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A.S. 2007/2008
Indice:
Premessa Mappa Concettuale Introduzione Storia La pena di morte ai giorni nostri.
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Bibliografia
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Premessa
Premetto, che come argomento, ho deciso di portare la Pena di Morte perch, nonostante esista da secoli, lusanza di utilizzare la pena capitale come punizione di ogni genere di reato, tuttora usata da moltissimi Paesi. Inoltre, recentemente, pi precisamente il 18 Dicembre 2007, stata approvata dallAssemblea Generale delle Nazioni Unite una moratoria sulla pena di morte, grazie ad una decisiva insistenza da parte della Delegazione Italiana. Questo dimostra il forte impegno che la nostra Nazione ha verso le questioni umanitarie.
Mappa Concettuale
La Pena di Morte
Diritto: La Risoluzione sulla Pena di Morte. Storia: La storia della Pena di Morte.
Introduzione
Per molti secoli non ci si mai posto se condannare a morte un detenuto fosse un atto lecito. Grazie allavvento dellilluminismo iniziato un dibattito sulla questione, con la pubblicazione dellopera di C. Beccarla Dei delitti e delle pene, dove sostiene che la pena di morte non necessaria, in quanto non occorre che le pene, per essere deterrenti, siano crudeli, ma certe. Solo dallultimo dopoguerra la pena di morte stata presa in considerazione come violazione dei diritti umani. Il documento per eccellenza, che attesta che la questione Pena di Morte, sta a cuore a molti Paesi la Dichiarazione Universale dei Diritti dellUomo, adottata dallAssemblea delle Nazioni Unite il 10 Dicembre 1948, dove, tra i 30 articoli presenti nel documento, il pi rilevante larticolo 3 Diritto alla vita: Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libert e alla sicurezza della propria persona; un altro, da non trascurare, larticolo 5 Nessuna tortura: nessun individuo potr essere sottoposto a tortura o a trattamento o a punizioni crudeli, inumane o degradanti; questultimo di notevole importanza, visto che la pena di morte viene considerata da molti abolizionisti come unestrema aggressione, fisica e mentale, ad una persona gi resa indifesa dalle autorit governative. Ma la tesi abolizionista verrebbe meno se si potesse dimostrare che la pena capitale, in determinati momenti e circostanze, ha un potere dissuasivo; ma a questo proposito viene fatto riferimento al
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problema dei recidivi: indiscutibile il fatto che lesecuzione, impedisca al condannato di commettere altri crimini. Piuttosto, si deve valutare, in che misura si in grado di stabilire se un detenuto commetter ancora lo stesso reato. Qui entra in gioco il problema dei mezzi alternativi a disposizione dello Stato per impedire che ci accada, ma siccome quasi impossibile fare previsioni future in tema di recidivit, i sostenitori affermano che la pena di morte lunico modo per impedire ad un criminale di continuare a mietere vittime, giustificandola inoltre, come unica punizione perfettamente corrispondente al crimine commesso. Ma dopotutto, esiste un sistema giudiziario che, possa stabilire chi merita di morire? Mettendo in conto che, un errore sulla pena capitale, lunico cui non si pu porre rimedio.
pronunci circa 300 condanne, delle quali ne furono eseguite oltre la met. Questa fu lazione civilizzatrice che port alla colonizzazione degli USA.
Nel primo 900 in america, la pena di morte era utilizzata come strumento normale ed incontestabile. Crisi del 29, proibizionismo e gangsterismo, fecero affondare gli Stati Uniti nella violenza, in cui la pena capitale non era discussa ma piuttosto anticipata in via amministrativa da polizia e FBI. E se si da unocchiata al periodo del riassestamento, dove teoricamente, la legge doveva essere applicata da una giuria e un giudica, in realt, sembra che la situazione in tribunale non erano cambiate pi di tanto. A pi di 25 anni dalla decisione della Corte Suprema Federale di abolire definitivamente la pena di morte, alla fine stata poi reintrodotta in oltre 30 stati, con lintento di riuscire a fermare una criminalit in continua crescita. In alcuni Stati vigono norme impressionanti, ad esempio in Texas o Georgia, dove bastano 14 anni per essere giustiziati. Alcune indagini
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hanno scaturito informazioni come il fatto che pi del 40% dei condannati degli States sono neri, nonostante compongano solo il 12% della popolazione totale, oppure questioni riguardanti le cosiddette esecuzioni dolci: liniezione letale, introdotta nel 1982 in Texas, dovrebbe far cadere subito in stato dincoscienza il condannato, ma accaduto, nell84, che un detenuto abbia impiegato 10 minuti a morire e un altro, in una camera a gas, nell83, ebbe 8 minuti di convulsioni perch la morte per asfissia non avvenne prima. GIAPPONE Nazione, che nel dopoguerra ha visto una ricostruzione economica stupefacente, molto influenzata dalloccidente, mantenitrice della pena di morte, bench venga applicata solo per i reati pi gravi, quali omicidio, sequestro di persona, rapina con violenza ecc. e la grazie concessa piuttosto frequentemente. Ci che lascia di sasso il totale libero arbitrio del Ministro della Giustizia per quanto riguarda luogo e momento dellesecuzione, segreti anche per i familiari che, dopo essere stati informati della morte del condannato, non gli viene nemmeno restituita la salma. I giapponesi giustificano queste azioni, come procedure per poter proteggere la famiglia dalla vergogna: in definitiva la morte fisica del detenuto irrilevante, perch cessa comunque di esistere dal momento in cui la sentenza definitiva.
CINA La pena di morte fa parte della cinese parte tradizione gi del900, giuridica prima con la
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dalla
caduta dellimpero e la nascita di un governo alternativo a Canton nel 1921, la Repubblica popolare cinese a Pechino nel 49 attuata da Mao Zedong, fino ai giorni nostri, dove ha raggiunto il pi alto numero di reati nei quali prevista la pena capita, precisamente 65. Le leggi oltre che riguardare omicidio, stupro, traffico di droga, puniscono anche reati economici e politici. Ma non ci sono dati ufficiali a riguardo perch le autorit li considerano segreti. Ma periodicamente vengono forniti i resoconti sui processi pubblici, con relativa e immediata esecuzione. Poi ci sono state notizie di condanne pronunciate per furto di mucche, reperti archeologici, moto, oppure affarismi e speculazioni. EUROPA
DELLEST
In Lettonia, Lituania, Polonia, Bulgaria, Bosnia, Serbia, Moldavia vi sono state 2-3 condanne tra il 1989 e il 1995, e in Russia 156, tra il 1990 e 1993. Da allora, le pene capitali sono sempre state commutate in ergastoli. Ma nelle carceri, almeno 500 detenuti sono ancora nel braccio della morte. Ma in altri paesi post-comunisti, lordinamento dello Stato prevede ancora la pena di morte. Invece, come mezzo repressivo dei reati comuni, in Italia, non ha una vera e propria storia. Ha visto due periodi in cui venne applicata e la ragione era praticamente sempre politica. ITALIA Labolizionismo in Italia risale al 1889 con il codice Zanardelli, che manteneva la pena di morte solo per alcuni reati previsti dai codici militari di pace e di guerra. Ma a causa di alcuni attentati a Mussolini, fu emanata una legge che istituiva il Tribunale Speciale per la difesa dello Stato e decretava la pena capitale per alcuni reati contro Re, Regina, principe ereditario, capo del Governo e altri crimini.
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Il Tribunale, nei 17 anni di attivit, pronunci 42 condanne a morte, di cui vennero eseguite 31. Con la caduta del fascismo, il Decreto Legge 224 del 44 abol la pena capitale per tutti i reati previsti dal Codice Penale tranne che per quelli politici in caso di collaborazione con i nazifascisti. Fu reintrodotta nel 45 per i crimini quali la partecipazione a banda armata, rapina a mano armata, furto con violenza. Tra il 45 e il 47 furono eseguite 88 condanne a morte, in maggioranza per collaborazionismo con i nazifascisti. Poi il Decreto Legge del 48 diede attuazione allart. 27 della Costituzione, che aboliva la pena di morte, salvo che per i casi previsti dalle leggi militari di guerra. E infine la legge 589 del 94 la abol anche per i casi previsti dal Codice Penale militare di Guerra.
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Accogliendo con favore le decisioni prese da un crescente numero di paesi di applicare una moratoria, in molti casi seguite dallabolizione; 1. esprime la preoccupazione circa la continua applicazione della pena; 2. invita tutti gli Stati che hanno ancora la pena di morte a:
a. Rispettare gli standard internazionali che prevedono le
garanzie che consentono la protezione dei diritti umani di chi condannato a morte;
b. Fornire al Segretario Generale le informazioni relative
alluso della pena capitale e il rispetto delle garanzie che consentono la protezione dei diritti dei condannati a morte;
c. Limitarne progressivamente luso e ridurre il numero di
una
moratoria
delle
esecuzioni
in
vista
dallabolizione della pena di morte; 3. invita gli Stati che hanno abolito la pena di morte a non reintrodurla;
4. chiede al Segretario Generale di riferire sullapplicazione di
questa
risoluzione
di
continuare
la
discussione
sulla
questione allo stesso punto allordine del giorno alla 63esima sessione.
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Bibliografia
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R. Balzani B. Bolocan, Forum storia 2 Novecento, Amnesty Inernational Breafing, La Pena di Morte nel
Archimede Edizioni;
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Sitografia
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Storia in Network, Rivista di ricerche per professori, ed appassionati di viaggi nel passato, libera,
studenti
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