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Il Cie di via Corelli, periferia Est di Milano, pu accogliere 132 immigrati in attesa di essere identificati ed espulsi
LE PAROLE
CARA - CENTRI ACCOGLIENZA RICHIEDENTI ASILO
Si tratta di trutture nelle quali viene inviato e ospitato per un periodo variabile di 20 o 35 giorni lo straniero richiedente asilo privo di documenti di riconoscimento o che si sottratto al controllo di frontiera, per consentire lidentificazione o la definizione della procedura di riconoscimento dello status di rifugiato.
CIE - CENTRI DI IDENTIFICAZIONE ED ESPULSIONE
Cos denominati con decreto legge 23 maggio 2008, n. 92, sono gli ex "Centri di permanenza temporanea ed assistenza": strutture destinate al trattenimento, convalidato dal giudice di pace, degli stranieri extracomunitari irregolari e destinati allespulsione. Previsti dallart. 14 del Testo Unico sullimmigrazione 286/98, come modificato dallart. 12 della legge 189/2002, tali centri si propongono di evitare la dispersione degli immigrati irregolari sul territorio e di consentire la materiale esecuzione, da parte delle Forze dellordine, dei provvedimenti di espulsione emessi nei confronti degli irregolari. I centri sono previsti dalle direttive europee che per non fissa modalit e caratteristiche delle strutture, n impone obblighi per quanto riguarda la detenzione amministrativa degli immigrati.
lemergenza centri
Rapporti ministeriali e appelli delle associazioni sono concordi: la detenzione amministrativa che impone a migliaia di stranieri anche 18 mesi di fermo nei cosiddetti Cie e Cara devessere rivista
granti in Italia". Il documento - spiega Innocenti - era stato approvato, allunanimit, il 6 marzo 2012, na galassia sempre pi in agitazione. Un dalla "Commissione straordinaria per la tutela e la limbo giuridico e amministrativo sempre promozione dei diritti umani del Senato". Nelle pi difficile da gestire. la realt dei Cie 278 pagine del rapporto (sono inclusi anche i di(Centri di identificazione ed espulsione), struttusegni di legge presentati nel tempo per introdurre re dislocate in varie parti dItalia (vedi grafico qui il reato di tortura e il garante nazionale dei detesotto) in grado di ospitare fino a duemila persone nuti), c la radiografia del sistema carcerario e dele sulle quali pi di una volta sono stati sollevati pola penosa situazione in cui si trovano gli oltre 66milemiche e interrogativi. I Cie, con il Cara (Centri la detenuti in strutture da circa 46mila posti. Anaccoglienza richiedenti asilo) e i Cda (Centri di pricor prima di quel rapporto, rileva lex dirigente delma accoglienza) costituiscono la rete dellaccola Polizia, sarebbe stato opportuno (ri)leggersi glienza statale per gli immigrati che arrivano nel quello stilato nel 2007 dalla Commissione De Minostro Paese. Una "camera di compensazione" instura (dal nome dellambasciatore Staffan De Midispensabile per verifiche e accertamenti, ma che stura che presiedette la commissione) e le raccooggi va completamente ripensata. mandazioni conclusive formulate che "...ancorch La denuncia sulle pessime condizioni in cui si tropossano apparire di complessa attuazione...", avano i detenuti, gli internati e gli stranieri nei Cenvrebbero potuto consentire di affrontare il "protri di identificazione ed espulsione (Cie), come nelblema della irregolarit" degli stranieri in maniele carceri, ormai unanime. Piero Innocenti ha da ra "pi creativa ed efficace". poco lasciato la Polizia di Stato, dove ha ricoperto Ma anche in quella occasione, poco o nulla fu fatincarichi di alto profilo (questore a Teramo, Piato. Proprio come alcuni anni dopo, nel 2010, quancenza e Bolzano, prima di diventare consulente del do, a seguito di un altro corposo rapporto-denuncapo della Polizia); non ha invece abbandonato la cia di Medici senza Frontiere (MsF), la classe popassione per gli studi legati ai flussi migratori, alle litica - dichiara Innocenti - non ebbe il "coraggio" moderne forme di schiavit, alle narcomafie. Il fatdi affrontare i temi delle condizioni socio sanitarie to di aver servito lo Stato con incarichi dirigenziali non significa Il questore per lui adottare una linea "diplomatica" per giudicare la carcera- Innocenti: difficili da zione amministrativa degli stra- giustificare tempi di nieri irregolari. In fondo, che qualcosa non va nei Cie dove, al- restrizione cos la data del 18 settembre 2012, so- prolungati per chi no trattenuti, in stato di "detenzione amministrativa", 901 stra- non ha commesso nieri irregolari (uomini e donne), alcun reato sotto gli occhi di tutti. E in questi primi 9 mesi del 2012 le rivolte e le proteste, talvolta violentissime, sfociate spesso in suicidi e tentati suicidi, si sono susseguite con insolita frequenza rispetto al pur problematico 2011. In tutta la Penisola si contano 13 Cie, per un totale di 1.901 posti, a cui si aggiungono 9 Centri di accoglienza per richiedenti asilo (Cara), strutture che con il villaggio degli immigrati di Mineo, in cui vivono duemila persone, offrono in totale 5.744 posti letto. La situazione di disagio stata denunciata pi volte. Il 17 aprile scorso stato presentato al ministro della Giustizia, Paola Severino, il "Rapporto sullo stato dei diritti umani negli istituti penitenziari e nei centri di accoglienza e trattenimento per mi-
nei centri, lo stato precario delle strutture, le modalit di gestione, il rispetto dei diritti degli immigrati. Gi il primo studio del 2004, "Cpta: anatomia di un fallimento", sempre curato da MsF, non aveva lasciato alcun margine di dubbio sul malfunzionamento dei vari centri e sul profondo malessere fra i trattenuti, evidenziato da gravi episodi: risse, rivolte, autolesionismi, somministrazione di sedativi. Il problema, dice lex questore, che limmigrazione irregolare non si pu risolvere con norme penali, costruendo "muri" o trattenendo nei Cie persone per una "detenzione" ingiustificata che pu arrivare sino a 18 mesi. Un tempo di restrizione cos prolungato, senza aver commesso alcun reato aggiunge , non pu non causare conseguenze sulla salute fisica e mentale dei trattenuti. Nonostante ci la situazione non migliorata. Anzi. La Commissione senatoriale che ha stilato il Rapporto 2012, nella parte introduttiva, ricorda che le condizioni nelle quali sono detenuti molti migranti irregolari nei Centri di identificazione ed espulsione (..) sono molto spesso peggiori di quelle delle carceri.
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