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Avvenire 10/03/2012

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MERCOLED 3 OTTOBRE 2012

Il Cie di via Corelli, periferia Est di Milano, pu accogliere 132 immigrati in attesa di essere identificati ed espulsi

LE PAROLE
CARA - CENTRI ACCOGLIENZA RICHIEDENTI ASILO

Si tratta di trutture nelle quali viene inviato e ospitato per un periodo variabile di 20 o 35 giorni lo straniero richiedente asilo privo di documenti di riconoscimento o che si sottratto al controllo di frontiera, per consentire lidentificazione o la definizione della procedura di riconoscimento dello status di rifugiato.
CIE - CENTRI DI IDENTIFICAZIONE ED ESPULSIONE

Immigrati dietro le sbarre Un sistema da ripensare


Malumori, rivolte, proteste. Nei centri che ospitano chi arriva nel nostro Paese sono trattenute quasi duemila persone in attesa di essere identificate o espulse

Cos denominati con decreto legge 23 maggio 2008, n. 92, sono gli ex "Centri di permanenza temporanea ed assistenza": strutture destinate al trattenimento, convalidato dal giudice di pace, degli stranieri extracomunitari irregolari e destinati allespulsione. Previsti dallart. 14 del Testo Unico sullimmigrazione 286/98, come modificato dallart. 12 della legge 189/2002, tali centri si propongono di evitare la dispersione degli immigrati irregolari sul territorio e di consentire la materiale esecuzione, da parte delle Forze dellordine, dei provvedimenti di espulsione emessi nei confronti degli irregolari. I centri sono previsti dalle direttive europee che per non fissa modalit e caratteristiche delle strutture, n impone obblighi per quanto riguarda la detenzione amministrativa degli immigrati.

lemergenza centri
Rapporti ministeriali e appelli delle associazioni sono concordi: la detenzione amministrativa che impone a migliaia di stranieri anche 18 mesi di fermo nei cosiddetti Cie e Cara devessere rivista

DA MILANO VITO SALINARO

granti in Italia". Il documento - spiega Innocenti - era stato approvato, allunanimit, il 6 marzo 2012, na galassia sempre pi in agitazione. Un dalla "Commissione straordinaria per la tutela e la limbo giuridico e amministrativo sempre promozione dei diritti umani del Senato". Nelle pi difficile da gestire. la realt dei Cie 278 pagine del rapporto (sono inclusi anche i di(Centri di identificazione ed espulsione), struttusegni di legge presentati nel tempo per introdurre re dislocate in varie parti dItalia (vedi grafico qui il reato di tortura e il garante nazionale dei detesotto) in grado di ospitare fino a duemila persone nuti), c la radiografia del sistema carcerario e dele sulle quali pi di una volta sono stati sollevati pola penosa situazione in cui si trovano gli oltre 66milemiche e interrogativi. I Cie, con il Cara (Centri la detenuti in strutture da circa 46mila posti. Anaccoglienza richiedenti asilo) e i Cda (Centri di pricor prima di quel rapporto, rileva lex dirigente delma accoglienza) costituiscono la rete dellaccola Polizia, sarebbe stato opportuno (ri)leggersi glienza statale per gli immigrati che arrivano nel quello stilato nel 2007 dalla Commissione De Minostro Paese. Una "camera di compensazione" instura (dal nome dellambasciatore Staffan De Midispensabile per verifiche e accertamenti, ma che stura che presiedette la commissione) e le raccooggi va completamente ripensata. mandazioni conclusive formulate che "...ancorch La denuncia sulle pessime condizioni in cui si tropossano apparire di complessa attuazione...", avano i detenuti, gli internati e gli stranieri nei Cenvrebbero potuto consentire di affrontare il "protri di identificazione ed espulsione (Cie), come nelblema della irregolarit" degli stranieri in maniele carceri, ormai unanime. Piero Innocenti ha da ra "pi creativa ed efficace". poco lasciato la Polizia di Stato, dove ha ricoperto Ma anche in quella occasione, poco o nulla fu fatincarichi di alto profilo (questore a Teramo, Piato. Proprio come alcuni anni dopo, nel 2010, quancenza e Bolzano, prima di diventare consulente del do, a seguito di un altro corposo rapporto-denuncapo della Polizia); non ha invece abbandonato la cia di Medici senza Frontiere (MsF), la classe popassione per gli studi legati ai flussi migratori, alle litica - dichiara Innocenti - non ebbe il "coraggio" moderne forme di schiavit, alle narcomafie. Il fatdi affrontare i temi delle condizioni socio sanitarie to di aver servito lo Stato con incarichi dirigenziali non significa Il questore per lui adottare una linea "diplomatica" per giudicare la carcera- Innocenti: difficili da zione amministrativa degli stra- giustificare tempi di nieri irregolari. In fondo, che qualcosa non va nei Cie dove, al- restrizione cos la data del 18 settembre 2012, so- prolungati per chi no trattenuti, in stato di "detenzione amministrativa", 901 stra- non ha commesso nieri irregolari (uomini e donne), alcun reato sotto gli occhi di tutti. E in questi primi 9 mesi del 2012 le rivolte e le proteste, talvolta violentissime, sfociate spesso in suicidi e tentati suicidi, si sono susseguite con insolita frequenza rispetto al pur problematico 2011. In tutta la Penisola si contano 13 Cie, per un totale di 1.901 posti, a cui si aggiungono 9 Centri di accoglienza per richiedenti asilo (Cara), strutture che con il villaggio degli immigrati di Mineo, in cui vivono duemila persone, offrono in totale 5.744 posti letto. La situazione di disagio stata denunciata pi volte. Il 17 aprile scorso stato presentato al ministro della Giustizia, Paola Severino, il "Rapporto sullo stato dei diritti umani negli istituti penitenziari e nei centri di accoglienza e trattenimento per mi-

nei centri, lo stato precario delle strutture, le modalit di gestione, il rispetto dei diritti degli immigrati. Gi il primo studio del 2004, "Cpta: anatomia di un fallimento", sempre curato da MsF, non aveva lasciato alcun margine di dubbio sul malfunzionamento dei vari centri e sul profondo malessere fra i trattenuti, evidenziato da gravi episodi: risse, rivolte, autolesionismi, somministrazione di sedativi. Il problema, dice lex questore, che limmigrazione irregolare non si pu risolvere con norme penali, costruendo "muri" o trattenendo nei Cie persone per una "detenzione" ingiustificata che pu arrivare sino a 18 mesi. Un tempo di restrizione cos prolungato, senza aver commesso alcun reato aggiunge , non pu non causare conseguenze sulla salute fisica e mentale dei trattenuti. Nonostante ci la situazione non migliorata. Anzi. La Commissione senatoriale che ha stilato il Rapporto 2012, nella parte introduttiva, ricorda che le condizioni nelle quali sono detenuti molti migranti irregolari nei Centri di identificazione ed espulsione (..) sono molto spesso peggiori di quelle delle carceri.
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dei trafficanti di uomini. Allarme minori


segue da pagina 4 I dati, ancora una volta, confermano le preoccupazioni: se, come detto, il 2012 lanno in cui i flussi di immigrati si sono di gran lunga assottigliati un po ovunque, resta uneccezione: la rotta Turchia-Grecia-Europa. Al 25 settembre di questanno i natanti arrivati dal Paese ellenico in Italia sono 64, addirittura 10 in pi rispetto allo stesso periodo del turbolento 2011, con 2.022 persone sbarcate (erano state 1.920 nel 2011). Veniamo alla Turchia: vero che i natanti arrivati da noi fino alla scorsa settimana sono 20, 10 in meno, cio, rispetto ai 30 registrati nel periodo 1 gennaio25 settembre 2011; ma gli sbarcati sono aumentati: 1.311 nel 2012, 1.270 lanno prima. Piccoli numeri? Non la pensano cos le forze dellordine convinte che a pochi passi dalle nostre coste orientali meridionali operino, con crescente disponibilit di risorse, organizzazioni criminali spietate che in questi anni stanno "fatturando" cifre industriali. Non un caso che alcune delicate indagini che investono scafisti senza scrupoli vengono condotte da procure antimafia. E c, ancora, un altro aspetto che allarma: i minori. La tratta di uomini non ha et. Anzi, spesso sono proprio bambini e adolescenti la merce pregiata per le mafie. Arrivati qui, in tanti scappano dalle comunit di accoglienza che li avevano accolti. Il passo breve. Le organizzazioni mafiose sono dietro langolo. Pronte ad avviarli, da subito, verso il lucroso giro della prostituzione, dei lavori forzati, dellaccattonaggio, dei furti e delle rapine. Tanti arrivano in Italia senza un accompagnatore. Nel 2011, quello dellesodo dei disperati, ne sono arrivati 2.000 dalla sola Libia ed oltre 1.100 dalla Tunisia. E questanno, su 8.884 migranti giunti nel nostro Paese, il 10% rappresentato da minori; di questi, circa il 70% si presentato da solo sui barconi della speranza. Non un genitore, non un parente. Il flusso, cos come questo vergognoso mercato dominato dai moderni schiavi, non si arresta. E forse non un caso se nei primi 7 mesi di questanno 8.228 delitti nel nostro Paese sono stati commessi da under 18 stranieri. Vito Salinaro
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October 3, 2012 3:10 pm / Powered by TECNAVIA / HIT-M

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