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VENERD 15 GIUGNO 2012 LA NUOVA

Mestre

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Duemila associazioni offrono servizi per 50 milioni di euro


VOLONTARIATO LA MAPPA
Ricevono dieci milioni di finanziamenti, ma producono prestazioni sociali che valgono quattro volte di pi
di Michele Bugliari
Sono duemila le associazioni della provincia, di cui 934 solo in citt e sono il punto di riferimento di un esercito di almeno 20.000 volontari. Sono questi i dati raccolti e messi in rete nel sito Mapin (www.mapin.eu) della Fondazione Gianni Pellicani che, per la prima volta, fornisce una fotografia del mondo dellassociazionismo del Veneziano. Il lavoro eseguito per conto del Co.Ge. (Comitato di gestione del fondo speciale regionale), in collaborazione con il Csv (Centro servizio del volontariato della Provincia) rappresenta la continuazione di un percorso iniziato nel 2009 con la mappatura delle associazioni del territorio comunale e proseguir lanno Baldo del Co.Ge., lacquisizione di informazioni utili sulle associazioni, comprese le mappe di Google. Si pu andare a colpo sicuro, digitando il nome dellorganizzazione interessata, ma si possono utilizzare anche altri criteri di ricerca attraverso cinque aree tematiche (socio-sanitaria, sociale, cultura e ambiente, soccorso e protezione civile e sport), gli elenchi comunali e la tabella in ordine alfabetico. I bilanci. Il progetto ha permesso anche di analizzare i bilanci di 102 associazioni e da questo emerge che le risorse complessive delle organizzazioni del campione sono 9 milioni e 749 mila euro con un valore medio di 95 mila e 758. La maggioranza di queste associazioni ha un reddito inferiore a trentamila euro, mentre il 12 per cento che supera i 100 mila euro gestisce ben il 76 per cento delle risorse. Un dato comprensibile se si pensa che solo una piccola parte delle associazioni ha dimensioni medio-grandi con un livello locale e uno nazionale, mentre per la maggior parte le dimensioni sono contenute. 50 milioni. Il volontariato, ha spiegato Nicola Pellicani presidente della Fondazione, ha un valore che non solo sociale ma anche economico. Abbiamo calcolato che, se dovessimo affidare a personale stipendiato i servizi che i volontari assicurano ogni giorno, ci troveremmo di fronte a una spesa di 50 milioni di euro allanno che rappresenta il valore economico figurato dellassociazionismo del Veneziano. chiaro che le attivit delle associazioni che integrano e supportano quelle degli enti pubblici, se non ci fossero, dovrebbero essere esercitate dalle pubbliche amministrazioni a proprie spese. In un periodo critico per i bilanci di Comuni e Province, poi, facile capire, come il mondo del volontariato sia sempre pi una realt dal valore insostituibile. Il volontariato nei comuni. Dopo il Comune di Venezia, che con le sue 934 associazioni si pone ai vertici del volontaria-

Cifre e numeri saranno illustrati domani a Venezia


Mapin ci aiuta a capire chi sono i volontari della provincia. Il quadro che emerge quello di un associazionismo in cui manca il ricambio generazionale e le donne fanno fatica a occupare le posizioni di vertice. Il 70% dei volontari ha pi di 54 anni, mentre i giovani con meno di 29 anni rappresentano solo il 5%. Il mondo del volontariato, poi, appare uno specchio fedele della societ di cui fa parte. Le donne, pur rappresentando il 55% della popolazione volontaria, riescono a raggiungere solo quota 40% tra i legali rappresentanti delle associazioni. I fondi delle associazioni derivano principalmente dal Csv (29%), poi ci sono i finanziamenti dei privati ( 20%) e dei Comuni (15%). Il progetto Mapin sar illustrato, domani (sabato) alle 10, nella sede di Fondazione Venezia, a Dorsoduro. (mi.bu.)

La Festa del volontariato

prossimo con il Mapin regionale. A portata di clic. Il sito pensato per fornire ai cittadini le istruzioni per luso del volontariato, ha spiegato Giorgio

to provinciale, troviamo a seguire in questa virtuosa classifica San Don (281), Chioggia (197), Mira (156), Mirano (153) e Portogruaro (132).
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UISP IN FESTA

don franco de pieri (centro don milani)

Da 25 anni lo sport per tutti


Quindicimila iscritti e 210 associazioni in provincia
di Alessandro Torre
Quando una rifondazione vale quanto una nascita. LUnione italiana sport per tutti (Uisp), comitato provinciale di Venezia, ha festeggiato nei giorni scorsi un evento importante per la sua attivit. Infatti il 6 giugno del 1987 veniva abbandonata definitivamente la collaborazione decennale con l'Arci e proclamata la propria indipendenza con la costituzione del comitato provinciale, in una storica riunione che si tenne a Villa Mocenigo di Oriago e di cui fece parte anche l'attuale presidente provinciale Paolo Peratoner. Venticinque anni di sport per tutti: un compianto presidente nazionale, Gianmario Missaglia, spiegava che per tutti significa per ciascuno, significa sport a tua misura. Significa sport allaltezza dei tempi difficili in cui viviamo, significa sport consapevole dellimpegno civile che gli spetta. Questo sport per tutti conta oggi 15.000 soci e pi di 210 associazioni, cifre quasi triplicate rispetto a 25 anni fa, con discipline che vanno dal calcio alla pallavolo, dall'atletica alle arti orientali, dal ciclismo alle attivit con gli anziani, partecipando e coinvolgendo tutte le realt che lo compongono negli eventi che mano a mano entravano nell'universo Uisp. Come racconta Furio Cozzi, ex presidente provinciale, si inizi con lorganizzare una grande manifestazione sportiva capace di qualificare lUisp. Il Comitato provinciale candid Mestre perch fosse una delle sedi di Vivicitt 1988.

Ma i tagli colpiscono anche noi


Contributi dimezzati e con la crisi aumentano le richieste di aiuto
La crisi di bilancio che colpisce gli enti pubblici si scarica anche sul volontariato che riceve meno finanziamenti. Lo spiega don Franco De Pieri, presidente del Centro di solidariet Don Milani, associazione costituita nel 1985 per creare una delle prime comunit terapeutiche per tossicodipendenti del Veneto. Il Don Milani, opera in convenzione con lAsl 13, aderisce alla Federazione italiana comunit terapeutiche, al Coordinamento veneto strutture terapeutiche ed membro della Federazione mondiale e di quella europea delle comunit. I finanziamenti per i progetti, spiega De Pieri, che da anni realizziamo con il Comune sono stati dimezzati. I poi colpisce i cittadini che avrebbero in questo momento maggior bisogno dei servizi. Ma in mancanza di fondi il sociale pubblico e privato fanno quello che possono. Come affrontate la situazione? Siamo stati costretti, spiega, a unoculatezza maggiore. Abbiamo dovuto tagliare tutte le spese possibili e di investimenti non se ne parla. Le informazioni di Mapin svelano che le associazioni che hanno un reddito sino a 12.000 euro sono finanziate prevalentemente con i contributi per singoli progetti, mentre quelle con oltre 100 mila euro ricorrono soprattutto ai rimborsi da convenzioni con enti pubblici. (mi.bu.)
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La prima edizione di Vivincitt a Mestre, nel 1988

Don Franco De Pieri

Nel settembre del 1992 arriv Bicincitt e nel 1994 Giocagin con cui si completer la trilogia della Primavera Uisp: Gio-

cagin, Vivicitt e Bicincitt. Ancora sono punte di diamante di un associazionismo espansione.

trasferimenti dallo Stato agli enti locali sono stati pesantemente tagliati e cos anche il mondo del volontariato soffre. La crisi

LINCONTRO DI INTERCULTURA

Un anno nel mondo per 14 ragazzi


Non abbiate paura di farvi investire dalla diversit. con questo messaggio che lassessore allUrbanistica, Ezio Micelli, ex borsista di Intercultura (partito negli anni Ottanta alla volta degli Stati Uniti dov rimasto per un anno) ha voluto incoraggiare i ragazzi degli istituti superiori della citt che a breve si imbarcheranno per unavventura in paesi diversi e distanti culturalmente dal nostro. Marted si svolta nella sala consigliare di via Palazzo, la cerimonia alla quale hanno partecipato i 14 borsisti veneziani di Intercultura in partenza per lestero, i 6 ragazzi ospitati per un anno da altrettante famiglie locali e diversi studenti appena tornati, ciascuno con la propria storia da raccontare. Presenti, tra gli altri, lassessore alle Politiche giovanili Gianfranco Bettin, Micelli e Michela Rossi, presidente del centro locale di Venezia. Ma cerano anche diversi professori che durante lanno hanno accompagnato i ragazzi nel loro percorso scolastico, volontari, e alcune mamme e pap. Per una volta, seduti sui banchi riservati ai consigli comunali, non cerano politici, ma ragazzi entusiasti del loro percorso, che uno alla volta hanno parlato della loro esperienza, di quello che li attende, delle proprie paure e incertezze e specialmente delle false etichette e stereotipi che la vita allestero ridimensiona e capovolge. I ragazzi in partenza sono 14, le destinazioni sono: Malesia, Germania, Stati Uniti, Canada, Repubblica Domenicana, Hong Kong, Australia, Russia, Finlandia e Cina. Gli assessori hanno consegnato un attestato agli studenti a Venezia da un anno: Wanda Von Knobelsdorff, tedesca, Sai Gupta, indiano, Nick Dreyer, anche lui tedesco, Yuki Takahashi, tailanedese, Alvaro Mendes Fuentes, cileno e Renata Serapiao brasiliana. (m.a.)
RIPRODUZIONERISERVATA

Giovani di Intercultura nel municipio di via Palazzo

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