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NEL 1954 LAUTORE DI LOLITA TENEVA UN CORSO DI LETTERATURA.

DA ANNA KARENINA A MADAME BOVARY

Il professor NABOKOV
QUELLE LEZIONI SUL FASCINO DELLADULTERIO
EDWARD JAY EPSTEIN
apitai nel corso Lit 311 allinizio del mio secondo anno alla Cornell, nel settembre 1954. Non avevo alcun interesse per la letteratura europea o la letteratura in genere: ero semplicemente alla ricerca di un corso che si tenesse luned, mercoled e venerd mattina, cos da non dover frequentare alcun corso di sabato. Letteratura oltretutto soddisfaceva uno dei requisiti obbligatori per laurearsi. Il nome ufficiale del corso era Letteratura europea del XIX secolo, ma ufficiosamente era chiamato Dirty Lit (letteratura oscena) dal Cornell Daily Sun, perch si occupava di adulterio in Anna Karenina e Madame Bovary. Il docente era Vladimir Nabokov, un esule russo. Alto circa un metro e ottanta e quasi del tutto calvo, se ne stava con un portamento aristocratico sul palco della sala conferenze di Goldwin Smith. Di fronte a lui sul palco cera sua moglie Vera, con i capelli bianchi, che egli present soltanto come lassistente del mio corso. Fin dalla prima lezione fece intendere di avere scarso interesse a fraternizzare con gli studenti, che sarebbero stati identificati non col cognome, ma con il numero del posto a sedere occupato. Il mio era il 121. Disse che lunica regola da rispettare era che non potevamo abbandonare la lezione senza prescrizione del medico, neppure per servirci del bagno. Descrisse i requisiti che esigeva per la lettura dei libri assegnati. Disse che non dovevamo sapere nulla del loro contesto storico e che in nessun caso avremmo dovuto identificarci con uno dei personaggi, perch i romanzi sono opere di pura invenzione. Gli scrittori, continu, han-

Vladimir Nabokov in un disegno di Tullio Pericoli

Leroina di Tolstoj
Qui sopra, Vivien Leigh nel film che Julien Duvivier trasse nel 1948 da Anna Karenina. Nel racconto di Epstein il film serve a dar corpo a una delle intuizioni di Nabokov, quella per cui uno scrittore genera nei lettori immagini che vanno oltre le parole di un romanzo

guente componimento: Descrivete la stazione ferroviaria nella quale Anna incontr per la prima volta Vronskij. Allinizio mi sentii fortemente in difficolt, perch non avendo letto il libro non avevo idea di come Tolstoj avesse descritto la stazione. Ricordavo per la stazione che si vedeva nel film del 1948 nel quale recitava Vivian Leigh. Giacch ho una specie di memoria eidetica, riuscii a visualizzare una Leigh dallaspetto vulnerabile che vagava per la stazione in un abito nero, e volendo riuscire nellesame, descrissi con grande precisione tutto ci che si vedeva nel film, dallambulante barbuto che vende t portando in giro un pan-

ciuto samovar di rame alle due bianche colombe che in pratica nidificano sulla sua testa. Soltanto dopo lesame venni a sapere che molti dei dettagli del film che avevo descritto non erano presenti nel libro. Evidentemente, il regista Julien Duvivier aveva avuto alcune idee tutte sue. Di conseguenza, quando Nabokov chiese al numero 121 di recarsi nel suo ufficio dopo la lezione, mi aspettai di aver fallito o di essere cacciato da Dirty Lit. Ci di cui non avevo tenuto conto era la teoria di Nabokov secondo cui i grandi scrittori creano immagini nelle menti dei loro lettori che vanno molto oltre ci che descrivono a parole nei loro libri. In ogni

caso, dato che presumibilmente ero stato lunico ad affrontare quellesame a conferma della sua teoria, descrivendo ci che nel libro non cera, e dato che a quanto pareva del film di Duvivier egli non sapeva nulla, non solo mi diede lequivalente in cifre di un A [un 30/30, NdT], ma mi offr anche un lavoretto, di un giorno solo alla settimana, come assistente ausiliario al corso. Sarei stato pagato dieci dollari alla settimana. Stranamente, il mio lavoro aveva a che vedere con i film. Ogni mercoled cambiava la programmazione dei quattro cinema in centro a Ithaca che Nabokov chiamava il vicino vicino, il vicino lontano, il lon-

tano vicino e il lontano lontano. Il mio compito, che implicava di spendere buona parte del mio salario settimanale, consisteva nel vedere tutti i quattro film appena usciti al mercoled e al gioved, e nel riferirgli brevemente in merito il venerd mattina. Disse che tenuto conto che aveva tempo per vedere un unico film, il mio briefing lo avrebbe aiutato a decidere quale andare a vedere, se mai ci fosse andato. Era il lavoro perfetto per me: sarei stato pagato per andare al cinema. Nei due mesi seguenti fil tutto liscio. Avevo recuperato larretrato dei libri da leggere, e mi piacevano molto gli appuntamenti del venerd mattina con Nabokov nel suo ufficio al secondo piano di Goldwin Smith. Quantunque di rado superassero i cinque minuti, erano sufficienti a farmi invidiare dagli altri studenti di Dirty Lit. Di solito Vera se ne stava seduta dirimpetto a lui, dallaltro lato della sua scrivania, dandomi limpressione di aver interrotto un loro prolungato appuntamento di studio. La mia rovina arriv subito dopo la sua lezione sulle Anime morte di Gogol. Il giorno prima avevo assistito a La donna di picche, un film britannico del 1949 basato sul racconto del 1833 di Alexander Pushkin. Era la storia di un ufficiale russo che, smanioso di vincere a carte, provocava la morte di unanziana contessa russa nel tentativo di carpire il suo metodo segreto per scegliere le carte al gioco del faro. Nabokov pareva poco interessato a quanto gli raccontavo della trama, che doveva conoscere bene, ma drizz la testa non appena conclusi dicendo che il film mi ricordava le Anime morte. Anche Vera si volt a fissarmi. Guardandomi insistentemente egli mi chiese: Perch lo pensi?.

Il ciclo era dedicato agli scrittori europei del XIX secolo. Ma molti lo definivano dirty lit perch si occupava di argomenti osceni
no un unico scopo, uno solo: affascinare il lettore. Di conseguenza tutto quello che ci serviva per apprezzarli, a parte un dizionario tascabile e una buona memoria, era la nostra colonna vertebrale. Ci garant che gli scrittori che aveva scelto Lev Tolstoj, Nikolai Gogol, Marcel Proust, James Joyce, Jane Austen, Franz Kafka, Gustave Flaubert, e Robert Louis Stevenson avrebbero prodotto un formicolio che saremmo stati in grado di percepire fin nella nostra colonna vertebrale. Cos il corso ebbe inizio. Purtroppo, distratto da abbuffate, gite al lago, cinema, appuntamenti nei corridoi e altre seduzioni locali di Ithaca, non feci in tempo a leggere niente di Anna Karenina prima che Nabokov ci assegnasse un test a sorpresa. Consisteva nello scrivere il se-

Giulio Guidorizzi

Il compagno dellanima
I Greci e il sogno

Era inutile, diceva sempre, conoscere il contesto storico dei narratori. I romanzi ai suoi occhi erano opere di pura invenzione
Mi resi conto allistante di aver fatto unosservazione collegata, a quanto pare, a unidea che doveva aver avuto lui o che stava ancora mettendo a fuoco al riguardo di quei due scrittori russi. A quel punto avrei dovuto andarmene dal suo ufficio, accampando la scusa di dover riflettere maggiormente sulla sua domanda. Invece, in modo patetico, risposi: Sono entrambi russi. Lasci cadere gli occhi e Vera si rigir per guardarlo in volto. Anche se il mio incarico si protrasse di molte altre settimane, non fu pi la stessa cosa. Traduzione di Anna Bissanti From The New York Review of Books. Copyright 2013 by Edward Jay Epstein
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