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19/04/2013

Periodicit: Quotidiano Tiratura: 127.349 Diffusione: 78.822

Direttore Responsabile: Pierluigi Magnaschi

E anche increduli. Lo scriva pure. Sono i piddini della sezione bolognese di via Galliera

Siamo esterrefatti e sbalorditi


Contro Bersani anche l'Emilia, che la sua regione
DI GIORGIO PONZIAMO

terrefatti. S, scriva pure che siamo esterrefatti, sbalorditi, inreduli, mi dice un gruppo di pidiessini che fanno capannello dinanzi a una storica sezione del centro bolognese, in via Galliera. Qui c' ancora la bacheca con l'Unit, ci sono appese le convocazioni delle riunioni scritte col pennarello, in un angolo qualche bandiera con un po' di rosso retaggio della tradizione e un po' di verde perch terra di ulivo. E una giornata nera per il Pd. Perse le elezioni contro tutti i pronostici, snobbati e vituperati dai grillini nonostante le avances in streaming, ecco arrivare l'accordo col Cavaliere per la presidenza della repubblica e questo proprio non digerito. Fino a ieri Pier Luigi Bersani giurava sul no all'inciucio e adesso ecco uscire dal cappello il nome di Franco Marini concordato con Silvio Berlusconi. Dalla debacle elettorale al fallimento della prima votazione per il presidente. Il partito che sembrava destinato a ereditare il potere dopo gli armi del Cavaliere e la parentesi dei tecnici a pezzi. Bersani non solo si ritrova contro Matteo Renzi ma deve pure subire il dissenso di un alleato fedele come Nichi Vendola: Bersani fermi la giostra e riprenda il filo della discussione. Quando Grillo presenta una rosa di nomi e mette in campo tutte le culture politiche riconducibili al centrosinistra lo considero un fatto politico rilevante, chiudergli la porta in faccia un errore perch si chiude all'esigenza di cambiamento. assai lungo l'elenco dei parlamentari Pd che contestano apertamente il loro segretario e dichiarano di non avere votato e che mai voteranno Marini. Lo scrivono chiaramente su Facebook e Twitter, vogliono fare sapere che loro non c'entrano con questa strategia da suicidio . Sono Paolo Beni che giudica l'assemblea Pd (in cui Bersani ha imposto Marini) gestita in modo disastroso. Si voluto forzare quando era evidente che non c'era consenso su Marini, un suicidio. Gli fa eco il deputato Filippo Crim: Ho votato contro la proposta della segreteria di votare Marini, ho stima per lui ma non penso sia la persona pi adatta per questo momento. L'onorevole Marco Di Maio lancia un appello: Basta con gli steccati, siamo in tanti a volere cambiare, e non c'entra essere renziani o turchi o chissach. Si sfoga la neoeletta Miriam Cominelli: In una delle serate pi tristi e difficili della mia vita ho deciso di non sostenere Marini. Per noi e per quello che chiede il Paese. C' pure routing della senatrice Donatella Albano: io sostengo Stefano Rodot.

E Simona Bonaf, portavoce renziana, chiosa: Sono per un presidente che rappresenti al meglio l'Italia nei prossimi sette anni. Lo dico in modo chiaro, io non voto Marini. Non lo ha votato neppure Sergio Lo Giudice, new entry al senato: prevalga il buonsenso fra i grandi elettori, non fermiamo il cambiamento. Perfino la terra di Bersani, la fedele Emilia guidata dal suo pupillo Vasco Errani, in subbuglio. Qualcuno arriva a scrivere sui social network: Bersani ci ha preso in giro. Neppure i fedelissimi riescono ad arginare lo scontento, tanto che in tandem addirittura il segretario regionale Stefano Bonaccini e quello bolognese Raffaele Donini scrivono al loro leader: Fermati. Come pu essere considerata condivisa, aggiunge Donini, una candidatura che spacca il Pd e sbriciola il centrosinistra, con l'unico pregio di accontentare Berlusconi? Marini faccia un passo indietro. I parlamentari Pd emilianoromagnoli sono 40, 28 i deputati e 12 i senatori. Solo due sono renziani ma quasi tutti non hanno votato Marini, una fronda importante rispetto a quello che poi stato il risultato finale e che Bersani non si aspettava: tu quoque?. Perfino la nomenclatura contro. Spiega il segretario del Pd di Ferrara, Paolo Calvano: Quando si diffusa

la voce di un accordo per Marini presidente, sono stato subissato di messaggi di contrariet. Sono convinto che sia stata una scelta sbagliata. Non si tira indietro neppure il segretario Pd di Carpi (al senato qui il Pd ha ottenuto il 47% dei voti), Davide Dalle Ave: Se i parlamentari modenesi dovessero votare il nome di Marini nel partito carpigiano ci sarebbero defezioni di massa. Del resto, a Modena tutti i grandi elettori (compresa la presidente dell'assemblea legislativa regionale, Palma Costi) hanno firmato un documento per spiegare il perch della ribellione e della scheda bianca: Questa candidatura non risulta in grado di interpretare quel sentimento di cambiamento emerso con tanta forza dalle recenti elezioni politiche. Sulla stessa linea il segretario provinciale Paolo Negro: Esiste un rischio, da scongiurare, di scollamento tra i vertici e la base in un momento politico cos delicato. Giusto il tentativo di cercare soluzioni condivise per la presidenza della repubblica, ma non a prezzo di scollegarsi dal senso comune del paese. C' chi si gi autosospeso: il capogruppo in consiglio comunale, Paolo Trande: Bersani e la dirigenza nazionale del partito democratico hanno operato una scelta sbagliata e gravida di pesanti ripercussioni sul partito e, di conseguenza, sul paese.

Possibile che Bersani non abbia sentito il terremoto da cui stava per essere travolto? Non ha peli sulla lingua Amelia Frascaroli, ex-dirigente Caritas, ora uno degli assessori di punta della giunta comunale di Bologna guidata da Virginio Merola: Esprimo grande preoccupazione per la situazione che Bersani ed i suoi hanno creato. Con questa scelta Bersani ha deciso di portare definitivamente a morte il Pd (e la sua coalizione), ancora una volta si pu dire che il peggior nemico del centrosinistra siano i suoi dirigenti. Attorno al segretario c' il gelo (solo Massimo D'Alema lo difende). Dice Ivan Scalfarotto: Noi abbiamo saputo di Marini dalle agenzie alle otto. strano che il veto della Lega su Amato valga di pi rispetto al nostro su Marini. Dopo quello che successo Bersani deve cambiare, e in fretta, candidato. Quale candidato ? Per Pippo Civati non ci sono dubbi: Quello che vedo una nuova linea per il Pd: una linea che ha un nome e si chiama Prodi. Ma c' chi, come Corredino Mineo, preferirebbe altro: Rodot. Mi sarebbe piaciuto se Bersani l'avesse proposto, ma non detto che le cose non possano cambiare. d'accordo Ignazio Marino: Noi rappresentiamo il popolo fuori dal palazzo e ho ricevuto migliaia di messaggi in dissenso su

questa scelta, il server del Pd crollato per le proteste e penso quindi che Marini non possa rappresentare l'unit del paese mentre Rodot s. Perfino il presidente della Sicilia, Rosario Crocetta, polemico: Ho votato contro Marini ma non perch non stimi Bersani. Lui per deve riflettere su questo accaduto. Il caos della giornata ha saldato anche un'alleanza inaspettata tra Renzi e Romano Prodi, il quale certamente non aveva gradito che Bersani gli avesse preferito Marini. La portavoce del Professore, Sandra Zampa, rieletta parlamentare, dice: Non ho votato Marini, ho votato scheda bianca. E' una pagina drammatica per il partito, un suicidio non assistito.Abbandona Bersani anche una sua fedelissima, Josefa Idem, la campionessa di canoa, neosenatrice, che il segretario aveva fortemente valuto candidare: Ho votato scheda bianca perch non credo si possa ignorare il moto popolare che si sta pronunciando, che tra l'altro sotto tanti aspetti condivido. Mi dispiace, ho sempre difeso la linea di Bersani, mettendo da parte piccoli mal di pancia, ma tutto crollato. Dopo 40 giorni di attesa ci siamo ritrovati l'ultimo giorno con una lista da far condividere a Berlusconi: inconcepibile.
012tproduztone rzseruata.

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Siamo esterrefatti e sbalorditi

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