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L'INTERVENTO
partita si gioca fra lettori che non ci sono, sono sconcertati o sprovveduti, e critici la cui competenza testuale diventata assai dubbia e che generalmente non osano giudicare, si astengono, non tengono lezioni sulla poesia contemporanea. Mi sembra che dagli anni Novanta a oggi la sola pubblicazione che abbia incoraggiato la critica e osato dire dei s e dei no (non senza rischio di errore) sia stato l' Annuario di poesia di Giorgio Manacorda, Paolo Febbraro e Matteo Marchesini. Pubblicazione di cui si parlato poco, anche se contiene molti saggi che andrebbero raccolti in volume. Pu interessare la poesia? si chiedeva vent'anni fa un poeta e critico americano allora giovane. Cattiva domanda che provoca cattive risposte. La Poesia, l'Arte, la Filosofia, il Romanzo... Siamo sempre l. Il guaio e l'alienazione della non-lettura nascono dal fatto che si ragiona per generi e categorie generali, non per autori o, meglio ancora, per singoli libri e singoli testi. Quando si tratta di qualit dei testi poetici, per non fare danno bisogna essere spietati: questa strofa meglio toglierla, questo finale sbagliato, perch questo verso finisce qui? La tecnica tutto, quando si sa che cosa dire o non dire. Come ai tempi di Saba, resta da fare la poesia onesta perch, comunque, non pu essercene altra. In poesia, in qualsiasi arte, in ogni forma di pensiero critico, solo l'onest geniale. I migliori lettori di poesia, i pi severi e selvatici sono quasi sempre i poeti. Quelli che lo sono, volevo dire. In Italia, oggi come mezzo secolo fa, una decina o poco pi. Alfonso Berardinelli stampa | chiudi