You are on page 1of 12

Disgrafia

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Le informazioni qui riportate hanno solo un fine illustrativo: non costituiscono e non provengono n da prescrizione n da consiglio medico. Wikipedia non d consigli medici: leggi le avvertenze. La disgrafia un disturbo specifico della scrittura nella riproduzione di segni alfabetici e numerici; pu essere legata ad un quadro di disprassia, pu essere secondaria ad una lateralizzazione incompleta, caratterizzata dalla difficolt a riprodurre segni alfabetici e numerici e infine riguarda esclusivamente il grafismo. Emerge nel bambino quando la scrittura inizia la sua fase di personalizzazione, indicativamente (e solo genericamente) alla terza elementare. In genere il problema della scrittura disorganizzata viene sollevato dagli insegnanti elementari che lamentano la difficolt di seguire il bambino nel suo disordine. Nelle due classi precedenti lo sforzo e il disordine sono in genere determinati dalla fatica dell'apprendimento, in terza elementare il gesto abbastanza automatizzato da lasciar spazio alla spontaneit e, di conseguenza, all'evidenziazione della difficolt. [senza fonte]
Indice
[nascondi]

1 Evidenze tipiche 2 Sviluppo della scrittura 3 Eziologia e abilit coinvolte 4 Programmi di intervento 5 Bibliografia 6 Voci correlate 7 Note 8 Collegamenti esterni

Evidenze tipiche [modifica]


La mano dei bambini disgrafici scorre con fatica sul piano di scrittura e l'impugnatura della penna spesso scorretta. La capacit di utilizzare lo spazio a disposizione per scrivere , solitamente, molto ridotta: il bambino non rispetta i margini del foglio, lascia spazi irregolari tra i grafemi e tra le parole, non segue la linea di scrittura e procede in salita o in discesa rispetto al rigo. La pressione della mano sul foglio non adeguatamente regolata; talvolta eccessivamente forte (per eccesso di tensione) e il segno lascia un'impronta marcata anche nelle pagine seguenti del quaderno, talvolta debole e la grafia svolazzante (scarsa tenuta psicofisica). Il tono muscolare spesso irrigidito o, al contrario eccessivamente rilasciato. Sono inoltre frequenti le inversioni nella direzione del gesto, che si evidenziano sia nellesecuzione dei singoli grafemi che nella scrittura autonoma, che a volte procede da destra verso sinistra. Il bambino disgrafico presenta difficolt notevoli anche nella copia e nella produzione autonoma di figure geometriche (tende ad arrotondare gli angoli ed a non chiudere le forme). Anche il livello di

sviluppo del disegno spesso inadeguato allet; la riproduzione di oggetti o la copia di immagini molto generica ed i particolari risultano poco presenti. La copia di parole e di frasi scorretta; sono presenti inversioni nell'attivit grafo-motoria ed errori dovuti a scarsa coordinazione oculo-manuale. La copia dalla lavagna ancora pi difficile, in quanto il bambino deve portare avanti pi compiti contemporaneamente: distinzione della parola dallo sfondo, spostamento dello sguardo dalla lavagna al foglio, riproduzione dei grafemi. Le dimensioni delle lettere non sono rispettate, la forma irregolare, l'impostazione invertita, il gesto scarsamente fluido, i legami tra le lettere risultano scorretti. Tutto ci rende spesso la scrittura incomprensibile al bambino stesso, il quale non pu quindi neanche individuare e correggere eventuali errori ortografici. Anche il ritmo di scrittura risulta alterato; il bambino scrive con velocit eccessiva o con estrema lentezza, ma la sua mano esegue movimenti a scatti, senza armonia del gesto e con frequenti interruzioni: il movimento flessorio pronatorio/supinatorio della mano disarmonico e influenza negativamente le inversioni del gesto (ad esempio nei risvolti e nei collegamenti) che perdono la naturale curvelineit. La velocit alterata in entrambe le direzioni: la scrittura pu farsi estremamente lenta (sintomo di enorme sforzo psicofisico) ma anche eccessivamente veloce (sintomo di una sovraeccitazione psiconervosa), le forme grafiche sono frammentate, le prassie scollegate tra loro, non sono rispettati gli equilibri della dimensione, spesso sono come "ammaccate". In sintesi, la disgrafia una anomalia del movimento corsivo e della condotta del tratto che si traduce in difficolt di coordinamento, irregolarit delle spaziature, malformazioni e discordanze di ogni tipo associate ad un tratto di pessima qualit.

Sviluppo della scrittura [modifica]


Nel descrivere l'elaborazione cerebrale che sta dietro alla scrittura sono state evidenziate 2 vie principali:

la via non-lessicale: dall'input auditivo si passa ad un'analisi acustico-fonologica, quindi alla conversione fonologica/ortografica e al passaggio di questa nel taccuino visuospaziale con il relativo output scritto. la via lessicale: dall'input auditivo si passa all'analisi acustico-fonologica, quindi al Lessico fonologico di input. Non si ancora stabilito se vi sia un passaggio per il lessico ortografico o si passi direttamente al lessico semantico, quindi al taccuino visuospaziale e all'output scritto.

Una tipologia di disgrafia pu dipendere da un deficit nella via non-lessicale, che pu essere evidenziata con un test di scrittura delle non-parole.

Eziologia e abilit coinvolte [modifica]


Le abilit di base coinvolte sono la coordinazione nel movimento, l'orientamento e l'organizzazione spazio-temporale, la coordinazione oculo-manuale, la consapevolezza dello schema corporeo, la memoria sequenziale, il linguaggio, il senso del ritmo (in genere immaturo), il processo di simbolizzazione (rallentato), la capacit di discriminazione suoni-segni. Pu essere secondaria alla

presenza di altri disturbi dell'apprendimento, ma non necessariamente ad essi correlata: si pu essere disgrafici e non dislessici n disortografici. Le cause possono essere diverse: lesionali, turbe neurologiche minori (Disfunzioni Cerebrali Minime), deficit sensoriali, irregolarit della lateralizzazione, errata postura, errata percezione e organizzazione spaziale, problemi motori trascurati, emotivit. Pu concorrere ovviamente l'errato uso dello strumento scrittorio, insieme con la progressiva rarefazione, o proprio la mancanza, di una didattica adeguata e attenta a queste tematiche; sempre meno si insegna ai bambini "come" scrivere e ancor meno vengono impostati programmi mirati e duraturi di pregrafismo nelle scuole materne.
[senza fonte]

Non stato ancora chiarito se si tratti specificamente di un disturbo modulare dell'apprendimento o se esso riguardi invece, in modo pi ampio, i sistemi percettivo e/o cognitivo. Infatti, a differenza della dislessia, della discalculia e della disortografia (con la quale erroneamente spesso identificata), la disgrafia coinvolge trasversalmente differenti competenze e pu richiedere, oltre al trattamento specifico, anche un approccio terapeutico profondo.

Programmi di intervento [modifica]


Il programma di intervento proposto pu essere suddiviso in due itinerari che devono essere portati avanti parallelamente:

itinerario relativo allo sviluppo delle competenze di base itinerario specifico per la scrittura

Il primo itinerario finalizzato alla riduzione delle lacune riscontrate nelle capacit di base; il secondo itinerario ha invece lo scopo di promuovere la conquista di capacit di scrittura pi adeguate. I due percorsi sono in genere proposti parallelamente e con gradualit attraverso esercizi gioco che richiedono lo sviluppo il potenziamento di singole competenze e attraverso esercizigioco che richiedono lo sviluppo e il potenziamento di pi competenze insieme, per evitare di rimandare nel tempo la conquista di capacit di grafomotorie che possono gratificare il bambino, permettendogli di verificare che, anche a scuola, si iniziano a vedere risultati positivi. Le competenze di base su cui importante lavorare sono: percezione, organizzazione spazio temporale, integrazione spaziotemporale (ritmo), conoscenza e rappresentazione dello schema corporeo, equilibrio e coordinazione, rilassamento, lateralit, coordinazione visuomotoria e oculomanuale. Litinerario specifico per la scrittura comprende attivit relative a:

impostazione dei grafemi e scrittura in stampato maiuscolo impostazione dei grafemi e scrittura in corsivo

Queste attivit sono finalizzate alla riduzione delle difficolt grafomotorie che interferiscono nella scrittura e alla graduale conquista di pi adeguate competenze di comunicazione scritta. Nel corso delle attivit di recupero pu essere facilitante luso di quaderni colorati [1]che guidano sia alla corretta impostazione dei segni alfabetici che al rispetto dello spazio grafico. Alcuni studiosi ritengono potenzialmente utile presentare il bambino alla scuola elementare con un piccolo corredo di esami diagnostici a verifica della funzionalit sensoriale (vista-udito) di modo

che il programma educativo possa tener conto di eventuali piccoli deficit che, se non conosciuti e riconosciuti e trattati, potrebbero condurre allo sviluppo di un disturbo pi generale.

Che Cos' la Disgrafia


La disgrafia un disturbo specifico dellapprendiment o, in assenza di deficit intellettivi e neurologici, che incide sulle funzioni fondamentali della scrittura. Si pu manifestare in vari modi:

scarsa leggibilit; lentezza e stentatezza; disorganizzazione delle forme e degli spazi grafici; scarso controllo del gesto; confusione e disarmonia; rigidit ed eccessiva accuratezza; difficolt nellatto scrittorio in presenza di crampi o dolori muscolari;

Va individuata precocemente in quanto tende a peggiorare nel tempo, pu avere riflessi sullo sviluppo della personalit e incidere negativamente sul rendimento scolastico, innescando sentimenti di delusione, scoraggiamento e demotivazione. Si pu prevenire durante la scuola dell'infanzia attraverso lesame della grafomotricit e la proposta di esercizi ed attivit ludiche preparatorie al gesto grafico nonch durante il primo ciclo della primaria attraverso una adeguata modalit di insegnamento e consolidamento della scrittura. La scrittura tempestivo. disgrafica necessita di un intervento specialistico

Si pu rieducare con tempi, metodi e tecniche adeguate, dopo aver effettuato una anamnesi completa del soggetto disgrafico (bambino, adolescente o adulto) condotta attraverso:

il colloquio, in et scolastica con i genitori e/o linsegnante; lesame della motricit generale, della scrittura e del disegno.

Questi strumenti consentiranno di individuare le cause delle difficolt grafomotorie e di predisporre un intervento personalizzato.

La disgrafia una difficolt di scrittura che riguarda la riproduzione dei segni alfabetici e numerici. Il bambino che presenta disgrafia scrive in modo molto irregolare, la sua mano scorre con fatica sul piano di scrittura e limpugnatura della penna spesso scorretta. La capacit di utilizzare lo spazio a disposizione , solitamente, molto ridotta; il bambino non possiede adeguati reperi di riferimento, non rispetta i margini del foglio, lascia spazi irregolari tra i grafemi e tra le parole, non segue la linea di scrittura e procede in salita o in discesa r ispetto al rigo. La pressione della mano sul foglio non adeguatamente regolata; talvolta troppo forte e il segno lascia un'impronta marcata anche nelle pagine seguenti del quaderno, talvolta troppo debole e svolazzante. Sono frequenti le inversioni nella direzione del gesto che si evidenziano sia nellesecuzione dei singoli grafemi che nella scrittura autonoma, che a volte procede da destra verso sinistra.

Il bambino disgrafico presenta difficolt notevoli anche nella copia e nella produzione autonoma di figure geometriche ( tende a stondare gli angoli e a non chiudere le forme). Anche il livello di sviluppo del disegno spesso inadeguato allet; la riproduzione di oggetti o la copia di immagini molto globale e i particolari risultano poco presenti. La copia di parole e di frasi scorretta; sono presenti inversioni nell'attivit grafo-motoria ed errori dovuti a scarsa coordinazione oculo-manuale. La copia dalla lavagna poi ancora pi difficile, in quanto il bambino deve portare avanti pi compiti contemporaneamente: distinzione della parola dallo sfondo, spostamento dello sguardo dalla lavagna al foglio, riproduzione dei grafemi. Le dimensioni delle lettere non sono rispettate, la forma irregolare, l'impostazione invertita, il gesto scarsamente fluido, i legami tra le lettere risultano scorretti. Tutto ci rende spesso la scrittura incomprensibile al bambino stesso, il quale non pu quindi neanche individuare e correggere eventuali errori ortografici. Anche il ritmo di scrittura risulta alterato; il bambino scrive con velocit eccessiva o con estrema lentezza, ma la sua mano esegue movimenti a scatti, senza armonia del gesto e con frequenti interruzioni. La disgrafia , quindi, una difficolt di scrittura che riguarda la riproduzione dei segni alfabetici e numerici. I bambini disgrafici presentano lacune marcate nelle seguenti competenze di base:

1. Competenze grafo-motorie 2. Competenze di orientamento e integrazione spazio-temporale 3. Competenze di coordinazione oculo-manuale e di coordinazione dinamica generale 4. Competenze di discriminazione e memorizzazione visiva sequenziale 5. Competenze metafonologiche Il lavoro con il bambino disgrafico Il bambino disgrafico necessita di un intervento specialistico, poich il solo recupero effettuato in ambito scolastico spesso pu non essere sufficiente. Nel corso di questo secolo molti sono stati i metodi elaborati per la terapia della disgrafia; vari autori hanno espresso pareri contrastanti, ma, quasi sempre, si considerato come unico rimedio lesercizio ripetitivo, finalizzato al raggiungimento di una pi adeguata coordinazione della mano, trascurando spesso la motricit globale e le attivit percettive. Riteniamo che considerare esclusivamente gli aspetti grafici e grafo-motori, sia molto riduttivo rispetto a quelle che sono le lacune presenti nelle competenze di base coinvolte. Le esperienze portate avanti in questo senso hanno inoltre dimostrato che pu verificarsi un miglioramento nellesecuzione dei prodotti grafici,

ma spesso, una volta abbandonato lesercizio, la difficolt si ripresenta, poich le lacune che ne stanno alla base non sono state sufficientemente ridotte. Il recupero della disgrafia deve essere portato avanti da operatori qualificati, in stretta collaborazione con la scuola, la quale pu offrire valide risorse concorrendo cos allo sviluppo delle varie capacit strettamente collegate con il disturbo della scrittura. Il contributo competente dei docenti pu garantire migliori risultati, favorendo la conquista di una strumentalit pi adeguata e, al tempo stesso, promuovendo situazioni comunicative allinterno delle quali possano essere valorizzati sia i codici verbali che quelli non verbali. Il progetto terapeutico deve essere personalizzato in relazione alle caratteristiche psicologiche del soggetto, agli ambiti di competenza, potenzialit e difficolt riscontrati, ai tempi di attenzione, ai livelli motivazionali e di metacognizione individuati. La capacit di porsi in relazione positiva e significativa da parte delloperatore e la partecipazione attiva del soggetto stanno al primo posto e sono il segreto per ogni buon intervento; il bambino dovr essere informato circa il lavoro da svolgere, anzi, egli stesso dovr essere coinvolto nella formulazione degli obiettivi che, di volta in volta, sar possibile raggiungere e nel monitoraggio del proprio lavoro. Solo se sar protagonista del proprio processo di sviluppo, potr coinvolgersi attivamente nelle proposte, autogratificarsi per i piccoli progressi, non scoraggiarsi di fronte di fronte agli insuccessi n arrendersi davanti ad attivit spesso un po noiose e ripetitive. Il programma di intervento proposto pu essere sud diviso in due itinerari che devono essere portati avanti parallelamente: a) itinerario relativo allo sviluppo delle competenze di base b) itinerario specifico per la scrittura Il primo itinerario finalizzato alla riduzione delle lacune riscontrate nelle capacit di base; il secondo itinerario ha invece lo scopo di promuovere la conquista di capacit di scrittura pi adeguate. E importante quindi che i due percorsi siano proposti parallelamente e con gradualit, per evitare di rimandare nel tempo la conquista di quelle capacit di grafo - motorie che possono gratificare il bambino, permettendogli di verificare che, anche a scuola, si iniziano a vedere risultati positivi. Le competenze di base su cui importante lavorare sono le seguenti:

percezione organizzazione spazio temporale integrazione spazio temporale (ritmo) conoscenza e rappresentazione dello schema corporeo equilibrio e coordinazione rilassamento lateralit coordinazione visuo motoria e oculo - manuale

Le attivit relative a queste competenze devono essere proposte sia parallelamente che e in modo intrecciato, cio attraverso esercizi gioco che richiedono lo sviluppo il potenziamento di singole competenze e attraverso esercizi gioco che richiedono lo sviluppo e il potenziamento di pi competenze insieme. E importante ricordare che ci che acquisito dovr lasciare il posto ad attivit gradualmente pi complesse ed evolute Litinerario specifico per la scrittura comprende attivit relative a: 1. impostazione dei grafemi e scrittura in stampato maiuscolo 2. impostazione dei grafemi e scrittura in corsivo Queste attivit sono finalizzate alla riduzione delle difficolt grafo motorie che interferiscono nella scrittura e alla graduale conquista di pi adeguate competenze di comunicazione scritta. Nel corso delle attivit di recupero pu essere facilitante luso di quaderni colorati che guidano sia alla corretta impostazione dei segni alfabetici che al rispetto dello spazio grafico ( Quaderni Erickson", Edizioni Centro Erickson Trento).. I quaderni colorati sono di tre tipi:

a) Il quaderno colorato I livello Utilizziamo il quaderno Erickson Livello I per la riproduzione dei grafemi in stampato maiuscolo, da combinare poi per scrivere parole gradualmente pi complesse

b) Il quaderno colorato 2 livello e il passaggio al corsivo Usando il quaderno colorato 2 livello diamo al bambino precise indicazioni per limpostazione corretta della scrittura in corsivo procedendo

con attivit sempre pi articolate. Ecco una traccia da seguire:


Impostazione dei singoli grafemi seguendo i suggerimenti delle pagine precedenti Sequenze di grafemi Suddivisione dei grafemi nelle quattro categorie(grafemi piccoli, grafemi alti, grafemi bassi, grafemi alti bassi) e successive attivit di memorizzazione Scrittura di sillabe, parole bisillabe, trisillabe Scrittura di frasi sempre pi complesse

c) Il quaderno colorato 3 livello Questo quaderno viene utilizzato quando i bambini frequentano gi oltre la seconda classe; serve per ridurre la dimensione della scrittura mantenendo i riferimenti spaziali e facilitando il lavoro al bambino. Pagina 3 di 3 Raccomandazioni
Indice articolo La disgrafia Pagina 2 Pagina 3

Il lavoro sulla grafia deve essere costantemente abbinato ad attivit di lettura e di ortografia; quindi consigliabile proporre gli esercizi di

scrittura ad esercizi fonologici, metafonologica e di decodifica. Le attivit fin qui descritte necessitano di essere, a livelli diversi di difficolt, periodicamente riproposte al bambino disgrafico; le sue acquisizioni, infatti, procedono con lentezza, il suo processo di sviluppo grafo motorio ha bisogno di essere sollecitato, incoraggiato e gratificato, affinch la motivazione ad apprendere rimanga viva e le conquiste maturate permangano nel tempo. Indicazioni utili per la diagnosi e la terapia sono contenute nel libro: Disgrafia e difficolt grafo motorie, Edizioni Centro Erickson, Trento

La collaborazione della famiglia Il bambino disgrafico possiede livelli di autonomia quotidiana piuttosto bassi in relazione allet cronologica. Le difficolt di coordinazione dinamica e visuo motoria interferiscono infatti nelle sue prestazioni, che risultano goffe, impacciate, lente e imprecise. I genitori, daltro canto, sono spesso portati ad anticipare azioni e ad eseguirle al posto del bambino ed per questo che si riscontrano il pi delle volte significative ripercussioni anche nellautonomia personale; le difficolt pi frequentemente riscontrate sono le seguenti:

difficolt nellesecuzione autonoma delle attivit quotidiane (vestirsi, lavarsi, prepararsi lo zaino) difficolt ad eseguire attivit quotidiane che richiedono una adeguata coordinazione oculo manuale e motoria (tagliarsi la carne, mangiare con precisione, allacciarsi le scarpe )

difficolt ad orientarsi nello spazio a disposizione difficolt a localizzare i materiali che servono in un determinato momento difficolt a tenere in ordine i propri materiali difficolt nel gioco costruttivo da effettuare su modello dato difficolt ad orientarsi nel tempo quotidiano: essere puntuali, saper aspettare il momento giusto, sapere con precisione che momento della giornata stiamo vivendo

difficolt a sapere pi o meno che ore sono.

difficolt ad orientarsi nellorario scolastico( successione delle materie, organizzazione dei compiti) difficolt ad orientarsi nel tempo prossimale( ieri, oggi, domani) difficolt a leggere lorologio difficolt a memorizzare i giorni della settimana difficolt ad orientarsi nei giorni della settimana (che giorno oggiche giorno era ieriche giorno sar domani) difficolt a memorizzare i mesi dellanno e ad orientarsi rispetto alle festivit

La famiglia pu collaborare, permettendo al bambino la conquista graduale di nuove competenze legate allautonomia personale, evitando cos che egli possa sentirsi incapace non solo in ambito scolastico, ma anche nella quotidianit e facendo leva sulle reali capacit individuate nel corso dellosservazione.

Disgrafia e disagio psicologico Purtroppo frequente che le difficolt specifiche di apprendimento non vengano individuate precocemente e il bambino costretto cos a vivere una serie di insuccessi a catena senza che se ne riesca a comprendere il motivo. Quasi sempre i risultati insoddisfacenti in ambito scolastico vengono attribuiti allo scarso impegno, al disinteresse verso le varie attivit, alla distrazione e cos questi alunni, oltre a sostenere il peso della propria incapacit, se ne sentono anche responsabili e colpevoli. Linsuccesso prolungato genera scarsa autostima; dalla mancanza di fiducia nelle proprie possibilit scaturisce un disagio psicologico che, nel tempo, pu strutturarsi e dare origine ad una elevata demotivazione allapprendimento e a manifestazioni emotivo affettive particolari quali la forte inibizione, laggressivit, gli atteggiamenti istrionici di disturbo alla classe e, in alcuni casi, la depressione. Il soggetto con disturbo di apprendimento vive quindi il proprio problema a tutto tondo e ne rimane imprigionato fino a che non si fa chiarezza, fino a che non viene elaborata una diagnosi accurata che permette finalmente di scoprire le carte.

La disgrafia pone il bambino di fronte alla certezza della propria incompetenza, poich laspetto pi visibile del suo apprendimento; il suo quaderno pasticciato, sgualcito, pieno di correzioni e segni rossi e di una serie di parole incomprensibili che sembrano gli scarabocchi dei piccoli quando fanno finta di scrivere. Quel quaderno un segno tangibile della sua incapacit e lalunno finisce per identificarsi con esso: non la sua scrittura che non va bene, egli stesso a non andare bene. A scuola si scrive, ma non solo durante le ore di educazione linguistica: si scrive sempre, in ogni materia, si scrive anche troppo e quello zaino diventa il contenitore delle difficolt. Ma lo zaino non si lascia a scuola, si porta anche a casa, per fare i compiti per il giorno dopo, per mostrare il lavoro di scuola ai genitori e va a finire che quello zaino si finisce per portarlo sulle spalle ovunque, almeno fino a che non si trova una via di uscita. Il bambino disgrafico, come spesso capita in genere al bambino con disturbo di apprendimento, vive sulla propria pelle la difficolt; egli si trova a far parte di un contesto (la scuola) nel quale vengono proposte attivit per lui troppo complesse e astratte, ma osserva che la maggior parte dei compagni si inserisce con serenit nelle attivit proposte ed ottiene buoni risultati. Sente su di s continue sollecitazioni da parte degli adulti (stai pi attento!; impegnati di pi!; hai bisogno di esercitarti molto) e spesso non trova soddisfazione neanche nelle attivit extrascolastiche, poich le lacune percettivo - motorie possono non farlo brillare nello sport o non renderlo pienamente autonomo nella quotidianit. Ecco che si percepisce come incapace e incompetente rispetto ai coetanei e inizia a maturare un forte senso di colpa; si sente responsabile delle proprie difficolt, ritiene che nessuno sia soddisfatto di lui: n gli insegnanti n i genitori. Talvolta, per non percepire il proprio disagio mette in atto meccanismi di difesa che non fanno che aumentare il senso di colpa, come il forte disimpegno (Non scrivo perch non ne ho voglia! ; Non eseguo il compito perch non mi interessa) o lattacco (aggressivit). Talvolta il disagio cos elevato da annientare il soggetto ponendolo in una condizione emotiva di forte inibizione e chiusura.

Ecco che davvero importante individuare precocemente il problema, dare prima possibile il via ad un adeguato percorso, finalizzato sia alla riduzione della difficolt specifica che alla maturazione di pi adeguati livelli di autostima. E chiaro che risulta indispensabile il coinvolgimento della scuola e della famiglia, in quanto luoghi e scenari di vita del soggetto: il riconoscimento della difficolt, lindividuazione delle capacit, la comprensione del vissuto emotivo affettivo, la valorizzazione degli ambiti di competenza e la promozione di pi adeguati livelli di sviluppo, potranno garantire buoni risultati sia sul piano grafo motorio che per il bambino intero.

You might also like