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Dott. d’Esposito, la nuova area pic nic pare sia ancora sotto sequestro. Eppure dal Comune di Vico
Equense giungono cori trionfalistici di vittoria per la sua riapertura al pubblico. Cosa dice nel merito.
L’area del Monte Faito oggetto di lavori, che hanno trasformato di fatto nel tempo un bosco naturale ricco di
biodiversità in un area urbana attrezzata, con tanto di strade di accesso, illuminazione e gabinetti, è
attualmente sotto sequestro. Tuttavia l’amministrazione comunale parrebbe aver ottenuto dalla Procura un
decreto col quale si concede l’utilizzo dell’area nonostante sia sotto sequestro. Tale decreto riteniamo sia
stato interpretato in maniera ottimistica e “confuso” con un decreto di dissequestro.
Che lei sappia il Protocollo d’Intesa che affidava all’Ente Parco la gestione del Faito è stato firmato o
no?
Bisognerebbe chiederlo alla Presidenza del Parco e ritengo che la risposta possa essere positiva.
Il consigliere del comune di Vico Equense, Antonio Di Martino, insinua che qualche esponente del
WWF è interessato al business del Faito. Lei cosa risponde?
E’ chiaro che si tratta di un’illazione gratuita atta a screditare il nome di un’associazione che opera senza
scopo di lucro in tutto il pianeta. Personalmente ignoravo potesse esserci un “business del Faito”…ma
evidentemente c’è qualcuno che ne è a conoscenza più di noi!!! Lo scopo del WWF è di creare un mondo in
cui l’uomo possa vivere in armonia con la natura, la nostra forza è crederci.
E per far ciò spesso bisogna farsi dei nemici…fa parte del gioco…e gli attacchi gratuiti sono all’ordine del
giorno.
Veniamo ai castagni decapitati. Si dice che fossero gravemente malati e che un agronomo, secondo il
giornale Agorà tal Ciro Luca Fiorentino, avrebbe consigliato il taglio. Cosa ne pensa al riguardo.
Per quel che ci è dato di sapere un agronomo, non sappiamo su quale incarico, commissionato da chi e
perchè, avrebbe redatto gratuitamente una perizia che attestava che i castagni dell’intero Faito erano affetti
da cancro corticale dissertando su tale patologia. Sa quante possibilità ci sono che un castagno di 200 anni
possa essere affetto dal cancro corticale? Le possibilità sono altissime!!! Un albero secolare è molto
probabile che nel corso della sua esistenza venga danneggiato dalle avversità della natura, da agenti patogeni
o da malattie fungine; tuttavia può convivere con esse o iniziare un processo di degenerazione e morte che
può durare anche secoli. Ed è proprio negli anfratti e nelle cavità dei vecchi alberi, creati a seguito
disgregazione del tessuto legnoso, che una molteplice fauna e una miriade di forme di vita trova tana e
rifugio.
L’intervento di scapitozzamento pare sia stato eseguito dall’associazione AVF, come il resto dei lavori
di urgenza. Le risulta? E cosa può dirci in merito a questa associazione?
In genere le associazioni ambientaliste sono mal digerite da chi governa, a tutti i livelli, perché troppo
intransigenti e conservative. Il WWF, ad esempio, è contrario a qualunque intervento sul Faito?
Nel caso del Faito siamo testimoni di una grossolana visione e di una miope gestione del nostro immenso
patrimonio naturale: l’idea di trasformare progressivamente un bosco naturale in un parco urbano è
aberrante e alla lunga nemmeno redditizio. E’ assurdo che si taglino patriarchi arborei cambiando la
morfologia di un’area per permettere un evento di pochi giorni con la pretesa di fare gli interessi dei turisti
della domenica.
Non ha senso nemmeno trasformare un bosco in città per attirare la gente. Le soluzioni ci sono e ogni
intervento se ecocompatibile diventa accettabile. Se a 50 metri dal bosco c’è un centro sportivo e diversi bar
che senso ha mettere i gabinetti sotto gli alberi? E se i cittadini lasciano le strade e le città per inoltrarsi nei
boschi che senso ha costruire in essi nuove strade? E in quanto agli stand espositivi, allocati per pochi giorni,
essi possono tranquillamente essere posizionati sulla strada già esistente, senza dover necessariamente
allargare gli spazi sottraendo alberi e prezioso sottobosco alla natura.
NOI del WWF non siamo intransigenti, cerchiamo solo di conservare lo scrigno naturale unico che il
padreterno ci ha donato, in questo siamo conservativi, ma cerchiamo anche di inseguire la tecnologia che
spesso già possiede le soluzioni ai problemi dell’umanità e che però, purtroppo, si fa fatica ad accettare per
ignoranza o per interessi economici ormai consolidati.
Ricordiamoci che l’uomo non può vivere senza la natura…mentre la Natura sopravvive anche senza
l’uomo!!!