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Questi applicativi non sono però solamente indiscreti. Molti, possono causare anche
problemi al computer, rendendolo instabile e soggetto a crash di sistema improvvisi. Gli
utenti rischiano inoltre di essere bombardati con messaggi pubblicitari indesiderati. Questi
programmi informatici rappresentano talmente un problema che la Commissione
Statunitense del Commercio (FTC) ha deciso di riunire un gruppo di parlamentari, esperti
e rappresentanti dei consumatori per discuterne.
Spyware - Wikipedia
Il Dipartimento K, il braccio informatico della polizia russa, non ha dubbi: “Il cyber-crimine
russo è tra i più avanzati del mondo”. L'annuncio è stato dato da Boris Miroshnikov, uno
dei leader del Dipartimento K, durante un discorso tenuto all' “e-Crime Congress” di
Londra di qualche giorno fa. Miroshnikov ha motivato l'affermazione così: “I pirati in erba
sono ormai cresciuti, e hanno migliorato le proprie tecniche d'attacco: non si tratta più di
attacchi casuali e gratuiti”.
Proprio questo aspetto è, per certi versi, il più preoccupante. Sembra cioè emergere anche
in Russia la figura del cyber-criminale. Continua Miroshnikov: “Se ci si accorge che
l'attacco informatico può diventare un lavoro ben pagato, e se si è sufficientemente abili
con la tastiera, la tentazione è forte”.
Le ultime imprese dei cybercriminali russi hanno colpito i servizi offerti dai siti Web di
scommesse online: facile pensare a possibili estorsioni. Ma và anche considerato il fatto
che Internet è un fenomeno globale, transnazionale, e che dunque la nazionalità non è più
un fattore distintivo. Per questo, il discorso di Mr. Dipartimento K suona più come
propaganda. Come a dire, “ci siamo anche noi”
Cybercrime - Wikipedia
Gli Stati Uniti potrebbero iniziare un vero e proprio assalto telematico, forse con l'uso di
attacchi DoS rivolti a tutti i sistemi informatici che ospitano servizi utilizzati da terroristi o
paesi nemici. Rumsfeld prevede un uso estensivo di tattiche d'assalto psicologico,
perpetrate via Internet, per "disseminare informazioni fuorvianti con l'aiuto delle moderne
tecnologie" così da creare "confusione e caos".
Neil Mackay, inviato del quotidiano scozzese Sunday Herald, ha formulato un insieme di
interessanti considerazioni basate su quanto affermato da Rumsfeld. "Nel futuro", dice il
giornalista, "il controllo delle telecomunicazioni avrà un peso determinante per le sorti di
qualsiasi conflitto". Mackay paventa uno scenario apocalittico: "Gli USA potrebbero
impadronirsi del campo elettromagnetico terrestre e riuscire a bloccare o modificare ogni
servizio di telefonia mobile".
Di "cyberwarfare" si parla peraltro ormai da diversi anni. Proprio negli Stati Uniti sono
emerse più volte accesissime polemiche sui possibili scenari di cyberwar, in grado di
coinvolgere potenze straniere come Russia, Iran e Cina. Visto Echelon, visto il livello di
sofisticazione raggiunto dall'intelligence americana nell'intercettazione delle
comunicazioni, e avendo a disposizione un numero di satelliti militari superiore per numero
al totale di quelli di tutti gli altri paesi, l'avvio di una guerra totale digitale non è un'ipotesi
poi così assurda.
Il fatto che la notizia emerga oggi da un documento del 2003, inotre, non può non essere
frutto di una ben precisa strategia.
Secondo McAfee, azienda leder nel campo del software anti-virus, l’aumento nelle attività
di spionaggio online a livello internazionale rappresenterà la principale minaccia per la
sicurezza nel 2008. Inoltre, crescerà la minaccia per i servizi online bancari e il mercato
del "malware" diventerà più complesso e sofisticato.
Il Report annuale sul cybercrime di McAfee, conclude che: governi e gruppi alleati
utilizzano Internet per attività di spionaggio e per sferrare attacchi cibernetici; gli obiettivi
includono sistemi di rete di infrastrutture nazionali critiche come quella elettrica, il controllo
del traffico aereo, le borse e le reti informatiche dei governi; 120 nazioni oggi utilizzano
Internet per operazioni di spionaggio Web; molti attacchi cibernetici hanno origine in Cina
e i cinesi hanno pubblicamente dichiarato di dedicarsi a attività di spionaggio cibernetico;
gli attacchi online hanno una natura sempre più sofisticata e vengono creati
specificamente per sfuggire ai radar delle difese online approntate dai governi; gli attacchi
sono passati da ricognizioni iniziali a operazioni di spionaggio di tipo politico, militare,
economico o tecnico. “Il cybercrime è un problema a livello mondiale,” ha affermato Jeff
Green, senior vice president di McAfee Avert Labs, “si è notevolmente evoluto e non è più
una minaccia solo per le aziende e i singoli, ma interessa sempre più anche la sicurezza
nazionale".
Un numero crescente di minacce è volto a colpire dati personali e servizi online. Nuwar
("Storm Worm") è stato il primo esempio di "super" minacce (ha colpito duramente
diffondendosi via spam in tutto il mondo con centinaia di varianti). È nato poi l' "instant
malware", un worm “flash” che passa attraverso le applicazioni di instant messaging. Altre
nuove minacce si chiamano "vishing" (phishing tramite VoIP) e "phreaking" (penetrazione
in reti telefoniche per effettuare telefonate internazionali e intercontinentali). Inoltre, i
criminali informatici cercheranno altri modi per sfruttare la popolarità delle applicazioni sui
siti di social networking come MySpace e Facebook. Gli esperti affermano che nel
2008 tutti questi tipi di attacchi aumenteranno,
Per quel che riguarda le banche, i criminali informatici offrono addirittura un "servizio
clienti": siti specializzati in aste, pubblicità di prodotti e servizi di supporto. La concorrenza
è così feroce che il “servizio clienti” è diventato un elemento di eccellenza per vendere.
Valgono le leggi che regolano la domanda e l’offerta: il costo per affittare una piattaforma
per azioni di spamming è sceso e i criminali possono ora acquistare Trojan scritti
appositamente creati per rubare dati delle carte di credito.
Il cybercrime rende più del narcotraffico, e "costa a aziende e utenti finali miliardi di dollari
all'anno", ha detto Dave DeWalt, CEO e presidente di McAfee.
Ma l'unità AFCYBER non si occuperà solo di erigere delle difese impenetrabili. "Gli
obiettivi che possiamo raggiungere nel cyberspazio e mediante il cyberspazio - si chiarisce
sul sito - variano dalla semplice deterrenza alla distruzione e alla sconfitta: l'ordinario
range di operazioni che possono essere condotte nei confronti di un avversario". Il corpo
dell'Air Force non si preoccuperà di vigilare semplicemente sulle infrastrutture, di sventare
le minacce che investono gli Stati Uniti. Parteciperà attivamente alla cyberwar che si
combatte in rete.
US Air Force puts Cyber Command into hibernate mode 14 agosto 2008
LINKS
Cisco Report
Vishing - Wikipedia
Phreaking - Wikipedia
Cyberwarfare - Wikipedia
CYBERWAR 3
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