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Amsterdam 1928-1935

L' Algemeen Uitbreidingsplaan di Amsterdam La legge nazionale promulgata nel 1904, che imponeva la revisione decennale dei piani generali e subordinava la costruzione unicamente dopo la redazione di piani particolareggiati (redazione che, peraltro, consentiva il necessario esproprio dei terreni), ebbe il benefico effetto di indurre le societ costruttrici ad edificare case non pi singole ma a blocchi ed a quartieri, facendo s che la citt riprendesse a svilupparsi metodicamente. Dato il continuo accrescersi della popolazione, che fra il 1875 ed il 1920 mantenne un accrescimento costante di circa 10.000 abitanti l'anno passando dai 280.000 ab. del 1875 ai circa 500.000 del 1900, diveniva sempre pi urgente la formazione di piani di espansione. Dopo la comunque felice, pur se non organica, esperienza del Plan Zuid di Hendrik Petrus Berlage del 1917, si arriva, nel 1928, alla decisione di redigere un nuovo piano generale che, in quanto tale, comprenda tutto il territorio comunale e sia predisposto con una previsione di almeno 50anni. Tra il 1929 ed il 1932, dopo un attenta ed approfondita fase di analisi del territorio, si procede alla redazione del piano a cura del Servizio Urbanistico del Dipartimento dei Lavori Pubblici del comune di Amsterdam: il Servizio retto dall'Ing. Sheffer, che ha come diretti collaboratori il Prof. Lohausen, professore di Urbanistica ad Amsterdam e capo dell'ufficio indagini, ed il Prof. Vane Eesteren, docente di Urbanistica a Delft e capo dell'ufficio esecutivo della progettazione dei piani particolareggiati, il cui fondamentale contributo lo porter ad essere considerato il vero protagonista di questa straordinaria operazione. Va comunque ricordato che, essendo strutturato il Dipartimento con 800 funzionari e 1.700 operai preposti alla realizzazione diretta di quanto veniva progettato, sarebbe comunque poco generoso attriubuirne l'intero merito ad una sola persona. STRUTTURA: Il principio ispiratore fondamentale del piano quello di organizzare l'espansione suddividendola per funzioni nell'ambito dei vari piani particolareggiati, in continuit con la citt esistente da realizzare per successive unit di 10.000 abitazioni. La disposizione delle espansioni si articola "a ventaglio" da ovest a est, impedendo la saldatura fra i nuovi quartieri, con fasce verdi interposte che conferiscono alle aree di espansione un carattere di unit autonome in dialogo fra loro, collegate con la citt antica e dotate di una forte identit. In questa ottica la direttrice prevalente per l'espansione ad occidente della citt, dove si trovano i terreni migliori, pi salubri ed in pi favorevoli situazioni di vicinanza al centro ed alle industrie, che vengono collocate sempre ad ovest, lungo il Nordze Kanaal in prossimit del nuovo porto e dei docks, in un area di dimensioni previste intorno ai 150ha ed ampliabile fino a 710ha. Per quanto riguarda le residenze la linea di demarcazione tra il nuovo ed il vecchio diventa il previsto anello ferroviario sopraelevato per gli spostamenti tangenziali intorno alla citt, al di l del quale sorgeranno i nuovi quartieri: la redazione dei necessari piani particolareggiati dovr essere avviata solo nel momento in cui si decida di procedere alla realizzazione di una nuova unit, che nel piano generale indicata con una semplice retinatura in riferimento alla densit prevista. I primi piani particolareggiati ad essere realizzati sono Bosch en Lommer e Slotermmer. Quest' ultimo, collocato all'esterno della cintura ferroviaria di circonvallazione, prevede un gran numero di case ad una o due famiglie e grandi spazi aperti con alcuni edifici alti. In totale l'area occupata dalle undicimila abitazioni ( 4000 abitazioni basse, di cui 3000 ad uno e 1000 a due piani;7000 abitazioni medio alte di cui 6000 in case a quattro piani e 1000 in case a dodici piani) di 260 ha, con una densit di quaranta abitazioni per ha. INTENSITA' DI USO DEI SUOLI: Il piano nel suo complesso prevede una crescita della popolazione di 300000 abitanti: poich la popolazione, che ne 1920 contava 700000 abitanti alla data di approvazione del piano aveva raggiunto i settecento 750000 abitanti si ritenuto che intorno al 2000 essa avrebbe di poco sorpassato i 900000 abitanti e si sarebbe stabilizzata sui 960000 abitanti. Considerando che ogni nuovo quartiere in grado di creare circa 10.000 alloggi, ognuno dei quali pu ospiterare una media di 3.5 abitanti, interessante notare come si torni ad un dimensionamento di popolazione che ricorda quello considerato da Garnier per la sua Cit Industrielle, a sua volta legato alla tradizione progressitsta delle citt-giardino e quella degli studi sulle citt ideali. Alla data del piano esistevano 200.876 abitazioni; il piano prevede la costruzione di 111.130 abitazioni (di cui 84300 nuove abitazioni per soddisfare il fabbisogno dei 310.000 nuovi abitanti previsti; 13.460 per sopperire alle abitazioni da demolire per risanamento;12.000 in sostituzione di quante verranno sottratte nella zona centrale per far posto a negozi,uffici, etc.; 1.370 esistenti nella zona di espansione ed incluse nel piano) raggiungendo delle densit abitative variabili intorno ai 100 ab/ha a seconda di quanto previsto nei successivi piani particolareggiati: 134ab/ha a Slotermeer (1951), 93ab/ha a Slotervaart (1954), 113ab/ha a Osdorp (1956), 131ab/ha a Overtoomseveld (1955), 108 ab/ha a Westlandgracht (1958), 145 ab/ha a Nieuwendam Nord (1962), 84 ab/ha a Buitenveldert (1958). LA RETE DI SUPERFICIE: All'interno dei vari quartieri i tracciati sono caratterizzati da maglie ortogonali distinte in due classi a seconda della funzione: una pi importante , che definisce delle unit di vicinato e garantisce i collegamenti tra le parti, una secondaria di viabilit locale. prevista anche una grande opera : il tunnel sotto l'Y (il mare interno) per collegare Amsterdam alla porzione di citt e alla zona industriale sull'altra sponda. Fondamentale anche la completa revisione della rete ferroviaria, mediante la realizzazione della gi citata cintura di circonvallazione sopraelevata su alti argini. MORFOLOGIA: Le zone di espansione sono caratterizzate da tipi edilizi molto vari, alla cui definizione si pervenuti attraverso approfonditi studi di ottimizzazione del rapporto tra consumo di suolo (e costi della bonifica dei terreni a fini edificatori) e quantit di superficie edificabile ricavabile (in relazione anche alle scarse caratteristiche resistenti dei terreni, che non consentono cospicui sviluppi in elevazione). Abbiamo infatti tipologie che vanno dalla casa bassa ad uno o due piani alle tipologie in linea a quattrocinque piani, per finire con le torri di dodici piani. Per quanto riguarda gli spazi aperti, oltre alla realizzazione di spazi dedicati al tempo libero all'interno dei singoli quartieri, stato realizzato un grande parco di interesse urbano a sud della citt: una vera e propria foresta di 900ha dotata di molte attrezzature sportive, capace di ospitare fino a 40.000 persone al giorno.

P. GABELLINI, Tecniche Urbanistiche, Roma, CAROCCI, 2001 P. SICA, Storia dell'urbanistica, Il Novecento, Vol.1, Bari, La Terza 1977 G. ASTENGO, La lezione urbanistica di Amsterdam, Urbanistica n.2, 1949

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