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Larte Gotica

A cura di Briana Belluso.

Quadro generale..
Nel XII-XIII secolo si sviluppa in una zona limitata della Francia settentrionale larte gotica per poi diffondersi a macchia dolio in tutta lEuropa. Il termine gotico venne coniato nel 1500 da Giorgio Vasari con unaccezione negativa: significava, infatti, barbaroin riferimento ai Goti. Il verticalismo accentuato dellarchitettura ed il forte senso drammatico delle rappresentazioni nordiche furono nel Cinquecento assai criticate: solo quella della tarda romanit era considerata vera arte. Nel Trecento si afferma completamente la borghesia cittadina. Le opere darte non sono pi commissionate solo dalla Chiesa e realizzate con le ricchezze dei nobili; anche i ricchi cittadini borghesi costruiscono edifici religiosi e commissionano opere pubbliche che determinano il nuovo volto delle citt. Allinterno delle Arti si associano varie botteghe artigiane nelle quali emerge una nuova figura, quella del maestro, che sceglie le committenze e cura personalmente laspetto economico del lavoro. Egli inoltre non ha sotto di s un gruppo di semplici operai, ma avvia una scuola di discepoli che apprendono e diffondono il suo stile espressivo. Uno dei pi grandi maestri del Trecento Giotto, che si circonda di allievi, ai quali affida lesecuzione delle parti di secondaria importanza nei suoi dipinti. Egli unartista nel senso moderno della parola e il suo modo di esprimersi non sottoposto rigidamente solo alle indicazioni che provengono dallautorit religiosa o civile, ma risponde soprattutto a scelte personali. Se fino a tutto il Duecento le immagini servivano a far conoscere ci che il popolo analfabeta non poteva leggere, a partire dalla pittura di Giotto questa finalit non pi quella prevalente. Il linguaggio delle immagini non solo un mezzo per tradurre le parole in figure e le superfici, le forme, i colori, la luce e lo spazio hanno valore indipendentemente da ci che rappresentano. Le immagini non hanno pi il ruolo di sostegno e chiarificazione di un testo scritto ma costituiscono ormai un linguaggio autonomo.

Architettura..
Nel periodo gotico le cattedrali dOltralpe sono caratterizzate da un eccezionale sviluppo in altezza. In Italia, invece, il grande slancio verticale sar molto contenuto, perch la radicata tradizione costruttiva romana, basata sul laterizio e la pietra, ha sviluppato una sensibilit particolare per la superficie continua ed il volume compatto. Allinterno delle cattedrali dOltralpe larco a tutto sesto delle volte a crociera viene sostituito dallarco a sesto acuto, che conferisce maggiore verticalit alle campate; questa ricerca di slancio comporta dei rischi per la stabilit della costruzione. Non per questo vengono ispessite i muri delle cattedrali ma viene introdotto luso delle nervature e vengono ingrossati i pilastri esterni, contrafforti, sulla cui sommit si erigono archi che si piegano verso la crociera, archi rampanti, sostenendo la spinta laterale dellarco a sesto acuto. Gran parte delle pareti sono sostituite da grandi vetrate. Larco rampante ha anchesso lo scopo di assicurare la stabilit delledificio, ma diviene anche un elemento decorativo (abbellito da cornici e rilievi), che caratterizza lesterno delle cattedrali gotiche. Tipici della decorazione esterna sono anche gli elementi architettonici a cono o a piramide molto acuta, detti pinnacolo o guglia. Posti sui contrafforti, lungo gli archi rampanti e sugli spioventi del tetto, essi sottolineano ulteriormente lo slancio verticale della costruzione. Il tiburio, allincrocio fra navate e transetto, diventa quasi una torre, che spesso termina con una guglia acuminata e altissima, in sostituzione del campanile. Altre due torri si innalzano nella facciata, sopra le navate laterali, mentre un grande rosone sovrasta in genere lampio ingresso della navata centrale. Allinterno delle cattedrali italiane larco acuto

meno ardito nella sua elevazione e spesso non vengono costruite le torri sulle navate laterali e sul tiburio, n gli archi rampanti sui contrafforti. Le finestre sono pi piccole rispetto alle grandi vetrate francesi, inglesi, tedesche, perch la luminosit tale da dover essere contenuta e non favorita. Infine, assai meno ricca la decorazione a pinnacoli, guglie, trafori di marmo. In Italia, quindi, larte gotica non si affermer mai nella sua completezza, ma solo alcuni elementi di esse verranno ad arricchire la tradizione romanica, che resta dominante. E ai monaci Cistercensi che si deve lintroduzione in Italia dei nuovi caratteri gotici; le numerose chiese abbaziali da loro fondate(circa 88) evidenziano infatti una ricerca di verticalit e slancio nelle strutture e negli spazi interni: lo spazio slanciato e luminoso della chiesa gotica si associa simbolicamente al desiderio di elevazione dellanima a Dio. Nel Trecento la piazza il nucleo centrale della vita cittadina. Nella piazza principale della citt, accanto alla cattedrale situata la sede del potere politico, il palazzo. Con il passare del tempo lattivit politica, quella religiosa e quella commerciale verranno separate e, nel tessuto della citt, ad ognuna di esse corrisponder uno spazio ben preciso: la piazza del Palazzo Pubblico, la piazza della Cattedrale e la piazza del Mercato, arricchite da logge e fontane. La societ borghese si organizza nelle Corporazioni delle Arti e dei Mestieri: ogni corporazione ha il suo statuto, il suo consiglio di capi, il suo gonfalone. Ogni corporazione fa erigere una chiesa, dedicata al proprio Santo protettore, ed un palazzo, sede della Corporazione. La Citt, in continua espansione, si arricchisce quindi di numerosi edifici significativi.

Il Duomo di Milano..
Il Duomo di Milano il monumento simbolo del capoluogo lombardo ed situato nell'omonima piazza nel centro della citt. una tra le pi celebri e complesse costruzioni gotiche del mondo .Come dimensioni la seconda pi alta chiesa del mondo (dopo la cattedrale di Beauvais in Francia) e la terza pi grande (dopo San Pietro in Vaticano e la cattedrale di Siviglia).Dove ora vi il Duomo prima sorgeva l'antichissima cattedrale di Santa Maria Maggiore.Fu costruito per volere dell'arcivescovo, Antonio da Saluzzo e del signore di Milano Gian Galeazzo Visconti. Nel 1418 l'altare maggiore fu consacrato da papa Martino V e nel 1572 San Carlo Borromeo consacr la chiesa anche se la costruzione non era ancora terminata. Nel XVIII secolo venne costruita la guglia maggiore sulla quale fu innalzata la Madonnina dorata mentre la facciata venne completata 1813 su istanza di Napoleone, che qui volle essere incoronato re d'Italia.Per tutto il XIX secolo furono completate le guglie e tutte le decorazioni architettoniche. Nel 1943, dopo i danni subiti nel corso della seconda guerra mondiale, il Duomo fu restaurato in gran parte e le porte di legno furono sostituite con altre di bronzo. Lo stile del Duomo, essendo frutto di lavori secolari, non risponde a un preciso movimento, ma segue piuttosto un'idea di "gotico"

mastodontico e fantasmagorico via via reinterpretata. Nonostante ci, e nonostante le contraddizioni stilistiche nell'architettura, il Duomo si presenta come un organismo unitario. La gigantesca macchina di pietra infatti affascina e attrae l'immaginazione popolare, in virt anche della sua ambiguit, fatta di ripensamenti, di discontinuit e, talvolta, di ripieghi. Anche il concetto di "autenticit" gotica, quando si pensa a come in realt gran parte delle strutture visibili risalga al periodo neogotico, per non parlare delle frequenti sostituzioni, in realt una storpiatura della stessa essenza del monumento, che va visto invece come un organismo architettonico sempre in continua e necessaria ricostruzione. Il duomo ha una pianta a croce latina, con piedicroce a cinque navate e transetto a tre, con un profondo presbiterio circondato da deambulatorio con abside poligonale. All'incrocio dei bracci si alza, come di consueto, il tiburio. L'insieme ha un notevole slancio verticale, caratteristica pi transalpina che italiana, ma questo viene in parte attenuato dalla dilatazione in orizzontale dello spazio e dalla scarsa differenza di altezza tra le navate, tipico del gotico lombardo.La struttura portante composta dai piloni e dai muri perimetrali rinforzati da contrafforti all'altezza degli stessi piloni. Questa una caratteristica che differenzia il duomo milanese dalle cattedrali transalpine, limitando, rispetto al gotico tradizionale, l'apertura dei finestroni (lunghi e stretti) e dando all'insieme (a eccezione dell'abside) una forma prevalentemente "chiusa", dove la parete innanzitutto un elemento di forte demarcazione, sottolineata anche dall'alto zoccolo di tradizione lombarda. Viene cos a mancare lo slancio libero verso l'alto. Ci evidente anche se si considera che guglie e pinnacoli non hanno funzione portante, infatti vennero sporadicamente aggiunti nel corso dei secoli, fino al completamento del coronamento nel XIX secolo. Allinterno del Duomo si trovano affreschi fra i quali la Vergine dell'Aiuto, e la statua di Papa Martino V, opera quattrocentesca di Jacopino da Tradate.Notevole il Candelabro Trivulzio che consta di due parti; un piede, tutto un intreccio di viticci, vegetali, animali fantastici, attribuito a Nicolas de Verdun (XIII secolo) e uno slanciato stelo a sette braccia, a volute e ricami della met del 1500. Dopo i tre altari di Pellegrino Tibaldi, nella navata sinistra si trovano l'edicola Tarchetta dell'Amadeo, il monumento Arcimboldi dell'Alessi, le romaniche figure di Apostoli in marmo rosso, e infine il classicheggiante Battistero del Pellegrini. La prima campata attraversata dalla lista di marmo e bronzo della meridiana. Nel mese di novembre, dedicato a San Carlo Borromeo, vengono esposti i teleri ( i cosiddetti "Quadroni") della vita del Santo, dipinti da un gruppo di artisti tra cui spiccano Cerano e Giulio Cesare Procaccini.I finestroni della cattedrale sono chiusi da vetrate istoriate che vennero implementate nei secoli. La facciata una mix di secoli di architettura e scultura italiana che va dal Tardo Rinascimento del Pellegrini al Barocco di Francesco Maria Richini, allo pseudo-gotico napoleonico dell'Acquisti. Una passeggiata intorno alla cattedrale permette di apprezzare l'infinito numero di sculture, di doccioni, di guglie a di archi. Alzando lo sguardo, al di sopra della selva di guglie, si eleva la guglia del tiburio con la Madonnina Dorata simbolo di Milano e tanto amata dai milanesi.

Un p di numeri:
1386 lanno di nascita del Duomo 158 metri la sua lunghezza. 93 metri la sua larghezza. 108 metri la sua altezza. 11.700 sono i metri quadrati 5 sono le navate. 52 sono pilastri che dividono le navate 135 sono le guglie. 40 sono le colonnine di ciascuna guglia con un centinaio di fiori e con circa 8-10 statue circa 3400 statue sono le statue che lo adornano. 1774, lanno di posa della Madonnina. 4 metri laltezza della Madonnina 3400 sono le lamine in oro zecchino della Madonnina.

Notre-Dame a Parigi
La cattedrale di Notre-Dame di Parigi, spesso chiamata semplicemente NotreDame (ovvero "Nostra Signora", in riferimento alla Madonna) la cattedrale cattolica dell'arcidiocesi di Parigi.In base alla Legge francese sulla separazione tra Stato e Chiesa del 1905, Notre-Dame propriet dello Stato francese, come tutte le altre cattedrali fatte costruire dal Regno di Francia, ma il suo utilizzo assegnato alla Chiesa cattolica. Ubicata nella parte orientale dell'le de la Cit, nel cuore della capitale francese, nella piazza omonima, Notre-Dame rappresenta una delle costruzioni gotiche pi celebri del mondo ed uno dei monumenti pi visitati di Parigi.E inoltre una delle pi grandi cattedrali gotiche di tutta la Francia: assieme a quella di Saint-Denis e di Laon rappresenta una delle prime applicazioni dello stile gotico.L'aspetto attuale tuttavia largamente frutto dei restauri condotti a met del secolo XIX da Eugne Viollet-le-Duc.Si tratta di una chiesa a pianta rettangolare, col transetto contenuto all'interno del perimetro dell'edificio; lo spazio interno, caratterizzato dalla presenza di numerose cappelle laterali e radiali, quindi articolato secondo una pianta a croce latina, con cinque navate che si chiudono, nella zona absidale, con un doppio deambulatorio.La navata centrale costituita da cinque doppie campate, definite da massicci pilastri circolari sui quali sono impostati gli archi a sesto acuto. Al di sopra delle navate laterali pi interne si trova il matroneo, schermato da eleganti trifore e sormontato da ampie bifore, una per ogni campata, che danno luce all'interno. La copertura costituita da volte a crociera esapartite da eleganti costoloni. Particolari di

rilievo sono i pilastri circolari e il matroneo, elementi tipici delle prime cattedrali gotiche come quella di Laon, che presenta infatti forti analogie con l'impianto parigino. La navata di Notre Dame di Parigi non risulta slanciata e luminosa come quella delle cattedrali del Gotico maturo (Amiens, Reims e Chartres), in cui i pilastri, a fasci polistili, diventano pi slanciati e il matroneo sostituito con una piccola teoria di archetti denominata triforio. Per ottenere una maggiore illuminazione, resa scarsa dalla presenza dell'alto matroneo, pochi anni dopo la costruzione fu deciso di modificare il sistema delle aperture: cos l'originale rosone e la piccola finestra ogivale che si aprivano alla sommit, furono sostituiti proprio con la suddetta bifora. Ci comport anche la modifica del sistema degli archi rampanti, ovvero delle strutture di sostegno che seguono il perimetro esterno dell'edificio e che sono ben visibili nella zona absidale.

Scultura
Nel periodo gotico la scultura sempre prevalentemente utilizzata per decorare ledificio religioso, ma conquista una maggiore autonomia rispetto al periodo romanico. Sempre pi spesso si ricorre al tuttotondo per rappresentare la figura umana; piccole statue ben definite nelle proporzioni e nellanatomia, eseguite con raffinatezza nei dettagli dei volti, dei capelli e delle vesti, vengono poste su mensole, nelle nicchie delle pareti, nella decorazione dei portali. Un grande interesse viene posto nella decorazione del pulpito, che diviene un elemento fondamentale nella nuova liturgia della predicazione francescana e domenicana. Sostenuto da esili colonne nello spazio del presbiterio, o addossato ad un pilastro della navata centrale, questo piccolo podio, spesso di forma poligonale, permette al predicatore di essere visto e ascoltato con facilit da tutta lassemblea. La sua ricchissima decorazione ne sottolinea limportanza. In questo periodo si formano delle vere e proprie scuole di scultura; la pi importante nasce a Pisa e fra i suoi maggiori esponenti figurano Nicola Pisano e suo figlio Giovanni. Le opere di questi artisti evidenziano uno studio attento e approfondito delle sculture romane nella ricerca del tuttotondo. Esse per riflettono anche linfluenza degli scultori gotici della Francia e della Germania, nella ricerca di intensa espressivit nelle solenni figure. Le opere pi importanti di Nicola Pisano sono il pulpito del Battistero di Pisa, quello del Duomo di Siena e la Fontana maggiore di Perugina. Il figlio di Nicola, Giovanni, che collabor sempre attivamente con il padre, soprattutto nella Fontana Maggiore di Perugina, va ricordato anche per lesecuzione del pulpito del Duomo di Pisa. Grazie a Giovanni Pisano e Arnolfo di Cambio, allievo e collaboratore di Nicola, il recupero del mondo classico, attuato dalla scuola pisana, si diffonde nellItalia centrale. Dalla seconda met del Duecento, la scultura viene utilizzata anche nelle opere pubbliche destinate allarricchimento delle piazze cittadine, specialmente nelle logge e nelle fontane.

Pittura
Nella seconda met del Duecento linfluenza bizantina sulla pittura ancora notevole; la linea che disegna le figure diviene per pi ondulata e gli spazi tra linea e linea sono differenziati non solo dal colore, ma anche da diverse luminosit. Le figure acquistano cos il senso del volume ed un maggiore realismo. Attraverso laffresco, che diviene la tecnica tipica di questo periodo assieme alla pittura su tavola, la narrazione di storie sacre

raggiunge livelli di altissima esecuzione. La tradizione delle croci e tavole dipinte continua ad affermarsi in tutta lItalia centrale. La rappresentazione della Madonna in trono, fra Angeli e Santi, detta Maest, diviene ricca e complessa: la tavola suddivisa in scomparti da elementi architettonici che ripetono gli schemi delle facciate e delle finestre gotiche. Tale composizione viene definita trittico, se divisa in tre scomparti, polittico, se divisa in numero maggiore di tre. Anche in pittura si formano vere e proprie scuole: nellItalia centrale assai attiva la scuola romana, nella quale spiccano le personalit di Jacopo Torriti e Pietro Cavallini. La pittura pi rappresentativa di questo periodo viene per elaborata nellambito della scuola senese e della scuola fiorentina.

Scuola fiorentina...
Il caposcuola dei pittori fiorentini Cenni di Pepo, detto Cimabue. Nel crocifisso di Arezzo e nella Madonna di Santa Trinit, a Firenze, le sue figure sono vigorose e cariche di umanit; la composizione monumentale. Sono evidenti i legami con la scuola pisana di scultura e con quella romana di pittura. La ricerca di una forte espressivit appare anche negli affreschi della chiesa Superiore di Assisi, purtroppo oggi molto rovinati. La scena della Crocefissione, che appare annerita nelle parti luminose, quasi fosse unimmagine in negativo, conserva tuttavia intatta la sua potenza: la figura di Cristo, inarcata sulla Croce e con le vesti scosse dal vento, circondata da Angeli le cui ali si agitano nello spazio, mentre in basso la schiera dei seguaci protende le braccia verso Cristo, accentuando la dinamicit della composizione. La rappresentazione del volume, del movimento e dellespressivit delle figure verr ripresa e sviluppata nelle opere del suo allievo e grandissimo artista del Trecento: Giotto. Soprattutto pittore, ma anche scultore e architetto, Giotto occupa nella storia dellarte un posto paragonabile a quello che Dante occupa nella storia della letteratura; gi nel suo tempo la fama che raggiunge vastissima e committenti diversi, pubblici e privati, religiosi e laici, lo invitano a lavorare in molte citt dItalia. Tra le sue opere pi celebri sono gli affreschi della Cappella degli Scrovegni a Padova (Vita della Vergine e di Ges; Giudizio Universale;Lannuncio a S.Anna); gli affreschi della chiesa di S. Francesco ad Assisi (Storie della Madonna, Vita di S. Francesco, Storie della Maddalena); il progetto del campanile di S. Maria del Fiore a Firenze. Ormai abbandonato quasi completamente il fondo doro, nelle scene dipinte da Giotto lo spazio in profondit viene rappresentato attraverso la prospettiva degli elementi architettonici e lo scorcio delle figure. La linea che disegna i contorni scomparsa e le forme si distaccano luna dallaltra per contrasti di colore. Con Giotto la pittura a tinte piatte, tipica dellarte bizantina, viene completamente abbandonata; le figura esprimono le loro emozioni umane e la loro importanza non pi sottolineata dalle dimensioni ingigantite.

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