L'esplorazione elettrofisiologica della funzionalita' delle vie ottiche può essere eseguita mediante i
Potenziali Evocati Visivi (PEV). Essi sono definiti come le variazioni dei potenziali bioelettrici della
corteccia occipitale evocati da stimoli visivi secondo le modalità discusse in precedenza (capitolo 18). Essi
consistono quindi in una manifestazione di complessi eventi neurosensoriali legati a fenomeni di
trasduzione fotoelettrica e di trasmissione dell'impulso nervoso lungo le vie visive, operati dai fotorecettori
retinici fino alla corteccia cerebrale occipitale. Lo stimolo visivo può essere fornito sia da un flash che da
un pattern. Il PEV da pattern è caratterizzato da una serie di onde a polarità alternata fra le quali e' possibile
distinguere dei picchi che, analogamente al PERG, vengono definiti con una lettera indicante la polarità e
una cifra indicante il tempo di latenza (N75, P100, N145).
L'esplorazione elettrofisiologica della funzionalita' delle vie ottiche può essere eseguita mediante i
Potenziali Evocati Visivi (PEV). Essi sono definiti come le variazioni dei potenziali bioelettrici della
corteccia occipitale evocati da stimoli visivi secondo le modalità discusse in precedenza (capitolo 18). Essi
consistono quindi in una manifestazione di complessi eventi neurosensoriali legati a fenomeni di
trasduzione fotoelettrica e di trasmissione dell'impulso nervoso lungo le vie visive, operati dai fotorecettori
retinici fino alla corteccia cerebrale occipitale. Lo stimolo visivo può essere fornito sia da un flash che da
un pattern. Il PEV da pattern è caratterizzato da una serie di onde a polarità alternata fra le quali e' possibile
distinguere dei picchi che, analogamente al PERG, vengono definiti con una lettera indicante la polarità e
una cifra indicante il tempo di latenza (N75, P100, N145).
L'esplorazione elettrofisiologica della funzionalita' delle vie ottiche può essere eseguita mediante i
Potenziali Evocati Visivi (PEV). Essi sono definiti come le variazioni dei potenziali bioelettrici della
corteccia occipitale evocati da stimoli visivi secondo le modalità discusse in precedenza (capitolo 18). Essi
consistono quindi in una manifestazione di complessi eventi neurosensoriali legati a fenomeni di
trasduzione fotoelettrica e di trasmissione dell'impulso nervoso lungo le vie visive, operati dai fotorecettori
retinici fino alla corteccia cerebrale occipitale. Lo stimolo visivo può essere fornito sia da un flash che da
un pattern. Il PEV da pattern è caratterizzato da una serie di onde a polarità alternata fra le quali e' possibile
distinguere dei picchi che, analogamente al PERG, vengono definiti con una lettera indicante la polarità e
una cifra indicante il tempo di latenza (N75, P100, N145).