IL DISCEPOLO un porto sicuro per tutti coloro che cercano

la via, la verità e la vita

anno 1 - n. 1 Copyright 2007 Provvedimento del Presidente del Tribunale

trimestrale - gennaio/marzo 2008 di Modena Iscritto al n.1866 del 19/02/2008
copia gratuita del Registro Stampe e Periodici.
 Sommario

Editoriale Curatore: Massimo Rodolfi

PERCHÉ UNA RIVISTA ESOTERICA pag. 2

Conoscere la conoscenza Curatore: Andrea Innocenti

RELATIVISMO ANTICO: SOFISTI E GIAINISTI pag. 4

Educare per la consapevolezza Curatore: Anna Grazia Fiorani

UN’ANIMA DESTINATA A CRESCERE pag. 6

Nel tempo tutto cambia e niente cambia. Le realtà essenziali della vita, le sue strutture fondamentali, l’ana-
Letteratura e spiritualità Curatore: Anna Todisco

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tomia e la fisiologia della coscienza rimangono fedeli all’emanazione primordiale di quel verbo che tutto
pervade. Nel tempo, quello che cambia sono i modi della manifestazione, sempre più aderenti alle forme POESIA E QUOTIDIANITÀ pag.

cangianti che lo spirito può usare, di era in era, nel suo lungo pellegrinaggio tra le pieghe della materia.
Nello spirito che discende nella carne si compie la parabola del figliuol prodigo che prima o poi ritornerà Fitoterapia energetica Curatore: Donatella Donati

nella casa del padre. Questa rivista, in fin dei conti, vuole solo prendere atto dei modi diversi oggi necessari L’ATTIVITÀ FARMACOLOGICA DELLE PIANTE
ad esprimere adeguatamente le immutabili verità dell’antica saggezza esoterica. Questo spazio vuole essere E LA RISPOSTA ENERGETICA DELL’ORGANISMO pag. 11
utile a tutti i pellegrini che nel loro viaggiare sono arrivati a rivolgere gli occhi verso la casa in cui sono nati.
Che il potere del padre, l’amore del figlio e la sapienza dello spirito santo ci uniscano in un’unica vita. Nuovo insegnamento esoterico Curatore: Fabio Ricchetti
Massimo Rodolfi L’INSEGNAMENTO ESOTERICO OGGI pag. 13
Antica saggezza e scienza moderna Curatore: Gianluca Fontana

DIO...VESTIREBBE DI BIANCO pag. 15

La tensione è tale che il Mondo freme. Gli eventi sono in pressione. A tutti i livelli le energie del-
La coppia sul sentiero Curatore: Giorgio Ricci Garotti

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la Luce sono impegnate a fondo per salvarlo dalla distruzione, mentre le tenebre si insinuano, con ma-
schere luminose, decise ad annientare ciò che la Luce crea e, dove possibile, a demolire le basi stesse LA RELAZIONE: UNA PARTITA DA GIOCARE FINO IN FONDO pag.
dell’opera creativa. Nell’epoca grave dell’Armageddon è specialmente necessario sapere quali sono
le forze che causano le azioni di ogni singolo giorno, di ogni singolo evento, di ogni fenomeno; poiché è Mitologia e Sentiero Iniziatico Curatore: Graziano Fornaciari
l’ora della decisione, e non ci sono mezze misure sulla via del Mondo del Fuoco. ERCOLE, L’UOMO E IL MITO pag. 19
Maestro Morya
il Raja Yoga e l’esoterismo Curatore: Luca Tomberli

INTRODUZIONE ALL’ESOTERISMO E AL RAJA YOGA pag. 22

Astrologia esoterica Curatore: Maria Grazia Barbieri
questa rivista è emanazione della Draco Edizioni
fondata nel 2006, per diffondere in termini moderni l’antica conoscenza esoterica. L’ASTROLOGIA ESOTERICA pag. 25
in collaborazione con l’associazione Atman, fondata nel 1994
per la diffusione del raja yoga e dell’esoterismo, Il Sentiero Iniziatico Curatore: Massimo Rodolfi
e di Energheia, fondata nel 1996, prima scuola italiana per terapeuti esoterici,
DAL SENTIERO DEL DOLORE AL SENTIERO DELLA PROVA pag. 28
Psicologia esoterica Curatore: Paola Spada

LA NUOVA PSICOLOGIA pag. 31

Immagine di copertina: regione di formazione stellare Collaborazione progetto grafico Simona Murabito
Le fiabe della Manu Curatore: Manuela Baccin

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nella Carina nebula Hubble space telescope Stampto presso la tipo-litografia AG snc di Rustichelli & C.
...e la vita ha inizio LA FIABA DI UNA VITA pag.

Editoriale
Curatore: Massimo Rodolfi
PERCHÉ UNA
RIVISTA ESOTERICA
Vi sono esperienze che vale la pena raccon-
tare. Io sono convinto che nel difficile tentati-
vo di comunicare che gli esseri umani fanno
di continuo, un valore particolare assuma la
narrazione del proprio vissuto, fatta senza
presunzione né volontà di convincimento. In
realtà questa è l’essenza dell’insegnamento
esoterico. Infatti nella “normale” comunica-
zione umana è abbastanza improbabile che si
dica qualcosa senza che questo sia accom-
pagnato da forme di giudizio, critica o volon-
tà di prevalere. A volte, nemmeno i migliori
consigli della mamma, quelli per il tuo bene,
sfuggono a un bisogno di controllo e sopraf-
fazione che di fatto vogliono limitare il tuo
bisogno di sperimentazione. Invece, il sem-
plice raccontare la propria conoscenza della
vita, in concreto, senza la pretesa di essere
creduto e con il semplice intento di indicare
delle possibilità, coincide con il metodo che
da sempre hanno adottato i grandi maestri
dell’umanità, che prevede il massimo rispetto
della libertà personale. Gesù, prima di guarire
qualcuno, gli chiedeva se lo voleva. Quindi in-
tanto, con questa rivista, vogliamo raccontare
qualcosa che abbiamo vissuto, pensando che
possa indicare un cammino possibile a coloro
che sono in procinto di farlo. Vogliamo poi
narrare senza nessuna presunzione, certi del
fatto che, prima ancora di un possibile accor-
do razionale, avvengono sintonie che partono
2 3
da piani di coscienza più elevati della mente.
Se qualcuno sentirà risuonare in sé in modo
vero le parole che leggerà su queste pagine,
bene, vorrà dire che la sua esperienza è affi-
ne alla nostra ed in questa possiamo ritrovar-
ci. Se altri invece non comprendessero e non
si riconoscessero nelle stesse parole, bene
comunque, noi siamo convinti che nella vita
vi siano infinite potenzialità e che noi esseri
umani prima o poi le sperimenteremo tutte.
Non necessariamente nello stesso momen-
to. La cosa bella sarebbe che le differenze
non divenissero conflitto distruttivo, ma con-
fronto per costruire un mondo di convivenze
e di molteplice bellezza.
La nostra redazione poi è mossa dalla con-
vinzione di fondo che l’umanità, nello stato
attuale della sua evoluzione, si pone, come in
parte è sempre stato, ma oggi molto di più,
delle domande essenziali nei confronti della
vita. Pur riconoscendo il grande valore delle
conoscenze acquisite dall’uomo nel corso
della sua storia, la nostra esperienza ci dice
che quanto di meglio l’essere umano ha pro-
dotto in tutti i campi rimane tuttavia ineffica-
ce nel dare risposte a quesiti come quelli re-
lativi alla sofferenza umana e alle sue cause,
o a quelli relativi all’origine della vita e della
coscienza. Noi che facciamo questa rivista
condividiamo un’esperienza di ricerca che ci
ha posto in contatto con l’Antica Saggezza,
che non appartiene a nessun popolo in parti- finché dura la Vita stessa. La nostra cresci-
colare, ma a tutti i popoli di tutte le epoche. ta ed il nostro perfezionamento, quindi, non
La particolarità di questo tipo di conoscenza, finiscono mai. La nostra capacità di essere,
però, sta nel fatto che, per verificarla, non è amare e comprendere non ha limiti, se solo ci
sufficiente leggere libri o fare qualche semi- poniamo umili nell’atteggiamento del disce-
nario, ma bisogna coinvolgere tutta la propria polo nei confronti della vita. Al di là di ogni
vita, per farla divenire il laboratorio ove si possibile forma di conoscenza, però, la sod-
compiono gli esperimenti di trasformazione disfazione per la nostra opera la ritroveremo
della coscienza. là dove le nostre parole avranno saputo sti-
Tutti coloro che, in tutti i tempi, hanno vissu- molare una maggiore concreta compassione
to sinceramente questo percorso, che eso- e una maggiore presenza nei confronti di tutti
tericamente viene definito il Sentiero, non gli esseri.
possono che essere concordi nella visione e Il nostro intento, umilmente, è quello di of-
nella descrizione della vita e delle sue leggi. frire un porto sicuro per tutti coloro che cer-
Così nasce e viene sistematizzata la Scien- cano la via, la verità e la vita. Comunque ci
za Esoterica, nel crogiuolo di una realtà che proviamo.
deve essere vissuta e compresa in tutte le Massimo Rodolfi
sue pieghe più riposte, fino a poter dire col
Cristo in croce: “Tutto è compiuto, nelle tue
mani, o Padre, affido il mio Spirito”. È certo
che tutti quelli che iniziano a sperimentare i
lati occulti della vita, ossia quelli relativi ai pia-
ni non materiali, non possono che concordare
sulle leggi che governano la realtà. Tutto ciò è
sicuramente opinabile da parte di coloro che
non hanno questo tipo di esperienza e che
percepiscono il mondo come un insieme di
fisicità. Più che legittimo, ma come dicevo
poc’anzi, non abbiamo nessuna intenzione di
convincere nessuno, ma ci limitiamo a voler
offrire dei punti di riferimento a coloro che
questa strada stanno già percorrendo.
Noi vorremmo che le nostre parole rispec-
chiassero quelle dell’eterno Discepolo, ossia
dello Spirito, che, incarnato in ogni forma,
attraverso ogni tempo, non rinuncia mai alla
ricerca della potenza, dell’amore e della sa-
pienza che sono racchiuse in ogni piega della
materia di ogni piano dell’esistenza. Il Pelle-
grino non finisce mai il suo viaggio, almeno
 vento degli ariani in India. È una filosofia, ma
Conoscere la conoscenza
Curatore: Andrea Innocenti nel suo sviluppo sociale la si può considerare
quasi una religione. Il suo principio fondamen-
tale è l’ahimsa, cioè la non violenza: questo
è il risultato del riconoscimento dell’unione
RELATIVISMO ANTICO: di tutte le creature in una sorta di parentela
vista si può descrivere come addirittura ine-
sistente. L’approccio che da questo modo di
porsi deriva alla vita non può che essere di
estrema tolleranza, traducibile in pratica in
una profonda innocuità.
Il confronto fra queste due scuole di pensie-

SOFISTI E GIAINISTI fra gli esseri viventi, qualunque sia il regno di

In una serie di articoli faremo una brevissi-
ma indagine su come sia stato affrontato il
problema della conoscenza sia in Oriente sia
in Occidente, ora e nel passato. Ritengo che
questo sia molto importante proprio oggi che
assistiamo ad un ritorno di tendenze dogma-
tiche e settarie un po’ dappertutto, non sol-
tanto negli ambienti religioso-spirituali, ma
anche in quelli pseudo-scientifici.
Verrà perciò fatta una sintetica ricerca di alcu-
ni concetti e teorie sviluppate nell’antichità,
che verranno messi a confronto con idee ed
enunciazioni moderne.
Il primo parallelismo che ho ritenuto di fare è
quello fra i filosofi sofisti dell’Antica Grecia ed
i Giainisti, ricercatori religiosi e filosofi dell’In-
dia Antica. Entrambi danno due modalità di
soluzione al problema della conoscenza, che,
nonostante le notevoli differenze, sono affi-
ni per le conseguenze pratiche, perché sono
entrambi foriere di tolleranza e di democra-
zia. Le loro correnti di pensiero sono nate e
si sono sviluppate in luoghi geograficamente
molto distanti, ma in tempi quasi contempo-
ranei.
Per i Sofisti «l’uomo è la misura di tutte le
cose», perché egli è soltanto capacità di ave-
re sensazioni, che però sono variabili da indi-
viduo a individuo e mutevoli da momento a
momento; quindi l’esistere o il non esistere
di un oggetto e il suo modo di essere non
può determinarsi che in relazione al soggetto
stesso. Essendo la sensazione la misura del-
la verità delle cose, ne consegue il massimo
relativismo conoscitivo: per ognuno è vero
quello che in un dato momento gli pare vero.
Queste conclusioni, se sviluppate, portano
a molte conseguenze pratiche, alcune am-
piamente rifiutabili, perché possono essere
legate a un soggettivismo esasperato, che
considera l’individuo chiuso in un solipsismo
egocentrico ed egoista; invece altre, quando
non siano nutrite da un narcisismo individua-
lista e troppo edonistico, possono creare am-
pie aperture di tolleranza, attraverso la quale
la diversità esprima la vera essenza dell’unità,
non monolitica, ma poliedrica e cangiante.
Nella pratica, per molti questo modo di pen-
sare rappresentò l’autorizzazione a lasciarsi
andare al massimo soddisfacimento dell’inte-
resse personale, ma per altri, e soprattutto
per il pensiero successivo, rappresentò un ri-
ferimento preciso al quale legare una visione
critica delle cose, libera da costrizioni che ten-
dano a reprimere la naturale aspirazione alla
felicità dell’essere umano in nome di culture
dogmatiche, spesso pseudo-metafisiche, im-
poste con la violenza da strutture che hanno
il solo fine di conservare se stesse.
Il Giainismo si colloca intorno al VI secolo
avanti Cristo, ma quasi certamente le sue
origini risalgono al periodo precedente l’av-
natura al quale appartengano. Per i Giainisti
ro mostra una sostanziale differenza: i Sofi-
sti sono molto pragmatici, mentre i Giainisti
la Realtà è una, ma è complessa, perciò può sono legati alla metafisica. Ma per entrambi
essere esaminata da tante prospettive, cia- le prospettive sono liberatorie, perché sciol-
scuna delle quali porterà a conclusioni solo gono dal peso di certezze opprimenti e in
parzialmente vere, perché non scindibili dal fondo ipotetiche, volte soltanto a imporre la
contesto relativo alle circostanze che hanno volontà di caste, strutture religiose o politi-
permesso quel determinato punto di vista e che, le quali alla fine hanno come unico sco-
la sua elaborazione. Se ne deduce, perciò, po l’affermazione del proprio potere.
che tutte le scuole filosofiche sono valide, Andrea Innocenti
purché considerate nella loro relatività.
Un atteggiamento diverso, che ponga la pro-
pria concezione come assoluta, è analogo
a quello che potrebbe avere un cieco che,
toccando solo una parte di un elefante, pre-
tendesse di descriverne la forma nella sua
completezza e totalità. Questa concezione
relativistica del Reale permette di ritrovare in
esso qualità di per sé inconciliabili, perché op-
poste e antagoniste, come la permanenza e
il mutamento, l’identità e la diversità, l’unità e
la molteplicità, il tutto sintetizzabile nella com-
binazione di apparire, disparire, permanere.
Uno stesso oggetto, infatti, se considerato
da un certo punto di vista, si può descrivere
come esistente, mentre da un altro punto di
Curriculum: nato a Firenze il 10 febbraio 1944. Laureato in Matematica presso l’Università degli Studi di Firenze, ha
insegnato per molti anni all’Istituto d’Arte di Porta Romana. Dopo numerosi viaggi in Europa, in Asia, America Lati-
na , dai primi anni Settanta ha rivolto il suo interesse verso la filosofia esoterica e lo yoga, conducendo corsi di Hatha
Yoga presso l’Istituto Viveka, diretto dal Maestro Giannetto Bencini. Negli anni Ottanta, come testimone diretto, ha
potuto attingere all’insegnamento dei Maestri del Cerchio Firenze 77. In seguito ha approfondito la conoscenza del
Raja Yoga diplomandosi alla Scuola Energheia di Terapia Esoterica, creata dal Maestro Massimo Rodolfi, fondatore
dell’Associazione Atman e della Draco Edizioni.
Attualmente è insegnante della Scuola Energheia presso il Centro Brahmananda di Firenze , dove conduce anche
corsi di Raja Yoga e Terapie individualizzate di Yoga.

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 e la continuità di coscienza nei mondi della
Educare per la consapevolezza
Curatore: Anna Grazia Fiorani soggettività e della realtà sono per ora il privi-
legio di pochi.
Un aspetto molto importante da sviluppare
nel processo educativo è l’INTUIZIONE, os-
UN’ANIMA DESTINATA sia la comprensione, da parte della mente,
se i loro figli agiranno come loro. L’imposizio-
ne produce infatti repulsione e separazione.
L’educazione dovrebbe anche rivelare la fun-
zione etica dell’universo. Bisognerebbe per-
cepire il senso e il significato di ogni cosa: la
dimensione del significato sta nella direzione

A CRESCERE della realtà quale essa è, e non sotto forma

Questo primo articolo nasce con l’intento di
portare l’attenzione su vari punti riguardanti
l’educazione che approfondirò nei prossimi
interventi.
Nell’educazione le mete principali dovrebbe-
ro essere la formazione del carattere, lo svi-
luppo spirituale e la cultura dell’anima, così
da poter trasmettere una maggiore consape-
volezza al bambino.
La formazione del carattere è di fondamen-
tale importanza nella crescita del bambino, il
quale, gradualmente, dovrà affrontare le sfi-
de necessarie, attraverso le quali compren-
dere i propri limiti e sentire nascere dentro di
sé l’ardore per poi poterli superare.
Il carattere si forgia attraverso la comprensio-
ne che si può amare ed essere amati in modo
imperfetto. Il bambino vivrà le crisi necessa-
rie che sanciranno la sua capacità di crescere.
Una parte molto importante spetta ai genito-
ri, che devono accompagnare i figli in questo
percorso con l’amore necessario che permet-
ta loro di sbagliare senza sentirsi inadeguati.
Molte volte ciò non accade, e il genitore ad-
dossa al figlio le sue certezze o le sue lacune,
in entrambi i casi manifestando una fragilità
dovuta semplicemente all’ignoranza.
Il bambino deve poter manifestare il suo de-
siderio di giocare e di vivere la vita come un
gioco. Invece spesso viene oberato di pesi
apparentemente non suoi e sospinto a regole
che dovrebbero proteggerlo dalla vita, e che
invece lo allontanano da essa. Egli viene ini-
bito nelle sue potenzialità, e perde momen-
taneamente il contatto con la sua parte spi-
rituale.
L’anima rimane sempre presente nello svilup-
po del bambino, il quale si immerge nella ma-
teria per portare alla luce quanto può essere
compreso in quel momento. Occorre dunque
trarre alla luce ciò che nel bambino vi è di
istintivo e di potenziale, allo scopo di condur-
lo a uno stato di coscienza più ampio.
In questo modo si aiuta il bambino ad esse-
re cosciente di essere più vivo, ad acquisire
coscienza di sé, a divenire consapevole di
sé e dei rapporti di gruppo, ad imparare a
sviluppare poteri e capacità, soprattutto per
mezzo dell’insegnamento vocazionale, al fine
di raggiungere un’indipendenza, per divenire
membro autosufficiente nella società in cui
vive. Essere responsabili delle proprie azioni
e delle conseguenze che esse comportano
significa infatti non addossare ad altri il pro-
prio agire.
Per portare i ragazzi alla via della conoscen-
za, si deve fare leva sul loro istinto di con-
servazione. Si può iniziare utilizzando il loro
apparato di autopreservazione nel mondo
esterno degli esseri umani. Ma l’uso della ra-
gione pura e il dominio finale della mente da
parte dell’intuizione per l’autoconservazione
di una percezione o di un concetto, né come
idea od oggetto della ragione. Tuttavia i me-
todi educativi usati ora non tendono a svilup-
parla, pur essendo nel patrimonio di nascita
del bambino.
L’educazione non dovrebbe mirare dunque
alla passiva consapevolezza di fatti ormai
defunti, bensì a una attività rivolta ai mondi
che i nostri sforzi dovranno creare. Bisogna
guardare verso mondi lontani con un atteg-
giamento costruttivo che non si fermi davanti
a difficoltà del singolo individuo, ma che pos-
sa forgiare nuove capacità di collaborazione,
creando in futuro un mondo nuovo.
Un altro aspetto fondamentale è dunque la
CREATIVITÀ, che significa trovare il lato po-
sitivo in ogni aspetto della vita. I bambini
dovrebbero avere la possibilità di fare espe-
rienza attraverso strumenti che però i geni-
tori spesso inibiscono sulla base di una loro
percezione che li porta a considerare tali stru-
menti come inconcludenti e poco pratici. Il
bambino in realtà ha innata l’esperienza della
collaborazione e del costruire insieme ad altri:
non si perde d’animo anche se ci sono delle
difficoltà, si proietta al loro superamento con
un atteggiamento positivo, accogliente verso
la nuova esperienza e non di negazione, di ri-
piegamento su di sé, come invece i genitori
vorrebbero che facesse, perché è la prassi
che loro adotterebbero per preservarsi dalle
sconfitte che la vita, a volte, fa sperimentare.
Ma i genitori sbagliano nel voler sentirsi sicuri
volta dall’interno verso l’esterno. Quindi la
conoscenza (nel senso di ‘cognizione’) e la
comprensione stanno l’una in rapporto all’al-
tra, come la Natura e lo Spirito.
Il rapporto fra Spirito e Materia, l’eterno dua-
lismo, e il necessario travaglio che si mani-
festa in ogni essere umano conduce a una
maggiore comprensione assottigliando lo
spazio fra causa ed effetto.
La comprensione che tutto ha un senso e
una precisione dati da ciò che è necessario
vivere e sperimentare per acquisire il signi-
ficato della vita conduce alla realizzazione di
una progressiva unità di coscienza.
L’educazione può così diventare un’avventu-
rosa ricerca del significato della vita, che im-
plica una capacità di profonda riflessione. La
natura umana col suo rinnovamento ci fa con-
siderare l’educazione secondo due funzioni:
si deve presentare un modello, e in seguito
alimentare la crescita oltre a quel modello.
L’educazione serve a rendere possibili quelle
potenzialità più profonde verso le quali tutta
l’umanità tende. L’evocazione della volontà di
conoscere, e più tardi della volontà di essere,
deve svolgersi secondo un processo natura-
le.
Ecco perché il metodo meditativo dovrà es-
sere riconosciuto come parte integrante del-
la tecnica di educazione superiore che verrà
impartita nella Nuova Era; verrà riconosciuto
come il mezzo attraverso il quale l’essere
umano evoluto potrà ulteriormente sviluppar-
si, per essere condotto nel Regno dei Cieli.

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 La meditazione è processo di automedicazio- no il nucleo famigliare.
Letteratura e spiritualità
ne, che fa appello a tutte le forze di volontà: Le esperienze che il bambino dovrà affrontare Curatore: Anna Todisco
essa è basata sull’insieme delle qualità esi- sono diverse da quelle dei genitori, i quali do-
stenti, e alla fine produce un nuovo tipo, il vranno manifestare una presenza amorevole,
‘tipo animico’, dotato di un proprio apparato riconoscendo come prioritarie le necessità
interiore e contenente il germe di uno svilup- del figlio, senza anteporre i propri bisogni.
po ancora più elevato. Un vero insegnante deve comportarsi con
La meditazione produrrà la costruzione di uno sincerità con tutti coloro che lo cercano. Egli
POESIA E QUOTIDIANITÀ
strumento di percezione, la mente, che per- deve dipendere completamente dalla since-
metterà una maggiore possibilità di essere rità di coloro a cui insegna, cercando di non È nostra convinzione profonda che nella vita Per operare in questo senso noi proponiamo
intelligenti e quindi di discernere. Sarà pos- alimentare la critica ponendo eccessivamen- non solo sia auspicabile, ma possibile, tende- le parole, quelle con cui possiamo nutrire di
sibile contattare la propria anima, Atman, e te l’attenzione sui difetti e gli errori. Questo re in modo consapevole al bello, all’equilibrio luce le nostre emozioni e i nostri pensieri.
riconoscere nella vita una perfezione di acca- atteggiamento accresce solo la responsabili- e all’armonia e che, anzi, questo debba esse- Talvolta certe parole possono presentarsi alla
dimenti regolati dal Dharma, la Legge, e agi- tà con il rischio di creare disagio. La relazione re l’obiettivo di ogni nostro attimo. nostra sensibilità come spunti di riflessione,
ti attraverso la Legge di Causa ed Effetto, il deve essere sostenuta da sincerità reciproca: A dispetto di quanto sembra affermare la pe- possono indurci a confrontarci con qualcosa
Karma. Si impara ad essere educatori o genitori solo santezza che ci anima spesso nelle situazioni di insolito per il nostro consolidato modo di
Il nuovo processo educativo potrà sgorgare facendolo, riconoscendo la propria imperfe- più avvilenti del quotidiano, noi crediamo che vedere le cose, e possono costituire perciò
dall’interno e diventare quella disciplina men- zione, che non deve inibire, ma sostenere ed la leggerezza e la gioia siano una realtà dentro l’occasione per riconsiderare le nostre ‘verità’
tale ‘auto-imposta’ che si definisce con con- esprimere, nei limiti della possibilità di ognu- di noi, e quindi a portata di mano. Esse sono e le nostre certezze sulla vita. È anche con
centrazione, meditazione, contemplazione. no, un amore profondo, personale e nello come occultate, impossibilitate a rivelarsi per questo intento che proporremo pagine ispira-
La tecnica educativa si potrà trasformare in stesso tempo impersonale verso ogni singo- la costante attenzione che noi rivolgiamo in te a e da una profonda saggezza.
un sistema per dominare la mente, per ascol- lo bambino. Inoltre ritengo sia molto impor- modo automatico e inconsapevole a tutto ciò
tare i desideri e le emozioni, e condurrà alla tante l’insegnamento dello spirito di gruppo, che di greve, brutto, buio e insano ci circon- Le parole non aumentano di grandezza quan-
consapevolezza interiore di un nuovo stato condizione indispensabile per l’espressione da: l’esatto contrario del lieve e luminoso a do si arriva a comprendere il significato, ma
d’essere. del vero amore! cui costantemente aspiriamo. diventano giuste, unificandosi all’idea1.
I genitori hanno un ruolo molto importante e Educare alla consapevolezza significa dare la I più grandi conoscitori della saggezza antica
debbono necessariamente riconoscere che i possibilità ai bambini che stanno discenden- da millenni vanno sostenendo che possiamo Gli argomenti intorno a cui sarà raccolto il
figli sono sempre migliori di loro. Essi devono do sulla Terra di avere gli strumenti necessari coltivare in noi i semi della felicità. Questa è materiale proposto saranno i tipici temi rela-
farsi abbattere e non divenire muri invalica- per creare un nuovo mondo, ove la tolleranza la nostra sfida! Cominciamo con lo scegliere tivi all’esistenza umana: il mistero e il senso
bili, attuando una dinamica di potere, ove il e la comprensione siano alla base delle rela- quello che leggiamo, che ascoltiamo, ispi- della vita, il dolore, la morte ecc., considera-
figlio viene riconosciuto solamente quando si zioni. randoci al bene, al bello, al vero! Che sem- ti da una prospettiva ancora troppo lontana
assoggetta alle forme pensiero che domina- Anna Grazia Fiorani plicemente vuol dire lasciarsi guidare dalle dalla nostra cultura separativa e individuali-
in collaborazione con Paola Barni sensazioni che ci trasmettono quel sentore di sta. Attingeremo a un patrimonio filosofico
Curriculum: Nasce a Modena nel 1963. Puericultrice ed educatrice d’infanzia, nel 1994 si diploma come psicomotri- armonia e pace che azzera ogni inquietudine e anche religioso, caratterizzato dalla ricerca
cista. Ha lavorato coi bambini in ambito terapeutico ed educativo per molti anni. Da otto anni tiene corsi di yoga per e ogni conflitto. Prefiggiamoci di tendere con di un’esistenza vissuta come conoscenza,
bambini, e sta constatando che le loro qualità evolutive sono sempre più aderenti alla scienza dello yoga. Attualmente
priorità di intento a una serenità permanente! come opportunità di realizzare il proprio fine
sta lavorando ad un progetto di yoga per le scuole elementari. Presenta conferenze sull’educazione. È proprio la sua
ricerca nell’ambito educativo che l’ha portata ad intraprendere un percorso personale di maggiore consapevolezza e Una serenità che dobbiamo pure cercare di sulla terra. La sola prospettiva che ci consen-
di ricerca interiore, che l’hanno indirizzata verso la pratica della meditazione attraverso il raja yoga, antica scienza irradiare, con cui contagiare il mondo intorno ta di ritrovare la nostra ragion d’essere.
dell’essere. Dal 1996 ha frequentato la Scuola per Terapeuti esoterici, Energheia, diplomandosi nel 1999. Ha un in-
a noi. «Cercate la pace e procacciatela», con-
segnamento decennale di raja yoga per l’associazione Atman. Tuttora è insegnante della scuola di Energheia per le
sedi di Modena e Roma. sigliò saggiamente san Pietro. …E mentre camminava vide in lontananza

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 uomini e donne che lasciavano i campi e le là dove si trova; non si sforza vanamente di
Fitoterapia energetica
vigne… Ed egli fra sé e sé disse: «Cosa potrò diventare un banale albero e così la terra gua- Curatore: Donatella Donati
mai offrire a colui che ha lasciato l’aratro a dagna un delizioso tappeto verde. Quel po’ di
metà del solco o a colui che ha fermato la bello che si può trovare nella società umana L’ATTIVITÀ FARMACOLOGICA
ruota del torchio? Forse che il mio cuore po- è dovuto allo svolgimento quotidiano di pic-
trà trasformarsi in un albero ricolmo di frutti coli doveri e non alle grandi imprese e ai bei DELLE PIANTE E LA RISPOSTA
pronti da cogliere e da donare loro? Forse che discorsi.4
i miei desideri fluiranno come una sorgente
ENERGETICA DELL’ORGANISMO
tanto da poter colmare i loro calici? Forse che
1 R. Tagore, Massime per una vita armoniosa,
Guanda, Parma 1992.
io sono come un’arpa che la mano del po- Le piante medicinali hanno un modo del tut- l’organismo rappresentano l’aspetto esterio-
tente possa toccare o come un flauto il cui to particolare di agire sull’organismo umano, re dell’effetto della cura; molte sono le varia-
2 K. Gibran, Il Profeta,
fiato possa attraversarmi?… Se questa è l’ora Bompiani, Milano 1990. ovvero sono caratterizzate - solitamente - da bili responsabili di tale effetto: in che modo
in cui alzerò la mia lanterna, non sarà la mia un tropismo lento sugli organi interessati alla viene lavorato e preparato il prodotto finito?
fiamma quella che brucerà all’interno. Buia e
3 Tagore, Massime per una vita armoniosa. cura; questo perché, a differenza dei farmaci Chi lo produce cerca di mantenere inalterate
vuota alzerò la mia lanterna, ed il custode del- di sintesi che colpiscono un singolo bersaglio, le proprietà della pianta attraverso processi
4 Ibidem
la notte la riempirà d’olio e lui stesso l’accen- esse agiscono attraverso un fitocomplesso, trasformativi adeguati e controllati? O peggio
Anna Todisco
derà». Queste cose disse a parole. Ma nel che produce un effetto diffuso su tutto il si- ancora, chi produce, lega intenzionalmente il
suo cuore molto rimase di taciuto…2 stema. Questo effetto è frutto di una blanda “suo” prodotto al consumatore finale attra-
immissione nell’organismo, che si mescola verso la magia nera? Più il prodotto “funzio-
Quanto più uno vive solo, sul fiume o in aperta alle normali attività biochimiche, modifican- na” e più questa possibilità è da tenere pre-
campagna, tanto più si rende conto che non do i processi organici, ma senza stravolgerli. sente... Arriva in erboristeria il consumatore
c’è nulla di più bello e più grande del com- Ogni fitocomplesso è caratterizzato da un nu- finale e sottolinea la sua dipendenza dal pro-
piere gli obblighi della propria vita quotidiana, mero preciso di molecole che genera “la” ri- dotto: ci sono persone che devono assumere
semplicemente e naturalmente. sposta determinata; ogni pianta, anche la più “quel prodotto” per anni!! Ma le piante NON
Dall’erba dei campi alle stelle del cielo, ogni semplice e conosciuta, coinvolge nelle sue creano dipendenza, il prodotto “luminoso”
cosa fa proprio questo; c’è tale pace profonda attività terapeutiche milioni di molecole, tali NON lega chi lo assume, sostiene e basta!
e tale immensa bellezza nella natura, proprio da generare un esercito coordinato e preciso Oppure capita che chi assume un prodotto
perché nulla cerca di trasgredire i suoi limiti.3 di strutture biochimiche, che si immettono non tanto “luminoso” stia male, abbia delle
nell’attività cellulare e ne condizionano la vita eruzioni cutanee, nausee ed altre sintoma-
L’erba deve spiegare tutta la sua energia per intra ed extra cellulare. tologie, e la scusa spesso è che il prodotto
assorbire il nutrimento dalle ultime punte del- Per certi versi il fitocomplesso rimane ancora in questione deve tirare fuori… Il problema è
le sue piccole radici, solo per crescere, erba, un mistero, non si riesce cioè a riprodurre in che non lo sa neanche l’erborista cosa deve ti-
laboratorio la stessa complessa struttura chi- rare fuori! In ultimo, in un campo di coscienza
Curriculum: Anna Todisco nasce nel 1959 a Napoli, dove si laurea presso l’Istituto Universitario Orientale in lingue e mica, con le identiche attività che esplica nel- pressoché pulito, in un soggetto relativamen-
letterature straniere moderne con specializzazione in lingue slave. Dal 1984 vive a Firenze dove fa varie esperienze di la pianta fresca: già nel procedimento dell’es- te evoluto, il fastidio nell’introdurre un certo
insegnamento a bambini, adolescenti, adulti. Per diversi anni segue, in collaborazione con i servizi sociali territoriali,
sicatura della pianta, molte caratteristiche del quantitativo di materia oscura renderà anco-
bambini ed adolescenti problematici. Parallelamente coltiva ed approfondisce interessi che spaziano dalla filosofia
orientale e yoga al reiki, alle terapie olistiche. Sceglie di dedicarsi completamente alla famiglia cercando sempre di fitocomplesso vanno perse o trasformate; a ra più eclatanti gli effetti indesiderati, tali da
mettere in pratica le conoscenze acquisite e i conseguimenti della sua ricerca interiore, convinta che la spiritualità si maggior ragione risulta impossibile la copia- farci chiedere, ancora più velocemente, cosa
realizza nel quotidiano. Dal 1995 si occupa di raja yoga ed esoterismo, diplomandosi nel 1999 ad Energheia, prima
tura in toto del complesso in laboratorio. stiamo introducendo davvero. Impariamo ad
Scuola italiana di formazione per Terapeuti esoterici, fondata da Massimo Rodolfi, della quale è insegnante a Firenze
e a Napoli. Tiene corsi introduttivi ed avanzati di raja yoga e meditazione. La combinazione fitocomplesso/risposta del- ascoltare quello che ci viene proposto!

10 11
 Un’altra variabile molto importante, anche Tutto questo per dire che in fitoterapia trop-
Nuovo insegnamento esoterico
questa purtroppo sottovalutata, è la capacità po spesso ci si lamenta dei diversi effetti che Curatore: Fabio Ricchetti
rispondente di chi opera nel settore: in altre una stessa pianta ha da un soggetto all’altro,
parole, è chiaro a chi mi ascolta quello di cui ma credo che il problema sia il non considera-
ho bisogno? I dosaggi (altro fattore sogget- re che ogni pianta esplica determinate qualità
tivo da cui il farmacista/erborista non può (attraverso il fitocomplesso) così come ognu- L’INSEGNAMENTO
prescindere), le caratteristiche della/le pian- no di noi attraverso la propria coscienza.
te scelte possono interagire positivamente Esiste forse un’analogia tra fitocomplesso e
ESOTERICO OGGI
con le mie caratteristiche e sollevarmi dal coscienza umana, una stessa finalità, che il
disagio? Infine, ma non perché meno impor- primo esprime nel mondo vegetale come at- In qualsiasi direzione si guardi non si può non zione di energie e di risorse più equilibrata, e
tante, la “cavia” è un essere senziente, con tività e coerenza nelle trasformazioni interne vedere la grande transizione che l’umanità ciò sia per quel che riguarda la vita del singolo
una coscienza complessa, prodotto di tutte le e nelle risposte al mondo esterno, e la se- sta attraversando. La caduta di vecchie ideo- sia per la collettività. Questa quindi è la visio-
sue esperienze, che, attraverso le qualità che conda sempre come attività e coerenza però logie, l’incertezza sul futuro e la mancanza di ne che tenta a fatica di affermarsi. E la lotta
esprime, “risponderà” in maniera soggettiva nella sfera dell’evoluzione umana. valori etici fanno da sfondo a conflitti di ogni tra queste due visioni, antagoniste ed antite-
al fitocomplesso. Nella mia esperienza lavo- Credo che la chiave di volta sia, se possibile, genere. Ovunque sembrano trionfare divi- tiche, si vede in ogni momento intorno a noi
rativa ho visto spesso piante conosciute per l’ascolto energetico delle piante e della co- sione e scontro. Dal punto di vista storico e dentro di noi. All’interno di ognuno infatti
la loro attività rilassante (ad es. la Camomilla scienza di chi si presta ad assumere un fito- si può vedere come l’umanità abbia sempre è il campo di battaglia, il kurukshetra, su cui
Matricaria e il Tiglio) creare effetti di insonnia terapico, così da essere più precisi nelle fasi raggiunto nuovi traguardi dopo lunghi travagli si affrontano queste energie antiche e titani-
ed agitazione, o piante come la Valeriana, in- del consigliare, dell’operare e dell’assumere spesso caratterizzati da guerre e violenze. che, dove le forze rette dall’egoismo e da ciò
duttrice del sonno, generare uno stato irritati- integratori fitoterapici. Cosa sta succedendo oggi? Quali sono le che possiamo chiamare “male”, radicate da
vo in chi l’assumeva per diversi giorni. Troppo nuove idee che tentano di affermarsi? Quali millenni, tentano di resistere all’affermarsi di
spesso si pensa che le piante siano innocue, Donatella Donati sono le forze che lottano in seno all’umani- una nuova visione che fa da sfondo al rico-
che nell’assumere una miscela di fitoterapici tà? Che parte ha in tutto ciò l’insegnamento noscimento della natura divina presente in
non ci sia rischio di esagerare perché tan- esoterico? ogni essere umano e in ogni creatura. Quindi,
to sono “acqua fresca”. Al contrario, spesso Si può tentare di semplificare l’argomento di- affinché queste nuove energie possano radi-
dosaggi eccessivi generano qualche effetto stinguendo le due modalità fra le quali l’uma- carsi e dare luogo ad un mondo nuovo che
collaterale (certo, non come per i farmaci…) nità sta combattendo e dalla cui scelta dipen- si approssimi sempre di più al Regno di Dio
che, quando va bene, almeno ne alterano derà probabilmente la sorte del pianeta. La sulla Terra, occorre che ognuno comprenda
l’efficacia, mentre in alcuni casi, più gravi, si prima è quella praticata da millenni: la vecchia come queste forze combattano al proprio in-
può arrivare a generare, in soggetti partico- via dello sviluppo egoistico, del beneficio di terno ed occorre evitare di delegare ad altri
larmente sensibili, un sovraccarico renale ed pochi e dello sfruttamento sconsiderato delle la responsabilità del cambiamento collettivo.
epatico. risorse del pianeta in vista del vantaggio im- Ognuno è in realtà responsabile delle proprie
mediato. La seconda, della quale oggi si sente azioni, scelte ed accadimenti; l’ignoranza e
Curriculum: nasce a Imola (Bologna) il 31/05/1974. Si diploma come tecnico di laboratorio chimico biologico nel un bisogno pressante, è invece quella dell’in- l’egoismo dei singoli, spesso ben celati die-
1992 e si laurea in Tecniche Erboristiche presso la Facoltà di Farmacia dell’Ateneo di Bologna con una tesi sperimen- traprendere uno sviluppo che sia sostenibile e tro maschere di ineccepibile moralità, sono
tale sulla radioattività delle piante officinali. Successivamente frequenta il corso di laurea in Filosofia della Scienza
fondato sulla reale consapevolezza che tutto la causa dello sfacelo collettivo: ne sono in
presso la facoltà di Lettere e Filosofia di Bologna. Da diversi anni lavora come erborista e fitopreparatrice; attual-
mente studia, grazie al percorso interiore iniziato con Energheia, il significato curativo delle piante al di là del mondo ciò che ci circonda è unito indissolubilmente realtà la forza risultante! Tutti i veri Maestri
manifesto, e ricerca la possibilità di una nuova visione della fitoterapia e dell’uso dei prodotti fitoterapici. Da sempre e non vi è azione che non abbia ripercussioni dell’umanità hanno insegnato che la pace
si batte per il benessere degli animali ed è una sostenitrice della Lav e dell’Enpa; da diversi anni ha intrapreso una
sul mondo circostante. Tale presa di coscien- deve essere trovata dentro di sé, ed ognuno
ricerca spirituale e, dopo aver frequentato la Scuola per Terapeuti esoterici Energheia, ne è attualmente insegnante a
Padova. Gestisce un circolo culturale ad Imola dove insegna Raja Yoga. za, tradotta in azione, porterà ad una distribu- è responsabile di “ciò che esce dal cuore”.

12 13
 La pace collettiva non può quindi che essere to di quella Luce interiore che diviene vera
Antica saggezza e scienza moderna
un effetto collaterale di un processo che par- innocuità. Su queste solide fondazioni potrà Curatore: Gianluca Fontana
te da ognuno di noi e che da qui si manifesta progressivamente manifestarsi ciò che vie-
verso l’esterno nella forma di retti rapporti ed ne detto essere il Regno di Dio sulla Terra;
amore per il prossimo. Quindi alla domanda effetto collaterale di una presa di coscienza
se un giorno potrà finire la distruzione, la ri- collettiva.
sposta non può che essere che questa ces- Nei prossimi articoli si cercherà di rendere
serà quando ne avremo estirpato le radici da chiara l’identità di insegnamento che ha ani-
DIO...VESTIREBBE DI BIANCO
noi stessi. mato le diverse tradizioni; soprattutto si cer-
A questo proposito si inserisce l’attualità e cherà di mostrare la possibilità di messa in Perché non diciamo “incavolato bianco” e Tra questi corpi uno in particolare spicca per i
la necessità di riscoprire ciò che da sempre pratica, l’attualità ed anche la precisa scienti- “candido come la pece”, ma “incavolato colori che lo caratterizzano: il corpo astrale. Si
la Tradizione Esoterica ci ha tramandato. Le ficità. Ciò con lo scopo di contribuire a sanare nero” e “candido come la neve”? Perché nel- tratta del corpo delle emozioni: un aggregato
guerre si sono sempre battute in nome di il secolare conflitto che attanaglia l’umanità e la tradizione popolare il gatto foriero di sven- di materia di un tipo ancora sconosciuto alla
questa o di quella religione o ideologia, ma perché questo venga sostituito da una pro- tura è nero e il simbolo della pace è la colom- Scienza Moderna, responsabile della capaci-
ad un occhio attento non può sfuggire il fatto spettiva più costruttiva e più rispondente alle ba bianca? Che effetto ci farebbe pensare alla tà dell’uomo di provare passioni, emozioni e
che dietro una differenza di forma si nascon- necessità attuali. Il vero insegnamento eso- fatina di Pinocchio vestita di nero o alla strega sentimenti. La cosa interessante dal nostro
da una identità di insegnamento. E questo in- terico, collegando l’essere umano alla vera di Biancaneve in abito bianco? Perché nella punto di vista è che, a seconda dell’emozio-
segnamento universale ci indica che la Via sta fonte di vita, non può che essere balsamo in- saga di Star Wars il cattivo è l’oscuro Darth ne che il soggetto osservato prova in un dato
nel riscoprire la nostra vera natura spirituale e sostituibile che sana con la forza della verità Fener e nella saga del Signore degli Anelli il momento, il chiaroveggente vede quel corpo,
nella affermazione del proposito dell’Anima le ferite della divisione interiore. buono è Gandalf il Bianco? E ancora. Perché e in particolare la sua aura, tingersi del co-
nelle nostre vite. Queste parole, affinché non Oggi più che mai vi è bisogno che gli esse- i nomi dei ‘cattivi’ li scriviamo sul libro nero? lore corrispondente. Ad esempio, nel corpo
siano vuota retorica, devono essere tradotte ri umani imparino a conoscere sé stessi e si Perché a una persona pessimista si dice: “Tu astrale di una persona in preda alla collera
nella pratica quotidiana, laddove la vera spiri- rendano conto che ciò è possibile e realizza- vedi tutto nero”? Riusciamo a immaginare si vedono dei lampi di colore rosso scuro su
tualità deve essere manifestata. bile. È tempo che si sappia che è possibile un neonato al battesimo e una sposa all’al- fondo nero, mentre il corpo astrale di una per-
Per questo il nucleo prezioso dell’Insegna- affermare, nella vita di tutti i giorni, qualità di- tare in abiti neri? È un caso che sua Santità, sona che provi un sentimento di amore per
mento ci educa a riconoscere i luoghi nasco- verse di pace e gioia ed è possibile coltivare il Papa, abbia l’abito bianco? Perché la magia un’altra appare di colore rosa. Più in genera-
sti della nostra coscienza dove la corrente spazi di vera libertà interiore ed esteriore. buona è detta bianca e quella cattiva nera? le accade che quanto più l’emozione prova-
dell’Anima viene pervertita, e ci insegna Per questo un nuovo insegnamento viene Questi sono solo alcuni esempi di come, in ta è di tipo elevato, nobile, altruistico, tanto
come rettificare i corretti flussi di energia e dato. senso lato, il colore bianco sia tradizionalmen- più la tonalità del relativo colore è luminosa,
di consapevolezza. Solo lo svolgersi di que- Fabio Ricchetti te associato al Bene e quello nero al Male. È splendente. Quanto più l’emozione provata è
sto processo alchemico garantisce il sanarsi possibile dare una spiegazione a questo fat- di tipo basso, egoistico, tanto più la tonalità
delle fratture della coscienza e lo svelamen- to? L’Antica Saggezza e la Scienza Moderna del rispettivo colore è scura, opaca. Fino ad
sembrano poterci aiutare. Esaminiamo i loro arrivare al caso estremo di una persona che
Curriculum: nato nel 1974, inizia nel 1988 il suo interesse per la psicologia. Il desiderio di comprendere gli accadi- contributi. provi un forte sentimento di odio verso un’al-
menti della vita lo portano nel 1991 verso lo studio della filosofia orientale e delle religioni nel tentativo di integrare le La prima afferma che l’uomo è provvisto di tra: in questo caso il suo corpo astrale si pre-
conoscenze orientali ed occidentali. Nel 1992 inizia a praticare Arti Marziali ed intraprende poi gli studi di Ingegneria,
altri corpi oltre a quello fisico, costituiti da ma- senta cosparso di dense nuvole nere. Questo
che termina nel 1997. Comincia a prefigurarsi una sintesi tra le diverse conoscenze, ma ancora manca di un mezzo per
la reale esplorazione e trasformazione della Coscienza. Questo mezzo arriva nel 1995 quando, attraverso Massimo teria più rarefatta, invisibili alla vista ordinaria. il contributo dell’Antica Saggezza.
Rodolfi, inizia la pratica del Raja Yoga. Nel 1996 frequenta la prima edizione di Energheia, Scuola per la formazione Questi interpenetrano il corpo fisico e ne de- Esaminiamo ora quello della Scienza Moder-
di Terapeuti esoterici, e dal 1998 inizia a tenere corsi di Raja Yoga. Attualmente è insegnante di Energheia nella sede
bordano per un certo spessore, formando un na, partendo dalla definizione di colore: “sen-
di Padova, e contemporaneamente lavora come manager in ambito aziendale. Il suo impegno è quello di alimentare in
ogni essere umano quella aspirazione all’unità che porta alla manifestazione di sé come Anima. alone noto come aura. sazione ottica variabile secondo la lunghezza

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 d’onda della luce”. In altre parole, è come se l’oggetto bianco
La Coppia sul Sentiero
In parole semplici. Noi vediamo un oggetto non trattenesse nulla per sé di ciò che rice- Curatore: Giorgio Ricci Garotti
per il fatto che la luce del sole lo colpisce, ve, donando tutto, e come se l’oggetto nero,
viene riflessa dall’oggetto, raggiunge il nostro invece, non donasse nulla di ciò che riceve,
occhio e arriva al cervello dove viene elabo- trattenendo tutto. Questo il contributo della
rata. La luce bianca del sole, come dimostrò Scienza Moderna. LA RELAZIONE: UNA PARTITA
Newton nel 1666 con il suo celebre esperi- Ora, considerando entrambi i contributi, pos-
mento del prisma rifrattore, se scomposta siamo dire che sia nel mondo delle qualità,
DA GIOCARE FINO IN FONDO
si rivela essere la somma di tutti i colori del- indagato dall’Antica Saggezza, sia in quello
l’arcobaleno: rosso, arancione, giallo, verde, delle forme, campo di indagine della Scienza Mi piace considerare il rapporto di coppia realtà le nostre magagne, tutelando il nostro
azzurro, indaco e violetto. Quando il raggio di Moderna, il Nero in qualche modo compare come una partita in cui ognuno dispone del egoismo e il nostro bisogno di separatezza?
luce viene riflesso, la riflessione è parziale, quando è presente separazione dagli altri e proprio mazzo di 40 carte da giocare. Ma le Sempre riferendomi metaforicamente alle 40
nel senso che di tutte le frequenze elettroma- dalla vita, che è poi il Male in senso lato, come regole sono diverse: non c’è vincitore né vin- carte: quanto siamo disposti a giocare tutta
gnetiche che compongono il raggio solo una nei casi citati dell’odio tra esseri umani e del to, l’obiettivo non è un risultato specifico, ma la partita? Quanto siamo disposti ad ascol-
di esse viene riflessa, mentre le altre sono totale assorbimento della luce da parte di un il giocare tutte le carte a propria disposizione tare l’altro, ad accoglierlo, a sostenerlo, per
assorbite dall’oggetto. Il colore associato alla oggetto, mentre il Bianco in qualche modo con consapevolezza. Questo è il fulcro che quello che è e non per quello che pensiamo,
frequenza riflessa è il colore dell’oggetto che compare quando è presente unione con gli racchiude il senso dello stare insieme. Altri- o peggio, pretendiamo che sia; e soprattut-
noi percepiamo. Un esempio chiarirà il tutto. altri e con la vita, che è poi il Bene in senso menti meglio (s)coppiati che accoppiati. to quanto siamo disposti a metterci in gioco
Quando un oggetto ci appare di colore ros- lato, come nei casi citati dell’amore tra esseri In tutta franchezza, il mondo è pieno di unioni e considerare che l’altro ci mostra sempre
so, ciò vuol dire che di tutte le frequenze che umani e della totale riflessione della luce. che non lo sono, o meglio lo sono nell’odio e comunque degli aspetti nostri che rappre-
compongono il raggio bianco di luce inciden- Alla luce di ciò, non è poi così strano che nella e nella distruttività, e al contempo di rela- sentano in pratica i limiti della nostra capacità
te, solo la frequenza del rosso viene riflessa, tradizione popolare il colore bianco sia tradi- zioni formalmente cessate, ma in realtà più di amare?
mentre tutte le altre sono assorbite. zionalmente il simbolo del Bene e quello nero che attive, con cordoni ombelicali alquanto Amare veramente comporta il dare senza
I casi in cui un oggetto ci appare di colore del Male. stagionati, controllo dell’altro, invasività, etc. chiedere nulla in cambio e forse, dico forse,
bianco o nero sono casi limite. Nel primo, tut- Ed è molto probabile che se mai un giorno Ma allora? D’accordo che l’odio unisce come ognuno di noi ha un margine di crescita in
te le frequenze del raggio incidente vengono Dio dovesse indossare un abito, visibile o l’amore, in quanto rappresenta il paradigma questo senso: ancora una volta, occorre par-
riflesse e nessuna assorbita, mentre nel se- invisibile che fosse, lo sceglierebbe proprio opposto di quella frequenza, ma proprio per tire da se stessi.
condo accade il contrario, tutte sono assorbi- bianco. questo produce divisione, separatezza, soffe- Consideriamo ad esempio una tipica espres-
te e nessuna è riflessa. La riflessione di tutte Gianluca Fontana renza, disperazione, depressione e non unio- sione comunemente utilizzata: “la mia metà”
le lunghezze d’onda dà origine al bianco. L’as- ne, pace, armonia, gioia, bellezza. dalla quale possiamo valutare un’unione di 50
sorbimento di tutte le frequenze dà origine Il male fa male, non c’è dubbio, e allora cosa + 50; ma perché, allora, non perseguire e
al nero, che è l’assenza totale di emissione. vogliamo fare? Cosa vogliamo scegliere? Per- coltivare l’unione di due interi?
ché la vita che ci nutre è assai democratica (io Ovviamente l’utilizzo del linguaggio è sempre
Curriculum: Gianluca Fontana nasce a Lanzo (TO) nel 1968. Fin dai tempi del liceo è attratto dalle implicazioni sarei stato un po’ più restrittivo sinceramen- coerente a ciò che esprimiamo, e in questo
filosofiche della scienza. Nel 1994 si laurea a Torino in Ingegneria. Successivamente cresce in lui l’interesse per la te…) e spetta a noi scegliere, sempre e co- caso conferma la parcellizzazione della no-
spiritualità che lo porta a fare esperienze diverse. La svolta si verifica nel 2000, quando a Modena conosce l’asso-
munque. Vogliamo costruire qualcosa di buo- stra coscienza, nello specifico in relazione
ciazione Atman e si iscrive a Energheia, prima Scuola italiana di formazione per Formatori e Terapeuti esoterici. Nel
2001 inizia il suo tirocinio come formatore e nel 2003 consegue il diploma Energheia. Nel 2004 ottiene a Torino il no, di bello e di vero insieme all’altro? Oppure all’altro.
master in divulgazione della scienza. Nel 2006 diviene istruttore Energheia. Attualmente, collaborando con Atman e vogliamo continuare a cercare nell’altro un Imparare a vivere come anime, prerogativa
con Energheia, tiene conferenze, corsi e seminari in Piemonte, e in particolare nella provincia di Torino, per trasmet-
appagamento esclusivo delle nostre aspetta- essenziale del sentiero iniziatico, comporta lo
tere gli insegnamenti dell’Antica Saggezza; collaborando con la casa editrice Draco, scrive articoli sui rapporti tra
l’Antica Saggezza e la Scienza Moderna. Infine, ma non per importanza, è sempre più contento del suo lavoro e della tive e/o il colpevole per quelle che sono in sviluppo delle reali potenzialità dell’individuo,
sua vita…

16 17
 manifestantesi nella piena capacità di amare. Perché continuare a giocare “sporco”? La
Mitologia e Sentiero Iniziatico
La limitazione, o meglio l’autolimitazione, vie- vita è gioco; impariamo a comprenderla per Curatore: Graziano Fornaciari
ne attuata per consentirci di non venire allo viverla nella sua essenza, che è gioia.
scoperto, non troppo perlomeno; mentre per Portare chiarezza in se stessi e nel rapporto
quel che riguarda il pretendere, il confine non diviene quindi un processo salutare da ogni
esiste, l’avidità è un buco nero. L’egoismo punto di vista. L’essere umano ricerca conti-
funziona così, poco da fare, ma è un ottimo
punto da cui partire in quanto tutto questo
nuamente il piacere, insito nella creazione, in
quanto egli è creatore; l’importante è portare
ERCOLE, L’UOMO E IL MITO
gira ed agisce sotto i veli delle maschere e attenzione sul come lo cerca e cosa produce.
delle illusioni, laddove non dimora la consa- Pensiero, parola, azione orientati al buono, al In questa serie di articoli desidero affrontare, ra dell’apprendistato e dei conseguimenti, e
pevolezza. bello e al vero consentono l’accesso all’es- attraverso le esperienze degli eroi mitologici, che caratterizzano l’uomo che si avvicina alla
Allora, prendere in mano le redini della pro- senza, alla consapevolezza, alla beatitudine il mito legato al Sentiero iniziatico; comincerò liberazione. Ercole acquisì la comprensione
pria vita, farsi carico delle proprie responsa- della vita una. con Ercole, probabilmente il più celebre de- della sua divinità essenziale nel corpo fisico,
bilità, riconoscersi per accettarsi e migliorarsi Tornando alle carte, quindi, tutte, dalla prima gli eroi greci. Percorreremo con lui il viaggio ostacolato e limitato dalle tendenze proprie
cambiando, crescere ed espandere la pro- all’ultima, sono da giocare; ognuna è preziosa che intraprese, riconoscendo la nostra natura del segno in cui compiva la sua fatica.
pria coscienza penetrando dalla superficie in nell’accrescimento della propria capacità di umana, con tutte le sue potenzialità latenti, In ognuno di noi c’è un Ercole che si sta di-
profondità, in seno ad un rapporto di coppia amare, e non vi è limite in questo; il limite è potenzialità che saranno progressivamente battendo tenacemente nel portare alla luce
aperto alla comprensione consapevole, divie- in noi, per cui possiamo solo migliorare. O… attivate e rese manifeste. la sua vera natura, e il mito rappresenta un
ne un’opportunità evolutiva notevole. Impara- vogliamo ancora occultare qualche asso nella Ercole, come molti degli eroi mitologici, na- mezzo attraverso il quale possiamo percepi-
re ad amare, progressivamente, partendo da manica? sce da padre divino (Zeus) e da madre ter- re mondi lontani. Questi racconti, apparen-
se stessi, per aprirsi all’altro e quindi alla vita, “Se vuoi contribuire a migliorare il mondo, rena (Alcmena). Questo aspetto simboleggia temente fantastici, costituiscono un punto
sviluppando capacità di includere, accogliere, comincia col mettere ordine nella tua casa” la dualità dell’essere umano, che vive questa di contatto con una parte di noi che non ab-
unire. afferma Gandhi, e, restando alla lettera: chi tensione costante nella propria vita, allonta- biamo mai abbandonato, che ci riporta ad un
Se ci guardiamo attorno, invece, cosa ve- c’è in casa? nandosi dalla materia (aspetto materno) per tempo in cui i misteri erano ancora “gridati
diamo nel mondo di relazione? Ogni sorta di Giorgio Ricci Garotti ascendere al regno dello Spirito (aspetto pa- dai tetti delle case”. Il mito ci rimanda ad un
conflitti, acuìti dall’intimità del rapporto: è fa- terno). Tutto questo rappresenta il campo di archetipo, aspetto apparentemente lontano,
cile affermare l’amore per il mondo intero a battaglia per tutti coloro che hanno ancora che viviamo quotidianamente demoltiplicato
vacue parole, mentre quando si ha di fronte una personalità e che non vivono stabilmen- sulla base di ciò che possiamo sostenere. Ar-
l’altro, così vicino, così speculare, la partita te sul piano dell’anima. Vivere sul piano del- chetipo deriva dal greco archétypon, arché,
cambia. Le carte non giocate volutamente, i la personalità significa essere identificati nel che significa “principio” e typos, che signifi-
bluff, il barare, generano i loro effetti; il mo- triplice uomo inferiore, costituito da corpo ca “modello”.
vente non ricerca unione, ma il suo contrario. fisico/eterico, corpo astrale e corpo mentale Ercole, in origine , si chiamava Eracle, che
inferiore; l’anima rappresenta il corpo menta- significa “la gloria di Era”. Era rappresenta-
Curriculum: Giorgio Ricci Garotti nasce a Faenza nel 1963. Inquieto fin dall’infanzia, sempre incuriosito dalla sco- le superiore o causale, il piano ove è possibile va l’anima, per cui il suo nome esprimeva la
perta cui la ricerca conduce, coltiva creatività e conoscenza dedicandosi sia allo studio della musica (con particolare comprendere le cause della sofferenza. missione, che era quella di manifestare con
attenzione allo sviluppo del proprio suono sul sassofono soprano nonché al rapporto armolodico con la parola reci-
Tracceremo la storia di Ercole e cercheremo lavoro concreto, sul piano fisico, la gloria e
tata), sia all’accrescimento della consapevolezza attraverso esperienze in ambito psicologico e spirituale, senza mai
perdere di vista ironia ed autoironia come punti di forza e di sostegno. La ricerca musicale e quella rivolta al recupero di mostrare come egli, nelle sue dodici fati- il potere della sua innata divinità. Siamo tut-
di un’unione armonica della coscienza procedono così di pari passo. Dopo una breve esperienza in ambito buddista, che, ognuna delle quali sotto l’influsso di un ti figli di Dio, ed ogni esperienza ci avvicina
sperimenta tecniche di vegetoterapia carattero-analitica, si avvicina all’Iyengar yoga, che pratica intensamente per
segno astrologico, assunse alcuni compiti di sempre più a questa profonda verità. Egli,
alcuni anni, per poi approdare ad Energheia, prima Scuola Italiana per Terapeuti Esoterici, diffondendo l’insegnamen-
to del Raja Yoga dal 2000. Conduce gruppi di meditazione, sedute individuali e di coppia. L’impegno è nella direzione natura simbolica, che rappresentano la natu- come ogni essere umano, doveva vivere tut-
di essere utile.

18 19
 to ciò che la sua natura umana gli imponeva;
per ascendere al quinto regno di natura, il re-
gno dei cieli, bisogna infatti sperimentare fino
in fondo la propria umanità. Ciò che la Vita
impone rappresenta sempre quanto di più
intimo desideriamo: attiriamo infatti sempre
sulla base di quello che siamo, sulla base di
ciò che la nostra anima percepisce come ne-
cessità evolutiva.
Questa ricerca è piena di insidie che portano
l’aspirante sul Sentiero a ritenere più impor-
tante la sua missione rispetto al bene comu-
ne. Viene meno il senso delle proporzioni e
la propria determinazione, pur motivata da
buone intenzioni, cede il passo alla distruzio-
ne. L’aspirante si erge a paladino e giustifica
il suo agire sulla base di un presunto scopo,
credendosi messaggero di chissà quale vo-
lontà divina; ma egli dovrà necessariamente
riconoscere che i propri bisogni non sono i
soli che devono essere soddisfatti.
L’aspirante ritiene che avere alcune cono-
scenze teoriche, per nulla vissute pratica-
mente, giustifichi un suo comportamento se-
parativo. Egli si illude di amare, ma scava fra
sé e gli altri un solco fatto di illusoria superio-
rità intellettiva. Si percepisce come il centro
di tutto e ritiene di essere indispensabile agli
altri, mentre è vero l’esatto contrario. L’am-
bizione spirituale influenza l’aspirante, che
diviene emotivamente instabile, creando non
poche difficoltà a coloro con i quali interagi-
sce. L’aspirante percepisce il tutto attraverso
la convinzione che gli altri non lo capiscono,
ma egli difficilmente si sforza di farsi capi-
re. Vive nel suo mondo fatto di illusioni, non
comprendendo che è inginocchiandosi che ci
si eleva.
Questo è un momento molto particolare, nel
quale ci si sente investiti di una responsabilità
20
superiore alle necessità. Per giustificare l’al-
ta considerazione che abbiamo di noi stessi,
dobbiamo rendere il nostro agire estrema-
mente pesante, al fine di ricevere approva-
zione ed elogi. Creiamo il nemico per giustifi-
care le nostre spinte separative, percepiamo
il tutto come un conflitto da evitare, non rico-
noscendo la bontà del travaglio che stiamo
vivendo, un travaglio necessario all’emersio-
ne di una maggiore armonia, espressione del
buono, del bello e del vero.
L’entrata sul Sentiero avviene nel momento
in cui la personalità è sufficientemente inte-
grata, così da permettere il riconoscimento
della presenza della propria anima. La stella
cometa non è che un archetipo al riguardo, e
significa che, finalmente, la personalità può
essere esposta all’anima, così da esserne
purificata. I Re Magi, anch’essi un archetipo,
simboleggiano i tre aspetti della personalità,
che si offrono al Salvatore per essere purifi-
cati. Le offerte sono rappresentate dall’oro,
dall’incenso e dalla mirra, che simboleggia-
no nell’ordine il piano fisico/eterico, il piano
astrale ed il piano mentale.
Il contatto con l’anima produce sempre uno
squilibrio. La vita è movimento, e ciò che noi
percepiamo come fortuna o sfortuna non è
altro che la necessità di incamminarci verso
esperienze che andranno ad arricchire la vita
dell’anima. Non abbiamo bisogno di armonia
autoimposta: la vera armonia si può radicare
solamente con il conflitto, altrimenti sareb-
be effimera. Ciò che l’essere umano deve
apprendere è di opporre sempre meno resi-
stenza ad un processo di liberazione inevita-
bile, che, purtroppo, viene ancora percepito
come limitazione del nostro essere.
Prima dell’ingresso sul Sentiero, l’essere
umano è sotto l’influsso della Croce Mobi-
le, che organizza la sostanza e ne evoca la Rassicurato dal proprio agire, egli comprende
risposta. Sulla Croce Mobile l’uomo non vede che può osare, il che rappresenta il motto del
nulla del quadro, soffre e lotta, ma è vittima Leone. Questo aspetto esprime l’importanza
inconsapevole delle circostanze. È la Croce di essere audaci, di osare senza troppi calco-
della personalità che dedica l’uomo ai fini ma- li; esprime anche la bellezza di poter cadere
teriali perché ne impari l’uso divino. L’uomo ed imparare. Il mondo osservato da un altro
non si rende conto della legge di causa ed punto di vista manifesta maggiori possibilità
effetto (karma) e non riesce a collegare gli ac- di comprensione, il che conduce al ricono-
cadimenti. La Croce Mobile nel suo vorticare scimento che volgere lo sguardo altrove non
proietta l’uomo verso la Croce Fissa, dove la significa perdere, bensì guadagnare una mag-
crocifissione è volontaria. L’anima, il Cristo giore elasticità, sicuramente benefica per
celato, non può essere ancora percepita. ogni aspetto della nostra vita.
Nella persona di Ercole era simboleggiata la A questo punto, il nostro eroe riconosce nel
Croce Fissa nei cieli, formata dalle quattro silenzio un valore importante, un viatico per
costellazioni del Toro, del Leone, dello Scor- ulteriori conseguimenti. Il silenzio è vera for-
pione e dell’Acquario. Queste quattro costel- za e conservazione di energia, e, dopo aver
lazioni esprimono quattro motti - agire, osare, compreso quanto ne occorra, farà tesoro di
silenzio e conoscere - motti che accompa- tutto ciò, agendo nel silenzio del proprio cuo-
gneranno il nostro eroe e lo faranno divenire re, eclissandosi gradualmente dal bisogno di
un Salvatore del mondo. attenzione. Il silenzio è il motto dello Scorpio-
Egli comincia ad agire, il che rappresenta il ne, e rimanda all’uso della parola e di quali
motto del Toro. L’azione produce un maggio- rischi comporta.
re contatto con la propria anima, un contatto Quando si è fatto silenzio, il conoscere divie-
che alimenta la tensione, una tensione che il ne un’attività feconda e produttiva. Conosce-
movimento lenisce. La vita manifesta sem- re è il motto dell’Acquario. In questo motto vi
pre un conflitto, l’armonia a priori non esiste. è l’importanza dell’intelletto nel servizio atti-
Meglio agire, piuttosto che vivere una sta- vo. Esso esprime la necessità di discriminare,
gnazione fisica, emotiva o mentale. Questo che rende l’essere umano intelligente.
atteggiamento produce esperienza, e l’espe- Non ci resta ora che seguire Ercole nella sua
rienza sul campo produce conoscenza; la prima fatica, sotto il segno dell’Ariete, che lo
conoscenza dissipa l’ignoranza, vera fonte di principia alla possibilità di conoscere attraver-
sofferenza. so la magia del fare.
Graziano Fornaciari
Curriculum: Graziano Fornaciari nasce nel 1961 a Modena, vive un’infanzia e un’adolescenza nella continua ricerca
di un’armonia percepita come possibile. Diplomato con la qualifica di perito termotecnico, radica, attraverso que-
st’esperienza, la necessità di amalgamare, per un fine comune gli elementi della natura, terra, acqua, fuoco e aria.
In seguito, partecipa a corsi di comunicazione, nei quali prende contatto con la propria emotività, percependo la
necessità di viverla con distacco. La ricerca delle cause della sofferenza lo conducono alla pratica della meditazione,
attraverso il Raja yoga, di cui diviene insegnante nel 1997, all’interno dell’associazione Atman. Si iscrive nel 1996 a
Energheia, prima Scuola italiana di formazione per Terapeuti esoterici, diplomandosi nel 1999. Ne diviene insegnante
nel 2006, e adesso lavora presso le sedi di Bergamo e Roma, dedicandosi, consapevole della propria imperfezione, al
conseguimento di una maggiore innocuità nei confronti della Vita, nel rispetto di se stesso e degli altri.
21

Il Raja Yoga e l’esoterismo
Curatore: Luca Tomberli
INTRODUZIONE
ALL’ESOTERISMO
E AL RAJA YOGA
Inizio a scrivere con la speranza di dare un
piccolo contributo alla diffusione della cono-
scenza esoterica, affinché la comprensione
dei moti della coscienza individuale contri-
buisca all’affermazione del bene, del bello e
del vero nella coscienza dell’umanità. Con-
sapevole della limitatezza della mia visione,
intendo comunicare frammenti della scienza
esoterica legati ad un lignaggio che affonda
le radici nella dinamica dell’essere. La serie
di articoli che presenterò introduce alla cono-
scenza del Raja Yoga e dell’esoterismo se-
condo gli insegnamenti di Massimo Rodolfi.
L’esoterismo, la scienza della vita, è l’insieme
degli insegnamenti più intimi che costituisco-
no il cuore di ogni conoscenza. La tradizione
esoterica si basa su quattro pilastri: il Karma,
l’innocuità, la reciprocità e la creatività. Poterli
sperimentare nel laboratorio della propria co-
scienza favorisce la presenza nella vita, l’es-
serci, togliendo quei veli che impediscono di
riconoscere la nostra Reale Natura. Il karma,
la legge di causa ed effetto, ci introduce alla
responsabilità individuale e alla consequen-
zialità degli accadimenti: la famosa affer-
mazione di Einstein - “Dio non gioca a dadi”
- chiarisce in forma moderna quello che l’an-
tica saggezza afferma da sempre, cioè che
il caso non esiste. La ricerca dell’innocuità
possibile caratterizza qualsiasi serio aspiran-
te alla via del cuore: l’essere innocui verso
22
se stessi e gli altri, oltre ad essere un obiet-
tivo, può divenire un metro di giudizio per
valutare le nostre azioni. L’analogia esistente
tra il microcosmo, l’uomo e il macrocosmo è
conosciuta nell’ermetismo per l’affermazione
presente nella tavola smeraldina, che la tradi-
zione fa risalire a Ermete Trimegisto: “Come
in alto così in basso”. Anche l’insegnamen-
to del Maestro Gesù - “Ama il prossimo tuo
come te stesso” - ha rivelato all’umanità la
legge della reciprocità in maniera chiara ed
inequivocabile. Ormai sono passati diversi
anni dalla sua enunciazione e nonostante ciò
siamo ancora lontani dal metterla in pratica,
ma non ci dobbiamo scoraggiare: possiamo
ricercare un modo che ci consenta di coltiva-
re una maggior accettazione di noi stessi, che
poi si rifletterà positivamente nei rapporti
con gli altri. La diversità riscontrabile sui piani
superficiali della vita si risolve in unità sostan-
ziale quando viene percepita l’intima unione
che caratterizza la Vera Realtà. La creatività è
l’espressione del Sé e si realizza pienamente
nella coerenza tra pensiero, parola ed azione.
L’essere umano nel microcosmo fa i conti
con le forze che agisce inconsapevolmente,
fino a che non diventerà un creatore perfet-
to, quindi consapevole, della realtà che vive.
Non voglio contribuire ad alimentare specu-
lazioni filosofiche, vorrei invece comunica-
re delle ipotesi di realtà nella speranza che
possano stimolare la voglia di sperimentarle
attraverso i mezzi che ognuno riterrà confa-
centi alle proprie caratteristiche e aspirazio-
ni; soltanto l’esperienza realizzata nel proprio
cuore può dileguare il dubbio e l’ostilità verso
noi e gli altri. Far parte di un gruppo con cui
condividere il sentiero del ritorno al Sé è una
esperienza di una bellezza e di una potenza
inaudita, e inoltre è necessaria per non per-
dersi nei meandri della propria personalità.
Nell’epica indiana viene narrato che l’espe-
rienza umana è invidiata anche dagli dei: uti-
lizziamo al meglio l’opportunità che abbiamo.
La tradizione esoterica ci insegna che l’uomo
può portare a compimento ciò che lo motiva.
Nella realizzazione delle idee a cui tendiamo
proviamo quel senso di appagamento e di
accettazione che anche il pensiero più sottile
non può darci. Per chi vuole percorrere il sen-
tiero della consapevolezza non sono richiesti
poteri magici, ma aspirazione a conoscere i
segreti della vita e determinazione nello sve-
larli. Secondo la tradizione indiana, nell’esse-
re umano alberga la scintilla divina, lo Spirito
Assoluto, Brahman, individualizzato nell’uo-
mo, Atman. L’individuo che non è consape-
vole della sua reale natura rimane focalizzato
sulla coscienza superficiale e considera come
possibile campo d’esperienza il corpo fisico,
le emozioni, i sentimenti e i pensieri. L’esse-
re umano, spinto dal desiderio del piacere,
cerca di possedere quello che lo ha attratto,
finendo per identificarsi con l’oggetto della
percezione, soffrendo della limitazione a cui
l’esperienza lo assoggetta. La fonte della
sofferenza non è il piacere, motore evoluti-
vo, ma l’ignoranza umana del Sé profondo,
Avidya, che porta l’uomo a dimenticare di es-
sere il Testimone dell’evento, identificandosi
con i moti della coscienza e non con la sua
Reale Natura. Per spiegare semplicemente
i concetti sopra esposti, possiamo ricorrere
al mondo cinematografico: l’uomo, nella vita
quotidiana, si comporta come un attore che
ha un copione da seguire, dimenticandosi di
essere in ugual misura l’attore, il produtto-
re, il regista e lo sceneggiatore del film che
sta vivendo. La forza della consuetudine e la
poca disponibilità al cambiamento producono
situazioni che imprigionano l’energia vitale in
meccanismi che si autoalimentano nel tem-
po. La percezione della sofferenza ci risveglia
dal torpore, stimolandoci a cercare di elimi-
narla. Che fare? Spesso la condizione umana
è caratterizzata dal tentativo di cambiare le
circostanze esterne per trovare pace e armo-
nia. Invece chi si avvicina a un sentiero di
verità dovrà realizzare l’ingiunzione presente
all’ingresso del tempio di Delfi: “Conosci te
stesso”. Soltanto la comprensione delle for-
ze presenti nella coscienza conduce alla libe-
razione dalla sofferenza. Il disequilibrio inte-
riore trova espressione nelle difficoltà che ci
impediscono di fluire nella vita, e il dolore che
ne consegue ci costringe ad aprire gli occhi
per cercare di trovare le cause dell’afflizione
percepita. Siamo arrivati al nucleo dell’inse-
gnamento esoterico: la comprensione della
nostra essenza attraverso la trasmutazione
degli ostacoli - divenuti nel tempo la prigione
dello spirito - eretti per impedire lo scorrere
della vita quando percepito come pericoloso.
Per cercare di capire la vita, non dobbiamo
reprimere i nostri sani principi vitali finendo
per alimentare l’illusione di poter essere qual-
cosa d’altro: è lo sguardo dell’anima che sve-
la l’essere nel divenire. La pratica costante
d’identificazione con il superiore e di distacco
dall’inferiore comporta quella continua eleva-
zione che ci sospinge sempre più nell’occhio
23
 del ciclone, il cuore dell’essere. rodhah). Per compiere ciò è necessario svi-
Astrologia esoterica
Nel momento in cui ci sentiamo tristi o arrab- luppare due forze fondamentali: la pratica co- Curatore: Maria Grazia Barbieri
biati, perché dobbiamo permanere in questa stante e il non attaccamento agli oggetti dei
condizione dolorosa dove impera la distrut- sensi. Il praticante, osservando le forze che
tività e invece non ci adoperiamo concreta- alimenta, prende consapevolezza degli osta-
mente per esprimere gioia e vitalità? Certo coli che gli impediscono di vivere in armonia,
non è facile vincere la forza di gravità della
sofferenza, ma sicuramente abbandonarci al
e di conseguenza nel tempo si adopererà per
trasmutarli attraverso la comprensione e il
L’ASTROLOGIA ESOTERICA
pessimismo non ci aiuta. Cosa abbiamo da distacco, manifestando gradualmente quelle
perdere nell’impiegare le energie in un pro- qualità di compassione e di volontà spiritua- L’astrologia ortodossa, la più conosciuta e dif- logia esoterica significa iniziare a comprende-
getto di miglioramento della nostra condizio- le, espressione diretta del potere unificante fusa, si fonda sull’illusione, perché l’uomo è re come siamo uniti alla vita e all’universo e
ne? Nel corso dell’esistenza abbiamo soffer- dell’anima. ancora immerso in Maya, in un mondo illuso- in che modo si manifestano i 7 raggi, e vede-
to e ancora proveremo dolore, ma possiamo Riflettere sulle leggi della fascia di vita in cui rio e apparente, finché non riuscirà a integra- re che hanno una fonte di origine, che sono
conquistare altri momenti nella giornata in ci muoviamo, cercando di comprenderne il re e allineare la personalità. Per vivere final- ricevuti e trasmessi dalle costellazioni e dai
cui stiamo bene con noi stessi e con gli al- funzionamento per poi riprodurlo nella vita mente come anima. Illusione anche perché pianeti e che ne assumono le colorazioni e le
tri: più sprofonderemo nella vita e meno le quotidiana attraverso l’attitudine meditativa si fonda su un percorso immaginario del Sole qualità per manifestarsi in infinite sfumature
percezioni esterne influiranno negativamente della mente, non è un’attività intellettuale attraverso lo zodiaco, quindi non sulla Realtà, energetiche.
sulle nostre scelte, che si accorderanno ma- fine a se stessa, ma un procedere graduale ma solo sulla sua apparenza fenomenica. Si potrebbe, per semplificarne la comprensio-
gicamente con le aspirazioni. sul sentiero della vera conoscenza di se stes- L’astrologia esoterica, invece, è una astro- ne, fare il paragone con le 7 note musicali,
“Il Raja Yoga è quella scienza dell’essere che si, disattivando i meccanismi della personali- logia intuitiva, perché solo con l’intuizione che sono 7 note ben definite, ma che attra-
consente di dissipare il dolore e l’ignoranza, tà che bloccano lo slancio vitale. ci è dato di comprendere i misteri e i signi- verso infinite sfumature e vibrazioni riescono
portando alla conoscenza del Sé più profon- Smettere di imprecare contro il fato avverso ficati delle cose, e nell’avvicinarci ad essa a creare armonia di suoni. In uno spartito di
do, attraverso pratiche di vita e di meditazio- e impiegare le forze per scoprire le cause del- dobbiamo sempre ricordarci che non siamo musica abbiamo 7 note, ma è la combinazio-
ne sperimentate da millenni” (Massimo Ro- l’eventuale situazione penosa in cui sentiamo ancora in grado di comprenderla a fondo, a ne delle infinite vibrazioni diverse di queste
dolfi). Molte tradizioni si propongono come di trovarci produce una graduale pace interio- causa della nostra condizione evolutiva anco- note che creano armonia.
mezzi per congiungersi con il divino: ritengo re, che deriva dalla maggiore accettazione ra permeata dall’illusione e dalla personalità. Di queste infinite energie che pervadono
il Raja Yoga uno strumento adatto alla civiltà della nostra condizione di pellegrini sulla via Quindi è inutile che chi si avvicina allo studio l’universo, per ora l’astrologia esoterica pren-
occidentale per liberare la luce del Sé inte- del ritorno a casa. dell’astrologia esoterica parta con la presun- de in esame solo una parte, ovvero solo quel-
riore. Il codificatore del Raja Yoga, Patanja- Luca Tomberli zione di volere comprendere tutto, dato che le energie che sono atte a manifestarsi sul-
li, negli Yoga-sutra afferma che lo Yoga, la la comprensione dipende dal grado evolutivo l’Umanità, e quindi sull’individuo, per aiutarci
scienza dell’unione, si realizza arrestando le e iniziatico dell’individuo. Quindi, conscio dei nella nostra evoluzione.
modificazioni della mente (yogas cittavrttini- suoi limiti, l’uomo cercherà per lo meno di Quindi prende in grande considerazione tre
comprendere e di capire alcune delle innu- costellazioni maggiori extrasistemiche (Orsa
Curriculum: Luca Tomberli nasce nel 1969. Da diversi anni si occupa della comprensione e dello sviluppo della merevoli relazioni e connessioni energetiche, Maggiore, Sirio e Pleiadi), che poi sappiamo
coscienza umana. Consegue il diploma di perito elettronico nel 1989. Negli anni Novanta, spinto dalla necessità di che interagiscono a livello cosmico, sistemi- essere corrispondenti a quei centri di accen-
affrancarsi dalla sofferenza, dopo aver sperimentato alcune tradizioni buddiste, varie discipline olistiche e diversi
co, planetario e individuale. Cercherà quindi, tramento e di distribuzione energetica che noi
approcci psicologici, pratica nella vita il Raja Yoga, l’antica scienza dell’essere improntata alla conoscenza del sé più
profondo, secondo gli insegnamenti di Massimo Rodolfi. Nel 1996 si iscrive ad Energheia, prima Scuola italiana di principalmente, di comprendere i 7 raggi e conosciamo essere Shamballa, la Gerarchia e
formazione per Terapeuti esoterici. Il percorso di crescita interiore lo porta a voler condividere quanto sperimentato come si manifestano attraverso le costella- l’Umanità; i 7 sistemi solari, di cui il nostro fa
e diviene insegnante di Raja Yoga ed esoterismo. Dopo otto anni d’insegnamento in materie esoteriche, nel 2006,
zioni e i pianeti per arrivare fino a noi. parte; le 12 costellazioni, nel duplice signifi-
completato un percorso formativo, diviene docente di Energheia, di cui fonda le sedi a Milano e Roma. Motivato dal
desiderio di diffondere la conoscenza esoterica contribuisce a fondare la rivista “Il Discepolo”. Iniziare a comprendere i significati dell’astro- cato di archetipi intesi come antichi modelli di

24 25
 vita che continuamente si manifestano in noi
e di insiemi di stelle come fonti di energie;
e poi i centri planetari e i centri individuali, i
quali sono tutti punti di ricezione ed emissio-
ne delle energie dei 7 raggi. Questo perché i
punti su cui si fonda la scienza dell’astrologia
esoterica sono l’emanazione, la trasmissione
e la ricezione di energie che vengono poi tra-
sformate in forze dall’apparato che le riceve.
Non dimentichiamo che l’energia è l’espres-
sione spirituale di un raggio e che la forza è
l’uso che ne fanno le entità che la ricevono,
chiunque esse siano, un sistema solare, un
pianeta o un individuo. Quindi lo spazio è una
entità e l’astrologia esoterica ne spiega la
vita, le forze, le energie, i ritmi e i cicli.
Il campo dello spazio è eterico e compren-
de tutti i corpi eterici, delle costellazioni, dei
sistemi solari, dei pianeti, dell’umanità e del-
l’uomo singolo. Ed è proprio questo tessuto
eterico cosmico, dove continuamente si ma-
nifestano queste forze ed energie, che sono
la base scientifica dell’astrologia esoterica.
Allora iniziare a comprendere le triangolazioni
energetiche significa iniziare a comprendere
come l’energia fluisce ed unisce la Vita tutta.
L’universo è un insieme infinito di triangoli
di energia che non hanno spazio, non hanno
tempo, non hanno dimensione, quindi dob-
biamo fare uno sforzo per andare oltre la ra-
zionalità e per non immaginarlo visivamente
in modo concreto, fisico.
Questo insieme infinito di triangoli di energia
è proprio il tessuto aurico nel quale si mani-
festa la vita. Il punto di riferimento è il campo
eterico, perché è lì dove si trasmette, si rice-
ve, e si scambia l’energia. Lo sforzo che dob-
biamo fare è quello di incominciare a pensare
per insiemi, come in matematica: c’è l’indivi-
duo che ha la sua individualità, ma che però
26
non è separato, perché si trova all’interno di
un insieme più grande che è la Terra, l’Umani-
tà, la quale è inserita in un insieme più grande
che è il Sistema solare, il quale si inserisce in
un insieme ancora più grande che compren-
de le tre grandi costellazioni, Orsa Maggiore,
Sirio e Pleiadi, e a questo tipo di insieme ci
fermiamo, perché è quello che ci riguarda più
da vicino come Umanità, come evoluzione.
Lo sforzo è quello di cercare di andare oltre
la personalità, che percepisce sempre tutto
come separato, per capire che siamo conti-
nuamente immersi e in relazione con tutto il
campo eterico dell’universo, quindi l’indivi-
duo con l’Umanità, l’Umanità con il Sistema
solare e il Sistema solare con le grandi costel-
lazioni extrasistemiche. Perciò è sempre im-
portante tenere presente e fare riferimento al
corpo eterico aurico che è infinito e che tutto
comprende e del quale noi facciamo parte. È
tutto unito, siamo sempre e continuamente
uniti alla Vita.
Inoltre la difficoltà di comprendere l’astrologia
esoterica è che, oltre a cominciare a pensare
che siamo uniti con il tutto e quindi con l’Uno,
dobbiamo sempre pensare simultaneamente
su tre piani, cioè dobbiamo sempre tenere
presente la divina trinità della Vita, come ma-
nifestazione del Padre, del Figlio e dello Spiri-
to Santo, ma che noi sappiamo anche essere
Vita, Qualità e Apparenza e ancora Monade,
Anima e Personalità.
Dobbiamo sempre tenere presente questi tre
piani, non dobbiamo mai dimenticare il fatto
che le energie si manifestano diversamente
a seconda del veicolo o corpo sul quale agi-
scono, e la natura di questi corpi dipende
esclusivamente dal livello evolutivo raggiun-
to, sia esso un sistema solare, un pianeta o
un individuo.
Da qui l’affermazione del Tibetano che dice al quale reagisce la personalità. Il Sole per-
che un astrologo esoterico deve essere pri- ché non dobbiamo dimenticare che il nostro
ma di tutto un intuitivo, perché deve com- sistema solare esprime il secondo attributo,
prendere dove l’individuo è posizionato sulla esprime l’aspetto coscienza: tutto è in funzio-
ruota, deve capire se è ancora centrato sulla ne, per questo ciclo di vita, alla comprensio-
personalità o posizionato sul piano dell’ani- ne e manifestazione dell’aspetto coscienza,
ma. Questo perché a seconda del piano evo- all’avvento della nascita del Cristo in noi e nei
lutivo cambierà l’interpretazione dei raggi in nostri cuori.
manifestazione. Concludo questo breve accenno alla scien-
Infatti un’altra idea rivoluzionaria dell’astro- za dell’astrologia esoterica ribadendo che
logia esoterica rispetto a quella exoterica è l’astrologia esoterica è un’astrologia intuitiva
l’inversione, il ri-orientamento del cammino e noi, consci dei nostri limiti, cerchiamo alme-
dell’uomo sulla Ruota dello Zodiaco. L’esse- no di comprenderne un qualche significato,
re umano da Aries va a Taurus attraverso Pi- per cercare di dare un senso di ordine. Ap-
sces, quindi retrocede seguendo il percorso prendere l’astrologia esoterica aiuterà l’uomo
del Sole. Ma quando riesce ad uscire dall’il- a comprendere che appartiene ad un proget-
lusione e dall’incantesimo di Maya, allora si to e che ha una sua funzione precisa in que-
riorienta ed inverte il percorso e va da Aries sto progetto di vita, e sarà di aiuto cercare di
a Pisces passando per Taurus. Ecco perché comprendere i 7 raggi, che sono i 7 Rishi, i 7
l’astrologo del futuro deve essere un intuiti- Sanat Kumara da cui la Vita fluisce, e come
vo, perché deve riuscire a vedere in che pun- i 7 raggi si manifestano attraverso le 12 co-
to della Ruota staziona l’uomo e che tipo di stellazioni e attraverso i pianeti che reggono
percorso sta compiendo. Non esiste un se- queste costellazioni, perché è attraverso le
gno particolare o un punto preciso dove l’uo- costellazioni e i pianeti, che in sinergia tra loro
mo effettua questa inversione, perché anche danno origine alla dualità a noi necessaria,
questa inversione è apparente. Per potere che i 7 raggi si manifestano in noi e nell’Uma-
capire bisogna fare una distinzione tra il Sole nità, e tutto al fine di una nostra evoluzione e
fisico (personalità), il Cuore del Sole (anima), della vita stessa.
e il Sole Spirituale (vita), perché è quando Maria Grazia Barbieri
l’anima diviene responsiva al Cuore del Sole
che avviene l’inversione di percorrenza dei
segni sulla Ruota e non rispetto al Sole fisico,
Curriculum: Maria Grazia Barbieri nasce nel 1960 a Modena e dopo studi liceali trascorre alcuni anni ad approfondi-
re la lingua inglese e l’astrologia viaggiando in Europa e in Oriente. Durante la permanenza in Oriente l’interesse per
la scienza astrologica diviene più profondo e consapevole. Poi l’incontro con Massimo Rodolfi la porta in contatto con
lo studio del raja-yoga e dà inizio a dieci anni di profondo lavoro di trasformazione di sé e di studio dell’esoterismo.
Per alcuni anni approfondisce l’interesse per le discipline psicofisiche orientali presso una nota scuola bolognese,
acquisendo conoscenza ed esperienza nella pratica dello shatsu, dell’aromaterapia e della riflessologia. Nel presente
il suo impegno è di diffondere con dedizione i fondamenti dell’esoterismo e la conoscenza dell’astrologia esoterica
attraverso seminari e conferenze. Inoltre segue e coordina le molteplici attività dell’associazione culturale Atman, di
cui è punto di riferimento a livello organizzativo.
27

Il Sentiero Iniziatico
Curatore: Massimo Rodolfi
DAL SENTIERO DEL DOLORE
AL SENTIERO DELLA PROVA
La nostra consapevolezza della vita si basa
in realtà su una serie di ipotesi, spesso dif-
ficilmente verificabili, che accettiamo come
fondamento provvisorio, fino al prossimo
cambiamento di “certezze”. Non mi preoc-
cupo quindi più di tanto del fatto che quello
che sto per dire sia difficilmente verificabile,
anche perché in definitiva è irrilevante. Teorie
non “ortodosse” a volte sembrano meglio
spiegare la concatenazione di una determina-
ta serie di eventi della nostra esistenza. Al di
là delle interpretazioni, però, la vita ci rimanda
sempre alla nostra responsabilità, quindi, in-
vece di essere anche laicamente dogmatici,
faremmo meglio a verificare nei fatti quanto
asseriamo, in modo da rimanere più aderen-
ti a ciò che effettivamente è presente nelle
nostre vite.
Detto questo, potremmo discutere sul fat-
to che undici milioni di anni fa i Signori della
Fiamma, venuti da Venere, abbiano dato ini-
zio all’umanità senziente, oppure no... In pra-
tica, però, possiamo rilevare che l’umanità ha
vissuto nel corso della sua storia, sviluppatasi
in undici milioni di anni come si ritiene esote-
ricamente, o meno, come si ritiene ufficial-
mente, alcune tappe significative. Queste
tappe segnano tre momenti fondamentali
dell’evoluzione umana. La prima durante la
quale l’uomo primitivo ha vissuto una lunga
fase di sperimentazione di una vita basata su-
28
gli istinti e la sopravvivenza. Questa fase eso-
tericamente viene attribuita al periodo della
mitica civiltà di Lemuria, perita in grandiose
catastrofi legate all’elemento terra. Con la
nascita di civiltà più complesse, l’umanità
ha potuto sperimentare la dimensione delle
sue emozioni, passioni e sentimenti: questa
fase esotericamente coincide con la civiltà di
Atlantide, perita per immani catastrofi legate
all’elemento acqua. Infine si ha la storia più
recente, quella che conosciamo dai banchi di
scuola, che ci racconta di un’umanità che si
vanta di usare la mente. Pare che questa civil-
tà debba perire grazie all’elemento fuoco...
L’umanità nella sua evoluzione starebbe quin-
di sviluppandosi attraverso la sua esperienza,
formando progressivamente i veicoli adatti
alla sua manifestazione. L’uomo primitivo
sperimenta per lungo tempo gli istinti, pla-
smando così in modo adeguato, attraverso la
risposta agli stimoli ambientali, il suo corpo
fisico/eterico, lo strumento più denso che la
coscienza usa per essere nella vita. Comple-
tando questo processo, l’uomo va incontro
alla possibilità di interazioni più complesse,
che fanno risuonare altri spazi di materia-co-
scienza. Come il bambino che appena nato
esprime quasi solo bisogni fisiologici, così fa
l’umanità, che crescendo, poi, comincia ad
esprimersi e a reagire anche con modalità che
sono sempre più senzienti. In questa fase si
sviluppa il cosiddetto corpo astrale, che è il
veicolo utilizzato dalla coscienza proprio per
sperimentare emozioni e sentimenti. Non si
deve ritenere che il genere umano oggi sia
poi così intelligente e mentale come spesso
si vorrebbe credere. L’emozione incontrollabi-
le ha ancora un ruolo determinante nella vita
umana, anche se è innegabile che l’umanità
attuale sta iniziando ad esprimersi, sempre di
più, in maniera razionale. Certo è che il cam-
mino verso la vera intelligenza (da intelligo,
scelgo tra) è ancora lungo, ma le basi princi-
pali sono fondate. Questa fase corrisponde
allo sviluppo del corpo mentale, il veicolo più
elevato della personalità umana, quello che
con la sua intelligenza ha il compito di coor-
dinare e sintetizzare l’intera coscienza perso-
nale.
Nella storia di tutte le civiltà, però, troviamo la
descrizione delle vite di esseri che ci riman-
dano a possibilità più elevate. Grandi saggi,
santi, incarnazioni divine, sono figure che ci
introducono alla possibilità di superare i limiti
comuni della personalità umana. La semplici-
tà del loro messaggio, come “ama il prossi-
mo tuo come te stesso”, in realtà sottende
una profonda complessità di realizzazione.
Enunciazioni come quelle fatte da Buddha,
“esiste la sofferenza, l’attaccamento è la sua
causa e con rette pratiche può essere supe-
rata”, presuppongono, per essere realizzate,
di avere sperimentato tutto ciò che un essere
umano può sperimentare. Questi esseri poi
non hanno fatto mere enunciazioni teoriche,
ma hanno dimostrato con la loro vita la pos-
sibilità concreta di realizzare le loro afferma-
zioni. Gesù, per esempio, ci ha mostrato in
pratica come accedere al Regno dei Cieli,
una condizione di vita basata sull’innocuità e
la reciprocità. In realtà egli ci ha prefigurato
la tappa successiva che tutta l’umanità ha
dinanzi, praticabile anche oggi da tutti coloro
che sono pronti a compiere questo salto evo-
lutivo. Questa possibilità si basa sul fatto che,
oltre alle tre dimensioni citate, fisica, astrale
e mentale, e oltre ai quattro regni di natura
conosciuti comunemente, esiste un’altra di-
mensione possibile, che esotericamente è
considerata il quinto regno di natura, o del-
l’anima.
Tutti gli esseri sono spirito che si manifesta
come anima e personalità, ma è solo l’evolu-
zione che ci permette di svelare progressiva-
mente quello che siamo in essenza. L’espe-
rienza accumulata in miriadi di incarnazioni ci
consente, dopo avere plasmato nel tempo
i nostri corpi (fisico, emotivo e mentale), di
nutrire in noi l’anima. È quest’ultima che ci
fa rinascere nel Regno dei Cieli, rendendoci
simili a tutti coloro che nei millenni hanno di-
mostrato questa possibilità. Il lungo cammino
che conduce il pellegrino al desiderio di ricer-
care il tempio della sua anima viene definito
sentiero del dolore. Infatti, quello che in san-
scrito si chiama karma, o legge di causa ed
effetto, per lunghe epoche agisce in modo
assolutamente meccanico, lasciando in toto
agli effetti dell’esperienza, percepita attraver-
so gioia e dolore, il compito di creare le ri-
sposte consapevoli dell’essere nei confronti
dell’ambiente. Uccido e vengo ucciso, rubo
e sono derubato, faccio il bene e bene mi
torna. Non c’è punizione o premio, ma legge
di natura che manifesta se stessa in ogni di-
mensione della vita. L’esperienza stessa però
forgia i nostri corpi, perfezionandoli sempre
più, rendendoli maggiormente idonei alla
manifestazione dello spirito che noi siamo.
Quando un adeguato corpo fisico si trova a
sostenere un corpo emotivo sufficientemen-
29
 te integrato anche con quello mentale, allora significa seguire il sentiero che il Cristo ci ha
Psicologia esoterica
può iniziare il sentiero della prova. L’aspirante illustrato con la sua esistenza, dalla nascita a Curatore: Paola Spada
sul sentiero lo seguirà per dodici incarnazioni, Betlemme fino alla resurrezione e ascensio-
lungo tutto il ciclo zodiacale, fino a quando, ne al Cielo, passando per la croce. Ogni es-
colui che cerca il senso della vita nel cuore sere umano, una volta compiuto tutto il suo
dell’anima sua, si troverà dinanzi alla porta del percorso di vita nel seno dell’umanità, si pre-
tempio, là dove comincia il sentiero iniziatico.
Nel periodo che precede la rinascita è forte il
senta alla porta del Tempio che si trova sul-
la vetta della montagna. Bussa, affinché gli
LA NUOVA PSICOLOGIA
desiderio inconsapevole di “ritornare a casa”. venga aperto, così che anch’egli, come ogni
L’uomo non trova più completa soddisfazio- figliuolo di uomo, possa avere parte nel Re- La psicologia moderna è in un vicolo cieco: sottoposto e la via da seguire. Questo pre-
ne nelle cose del mondo e si spinge sempre gno. E così innegabilmente avviene per ognu- le varie scuole hanno dato enormi contributi zioso aiuto indirizzerà l’uomo verso i suoi
oltre nel suo bisogno di sperimentare: è nel no, perché gli archetipi che il Maestro Gesù ci alla conoscenza dell’uomo nei suoi meccani- punti di forza, dopo aver individuato quelli
mondo ma non è più del mondo. Grande è la ha mostrato, permettendo l’incarnazione del smi istintivi, nel suo rapporto con l’inconscio di debolezza, e aprirà la strada all’intuizione,
tensione che viene percepita in questa fase Cristo, sono, come Egli ci ha detto, la Via, la e con l’ambiente esterno, ma ancora non che è la comprensione sintetica ed immedia-
dell’esistenza. Giorno dopo giorno l’aspiran- Verità e la Vita. Non è un privilegio riservato esiste una psicologia che abbia per oggetto ta della verità quale esiste in essere, il vero
te sul sentiero vive la sua conversione, che a pochi eletti percorrere il cammino che con- l’anima. linguaggio dell’anima che mette in contatto
altro non è se non il riorientare tutte le forze duce dal cortile del Tempio al Sancta Sancto- Psicologia significa infatti “studio dell’ani- con la “nube di cose conoscibili” di cui parla
della sua coscienza ad un unico scopo, la co- rum, ma il retaggio dell’umanità intera, che, ma”: peccato però che pochi sappiano cos’è Patanjali, in modo da farla precipitare nella di-
noscenza di sé e della vita. Egli però in que- avendo le sue radici in quell’Albero della Vita realmente l’anima. L’anima è il Cristo in noi, mensione materiale, con il suo potenziale di
sto processo viene tentato continuamente, da cui mangiarono Adamo ed Eva, non può l’aspetto qualità che scaturisce dal rapporto buono, bello e vero.
perché ogni possibile causa, messa in moto far altro che sospingersi innanzi sul cammino tra Vita e Materia, ovvero tra il Padre e la Ma- Per comprendere le basi di questa nuova psi-
anche in un remoto passato, che ancora non della conoscenza del bene e del male, finché dre: ogni forma infatti incarna una vita che si cologia occorre premettere alcuni concetti
abbia dispiegato tutti i suoi effetti, ogni più tutti i frutti non saranno giunti a maturazione. esprime come coscienza. Dal seno del Padre fondamentali, che i ricercatori dovranno ac-
piccola capacità di nuocere alla vita che anco- Il figliuol prodigo deve a lungo peregrinare, entrano in manifestazione gruppi di monadi, cettare come ipotesi.
ra nasconde nelle profondità del suo essere, prima di potere tornare nella casa del Padre, i scintille di fuoco, che si calano nella materia La prima di queste è che esiste una sola Vita,
inizia letteralmente a venire alla luce per es- luoghi del suo viaggio varieranno infinite vol- e la fecondano, attraverso miriadi di forme che si esprime tramite sette qualità o aspet-
sere compresa e trasmutata, perché l’anima te, ma alla fine ognuno di noi, prodigo figlio ed esperienze giungono ad individuarsi in un ti basilari. Queste sette qualità sono i sette
non può crescere gravata da simili pesi. della vita, tornerà di sicuro là dove tutto ha essere umano, la cui forma è soggetta alle raggi, che infondono la loro Vita alle forme e
Il crogiuolo del sentiero iniziatico completerà avuto inizio. energie del Padre o aspetto vita in lui, del danno al mondo della forma significato, legge
poi questo processo in maniera definitiva, li- Massimo Rodolfi figlio o anima, del corpo mentale, astrale e ed impulso a evolvere. Occorre anche sape-
berando l’uomo da ogni ignoranza e causa di fisico nonché della personalità integrata. Poi, re che vita, qualità, apparenza, ossia spirito,
sofferenza. Realizzare questo proposito però in virtù dell’esperienza e del gioco tra spirito e anima e corpo costituiscono tutto ciò che
materia, la consapevolezza si eleva e l’anima esiste. Tutta la manifestazione è protesa nel
Curriculum: nato in provincia di Modena nel 1955, si interessa molto giovane di filosofie orientali, arti marziali, psi- giunge in manifestazione. Lo scopo più nobi- conformarsi al Piano che è radicato nella co-
cologia e terapie alternative, pur continuando un tradizionale percorso formativo che lo porta a laurearsi in Storia le al quale un uomo possa dedicarsi è nutrire scienza delle sette Vite, che sono coscienza,
contemporanea all’università di Bologna. Nel 1984 inizia a tenere corsi di raja yoga ed esoterismo, per arrivare nel
la propria anima e cercare di portarla in mani- esprimono sensibilità e qualità e producono
1994 a fondare l’associazione Atman, che ha lo scopo di studiare e diffondere queste antiche conoscenze. Dal 1992 si
dedica interamente alla pratica della terapia esoterica, che consiste nell’analisi e nel riequilibrio dei centri energetici, festazione traendola dallo stato potenziale in ciclicamente il mondo manifesto, operando
o di coscienza, dell’essere umano. Sulla base di questo vissuto e con l’intento di mettere a disposizione degli altri gli cui si trova. insieme in unione e armonia. Ogni Vita di
strumenti acquisiti con questa esperienza, nel 1996 fonda Energheia, la prima Scuola italiana per Terapeuti esoterici.
La nuova psicologia contribuirà a far com- raggio si esprime poi attraverso un pianeta
Nel 2006 fonda la Draco Edizioni, casa editrice che vuole diffondere in termini moderni l’antica saggezza esoterica,
di cui questa rivista è la prima diretta emanazione. prendere all’uomo le varie influenze a cui è sacro, qualificando ogni forma.

30 31
 L’umanità è un’espressione della vita di Dio, e
ogni uomo è caratterizzato da una delle sette
forze di raggio, poiché la sua anima appartie-
ne ad un raggio che ne determina le qualità,
e anche la personalità è qualificata dai raggi,
così come la monade, che è l’aspetto spiri-
tuale più elevato, il Padre in noi.
Il metodo di sviluppo per l’umanità è l’espres-
sione e la realizzazione del sé. Quando que-
sto processo giunge a compimento si espri-
me l’Unico Sé, e la realizzazione è raggiunta,
Dio è rivelato come qualità del mondo mani-
festo e come Vita sottostante all’apparenza e
alla qualità. Le sette vite di raggio sono consi-
derate come espressione della vita una, e la
diversità scompare nella visione dell’Uno.
Infine il metodo usato per conseguire tale
realizzazione è l’esperienza, che inizia con
l’individualizzazione e si conclude con l’inizia-
zione, producendo fusione ed espressione
perfette di Vita – Qualità – Apparenza. Per
Vita si intende lo Spirito, l’energia del Padre,
il primo aspetto della Divinità causa e fonte
di tutta la manifestazione; per Apparenza si
intende la materia, la forma, che è la Madre;
Qualità esprime invece il Figlio, il Cristo posto
in essere dal rapporto fra spirito e materia.
Per effetto dell’evoluzione questi tre aspetti
si sintetizzano nella coscienza. Per compren-
dere meglio l’argomento possiamo pensare
all’uomo come espressione di una vita che
appare, esprime qualità e lentamente diventa
consapevole del processo e del fine, via via
che la coscienza diventa simile a quella della
Divinità.
Ogni uomo è qualificato dall’energia di sei
raggi, uno per la monade, che è l’aspetto Vita
o Padre in noi, uno per l’anima, che è il Figlio,
uno per la personalità integrata e tre raggi su
fisico, astrale e mentale. Studiando le influen-
32
ze delle qualità che ogni raggio determina
sarà possibile stabilire le attitudini, i comples-
si e le inibizioni di ogni uomo in modo vera-
mente scientifico.
Quando si comprenderà la vera natura dei
raggi e la loro influenza sull’umanità nell’espri-
mere i sette tipi di uomini, sarà possibile com-
prendere meglio la natura umana. Questa è la
vera scienza esoterica. Si capiranno gli effetti
dei raggi sulle forme che plasmano e a cui
infondono energia, e questo permetterà un
corretto metodo di educazione e sviluppo
dell’uomo. Da qui la possibilità di sviluppare
una psicologia più accurata e vera, e una nuo-
va scienza della cultura umana.
Il raggio predispone l’uomo a determinati
fattori di forza o debolezza e ne costituisce
il principio di limitazione, pur dotandolo di
certe facoltà, ne controlla inoltre le modalità
dei rapporti con gli altri uomini, ed è la causa
determinante delle sue reazioni nella forma
ad altre forme, gli conferisce caratteristiche
e qualità, la tonalità sui tre piani della perso-
nalità e ne modella l’aspetto fisico. Quando,
per effetto dell’evoluzione, l’anima domina
la personalità, affioreranno le qualità che ca-
ratterizzano l’anima, predisponendo l’uomo a
determinate attività.
L’anima, o angelo solare, è una duplice com-
binazione di energie, quelle dell’amore e del-
la volontà o proposito: quando dominano la
mente producono l’uomo perfetto, illustrano
il problema dell’uomo, ne indicano la meta,
giustificano e spiegano l’energia dell’illusione
ed infine additano la via dello sviluppo psico-
logico che porta l’uomo all’unità attraverso il
dualismo.
La psicologia esoterica prende inoltre in esa-
me i vari stadi dello sviluppo dell’anima da
quando emerge in manifestazione, imponen-
do la sua energia alla personalità, liberando portando sollievo ai numerosi problemi uma-
progressivamente dall’illusione (perché la ni. La sua utilità sta nel fatto che accentua il
mente dapprima imprigiona, ma alla fine li- rapporto dell’unità con il tutto sia con l’am-
bera), a quando giunge all’iniziazione, che è biente sia con i simili, studia le doti dell’uo-
l’ingresso in un mondo più ampio attraverso mo e l’apparato di contatto e cerca la giusta
l’espansione di coscienza, fino al massimo integrazione e coordinazione rendendo l’indi-
compimento che produce il Maestro di Sag- viduo capace di vivere in modo utile e profi-
gezza libero dalle limitazioni dell’individuo. In cuo per il servizio. L’immaginazione creativa
questo processo il raggio della personalità porterà alla luce molte cose nuove che con-
viene assorbito da quello dell’anima, e tutti i tribuiranno a risolvere i problemi di scissione
poteri sono colorati dal raggio dell’anima; con che causano i complessi moderni, i problemi
il tempo il raggio dell’anima comincia a fon- di integrazione e quelli dovuti a ereditarietà,
dersi con quello della monade fino all’iden- di razza o di famiglia.
tificazione completa. Quindi sarà importante Quando gli psicologi capiranno meglio il pro-
determinare il livello evolutivo dell’uomo per posito creativo dell’umanità tutti i problemi
comprendere la sua situazione e favorirne saranno spontaneamente risolti, perché è
l’unificazione. innato nell’uomo capire l’uso dell’immagina-
Un ulteriore aspetto preso in considerazione zione creativa e del proposito diretto. Anche i
dalla psicologia esoterica è la reazione dei bambini trarranno vantaggio dall’utilizzo dello
sette tipi di raggio all’individuazione, così che sviluppo della fantasia e della capacità di scel-
se ne comprende l’impulso principale, la qua- ta, che aiuteranno a evocare l’immaginazione
lità innata e la tecnica di sviluppo. Anche in e la percezione della bellezza, e a scegliere
relazione all’iniziazione l’approccio sarà diver- con consapevolezza del movente, del mezzo
so a seconda del raggio, quindi avremo mo- e del fine.
dalità diverse di appropriazione dei veicoli da Se adeguatamente sviluppata e applicata, la
parte dell’anima. nuova psicologia riporterà all’uomo l’antica
Quando per effetto dell’evoluzione il servizio gioia di vivere, l’acutezza di spirito e la libera-
diventerà preminente avremo anche qui una zione da depressione e infelicità.
distinzione tra i metodi di servizio a seconda Paola Spada
dei tipi dei vari raggi.
Oggi la psicologia è ancora la scienza princi-
pale e può veramente salvare l’umanità ap-
Curriculum: Paola Spada nasce in provincia di Bologna nel 1964. Consegue il diploma di ragioniere e presta servizio
presso diverse biblioteche locali. Da sempre alla ricerca di strumenti che permettano di superare la sofferenza, soprat-
tutto psicologica, si interessa di filosofia, psicologia, storia comparata delle religioni, scritture sacre, meditazione,
espressione musicale e teatrale, ma è solo nel 1996, in seguito all’incontro con Massimo Rodolfi, che decide di dedi-
care la sua vita al servizio iscrivendosi ad Energheia, prima Scuola italiana di formazione per Terapeuti esoterici, da
lui fondata. Entusiasta di fronte alle reali possibilità di cambiamento che il Raja yoga offre, conduce dal 1998 corsi
introduttivi. L’esperienza accumulata conferma la validità di questo percorso di consapevolezza che porta l’uomo a
liberarsi dalla necessità di soffrire per identificarsi sempre di più con la sua natura divina. È con la gioia di offrire la
propria esperienza che insegna, attualmente, presso la sede di Energheia a Padova.
33

Le fiabe della Manu
Curatore: Manuela Baccin
LA FIABA DI UNA VITA
C’era una volta una fanciulla di nome Anna,
che viveva in una grande città. La sera, prima
di addormentarsi, aveva l’abitudine di sedersi
comodamente sul letto, chiudere gli occhi e
recitare piccole parole magiche.
Ma una notte accadde un fenomeno miste-
rioso; nel momento in cui pronunciò le parole
magiche si addormentò profondamente e sì
risvegliò su un’isola di nome Dulcis.
Dulcis è un’isola bellissima, dove il sole splen-
de sempre, le stelle sono così brillanti che co-
spargono di luce il manto del mare, e la ve-
getazione è lussureggiante, con fiori giganti e
piante dai colori celestiali che liberano nell’aria
un profumo inebriante.
Molto tempo era passato da quella notte e la
Fanciulla passava le giornate in beata serenità,
raccogliendo conchiglie, nuotando con i delfini
e divertendosi a giocare con loro.
Per Anna era un rito, al calar della sera, sdraiar-
si sulla spiaggia e parlare alle stelle. Ce n’era
una in particolare, la sua preferita, che ogni
sera brillava alta nel cielo. Era una coccola che
Anna si faceva ogni volta che volgeva lo sguar-
do verso il firmamento.
Una sera, mentre guardava incantata la luna
che illuminava la spiaggia, venne sorpresa da
un suono beatificante e nello stesso istante
vide tre figure uscire dalle onde: i loro capelli
scivolavano sull’acqua e le loro vesti si muove-
vano dolcemente alla brezza della sera. Leggia-
34
dre, le tre figure si avvicinarono alla Fanciulla e
si fermarono sospese nell’aria.
I loro corpi slanciati dalla pelle argentata erano
di una bellezza ancestrale, le labbra rosa pallido
dal disegno sereno facevano risaltare il colore
degli occhi, di un blu oltremare, che infondeva
sicurezza.
“Noi siamo le tre Ninfe, veniamo da un luo-
go che un giorno conoscerai. Mentre noi, cara
Anna, ti conosciamo da molto tempo”.
“Il tuo approdo su quest’isola è l’esito di molti
viaggi che hai compiuto, sei rinata più e più vol-
te, provieni da posti lontani, hai esplorato terre
a te sconosciute, per colmare il vuoto della tua
ignoranza, varcato deserti per conoscere la so-
litudine, ti sei inabissata nei mari torbidi della
tua coscienza, per affrontare le tue paure, e hai
navigato su acque dolci per riposare tra le brac-
cia della realtà.Adesso noi siamo qui perché tu
possa credere nelle terre e nei mari che sono
in te. Io mi chiamo Libera, lei è Audacia e lei è
Crea”.
La Ninfa Crea si avvicinò alla Fanciulla, pren-
dendola per mano e le disse: “Siamo state noi
a darti il nome Anna Grazia”.
La Fanciulla la interruppe dicendo: “Ma io mi
chiamo Anna”.
La Ninfa Libera rispose: “Sì, sappiamo tutto,
sappiamo che per molto tempo hai voluto chia-
marti solo Anna, ma è giunto il momento che
il tuo nome sia completo nella sua pienezza.
Vedi, il nome Anna vela l’essenza del suo si-
gnificato, che è grazia, e così il compimento
del nome Anna Grazia la sancisce rendendola
manifesta”.
Aggiunse la Ninfa Audacia: “Anna è il tuo pas-
sato, Grazia è il tuo presente, e Anna Grazia
è il tuo futuro. Adesso il tuo nome ha preso
la sua vera forma per poter trasmettere la sua
essenza”.
In quell’istante si alzò una brezza che acca-
rezzò dolcemente la Fanciulla, l’avvolse come
un manto, sollevandola da terra. La Fanciulla
si lasciò andare a quest’abbraccio puro e im-
palpabile, era immersa in una luce limpida di
un verde turchese, dalla quale fuoriuscivano
infinite piccole gocce dorate. Teneva gli occhi
chiusi e ad un certo punto si sentì separare dal
suo corpo vedendo se stessa immersa in una
nuvola di stelle, nella quale si muoveva con
grazia e armonia. Poi tutto si fermò in una pace
eterna e vide con chiarezza se stessa voltar-
si e incamminarsi per percorrere un sentiero
infinito senza confini. Il sentiero era un filo di
luce abbagliante, immerso in una luce ancora
più ardente e assoluta.
Quando si ridestò le rimase il ricordo e la sen-
sazione intensa di quella visione e, rivolgen-
dosi alle Ninfe, disse: “In me adesso c’è l’im-
mensità della vita e il mio cammino è perenne
nella luce”.
Le Ninfe presero per mano la Fanciulla e si av-
viarono verso il mare, dal quale emerse una pi-
ramide fatta di fiamme luminose, così intense
che sembravano di fuoco. La piramide si fermò
sulla superficie dell’acqua, immobile.
Mentre la Fanciulla era meravigliata di tanta bel-
lezza, la piramide incominciò ad aprirsi, come
un fiore che sboccia, e dall’interno fuoriuscì un
fascio di colore viola dal quale si sprigionarono
un’infinità di minuscole sfere che aprendosi
effondevano intensi bagliori che andavano dal
blu cobalto all’azzurro argentino.
Le Ninfe e la Fanciulla si tuffarono in mare e,
immergendosi, ella vide un mondo fantastico:
sotto la piramide emersa c’erano tante altre
piramidi, di varie grandezze e colori, che pulsa-
vano vita. Erano nella Città dei Sogni.
Ne esistevano quattro di città, quella dei Sogni
Terreni, dei Sogni Astrali, dei Sogni Mentali e
dei Sogni dell’Anima.
Le Ninfe ritenevano necessario sperimentarle
tutte e quattro.
Questo percorso avveniva in diverse vite, alla
fine delle quali si giungeva in un regno nuovo,
dove si raggiungevano nuove conoscenze e al-
tre nuove vite per raggiungere la realizzazione
della quintessenza.
La Fanciulla, accompagnata dalle Ninfe, rag-
giunse una piramide che si trovava separata
dalle altre, e che era la più piccola e si colorava
del riflesso del mare profondo.
La Fanciulla ora si trovava dinanzi alla piramide
e mentre era alla ricerca di un’entrata intravide
la sua immagine riflessa. A quel punto, incu-
riosita, allungò la mano e la vide scomparire
all’interno della piramide.
Sì girò verso le tre Ninfe cercando il loro assen-
so, ed esse annuendo risposero: “L’audacia è
il nettare della consapevolezza”.
E dopo aver pronunciato queste parole si allon-
tanarono svanendo tra le acque. La Fanciulla si
introdusse all’interno della piramide.
C’era un silenzio profondo. La Fanciulla si guar-
dava attorno, quando ad un tratto vide modifi-
carsi l’ambiente.
Erano una moltitudine di immagini una dietro
l’altra che cambiavano in continuazione veloce-
mente, fino a quando improvvisamente tutto
si arrestò.
35
 La Fanciulla, girando su se stessa, guardava
sbalordita quello che si era presentato ai suoi
occhi. Era sprofondata in un mondo del pas-
sato.
Lei era vestita da Principessa, era circondata da
servi e ancelle, un profumo d’incenso e spezie
inondava la stanza, le pareti erano adorne di
disegni dai colori vivaci che andavano dal blu
lapislazzulo al rosso corallo, al giallo deserto.
Sentendo un rumore alle sue spalle, ella si vol-
tò di scatto e vide un uomo seduto su un tro-
no. Anna gli si avvicinò e chiese: “Dove sono?
Chi sei? E perché mi trovo qui?”.
L’uomo sorridendole le disse: “Capisco, ma
vedi, sei stata tu a voler entrare nell’universo di
una tua vita precedente, e il perché lo sai solo
tu. Io posso solo dirti chi sono e dove ti trovi”.
“Ti trovi nell’antico Egitto sul quale io regnavo.
Il mio nome non è importante, ma cosa rap-
presentavo per te all’epoca, questo lo è. Tu
eri una principessa e stavi per diventare mia
moglie, cosa che non accadde perché allora
facesti un’altra scelta, quella del potere e del-
l’odio. Ma adesso attraverso l’esperienza hai
costruito le qualità necessarie per liberarti da
tutto ciò”.
In quell’istante la Fanciulla visse nuovamen-
te nell’animo l’odio e il bisogno di un potere
distruttivo che l’aveva allontanata dall’amore.
Provò una fitta al petto, sentì nel cuore sradi-
carsi una massa nera al cui interno c’era la sua
immagine che viveva ancora in quel tempo e
che cercava di distruggere la vita di adesso. Il
dolore divenne più acuto e insopportabile, a
quel punto Anna Grazia portò le mani al pet-
to e inginocchiandosi incominciò ad invocare
aiuto. In quell’istante la stanza riprese la sua
forma e tutto scomparve illuminandosi di una
luce violetta nella quale correvano pagliuzze
celestiali. Lei era avvolta da un velo trasparen-
36
te, fatto di luce iridescente, che la nutriva di
pace e di amore.
La Fanciulla si alzò, allargò le braccia tenendo
La scuola intende preparare al discepolato e al cammino iniziatico, fornendo gli strumenti teorici e pratici per focalizzare stabilmen-
fra le mani il velo, mentre lacrime di gioia scen- te la propria coscienza sul piano dell’anima, requisito fondamentale per poter operare nel campo della guarigione esoterica.
devano sul suo viso. Queste, cadendo a terra, Il programma, estremamente vasto, spazierà dalla conoscenza dei chakra, dell’aura, dei corpi sottili, al karma, alla psicologia eso-
terica, alla conoscenza e all’uso dell’energie di raggio. Un guaritore esoterico deve poter aiutare i suoi fratelli a far fluire l’energia
si dispersero nell’ambiente, trasformandosi in
dell’anima, fonte di ogni vera guarigione, e deve sapere come questo può avvenire in pratica. L’iscrizione alla scuola comporta una
piccoli universi che aleggiavano in aria colman- decisa scelta di vita nel senso della trasformazione del proprio sè inferiore e del servizio agli altri.
do la stanza. Chi non avesse questi precisi intenti sappia che non potrà essere accettato nella scuola, che sarà fra l’altro a numero chiuso.
La Fanciulla si trovò attorniata da un’infinità di La scuola è presente a Bergamo, Torino, Milano, Padova, Modena, Firenze, Roma, Taranto e Napoli
mondi, galassie, soli, lune, pianeti, comete… www.scuolaenergheia.it
era nell’infinito universo dell’amore.
Aprì gli occhi, era frastornata e intontita, le
sembrava che fosse passato molto, molto
tempo, invece era solo passato un battito del ASSOCIAZIONE
ATMAN
cuore.
Si guardò intorno, era tutto svanito, e capì che
non si trovava più sulla sua isola, ma in una più
Associazione per lo studio del Raja Yoga
grande, sorta dal mare dell’universo, la Terra.
Atman in sanscrito designa il vero sè dell’essere umano, lo spirito assoluto, Brahman, individualizzato nell’uomo. Il Raja yoga è la
Era trascorso parecchio tempo da quella espe-
scienza dell’essere che consente di dissipare il dolore e l’ignoranza, portando alla conoscenza di Atman attraverso pratiche di vita e
rienza e Anna Grazia era tornata nella sua città di meditazione sperimentate da millenni.
e alla sua vita. L’Associazione Atman è nata con lo scopo di diffondere la conoscenza e la pratica del Raja yoga e di tutte quelle tradizioni esoteri-
che che hanno come finalità il perfezionamento dell’uomo nel suo complesso.
Una sera d’estate, come tante altre, stava
rientrando verso casa, spensierata. Cammina- www.associazioneatman.biz
va lungo la strada trafficata e attorniata da una
gran confusione, con un’infinità di rumori, con
gente che correva indaffarata, ognuno isola-
to… come se vivesse nella propria isola. La Draco Edizioni, l’associazione Atman
In mezzo alla folla, di fronte a lei vide avanzare e la scuola Energheia sostengono l’opera di
un ragazzo. Si incrociarono e i loro occhi si se- queste associazioni di solidarietà.
guirono fino all’ultimo, arrivando a darsi le spal-
le. Anna Grazia si girò e continuò a guardarlo,
mentre lui proseguiva ancora il suo cammino, HEWO
finché ad un certo punto lui si fermò e, volgen- www.hewo-modena.it
dosi indietro, cercandola con gli occhi, la vide.
Attiva in Etiopia ed Eritrea
Si sorrisero, l’uno andò verso l’altro, e tutto in-
torno a loro, il frastuono, i pensieri della gente,
la velocità del quotidiano fu soffocato dal loro e OMEO BON BON
sentirsi… erano nella loro piccola isola, immer-
www.dracoedizioni.it www.csvferrara.it/articolo.php
sa in un’isola immensa, quella della vita.
email deva@dracoedizioni.it Attiva in Madagascar
E vissero…
Manuela Baccin
La prima rivista esoterica on-line: www.ildiscepolo.it
info@ildiscepolo.it