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Giuliano Kremmerz, l'esoterista dimenticato

Carmine Pescatore Non si comprende davvero perch Portici continui a trascurare il fatto di aver dato i natali ad un personaggio considerato unanimemente come uno dei maggiori studiosi ed iniziati di occultismo a cavallo di due secoli. Ciro Formisano, che scelse per s il nome di Giuliano Kremmerz, nacque infatti nella citt vesuviana l8 aprile 1861 da Michele Formisano, assistente di lavori stradali e Gaetana Argano, una ragazza di facloltosa famiglia. Il nome datogli fu in onore del Santo patrono di Portici che, dopo sedici anni senza figli, aveva benedetto lunione della coppia, che abitava in via Parrocchia, attuale via Bellucci Sessa. Dopo uninfanzia tranquilla, il giovane complet gli studi laureandosi in lettere allUniversit di Napoli e cominciando ad insegnare storia e geografia presso un ginnasio di Caserta. In seguito, su consiglio dei genitori, spos Anna Petriccione, figlia minore del ricco industriale Luigi (famoso per la sua onest e filantropia, a cui intestato lomonimo Istituto industriale di San Giovanni a Teduccio. Le nozze vennero celebrate a Portici il 15 agosto del 1887 e gli sposi andarono a vivere in un appartamento accanto alla chiesa di S. Ciro, nella omonima piazza della citt. Ma il lavoro di insegnante non rendeva soddisfatto di s Formisano, che si dallinfanzia era stato fortemente attratto verso le scienze occulte dallanziano Pasquale de Servis, un filosofo ermetico e conoscitore di alta magia,, affettuosamente ospitato nella stessa abitazione della famiglia Formisano. Il quale espresse subito la sua simpatia per il giovane sino a diventarne maestro. Di lui si diceva che fosse appartenuto un misterioso centro esoterico-massonico di cui aveva fatto parte. Tra gli altri, Edward Bulwer-Lytton, uomo politico ed autore del romanzo Gli ultimi giorni di Pompei e Zenoni, in cui si celano i suoi interessi fuori del comune. Da parte sua, Giuliano Kremmerz non dir mai nulla del suo misterioso precettore, lo identificher sempre con il nome di Izar. Lasciato linsegnamento, dopo una fallimentare esperienza imprenditoriale legata allapertura di uno studio di fotoincisioni, , lo studioso porticese divenne corrispondente da Napoli del Giornale di Sicilia, per poi lasciarlo a causa di un violento diverbio con un collega che derideva i suoi interessi cos poco usuali. Interessi coltivati ed accresciuti in durante gli anni lontani da casa, in maniera ancora enigmatica. Nel dicembre del 1888 part infatti per lUruguay, dove, lavorando come insegnante cer invano di mantenere la famiglia accresciutasi di due nuovi nati, ma alcuni seri biografi sostengono che abbia in realt trascorso quei cinque anni a Marsiglia, in Francia, dove si faceva scalo prima di giungere a Montevideo. Le rare lettere inviate alla moglie dal Sudamerica, secondo alcuni erano spedite da un amico residente in quel paese doltreoceano. In quel lustro, la famiglia Formisano ricevette solo un po di corrispondenza ma mai un serio sostentamento economico. Eppure alcuni sostengono lesatto contrario: vale a dire il ritorno a

Portici dellermetista dopo aver fatto fortuna allestero. Il dibattito tuttora aperto; ad ogni modo i fatti che seguirono sono gli unici comprovati e partono dal 1883, anno in cui Kremmerz torn a casa e poco dopo ebbe la triste notizia della morte del suo maestro Pasquale de Servis-Izar, che riposa nel cimitero di Portici. A partire da quel momento la fortuna cominci ad arridere allo studioso porticese che avevo accumulato qualcosa anche nel contatto con circoli esoterici e massonici organizzando e provando con eccellenti esiti il suo sistema iniziatico di magia terapeutica e spirituale che prevedeva u nuovo modo di porsi nei confronti della natura, facendone una regola di vita e in seguito producendo una esperienza mistica che segnava la trasformazione delladepto. Nel 1885 lasci Portici per andare a vivere a Napoli, in un grande appartamento nella zona della ferrovia e gettare le basi per un nuovo ordine iniziatico, ma aperto a tutti: la Fratellanza di Myriam. Una delle sedi della societ era nellallora nuovo ed elegantissimo viale Elena. In seguito, un ennesimo tracollo economico lo costrinse a cambiare ancora casa e sceglierne una pi modesta al Vomero. Per sbarcare nuovamente il lunario Kremmerz cominci a lavorare come impiegato presso la casa editrice Detken e Rocholl di Napoli, che aveva sede in piazza del Plebiscito. Lo stipendio non era alto ma quel lavoro gli permetter di diffondere per la prima volta su stampa i suoi insegnamenti e le sue idee: prima con un periodico ancora oggi ricordato, 2Il Mondo Secreto e in seguito con libri di ermetismo e magia, scritti quasi tutti di notte per via del silenzio che gli conciliava la concentrazione. Una volta diede alle fiamme unopera sui tarocchi, mentre era gi in stampa per la pubblicazione. Nel 1907 si trasfer (con dispiacere perch amava la sua terra dorigine), a Ventimiglia; era stanco di polemiche e calunnie sul suo operato, diffamazioni particolarmente odiose per un uomo ricordato da tutti i suoi conoscenti come scherzoso, affabile, il gradi di migliorare e guarire, sempre assolutamente gratis, la salute di tantissime persone con terapie che toccavano lerboristeria, lomeopatia, sino alla magia evocativa sino alla magia evocativa di forze benefiche, per mai in contrasto con le normali cure mediche. Fra laltro ammise in seguito di aver dovuto sospendere il periodico Il Mondo Secreto per gli attacchi continui degli esoteristi dlite e della massoneria. Storicamente gli studi compiuti dal Kremmerz partono dalla magia misterica dellantica Grecia e giungono sino al neoplatonismo rinascimentale, fornendo una coraggiosa e affascinante sintesi tra occultismo, alchimia, astrologia, cabala. La medicina ermetica e la magia naturale della Fratellanza di Myriam non volevano sostituirsi a quella tradizionale, ma coadiuvarle mediante la sollecitazione ed il risveglio di forze dentro e fuori la dimensione umana. Secondo questo insegnamento, ogni medico aveva quindi fra le sue missioni quella di essere un sacerdote, di riuscire, tramite apposite tecniche a infondere parte del suo fluido vitale allinferno che ne manca, anticipazione questa della moderna medicina psicosomatica in quanto Kremmerz ogni malato pu trovare anche il miracolo della guarigione da se stesso ed accogliere la resurrezione della ragione dopo il miglioramento fisico. Nessun miracolo, ma la cura in contemporanea di corpo e di anima. Daltronde, significativo come il termine ermetismo faccia riferimento ad Ermete, il messaggero degli Dei che portava come emblema il Caduceo, simbolo ancora oggi diffusissimo sulle insegne delle farmacie e degli enti sanitari, che mostra due serpenti avvolti attorno ad un bastone, a figurare lequilibrio tra due polarit opposte, e quindi alla guarigione di corpo ed anima.

Le intenzioni delloccultista porticese erano quelle di fornire ai suoi adepti una strada non pi fornita dalle religioni millenarie, divenute talmente politicizzate e profanizzate, da aver perso e fatto perdere ai fedeli il senso del sacro. Una via che portasse per gradi allelevazione necessaria per creare un uomo nuovo, sensibile e quindi iniziato ad uno stato di risveglio fisico, psichico e spirituale. La sua magia (da lui chiamata Scienza dei Magi, in riferimento anche ai re astrologi che vennero guidati a Cristo dalla cometa), si connette quindi ad una tradizione millenaria da svelare a quanti ne fossero degli, ma (e qui sta il grande apporto dello studioso), spiegata con chiarissimi intenti divulgativi come dimostrano tutte le sue opere; volumi davvero fondamentali perch fra i pochi ricchi di contenuti e facilmente leggibili da chiunque voglia comprendere le cosiddette Scienze Occulte. Molti confratelli e vecchi amici del Kremmerz divennero per questo preciso motivo suoi nemici giurati, tra i quali lavvocato Giustiniano Lebano, di Torre Annunziata, anchegli discepolo di Izar e il duca don Leone Caetani di Sermoneta da Roma. Le ostilit e lamarezza, causatagli da altri studiosi, lo costrinsero a trasferirsi a Bari e nel 1911 in Francia, a Beausoleil, presso Montecarlo, dove il 7 maggio del 1930 si spegner addolorato per aver saputo di alcuni esponenti del suo ordine che facevano sfoggio dei gradi conseguiti. Pochi giorni prima della sua morte il suo amico e segretario Jean Brenniere, gli confid di aver sognato una bara, Kremmerz gli disse che avrebbe fatto lo stesso sogno, Kremmerz gli disse che avrebbe fatto lo stesso sogno con maggiori particolari e la notte seguente il giovane francese sogn ancora una bara, ma stavolta con dentro il suo maestro.

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