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LARN
Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione Italiana
Viale Zara, 129/A 20159 - Milano Tel. +39 02 39305 967 eMail: info@sicseditore.it Web: www.sicseditore.it Copyright 2012 by SINU - Societ Italiana di Nutrizione Umana, www.sinu.it. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questa pubblicazione pu essere fotocopiata, riprodotta, archiviata, memorizzata o trasmessa in qualsiasi forma o mezzo - elettronico, meccanico, reprografico, digitale - se non nei termini previsti dalla legge che tutela il Diritto dAutore. Per altre informazioni contattare SINU allindirizzo: Via della Mattonaia, 17 50121 - Firenze (Italy) Fax +39 055 2462 270 eMail: info@sinu.it
INDICE
Comitato promotore e gruppi di lavoro Autori Avvertenza Parte generale introduttiva Cosa rappresentano i nuovi LARN? Come sono stati organizzati i lavori per la revisione dei LARN? Quali sono le classi det e i corrispondenti pesi esemplificativi? Come sono stati individuati i diversi valori di riferimento per la dieta? Come sono stati ricavati per estrapolazione i valori per let evolutiva? Come possono essere utilizzati i LARN in nutrizione umana e in dietetica? Bibliografia Tabelle di sintesi Fabbisogni energetici et evolutiva Fabbisogni energetici nelladulto: maschi Fabbisogni energetici nelladulto: femmine Proteine: AR e PRI Lipidi: SDT, AI e RI Carboidrati e fibra alimentare: SDT, AI e RI Vitamine: PRI e AI Vitamine: AR Vitamine: UL Minerali: PRI e AI Minerali: AR Minerali: UL Acqua: AI Etanolo: concetti guida Composti biofunzionali: concetti guida Standard quantitativi delle porzioni 4 6 8
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25 26 27 28 30 32 34 36 38 40 42 44 46 49 49 50
LEGENDA: AR=fabbisogno medio; PRI=assunzione raccomandata per la popolazione; AI=assunzione adeguata; RI=intervallo di riferimento per lassunzione di macronutrienti; UL=livello massimo tollerabile dassunzione; SDT=obiettivo nutrizionale per la prevenzione.
COMITATO PROMOTORE Carlo Cannella , Giovannangelo Oriani, Gianni Tomassi GRUPPO DI COORDINAMENTO Furio Brighenti, Giulia Cairella, Amleto DAmicis, Andrea Ghiselli, Catherine Leclercq, Marisa Porrini, Laura Rossi, Luca Scalfi GRUPPI DI LAVORO Energia Coordinatore: Luca Scalfi Laura Censi, Maurizio Marra, Claudio Maffeis, Pierluigi Pecoraro, Angela Polito, Andrea Strata, Anna Tagliabue Proteine Coordinatore: Laura Rossi, Costantino Salerno Giulia Cairella, Fabio Galvano, Maria Gabriella Gentile, Livio Luzi, Luca Scalfi, Laura Scarino, Mauro Zamboni Lipidi Coordinatore: Alessandra Bordoni, Pierluigi Biagi Claudio Galli, Giovanni Lerker, Elena Orban, Laura Pizzoferrato, Angela Rivellese, Cristina Scaccini Carboidrati Coordinatore: Furio Brighenti Rita Acquistucci, Marina Carcea, Rosalba Giacco, Gabriele Riccardi, Sabina Sieri Vitamine liposolubili Coordinatore: Giuseppe Maiani Nicol Merendino, Patrizia Riso, Isabella Savini, Mauro Serafini Vitamine idrosolubili Coordinatore: Luciana Avigliano Giulia Cairella, Francesca Garbagnati, Domenica Taruscio, Stefania Ruggeri, Isabella Savini, Paolo Simonetti Minerali macro e iodio Coordinatore: Pasquale Strazzullo Fabrizio Aghini Lombardi, Marina Carbonaro, Catherine Leclercq, Giuseppe Mossetti, Alessandro Pinto, Luca Scalfi, Alfonso Siani
Il presente documento la sintesi prefinale dei LARN e contiene dati messi a disposizione per commenti e osservazioni (vedi Avvertenza).
Minerali micro Coordinatore: Giuseppe Rotilio, Luisa Rossi Salvatore Ciappellano, Ginevra Lombardi Boccia, Elena Mengheri, Laura Rossi Acqua Coordinatore: Nino Battistini Hellas Cena, Anna Maria Giusti, Gianni Pastore, Angelo Pietrobelli, Carla Roggi Etanolo Coordinatore: Andrea Ghiselli Alessandro Casini, Mauro Ceccanti, Carlo La Vecchia, Valentino Patussi, Emanuele Scafato, Francesco Violi Fonti alimentari Coordinatore: Catherine Leclercq Marika Ferrari, Luisa Marletta, Maria Parpinel, Stefania Sette, Aida Turrini Standard quantitativi delle porzioni Coordinatore: Simonetta Salvini Augusta Albertini, Annamaria Carcassi, Valeria del Balzo, Raffaela Piccinelli, Paola Porcella, Umberto Scognamiglio, Giovanna Turconi Composti bioattivi Coordinatore: Marisa Porrini Amleto DAmicis, Daniele Del Rio, Vincenzo Fogliano, Andrea Ghiselli, Nicoletta Pellegrini, Cristina Scaccini Et evolutiva Coordinatore: Andrea Vania Carlo Agostoni, Margherita Caroli Et geriatrica Coordinatore: Lorenzo Maria Donini Silvia Migliaccio, Claudia Savina Gravidanza Coordinatore: Giuseppe Banderali Irene Cetin, Elvira Verduci Attivit fisica Coordinatore: Michelangelo Giampietro Giovanni Caldarone, Marcello Ticca
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Autori
Rita Acquistucci, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, Roma Fabrizio Aghini Lombardi, Facolt di Medicina e Chirurgia, Universit degli Studi di Pisa Carlo Agostoni, SINU, Facolt di Medicina e Chirurgia, Universit degli Studi di Milano Augusta Albertini, Facolt di Medicina e Chirurgia, Universit degli Studi di Ferrara Luciana Avigliano, Facolt di Medicina e Chirurgia, Universit degli Studi Tor Vergata, Roma Giuseppe Banderali, SINU, Azienda Ospedaliera San Paolo, Milano Nino Battistini, SINU, Facolt di Medicina e Chirurgia, Universit degli Studi di Modena e Reggio Emilia Pierluigi Biagi, SINU, Facolt di Medicina e Chirurgia, Universit degli Studi di Bologna Alessandra Bordoni, SINU, Facolt di Agraria, Universit degli Studi di Bologna Furio Brighenti, SINU, Dipartimento di Scienza degli Alimenti, Universit degli Studi di Parma Giulia Cairella, SINU, SIAN - Dipartimento di Prevenzione ASL RMB, Roma Giovanni Caldarone, gi Istituto di Medicina e Scienza dello Sport - CONI Carlo Cannella , SINU, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, Facolt di Medicina e Odontoiatria, Sapienza Universit di Roma Marina Carbonaro, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, Roma Annamaria Carcassi, SINU, Facolt di Medicina e Chirurgia, Universit degli Studi di Cagliari Marina Carcea, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, Roma Margherita Caroli, UO Nutrizione Dipartimento di Prevenzione ASL Brindisi Alessandro Casini, SINU, Facolt di Medicina e Chirurgia, Universit degli Studi di Firenze Mauro Ceccanti, Facolt di Medicina e Chirurgia, Sapienza Universit di Roma Hellas Cena, Facolt di Medicina e Chirurgia, Universit degli Studi di Pavia Laura Censi, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, Roma Irene Cetin, Facolt di Medicina e Chirurgia, Universit degli Studi di Milano Salvatore Ciappellano, Dipartimento di Scienze per gli Alimenti, la Nutrizione e lAmbiente, Universit degli Studi di Milano Amleto DAmicis, SINU, gi Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, Roma Valeria del Balzo, SINU, Facolt di Medicina e Odontoiatria, Sapienza Universit di Roma Daniele Del Rio, Dipartimento di Scienze degli Alimenti, Universit degli Studi di Parma Lorenzo Maria Donini, Facolt di Medicina e Odontoiatria, Sapienza Universit di Roma Marika Ferrari, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, Roma Vincenzo Fogliano, Dipartimento di Scienza degli Alimenti, Universit degli studi di Napoli Federico II Claudio Galli, Dipartimento di Scienze Farmacologiche, Universit degli Studi di Milano Fabio Galvano, Facolt di Farmacia, Universit degli Studi di Catania Francesca Garbagnati, SINU Maria Gabriella Gentile, Azienda Ospedaliera Ospedale Niguarda Ca Grande, Milano Andrea Ghiselli, SINU, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, Roma Rosalba Giacco, Istituto di Scienze dellAlimentazione, CNR, Avellino Michelangelo Giampietro, SINU, Medicina dello Sport, ASL VT Anna Maria Giusti, Facolt di Medicina e Odontoiatria, Sapienza Universit di Roma Carlo La Vecchia, Istituto di Ricerca Farmacologico Mario Negri di Milano Catherine Leclercq, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, Roma Giovanni Lercker, Facolt di Agraria, Universit degli studi di Bologna Ginevra Lombardi Boccia, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, Roma Livio Luzi, Facolt di Scienze Motorie, Universit degli Studi di Milano Claudio Maffeis, Facolt di Medicina e Chirurgia, Universit degli Studi di Verona Giuseppe Maiani, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, Roma Luisa Marletta, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, Roma Maurizio Marra, Facolt di Medicina e Chirurgia, Universit degli Studi Federico II di Napoli Elena Mengheri, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, Roma Nicol Merendino, SINU, Dipartimento di Scienze Ecologiche e Biologiche,Universit degli Studi della Tuscia, Viterbo Silvia Migliaccio, Facolt di Medicina e Odontoiatria, Sapienza Universit di Roma 6
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Giuseppe Mossetti , Facolt di Medicina e Chirurgia, Universit degli Studi Federico II di Napoli Elena Orban, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, Roma Giovanni Oriani, SINU, Facolt di Medicina e Chirurgia, Universit degli Studi del Molise Maria Parpinel, Dipartimento Scienze Mediche e Biologiche, Universit di Udine Gianni Pastore, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, Roma Valentino Patussi, Facolt di Medicina e Chirurgia, Universit degli Studi di Firenze Pierluigi Pecoraro, SINU, Dipartimento di Prevenzione ASL NA 3 sud, Castellammare di Stabia Nicoletta Pellegrini, SINU, Dipartimento di Scienze degli Alimenti, Universit degli Studi di Parma Raffaela Piccinelli, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, Roma Angelo Pietrobelli, Facolt di Medicina e Chirurgia, Universit degli Studi di Verona Alessandro Pinto, Facolt di Medicina e Odontoiatria, Sapienza Universit di Roma Laura Pizzoferrato, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, Roma Angela Polito, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, Roma Paola Porcella, SINU, Facolt di Medicina e Chirurgia, Universit degli Studi di Cagliari Marisa Porrini, SINU, Dipartimento di Scienze per gli Alimenti, la Nutrizione e lAmbiente, Universit degli Studi di Milano Gabriele Riccardi, Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Universit Federico II, Napoli Patrizia Riso, Dipartimento di Scienze per gli Alimenti, la Nutrizione e lAmbiente, Universit degli Studi di Milano Angela Rivellese, Facolt di Medicina e Chirurgia, Universit degli Studi Federico II di Napoli Carla Roggi, Facolt di Medicina e Chirurgia, Universit degli Studi di Pavia Laura Rossi, SINU, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, Roma Luisa Rossi, Dipartimento di Biologia, Universit degli Studi Tor Vergata, Roma Giuseppe Rotilio, SINU, Dipartimento di Biologia, Universit degli Studi Tor Vergata, Roma Stefania Ruggeri, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, Roma Costantino Salerno, Dipartimento di Scienze Biochimiche, Sapienza Universit di Roma Simonetta Salvini, SINU, gi Istituto per lo Studio e la Prevenzione Oncologica - ISPO, Firenze Claudia Savina, Istituto Clinico Riabilitativo Villa delle Querce, Nemi Isabella Savini, Facolt di Medicina e Chirurgia, Universit degli Studi Tor Vergata, Roma Cristina Scaccini, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, Roma Emanuele Scafato, Osservatorio Nazionale Alcol CNESPS, Istituto Superiore di Sanit, Roma Luca Scalfi, SINU, Dipartimento di Scienza degli Alimenti, Universit degli studi di Napoli Federico II Laura Scarino, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, Roma Umberto Scognamiglio, SINU Mauro Serafini, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, Roma Stefania Sette, SINU, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, Roma Alfonso Siani, Istituto di Scienze dellAlimentazione, CNR, Avellino Sabina Sieri, SINU, IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori, Milano Paolo Simonetti, SINU, Dipartimento di Scienze per gli Alimenti, la Nutrizione e lAmbiente, Universit degli Studi di Milano Andrea Strata, Facolt di Medicina e Chirurgia, Universit degli Studi di Parma Pasquale Strazzullo, SINU, Facolt di Medicina e Chirurgia, Universit degli Studi di Napoli Anna Tagliabue, Facolt di Medicina e Chirurgia, Universit degli Studi di Pavia Domenica Taruscio, Istituto Superiore di Sanit, Roma Marcello Ticca, SISA, Societ italiana di Scienza dellAlimentazione Gianni Tomassi, SINU, Facolt Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, Universit degli Studi di Viterbo Giovanna Turconi, Facolt di Medicina e Chirurgia, Universit degli Studi di Pavia Aida Turrini, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, Roma Andrea Vania, Facolt di Medicina e Chirurgia, Sapienza Universit di Roma Elvira Verduci, Facolt di Medicina e Chirurgia, Universit degli Studi di Milano Francesco Violi, Facolt di Medicina e Chirurgia, Sapienza Universit di Roma Mauro Zamboni, Facolt di Medicina e Chirurgia, Universit degli Studi di Verona
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Avvertenza
Il presente documento di lavoro rappresenta una sintesi prefinale della revisione 2012 dei LARN, Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana. Comprende, oltre a una parte generale esplicativa dei criteri che hanno guidato lopera di revisione, un paragrafo sul significato e lapplicazione pratica dei valori di riferimento proposti nonch la sintesi in tabelle delle indicazioni espr es se per ogni nutriente. Si sottolinea che questo documento riassuntivo non intende sostituirsi allopera in extenso che sar a breve resa disponibile ai soci SINU e al mondo scientifico nazionale e internazionale. In essa saranno trattati in modo sistematico i diversi aspetti legati ai fabbisogni energetici, alle fonti alimentari e agli effetti dei singoli nutrienti nel contesto della dieta abituale della popolazione italiana e a tale documento si rimanda per un completo e definitivo riferimento ai valori LARN e per una trattazione esaustiva della evidenza e delle motivazioni alla base dei valori e delle raccomandazioni qui formulate.
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Tab. 1 - Valori di riferimento per la dieta utilizzati nella revisione 2012 dei LARN
LARN Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana Dietary Reference Values AR Fabbisogno medio Average Requirement PRI Assunzione raccomandata per la popolazione Population Reference Intake AI Assunzione Adeguata Adequate Intake Il livello di assunzione del nutriente che si assume adeguato a soddisfare i fabbisogni della popolazione. In genere si ricava dagli apporti medi osservati in una popolazione apparentemente sana ed esente da carenze manifeste. usato quando AR e PRI non possono essere ragionevolmente formulati sulla base delle evidenze scientifiche disponibili. RI Intervallo di riferimento per lassunzione di macronutrienti Reference Intake range for macronutrients UL Livello massimo Il valore pi elevato di assunzione del nutriente che si ritiene non di uno specifico gruppo di popolazione. Superato lUL, il rischio tolerable Upper intake Level SDT Obiettivo nutrizionale per la prevenzione Suggested Dietary Target Obiettivi (quantitativi o qualitativi) di assunzione di nutrienti o di consumo di alimenti e/o bevande, il cui raggiungimento indica la riduzione del rischio di malattie cronico-degenerative nella popolazione generale. potenziale di eventi avversi cresce allaumentare degli apporti. Lintervallo di assunzione di lipidi e carboidrati (espresso in funzione dellapporto totale con la dieta) che permette un introduzione adeguata di tutti gli altri micro- e macronutrienti. Tiene conto degli effetti sulla salute associati ad apporti o a livelli estremi (bassi o alti) di apporto dello specifico macronutriente. Linsieme dei valori di riferimento per la dieta nella popolazione e nel singolo individuo sano. Sono fondati su criteri di natura biologica e preventiva, e formulati sulla base del parere di una commissione di esperti. I LARN formano la base per definire strumenti come linee guida e obiettivi nutrizionali per la popolazione, e possono essere usati per la sorveglianza nutrizionale e in dietetica. Comprendono AR, PRI, AI, RI, UL e SDT. Il livello di assunzione del nutriente che sufficiente a soddisfare i fabbisogni del 50% di soggetti sani in uno specifico gruppo di popolazione. Il livello di assunzione del nutriente sufficiente a soddisfare il fabbisogno di quasi tutti (97,5%) i soggetti sani in uno specifico gruppo di popolazione.
tollerabile di assunzione associato a effetti avversi sulla salute nella totalit degli individui
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Un riassunto dei termini inclusi nei LARN revisione 2012, con la descrizione del loro rispettivo significato, riportato in tabella 1. Si deciso di conservare gli acronimi in inglese per una maggiore intelligibilit e per permettere un immediato confronto con la letteratura internazionale.
Come sono stati organizzati i lavori della commissione per la revisione dei LARN?
La revisione 2012 dei LARN stata guidata da un gruppo di coordinamento, composto da otto esperti, insediatosi nel 2009 su mandato degli allora presidenti della Societ Italiana di Nutrizione Umana e dellIstituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione. In una prima fase si sono individuati i concetti di base e le procedure necessarie per lelabo razione dei LARN. Oltre alla decisione di adeguare il documento italiano incorporando una serie di valori di riferimento non preceden temente presenti, si definita la metodologia di lavoro e si sono identificati gli esperti per le differenti aree culturali e scientifiche previste. In accordo con la letteratura internazionale i fabbisogni individuali di nutrienti ed energia si possono definire sulla base della preven zione delle manifestazioni cliniche da carenza, del mantenimento sia delle riserve del nutriente nellor ganismo sia delle funzioni biochimico-fisiologiche (in presenza di unade guata com posizione corporea), e anche in relazione alla prevenzione nutrizionale delle malattie e alle relazioni della dieta con morbosit e mortalit. La letteratura degli ultimi anni, in particolare, sem bra indicare il ruolo di diversi nutrienti nella riduzione del rischio per patologie cronico-degenerative che va oltre i loro effetti biologici e nutrizionali in senso stretto. Il gruppo di coordinamento ha stabilito di mantenere per la definizione di AR, PRI e AI il concetto tradizionale di adeguatezza delle funzio ni biochimico-fisiologiche e/o di assenza di rischio di stati carenziali, integrando eventualmente il documento, in senso qualitativo, con valutazioni relative alla prevenzione nutrizionale delle malattie cronico-degenerative. Di fatto, in genere problematico, se non impossibile, elaborare una precisa raccomandazione quantitativa rivolta alla prevenzione di malattie cronico-degenera tive, poich il rischio di malattia risente fortemente di altri fattori legati alla dieta, come la presenza di pi nutrienti e sostanze non-nutritive negli alimenti e delle diverse abitudini alimentari in grado di oscurare leventuale ruolo preventivo dello specifico nutriente. Inoltre, non sono in genere disponibili sufficienti dati dose-risposta che permettano lidentifica zione di un valore soglia efficace in termini preventivi. Peraltro, nel caso di carboidrati e lipidi, al fine di meglio rispondere alla necessit di prendere in considerazione gli aspetti nutrizio na li pi propriamente preventivi, sono stati utilizzati gli RI e si sono introdotti (ad es. per acidi grassi saturi e zuccheri) anche gli SDT.
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Successivamente sono stati identificati i criteri da utilizzare per la stesura dei capitoli concernenti i singoli nutrienti, tenendo presente le considerazioni alla base di tutti i documenti analoghi recente mente pubblicati a livello internazionale e, di conseguenza, utilizzando indicatori e metodologie di calcolo omogenee per permetterne il confronto. Lo schema generale da utilizzare per lelabo razione dei contributi sui singoli micronutrienti prevedeva: - un paragrafo introduttivo, con la definizione ed eventuale terminologia specifica, informazioni chimico-fisiche, struttura del nutriente ecc.; - la descrizione del metabolismo, con informazioni su assorbimento, biodisponibilit, quantit e distribuzione nellorganismo, riserve, metabolismo, escrezione, interazioni con altri nutrienti e sostanze dinteresse nutrizionale, tenendo inoltre conto dei principali meccanismi di omeostasi; - la definizione del ruolo nutrizionale, inclusi gli effetti fisiologici e funzionali; - la valutazione degli stati di carenza e di tossicit, incluse - se possibile - le mi su re biologiche (marcatori) di adeguatezza, carenza o eccesso, le sindromi specifiche da carenza e altre conseguenze sullo stato di salute e benessere; - gli apporti del nutriente nella popolazione italiana, con la loro variabilit, quando possibile riferiti ai diversi gruppi di individui sani e identificando anche le principali fonti alimentari per ciascun nutriente; - i valori di riferimento adottati, inclusi i criteri utilizzati per la loro definizione nelle diverse classi det ed eventualmente le loro variazioni in funzione di gravidanza, allattamento, di particolari condizioni quali lattivit fisica, lambiente e le condizioni di lavoro ecc. Per i macronutrienti e per lenergia non stato elaborato uno schema dettagliato e ci si limitati a suggerire unorganizzazione dei capitoli il pi possibile aderente ai criteri generali ora esposti. In una fase successiva il gruppo di coordinamento ha stabilito le modalit di revisione della letteratura, attraverso la ricerca per parole chiave, e i criteri da adottare per giudicare levidenza scientifica disponibile sulla base di procedure standardizzate secondo lEvidenceBased Medicine. stato perci organizzato un supporto centralizzato per la ricerca biblio gra fica che, in alcuni casi, ha anche elaborato meta-analisi ad hoc. Altri aspetti presi in esame dal gruppo di coordinamento sono stati la definizione delle classi det da utilizzare per i diversi gruppi di popolazione e la scelta dei pesi esemplificativi per la popola zione italiana utilizzabili per la formulazione dei LARN, in particolare quando i valori per let evolutiva debbano essere estrapolati da quelli disponibili per let adulta. stato successivamente organizzato il lavoro di revisione scientifica vero e proprio, suddividendo il docu men to in capitoli per ciascun nutriente, per lenergia e per le appendici. Ciascun capitolo stato affidato a un gruppo di esperti identificati mediante un processo di
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selezione che ha preso in considerazione, oltre allappartenenza attiva a societ scientifiche e a enti di ricerca nazionali e internazionali, anche la precedente esperienza nella commissione di revisione LARN 1996 e lattivit di ricerca documentata da pubblicazioni scientifiche sullo specifico argomento. I gruppi di lavoro, che hanno coinvolto un totale di quasi cento esperti, hanno preso in considerazione le seguenti aree: Energia, Proteine, Lipidi, Carboidrati e Fibra Alimentare, Acqua, Etanolo, Vitamine liposolubili, Vitamine idrosolubili, Minerali macro, Minerali micro. Un altro gruppo ha preso in esame in modo qualitativo i componenti bioattivi presenti negli alimenti con potenzialit saluti stica e funzionale, ad esempio carotenoidi, polifenoli ecc. Infine, sono stati costituiti ulteriori quat tro gruppi trasversali con lintento di fornire materiale ed elaborazioni riguardanti situazioni partico lari (gravidanza e allattamento, et evolutiva, et geriatrica e attivit fisica) oltre a un gruppo finalizzato alliden tificazione dei livelli dintroduzione di nutrienti e alla quantificazione delle loro fonti alimentari in Italia, e a un gruppo dedicato alla definizione delle porzioni standard di riferimento per la dieta italiana. Lattivit di revisione si protratta per gli anni 2010 e 2011 e per il primo semestre del 2012, con numerosi incontri interni ai gruppi di studio e con il gruppo di coordinamento. I documenti prodotti di volta in volta dai gruppi, e le successive rielaborazioni e revisioni, sono stati pubblicati sul sito LARN della SINU in unarea riservata nella quale sono stati di volta in volta inseriti anche i risultati della ricerca bibliografica e i contributi dei diversi gruppi trasversali. I documenti sono stati sottoposti a una peer review identificando revisori esterni e interni ai gruppi di lavoro, e le modifiche proposte sono state discusse e accettate dal gruppo di coordinamento prima di giungere alla approvazione del documento finale.
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Per let di 20 anni, il valore del peso di riferimento stato definito scegliendo un IMC pari a 22,5 kg/m e considerando la mediana della statura a 20 anni riportata nei dati pubblicati da Cacciari et al. (2006) (1,765 m per i maschi e 1,626 m per le femmine). Tale valore di IMC risulta comunque vicino a quelli misurati (mediana di IMC pari a 22,2 kg/m per i maschi e a 21,1 kg/m per le femmine). La scelta di un IMC pari a 22,5 kg/m deriva dalla considerazione che esso rappresenta il limite inferiore dellintervallo del peso corporeo (IMC 22,5-25 kg/m) associato al minimo rischio di mortalit (Prospective Studies Collaboration, 2009). Infine, per il gruppo adulti stato considerato il peso a 20 anni (arrotondato a 60 kg per le femmine e 70 kg per i maschi) nonostante levidenza di un progressivo aumento ponderale con let nella popolazione italiana; ci infatti dovuto a un aumento della massa adiposa e pertanto non direttamente associabile a una variazione dei comparti metabolicamente attivi dellorganismo.
Tab. 2 - Classi det e pesi esemplificativi utilizzati nei LARN
Et (Anni) 0,5-0,99 1-3 4-6 7-10 11-14 15-17 20 Peso (kg) Maschi 8,9 14,0 20,8 31,3 49,7 66,6 70,1 Femmine 8,2 13,4 20,5 31,4 50,7 55,7 59,5 WHO (2006) a 9 mesi Cacciari (2006) a 2,5 anni Cacciari et al. (2006) a 5,5 anni Cacciari et al. (2006) a 9,0 anni Cacciari et al. (2006) a 13,0 anni Cacciari et al. (2006) a 16,5 anni Cacciari et al. (2006) a 20,0 anni Riferimento
Let corrisponde allet anagrafica; ad esempio per tre anni si intende il periodo fra il compimento del terzo e del quarto anno di vita.
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la presenza di un intervallo di valori e non di un singolo valore non deve intendersi come indicazione a utilizzare come riferimento nella prescrizione dietetica o nella sorveglianza nutrizionale i valori estremi (ad es. solo i valori minimi o quelli massimi), ma piuttosto come indicazione di rischio di potenziale inadeguatezza per le assunzioni che ricadano al di fuori di tale intervallo. UL Il livello massimo tollerabile di assunzione rappresenta lapporto giornaliero medio in un intervallo significativo di tempo (conside ran do tutte le fonti, inclusi i sup plementi) che non si associa a eventi avversi sulla salute. In questa accezione lUL indica il livello di introduzione fisiolo gi camente tollerabile e si basa su un concetto di risk-assessment (cio su unelaborazione probabili stica del rischio di un evento avverso per un determinato livello di introduzione in una particolare popolazione). In genere si basa su studi tossicologici ed calcolato sul valore sperimentale di NOAEL (no observed adverse effect level) applicando un opportuno fattore di correzione (UF, uncertainty factor) per tener conto del grado di incertezza legato alla dispersione statistica del dato e alla possibilit della presenza di particolari stati di ipersensibilit nella popolazione legati, ad esempio, allet o alla presenza di specifiche condizioni fisiologiche o patologiche. In alcuni casi pu essere fissato a scopo precauzionale, anche in assenza di dati tossicologici, basandosi sulle stime dei dati di introduzione estremi di una popolazione apparentemente sana. In nessun caso lUL deve essere considerato equivalente a un valore di assunzione raccomandato (quali PRI o AI). Nella presente versione dei LARN, alla luce della difficolt di eseguire questo tipo di valutazioni, sono stati applicati - quando presenti - gli UL definiti a livello europeo dalla commissione SCF-EFSA (2006, 2012). SDT In alcuni casi specifici, considerazioni di tipo epidemiologico sulla associazione tra malattie cronico-degenerative e introduzione quantitativa e/o qualitativa di alcuni nutrienti (ad es. acidi grassi saturi, grassi trans e zuccheri) suggeriscono la necessit di stabilire indicazioni di riferimento non legate alla copertura del fabbisogno biologico ma rivolte alla prevenzione. In questo caso si ritenuto importante favorire il concetto di risk-management piuttosto che di risk-assessment. Qualora indichino dei valori numerici, gli SDT non si basano su una formale valutazione tossicologica, come nel caso degli UL, ma piuttosto su dati di esposizione nella popola zione (95 percentile) o sul parere di esperti derivato dallinterpre ta zione di evidenze riportate in letteratura. Se sono raccomandazioni qualitative, gli SDT rappresentano indicazioni sulla natura o la frequenza di consumo di specifici alimenti volte a ridurre il rischio di malattia.
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Come sono stati ricavati per estrapolazione i valori di riferimento per let evolutiva?
I dati sperimentali riguardanti i fabbisogni sono spesso disponibili solo per determinati gruppi det (in genere per gli adulti). Definire i valori di riferimento per altri gruppi dinteresse richiede di conseguenza unestrapolazione dei dati, che il pi delle volte tiene conto di et e peso. Nella revisione 2012 dei LARN essa stata effettuata secondo i criteri proposti da IoM (2000b) ed EFSA (2010). Per lestrapolazione degli AI al secondo semestre di vita si fatto in genere riferimento ai primi sei mesi (0-0,49 anni) dopo la nascita, cio al periodo di allattamento esclusivo al seno). La formula utilizzata stata la seguente: AI 0,5 - 0,99anni= AI 0 - 0,49 anni F dove AI0 - 0,49 anni corrisponde agli apporti complessivi del nutriente con il latte materno nei primi sei mesi (allattamento esclusivo) e F = (Peso 0,5 - 0,99 anni /Peso 0 - 0,49 anni)0,75. Per lestrapolazione dellAR in et evolutiva (1-18 anni) a partire dal dato per ladulto si utilizzata la formula: ARet evolutiva = ARadulto F dove F = (pesoet evolutiva/pesoadulto)0,75 (1 + fattore di crescita) Il fattore di crescita era pari a 0,3 dai 7 mesi ai 3 anni det e a 0,15 dai 4 ai 14 anni det (per entrambi i sessi). Dai 15 ai 17 anni il fattore di crescita utilizzato era pari a 0,15 per i sesso maschile e a zero per le femmine.
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Nella sorveglianza nutrizionale di gruppi di individui (ad es. per stimare la probabilit di assunzione inadeguata di nutrienti in una specifica popolazione) pu essere utilizzato come riferimento lAR, applicando lapproccio probabilistico o il metodo del cut-point (vedi Carriquiry, 1999) a patto che gli apporti del nutriente presentino una distribuzione normale e che gli apporti siano indipendenti dai fabbisogni. In tal caso, secondo il metodo del cut-point, la percentuale di individui con apporti <AR corrisponde a quella a rischio di carenza. Luso del PRI in questi casi inadatto giacch porterebbe a una notevolissima sovrastima del rischio dinadeguatezza. Per i macronutrienti lRI utilizzabile per determinare la proporzione del gruppo che quindi pu essere considerata a rischio di inadeguatezza poich ricade al di sotto (o al di sopra) dei limiti minimo e massimo di riferimento. Lutilit dei LARN nella determinazione delladeguatezza della dieta nel singolo individuo limitata prima di tutto dallinaccuratezza insita nelle inchieste alimentari. In questo caso la presenza di carenze nutrizionali deve essere valutata con indicatori biologici e/o funzionali dello stato di nutrizione. Daltra parte apporti del micronutriente pari o supe riori al PRI o allAI suggeriscono comunque un rischio di carenza trascurabile. LUL va inteso come valutazione del rischio di eventi avversi legati a uneccessiva introduzione del nutriente, e come tale non rappresenta un obiettivo nutrizionale. Il rischio di eventi avversi direttamente legato a quanto gli apporti superano lUL, in funzione del singolo nutriente, dello stato fisiologico e della sensibilit individuale. Il grado di incertezza in questo campo alto e pertanto lUL costituisce un limite prudenziale che non va in nessun caso superato nella pianificazione dietetica. Nella dietetica per comunit e gruppi di individui, i valori di AR, PRI e AI rappresentano strumenti da utilizzare con giudizio. Lobiettivo finale quello di minimizzare la percentuale di individui della popolazione con unintroduzione di nutrienti inferiore al proprio fabbisogno (e in particolare <AR). Un ragionevole punto di partenza considerare i PRI come il livello dassunzione del nutriente che va garantito, anche se nel caso di alcuni nutrienti si possono scegliere livelli pi alti del PRI. Quando non disponibile un PRI, il rischio dinadeguatezza ridotto al minimo da unintroduzione programmata che prevede lAI come mediana degli apporti nella comunit. Infine, lapporto energetico stimato sulla base dellet, del sesso, del peso e del livello di attivit fisica che in media possono essere attribuiti alla comunit o al gruppo di individui dinteresse. Nel caso di singoli individui lelaborazione di una dieta adeguata richiede che il contenuto in micronutrienti e proteine raggiunga i rispettivi PRI o AI, ponendo massima cura a non superare lUL. Per i macronutrienti i valori estremi dellRI non devono essere utilizzati nella prescrizione dietetica individuale, poich in tal caso si ha una maggiore difficolt a coprire i fabbisogni degli altri nutrienti. Di conseguenza, scegliere un valore vicino al punto
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mediano dellRI rappresenta un buon obiettivo di partenza. Vanno inoltre tenute in debita considerazione le indicazioni quantitative e qualitative espresse dagli SDT al fine di rendere la dieta adeguata in termini di prevenzione del rischio di malattie cronico-degenerative. Infine, la stima dellapporto energetico dipende da et, sesso, peso e livello di attivit fisica dellindividuo, restando comunque soltanto orientativa. La sua accuratezza migliora se possibile effettuare la misura del metabolismo basale.
PRI AI
UL
Uso dei LARN in dietetica A livello individuale AR Non utilizzare lAR come obiettivo di introduzione. Questo livello si associa ad una probabilit di inadeguatezza di circa il 50%. Mirare a questo livello di introduzione per minimizzare la probabilit di inadeguatezza.
In gruppi di popolazione
Ridurre al minimo la proporzione di popolazione con apporti al di sotto dellAR. In questo caso lapporto medio risulter probabilmente superiore al PRI. Un ragionevole punto di partenza considerare i PRI come il livello dassunzione del nutriente che va garantito, anche se nel caso di alcuni nutrienti si possono scegliere livelli pi alti del PRI. Pianificare unintroduzione mediana pari allAI per ridurre al minimo il rischio dinadeguatezza.* Pianificare per minimizzare la proporzione del gruppo con introduzione al di sopra dellUL per minimizzare il rischio di effetti avversi.
PRI
AI UL
Garantire questo livello di introduzione per minimizzare la probabilit di inadeguatezza. Mirare a un apporto abituale al di sotto dellUL per evitare rischi di effetti avversi.
*LAI presenta un minore livello di affidabilit e va usato con prudenza se non stato stabilito sulla mediana dellintrodu zione di un gruppo di popolazione sana ma nella popolazione generale.
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Bibliografia
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TABELLE DI SINTESI
NOTE MB=metabolismo basale; LAF=livello di attivit fisica; pct=percentile. Per et si intende et anagrafica; ad esempio, 4-6 anni=il periodo fra il compimento del quarto e del settimo anno di vita. Il peso corporeo esemplificativo e corrisponde ai valori mediani per et secondo Cacciari et al. (2006). I fabbisogni energetici sono stimati come MBLAF. Il MB stato stimato con lequazione di Schofield et al. (1985). I LAF (25 pct, mediana e 75 pct, secondo il documento SACN, 2011) sono pari a 1,35-1,39-1,43 a <3 anni det, a 1,42-1,57-1,69 fra 3 e 9 anni, e a 1,66-1,73-1,85 a >10 anni). I fabbisogni sono stati aumentati dell1% tenendo conto dellenergia depositata nei tessuti neoformati durante la crescita.
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NOTE MB=metabolismo basale; LAF=livello dattivit fisica. Per et si intende et anagrafica; ad esempio, 18-29 anni=il periodo fra il compimento del diciottesimo e del trentesimo anno di vita. Le combinazioni di peso e altezza corrispondono tutte a un IMC di 22,5 kg/m. Per motivi di omogeneit sono state presi in considerazione i medesimi valori di MB e LAF per tutti i gruppi det. Le stime del MB e dei fabbisogni energetici sono arrotondate a 5 kcal/die. I fabbisogni energetici sono calcolati come MBLAF. Il MB stato stimato con lequazio ne di Schofield et al. (1985). l LAF comprendono un intervallo compreso fra un profilo sedentario ipocinetico e un profilo a marcato impegno motorio.
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NOTE MB = metabolismo basale; LAF = livello dattivit fisica. Per et si intende et anagrafica; ad esempio, 18-29 anni=il periodo fra il compimento del diciottesimo e del trentesimo anno di vita. Le combinazioni di peso e altezza corrispondono tutte a un IMC di 22,5 kg/m. Per motivi di omogeneit sono state presi in considerazione i medesimi valori di MB e LAF per tutti i gruppi det. Le stime del MB e dei fabbisogni energetici sono arrotondate a 5 kcal/die. I fabbisogni energetici sono calcolati come MBLAF. Il MB stato stimato con lequazio ne di Schofield et al. (1985). l LAF comprendono un intervallo compreso fra un profilo sedentario ipocinetico e un profilo a marcato impegno motorio. Per la gravidanza si indica un fabbisogno aggiuntivo di 350 kcal/die per il secondo semestre e di 460 kcal/die per il terzo trimestre. Per lallattamento esclusivo nei primi sei mesi di vita del bambino si indica un fabbisogno aggiuntivo pari a 330 kcal/die.
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Peso (kg) 8,6 13,7 20,6 31,4 49,7 66,6 50,7 55,7 70 70 70 70 60 60 60 60 0,71 0,71 0,71 0,71 0,71 0,71 0,71 0,71 50 50 50 50 43 43 43 43 +0,5 +7 +23 +15 +10 0,72 40 0,77 39 0,79 50 0,79 39 0,81 25 0,99 0,97 0,93 0,95 0,90 0,90 0,90 0,90 0,90 0,90 0,90 0,90 0,90 0,76 16 0,94 0,82 11 1,00 1,11 9 1,32 (g/kgdie) (g/die) (g/kgdie) AR PRI (g/die) 11 14 19 31 48 62 48 50 63 63 63 63 54 54 54 54 +1 +9 +29 +19 +13
LARN 2012 - PROTEINE APPORTI GIORNALIERI DI RIFERIMENTO PER LA POPOLAZIONE ITALIANA: FABBISOGNO MEDIO (AR) e ASSUNZIONE RACCOMANDATA PER LA POPOLAZIONE (PRI)
Et
(anni)
LATTANTI
0,5-0,99
BAMBINI E ADOLESCENTI
1-3
4-6
7-10
Maschi
11-14
15-17
Femmine
11-14
15-17
ADULTI
Maschi
18-29
30-59
60-74
75
Femmine
18-29
30-59
60-74
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GRAVIDANZA
I trimestre
II trimestre
III trimestre
ALLATTAMENTO
I semestre
II semestre
NOTE Gli apporti corrispondono al valore medio giornaliero calcolato per un intervallo significativo di tempo. Per et si intende et anagrafica; ad esempio, 4-6 anni=il periodo fra il compimento del quarto e del settimo anno di vita. Il peso corporeo indicato puramente esemplificativo e non rappresenta un valore di riferimento. Per stimare il fabbisogno di proteine si applica per tutte le fasce det, un incremento dell8% rispetto ai dati di letteratura relativi a diete con proteine a elevata digeribilit e punteggio aminoacidico >100. Per le donne in gravidanza, il fabbisogno calcolato considerando un aumento ponderale complessivo di 12 kg. Per le donne in allattamento, si considera una produzione di latte pari a 0,78 L/die per il I semestre e a 0,56 L/die successivamente. Per let evolutiva, la gravidanza e lallattamento, il PRI si calcola aumentando lAR il doppio della deviazione standard; nellet adulta, il PRI si calcola sulla base dei dati sperimentali di Rand et al. (2003). Levidenza scientifica non consente di definire il livello massimo tollerabile di assunzione (UL) per nessuno dei gruppi di interesse.
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SDT Lipidi totali Acidi grassi saturi PUFA totali PUFA n-6 PUFA n-3 Acidi grassi trans Il meno possibile 1-3 anni: 35-40% En 4 anni: 20-35 % En1 <10% En LC-PUFA 250 mg 1-3 anni: DHA 100 mg Il meno possibile 20-35% En1 <10% En LC-PUFA 250 mg 5-10 % En 4-8 % En 0,5-2,0 % En Il meno possibile 20-35 % En1 <10% En LC-PUFA 250 mg 5-10 % En 4-8 % En 0,5-2,0 % En 100-200 mg Il meno possibile 5-10 % En 4-8 % En 0,5-2,0 % En Lipidi totali Acidi grassi saturi PUFA totali PUFA n-6 PUFA n-3 Acidi grassi trans Lipidi totali Acidi grassi saturi PUFA totali PUFA n-6 PUFA n-3 Acidi grassi trans Lipidi Totali Acidi grassi saturi PUFA totali PUFA n-6 PUFA n-3 DHA Acidi grassi trans DHA 100 mg LC-PUFA 250 mg <10% En 5-10 % En 4-8 % En 0,5-2,0 % En 40% En AI RI
LARN 2012 - LIPIDI APPORTI GIORNALIERI DI RIFERIMENTO PER LA POPOLAZIONE ITALIANA: SDT = Obiettivo nutrizionali per la prevenzione; AI = Livello di assunziona adeguata; RI = Intervallo di riferimento per lassunzione di macronutrienti
LATTANTI
BAMBINI E ADOLESCENTI
ADULTI E ANZIANI
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GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
NOTE Gli apporti corrispondono al valore medio giornaliero calcolato per un intervallo significativo di tempo. En = energia totale della dieta. PUFA = acidi grassi polinsaturi. PUFA n-3 = acidi grassi polinsaturi della serie n-3. PUFA n-6 = acidi grassi polinsaturi della serie n-6. LC-PUFA = acidi grassi polinsaturi a lunga catena. DHA = acido docosaesaenoico. (1) I valori pi elevati dellintervallo (RI) sono da considerare in caso di diete a basso apporto di carboidrati. Negli altri casi lassun zione di lipidi totali deve essere 30% En. La quantit di acidi grassi monoinsaturi (MUFA) da assumere con la dieta viene calcolata per differenza, considerando lSDT per gli acidi grassi saturi e lRI per i PUFA. Levidenza scientifica non consente di definire il livello massimo tollerabile di assunzione (UL) per nessuno dei gruppi di interesse.
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32 SDT AI RI
45-60% En1
LARN 2012 - CARBOIDRATI E FIBRA ALIMENTARE APPORTI GIORNALIERI DI RIFERIMENTO PER LA POPOLAZIONE ITALIANA: OBIETTIVI NUTRIZIONALI PER LA PREVENZIONE (SDT); ASSUNZIONE ADEGUATA (AI); INTERVALLO DI RIFERIMENTO PER LASSUNZIONE DI MACRONUTRIENTI (RI)
Carboidrati
Totali
fruttosio o in lipidi.
Zuccheri
semplici2
sulla salute.
alto contenuto di fruttosio. Et evolutiva (1 anno): 8,4 g/1000 kcal (2 g/MJ) Adulti: 12,6-16,7 g/1000 kcal (3-4 g/MJ)
Fibra
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Alimentare
<2000 kcal/die.
NOTE Gli apporti corrispondono al valore medio giornaliero calcolato per un intervallo significativo di tempo. En = Energia. (1) Un apporto minimo di carboidrati disponibili di 2 g/diekg di peso corporeo sufficiente per prevenire la chetosi; unintroduzione massima del 65% En pu essere accettata in condizioni di elevato dispendio energetico da attivit fisica intensa. (2) Comprendono gli zuccheri semplici naturalmente presenti in latte, frutta e verdura e gli zuccheri aggiunti. Levidenza scientifica non consente di definire il livello massimo tollerabile di assunzione (UL) per nessuno dei gruppi di interesse.
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Riboflavina (mg) 0,4 0,6 2,0 2,5 3,5 4,5 5,0 4,5 5,0 1,3 30 400 1,2 25 340 1,3 30 400 2,4 2,1 2,4 1,2 25 340 2,1 0,9 20 260 1,6 0,6 15 190 1,2 450 500 600 700 600 600 10 0,7 1,0 1,4 1,6 1,2 1,3 18 16 18 16 11 8 7 0,5 150 0,9 400 4 2,0 0,3 7 90 0,6 450 10 15 15 15 15 15 15 15 Niacina (mg NE) Ac. pantot. (mg) Vit. B6 Biotina Folati Vit.B12 (mg) (g) (g) (g) Vit. A (g RE) Vit. D Vit. E Vit. K (g) (mg -TE) (g) 4 5 6 8 12 12 11 11 10 60 70 95 125 140 125 140 0,3 0,5 0,6 0,8 1,1 1,2 1,0 1,1
LARN 2012 - VITAMINE APPORTI DI RIFERIMENTO GIORNALIERO PER LA POPOLAZIONE ITALIANA: ASSUNZIONE RACCOMANDATA PER LA POPOLAZIONE (PRI, IN GRASSETTO); ASSUNZIONE ADEGUATA (AI, IN CORSIVO)
Et (anni)
Vit. C (mg)
Tiamina (mg)
LATTANTI
0,5-0,99
35
BAMBINI E ADOLESCENTI
1-3
40
4-6
50
7-10
65
Maschi
11-14
95
15-17
105
Femmine
11-14
75
15-17
85
ADULTI 1,2 5,0 5,0 5,0 5,0 5,0 5,0 5,0 5,0 6,0 22 7,0 1,7 1,7 1,3 1,3 1,5 1,5 1,9 2,0 1,3 1,2 1,2 1,2 1,1 1,1 1,1 1,1 1,4 1,4 1,8 1,7 22 1,3 18 1,3 18 1,3 18 1,3 18 1,6 18 1,6 18 1,6 18 1,6 18 1,3 30 30 30 30 30 30 30 30 35 35 400 400 400 400 400 400 400 400 600 500 2,4 2,4 2,4 2,4 2,4 2,4 2,4 2,4 2,6 2,8 700 700 700 700 600 600 600 600 700 1000 15 15 15 20 15 15 15 20 15 15 13 13 13 13 12 12 12 12 12 15 140 140 170 170 140 140 170 170 140 140
Maschi
18-29
105
30-59
105
60-74
105
75
105
Femmine
18-29
85
30-59
85
60-74
85
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75
85
GRAVIDANZA
100
ALLATTAMENTO
130
NOTE AC. pantot. = acido pantotenico Gli apporti corrispondono al valore medio giornaliero calcolato per un intervallo significativo di tempo. Per et si intende et anagrafica; ad esempio, 4-6 anni=il periodo fra il compimento del quarto e del settimo anno di vita. Il PRI stato calcolato aumentando lAR del doppio di un coefficiente di variazione compreso tra 10 e 20% a seconda della vitamina. La niacina espressa come niacina equivalenti (NE) in quanto comprende anche la niacina di origine endogena sintetizzata a partire dal triptofano (60 mg di triptofano = 1 mg di NE). Per i folati, lAI ed il PRI sono espressi come folati totali. I PRI per le donne in et fertile (che programmano o non escludono una gravidanza) e in gravidanza non includono eventuali supplementazioni indicate per la prevenzione dei difetti del tubo neurale. Per la vit. A, lAI ed il PRI sono espressi in g di retinolo equivalenti (RE = 1 g di retinolo = 6 g di betacarotene = 12 g di altri carotenoidi provitaminici). Per la vit. D, il PRI esprime sia gli apporti alimentari sia la sintesi endogena nella cute. La vit. D espressa come colecalciferolo (1 g di colecalciferolo = 40 IU Vit. D). La vit. E espressa in alfa-tocoferolo equivalenti (-TE); (1 -TE = 1 mg RRR-tocoferolo = 1,5 UI = 2 mg -tocoferolo = 3 mg -tocotrienolo = 10 mg -tocoferolo).
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Vit. C (mg) 28 33 45 67 75 53 60 75 75 75 75 60 60 60 60 70 90 1,2 1,2 0,9 0,9 1,1 1,1 1,4 1,5 0,9 1,1 0,9 1,1 14 14 14 14 17 17 1,0 1,3 14 1,0 1,3 14 1,0 1,3 14 1,1 1,4 1,4 1,1 1,1 1,3 1,3 1,6 1,7 1,0 1,3 14 1,1 0,9 1,1 14 1,1 0,8 1,0 12 1,0 280 320 320 320 320 320 320 320 320 320 520 450 1,0 1,3 14 1,1 320 0,9 1,2 12 1,0 280 1,8 2,0 1,8 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,2 2,4 0,6 0,8 8 0,7 210 1,3 0,5 0,6 6 0,5 160 1,0 0,4 0,5 5 0,4 130 0,8 180 220 300 450 550 400 400 500 500 500 500 400 400 400 400 500 800 Tiamina (mg) Riboflavina (mg) Niacina (mg NE) Vit. B6 (mg) Folati (g) Vit.B12 (g) Vit. A (g RE) Vit. D (g) 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10
LARN 2012 - VITAMINE APPORTI DI RIFERIMENTO GIORNALIERO PER LA POPOLAZIONE ITALIANA: FABBISOGNO MEDIO (AR)
Et (anni)
BAMBINI E ADOLESCENTI
1-3
4-6
7-10
Maschi
11-14
15-17
Femmine
11-14
15-17
ADULTI
Maschi
18-29
30-59
60-74
75
Femmine
18-29
Il presente documento la sintesi prefinale dei LARN e contiene dati messi a disposizione per commenti e osservazioni (vedi Avvertenza).
30-59
60-74
75
GRAVIDANZA
ALLATTAMENTO
NOTE Gli apporti fanno riferimento al valore medio giornaliero calcolato per un intervallo significativo di tempo. Per et si intende et anagrafica; ad esempio, 4-6 anni=il periodo fra il compimento del quarto e del settimo anno di vita. Per i lattanti non sono disponibili gli AR. La niacina espressa come niacina equivalenti (NE) in quanto comprende anche la niacina di origine endogena sintetizzata a partire dal triptofano (60 mg di triptofano = 1 mg di NE). Per i folati, lAR espresso come folati totali. Per la vit. A, lAR espresso in g di retinolo equivalenti (RE = 1 g di retinolo = 6 g di betacarotene = 12 g di altri carotenoidi pro vitaminici). Per la vit. D, LAR esprime sia gli apporti alimentari sia la sintesi endogena nella cute. La vit. D espressa come colecalciferolo (1 g colicalceferolo = 40 IU Vit. D). La vit. E espressa in alfa-tocoferolo equivalenti (-TE); (1 -TE = 1 mg RRR-tocoferolo = 1,5 UI = 2 mg -tocoferolo = 3 mg -tocotrienolo = 10 mg -tocoferolo).
Il presente documento la sintesi prefinale dei LARN e contiene dati messi a disposizione per commenti e osservazioni (vedi Avvertenza).
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Niacina (mg) NA 25 150 220 350 500 700 500 700 900 900 900 900 900 900 900 900 10 10 10 10 25 25 25 25 25 25 10 25 10 25 10 25 10 25 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 8 20 800 6 15 600 8 20 800 2600 2000 2600 3000 3000 3000 3000 3000 3000 3000 3000 6 15 600 2000 4 10 400 1500 3 7 300 1100 2 5 200 800 50 50 50 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 120 160 220 260 220 260 300 300 300 300 300 300 300 300 300 300 AcN Vit. B6 (mg) Folati (g) Vit. A (g RE) Vit. D (g) Vit. E (mg -TE)
LARN 2012 - VITAMINE LIVELLI MASSIMI TOLLERABILI DI ASSUNZIONE PER LA POPOLAZIONE ITALIANA (UL)
Et (anni)
LATTANTI
0,5-0,99
BAMBINI E ADOLESCENTI
1-3
4-6
7-10
Maschi
11-14
15-17
Femmine
11-14
15-17
ADULTI
Maschi
18-29
30-59
60-74
75
Femmine
18-29
30-59
Il presente documento la sintesi prefinale dei LARN e contiene dati messi a disposizione per commenti e osservazioni (vedi Avvertenza).
60-74
75
GRAVIDANZA
ALLATTAMENTO
NOTE Gli UL fanno riferimento allapporto medio giornaliero calcolato per un intervallo significativo di tempo. I valori di UL riportati si riferiscono alle forme presenti nei supplementi e negli alimenti fortificati e si applicano alla popolazione generale e non agli individui in trattamento farmacologico sotto supervisione medica. Per et si intende et anagrafica; ad esempio, 4-6 anni=il periodo fra il compimento del quarto e del settimo anno di vita. LUL per la niacina espresso in termini di nicotinammide (NA) o acido nicotinico (AcN). Per la vit. C, la tiamina, la riboflavina, lacido pantotenico, la biotina, la vit. B12 e la vit. K, levidenza scientifica non consente di definire lUL per nessuno dei gruppi di interesse. Nel gruppo dei lattanti lUL definibile solo per la vit. D. Per i folati, il valore di UL indicato per lacido folico sintetico. Per la vit. A, lUL espresso in g di retinolo equivalenti (1 RE = 1 g di retinolo = 6 g di betacarotene = 12 g di altri carotenoidi pro vitaminici). Per la vit. E, lUL espresso in alfa-tocoferolo equivalenti (1 mg -TE = 1mg RRR-tocoferolo = 1,5 UI = 2mg -tocoferolo = 3mg -tocotrienolo = 10mg -tocoferolo).
Il presente documento la sintesi prefinale dei LARN e contiene dati messi a disposizione per commenti e osservazioni (vedi Avvertenza).
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40
P (mg) 275 460 0,7 0,9 1,1 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,1 1,1 1,5 1,5 1,1 1,1 1,5 1,5 3,9 3,9 3,9 3,9 3,9 2,3 1,7 1,7 2,3 2,3 3,9 2,3 3,9 1,7 10 18 18 10 10 27 11 3,9 1,7 10 3,9 2,3 10 11 11 11 8 8 8 8 11 13 3,9 2,3 10 11 0,9 0,9 0,9 0,9 0,9 0,9 0,9 0,9 1,2 1,6 3,9 2,3 18 9 0,9 3,9 2,3 18 9 0,9 48 55 55 55 55 55 55 55 55 55 55 70 3,9 2,3 13 11 1,0 55 3,9 2,3 10 9 0,8 48 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 220 290 2,8 1,6 13 120 8 0,7 30 2,3 1,3 11 90 5 0,4 30 1,2 1,7 2,4 2,7 2,3 2,3 2,7 2,7 2,7 2,7 2,3 2,3 2,3 2,3 2,5 3,1 1,9 1,1 90 1,0 500 875 1250 1250 1250 1250 700 700 700 700 700 700 700 700 700 700 240 240 240 240 240 240 240 240 240 240 270 240 320 240 150 100 80 8 3 0,4 20 80 0,4 0,7 0,6 11 3 0,2 10 90 0,6 3 17 22 30 39 45 45 45 45 45 45 45 45 45 45 45 50 50 Mg (mg) Na (g) K (g) Cl (g) Fe (mg) Zn (mg) Cu (mg) Se (g) I (g) Mn (mg) Mo (g) Cr (g) 8,5 12 15 20 31 35 25 25 35 35 30 30 25 25 20 20 30 45 F (mg) 0,5 1,4 1,7 2,3 2,6 4 3 3 4 4 4 4 3 3 3 3 3 3
ASSUNZIONE RACCOMANDATA PER LA POPOLAZIONE (PRI, IN GRASSETTO); ASSUNZIONE ADEGUATA (AI, IN CORSIVO)
Et (anni)
Ca (mg)
LATTANTI
0,5-0,99
260
BAMBINI E ADOLESCENTI
1-3
700
4-6
1000
7-10
1100
Maschi
11-14
1300
15-17
1300
Femmine
11-14
1300
15-17
1300
ADULTI
Maschi
18-29
1000
30-59
1000
60-74
1000
75
1200
Femmine
18-29
1000
Il presente documento la sintesi prefinale dei LARN e contiene dati messi a disposizione per commenti e osservazioni (vedi Avvertenza).
30-59
1000
60-74
1200
75
1200
GRAVIDANZA
1000
ALLATTAMENTO
1000
NOTE Gli apporti fanno riferimento al valore medio giornaliero calcolato per un intervallo significativo di tempo. Per et si intende et anagrafica; ad esempio, 4-6 anni=il periodo fra il compimento del quarto e del settimo anno di vita. Il PRI stato calcolato aumentando lAR del doppio di un coefficiente di variazione compreso tra il 10 ed il 20% a seconda del minerale. Per il Ca, nelle donne in menopausa che non sono in terapia estrogenica il PRI di 1200 mg. Per il Fe, nelle adolescenti non mestruate e nelle donne in menopausa il PRI 10 mg.
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Ca (mg) 7 500 800 800 1100 1100 1100 1100 800 800 800 1000 800 800 1000 1000 800 800 580 580 580 580 580 170 170 170 170 170 580 170 580 170 580 170 7 7 10 10 6 6 22 8 580 170 7 580 170 7 9 9 9 9 7 7 7 7 9 10 1055 220 10 7 1055 200 10 7 1055 270 9 9 1055 200 7 7 0,6 0,8 0,7 0,7 0,7 0,7 0,7 0,7 0,7 0,7 0,7 0,7 0,9 1,2 730 130 5 6 0,5 405 85 5 4 0,3 380 65 4 2 0,3 15 23 23 40 40 40 40 45 45 45 45 45 45 45 45 45 59 14 17 23 30 34 30 34 34 34 34 34 34 34 34 34 40 38 P (mg) Mg (mg) Fe (mg) Zn (mg) Cu (mg) Se (g) Mo (g)
LARN 2012 - MINERALI APPORTI DI RIFERIMENTO GIORNALIERO PER LA POPOLAZIONE ITALIANA: FABBISOGNO MEDIO (AR)
Et (anni)
LATTANTI
0,5-0,99
BAMBINI E ADOLESCENTI
1-3
4-6
7-10
Maschi
11-14
15-17
Femmine
11-14
15-17
ADULTI
Maschi
18-29
30-59
60-74
75
Femmine
18-29
Il presente documento la sintesi prefinale dei LARN e contiene dati messi a disposizione per commenti e osservazioni (vedi Avvertenza).
30-59
60-74
75
GRAVIDANZA
ALLATTAMENTO
NOTE Gli apporti fanno riferimento al valore medio giornaliero calcolato per un intervallo significativo di tempo. Per et si intende et anagrafica; ad esempio, 4-6 anni=il periodo fra il compimento del quarto e del settimo anno di vita. Per Na, Cl, K, I, Mn e F, levidenza scientifica non consente di definire lAR per nessuno dei gruppi di interesse; nel gruppo dei lattanti lAR definibile solo per il Fe. Per il Ca, lAR dopo la menopausa di 1000 mg. Per il Fe, lAR 7 mg nelle adolescenti non mestruate e 6 mg nelle donne in menopausa.
Il presente documento la sintesi prefinale dei LARN e contiene dati messi a disposizione per commenti e osservazioni (vedi Avvertenza).
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Ca (mg) 1500 2500 2500 2500 3000 3000 3000 3000 2500 2500 2000 2000 2500 2500 2000 2000 2500 2500 250 250 250 1,5 2,0 2,0 250 1,5 250 2,0 3,0 2,3 2,3 3,0 3,0 250 2,0 3,0 250 1,5 2,3 250 1,5 2,3 25 25 25 25 25 25 25 25 250 2,0 3,0 25 250 2,0 3,0 25 5 5 5 5 5 5 5 5 250 2,0 3,0 22 4 250 2,0 3,0 18 4 200 250 300 300 300 300 300 300 300 300 300 300 250 2,0 3,0 22 4 250 250 2,0 3,0 18 4 200 250 1,5 2,2 13 3 130 300 450 500 450 500 600 600 600 600 600 600 600 600 600 600 250 1,2 1,8 10 2 90 250 1,0 1,5 7 1 60 200 100 200 250 400 500 400 500 600 600 600 600 600 600 600 600 600 600 5 1,5 2,5 2,5 5 7 5 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 Mg (mg) Na (g) Cl (g) Zn (mg) Cu (mg) Se (g) I (g) Mo (g) F (mg)
LARN 2012 - MINERALI LIVELLI MASSIMI TOLLERABILI DI ASSUNZIONE PER LA POPOLAZIONE ITALIANA (UL)
Et (anni)
LATTANTI
0,5-0,99
BAMBINI E ADOLESCENTI
1-3
4-6
7-10
Maschi
11-14
15-17
Femmine
11-14
15-17
ADULTI
Maschi
18-29
30-59
60-74
75
Femmine
18-29
30-59
Il presente documento la sintesi prefinale dei LARN e contiene dati messi a disposizione per commenti e osservazioni (vedi Avvertenza).
60-74
75
GRAVIDANZA
ALLATTAMENTO
NOTE Gli UL fanno riferimento allapporto medio giornaliero calcolato per un intervallo significativo di tempo. Per et si intende et anagrafica; ad esempio, 4-6 anni=il periodo fra il compimento del quarto e del settimo anno di vita. Per P, K, Fe, Mn e Cr levidenza scientifica non consente di definire il livello massimo tollerabile di assunzione (UL). Nel gruppo dei lattanti lUL definibile solo per il Ca e lo Zn. Per Ca e Cl, lUL definito in base ai dati IoM (2005 e 2010); per il Na, lUL definito in base agli obiettivi del WHO (2007); per il Cl deriva da quello del Na. Per il Mg, il valore di UL si riferisce allassunzione da farmaco o in seguito a supplementazione. Per il Fe, non superare la dose di 60 mg/die da supplementi.
Il presente documento la sintesi prefinale dei LARN e contiene dati messi a disposizione per commenti e osservazioni (vedi Avvertenza).
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Et (anni) 0,5-0,99 1-3 4-6 7-10 11-14 15-17 11-14 15-17 18-29 30-59 60-74 75 18-29 30-59 60-74 75 2500 2500 2500 2500 2000 2000 2000 2000 +300 +700 2000 1900 2500 2000 1800 1400 1200 900 Acqua (mL)
LARN 2012 - ACQUA APPORTI GIORNALIERI DI RIFERIMENTO PER LA POPOLAZIONE ITALIANA: ASSUNZIONE ADEGUATA (AI)
LATTANTI
BAMBINI E ADOLESCENTI
Maschi
Femmine
ADULTI
Maschi
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Femmine
GRAVIDANZA
ALLATTAMENTO
NOTE Lassunzione fa riferimento al valore medio giornaliero calcolato per un intervallo significativo di tempo. Per et si intende et anagrafica; ad esempio, 4-6 anni=il periodo fra il compimento del quarto e del settimo anno di vita. Per i bambini nel secondo anno di vita non si hanno a disposizione dati sui consumi, quindi viene definito per interpolazione, come assunzione adeguata di acqua, un valore di 1100-1200 ml/die. Per i bambini det superiore ai due anni, lassunzione adeguata di acqua pu essere tratta dai dati sullosservazione dei consumi, corretta per un auspicabile rapporto acqua-energia e per le variazioni individuali. Negli adulti, lassunzione adeguata giornaliera di acqua totale dovrebbe essere di 2,0 L (95 percentile: 3,1 L) per le femmine e di 2,5 L (95 percentile: 4.0 L) per i maschi.
Il presente documento la sintesi prefinale dei LARN e contiene dati messi a disposizione per commenti e osservazioni (vedi Avvertenza).
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Letanolo (alcol etilico) una sostanza non nutriente dinteresse nutrizionale che - pur apportando energia (7 kcal/g) - non ha finalit funzionali e/o metaboliche specifiche.
La principale fonte di etanolo nella dieta della popolazione italiana rappresentata dal gruppo Vino e sostituti (84%), seguito dal gruppo Birra, sidro e sostituti (9%) e dalle Altre bevande alcoliche (vino dolce, spumanti, aperitivi e liquori, 7%).
una molecola potenzialmente tossica per lorganismo, delevata pericolosit sociale, che pu causare - nel caso di abuso - importanti danni organici e psicologici; elevate assunzioni sono associate a un aumento del rischio di malattie cardio-cerebrovascolari, di epatopatie e malattie gastro-intestinali, nonch di alcune forme di tumori.
Il presente documento la sintesi prefinale dei LARN e contiene dati messi a disposizione per commenti e osservazioni (vedi Avvertenza).
I composti bioattivi sono sostanze comunemente assunte con la dieta, in grado di influenzare positivamente la salute, anche se non possono essere considerati dei nutrienti in senso classico.
Le principali fonti alimentari per la popolazione italiana sono ortaggi, frutta, legumi e alcune bevande.
Per queste sostanze non ancora possibile indicare livelli di assunzione per la popolazione: una dieta equilibrata, varia e ricca di alimenti di origine vegetale la strategia migliore per garantirne un apporto sufficiente in termini salutistici.
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Il presente documento la sintesi prefinale dei LARN e contiene dati messi a disposizione per commenti e osservazioni (vedi Avvertenza).
SINTEsI LARN - BOlOGNa 2012 NOTE Le porzioni si riferiscono allalimento crudo, al netto degli scarti o, in alcuni casi, pronto per il consumo (ad es. latte e derivati, pane, alcuni dolciumi ecc.). Per i prodotti della pesca conservati si fa riferimento al peso sgocciolato. Nel gruppo legumi fanno parte i derivati della soia (es. tofu e tempeh) e la porzione 100 g. Per la pizza, la porzione standard la pizza margherita al piatto, 350 g. Per la pasta, la porzione di pasta fresca (per es. tagliatelle alluovo) di 100 g, quella di pasta ripiena (per es. ravioli, tortellini) 125 g, quella di lasagna 250 g, quella di gnocchi di patate 150 g. Per le minestre in brodo, cous-cous, semolino si considera in genere porzione. Per i prodotti da forno: brioche, cornetti, croissant il peso 70 g se con crema/marmellata. Le merendine confezionate pesano circa 40 g.
Il presente documento la sintesi prefinale dei LARN e contiene dati messi a disposizione per commenti e osservazioni (vedi Avvertenza).
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