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Progetti

Veronica Dal Buono *

The Infinity Centre non pu certo definirsi un ordinario edificio a uso scolastico. Se ci emerge raggiungendolo dai campi sportivi e dagli spazi circostanti del Keilor campus, ancor pi evidente quando, osservandolo in planimetria con immaginario sguardo a volo duccello (cui per metodo tendono gli architetti), si concretizza la forte idea configurativa che lo ha generato. Realizzato nel 2012 alla periferia ovest di Melbourne, il complesso ospita la Penleigh and Essendon Grammar School, secondo edificio a funzione scolastica progettato per il campus da McBride Charles Ryan, team di archi-

mcbride charles ryan

Complesso scolastico The Infinity Centre a Melbourne


tetti australiani che dimostra capacit di metabolizzare riferimenti alla cultura architettonica non solo del continente australe ma internazionale, sintetizzandoli in una visione culturale innovativa. Particolarit della scuola inoltre la fusione tra classi maschili e femminili che, per la prima volta nelliter scolastico, avviene tra i frequentanti del complesso, ragazzine e ragazzini di 11 e 12 anni, come prescritto dal sistema scolastico australiano. Il team di progettisti ha congegnato un grande complesso partendo dallidea di dare forma spaziale al simbolo dellinfinito (), configurando planimetricamente un volume continuo, fluido, che affaccia internamente i propri ambienti verso due corti-giardino centrali.

Gli interni sono contraddistinti dalluso del colore.

Starting from the idea of giving spatial form to the symbol of the infinite, the project team put together a great complex, shaping a continuous, fluid volume which overlooks two central garden-courtyards on the interior side

La suggestione geometrica di partenza ha consentito di verificare fin da subito lopportuna collocazione della biblioteca ove si incrociano i due grandi corpi di fabbrica a pianta concentrica; nella sola parte statica del complesso posizionato cos lo spazio di studio e archivio dei volumi e documentazione posseduta dal centro didattico, divenuto cuore pulsante del complesso, simbolo di radicamento della conoscenza e paradigmatico snodo radiale tra i percorsi. Ledificio, per i progettisti, incarna il concetto ditinerario educativo di formazione e contaminazione tra le discipline, ove, come un flusso continuo, confini e limiti tra ambiti di conoscenza si fondono. Ogni ala, ogni tratto del percorso corrispondente a un dipartimento disciplinare ha proprie specificit identificate e rafforzate attraverso luso del colore negli spazi interni ma, allo stesso tempo, connessa e fusa con la funzione o disciplina successiva. The Infinity Centre si pone apertamente come un edificio simbolico entro il quale i fruitori, pi o meno consciamente, si sentono partecipi. Attraverso le spaziose corti interne rimanda ai sistemi claustrali dellOccidente europeo, riconosciuti come luoghi deccellenza di conoscenza e istitutori del principio planimetrico archetipico del chiostro. Lopera architettonica, alquanto estesa planimetricamente, elevata su due piani. Come una cittadella murata (parole di McBride) il fronte continuo attraverso il quale il complesso si pone verso lesterno interamente rivestito di elementi in laterizio vetrificato e apparecchiato in bande orizzontali nere e grigie di diversa riflettivit e brillantezza. Il materiale laterizio trasfigurato e gioca ambiguamente con la superficie di rivestimento del perimetro interno costituita da fasce verticali di pannelli in alluminio. Talora, lungo il perimetro, il grande muro si apre in curvilinei archi e rivela gli spazi interni. in tali aperture curvilinee che il laterizio incontra un rive-

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The Infinitive Centre si mostra dallesterno come un grande organismo rivestito in cangianti elementi in laterizio smaltato.

Contestualizzazione del complesso scolastico nellarea del Keilor campus.

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Forte il contrasto tra la superficie esterna dellinvolucro e il rivestimento degli antri di aperture alle corti centrali realizzato in tavelle lignee riciclate.

stimento in tavelle di legno, modellate con macchine a controllo numerico e i varchi di passaggio, marchiati vistosamente in rosso, inducono a evocare un organismo vivente. Le due grandi corti interne svolgono anche una importante funzione protettiva dai forti venti che interessano larea. Lintero complesso, ibridando interni e esterni, offre spazi formali e informali di incontro, giardini, ambienti di lavoro e riposo atti a condividere impegno, conoscenza, racconti e idee. Lo spazio architettonico questo pu fare: creare opportunit e stimolanti effetti sullapprendimento, non soltanto attraverso la configurazione degli spazi conclusi come le aule, il teatro, gli ambienti di studio, ma anche grazie alla forza dei percorsi, mai trasformati in semplici corridoi quanto invece valorizzati alla pari degli ambiti della sosta. Il risultato un complesso che fonde al meglio le due scuole di pensiero, la tradizione didattica ove le lezioni si svolgono frontalmente dalla lavagna e la moderna corrente che preme per ladozione di spazi flessibili che rompano le regole. un piacere, infatti riportano i docenti vedere come i ragazzi utilizzino in modo intuitivo ledificio.
* Veronica Dal Buono Ricercatrice, Universit di Ferrara

Scheda tecnica Localit: Team di progettazione: Cronologia: Superficie: Fotografie:

Keilor East, Melbourne (Australia) Rob McBride, Debbie Ryan, Andrew Hayne, Drew Williamson, Qianyi Lim, Peter Ryan, Stephan Bekhor, Anthony Parker, Amelia Borg, Natasha Maben, Benedikt Josef, Alan Ting, Luke Waldron, Jacqui Robbins, Daniel Griffin, Seung Hyuk Choi, Angela Woda 2012 8000 m2 John Gollings

Biblioteca e area studio, il luogo centrale da dove partono i percorsi verso gli spazi dipartimentali.

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Il grande otto, simbolo dellinfinito. Distribuzione planimentrica degli ambienti al piano terreno.

I vani scale sono spazi valorizzati attraverso luso del colore e dei materiali.

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