Professional Documents
Culture Documents
© Massimo Ghimmy
periodico mensile
Numero 41
Mercoledì 2
Luglio 2008
ISSN 1972-9669
una ronda
non fa
primavera
An italian history X
fattispazio.noblogs.org
Citando il mio Grande Libro dei Cliché, “la violenza non è mai una
risposta”, e in questi giorni potremmo dargli anche ragione. La
Fattispazio è un progetto natoper il rilancio de- violenza non è una risposta, è solo una spassosa punchline del
gli spazi pubblici rivendicati a diritto da abitanti reality show che è l’Italia, è il tappabuchi di Studio Aperto, noi a
e studenti in quanto habitat naturale offerto dalla quello scopo abbiamo articoli di fondo letterari, scientifici e altre
città ai suoi cittadini. Nell’affermare delle neces- cosucce, loro hanno stupri e aggressioni.
sità ignorate e la libertà di persone...
segue a pagina 3 La violenza non è una risposta, è un prodotto che si vende bene,
e la cornice è ben più luccicante dell’immagine in sé, che in fon-
do non è più tanto originale. Che importa se hanno 16 anni o 25,
i nostri giovani son tutti uguali quando la lama è dalla parte sba-
gliata. Il fautore invece è tanto più interessante quanto è più sem-
plice prendersela con lui, a torto o a ragione, e in un’ottica mate-
San Siro... rialista il capro espiatorio facile aumenta la vendita di notizie.
Comi
La violenza non è una risposta, è un organismo autotrofo, per-
ché il nostro reality non riesce a stare senza, e l’audience si an-
noia molto facilmente: è nel nostro interesse tenerla in vita; che
Camminando nelle vie di Roma si si chiami “strategia della tensione” o “cinica speculazione” o “co-
vedono i resti dell’antica città roma- me pare a voi” è solo una questione di nomenclatura, dopotutto
na. La caratteristica più bella in que- l’effetto è sempre lo stesso.
sti posti è che ci si immagina come
si vivesse un tempo. Il mercato in La violenza non è una risposta, è un trend che segue alla lettere
un grande spazio aperto, il foro ro- le leggi del mercato, le quali ultimamente non propendono più di
mano, la gente nelle strade. Non vo- tanto verso la celtica e il ventennio, che ormai sono cose passa-
glio qui fare una lezione di storia, è te di moda e non costituiscono più una cornice brillante: non ci
solo per farvi entrare in questo ha- piacciono più, e qualora si ripresentassero è compito nostro rin-
bitat. novare la linea della nuova stagione, e buttare via vecchie foto e
Sembra che noi non abbiamo capito loghi stravisti che non interessano più il consumatore.
niente degli insegnamenti delle ve-
tuste civiltà (in effetti quella roma- La violenza, in effetti, è una risposta. Per svariati problemi è una
na è solo un esempio, potevo citare soluzione facile, rapida, e grazie ai Marcello Dell’Utri di tutta Ita-
che so anche i Greci…) lia, grandi e piccini abbiamo anche una solida garanzia di impu-
Prendiamo Pavia. Oggi la cittadina nità, tutto da sommare alla canonica distorsione mediatica e al-
non è più il fulcro del lavoro, la stra- la nostra grande capacità di “igiene mentale”, quella vera, perché
da non è più il punto di ritrovo, non quando serve le cose brutte le rimuoviamo perfettamente.
abbiamo più il senso di comunità. Si
va a lavorare altrove, si pensa alla Rapido, silenzioso, e nessuno si farà male, o quasi.
propria cena e al proprio riposo.
a pagina 2 Marco Cabizza
marco@autistici.org
2 k
Omnia homini, dum vivit, speranda sunt.
periodico mensile
Numero 41
Mercoledì 2
Luglio 2008
http://fattispazio.noblogs.org
Fattispazio è un progetto nato dal bisogno di ri- grado senza abbandonarsi alla delusione che porta
creare una dimensione per la socialità a Pavia. Per spesso a subire e inghiottire la fantasia e le idee.
il rilancio degli spazi pubblici rivendicati a dirit- Alcune campagne già nate dal dissenso sponta-
to da abitanti e studenti in quanto habitat natura- neo, sono aperte come quelle future ai pareri di
le offerto dalla città ai suoi cittadini. Nell’afferma- ognuno. Promuovere il progetto è permettere di
re delle necessità ignorate e la libertà di persone, documentarsi sulla realtà e come si vorrebbe cam-
non di rifiuti o portafogli ambulanti. biarla, che sia fruibe a chiunque l’informazione in
Le iniziative vogliono rendere possibile l’espres- modo semplice e chiaro.
sione di un disagio che ha il solo pregio di essere Le bandiere arancioni con il logo di fattispazio
comune a tutti. Per questo, il consenso e la parte- renderanno visibile chi spera che questa città pos-
cipazione cospicua sono fondamentali a far si che sa diventare un posto migliore. Per avere informa-
il parere dei più pesi davvero. È giusto riscoprire zioni sulle nostre iniziative, visita http://fattispa-
cosa si può fare in città e reagire all’evidente de- zio.noblogs.org
k 3
periodico mensile mi raccomando, spazi, spazi, ma dal 3 al 5 tutti ai malaspina!!!
Numero 41
Mercoledì 2
Luglio 2008
contemporaneità
Mercoledì 2
Luglio 2008
editiorially correct
La libertà un agnello bene armato che contesta il voto.” Benjamin Franklin
Mercoledì 2
Luglio 2008
Come funziona la critica lette- “amici” o di “superiori”. mersi….testuale), pre-sele- critici letterari e “operatori tore, prima di tutto. Un lettore
raria? È davvero un piccola cer- 4. Con le segnalazioni o dopo zionati e gratis. Ma vogliono culturali” vari. Questa è la so- molto stanco, a cui stanno ru-
chia di amici che si aiutano a di esse arrivano i libri “di cui assolutamente continuare a lita notifica che faccio anche a bando una delle sue più grandi
vicenda? Due importanti critici sono costretto ad occuparmi”. spiegare ai lettori cosa dovreb- me stesso per dire che tutti noi passioni. Avendo il privilegio
letterari italiani vengono inter- Costretto da chi? L’ipotesi è bero cercare in libreria, legge- abbiamo il dovere di cambiare di poter osservare la situazio-
vistati riguardo la loro attività. che le forze in campo siano tal- re e addirittura comprare, no- questo stato di cose. ne da due punti di vista sento
L’intervista originale è reperibile mente varie che non lo sanno nostante appaia evidente che [...] Colgo l’occasione per ri- anche il dovere di dire quello
su www.booksweb.tv , nella se- neanche loro, comunque pos- loro stessi non hanno la più badire che, dopo quindici an- che penso a più persone possi-
zione BooksTorino, sottosezione siamo ipotizzare sintetizzando: pallida idea di perché scelga- ni dall’esplosione del fenome- bili, comportandomi di conse-
I mestieri del Libro - critici lette- no un libro piuttosto che un al- no incontri con l’Autore, fiere, guenza. Ma sono anche piutto-
rari. Simone Battig, scrittore ita- tro e non si sognino nemmeno reading, per non parlare dei sto stufo di sentire la mia voce
liano, commenta sconcertato tale lontanamente di acquistarli. c o r - si di scrit- e non ho la vocazione al marti-
intervista. Punto per punto. Siamo un popolo 6. I libri sono talmente tan- tura rio. Spero che prima o poi per-
culturalmente tra- ti che a volte cose buone pas- sone più autorevoli di me in-
[...] Pent e Lupo certificano sano sotto silenzio (peccato tervengano per dire: adesso
quello che vado sottolineando
volto, ogni giorno di poi che sostengano anche che basta, i libri vanno resi liberi
da anni e quello che tutti san- più le cose brutte non le recensi- da questo sistema soffocante,
no ma vogliono continuare a scono per non stroncarle, ov- anche solo per il fatto che è un
ritenere normale se non per- viamente tranne gli amici che sistema ingiusto e vergognoso
sino giusto: la critica letteraria costretto per convenienza per- vanno sempre avanti bene lo per tramandare ai nostri figli
così condotta non solo è inuti- sonale e/o lavorativa ad occu- stesso. E allora uno si chiede: la conoscenza.
le ma è nociva per lo sviluppo parmene. Rimane il fatto che, come può il lettore capire dai La crisi della nostra società ha
di nuove e interessanti gene- in generale, una critica “co- loro silenzi se quel libro le stesse motivazioni psico-
razioni di lettori e scrittori. Lo stretta” sarà sempre una criti- non è piaciuto loro o logiche a tutti i livelli, ma
è, secondo le loro stesse paro- ca ristretta e scarsamente inte- non hanno avuto il che la cultura non tro-
le, perché condotta in manie- ressante e proficua. tempo materiale vi il coraggio di reagire
ra assolutamente parziale (nei 5. Dopo tutte queste priori- per recensirlo sep- è il sintomo peggiore di
molteplici significati di questa tà almeno Lupo arriva a di- pure era un bel li- tutti. Non basta più di-
parola) e lo è perché, asservi- re che si (sia ringraziato il cie- bro? Qual è la di- re “è così, lo sanno tut-
ta ad una logica che si concen- lo!), “Ho uno spazio di libertà scriminante?) ti”, nessuno rimpian-
tra non sui libri ma sulle varie per scegliere i libri”. Malaugu- 7. Il sunto è: siamo ge tempi andati, qui è
personalità coinvolte nell’in- ratamente quei libri però so- impiegati al servizio il momento di mettere
tento di far leggere un libro ai no già sul tavolo di casa sua. del libro (leggi: degli in gioco quello che sia-
lettori, tradisce la sua stessa Pent e Lupo, non nominando- editori, e io che pen- mo e quello che vogliamo
natura e i suoi scopi. lo mai, sono completamente savo che fossero al diventare, perché siamo
Pent e Lupo, come critici, so- estranei al concetto di andare servizio dei lettori…), un popolo culturalmen-
stengono, in ordine sparso, co- in libreria e scegliere un libro dobbiamo fare cose te travolto. Ogni giorno
se come queste: per leggerlo(del resto con tutti che dobbiamo fare sen- di più.
1. Prima di tutto, si leggono i li- questi “aiuti” con cui amorevol- za mettere in funzione Se siamo già morti ora
bri degli amici (Lupo) mente vengono assistiti come la nostra capacità critica o se possiamo ancora
2. Se il libro di un amico non se fossero incapaci di intende- a monte, nelle scelte primarie creativa, è evidente e certifi- pensare liberi con le nostre te-
è bello io critico non ne parlo, re e volere dubito che sareb- dei libri (ripetono il verbo “do- cato dalle statistiche ufficiali ste e non con le nostre paure,
o se sono costretto a parlarne bero capaci di orientarsi nelle vere” almeno una dozzina di che questi “giochini narcisisti- questa è la scelta.
ne parlo solo bene cercando odierne librerie…). Non fa par- volte in vari contesti senza mo- ci” non servono a promuove- Ho deciso di scrivere questo
di evidenziarne i pregi facen- te del loro metodo andare in li- tivare questo loro dovere). re i libri. In Italia ci sono sem- articolo proprio perché sono
do una recensione diplomati- breria a scegliersi i libri, loro [...] Ricordo che stiamo parlan- pre meno lettori e sempre più d’accordo con Pent quando di-
ca (?) ce li hanno già a casa i libri (ne do di critici affermati di gran- scrittori, grazie a questo tipo di ce: “Se non si dialoga, in posi-
3. Dopo gli amici vengono le vengono di giornali nazionali, figuratevi promozione del libro. Prova- tivo o in negativo, allora la cri-
“segnalazioni”. Di chi non som- le costrizioni cui vengono sot- te a seguire la logica coatta di tica non ha senso”. E dato che
lo dicono, s i toposti gli altri e il grado di Pent e Lupo, e vi apparirà chia- viviamo tempi di pensiero uni-
può ben obbedienza e dedizione ro il perché. In questi eventi co dominante continuo a pen-
imma- che devono dimostrare non si cercano i libri ma gli au- sare che sia giusto opporre le
ginare per poter continuare tori, una sostanziale differen- mie idee a quelle di Pent e Lu-
sem- a fare i critici! za che tutti quelli coinvolti nel po.
pre [...] Prego ognuno mondo dell’editoria hanno fo- La speranza mia è di non senti-
d i di voi di ascoltare mentato senza rendersi conto re più interviste culturalmen-
attentamente quel- che così facendo non aprivano te agghiaccianti come questa
lo che Pent e Lupo nuovi spazi commerciali ai li- di Pent e Lupo, critici-scrittori,
dicono, e come lo bri, ma li chiudevano. Un vero due a caso fra tutti, e magari
dicono. La mia non è suicidio anche per gli adoratori mi auguro che anche loro, ri-
un’accusa a loro in par- del marketing. Non voglio ru- vedendosi, si rendano meglio
ticolare, dato che per bare tempo spiegando perché conto di quello che vanno di-
la mia più che decen- sia così, ci può arrivare facil- cendo.
nale e persona- mente chiunque usando la te-
le esperienza sta per ragionare. Se poi non si Simone Battig
essi rappresen- vuole usarla, allora buttiamo- http://www.myspace.com/si-
tano il pensie- la, questa testa, che è inutile. monebattig (dove trovate an-
ro del 95% dei Ultima cosa. Qui parlo da let- che l’articolo completo)