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Piattaforma Vega in Sicilia



Vega la pi grande piattaforma petrolifera fissa off-shore realizzata in Italia. Operando in condizioni
ambientali spesso difficoltose, adotta tecnologie davanguardia per la sicurezza del personale e
dellambiente circostante ed stata progettata per resistere a sollecitazioni ambientali estreme quali, per
esempio, venti fino a 180 Km/h, onde marine di 18 metri, terremoti fino al 9 grado della scala Mercalli.

Il giacimento Vega
Lesistenza degli idrocarburi in Sicilia conosciuta fin dai tempi pi remoti. Ne parlano tra gli altri due famosi
storici del I secolo: Diodoro Siculo nella Biblioteca Storica e Plinio il Vecchio, che menziona lOleum
Agrigentinum nella sua Storia Naturale.

La produzione di petrolio in Sicilia iniziata con la scoperta dei giacimenti nelle aree di Ragusa, nel 1950, e
di Gela, nel 1956. Lesplorazione off-shore, cominciata nel 1959, individu alcuni giacimenti minori, ma solo
nel periodo 1978-80, con lacquisizione di dati sismici 3D, fu possibile interpretare i risultati e individuare la
struttura di Vega e la sua estensione.

Il campo Vega
Il campo Vega ubicato circa 12 miglia a sud della costa meridionale della Sicilia, al largo di Pozzallo.
Comprende una piattaforma denominata Vega A, per lo sfruttamento del giacimento petrolifero, e un
deposito galleggiante da 110.000 tonnellate ricavato dalla trasformazione della ex-petroliera Leonis in FSO
(Floating Storage Offloading). Il galleggiante ormeggiato alla monoboa SPM (Single Point Mooring)
situata a circa 1,5 miglia dalla piattaforma e a essa collegata tramite condotte sottomarine.

Nel febbraio 1987 la piattaforma stata fissata al fondo del mare, in acque profonde circa 122 metri, tramite
un J acket, struttura di acciaio tubolare a forma di traliccio con otto gambe ancorate al terreno per mezzo di
20 pali. Sopra questi pali sono stati successivamente sistemati i restanti moduli di produzione e servizi.

La piattaforma Vega munita di un sistema di sicurezza combinato di rivelazione gas/incendio e arresto di
emergenza che garantisce un alto livello di protezione. Dal febbraio del 2000 il sistema di gestione
ambientale stato certificato Iso 14001.

Il giacimento si trova sotto il livello del mare, a una profondit variabile tra i 2400 e i 2800 metri, e si estende
su una superficie di circa 28 chilometri quadrati. La produzione stata avviata nellagosto del 1987 e
attualmente interessa 20 pozzi.

Il ciclo produttivo
Il greggio estratto dai pozzi pu essere convogliato indifferentemente a uno di tre collettori situati in
superficie, sulla piattaforma. Due di questi sono collegati a due linee di produzione per la stabilizzazione del
greggio, mentre il terzo collega il pozzo a un separatore di prova per le prove di produzione.

Dalla piattaforma Vega il greggio viene trasferito, tramite una condotta flessibile e coibentata, alla FSO
Leonis che lo distribuisce alle diverse cisterne di carico e se necessario lo riscalda con vapore. La FSO
funge anche da terminale per il caricamento delle navi cisterna che trasportano il greggio prodotto dal
Campo Vega.


Organizzazione del lavoro a bordo
La piattaforma Vega presidiata ininterrottamente, 24h su 24h, e il regolare funzionamento di tutti gli
impianti monitorato in Sala Controllo. Limpiego del personale regolato da una turnazione che prevede
14 giorni a bordo e 14 giorni di riposo a terra.

Laccesso al campo Vega per lavvicendamento del personale e degli eventuali tecnici incaricati di
manutenzioni straordinarie avviene in elicottero dalleliporto di Siracusa o con mezzi navali dal porto di
Pozzallo.





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Sostituzione della Vega Oil
Al fine di ottemperare alle nuove normative europee in materia di doppio scafo, Edison ha sostituito lex
galleggiante a singolo scafo Vega Oil con la nuova unit di tipo Aframax Leonis, a doppio scafo e doppio
fondo. L11 luglio 2008 la FSO Vega stata sconnessa dalla SPM con lo sganciamento, telecomandato a
distanza, delle flange di accoppiamento.

Il contratto di noleggio, della durata di dieci anni, per la gestione e la trasformazione della petroliera in
deposito galleggiante, ovvero in Floating Storage Offloading (FSO), stato assegnato da Edison al
Consorzio CEM; in seguito, a CEM sono stati assegnati i lavori per la costruzione del sistema di ormeggio
(Yoke) e i servizi per loperazione di connessione alla boa SPM (Single Point Mooring), entrambi su progetti
Edison.

I lavori per la trasformazione della Leonis in deposito galleggiante sono iniziati nel bacino di carenaggio di
Trieste con la pulizia, la sabbiatura e la verniciatura dello scafo, e la pulizia e manutenzione delle casse del
carico e di zavorra. Sono stati poi eseguiti i lavori di rinforzo strutturale di fasciame, bracci e colonne, e i
lavori propedeutici per linstallazione e per lancoraggio del galleggiante al sistema di ormeggio.

Le attivit sono proseguite nel cantiere di Punta Cugno, situato nel porto di Augusta, con ladeguamento
degli impianti per la ricezione del greggio prodotto dalla piattaforma Vega, e di quelli per le operazioni di
allibo sulle petroliere adibite al trasporto del greggio agli impianti di raffinazione.

In accordo alle normative minerarie vigenti relative alla sicurezza e salute dei lavoratori, sono stati adeguati
tutti i sistemi di sicurezza per la rilevazione degli incendi e degli accumuli di H2S, e i sistemi di segnalazione,
di allarme e di spegnimento. Il galleggiante inoltre dotato di mezzi di salvataggio collettivi e individuali, dei
servizi sanitari, e dei servizi di comunicazione e di trasporto del personale sia con elicottero che con mezzi
nautici.

Il galleggiante in possesso di tutte le autorizzazioni per operare nellambito della concessione mineraria e
del codice della navigazione e relativa regolamentazione.

Tutto il progetto di trasformazione, costruzione e collaudo finale certificato dallente preposto: Registro
Navale Italiano, RINA.

La costruzione dello Yoke e del Tanker Beam, e il ripristino strutturale delle cerniere, dei perni e dei
cuscinetti reggispinta sono stati effettuati dal consorzio CEM nel cantiere di Punta Cugno, con il supporto
delle officine meccaniche locali.

Lassemblaggio finale e linstallazione sulla FSO Leonis del tanker beam e dello yoke sono stati eseguiti nel
cantiere di Punta Cugno con lutilizzo di adeguati mezzi di sollevamento reperiti in loco. In particolare lo
yoke, del peso di 550 tonnellate, stato sollevato da due gru della capacit totale di 1200 tonnellate dotate
di sistemi di controllo e sicurezza altamente sofisticati. Tutta loperazione di sollevamento e accoppiamento
stata gestita dalle maestranze locali.

Il sistema di sollevamento dello yoke per le manovre di connessione della FSO Leonis alla boa SPM stato
fornito e azionato dalla societ Fagioli, societ altamente qualificata nel ramo dei sollevamenti speciali.

Terminati i lavori di conversione e di completamento del sistema di connessione, la Leonis stata
rimorchiata da Punta Cugno sino al sito della connessione, circa 22 km al largo del porto di Pozzallo. Tutte le
operazioni di disormeggio, ormeggio e traino sono state eseguite dagli operativi (piloti, ormeggiatori,
rimorchiatori) del porto di Augusta.

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