DEFINIZIONE Le ENDOCARDITI INFETTIVE sono sepsi in cui il focolaio sepsigeno si localizza in corrispondenza dellendocardio valvolare o murale atrio-ventricolare. CLASSIFICAZIONE Patogenetica Infettiva Non infettiva (endocardite trombotica abatterica) Tradizionale EI acuta ( S. aureus, S. pneumoniae) EI sub-acuta/ cronica ( streptococchi -emolitici) Epidemiologica Valvola nativa Valvola protesica (precoce o tardiva) EI del tossicodipendente nosocomiale Agente eziologico (batteri, virus, miceti) Sede anatomica (valvole, difetti settali, corde tendinee) Grado di certezza diagnostica Certa o definita Possibile Esclusa Ricorrenza Recidiva Ricorrente-reinfezione EPIDEMIOLOGIA Incidenza: 2-12 casi /100.000 abitanti per anno M:F = 1,7:1 Et media alla diagnosi in graduale aumento: Epoca pre-antibiotica: 30-40 anni Attualmente: 47- 69 anni Valvole coinvolte: mitrale e aortica Nei tossicodipendenti: Incidenza 150-2000/100.000 abitanti per anno Diagnosi in et pi giovanile Infezione da HIV come fattore indipendente di rischio per endocardite infettiva Tricuspide nel 50-75% dei casi
EPIDEMIOLOGIA Et media dei pazienti: 36-69 anni (vs 30-40 aa dellera preantibiotica) Incidenza annuale media: 3,6/100.000 - < 5/100.000 per et < 50 anni - >15/100.000 per et > 65 anni Rapporto maschi/femmine: ~ 2:1 Letalit ospedaliera media: 16% Esistono categorie a rischio(cio con incidenza maggiore): in primis, i tossicodipendenti da droghe iniettabili ed i soggetti HIV positivi; a rischio anche sogg con protesi valvolare
Moreillon & Que, Lancet 2004, 363: 139-49
TASSO DI MORTALITA NELLEI IN BASE ALLAGENTE CAUSALE AGENTE CAUSALE TASSO DI MORTALITA S. viridans, S.bovis 4-16% Enterococchi 15-25% S. Aureus 25-47% Febbre Q 5-37% P. aeruginosa, Enterobacteriaceae, Miceti > 50% FATTORI PREDISPONENTI Protesi valvolare, maggior fattore di rischio: 31% dei pazienti con EI Et (aumento : valvulopatie degenerative, batteriemie a partenza dagli apparati gastroenterico e urinario, manovre invasive, anemia) Procedure diagnostico-terapeutiche invasive Cardiopatie congenite Cardiopatia acquisita Altre condizioni: diabete, emodialisi a lungo termine, scarsa igiene dentaria PATOLOGIE CARDIACHE E RISCHIO DI EI PROCEDURE/MANIPOLAZIONI % DI BATTERIEMIE DENTI Estrazione dentaria 15-85% Chirurgia periodontale 32-88% masticazioni chewing -gum 17-51% Lavaggio denti 0-36% Strumenti di irrigazione dentaria 27-50% VIE AEREE SUPERIORI Broncoscopia (tubo rigido) 15% Tonsillectomia 28-38% Aspirazione nasotracheale/intubazione 16% TRATTO GASTRO-ENTERICO EGDS 08-12% Sigmoido/colonscopia 0-9,5% Pasto baritato/clisma opaco 11% Agobiopsia percutanea 3-13% TRATTO URINARIO Dilatazione uretrale 18-33% Cateterizzazione 8% Cistoscopia 0-17% Resezione prostatica trans-uretrale 12-46% OSTETRICO-GINECOLOGICHE Parto per via vaginale 0-11% Biopsia cervicale 0% Rimozione/ inserimento IUD 0% EZIOLOGIA I VALVOLA NATIVA Streptococcus spp 55-65% : Streptococchi viridanti: 35-40% Altri streptococchi:10-15% Enterococcus faecalis: 10-15% S. aureus: 10-15% HACEK: 2-4% Emocolture negative: 3-5% VALVOLA PROTESICA PRECOCE: S.epidermidis > 50%, S. aureus, E. faecalis, difteroidi TARDIVA: S. viridanti, enterococchi, S. aureus e S. coagulasi neg. nel 20% TOSSICODIPENDENTE S.aureus:50% Streptococcus spp: 20% Bacilli gram neg (P. aeruginosa):20% Candida spp: 10% EZIOLOGIA II NEJM, Vol 345, No 18 EZIOLOGIA SU VALVOLA NATIVA EZIOLOGIA SU VALVOLA PROTESICA ENDOTELIO VALVOLARE Trauma Turbolenza Cambiamenti metabolici AGGREGAZIONE PLT DEPOSIZIONE FIBRINA ENDOCARDITE TROMBOTICA ABATTERICA MUCOSE ALTRI TESSUTI COLONIZZATI Ecologia locale Batteriocidine Proteasi Ig A Adesione batterica TRAUMA BATTERIEMIA Anticorpi complemento ADESIONE COLONIZZAZIONE VEGETAZIONE MATURA Proliferazione batterica Deposizione di fibrina Aggregazione piastrinica Proteasi extra-cellulari Difesa dai neutrofili PATOGENESI MECCANISMI PATOGENETICI COINVOLTI Comuni vie daccesso dei batteri Comuni lesioni predisponenti ANATOMIA PATOLOGICA Reperto caratteristico: vegetazioni polipoidi, costituite da ammassi di fibrina, eritrociti, leucociti e microorganismi, scarsamente vascolarizzate
Le vegetazioni sono localizzate di norma sui lembi valvolari corde tendinee endocardio murale Nelle EI acute: rottura cordee tendinee perforazione valvolare e del setto interventricolare Nelle EI sub-acute la vegetazione pu raggiungere dimensioni ragguardevoli
SINTOMI (Mandell, Douglas e Bennet, 2005) Febbre 80% Brividi 40% Astenia 40% Dispnea 40% Sudorazioni 25% Anoressia 25% Calo ponderale 25% Malessere 25% Tosse 25% Lesioni cutanee 20% Stroke 20% Nausea/vomito 20% Cefalea 20% Mialgia/artralgie 15% Edema 15% Dolore toracico 15% Dolore addominale 15% Delirium/coma 10-15% Emottisi 10% Dolore dorsale 10% SEGNI (Mandell, Douglas e Bennet, 2005) Febbre 90% Soffio cardiaco 85% Modificazione del soffio 5-10% Fenomeni embolici >50% Manifestazioni cutanee 18-50% Noduli di Osler 10-23% Emorragie a scheggia 15% Petecchie 20-40% Lesioni di Janeway <10% Splenomegalia 20-57% Complicanze settiche 20% Aneurisma micotico 20% Clubbing 12-52% Lesione retinica 2-10% Segni di IR 10-25% LESIONI CUTANEE Possono avere una eziologia embolica o vasculitica Lesioni di natura EMBOLICA: Emorragie del letto ungueale Emorragie retiniche a fiamma (segno di Litten), se con centro chiaro sono dette macchie di Roth Lesioni di Janeway: placche emorragiche non dolenti palmo plantari Lesioni di natura VASCULITICA: Noduli di Osler: formazioni nodulari sottocutanee, di colore rossastro, dolenti, di circa 1 cm. Si localizzano in sede periungueale
Emorragie a scheggia del letto ungueale Petecchie sottocongiuntivali Noduli di Osler Noduli di Osler Lesioni di Janeway: lesioni eritematose, emorragiche o pustolose non dolenti COMPLICANZE CARDIACHE
Scompenso cardiaco Insufficienza/perforazione valvolare Ascesso peri-valvolare Disfunzione/distacco di protesi valvolare Rottura della continuit mitro-aortica Ascesso settale Fistole Pio-emopericardio Infarto cardiaco
CRITERI DI SOSPETTO CLINICO DI EI 2) Indagini di laboratorio: Leucocitosi Anemia VES, PCR Microematuria
3) Indagini microbiologiche: Emocolture Coltura da emboli settici (lesioni cutanee) Coltura delle vegetazioni endocardiche
4) Esami strumentali : Ecocardio transtoracico Ecocardio transesofageo ECOCARDIO TRANSTORACICO Specificit: 98% Sensibilit: 25% se vegetazioni < 5mm; 70% se > 6mm Nelle valvole protesiche: sensibilit del 35% Sensibilit < 20% in soggetti obesi, con BPCO, deformit della parete toracica Sensibilit scarsa nella identificazione delle complicanze cardiache (28-43%)
E LA TECNICA DI RIFERIMENTO IN PAZIENTI CON SOSPETTA ENDOCARDITE SU VALVOLA NATIVA ECOCARDIO TRANSESOFAGEO Elevata sensibilit (75-95%) e specificit (85%-98%) anche per vegetazioni di piccole dimensioni
Indagine di 1 livello nelle seguenti condizioni cliniche:
pazienti con possibile endocardite infettiva, in base a criteri clinici; pazienti con sospette complicanze di unendocardite infettiva; pazienti con sospetto di endocardite infettiva su valvole del cuore destro; pazienti con sospetto di endocardite infettiva su valvola protesica o portatori di devices (ICD, pace- maker); batteriemia da S. aureus; pazienti anziani. LE CAUSE PIU FREQUENTI DI FALSI POSITIVI ALLESAME ECOCARDIOGRAFICO:
trombi intracardiaci non infetti tumori filiformi (fibroelastoma papillare o tumori endocardici fibro-elastici papillari come le escrescenze di Lambl) vegetazioni non infettive attaccate alle valvole (endocardite di Libman-Sacks, morbo di Behet, sindrome da carcinoide con coinvolgimento miocardico, febbre reumatica acuta) LE CAUSE PIU FREQUENTI DI FALSI NEGATIVI ALLESAME ECOCARDIOGRAFICO: Scarsa esperienza dellesaminatore Vegetazioni piccole e/o mobili Inappropriatezza della tecnica strumentale (es. mancato utilizzo dellecocardiografia transesofagea).
CRITERI DI DUKE MODIFICATI * * Streptococchi viridanti, S. aureus, S. bovis, enterococchi, gruppo HACEK LA DIAGNOSI DI EI E CONSIDERATA: CERTA se sono presenti: 2 criteri maggiori 1 criterio maggiore + 3 criteri minori 5 criteri minori POSSIBILE se sono presenti: 1 criterio maggiore + 1 criterio minore, 3 criteri minori ESCLUSA se: presente una chiara alternativa diagnostica che spieghi il quadro clinico la sindrome si risolve in meno di 4 giorni di terapia antibiotica allautopsia o allintervento chirurgico, dopo meno di 4 giorni di terapia antibiotica, non si evidenziano segni di endocardite infettiva non sono presenti i criteri di endocardite infettiva possibile.
Reperto ecocardiografico considerato tra i criteri maggiori per la diagnosi di EI: massa mobile eco- densa adesa allendocardio valvolare o murale, soprattutto se localizzata nelle sedi preferenziali, o attaccata a materiale protesico impiantato
CLINICA DELLE EI DEL CUORE DESTRO Maggior rischio in tossicodipendenti o portatori di cardiopatie congenite con shunt sinistro-destro o di cateteri intravascolari Coinvolgimento della valvola tricuspide (tossicodipendenti)
Presentazione clinica aspecifica o tipo embolia polmonare Tosse e dolore toracico pleuritico nel 40-60% dei casi; rara emoftoe e insufficienza respiratoria Assenza di segni/sintomi periferici o cardiaci (soffio da insufficienza valvolare tardiva) Rx torace: infiltrati nodulari con o senza escavazione, focolai bpn multi-focali, versamento pleurico, pio-pneumotorace Ecocardiogramma transesofageo pi accurato per lendocardite infettiva su valvola destra polmonare o pareti cardiache, per complicanze e coinvolgimento congiunto di valvole del cuore sinistro ENDOCARDITE CON EMOCOLTURA NEGATIVA Rappresenta il 3-23% delle endocarditi infettive Pi frequentemente in causa: Coxiella burnetii, Bartonella spp., Chlamydia spp., Mycoplasma spp., Legionella spp., Tropheryma whippeli, Aspergillus spp., Histoplasma capsulatum Fattori predisponenti: valvole protesiche, valvola aortica bicuspide, cardiopatia valvolare reumatica. Quadro clinico: frequente assenza di febbre Prognosi e diagnosi ecocardiografica simile a quelle dellendocardite ad emocoltura positiva Criteri di Duke meno utili per la diagnosi.
TRATTAMENTO Terapia antibiotica EMPIRICA
Terapia antibiotica MIRATA
Terapia CHIRURGICA TERAPIA Utilizzare un antibiotico battericida Se possibile basare la terapia su lantibiogramma (terapia mirata) La via di somministrazione parenterale (IV), una patologia che si tratta in ambito ospedaliero Associazioni sinergiche (es:betalattamine + aminoglicosidi) La durata della terapia di 4-6 settimane
VALVOLA PROTESICA Teicoplanina o Vancomicina + Rifampicina + Gentamicina
PAZIENTE TOSSICODIPENTENTE
Meticillina + Aminoglicoside
Teicoplanina o Vancomicina + Aminoglicoside TERAPIA MIRATA STREPTOCOCCHI STAFILOCOCCO AUREO e COAUGULASI NEGATIVO PATOGENI MENO COMUNI TERAPIA CHIRURGICA Insufficienza mitralica e aortica acuta con scompenso cardiaco Endocardite fungina Infezione persistente dopo 7-10 gg di terapia antibiotica appropriata Embolie ricorrenti nonostante adeguata terapia antibiotica Estensione extra-valvolare del processo infettivo Endocardite precoce su valvola protesica Disfunzione di una valvola protesica emodinamicamente significativa PROFILASSI E raccomanadata nel caso di procedure che possono associarsi alla comparsa di una batteriemia in pazienti esposti ad un rischio medio-alto di endocardite infettiva