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Maximilien de Robespierre

 Maximilien de Robespierre nacque nel 1758 ad Arras.


 Studiò in un ambiente cattolico e lavorò come avvocato del
vescovo.
 Ebbe sempre dei valori cristiani: credeva nella giustizia, nei
poveri, in Dio, e nell’immortalità dell'anima.
 All’apertura degli Stati Generali scrisse il cahiers de
doléances dei ciabattini, divenendo molto popolare tra i
sanculotti, i cittadini "passivi" e poveri.
 Fece parte del Club dei Giacobini da sempre, ci cui divenne
Presidente (1790).
 Prese parte all'Assemblea Costituente dal 1789 al 1791,
dove era seduto all’estrema sinistra.
 Nel paese diventò uno dei leader riconosciuti della
rivoluzione.
 Dopo essere stati rovesciati i girondini, salirono al potere i
Giacobini, e quindi anche Robespierre.
 Venne applicata una costituzione democratica (1793), in cui
egli dominava.
 Questa “nuova dittatura” era diretta dal Comitato di salute pubblica, che operò alcune riforme.
 Tra le più importanti:
1. Furono ridotti i lotti ecclesiastici e diminuiti i loro prezzi, per permettere a più persone di
acquistarli.
2. Decreto sul 'maximum' dei prezzi: Il prezzo massimo che ogni articolo poteva raggiungere.
3. Si organizzò un nuovo esercito.
 Volto ad eliminare ogni residuo della monarchia e dell'Ancien régime, portò avanti la politica del
cosiddetto Terrore, che consisteva nel ghigliottinamento di tutti i possibili rivali della rivoluzione. Il
numero delle vittime fu elevatissimo.
 Durante il Terrore fece ghigliottinare, tra gli altri, Jacques-René
Hébert e Georges Danton.
 La repubblica giacobina cominciò a prendere colpi:
1. Le requisizioni ai danni dei contadini vanificarono i
provvedimenti precedentemente avvenuti;
2. I prezzi imposti dal maximum non venivano rispettati (mercato
nero) e i salari erano troppo bassi;
3. Non venivano tollerate le ripetute “giornate” popolari (dal 14
luglio 1789 [Bastiglia] al settembre 1793).
 Egli pian piano perse il favore prima dei cattolici, poi degli atei, ed
infine anche dell’esercito: l’opinione pubblica andava sempre più
contro di lui.
 Il 24 luglio 1794 partì dalla Convenzione un colpo di stato che portò
all’arresto dei 3 capi montagnardi, tra cui Robespierre, e altri, che
vennero ghigliottinati.
Jacques-René Hébert
 Jacques-René Hébert nacque ad Alençon nel 1757.
 Studiò diritto e fu un giornalista e politico francese.
 Scrisse e fece pubblicare Le père Duchesne, che si
distinguevano per la loro violenza (caratteristica del
suo stile).
 Nel 1791 ruppe con i moderati che sognavano un
compromesso con gli aristocratici.
 Fu membro del club dei Cordiglieri.
 Sedette alla Comune insurrezionale, approvò
apertamente i massacri di fine anno 1792.
 Il 22 dicembre 1792, fu nominato secondo sostituto
del Procuratore della Comune.
 Fino all'agosto 1793, sostenne con vigore i
montagnardi contro i girondini.
 Cercava di non tradire gli interessi della borghesia.
 Tra l'aprile e il maggio 1793, fu fra coloro che
consegnarono i girondini alla vendetta popolare.
 La retata ten tata dalla Convenzione Nazionale, che
fece arrestare Hébert il 24 maggio 1793, fallì.
 La popolarità di Hébert si rinforzò considerevolmente.
 Fu da allora uno dei capi della Rivoluzione in corso.
 Il suo atteggiamento si radicalizzò dopo la morte di Jean-Paul Marat.
 Guidò le giornate del 4 e 5 settembre 1793, in cui i sanculotti invasero la Convenzione e le
imposero l’applicazione del Terrore.
 Condusse una campagna contro Maria Antonietta, che porto alla sua morte.
 Sebbene fosse anticlericale e ostile al cattolicesimo, si discostava dall’accusa di ateismo, chiamando
Gesù "il miglior Giacobino che ci sia mai stato in terra".
 Fa infatti fa marcia indietro davanti a Robespierre, quando egli decretò la libertà di culto.
 Ormai quindi era contro Robespierre, Danton e gli altri ormai troppo “moderati”.
 Il governo rivoluzionario decise di arrestare Hébert e i capi principali dei Cordiglieri.
 Furono tutti condannati a morte e uccisi dieci giorni dopo.
Emmanuel Joseph Sieyès
 Emmanuel Joseph Sieyès nacque a Fréjus nel 1748.
 Un abile politico francese che ebbe un importante ruolo
nella Rivoluzione Francese.
 Joseph, da giovane, si divenne sacerdote, costretto dal
padre, e pian piano la sua carriera proseguì sebbene
preferisse la filosofia alla religione.
 Era attratto dalle idee innovative degli enciclopedisti, che
iniziò a frequentare a Parigi.
 Nel 1788 si stabilì definitivamente a Parigi, dove si dedicò
con passione alla vita politica.
 In quell’inverno pubblicò finalmente tre pamphlet con i
quali divenne molto noto, e con i quali si scagliava contro
la nobiltà, mettendo in luce l’importanza del Terzo Stato.
 Fondò, insieme a degli amici, il club di Valois e fu eletto
deputato agli Stati Generali.
 Svolse un ruolo fondamentale nella trasformazione degli
Stati Generali in Assemblea Nazionale.
 Si oppose al comando di Luigi di sciogliere l'assemblea,
il 23 giugno 1789.
 Faceva parte del club dei giacobini: fu colui che fece adottare all'assemblea il suffragio censuario.
 Venne eletto, nel 1792, deputato alla Convenzione Nazionale.
 Egli riuscì a salvarsi durante il periodo del Terrore.
 In seguito fu eletto membro del Direttorio.
 Egli votò a favore della condanna a morte di Luigi XVI, e poté così, sfruttando l’occasione,
presentarsi ai parigini come uno dei fondatori della Repubblica.
 Insieme a Joseph Fouché e Napoleone Bonaparte organizzò il colpo di Stato del 18 brumaio.
 Napoleone in seguito sostituì il direttorio con il potere di 3 consoli, tra cui Sieyès.
 Ma, diventato Napoleone primo console, egli venne sempre più emarginato.
 Dopo la caduta di Napoleone, fu nominato, nel 1809, "conte dell'impero".
 Ma essendo stato minacciato, decise di partire in esilio e stabilendosi a Bruxelles.
 Tornò a Parigi solo dopo la rivoluzione del 1830.
 Si ritirò allora definitivamente dalla politica.
 Morì a Parigi all'età di 88 anni.
Jean-Paul Marat
 Gian Paolo Mara (Jean-Paul Marat) nacque a Boudry nel
1743.
 Obiettivo di Marat: l'instaurazione della Repubblica a
suffragio universale con a capo Robespierre e la morte dei
reali.
 Era di origine sarda, infatti lo stesso nome Mara-t è
inventato d a lui per darsi a vedere di origine francese.
 Fino al 1765, dopo aver viaggiato spesso, pubblicò diversi
saggi scientifici, di fisica e medicina, arrivando ad ottenere
la laurea di dottore.
 Fu operoso anche in politica e in campo filosofico.
 15 luglio 1774: diploma di Membro della Grande Loggia
Massonica di Londra.
 Dal 1776 lavora a Parigi come medico ufficiale presso la
corte del Re, guadagnandosi il soprannome di Medico degli
Incurabili.
 Abbandonata la carriera medica, dedica tutte le energie
all’attività politica.
 1789: Marat pubblica il suo giornale L’Ami du Peuple, che influenzò la Rivoluzione diffondendo i
principi di Libertè, Egalitè, Fraternitè.
 Era solidale con le classi dei lavoratori e lottava per un ideale d’uguaglianza sociale.
 Stabilito a Parigi, nel 1776, per le sue idee entrò in conflitto con alcuni personaggi importanti, tra
cui “filosofi materialisti”, con a capo Voltaire.
 Marat fu uno dei protagonisti della Rivoluzione francese, come pubblicista e come giornalista,
detto l'Amico del popolo, giacobino.
 Come tale nel 1790 denunciò gli intrighi di corte e i propositi di fuga del re.
 Portò all’insurrezione dei federati che portò alla caduta della monarchia nell’agosto 1792.
 Marat vota per la morte del re Luigi.
 Marat viene eletto presidente del club dei giacobini ed inseguito deputato alla Convenzione.
 Iniziò la sua lotta contro i girondini.
 Per vendicare i girondini, Charlotte Corday D'Armont lo pugnalò a morte.

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