You are on page 1of 66
FERRARA LO STUDIO DEL VIOLINO ELEMENTARE E PROGRESSIVO Vol, 1 (De Angelis) DE DU VIOLON aire et progressive ‘THE ELEMENTARY AND PROGRESSIVE STUDY OF THE VIOLIN Book IL ‘VIOLINSCHULE EL ESTUDIO DEL VIOLIN Elemental y progresivo Vol It etta RICORDI E.R. 1312 ER. 131] Voz 1° ER. 1314 Vouume 4.9 ER 1312 » 29 ERIS» 59 ER 1313» 3° ER 1316 » 6° Giuseppe Gaccetta PREFAZIONE DELL’ AUTORE al VOLUME I. B necessario premettere alcune avvertenze anche a questo secondo volume, Giunto I’ Allievo a questo punto, ho ereduto opportuno di omettere alouni segni usati nel primo vo. Jnme, e¢io’ Yindicazione delle posiziont, 11 seguo—e il segno sim. Per le posizioni, sebbene 1'Allievo non le conosca, ancora tutte, potra facilmente apprenderle per a. nalogia cogli esempi e coll'aiuto dell'insegnante, In mancanze, del segno—dovra tenere presente che, cambiando di posizione, non si devono mai leva, re le dita dalle corde,in ispecte quando il trasporto da tuna posizione allaltra si deve fare col medesimo dito, Infine per il segno sim, Allievo dovr’ ricordare che tutte le quinte giuste ascendentie diseenden. ti si devono sempre eseguire ponendo simultaneamente il dito sopra le due corde. In questo secondo volume ho diminuito Vuso del segno fen, ma non I'ho omesso del tutto perché Yinav. vertenza di levare intilmente le dita dalle corde & assai frequente © pregindica la buona intonazione © la glusta posizione della, mano, In quosto volume, tutti i numeri in eui non 8 indieato il tempo, o non sono preseritti distinticolpt da. co, si dovranno studiare secondo le norme gia, praticate e indicate nell’introduzione al primo volume, Devo ora richiamare Vattenzione degli studiost sopra aleune difficolta del’arco e della mano;riguar. dano esse lo studio dello staccato detto picchettato, cio quel colpo d'arco con cui_si eseguiscono molte note sciolte di egual valore con una sola areata sia in gi che in su e quello del trillo. Lo staccato 8 di due speete, cio’ staccato spiccato marteltato, © staccato britlante salteltato.Del pri. ‘mo parlano tutti i metodi, 8 assai caratteristico nelle composizioni di concerto, ¢ di grande-ffetto negli am. Dienti vast, Tl secondo si presta molto bene nelle composizioni di carattere elegante e da, camera. ‘Lo staccato martellato si deve studiaro assai lentamento, coll'arco attaceato fortemente alla eorda, col pugno morbido e pleghevole, spingendo ad ogni nota, coll'indice fl colpo del'arco. Quando si ginger. ad eseguire questo staccato con disereta celerit2 (eid che non avverr’ tanto facilmente), allora si passer’ allo stuilio dello staccato saltellato col medesimo movimento del pugno, omettendo la pressione dell'indice, per po. ter facilitare il distacco dell’arco dalla corda, che quasi impercettibilmente succede ad ogni nota saltellata, Se & difficile Yesecuzione dium bel stacoato, non lo & meno quella del trillo, per la. celerita,per legrua. glianza e per il granitoe la giusta espressione musicale, 5 I trillo & di tre specie. 12 Prillo lungo cola finale che si serive: es fr e si eseguisce: € 2° ‘Trllo breve senza la finale come per esemp 8° Trillo mordonte o brillante, come lo definisce Spots; che si sorive: 3 fon 8 e sieseguisce: rt, ‘tritlolungo i pad incominciare eon e senza appogpiatura, Bsempio con appoggiatura superior: 2 P= rag fr PF EBRE somio some: 2 E preferibile coll’ appoggiatura, perch’ pi ritmico e pi melodico. La finale del trillo che risolve discendendo pud essere di due e anche tre note, Hsempio colla finale eae Quando si trillano pit note di seguito od anche una melodia, allora di regola si comincia 1a nota.del trillo omettendo 'appoggriatura, e si omette pure la finale pasando alla nota suecessiva, tranne ileaso in cui Yuna e Yaltra siano espressamente scritte, Litrillo deve essere studiato eolla stessa perseveranza dello staccato, assai lentamente,e facendo at. tenzione che la, mano sia quasi immobile, mentro il dito trillante batte eon forza sopra la corda, Rivordate quoste massime intorno alle difficolti, della staceato © del tritto, ripeto ancora che quanto esse saranno pienamente superate, bisognerd sempre esereitarle con perseverenza; altrimenti si perder’ il martellato dello stacoato spiccato, ¢ la fluidita del saltellato, né pia si avr’ un trillo ben granito, Nel riportare aloune composizioni di distinti Artisti, le ho talora mutilate, semplificate, o variate, Non ho fatto oid per mancanza di rispetto, bensi perché ho trovata la necessiti di abbreviare,o di ren. dere facile, 0 di modificare un movimento che, secondo i casi, tornava, upportnne del progresso dl istruzione, Lesperienza inoltre mi ha dimostrato che I'insegnamento del Violino basato sugli studi di un solo maestro riesce monotono o non abbastanza. progressivo, per Vinevitabile uniformita dello stile di ognuno, Ho ricorso quindi agli studi dei pit distinti e dei meno noti Antori onde trovare la desiderata varie. ‘Esempio con appoggiatura, inferior Leong, Wa FE seompio cola finale di tre: = La finale del trillo che risolve ascendendo non pud essere che di due: esempio: ai du +24 per ottenere un sicuro progresso, BERNARDO FERRARA NB, Lnumeri sensa indicasione d'altro Autore sono di mia composisione, Bernardo Ferrara LO STUDIO DEL VIOLINO ELEMENTARE E PROGRESSIVO (Gerolamo De Angelis) VETUDE DU VIOLON- Elémentaire et progressive THE ELEMENTARY AND PROGRESSIVE - Study of the violin VIOLINSCHULE EL ESTUDIO DEL VIOLIN-Elomontal y progresivo VOL, 11 INDICAZIONI DEI NUOVI SEGNI. —=Attaccare il suono piano e rinforzarlo. ‘Attacoare il suono forte © diminuirlo; quando perd quest’ultimo,——,trovasi sopra una nota di breve valore allora va eseguito come lo sforzato. F.LIBON STUDIO fon, : feta, gli gg, teh wy 8. RICORDI & 0, Eastori-Stempatoris MILANO. ‘Tutt dies dela presente revisions sono riscrvatl, ‘Tous droits de la présente revision réservés, Bate — qusTawpa rem Giuseppe Gaccetta eter ee seg SSS Era iy ° Soe oe =z © Ze BR STUDIO spiccato a mezz/arco = Giuseppe Gaccetta 2 V. BASSI srupio “i a tem ten. 2 ten. ten. ton, ten, ten, ee BR. KREUTZER sTuDIO : pee BRRR AS BRA aaR aR aReaRS (HERE Eee eae =e Late ae Se ret Giuseppe Gaccetta P. RODE an 2 fen. ten, ten. 56. A. BOHRER Giuseppe Gaccetta R.KREUTZER STUDIO 4 4 4 Fez (a= Fe, 3 wees Giuseppe Gaccetta STUDIO jon, ton. A fen, _ten. fede Sa fen tom ton ton, ten ten ten ten, ten, ton RODE STUDIO, ten. . tone mate Giuseppe Gaccetta 10 tenle Se Fo, mm o 60. STUDIO R.KREUTZER Questo Studio va eseguito dalla meta dell’arco alla punta, facendo attenzione chetat. te le note sieno ven spiceate. aPaE Hseoustons STUDIO Sempre ben marcate le prime note @ogni quartine. , /XREUTZER fey itn, ZF. = ten. Giuseppe Gaccetta me F LIBON STUDIO F.LIBON aS , a os lene “ste ten. ten. ten. ten. 9 ton.ten, ten. tom tong ten tono, tono ‘ x Lome 2S ey F3025> ten. fen, an tenten, + ante. 5 tonten Giuseppe Gaccetta 16 Sa 66. erup10 4. BOHRER '_ Assai Lento e con tutto Varco, facendo attenzione che il pugno sia pioghevole e che Tarco non abbandoni mai la corda Giuseppe Gaccetta 7 ten. ten. 2 ete ten, ten, Sale (te ten. , ten. ten, ten, ten. y ten. ten. ee ey np oa i STUDIO F.LIBON Sempre molto spinta la prima nota delle due legate. on Setats eS FO ee io ~ en ton_ten,. ton. print R. KREVIZER ieee eee F. LIBOX ec sftette eeu, : srprttsitesiee ee SS Se es teri STUDIO seppe Ga on ses mm STUDIO Gaccetta giuseppe RKREUTZER R.KREVIZER STUDIO > RKREUIZER feng. fens PE tone ten ten. ten fa : D4 feng ten. Fiera ve ten, ine oar tunga_ oe SS Ete Giuseppe Gaccetta Pal i athe er tee SS 2: * Aegis =) see i ten. fzacee==! Se. A ae aries Ss D 2. = i CCH owt ‘tL 1» Sqa NUD) “a * f + ¢ “| 2 4, “t i 4 9 | 3 4 s Eg! = = a= Saas tatiee = tone, foe Fett ste : = = & Ky a 25 Giuseppe Gaccetta ten, sift ten, tens ten. Zing te STUDIO shee! 2 ee 5 per ake eee tocol 2 Eeteteled abtetete 2. pra 83. Giuseppe Gaccetta 84, B8 eae ¢: a eecoccccece Caceres sotaininies fete oe —= eran: > 7 $ j= _ i oS epee peels BCoorapo Fae] 36 Andante L. SPOHR viol 1x0 1. a = : 85, | viouso 1 aA} tel iets are ep sara tenket tes eer aD ett tele e aoe Ee eo? ee ten. a ria a ae eee ied ee Giuseppe Gace: = STUDIO R. KREUTZER ss. & Ee! etter : FPG GF STUDIO Sempre sforzata la prima nota delle due legate hp oP fae paseesasaveaarasoue sy 1 ng? dass Ges eet) tee es ese a, pudeceeee, Jie BS Gee eo oy ‘ 5 hens Bene, BEER ewe Papeete eke ee: ‘ a ge ae oe at he > DAD BRS ooh ~ eH a pak Dat Dat D pie nt ae STUDIO G. MAYSEDER ex sie Giuseppe Gaccetta foe tte: a a 4 2. 6S = edad yes papers] yaeet Fre cyestase teens Se itv ane Gee yet SEneb tee tee = an : } Peps — = = = = =H # Se Ia Giuseppe Gaccetta 2 vee peeyett ett i 4 (an aa aa DUETTO vioLixo 1. Macst Giuseppe Gaccetta e A, BOHRER a LG. MAURER 54 STUDIO B. CAMPAGNOLI ‘VIOLIN I. , "Andantino 3 97. {{rtouNo n. Giuseppe Gaccetta VAR. IIT. com spirito 56 ‘otNo 4. _pzSostennto : ee ———— 98, {{v1ouNo n. pe oe ose om Liinsegnante a. questo punto dara all” Allievo una, breve nozione sulla formazione dei suoni detti ar. monici 0 flautati; far quindi osservare che {1 sueno ottenuto coll’ultima nota di questo Adagio non um do, ina un sod; oid avviene perché dal quarto suono della scala naturale di ciascuna corda vuo. ta si ottiene 1a duodecima quando lo si eseguisee flautato, ossia quando si appoggia il dito alla cor. da senza, comprimerla. Sci 7 Giuseppe Gaccetta {a mozz’Arco tetr o v $e srl [SS S——_ — a? 2 Giuseppe Gaccetta TT. Corda TEMA Sostenuto vious : aha, So. - + shes e 4100. 4| viousso u. In questa prima Variazione bisogna adoperare tutto I’ Arco per le Semicrome col punto, onde poter eseguire le Biscrome in giu colla punta, dell’ Arco ¢ quelle in su col talone. = ten. ten. , ae fe ten. es ta Avvertenza: Giunto 1? Allievo al termine di questo secondo volume, sara bene ch’egli ripeta. una buo. na parte degli esereizi gia, studiati, cominciando dal numero venti del primo volume. Da questa, ripetizione risulteranno i progressi fatti L’ Allievo che, dotato di buona disposizione,avra, studiato costantemente, sara meno vacillante nell intonazione e pli sicuro nel condurre 1° Areo, e quindi potr’ un poraccelerare il movimento de gli Studi che non hanno V'indicazione di tempo. Se T'insegnante avr’ adottato il mio sistema ed avri dato all’ Allievo non meno di tre lezioni per settimana, sara a questo punto dellinsegnamento prima del termine di un anno; ora,per ripe. tere e perferimare il gi, fatto, basteranno altri due mesi al pli. Gon Allievi di minore intelligenza, i progressi si ottengono pi avere troppa frotta di far loro accclerare i movimenti. Questi Allievi, all’intonazione sempre dubbia uniscono generalmente continuo stento e durezza nel braceio. Jentamente; pereid non si dovr’a Fine det Volume If. Giuseppe Gaccetta ANTICHE SONATE ITALIANE PER VIOLINO E BASSO SECONDO I TESTI ORIGINALI REALIZZAZIONE DEL BASSO CONTINUO E REVISIONE DI MICHELANGELO ABBADO rR CESCO ANTONIO BONPORTI ZIONE IN SOL MINORE OP.X N.4 (131797) INVENZIONE IN DO MINORE OP.X N.6 (131689) PIETRO ANTONIO LOCATELLI SONATA IN RE MINORE OP.VI N.12 (131693) PIETRO NARDINI SONATA IN MI. MAGGIORE (132155) SONATA IN SI BEMOLLE MAGGIORE (131694) GAETANO PUGNANI SONATA IN MI MAGGIORE N.1 (131798) GIUSEPPE TARTINI SONATA IN SOL MINORE « IL TRILLO DEL DIAVOLO » (132154) SONATA IN SOL MINORE « DIDONE ABBANDONATA » OP.IN. 10 (131799) SONATA IN SOL MAGGIORE OP.IT N.12 (131692) FRANCESCO MARIA VERACINI SONATA IN LA MAGGIORE OPI N.6 (131691) SONATA IN MI MINORE OP.II N.8 (132153) ANTONIO VIVALDI SONATA IN RE MAGGIORE F.XIIIN.6 (131690) RICORDI

You might also like