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Circolo di Palazzolo Acreide

Via Pietro Messina 24


selpalazzolo@alice.it

CONTRODEDUZIONI ALLA RELAZIONE ANNUALE


DEL SINDACO 2013/2014
La relazione di un Sindaco, oggi annuale, interpretata spesso solo come un atto
formale, anche se obbligatorio. Un testo in bella copia da presentare in Consiglio, da
pubblicare sul sito e, dopo queste ed altre tappe di rito, da archiviare.
Viene data lopportunit al Consiglio di discuterla, analizzarla o contestarla, se si
vuole. Pu diventare un momento di confronto. Tuttavia, spesso si tende a non replicare,
a non esaminarla, a non dare un contributo, che tra laltro non espressamente richiesto.
La mia vuole essere una lettura critica su quanto scritto ed operato e, nel contempo, da
intendere come contributo per unattivit amministrativa pi confacente e legata alle reali
necessit della comunit amministrata; attivit progettata, proiettata e sviluppata in un arco
di tempo pi lungo (quello che si chiama programmazione), non legata solo alle necessit
delloggi o dellimmediato domani.
Ho voluto leggere attentamente la sua prima relazione annuale, comparandola in alcuni
punti con il programma elettorale.

AGRICOLTURA, ARTIGIANATO E COMMERCIO


Uno dei punti cardini della propaganda elettorale stato il mattatoio comunale,
chiamato anche frigo macello.
Una struttura sovracomunale in completamento, si spera, nel nostro territorio.
Un oggetto misterioso per questo Consiglio per tanti mesi, in quanto, per non
alimentare un evidente conflitto di interessi, si persino negata la esistenza nella
sede comunale della documentazione relativa allopera.
Difficile reperire in questa sede alcuni documenti. Si dovuto ricorrere allEnte Provincia,
ritenuto Ente responsabile e non, come realmente , ente attuatore.

Si cercato di sanare un evidente conflitto di interessi, con lintervento operoso del


Segretario Comunale che, rispondendo allANAC, scrive di aver sollecitato formalmente
lAssessore a non mettersi in condizione di conflitto per il futuro ovviamente, mentre
lAutorit chiedeva quali iniziative avesse intrapreso il Comune per evitare levidente
conflitto, intendendo, ovviamente, a partire dalla data di conferimento della delega.
Oggetto misterioso per questo Consiglio, fatta eccezione per quanto emerso dalle
polemiche di cui siamo stati attori e testimoni.
Eppure, nella sua relazione annuale del 2009/2010, testualmente dichiarava siamo riusciti
a fare appaltare allU.R.E.G.A. i lavori per la realizzazione del frigo-macello.
Lessere riusciti a fare appaltare ha il significato di piena assunzione della
responsabilit, contrariamente a quanto sin qui sostenuto, cio la responsabilit della
Provincia, che per noi solo lente attuatore.
Oggi parla apertamente del frigo macello, con la stessa enfasi del passato.
un argomento che pu entrare in questo Consiglio; se ne pu discutere serenamente. Se
ne pu parlare, una volta sanato il problema, di cui sopra, con artifizi desperienza e di potere
interno.
In merito alla variante citata, sig. Sindaco, avrebbe dovuto scrivere che trattasi di una
ennesima variante che, pur nellambito della spesa generale, fa lievitare i costi per nuove
spese di progettazione e gestione dei lavori. logica conseguenza che quando si mette
in opera unaltra idea si aggiungono nuovi costi.
Il problema vero che la scadenza della consegna di questa manna caduta dal
cielo, via via si allunga nel tempo. Doveva essere consegnato nel 2013, in ultimo al 31
dicembre, in realt si allungano ancora i tempi.
Mi auguro che lopera venga consegnata e ultimata a regola darte. Ma pare, a sentire chi
ha avuto loccasione di entrare allinterno, che cos in realt non sia.
Si riferiscono infiltrazioni dacqua allinterno e una rifinitura non adeguata delle stalle i cui
intonaci sembrano a rischio di scioglimento al primo contatto con lacqua. Sarebbe
opportuno che chi interessato intervenga in tempo.
Riferisce nella Sua, sig. Sindaco, di ritardi nella redazione di atti amministrativi relativi
allaffidamento del servizio di gestione. Ritardi attribuiti al succedersi di vari commissari a
capo dellex provincia. Ed un fatto grave che ad oggi non si sia provveduto ad
individuare i requisiti per la gestione.

Non si pu pensare ad una consegna dellopera senza i titolari della gestione. La


struttura verrebbe smembrata in pochissimi giorni, senza adeguata custodia e senza
responsabilit precise.
Il territorio, invero, si mosso pi velocemente del pubblico per concretizzare la forma
pi idonea di gestione, in linea con le motivazioni dellultima variante. Una gestione
affidata certamente al privato; agli allevatori che si sono costituiti in cooperativa o ad altri
soggetti privati che si vorranno proporre.
Si dovr trovare una formula idonea che preveda anche lintervento del pubblico,
attraverso cui possibile recepire finanziamenti ministeriali e comunitari, finalizzati,
ad esempio, a strutture di sostegno del mattatoio, come un impianto a biomasse che alimenti
autonomamente la struttura, utilizzando scarti e reflui.
anche vero che indispensabile nella gestione la presenza del territorio, degli
allevatori in particolare, che sono i soggetti titolati a svuotare le fosse settiche dalle acque
reflue per utilizzarle per fini di irrigazione e concimazione nei loro terreni.
Sarebbe, finalmente, ora che questo Consiglio e lAmministrazione Comunale
prendessero atto ufficialmente dellesistenza del frigo macello e della sua importanza
vitale per il nostro territorio, premendo affinch, nelle more di una auspicabile consegna
per fine lavori, gli atti amministrativi per la gestione vengano esitati da chi ha competenza
ed attuando ogni controllo per rendere alla comunit iblea unopera efficiente e non la, gi
vista, cattedrale nel deserto.
Per far questo, il Consiglio la sede ideale per dare e ricevere contributi utili alla definizione
del piano amministrativo/gestionale e per informare la nostra comunit sulle grandi
occasioni di sviluppo che unopera del genere pu determinare in un territorio.
Dalla Sua odierna sarebbe stato opportuno conoscere, ad esempio, nel settore
agricoltura, che fine ha fatto, tra le altre citate nella seconda relazione 2009/2010,
liniziativa il mercato degli agricoltori messa in campo con lUnione e linteresse
apparente delle Amministrazioni, di cui per circa un ventennio lei stata parte importante,
attinente la variazione territoriale, con relativo contenzioso avviato col Comune di Noto.
La sua amministrazione ancora disponibile a reggere il contenzioso e limpegno, OVVERO
far cadere il tutto nel dimenticatoio?
Per restare in tema di artigianato e commercio, che fine ha fatto il dialogo aperto, nel
tempo, con le 50 imprese riunitesi sotto la denominazione di Centro Commerciale
Naturale Akrai o con le 20 del Consorzio dei ristoratori Akrai? Quali percorsi di
sviluppo ha realizzato lAmministrazione per favorire e sorreggere, nel tempo e in

prospettiva, gli sforzi delle imprese tartassate sempre pi da tassazioni crescenti e


dagli effetti della crisi? Queste organizzazioni resistono ancora?
La sua odierna relazione come la vecchia citata, meno corposa invero. Il frutto di un
obbligo, un insieme di citazioni di quanto fatto o da fare. Nessuna programmazione di
investimenti, anche a costo di sacrifici iniziali. Sacrifici che i Palazzolesi sarebbero
disposti a subire, se condizionati a un futuro migliore per s e per i propri figli.

AMBIENTE
Riferisce in altro punto del costituendo ARO.
Servizio importante perch si realizzata una volont di stare assieme e di lavorare
per il bene comune. Unoccasione per realizzare e gestire un servizio in forma associativa
fra i vari Comuni del nostro territorio.
Purtroppo lattivit sullargomento gestione rifiuti si ferma l.
LARO s unoccasione importante, ma per sua struttura ha, a mio avviso, uno spazio di
operativit ristretto, definito solo per limmediato futuro. Non guarda in prospettiva.
Pu risolvere, sempre se sar ben organizzato e gestito, i problemi di raccolta del presente
e per alcuni anni. Un ristretto numero di anni.
Sempre se c volont di farlo partire!
Non c, con esso, in materia di rifiuti, una visione politica in prospettiva. Non c una visione
concreta, anche se iniziale, per una prospettiva di lungo termine.
Non si avvia politica dei Rifiuti Zero portata avanti da altri Comuni pi lungimiranti,
che hanno interesse per leconomia e la salute del territorio e che hanno capito come dai
rifiuti pu e deve nascere ricchezza, avviando concrete opportunit, anche lavorative, legate
al riuso, al riciclaggio dei vari rifiuti e alluso in agricoltura dellumido.
Questo Comune costretto a pagare e a far pagare profumatamente lo smaltimento,
gravando su tutti i cittadini, ovviamente non morosi, per gli effetti di questa scelta
unica senza programmazione a lungo termine.
Grave, se si pensa alla gestione della differenziata (cartoni, materiali pregiati quali alluminio
e plastica).
Quelle che dovrebbero essere fonti di introito, non passano dalla lettura attenta del
bilancio. Sono racchiuse in oscure convenzioni ed accordi rinnovati a scadenze semestrali.
Impensabile che da tanta potenziale ricchezza il Comune non tragga giovamento, ma solo
una compensazione dei costi. Il guadagno, incontrollato nei limiti, della sola ditta

convenzionata. Si continua a perpetrare, anche se in forma associata, una FORMA


ANTIQUATA DI BARATTO.
Il Comune di Zafferana Etnea, Comune sotto i 10mila abitanti, da notizia appresa appena
luned scorso da tv regionali, si attestato sul 70% di differenziata, determinando un indotto
occupazionale rilevante e un ritorno economico per le casse comunali, tramite il quale,
lAmministrazione ha proceduto ad una rivisitazione di quella politica impositiva che, ha
trovato spazio in Comuni come il nostro, in maniera quasi esclusiva.
Parliamo, anche, della politica dei Rifiuti Zero, quella che alcuni Comuni hanno intrapreso
raggiungendo percentuali anche superiori al 70% di differenziata, in anticipo sui tempi,
rispetto alla scadenza del 2020.
Per Lei, Sindaco, la politica dei Rifiuti Zero servita da passerella elettorale,
organizzata da alcuni suoi amici, - finti oppositori - con un apposito e strumentale
convegno. Non ha mancato nelloccasione di assentire al progetto Rifiuti Zero. Poi il
silenzio. Oggi lARO che, ripeto, una buona soluzione per loggi, ma non pienamente
accettabile come soluzione definitiva e futura.
Il mio un intervento di critica, ma vuole essere, soprattutto, un invito e uno stimolo
a recepire la politica Rifiuti Zero, con una delibera di Giunta che esprima almeno la
volont di perseguire lobiettivo e che avvii un percorso in cui si cominci a parlare il meno
possibile di discariche e di differenziata in funzione di interessi privati. Lesempio di
Zafferana non pu non destare, almeno, una riflessione sul tema.
Considerato quanto lAmministrazione si mostra solerte nel favorire gemellaggi con
altri Comuni, se ne organizzi uno con Zafferana Etnea. Un gemellaggio finalizzato,
aperto anche ad altri interessi; si invitino, nelle more, i suoi virtuosi amministratori in questa
sede per conoscere come avvenuto il miracolo.
Insistere sul conferimento prevalentemente in discarica, dichiararsi vittima del
sistema in voga oggi in Sicilia, fonte di elevati guadagni, ma il persistere, senza
orientarsi diversamente, pu essere inteso come connivenza ai forti interessi legati
ai rifiuti e alle discariche, anche in assenza di unadeguata normativa regionale.
Capisco che detta normativa regionale e loperato in materia del Governo Regionale, di fatto,
sono una difesa dellattuale mercato dei rifiuti e degli affari che su essi si realizzano, ma un
po di coraggio non guasta per difendere le idee ed i buoni progetti per un futuro
economicamente migliore.
Per inciso, la sua relazione, tutta indirizzata a quanto di buono fatto, carente di
informazioni complete ad esempio sulla discarica di Timpa di Corvo.

Avrebbe dovuto comunicare nella sua relazione quali sono i problemi legati alla
discarica di Timpa di Corvo, sottoposta recentemente a controllo ispettivo; avrebbe
dovuto scrivere quali risposte ha dato il Comune a fronte di precisi rilievi, prescrizioni e
contestazioni.
un argomento delicatissimo, che avrebbe meritato maggiore attenzione, anche per evitare
sospetti di mancato controllo e di carente gestione.
Era auspicabile inserire nella relazione le parti positive ma anche quelle
problematiche per una gestione comune nellinteresse pubblico.
Randagismo
Bene la sterilizzazione e il censimento dei randagi. Mi chiedo se siano in previsione
altri generi di censimento, altre misure e se, intanto, esiste un piano di censimento.
Se si pensato, ad esempio, ad una mappatura territoriale di Palazzolo, che coinvolga
anche i territori extraurbani, in cui, a seguito di apposita ordinanza, si possa procedere ai
dovuti controlli. Se sono stati risolti i problemi, precedentemente segnalati, nel quartiere
Lenza.
Ed ancora, se il Comune si attivato per le adozioni a distanza, dando seguito ad una
disposizione del Prefetto del 2010, che invitava i comuni ad attrezzarsi in tal senso,
prevedendo anche il trasferimento presso altri rifugi.
Mi chiedo come mai il Comune, a differenza di come avviene in altri comuni, non ha pensato
di delegare le suddette azioni a qualcuna delle associazioni con cui abitualmente collabora.

POLITICHE ENERGETICHE
Bene qualsiasi iniziativa che veda il territorio e i suoi Comuni pianificare e realizzare
assieme progetti ed iniziative da cui possono scaturire risparmi per le casse
comunali. Tali sono lATS Obiettivo Zero e il PAES di cui si discute in questi giorni. C da
capire bene il perch delle forti differenze relative ai consumi tra Comune e Comune. Bene
i finanziamenti statali e regionali che potranno risolvere i problemi energetici delle scuole e
degli impianti sportivi.
Occorre avere un piano completo che partendo dai consumi a carico delle casse
comunali definisca i punti di criticit su cui incidere per un piano di serio risparmio.

LAVORI PUBBLICI, URBANISTICA, PROTEZIONE CIVILE E


VIABILIT

Lavori Pubblici
UN ARGOMENTO, tralasciato nella sua relazione, cos come altri di importanza vitale per
il paese, il completamento della rete di metanizzazione ed il servizio a tutta lutenza
richiedente.
Argomento tab! Quasi archiviato da questa Amministrazione.
Il Comune ha sottoscritto una convenzione/contratto con la societ che ha realizzato
il servizio. Ha ceduto, ritengo gratuitamente, il suolo pubblico, ma non chiede conto degli
impegni assunti dalla stessa, puntualmente e da tempo DISATTESI e non rispettati.
Trascura, per soddisfare gli utenti richiedenti, lobbligo di sollecitare e costringere, se il caso,
e lo , la ditta ad investire con i guadagni e gli impegni di impresa.
Non si devono costringere i cittadini a realizzare lavori in proprio per consentire
lallaccio alla rete, pagando di tasca propria per lavori di competenza della ditta. Si
mette in opera un potenziale mercato sotterraneo. Ed su questo che la invito a
vigilare e ad intervenire.
Obblighi la ditta al rispetto degli impegni sottoscritti.
Sig. Sindaco la invito a rileggere la convenzione e a far valer i diritti dei cittadini che lei
rappresenta.
superfluo aggiungere che il maggiore danno lo subiscono le aziende e le imprese
non servite, gravate sempre pi dalle spese di bollette elettriche.
Occorre disporre solleciti e termini ultimativi per la ditta concessionaria.
Nellambito dei LL.PP. non si ha pi riscontro dei progetto relativo alla ripavimentazione
piazza S. Michele e via Carlo Alberto (900mila euro).
Non si hanno notizie certe del Piano Particolareggiato e di quel progetto relativo al rilascio
della concessione edilizia per la realizzazione di un complesso turistico con annesso campo
da golf in contrada Bibbia, legato a una famosa e importante societ (Elemata). Tutte opere
di cui ha dato annuncio nelle sue relazioni annuali.
A riguardo del Palazzetto dello Sport, inaugurato, tempestivamente e forse troppo in
fretta, a conclusione del suo precedente mandato, in prossimit della campagna elettorale
del 2013, sorgono alcuni interrogativi.
Mi chiedo se lopera, gi affidata alle organizzazioni sportive del territorio che, a quanto
pare, hanno provveduto, di tasca propria, allacquisto delle attrezzature mancanti, ha

finalmente ricevuto i dovuti collaudi degli impianti elettrico, antincendio e per tutto
ci che concerne la sicurezza e la tutela di utenti, spettatori e delle societ stesse.
Urbanistica
Occorre, a tutela del territorio e del patrimonio abitativo, iniziare a pensare alla
costituzione dellUnit/nucleo antiabusivismo, approfittando della disponibilit
espressa dai Comuni dellUnione, anche da quelli che gi avevano deliberato in merito.
necessario un atto comune e condiviso, a tutela di tutto il territorio amministrato.
Sig. Sindaco, accanto alle iniziative che ha citato, necessario porre idonei strumenti di
controllo e di tutela della unicit del nostro territorio. da tempo che insistiamo sul
tema. Non per capriccio, ma per necessit. Sono insufficienti gli strumenti attuali.
Altro punto che scaturisce dagli ultimi eventi e che attiene ai LL.PP. e Urbanistica la
situazione che si venuta a creare nella notte di fine anno.
Una forte nevicata ha bloccato strade del paese ed in particolare via Colleorbo, nel
punto dove questa Amministrazione ha allocato il PTA. Confermo allocato, per sua
forte responsabilit, grazie a proprie autorizzazioni, nonch grazie al silenzio, su
quella che appare la meno idonea delle soluzioni per una struttura sanitaria adibita a
pubblico servizio.
C da chiedersi per quale motivo questo paese debba continuare a soffrire per scelte
inappropriate, per non dire interessate; c da chiedersi, ancora oggi, alla luce di quanto
successo, a causa di un semplice evento atmosferico, quali interessi ha difeso il consenso
su questa allocazione assurda.
Nelloccasione abbiamo chiesto, come Gruppo, la costituzione di una Commissione
di inchiesta su quanto operato e di pertinenza comunale. Rinnovo e rinnoveremo
questa richiesta nelle forme previste.
Alla critica associo una proposta, con la speranza che si trovino le risorse necessarie,
ricavandole, se necessario, dalle tante spese inutili, a volte clientelari (es. contributi ad
improbabili associazioni Museo).
La proposta. Esistono sul mercato dei meccanismi atti a registrare la temperatura
esterna ed in condizione di inibire o limitare il traffico veicolare al raggiungimento di
una bassa temperatura fonte di potenziale ghiaccio o neve. il caso di Colleorbo dove
hanno sede i servizi resi dal PTA.
Protezione Civile

Bene che un settore cos importante goda del sostegno dellAmministrazione e di


iniziative che aumentino la qualit del servizio di protezione.
Occorre tuttavia, per mantenere condizioni consone al servizio da realizzare, senza
frapporre ulteriori tentennamenti e ritardi, un Piano della viabilit serio e concreto, non
solo parole e promesse. da tantissimo tempo che non si interviene in merito. Le
premialit di cui godono alcuni uffici e i loro dirigenti siano vincolate alla realizzazione di
obiettivi certi, di progetti concreti e realizzati, non teorici e di volta in volta proiettati in un
futuro sempre flessibile, in difetto.
Lassenza di un piano della viabilit pu pregiudicare ogni intervento di protezione
civile, delle ambulanze e del pronto soccorso in genere.
Il persistere di una carenza ha precise responsabilit, anche se dovesse trattarsi di mancata
assistenza per una sola persona. Non pu essere sopportata tanta leggerezza!
Vigili, sig. Sindaco, sulle proposte e sulla realizzazione di progetti che, alla prova pratica,
non funzionano, nemmeno per breve tempo.
il caso dei dissuasori di transito posti sul corso Vittorio Emanuele e in via Duca dAosta.
Qual , mi chiedo e le chiedo, il senso di una spesa di cui nessuno ha visto i risultati,
se non quello di avere assecondato il capriccio di qualche navigatore internettiano, felice
di aver fatto una bella scoperta? Il risultato quello che tali strumenti di supposta grande
tecnologia puntualmente vengono coperti e sostituiti dalle vecchie e sempre
funzionali transenne. Non cera bisogno di questa spesa, in ogni caso rilevante, visti i
risultati e considerati i tempi di crisi.
Lei, Sindaco, si era impegnato, in una seduta del Consiglio, a renderli funzionanti e
funzionali (si aspettavano - disse - le telecamere, ecc.)
Dimentichiamo la promessa, una delle tanti non attuate (es. recinzione terreni privati
confinanti con strade pubbliche), ma almeno riferisca, in questa sede, in piena verit, su chi
ha presentato il progetto, quanto si speso per la progettazione, per limpianto, per eventuali
tentativi di riparazione, per il collaudo. Interventi tutti per ottenere il nulla. Il nulla e per di pi
pagato e, possibilmente strapagato, premialit comprese.
Resta da chiedersi come siano possibili errori di questa portata senza commenti ed
interventi da parte dellAmministrazione.
Se vuole, ripeto, dica quanto costato ai cittadini il soddisfare il desiderio di chi ha avuto la
bella pensata di proporli e di impiantarli.
Viabilit

Siamo ancora alle premesse per la realizzazione del piano di viabilit. Bene.
Finalmente! Speriamo che sia la volta buona.
Ovviamente se trattasi di un progetto in cui siano indicati i tempi di definizione, con
inizio e fine delliter di completamento. Altrimenti siamo alle solite. Parole, promesse
ed impegni disattesi.
Lei, Sindaco, fra le altre, ha anche questa grande responsabilit: quella di far s che il Piano
della viabilit sia esitato in tempi brevi, soprattutto perch fondamentale, come detto, ad
eventuali e, sempre scongiurabili, interventi di Protezione Civile.
Senza un piano della viabilit del centro abitato non pu trovare piena applicazione il
Piano comunale di Protezione Civile.
Sulla S.P. 23 Palazzolo Giarratana, altro argomento evidenziato nella sua, da
tempo ormai incalcolabile che si continua a prospettare il regolare rispristino della
viabilit. Si individuato il Dipartimento Reg.le della Protezione civile come soggetto
responsabile, titolato a gestire i fondi europei della programmazione 2007/2013.
la speranza. Non so sinceramente come si possano spendere soldi di una
programmazione scaduta. Probabilmente possibile farlo, in un mondo in continuo ritardo,
in cui la prevenzione un optional.
Sulle azioni clamorose di protesta, assieme ai residenti e agli agricoltori della zona
interessata, non c nulla da aspettare. Decida il giorno quando indossare la fascia.
Personalmente la seguir, con la Giunta, con i consiglieri disponibili e con quanti
interessati per un presidio sul posto. Non so quali altri fatti eclatanti abbia in mente, se
non un intervento diretto ed immediato.
Invero la sua disponibilit, per il rilievo che la carica Le conferisce, non pu restare
inascoltata o soltanto sulla carta.
Approfittiamone per linteresse comune.

BILANCIO, FINANZE E TRIBUTI


Si potrebbe liquidare il punto riaffermando quanto sostenuto dal Gruppo di
opposizione in un manifesto di qualche mese fa. Imposizioni e tributi ai massimi livelli
con il fine dichiarato nella sua relazione di continuare a consentire il pagamento,
puntualmente, degli stipendi ai dipendenti ed i mutui alla Cassa Depositi e Prestiti, di
assicurare i servizi primari e di realizzare le attivit tradizionali.

Troppo poco, anche se importante. Non c una percentuale, bench minima, destinata
o che possa far pensare ad investimenti tendenti allo sviluppo ed alloccupazione.
Nemmeno elementi quantomeno funzionali al mantenimento della occupazione
stessa.
Si realizzata, a leggerla, solo una gestione ordinaria, che non ha bisogno della politica
e di unAmministrazione. Ripeto: che non ha bisogno della politica e di
unAmministrazione!
Per quello che lei ha indicato e dice di aver realizzato, bastano dei buoni tecnici, di
cui, tra laltro, il Comune indubbiamente dispone. Anzi pu vantare ottimi tecnici, in
particolare, nel settore finanziario.
E poi, nel merito, non la prima volta che scrive o lamenta di non meglio definite
difficolt determinate da tagli dello Stato/Governo Nazionale e da ritardi nel
trasferimento di risorse anche da parte della Regione.
Entrambi, guarda caso, guidati da Presidenti, esponenti di grido della stessa parte politica.
Farebbe pensare ad una sua avversione, di natura politica, nei confronti dei due massimi
rappresentanti, nazionale e regionale, e dellarea politica dagli stessi rappresentata.
Non so come lo possano consentire i rappresentanti presenti in questo Consiglio, senza
invitarla a verificare, eventuali, per me certe, responsabilit locali della sua Amministrazione.
Non parla mai del livello locale, d la responsabilit delle inefficienze e delle difficolt
solo allo Stato e alla Regione. Un minimo di autocritica le farebbe certamente bene.
Se la colpa attribuibile, esclusivamente, ai tagli o ai ritardi, anche gli altri Comuni di
dimensioni simili a Palazzolo sarebbero nelle stesse condizioni.
Esistono Comuni che stanno peggio, vicini al tracollo (es. Avola), Comuni come
Palazzolo che si lamentano sempre e, via via Comuni, invece, virtuosi, che tendono a
ridurre le imposizioni fino ad eliminarle, in alcuni casi. Ho citato un caso,
precedentemente.
Non ha mai attribuito le difficolt ad errori di gestione interna. Ammissione, se fatta,
da non contestare per s stessa. Ammettere qualche errore non sarebbe una tragedia.
Limportante riprendere la corsa sui binari.
D limpressione, sig. Sindaco, che la sua Amministrazione conti essenzialmente sui
trasferimenti dei fondi statali e regionali, su qualche opportunit offerta da risorse europee,
ma non su una progettazione seria e su investimenti finalizzati allo sviluppo.
Cos costretto ad esprimere e confermare le difficolt al primo ritardo.

Nessuna iniziativa, nel contempo, per creare dei sistemi di compensazione che
possano attenuare, nelle more, gli effetti dei ritardi o dei tagli, tramite reperimento di
risorse alternative derivanti dalla valorizzazione delle ricchezze del territorio.

SERVIZI SOCIALI
La sua vecchia relazione era testimonianza di un pullulare di interventi. Quella
odierna pi scarna e meno entusiasmante.
Larea dei servizi sociali , invero, tra le pi colpite dalla politica dei tagli lineari. I pi
deboli sono diventati sempre pi dei numeri, indipendentemente dalle loro condizioni e
dai loro bisogni. Sono costretti a fare i conti con i numeri.
Rappresenta, nella Sua, le difficolt nel rendere il servizio di assistenza ai richiedenti.
Certamente difficile mantenere gli standard del passato per i citati tagli o mancati
trasferimenti. Ma si pu dare un forte sostegno al settore assistenza e disabilit con
una progettazione diretta allutilizzo dei fondi disponibili, in particolare a livello
europeo.
Per creare nuovi servizi, ma soprattutto strutture di accoglienza e programmi di accesso, fra
gli altri, alle strutture comunali. Ripensare ed attuare la proposta del dopo di noi per i
diversamente abili, rendere accessibili gli uffici comunali, ad es. gli uffici della Polizia
Municipale, che non godono di scivoli o pedane idonei allaccesso.
Ho approfondito il tema. Anni fa si provveduto al rifacimento della piazza antistante; si
restrinse via Nazionale nel suo imbocco alla piazza creando delle piazzole pi ampie dei
marciapiedi, utilizzate prevalentemente per fini privati; si promisero accessi per i disabili al
Comando della P.M.
Ecco, comprendo le difficolt nel fornire i servizi ai pi deboli, ma sono convinto che
con pi attenzione e con poca spesa il servizio appena citato pu essere dato.
La sua precedente Amministrazione, in tema servizi, lasci cadere un progetto
SPRAR per i richiedenti asilo e rifugiati politici. Un finanziamento rilevante del Ministero
non fu utilizzato dal nostro Comune. Sui motivi stendiamo un velo pietoso. Ora fra i
cittadini c il sospetto e il timore che possa essere il privato a gestire laccoglienza,
adattando strutture non idonee con procedure del tipo di quelle utilizzate per il PTA.
CANTIERI

Lunica fonte di lavoro, certa, in questo paese, costituita dai cantieri, che in molti casi
sono finanziati dalla Regione e quindi soggetti a ritardi nei finanziamenti. Poca cosa per
ritenere di perseguire una politica del lavoro e per il lavoro.

POLITICHE GIOVANILI
Riguardo alla ex Consulta per le Politiche Giovanili, si conferma quanto rilevato in altre sedi.
Probabilmente lorgano ha risentito di un mancato ricambio generazionale, dovuto
alluscita di alcuni componenti per ragioni personali, di studio, di lavoro o per raggiunti limiti
di et.
A ci va sicuramente aggiunta la progressiva scomparsa delle rappresentanze
associative, parrocchiali e scolastiche, chiamate, in origine, allapporto di contributi,
spesso decisivi, sia ai fini della propositivit, che della partecipazione.
Risconosco, eppure, il merito, agli organi della ex Consulta per le Politiche Giovanili
ed alle associazioni che con essa hanno fittamente collaborato, quali ad esempio la
rete associativa Giosef, di essere riusciti ugualmente a realizzare progetti, spesso
eccellenti nella qualit e nel coinvolgimento di giovani e giovanissimi del territorio,
riuscendo a sfruttare sia le esigue risorse disponibili, sia i contributi a tema
dellUnione Europea, anche meglio degli stessi Amministratori.
Auspico, come gi detto in precedenza, che la neo istituita Consulta dei Giovani, possa
segnare un nuovo inizio per la partecipazione e lattivismo giovanile del nostro territorio.
Tuttavia, necessario far notare, che le Politiche Giovanili non possono essere
concepite esclusivamente come in delega alla Consulta.
Dal Suo intervento, infatti, mancano del tutto le iniziative proprie della stessa
Amministrazione, che prevede, allinterno della sua Giunta, proprio la delega sul tema,
che, per forza di cose, non pu certo essere conferita ai vari Presidenti pro-tempore della
Consulta stessa.

TURISMO E BENI CULTURALI


Turismo
Sul Turismo e Beni Culturali vale quanto gi riferito in altre occasioni e, in questo stesso
documento, su altri temi.

Lassenza di programmazione seria si fa sempre sentire e probabilmente influisce


anche nella ripartizione dei costi per i vari eventi, con le risorse limitate di cui il Comune,
notoriamente, dispone.
Ribadisco, ancora una volta, il concetto che una programmazione seria, almeno di base,
va intrapresa anticipando almeno di un anno gli eventi stessi, al fine di poterli realizzare
al dettaglio, consentendo pure la ricerca e il sollecito di ulteriori finanziamenti per le singole
manifestazioni.
Per un Comune che vuole valorizzare (a sentire i giornali) la propria vocazione turistica,
non si pu pensare ad una programmazione dellultimo minuto, con programmi natalizi
in uscita il 20 dicembre e con quelli estivi da fine luglio, includenti tra laltro manifestazioni
gi avvenute, nonch le feste religiose che, per fortuna, non sono realmente programmate
e gestite dal Comune
I cittadini, da anni, ormai sono coscienti dei bluff che viene inseriti ad ogni
programmazione!
Si inseriscono gli eventi pregressi, per far numero, e anche quelli al di fuori del
periodo considerato. Si inseriscono, appunto, anche le festivit religiose che, pur
ricevendo dal Comune solo un piccolo contributo, godono di unorganizzazione degna,
autonoma e a lungo termine, a differenza di quella comunale. Le feste religiose sono il
frutto del sacrificio e della passione dei rispettivi comitati. Per fortuna, c da aggiungere
Al netto dei bluff i risultati sono alquanto scarni e spesso risentono del rattoppo
dellultimora.
Inoltre, si registra sempre il solito modus operandi, con iniziative e progetti spesso
dovuti pi alle necessit di chi le propone che ad una idea o linea programmatica
dellAmministrazione.
Lultimo esempio il Natale 2014, di cui si gi ampiamente discusso, in cui si
preferito laffidamento a due associazioni concorrenti di un progetto analogo,
piuttosto che spingerle ad un'unica e pi imponente manifestazione. Nessuno ha
pensato a riunire i progetti. Cosa fattibile se attuata nellambito di una programmazione a
lungo tempo, non last minute.
Nessuno ha osato smuovere i campanilismi. Inciderebbe sul consenso. Meglio dividere
che unire. Semplicemente: incapacit di far politica! Per realizzare quello che si fatto,
come detto, bastavano i responsabili tecnici del Comune e liniziativa di cittadini volenterosi,
anche se, purtroppo, condannati a restare divisi.

LAmministratore non agisce con quel criterio del buon padre di famiglia, che
dovrebbe essere il riferimento di ogni Comune virtuoso, con lottimizzazione delle
risorse ed in parallelo, la ricerca di un risultato qualitativamente il pi alto possibile.
Ad esempio, una parte delle risorse che lAmministrazione elargisce generosamente
e per noi, inopportunamente, potrebbe essere destinato per dotare Palazzolo Acreide
di materiale informativo degno del suo nome, in sostituzione delle fotocopie sbiadite che
si ha il coraggio di dare ai turisti.
Perch se si vuole investire sulla vocazione turistica necessario partire dai
fondamentali, ovvero dal modo in cui questo paese viene presentato ai visitatori e dal
modo in cui li si accoglie.
Ometto, volutamente, di citare lAgrimontana, pur riconoscendo lottimo risultato di
questultima, dovuta anche alla fitta collaborazione tra le parti coinvolte e ad una condizione
climatica pi che favorevole.
Cos come voglio, per il momento, tralasciare il Carnevale, la pi importante manifestazione
cittadina al netto delle feste religiose, non senza rilevare un atteggiamento, da parte
amministrativa, volto pi a tentare di salvare il salvabile e con tutti i mezzi possibili, piuttosto
che a riflettere su un profondo recupero delle tradizioni e della qualit della manifestazione
in s. Ci saranno presto altre occasioni per approfondire.
Beni Culturali
Di certo, accolgo con gioia lapertura del Museo Archeologico Gabriele Judica
(questa lattribuzione risultante dalle didascalie interne ad esso), atteso, come scritto nella
relazione, da una cinquantina danni, che si aggiunge allaltro Museo regionale di cui
dotata la nostra comunit, la Casa Museo di Antonino Uccello, e allarea archeologica
di Akrai, come fenomeno importante di attrattiva per la nostra cittadina.
Per una volta tanto, si tratta di un beneficio che la nostra comunit riceve grazie alla
Regione, di cui lintera Amministrazione fa bene a rallegrarsi, un po meno ad intestarsene,
eventualmente, la paternit.
Auspico che le risorse culturali presenti possano essere valorizzate al meglio.
Ad esempio, colgo loccasione per chiedere allAmministrazione di sollecitare, anche a
riscontro di quanto dichiarato durante linaugurazione dallAssessore Regionale, una
migliore fruizione dei siti regionali, magari privilegiando i fine settimana e i giorni festivi, in
contrasto allattuale apertura part-time, che costringe parecchi visitatori, arrivati nella fascia
oraria sbagliata, a tornare a casa senza aver visto nulla.

Lauspicio che questa Amministrazione, pur incolore, voglia andare a battere i pugni
dove serve, per valorizzare al meglio il proprio patrimonio culturale.
Nello stesso tempo mi auguro un ritorno alla ragione da parte degli Amministratori
che frettolosamente, allinizio dello scorso anno, hanno approvato le lottizzazioni
nelle aree adiacenti larea archeologica.
I Beni Culturali sono un patrimonio di tutta la comunit, una possibile fonte di
ricchezza, che non merita di essere svenduto per cementificazioni legate a meri
interessi clientelari.
Ben vengano tutti i riconoscimenti che questa comunit continua a ricevere, dal marchio
UNESCO allammissione nellassociazione I Borghi pi belli dItalia, a patto che si voglia
davvero trasformarli nel fulcro di una effettiva promozione del territorio e della sua tutela sul
piano ambientale ed edilizio.
Nella relazione si cita anche il Festival Internazionale del Teatro Classico dei Giovani.
Si tratta di una manifestazione che dovrebbe, gi da sola, dar lustro alla nostra comunit,
unitamente ad un forte introito economico, nata dalla lungimiranza di unAmministrazione
che non gode probabilmente di grande considerazione da parte della attuale maggioranza,
di quelle precedenti e di ambienti politici che si sentono vicini a questa Amministrazione.
Eppure ogni anno si assiste ad una manifestazione con funzioni esclusivamente di
supporto a quella del capoluogo siracusano. Giovani, da tutto il mondo, ma anche dalla
nostra comunit, che dopo mesi di preparazione e sacrificio si trovano ad esibirsi di fronte
a spettatori immobili: le pietre, che non sentono, non ascoltano e non li possono certo
apprezzare.
Gli studenti restano per una toccata e fuga, sottratti dallente organizzatore e gestore del
Festival, e dirottati a Siracusa.
Spesso la presenza, al di fuori del Teatro, di questo evento internazionale
impalpabile e anche deprimente, vista anche lincapacit amministrativa di corredarlo
con lorganizzazione di manifestazioni collaterali, corollario ed attrattiva in costanza
dellevento.
Non menziono volutamente, il, da lei, citato Museo dei Viaggiatori in Sicilia, la cui effettiva
utilit, tra costi e ricavi, per questo ente, ancora tutta da dimostrare ed anzi, lascia pensare,
ad un mantenimento per esclusive finalit clientelari, legate ad accordi passati.
Le ricordo, invece, che nel territorio palazzolese esiste anche un altro museo, il
Museo dellInformatica Funzionante, conosciuto anche allestero per la sua quasi

unicit, ma ignorato da parte della cittadinanza, Amministrazione in primis, che non


ha mai pensato di citarlo nemmeno nella cartellonistica.
Oggi la prospettiva per questa struttura, sostenuta solo grazie al volontariato, quella di
emigrare presso citt e luoghi pi accoglienti, privando il nostro territorio di unimportante
risorsa culturale e formativa.

CONCLUSIONI
Il filo conduttore di un anno (e mezzo) di attivit amministrativa quello che risultato
oggetto di ripetute e frequenti contestazioni.
Lattivit

amministrativa,

salvo

qualche

casualit,

ha

trovato

fondamento

essenzialmente sullimprovvisazione in gran parte dei settori chiave, quali quello del
sociale, ma anche in quelli su cui leconomia del territorio dovrebbe basarsi per risollevarsi,
ovvero lagricoltura, il commercio, il turismo e i beni culturali. In altri quasi impalpabile,
vedasi le politiche giovanili.
Spesso lAmministrazione vanta come suoi risultati acquisiti, opere o progetti di
pertinenza esterna, come nel caso del Museo Archeologico o del costruendo Frigo
Macello.
Attribuisce la propria incapacit operativa ai ritardi nellerogazione di fondi da parte
degli enti superiori, nascondendo linoperativit locale nello studio e nella
realizzazione di progetti finalizzati allautosostentamento, anche parziale.
Frequente la prevalenza della logica clientelare, rispetto a quella collettiva, e di ci,
indubbiamente, risente anche la distribuzione delle varie risorse.
I disagi delle imprese locali, spesso vittime dellinoperosit amministrativa (vedasi
metanizzazione), le loro difficolt, non vengono nemmeno citate.
Non c spazio neppure per limprenditoria giovanile, verso la quale, non si pensa
nemmeno di ipotizzare una sorta di agevolazioni fiscali, per favorirne lavvio e la crescita,
ma soprattutto, per trattenere quei giovani che sognano un futuro nel nostro territorio.
Quando si sceglie di amministrare improvvisando, pensando pi allinteresse
particolare, a tener buoni i portatori dacqua, allinteresse di pochi piuttosto che a
quello della collettivit, la prospettiva per una comunit, gi in crisi profonda per
fattori esterni, non pu certo dirsi esaltante.
Palazzolo Acreide, 22 gennaio 2015
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