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Iva - Base imponibile

Corrispettivi e altri elementi inclusi


nella base imponibile

imponibile. In particolare, se lo sconto


incondizionato,
la
base
imponibile

immediatamente determinata al netto dello


sconto. Se, invece, lo sconto condizionato
(ad es., al raggiungimento di un obiettivo o
al pagamento entro un certo termine), si
possono verificare le seguenti ipotesi:
lo
sconto
non
viene
concesso
direttamente in fattura, ma viene
effettuato solo al verificarsi della
condizione; in tal caso, il cedente o il
prestatore emette fattura per l'intero
corrispettivo, aumentato dell'IVA; al
verificarsi della condizione, il cedente o
il prestatore emetter una nota di
credito pari all'importo dello sconto e
ridurr l'imposta applicata, mentre il
ricevente dovr registrare la stessa in
aumento
delle
vendite
o
in
diminuzione degli acquisti per versare
la maggiore imposta precedentemente
detratta;
lo sconto viene concesso direttamente
in fattura prima del verificarsi della
condizione; in tal caso, se non si
verifica la condizione, il cedente o il
prestatore dovr emettere una fattura
integrativa per l'ammontare dello
sconto concesso e annoter la fattura
nel registro delle fatture emesse per il
versamento dell'imposta, mentre il
ricevente potr annotare la fattura
integrativa nel registro degli acquisti
per il recupero dell'IVA.
Sconto concesso successivamente al
contratto - Se lo sconto viene concesso con
successivo accordo rispetto all'originario
contratto, in base all'art. 26, c. 2, D.P.R. n.
633/1972, il cedente o il prestatore pu,
entro
un
anno
dall'effettuazione
dell'operazione, emettere una nota di
credito per l'importo dello sconto e annotare
la variazione per ridurre l'imposta, mentre
l'acquirente
o
il
committente
dovr
registrare il documento in aumento delle
vendite o in diminuzione degli acquisti per
versare la maggiore imposta prima detratta.
Trascorso
un
anno
dall'effettuazione
dell'operazione non pu pi intervenire ai
fini IVA, potendo annotare la variazione in
diminuzione solo a fini contabili.

La base imponibile delle cessioni di beni e


delle prestazioni di servizi costituita
dall'ammontare complessivo dei corrispettivi
dovuti al cedente o al prestatore secondo le
condizioni contrattuali (art. 13, c. 1, D.P.R.
n. 633/1972).
In particolare la base imponibile
costituita:
dal prezzo;
dagli oneri e dalle spese inerenti
all'esecuzione accollati al cessionario o
committente;
dai debiti o altri oneri verso terzi
accollati
al
cessionario
o
al
committente;
dalle
integrazioni
direttamente
connesse con i corrispettivi dovuti da
altri soggetti.
Prezzo - Rileva il prezzo dovuto
dall'acquirente al venditore secondo le
previsioni contrattuali anche nell'ipotesi in
cui il primo riceva un finanziamento
all'acquisto a tasso zero e il venditore, per
un accordo con il finanziatore riscuota un
prezzo ridotto rispetto a quello di vendita
(Corte di Giustizia CE, 15.5.2001, C-34/99).
Lo stesso vale anche quando il pagamento
effettuato mediante carta di credito e la
societ emittente trattiene al venditore una
percentuale
a
titolo
di
commissione
remunerativa (Corte di Giustizia CE,
25.5.1993, C-18/92). Per le cessioni di beni
e le prestazioni di servizi dipendenti da atto
della pubblica autorit (espropriazioni,
requisizioni, sentenze, etc.), i corrispettivi
sono costituiti dall'indennizzo comunque
denominato (art. 13, c. 2, D.P.R. n.
633/1972).
Sconto - frequente che in sede
contrattuale o successivamente il cedente
dei beni o il prestatore dei servizi conceda
uno sconto sul prezzo (ris. 3.5.1995, n.
110/E; ris. 22.7.1998, n. 82/E).
Sconto previsto nel contratto - Se lo
sconto previsto contrattualmente, lo
stesso non concorre a formare la base
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A cura di Novecento media - Aprile 2007
(per maggiori approfondimenti vedi Antonino Spoto - Andrea Aliberti, il Manuale Fiscale 2007
- Novecento media, Milano, 2007)

Casistica
Se il dettagliante al momento della vendita di
un bene accetta che il consumatore finale
paghi il prezzo in parte in contanti e in parte
con un buono sconto emesso dal produttore del
bene stesso, il quale rimborsa al dettagliante
l'importo del buono, quest'ultimo concorre a
formare la base imponibile (Corte di Giustizia
CE, 16.1.2003, C-398/99). Tuttavia, la
legislazione nazionale deve consentire al
produttore - che ha concesso uno sconto al
terzo/consumatore finale e non direttamente
alla sua controparte, che pu essere un
grossista o un dettagliante di ridurre la base
imponibile della vendita in modo da poter
recuperare, tramite la detrazione, l'imposta
incorporata nel valore del buono rimborsato al
dettagliante (Corte di Giustizia CE, 15.10.2002,
C- 427/98);
per la determinazione della base imponibile
delle specialit medicinali e dei prodotti
galenici ceduti dalle case farmaceutiche alle
aziende e presidi ospedalieri, nonch agli
istituti di ricovero e cura, lo sconto concesso
per legge deve essere determinato sul prezzo
di vendita al pubblico, al netto dell'IVA in esso
compresa (art. 3, c. 128, L. n. 549/1995);
nel caso di beni forniti per corrispondenza
tramite catalogo a un consumatore finale,
qualora il fornitore accordi una riduzione sul
prezzo di catalogo, da concedersi all'atto del
versamento
delle
diverse
rate
mensili,
mediante accredito in favore del cliente, su un
conto separato, dell'importo corrispondente a
tale riduzione, e tale importo possa essere
prelevato
immediatamente
o
utilizzato
altrimenti dal cliente, la base imponibile della
cessione rappresentata dall'intero prezzo di
catalogo dei beni venduti al cliente, ridotto fino
a debita concorrenza dell'importo della
riduzione nel momento in cui quest'ultima
venga prelevata o altrimenti utilizzata dal
cliente (Corte di giustizia, 29.5.2001, C86/99);
lo sconto relativo al progetto di solidariet
denominato 1% - consistente nella raccolta di
fondi attraverso la concessione, da parte delle
imprese aderenti a tale progetto, di uno sconto
dell'1% praticabile a tutti i clienti che
intendono aderire all'iniziativa stessa - non
concorre alla base imponibile ai fini IVA (ris.
3.5.1996, n. 110/E) semprech al momento di
effettuazione del detto versamento venga
conferito all'operatore economico un mandato
irrevocabile con atto scritto, (ris. 22.7.1998, n.
82/E) risultante dallo scontrino fiscale emesso
in virt di apposita modifica dell'apparecchio
misuratore, che consenta di verificare la
corrispondenza tra le somme incassate
dall'impresa a titolo di sconto e la destinazione
finale delle stesse all'iniziativa di solidariet
prescelta (ris. 29.7.1999, n. 127/E).

Oneri e spese inerenti all'esecuzione


delle operazioni accollati al cessionario
o committente - Concorrono a formare la
base imponibile e, quindi, si aggiungono al
corrispettivo, gli oneri e le spese inerenti
all'esecuzione delle cessioni di beni e delle
prestazioni di servizi. Tra questi rientrano:
i costi accessori, quali il trasporto, il
montaggio, la posa in opera, etc.,
anche se indicati separatamente in
fattura e non incorporati direttamente
nel
corrispettivo
dell'operazione
principale;
i tributi che gravano sull'operazione,
ad esempio l'imposta di fabbricazione
(ris. 25.5.1973, n. 501294) oppure
l'imposta erariale di consumo sul gas
metano addebitati in via di rivalsa alla
controparte
(circ.
3.12.1999,
n.
226/E; ris. 18.11.1994, n. 2/E);
il
contributo
previdenziale
integrativo
addebitato
da
professionisti iscritti in albi, dovuto
dagli stessi alle varie casse di
previdenza,
nonch
il
contributo
previdenziale addebitato dai lavoratori
autonomi e dai professionisti senza
cassa di previdenza autonoma (ris.
11.7.1996, n. 109/E).
Per quanto concerne la gestione dei rifiuti
da imballaggio, per la quale prevista
l'iscrizione al Consorzio Nazionale imballaggi
(CONAI), obbligatorio il pagamento, da
parte di chi effettua la prima cessione, di un
contributo
suddiviso
per
tipologia
di
materiale (acciaio, alluminio, carta, plastica,
etc.). Pertanto, nella fattura di vendita
dell'imballaggio
o
del
materiale
da
imballaggio, il primo cedente deve indicare,
separatamente
dal
corrispettivo,
il
contributo applicato per ogni singolo
materiale. Nelle successive cessioni dovr
essere riportata in fattura la dizione
Contributo ambientale Conai assolto.
Casistica
I diritti d'imbarco per passeggeri, che sono
dovuti dalle compagnie aeree e da quest'ultime
addebitati in via di rivalsa ai passeggeri, sono
attratti nella base imponibile IVA relativa alla
prestazione di trasporto (ris. 31.7.2003, n.
164/E);
i costi sostenuti da una societ italiana per lo
svolgimento di rapporti commerciali con una
societ
straniera,
poi
riaddebitati
a
quest'ultima, configurano spese inerenti
all'esecuzione rientranti nella base imponibile

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(per maggiori approfondimenti vedi Antonino Spoto - Andrea Aliberti, il Manuale Fiscale 2007
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delle operazioni cui si riferiscono ovvero


prestazioni accessorie, assoggettate allo stesso
regime
delle
operazioni
principali
cui
afferiscono (circ. 26.1.2001, n. 9).

Debiti e altri oneri verso terzi


accollati al cessionario o committente Rientrano nella base imponibile anche i
debiti o altri oneri verso terzi trasferiti dal
cedente (o prestatore) all'acquirente (o
committente).
Ad esempio, il costruttore di un fabbricato
che accolla all'acquirente dell'immobile il
mutuo acceso per la costruzione dello
stesso, all'atto della vendita deve
assoggettare ad IVA il valore intero del
corrispettivo pattuito per la cessione del
fabbricato, non diminuito del mutuo
accollato all'acquirente.
Rientrano nella base imponibile anche gli
eventuali oneri relativi al pagamento
mediante carte di credito o di debito
accollati al cessionario o committente (art.
13, Reg. CE n. 1777/2005).
Somme
versate
da
terzi
ad
integrazione
dei
corrispettivi
Concorrono alla formazione della base
imponibile i contributi, le sovvenzioni e le
integrazioni di prezzo dovute da altri
soggetti, ma direttamente connessi e
finalizzati alla cessione di beni o alla
prestazione di servizi effettuata.
In particolare, rientrano nella base
imponibile:
i premi di rottamazione delle auto
ultradecennali in caso di acquisto di
auto nuove; la base imponibile viene,
invece,
diminuita
dello
sconto
concesso dal venditore (comunicato
stampa del 7.1.1997, n. 45);
le sovvenzioni e i contributi ad
integrazione
prezzo;
essi
sono
imponibili quando coprono una quota
dei costi di esercizio (esplicando effetti
sul costo dei beni e dei servizi ceduti
dal beneficiario) e quando ricorrono le
seguenti condizioni: a) il beneficiario
fornisca un determinato bene o
servizio; b) il prezzo praticato agli
acquirenti
diminuisca
proporzionalmente al valore della
sovvenzione concessa; c) non occorre
che
l'importo
della
sovvenzione
corrisponda
esattamente
alla
diminuzione di prezzo del bene ceduto
o del servizio prestato, essendo
sufficiente che il contributo sia

significativo; d) non necessario che il


prezzo sia gi fissato, ma sufficiente
che sia determinabile in base ad
elementi valutabili caso per caso
(Corte di Giustizia CE 22.11.2001, C184/00; 15.7.2004, C-381/01; ris.
6.8.2002, n. 268/E).
Casistica
Costituiscono integrazione del corrispettivo le
somme percepite per l'utilizzo di impianto
mobile di tritovagliatura rifiuti a titolo di
conguaglio per il servizio reso (ris. 27.2.2002,
n. 59/E);
le somme corrisposte dall'appaltante in seguito
alla revisione del prezzo o per il prezzo
chiuso sono relative ad eventi fisiologici del
contratto di appalto e, quindi, si configurano
quali parte del corrispettivo complessivo
contrattualmente dovuto per l'esecuzione
dell'opera o del servizio (ris. 23.6.2003, n.
136/E; Cass. n. 13.5.1997, n. 4181);
le somme che l'appaltante tenuto a
corrispondere agli appaltatori che abbiano
iscritto riserve nei documenti contabili, in
caso di anomalo andamento dei lavori dovuto a
cause non prevedibili al momento della
stipulazione
del
contratto,
costituiscono
compensi (Cass. 14.1.1987, n. 173) da
assoggettare all'IVA (ris. 26.5.1998, n. 42/E);
le somme dovute da enti pubblici territoriali in
base a contratti di servizio diretti a disciplinare
l'affidamento dell'esercizio dei servizi di
trasporto
pubblico
locale
assumono
le
caratteristiche
di
una
integrazione
del
corrispettivo del trasporto pubblico locale alle
quali si applica l'IVA (ris. n. 16.3.2000, 34/E);
i contributi, che un ente pubblico non
economico eroga annualmente ad una societ
in base a una convenzione per l'affidamento
del servizio di trasporto aereo su una
determinata rotta, costituiscono integrazioni
dei corrispettivi da ricomprendere nella base
imponibile dell'IVA, nel caso in cui vi sia un
nesso sinallagmatico tra tali somme e la
prestazione del servizio (ris. 6.8.2002, n. 268).

Fonti - Art. 13, D.P.R. n. 633/1972.

Elementi esclusi dalla base


imponibile
Somme di natura risarcitoria (art. 15,
c. 1, n. 1, D.P.R. n. 633/1972) - Non
concorrono a formare la base imponibile le
somme aventi natura risarcitoria, quali gli
interessi moratori, le penalit per ritardi o
altre irregolarit nell'adempimento degli
obblighi del cessionario o del committente e
le
relative
somme
dovute
per
la

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rivalutazione monetaria (ris. 7.3.2000, n.


24/E).
Diversi dagli interessi moratori sono gli
interessi sulle dilazioni di pagamento, i
quali, essendo pattuiti contrattualmente,
non rientrano nella disposizione in esame,
ma sono riconducibili tra le operazioni esenti
di cui all'art. 10 del D.P.R. n. 633/1972 e
l'esenzione permane anche se tali interessi
sono addebitati nella medesima fattura
relativa ad una vendita imponibile.
Casistica
Sono escluse dalla base imponibile IVA, avendo
natura risarcitoria, le somme pagate a seguito
di risoluzione anticipata di un contratto relativo
ad opere pubbliche, pari al decimo del valore
delle opere non eseguite (ris. 26.5.1998, n.
42/E);
le somme corrisposte a titolo di penale per
violazione
di
obblighi
contrattuali
non
costituiscono il corrispettivo di una prestazione
di servizio o di una cessione di un bene, ma
assolvono una funzione punitivo-risarcitoria e
conseguentemente sono escluse dall'ambito di
applicazione dell'IVA (ris. 23.4.2004, n. 64/E);
sono escluse dalla base imponibile IVA le
somme corrisposte per rivalutazione monetaria
sul risarcimento danni e relativi interessi (ris.
7.3.2000, n. 24/E);
le somme dovute a titolo di rivalutazione
monetaria per il ritardato pagamento del
corrispettivo rientrano nella base imponibile
(ris. 30.7.1991, n. 550841).

Cessioni di beni a titolo di sconto, premio


o abbuono (art. 15, c. 1, n. 2, D.P.R. n.
633/1972)
- Non concorre a formare la base
imponibile il valore normale dei beni ceduti
a titolo di:
sconto;
premio;
abbuono,
a condizione che tali beni siano ceduti in
conformit
alle
originarie
condizioni
contrattuali e non siano soggetti ad aliquota
pi elevata rispetto a quella relativa ai beni
che fanno parte dell'operazione principale.
Ai
fini
dell'esclusione
dalla
base
imponibile, irrilevante che i beni ceduti a
titolo di sconto, premio o abbuono rientrino
o meno nell'attivit propria del cedente (e,
cio, si tratti di prodotti commercializzati
dallo stesso: ris. 21.12.1979, n. 363705) o
siano beni diversi da quelli oggetto della
cessione principale (ris. 24.7.1986, n.
362125). Pertanto, l'IVA pagata sull'acquisto
dei predetti beni pu essere detratta, in

quanto si riferisce a beni acquistati


nell'esercizio dell'impresa, a meno che non
operi un'ipotesi di indetraibilit oggettiva.
Le cessioni di beni a titolo di sconto,
premio o abbuono sono diverse dalle
cessioni gratuite di beni, in quanto collegate
a
specifiche
operazioni
commerciali
(acquisto di una certa quantit di merce,
etc.).
Se le cessioni avvengono in assenza delle
suddette condizioni, il valore dei beni ceduti
concorre alla formazione della base
imponibile, secondo il criterio del valore
normale.
Anticipazioni spese e rimborsi (art.
15, c. 1, n. 3, D.P.R. n. 633/1972) - Sono
escluse dalla base imponibile le somme
dovute
a
titolo
di
rimborso
delle
anticipazioni fatte in nome e per conto
della controparte, purch regolarmente
documentate.
L'esclusione opera, pertanto, solo se chi
anticipa le spese agisce in virt di un
mandato con rappresentanza conferito dal
cessionario o dal committente in relazione
ad
una
operazione
principale
(ris.
15.12.1990, n. 430084 e ris. 17.4.1996, n.
59/E) e se le spese sono documentate in
modo dettagliato da apposite fatture
rilasciate da terzi ed intestate direttamente
al soggetto che anticipa le spese e al
soggetto in nome e per conto del quale le
spese sono sostenute (ris. 31.7.2003, n.
164/E).
I rimborsi spese forfetari, non aventi
alcun riferimento a documenti giustificativi,
sono sempre imponibili se corrisposti a
soggetti passivi IVA.
Casistica
Per i professionisti, l'addebito di spese per
biglietti
aerei
e
ferroviari
sostenute
nell'esercizio della propria attivit di lavoro
autonomo,
configura
una
prestazione
accessoria a quella principale, con la
conseguenza che l'anticipazione assoggettata
ad IVA. Ci vale anche per tutte le altre spese
relative ad alberghi, ristoranti, etc. (ris.
20.3.1998, n. 20/E);
se le spese sostenute in nome e per conto della
controparte (mandato con rappresentanza) non
sono accessorie ad una operazione principale,
ma costituiscono una prestazione autonoma e
non sussiste un rapporto sinallagmatico tra le
parti, che consenta di ricondurle nell'ambito di
una prestazione di fare, non fare, permettere,
configurano una mera cessione di denaro fuori
dal campo di applicazione dell'IVA; nell'ipotesi

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in cui le spese siano effettuate in nome proprio


e per conto della controparte (mandato senza
rappresentanza), le spese accessorie ad una
operazione principale seguono la disciplina di
quest'ultima;
la provvista di fondi per l'esecuzione del
mandato con rappresentanza e i rimborsi di
anticipazioni
del
mandatario
con
rappresentanza,
se
documentate,
non
concorrono a formare la base imponibile
dell'Iva (ris, 12.3.1987, n. 427019; ris.
15.5.2003, n. 110/E; ris. 15.11.2004, n.
133/E);
le spese postali di spedizione che sono
contrattualmente poste a carico del cliente e
documentate (anche dalle singole ricevute
postali di spedizione) sono spese anticipate in
nome e per conto del cliente medesimo e,
quindi, escluse dalla base imponibile IVA (ris.
11.3.1977, n. 364698; ris. 19.5.1973, n.
502030);
le
somme
anticipate dalle agenzie
di
consulenza automobilistica in nome e per conto
del committente (parcelle notarili, versamenti
di tasse di concessioni governative o di
circolazione, diritti corrisposti agli Uffici
risultanti da apposita specifica di liquidazione
effettuata sul modello intestato al cliente
committente
ecc.)
non
concorrono
alla
formazione della base imponibile IVA, anche se
l'incarico sia affidato dall'acquirente o dal
venditore del veicolo o da altra agenzia
intermediaria (ris. 11.4.1980, n. 381443; ris.
3.1.1979, n. 363527).

Imballaggi e recipienti (art. 15, c. 1,


n. 4, D.P.R. n. 633/1972) - Non concorre a
formare la base imponibile l'importo degli
imballaggi o recipienti, quando ne sia stato
espressamente pattuito il rimborso alla resa.
Pertanto, se non viene pattuito l'obbligo
della restituzione dell'imballaggio o se la
restituzione, pur prevista, non avviene nel
termine stabilito, il valore dell'imballaggio
assoggettato ad IVA.

Contributi - Non concorrono a formare


la base imponibile i contributi erogati a
fondo perduto e quelli connessi alla
produzione, nonch le integrazioni dovute
dall'AIMA
(AGEA)
a
sostegno
della
produzione agricola (art. 7-ter, D.L. n.
746/1993) e a sussidio della pesca
marittima (L. n. 302/1989).
Anche i contributi rivolti alla realizzazione
di impianti industriali nel Mezzogiorno (art.
83,
D.P.R.
n.
218/1978)
erogati
direttamente alle imprese o alle societ di
leasing le quali ultime utilizzano i
contributi per realizzare gli investimenti
ammessi alle agevolazioni e per la parte non
coperta dai contributi assumono la funzione
di enti finanziatori stipulando contratti di
locazione
finanziaria
con
le
imprese
utilizzatrici sono da configurarsi come
contributi in conto capitale, a fondo perduto,
e, quindi, esclusi dalla base imponibile.
Contributi AIMA
I contributi AIMA sono esclusi dalla base
imponibile in quanto manca il nesso di
corrispettivit tra il predetto ente e il soggetto
beneficiario dei contributi medesimi; invece, in
caso di successiva vendita di beni da parte del
produttore
agricolo
esonerato,
l'impresa
acquirente
che
emette
autofattura
deve
assoggettare ad IVA il corrispettivo pattuito ivi
compreso l'importo del contributo (ris. 7.4.1997,
n. 56/E).

Somme a titolo di rivalsa - Le somme


dovute a titolo di rivalsa dell'IVA sono
escluse dalla base imponibile.
Fonti - Art. 15, c. 1, nn. 1, 2, 3 e 4,
D.P.R. n. 633/1972.

Imballaggi
Il D.M. 11.8.1975 consente l'emissione di
un'unica fattura entro il 31 gennaio per tutti gli
imballaggi non restituiti nell'anno solare
precedente. Inoltre, deve essere tenuto un
registro per annotare gli imballaggi restituiti e
quelli non restituiti.
Il patto di resa degli imballaggi e dei recipienti
deve essere indicato in fattura, nel contratto,
nelle condizioni generali di vendita, nell'ordine
o nella corrispondenza commerciale anteriore
alla fattura (C.T.C., 23.1.1990, n. 472).

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(per maggiori approfondimenti vedi Antonino Spoto - Andrea Aliberti, il Manuale Fiscale 2007
- Novecento media, Milano, 2007)

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