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Guidalberto Bormolini
Nutrire il cuore
Educare alla preghiera i giovani e i lontani dalla fede
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NUTRIREILCUORE
EDUCAREALLAPREGHIERAIGIOVANIEILONTANIDALLAFEDE
GuidalbertoBormolini
Diceva Ignazio di Loyola che non labbondanza della scienza che soddisfa lanima, bens
sentire e gustare interiormente le cose. Spesso proprio le persone pi giovani sentono
lurgenza di trovare una scuola di preghiera che insegni a gustare intimamente la vita.
Infatti, il grande successo di esperienze giovanili come quella di Taiz, le scuole di
preghiera dei francescani, dei camaldolesi, del monastero di Bose e di tante altre realt
ecclesiali dimostrano come, laddove c una scuola di preghiera, si trovano molti allievi. Lo
conferma ancor pi la popolarit, in molte parti dItalia, delle scuole di preghiera non
cristiane: zen, buddismo tibetano, meditazione con tecniche indiane
Anche lesperienza dei Ricostruttori nella preghiera sorta per contribuire a soddisfare
questa sete.
Cfr. T. Spidlk, La preghiera esicastica, in La preghiera, a cura di E. Ancilli, Citt Nuova, Roma 1990, Vol. I.
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gli strumenti trasmessi dalla tradizione ecclesiale per mantenere vivo e rilanciare
lentusiasmo iniziale: un incontro settimanale, un ritiro mensile, una settimana annuale di
esercizi spirituali. Tutto ci, naturalmente, richiedeva anche uno spazio fisico in cui
ritrovarsi a praticare la meditazione profonda ed approfondire i temi ad essa collegati. Da
qui la scelta del nome: Ricostruttori non solo della propria vita interiore assopita, ma
anche di luoghi abbandonati per trasformarli in spazi di preghiera.
Il movimento e la Comunit dei Ricostruttori nella preghiera sono stati eretti
canonicamente da Monsignor Giulio Sanguineti, vescovo di La Spezia.
3. Il metodo di preghiera
Prima di cimentarsi in qualsiasi disciplina bisogna apprendere un metodo e fare un lungo
tirocinio. Avvicinarsi al mondo profondo e misterioso della preghiera senza conoscere
bene un metodo scoraggia molti, e proprio per superare questo ostacolo tutte le grandi
scuole tradizionali di spiritualit cristiana hanno elaborato metodi di preghiera. Anche le
scuole estremo-orientali che si sono diffuse in tutte le grandi citt hanno un considerevole
successo perch propongono di seguire un metodo. Occorre un insegnamento graduale
per rafforzare la volont di chi vuole fare una seria esperienza di preghiera. Come afferma
padre Cappelletto:
Anche linsegnamento di Ges nella preghiera stato progressivo. Ha cominciato con il
suo esempio di preghiera assidua e prolungata. Ha quindi insegnato cosa non
preghiera: dire tante parole, domandare ci che il Padre sa gi che ci necessario,
metterci in falsi atteggiamenti. Ha poi insegnato il Padre Nostro, ha esortato a pregare
sempre, a insistere nella preghiera e infine ha portato i discepoli alla grande esperienza
del Tabor2.
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G. Cappelletto, Alcuni modi elementari e graduali della preghiera, Ricostruire, Torino 1986, p. 9.
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Cfr. A. Bloom, Hsychasme: yoga chrtien?, Cahiers du sud, 28, 1953, pp. 177-195; J.M. Dechanet, Yogin
du Christ. La voie du silence, Descle de Brouwer, Bruges 1956; M. Eliade, Yoga immortalit e libert, BUR,
Milano 1982, pp. 71-74; R. Gnoli, Hesychasm and yoga, E&W, 4/3, 1953, pp. 98-100; O. Lacombe, Sur le
yoga indien, Etudes Carmelitaines, 10, 1937, p. 170; Y. Leloup, Cos lesicasmo, Gribaudi, Torino 1993; J.
Meyendorff, S. Gregorio Palamas e la mistica ortodossa, Gribaudi, Torino 1976; J. Monchanin, Yoga et
hsychasme, Axes, 4, 1969, pp. 13-21; C. Nardi, Dante esicasta?, Vivens Homo, III/2, 1992, pp. 357-383;
Id., Respirare Dio, respirare Cristo, Rivista di ascetica e mistica, 3/4, 1992, pp. 304-316; F. Poli, Yoga ed
esicasmo, EMI, Bologna 1981; T. Spidlk, La preghiera esicastica, in La preghiera cit.; G. Vannucci, Yoga
cristiano, LEF, Firenze 1978; K. Ware, La potenza del nome, Paoline, Cinisello Balsamo 1993; A. ZigmundCerbu, Lumires nouvelles sur le yoga et lhsychasme, Contacts, 26, 1974, pp. 272-289.
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T. pidlk, Larte di purificare il cuore, Lipa, Roma 2010, p. 66.
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O. Clment, Il senso della terra. Il creato nella visione cristiana, Lipa, Roma 2007, p. 60.
Cfr. B. Vyseslavcev, Le coeur dans la mystique indienne et chrtienne, Paris 1929.
13
Cfr. L. Rossi, I filosofi greci padri dellesicasmo, Leone verde, Torino 2000, p. 178-224; Id, Il segreto del
cuore e la preghiera del cuore, Rivista di ascetica e mistica, 4, 2003, pp. 681-686; Id., Il cuore cosmico nel
monachesimo orientale, La Porta dOriente, 1, 2001, pp. 19-22; T. pidlk, La preghiera cit., p. 320.
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Martyrius Sahdn, Libro della perfezione, II, 4.
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Massimo il Confessore, A Talassio, PG 90,317.
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Cfr. L. Rossi, I filosofi cit., pp. 46-132; G. Bormolini, I vegetariani nelle tradizioni spirituali, Leone verde,
Torino 2000; Id., La Barba di Aronne. Capelli lunghi e barba nella vita religiosa, LEF, Firenze 2010; Id.,
Lacqua nella vita ascetica. Il lavarsi e le abluzioni fredde nelle tradizioni ascetiche, Rivista di ascetica e
mistica, 2, 2004, pp. 257-284; Id., La veglia e la kameonia. Larte spirituale di affrontare la notte e il
dormire, Rivista di ascetica e mistica, 2, 2005, pp. 207-236; Id., Un santo calore nei bagni freddi della
tradizione monastica, Vivens Homo. Rivista di teologia e scienze religiose, 23/1, 2012, pp. 175-196.
17
Cfr. N.O. Lossky, Histoire de la philosophie russe, Paris 1954, p. 193.
18
G. Ravasi, La preghiera respiro dellanima, in La preghiera: medicina dellanima e del corpo, a cura di
A.M.C.I., Paoline, Cinisello Balsamo 2008, p. 44.
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6. La preghiera terapeutica
Oggi luomo si sente profondamente minato nella sua sicurezza personale da tutti i punti
di vista. La crisi che stiamo vivendo provoca spesso negli individui, anche giovani, uno
stato di profonda sofferenza, che si manifesta con laumento di patologie depressive. La
reazione una ricerca, a volte esasperata, di terapie naturali, dolci, integrali. Curarsi
senza controindicazioni e in modo rispettoso di tutto lessere una richiesta giusta e una
meta preziosa da raggiungere.
La ricerca della salute unesigenza profonda e radicale che va a toccare un aspetto
intimo e delicato. Secondo i Padri la malattia la manifestazione limitata e parziale della
malattia originaria, causata dallallontanarsi delluomo da Dio. Ogni malattia dunque
un episodio di quel male fondamentale e unico, ed pienamente comprensibile solo se
viene collocata nel contesto della malattia primordiale generata dalla perdita dellintimit
con Dio. In ogni patologia non quindi solo il malanno specifico che va guarito, ma va
rivisto il rapporto con il mondo spirituale. Quando la medicina alternativa si limita a
sostituire un rimedio dannoso con uno meno nocivo, senza favorire un lavoro di
introspezione, allora la guarigione diviene solo un fatto esteriore, che non dar nulla di
pi. La cura e il processo di guarigione rivelano qualcosa di sacro. Il termine medicina,
dal latino medeor, porre rimedio, riconducibile alla radice indeuropea med, riflettere,
da cui anche meditare; a sua volta il termine salute connesso a salvezza19. La
preghiera quindi, pur non sostituendo assolutamente le necessarie terapie, pu
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Cfr. L. Rossi, La terapia spirituale delle malattie, La Porta dOriente, 3, 2000, pp. 26-27.
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7. La preghiera cosmica
I giovani sentono il bisogno di vivere in maniera intensa e armoniosa il rapporto con la
natura. Per molti il contesto pi idoneo per praticare la spiritualit un bosco, una
montagna, il mare o un fiume, che favoriscono il raccoglimento molto pi dello spazio
chiuso delle chiese cittadine. una scelta fatta anche da tanti santi eremiti, che hanno
cercato proprio in quegli ambienti della natura lo spazio per lincontro con il divino.
La segreta presenza di Cristo nel creato rende la natura una sorta di Sacra Scrittura
cosmica. I mistici, contemplando la natura, odono la voce divina e leggono luniverso
come un libro: Questo mondo sensibile come un libro aperto a tutti e legato da una
catena cos che vi si possa leggere la sapienza di Dio, qualora lo si desideri20. Secondo
Evagrio, Dio ha posto le creature come una scrittura: Come, infatti, chi legge una
scrittura percepisce attraverso la sua bellezza, [] la potenza e lintelligenza della mano e
del dito che lhanno vergata, cos chi guarda le creature in modo intelligente percepisce la
mano e il dito del loro Creatore21. Olivier Clment, sullesempio dellinsegnamento
patristico, lo definisce il Libro cosmico della Gloria22.
I Salmi parlano di un canto cui tutto il creato partecipa: tutto canta e grida di gioia (Sal
64,12-14). Era difatti diffusa la convinzione che ogni cosa creata avesse il suo canto23 e
non linguaggio e non sono parole di cui non si oda il suono (Sal 18, 4). Infatti alcuni
odono: la voce dellintera creazione che annuncia loro, alto e chiaro, il suo Artefice24.
Alcuni mistici come Francesco dAssisi25 e il meno famoso Paolo della Croce26 sapevano
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intonare il loro canto in risonanza con quello di tutta la natura, entrando in profondo
rapporto con tutte le creature. La preghiera perci pu esser proposta in modo
pienamente cristiano come uno spazio dove entrare in profonda armonia con le meraviglie
del creato.
La preghiera recitata nellintimo diventa il canto segreto che apre a un dialogo fecondo
con la natura. Il pellegrino russo, che ha reso celebre luso di uninvocazione continua
legata al respiro, la descrive come un canto che risuona in tutte le creature: Quando io
pregavo nel profondo del cuore [] tutte le cose pregavano e cantavano Dio e la sua
gloria27. il canto della fede, il canto incessante del Suo Nome che ricuce le lacerazioni
delluomo e quella tra luomo e la natura. La preghiera allora potrebbe essere alla base di
una vera e propria ecologia spirituale, fulcro della scelta di stili di vita rispettosi della
natura. Infatti la preghiera, nella visione della cristianit antica, partecipa alla
trasfigurazione del mondo e del cosmo, e ha sempre una forza di trasformazione sociale,
cosmica: Applicato alle persone e alle cose che noi vediamo [..] il Nome di Ges diventa
una chiave che apre il mondo []. L'invocazione del Nome di Ges un metodo di
trasfigurazione delluniverso28.
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dellAsia, come pure delle ricchezze delle culture tradizionali dellAfrica, trasmesse
soprattutto per via orale30.
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Ibid.
Ibid.
Pontificio Consiglio della cultura e del dialogo interreligioso, Ges Cristo portatore dellacqua viva. Una
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I giovani hanno dei sogni, cullano delle aspirazioni che sanno di incredibile, in quanto si
convincono a sottoporsi a sforzi diuturni per cercare dei risultati a cui non si potr mai
arrivare, in una vita che ha i giorni contati. Una grande voglia di amare e di essere amati
li sospinge, attraverso infinite delusioni, ad ancorare il proprio cuore a qualcosa di stabile
e di infinito. Hanno tutti una grande sete di infinito. Tanti sognano di potersi collegare
con fontane inesauribili34.
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Il presente saggio tratto dal vol. 5 - dellanno 2013 - numero 1 della Rivista Online Fogli Campostrini, edita
dalla Fondazione Centro Studi Campostrini, Via S. Maria in Organo, 4 37129 Verona, P. IVA 03497960231
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