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1. L’IMPERO ZARISTA
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1.2 La rivoluzione del 1905:
Nel 1905, a San Pietroburgo, ci fu un grande sciopero seguito da una manifestazione pacifista
popolare in cui si chiedevano migliori condizioni lavorative (8 ore giornaliere e un minimo salario
garantito) e la convocazione di un’assemblea costituente. La reazione delle truppe dello zar fu
terribile: venne aperto il fuoco sulla folla, provocando un alto numero di vittime. Quest’episodio,
ricordato come la “domenica di sangue”, fece sì che i partiti di opposizione si unissero per
chiedere a gran voce la democratizzazione dello stato. Nel frattempo si formavano a San
Pietroburgo i soviet dei lavoratori, che rappresentavano 250mila operai e i contadini occupavano le
terre dei nobili.
Nel’ottobre dello stesso anno lo zar fu costretto a cedere l’istituzione di un parlamento (la Duma),
dotato di poteri legislativi ed eletto da tutte le classi sociali. Ottenuto ciò che volevano, i liberali
abbandonarono gli altri partiti oppositori, i quali chiedevano riforme più sostanziali.
La risposta dello zar fu prima di limitare i poteri della Duma, poi di scioglierla. Ma negli anni
1907 e 1912 la Duma fu rieletta a suffragio più ristretto in modo che venissero garantiti gli interessi
dei grandi proprietari. L’elemento più significativo di questa rivoluzione fu la nascita dei soviet dei
lavoratori, seppur ebbero vita breve, dal momento che il governo arrestò i suoi massimi esponenti,
tra cui Lev Trockij.
3. LA RIVOLUZIONE D’OTTOBRE
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LA COSTRUZIONE DELL’UNIONE SOVIETICA
1.3 I primi passi del governo: accentramento del potere e questione agraria:
Il secondo segnale riguarda la questione agraria. Per sostenere l’approvvigionamento delle città
costrette alla fame durante la guerra civile, il governo attuò dei provvedimenti economici
(designati con l’espressione “comunismo di guerra”) che risultarono pesantissimi per i contadini
poveri, i quali sarebbero dovuti essere tutelati. Tra questi ricordiamo la requisizione delle i prodotti
agricoli, che non lasciò alle famiglie rurali neanche il giusto per sopravvivere.
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Le conseguenze di questo provvedimento furono: a) il mercato nero; b) una netta
contrapposizione tra città e campagna; c) una divaricazione tra operai e contadini.
Operai e bolscevichi andavano a staccarsi sempre più dai bolscevichi. Questa situazione portò un
feroce malcontento tra i sostenitori della rivoluzione, causando ribellioni e tensioni.
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