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Chiodature
Le
chiodature
si
possono
distinguere in diversi tipologie:
in base all'applicazione
- a caldo: il chiodo viene
riscaldato fino a 900 C, poi
inserito nel foro e ribadito.
Raffreddandosi si accorcia e va
ad essere sollecitato a trazione;
(attrito tra le superfici).
- a freddo: il chiodo messo nell'alloggiamento e ribadito, cos la trazione
modesta, (resistenza a taglio dei gambi dei chiodi). Questo secondo metodo pi
usato per le lamiere, ed i chiodi sono detti ribattini.
in base all'unione dei lembi
- chiodatura a sovrapposizione semplice: i due lembi si ricoprono.
- a coprigiunto semplice: i due lembi sono testa a testa e ricoperti su di una
superficie da un tratto di lamiera.
- a coprigiunto doppio: i due lembi sono testa a testa e ricoperti su entrambe le
superfici da tratti di lamiera.
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UNIONI BULLONATE
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30/05/2012
La lunghezza ottimale della parte non filettata pari allo spessore delle
piastre da unire.
Caratteristiche meccaniche
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Serraggio
Stato di autotensioni prodotte dal serraggio:
- Pretrazione del bullone precompressione delle piastre
-Torsione del bullone attrito piastra bullone
Benefici derivanti dalla precompressione delle piastre
- Eliminazione degli scorrimenti tra le piastre (deformazione globale)
- Eliminazione del distacco piastra-piastra (corrosione)
La curva (1) si riferisce ad una trazione pura, mentre la curva (2) ad una
trazione + torsione.
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Serraggio
=N/A
res
= TS1d / 2Io
id = 2 + 3 2 = = 1.15 1.25 fe /
Controllo del serraggio:
1) Rigoroso, tramite lutilizzo di una chiave dinamometrica;
2) Classico, tramite il controllo della rotazione del dado, basato sul numero
dei giri;
Serraggio
METODO RIGOROSO
Il momento torcente da applicare vale:
M s = k d Fp,c
con
F p ,c =
0.7 f ub As
M7
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Serraggio
METODO CLASSICO
-Si serra a mano o con una chiave a percussione il dado fino a quando si sono
poste a contatto le lamiere interposte fra testa e dado.
-Si d poi una rotazione al dado compresa fra 90e 120con tolleranza di 60in
pi.
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Unioni a taglio
1a
fase: Scorrimento nullo al crescere del carico - trasmissione delle forze per attrito tra le
lamiere. La fase termina per un valore FV,f del carico che corrisponde al superamento
dellattrito fra le lamiere.
2a
fase: Brusco scorrimento della giunzione in corrispondenza del carico esterno FV FV, f .
La fase ha termine con la ripresa del gioco foro-bullone.
3a
4a
fase: Grandi scorrimenti per piccoli incrementi di carico. La fase ha termine con il
collasso della giunzione in corrispondenza di un carico ultimo FV, u.
Unioni a taglio
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Fs , Rd =
n Fp ,c
Dove:
n il numero di superfici a contatto;
M3
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= Fs , Rd / 4 Fp , c
Dei 5 provini:
- 4 devono essere provati secondo valori normali di accrescimento del carico
(10 20 kN/min);
- 1 deve essere sottoposto ad una prova di lunga durata (carico pari al 90%
della media di quelli denotanti lo scorrimento dei primi 4 provini, e lasciato
caricato per 3 ore).
Lo s.q.m. relativo alla media dei dieci valori cos misurati deve essere minore
dell8%.
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Fv , Rd =
Fv , Rd =
0.6 f tb Ares
M2
0.5 f tb Ares
M2
Fv , Rd =
0.6 f tb A
M2
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distribuzione reale:
- in campo elastico (c)
- in campo elasto-plastico (d)
- distribuzione di progetto (e) riferita
ad un valore normale medio.
Fb ,Rd =
k f tk d t
M2
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Valore della resistenza a rottura della sezione netta Anet in corrispondenza dei fori:
N u , Rd =
0.9 Anet f tk
M2
dove:
Ftk = resistenza a trazione di progetto delle piastre;
Anet = tmin (b-) = area della sezione netta.
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Unioni a trazione
Le unione a trazione tipiche si ritrovano
ogni qualvolta si vuole ripristinare la
continuit degli elementi strutturali
mediante giunzioni flangiate.
Si consideri
lunione costituita
da due elementi
giuntati con un
unico bullone e
sollecitati da una
forza esterna FN.
Unioni a trazione
- allagire di FN lo sforzo del gambo del bullone si incrementa di un
aliquota x (leggero allungamento del bullone), di conseguenza, la
risultante di compressione della lamiera si riduce di una quantit Y;
- con Y < NS le parti restano ancora in contatto e lallungamento L1
del bullone coincide con la decompressione L2 della lamiera.
Quindi:
L 1 = X / k 1
L 2 = Y / k 2
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Unioni a trazione
La rigidezza del bullone vale:
1
L1
L
=
+
k1
EA
EA
2
res
k 2 = EAeff / t
k 2 10k 1
Unioni a trazione
Quindi, per lequilibrio del bullone deve risultare:
X + Y = FN
Per la congruenza deve essere:
L1 = L 2 = X / k 1 = Y / k 2
Risulta pertanto:
X=
FN
FN /11
1+ k 2 / k 1
Y = (1
1
10
) FN
1+ k 2 / k1 11
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Unioni a trazione
Nel primo diagramma rappresentato il legame che intercorre fra il
carico esterno applicato FN e lallungamento del bullone L, nel
secondo quello intercorrente fra FN e lazione assiale N agente nel
gambo del bullone.
FN Fp ,c
Da un punto di vista costruttivo, si devono adoperare bulloni ad alta
resistenza (classe 8.8, 10.9 o 12.9) per evitare la perdita di serraggio
nel tempo per effetti di rilassamento del materiale.
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0.9 f tb Ares
M2
dove:
Ftb il valore caratteristico della resistenza del materiale del bullone;
Ares larea resistente.
Il valore M2 legato a due fenomeni:
- Il pericolo di una rottura del bullone per distacco della testa;
- Il pericolo di presenza di flessione parassita.
FINE LEZIONE
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0.6 d m t p ftk
M2
dove:
Ftk il valore caratteristico della resistenza a rottura del piatto;
dm il minimo tra il diametro del dado e quello medio della testa del
bullone;
tp lo spessore del piatto.
min(B p , Rd ; Ft , Rd )
Ft ,Ed
1.4 Ft , Rd
Con la limitazione:
Ft , Ed
Ft , Rd
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VX =
VT , i , X =
FV , X
nV n
VY =
TYi
nV ( xi 2 + yi 2 )
VT , i , Y =
FV ,Y
nV n
TXi
nV ( xi 2 + yi 2 )
V i = (VX + VT , i , x ) 2 + (VY + V T , i , y ) 2
Una siffatta distribuzione ha valore per giunzioni per cui la distanza
fra il primo e lultimo bullone, misurata in direzione della
componente tagliante, sia L 15d (essendo d il diametro nominale del
bullone).
V = Vo
dove:
-Vo lazione calcolata nellipotesi di equidistribuzione della
componente tagliante;
- 1 un coefficiente che pu essere assunto pari a:
= 1 + 0.33
1.33
, per L 15d
L 15d
, per 15d L 65d
50d
per L 65d
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Ni =
FN
+
n
FN e
yi
i yi
Yi = la distanza dallasse
baricentrico dal bullone.
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N i = A i k ( yi yc )
=ky
c
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Con:
e > 0 se N di compressione
e < 0 se N di trazione
yc
=
c
yc
FN
Ni = c
A i( y i y c )
Ai ( yi yc )
yc
Ni = k Ai ( yi yc )
a
N
i ( yi yc ) = M FN (
yc)
1
2
n
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a
yc)
2
A i( y i yc )
2
iA i( y i y c)
M FN(
Ni =
R=
N +F
i
Ni + FN
2 yc b
n Nd , o + fd yc b = FN
Essendo n il numero di bulloni reagenti a trazione, risulta:
yc =
F N + n Nd , o
fd b
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M u = F N e = N d , o i( yi
1
yc
a yc
) + FN ( )
2
2 2
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