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Betty Edwards Il nuovo DISEGNARE CON LA PARTE DESTRA 4 DEL CERVELLO Il grande classico \ che ha permesso a tutti dimparare a disegnare Introduzione Cons si impari a disegnare & una questione che non ha mai perso il suo fascino per me. Proprio quando comincio a pensare di avere una com prensione chiara della materia, mi si apre una nuova prospettiva. Questo libro, pertanto, @ un'opera in fieri e raccoglie tutte le mie conoscenze al momento, Gredo che Disegnare com la parte destra del cervello sia stata una delle prime applicazioni pratiche e didattiche della pionieristia visione di Roger Sperry sulla duplice natura del pensiero umano: quello verbale, analitico, siuato soprattutto nell’emisfero sinistro, e quello visivo, percettivo, situato in partcolare nell’emisfero destro. Gia a partire dal 1979 molti scrttori in altri campi hanno proposto applicazioni pratiche di tale studio e ognuno ha suggerito nuovi modi per migliorare entrambe le funzioni, incremen- tando quindi il potenziale di crescita personal Negli utimi dieci anni, i miei colleghi ¢ io abbiamo perfezionato € ar ticchito le tecniche descritte nella prima edizione del libro. Abbiamo mu: tato alcune procedure, ne abbiamo aggiunte altre e cancellate altre ancora. Loscopo principale nella revisione del libro e nel presentare questa nuova cdizione @ stato quello di aggiornare il lavoro a vantaggio dei lettori Come vedrete, molto é stato mantenuto, avendo superato la prova del tempo. Ma nel testo originario mancava un principio organizzativo impor- tante, per la singolare ragione che lo scoprii soltanto dopo la pubblicazio ne del libro, Quindi vorrei riprenderlo qui, perché forma la struttura com- plessva allinterno della quale il lettore pué rintracciare le varie parti del libro ¢ sinterizzarle in un tutto. Il concetto fondamentale &: disegnare & una capacita globale o « completa, che richiede soltanto una gamma limi tau di componenti basilar Questa consapevolezza mi fu chiara circa sei mesi dopo che il libro venne pubblicato, proprio mentre stavo insegnando a un gruppo di stu denti, Fu la classicarivelazione, accompagnata da straordinatie sensazioni fiche quali il batticuore, il respiro sospeso per qualche istante e un senso di gioia nel vedere che, finalmente, tutto collimava. Allora, ripercorsi con Taiuto dei miei allievi "insieme delle capacita descritte nel libro ¢ alla fine mi convinsi che avevo ragione, che non poteva trattarsi d'altro, e che il 16 U nuovo disegnare con la parte destra del cervello impostane souolinate che mi sto riferend ll fase nc impara 8 ‘eepure dscgni reais di nw data Jmmagine. Ci sono molt al api di dsegno Faszaione i dsegno 800 figueaivo. il diegno ereativo, i disegno mcecanieo cos va. I pi disegno pud ‘essere definito in molt madi, in base alle teenie, agli sii sori, lintento dll rst cos vi, La aol global del clisean. libro aveva un significato latente di cui non ero stata consapevole. Ne par- Iai anche con i mii colleghi ¢ con alcuni disegnatori esperti. Furono d ac: cordo con me. Come altte capacita globali ~ per esempio, leggere, guidare, scare ¢ camminare ~ il disegno si compone di diverse abit che si integrano T'un YPaltra in un tutto. Una volta imparato quali sono questi clementi e dopo averli amalgamati tra loro, sié in grado di disegnare, proprio come quando si & imparato a leggere 0 a camminare: sisa farlo per la vita, senza dover pper forza ripetere costantemente le nozioni di base. Si migliora soltanto con la pratica, con la rifinitura della tecnica, con la capacita di usare cot rettamente ci6 che si appreso. Questa fr una scoperta davvero eccitante:signficava che una persona ud imparare a disegnare in un tempo ragionevolmente breve. Per questoi miei colleghi ¢ io teniamo un seminario di cinque giorni, scherzosamente batterzato «il corso killer», che permette agli studenti di acquire le c2- pacita che stanno alla base del disegno realistic, Le cinque capacita fondamentali per disegnare Disegnare un oggetto, una persona, un paesaggio (qualsiasi cos i poss vedere «la fuori») richiede cinque capacita basilar, nulla di pid, Esse non sono propriamente legate al disegno, ma sono capaciti percettive: la percezione dei contorni la percezione degli spazi . la percezione dei rapport la percezione delle luci e delle ombre Ja percezione del tutto o Gestalt Sono consapevole, naturalmente, che occorrono capaciti aggiuntive per ottenere un disegno creativo ed espressivo degno dell’Arte con la «a» maiuscola, Di queste ne ho rintracciate soltanto due: il disegno a me moria e quello che scaturisce dall'immaginazione. E poi ci sono, natura mente, molte teciche, molti modi di manipolare gli strumenti a disposi zone, oltre che un’infinita di soggetti. Ma, ripeto, per eseguire disegni rea- derivanti da una percezione, usando la matita sulla carta, le cingue capacita che wiillustrerd in questo libro soxidisfano ogni esigenza di base ‘A queste cingue capacita fondamentali si possono certo aggiungere le due «avanzate>: la serie completa (di sette) esaurisce Pintero apparato di capacita necessarie per disegnare, Molti libri trattano con dovizia di par ticolari queste due capacita «avanzate, percid, dopo che avreteultimato Introduzione "7 erin’ contenute in questo libro, troverete informazioni esaurienti che vipermetteranno di continuare a imparate. Devo comungue sottolineare un altro punto: le capacita di natura glo- bale, come leggere, guidare e disegnare, con il tempo diventano automat she, Come ho gi detto, le singole sotto-capacita che le compongono fini- scano per integrarsi completamente e armonicamente. Ma per conseguire ust risultato & necessatio un certo sforzo iniziale: bisogna dapprima ac «sree singole capacita di base e infine integrarle tra loro. Ogni studente afironta questo processo ¢ lo stesso farete voi. Come imparerete una nuova Jezione, dovrete amalgamarla con tutto cid che avete appreso fino a quel ‘mamento finché, un giomo, vi scoprirete a disegnare: proprio come, un fioto, vi siete accorti che stavate guidando senza pensare a ci6 che stavate facendo, Gi si dimentica di aver imparato a leggere 0 a guidare ¢ presto vi dimenticherete anche di aver imparato a disegnare. Per ottenere questa completa integrazione, tutte e cinque le componen: ti fondamentali devono essere consequenziali. Sono lieta di dire che la «pia, Ia percezione del tutto, © Gestalt, non pud essere né insegnata né appresa, ma piuttosto emerge come conseguenza delle altre quattro, Comungue nessuna pud essere omessa, proprio come & essenziale non cmettee di frenare o di sterzare quando si impara a guidare. Nella prima edizione del libro credo di aver spiegato sufficientemente leprime due capaci, la percezione dei contorni e quella degli spazi. L'im- portanza di misurare a vista (ci la terza: percezione dei rapport) ha perd tisouno di maggiorie pit chiare spicgazioni, perché si tratta di un passag: ‘0 complesso e delicato, come pure la quarta capacita, cioé la percezione dale lacie delle ombre. Le modifiche pit consistenti in questa nuova edi alone, perc, riguardano soprattutto gli ultimi capitol. Una strategia di base per accedere alla funzione D In questa edizione ribadisco una strategia di base che consente di guada ‘nar, alivello conscio, 'accesso alla funzione D, termine con cui indico la fanzione visiva e percettiva del cervello. Continuo a credere che questo si: stema sia probabilmente il mio maggiore contributo ai risvolti didattici della «storia dell'emisfero destro »,iniziata con il famoso lavoro scientifico di Roger Sperry. Per poter accedere alla funzione subordinata D, visiva ¢ percettiva, del cervello,& necessario presentare al cervello un compito che la funzione S, verbale ¢ analitica, rifiurer, Per la maggior parte di noi, la funzione $ del pensiero & scontata, di normale amministrazione (anche se questo non accade per molti bambini Tu ba due corel tno sinistro € un Uestro, Gli scieniats modem: ra sano che tuo cervello sinisteo preside ale Tumsioai verbal e acianals pense seriaimenteeeiduee i penser in mer lenere e parole. It cervello desro presiede ale funzioni noo verbal e Intuitive: pens in model, 0 gure, che ‘ompongono ‘i tuto’ e non ammette Semplificatini,né numes néletere né parole.» Da The Rubric of Mond dlleminentesienzatoe neurochicucs0 ucstan Beactano Viking Penguin, ln, New York 1985, pL 18 Tl nuovo disegnare con la parte destra del cervello peri soggettiaffetti da dislessia). La strategia dela funzione D, viceversa, pud sembrare difficile ed estranea, perché deve essere adottata a scapito di ‘quella che @ la tendenza «naturale » del cervello a favorite a funzione S, in cui in generale illinguaggio & dominante. Imparando a controllare questa tendenza in situazioni specifiche si guadagna I accesso pieno ad attvita del cervello spesso oscurate dal linguaggio. Tutti gli esercizi contenuti in questo libro sono percié basati su due principi organizzativi che sono anche finalita prioritarie. Primo, insegnare al letore le cinque capacita fondamentali necessarie per imparare a dise- inate e, secondo, favorire le condizioni che facilitano il passagsio cognit- vo alla funzione D, quella del pensiero-immagine, specifica del disepnare In breve, in questo processo di apprendimento, si impara anche a con- trollare {almeno in parte) le modalita con cui il cervello gestisce le infor razioni. Forse questo spiega perché il mio libro affascina persone cost verse tra loro: imparando ad accedere alla funzione D a livello conscio, es se intuiscono istintivamente il legame con alre attvitae la possbilta di scoprire cose nuove. Il colore nel disegno I capitolo 11, «Disegnare con la bellezza dei colori, stato inserito per la prima volta nelledizione del 1989, ¢ proprio su richiesta dei miei lettor. In ess0 si chiarisce T'uso che viene fatto del colore nel disegno: un passo importante c basilare nella pittura. Negi ultimi dieci anni ho tenuto, insie- me con i miei collaboratori, corsiintensivi di cingue giorni sulla teoria del colore. Questi corsi sono ancora in fase di elaborazione; inolte, usiamo ancora i concetti esposti nel capitolo sul colore, che percid in questa cdi- zione viene riproposto senza modifiche Credo che il percorso formativo logico per una persona che si accosta allespressione artistica dovrebbe essere il seguente: dalla linea al valore tonale al colore alla piteura Dapprima si apprendono i principi fondamentali del disesno, si impara «a familarizzare con la linea (disegnando contorni di oggettie di spazi) econ i valori tonal (attraverso I'uso delle lucie delle ombre). Un impiego sapien- te del colore richiede anzitutto la capacita di percepire i colori come valori tonali. Questa capacitaé difficile, forse impossible da acquisire, a meno che ‘non si sia imparato a percepite le relazioni tra luci ¢ ombre attraverso il di- segno. Spero che il capitolo che trata questo argomento costituisca un pon- te per coloro che vogliono compiereil grande salto dal disegno alla pittura. 19 La calligrafia Voglio ora dedicare pache parol alla caligrafiz. Presso molte culture la bella scrttura & vista come una forma d’arte. Gli americani spesso deplo- rano la propria grafia ma non sanno come migliorarla. Essa, perd, @ una forma di disegno e, in quanto tale, pub essere affinata. Mi rincresce notare che molte scuole ricorrono ancora @ metodi di insegnamento calligrafico che, da sempre, si sono rivelati fallimentari, Vi rimando comungue all’ap pandice per i miei suggerimenti in merit. Una base empirica per la mia teoria Lateoria fondamentale di questa nuova edizione rimane la stessa: spiegare in termini essenziali la relazione tra il disegno e i processi visivi e percettivi el cervello e fornite le chiavi di accesso e di controllo di questi process Come molti scienziati hanno sottolineato, la ricerca sul cervello umano & complicata dal fatto che il cervello stesso combatte per comprendere se stesso. Questo organo, del peso di circa 1300 grammi, é forse la sola por- 2ione di materia nell'universo ~ almeno per quanto ne sappiamo ~ che pud coservare se stessa, porsi delle domande, cereare di analizzarsi¢ di aequi- sire un maggior controllo sulle proprie capacita. Questa situazione para- dossale contribuisce senza dubbio — almeno in parte ~ a rendere pi fiti i misteri che ancora rimangono, a dispetto del rapido evolversi delle sco- pene scientifiche in proposito. ‘A una domanda in particolare gli scienziati stanno cercando di dare una risposta, e cioé dove sono situate esattamente le due principali funzio- 1i cognitive del cervello umano ¢ come Vorganizzazione di tali funzioni possavariare da individuo a individuo. Mentre la disputa continua, insie- ‘me con mille altre incognite, unica certezza che abbiamo, sulla scia del lavoro di Sperry, riguarda Vesistenza di due fondamentali e differenti fun- zion cognitive. Consolidata é anche la teoria secondo cui, per la maggior parce degli individui, 'elaborazione di informazioni che impiega soprattut- to dat lineati ¢ consequenzali avviene principalmente nellemisiero si stro, mentre i dati globali ¢ percettivi sono elaborati in quello destro. “Tuttavia, per noi insegnanti Vubicazione precisa di queste funzioni nel ‘enello non cos! importante. Cid che conta é sapere che le informazioni inentrata possono essere gestite in due modi assolutamente diversi ¢ che i due emisferi possono apparentemente lavorare insieme in un vasto nume: 10 di combinazioni. Sin dagli anni 70 feci ricorso alle definizioni di fun. 2ione S e funzione D per cercare di evitare la controversia sul ubicazione. Tali termini sottolineano e differenziano infatti le funzioni cognitive fon: 20 Il nuovo disegnare con la parte destra del cervello Conversindo con Vamico André “Marchand, pitoe fancese Henri Matisse ddscrse in questo modo l pasagain da un tipo di percezine a un alo: «Luome, sapete, ha sltanto un gechia che vede registra cto, un oechin che & come ina rsordincia macchins fotografca che riprende immagini minute, mole ncide tnuscole:e con quelimmagine l'womo ice se steso: ‘Questa volta concnco reali elle cose’, € per un momento & teanguilo. Po, sowrapponendest rabalmente liza, compare tn altro cechio. che riprende un'immagine del tutto divers ‘ (vedi la ctazione a p. 21) era che, quando essa veniva applicata i rsultatierano incoraggiant Introduzione a Alievi di tute le eta hanno compiuto significativi progressi nella capacita didisegnare e, in aggiunta, nelle abilita percettive, dal momento che dise- snare bene significa vedere nel modo giusto. L’abilita nel disegno & sem pre stata considerata difficile da acquisire, perché spesso bollata come una capaci straordinaria, non comune, Se il mio metodo di insegnamento pemette alle persone di raggiungere una capacita che prima pensavano fesse loro preclusa, 2 la spiegazione neurologica che rende il metodo val do0& qualcos'altro che forse ignoro? So che non dipende semplicemente dal mio metodo di insegnamento, al momento che centinaia di insegnanti che hanno riportato eguale suc- «sso si sono serviti della mia teoria avvalendosi ovviamente di strumenti cldatici molto diversi, Ma gli esercizi funzionerebbero anche senza una spicgazione neutologica? E: possibile, ma sarebbe molto difficile persuade- rele persone ad accettare di fare eserciziimprobabili come un disegno ca- prxolto senza aleuna spiegazione plausible. Basta, allora, dare loro una base logica, un fondamento logico qualungue? Forse, ma mi ha sempre neravgliao il fatto che la mia teoria sembra quasi adattarsi alle esperienze altrui, proprio come le mie convinzioni in merito derivano dalla mia espe- sienza soggettiva nell’ ambito del disegno. In ogni edizione di questo libro ho sempre asserito che la teoria ¢ i me- todi in esso presentati sono stati sperimentati empiricamente con successo, In breve, il metodo funciona, senza contare il risultato cui la scienza, in futuro, ariverd, per determinare l'esatta ubicazione ¢ la conferma del gra do di separazione delle funzioni del cervello nei due emisferi Speto che infine gli scienziati che seguono metodi di ricerca tradizionali ni iuteranno a rispondere alle molte domande che questo lavoro solleva. Sembra che recenti studi tendano a convalidare le mie convinzioni, Ad csempio, nuove scoperte sulla funzione del grosso fascio di fibre nervose che connettei due emisfer, il corpo calloso, indicano che ess0 pud inibire il pussggio dit informazioni da un emisfero allaltro quando il compito

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