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Quindicinale - 12 marzo 2010 - Anno 20 - Numero 4

il Ducato
Ducato on line: www.uniurb.it/giornalismo

Periodico dell’Istituto per la formazione al giornalismo di Urbino

A Urbino le bollette più care delle Marche. Si paga per l’alta qualità Divertimento
Sera per sera
Acqua, cristallina ma costosa tutti i locali
Distribuzione gratuita Poste Italiane Spa-Spedizione in a.p. - 70% - DCB Pesaro

della movida
Tempi duri per i locali del centro
Sorgenti incontaminate, crescono però gli acquisti di depuratori domestici della città ducale. Dal 2007 l’ora-
rio di chiusura è alle 02.00 del
mattino. La serata di punta è il
Fra il 2007 e il 2008 a Urbino la giovedì, ma dopo cena si esce
spesa per l’acqua è aumentata
del 14,4%. Si tratta della nona
La dodicesima neve sempre di meno e ad andare per
la maggiore sono i locali dove si
variazione più significativa fra può ascoltare musica dal vivo. Tra
tutte le regioni italiane. Negli gli studenti c’è chi si accontenta
stessi anni la spesa media così, altri invece vorrebbero poter
annua è sempre stata al di variare di più.
sopra sia della media regionale, a pagina 10
di per sé più alta di quella ita-
liana, che di quella nazionale.
Questo perché a Urbino l’acqua
costa oltre il 60% della media Università
nazionale e il 21% in più di
quella marchigiana.

Quella che sgorga dai rubinetti


L’impero
- cominciando il suo percorso
dalle sorgenti del Monte
Nerone - è un’acqua di qualità.
immobiliare
Le analisi biochimiche dimo- Oltre 500 ettari di terreno e più di
strano che nella rete idrica di 30 edifici dentro e fuori dal cen-
Urbino scorre un’acqua che tro storico: questo il patrimonio
rispetta pienamente tutti i dell’ateneo di Urbino che supera
parametri qualitativi fissati per i cento milioni di euro di valore.
decreto nel 2001. Rimane, però, Un’espansione iniziata negli ‘60
il problema della dispersione sotto la regia di Carlo Bo. Ora co-
idrica, anche se in misura mincia la fase della vendita: “Ra-
minore rispetto alla media zionalizzeremo costi e spazi”,
nazionale. annuncia il prorettore Stocchi.
a pagina 13
Secondo le ditte che si occupa-
no di idraulica sono in aumen-
to le installazioni di depuratori
domestici. Nonostante i tecnici Speciale elezioni
stessi garantiscono che l’acqua
delle case di Urbino è più che
buona, gli urbinati non si fida-
no di bere dal rubinetto e pre-
Marinelli
feriscono l’acqua minerale dei
supermarket. Infatti, qualsiasi e Rossi
sia la marca, le bottiglie vanno
a ruba.
T raffico paralizzato, strade bloccate, servizi interrotti, forti disagi per tutti. Questi gli effetti dell’ul-
tima nevicata, martedì 9 marzo, la dodicesima dall’inizio di un inverno particolarmente rigido. per cambiare
alle pagine 2 e 3 In vista delle elezioni regionali
del 28 e 29 marzo, il Ducato in-
L’EDITORIALE tervista i tre candidati alla guida
della Regione Marche. Dopo il
presidente uscente, Gian Mario

G
ià dal Settecento in Spesso il problema specifico
Norvegia il borgomastro
di ogni cittadina, alla fine
di ogni lavoro, la costruzione di
una fontana o di una scuola, l’a-
La linea d’ombra trova una soluzione per interven-
to finale del “grande capo” (sin-
daco, presidente, rettore) che,
forte della propria autorità, con-
Spacca, è la volta del candidato
del centrodestra, Erminio Mari-
nelli, e della Sinistra, Massimo
Rossi. Entrambi critici con l’o-
perato della Giunta uscente.
pertura di una strada , metteva
tutte le carte su un tavolo, in una
stanza apposita, nella sede del
del Potere cede in prima persona l’informa-
zione dovuta. Una vera pena.
“Il Ducato” non vuole educare
a pagina 6

Municipio e i membri della menti per muovere verso una a fare domande alle strutture nessuno ed è anche consapevole
comunità andavano a guardarsi “nuova era di trasparenza” dopo i pubbliche per conto dei cittadini. che la mancanza di trasparenza
anche le ricevute dell’imbianchi- limiti dell’era Bush (Erano stati E quando “il Ducato” riceve un degli atti pubblici (grandi e pic- Personaggi
no, i soldi spesi fino all’ultima perfino vietate le foto delle bare rifiuto – e succede spesso - è come coli) è un male nazionale antico.
moneta.
Gli specialisti dicono che da que-
di soldati uccisi in Irak).
Praticamente questa legge c’è
se quel “no” fosse detto in faccia
agli urbinati interessati alla que-
Ma qui non si tratta di forzare la
serratura di segreti di Stato. E’ un
Il Lama
sta tradizione della casa di vetro è
nata, proprio lì nei paesi scandi-
dappertutto meno che in Italia
dove esiste soltanto una generica
stione richiesta.
Anche nelle cose più banali si
passo in avanti che una comuni-
tà seria deve fare.
dei miracoli
navi dopo la seconda guerra affermazione di principio forte- nota, insomma, una costante ed Il sindaco di Urbino potrebbe
mondiale, la legge che garantisce mente osteggiata nella realtà estrema difficoltà ad avere infor- decidere di mettere da oggi in poi Scappa dalla capitale del Tibet
quasi vent’anni fa per sfuggire
il diritto di accesso agli atti della quotidiana. A incominciare da mazioni e documenti . La persona in una stanza aperta del Comune alla “politica cinese”. Dopo un
pubblica amministrazione: il Urbino. Anche in questi giorni, chiusa nella sua stanzetta ha come tutte le carte dei lavori a inco- lungo viaggio che passa per l’In-
famoso Freedom of Information per realizzare questo numero del una paura di infrangere una rego- minciare dalle strutture di Santa dia, il Canada e gli Stati Uniti,
Act che dal 1966 è stato varato (e “Ducato”, i nostri cronisti hanno la. Non vuole “prendersi responsa- Lucia e dell’ex consorzio. In una Kuyu Lama, monaco tibetano
via via migliorato) anche negli fatto domande: alla Polizia stra- bilità”. Invoca autorizzazioni Italia nelle condizioni che leggiamo d’alto rango, approda a Urbino
Stati Uniti. E che ormai è legge in dale sul rispetto del codice, alla necessarie dei superiori, rinvia ogni giorno sulla stampa il suo dove da dieci anni vive, medita,
insegna il buddismo... e fa mira-
circa ottanta Paesi democratici, Asl sulla qualità dell’acqua pota- qualche volta addirittura…a gesto finirebbe sui giornali. coli.
in Occidente, compresa l’India. bile: E ogni volta problemi, dinie- Roma. Chiama in causa, in tutta la Coraggio, sindaco. Sarebbe un bel- a pagina 5
Nel primo giorno del suo manda- ghi, ostacoli. sua forza muta, un mostro sempre l’esempio che viene da Urbino.
to Obama ha firmato tre docu- Un giornale, è naturale, va in giro presente: la burocrazia. direzione.ilducato@uniurb.it
il Ducato
Nel 2008 bollette alle stelle: spese cresciute del 14,4% rispetto all’anno prima

Acqua buona ma troppo cara


Nella città ducale costa oltre il 60% della media italiana e il 21% in più di quella regionale

FEDERICO DELL’AQUILA

C
i mancava solo il
caro-acqua. D’ora A sinistra, la casca-
in poi gli urbinati
staranno più at- ta del fiume
tenti quando fa- Metauro a
ranno la doccia, Fermignano. Nella
useranno la lavatrice o mette-
ranno in funzione la lavastovi- pagina accanto in
glie. In un solo anno (fra il 2007 alto, il depuratore in
e il 2008) la bolletta dell’acqua zona Sasso a
è aumentata di quasi il 15%: un
vero e proprio salasso. I cittadi- Urbino; in basso un
ni non saranno contenti delle addolcitore, depura-
alte posizioni in cui si trova Ur- tore domestico che
bino nelle varie classifiche sti-
late dall’Osservatorio prezzi e funziona grazie all’u-
tariffe di Cittadinanzattiva. tilizzo di resine
Marche Multiservizi, vicever-
sa, si frega le mani. L’azienda
che provvede alla distribuzio-
ne del gas metano e alla raccol-
ta dei rifiuti gestisce infatti an-
che il servizio idrico integrato,
quell’insieme di prestazioni
comprese in quella che comu-
nemente chiamiamo “bolletta
dell’acqua”. Il costo dei litri (o
meglio metri cubi) realmente
consumati infatti, pur rima-
nendo quello più salato, è solo
una delle quattro voci alla qua-
le si affiancano un canone di
depurazione, un canone di fo- Caratteristiche dell’acqua di Urbino
gnatura e una quota fissa.
Urbino. Secondo Marche Mul- PARAMETRI VAL. MAX D.LGS. VALORI
tiservizi, le famiglie urbinati 31/2001
consumano mediamente 140
metri cubi (1 metro cubo = 1000 cloruri 250 mg/l 24 mg/l
litri) di acqua all’anno e nel floruri 1,5 mg/l 0,27 mg/l
2009 hanno speso in media 270
euro per il servizio idrico. Ri- nitrati 50 mg/l 3,3 mg/l
spetto al 2008 (260 euro) c’è
stato un leggero aumento di sodio 200 mg/l 14 mg/l
circa 10 euro, comunque supe- durezza totale 15-50 °F 22,7 °F
riore a quello di 3 euro registra-
to fra il 2007 (257 euro) e il 2008. residuo fisso 1500 mg/l 312 mg/l
Questi dati collidono però, e
non di poco, con quelli riporta- I dati sulle carat-
ti da un approfondito studio di
Cittadinanzattiva che ha inve-
Costi e spese dell’acqua teristiche dell’ac-
ce registrato una spesa media qua sono di
per l’acqua a Urbino di 327 eu- URBINO MARCHE ITALIA Marche
ro nel 2007 e di 374 nel 2008. Il Multiservizi.
diverso volume di consumo costo acqua al metro cubo 1,05 euro/mc* 0,869 euro/mc 0,656 euro/mc
medio a cui fanno riferimento i Quelli sui costi e
due studi (130 mc quello di spesa media annua 2007 327 euro 270 euro 240 euro le spese di
Marche Multiservizi, 192 mc Cittadinanzattiva.
quello di Cittadinanzattiva) spesa media annua 2008 374 euro 290 euro 253 euro
potrebbe però non bastare a *: nostra elabo-
giustificare del tutto le diffe- variazione spesa 2007-2008 +14,4% +7,4% +5,4% razione.
renze nelle spese medie regi-
strate. nale: insieme ad Ancona (quat- sa) se in Italia costava in media posto nelle due rispettive gra-
Secondo le rilevazioni di Citta- tordicesima in questa classifi- 65 centesimi di euro al metro duatorie. È per tutti questi mo- LA CURIOSITA’
dinanzattiva, Urbino è sesta (o ca con un +11,5%), Urbino è in- cubo, nelle Marche costava tivi che nel 2007 e nel 2008 la
addirittura quarta se si consi-
dera il pari merito fra Firenze,
Pistoia e Prato) nella classifica
fatti l’unica provincia marchi-
giana con una variazione della
ben 86 eurocent a mc., una ta-
riffa superiore anche alla me-
spesa media per l’acqua delle
famiglie marchigiane (270 e Da Apecchio
spesa maggiore dell’aumento dia del centro Italia pari a 75 290 euro) è risultata superiore
2008 delle città dove l’acqua
costa di più (Pesaro è undicesi-
ma con 332 euro di spesa). Pro-
medio regionale (+7,4%).
Marche. A sua volta, la regione
centesimi al mc. Andando nel-
lo specifico delle quattro voci
alla media nazionale (240 e 253
euro). a New York
Marche ha registrato un au- presenti nella bolletta dell’ac- Italia. La crescita della spesa
prio insieme a Pesaro, Urbino è mento della spesa per l’acqua qua, in ben due (i mc consuma- per l’acqua non è un fenomeno Galvanina Blu e Prestige.
l’unica provincia delle Marche (+7,4% appunto) fra il 2007 e il ti e il canone di depurazione) le che riguarda solo le Marche, Due acque minerali che,
in cui, nel 2007 (327 euro) e nel 2008 maggiore della variazione spese medie registrate nella re- ma tutta l’Italia. Secondo dati imbottigliate alla fonte di
2008 (374 euro), la spesa media media nazionale (+5,4%). In gione (rispettivamente 167 e 77 Istat, in meno di nove anni, dal
per l’acqua è stata superiore al- particolare, quella marchigia- euro) superano la medie nazio- gennaio 2000 a luglio 2009, il Val di Meti (Apecchio), arri-
la media di spesa regionale na è la quarta variazione più si- nali (126 e 74 euro) facendo costo dell’acqua è quasi rad- vano fino alla Grande Mela:
(270 euro nel 2007 e 290 euro gnificativa fra tutte le regioni delle Marche la terza regione doppiato (+47%). Fra il 2007 e il
nel 2008). italiane. In generale, sia nel
sono vendute nella catena
più cara d’Italia relativamente 2008 l’incremento medio è sta-
Urbino risulta anche nona nel- 2007 che nel 2008, le Marche si a questi due parametri. Per le to del 5,4% con aumenti a due Whole Food Supermarkets.
la graduatoria delle città che sono confermate la quinta re- altre due voci in bolletta invece cifre in ben 15 città, fra cui pro- Il merito è di Rino Mini, che
hanno registrato il maggior au- gione in cui l’acqua è costata di (canone di fognatura e quota prio Urbino (+14,4%). Con ben
mento della spesa per l’acqua più. In particolare, nel 2008 la fissa) le spese medie registrate sette città fra le prime 10 più ca-
acquisisce la fonte nel
dal 2007 al 2008 grazie ad una sola fornitura dell’acqua per nella regione (29 e 17 euro) so- re, nel 2008 la Toscana è stata la 2007, dopo i fallimenti di
variazione di +14,4%. Anche in uso domestico (esclusi quindi i no risultate inferiori alla media regione con le tariffe dell’ac- San Paolo e della Italfin di
questo parametro la città du- canoni di depurazione e fogna- nazionale (34 e 19 euro) facen- qua mediamente più alte.
cale detiene un primato regio- tura e, ovviamente, la quota fis- do scendere le Marche al nono federicodellaquila@libero.it
Giuseppe Ciarrapico. (a.t.)

2
PRIMO PIANO

Rete idrica di qualità nonostante la dispersione

Dalle sorgenti vergini


del Monte Nerone
no anche arsenico, bario,
alle abitazioni di Urbino
le Marche è di superficie, il 19% qualità microbiologica. L’ac- C’è un dato che però, a fronte di
ANDREA TEMPESTINI
piombo, alluminio, mangane- proviene dalle falde e il 18,4% qua passa poi a serbatoi inter- un ciclo così perfettamente or-
se e fluoruro. da sorgente. Dopo il prelievo medi, e da questi entra nella re- ganizzato, fa una certa impres-

M
ia povera/ fon- La società che si occupa di far viene trattata in uno stabili- te di distribuzione per poi usci- sione. Sempre dall’Aato, riferi-
tana/ il male/ arrivare nelle case di Urbino mento di potabilizzazione: il re dai rubinetti. Passo succes- scono che, nel 2009, il 29% del-
che hai/ il cuore/ l’acqua, dal 2008, è la Marche più importante è quello di San sivo è la raccolta delle acque re- l’acqua della rete idrica della
mi preme./ Si Multiservizi (Mms). L’iter del- Francesco di Saltara, che pro- flue e la loro depurazione. At- provincia di Pesaro-Urbino si è
tace/ non getta/ l’acqua comincia con il prelie- duce 500 litri di acqua potabile tualmente, nel comune di perso. E’ il cosìdetto proble-
più nulla. Non vo dall’ambiente: dalla super- al secondo. Il trattamento – che Urbino, i depuratori sono ma della dispersione idrica, la
che la fontana di piazza della ficie (un fiume), dalle falde sot- comprende processi dai nomi quattro: a Gadana, al Sasso, vi- cui media nazionale è del 37%
Repubblica abbia i problemi di terranee o da una sorgente (co- improbabili quali la chiarifloc- cino alla vecchia stazione e a e, nel 2008, ha raggiunto apici
quella citata da Palazzeschi ne me quella del monte Nerone). culazione, grazie alla quale se- Canavaccio. Altri tre – a Braco- del 66% nel Molise e del 52% in
“La fontana malata”. Anzi. Secondo i dati 2008, il 62% del- dimentano i solidi più sottili – ne, Trasanni e Schieti – sono in Calabria e Sardegna.
Semmai, e solo durante l’esta- l’acqua trattata dalla Mms nel- serve a garantire la massima costruzione. andrea.tempestini@hotmail.it
te, ha bisogno di qualche “inte-
grazione”. A Urbino infatti l’ac-
qua non manca. La rete idrica
sfrutta le sorgenti del monte Poca fiducia nel rubinetto. Bene le vendite della minerale in bottiglia
Nerone, “e solo nei periodi esti-
vi e siccitosi parte dell’acqua
arriva anche dal Metauro, per
la precisione da Calmazzo”. Lo
spiega Marco Toni, direttore
dell’Aato 1 (Autorità di ambito
territoriale ottimale), un ente
che si occupa di organizzare,
regolare e controllare il servi-
La moda del depuratore in casa
zio idrico di una rete di comu- nere si possono lavare i panni privilegiano le offerte; com- poco ed evidentemente non si
ni, in questo caso quelli della
LORENZO ALLEGRINI con meno sapone – conclude prano tutto purché sia imbot- fidano del rubinetto della cu-
provincia di Pesaro-Urbino. Zanarelli – e si mantengono tigliato”. Certo, influisce la cri- cina: “Il nostro fatturato di-

A
Quella che sgorga dai rubinetti cqua addolcita, cioè de- più pulite le tubature”. Gli im- si economica. Ma l’altra ipote- pende per il 35% dagli studen-
è anche un’acqua di qualità. La purata dal carbonato di pianti di microfiltrazione, al- si è che il cambiamento negli ti – dice il vicedirettore del-
“potabilità” è fissata per decre- calcio. Oppure microfil- tro tipo di depuratori domesti- acquisti dipenda da un muta- l’A&O di Mazzaferro Andrea
to legislativo - il 31 del 2001 - e trata dai batteri. Gli urbinati si ci, si applicano invece a un so- mento nelle abitudini degli Paolucci – e le vendite di acqua
l’acqua di Urbino, secondo la attrezzano con depuratori do- lo rubinetto. Si tratta di un si- studenti. Che a Urbino sono minerale vanno molto bene”.
media dei risultati relativi al mestici perché non si fidano stema di filtri con membrane molti, preferiscono spendere lorenzoallegrini@libero.it
2009 forniti dall’Aato (dalla del rubinetto di casa. Un au- semipermeabili, che lasciano
Ausl, purtroppo, è un’impresa mento delle installazioni di- passare solo alcune molecole e
ottenere dei dati), è ottima sot- rettamente proporzionale alla trattengono nitrati e batteri.
to ogni aspetto. Partiamo dal vendita dell’acqua in bottiglia. “Consiglierei la microfiltra-
sodio, ovvero la quantità di sa- Secondo il rapporto nazionale zione a chi ha una famiglia –
le presente nell’acqua, che si Beverfood 2008-2009 un ita- sostiene l’idraulico Andrea
attesta a 14 milligrammi per li- liano su tre non si fida di bere Carcianelli – perché l’acqua
tro, ben al di sotto del limite di dal rubinetto. E Urbino segue con cui si lavano gli alimenti e
200. I floruri sono 0,27 milli- perfettamente la tendenza, si cucina deve essere pura co-
grammi per litro rispetto a un nonostante siano gli stessi in- me quella che si beve”. Il costo
massimo di 1,50; i nitrati, dan- stallatori di impianti di depu- di un impianto di microfiltra-
nosi per la salute, sono appena razione a spiegare che dalle zione è di circa 250 euro. Ma lo
3,3 su un limite di 50; 24 i milli- sorgenti del monte Nerone stesso Carcianelli ammette:
grammi per litro di cloriti, cen- sgorga acqua purissima. La “Tra addolcitori e impianti di
to volte sotto il massimo con- stessa che rifornisce l’acque- microfiltrazione guadagno di
sentito. Ma l’eccellenza del- dotto cittadino. più negli ultimi tempi, ma nel
l’acqua dei rubinetti urbinati “Abbiamo registrato un au- mio fatturato questi prodotti
deriva dalla durezza totale (os- mento di impianti di depura- valgono solo il 15%”. Se gli im-
sia la quantità di sali di calcio e tori domestici del 10% rispetto pianti di depurazione dome-
magnesio), pari a 22,7 gradi allo stesso periodo dello scor- stica vanno di moda, si tratta
francesi, valore che sta a metà so anno – fa i conti Lorenzo Za- ancora di una nicchia. Il trend
fra il minimo (15) e il massimo narelli, della ditta termoidrau- più diffuso rimane infatti
(50) previsto. Ultimo il residuo lica Luca Gulini - e quasi del quello dell’acqua minerale. Le
fisso – la quantità di sali mine- 50% circa rispetto a cinque an- Marche sono la settima regio-
rali che rimarrebbero in una ni fa”. E aggiunge: “La richiesta ne in Italia per aziende (21
pentola dopo aver fatto evapo- arriva soprattutto dalle frazio- marchi su 315 nazionali) e per
rare un litro d’acqua - che è di ni e da privati cittadini che at- produzione (440 milioni di litri
312 milligrammi per litro (mas- tingono da pozzi o sono servi- sui 12 miliardi complessivi),
simo consentito: 1500). Ma è la ti da acquedotti locali, caratte- con un incremento dell’acqua
rete idrica marchigiana che, rizzati da una maggiore durez- imbottigliata del 7,3% nel
nel complesso, fornisce un’ac- za dell’acqua”. La durezza è la 2009. Alla faccia della crisi.
qua di buon livello. Soltanto proprietà chimica che indica Ascoltando i gestori di super-
l’acqua di Gabicce, dal 2004 al la presenza di carbonato di market, in cui viene venduto il
2006, ha goduto di una deroga calcio, che nell’acqua potabile 64% della minerale in Italia, si
al livello di cloriti stabilito per non deve superare certi para- ha la conferma del successo
decreto. E’ interessante sapere metri. L’addolcitore è lo stru- del settore. “L’acqua minerale
che, lo stesso decreto, contiene mento che rende l’acqua più è andata via sempre bene e
delle restrizioni particolari. Per “leggera” e permette di porta- non saprei dire se effettiva-
esempio, l’acqua della rete re i valori nella norma, attra- mente c’è stato un incremento
idrica non può contenere più verso l’utilizzo di resine che dei consumi – racconta Danie-
di 200 milligrammi di ferro per trattengono il carbonato di le Galuzzi, responsabile ven-
litro, mentre per l’acqua im- calcio. Costo: fino a 1200 euro. dite del Maxi Conad in località
bottigliata il limite non esiste. E la copertura di un addolcito- Sasso – ma è sicuro che, men-
Ma le disparità di trattamento a re vale per tutta l’acqua di ca- tre prima i clienti guardavano
sfavore del rubinetto riguarda- sa. “Grazie a un sistema del ge- alla marca della minerale, ora

3
il Ducato
Alto e Medio Metauro, parla il neopresidente
Alceo

Comunità montana, Serafini è


il nuovo
presidente
della
Comunità
montana

l’ente dimenticato
dell’Alto
e Medio
Metauro.
E’ stato
assessore
comunale
al Bilancio
Serafini: “Se non ci fosse molti comuni sarebbero nei guai”

LUCA FABBRI Allora non c’è che una domanda: Peglio non ne ha. La nostra co- ne avevano più risorse a disposi- munali. In questo modo abbia-
a che diavolo serve una Comuni- munità montana ha aggregato zione perché erano finanziate mo abbattuto i costi a carico del

L
e vogliono abolire tut- tà montana? questo tipo di servizio e così i vi- essenzialmente da Stato, Regio- cittadino. I sindaci poi non gua-
ti, nessuno sa a cosa “Le Comunità montane servono gili che pattugliano Peglio, gira- ni e Unione europea. Ora lo Sta- dagnano alcunché da questa at-
servono e a sentirle a gestire in modo più efficace il no anche per le strade di Urba- to non ci dà più nulla e rimane tività”.
solo nominare a qual- territorio e a far vivere meglio chi nia, Fermignano, Borgo Pace e solo la Regione. I soldi comuni- Vuol dire forse che anche lei la-
cuno viene l’orticaria. lo abita. Molti comuni della no- così via. Oppure l’assistenza ai tari poi arrivano solo se c’è una vorerà gratis?
Le Comunità monta- stra zona non riuscirebbero da portatori di handicap: l’ente che effettiva capacità progettuale”. “Non ho detto questo”.
ne sono diventate da qualche soli ad erogare una serie di servi- presiedo ha investito nel settore, Quindi non è vero che l’ente da Ma quanto prenderà al mese
anno a questa parte la croce ros- zi e attività utili alla vita dei citta- mentre il singolo comune da so- lei presieduto serve solo a distri- ora?
sa su cui sparare quando si par- dini. Non gliela farebbero pro- lo non ce l’avrebbe fatta. Altri set- buire stipendi a chi siede su “Pensi che ancora nemmeno lo
la di casta e privilegi. Con qual- prio a livello economico, visto tori aggregati sono l’ufficio del quelle poltrone. so. Sono stato nominato solo sa-
che ragione, come nei casi di co- che le loro casse piangono”. commercio e lo sportello per l’e- “Assolutamente no. Le dirò di bato scorso. Guadagnerò quan-
muni a pochi metri sul livello del Può a spiegarsi meglio? dilizia e le attività produttive”. più: il consiglio della comunità to previsto dalla legge, non un
mare elevati a rango di Comuni- “Le faccio un esempio. Prenda un Tutto questo costa. Da dove montana è stato snellito e oggi è euro di più. Chiunque può verifi-
tà montana. paesino come Peglio. Mentre il prendete i soldi? formato solo da sindaci. Una vol- care”.
Tante le proposte di abolirle in- comune di Urbino ha i suoi vigili, “In passato le Comunità monta- ta c’erano anche consiglieri co- lukf83@gmail.com
sieme alle province, ma nessuna
(ovviamente) è stata concretiz-
zata. Alceo Serafini (Pd), ex-as-
sessore al Bilancio del Comune
Pubblicità che distrae e regole di precedenza sconosciute
di Urbino, è stato nominato da

Le rotatorie diventano un caso


pochi giorni al vertice della co-
munità montana Alto e Medio
Metauro, che aggrega sette co-
muni: Urbino, Urbania, Fermi-
gnano, Sant’Angelo in Vado,
Mercatello, Borgo Pace e Peglio.
Presidente lei è consapevole di
essere alla guida di un ente che

R
egole semisconosciute del codice della strada e pubblicità metto-
nove cittadini su dieci conside- no a dura prova i nervi degli automobilisti nelle rotonde. Negli ul-
ra l’ennesimo carrozzone suc- timi anni ogni centro urbano ha visto decuplicare il numero delle
chiasoldi? Non è preoccupato rotonde e diminuire quello degli incroci. Meno incidenti certo, ma an-
di essere travolto da un’onda di che più indecisi che si impappinano al volante.
impopolarità? Secondo la polizia stradale di Urbino circa il 90% degli automobilisti,al-
“Guardi, mi faccia dire una cosa: le prese con una rotonda, a un certo punto viola il codice della strada.
il sentire comune spesso si L’infrazione più frequente è tagliare la strada a chi viene da destra per
esprime nei confronti della poli- imboccare l’uscita di una rotonda a due corsie. In realtà si dovrebbe ral-
tica in modo superficiale. E’ che lentare e dare la precedenza o, se necessario, fare un altro giro.
il proliferare della spesa pubbli- Il problema dei manifesti pubblicitari vietati nelle rotatorie invece è sta-
ca ha causato un senso di rigetto to affrontato persino dal Corriere della Sera e da Striscia la Notizia. An-
diffuso. Ma noi non siamo diver- che in alcune rotonde di Urbino campeggiano insegne pubblicitarie.
si dalla Camera, accusata da tut- Ma la faccenda è ingarbugliata. “Il codice - spiegano alla polizia strada-
ti di avere troppi parlamentari. le - all’art. 23 non vieta tutte le pubblicità nelle rotatorie ma solo quelle
La verità è che il cittadino spes- che possono costituire confusione con la segnaletica o disturbo visivo
so non capisce a cosa servono le agli automobilisti”. A stabilire la soglia della tolleranza è l’ente proprie-
Comunità montane perché le tario della strada (comune, provincia, regione, Anas) che autorizza le
avverte come distanti. Eppure pubblicità.
se non ci fossimo noi, molti pic- Queste regole sono applicate in modo diverso a seconda delle zone: a
coli comuni sarebbero nei guai. Sassari ad esempio di recente la guardia di Finanza ha accertato 5 viola-
C’è anche chi parla a vanvera, zioni a cui seguirà la rimozione di altrettanti manifesti pubblicitari nel-
senza nemmeno conoscere le le rotonde. Avremmo voluto sapere qual è il metro usato a Urbino ma
funzioni di questi enti”. Una rotonda di Urbino: la pubblicità campeggia all’interno nessuno ha voluto rispondere. (l.f.)

QUANDO L’ETÀ
FA CULTURA

4
CITTÀ

Futuro incerto per le classi che superano il tetto del 30% di bambini stranieri

A scuola con il fiato sospeso


A rischio soprattutto Gallo e Trasanni. La preside: “Speriamo nella deroga per gli alunni nati in Italia”
cattolica”, spiega Paola Massa-
VERONICA ULIVIERI ro.
I corsi di alfabetizzazione ven-

D
opo la chiusura gono organizzati in tutti gli isti-
delle iscrizioni, tuti della zona. La percentuale
ora è il tempo di studenti con cittadinanza
dell’attesa. Nel- non italiana però nelle altre
le scuole si scuole si abbassa rispetto al Pa-
aspettano, con scoli, anche se rimane signifi-
il fiato sospeso, le conseguen- cativa. Al Bramante i bambini
ze della circolare del ministro stranieri sono circa il 23%, al
dell’Istruzione Mariastella Volponi il 16%, al liceo scienti-
Gelmini sul limite del 30% di fico Laurana il 3%, all’istituto
studenti stranieri per ogni tecnico Mattei il 6%, così come
classe. La soglia verrà sforata al liceo classico Raffaello.
solo nelle scuole di Trasanni e La circolare ministeriale si
di Gallo di Petriano (entrambe concentra soprattutto sulla co-
comprese nell’istituto Giovan- noscenza della lingua come re-
ni Pascoli di Urbino). Attual- quisito importante degli stu-
mente a Trasanni la percen- denti stranieri. In realtà, que-
tuale di bambini con cittadi- sto è solo il primo passo di un
nanza non italiana è del 48%, a percorso lungo che, chiarisce
Gallo del 39%. E la prospettiva, Paola Massaro, “coinvolge an-
spiega Paola Massaro, respon- che gli alunni italiani: tutti de-
sabile integrazione del Pasco- vono imparare la convivenza
li, “è che il numero di alunni tra culture diverse”.
stranieri rimanga stabile”. O veronica.ulivieri@gmail.com Nella scuola di Gallo i bambini stranieri sono il 39%, a Trasanni la percentuale arriva al 48%
aumenti: guardando i dati dif-
fusi dal ministero dell’Istru-
zione infatti, il numero di
alunni stranieri è aumentato
Dal Tibet a Urbino, la storia di Kuyu Lama e dei suoi miracoli
dal 2005 di una percentuale

L’uomo che ha fermato la pioggia


che va dal 7 al 14% all’anno.
La speranza degli insegnanti e
della preside Daniela Tittarelli
è che il direttore dell’ufficio
scolastico regionale decida di
applicare la deroga prevista
dalla circolare “per gli alunni
stranieri nati in Italia, che ab- Canada, Kuyu Lama arriva a Mila-
ERNESTO PAGANO no nel 2000. Ma dopo alcuni mesi
biano una adeguata compe-
tenza della lingua italiana”. La partecipa con altri monaci tibetani
alla creazione di un centro buddi-

C
deroga non scatta automatica- he ci fa un monaco tibetano a
mente, ma è vero che i bambi- Urbino? La signora Nellide, sta sulle Cesane. “E’ stato lì che ho
ni nati in Italia a Trasanni e a che ospita Kuyu Lama da die- conosciuto Gabriella, la figlia di
Gallo sono la maggioranza. ci anni nella sua casa solitaria di Nellide. Quando il centro ha chiu-
“Non sappiamo come si risol- via della Stazione, non se lo ricorda so e ci siamo divisi lei mi ha ospita-
verà il problema. Se l’ufficio più. “Lama! perché sei venuto to a casa sua”. Da allora si sveglia
regionale deciderà di spostare qui?”, gli chiede mentre getta un tutte le mattine nella sua stanzetta
alcuni alunni in altre scuole pezzo di legno nel fuoco del cami- piena zeppa di libri e oggetti reli-
per mantenere il tetto del 30%, netto. Kuyu Lama, gli occhi neri co- giosi per meditare di fronte all’Ap-
è necessario che i Comuni di me due pietre lucide e un sorriso pennino. I monaci rinpoche fanno
Urbino e Petriano si attivino stampato sul volto, risponde: "Una anche i miracoli. La signora Nellide
per gli scuolabus”, spiega Da- notte ho sognato l’Italia e sono ne è testimone.
niela Tittarelli. Ma anche se i partito". “Ti ricordi Lama, quando lo scorso
bambini non saranno trasferi- Sopra la tunica rossa porta un giac- giugno avevamo organizzato la fe-
ti, si presenterà un problema: cone a vento, ma ha i sandali aperti sta all’aperto e stava venendo a
“in quel caso avremo assoluta- senza calze. “Copriti che fa freddo!”, piovere?”, gli domanda con senso
mente bisogno di un altro do- brontola la signora Nellide, la sua d’ammirazione negli occhi. Poi,
cente”. “madre benefattrice”, ma lui in tut- senza attendere risposta, prose-
L’integrazione non è un affare ta risposta si fa una risata allegra. gue nel racconto: “Lui si è messo a
semplice. Richiede soldi, per- Il suo viaggio da Lhasa, la capitale fare tutto un chiasso con le sue
sone ed energie. E proprio i del Tibet, a Urbino è cominciato campane e poi a cantare come un
fondi sono quelli che manca- nel ’92, quando, assieme ad altri matto fino a quando la pioggia ha
no. L’articolo 9 del contratto monaci è fuggito in India dove è ri- smesso di cadere solo intorno alla
nazionale della scuola preve- masto per otto anni in un villaggio casa, mentre su in Urbino conti-
de la possibilità di straordinari vicino Bangalore. “C’era troppa nuava a venir giù”. Lama annuisce
per gli insegnanti che lavorano politica cinese in Tibet, ma io non sorridendo, come se fermare la
in scuole “a forte processo im- faccio politica, ho scelto la spiri- pioggia fosse la cosa più naturale al
migratorio”. Quest’anno però, tualità”, racconta col suo vocabo- mondo.
i soldi per pagare quelle ore in lario essenziale. In India ha avan- Ad ascoltarlo ci si dimentica di far-
più non ci sono. “L’anno scor- zato col suo percorso religioso fino gli domande legate alla vita terre-
so – spiega la preside Tittarelli a diventare rinpoche , “come un na del tipo: di cosa vive? C’è l’ha un
– ci sono arrivati circa 7.000 eu- cardinale”, spiega. E in realtà non permesso di soggiorno?
ro, mentre quest’anno non ab- ha tutti i torti. Il titolo di rinpoche , Le sue risposte arrivano con la stes-
biamo visto niente. Abbiamo (letteralmente “prezioso”) è riser- sa naturalezza con cui parla di me-
chiesto spiegazioni al ministe- vato ai lama , ovvero i monaci, che ditazione: “Per vivere faccio dei se-
ro, ma nessuno ci ha risposto”. hanno scelto di reincarnarsi nell’ minari sulla pratica buddista in gi-
Nelle scuole dell’istituto Pa- “oceano dell’esistenza” per presta- ro per l’Italia. Con i soldi delle of-
scoli, si cerca di dedicare al- re soccorso a tutti gli esseri sen- ferte sono riuscito a far costruire
l’integrazione il maggior tem- zienti. anche un piccolo tempio in Tibet”.
po possibile. I Comuni di Urbi- Kuyu Lama è alla sua settima rein- Quanto alle carte da immigrato,
no e Petriano finanziano cia- carnazione. “La mia storia comin- “ho un permesso di soggiorno per
scuno una trentina di ore di as- cia circa 450 anni fa - dice allargan- motivi religiosi. Adesso ho richie-
sistenti linguistici, “ma orga- do le braccia come a voler disegna- sto la cittadinanza italiana”.
nizziamo anche progetti ad re una lunga linea del tempo - dal E al Tibet ci pensa mai? “Sempre,
hoc con i pochi soldi rimasti, monaco Lama Yulu, fuggito in forse ci tornerò da vecchio. Ma fino
utilizziamo le ore di compre- Mongolia”. a quando sei giovane qui in occi-
senza e, per i bambini musul- Dopo il periodo in India e qualche dente si vive bene”.
mani, anche quelle di religione Kuyu Lama, nel 2000 è venuto a Urbino dal Tibet anno trascorso negli Stati Uniti e in er.pagano@gmail.com

5
il Ducato REGIONE
Il candidato del Pdl: “Spacca, fallimento totale” SPECIALE ELEZIONI

La corsa a palazzo Raffaello

La ricetta di Marinelli: In vista delle prossime elezioni regionali che si terranno


il 28 e 29 marzo, il Ducato parla con i tre candidati alla
guida della Regione Marche. Dopo l’uscente Gian Mario
Spacca, questo ciclo di interviste si conclude con i can-

salvare a ogni costo


didati del Pdl, Erminio Marinelli, e della Sinistra,
Massimo Rossi. Marinelli boccia il mandato al termine
e chiede un “cambio di scena” in Regione, con meno
tasse e burocrazia e sostegni alle aziende. Possibile sì
al nucleare. Rossi dalla sua propone una maggiore par-

il modello marchigiano
tecipazione dei cittadini alle decisioni, con un coordina-
mento permanente delle associazioni e dei movimenti.
Le imprese private possono operare, ma con limiti e
controlli costanti sulla qualità. (2 - fine)

Il candidato della Sinistra

Nella foto,
i candidati
alla presidenza
Rossi: “I servizi
della Regione,
Erminio
Marinelli
restino pubblici”
(a sinistra), GIULIA TORBIDONI
e Massimo

S
Rossi (a destra), indaco di Grottam- sviluppo di infrastrutture e
durante un incontro mare per due manda- tutela dell’ambiente?
ti e presidente della “Le Marche non hanno una ca-
a Pesaro Provincia di Ascoli renza infrastrutturale in ter-
(Foto dal 2004 al 2009, Mas- mini generici. Il nostro retico-
AccaventiquattrO) simo Rossi è il candi- lo viario è uno dei più fitti in
dato alla presidenza della re- Italia. Bisogna migliorarlo, ma
gione Marche sostenuto da Ri- quello che è davvero carente è
fondazione comunista, Comu- il trasporto ferroviario. Penso
nisti italiani e Sinistra ecologia che le risorse, spesso sprecate
e libertà. in infrastrutture costose, de-
Le Marche sono l’unico caso in vono essere incanalate nel tra-
ALBERTO ORSINI Se verrà eletto, quale sarà il suo primo atto? Italia in cui i tre partiti a sini- sporto su rotaia e nelle infra-
“Incontri separati con imprenditori, artigiani, stra del Pd sostengono lo stes- strutture immateriali come la
ue volte sindaco di Civitanova commercianti e agricoltori, per fare il punto del- rete informatica”.

D
so candidato: lei. Come la sta
Marche e attualmente vice sinda- la situazione e partire con un sostegno concre- vivendo? Molte aziende chiudono, cosa
co, è anche capogruppo in Provin- to: meno burocrazia e meno carico fiscale”. “Vivo questa unità molto bene prevede per tutelare il lavoro?
cia. Erminio Marinelli è il candida- Che ne pensa del possibile arrivo dei cinesi del e penso che sia una grande op- “Ho presentato una proposta
to del Pdl, appoggiato anche da Le- gruppo Machi China alla Merloni di Fabriano? portunità per sperimentare un che prevede che la regione
ga Nord e dalla Destra di Storace. “Chi salva le nostre attività è ben accetto, non modo diverso di fare politica”. Marche, attraverso una sua
Caos firme. Che opinione si è fatto di quanto ac- faccio preclusioni perché cinese. Solo che pen- Qual è la più grande differenza agenzia, magari riconverten-
caduto in Lazio e Lombardia? E se fosse succes- sare al nostro modello marchigiano, le nostre at- di programma tra lei e Spacca? do società già esistenti come la
so a lei? tività e pensare che dobbiamo aspettare i cinesi “Molte cose ci differenziano. Svim (Sviluppo Marche), in-
“Mi sarei sparato! Parliamoci chiaramente, la per essere salvati... Fa male alla testa”. Ma quello che ci caratterizza di tervenga nelle specifiche crisi.
Polverini e Formigoni sono vincenti. Vedersi Qual è la sua posizione sul nucleare? più è la volontà di consentire ai Deve valutare, cioè, se ci sono
esclusi per inadempienze, cavilli o errori è dram- “Ho votato contro nel 1980, però bisogna anche cittadini di partecipare alle de- ragioni speculative alla base di
matico. Però nel terzo millennio è anacronistico essere onesti e pensare al costo della bolletta e cisioni che li riguardano e di re- quelle crisi, o se invece ci sono
che ci sia ancora la raccolta delle firme”. che il 50 per cento dell’energia le Marche lo sponsabilizzarsi per cambiare i fattori oggettivi. Se, come
Candidato di centrodestra in una Regione da compra. Sono per la salvaguardia dell’ambien- loro stili di vita e l’economia. spesso avviene, queste azien-
quindici anni in mano al centrosi- te, per la sicurezza sia di chi lavo- Non si può fare piovere dall’al- de possano essere salvate per-
nistra. Come si “cambi scena”?
“Prima c’è da cambiare gli attori! Si
“Urbino ra che di chi vive. Dall’alto non
imporrò nulla, però sono contro
to le decisioni, anche le più giu-
ste. Questo è uno dei punti de-
ché sono in grado di produrre
ricchezza e occupazione, il
il fondamentalismo ambientale pubblico deve entrare con
cambia con una campagna eletto-
rale vicina alla gente, ascoltando
è la chicca che dice sempre no a tutto”.
boli dell’amministrazione pre-
cedente: non ha ascoltato i ter- proprie risorse e competenze
prima i bisogni, le necessità e le la- È un “nì”, insomma. ritori, ha agito dall’alto e non manageriali. Assumendo un
mentele. Con una politica che non delle Marche, “Certamente è da prendere in sempre in modo trasparente”. ruolo di partecipazione, inter-
si chiuda nelle stanze, non basata considerazione, con l’atteggia- Come si realizza questa larga venendo sui precisi piani in-
sempre sui numeri o sull’arroganza ma si deve mento che ho appena detto”. partecipazione? dustriali con risorse, parteci-
del potere, ma sull’attenzione, la Spacca predica una politica di “Se sarò eletto, cercherò tutte le pazione azionaria e, dopo
partecipazione, e sulle scelte. interfacciare infrastrutture compatibili con convergenze per raggiungere qualche anno, cessione delle
Il centrosinistra si presenta senza i il rispetto dell’ambiente come gli scopi di cui sono portatore. quote ai privati in grado di pre-
partiti di sinistra, ma con l’Udc. con le realtà la Quadrilatero, per lei è una Per esempio, per far sì che la ge- levarle. Non è una cosa scan-
Come mai non siete riusciti ad strategia giusta? stione dell’acqua non sia priva- dalosa. Se lo Stato è entrato per
averlo voi nella coalizione? C’è della costa” “Parla di Quadrilatero dopo tre tizzata; per fare approvare una salvare le banche, non vedo
rammarico? anni in cui è stato fermo ed è ri- legge che blocchi il consumo di perché non debba intervenire
“Da una parte sì, perché l’Udc è fisiologico, an- corso alla Corte Costituzionale e al Tar contro il territorio. Perché il piano ener- per salvare delle imprese”.
che se non obbligatorio, che stia nel centrode- progetto. Poi quando ha perso questi due ricor- getico nazionale non sia snatu- Scuola, sanità e risorse pub-
stra. Dall’altra, secondo me è stata una scelta op- si si è buttato sulla Quadrilatero, di cui l’80 per ralizzato dalla realizzazione di bliche. In cosa vi differenziate
portunistica, una scelta di potere legata ai posti. cento era finanziato dal governo Berlusconi. Le grandi impianti. Per introdurre dal programma di Spacca?
Se si parla di laboratorio politico, come qualcu- infrastrutture sono inadeguate, ma non parlo il reddito sociale. Detto questo, “Credo che il sistema pubblico
no vorrebbe far credere, la scelta dovrebbe esse- solamente di strade, anche di aeroporto. Non però, io non sono interessato a debba assicurare i servizi fon-
re univoca in tutte le regioni”. c’è un aereo che vada a Milano. Oppure la ferro- un ruolo di governo. Sono inte- damentali alle persone, a mag-
Qual è la critica maggiore alla Giunta e al presi- via: la nostra è una regione che ferma solo ad An- ressato a che le mie proposte da gior ragione in un momento di
dente uscenti? cona. Spacca se n’è accorto solo in campagna amministratore siano tenute in crisi. Parlo dei servizi che ri-
“Uno che da vent’anni è in Regione, come consi- elettorale”. considerazione e che sia dato guardano i diritti: il servizio
gliere, assessore, vice presidente e presidente; Nella sua visione complessiva della Regione, spazio a chi mi ha votato. Così idrico, dei rifiuti, della fornitu-
che è stato a capo della Fondazione Merloni e ha qual è il ruolo di Urbino? che le persone partecipino alle ra energetica, dei trasporti e
studiato economia, e che in una situazione di ca- “Urbino è una delle ‘chicche’ delle Marche, rac- decisioni da prendere. Per que- altri. Siamo profondamente
tastrofe economica internazionale come quella coglie in sé un concentrato di cultura, istruzio- sto, intendo rapportarmi ai cit- contrari a una gestione di que-
che abbiamo vissuto non riesca a intervenire, ne e storia. È un museo a cielo aperto, visitato e tadini con un coordinamento sti servizi in un’ottica di mer-
cercando di limitare i danni, è un fallimento guardato da tantissime persone, ma non deve permanente delle associazioni cato e di profitto. Il privato può
completo. Non c’è più un modello marchigiano; rimanere un qualcosa di statico. La città ducale e dei movimenti”. operare, ma nel quadro di una
i distretti sono saltati; l’Alta Valmarecchia è en- sempre più dovrà interfacciarsi con la realtà Secondo Spacca, la regione limitazione e di un forte con-
trata nell’Emilia Romagna con un referendum, e della costa e le altre realtà”. soffre di una carenza infra- trollo della qualità”.
Spacca ha responsabilità grandi”. alberto.orsini@gmail.com strutturale. Come conciliare giulietta_t@hotmail.com

6
ECONOMIA

Pesante bilancio in Provincia: chiuse 331 aziende

La crisi mangiaimprese
In un solo anno
fallimenti quadruplicati
ALICE CASON era negativo da molto tempo. Il 40.015 nel primo semestre del mentari. Dal 2009 ne seguiamo meno gravi del fallimento: non
punto è che ultimamente le im- 2008, ne sono rimaste 39.684 nel- circa 60 all’anno: prima erano la comporta responsabilità penali e
prese fallite non vengono rim- lo stesso periodo del 2009. Solo le metà”. I fallimenti riguardano so- soddisfa in parte i creditori. E può

L
a crisi economica si sta piazzate da nuove attività”. Que- province di Ascoli Piceno e Fermo prattutto imprese medio-picco- non comportare la chiusura delle
mangiando le imprese sto in una regione caratterizzata sono più colpite di Pesaro Urbino. le. attività dell’azienda”.
marchigiane. Secon- proprio dalla flessibilità della sua Qui, da gennaio a giugno 2009, so- In tutta la regione aumentano an- A Urbino le procedure di concor-
do l’ultima rilevazione imprenditoria. no fallite 44 aziende: 34 in più ri- che i concordati preventivi. Sono dato preventivo, richieste per lo
del Cerved group, rela- Il calo delle imprese attive ha col- spetto all’anno precedente. passati dai 34 del 2008 (dati ag- più dalle grandi aziende, supera-
tiva al terzo trimestre pito soprattutto l’agricoltura “Dalla fine del 2008 – spiega Pao- giornati al terzo trimestre) ai 70 no quelle di fallimento perché,
del 2009, le Marche sono al terzo (meno 533 aziende), ma anche il lo Cigliola, giudice del tribunale del 2009. “Si tratta di una proce- commenta il giudice Cigliola, “il
posto in Italia per aumento dei manifatturiero, il commercio e le di Urbino – si è aggravato il feno- dura – spiega Gerardo Villanacci, territorio urbinate mantiene una
fallimenti, cresciuti dell’80% ri- costruzioni. meno dell’insolvenza delle im- docente di diritto commerciale certa vivacità commerciale e in-
spetto allo stesso periodo del In provincia di Pesaro Urbino so- prese del territorio. Sono quindi all’università Politecnica delle dustriale”.
2008. L’incremento medio in tut- no sparite 331 aziende: erano aumentate le procedure falli- Marche – che ha conseguenze volalice3@yahoo.it
ta Italia è del 40%.
“Le aziende marchigiane sono
per lo più imprese medio-picco-
le – spiega Giovanni Dini, diretto-
Si rinuncia ai viaggi di lusso: è boom dell’agriturismo
re del centro studi “Sistema” del-
la Confederazione nazionale del-
l’artigianato e della piccola e me-
dia impresa – e sono in difficoltà
proprio a causa delle loro dimen-
sioni: organizzate semplicemen-
te e poco capitalizzate, faticano a
reagire in maniera efficace di
Voglio andare a vivere in campagna
fronte a una crisi strutturale, non ANNALICE FURFARI anni fa. Seguono Ascoli-Fermo con 205, Ma- settore dei grandi viaggi. La gente ripiega su-
passeggera”. cerata con 191 e Ancona con 146. Ben l’80,6 gli agriturismi, che sono più economici, pur

I
Il fatto poi che la crisi abbia con- n tempi di crisi la natura torna di moda. Il per cento del territorio della nostra provin- di andare in vacanza”.
tratto la domanda dei mercati bisogno di risparmiare e tagliare il super- cia ha almeno un’azienda agrituristica e 91 Ma non è solo la necessità di risparmiare ad
esteri (oltre a quella interna), cer- fluo e il desiderio di riscoprire i valori tra- sono concentrate nell’Urbinate. Di queste, affollare queste strutture ricettive alternati-
to non aiuta: “Tra le imprese mar- dizionali, spingono la gente a investire sulle 22 operano nella città di Urbino. Inoltre, se- ve. “Oggi – prosegue Bastianelli – si assiste a
chigiane in difficoltà – continua vacanze a tutta genuinità. E l’agriturismo di- condo la banca dati di Biobank, la provincia una riscoperta dei valori tradizionali, le per-
Dini – molte sono aziende mec- venta il posto ideale per una breve immer- di Pesaro è al terzo posto in Italia per rappor- sone, stanche della frenesia della vita citta-
caniche, specializzate e tecnolo- sione nel verde. Lo sanno bene gli imprendi- to tra agriturismi biologici e numero di abi- dina, hanno bisogno di staccare la spina e
gicamente all’avanguardia, che tori agricoli del Montefeltro, che hanno de- tanti. vanno alla ricerca di pace e salubrità, oltre
lavorano per committenti esteri”. ciso di puntare, numerosi, sulle attività ri- Ma ciò che più conta è che tutti questi agri- che di prodotti tipici e ricette tradizionali. Il
E che oggi, spesso, sono costrette cettive. Infatti, secondo un’analisi realizzata turismi riescono a riempirsi, nonostante la nostro territorio può vantare vere e proprie
a chiudere i battenti: rispetto al- da Terranostra, l’associazione per l’agrituri- crisi e grazie a lei. Nel complesso, sempre se- eccellenze enogastronomiche, senza conta-
l’anno precedente, nel primo se- smo, l’ambiente e il territorio della Coldiret- condo Terranostra, nel 2009 gli agriturismi re che molti agriturismi hanno il coraggio di
mestre del 2009 sono “sparite” 67 ti Marche, la provincia con il maggior nume- marchigiani hanno registrato 280.000 pre- innovarsi e stanno puntando sulla riscoper-
aziende meccaniche. ro di agriturismi della regione è proprio Pe- senze. ta e sulla valorizzazione di antiche ricette e
Secondo Unioncamere Marche, saro-Urbino e la maggiore concentrazione si La percezione di ottimismo è confermata da piatti preparati con erbe spontanee”.
dal primo semestre 2008 al primo registra nell’Urbinate. Andrea Bastianelli, segretario di Terranostra Ma dobbiamo anche considerare che questo
semestre 2009 le aziende attive in L’intero territorio marchigiano conta molto Pesaro: “Negli agriturismi della nostra pro- è un turismo mordi e fuggi, legato ai wee-
Regione sono passate da 161.667 su questo genere di attività. È sempre Terra- vincia, le presenze degli ultimi anni sono sta- kend e alle festività di breve durata. “Si tratta
a 160.553 unità, 1114 in meno. nostra a dirci che, nel giro di cinque anni, gli te costanti e questo vale anche per l’attuale comunque – conclude Bastianelli – di un tu-
Ogni giorno per sei mesi sono agriturismi della regione sono raddoppiati, periodo di crisi. Il settore non naviga nell’o- rismo di nicchia, anche perché ogni struttu-
scomparse nelle Marche sei passando dai 407 del 2004 ai 780 di oggi, con ro, ma sta reggendo bene. Anche perché la ra ricettiva di questo tipo ha un numero li-
aziende. un aumento decisamente superiore alla me- crisi ha diminuito la liquidità a disposizione mitato di camere, quindi è più facile che si ri-
“Il saldo tra le iscrizioni e le ces- dia nazionale. Ma il primato spetta a Pesaro- delle persone per i consumi dedicati al tem- empiano rispetto ai grandi alberghi”.
sioni di attività – spiega Dini – non Urbino, che ne ha 247, contro i 156 di cinque po libero e questo ha colpito duramente il annalice.f@libero.it

7
il Ducato

Case editrici in difficoltà: tirature dimezzate

Gli editori urbinati


messi in crisi
da mille fotocopie
LUCA ROSSI purtroppo, le librerie dei centri come la nostra a Urbino siano
storici soffrono come mai han- destinate a sparire”.
no sofferto in passato”. La casa editrice Argalìa, infine,

G
iorgio Balestrieri Nel palazzo della provincia, in è la più vecchia di Urbino. Na-
va di fretta. “C’è piazza della Repubblica, si tro- ta alla fine degli anni ’30, dopo
baffino D’Alema va invece l’ufficio di Alberto l’acquisto di una tipografia nel
a Urbino, corro a Luminati, uno dei due soci del- centro storico si è spostata in
sentirlo”. Il titola- la casa editrice Montefeltro. via della Stazione, dove da un
re della casa edi- Fondata negli anni sessanta da livello artigianale è passata al-
trice Quattroventi, circondato un impiegato della Carlo Bo, la la produzione industriale, co-
dai volumi della libreria Go- Montefeltro pubblica testi uni- minciando a stampare per i
liardica, sfoggia un gran sorriso versitari di bassa tiratura. Con- grandi editori. “Incontrammo
quando racconta con frenesia ta su un catalogo di circa 100 ti- per caso – spiega Silvia Argalìa,
la storia della sua creatura. toli, con 10-15 volumi nuovi al- nipote del fondatore – un socio
“Partimmo nel 1965, con una l’anno. “Abbiamo calcolato – della Mulino di Bologna: era
libreria in via Raffaello. Negli sottolinea Luminati - che le fo- nostro vicino in un apparta-
anni ’80 è nata la Quattroventi, tocopie ci fanno perdere ricavi mento al mare. Cominciammo
che, tra una difficoltà e l’altra, è per 42mila euro in cinque anni. a lavorare per loro, poi per Ca-
ancora ben presente a Urbino”. Una cosa insostenibile per una rocci e anche per il Vaticano:
Lo spauracchio della piccola piccola casa come la nostra”. Il stampammo quasi due milio-
casa editrice si chiama fotoco- titolare della Montefeltro sot- ni di copie di un libro di Papa
pie. “Ormai – spiega Balestrieri tolinea che si tratta di un pro- Wojtyla, di cui conserviamo un
– il libro è diventato un lusso blema fortemente urbinate: esemplare rarissimo che il so-
per gli studenti. Le tirature uni- “Cinque anni fa la guardia di fi- lo Giovanni Paolo II possede-
versitarie sono state dimezzate nanza ha colto in flagrante co- va”. Diventando Arti grafiche
dal ricorso alle fotocopie e an- pisterie con file pdf di libri uni- editoriale, la famiglia Argalia
che grandi aziende come Ca- versitari nei computer. Poi, più punta più sulla tipografia che
rocci e Mulino sono passate niente: mancano i controlli co- sulla casa editrice, in calo a
dalle 1.000 alle 500 copie per i me in molte altre città universi- partire dagli anni ottanta.
testi universitari”. Anche la ri- tarie. Fotocopiare i testi è un “Pubblicavamo soprattutto
forma universitaria del 3+2 ha reato: se la situazione non testi universitari – spiega Sil-
inciso sulla crisi. “Il numero cambia, saremo costretti a via – ma da quando la distribu-
delle pagine è legato ai crediti, chiudere”. zione ha aumentato i costi e la
che sono molto diminuiti: di La Montefeltro sopravvive Quattroventi è diventata socio
conseguenza i libri sono molto grazie alla pubblicazione di te- della tipografia, ci siamo tirati
più piccoli ed economici. So- sti non universitari, come la ri- indietro”. Argalìa, tuttavia,
migliano alle dispense”. vista quadrimestrale Piccola conta su un catalogo di 150 te-
La Quattroventi resta comun- impresa small business, nata sti e non rinuncia al suo mar-
que la casa editrice più grande all’interno della facoltà di eco- chio, il famoso scoiattolo: a di-
di Urbino. Ha un catalogo di nomia di Urbino, ma che può cembre del 2009 sono usciti
1024 titoli, di cui circa il 30% contare sulla partecipazione Artroscopia dell’anca, un ma-
non universitari. Edita testi di di ricercatori italiani e stranie- nuale di chirurgia di Raul Zini
poesia, narrativa e prestigiose ri. Il volume V ’ L’Arcont in dia- e Immagini da una tazzina di
collane universitarie. Punta su lett raccoglie invece poesie caffè, raccolta di filastrocche.
una grafica accattivante, su dialettali, mentre la collana “Ci divertiamo, diamo presti-
una carta di qualità e distribui- Quaderni di scienze motorie, gio alla casa editrice senza
sce i suoi testi in tutta Italia, tra le più vendute, viene ri- scopo di lucro. Al massimo ri-
spesso grazie a delle conven- chiesta da molte facoltà della entriamo dalle spese. Ma non
zioni stabilite con alcuni do- penisola. “La nascita di un li- voglio far sparire lo scoiattolo:
centi. bro – conclude Luminati – è è la mia storia, la mia famiglia
Tra le ultime uscite della Quat- come il parto di un figlio. E’ un e non voglio rinunciarvi”.
troventi c’è il romanzo Noto- peccato che le piccole realtà lucarossi85@hotmail.it
mìa, prima fatica di Luca Di
Tommaso, medico milanese SYNTH E 207 OPENHOUSE
nato a Pesaro che racconta del-
le pratiche di vivisezione della
Bologna del 1300. Senza di-
menticare il saggio di psicolo-
Filosofia in rivista Scrittori in erba
gia evolutiva Come in uno spec-
chio infranto, scritto dal pro- Giovedì 18 marzo, in occasione della conferenza E’ uscito nelle librerie di Urbino e provincia il
fessor Benedetto Benedetti e il a Palazzo Albani del professor Luigi Alfieri sul libro Urbino, identità e contaminazioni, che rac-
romanzo Il pranzo è servito di tema della migrazione, uscirà il nuovo numero coglie i racconti e le poesie dei 22 finalisti di un
Giorgio Vascarelli, la storia di
un urbinate emigrato in Inghil- di 207, la rivista creata da Carlo Maria Cirino, concorso letterario iniziato a novembre 2009. Il
terra per lavoro e diventato un studente di filosofia e Cecilia Giampaoli, allieva vincitore Matteo Cellini, con il racconto
personaggio di spicco nel set- dell’Isia, che raccoglie recensioni, articoli e Minosse, ha preceduto Marco Berrettini, con
tore gastronomico e alberghie-
ro. riflessioni su arte, letterature e filosofia. Da Alla Finestra di un Duomo e Emilio
“Guadagniamo quasi solo dai gennaio 2007 i due ragazzi hanno dato vita a Abbondandolo, con il racconto Non Aprire a
testi universitari – conclude Synth, rivista filosofica di cui sono usciti due Nessuno. La gara è stata realizzata da
Balestrieri – mentre degli altri
ne pubblichiamo inizialmente numeri. Si tratta di un magazine a tema (online Openhouse, un’associazione di promozione
300 copie e poi vediamo come all’indirizzo http://synth-ilblogdellarivista.blog- sociale e culturale, che pubblica una rivista
vanno. Negli anni ottanta, a Ur-
bino, c’erano più di ventimila
spot.com), i cui due primi due numeri hanno (anche online all’indirizzo http://weopenhou-
studenti(oggi circa 15mila, parlato di viaggio e di universo. La prossima se.wordpress.com), fornisce i servizi di una
ndr) che restavano spesso an- uscita riguarderà il sogno ed è attesa nei pros- web agency specializzata in comunicazione, e
che per i corsi estivi, portando
la famiglia in vacanza. Oggi, simi due mesi. organizza eventi culturali.

8
CULTURA
In libreria il nuovo lavoro del filosofo

Losurdo: non violenza,


mito da dissacrare
MATTEO FINCO E LUCA ROSSI

D
omenico Losurdo costretti dalla madrepatria inglese to contro un governo autonomo
abita in un posto a marciare in ginocchio, lavorò co- iraniano nell’ultimo secolo, ades-
dimenticato da me reclutatore capo per l’esercito so si erga a paladino della demo-
dio: a Monte Col- inglese nella prima guerra mon- crazia. Oggi tutti rendono omag-
bordolo. Ma tut- diale e si espresse a favore della gioallanonviolenza,inmodocon-
t’altro che lontano guerra contro gli zulu”. vinto o strumentale, secondo l’i-
dalla vita pubblica, il filosofo, ordi- Lei parla di veri e propri manuali deologia ufficiale. Ma per un altro
nario di Storia della filosofia all’u- di regime change compilati dagli verso, la violenza si annida anche
niversità di Urbino e autore di nu- Usa per dare inizio a rivoluzioni nelle sue forme più terribili. Io non
merosi saggi (Controstoria del li- nei Paesi sgraditi. credo che si tratti di elaborare una
beralismo, Il linguaggio dell’impe- “Chi egemonizza la comunicazio- dottrina salvifica che risolva tutti i
ro, Nietzsche, il ribelle aristocrati- ne globale è dotato di un’indubbia problemi, ma questi dilemmi mo-
co), è ben calato nella realtà del potenza di fuoco multimediale rali e politici di cui parlo restano an-
ventunesimo secolo. “Faccio mio che può valere anche più della for- che ai giorni nostri e sono destinati
– spiega nel suo studio, circondato za militare. E portare al sovverti- a restare a lungo fino a quando la so-
dai tomi dell’Enciclopedia britan- mento della volontà popolare”. cietà non si trasformerà in una ma-
nica – il precetto di Hegel: si fa filo- Si riferisce all’Iran? niera così radicale che non riuscia-
sofia quando ci si impegna nel ”Mi sembra grottesco che chi, co- mo neanche ad intravedere”.
comprendere concettualmente il me Usa e Gran Bretagna, ha lotta- fincomatteo@gmail.com
proprio tempo”.
Un compito ambizioso. Certo che
le sue letture del presente e del
passato le hanno provocato alcu-
Il caso del cronista Nello Rega
ni grattacapi. Venti giornalisti di
Liberazione l’anno scorso aveva-
no protestato per la recensione
del suo libro su Stalin.
“Molti storici si interrogano anco-
Con la penna in mano
e la paura intorno
ra se Nerone appiccò o meno il
fuoco a Roma. Perché non porsi
dei dubbi sulla leggenda nera che
circonda Stalin? Autori come Karl
Marx e il reazionario francese Jo-
seph De Maistre avevano predetto adottato misure di sicurezza par-
la catastrofe che si sarebbe scate- GIOVANNI PASIMENI ziali per tutelare la sua incolumi-

M
nata in Russia dopo la prima guer- inacciato di morte dal tà. Ma il giornalista, dopo aver tro-
ra mondiale. Ricondurre tutto a movimento sciita liba- vato sul parabrezza dell’auto una
Stalin è riduttivo”. nese Hezbollah, Partito nuova busta con un messaggio
Veniamo al suo nuovo libro, La di Dio. Un’escalation di intimida- che recitava: “Morirai con il tuo li-
non violenza(uscito il 4 marzo per zioni, inaugurata con proiettili re- bro per mano di Hezbollah”, ha in-
Laterza). capitati tramite lettere, ha prece- viato una lettera a Luigi Riccio,
“Il mio libro insiste sui dilemmi duto l’uscita di Diversi e divisi – prefetto di Potenza. Rega, rite-
morali che investono i movimenti Diario di una convivenza con l’Is- nendole non adeguate, ha provo-
che si ispirano alla non violenza. lam, ultimo libro di Nello Rega, 43 catoriamente annunciato di voler
Pensiamo a Martin Luther King, anni, giornalista della redazione rinunciare alle protezioni offerte
che entra in crisi quando la sfida si esteri di Televideo Rai. dallo Stato.
sposta dagli Usa al mondo: il dog- Gli avvertimenti sono diventati In difesa di Rega è nato il Comita-
ma della non violenza doveva va- sempre più pressanti, in partico- to Nessuno Tocchi Nello, promos-

L’eterna simbiosi lere anche per la guerra in Viet-


nam? E come reagire? Boicottare la
legge e rifiutarsi di combattere? O
obbedire non violentemente e
quindi avallare quel conflitto?
lare negli ultimi
mesi. Il più recen-
te, un’altra lettera
minatoria, all’ini-
zio della settima-
so dalla Pro loco di
Gallicchio (Po-
tenza), che ha
chiesto l’assegna-
zione della scorta.

tra il Potere e l’Uomo Quando King decide e opta per il


rifiuto della guerra, viene assassi-
nato”.
Allora lei pensa che non si possa
essere non violenti fino in fondo e
na scorsa. Il ro-
manzo – presen-
tato a Potenza il 27
settembre scorso
– nasce “dal dove-
In tanti hanno
protestato contro
“il tentativo di im-
bavagliare con la
violenza una voce

R
accontare l’uomo per capire il potere, raccontare il potere per che la non violenza spesso diven- re civico di rac- libera dell’infor-
capire l’uomo. Sara Marino, si è domandata cosa si nasconda ti un’ideologia della destabilizza- contare cosa sia mazione”, come
“dietro alla primordiale estasi suscitata dal poter dare morte zione? davvero l’Islam”. ha scritto Alberto
o vita a piacimento”. Si è risposta con una tesi di laurea, e oggi L’eb- “In molti casi, quando intervengo- L’autore, cattoli- Spampinato, di-
brezza del potere è anche un saggio a diffusione nazionale. no le grandi crisi storiche, non si co, racconta la dif- rettore di “Ossige-
Durante i corsi di Sociologia della multiculturalità, l’autrice si è la- trattadisceglierefraviolenzaenon ficile convivenza no per l’informa-
sciata sedurre dal pensiero di alcuni grandi nomi dell’antropologia violenza, ma di scegliere, purtrop- tra due mondi zione”, osservato-
culturale. A partire dalle riflessioni di René Girard, Elias Canetti e po, fra due diverse configurazioni profondamente rio della Fnsi e del-
Michel Foucault è nato il suo excursus cronologico attraverso la della violenza. Pensiamo per distanti dal punto l’Ordine dei gior-
storia umana. “Ho cercato di mettere in luce la dimensione simbo- esempio alla resistenza partigia- di vista culturale e Il libro di Rega, Diversi e divisi nalisti. Cristiano
lica del potere – spiega – immaginando un ipotetico viaggio nel pas- na. O i giovani accettavano la co- religioso: l’Occi- Maria Bellei, do-
sato che consenta di afferrarne le radici, a partire dalla formazione scrizione della repubblica di Salò, dente e l’Oriente. E lo fa attraver- cente di Socioantropologia delle
del primo gruppo umano. L'intento è stato quello di cogliere la pre- oppure, cercando di sottrarsi a di- so una storia d’amore, vissuta in relazioni etnico-culturali alla Fa-
senza o meno di un collegamento tra l’antico rito sacrificale e la vio- ventare carne da cannone per l’e- prima persona con una libanese coltà di Sociologia di Urbino, spie-
lenza legittima delle istituzioni moderne. Decifrare i meccanismi sercito fascista, andavano sulle sciita, che ha accettato di venire in ga come l’incontro tra mondi di-
insiti nei poteri estremi, dal totalitarismo all’arma nucleare”. montagne dove finivano fra i par- Italia e di convivere con il cronista, versi sia possibile: “La società glo-
Dopo la laurea, Sara ha tentato la via della pubblicazione. “Ho ca- tigiani. Tuttavia bisogna ricono- preludio al loro matrimonio, che balizzata in cui viviamo lo dimo-
pito che sarebbe stato un peccato archiviare un lavoro sul quale scere ai movimenti non violenti un non si è poi celebrato perché la stra. La divisione e l’esclusione ci
avevo speso tempo ed energie, così ho inviato alcune pagine del merito storico: aver richiamato donna è stata “convinta” a torna- sono da sempre, così come l’inte-
manoscritto a qualche casa editrice. Ho fatto una ricerca in inter- l’attenzione sui terribili costi uma- re sui suoi passi da un gruppo in- grazione e l’accoglienza. La con-
net per trovare quelle specializzate in testi di antropologia. Qual- ni e sociali della violenza”. tegralista che l’aveva avvicinata. vivenza è possibile come il con-
cuno mi ha spiegato che a causa della crisi avevano sospeso il lan- Cisonoalcunimitidellastoriache “Vivo nell’angoscia – confida Re- flitto. Occorre chiedersi cosa lo
cio di nuovi autori. Alla fine ho scelto la “Ombre Corte” di Verona, lei non esita a dissacrare. ga – ma non mollo. Vado avanti determina. Un mondo intera-
più vicina ai temi di mio interesse”. “Basta poco per rendersi conto perché credo nella libertà d’infor- mente pacificato o in perenne
Sara ha sfondato il muro dell’editoria giocandosi la carta di un te- che, per esempio, tutte le dichiara- mazione e di espressione. Quan- conflitto non esisterà mai”. Rega,
ma sempre attuale, anche se non è stata l’attualità ad averla spinta zioni del Dalai Lama sono prive di do arrivano minacce significa che nonostante le minacce, è ottimi-
a pubblicare. Ma ammette: “Il potere s’insinua in tutte le relazioni credibilità e che il Tibet prerivolu- si è percorsa la strada giusta; se sta: “Mi auguro di poter scrivere il
quotidiane, è invasivo perchè umano, perchè fin dalla notte dei zionario era uno Stato violento, in- fosse stato il contrario, mi sareb- libro Diversi e uniti. Non mi lasce-
tempi ci portiamo dietro la voglia di sopprimere l'altro, il nemico felice, diseguale. Lo stesso Gandhi, bero arrivate querele”. Dopo le in- rò intimidire, la solidarietà mi dà
non conforme a noi, non assimilabile nel nostro gruppo. Ieri l'e- prima del massacro di Amritsar timidazioni, il Comitato provin- la forza di andare avanti”.
breo, oggi l'immigrato”. (s.c.) nel 1919, in cui gli indiani furono ciale per l’ordine pubblico ha giovannipasimeni@virgilio.it

9
il Ducato

Dove andare la sera


Locali Orario Apertura Esercizio Musica Live /DjSet Dov’è
Acli 8.00 - 01.00 circolo mercoledì via Santa Chiara
Art Cafè 22.00-02.00 american bar giovedì via Valerio, 18
Basili 6.30 - 1.45 bar pasticceria - p.za della Repubblica
Bar Lamonaca 7.00 - 01.30 bar - p.za della Repubblica
Caffè degli Archi 7.00 - 02.00 bar - p.za della Repubblica
Caffè del Corso 6.00 - 02.00 bar giov. sab. corso Garibaldi
Caffè del Sole 7.00 - 02.00 bar mercoledì via Mazzini
Daunbailò 19.00 - 02.00 bistrot martedì via Posta Vecchia
El Piquero 21.00 - 02.00 pub giovedì via San Domenico
La Dolce Vita 07.00 - 02.00 bar giovedì p.zza della Repubblica
La Stazione 07.00 - 20.00 bar trattoria sabato (02.00) via della Stazione
Makkia 23.00 - 04.00 disco bar giov. sab. via Bocca Trabaria
Tanto piacere 10.30 - 02.00 enoteca - via Veneto
The Bosom Pub 19.30 - 02.00 pub - via Budassi
Q Club 23.00 - 04.00 discoteca giov. ven. via Nazionale

A Urbino molti gestori di locali del centro si lamentano per gli orari di chiusura

La movida si spegne alle due


“In città la gente non si vede”. Tra gli studenti c’è chi è contento così. Altri, invece, chiedono più musica

CLAUDIA BANCHELLI dente) per bar, pub e ristoran- della settimana? “In questa ne, specialmente se si fa musi- timana c’è un’attività. “Il pro-
ti. Alle discoteche e alle sale da città la gente non si vede più - ca dal vivo: come al Caffè del blema - conclude Andrea - è

L’
importante è ballo, non è andata meglio: qui dice Paolo, dell’enoteca Tanto Sole, al Caffè del Corso e al cir- che ci sono meno studenti che
non esagerare. prima l’orario di chiusura era Piacere - prima, venivano da colo Acli. “Il calo c’è, ma siamo abitano a Urbino, la crisi ha co-
Sono le parole alle 05.00, dal 2007, invece, so- Fano e da Pesaro”. I gestori, per in ripresa rispetto all’anno stretto tanti a diventare pen-
d’ordine per chi lo fino alle 04.00. la maggior parte, lamentano la scorso. Abbiamo il dj una volta dolari”.
vuole vivere la “La musica dal vivo si può fare chiusura alle 02.00 del mattino alla settimana e organizziamo Secondo gli studenti, manca
notte a Urbino. - spiega Marica Bruno, titolare perché, specialmente nei gior- mostre fotografiche ”, raccon- soprattutto varietà nell’offerta
Musica live, dj set e mostre fo- de La Dolce Vita - ma non si de- ni come giovedì e sabato, di- ta Peppe Cartia che lavora al dei locali. Giulia, di 25 anni, di-
tografiche. Quasi tutto si con- ve superare l’orario di chiusu- venta una restrizione forte. Ma Caffè del Corso. Anche al Caffè ce: “In questa città c’è poca
centra nell’ora dell’aperitivo e ra e i decibel. Noi abbiamo queste sono le regole. Tra chi è del Sole, nelle serate di musica gente; insomma bisognerebbe
nel dopocena. Fino alle 02.00, avuto una multa l’anno scorso abituato a lavorare di notte ci so- live la gente fuori dal locale si fare un piano di marketing. Ci
però. Poi, per quelli a cui non perché alle 23.30 la musica era no, comunque, delle voci fuori vede dal fondo di via Mazzini. sono pochi concerti, locali do-
piace andare in discoteca, c’è troppo alta. In realtà la musica dal coro. Secondo Marco Acqua- L’Acli da due anni è gestito da ve fare gli aperitivi”. Per altri
poco da fare: si torna a casa o non era alta e comunque non viva, del Daunbailò, “la chiusura un gruppo di universitari: invece va bene così. “Certo si
si finisce la serata in piazza hanno neanche rilevato i deci- alle 02.00 va bene, perché i loca- “Facciamo teatro, un cinefo- potrebbe migliorare - sorride
della Repubblica o per le vie bel. Per questo siamo ancora li del centro hanno una posizio- rum organizzato dall’associa- Giorgia, 21 anni - ma non c’è
del centro. in causa”. Ordinanze o no, sta ne privilegiata e possono punta- zione universitaria FuoriKor- male”. Lo stesso pensa Anto-
I locali non hanno vita facile, si di fatto che negli ultimi anni la re sulla qualità”. so - spiega Andrea Piccolo, uno nio: “Io mi diverto, la notte è
sa. Nel 2007, un’ordinanza del vita notturna nella città duca- A incidere sul calo delle entra- degli studenti che gestisce il piacevole ed è tutto abbastan-
Comune stabiliva nuovi orari: le è calata. Il giovedì è da anni te dei locali è proprio il fatto che circolo - musica live e un cor- za vivo. Io sono di Ancona. Lì è
chiusura alle 02.00 (un’ora di il momento di punta, d’accor- gli studenti escono di meno. so di fotografia”. Praticamen- ancora peggio”
meno rispetto all’anno prece- do, ma cosa succede nel resto Per qualcuno le cose vanno be- te, quasi ogni giorno della set- claudia.banchelli@libero.it

car Cinema
LA COSA GIUSTA
trovano ad indagare su
un arabo sospettato di
razza di giovani eroi, per
metà mortali e per metà

te
MINE VAGANTI Cinema Nuova Luce terrorismo. divini.
Cinema Nuova Luce 1 7 - 1 8
dal 12 al 16 marzo, ore PERCY JACKSON E GLI APPUNTAMENTO CON
marzo 21.00 DEI DELL’OLIMPO: L’AMORE
Feriali: 21.00 IL LADRO DI FULMINI Cinema
Festivi: Cinema Ducale

llo
17.30/21.00 Ducale Dal 12
Dal 12 marzo
Regia di marzo Feriali: 20.00
Marco Campogiani, Feriali: / 22.30

ne
Regia di Ferzan Ozpetek. urbinate, che sarà 20.00 / 22.00 Festivi: 17.30
"Non farti mai dire dagli altri presente alla proiezione Festivi: /20.00/ 22.30
chi devi amare, e chi devi del 17 marzo. 16.00/18.00/20.00/ 22.00 Regia di Garry Marshall. Storie
odiare. Sbaglia per conto La storia di Eugenio Regia di Chris Columbus. Gli e intrecci di un gruppo di per-
tuo, sempre." È il monito che Fusco e Duccio Monti, dei della mitologia greca rivi- sone di Los Angeles che vivo-
l'anziana nonna rivolge al due poliziotti dal caratte- vono nel mondo moderno e no l'amore e le sue delusioni a
nipote Tommaso. re molto diverso che si danno vita a una nuova San Valentino.

10
SPETTACOLI
Teatro per la multiculturalità
Bedini:“Non siamo clown, ascoltiamo la gente”

Spontanei
Sorridere è vita
Un giro in corsia con i ragazzi dell’Accademia della Risata
e integrati
SIMONE CELLI

BRUNELLA DI MARTINO

S
cherzano tra di loro
mentre si ricoprono il
viso di mille colori e
gonfiano palloncini,
che tra le loro mani
assumono le forme
più varie. Abbigliamento sgar-
giante, naso rigorosamente
rosso e un gran sorriso. Ai ra-
gazzi dell’ Accademia della Ri-
sata non occorre altro, per po-
ter cominciare il solito tour set-
timanale nelle corsie dell’o-
spedale di Urbino e contagiare i Il gruppo teatrale “Fuoriluogo” durante le prove
pazienti con il loro buonumore.

S
Il dottor Alessandro Bedini, ilenzio. Scalzi, disposti a getto ci sarà, ma non si baserà su
psicoterapeuta e presidente cerchio, si “scambiano un testo classico.“Questo permet-
dell’Accademia della Risata, l’energia”. Girano in sen- te a tutti di partecipare in maniera
osserva con soddisfazione il so antiorario tenendosi identica, senza il problema di do-
suo gruppetto di giovani volon- per mano. Si urlano in ver distribuire i ruoli”. Verrà scelto
tari, poi indossa la maglietta con il faccia come uomini pri- un tema. Probabilmente sarà l’a-
ritratto di Raffaello con un gran mitivi. I ragazzi e le ragazze del la- more, “il più sentito da tutti”. Un
naso da Patch Adams, il suo cami- boratorio teatrale multiculturale modo per vedere come diverse
ce speciale pieno di fiori e disegni, “Fuoriluogo”, organizzato dall’as- culture possono interpretare la
e dà il via al giro nei reparti. sociazione studentesca “La Gine- stessa cosa.
Giulia, laureata in psicologia, è stra”, stanno facendo riscalda- L’idea del laboratorio, vincitrice di
animatrice da più di un anno. Af- mento. Il lunedì sera si riuniscono un bando dell’università rivolto ad
ferra la sua bombetta e dice: “Ho all’auditorium del collegio “La Ve- associazioni studentesche, è pro-
iniziato e mai più smesso. Noi la” per fare le prove. E fanno teatro, prio quello di promuovere la mul-
siamo una pausa momentanea sì, ma non recitano. Le loro sono ticulturalità.
nella sofferenza dei malati. È un più che altro prove di “liberazione L’intenzione di Giovanna Errede,
dare e ricevere: noi facciamo il del corpo”. Come se alla fine di tut- presidente de “La Ginestra”, era
primo passo e loro il resto”. to non dovessero fare altro che in- quella di attirare più immigrati
Quando i ragazzi entrano can- I ragazzi dell’Accademia della Risata terpretare se stessi. possibile. I partecipanti, però, so-
tando “tanti auguri a te”, la si- Claudia Ceccarini dirige i lavori. E’ no più che altro italiani.Tra gli stra-
gnora Pierina sbarra gli occhi do una persona malata ti rega- “Sono molto grato a questi ra- lei a prenderli per mano e a co- nieri ci sono due russi, una slove-
tra le lenzuola del suo lettino. la un sorriso è quanto di più gazzi, portano gioia e allegria”, stringerli al silenzio per trovare la na, un bosniaco e un gruppo di se-
“Siete venuti voi e non i miei fi- bello tu possa ricevere”. afferma con entusiasmo un av- giusta concentrazione. Il teatro è la negalesi. Gli altri sono abruzzesi,
gli”, esclama commossa. Chia- Il dottor Bedini spiega: “Ho vocato urbinate costretto alla sua casa da anni. Ha contribuito pugliesi, piemontesi, sardi, mar-
ra, studentessa di psicologia, le fondato l’Accademia nel 2006 dialisi. “Magari potessero veni- alla realizzazione di diverse mani- chigiani e non solo. Un laboratorio
regala un palloncino rosa a for- per divulgare gli effetti positivi re più spesso”, sottolinea Fran- festazioni provinciali, ha lavorato più interregionale che internazio-
ma di cagnolino per la nipoti- della risata. Da ottobre a di- cesco Neroni del personale sa- con lo Stabile delle Marche e persi- nale, ma il gruppo è in continua
na. Poco dopo anche le pre- cembre organizzo dei corsi for- nitario. “Spesso i pazienti vor- no all’estero. Per lei lo scopo di crescita, e il passaparola potrebbe
ghiere della Signora Maria, chi- mativi aperti a tutti. Quest’an- rebbero fare delle offerte per ri- quelle due ore abbondanti è “co- cambiare le cose. La prima sera
na sul suo rosario, sono inter- no gli iscritti erano 115. Circa compensarci - aggiunge il dot- struire qualcosa che parta dal la- erano soltanto in cinque, ora sono
rotte dalla stessa canzoncina. È una ventina poi hanno conti- tor Bedini - ma noi accettiamo voro fisico e teatrale puro”. Come la quasi una trentina. Ma l’ideatrice
triste per la notte passata in nuato per fare gli animatori. solo sorrisi. Noi li stimoliamo a danza maori, la “Haka”, resa famo- ammette:“Mi aspettavo la presen-
bianco a causa del dolore del Sono tutti studenti liceali e uni- ridere delle proprie paure, così sa dagli All Blacks del rugby neoze- za di più immigrati”, e confida che
post operatorio. Ma quando versitari, adulti e anche disabi- la paura scompare”. Ma a bene- landese. si possa fare di meglio nelle prossi-
Laura e Marika la circondano li. Andiamo nelle strutture ficiare degli effetti positivi del- Non a caso un copione non c’è, me edizioni. Per la Ceccarini “l’o-
di attenzioni, e le porgono un ospedaliere di tutti i comuni la risata sono anche gli stessi nonostante sia prevista un’esibi- biettivo è comunque centrato”. Le
palloncino a forma di girasole, delle Marche che fanno capo ragazzi, animati da un’incredi- zione finale al Teatro Sanzio. Si culture variano da nazione a na-
la signora s’illumina e si lascia all’Asur. Il progetto ‘un sorriso bile forza interiore. “Quel che provano frammenti di uno spetta- zione, ma anche da regione a re-
andare a un sorriso. in corsia’ è un appuntamento ricevo è molto più di quel che colo basato più che altro sull’im- gione. “E non esiste un fuoriluogo
“Non è facile, vedi tanta soffe- settimanale. Non siamo attori né do”, confessa Marika, stanca provvisazione. “Io li guiderò a tirar – dice – l’importante è comunica-
renza – commenta Marika, clown. Creiamo empatia. La gente ma felice. fuori delle emozioni, le cose su cui re”.
educatrice sociale - ma quan- ha bisogno di essere ascoltata”. brunelladm@hotmail.it lavorare verranno da loro”. Un sog- krakka@libero.it

Mostre Concerti di A. Piazzolla, il Trio ne. Fra i relatori: Luigi Alfieri, Biancofiore, Conclusioni del
Elegiaque di S. Rachmaninoff Cristiano Maria Bellei, prof. Rocco Donnici.
LE PROVOCAZIONI ECO- TRIO DMITRIJ e il Trio op. 49 n° 1 di F. Domenico Sergio Scalzo e
CREATIVE DI JEAN-MARC ORCHESTRA SINFONICA Mendelssohn. Roberto Escobar. CULTURA/MEDIA
REISER G. ROSSINI Gli scenari contemporanei
Sabato 13 Teatro Sanzio, Domenica Incontri LA VITA SENZA LIMITI: LA dell’informazione cultura-
marzo, Sala 21 marzo MORTE DI ELUANA IN le. Ciclo di conferenze del
Consiliare La formazione “MASSA E POTERE” CIN- UNO STATO DI DIRITTO Dipartimento di Scienze
Mu n i c i p i o, composta da QUANT’ANNI DOPO Palazzo Battiferri, Aula della Comunicazione.
via Mazzini, M i c h e l e Palazzo Battiferri, Aula Magna, via Media, Linguaggi,
Fermignano Sampaolesi Amaranto, Saffi 42, 16 Spettacolo.
Gli energici fumetti ambienta- (pianofor te), via Saffi 42, 15 marzo, ore Facoltà di Sociologia,
listi dello scomparso disegna- Henry Domenico Durante (vio- marzo, ore 15.00 Magistero, via Saffi 15
tore francese che, tra satira e lino) e Alessandro Francesco 9.00 Incontro confe- 17 marzo, ore 16.00:
sberleffo, già oltre trenta anni De Felice (violoncello) riunisce Convegno renza col Riccardo Chiaberge (Il Sole
fa si immaginava tante possi- tre artisti accomunati dalla incontro di stu- Beppino Englaro, padre di 24 ORE)
bili soluzioni ai problemi passione per la musica da dio sul capola- Eluana. Introduzione del prof. 2 marzo, ore 16.00: Leopoldo
ambientali ed energetici anco- camera. Nella serata verrano voro di Elias Canetti a cin- Marco Rocchi, intervento Fabiani (La Repubblica)
ra irrisolti. eseguiti: Le quattro stagioni quant’anni dalla pubblicazio- dell'Avvocato Paolo Filippo

11
il Ducato
La nuova “politica estera” della Carlo Bo

Balcani e Mediterraneo,
l’ateneo prepara
un futuro internazionale ni dell’Università con le ten- Su quali aree prevedete di in- Giuseppe Giliberti, delegato all’internazionalizzazione
GIORGIO BERNARDINI denze di politica internaziona- vestire risorse per attrarre stu-

U
n ministero de- le degli enti locali e delle attivi- denti?
gli esteri. Con tà produttive del nostro territo- Cercheremo di valorizzare il
una linea fissata rio, delle Marche. Una delle co- patrimonio dei corsi di lingua AD APRILE IL CONVEGNO
per la politica se più importanti per guardare italiana per stranieri, al fine di
internazionale e al di fuori è capire dove siamo. utilizzarli come veicolo: ci sono Il 15 e 16 aprile la politica estera dell’ateneo ducale è
ambasciatori E dove siamo? moltissimi studenti albanesi,
nominati per accrescere il pre- Siamo inseriti in una regione cinesi e indiani, ad esempio,
chiamata a superare la sua prima prova. La “Carlo
stigio dell’Istituzione. La nuova geo-politica che ci permette di che vogliono venire nel nostro Bo” celebrerà i dieci anni dell’iniziativa adriatico ioni-
amministrazione dell’univer- sfruttare sinergie e collabora- Paese per questo. Attraverso i ca, ospitando il convegno “Urbino città ideale”. Nel
sità, per guardare con decisio- zioni importanti. Mi riferisco potenziamento di questo stru-
ne al di fuori delle mura urbina- in particolare a due importanti mento e magari cercando di corso delle due giornate si svolgeranno parte dei lavo-
ti, ha deciso di non farsi man- contesti istituzionali con i qua- implementare la presenza di ri in seduta comune della “Iai”: nel programma sono
care proprio nulla. Eccola qui, li stiamo dialogando, nei quali visiting proffessors stranieri, previste una discussione con rettori delle università
dunque, l’altisonante “inter- stiamo costruendo gran parte proveremo ad innalzare il livel-
nazionalizzazione”. La formula delle nostre iniziative: lo Iai, lo dell’internazionalizzazione balcaniche e una riunione delle forze dell’ordine di 8
più cara al neo-rettore Stefano iniziativa adriatico- ionica, e passiva. paesi, in materia di recupero delle opere d’arte.
Pivato, che ha ribadito in ogni l’Unione per il mediterraneo, giorgiobernardini@hotmail.it
occasione pubblica la necessi- che ha istituito l’università eu-
tà di allargare la visione acca- ro-mediterranea con sede in
demica oltre i propri naturali
confini. La pratica, la raziona-
Slovenia. Proprio in questo ate-
neo saranno attivate le lauree Lo spettacolo teatrale selezionato dallo Iuta
lizzazione, l’organizzazione specialistiche di geologia ap-

Pantarei in scena a Leicester


delle politiche sono in mano a plicata e comunicazione per
un professore di Giurispruden- l’impresa a cura della nostra
za, Giuseppe Giliberti. E’ lui il università.
delegato della “Carlo Bo” all’in- Quali sono gli scopi da perse-
ternazionalizzazione, è lui il guire nel suo mandato?
ministro degli esteri. Sessan- Prima di entrare nel mondo
t’anni, ordinario di storia del globalizzato l’università italia- occupa dell’integrazione degli studenti dis-
na poteva permettersi di non MANUELA BALDI abili con la comunità studentesca; circa quin-
diritto romano, tra le sue prime

I
trovate c’è l’individuazione de- guardarsi attorno. Oggi, avere “personaggi in cerca d’autore” volano in dici ragazzi dell’associazione fanno parte del-
gli “accademic ambassdor”, una politica internazionale, è Inghilterra. Lo Iuta, International Univer- la compagnia teatrale e sono supportati dagli
personalità accademiche de- una condizione di sopravvi- sity Theatre Association, fra i lavori arriva- insegnanti di Teatro Aenigma. La collabora-
stinate a divenire biglietti da vi- venza. Ci sono tre fasi per rea- ti da tutto il mondo ne ha scelti sei che parte- zione con Vito Minoia e Cathy Marchand, sto-
sita dell’immagine dell’ateneo lizzare l’internazionalizzazio- ciperanno all’ottavo congresso mondiale che rica attrice del Living Theatre, ha rappresen-
in tutto il mondo. “Un’idea che ne della “Carlo Bo”: una attiva, si terrà a Leicester e che quest’anno ruoterà tato per l’associazione universitaria una
ci ruberanno presto”. Il primo che prevede di esportare all’e- intorno al tema “teatro e pedagogia”. Lo spet- grande occasione per proporsi, oltre che nel
ambasciatore già nominato è stero nostri studenti e ricerca- tacolo teatrale, ispirato alla famosa opera di suo ruolo tipico a tutela delle persone disabi-
Henry Frendo, autorità istitu- tori ed effettuare progetti di ri- Pirandello e realizzato da Pantarei in collabo- li, come vera e propria compagnia teatrale di
zionale maltese. “Sino ad oggi cerca congiunta; una passiva, razione con Teatro Aenigma, è fra quelli sele- successo. Lo spettacolo scelto per partecipa-
non ci sono mai state politiche che è indirizzata nell’attrazio- zionati. “Ora si tratta di trovare fondi che ci re al Congresso è una creazione collettiva e ri-
internazionali vere e proprie ne di studenti e ricercatori dal- permettano di affrontare il trasporto degli prende in parte il lavoro de “L’archeologia del
per questo ateneo, ma solo epi- l’estero; una di gestione ammi- studenti disabili e la permanenza in trasferta sogno”, già portato in scena dalla compagnia
sodi singoli. La novità sta pro- nistrativa, che prevede un in- nel modo migliore”, spiega Rafael Campagno- teatrale sotto l’influenza di Julian Beck e Ju-
prio nel fatto di delineare una nalzamento del livello della lin- lo, consigliere di Pantarei. Il trasporto per ot- dith Malina del Living Theatre. La compagnia,
vera e propria strategia, un pia- gua in tutti i settori, per primo to di loro è finanziato dallo Iuta; l’associazio- che è giunta al suo quarto anno di attività, ha
no”. quello didattico. Il settore del- ne si sta muovendo affinché l’Università realizzato inoltre “Cecità”, tratto dall’omoni-
Chi sono i vostri interlocutori? l’internalizzazione passiva provveda, magari con un finanziamento mo romanzo di Saramago, e “A’ livella”, libera-
I nostri intenti sono stabiliti nel sembra essere, ad oggi, il più straordinario, al resto del gruppo. L’associa- mente ispirato alla nota poesia di Totò.
tentativo di concertare le azio- debole. zione universitaria Pantarei, nata nel 2005, si manuelabaldi@hotmail.com

12
UNIVERSITÀ

Nel centro storico 26 palazzi e 532 ettari di terreno di proprietà dell’ateneo

L’Università, un impero immobiliare


L’espansione è iniziata negli anni ‘60. Ora però comincia la fase della vendita
GIORGIO MOTTOLA GLI IMMOBILI
VIA SAFFI

O
gni rettore a Urbi-
no ha il diritto di Palazzo Bonaventura
sentirsi un po’ co-
me Mazzarò, il VIA BRAMANTE
leggendario lati- Palazzo Albani
fondista della no-
vella di Giovanni Verga. Nella PIAZZA SANT’ANDREA
sconfinata campagna siciliana, Palazzo De Rossi
su qualsiasi cosa venissero po-
sati gli occhi, terre, alberi e per- VIALE SALVALAI
sino le cicale, “era tutta roba di Uffici universitari
Mazzarò”. Nella città ducale e
nelle sue vicinanze, ci sono 532 VIA FRANCESCO BUDASSI
ettari di terreno che sono intera- Centro linguistico
mente “roba dell’Università”. E
viene un sobbalzo anche a fare il VIA GIACOMO MATTEOTTI
censimento dei fabbricati. Il Facoltà di Giurisprudenza
centro storico appartiene per
buona parte all’ateneo di Urbi- VIA DEL BALESTRIERE
no. In poco più di un chilometro Istituto archeologia
quadrato si concentrano oltre 26
proprietà. E non parliamo di VIA CAPPUCCINI
piccoli appartamenti incastrati Collegi studenteschi
nei vicoli nascosti. I più impor-
tanti e imponenti palazzi storici VIA MONTE PALLOTTA
di Urbino sono per la maggior Sede Scienze Motorie
parte dell’Università: palazzo
Albani, Chioggia, Battiferri, VIA CA RUFFOGALLO
Buonaventura, solo per fare Residenze studentesche
qualche nome. Un valore patri-
moniale che supera i cento mi- VIA SASSO
lioni di euro e che tiene a galla Laboratori Cnr
l’ateneo. Con credenziali di que-
sto tipo, le porte delle banche so- VIA STRADA ROSSA
no spalancate.
E pensare che alla fine degli anni Polo scientifico e residenze
’50, le proprietà universitarie si
limitavano a un solo edificio: pa-
VIA S.ANDREA
lazzo Bonaventura. Le casse era- Ex convento San Girolamo
no così malmesse che il restauro Palazzo Bonaventura, sede del Rettorato
dell’immobile, in quegli anni,
avvenne con molte difficoltà: si la gestione universitaria era se-
faticò non poco a trovare i fondi.
È a partire dagli anni ’60 che co-
mi abbandonato. “E’ stato un
bene – è il parere di Sergio Feli-
Gli studenti denunciano: danni strutturali
mincia l’espansione: precisa- giotti, architetto e memoria sto-
mente dal 1957. Alla base ci fu
una congiuntura politica im-
pensabile per quegli anni. A Ur-
bino venne sancito, con ven-
t’anni di anticipo, un compro-
rica dell’urbanistica ducale -che
sia stata l’Università a rilevare la
proprietà degli edifici storici di
Urbino. In questo modo c’è sta-
to un mantenimento di tipo
“L’Aquilone a rischio crollo”
messo storico tra comunisti e
democristiani. Un accordo che
aveva al centro l’Università e il
conservativo del centro storico,
si sono evitate le catastrofi che
hanno distrutto i centri storici di
“Q uando è venuta giù la Casa dello stu-
dente all’Aquila, molti di noi hanno
pensato: poteva succedere anche
futuro di Urbino. Tre i protagoni- altre città”. qui”. La domanda che si è posto Mauro Vec-
sti: Egidio Mascioli sindaco co- L’ampliamento della proprietà chietti, rappresentante degli studenti nel Cda
munista dal ’57 al 71, l’architetto immobiliare è proseguito anche di Ateneo, se la sono fatta molti altri, soprat-
Giancarlo De Carlo e, innanzi- negli anni ’90. L’ultimo grande tutto i residenti del collegio Aquilone. Da di-
tutto, Carlo Bo. La città non ri- acquisto è stato il prestigioso Pa- versi anni nelle mura ci sono crepe evidenti.
usciva a riprendersi dal dopo- lazzo Albani, costato circa 4 mi- In alcune aule, sembrano dei veri e propri
guerra: la situazione dell’agri- lioni di euro. Ma, non è più tem- elettrocardiogrammi spessi più di due centi-
coltura era disastrosa, il reddito po di sfarzi. metri che attraversano orizzontalmente tutta
pro capite bassissimo e il nume- Per completare il processo di la parete. Al di fuori della struttura, a pochi
ro di abitanti era crollato vertigi- statalizzazione, e andare in pari passi dell’ingresso, il terrapieno sta venendo
nosamente. È in quel momento con il bilancio, l’Università è sta- giù. A sostegno sono stati messi dei tiranti, im-
che Urbino sceglie di diventare ta costretta a vendere alla regio- provvisati con tubi innocenti, che a un primo
“città della cultura”, investendo ne il Collegio del Tridente, pro- sguardo sembrano abbastanza precari. L’aula interdetta agli studenti (foto Maurice Leonardi)
per prima cosa sull’ateneo. Gra- gettato dall’architetto De carlo, Da qualche settimana l’aula studio è stata
zie al prestigio di cui Carlo Bo go- e si appresta a cedere anche le re- transennata e interdetto l’ingresso ai residen- parsi della manutenzione ordinaria: “Se aves-
deva a livello nazionale, comin- stanti Vele. ti: le crepe sono state coperte da un pannello se fatto adeguatamente la propria parte, i
ciano ad arrivare importanti Almeno per ora, tuttavia, non si in compensato e un pilastro di ferro sorregge danni non sarebbero stati di questa entità”,
contributi da Roma: il ministro parla di vendita di edifici nel il solaio. “Le transenne inizialmente le abbia- attacca Paternò. Il tentennamento che l’Uni-
dell’istruzione Medici fu tra i centro storico. “Il nostro proget- mo dovute mettere noi”, spiega Stefano Pater- versità sta avendo, ormai da mesi, nell’inve-
grandi sponsor del rettore a li- to per i prossimi 10 anni”, spiega nò, presidente del Consiglio studentesco, stire soldi per le riparazioni potrebbe avere
vello nazionale. Vilberto Stocchi, prorettore con “per far chiudere quell’ala siamo stati costret- una spiegazione che va al di là della carenza di
Con questi soldi l’ateneo rilevò, delega all’edilizia, “è razionaliz- ti a fare molte richieste”. Gli studenti temono fondi e delle lungaggini burocratiche. Il colle-
poco alla volta, molti degli edifi- zare”. Vorremmo ad esempio ri- un improvviso crollo. Paternò, insieme a Sal- gio dell’Aquilone, insieme alle altre Vele, do-
ci del centro che stavano caden- unire in un’unica sede tutte le bi- vatore Sammartino e Maurice Leonardi, ha vrebbe essere venduto, non si sa però con
do in rovina: quasi tutti di pro- blioteche dell’ateneo, probabil- realizzato un reportage su tutti i danni, a loro quale tempistica, alla Regione. Di qui la ritro-
prietà della Curia o di enti pub- mente a San Girolamo e così a avviso strutturali, che sono visibili all’interno sia a investirci altri soldi. Il prorettore all’edi-
blici. Per esempio, dove ora sor- palazzo Bonaventura, tutti gli dei collegi. Lo hanno inviato in rettorato e al- liza Stocchi, però, promette: “La questione
ge la facoltà di Giurisprudenza, uffici. L’Università deve miglio- l’Ersu, ma per ora non è arrivata ancora nes- dei collegi sarà all’ordine del giorno del pros-
c’era un convento degli agosti- rare l’efficienza innanzitutto de- suna risposta ufficiale. simo Consiglio di amministrazione di ateneo.
niani, di proprietà della caserma gli spazi per ridurre i costi e rico- A intervenire dovrebbe essere l’Università cui Probabilmente già in quella sede approvere-
locale dei Carabinieri. Oppure minicare a investire sulla ricer- spetta la manutenzione straordinaria. Però mo un finanziamento di 500 mila per gli in-
Palazzo Battiferri, ex convento ca”. qualche responsabilità ce l’ha anche l’Ente terventi straordinari”.
di San Benedetto, che prima del- gior.mottola@gmail.com per il diritto allo studio, che dovrebbe occu- (g.m)

13
il Ducato

A Monte Cucco nel 2011 i mondiali di deltaplano: obiettivo, attirare più giovani

Volo a vela, il mito di Icaro


Senza motore, sfruttando solo le correnti si possono percorrere anche 200 km raggiungendo i 3 mila metri

FEDERICO MASELLI correre anche 200 km”, dice Ro- tina d’anni fa e diretta da Mau-
magnoli. Tanto, visto che non si rizio Tassinari, la Aerolight Mar-

L
e colline del Monte- ricorre a nessun tipo di motore. che conta oggi una quindicina
feltro si aprono da- Si vola sfruttando solamente le di allievi, ma, come precisa Lu-
vanti agli occhi di Ni- correnti d’aria. E il pensiero non ca Fugnanesi, 43 anni, assisten-
cola Romagnoli, 34 può non andare al mito di Icaro te istruttore, “ci sono diversi Tre immagi-
anni, che, fatta la pri- e alla sua fuga dal labirinto di corsi e la loro durata non è cal-
ma c o m u n i o n e, Creta grazie ad ali di cera. L’e- colabile perché dipende dalla ni di delta-
montò su un deltaplano. Il suo mozione è la stessa per Roma- bravura dell’allievo che deve ot- plani in
volto è teso: sotto i piedi il vuoto gnoli: “Quando mi stacco da terra tenere il brevetto”. Perciò nelle
entro in contatto con la natura, il aule c’è un ricambio frequente.
volo sulle
in cui si lancerà affidandosi al-
l’enorme vela blu. “La fase di de- silenzio. Si sente soffiare solo il Le lezioni sono teoriche (aero- colline del
collo è la più delicata – spiega vento. La sensazione di libertà è dinamica e meteorologia) e pra- Montefeltro
Romagnoli – perché basta un er- unica come è unica la possibilità tiche, prima in compagnia di un
rore, una sopravvalutazione di riscoprire sé stessi”. istruttore, poi “già dalla decima Nella prima
delle condizioni meteo che si La passione per il deltaplano è in lezione lo studente è in grado di foto a sini-
mette in pericolo la vita”. Tra le crescita nel Montefeltro. Molte volare da solo”, come spiega Fu- stra il
colline, infatti, le correnti d’aria sono le persone che si avvicina- gnanesi.
possono essere così forti da no a questo sport ancora poco Sofisticata è la strumentazione panorama
compromettere la riuscita del conosciuto. Un po’ per la pas- di bordo che aiuta il pilota a non che si può
decollo, facendo perdere il con- sione del volo, un po’ per vedere commettere errori: variometro vedere
trollo del velivolo. Oppure, nel le colline da “un’altra ottica”. (che calcola la velocità vertica-
migliore dei casi, sfruttando i Proprio per incentivare il volo a le), il gps e l’altimetro. Ma quan- dalla cima
venti, il pilota potrebbe rag- vela, la provincia di Pesaro-Ur- to costa l’attrezzatura? “Quella di monte
giungere anche la quota di 3.000 bino sarà protagonista per la base parte dai 2.00 0euro”, ri- Cucco
metri. terza volta dei mondiali di delta- sponde Fugnanesi, da 10 anni in
Dopo aver studiato la situazio- plano. Le altre edizioni sono sta- volo. Uno sport in crescita che
ne, Romagnoli afferra la barra di te organizzate nel 1998 e nel potrebbe approfittare dei pros-
sostegno e si lancia. La sua vela 2008. Si svolgeranno a monte simi mondiali per attirare più
si libra leggera, cavalca le cor- Cucco, a una decina di chilome- persone, soprattutto giovani,
renti d’aria con maestria. “I del- tri da Urbino, dove sorge una perché la maggior parte dei pra-
taplani oggi sono così perfor- delle più importanti scuole per ticanti ha superato i 35 anni.
manti che permettono di per- il volo libero. Fondata una ven- fmaselli@hotmail.it

14
SPORT

Molte le piste per gli appassionati. Ma il grande pubblico ancora le snobba

Sci: tre circuiti, zero fondisti


Due anelli sul Monte Carpegna, uno sul Catria. Fusilli: “Per promuoverli bisogna potenziare le attrezzature”

MICHELE MASTRANGELO

L
o sci di fondo c’è, ma
che fatica! In provin-
cia sono addirittura
tre le piste a disposi-
zione degli appassio-
nati dello sport “nor-
dico”, le uniche strutture delle
Marche insieme a quella di Ac-
quacanina, nel maceratese. Ma
lo sci di fondo non riscuote un
grosso successo di pubblico,
nonostante si riesca a sciare pra-
ticamente gratis, attrezzature
pronte in cantina e, soprattutto,
neve permettendo.
Rino Fusilli è maestro di sci agli
impianti del Monte Catria e pre-
sidente dello SkiClub Frontone.
Ricorda di quando arrivò a lavo-
rare sul Catria, sul finire degli
anni ’70: “All’inizio l’interesse
era per lo sci alpino. Poi, in un
paio d’anni, le persone si sono
appassionate a quello nordico:
il fine settimana venivano addi-
rittura una ventina di fondisti”.
Ora, racconta Fusilli, la situazio-
ne è diversa: “Possono venire il
sabato e domenica cinque per-
sone come nessuna: le nostre pi-
ste sono o di ripiego o, per come
li definisco io, per “i primi sci”.
Più gente verrà e più terremo
aperta la pista di fondo”. L’inte-
resse potrebbe crescere, ma “ci
vorranno un paio di anni e mol- Uno dei tracciati per i fondisti sul Monte Carpegna. Qui, come sul Monte Catria, lo sci è libero se forniti dell’attrezzatura
ta promozione”. Per un fondista
infatti è difficile trovare in com-
mercio o a nolo le attrezzature
necessarie per praticare: i nego-
zi specializzati nella provincia
Basket: continua a giocare una squadra nata dall’amicizia
non vendono sci, scarponcini e

Gli Orsi corrono verso il canestro


racchette per il fondo. Per Fusil-
li servirebbero almeno sei paia
di attrezzature in più da affittare
per attirare l’attenzione degli
sportivi: “Al Catria, ad esempio,
da quando si noleggiano tavole
da Snowboard, la pratica è au-
mentata del 20 per cento”. ria e da quattro anni giocano nella pro-
Ecco le piste e i costi della gior- DANIELE FERRO
mozione regionale. Il campionato fini-
nata del fondista. A Carpegna, le rà a metà maggio, la squadra è a metà
sciovie Eremo mettono a dispo-
sizione due impianti dove lo sci,
se si è muniti dell’attrezzatura, è
Q uando si pratica sport per passio-
ne, più che per ambizioni di vitto-
ria, il nome di una squadra può na-
scere da un ricordo, da un’emozione.
classifica.
“Ci sono le sconfitte e le vittorie - dice
Catani - e a noi va bene così. È un bilan-
libero (si può anche affittare tut- cio che cerchiamo di salvaguardare per
to per 14 euro al giorno). Qui ci Il presidente della Basket Orsi Fermi- tenere in piedi le nostre priorità: acco-
sono due anelli: il primo, dietro gnano racconta che così è successo cin- gliere altre persone che vogliono torna-
il Santuratio, a 1280 metri di alti- que anni fa, quando è nata la società: re in campo dopo qualche anno di fer-
tudine, è un percorso semplice, “Noi fondatori del gruppo - spiega Ales- mo, oppure giocatori che non trovano
ideale per principianti, della sandro Catani - eravamo amici ritrova- spazio in campionati superiori. La no-
lunghezza variabile tra il chilo- ti. Uno di noi disse: mi ricordo che stra priorità è insomma la voglia di gio-
metro e mezzo e il chilometro e quando ero bambino e si giocava a pal- care”.
ottocento metri. Il secondo lacanestro ci si divideva in due squadre, Gli Orsi corrono molto. Due volte a set-
anello, che si trova sull’altipiano gli orsi e i lupi. A me gli orsi sono sempre timana si allenano o hanno la partita al
sopra le piste, a 1400 metri sopra stati più simpatici. Gli abbiamo rispo- Palazzetto dello sport (occupato prin-
il livello del mare, si può svilup- sto: se a te piace Orsi, va bene anche a cipalmente dalla prima società di palla-
pare fino ai 5 chilometri di lun- noi. Il nome, come la squadra, è nato canestro Basket Fermignano): “Ci rita-
ghezza. Le dimensioni dipen- dall’amicizia”. gliamo gli spazi il martedì e il sabato -
dono sempre dalla neve, perché Catani spiega che “la Basket Orsi è for- spiega Catani - e per altri due allena-
gli impianti di fondo marchigia- mata da giocatori che hanno già fatto la menti settimanali viviamo di espedien-
ni non vengono innevati artifi- loro carriera in altre squadre, ma aveva- ti, perché ci arrangiamo con amichevo-
cialmente. Nonostante entram- no voglia di proseguire in una competi- li e trasferte.
be le località sciistiche siano for- zione dignitosa. Con grande volontà Per quanto la competizione possa sem-
nite di battipista e tracciatori, eravamo riusciti a formare un gruppo e brare irrisoria, va seguita perché c’è bi-
conviene sempre chiamare pri- ad ottenere l’iscrizione al campionato sogno di organizzazione. Io ho sostitui-
ma gli impianti per accertarsi se di divisione. Ci sono persone - prosegue to alla presidenza della società Paride
il fondo è praticabile. il presidente della società - che magari Cecconi perché lui per motivi di lavoro
La pista sul Catria è anch’essa non hanno avuto la possibilità di salire non poteva più”.
un anello, lunga tra i 3 e i 5 chilo- di categoria, oppure ex giocatori che Con l’impegno di tutti l’avventura nata
metri. Come per i tracciatti del- hanno ricominciato dopo qualche an- dall’amicizia e dalla passione per il ba-
l’Eremo qui lo sci di fondo è li- no di stop, perché volevano tenersi in sket continua: sembra proprio che a
bero: bisogna solo pagare la sa- forma e continuare a divertirsi. Siamo Fermignano gli Orsi non vogliano an-
lita agli impianti (6 euro). stati subito competitivi”. dare in letargo.
mastromich@gmail.com Gli Orsi con la loro mascotte Infatti gli Orsi hanno scalato la catego- daniele.ferro@libero.it

15
il Ducato MASS MEDIA

I videogames diventano politici, come provocazione o come simulazione di guerra

Due click e cambio il mondo


Nascono spazi virtuali per costruire possibili alternative inesistenti nella realtà. Facendo anche informazione
Facebook ha fatto il verso, di pro-
CHIARA ZAPPALA’ posito o no, alla provocazione di
Riello: Rimbalza il clandestino è

L
a stanza è grigia, le un giochetto ideato da Renzo
mie mutande sono Bossi, figlio del Senatùr Umber-
grigie, così come i to, comparso in rete nell’agosto
miei vestiti appesi 2009 in coincidenza con i respin-
nell’armadio grigio. gimenti fatti dal governo italiano
Solo la luce della sve- delle navi cariche di migranti .
glia è rossa. Nella stanza accanto Riello risponde con un no com-
è il televisore a diffondere colori, ment all’iniziativa leghista ma
ma lo spengo prima di salutare aggiunge “mi interessa solo sot-
mia moglie che scuote una pa- tolineare come le visioni, anche
della sui fornelli e uscire di casa. quelle decisamente diaboliche,
Posso scegliere di voltare a destra degli artisti, talvolta abbiano
dove mi aspetta un semaforo ros- una certa capacità profetica”.
so perpetuo o un barbone che mi I videogiochi sono mezzi poten-
porta alla quiete eterna di un ci- ti, e la loro strumentalizzazione
mitero. Oppure giro a sinistra e politica non si manifesta solo
vado a lavoro, dentro uno dei cen- quando, come nel caso di Mol-
tinaia di cubicoli grigi davanti leindustria, essa è esplicitamen-
uno schermo. E se proprio non te rivelata. Sono atti ideologici
reggo, posso andare sul terrazzo e talvolta anche nelle loro vesti più
gettarmi dal tetto. Game over. So- tradizionali. “I videogiochi non
no il personaggio di Every day the sono meno importanti degli altri
same dream, ultima creazione di media” dice Helga Tawil Souri, ri-
Molleindustria, collettivo di arti- cercatrice libanese che ha studia-
sti che progettano videogiochi, o to i videogiochi “islamici”. Souri
meglio, radical game. documenta alcune delle rivendi-
Nato nel 2003 in Italia, e esporta- cazioni dei creatori di Special for-
ta nel mondo l’anno successivo, ce, un videogioco ideato nel 2003
Molleindustria.org è uno spazio dall’Ufficio centrale per Internet
di riflessione critica sull’attuali- di Hezbollah, e controparte isla-
tà, dalla legge sulla fecondazio- mica di America’s Army, il first per-
ne assistita agli episodi di pedo- son shooter, sparatutto in prima
filia nel clero, dall’impero di persona, commissionato dal go-
McDonald alle trivellazioni pe- verno statunitense per sponso-
trolifere. Every day the same rizzare l’esercito attraverso la si-
dream è invece un videogioco
sul ripetitivo e alienante grigiore
del tran tran quotidiano.
Realizzati in Flash con una grafica
semplice ma suadente, questi vi-
deogiochi politici hanno ricevuto
discreta attenzione per il loro stra-
volgimento della simulazione lu-
dica, in Italia e soprattutto all’este-
ro. E infatti Paolo Pedercini, una
delle menti principali che sta die-
tro l’equipe di Molleindustria, è
emigrato negli Stati Uniti dove ora
insegna (all’età di 29 anni).
“Giocare è divertente – spiega
Domenico Quaranta, critico
d’arte e docente di Net art all’Ac-
mulazione degli addestramenti
militari. “Vogliamo che le nuovi
generazioni, che non seguono i
telegiornali, possano conoscere
la causa palestinese”, ha afferma-
to Hassan Salem, uno dei creatori
di Special Force.
Il discorso è analogo per Under
Siege e Under Ash, due videogio-
chi creati dalla società siriana
Dar al-Fikr (letteralmente Casa
del pensiero) rispettivamente
nel 2001 e nel 2003. “Di fatto que-
sti videogiochi hanno a che fare
con le vite di una famiglia pale-
stinese tra il 1999 e il 2002 durate
la seconda Intifada – spiega Sal-
’’
Alcune scene dei radical game più diffusi realizzati da Molleindustria. In alto, Operazione
Pretofilia; a sinistra Memory reloaded; a destra McDonald’s

cademia di Brera – il video gioco vo Di Rosa, che sta studiando L'universo dei videogame è il luogo

’’
è un utile mezzo per intrufolare questi fenomeni alla School of
la critica in un mondo in cui nor- Oriental and African studies di dove l'attuale civiltà occidentale
malmente non si fa”. Londra – ogni livello è basato su
Che i videogiochi potessero es-
sere uno spazio importante per
storie vere documentate dall’O-
nu tra il 1978 e il 2004”.
vuole confinare, ufficialmente almeno,
la comunicazione, l’artista An-
tonio Riello lo aveva capito già
Mentre i bambini americani e
europei continuano (quasi) in-
violenza, guerra, colonialismo
nel 1997. Quell’anno presenta al disturbati a giocare ad America’s
pubblico Italiani brava gente, un army, gli ideatori di Special Force
videogioco graficamente rudi- vengono accusati di fomentare il
mentale in cui il giocatore ha il terrorismo e di arruolare nuove
compito di colpire e affondare le leve di kamikaze. Ma i più picco- GRAFFITI CONTRO LA GUERRA
navi cariche di albanesi che cer- li della striscia di Gaza ci vedono
cano di approdare sulle coste una rivincita: “Ho visto le nostre
pugliesi. “Il videogame è oggi un case demolite, i miei genitori In reazione alla guerra degli Usa contro il terrorismo post 11 settembre, tre arti-
vero e proprio medium di comu- umiliati ai posti di blocco – sono sti, Anne-Marie Schleiner, Joan Leandre e Brody, hanno creato un'applicazione
nicazione, autonomo, con un le parole di un dodicenne di Ga-
suo linguaggio efficiente – spie- za – in questo gioco ho finalmen- "pacifista" da usare all'interno del gioco belligerante e violento Counter-Strike.
ga Riello – anche, se vogliamo, te quella forza che non ho nella La loro idea si chiama Velvet-Strike e consiste in una galleria di graffiti antimili-
un perfetto strumento di Guer- realtà. Posso combattere per la taristi da "sparare" sui muri, sui soffitti e sui pavimenti degli ambienti di Counter-
rilla-Marketing”. L’intento era di dignità e l’onore dei miei genito-
protesta al razzismo, eppure po- ri”. Strike.
chi mesi fa un’applicazione di kiasi@tiscali.it

ASSOCIAZIONE PER LA FORMAZIONE AL GIORNALISMO, fondata da Carlo Bo. Presidente: STEFANO PIVATO, Rettore dell'Università di Urbino "Carlo Bo". Vice:
GIANNETTO SABBATINI ROSSETTI, Presidente dell'Ordine dei Giornalisti delle Marche. Consiglieri: per l'Università: BRUNO BRUSCIOTTI, LELLA MAZZOLI, GIU-
SEPPE PAIONI; per l'Ordine: STEFANO FABRIZI, DARIO GATTAFONI, CLAUDIO SARGENTI; per la Regione Marche: SIMONE SOCIONOVO, LEONARDO FRATERNALE;
per la Fnsi: GIOVANNI GIACOMINI, GIANCARLO TARTAGLIA. ISTITUTO PER LA FORMAZIONE AL GIORNALISMO: Direttore: LELLA MAZZOLI, Direttore emerito: ENRI-
CO MASCILLI MIGLIORINI. SCUOLA DI GIORNALISMO: Direttore: RAFFAELE FIENGO
IL DUCATO Periodico dell'Ifg di Urbino Via della Stazione, 61029 - Urbino - 0722350581 - fax 0722328336 www.uniurb.it/giornalismo; e-mail: reda-
zione.ilducato@uniurb.it Direttore responsabile: RAFFAELE FIENGO Stampa: Arti Grafiche Editoriali Srl - Urbino - 0722328733 Registrazione Tribunale
Urbino n. 154 del 31 gennaio 1991
16

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