You are on page 1of 8
cr suoi fide i a g ; Pe tT eae Bel: [ Fi Fs PRR Ete eee DM Le Posy Rtas tN OO ee Cea Oggi c’é la Se te Le Cs Sch eke as Co rca) Fe Menai Cee ure Cee er cuuewn rnc Cee ele Ll CO eae ena eE Le Pont same eer poate — diventat u modo di dire, anct ne dla parte di chi eb remenda di spiegazione in fenomeni na alcuna convinzi tutte -Ia morte dei figli pri- mural concatenati. si @ tro- ligiosa: quando si vuo-' mogenit ihe d’Egittor. Ein ef lawvero truculento I scenario dipinto nel libro bi ‘0 dell’Esodo, una delle janno. oggi una precisa ‘olpevole», Nilo, innescando poi nota serie di altri guai ue ricercatori ameticanit | Marr, capo epidemiolo- della citta di New York, tis Malloy. I due snuciosi, Javorando su alcuni dinofla gellati (alghe unicelhulari ma nine, da alcuni zoologi consi derate protozoi), hanno con- centrato la loro attenzione s tuna specie che infesta alcuni sue ricerche sulla Pfesteria pi scicida, ufficialmente «nata» nel 1991 quando fu indivi- duata per la prima volta negli estuari della North Carolina. E daallorasi caleola abbia uc- iso decine di milioni di pe- sci. Lascienziata ha precisato che latossina‘appena iden’ cata é diversa da ogni altra prodotta dai dinoflagellat quanto presenta una diffe- rente modalita di azione. In particolare, agisce con enor- me rapidita e si é rivelata sta- bile anche ad alte temperatu- re, letale per i pesci, e capace di danneggiare nei mammi- ferile strutture cerebrali Le morie di pescisi ver quando @ molto elevata la densita di Pfiesteria, Ma la ti cerea di JoAnn Burkholder ivelaio un‘altra caratieri- ygolare di questi minu- Scoli esseri, Solo quattro stadi di sviluppo della Pfiesteria, fra i ventiquattro sinora identifi- ati, si sono rivelati tossiei. Nel resto dell’anno il dinofla- Se nella North Caroll- rnasilavora per evitare ilfenomeno delle ac- que rosse avvelenate, attornoal piccolo lago diTovel alle pendici settentrionali del Gruppo del Brenta nel ‘Trentino, i biologi sono Impegnati a chiarire ‘che cosa provocd la sparizione della for turadiun dinoflagel- lato, il Glenodinium sanguineum, che d'e- statenearrossava le acque. Uattrativa pae- saggistica rese celebre illago,erichiamava in ValdiNon 'ammira- zione dei turist NGlenodinium sangui: ineum (\dentificato e cosibattezzato nel 1941 dal biologotrenti- no Vittorio Marcheso- nil nella classificazio- ne ufficiale,in base ad alcuni suojcaratteri, viene presentatooggi anche con ilnome di Woloszynskia coronata. Epossbile che ra po- che estat la suggest- vabbalaritroviisuoico- loriaccesi? «Nella baia abbiamo inserto tre enclosure, colonnedi plastica neutra trasparente al ‘aulinterno, come in provette,stiamo verfi- candolle possibilicau- se della scomparsa della fortura del Glee nodinium. € abbiame gid ottenuto risultatin, spiega a Newton Mar ‘9 Cantons, ricerca tore del Museo Triden- tinodli Scienze Natura- liditrento, Lamirabile colorazio- ne sanguigna dellago diTovelé continuata @ Alla iieerca del lago perduto sino al1964.esuccessi- vamente,ditantoin tanto, perqualche an- ‘no comparve ancora un pallide rosa, Si gridé all’inquinamen- toda liquami organici provenienti dalle nuo- vevillette costruitein zona, poi via via prese ro corpo ben tredici ipotesi.Dal1996 & in corso una ricerca con dotta in collaborazio- ne frail Museo, il Parco Naturale Adamello- eee < oo = E SCESERO LE TENEBRE La nona piaga, osouramento del cielo per tre giori, potrebbe essere stata Cue ud di sabbia (nelle foto sotto e a destra) Douce Sod anche ai giomi nostri I Sole, perb, Ce ed dda unenorme nube di polvere provocata CCCs sopravvissuti non Ambivalente la nona, l'oscu- - potevano che pensare all'in- ramento del cielo durato tre tervento divino». bile, secondo i Laver trovato le spiegazioni studiosi, attribuire il fe-_

You might also like