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Incontroluce XVI / Le Marche: Industria e Territorio: sostegno alla scuola e all’attività sportiva 16 Edizione italiana II.

2007
giovanile / Progettazione: Il potere della luce / Progetti: Nuovo Centro Ricerche e Sviluppo
di Brembo / Palazzo Madama e il Museo Civico di Arte Antica della Città di Torino / Nhow
Hotel / Vuoto Azzurro. Memoriale per le vittime dell’11marzo / Avinguda de Meritxell /
Trésors englouits d’Egypte / Una nuova illuminazione per l’Abbazia di Romsey / GN Store Nord /
Illuminazione per il divertimento. Sihlcity e Rüsterei / La luce ideale per i negozi Bally /
Augustinus Muziekcentrum / Aeroporto di Melbourne, arrivi internazionali / Il piano della luce
per l’Avana Vieja / Ideapark / Cultura dell’azienda: “Praxitele, connaitre la forme” / Ron Arad
a Designer’s days / Less CO2ReLighting / “Renzo Piano Building Workshop. Le città visibili” /
iGuzzini al Salone del Mobile / Uno spettacolo per i Partners iGuzzini / Primavera italiana del film
d’autore & Fotografie Alinari / Workshop sui Piani della Luce / Presentazione “More than Vision”

9.1915.000.0
Editoriale 16 Incontroluce II. 2007

Cari lettori, Incontroluce


Rivista internazionale, semestrale
di cultura della luce
il sedicesimo numero della nostra rivista è un numero veramente corposo anno IX, 16
con contributi che arrivano dalle nostre filiali in Europa, ma anche dai nostri
distributori nel mondo. In questo numero viene presentato il progetto che ha Redazione
Centro Studi e Ricerca iGuzzini
visto la collaborazione con la Brembo all’interno del primo Parco Scientifico Fr.ne Sambucheto, 44/a
Tecnologico italiano, secondo il masterplan di Jean Nouvel. 62019 Recanati MC
+39.071.7588250 tel.
Come sempre i settori d’intervento sono molto diversi fra di loro: l’architettura
+39.071.7588295 fax
contemporanea di Nouvel e l’allestimento museale di Palazzo Madama email: rc@iguzzini.it
a Torino, un’abbazia inglese ed una mostra presso il Grand Palais di Parigi, iGuzzini illuminazione spa
la sede di un’azienda danese ed il memoriale per le vittime dell’attentato 62019 Recanati, Italy
dell’undici marzo in Spagna. via Mariano Guzzini, 37
+39.071.75881 tel.
In questo numero viene presentato inoltre la seconda edizione del progetto +39.071.7588295 fax
“Conoscere la Forma” che il Centro Studi e Ricerca della iGuzzini ha ideato email: iguzzini@iguzzini.it
in collaborazione con l’Istituto Centrale per il Restauro e che tra marzo e giugno www.iguzzini.com
video: 071-7588453
2007 è stato allestito presso il Louvre.
Progetto grafico
Studio Cerri & Associati
Adolfo Guzzini Editore
iGuzzini illuminazione spa

Hanno collaborato a questo numero


iGuzzini illuminazione Benelux Bvba/Sprl
iGuzzini illuminazione Danmark
iGuzzini illuminazione España S.A.
iGuzzini illuminazione France S.A.
iGuzzini illuminazione Schweiz AG
iGuzzini illuminazione UK
E.C.C. Lighting LTD, Australia
Peyan Oy, Finlandia

Foto di copertina
Pietro Savorelli

Finito di stampare: Ottobre 2007


Tecnostampa, Recanati

La Redazione non è responsabile di inesattezze


e mancanze nell’elenco dei credits relativi
ai progetti e forniti dai collaboratori.
Le integrazioni o correzioni verranno riportate
nel numero successivo.

II III
16 Incontroluce II. 2007

Sommario

II Editoriale

Le Marche
2 Industria e Territorio:
sostegno alla scuola
e all’attività sportiva giovanile

Progettazione
4 Il potere della luce

Progetti
10 Nuovo Centro Ricerche e Sviluppo
di Brembo
16 Palazzo Madama e il Museo Civico
di Arte Antica della Città di Torino
20 Nhow Hotel
22 Vuoto Azzurro. Memoriale
per le vittime dell’11 marzo.
24 Avinguda de Meritxell
26 Trésors englouits d’Egypte
30 Una nuova illuminazione
per l’Abbazia di Romsey
32 GN Store Nord
34 Illuminazione per il divertimento.
Sihlcity e Rüsterei
36 La luce ideale per i negozi Bally
38 Augustinus Muziekcentrum
40 Aeroporto di Melbourne,
arrivi internazionali
42 Il piano della luce per l’Avana Vieja
44 Ideapark

Cultura dell’azienda
46 “Praxitele, connaitre la forme”
48 Ron Arad a Designer’s Days
50 Less CO2ReLighting
52 “Renzo Piano Building Workshop.
Le città visibili”
53 iGuzzini al Salone del Mobile
54 Uno spettacolo per i Partners iGuzzini
Primavera italiana
del film d’autore & Fotografie Alinari
55 Workshop sui Piani della Luce
Presentazione “More than Vision”
Le Marche Industria e Territorio:
sostegno alla scuola e all’attività sportiva giovanile

Un’impresa è forte quando può contare su risorse


umane con una valida preparazione culturale
e predisposizione all’innovazione.
Per ritrovare queste caratteristiche sul proprio
territorio la iGuzzini ha creato una serie di legami
e rapporti, con il territorio in cui si colloca, che
vanno dalle collaborazioni con le scuole locali
alla creazione di opportunità culturali.
Quella di creare rapporti con le scuole del proprio
territorio e quelle nazionali legate all’ambito
specifico della propria attività, mettendo a dispo-
sizione le proprie strutture ed offrendo spazi e
opportunità per un rapporto più stretto fra mondo
del lavoro e mondo della scuola, è un’azione molto
importante per l’azienda. Da una parte l’azienda
sostiene in questo modo gli alunni e le famiglie
offrendo percorsi formativi legati alle opportunità
d’impiego presenti sul proprio territorio.
Dall’altra offre alla scuola delle possibilità per
ampliare la propria offerta didattica. Le azioni
svolte dall’azienda vanno quindi dalla possibilità
di svolgere stages, alla collaborazione per la
realizzazioni di tesi (da circa 20 anni abbiamo 1
contribuito a circa 70 tesi), alla partecipazione
all’attività didattica con docenze e interventi
specialistici nei corsi, fino alla vera e propria
adozione di una scuola come è successo nel
2001. In quell’anno l’azienda (in collaborazione
con Fratelli Guzzini, Teuco Guzzini, comune di
Recanati e il Provveditorato agli Studi di Macerata)
ha adottato l’Istituto scolastico di Istruzione
Secondaria Superiore “Enrico Mattei” di Recanati,
che è stato uno dei primi istituti in Italia
ad organizzare corsi per il rilascio della patente
per ciclomotori.

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Foto: Istituto “Enrico Mattei”

1.2. Momenti di vita scolastica


3. Progetto “Itis in moto”, sviluppato in collaborazione
con l’azienda Campetella che progetta e produce robot
per l’industria, sistemi di iniezione e veicoli elettrici.
4. Incontro con Carlo Campetella

3 4

L’adozione prevede sostegno economico per nel dicembre 2006 ha compiuto quaranta
la realizzazione di percorsi didattici specifici, anni di vita che sono stati festeggiati con una
acquisto di attrezzature. Il ruolo dell’azienda cerimonia che si è svolta presso il Teatro Persiani
è anche quello di offrire nuove opportunità di Recanati a cui ha partecipato il ministro
didattiche: per esempio visite a centri di design per le Politiche giovanili e attività sportive,
industriali, come il Centro Design Mercedes, Giovanna Melandri. La vitalità della scuola
e musei d’impresa, come il Museo Ducati, è testimoniata dall’incremento delle iscrizioni
realtà con cui la iGuzzini ha collaborato. e delle specializzazioni: nel 2004 si è creato
Sempre nel 2001 la iGuzzini ha contribuito alla il corso in Informatica e nel 2005 un corso
realizzazione di due corsi I.F.T.S. (Istruzione e professionale in elettronica, proprio per rispondere
Formazione Tecnica Superiore) per la formazione alla richiesta sempre più forte che viene dalle
di tecnici progettisti per l’illuminazione, conser- aziende del territorio. Un’altra specializzazione
vazione e valorizzazione di Beni artistici molto richiesta dal territorio è quella di figure
e culturali ed il corso “Progettazione e Design preparate nel settore della meccanica. Anche in
dell’oggetto”. Il livello di adesione a questo tipo questo caso i corsi sono stati potenziati. Il ministro
di corsi è molto alto e c’è una notevole selezione: inoltre ha premiato durante questa cerimonia
25 è il numero massimo di iscritti a cui si anche i calciatori della “US Recanatese”, la
è arrivato selezionando 120 candidati. Il livello società sportiva che vanta una squadra vincitrice,
d’occupazione alla conclusione del corso è stato per il 2006, a livello provinciale nella sezione
pari all’ 80%, mentre il 15% degli iscritti ha poi “giovanissimi”, squadra che l’Itis Enrico Mattei
deciso di continuare gli studi. L’Istituto “Enrico sponsorizza, perché lo scopo educativo e formativo
Mattei” ha ormai una storia consolidata: non si fermi ai banchi di scuola.
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Progettazione Il potere della luce

Un commento personale di Jonathan Speirs

È tutta una questione di passione - o almeno questa è la mia modesta opinione!


Sono convinto che soltanto chi ama il magico potenziale della luce possa manipolarne
i poteri, e con la pratica e l’esperienza possa creare spazi e ambienti meravigliosi di
cui le persone possano godere. Ci sono ovviamente molti altri aspetti da considerare,
e anche per questi la mia opinione potrebbe apparire in qualche modo parziale,
ma sono persuaso che, per essere un architetto e lighting designer di talento, sia
essenziale essere in grado di vedere la tridimensionalità, amare e apprezzare tutti
gli aspetti dell’architettura, avere capacità di autocritica (sostenendo il processo
creativo finché l’idea è assolutamente quella giusta)… e amare il gioco del tennis!
Quello che intendo dire con questa analogia sportiva è che quando voi, in qualità
di lighting designer, lavorate fianco a fianco con l’architetto o il designer d’interni,
e uno di voi lancia un’idea sul campo di gioco, può capitare che quell’idea torni
a voi di rimbalzo con un certo effetto, e che con una sorta di allungo mentale voi
riusciate a ribatterla con un abile pallonetto in modo da indurre il vostro interlocutore
a fare uno scatto e se è veramente bravo a rispondervi con un’idea ancora migliore.
È così che l’idea o la soluzione creativa prende finalmente forma e i giocatori segnano
tutti insieme il punto decisivo della partita. Nel vero e proprio gioco del tennis,
quando il pubblico assiste a un grande scambio tra due giocatori, che termina con
il punto decisivo segnato da uno dei giocatori, quello cui il pubblico applaude è
in definitiva lo scambio più che il punto finale segnato. In altre parole, non è importante
chi ha avuto l’idea conclusiva, poiché se questa è assolutamente l’idea migliore per
il progetto, è il progetto in definitiva a vincere! Io adoro giocare a tennis e amo la fase
in cui si palleggiano le idee per il tempo necessario a individuare una soluzione
veramente creativa. Mi preoccupo un po’ quando sento dire a lighting designer che
preferiscono lavorare sui progetti senza il contributo di architetti o designer d’interni.
Il lighting design ovvero la progettazione di sistemi d’illuminazione ha fatto molta
strada negli ultimi 25 anni. Ed è esattamente lo stesso numero di anni dai quali
esercito la professione, da quando cioè ho deciso che la “luce” offre maggiori opportu-
nità in termini di sbocchi professionali e soddisfazioni personali rispetto ai rami
dell’architettura principali. Da quando ho preso questa decisione, ho avuto incredibili
opportunità di lavorare e imparare da alcuni tra i migliori architetti del mondo.
Questo processo di apprendimento continuo mi ha dato l’opportunità di approfondire
ethos e filosofie dell’architettura diverse, e mi ha permesso di confrontarmi in modo
significativo con l’architettura a livello sia pratico sia teorico. Il mio originale interesse
per l’illuminazione è nato con la scoperta del mio teatro scolastico, quando avevo 12
anni, che si è poi trasformata in un profondo interesse per le diverse forme di spettacolo,
sia teatrale sia musicale. Il mio interesse è sempre stato rivolto tanto alla musica
quanto all’aspetto della produzione degli eventi. Mentre studiavo architettura,
ho lavorato con rock band locali che nelle proprie performance impiegavano luci,
suoni e persino giochi pirotecnici! La mia tesi di laurea, dal titolo “Architecture Using
Theatrical Lighting Techniques and Technology to Create Atmosphere in Buildings”
riassumeva il mio interesse di allora e di oggi per l’uso delle tecniche e tecnologie
dell’illuminazione teatrale in architettura. Tutte queste influenze ed esperienze mi
hanno permesso di acquisire una prospettiva molto più ampia in termini di design
e progettazione da quando ho intrapreso questo affascinante percorso professionale.
La co-fondazione della “Lighting Design Partnership” di Edinburgo (Scozia) come
primo Studio professionale indipendente di lighting design nel Regno Unito, nel
1983, ha segnato un passo davvero importante, e grazie al puro entusiasmo, alla
creatività e al duro lavoro si è guadagnata una reputazione nel campo della progettazione
di sistemi d’illuminazione per edifici che non aveva precedenti in ambito europeo.
Credo sappiate che verso la fine degli anni ‘70 e l’inizio degli anni ‘80, non vi erano
concrete opportunità di carriera come lighting designer in architettura:

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Foto: Gabriele Basilico, Adam Mork, Sophie Milligan

1. Apparecchio speciale realizzato per


GOGGS - Government Offices at Great George Street

GOGGS, Londra, Regno Unito


Architetto: Foster + Partners

Nell’ambito della ristrutturazione degli uffici


governativi britannici ospitati nella Whitehall
di Londra, ci è stato chiesto di sviluppare una
soluzione d’illuminazione per la grandiosa scali-
nata d’ingresso ed abbiamo ideato un elemento
sospeso in grado di utilizzare luce riflessa.
L’idea si è poi evoluta in una serie di anelli
riflettenti in acrilico, sospesi sotto downlight
a fascio stretto inseriti nel soffitto a cupola.
Dietro la semplicità degli oggetti realizzati, si cela
una grande mole di lavoro necessaria per mante-
nere il loro aspetto “pulito”. In un certo senso,
la scelta della forma e delle dimensioni dei com-
ponenti è stata imposta dalle caratteristiche della
luce più che dalle nostre preferenze di designer.

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Progettazione Il potere della luce

Made of Light

Questo progetto è un’analisi, fatta cercando


di identificare gli elementi di ispirazione, del
processo di lighting design e del modo di pensare
alla luce e all’architettura da parte di Major
e Speirs. L’analisi è stata compiuta durante
un weekend di lavoro con l’organico dei due
studi presso la sede di Londra per una sessione
di brainstorming sul tema dell’“ispirazione”.
“Made of Light” ha prodotto quattro risultati:
il libro edito da Birkhauser, ora alla sua terza
ristampa; l’esposizione sinora ospitata dalla sede
centrale del “Royal Institute of British Architects”
e dall’ARC 06 a Londra, dalla Biennale dello
“Swiss Institute of Architects” a Berna (Svizzera)
e dal PALME INSTALL a Dubai, più recentemente
inserita in un evento svoltosi a Graz (Austria)
e prossimamente in tour in Scandinavia, in
Germania ed in Italia nel 2008; una conferenza 2 4
tenuta a Francoforte, Las Vegas, New York, Dubai
e Graz, e infine il sito web www.madeoflight.com.
Il sito web è ancora nella fase iniziale e diventerà,
secondo le intenzioni dei due Lighting Designers,
un giacimento di materiale stimolante ed ispiratore:
tutta l’attività di ricerca e la produzione proget-
tuale sono stati finanziati dalla SaMA non come
veicolo autopromozionale ma con l’intento
di istruire e ispirare i designer sul formidabile 1
mezzo con cui essi lavorano. I fondi di sponsoriz-
zazione dell’esposizione sono stati raccolti presso
aziende sensibili e interessate al progetto, grazie
alle quali è stato possibile acquistare le attrezzature
necessarie per organizzare l’esposizione itinerante.
Alla realizzazione del volume hanno contribuito
con materiale testuale e iconografico molti dei
collaboratori interni degli studi, ma anche persone
operanti al di fuori di essi. Il risultato ottenuto
non sarebbe stato possibile senza il contributo
e il supporto editoriale di Anthony Tischauser.

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questo campo era di dominio dell’ingegnere elettrico che di solito preferiva la via
della scienza a quella dell’estetica artistica. L’uscita dalla LDP, nel 1992, e la successiva
fondazione della Jonathan Speirs and Associates mi hanno offerto l’opportunità
di reinventare il mio modo di lavorare, permettendomi di dirigere le attività di uno
studio come mai mi era stato possibile fare sino a quel momento. In quel periodo,
ho potuto riprendere le fila della mia amicizia e collaborazione professionale con
Mark Major che aveva lavorato con me alla LDP per un certo numero di anni, verso
la metà degli anni ‘80. Ne sono seguite la costituzione a Londra della “Speirs and Major”
e nel 2003 la fusione dei due Studi nella “Speirs e Major Associates” (SaMA).
È stato al momento della fusione che Mark e io abbiamo deciso di imbarcarci in un
progetto didattico interno che ha poi varcato i confini dello studio sotto forma del
progetto denominato “Made of Light”. Non vogliamo con ciò affermare che questo
è l’unico modo di progettare o considerare la luce, ma piuttosto che questo è l’unico
modo per noi di considerare un progetto. Anche il cammino verso lo sviluppo del
progetto si è rivelato istruttivo per tutti i soggetti coinvolti. Al futuro del lighting design
e della nostra professione emergente, ora guardiamo con grande ottimismo velato solo
da alcune incertezze, che analizzeremo nel prossimo numero.

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2.3.4. Mostra “Made of Light”
5. Jonathan Speirs
6. Immagine notturna della Copenhagen Opera House

Copenhagen Opera House, Danimarca


Architetto: Henning Larsen Tegnestue

Un dono fatto da un generoso e illuminato bene- facendo in modo che esso funzionasse come lo spazio, mentre di notte una luce blu illumina il
fattore alla popolazione danese. Questo progetto una “lanterna”. Gran parte dell’illuminazione del foyer creando un piacevole contrasto con l’arancio
ha richiesto un uso ingegnoso del lighting design foyer è stata ottenuta con un apparecchio speciale dei pannelli lignei. La fibra ottica è stata utilizzata
per nascondere gli apparecchi di illuminazione grazie al quale si è evitato di cospargere di down- per gran parte della platea. Ogni testa lenticolare
alla vista e rendere l’architettura elegantemente light il soffitto. La conca dell’auditorium è stata è stata messa a fuoco, puntata e fissata su ogni
luminosa durante la notte. La vista dall’esterno illuminata con apparecchi a incasso nel tetto che seduta. I frontali della balconata presentano una
era molto importante data la posizione dell’edificio utilizzano lampade con due diverse temperature successione di apparecchi ad incasso lineari
sull’acqua. L’aspirazione era quella di attirare lo di colore: fredda durante il giorno e calda per a LED bianchi. Tutte le teste a fibra ottica
sguardo dell’osservatore verso l’interno dell’edificio, le ore serali. Di giorno, la luce naturale permea e le unità a LED sono accessibili singolarmente.
incontroluce 16

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Progettazione Il potere della luce

The Eden Project, Cornovaglia, Regno Unito


Architetto: Grimshaw

Il brief di progetto dell’illuminazione per questa con varie dotazioni accessorie sono stati installati
opera verteva su due principali obiettivi: in primo in punti strategici all’interno dei biomi, scegliendo
luogo quello di realizzare l’illuminazione per colore, orientamento ed esposizione in funzione
il “Time of Gifts Festival” ed attuare una strategia della vegetazione, delle sculture e dell’architettura
di illuminazione generale per l’intero sito. I due di ognuno di essi. L’illuminazione dall’alto delle
obiettivi si sovrapponevano alla richiesta princi- torri di servizio ha creato giochi di luci e ombre
pale di un sistema di illuminazione per gli interni sul terreno. All’esterno, sono state impiegate
dei Biomi (le cupole che contengono l’insieme luci diffuse ad alogenuri metallici come sfondo
di animali e vegetali che vivono in un determinato per i biomi e per le nicchie a parete, sottolineando
luogo o ambiente geografico). Un budget ed il carattere dinamico del contesto paesaggistico
un tempo limitato, fra il brief e l’inaugurazione in cui si trova inserito l’Eden Project.
c’erano solo cinque mesi, sono state le difficoltà I principali sentieri pedonali sono stati illuminati
da superare. Apparecchi di illuminazione a bassa con luci blu nelle colonnine esistenti o con luci
tensione e apparecchi ad alogenuri metallici a LED blu inserite negli alberi.

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7. Eden Project
8. Apparecchio speciale realizzato
per la sede centrale della HBOS.

Sede centrale HBOS, Edimburgo, Regno Unito


Architetto: Malcolm Fraser Architects

Questo importante intervento di ristrutturazione


di un edificio storico (Grade I), con tutti i rigorosi
vincoli architettonici e di illuminazione che ne
conseguono, ha posto i progettisti di fronte a un
certo numero di sfide. L’obiettivo prioritario era
riuscire a inserire gradevolmente un’illuminazione
contemporanea in un edificio storico, abbinando
il rispetto per le caratteristiche originarie
dell’edificio per creare un armonioso equilibrio
tra vecchio e nuovo. Molti dei soffitti dell’edificio
sono decorati con intonaci: per l’integrità estetica
non sono stati utilizzati apparecchi ad incasso.
L’illuminazione della Great Hall deve essere
sufficientemente versatile per potervi svolgere
diverse funzioni e nel contempo inserirsi armonio-
samente in questo contesto d’epoca senza
disturbare l’intonacatura decorativa del soffitto.
Abbiamo creato sei aperture per l’incasso delle
luci nel soffitto che pur essendo visibili non
interferiscono con l’elaborato disegno dell’intona-
catura. Le luci illuminano i punti principali,
valorizzando le opere e i dettagli architettonici.
Luci bianche e blu a catodo freddo sono celate
nel cornicione per illuminare la doratura del
soffitto. Il tocco finale è dato da uno straordinario
lampadario centrale di 5 metri di altezza per
3 metri di larghezza, in acciaio inox lucidato
a specchio, che è stato realizzato appositamente.

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incontroluce 16

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Progetti Nuovo Centro Ricerche Progetto preliminare, definitivo
ed esecutivo, direzione artistica
Jean Nouvel
e Sviluppo di Brembo Consulente di Jean Nouvel
Hubert Tonka

Capo progetto
Stezzano - Bergamo, Italia Alessandro Carbone

Il nuovo Centro Ricerche e Sviluppo di Brembo System, joint venture con il gruppo Daimler- tonica in alluminio estruso di colore rosso
è il primo edificio ad essere completato nell’ambito Chrysler. Il nuovo Centro Ricerche e Sviluppo “Kilometro Rosso”. Il Muro Rosso ideato da
dei nuovi interventi architettonici individuati dal deve il progetto architettonico a Jean Nouvel, Jean Nouvel, concepito essenzialmente come
Master Plan di Jean Nouvel per l’area del Parco già autore del Master Plan di Kilometro Rosso, barriera di protezione degli edifici e del parco
Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso. il progetto degli interni allo Studio Blast Architetti, contro il rumore e l’inquinamento delle auto,
Il nuovo Centro Ricerche ospita uffici direzionali Bombassei, Siccardi, Traversa e il progetto è sorretto da una struttura in cemento armato
e amplia gli spazi di ricerca di Brembo, prima del verde allo Studio Land. Il Parco Scientifico e acciaio interamente rivestita da profili alettati
azienda a insediarsi all’interno di Kilometro Tecnologico Kilometro Rosso, che copre un’area in alluminio estruso.
Rosso. L’unico edificio preesistente nell’area di 392.000 mq per 90.000 mq di superficie La continuità del fronte lamellare è interrotta
del Parco Scientifico, infatti, firmato dal grande coperta si trova alle porte di Bergamo, lungo da grandi aperture, che ricordano le prese d’aria
studio statunitense SOM, Skidmore Owings l’autostrada A4 Milano-Venezia. di una scocca d’auto. Queste sono state realizzate
& Merrill, originariamente costruito per Hewlett- Concepito al suo interno come un campus per consentire sia il passaggio delle auto che
Packard, ospita già da alcuni anni le attività immerso nel verde, è caratterizzato, lungo l’accesso pedonale ai vari edifici nel Parco.
di ricerca di Brembo e Brembo Ceramic Brake l’autostrada, da una spettacolare quinta architet- Tra le diverse opere d’architettura di Kilometro

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Team Coordinamento progettuale, Team Foto: Matteo Piazza, Pietro Savorelli
Livia Tani, Cristina Ventura, progetto degli interni, Francesca Ciuffreda, Antonio Runco,
Andrea Ciofi degli Atti, Raffaella Falbo, direzione artistica. Luigi Pezone, Chiara Giussani, 1. Visione notturna del Kilometro Rosso dall’autostrada A4
Andrew Todd, Gwenola de Quelen, Aria Behbehani, Luca Cattaneo, 2. Schizzo dello Studio Land per il Parco
Sergio Noero, Cristiano Benzoni, Capi progetto Anna Cattaneo, Andrea Fiorucci,
Laurent Pereira, Anna Ugolini. Luca Bombassei Matteo Mazzola, Paola Badoino 3. Rendering dell’area del Parco Scientifico
Blast Architetti - Luca Bombassei, Simona Traversa Tecnologico Kilometro Rosso
Simona Traversa, Franz Siccardi

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Rosso Nouvel ha previsto il fluire del verde, privo secondo una logica che prevede variazioni ciascuna corrispondente a un diverso messaggio.
di recinzioni, ha ridotto al minimo la viabilità di dimensioni, slittamenti e aggetti. L’ingresso Gli sbalzi, quattro, due a sud e due a ovest,
automobilistica in superficie e ha affidato avviene attraverso un cilindro, rivestito in acciaio sono realizzati tramite una soluzione strutturale
a percorsi interrati la possibilità di raggiungere che si incunea nel Muro. Le pelli vetrate esterne che combina travi-parete in calcestruzzo con
in auto le nuove costruzioni. In questo contesto delle facciate ventilate sono in realtà un sofisti- solette metalliche in travi in acciaio e lamiera
di eccellenza architettonica sono promosse attività cato sistema di lamelle che possono essere grecata. Il più ardito a ovest, al piano più alto
multidisciplinari di ricerca e innovazione tecno- regolate a seconda delle necessità; le facciate e viene accentuato dal fatto che appoggia
logica, finalizzate a creare un network della assumono così uno spessore e una densità su un fronte che arretra con dei gradoni.
conoscenza e in grado di occupare oltre 3000 simili a quelli del ghiaccio, lasciando intuire Il Centro Ricerche di Brembo è accessibile
persone nei prossimi sei-otto anni. Il Centro la presenza interna di svariate funzioni vitali. direttamente dal parcheggio lungo l’autostrada
Ricerche e Sviluppo di Brembo ha una superficie Sono tre i materiali esterni: la lamiera del Muro che si trova a una quota superiore rispetto a
di 11.000 mq e si trova, all’estremità sud-occi- Rosso, che racconta la scala territoriale, il vetro quella del parco su cui si imposta il complesso.
dentale dell’area del Parco Scientifico tecnologico dei parallelepipedi, simbolo del lavoro ammini- L’ingresso all’edificio, al primo piano, quindi,
Kilometro Rosso. L’edificio si integra nel Muro strativo, e il metallo argenteo che riveste il piano avviene attraverso il cilindro che introduce agli
Rosso che qui si dilata per accoglierne i percorsi più alto e il cilindro d’ingresso che ci illustra spazi interni diventando il fulcro di smistamento
orizzontali principali e si compone di volumi il lavoro concettuale. Questi tre materiali corri- dei vari percorsi. Qui si connettono le “rue corridor”
parallelepipedi che si allungano verso il Parco. spondono a tre forme diverse (la linea, il volume di distribuzione orizzontale che ricavate nello
Questi sono collegati e composti tra di loro puro, la forma libera) e ci parlano di tre anime, spessore del Muro Rosso si dilatano verso
incontroluce 16

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Progetti Nuovo centro Ricerche
e Sviluppo di Brembo

il Parco con una sezione curva. La “rue corridor” e al secondo piano, i blocchi longitudinali, cerato e con la leggerezza e la trasparenza delle
principale dall’ingresso conduce, con un anda- adibiti ad uffici. L’ultimo piano, parallelo al muro partizioni in vetro serigrafato che suddividono
mento sinuoso, a ovest ad alcuni uffici e alla è raggiungibile dal cilindro d’ingresso. gli uffici e garantiscono la continuità visiva verso
sala conferenze ospitata interamente in un corpo Al piano terreno sono presenti gli open-space il parco circostante. Le nicchie espositive, scavate
aggettante; verso est scende collegando il nuovo dei laboratori di ricerca e gli spazi produttivi nello spessore dei muri laterali della “rue corridor”
edificio con il preesistente edificio dei SOM. di prototipazione. Le scelte dei materiali e delle principale contengono raffinati pezzi meccanici
Ai piani superiori questo spazio longitudinale cromie adottate dallo studio Blast Architetti prodotti da Brembo; all’interno di queste nicchie
ospita, oltre ai percorsi orizzontali, lo showroom per tutti gli interni sono improntate ad un’estetica la luce può virare di tonalità e di colore,
dei prodotti Brembo e una caffetteria. Mediante rigorosa: la matericità del cemento armato grazie all’adozione di particolari led.
due collegamenti a ponte che si staccano a vista delle pareti perimetrali dialoga con Esternamente l’edificio Brembo è composto
dal corpo del Muro si raggiungono, al primo il rigore delle superfici verticali finite con gesso da blocchi ortogonali, come fosse un Lego

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Sistemazione del verde Team 4-5. Visione diurna e notturna
e degli spazi aperti Mauro Panigo, Giuliano Garello, del Centro Ricerche e Sviluppo di Brembo
Progetto completo e assistenza tecnica Anna Comi, Alain Carnelli, Prisco Ferrara,
alla direzione dei lavori Andrea Giuradei, Mina Fiore
Studio LAND

Capi Progetto
Andreas Kipar
Giovanni Sala

assemblato con una certa casualità, all’interno Negli uffici, le partizioni interne di vetro combinano, negli spazi di transito, a rappresentare
i percorsi lineari fanno apparire l’architettura più serigrafato si confondono con le vetrate esterne, la mobilità. Il progetto illuminotecnico per
semplice e più chiara. La complessità distributiva i controsoffitti in metallo microforato richiamano questo grande centro si è basato sulla integra-
risulta ampiamente compensata dalla ricchezza il metallo argenteo che riveste il piano del terzo zione fra luce naturale e luce artificiale: durante
delle vedute dei percorsi che ne scaturiscono, livello e il cilindro d’ingresso. il giorno la luce naturale si diffonde e garantisce
e dal grado di autonomia e di identità di cui Per quanto riguarda le tonalità cromatiche, Blast comfort visivo, durante la notte l’illuminazione
gode ciascun reparto dell’azienda. Le passerelle lavora quasi sempre sulle nuances dei grigi. rende le grandi superfici vetrate delle quinte
che collegano il Muro Rosso ai parallelepipedi Le luci, sempre incassate, bagnano le superfici luminose. Negli uffici gli incassi Optica garanti-
vetrati rappresentano punti nevralgici di cerniera; verticali e orizzontali senza creare forti contrasti scono 500 lux medi sulle superfici orizzontali
da qui lo sguardo abbraccia a 360° il panorama di densità: si crea un’atmosfera avvolgente e non creano problemi di abbagliamento
completo del progetto e ne riassume il concept. e quasi priva di ombre. La luce e il colore si e riflessioni sui videoterminali.

5
incontroluce 16

13
Progetti Nuovo centro Ricerche
e Sviluppo di Brembo

Nelle sale riunioni sono stati utilizzati dei Il progetto di Land intende Kilometro Rosso della progressiva diminuzione, a partire dalle
Cestello a fluorescenza che forniscono sia luce come la metafora di una galleria del vento, intorno aree prossime al Muro Rosso verso il tessuto
d’ambiente che luce d’accento. Gli incassi Lineup, alla quale “l’elemento fluido, scontrandosi agricolo circostante. Il Parco è illuminato attraverso
con ottica wall washer, sono installati lungo con le geometrie rigide dell’architettura, genera apparecchi dal limitato impatto visivo, per cui
i corridoi e la luce emessa si combina con movimenti, onde, gorghi e vortici”. sono stati utilizzati incassi Ledplus per i percorsi
quella fornita dal basso dagli incassi Linealuce. I gorghi e i vortici sono, tradotti nella realtà, pedonali e apparecchi iWay per quelli stradali.
Il progetto del verde del Centro Ricerche morbidi rilievi di terra e specchi d’acqua.
e Sviluppo di Brembo è parte del disegno Il terreno è cosparso da increspature raffigurate
complessivo realizzato dallo Studio Land come piccole dune collocate a protezione della Scritto liberamente tratto dal testo di Sebastiano
(Landscape Architecture Nature Development) viabilità interna o a delimitare i diversi comparti. Brandolini contenuto in “Centro Ricerche
per l’intero Parco Scientifico. Le alberature sono disposte secondo la logica e Sviluppo di Brembo 2004-2007”.

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6. Particolare notturno di uno dei percorsi
7. Jean Nouvel e Luca Bombassei
8-9. Variazione del colore nei corridoi

Studio Blast Architetti


Bombassei, Siccardi, Traversa

Luca Bombassei (Bergamo, 1966), e Simona Traversa


(Milano, 1968) fondano lo studio Blast a Milano
nel 2001. Nel 2005 si unisce a loro Franz Siccardi
(Milano, 1964). Accomunati dal luogo di studio,
la Facoltà d’Architettura del Politecnico di Milano, 8
Luca Bombassei, Simona Traversa e Franz Siccardi,
dopo la laurea, svolgono diverse esperienze formative
e professionali in Italia e negli Stati Uniti che oggi
arricchiscono la versatilità dello studio Blast, attual-
mente composto da venti professionisti. Numerose
sono le opere ultimate recentemente tra le quali
troviamo il recupero di diversi edifici storici a Venezia,
il nuovo stand Brembo, la Casa del Habano di Milano.
Oltre a numerose abitazioni private, sono in fase
di ultimazione la sede milanese di Rezia Energia Italia,
il Master Plan di un insediamento residenziale in Costa
d’Avorio, il progetto per la riqualificazione funzionale
e ambientale di un’area industriale dismessa in
Toscana. Il Parco Scientifico Tecnologico Kilometro
Rosso nato su Master Plan di Jean Nouvel rappresenta
l’esperienza più completa dello studio. Il Centro
delle Professioni, primo intervento architettonico
nella provincia di Bergamo con rendimento energetico
certificato, sarà completato entro la fine del 2007.
L’edificio raggiunge un fabbisogno energetico
complessivo inferiore alla metà di quello necessario
ad un edificio tradizionale e una riduzione del 70%
delle emissioni nocive nell’aria. Tali risultati consentono
al Centro delle Professioni di rientrare nei parametri
di eccellenza definiti dai protocolli di certificazione
più prestigiosi, quali la classe A secondo il protocollo
italiano CASACLIMA e il livello Platinum secondo
la certificazione americana LEED (Leadership in Energy 9
and Environmental Design). Risultati questi che Blast
si è posto di superare con il progetto del Distretto
Interdisciplinare della Ricerca e della Tecnologia
(completamento previsto per fine 2008).
incontroluce 16

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Progetti Palazzo Madama e il Museo Civico
di Arte Antica della Città di Torino

Torino, Italia

Nel dicembre 2006, con la riapertura del Museo attività di ricerca inerente l’illuminazione e la cli-
Civico di Arte Antica di Palazzo Madama si sono matizzazione negli ambienti espositivi. Il bimille-
conclusi i lavori di restauro, recupero funzionale nario Palazzo Madama presenta un’eccezionale
e riallestimento iniziati nel 1997. stratificazione di testimonianze architettoniche
La considerevole durata delle attività di studio di diversi periodi storici: in origine porta romana
e intervento sul Palazzo sono da imputare alla di ingresso alla città, diviene, nel corso del
complessità del progetto. Durante questi anni, Trecento, un castello fortificato. In seguito l’austera
in parallelo alle attività di restauro del Palazzo è fortezza viene ridisegnata dall’architetto Filippo
stata condotta, in collaborazione tra il Politecnico Juvarra e trasformata in residenza, prima di
di Torino, dipartimento di Energetica, ed il gruppo Maria Cristina di Francia, poi di Maria Giovanna
incaricato del “Progetto Palazzo Madama”, una Battista di Savoia-Nemours; al palazzo viene

16
Direzione del progetto Progetto illuminotecnico Chiara Aghemo, Anna Pellegrino, Laura Foto: Paolo Carlini
Arch. Carlo Viano Gruppo di progetto della Città di Torino Galeazzo; “Definizione di sistemi di illumi-
e il Politecnico di Torino, Dipartimento nazione artificiale delle sale e dei percorsi 1. Camera di Madama Reale
Assistente alla direzione del progetto di Energetica nell’ambito dei contratti di espositivi del Museo Civico di Arte Antica in
2. Sala Quattro Stagioni
Arch. Diego Giachello ricerca e consulenza: “Attività di ricerca Palazzo Madama, responsabile prof.
progettuale e sperimentazione in laborato- Anna Pellegrino.
Progetto impianti tecnologici rio sui problemi di illuminazione
Ing. Alfonso Famà e climatizzazione in ambienti espositivi Consulenza al progetto illuminotecnico
temporanei e permanenti, responsabile per gli allestimenti museali
prof. Marco Filippi; gruppo di lavoro: Anna Pellegrino

inoltre aggiunto un grandioso avancorpo, comple-


tato nel 1721, che diviene uno degli esempi più
rilevanti del barocco europeo. Il monumentale
scalone d’onore che in esso si trova si caratterizza
per la presenza di grandi superfici finestrate che
creano una reciproca comunicazione tra l’esterno
e l’interno, caratteristica peculiare dell’architettura
juvarriana. Durante il giorno, le grandi aperture
consentono alla luce naturale e alla “vita esterna”
di penetrare all’interno, durante la notte invece
gli spazi interni illuminati e le attività che vi
si svolgono, sono visti all’esterno dai cittadini
presenti sulla piazza. Per ottenere la percezione
della profondità dell’avancorpo, si è creato un
contrasto di luminanza tra le superfici interne
al volume dello scalone, visibili dall’esterno,
e le superfici esterne della facciata.
Per l’illuminazione dello scalone monumentale
si è deciso di sostituire i tre lampadari esistenti
con nuove strutture luminose, in grado di rispon-
dere ai requisiti specificati mantenendo i punti
di alimentazione esistenti ed evitando nuovi
interventi sull’edificio. I nuovi “lampadari”,
realizzati da iGuzzini sulla base dell’apparecchio
Cestello, garantiscono la percezione dell’archi-
tettura e dell’apparato decorativo dell’ambiente,
sono strutture flessibili, dotate di sorgenti orientate
verso l’alto per l’illuminazione della volta, i lati
per l’illuminazione delle pareti e il basso per
l’illuminazione funzionale della scala.
Considerando le dimensioni dell’avancorpo
e le caratteristiche materiche e cromatiche
dell’apparato decorativo, sono state scelte
sorgenti a ioduri metallici da 70W con
temperatura colore di 3000 K.

2
incontroluce 16

17
Progetti Palazzo Madama e il Museo Civico 3. Sala Acaja
4. Scalone dell’avancorpo juvarriano
di Arte Antica della Città di Torino

Le caratteristiche formali di questo sistema sono


state un riferimento per le soluzioni individuate
in seguito per il resto del Palazzo, per mantenere
unitarietà progettuale e formale. In particolare
una struttura analoga, anche se di dimensioni
ridotte e dotata di sorgenti alogene QR 111
(tecnologia IRC) è stata adottata nella Sala Acaja
e nella Sala Stemmi del primo piano.
Nel progetto la necessità di molti e diversificati
terminali impiantistici e la volontà di non
aumentare le tracce esistenti hanno portato
all’individuazione di una soluzione tecnica inte-
grata multifunzionale (concentratore di impianti),
studiata dal gruppo di progettazione e realizzata
ad hoc. Nell’ambito dell’intero percorso espositivo
del Palazzo il concentratore di impianti riunisce
i terminali degli impianti di segnalazione e
diffusione sonora, ed è l’unico elemento tecnico
ed accoglie anche gli apparecchi d’illuminazione.
Questa scelta, funzionale al principio di limitare
gli interventi sull’edificio, ha rappresentato
una sfida particolarmente ardua per il progetto
illuminotecnico: la posizione dei concentratori
di impianti era predeterminata dai punti di ali-
mentazione esistenti; il numero di punti luce era
limitato in base alla dimensione del concentratore
e alla co-presenza con gli altri elementi
dell’impianto. In alcune sale è stato necessario
integrare sorgenti alogene (QR111 di potenza
e apertura di fascio diverse, tecnologia IRC),
con sorgenti a ioduri metallici per poter garantire,
pur nella limitatezza della disponibilità di spazi,
la quantità e la distribuzione di luce necessari.

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incontroluce 16

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4
Progetti Nhow Hotel Committente - Investor
DHD - Design Hotel Development -
Emanuele Garosci

Progetto Architettonico
Daniele Beretta

Interior design
Milano, Italia Matteo Thun & Partners

L’Hotel Nhow nasce a Milano dalla ristrutturazione


di una ex fabbrica della General Electrics,
uno dei più grandi edifici industriali presenti
in zona Tortona, fin dagli anni Trenta area indu-
striale e oggi quartiere della moda e del design.
L’intervento architettonico di Daniele Beretta
è stato guidato dalla volontà di conservare
la memoria storica del luogo, perchè la zona,
pur se in piena fase di espansione, mantiene
il suo carattere originario con strutture industriali
dismesse diventate showroom, laboratori, studi
creativi. Anche l’edificio della General Eletric
ha mantenuto i tratti originari nei volumi grazie
alla copertura a shed tipica delle architetture
industriali e all’intonaco grigio delle pareti
esterne che sono state alleggerite e vivacizzate
da grandi finestre con vetri colorati. L’interno,
progettato da Matteo Thun, vede una compre-
senza di materiali industriali come il cemento
per i pavimenti e il ferro delle colonne accanto
a materiali più tradizionali come le pietre naturali
e il legno, che su alcune superfici non è trattato
per trasmettere, oltre all’effetto visivo, anche
una diversa sensazione tattile. Nhow, inoltre,
non è solo albergo ma anche spazio espositivo
dove strutture e arredi possono cambiare
e combinarsi per la realizzazione di eventi come
esposizioni, sfilate, mostre allestite in collabo-
razione con la Triennale di Milano e con una
rete di gallerie d’arte. L’illuminazione degli
interni risponde a questa esigenza: accanto
ad apparecchi appartenenti al settore decorativo
sono stati installati proiettori Trimmer che sono
stati incassati in gole, poco profonde, sul soffitto.
Questa soluzione permette delle modifiche
in base alle esigenze illuminotecniche dei
diversi eventi che possono crearsi. All’esterno
l’apparecchio Glimcube con led blu sottolinea
invece le cornici delle finestre.

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Foto: Giuseppe Saluzzi

1. Zona espositiva
2.3. Esterno dell’edificio.
Glimcube colora le cornici delle finestre

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incontroluce 16

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Progetti Vuoto Azzurro. Memoriale Progetto architettonico
Studio Fam

per le vittime dell’11 marzo Collaboratori


SON3-Produzioni Digitali,
Alvaro León-Keloide,
Rubén Coca (video)
Oliver Acosta
Madrid, Spagna (assistenza tecnica)

Nell’aprile 2007, tre anni dopo il terribile atten- rumore esterno, per cui il silenzio e la luce sono
tato dell’11 marzo alla metropolitana di Madrid, protagonisti. Il monumento pesa complessiva-
è stato inaugurato dai Reali di Spagna il monu- mente 160 tonnellate ed è totalmente trasparente
mento alla memoria delle vittime: un imponente e incolore, dato che i blocchi di cristallo massiccio
cilindro situato davanti alla stazione di Atocha. sono uniti tra loro con un materiale adesivo
Il monumento è una scultura formata da una speciale. I messaggi saranno visibili attraverso
cupola cilindrica in cristallo di 11 metri di altezza, lo strato di cristallo durante il giorno e assume-
costruita con blocchi speciali di 30x20x7 ranno un’altra forma durante la notte.
centimetri, le misure più grandi che consente Questa cupola interna totalmente smaterializzata
questo materiale, secondo Esaú Acosta, architetto è formata solo da lettere che danno forma e
dello studio “Fascinante Aroma a Manzana” dimensione alla lamina che ha la caratteristica
(FAM) vincitore del concorso per la progettazione di non essere visibile con un 97% di trasparenza.
del monumento in memoria delle vittime. L’accesso alla sala si trova all’interno della
Mauro Gil-Fournier, un altro componente dello stazione di Atocha, nell’androne principale.
studio FAM insieme a Raquel Buj, Pedro Colón Una volta all’interno della sala, lo spazio scom-
de Carvajal e Miguel Jaenicke, spiega che l’opera pare per consentire alla luce di essere protago-
ha senso solo se correlata alla grande sala interna nista. Uno spazio di colore azzurro dove l’unica
denominata “Vuoto azzurro” nella quale si possono distrazione è l’“occhio” che permette di osservare
leggere i messaggi scritti dopo gli attentanti: solo la cupola dall’interno; tutto il resto è pensato
da questa sala, di quasi 500 metri quadrati e realizzato solo in funzione di ciò.
e costruita sotto il livello del suolo si può com- La luce, con le sfumature ed i riflessi creati dal
prenderne il significato, nonostante la parte cristallo e dall’ETFE, inonda la sala creando
superiore, composta da una cupola di cristallo, un effetto spaziale discreto e delicato.
sia quella più visibile. La sala sotterranea è Di notte le parole scritte sull’ETFE sono eviden-
costruita con una membrana di un materiale ziate grazie a 12 ColourWoody che sono posti
1 denominato ETFE. Questa sala è isolata dal tra un materiale e l’altro.

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Partners Assistance Foto: José Hevia
iGuzzini illuminazione España, S.A.
1. I Reali ed il Primo Mnistro Zapatero
alla inaugurazione del memoriale
2. Simulazione
3. Visione notturna di “Vuoto Azzurro”

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incontroluce 16

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Progetti Avinguda de Meritxell Cliente
Comune di Andorra la Vella
Manel Blasi, assessore
Jordi Pujol, consigliere
Joan Rodríguez, architetto
Víctor Soto,
responsabile dell’illuminazione

Andorra la Vella, Andorra

Il principato di Andorra è un piccolo stato situato La Avinguda de Meritxell è l’arteria principale


nel cuore dei Pirenei, tra Francia e Spagna. della città con una grande vitalità commerciale.
Il turismo è la principale entrata dell’economia Lungo questo viale vi sono un’infinità di negozi
del paese. Il notevole patrimonio culturale e la vivacità che lo caratterizza si protrae fino
racchiuso tra le valli del principato, gli sport di a notte fonda. L’Amministrazione locale, con
montagna e l’attività commerciale permettono l’intento di rivitalizzare l’asse commerciale che
di mantenere un elevato numero di turisti forma la Avinguda de Meritxell, ha avviato un pro-
durante tutto l’anno. Andorra la Vella è la capitale getto di rinnovamento e ristrutturazione che inclu-
del principato e qui vive la maggior parte della de nuova pavimentazione, arredo urbano, illumi-
popolazione. Si trova nel punto di confluenza nazione allo scopo di rendere l’area pedonale.
dei fiumi Valira del Nord e Valira d’Orient che Il progetto dello studio ACXT voleva una illumi-
formano il Valira. Ad Andorra la Vella si trova la nazione urbana originale, caratteristica
maggior parte degli organismi e istituzioni più ed efficiente per un viale commerciale con un
importanti del Principato. Si tratta di una città elevato transito di pedoni. ACXT ha progettato
che combina gli elementi storici, con i suoi un palo di 8 metri di altezza con una sezione
importanti monumenti, al cosmopolitismo di rettangolare di 400x200 mm. Nella parte supe-
una capitale con grande afflusso di visitatori. riore della colonna c’è un pannello, che forma
un angolo retto con il supporto verticale, con
una lunghezza di 1700 mm e una larghezza che
va da 400 a 900 mm. Questo pannello include
un elemento riflettente con finitura bianca.
Il palo, in acciaio galvanizzato, include gli
elementi luminosi: 2 proiettori Maxiwoody
con ottica stradale per lampada da 150 W ad
alogenuri metallici posti a 6 metri di altezza.
Questi proiettori sono orientati verso la strada
e il marciapiede e sono stati sistemati su entrambi
i lati della colonna. A 6,6 metri di altezza si trova
un proiettore Colourwoody orientato verso
la superficie riflettente del pannello superiore.
Questo proiettore, con luce dinamico-cromatica,
presenta un’ottica spot e permette l’uso di una
lampada ad alogenuri metallici da 250 W.
In questo modo l’apparecchio su palo combina
la funzionalità, con i proiettori Maxiwoody con
ottica stradale che permettono di ottenere livelli
di illuminazione eccellenti, con l’originalità,
grazie alla luce indiretta dinamico-cromatica
prodotta dai Colourwoody sul pannello riflettente.
Gli apparecchi luminosi sono stati installati
con una disposizione bilaterale sfalsata ad una
distanza di circa 18 metri. Si ottiene così un livello
di illuminazione medio di circa 70 lux con
un’uniformità media di circa 0,5.

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Progetto architettonico ed ingegneristico Foto: José Hevia
ACXT-Idom Ingeniería y Sistemas S.A.
1.2.3. Avinguda de Meritxell
Impianti
GEA, General Eléctrica Andorrana S.A.

Partners Assistance
iGuzzini illuminazione España, S.A.

L’impianto elettrico è stato realizzato prevedendo


di avere 3 accensioni per colonna, oltre al cavo
di segnale per il controllo dei Colourwoody.
Mediante il controllo di questi proiettori il Comune
può scegliere, a seconda che si tratti di giorni
festivi, feriali oppure di festività nazionali, il colore
riflesso nel pannello superiore degli apparecchi
luminosi: monocromatico oppure una determinata
sequenza di colore. Trattandosi di un elemento
di arredo urbano, il palo prevede la possibilità
di inserire un portastendardo per le occasioni
in cui il Comune voglia appendere insegne
e bandiere ed è predisposto per le luminarie
natalizie. L’apparecchio luminoso, prodotto
appositamente da iGuzzini è stato battezzato
con il nome di Meritxell.
incontroluce 16

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Progetti Trésors engloutis d’Egypte Organizzatore della mostra
Franck Goddio
e Hilti Arts & Culture GmbH

Progetto illuminotecnico
Thierry d’Oliveira

Grand Palais, Parigi, Francia

Tra il settembre 2006 e il marzo 2007, presso secolo della nostra era, a seguito dell’innalza- volta del Grand Palais, alta 40 metri, ad ecce-
il Grand Palais di Parigi, si è svolta la mostra mento delle acque del mar Mediterraneo. zione di alcuni elementi sospesi per l’illumina-
Trésors engloutis d’Egypte. Sono stati presentati Tra i principali pezzi esposti in occasione dell’e- zione di sicurezza. Philippe Délis, scenografo
per la prima volta al pubblico francese quasi sposizione, tre statue colossali, tra cui la più dell’esposizione degli stessi pezzi a Berlino,
600 oggetti, che costituiscono solo una piccola grande statua di Hapy, conosciuto in Egitto ha ovviato a questo problema creando spazi
parte dei reperti riportati alla luce in occasione come divinità delle inondazioni del Nilo, simbolo semi-chiusi mediante paraventi alti sette metri
delle missioni archeologiche sottomarine con- di opulenza e di fertilità, e le imponenti sculture sui quali sono stati installati gli apparecchi in
dotte da Franck Goddio e dalla sua equipe nella di granito rosa, di oltre cinque metri, di un re modo che i fasci luminosi emessi si incrocino
baia di Aboukir e nel porto di Alessandria, in e di una regina tolemaici. Realizzare l’illumina- per ottenere luce d’accento sui pezzi più signifi-
particolare in corrispondenza dei siti dell’antico zione di questa mostra, progettata da Thierry cativi. L’esposizione è illuminata con proiettori
porto di Alessandria e delle città di Eraclion d’Oliveira, con l’assistenza di Jacques Gabbiano e Le Perroquet Professional con sor-
e di Canope, nella baia di Aboukir. Biderman, è stato particolarmente complesso, genti alogene, installati a binario. Le stesse
Questi siti furono sommersi nel corso dell’VIII vista la completa assenza di apparecchi sulla apparecchiature, sempre su binario, sono state

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Scenografia Foto: Didier Boy de la Tour
Philippe Délis
1. Illuminazione tematica del Grand Palais
Partners Assistance
2. Uno degli spazi della mostra
iGuzzini illuminazione France S.A.

2
incontroluce 16

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Progetti Trésors engloutis d’Egypte

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3.4. Diversi ambienti della mostra

utilizzate nella libreria e nel ristorante. Sono stati Per le colonne e le cornici della facciata sono
realizzati e messi in opera 400 impianti led stati utilizzati proiettori Platea con ottica super-
da 1 watt, che hanno permesso di illuminare spot. Il retro delle colonne è illuminato con
le vetrine, ideati da Thierry d’Oliveira e realizzati proiettori Platea Spot con filtro blu. Contribuiscono
da Panavision. Philippe Berthé, visto l’argomento all’effetto acquatico i proiettori Woody, con
della mostra, si è ispirato all’acqua per l’illumi- alimentazione a scarica: il fascio luminoso
nazione della facciata usando luce colorata è riflesso dal sistema di specchi dorati.
blu-verde increspata da onde ottenute con una L’entrata della mostra è messa in luce mediante
tecnica tradizionale usando cioè specchi dorati proiettori molto potenti Maxiwoody, con filtro
mossi al minimo soffio d’aria. blu e proiettori Platea Superspot a fasci stretti.
incontroluce 16

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Progetti Una nuova illuminazione Cliente
Comitato Romsey PCC Fabric

per l’Abbazia di Romsey Main contractor


A.C. Lighting

Hampshire, Gran Bretagna

un’indagine giornalistica a livello nazionale,


ogni anno l’Abbazia ospita numerosi concerti
di alto livello e diverse attività della comunità.
Tra gli ospiti abitudinari si annoverano the
Romsey Singers, Romsey Choral Society, the
Bournemouth Symphony Orchestra e the City
of Southampton Orchestra. Nel corso del 2007
è stato realizzato un nuovo sistema di illumina-
zione in cui sono stati utilizzati oltre 300 singoli
apparecchi. L’Abbazia si è rivolta alla ditta A.C.
Lighting per far fronte alla scarsa illuminazione
generale e agli elevati costi di funzionamento del
vecchio sistema esistente nella Chiesa. In qualità
di principale appaltatore dell’illuminazione del
progetto, A.C. Lighting ha assunto David Atkinson
Lighting Design (DALD) per progettare e realiz-
zare un nuovo sistema di illuminazione, e suc-
cessivamente ha fornito, installato, commissionato
e programmato il sistema di gestione. Per aumen-
tare i livelli di illuminazione generale lungo la
navata, la crociera, i transetti nord e sud, il presbi-
terio e il tabernacolo, l’apparecchio speciale ETC
Source 4 Pars è stato innalzato e posto alla base
1 delle finestre. Gli apparecchi sono stati dotati di
griglia antiabbagliamento per ridurre al minimo
La splendida chiesa normanna di Romsey questo fenomeno che in passato invece era molto
è situata in un luogo di culto che è stato occupato forte. Pensando principalmente alla facilità di
fin dalle più lontane epoche sassoni, molto manutenzione e al risparmio energetico, il team
prima della fondazione di un convento nel 907. del progetto ha ridotto al minimo l’uso di lampade
In seguito ad invasioni vichinghe e danesi a incandescenza. Si è concordato quindi di
la chiesa fu abbandonata. In seguito la chiesa posizionare nella galleria lampade agli alogenuri
venne invece ripristinata ed ingrandita. La chiesa metallici da 150 W a risparmio energetico,
normanna fu iniziata non più tardi del 1120. per l’illuminazione generale quando non ci sono
È cruciforme, lunga 77,7 metri e fatta principal- funzioni o eventi. Un obbiettivo del progetto
mente di pietra di Binstead, proveniente dall’isola era inoltre far risaltare gli straordinari particolari
di Wight. Fu completata all’inizio del XIII secolo, architettonici dell’Abbazia e per far questo
con gli ultimi archi nello stile ‘Early English’. sono stati utilizzati proiettori Woody
Di recente indicata come uno dei 100 luoghi con distribuzione luminosa a lama di luce
di culto più amati della Gran Bretagna secondo che illuminano gli archivolti e le finestre.

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Progettazione illuminotecnica Foto: A.C. Lighting Special Projects
DALD - David Atkinson Lighting Design
1.3. Immagini della Navata centrale
Partners Assistance
2. Particolare dell’illuminazione delle trifore
iGuzzini illuminazione UK LTD

Per tutelare e proteggere dalle radiazioni ultravio-


lette le pareti affrescate ed i pannelli di legno
incisi sono stati utilizzati filtri UV e bassissimi
livelli di illuminazione. A piano terra sui capitelli
delle varie colonne sono stati collocati apparecchi
a basso voltaggio, per illuminare in alto la struttura
a volta e in basso le navate laterali e le cappelle.
Sono state usate lampade a risparmio energetico
in tutta l’Abbazia con l’ulteriore vantaggio di
poter utilizzare un sistema di dimmerizzazione.
Il sistema di dimmerizzazione è controllato da
quattro pannelli LCD tattili che danno accesso
a numerosi schemi personalizzati e preimpostati
per i diversi eventi e funzioni dell’Abbazia.

2
incontroluce 16

31
Progetti GN Store nord Cliente
GN Store Nord

Progetto architettonico
NOBEL arkitekter

Ingegneria
EKJ Rådgivende ingeniører as
Copenhagen, Danimarca

GN Store Nord è una società famosa in tutto


il mondo per la produzione di cuffie auricolari
wireless, la cui espansione ha richiesto nuove
soluzioni per la sistemazione degli impianti.
Per garantire l’espansione della produzione
si è reso necessario abbreviare il percorso di
comunicazione tra i settori sviluppo e produzione.
Per raggiungere l’obiettivo dell’ottimizzazione
del flusso di lavoro, GN Store Nord ha acquistato
un vecchio edificio civile del 1995 già rimaneg-
giato al quale era stato aggiunto un piccolo
fabbricato di uffici. L’edificio è stato completa-
mente riconvertito e rinnovato, dotato di un
nuovo ingresso principale e di 500 postazioni
di lavoro strutturate come uffici in uno spazio
aperto flessibile. In questo modo si è arrivati
ad una estensione di 34.500 mq. La consulenza
architettonica del progetto è stata affidata
completamente allo studio NOBEL arkitekter,
il quale ha sistemato i nuovi laboratori di sviluppo
nella vecchia zona degli impianti dell’edificio.
Uno dei compiti più importanti è stata la
creazione di un collegamento tra i vari reparti
in modo da ottenere una maggiore coesione 1

32
Landscape Foto: Hviidphotography - Anders Hviid
Henrik Jørgensen landskabsarkitekter plr.
1.2. Corridoi e sala per il relax
Acustica
3. Atrio
Jordan Akustik

Partners Assistance
iGuzzini illuminazione Danmark

e un flusso di lavoro più agile. Tutto ciò si è ottenuto Le passerelle che attraversano l’atrio collegano
modificando l’area esterna, originariamente i vari reparti e simbolizzano, allo stesso tempo,
adibita a giardino. Questa area è stata coperta la dinamicità della società. In GN l’atrio svolge
con una nuova struttura d’acciaio e vetro in modo anche un ruolo di spazio rappresentativo
da creare un vasto atrio di accesso. Dal punto e d’incontro, oltre ad essere il punto focale del
di vista architettonico, l’atrio unisce gli elementi complesso con il suo auditorio, le sale per confe-
che compongono il nucleo del complesso in modo renze e riunioni e i sistemi di collegamento quali
logico e convincente. ascensori e scale.
incontroluce 16

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Progetti Illuminazione per il divertimento. Cliente Sihlcity
Karl Steiner AG

Sihlcity e Rüsterei Progetto Architettonico Sihlcity


Theo Hotz AG

Progetto illuminotecnico Sihlcity


Reflexion AG
Zurigo, Svizzera

Sihlcity, il nuovo paradiso del tempo libero e dello


shopping a sud della città di Zurigo, è stata
progettata dallo studio di architettura Theo Hotz
come affascinante combinazione di vetro, cemento
e mattoni. Quattro edifici dell’originario complesso
della antica cartiera da cui è stato ricavato questo
centro sono rimasti intatti a ricordare un capitolo
di storia della città di Zurigo. Gli edifici della
fabbrica sono stati accuratamente restaurati
e integrati alla nuova costruzione. Emblema
distintivo di Sihlcity è il camino della cartiera
alto sessanta metri, il suo cuore il centro com-
merciale a più piani. Per quanto riguarda l’offerta
gastronomica spicca la Rüsterei - ristorante, bar,
event location e negozio di specialità in uno pro-
gettata dal noto artista di Zermatt Heinz Julen
e gestita dalla Five AG di Zurigo. La particolare
atmosfera architettonica di Sihlcity è accentuata
dalla illuminazione. La Reflexion di Zurigo,
incaricata della progettazione delle luci, si è posta
l’obiettivo di rimarcare l’idea di “città nella città”,
operando a tal proposito una distinzione fra
interni ed esterni. All’esterno la luce è concentrata
e vive attraverso spot, cioè i luoghi aperti al pub-
blico, le facciate e gli edifici vengono valorizzati
con fasci di luce concentrati che accentuano
determinati elementi evidenziando la tridimen-
sionalità della struttura. All’interno invece è stata
scelta una illuminazione diffusa dell’ambiente,
senza luce d’accento. Il progetto ha richiesto
diversi adattamenti dei prodotti standard: fissaggi
e cavi hanno dovuto essere adeguati agli impianti
elettrici esistenti, cercando di abbinare i colori
delle parti visibili a quelli dell’edificio.
Una peculiarità del progetto Sihlcity è rappre-
sentata dall’illuminazione della Rüsterei.
L’artista Heinz Julen e il responsabile esecutivo
Ralf Gubler dello studio di architettura Eidos AG
si sono rivolti per la progettazione delle luci alla

34
Cliente Rüsterei Progetto illuminotecnico Rüsterei Foto: ARTCOM Architekturfotografie - Günter Laznia
Sihlcity Gastro AG Lichtkompetenz GmbH
Five AG 1. Esterno di Sihlcity
Partners Assistance
2.3.4. Cambio colore all’interno del ristorante
Progetto architettonico Rüsterei iGuzzini Schweiz
Eidos AG
Ralf Gubler, Heinz Julen

2 3 4

Lichtkompetenz GmbH di Zurigo. Lo studio di Ad esempio, si è scelta una modalità statica da


progettazione ha compreso il concept artistico usare durante i pasti per non modificare il colore
alla base dell’uso delle luci voluto da Heinz delle pietanze e per non creare disagio agli ospiti
Julen e lo ha realizzato con apparecchi e tecno- cambiando continuamente, mentre in occasione
logie iGuzzini. L’illuminazione si fonda sull’uso di eventi è permessa una maggior libertà.
di luci laterali proiettate sugli elementi in tessuto Indipendentemente dalle regie luminose prepro-
che si trovano sui lati e al centro del locale. grammate, la centralina RGB consente di variare
A completare l’effetto spettacolare provvedono i colori e di utilizzarli in modo mirato,
tavoli e banconi con tubi fluorescenti incassati ad esempio, con tonalità più fredde nei caldi
il cui colore può essere modificato tramite una giorni d’estate e più calde in quelli invernali.
centralina RGB gestita con il sistema Colour A richiedere una maggiore flessibilità al sistema
Equalizer e pre-programmata secondo gli effetti di illuminazione concorre anche la possibilità
voluti da Heinz Julien. Per garantire la luce che cambi la distribuzione degli spazi: in
più adeguata alle diverse ore del giorno e ai vari occasione di alcuni eventi, è possibile chiudere
tipi di eventi nel bar e nel ristorante, sono stati le gambe dei tavoli e sollevare le superfici
definiti numerosi programmi statici e dinamici. luminose verso il soffitto come pannelli. incontroluce 16

35
Progetti La luce ideale per i negozi Bally Cliente
Bally Schuhfabriken AG

Progetto architettonico
Studio d’architettura Mach

Partners Assistance
iGuzzini Schweiz
Basilea, Svizzera

Il nuovo Store Concept di Bally, uno storico


marchio di calzature e abbigliamento, è espres-
sione di armonia a partire dalla struttura della
facciata dell’edificio fino alla presentazione dei
prodotti, una soluzione adottata come standard
in tutto il mondo. Il vetro sfumato marrone scuro
con il classico logo bianco e le vetrine esterne
mettono in risalto la lussuosa qualità dei prodotti.
All’interno, gli ambienti trasmettono calma e
tranquillità grazie ai colori e ai materiali naturali
utilizzati. La iGuzzini, attraverso la propria filiale
svizzera, ha lavorato in stretta collaborazione
con lo studio di architettura Mach di Zurigo,
incaricato della progettazione e dell’esecuzione
degli interventi costruttivi. Per quanto riguarda
l’illuminazione l’architetto ha previsto un com-
plesso sistema di canaline in cui sono integrate
luci con due diverse sorgenti luminose. La scelta
degli apparecchi è stata ulteriormente limitata
dall’enorme altezza del locale in uno delle zone
principali del negozio, dove è stato impiegato
un proiettore Metro in esecuzione speciale,
ovvero in gruppi da tre. Per il locale più basso
si è optato per il proiettore Frame, nel corridoio
per la lampada da parete Astra. Tutte le luci sono
integrate con un sistema di gestione che consente
di creare diverse atmosfere. Negli orari di apertura
del negozio la massima intensità luminosa
garantisce una presentazione ottimale dei prodotti.
Di notte solo le vetrine rimangono illuminate
con una luce discreta.
L’illuminazione dell’ambiente accentua la
profondità della parte frontale del negozio,
trasformando l’arredamento di questo store
esclusivo in una vera e propria vetrina.

36
Foto: ARTCOM Architekturfotografie - Günter Laznia

1.2.3. Interni del negozio

Per gli eventi che vengono organizzati regolar-


mente viene utilizzata prevalentemente luce
d’accento. La collaborazione fra Bally e iGuzzini
è iniziata nell’agosto 2006, per la progettazione
del primo negozio di Basilea e dopo l’apertura
avvenuta a fine gennaio 2007 la collaborazione
si è estesa a tutte le altre filiali Bally nel mondo: al
momento sono sette i progetti in fase di attuazione.

2
incontroluce 16

37
Progetti Augustinus Muziekcentrum Progetto architettonico
Vanhecke & Suls

Partners Assistance
iGuzzini Benelux

Anversa, Belgio

Nel gennaio 2006 è stato inaugurato ad Anversa


un nuovo centro musicale dedicato alla musica
antica. L’Augustinus Muziekcentrum, con l’acro-
nimo AMUZ, ospita una singolare sala concerti
realizzata in un ambiente storico, ma dotato
di tutti gli ausili tecnologici necessari a un audi-
torium moderno. La chiesa di Saint Augustinus,
una chiesa barocca sconsacrata nel cuore
di Anversa, è stata restaurata con il solo obiettivo
di renderla una sala hi-tech per spettacoli
e registrazioni di musica antica. La riconversione
di questa chiesa è unica nel suo genere in
Europa ed è stata resa possibile grazie all’espe-
rienza degli architetti Vanhecke & Suls, i quali si
sono occupati in passato, di questo tipo di restauri.
Il progetto è stato eseguito con la massima cura
del monumento storico e proprio in seguito
a questi interventi, il trittico dell’altare, opera
dei maestri belgi Rubens, Jordaens e Van Dyck,
ha ripreso il posto che aveva originariamente
all’interno della chiesa, aggiungendo così un
ulteriore motivo di interesse per questo spazio.

38
Foto: Paul Van Den Brande

1. Cappella Invernale, ora foyer


2. Palcoscenico
3. Elementi di diffusione sonora nella navata destra

2 3

Il centro musicale può essere suddiviso visiva- per sé alquanto imponente. Nelle navate laterali
mente e pragmaticamente in due parti. sono state utilizzati apparecchi Le Perroquet
Da un lato, la nuova costruzione comprendente per illuminare il passaggio del pubblico, mentre
gli uffici, i palchi e l’atrio e, dall’altro, la parte gli apparecchi Cestello, con lampade alogene,
restaurata, che funge da sala concerti e foyer, illuminano i dipinti. Il foyer si trova nella cappella
in cui è intervenuta la iGuzzini. Nella sala concerti invernale del XVII secolo, con affreschi dell’epoca.
barocca si è optato per una illuminazione discreta Qui si è optato per una sospensione Cestello,
dello spazio, anche perché in essa ci si avvale in posizione centrale, con 21 sorgenti luminose
dell’impianto di illuminazione teatrale che è di AR111 ed ottiche di diversa apertura.
incontroluce 16

39
Progetti Aeroporto di Melbourne, Cliente
Australia Pacific Airports
(Melbourne) Pty Ltd
arrivi internazionali Progetto architettonico
DesignInc.

Melbourne, Australia

Nel 2006, con l’adozione del nuovo velivolo Il progetto di ristrutturazione è stato assegnato
Airbus A380 e del conseguente aumento alla DesignInc che ha utilizzato in questo nuovo
del numero di passeggeri, è stato necessario spazio i Greenwich con lampada ad alogenuri
per l’aeroporto di Melbourne un ampliamento metallici da 250W che proiettano il loro fascio
del sistema di distribuzione dei bagagli. di luce verso l’alto su delle strutture circolari
Il terminal degli arrivi è stato sottoposto ad un di grande diametro e producono così
potenziamento che ha riguardato inoltre l’area l’illuminazione indiretta dell’ambiente.
dell’accoglienza e del ricevimento dei viaggiatori.

40
Building Services Engineer Foto: Infinite Photography - Justin Matthews
Meinhardt (Vic) Pty Ltd
1.2. Interni
Partners Assistance
ECC Lighting LTD

incontroluce 16

41
Progetti Il piano della luce per l’Avana Vieja Committente
Oficina del Historiador y Consejo
de Estado

Coordinatore Progetto
José Linares y Ing Jorge Candelaria

L’Avana, Cuba

La Oficina del Historiador ha deciso nel corso


del 2006 di affrontare il problema del risparmio
energetico cominciando a riorganizzare e ristrut-
turare l’illuminazione pubblica de l’Avana Vieja,
secondo un progetto che si concluderà attraverso
un paio di anni di intervento. Il piano della luce
de l’Avana Vieja è stato steso, quindi, con
l’obbiettivo principale di ottenere un notevole
risparmio energetico: si basa quindi sull’utilizzo
di apparecchi con lampade fluorescenti, a scarica
e LED per sostituire le alogene. La iGuzzini sarà
il partner principale di questo intervento e fornirà
consulenza illuminotecnica ed apparecchi secondo
l’accordo stilato nell’aprile 2007 in accordo con
L’Oficina del Historiador e del Consejo de Estado.
In realtà la collaborazione fra la iGuzzini e le
istituzioni di Cuba risalgono al 1998, per l’illu-
minazione della Cattedrale in occasione della
visita di Giovanni Paolo II e per l’illuminazione
dei Musei che costituiscono il Museo De Bellas
Artes, de l’Avana. Nel 2007 una nuova occasione
di collaborazione si è creata per l’illuminazione
di alcuni edifici storici del centro storico,
in particolare l’esterno del “Palacio de los
Capitanes Generales” che raccoglie reperti
storici provenienti dalle collezioni delle diverse
famiglie reggenti spagnole di Cuba. In questo
caso si sono utilizzati Miniwoody a scarica
con braccetto per le pareti basse e a basetta
verso l’alto per l’illuminazione del perimetro.
I cavi di alimentazione sono stati celati nei balconi
dell’edificio limitando così la loro intrusività.
Altro edificio interessato è l’edificio Santo
Domingo, un ex convento, adibito a sede mini-
steriale e infine a università: oggi è sede della
Facoltà di Architettura e Restauro.

42
Foto: Enrique Padron

1. Edificio Santo Domingo


Sopra al portale si può notare “la scatola” voluta dall’architetto
2. Piazza della cattedrale
3. Firma dell’accordo stilato nell’Aprile 2007
da sinistra: l’Ambasciatore italiano Domenico Vecchioni,
Paolo Guzzini, l’Historiador de La Havana Vieja Eusebio Leal

I primi due piani dell’edificio mantengono un


raccordo storico con la facciata dell’ex convento
per i materiali utilizzati, i mattoni e per la
presenza di una torre e del portale di ingresso.
Per esaltare gli elementi architettonici tipici
di questo edificio storico, per questi due piani
sono stati scelti dei Linealuce con sorgenti
luminose allo xenon e dei Radius per gli archi.
Dal terzo al quinto, invece c’è stata un’integrazione
contemporanea: una struttura in vetro ingloba
la torre campanaria. L’architetto José Linares
3 voleva ottenere una sorta di “scatola luminosa”:
l’effetto è stato ottenuto utilizzando un Lineup
wall washer per finestra.
incontroluce 16

43
Progetti Ideapark Cliente
ldeapark Development Ltd

Progetto architettonico
Schauman Architects Oy
Arkkitehtuuri Oy
TAKT

Tampere, Finlandia

Ideapark si trova in Finlandia vicino all’autostrada di facciate, area pedonale, piazza del mercato
Helsinki-Tampere, a circa un’ora e mezzo e Old Town sono stati elaborati da Timo Alhanen
di macchina da Helsinki e a 12 km da Tampere, della InLight Oy e Jaakko Kiukkanen della TAKT.
la terza città del paese per dimensione. La tipolo- L’illuminazione stradale di Ideapark è stata creata
gia costruttiva e la distribuzione degli spazi basandosi sul principio “non troppa luce”
sono state sviluppate nell’autunno del 2004 principio che riduce i consumi energetici legati
come risultato di unione fra progetto architettonico, all’illuminazione, ma anche in maniera indiretta
strategia commerciale e business plan. i consumi energetici legati al condizionamento.
L’idea progettuale era quella di ricostruire l’atmo- Le soluzioni per l’illuminazione degli ingressi
sfera di una cittadina attraverso due strutture e delle piazzette sono concepite per facilitare
principali: Business City, un ambiente coperto l’orientamento del visitatore. Dall’alto, la luce
e accogliente e City Wall che circonda la zona proviene da apparecchi installati sulle travature
pedonale del centro città con i suoi edifici e vicoli. principali e orientati verso gli alberi dell’area
L’atmosfera da centro cittadino è accentuata pedonale in modo che, filtrata attraverso i rami,
dalla piazzetta del mercato nel parco adiacente essa crei un’atmosfera accogliente. Ideapark
l’area Old Town. Il profilo spezzato degli edifici occupa oltre 10 ettari di superficie, ci sono 180
è una semplice e ideale soluzione per creare negozi di dimensioni variabili da 11 a 6600 mq;
strette e oblunghe zone verdi. Le circostanti il centro occupa 1200 addetti. Il numero di
aree di parcheggio disposte a ventaglio intorno visitatori per anno va da 6 a 8 milioni.
alla struttura della tettoia che circonda le mura Secondo il concept di Ideapark, l’area vendita
rendono breve e sicuro l’accesso dei pedoni si articola intorno ad un nucleo centrale dedicato
ai quattro ingressi. I progetti d’illuminazione ai mobili e all’arredamento.

44
Impresa costruttrice Impianti d’illuminazione Foto: Voitto Niemelä, Topi Jalonen
Teräselementti Oy TAKT - Jaakko Kiukkanen
InLight Oy - Timo Alhanen 1. Ingresso al centro commerciale
Impianti elettrici
2.3. Zone interne di Ideapark
Sähköinsinööritoimisto Partners Assistance
Matti Leppä Oy Pejan Oy

L’impostazione dei negozi è concepita come un simile fornendo l’opportunità di partecipare


mercato in continuo rinnovamento durante tutto anche ad imprese di piccole dimensioni.
l’anno. Lo stesso spazio vendite è dedicato alla Questa area di piccole dimensioni è il baricentro
moda e ai prodotti di bellezza. Qui si possono dello spazio che la circonda e rende più agevole
trovare concept store e boutique di molte case l’orientamento nel centro. All’interno di Ideapark
non presenti fino ad ora in Finlandia. Sotto sono stati utilizzati apparecchi Le Perroquet
lo stesso tetto, accanto alle boutique di moda, a luce indiretta e Le Perroquet spot, per fornire
trovano posto anche budget store. L’area Old illuminazione diffusa e luce d’accento.
Town si distingue dal resto della città per la sua Nelle aree in cui la viabilità è più intensa sono
architettura. La Old Town si propone di essere stati utilizzati apparecchi per esterni come Platea
diversa dagli odierni centri commerciali di tipo con ottica asimmetrica e Citywoody.
incontroluce 16

45
Cultura dell’Azienda “Praxitele, connaitre la forme” Ideazione
Centro Studi e Ricerca iGuzzini
Istituto Centrale per il Restauro

Collaborazione Scientifica
Museo Tattile Statale Omero

23 marzo - 18 giugno 2007,


Ala Sully, Sala Saint Luis, Museo del Louvre

Il progetto “Conoscere la Forma” che aveva presso lo stesso dipartimento di antichità greche
avuto la sua prima edizione nel maggio del 2006 estrusche e latine del Louvre, Agnès Robert
a Milano è stato allestito dal marzo al giugno cantante lirica ipovedente di interpretare
2007 presso il Louvre. L’aspetto didattico attraverso la luce questa scultura. Alain Pasquier
di questo progetto ha particolarmente interessato ha iniziato la sua lettura dai dettagli: con la luce
Cyrille Gouyette, responsabile della program- ha evidenziato alcuni particolari della scultura,
mazione didattica del Museo parigino che ci come per avere uno zoom fotografico.
ha chiamato ad allestire la mostra in occasione Poi ha legato questi dettagli in una lettura
di un’esposizione dedicata a Prassitele. Abbiamo dinamica, quasi una graduale scoperta emotiva
chiesto ad Alain Pasquier, direttore del diparti- dell’opera. Jean-Luc Martinez si è messo di
mento di Antichità greche, etrusche e latine fronte alla scultura cercando di utilizzare la luce
del Louvre, Jean-Luc Martinez conservatore per appiattirla fino ad una forma bidimensionale

46
Ringraziamenti Foto: Didier Boy De La Tour, Archivio iGuzzini
Soprintendenza di Trapani
per la gentile concessione all’utilizzo 1. Struttura per l’illuminazione del Satiro
della copia del Satiro danzante 2.3. Fasi di lavoro
Museo del Louvre
4. Illuminazione di Alain Pasquier.
5. Inaugurazione del 19 marzo. Da sinistra: Juan Velasquez,
iGuzzini France, Jean-Luc Martinez, Henry Loyrette, direttore
del Museo del Louvre, Adolfo Guzzini.
6. Una delle combinazioni di colore volute da Agnes Robert

2 3 5

per rispondere al quesito che si pone nella


discussione scientifica attorno all’opera e cioè
se questa forma è nata prima in due o in tre
dimensioni. Agnes Robert ha usato come primo
mezzo di conoscenza il tatto, poi ha approfondito
la lettura dell’opera attraverso la luce, in partico-
lare la luce colorata, che la signora ipovedente
riesce a distinguere meglio della luce neutra.
Per realizzare tutte le regie luminose è stata
costruita una struttura con delle pareti luminose,
all’interno delle quali un sistema RGB permette
la creazione di molte sfumature di colore.
La struttura inoltre ingloba dei proiettori Tecnica
dotati di diverse ottiche e sorgenti luminose con
diverse temperature colore, per avere la massima
flessibilità. Tutti gli effetti ottenuti sono poi gestiti,
memorizzati e richiamati attraverso il sistema
“Scene Equalizer”. Alla serata d’inaugurazione
della mostra del 19 marzo hanno partecipato
l’ex ministro della cultura francese Renaud
Donnedieu de Vabres ed il direttore del Museo
del Louvre, Henry Loyrette. Il 24 aprile si è
svolto inoltre un incontro con rappresentanti 4 6
di molte istituzioni museali francesi a cui ha
partecipato Roberto Farroni, Direttore del Museo
Tattile Statale Omero. incontroluce 16

47
Cultura dell’azienda Ron Arad a Designer’s Days

Parigi, 14 -18 giugno 2007

1 3 5

2 4 6

L’associazione francese Designer’s Day ha del mondo del design per un incontro con Ron
la missione di promuovere il design e creare Arad che ha curato l’allestimento dello spazio,
collegamenti fra tutti gli attori coinvolti nel giocando con la sua ultima lampada disegnata
processo della produzione industriale di oggetti per iGuzzini. La lampada si chiama PizzaKobra:
di design. Da alcuni anni l’associazione individua nome che riassume le molteplici forme che
un tema ed attorno al tema individuato si essa può avere: piatta come una pizza o sinuosa
sviluppa una visita ai luoghi di design della come un cobra. Ron Arad ha pensato ad una
città di Parigi. Nel 2007 il tema è stato lampada che utilizza tecnologie innovative,
il “desiderio” e la iGuzzini, grazie alla propria come i LED (6 cool white da 1W), snodi che
filiale parigina, ha partecipato per la prima permettono forme sempre variabili e di poter
volta all’inziativa. Il 15 giugno la sede parigina orientare al meglio il flusso luminoso sul piano
ha aperto le porte a giornalisti e ad esponenti di lavoro.

48
Per maggiori informazioni: Foto: Didier Boy De La Tour
http://pizzakobra.iguzzini.com
1. Ron Arad
2.3.4.5.6. Serata del 15 giugno
7. Allestimento presso la iGuzzini France

7
incontroluce 16

49
Cultura dell’azienda Less CO2ReLighting

iGuzzini Partner Assistance


Milano, 17 - 21 aprile 2007

Durante le giornate del Fuori Salone 2007


a Milano, in concomitanza di Euroluce 2007,
il nostro showroom ha ospitato l’iniziativa:
“Less CO2ReLighting” per dimostrare cosa
la iGuzzini può fare per ridurre le emissioni
di anidride carbonica. Da decenni parliamo
attraverso la nostra campagna di comunicazione
di cultura della luce, di risparmio energetico,
di lotta all’inquinamento luminoso: l’annuncio
“Chi ha rubato la Via Lattea” risale al 1993.
Oggi parliamo di “Better Light for a Better Life”
perché una illuminazione ben progettata, che
utilizza le migliori tecnologie a disposizione,
riduce il consumo di energia e di conseguenza
le emissioni di anidride carbonica.
Giorgio Di Tullio ha reinterpretato attraverso la
sua poetica l’impegno iGuzzini e ne è derivata
l’installazione “Visioni di Terratre” che è stata
esposta presso il nostro show room durante
il Salone del Mobile.

50
Foto: Carlo Anastasio

1.2. L’installazione “Visioni di Terratre”


3.4. La serata d’inaugurazione

2 4
incontroluce 16

51
Cultura dell’azienda

“Renzo Piano Building Workshop.


Le città visibili”
Milano, La Triennale,
22 maggio - 16 settembre 2007
a cura di Fulvio Irace

La Triennale di Milano ha dedicato all’opera Potsdamerplatz, Renzo Piano ha lavorato alla uno degli autori che più hanno influenzato
di Renzo Piano una grande mostra monografica: trasformazione del vecchio modello di città la sensibilità dell’architetto, e a cui il titolo della
“Renzo Piano Building Workshop. Le città visibili” industriale in quello di città dell’informazione mostra fa omaggio con il richiamo a “Le città
ed ha inaugurato con questo evento la quarta e della cultura. Gli esperimenti sulle aree dismesse invisibili”. La mostra è curata da Fulvio Irace ed
edizione della Festa per l’Architettura. L’attività di Milano e di Sesto San Giovanni, di Lione il progetto di allestimento è stato realizzato dallo
di Piano è raccontata attraverso i progetti che e di Parigi, di Harlem a New York, mostrano studio Renzo Piano Building Workshop con Franco
lo hanno reso uno dei più importanti architetti invece il passaggio dalla città della produzione Origoni. La iGuzzini illuminazione è sponsor
sul piano internazionale e che hanno contribuito a quella degli scambi. La città di Piano propone tecnico dell’illuminazione per disegni, fotografie,
a trasformare il nostro paesaggio urbano: dal un’idea di spazi multifunzionali che traducono modellini, prototipi, in alcuni casi sospesi al
prototipo parigino del Beaubourg alla riconversione l’irrequietezza della contemporaneità attraverso soffitto. Sono stati utilizzati proiettori Le Perroquet,
torinese del Lingotto, dalla Cité Internationale l’esaltazione della complessità, della trasparenza a versione sospensione, insieme a proiettori
di Lione al porto di Genova, alla berlinese e della permeabilità: concetti cari a Italo Calvino, a luce sagomata di tipo teatrale.

52
Cultura dell’azienda

iGuzzini al Salone del Mobile


Milano, Euroluce, 18-21 Aprile 2007

La iGuzzini è tornata dopo alcuni anni a


partecipare al Salone del Mobile presentando
le soluzioni più innovative per il risparmio
energetico che è stato il leit-motiv della presenza
in Fiera e fuori. Durante questa edizione iGuzzini
ha partecipato come protagonista di un percorso
della sostenibilità (Less CO2ReLighting) a “Best
Up. Circuito dell’Abitare Sostenibile”. Best Up
è l’acronimo di Bello Equo Sostenibile e nasce
per promuovere i temi della sostenibilità applicati
al design e all’abitare e divulgarli presso imprese,
cittadini, professionisti. L’illuminazione per “Alba
a Mezzanotte” evento-performance organizzato
da Studio Azzurro, è stata realizzata usando
Platea e Woody. Il nuovo spot Tecnica è stato
utilizzato per illuminare le installazioni di Michele
De Lucchi, Denis Santachiara, Luca Scacchetti
della mostra “All you need is light”, a cura di Aldo
Colonetti. Proiettori Light Up illuminano la torre
Ssssth di Michele De Lucchi per “Decode
Elements”: designer e progettisti si confrontano
sul tema della lettura attraverso una serie di
installazioni dedicate agli elementi acqua, aria,
terra, fuoco.

incontroluce 16

53
Cultura dell’azienda

Uno spettacolo per i Partners iGuzzini


Roma, Complesso di Santo Spirito in Saxia
5 giugno 2007

Circa 250 persone fra architetti, lighting


designers e personaggi del mondo dello
spettacolo e della cultura sono stati ospiti
della iGuzzini per una serata conviviale che
si è svolta presso il complesso di Santo Spirito
in Saxia. La serata è stata animata dallo
spettacolo del comico romano Enrico Brignano.

Primavera italiana
del film d’autore & Fotografie Alinari
Genk, 5 maggio - 7 giugno 2007

La iGuzzini illuminazione attraverso la propria


filiale che ha sede ad Anversa ha contribuito
alla realizzazione dell’evento “Primavera italiana”.
Questa manifestazione è stata organizzata nel-
l’ambito delle celebrazioni per il 50° anniversario
del trattato di Roma e realizzata con il patrocinio
dell’Ambasciata Italiana a Bruxelles. La iGuzzini
ha fornito Cestello Applique e Le Perroquet a binario
per illuminare la mostra, “L’Autocelebrazione,
la Sacralità, i Capolavori”, costituita da foto tratte
dagli archivi Alinari, si svolge all’interno
dell’antica miniera di Winterslag.

Foto: Paul Van Den Brande

In alto a destra:
Da destra: Il governatore del Limburgo belga,
il console francese, il console tedesco, il console spagnolo,
l’agente consolare italiano, il borgomastro del Limburgo.

54
Cultura dell’azienda

Workshop sui Piani della Luce

L’attività di formazione per chi lavora alla iGuzzini


è continua: in maggio si sono svolti due incontri
presso la iGuzzini illuminazione con Pietro
Palladino. Durante questi incontri e sotto la guida
del Lighting Designer, i tecnici delle nostra agenzie
hanno svolto un vero e proprio workshop
sull’illuminazione dei centri urbani.

Presentazione “More than vision”


Milano, Forma - Centro Internazionale
per la Fotografia, 26 giugno 2007

“More than vision”, l’ottavo volume della collana


curata dal Centro Studi e pubblicata in collabo-
razione con EditorialeDomus è stato presentato
a Milano, il 26 giugno 2007.
All’incontro hanno partecipato Adolfo Guzzini,
Luigi Spinelli per l’Editoriale Domus, Mark Rea,
Direttore del Lighting Research Center di Troy
e Fulvio De Nigris, il fondatore di “La Casa dei
Risvegli di Luca De Nigris”. In occasione della
presentazione del volume Mark Rea ha illustrato
alcune delle ultime scoperte degli studi circa
il rapporto luce e benessere.

Foto: Carlo Anastasio


incontroluce 16

55
Editoriale 16 Incontroluce II. 2007

Cari lettori, Incontroluce


Rivista internazionale, semestrale
di cultura della luce
il sedicesimo numero della nostra rivista è un numero veramente corposo anno IX, 16
con contributi che arrivano dalle nostre filiali in Europa, ma anche dai nostri
distributori nel mondo. In questo numero viene presentato il progetto che ha Redazione
Centro Studi e Ricerca iGuzzini
visto la collaborazione con la Brembo all’interno del primo Parco Scientifico Fr.ne Sambucheto, 44/a
Tecnologico italiano, secondo il masterplan di Jean Nouvel. 62019 Recanati MC
+39.071.7588250 tel.
Come sempre i settori d’intervento sono molto diversi fra di loro: l’architettura
+39.071.7588295 fax
contemporanea di Nouvel e l’allestimento museale di Palazzo Madama email: rc@iguzzini.it
a Torino, un’abbazia inglese ed una mostra presso il Grand Palais di Parigi, iGuzzini illuminazione spa
la sede di un’azienda danese ed il memoriale per le vittime dell’attentato 62019 Recanati, Italy
dell’undici marzo in Spagna. via Mariano Guzzini, 37
+39.071.75881 tel.
In questo numero viene presentato inoltre la seconda edizione del progetto +39.071.7588295 fax
“Conoscere la Forma” che il Centro Studi e Ricerca della iGuzzini ha ideato email: iguzzini@iguzzini.it
in collaborazione con l’Istituto Centrale per il Restauro e che tra marzo e giugno www.iguzzini.com
video: 071-7588453
2007 è stato allestito presso il Louvre.
Progetto grafico
Studio Cerri & Associati
Adolfo Guzzini Editore
iGuzzini illuminazione spa

Hanno collaborato a questo numero


iGuzzini illuminazione Benelux Bvba/Sprl
iGuzzini illuminazione Danmark
iGuzzini illuminazione España S.A.
iGuzzini illuminazione France S.A.
iGuzzini illuminazione Schweiz AG
iGuzzini illuminazione UK
E.C.C. Lighting LTD, Australia
Peyan Oy, Finlandia

Foto di copertina
Pietro Savorelli

Finito di stampare: Ottobre 2007


Tecnostampa, Recanati

La Redazione non è responsabile di inesattezze


e mancanze nell’elenco dei credits relativi
ai progetti e forniti dai collaboratori.
Le integrazioni o correzioni verranno riportate
nel numero successivo.

II III
Incontroluce XVI / Le Marche: Industria e Territorio: sostegno alla scuola e all’attività sportiva 16 Edizione italiana II. 2007
giovanile / Progettazione: Il potere della luce / Progetti: Nuovo Centro Ricerche e Sviluppo
di Brembo / Palazzo Madama e il Museo Civico di Arte Antica della Città di Torino / Nhow
Hotel / Vuoto Azzurro. Memoriale per le vittime dell’11marzo / Avinguda de Meritxell /
Trésors englouits d’Egypte / Una nuova illuminazione per l’Abbazia di Romsey / GN Store Nord /
Illuminazione per il divertimento. Sihlcity e Rüsterei / La luce ideale per i negozi Bally /
Augustinus Muziekcentrum / Aeroporto di Melbourne, arrivi internazionali / Il piano della luce
per l’Avana Vieja / Ideapark / Cultura dell’azienda: “Praxitele, connaitre la forme” / Ron Arad
a Designer’s days / Less CO2ReLighting / “Renzo Piano Building Workshop. Le città visibili” /
iGuzzini al Salone del Mobile / Uno spettacolo per i Partners iGuzzini / Primavera italiana del film
d’autore & Fotografie Alinari / Workshop sui Piani della Luce / Presentazione “More than Vision”

9.1915.000.0

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