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Domenica, 21 Marzo 2010
Piazza Duomo, L’Aquila
SPAZI APERTI per una AGENDA AQUILANA
Partecipazione, è importante precisarlo, non come atto che viene dall'alto: non è una
DISCORSO INTRODUTTIVO concessione dell'istituzione o del pubblico rappresentante che si piega ad ascoltare il
(Luigi Sgambati) cittadino. Anche questo è, o meglio, sarebbe necessario, ma non è questa la
partecipazione. Non ha niente a che fare con la frase che spesso sentiamo dire dagli
esponenti di partito: “bisogna ripartire dalla base!”. Una frase emblematica del
concetto di politica diffuso nella società: c'è una base, ossia una realtà statica, sulla
quale si erge qualcos'altro; c'è chi sta fermo sotto qualcun'altro e chi “parte”.
La partecipazione, invece, è un atto che viene dal basso: è un'azione del singolo, che
si mette in movimento, si interessa, si informa, incontra, ascolta, discute, pensa,
propone, partecipa. È un atto fondamentale che mette il singolo in relazione con la
collettività e lo rende cittadino.
La partecipazione è una necessità perché scelte partecipate sono migliori di scelte
individuali: sono più aderenti alle reali esigenze dei diretti interessati e si
arricchiscono della creatività dei cittadini, delle loro idee e della loro esperienza.
Sono scelte che rispettano l'identità del territorio e contribuiscono a valorizzarla per
quello che è.
Per questo è imprescindibile che inizi un percorso partecipato sui temi della
ricostruzione e in generale sul nostro territorio, in modo da potersi confrontare
attivamente con le istituzioni, alimentare un dibattito ricco e costruttivo ed incidere
concretamente sulle scelte che verranno prese.
Ma oggi siamo qui anche e soprattutto perché la partecipazione, prima che una
necessità, è un valore: è qualcosa che vale, una priorità per la quale spendere tempo
ed energie. È un valore perché arricchisce la vita delle persone e della collettività
tutta: permette di incontrarsi, guardarsi negli occhi, ascoltarsi e farsi ascoltare. La
Questa giornata prende spunto dalla necessità di partecipazione: la necessità, cioè, partecipazione crea relazioni belle, gratificanti e costruttive.
che i cittadini partecipino al dibattito pubblico che riguarda le scelte relative al loro
territorio. È una necessità sicuramente di primo piano nel nostro Paese, nel quale le Ed è proprio questo aspetto uno dei più urgenti: la nostra città è distrutta,
persone hanno sempre meno spazi per partecipare alla vita politica ed alle scelte di frammentata, smembrata; noi siamo dispersi, non abbiamo più spazi significativi di
governo; ed anche a livello locale, nella nostra città, è sempre stata una necessità riferimento. Questo, perciò, vuole innanzitutto essere uno spazio d'incontro, per
evidente, anche prima del terremoto. Ma è una necessità assolutamente prioritaria ricostruire l'unità tra i cittadini, i quali, prima che cittadini, sono persone.
nell'attuale situazione, che vede L'Aquila in balia di un diluvio di decisioni di
grandissimo rilievo, alcune già prese, altre imminenti: è imprescindibile che i cittadini
partecipino attivamente al processo e alle scelte di ricostruzione.
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L’Aquila, Domenica 21 marzo 2010 Semi-Open Space Technology/Tecnica della Spazio Aperto
SPAZI APERTI per una AGENDA AQUILANA
CHE COS’È IL S‐OST? Gli Spazi Aperti sono articolati in vari momenti:
(Antonietta Vallodoro)
1. Formazione dei tavoli di lavoro: i gruppi che si siedono ai tavoli di discussione sono
composti casualmente, mescolando le persone al momento dell’iscrizione.
2. Assemblea plenaria: in cui viene illustrato lo svolgimento della giornata e vengono
richiamate le regole base dell’incontro.
3. Tavoli di discussione: a tutti i partecipanti viene consegnato il documento
“L’Aquila anno 1‐Spazi Aperti per una agenda aquilana” che raccoglie le priorità, i
progetti e i sogni che chiunque ha voluto ha espresso sul sito www.anno1.org e sui
post‐it della bacheca del tendone di Piazza Duomo. Questo documento vuol essere lo
stimolo per riflessioni, ipotesi e proposte ulteriori per coloro che si siedono ai tavoli.
I tavoli di discussione sono autogestiti dai partecipanti con l’aiuto di facilitatori e
lavorano secondo la “legge dei due piedi”: chiunque si accorge che non è interessato
a ciò di cui si sta discutendo, che non sta imparando o contribuendo alle attività, può
alzarsi e spostarsi là dove può essere più produttivo.
4. Sintesi delle proposte: durante la pausa pranzo viene redatto il documento che
sintetizza tutte le proposte dei vari tavoli.
5. Assemblea plenaria finale: si presenta a tutta l’assemblea il documento di sintesi
delle proposte e ognuno è invitato a scegliere una o più proposte nelle quali vuole
impegnarsi concretamente, lavorando per realizzarle. Possono quindi formarsi dei
gruppi che fin da domenica prossima (28 marzo 2010) possono tornare a riunirsi
negli Spazi Aperti e cominciare a lavorare sulla proposta che avranno scelto.
Il S‐OST (Tecnica dello Spazio Aperto) è una modalità di lavoro basata
sull’autorganizzazione e sulla capacità propositiva delle persone che vi partecipano,
sperimentata per la prima volta a Firenze da un gruppo di facilitatori. Essa mescola
alcuni elementi dell’ OST (Open Space Technology), ideato da Harrison Owen, con
elementi dell’E‐TM (Electronic Town meeting). Noi l’abbiamo ulteriormente
modificata per rispondere alle esigenze della partecipazione di una cittadinanza che
ha bisogno di ritrovare luoghi di incontro dove parlare, ascoltare ed essere ascoltata,
per progettare insieme.
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SPAZI APERTI per una AGENDA AQUILANA
Abbiamo condiviso e raccolto queste priorità:
L’AQUILA anno 1
SPAZI APERTI per una AGENDA AQUILANA Ricostruzione del tessuto urbano
E’ passato quasi un anno dal terremoto e L’Aquila con le sue frazioni attende ancora • Riqualificazione del quartiere di Pettino
che la ricostruzione abbia inizio. In questo anno sono stati affrontati solo
• Campo sportivo Piazza d’armi
parzialmente i problemi dell’emergenza, ma nulla è stato ancora fatto per la
ricostruzione vera e propria della città con il suo tessuto economico e sociale. • Esproprio dei siti dell’ex Teges 2 e 3 in località Pontignone, ed esclusione di
L’azione delle Istituzioni ha sempre escluso la popolazione dalle scelte. qualsiasi ampliamento del sito
• Temporaneità nell’utilizzo dei siti dell’ex Teges 2 e 3, successiva
In questi mesi abbiamo avuto la sensazione di assistere ad un brutto film visto tante
rinaturalizzazione, ripristino paesaggistico dei siti finalizzato a verde pubblico
volte in Italia; storie di ricostruzioni che non finiscono mai, di nuovi quartieri e città
che spuntano qui e là, un po’ per caso, un po’ per convenienza. Piani tanto • Ovviare ai problemi di traffico dei mezzi pesanti attraverso piazzole di sosta per
avveniristici sulle carte dei progettisti, quanto desolati nella realtà di chi, poi, li vive; l’accesso ai siti, evitando espropri di terreni agricoli
che frammentano o distruggono le comunità. Storie di gente che non ce la fa più e va
• Per la soluzione complessiva del problema macerie coinvolgere tutti i comuni del
a cercare futuro altrove. Di gente che resta, solo perché non ha altre possibilità.
cratere attraverso l’utilizzazione delle cave disponibili da ripristinare e
Storie di città che si spezzano e non riescono più a trovare il modo di ricomporsi.
riqualificare
Tutte queste storie hanno in comune, oltre all'insipienza e spesso al dolo dei poteri
politici ed economici, anche, sempre e comunque, l'esclusione dei cittadini dalle • Esclusione definitiva del sito di Cesarano da qualsiasi impianto di smistamento e
decisioni sul loro futuro. Le storie col finale lieto o perlomeno aperto, sono, invece, deposito dato che per il sito è già stata deliberata la sua inclusione nel Parco
quelle dove i cittadini hanno potuto e saputo prendere parte alle scelte. Gli abitanti Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
hanno avuto parola, pensiero e immaginazione sull'abitare, gli studenti sull'educare, i
• Tutela del fiume Vera e la salvaguardia di tutte le canalizzazioni a scopi irrigui,
lavoratori sul lavorare, i pazienti sul curare, i cittadini e le cittadine sulla città. Perché
non si può ri‐costruire senza re‐inventare la città: il suo significato dopo il trauma, la • Istituzione di una commissione di garanzia rappresentativa delle comunità locali,
sua cultura e il suo posto nel mondo. Non si può ri‐costruire senza prima e insieme per vigilare sul corretto ed effettivo ripristino ambientale
re‐immaginare la proiezione della città nel suo futuro: il suo modo di produrre, di
consumare, di spostarsi, di comunicare, di divertirsi e socializzare, insomma di • Riqualificare le aree verdi attrezzate (Castello, Parco del Sole)
essere. Non si può essere all'altezza di queste responsabilità e opportunità senza • Necessaria una strategia integrata di crescita basata su una visione di una cittá
avere il coraggio di re‐inventare anche i modi e le forme della partecipazione. multi‐polare in cui la conoscenza e l’innovazione ne siano gli elementi fondanti
• La pianificazione a medio‐lungo termine e l’adozione e attuazione di progetti
Per questo oggi, 21 marzo, primo giorno di primavera, in Piazza Duomo, nel cuore
richiedono un’efficace coordinamento a più livelli di governance e un
della nostra città, in un’assemblea aperta, svolta secondo metodologie che facilitano
coinvolgimento a 360° di tutta la comunità che dovrà essere effettivamente
la partecipazione, ci siamo incontrati per incrociare sguardi ed esperienze, idee,
considerata come portatrice di interessi
progetti e sogni. Interrogandoci sulla città, partendo dalle nostre vite, dal nostro
vissuto quotidiano, da dove siamo, molti di noi sparsi ancora in alberghi o • Incentivare l'utilizzo delle energie rinnovabili nella ricostruzione di edifici pubblici
sistemazioni autonome, altri dislocati in contesti completamente nuovi, senza sapere e privati
se e quanto questa situazione è temporanea. Provando a mettere insieme progetti e
sogni per la città che vorremmo. • L'inderogabilità dell'applicazione delle normative edilizie antisismiche
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Ricostruzione del tessuto economico • Creare un museo del terremoto per ricordare e testimoniare
• La domenica deve essere un momento di incontro
• Disoccupazione e Cassa integrazione pre‐sisma
• Staccare la nostra ASL da quelle di Chieti Pescara e Teramo
• L.S.U. per il recupero delle macerie
• Cooperative per il riciclaggio e per l’eventuale vendita dei materiali non riciclabili
in loco.
• Una legge‐terremoto speciale per L'Aquila
• L'istituzione della zona franca, se riguarda la sospensione delle tasse a tempo
indeterminato
Ricostruzione del tessuto sociale
• Applicazione Regolamento per la trasparenza
• una struttura di riferimento per i cittadini, dove incontrarsi, progettare, costruire;
uno spazio per associazioni e singoli che possa favorire l'interazione e la
creatività: la casa dei cittadini ‐ Urban Center comunale
• tensostrutture rimovibili con medialab, laboratori vari (teatro, p.es..) presso lo
spazio di ingresso al parco del Castello dalla Fontana Luminosa, in uno spazio
disponibile che potrebbe abbracciare da Porta Castelo al Campo Sportivo +
Piscina Comunale, tutto dedicato ai giovani
• Riqualificare Piazza D'Armi, Centi Colella, il Castello, il Parco del Sole, come spazi
per la socialità non commerciale
• Organizzare notti bianche per rilanciare la socialità
• Far ritornare negozi, cultura, servizi, giovani in centro. Non solo banche per far
vivere il Centro Città ma anche piccole fiere, rianimando le strade con immagini,
mostre , musica
• .L’informazione e la formazione del capitale umano dovranno essere le
componenti chiave nel rilancio della città dell’Aquila
• Coinvolgere le scuole per la creazione di ludoteche e cineforum
• Fare in modo che anche nei centri di aggregazione giovanile (parcheggi, centri
commerciali) ci siano attività qualificate
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TAVOLO 1 Mercatino biologico, Collemaggio, via Strinella, una volta al mese.
Mercatino dell’antiquariato.
Per i ragazzi, luoghi e persone competenti. Cineforum all’aperto. Notte bianca.
Tornei sportivi nei luoghi del centro, parco del sole.
Bisti Federico, Cavicchi Mauro, Manieri Monica, Ambrosio Cristina (signora GAS), Convocazione persone disponibili.
Zirollo Giovanni, Vaccarelli Maura, Liberatore Gabriella, Starace Mariagrazia, Taviani
Arianna, Licci Giovanna.
COSA PROPONIAMO:
GAS: riunione di formazione gruppo GAS, venerdì 26 Marzo ore 19:00.
Tensostruttura (chiesa provvisoria) di Cese di Preturo. Signora Cristina.
Tornei sportivi tra C.A.S.E.: Collemaggio, parco Unicef, piazza D’armi. Giornate
sportive con squadre di calcio e pallavolo.
Mercatino antiquariato e biologico: ritrovare le persone che lo costituivano e
fornirgli supporto. Ritrovare cooperativa Gommalacca.
Anziani: creare attività di interesse per gli anziani: tornei di carte; università della
terza età; casa di cucito; gare di torte; gare di cucine; gruppo di incontro giovani‐
anziani racconti di anziani con registrazione video per poi riproporlo. Navette per il
trasporto verso il centro da costa o C.A.S.E.
COSA CI SIAMO DETTI:
Nel Centro Storico, formare zona di riferimento, punto di riferimento, per la
costituzione di GAS (Gruppo di Acquisto Solidale). Necessaria stanza nel progetto
C.A.S.E.
Anziani sulla costa. Organizzare bus, navette, nel week‐end per portarli in centro.
Organizzare qualche attività per attirare gli anziani.
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TAVOLO 2 Si propone il cambiamento della destinazione d’uso di aree ex‐residenziali come
Pettino in ragione della loro pericolosità idrogeologica e sismica; pericolosità che si
propone di verificare per ogni area, decidendo poi se non utilizzarla a scopo abitativo
Morena, Paola Giammaria, Maria Pia Di Giorgio, Angelo Ludovici, Giusi Pitari, Pietro o utilizzare tecniche edilizie che diano sicurezza, in particolare molte perplessità sono
Pulsoni, Maria Silvia Reversi, Orietta Paciucci, Frediana Jukic, Donatella Sano. destate dall’opportunità o meno di ricostruire con materiali tradizionali (cemento
armato). Ulteriormente si richiede una caratterizzazione specifica della singola area
periferica; ciascuna area dovrebbe essere ricostruita con progetti a lungo termine
volti tra l’altro a rendere il singolo nucleo energeticamente autonomo.
Nei quartieri periferici C.A.S.E. nonché nei tradizionali quartieri periferici (es. S.
Francesco, Pettino, etc.) mancano punti di aggregazione, si propone di costituire dei
punti di aggregazione.
COSA PROPONIAMO:
Individuare aree di ritrovo per i cittadini: utilizzare l’edificio ex‐ONPI per biblioteca
pubblica, oppure utilizzare il capannone abbandonato SERCOM in località Pagliare di
Sassa.
Si propone di costituire un punto di aggregazione con le caratteristiche di
economicità e provvisorietà ad es. tenda, presso ciascuna delle aree del progetto
C.A.S.E.; in vista dell’inverno queste dovranno essere sostituite, magari riducendone
il numero (uno per ogni 2‐3 insediamenti) con strutture stabili che possano
accogliere la gente in ogni condizione climatica.
Si richiede la riconsiderazione delle licenze edilizie rilasciate prima del sisma,
finalizzata ad aggiornare in base a criteri nuovi che tengano conto della reale
pericolosità della singola area, i requisiti per il rilascio delle stesse (intervenire sulla
normativa regionale e comunale sull’edilizia).
Data l’urgenza si propone inizialmente di costituire movimenti spontanei di cittadini
COSA CI SIAMO DETTI: che impediscano fisicamente l’avanzamento dei lavori, iniziati sulla base di licenze
rilasciate pre‐sisma. Si intende partire dall’area di Pettino, sia in considerazione della
Si propone come argomento la riqualificazione socio‐economica delle periferie in sua popolosità, sia in quanto simbolo della speculazione edilizia, che oggi continua ad
rapporto di strumentalità con la ri‐occupazione degli spazi del centro storico, in ignorare la presenza di una faglia attiva al di sotto del quartiere portando avanti la
particolare piazza Duomo. realizzazione di edifici a scopo residenziale appoggiandosi a licenze rilasciate prima
Il dibattito iniziale è sull’opportunità di dotare le periferie “vecchie” e “nuove” di del sisma che dunque non tengono conto dei dati di fatto spiacevolmente emersi in
servizi o piuttosto potenziare i collegamenti con il centro e concentrare ivi i servizi. Si quella circostanza. Presidio fisso di Piazza Duomo.
decide di non trattare l’argomento lavoro, per mancanza di competenze specifiche.
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Duomo presidio permanente per monitorare la ricostruzione e collegata con autobus Prendendo in considerazione un sistema di messa in rete delle comunicazione tra le
dalle newtown. Punto di raccordo e di controllo. varie aree che esistano attraverso creazione di spazi sociali nelle new town che
Attuazione: sconfiggere la strategia del progetto case riconquistando i luoghi. abbiano punti di incontro la piazza (urban centre).
Attraverso la riconquista fisica dei luoghi costringere le amministrazioni ad
accelerare il processo di ricostruzione e contemporaneamente recuperando la COSA PROPONIAMO: (a cavallo tra sociale e urbana)
socialità. I luoghi.
Proposta concreta: dibattito cittadino confrontandoci con provati e associazioni 1) Azioni di protesta e riconquista dei luoghi. 99 PIAZZE, 99 DOMENICHE.
(bioedilizia) creando uno sportello informativo sulle nuove tecnologie di eco 2) Creare consapevolezza, Informazione (ex: fare un incontro cittadino, proposte
sostenibilità. numeri alla mano e poi chiamare le istituzioni. Altri incontri e assemblee S‐OST.
Successiva pressione sulle istituzioni. Costruire consultazioni permanenti per monitorare le cose che proponiamo.
Nel pubblico incentivi ulteriori nel fondo energia. chiedere finanziamenti ulteriori per 3) Azione di pressione su ordinanze e provvedimenti normativi. Opposizione al TAR
la ricostruzione ecosostenibile. Riconversione fabbriche in industria delle energie sulle linee guida.
rinnovabili. Fare un convegno. Incontro con le istituzioni. Preparare progetti pilota 4) Recuperare l’elaborazione fatte dai comitati fatte fino ad ora.
dettagliatamente. 5) Centro storico. Raccolta di dati sulla conoscenza della città.
Proposta per la plenaria: discorso generale nell’ottica della progettualità e in più 6) Organizzazione di un convegno che illustri modalità, costi, tecnologie e
proposte concrete convenienza di interventi di ricostruzione realmente ecosostenibile. (dibattito
1) ordinanze che incentivino la scelta ecosostenibile; cittadino confrontandoci con provati e associazioni (bioedilizia) creando uno
2) creazione di impianti a biomassa che renderebbero l’aquila energeticamente sportello informativo sulle nuove tecnologie di eco sostenibilità. Successiva
autosufficiente. + lavoro; pressione sulle istituzioni. Procedere ad una analisi delle potenzialità dell’aquila per
3) cablaggio a Fibra ottica di tutta l’aquila‐università scienze e informatica‐ tanto che impianti a biomasse coinvolgendo tecnici e università. Illustrazione e modifiche e
dobbiamo scavà. integrazioni della normativa regionale e finanziamenti nazionali che incentivino la
Investire nella formazione. Investire nell’”inclusività” della città. L’Aquila città piena ricostruzione sostenibile.
di gente proveniente da altri posti: lavorare in “apertura”, L’aquila città 7) L’Aquila città cablata: cablaggio a fibra ottica di tutta l’aquila – in collegamento
dell’accoglienza. Fare un festival della cultura rumena (operai stranieri sfruttati nei con università scienze e informatica – approfittando dei lavori che già sono in corso
cantieri. Lavoro edile) . per il posizionamento dei cavi.
Premere sulle linee guida in modo da fare in modo che prevedano punti di 8) L’Aquila città dell’accoglienza. Sostenibilità sociale. Investire nell’”inclusività” della
ecosostenibilità. città. L’Aquila città piena di gente proveniente da altri posti: lavorare in “apertura”,
Esercitare il potere di influenza: stimoliamo il far fare. Come possiamo essere L’Aquila città dell’accoglienza. Fare un festival della multiculturalità (operai stranieri
incisivi? Azioni mirate. Lavoro di tecnici (Collettivo 99. Bozza già depositata al nei cantieri. Lavoro edile).
comune). Approccio etico alla gestione della ricostruzione che tenga in conto il 9) Progettualità a lungo termine che tenga anche in conto della vivibilità attuale,
parere del cittadino. soprattutto per studenti, pendolari. L’aquila dov’era meglio di come era. Un progetto
Pressing sulle ordinanze. Chiedere sgravi fiscali per chi ricostruisce sostenibile. a lungo termine e che tenga conto di tutto. Dando aspettativa a breve e lungo
Puntare sull’università al servizio della città.. Sostenibilità “privata”. Riconversione termine : processo . progetto unico e condiviso dalla popolazione. Pretendere che la
della città. Informazione tra i cittadini. Trovare le risorse costringendo le istituzioni o programmazione sia alla base delle scelte politiche. Ripensare le 19 aree del piano
trovando altri attori economici e utilizzando i contributi personali di tecnici. C.A.S.E. urbanisticamente e socialmente.
Riapertura del centro storico e riattivazione del centro storico. 10) monitorare l’intervento nelle aree sociali previste nel progetto C.A.S.E.,
intervento dei tecnici per comprendere come dotarle e se dotarle di servizi. Analisi
attenta dell’impatto sul territorio.
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TAVOLO 4 ginocchio. Sono state delle promesse che non presuppongono una conoscenza
neanche minima del territorio. Chi ha ricevuto l'incarico di ricostruire non si è
fermato mai a “guardare la città”. Il bando POR che ha stanziato 35 milioni di euro è
Francesca Fabiani, Massimo Ciacchi, Antonello Fazio, Giuseppe Sordini, Viviana una truffa indecente (regalo di soldi ai soliti). È scaduto il 15 marzo. Non è stata
Fabretti, Massimo Zaffiri, Lucia. concessa la proroga. Presentava anche un'incongruenza di termini.
Ci si propone di concentrarsi su “argomenti più piccoli” perché di fondo ci si sente
impotenti e inascoltati su quelli “grandi”.
Si sottolinea la necessità di lavorare per tirar fuori le priorità. Ci sono locali messi a
posto ma rimasti vuoti perché le persone per lavorare si sono trasferite altrove
(viene citato il locale Standa). Si sente l'esigenza di consorzi (viene citato il consorzio
“dei quattro cantoni”). Lo sportello “amico” non ascolta ma ribalta i temi in toni auto
celebrativi. Si sottolinea la concentrazione di iniziative a L'Aquila centro e non nei
paesi del cratere. Non c'è da parte di chi dovrebbe ascoltare l'elasticità e la
conoscenza di comprendere le diversità fra problemi che derivano da contesti
diversi. Si sottolinea l'importanza della manifestazione di oggi e la gioia per questo
dialogo collettivo condiviso e propositivo, per l'incontro fisico tra cittadini per
assumere da subito impegni sociali che prescindano dal “sasso”, dalla ricostruzione
fisica e dei tempi “lunghi”.
Sono piccoli passi che però ci si ritrova quando poi arriverà la casa. Si richiede
assolutamente di identificare i referenti, sennò resta tutto una rivendicazione di
principio che non avrà esiti pratici. Ci sono “palazzinari” che continuano a restare
aperti ed affittare locali mentre i piccoli commercianti hanno richiesto la messa a
disposizione di locali o capannoni, ma nessuno ha risposto. Emerge una assenza di
referenti, si chiede che chi di dovere prenda le proprie responsabilità ed agisca.
L'assenza di potere locale ha portato alla situazione scandalosa della protezione
civile e della “passerella” di politici pronti solo a parlare davanti alle telecamere, ma
non a fornire supporti concreti (vedi problema banche: i soldi sono girati nelle casse
delle banche ma non sono arrivate ai cittadini).
Si giunge alla conclusione che bisogna ragionare con criteri di progettualità reale e
COSA CI SIAMO DETTI: difendibile, con persone concrete, nomi e cognomi (le sovraintendenza scompaiono
quando scompaiono le telecamere).
Si sottolinea la fondamentale importanza della ricostruzione del tessuto sociale.
Anno1.org presenta suggerimenti e proposte, ma sono spunti da elaborare e COSA PROPONIAMO:
incrementare. Gli abitanti del centro storico sottolineano la perdita economica e
l'incapacità delle istituzione a far “ripartire” la crescita economica ad aiutare le RICOSTRUZIONE ECONOMICA E SOCIALE (sottolineato il nesso tra socialità ed
piccole botteghe (perché le “grandi” ce la fanno da sole). Si evince il totale economia, tra valore sociale e valore economico).
immobilismo delle istituzioni: le promesse fatte sono state tutte talmente disattese e
in primis sono state fatte ad un tessuto sociale che già prima del terremoto era in
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1. Formazione di presidi permanenti di gruppi di cittadini che a rotazione controllano
e monitorano le attività delle istituzioni contribuendo alla responsabilizzazione dei
cittadini (il referente è il Comune).
2. Attivare velocemente la “Casa dei cittadini” (che includa tutti gli edifici dell’ex
ospedale psichiatrico), i laboratori artigianali, le sale multimediali, le mense cittadine
(con gestione A.D.S.U.) (Referente la ASL, la Regione e la Provincia).
3. Rifare della piazza un nucleo di attività cittadine, luogo fisico di incontro con i
referenti istituzionali per garantire la trasparenza ed un luogo permanente di
comunicazione.
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TAVOLO 5 chiesa investa fondi non solo per creare luoghi di culto ma anche luoghi di
aggregazione sociale, come oratori
Anna: invece la chiesa non può monopolizzare la fornitura di servizi sociali, perché
rischio strumentalizzazione a fini “politici”.
Roberto De Masi, Fabiana Calabrese, Iginio Tironi, Monica Ceccarelli, Aldo Lepidi, Francesco: rischio di mettere luoghi d'incontro ad ogni piano case e frammentare la
Sandro, Anna Del Biondo, Luigi Sgambati. comunità; necessario luoghi di aggregazione centrali.
Aldo: bisogna valorizzare la città ed evitare di creare punti di aggregazione
frammentati: individuare nel perimetro urbano delle località funzionali ad installare
centri di aggregazione; discorso centrato sulla città dell'Aquila.
Mattia: vivificare il luogo dove siamo, serate in piazza per lasciare il centro aperto;
attività qui; “casa dei cittadini” a Collemaggio; non si può ignorare il piano C.A.S.E.,
viverlo come dormitorio; è importante valorizzarli cercare centri di aggregazione.
Roberto: censimento aree pubbliche, non porsi il limite che è un problema
complesso; si può proporre anche se complesso; anche se giusto partire da un
problema più semplice e immediato; lui e Iginio e chi sia disponibile si propongono
per elaborare una carta che riporti il censimento delle aree pubbliche aperto: due o
tre responsabili che si occupano della elaborazione carta su come vista area pubblica
dai cittadini; si appende, carta, disegno strumento aperto.
Sandro: il comune deve in ogni caso dotarsi di uno strumento urbanistico
partecipato; spronare il comune a farlo; indispensabile che il centro storico abitato
ma che la periferia abbia centri di aggregazione e non solo la chiesa;
Francesco 2: oltre ai centri di aggregazione e di svago occorre un centro di
aggregazione culturale, con internet, chitarra, biblioteca, per dipingere.
Iginio: ha chiesto più volte al comune di fornire le particelle catastali, ma mai fatto;
Piazza Duomo elemento fondamentale, ma per motivi di sicurezza potrebbe non
esserlo, la ricostruzione dovrà individuare dei centri focali; Collemaggio luogo ideale,
prossimo al centro, significativo, ci sono ampi spazi pubblici. Cominciare da lì;
mettere in sicurezza edifici dell'ex manicomio; container ad alto contenuto
tecnologico.
Fabiana: problema anziani bloccati nei piani C.A.S.E., non hanno trasporti per
COSA CI SIAMO DETTI: muoversi, fare la spesa, hanno perso relazioni sociali, senza prossimità ad amici e
conoscenti; proposta mercato a piazza d'armi: organizzare una rete di trasporto per
Spazi di aggregazione giovani e anziani, sala prove per ragazzi. queste persone; spostare il mercato nelle varie zona: ora a Sassa, ora a ...
Urbanista: messa in gioco di terreni pubblici: censimento delle aree publiche Iginio: chiedere la disponibilità di un servizio autobus‐navetta, per portare gli anziani
Luigi: valorizzare le periferie in cui c'è molto spazio da utilizzare: Pettino piazza su a fare la spesa, non necessariamente pubblico, ma con una cooperativa sociale.
demolizione. Fabiana: disponibile a creare una cooperativa, desidera rientrare a l'aquila, ha master
Luigi: ristrutturazione di palazzi a Collemaggio; creazione zona ricreativa di in coordinamento e gestione delle risorse umane, per gli anziani;
aggregazione; centro polivalente; richieste di finanziamenti per progetti da privati. Sandro: il comune ha già potenziato in parte il servizio di mobilità, ma limitato
Sandro: censimento pubblico complesso può portare a impantanarsi. Esigenza che la
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perché carenza risorse; problema impegnativo, complesso, molto costoso; comune
necessario intervento associazioni, volontariato, ridando lavoro ai giovani; Alessandro: vincolo Legge Basaglia, di destinazione a favore dei malati mentali;
Monica: lavora per associazione promozione sociale, vuole proporre un discorso di facilmente superabile a fronte di esigenza prioritaria per le ASL;
autoricostruzione sociale (viene da Bologna); per creare cooperativa sociale Io: necessaria pressione politica, non sufficiente discorso giuridico;
essenziale mettere su un progetto, cercare incentivi e fondi; necessità animazione Anna: gli aquilani devono mettersi dentro;
culturale del centro (cinema in piazza); Alessandro: esistono già progetti su collina di collemaggio; già stanziati fondi per
Roberto: prioritario discorso su spazi pubblici; l'hotel dei matti;
Aldo: gli piace l'idea di collaborare alla stesura del PRG; esisteva già prima il modello Proposta Collemaggio: connettere le persone interessate, le informazioni, i progetti e
città‐paesi: principio fondamentale valorizzarli, non città indipendenti, errore realtà già esistenti; sfruttare le risorse delle persone, anche gli anziani, valorizzare e
considerarli per conto proprio; necessità che antisismica, non solo come strutture, coordinare anche le energie degli anziani, dargli un ruolo;
ma come urbanistica: un'urbanistica già pensata come antisismica, creare luoghi di Alessandro: necessario offrire servizi migliori anche ai malati di mente che stanno
raccolta in caso di sisma; necessario che la gente abituata ad accettare le nei containere a Collemaggio;
conseguenze che il sisma pone, anche a livello urbanistico; l'aquila non si può
ricostruire così com'era
Luigi: ruolo chiesa nei servizi sociali; io interlocutore con la chiesa; COSA PROPONIAMO:
Iginio: costituire a livello cittadino un osservatorio che controlli anche, oltre i conti
pubblici, chi deve prendere le decisioni, come le ha prese, il risultato delle decisioni;
Censimento delle aree pubbliche.
il risultato per esempio delle decisioni a livello urbanistico;
Cooperativa sociale per rispondere ad esigenze varie: trasporti e socialità anziani e
Sandro: chiedere al sindaco cosa sta facendo la struttura che dovrebbe occuparsi del
disabili, servizi ai malati di mente a Collemaggio; animazione culturale del centro ‐
piano regolatore; ci sono voci che sono state riconvocate;
valorizzazione di quelle esistenti.
Iginio: confrontarsi con il comune in modo tale che i cittadini possano dare il loro
Riqualificazione Collemaggio, pressione politica e elaborazione progetti, ricerca
contributo;
finanziamenti, casa dei cittadini.
Roberto: questione aree pubbliche; creare uno strumento aperto sulla catalogazione
Pressione per luoghi di socialità e aggregazione in periferia e piani CASE e centrali;
delle aree pubbliche, anche per poter elaborare proposte in merito nei confronti del
Spazi per i giovani: per suonare, arte, cultura, biblioteche (possibile anche a
comune;
Collemaggio);
Monica: iniziativa simbolica su trasporti per anziani e portatori di handicap: pulmino
Proposta su utilizzazione della mensa dei poveri nei tempi in cui non utilizzata per
che li trasporta
mensa, a scopi sociali (ricreativi ecc...) pubblici.
Anna: problema portatori di handicap, carenza mezzi pubblici e soprattutto mezzi
Fare una piazza a Pettino vicino la chiesa, dove stanno demolendo.
pubblici adatti; pressione sulle istituzioni
Utilizzare la mensa realizzata a Piazza d'armi per attività d'interesse sociale, nei
Monica: cooperativa che svolga anche funzioni di sostegno umano, compagnia a casa
tempi in cui non è utilizzata come mensa.
ecc...
Utilizzare come dormitorio pubblico il convento che si sta realizzando a Piazza
Anna: già esistono cooperativa 24 Luglio e cooperativa Sole ed Aria (sta nel progetto
d'Armi.
della piazza); si può partire dalle cooperative esistenti; cercare soluzioni per
Trasporti e iniziative di aggregazione e socialità, oltre che per gli anziani, per i disabili.
rilanciare le cooperative a prescindere dagli incentivi della p.a.;
Monica: il comune sta stanziando fondi per imprenditoria;
Alessandro: progetto riqualificazione di Collemaggio; rischio vendita; molti pazienti li
hanno rimessi nei container nell'ex manicomio
Luigi: studiamo bene la questione a livello legale; spingiamo perché la compri il
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L’Aquila, Domenica 21 marzo 2010 Semi-Open Space Technology/Tecnica della Spazio Aperto
SPAZI APERTI per una AGENDA AQUILANA
TAVOLO 6
Domande aperte: ricostruire il centro come era prima o alleggerito da alcuni uffici e
con nuove funzioni?
Gianluca Taralli, Ursula, Valeria, Marzia, Antonella, Giancarlo De Angelis, Antonio COSA PROPONIAMO:
D’amico, Marco Alesii, Cecilia Ciotti, Camilla Franchi, Giacomo Coccia, Mariella
Riccobono, Enza Blundo. 1.a. Azione diretta per riprendere, come cittadini, Piazza d’Armi (azione da decidere,
piantare un albero);
1.b. chiedere che la cittadinanza possa esprimersi sul progetto di Piazza d’armi, come
vero riconoscimento di un partecipazione cittadina;
1.c. Regolamento di partecipazione e trasparenza.
2. Eliminare gli scempi su via della Croce Rossa.
3. Trasporto Pubblico/servizio navetta: potenziamento dei trasporti pubblici con
servizi navetta che “raccordino” le aree piano C.A.S.E. e le altre aree di espansione ai
“poli urbani”. Dovrà offrire servizi e socialità.
Questo potenziamento permetterebbe di ottenere due effetti positivi:
a) riduzione dell’uso del mezzo privato con miglioramenti sia del traffico che del
reddito delle famiglie;
b) raccordare alla vita sociale i luoghi di confino generati dal piano C.A.S.E. Questo
consentirebbe di non utilizzare il 30% di territorio destinato a servizi. Infatti I soldi da
spendere per il centro aggregativo che serva pochi condomini possono essere usati
per centri di socialità a favore di tutta la città.
COSA CI SIAMO DETTI:
Oltre alle proposte:
Problema anziani ancora negli alberghi della costa.
Problema sociale giovani (minorenni) che non hanno alcuno spazio oltre I centri
commerciali.
Mercato in Piazza Duomo (alcuni convinti, altri no).
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TAVOLO 7 questa (posti di lavoro/energia rivendibile). Dotare gli edifici già esistenti o da
ricostruire di pannelli solari/fotovoltaici.
3. Fare un solo centro sportivo (o Piazza D’Armi o Centi Colella).
4. Macerie (chiarezza, riutilizzo e separazione, impiego disoccupati specialmente
giovani).
Elena Taviani, Sara Bianchi, Gabriele Baldassarre, Fernando Cimini, Vittoria
Giampaolini, Dario Di Girolamo, Daria Perilli, Irene Cavallo, Linda Kayali, Leonardo
Madama, Leonardo Pietropaolo, Marco Pace, Caterina De Viti, Stefano Di Salvatore, COSA PROPONIAMO:
Antonio Perrotti, Gabriele Petrucci, Irene Petrucci, Pina Bellini.
1. Incontro tra gli ideatori dei due progetti (Officina‐Incanto), censimento dei fondi,
discussione aperte con le istituzioni.
2. Legge regionale (obbligatorio fare i tetti degli edifici pubblici con pannelli solari
fotovoltaici), finanziamenti europei/fondo energia verde.
3. Piazza D’armi: un “bosco del ricordo” (308 alberi che ricordano i morti).
Centi colella: posizionare la nuova stazione ferroviaria davanti a Centi Colella (300
metri dal centro commerciale ognuno decide se fare sport o shopping), estendere il
parco fluviale, pista ciclabile.
4. Redazione CODICE ETICO RACCOLTA MACERIE.
COSA CI SIAMO DETTI:
1. Realizzazione di una struttura polivalente per la vita socio‐culturale degli studenti,
unione del progetto “Incanto”, riappropriazione dell’’area pubblica del “Parco del
Sole” e di tutta la zona di Collemaggio
2. centrale comunale eolica o a pannelli solari/fotovoltaici con cittadini proprietari di
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TAVOLO 8 COSA PROPONIAMO:
1. Realizzazione di 2 medialab con o senza autorizzazione (raccolta fondi e sinergia
con soggetti in grado di fornire le competenze necessaire e di riempire di contenuti
gli spazi) entro aprile.
2. Costituzione di un coordinamento/assemblea permanente che si riunisca
costantemente con la funzione di controllare, fare pressione sulle istituzioni e
informare la cittadinanza.
3. Ottenere che il comune predisponga dei canali di informazione sul lavoro svolto:
Gennaro Castorani, Luca Santarossa, Anna Migliarini, Andrea Bagni, Lilia Santori, trasparenza, anche attraverso la pubblicizzazione (tv, radio) delle sedute comunali.
Paola Celli, Marco Fatigati, Ezio Bianchi
4. Riorganizzare la mobilità, i trasporti pubblici, secondo la nuova distribuzione
territoriale.
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TAVOLO 9 COSA PROPONIAMO:
Riempire gli spazi vuoti tra il centro storico e la periferia, quindi chiedere che ci sia
uno sviluppo spontaneo di una nuova territorializzazione. Costruire spazi vivibili e
piano piano tornare e riavvicinarsi al centro storico.
Riportare gli anziani a L'Aquila e sistemarli nelle caserme vuote e da lì ripartire per
cercare dei modi per farli vivere bene. Manifestare che noi aquilani rivogliamo i
nostri anziani.
Realizzare una mappatura degli edifici su cui ancora nessuno ha posto l'attenzione,
che possono essere riqualificati come alloggi condivisi per gli anziani ma anche per gli
studenti e le famiglie. Un'idea potrebbe essere la tecnica dell'autorecupero dei
propri immobili.
Per rivalorizzare gli spazi urbani ci vorrebbe una maggiore trasparenza attiva ma allo
stesso tempo una chiarezza da parte delle amministrazioni su quello che stanno
facendo. I dati, l'anagrafica delle persone che sono ancora fuori città devono essere
accessibili e disponibili per riuscire a contattare gli anziani per poterli riportare in
città.
Verificare la disponibilità dei posti letto qui a L'Aquila che potranno accogliere gli
anziani. Organizzare autobus per portare gli anziani a L'Aquila e fare una festa in
piazza Duomo dando proprio a loro la possibilità di esprimere le loro idee e le loro
esigenze. Non bisogna intendere questo evento fine a se stesso ma come propositivo
di un percorso che inizia.
COSA CI SIAMO DETTI:
Ricostruzione sociale: rivivere lo spazio urbano tramite il coinvolgimento degli
anziani che rappresentano la nostra memoria storica.
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TAVOLO 10 continua ad impedire la coesione sociale, per perpetuare misure di comando e
controllo.
COSA PROPONIAMO:
Riguardo il problema della disgregazione sociale e della non inclusione nei processi
decisionali proponiamo di realizzare:
a. Un “presidio permanente” in Piazza Duomo come luogo d'incontro, di
aggregazione, di condivisione delle idee, un centro propulsore di reti solidali
allargate a tutta la popolazione, non solo i cittadini residenti in senso stretto, ma
anche studenti, immigrati e lavoratori impiegati sul territorio. Organizzando incontri
periodici, settimanali di informazione e coordinamento. Che il presidio permanente
sia anche sede di un osservatorio permanente sulla trasparenza, che possa
monitorare tutte le azioni della ricostruzione e le intraprese avviate e da avviare in
città e sul territorio circostante.
b. Strumento d'informazione per i cittadini aquilani e per tutti i cittadini, di
inclusione, di coordinamento tra le iniziative, dovrà essere un sito internet dedicato,
che serva il “presidio”. Proponiamo di realizzare un'area wireless che copra tutta la
piazza e consenta la connessione gratuita per tutti. Proponiamo che il presidio possa
funzionare anche da centro culturale con proiezioni di film e concerti, oltre ad
attività per bambini ed anziani.
Proponiamo la creazione di una “banca del tempo”, dove ognuno possa partecipare
alla ricostruzione secondo le proprie competenze e possibilità. Banca del tempo
come strumento che sia in grado di dare corpo e struttura al desiderio di
COSA CI SIAMO DETTI: partecipazione dei cittadini.
Abbiamo iniziato l'incontro partendo dai problemi maturati in questi 11 mesi di post‐ Proponiamo la creazione di punti di aggregazione e di informazione nelle aree del
terremoto, denunciando le scelte non condivise dagli organi di gestione progetto C.A.S.E., con piccole strutture, magari in presenza di altri servizi pubblici,
dell'emergenza, espressione dello stato centrale, ma anche di un disagio provato nel come ad esempio la fermata dell'autobus, dove collocare Gazebo con collegamenti
trovare nelle istituzioni locali degli interlocutori validi che potessero condividere con internet e schermi a ciclo continuo con informative per la popolazione.
la popolazione tutta le scelte di governo dell'emergenza con dinamiche di tipo
inclusivo, senza lasciare fuori nessuno da un processo, quello della ricostruzione, che Macerie: proponiamo di valorizzare lo smaltimento delle macerie come processo
deve essere di tutti. partecipativo di riappropriazione della propria identità territoriale, di inclusione nel
Siamo qui perché abbiamo voglia di partecipare con le nostre energie, competenze o processo di ricostruzione, di occupazione per giovani e disoccupati, di creazione di
sostegno alla ricostruzione della città‐territorio dell'Aquila, a partire dal tessuto nuove competenze professionali urbanistiche e di restauro, magari esportabili in
sociale, disgregato dal terremoto e dalla volontà di chi, fra le istituzioni ha impedito e altre realtà.
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presenza di una faglia attiva al di sotto del quartiere portando avanti la realizzazione
DOCUMENTO DI SINTESI DELLE PROPOSTE di edifici a scopo residenziale appoggiandosi a licenze rilasciate prima del sisma che
dunque non tengono conto dei dati di fatto spiacevolmente emersi in quella
circostanza. Presidio fisso di piazza duomo.
1. Ricostruzione urbana e territoriale
Fare una piazza a Pettino vicino la chiesa, dove stanno demolendo.
URBANISTICA Riempire gli spazi vuoti tra il centro storico e la periferia, quindi chiedere che ci sia
uno sviluppo spontaneo di una nuova territorializzazione. Costruire spazi vivibili e
Pretendere che la programmazione sia alla base delle scelte politiche. Ripensare le piano piano tornare e riavvicinarsi al centro storico.
19 aree del piano case urbanisticamente e socialmente.
Monitorare l’intervento nelle aree sociali previste nel progetto case . Intervento dei RICOSTRUZIONE SOSTENIBILE E RISPARMIO ENERGETICO
tecnici per comprendere come dotarle e se dotarle di servizi. Analisi attenta
dell’impatto sul territorio. Proposta di una legge regionale che renda obbligatorio fare i tetti degli edifici
pubblici con pannelli solari fotovoltaici), finanziamenti europei/fondo energia verde.
Azione di pressione su ordinanze e provvedimenti normativi. Opposizione al TAR
sulle linee guida. Organizzazione di un convegno che illustri modalità, costi, tecnologie e convenienza
di interventi di ricostruzione realmente ecosostenibile. (dibattito cittadino
Realizzare una mappatura degli edifici su cui ancora nessuno ha posto l'attenzione, confrontandoci con provati e associazioni (bioedilizia) creando uno sportello
che possono essere riqualificati come alloggi condivisi per gli anziani ma anche per gli informativo sulle nuove tecnologie di eco sostenibilità. Successiva pressione sulle
studenti e le famiglie. Un'idea potrebbe essere la tecnica dell'autorecupero dei istituzioni.
propri immobili.
Procedere ad una analisi delle potenzialità dell’aquila per impianti a biomasse
Censimento delle aree pubbliche. conivolgendo tecnici e università.
Centro storico: raccolta di dati sulla conoscenza della città. Illustrazione e modifiche e integrazioni della normativa regionale e finanziamenti
nazionali che incentivino la ricostruzione sostenibile.
Si richiede la riconsiderazione delle licenze edilizie rilasciate prima del sisma,
finalizzata ad aggiornare in base a criteri nuovi che tengano conto della reale L’aquila città cablata: Cablaggio a Fibra ottica di tutta l’aquila –in collegamento con
pericolosità della singola area, i requisiti per il rilascio delle stesse (intervenire sulla università scienze e informatica‐ approfittando dei lavori che già sono in corso per il
normativa regionale e comunale sull’edilizia). posizionamento dei cavi.
Data l’urgenza si propone inizialmente di costituire movimenti spontanei di cittadini
che impediscano fisicamente l’avanzamento dei lavori, iniziati sulla base di licenze MOBILITA’ E TRASPORTI
rilasciate pre‐sisma.
Si intende partire dall’area di Pettino, sia in considerazione della sua popolosità, sia Riorganizzare la mobilità, i trasporti pubblici, secondo la nuova distribuzione
in quanto simbolo della speculazione edilizia, che oggi continua ad ignorare la territoriale
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Potenziamento dei trasporti pubblici con servizi navetta che “raccordino” le aree
piano C.A.S.E. e le alter aree di espansione ai “poli urbani”. Dovrà offrire servizi e
2. Ricostruzione sociale
socialità ….
Questo potenziamento permetterebbe di ottenere due effetti positivi:
a) riduzione dell’uso del mezzo privato con miglioramenti sia del traffico che del “INIZIATIVE”
reddito delle famiglie
b) raccordare alla vita sociale i luoghi di confino generati dal piano C.A.S.E. Questo Progettualità a lungo termine che tenga anche in conto della vivibilità attuale,
consentirebbe di non utilizzare il 30% di territorio destinato a servizi. Infatti I soldi da soprattutto per studenti, pendolari.
spendere per il centro aggregativo che serva pochi condomini possono essere usati
per centri di socialità a favore di tutta la città. Incontro tra gli ideatori dei due progetti (Officina‐Incanto), censimento dei fondi,
discussione aperte con le istituzioni.
Eliminare l’eccessivo traffico su via della Croce Rossa
GAS: riunione di formazione gruppo GAS venerdì 26 Marzo ore 19:00. Tensostruttura
Centi colella: posizionare la nuova stazione ferroviaria davanti a Centi Colella (300 (chiesa provvisoria) di Cese di Preturo.
metri dal centro commerciale ognuno decide se fare sport o shopping), estendere il
parco fluviale, pista ciclabile. Tornei Sportivi Tra C.A.S.E.
Collemaggio, parco unicef, piazza d’armi. Giornate sportive con squadre di calcio e
pallavolo.
Mercatino antiquariato e biologico: ritrovare le persone che lo costituivano e
fornirgli supporto. Ritrovare cooperativa Gommalacca.
Creare attività di interesse per gli anziani: tornei di carte; università della terza età;
casa di cucito; gare di torte; gare di cucine; gruppo di incontro giovani‐anziani
racconti di anziani con registrazione video per poi riproporlo. Navette per il trasporto
verso il centro da costa o C.A.S.E.
Riportare gli anziani a L'Aquila e sistemarli nelle caserme vuote e da lì ripartire per
cercare dei modi per farli vivere bene. Manifestare che noi aquilani rivogliamo i
nostri anziani.
Verificare la disponibilità dei posti letto qui a L'Aquila che potranno accogliere gli
anziani. Organizzare autobus per portare gli anziani a L'Aquila e fare una festa in
piazza Duomo dando proprio a loro la possibilità di esprimere le loro idee e le loro
esigenze. Non bisogna intendere questo evento fine a se stesso ma come propositivo
di un percorso che inizia.
Trasporti e iniziative di aggregazione e socialità, oltre che per gli anziani, per i disabili.
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Si propone di costituire un punto di aggregazione con le caratteristiche di Realizzazione di 2 medialab con o senza autorizzazione (raccolta fondi e sinergia con
economicità e provvisorietà ad es. tenda, presso ciascuna delle aree del progetto soggetti in grado di fornire le competenze necessaire e di riempire di contenuti gli
C.A.S.E.; in vista dell’inverno queste dovranno essere sostituite, magari riducendone spazi) entro aprile.
il numero (uno per ogni 2‐3 insediamenti) con strutture stabili che possano
accogliere la gente in ogni condizione climatica. Creazione di punti di aggregazione e di informazione nelle aree del progetto CASE,
con piccole strutture, magari in presenza di altri servizi pubblici, come ad esempio la
Utilizzare la mensa realizzata a Piazza d'armi per attività d'interesse sociale, nei fermata dell'autobus, dove collocare Gazebo con collegamenti internet e schermi a
tempi in cui non è utilizzata come mensa. ciclo continuo con informative per la popolazione.
Utilizzare come dormitorio pubblico il convento che si sta realizzando a Piazza Attivare velocemente la “Casa dei cittadini” (che includa tutti gli edifici dell’ex
d'Armi. ospedale psichiatrico), i laboratori artigianali, le sale multimediali, le mense cittadine
(con gestione A.D.S.U.) (Referente la ASL, la Regione e la Provincia)
Piazza d’Armi: un “bosco del ricordo” (308 alberi che ricordano i morti).
Rifare della piazza un nucleo di attività cittadine, luogo fisico di incontro con i
Azione diretta per riprendere, come cittadini, Piazza d’Armi (azione da decidere, referenti istituzionali per garantire la trasparenza ed un luogo permanente di
piantare un albero). comunicazione (Partecipazione).
Creazione di una BANCA DEL TEMPO, dove ognuno possa partecipare alla Pressione per luoghi di socialità e aggregazione in periferia e piani C.A.S.E. e centrali.
ricostruzione secondo le proprie competenze e possibilità. Banca del tempo come
strumento che sia in grado di dare corpo e struttura al desiderio di partecipazione
dei cittadini.
“L’aquila città dell’accoglienza”. Investire nell’”inclusività” della città. L’Aquila città
piena di gente proveniente da altri posti: lavorare in “apertura”, L’aquila città
dell’accoglienza. Fare un festival della multiculturalità (operai stranieri nei cantieri.
Lavoro edile). Organizzazione di eventi culturali e ricreativi incentrati sulle nazionalità
degli stranieri residenti
“SPAZI”
Spazi per i giovani: per suonare, arte, cultura, biblioteche (possibile anche a
Collemaggio);
Individuare aree di ritrovo per i cittadini, emergono una proposta volta ad utilizzare
l’edificio ex‐ONPI per biblioteca pubblica, un’altra l’utilizzo del capannone
abbandonato SERCOM in località Pagliare di Sassa.
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3. Ricostruzione economica (e sociale) 4. Partecipazione e trasparenza
Sottolineato il nesso tra socialità ed economia, molte proposte sociali hanno anche Per rivalorizzare gli spazi urbani ci vorrebbe una maggiore trasparenza attiva ma allo
valore economico. stesso tempo una chiarezza da parte delle amministrazioni su quello che stanno
facendo. I dati, l'anagrafica delle persone che sono ancora fuori città devono essere
Proponiamo di valorizzare lo smaltimento delle macerie come processo partecipativo accessibili e disponibili per riuscire a contattare gli anziani per poterli riportare in
di riappropriazione della propria identità territoriale, di inclusione nel processo di città.
ricostruzione, di occupazione per giovani e disoccupati, di creazione di nuove
competenze professionali urbanistiche e di restauro, magari esportabili in altre Redazione CODICE ETICO RACCOLTA MACERIE.
realtà.
Approvazione e applicazione di un Regolamento di partecipazione e trasparenza.
Cooperativa sociale per rispondere ad esigenze varie: trasporti e socialità anziani e
disabili, servizi ai malati di mente a Collemaggio; animazione culturale del centro ‐ Costituzione di un coordinamento/assemblea permanente che si riunisca
valorizzazione di quelle esistenti. costantemente con la funzione di controllare, fare pressione sulle istituzioni e
informare la cittadinanza.
Riqualificazione Collemaggio, pressione politica e elaborazione progetti, ricerca
finanziamenti, casa dei cittadini. Ottenere che il comune predisponga dei canali di informazione sul lavoro svolto:
trasparenza, anche attraverso la pubblicizzazione (tv, radio) delle sedute comunali.
L'Aquila come città Universitaria e della Conoscenza.
Formazione di presidi permanenti di gruppi di cittadini che a rotazione controllano e
monitorano le attività delle istituzioni contribuendo alla responsabilizzazione dei
cittadini (il referente è il Comune).
Presidio permanente in Piazza Duomo come luogo d'incontro, di aggregazione, di
condivisione delle idee, un centro propulsore di reti solidali allargate a tutta la
popolazione, non solo i cittadini residenti in senso stretto, ma anche studenti,
immigrati e lavoratori impiegati sul territorio. Organizzando incontri periodici,
settimanali di informazione e coordinamento. Che il presidio permanente sia anche
sede di un OSSERVATORIO PERMANENTE SULLA TRASPARENZA, che possa
monitorare tutte le azioni della ricostruzione e le intraprese avviate e da avviare in
città e sul territorio circostante.
Strumento d'informazione per i cittadini aquilani e per tutti i cittadini, di inclusione,
di coordinamento tra le iniziative, dovrà essere un sito internet dedicato, che serva il
PRESIDIO. Proponiamo di realizzare un'area wireless che copra tutta la piazza e
consenta la connessione gratuita per tutti. Proponiamo che il presidio possa
funzionare anche da centro culturale con proiezioni di film e concerti, oltre ad
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attività per bambini ed anziani.
Chiedere che la cittadinanza possa esprimersi sul progetto di Piazza d’armi (es.
piantare alberi), come vero riconoscimento di un partecipazione cittadina.
Azioni di protesta e riconquista dei luoghi. 99 PIAZZE, 99 DOMENICHE.
Recuperare l’elaborazione fatta dai comitati fino ad ora.
Creare consapevolezza, Informazione (ex: fare un incontro cittadino, proposte
numeri alla mano e poi chiamare le istituzioni). Altri incontri e assemblee
partecipate. Costruire consultazioni permanenti per monitorare le cose che
proponiamo.
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COSA VOGLIAMO FARE?
Ricostruzione urbana e territoriale
Ricostruzione sociale
Ricostruzione economica (e sociale)
Partecipazione e trasparenza
Partecipazione, trasparenza ed economia
“Un gruppo di persone (10‐100‐1000‐10000), che vogliano impegnarsi in attività più
decise, più dirette (non soltanto “simboliche”).
Tot individui (a‐partitici, a‐politici), che non si occupino di parlare e di chiedere, ma di
fare. Grazie”.
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COSA VOGLIAMO FARE? Ricostruzione urbana e territoriale
PROPOSTA A CUI VOGLIO ADERIRE:
Ripensare le 19 aree del piano C.A.S.E. urbanisticamente e socialmente.
Monitorare l’intervento nelle aree sociali previste nel progetto C.A.S.E.
C.A.S.E.: analisi dell’impatto sul territorio.
REFERENTE
PARTECIPANTI
**********************
Raffaello Frezza raffaellofrezza@libero.it
Lucilla Maragni l.maragni@essereconsulting.it
Francesco Marraffa marraffa@inwind.it
************
i numeri di telefono non sono indicati per ragioni di privacy, per qualsiasi informazione scrivere a: anno1aq@gmail.com
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COSA VOGLIAMO FARE? Ricostruzione urbana e territoriale
PROPOSTA A CUI VOGLIO ADERIRE:
Censimento delle aree pubbliche.
REFERENTE
PARTECIPANTI
Ivana Giovannini ivanagiovannini@libero.it
Maurizio Serpietri maurizioserpietri@hotmail.com
Roberto De Masi robertodemasi@gmail.com
Iginio Tironi iginiotironi@inwind.it
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COSA VOGLIAMO FARE? Ricostruzione urbana e territoriale
PROPOSTA A CUI VOGLIO ADERIRE:
Cosa fare per l’area di Pettino e le sue problematiche, tenendo conto della presenza di una faglia attiva e di una forte speculazione
edilizia.
Costituzione movimenti spontanei di cittadini che impediscano fisicamente l’avanzamento dei lavori (edifici in costruzione 5 piani).
Fare una piazza a Pettino vicino la chiesa, dove stanno demolendo.
REFERENTE
PARTECIPANTI
Serena Castellani serenacastellani@gmail.com
Maria Silvia Reversi mariasilvia.reversi@yahoo.it
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COSA VOGLIAMO FARE? Ricostruzione urbana e territoriale
PROPOSTA A CUI VOGLIO ADERIRE:
Ricostruzione sostenibile e risparmio energetico.
Convegno sulla ricostruzione eco‐sostenibile.
Proposta di una legge regionale che renda obbligatorio fare i tetti degli edifici pubblici con pannelli solari fotovoltaici.
Organizzazione di un convegno che illustri modalità, costi, tecnologie e convenienza di interventi di ricostruzione realmente
ecosostenibile.
Ricostruzione sostenibile (no biomasse).
Biomasse derivanti dalla gestione delle aree boschive, mantenimento aree verdi, raccolta differenziata. Particolare attenzione alla
“filiera corta”. Graduale recupero del paesaggio naturale originale con sostituzione delle specie vegetali esotiche con quelle proprie del
nostro territorio. Recupero del paesaggio agrario costruito, presente e visibile alle porte della città, con il recupero delle colture locali
(dal grano “solina” alle mele renette, ad esempio).
REFERENTE
PARTECIPANTI
Giovanni De Gasperis giovanni@giodegas.it
Piero De Santis gmpdesantis@gmail.com
Raffaello Frezza raffaellofrezza@libero.it
Mattia Lolli ilbagno@yahoo.it Disponibilità a contattare associazioni che operano nel settore della
bioedilizia e portare avanti il dibattito/organizzazione in assemblea
cittadina
Giuseppina Pitari giusi.pitari@univaq.it
Enrico Stagnini stagnini.aq@gmail.com
Gianluca Taralli gtaralli@hotmail.it
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COSA VOGLIAMO FARE? Ricostruzione urbana e territoriale
PROPOSTA A CUI VOGLIO ADERIRE:
L’Aquila città cablata.
REFERENTE
PARTECIPANTI
Maurizio Serpietri maurizioserpietri@hotmail.com
Alessio Gabriele alessio.gabriele@gmail.com
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COSA VOGLIAMO FARE? Ricostruzione urbana e territoriale
PROPOSTA A CUI VOGLIO ADERIRE:
Riorganizzare la mobilità, i trasporti pubblici, secondo la nuova distribuzione territoriale e tenendo conto anche degli studenti pendolari.
Facilitare i trasporti delle persone con handicap con mezzi pubblici per snidarli dalle C.A.S.E.
Centi Colella (Metro urbana).
REFERENTE
PARTECIPANTI
Raffaello Frezza raffaellofrezza@libero.it
Ivana Giovannini ivanagiovannini@libero.it
Maria Linda Odorisio marialinda.odorisio@tiscali.it
Anna Del Biondo
Stefano Di Salvatore segreteria@immotamanet.com
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L’Aquila, Domenica 21 marzo 2010 Semi-Open Space Technology/Tecnica della Spazio Aperto
SPAZI APERTI per una AGENDA AQUILANA
COSA VOGLIAMO FARE? Ricostruzione sociale
PROPOSTA A CUI VOGLIO ADERIRE:
Presidio permanente a Piazza Duomo come luogo d’incontro, di aggregazione, di condivisione delle idee, un centro propulsore di reti
solidali allargate a tutta la popolazione.
Sito internet presidio – strumento d’informazione per i cittadini.
REFERENTE
PARTECIPANTI
Antonella Cocciante animammersa.info@gmail.com si dovrà creare un logo del presidio così sarà ben identificato da tutti i
cittadini. Ogni soggetto che costituisce i gruppi di intervento, proposte e
monitoraggio, sarà dotato di una spilla o altro con su impresso il logo del
presidio. Questo servirà a far capire agli interlocutori che dietro ogni
spilletta c’è tutta una città che osserva
Francesca Di Egidio francescade@hotmail.it
Francesca Fabiani redazione@laquilacittafutura.it
Leila Fabiani leilafabiani@tiscali.it
Pina Leone pinaleo@virgilio.it
Eleonora Sciarrillo eleonorasciarrillo@alice.it
Maria Luisa Serripierro ml.serripierro@gmail.com
Enza Blundo enzablundo@yahoo.it
Annalucia Bonanni annalucia.bonanni@alice.it
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L’Aquila, Domenica 21 marzo 2010 Semi-Open Space Technology/Tecnica della Spazio Aperto
SPAZI APERTI per una AGENDA AQUILANA
COSA VOGLIAMO FARE? Ricostruzione sociale
PROPOSTA A CUI VOGLIO ADERIRE:
Costituire un punto di aggregazione con le caratteristiche di economicità e provvisorietà (ad es. tenda) presso ciascuna delle aree del
progetto C.A.S.E.
Monitorare l’intervento su spazi sociali nel progetto C.A.S.E.
Creazione di punti di aggregazione e informazione nel progetto C.A.S.E. con collegamento internet e schermi a ciclo continuo con
informativa per la popolazione.
Creare spazi d’incontro nelle C.A.S.E. (in particolare nel sito S. Antonio) per persone anziane, tappate nelle CASE, senza conoscersi.
REFERENTE
PARTECIPANTI
Federico Bisti federico.bisti@poste.it
Roberto De Masi robertodemasi@gmail.com
Donatella Sano donatella.sano@alice.it
Alessandro Tettamanti alessandro.tettamanti@yahoo.it
Lucilla Maragni l.maragni@essereconsulting.it
Francesco Marraffa marraffa@inwind.it
Anna Del Biondo Ricostruzione socio‐ambientale e culturale della città con spazi fisici
a ciò destinati per non morire dentro.
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SPAZI APERTI per una AGENDA AQUILANA
COSA VOGLIAMO FARE? Ricostruzione sociale
PROPOSTA A CUI VOGLIO ADERIRE:
Partecipazione cittadina ad un progetto su Piazza D’armi con azione simbolica (es. piantare alberi, “Bosco del ricordo”, ecc.) per evitarne
una destinazione non condivisa.
Riprendere Piazza D’Armi come cittadini e come luogo di memoria.
REFERENTE
enza blundo enzablundo@yahoo.it
Giancarlo De Angelis giancarlo_1964@libero.it
Durastante Dino
Gianluca Taralli gtaralli@hotmail.it
Ursula Aichholzer uaichholzer6@yahoo.it
Valeria Delle Donne valeria.delledonne@regione.abruzzo.it
Marzia Casolani marzia.casolani@xeniabo.org
Antonio D’amico d_amico99@yahoo.com
Marco Alesii markeos@tin.it
Antonella Irti
Cecilia Ciotti ceciliaciotti@hotmail.com
Mariella Riccobono m_riccobono@virgilio.it
Serena Castellani serenacastellani@gmail.com
Martina Ciafardoni martina.ciafardoni@gmail.com
Marco Cosenza diramortr@yahoo.it
Luigia De Blasi Luigia64@gmail.com
Francesca Di Egidio francescade@hotmail.it
Matteo Di Genova collassomc@hotmail.it
Stefano Di Salvatore segreteria@immotamanet.com
Iginio Tironi iginiotironi@inwind.it
Roberta Cipollone roberta.cipollone@email.it
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SPAZI APERTI per una AGENDA AQUILANA
COSA VOGLIAMO FARE? Ricostruzione sociale
PROPOSTA A CUI VOGLIO ADERIRE:
Centro storico: raccolta di dati sulla conoscenza della città.
REFERENTE
PARTECIPANTI
Rossella Monopoli rossellamonopoli@gmail.com
Francesca Di Egidio francescade@hotmail.it
Maria Rita Acone mariaracone@yahoo.it
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SPAZI APERTI per una AGENDA AQUILANA
COSA VOGLIAMO FARE? Ricostruzione sociale
PROPOSTA A CUI VOGLIO ADERIRE:
Tecniche di auto recupero dei propri immobili/sperimentazioni.
REFERENTE
PARTECIPANTI
Giovanni Di Dio giovanni.didio@xeniabo.org,
info@xeniabo.org,
auto recupero@xeniabo.org
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SPAZI APERTI per una AGENDA AQUILANA
COSA VOGLIAMO FARE? Ricostruzione sociale
PROPOSTA A CUI VOGLIO ADERIRE:
Riportare gli anziani a L’Aquila.
REFERENTE
PARTECIPANTI
Alessandro Tettamanti alessandro.tettamanti@yahoo.it
Manuela Tobia manuela.tobia@tiscali.it Parco del Castello e parco di Collemaggio, fiori all’occhiello dell’Aquila.
Possono essere punti di aggregazione per bambini, giovani e anziani. Ciò
che non è stato mai fatto prima. Propongo un palco per musica e
spettacoli al Parco del Sole di Collemaggio. NB: credo di poter fare
qualcosa da pescara dove attualmente vivo.
Cavicchi Mauro cavicchi.mauro@virgilio.it
Roberta Cipollone roberta.cipollone@email.it
Francesca Di Egidio francescade@hotmail.it
Mirella Liberatore mi_liber@alice.it
Maria Lucia Morelli morellilucia@live.it
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COSA VOGLIAMO FARE? Ricostruzione sociale
PROPOSTA A CUI VOGLIO ADERIRE:
Individuare aree di ritrovo per i cittadini, emergono una proposta volta a utilizzare il capannone abbandonato SERCOM (Pagliare di
Sassa).
Utilizzo ex ONPI.
REFERENTE
PARTECIPANTI
Donatella Sano donatella.sano@alice.it
Angelo Ludovici quilt@inwind.it
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COSA VOGLIAMO FARE? Ricostruzione sociale
PROPOSTA A CUI VOGLIO ADERIRE:
Parco socio‐culturale e istituzionale di Collemaggio e Parco del Sole (Officina‐Incanto).
REFERENTE
Elena Taviani
Sara Bianchi eli.tess@hotmail.it
PARTECIPANTI
Francesca Fabiani redazione@laquilacittafutura.it
Stefano Di Salvatore segreteria@immotamanet.com
Antonio Perrotti antonio.perrotti@regione.abruzzo.it
Roberto De Masi robertodemasi@gmail.com
Gabriele Petrucci gabriele@petrucci@cnr.it
Alessandro De Matteis bonsbarby@hotmail.it
Linda Kayali linda_k@hotmail.it
Alessandro Seccia os.19@hotmail.it
Leonardo Madama swim_mer@hotmail.com
Caterina De Viti kathiush@hotmail.it
Fernando Cimini
Giacomo Pio
Vittoria Giampaolini
Daria Perilli
Iginio Tironi iginiotironi@inwind.it
Gianluca Taralli gtaralli@hotmail.it
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SPAZI APERTI per una AGENDA AQUILANA
COSA VOGLIAMO FARE? Ricostruzione sociale
PROPOSTA A CUI VOGLIO ADERIRE:
Spazi per i giovani: per suonare, arte, cultura, biblioteche (possibile anche a Collemaggio).
REFERENTE
PARTECIPANTI
Silvia Scaringella pattola@hotmail.com
Maurizio Serpietri maurizioserpietri@hotmail.com
Alessandro Tettamanti alessandro.tettamanti@yahoo.it
Manuela Tobia manuela.tobia@tiscali.it
Massimo Zaffiri massimo.zaffiri@gmail.com
Serena Castellani serenacastellani@gmail.com
Martina Ciafardoni martina.ciafardoni@gmail.com
Roberta Cipollone roberta.cipollone@email.it
Marco Cosenza diramortr@yahoo.it
Nicoletta Di Genova nidige@gmail.com
Matteo Di Genova collassomc@hotmail.it
Maria Lucia Morelli morellilucia@live.it
Maria Linda Odorisio marialinda.odorisio@tiscali.it
Sara Occhiuzzi Bulma bulmosa@libero.it
Luigi Civisca lucia.civisca@gmail.com
Alessio Gabriele alessio.gabriele@gmail.com “Gli spazi per suonare, arte, cultura, biblioteche devono essere intesi non
soltanto per i giovani ma per tutta la cittadinanza, per le associazioni
culturali che oggi non hanno sede e luoghi di attività”.
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SPAZI APERTI per una AGENDA AQUILANA
COSA VOGLIAMO FARE? Ricostruzione sociale
PROPOSTA A CUI VOGLIO ADERIRE:
Lo sport a L’Aquila.
REFERENTE
PARTECIPANTI
Mauro Zaffiri mauro zaffiri@virgilio.it Devo annotare che nel documento non è presente assolutamente lo sport.
In questo momento tutti gli impianti sportivi della città sono distrutti.
L’impegno nello sport è anche forma associativa e di aggregazione. Per me
lo sport è da 0 a 100 anni quindi per tutti.
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COSA VOGLIAMO FARE? Ricostruzione sociale
PROPOSTA A CUI VOGLIO ADERIRE:
Riorganizzare le mense cittadine (eventualmente con gestione ADSU).
Proporre la mensa dei poveri, come spazi sociali aperti nella zona di Sant’Antonio e dintorni.
REFERENTE
PARTECIPANTI
Anna Colasacco a.colasacco@gmail.com
Ivana Giovannini ivanagiovannini@libero.it
Gabriele Petrucci gabriele.petrucci@cnr.it
Anna Del Biondo
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SPAZI APERTI per una AGENDA AQUILANA
COSA VOGLIAMO FARE? Ricostruzione sociale
PROPOSTA A CUI VOGLIO ADERIRE:
Realizzazione di 2 medialab con o senza autorizzazione (raccolta fondi e sinergia con soggetti in grado di fornire le competenze
necessaire e di riempire di contenuti gli spazi) entro aprile.
Piazze telematiche.
REFERENTE
PARTECIPANTI
Ivana Giovannini ivanagiovannini@libero.it
Giovanni De Gasperis giovanni@giodegas.it
Sara Occhiuzzi Bulma bulmosa@libero.it in più mi propongo come assaggiatrice per le gare di torte al cioccolato
Gabriele Petrucci gabriele.petrucci@cnr.it
Anna Colasacco a.colasacco@gmail.com
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COSA VOGLIAMO FARE? Ricostruzione sociale
PROPOSTA A CUI VOGLIO ADERIRE:
G.A.S. – gruppo di acquisto solidale.
REFERENTE
Cristina Ambrosio cambros13@yahoo.it
PARTECIPANTI
Federico Bisti federico.bisti@poste.it
Cavicchi Mauro cavicchi.mauro@virgilio.it
Marianna De Lellis maridell@alice.it
Gabriella Liberatore gabriella.liberatore@cnr.it
Maria Linda Odorisio marialinda.odorisio@tiscali.it
Rita Salvatore ritasalvatore@territorisociologici.info
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SPAZI APERTI per una AGENDA AQUILANA
COSA VOGLIAMO FARE? Ricostruzione sociale
PROPOSTA A CUI VOGLIO ADERIRE:
Banca del Tempo.
REFERENTE
PARTECIPANTI
Claudio Arbore claudioarbore@hotmail.com
Roberta Cipollone roberta.cipollone@email.it
Leila Fabiani leilafabiani@tiscali.it
Fiorella Giannangeli alleroifgiann@alice.it
Rita Salvatore ritasalvatore@territorisociologici.info
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SPAZI APERTI per una AGENDA AQUILANA
COSA VOGLIAMO FARE? Ricostruzione sociale
PROPOSTA A CUI VOGLIO ADERIRE:
La compagnia teatrale “Il Draghetto” (teatro sociale e teatro ragazzi) propone di realizzare, negli spazi che si riterranno utili, spettacoli
per bambini e ragazzi, laboratori di pupazzi e burattini, laboratori teatrali per adulti e anziani. Arte‐teatro‐movimento: terapia per
adolescenti, adulti, anziani.
REFERENTE
Manuela Del Beato manuela@draghetto.it
PARTECIPANTI
Anna Del Biondo
Roberta Cipollone roberta.cipollone@email.it
Isabella Nardis isabellanardis@gmail.com
Matteo Di Genova collassomc@hotmail.it
Marco Cosenza diramortr@yahoo.it
Tiziana Irti
Mirella Liberatore mi_liber@alice.it
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SPAZI APERTI per una AGENDA AQUILANA
COSA VOGLIAMO FARE? Ricostruzione economica (e sociale)
PROPOSTA A CUI VOGLIO ADERIRE:
Cooperative sociali per rispondere ad esigenze varie.
REFERENTE
PARTECIPANTI
Francesco Marraffa marraffa@inwind.it
Antonio Russo
Gianluca Taralli gtaralli@hotmail.it
Fabiana Calabrese fabyip@yahoo.it
fabianacalabrese@tiscali.it
Luigia De Blasi Luigia64@gmail.com La cooperativa Gommalacca ha già provato, senza successo, a dare vita al
centro storico. Ma gli aquilani hanno preferito il centro commerciale. Posso
provare a coinvolgerla ancora.
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SPAZI APERTI per una AGENDA AQUILANA
COSA VOGLIAMO FARE? Ricostruzione economica (e sociale)
PROPOSTA A CUI VOGLIO ADERIRE:
Riorganizzazione dei mercatini e del mercato biologico.
REFERENTE
PARTECIPANTI
Rita Salvatore ritasalvatore@territorisociologici.info
Maria Linda Odorisio marialinda.odorisio@tiscali.it
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L’Aquila, Domenica 21 marzo 2010 Semi-Open Space Technology/Tecnica della Spazio Aperto
SPAZI APERTI per una AGENDA AQUILANA
COSA VOGLIAMO FARE? Ricostruzione economica (e sociale)
PROPOSTA A CUI VOGLIO ADERIRE:
Creazione di laboratori artigianali.
REFERENTE
PARTECIPANTI
Luigi Civisca lucia.civisca@gmail.com
Anna Colasacco a.colasacco@gmail.com Competenza specifiche per la creazione di laboratori artigianali in particolare
di restauro.
Silvia Scaringella pattola@hotmail.com Laboratori di restauro ligneo, formatura, tecniche e tecnologie dei materiali,
laboratori artistici per bambini e C.I.M.
Gabriele Petrucci gabriele.petrucci@cnr.it
Nicoletta Di Genova nidige@gmail.com
Giuseppe Sordini a.colasacco@gmail.com Competenza specifica per la creazione di laboratori artigianali.
Ivana Giovannini ivanagiovannini@libero.it
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L’Aquila, Domenica 21 marzo 2010 Semi-Open Space Technology/Tecnica della Spazio Aperto
SPAZI APERTI per una AGENDA AQUILANA
COSA VOGLIAMO FARE? Ricostruzione economica (e sociale)
PROPOSTA A CUI VOGLIO ADERIRE:
L'Aquila come città Universitaria e della Conoscenza.
REFERENTE
PARTECIPANTI
Giuseppina Pitari giusi.pitari@univaq.it
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SPAZI APERTI per una AGENDA AQUILANA
COSA VOGLIAMO FARE? Ricostruzione economica (e sociale)
PROPOSTA A CUI VOGLIO ADERIRE:
Riqualificazione Collemaggio.
REFERENTE
PARTECIPANTI
Federico Bologna fedebo80@hotmail.it
Serena Castellani serenacastellani@gmail.com
Martina Ciafardoni martina.ciafardoni@gmail.com
Paola Cimbolli bostonpaola@hotmail.com
Piero De Santis gmpdesantis@gmail.com
Alessandro Tettamanti alessandro.tettamanti@yahoo.it
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COSA VOGLIAMO FARE? Partecipazione e trasparenza
PROPOSTA A CUI VOGLIO ADERIRE:
Osservatorio permanente sulla trasparenza.
Costituzione di un coordinamento/assemblea permanente per assicurare partecipazione e trasparenza.
Promozione incontri e assemblee.
Organizzare incontri pubblici fra cittadini e istituzioni.
Coordinamento delle iniziative‐sito internet.
Creare consapevolezza, costruire consultazioni permanenti sulle cose che proponiamo.
REFERENTE
PARTECIPANTI
Enza Blundo enzablundo@yahoo.it
Riccardo Catoni ricatoni@tin.it
Paola Cimbolli bostonpaola@hotmail.com
Antonella Cocciante animammersa.info@gmail.com
Luciano Cococcetta
Leila Fabiani leilafabiani@tiscali.it
Frediana Jukic f.jukic@katamail.com
Pina Leone pinaleo@virgilio.it
Antonio Di Giandomenico andigi@alice.it
Eleonora Sciarrillo eleonorasciarrillo@alice.it
Anna Lucia Bonanni annalucia.bonanni@alice.it
Elisa Cerasoli elisacerasoli@gmail.com Occorrerebbe anche la redazione di un “diario” della cittadinanza
nell’anno 1: cosa abbiamo fatto come cittadini.
Francesca Fabiani redazione@laquilacittafutura.it
Eleonora Fagnani fagnanieleonora@gmail.com
Emanuela Rossi tenetortre@gmail.com “Abito a Roma, sono a L’Aquila 3 volte al mese e sto cercando di
contribuire il più possibile a questa grande esperienza. Vedo in questo
momento esprimersi il meglio della società umana che ha caratterizzato i
migliori momenti della Storia. Tutto questo mi sta aiutando tantissimo e
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spero di essere reciproca.
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COSA VOGLIAMO FARE? Partecipazione e trasparenza
PROPOSTA A CUI VOGLIO ADERIRE:
Approvazione e applicazione di un regolamento di partecipazione e trasparenza.
REFERENTE
PARTECIPANTI
Maria Rita Acone mariaracone@yahoo.it
Giulio Citroni giulingiulietto@googlemail.com Se servono materiali, consigli, ricerche sul tema posso aiutare a distanza;
se serve facilitazione vedremo di tornare.
Ettore Di Cesare ettore@depp.it Il regolamento è già pronto consegnato al comune. Organizziamo
un’invasione del consiglio comunale per costringere il comune
all’approvazione, attuazione e finanziamento.
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COSA VOGLIAMO FARE? Partecipazione e trasparenza
PROPOSTA A CUI VOGLIO ADERIRE:
Attivare velocemente la “casa dei cittadini” che include tutti gli edifici dell’ex ospedale psichiatrico.
REFERENTE
PARTECIPANTI
Ivana Giovannini ivanagiovannini@libero.it
Sara Occhiuzzi Bulma bulmosa@libero.it
Gabriele Petrucci gabriele.petrucci@cnr.it
Maria Silvia Reversi mariasilvia.reversi@yahoo.it
Emanuela Rossi tenetortre@gmail.com
Silvia Scaringella pattola@hotmail.com
Giuseppe Sordini a.colasacco@gmail.com
Anna Colasacco a.colasacco@gmail.com
Roberto De Masi robertodemasi@gmail.com
Francesca Fabiani redazione@laquilacittafutura.it
Leila Fabiani leilafabiani@tiscali.it
Antonello Fazio antonello.fazio@tiscali.it
a.fazio@tiscali.it
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L’Aquila, Domenica 21 marzo 2010 Semi-Open Space Technology/Tecnica della Spazio Aperto
SPAZI APERTI per una AGENDA AQUILANA
COSA VOGLIAMO FARE? Partecipazione e trasparenza
PROPOSTA A CUI VOGLIO ADERIRE:
99 piazze‐99 domeniche.
REFERENTE
PARTECIPANTI
Piero De Santis gmpdesantis@gmail.com
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SPAZI APERTI per una AGENDA AQUILANA
COSA VOGLIAMO FARE? Partecipazione, trasparenza ed economia
PROPOSTA A CUI VOGLIO ADERIRE:
Redazione codice etico raccolta macerie.
Impegnare i giovani e i disoccupati nel processo della ricostruzione in tutta la sua filiera, dalla differenziazione/smaltimento delle
macerie alla ricostruzione vera e propria, a seconda delle proprie competenze, anche con corsi di formazione. Reddito e lavoro per i
disoccupati terremotati.
Iniziative per il controllo dello smaltimento macerie (recupero di quello che ha valore).
REFERENTE
PARTECIPANTI
Elisa Cerasoli elisacerasoli@gmail.com
Stefano Di Salvatore segreteria@immotamanet.com
Mirella Liberatore mi_liber@alice.it Non ho competenze specifiche ma posso collaborare a fare numero dove
serve per un recupero della vita sociale.
Iginio Tironi iginiotironi@inwind.it
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HANNO PARTECIPATO
Maria Rita Acone, Sergio Adriani, Luca Agnelli, Ursula Aichholzer, Pierpaolo Aleandri, Bruno Alesii, Marco Alesii, Valeria Aloisi, Roberto Aloisio, Cristina Ambrosio,
Ugo Andreassi, Andrea Andreassi, Fabio Antonelli, Claudio Arbore, Andrea Bagni, Gabriele Baldassarre, Paolo Battaglia, Pina Bellini, Alessandra Berardi, Patrizia
Bernardi, Sara Bianchi, Ezio Bianchi, Federico Bisti, Enza Blundo, Francesca Bizzini, Adalberto Boccacci, Federico Bologna, Annalucia Bonanni, Angela Braccia,
Fabiana Calabrese, Lina Calandra, Maria Grazia Campus, Cinzia Caroselli, Marzia Casolani, Serena Castellani, Gennaro Castorani, Riccardo Catoni, Walter Cavalieri,
Irene Cavallo, Mauro Cavicchi, Monica Ceccarelli, Paolo Celli, Erika Cellini, Errico Centofanti, Elisa Cerasoli, Massimo Ciacchi, Martina Ciafardoni, Marilena Ciaglia,
Marta Ciambotti, Fiorella Cicerone, Paola Cimbolli, Fernando Cimini, Giacomo Ciocca, Cecilia Ciotti, Roberta Cipollone, Mario Cirillo, Giulio Citroni, Francesco
Ciuffetelli, Luigi Civisca, Nicoletta Cocchi, Antonella Cocciante, Luciano Cococcetta, Anna Colasacco, Valerio Congeduti, Marco Cosenza, Santo Costantino, Graziella
Cucchiarelli, Noemi D’Addezio, Dario D’Alessandro, Costantino D’Ambrosio, Lucia D’Amico, Antonio D’Amico, Giancarlo De Angelis, Luigia De Blasi, Giovanni De
Gasperis, Marianna De Lellis, Roberto De Masi, Alessandro De Matteis, Piero De Santis, Fiorentino De Simone, Caterina De Viti, Manuela Del Beato, Anna Del
Biondo, Daniela Del Grande, Valeria Delle Donne, Ettore Di Cesare, Giovanni Di Dio, Francesca Di Egidio, Nicoletta Di Genova, Matteo Di Genova, Antonio Di
Giandomenico, Alessio Di Giannantonio, Mariapia Di Giorgio, Dario Di Girolamo, Genoveffa Di Matteo, Stefano Di Salvatore, Dino Durastante, Antonella Duval,
Angelica Equizi, Silvia Equizi, Lorenzo Fabiani, Francesca Fabiani, Leila Fabiani, Eleonora Fagnani, Marco Fatigati, Antonello Fazio, Luigi Federici, Alessandro Ferrari,
Flavio Ferretti, Silvio Flati, Roberto Franceschini, Camilla Franchi, Raffaello Frezza, Alessio Gabriele, Silvia Galeota, Riccardo Galli, Paola Giammaria, Vittoria
Giampaolini, Antonello Giangiuliani, Fiorella Giannangeli, Ivana Giovannini, Gino Giuliani, Giancarlo Graziani, Andrea Guardiani, Anna Guerrieri, Carlotta Inverardi,
Augusto Ippoliti, Antonella Irti, Tiziana Irti, Frediana Jukic, Linda Kayali, Jacopo Landi, Pina Leone, Aldo Lepidi, Mirella Liberatore, Gabriella Liberatore, Giovanna
Licci, Mattia Lolli, Luciano Lucente, Angelo Ludovici, Leonardo Madama, Cristiana Mancini, Monica Manieri, Lucilla Maragni, Maurizia Marchetti, Giovanna
Marchetti, Anna Migliarini, Francesco Marraffa, Federico Mignucci, Giulia Monaldi, Rossella Monopoli, Marco Morante, Maria Lucia Morelli, Maria Moretti,
Giancarlo Moscariello, Roberto Naccarella, Isabella Nardis, Sabina Nicolella, Giovanni Notarangelo, Morena Nurzia, Maria Linda Odorisio, Sara Occhiuzzi Bulma,
Marco Pace, Loretta Pace, Orietta Paciucci, Fabrizio Pambianchi, Lucia Panasci, Daria Perilli, Antonio Perrotti, Gabriele Petrucci, Irene Petrucci, Manuel Piccinini,
Anna Picciolini, Leonardo Pietropaolo, Giacomo Pio, Giuseppina Pitari, Pietro Pulsoni, Concetta Rainaldi, Isabella Quatela, Annapaola Rainaldi, Mariagrazia Rega,
Maria Silvia Reversi, Mariella Riccobono, Francesco Robimarga, Cecilia Romito, Arianna Rosa, Cristina Rosa, Emanuela Rossi, Teresa Rotondi, Antonio Russo, Rita
Salvatore, Valeriano Salve, Donatella Sano, Luca Santarossa, Alessio Santelli, Lilia Santori, Angelo Santucci, Barbara Saracino, Mario Sargentone, Stefano Sbariggi,
Silvia Scaringella, Eleonora Sciarrillo, Alessandro Seccia, Maurizio Serpietri, Maria Luisa Serripierro, Alessandro Sirolli, Emanuele Sirolli, Giuseppe Sordini, Carla
Spennati, Antonia Spinelli, Enrico Stagnini, Mariagrazia Starace, Gianluca Taralli, Alex Taviani, Arianna Taviani, Elena Taviani, Paolo Tella, Alessandro Tettamanti,
Roberto Tinti, Iginio Tironi, Manuela Tobia, Teodora Tomassi, Massimo Torelli, Ludovica Tursini, Mauro Tursini, Maura Vaccarelli, Antonietta Vallodoro, Sara Vegni,
Sandro Verlinghieri, Ersilia Verlinghieri, Maria Cristina Vitaliani, Claudio Zaffiri, Massimo Zaffiri, Mauro Zaffiri, Giovanni Zirollo.
CREDITI
Promotore: Comitato Promotore “L’Aquila‐Anno1” ( www.anno1.org).
Conduzione e report: Antonietta Vallodoro.
Foto: Maria Grazia Campus, Pina Leone, Filippo Zolesi.
Si ringrazia per la collaborazione: Mauro Zaffiri, Pro Loco “La Fonte” di Fonteavignone (Rocca di Mezzo).
Si ringrazia per il prezioso contributo: Andrea Bagni, Maria Grazia Campus, Erika Cellini, Paola Cibolli, Giulio Citroni, Jacopo Landi, Sabina Nicolella, Anna Picciolini,
Barbara Saracino, Massimo Torelli, Filippo Zolesi.