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NORMA EUROPEA SPERIMENTALE ENV 1993-1-1 EUROPEAN PRESTANDARD PRENORME EUROPEENNE EUROPAISCHE VORNORM Aptle 1992, (DU 624.92.014.2:624.07 Descritor ediizia, strutture di acciaio, calcolo, codici per le costruzioni, regole di calcolo Eurocodice 3 Progettazione delle strutture di acciaio Parte 1-1: Regole generali e regole per gli editici Eurocode 3 Design of steel! structures Part 1-1: General rules and rules for buildings Eurocode 3 Calcul des structures en acier Partie 1-1: Régles générales et régles pour le batiments Eurocode 3 Bemessung und Konsruktion von Stahibauten Teil 1-1: Allgemeine Bemessungsregein, Bemessungsregein fir den Hochbau La presente norma sperimentale& stata adottata dal CEN il 24 aprile 1992 come norma per applicazione prowisoria. I Periodo di validita di questa norma europea sperimentale (ENV) é limitato a 3 anni. | Paesi membri del CEN saranno invitati ‘dopo 2 anni a sotteporre i loro comment, in paricolare por quarto riquarda la sua trasformaziono da ENV a EN. ‘Secondo le Regole Comuni del CENICENELEG, | Paesi membri del CEN sono tenuti a rendere nota fesistenza di una norma ENV e a renderia prontamerte disponibile a velo nazionale in una forma appropriata. E possible mantenere in vigore, contemporaneamente alla ENV, altre norme nazionali contrastant fino alla decisione finale sulla possibile conversione da ENVaEN. | membri del CEN sono gli Organism nazional di normazione dei seguenti Paesi: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, anda, Istanda, lai, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Prtogallo, Regno Unit, Spagna, Svezia e Svizzera CEN COMITATO EUROPEO DI NORMAZIONE European Committee for Standardization Comité Européen de Normalisation Europdisches Komitee fiir Normung Segreteria Centrale: rue de Stassart 36 - 8-1050 Bruxelles La presente norma é in vendita presso gli Organismi nazionali di normazione. © I dirt di iproduzione di questa norma sono riservati ai soli Organismi nazionali di normazione membri de! CEN. pag. 4 UNI ENV 1993-1-1 0.1, 0.2. 0.3. Cronistoria de! programma degli Euroco Premessa Obiettivi degli Eurocodici 1) Gli Eurocodici Strutturali comprendono un gruppo di norme relative alla progettazione strutturale gectecnica degli edifci e delle opere di ingegneria civile, 2) Essi sono redatli per essere utlizzati come documenti di riferimento per i seguenti soopi: a) come strumento per veriicare la conformita delle caratterstiche degli edifici e delle opere di ingegneria. ivile ai requisti essenziali della Diretiva 89/106 Prodotti da costruzione (CPD); 'b) come disposizion! quadro per redigere norme tecniche per i prodotti da costruzione, 8) Essi trattano esecuzione e controlio solo nella misura atta a definire la qualita dei prodotti usati nelia, costruzione e il ivello di preparazione professionale necessario per soddisfare le ipotesi assunte nella. progettazione. 4) Fin quando non saré disponibile la necessaria serie delle norme tecniche sui prodott e sui metodi di prova delle loro prestazioni, alcuni degli Eurocodic| Strutturali tratteranno taluni di questi aspetti in specifiche appendic informative. 1) La Commissione delle Comunita Europee (CEC) assunse tiniziativa per redigere un insieme di norme techiche per la progettazione di edifici ed opere di ingegneria civle che dovrebbero servire inizialmente ‘quale aternativa ai diversi regolamenti in vigore nei vari Stati membri e, successivamente, sostituir ‘Queste norme tecniche sono state designate "Eurocodici Strutturall”. 2) Nel 1990, dopo aver consultato i rispettivi Stati membri, la CEC ha incaricato il CEN del lavoro di sviluppo Lulteriore, emanazione e aggiomamento degli Eurocodici Strutturali; la Segreteria dell EFTA ha accettato di una forza (carico) applicata alla struttura (azione diretta); oppure: = una deformazione imposta (azione indiretta), per esempio effet della temperatura 0 assestamento. (2) Le azioni sono classificate: (0. secondo la loro variazione nel tempo: ~ _azioni permanenti (@), per esempio il peso proprio delle strutture, equipaggiamenti, impianti ausi- liar e fissi; = _azioni variabili (2), per esempio catichl imposti, carichi di vento © carichi di neve; = azioni accidentali (A), per esempio esplosioni o urti di veico. (il) secondo ta loro variazione nello spazi ~ _azioni fisse, per esempio il peso proprio Ima vedere 2.3.2,3(2) per le strutture motto sensibill alla variazione del peso proprio}; ~ _azioni libere, che derivano da diverse disposizioni delle azioni, per esempio cavichi mobil impo- sti, carichi di vento, carichi di neve, (3) Classifcazioni supplementani correlate alla isposta dela struttura sono date nelle prescrzioni relative. 2.22.2. — Valori caratteristci delle azioni (1) | valori caratteristici F;,sono specificati: = nella ENV 1991 Eurocodice 1 0 nelle are norme per i carichi: oppure: =] Dainaion pi complet dt valor reppresertai’sitroveranno nota ENV 1991 Eurocodco 1 (segue) 22.23. 2.2.2.4. UNI ENV 1993-1-1 pag. 33 = dal cliente, o dal progettista dope aver consultato il clionte, purché siano rispettati i valori minimi prescriti dalle relative notmo per i carichio dalle competenti Autorita. (2) Per ie azioni permanenti dove il coefiiciente di variazione & ampio o dove le azioni hanno probabilita di variare durante la vita della struttura (per esempio per alcuni carichi pormanenti imposti) si @ fatta distinzione fra due valori caratterstici, uno superiore (Gj sys) ed uno inferiore (Gn). Altrove & suffciente Ln solo valore caratteristico (G\) (3) Nella maggior parte dei casi il peso proprio dolla struttura pud essere calcolato sulla base delle dimension’ nominali e masse specifiche medio. (4) Per te azioni variabil il valore caratteristico Q, corrisponde in alternativa: = al valore superiore avente una probabilta assegnata di non essere superato, 0 al valore inferiore vente una probabilita detinita di non essere raggiunto durante un certo periodo di ferimento, prendendo in considerazione la durata della vita prevista della struttura o la durata assunta della situazione ai progetto; oppure: + al valore speciticato, (6) Per le azioni accidentali il valore caratteristico Ay (quando applicabile) corrisponde generalmente ad un valore specificato Vaiori rappresentativi delle azioni variabit’? (1) Ivalore rappresentativo principale & il valore caratterstico Q, (2) Gil altri valori rappresentativi sono correlati al valore caratteristico Q, attraverso un fattore yi. Questi valori sono defini come: = valote i combinazione: yg (vedere 2.3.2.2) - valore frequente: Wy Q, (vedere 2.3.4); ~ _valore quasi-permanente: weQ, (vedere 2.3.4). (3) Valori rappresentativi supplementari sono usati per la verifica a fatica e per le analisi dinamiche. (4) Lattor! yo, ys © ve Sono speciticat: = nella ENV 1991 Eurocodice 1 0 in altre norme peri carichi; oppure: ~ dal cliente, 0 dal progettista dopo aver consultato il cliente, purché siano rispettati i valori Prescrit dale relative norme per icarichi o dalle competenti Autorta. Valore di progetto delle azior (1) I1valore ai progetto Fi una azione @ espresso in termini generali come: Fan eF 2.4] 1. DaFFRIoN F COF"BBIS dBi valor rappresentatv si roveranno rela ENV 1991 Eurocndice 1 (soque) pag. 94 UNI ENV 1999-1-1 (2) Esempi specitici sono: eG, ya OpPUTE YQViQ, Ag YaAx (se Ay non 6 direttamente speciticata) (@) valor di progetto delle azioni permanenti superiore ed inferiore sono espressi come di seguito indicate: + qualora si adotti un solo valore caratteristico G, (vedere 2.2.2.2(2)] allora: Gasup = Xe,supFx Gant = 16 int Ge quando siano usati i valori caratteristici superiore ed inferiore delle azioni permanenti [vedere 2.2.2.2(2)) allora Gasp = 1624p Fe sup Gayot = Her dove: Gicup @ Gin sono valori caratteristci superiore ed inferiore delle azioni permanent; Yup Yin $0N0 i valor dei coetficienti parziali di sicurezza superiore ed inferiore per le 2.2.2.5. — Valori di progetto degli effetti delle azioni (1) Gii effet delle azioni (E) sono le risposte (per esempio forze interne e momenti, tensioni, deformazioni) della struttura alle azioni, | valori di progetto degli effetti delle azioni (Eq) sono determinati dai valori di progetto delie azioni, dai dati geometricie dalle propriet& dei materiali (quando applicabile): y= ElFeag, (22) dove: ag @ definio in 2.2.4, 2.2.3. Proprieta dei material 2.2.3.1. — Valori caratterstici 1) Una proprieta de! materiale é rappresentata da un valore caratteristico X; che in generale cortisponde al {rattle della distribuzione statistica della particolare proprieta del materiale in esame, specificata dalle relative norme ed ottenuta da prove eseguite in condizioni speciicate, 2) Incent casi un valore nominale & adottato quale valore caratteristico (8) Le proprieta degli acciai struturali sono rappresentate generalmente attraverso valori nominali usati quali valori caratteristic. (4) Le proprieté dei materiali possono avere due valori caratteristici, i valore superiore ed il valore inferiore, Nella maggior parte dei casi vi @ necessita di considerare solo il valore inferiore. Tuttavia, valor pit alti della resistenza di snervamento, per esempio, devono essere considerati in casi speciali nei quali gli effetti causati da una resistenza superiore possono produrre una riduzione della sicurezza, (segue) 22.3.2 2.2.4. 2.2.5. 2.3. 2.3.1. UNI ENV 1993-1-1 pag. 35 Valor i progetto (1) valore oi progetto X, una propriet& del materiale ® generalmente defiito come: a= Xd dove: 2 Iicoofficiente parzale di sicurezza per la proprieta del materiale (2) Perle strutture in acciaio la resistenza di progetto Ry @ in genere determinata direttamente dai valori Ccaratteristici delle proprieta dei material © dai dati geometric: Fag = FUR Vie [2.3] dove: 7 @ il coetficiente parziale di sicurezza per la resistenza. (@) Ivalore ai progetto Fs pud essere determinato per mezzo di prove. Una guida data al punto 8. Dati_geometri (1) I dati geometric! sono in genere rappresentati dai loro valori nominal 43 Brom (2.4) (2) In alcuni casi i valori geometrici di progetto sono definiti da: 24> Soom + Ae (2.5) | valori aa sono fornti nelle appropriate prescrzioni (3) Per lentita delle mperezioni da adottare nella anaiis! globale della siruttura, vedere 6.2.4 Disposizioni di carico e condizioni di carico") (1) Una disposizione di carico identifica la posizione, 'ampiezza e la direzione di una azione libera. (2) Una condizione di carico identifica il raggruppamento congruente di disposizioni di carichi, di un gruppo ai deformazioni e di imperfezioni, considerato per una particolare verfica, Requisiti per il progetto Generalita (1) Sideve veriicare che nessuno stato limite pertinente venga superato. (2) Sidevono considerare tutte le relative situazioni di progetto e condizioni di caric. (8) Si devono considerare possibili variazioni rispetto alle direzioni o posizioni delle azioni assunte. {4) | calcoli devono essere svotti usando appropriati modell di progetto (integrati, se necessario, da prove) coinvolgendo tutte le relative variabil. | modelli devono essere sutticientemente precisi per pronosticare il 5] Regole deTaghals ule disposizion i carcoe sulle condzioi cari sone forte nia ENV 1091 Eurocodice 1 (segue) ag. 96 UNI ENV 1999-1-1 2.3.2. 2.3.2.1 23.22 ‘comportamento strutturale, commisurati alla qualita delle lavorazioni che si prevede raggiungere ed alla affidabilta delle informazioni sulle quali i progetto @ basatc, Stati limite uttimi Condizioni di veritica (1) Quando si considera uno stato limite di equilbrio statico o di grand! spostamenti o deformazioni della. struttura, si deve verificare che: Eset S Eat [2.6] dove: Eads © East Sono rispetivamente gli effet gi progetto delle azioni instabilizzant e stabiliz- zanti (2) Quando si considera uno stato limite di rottura © di eccessiva deformazione di una sezione, membratura © collegamento (fatica esclusa), si deve verificare che: Sas Re 27) dove: $3 @il valore di progetto ai una forza intema o di un momento (o di un rispettivo vettore di nume- rose forze interne o moment); @ Fe & la corrispondente resistenza di progetto; facendo corrispondere tutte le proprieta strutturali con i rispetivi valor di progetto. (8) Quando si considera lo stato limite di trasformazione Gi una struttura in un meceanismo, si deve veriicare cche il meceanismo si instauri solo se le azioni eccedono i loro valor di progette - facendo corrispondere tutte le proprieta strutturali con i rispettivi valori di progetto. (4) Quando si considera uno stato limite di stabilita indotto da effetti del secondo ordine, si deve verificare che la instabilita intervenga solo se le azioni superanc i loro valori di progetto - facendo corrispondere tutte le /proprieté strutturali con i rispettivi valori di progetto. Le sezioni devono inoltre essere verifcate in accord ‘con quanto riportato in (2). (8) Quando si considera uno stato limite di rottura per fatica, si deve verificare che il valore di progetto elingicatore di danno Dy non ecceda Iunita (vedere punto 9). (6) Quando si considerano gli effet dole azion, ci deve verticare che: Ess Cy (28) dove: Ej @ la capacita di progetto per il particolare effeto delle azioni che si sta considerando: Cs Bil valore ai progetto di quelettetto delle azioni CCombinazioni di azioni (1) Per ciascuna conaizione di carico i valor di progetto E, degi effetti delle azioni devono essere determinati dalle regole di combinazione introducendo | valoti di progetto delle azioni che sono indicat nel prospetto 24 (segue) UNI ENV 1993-1-1 pag. 37, Prospetto 2.1 - Valori di progetto per le azioni da impiegare nella combinazione Geile azion! Stuazione | Azioni ‘Aion variably 4 remanent | Uracontswo | Leate con! | asosei an Gy | (valore | loro valor 4 | caratteris! ‘combinazione | | arattorist a | Persistente & wo =| a wom | aaa ‘Accidentale Yea | i wa | WA (ee non diver- aes sumer spe: | beeclial) atest ato speciate (2) | valori di progetto del prospetto 2.1 si combineranno usando le seguenti regole (espresse in forma simbotica)") = Situazioni di progetto persistenti transitorie per le verifiche diverse da quelle correlate alla fatica (combinazioni fondamentai F Fo) Gus Yo xa+ E Yas Wo) Ohi 29) — Situazioni di progetto accidental (se non diversamente specifcato altrove) Fran Gus Aa* Vir Qa +E, vos hy pTOAd sd 3 {2.10} dove: Gy sono i valor caratteriste delle azioni permanent; , 2 ilvalore caratterisico di una delle azioni varabil Oxy sono i valor caratterisc! delle alte azionivarabi As @ il valore Gi progetto (valore specticato) delTazione accidental; 6 ono i coefcient parzal i sicurezza per le azioni permanent ei come 7 ma per le stuazion’ accidental di progetto; vo coefficient parzal di sicurezza per le azioni varia! Weve sono coaficio! stn n 22.23 (8) Le conbinazion pete stvazion acxdetal di progeto comprendono una azione acdentale expt A pms a aracana ad una auasnos sysemate sun avert wider (A= 0) Sab ci oc vo Samentespctiat ipora usare exe | 1.0 (6) Nele equzin {2.9} 6210, dove appicbilo, devon eserinredote lao’ ndrete. (6) Per a fatica vedere il punto 9. (©) 1n2.3.3:1 sone fornite le combinazioni semplificate per le struture ¢i edtfici. 7 “ge tila sue combinazion’ dete axon’ sono fomite nella ENV 1901 Eurocoxice 1 (segue) ag. 38 UNI ENV 1993-1-1 2.3.2.3. 2.5.2.4. Valori di progetto delle azioni permanent (1) Nelle varie combinazioni definite al punto precedente, quelle azioni permanenti che incrementano leffetto delle azioni variabili (producono cio@ effetti sfavorevoll) devono essere rappresentate dai loro valori di progetto superiori e quelle che diminuiscono leffetto delie azioni variabili (producono cioé effetti favorevoli) dai loto valor oi progetto inferior (vedere 2.2.2.4(3}] (2) Qualora i risutati ci una verfica possano essere motto sensibil alle variazioni delintensita di una singola azione permanente da punto @ punto dolla struttura, questa azione dove essere trattata come formata ‘Separatamente dalle parti sfavorevole € favorevole. Cid si applica in particolare alla verifica deli'equilibrio statico: vedere 2.3.2.4 (8) Quando una singola azione permanente & trattata come formata separatamente dalle parti stavorevole e favorevole, la relazione fra queste parti potra essere considerata adottando valori di progetto special vedere 2.3.3.1(3) por le strutture degli ecitici (4) Fatta eccezione per i casi menzionati in (2), ciascuna azione permanente deve essere integralente ‘eppresentata sulla struttura attraverso il suo valore di progetto inferiore o quello superiore, comunque quello che da 'efetto pi stavorevole. (9) Per travi continue @ tela, gi stessi valor al progetto del pese proprio dela struttura [valutati come indlcato in 2.2.2.2(3)] possono essere appilicati a tutte le campate ad eccezione doi casi che coinvolgono equittrio statico delle mensole (vedero 2.8.2.4). Verifica detequiibri statico (1) Per la verifica deltequilibrio statico, le azioni instabilizzanti (sfavorevoll) devono essere rappresentate dai valori di progetto superiori e le azioni stabilizzanti (favorevoll) dai vaiori di progetto inferior! (vedere. 2.3.2.1(1)]. (2) Per gli effet stabilizzanti si devono includere nelle relative combinazioni solo quelle azioni che si possono ragionevolmente assumere siano presenti nella situazione considerata, (3) Le azioni variabiti devono essere applicate quando esse accentuano gil effet instabilazant, ma omesse Cove aumentano gli effet! stabilzzant. (4) Deve essere considerate l'eventualta che elementi non struttural possano essere omessi o rimossi (8) Le azioni permanent devono essere rappresentate attraverso appropriati valori di progetto, dipendenti dal fatto che gli effetti instabiizzanti e stablizzantirisultino da 9 |e parti sfavorevole e favorevole ai una singola azione permanente: vedere li successive (9); e/o: © differenti azioni permanenti: vedere il successive (10). (6) | pesi propri degii elementi strutturali (0 non-struttural) non omogenel costituti da material costrsttiv! tferenti devono essere trattati come differenti azioni permanent. (7) It peso proprio di una struttura omogenea deve essere trattato come una singola azione permanente formata separatamente dole part stavorevole e favorevole. (8) | pesi propri di parti sostanzialmente similari di una struttura (o di elementi non struttural’ sostanziaimente Luniformi) possono essere trattati come parti separate, sfavorevole e favorevole, di una singole azione Permanente. (9) Per le strutture di edifici, gli speciali coctficionti parziali di sicurezza indicati in 2.9.2.1(3) si applicano alle parti sfavorevole e favorevole di una singola azione permanente, come descritto in 2.3.2.9(2) (segue) 23.3.1 UNI ENV 1999-1-1 pag. 39 (10) Pere strutture di edifci i normal coetficienti parziali di sicurezza dati in 2.9.2.1(1) si applicano alle azioni permanent! diverse da quelle indicate in (9). (11) Per azioni permanenti definite con precisione 0 rigorosamente controlate si potranno adottare nelle altre arti del Eurocodice 3 rapport inferior! dei coefiicent parzial di sicurezza. (12) Quando rincertezza sul valore di una dimensione geometrica influenza significativamente la verifica del equilibrio statico, questa dimensione deve essere utilizzata nella veritica con il valore pit stavorevole ‘che essa pub ragionevolmente raggiungere. Coefficienti parziali di sicurezza per gli stati limite ultimi Coefficient parziali di sicurezza per le azioni sulle strutture di edifci (1) | coeffcienti parziall di sicurezza per le situazioni di progetto persistentie per i carichi transitori sono dati rel prospetto 2.2. Prospetto 2.2 - Coetficienti parziali di sicurezza per le azioni sulle strutture di edifici per situazioni di progetto persistenti e transitorie T Azioni ‘Azioni varabil (ra) Permanenti Una con il suo valo- Le altre con i loro va- 3) re caratteristico jeri di combinazioni Effetio tavorevole 7 nt Etfetto sfavorevole 7, sup *) Vedere inottre 2.3.3.1(3). 7")__Vedere Eurocodice 1; nel casi normal per le strutture degl cific Yay (2) Per'e situazioni i progetto accidental alle qual si applica tequazione [2.10] i coetficient parziall di sicurezza per le azionivariabil sono ugualia | 1,0 | (9) Qualora, in accordo con 2.3.2.3(2), una singola azione permanente necessita di essere considerata come formata dalle parti sfavorevole e favorevole, la parte favorevole pud, in altemativa, essere moltiplicata per: @ la parte sfavorevole per: Fosup= 1.95: a condizione che applicando 6 2 1o effetti plu sfavorevoll 1,0 _] ad entrambe le parti favorevole e sfavorevole non si ottenga- (4) Quando te component! di un effetto vettoriale possono variare indipendentemente, le componenti avorevol (per esempio la forza longitudinale) devano essere mottiplicate per un fattore riduttivo: Wee= [0.8 (cegue) pag. 40 UNI ENV 1993-1-1 2.3.3.2 2.3.4, (6) Adottando i valori oi ydati nel prospetto 2.2, per le strutture ai edifici "equazione [2.9] pud essere sostituita da: ~ considerando solo l'aziane variabile pit) sfavorevole: E70) Fxi +701 Aes ay = considerand tutte le azioni variabil sfavorevol: Lei i #09 vas Oks (2.12) Si adottera equazione che fomisce il valore maggiore. Coetficienti parziali di sicurezza per le resistenze (1) | coetfcienti parzial ci sicurezza per le resistenze sono dati nelle relative preserizioni rportate nei punti 5 e6. (2) Quaiora le proprieta strutturali siano determinate attraverso prove, si rimanda a quanto riportato nel punto 8 (@) Perle veriiche a fatica vedere punto 8, (1) Si deve veriticare che: Es Cy oppure Ey Ra 2.13) dove: Gy 8unvalore nominale o una funzione di certe proprieta di progetto dei material relative alfetfet- 10 di progetto delle azioni considerate; Eq. @ Fetfetto di progetto delle azioni, determinato sulla base di una delle combinazioni definite nel seguito, La combinazione richiesta @ identificata nella prescrizione specifica per clascuna verifica di funzionalita: vodore 4.2.1(4) € 4.3.1(4) (2) Per gi stati limite di servizio si detiniscono tre combinazioni di azioni attraverso le seguenti equazioni ‘Combinazione non frequente: LG + Ogir %, You As [2.14] ‘Combinazione frequente: x Beit vas a+ E Wei Ws [2.15] Combinazione quasi permanente: EG +E v2 Ges (2.16) segue) UNI ENV 1993-1-1 pag. 41 dove le notazioni sono definite in 2.3.2.2(2), (8) Qualora nelle prescrizioni pertinenti che trattano gli stat limite di servizio siano date regole sempliicate di Cconformita, non sono richiesti calcoli dettaglati usando le combinazioni delle azionl (4) Nel caso in cui nel progetto si verifich Ia conformita agi stati limite di servizio mediante calcoli dettagliat, per le strutture degli eaifici si possono adottare equazioni semplificate (5) Per le strutture degli ediic fa combinazione non frequente pud essere semplficata usando fe equazioni ‘seguenti, che possono essere anche usate in sostiluzione per la combinazione frequente: ~ considerando solo l'azione variable pli sfavorevole: LG + Qe (2.17) = considerando tutte le azioni variabil stavorevos: FG 1095 Oy, 2.18] ‘Si adottera requazione che fomisce ii valore maggiore. (6) | valori di yy saranno presi uguali ad 1,0 per tutti gli stati limite di servizio, eccetto dove diversamente indicato nelle prescrizioni particotar Durabilita (1) Allo scopo of garantire una adeguata durata della struttura occorre prendere in considerazione i seguenti fattor fra loro interconnessi: impiogo della strutura: ~ i requist di prestazione; + te condizioni ambiental prevste; = la composizione,proprietae prestazioni dei material ~ la forma degli elementi ed i dettagli costruttiv a qualita delle lavorazioni e rentita dei controll le misure protettive particolari; - la manutenzione probabile durante la vita prevista, {2) Le condizioni ambiental inteme ed esterne devono essere stimate durante la fase di progetto per valutare ‘Toro effetto in relazione alla durata © per predisporre adeguati provvedimenti da adottare per la protezione dei materia Resistenza al fuoco (1) Pera resistenza al fuoco vedere la ENV 1993-1-2 Eurocodice 3: Parte 1.2 (in preparazione) (sogue) ag. 42 a4. 3.2. 3.2.1. ‘UNI ENV 1993-1-1 (1) Le proprieta dei materiali specificate in questo punto sono quelle richieste per lelaborazione del progetto, (2) Altre proprieta sono indicate nelle rispettive “Norme di riferimento* definite nel'appendice B, struttural (1) Questa parte 1-1 dell’Eurocodice 3 si riferisce alla progettazione di strutture fabbricate con acciaio Conforme alla *Norma di riferimento* 1: vedere 'appendice B. 2) I presente codice pud essere anche impiegato per altri acciai strutturali purché esistano dati adeguati per glustiticare l'applicabilta delle relative regole di progettazione e fabbricazione. Le procedure per fa esecuzione € valutazione delle prove devono essere conformi ai punti 2 e 8 di questa parte 1-1 ed i requisit per le prove devono corrispondere con quel richiesti dalla "Norma di rferimento* 1 (1) Per acciai ad alta resistenza si rimanda all'appendice D (in preparazione). Proprieta dei materiali per acciaio laminate a caldo Valori nominal (1) I valori nominal della resistenza di snervamento fy © della resistenza a rottura per trazione {, per acciai aminati@ caido sono dati nel prospetto 3.1 per acciai di classe Fe 360, Fe 430 @ Fe 510 in accordo con la EN 10025 e per acciai di classe Fe E 275 ¢ Fe E 255 in accordo con il pEN 10113, Prospetto 3.1 - Valori nominali della resistenza di snervamento f, e della resistenza a rottura per trazione f, per acciai strutturali conformi alla EN 10025 0 prEN 10113, Teo ‘Spessore fmm? rominale | 140mm 40 mm < t= 100mm”) d acciaio (Nim) 1 (Nan?) (Nim) h(n?) | EN 10025: ~ aa Fe360 235 300 215 340 Fe 490 278 420 | 255 410 Festo 355 510 | 395 490 preN 10113: | | FoE27s 275, 390 255 370 Fee sss 355 aaohnee 395 470 *)_ 80 spessore norinale deelemenio, “*)_63 mm per piasre altri prodot pati in accilo alle condizon di consegna da-TM a prEN 10119-3 (2) 1 valori nominali del prospetto 3.1 possono essere adottati nei calcoli quali valori caratteristici. ) In attemativa, per un intervalio pitt ampio di spessor, si possono Impiegare i valori nominall specificati nella EN 10025 e prEN 10113, (segue) UNI ENV 1993-1 pag. 43, (4) Valori simi possono essere adottati per proflati cavi lavorati a caldo, (8) Per acciai ad alta resistenza si rimanda all'appendice D (in preparazione), 8.2.2.2. Analisi plastica (1) Canalis plastica (vedere 5.2.1.4) pud essere usata neli'analisi globale della strutura o dei suoi elementi a ccondizione che Hacciaio soddisf i seguenti ulterior requist + il rapporto fra la resistenza minima a rottura per trazione speciticata f, @ la resistenza minima di snervamento specificata 4, soddisfi la condizione: lh 212 = Falungamento a rota ne! caso di lunghezza fra feriment i 5,65 A> (dove Ay & sezione trasversseorgnarie) non sia minore del 15%: = it diagramma tensioni-deformazioni mostri che la deformazione a rottura ey corrispondente alla resi- stenza a rottura per trazione f, sia almono 20 volte la doformazione a snervamento ¢, corrispondente alla resistenza di snervamento f, (2) Gil acciai delle classi elencate nel prospetto 3.1 possano sodatsare questi requisit 32.2.9. Tenacita (1) materiale deve avere sufficiente tenacita per evitare rottura fragile alla minima temperatura di servizio cche si prevede possa verficarsi durante la vita prevista della struttura (2) Nei casi normal ol membrature saldate 0 non saldate ai strutture per edie! soggett! @ carichi static o dt fatica (con I'esclusione af urt) non sono necessarie ulteriori verifche nei riguardi della rottura fragile qualora siano sodalstatte le condizion’ indicate nel prospetto 3.2, (8) Per acciai ad alte resistenza si rmande al'appendice D (in preparazione) (4) Por tut git ati casi si deve fare riferimento al appendice C. (sopve) ag. 44 UNI ENV 1993-1-1 Prospetto 3.2 - Spessori massimi per elementi strutturall caricati statieamente che non richiedono riferimento all'appendice C Tipo di ecco T Massimo spessore (mm) © grado | per temperatura minima dl servizio di | oc 10°C EN 10028: | — Fe 3608 woof oa 108 20 m | oe Fe 3606 250 110 | 250 75 187 53 Fe 3600 250 250 250 212 250 150 i | Fe 4208 90 26 o | 1 3 | 14 Fe 4200 250 83 150 45 123 33 Fe 4900 | 250 | 9 127 250 a4 Fe stoB ; 12 29 9 21 6 Fe s10c 106 2 7a a | 2 | 16 Fe 510d | 250 7m | 417 82 150 | 8B Fe st0DD® 250 128 250 as | 250 59 | PEN 101130 i | | FeE275KG 250 250 250 12 | 250 150 FeE27SKT | 250 250 | 250 | 250 250 250 | FeE355KG «) 250 128 250 3s 250 59 Fe E355 KT 250 250 250 | 250 250 150 Condizioni di servizio © St In alternativa: ‘non saldat, oppure 2 in compressione. $2 Saldati, in trazione. In entrambi i casi questo prospetio suppone la velocita di carico Rte le conseguenze della condizione di coltasso C2, vedere 'appendice informativa C. _ [Pere sezionleinae lve 100m dl spessote dave essere concerts valor minzno Genera Charpy con iia a V epecicaio ‘ala EN 10025, Per spessor no a 180 "rm these un vale 27 J ala trperera cl prove pochou @& 234 per apace ote fro 250 men, (@) Per tacciaio tipo Fe 510 00 secondo la EN 10025, I valore mimo dl energia Charpy con intagio @ V speciicao 8 ci 40 J a-20°C. Le lenvate in questa niga sunpengono un valor equivalents oi 27 32-30 °C. (9) Per acl alle conczion’ 0,5 (Aly /Neg)?® ie dove: Neg 2 il valore di progetto delia forza di compressione; % @ a snellezza adimensionale nel piano (vedere 5.5.1.2) in assenza di spostamenti laterali, calcolata adottando una lunghezza di lbera inflessione pari allinterpiano. Impertezioni del telaio (1) Gi effetti delle imperfezioni devono essere considerati nella analisi del telaio attraverso una imperte geometrica equivalente sotto forma di una imperlezione laterale iniziale ¢ determinate dalla relazione: es 5.2] con = 1/200 = 0,5 + Wre}"® con ta imitazione k; < 1,0 © ke=10.2+1/n]" con la limitazione k, <1,0 dove: ng @il numero delle colonne per piano; (s09u0) UNI ENV 1993-1-1 pag. 59 ng il numero det pian (2) Nel computo ai n, devono essere incluse solo le colonne soggette ad un carico verticale Nsq pati ad almeno il {50% del valor medio di carico verticale per colonna nel piano considerate, @) Inn, devono essere considerate solo le colonne che si estendono attraverso tutti piani inclusi in ng. Nella determinazione din, devono essere conteggiati solo queilivelli di impalcato o i copertura che sono collegati a tutte le colonne incluse in re Nota- Qualora pit: di una combinazione din. ed n, soddlsfi queste condizioni, una qualsiasi di queste ‘combinazioni pud essere adottata in sicurezza. (4) Queste impertezioni laterali iniziali si applicano in tutte le direzioni orizzontali, ma necessitano di considerate in una direzione alla volta. (6) Devono pure essere considerati i possibil effetti torsionali sulla struttura prodotti da spostamenti laterali non simmetrici, su due facce opposte. (6) Quatora risuti pit conveniente, impertezione laterate iniziake pud essere sostituita con un sistema equilirato oi orze orizontal equivalent: vedere fig. 5.2.3, (7) Nel tela! per ediic! a travi e colonne si raccomanda di applicare queste forze orizzontall equivalenti @ ciascun livelo dt impaicato 0 di copertura e di definite come proporzionali ai carichi vertcall applcati alla struttura a quel live, come mostrato nea fig. 5.2.4 (8) Si raccomanda oi determinare le reazion’ orizzontall a clascun appoggio usando I'impertezione laterale inziale € 1non lo forze orzzontali equivalent. In assenza di carichi orizzontal efettV la reaziono orizzontale netta é zero. N nN Y . | -_ | on N N Fig. 6.2.3 - Sostituzione delle impertezioni lateraliinizali con forze orizzontali equivalent! (segue) pag. 60 UNI ENV 1993-1-1 5.2.4.4. 5.2.45. Fig. 5.2.4 Forze orizzontali equivalenti Imperfezioni per tanalisi dei sistem di controvento (1) Net calcolo dei sistemi di controvento, ai quali & richiesto di assicurare la stabilta laterale fra le estremita delle travi 0 delle membrature compresse, devono essere tenuti in considerazione gli effetti delle imperfezioni attraverso una impertezione geometrica equivalente delle membrature da vincolare, sotto forma di una impertezione di freccia iniziale: 5k US00 (53) dove: L — @ a luce del sistema di controvento: k= [0,2+ 1/n,]"® con la limitazione k, < 1,0 nel quale n, & numero delle membrature da vincolare, (2) Per comodita, impertezione ai treccia inviale delle membrature da vincolare attraverso un sistema di Controvento pud essere sostituita dalla forza stabilzzante equivalonte mostrata nella fig. 5.2.5. (3) Qualora il sistema di controvento sia impiegato per stabilzzare una trave, si raccomande di ricavare la forza N relia fig, 6.2.5 tramite la formula: N=MIh [5.4] dover M_ é momento massimo dela trave; @latezza totale dolla trave. (4) In cortispondenza dei punti dove le travi o le membrature compresse sono discontinue, si deve anche verificare cche il sistema di controvento sia in grado di resistere ad una forza locale addizionale pari a k,N'100 applicata ad sso attraverso ciascuna trave o membratura compressa e di trasmettere questa forza ai punti adiacenti ai quali la trave o la membratura compressa @ vincolata (vedere tig. 5.2.6) (5) Nella verifica per questa forza locale devono essere inoltre incluse le eventual forze esterne agenti sul sistema i controvento, ma possono essere omesse le forze derivanti dala impertezione indicata in (1). Impertezioni delle memibrature (1) Normaimente gli effet delle impertezioni sul calcolo delle membrature devono essere incorporati usando le equazioni ci instabilita indicate in questo Eurocodice. (2) In alternativa, per una membratura compressa, rimpertezione di freccia iniziale specificata in 5.5.1.3 pud essere inclusa in una analisi del secondo ordine della memibratura, (segue) UNI ENV 1993. (@) Qualora sia necessario (in accordo con 5.2.4.2) tener conto delle imperfezioni delle membrature nella analisi globale, si devono includere le impertezioni speciticate in 5.5.1.3 e si deve svolgere una analisi globale del secondo ordine. " | 6 = Impertezione ‘orza stabilizzante equivalente q ZL per unita’ di lunghezza siha a [tte] dove: @=500é/L con lalimitazione 20,2 Permembrature aventi vincoli muti =N fi EN 1k, +0, 7 = fk +0,2) — purché by L IN Se 55> si (+a <> 3500 a Feo [era] Fig, 5.2.5 - Forza stabiizzante equivalente (segue) pag. 62 UNI ENV 1993-1-1 | / N | on Sistema i | Wl controvento | O= kt = 11200 Fig, 5.2.6 - Forze nel controvento in corr’spondenza di discontinuita delfelemento compresso 5.2.5. Stabllita agli spostamenti laterali 5.2.5.1. Rigidezza agli spostament' lateral (1) Tutte le strutture devono avere una suiiciente rigidezza per jimitare gli spostamentilaterali, Cid pud essere assicurato mediante: 2) ta rigidezza agi spostament lateral dei sistem di controvento, che possono essere + tela a magle tangoler; = tela con giunzion’ rigid: + pareti di taglio, uct e simi; ») la igidezza agi spostament lateral del teal che pud essere foritaatraverso uno opi dei sequent! meted: = trlangotazione: ~ figidezza dei collegamenti; (comve) 5.2.5.2, UNI ENV 1993-1-1 pag. 63 + colonne a mensola. @) Possono essere usati collegamenti semirigici, purché si possa dimostrare che essi forniscano una rigidezza rotazionale sutficientemente affidabile (vedere 6.9.4) per soddisfare alle condizioni per la stabilta di telai nel ‘modo a nodi spostabil, vedere 5.2.6, CCassiticazione dei telai come telai a nodi spostabil e @ nodi fissi (1) Un telaio pud essere classificato a nodi fissi se la sua risposta a forze orizzontali nel piano @ sutficientemente ‘igida da poter trascurare, con accettabile approssimazione, le forze o | momenti addizionallinterni provenienti agli spostamenti orizzontali dei suoi nodi (2) Ogni altro telaio deve essere trattato come telaio a nodi spostabil e gl effeti degli spostamenti orizzontali dei ‘sui nodi devono essere considerati nl suo progetto (vedere 5.2.1.2) (3) Un telaio pud essere considerate quale telalo 2 nod fissi, per une certa condizione ai carico, se il rapporto ‘spetto al carico critico Ved! Ve; per quella condlzione a carico sodolsa i! citer: Ved Ver $0.1 (5.5) dove: Veq @ il valore oi progetto del carico vertcale totale; Ver @/1 suo valore criico elastico collsso per spostamento laterale, (4) | tela’ piani a travi e colome nelle strutture ai edifc! con travi che collegano clascuna colonna a clascun livelo of impaleato (vedere fig. 5.2.7) possono essere considerati come telal a nod! fissi per une data condizione al carico se & soddlstatto i criterio indicato qui ai seguito. Quando viene usata la teoria del primo ordine, gli spostamenti orizzontall in ciascun plano dovuti ai carichi oi progetto orzontali © verticali applicat, pid l"mpertezione lateral inlzale (vedere 5.2.4.3) applicata sotto forma «i forze orizzontali equivatent, si raccomanda che soddisfino la condlzione: (5) (a) = 66 dort: & lo spoxtemero rior ak som! lao reat ola pate noe para bate ct pie, 116 eazore coral tl corpo dole pate Flore ae V rezone vee tte coon dle pate hie di. (5) Per i tela a nodi spostabil si raccomanda che siano soddisfatti anche | requisiti per fa stabllté del tela indicat ing28. (cogue) pag. 64 UNI ENV 1993-1-1 5.25.3. Fig. 5.2.7 - Telaio di edificio con travi che collegane ciascuna colonna a ciascun livello di impaleato Classiticazione dei telai come controventati e non controventati (1) Un telaio pub essere classificato come controventato se la sua resistenza agli spostamenti laterali @ fomita da Un sistema di controvento con una risposta ai carichi orizzontali nel piano che sia sufficientemente rigida da ‘assumere, con accettabile precisione, che tut carichi orizzontali sono assorbiti dal sistema di controvento. (2) Un telaio in acciaio pud essere trattato come controventate se ii sistema di controvento riduce i suoi spostamenti orzzontall i almeno 80%. (3) Un telaio controventato pub essere considerato come un telaio a nodi fssi (4) Gil effetti delle impertezioni lateral iniziali (vedere 6.2.4.3) nel telaio controventato devono essere presi in considerazione nel calcolo del sistema di controvento. (5) Le imperfezioni lateral iniziai (0 le forze orizzontali equivalenti: vedere 5.2.4.3), pli) eventuall forge orizzontal appicate al telaio controventato, possono essere considerate quale agenti solo sul sistema ai controvento, (6) Si raccomanda of progettare il sistema ai controvento perché esso resista: ~ a qualunque carico orizzontale applicato ai telai che esso controventa; = @ qualunque carico orizzontale o vertcale applicato direttamente al sistema di controvento; = agi effetti dele impertezion’ lateral inizal (0 alle forze orizzontali equivatont)) derivanti dalio stesso sistema di controvento e da tutti tolai che esso controventa. (7) Quando it sistema di controvento 8 un telaio 0 una sotto-struttura a telaio, eso stesso pud essere un telaio @ od spostabil o a nodi fissi (vedere 5.2.5.2). (@) Quando si applica it extorio indicato in 6.2.5.2(3) ad un telaio 0 sotto-siruttura a telaio agente come sistema di controvento, deve essere pure incluso I carico vertcale totale agente su tutti telai che esso controventa, (9) Quando s! applica W criterio indicato in 5.2.5.2.(4) ad un talaio o sotto-struttura a telaio agente come sistema di controvento, deve essere pure incluso il carico orizzontale @ verticale totale agente su tutti i felai che esso controventa, insieme all'mpertezione lateralo inziale applicata sotto forma di forze oriezontali equivalent. (sogve) 5.2.6. 5.2.6.1 5.2.6.2. UNI ENV 1993-1-1 pag. 65, Stabilita de! telaio Generalita (1) Tutti i telai devono avere una adeguata resistenza al collasso per spostamentilaterall. Non @ tuttavia richiesta alcuna ulteriore verifica agli spostamenti lateral quando sia stato dimostrato che i! telaio & a nod fissi: vedere 52.52 (2) Per tut telai, compresi quell a nodi spostabil, deve essere inolire verificato che dispongano di una adeguata resistenza al collasso in assenza di spostamenti lateral, (2) Si raccomanda che nel veriica si consider 'eventuaita ci meccanismi di colasso di interpiano. (@) | telai con coperture a falda non triangolarizzate devono inoltre essere verificati per instabilita di tipo “snap through", (6) Lutiizzo delia analisirigido-plastica che prevede la formazione delle cemiere plastiche nelle colonne va limitato ai casi in cui possa essere dimostrato che le colonne sono in grado di formare cerniere con capacita rotazionale sulficiente: vedere 5.2.7. Analisi elastica di telai a nodi spostabili (1), Qualora si usi 'analisi elastica globale, si devono includere gl effetti del secondo ordine, direttamente, usando "analisielastica del secondo ordine, oppure indirettamente attraverso una delle soguenti alternative: (@) mediante ranalisielastica del primo ordine con ampiticazione dei momenti prodotti dagli spostamenti lateral; (©) mediante ranalisi elastica del primo ordine con lunghezze di libera inflessione che tengano conto degli ‘spostamenti lateral (2) Quando si impiega l'anaiisi globale elastica de! secondo ordine, per i progetto delle membrature si possono usare le unghezze af vera inflessione nel piano in assenze ai spostament! lateral (3) Con it metodo della ampiticazione dei moment! prodotti dagii spostamenti laterall, | momenti prodtt! dagii spostamenti laterali ricavati da una analisi elastica de! primo ordine si raccomanda che siano incrementati ‘mottipticandol per i rapporto: 4 Vee 7 Ver 67) dove: Vsq & i! valore ot progetto del carico verticale totale: Ver il valore entico elastico ai collasso per spostamenti lateral (4) Si raccomanda ai non utiizzare il metodo dell ampiticazione dei momenti prodotti dagii spostamenti lateral qualora il rapporte rispetto al carico critico Vsq/Ver sla maggiore oi 0,26. (5) | momenti prodotti dagt! spostamenti lateral sono quell associati con la trastazione orizzontale della sommita de! piano jn rapporto als parte inferiore di qual piano. Essi sono generati dai carichi orizzontall @ possono pure essere causati dat carichi vertical qualora la struttura oppure | carichi slano asimmetric. (6) in aterativa alla determinazione diretta di Vgg!Ver. Nel caso al telal a travi e colonne, come descritto in 5.2.5.2(d), Si pu6 usare la seguente approssimazione: (segue) 5.2.63. Mea (3) (¥) (5.8) dove: 5h H eV sono defini in 5.2.5.2%4). (7) Quando si usa i! metodo del'ampiticazione dei momenti prodotti dagli spostamenti lateral, si raccomanda di sare per il calcolo della membrature le lunghezze 0} fibera inflessione nel piano in assenza dit spostamenti lateral. (8) Qualera peri! calcolo delle colonne si usi 'anaisi elastica del primo ordine con lunghezze di libera inflessione ne! piano calcolato tenendo conto degli soostament! lateral, momenti prodotti dagit spostamenti lateral nelle travi e ref collegamenti trave-colonna si raccomanda che siano amplifcati almeno ai 1,2 salvo che sia dimostrata Vidonita di un valore inferiore attraverso una adequate analis Analisi plastica di telai a nodi spostabili (1) Quando si impiega una analisi plastica globale, si devono tenere in debito conto gii effet del secondo ordine per ii spostamenti lateral (2) Gid dovrebbe essere generalmente fatto direttamente usando J'analisi elastico-plastica de! secondo ordine: vedere 5.2.1.4 (3) Comunque, in alternativa, nel sequent! casi pud essere impiagata - come indicato al successivo (4) - fanalisi ‘igido-plastica tenendo inairettamente in conto gi effetti del secondo ordine. (a) Telei at uno 0 due piani, nei quali © non si hanno cemniore plastiche localizzate nelle colanne; 0 Ie colonne soddisfano quanto inaicato in 5.2.7. (b) Tela’ con basi incastrate, nei qual! collasso per spostamenti lateral implica la presenza di cemiere lastiche nelle colonne solo in corrispondenza della base incastrata (vedere fig. 5.2.8) ed il progetto é basato su un meccanismo incompleto nel quale fe colonne sono calcolate per rimanere elastiche per i ‘momento dl ceriera plastica calcolst. (4) Noi cas! indicati in (3) Vsq/Ver non deve superare 0,20 e tutte le sollectazioni ed i momenti devono essere ampiificat attraverso I rapporto indicato in 5.2.6.23) (5) Si raccomanda ai effettuare il calcolo delle membrature usando le lunghezze di libera inflessione nel piano in assenza af spostamenti lateral. Si raccomanda ci tenere in debito conto gi effet dele cemiere plastiche. (segue) 5.2.7. UNI ENV 1993-1-1 pag. 67 7 Cerniere plostiche nelle colonne Fig, 5.2.8 - Meccanismo con spostament laterali che implica la presenza di comiere plastiche nelle colonne solo in corrispondenza delle basi (1) Nei telai 6 necessario assicurare che, qualora sia richiosta la formazione di cerniere plastiche in membrature che ‘sono pure soggette a compressione, sia disponibile una adeguata capaci rotazionale. (2) Si pud rtenere che questo crterio sia soddisfatto quando & impiegata una anaiis! elastico-plastica giobale, a Ccondizione che le sezioni trasversall soddlsfino i requist indicat in 5.3.9. (3) Quanao si ha la presenza al cemiere plastiche nelle colonne df telai progettati mediante anals! del primo erdine ‘igido-plastica, si raccomanda che le colonne soddisfino quanto segue: © ei toil controventati 70,40 [At/Ngg??® 5.9] © nei total non controventati F <032 [AtyNgal?® {5.10} dove: 6 la sneliezza net piano, definita in 6.6.1.2, basata sulla lunghezza di sistema, (4) Nei telai progettati mediante I'analisi globale rigido-plastica, per le colonne sedi ai cemiere plastiche si raccomanda inoltre oi veriicare la resistenza alls nstabilita nel piano utllzzando lunghezza dl libera infessione Luguall aie loro lunghezze di sistema, (8) Ad eccezione det metodo indicato in 5.2.6.3 (3) (b), si raccomanda di non usare V'analis! globale rgido-plastica {el primo ordine per tela non controventati aventi pid di due pian (segue) pag. 68 UNI ENV 1993-1-1 5.3. 5.3.1, 5.3.2. 5.3.3. Classificazione delle sezioni trasversali Principi (1) Quando si adotti 'analisi plastica globale, le membrature devono essere in grado di formare cemiere plastiche venti sufficiente capacita rotazionale per permettere che avvenga la ridistribuzione dei momenti flettenti richiesta (2) Qualora sia impiegata ranalisi globale elastica, qualunque classe di sezione trasversale pud essere adottata per le membrature a condizione che il calcolo delle membrature tenga in considerazione le possiiliimitazioni alla resistenza delle sezion’ trasversali a causa delfimbozzamento locale. Classificazione (1), Si definiscono le 4 sequent classi di sezioni trasversal! 2 Classe 1: sono quelle sezioni trasversali in grado ai sviluppare una cemiera plastica avente la capacita, rotazionale richiesta per analisi plastica. © Classe 2: sono quelle sezioni trasversall in gfado di sviluppare il proprio momento resistente plastico, ma che hanno una capacita rotazionale limitata. © Classe 8: sono quelle sezioni trasversali nelle quali le tensioni calcolate nelle fibre esterne compresse della membratura di accialo possono raggiungere Ia resistenza allo snervamento, ma linstabilita locale pud Impedire lo sviluppo del momento resistente plastic. © Classe 4: sono quelle sezioni trasversali per le quali @ necessario mettere esplicitamente in conto gli effet! delrinstabilta locale nel determinare il loro momento resistente o la loro resistenza a compressione. (2) Per le sezioni trasversali della classe 4 possono essere usate le larghezze etficaci per tenere in debito conto la riduzione di resistenza dovuta agli effetti del'instabiita locale: vedere 5.3.5. (3) La classificazione di una sezione trasversale dipende dai rapporti dimensionall di clascuno del suol element! compressi. (4) Gii elementi compressi includono ogni elemento della sezione trasversale che sia totalmente 0 parzialmente ‘compresso, a causa di una forza assiale o di un momento fiettente, per la combinazione di carico considerata. (8) | vari elementi compressi in una sezione trasversale (quali anima o ala) possono, in generale, appartenere a class! differenti (6) Una sezione trasversale @ normalmente classificata indicando ta pit alta (meno favorevole) classe dei suoi ‘elementi compressi (7) In altermativa, 1a classificazione di una sezione trasversale pub essere definita indicando entrambe le Classificazioni, sia del'anima che dett (8) 1! prospetto 5.3.1 raccomande i rapporti dimensional limite per elementi a compressione delle classi 1, 2 € 3. Un ‘elemento che non sods a lmiti per la classe 3 viene considerato di classe 4. Requisiti delle sezioni trasversali per |'anal i plastica globale (1) In corrispondenza delle comiere plastiche, le sezioni trasversali delle membrature contenenti le cerniere pastiche devono avere un asse di simmetria nel piano di carico, @) In corrispondenza delle cemiere plastiche, le sezioni trasversali delle membrature contenenti le cemiere plastiche devono avere capacita rotazionale sufficiente per consentire che si sviluppino le richieste rotazioni delle cemiere plastiche. (copve} 5.3.4. UNI ENV 1993-4-1 pag. 69 (3) Per sodtistare | requisiti precedentemente menzionati si raccomanda dl veriicare le rotazioni richieste attraverso una analisi dele rotazioni (4) Perle strutture degli edifici nei quali le rotazioni richieste nen sono caleolate, tutte le membrature contenenti cemiere plastiche devono avere sezioni trasversali in corrispondenza della cemiera plastica che soddistino i limiti di rapport dimensional per le sezioni trasversali della classe 1 indicali nel prospetto 5.3.1. (5) Qualora le sezioni trasversali delle membrature siano variabil lungo it loro svityppo, si raccomanda dl soddistare / seguenti criteri adeizional, (a) Lateraimente ai punti in cui si hanno cemiare plastiche, fo spessore det'anima non deve essere rdotto per luna distanza lungo Ja trave - rispetto alla posizione della cerniera plastica - dl almeno 2d, dove dé Faltezza rnetta del'anima in conispondenza delta cemiera plastica, (0) Lateraimente ai punti in cui si hanno cemiere pastiche, l'ala compressa deve essere di classe 1 per una distanza lungo la trave - rispetto alla posizione dela cemiera plastica - non inferiore al valore maggiore fra © 2d, dove per d vale la definazione data in (a) Ia distanza fina al punto nel quale il momento nella trave ridotto a 0,8 vote i momento resistente pla- stico de! punto in esame. (c) Altrove lala compressa deve essere df classe 1 0 classe 2 e ‘anima deve essore dl classe 1, classe 2 0 classe 3, Requisiti per le sezioni trasversali quando si usa 'analisi globale elastica (1) Quando si usa lanalisi globale elastica, lo scopo della classiticazione delle sezioni trasversali é quello di identficare se la resistenza di una sezione trasversale sia limitata dalla sua resistenza allinstabilta locale, () Quando tutti gli elementi compressi di una sezione trasversale soddisfino | imiti assegnati nel prospetto 5.3.1 Per le sezioni trasversali della classe 2, la sezione trasversale pud essere considerata in grado di sviluppare interamente il suo momento resistente piastico. (3) Quando tutti gli elementi compressi di una sezione trasversale soddisfino | limit indicati nel prospetto 6.3.1 per le sezioni trasversali della classe 3, la sua resistenza pud essere basata, in ipotesi conservativa, su una istribuzione elastica delle tensioni nella sezione trasversale, imitata alla resistenza allo snervamento nelle fibre estreme. (4) Qualora lo snervamento avvenga iniziaimente dal fato teso rispetto all asse neutro, le riserve plastiche della zona tesa possono essere utilzzate nel determinare la resistenza di una sezione trasversale di classe 3, usando ii metodo descritto nella ENV 1993-1-3 (Eurocodice 3: Parte 1-3)" Vi proparazione. (segue) pag. 70 UNI ENV 1999-1-1 Prospetto 5.3.1 - Rapporti massi (foglio 1) larghezza-spessore per elementi compressi enti interni perpendicolar allasse ai fessione) ‘Anima soggetta a geht _[ttr=ty) ‘Anima soggeta aflessione i: compressione 1 compressione | Distribuzione tension’ +h ot regi elomenti f } a (compressions z positiva) 14 > | a4 | fy fo fy ce ee | | Quando a> 0.5: ty < 3960! 1301) 1 dity$72e ity $386 Quando @<05: - Oty $ 360/0 ‘Quando a> 05: | dlty s 45601304) 2 Sty 5 B3e alty < 386 Distribuzione tension Quando a< 08 aly $41 80a negli element (cemroesine 4 postiva) Wy 7 | oe ‘Quando y> ity S$ 42e/(0,67+0,33y) a dlty 1246 ays 42e Quando yt ; [| 5 235 (segue) UNI ENV 1993-1-1 pag. 71 1 - Rapporti massimi larghezza-spessore per elementi compressi {foglio 2) Prospetto 5. (©) Elementi a piattabanda interni (element interni parallel alTasse di flessioney b Distibuzione dele tension nelfelemento ed atraverso la sezlone . (compressione postiva) tL “Selon cave ~—— ~ boty, (oBtyyty 0,673: p=(y ~022)1 6.1] dove: @ le snolaza del pannefo data daa formu: Fy =Uhf oad = (Bit)! (28,4 © ky ) rota quale: t-—@ fe spessore pertinent q —_@18 fensione erica of instabilta del pannelo; kz 1 cosfcente ot imbazzamento corrspondente al rapporto w tafe tension rcavato dal prospotto 5.8.2 0 dal prospetto 5.3.3 come opportuno; e Bla larghezza pertnente (vedere i prospetto 5.3.1) rcavata come sogue por le anime: b=b per gii elementi a piattabanda interni (eccetto RHS); beb-at per anime dh AHS; bec ‘per ali sporgentl; beibs tye or angola lat ugual Be hoppure (bemy'2 per angola a at cisuguak. *)in preparazione, (sogue) Prospetto 5.3.2 - Elementi compressi UNI ENV 1993-1-1 pag. 75 Distrbuzione dalle tension (compressione positva) mn Larghezza efficace Day pbit-yh 5,98 (1-v? v=o 4 yo | 0 Coettciente di a2 imbozzamento| 4,0 fosre 781 781-629 y+9,78y | 23,9 a 1 = : In atemativa, pert > y 2-1 16 7 [t+ vy s0.1120-vF] sty) (segue) pag. 76 UNI ENV 1999-1-1 Prospetto §.3.3 - Elementi compressi sporgenti Distribuzione delle tensioni T (compressione positive) _ 7 ___._tarmnerzs offence Pet | tee | ban= pe uc bay= pb = pe! (1-9) v=o! 6 ee ee 1 [ayer osticente di | nasa’ Loss 0.87 085 | 0s7-021yoord bast | | tew2e 4, | bars pe % | uso: ar= pes pe! (1-9) [care a iy esa Coetticiente di | | imbozzamento | 043 Sere | 1,70 1,7-5ys7, . re T5yet7.1y? | 238 ky (segue) 5.3.6. *) in preparazione. UNI ENV 1998-1-1 pag. 77 (4) Per determinare le larghezze efficaci degli elementi di piattabanda, iI rapporto y tra le tensioni usato nel prospetto 5.3.2 0 ne! prospetto 5.3.3 pub essere ricavato in base alle proprieta della sezione trasversale lord (5) Per determinare la larghezza efficace di un'anima, il rapporto y fra Ie tensioni usato nel prospotto 6.3.2 pud essere ottenuto usando I'area efficace del ala comoressa escludendo Varea lorda dol'anima, (6) in generale 'asse neutro della sezione trasversale officace trasleré di una quantita © rispetto alla postzione det'asse neutro della sezione lorda (vedere le fig. 6.3.1 @ 8.3.2). Si raccomanda dl tenere cl in considerazione nel caicolo dele proprieta della sezione trasversale efficace, (7) Qualora la sezione trasversale sia soggetta ad una forza assiale, si raccomanda di usare i! metodo indicato in 5.4.8.3 per tenere in considerazione il momenta adalzionale AM fomito de AM= New [5.12] dove: ex 10 spostamento del’asse neutro quando fa sezione trasversale effcace & soggetta ad una com pressione uniorme (vedere fig. 6.3.1) Nha segno positive per la compressione. (8) Ad eccezione di quanto indleato in (9), per maggiore economia la snelezza del pannello Zp oi un elemento pus essere determinata usando la tensione di compressions massima Geen ce calcotsta in quaelemento anziahé la resistenza allo snervamento f,,.a condizione che questa solectazion© Ocom,eq sia basata sullo larghezze efficaci bey ai tut! gli element compressi. Questa procedure richiade generalmente un caleolo fteratvo net quale ye determinato nuovamente ad ogni ciclo dalle tensioni calcolate sulla sezione trasversale effcace definita alla ne de! ciclo precedente, Includendo fe tensiani derivant dal momento addzionale AM. (9) Quando si verifica Ja resistenza all'instabilité af una membratura usando te indicazioni fornite in 5.5, i valori of ‘ats On.© Wey dovano essere calcolatutlzando valor! dala snolezza del pannelo J, dun elemento basati ula sua resistonza allo snervamento f Effetti delle forze trasversali sulle anime (1) Nel progetto si devono tenere in considerazione gli effetti delle tonsioni trasversali significatve di compressione sulla resistenza alfinstabilita locale dellanima. Tali tensioni possono generarsi da forze trasversali su una membratura e sulle intersezioni di diverse membrature. (2) La presenza ai signiticative tensioni trasversali di compressione pud effettivamente ridurre | valor! massii del rapporto ala/spessore d lty per le anime ai classe 1, classe 2 o classe 3 al di sotto de’ valor! indicati nel rospetto 5.3.1, in funzione della spaziatura degh eventual iigidimenti del anima, (3) Si raccomanda di usare un metodo di veriica al validité riconosciuta. Si pud fare riferimento alle regole applicative per le piastre inigicite fomite nella ENV 1996-2 (Eurocodlce 3: parte 2)" (segue) ag. 78 UNI ENV 1993-1-1 Asse_neutro_dell frasversale efficace \ i Trasversale lorda | Zona_non Sezione trasversale Sezione trasverscle lorda efficace Fig. 5.3.1 - Sezion’trasversall di classe 4 - forza assiale Asse_neutro Asse_neutro dello ‘area efficace Sezione trasversale Sezione trasversale lorda efficace Fig, 6.3.2 - Sezioni trasversali di classe 4 - momento flettente (090) 5.4.2.2. UNI ENV 1993-4-1 pag. 79 stenza delle sezioni trasversal Generalita (1) La presente prescrizione riguarda la resistenza delle sezioni trasversali delle membrature, la quale pud essere limitata da: + la resistenza plastica della sezione lorda; ~ la resistenza della sezione netta in corrispondenza dei fori per dlepositvi di giunzione; = glieffett di ditfusione per taglio del carico (‘shear lag effects"): + la resistenza altinstabilita locale; - laresistenza allinstabilta per taglio, (2) La resistenza plastica di una sezione trasversale pud essere verticata attraverso la ricerca ai una olstribuzione i tensioni che equitior fe forze ed i moment! intemi senza superare Ja resistenza allo snervamento, a condizione che questa dlstribuzione tensionale sia possibile considerando le deformazioni plastiche associate. @) Oltre ai requisiti indicati in questo punto, deve essere verificata anche la resistenza allinstabilita della ‘membratura (vedere 5.5), (4) Qualora applicable, si raccomanda di venticare anche la stablita del tolaio (vedere 5.2.1.2 e 5.2.6) delle sezioni Propri Propristé delle sezioni lorde (1) Le proprieta delle sezioni lorde devono essere determinate usando le dimensioni speciticate, Nel calcolo delle Proprieta delle sezioni lorde non ® necessario detrarre i fori peri dispositiv di giunzione, ma si devono tenere in debito conto aperture di dimensioni maggiori. | materiali dei coprigiuntie calastrelli non devono essere inclusi. ‘Area netia (1) Liarea netta di una sezione trasversale 0 sezione di un elemento deve essere valutata pari alla sua area lorda ‘meno le opportune deduzioni per tut i fori ele altre aperture, (2) Nol calcolo delle proprieta geometriche delle sezioni nette la deduzione per il singolo foro di un dispositive di glunzione corrispondera alfarea della sezione trasversale lorda del foro nel piano del suo asse. Per i fori per i ‘bulloni a testa svasata deve essere opportunamente tenuta in conto la porzione svasata, (2) Purché i fori peri dispositvi di giunzione non siano disposti in modo sfalsato, tarea totale da dedurre peri fori dei dispositivi di giunzione @ pari alla massima somma delle aree delle sezioni del fori in qualunque sezione trasversale perpendicolare allasse delia membratura, (4) Qualora i fori per i dispositivi di giunzione siano disposti in modo sfalsato, area totale da dedurre per i fori d dispositivi di giunzione @ pari al valore magghore fra: 2) la deduzione per i fori non stall indicata in (3); b) la somma delle aree delle sezioni di tutti i fori in qualsiasi diagonale o linea a zigzag che si estenda progressivamente attraverso la membratura o parte della membratura, meno s*t/(4p) per clascun tratto nella linea dei fori (vedere fig. 5.4.1); dove: sil passo dei for sfaisati, la spaziatura fra i centri di due fori consecutivi nella linea misurata parallelamonto al'asse della membratura: P @interasse fra i centri degli stessi due fori misurato perpendicolarmente alfasse della mern- bratura: (segue) pag, 80 UNI ENV 1993-141 1 lo spessore. (8) In un angolare o altra membratura avente i fori in pi di un piano, Tinterasse p va misurato lungo l'asse del'elemento, come indicato nella fig. 5.4.2. 5.4.2.3. _Effett di dfusione per taglio del carico (‘shear lag effects") (1) Gil effetti of ciffusione per taglio del carico (‘shear lag effects") nelle piattabande possono essere trascuratl urché: 8) per elamenti sporgenti ex Lf20 1) per element inter bslyno dove: L, 6 la lunghezza fra i punt oi momento null: bla ferghezza; © éla sporgenza, (2) Qualora quest imti vengano superatl, si raccomtanda di considerare una larghazza efficace delala, (3) 1 calcolo delle larghezze efficaci dolla af & trattato nella ENV 1998-1-3 (Eurocodice 8: parte 1-3) @ ENV 1999-2 (Eurocodice 8: parte 2)", Direzione della sollecitazione Fig. 5.4.1 - Fori sfalsati Fig. 5.4.2 - Angolari con for in entrambe le ali (segue) UNI ENV 1993-1-1 pag. 81 5.4.3. Trazione a @ Per le membrature soggette a trazione assiale il valore di progetto della forza di trazione Ngq in corrispondenza di ciascuna sezione trasversale deve soddistare la relazione: NeaS Mira 15.13] dove: Niag 2 la resistenza di progetto a trazione della sezione trasversale, pati al valore minore fra ) la resistenza plastica di progetto della sezione lorda: Nol ) la resistenza ultima oi progetto della sezione netta in corrispondenza dei fori per i dispositiv di giunzione: ANY Wo Nad = 0.9 Are td ¥ a2 Per le giunzioni di categoria C progettate per resistere allo scorrimento allo stato limite utimo (vedere 6.5.3.1), la resistenza plastica oi progetto della sezione netta in corrispondenza dei fori per | dispositvi di giunzione Npet na non deve essere assunta maggiore di NoetAa = Avet 8/70 (5.14) (8) Per angolari colegati su una sola ala vedere anche 6.5.2.3 @ 6.6.10. Si raccomanda o} applicare considerazioni Simi anche ad attr tipi di sezioni colegate attraverso parti sporgenti, quali le sezioni a T ed i profit a C. (4) Qualora sia richiesto un comportamento duttile, la resistenza plastica i progetto Np/ ag deve risutare inferiore alla resistenza ultima di progetto della sezione netta in corrispondenza dei for peri disposi di giunzione Ny ai, clo’: Nand Nef (5.15) Cid sara soddistatto se: 0,8 [Ane Al = (6/64 [neal wo] 5.4.4. Compressione (1) Per le membrature soggette a compressione assiale il valore di progetto della forza di compressione Neq in ccorrispondenza di ciascuna sezione trasversale deve soddistare | NaS News (5.16) dove: Neng @ la resistenza di progetto a compressione dolla sezione trasversale, pari al valore minore fra: @) la resistenza plastica di progetto della sezione lorda: Nof na = Aly mo b) la resistenza di progetto ailinstabilita locale della sezione lorda: Nowa = Aan 6/741 dove: Ay @ area efficace dolla sezione trasversale (vedere 5.9.5). (segue) ag. 82 UNI ENV 1993-1-1 545.2. @) La resistenza di progetto a compressione deli sezione trasversale Ne,ag pud essere determinata come segue. ‘Sezioni trasversall i classe 1,2 0 3: Nena = AKT Mo Sezioni trasversall i classe 4 Nena = Aut 7s (8) Nel caso ai sezioni non simmetriche di classe 4 si raccomanda di usare il metodo incicato in 5.4.8.9 per tener conto del momento adidizionale AM dovuto alla eccentricita dell'asse neutro della sezione efficace: vedere 5.3.5(7) (4) Inottre va verficata la resistenza della membratura allinstabilita: vedere 5.5.1. (6) fori per dispositivi di giunzione non devono essere tenuti in conto nelle membrature compresse eccetto che per I Yori maggiorati o asolati Momento flettente Principi (1) In assenza di azione tagliante il valore del momento fiettente di progetto Mgq in corrispondenza di ciascuna sezione trasversale deve soddisfare la relazione: M35 Mees 5.17] dove: Mag & ilmomento resistente di progetto della sezione trasversale, pari al valore minore fra: a) il momento resistente plastico di progetto della sezione lorda: Mol = Wl 1700 b) il momento resistente af progetto allinstablté locale della sezione lord: Moss = West 471 dove: Wey @ il modulo di resistenza dolla sezione efticace (vedere 5.3.5); ©) il momento resistente ultimo ci progetto della sezione neta in corrispondenza dei fori peri dispositivi di giunzione M, ng (vedere 5.4.5.3), (2) Pere sezioni trasversali di classe 3 il momento resistente ai progetto della sezione lorda deve essere assunto pari al momento resistente elastic di progetto dato da: Mol n= Wel frm) 15.18] (@) Perle combinazioni di momento flettente ed azione tagliante si rimanda a 5.4.7, (4) Inoltre va verificata la resistenza della membratura alla instablita flesso-torsionale (vedere 5.5.2). Flessione attomo ad un asse (1) In assenza di azione tagliante, il momento resistente di progetto di una sezione trasversale senza forature per | ispositvi di glunzione pud essere determinato come segue. Sezioni trasversali di classe 1.02: M:ng= Wel S/o (cogue) 545.3, 54.8.4, UNI ENV 1993-1-1 pag. 83. Sezioni trasversalidiclasse 3: Memg= Wel l/7Mo Sezionitrasversalidiclasse 4: Mesg= Wer fy For per i dispositvi di giunzione (1) Non @ necessario considerare i fori peri dispositvi di giunzione nel'ala tesa a condizione che per lala tesa si abbia: 0,9 [Arno/Ail 2 U/l Latoya (5.19) (2) Quando Arne’ @ inferiore a questo limite, si pud assumere un'area ridotta delala che soddisi limite. (@)_Non & necessario considerare i ori per' disposi di glunzione nella zona tesa dell'anima a condizione che il imi- te indicato in (1) sia soddistatto per la zona tesa completa comprendendo sia lala tesa che fa zona tesa delt'anima, (4) Non @ necessario considerare i fori per i dispositivi di giunzione nella zona compressa della sezione trasversale ‘ad eccezione dei fori maggiorati o asolat Flessione deviata (1) Perla flessione intomo ad entrambi gi ass va impiegato il metodo fomito in 5.4.8. Tagtio (1) IIvalore a progetto deitazione tagianio Vsq in ogni sezione trasversale deve soddistare la relazione: Vea Vole (5.20) dove: V/ng @ la resistenza a taglio plastica di progetto data da: Veena = Av (B V3 V7 40 dove: A, @ area resistente a tag. (2) Larea resistente a taglo A, pub essere determinata come segue. 2) Profi laminati ad ed H, caro paralleloaifanima ADD Sys20t; b) Profilatilaminati a C, ‘carico parallelo alfanima A2bt (betty ©) Sezioni saldate ad |, H ed a cassone, carico parallelo alfanima E (ay) 9) Sezioni saldate ad !, H, C ed a cassone, carico parallelo alle ali AE (aly) ©) Proflati cavi rettangolati laminati di spessore uniforme: ccarico parallolo altaitezza Abi(b+h) carico paralielo alla larghezza Abl(b+h) (segue) ag. 84 UNI ENV 1990-1-1 5.4.7. ) Sezioni cave circolari e tubi i spessore uniforme 2ale 9) Piatti e barre piene A tarea della sezione trasversale; @ la larghezza totale; @ laltezza dell'anime; @ faltezza totale; il raggio di raccordo; ty @lo spessore dell'ala; ty & lo spessore delianima. dove. es (8) Per gi attr casi si raccomanda di determinare A, in modo analogo. (@ Per semplicita i valore a A, di un profilato laminato ad J, H © 2 C, con carico paralielo al'anima, pud essere reso pari a 1,04hty. (6) Nei casi appropriati le formule citate in (2) possono essere applicate ai componenti di una sezione composta. (6) Se lo spessore detanima non @ costante,siraccomanda di assume ty Par alo spessore minimo. (7) Deve essere inotre verficata la resistenzaalfnstablta por taglo come speciticato in 5.6 quando: + per una anima non inigita: dity> 686 + per una anima inigita: dite 302 VE ove: k & il coefficiente di imbozzamento per tensioni tangenziali (vedere 6.6.9) © =[235/6)"2 (fin Nim, (8) Non & necessario considerare i fori peri dispositvi di giunzione nelle anime a condizione che! Aroat 25/4) Ay (5.21) Quando A, net® inferiore a questo limite, si pud assumere una area resistente a taglo efficace A,net (Ky) (6) Inolire deve essere veriicato alle estremita della membratura il criterio del meccanismo a tagio tipo "block shear" indicato in 6.5.2.2. Flessione e taglio (1) Ii momento resistente plastico teorico di una sezione trasversale @ ridotto per la presenza del taglio. Per valori Piccoli delfazione tagliante questa riduzione é cosi piccola che essa é controbilanciata dalfincrudimento e pud essere trascurata. Tuttavia, quando l'azione tagliante supera meta della resistenza a taglio plastica, si deve tenere in debito conto il suo effetto sul momento resistente plastico. (2) Non @ necessaria alcuna riduzione dei moment resistent inaicat in 6.4.5.2 purché iI valore ol progetto della forza di tagfo Vey non super’ 50% del resistenza a taglo plastica al progetto Vel ng (3) Qualora Veq ecceda i 50% ot Vela. si raccomand ai ridurs i momento resistente di progetto della sezione trasversale a My.ne, Ossia al momento resistente plastico ol progetto ridotto che tiene in conto fa presenza dolazione tagiarte, ottenuto come sogue: (sogue) UNI ENV 1993-1-1 pag. 85 2) per sezioni trasversall aventi ali uguall, con fessiane intomo al'asse forte 2 —— taro-[ Mey 1 con fa fina @ dove: a (seque) ag. 86 UNI ENV 1993-1-1 a =(ADbIYA con la limitazione asos (5) Leequazione fornita in (4) pud essere pure usate per profil saktati ad | 0 H aventi all ugual, (6) Le approssimazioni date in (4) possono essere ulleriormente sempificate (per i profilati laminati oi comune Impiego ad | 0 H) ottenendo le seguenti equazioni My perns0,2: Myzra= Molen 11 Myf (t-n) con la linitazione Muna © Moly ne 627) pern> 02: Myena = 1.58 Mola na(1-7)(740.6) (5.28) (7) Per te sezioni trasversalt senza fori per | bulloni, nel caso dei profisti strutturali cavi a sezione rettangolare di Uuniforme spessore possono essere usate le seguenti approssimaziani Myy.8= Moy na (1-0)(1-0,52y) con la limtazione thy.na < Mofyra (6.29) Myzna= Mole (-m)(1-0,5a)) con la lmitazione "era S Molen 18.20] dove: ay = (A2BI/A con ta lmitazione ay 505 ay =(A2n A (6) Le equazion inaicate in (7) possono essere anche usate peri proflati scatolr saldat! avent all uguall ed anime gual, assumendt & = (A2B1VA con la fmitazion® ay $0.8 a =(A2h4VA con fe tnitazione a $0.5 (9) Le approssimazioni indicate in {7} possono essere ulteriormente semplificate per i profati strutturali cavi a sezione rettangolare di uniforme spessore, come segue, ~ per una sezione quacrata: Mauna= 1,28 Mafia (1) on fa limitazione Minas Mofo 15.31] + per una sezione rattangolre: Mhynd= 1.93 Myfypa(t-n) con la limitazione Why na < Moly mes (5.32) Myrna = Mofena (1-)/(0.5+hYA) con a imtazione Msn Mol pa (5.33) (10) Per Je sezioni trasversali senza fori per i bulloni, no! caso dei tub! circolari di spessore uniforme pud essere impiegata la seguente approssimazione: Mund =1.04 Myf (1-07) con fa limitazione Whina< Molo (5.94) (11) Per la flessione deviata pub essere usato i! seguente cniterio aporossimato: Mysa ]" [Ms t Mysa | {Masa | oy 15.35) [recs] (mts (cogue) 5.4.8.2 5.4.83. UNI ENV 1993-1-1 pag. 87 Gove: ae sono costanti, le quall possono conservativamente essere assunte oi valore unitaro, atrimenti ‘come al seguito indicato. © Per profiati ad I @ H: con fa limtazione p21 © Per profiati cavi a sezione rettangolare = 108 can Ia limitazione a=ps a= b= ae Ja limit ps6 © Pr sezioni rettangolari piene e piastre: @=B =1,7341.87 ‘Nelle precedent! equazioni = Ns/Nof.ns (12), Qualeuteiore goorossimazine consenatve 6 possibile usare if sequent erro Noa, Mysd , Masa cy a Notre Motyna Mol zna Sezioni trasversali di classe 3 (1) In assenza di azione tagliante le sezioni trasversali di classe 3 risulteranno veriicate se la massima solle- citazione longitudinale o£ soddista il erent Gees S ha 15.37) dove: he= hy /7uo (2) Per le sezioni trasversall serza fori peri alspositvi a giunzione, i! cnterio precedentemente indicato venta: Neo, Myss_, Mesa cy Ala Way ta Mat aha (6.23) Sezioni trasversali di classe 4 (1) In assenza di azione tagliante le sezioni trasversali della classe 4 saranno verlficate se la massima sollecitazione longitudinale o,.¢q caleolata usando le larghezze efficaci degli elementi compressi [vedere 5.3.2(8)] sodaista il crterio [5.9] (2) Per fe sezioni trasversal senza fori per i dispositvi di giunione, 7 criterio precedentemente indlcato diventa: (segue) pag. 88 UNI ENV 1993-1-1 My so+Neaeny , Mesa +Nsg 4 Musa*Neatny Masa +Neg ens <4 (5.40) Wet.y ha Won fa dove: Ay @ area efficace della sezione trasversale quando essa & soggetia a compressione uniforme: Wen @ il modulo oi resistenza eficace della sezione trasversale quando essa é soggetta solo al momen- to intoma al'asse ol interesse; Nn 10 spostamento del'asse neutro ol interesse quando la sezione trasversale é soggetia a com: pressione unitorme, vedere §.3.5(7) 5.4.9. Flessione, taglio e forza assiale (1) Quando azione tagliante supera meta della resistenza a taglio plastica, nella determinazione del momento resistente plastico ridotto deve essere tenuto in debito conto Feffetto sia dell'azione tagliante che della forza assiale. (2) Purché i valore of progetto deta forza di taglio Vaq non superi i 50% della resistenza a taglo plastica dl progetto Vpéine, non & necessaria alcuna ricuzione nelle combinazioni di momento e forza assiale cho soddisfino i requisiti del criterio inalcato in 5.4.8. (3) Qualora Veg ecceda 1! 50% di Vela, Si raccomanda di calcolare la resistenza di progetto della sezione trasversale alle combinazioni di momento e forza assiale usando una resistenza allo snervamento ridotta (1-p)fy er Varea resistente a tag, dove p=(2Veq! Vol nag 1)? 5.4.10. Forze trasversi alle anime (1) In assenza di azione tagliante, anima di una membratura soggetta ad una forza trasversale nel piano dellanima (vedere la fig. 5.4.3), in aggiunta a quaisiasi combinazione di momento e forza assiale agenti sulla sezione trasversale, deve soddistare in tutti punti il seguente crterio ai snervamento: fel deet | Lhe Ne see ste (544) fa J dove: o;.<4 @ il valore di progetto della sollectazione longitudinale locale dovuta al momento ed alla forza as- siale nel punto; 2.4 @ il valore di progetto della sollectazione nello stesso punto dovuta alla forza trasversale; bys 70 Precedent equazioni oj, -4 © 0; 24 devono essere assunte di segno positive per la compressione e di segno negativo per la trazione. (2) Quando il momento resistente @ basato su una distnbuzione plastica delle tension! nella sezione trasversale, si ‘Pub nitenere che il critero prima indicato sia sodkdistatto qualora: Pret eae “ dove: mes 2 1! valore ai progetto della sollectazione longitudinale locale dovuta al momento ed alla forza assiale nel punto; (segue) UNI ENV 1993-1-1 pag, 89 Bm Masa! Mole Musa @ 1 valore af progetto del momento det anima; Malwa = 0.25 tu? i740 k @ ottenuto come segue: quando Genes /Oz24 50 Quando Oem 26/29 > 0: ° 82 fm SOS allora k=0,5 (1 + Bm) ° 98 Bm 205 allora k=1,5 (1 Bm) (9) $0.1 valoe ol progetto cel'aione taglanteVeq non supera i 50% dela resstonza plastica oi progetto a tagho Vota ertera incleato in (2) pus essere adbttato senza alcuna modifica che tonga conto dal fag. (4) Qualora Vsq eccede i 50% oli Vpfaq. Si raccomanda di modificare il criterio indicato in (1) nel'equazione: fel el flee = Tye dove: p = (Ved Votng-1)? (5) Quando Veq eccede i! 50% di Vpfg ed i! momento resistente @ basato su una ridistrbuzione plastica delle tension! nella sezione trasversale, pud essere impiegato il seguente criterio approssimato: eee [se “ne (5.44) dove: ke fy sono deft in (2) (6) Si raccomanda di determinare ii valore efficace della sollecitazione trasversale oz eq dovuta ad un carico oncentrato assumendo che esso sia distribuito uniformemente su una lunghezza s pari al valore minore fra Yaltezza d del anima e I'nteresse a fra gl iigicimenti trasversall del anima, (7) Si raccomanda aii determinare il valore efficace della sollectazione trasversale oz ¢q dovuta ad un carico istribuito su una tunghazza compresa fra git iigidimenttrasversali dellanima ed avente ampiezza minore del loro interesse in modo analogo assumendo che esso sia distribuito su una lunghezza s determinata come indicato in (6). (8) Si raccomande di veriicare git effetti dele forze di compressione tresversall ula resistenza allnstabilté locale delanima: vedere 5.3.6 (9) Si raccomanda inotre ol veriicare la resistenza all'mbozzamento @ la resistenza allinstabifté dell'anima: vedere S7405.75, (segue) ag. 90 UNI ENV 1999-1-1 t (@) Disposizione HTT) L__] TET E) (0) Soltecitazioni nelelemento E Tit ox Ont Al B O%2 c _ 0 x2 TETTTT) = (©) Solectazoni nl panto ABCD Os %, 2 + hy tt Bmfy x. xm oD (8) Sollecitazion’ longitudinali equivalenti approssimate Fig. 5.4.3: Sollecitazioni nel pannello danima dovute a momento flettente, forza assiale e forza trasversale (segue) 5.5. 6.5.1. 5.5.1.1 55.1.2. UNI ENV 1993-1-1 pag. 91 Resistenza delle membrature all'instabilita Membrature compresse Resistenza allinstabilita (1) La resistenza di progetto alfinstabilta di una membratura compressa va assunta pari a Nowa= XBwAly! Yes 1545) dove: fy per le sezioni trasversali di classe 1, 2.0.3; Bn = Aaw/A per le sezioni trasversali di classe 4; X Bil cveticiente ai riduzione per la modalita di instabilté pertinente. (2) Perle membrature in acciaio laminate a caldo aventi le tipologie di sezioni trasversali comunemente usate nelle membrature compresse, la retativa modaita di instabilita @ generalmente linstabilta “flessionale'. (2) In taluni casi possono governare la modaiita “torsionale' o “flesso-torsionale’. Si pud fare riferimento alla ENV 1993-1-3 (= Eurocodice 3, parte 1.3; in preparazione). Membrature a sezione costante (1), Nel caso i compressione assiale unitorme in membrature a sezione trasversale costante, il valore di z per la snellezza adimensionale pertinente 1 pud essere determinato con tequazione: con fa limitazione <1 (5.48) =05 [1 + (4-02) + 7 @ dun coctcente di impertezione: x = [BrAfy /No]5 = (AA): 4 lia snetlezza per la modalta di instabiitperinente: Ay =RIEKPS = 0896 © = [298/4) fy in mn; Ner @ la forza elastica critica per la modalita di instabilita pertinente. 2) Ii coetticiente ai impertezione a cortispondente alla curva di instabilta appropriata va ottenuto dal prospetto 55.1 Prospetto 5.5.1 - Coettici Curva a instabilta a b c Coetticiente di imperfezione a 0.24 036 | 048 (segue) pag, 92 UNI ENV 1993-11 55.1.3. (2) | valori det coefficiente di riduzione z per le varie sneliezze adimensionali X possono essere ottenuti dal prospetto 5.5.2. (4) In altemativa, le membrature a sezione costante possono essere verficate usando lanalisi del secondo ordine: vedere 5.5.1.3(4) € (6) Membrature a sezione variabile (1) Le membrature rastremate @ le membrature con variazioni della sezione trasversele nella loro lunghezza possono essere analizzate usando una analisi del secondo ordine: vedere (4) ¢ (6). (2) In atternativa, metodi sempiticati di anal possono essere basati su moditiche alla procedure fondamentale per le membrature a sezione costante. (3) Non viene preferito alcun metode. Qualunque metodo riconosciuto pud essere utlizzato purché posse essere dimostrato che esso & conservative. (4) Lanalisi del secondo ordine di una membratura: deve considerare 'appropriata impertezione di freccia iniziale equivalent fornita nella fig. 5.5.1 in corrispondenza della pertinente curva di instabilta, dipendente dal metodo di analisie dal tipo ai verica della sezione trasversale. (6) Limpertezione di froccia iniziale equivalente fornita nelia fig. 5.5.1 deve puro essere usata anche quando ® necessario includere le imperfezioni della membratura nella analsi globale (in accordo con 5.2.4.5). (6) Quando sono usate le impertezioni fornite nella fig. 5.5.1, la resistenza della sezione trasversale (vedere 5.4) deve essere verificata utiizzando 7441 anziché 7 yo. (segue) Prospetto 5.5.2 - Coefficienti di riduzione UNI ENV 1993-1-1 pag. 83, 02 0.3 4 os 06 07 08 0.9 1.0 1A 12 19 14 18 16 17 18 19 20 aa 22 29 24 25 26 27 28 29 3.0 41,0000 0.9775 0.9528 0.9243 0.8900 08477 0.7987 0.7898 0.6656 05960 10,5300 0,4703 0.4179 os724 0,392 0.2994 0.2702 02449 02229 0.2036 0.1867 0.1717 0.1885 0.1467 0.1362 0,1267 0.1182 01105 0.1036 1X per curve di instabitta » 1,000 0.9641 0.9261 0.8842 0.8371 0.7837 0.7245 0.6612 9.8970 0.5352 0.4781 0.4269 0,3817 03422 0.3078 0.2781 0.2521 02294 0.2095 0,1920 0.1765 0,1628 0.1806 0.1397 0.1299 oat 0.1132 0,1060 0,099 c 1,000 0.9491 0.8973 0.8490 0,7854 0.7247 0.6622 0,998 0.5399 0.4842 04338 09888 0.3492 0.9145 0.2842 02877 0.2345 2141 0.1962 0.1803 0.1662 0.1537 0.1425 0.1925 0.1234 0.1153 0.1078 o.1012 0.0951 41,0000 0.9235 0.8504 0.7793 0.7100 0.6431 0.5797 0.5208 0.4671 0.4188 0762 0,3985 0,3055 0.2766 0.2512 0.2289 0.2083 0.1920 0.1768 0.1630 0.1808 0.1399 0.1302 01214 0.1134 0.1062 0.0997 0,0937 0,0882 (segue) pag. 94 UNI ENV 1999-1-1 Nn N L Sezione trasversale Metodo dl anal globale Metodo usato per la 7 ‘Tipo di sezione ed. | Elastica © rigido-piastica o |} Elasto-plastica veriica di resistenza | asso _clastica-perfettamente-plastica | (metodo della zona plastica) Elastica Qualsiasi | a(X 0,2) kes A . sae) | oe = Lineare plastica ‘Qualsiasi | a(R -02) Wes! A ~ |__ 1.48.12) = “ | : Sezione a! 4,33 a (X -0,2) kyWpfl A (7-02) kWof! A Non nese Sezione at | 20K ewe Kyeale plastica asse 77 _ Be (5.4.8.4 da (1) a(11)] Sezione cava | 1,33 a(X-0.2) kof A (= 0,2) kyWof! A rettangolaro | ' Sezione cava | 15k ele kyoule circolare Lo an _ _ hy =(1-K)# 2 ky X contatimtazione ky 2 1,0 Curva di @ | Cot ks = | "| = a | oat too | ose | 08 03 bd | 0,34 ‘/1380 0,08 | 0,15 i 0,22 c | 049 | #7270 0,06 oat | 06 | d 0,76 £180 004 | 0.08 011 | os Membrature a sezione variable: Usa il valoro i We// Ao W/! A al centro delta lunghezza diibera ntessiono / Fig. 5.5.1 - Valori di progetto delle imperfezioni di frecciainiziai equivalenti eo (segue) 55.1.4. 55.15. UNI ENV 1993-1-1 pag. 95 Instabiita flessionale (1) Per Finstabiltatlessionale la curva di instabilta appropriata va determinata dal prospetto 5.5.3 (2) Le sezioni non contenute nel prospetto 5.5.3 vanno classificate in modo analogo. (B) Lasneliezza 2 deve essere cos! determinata: dove: j @il raggio di inerzia intomo altasse appropriato, calcolato usando le proprieté della sezione trasver- sale lorda, (4) Le sezioni strutturali cave in profilato a freddo vanno verificate usando in alternative: (@) la resistenza allo snervamento fy, del materiale della lamiera dalla quale la membratura é stata ottenuta per piegatura a freddo, con la curva di instabilité b; (©) la resistenza allo snervamento media fy, della membratura dopo la profilatura a freddo, determinata in ccontormita con la definizione data nella fig. 5.5.2, con la curva di instabilta © Lunghezza di ibera inflessione (1) La lunghezza di libera inflessione / di una membratura compressa, avente entrambe le estremita efficacemente ‘mantenute in posizione rispetto agli spostamentilaterali, pud essere assunta, in ipotesi conservativa, uguale alla sua lunghezza di sistema L. (2) In attemnativa ta lunghezza di libera inflessione / puo essere determinata usando rappendice E. (segue) pag. 96 UNI ENV 1993-1-1 Prospetto 5.5.3 - Selezione della curva di instabilita per una sezione trasversale Sezione Wasversale Tin om] oma a — te esomo tase | roabiia Sezione eal | nibs 12 ‘40 mm low a za > sommenstorm | yy |b i | ee rr | (O fes100 mm vy . 1.3 100mm vy 4 —— I _ zz a ‘Sezioni saldate ad | | | ys4omm boyy > | Bz © | tonm 7 e a a Sedion cave Taminate a cao wife | pri are {| Tso dp? wut > profilate afreddo | _ __._ 780 di fa? | tute _e es | in generale | | | eccetato quanto. tat : sot) saldature spesse € ~ | or ty<90 yy ° bomen | bl ty< 90 _ fermen ener Secon ad U,L, Te sezionipiene i i tut ¢ i tL | | *) Vedere 5.5.1.4(4) € fig. 5.5.2. — uaa ~ (segue) Resistenza allo snervamento media. La resistenza allo snervamento media f,, pud essere determinata attraverso prove sulla sezione in vera grandezza ‘oppure come segue: fy + (AMET AS (fy) dove: fy, fs ® la resistenza allo snervamento a trazione e resistenza a rottura a trazione del materiale base. ‘come definito nel seguito, in newtor/milimetri quadrati; t {lo spessore del materiale, in milimetr As @ farea della sezione trasversale lorda, in millimetri quadrati; k 2 coetficiente dipendente dal tipo di proflatura: 0 k=7_ per laminatura a freddo; 0 k=5__ peraliri metodi di profilatura; a @ ii numero delle pieghe a 90° nella sazione aventi un raggio interno < St (pieghe a frazioni di 90° devono essere conteggiate come frazioni din); ha non deve superare f,0 1,2 hy LLincremento delia resistenza allo snervamento dalla lavorazione a freddo non deve essere ullizzato per membrature cche sono saldate, ricotte, zincate (dope ta profilatura) 0 soggette dopo la proflatura a trattamento termico che possa produrre "softering" Materiale base. UI materiale base @ la lamiera piana dalla quale le sezioni sono ottenute mediante profilatura a freddo. Fig. 5.5.2 - Resistenza allo snervamento media fg i sezioni struturali cave in profilato a treddo 5.5.2. Instabilita flesso-torsionale delle travi (1) 1 momento resistente di progetto alla instabiita di una trave non controventata lateralmente va assunto pari a Myna= 2.18 Waly fe (5.48) dove: fy 1 per sezioni trasversali di classe 1 0 classe 2; Be WelyWely per sezioni trasversali di classe 3; Per sezioni trasversali di classe 4; (segue) pag. 98 UNI ENV 1999-1-1 wr @ il coefficiente di riduzione per linstabilta flesso-torsionale, (2) lIvaloe i zx por la sneliezza adimensionale approprata Zi, pu essere determinato dala equazion 1 con alimitazione 3.1 <1 15.49] r+ [oer x i] rela quale: r= 0511 + our (Ay - 02) + Air4] (8) Siraccomanda «i assumere i valor dei coetcienti al imperfezione ay per N'instabitsflesso-torsionale peri a: @7=021 per le sezioni laminate; ay =0.49 per le sezioni satiate (4) | valor de! cootiiente al ricuzione 21+ per la snelezza adimensionale appropriata Zz possono essere ottenuti da prospetto 5.5.2 con i = Ty e x= mer usando: © per le sezion’ laminate: curva a (a= 0,21) © per le sezioni saldate: cura ¢ (a=0,49) (6) lvalor dl Fzy pub essere detenminato dala equazione: it = DB WoL y Sy! Med? = far /as] [Bal?® dove: ay =x (EADS = 93,96; = 1285/5) (fin Nim?) Mg il momento eitco elastico per instabilit flesso-torsionale. (6) Informazioni per il calcolo di Mz, (0 per il caloole diretto di 2, ) sono fornite nel'appendice F. ott della instabilita (7) Quando risuta la snellezza adimensionale J; < 0.4, non & necessatietenere in conto gli ftesso-trsionale, (@) Per una trave completamente controventata non © necessara la verifica per linstabilt flesso-torsionale. (cope) 5.5.3. UNI ENV 1993-1-1 pag. 98 Flessione e trazione assiale (1) Le membrature soggette all'azione combinata della flessione e della trazione assiale devono essere verificate er la resistenza alla instabilita flesso-torsionale trattando la forza assiale ed i momento flettente come un efietto vettoriale: vedere 2.3.3.1(4). (2) Nel caso in cui la forza assiale ed i momento flettente possono variare indipendentemente, si raccomandé di ‘mottiplicare i valore ai progetto dela trazione assiale per un coeffciente di riduzione per efetto vettoriale: Ye = [0.8 (8) Si raccomanda di determinare Ja sollecitazione neita calcolata Gcom.eq (che Ud superare fy) nelle fbre compresse estreme dovuta agit effetti vettoriat dalla relazione: come = Meal Weom~ Wee Nisd/A (5.50) dove: Weom @ i modulo af resistenza elastico per fe fibre compresse estrame; Niss 6! valore di progetto della trazione assiale (4) Si raccomande di effettuare la vertica usando un momento intemo efficace di progetto Men sq ottenuto dala equazione: Mest sa = WeomScom &3 (5) Si raccomanda di calcolare il momento resistente di progetto alinstabllta M».aq usando fe indicazionifornite al punto 8.5.2. Flessione e compressione assiale (1) Le membrature aventi sezioni trasversal di classe 1 di classe 2 e soggette allazione combinata dela flessione «© dolla compressione assiale devono soddisiare la relazione: Nea. _KyMysa_ Ke Mya é (50 Tin Aly Ta Way, hy tan” Way Tn nella quale: By Neo ByAly con la limitazione ‘ Wy. By = hy (2 Bay ~4)+| EY ify con la limitazione 4, £0.90 Hz Neg Aly con la timitazione Hea thant] ‘con la limitazione 1H, $0.80 Amin =i valore minore tra xy € x2 (segue) pag. 100 UNI ENV 1993-1-1 @ ® 4 6° dove: zy@ x2 sono i coefficient diriduzione indicati in 5.5.1 rispettivamente per gli assi yy © 22; Puy © Buz 80n0 coetficienti di momento equivalente uniforme per linstabilta flessionale: vedere (7). Le membrature avent sezionitrasversali di classe 1 ¢ di classe 2 e per le quali linstabiltaflesso-torsionale 6 una potenziale modalita di callasso devono inoltre soddisfare la condizione: Neg herMyso ,KeMesy oy GAL tun Ha May by an Wop tye (5.52) neta quale: — Har Nes mAly con iaimitazione kz £1 wer = 048 Fy Buus -015 con a limitazione x <0,90 dove: fy:t _& un coetticiente di momento equivalente uniforme per linstabiltaflesso-torsionale: vedere (7) Le membrature aventi sezioni trasversall di classe 3 e soggette alfazione combinata di flessione e sforzo normale devono verticare la retazione: Neg Ky My sa ke Mes Ai nn (5.53) Tain Aly Than Wap, “Tan” Wag To Gove: ky ke. © znn S0N0 defint come al punto (1): ‘con la limitazione j4,<0,90 con fa limitazione 1;< 0,90 Le membrature aventi sezioni trasversali di classe 3 e per le quali linstabiltéflesso-torsionale @ una potenziale ‘modalité di collasso devono inoltre soddisfare la condizione: Nes Mr My kMesa 4 BAN im HW, fy tus Mag fy Yun (5.54) Le membrature aventi sezioni trasversali di classe 4 soggette allazione combinata di fiessione e sforzo normale devono verticare la relazione: Neg ky (My sa Nog ny) , Ka (Masa +Nea Ova) rn Aen fy tons Wey Fy Ya Wenz fy / Yu (5.56) dove: fy. ke, © min S0N0 defini n (1), ma usando Ase invece oi A, vedere 5.3.5(8); iy © Hz Sono defini in (3), ma addiztonando Neq oy a Msq quando si determina B: Aett Worry: Wenz: ny €d @y2 Sono definiti in 5.4.8.3, (segue) UNI ENV 1993-1-1 pag. 101 (6) Le membrature aventi sezioni trasversali di classe 4 per le quali instabilta flesso-torsionale @ una potenziale ‘modialité di collasso devono inoltre soddisfare la condizione: Neg, Ker Ms +Nea Oy), Ke (Me 54 + Na Gur) Se) 4 Ha Aen tytn Hor Wty ty 7s War.z Ys 15.57] dove: kr @definito in (2), ma usando Agsinvece di A, vedere 5.3.5(9) He definito in (2), ma addlzionando Neg ey & M, sy quando si determina Pat ) | coetticient d} momento equivalente uniforme By.y, By.x © By..r dovono essere desunti dalla fig. 5.5.3 in {unzione deltandamento del ciagramma del momento flettente fra | punti controventati come segue coefficiente: momento attomo all'asse: unti controventat! in direzione: Puy vy ze Buz ze vy Brust vy vy (segue) pag. 102 UNI ENV 1993-1-1 Diagramma del momento T ‘Coeficiente di momento equivalente uniforme tw 7 ‘Moment lester a Bayo 12-07¥ -1syst | Momenti dovuti a carichi lateral nel piano | ~ “| Z fua= 19 \ | fuo= 14 Ma a= ‘Momenti dovuti a carich lateral nel piano pits momenti destremita Ma My | Ba = Pray + MO Ohga Pray) M= max dowuto al solo carico laterale flmax M4 per diagramma de! momen to senza scambio di segno aM= Imax M+)nin per diagramma dei momen- l to.con cambio di segno Fig. 5.5.3 - Coefficient di momento equivalente uniforme (segue) 5.6. 5.6.1. 5.6.2. UNI ENV 1999-1-1 pag. 103, Resistenza all'instabilita per taglio Principi (1) Le anime con d/ty maggiore di 68¢ per anime non irigidite, oppure di S0e ./k, [vedere 5.4.6(7)] per anime Inigidte, devono essere verifcate per resistere aiinstabllta per taglo. 2) Laresistenza alinstabilta per tagio dipende dal rapporto altezza-spessore d/ty © dal infigidimenti anima intermedi spaziatura ol eventuali () La resistenza allinstabilita per taglio pud inoltre dipendere dall'ancoraggio delle bande diagonal di trazione atiraverso gli irigidimenti di estremita o le piattabande. L'ancoraggio fomito dalle piattabande & ridotto dalle sollecitazioni longitudinali prodote dal momento flettente o dallo sforze normale, (4) Tutte le anime aventi d/ty maggiore di 69e devono essere munite di irrgidimentitrasversali agli appoggl. Metodi di progetto (1) Per le anime senza inrigidimenti trasversal intermedi @ per le anime con i soli imigiaimenti trasversal, fa resistenza alnstabilta per taglo pud essere verificata usando in aitemativa: 1a) J metodo post-critico somplifcato (vedere 5.6.3); oppure: ) i metodo delle bande diagonal di trazione (vedere 5.6.4) (2) In alterativa possono essere adottati i motod! indicati nela parte 2 delEurocodice 3, (3) 1 metodo post-entico sempiiicato pud essere usato per Je anime delle travi aventi sezione ad /, con o senza iigicimenti trasversail intermedi, purché 'anima abbia irigiciment trasversall agh appoggi (4) I metodo delle bande diegonali di trazione pud essere usato per le anime avent!iigiciment! trasversall agl appoggi ed irrigidimenti trasversali intermedi, purché i pannelli adiacenti o gil irigidimenti al estremita forniscano un ancoraggio per le bande dlagonali oi trazione. Tuttavia si raccomanda di non usare questo ‘metodo quando: ald<10 dover 2 & interasse netto ra gil igicimenti intermedi: dé altezza det'anima, (5) Qualora linterasse fra gi iigicimenti trasversali sia ampio, l metodo delle bande diagonal di trazione dlventa eccessivamente conservative. Non se ne raccomanda I'uso quando: ald> 30 (6) Per entrambi i metod! si raccomanda di verticare gi inigidimenti trasversall intermedi come spectioato in 5.6.5. 6 fe saklature come specificato in 5.6.6. (7) Per le anime munite di inigidimenti longitudinal si manda alla parte 2 del!'Eurocodice 8 (in preparazione). Metodo post-critico semplificato (1) Ne! metodo post-crtico semoiificato, si raccomanda i determinare la resistenza di progetto alinstabilte per taglio Vea na mediante Mequazione: Voana= Ite Foal (5.58) (segue) pag. 104 UNI ENV 1993-1-1 Gove: t pq @ la resistenza post-critca a taglio determinata in via sempiicata (2) Si raccomanda che la resistonza post-critica a tagllo t pq, determinata in via sempiificata, sia calcolata come segue: a) per y 508: the = hw! V3) b) per0B< hy <12: = 0,625 (Ty - 0.8) (yw V9) 6) por Ty 21,2: (0.98/24 (yw! 93) dove: %y Ja snellezza dol'anima fornta de: [lb 3) Gove: Ter 6 la resistenza entice elastica a tagio; ky 611 fatore of imbozzamento per taglio. (3) 1! fattore ot imbazzamento por taglo k. @ determinato come segue: Per Ie anime munite ai inigidimenti trasversall agii appoggi ma senza inigidimenti traversal intermedi: Per fe anime munite oh iigicimenti trasversali agli appoga! e ai iigiclment trasversal intermedi con ald 1 4 Se 5.6.4. Metodo delle bande diagonali di trazione 5.6.4.1. Resistonza alfinstabiita per taglio (1) Con if metodo delle bande diagonal di trazione, si raccomanda a! determinare la resistonza di progetto ainstabilta per tagio Veo nq dal equazione: Vena = [Clty Tp) + 0,9 (9 ty Oop Sen OV Tees [5.59] dove: Gm 6 la resistenza delle bande diagonal i trazione, ottenuta dalequazione: (segue) UNI ENV 1993-1 pag. 105 p= Uh? ~ Bt pe? + v7P> ye rela quale y = 1.5 Trp sen 29 dove: ¢ — @inclinazione delle bande diagonal’ ai trazione; 9 @ la larghezza dele bande diagonal a trazione: vedere fig. 5.6.1; Typ 6/2 resistenza iniciale ainstabilta per tagho (2) Siraccomanda che fa resistenca iniziale allinstabilta per taglo typ sia determinata come di seguito indicato: a) per Ays 08: b) per08< 1y < 1,25: 1-08 (Hy = 08) (ye! 3) ©) per hy 21.25: ti = (1/781 ye! 93) Nate precedent! equazioni Ty comsponde a quanto inccato in 5.6.92) (2) La larghezza dole bande agonal ol traxione g @ data da: 9= doos ¢-(a- s-s) Seng dove: 5:2. sono lo inghezze a ancoragsi dete bande dlagonal df traxionerispottvamente ngo fe iattabande compressa e tesa, ottenute dalle formula: con la limitazione $< a oo? [ties [* Bene | tw Ob dove: Muzy 8 il momento resistante plastico ridotto della piattabanda, (4) Ne! caicolo de! momento resistente plastico ai una piattabanda, si raccomanda di trascurare eventual pieghe del bordo 0 iiigiciment! dela piattabanda. 1 momento resistente plastico ridotto Myy.ax. che tiene conto della forza longitudinale Ni sq nella piattabanda (dovuto al momento flettente Mgq ed a qualsias! forza assiale Neq nella membratura), @ dato dal equazione: Munsie= 0.25 b thy [1 [MgaOts he /7 ol] 15.60] dove: b@ ty sono la larghezza e lo spessore della relaiva pattabanda 5.6.4.2. _Inclinazione delle bande diagonal trazione (1) Linclinazione delle bande diagonal di trazione @ varia fra un minimo di 8/2 ed un massimo di 8, dove @6 la pendenza de! pannello dlagonale forita dalla equazione: 0 = arctan (d/a) (segue) pag. 106 UNI ENV 1993-1-1 (2) It valore minimo @/ 2 corrisponde al caso in cui le piattabande sono interamente utilzate per resistere al ‘momento flettente nella membratura, Il valore massimo @ si applica nella condizione delle bande alagonali oi trazione complete con s = a (2) I valore appropriato af in tutti gil altri casi é il valore (comoreso fra | limiti 8/2 6 0) che fornisce il valore ‘massimo della resistenza ai progetto allinstabilt2 per tagllo Veo ne (4) Qualunque atro valore ai ¢ (compreso fra i lmti 612 © @) 8 conservative. Si pub approssimativamente assumere = 011.5. In alternativa passono essere eseguite delle iterazioni per trovare i! vaiore ottimale dl 6. Fig. 5.6.1 - Geometria delle bande diagonali di trazione Se 9 @ Fig. 5.6.2 - Geometria del pannelio ai estremita 5.6.4.3. Pannell di estremita (1) Ad eccedione del caso in cui sia predisposto un irigidimento terminale idoneo ad ancorare fe bande diagonal di trazione, si raccomanda che i panneli di estremité siano progettati usando il metodo post-cntico sempificato desentto in 5.6.3. (2) Qualora venga usato un idoneo inigidimento terminale, che soddisf I erterio indicato in (4), si raccomanda che la resistenza di progetto allinstabilté per tagiio sia determinata come indicato in 5.6.4.1; si raccomanda che la lunghezza di ancoraggio S_ venga invece ricavata come indicato in (9): vedere fig. 5.6.2. (comue) 56.4.4. 5.6.5. UNI ENV 1993-1-1 pag. 107 (3) Ne! caso in cui si impieghi un singolo iigidimento i estremita, af larghezza be spessore t,, Si raccomanda Cohe la lunghezza di ancoraggio 5, deve essere determinata mediante lequazione: Ps goo | Mol *Moa con ia litaione (5.61) song | 2h ob | ° dove: Myfy = 0,25 b thy (1 » (MyM tr he PP) Ma = 9 by Opp COS @ Mele Oil minore fra Whee Mo. My = 0,25 b tP hy [1 - Food te fe JID ye 0,25 byte? hye [1 - [Nsa/(Dtehye)I?) Fin = by 85 Oy 008? Neo = by 8 Oop Sen? % =d-(a-s)tane (4) Siraccomanda che un singolo irigicimento dl estremita, al quale & richiesto i resistere alla forza af ancoraggio ella banda diagonale af trazione Fg, Soddist i cterio Myla Mofs 20.5 Fonss 15.62] dove: Mpls = 0.25 bate [1 - [Neal (bateya)F] con Neg = Veg Epp by (- Se) (5) Se un iirigioimento terminale non soddista i criterio indicato in (4), pud essere adottato un valore di ¢ ‘maggiorato, tale che la lunghezza dl ancoraggio s, deve essere suffcientemente ridotta attinché it erteio risulti sodlstatto. Cid a condizione che un valore ridotto dolla resistenza all'nstabilta per taglo sia quindl determinato per il pannelio a estremita corispondente a questo valore di ¢ maggiorato. Dettagi degitinigidiment terminal (1) Siraccomanda che le saldature che collegano J'inigidimento terminale alla plattabanda superiore siano catcolate per resistere @ Myf, Fos © Ngo. (2) In alternativa alla piastra singola mostrata nolia fig. 5.6.2 6 possibile usare un irigidimento terminale doppio, urché lespressione per I calcolo indicata in 6.6.4.3 sia consequentemente adattata. Irrigidimenti trasversali intermedi (7) Per entrambi i metodi, post-crtico sempiticato © dalle bande alagonall di trazione, si raccomanda che la forza 0 [5.63] nella quale ty é la resistonza iniiale alinstabilta per taglo ricavata da 5.6.4.1(2); si raccomanda i adottare i! valore minore di typ per | due panneli adlacent aliigiimento, (segue) ag, 108 UNI ENV 1999-1-1 (2) Si raccomanda che la resisterza allinstabita degi iigiciment sia determinata come specitcato in 6.7.6. (3) Si raccomanda che i! momento oi inerzia di un imigidimento trasversale intermedio soddisti fa seguente equazione: soald < 2 2180 8a? 15.64) + soald 2 V2 A20,78dty? 15.65] 5.6.6. Saldature (1) Le forze usate per veriicare Je saldsture anima-piattabanda devono essere compatibil con i campi di sollecitzione nei pannel d'anima in funzione del metodo utilzzato per determinare la resistenza all'instabilta por tagio. (2) Si raccomanda che il progetto dole saldature anima-irigicimento sia congruente con le ipotesi i progetto formulete per i pannel é'anima, (3) Le soflecitazioni ol trazione nei pannel d'anima da impiegare per ii metodo delle bande diagonal ai trazione ‘sono indicate nla fg. 6.6.3. (segue) UNI ENV 1999-1-1 pag. 109 (@) Pannelio interno Fb [i x Ls} (0) Pannello di estremita Fig, 5.6.3 - Sollecttazioni nelle bande diagonali di trazione 5.6.7, Interazione fra forza di taglio, momento flettente e forza assiale 5.6.7.1. Generalta (1) Se le piattabande sono in grado di resistere all'intero valore di progetto del momento fiettente © della forza assiale agenti nella membratura, non @ necessario ridurre la resistenza di progetto a tagilo dell'anima per tener conto de! momento © della forza assiale agent! nela membratura stessa, ad eccezione a quanto indicato in 5.6.4.1(4) per il metodo delle bande diagonal dl traziono. (2) Perla procedura da seguire negil aftr cas! fare rferimento: + al punto 5.6.7.2 per if metodo post-critico sempiiicato: + al punto 5.6.7.3 per il metodo delle bande dlaganal a} trazione. (segue) ag, 110 UNI ENV 1989-1-1 5.6.7.2. Metodo post-critico semplficato (1) Si pud assumere che la sezione trasversale sia verificata, trascurando I'effetto della forza di tagiio sulla resistenza flessionale ci progetto, se j sequent cnten' sono entrambi sodtisfatt: Meas Mines {5.660} Vea Voa.ra [5.660] dove: Ming @il momento resistente plastico a progetto i una sezione trasversale costtuta daile sole piattabande, prendendo in considerazione la larghezza effcace bey dolla piattabanda com- pressa: vedere 5.3.5; Veana @ il valore oi progetto della resistenza alinstabilta per taglo indicata in 5.6.3. Quando @ pure applicata una forza assiale Ngq, si raccomanda di ridurre i! valore di M, nq conseguentamente (vedere 5.4.8) (2). Non @ necessaro rdur fa resistonza di progetto della sezione trasversale al momento fettente od ala forza assile per tener conto della azione tagante,purché Vey non deve essere maggiore dl 50% cl Vea ne (3) Qualora Veg sia maggiore de! 50% of Vpn, Si raccomanda che sia soddisfato # criterio seguente: Meas Muna + (Mofng~ Mune) 1 -(2Vsq /oa.ea 1991 (5.67) Quando @ pure applicata una forza assiale Neg, allo si raccomanda che Mf ag Sia sostituto con i momento resistente plastica ridotto My ag (vedere 5.4.8). Nota - (3) s/ applica alle sezioni trasversali di classe 1, 2, 3. 4 purché la resistenza di progetto appropriata per quella classe di sezioni trasversall, in assenza al forza di taglo, non sia superata. (4) Vinterazone ta Pazone taglante ed i momento fettente &ilstrata neta fe. 5.6.4). (segue) Yoo 0,5 Vea Yoo Yow! Me Met OM (a) Metodo post-critico semplificato 0.5 Yow 4 Mot (0) Metodo delle bande diagonal di trazione UNI ENV 1993-4-1 pag. 111 1 = Vedore 5.6.7.2(1) 2- Vedere 5.6.7.2(2) 3- Vedere 5.6.7.2(3) 1 - Vedere da §.6.7.3(1) a (3) 2- Vedere 5.6.7.3(4) 3-Vedere 5.6.7.9(5) 4 Vedore 5.6.7.9(6) Figura 5.6.4 - Interazione tra resistenza allinstablita per taglio e resistenza flessionale (seoue) ag. 112 UNI ENV 1993-1-1 5.6.7.9. Metodo delle bande diagonal di trazione. (1) Si pud assumere che la sezione trasversale sia verifcata, trascurando J'effetto della forza oi taglio sulla resistenza flessionale of progetto, so i seguanti criteri sono entrambi sodtlstatt: Mga S Mines (5.68q] Vea $ Vow re (5.686) dove: Maye Vey Sono presi ciascuno pari al rispettivo valore massimo all'intemo del pannetio tra gi ‘nigiciment rasversal aciacent del anima, Mra @ ii momento resistente plastico di progetto ai una sezione trasversale costituta dalle sole piattabande, prendendo in considerazione la larghezza efficace bey della plattabande compressa: vedere 5.3.5; Vowne -@ la resistenza afinstabilta per tagiio ‘del'anima isolata’. Quando & pure anpiicata una fora assiale Neg, si raccomanda che i valore di M «pq sia conseguentemente ridotto (vedere 5.4.8} (2) La resistenza alinstabiita per taglo “dell'anima isolata" Vey na il valore specifico ol Vip.aa come rportato jn 5.6.4 nel caso in cul fe piattabande resistono al momento Meg uguale a Minge conseguentemente @ quanto riportato in 5.6.4. 104) momento resistonte plastco ridotto dela plattabanda Myr rx & par 2 2070. (8) Per una sezione avente piattabande uguall ed in assenza di forza assiale, si raccomanda che Vow.ng Sia calcolato assumendo: = 520 e 6 on (4) Qualora Veqnon sia maggiore del 50% di Vew.nas la resistenza ol progetto dala sezione trasversale, soggetta al ‘momento flttente ed alla forza assiale, non necessita di essere ridotta per tener conto della azione tagliante. (5) Quando Vgq sia maggiore del 50% di Voyage Comunque minore di Vew.ng, Si raccomanda di soddisfare it criterio seguente: ‘Msg = Mina + (Mpfins~ Mind) [1 (2Voa Mowna 1°] [5.69] Quando @ pure applicata una forza assiale Ngq, allora si raccomanda di sostituire Mpfaq Con i momento resistente plastico ridotto My ag (vedere 5.4.8) Note - (5) si applica alle sezioni trasversali di classe 1, 2, 3. 4 purché la resistenza di progetto appropriata per quella classe di sezioni trasversali, in assenza di azione tagliante, non sia superata. (6) Net caso in cul Veg sia maggiore dl Vay ne 5! raccomandla ai soddistare i seguente cnterio: Ysa Vio 18.70] dove: Voxna viene ottenuto come in 5.6.4.1, considerando Msg @ Neg come in 6:6.4.1(4 (7) Uinterazione tra forze di taglo © momento fettente & mostrata nella fig. 5.6.4(b). In questa figure, Veo.aa ® valore spectico di Vop eg POF caso in Cul Meg (ogue) 5.7. 5.7.1. UNI ENV 1999-1-1 pag. 113 Resistenza dell'anima alle forze trasversali Principi (1) La resistenza ai un'anima non irigiita alle forze trasversali, applicate attraverso una piattabanda, @ governata dda una delle seguenti modalité di collasso: ~ schiacciamento del'anima in vicinanza della piattabanda, accompagnato dalla deformazione plastica della ttabanda; + imbozzarento delianima sotto forma di un‘instabilita localizzata e schiacciamento deli'anima in prossimit, ella piattabanda, accompagnato dalla deformazione plastica della piattabanda; + instabilta delfanima estesa a gran parte del'altezza della membratura, (2) Viene fatta distinzione fra le due seguenti modalita di applicazione del carico: + forze applicate attraverso una piattabanda e contrastate dalle azioni taglianti resistenti nell'anima: vedere fig. 5.7.1(@); forze applicate ad una piattabanda e trasterite attraverso anima direttamente alfaltra piattabanda: vedere fig. 5.7.1(0) (3) Quando le forze sono applcate attraverso una piattabanda e sono contrastate dalle azioni taglant! nel‘anima, si raccomanda che la resistanza dol'anima allo forze trasversall sia presa pari al valore minore fra: + la resistenza allo schiacclamento (vodero §.7.3); ~ la resistenza al'imbozzamento (vedere 5.7.4). (4) Quando Je forze sono applicate ad una sola plattaband © sono trasferte attraverso l'anima direttamente alatra piattabanda, si raccomanda che la resistenza del! anima alle forze trasversali sia presa pari al valore minore fra: = la resistenza allo schiacciamento (vedere 6.7.3) la resistenza allinstabitta (vedere 5.7.5). (5) Nei casi pratici in cui | dettagh costruttivi siano tali da suscitare dubbi circa la modalité di comportamento revalente, si raccomanda ai considerare tutte le tre modal (6) Si raccomanda che inoltre sia considerato leffetto della forza trasversale sul momento resistente delle ‘membratura: vedere 5.3.6 © $4.10. (7) La resistenza alimbozzamento of un'anima irigidte valutata fra le posizion’ in cul sono disposti gl irigiclment! elf'anima ¢ in tinea ci principio simile a quela ai un anima non imigialta, con qualche incremento dovuto alla presonza degli irigiciment, (cogue) ag. 114 UNI ENV 1993-1-1 fs ——— raf fo Vira + Yora=Fsa \= | i oo Vea=Fsa (2) Forze contrastate daltazione tagliante resistente nelfanima Fsq Fisa (&) Forze trasmesse diretiamente attraverso Fanima Fig. 5.7.1 - Forze applicate attraverso una piattabanda 5.7.2. 5.7.3. UNI ENV 1993-1-1 pag. 115, Lunghezza de! tratto di contatto rigido (1) La lunghezza del tratto di contatto rigido delia piattabanda é la distanza sulla quale @ effettivamente distribuita la forza applicata, (2) La resistenza dot'anima alle forze trasversali@ influenzata dalla lunghezza del tratto di contatto rigido. (3) Si raccomanda che la lunghezza del tratio ai contatto rigido 8, sia determinata dala difusione del carico, attraverso componenti in acciaio che siano correttamente tenuti in posizione, con una pendenza di 1:1 (vedere fig. 5.7.2). Si raccomanda ai non tener conto di alcuna aiffusione attraverso pacchett! di element sciolt Resistenza allo schiacciamento (1) Siraccomanda che fa resistenza di progetto allo schiacciamento Fi, nq del'anima di una sezione ad |, H 0 U sia cottenuta dalla equazione: Pyne = (Se 5) bo! Yat (5.71) rola quale 6 & dato dal equazione: 5) = Bt (belt w)® [ht! fou P® [1 = (rooiee! he) (5.72) dove: o%eg él2 tensione longitudinale nella plattabanda. Con la limitazione che b ynon sia preso maggiore oi 25t (2) Per fe sezioni laminate ad |, H 0 U, it valore als, pué essere attenuto in altemativa attraverso 'equazione: 2.5(h- alt (Yo Crea “ty P> 70.85, 1d} ee (9) Siraccomanda di dimezzare i valore al sy alestremita dolla mombratura (cogue) ag, 116 UNI ENV 1983-1-1 Fig. 5.7.2 - Lunghezza del tratto di contatto rigido (4) Por i carichi delle ruote degh apparecchi di solevamento, trasmess! attraverso una rotaia ai scorrmento gravante su una plattabanda ma non saklata ad essa, si raccomanda che la resistonza di progetto allo. schiacciamento del'anima R, nq sia presa para Ps = 5 ba Syl Yas 15.74] ‘tia quale {5.75} © pid approssimativamente: 2 (m+ 10 U1 - (rn 45/7 (8.76) ove: tm 6 Valtezza della rotaia di scorrimento; (segue) 5.7.4, 5.7.5. UNI ENV 1993-1-1 pag. 117 1 @ i momento diner dele plattabanda ettomo al suo asse baricentico orizontale; Iq @ 11 momento d'inerai della rotaia di scorrimento attoro al suo asse baricantrico onezontal; a6 una costanto da determinare come sogue: 9 quando la rotaia of scorimento 6 montata crettamante sula plattabanda: ky = 3:25; © qualora fa fa rotaia di scorrimento e ia plattabandla sia interposta una adeguata imbottitura resilien- te di spessore non inferiore a 5 mm: ka = 4,0. Resistenza all'imbozzamento (1) Si raccomanda che fa resistenza ai progetto allimbozzamento Rang del'anima di una sezione ad |, H 0 U sia dterminata dalla equazione: Rais = O15 bu? (Ebyy)® Ulty/ ty) + 3 (by t1) (SAVY 677] dove; s, 6a lunghezza de! tratto ai contatto rigido indicata al punto 5.7.2(3); con Ja fimitazione che s,/dinon sia preso maggiore oi 0,2 (2) Qualora la membratura sia pure soggetta a momenti fettenti, si raccomands che siano soddlsfatti i sequent orton (5.78a] (5.780) (5.78) Resistenza di progetto all (1) Siraccomanda ai determinare la resistenza of progetto afinstabilta Png del'anima ai una sezione ad J, Ho U cconsicerando I'anima come una membratura virtuale compressa avente una largheza efficace bey ricavata dala relazione: ban = HP + PS 15.79} (2) In prossimita dela estremita dolla membratura (0 in corrispondenza delle aperture nel'anima) si raccomanda che la larghezza efficace bey, non sia assunta maggiore della larghezza reaimento disponibile, misurata a meta del'attezza: vedere fig. 5.7.3. (8) Si raccomanda che Ja resistenza allnstabilta sia determinata secondo la modalta indicata in 5.5.1 usando la cuva ai instabittd co By = 1. (4) Si raccomanda che la lunghezza af ibera inflessione della membratura virtuale comprossa sia determinata dato condizioni di vincolo laterale @ rotazionale in corrispondenza delle piattabande af punto df applcazione del (5) Si raccomanda che la piattabanda attraverso la quale viene applicato 1 carico, sia normalmente trattenuta in ‘posizione ne¥ punto di applicazione del carico. Qualora cid non rsult praticabile, si raccomanda ai svotgere una indagine specifica oi instabitta ag. 118 UNI ENV 1993-11 bon = UP + 52% ‘con la limitazione: bush ben Ju? +a)? +028 ‘con la limitazione: bon $ (HP + 5A)" Fig. 5.7.3 - Larghezze etficaci per ia resistenza allinstabilita delfanima 5.7.6. 5.7.7. UNI ENV 1993-1-1 pag. 119 Irrigidimenti trasversali (1) Quando si veriich la resistenza all instabilt, si raccomanda che il computo della sezione trasversale efficace ol un inigidimento includa una porzione di iamiera del!'anima pari a 90 ty, Corrispondente 2 15 € ly per ciascun lato del'rigicimento: vedere fa fig. 5.7.4, Alla estremita della membratura (0 in corrispondenza delle aperture rel'anima) si raccomanda che la dimensione ci 15 ¢ ty sia limitata alla effettva dlimensione alsponibile, (2) Si raccomanda che la resistenza al carico di punta fuori del piano sia determinata come indicato in 5.5.1, usando la curva di instabilta ¢ ed una lunghezza oi libera inflessione /non minore di 0,75 d,.0 maggiore se appropriata considerando le condizioni ai vincol. (3) Si raccomande che gil irigidimenti di estremita © gif iigicimenti in corrispondenza degli appoggi intern siano normaimente disposti sui due lati @ simmetrici rspetto alla mezzeria de¥'anima. (4) SI raccomanda che git iigidimenti posizionati dove sono applicate forze esterne di rilevante intensita siano preferiiimente simmetrici. (5) Qualora siano applicati irigidimenti su un solo lato o altri irigidimenti asimmetricl, si raccomanda che eccentrcitérisutante sia tenuta in debito conto usando le prescrizionirportate in 5.5.4 (6) Oltre alla vertica della resistenza allnstabilta, si raccomanda che la resistenea della sezione trasversale di un imigicimento soggetto a carichi, sia pure verticata in prossimita della piatiabanda caricata. Si raccomanda che la larghezza della porzione d'anima inclusa nella sezione trasversale efficace sia fimtata a sy (vedere §.7.3) © siano tenuti in considerazione gil eventual smussi fati nellirigicimento per lasciare ibera la zona dolla saldatura anima-piattabanda, (7) Per git irigiimenti trasversali & solo necessario verificare la resistenza allinstabilta, purché essi non siano soggetti a carichi ester 15eh 1Set, Fig. 5.7.4 - Sezione trasversale efficace degli irigidimenti Imbozzamento dell'anima indotto dalla piattabanda (1) Per prevenire ta possibilit’ di imbozzamento della piattabanda compressa nel piano deli'anima, il rapporto ly deltanima deve soddistare il seguente criterio: Oty 5 k (Eh) AylA 15.80) dove: Ay — @ farea dottanima; Ac ® Farea delia piattabanda compressa: fy la resistenza allo snervamento della piattabanda compressa. (segue) ag. 120 UNI ENV 1999-1-1 (2) Si raccomanda che il valore del coefficiente k sla proso come segue: Piattabande di classe 1 03 Piattabenda di classe 2 04 Piattabanda di classe 3 0 classe 4 0.55 (3) Quando la trave & curvata ne! piano verticale con la plattabanda compressa dlisposta nella parte concava, si raccomanda che ii critero sia cosi modificato: ¢ ME/p Ay /Ate)® Ulm ST aE yah [5.81] dove: r @ il raggio di cuvatura della piattabanda compressa. (4) Quando |e trave ha irigiaimenti d'anima trasversal, i valore limite di d ly pud essere incrementato di conseguenza. Strutture a maglie triangola Generalita (1) Le strutture @ maglie triangolari quali le trav reticolari e le controventature con reticolo triangolare soggette ad azioni prevalentemente statiche possono essere analizzate assumendo che le estremita delle membrature siano idealmente incernierate, (2) In tali strutture fa resistenza al carico di punta delle membrature compresse pud essere determinata secondo ‘quanto esposto in §.5.1 per le membrature compresse o in 5.5.4 per la flessione e compressione assiale. La lunghezza di libera inflessione pud essere determinata come descritto in 5.8.2. Per le membrature compresse composte vedere 5.9. (3) Per i calcolo of angolari qual aste of parete: vedere 5.8.3, (4) Per il progetto oi tor traicciate ed antenne: vedere la parte 3 del Eurocodice 3. Lungheza di libera inflessione delle membrature (1) Peri correnti in generale e per linstabilté tuori-piano delle aste ai parete, la lunghezza di libera inflessione / deve essere assunta pari alla lunghezza di sistema L, salvo i casi in cui un valore inferiore & giustificato mediante analisi (2) Le aste di parete possono essere progettate per linstabiita nel piano usando una lunghezza di libera inflessione ‘minore della lunghezza di sistema purché i correnti forniscano un appropriato vincolo allestremita ed i collegamenti di estremita fomniscano una adeguata rigiita (almeno 2 bulloni se la giunzione & bullonata). (3) In queste condizioni, nelle normali strutture a magiie triangolari la lunghezza di libera inflessione ¢ delle aste di ‘Barete per linstabilta nel piano pud essere presa paria 0,9 L, eccotto che per le aste con sezioni a L. (4) Per le sezioni angolan impiegate per le aste di parete in comprossione, vedere 5.8.3. (seque) 5.8.3. UNI ENV 1993-1-1 pag. 121 Angolari quali aste di parete in compressione (1) Nel caso in cut | conent fomiscano un adeguato vincolo di estremita alle aste oi parete ed | colegarenti ch estremiti dee ast cf parete assicurno una adeguata rgiéezza (elmeno 2 bullon se la gunzione @ buona), Ie ‘occontricta possono essere trascurate ele rgidezze dele estremit possono essere tanute in conto nel progetto degli engoler usati qual asto ci parete in compressione, usando un rappoto di snelezza efcace Tay, oftenuto come segue: per Vnstabita intomo alasse v-v: (5.02) ~ per Pistabita intomo alfasse vy Fety =050+0,7 Fy 5.83) per tinstabita ntomo alasse 2-2: Fonz =0/50+0,7 Fe (5.84) dove: Zé definta in 6.6.1.2 e gli assi sono definiti nea fig. 1.1. (2) Si raccomanda che questo rapporto di sneliezza modliicata 4ey venga usato con la curva al instabilt: ¢ indicata in 5.5.1 per determinare la resistenza al instabitt (8) Qualora per fe connessioni di estremita ai aste ai parete in angolari siano usati bulloni singoli o quando fe connessioni ai estremita abblano una ridotta rigidezza, si raccomanda che l'eccentricita sia tenuta in considerazione come inaicato in 5.5.4 @ Ia lunghezza di libera inflessione ¢ sia assunta pari alla kinghazza di sistema L, Membrature composte in compressione Principi (1) Le membrature compresse composte, costituite da due o pit elementi principal, collegatiinsieme ad intervall in ‘modo da formare una singola membratura composta, devono essere progettate introducendo una imperfezione geomettica equivalente comprendente una freccia iniziale e, non minore di 4/500. (2) Le deformazione della membratura composta deve essere presa in considerazione nel determinare le forze interme ed i momenti negli elementi principall, nei collegarentiintemi ed in tut gli elementi secondar quali tralice| © calastreli. 2) tI calcolo degli element principali e secondari deve essere verificato impiegando i metod! desert in 5.4 & 55. | collegament! intern devono essere verificati come indicato nel punto 6. (4) | metodi of calcolo deserit! in 6.8.2 € 5.9.5 sono applicabill solo alle membrature composte con due element principal, ad eccezione del casi in cui sia esplicitamente dichiarato che essi possono essere applicati ale ‘membrature aventi pis di due componenti principal: (5) Otte alta forza assiale, si raccomanda che slano tenute in debito conto le eventual forze o moment applicat! alla ‘membratura quali gl effet del peso proprio o la resistenza dla membratura al vento. (segue) pag. 122 UNI ENV 1999-1-1 5.9.2. 5.9.2.1 59.2.2 Membrature tralicciate compresse Applicazione (1) IL metodo di calcole forito in questo sotto punto é reiativo alla forza di compressione di progetto Neq applicata ad una membratura composta costituita da due correnti paraileli eguali aventi sezione trasversale uniforme, con un sistema di tralice! completamente a magi trangolari supposto uniforme per tutta la lunghezza della membratura. (2) t correnti possono essere membrature ad anima piena 0 possono essere essi stessitralicciati 0 calastreliat! nel piano perpendicolare. (3) Qualora siano necessarie variazioni rispetto alle incicazioni sopra riportate, si raccomanda che la procedure sia, 2 seconda dei casi, integrata o modificata. Dettagii costruttivi (1) Quando possibile, i sistemi di tralicciatura a singola diagonale sulle facce opposte degli elementi principali devono essere sistemi cortispondenti come mostrato nella fig. §.9.1(a), disposti in modo tale che uno sia nelfombra delat. (2) | sisteri di tralicciatura a singola diagonale sulle facce opposte degli elementi principali non devono avere direzioni mutuamente opposte come mostrato nella fig. 5.9.1(b), salvo che possa essere accettata la deformazione torsionale rsultante dei component principali. (2) Traversi di collegamento devono essere predispost alle estromita dei sistemi di tralicciatura, nei punt in cui la tralicciatura @ interrotia ed in corrispondenza delle connessioni con altre membrature. (4) | traversi di collegamento possono assumere laspetto i calastreli in conformita con 8.9.3.2; in alternative possono essere usati panneli con contraventia croce di pari rigidezza. (8) Ad eccezione di questi traversi, se altri componenti perpendicolari alf'asse longitudinale della membratura sono ‘accoppiati a sistemi di tralicciatura a doppia intersezione [vedere fig. 5.9.2(a)] 0 a sistemi di tralicciatura ad intersezione semplice disposti in direzioni mutuamente opposte sulle facce opposte dei component principal [vedere fig. 5.9.2(b)], le forze interne risultanti prodotte nei tralicei a causa della continuita dei componenti principali devono essere determinate e considerate nel calcolo dei tralicci e dei loro collegament! di estremitt. (6) | tralicei devono essere fattivamente collegati agli elementi principali attraverso dispositivi di giunzione © per saldatura. (segue) UNI ENV 1998-1-1 pag. 123, Tralicciatura Tralicciatura Traliceiatura Trolieciatura sulla faccia A sulla faccio B sulla faccia A sulla faccia B (@) Sistemi di traicciatura (b) Sistemi di traliociatura corrispondenti teciprocamente opposti (Sisterna raccomandato) (Sistema non raccomandato) Fig. 5.9.1 - Sietemi di tralicciatura a singola diagonale sulle facce opposte degii element principall pag. 124 UNI ENV 1993-1-1 (@) Sister di traliciatura (0) Sisto di tralicciatura a doppia intersezione reciprocamente opposti (Sistema non raccomandato) Fig. 5.9.2 - Sistemi di tralicciatura accoppiati ad alt component perpendicolari all'asse longitudinale della membratura 59.23. 59.2.4. 5.9.25. 5.9.26. UNI ENV 1998-1-1 pag. 125 ‘Momento dinerzia della sezione (1) Siraccomanda che i momento d'inerzia effcace lay di uria membratura compressa tralcciata con due element ‘principal sia assunto pari a: eg = 0.5 ba? A [5.85] dove: A @ area della sezione trasversale di un corrente: tp @ la distanza fra i baricentri del conenti Forze nella mezzeria dei correnti (1) Siraccomanda che la forza nola mezzeria del corrente Nga sia determinata mediante l'equazione: Misa=O.5Neg + My [5.86] dove: Me = Negdy/(t-Neg/Ner~ Noa /Se); & —- = 4/500 (vedere 5.9, 1); Ne = #PElen 2: S, @ la rigidezza a tagio de! tralicc!('azione tagilante richlesta per produrre una deformazione unita: via a tagio). (2) Valori oi Sy per var sistemi ol traicciature sono riportati neta fig. 5.9.3. Resistenza alfinstabilta dei coment (1) Si raccomanda che la funghezza oi ibera inflessione di un corrente nel piano af un sistema a traiccio sia presa ‘pari alla lunghezza di sistema a fra le connession| del trafccio. (2) in una membratura costituita da quattro correnti formati da angolari a lati uguall con tralicci in entrambe le Girezioni, la lunghezza ¢ of libera inflessione per Vinstabilta intomo al'asse pili debole dpende dalla disposizione et traicc: vedere fig. 6.9.4 Forze nei tralicc! (1) Si raccomanda che nel tralicci le forze adiacent\ alle estremita deta mombratura siano derivate dalla forza di tagiio interna Ve par a: Va= a Mall (5.87) dove: My @ricavato da 59.24 La forza Nigin un elemento clagonale @ data dale equazione Ved nk (5.88) dove: d, ned sono ricavat dala fig. 5.9.3. (soaue) pag. 126 UNI ENV 1993-1-1 t/2 2 [Seema = 0/500 nEAgate 2a° ne Agate ‘nit numero dei piani di traicciatura nEAgat ‘As A,Siiferiscono al singolo piano Fig, 5.9.3 - Membratura tralicciata compressa (sogue) pag. 128 UNI ENV 1993-1-1 5.9.3. 5.9.3.1, 5.9.3.2. Membrature calastrellate compresse Applicazione (1) lhmetodo di calcolo fomito in questo sotto punto @ relativo alla forza ai compressione di progetto Nsq applicata ad na membratura composta costituita da due correntiparalleli eguali aventi sezione trasversale uniforme, spaziati lateralmente ed interconnessi per mezzo di calastrelll, che sono collegati rigidamente al correnti ed intervaliati ‘uniformemente per tutta la lunghezza della membratura (2) | correnti possono essere membrature piene o possono essere essi stessi tralicciati o calastrellati-nel piano perpendicolare. (3) Qualora siano necessarie variazioni rispetto ala descrizione sopra riportata, si raccomanda che la procedura venga, 2 seconda dei casi, integrata 0 mooificata. Dettagli costrutiv (1) Calastrel devono essere previsti a ciascuna estremité della membratura. (2) Si raccomanda che calastrell iano inoltre dlsposti nei punt intermedi dove sono applicati carichi o dove sono provistirtegni lateral. (3) Si raccomanda che calestrel intermedi siano introdotti per alvidere la lunghezza della membratura in almeno 3 campi. Devano esserci almeno 3 campi fra i punti che sono considerati vincolatilateralmente nel piano de! calastreli, Si raccomanda che, per quanto possibile, | calastrell intermedi siano intorvallati @ dimensionati Luniformemente per tutta la kunghezza dea membratura. (4) Qualora si dispongano plant paraliel oj calastrell, si raccomanda che i calastreli in ciascun piano siano posizionat in modo opposto @ quell del'atro piano. (5) Quando S, @ valutato trascurando la flessibilté del calastrell stessi (vedere 5.9.3.4(3)), si raccomanda che (a larghezza di un calastrelo di estremita fungo la membratura nan sia inferiore ad he @ fa larghezza ai un calastrelo intermeaio non sia minare oi 0,5h, dove h @ la distanza fra { baricentri del corrent, (6) Si raccomanda che ad eccezione del caso in cui la flessibilté dei calastrelli sia esplicitamente tenuta in considerazione nella valutazione ofS, ,j calastrell sodcisfino pure la relazione: 15.89] Abe sol Abs 194 he dove: Iy il momento dinerzia nel piano di un calastreto; 1, @itmomento dineria nel piano di un corrente: hy la distanza tra i baricentri dei coment 2 @a lunghazza df sistema fre | baricontri det calastrel; fn Bil/numero dei piani ol calastrei Momento dinerzia dolla sezione (1) Si raccomanda che il momento d'inerzia efficace nel piano t_y di una membratura compressa calastrellata con ue elementi principal sia assunto par a Jon = 0.5 REA + 2h [5.90] (segue) UNI ENV 1993-1-1 pag. 129 con je ottenuto dalle seguenti equazioni: per 75 por 75< 150 alors w=2 2175 per A> 180 atora: eke qual A= Fo dove: A @ area dela sezione trasversale di un corrente; 1, @ momento dinerie di un comrente: hho. 0 fa distance ta i baicentr dei corent fo = 10.5 1yAjPS 1, itvalore a lycon w= 1 5.9.3.4. — Forze nella mezzeria dei correnti (1) Siraccomanda che la forza neta mezzeria dé! corrente Ny sia determinata mediante la relazione: isd =0.5 (Noa + MaboAV lt) 15.91] dove: Mz = Nea®! (1 ~ Neq/Nox- Neo/S,) = £1800 (vedere 5.9.1) Np = Eley! 2 (2) Purché it erterio inaleato in 5.9.3.26) risuti soddistato, st raccomanda che la rigidezza al tagilo S, sia presa par a Sy= 2926/2? 6.92] (3) Qualora i! eriterio indicato in 5,9.9.2(6) non risulti sodofsfatto, si raccomanda di tenere in considerazione fa flessibllta dei calastreli, determinando 8, dalla relazione 24 2 Eh sy Tnezi Pe] conlalimtarine 8, <= ma nh a) 5.9.3.5. _ Resistenza allinstabilta dei correnti (1) Si raccomanda che la lunghezza di libera inflessione di un corrente nel piano dei calastrell sie presa pari alla lunghezza di sistema a fra i baricentri doi calastrel, ‘Momentie forze di taglio prodotti dalla calastrliatura (1) Si raccomanda che | calastrett, i oro collegamenti ai corrent! ed i comrenti stessi siano veriicati per | momenti © |e forze nel pannello terminale indicate nela fig. 9.3.5, dove la forza interna al taglo V, si considera pari a: Vy = aeMgl (5.94) dove: M,& rcavato da 5.9.3.4 (2) Per gli scopi ai questa veriica, si raccomanda di assumere la forza assiale in ciascun corrente pari a 0,5 Neg ‘anche quando vi siano solo tre panneli ungo fo sviluppo della membratura. (segue) pag. 190 UNI ENV 1993-1-1 5.9.4 (3) Nel caso di corrent! aventi sezione trasversale non simmetrica (quali le sezioni a C), per gli scopi ai questa variica, i momenti resistenti plasticl ridott, da implegare nell'equazione riportata in 6.4.8. 117), possono essere ‘presi come il valore medio fra i moment flettenti positivo e negativo. Membrature composte da elementi ravvicinat (1) Le membrature compress composte, quali quelle mostrate nel fig. 5.9.6, aventi i componenti principall in contatto 0 posti a piccola afstanza e collegati mediante imbottiture, non & necessario che siano trattate come ‘membrature calastrellate purché i componenti siano collegati a mezzo di bulloni o saldature ad interasse non ‘Maggiore OI 15 kyin, GOVE inn & f raQgio at inerzia minimo del componente principale. (2) Si raccomanda che i bulloni di interconnessione o Ie saldature siano calcolate per trasmettere i! taglio longitudinale fra { component principal! denvante dalla azione tagtante interna Vs. (2) Ve pud essere reso pari al 2,5% della forza assialo nolla membratura. In alterativa V, pud essere determinato come definito in 5.9.3.6. (4) 1 taqito tongitucinale per ciascun collegamento pub essere preso para 0,25 Vea linn , dove aé la lunghezza di sistema dei component! principal fra i centri del collegamenti Membrature in angolari calastrellati posti a croce (1) Le membrature compresse composte da due angolari eguaf, colegati mediante copie al calastrl in due piani erpendicolari come mostrato nella fig. 5.9.7, possono essore veriicat per Vinstabilta intoro all'asse y-y come Un'unica membratura singole, purché fe lunghezze ai ibera inflessione no! due plan! perpendicolani y-y © 2-2 siano uguall ed 2 condizione che I'nterasse fra le coppie di calastrell non sia maggiore di 70 jun + COVE fn 8 if raggio ai inerzia minimo di un angolare. (2). Nel caso ai angola a lati dlsugual si pud assumere che: lye 16 (5.95) dove: f 61) raggio df inoria minimo dolla membratura composta, (segue)

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