B: Sai, ho letto qualcosa riguardo allevoluzione A: Anche io! Coshai trovato di interessante? B: Darwin ha confutato l'idea di fissit aprendo le porte al dinamismo delle specie: ovvero il trasformismo biologico, che ha aggiunto al mondo naturale una dimensione storica e uninedita dinamicit. A: Un aspetto fondamentale che ha permesso di segnare una frattura epistemologica, non trovi? B: Proprio cos! Infatti Darwin mette in evidenza la correlazione tra il caso e la necessit superando le teorie deterministiche Laplaciane; mentre le variazioni genetiche sono casuali, la selezione regolata dalla necessit razionale. A: Inoltre la sua idea di evoluzione non piramidale ma ramificata. Darwin stesso definisce levoluzione cieca o inconscia, mettendo in evidenza che lunico obiettivo alimentare se stessa. B:La vita viene pensata come una forza che abita tutti gli esseri viventi, il cui meccanismo fondamentale la selezione. Arrivando a ripensare persino luomo non pi come Zoon Logon Echon, ovvero differente ontologicamente, ma ponendo lattenzione solo sulle differenze quantitative. 1
A: evidenziando come la differenza uomo-animale sia solo di
grado... Tuttavia, confrontando il suo lavoro con le teorie precedenti, si nota come luomo venga comunque posto su di un piedistallo, sia che si parli di differenza ontologica, sia che si consideri tale differenza solo quantitativa. B:Non posso darti torto! Seguendo il ragionamento di Darwin luomo, pur essendo diverso solo quantitativamente, sembra un essere sovrannaturale... Ma allora la differenza quantitativa, qualitativa, o non c'? A: Difficile dirlo. Ogni essere vivente traccia il proprio mondo a partire dal suo specifico paradigma cognitivo; per esempio, non possiamo sapere come un pipistrello abita il suo mondo. Ognuno ha la sua unit di misura e perci i mondi dei diversi esseri viventi risultano incommensurabili. C: Scusate... Secondo me potreste percorrere una strada diversa. Voi siete andati avanti seguendo le orme di Darwin, ma non potete chiedervi se luomo diverso o meno dallanimale se non sapete ancora cosa sia luomo A: Quindi tu cosa consiglieresti di fare ? C: Se ci chiediamo cos luomo, potremmo trovare una risposta tornando indietro alle radici di questo stesso uomo e vedere dove ci pu condurre questa nuova strada. Avete mai sentito parlare del mito di Prometeo?
A: (ci pensa) S.. Epimeteo venne incaricato di distribuire i doni
agli animali ma, per dimenticanza, lasci luomo privo di ogni cosa. Prometeo, per far si che il suo lavoro non risultasse vano, rub dal cielo il fuoco degli dei e larte tecnica di Atena e li port agli uomini... B: Tuttavia questo non bastava alluomo per poter sopravvivere: ogni volta che si riuniva, finiva per scontrarsi dopo poco tempo. Da solo per aveva ben poche speranze di sopravvivere, cos Zeus ordin ad Ermes di tornare tra gli uomini e di donare a tutti Aidos e Dike, cosicch questi potessero organizzarsi e vivere insieme. C: Poich voi avete discusso di Darwin, proviamo a rileggere il mito con gli occhi di chi viene dopo di lui e vediamo dove ci conduce Platone mette in evidenza la nostra incompletezza biologica originaria - infatti Epimeteo si dimentica di dar i doni agli uomini. Tuttavia Prometeo riesce a sopperire a questa mancanza donando agli uomini gli strumenti necessari per sopravvivere: il fuoco e larte tecnica. A: Tanto pi che la tecnica, oltre a rimediare alla mancanza biologica, permette alluomo di accedere alla dimensione culturale e, quindi, di compiere il balzo oltre la physis, creando i fondamenti del distanziamento.
B: Tuttavia questa incompletezza deriva da un ragionamento a
posteriori - Chiss come hanno fatto a sopravvivere Socrate e Platone senza facebook! Eppure ci sono riusciti! - Dobbiamo pertanto parlare di carenza percepita, non di incompletezza come condizione originaria delluomo C: Seguendo questo nuovo ragionamento possiamo affermare che la tecnica non una sovrastruttura artificiale delluomo, ma forma stessa del suo significato naturale. B: Quindi direi cos per chiarezza: la Techn penetra profondamente nellessere umano definendolo nei suoi predicati generali. E lo strumento che rivela luomo: hic sunt homines! In questo senso siamo gli esseri della tecnica. A e C annuiscono A : Sai parlando di Cultura mi venuto in mente che anche il linguaggio una delle tecniche tramite le quali luomo si rapporto al mondo. Disegna un triangolo con al centro un uomo, sui vertici scrive: cerebrale, tecnologico, sociale. Il linguaggio ci che connette lo specifico umano. Dice ci che vede e nomina anche ci che non presente.
B: Al centro del triangolo emerge la peculiarit umana: quella di
creare distanza tra s e il mondo. La capacit di pensiero astratto ci permette di vivere altri mondi oltre a quello attuale: mondi possibili, virtuali, eventuali, passati, futuri, paralleli... C: Gi qualcuno aveva detto che luomo vive nella storia e il nostro pensiero pu percorrere il passato, il presente ed il futuro...La nostra capacit di astrazione di pone ad una distanza virtualmente infinita, permettendoci unelasticit sorprendente fino ad intrecciare, se non sostituire, levoluzione naturale con quella culturale. B: Levoluzione culturale ha raggiunto un movimento cos rapido che non esagerato affermare che levoluzione genetica pu essere considerata trascurabile. A: Se concepiamo lo sviluppo umano come capacit di distanziarsi possiamo risolvere il problema della differenza. Luomo non diverso, ma si sente diverso! La sua distanza non la pena per un peccato di Ubris originaria, ma dipende dal fatto che lui stesso ha tracciato il solco della differenza. Egli abita tale solco come se fosse la sua casa, perch tracciare confini il suo modo di stare nel mondo. Il rapporto con la natura risulta pertanto un comprendere e un comprendersi nella natura e ai confini di essa.
B: Il nostro habitat il confine, ma tale confine va inteso come
una frontiera, una soglia: non limes ma limen, dove viviamo producendo definizioni che separano e congiungono. C: Ma il rischio sempre dietro langolo, perch la distanza a volte pu aumentare a dismisura sino a diventare alienazione. Lo sviluppo tecnologico potrebbe avvolgere il mondo in un velo di matrix attraverso il quale tutto viene filtrato. B: In questo senso, lanimale-uomo avrebbe lo scopo di ricostruire un rapporto pi simbiotico con lambiente e di superare lesilio originario. Luomo ricorda la foresta da cui venuto ma luomo uomo nella savana. A: Oggi vi una branca delle scienze naturali, lecologia, che studia la porzione della Terra in cui presente la vita. (scrive la parola in greco) Riflettiamo sul nome: ecologia deriva dalla radice che significa appunto casa. Ci dovrebbe ricordarci che la nostra casa, per quanto tecnologicamente evoluta, poggia comunque sulla terra. C: Cambiando la percezione del mondo cambia anche la percezione di noi stessi. la nostra capacit di allungare la distanza tra i piedi e la testa non deve accrescere la nostra sensazione di non avere radicamento nel mondo.
B: Dove sono gli uomini?... Il vento li spinge qua e l. Non hanno
radici, e questo li imbarazza molto. E tempo che lanimale umano trovi un nuovo radicamento nella natura. A: Per fare ci, necessario superare la distinzione tra uomo da una parte e animali dallaltra. Animale, che parola! Lanimale una parola che gli uomini si sono arrogati il diritto di dare. C: Dobbiamo ripensare la vita, zo, come rete di interrelazioni tra i viventi, bios... B: ognuno di noi una prospettiva di mondo e di corpo in questa rete della vita A: pratiche di mondo reciproche e dinamiche, che si combattono e si incontrano, che sono interrelate e interdipendenti... B: passando da una visione dualistica e gerarchica ad una plurale e molteplice, nella quale luomo pu dare alle sue specificit tecniche e linguistiche un compito di congiunzione e non di separazione. C: Il ruolo dellanimale-uomo, in quanto animale dotato di linguaggio, diverrebbe quello di com-prendere la natura, attraverso la propria capacit di partecipazione empatica, in quanto atto di ospitalit che allarga lorizzonte delluomo. 7
A: Ogni vivente let dellaltro, perch la vita vive di differenze
reciproche, diversit e pluralit. B: Comincia un nuovo modo di concepire lessere umano e lessere vivente in generale. la vita stessa che nella sua immediatezza reclama il diritto di essere riconosciuta e rispettata in tutte le sue manifestazioni, senza differenze, senza esclusioni. C: Si sviluppa una nuova prospettiva di Ethos, ovvero di modo di stare nel mondo. B: Luomo assume idealmente il compito di custode e i doni che zeus ha dato alluomo assumono un nuovo significato: Aidos, senso del rispetto e Dike, senso della giustizia, pongono luomo come poeta nella sua accezione antica di Poiein, come creatore di un mondo di differenze, perch senza differenza non c vita. E il contrario di differenza indifferenza. A: Se viene meno la differenza siamo perduti, perch l'essere umano non altro che la differenza tra tutte queste differenze e, in pi, la parola che dovrebbe custodirle, che dovrebbe nominarle per custodirle, non per possederne la propriet.