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i | ! | | 3. Lo studio del “plant layout") 3.1. GENERALITA’ Lo studio del “plant layout” owero la progettazione della sistemazione plano-alti metrica_di_un_impianto industriale, & diventato uno dei settori pit: intoressanti dellingegneria industrial. In genere, si effettua uno studio di plant layout quando ci si trova di fronte a una delle seguenti evenienze: = inizio di produzione di un nuovo prodotto; = variazione delle caratteristiche del prodotto; — variazioni nella domanda; = riduzione dei costi (ottenibile migliorando i metodi di lavoro, T'utlizzazione dello spazio e degli impianti,ecc.) = obsolescenza degli impianti, dei fabbricati, dei procedimenti; = frequente ricorrenza di incidenti — condizioni ambientali non buone (polveri, rumor, gas, riscaldamento o iuminazione insufficiente, posti di lavoro irrazionali, ecc.). Per sopperire a tai esigenze pub essere necessario: = progettare un nuovo stabilimento; = _cambiare Ia sstemazion€ attuale delie macchine entro I'area disponibile (intervento Tichiesto, ad esempio, quando cambiano le caratteristiche del prodotto), = introdurre miglioramenti in corrispondenza di_una o pit. operazioni_produttive, semplificare i sistemi di collaudio, ecc. (6i tratta di interventi volti soprattutto-a ridurre i costie a migliorare le condizioni di lavoro). Tali interventirichiedono necessariamente uno studio 0 una modifica della sistemazione delle macchine, degli impianti, degli operatori e dei materiali_ dello stabilimento Gliscopiche uno studio di plant layout deve perseguire sono i seguenti — otteners la migliore utilizzazione dello spazio, = “Tidurre al minimo i costi dovuti ai trasporti interni dei material e delle persone; — “prevedere gli ampliament futuri secondo un piano organico e razionale, (1) Plone tayouts progetto della disposiione delle macchine, degli impianti, deg addetti¢ dei materia CAPITOL 3 — assicurare condizioni ambientali soddisfacenti e la massima sicurezza} jure al minimo gli investimenti di capitali L'esecuzione di una studio di plant layout si sviluppa secondo. tre fasi 1) Raccolta dei dati di partenza, 2) “Ricerea delle possibili_soluzioni (queste dipendono in modo rilevante dai diversi sistemi df trasporti interni adottabili, Scelta della soluzione migliore 3.2, ANALISI DEI DATI DI PARTENZA Si tratta di raccogliere gi elementi occorrenti per lo studio di plant layout ¢ cioé lenco delle vod {o articoli) dx produrre e da immagazzinare (nei magazzini materie prime, semilavorati, prodotti finit,ecc.) e relative quantita Successione delle operazion rihieste da ogni prodotto (ciclo di lavorazione); ‘olumi, pesi e caratteristiche dei materali da trasportare lungo il ciclo di lavoraztone; hhumero, tipo © caratterisiche (ingombri, pesi ecc.) delle macchine ¢ degli impianti occorrenti, ‘manodopera necessaria; {abbisognt di servomezzi energiaeletrica vapore, aqua, aria compress, ecc.) csigenze di servizi generali (uffici, laboratori, mense, ecc.)i txigence (in macchinari, spazio, attcezzature) dei reparti manutenzione, attrezzeria fiparazioni, eee. e dei magazzini utensii,stampi e cost via, vale a dire det serviri ausliari della produzione; ‘eventuali vaiazioni future della produzione, Se lo studio. della sistemazione deve essere eseguito_su_uno stabilimento esisten tejoccorre anche disporre dei disegni dell'attuale plant layout e del fabbricato, nonché delle caratteristiche di questultimo (“maglia”, altezza utile, carico sopportato ai nodi ¢ sul pavimento, ecc.). La raccolta dei dati & facilitata da apposite tabelle, quali quelle contrassegnate con i numeri 3.1, 311, 3.AlLe 3.1. Le tabelle 3.1 3.11 rappresentano gli schemi tecnologici di due processi produttiv Sovente, a fianco di ogni operazione si indicano i materali necessari, la. produzione giornalera (o mensie 0 anriva) ed il numero di macchine occorrent. Esse forniscono un Quadro sintetico de! ciclo di lavorazione ¢ Vindicazione degli elementi che intervengono nelle sucessive Tas di lavorazione. La tabella 3111 riporta la sequenza delle operazioni di ciascuna parte componente di un prodeta, Tae tabla prende it nome di dara a oorztone owas)» Tappreventa ia successione delle operazioni_produttve, dei Wasport, dei collaud, delle sate e degltimmagazzinamenti relativi a ciascun particolare di un prodotto, oppure ad un operatore, ad un impianto, ecc. Consente di presentare in forma concisa e chiara la Seauenza delle operazioni che caraiterizzano una lavorazione (2). La tabella BIV viene invece-utilizzata per-ta-raccolta dei dati sui servomezzi ‘ccorrenti per ciascuna macchina 7B) I simbol iportat nella scheda indicano le operazionifondamental che possono awrenire in un procedimento di lavorazione. Ess sono: sb indiea unopetazione, cot una fase produttiva dela lavorazione; Oo Inica un trasporto fi materiale o Foperatore si muoveno da un posto ad un altro}: ricoréiamo che Tato INimateriaie st tove ed una distanza dalla machina o dal tyolo di lavoro tale da non stu Tabe eITOLO ‘ai diversi ni materie \ i impianti =.) twrezzeria, dei servizi to esiston: o, nonché 31 nodi e nate con i oduttivi roduzione ervengono sonente di -chart”) € audi, delle bure ad un chiara la ervomezzi rdiamo che le d2 non 1 | | | | | STUDIO DEL “PLANT Layout” 23 Tabs 3.1 Senema ci avorarone di patcols: Tabi 31— Schema di nvoravione per is ‘iin amis wgombrantie él media progurione, producine a wens I ge SO eat Tabela 3.1 — Seheda per fa sesura det lasramml tlvorzione. BFaez laisse acorn oeacrinene cic.o gagF Ede? rosto pr LAVORO eeEy¢ B=] cez0 01 reasronro 5 E59 3 [SeGE: 1 REY BARRE ACES OeDAal_e "2 WRLAGGIO OEP. GREGST iO al SALA FUGWATURA Oettn a2 | 4 STAWEAGGIO A ALGO COA A &_AT ARI LIOR! lOpoaal le €_S#AVATRIC OLA A! 7. AL PANO SUPERIORE A als Ww ATTESA A a 8. TORNTURA Pr Fichiedere uno spostamento del corpo dell’operatore che esegue 'operazlone (60-80 cm), non s ha un wasporto; | movimenti per prenderlo’ 0. depositarlo sono considerat! una parte ‘deltoperazione; Indica una sosta 0 un’attesa terporanea del materiale o della persona; indiea un immagazzinamento permanents (ad esempio Superiore alle 24 ore) del materiale; 5 indica un controll (pesatura, conteggio, ec), una verifica 0 un colaudo, Nulla vieta, ovviamente, di adottae simboll divers! oi usarne ua maggior numero.’ perb dimostrato che conviene usare il minor numero possibile di simbol. Il diagramme di lavorazione ("low-chaft”), Tiporter& pure una tabellariassuntiva nella quale si indicano il numerg totale delle operazion, del ‘deposit, dei controll e dei tasporl, nonché il percorso totale (in met). 24 CAPITOL 3 ‘Tabella .1V — Caratteristche dole macchine e fabbisogni di servomezzi = T ‘OLI0 o moe [eran | am ental tine 2 rome wuireio lym — |sanxraoxzo | | tar | te | Be ea | + foewrarrice ema sas | oe |e | we | s |mesarnce fee — [spoxamnaso | a a eRe | | 4 EMULSIONE: ¢ |rernncarmce facnco — |ssnxraoxaso | a | tae | ter | ME > |mmusarmice — fecrvm | antoxasouzp0 | 30 = |i 3.3. RICERCA DELLE POSSIBIL! SOLUZIONI Lo studio sistematico delle possibilt soluzioni di plant layout, viene condotto prendendo in esame: 1)_itipi delle avorazioni 2) i possibili sistemi di trasporto interno; 3) i posti di lavoro. 1) Tipi di lavorazioni La definizione-del tipo di lavorazione fornisce una prima direttiva fondamentale circa la disposizione da dare al macchinatio, tipi pit: noti di lavorazioni sono due: — Tavorazioni in sérieso in linea:)si hanno nel caso della produzione di grandi partite dello stesso prodotto, durante la quale la successione delle operazioni & sempre la — dlavorazioni a piccoll fotth oper commesse? @ il caso della produzione di numerosi prodotti inpiccole quantita; com’e facile comprendere, la successione delle ‘operazioni cambia da una lavorazione allaltra. Premesso che in uno stesso impianto industriale si possono contemporaneamente vere lavorazioni in serie e lavorazioni per commesse, Ia scelta del primo 0 del secondo tipo viene fatta per ogni ciclo di lavorazione in base a considerazioni di carattere ‘economico, una volta determinati i macchinarie gliimpianti occorrent COvviamente, la sistemazione dei macchinari e degli impianti varia a seconda del tipo di layorazione adottato. La disposizione pits conveniente- dei macchinari nel caso di una lavorazione in serie & quella effettuata in base alla successione delle operazioni produttive, mentre nel caso di law di pur a) b) le reg sist che imp. forn aleu Fe. ApITOLO 3 ve ous oe e condotto nentale circa randi partite & sempre la i numerosi ssione delle oraneamente del secondo di carattere Ja del tipo di e nel caso di STUDIO DEL “PLANT LAYOUT 2s lavorazioni per commesse siricorte ad una disposizione dei macchinari per repartio centri di lavoro. In altre parole, uno studio di plant layout pud essere impostato dai seguenti unit di vista a) in base alla successione delle operazioni produttive; 'b) per lavorazioni specializzate owero per reparti Il primo caso @ tipico delle lavorazioni in linea (ad es. montaggio di automobili), ove le _macching_o-gli_impianti_sono_instalati in successione ben definita,_strettemente ccortispondente al ciclo di lavorazione del prodotto: i materiali passano. dal magazzino greggi al magazzino finiti sempre con la stessa successione di operazioni, con un minimo di trasporti e di soste temporanee. La fig. 3.1 fornisce una rappresentazione schematica della disposizione delle macchine nel caso di una lavorazione in linea. Ovviamente, se per tuna operazione occorrono due o pitt macchine, si possono_adottare, per le stesse, sistemazioni in serie, in parallelo o miste del ipo schematizzato in fig. 3.2. Inoltre, parlare di disposizione in tinea delle machine, non significa necessariamente “che queste vengana_disposte-lungo-un_asse rettilineo: sovente si ricorre a. disposizioni “cosiddette a Uo simili (Fig. 3.3) le quali, pur rispettando la suecessione delle macchine imposta dal ciclo di lavorazione, tengono. conto di considerazioni pratiche inererti alle forme pill frequentemente adottate per i fabbricati industriali, di cui le fig. 3.4 fornisce alcuni-esempi. Va da sé che queste ultime considerazioni vanno tenute presenti anche in ‘occasione dello studio del plant layout relativo a lavorazioni per commesse. O—_®—O—O—® + Mog, Greagi | Fucine Saldat, Tratt.Term. Prepar. Cromat.Collauco | Mag. Fini Fig. 2.41 — Disposizione delle macchine in linea 8 o wrareo| aE remnco | -O-O-a o-oo of LIL Fig. 3.3 — Tipi di avancamenti dele Iaverazons CAPITOL 3 Cue Fig. 34 ~ Forme tipiche dl fabbrical industrial (a1 plano) in relazione af flusso dei material con Fndieazione delle possibilid'e modalics di ampliamento Nel caso di_produzione per commesse, si raggruppano per feparti le lavorazioni dello stesso tipo (ad esempio, stampaggio, tortura, trapanatura, ecc.);si attua cioé la specializ, stone dele lavorazioni. La sistemazione per reparti consente infatti una maggiore Tes sibilita dell'insieme produttivo. La fig. 35 fornisce una rappresentazione schematica di una disposizione per repart La tabella 3.V mette a confronto i vantaggi dei due tipi di sistemazione ¢ fornisce indicazioni sul loro campo di applicazione Per ogni prodotto esiste un determinato volume di produrione al di sopra del quale risulta pir conveniente prevedere una lavorazione in linea, mentre per volumi di sO ts ® eS o-o} Fig, 3.5 ~ Disposizione delle macchine per repart Tabeli ‘sien mw 2 at at 5) cariToLo 3 aterali con szioni dello 2 specializ: ggiore fles Der repart © fornisce 2 del quale volumi di Fini STUDIO DEL “PLANT Layour* a Tabelle 3V~ Confronto tra una sistematione in tinea ed una sntematione per repari Siaerations cominondente.ad uns iworr _Sitemazlons conriondenm nd ume naa Zione in Tinea Zione per contr di lover 1 Siig 22 de tort intend, 1) Minore_irvantimentcomplessva ogg feral, mpiant 2) Minet_tempo_tcomplessive|_di_praci- _2)"Magotore fest i pcoduzione. Bione. 3) Miglior controlled lavorezion! comes 3) Minor quantita lavoro in corso, 0.4. prectione 4) FIMO couDazione d-seazio er unité 4) Maggio exits d_ oware ale itary di prodlrione ion: dowte al eatiivo funzionamento 9) Maggiore semplicitd nel controlle. della. elle macchine roduzinne QUANDO $1 DEVE ADOTTARE LA SISTEMAZIONE Int LINEA QUANDO QUELLA FER REPARTI “one in linea Sistomazione per report: 1) Prodotta unico 0 in pochi ti 1) Moti tipi 0 variets oi prodoss: 2) Grande volume di produsione per cis. 2!" Volum oi produrions fans bot Sun articoloe par um periodo al tempo $0 per ciascun arsicolo lanche ela pro Contidarevole, revedere presso te di scegitere i mentazione dei fottare per un ef macchinari ustriale re strettamente Ché allo scarico sto, uno studio dei reparti di hhe quello degli una volta noti i sagazzinamento rente impiego,, anno forniti nei STUDIO DEL “PLANT LaYouT 2» 3). Posto di lavoro Definito_il_tipo di lavorazione € noti i possibili sistemi di trasporto interno dei ‘material, lo studio del plant layout deve prendere le mosse dalla disposizione det singoli posti di lavoro, E’ disponibile, in_proposito, un certo numero di suggerimenti (noti come principt Gi economia dei movimenti} che consentond di — semplificare al massimo i collegamenti uomo-macchina ~ _tidurre lo sforzo fisico necessario per eseguire il lavoro. Con riferimento al posto di lavoro, la legislazione preserive spazi minimi da assicurare ‘negli ambienti di layoro ad ogni operatore. Infatti, i! D.P.R. 19 mara 1956, n, 303 ("Norme generali per ligiene del lavoro”) prescrive che per ogni prestatore dopera siano assicurati non meno di ~ 2m? di superficie, ivi compresi macchine ed impianti; = 10m? divolume (lordo); 3m di altezza netta Fra i numerosi principi dell’economia dei movimenti, interessano particolarmenite lo studio di plant layout quelli di seguito citati 1) Fare in modo che il favaro che loperatore deve compiere richieda i movimenti pit semplici delle mani e delle braccia e riduca al minimo gli spostamenti delle spalie, del corpo € della persona. Esempio: operatore seduto davanti ad un trapano che deve piegarsi ber prendere i pezzi contenuti nel contenitore posto di fianco al trapano; per soddisfare al principio esposto, si potrebbero disporre i pezzi da trapanare in un raccoglitore a fondo inclinato disposto sul banco del trapano stesso. {In base a questo principio, le machine, gli strumenti di produzione ¢ le attrezzature devono essere disposti in modo da ridurre al minimo gli spostamenti richies alfoperatore, La fig. 3.8 riporta alcuni esempi di sistemazione di macchinari Uprimo-esempio si riferisce. ad una sistemazione tipica nel caso che i materiali da lavorare ¢ lavorati siano movimentati mediante carrelli La_seconda_sistemazione presuppone _un'alimentazione_dei_materiali—mediante trasportatori a nastro, a rulli o simili¢ non soddisfa pienamente-i!-principio sopra enunciato; non cost 12 soluzione terza, Wquarto esempiv. di sistemazione & particolarmente interessante quando un solo ‘operatore segue pili macchine. 2) Assicurare un posto fisso agli utensilied ai materiali 3) Collocare_gli-utensili, i materiali-c-gli-organi di manovra vicini ¢ di fronte al’operatore, La fig. 3.9 evidenzia importanza dei principi sopra citati. | contenitori contenenti i pezzi che servono per le operazioni di montaggio sono disposti di fronte al posto di lavoro (el caso specifico si tratta di un attrezzo di montaggio) e nan richiedono spastamenti del corpo.. Appositi recipienti con fuoriuscita a gravita alimentano il materiale vicino al punto 4i utilizzazione e sempre nello stesso punto. E’ evidente che la distanza Y deve essere la minima possibile; e-cosi pure 'angolo A? in tal moda I’area di lavoro si trava proprio di fronte all'operatore. 4) Evitare, ove possibile, il lavoro in piedi: i sedili devono essere opportunamente Sudiati ed il posto di lavoro deve consentire una posizione comoda per le gambe ed i Piedi di chi sta seduto. Sono inoltre raccomandabili schienali dei sedili regolabili in altezza, pedane per Iappoggio dei piedi degli operatori seduti ed altri accorgimenti APITOLO 3 o fa] fa) fe) fe 5, Fig, 3.8 — Esempl di sisemazione di macchinari Fig, 3.10 ~ Posto di lavov. TOLO 3 jo access alle macchin STUDIO DEL “PLANT LAYOUT" ‘miranti_a_consentire la pits comoda posizione dell'operatore. La fig. 3.10 costituisce un esempio di studio del posta di lavoro ér-due operatori 5) Fare in modo che la-risultante degli sforzi che loperatore deve compiere per espletamento del suo lavoro risulti mini mma € consenta l'equilibrio della“persona, Cosi =i pesi da trasportare devono-essere tenuti pitt aderenti possibile al corpo (fig. 3.11); = lo sforzo’ di_trazione-deve_potersi fare secondo lo schema:6)della fig. 3.12e non secondo lo schema; — a posizione del'operatore deve esse Te tale da ridurre lo sforzo (Fig. 3.13) La fig. 3.14 fornisce.gli_ingombri medi degli operatori, da tenere presenti quando si studiano i posti di lavoro, Infine, deve essere assicurata I -sitititéalle macchine. “Infatti,la-necessiti_ di spostamenti, interventi manutentivi, ecc. esige che at torno ad_ogni_macchina vengano asciati spazi liberi. Questi hanno estensioni diver se a seoonda che alla macchina devono accedere soltanto operatori oppure anche ‘mezzi di trasporto- interno. Ne consegue che il dimensionamento degli access alle machine dipende in genere dal tipo di trasporto interno adottato. Poiché lo spazio riservato ai corridoi & sottratto alle aree-di-lavoro, si-deve ‘owviamente cercare-di-ridurlo al minimo. Peraltro, s6_questi-corridai_sono_cosi stretti_da richiedere un maggior numero i manovre da parte dei me22i di traspor 10 interno rispetto a quello.occorrente in corridoi alquanto_ pit. spaziosi iL rispar mio di-area-(e-quindi di spese d'invest mento) si_traduce-in-maggiori-costi- di esercizio: di qui la convenienza di ricer- ‘care-fa‘soluzione-migliore,)tenuto conto elie esigenze_specifiche di ciascun_im- Panto industriale. Nell'internodi_uno_stabilimento, si hranno tre tipi di passaggi camminamenti, assaggi pedonali; — “corrido’ di ceparto; ‘cottidoi principali owero fra i repart. 3 NO. aos! Fig. 3.11 — Posiion’ in fase di trasport, best Fig, 3.12 ~ Posizion in fase dl tain. =n Fig. 3:13 — Posiziont in fase a spinta Ea Jonl sen Mem Fig, 3.14 — Ingombri medi dog operatri, 2 cAPITOLO 3 A proposito di passoggi pedonall, in mancanza di indiazioni nazionaliriportiamo le larghezze minime prevste dalla norma frances= NF-D'83102 passaggio per due persone affiancate, una delle qual si sostaleggermente overo per una persona che tasporti due carichi- 1,005 —_passiggio per due persone affiancate: 1,20; una persoria deve seansarsi per lasciarpassare du persone affiancate: | 50m) = _passaggio per ire persone affancate: 1,70 m A pioposito dei coridor $1 tengano presénir Te seguenti gaccomandacionl: =" stabilire Fin dallinizio dello studio la posizone dei corrido' vicinal prevedere almeno un corridoio principals in poszione centrale oppure periferica Fispetto al fabbricato, largo da 3a 5 m a seconde dei cas; far partire i corridoi principal d2 un ingresto del fabri possibile retilinei prevedere corridot iterniairepart (pr il movimento degli opeai, dei material, ee.) dilarghezza minor: = Seterminare tale larghezza in base alle dimensioni dellunith di carico e dei mezzi di ‘tasporto, tenendo conto — ove occorra ~ delle esigenize di manos'a di questi mezzi = ‘esaminare se rsulta necessrio prevedere, almeno in certi punt, arghezze tall Ga consentire incrocio di due vical to © mantenerli il pi Riepiloghiame: Lo studio del plant layout presuppone la conoscenza dei seguenti element — _schema funzionale diciascuna Iavorazione (dal magiazino iniziale @ quello Finale), vale a dite, essenzialmente: ciclo dilavorazione, potenzialita e caratteristiche dei mezzi prosiuttivis — _caratteristiche e fabbisogni di servomezzi relativi ad ogni macchina; quantita di materiali da immagazzinare e da movimentare in una predeterminata unita di tempo. Not tal elementi, si tratta di stabilire se e quali lavorazioni siano del tipo in linea e ‘quali per commesse. Cid fatto, si considerano i vari sistemi di movimentazione (e gli eventuali mezzi di contenimento) adottabili per il trasparto interno dei materiali, Per cognuno dei possibili mezzi di trasporto, si studiano i singoli posti di lavoro (ivi inclusi gli eventuali deposit di material in attesa di lavorazione o gi lavorati, i passage, ecc.). Si procede quindi allo studio delle varie soluzioni alternative di sistemazione. Un cenno a parte meritano i processi produttivi continui, tipici delle industrie di prosesso o delle aziende che abbiano adattato-con sucesso la logica del just in time; in ‘all casi le lavorazioni hanno luogo con una drastica riduzione di soste, attese, accumuli e riprese di materiali: si trata pertanto di ottimizzare i trasferiment! vei diversi materiali in lavorazione secondo i rispettivi cicli;cio st pub ottenere adottande layout di prodotto, ‘ssa prevedendo linee di lavorazione per gruppi di prodotti che richiedano tempi di lavo- razione uguali (0 quasi) per ogni fase produttiva; ogni linea, cio@, deve avere una capaci produttiva equiliprata, qualunque sia il prodotto in Iavorazione fra. quelli inclusi in un determinato gruppo. Ii layout che, sovente, meglio soddisfa tale requisito, prevede una di- sposizione delle macchine ad U (fig. 3.15), con arrivo e partenza dei material in lavora: zione su un unico fronte: in tal modo, risulta ottimale la movimentazione dei materiali fla flessibilith delle lavorazioni rispetta a variazioni dei cicli (e quindi delle sequenze) © dei volumi produttvi; i tempi di attraversamento dei materialirisultano molto brevi ele scorte presso le machine minime, soddisfando uno degli aspetti del sistema di produzione just in time, Inoltre, una stessa linea pud attuare pit cicli di lavorazione che richiedano Vimpiego delle stesse macchine che ia compongono, ma secondo sequenze diverse; conser CAPITOL 3 li, riportiamo te cnte ovvero per 90m; pure periferica intenerli il pits material, ecc.) dei mezzi di i questi mezzi;, shezze tali da ati quello finale), Lteristiche dei rminata unit tipo in linea e tazione (e gli rmateriali, Per (ivi inelusi gli i, ecc.), Industrie di stin time; in se, accumuli crsi material di prodatto, empi di lavo" una capacit’a inclusi in un svede una di- all In lavora dei materiali sequenze) & to brevie le produzione e richiedano 2yse; consen- STUDIO DEL “PLANT Lavour" 80 _ bee @® rests ..ao7o.oCCUPATEO MENON ELAZENE A CUD UNeraDOne fi, 338 5, dwoson dale machin aU fia a movinemaztne et material consent attuare cic caratterizzati da sequence diverse dl lavorecione ie, inoltre, di ridurre i tempi peril cambio delle attrezzature impiegate per i ciclo di tavo- race Precedente © migliorare la qualita della produzione. Infine, afflancando le varie linee di favorazione, si pub migliorare la flessibilitd ed il bilanciamente della manodopera ® del carichi di lavoro delle macchine. ciarcora un altro tipo di-lavorazione.ta cu disposizione planimetrica segue regole Greanirzative particolari: ci riferiamo alle costruzioni speciali, quali isultano ad eon Plo — i montaggi di aerei, navi, piattaforme petrolifere. In tali casi, il problema dai, vere @ quello del trasportoe della tempestiva.alimentazione dei compontenti vis vit oer Tru Bresso la postazione di montaggio, la quale rimane fissa dall ito alla ine del lavorg di costruzione, Questo particolare tipo di disposizione planimetrca signitnathacens denominato(fixed position layout. In questa Sede, ci imitiamo allo studio dei plant layout delle lavorazion i serie e per lotti, che riguardano tuttora la maggior parte dei casi res 3-4. CRITERI DI STUDIO DELLE SOLUZIONI DI PLANT LAYOUT ‘ale la pena di ricordare che lo suidio di plant layout deve sempre precisare: — [2 Mpesicione dei vari repart, deglt implant general, dei seriti generale asia) ~ [9 Siluppo-del-nuovo-implanta incuno-o-piirearpi al fabbricato: clo dipende fll, forme pil frequentemente adottate in pratica per gli edifici (fig. 3.4), dalleomnctene ceiVimpianto, dalla_sicurezza, dalle lavorazioni che si devono effettuare~ dale condizioni ambientali che si vogliono ottenere, ecc.; ~ Fe possibtité ai ampliementi futur, tenendo conto dell’estensione e della forma del terreno eventualmente gia disponibile (3) Cio premesso, esaminiamo le procedure pili correnti per lo studio che ci interessa, Se Ipavorazion} sono del tipo (a nee si passa senz'aliro al progetto generale di satermarions {ello stablimento, tenendo conto dei cortidol principal: di servizio di collesamorto ¢ includendo anche gi impianti general, i servizi ausiliari,generali ed iglenico-cangcay {21.4 Siole derivate al sistemasione dei macchina del repart da questo fator presenta constande H tereno sul quale installs i! nuovo-implanta stata prevrtien es caer ftmlazlons che posse. inte neravamenie sel cos di provers eee chtorace means Vopportuntd — git rilevata — ai aceaire if tron eee rai ne elborato i piano regotatore generale dtinitive del nuove sateen. 3 capiroLo 3 Se invece le favoraziont sono del tipo per commesse, si deve dapprima sviluppare lo studio dei vari reparti. Tali progetti parziali possono farsi mediante disegni in scala (1:100 e 1:50) oppure mediante l'impiego di-modeli bi- e tridimensionali, anch’essi in scala (generalmente 1:50 0. 1:10u), Successivamente, come gia sié detto per le lavorarioni in linea, si provvede ad inserire i.vari centri di produzione ed i magazzini in_un progetto generale di plant layout, che includa gli impianti generali, i servizi generali ed ausiliar, e tenga conto degli ampliamenti futuri (piano regolatore generale dello stabilimento), ‘Si imposta, in definitiva, tanto nel caso di lavorazioni in linea quanto in quello di lavorazioni per commesse, una serie di progetti generali, contraddistinti essenzialmente da sistemi diversi di trasporto dei materiai Di seguito, si illustrano alcuni procedimenti atti a facilitare fo studio delle varie soluzioni i plant layout, sia per quanto riguarda la sistemazione delle machine in ogni reparto, sia per quanto riguarda la disposizione reciproca dei vari reparti. Ripetiamo che tali_procedimenti_si_applicano_alle lavorazioni_per_lotti, in quanto nel caso. delle lavorazioni in linea si dovrebbero disporre i macchinari ed i reparti secondo la succession® delle operazioni prevista dal ciclo produttivo. | metodi esposti, ed altri analoghi_proposti dai vari Autori, si basano sul concetto informatore di awicinare fra di loro. le machine ed ireparti caratterizzati da un maggior numero di collegamenti o trasporti. In altee parole, si considerano tall collegamentio trasporti come dei pesiiche danno la misura di quanto sia importante avvicinare fra di loro certi posti di lavoro o reparti (per tusare un termine che includa i due casi parleremo di centri di lavoro). Del resto, if costo totale.dei_trasporti-interni fra-i-pasti di lavoro di_un reparto o fra i reparti di uno stabilimento (centri di lavoro).dipende — con.riferimento ad una prestabilita unita di tempo (ore, giorno, mese, ec.) — dalle quantit® di materiali da movimentare da un centro di lavoro allaltro e dalle distanze da percorrere fra i bariceniri (ponderali) dei centri Stessi: e poiché @ in_geriere possibile considerare il costondi_trasnostodellunita.di ‘aietiale dicettamente pronoczionale alla distanza pere0rsapil costo totale dei trasporti niell'unita di tempo, ® dato dalla somma dei prodotti delle quantita trasportate (pes) fra tun centro di Tavaro e 'altro, peril costo di trasporto dell'unita di peso riferito all'unita di distanza percorsa e per la distanza che divide i centri di lavoro in questione. Ora, Je-quantifi di materiali da trasportare possono essere riportate in una tabella come la 3.VI, dove il termine generica Pj; misura 2 quantita di materiale che, nell'uniti, di tempo considerata, deve essere trasportata dal reparto/ al repartoy. ‘Analogamente, se valgono le ipotest fatte, si possono raccogliere i costi del trasporto dell'unita di peso di materiale ia una tabella come la 3.VII, dove il termine generico cj indica iI costo dj trasporto dell'unita di materiale trasportata frail centro di lavoro’ et-it centro di lavoro j, pecunita di.distanza, ‘Se consideriamo il prodotto dei termini generici delle due tabelle Py ess0 fornisce il costo del trasporto fra i ceniti di lavord /e per unita di distanzae di tempo. Se dj \rmisura la distanza fra i baricentri (ponderali) dei centri di lavoro / ej, il costo de! trasporto (sempre nellunita di tempo) del materiale Pi, fra i due centri i lavoro interessati & dato dalla Cy = Py cy dy ‘APITOLO 3 STUDIO DEL “PLANT LAYOUT" ituppare to Tabella 3.V1 ~ Tabella dei pes (flust Tabella 3.Vil — Costi di trasporto dei material fra un repartoe Paitro) Geirunita di peso per unith di i fierti ad una unith dl tempo presta stanza bila 50) oppure mente 1:50 + ad inserire layout, che smpliament: Teal in quello di jalmente da + delle varie hine in ogni \successione Se dal costo di-trasporto fra i due centri generici() e(/$iwole passare al costo totale Seer relatvos tui antl avorofaceni pate dele stabliment allo stuci, basta server: she danno la G1) C)= El El Pi + oi di 2 reper es ella qual, owiamente, sond-nuli teint corrispondenti a Poiché interessa la soluzione di plant layout cui corrisponde Trminor costo.totale.dei ipa une trasporti_interni, si tratta di-ricercare i valori di(djj che minimizzano Ia (3.1), supposti ris ui Sa a epoal Sponge sppnte do ae aa ‘soluzione ottimale. Heian ‘Si tenga presente che, quando i centri di lavoro sono dei reparti, ld (3.1) fornisce il ‘costo totale dei_trasporti fra_separti_e-non tiene conto dei trasporti-dei_materiali hell'ambito- dei_repaiti-stessi. Considera inoltre le distanze fra i baricentri dei reparti, ‘mentee in realt& i mezzi di trasporto percorrono tragitti diversi. dell’unita di ei trasporti, tate (pesi) fra to all'unita di in una tabella che, nell’unita A) Metodo dele is fensith di traffico Si riportano i vari cieli produttivi su una tabella del tipo esemplificato in fig. 3.16, contrassegnando ciascuna macchina_o ciascun reparto_con_un_numero: [‘entita dei materiali trasportati da_un‘operazione al’altra, in un tempo determinato, deve essere misurata in unita omogenee (contenitori, tonnellate, numero di viaggi, ecc.). Dalla tabella cosi elaborata, & possibile ricavare l'entita dei materiali che complessi vamente perviene ai singoli postio reparti di lavoro. Si costruisce ora unaltra tabella (fig.-3.12), riportando verticalmente le operazioni prodiuttive-(awverd Ta-telativa numerazione) ¢ orizzontalmente la numerazione inversa. In corrispondenza-delle-easelle individuate dallincrocio delle coordinate. di due operazioni, 51 fiportano-le_entita di traffico che i_vari cicli-di-lavorazione_determinano.fra_le-due ‘Operazioni, Nelle easelle disposte lungo la diagonale a 45° si indica il numero totale di volte che un centro di lavoro & interessato da un trasporto di materiale (in atrivo e in Partenza). ‘A questo punto, si tratta di pervenire ad una disposizione teorica tale che i posti di lavoro (od i teparti) caratterizzati da un maggior numero di collegamenti,siano sistemati j del trasporto fe generico cy) filavoro /ed il Ii distanza e di ‘of ef, il costo entri di lavoro CAPITOLO 3 iI Fig. 3.17 — Collegamenti fra le mac Fig, 3.16 — Cicti di tavorazioni per thine oi reparth rcavatl dai ciel rots ai fig. 3.16. it pit sicino possibile fra di loro. tale fine, prescindendo dallingomnbro real di ciascuna Sazione di lavoro, si pud procedere nel seguente mado: traccato un reticlo 2 malie quadrate (fig. 3.18), si riportano_al centro di ogni maglia dei cerchiett-nei quali si setivono i numeri che contrassegrano ciascuna macchina o reparto; ogni cerchietto viene colegato, mediante trattini a tui ceehiettiche contraddistinguono post lavoro che ono in contatto.con-il-primo; su ciascun trattino di collegamento si riporta il numero (leto sulla fig. 3.17) che misura Vintensita di traffic. La disposzions teorica dei cent di Javoro_pub essere effetiuata sulla base di quanto emerge dalio schema cost cosiruto. A titolo di esempio, si pud piazzae al centro Ia macchina o reparta 6, che ha collezamenti con un_maggior numero di altre machine o reparti. Quindi, giorno a tale centro di lavoro, si dispongono quelli contsssegnati con inumeri3,5, 8 ¢9 collegati ad un numero di-cents di lavoro subito inferiore a quello che caratterizea il centro di lvord( 6, cos! di Si considerano pitt disposition alternative e si Tut, cuella pid soddisfacente fo di fig. 3.18, i pud ricor procedimento seguenie: si_rappresenti con una sagomia di cartone 0 doppio del spongano tali sagome le une rspetio 3.19), tenendo conto dele intensits port evidenziate in fg. 3.17 re in questo caso una dispos dalla. quale spud poi pasaré ad una disposizione ancora schematics, ma un po" pi vicina alla falta, considerando La determinazione di tali_aree presuppone che si sia preventivamente eseguito, sia pure in prima approssimazione: ~~ Ta studio. dei singoi post di lavoro, nel caso di macchine da sistemare nelf'ambito di we reparto a questo elo dla progstazione, tale studio dovebbe gi esr stato eseguito); STUDIO DEL “PLANT LAYOUT’ Jo studio deltalsistemazione delle macchine\di ciascun reparto, nel caso di reparti. Lo schema a blocchi_individuato,come sopra si 2 detto.non rappresenta ancora una soluzione pratica, Si tratta di modificare opportunamente la forma dei vari reparti o posti di lavoro in modo che la soluzione di layout assuma una forma regolare (ad esempio, Tettangolare) wero quella del fabbricato.esistente. Si perviene cosi ad una prima soluzione pratica di sistemazione planimetrica dellimpianto industriale allo studio (Fig 321). ® | © 14 ® ® Gl [+ Fer Fig. 3.19 — Disposizione teorica Fig, 3.20 — Schema a blocchi teo anaiogs a quella i fig, 3.18 otte Fico conseguentea'esame delle ruta utiizzande sagome carte intensit di taffieo ol cul alla re gual fea Toro. 1g. 3.16 Fig, 3.21 — schema a bloschi fig, 3.20 vasformata in superficie Fig, 3:22 — Esempio di applicazione det trian: forma rettangotar. polo di Butt. cAPITOLO 3 B) _Metodo del triangolo di Butt Si elencano le macchiné o i reparti lungo una colonna verticale (fig. 3.22); quindi, a partire da tale colonna, si tracciano due serie di rette parallele.cosi da individuare un Feticolo a forma triangolare: in tali maglie siriportano, con simboli appropriati, le entita € fe direzioni dei trasporti (ricavabili dai cicli di lavorazione_presentati sotto una forma analoga a quella di fig. 3.16). Tl triangolo di Butt & in grado di fornirci, analogamente alla tabella di fig. 3 indicazion’ sulle machine o sui reparti che conviene awicinare. Si pud quindi proc ‘come suggerito nel paragrafo precedente. In definitiva, applicando uno dei metodi sopra espostio altri proposti dai vari Autor, si perviene ad_una_o pit: soluzioni di layout, Fra tutte, con metodi che vedremo, si individua la soluzione migliore. Di questa, si eseguiranno i disegni necessari — in scala ‘adeguata — con lindicazione di tutti gli elementi che interessano ai fini per cui si imposta Jo studio del plant layout, In tale fase di progettazione, particolarmente utile si rivela 'impiego di modettini in scala delle macchine e di tutti gli impianti e servizi che si devono sistemare, 3.5. IMPIEGO DEGLI ELABORATORI ELETTRONICI PER LO STUDIO DEL PLANT LAYOUT Sempre con riferimento a lavorazioni per lotti, sono state messe a punto tecniche di costruzione che consentono di affrontare problemi di plant layout con Vimpiego ¢i elaboratori elettronici ‘Tali teeniche si basano sul principio che il costo dei trasporti interni costituisca Velemento prevalente in vista dell'individuazione della migliare soluzione di plant layout. Ragione per cui esse ricercano la disposizione che vede avvicinati al massimo i centri di lavoro caratterizzati da un maggior numero di collegamenti Fra i numerosi programmi proposti ricordiamo i seguent 2) ALDEP (Automated Layout Design Program). II procedimento, del tipo ilustrato sotto ii nome di metodo delle intensiti di traffico, affida all’elaboratore il lavoro fipetitive di costruzione di numerosi layout ¢ la selezione dei migliori. Si forniscono al programma una tabella dei collegamenti fra i centri di lavoro (reparti, macchine, posti di favore) del tipo di fig. 3.17 e le caratteristiche dimensionali di ciascun centro. I programma scoglie a caso un primo centro di lavoro € lo riporta (in scala) su un disegno. Quindi ricerea un altro centro, caratterizzato dal maggior numero di ccllegamenti con i primo, e lo dispone vicino a questo. Se non vi sono centri di lavore caratterizzati da Callegamenti con il primo, il secondo centro viene scelto a caso e disposto ugualments a fianco del primo. Si procede cosi fino a che tutti i centri di lavoro sono sistemati Owiamenteril programma tiene conto di eventuali ubicazioni obbligate o prestabilite per aleuni centri di lavoro. L'intera procedura é ripetuta per generare altri layout. Infine, Telaboratore classifica tutte le soluzioni trovate in base alla tabella dei collegamenti. b) CORELAP (Computerized Relationship Layout Planning). Yale programma presuppone che le dimensioni lunghezza e larghezza del layout siano gia definite. Esso inizia con Vindividuazione dei centri di lavoro (reparti, machine, posti di lavoro) che hanno pit contatti con gli altri. Individuato il centro di lavoro interessato da un maggior numero di collegamenti, lo dispone, nella forma e con le dimensioni predeterminate, su tin disegno, Quindi, in base al numero di collegamenti individua il centro di lavoro che & ‘opportune disporre vicino al primo e poi via via gli alti, che vengono sistemati il pid cAPITOLO 3 22); quindi, a dividuare un 1 leentitae > una forma 8.3.17, util «i procedere vari Auton, vedremo, si i — in scala sisiimposta ‘modellin in JDIO DEL tecriche di impiego di costituisea ant layout. i eentri di 2illustrato > il lavoro riscono al 1e, post di entre. Il n disegti. anti con il izzati da ralmente a sistemat, abilite per at. Infine, ni nite. Esso voro) che a maggior ninate, su ‘oro che & rat il pit STUDIO DEL “PLANT LAYOUT’ 39 Wino possibile al primo, Successivamente cerca i centri di lavoro che hanno pit rapporti fon quelli gid sistemati, Si prosegue fino a che tutti i centri di lavoro sono sistermat? aul [ayout (in scala). Poiché questo avra una forma qualsiasi, si apporteranno le modifiche nnecessarie per fargli assumere la forma e le dimensioni prestabilite, <) RMA (Richard Muther ond Associates’ Contribution to the Field). | dati di partenza di questo programma sono i collegamenti fra i centri di lavoro ¢ le aree di ciascuno di questi I! programma ricerca anzitutto il centro di lavoro caratterizzato da un mraggior numero di collegamenti con gli altri centri e lo sistema nel centro di un dsegno, Prescindendo dalla sua area © dal suo ingombro. Quindi inserisce via via gi altr] cent a taicro in base ai collegamenti con il primo c fra dloro, Si perviene cost ad un diagrominns ei flussi che non tiene conto delle di vente interesse pratico, 9) CRAET (Computerized Relative Allocation of Facilities Technique). \lustriama questo metodo riferendoci allo studio della sistemazione planimetrica di eparti lavoratvi (peraltro, nessuna cfficolta presenta la sua appicazione allo studio della doposivcne det Posti di lavoro di un reparto). Sappiamo che il costo totale di trasporto tra i reparth lavorativi di uno stabilimento, & dato dalla (3.1). programma di ealcalo CRAFT ricerca cae Lausiio di un elaboratore elettronico ~ ta disposizione dei reparti cui corrisponde il valore minimo.della (3.1). Si tratta di forire al programma | seguent dati 1) tabella dei pesiriferitiall'unita di tempo prestabilita (tab. 3.1); 2) stabella dei costi di trasporto del'unita di peso riferitiall'unita dt dstanza (tab 3M; 3) area di ciascun reparto (4); 4). disposizione iniziale (qualsiasi) dei reparti.(5). In base a tall dati il programma esamina una serie di possibili configurazioni ottenute 2ppertando piccole modifiche al plant layout inizile, vale a dire cambiando la posizione Gt duc 0 tre reparti alla volta. Tali cambiamenti sono attuati imponendo ai fepart) la seguente successione degli scambi: 1) teparticaratterizzati dalla stessa area; 2) ceparti aventi un lato in comune; 3) reparti aventi un lato in. comune con un terzo reparto, Supponendo di_cambiare_Ia_posizione di_due reparti alla volta, il numero di Cpafigurazioni da esaminate corrisponde alle possibli combinazioni di x element! in una classe costituita da m elementi x = Sax owio che qualora — per qualsiasi-motivo ~ un reparto abbia una posizione ‘ebbligata, Io stesso non sara sottoposto ad alcun spostamento, Per ogni_configurazione, V'elaboratore caleola — in base alla (3.1) — © momorizza il ‘slativo costo totale dei trasport fra i repari. E° cosi possibile individuare la rolucins {i} ba Precisatlone delle aee presuppone owiamente uno studio preventive di sstemazione delle macchine ei eiascun repate, (5) Rab tattars! de plant layout esstente, es applica. metodo CRAFT al fine di mighorare tale “stematione, oppure di un layout ai tentativo, ssi trata di un nuow stablincnre | | i 0 capitoLo 3 meno costosa. I! procedimento del Cora an | programma CRAFT = evidenziato a dallo schema a blocchit di fig. 3.23. Logicamente, una volta indivi ta alate of duata la soluzione di layout otti tet emer male, si procedera anche in questo e250 al suo sviluppo progettativo dettagliato. Vale la pene di rilevare che il programma presenta alcune limita = a zioni, la pit: importante delle quali eda dine ere riguarda Ia forma dei reprti: inf ti, Fintanto che due reparti hanno la EE] stesia area, la sostituzionereciproca ota ion presenta diffcolta; se perd si devono scambiare fra di loro due repartiavent aee diverse labors ios tore deve procedere ad un adatte mento delie forme ai una parte, se non di tutti i reparti(mamtenendo ae ae invatiate le rispetive aree). Tale limitazione & ovviamente piis importante se si deve rispetare eS tn perimetro esterno prestabilito, come avviene quando esiste gid i fabbrieato dello stabilimento Fig, 223 — Schema bocchi del programma CRAFT. La moderna tecnologia informatica mette a disposizione, a prezzi ormai accessibil alla maggior parte delle aziende, post ai lavoro costituiti da elaboratorielettronici di no tovole potenza (work station) che consentono di progettare o modificare layout in modo interattivo. Su questi elaboratori vengono installati software di tipo CAD (Computer Aided De- sign) particolarmente orentat alla progettazione di layout. {Alla base dei programmi stanno ovviamente i cicli di lavorazione, schizzi di soluzioni 0 soluzioni parziali preventivamente elaborati, informazioni e condizioni da rispettare, Altri dati sono costtuiti da forme grafiche standard rappresentanti i vari mezzi 4i lavoro (macchine, impiant, arredi,utenze tecnologiche, exc.) e gli element caratter- stici degli edifici (“maglia, tipo di pilasri, ecc.), che 'elaboratore immagazzina. Liintroduzione delle informazioni avviene mediante tatiera,tavolettae stilo, mouse, | programmi mess a punto per la progettazione del plant layout prevedono la succes- siva presentazione, 2ona per zona o reparto per reparto, degli element di fabbricato e dei ‘mezzi di lavoro, con possibilta di modificare o correggere soluzioni gia disegnate. Inolire, tutti grafic che compaiono su video possono essere spostati,ruotat traslati,ecc.e ine fine duplicat. PITOLO 3 rma CRAFT, j accessibili onici di no- ut in modo ; Nided De- schizzi di adiziont da ivari mezzi i caratteri- a tlo, mouse, no la succes- pricato e dei se, Inoltre, tj, ece, e in- STUDIO DEL “PLANT LAYOUT" Sempre in tempi brevissimi & possibile richiedere all’elaboratore pit: soluzioni alternative oppure la riproduzione di soluzioni gia immagazzinate. Completato il plant layout, l’elaboratore & in grado di trasformarlo in rappresenta- zione tridimensionale e, all’oecorrenza, di ricavare sezioni orizzontali in corrispondenza di piani diversi ‘La fig. 3.24 riporta un esempio di plant layout ottenuto con jl CAD. ‘Tutti i disegni sono ripradotti nella scala desiderata ¢ recano la legenda dei simboli adottati, la scala, la data e cosi via Tale sistema automatizzato per la progettazione di layout, presenta i seguenti vantagei rapidita di elaborazione di pitt soluzioni alternative; precisione e uniformiti dei disegni; valorizzazione del progettista (in quanto questi viene svincolato dal lavoro manuale); possibilita di interessanti sviluppi, specie per quanto riguarda la valutazione comparativa di soluzioni diverse di plant layout Da un punto di vista pid generale, altre considerazioni possono essere fatte sull im: piego dei sistemi informatici per la progettazione dei plant layout. Essi consentono una Glevata produttivita grafica, bi- e tridimensionale, completa di elenchi e computi metrici ed integrabile con altri sistemi assistiti da elaboratore (calcoli, documentazione tecnica, gestione). Inoltre, Vimpiego del calcolatore & particolarmente utile per il piping e,relatvi Supporti, anche perché consente di evitare interference in fase progettuale anziché ‘sco: brirle” durante il montaggio in_opera, Per contro, lintroduzione di un sistema CAD in azienda pud presentare alcune difficolta, Citiamo, in particolare: cela carenza di personale esperto contemporaneamente nella progettazione e rell'uso distrumenti sofisticatl di grafica computerizzata; — unutilizzo del sistema che giustiichi il relative investimento; la difficolta di integrazione tra diverse discipline, specie se queste utilizzano strumenti diversi Fig. 324 — Plant layout progetto com HI CAD, cAPITOLO 3 3.6. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE AA titolo di sintesi, riportiamo nelle fg quali si sviluppa lo studio del plant particolare, poi, la fig. 3.27 visvalizz loti. Potten o = tres mae ESS Fig. 3.25 — Sintsi dolla fasi di studio del plan: layout nel caso di lavorazioni Fig, 3.26 — Sintesi delle fasi di studi> del plant in ina, layout ne easo di lavorazioni per fot Occorre poi sottolineare che ogni progetto di plant layout deve essere completo del relativo preventive di investimento e dei costi di esercizio, nonch® dell’elenco dei vantaggi ¢ svantaggi (non sempre direttamente valutabili) che lo caratterizzano. In patticolare, lo studio e V’elaborazione di nuove sistemazioni o di miglioramenti anche parziali della situazione attuale, devono tener conto delle varie esigenze (specie produttive) presenti e future dell'azienda, delle possibilita di ampliamento, delle condizioni ambientali di lavoro, delle disponibilita finanziarie e delle pits recenti innovazioni tecniche e tecnologiche. Inoltre, il progettista deve amalgamare in una visione omogenea ed organica tutte le esigenze, possibiliti, difficolta limitazioni e sviluppare il suo studio avendo di mira il raggiungimento dei miglioririsultati con la minima spesa. {In proposito, ricordiamo che il problema di stabilire la convenienza economica di una STUDIO DEL “PLANT LAYOUT" cAPITOLO 3 sostituzione, di una modifica e di un potenziamento é sempre funzione di due distinte categorie di elementi, che vanno quindi prese attentamente in esame. Alla prima categoria appartengono le voci facilmente determinabili come ammorta meni, risparmi- di spazio, incrementi. della produttivita, variazioni_nel consumo dellenergia, diminuzione dei costi di manutenzione, ecc. Alla seconda categoria appartengono quelle voci, difficilmente valutabili in termini economici, quali i vantaggi derivanti da nuove sistemazioni dei reparti e det posti di lavoro, da semplificazioni delle operazioni del procedimento produttivo, dal miglioramento delle condizioni ambientali, dalla diminuzione degli scarti, dal costo dei trasport, interni, dal numero dei magazzini, dalla pit razionale sistemazione complessiva delle lavorazioni e dallelevazione del livello tecnico medio dello stabilimento. Infine, quando uno studio di_miglioramento tecnico di_un'azienda richiede investimenti straordinari, Io stesso deve prevedere una gradualita di interventi che consents di realizzare per gradi il risultato finale, raggiungibile al termine del piano di intervento previsto, In altre parole, ogni studio di sistemazione dell/azienda che non si [imiti a semplicie poco costose modifiche, va presentato sotto forma di plano regolatore dello stabilimento e vostituisce quindi lo schema e la guida di ogni successvo intervento per il miglioramento della _produttiviti, la riduzione dei costi e I'elevazione del livello tecnico dello stabilimento. In tal modo, si viene a disporre di un piano logico e razionale di interventi, suddiviso in periodi di tempo successivi ed in programmi i spesa distribuiti ne! tempo. Inoltre, si definiscono le possibilita di migliorare, dal punto di vista tecnico ed economico, il lvello aziendale, la produttiviti, la qualita del pradotto, ece. Lo studio del plant layout di uno stabilimento deve essere condotto in collaborazione con i responsabili della produzione, della manutenzione, della sicurezza, dei metodi, del personale, ecc., vale a dire i tutti coloro che saranno interessatiall'attivita del nuovo impianto, operatori compresi. Lo studio dovrebbe sempre essere affidato alla responsabilita di un esperto nel campo ella progettazione industriale, con il compito di dirigere e coordinare i lavoriz se Vfazienda non Fa alle sue dipendenze questo esperto, sceglier’ un consulente esterno. Nel presentare lo studio effettuato allo scopo di migliorare le condizioni tecnico: economiche di produzione dellazienda, ¢ bene che chi ha effettuato i} lavoro faccia seguire, alla formulazione della proposta di miglioramento, ai relativi bilanci economici ¢ piani di ammortamento ed alle possibilit di suddividere la spesa totale in un certo rumero di stanziamenti successiv, le proprie conclusioni relative allo studio ed alle varie Proposte formulate. Queste conclusioni devono soprattutto mettere a confronto Fonere globale, per I'azienda, di ciascuna soluzione ed i corrispondenti vantaggi complessivi che ne derivano. In tal modo, infatti, la direzione dell'azienda avri.a disposizione un’utile guida per I'esame delle soluzioni proposte, oltre ad un quadro riassuntivo det problemi che piu degli altri abbisognano di una opportuna soluzione. Inoltre, dovra essere illustrato. come ogni singola soluzione si inquadi nelle previsioni di sviluppo futuro dell’azjenda. Aj tecnici che si occupano di plant layout torna particolarmente utile conoscere le soluzioni adottate in tale campo da altre aziende, il che pub concretarsi attraverso visite ad altri stabilimenti e consultazione di riviste specializzate.

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