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Al prossimo ritorno (11/06/16 17:44)

Chi non s mai opposto a s?


Guardandosi, contraddittorio discusso
Nelle scelte, o indecisione e disgusto
Perch si felici per cos poco!
Ma quanto durer, per cos poco?
E sentirsi in un viscido, come sabbia
Che scorre mentre non sai decidere
A chi stringi la mano, e sgretolasi via.

Ritmo serrato, tempo che avanza


E ogni tanto ne sento la mancanza
Mia prima figura, nasse rompendo un muro
Alla fine degli ottanta, sotto comun tetto.
Anche lei in conflitto, pi volte mi salv
Abbracci e zuffe a modellar ambiente
Che ricerco in un protetto contatto isolamento
Non vorrei mai mi lasciasse, in ogni altrui figura:
Perci in stesso tempo, amor etero come un fuoco.

Pare un viaggio pi volte ripreso


Dai vari nomi, cui solo uno ancora eccede
AGuzzo come giudice, da Monte trafitto
E tuttavia, golem rialzato dal fango
Mantengo i miei occhi, rapporto a diverse
Figure, e maggiusto di ci che ho perso
Riprendendo a tre il mondo, composto dai sali
E rocce umide, deambulando nel mio spazio.

Ogni volta schiaccio nuove corde


Ripetersi, invecchiate a consumar le suole;
Seguendo diversi soli, in una notte illuminata

Girar di testa, spaesato, inciampo in un campo


E osservo i tuberi mettermi radici
Ancora fragili, bruciati e inermi via zappati
Sentimenti, tump, roll and R.I.P.! Scoperti
Continuo nel merito labbraccio allereDe Bora.

Soffiato dolce, lultimo nome rammenta distanza


Assai breve tra due suoni, come gocce in membra.
Divinazione focalizzante obiettivo a trattenersi
Come a guardia di un rapporto, nel tempo.
A pelle il fruscio, tra gli steli un folletto
Granvoce danimo risponde, non spreco succo
Frasi, la cui spremuta ha la stessa importanza
Ma meno dolce, di rimescolata tazza
Che riprenda ci gi detto, in umore pi fresco.

Mancina medium memoriae, malizia meditata


la mano. A tastar mia ripetendo concetti
Non ascoltati. ..
Come quandio scrivo con le mie cuffie
Piano, senza sussurri, ormai immagini a parole
A legger voi, e con note vostre sentire
Una mano sulla spalla. Pur non conoscendo.
La paura comune, di esser persi
Sulla strada, per una vacanza altrui,
Non sfiducia al popolo
Ma sfiducia in me, che i miei ricambi
Non valutati. ..

una scommessa:
Al lascito, se rimarr qualcosa
Dipende dagli altri, legger breve traccia
Lasciata a piedi o mani;

In un prossimo vivere o sparire


Nellesteso di spazio o tempo.

Simile a colui che si tranci lorecchio


Lascio qui la mano, come nuovo schizzo
Su tela, sbavata di calamaio pesto.
Un pezzo di me, ormai senzarmonia
Assumendogli tramite non memore in s
Ma presenza eterea, immortale al tempo
Iconica, nei tratti dinchiostro
Dei miei sogni, che non posso chiedere
Daver qui, a definirmi nel mio vorrei.

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