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Vivere come se
Dio ci fosse
Valori, umori
& dispetti elettorali
di Lucrezia Scotellaro
di Lorenzo Ornaghi
Caro Dio....
Nel laboratorio di
Flannery OConnor
Exit Pannella
di Fernanda Rossini
di Nicola Guiso
Zalone star
al Salone del libro
di Alessandro Rivali
Anomalie elettorali
negli Stati Uniti
di Mauro della Porta Raffo
664
Giugno
2016
Poste Italiane Spa Spedizione in a.p.
D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004
n. 46) art. 1, comma 2, DCB Perugia
di Andrea Colombo
Raccontare
lindicibile
colloquio di Marco Dalla Torre
con lalpino Ugo Balzani
Editoriale
unico dato sicuramente certo delle elezioni amministrative in 1.363 comuni italiani, di cui 26 capoluoghi di provincia,
la percentuale dei votanti al primo turno, che scesa dal 67,45 per cento delle precedenti omologhe
(nel 2011) al 62,14: in cinque anni, un buon cinque
per cento in meno.
Disaffezione, incertezza, assenza di proposte politiche e di candidati convincenti. Quello che pi stupisce, per, la preventiva sottovalutazione di queste elezioni. Sempre si detto che non si deve dare
colorazione politica alle elezioni amministrative, e
sempre, a urne chiuse, se ne sono tratte conclusioni politiche. Ma questa volta, e soprattutto da parte del presidente del Consiglio, si sostenuto che
veramente importante il referendum confermativo
istituzionale di ottobre, non la scelta dei sindaci in
giugno. Evidentemente era un modo di mettere le
mani avanti avendo fiutato un vento poco favorevole, come poi i fatti hanno dato conferma. Perch
unaltra indicazione del voto una certa insofferenza nei confronti del Partito democratico e del
suo segretario-presidente del Consiglio.
Qui non stiamo a discutere di cifre perch, in attesa dei ballottaggi, non abbiamo ancora tutti gli elementi. Quello che con meraviglia vogliamo rimarcare, che la sottovalutazione delle elezioni di giugno stata assecondata (o promossa) anche dai
mezzi dinformazione. Sabato 4 giugno, vigilia delle elezioni, il Tg1 delle ore 20, ha dedicato il servizio di apertura, di una buona decina di minuti, alla
morte di Cassius Clay, alias Muhammad Ali, personaggio, a dir poco, tuttaltro che esemplare, emblema dello sbando morale che corrode le radici di un
(ex?) grande Paese. Solo dopo la glorificazione di
Cassius Clay, al Tg1 si parlato di elezioni. vero
che sussiste tuttora lanacronistica sospensione della campagna elettorale il giorno prima e il giorno
stesso delle elezioni, ma dalla televisione pubblica
ci si poteva aspettare almeno una ben pi articolata spiegazione tecnica dei meccanismi del voto,
esortando a recarsi alle urne, pur senza fare pro-
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N 664
Editoriale
Lucrezia Scotellaro
Dino Basili
Mauro della Porta Raffo
Fernanda Rossini
Alessandro Rivali
Nicola Lecca
Lorenzo Ornaghi
Nicola Guiso
Marco Dalla Torre
Florio Fabbri
Roberto Rapaccini
Aldo Maria Valli
Antonio Cirillo
Roberto Marchesini
Michelangelo Pelez
Pasquale Maffeo
Giovanni Scanagatta
Raffaele Vacca
Andrea Colombo
Guido Clericetti
Michele Dolz
Davide Brambilla - Franco Manzi
Claudio Pollastri
Vincenzo Sardelli
Matteo Andolfo
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Mauro Manfredini
Franco Palmieri
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00980910582.
il codice fiscale dellAres, Associazione Ricerche e Studi,
editrice di Studi cattolici, da utilizzare nella dichiarazione dei redditi
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Un grazie alla generosit di tutti i lettori.
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GIUGNO 2016
ANNO 60
in questo numero:
Una preoccupazione di Benedetto XVI (foto)
sempre stata la perdita del fondamento dei diritti umani:
linvito del Papa emerito a vivere come se Dio ci fosse
pu essere considerato come il principio per riaffermare i
valori della fede, partendo dalla definizione di un percorso di ragionevolezza della stessa, inteso come il ponte per
il dialogo tra credenti e non credenti, per tentare di arginare la deriva della dittatura del relativismo: ne ragiona
Lucrezia Scotellaro nello studio dapertura a p. 404.
Caro Dio, non posso amarti nel modo in cui vorrei, inizia cos lintensissimo Diario di preghiera di Flannery OConnor (foto) ora pubblicato da Bompiani: queste
pagine rivelano lorizzonte pi intimo della scrittrice statunitense ai tempi dellUniversit: era una giovane donna,
consapevole del proprio talento, che si interrogava sul futuro e sulla propria ricerca di Dio. Per il sorprendente laboratorio di Flannery c Fernanda Rossini a p. 415.
Clinton o Trump per USA 2016? In attesa di conoscere il vincitore, Mauro della Porta Raffo (foto) spiega a p.
410 la storia delle anomalie elettorali statunitensi. l Altri zoom oltreconfine: Roberto Rapaccini rilegge la Primavera araba a cinque anni di distanza (p. 439), mentre da
Piazza san Pietro Aldo Maria Valli ragguaglia su una
parrocchia atipica, quella della Guardia svizzera (p. 440).
Marco Dalla Torre ha intervistato lalpino 94enne Ugo Balzani, superstite della Campagna di Russia: la sua testimonianza di una bellezza lacerante (p. 432).
Incredibile dictu: superstar al Salone del libro
stata la simpatia di Checco Zalone (foto): nel reportage di
p. 421 Alessandro Rivali esplora le novit presenti sugli
scaffali della kermesse torinese. l Per chi volesse scoprire un angolo di Provenza in Sardegna basta andare a p.
424: trover la Lettera da Neoneli di Nicola Lecca.
Un campione della libert, addirittura un
eroe del nostro tempo, cos stato salutato pressoch
unanimamente Marco Pannella (foto) scomparso lo scorso
19 marzo: per un profilo rispettoso, ma non certo lusinghiero c Nicola Guiso a p. 429.
Cinema. Kean Loach si aggiudicato la Palma
dOro di Cannes: il nostro Claudio Pollastri lha inseguito fino a p. 466; si pu poi riflettere su Il coraggio del perdono in Philomena con Davide Brambilla & Franco Manzi
(p. 462). l Letteratura: Andrea Colombo ha cercato san
Francesco nel paradiso di Ezra Pound (p. 456), mentre Nicola Vacca ha riletto i saggi del Foscolo su Torquato Tasso.
l Si pu essere sempre aggiornati sul mondo Ares? Certo,
con la documentatissima rubrica di Matteo Andolfo a p. 470.
EDITORE
Ares. Associazione Ricerche e Studi
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iscritto al Registro nazionale della stampa
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MEDIORIENTE
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La Rivoluzione
del gelsomino
La Primavera araba ebbe inizio in
Tunisia nel dicembre del 2010
con la cosiddetta Rivoluzione
del gelsomino, ovvero con i disordini che seguirono al suicidio
di un universitario disoccupato,
Mohamed Bouazizi, costretto per
sopravvivere a fare il venditore
ambulante. Il giovane si diede
fuoco in segno di protesta per le
condizioni economiche del Paese
davanti alla sede del governatorato di Sidi Bouzid dopo aver subto
umiliazioni dalla polizia a seguito
di un alterco. I tumulti, motivati
soprattutto dalla disoccupazione,
dallelevato costo dei beni primari, dalla corruzione e dalle cattive
condizioni di vita, si estesero a
tutto il Paese nonostante i tentativi della polizia di soffocare i moti locali con la solita repressione
violenta che in casi pregressi era
stata sufficiente a ristabilire lordine. Le manifestazioni di piazza
a gennaio del 2011 costrinsero il
presidente Ben Al a porre termine al suo mandato con una repentina fuga a Gedda, in Arabia Saudita: per la prima volta nella storia
recente un popolo arabo riusciva
Una delle imponenti manifestazioni di Piazza Tahrir, al Cairo, nel febbraio 2011.
Le manifestazioni
di Piazza Tahrir
La Primavera araba in Egitto ebbe
inizio nel 2011. In particolare, a
febbraio, a seguito delle imponenti manifestazioni a Piazza Tahrir
venne deposto il presidente Hosni
Mubarak. Lo scenario egiziano
stato caratterizzato costantemente
da una dialettica fra componenti
contrapposte, ovvero fra il potere
dei militari, da sempre molto in-
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La situazione
nello Yemen
Nel 2011, dopo le proteste in Egitto e in Tunisia, anche nello Yemen
la popolazione a causa della grave
crisi economica e della corruzione
del regime scese nelle piazze del-
Un bilancio
(provvisorio)
In generale, a parte le complesse
situazioni in Siria e Libia che non
sono state trattate in queste pagine, le rivolte della Primavera araba hanno fallito il loro intento; infatti, pur essendosi originate da
movimenti laici, sono approdate
con lunica eccezione della Tunisia o a esiti integralisti, trasformando di fatto quei moti in
una primavera islamica, o a disordini interni, che hanno ulteriormente minato le prospettive e
le aspirazioni di una possibile
transizione democratica. In proposito devessere adeguatamente
considerato che i manifestanti
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