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BIBLIOTECA

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S.A.R.

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VOCABOLARIO

univERSALE ITALIANO
VI.

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VOCABOLARIO
UNIVERSALE ITALIAN (O)
COMPILATO

A CURA

DELLA soCIET TIPoGRAFICA


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(9

VOL. VI.

Il N N A P () Il
DAI TORCHIl DEL TRAMATER

r858.

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docti Leicis non velut magistris, sed tamquam

ministris in memoriae subsidium utuntur.


G. SCIOppio.

VOCABOLARIO

UNIVERSALE ITALIANO
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S.

tSf) Lettera tconsonante lin


, che si pronunzia Esse, E la SAAnMUDA. * (Geog) Sa-ar-mn-da. Citt degli Stati Prussiani nel
Brandeburghese. (G)
decimasettima dell'alfabeto italiano, ultima delle semivocali. Nel
l' articolarla si appressa la punta della lingua ai denti inferiori, e SAA, Sabba. N. pr. m. Lat. Saba, Sabas. (Dall'ebr. saba neb
briarsi
,
onde
sobe
ebbro
,
e
sabaim
briachi
,
beoni.
Altri
da
sab,
tra questi e i denti superiori che tengonsi vicinissimi gli uni agli al
longevo : ed altri da sciuba conversione.)-Nipote di Enoc.(B)(Mit)
tri , si fa uscire la voce a maniera di fischio o di sibilo ; perci
detta anche Fischiante o Sibilante. Essa] ha due varii suoni: il pri

2-

N. prf Corrottamente Regina Saba chiamasi quella regina

mo pi gagliardo , e a noi pi familiare, come Casa , Asse , Spi


di Saba che and a visitar Salomone in Gerusalemme. (Mit)
rito; l' altro pi sottile o rimesso , usato pi di rado , come Sposa, 3 - (Geog) Ant, cit. e regno di Etiopia sul Mar rosso, ora Arab
in
Abissinia. - Isola dell'Arcipelago delle Piccole Antille. Citt
Rosa, Accusa, Sdentato , Svenato. In questo secondo suono non si
raddoppia giammai, n anche si pone in principio della parola, se
d'Asia nell'Arabia Felice , ant. cap. de' Sabei. (G)
o quando immediatamente ne segue una consonante, come Smc
SABAco, S-ba-co , Sabacone. N. pr.. m. (In gr. sabacos val perti
raldo, Sdentato. Posta in composizione co' suoi primitivi, ha forza
nente a Bacco.) - Conquistatore etiopico che si rese padrone dell'E
molte volte di privativo, come Calzare, Scalzare ; Montare, Smonta
gitto nel secolo r11r. prima dell' Era cristiana. (Mit)
re. Alle volte d'accrescitivo, come Porco, Sporco; Munto, Smunto. SABADATo. * (Chin.) Sa-ba-d-to. Sm. Sale formato dalla combinazione
dell'acido sabatico colle basi salificabili. Lat. cevadas. (A. O.)
Alle volte di frequentativo, come Battere , Sbattere. Alle volte non
opera nulla, valendo lo stesso Campare e Scampare, Bandito e Sban SABADiBe. * (Geog.) Sa-ba-di-be. Lat. Sabadibae. Nome che d Tolomeo
a tre isolette dell'India. (Mit)
dito , Beffare e Sbeffare. Consente dopo di s nel principio della
parola tutte le consonanti, salvo la Z. Nel mezzo della parola , e SABADico. (Chim.) Sa-b-di-co. Add. m. Nome d'un nuovo acido che
in diversa sillaba , [ quando peraltro questa fu composizione colla
Pelletier e Cavendon hanno scoverto nella Sabadiglia. Lat. ceva
dicus. (A. C.)
rimanente parola, riceve dopo di s le medesime consonanti, ma
pi malagevolmente, e per lo pi in composizione, colla preposizio SABADioA. (Bot) Sa-ba-di-glia. Sf Pianta che ha il racemo o spiga
ne Dis o Mis, come Disdetta, Misleale; ma col C, P, T s'accop
semplice si fiori di sei petali ovali, tutti voltati per una parte,
ambettati, quasi pendenti. E' indigena della China, del Messico
pia frequentemente senza difficult, come Tasca, Cespuglio , Pre
sto. Quando posta avanti al C , F, P , T, si dee pronungiare
e delle Antille. Lat. veratrum sabatilla. Sotto questo nome vengono
pure in commercio i semi di detta pianta, che sono acri, scottan
nel primo modo, cio col suono pi gagliardo, come Scala, Sforzo,
Vespa, Studio , Cesto; ma avanti al B , D, G , L, MI , N, R , V
ti , e promuovono forti e reiterati starnuti. Adopravansi come ecci
si pronunzia col suono pi sottile o rimesso , come Sbarrare , Sde
tanti il vomito e come vermifughi ; e principalmente per ammazzare
gno , Sguardo , Slegare , Smania, Snello, Sradicare , Sventura. A
gl' insetti che s'annidano ne' capegli, ma furono abbandonati perch
vanti di s ammette la L, N , R in mezzo della dizione e in diversa
producevano del bruciore alla cute. - , Sabatiglia, sin. ( Detta da
sillaba , come Falso , Mensa, Orso. Raddoppiasi nel mezzo della pit
gli Spagnuoli che recaronla di America cebadilla, che si pronunzia
rola , come l'altre consonanti, dove lo ricerca il bisogno. Bisc.
cevadiglia : la qual voce sembra un diminutivo di cebadi orzo, e
Essendo chc l'S presso i Toscani faccia lo stesso che l'A presso i
credesi adottata per relazione a semi di questa pianta. Propriamente
Greci , cio posta avanti ad una voce , rivolge in contrario il suo
cebadilla in isp. val polvere di elleboro : ed voce ch il Bullet
sentimento, di cui avvene qualche esempio ne' Latini, come amens (A)
registra col senso medesimo fra le antiche bascuensi nel suo dizio
nario celtico pubblicato nel 1759. In ebr. sabab tritume , sabar tri
Salvin. Disc. 3. 99. La S una lettera di suono cos vivace e snello,
tare. In celt. gall. sabladh unguento, da sabhail preservare. In illir.
che s'accompagna in principio delle parole con tutte le lettere del
l'alfabeto fuori che con se medesima ec. Ora perch la consonante
sabjuditelj conservatore.) (A) (N)
colla quale la s si accompagna viene a tirarsi dietro la medesima s, Saeanino, * Sa-ba-di-no. N. pr. m. Lo stesso che Sabbazio, V. (V.
Sabato.) (B)
nelle stroncature che si fanno nella fine de'versi, quando la riga
e che la parola non vi entra tutta, non si separa n si divide 2 (Mit) Uno degli Dei de'Traci, che credesi sia lo stesso che
s dalla consonante che segue, ma va con lei attaccata. (N)
Sabasio. (V. Sabasio. In illir. sabljudenje conservazione, sabesje
2 - * S' coll'apostrof sta invece di Se e di Si, V. (A)
djenje colloquio.) (Mit)
SAAGAa.
* (Geog.) Sa-ba-gr. Gruppo d'isolette nel Golfo Arabico (G)
SA. * (Mit. Asiat.) Idoletto di metallo che i Calmucchi ed i Mongolli
SABAmA.
* (Mit. Afr.) Sa-b-ha. Nome o titolo del capo della religione
vanno a provveder al Tibet e portano appeso al collo come un
nell' isola di Madagascar. (Mit)
amuleto. (O)
SAeAisMo. (Filol.) Sa-ba--smo. Sm. V. e di''Sabeismo. (A)
Sa ABI. * (Mit. Maom.) Sa--bi. Compagni di Maometto. (Mit)
Citt dell'Arabia. (G)
SAeAA. (Filol.) Sa-b-ja. Sf. Bevanda cavata dal frumento ; specie
sSAADE. * (Geog) Sa--de.
Saa-di--si. Trib araba della Turchia asiatica nella
di birra, di cui facevasi grandissimo uso nell'Illiria. Lat. sabaia.
( Dall' ebr. o fenicio soba vino. ln ar. saebuh vinum , quod mane
bibitur ; sebiet vinum. In pers. scebjare mosto, scebine bevanda ri
SAAF. AV. pr.. m. Lat. Saaph. (In ebr. sceghuath da sciaghuar pen
masta da banchetto notturno.) (%
sare: Pensante.) (B)
SAALA. (Geog.) Sa--la. Fiume della Germania. (G)
SAAAnno. * (Arche.) Sa-ba-j-ri-. Titolo dato per derisione all'im
peratore Valente. V.Sabaja. Lat. Sabajarius. ( Sabajarius, secondo
SAALnunco. * (Geog) Sa-al-br-go. Citt della Germania , cap. del
il Littleton, bevitore di birra leggiera , o quegli che cuoce la bir
principato di Gera. (G
ra. In ebr. sobe briaco , sabaim beoni. V. Sabaja.) (Mit)
SAALE. * (Geog) Sa--l. Fiume della Germania. (G)
(Geog) Sa-al-fl-da. Citt del Ducato di Sassonia Mei SAAR. * (Geog) Sa-ba-k. Citt del Giappone. (G
ge.
SABALAG. * (Geog) Sa-ba-lg. Citt della Persia. (G)
s
(Gcog) Sa--na. Fiume della Francia. della Svizzera. (G) SAALETA. *(Geog.) Sa-ba-l-ta. Citt della Columbia. (G)
SAAa.Sagar.Npr.m. Lat.Sahar. (Dall'ebr. tzahhar limpido, candido.)(B) SABALeto. * (Geog) Sa-ba-l-to. Fiume dell'Abissinia. (G)
2 - * (Geog.) Citt della Moravia. (G)
SanaLiscini. * (Geog) Sa-ba-lin-ghi. Antichi popoli del Chersoneso Cim

so

SAAaAimo, * Sa-a-ra-i-mo. N. pr.. m. Lat.Saharaim. ( In ebr. sciaghua brico. (G)


...
"
raim da sciaghuarporta, onde sceghuarim porte.-Altri da sciaghuar SARAniA , Sa-ba-n-a. N. pr. m. Lat. Sabania. (Dall'ebr. sciub ritor
nare e jah signore : Chi ritorna al signore.) (B)
in senso di stimare, pensare , congetturare.) (B)
-

Vocab. VI.

SA IB 3i AlRE
2
SAIBANO
SanAno. * (Arche.) S-ba-no. Sm. V. L. Specie di pannolino finissi 6 - * (Eccl.) Nella Sacra Scrittura inclica anche altre cose: il ri

mo, nel quale avvolgevansi gl' infermi che non potevano sopportare

poso eterno o la felicit del cielo ; ogni specie di festa; la setti

mana ec. (V. Sabato.) (Ber)


SAraor. (Filol.) S-ba-ot. V. Ebr. che si usa unicamente parlando di SABAUDIA.* (Gcog) Sa-bu-di-a. Lat. Sabaudia. Sf Antico nome della
Dio.) , Sabaoth, sin. Lat. sabaoth. Gr. ca 829. (In cbr. tzebaoth
Savoja. (G)
cserciti, onde Iehova tzebaoth Dio degli eserciti : e per eserciti alcuni SABAzA. (Bot.) Sa-b-zi-a. Lat. Sabaudia. Sf. Genere di piante della
singenesia poligamia superflua, famiglia delle sinanteree, stabilito da
interpetri intendono le gerarchic degli angeli, altri le stelle che talvolta
nella bibbia son designate con questo nome, ed altri le milizie ebree.)
Cassini con questo nome mitologico, dedicandolo a Bacco Sabazio.(O)
Varch. Ercol. 62. Alleluja, che significa : lodato Dio; Osanna, SAAzie.*(Arche.) Sa-ba-zi e. Add. e sfpl. Lo stesso che Sabasie, V.(O)
che vuol dire: salva, ti priego; c Sabaot, cio, esercito; tutte e tre SABA.* N. pr. m. Lo stesso che Saba. Lut. Sabas. (V. Saba. In gr
usate da Dante, ArSat. 6. Pochi sono grammatici e umanisti Senza
sebas cosa sacra ; sebo io venero , adoro.) (B),
il vizio, per cui Dio sabaot Fcce Gomorra c i suoi vicini tristi.
2 N. prf (V. Saba) Indovina posta nel numero delle Sibille ,
e credesi quella di Cuna. (Mit)
SAAota. (Filol.) Sa-ba-oih. V. Ebr. Lo stesso che Sabaot, V. Dant.
Par.7. i. Osanna, sanctus Deus sabaoth. But. ivi: Sabaoth s'interpe SABBATAI , * Sab-ba-t-i. N. pr.. m. Lat. Sabbathai. ( Dall'cbr. sabath
quiete, ed i mio : Sabbato mi.) (B)
tra: delle virt , ovvero degli eserciti. G. V. 1.76.4. Lo onnipotente
Iddio sabaoth d vinto e perduto a cui gli piace , secondo i mcriti SAarico. * (Geog) Sab-b-tico. Antico fiume della Palestina. (G)
e i peccati. M. V. 1. 3. Le quali sono nelle mani del signore Dio SABEATino, * Sab-ba-ti-no. Add. m. V. e ali' Sabatino. Cas. lett. Gualt.
(Opere , 5. 22g.) I corrieri cominciano oggi a cssere sabbatini , ed
sabaoth , che interpetrato Dio degli eserciti.
anderanno con questo stile per lo innanzi sempre. (Qui nel senso di
S RARA. * (Geog) S-ba-ra. Citt e comarca del Brasile. (G)
Chi fa o simile alcuna cosa ne' sabati.) (N)
SABAaAco. * (Gcog.) Sa-b-ra-co. Lat. Sabaracus. Antico fiume dell'In
dia al di l del Gange , e che pur dava il suo nome al Golfo nel SaeeArismo. * (Filol.) Sab-ba-ti-smo. Sm. Titolo d' un'opera latina di
Erast intorno agli studi convenienti ai giorni festivi. (O)
quale metteva. (Mit)
SAARI. * (Geog) S-ba-ri. Antichi popoli che abitavano di qua del SaeeArizzAne , * Sab-ba-tiz-z-re. N. ass. Festeggiare il giorno del Sab
Gange. (Mit)
bato , giusta il rito ebraico. Lat. sabbatizare. Muss. Berg. (O) (N)
SAARIA. * (Geog) Sa-b-ri-a. Citt e colonia romana nell'alta Pan SAneAto, Sab-ba-to. [Sm. V. A. V. e di'] Sabato.
monia. (G)
o * (Filol.) Congresso notturno di streghe; altrimenti Tregenda ,
SABAsie.*
Sa-b-si-e , Sabazie. Add. e sf pl. Feste notturne che
V. (Forse cos detto dall'esser il giorno di Sabato quello destinato
altre vesti. Lat. sabanum. (O) (N)

si celebravano in Criente, in Grecia ed in Roma in onore di Bacco


Sabasio. Lat. Sabazia. (Mit)

a celebrare s fatte adunanze.) (O)

Sabeato.(Geog)Fiume del Regno di Napoli nel PrincipatoUlteriore.(G)

SAeAsio.* (Mit) Sa-b-si-o , Sabazio. (V. Sabaja.) Epiteto di Bacco, Sabazio , * Sab-b-zi-o , Sabbatino, Sabadino. IN. pr. m. Lat. Sabbatius.
come particolarmente onorato da' Sabi, popolo della Tracia.-So (V. Sabato) (B)
Sannellianismo. (St. Eccl.) Sab-bel-li-a-ni-smo. Sm. Setta ed Eresia dei
prannome di Mitra. - di Giove. (Mit)
Sabbelliani. Magal. Lett. (A)
SaAT. * (Geog) Citt della Tartaria indipendente. (G)
SAATA ,* S-ba-ta.N. pr. m. Lat. Sabatha. (Dali' ebr. sabib circuito.) (B) SaeeeLLlano. (St. Eccl.) Sab-bel-li--no. Add. e sm. V. e di' Sabelliano.
Magal. Lett.(A)
SasATAcA , * Sa-ba-t-ca. N. pr. m. Lat. Sabatacha. ( Dall' ebr. sibba
causa, e thachan ordinare : Causa ordinatrice.) (B)
Sannelli to, Sab-bel-li-o. N. pr. m. Lo stesso che Sabellio, V. ( In celt.
SABATARii. * (Mit. Rab.) Sa-ba-t-i-i. Setta di Ebrei, che convertiti al gall. sabha l salvare, proteggere ; in ebr. scel il via.) (Ber)
Cristianesimo nel suo cominciamento , facevano professione di os SArena, Sab-bi-a. [Sf. Sotto questo nome intendono propriamente i mi
servare il Sabato ; altrimenti Masbotei. Setta di eretici del rv. se
neralogisti quell' aggregato di sostanze minerali granelliformi o pol
verose che trovansi alla superficie della terra , talvoita in istrui di
colo ostinatamente tenact di celebrare la Pasqua co' Giudei, e che
retendevano non volersi servire della loro mano destra; perci detti diversa profondit, talvolta sotterrate nel suolo, o costituenti il letto
atnche Sinistri o Mancini. - Ramo di Anabattisti, che osservano il
delle acque defiumi e del mare , che le trasportano continuamente
sabato come i Giudei , e pretendono che non sia stato abolito con
e le depongono sulle rive ; altrimenti ] Sabbione. Lat. sabulum , sa
alcuna legga nel Nuovo Testamento. Lat. Sabbatari. (Ber)
bulo. Gr. Nux9os. ( Sahulum dall' cbr. tsiburim ammassamenti ,
SArAresimo. (Filol.) Sa-ba-t-si-mo. Sm. Il rito e la religione del sa adunamenti, aggregati. Nella stessa lingua sciabab frammento, sciabar
bato presso gli Ebrei. Onde Fare il sabatesimo= Festeggiare il gior frangere.) Ar. Fur. 7. 29. Save fior , qual non produce seme Indo
no del sabato, Sabbatizzare. -, Sabatismo , sin. Lat. sabbatismus.

o Sabeo nell'odorata sabbia. Alam. Gir. 9.4o. Qull'altro in atto se

S. Ag. C. D. l. 2. c. 7. Fare il sabatesino ec. (O) (N)


gli raccomanda, E si fa 'n volto di color di sabbia.
SABATico , Sa-b-ti-co. Addm. Aggiunto dato dagli Ebrei ad uno de pi a * Diconsi Sabbie cristalline quelle che sembrano risultare da una
nobili periodi annuali, ed era quello che constava di sette anni. (A) cristallizzazione confusa, e sono abbondantemente sparse ne'deserti,
SA Ariccia. (Bot) Sa-ba-ti-glia. Sf. Lo stesso che Sabadiglia, V. (A) nelle steppe , nelle lande , nel letto dell'Oceano ec. : secondo che
SA Arina, Sa-ba-ti-na. Sf. Dicesi Far la sabatina e vale aspettar a ce sono pure od impure, servono a differenti usi nelle arti. Dicesi Sub
nuare subito dopo la mezza notte del sabato, per poter mangiar car bia aurifera, ferrifera , platinifera, stagnifera, titanifera, la Sabbia
ne, o simile. Fag. Rim. (A)
in cui si trovano sparse particelle di oro, ferro, rame,platino, sta
SAArno , Sa-ba-ti-no. Add. m. Di sabato; e anche Nato in giorno di gno, titano: queste sabbie sono roccie quarzose, stritolate o granitiche,
mucacee, metalli he , prodotte dall'azione delle acque precipitantesi
sabato; o Ch' uso di far qualche cosa nel sabato. , Sabbatino,
sin. Salvin. Tanc. Buon. C) Sabatino , o Mone ; nomi propri di
in torrenti, o dall'urto de'fammenti di roccia tra loro. (D. T.)
e fissa nell'incerta
contadini. Sabatino , nato in giorno di sabato; come Pasquino , la 3 Poeticam. per Lido. Ar. Fur. &. 39. s
sabbia , Coi capelli disciolti e rabbuffati ec. l languidi occhi al ciel
Pasqna. (A (B)

Saarino, Saba-ti-no. Npr m. (V. Sabato e V. Sabatino add.) (o) tenea levati. (Br)
2 (Geog.) Lat. Sabate. Ant. cit. e lago d'Etruria, oggi Lago di 4 Prov. Seminare in sabbia =Operar senza frutto, Perdere il tempo
e la fatica. Lat. oleum et operam perdere. Ar. Fur. 25. 66.Tanto
Bracciano. (G)
Saarismo. (Filol.) Sa-ba-ti-smo. Sm. Lo stesso che Sabatesimo, V.S.
gli preme L'aver gran tempo seminato 'n sabbia.
5 * (Ar. Mcs.) Subbia oraria. Orologio fatto con due ampolle, nel
Ag. C. D. l. 22. cap. ult. Muss. Berg. (O)
Sanaro , S-ba-to. [Sm. V. Ebr] Nome del settimo d della settimana, l'una delle quali passa la salbia contenuta nell'altra in un dato spa
[celebrato dagli Ebrei in memoria del settimo d della creazione , zio di tempo, e per detto anche Ampolletta, V. (A)
Sabbia diff. da Sabbione, Arena, Rena , Polverino , Renella,
e che fa loro imposto da Dio di osservare sotto pena di morte ; i
'ristian i gli han sostituito la Domenica; gli Etnici lo appellavano Renischio, Renaccio. La Sabbia pu essere Arena pi grossa. L'A
-

Giorno di Saturno.] -, Sabbato , sin. Lat. sabbatum, dies Saturni,

rena propriamente del mare e dei fiumi; la Sabbia in terra. Sab

Gr. craggarov.(Dall'ebr. sabbath cessazione, quiete.) Cavalc. Frutt.ling.


Onde in figura di ci dice san Gregorio, che Iddio diede al popolo suo

bione 'Sabbia pi grossa ancora. La Sabbia inoltre Arena umi


da : poich chi dice assolutamente Arena, dice cosa aridissima. Sab
bia chiamasi quella che si sparge sullo scritto ancor fresco, perch
voltando faccia o piegando il foglio, non si facciano scorbi ; cd an
che Polverino : ma Polverino pi fine. Polverino anco il vaso
dove si tiene la detta polvere; ed da ultimo la polvere pi minuta
e non granulata, che serve ad uso di caccia o pe' fuochi d'artificio.
Arena del mare, diciamo pi comunemente che Sabbia. Nel plurale
usiamo Arene piuttosto che Sabbie. Seminar nell'Arena pi cont
ne che nella Sabbia ; e significa fatica gettata. E perch negli anti
chi spettacoli il circo era coperto d'arena , per chiamavasi Arena
l' anfiteatro; ed ancora cos diciamo gli anfiteatri moderni ; onde per
traslato Discendere nell' Arena, vale Esporsi a un cimento di certa

a guardare e festeggiare il giorno del sabato, che viene a dir requie.


Bocc. g. 7.f. 8. Ed il simigliante facemmo del sabato susseguente.
Dicesi Sabato santo , e secondo i Greci, Sabato grande, Sabato
de' lumi, per eccellenza a quello avanti la Domenica di Resurre
zione. Dial. S. Greg. n. 1o. Lo sabato santo in sul vespro pass di
questa vita. Maestruzz. . 47. La Chiesa ha due tempi ordinati se
condo l'antica usanza , cio il sabato santo , e lo sabato della Pen

tecoste. Franc. Sacch. nov. 16o. Il quale uno d di sabato santo ,


quando la beccheria era pi fornita di carne ec. , si mosse a volo.
- Prov. Non aver pan pe'sabati: si dice quando vogliamo descri
vere uno che abbia da vivere scarsamente : I Tolto dal costume di

pagare le mercedi agli operai il sabato, fine dell' opere della setti

me qualunque sia. I Toscani dicono Rena per Arena ; e quella che

mana.] Lat.trium dierum comneatum haberc.

serv di cemento con la calce meglio chiamerebbesi Rena. Rene , in

- Domeneddio o Cristo non paga il sabato: dettato esprimente, che


Il gastgo pu differirsi, ma non si toglie. [ V. Pagare, S. 23. ]
Varch. Stor. 6. 639. I quali vivono ancora, forse perch Dmcned
dio (come si dice per proverbio) non paga il sabato. Lib. Son. 7o. Chi
vien di colass, giugne ben presto, Perch' e' non paghi il sabato ap
puntino.

plurale, nessuno direbbe mai, e per non le confondere con le reni


dell'uomo , che i Toscani chiamano anche rene ; e perch la Rena
essendo pi comunemente quella da murare , non abbisogna punto
del numero del pi. Renella rena minuta di mare. Renischio, re
na fine di fiume Renella poi la materia simile a rena che vien dalle
reni e cagiona il male detto anch'esso Renella. Renaccio luogo

molto arenoso ; e cos chiamansi alcuni poderi in Toscana.


venire , o in favellare o in operare, mai alla fine. Lut. orbita tar SABBIA. * (Geog.) Isola dell'Atlantico-fiume del Basso Canad
della Nuova Scozia. degli Stati Uniti. (G)
dior. Pataff 6. Pi che 'l sabato santo tu se'maggio. Salv. Granch.
s. 2. Tu se pi lunga che 'l sabato santo : Assomma , se tu vuoi. Samane, Sab-bi-re. Att. Coprire o Riturare con sabbia. Red. Lett.

Esser pi lungo o maggiore del Sabato santo : si dice del Non

- sACCA

SABBl()NCELLO

Si serra l'orinale col suo cappello cieco , e si sabbia bene le con SAninas.* (Gcog) Sa-binas. Fiu e del Messico. (G)
giunture , ch non possa svaporare niente. (A)
SABmwe. (Gcog) Sa-bi-ne. Fiume dell'America settentrionale. (G)
SABioncello, Sab-bion-cl-lo. [Sm.] dim. di Sabbione. Tratt..segrcos. Sanni. (Geog.) Sa-bi-ni. Lat. Sabini. Antichi popoli d' Italia abitanti
donn. Nasce quest'erba su' magri sabbioncelli , e molto renosi.
nel paese posto tra l' Umbria, il Piceno, il Lazio e l' Etruria ;
SAeBione, Sab-bi-ne. [Sm.] Terra arenosa , [che dicesi anche Sabbia.
Rieti n'era la capitale. (G)
(V.Sabbia.) Lat. sabulum, sabulo. Gr. Nuuos. Sen. Pist. Quando l

SAini. (Mit. Maom) Nome che si d in Turchia a certi astrologie

mare lungamente in pace , e' torna in polvere o in sabbione. G. V.


.29.3. Non sofferse il Re che fossono soppelliti in luogo sacro, ma
in sul sabbione del mercato, perch erano scomunicati. Dant. Inf. 3.

naturalisti che credono alla divinit del sole e della luna, e quindi

19. Mentre Che tu verrai nell'orribil sabbione. E' 17.24. Cos la fiera
pessima si stava Sull' orlo che di pietra il sabbion serra. But. Sab

ai loro influssi. Essi fanno inoltre professione di apatia ec. (Dal


l'ar. sabhat stelle, pianeti.) (Mit)

SABA. (Filol.) Sa-bi-ni--ni. Nome che presero i discepoli e segua

ci del Giureconsulto Masurio Sabino. (Mit)


lbione rena grassa , e piena di pietrelle piccoline. Cr. 2. 26. . Chc SAINIANo, Sa-bi-ni--no. N. pr. m. Lat. Sabinianus. (Appartenente
non sia magro sabbione sanza mischiamento di terreno. Red. Ins. 5.
a Sabino.) Cenerale romano che si ribell contro Gordiano e fia
Fu dottrina d'Archelao , scolare d'Anassagora , che non ogni ter
sconfittoPapa che successe a S. Gregorio , nel principio del se
renello magro ed arenoso , non ogni morto sabbione fosse il caso.
colo VII. (B) (O)
2 * Dicesi Sabbione maschio Una qualit di terra che pende in SABINo, Sa bi-no. N.pr.m. Lat. Sabinus. (V.Sabina.)- Aulo. Poeta ed
rosso. Baldin. Voc. Dis. (A)
orato e sotto il regno d'Augusto, amico di Ovidio.Celio. Giureconsul
3 - * Pi particolarmente cos chiamano alcuni quegli strati di sab
to romano al tempo depruni Cesari.-Masurio. Giureconsulto romano,
bia quarzosa finissima che trovansi in alcune roccie di gres friabi
discepolo e successore di Capitone, il primo ch'ebbe facolt di da
lissime, e si adopera per la sua estrema finezza a pulire i vasi di
re consulti in iscritto.Giulio. Principe Gallo, marito di Eponi
metallo e di marmo. (D. T.)
na , il quale disput l'impero a Vespasiano, e ne fu vinto e morto.
Tizio.
Senatore romano accusato e condannato da Sejano.(B) (Mit)
SarpionETTA. * (Geog) Sab-bio-nt-ta. Citt del Regno Lombardo Ve
2 (Geog) Lago del regno Lombardo Veneto. (G)
neto, nella prov. di Mantova. (G)
Saeemonoso , Sab-bio-n-so. Add. n. Di qualit di sabbione, o Pieno SAino.* Add. pr.. m. Della Sabina; altrimenti Savinese e Savino. (B)
di sabbione, altrimenti Sablioso. 1 Lai. sabulosus. Gr. Nauz9ns. SAnioncELuo.* (Gcog) Sa-bion-cl-lo. Penisola della Dalmazia, che for
ma l'estremit settentrionale del circolo di Ragusi. (G)
G. V. 7. 37. 6. La detta contrada molto sabbionosa, e quando
)
secco , fa molta polvere. Cr. 2. 13. 24Ne' luoghi sabbionosi si sparga SABLAT.* (Geog.) Citt della Boemia.
la creta e l'argilla. E cap. 6. 3. Diventa allora il campo polve SAL. (Geog.) Citt di Francia, nel dip. della Sarta. (G)
SAtlestan.* (Gcog) Sa-blc-stn. Sm. Paese dell'Afganistan. (G)
roso , e sabbionoso e salso e pessimo.
SABeioso, Sab-bi-so. Add. [m. Di qualit o Pieno di sabbia; altri SApo. V. pr.. m. Antico re d'Italia, messo nel numero degli Dei e
menti Arenoso,] Sabbionoso. Lat. sabulosus. Gr. aux9ms. Pallad.
creduto il primo legislatore de' Sabini. ( Dal celt. gall. sab forte ,
abile.) (Mit
Febbr. 33. Amano i luoghi caldi , sabbiosi , e spesse volte la ma
S-bo-c. Citt dell' isola di Gilolo, nelle Molucche. (G)
remma. Alam. Colt. 5. 1. Brama il seggio trovar profondo e grasso, SABoe.
Schiva il sabbioso.
SAeoA. (Geog.) Sa-b-ja. Isola d
della Sonda. (G)
SAreonA. * (Geog.) Sa-be-di-na. Due isolette dell'Oceano Indiano.(G) SAnoLo,* S-bo-lo. Sm. V. L. Rena, Sabbia, Sabbione., Sabiulo, sin. Lat.
sabulo, sabulum. Baruff Diz. Rim. sdrucc. col seguente es. : Per
SaneoA. (Marin.) Sa-b-ga. Sf Strumento composto di molti rampiconi
civall. Orsil. att. 3. sc. 6. Che non ha il mar cotanti gran di sabolo.(N)
di ferro , col quale si trascorre il fondo del mare per rintracciarvi
de' pezzi che vi fosser caduti. ( Dall'ebr. scibghua molti, ed hhahh un Saronoo. (Marin.) Sabr-do. Sm. Foro o cannoniera nella bordatura
d' un vascello, per cui passa un cannone. (Da ex e da bordo.) (O)
cino Nclla stessa lingua sobech opera intrecciata.) (S)
SABE1. * (Geog) Sa-b-i. Autichi abitanti di Saba, citt dell'Arabia.(G) Sapone.* (G og.) Sa-b-re. Fume del Portogallo. (G
Saeeismo. (Filol.) Sa-be-i-smo. Sm. Culto de' Corpi celesti, idolatria Sarnacin.(Geog) Antichi popoli dell'India, vinti da Alessandro.(Mit)
ch' ebbe principio in Egitto e si sparse poi per tutto il mondo. , Sarao (Gcog) Sa-b-o. Una delle isole della Sonda. (G)
SABRINA. (Gcog.) Sa-bri-na. Una delle isole Azore. (G)
Sabaismo, sin. (V. Sabini.) (A) (O)
Seele, Sa-b-le , Sobcle. N. pr.. m. Lat. Sabel. (V. Sabbellio.) (B) SARura. (Geog.) Sa-b-ba. Isola del grande Oceano equinoziale, presso
la Nuova Guinea. (G)
SABEo , Sa-b-o. Add. pr. m. Di Saba o l)i Sabi, Dio de Sabei. (B)
2 - E detto di cosa. Lat. sabaeus. Ar. Fur.7. 29. Suave fior, qual Saulistan.* (Geog.) Sa-bu-li-stn. Sm. Paese dell'Afganistan. (G)
SAulo , * Sbn-lo. Sm. V. L. Lo stesso che Sabolo , V. Bargff. Dz.
non produce seme Indo o sabeo nell'odorata sabbia. (N)
Rtun. sdruc. (N)
SanLLI. (Geog) Sa-bl-li. Lat. Sabelli. Antichi popoli d'Italia che
SArunano, * Sa-bu-r-no. N. pr.. m. (Dal pers. sipehbere capo , tri
facevan parte de'Sanniti. (Mit)
buno della coorte , principe, tesoriere)Prefetto delle guardie pre
SanELLA no. * (St. Eccl.) Sa-bel-li--no. Add. e sm. Eretico seguace
di Sabellio. I Sabelliani furono eretici del 111. secolo. La loro cre toiane di Trajano. (Mit)
sia nacque nella Cirenaica, donde si sparse nell'Asia e nell'Italia. SarunnA. (Med.) Sa-br-ra. Sf. V. L. Materie crude, residui di so
stanze alimentari che si formano all'azione digestiva del ventricolo,
Nel nr. secolo fu rinnovata da Fotino, ed anche al presente la
umori alterati, in una parola, materie morbose, che si supponevano
dottrina de' Sociniani. Credevano essi che il Padre, il Figliuolo e
raccolte nel ventricolo o negl'intestini ed a cui attribuivasi una mol
lo Spirito Santo non sono che attributi , emanazioni ovvero opera
-

zioni di Dio, nel quale non riconoscevano che una sola persona.

titudine di malattie. Detta anche Savorra , Zavorra. Lat. sabur

ra. (Saburra in lat. la sabbia grossa che si mette in fondo del na


viglio, perch non barcolli. Indi i medici han detto saburra nel
bellio.) Eretico del 11. secolo, nato nella Cirenaica e capo della senso di questo articolo. V. Savorra.) (A. O.)
Sabunnale. (Med.) Sa-bur-r-le. Add.com. Che indica l'esistenza delle
setta cui diede il nome. (Ber)
Che prodotto o formato da esse. Onde Lingua saburrale,
SaeeLLo , Sa-bl-lo. N. pr. m. Lat. Sabellus. (V. Sabbellio) Poeta saburre,
Lingua coperta di crosta bianca o gialliccia. Lat. saburralis. (A.O)
latino che vivea sotto i regni di Domiziano di Nerva. (Mit)
Saeus. * N. pr. m. (In celt. gall. sab forte, abile.)Figlio di Saba
Snea. N. pr... m. Lat. Saber. ( Dall'ebr. sibber Sperare.) (B)
zio, primo re degli Aborigeni. (Mit)
Saren morti. * (Geog) Sa-ber-m-ti. Fiume aell
(G)
SAusna. (Geog) Sa-bu-si-ra , Malaba. Citt della Senegambia. (G)
SA. (Geog) Citt della Guinea superiore. (G)
SAI. (Filol.) Add. e sm. pl. V. G. Nomede Sacerdoti che cele SAca. * (Mit. Asiat.) Divinit babilonese. (O)
bavano le feste sabasie. Lat. sabi. Gr. capo. Salvin. Cas. 27. Sabi SacApA, Sa-ca-da. N. pr. m. Lat. Sacadas. (Dal gr. sacos scudo. In
tuttavia si dicono i Prospoli, ovvero Ministri di Dionisio o Bacco. ebr. sicuth peso volontario. ) Poeta e musico di Argo, tre volte
Plutarco : Sabi ancora adesso molti chiamano i Bacchi. (N)
vincitore ne' giuochi pitii. (B) (Mit)
s CO,
S-bi-a. Fiume d'America nel Capitanato di Mozam SAcALA. (Geog) S-ca-ia. Sm. Distretto dell'Abissinia. (G)
SAcanoacA.* (Gcog) Sa-can-d-ga. Fiume degli Stati Uniti. (G)
Srziski. (Geog.) Sa-bie-zi-ski. Citt della Polonia. (G)
Sacan. * N. pr. m. Lat. Sachar. (Dali' ebr. sahhar che altri pronun
zia sacar merce.) (B)
Sim. (Mit- Ar) Dio degli Arabi, secondo Plinio. (Mit)
, Sabbelliano, sin. (Bcr)
SarEllio, Sabel-li-o, S. bbellio. N.pr. m. Lat. Sabellius. (V. Sab

Saia (Bot) Sa-bina. Sf Specie di Ginepro, che ha il fusto di SAcana. * (Mit. Afr) Sa-ca-ra. Angeli del sesto ordine presso i Ma
itto , molto ramoso, che si eleva tre e anche sei braccia; le foglie

degassi ; spiriti malefici che tormentano i mortali. (Mit)

picciolissime ovate , appuntate , opposte, scorrenti, congiunte, em SAcAmaul. (Geog) Sa-ca-r u-li. Antichi popoli sciiti. (Mit)
bricate a guisa di quelle del cipresso, di un odore penetrante, a Sacatepec. (Gcogj Sa-ca-ta-pc. Fiume, Distretto e dip. dello Stato di
maro ; le

cche di un turchino alquanto nero. E indigena dell'I

Guatimala. (G)

talia, ed sempre verde. Ha una variet detta Tamaricia : se ne SAcaro. * (Bot) S-ca-to. Sm. V. G. Specie di rosmarino infruttuoso,
trae una resina ed un olio volatile abbondante. E' irritante, emme
mentovato da Apuleo. Lat. sacatos. (O) (N)
.
nagoga , cateretica ec. Dicesi anche volg. Pianta dannata, Cipresso Sacauauci. (Geog) Sa-cu-ri-ci. Antichi popoli sciiti. (Mit) .
de maghi. 1 -, Savina, sin. Lat. sabina, [ juniperus sabina Lin. ] Sacca. Sfl Soria di sacco, e propriamente quella Bisaccia a due
(Sabina , dal celt. gall. saibhin o samhan che vale il medesimo. V.
tasche che portano sulle spalle i frati mendicanti, quando vanvio ac
l'Anstrong alla v. ingl. savin. Altri forse dall' chr. sciabar consu
cattando. 1 Lat. pera. Gr ripa. (V. Sacco.) Fr. Juc. T. 2 f. 5.
-

nare , logorare, essendo che le foglie di questa pianta si adoperano


Povert batte alla porta, E ncn ha sacca, n borsa. Savin. Disc.
Da sacco si fece il plurale le sacca ec. e dalle sacca la sacca; onde
Per consumare la carne morbosa.) Lib. cur. malatt. La sabina giova
alla ritenzione de' mestrui, e giova alla sterilizza.
bisaccie quasi due sacche. (A)
2 - (Milit.) Specie di giavelletto usato dagl'Illirici. Lat.sabina.(O)(N) 2 E per similit. Curvatura. Gal. Dial. mot57o. Da questi due chiodi
Sassa. AV- pr. f. Lat. Sabina. (Dal celt gall. sab forte, abile. In penda una catenella sottile, e tanto lunga, che la sua sacca si stenda
-

Pers. salan retro manentes et superstites.)Imperatrice romana, ni


pote di Trajano e moglie di Adriano. (P) (Mit)

2 - (Geog)SfLat.Sabina. Antica provincia degli Stati della Chiesa,


nel paese occupato dagli antichi Sabini, e che orafa parte delle
Delegazioni di Spoleto e di Rieti e della Comarca di Roma. (G)

quanta la lunghezza del prisma.

---

parte delle reti tese, dove s' inviluppano gli uccelli, re


standovi pendenti. Onde dicesi, quando s' iesa la ragna, che si

3 -*

debbono far le sacche; altrimenti, stando la ragna distesa e tirata,


ancorch gli uccelli vi percotessero, non vi s'intrigherebbero. (A)

--- --- ---------- ---

4 T.
parete.

--- ---

SACCHIEGGIARE
sACCACCIo
ferriere. La parte di dentro della fornaee, opposta alla saccenno. (Bot.) Sac-cl-li-o. Sm. V. L. Lat. saccellium. Genere di
piante, della famiglia delle borragginee, il quale comprende la sola

specie detta saccellium lanceolatum, albero con fiore provveduto d'un


Sacca diff. da Sacco, Saccaia , Sacchetta, Sacchetto. La Sacca
calice persistente, membranoso, rigonfio, sacchiforme e quasi chiu
men grande del Sacco; quella che si porta per viaggio, con entro
so da cinque denti. (Aq)
le robe pi necessarie al viaggiatore, Sacca, non Sacco ; quella
dove i questuanti ripongono le cosg accattate Sacca anch' essa. Sacce.Lo. (Bot.) Sac-cl-l. Sm. Con questo nome viene indicato da
Sacco quel de'facchini. Si carica
roba a Sacca ; e qui Sacca Mirbel il frutto coperto d'un pericarpio membranoso, fatto a modo
di piccol sacco. Lat. saccellus. (Aq)
plurale di Sacco. Da Sacca si fa Sacchetta, che non per sem
pre pi piccola del Sacchetto. Un Sacchetto di quattrini non tanto SAccente, Sac-cn-te.[Add. e sost.com.] Che sa; altrimenti Sapiente.-,
Sacciente, sin. Lat. peritus, sciens, gnarus. Gr. sinuv (V. Sa
grande quanto una Sacchetta da viaggio. La Sacchetta serve d'or
dinario per riporvi robe da uso ; il Sacchetto come il Sacco o per piente) Val. Mass. P. S. Acciocch non mancasse sacerdotessa sac
portar roba o per tenerla raccolta. Sacco si toglie talvolta in senso cente degli antichi costumi a quella Dca. Fav.Esop. Per questo esem
di saccheggio. Dicesi Far sacco una ferita, una piaga, quando si ri plo dobbiamo intendere, che gli uomini che non sono saccenti, chc
sarcisce di fuori , ma dentro non guarisce e fa marcia. Questo si dice fanno dimostrazion di fare ec. Tesorett. Br. 4. Ma io non sono sac
altres Far saccaia; n Saccaja comunem. adoperata in tutti gli cente Se non di quel che vuole Mostrarmi. Franc. Barb. 67. 6.
altri sensi di Sacco.
Ogni cosa , cosa gente Far , non talor ben gente ; Ci chi sa ,
ben saccente. (Cos la Cr. alla v. Gente; i Veronesi leggon sac
SAccAccio, Sac-cc-cio. [Sm.] pegg. di Sacco. Vit. Benv. Cell.469. Sono
ritratti da un saccaccio pieno di poponi. Buon.Fier.3. 9. [Ci fu data ciente. ) Cron. Vell. 7. Fu anche un poco gcciolone, c oggi
molto savio, intendente e saccente. (N)

una stanza assai lorda , ] Il cui letto era , involta in un saccaccio ,

Certa che fu gi paglia, or fatta lisca, [Nidio ed alloggiamento ec.] 2 Astuto, Sagace, Accorto, Prosuntuoso. Lat. sagax, astutus ,
vafer. Gr. roAumris. Bocc. nov. 88. 5. Con un saccente barattiere
SAccAA , Sac-c-ja. Sf] Sorta di sacco [o di bisaccia..] (V. Sacca.)
Lat. pera. Gr ripa. Salv. Granch.2.5. Ho pi saccaje, e pi bos si convenne del prezzo. E nov. 92. 4. Un de'suoi, il pi saccente,
soletti , E pi alberelli, che non cbbe mai Cantambanco.
bene accompagnato mand all' Abbate. Mirac. Mad. MQuesti era si
saccente e procacciante, ec. Fr. Giord. Pred. S. Diventano le genti
2 - Far saccaja [ , sacco o borsa ) , si dice delle ferite infistolite,

argute e saccenti, e schernitori. Lor. Med. Com. 3. Fuggendo un

quando saldate e non guarite rifanno marcia, che non si vede. Lat.

certo vizio comune a donne , alle quali parendo d'intendere assai ,

in imo sinu subsidere , cxitum non haberc.

divengono insopportabili , volendo giudicare ogni cosa , che volgar

3 E' per metaf Far saccaja dicesi anche dell'Accumular nell'in


terno ira sopra ira, o sdegno sopra sdegno. Lat. iram irae addere.
SAccaLattaro.* (Chim.) Sacca-lat--to. Sm. V. e di' Mucato. (A.O.

- mente le chiamiamo saccenti. Bern. Orl. n. 18. 5o. Tu se' troppo per
me saccente e saggio. E rim. ... Un prete della villa, un ser sac
cente. Viv. Prop. 12. Da qualche bello spirito degli antichi, o, co
me sogliamo dire , da qualche saccente.

SAccALATTuco. (Chim.) Sac-ca-lat-ti-co. Add.e sm. Ve

SAccana. (Geog)Sac-c-ni-a.Sf Nome dell'antica Laconia, ne'tempi


moderni. (Mit)

3 Chi presume di sapere, Chi affetta di sapere ; ed in questo si


gnif: oggi pi in uso; altrimenti Sacciuto, Sciolo. Cr alla v.

SaccaaDELLo, Sac-car-dl-lo. Add. e sm.) dim. di Saccardo; e si pren

Sacciuto. (A)
de comunemente per Uomo vile. Lat. nihili homo, vilis, abjectus,
o Gr. 3Aa3. Bellinc. son. 33o. Per non mi trattar da sc 4 - onde Fare il saccente o del saccente= Mostrar prosunzione ,
CalClellO,

Affittar di sapere. (A) Bracc.Schern.3. a. Ogni goffo, ogni bue fa

Saccanpo. (Milit) [Add. e sm. Quegli che conduceva dietro agli eser

del saccente. (N)

citi le vettovaglie ; detto anche Bagaglione [ e Saccomanno : voci che SAccenremente , Sac-cen-te-mn-te. Avv. Con saviezza 3 ma in questo

presero origine dall'uso de'tempi feudali di condurre in guerra un


certo numero di gentaglia a piede, tanto per le fatiche del campo,

signif: V. A. Lat. sapienter. Gr. rois. Albertcap 47. La terza


si usare temperatamente e saccentemente di quello che noi abbia

alle quali i cavalieri non erano assuefatti, quanto per portare le vet
mo e guadagniamo.
tovaglie ne'sacchi..] Lat. calo, lixa. Gr. cxsvopos. (Il Tassoni vuole
-- Prosuntuosamente , Arrogantemente, Astutamente. Latvafe, cal
che saccardo abbia il senso di saccheggiatore) M. V. 9. 4. Molti
lide, petulanter. Gr. ravopyws. Dep. Decam. 93. Doverr pur sem
uomini d'arme , ma pi de'saccardi , per lo brusco tempo, e per lo
predilettare pi a lettori di spirito d'ingegno aver quello appun
disagio e mala vita , ma i pi de' saccardi non proveduti, grande
to che il Boccaccio ci lasci scritto cos semplice e puro , che ci
parte de' lo o cavalli si guastarono per difetto di strame, e per lo
che qualche animoso cmendatore avesse saccentemente mutato, ancor
mangiar del grano, ch'altra biada non avieno, che dare loro. cap.
ch in meglio. (V)
57. Cominci a fare brigata di saccardi, e assai lnghilesi che si
Saccenrenia, Sac-cen tc-ri-a. [Sfast.di Saccente nel signif del 5.3] Sa
lettavano di nal fare , c che attendicno a vivere di rapine. Franc.
pere qffettato e senza fondamento , [ Presunzione di sapere, e pi
Sacch. Op.div. 36. Si contraffcce con veste di manipolari, li quali estesamente Arroganza, Presuntuosit, [ Presunzione, Sfacciatez
oggi chiamiamo saccardi, o saccomanni.
ca.-, Sacciutezza, sin..] Lat. petulantia. Gr. (vapia. Capr. Bott.7.
- [ Persona vile e povera..] (Vuolsi cos detto per similitudine. Per
39. lo eleggerei piuttosto di morire, che vivere con coteste saccen
terie. Tac. Dav.
4. 343. Parendo ec. che Demetrio, che facca
altro hassi in ar. sak t ignobilior, sakytaet ignobiliores: cd in lat.
sequior nello stesso senso. ) Franc. Sacch. nov. 135. Voglio dimo

professione di filosofo cinico, avesse difeso con pi saccenteria, che

strare, cone un buono uomo , servendo un vile saccardo con uno


dono d'una piccola cosa, fu meritato da lui dell'avcre e della persona.
SAccAaello,Sac-ca-rl-lo [Sm.) dim di Sacco. Lat.sacculus.Gr.uaprirnov.

onest, un tristo manifesto. (Il testo lat. ha: ambitiosius, quam ho


nestius) Borgh.Col. Milit.438Volere in questo caso
pi del

principale, mi pare ec. una troppa sottigliezza , o, a dirla pi pro


priamente , saccenteria.
SAccAnui.* (Arche.) Sc-c-ri-i. Corpo di facchini privilegiati, istituito Saccerino, Sac-cen-ti-no. [Add. e sm.] dim. di Saccente; altrimenti
in Roma sotto gli ultimi Cesari, e se vivano al trasporto delle merci
Presuntuosello, Arrogantuccio., Sacccntuzzo, sun. Latardclio, scio
lus. Gr. cmcirocos. Bellinc.son. 16. In ogni luogo pubblico si canta
arrivate in porto. Lat. saccari. ( Da saccus sacco.) (Mit)
Sacca risire.* (Chim. e Bot.) Sac-ca-ri-ni-te. Sf. V. G. Lat. sacharinites.
De'modi tuoi, dicendo: al saccentino Esser gli pare un Tullio. Gell.
Error... Io ho quella diavola di mogliama , e quel saccentino del
(la Sacchar zucchero) Nome dato da Desvaux ad un genere di prin
cipii immediati de' vegetabili, che comprende la mannite, e le varie
mio figliuolo, che io ti so dir ch'e' mi pongon ben mente alle mani (B)
specie di zugcaro. (Aq)
Saccenrone, Sac-cen-t-ne. Add. e sm. accr. di Saccente ; e si pren
de per lo pi in mala parte, cio per Chi presume sapere assai Lat.
SaccAnno , Sacca-ri-no. Adl. m. Che tiene della natura dello zuc
caro. Lat. saccharinus. (A) (O)
magnus ardelio. Alleg. 25. Mi fanno pur smascellar delle risa ec.
certi saccentoni a credenza, i quali ec.
2 - (Farm) Aggiunto dato a sorta di cerotto. Vallisn. (A)
Ir. Jac. T'. . 2. 3. Venni rinchiuso in un saccarello.

3-* (Chin.) Ag. dell'acido cavato dallo zucchero. (O)

SAccesruzzo,Sac-cen-tz-zo. [[ Add. e sm1 dim. di Saccente. Lo stesso


che Saccentino, V. Varch. Ercol. 75. Onde certi saccentuzzi, che
SAccaro (Bot) Sac-ca-ro. Sm. V. G. Lat. saccharum. Gr. crxapes.
( In pers. cd in ted. sceker o scekker, in ar. sukker, sacar in lin
vogliono riprendere ognuno, si chiamano ser Appuntini.

gua malaya , sacara in kauarino ec.) Genere di piante

Saccccciauero, Saccheggiamnto. Sm. L'azione del saccheggiare;

originarie

dell'Indie orientali, della triandria diginia, famiglia delle grami

Il mettere, mandare a sacco una citt, un campo, un villaggio, una

mee, ad un solo cotiledone , che ha per tipo l'arundo saccharifera


da cui si estrie lo zucchero, ed caratterizzato dal calice bale

provincia ec.; altrimenti Saccheggio, Saccomanno,l Sacco Lat. direptio,


depopulatio. Gr. aprari, rip9mc. Lio. M.Dopo tale saccheggia
mento imbarcandosi, ec. Serd. Stor. 6.62 . Gli travagliasse cogl in
cendii, colle occisioni e saccheggiamenti. Diod.Is.94. Ogni saccheg
giamento di saccheggiatore sia con istrepito. (N),

involto in densa peluria , e la corolla di una o due valve con re


sta o senza. (Aq) (N)

2 -*(Ar.Mcs) Lozucchero stesso. Lat. saccharum. Baruff: Diz. rim.


sduc. (N)

SAccanoio. (Min.) Sacca-r-i-de. Sf V. G. Lat. saccharoides. ( Da

E per metaf: Segner. Pred63. Con negarvi l'acqua a suo tem


i
al saccheggiamento dei vostri campi o mi
nute gragnuole, or leggiere nebbie , ora piccioli animaluzzi (Br)

po, ovvero con

sacchar zucchero, e idos forma.) Agg del marmo bianco di Carrara

perch simile allo zucchero purificato e cristallizzato minutament(A) Saccucciare, Sac-cheg-gin-te.(Part.di Saccheggiare.

Che saccheggta.
Lat. depopulator, depopulans. Gr. iro9 rep. Tac. Dav.Ann. 4.
97. I n mici, veduta lor tracutaggine, fanno due schiere , per as

SAccAnorTE."(Chim. e Bot.) Sac-ca-ro-i-tc. Sm. Nome imposto da Deleus

ad alcuni principi organizzati che partecipano alquanto del sapore


dello zucchero, e costituiscono i principii dolci degli olii; il pro

salire una i saccheggianti e l'altra il campo romano


mele , il zucchero di laute, la mannite, la olivila, la glicirrizzina SAcceccane, Sac-cheg-gi-re. (Att. Rubare e mandar a male tutte le

(O)
dd
AccAro.
(Med.) Sac-c-to.
Add. m. Che fa sacco ; Aggiun
pi d'idropisia.
Cocch. Bagn.
unto per lo

robe d'una citt, d'un luogo, che dicesi anche ] Dare il sacco ,
porre o Mettere a sacco, Fare il sacco, Far preda, Mettere a bot

SaccetLiroane. * (Bot) Sac-cel-li-fr-ne. Add. com.VL. Lat. saccel


liformis. (Da saccellus usato da l'etronio in luogo di sacculus sacchetto

tino, Depredare, Manomettere ec- Saccomannare , sin..] Lat.prac


dari, depopulari. Gr. drocviv. (In franc. saccager, da sac sacco,
saccheggio ; in isp. saquear; un ingl. to sack; in ungh. zsakmanrolmi.

S e la

con cui firbel indica il


involge
l' embrione
delle piante
nellaicella
formached'un
piccolo
sacco.(Aq)
P
, la quale presentasi

vSo5
c. T3.4.5. Quello che lo 'ngannatore Navca tolto
e saccheggiato Questo giovine, ch' nato L'ha ritolto intieramente.
Boe, parch, , 3. Ondc cssi si danno tutti a saccheggiarc bagaglie

SACCIIEGGIATO

inatili. Ar. Fur. 972. E tuttavia saccheggia ville e case,Se biso

SACCO

94. 3. Contr'alla fredda reuma si metta in sacchetti sopra il capo


caldaRicett
fattagl'altri
erba (pastinaca)
della predetta
polvere
della
composti . . ben
. sono le infusio
medicamenti
Tutti
For.o2.

gno di cibo aver si sente.


metaf Car. Am. Past. lib. 2. Donde questa tua sicurt
di cos saccheggiare i giardini altrui ? Segner. Pred. o. 2. Vedrete
ni . . . le pelli odorate, i sacchetti , i bagnuoli ec. (Pr)
com' ivi vengono a generarsi da principi tutti diversi ec. e le nevi, Saccaertone, Sac-chet-t6ne. SmaccrdiSacchetto. Sacchetto grande
le quali imbiancano i gioghi , e le grandini, le quali saccheggiano i
Lasc. Spir. 5. 5. Hagli quel fattore, che tu vedi , in quel duoi sac
chettoni.
seminati. E Pred. 29. 6. La pazienza di Giobbe , pur ora detto ,
non vacill, quando il maligno (il demonio) per s medesimo o gli SaccRIEL. (Bot) Sac-chi-l. Sm. Nome oggi ignoto d'una sorta d'er
spiantava i poderi , o gli saccheggiava gli armenti ec. (Br)
ba. Forse l'iberis Lin (Trovo nel dizionario tedescofrancese stam
Saccucciato, Sac-cheg-gi-to. [Add.m.da Saccheggiare.] Lat.direptus,
pato in Strasburgo nel 1582 un'erba sickel, che i Tedeschi dicono
a - E per

dpopulatus. Gr. dvdicraros. Bern. Orl. . 4. 66. Onde veder si po


tea chiaramente La terra saccheggiata, e quella gente.

tradotta in franc. per talapsis. Vorr dire


sickel kraut, e che,vedo
secondo il Richelet, produce un fiore a forma

Saccnecciaroae, Sac-cheg-gia-t-re. [Verb. m. di Saccheggiare.1 Che sac

talaspis, erba che


Questo nido
di ombrella o bianco, o gridellino.) Tes. Br. 5.
murano, e fasciano d'una erba che ha nome sacchiel.

cheggia. Lat. epopulator, praedator, depraedator. GrxropSirap.


Fr. Giord. Pred. R.Ma i saccheggiatori fecero la penitenza del loro Sacchuene. (Marin.) Sac-chi-re. Addesm. Cos chiamasi in certi porti
peccato. Buon. Fier. . 4. 8. Assaltan le botteghe, maugian, bcono di mare colui al quale,per essere destinato a caricare o scaricare
Saccheggiatori , e ci che c' starnazzano.
il sale ed i grani'ne' sacchi, si dato tal nome. Dicesi anche Sac
Saccinecciatace, * Sac-cheg-gia-tri-ce. Verb. f. di Saccheggiare. V. di
reg. (O)

chiero e meglio Insaccatore. (A) (O)

Saccente, * Sac-cin-te. Ald. e sost.com. V. A. V. e di' Saccante


, Sac-chg-gio. Sm. Depredazione intiera di una citt, d'una
Fr. Barb. 58.. Amlizion di mente Umana, pi quant'ella pi

terra, fitta per lo pi da gente armata. Meglio Saccheggiamento ,

sacciente. E 79.23. E non faria contenti Gli altri cos, come buo

Sacco. (V. Sacco) Nalvin. Pros. Fior.(A) Accad. Cr. Conq. Mess.
ni e saccienti. (V)
SaccullAnui. * (Fill.) Sac-cil-l-ri-i. Add. e sm. pl. V.L. cos chiama
I soldati sbandatisi nel saccheggio, tornarono ai loro posti. (Gr
ronsi certi giuntatori, che facean vista di servirsi di magia e di ma
accuerra , Sac-cht-ta. [Sf1 dim. di Sacca. Lat.sacculus.Gr.uaprrov.
-

Tes. Pov. P. S. cap. 8. Anco le rose messe in una sacchctta, bol

lefizi per appropriarsi il danaro altrui. Lat. saccillari. (Da

saccel

lite, e poste in sull' occhio, tolgono la doglia e l'enfiazione. E cap. lus borsa) (Mit)
6. A' dolori e storsioni di ventre che hanno gli dissenterici , togli SAcciPerio. * (Filol.) Sac-ci-p-ri-o. Sm. V. G. Lat. sacciperium. ( Da
la crusca, e metti nella sacchctta, e fa bollire nel vino, e poni so
saccos sacco, e pera sacchetto) Sacco o borsa grande che ne con
pra la doglia, e incontinente guarisce. Vit. Plut. Quando andavano SaccucTELLo,
tiene un'altra minore. (O
Sac-ciu-tel-lo. Add. e sm] dim. di Sacciuto- Lo stesso
correndo per le contrade di Pompeo , ponevano questo pane nella
sacchetta. Salvin. Disc. 3. 74. Siccome sacco e sacca, cos si tro che Sacccntuzzo, V. Lat.sciolus.Gr. uux9s. Alleg.237. Ogni sac
ciutello, dov'e' trova il terren tenero, vuol fare del letteratone al bujo.
vano i diminutivi sacchetto e sacchetta. (N)
SacchettAne, Sac-chet-t-re.[Att.] Percuotere alcuno con sacchetti pieni SAccurezza, Sac-ciu-tz-za. Sf. Lo stesso che Saccenteria , V. Lat.
di rena. Lat. sacculis arena plenis contundere.
petulantia. Gr. Avapix. Tac. Dav. Ann 5. o8. Forsc per sacciu
Saccnettaro, Sac-chet-t-to. Ald. m. da Sacchettare. Fag. Com. Uhl tezza temendo il male futuro, e non il presente. (Il testo latino ha:
prava solertia.)
che possi essere sacchettato. (A)
saccmetri. (St. Eccl.) Saccht-ti. Fratelli sacchetti o del sacco, detti Saccoro, * Sacci-to. Add. adoperato in forza di sm. parlando di
Agostiniani,
religiosi
persona, e vale propriamente Saputo, Letterato; ma in questo sen
anche Fratelli della penitenza. Congregazione di
-

nevano dalla carne e dal vino, vestivano abito assai grossolano ed a

so fuor d' uso Red. Leu. E che ella possa una volta comparire
in petto ed in persona nel numero degli speziali pi letterati e pi

figgia di sacco, donde trassero il nome. Vi furono parimente al

sacciuti. (A)

cominciata in Ispagna nel secolo xrr1. Erano assai rigidi , si aste

cune religiose Sacchette che imitavano la vita de' Fratelli della pc 2 Che affetta di sapere, Saccente, Saputo , ma non preso in buo
nitenza, ed ebbero una casa in Parigi, nella strada cui lasciarono na parte ; ed in questo senso alquanto pi in uso, sebbene i pi
preferiscano, parlando di persona, Saccentel Lat. ardelio, sciolus.
il proprio nome. (Br)
eloq.42. Procmi lunghi, narrazioni
Tac. Dav.
Saccnerrina, Sac-chet-ti-na. Sf dim. di Sacchetta. Lasc. Cen. 2. nov.8. Gr. olimricrocos.
Tutti gli usci e tutte le casse e i cassoni gli apersero, e tra l'altre da lontano, mille sacciute divisioni e argomenti cc., parcano il seccn
lat. ha: multarum divisionum ostentatio) E Scism. 7.
cose pi care in una cassettina trovarono una sacchettina, dove erano to. (Il testo
Facean correre cortigiani , mercatanti, c femmine sacciute Varch.
dugento fiorini d'oro. (B)
Saccierrino, Sacchet-ti-no. [Sm.) dim. di Sacchetto. Lat. sacculus Gr.
Ercot. 96. Questi tali foramelli e tignosuzzi, che vogliono coutrap
apriror. Franc. Sacch. nov. 63. In uno sacchettino di cuojo da porsi a ognuno, si chiamano scr saccenti, scr sacciuti, ec
tenere spezie se l'appicc allato. Borgh. Rip. 2 7. Come son secchi, sco. Smpi. Sacchi m. e sacca f: 1 Strumento per lo pi fatto di

si mettano in sacchettino di cuojo di camoscio.


Saccrerro, Sac-cht-to. [Sm.] dim. di Sacco ; (altrimenti Saccuccio..]

Lat. sacculus. Gr. axprrov. Bocc. nov. 4f. 6. Quivi parendogli


esser sicuro, ringraziando Iddio , che condotto ve l'aveva , sciolse
il suo sacchetto. G. V. 8. 39. 2. Que'dell'una parte e dell'altra,
ch'eran degni d'essere priori, mettere in sacchetti a sesto a sesto, e
trarli di due mesi in due mesi. Dant. Inf7.65. E un, che d'una scrofa
azzurra e grossa Segnato avea lo suo sacchetto bianco, Mi disse: ec.
2 (Milit.) Tasca di forma cilindrica, di tela o di lana, nella quale
si racchiude ta polvere per la carica d'un pezzo d'artiglieria ; esso
adoperasi o solo o congiunto col tubo della metraglia, o colle palle che
legate ad un tacco gli si soprappongono. Tensin. Ei si vieter, che
gli
non facciano danno, caricando i pezzi con sacchetti di
tela. D'Antonj. Que' pezzi , che bersagliano d'infilata il ciglio dello
spalto, e la strada coperta, si provvedono di parecchie cariche po

Ado
da trasportarsi
una delle teste.
insieme dentro
lati eda
da'due cose
di tela cuciti
due pezzi
da luo
comunemente
per mettervi
prasi
o a luogo. Lat. saccus. Gr. caxxos. (In cbr. saq , in etiopico saka,
in giorgiano saluli, in cgizio sok, in lingua tagala sako, in nada
gascara sobok, in celt. gall., in basco , in irland., cd in sass *
in brett. sac'h, in altri dialetti celtici sach e zah , in gotico, in

ted. in isved. ed in belgico sack, in ar. sciakerart, in dan see in


ischiavone shakel, in ungher. zsak, in ingl. sick, in frac e
in isp. saco ec. In basco sag sacco da donna: in prs scekis sacco
di giunchi : in copto pisok paniere.) Bocc. no. 4. 5. Disse alla
buona femmina, che pi di cassa non aveva bisogno, ma che , se
le piacesse, un sacco gli donassc, ed avessesi quella. E nov. 6o. 17.
Portavano il pan nelle mazze, e 'l vin nelle sacca Salvin. Annot.
e latino
sacco sinetrova
cbraico,
. . La eparola
4. lingue;
lrar
cavare
ciogreco
sacar,
fece in
lo spagnuolo
e inn.altre

site in sacchetti di lana per poter fare un fuoco celere, e di altret

fuori. (N)

tanti cartocci di metraglia. (Gr)

, Ed in senso metaf] Dant. Par. 2.78. Le cocolle Sacca son


ria. rozzo e grossolano, del quale pi comunemente
di farina
piene
di panno
specie

, -* Involto o recip ente di tela adoperato anticamente per rac


chiudervi te palle della metraglia, le scaglie e la gragnuola, e che 2
su soprapponeva alla carica della polvere nel servizio de'petrieri e de'
piccoli pezzi da campagna. Indi i modi Caricare a sacchetti, Tirare
a sacchetti. In questo signif la V. e andata in disuso , e nella mi
lizia moderna la carica intera a metraglia, cio il sacchetto colla

si fanno i sacchi. Vit. SS. Pad . 9. Scrisse quasi un testamento,


libro devangeli,
e unasi
ricchezze
cio loSacco
lasciandogli
le sue
tutte ec.
una parola che
Isc., 3.73.
Salvin.
tonica di sacco,
ritrova in cbraico in greco, e in latino , e significa sempre tela o

polvere e col tubo nel quale sono ordinate le palline, ha preso il no


grossn. (A) (N
annaccio
si pongono le polizze coi nomi de' citta
I Per similui
me generico di Cartoccio, lasciato alla sola tasca della polvere il suo 3
trarne
i magistrati. Franc Sacchi. nov. 64 Va, va che
per
dini
particolare di Sacchetto. Cinuzz. Dirizzer tutti i pezzi che potr a
tal parte, caricandogli con sacchetti di palle piccole, o con catene ora sarai tu messo nel sacco de' priori.
e simili materie. Montecucc. I pctricri caricansi di gragnuola, sac 4 I Ed anche sacco dello stomaco o Sacco assolutam fu detto per
chetti, tonelletti pieni di scaglia. Morett. I sacchetti si fanno di ca lo Stomaco, il 1 Ventre.Dant. Inf28.26. La corata pareva, i tristo
n vaccio, e si riempiono di palle di piombo: quelli dell'artiglieria sacco, Che merda fa di quel che si trangugia. Red.Anne Ditir7
minuta pesano una volta e mezza pi della sua palla di ferro, e quei Lo stomaco per similitudine fu detto sacco. E Esp.nat. 3. Prima d'in
dello stomaco
sconciamente colmare il sacco
dei cannoni quanto la loro palla : sono le palle disposte in ordini , ghiottirli,
quantita di
di
pastumi conditi con grandissima
maccheronisogliono
e di altri
cd i sacchetti di fuori legati con buono spago, ch passa fra tutte
bocca Per

le commessure delle palle incrociandosi. (Gr)

3 (Farm.) Pezzi di pannolino in cui si rinchiude, mediante un


filo allacciato, qualche sostanza dalla quale vuoli estrarre il prin
5
cpio medicamentoso, con la infusione o la decozione, senza
si possa stemprare nel liquido. Talvolta l'unico scopo di tale di
sposizione consiste nel permettere di ritirare facilmenite il corpo dopo
che il fluido solvente esaur la propria azione sovra di esso (O)
- Talora pongonsi le medicine in Sacchetti che si

sulle parti inferme; e prendesi pure il contenente pel contenuto. In

sensoVl.medico si adopera pure Sacchetta e Saccuccio. Cr. o.


questoVol.

burro. Morg. 9. 39. Poi si cacciava qualche penna in

vomitar, quand'egli ha pieno il sacco. E' st. 4. Margutte , ch'avea


ancor ben pieno il sacco.
colo. Andare. Andarne con le trombe nel sacco=Andarsene senza
che l' impresa sia riuscita , [Partirsi senza conclusione. . Andare
colle trombe nel sacco. Ambr. Bern. 4- 6. Se ne andr in dileguo
Colle trombe nel sacco.

-- colo.Avere Aver nel sacco ; Non riaverle corde del sacco. VS 5.

- col

Colmar

colmare il sacco, Aver colmo il sacco, fig=Fa

re in chcchessia tutto il possibile con S


2

soprabbondanza, Esse

SACCO

SACCO

re arrivato al sommo ec. V. Colmare $. 31 Petr.son. o6. L'avara

gi trabocca il sacco, Scro mi tenne in la vita serena. parch. Ercol


59. Traboccare il sacco quando non ve ne cape pi , cio non si

Babilonia ha colmo il sacco D'ira di Dio, e di vizi cmpi e rei.


puo
piu
Tac. Dav. Ann. 5. n 98. Ma ciascun di noi ha colmo il sacco , tu
di dare quanto pu principe a un amico, io di ricevere quanto pu 22 - Col v. Trovare : Trovarsi in un sacco, fig.=Essere, ino;
in maniera da non potersi
4. 5. 22.
amico da principc. ( Il testo lat. ha mensuram implevimus)
Col v. Comprare: Comprar gatta in sacco=Comperar checch adesso, Ch' io mi trovo in un sacco, se coloro Me ne son pr cavar.(N)
S. 5.
sia senza vederl: ed anche per metaf dicesi di persona a cui 23 Col v. Vedere : Non vedere del sacco le corde.
24 Col v. Vendere Venderc gatta in sacco, ,fg= Dare o dire al.
detta una cosa per un'altra. V. Comperare , S. 1 . (N)
trui una cosa per un'altra , senza che ei possa prima chiarirsi di
9 Col v. Dare : Dare in un sacco rotto. V. S. 29.
quel che sia.) V. Gatta , S. 1.
Dare ad alcuno col sacco= Far di molto male a uno, e mo
strar di fargliene poco. [Modo nato, secondo l'Ottonelli, dal perch 25 - Col v. Venire: Venirne con le trombe nel sacco e lo stesso che
una volta un marito, messo un vomero in un sacco, cominci a dare Tornare cc., V. S. zo. Morg. 245. E con le trombe nel sacco ne Venne,
alla moglie, la quale non sapendo del vomero, credeva da prima 26 * Col v. Vestire: Vestire il sacco= Indossare abito di penitente.(O)
-

che ci dovesse essere uno scherzo, ma poscia sentendo i colpi del 27 Col v. Votare : Votare il sacco. V. S. 6.
vomero, troppo si trov ingannata.]
28 - Prov. Tanto ne va a chi ruba , che a chi tiene il sacco, Lat.
io Col v. Essere: Essere al fondo del sacco, Ifig= Essere in fine.] agentes et consenticntes pari pocna puniuntur., Bisc. Annot Maln.
Tanto ne va a chi ruba, che a chi tiene il sacco : proverbio che
Varch. Ercol. 59. Essere al fondo del sacco (vale) essere al fine.
viene da qne' ladri che s'accordano a rubare le biade quando sono
2 Esser due volpi in un sacco, si dice del Bisuicciarsi due osti
natamente di continuo.
sull'aja; poich per far presto , uno di loro tiene il sacco, e l'altro
-

i 1 Col v. Fare: Fare sacco = Empiere il sacco , e figuratamente ve le pone dentro. (A)
Accunulare. Lat. corradere opes, corradere pecuniam. Gr. ovvdiv 29 - Egli come dare in un sacco rotto = Affaticarsi senza pro; edl
lo stesso che Durar fatica per impoverire. Lat. frustra laborare
raraxdor. Com. If 7. Rubano, predano, tolgono, e ogni mal
fanno, per far sacco di moneta.
oleum ct operam perdere. Gr. rps pvxow yvazgera.
a - Far sacco o saccaja, si dice anche delle ferite , quando sal 3o - Non dir quattro, se tu non l'hai nel sacco = L'uomo non da
fre assegnamento di alcuna cosa, infinch e' non l ha in sua balia.
date e non guarite, rifanno occultamente marcia.
Lat. multa cadunt inter calicem, supremaque labra; tuum ne dixe
3 - Efg. si dice dell'Accumular nell'interno ira o sdegno so
pra sdegno. Lat. iram irae addere.
ris, quod manibus non tenes. Lasc. Sbull. 4. 4. Non bisogna dir
quattro
, s' altri non l'ha nel sacco ; non sapete voi il proverbio?
4 - Far sacco o il sacco = Fare qualche notabile errore, o In
cappore in qualche aguato; presa la metafora dall'uccello, che dando
Fir. Tin. . 2. Padrone, non dite quattro, se voi non l'avete nel SdCCO,

nella ragna, rimane come in un sacco. Tac. Dav.Ann. 4. no. N 31 - (Ar. Mcs) Specie di veste da uomo o da donna, altre volte
Sejano ajutava s Druso, ch'ei non tendesse rete anco lui , atto a usata. Band. ant. Sacco da uomo .. . Sacco da donna... Sacco o
farvi maggior sacco, come bestiale. (Il testo lat. ha: insidis magis barletto largo . . . Sacco a barletti o giornea chiusa da donna. (A)
opportunmm.) E Stor. 2. 279. Vedendo ec. il nemico armeggiare,
2 - Dicesi Sacco della ragna, Quella parte del panno, dove
saldi e attenti lo lasciavan ec. far sacco nella stoltizia. (Il testo lat.
mane preso l'uccello.
ha : alienam stultitiam oppericbantur) E 4.
E poich conobbe
* - Onde Fare sacco o il sacco, nel signi del S. , 4 (N)
che egli aveva voluto farli fare sacco per ucciderlo, fece uccider lui. 32 - (Arche.) Veste particolare degt imperatori d' irente , e de'
patriarchi greci, talora di color nero, stretta al corpo e senza ma
(Il testo lat.ha: postquam quaesitum sibi crimcn cacdemque comperit.)
5 Fare sacco del corpo= Mangiare soverchiamente. V. Fare
niche, simile appunto ad un sacco.(Aq)
33 -'' (Eccl) Abito semplice e grosso, ed anche Cilicio di che usa
sacco, S. 5. (N)
vano i penitenti, cos presso gli Ebrei, come presso i Cristiani. Lo
6 Fare un sacco di gatte o di gatti, fig=Stare in continue
-

discordie, Anda ne alla rinfusa. V. Fare sacco, S. 4. e Gatta, S. 5.

prendevano quelli in tempo di corruccio, di afflizione, di pubblica

In questo senso dicesi anche assolutamente Com un sacco di gatti


senza il verbo Fare, o con altro verbo. V. Gatto , $. 1 , 2. (N)
7 - Far sacco, parlando di Tempo, lo stesso che Far culaja,

della cenere o della polvere sul capo. Ora si usa dalle

calamit, di penitenza ; e talora vi aggiungevano lo spargimento


Congrega
zioni. (Ber) Min. Annot. alm Chiamiamo Battuti coloro delle con

cio Minacciar acqua. (Ne)


12 - Col v. Mangiare: Mangiar col capo nel sacco, si dice di chi ha

fraternite sccolari, qiando processionalmente vanno con vesti line


indosso, le quali chiamiamo sacchi (quasi figurino vesti di peniten

tutto ci che gli bisogna, senza darsi verun pensiero o briga. [V.
Capo , $. 37.1

za), cappe o vesti da Battuto. (A)


* - Onde prendesi talvolta per Contrassegno di penitenza e do

13 - Col v. Mettere: Mettere in sacco, fig.1=Strignere o Convincere

lore. Vit. S. Aless.

2. Onde la madre sua dal giorno della

par

altrui con gli argomenti in forma, che non abbia o non sappia che

tita del figliuolo stese il sacco sopra il pavimento della camera sua;
rispondere. Modo basso. UV. Mettere in sacco.) Salvin. Disc. 2.26.
nel qual loco , piangendo , ec. (Cos spesso nella S. Scrittura.) (V)
de sacchi: Dicesi d'una corsa, la quale consiste
Nel dialogo, a passo a passo procedendo, e punto per punto ec., si 34 (Filol.)
veniva a far dire all'avversario ci che non avrebbe voluto, e cos
nel mettere un uomo in un sacco, del quale riman fuori con un solo
Ircso e inviluppato, a metterlo in sacco, come volgarmente si dice
braccio e le spalle, e cos saltellando corre tutto lo spazio destinato,

Annot. F. B. 4. 5. 22. Esser messo in sacco per altro si dice di


chi negli atti di filosofiche conclusioni stretto legato in maniera
dall'avversario colla forza delle ragioni che non sa liberarsene. (N)
14 - Col v. Pigliare: Pigliare o Prendere il sacco pe' pellicini, [o pel
pellicino. V. S. 6. e Pellicino, S. 2. Fir. Luc. 4. 5. Pensati chivo
pigliare il sacco pel pellicino. Salv. Granch. 3. 8. Fa conto che io
abbia sciolta La bocca al sacco, e presolo, e scossolo Pel pellicino.
15 Col v. Riavere: Non riavcre, Non vedere o simili del sacco le

bene spesso cadendo e andando a tomboloni. (A)


35

Dicesi Sacco o Sacco di terra, Una tasca di tela di me

diocre capacit, che si empie di terra o di sabbia, e serve ad in.


malcare un parapetto tumultuario od a racconciare alla meglio una
rottura fatta dal cannone nemico. Chiamasi poi Sacco di lana una

Grossa balla di lana, la quale serve a riparo ed a fortificazione


d'un luogo. Davil. Intanto i difensori con fascine e con sacchi in

breve spazio ripararono l'intervallo della ruina. Bentiv. Provveduti

corde = Non avere della cosa, che gli s'aspetta, il suo dovere a

i soldati di artiglierie e di sacchi di lana per fortificarsi.Montecucc.


un gran pezzo. Cron. Morell. 2t 8. E se tu muori, non riavranno
Sacchi di terra, palizzate , scale d'assalto. (Gr)
36
(Marin.) sl delle cubie: Sono sacchi o figotti di stoppaper
tuo'figliuoli del sacco le cordicelle. Franc. Sacch.nov. 34. Cosi
acconcer io, se non mi paghi; non ci ho ancor del sacco le cordclle. turare le ubie. (S)
- Sacchi di metraglia: Sono sacchi della misura che conviene
16 - Col .Sciogliere: Sciogliere, oSciorre, Votare o Scuotere il sacco,
Scior la bocca al sacco, Pigliare, Prendere o Scuotere il sacco pe' pelli per caricare a metragiia i pezzi di grossa artiglieria. (S
cini : maniere figurate, che vagliono Dire ad altrui senza rispetto o 37 -* (Chir.) Sacco erniario: Invituppo immediato che nella maggior
egno quel che l'uom sa; e talora Dire tutto quel male che si pu dire.

parte delle ernie vien fatto negli organi smossi dalla membrana sie.

f, Pellicino, S. 2.1 Morg. 8.42. E di' che il sacco non hai tutto
sciolto. Varch. Ercol. 59. Perci si dice non solo votare e scuotere il

rosa della cavit da cui escono e che spinsero innanzi a se. Ogni
Sacco erniario ha un orificio che lo fi comunicare colla granca
vit della detta membrana; un fondo opposto al suo orificio ; un

sacco, ma ancora i pellicini del sacco Cas. rim. burl. 1. 3. E perch'io


voglio scior la bocca al sacco, Voi, che a questi signor rodcte il basto,
Venitem'a ajutar, quand'io mi stracco.
7 - C'ol v. Scuotere : Scuotere il sacco. V S. 6.

colpo, che cilindroide , sferoide , piriforme , bilobato, unito, o


moltilobulare ; finalmente tra questo corpo e l'rificio v ha una
parte pi o meno allungata, qualche volta ristretta in molti punti
del''a sua lunghezza, che chiamasi il Collo, e che la sede assai

18 - * Col v. Servire : Servir uno col capo nel sacco = Fornirgli


ogni sua comodit. Cecch. Dissim. 2. 4.Ti so dir,che tu m'hai scr
vito col capo nel sacco. (Qui ironicamente.) (V)

comune degli strozzamenti, od incarceramenti. (A) (O)

via d un che le teneva il sacco, Mentr' ei dormiva gli tagli i

ria ne' diversi Stati, anzi nelle diverse citt d'Italia.]

Far sacco o saccaja. V. S. 1, 2,


19 - Col v. Tenere: Tener il sacco, (fig.]=Aiutare ad alcuno a ru 38 - (Anat.) Sacco lacrimale. . Lagrimale , S. , no. (N)
are, o a fare qualunque altra rea opera che altrimenti si dice Tener 39 - * (Zool.) Genere di molluschi, proposto da Klein per alcune
di mano o Tener mano. Lat. tradere operas mutuas. Com. Inf 26.
specie de' generi turbo e paludina; desumendone il nome dalla loro
Diomedes per lo pi tenne il sacco, e colui fure. Gell.Sport.2, 1. Io fruna afggia di sacco. (Aq)
dubito che costui non sia anche egli un tristo, e tengagli il sacco. o (Bot.) Sacco montagnolo. V. Borsapastore. (O)
arch. Stor. E tenevano il sacco a chi rubava. Malm85o. E per 1 - (Mctrol.) Misura che vale tre staja [in Toscana, ma che va
capelli.

Sacco. (Milit.)Sm. Depredazione intera d'una citt, d'una terra ec.


a - Onde il prov. del $. 28. V.
fatta per lo pi da gente armata; altrimenti Saccheggio, 1 Saccheg
2o - Col v. Tornare : Tornare con le trombe nel sacco = Tornare
giamento. Lat. depopulatio, dirept o. Gr. xrza. ( Dal franc. sac
da alcuna impresa senza profitto, Lat. infecta re redire, lupus hiat.
Gr. 2xos xavv.

ai - Col v. Traboccare: Traboccare il sacco, fig=Soprabbondare,


Ao capirne pi, e dicesi cos delle passioni come delle virt. Dant.

che vale il medesimo: e sac voce antica de' Celti. Poich in gall.
trovasi sac in senso di saccheggiare , e cos pure in irlandese ed in
alcuni altri dialetti celtici. In pers. scikar preda , bottino: in ungli.
zsdkmdini preda : in brett. sa ha tirare a se : in ebr. sciachal con

fo. Ed egli a me: la tua citt, ch' piena D'invidia si, che

sumare, dissipare, e tsughuau avelli, dissipari: iu ar. sciaqa rend

SACCOMI

SACCO
vero, e saqata removit , abstraxit, sustulit. Il Ballet ha pure il
sacqua per saccheggiare: ma nol trovo in altri dizionari. )
Capr. Bott. 2.33. Potrebbono certamente dire come quella donna da
bene, che, essendo presa nel sacco di Genova , disse : ringraziato
sia Dio, che io mi caver un tratto le mie voglie senza rimorso al

cuno di coscienzia. Guicc. Stor. N erano in questo

orchidee, cos denominate dal loro labbro afggia di sacco. Al


tri lo chiamano Saccolabio. (Aq)

Saccorona (zool) Sac-c-fo-ra. SfV. G. (Da saccos sacco, e phero


io porto.) Nome d'una classe di molluschi, che corrisponde ai tu
niceri di Lamarck ed agli acefali nudi di Cuvier; e cos detti per

minori

ch provveduti d'una specie di sacco. (Aq) (N)

le ruine nel paese del Friuli, perch assaltato ora dai Veneziani, Saccoroni. * (St. Eccl.) Sac-c-fo-ri. Eretici della setta di Taziano,

i quali, ostentando d'aver rinunziato ai piaceri mondani, andavano

ora dai Tedeschi, ora difeso, ora predato dai gentiluomini del pae

se, e facendosi ora innanzi questi, ora ritirandosi quegli, secondo la


vestiti di sacco. Molti altri eretici furono portatori di sacchi, e
occasione, non si sentiva per tutto altro che morti, sacchi e in
per anche appellati Saccofori, come gli Apostolici, gli Encratiti,
cendi. (Gr)
i Manichei ec. (Aq) (Br)
a - Colv. Andare : Andare a sacco = Essere saccheggiato. tV An Saccorono, * (Bot) Sacc-fo-ro. Sm. V G. Lat. saccophorus (v.
Saccofora)
Genere di piante crittogame, della famiglia de'muschi,
dare a sacco.1 arch. Stor. 2.443. Per tema che Firenze, partito
-

stabilito da Palissot De Beauvois, e cos denominate dal sacchetto

lui, restando disarmata, non andasse a sacco.


Dicesi anche Andare a sacco e a fuoco, Andare a ruba e

a sacco.

Andare a sacco e V. Andare a ruba. (Gr)

contenente la polvere seminale, scoperto nell'urna d'una delle sue


specie. (A

(Chim.) Sac-co-gom-mi-te. Sf. P. G. Lat. saccogom


mite. (Da saccar zucchero, e commi gomma.) Principio zucche
populari, diripere.Gr. rarva. Buon. Fier. 44.8. Alla mia rino della liquirizia; altrimenti detto Glicirrina. (Aq)
casa il saccorMal si pu dar, ch' poco menchevota.
Saccoia. (Bot) sacco-la. Sf: Quella pianta che comunemente dicesi

- Colv, Dare: Dare il sacco ,Darsacco = Saccheggiare; I e

dicesi non men di citt che di casa o simili, 1 Lat.predari , de


- Dicesi anche Dare a sacco, Dare a sacco ea ruba, e valgono

Cardamomo.

Concedere che si dia il sacco ; ed all'accus. di cosa aggiugnesi Saccoiarraro.

sac-colat-tto. Sm,

G. L. Dal gr. sac

char zucchero e dal lat. lac latte.) Combinazione dell'acido sac


a ordinario il dat..di persona, cio, a chi si concede il sacco.
colattico colle diverse basi salificabili. - , Saccalattato, sin. (Aq)
Bemb. StorVcdendo M. Antonio, che la bisogna andava non bene,
diede la citt a sacco e a ruba alle sue genti. (Gr) Domenich. Ist. Sacco arrico. - (Chim) sac-co-lattico. Add. e sm. , G. Lat. ac
Giov. lib.2. Il marchese di Pescara diede a sacco quella citt co

colacticum. (v. Saccolautato) Acido scoperto da Scheele nel 78f,

piosa di molte ricchezze. (P) (N)

mediante la reazione dell'acido nitrico sopra lo zucchero di latte;

- Dare in sacco vale il medesimo. Bentiv. Dubitarono gli ere

altrimenti detto Acido mucico. - , Saccalattico, sin

Saccova. (Marin.) Sac-co-l-va. Sf e la stessa specie di vela cui


tici che la citt non fosse data in sacco all'esercito. (Gr)
si d il nome di tarchia. V. Tarchia. (S)
4 - Col v. Essere: Essere alla peggio o alle peggiori del sacco =
Essere nel colmo del contendere, to Venire al maggior segno di di Saccomuna. - (zool.) Sacco-li-na, Sf. G. Lat. sacculina (Dimin.
di sacco.) Genere di polipi che si presentano sotto forma d'un sac
scordia e di rottura; detto cos perch nelle guerre il peggior grado
chetto. Dicesi anche Tibiana. (Aq)
che sia e quando la citt o le armate son messe a sacco. V. Essere Saccolo,
Sac-co-lo. Sm.1 dim. di Sacco,
L. Lo stesso che Sac
alla peggio del sacco.
chetto,
pat.
saccuius.
Gr.
apriro.
Buon.
Ier. 5. 2. 1. Onde
5- Col. Fare : Fare il sacco = Saccheggiare.M.V. 18. 82. Dove
il saccolo empienne la man pia Dell' Indo mercatante.
speravano fare il sacco.
6 - Col v. Mandare : Mandar a sacco= Saccheggiare. Lasc.Nan.. Saccoto. - N. r. m din di Sacco, accorc. d'Isacco, P. (B)
Saccolona. * (Bot.) Sac-c-lo-ma. Sf . G Lat. saccoloma (Da sac
-. Presero il cielo e lo mandaro a sacco. (Br)
cos sacco, e loma frangia.) Genere di piante crittogame della funi
- Col v. Mettere : Mettere a sacco= Saccheggiare. tV. Mettere
glia
delle felci, cos denominato a cagione della loro fruttificazione
a sacco. Ar Fur. 11.55. L'aver fu messo a sacco, e messo fuoco
involta in una specie di cappuccio a sacco coll'orlo fungiato. Ha
Fu nelle case.
per
tipo
la saccoloma elegans, indigena del Brasile. (Aq)
8 -Col v. Porre : Porre a sacco=Far preda, Saccheggiare. V. Por
re a sacco Bentiv. Perciocch temendo di non poter sostenerlo Saccotassane sac-co-man-n-re. Au. e n. ass. Mettere a saccoman
no.V.A. V. e di Saccheggiare.-, Assaccomannare, un (In ungher.
(l'assedio), e d'andarne poi tutti a filo di spada, e che fosse po
zsakmanyolni.V. Saccomanno.) Stor. Semif 4 E quello,se da alcuni
sta la terra a sacco, si resero a buoni patti. (Gr)
Dicesi anche Porre a sacco l a ruba, e vale il medesimo,
buoni clerici non era guarentito, in piazza per gli balconi gettavano;
ma bene detto palagio saccomannarono E 49. Gi si era per alcuni
BembStor. Acciocch asacco ed aruba, non sien posti, si rendano.(Gr)
soldati fiorentini cominciato a uccidere e saccomannare E' appresso:
- Col v. Venire : Venire alle peggiori del sacco = Venire in di
Ma veduto la fortuna prospera, aveva lo animo voltato, che, per as
scordia. IV 3.41 Lat. in discordiam adripi.Gr. trppaxxdros sr.
Malm. a 1.6. Mentre la fa venir Marte vigliacco Col suo Baldone alle
salto
vincendo, ogni e qualunque cosa distruggere , saccomannare,
uccidere, ec. E'89. D'indi passe a Pisa, ardendo e saccomannando
peggior del sacco.
ovunque
passava. (V)
no- Dicesi Sacco sacco, ed Grido de sollati quando inferociti
, so
l da Saccomannare. VA.
domandano di saccheggiare una terra. Varch. Stor 2. 44. I Cor s
e di reg. V. e di Saccheggiato. (Gr
si ec. s'ammotinarono, e corsi a furore sulla piazza di S. Croce, gri
-

saccouo. (Milit) sacco-man-notdd. e sm. Nome che davasinel


l'antica mizia al servitore del cavaliere poi ad ogni soldato che
Sacco. - N. pr. m. accorc. di Isacco, V. (B)
rubava
il nemico.
Saccomanni
infine si dissero
Saccoccia, Sac-cc-cia. Sf Tusca (del vestito. Lat. mantica.(Dimin.
doni chee dispogliava
erano mandati
a foraggiare
sul territorio
nemicoque'pe
i altri
darono sacco sacco. (Gr) (N)

di sacco. In franc.sacoche bisaccia che si appende all'arcion della sella.


in lingua spagn. furbesca sacocha saccoccia.) Buon. Fer. 4. 2. . Ma
queste nostre scatole e vasetti, Di che piene ci avete le saccocce, eco
E Salvin. Annot. ivi: Le saccoccie, lat. sacculi, tasche. E Annot.

B.3.4. a. Questi delicati e leziosi. . . vogliono che si dica . . . il li


briccino della Madonna, ufiziolo; e la tasca, saccoccia, cosi inforestie

randosi. Gozz.Srm..Etragge Dalla saccoccia un lucido specchietto.(N)

menti Foraggiere o Saccardo, Lat. calo , lixa. Gr.


***
primo senso vien dal ted. sackmann uomo del sacco. Negli t
V. la voce in
seguente.)
V. Ajolf
6.56. Gran
cavainer
esensi
di saccomanni
ronzini.M.
Stor.
Dom quantita
Ajolfo ldiarme
e l
cavallo a saccomanni della stalla. Franc. Sacch. Op. div, 36. Co
dro si contraffece in veste di manipolari , li quali oggi chiamano
saccardi, o saccomanni. Salvin Annot F. B. 3, 3. 9. Saccomanno,
servo degli eserciti, uomo di bagaglio. Lat. lixa, calo; ma si piglia

Saccoccia diff. da Tasca, Sacchetta, Bisaccia, Scarsella, Borsa,


Carniere, Paligia, Bolgia , Ferriera. Saccoccia un diminutivo
di Sacca , che si distingue dagli altri diminutivi congeneri di Sac
anche per preda, per sacco (N)
chetta, Saccolo, Saccarello, Sacchetto, Sacchettino, perch que Saccomanno. Sm.

pi comunemente detto1 Sacco,


Saccheggiamento. Lat. direp io, depopulatio. Gr. dpnas. (Dal
sti si considerano isolati e trasferibili da luogo a luogo; laddove Sac
l'
zsakmamyr che
il medesimo) M.735. si
coccia si concepisce attaccata agli abiti delle persone, che vi ripon
rono tremila cinquecento cavalieri bene armati e bene a cavallo,
gono i minuti oggetti di essi inservienti. Tusca non sempre si prende
sanza l' altra cavalleria da saccomanno
per ripostiglio attaccato agli abiti, ma sovente si prende anzi come 2
Onde Fare saccomanno, Andare, Mettere Porre a
recipiente trasportabile, contenente oggetti di personale servigio.Sac
no = Saccheggiare. M. V. 4. 4. Non riguardando per le
chetta piccolo recipiente isolato, che comprende cose da custodirsi
de'campi peloro cavagli, n dell'altre cose, che potono gugnere
ociada trasportarsi,
ma non d'immediato servigio alle persone. Bisac
sanza fare gualdane o saccomanno. Pataff E vanno a sncConanno
sacca ; e cos diconsi due tasche collegate insieme con
pedovando.Ar. Fur. 3o. 9. Che, oltre ch'e' ponesse
due cinghie che si mettono all'arcion dietro alla sella per portar robe
l popol si che ne rest disfatto, ec. Buoner 3. 5 o mct
in viaggio; non che quelle due sacchette insieme congiunte e pen
ter or celato, ora palese Tutti i mercanti e fiere a saccoma
denti dalle spalle , che i frati mendicanti usano nell'andare alla cerca. Saccovazzone,
Sac-comazz-ne. Sm Sora di
Scarsella differisce da tasca per la forma, essendo cucita ad una im
pi da' contadini, che si
tra due , che
occhi bendati, e
boccatura di ferro, o d'altro metallo. Borsa nome generico d'ogni
tenendosi
vicini,
cercano
di
percuotersi
e
sacchetto, la cui bocca si possa aprire o chiudere a piacere, mediante
nodato, per dare allegrezza, alla big
nalli Dec. s h
qualche artificio. Carniere, secondo la Crusca, una foggia di tasca, Sacconesso, Sac-comsso. Addm da Saccomettere. V e du Saccheg
de' cacciatori per riporvi la preda. Ma nell'uso comune suolsi
giato. Battagl. Ann.6o6. 24. Berg. (Min)
M
applicare a qualunque sacchetto di tela, che serve a contener farina,
Sacco-mt-te-re.Att. anom, e n comp.
riso, sale, ed altri oggetti di cucina. Valigia spezie di tasca, per Sacconterrene,
co. P. e di Saccheggiare. Boter. Rag. Stat. 5 Archimede, mentre
lo pi rotonda e di
per uso di trasportar robe in viaggio. Bol
siracusa era sacconessa da Romani, stava immerso nelle sue specu
gia parola latina che vale un sacco di cuoio o d'altra materia che
-

- -

--

principalmente si teneva sospeso al braccio nelle peregrinazioni. Fer


riera dicesi ancora ci che nel dialetto lombardo si chiama Bolgia;

cio a dire, una tasca di pelle o d'altra simil materia, in cui gli
artefici soglion tenere strumenti di ferro, chiodi e simili.
Saccocano. (Bot) Sac-c-chi-lo. Sm. P. G. Lat. saccochilus. ( Da

accos sacco, e chitos labbro.) Genere di piante, della famiglia delle

lazioni. (Berg.) (Gr


Saccoui.

Sm. V. G. Lat.

sacco, e mrs topo) Genere di mammiferi, del oraune ae

io dice con un animaletto dell'America, della


d' un tobo e provveduto di sacchi alle mascelle. Sa chiam questo
genere scudostoma. A)

SA CONITE

SACCONACCIO

Sacconaccio, Sac-co-nc-cio. [Sm.l pegg-

di Saccone.

nern. Orh . 3.

gne de' maestrati che amministrato

aveano, e

L.
avuti, sedcano.Com.
collidispuose
sacerdotatichi
If 9. Il detto
no. C'on. 1,
sacerdotatico
delavevano
Jansoneche
Rc

5. venga a sua posta, ch'io lo stimo meno , Ch''un sacconaccio

di letane pieno.
Sacer-d-te. [Add. e sun. Quegli ch' dedicato a Dio per
Saccoscenio, Sac-con-cel-lo. [Sm. dim. di Saccone; [ altrimenti Sac Sacennore,
amministrare le cose sacre. , Sacerdoto sin. Lat. sacerdos. Gr
accon
vile
un
Non
R.
avea
altro
che
Pred.
Giord.
Fr.
concino.
cello di paglia. Fr.Jac. T'. 3. 7. 8. N lana o sacconcello Non ci ipsis. (Sacerdos da sacer sacro, ovvero da sacrum tempio. In celt
gall. dicesi sacair ovvero sagart.) Esp. Vang. Sacerdote, tanto a dire
avca il dolce fiore.
quanto insegnatore e donatore di cose santc. Bocc. vi Dant. 245. E
a Guancialetto. Lat. pulvillus. Vit. Crist. D. Gioseppe fece lo simi
-

gliante, e tolse la sella dell'asino , e trasscne un cotale sacconcello


di lana, ovvero di borra, e quella si puose a sedere in su quel sac

similmente avvisarono diversi ministri cc., per maturit, per ct e


2 -" Quegli che, sccondo la legge chrca, esercitava il

conccllo.

Succh. op. div. 34. Dormia solamente su uno sacconcino di palma,


Saccone. (Ar. Mes)Sac-c-ne. [Sm.1 Specie di sacco grande, cucito
per ogni parte, e pieno di paglia, in forma di materassa, e tiensi
in sui letto, sotto le materasse; altrimenti Pagliericcio 1 (V. Pagliajo)

- [Quegli che cra od destinato al culto de' falsi Dei. ] G. V.

253 Concepcite occultamente a un portato due figliuoli cc. del sa

sacerdozio. V.

Sacerdozio, S. 2. C. V. Ges Cristo nella Scrittura chiamato sa


cerdote sccondo l'ordine di Melchisedech. (A)

Sacconcino, Sac-con-ci-no. Sm. dim. di Saccone, Sacconcello. Franc.


o d'altra foglia.

pe

abito pi che gli altri uomini reverendi, li quali appellarono sacerdoti.

cerdote di Marti Salvin. Disc. . aio. I sacerdoti,


zii, che altro erano che filosofi morali ? (N)

presso gli Egi

Lat. c ulcitra , tramentitia. Bocc.nov.5o. 12. E gittovvi suso un pan 4 -* Secondo la nuova legge , Qugli che ha ricevuto l'ordine ed il

carattere del sacerdozio, in virt del quale pu cclebrare la messa


ed amministrare i sagramenti, ecc. tto la Cresima e l'Ordine; altri

naccio di saccone, che fatto aveva il di votare. Franc. Sacch. nov.


2S. Lasciata la paglia , ch' c'port in seno , nel saccone di ser Ti

menti con gr. v. Prete, V. Tass. Ger. 1 n. 14. Poscia in cima del colle
ornan l'altare, Che di gran cena al sacerdote mensa. (N)
rodea la paglia del saccone.
Sommo Sacerdote: cos presso gli Ebrei, i Romani ec. e
a . - E' semplicem.accr. di Sacco. Diod. Gen.42.27.E l'uno d'essi, 5 aperto il suo sacco per dar della pastura al suo asino nell'albergo, pelluto il Pontefice massimo. Segr.Fior. Disc. lib. . cap. 25. Crea
rono un capo di detto sacrificio , il quale essi chianorono re sacri
vide i suoi danari d erano alla bocca del suo saccone. E 28. I miei
ficolo, e lo sottomcssono al Sommo Sacerdote. (N)
danari mi sono stati restituiti , ed anche eccogli nel mio saccone.(N)
Saccoreance. * (Zool.) Sac-co-t-ri-ge.Sm. V.G. Lat. Saccopteryx. (Da 6 -* Per Sacerdotessa. Lod. Dolc. Achill. Berg. (o)
N. pr. m. Lat. Sacerdos. (B)
saccos sacco, e pteryx penna, ala.) Gencre di pipistrelli cos de SAcradore.
nominati dalle loro membrane a guisa di sacco , le quali costitui SAceanoressA , Sa-cer-do-ts-sa. [Add. e sf Donna consacrata al mini

maccio. Burh. 2.28. Un topo, ch'io avca sotto l'orecchio, Forte


-

stero delle cose sagre presso i Pagani, gl laolauri, ec.; altrimentisa

scono le loro ale.(Aq)


Saccuccia , Saccc-cia. Sf Lo stesso che Saccoccia, V. Salvin. Disc.
3. 74. Dice poi sacchetta, che corrisponde in certo modo a saccoc
cia, cio saccuccia. E appresso: Io mi penso che a principio dices
sero saccuccia, e,parendo il suono un poco smilzo, venissero a dire
-

cerdote, Pretessa, V.) Lat. sacerdotissa, Allg. Gr. ipsz. Filoc. . 8.


in un santo
un giorno, non so come, la fortuna mi

Av venne che

tempio dal Principe de'celestiali uccelli nominato, nel quale sacerdo

tsse di Diana ec. coltivavano tiepidi fuochi, e divotamente laudavano


il sommo Giove. Val. Mass. P. S. Acciocch non mancasse sacer
saccoccia, e dessero in un altro, grosso e poco leggiadro (A) (B)
dotessa saccente degli antichi costumi a quella Dca. Veu. Colt.8. Quella
Saccuccio, Sac-cc-cio. [Sm.] dim. di Sacco. Lo stesso che Sacchet
saccrdotessa non approv n l'una n l'altra di queste materie.
to , V. Lib. Masc. Infondi orzo , e cuocilo nell'acqua calda, e nct SAceaboto,
Sa-cer-d-to. [Add. e sm. V. A. V. e di sacerdote. Mae
tilo in un saccuccio.
1. 32. Ma oggi tutte le penitenze sono poste nell'albitrio del
Saccomanni. (Filol.)Sac-cu-l-ri-i. Add. e sm. pl. V. L. Ciarlatani struzz.
sacerdoto. . Fr. Giord. 34. Sacerdote non altro che uomo di
he guadagnavansi il vitto colle loro gherminelle, ed erano pure
mezzo, cio tramezzatore e riconciliatore tra Dio e l'uomo. (V
(Mit)
Lat.
sacculari.
borsajuoli.
SAcapozio, Sa-cer-dzi-o. (Sm. Uno degli ordini sagni presso i 2
-

SAccuL, Sc-cu-lo. Sm. dim. di Sacco. V. L. Lo stesso che Saccolo,


sacchetto, V. Sannaz.Pros. 8. Davano il petto negli tesi inganni,
cd in quelli inviluppati , quasi in pi sacculi, diversamente pende
vano. (Purla degli uccelli.) Berg. (Min) (N)
Saccur. * (Gcog.) Saccomo. Fiume della Guinea superiore. (G)

sacee. * (Mit. Babil.) S-ce-e. Add. e f. pl. Antiche feste de Babilo

stiani, in virt del quale chi u' rivestito pu celebrar la messa ed


amministrare tutt'i saramenti, toltone quello dell Orline e della Cre
sima; altrimenti Presbiterato..] Lat.sacerdotium.Gr. ipocvvm. Pass.3o5.

lnpcrocch tu non hai voluto avere scienzia, io ti caccer via; che


non abbi l'officio del mio saccrdozio , il cui uficio di reggere e

d'anunuaestrare altrui : che non si puote ben fare sanza scienza.


esi , istituite in memoria di una importante vittoria riportata dal
monarca de' Persiani sopra i Saci, le cui incursioni avevano sovente 2 - Uficio e Dignit del Sacerdote, (cos presso i Cristiani, come presso
gli Ebrei, i l'aguti ec. Gli Ebrei avevano quattro specie di Sa
devastata la Persia. Duravano cinque giorni, ed erano , come le
, de' primogeniti e
cerdozio : quello de'Re , de' Capi delle
Saturnali a Roma, un tripudio per gli schiavi.
del patriarchi, a quali spettava il diritto di offrire i sacrifizi a Dio.
Sacellario. * (Arch.) Sa-cel-l-ri-o. Add. e sm. Cos chiamavasi nel
Quello di Melchisedech elbo la prerogativa di rappresentare il sa
greco impero quell'Uffiziale della Corte imperiale ch'era preposto
cerdozio di Ges Cristo. Quello di Aronne e della sua famiglia, che
alla borsa dell'imperatore , e pagava gli stipendii agl' impiegati di
corte , ai soldati ed uffiziali l guardie , ed agli operai, non che dur per tutto il tempo della religione giudaica. Finalmente il sa
l' elemosina ai poveri. Anche i papi, fino ad Adriano I., ebbero il cerdozio di Ges Cristo e della nuova legge, la cui eternit fon
duta sul giuramento inviolabile della sua verit.) Lab. 64. Il qual
Sacellario. Lat. sacellarius. ( Dal lat. saccellus in luogo di sacculus
costume l'autichit ottimamente ancor scrva al mondo presente ne
(Mit)
borsa.)
saceto (Filol) Sa-cl-lo. Sm. V. L. Piccola cappella circondata da Papati ec., e generalmente in tutti i magistrati e sacerdozi, e nel
muraglie , ma ordinariamente senza tetto. Di questi Sacelli fabbri l'altre maggioranze divine.Daunt, Par. 1 . 5. Chi dietro a iura e chi
ad aforismi Sen giva, e chi seguendo sacerdozio. Dav. Scism. 43.
carono molti i Romani ed i Greci; ma questi ultimi ne avevano al
cuni eretti entro i templi medesiani, ove portavano le loro offerte, (Comin. 754) Mori ne'medesimi giorni Guglielmo Uvarano, arci
vescovo di Cauturbia, gran favoritore della Reina. Il Re pens si
e ne facevan pure d'oro e d'argento, che appesi alle muraglie de'
gran sacerdozio dare a chi ajutasse la sua libidine. (Qui detuo di
loro templi, ne formavano uno de' pi ricchi e pi belli ornamenti.
Preluto, per estensione.) (A) (B)
Presso i moderni vale in generale Cappelletta, Oratorio. (Sacel
lum dimin. di sacrum tempio, luogo consacrato agl'Idli. In gr. se Sacernozio. Add. m. Di sacerdote, De'saoerdoti; altrimenti e meglio
Sacerdotale, Ecclesiastico. Lat. sacerdotalis, ecclesiasticus. Pros.Fior,
cos tempio: in cbr. sucha tabernacolo, casa, tugurio.) Teseid. lib.
-3- 5.54 Le quali (orazioni) avendo saputo lodare la giustizia,
2. Argom. Con onore. La fa sposare (Emilia) al Tebano amadore,
la religione sacerdozia e la militare , mostrano di poter comparir
Chiamando prima Imene nel sacello. (A) (B) (O)
tra cotante si degne lodi. (N.S)
Sacasa. * (Arche.) Sa-c-na. Sf. V. L. Bpenne o scure pe'sacrifizi,
cos chiamata in linguaggio sacerdotale. (Sacena dal celt.gall. scian Saca. (Mit. Ind) Sposa d'India, il Giove degli Indiani. (Mit)
Sac.(Geog) Antichi popoli Sciti, che abitavano fra il Tigri e rEu
coltello. In ar. sikkin o sekinet val pure coltello.) (Mit)
SacenDoTALe , Sa-cer-do-t-le. Add. com. Di sacerdote, [Appartenente fate o nel paese lunghesso questi due fiumi. (Mit)
al sacerdozio.] Lat. sacerdotalis. Gr. iepxrixds. (V. sacerdote.) An SAciDr. (Arche.) S-ci-de. Add. e sf V. L. Donne guerriere che
credesi essere state le mogli de'Saci, Lat. Sacidae, (Mit
not. Vang. Usasse l' uficio del sacerdote dinanzi da Dio , secondo
l'uficio sacerdotale. Coll. SS. Pad. Per affetto di fraternit, e per SAciolo. (Bot.) Sa-ci-di-o. Sm. V. G. Lat. sacidium. ( Dim. di sac
co sacco.). Genere di piante crittogane, della famiglia de' fun
dignit sacerdotale, Maestruzz. . 15. Dicono quasi tutti i dottori, che
hi, e della sezione delle licoperdiacee, caratuerizzate da tuberco
in niuno modo puote essere vescovo, se non prete, impcrocch l'or
tti bisacciformi, neri, emisferici, che sotto un'epidermide ripie
dine sacerdotale quasi fondamento sustanziale dell' ordine vescovale.
Tass. Ger. n. 15. E in fronte alzando ai popoli guerrieri La man gata contengono degli sporidi numerosi. (Aq) Veneto, nella prova.
Sacil. * (Geog)Sa-ci-le. Citt del regno Lombardo
sacerdotal, li benedisse. (N)
di Udine. (
2 * Onde Abiti, Ornamenti sacerdotali diconsi Quelli di cui
-

si riveste il Sacerdate per celebrare la messa , ec. (A)

SAciso.(Geog)Sa-ci-so. Lat.Sacisus.Antica citt forte della Tracia.(Mit)

2 (Leg) Benefici sacerdotali diconsi da'Canonisti que'benefizi che SAco. (Gcog.) Fiume e citt degli Stati Uniti. (G)
non possono essere legalmente posseduti se non da chi negli or SAcoDio. (Min.) Sa-c-di-o. Sm. V. G. Lat. sacodius. (Questa V. cre
desi derivata da sacon, voce indiana che significa colore del giacin
dini sacri. (A)
to. In ebr. sohhoreth che molti pronunzian socereuh giacinto pic
3 - * (Arche.) Giuochi sacerdotali : Giuochi che i sacerdoti romani
tra , e tahhasc o tacasc giacinto fiorc.) Specie d' amatista, di colar
davano al popolo nelle provincie. (Mit)
SAceanoTALmente , Sa-cer-do-tal-mn-t. Avv. Da sacerdote. Lat. more
violetto tendente al giallo. (A) (Aq)
vel ritu sacerdotum. Gr. ipzrxis. Fr. Giord. Pred. R. Ma eglivolle SAcom A. (Archi.) S-co-ma. Sf. V. e di Sagoma, Algar. (A)
Saconoro. * (Zool.) Sa cn-dro Sn. V. G. Lat. sachondrus. (Da sac
operare sacerdotalmente , come dovea.
cos sacco , c chondros cartilagine.) Genere di aculefi liberi, i quali
2 -- Vestito sacerdotalmente vale Vestito degli abiti sacerdotali. Fr.
Giord. Pred. R. Comparve sacerdotalmente vestito.
presentano una specie di sacco cartila- inoso. (Aq)
Saceroratico , Sa-cerdot-tico. [ ..] V. A. V. e di Saccrdozio. Saconite. (Miu) Sa-co-ui-te. Sf V. G. Lat., saconttes. (Da saccos

SACOPODIO
sacco) Genere di animali fossili, proposto da Rafineschi, che egli
crede prossimi ai Molluschi Ascidiani, ma che sembrano essere niente
altro che l' asse d'un polipo , e cos denominati dalla loro forma a
foggia di sacco. (Aq)

SacopoDio. * (Bot.) Sa-co-p-di-o. Sm. V. G. Lat. sacopodium. (Da


succos sacco, e da pus, podos piede) Nome della pianta detta anche
Sagapeno, desunto dal sacco che forma la base lelle sue figlie, ed
il quale involge il gambo della pianta che produce la gommo-resina
di questo nome. V. Sagapeno. (Aq)
Sacna. [Sf. Lo stesso che Sagra, V.
2 - La festa della consecrazione delle chiese. Bocc. nov. 2o. 6. Anzi

SACRATO

- Per eccellenza1 L'Eucaristia. Lat. sacrum mysterium , encha


ristia. Gr. ipv uvrripio, sixzpurria. Vit. SS. Pad. . 57. Span
dendo e conculcando le sacramenta di Cristo. (V) Pass. 34. Per
reverenza del sacramento del corpo di Cristo. (N)
4 - ll luogo dove si conserva l'Eucaristia. Borgh. Rip. 86. La prin
cipale quella che vien sopra la tribuna del sacramento. 5 - Cosa secreta mostrata da Dio, Miracolo o altro Sacro segno. Vit.
SS. Pad. 4. 224. E poi si ritemeva di manifestare s alto sacra
mento, che Dio in lui avea dimostrato. (Parla delle Stimmate rice
vute.) Fior. S. Franc. 19. Frate Francesco, sappi , che non per
te solo , ma eziandio per gli altri , Iddio s ti mostra alcuna volta

mi paravate un banditor di sacre e di feste, si ben lo sapevate. Dial.


. no. Fu invitata colla sua predetta suocera alla festa della
S

i suoi sacramenti. E' 2o. Contuttoch egli studiasse di celare e na

scondere il sacramento delle sacre sante Istimate ec. (V)

sacra di santo Sebastiano martire , e la notte dinanzi al d della sa 6 - Giuramento ; (ed in questo senso gli antichi dissero anche Sa

cra quella giovane, vinta dalla volont della carne, non si pot a

ramcnto. Lat. jusjurandum , sacramentum. Gr. 3pxos. M. V. . 75.


Ricevette il sacramento e l'omaggio di tutti i baroni. Ar. Fur. 23
78. Ho sacramento di non cinger spada, Finch'io non tolgo Durin
dana al Conte. Franc. Sacc. nov. 4o. Deasi lo sacramento a isso,
se disse ec. e datoli il giuramento, Ribbi alzando la mano dice: ec.
Hemb. Stor. 6. 85. Ed acciocch questa cosa non si risapesse, a tutti
i senatori fu dato sacramento di silenzio, e fu da lor giurato. (V)

stenere dal marito.

- * Nel n. del pi Sacre per Le cose sacre, Tutto ci che ap


partiene al culto divino. Lat. sacra. S. Ag. C. D. 2. 4. Degna cosa
era, che come costoro aveano cura delle sacre loro (degli Dii), cosi
gli Di curassero de' fatti di costoro. (V)
- E per Feste religiose. S. Ag.C. D. 2.7. Ciascuna altra cosa ov
vero crudele, ovvero brutta ec. si suole celebrare nelle sacre di quelli
cotali Iddi. (V) E 6. g. Cos le sacre baccanali, cio di Bacco, sono
celebrate con somma pazzia , e secondo che confessa esso Varrone ,
tali sacre non si possono fare dalle baccanti, se non con la mente

a -. * Onde Fare sacramento= Giurare. V. Fare sacramento.(N)


Velazione o Velamento delle Monache in occasione della loro pro

fessione nella religione.

(Gcog) Colonia del Sacramento. Citt della Repubblica di Mon

cbriaca. (N)
tevideo. (G)
SacaAmenTALE ,Sa-cra-men-t-le. Add. com. Di sacramento, Attenente SacRamono, Sa-cra-m-ro.Npr.m.(Dal lat.sacer amor sacro amore...)(O)

a sacramento.-, Sagramentale, sin. Lat. sacramentalis. Gr.avorrxds. S Acranin. * (Geog) Sa-cr-ni-i. ntichi popoli del Lazio. (G)
Pass. 9. Gli valevole questa confessione, avvegnach non si possa SArnAPATA. (Geog .) Sa-cra-pa-tm. Citt dell' Indostan. (G)
dire propriamente sacramentale , perocch ci manca il proprio mi SacRAne, Sa-cr-re. [I Att. ]
L. Propriamente Dedicare a deit ,
Far sacro ; e dicesi di luogo , di persona , ec. altrimenti] Consa
nistro di tale sacramento. Maestruzz. . 4. Quello che significano
queste cose sacramentali , che si fanno innanzi al battesimo nel ca
crare., Sagrare, sin. Lat. sacrare. Gr. ipov. Petr. canz. 49.ao
Vergine, i' sacro e purgo Al tuo nome e pensieri e 'ngegno e stile.
t.ccismo , si dir di sotto nel battesimo.
Misterioso. Esp. Salm. Queste sono sctte antifone sacramentali ,
Borgh. Vesc. For. 358. Quantunque in alcun Santo s'intitolasse una
che gridano l'avvenimento di Cristo.
chiesa, tuttavia ci si aggiugneva innanzi sacrandola : Ad onore di
3 - Agg. di Grazia , V. Grazia , . 37, 2.
Dio e del nostro Salvatore Ges Cristo. (V)
SacaAmentalmente, Sa-cra-men-tal-mn-te. Avv. A forma o Per mezzo
Consacrare il corpo e il sangue di Ges Cristo. Pass. 34. Per
di sacramento. -, Sagramentalmente, sin. Lat. sacramentaliter.Gr.
reverenza del sacramento del Corpo di Cristo, il quale egli hae a
varxis. Maestruzz. . 6. E da sapere che due sono i modi di ma
sacrare. (La ediz. del Vangelisti alle citate pag. legge : Per rive
nicare il Corpo di Cristo , ec. : l'uno modo sacramentalmente ec.,

rcnzia del sacramcnto del Corpo di Cristo, il quale egli ha a con

l'altro modo spiritualmente. S. Ag. C. D. Non solamente mangia


rono il Corpo di Cristo sacramentalmente , ma virtualmente.Franc.
Sacch. Op. div. 4o. Andiamo a vedere il Corpo di Cristo sacra
nmentalmente, perocch sacramentalmente il Corpo suo umanato con

sagrare.) (V)
3

Riconoscere e Venerare per santo, Canonizzare.Petr Uom. il 24


Pictro fu crucifisso in Vaticano ec, A Paulo fu tagliata la testa cc
e a questo modo furono martiri e sacrati. (V) . .
Dicesi Sacrarla e vale Dire sconce parole per istizza, Bestemmiare
-

tutte le membra nell'ostia. Pallav. Ist. Conc. n. 265. Esibirsi Cri

sto nell'Eucaristia; ma solo a mangiarsi spiritualmente per la fede,


non sacramentalmente. (Pe)
acRAMETARE , Sa-cra-men-t-re. Att.1 Amministrare i sacramenti.-,

Sagramentare , sin. Lat. sacramenta impertiri, ministrare; sacramento


munirc ; sacra mysteria tradere. Gr. ip uvorrpa 8va.
- N.pass.Ricevere i sacramenti e particolarmente l'Eucaristia. Bald.
Dec. Non lasci mai di sacramentarsi ogni giorno di Domenica. (B)

Ner.Sam. . 3o. Pi di tutti il Palandri la sacrava, Diccndo qucsta

un' osteria da pecore. (V)

Consacrarsi . Dedicarsi. Chiabr. Rim vol. 3 pag. 32.


N. pass.
,73o.) Codro, Dandosi in dono alla dilctta Atene,Sacrossi

(Geremia

a morte. (A) (B)

- Dare sacerdozio o "i vescovado. Petr. Uom. ill. 45. Nessuno


vescovo potessi essere consecrato da meno di tre Vescovi cc E quando

rArcivescovo si sacra, che tutti i Vescovi della provincia vi deb


SacaamesTAaio. (Eccl.) Sa-cra-men-t-ri-o. Sm. Antico rituale, con sacaaano, s-ca-ri-o. Sm. V. L. Luogo sacro in generale. Presso
N, ass. Far giuramento, Giurare. t V. Sagramentare. Lat. ju
rare. Gr. duvvvau.

bino essere. (V)

tenente le orazioni e i riti appartenenti alla celebrazione ed ammini

gli antichi romani aveva per altro questa voce tre particolari signi
particolare divi
ficati : Cappella di famiglia consacrata a qualche
nit; luogo'ne' templi in cui venivano deposti e custoditi i sacri ar

strazione de'sagramenti. Lat. Sacramentarium. (A)

a - (St. Eccl.) Sacramentari oggid diconsi da' Teologi gli Eretici


che hanno pubblicato e sostenuto dottrine erronee circa l'Eucaristia.
Tali sono i Calvinisti e i Luterani. Pallav. Conc. Trid. (A)
- * Sacramentari chiamano i Luteruni i settarii di Carlosta

dio, Zuinglio e Calvino, i quali rigettano la presenza reale, e so


stengono che l'Eucaristia solo figura, segno,simbolo del corpo e
del sangue di G. C. (Bcr)
GacaAmentato , Sa-cra-men-t-to. Add. m. da Sacramentare. (Che ha

ricevuto i sacramenti, e particolarmente l'eucaristia.]


a - [Parlandosi di Ges Cristo, vale 1 Che nell'ostia consacrata.
instr.
3. 4. a. Tutta la gloria
Segn. da
Crist.
8
8
possibile a Dio se gli
rende
Ges
Cristo

Bacaamento, Sa-cra-mn-to. Sm. Pl. Sacramenti m. e Sacramenta f In


generale denota Segno d'una cosa santa o sacra; ed anche l'A
zione

cui una cosa resa sacra. Il Sacramento necessario, sa

redi; luogo segreto ed oscuro de'templi nel quale non potevano


trare che i sacerdoti, e donde rendevano talora gli oracoli (Mit)
t Presso i moderni, e specialmente presso i Cristiani, prendes
per Luogo annesso alle chiese, dove si ripongono i sacri arredi ed
anche talora le carte riguardanti quel tale luogo ; altrimenti Chiu
Sagrestia. Lat. sacrarium.Gripopvo.
Segr. Fior. Stor. 8. 2o. Lorenzo dall'altra parte ec nel sacrario dcl
tempio si rinchiuse. E appresso Trovatolo nel sacrario rifuggito ,
non potete farlo. Borgh'Orig. Fir. 263. Resendo gi tante e tante
centinaia d'anni avanti, spenti i libri pubblici del Archivio o Ta
bulario, o, come io lo veggo da alcuni chiamato, Sacrario Romano,
di queste
ove erano minutissimamente notate le condizioni e ragioni
Ro
nel Sacrario

sino, e pi comunemente

Colonie E64 i libri, dov'elle erano registrate,


mano si conservavano. (V)

lutevole , santo, divino , ammirabile, incomprensibile ec. - , Sa 3 - tPi particolarmente cos i Cattolici chiamano il Luogo dove si
gramento, sin, ] Lat. sacramentum. Gr. uvarpov. (Dal lat. sacer buttano versano le lavature de' vasi, paumi o simili, che servono
immediatamente al sacrifizio. Lat. sacrarium- ... ,
sagro.) Maestruzz... 8acramento, secondo il Maestro delle sentenze e
diversi Dottori, di cosa sacra segno. Ovvero: Sacramento visibile S acarra, sacra-ti-na Add. f Detto per antifai per Grande,
yolenne, Eccessivo; ed per lo pi plebeiamo usato P** aggiunto
forma di invisibile grazia. Ovvero: Sacramento quello nel quale ;
sotto il compimento delle cose visibili, la divina virt segretamente Sacaarissimo
(A) ml superl. di Sacrato. - Sa
Sagratina, sin. Add.
di Fame. -,
, Sa-cra-tis-si-mo.
sottoposto

salute. Ovvero: Sacramento materiale elemento


agli occhi di fuori, il quale per l'ordinamento segna, e per la simi
litudine rappresenta, e per la sua santificazione d invisibile grazia.
Cattolica Romana un Segno sensibile della gra
- Nella

zia santificante, instituito da Ges Cristo. In questo senso i Sacramenti

diconsi Santi Sacramenti,Sacramenti della Chiesa, e sono sette, cio,


Battesimo, Confermazione , Eucaristia, Penitenza, Estrema unzione ,
Ordine e Matrimonio.) Bocc. nov. . 7. A Chiesa non usava giam
mai , e i sacramenti di quella tutti , come vil cosa, con abomine
voli parole scherniva. E num. a. Egli non si vorr confessare, n

prendere alcuno sacramento della Chiesa. Tesorett. Br. 27. Altri per
simonia Si getta in mala via , E Dio e' Santi offende , E vende le

prebende E' santisacramenti, E metton fra le genti Esemplo di malfa


re. (B) Benv. Cell. Vit. Io ti giuro pel sacramento ch' io ho addosso,
che son fatto vescovo da due du iu qua. (Qui intende il Sacramento
dcll' Ordine.) (A)

gratissimo, sin. Lat. sacratissimus. Gr. iraros. Amet 55 Nelle


acratissime rocche di Palatino, sopra l' onde del piacevole ITevero,
fermammo il lungo errare. E oa. E per, liberamente l' esamina
ione e la corrcione d'essa commetto nella madre di tutti e mae
tra acratisima chiesa di Roma. Stor. Eur. ... ... Carlo Magno in
Roma emme coron e benedisse il predetto Re in Principe acra
tissimo de' Cristiani
sacro, sa-crto. Sm. Luogo sacro, Luogo che per ragione sacra
gode immunit e serve d'asilo. Onde Ritirarsi,Stare ec in sacrato,
in sul sacrato Stare in franchigia. V. Sagrato. -, Sagrato
Magal. Leu. Per discreditarvi il sacrato di certi asili, dove quando
voi altri vi siete gettati, vi par di essere in una piazza inespugna
bile. (A) cavale. Fruau. ling. 36a. La sotterrarono un un luogo vile,
(V
fuori di sacrato.. (V)
-1-

Sanato. Add. m. da Sacrare. Fatto sacro, Cocri

, Dedicato.

SACRILEGIO
pre pi o meno a colui che lo fa; dove l'azione dell'innoltre, pu

SACRATORE
, Sagrato, sin Lat. sacratus. Gr. ipo9. Petr. canz.4o. 5. Santi
pensieri, atti pietosi e casti Al vero Dio sacrato e vivo tempio Fc

1O

non costare che alla vittima. Altro Sacrificare un interesse al bene


altrui, altro immolare un uomo all'ambizione d'un altro. Chi
crfica soffre: chi immola ne gode o crede almen di godere.
Sacro semplicemente. Lat. sacer. Gr. pds. Dant. Pug-9. 13o. SacnticAro
, Sa-cri-fi-c-to. Add. m. da Sacrificare; talurimenti in.
Poi pinse l'uscio alla porta sacrata. Bocc. Vit. Dant. 2 f5. Vollono
molato. -, Sagrificato, sin. Lat. immolatus. Gr. rurzysis. Amet.
che dilungi ad ogni plebeo e pubblico stile di parlare Sl trovassero
Enea ec. , sacrificata la bianca troja alla crucciata' Giunone.
re dinanzi alla Divinit, nelle quali le si por 7parole degne d
Pass. 34o. Certe figure, che appariscono nelle spalle d'alcuno ani
essero sacrate lusinghe
ge Agg. di Ostia : ta sacrata si dice l'Ostia dopo le parole della male sacrificato agl' idoli.
consecrazione, per essersi la sostanza del pane convertita in quella SAcnurcATone, Sa-cri-fi-ca-t-re. tVerbail. m. di Sacrificare.1 Che sa

cero in tua virginit feconda.

crifica. Lat. sacrificus. Gr. porods. G. V. . 23. 4f. Perocch vi


furo i primi sacrificatori agl'Iddi con fummo d'incenso detto tuscio.

del sacratissimo Corpo di Cristo. Maestruzz. . 6. In niuno caso si


dee dare l'ostia non sacrata per la sacrata, acciocch nol facesse i
dolatra , adorando quello che non .
4 - Agg. di Sacerdote. Pass. 39. Essendo gi prete sacrato , usc

Petr. Uom. ill. Dava speranza , quasi a modo di suo avolo, di Re

sacrificatore, e non combattitore.

dell' ordine.(La ediz. del Vangelisti alle citate pag. legge sagrato)(V) SAcaricArnice, Sa-cri-fi-ca-tri-ce. Verb. f di Sacrificare.V. di reg.
sin. (O)
[Agg. di Monaca: Monaca sacrata, vale Che ha fatto professione.1 - , Sagrificatrice,
G. V. 5. 16.3. Non sanza cagione e giudicio di Dio dovea riuscire Sacairicazione, Sa-cri-fi-ca-zi--ne. Sf Il sacrificare, L'atto di sa
crificare; altrimenti) Sacrificio. , Sacrificamento, Sagrificamento,

si fatta ereda, essendo nato di monaca sacrata. E 6. . 4. Furono


operatori, ch'egli nascesse della monaca sacrata Gostanza. Pass.
39. Questa fanciulla ec. crebbe ; e fatta donna , monaca sacrata si

sin. Lat. sacrificatio , sacrificium. Gr. piov. Stor. Tob. c. [pag.


43- Livorno 1799. Le nazioni verranno a te di lunghi paesi con
grandissimi doni; le quali adoreranno il Signore in te, e la terra

confess ec. (V

tua averanno in sacrificazione. Com. Inf2o. Li demoni hanno a tanto


condotto li uomini, che s'hanno fatt adorare e sacrificare, siccome

6 Per estens. Grande, Solenne , Immenso. Onde Ancora sacra,


Morbo sacro ec. (A)

si conviene a solo Iddio creatore. Per la quale sacrificazione i detti


2 * E' per Fame di quella sacrata, vale Grande, Smisurata,
demoni non solo hanno fatto peccare , ma ec.
Eccessiva. V. Sagratina e Sacro $. 4. Salvin. Annot. F. B. (A)
Sacri-fici-o. Sm. Auto solenne di religione, con cui si
SAcnuricio,
7 * Canonizzato. V. Sacrare S. 3. (N)
-

manifesta l'adorazione propriamente detta, e che consiste in qual

SAcnArona, * Sa-cra-t6-re. N. pr. m. Lat. Sacrator. - Guerriero se


uace di Turno. (Mit

che offerta fatta a Dio per onorarlo, lodarlo, ringraziarlo o

pla

carlo; altrimenti Sacrificamento , Sacrificazion, Oblazione , Pro


piziazione, Immolazione , Libazione, Olocausto, Ostia ec. Il Sacri

Lo stesso che Sagrestia, V.G. V. 9. 2.

2. Lasciollo in Lucca nella sacrestia di saluto Friano.

ficio divoto , pio , religioso, santo, sagrosanto, immacolato, grande,


solenne, tremendo, almo, degno , puro, grato , accettevole, euca
ristico, pacifico, espiatorio, propiziatorio, protestatorio, cruento

SAcnero, * Sa-crto. Sm. V. A. V. e di Segreto. Vit. S. Franc. 2o6.


Iddio la consolava spesso con segni di fuori, e anche in sacreto ma
nifestandoli grandi cose. (V)
-

incruento ecl -, Sacrifizio, Sagrificio , Sagrifizio, sin. Lat. sacri

SacaiFicamenro, Sa-cri-fi-ca-mn-to. Sm. Lo stesso che Sacrificazione,


V. Uden. Nis. 3. 49. Potca nondimeno sortire la sua perfezione il
formale atto tragico, qual il sacrificamento di Oreste, senza il pro
gresso della lettera. (A) (B)

ficium. Gr. pier. Bocc. nov. . 27. Niuna cosa si convien tener
netta come il santo tempio, nel quale si rende sacrificio a Dio Danr.
Par. 8. 5. Perch non pure a lei faceano onore Di sacrifici e di
votivo grido Le genti antiche.
- [La vittima stessa del sacrificio, 1 Le vittime di animali, o n.

SacaiFicANTE, Sa-crificn-te. t Part. di Sacrificare. 1 Che sacrifica,


Sacrificatore. , Sagrificante, sin. Lat. sacrificans.Gr. pev 9vv.

tre cose, che si offrivano da Gentili, o che dagli stregoni si off


riscono a'demonii. I V. Sacrifizio, $. 2.] Diod. Lev. 7. 2. Scan
nisi il sacrificio per la colpa. (N)
cerdoti il fe' cadere.
Daunt. Pur. 5. 44. Duo eose si convegnono
SAcnuricARE , Sa-crifi-c-re. Au.1 Offerire in sacrificio, I Fare olo 3 - Per similit, (
Amet. 86. N in alcuna parte i termini dati dalli primi sacrificanti,
n 'l luogo pass. Bemb. Isol. . 54. Nel mezzo de' sacrificanti sa
-

---

---

all'assenza Di questo sacrificio.

causto; altrimenti Immolare. , Sagrificare, sin. l Lat. sacrificare,

immolare. Gr. ipsisv. ( Dal lat. sacrum facere render sacro.) Liv. 4 - I Dicesi Sacrificio mentale, Quello che si fa interiormente colla
M. Quelli che portano le insegne de' Consoli, e hanno la sella dora soli volont.1 Cavale. Irutt. ling. L'orazione sacrificio mentale
il quale a Dio l'anima offerisce delle sue viscere.
ta, sono destinati a morte, siccome la bestia che l'uomo vuole sa
5 -" Dicesi Sacrificio dell'altare, La santa messa. V. Sagrificio e pr.
crificare, la quale l'uomo adorna di bianche liste.
Sacrificare, S. 8, 2. (A) (N)

2 - Dedicare , Consacrare: t ma in questo senso antiquato. l Lat.


sacrare. Gr. ipov. Pal. Mass. Negava, una cella potere cssere sa
crificata a due Di.

- E nell'antica legge, Sacrificio di propiziazione. V. Propizia


zione, S. 3, 2. (N)

--- ---

3 - Per metaf: Togliere, Rimuovere, Reprimere e simili Mor. S.

4 Fu detto ant. Sacrificare alcun Dio col quarto caso invece del
terzo. G. V. n. 9. Dovessero andare con loro sagrificii a sacrificare
il loro iddio alto Marti. (Pr)
5 Dicesi Sacrificare alcuna cosa a qualcheduno, e vale Rinun
ziarvi , Privarsene. (A)
6 Dicesi Sacrificare il suo tempo, la sua vita ec. V. Tempo e

3- Talora in senso di punizione. Domenich. Ist. Giov. lib4


Se i santi avvocati di Roma ec. non avessero fatto sacrificio di quel
traditore e crudelissimo assassino, nell' entrar proprio della citt

Vita. (A)

- Dicesi Fare sacrificio e vale Sacrificare. V.Fare sacrificio e p,

Sacrifizio. (A) Filoc. . 3. Colui che per deificarsi sostenne che fusse
fatto sacrificio di lui sopra la grata. (N)
-* Per similt. Fare un sacrificio d' alcuna cosa= Rinunziarci,
Cedere alcuna cosa che ti sia cara per amore altrui. V.Sagrifizio (A)

Greg. Ci a dire, che fosse sacrificato e morto da noi ogni ap


pctito della carne nostra.

resa. (P

Sa-cri-fi-co. Add. m. V. L. Autenente a sacrificio. Lat.

N. ass. Far sacrificio. Lat. sacrificarc. Gr. ispsivstv. Com. In f 2o.

sacrificus. Anguill. Metam. 3. 24fo. Offerser su l'altar le lor per

Li demoni hanno a tanto condotto li uomini, che s' hanno fatto a


dorare e sacrificare, siccome si conviene a solo lddio creatore. Val.

SAcaricoLo. (Arche) Sa-cri-fi-co-lo. Add. e sm. V. L. Re de sacrifi

sone Per ostia alle sacrifiche facelle. (M)

cii presso gli antichi Romani. V. Re, S. 6., Sacrificulo, sin. La.
sacrificulus. Segr. Fior. Disc. lib. 1. cap. 25. Crearono un capo di
2 -* E col 2. caso di cosa, o il 3. di persona, ma antiquato.
detto sacrificio, il quale essi chiamarono re sacrificolo, e lo sotto
Mor. S. Greg. 7. 22. Sacrificando il re Geroboam d'incenso sopra
messono al sommo Sacerdote. (A) (N)
l'altare. Stor. Barl74. Vatti a profferire e a offerire a' nostri Iddei,
e sacrificali (un altro testo ha sacrificiali), e trovera'li poi perdo SAcaiFiculo. (Arche.) Sa-cri-fi-cu-lo. Add. e sm. V. L. Lo stesso che
Sacrificolo, V. Salvin.Cas.35. Un Satiro , e un garzone Orgiasta , o
natori de' tuoi peccati. (V) (N)
Mass. Non era usanza di sacrificarc insicme a due Di.

8 - * Celebrare, Dir la messa. Pallav. Ist. Conc. 2.238. Sacrific dun

Sacrificulo di Bacco, i quali da destra sollevano il peso alSileno.(A)(N)

apprcsso Fra Baldassarrc Ercdia arcivescovo di Caglia SAcRirizio, Sa-cri-fi-zi-o. [Sm. Lo stesso che] Sacrificio , V.
2 - Le vittime (ec., come in Sacrificio , S. 2.] Maestruzz. 2. 4. An
ri, (IC
(re In questo senso ancora fu detto Sacrificare il sacrifizio del cora sarcbbe pi grave, se si facesse sacrifizio e riverenzia al chia
mato demonio.
l'altare. Ricord. Malesp. cap. 18. Uno prete della chiesa di santo
Ambruogio di Firenze, che avca nomc prete Uguccione, avendo sa SacaiLEGAMENTE, Sa-cri-le-ga-mn-te. Avv. Con sacrilegio. Lat. sacri
lege. Gr. Saocvs. Fir. As. 6. Allora la gentil moglie, tutta dive
crificato il sacrificio dell'altare , ec. (V)
nuta altiera, sacrilegamente e con efficaci parole rispondendo alle
Sacrificare diff. da Immolare. Sacrificare, letteralmente, fur sa
del marito, diceva che egli si partiva dalla verit. Pallav.
cro, privarsi d'una cosa per consacrarla alla divinit, offerirla in accuse
Ist. Conc. n. 49. Si formerebbe con verit quella Babilonia che sa
modo che sia o perduta per noi od almeno convertita ad altr'uso. Im
crilegamente finge in Roma Lutero. (Pe)
molare , letteralmente , sparger mola, il ferro sacro in capo alla vit
tima , che si faceva innanzi scannarla. Nell'uso significa offerire un Sacalcio, Sa-cri-l-gi-o. [Sm. Violazione od Usurpazione di ci ch'
Delitto che si commette circa le persone , i luoghi e le cose
sacro,
sacrifizio di sangue, privar di vita l'animale sacrificato. Si sacrifica
sacre; altrimenti Profanazione, Empict ec. Il Sacrilegio orribile,
ogni cosa : non s'immolano altro che vittime, enti animati. La cosa
detestabile, impurissimo, ec.-, Sagrilegio, sin1 Lat. sacrilegium.
sacrificata offerta alla divinit ; l' animale immolato distrutto o
Gr. isporuXix. ( Da sacra cose sacre, e legere che fra gli altri sensi
quasi distrutto in onore di quclta : si sacrifica per onorare l'ente di
ha quello di rapire, spogliare. Altri malamente trae questa voce da
vino ; s'immolava d' ordinario per placarlo. Prese le due voci nel

que

senso traslato e profano, conservano le accennate differenze. Si sa

crifica cosa di cui l'uomo si priva di buona volont e talor anche


forzato, e vi rinunzia o per proprio utile o altrui.-L'uomo s' im
mola alla patria, a un principio , ad un affetto ; immola gli altri al
proprio furore , all'orgoglio. In questo senso , Sacrificare pi gc
nerale, Immolare pi forte. Aristide si sacrifica per la patria, e la
serve ingrata. Codro va ad immolarsi per lei. Il sacrifizi costa sen

sacrum cosa sacra e da laedo io offendo.) Maestruzz. 2. 3o. 2. Sa

crilegio una violazione della cosa sagrata, ovvero usurpazione, ed


detta quasi sacri laedium , cio che offende la cosa sacra, ovvero
furante la cosa sacra. Tes. Br. 8. 6. Sacrilegio si furar le cose sa

grate di luogo sagrato. Tratt. pecc. mort. E sacrilegio, quando per


aver roba la persona ruba le cose sacre; ma nota, che sacrilegio si
commette in tre maniere, cio circa le persone sacre, circa i luoghi

SACRILEGO

SACIRC)3)INAILE

saeri , e circa le cose sacre. But. Inf. co. . Ed sacrilegio, fira.


mento del culto che si dce dare a Dio, a darlo ad noni e agl'idoli.

E altrove: Sacrilegio di persone consccrate, o pur che l'una sia


consecrata. Com. Par. 22. La cosa de' poveri non darla a' poveri
peccato di sacrilegio. G. V. 2. 1 1 . 4. Il quale ha fatto, come tu,
con frode c sacrilegio sposata quella rca femmina , cc.

1 1

tAeg. di Vergine : per antonomasia e poeticamente, La san


tssima Vergine Maria..] Petr. can. 49. 7. Vergine sacra cd alma,

Non tardar , ch' i' son forse all' ultim'anno.

6 * Dicesi Sacra Maest , ed aggiunto di titolo che si d all'im


peratore ed al re , come persone che hanno ricevuto, o che si pre
sume abbiano ricevuto la sacra unzione. (A)

-* (Icon.) Uomo, furioso coi capelli irti, che calpesta l' incensiere 1 7 Dicesi Sacro santo , ed lo stesso che Sacrosanto, V. Fior.
e i sacri vasi, rovescia gli altari, atterra le statue , emblemi delle

S. Franc. 12o. Contuttoch egli studiasse di celare e nascondere il

divinit o delle virt. Vicino ad esso havvi un porco che preme delle

sacramento delle sacre sante istimate. (N)


8 - (Anat.) Osso sacro: Quell'osso che sta nella parte inferiore
della spina e le serve quasi da base. [Detto anche assolutamente Sa
cro..] Lat. os sacrum. Gr. ip drrobv. Red. lett. . 44. Si potr
parimente ugncre tutta quanta la regione dell'osso sacro.
*E dicesi di ogni cosa che appartiene o relativa al Sacro.

rose. (Mit)

SacniLEco , Sa-cri-le-go. Add. [ usato anche in forza di sm. parlando


di persona. Che commette sacrilegio, Chi profana le cose sacre.
Lat. sacrilegus. Gr. 9 sorvxis. But. Sacrilego qualunque toglie le
cose date a l)io. Filoc.5.5. [Che ho verso gli Iddi commesso, che
i mici sacrifici, puramente fatti, non sieno accettati ? Io non sacri

lego, io non invidioso dei loro onori ec., [ ma fedelissimo e divoto


servidore di tutti , ec.]

- fEmpio ; e dicesi delle cose..] Pass.383. E simigliantemcnte gra


vissimo pcccato e sacrilega idolatria proccurare d'avere sogni, e loro
significazioni del Diavolo.

3 -* E col secondo caso. Caran. Amor. Ismen. o6. Ma ecco ch'io

Onde Arterie sacrc, in numero di tre, l' anteriore o media, nata da

l'aorta avanti alla quarta vertebra de'lombi, e le due laterali, che sono
rami dell'ipogastrica, dell'ileo-lombare o della gluzia ; Canale sacro,
cavit triangolare che traversa il sacro e termina il canale vertebrale;
Incavature sacre , escavazioni in numero di due, scolpite alla faccia
del sacro, e che sono continue alle incavature vertebrali;
ervi sacri, in numero di sei, nati dalla coda della midolla spinale;
-

ho pur giunto ladrone, assassino, scellerato , sacrilego d'ogni


nnio bene. (PV)

--

Scuma. (Arche) S-crima.SfVL.Oblazione che facevasi a Bacco


di grappoli d'uva e di mosto. Lat.sacrima. (Cosi' detto da' Latini,
quia sacrum.) (Mit)

SacrisTIA, Sa-cristi-a. Sf1 V. A. V. e di Sagrestia. Maestruzz. a.


4. Debbono riponere la pecunia in alcuna sacristia.
Sano. S m. Rito, Cerimonia e tuttoci che spetta alla religione. An
guill. Metam. 1 . 18. Avendo offesi i sacri di Lico. (MI)
2 -* Tener tra 'l sacro e'l sasso: motto preso da' Latini, inter sacrum
ct saxum , e vale Tener in gran pericolo. Serd. Prov. (A)

5 * (Milit) Lo stesso che Sagro, V. Benv. cell. Vit. to5. Il


qual pezzo (il gelifalco ) si maggiore e pi lungo di un sacro,
quasi come una mezza colubrina. Triss. Ital... lib. 9. La qual divisa

Plesso sacro, posto avanti al muscolo piramidale e formato (Il "l


anteriori de' quattro primi nervi sacri, non che da un grosso cor
done che discende dal plesso lombare ; Fori sacri, in numero di
quattro, che traversano da parte a parte il sacro, dando il passo ai
rumi anteriori e posteriori de' nervi sacri, e per chiamansi anch'essi
anteriori e posteriori. (A. O.)
19 (Med.) Morbo sacro, l'epilessia. V. Morbo sacro , e V. -Mor
bo, S. , 2. (A)
2o * (Veter.) Fuoco sacro. V. Fuoco , S. 4g. (N)
2 1 - (Arche.) Via sacra : Una delle strade di Roma, cos chiamata,
perch in essa erasi giurata l'alleanza fra Romolo e Tazio. (Mit)
2 * Anno sacro : Cos le citt d'Oriente chiamavano l'anno del.

l'impero di ciascun Imperatore, a cagione della solennit de' sacrifici


e de' giuochi onde celebravano il loro avvenimento al trono, e quindi
ogni anniversario di quel giorno. (Mit)
in colubrine e sacri E cannoni e schiopetti e archibusi.
- (Anat.) Nome di un osso impari, che tien dietro alla colonna S acrococcucEo. * (Anat.) Sacro-coc-ci-g-o. Add. m. comp. V. G. L.
vertebrale, e chiude posteriormente il bacino. Dicesi anche Osso sa
Lat. sacrococcygeus. Che relativo al sacro ed al coccige, e di
cesi di muscoli, vene , ligamenti ec. che appartengono ad entrambi
cro. V. Sacro, add. S. 18. Lat. sacrum. (A. O.)
SAcno. Add. m. Dedicata a deit, [Appartenente alla divinit, Ded questi ossi. (A. O.)
cato al culto divino, Contenente cose di religione, Consacrato dalla 2 Articolazione sacrococcigea chiamasi quella che risulta dall'unio
religione ec. ; opposto a Profano., Sagro, sin. Lat. sacer. Gr. pds. ne dell'osso sacro col coccige. (AO)
( Sacer dal gr. secos tempio. Secondo alcuni, vicn dal gr. saos sa- SAcRocossALcia. (Med.) Sa-cro-cos-sal-g-a. Sf VG. L. (Da sacrum
no , intero, illibato, e cercuore. In ebr. sugar luogo chiuso, suchahh sacro, coxa coscia, e dal gr. algos dolore.) Cossalgia con dolori
acuti nell'osso sacro. (Aq)
casetta , tabernacolo, spclonca. Presso gli Arabi saechret nomc d'I
dolo : saechret da sacchr val pietra: e saechretullah nome di una SacnorevonALE.* (Anat.) Sacro-fe-mo-r lc. Add. e sm. comp. Nome
dato
da Chausser al muscolo gluteo maggiore che si estende dal
pietra nel tempio di Salomone. In pers. scegerfbuono, venerabile,
gregio. In celt- gall. sicir prud nt, fermo, sagacc; sncaire sagari stcro al femore. Lat. sacrofemoralis. (A. O)
-

sacerdote. In ar. sagid pronus adorans.) Daint. Par 3. 4. E cos SAcrolliaco. (Anat.) Sa-cro-i-li-a-co. Add. m. comp.Che relativo al
e fu tolta. Di capo l'ombra delle sacre bende. Tratt.pecc. mor. sacro ed alle ossa iliache ; ma dicesi in particolare dell' Articola
sacrilegio quando per aver roba la persona ruba le cose sacre; zione o sinfisi che unisce insieme gli ossi sacro e cossale, e del Le
ma nota che sacrilegio si commette in tre manicre, cio circa le gamento interposto tra detti ossi. (AO) .
-

persone sacre, circa i luoghi sacri, e circa le cose sacre. Maestruzz. SacroiiornocanteniAno. * (Anat.) Sa-cro-i-li-o-tro-can-tc-ri--no. Add.
2. 3o. 2. Sacrilegio... quasi sacri laedium, cio che offende la cosa e st, cO . Nome dato da Dumas al muscolo piramidale della co
-

scia, da
teri
rianus.. ((A. C). )

sacra, ovvero furante la cosa sacra. (N)

--- -

chiamato Sacrotrocantcriano. Lat. sacroilitrochan

-schi--ti-co. Add. m. comp. Aggiunto


- Augusto, Venerabile. Petr. son. 2o5. O sacro, avventuroso e
Purg. 9. 34. Gli spigoli di quella regge sacra. Scroscini ATico. (Anat.) Sa-cro-i
di
due
legamenti
menbraniformi
che raffermano l' articolazione sa
Liv. M. Faccia i principi della citt pi sacri e'venerabili. (Il te
croiliaca, e che si distinguono in due : Maggiore o Posteriore, che
sto lat. ha : augustiora faciat.)
- Grande,Solenne, Immenso. V. (. 4. Salvin.Opp. Pesc. 3. 53o. si estende dall'estremit posteriore della cresta iliaca, dalle coste ,
dolce loco. Dant.

E dintorno a Marsiglia, citt sacra. (A) E Annot. vi: Sacra, cio

ed un po' dalla parte posteriore del sacro, e del coccige, alla tube

grande : morbus sacer, il mal caduco, non perch offenda la testa ,


parte sacra del corpo, ma perch morhus major, malattia gran

rosit dell'ischio; Minore od Anteriore, che si porta dai lembi del


sacro e del coccige alla spina ischiatica. Lat. sacroischiaticus. (A.O.)
AcRoLoMARe.
* (Anat.) Sa-cro-lom-b-rc. Add. e sm. comp. Muscolo
S

de . . . anchora sacra, ancora grande. (N)

Esecrabile,
maniera
de'Latini.1
Lat. reggi
sacer,tu,
execrandus.
Gr.
ros detto
Dant. alla
Pug.
22. 4o.
Perch non
o sacra
fame Dell'oro, l'appetito de' mortali ? Chiabr. Gerr. Got. Quivi
gli pien dell'infernal furore. Trae l'iniquo i sacri arnesi fiore
E forma in terra empie figure e segni. (A) Salvin. Annot. F. B. 3.

4,1 - Dicono che quel sacra detto per antifrasi.... ma io credo


pi verisimile, che quel sacra voglia dire grande e solennne, come
tutte le cose sacre sono. Cos morbo sacro, anchora sacra , bastonar

uno d'una santa ragione, cio, di gran maniera.

5 - Agg. di Ballo. V. Ballo, S.

(N)

, 3. (N)

6 - * Agg. di Collegio: il collegio del cardinali (A)


7 - *Agg. di Fibra :Sacre fibre per Sacre vittime.. Fibra, S. 1, 4(N)
5 - Asg di Fonte o di Lavacro: Quello ove si prende il sacramento
del battesimo. V. Fonte, S. 3 e Lavacro, S. 4.] Bocc.nov. 2. 3.
Giannotto il lev dal sacr fonte, e nominollo Giovanni.

pari ed allungato, che dalla superficie posteriore del sacro, e


dalla parte corrispondente della cresta iliaca, portasi al vertice delle
apofisi trasverse delle vertebre lombari, all'angolo dell'undici ul
time coste, alla tuberosit della prima , ed al tubrcolo posteriore
delle apofisi trasverse delle cinque vertebre cervicali inferiori. Lat.
sacrolombus, sacrolombalis (A.O)
SA coLUMBIo. (Anat) Sa-cro-lm-bi-o. Add. e sm. comp. Lo stesso che
Sacrolombare, pr Baldin. Voc. Dis. (A) (A. O)

Sacnosauro, Sacro-snto. Add. m. comp. Sacro e santo. -, Sagro


santo , sin. Lat. sacrosanctus. Gr.
Par 6. 32.
Perch tu veggi con quanta ragione Si 9tario.
muove contraDant.
l sacrosanto sc

gno. But. io Sacrosanto si dice, che composto da sacro e sau


io, cc. sacro quello che s'apparticne a Dio 3 santo quello che
fermato
e statutocospetto
ad alcuno
fine,fruire
ec. FirAs.
9
innie
vece
del tuo
negato
sacrosanto
lasciami
la vista
si rocclie.

9 - Agg. di Libro ec.: Libri sacri , Lettere sacre, Sacre carte, d. 2 (Archc) t 1 IRomani davano questo pitonto alle persone
cd io dichiarate sacre ed inviolabili, che incorreva ta pena
cesi per eccellenza la sacra scrittura. (A)
di morte chi le vilipendesse o profanasse Tali erano i triluni del
io -Agg. di Luogo: Luogo consacrato, nella legge civile denota
opolo, i suoi edili, i suoi decreti ecl Liv. M. La dignit de ti
Principalmente quello in cui una persona morta stata sotterrata.(A)
1 - -Agg. di Ordine: Ordini sacri diconsi il Sacerdozio , il Diaco
sacrosanta, e questo non altro che baratteria e treccheria.
(Amal.) Sacro-sciti-co. Add. m. comp. Aggiunto
ATico.
nato, il Suddiaconato, a differenza degli Ordini minori. Dant. Inf. SAcrosci
dato
a due legamenti. Chiamasi l'uno Posteriore o Gran legamento
27. 9. N sommo uficio, n ordini sacri Guard in s. (B)
sacrosciatico,
ed situato nella parte inferiore e posteriore del ba
12 -Agg. di Poema: Poema sacro, chiam Dante la sua Divina Com
ino ; l' altro dicesi Anteriore o Piccolo legamento, ed situato a
media , e potrebbe dirsi di Ogni altro poema contenente cose sacre.
al precedente , ma pi piccolo, largo nell'interno e confuso
Dant Par 25. 1. Se mai continga che "il poema sacro cc. Vinca la vanti
in parte 'con esso. Questi lgamenti servono a compiere il bacino nel
crudelt che fuor mi serra Del bello ovile
davanti, ove esso manca di pareti ossee. (O)
13 -* Agg. di Quaternario. V, Quaternario, $. 2.(N)
14 - * Agg. di Speco : Sacro spcco poeticamente per l'Antro delle SacnospisALE. (Anat.) sacro-spi-nle. Add. e sm. comp. Muscola,
Muse. Air. I'ur.46.4. Veggo Ippolita Sforza e la notrita Damigella il quale riempie quasi affatto il solco incavato fra le apofisi spinose
delle vertebre e le apofisi spinose e le coste forma un fascicolo car
Trivulzia al sacro speco. (Pe)

SAETTAMENTO
SaeeA.
*
(Geog)
Sa-e-bi-a.
Citt della Danimarca. (G)
noso
molto
grosso,
ristretto
a basso,
pi largo
in alto,
che
occupaalquanto
lo spazioappianato,
compreso fra
la parte
superiore
del SAPPoLA. (Bot) Sa-p-po-la. f Nome volgare dell' Erigecon cma
l'osso sacro e le duodecima costa, alla cui altezza si divide in due dense ; pianta annua alta circa un braccio con foglie strette e pe
ventri, dei quali si composero due muscoli distinti coi nomi di Lungo lose e molti fioretti bianchi; nativa dell'America e fitta comune in
Europa. (N)
del collo e
(A. O.)
2 - * Nome dato da Chaussier ai muscoli sacrolombare, lungo-dor SAEPPoLARE. (Agr.) Sa-ep-po-l-re. [Att. e n.] Tagliare alle viti, per
ringiovanirle , il pedale sopra il saeppolo. - , Saettolare, sin.
sale, trasversale spinoso , ed intertrasversari riuniti. Lat. sacrospi
lad. Febbr. 2. Ivi il tondi per cagione di riparar poi la vite, e que
nalis. (A. C.)
SACROSPINOSO

il 2

Sacnosrmoso. * (Anat.) Sa-cro-spi-n-so. Add. m. comp. Aggiunto dato

S sto si

saeppolare.

testo

Vadi reg.-,
reg.
Saettolato , (Agr)
( (O)Sa-ep-po- -to. Add.m. da Saeppolare.
pp
a due legamenti, detti l'uno Superiore, l'altro Inferiore. Il primo AEPPoLATo.*
un
broso che si estende dalla spina posterio
re e superiore dell'osso ileo alle parti laterali della superficie poste SAEPPolo. (Agr) Sa-p-po-lo. Sm.) Tralcio nato sul pedale della vita,
riore del sacro all' altezza del terzo foro sacro. Il secondo un fa lasciatovi dagli agricoltori a fine di rinvigorirla, segando il peda

scetto di fibre ehe si attacca da una parte alla spina posteriore ed


inferiore delle ossa iliache, e dall'altra alla parte posteriore del

le sopra detto tralcio. , Saettolo , sin. ( Da sinc. del lat. supra


pullulans che pullula sopra. Altri da saettolo, quasi che il germo

glio sia vibrato dal tronco.)


sacro. Lat. sacrospinosus. (A. O.)
SacnotnocAnteanaso.* (Anat.) Sa-cro-tro-can-te-ri--no. Add. e sm. comp. 2 - (Milit.) Arco [ da saettare; ma fu preso anticamente per Aroo
Lo stesso che Sacroiliotrocanteriano , V. Lat. sacrotrochanteria da pallottole per saettare gli uccelli. Lat. arcus. Gr. rgo. ( Saep
polo dal celt. brett. saez saetta , e pella allontanare, mandar lungi.
nus. (A. O.)
Sacnovenrente. * (Amat) Sacro-ver-te-br-le. Add. com. comp. Che Altri da saettolo , e questo da saetta) Com. Purg. 23. Con loro ar
co, o saeppolo, vanno perdendo tempo a diletto dietro agli uccelli
appartiene al sacro ed alle vertebre. Onde dicesi Articolazione sacro
vertebrale , quella che congiunge l'osso sacro all'ultima vertebra ni. Cr. no. 28. 3. Colui che vuol saettare con sae polo , o arco da
pallottole
, dee aver le pallottole d'ugual peso, e ben ritonde. Fa.
lombare; Angolo o Promontorio sacrovertebrale, quello che il sacro
Esop. t pag. 44. Nap. 1829. 1 Ora ecco che gi si sveglie il lino,
frma anteriormente con l'ultima vertebra lombare ; Legamento sa
e fannosi le reti, e le corde a' saeppoli, e
l'uomo gli uccelli.
crovertebrale , quello il quale dalla base del sacro si porta alla parte
Morg. 9. 77. Non domandare com'io mi colleppolo, Di farlo venir
anteriore di ciascuna delle apofisi spinose dell'ultima vertebra lom
gi sanza saeppolo.
bare. Lat. sacrovertebralis. (A. O.)
2 -* Efig. AmbrBern.5. 9. Starem a veder l'esito. I non vo'
Sachovnro, * Sa-cro-vi-ro. N. pr. m. Iat. Sacrovirus. (Dal lat. sacer
vir uomo sacro.) - Giulio. Giovane Eduo che sollev le Gallie sotto dir
nulla, che 'l saeppolo Mio non ci aggiugne. (Cio, la mia
intelligenza non v'
(N)
Tiberio e che sconfitto da Cajo Silio si uccise. (Mit)
SAcuvueA. * (Gcog.) Sa-cm-ba. Sost. com. Paese della Caferia. (G SAeTER.* (Geog.) Sa-e-tr. Citt della Svezia. (G)
Sacuri. (Mit. Giap.) Sa-cti. Dignit cui si attribuisce il potere di SAETTA, Sa-t-ta. [SfArme da ferir da lontano, che si tira coll'aroo,
futta d'una bacchetta sottile di legno leggiero, lunga un braccio,
guarire le malauie. E l'Esculapio de' Giapponesi. (Mit)
detta Cana, guarnita in cina d'un Ferro acuto e amato, con una
Sapa.(Geog.) Sost. com. Distretto del Giappone nell'is. di Nfon.(G)
cocca pennata in fondo, colla quale s' adatta sulla corda dell'arco.
Sananap. (Gcog.) Sa-da-bd. Citt della Persia nel Kurdistan. (G)
Quest'arme comunissima nella milizia antica, non pi in uso nella
SAn alTE , Sa-da-l-te. N. pr. m. (In illir. saditelj piantatore, sado
moderna. Altrimenti Dardo, Strale, ] Freccia. Lat. sagitta. Gr. BAos.
leui vincere, signoreggiare.) Nome di due Re de'Traci Odrisi
nell'ultimo secolo della repubblica romana. (Mit)
(Sagitta dal celt. gall. ed irland. saighead dardo, da saigh tutto ci che
ha punta acuta. In altri dialetti celtici dicesi saez,
seth. In pers.
Sanami. (Gcog) Sa-d-mi. Popolo di Barbaria nel regno di Tripoli.(G)
SADAo. * (Geog.) Sa-d-o ,
Fiume del Portogallo. (G)
scaeghta faretra.) Dant. Inf 8. 3. Corda non pinse mai da s saetta,
SADARUBAI. (Mlit. Ind.) Sa-la-ru-b-i. La prima donna creata da Bra
Che si corresse via per l'aer snella. Dant. Pair.59 . E siccome sac
ma per propagare il genere umano. (Mit)
ta, che nel segno Percuote pria che sia la corda queta,Cos correm
SAn asina. * (Mlit. Ind.) Sa-da-si-da. Il vento, una delle cinque potenze
mo nel secondo regno. E 17.27. Che saetta previsa vien pi lenta. E
primitive generate dal Creatore. (Mit)
29. 24. Forma e materia congiunte e purette Usciro ad atto che non
Sao Ava. * (Geog) Sa-d va. 4'itt della Gallicia.(G)
avea fallo, Come d'arco tricorde tre saette. Petr. canz. 49. 7. I di
Sanoen. (Mit. Orint.) Sm. Uno de'libri che contengono la religione
miei, pi correnti che saetta , Tra miserie e peccati Sonsene andati.
de' Guel ri. (Mit)
Bocc. nov.42. 5. La sottil corda ricever ottimamente la saetta che
Saonlr. * (Gcog.) Isole del Mur della China. (G)
avr larga cocca. Tes. Br. 3.9. E fornisconsi di pietre e di mangani e
Sanpcce. (Filol.) Sad-du-c-i. Lo stesso che Saducei, V. Salvin. (A)
di saette, e d'ogni fornimento che a guerra appartiene. Tuss. Ger.
SAnatre, Sa-di t-te. N. pr. m. I at. Sadiactes. (In illir. sadje pian
. 4. E quante in gi se ne volar saette, Tante s'insanguinaro il
te , onde saditi piantare.) Re di Lidia, avolo di Creso. (Mit)
ferro e l'ale. (N)
SAoELE. * (Mit. Maom.) Sa-di--le. Angelo che governa il terzo cielo 2 - [Per simil.] Folgore , [Fulmine , ant. detto anche Saetta folgore
e che tien ferma la terra , la quale sarebbe in un continuo movi
o di folgore o di fuoco.] Lat. fulmen. Gr. xspavvds. G. V. 4. &..
mento, s'egli non vi tenesse sopra il suo piede. (Dall'ar. sedd sta
Venne con un gran tuono una sactta nella detta chiesa. E' r . .2.
bilire, rassodare, fermare ; ovvero sedl cosa che impedisce il pas
Colla detta pioggia continuando gli spessi e grandi e spaventevoli tuoni
saggio , che serve di ostacolo , e da ill Iddio. In ebr. cl vale anche
con baleni, caggendo saette folgori assai. Pass. 36. Sogna di veder
Iddio, podest , fortezza : in turco el podest.) (Mit)
fuoco, o d'ardere, o d'essere percossa da saetta folgore. Petruom.
ill. n 3. Da tre saette di fuoco, dall'Angelo visibilmente mandate ,
SapnalAnna. (Ar. Mcs) Sa-dir-ln-da. Sf comp. V. A. Saja d'Ir.
landa. Franc. Sacch. nov. 34. Fra gli altri si bagn Ferrantino ec.
arse. Ricc. Malesp. c. o. Il quale, (Remo) per l'alta impiezza , di
perch li suoi panni parcano di Sadirlanda: tanto erano rasi. (V)
saetta di folgore si disfece ec. (V)
SapisFARE , Sa-dis-fa-re. Att. e n. V. e di Satisfare, Soddisfare. Ca 3 Per metaf Saetta Ipe''Raggi pi caldi del Sole.1 Lat. lucida tela
valc. med. cuor. 87. L'uomo sostencndo pazientemcnte e con amore
diei, Lucr. Dant. Purg. 2. 56. Da tutte parti sacttava il giorno Lo
l'ingiurie e le tribolazioni o dagli uomini, o da Dio, pi ne sa
Sol , ch'avea colle saette conte Di mezzo 'l ciel cacciato 'l Capricorno.
dist ogni suo debito di peccato, che quasi di null'altra cosa. Borgh. 4 - Poetic. dicesi La saetta d'Amore, L'amorose sactte e simili; per
Fir. Disf 256. Sono poco rimasi sadisfatti i Bolognesi. E 92. Io
ch i poeti ed i pittori sogliono rappresentar l'Amore armato d'arco

desiden o di sadisfare a tutti.(V)Fr. Giord. Gen. 232 Cristo, il quale

e di saette. Bocc. nov. g.4. n. 1. A Cimone nel cuore . entrata la sactta

sostenne pena e sadisf ce per tutti i peccati che furono o che saran

d'amore per la bellezza d' Efigenia. Fiamm. Amorose saette ec(A)(N)


5 -* Nell'uso dicesi per Una specie d'imprecazione. (A)
6 (Geom.) Quella linea che
punto di mezzo della corda si par
te, lasciandosi dalle bande angoli uguali, e va fino all'arco. (A)
7 (Ar.Mes.) Lancetta da trar sangue. Lib. Masc. Abbia la saetta bene
affilata, e guardi che non tagli l'arteria. E appresso: Quando vuogli
trar sangue da' membri dentro , d della saetta nelle mezze vene.
2 Indice, ovvero quella freccia dell'oriuolo, che mostra le ore.
Segn. Conf instr. cap. i 1. Come fa l'oriuolo, a cui poco vale quel
che ha meditato di dentro colle sue ruote, se non lo dimostra rego

mo. (Pe)

SAousFanno , Sa-dis-ft-to. Add. m. da Sadisfare, V. V. e di Satisfatto,


Soddisfatto. Fr. Giord. Gen. 232. Non avrebbe mai sadisfatto pure
ad uno venialc (Peccato.) (Pe)

SapisFazone, Sa-dis-fa-zi--ne. Sf. V. e di' Satisfazione , Soddisfa


zione. Borgh. Orig. Fir. 24 . Alcuni indizii , li quali al contenta
mento , e piena sadisfazione de' lettori un po' curiosi, doveranno es
sere , se non come necessari richiesti, almeno come amorevol giunta,
non punto spiacevoli. Borgh. Arm. I am. 72. Per sadisfazione di chi
la credesse mutazione. (V)
Sapo. (Gcog.) Isola del Giappone. (G)
SApoc. N. pr. m. (Dall' chr. tsaddiq giusto.) - Fondatore della setua
de'S adducei. (O)

Sapnas. (Geog) Citt dell' Indostan inglese. (G)


8Annana. * (Geog) Sa-drza. Citt dell' Indostan inglese. (G)
Sanro. * (Mit. Maom.) Atbero che cresce nel Paradiso terrestre, sul

quale erano scritte le tavole della legge di Mos , secondo la tra


tuzione de' Maomettani. (Mi)
SarucEi. (St. Ebr) Sa-du-ci. Discepoli di Sadc, che formavano
una delle principali sette tra gli Ebrei. Essi negavano l'immorta
lit dell' anima, le pene e le ricompense dell'altra vita, l'esistenza

deeli Angeli e la risurrezione de'corpi. Erano inesorabili quanto alle

punizioni
da infl essersi ai colpevoli, e facevano osservare le leggi
colta massima severit. Stavano al puro testo della legge , e soste
nevano non doversi osservare che

quello che vi scritto. - , Saddu

ci , si. (Mit)

Sapunha. (Gcog) Sa-dm-ra. Citt dell'Arabia. (G)

larmente ancora di fuori o con la sactta, o col suono. (V)

3 Cos chiamano i Legnajuoli un Ferro col quale fanno il mi


nor membro alle cornici.

4 -* Chiamasi Saetta, o Saettuzza da trapano , l'Utensile d'ac


ciajo che serve per frare i muri o fare nel legno altri fori alquanto
maggiori di quelli che possan fare i succhielli comuni. (D.T.)
8 (Eccl.) Quel candelliere, dove si pongono le quindici candele nel
tempo degli Uffici della settimana santa ; [altrimenti Saettile.
9None d'una costellazione dell'emisfero boreale. (A)
io (Bot) Pianta che ha le foglie radicali, saettiformi, acute, luci
de, con lunghi pezioli; i fiori bianchi, a verticilli. Fiorisce nel Giu
gno, ed comune nei fossi, nei padati, ec. Chiamasi con altro nome
Barba silvana. Lat. sagittaria sagittifolia Lin. (A) (Gall)
SaEtrAME, Sa-et-t-me.tSm] Quantit di saette, [Armi da saettare.-,
Saettume, sin.1 Lat. sagittarum vis, missilia tela, missilia. Gr.r 8Am.

Lib. Moti. Il loro saettame pareva, ed era tanto, che farebbe un nu


volo. Stor. Aiolf. E qui rispondieno loro col saettane e coi sassi.
SAzrtamento, Sa-ct-ta-mn-to. Sm. L' atto del saettare, Scagliamento

SAETTANTE
SAIPICO
13
di saette, StorSemif38. Ma venutone lo lume, per lo saettamento merabili quelli che il Signor guadagna con questa sorta di caocia sae
che facca lo Capo del Bagnuolo furono forzati gli Fiorentini ritrarsi
tatrice. (V)
con non poco loro dannaggio. (V)
Saerrevoli, Sa-et-t-vo-le.Add.com. Di saetta, Appartenente a saetta.
2 - Quantit di saette; altrimenti Saettame. Lat. missilia, sagittarum
Lat. sagittarius, missilis.

vis. Gr.r gm. Bocc. nov. 4a. 13. Ove si trovasse modo, ch'agli 2 t Onde Arte saettevole, Arte da gettar saette.1 Ovid. Pist.
arcieri del vostro avversario mancasse il saettamento ec., io avviso

Gi

non potessi tu lui ammaestrare della saettevole arte,

che la vostra battaglia si vincerebbe. E num. 4. E appresso far fare Saerra. (Marin.) Sa-et-ti-a.Sf Spezie di navilio velocissimo al cor
saettamento, le cocche del quale non sieno buone se non a queste
so, come saeuta , dal che irasse il nome.1 Lat. celox , navis cita
corde sottili. G. V. 7. 5. 2. In San Germano mise ec. tutti i Saracini
cursoria navis. Gr. 2ns. Bocc. nov. 6. 4o. E, oltra ci , man
di Nocera con arcora e balestra, e con molto saettamento. E n 2.
dava per loro una saettia con alquanti gentiluomini. G. 7. 29
6.5. Ov' ebbe molti morti ec. per lo molto saettamento e pietre che
Fecero armare una saettia per passare in Cicilia. Tass. Ger. 68.
venivan del palago. Stor. Aiolf A gran fatica fu levato il ponte per
Sovra una lieve saettia tragitto Vo' che tu faccia nella greca terra.
lo danno che faceamo i saettamenti. Liv. Dec. 3. Niuna lancia, o altro Sarreae, Saet-ti-re. Add. e sm. Abile tirator d'arco ; altrimenti l
saettamento. M. V2. 4. Mandarono armadure, saettamento e balestra.
Saettatore. Lat. jaculator, sagitarius. Gr. rodrms.
Sarramre, Sa-et-tn-te. Part. di Saettare. Che saetta, Salvin. Iliad. 2 E fig. Salvin. Disc. .332. Occhi ridenti, saettier d'amori Colle
lil..v.zo,Venuto era (Crise) alle ratte Navi de'Greci a riscattar la

grazie pi liete.

figlia, Portando seco doni senza fine, Per liberarla, e nella man te Saerrirorme. (Bot) Sa-et-ti-fr-me. Add. com.comp. Lo stesso che Sa
mendo La ghirlanda d'Apollo il saettante, Con aureo scettro ec.(A)(B)
gittato, V. (B)
Sarnate, Sa-et-t-re. Att. Ferir con saetta o freccia ; altrimenti Saetrile. (Eccl.) Sa-et-ti-le. Sm Quel candelliere che sostiene quindici
Frecciare, Dardeggiare, ec.] Lat. sagittare, Giust.Gr.rozevsv, Bocc.
candele accese ne'mattutini della settimana santa; altrimenti Sact
-

nov. 4. 7. Del 1gnetto niuna persona, se saettato, esser non voleva,

ta. (O) (A)

poteva discendere. Cronchett. d'Amar. 98. Quando Lepido vide Otta 2 (Ar.Mes.) Trave che corre da un capo all'altro d'un tetto, e
viano, ordin colla sua gente ch'egli l'uccidessono, e fecelo saettare.
a Gettare , Scagliare e Tiare saette. Lat. emittere, jaculari. Bocc.

su cui poggiano
le cime superiori
(D.T)
Sartolane.
(Agr.) tutte
Sa-et-to-la-re.
Aut.1 Lode'cavalletti.
stesso che Saeppolare,
p.
Soder.
Colt.
4.
Ecci
chi
usa,
per
tenerla
a
dietro,
di saetolarla i
nov. 42. 4. Poich gli arcieri del vostro nimico avranno il suo saet
il che a certe viti trasandate fa molto bene e a certe no.

aumento saettato , ec.

3 - Per simil. Scagliar checchessia con forza ; e si pu adoperare Sarroaro. (Agr) sa-et-to-la-to. Ada. m. da Saettolare. V di reg
con bella propriet nelle cose militari moderne.] G.V. 2. 65. 5. Con
Lo stesso che Sacppolato , V. (O
bombarde che saettavano pallottole di ferro.
Sertolo.
(Agr.) sato-lo. Sm. Lo stesso che 1 Saeppolo, V.Pallad
Febbr. 2. Riserba tutte l'unghie secche delle guardie, cio i saet
4 Battere co' tiri, Dominare un luogo. Davil.E dalla quarta parte
toli secchi dell'altro anno. Daw. Colt. 57. Per tenere addietro una
solamente resta piana (la citt di Pottieri) e tanto alta che non ha
sito di fuori che la domini e la saetti. (Gr)
vite, meglio non ci ha che lasciarle i saeitoli. E appresso : Non per
5 - Per metaf Ferire acutamente , detto di fuoco, di raggio solare
tanto da lodar sono qne che dicono, i saettoli esser buoni per appic
e simili; ed anche dell'azione fatta sull' animo da cocente passione.]
carvi il fiaschetto, perch l'utile di gran lunga del danno maggiore
Danu. Inf 16. 6. E se non fosse il fuoco, che saetta La natura del Sa errone. (Zool) Sa-et-t6-ne. Sm. Lo stesso che Aconzia, V1 Malm.
5. 6. Vedrai che il Duca torna allotta all'otta Correndo a casa come
legno, i' dicerei, Che meglio stesse a te, che a lor la fretta. E 29.
43.Lamenti saettaron me diversi, Che di piet ferrati avean gli strali.
un saettone, Con quanta ciurma ch' egli ha qua condotta, Per voler
E Purg. 2. 55. Da tutte parti saettava il giorno Lo Sol. E Par. 7.
ammazzar bestie e persone. E Bisc. Annot. ivi. Saettone, serpente
57. E questo quello strale Che l' arco dell'esilio pria saetta. Amm.
il quale fa nelle campagne di Roma. (A)
ant. 6.3, 2. Alquanti , quando vengono a dare i doni, prima saet Saerruue , Sa-et-t-me. Sm. Lo stesso che 1 Saettame, V. Lat. mis
le ingiuriose parole. Dav. Acc. fo. Non correrete voi a ferirlo, silia tela , Tacit. Gr. r gam. Liv. M1. Con ogni sorta di saettu
a saettarlo subito di sentenza ? Menz. rim. . 2 18. Buon poeta, or ci
me e di sassi ancora. Tac. Dav. Stor. 3. 323. Con tegoli e sassi
saetta D' una dolce canzonetta. Chiabr. Guer. Got. Dall'altra parte ne cacciano i Vitelliani, che altro non aveano che spade, n tempo
miserabilmente L' interna fiamma il cavalier saetta. (A) Gozz. Rim.

a mandar per mangani o saettune. Segr. l'ior. Art. guerr. 5- 2 -

(Bibl. Enc. It. 7. g) Dalle sue belle e scintillanti facce (la gem

Tanto che tutto l'esercito veniva ad essere come sotto un tetto, e di


feso dal saettume nimico Salvin.Odiss. lib.2 . v. 125. Ma sedendo

ma) Variato chiaro satta intorno. (N)


6 Dicesi Saettar la Luna e vale Darsi ad opera sciocca e frustra
nea. . Luna , . . . (N)

- - Nass, nel . signif Tass. Ger.

mangiate quetamente, O fuor piangete , uscendo, qui lassando il


saettume, a'Proci forte giuoco. (B)

. 46. Tal saetta costei. Sarrozza. (Milit.) Sa-et-tz-za. Sf dim. di Saetta. Piccola saettal

Salvin. Odiss. 44, Che s'io lo tendo ( l' arco ) e passo saettando
Lat. parva sagitta.
2 (Ar.Mes.) Per simili. Lancetta o simile stromanto I; gallicamente
il ferro. E appresso : Trarre il nervo e saettar pel ferro. (N)
Foreto. Franc. Sacch. nov. 26. Bartolino , come vide la vescica :
8 - - Folgorare. Bern. Orl. Inn. 23. 3. Ma quando piove, tempesta e
ora vi converrebbe avere la saettuzza , e darvi entro.

saetta , Allor sta lieto ec. (N)

- E n. pass. nel . signif] G. V8.14. 2. Cominciaro tra loro bat

taglia cittadina ec., saettandosi e combattendosi di di e di notte.


no - E nel sign. del 5.2.1 Dant. Pug-3. 63. Ma dinanzi dagli oc
chi depennuti Rete si spiega indarno, o si saetta.
serrara, Sa-t--ta. Sf1 Colpo di saetta. Lat. sagittae ictus.

a Saettuzze si dicono anche le punte del trapani, co' quali si

fra o pietra, o metallo, o legno de lavori gentili. Sa'a, 57,41


Benv. Cell. Oref 43. Avendo messo le saettuzze nella sua ingor
biatura,
fatta apposta per tale effetto Baldin. Poc. Dis. Castelletto
si dice anche a strumento di ferro con una ruota d'acciajo, che ser

2 Lunghezza della via che fa la saetta, o ch'ella pu fare, quando

ve per lo pi per bucar pietre, coll'ajuto d'altri strumenti , come

ell' tirata. Lat. sagittae jactus. Gr. 3cvs Boh. . V. 3. 5o. Ve


nuto a pi del campanile di quella chiesa per ispazio d'una saettata
di balestro. But. Purg. 32. . Forsi la saetta sfrenata va tanto in tre
saettate, quanto eramo rimossi ec.
serraro, Sa-et-t-to. Add. m. da Saettare. Colpito o Ferito con saetta.
La sagitta ictus, sagittis confossus. Gr. rov9 l. Borgh. Rip. 34o.
Dipinse in san Petronio ec. una tavola a tempera , entrovi un san
Bastiano saettato. Car, lett. 2. 237. Esso con Diana saettino poi verso
la parte destra, e i saettati da loro siano Oto e Efialte.
Scagliato , Gettato , Tirato. Lat. emissus. Bocc. nov. 42. 5. Gli
avversari non potranno il saettamento saettato da' vostri adoperare.

cannelle, saettizze e simili. (B)

Sar , Saai. N. pr. m. Lau. Saph. (Dall'ebr. saf vase, calice, li


mitare, ovvero da safa labbro, lingua, idioma.) (B)

Sara. (Mit. Maom) Diconsi Safa e Merv, Due piccoli greppi alla
distanza di trecento passi l'uno dall' altro, in vicinanza della Mec
ca,
intorno ai quali i pellegrini fanno sette giri d'un passo ineguale
e come se cercassero qualche cosa, in memoria dell' andare e venire
di Agar quando cercava l'acqua per Ismaele. (Mit)
Sarai, Sa-fa-i. N. pr. m. Lo stesso che Saf, V. Lat. Saphai. (B)
Sara.* (Geog) Isola della Senegambia. (G)

Saram. * N. pr. m. Lat. Sapham. (Dall'ebr. sfum barba.) (B)


Saran. N. prm. Lat. Saphan.(Dall'ebr. sciafun riccio o coniglio)(B)
r. m. Lat. Saphat. (Dall'ebr. sciafat giudicare, onde
ier. 2. 4. 2; Saettate parole, alati detti Fian de' nostri desir, di SAFAT. *
nostre brame Interpreti nascosi. E 3, 4. 2. E palpitar di cuori Da sciofet giudice, giudicante.) (B)
scambievoli sguardi saettato l'alluvIst. conc. 2. 7. 5o. Ma il Cardinal Sarara , Sa-fa-ti-a. N.pr. m. Lat. Saphatia. (Dall'ebr.scifit giu
dicare, e jah signore , iddio: Giudizio del signore) (B)
di Mantova , uomo di cui il minor pregio era il sangue, ne fu saet
tato si fieramente che ec. (Pe)
Saresa. (Ant.) Sa-f-na. Add. e sf. V. G. Nome dato a due vene
delle membra inferiori, distinte in grande , od interna, che passa
4 E detto delle Parole.
Parola, 3. 27. (N)

3 - Per meta'

detto de' Raggi solari, degli Sguardi e simili] Buon.

Sarrarone, Sa-et-ta-to-re. Per b. m. di Saettare. Che saetta, Pe


rito di saettare ; altrimenti Saettiere, Arciere, Frecciatore, Sagit
tario, Lau. sagittarius, jaculator. Gr rodrns. o allust.Jug. R. Elli
con valenti e spedite compagnie, e con roumbolatori e saettatori eletti
era intra li primi. Mlor. S. Greg. Riceve le percosse di chi lo saetta,
come il segno, che posto incontro a saettatori. Borghlip. 349. Vi

avanti al malleolo interno, percorre la parte interna della coscia,


e termina nella vena crurale; ed in piccola, od esterna, che trovasi

un saettaire, che appoggiatasi la balestra al petto si china a terra


caricarla, o Salvin. Iliad. 296. Saettator forfante, ne' cornetti

sciatiche, e altre duo vene dal lato di dentro, che la fisica appella
safene. Vog.Ras. La flebotomia si dee fare dalla safena , cio dalla

eggiadro, di fanciulle alto campione. (N)


Sarrrarnice , Sa-et-ta-tice. Verb. f di Saettare. Donna che saetta,

vena del tallone dentro del piede. (Il Vocab. legge Flobotonia
sotto questa voce) ( )

dietro il malleolo esterno, e va a terminare nella poplitea. Diconsi


anche Crurali. Lat. saphaena. ( Da sapere manifsto; perch si
rende visibile sul malleolo interno.) M. Aldobr. P.IN. 3o. Ne' piedi
sono due vene sotto a talloni dal lato di fuori, che la fisica appella

o che perita di saettare. Lat. jaculatrix. Gr. n dovrauca. Ovid sareno. (Anat.) Saf-no. Add. m. VG. (V. Safena) Nome di due
nervi delle gambe, che diconsi anche Poplitei. (O)
Pist. Tutte queste cose mi comande a me , ch'io ti dovessi scri
vere , la saettatrice Dea. Bemb. As. 2. g. Chi non sa fare inconta Sarri. (Geog) Azaffi. Citt dell'impero di Marocco (G)
mente quella, che egli ama, saettatrice, fingendo che gli occhi suoi Sarruco (Filoi) Saffi-co. Add. pr.m. Di saffo, ed per lo pi ag
i ricano di pungentissime saette? Tass. Ger. 7.49. Ch non de giunto di sorta di verso o metro o poesia, di cui essa fu inventrice
usato poi da poeti greci, latini, italiani, tedeschi, francesi eelSain.
gno un cor villano, o bella Saettatrice, che tuo colpo il tocchi.
a -. E come add. di cosa. Segner. Mann. Magg. 18. 1. Sono innu
Pocut,

I.

Pros, Tosc, n. 547. Ora pu affigurare

falucio , ed era il saffico

14

SAGE

SAFFIRA

in certo modo far risonare. E 2. 5. Pervedere d'introdurre un conosceva che impossibile era sua difesa contro la forza di messe
artificioso e maestrevole verso, che non il nostro endecasilla
Bernab, non avendo altro ajuto, e per sagacissimamente si sostenea.
o, corrispondente al faleucio ed al saffico. E 86. Il gravissimo, e SAcAcissimo , Sa-ga-cis-si-mo. [Add. m.1 sup di Sagace. Lat. sagacis
simus , callidissimus. Gr. rocrzrcs. Bocc. Vit"Dant. 3. al
limatissimo poeta franzese Malerba nella sua canzone ec., fatta gra
tempo di costui la fiorentina cittadinanza in due parti perversissima
mente divisa, e coll'operazioni di sagacissimi
avveduti Principi
di quelle era assai ciascuna possente. Fiamm.4. &o. Io in quegli
sagacissima
addietro, con occhio perplesso ogni cosa mirava. A1.
V.la8.viato3.
quale, tuttoch fosse sagacissimo e astuto signore cc
fe'
perIlFirenze.

ziosamente alla maniera de' versi saffici , dice ec.

SAFFIRA , * Saff-ra. N. pr. f. Lat. Saphira. ( Dall'ebr. safar narra


re, numerare: Narrante o numerante.) (B)

SAFFiao. (Min.) Saf-f-ro. Sm. V. e di' Zaffiro. ( In ebr. sappir, in


gr. sapphiros, in celt. gall. sapair ovvero saifeur, in pers. sefir,

in lat. saphirus, in islavo zafin, in ted. saphir cc.) Stor. Tob. pag.
44.(Livorno 1799) Le porte di Jerusalem saranno edificate di saffiri SAGAciT, Sa-ga-ci-t. Sf ast. di Sagace. Abito o Disposizione vir
tuosa, colla quale si sa discernere il vero dal fulso, e giudicar bene
di smeraldi, e tutte le mura sue di pietre preziose. (A) (B)
e con prudenza delle umane operazioni, e operare ali
[Finezza
Sarro , * Safo. N. pr. f Lat. Sappho. ( In gr. saphes chiaro, ma
nifesto, in ebr. safa labbro , discorso , idioma; in ar. sffon se di conoscimento; altrimenti Acatezza, Avvedimento, Accorgimento
La Sagacit naturale , acuta , ingegnosa ec. , Sagacitade sa
rie , ordine, safi chiaro , puro, eletto.) Poetessa greca di Mi
gacitate, Sagacia, Sagacezza, sin. (V. Pers icacia.) Lat. sagacita
astutia, callilitas. Gr. arxi2iz. Bocc. nov. b8. 23. Colla a gaci
fuggi il pericolo soprastante. E' g. 8. f . Commendato il consiglio
di Pietro Cangiano ec., e la sagacit di Salabaetto, che non fu mi

tilene in Lesbo, che fiori circa seicento anni prima di G.C., amica
di Alceo e di Anacreonte. Nome di una cortigiana di Efeso,
spesso confusa coll'altra , ma che pi probabilmente era la tribada
e l' amante di Faone. (B) (Mit)
SArrneoAm. (Gcog) Saffre-gm.Sm. Distretto dell'isola di Ceilan.(G)
SAFFRon. (Geog.) Citt d'Inghilterra. (G)
-

nore a mandarlo ad esccuzione. G. V. 8. 6. . Avendo

per suo senno

e sagacit adoperato che papa Celestino avca rifiutato il Papato.


Dittam. 3. 8. La sua sagacit, lo 'ngegno e l'arte.

Sari. (Mit Maom.) Soprannome od epiteto che i Musulmani danno


ad Aiaamo, e dal quale derivato il nome di Mustaf. Cos chia
mansi ancora alcuni pezzi di carta su quali sono scritti dei versetti

* Perspicacia
di vista. eguer. Paneg. S. Gio. Bat. 5
n parelio , per dir cos, di due soli apparso
- --

del Corano e che i Mori vendono ai Negri come talismani. ( Saf


- *

in ar. val puro, chiaro , eletto ; mustefa val pure eletto.) (Mit)
SAFo. * N. pr. f. Lo stesso che Saffo , V. (B)

- dare gig
Fare. V. Fare

(N)

Aoazzi. (Geog) Sa-ga-izzi. Popoli nomadi della Russia Turtara,

SAFone, Sa-f-ne. N. pr. m. (In ehr. o fenicio sifun copertura, da SAAAsso. * (Geog) Sa-ga-ls-so. Lat, Sagalassus. Antica
safan coprire; sefina inave. V. Saffo.) Generale cartaginese, figlio l'Asia minore. (Mit
SaoAn.
) Citt della Prussia nella Slesia , e cap.
di Asdrubale. (Mit)
SAFRA. * (Geog.) Citt dell'Arabia. (G)

)
del Prin

cipato del suo nome. (G)

s cha. In celt. gall. satgean


N. pr.
Lat. Sagana. (Saga anus
di corta statura.) - Mag

SAFRani. * (Geog.)Sa-fr-ni. Nome di due isolotti dell'Arcipelago.(G)


SAGA.* (Mit. Celt.) La seconda delle dee, la divinit della storia. (In
tedesco sagen , in sass. segan, in ingl. to sar, in oland. seggen
dire. In celt. gallese seanachas istoria , saigheas antichit.) (Mit)

Canidia.

maga vec

)- Muga compagna di

Sacasar. * (Geog) Sa-ga-nk. Citt della Tartaria indipendente.

(G)

2 (Filol.) Add. e sf V. L. Strega, Incantatrice, Maliarda. Lat. Sacano. (St. Ebr) Sa-ga-no. Nome che davano gli Ebrei ai vicari
Saga. ( Questa voce suol trarsi dal verbo lat. sagire , sentire acuta

o luogotenente del sommo sacerdote, che suppliva al suo ufficio e

mente. Ma in ebr. trovo hisghiahh nel preciso senso di presagire ,

ne faceva le funzioni quand'era assente o quando per qualsiasi ac


cidente od altro motivo non poteva egli farle un persona. ( Sagan
e voce passata da' Caldei agli Ebrei in senso di principi, magati

prevedere, e sciaghuar in quello di congetturare.) Ar. Fur. 31. 5.

Questa la cruda avvelenata piaga, A cui non val liquor, non vale
cc. Presso i Rabbini sagan il vicario del sommo sacerdote.)(Mit)
impiastro , N murmure n immagine di saga. (M)
SAGAce , Sa-g-ce. Add. com. V. L. Che sente acutamente ; e di SAcAniaA. (Geog) Sa-ga-ni-ra. Citt dell' Indostan. (G)
cesi propriamente degli animali che hanno acuto l'odorato o l'u SaoAPeno. (Bot. e Farm.) Sa-ga-p-no. Sm. Gommn medicinale ross
dito , come le oche sono ed i cani, massime venatori. (Cicerone ,

gna , che stilla da una specie di Feula, che alligna nella Media

De Divin. L. 1. : Sagire , acute sentire est; cx quo . . . sagaces


dicti sunt canes. In celt. gall. saigh punta, estremit aguzza. Nella
stessa lingua tughseach val sagax. In ebr. sciaghua riguardare, at
tendere , cd hisghuahh, riguardare, considerare , ponderare , preve
dere , presagire. I Turchi chiamano zaghar il bracco.) Ott. Com.
Purg. i5. Il cane animale pi sagace degli altri , e ha pi senso

provincia dell' Asia ; la quale gomma trae il suo nome dal som

grani bianchi e semi trasparenti; altrimenti 1 Serapino. La saga

che gli altri animali. Poliz. St. 1. 3. L'astuto lupo vie pi si rin

penum. Gr. czarro. (Seapenon e sagapenum dal pers. sikbine,

gliarsi il suo odore a quello del Pino. Il sapore di questa gommo


resina acre ed amaro , l'odore sente d'aglio, si ammollice fra
le dita, e si fonde al calorico. Essa ci viene da Alessandria in pic
coli pezzi agglutinati di un giallo bianchiccio, misti con piccoli

selva : E rinselvato le sagaci nare Del picciol bracco pur teme il o sikbine o sekbine che vagliono il medesino. Altri da sagire act
meschino. Ar.Fur.7.32. Or con sagaci cani i fagian folli Con stre sentire, e da pinu, come se questa sostanza facesse sentire un forte
pito uscir fan di stoppie e vepri. Sann.Arc. pros. 8. La sagace oca, odor di pino.) Lib. cur. malatt. Rammorbida il sagapeno, e stendilo
sollicita palesatrice delle notturne frode. Valv. Cacc. 2.33. Ancor ti in un cencio, e fanne un cerottino. Pasta Diz. Sagapeno; Sera
resta A procacciarti un bracco che cammine Con sagace odorar die pino : egli incisivo, aperitivo e corroborante. (N)
tro la pesta Che fan le fere erranti e pellegrine. E 5. r. Il can 2 - [Nome ance della Ferula che d tale gomma. Lat. ferula persica
sagace che distingue l'orme. Firenz. As. 22o. Sciolsero i bracchi : i Roemer..] Ricett. Fior. 65. Il serapino chiamato da' Greci sagapeno
quali ricordevoli della loro sagace disciplina, posciach' egli ebbero un liquore di una ferula cos ditta.
con grandissimo silenzio cercato una buona parte del paese , avuto SAGAR. * N. pr. m. Lo stesso che Saar, V. (B)
il segno ec. (M) (Br)

SacARAvTA. * (Gcog) Sa-ga-ra-vi-ta. Citt dell'isola di Giava. (G

2 [Per simil. Acuito d'ingegno, Che ha sagacit,] Astuto, Considerato, SaoAnci. * (Geog) Sa-ga-re-i. Lat.Sagarei Antichi popoli dell'Asia Mity
Avveduto; [e dicesi anche non di persona.) (V. Astuto.) Lat. sagax,
(St. Eccl.) Sa-ga-rel-li--ni. Lo stesso che Segareliani
-, [ 5
astutus. Gr.roxturis. Bocc. nov 7 n. 9. E cosi il sagace amante smza co
sto god della sua avara donna. E nov.73.2.Uomini sollazzevoli molto, SACARI , * S-ga-ri. N. pr. m. ( Dall'ebr. saghuar esser procelloso ,
ma per altro avveduti e sagaci. Coll.SS.Pad.Tutti i pensieri, che ven agire in modo turbolerto. In gr. sagaris scure delle amazzoni. )

gono nel cuore, con sagace discernimento disaminare. Dittam. 1.2o. A


Uno de'capitani d'Enea, ucciso da Turno. (Mit)
forza, e con sagaci tradimenti, Sesto il figliuolo giacque con Lucrezia. 2 * (Geog.) Zagari. Antico fiume della Bitinia. (Mit)
3 * Sagacemente premuroso. Ott. Com. Inf. 9. 156. La cui testa

SAGAnio. (Filol.) Sag-ri-o. Add. e sm. V. L. Nome generico di

tolta (di Medusa) cio il cui regno ritenne la natura sagace di con

venditore di vesti, e specialmente di vesti usate. Lat. Sagarius. (U

servare le terrene ricchezze. (N)

Sagace diff. da Perspicace. Sagace l'uomo saggio ed avveduto,


che sente, distingue , congettura , prevede con agilit, con finezza.

piano adopera sagaria per lo mestiere di vender sajoni, e sagarius


per attinente a sajoni. Queste voci comunemente si traggono dal lat.
sagum sajo , sajone , veste militare de' Romani : sagumi credesi poi

Perspicace chi, per forza di visione intellettuale , acuta,

pene

derivato dal gr. sagos che vale il medesimo, e che vien da saghe

trante , scopre il senso delle parole , e la natura intima delle cose.


Il Sagace scerne il confuso, l'oscuro ; il Perspicace dichiara, di

integumento, copertura : e questo potrebbe trarsi dall'ebr. sachach


coprire , onde schech copertura. Ma vedi Sajo.) (Aq)
SAGARTE, * Sa-ga-ri-te, Zagarite. N. pr..f - Ninfa del fiume Sa

nostra.

gari, mentovata da Ovidio. (Mit)


stute. Gr. svarx&vos , roAvrpdros. G. V. 1 n. 32. 1. Il Mastino non SAcAsi.* (Filol.) S-ga-si. Sf. V.G. Sorta di spada o pugnale usitato ina
dormia, ma sagacemente prese suo tempo. Mor. S. Greg. Quando Persia. Detto anche Sagaside. (Trovo in greco sagaris nel senso di

SacAcemente , Sa-ga-ce-mn-te. Avv. Con sagacit. Lat. sagaciter, a


attendendo sagacemente a' mali della presente vita , dolendosi, con
sidera come . Franc. Sacch. nov. 79. L'uno verso l'altra comin

ci , e come l'altra sagacemente rispose.


SAGAcezzA , Sa-ga-cz-za. (Sf) V. A. V. e di' Sagacit. Fr. Giord.
Pred. R. Uomo era pieno d'avveduta sagacezza.
SacAcA , Sa-g-ci-a. Sf. Lo stesso che Sagacit, V. Cocch. La dieta
lattea s' introdusse per tutta l' Europa per la sagacia ed esperienza
d' un medico gottoso di Parigi. (A) Vinc. Martell. rim. 2. 6. E so
vra ogni sagacia approvo e lodo , Se bisogna, il giurar,perch'altri
'l creda; E questo quel martel che ferma il chiodo. (B)
SAGAcissiMAMENre, Sa-ga-cis-si-ma-mn-te. [Avv.] sup. di Sagacemente.
Lat. sagacissime , callidissime. Gr. crocrxrx. Bocc. nov. 34. 5.

De''quali sagacissimamente il fece. Mor. S. Greg. Sagacissimamente


guarda di non passare i termini della giustizia. M. V. 9. 65. Bene

scure delle amazzoni: in celt. sgian-achlais pugnale. V. Scure. I pers. di


cono sagh ogni cosa lunga e non larga, e sciughar il corno del bue.)(O)
SAoAsti. * (Geog) Sa-g-sti-i. Lat. Sagasti. Antichi popoli dell'Asia
nella Media.(Mit)

SAcArnacavaseno.*(Mit.Ind.) Sa-ga-tra-ga-va-s-no. Dio nato dal sangue


che still da una testa recisa da Brama. Esso ha 5oo teste e ooo
braccia. (Mit)

Sacazione. (Filol.) Sa-ga-zi--ne. Sf. V. L. Trabalzamento , cos detto


erch mettevansi sopra un mantello quelli che si volevano trabalza
re. ( Il lat. sagatio da sagum sajo, specie di mantcllo militare.) (Mit)

Sacpa. * (Min.) Sf: Gemma del color del porro, menzionata da Pli
nio. (O)
SAGE.

N. pr. m. Lat. Sage. ( Dall'ebr. sciagagk agire ignorante

mcnte; ignorante) (8)

SAGEDIA

Saoema. (Bot) Sa-g-di-a. Sf VG. Lat. Sagedia. (Da saghe into


gumento, e idos specie, forma.) Genere di piante crittogame, stabi
lito da Acharius nella famiglia dei licheni, che si presentano souo

SAGGIO
15
Di fatti in franc. dicesi bld de Turquie, biada di Turchia. Il Ta
mara vuole che sia cos detta da saginare ingrassare : poich le sue
fronde ingrassan le bestie.) M. Aldobr. Saggina si una maniera di

forma di nocciuoli lenticolari, il cui tallo forma una specie d'inte


gumento o di crosta aderente. (Aq)

biada che cresce in Toscana ed in Proenza a maniera di canna.Cr. 3.

SaceA. (Ar.Mes) Sa-g-na.Sf V. G.Sorta di rete grande da caccia e

sa, ed una bianca. G. V8.82. 6. Tennonsi infino a tanto che vi rimase

da pesca rasente il lido. Lat. sagena. Gr. rayvm.Salvin.Opp.Cacc.


. 5. E di canape fune , e ben attorta Pastoja , e nodi , e pali ,
ampia sagena. E Annot. ivi : Sagena , voce li e greca : sorta

a mangiare , avendo mangiati i cavalli, e pane di saggina e di se


mola, nero come mora. M. V. 3. 56. La saggina (valeva) soldi trenta
in trentacinque. Alam. Colt. n. 7. La vermiglia saggina , il bianco
miglio. Burch. n. 7. E se non fosse il gruogo e 'l zafferano, Non si
troverria mai saggina in piazza. Bemb.pros. n. 46. Il pane del grano
non si fa miglior pane per mescolarvi la saggina.
Sa coinAle. (Bot.) Saggi-n-le. Sm.] Gambo o Fusto della saggina.
Lat. milicae culnus , vel calamus. Cr.3. 17. 4. Tagliasi rasente terra,
e poi appresso alle pannocchie, se i sagginali vorrai avere. Bocc.

di rete grande da pescare. E Pesc. 3. 296. Parte s'addimandan giac


chi , E parte grifi, e gangame, ed ipoche Fonde , e sagene. E An
not. ivi : Sagene , voce greca passata ai Latini : rete grande che pi
glia molto paese. Berg. (N)
a - * (Metrol.) Misura lineare russa, equivalente a metri , 3.
Cinquecento Sagene fanno una Versta ; e la Sagena dividesi in tre
Arscine, l'Arscina in 6 Versciok. (O)
SAGEnAniA. * (St. Nat) Sa-ge-n-ri-a. Sf. V. G. Lat. sagenaria. (Da

7. r. La saggina conosciutissima, ed nne di due fatte: nne una ros

nov. 79. 2o. Per certo con voi perderieno le cetere de'sagginali, si
artagoticamente stracantate. Franc. Sacch. nov. 2 io.Quivi furono re
cati sagginali , dicendo : noi ardiamo poche altre legne.

sagene retc.) Nome con cui Brogniart indica i fusti fossili appar
famiglia delle felci, desunto dalla loro forma retico 2 - (Zool.) Uccello del genere de' Beccaccini ; e son di due specie,
are. (Mit)
maggiore e minore. (A)
Sacete , Sa-g-te. N.pr. m. (Dal celt. saigheadair arciere.)- Uno SAcoinARE, * Sag-gi-n-re. Att. V. L. V. e di'Saginare. V. Saggina
de' capitani di Turno. (Mit)
to , (. . (A
o ed in sign. n. ass. dicesi anche degli uomini.
Sacevena. (Geog) Sa-ge-vi-na. Isola del Grande Oceano Equino 2 -------- S Per
ziale presso la costa della Nuova Guinea. (G)
Magal. Lett. Buonarotti nella sua villa di Settignano ec. si stava de
Saooetto, Sag-gt-to. Sm. dim. di Saggio ; altrimenti Saggiuolo. Car.
liziando, anzi ingrassando , sagginando , dilatando, come un agnel
Lett. t. 3. l. 72. E perch n'abbino piacere ancor gli altri, e mas
lotto di Basan , con un amico suo. (A)
simamente i signori camerieri che n' hanno conoscenza per fama; e Saccinaro, Saggi-nto. Add. I m. da Sagginare. V. e di Saginato.1
per
che dette in corte alli mesi passati della sua vir
Lat. saginatus. Gr. crric9 ss. Pallad. Marz. 23. Imperocch (i buoi)

t cc.

non sono ancora sagginati (forse qui vale ben pasciuti di saggina),

Sag-gz-za. (Sf) ast. di Saggio. Lo stesso che Saviezza, V.


n ingrassati per arte. Bocc. Com. Inf. Fece il pietoso padre uc
Alam. Gir. 2. 37. Anco esser pu , che gli amorosi tarli Rodin' il
cidere il vitello sagginato, fece parare il convito. (A)
cor a chi di lor si ride , E a chi no 'l vorria consiglio darli, Opra 2 Agg. di Pelam di bestie, e vale Di color simile alla sagguna.
che da saggezza si divide.
Lat. badius. Burch. . 66. Mule sbiadate, e asin sagginati. Bern.
SacGiAmerre, Sag-gia-mn-te. Avv. Lo stesso che Saviamente, V. Red.
Orl. 8. . Il suo cavallo era il pi smisurato Che giammai pro
Ins. 4. Teofrasto ec. saggiamente ticn per fermo, che tal maligna in
ducesse la natura; Era tutto rossigno e sagginato , Con gambe, te
sta e coda nera e scura.
vidia non si trovi mai negli animali. Allam. rim. . 385. Quello og
gi spende saggiamente gli anni , Che col suo travagliar travaglia il Saccinaro. Add. m. da Saggina. [Agg. di Grano , vale] Mescolato
mondo, Cercando l'util suo negli altrui danni.
con saggina. Lib. cur. malatt. Come sarebbe il pane fatto di grano
SacaiAnre, * Sag-gin-te. Part. di Saggiare. Che saggia. V. di reg.(O)
sagginato, o vecciato.
SAGGIARE , Sag-gi-re. [Att.] Fare il saggio, la pruova; e si dice pro SaccineLLA. (Bot) Sag-gi-nl-la. [Sf) Specie di saggina serotina o
tardiva o seminata pi tardi..] Lat. milium Indicum serotinum. Dav.
riamente dell'oro e d'altri metalli. ( V. Assaggiare. ) Lat. pericu
f facere , ad examen revocare, ad trutinam exigere. Gr. r rdv Colt. 99. Di Giugno ec. semina panico,miglio, sagginella e cardoni.
craSud dyayev. (Secondo il Muratori, vien dal lat. exigere che fra Sacco.Sm. Uso che si fa di una cosa per giudicare se sia o no di
gli altri sensi ha quello di esaminare, pesare, misurare. In celt. brett.
buona qualit; e propriamente cos dicesi la riunione di tutte le o
esaa ovvero esaat, in isp. ensayar, in franc. essayer, in ingl. to essay
perazioni che si praticano per determinare il titolo reale delle ma
vagliono anche saggiare. Gli Ebrei dicono hisghiahh per riguardare,
terie d'oro e d'argento. Indi le voci Saggiare'e Saggiatore in questo
considerare , sciaghua per riguardare, attendere , sciaghuar per isti
proprio significato , Assaggiamento , sin. (V. Saggiare ln franc.
dicesi essay, in isp. ensaye, in ingl. essay, in prov. assai) (D.T.) (N)
mare , congetturare. In got. saiar vale esplorar le merci. In ar., in
pers. ed in turco giasus esploratore.) Dav. Mon. 2. Portarlo con 2 L'atto del saggiare , Il saggiare , Prova , Cimento, e propria
mente dicesi della bont e finezza de'metalli, sebbene per trasluto
viene alla zecca pubblica, ed ella il prende e pesa e saggia.
dicasi anche di altre cose. ] (V. Esperienza.) Lat. experimentum ,
Assaggiare , [Cominciare a gustar checchessia; ma in questo si
examen, exagium. Gr. ozzaiz, rspa. Coll.SS.Pad.Quelle, il
gnificato improprio..] Lat. praegustare. Sen. Pist. 5o. L'uomo il
de isforzare, che cominci, perocch , poi ch'egli avr saggiata la
cui peso e prezzo, rodendo la ruggine della vanitale, non lasciano
medicina, ella non gli parr amara , anzi gli diletter ; sentendosi
ragguagliare al saggio de' Padri, scusiamo come monete leggieri e
dannose. (Il testo lat. ha exagium.) Gal Sag.277. Sia il primo sag
migliorare. Amm. Ant. G. o4. Non saggiare lo misagio in vita sanza
gio intorn ad alcune parole del proemio. E appresso : Seguita apprcs
dottrina. Bocc. g. 6. n. 2. Non aspettaste voi da saggiarne gocciola.
(Cos ha il T. del Mannelli.)(V) Galil. Mem. e Leu. t. 2. p. 339.
so (e sia il secondo saggio) cc Dep.Decam. proem. . Sar buon
saggio, e quasi principal contrassegno da testi novelli agli antichi,
Si dice assaggiare il vino e non saggiare. (Pe)
Misurare o simile. Dant. Conv. 56. Sicch il numero e la quan
e da puri e sinceri, a contaminati e guasti. (V) liuoner: 44
Le
'ncerte e sospettose (mercanzie) Si cimentin col saggio. E Salvin.
tit e 'l peso del bene gli pare pi che se con giusta misura fosse
saggiato, e quello del male men. (
Annot.
Saggio ,o lat.
, framz. essaMorg.
pruova(N) Peroc
3 E perivi.simili
per specimen
metaf: Esperienza.
3. 43
-

SAGciAto, * Sag-gi-to. Add... m. da Saggiare. Provato, Sperimentato,

ch il tuo valor non mi segreto, Ch' io n' ho veduto a questa volta


ed impropriamente Assaggiato. V. Saggiare, S. 2. (O)
Sacciatore, Sag-gia-t-re. [Verb. m. di Saggiare; ma comunemente di
il saggio. E 4. 6. Questo esser debbe ad ogni savio un saggio Di
sua potenza. Pass. 4. Rispose ec. , ch'egli gliene mostrerrebbe al
cesi in forza di sm. per] Colui che saggia l' oro, o altri metalli.
Lat. ponderator, examinator. Gr. orz9 mrs. Gal. Sagg. 275. Io
cuno saggio. E 43. Temendo di non andare a quelle orribili pene ,
ho voluto scrvirmi d'una bilancia da saggiatori, che sono cosi esatte,
delle quali aveva il saggio.
che tirano a meno d'un sessantesimo di grano Segn. Rett. pag. 5o. 4 Piccola parte che si leva dallo intero, per farne pruova omo
stra. Lat. spccinen. Gr. ya. Dant. Purg. 16. 33. Ma qual Ghe
(Vinegia 55.) Il giudice simile al saggiator dell'oro; ch e'debbe
rardo quel che tu per saggio Di'ch rimaso della gente spenta ?
considerare il falso e il vero, ec. Galil. Mem. e Lett. t. 2. p.339.
But. ivi ' Cio per esempl. Lo saggio quello che dimostra qual
Se voi aveste cognizione della lingua toscana, avreste, senza pi ol
dee essere la cosa. Maln. no. 22. A'vermini a tua posta manda il
tre leggere ncl mio libro , inteso , come il nome Saggiatore, senza
saggio. Red. lett. a.76. La memoria ec. mi rendono ardito per sup
traslazione, significa l'istesso che Collibista, e non quello di prae
-

gustator vini, il quale noi chiameremmo Assaggiatore, perch si


dice assaggiare il vino e non saggiare. (Pe)

Per similit. [[Saggiator d' uomini , Chi fa saggio o sperimento


degli uomini.) Cant. Carn. Ott. 88. Ma ora andiam facendo sperimen
to Degli uomin , come d'uomin saggiatori.
- Le bilance stesse colle quali si saggia. Lat. aurificis statera. Gr.
-

plicarla a farmi l'onore di non isdegnare alcuni odori e quintessenze


che in una cassetta le invio , come per un saggio di quello che po
trei mandarle.

5 - Una certa quantit determinata. Mil. M. Pol. Vagliono le ottanta


porcellane un saggio d'argento , che sono due grossi viniziani, e gli

otto saggi d'ariento fine vagliono un saggio d'oro fine. Riceu. Fior.
Lo scropolo pesa grani 24, e comunemente venti del saggio mercan
tile. (A) (Sembra qui piuttosto Specie di moneta) (N)
il saggiatore due verghette di acciajo di peso uguali, una infuocata
e una fredda, par che questa rimanga pi grave dell'altra. Salvin. 6 * operazione del tintore con cui esamina se il colore da lui ap
plicato ad un tessuto o non e solido. (D. T.). . . .
Annot. F. B. 1. 4. 4. Saggiatore, sorta di bilancina, mome dato a un
7 Quel picciol fiaschetto , nel quale si porta altrui il vino , per
suo dialogo dal nostro famoso Galileo. (N)
che ne faccia il saggio; che anche si dice
Saccisa. (Bot.) Sag-gi-ma. [ wf Pianta che ha i culmi alti quattro o
cinque braccia , midollosi , grossi e articolati; le foglie sono gran 8 - Le bilancette, con cui si pesano le monete.Borgh. Mon. 228. Il
tenere i pesi delle monete, e quel ch' e'dicevano saggio e sagguolo,
di, simili a quelle del Formentone ; ha i fiori a pannocchia termi
nante, diritta , ovoide , ramosa , a verticillo; le glume pelose, bar
fu gi
proprio e solo del pubblico. (V)
-. Col v. Dare : Dare il saggio, Dar per saggio. P.Dare saggio,
bute ; i semi rotondi, un poco appuntati. Fiorisce nel Luglio ;
originaria dell'Indie orientali, ed e annua. Corrisponde al Sorghum
$3.Min. Annot. Maln. Dare o mandare il saggio vale Dare o man
dare una piccola quantit di quella mercanzia che si vuol vendere ,
vulgare Persoon. Volgarmente detta Mclica in pi luoghi d'Italia,
acciocch
il compratore
ne possa
la qualit.
(A) a di
ed enne di due sorte : una che fa la spazzola, l'altra la pannoc
- - Dare
saggio o un
saggioriconoscere
= Dimostrare
o cominciare
chia. Lat. milium arundinaceum , milica , milium Indicum , Plin.
mostrare. V, Dare saggio, 5. . (A)
tholcus sorgh an Liu,l (Secondo alcuni , vien dal lat, seges biada,
xoAxwgior cv (vds. Sagg. nat. esp. 256. Poste in sulle bilance dette

SAGO
Add. com. V. L. Che rassomiglia a
Sa-gitt-le.
(Anat.)
*
SActTALr.
V. Dare ec.
saggiare.
a saggio=
Dare
l'arsi conoscere
di sea=
saggio Dar
Dar buon
** Dare
4
saetta. Lat. sagittalis. Onde Fossa sagittale dicesi quell' incara
poco profonda che scavata alla stperficie interna del cranio, in
saggio . . 4. (A
sul coronale, i parietali, e l'occipitale, e che si estende dalla cre
Far saggio = Assaggiare, Far la credenza.V.
O sg
sta coronale alla protuberanza occipitale interna. (A.O.)
Fare saggio , S. 1.] 'ranc. Sacch. nov. 92. In quell'ora i saggi erano
2 - Sutura sagittale Sutura del cranio, per cui si connettono fra
fatti, ed egli poteva molto bene soprassalare.
= Saggiare ; e dicesi de'metalli e se le due ossa del sincipite. Baldin. Voc. Disc. (A)
(Far saggio , Far
SAcranio. (Milit) Sa-git-a-ri-o. [Add. usato in forza di sm. e semi
delle gemme.] V. Fare saggio , S. 2.
senso dicesi
metaf: V. Fare saggio, $. 31 Gnl. Sagg. 276. Non pre parlando di persona. Armato di saetta. In questo Gr.
3 E
rogrms.
tralasciando proposizione alcuna prodotta da quello , far di tutti meglio Saettiere, Saettatore, ] Arciere. Lat. sagittarius.
SAGGIO

16

;)

cervelli.(N)

Cud. G. Lo detto re Epistropio mene scco un sagittario. E luro

11 Col v. Levare : Levare il saggio , i saggi, fig.= Avere espe


rienza.1 Dant. Purg. 27. 67. E di pochi scaglion levammo i saggi.
But. ivi : Levammo i saggi ; cio di pochi scaglioni avemmo espe

ve: Adunque convenne per viva forza che Diomedes s'affrontasse col
sagittario. Petr. son. 66. Si tosto come avvien che l' arco scocchi
lBuon sagittario di lontan discerne Qual colpo da sprezzare, cc.
Tass. Ger: 1. 44. Sono gl' Inglesi sagittari, ed hanno Gente con

lor saggi. Buoni. Fier.4. . . Che fa 'l saggio dell'oro de

rienzia, cio pochi ne montammo, perch ne venne la nottc. M en.


Pist. 97. Levare il saggio d'un libro cc. (V)
1a Col v. Mandare : Mandare il saggio. V. S. 9. (A)
Gr. ro.
V. Lat.
che Savio,
m. Lo stesso
saccio.
dal
comunemente
si traesapiens.
voce che
sapio,
da Napolitani
( DettoAdd.
lat. sapiens sapiente, o direttamente da sapio io so. In celt gall.
seaghi ingegnoso, seangal saggio) M. V. . . 65. Molti antichi e

lor ch' pi vicina al polo. E . 3. Tanti I sagittari sono e i


frombatori. . . . . Che scemano fra'nerli i difensori. (N)
-' Fu detto Sagittario a cavallo nell' antica milzia greca un
soldato leggero uso a combattere da cavallo colle suette dffriva
dall'Arciere a cavallo in questo, che il Sagittario traeva il suume
con mano, poi si scaliava contro il nemico ; mentre l'Arciere a

cari cittadini , saggi e intendenti, erano schiusi dagli uficii. Dant.


Purg. 4. 39. Finch n'appaja alcuna scorta saggia. Petr. son. 2o. Due

cavallo usava l'arco, e conbatteva sempre con esso da lontano.Ca

fresche, e colte in Paradiso ec., Bel dono, e d' un amante an


rose
tiquo e saggio. E canz. 49. a. Vergine saggia, e del bel numero una

militare, saranno, cio gli Armati , i Peltati , i Veliti,gli Uomini


d'arme, i Cavalieri dalle lance, gli Arcicri a cavallo, i Sagittari a
cavallo, le Carrette armate e gli Elefanti. (Gr)
3 - Ed usato nel fem. Sagittaria per Arciera.Tass. Ger. lib. 2.
3. D'alto rinchiusa oprai l'armi lontane , Sagittaria, nol nego , as
sai felice. (P)
4 -"E in forza di add. Chiabr. Poem. In braccio a'fiori stava

ran. trad. El. Nove adnque, ch tante sono le differenze dell'ordine

vergini
Delle
sm. parlando di persona , Uom saggiol Dant.
di prudenti.
in forza
Edbcate
2
Inf . 89. Ajutami da lei, famoso saggio, Ch'ella mi fa tremar le
vne e i polsi. E Purg. 27. 69. Che 'l Sol corcar per l' ombra, che
si spense, Sentimmo dietro ed io e gli miei saggi. E Par: 4- 99 corcato il sagittario infante, Dolce soggiogator dell'universo. (A)
Biancheggia tra i poli del mondo Galassia si che fa dubbiar ben saggi
(Astr.) Uno de'dodici segni del Zodiaco; t costellazione che co
3 Dics Far saggio alcuno , Far saggi alcuni di qualche cosa e 2
stituisce il nono di tai segni. Rappresentasi con un centauro che tiene
-

vale Renderneli1 consapevoli. V. Fare saggio, S. 4.


Far saggio vale anche Fare altrui divenir saggio. V. Fare
saggio, S. 5. (A)
3 * Farsi saggio = Imparare. E dicesi anche Farsi saggio all'al
trui spese. V. Farsi saggio. (A) .
-

Saccicoio, Sag-gin-lo. Sm. dim. di Saggio. Piccolo saggio, Sag


getto. Chiude Finir una cosa in saggiuoli = Finirla a poco per volta,
senza ricavarne utile alcuno. Fag. Rim. La nostra provision ec. sar

un arco teso e in atto di scoccarlo; per diruotare la violenza del fred

do e la rapidit de venti che regnano nel mese di novembre. Cre

desi da' poeti esser Croto, che soggiornava sul Parmaso facendo suo
diletto ed occupazione della caccia, per cui dopo morto fa cangiato
in astro ad intercession delle Muse. 1 Lat. sagittarius, arcitencns.Gr.
1 1 2. 5. La pianeta di Mars alla venuta del diluvio
regrns.

si trov nel segno del sagittario.

(Bot.) Sa-git-t to. Add. m. Aggiunto delle foglie a forma


il cacio di Nencio, Che senza vender, lo fin in saggiuoli. (A)(N) SAcirTATo.
di saetta, cio triangolari, e scavate alla base. (A)
a (Ar. Mcs) Picciol fiaschetto, nel quale si porta il vino per farne SAorrea.
Sagit-ti-re. Add. e sm. . e di Sacicrc. Band. Annot.
il saggio ; (altrimenti Saggio. V. Saggio sm. S. 7.1
Calim. Sotto la tutela e protezione (di Apollo) sono i periti delle
Quelle bilancette con cui si pesano le monete ; tdette anche
mcdesime arti, i sagittieri , i musici, cantori e suonatori , i vati,
Saggio Saggiatore. 1 Lat. aurificis statera. Gr. xofaroburd.
gli auguri. (A)
Franc, Sacch.. nov. 44. I Genovesi dall'altra parte col saggiuolo SActiFeno
, Sa-git-ti-fero. Add. m. Corredato di saette. Liburn. Sel
e col grancllo del panico stesono una mantellina,per ricogliere que
-

in seno

veu. 2. Berg. (Mim)

sta piccola cosa. Dav. Mon. 122. I quali per arnesi portano
, Sa-glin-te. [Part. di Saglicre e Saglire. Che saglie. Lo
lor cesoje e saggiuolo, e non hanno a combattere che con la lega. SAGLIENTE
che Saleute, V.] Lat. ascendens, conscendens. Gr. dagzivr.
Borgh. Mon. 28. Il tenere i pesi delle monete, e quel ch' e' dice stesso
no- 45. 2. La quale d' et di due anni , o in quel torno ,
van saggio e saggiuolo, fu gi ofizio proprio e solo del pubblico Bocc.
lui sagliente su per le scale chiam padre.
Sachala. (Geog) Sa-gha-l.Sm. Sangiaccato della Turchia -Asiatica, 2 (Milit.) Nella Fortificazione s' indica con questo aggiunto l'An
nell'Anatolia. (G)
golo d'ogni opera, che abbia il suo vertice riotto verso la campa
(G)
indipendente.
Tartaria
della
Fiume
(Geog)
Sacniz.
SacinA, Sa-gi-na. Sf. V. A. Possesso. Lat. possessio, detentio. Gr. gna. Altrimenti Angolo vivo. (A)
pras. (V. Sagire.) G. V. o. 7. 3. Poi a sua volont lo met 3 - (Arald.) Dicesi di una capra o d'un capro che sia ritto su due
-

piedi. (A)
terebbe in signoria e sagina di Jerusalemme sanza colpo di spada.
Saginare, * Sa-gi-n-re. Att. V. L. Ingrassare ben bene , e pro SaoLiene," S-glie-re. Att. e m. V. A. V. e di Salire. Cavalc. Frut.

priamente dicesi delle bestie, come buoi, vitelli e simili.

Parlando

Lig. 9o. Per quai gradi all'altezza della vita contemplativa sa

del pollame si dice Stiare. Lat. saginare. (Saginare dall' ebr. saga ac gliere si debba. (V)
crescere , amplificare, ingrandire. In ar. zaechaem crasso, corpulen SAGLIMENTo , Sa-gli-mn-to. [Sm.] V. A. V. e di Salimento. Lib.ctar.

malatt. Nello saglimento delle scale e delli luoghi erti ingrossa il fiato.

to.) V. Sagginato , S. i. (A)

a * Fig. Darsi bel tempo viziosamente oziando. V. Sagginato, S. 2. (A) FirAsp. 13. (ediz. 598) Io ti prego per li descendimenti delle
buie nozze di Proserpina, per li saglimenti de'luminosi ritrovamenti
Sacinato, Sa-gi-n-to. Add. m. da Saginare. V. L. Ingrassato.-, Sag
ginato, sun. Lat. saginatus. Car. En. lib. 8. v. 276. Co' suoi Teucri della tua figliuola ec (Pe)
tutti Enea fu delle viscere pasciuto Del saginato a Dio devoto bue. SAcLion, Sa-gli-ne. Sm. accr. di Sajo. V. e di Sajone. Castigl.
E . , 74. Nelle sacre Foreste dall'aruspice intonato, Che la vit Lett. fam. 13. Io vorrei aver da circa trenta ducati d'oro per pagar
tima grassa : it ne tutti Seco a goder del saginato bue A piena diece brazza di velluto negro, il quale mi and nel saglione'ch'io mi
di questo ne son debitore a M. Cesare. (P. V.
pancia. (B) Volg. Vang. p. 59. Pigliate il vitello saginato, ch' pi feci, e Sa-gli-re.
Att. e n.1 V.A.V. e di Salire. Fr. Giord. Pred.
p. 6o. Hai per lui ucciso il vitello grasso e SAcLar,
grasso, e uccidetelo.
su per la scala sagliva. Guutt. Lett. Se voi a tanta al
Mentrech
R.
saginato. (N)
altura.
2 E fg. Immerso ne'piaceri. Segner. Pred. 2 .7. Essi, vestiti di tezza saglirete. E' rim. art. F. R. Ma dispero saglire a tanta finestra
Bocc. nov. 46. 7. Ed in quello trovata una antennetta, alla
cilizio, sparsi di cenere, ricoperti di lividure , temevano d' ogni dalla
insegnatagli l'appoggi, e per quella assai leggiermente
principio di colpe , come d' un principio di dannazione ; e non ne
i merete voi, che pure vivete ammantati di bisso, aspersi di odori, se ne sagti.
2 - E per metaf Varch. Lez. 34o. L'intelletto nostro, non poten
e saginati nel lusso ? (P)
bisogno delle bellezze terrene,
Sacinica. (Geog.) Sa-gi-ni-ga. Lago dell'America settentrionale. (G) do intendere nulla senza il senso, hasaglia
alle celesti.
Saciste.* (Chim.) Sa-gi-ni-te. Sf. V.G. Lat. saginites. ( Da sagine rete.) mediante le quali desto ed incitato ,
-

Nome dato alla variet del titanico ossidato, rosso , reticolare. (Aq)

3 - Saltare, Balzare. Bemb. Asol. 1.3. Alam. Colt. 2.25(O) Bemb.As.

Sacne, Sagi-re. Aut.1 V. A. Dare il possesso, Mettere in possesso, lib. 3. La verit, quand'ella tocca, saglie quasi favilla fuori delle
Occupare. Lat. possessionem tradere , sacire.1 Ved. il Du-Fresne. bugie, subitamente manifestandosi a chi vi mira. Atam. Colt.. 725.
Gr. rropx roi. ( Dal lat. barb. sacire prendere, che lo Spelman Che pi risembra Alla nuova castagna allor che saglie Dall'albergo
trae da sacire in senso di unire una cosa alla propria, e cotesto spinoso. (M)
sacire dal lat. sociare accompagnare, congiungere. Altri dal gr. sakos SAco. Add... m. V. L. V. e di' Sagace. Bemb. Asol. l. a. (Canz.
scudo, perch i Feudatari appendavan lo scudo con le loro armi Si rubella d'amor) O fortunato il velo, in cui s'avvolse L'anima
scolpite o dipinte a contrassegno de' lor feudi. A me sembra che dal saga, e lei , ch'ogni altra vesta Men le si convenia. Berg. (N)
celt. gall. sas aggrappare, prendere sia derivato il lat. barb. sacire 2 - Onde Donna saga e Saga assolutamente. V. Saga. Varch. Rim.
254. Fedele Elpisto mio, senza che mande A' Massili o per er
per sasire, il franc. saisir, e lo spagn. asir. ) G. V. 5. 18. 1. E
e o donna saga , ec. (V)
quando egli fu al tutto sagito del reame, si segu l' orme del padre,
d essere ingrato a santa Chiesa. E' 12. 1 12. 2. Per sagire i li SAco. (Farm.) Sm. Fecola che si rinviene nel fusto di molte palme.
Raccogliesi nelle Indie e giunge a noi in piccoli grani rotondi e
e paese di Puglia a sua signoria.
SacrTA. (Astr.) Sa-git-ta. Sf. V. L. Costellazione che rappresenta irregolari che s'imbianchiscono col tempo; mancano di odore, sono
ta saetta con cui Ercole uccise l'aquila di Prometeo ; o, secondo insipidi , durissimi e quasi cornei, specialmente nel centro, ma im

aluri, quella con cui Apollo uccise i Ciclopi. (Mit)

mersi nell' acqua si gonfiano e si rammolliscono. Il liquido che se

SAGOCLAMID E

SAGRESTIA

ne stempra acquista consistenza di gelatina, e certo colore oscuro


Ivette Molucche intere popolazioni vivono di questa fecola in Europa

17

Macone , Che ne farebbe Angelica pentire Dav.Scism, pag. 82.


(Comin. 754) Il barone Poggetto c. sagrament che Bucro, s

serve a molti usi di cucina alla guisa delle patate. Le sue propriet

Presente, e interprete appresso Dudleo ec., domandato se cc. , ri


analettiche lo fanno spesso prescriver da' medici in tutti casi e quali
spose : ec. (A) (B)
conviene un cibo molto ristoratore e di fucile digestione. Le specie di Sanveraro ,Sagra-men-t-to. Add m. da Sagramentare. V. di reg.
palma dalle quali se ne trae maggiore copia sono il Cycas revoluta,
Lo stesso che Sacramentato , V. (O)
il Cycas cireinalis, ed il Sagus farinifera.-. Sag, Cicade, sin.(O) (N) Sanarino, Sa-gra-mn-ti-no.Sm.dimdi Sagramento, nel significato
scocane. (Arche) Sago-cl-mi-de. Sf. G. Lat. sagochlamys.
di Giuramento. Aret. Rag. La castit della quale corruppi con una
Da sagos sajo, e chlamyrs.) Sorta di veste militare romana, della bestemmiuzza ed un sagramentino. (B)
della
tunica,
del sajo , aperta, affibiantesi, pelosa, pi lunga
Sanaamro, Sa-gra-mn-to. Sm. Pl. Sagramenti m. e Sagramenta fSe
fua di grossa lana, e che portavasi su tutte le altra vestimenta; gno di cosa sagra. Lo stesso che Sacramento , V. it, SS. Pad.
diversa
greca.(Aq)
gran fatto dalla clamide
cos detta perch non era
3o. Lo quale aveva questa grazia , che conosceva le colpe e i me
-

scorso. (zool.) Sa-go- no. Sm. Specie di scimia, detta anche Scimia
leone.

riti di quelli che ricevevano le sagramenta. Esp.

. Scimia. (A)

saco. (Marin) s-go-la, sif

ang. Ogni mi

sterio sagramentale, come il battesimo e gli altri sagramenti. (N)


- Eucaristia. Lat. eucharistia. Gr. exaperta.it.SS.Pad. . 227.
Perdonagli secondo il comandamento di Cristo, e poi vieni, e degna
mente ricevi lo santissimo Sagramento. E 268. Preg Iddio, che quel
E
fanciullo dovesse ritornare nella spezie di primasuadel Sagramento.
o Trov lo corpo di Cristo pure nella spezie del Sagra

Funicella incatramata, in capo alla

quale attaccato un peso per iscandagliare il fondo dell'acqua ; e


icesi per lo pi Sagola da scandaglio. (Dal celt gall. suag corda,
fune. Gli Spagnuoli hanno soga, e gli Abruzzesi zoga per fune) (A)
- Dicesi Sagola da lacciare, ad una fune annodata a maglie, che
serve ad allacciare i coltellacci. (A)

cInO,

3 - Dicesi Sagola della banchetta, ad una piccola corda misurata e 3


segnata con modi esprimenti le diverse distanze, attaccata alla bar
chetta per misurare il camino della nave. (A)
uomini
4 - In generale per Sartiame. Volg. Ovid. Metam. Certo
suonano colle grida, le sagole collo stridore. (Corrispon al verso
495 del lib. .) (P)
sata. (Ar. Mes) S-go-ma. Sf Il contrappeso della stadera, che 4

- Giuramento. Lat. sacramentum, jusjurandum. Gr. 3pxos. Bocc.


il. Dant. a 46. Cominciarono ad aumentare le religioni, e colla fede
di qnelle ad impaurire i suggetti, e astrignere con sagramento alla
loro obidienzia quelli li quali non vi si sarebbono potuti con forza
costriguere. Segr. Fior.Art. guerr.. 4. N alcuno d'infima fortuna
pens di violare il sagramento.

- Cosa sagra de' Gentili. Ovid. Pist. Eolo gliele fece torre, e l'in
scorre di qua e di l dalla misura, e percui si ragguagliano i pesi, finte sagramenta rivele. (Il testo lat. ha: mentitaque sacra revelat.)
quando sta fermo. (Il gr. sagma vien da satto io impongo un peso, Sacnane, Sagrre. tAut. Dedicare al culto di Dio. Lo stesso che l
i carico ; ma pi propriamente indica il carico imposto a giumen sacrare
Fior. Ital. Sagravano a lui tutte le porte delle case e
ti ed in questo senso irovasi pure il lat. sagma presso Vegezio. Indi de'templi. Dittam.3, . Perocch qual s'intende in Simon mago Per
sama per contrappeso. I Brettoni hanno samm nel preciso senso del sagrare
il suo libro lass monta.
gr. sagna: gli Ebrei samach per imporre) (A)
2 - Consegrare il sangue, il corpo di G. C. Sig. Viag.Mont. Sin.
Archi) ii vivo profilo d'ogni membro o modanatura d'architettura.
p. 95. Costoro non sagrano il corpo di Cristo al nostro modo, anzi
alcuni lo prendono ancora per la medesima modanatura, altrimenti fanno
il Sagramento col pane cotto. (N)
Modano. (In isp. sagma dicesi la misura presa su di un modano, 3
Sposare in Chiesa. Cecch. Incant. a. 5. Or oltre, io son ri
in cui sono segnati molti membri di architettura , per esempio tutti

soluto, i' l'ar e la sagrer a suo dispetto. (N)

quelli di una cornice. In pers. saman mensura, quantitas, quae in 4 N. pass. nel . signifi Maestruz. . 36. Quando si sagra la
opere adhibetur : amussis architectorum. In celt gall. soiomaigh buo chiesa, non si pu dare pi che uno anno di perdoho.
na, adattata, comoda imagine, da so che in comp.val bene , adat 5
del S. 2. Dav.Scism.83. (Conmin. 754) Il quarto
E nel
tamente, e da iomaigh imagine, modello, figura. Nel dialetto vene

articolo fu, che nella comunione si sagrasse ancora il vino di ne

ziano sagoma modello, forma.) (A)

ccssit. (V)
(Milit.) Regolo di metallo, sul quale vengono con linee e cifre
rappresentati e determinati i diametri esatti d'ogni proietto sferico Saonarina, Sa-gra-ti-na. Add. usato in forza di sf Plebeismo usato
o cilindrico, per servire di misura invariabile nell'esame dei diversi parlando di fame e vale per antifrasi Grande, Solenne, Eccessiva.

loro calibri. Venne anticamente chiamata Marco, e confusa col Pas

sapalle, e con tutti gli altri strumenti misuratori

de'calibri, come

pure colla Squadra e' minatori, col Modello del fonditori, e col Quar
tobuono del muratori. (V. l'etim. preced.) D'Antoni. Sotto nome
di Sagoma s'intendono da cannonieri diverse linee, lungo le quali

sono segnati i diametri delle palle di ferro, colle quali si caricano i


cannoni, relativamente al loro peso da libbre i sino a libbre 64 , e
quelli delle palle di piombo, con cui si caricano gli schioppi, le pi

-, Sacratina, sin. Salvin. Annot. F. B. 3. 4. . Fame di quella sa


crata; e la plebe dice: di quella sagratina (e i plebeismi non son
da disprezzare del tutto in materia di lingua, perch danno delumi
anche al parlar nobile.) (A) (N)
SagaArissimo , Sa-gra-tis-si-mo. Add. m.1 sup. di Sagrato. Lo stesso
che Sacratissimo, V. Lat. sacratissimus. Gr. prros. Floc.5.269.
Non dubit di contaminar le sagratissime leggi tra lui e Progne, di

Filomena sorella, matrimonialmente contratte. Cron. Morell. 34o


santissimo e sagratissimo Padre, Figliuolo e Spirito Santo ec., con

ole, spingarde, ec., di un globo , o sia di una sfera supposta piena

cedi al tuo piccolo servo ec.


di polvere da guerra, e di un cilindro parimente supposto contenere Sacraro,
Sa-gr-to. Add. m. da Sagrare. Lo stesso che Sacrato, P.
una, due o pi libbre della detta
- Sagoma de'minatori.

. Squadra. (G)

saca. (Geog) Isola e Citt dell'Indostan inglese (G)


sacra. (Eccl) Sf Dedicazione o Consegrazione di Chiese, Campa
ne, Statue e simili cose attenenti al culto; altrimenti Sagrazione. 1
sacra, sin. Lat. dedicatio , consecratio. Gr. xaspors. Annot.

vang. che venissero e fossero alla dedicazione e sagra della statua.


- Festa della consacrazione delle Chiese ; [I ed in questo senso
oggi pi in usol Lat encaenia. Gr. xxivux. ''ranc. Sacch. Op.

d.

7. Sono molti che corrono alle sagre e alle perdonanze, per

iscemarsi le pene del Purgatorio.

Lat. sacratus, sacer. Gr. ps. Maestruzz.2.3o. 2. Il sacrilegio si com


mette togliendo la cosa sagrata del luogo sagrato, ovvero la cosa non
sagrata del luogo sagrato, ovvero cosa sagrata del luogo non sagrato.
Tes. Br. . 49. Elli (Geremia) fu profeta in Giudea, e fu sagrato.
Ovid. Pist. Poni gi gl'Iddii e le sagrate cose, le quali tu toccando
disagri. E altrove. E che tu facesti arare li sagrati buoi di Marte
- Sagro semplicemente. Dant.Par.23. 62. E cos, figurando il Pa
radiso, Convien saltar lo sagrato poema.

Consagrato, Dedicato. Alam. Gir. 6. 7g. E tanto pi , che il


vero ho proprio detto, Come in luogo sagrato mai si soglia. Borgh

Vesc. Fior. 384. Ma non per tanto, ancorch non sagrate, erano
pur come chiese tenute , chiamate ed adoperate. (V)
di sm.Luogo d'immunit per ragione sagra, Asilo. Franc.
Suoc. a.. Intorno all'uscio mio era si grande la serra, che pareva 4 Sacch. nov, 44. Io l'ho mandato a sotterrare in sagrato. Lase.Si
che alla mia casa fusse la sagra. Ambr. Furt. 3.5. La casa di nozze
bill. 5. . Se io non ne facessi patir loro la penitenza, io non mi
par sempre una sagra, tante persone entrano ed escono sempre.
Dicesi anche per Consecrazione d'un re, d'un impera sotterrerei in sagrato. (In questi es. vale quel Luogo di sepoltura
4

- Onde Parere che in alcun luogo sia la sagra, Aver la sagra


o simili, si dicono per dinotare numeroso concorso di gente. Varch.

tore. (A)

nelle nostre chiese che dicesi la terra santa.) (N)

spezie d'arme da fuoco; t altrimenti Sagro1 Ar. Fur. . 5 - Onde Ritirarsi, Stare ec. in sagrato o in sul sagrato=Ritirarsi,
o sagrato, o
25. Qual sagra, qual falcon, qual colubrinaSento nomar, com''al suo Stare, o simili, in chiesa, cimiterio, luogo sacro,
immune. Alleg.rim. 87, Incontro a birri stare in sul sagrato.
autor pi aggrada.
Sagra. Antico fiume della Magna Grecia nella Lo Saonarosa, Sagra-t-na. Add. usato in forza di f nello stesso modo
3 - (Gcog)
e senso di Sagratina. AMagal. Lett. Bisogna veramente dire che sia
cride, detto da alcuni Sagriano o Sucaranto; oggi Alaro. (G)
sagratona, quella de ec. in materia di sentirlodi de'bus
Sacna. (Gcog) Lo stesso che Agram, P (G)
- --

sacnerale, Sa-ga-men-t-le. Add.com. Lo stesso che Sacramentale,

cheri. (

Esp. angOperazion di vita attiva e cristiana s ogni misterio Sacrazione, Sa-grazi-6-ne.tsf. Il sagrare; altrimenti Sagra, Lat.
sagramentale, come il battesimo e gli altri sagramenti. Pass. g. A consecratio, dedicato. Gra3ps. Borgh. Rip. 3oo. Nella facciata
lui solo, come a ministro della Chiesa, si dee fare la sagramentale di sant'Egidio cc. dipinse la istoria della sagrazione di detta chiesa.
Sacesrara sagrest-na. Add esf Colei che in un monastero di
confessione.
Sacateralmente, Sa-gra-men-tal-mn-te. Avv. Lo stesso che Sacra
mentalmente, .Med.Arb.Cr. Quando si dice che Cristo nell'al

donne ha cura della sagrestia. Pass. 4g. Avresti tu conosciuta una

monaca gi sagrestana di questo monistero?

sagre-sta-no. Add e sm. Ch' preposto alla cura della


tare sagramentalmente, a dicere ch'egli ivi veracemente. Pass. Sacreraro,
della Sagrestia.l
o5. Per la quale confessione, segretamente e sagramentalmente fatta, sagrestia, Colui al quale affidata la custodia
Lit. edituus, acditimis, hierophylax. Gr. poca voxpo. Bocc.
il prete come giudice cognosce e discerne tutti i peccati.
sagrestano nella chiesa entr con un lumo in mano

Samueran, Sagra-men-tre. Au. Amministrare i sagramenti. Lo


stesso che il Sacramentare, P.

nov. gg. 4o. Il

Lib. Son. 23. Paggetto sono ancor del sagrestano.

Nassi Far sagramento, Giurare, Lat. jurare. Gr. due. Tac. Sacarsria, Sagre-statSf1 Luogo tannesso immediatamente alle Chie
e guardano le cose sagre e gli arredi
1 nel quale si ripongono
Da. Ann. 4 go. Sagramentava Cornuto essere innocente. ( Il testo se
si parano i sacerdti.-, Sacrestia, Sacri
della Chiesa, e
lat, ha adseverabat) Bern. Orlao. 5g. Sagramentando di nuovo
stia , str... Lat.adytuna, sacrarium. Gr zorv, potvov. Dant,

SAITHCO
Inf: 4. 38. In gi son messo tanto , perch''fui Ladro alla sa SAono. (Zool) [Sm. Spezie di falcone t, ottimo per la caccia, ma
grestia de' belli arredi. Maestruzz. . 2. Desi riporre colle reliquie che a gran pena si agevola. E' questo il hierax de' Latini e de' Gro
ci , cos detto dal gr. hieros sacro , e val dunque falcone sacro;
in sagrestia in luogo sicuro e reverente. Pass. 149. Le chiavi della

SAGRETAMENTE

sagrestia tu ritroverai in sull'altare. Din. Comp. a. 54 Ruppono la


sagrestia, e la tesoreria del Papa, e tolsongli molto tesoro.
2 - E parlando di tempio de' Gentili. Fir.As. 3. E per le altre
cose, le quali la sagrestia dell'Attica Eleusi con sagrato silenzio ne
tiene ascose. (N)

3 Per simili. Sagrestia della Trinit fu detta da' teologi la Men


te umana. Teol. Mist. Ha in odio questa cosa cos abbominevole,
cio che la mente, ch' sagrestia di tutta la Trinit, riceva i libi
dinosi parlari.
-

nome che gli antichi Egiziani davano a'grossi uccelli di preda.Cu


vier ne haformato il genere hierofalco.
falconi sono per le
Penne
ed inclinazioni simili agli altri uccelli nobili,ma il loro becoo
non ha che un festone come quello degl'ignobili, coda lunga molto
pi delle ali che sono lunghissime, tarsi corti e reticolati, guarniti
di piume al terzo superiore. 1 (In ar. sakron sparviere.) Tes. Br.
6.
Lo sesto lignaggio lo sagro, e quelli sono molto grandi, e
somiglianti all'aquila, ma degli occhi e del becco e dell'ale e del
l'orgoglio sono simiglianti al girfalco.

4 - Fig. Cose sagre,Santit.Menz. sat. . Rompevan giovanacci alla


osteria cc. i deschi e i piatti, Quei ch'oggi spiran tutti sagrestia(V)

.
Ed i forza di add. Mil. M. Pol. Porta bene cinquecento
girfalchi, e falconi pellegrini, e falconi sagri, in grande abbondanza.

5 - In modo basso Entrare in sagrestia = Ragionare di cose sagre 2 - (Milit) Sorta di pezzo d'artiglieria, il pi grosso fia quelli da
capo ,ne secoli xrr. e xrrr. ; portava da 8 fino a 2 libbre di
in mezzo a discorsi profani. IV. Entrare in sagrestia..] Lat. miscere
palla di ferro come l'-Aspido, ma era pi lungo di canna. Nel
sacra profanis. Gr. rm y ro opxvv draurviva.
SAcnetAuerre, Sa-gre-ta-mn-te. Avv. V. A. V. e di'Segretamente.
Vit. S. Franc. 2o6. Quando egli tornava dall'orazione, spezialmente
privata, cio che solo avea orato sagretamente, ec. (V

SAcnero, Sa-gr-to. Sm. V. e di Segreto. Cronichett. d'Amar. 73.


rese sospetto, e non gli dicea i suoi sagreti. Buon. Tanc. 3.
1. N
doveva saper questo sagreto. Salvin. Annot. ivi : Questo
segreto. Nell' cdizione del Landini si legge sagreto , come Sanese ,
Sanatore, e simili, ed pi da contadini. (B)

SAcnero. Add. [m. V.A. V. e di Segreto. G. V. 6. 4f. 2. Concor


dandosi col suo sagreto ciamberlano. (In alcuni testi a penna sileg
ge segreto.)

secolo scorso si chiamavano ancora Sagri''tutti i pezzi da campo da


& libbre di palla ingiu. Cos dtto, per somiglianza, da un ani
male di rapina e di gran volo cos denominato. Altrimenti Sagra.
arch. Stor. 2.44 Ne men seco assaissimi muli carichi di di
verse robe, molte some di vettovaglia, cinque carrate di munizione,
due sagri e sei mezzi cannoni. Gucc. Stor. E gi cominciatosi a

conoscere per le palle che tiravano i due sagri piantati quella notte,
che non vi era artiglieria da battere la muraglia ec. Biring. Il sagro
tira libbre 12 di palla, e da molti chiamato quarto cannone. Din
to: Cannoni da libbre 8 e 4, dagli artiglieri comunemente detti
sagri. (Gr)

2 - Remoto, Appartato. Vit. SS. Pad. . 7. Partissi dal primo a


bitacolo, e and non pcr molto dilunge dalla villa , dove stava in
prima al luogo pi sagreto in uno diserto. (V)

Sacni. (Ar. Mes.) Sm. Pelle di pesce che conciata e raffinata serve
per formar buste, coperte di libri e simili. (Dal turco sorghri cuojo
tolto dal dorso di un giumento. In franc. dicesi chagrin.) Fag. rim.
l".
9. (Lucca 1733) Ogni folle ambizion da te se n' esca...
'aver le carte intonacate d'oro, Coperte di sommacco o di sagri.(A)(B)

SAGRIFicaMento, Sa-gri-fi-ca-mnto. Sm. Lo stesso che Sacrificio, V.


Salvin. Senof lib.5. pag.92. (Londra 1757) Celebravasi una certa ma
gnifica solennit pubblica, che facevano i Rodiani al Sole, e processio
ne , e sagrificamento , e moltitudine di cittadini festeggianti.(A) (N)

SacRmFicanire, * Sa-gri-fi-cn-te. Part. di Sagrificare. V. di reg. L


stesso che Sacrificante, V. (O)

*-

Mezzo sagro: Cos fu detto ne' passati tempi il Falcone (Gr

Sacao. Add. m. Lo stesso che Sacro,

18. Mirate

Per dio, l'aspetto sagro, [E il fronte, dove il nostro Sol s'oscura.j


alvin. Annot. ivi. L'aspetto sagro, cio che non concilia vene
azione, rispetto , reverenza , come le cose realmente sacre. E una

casta bellezza ha questa virt, ec. (B)

- Consacrato , Sagrato. Pass. n 8. Conviene che sia parte sagro


e ordinato, secondo il modo e 'l rito della santa Chiesa. (L'ediz.del
Vangelisti alle citate pag. legge sagrato.) (V)
Scosaro,
p
Cr, allaSagro-sn-to.
v. Sacrosanto.Add m. comp. Lo stesso che Sacrosanto,
Saou. * (Farm.) Sm. Lo stesso che Sago, V. (O)
Sacustino, Sa-gun-ti-no.Add. pr. m. Di Sagunto. Lat. Saguntinus.(B)

Scro. (Geog) Sa gn-to. Lat. Saguntum. Ant. cit. della Spagna

Tarragonese, oggi Morviedro. (G)


Sacriricane, Sa-gri-fic-re. [Aut. e n. Qfferire in sagrfizio, Immolare.
Lo stesso che Sacrificare, V.Vit. SS Pad.2.295. Maravigliossene mol Sanac. * N. pr.. m. (Dall' ebr. saghuah suscitare.) (B)
to, e dissegli che sagrificassc ; al qnale rispuose Eustagio, e disse ardi SAHAa. * (Geog) Citt dell'Arabia. (G)
tamente: io adoro Cristo, c a lui solo sagrifico. Cronichett. d'Amar.

SAnana. * (Geog) Sa-ha-r. Sm. Vasta contrada dell' Africa setten

trionale , che forma il massimo deserto del globo, e detta anche per
18. Volle che tutti i cavalicri sagrificassono agli Dei. Car. En. o.
ci Gran deserto. (G)
d33. E, per onore all' ombra Dell'amico, e per vittima al grand'Orco
Molti giovani avea gi destinato Vivi sagrificar sopra il suo rogo. (B) SAI. * (Geog) Citt della Nigrizia. (G)
SAonuFicaro, Sa-gri-fi-c-to. Add. m. da Sagrificare [Lo stesso che Sa SAICA. (Marin.) Sa-i-ca. Sf Lo stesso che Saicca, V. Bellin. Bucch. 8a.
E 'l pensieri gliel trasmise la Jamaica Invenzion d'un piloto d'una
crificato , Vlb Salvin. Pros. Tosc. 14o. Altri tutto serio e severo,
saica. (A) (Qui Sica sdrucciolo per la rima.) (N)
come di Scnocrate fu detto, non avr mai sagrificato alle Grazie. (N) SA1cc
A.* (Marin.) Sa-ic-ca. Sf Sorta di bastimento greco o turco, ill
SAoRmFicaTore, Sa-gri-fi-ca-tre. Verb. m. di Sagrificare. V. di reg
cui corpo molto carico di legname , e porta a un dipresso l'al
Lo stesso che Sacrificatore, V. (O
beratura e l'attrazzatura di una checchia, cio un bompresso, una
SAGRiFicArnice, * Sa-gri-fi-ca-tri-ce. Verb. f di Sagrificare. Lo stesso
che Sacrificatrice, V. (O) Giamb. Gell. (Bibl. Enc. It. . . 54) piccola mezzana, e un albero di maestra molto elevato con gabbia.
Questa spezie di piccola galera che si regge a vela ed a remo, ed
Espongono questa voce Toscana, non per sagrificatrice, come vor
armata da 2 sino a 2 pezzi di cannone era molto adoperata sul
rebbe quel verbo greco, ma ec. (N)
Danubio,
sulla Sava e sulla Theiss contro i Turchi.-, Saica, sin
SA criFicio, Sa-gri-fi-ci-o. [Sm. Lo stesso che] Sacrifizio , V. Croni
chett. d'Amar. 2. Moltipric i preti e i sagrifici. Segn. Pred. 7.
turco sciojka spezie di barca) Montecucc. Abbiasi un ponte
i barche , altre barchette sulle carra, ponti di giunco da gettarsi,
3o3. Viet gi Dio nella legge vecchia agli Ebrei , che non gli of
barconi o pontoni piani ne' fiumi reali, galee o saicche per lo Da
ferissero pesci ne'sagrifici.
nubio. (Gr)
Onde Fare sagrificio = Sagrificare Vit. SS. Pad. a. 9.
Una volta and dopo 'I padre occultamente, quando andava a fare SAicchisti. * (Milit.) Sa-icchi-sti. Add. e sm. pl. Uomini che gover
sagrificio all'idolo. E 2g4. And lo 'nperadore al tempio a fare sa nano la saicca. L'Austria se ne serviva raccolti in un'armatetta sotto
grificio agl'idoli, ec. ; e vedendo che Eustagio ec. non faceva sagri gli ordini di un capo, a difesa della sua frontiera verso la Turchia.
, ficio, maravigliossene.
Essi seguivano talvolta gli eserciti austriaci come poutonieri. (Gr)
2 - Dicesi Sagrificio dell'Altare per la Santa Messa. Vit. SS.Pad. SAmbA. * (Geog.) Sa-i-da. Citt della Sassonia. (G)
2. 23g. Dobbiamo tenere e credere che l'anime dei defunti ricevano SAIDAAp. * (Geog) Sa-i-da-bd. Citt della Persia. (G)
SAine. * (Geog.) Sa-i-de. Citt della Siria, ch'era l'antica Sidone. -grande requia per lo sagrificio dell'altare.
SacaiFizio , Sa-gri-fi-zi-o. I Sm. Lo stesso che Sacrifizio , V. 1 Stor.
Cap. del Basso Egitto; altrimenti Saite , Seite , Sais. (G)
Eur. 6. 42. Offerendoli sopra lo altare scannati ed arsi in guisa di SAIGonA. * (Geog.) Sa-i-g-na. Citt della Cochinchina. (G)
SAMA.
* (Geog.) Sa-i-ma. Lago della Russia nella Finlandia. (G)
pecore due figliuoli suoi, che aveva, con orrore e spavento grande di
-

chiunque senti contare un sagrifizio si miserabile. Lasc. rim. pag.

SAIMe , Sa--me. (Sm.] V. A. Lardo, Grasso strutto.Lat. sumen. Gr.

6. (Livorno 799) Almo, destro , divino occhio del cielo (parta a

9 pov. (Sumen dall'ebr. scemen pinguedine. In ar. samin pingue, e


simen esser pingue. In turco semiz grasso, e semizlrk il grasso. In
ted. seum liquido glutinoso. In celt. gall. saim ricco. V. il Bullet al
la V. Saim.) Tratt. Intend. Come lo saime e la grascia, che inforza
e nodrisce il fuoco, e accende. Pallad. cap. 7. Se l'omore crepasse
per li sassi , togli pece e saime, ovvero sevo. Esp. P. N. 8o. Co
me lo saime e la grascia che inforza ed accende il fuoco. (Il Rigoli
vorrebbe leggere scame spiegandolo stoppia dal fr. chaume. In ispagn.

Febo), Dcl nascere e nudrire alta cagione, Pei sagrifizi umil, Che

'n Deli e 'n Delo T'offerson gi divote le persone, Ti prego ec.(B)


2 [Onde Fare sagrifizio = Sacrificare. V.] Fare sacrifizio (N)
2 - Per similit. Cessione gratuita, o quasi gratuita di checchessia.i

Lasc. Pinz. 5. 2. Dall'una ho avuto sei lire, e dall'altra questo a


nello , che proprio stato come aver fatto un sagrifizio.
Sacrilegio , Sa-gri-l-gi-o. Sm. V. e di' Sacrilegio. Segn. Pred. 3. 4.
Come dunque volete voi sospettare che Dio non prendasi a cuore
l' offese vostre , mentre voll''egli fare tanto pi caso del primo fallo
operato a' danni del prossimo , che non del primo sagrilegio com
messo ad onta dell' istessa Divinit ? (V)
Saganato. * (Bot.) Sa-gri-n-to. Add. m. Cos chiamasi qualunque
parte di una pianta , e precisamente
, i fusti ed i frutti
allora quando siano guerniti di punte tubolate allargate alla base e
non pungenti n piccanti, ma soltanto rendenti la parte su cui sono

sayn il grasso che si cava dalle sarde, del quale la gente pove
ra si serve pei lumi.) (N)
SANrez.* (Geog) Sente. Lat. Mediolanum Sanctomum. Citt della Fran
cia nel dip. del Sciaranta inferiore. (G)

SAnpc n. * (Geog) Sa-i-pr. Citt dell' Indostan inglese. (G)


SAin. * (Mit. Maom.) Quarta bolgia dell'Inferno, nella quale sono

confinati coloro che hanno professato il Sabeismo.

SanRAA. * (Geog) Sa-i-r-ma. Citt del Turchestan Chinese. (G)


rozza ed aspra al tatto. (Dal celt.gall. saigh punta. In ar. saqara Sais. * (Geog) Antica citt dell'Egitto, detta anche Saide e Saite.(G)
SArrAA * (Geog) Sa-i-t-ma. Sm. Distretto del Giappone nell'isola
rupit saxa malleo acuminato) Bertoloni. (O)
SAGRisTA. (Eccl.) Sa-gr-sta. Add. e sm. Quel Prelato che sostiene le di Nifon. (G)
SAITIco, * Sa-i-ti-co. Add. pr. m. Di Sais. Onde Nilo Saitico o Braccio
veci di Sagrestano nel Palazzo pontificio, Pallav. ec. (A)
-

-------

I9

SA LA CIA

SAJA
Saifico del Nilo, Quel ramo di esso fiume che passava per Sas, e
che oggi dicesi Ramo, Tronco o Braccio di Rosetta. Lat. Saiticum

ri.* (Mit.Ind.) Dea Indiana che l'emblema della natura, e come

Flumen. (G)

cogli attributi della fecondit e qualche volta

con una testa di vacca. (Mit) ._.

---

a -- Carta saitica : Carta d'infima qualit, che facevasi in Sai, SAkunTALA* (Filol.) Sa-kn-ta-la. Titolo d'un dramma Indiano in san
delle pi grossolane parti e della corteccia del papiro. (O)
scrito; meglio Sacuntala, Sacontala. (O)
Saa. (Ar.Mes) Sf1 Specie dipannolano sottile e leggieri.(Dal franc. Sar (Geog) SmDistr. del Giappone nell'isola di Nison. (G)
celtica,
origine
di
reputa
Bullet
il
che
e
saie che vale il medesimo,
Sarri. (Mit. Giap) Sa-kti. Divinit cui si attribuisce il potere di
al pari che saie in senso di veste. V. Sajo. Altri crede che saja ab guarire le malattie; l'Esculapio de Giapponesi (Mit) .
--- -

bia preso direttamente nome da sajo veste, cui serve di materia. In SAL.* V. corrottamente sincopata

, e dicesi Sal mi sia , per

re Salvo mi sia. V. Salmisia.


illir saja equivale al nostro saja) Quad. Cont. A messer Tomma
so dei Mozzi e a' compagni port Lapo per una pezza di saja d'Ir s * N. pr. m. Lat.Saal. (Dall'ebr. sciaal chiedere: Postulante.) (B)
landa, per vestir della moglie d' Andrea. E appresso : Per braccia 2 (Geog) Fiume del Per. - della Russia Europea. (G)
nove e mezzo di saja di Como, presa per una gonnella della moglie SALA.(Archi.) Sf Stanza principale, la maggiore della casa e la pi

d'Andrea. Dittam. 4.26. Similemente passammo in Irlanda, La qual


fra noi degna di fama Per le nobili saje che ci manda. Nov. aut.
5. 3. Appresso gli calz brune calze di saja (Nell'es. del Dittam.
Venezia 18zo legge: La qual fra no degna di gran fa

comune, dove per lo pi s'apparecchiano le mense. [La Sala rea


le, ampia, spaziosa , nobile , nuagnifica ; vagamente, sontuosamente
addobbata ec.] Lat. aula, caenaculum. Gr. xvAh , urripov. (Dal

celt. brett. sal sala. In ted. saal, in oland. zaal, in franc. salle,
in isp. sala: e dello stesso sal sembrano modificazioni il gr. avle
ed il lat. aula. In turco selambrk sala di udienza.) Bocc. Introd.
52. E ci che al servigio della sala appartiene. E 54. Entrati iu

ma.) (

2 - Dicesi Saja rovescia Quella specie di pannina detta anche asso


lutam. Rovescio, V. Min. Malm. Panno col pelo annodato, com'

una sala terrena, quivi le tavole messe videro. E nov. 45. 8. Tro

la saia rovescia, o il rovescio. (A) Red. lett. op. 5. 24) Oggi si


costuma dire . . . . mi son messo la rascia, la saja' rovescia , il per

vata la giovane nella sala, la presono. Franc.Sacch.nov.52.Tolse gli


Pignano. e simili, intendendosi del vestito fatto del suddetti panni asini e misegli nella stalla, e quelle coverte mise in una sala.
Baldin.
Voc. Dis. Sala, la pi spaziosa stanza del palazzo o casa : chia
o drappi. (N)
mata sala, secondo alcuni, dal saltar che si fa in quella nella oc
3 - * Dicesi Saja arcimperiale, Un' altra sorta di saja. V. Arcim
periale, $. 2. (A)
casione di celebrare l'allegrezza delle nozze e conviti. (N)
SAA. (Geog) Fiume di Spagna. (G)
2 (Milit.) Sala d'arme o dell'armi, detta anche pi particolarmen
Saccio, Sajc-cio. Sm. pegg. di Saj6. Contil. Lett. Berg. (Min)
te Armeria. Edifizio nel quale si serbano riposte le armi portatili
Sai eTTA , Sa-jt-ta. Sf dim. di Saja. Sorta di leggiera suja che anche e da tiro d'ogni maniera. Bartol. E la catena pur tuttavia si serba,
da alcuni dicesi Scotto. (In franc. saiette) Garz. Piazz.75Berg. (Min) e si mostra nella sala dell'armi dell'Eccelso consiglio de' Dieci. D'An
SAETTA. * Sf V. A. V. e di Saetta. ( aietta voce del dialetto toj. L'armeria, o sala d'arme... dividesi in varie camere , o gal
napolit.) Guitt. lett. a. 8. Come l'arcieri , ch'una sajetta tragge. E lerie, nelle quale vi si hanno diverse rastrelliere colle convenienti
e 422 Guitt.
cortine di tela, per disporvi con buon ordine le arme di piccol ca
sajette vane, e dispennate. (Vedi le note
tl.
(Gr) .
polveruzza.
dalla
ruggine e de'
dallaimportante
ripararle
libro,
a. Sm.1 clim. di Gajo. Lat. sagulum.Gr. ordyuov. Vit. 3
SAeTro (
carrozze e simili, sulla
carri,
t. Parte
(Ar.eMes)
Benv. Cell... a 4. Una bella vestetta di ermisio'
il carico, e le cui estremit servono di asse alle
poggia tutto
ann
sajetto del simile.

Ct
di legno, di ferro ed anche talvolta d'acciajo.
Componesi di due pezziconicu---mit. su quali girano le
ai
ruote, e del Corpo di sala, di forma retta angolare,

8ao. (Milit) (Sm. Veste militare di molti antichi popoli, e partico

larmente del Romani; pi lunga della tonaca, aperta sul davanti


ove si congiungeva talvolta con una fibbia, di panno grosso , che no le stanghe. Le cime della sala sono attraversate da cavicchie di
i soprapponeva alle armi e ad ogni altra veste. Si usava non so ferro che diconsi Chiavi o Acciarini, o pure sono guernite di dadi,
lamente dalla plebe in tempo di tumulto civile e dai soldati in tempo invitati l'uno a destra, l'altro a sinistra, per impedire che i mozzi
di 8uerra, ma dai capitani supremi altres, dai tribuni e dai cen escano dal pernio. Lat. axis. Gr. dgar. Cr. 6. . L'olmo arbore
turioni. Il Sajo era ai tempi di Roma antica indizio e segno di noto ec. Del suo legno si fanno le travi ec. ; anche se ne fa sale
di carri, e fusoli di mulini. ( Cos legge il Vocabol. del Manni ,
suera, come la toga di pace. Questa voce viene anche adoperata quarta
impressione, alla voce Fusolo i ma l'ediz. citata di Cosimo
da alcuni scrittori ad esprimere genericamente ogni Soprabito mili
(B)
tare moderno per similitudine dell'uso antico.1-, Sajone, Sajorna, Giunti 6o5 e quella di Bologna 784 leggono scale)
a Sale diconsi da' Banderai le cinque traverse disposte in figura
in. Lat. sagum. Gr. odios. (In celt. brett. sa veste. In pers. saji
de veste logora, e savis veste di bambagia. In ar. sag copertura di di una scala nella parte di mezzo della Tonacella, due davanti e
color verde o nero che va dal capo alle spalle. In prov. sajo man tre di dietro. (A)
(Bot.) Soria d'erba, della quale, secca che sia, s'intessono le
tello da pastore. V. Sagario.) Bern. Orl. . 4. 63. Chi getta l'arme 4 seggiole, e si fanno le veste a' aschi. Lo stesso che Buda , V. Lat.
e chi si spoglia i sai. Car. Eneid. Aveano i sai Di lucidrostro di
visati a liste. (Parla de' Galli che salivano sulla rocca Tarpea.)(Gr) cyperoides latifolium, typha latifolia Lin (Da mutilazione del celt.
irl siolastar, in gall. seiiisdeir che vale il medesimo) Buon. Fier.
a - (Ar, Mes) Vestimento del busto co' quarti lunghi, ma ser a
uom solamente; altrimenti Sajone. Bern.rim..6g. Ch'io credo che 4. . . Dalle cui teste assisi eran duo fiaschi Vestiti di tabacco,
manchi Poca cosa d' un braccio a fargli un sajo. Galat. 6. Quando e non di sala, S eran neri, e tutti sdruci e toppe.
5 - (Filol.) Credesi da' pi cos detto corrottamente, in vece della
alcuno gentiluomo Viniziano andava per la loro citt in sajo.
voce turca Allah che significa Iddio. (Giova per sapere che selum
8aio. (Geog) Fiume dell'Ungheria. (G)
Saonaccio, Sa-jo-nc-cio. Smj pegg. di Sajone. Segn. Stor. g. 233. in ar. val misericordia, e si nomina in ottantasettesimo luogo fra
gli attributi di Dio nella corona di preci che i Maomettani chia
Correva tutto il popolo per la via Larga alle case de' Medici ave
di saluto sacro.) Ricord. Malesp.
dere, un miserando spettacolo, che era nel rimirar Baccio in sur un mano tesbyh. In somma
cavalluccio, con un sajonaccio sudicio in dosso ec.
Gerusalem, salvo che i tem
cheto
a
rend
gli
Soldano
Il
6.
cap.
or. (Milit. e Ar. Mes) Sa j6-ne. Sm. accr. di Sajo; ma prendesi pio di Dio, che volle che rimanesse a guardia de'Saracini acciocch
anche per Sajo semplicem.1-, Saglione, sin. Lat.sagum G. ordiyos. vi si gridasse la sala, e chiamasse Maumetto.
Cant. Carn. 426. In camicia la state si giuoca , e verno in col SALA. (Geog) Citt del Regno di Napoli nel Principato Citeriore
letto o in giubbone, Bench certe brigate Trovinsi amcor, che lo detta anche Sala la terra o La Sala. - Fiume ed antica citt della
- _

---

della Svezia. (G)


fanno in sajone. Buon. Tanc. 4. . Creder posso Col sajon di dom Mauritania Tingitana. della Frigia. - Citt (Dal
ted. seel spi
masco (chi lo sa?) Di venir anch'i' a Fiesol Potest. , E Salin. SALABenoa, Sa-labr-ga. N. prf. Lat. Salaberga.
montagna) (B)
motivi: Sajone, derivato dal lat. sagum, abito succinto mili rito, e berg, montagna: Spirito dellapoco
dissimile dall'aringa, che
SALAccA. (Zool.) Sa-lcca. Sf. Pesce
tare; da questo la voce sajo e saja. (N)
-

Saona. (Milit. e Ar. Mes) Sa-jrna. 5: Veste militare antica ed ci viene insalato dall'Olanda o dalla Svezia. Costituisce un genere
anche Spezie di veste lunga. [V. e di''Sajo.1 Buon.Fier.4. 2. 7. E nell'ordine degli acantopterigi stabilito da Cuvier; prossimo alle
de''giovani Domestiche spogliazze, e sfornimenti Di sajorne, giornee, acciughe, ma ne differisce pel ventre dentellato, e pel gran prolun
uarnacche e robe. Tac.Dav.Germ.377. Vanno tutti in sajorne con gamento de' loro mascellari. (Prende nome dal sale.V.Sale.)(Ne)(N)
bbie, o, mancandone,appuntano con spine. (Il testo lat. ha sagum.) 2 -* Nome che i Pescatori danno ad un pesce di mare simule al ra
torSemif 4o. Discese con tale compagni la scala, addobbato gno, ma pi compresso nella schiena. Lat. thrissa, Aldrov. (A) (N)
della sajorna, ec.( L'editore spiega questa voce per vestimcnto del SALAce, Sa-l-ce.Add.com. VL. Che eccita libidine; altrimenti Lussu
salax. (In celt. gall. soghaul equivale al lat.
rioso, Venereo.valLat.
busto, d'antica e non troppo nota foggia.) (V)
turpe, immondo, violato. In gr salago Io stu
salax e salach
Saori.* (Geog) Sa-j-ti. Popolazione dei impero Chinese. (G)
Saiotro, Sa-jt-to. Sm. dim. di Sajo, ma prendesi anche per Sajone, pro, agito. V. pure il Littleton alla voce salax.) Alam. Colt.
nel signif di Vestimento cittadinesco. Lat. sagum. Gr. royos. Lasc. Or la salace eruca, e l'umil bieta , E la morbida malva, ec. Cocch.
Pur. 4 6 Apri la camera terrena, e fa torrea Spinello il mantel Vit. Piu. pag. 5. ( Venezia 744) Restino escluse assolutamente
tutte le materie vegetabili pi sode, e pi salaci e pungenti, e di mag
lo, e quel mio sajotto da cavalcare
Sa- (Geog) Lago salso della Russia, nella Crimea. (G)

Sai (Geog) Saki. Citt e distretto del Giappone

(G)

Saan (Mit. Ebr) Genio infernale che, secondo il Talu, s'impa


dron del trono di Salomone. (In ebr. soiachab giacere, incubare ,
star sopra.) (Mit)

Sa (Geog) Sakri-a, Sangario. Lat. Sangarius. Fiume della Tur.


chia Asiatica nell'Anatolia.
Saari.* (Mit.Ar.) Divinit degli Aditi, antica trib Araba, invoca

ta per ottenere la pioggia. (Dall'ar. scaqyqaet pioggia) (Mit)


SARAT. (Mit, Maom.) Pietra che i Moonini pretendono sia posta

nel centro della terra ed abbia maravigliose virt. (Mi)

rimento. (A) (B

Sn. V.

scherz.

per dinotare la

Insalata. Carl. Svin. o. Che appena, per quant'io posso compren


dere, Mangiato avete il salaceterboleo. (N)

Satacia (zool) Sal-cia. SfVG. Latsalacia. (Da salos mare) Ge


nere di polipi, dell'ordine delle sertularie, e della divisione defles
sibili, i quali amano i lidi del mare. (Aq)
2 (Bot.5 Genere di piante della ginandria triandria, famiglia delle
ippocrateacee stabilito con un arboscello detto salaci chinensis da
-

----

Lirneo, e cos denominate perch crescono sulle coste ma uuime


della China. (Aq)

SALAPINO

SAILACIA

,,caa (Mit) secondo


alcuni,
un soprannome
di Anfitrite
; sa SAAm. (Gcog) Sa-la-m. Isoleua del Golfo Persico. (G)
S condo
moglie stessa
di era
Nettuno
o una Nereide.
V'ha pure
SALAMELeccie , Sa-la-me-lc-che. Lo stesso che Salamalecche ,
ci crede salacia essere il riflusso del mare personificato

V. ( Se

Venilia

condo questa otografia ch' la pi in uso, leggonsi in alcune edi


era il flusso. (In gr. salos mare, alto mare dal celt. gall. sal che zioni gli esempi stesi del Salvini qui sopra riportati) (A) (N)
SaAube. Sa-l-mi-de. Npr. f. Lat. Salamis. ( Dal gr. slo, in
vale il medesimo) (Mit) .
celt. gall. sal mare)Figlia d'Asopo re di Beozia, amata da Net
saacia. (Geog) Antica citt del I usitania. (G)
-

---

tuno, e che diede il nome di Salamina all'isola ove divenne madre

Saapma. (Milit) Sa-la-di-na. SfNe tempi di mezzo davasi da Fran

di Cicreo. (B) (Mit)


cesi
questo
nome
maglia che
i guerrieri
mie dall'
o leItaliani
armature,
il cui
usoalla
fu adottato
da Cristiani
in pone
Pale 2 - (Geog) Antica citt dell'isola di Cipro. (G)
stina, pigliandolo da' Turchi, de quali essendo allora capo Sala SALAMELE, Sa-lami--le. N. pr. m. Lat. Saianie. (Dall'ebr. scialom
pace , ed el Iddio: Pace di Dio.) (B)
dino, fu perci dato ad essa malia tal nome. (O)
-

SALAonm, Sa-la-di-mo. N. pr. - Lat. Saladinus. ( Detto in ar. sala


heddin ed in questa lingua salharmato, hedd potenza, fortezza.

SALAMINA.*

(Gog) Sa-la-mi-na. Lat. Salamina, Salamis, Salamin. Iso

letta deleolfo Saronico nell'Attica; deua anche anticamente sciia,

Sultano d' Egiuo e di Siria fumoso Cicria, Ptinssa ed oggi Coluri. Antica citt dell'isola di Cipro
per le sue guerre contro i cristiani nel secolo x11- Pronipote del detta anche Salamide (G)
precedente, sultano di Aleppo, vinto da Tartari ed ultimo della di SalAminio , Sa-la-mi-ni-o. Add. pr. m. Di Salamina. Lat. Salaminius,
nastia degli Ajubidi di Siria. (B) (Mit)
Salaminus. Onde Salaminio fu soprannomato Giove pel culto parti
Sanapo.(Geog) Sal-do. Fiume della Rep. di Buenos-Ayres di Spa colare che se gli rendeva in Salanina; e Salaminia fu deua li nave
che traport Teseo a Creta, perch Nausiteo di Salamina ne fu il
gna. dell' Alto Per. (G),
N
Salaphitanum oppidum. -Ant. S piloto. o
SALAFITAno.*
In ebr. scialit dominatore.

ALAMino,
* Sa-la-mi-no.
pr, m.
m. (V.
(V. Salamide.)
de.) -- Uno de' cinque
.
fratelli Dautili.
(Mit) N. pr.
citt. nell'interno dell'Africa. (Mli
SALAGA.* (Geog.)
Sallga.'Citt della Guinea Superiore (G)
Salacione (Ar.Mes.) Sala-gio-ne. f: Operazione che ha per fine di SALAMIstaA, Sa-la-mi-stra. tAdd. e sf] Donna saccente, (Che fa la sa
-

Puta, la dottoressa; e per derisione Madonna salamistra. Lat. prave


solers
, ostentatrix. (Dal lat. sola magistra, sola maestra; che pre
tende di poter sola far da maestra.)Gell.Sport.3. 5. E chi fia stato?

diverse sostanze alimeniuri, specialmente i Pesci e le car*

ni degli animali, per mezzo del sole (DT), .


SALaca.
Fiume e cittconchiglia
dell' Indostan.
(G)
saacnaas (Geog)
(Mit. Sa-la-grm.
Ind.) Sa-la-gra-mann
impietrita

che

salamistra di mona Ginevra , che non mi volle mai bene?


426. Impara , qualunque se', moglie strebbiatrice,

g' Indiani pretendono rappresenta e Visn, perch ne hanno sco


perte di nove gradazioni di colore: il cie essi riferiscono alle nove
incarnazioni del Dio. (Mit
SALA1, * Sa-la-i. N. pr.

Salai. ( Dall' ebr. scialah mandare, in

ac. Dav. Post.

borbottona , salamistra e gelosa; questa postilla tocca a te.


SALAMisTRAaE , Sa-la-mi-str-re. [N.ass.) Fare il saccente. Lat. scitum
se ostendere, ostentare. Gr. rms sv: tzs ard3sizo romaa. Buon.Fer.

1.2.2. Oh quanti uomini ho io veduti, Or maestri, or censori, or

viare : Inviato.) (B

sa-la-j6lo.Add. e sm. Canovajo del sale (DT) consiglieri,Salamistrar negli esercizi altrui ! E 45. 16.Questa donna
mi pare una di quelle Donne saccenti, che noi troviam spesso Per
zo, e formata dall'Arabo, salam leke, che vale Pax tibi, [ se non queste e quelle case Far delle medicesse F delle faccendiere , Sala
direttamente dal turco sclamlamaq salutare SanDi
325. [Sa
mistrando, e che s'odon dir cose Da far muover a riso i pi del letto.
lamalecha presso i Turchi lo stesso che dire Pax tibi :1 dondo a oata israenia, Sa-la-mi-stre-i-a. Sf. V. comicamente formata da Sa
,
i monuoso saluto, e rive lamistra, e vale Presunzione di sapere; pi comunemente ] Saccen
biam
4 Le guarda dietro Calagrillo, e grida: teria. Buon. Fier. Itr 23. Dormiam , dorniam pur noi: tutte son
Mi avessi detto almcn salamaicche! Buon. Fier. 25. 5. In aringo sa baje Le salamistrerie Di quelle pestapepe.
lito si vide il baccalare imbasciadore, Che gi per far le sue sala Saasrno, Sa-la-mi-stro. Addesm.bmo saccente, Presuntuosello.
Salvin... Annot. F. B. . 2.2. Salamistrare, fare il saccente, il sa
malecche cc. Componeva i sembianti, cc
SALAMasca. (Geog) Sa-la-man-ca. Lat. Salamantica. Citt e prov. di puto; da Salamistro, saccente. (A)
Spagna. Citt del Messico.- Isola della Columbia. (G)
Salamoia. (Ar.Mes) Sala-m-ja.Sfj Acqua insalata, per uso di con
savona. (Zool.) Sa-la-mn-dra. Sfl Spie di lucertola I simile servirvi entro pesci, funghi, ulive, e simili. Lat. muria. GrAum.
al ramarro, tuta pezzata di nero e di giallo, alla quale gli antichi (In isp. salmuera, in franc. saumure, dal celt. gall. sal acqua sal
au, ibuirono la propriet di vivere in mezzo alle fiamme, Cltl 6SS(l
sa, e muir mare.) Cr. 9. 86. 1 . Le quali (uova) ottimamente ser
anzi, secondo alcuni , estingueva coll' eccessiva sua frigidezza , e
barnella
si possono
se si terranno
tre acque
ore nel
saleoli,
trito,
salamojalungo
, ec-tempo
Buon., Fier.
. 2. 3. In
, in
in
per ne fecero l'emblema del fuoco, e gli Egizi il geroglifico di
un uomo consumato dal freddo. L'esperienza ha fatto conoscere che acidi liquori. In salamoje, in ranni ec. Posson far travisare ogni
tali propriet son favolose.) Lat- salamandra. Gr. vaAaacpa. (Sa
materia. E Salvin. Annot. ivi: Salamoja, acqua artifiziosamente
mondra dal pers. samender, semender, semendel o sumender che va
salata, dal lat. muria. Moim in ebraico acque; onde alcuni dedu
gliono il medesimo.) Petr. canz. 35. 4. Di mia morte mi pasco e cono le moje di Volterra, ove si fa il sale. Red. Etim. Salamoja
ivo in fiamme, stranio cibo e mirabil salamandra Rin. ant. Not. che un composto d'acqua di sale, pu derivare dal lat. muria o

SALAIuolo.
SALAMALecche ,

Sa-la-ne-lc-che. Voce bassa, usata per lo piu un ischer

- -

o. La salamandra audivi , Che dentro il fuoco vive , stando

da salamuria de' bassi secoli. Salvini. Annot. F. B. Marinare dal

sana. Benb. Asol. n. 26. Quale vive nel fuoco come salamandra,
quale, ogni caldo vital perdutone, si raffredda come ghiaccio Mat
spegne; ma gittata nel corpo del fuoco ove sia gran vigore di fiam

lat. muria, onde abbiam fatto noi salamoja. (A) (N


2 - Efg. Pataff . E' ne fa gran burbanza e salamoja.Malm.
8. 326.
Porgli fra sale e inchiostro in salamoja.
- E anche fig. Senza salamoja , detto di persona per Senza

as'abbrucia. Vallisn. La salamandra gittata nel fuoco schizza per

sale , cio senza giudizio. Fortig. Ricc. 5. o5. Era buon uom, ma

ac.

tol. La salamandra di natura tanto frigida che toccando il fuoco lo

dolore da pori della sua pelle un bianco fetido liquore, con cui i senza salamoja. N
carboni accesi, se pochi sono, annuorza. (A)
2 - (Bot.) Salamoja , Erba salamoja : nomi volgari dell'Acetosel
a Presso i moderni zoologi la Salamandra un genere di rettili

la , V. (N)

batraciani, famiglia delle urodole, i quali presentano le forme della SALAMonA , Sa-la-m-na. Add. e sf Dicesi di donna ; altrimenti Sa
lucertola. Gli serve di tipo la Lucerta salamandra, sorta di rettile
lamistra , Dottoressa. (Salamona, cio quasi un Salamone , facendo
che ha la coda rotonda e corta , le dita senza unghie, il corpo
femminile il nome di quel Re che fu il pi sapiente degli uomini)
Salvin. Annot. F. B. 4. 5. 16. Salamistrando, facendo
saccenti ,
nudo e poroso. Pu sostenere la fame per pi mesi.Tramanda tanta.
umidit dalla bocca e dai pori, ch' capace di estinguere un piccol le salamone, le salamistre. Questi verbi, formati di nuovo da moni

fuoco. Vive nell'Europa temperata. Lat lucerta salamandra Lin. (B) noti , son bizzarri e comici. (A) (N)
3 Dicesi Salamandra acquatica Un'altra specie di rettile che ha la SALAoscsa, Sa-la-mon-ci-na. addesf dim. di Salamona. Salvin.
coda piatta , compressa ; una cresta membranosa lungo il dorso, la
Annot. F. B. introd. 2. 3. Salamistrerie , voce comicamente formata
quale nel muschio dentelata; il corpo, bruno , varietto di nero e da Salamistra , che vale Donna saputa, quasi Salamoncina. (A)
SALAMoNE
, Sa-la-n-ne. N. pr. m. V. e di' Salomone. Lat. Salamon (B)
eruleo; il ventre gillo , o rossiccio. E' comune nei luoghi palu
dosi. Lat. luccrta palustris Lin. (B) Red. Ossrv. anim. (Op. 2. 4)

SALAMonr. * (Ar. Mes.) S m. accr. di Salame. Grosso salame. (A)

Nelle salamandre acquatiche, negli stellioni c. ed in altri serpenti 2 - (Zool.) [Sorta di pesce, pi comunemente detto Salumone.] Sermone,
V.(In lat. salmo, in ted. salun, in franc. saumon, in ingl. od in isp
quadrupedi e c. (N)

saawasnaaro, S la-man dr-to. Add. m. Di o Da Salamandra. Fr.


rac. T. 3 6. 33. O cuor salamandrato , Di viver si infocato.

Stauampa. * (Filol) Sa-la-mn-dri. Una delle quattro nazioni ele


mentari alle quali i Cabalisti assegnano per soggiorno l'elemento del

salmon, in illir. som ovvero salamun. Secondo Plinio, salino vien

dal lat. salio io salto : poich questo pesce nel saltare agile. Altri
dal sale.) Morg. 4. 66. Raggiata e rombo , occhiata e pescecane ,

La triglia, il ragno , e 'l corval salamone. (Il Vocabol. alla voce


Ragno , S. II. legge salomone.) (B)
sao. (Mit) salam-bo. Dinit adorata da' Babilonesi, e che i SALANDRA. * (Geog.) Sa-ln-dra. Lo stesso che Acalandra , V. (N)
MIlitologi pretendono altro non essere che un soprannome dato a Ve SALANpneLLA. (Geog) Sa-lan-drel-la. Fiume del Regno di Napoli nella
nere perch riempie l'anima di tumulti e d'inquetudine. ( Dal gr.
Basilicata. (G)
sulos commozione, agitazione) (Mit)
SLANGA. * (Geog) Sa-ln-ga. Isola del Grande Oceano equinoziale.(G)
fuoco. (Mit)

SAassaia. * (Geog) Sa-lm-bri-a. Lo stesso che Salembria, V. (G) SALAncoR. * (Geog) Sa-lan-gr. Sm. Stato e Citt della penisola di
SAlave. (Ar. Mcs.) Sa-l-me. [Sm. Nome generico di carne salata;

Malacca. (G)

per lo pi di porco, sotto qualunque figura e con qualunque pre SALAPARuta. * (Geog) Sa-la-par-ta. Picc. cit, di Sicilia nella prov.
parazione , acci si conservi lungo tempo, come Presciutto , Sal
di Trapani. (G)
icciotto , Mortadella, e simili; I altrimenti Salato, Carnesecca. Lat. Salapa. * (Geog) Sa-l-pi-a. Lat. Salapia. Ant. cit. d'Italia nell'A
salsamentum. Cr. rexos. Buon. Fier. 3. . . . Tu porgi a me quel
pulia Daunia. (G)
resto del salame. E Salvin. Annot. ivi. ll salame , facendo come

Saipso, Sa-la-pi-no. Add. pr. m... Di Salapia. Lat. Salapinus. Onde

toli tagli nella lingua , l'unizioni del vino gli riserra e sana; e quel

Palude Salapina fu detta una Palude vicina a quella citt, e della


quale si form un porto, (G)

frizzamento del sale condiziona il gusto al diletto del bere. (N)

-------------

SALAPEZIO

SAarzo. * (Filol.) Sa-la-p-zi-o. Sm. V. L. Buffoneria; cos detta


da Salapitta guanciata, perch i buffoni se ne facevui dare sulle
guancie
divertire secondo
il popolo.
La salapitium,
putium, enfiandole,
salapictium. per
(Salapicta,
alcuni,
vien dal lat. salaalapae ictus colpo di schiaffo. In celt. gall. sgealp schiaffo, colpo con
la palma della mano pluic guancia, e put spingere. Altri vuole che
salapictu sia V. corrotta

li gr. rhapisma schiaffo.) (Mit)

SALAR , Sa-l-re. Att. e n.1 Asperger checchessia di sale per dargli


sapore, o per conservarlo; altrimenti Insalare.1 Lat. salire,sale con

SALCIGNO
2 l
SALAT. * () Fiume di Francia , che sbocca nella Garonna. (G)
SALATA , Sa-l-ta. Sf. V. Lombarda. V. e di Insalata. Triss. It. lib.
. 2. Berg. (Min)
SAATAuente
, Sa-la-ta-mn-te. Avv. Con sale, In modo salato. Doni
la Zucc. , Boccalin. Rag. Parn. 43. Berg (Min)
SA.Ar, Sa-la-ti. N. pr. n. Lat. Salathi. (Dall'ebr.tsel ombra. Nella
. stessa lingua soleth farina sottilmente macinata.) (B)
SALAro, Sal-to. Sm. Salane , Carnesecca. Lat. salsamentum. Gr.
ripxos. Agn. Pand. 56. Se tu manometti il vino forte, o l salato
guasto, o qualunque altra cosa non buona a pascerne la famiglia ,

dire. Gr. &xigetv. Bocc. nov. 76. 2. Tra l' altre cose , che su vi ri
coglieva, n'avea ogni anno un porco, ed era sua usanza sempre col
niuno sa farne riserbo, gettasi, versasi, niuno se ne cura, ciascuno
di Dicembre d'andarsene la moglie cd egli in villa , ed ucciderlo, e
sc ne duole.
quivi farlo salare. Pallad. Magg. 9. E quando rassodato in quelle 2 - " Salso. Red. nel Diz. di A. Pasta. Sente in bocca una piccola
strettoje , con sale trito si sali non troppo. ( Il testo lat. ha asper
flussione che inclinerebbe al salato. (N)
gere.) Franc. Sacch. nov. 92. Avendo per cosi fatta forma salata Saaro. Add. m. da Salare. [Asperso di sale, Condito con sale ; al
trimenti Insalato. l Lat. salitus. Gr. Aa3si. Bocc. nov. 4o. 7. O
la pentola, che quasi mangiare non si potesse. E appresso. Se la se
conda volta avea molto pi salato, che la prima, la terza sal ben
per cibo salato che mangiato avesse. E nov. 5o. o. Datale un pezzo
tre cotanti. Gr. S. Gir. 6 . Se 'l sale della terra fallisse , di che
di carne salata la mand con Dio. Red.nel Diz. di A. Pasta. Sieno
sarebbe salato lo mondo? (V) (Nell' es. del Pallad. l'ediz. di Ve
cristieri puri, semplici e . . . fatti di puro brodo di carne, grasso,
rona 18ro legge s'insali.) (B)
salato secondo il solito cc. E lett. . 4. Quest' un' acqua gen
tilmente salata. (N)
SALARIA. * (Geog) Sa-l-ri-a. Lat. Salaria. Ant. citt della Spagna
- Solso, (Salino, Salmastro, Salsugginoso. Lat. salsus. Gr. Aupds.
Tarragonese. (G)
SALARA. * (Arch.) Add. f. V. L. Aggiunto d'un'antica strada ro Tes. Br. 2. 39. In un luogo ella dolce , cd in un altro amara,
mana che cominciava alla Porta Collina, chiamata perci anch'essa
o salata. Alam. Colt. 2. 55. Quando montando il sol si lascia in
Porta salaria, oggi Salara, e conducea verso il Mare Adriatico. Per dietro Il cornuto animal, ch'addusse Europa Dentro all' onde sala
essa passavano i Sabini, che recavano il sale a Rouna, donde le te. Ied. lett. 2. o9. I carnumi erano vivi, e uno di essi mi ha avuto
venne il nome. Lat. via salaria. (Mit)
a cavare un occhio , perch schizzano cert'acqua salata che cuoce.
SALARmAne, Sa-la-ri--re. [Att.] Daur salario, [ Stabilire uno stipendio
E nel Diz. di A. Pasta. Fluidi pregni e carichi di particelle sa
periodico a chi presta servigio; o Prendere alcuno al servizio con late sulfuree e focosc. (N)
salario; altrimenti Stipendiare, Provvisionare.] Lat. salarium dare. 3 Costar salato, si dice di Cosa cha si compri a prezzo carissimo.
-

Gr. uo9v dvx. Bocc. nov. 95. 5. Il


, dove ben salariato
fosse , per arte nigromantica proffereva di farlo. Franc. Sacch. nov.

Lat. plurimi sibi emere. Gr. arAsirrov drici ri. Maln.7. 69. Non
dubitar, ti coster salato.

2o2. Mi mossi, come disperato, a salariar quelle chiese che hanno so 4 - (Geog) Mar salato fu detto il Mare morto o Lago Asfaltide.
Diod. Num. 33. 3. L'estremit del Mar salato sia il vostro confine
mato per l'anima della ragione che morta. Bern. Rim. 25. Ma
'l Sollion s'ha messo la giornca , E par che gli osti l'abbian sala dal mezzodi. (N)
riato A sciugar bocche , perch il vin si bea.(Qui in ischerzo.) (N) SALAvAT. (Mit. Maom.) Sala-vt. Sm. Questa parola iudica la con
2 - Fig. [Ricompensare comunque sia..] Lab. 3io. Forse speravi, po fessione di fede prescritta dal Corano. (Mit)
tendole nelle braccia venire cc. , cos essere salariato , come fu gi SALAvo , Sa-l-vo, Ald. m. V. A. Sudici , Bianco macchiato e su
dicio; contrario del Bianco candido. , Salavoso , sin. Lut. sor
il cavaliere , di cui di sopra parlai. Diod. Prov. 26. no. I grandi
didus. Gr. vraps. ( Dal celt. gall. sal sporco ed au che il Bullet
tormentano ognuno e prezzolano stolti e salariano passanti. (N)
SALARIATo , Sa-la-ri--to. Add. (m. da Salariare. Che ha salario o prov
dicc , essere stato impiegato da' Celti in luogo di af che in fine delle
visione. Lat. stipendio vel mercede conductus. Gr. uuc ors. Cron. parole indica il superlativo. Da sal vien pure il fr. sale che anche
Vell. 85. Perocch in quel tempo e poi assai non avea il Comune significa sporco. ) Guitt. leu. 25. Come non pare in salavo drappo,
savii salariati. S. Agost. C. D. All'opere distribuite e partite tra loro, ma in candido pare, e dispare forte, e grande, c pi laido(Leggi:
come conduttori salariati a vettura. Bocc. g. . n. 1. De' quali (stru e pi 'l laido. V. Not. 533. Guitt. Lett.) (V)
menti falsi)tanti avrebbe fatti, di quanti fosse stato richiesto, e quelli SALAvoso, Sa-la-v-so. [Add. m..] V. A. Sporco, Sudicio. [Lo stesso
che Salavo, V.l Fr. Jac. T. 2. 2. 35. Che siasi quando vuol l'uom
pi volentieri in dono , che alcun altro grandemente salariato. (N)
SALAnto , Sa-l-ri-o. [I Sm. ] Mercede pattuita che si d a chi serve ; salavoso , Candido pi che neve il fa parere.
altrimenti Paga, Stipendio. , Salaro, sin. (V. Onorario.) Lat. sa SALce. (Bot.) Sm. sinc. di Salice, V. 1 Tes. Br. 3. 7. Secondo che
larium. Gr. uic9ds. (Salarium non da sale , siccome i pi credono, dimostra il giunco , o salce salvatico, e tutti arbori che di umidore
ma dal pers. salijan stipendio annuo; e salijan da sal anno. Il Bul nascono. Tass. An. 1. . L'orno per l'orno, e per la salce il salce ,

let ha il brett. saler per salario : la qual voce non trovo in altri

E l'un per l'altro faggio arde e sospira. (Qui anche in gen.feun.,

dizionarii.) Bocc. introd. 16. Li quali, da grossi salari e sconve

considerato come maschio e femmina) (B)

nevoli tratti, servieno. E nov. 84. 4. Voleva essere e fante e famiglio SAceto. (Agr.)Sal-c-to. (Snu. Luogo pieno di salci, [Luogo pian
ed ogni cosa, e senza alcun salario sopra le spese. E Test. pag. n. tato a salci; altrimenti Salicale. 1 Lat. salictum. Gr. irav. C'r. 2.
26. 7. Il terzo quel , dove sicno salceti ; il quarto , ove sia uli
Ancora voglio che essa di quello, che avere dovesse il suo salario
di resto da me , sia interamente pagata. Franc. Barb. 298. 14. E veto. E 7. 5. 2. Se l luogo sar umido e basso e soluto, ricever
pi convenevolmente il salceto, l'albereto, l'ontano cl pioppo. Tratt.
non guardar se grande Salario in lei si spande. Cavalc. Frutt. ling.
Pigliano uficio e salario di pregare Iddio per altrui,
gov.fum. Non per le vie maestre, ma pcr li spineti , pe'salceti e
a - Mercede in generale. Vit. SS. Pad. 2. 339. Diclle in mano al pe' giuncheti vogliono camminare.
2 Per metaf intigo, Viluppo, Gineprajo. Varch. Ercol. 8. I
quanta pecunia, quasi per salario del peccato. (V)
si credcano
voi cc.
foste o presuntuosamente
entratour
in que
3 - Stare a salario = Operare con mercede pattuita d'un tanto a quali
sto salceto
, o nonche
scnza
temerit.
, Matt. Franz. Rim.
Ma
mese. V. Stare a salario. (A)
SALAno, Sa-l-ro. [Sm. V. A. V. e di1 Salario. Stor. Pist. 4. Elli l' umor che s'incapa ne poeti, Non vi par delle grazie olim date ,
liber il Comune di Pistoja dal salaro che dovea per l'officio della Se non s' entrasse in mille bci salceti ? (Br)
-

capitaneria.

Saassane. (Chir.) Sa-lass-re. Att. e n. Fare l'operazione del salas

so, Cavar sangue, Toccar la vena,Aprir la vena. Lat. sanguinem


mittere. (Dall'ar. scelscelusseif' sangue. Nella stessa lingua salla c
duxit, extraxit rem, onde sulalet quod educitur, extrahitur. In cbr.
salaf estrarre. In ted. ader lassen salassarc.) Cavalc. Specch. Cr.

SALcIA A. (ldraul.) Sal-ci-ja. Sf Siepe assai bassa , formata


pi di piccoli salci intrecciati per riparo degli argini o delle rpe
del fiume, e per farvi deporre le torbide. (A). . .
SalcicciA. (Ar. Mcs.) Sa-ic-cia. Sf. V. e di Salsiccia. ( Detta in lat.
barb. salsicium, dal celt. brett. silzik che vale il medesimo In fr.
saucisse, in isp. sulehicha.) Tasson.Secch. Rip. 3. 2. Cun
l' armi a danno ed a ruina Della citt della salciccia fina. Beg (N)

72. Cominci a farsi salassare, e fecesi circoncidere, e sparse il 2 (Milit.) Fastellone di rami, o simili, che serve alle
Sassi. (Geog) Sa-ls-si. Lat. Salassi. Antichi popoli della Gallia ni militari. (In pers. sciaelek ramicello da scaek ramo. In cbr soci
Traspadana. (G)
ramo , siepe) Davil. Guer. Civ. 5. Berg.esm.
(Miu)V. e di' Salsicciajo.
SALAssIDE. (Bot.) Sals-si-de. Sf. V. G. Lat. salaxis. ( Da salao io SALciccAio. (Ar. Mes.) Sal-cic-ci-jo.
Girald. Disc. pag.
2 9.salciccio-ne.
Berg. (Min Sm. V. corrotta. V e d' Sal
muovo, io empio largamente , o da salos mare.) Genere di piante SALCiccioNE.*
Mes)
dell'ottandria monoginia, famiglia delle ericinee, caratterizzato dal
' indol
l
calice irregolare di quattro fogliuzze, la corolla monopetala quadri siccione. (A)
Salci-gno.
Add.
m.
di Salcio.
Ci che nell'indole
fida, gli stami inseriti sul ricettacolo con le antere bifide ed una SALcucso,
qualit

simile
al
salcio.
1
Malm.
7. 23. E vede all ombra u sa
capsola quadriloculare; forse cos denominate dal loro lussureggian
frasche Fra le pi brave musiche acquajole cc Minucc. An
te aspetto, o dall'agitarsi ed ondeggiare al soffiar de'venti come fa cigne
not. ivi : Salcigne, Frondi di salcio, albero moto, che inasce e V1en
il mare. (Aq) (N)
SALAsso. (Chir) Sa-ls-so. (Sm. Evacuazione artificiale d'una certa pi vigoroso in luoghi paludosi. (B)
serl
quantit di sangue. Se fatta per le arterie , prende il nome di Ar 2 Aggiunto di Legname di mala qualit e non facile a esser la
sangue suo per noi. (V)

c ..: --

teriotomia ; se pe' vasi capillari, chiamasi Salasso locale o capillare ;


se per le vene , dicesi pi propriamente Salasso e grecamente Fle
botomia. Altrimenti Missione o Emissione o Cavata di sangue. Lat.
sanguinis missio. Gr. Agorouia.Cr. 2. 4. 8. Perch son forate presso
alla radice, imperocch quindi esce l'umido superfluo, siccome u
scisse per salasso.
2 - (Veter.) Salasso oggid anche termine de' Maniscalchi, ed
-

nome dello strumento con lancetta da cavar sangue ai cavalli, ed


altre bestie. (In ar. salil spada sguainata) (A)
AVocab, VI,

vorato, e a pigliar pulimento. Baldin. Voc. Dis. (alla v. Salcigno.


Una qualit di alcuni legnami, come gattice o gattero, che non fa
cilmente si pulisce, perch il suo filo non cammina sempre. Per lo
verso diritto, che per intoppa il ferro in vari riscontri, e invece
di levarne pulita la superficie, alza in esso alcune fila, che
zano e dividono dal piano a foggia del salcio. Questa parola saici
gno presa da alcuni per lo stesso che riscontroso, da' quegli
toppi di riscontri, che trova il ferro per tutti i versi un s** e
(B) (N)
(N
gno.. (B)
4

22
SALCIO
Sacio. (Bot) Sl-cio. Sm. t Genere di piante della dioecia diandria,
famiglia delle amentacee, che ha per caratteri: gattini cilindrici, com
Poi di squame, ognuna delle quali copre due stami ed una glan

dula nettufera, negl' individui maschi : un germe a stilo bifido ,


migl'individui femminili, che diventa una capsula uniloculare, bi
ledalpolisperma.
, Salice,Salce,
sin. Lai.
salix. Gr. ira.(Sa
celt. gall. sailleac,
seileac, soilleag
o semplicemente
sail che
vogliono il medesimo. Saileag nella stessa lingua val giovine salcio.
In brett. halek salix. I pi da salio salto , atteso il suo rapido in

lix

cremento.)

* - Dicesi pi comunemente Salcio o Salce quella specie di detto


siere che il salix amygdalina di Linneo: Pianta che ha gli steli
diritti, di mediocre altezza ; i rami alterni, molto flessibili, con
la scorza liscia , alquanto nera o porporina, o di un verde chiaro;

le foglie alterne, picciolate, approssimate, simili a quelle del Man

dorlo, le stipule sessili, amplessicauli, piccole, trapezformi, den


ale. E indigena ne' boschi umidi dell' uropa. Ve n'ha di molte
nov. 77. 3o. Col suo fante tra salci ed altri alberi

specie. ] Bocc.

presso della torricella nascoso era. Alam. Colt. n. 12. Dal robusto ca

agno, e salcio acquoso, Dalla nodosa quercia e d'altri molti Pren


da
i rami da poi, che sian sostegno Alle sue membra. E' 4. Vedi
il popolo altero, il lento salcio.
Dicesi Salcio bianco, Salcio da pertiche o Salicone, Una specie

di Salcio comune nelle praterie ove produce

un effetto pittoresco.

Coltivati ne' piani bassi per sostegno delle viti, e perricavarne per
tiche, legname, catini, scodelle taglieri, arnie, ec. Possiede in
e le sue parti una certa amarezza mista ad alcun che di aroma
, che s'avvicina per le sue propriet

ico, massime nella corteccia

SALDATURA
questa voce dal lat. solidare che vale il mcdesimo. In lat. hassi anche
solidari per saldarsi, riunirsi, parlando delle piaghe. In franc. dicesi
souder, in provenz. saoudar, in isp. soldar, in illir. sastaviti. Il
Bullet ha il brett. souda nel senso medesimo: in vano ho cercata
questa voce in altri dizionari. In ar. saeld duro ; ysal conjunctum
esse alicui. In illir. zdraw vigoroso, fermo, saldo. V. Saldo.) Crt.9..Se
si mener (l'acqua) per condotto murato, s si dce saldare il canale,
acciocch l'acqua non possa scorrer per le fessure.E num.3.Innauzich
vi si volga il corso dell'acqua, vi si dee metter favilla mista, che
con alcun liquor vi discorra , acciocch saldi e incolli i doccioni,
se avessero alcun vizio. E' 5. 2o. 2. Avicenna dice che le pere sal
vatiche secche hanno propriet di saldar le ferite. Petr. canz. 36.4.
Prima che medicine antiche o nove Saldin le piaghe ch'i' presi in
quel bosco. Sen. Ben. Varch. 6. 27. Noi ci allegriamo bene che ella
sia saldata (la ferita); ma vorremmo nondimeno non averla avuta.
Baldin. Voc. Dis. Saldare , altrimenti Rammarginare; unire aper
ture, o schianti de' lavori di getto, cesello e altri ; e auche appic
care pezzo con pezzo di metallo, che si fa con saldatura di terzo,
o altra pi tenera , secondo la qualit e sottigliezza de' lavori. (N)
- Dicesi Saldare a calore, ed il primo modo di saldare metalli.
V. Calore, S. 3. (V)
3 - Fig. Detto anche di cose morali.] Pass. 85. Quanto il cuore
i rotto e trito da questo dolore, tanto Iddio pi l'accetta e pi
il salda, a mettervi il tesoro e il dono della grazia. Petr. canz. .
3. Per te spera saldare ogni suo vizio.
4 - Ultimare , Terminare. Lat.rem conficere, perficere.Gr.diroraAav.
Malm. 8. 5o. Cos non la sald gi Martinazza.
5 - Dicesi Saldare ragioni o conti e vale Vedere il debito e credito

quella della china, ed perci adoperata da medici siccome uo

e pareggiarlo. Lat. subducere, exaequare rationes, putare rationes,

co o in polvere o in decotto o in estratto o in infusione vinosa.

paria facere , transigere. Gr. Aoyi(3xu. (Trovasi presso Ascanio


solidare rationes per saldar le partite.)
- E per similit. Petr. soni. 262. E per saldar le ragion nostre
antiche Meco e col fiume ragionando andavi. D. Giov. Cell. lett. 6.
Io il priego gli piaccia che al saldare de' vostri conti vi troviate a

at salix alba Lin. Soder. Colt. 35. Non buon (a far pali)
n l'alloro, n 'l fico, n 'l salcio.
4 - Dicesi Salcio da legare o Salcio bianco, Una specie di salcio che
Panta lungo le fosse vicino all'acqua, e si coltiva a capitozza,
tagliando i virgulti che produce, i quali si fendono, e servono per
legar le viti, i cerchi delle bouti ed altro, e per farne ceste, gra
ticci, ec. Lat. salix vitellina. (A

5 Dicesi Salcio davidico, Salcio di Babilonia, e volgarmente Salcio


che piove, o piangente, Una specie di salcio che prestissimo cresce,
cui lunghi e sottili rami sono pendenti e fragilissimi. Lat. sali
babilonica. (A)

6 - Dicesi Far mazzo de' suoi salci e fig. vale Andar pe' fatui suoi,

vanzato. Boez. Varch. 2. 3. Vuoi tu dunque venire a' conti colla

fortuna, e saldar seco la tua ragione? Gal. Sist. 22 . Mi quietereb

be, quando mi fosse saldata quella partita del muoversi il mobile


per doppio spazio del passato, ec. Tac. Dav. Vit. Agr. 398. Sal
date il conto delle imprese, suggellate con questo giorno il cinquan
tesimo anno.
testo lat. ha: transigite cum expcditionibus.)
- Dar la salda; ma in questo senso dicesi meglio Insaldare. V
Saldato, S. a. (A)
-

Badare a se , o simili. Lat. rem suamagere , sibi attendere. Gr. 7 - N. ass. Deito de' metalli e delle ferite. Vit. S. Gio. Batt. 27.
rooxu. (E il motto latino colligere sarcina o sarcinula di

Il ferro quando pi si batte , meglio salda ed pi foi te. (V) Red.

Giuvenale) Morg. 3. 54. Io feci presto mazzo de' mici salci, Ch

nel Diz. di A. Pasta. Le ulcere non saldarono mai. E' appresso: Le

lo star quivi mi parve disagio.


grandi ferite non ho mai trovato , che saldino in ventiquattr'ore, e
Saciolo. (Agr) Sal-ci-lo. Sm. Vermena di salcio o simile, con eui che perfettamente rammarginino.(N) .
si legano le viti, le annestature, od altro. (A)
8 -* E nel signif: del $. 5. Car. Lett. ined. 2. 245. Vi prego a far
-

SacaAur. * (Ar. Mes) Sal-crut. Sm. comp. indecl. V.ted.Maniera


di cavolo cappuccio confettato con aceto. , Sarcraut, Saulcraut,

gliene intendere, perch possa saldare con l'amico qui, per mezzo

del quale gli ho fatti rimettere. (Parla di alcuni danari.) (N)

in. ( Dal ted. sauer kraut che vale alla lettera acida erba.) Malm, SALDATo , Sai-d-to. Add. m. da Saldare. (Ricongiunto, Riunito.] Lat.
Le piante e le stelle
-.53 Qua birre, qna salcraut, qua cervoge. E Min. Annot. ii. ferruminatus. Gr. ovvmauvos. Zibald. Andr.
Salcraut o Saulcraut, cavolo salato: voce e vivanda tedesca.(O)(N)
sono dello fermamento, e lo fermamento di loro, e tutti insieme

(Ar. Mes.) fSfl -Acqua in cui sia stata disfatta gomma, o al


tre materie viscose e tenaci, con che si bagnan i drappi e simili

SALDA.

perfugli stare incartati e distesi. Lat. ferrumen. Gr. vva. (V.


Saldare.)

- Acqua in cui sia stato disfatto amido, e serve per tenerdi


stesi e incartati i panni lini fini, le trine, e simili. Onde Dar la

sono legati e saldati. (Cio, uniti) But. If 28. . Colla spada, che
tiene in mano, a ciascuno rifende la sua piaga saldata. Lib. Astrol.
Guarda che non s'accostino molto al fuoco li luoghi saldati, che, se
tu non le guardassi, guasterebbonsi le parti che sono appresso delli
luoghi della saldatura. Sagg. nat. esp. 98. Dopo averlo inserito nel
l'anello ec., saldato a un ferruzzo. . .

salda alla biancheria = Inamidarla, Darle l' amido.


2 Pareggiato, detto di conti e ragioni. Sen. Ben. Varch.64. Onde
* - E per metaf Lor. Med. canz. 68. 17. ben buona a dar tu , che eri come creditore venuto ( saldato il conto), te ne parti
debitore.
la salda Qualche p'di gelosia.
2 - (Agr) Campo lasciato a erba nell' inverno, in cui s'introduce 3 - insaldato, Che ha avuto la salda. Malm. 6. 45. Fiorita la tova
a pascere il bestiame. (A)
glia, e le salviette ec.Saldate colla pece, e in piega strette Infra le
-

Saba- (Geog) Lat. Saldae. Antica citt della Mauritania Cesa


riense. (G)

Sabar, Sal-da-mu-te. Avv. Fermamente, Stabilmente. Lat.firme,


firmiter. Gr. xaprps. Salvin. Disc. 3.58. Ma impressa tienla nel

l'animo saldamente. Maur. rim. . 27. Nuovo vi parr certo il mio


suggetto ; Ma non, se mirerete saldamente Quel che scrivendo altri

chiappe state de'demoni.

SALDaroo. (Ar. Mes.) Sal-da-t-jo. Sm. Strumento per saldare. Ferro


da saldar; Strumento composto di una bacchetta di ferro, fissata
da un capo in un manico di legno e che ha dall'altro un pezzo di

metallo assouigliato alla cima, che serve propriamente a saldare.


s
, Sal-da-t-ra. Sf] Il saldare, el Luogo saldato; te dicesi
propriamente del riunire due pezzi separati di metallo. Lat. ferru
minatio, compages. Gr. ovvz. Lib. Astr. Quella saldatura sia con
istagno, e ben fatta. E appresso: Guarda che non s'accostino molto
al fuoco li luoghi saldati ; ch, se tu non le guardassiguasterebbonsi
le parti che sono appresso delli luoghi della saldatura .
(A) (D. T.)

poeti han detto. (B) Salvin. Opp. Pesc. n. 74. La belva e l'uomo
Sovra terra combatton saldamente. (N)
SADAMENTo , Sal-da-mn-to. Sm.) Il saldare, t L' operazione e l'ef
fetto del saldare; altrimenti Saldatura. Lat. consolidatio,ferruni
natio. Gr. vrai. Cr. &.. 6. 2. Con cera e con loto si turi il per
tugio, acciocch'l sole, o 'l vento, o la piova non impedisca il suo
saldamento. E 9. 5. . Si tagli colla rosetta tanto dell'unghia in 2 "La materia con che si salda; altrimenti Lega, pi fusibile de'due
torno alla ferita, che l'unghia non calchi la carne viva, n ancora pezzi che con essa si uniscono. 1 Lat. ferrumen- Graph. Sagg
la tocchi; imperocch, se la toccasse, sarebbe impedito in tutto il nat. esp. 4. Lo squarcio principiato nell'argento della saldatura
suo saldamento.
tir innanzi per l'oro ancora. Baldin. Voc. Dis. Saldatura, dagli
2 - Pareggiamento di conti; altrimenti, Saldo. Lat. exaequatio. Gr. artefici detta 'lega.Un composto di sei carati d'oro fine, e un carato
gri: D. Gio. Cell. lett. 6. Credo che per sua cortesia csso ha e mezzo di rame e argento. Serve per risaldar figure , lavori di ce
voluto indugiare il saldamento di vostre ragioni. Cron.strin. 8. sello , e altro.(B)
Allora rimase a dare Cambino ad Alfieri fiorini d'oro so, o poco 3 - Dicesi Saldatura di terzo, Un composto di due once d'argento e
piu o l'
meno; credo che fosse questo saldamento nel 1297, od una di rame ; serve per saldare, sopra piastre d'argetuto , ogni sorta
in quel tempo; e ciascuno di loro ha la sua scritta per memoria.(v) di lavoro di filo, e per rammarginare. Benv. Cell. Oefa7. E ne
Savana, (Geog) Sald-nha. Baja dell'Atlantico nella costa oc
cessario ancora di provvedere saldatura di terzo, che cosi vien detta,
cidentale del Capo di Buona Speranza. (G)
perciocch si piglia due once d'argento e una di rame. (V)(B)
SALDARE, Sal-d-re. [Att.) Riunire, Riappiccare e Ricongiugnere le 4 - Dicesi Saldatura di ottavo, Un composto d'un'oncia d'argento
aperture e fessure; e si dice pi propriamente, che d'altro di cose coll'ottava parte di un'oncia di rame, con cui si suldano i pezzi
di metallo, di ferite e di piaghe; e talora vale semplicemente U delle figure e vasi di argento, fatti di cesello. Baldin (B) ,
nire e dppiccare le cose che erano per lo innanzi disgiunte. Al 5 Dicesi saldatura di rame arso, Una saldatura per figure di me
trimenti Riunire , Riappiccare , Ricongiugnere , Rammarginare, ec.1 talli, per debole assai e di poco durata. E adoperata a saldare in
Lat. ferrutninare , solidare. Gr. ovrrri. ( Comunemente si trae argento; guasta il lavoro, perche vi lascia una certa qualit di non

23

SALE

SALIDENSI

ammettere, in quel luogo dove stato il rume aro, saldatura di al 4 - Fermo, Costante, Stabile. Lat. stabilis, constans , firmus. ( In
ebr. silled confortari , roborari , confirmari.) Gr. orra9eps. Dant.

tra sorte. Baldin. (B)

6 - Dicesi Saldatura a stagno, Quella che componesi di due terzi di


piombo uniti a un terzo di stagno. Se la proporzione dello stagno
alquanto maggiore, si dice che la saldatura grassa, e in tal caso

Par. 4 87. Ma cos salda voglia troppo rada. E aa. 5o. Qui son
li frati miei, che dentro a'chiostri Fermr li piedi, e tennero 'l cuor
saldo. Petr..son. 232. Non seguir pi pensier vago fallace, Ma saldo

pi fusibile e di miglior uso; se all'opposto si aumentata la pro


porzione del piombo, si dice che la saldatura magra: allora pi

e certo , ch' a buon fin ne guide.


5

- Sano. Lat. sanus. Gr. ys. Pecor. g. 25. nov. 2. 225. Per al

tarda a fondersi, ma resiste meglio agli acidi ed in generale ai di


versi effetti di contrazioni, dilatazioni, ec. (D.T.)

cuni si disse che egli giacque con una donna, non essendo salda;

zione dello zinco. (D.T.)

respublica haberet.)

appresso ne mor a'd 9 di Novembre negli anni di Cristo 1285.


7 -* Dicesi Saldatura forte, Una lega di rame, zinco e stagno, in 6 - Ardito, Senza paura. Bocc. Nov. 57. 4. Domand con fermo viso e
con salda voce quello che egli a lei domandasse.
varie proporzioni, pi o meno fiusibile per saldare gli oggetti di rame
di ferro ed ottone. La saldatura forte pi comune onde si servono 7 - Saldato, Pareggiato. Tac. Dav. Ann. 3. 66. Vero , che egli
gli operai,
di 6 parti d'otione ed una di zinco. E diffi aveva pattuito, che senza rivedere i conti suoi pubblici, s'inten
cilissima a fondersi la si rende pi fusibile, crescendo la propor dessero saldi e pari. (Qui il testo latino ha: paresque rationes cum

8 - Detto delle Ferite. Lat. cicatrix. Mor. S. Greg. g. 39. Le mar 8 - Dicesi Star saldo e vale Star fermo. Lat. quiescere. (V. Sal
gini non sono altro , se non le saldature delle ferite.

dare. In ebr. scialah quiescere. In celt. gall. sioladh tranquillare ,

s; (Geog) Sal-dn-si. Lat. Saldensi. Antichi popoli della Da


C.

SALDzzzA, Sal-dz-za. [Sf1 ast. di Saldo.Stabilit di cosa materiale,


per cui difficilmente pu essere abbattuta, rotta o schiacciata; altri
menti Sodezza , Fortezza , Durezza , Solidit,1 Fermezza. Lat. sta

bilitas, soliditas, firmitas. Gr. oraSpdrns. Pallad. cap. 6. Per con

stabilire , fermare, comporsi. ) Gell. Sport. 4, 3. Ma sta salda,


non serrar l'uscio, ch'i veggo venir di qua Ghirigoro, che torna
a casa. Circ. Gell. 2. 39. Ma sta saldo, parlerai un poco con quella
serpe che viene attraversando la strada inverso noi.m Vit.SS. Padr.

2. 9. Tre cose sono le quali fanno stare saldo la mente vagabonda.


(Qui Star saldo per Stare in raccoglimento.) (V)

servare la saldezza e magrezza della vite. Lor. Med. irim. 88. I Non
colonne marmoree in altezza Reggon le picciolette e basse mura Dello
edificio;] Non gli d bellezza Pietra di gran saldezzza, chiara e dura.
2 - Per metaf [Costanza.] Lat. firmitas, constantia. Gr. sorr9sua.

- In questo signif si usa anche assolutamente Saldo [o Saldi)


col verbo sottinteso; ed voce di comando o d'avvertimento per far
animo a star forte. Bern. Orl. 3.547. E con parlar discretamente
altiero Grid saldi, signori, io son Ruggiero. Aret. Com. Saldi alla

MorS. Greg. Rimuove dall'atto virtuoso ogni saldezza di temperan

corte o a fermate. (A)

za. Cavalc.Med.cuor. ll terzo effetto della tribulazione si , che d

Saldo diff. da Solido, Sodo, Fermo, Stabile,Immobile, Immoto,


Costante , Inflessibile. Saldo attributo che si d alle cose ferme,

fortezza e saldezza, come il fuoco materiale indura la terra e cuoce.


3 - Seriet. Vit.S.Eufrag. 63. Quantunque ella dicesse per giuoco,
questa rispondeva pure in veritade e in

(V)

e non facili a smoversi , e perci nel proprio significato molto af

fine agli aggiunti Fermo, Stabile, Sodo. Siccome le cose che sono

4 - Nel linguaggio delle arti cos dicesi Un gran pezzo di marmo


non ancor lavorato, ovvero

sode , compatte e consistenti, non molto facilmente si smuovono ,


cos, per similitudine, fu Saldo sostituito a Sodo, Palpabile; on

massa d'un pezzo di pietra o simile.

Vasar. (A), Benv. Cell. Oref 4o. Ma siccome di quelle (pietre) si

de disse Dante : Trattando l'ombra come cosa salda. Cos pari

trovano saldezze grandi, di questa il medesimo non interviene, per


ciocch piccoli sono i pezzi che si ritrovano di essa. (V)

mente la sanit d'un animale presentando uno stato di consistenza,

di fermezza ec., fu sostituito , per figura, Saldo a Sano. Solido,


come contrario di liquido, si riferisce principalmente alla qualit della

SALDI. V. avverb. che insinua ad altrui e fa animo di Star forte. V.

Saldo add. 5, 8, a. Magal. Lett. fam. . 3. Berg. (Min)

materia, o della massa, di cui sono composti i corpi ;. e ci porge


perci una nozione differente da quella di Saldo, in cui si concepi
ci ch'

SanDissmauerre, Sal-dis-si-ma-mn-te. [Avv.] sup. di Saldamente. Lat.


firmissime , constantissime. Gr. orsps rara. Boez. Varch. 5. 6. Io
ti confesser una cosa, la
bene saldissimamente vera.

sce l'esistenza ferma e stabile d'un essere; ma sicccome

Sabissimo, Sal-dis-si-mo. Add. m..] sup. di Saldo. Lat. firmissimus,

sovente impiegato Solido per Saldo. Sodo si oppone a cedevole, ar

solidissimus, Gr. orrepararos.


a - Stabilissimo, Fortissimo. Sagg.nat.esp. 84. Sul quale, oltre alla
legatura saldissima, si possa intorno intorno stuccar sul braccio l'orlo

consistenza. Fermo tutto ci ch' privo di moto o che non si muove.

Solido pi atto ad una ferma stabilit, cos, per similitudine, fu


rendevole, laddove Solido si oppone a liquido e Sodo si riferisce
principalmente al tatto, laddove Saldo si riferisce ad uno stato di

della vescica.

Siccome i corpi duri, consistenti e sodi, non molto agevolmente si


smuovono, cos fu Fermo sostituito a Sodo. Immobile ci che di sua
natura non
si pu dimuovere.
ciessendo
che, essendo
capace
di
moto,
trovasene
presenteImmoto
privo. Ma
queste due
parole

3 - Sanissimo, Savissimo. Borgh. Fir. disf 256. Non fece gi cos


il Sigonio, uomo di saldissimo giudicio.
4 -* Fermissimo. Segner. Mann. Gen. 27. 5. Vedi per la risolu
zione saldissima c'hai da fare. (V)

molto affini, spesso si usa Immobile per Immoto. Stabile ha in s le


due significazioni d' Immoto e d'Immobile. Inflessibile ci che non
si pu piegare. Nel senso metaforico, tutte queste voci si sogliono
adoperare I'una per l'altra. L'uomo Costante si dice ancora Saldo e
Sodo. Gli attributi Costante,Fermo, Stabile, Inflessibile, applicati
al morale, indicano in generale la qualitd'un'anima che non cambia
di proposito. I tre ultimi vocaboli aggiungono al primo una nozione

5 - Ed in forza d'avv. Profondissimamente. Bocc. nov. 68. 4. Con


ciofossecosach ella si fosse molte volte accorta che Arriguccio assai
ad addormentare si penasse, ma poi dormiva saldissimo, avvis ec.
SALbo. Sm. Il saldare delle ragioni e de'conti ; altrimenti Pareg
gio, Saldamento..] Lat. transactio. (V. Saldare.) Malm. 3. 6. Col
fine e saldo d'un Buon pro vi faccia , Ha dato un frego a tutti i
debitori.

di coraggio con alcune differenti gradazioni : cio, Fermo indica un

2 - Onde Far saldo=Saldare e Pareggiare i conti. Lat.consoli


coraggio che non resta abbattuto, Stabile un coraggio che resiste agli
dare rationes, putare rationes, exaequare, transigere.Gr.Aoylv9a.
ostacoli, Inflessibile un coraggio che non s'indebolisce. Un uomo
dabbene ostante nell'amicizia, Fermo nelle disgrazie, ed allor:
Buon. Fier. 4. 5. 22. Mio tutto quanto (il danno), dico, mio, che
ch si tratta di giustizia, Stabile od irremovibile alle minacce, ed
feci Il saldo mio col peggiorar la lira.
2 - Anche in signif di Fermezza, Costanza. Pass. 249. Ogni uomo,
Inflessibile alle preghiere Con saldezza. Lat. firmiter, stabiliter. Gr.
che vive in questo mondo, tutta vanit; ch non ci ha neente dci SALbo. Avv. Saldamente ,
Petr. son, 83. Che
saldo
far
p
va.'nEnulla
cap. parte
i. Chesimai
pis'intaglia,
saldo in Per
marmo
saldo , o di stabilit. (L'ediz. del Vangelisti alle citate pag.legge. orreoss.
non ci ha niente di saldo, o di stabilit)
di marmo una persona vi
non si scrisse.
3 - * Seriet, Gravit. Car. Rett.Arist. l. 3. c. 8. Bisognando,...
quando egli (l' avversario) beffeggia, col saldo e col vero fermarlo.(N) Satousa. (Geog) Sal-d-ba. Lat. Salduba. Ant. cit. di Spagna nella
4 -- Sul saldo, In sul saldo, posti avverbialm. per Da senno. Sal.
Betica. (G)
I Sm. Nome che la chimica d a certi corpi , naturali o ar
Avvert. . . 5. Come fu mai, che par detto da beffe ec., da fra Sale.
tificiali,
formati da un acido combinato con un alcali o con una
Giordano fu pure usato in sul saldo. (V)
un metallo. Sono incombustibili, e per lo pi solu
5 - E Stare in sul saldo= Fondarsi in buone ragioni. Dep. Decam.
biti e sapidi. Lat. sal. Gr. ds. (In cclt. gall. sail,saileas e salann.
53.Chi ci volesse sopra sottilizzare ec. , gli verrebbe per avventura
in brett sai salato, dizalla dissalzare. In altri dialetti celt. halen,
fatto d'immaginare qualche senso che in apparenza sarebbe ombra
halon e holan sale in illir. so ovvero soll, in tutsalta ,inted
di verisimile, a stare pure in sul saldo , ben considerato ec. (V
salz,
in ingl. salt , in
in
isp. sal.) Com.
6 Recarsi sul saldo = Recarsi ossia Porsi sul grave, sul serio,
-

Inf

sia nel parlare, sia nell'operare. Car. Rett. Arist. lib.3. c. 8. Bi


sognando, come dice Gorgia, quando l'avversario si reca in sul saldo,
smaccarlo col farsene beffe ; e quando egli beffeggia, col saldo e coi
vero fermarlo. (M)
* Porre in saldo = Assodare, Consolidare. V. Porre in saldo. (N)

so

, Senza rottura. Lat.solidus, integer. Gr.Adxmpo.


Dant. Inf 4. 33. Vide sovra lo suo stuolo Fiamme cadere infino

a terra salde. Bocc. nov. 6o. 19. Cos intero e saldo, come fu mai.

E nov. 62. n . Il doglio mi par ben saldo. Petr. son. 31 t. Morte


ha spento quel Sol ch'abbagliar suolmi, E'n tenebre son gli occhi
57. Truove i saldi, odorati e freschi
vasi, Ch' esser ricetto denno al suo liquore.

4. Cosi de'sali, cos degli allumi e CC


I
diconsi Acidi,
o soprassali, quando contengono un

Ai

eccesso di acido; Sottosali, se la base salificabile vista in


Neutri, se la base e l'acido si neutralizzano
Diconsi Sali semplici gli alcali e gli acidi; Sali
qeu
sultanti da un acido combinato con
* base salificabile; Sali medi
quelli che hanno per base una terra

Diconsi anche Sali

base al

calina, terrea, metallica, secondo che hanno per base un alcali,


terra un ossido metallico. Inoltre essenziale dicevasi ogni sale che
si rinviene formato nelle materie vegetabili ed animali; naturale

quello che si cava dalla terra o si trova generato dall'acque del


mare, de'laghi salsi ec. ; fattizio quello che si ottiene merce qual
i. ch
a - Palpabile, Sodo. Lat. compactus, solidus.Gr.ord. Dant.Purg. che operazione chimica. (O) (G. P) (N)
a. 36. Trattando l'ombre come cosa salda. But. ivi: Come cosa 3
sale, sali si dicono anche quelle Particelle saporite e
si cavano in varie guise da tutti i corpi
Sali
salda , cio come cosa solida e palpabile, come lo corpo.
ceneri de' vegetabili, il Sale d'assenzio da moderni ci
etto
3 - Massiccio , [ Immobile, Inconcusso, Fermo ec.] Lat. solidus. Gr.
di potassa , ec. ec. Oltre quelli
am.
crripids. Morg. 4. 9. Vogliam per sempiterna tua memoria Un si Sottocarbonato
dicati ne' due SS. seguentil Lat. saldiAs, Sagg. nat. e P. aa
mulacro farti d'oro saldo
interi e saldi. Allam. Colt.

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SALE

SALE

i desali attraggono, come da alcuni stato scritto Red.


C'os. Sali chimici aperienti, come quello d'assenzio cc. C'occh.Ilagn.

Vcncre, il Deutoacetato di rame, verde eterno off. ; di vetriolo, il


Tritosolfato di ferro ; di vetriolo di Cipro , il Solfato di rame, di

Sali che chiamansi fissi. Del Pap. Cons. Dci predetti malori non

vipera , il Sotto carbonato di ammoniaca oleoso; d' oppio, la Nar

sono
artefici i per
sali cosi
comuni,
lissivialie cc.
ma sali
silve
stri, cgi
forastieri,
dive, semplici,
la cui acutezza,
attivit
supera
di

cotina ; essenziale d'acetosella , il Soprassalato di potassa ; cssen


ziale di cedro, nome dato in Inghilterra al Soprassalato di potas
sa ; cssenziale di china, il Chinuto di calce ; essenzialc di latie, lo
Zucchero di latte ; cssenzialc di limone, il Soprassalato di potassa

gran lunga la forza del sale conunc. E appresso : Il mio debole pa


rere si che la parte salina, cio a dire i sali silvestri, e specialmen
te acetosi , non dissimili ai sali di tartaro abbiano quivi superato e
vinti tutti gli altri generi di materic. (A) Red. Esp. sal. fatt. (Op.

36.) Tutti quanti i sali cavati dalle ceneri de'vegetabili pigliati per
bocca hanno possanza solutiva di muovere il corpo. I appresso Que

sta facolt solutiva d' uguale ngmalissima enegia in tutti i sali; di


manierach il sale di summacco, di scorze di melagratic, di coccole
di mortella, di lentisco, purga per appunto quanto si purghi il sale
di rabarbero, di sena, di turbitti, di meccioacan e di tutte le altre si
mili droghe purgative. La dose da usarsi la stessa in tutti i sali ,

ottenuto dall'acetosella, unito allo zucchero ed alla buccia del limo

ne , essenziale di oppio di Beaum, la Narcotina; essenziale di tar


taro , il Sopratartrato di potassa ; csscnziale di vino, l'Acetato di
potassa; febbrifugo di Lemery, il Soprasolfato di potassa; febbrifu
go di Silvio , l' Idroclorato di potassa ; fisso , il Sottocarbonato ali

potassa o di soda, ottenuto dal ranuno fatto colle ceneri di vegeta


bili; fisso di corallo , l' Idroclorato di soda; fisso di tartrato, il

Sottocarbonato di potassa; fisso di vetriuolo, il Tritosolfato di fr


ro ; fosforico mercuriale , il Fosfato di mercurio; fossile, il Cloru

cio dalle due dramme e mezza fino alla mezz'oncia, dissoluti in sci

ro di sotto nativo; fusibile dell'aria , antico nome del Fosfato di

once d'acqua comune, o di brodo. E appresso : Nel purgare non lo


trovato differenza vcruna tra quei sali , che hanno le figure acute,
e quegli che le hanno ottuse, smussate e cube. Ne ho fatta la prova
moltissime volte in diverse persone, e facendo scegliere a uno a uno

sola e d' ammoniaca; indiano, lo Zucchero ; infernale , il Nitrato


di potassa ; liquido, l'Acetato d'ammoniaca ; liquido di Martc ,
l' Idroclorato di ferro ; nmagnesiaco, l'Acetato di magnesia; marino
argilloso , l' Idroclorato di allunina; marino barotico, il Cloruro

lapilli cubi del sale di cocomero, del sale di zenzero , del sale di

di lario; marino calcare , il Cloruro di calcio ; marino pesante, il

cavolo , e dcl sale di liquirizia, hanno operato con la stessa cncrgia


de lapilli esagoni acutissimi del sale del pepe , delle rose incarnato,
del meccioacan, de' sedani. E' Cons. ( Op. t. 7, p. 22.) E perch
talvolta accade , che nel sangue s'introduca qualche discrasia sovcr

Cloruro di bario; marino rigenerato, l' Idroclorato di potassa; mar


ziale, l'Acetato di ferro ; marziale acido , il Soprasolfato di po

chiamente acetosa e coagulativa... . io lodcrei , che S. E. pigliasse


che si cavano
ceneri di qualsisia vegetabile , come sarebbe a
dire,
di Ho
assenzio,
capclvenere,
di cetracca,
cicoria,
ca , ec.
detto didi qualsisia
vegetabile
, perch di
i sali
di tuttidi izuc
ve
qualche modesta quantit di quei sali cristallini , e ben purificati ,

tassa e di ferro; mercuriale di Keyscr, l'Acetato di mercurio; mer

curiale ferruginoso liquido , il Miscuglio di deutocloruro di mercu


rio e d' acetato di ferro ; microcosmico, il Fosfato di soda e dam
moniaca ; minerale , l'Acetato di protossido di sodio ; narcotico o
Inarcotico di vetriuolo , l'Acido borico; nativo dell'orina, il Fosfato

di soda o d'ammoniaca ; nativo di Pensilvania o d'Ungheria, il


Cloruro
di sodio nativo ; nitroso, il Nitrato d'ammoniaca;pcrlato,
il Soprasolfato di soda ; policresto, il Solfato di potassa; policre

gctabili hanno tutti egualmente la stessa virt senza differenza vern


ma tra di loro. E t. 7. p. 27. Del sale d' assenzio, e di altri simili
sali non consiglierei mai mai l' E. S. a servirsene ; e la ragione si

sto di Saignette, il Tartatro di deutossido di potassio e di sodio;


regolino d' oro , l' Idrocloroto d' oro ; regolino di stagno, l' Idro

, perch io tengo, che i fluidi che vanno per li canali del suo
corpo . . . sieno pieni d' infinite menomissime particelle non sola

clorato di stagno ; secco di Glaubero, il Solfato d'ammoniaca; sc


creto , il Fosfato d'ammoniaca; sedativo, il Sottocarbonato di an

mente salsuginose , ma acide ancora, acri , e pungenti, le quali co

mormitca, e l'acido borico; scdativo mercuriale , il Sottocarbonato

l'uso di que' sali fattizj si verranno a moltiplicare, e moltiplican

di mercurio ; sedativo sublimato , l' Acido borico sublimato ; solfo

do, maggiormente imperverseranno. (N)


4 Dicesi Sale acetoso ammoniacale, l'Acetato d'ammoniaca; alem
broth, l'Idroclorato di deutossido di mercurio e d'ammoniaca ; alo

roso di Stabl, il Solfato di potassa ; solubile , il Turtrato di po

trico di Scopoli , il Miscuglio di solfato di magnesia e d'ossido di


ferro, che si trova in natura; amaro, l'Idroclorato di magnesia;
ammirabile, o ammirabilmente

, il solfato di soda; ammo

niacale aperitivo di Federico, il solfato di soda; ammoniacale cre


toso, il Sottocarbonato d'ammoniaca : anglico, il Solfato di mu
gnesia; antiepilettico di Weismann , il Solfato di rame ; arsenicale
di Macquer, il Soprarseniato di potassa; calcare, l'Acetato di cal
ce ; calibeato, il Protosolfato di terra; catartico amraro , il Sofiuto
di magnesin; catartico di Glaubero, il Solfato di magnesia; cau
stico, il Cloruro di calce calcinato ; concreto, il Carbonato an

tassa e di soda; spatico , il Fluato di ammoniaca, ed il Fluato di

calce; tartaroso , il Tartrato d'ammoniaca ; vegetale , il Tartrato


di potassa ; vegetale fisso , il Sottocarbonato di potassa; vetriolico,
il Solfato di ammoniaca; vetriolico marziale, il Solfato di ferro;
volatile , il Sottocarbonato d'ammoniaca impuro, che proviene dalla
distillazione delle piante crucifere , ed il Carbonato d'ammoniaca g
volatile animale , il Sottocarbonato d'ammoniaca; volatile aroma
tico , il Carbonato d'ammoniaca aromatico; volatile concreto , il

Sottocarbonato d'ammoniaca; volatile di corno di cervo , il Sotto


carbonato d'ammoniaca oleoso ; volatile di cranio umano , il Sot
tocarbonato d'ammoniuco ; volatile d'Inghilterra, il Sottocarbonato

d' ammoniaca ; volatile di succino , l' Acido succino volatilizzato i

moniacale; cretoso, il Sottocarbonato d'ammoniaca; cupreo, il Sol

volatile oleoso ed aromatico di Silvio , il Sottocaurbonato d'ammo

fito di potassa cristallizzato ed irrorato d'aceto radicale; d'ace

niaca, pregno d'olio volatile, ec. ec. (A. O.) (O)


5 Dicesi Sale ammoniaco, Sale alcali, Sal gemma , Sal prunella,
Sal nitro, ec. V. Armoniaco, S. 2. , Alcali, Sdgemma, Salpru
nella, Salnitro. (A) (N)
6 Fu detuo Fiore del sale il Carbonato di soda. V. Fiore, S. 3, 8.(N)

tosella , il Sopraossalato di potassa; d'ambra , l' Acido succinico 3

d'argilla , l'Acetato d'allumina; d' artemisia , il Sottocarbonato di

potassa ottenuto dalle ceneri dell'artemisia; d'Egra, il Solfato di


magnesia; della Roccella , il T'artrato di potassa e di soda; d'Epsom,
il Solfato di magnesia; depurativo di Dufour, il Solfato di potassa; 7 Sali si dissero anche da'Medici certe affezioni morbose che perlo
di bclzuino o di benzoino, l'Acido benzoico; di borace, l'Acido bo
pi vengono alla cute, delle quali opinavasi essere cagione una sostanza
salina prevalente , sparsa nel sangue e mescolata cogli umori anima
racico ; di canale , il Solfato di magnesia; di cardo benedetto, il
li. (B) Nel senso medico i Sali sono silvestri, forestieri, sediziosi, pic
Sottocanbonato di potassa, ottenuto coll' incenerazione del cordo be
canti, acuti, pungenti, pugnerecci, acri, mordaci, roditori, corrosivi,
nedetto; di centaurea, il Sottocarbonato di potassa avuto dall'abbru

ciare la centaurea; di Cheltenham, il Miscuglio di solfato di soda,

crosivi, stimolanti , irritanti, sulfurci, biliosi, rannosi, lissiviali, ec.

e di cloruro di sodio; di china , l'Estratto secco di china ; di cico

Dicesi Investire le punte di sali forestieri , Rintuzzare l'acrimonia


de' sali lissiviali ed erosivi , Addolcire ed inacquare i sali soverchi
del sangue e della linfa , Temperare e raddolcire i sali del sangue,
c degli altri fluidi. Red. nel Diz. di A. Pasta. Dolori cagionati dal
ribollimento e dalle punture di que' sali cc. E' appresso : In tutti i
moti di corpo violenti si svapora molto umido fuor della corporatura,

ria, il Sottocarbonato di potassa ottenuto dalle ceneri della cicoria ;


di colcotar, il Tritosolfato di ferro ; di contea, l' Idroclorato di
soda; di corallo, l'Acetato di calce ; di cranio umano fisso, il Sot

tofosfato di calce; di cucina, l'Idroclorato di soda; di Descroizilles,


Quel rimedio secreto che si crede composto di solfato di potassa ,
cloruro di ferro, idroclorato di magnesia e tripoli ; di Dubois, il
Solfato di potassa; di duobus, il Solfato di potassa; digestivo, l'Idro
clorato di potassa; digestivo di Silvio , l'Acetato di potassa; di gi
nepro, il Sottocarbonato di potassa ottenuto dalle ceneri del ginepro;
di ginestra, il Sale che si ricava dalle ceneri delle ginestre ; di Gio
ve, t Idroclorato od Acetato di stagno; di Guajaco, il Sottocarbo

e per conseguenza i fluidi niostri rimangono pi ricchi di sale, onde


susseguenza anche l'urina viene a farsi pi salata. E appresso:
La massa del sangue, rimanendo priva di quell'umidit dolce, che

inacquava e temperava il sale ed il zolfo del medesimo sangue, ri


marr pi pregna e pi carica di sale, e per susseguenza il sangue

sempre pi imperverser , e sempre pi si metter in impeto di tur


genza, e di corrosione. (N)
Miscuglio di solfato di soda, nitrato di potassa e tartrato antimo 8 Pigna di sale. T. de'Mojatori. Mozzo di sale rappreso, e for
niato di potassa; di Homberg, l'Acido borico e boracico ; di Kali,
mato dalle sgocciolature de' Gabbei, condensato o dal freddo, o
il Sottocarbonato di soda ; d'Inghilterra o inglese, il Solfato di ma
da nuovo calor di fuoco. Se ne formano vasi, statue e mattonelle.(A)
[ Pi comunemente dicesi Sale assolutamente o Sal comune , Sal
gnesia ; di Lamery, il Solfato di magnesia; di Lorena, il Solfato
marino, Sal di cucina , Quello che i chimici chiamano Cloruro di
di soda estratto dalle acque madri del sale di cucina ; di latte, lo
Zucchero di latte; di Marte, il Protosolfato di ferro; di Modena, il
sodio o Muriato di soda, che si cava l in particolare dall' acqua
marina, per condimento de'cibi, e per preservar le cose dalla pu
Solfato di potassa; di Normandia, l'Idroclorato di soda; di Pearson,
trefazione. M. V.8. 83. Sale che trovarono alle saline di Cervia in
il Fosfato di soda che Pearson somministrava nel brodo in vece di mu
saccato ec. , sanza alcuno contasto levarono. Cr. 4. 4. o. Prendi
riato di soda ; di perla, l'Acetato di calce; di potassa, l'Arseniato di
una piena mano di sale bianco, e tre uova fresche. Vit.SS. Padr.
potassa; di rocca, il Cloruro di calcio; di sabbia o di rena, il Sot
tocarbonato di potassa ; di sapienza , l' Idroclorato di deutossido di
. 6. Li primi tre anni non mangi altro se non una certa misura
mercurio e d'ammoniaca; di Saturno, l'Acetato di piombo ; di Sedlitz,
di lenticchie ec, , e gli altri tre anni pane arido , con acqua e sale.
Sagg, nat.esp. 74. Anche il zucchero fa qualche Cosa, ma non molto
il Solfato di magnesia; di Seidschutz, il Solfato di magnesia; di Sei
in comparazion del sal comune, del salnitro e del sale armoniaco.
gnette, il Tartrato di potassa e di soda ; di Sennert, l'Acetato di po
tassa ; di soda, il Sottocarbonato di soda ; di solfo, il Soprasolfato 1o - t Par traslato dicesi]Sale , e si prende talora per lo Maure,
dall'esser salso, siccome anche i Greci ei Latini ; onde Virgilio
di potassa ; di succino, l'Acido succinico; di tartaro, il Sottocarbo
nato di potassa e l'Acido tartarico; di tartaro di Mynsicht, il Tar
disse: spumassalis.Dunt. Par 2.3. Metter potete ben per l'alto
sale Vostro navigio. liut. ivi : Per l'alto salc, cio per lo profondo
tatro di potassa e d'antimonio ; diuretico, l'Acetato di potassa ; di
mato di potassa , ottenuto dalle ceneri del guajaco ; di Guludre, il

SALE

25

SALIARE

mare della mia poesia. Bocc. Filostr. Provtda luce, il raggio della SALeccAro, Sa-leg-gi-to. Add. m. da Sadeggiare. Andr. Navager Lett.
quale Infino a questo luogo mi ha guidato, Come io volea, per l'a- al Ramus. Berg. (Mlin)
moroso sale , Or convien cc. (Qui fig.) (A) Salvin. Odiss. 4. Ei SAzcool.A. * (Bot) Sa-lg-gio-la. Sf Cos chiamano in Toscana di
pieg ambe. Le ginocchia, e le braccia valorose ; Che dal sale era
verse specie di Acetosell del genere Romice, V. (N)
domo il caro cuore. (N
SLeM. * (Geog.) Citt del Granducato di Baden. degli Stati uniti.

a * Onde Porre in sale vale Annegare in mare. V. Porre in

Antica citt di Palestina. Citt dell'Indostan inglese. (G)


SALEMAH. * (Mit. Maom.) Sa-le-mh. Idolo che gli Aditi, trib araba,

sale. (N)

i 1 Fig. dal sapor salso del Sale,1 Arguzia, Detto grazioso e leg-

imploravano per ricovrare la salute. (In ar. selamet, ovvero selm sa

giadro, [Motto spiritoso..] Lat. sales. Gr. &rricuds. Albert. cap. 2.


lute: salama salutem dixit , impertivit.) (Mit)
Li tuoi sali , ovvero riprensioni, sieno senza denti. Malm. . 26. SALERIA. * (Geog) Sa-lm-bri-a, Salambria. Fiume di Grecia, l'an
Perch ognuno distinto in un sonetto, Che 'l poeta ha ripien tutto
tico Peneo. (G)

di sali. Salvin. Annot. F. B. 4. 2. . Su questi tuoi sali mescola SALEME. * (Geog) Sa-l-me. Lo stesso che Alicia, V. (G)
un altro poco di mordacit. . .. Plutarco nella comparazione d'Aristofane e di Menandro , chiama i sali di questo candidi, di quello
neri, perch satirici. (N)
2 Senno , Saviczza; ed detto per lo pi in ischerzo : cos si

SALEMA. * (Geog) Sa-l-mi-a. Citt dell'Arabia. (G


SALEMor. * N. pr. m. Lat. Salemot. (Dall'ebr. selamoth vesti.) (B)
SALErchie. * (Geog) Sa-len-che, Sallanches. Citt degli Stati Sardi (G)
SALEne. * (Geog) Sa-l-ne. Ant. citt dell'isola d'Albione. (G)

trova presso i Latini sal in signif di Sapienza; onde Marziale SALrni.* (Geog) Sa-l-ni. Antichi popoli della Spagna, ne' dintorni del
disse : Nulla in tam magno corpore mica salis.

fiume Salia. (G)

3 [Onde Aver sale, Aver sale in zucca, Aver sale in dogana mo- SALEnTe, Sa-ln-te. Part. di Salire. Che sale. Lo stesso che Sagliente,

di proverb. che esprimono Aver senno, Sapere, Valere ec.; e cos

V. Lat. ascendens. Gr. divagzivov. Cr. 4 48. 4.Il fummo (del vino)

i loro contrari. V. Avcre sale in dogana e V. Zucca.]Bocc. nov. 32.


9. Siccome colci che poco salc aveva in zucca. Salvin. Annot.

salente dallo stomaco nuoce al celabro, e la mente percuote. Fr. Jac


T. 7. 3. Contemplo in la mia mente, Di sopra al ciel salente.

F. B. 5. introd. 3. S'io frizzo, cio s'io vaglio, s'io ho punto di 2 fAnt. nel num. del pi Salenti perAscendenti. Maestruzz. n. 75.
. . . .

sale. (N)

4zio..]
Bellinc.
E Cercar
sale167.
in Son
zuccatutte
= Impacciarsi
persone
di giudison.
oppinioni I con
be' capei;
cercate
sale

Come si conta il grado della consanguinitade? nella linea de' salenti


ciascheduna
persona aggiunta fa grado, onde il padre e 'l figliuolo
sono nel primo grado.

in zucca, Perch''Assalon mori per la pcrrucca. ( ll Redi nelle sue Salestri. * (Gcog) Sa-len-ti-ni. Lat. Salentini. Ant. popoli dr Italia
Lettere legge in questo esempio parrucca.) (B)

nella parte pi orientale della Japigia. (G)

15 Dolce di sale vale Sciooco, Scimunito. Lat. insulsus.Gr. dirci- SALenro. * (Geog) Sa-len-ti-no. Aggiunto del promontorio che ter.
czros. Bocc. nov. 3a. . Donna zucca al vento, la quale cra , minava la Japigia, oggi Capo di Leuca. Lat. Salentinum promon
anzi che no, un poco dolce di sale, godeva tutta , udendo que-

torium. (G)

ste parole. Galat. 5o. Non sono dunque da seguitare i volgari modi Saler. * (arm.) Sm. Specie di fecola che si raccoglie dalle radici
e plebei di Dionco cc., n fingersi matto, n dolce di sale, ma di diverse specie di piante orchidie molto mutritiva e medicinale,
suo tcmpo dire alcuna cosa bella e nuova. Malm.2.76. Ma non fu, di etni fumo
e uso i Turchi, che la chiamano anche Salab,
quanto lui, dolce di sale.

Srlab , Salop. ( Dall'ar. sehleb orchide.) (O)

6dichecchessia.
Dicesi Pigliare il sale, e fig. vale Acquistar sapienza o perizia Salzana.
* (Geog) Sa-lr-ne. Citt di Francia nel dip. del Varo.(Gy
SALEano. * (Geog.) Sa-lr-no. Lat. Salernum. Ant. citt cap. de' Pi
7 * Dicesi Acconciarla senza sale e vale Dir maldicenze senza

fondamento. Poliz.Rim.canz.5. Ch ci son certe cicale Che l'acconcian senza sale. (N)

cemini, ora Citt del Regno di Napoli, cap. del Principato eite.

riore , e posta in fondo del golfo al quale d il nome. (G)


SaLEantrano, * Sa-ler-ni-t-no,

8 Dicesi Apporre al sale , e vale Biasimare qualunque cosa, per

. pr m, Di Salerno. Lat. Saler

mritanus. (B)

ottima cke ella sia ; che anche si dice Apporre al sole, o alle pan- Salers. * (Geog.) Citt di Francia nel dip. del Cantal. (G)
dette. Salvin. Pros. Tosc. . 49. Se su questi piccoli fuochi di gio- SALes. (Geog) Antico Castello del cantone di Ginevra, rinomato per
vani ingegni cc. vi soffia il vento, per cos dire, d'invidia, o spi- esser patria di S. Francesco Vescovo di Ginevra nel secolo xrr.(G
rito non so quale d'apporre, come si dice, al sale, cui Platone chia- SAtesiaro, * Sa-lc-si--no. Add. pr. m. Di Sales, Dello istituto di S.

m corpo a Dio caro, quelle faville marcisconon (Il modo parche

Francesco di Sales ; ma non si adopera in questo secondo senso che

son regga, perch fondato su quest'unico esempio, ove dee, per men-

in fem., parlando di Monache. (B)

da tipografica, essere scorso sale per sole. Platone non poteva chia SAerTa, Sa-lt-ta. Sf] dim. di Sala. Bocc. nov. 49. . Il quale nella
mare il sale corpo a Dio caro. Souo la v. Apporre si registra la sua saletta vide sopra la stanga.
frase Apporre al sole, ma non Apporre al salc.) (N)

. 2 - Sorta di sale inferiore o di cattiva qualit. Stor. Pist. 173. Facea

g Dicesi Manicarsi l'un l'altro col sale , e vale Volersi mal di

vendere la saletta per sale.

morte, Odiarsi scambievolmente. Tac. Dav. Ann. 4. 83. E sa- SALFAD. * N. pr. m. Lat. Salphaad. ( Dall'ebr. salaf'estrarre, ed ad

rebbonsi egli e Agrippina manicati col sale. (Qui il testo latino ha


mutuis odis Agrippinae invisus.)

vapore.) (B)
SALroaoA. * (Geog) Sal-fr-di-a. Citt d' Inghilterra. (G)

zo Dicesi Prcstarsi il sale l'un l'altro, e vale Ajutarsi l'un l'al- SALGAoo. * (Geog) Sal-g-do. Fiume del Brasile. (G)
tro, Fare a giova giova. V. Prestare, S. 23. (V)

SALGAMAaio. * (Arche.) Sal-ga-m-ri-o. Add. e sm. V. L. Colui che

Dicesi Saper di sale e vale Saper d'amaro; e si usa anche figuratam. per Dispiacere. Dant. Par. 7. 58. Tu proverai s come

condiva e preparava le conserve di frutti dette salgama; Confettiere,


Confturiere. E anche titolo di un'opera di Cajo Marzio, in cui

sa di sale Lo pane altrui. Cirff. Calv. n. 28. E tristo a quel che trattasi del modo di fare tali conserve. Lat. salgamarius. (O)
sna vivanda assaggia, Che la bocca quel giorno cuocerassi, E sapr SALGAui. (Arche) Sl-ga-mi. Add. e sm.pl. V. L. Cgni sorta di frutti,
dir come ella sa
sale.
noci, fichi, pere, pomi ec. che i Romani conservavano in vasi ci

aa * Metter impedimento tra l'uovo e il sale: dicesi del Turbar la

lindrici a larga bocca, e confettavano nel loro succo. Lat. salgama.

cosa sul pi bello del conchiudersi. (A)


23 Non bisognar ad una cosa n sal n clio = Non mancarvi pi
nulla , Non bisognarvi altri addobbi n altri condimenti. ] Buon
Tanc. 4. 4. Non ci bisogna su n sal n olio.

(Sembra che questa sia stata in su le prime una preparazione di ra


pe , e che abbia dato quindi il nome ad altre preparazioni di cose
commestibili , e spezialmente alle conserve di frutta. Poich in pers.
scialghaem val rapa , e scialghaemva cibo, polta, vivanda di rape ,

n4 Non mettervi su n sal n aceto = Non importare, Non fur- da scialgham, e da va cibo, polta, vivanda. Anchc in ar. selgem
ne conto. Menz. Sat.7. O Muse , o sommo Apollo, questo il sc- rapa. Altri da sale, o dal gr. almeos salso.) (O)
gno Di nobilt? Or fa per me un decreto, Ch privo io sia di cos SALdAneo. * (Mit) Sal-g-ne-o. Soprannome di Apollo, perch ado
illustre pegno: E non ci metto su n sal n aceto. (V)
rato in Salgano. (Mit)
25 Senza mettervi su n sal n olio, o simili; modi bassi, che va- SALGANo. * (Geog) Sl-ga-no. Lat.Salganum.Amt. cit. della Beozia.(Mit)
-

gliono. Presto, Subito, Senza replica, o difficult. Lat. nulla in- SALGAR. * N. pr.. m. (Dal pers. salar ghaeran principe fiero. Nella
terposita mora. I V. Olio , $ 1, 6.]
stessa lingua selachor domator di cavalli.) Fondatore della dina
26 - In
paese ci farebbe il sale: si dice per esprimere lafertilit. _ stia de' Salgaridi, che dominarono nel Farsistan. (O)
27 * Dicesi N anche sale per N meno un apice , un iota , la SALoeMMA. (Chim.) Sal-gm-ma. (Sm. comp. Cos chiamasi il Salma
-

pi picciola particella. ( il manco sale de' Napolit.) Buon. Fier. 3.


q. 9. Nulla , niente , n anche sale, fiato. (N)

SALE. * N. pr. m. Lat.Sale. (Dall'ebr. salla propizio, che perdona)(B)


2 - (Geog) Una delle isole del Capo Verde. (G)
SAL. * (Geog) Citt di Barberia nell' Imp. di Marocco. (G)
SALEnro. * (Geog.) Sa-l-bro. Ant. luogo Italia nell' Etruria. (G)

SALEo. * N. pr. m. Lat. Saled. (Dall'ebr. silled esser confortato, corroborato.) (B)

Saler. * N. pr.. m. Lat. Saleph. (Dall'ebr. sellef perversit , ovvero


da sciglaf sguainare , estrarre.) (B)

rino nello stato fossile. Questo sale minerale, lucido e trasparente, si


trova in diversi paesi europei ed asiatici , e serve agli stessi usi del

sale di cucina, p chimici chiamano idroclorato o cloruro di so


dio nativo.,Sal gemma, Salgemmo, sin. Lat. sal fossile, sal gem
meum. Gr. das cpv.rds. M. Aldobr. B. V.Si conviene che le loro
baliestropiccian la lor bocca disalgemma e di mele.M.AldobrP.N89.
Prendete un'oncia di corno di cerbio cc., salgemma la quarta parte
di un'oncia. Red. Oss. an. 6. Il pi possente il salgemma, ed
ugualissimo al sal comune; dopo del salgemma il vitriuolo. Sagg.
nat. esp. 266. Tali sono il zucchero candito , il zucchero in pani ,

SalecciA. * (Bot.) Sa-lg-gia. Sf. In alcuni luoghi della Toscana cos ed il salgemma lapillato.
chidmasi l Valeriana olitoria Lin., specie di erba annuale che man- Salcemmo. (Chim.) Salgm-mo. Sm. comp. V.A. V. e d'1 Salgem
-

giasi in insalata. (N)


SALEGGIARE, Sa-leg-gi-re. [Att.] Asperger di sale, altrimenti Insalare.
-

ma. Cr.g. 26. 2. Si prenda osso di seppia , tartaro e salgemmo con


ugual mistura.
-

, Insaleggiare, sin. Lat. leviter sale aspergere, salire. Gr. rvr SALemir. * (Geog) Fiume della Russia nella Crimea. (G)
&xikiv. Stor. Tob. Arrosti l'altro rimanente del pesce, e saleggia- SALI. (Geog) Antichi popoli della Sarmazia europea. (G) . .
romlo, perch bastasse (L'ediz. di Livorno 79. a pag. 2. le8- SALA. (Gcog) S-li-a. Antico fiume di Spagna nella Cantabria(G)
ge: . ., e saleggiarolo, s che bastasse loro tanto che giugnesscro in SALANA. (Geog) Sa-li--na. Citt dell' Indostan. (G) , . .
Rages, cc) (5)
SALARu, (Filol.) Sa-li-re. Add. com. De' Salif, sacerdoti di Marvtc;

ed
oO

SALINA

SALIAZIONE

26

giunto di Convito o Pranzo, vale Ad imitazione de' Salii, Se


o il costume de' Salii, che solevano banchettar lautamente, a

e produrre cosl que' composti chimici che si chiamano Sali. Onde


Basi salificabili diconsi gli ossidi metallici, ogni alcali organico e

che
saltavano,
danzavano
ec. affatto,
Lat. saliaris.
Car.
p. le...o0. l'ammoniaca. (O)
Perch
il pranzo
fosse Saliare
avemmo
poiLett.
davanti al Duca SALiricanre, * Sa-li-fi-cn-te. Part. di Salificare. Che salifica. V. di
reg. (A)
moresche, forze d'Ercole gagliarde ec. (A) (B) (N) .
, Sa-li-fi-c-re. Att. Ridurre in sale. (A)
so
(Filol)
Sf. Specie di
ne che fa s
SALiricaro, * Sa-li-fi-c-to. Add. m. da Sal ficare. V. di reg. (O)

cevasi nel medio evo da'Salisatori, V. (Mit)

Salisano. * (Geog) Sa-libbo. Gruppo d'isole del Grande Oceano E SALioAstro. (Bot.) Sa-li-g-stro. f Sn. " o stesso che Salicastro, V1
quinoziale, tra le Filippine e le olucche. (G)
Lat. salix. Gr. irz. Cr. . 8. 4 Il saligastro. il pioppo, la canna,
l' ellera, e molte altre cose , che di molto acquoso umore si gene
Samuts,
Sa-li-bi-le.
Add.
com.
Che
si
pu
salire,
ascendere.
Sal
vin. Odiss. lib. . v. 4fo6. Ed Ossa sopra Olimp
Sovr'Ossa
rano. Bocc. nov. 67. 6. Nel giardino andatosene con un pezzo di
Pelio scotitor di frondi Tentaro, acciocch 'l Ciel salibil fusse, ec.(A)(B) saligastro in mano, ec.
Salica. (St. Mod.) S-li-ca. Add. f Aggiunto di antica legge che di SaLicenA. * (Mit) Sa-l-gena. Soprannome di Venere, perch gene
cesi sanzionata nell'anno terzo del regno di Faramondo per li suoi rata dalla spuma del mare. (Dal gr. salos mare , e sia da gennao
sudditi, i quali venuti di Germania e passato il Reno, conquistaron le
io gencro - sia da genos generazione.) (Mit)

di sale , Che tiene parti


Gallie, e furon prima deui Sicambri, e poscia Salici o Sali dal Saliono , Sa-l-gno. Add. m. Che ha g
fiume Sala. Un paragrafo di questa legge portava, che le donne celle saline ,Di sapor di sale ec. Vasar. Vit. Giott. Daniello Georg.
non succederebbero alla cos

terra salica, la quale verrebbe

ereditata da' maschi. Quindi ora Legge salica dicesiquella che esclude
le donne dal regnare. Che cosa fosse questa Terra salica contrav
vertito fra' doui Vannozz. Avvert. Pol. so48., Davil. Guerr. Civ.
2. Berg.(Agr.)
(Min)Sa-li-c-le.
(N)
SALicala.
[Sm.) Luogo pieno di salici.f Lo stesso che
-

- -

Salceto, V.1 Lor. Med. Nenc. 3o. Nenciozza mia, vuo'tu un poco
fare Mcco alla neve per quel salicale ?

Salicana. * (Bot.) Sa-li-c-ri-a. Sf Genere di piante della dodecandria


monoginia, famiglia delle litree, che ha per caratteri : calice ci
lindrico, strisciaio, munito nell'orlo di a denti, de'quali 6 alter
mi pi corti, e talvolta mancanti, 6 petali inseriti sul calice, in
sieme con li stami che vi stanno disposti in due file ec. La Sali
caria comune altrimenti Riparello , Salcarclla , Verga incarnata, Li

simachia specie comunissima di detto genere, la quale fa neluo


ghi umidi e sul margine de'rivi. Le sue foglie hanno sapore erba
Ceo ,

uanto mucilaginoso, e leggermente astringente ; sono

ado

Amati. (B) Vasar. Vit. Giott. ( Bibl. Enc. It. s. 79.) Consider
che i marmi da quella parte della fabbrica dove aveva a lavorare era
no volti verso la marina , e che tutti essendo saligni per gli sciloc
chi, sempre sono umidi e gettano una certa salsedine, siccome i mat

toni di Pisa fanno per lo pi ec. (N)


- (Min.) Specie di marmo. (Cos detto , secondo il Vasari, per
esservi que' lustri che appariscono nel sale, e traspajono alquanto.)
Baldin. Voc. Dis. Saligno. Una qualit di marmo che si cava nelle

montagne di Carrara, che tiene alquanto di congelazione di pietra ,


e ha in se quei lustri che si veggon nel sale. E alquanto trasparente;
e perch ne' tempi umidi continuamente suda , con gran fatica s'in
taglia in figure. (A) (N)
Salii. * (Geog.) S-li-i. Antichi popoli Liguri, secondo Strabone. Antico popolo Germanico, della lega de' Franchi, nel territorio
Liegese, forse lo stesso che i Marvingi. (G) (Mit)
N
2 - * (Arche.) Salii. V. Salio. (N)

SaLunacca. (Filol.) Sa-lim-bc-ca. Sf] Sorta di vaso,forse simile al

erate da' medici contro la diarrea e la dissenteria. (Cos dctta dal


perch nasce sovente ne' salceti, o sia fra i salici.) (O)
SALicastino.(Bot.) Sa-li-c-stro. [Sm..] Salice salvatico. [- , Saligastro,
sin. Lat. salicastrum. Liv. Dec.3. Il fiume pi corrente con traverso
corso cacci i dogli alle ripe tra i salicastri.
Salicchuo.* (Bot) Sa-lic-chio. Sm. Nome volgare d'una specie di
che nasce ne' luoghi paludosi, vicino al mare. ( Da salos mare che

lat. bacar (Dall'ar. selam salute e da bukal anfora: Anfora della


salute , vase con cui si augura la salute , con cui si fanno de'brin
disi. L' ebr. scialom baqbuq ha il medesimo senso. Altri forse dal
l'ar. al bukal il boccale.) V. il D-Fresne. Burch. . 8. Egli un
gran filosofo in Baldracca, Che insegna molto ben beccare a' polli ,
E d lor ber con una salimbacca. Morg. 24. o3. E non parve ri
stucco Di portar l'acqua colle salimbacche. Ciriff Calv. n. 25. Anzi
vicm dal celt. gall. sal di simil senso.) (A)
d' Ormignacca il mosto Bevuto are' con una salimbacca.
SALicz.
) S-li-ce. (Sm. Lo stesso che Salcio, V. Lat. salix.Gr. 2 piuttosto
- (Com.) Piccolo legnetto ritondo e incavato, dove si mette cera,
e con esso si suggella il sacco del sale, e altre mercanzie. (In celt.
sria. Tes. Pov. P. S. cap. 26. Item la cocitura di salice sana la
doglia cc. e la durezza (della milza.) Red. Ditir. 43. N m'importa
all. salann sale, e pac pacchetto. Anche in ted. saltz pack pacchetto
se un tal calicc Sia d'avorio , o sia di salice.
sale.) Burch. . 85. Rame di trombe, e carne di salsiccia, E le
SALicna. * (Chim) Sa-li-ci-na. Sf Alcaloide trovato nella corteccia
gname gentil da salimbacche.
del salice bianco, e ch' il principio attivo di quel rimedio. (O)
3 - (Ar Mes) Quell'arnese ritondo a guisa di scatoletta, fatto di
SALicone. (Bot.) Sa-li-c-ne. Sm.] Spezie di salcio, [e propriamente
diverse materie, che si pone pendente da una cordicella a' privilegii
quello detto Salcio bianco o da pertiche.] Lat. salix perticalis, Isa
e alle patenti, per conservarvi il suggello scolpito in cera di chi le
lix alba Lin.) Lor. Med. Nenc. ag. Vientene su per questi saliconi.
concede. ( In celt. gall. seal suggello, e pac pacchetto. In ingl. seal
Dav. Colt. 189. Delli alberi, ontani , saliconi e simili, puoi fare
pack, in ted. siegel pacaglion pure pacchetto del suggello)
il medesimo. E' appresso : E pi il salicone , che l'albero detto al Salimbecco , * Sa-lim-bc-co. Sm. V. di perduto signif ( Per coopera
trimenti oppio. Baldin. Voc. Dis. Salicone, sorta d'albero di le re al trovamento di questo significato perduto, dir che in celt. gall.
gname dolce, che vale ad alcun servigio degli edifici. (N)
sail val salamoja e buaig specie di vase. V. pure l'etim. di Salim
2 - (Lett.) Titolo di un poema burlesco del Marchitelli. (N)
bacca.) Buon. Fier. 4. 2. 1. Un altro po'di sale mamma nostra Su
SalicoanA. * (Bot.) Sa-li-cr-ni-a. Sf. V. G. Lat. salicornia. (Da sa questo salimbecco, Ch'aguzzatoci il becco , Siam pronte alla 'mpec
los mare , e coreo io ormo , io satollo. Il Lcmery da sale, poich
cata Ricevere oggi ''ntera. E Salvin. Annot. ivi: Salimbecco pare
una voce fatta da Sale in becco ; ma non so che cosa precisamente
molto sale fisso esiste in questa pianta; ed in copia s grande se ne
raccoglie dalle sue ceneri , che se ne forma pietra per li cauteri. voglia dire; confesso la mia ignoranza ingenuamente. (A) (N)
Altri forse dal gr. hals, halos sale, e da coreo io satollo.) Genere SAlimento, Sa-li-mn-to. [Sm.] Il salire ; altrimenti Salita , Ascendi
mento. Lat. ascensio , ascensus. Gr. dvd.acs. Com. Inf o. Lo
di piante della monandria monoginia, famiglia delle chenopodee;
caratterizzato dal calice panciuto membranaceo intero, nessuna co quinto articolo del salimento di Cristo in cielo. Cr. 4. 3. 3. E
-

rolla ed una semenza cinta dal calice ; cos denominate dall'ornare

poi conseguentemente per li rami in quello medesimo modo della vite

i littorali marittimi del loro verde. Le specie dette herbacea e fruti

si proccuri il salimento , sempre un ramo alla vetta dell'arbore di

cosa danno, abbruciandole , una soda naturale di ottima qualit.


si confetta in aceto prende il nome di Bacicci.
(O)

rizzando.

go

2 - E per metaf Mor. S. Greg. . g. Si dee ec. mondare i piedi

occh. Disc. Quella specie d'alsine che chiamano spergula marina, del cuore da ogni salimento di superbia.
il Kali geniculato detto salicornia. (N)
3 - Assalimento, Affronto. Lat. aggressio , insultus. Gr. sdpumos.

SALE. * (Arche.) S-li-e. Add. e sfpl. Vergini donzelle romane che

Maestruzz. 2. 9. 4.Siccome la contenzione importa alcuna contradi


zione nelle parole, cos la rissa dice alcuno salimento nei fatti.
Salii, e portavano al pari di essi l'apice e il paludamento di por SALinA,Sa-li-na. Sf1 Luogo dove si cava e raffina il sale ; I detta

si pagavano, perch servissero il pontefice all'altare unitamente a'

pora. Lat. Saliae. (Mit)


SALIERA, Sa-li-ra. (Sf) Vasetto nel quale si mette il sale, che si pone
in tavola. Lat. salinum. Gr. dxio8oxsov. Burch. . 7. Allora ebbon
doglia le saliere. Bellinc. son. 6o. Per te son vote in questo
e saliere. Fir. As.247. Io misi sottosopra ci che cra su per le ta
vole e su per la credenza, lbicchieri , guastade, salicre, coltelli, cc.
Lib. Son.78. Piglia un lupino ignudo a pinco ritto, Che abbia sver
ginato una saliera.
2

a * Servir di saliera, Parere una salicra : modi fiorentini che


valgono Esser gobbo. (A)
- ILuogo dove si fanno evaporare le acque salse per estrarne il sale;

altrimenti Moja e Salina. Lat. salina. Gr. xoryo. Mil. M. Pol.


Egli hanno molte saliere, ove si cava e fa molto sale. Franc. Sacch.

nov. 9a. E' par che qui sieno le saliere di Volterra, che io non ho
potuto
due mattine assaggiar del cotto ch'ell'abbia fatto, tanto sale
va messo dentro.Ricett. Fior.58. Quello che propriamente si chiama
fiore di sale si ritrova nelle miniere del sale, e ancora nelle saliere,

anche Moia e ant. Saliera. Lat. salina. Gr. rc

Aorhyux. (V. Area,

$. 4) G. V. n. 49. . Avea gran quistione e sdegno preso col Masti


no da Verona per le saline da Chioggia a Padova. M. V. 8. 83.Sale
che trovarono alle saline di Cervia insaccato cc., sanza alcuno con

tasto levarono. Stor. Pist. 42. Li Fiorentini feciono lega col Comu

ne di Vinegia, al quale messer Mastino avea gi cominciato a far


guerra, cd avca gi tolte loro le saline.
2 - Sale assolutamente. Lat. sal. Gr. dA. M. Aldobr. P. N. 186.

L'altro quello che si fae de'pozzi e grandi stagni, lo quale si fae


bollendo in caldaje di stagno e di metallo, e cotal sale lo appellano

i Franceschi sal dolce, e noi l'appelliamo salina. M.Aldobr. B. V.


Loro usanza si di mangiarle (le quaglie) arrosto con salina. Tes.
Pov. P. S. cap. 5o. Togli olio laurino cc., sugna di porco ben fritta
dramme cinque, salina dramme otto. Franc. Sacch. nov. 5a. Fa

tagliare subito una gonnella a te, e una per uno a quelli altri che
vanno con li muli e con gli asini portando le mie saline. Giamb.
Gell. (Bibl. Enc. It. . . 52.) A Volterra si chiamano le moje que'

come farina che circonda il sale grosso,

pozzi delle acque salse donde si fa la salina. (N)


SALies. * (Gcog) Sali-es. Nome di due citt di Francia, una nel dip. 3 - - Luogo sterile. Dod. Jos. 9. 2. Un luogo abbandonato alle lap
dell'Alta Garonna , e l' altra in quello de' Bassi Pirenei (G)
SALiricAele. * (Chim.) Sa-li-fi--bi-le. Add com. Epiteto dato ad ogni

sostanza che ha la proprieta di ombinarsi cogli acidi, di saturati,

pole ed una salina. (N)

- -

sisa (Geog) sa-li-na. Lat. Salinae. Ant., citt della Gallia Nar
bonese, Lati. Didyna, Una delle isole Lipari. (G) (Mit)

27

SALIN ACIDO

SALISCENDI
sarai strascinato, e gittato nello 'inferno.(V) Cresc.5. . La piccola
pianta . . .. arditamente, e sicuramente in alto sarr(salir).'Dant.
Pug. 7. 5. Chi volesse salir di notte fora egli impedito di altrui
o non sarria che non potesse (saliria.) Omel. S. Greg. n. 7o. Salse

SALInAcibo, Sa-li-n-ci-do. Add. m. comp. Saluno che ha dell'acido.


Celotti. Berg. (O)
SALINARoLo. (Ar. Mes.) Sa-li-na-r-lo. Add. e sm. Colui che attende
alla fabbricazione del sale nelle saline, come diconsi Mojatori gli
operai delle moje.-, Salinaruolo, sin. Lat. salinator. Biring. Pirot.
(sal) Simone Pietro tir la rete in terra. E a.33 Saliendo (sa
Quando li maestri salinaroli la veggano , ec. (A)
lendo) in cielo nuovo uomo ec. (Pr)
SALna nuolo. (Ar. Mes.) Sa-li-na-ru-lo. Add. e sm. Lo stesso che Sa a - [ Detto anche, non di persone o d'altro che vada su, ma di cosa
linarolo , V. (A)

che tiene da basso in sul Tac. Dav. Ann. 2. 34 Dietro sale una

SALNas. * (Geog) Sa-li-nas. Golfo del Grande Oceano sulla costa del
Guatemala. (G)
Salinarone. * (Arche) Sa-li-na-t-re. Soprannome della famiglia Li
via. (Mit)

SaLincesio, Salin-cr-bi-o. tSm1 Giuoco d'esercizio, usato da' fan

selva con alte ramora, e suolo netto. (Il testo lat, ha insurgebat.)
Bocc. g. 7. n. 8. A

a poco lev quella scala, che saliva in

sul battuto, dove la donna era ec. ( Cos direbbesi il monte sale
ec. ) (V) Bern. Orl. 33. 15. Ben mille braccia verso il ciel saliva
(il muro) Bentiv. Teb. l.7. Perocch il monte dolcemente sale E si

ciulli. -, Salincervio , sin. Bellinc. son. 267. Non c' maggior di


letto , Come'n un testo di sul letto i'truovo , Che fare a salincerbio,

gnoreggia il piano. (Br)

o a metti l'uovo.

per lo figliuolo tutti coloro che salgono e iscendono per retta linea.
Dant. Inf 26 6. E tu in grande onranza non ne sali. Dav.Scism.
8. Giovanni Dudleo, conte di Varvico ec., ne salio in burbanza. ,
Passav.248. Quanto l'uomo hae pi bont, e pi senno, tanto spesse

Salncervio, Sa-lin-cr-vi-o. Sm. Lo stesso che] Salincerbio, V. Pa


taff 4. E con rimbrotti a salincervio alzommi.

Salina. * (Bot.) Salin-di-a. Sf Nome volgare di un alberetto ovvio


ne' boschi, e che si coltiva per ornamento de'giardini; ha foglie ovali

- E per metaf Maestruzz. 2. 28. Deesi intendere per lo padre e

volte pi ne sale in superbia. (V) Fr. Barb. 72. 7. A poco a poco

lucidi e fiori bianchi odorosi. Detto pi comunem. Fior angelo, Gel


salisca al suo grado, (N)
somino della Madonna. -, Salinga, sin. Lat. phyladelphus coro 4 -'Ascendere a qualche somma, Fare la somma, Sommare.Col.Rienz.
narins Lin. (Dal gr. alsos bosco ed endyo io vesto; Che veste i
lib. a. A tre mila fiorini salio la massa che fecesi promettere. (B)
boschi.) (N)
5 - Offerire maggior somma. Franc. Sacch. nov.189. And Lorenzo
Salse. * (Geog) Sa-li-ne. Nome di molti fiumi, e di una Contea
a quello
da Ricasoli a provare, con quante ragioni potesse, di farlo
1l
degli Stati Uniti. (G)
SaLinELLo. * (Geog.) Sa-li-nl-lo. Fiume del Regno di Napoli nel . 6 - Venire in istato, in grandezza. Dav. Tac. Ann. lib. . Guada
Abruzzo ulteriore. (G)
gnatosi co' donativi i soldati, col pane il popolo, e ognun col dolce
SALnoA. * (Bot.) Sa-lin-ga. Sf Lo stesso che Salindia , V. (N)
riposo, incominci pian piano a salire e
far del senato ,
SanGuenna, *Sa-lin-gur-ra. N. pr. m. - Capitano italiano nel secolo
de' magistrati e delle leggi. (Il lat. ha insurgere.) (Br)
xrrr. (O
a - Ed in questo senso dicesi anche Salire in altezza o simili.
SALino
Add. m. Di sale, Appartenente al sale, Che ha del
Din.Comp. Ist. lib. . Veggendo i Cerchi salire in altezza, avendo
sale, Ch' della natura de' sali. Lat. salinarius. Vallisn. Sagg. Ist.
murato e cresciuto il palagio, e tenendo gran vita, cominciarono avere
Nat. Berg. (Min) Red. nel Diz. di A. Pasta. Le particelle saline,
i Donati grande odio contra loro. (Br)
scemato il fluido, si rendono pi acute , pi salmastre e pi lissi 7 - [Saltare, Balzare.] (Dal lat. salio, is che vale il medesimo.) Ar.
viali. (Cio, salse, salsugginose, salate ec) Bartol.Ghiacc. a5. Spi Fur. 8. 6. Del palafreno il cacciator gi sale. E 8.84. Della don
zclla per modo l calse . . .. Che fulminando fuor del letto salse. Car.
riti salini e nitrosi. (N)
Ss LinoonApo.*(Ar. Mes.) Sa-li-n-gra-do. Sm. Istromento inventato da
Long. Sof rag. 3. pag. 62. (Fir. 8 ) Incontamente salse in piedi,
Hassenfratz sul fine dello scorso secolo, col cui ajuto si pu rico e presa la sua mazza, le tenne dietro. E rag. 4. pag. 92. Quando
noscere per mezzo del peso specifico la proporzione in cui un dato
Dafni, salito subitamente in piedi , disse: ec. E' pag. gg. E Dioni
sale trovasi sciolto in un liquido. (O)
sofane la mattina di buon'ora sals fuor Del
5 pag. oo. Dio
SALsosulruaro, * Sa-li-no-sul-f-re-o. Add. m. comp. Salino che ha
nisofane, alzato un grido maggior che Megacle, salse in piedi. (M)
del sulfureo. Vallisn. Berg. (O)
8 - Uscire. (Salir in ispagnuolo vale appunto Uscire.) Ar Fur.g.
SAtinoTEnResrne , * Sa-li-no-ter-r-stre. Add. com. comp. Salino che
56. Lo stare in dubbio era con gran periglio, Che non salisser genti
ha del terrestre. Vallisn. Berg. (O)
della terra. Diod. Gen. 4. 2. Ed ecco dal fiume salivano sette vac
SaLinovoLATILE, * Sa-li-no-vo-l-ti-le. Add. com. comp. Salino che ha che di bella apparenza e grasse e carnose, e pasturavano nella giun
del volatile. Vallisn. Berg. (O)
caja. E 4. 5. Ed ecco sette spighe prospere e belle salivano da un
SALns. * (Geog) Citt di Francia nel Dip. del Giura. (G)
gambo. Gozz. Osserv. 5. 35. (Nap. 83.) Lo fece per modo sbi
Salio. (Arche.) S-li-o. Add. e sm. Il Romani, secondo l'opinione co gottire con le sue voci, che salendo quatto quatto di l ( cio di un
mune, chiamarono Sali i sacerdoti di Marte, dal lat. salio io sal fosso ov' erasi calato), si nascose in un campo folto di biade. (N)
to , perch saltavano e danzavano nelle lor cerimonie. Furono istituiti 9 - Fu detto ant. Salire in greco per Salire in orgoglio , Inorgo
da
, per custodire l'ancile , al numero di dodici, e scelti tra glire. Tesor. 2 n. 44. O se t'insuperbisti , O in greco salisti. (N)
patrizii. Anche altre divinit ebbero i loro Salii. (Checch altri ne 1o - Dicesi Salire il moscherino i e fig. vale Subitamente adirarsi..]
creda, stimo che i Sali furon cos detti dal celt.gall. sail guardia,
V. Moscherino, S. 3.
custodia : perch aveano in custodia l'ancile. In ar. salrh armato) i 1 -*Dicesi Salire in cuore e vale Venire in mente, Pensare. Diod.
Tac. Dav. Ann. 2.55. Fosse il nome suo da' Salii salmeggiato, ec.(A)(B)
Ezech. 38. no. Molte cose ti saliranno in cuore, e penserai un mal
SALio.* N.pr. m.(V. Salire e Salio mit. In ebr. sella elevazione , sa vagio pensiero. ()
-

lahh perdonare.) Arcade condotto da Enea in Italia, e che dicesi


aver insegnato agli abitanti del Lazio l'arte della danza. Capita
no peligno che segnalossi nell'esercito romano che combatteva con
tro de' Macedoni. (Mit)

12 -* Dicesi Salire in ira e vale Adirarsi. Chiabr. rim. Forse Ho

sembianza di can, che tu ne vieni Col tuo vincastro ? indi salito in

ira, Gridando ei minacci. (Br)


13 - * Dicesi poetic. Salire da carne a spirito e vale Passar da stato

Saline, Sa-li-re. Att. anom. usato anche nel signif n. I col 3. caso o
ad immortale. Dant.Purg.3o. 27Quando di carne a spirto era
colle prep. in, sopra e simili, e nel n. pass. Andare ad alto ; altri salita , E bellezza e virt cresciuta m'era, Fu' io a lui men cara e
menti Montare, i Ascendere, Poggiare. ] -, Saglire, Sagliere, Sallire, men gradita. (N)
sin. (V. Ascendere.) Lat. ascendere, scandere, inscendere. Gr. diva fai 14 - * E per Assalire, ma non da imitarsi. M. T. Cic. p. 6,
vu. ( Dall'ebr. salal estollere, onde sullam scala. Nella stessa lingua Quinto Massimo le battaglie guidava come giovane, essendo vera
selah o sela elevazione.) Bocc. nov.43. 6. Subitamente prese le cose
mente vecchio , e colla sua sofferenza umiliava Annibale lo qual
sue, e sal sopra il suo ronzino. E' nov.65. 7. Faccendo sembiante giovanamente saliva. (N)
di venire altronde, se ne sali in casa sua, e desin. E nov.69.25. Se 15-* E per Accingersi; anche modo antico e da schivare. Passav.
Dio mi salvi , se io fossi sana, come io fu' gi, che io vi sarrei su
3o5. I dottori, maestri, rettori, e predicatori debbono sapere ec
per vedere che maraviglie sien queste. Dunt. Inf7.79. Trovai lo Duca cellentemente ia Scrittura, la quale egli hanno a'nsegnare altrui: e
mio , ch'era salito Gi sulla groppa del fiero animale. E' Par. .
per si debbono ingegnare di studiare, e d'imprenderla , innanzich
137. Non di pi ammirar, se bene stimo, Lo tuo salir. E 2o. 26. vengano allo stato ed all'atto della dottrina ( d'insegnarla) altri
Quel mormorar dell'aquila salissi Su per lo collo. Petr..son. 23. Se - menti male a loro uopo ci salgono. (V)
per salire all'eterno soggiorno Uscita pur del bell'albergo fuora. 16 - Att. nel 1. signif] Dant. Inf . 77. Ma tu perch ritorni a
E son. 266. E dissi: a cader va chi troppo sale. E canz.4o. 6. Non tanta noja? Perch non sali il dilettoso monte? E Par. 22. 73. Ma
di lei, ch' salita A tanta pacc. Fr.Jac. T. 5. 28. 4. A te, sposo di per salirla mo nessun diparte Da terra i piedi. Morg. 3o. Orlan
-

letto, Salisca

E 6. 44. 7. Allor mi sovviene Com'alto

do, poi che salito ebbe il monte , Si dirizz ec.

--

(N)

salisco. Fir.As. 7o. Affrettando i passi per cotal cagione, se ne salse SALine Sm. Salita. Lat. ascensus. Gr. dvd8zrs. Dant. Purg- 9- 78
sull' estremit del mostrato monte.

a * Uscite antiche. Vit. SS. Pad. . 26. Volendoci impedire


che non salghiamo (sagliamo) alle sedie ec. E 36. A farsi bene ve
dere passando il giudice per la terra, salette (sal) in alto. E 88.

Comand al dragone, che vi salisse suso; al quale ubbidiente il dra


gone, costretto per divina virt, salettevi (vi sal) E 25. Per ru
bare, o per altro mal fare, salitte (sali ) con certi ingegni in sul

Drizzate noi verso gli alti


(G)
SaLis. * (Geog) Fiume della Russia.

sali-sa-to-ri. Add e sm. pl. Indovini del medio


evo,
che
traevano
le
lorocorpo,
predizioni
dal primo
di un
mem
bro qualunque del loro
desumendo
da movimento
questo buoni
o cattivi
auguri. Il loro nome viene dal lat. salio, io salto. La loro arte era

detta Saliazione. (Mit)


Salis-br-go, Salzburgo. Citt e Circolo dell'Ar
tetto della casa. Cavalc. Espos. Simb. G. 1. 38. Io saglio (salisco) SALisburgo. *
al Padre mio, e al Padre vostro, al Dio mio, e al Dio vostro. E ciducato d'Austria. (G)
36. Salitte (sal) in su una nave, e fuggiva in altre parti. E'45. Saussumi. (Geog) Sa-li-sbu-ri. Citt d'Inghilterra. (G)
Non vivendo secondo la ragione, per la quale saglierebbe (salirebbe) Satiscenoi.(Ar. Mes.) Sa-li-scn-di. [Sm. comp. indecl. Lo stesso che
-- _

ad essere come Di, diventano come bestie. Segner. Mann. Magg.


5. 3. Quanto pi salghi , (salisci ) tanto pi sempre ti rester da
salire. Passav. 233. Sarr ( salir ) in cielo la superbia, e 'l capo
suo toccher i nuvoli. E 238. lo sarr (sair) in ciclo, ma tu

saliscendo V. Efaldin. Voc. Dis. Saliscendi, Regolo di ferro di


pi grandezze per uso di tener chiuse l'imposte di porta e finestra
con Fajuto d'un ferro triangolare , che si chiama monaco, sopra
il quale cade ncl serrare, si alza nell'aprire (N)

28

SALMASTRO

SALISCENDO

Samscapo. (Ar. Mcs) Sa-li-scn-do. [Sm. comp.] Una delle serratuna 3 -- Tumori salivari : Tumori che si formano sulla gota in conso
dell'uscio, che una lama di ferro grossetta, che impernata da un
guenza o de' detti calcoli o de' corpi estranei penetrati dalla bocca
capo nella 'mposta, e inforcando i monachetti dall'altro, serra uscio
nel canale parotidico, o de' tumori atti a comprimere questo cana'e

o finestra; detto cos dal salire e scendere ch'e fa nel serrare e nel dall'esterno all' interno. (O)
aprire. IlSaliscendo a doccia, a manubrio, a mazzacavallo ec)-, 4 -- Fistole salivari : Quelle che ammorbano il condotto escretore
Saliscendi, sin. Franc. Sacch.nov. 2o7. Mettendo la chiave nel ser ' ' delle glandule parotidi. (O)
rame, e volgendola per aprirlo, il frate,sentendo il saliscendo, su Salvaronuo. (Terap.) Sa-li-va-t-ri-o. Add. e sm. Ci che serve a pro
bito si leva. Salv. Spin. 5. 9. Alzando madonna Fulvia il saliscen
la separazione della saliva; altrimenti Scialagogo,

do cos un poco per trarla dentro , fu da gente di fuori sbattuta e


SALivAzione.

spalancata questa porta con una spinta, ed entrato in casa.


sottoposta a

mutazioni. Bellinc.son.53. Cos

saranno pi tuoi. se tu gli

livatio. Magal. Leu. Quella radice che, tenuta in bocca , operava

il proverbio dice, Non

Perch fortuna fa de' saliscendi.

. quella strana salivazione.(A) Cocch.Disc.9.168. Oltre a che dell'istes


sa cura, che ci propone di questa sua tisichezza contagiosa per mezzo
dell'unzione mercuriale, e della salivazione, certo che non si pu

SaLisTio. * (Bot) Sa-li-sti-o. Sm. Nome volgare di diverse specie di


carici, piante palustri ciperoidi, a larghe foglie, che si adoperano
per impagliare seggiole efiaschi. Lat. carax maxima; carax agata
cbys; carax

pendia Lin. (N)

isiol. e Med.) Sa-li-va-zi--ne.SfL'azione del salivaro;

ed anche Flusso abbondante di saliva ; altrimenti Ptialismo. Lat. sa

--Per metaf e proverb.dicesi. La fortuna fa desaliscendi e vale Ch'ella

trovare argomento di pratica inveterata nell' arte. Red. nel Diz. di


A. Pasta. Avendo io considerato quanto meglio ho potuto il caso della

dama. cio una frequente, facile e molesta salivazione senza indi

SALsussulo. * (Mit) Sa-li-sb-su-lo. Soprannome di Marte presso i


Romani, datogli a cagione delle danze de' suoi sacerdoti o per al
lusione all'incostanza e
con cui volgevasi ora all'uno ora

zio di altra lesione ec. mi ardisco avvertire che la soppressione di


tale evacuazione, quando si potesse ottenere a nostro arbitrio, ande
all'altro partito. (Il lat. salisubsulus viene da salio et subsilio io salto
rebbe moderata con gran cautela.
e saltello, se non pure da salio io salto, e subdolus furbo) (Mit) SALLA. (Geog) Sotla. Fiume dell'Impero d'Austria. (G)
SALTA, Sa-li-ta. Sfi Il salire, e 'l Luogo perlo qual si sale; (altri SALLAcA. * (Geog.) Sal-l-ga. Citt della Guinea superiore. (G)
menti Ascendimento, Ascensione, Ascenso, Ascesa, Salire. Lat. SALLemo , Sal-l-mo. N. r. m. Lat. Sallem. (B)
ascensus,

clivus. Gr.

ysXocv.

banP

.o8. Prendete il monte

Sallinaoo, * Sal-li-maco. N. pr. m. Lat. Sallimacus. (B)

a pi lieve salita. E 6. 68. Che ne mostrasse la miglior salita. But. SALLusria, * Sal-l-sti-a. N. pr. f. Lat. Sallustia. - Barbia Urbiana.

Purg. 6.2. Quell'anima gentile ec. fu cos presta ec. di fare al citta Imperatrice romana, che credesi moglie di Alessandro Severo.(Mit)
din suo ec.quivi, cio nella salita al Purgatorio, festa. G. V. 6. 49. SALLtsriAmo, * Sal-lu-sti--no. Add. pr.. m. Di Sallustio. Lat. Sallu
2. Non lasciando per ncvi, n per salita del poggio.
stianus. (N)
- Onde Far salita = Salire, Ascendere.
Fave salita) Malm, Satusruo, Sal-l-sti-o, Salustio. N. pr. m. Lat. Sallustius. (Dal celt
5. 4. 39. Perch'io l' ho corsa a far questa salita.
gall. saileas mare, e tus origine: Che ha origine dal mare.)-Cajo
Crispo. Storico latino di Amiterno, nel secolo di Augusto.- Secou
Ed Aver men salita = Essere pi bassa, Dant.Par. 4.3g. Qui si

mostraron , non perch sortita Sia questa spera lor ; ma per far se

do Promozio.Prefetto delle Gallie efilosofo del 1r. secolo.- Filosofo

gno Della cclestial c'ha men salita. (N)

cinico del vr. secolo. (B) (Mit)

4 - * Per metaf Fr. Giord. Pred. R. Passano gradualmente per la SAuro, * Sal-l-to. Add. m. da Sallire. V. A. e detta per la rima.
5
ecclesiastiche. (N)
V. e di Salito. Fr.Barbo9. 8. E colui, ch' salluto, Pu cader,
no 'l caduto. (V)
Dicesi Dolce la Salita, quando poeo ripida.V. Dolce, S. 8(N
Sato, Sa-li-to.Add. m. da Salire.
Salluto,
Sattuvii. (Geog) Sal-l-vi-i. Antichi popoli della Gallia Narbonese(G)
Lat. supergressus. Gr. dvafis. M. V3.4f. Certi villani del paese,po Sala. (Geog) Principato della Germania, diviso in molti rami della
chi e male armati ec. , saliti in alcuna parte sopra Malacoda , gri famiglia dello stesso nome. (G)
davano contr'a' masnadieri. Franc. Sacch. Op. div. 6o. Per le di SALMA. Sf. Carico,] Soma, Peso. (VPeso.) Lat. sarcina, onus, sagma.
scordie de' mortali saliti a cavallo, e fatti gente armigera e barbara.
Grrrayua. (Dal gr. sagma che vale il medesimo, e che secondo i
2 - Innalzato. Cas. Uf. com.93. Coloro alle dignit e ricchezze saliti Grecisti, vien da sauto io carico. In ebr. samach imporre. In colt.
-

riveriscono e onorano.

SALtoio,Sa-li-to-jo. Sm. Qualsiasi cosa acconcia al salire. 1 Lat.

brett. samm soma , dizamma toglier la soma. In ar... hymal


)
Petr. canz. 39. 4. Con faticosa e dilettevol salma. Fr. Sacch. nov

salitojo pi non v'era,

Che perch non abbia coda, e' porter bene la salma. Varch.
ez. 5o2. ''Ogni altra salma, ogni altra soma , verbo provenzale

SALITone , Sa-li-t-re. [Verb. m. di Salire.] Che sale. Lat. inscensor,

o di Siviglia Salma talor mi viene a gran derrata , cc. Buon.Fier

ascensor. Dan. Pug. 259. Che per artezza i salitor dispaja. Bocc.
nov. 23. 24. E divenuto andator di notte, apritor di giardini, e sa
litor di alberi. Buon. Fer. 3. 4. 2. Spezzatori Di porte, salitori Di

da r4ygua , carico , soma. Ar. Fur. c. o. 25. Non ha il tuo legno

machina. Gr. rifd9 px. Frano.


acch. nov.
che 'l ponte
'
convenne
che 16 1. V cggendo
ad altro.
P
ee 'l

- -

Buon. Fier. 4. intr. E se pur

mura , e di pollai votatori.

Levante, O d'Olanda, o del Cairo,

3.3. 5. Tu la salma , io son la nave. E Salvin. Annot. ivi. Salma ,


la debita
salma.
(N)mortale , ] Spoglia. Petr. cap. 5.

t Poetic.
Corpo

Mille e mille

SALTnIce, Sa-li-tri-ce. Verb.f di Salire. V. di reg. (O)


famose e care salme Torre gli vidi. Dant. Par. 32. 14. Quando 'l
SALUNcA. (Bot) Sa-li-n-ca. Sf Sorta d'erbaperenne di spesse radici, Figliuol di Dio Carcar si volse della nostra salma.
determinata , [ o piuttosto di capa
che ha un soavissimo odore e viene su i pi alti monti. Lat.valeriana 3 (Metrol.) Misura di
saliunca Lin. (A) (N)
cit usata in Sicilia pel frumento, pei vini e per le terre. La sal
tomoli, e la salma grossa di ventil (Mlin)
Saliva. (Fisiol) Sa-li-va. [Sf. Umore senza odore, senza sapore, tra ma composta di
sparente e viscoso, che vien separato dalle glandole della bocca e SALMA. * (Geog) Antica citt dell'Arabia. (G)
delle fauci, specialmente durante la masticazione, e serve a bagnare SALMAce, Sl-ma-ce. N. pr. f Lat. Salmacis (Dal celt. gall. saim
il cibo , a farne la prima digestione e a tener sempre umida la lin heac lussurioso.) Ninfa amante di Ermafrodito, cangiata, secon
sua e le fauci ] - , Scialiva, Sciliva, sin. Lat. saliva. Gr. ciaxov,
do i Mitologi, nella fontana del suo nome.(Mit) .
cios. (ialoni gr. dal cclt. gall. seile o sil che vagliono il medesimo) SAwacupe.(Zool.) Sal-m-ci de.Sf. Con questo nome mitologico Bory
de Saint-Vincent
stabil
un genere
di dei
zoofiti,
che nell'ordine
colloc nella
-Amet. 53. Quasi come se d'alcuna sentisse i dolci baci, cotale gu classe
de psicodiari,
e nella
famiglia
coniugati
del
sta la saporita saliva. Red. Vip. n. 78. Avendo letto nella storia
degli animali di Aristotile, che alle pi delle bestie velenifere no le ururodi. i suoi caratteri consistono in filamenti semplici, cilu
cevole la saliva umana, cc. Valvas. Cacc. 2. 67. E sano il fa la drici, spirali, leggermente mucosi: al momento in cui ha luogo l'ac
sua propria saliva. (Min)
coppiamento de'duefilamenti, le due spirali eleganti che presenta
SALivAco. * (Gcog) Sa-li-v-co. Lat. Salivacum. Ciu dell'Indostan vio si obliterano, passando le articolazioni d'unfilamento in quelle
dell'altro,per formare una sola propaggine ed essere vivente ; come
inglese. (G)
SALivALE. (Anat.) Sa-li-v-le. Add. [com. Lo stesso che Salivarc, V.) avvenne d'Ermafrodito e della ninfa Salmace. (Aq) .
2 (Geog) Ldt. Salmacis. Autica citt dell'Asia minore, nella
Lat. salivarius. Gr. caxs. Red. Vip. n. 44. Qucl liquore giallo
-

(DI

per altra via mette capo nelle soprannominate guaine de'denti , che

Caria. (G)

per quei condotti salivali nuovamente ritrovati. E 2. 38. Il liquor SALMAN, Salmon. N. pr. m. Lat. Salman. (Dall'ebr. scialom pacifico.
giallo sgorgasse in esse guaine, dopo aver corso per i condotti salivali. Nella stessa lingua scialmonim retributiones.) (B)
SalvANTE, Sa-li-vnte. Part. di Salivare. Che saliva , o Che pro SALANA, Sl-ma-na. N. pr. m. Lat. Salmana. ( Dall'ebr. tselem
duce la salivazione; in questo secondo signif dicesi meglio Sciala satassann,
imagine, figura.)s-ma-nassr-re,
(B)
Salmanassar. N. pm Lat. Sal
gogo , Salivatorio. (A. O.) (O)
manasar.
(
Dall'
ebr.
scialom
pace,
ed d'Assiria
asur legare, che
Stringere pace,
SALivARE , Sali-v-re. N. ass. Render saliva, Scaricarsi della saliva
o Perfezione legata o stretta. )- Re
distrusse il
V. Salivazione. (A)

SAlvane.* (Anat.) Add. com. Che ha relazione colla saliva.., Sali

regno d'Israele.
(B)Sal-mn-ti-ca.
(Mit) .
Saianrica
(Geog)
Antico nome di Salamanca, V.(G)
3
2 - Onde Glandule salivari diconsi Quelle che son destinate a Salsasrnane. (Marin.) Sal-ma-str-re. -Att. Dicesi Salmastrare la go
separar la saliva ; e sono le Parotidi, le Sottomascellari e le Sublin mona e vale Legar la gomona con le salmastre al viradore, o ca
guali. (A.O.)
vo piano. (S)
3 * Condotto salivare : il condotto escretore delle glandule pa Samsrug. (larin) Sal-m-stre. Sfpl. Chiamani cosi alcune trecce
rotidi. (O)
fatte di filo di vecchie corde, che servono a diversi usi, e tra i
altri a stringere e legare le vele ai pennoni. Altrimenti Paterne. ( Lal
- * c) Calcoli salivari: Concrezioni formate di fosforo, calca
ted. seil fune, e meister maestro) (A) (S)
reo che si rinvengono talvolta nel canale dello Stenone, nelle sue Salmasrao
, Salm-stro. Ald. m. Che tiene del salso. Lat. salsus, sal
radicette , nella stessa grossezza della parotide, nei condi della
glandula sui linguale, ma pi spesso nei condotti dalla glandula una - macidus. Gr. xampds. (Dal lat. sale mixtus mescolato col sale.) Cr,
scellare. Sono per l'ordinario grossi quanto o meno che un grano 6. 37. 1. Contr'alla stanguria ec. si prenda della detta erba ( cre
-

vale, sin. Lat. salivaris. (A.O.)

di miglio, ma talvolta pc vennero al volume di un nocciolo di liva


di un uovo di piccione. (O)

tano) cc., si bolla in acqua salmastra, e in vino e olio. E 6. 75. 3.


Contr'al vomito che venga Ier debilit di virt conte.tva , o per

SALMEGGIAMENTO

SALOMIl

cagion fredda, si cuoca la menta in acqua salmastra e in aceto. Red.


Oss. an. 1 go. La cavit , nella quale stanno racchiusi lo stomaco

e gl'intestini, l'ho trovata tutta piena d'acqua salmastra. Salvin.


Odiss. lib. 2. v. 34. Ma quando ringhiottiva la salmastra Acqua
di mar, tutta sembrava dentro Rimescolarsi, ec. (B) Red. Cons. r.
78. L' acque salmastre , quanto pi a forza di fuoco o di sole sva
porano , tanto maggiormente diventano salmastre. (N)
2 -* In forza di sm. allo stesso modo che Salso. Segner. Mann. Sett.
27. 5. Stettero come pesci tra l'acque salse , senza punto attrar di
salmastro. (V) Salvin. Pros. T'osc. p. 366. Osservate, che le pietre
e la terra , e tutto questo nostro luogo, e ogni cosa tarlata , e gua
sta, e mangiata come i luoghi intorno al mare , che dal salmastro di
quello son rosi. (N)

SAmecciamento,Sal-meg-giamnto.[Sm..] Il salmeggiare. Lat. psalmo


dia. Gr. NzAua. Segner Pred. 1.4. Non sono le discipline, non so

voce di messa. Vi sono pure i Salmi per i defunti, i Graduali, i


Doppi, i Solenni , i Solenni doppii, i Salmi di terza ec. (L)
3 * Salmi penitenziali. V. Penitenziale, S. 3. (N)
4 Libro de' Salmi : Uno dei libri dell'antico Testamento che
comprende i Cencinquanta salmi attribuiti a Davide. (Ben)
5 - Prov. Ogni salmo torna in gloria : si dice quando alcuno
spesso ripiglia il ragionamento di quelle cose che gli premono ;
[ giacch alla fine di ogni salmo i Cattolici aggiungono il Gloria
Patri ] In questo senso diciamo anche: La lingua
dove il dente
duole. I V. Gloria, S. 12.]
6 * L' antifona pi lunga del salmo. V'. Antifona , S. 4. (A)
- (Mus) In riguardo alla composizione musicale diconsi : Salmi
a cappella, cio a sole voci cantanti, accompagnati talora dall'or
gano e dal contrabasso; Salmi concertati, vale a dire con istru
menti , e questi Ripieni o Divisi in versetti. Alcuni ve ne sono di
obbligati , per qualche voce determinata o con accompagnamento di
qualche strumento ; alcuni altri vengono composti sul canto fermo

no i silenzi, non sono i salmeggiamenti, non sono i letti assai duri ec.
SaLmeccante , Sal-meggin-te. Part. di Salmeggiare. Che salmeggia.
ecclesiastico, monastico. )
Baldin. Dec. Distinti in quattro ordini i canonici salmeggianti. (A)
SALMEcolane, Sal-meg-gi-re. (N. ass. Leggere o Cantar salmi. Lat. SALModa, Sal-mo-di-a. [SfV.G.] Canto di salmi, [La maniera, l'ordine
di cantarli., Psalmodia, sin..] Lat. psalmodia. Gr. zux. ( Dal
psallere. Gr. N Xev. Esp.Salm. Nel salterio di dieci corde salmeg
% salmo ed ode canto, secondo alcuni. Ma secondo altri,
ger a te. D. Gio.Cell. lett. 2 . E ultimamente cheggendo l'olio san
tissimo, salmeggiando sempre co' frati che gli erano appresso, pazien psalmodia non che un'inflessione di psalmos; e par vero.) Dant.
Purg. 33. 2. Dolce salmodia Le donne incominciaro lagrimando. But.
temente rend l'anima a Dio.S. Bern. Lett. Io salmegger collo spirito
ivi: Salmodia, cio canto di salmo. Cavalc. Pungil. E cos in coro per
e colla mente. Cavalc. Espos. Simb. . 2o9. Giubbilate a Dio ogni
terra , salmeggiate al nome di quello. (N)
far dormire, e interrompere i salmi, cio la salmodia. E Medcuor.
2 - Per similit. [ ed att. Celebrare , Cantar le lodi di alcuno.1 Tac.
Che 'l diavol fugga, e sgomenti per la salmodia e letizia spirituale,
fu figurato in ci , che David , sonando la citara, cacciava il dia
Dav. Ann. 2.55. Fosse il nome suo da Sali salmeggiato. ( Il testo
volo da Saule. E Frutt. ling. Cassiano dice : La dolcezza della sal
lat. ha: Saliari carmine caneretur.) Diod. Salm. 6. 9. Salmeg
ger il tuo nome in perpetuo. (N)
modia consola e conforta i cuori tristi e negligenti, e le fastidiose
SALMEcoIATo , Sal-meg-gi-to. Add. m. da Salmeggiare, V. (A)
menti eccita e diletta, e li peccatori crudi induce a compunzione.
SALMecoiaToae , Sal-meg-gia-t-re. [I Verbal. m. di Salmeggiare. 1 Che
Ancora dice : La salmodia consolazion de' tristi , cura de'dolenti,
sanit degl' infermi e rimedio dell' anima e suffragio d'ogni miseria.
salmeggia. Lat. psaltes. Gr. Narns. Omel.S. Gio. Gris. Parevano
pi tosto cori di salmeggiatori , che eserciti di battaglia.
SALMooo , * Sal-m-do. Add. e sm. comp. V. G. Cantore di salmi ;
pi comunem. Salmista.
q)
SALuEGGIATRice, Sal-meg-gia-tri-ce. Verbal. f I di Salmeggiare. ] Che
salmeggia. Fr. Giord. Pred. R. Dispiace la raucedine alle femmine SALMoonAro , * Sal-m-gra-fo. Add. e sm. V. G. Lat. psalmographus.
religiose e salmeggiatrici.
( Da psalmos salmo , e grapho io scrivo.) Aggiunto degli scrittori
di
f , e,per antonomasia, di Davide, pi comunem. detto il
SALMeaA , Sal-me-ri-a. [Sf. Quantit di bestie da soma cariche di ba
gaglie,] Moltitudine di some ; altrimenti Carriaggio. (V. Peso.) Lat.
Salmista , V. (Aq)
impedimenta, sarcinae.Gr. arocrasv. Bocc.
p. . Con una gran Salston. - N. pr.. m. Lo stesso che Salman , V. Lat. Salmon. (B)
saimeria n'and nella valle delle donne. Sallust.Jug.R.Prima che l'oste
si potesse ordinare, o le salmerie raccorre. G. V. 7. 3o. 5. E dietro

2 * (Geog) Fiume dell'America settentrionale nel Canad.- degli


Stati Uniti. (G)

tutta la salmeria raunata per ritenere la schiera grossa. Tass. Ger. SAmose. - (Zool) Salmne. Sm. Sorta di pesce, detto anche Ser
mone e Salamone, V. Ar. Fur. 6. 36. Muli , salpe, salmoni e co
18. 46. Queste gran salmerie d'orni e di pini Vedean dal bosco esser
condotte all'oste. Ciriff Calv. 2. 63. Or ritorniamo alla gran salme
racini Nuotano a schiere in pi fretta che ponno. Gozz. Rim. (Bibl.

Enc.It. 7. 246) Chi non salmone o tinca, Lasci l'acqua che ha


sognata.
Giamp. Maff: Vit. S. Malac. cap. 25. Allora Malachia:
fa pur tu nel nome di Dio gettare le reti ; il che si esegui. Ed al
compagnie di bestie da salma, cio da soma. (N)
prima
tratta
ne vennero dodici salmoni, alla seconda altrettanti.(N)
Salvia, Sal-mi-a. N. pr. m. Lau. Salmias. (Dall'ebr. scialom pace
e jah signore : Pace del signore.) (B)
SAmoreo, Sal-m-ne-o, Salmone. N.pr. m. Lat. Salmoneus. (Dal
ria, Ch' era tre miglia gi presso alle mura. Buon. Fier. 4. 4. n .
Poste, muli, convoi, salmerie , ec. E' Salvin. Annot. iri . Salmerie ,

SAlmico. (Geog) Sal-mi-co. Fiume della Russia Europea. (G)


Salmioesso.* (Geog) Sal-mi-des-so. Lat. Salmydessus. Antica citt della
Tracia. (Mit)
SAL mi siA. Posto avverbialmente,

l' cbr. salah sprczzare, e minhha sacrificio: Che sprezza i sacrifici,

che sdegna di sacrificare a Dio)- Figlio di Eolo, fratello di Si

sifo, conquistatore dell'Elide, che voledi passare per un dio.(B)(Mit)


quasi Salvo

mi sia. Parole di buono

augurio, che si dicono nel ragionare di qualche mala avventura.


Alleg. io. Come sono , sal mi sia , i poeti , i quali per loro boria
ne portano il cordone alla berretta dal di delle feste. Buon. Tanc.
1. 1. Basta che , se di questa tu hai fame , Tu ti morrai digiuno ,
sal mi sia. E Salvin. Annot. ivi. Sal mi sia , quasi salvo mi sia;
lat. absit invidia verbo , o cosa simile. (N)

Satosi. (Marin.) Sal-m6-ni. Sm. pl. Mlasse di ferro o di piombo che


servono a fare la zavorra. (In franc. saumon.) (S)

SAutosne, Sal-m-ni-de. Addpr.com. DiSalmoneo. Lat. Salmonis (Mit)


SALmunsren. - (Geog) Sal-mn-ster. Citt dell'Assia elettorale. (G)
Satusri.(Geo) salmnti. Ant. cit. dell'Asia nella Caramania (Mit)
Sanrraro (Chim) Sal-ni-tr-to. Add. m. Di Salnitro, Che ha del
salnitro. (A)

Salista , Sal-mi-sta. [Add. e sm.) Componitor di salmi; I altrimenti Satsrrno. (him. e Min.) Sal-ni-tro. Sm. comp. Sal neutro composto
da
un aido
particolare,anche
che si da'
chiama
acidoNitrato
nitroso,
Salmografo e Salterista.1 Lat. psalmista. Gr.txrms, xAuoyppos.
un alcali
fisso.Chiamasi
Chimici
di combinato
potassa. conil
Dhod. Prol.Salm. I salmisti parlano o fanno parlare la chiesa di Dio.(N)
primo e principale ingrediente nella fabbrica della polvere da guerra.
E per eccellenza il Salmista s'intende del profeta David.
V'ha poi il Salnitro naturale, il quale si trova nelle cantine, nelle
Pass. 35. E l Salmista dice : ec. Dant. Purg. o. 65. L precedeva
al benedetto vaso, Trescando alzato , l'umile Salmista. Com.Par. n.
Il Salmista : Beati coloro che abitano nella casa tua, Signore.

stalle, su' letamai, ne' carnai ec. e v'ha l'artificiale , il quale si


produce con artifizii che accelerano la putrfione e la decompo

* Recitator di salmi, e propriamente Ecclesiastico tenuto a recitar

sizione intera delle materie animali e vegetabili, dalla quale si forma


il salnitro. V ha il Salnitro che chiamasi greggio o brutto , ed

l'ufizio con altri. Fortig. Rim. Sar figliuolo di qualche villano , O

quello che trovasi unito alle materie putrefatte o decomposte nelle


di qualche ricchissimo salmista. (A)
l'os dicesi anche il Volume de' salmi , pi comunem. Saltero. quali si formato, ed il Salnitro purificato o raffinato, ed quello
che separato dalle parti che gli sono eterogene Dicesi anche ] Ni
Lat. psalterium , volumen psalmorum. Gr. a.Arpiov.
tro. Lat. nitrun.Gr. vrpov , ivrpov. M. Aldobr. PN28. Quelle che
- Saccente , e , come oggi pi comunem. si dice, parlando di don
sono dolci , sono di molte maniere , siccome sono acque che hanno
na , 1 Salamistra, [ di cui sembra accorc.] Lab. 175. Quando folle
natura
digalla
solfo muschiata
cc., e altre
hanno, natura
mente il collo sotto lo 'ncomportabile giogo di colei sottomettesti ,
Prendete
ec.che
, allume
salnitrodi,salnitro.
e scorzaEdialtrove:
mele
alla quale una gran salmista pare essere. Dittam.2.25. E fu nel cer
chio della Luna vista La pianeta di Venus tanto chiara, Ch'io ma granate. Bern. Orl. 2. 17. 5. Chi creder che ognun le sue miniere
Abbia
dell'oroileghiaccio
degli altri
metallicol
Fino
salnitro? Sagg.nat.esp.
vidi segnare il pi salmista.
73. Asperso
dell'uno
salealarmoniaco,
e l'altro ccn
Saluo. (Eccl.) (Sm. V. G.] Canzone sacra, di origine ebraica, che
ugual quantit di salnitro.
accompagnavasi con uno strumento di corda; pare che il re Davide satirza
(Geog) Sal-nit-za. Fiume della Russia europea, (G)
abbia introdotto il primo nel sacro culto della sua nazione il canto
r. m. Lat. Salo. (Dall' ebr. sela esaltazione) (B)
de' salmi ; ed aturibuito a S. Ignazio martire, che visse sotto Tra SAto, * Salu.
jano, il modo tenuto poi da' Cristiani di cantarli alternativamente.] a * (Geog) Xaion. Lat. Salo. Antico fiume della Spagna Tarra
gonese. Distretto della Russia europea nella Finlandia. (Mit)
Lat. psalmus. Gr. aAuds. (Il gr. psalmos vien da psallo io canto :
e forse psallo dall' ebr. pe modo, misura , e tsahal alzar la voce : s. - (Geog) citt del Regno Lombardo-Veneto. (G)
quindi psallo dir io alzo la voce con misura, o sia con metro. Nella Sauovaa. (Marin.) Sa-lo-m-re. N. ass.V.9pagn. Dare la voce. (Salo
-

stessa lingua zemir, in gall. salm salmo) Dant. Purg. 2. 48. Con

mar presso gli Spagnuoli cantare, come fanno

i marinai, nell'atto

della manovra. In ebr. tsahal alzar la voce , mandar fuori la voce


lieta , e jam mare) (S)
profeti
e
per
salmi.
Pass.
23.
Onde
santo
Agostino,
spoguendo
il
sal
mo, dice : ec. Vit. SS. Pad. 1. 1o. Con molte lagrime cante sal SALomno. (Geog) Sa-ln-bo, Solombo. Gruppo d'isole nel mar della

quanto di quel salmo poi scritto. E Par.24. 36. Per Mois, per
mi e fece orazione , secondo l'uso della cristiana religione. E 66.

Sonda. (G)

Salome, Sal-me. N. pr. f. Lat. Salome. (Dall' ebr. scialon pace ,


Orava spesso , e cantava salmi per confortarsi.
perfezione, ovvero pacifico : Pacifica o perfetta.) - Principessa della
2 Diconsi Salmi vespertini, Quelli che si cantano nel vespro ;

e questi diconsi Dominicali se si cantano ne vesperi della Domeni stirpe di Erode, moglie del re Aristobulo (B) (O)
ca; Festivi, se per le feste de'santi; Feriali , che si cantano con SALomi,Sa-l-ni, stNpr, Salomi, Saloumth.(V.Salome)(B)
Vocab, VI.

3o

SALSAMIENTO
salomone, * Sa-lo-m-ne,Salamone. AV- Pr . Lat. Salomon. (Dal SALPINATi. * (Geog) Sal-pi-n-ti. Ant. popoli d'Italia. (Mit)
l'ebr. scialom pacifico. Nella stessa lingua scialmonim retributiones) SALPincei. * (Zool.) Sal-pin-c-i. Sm. V. G. Lat. salpincea. (V. Salpa.)
- figlio di David e di Bersabea, terzo re de' Giudei, detto per Famiglia di molluschi eterobranchi, proposta dai Blainville, i cui
eccellenza
il sapiente,
e riguardato
Orientali
il pi d'Un.
gran tipo e il genere Salpa. (Aq)
de e magnifico
e glorioso
di tutti i dagli
monarchi
della come
terra-Re
SALenoa. * (Bot) Salpin-ga. Sf V. G. Lat. salpinx. (Da salpina
SALOMONE

salpingos tromba.) Genere di piante della famiglia delle melastome

gheria nel secolo xi. - Nonne di tre Duchi o Re della Bretagna


ica. (B) (O

le quali si distinguono pel loro calice formato a guisa di tromba.(Aq)

---

o di persona, Salomone dicesi per Sapientissi


mo, e per ischerzo , Satccentone. Bemb. Lett. (A)

AI

arre o?

,l

SALPinGE.* (Mit) Sal-pin-ge. Soprannome sotto il quale Minerva ava i

Argo un tempio rizzatole da Egelao, inventore della tromba. ( Dal

- -

a -- (dcog) Isole di Salomone, dette anche Isole degli Arsacidi o gr. salpinx tromba.) (Mit)
della Nuova Georgia. Arcipelago del Grande Oceumoequinoziale SaLPinoenFRAssi.* (Med.) Sal-pin-gen-frs-si. Sf V. G. Lat.

salpingem

phraxis. (Da salpinx tromba, ed in anat. tromba eustachiana, e phru


Fiume di Salomone. Fiume degli Stati Uniti. (G)
stesso che Salpingostenia, V. (Aq)
Saona. * (Geog) Salna. Lat. Salona. Amt, ci della Dalmazia.(G) so io chiudo.)
2
-*
(Mus.) Antica tromba greca, detta anche Tromba argiva, che
SaLospi. (Geog) Sa-ln-di. Fiume dell' Indostan inglese. (G)
stose, salone Sm.1 accr. di Sala. Sala grande; t e pil partico avea la firma d'un tubo conico , lungo circa due piedi, con un
larmente quella che occupa due piani nella sua altezza.Malm.678, padiglione che tramanda il suono. (L)
SALPinGoFAainGeo. * (Anat.) Sal-pin-go-fa-rin-g-o. Add. e sm. comp.
Il Re, fatta
con Lat.
lei laSalo,
dipartenza,
salon delCitt
consiglio
se ne torna
SALone.
(Gcog)
Salona,AlSalonum
di Francia,
nel
V. G. Lat. salpingopharingeus. ( Da salpinx, salpingos tromba , e
dp. delle Bocche del Rodano. - Fiume di Francia. Citt della pharinx faringe.) Nome dato da qualche anatomico ad una parte
-

del muscolo costrittore superiore della faringe; cos detta per h


situata alla estremit della parte ossea della tromba di Eustachio.

d il nome ad un golfo

Grecia nella Livadia , ant.

o baia formata dal golfo di Lpunto. (

Antica citt della Bitinia. (Mit)


Saloniccnes, Salo-nic-chse. Add. pr. com. Di Salonicco. (B)
Saloniccnl. '(Ar. Mcs) Sa-lo-nicchi. Sm. Specie di veste cos detta
perch veniva da Salonicco. Salvin Annot F. B. 4. introd.
gnano, della citt di Navarra.Cos Salonicchi, veste di Tessalonica.( )
Salonicco (Geog)Sa-lc-nicco, Salonichi, Salonicchc-Citt e Sangiaca
to della Turchia europea nella Romelia; ant-Terma e Tessalonica.(G)
Salonna, Sa-lo-ni-na. N. pr.f. Lat.Salonina. - Publia Licinia Giu
lia Cornelia Imperatrice romana, prima moglie di Gallieno. (Mit)
storino, - Saloni-no. N. pr. m. Lat. Saloninus. (Pertinente a Sa
lonio) Nome di due figliuoli di Gallieno e Salonina. (Mit)
Saiono, Sal-ni-o. N. pr.. m. Lat. Salonius. (In celt sailean brac
cio di mare, salann sale. In ebr. sallon spina) - Amico di Catone
il censore, che in vecchezza spos la figlia di Censorio. (Mit)
SaLop. * (Gcog) Contea d'Inghilterra. (G)
Satopicio - (Zool.) Sa-lo-pi-go. Sm. V. G. Lat., salopygium (Da
salao io scuoto, e pygenatica.) Uccello che ha l'abitudine di scuo

(A. O.) (O)

SALPinoom AnTeLLAno. * (Anat.) Sal-pin-go-mar-tel-li--no. Adat. e sm.


comp. Nome dato da qualche anatomico al muscolo interno del mar
tello. Lat. salpingomalleus. (Dal gr. salpinx, salpingos canna, e
dall' it. martello.) (Aq)

SALricosTarilino. (Anat.) Salpin-go-sta-fi-li-no. Add. e sm. comp. p.


G. Lat. salpingostaphylinus. (Da salpinar, salpingos canna, e' sta
ugola.) Muscolo dell'ugola, che serve ad alzarla ed a ritirar
. (Aq)

dato da alcuni al muscolo peristafilino. (A. O


SALPncosTenia. * (Med.) Sal-pin-go-ste-ni-a. Sf comp. V. G. Lat. sal
pingostenia. (Da salpinx tuba , e stemia angustia.) Stringimento od
Ostruzione della tuba eustachiana. , Salpingenfrassi, sin. (Aq)
SALPRUNELLA. (Chim.) Sal-pri-nl-la. (Sf comp.i che scrivesi anche Sal
prunella. Sorta di sale artificiato; [altrimenti detto Cristallo minerale,
e da' moderni chimici Nitrato di potassa fuso , e pi modernamente
Deutonitrato di potassio. Red.lett. .445. Sena di Levante dramme ij.,
tere continuamente la parte posteriore del suo corpo, e far tremo salprunella dramme j., noce moscada polverizzata ec. E Cons. 2. 6.
lare la coda. Pi italianamente Coditremola , Cutretta, Cutrettola,
Scina di Levante dr. iij. e mez. , sal prnnella dr. j. e mez., cc.
SALPuca. (Zool.) Sal-p-ga. Sf. V. L. Sorte di formica velenosa,
Codizinzola, V. (O) (N)
menzionata da Lucrezio. Lat. salpuga. (Detta anche solipuga dal lat.
SAL n. - (Geog) Solor. Fume di Spagna. (G).
2 -*

Salonruno, salottino. Sm. dim. di Salotto. Piccolo salotto. Lasc.

sol, solis sole, e pupugi io punsi ; poich , quando il sole pi

ardente, pi acremente punge. ) (O)


Cen. 3. nov. no. Poi dal frate furono menati per la sua camera in
una anticameretta, e d'indi d'uno scrittojo in un salottino, dove Salsa. [Sf] Condimento di pi maniere, che si fa alle vivande per
aggiugner loro sapore. [ ''ha ta Salsa bianca, la verde , la rcale,
il guardiano ec. (B)

SaLoro, Sa-lt-to. Sm.1 Piccola sala , o Antisalal Lasc. Pinz. .


6. Taccomoder alla parte di l, che v' un salotto onorevole con
tutte l'appartenenze. Vit. Benv. Cell. 56. Mi passeggiavo per un
-

salotto. Mialm. . n 1. Poi dal salotto in camera trapassa.

2 . Detuo anche di Ogni altra stanza dove si mangi o si stia a far

la dolce , l' acetosa, l'agrodolce ec; altrimenti Savore. Lat. oxypo


rum. Gr. dropor. ( In celt. irland. sabhsa, in gall. sabhas, in isp.
salsa , in franc. ed in ingl. sauce. Il Bullet ha nello stesso senso il
basco salsa che potrebbe esser venuto dallo spagnuolo , ed il brett.
sausa ed il gall. saw che non ho potuto rinvenire in altri dizionarii.
Ei sembra che il celt. sabhsa, mintato il b in v od in l, abbia for

checchessia, fuori che a dormire. Bisc. Malm. (A)

SapA. - (Zooi.5 Sf: V. G. Lat. salpa. (Da salpinx tromba) Genere


di molluschi stabilito da Blainville, che comprende esseri col corpo

oblungo, cilindrico, tronco alle due estremit, una delle quali

nito il lat. barb. sausa, lo spagn. salsa, il franc. sauce, l'ital. salsa,
ed il napol. sauza. In illir. oslacsica mostarda. In pers.cd in ar. efar
condimento di cibi. Altri da sale.) Bocc. nov. 2. 2o. Di cui, tutto

1. rmiata da un labbro mobile e l'altra pi o meno tubiforme.

pr mendovi, non si farebbe uno scodellin di salsa. E nov. 72. 3. De

Hanno questi esseri la propriet di assorbire la luce e di emetterla


nell'oscurit, cosicch producono nel mare come zone o nastri di
fuoco. La salpa maxima la pi notevole, ed abita il Mediter
raneo e l'Atlantico. (Aq)
2 Pesce ignobile di mare , di colore tendente al pavonazzo , con
alcune righette gialle pi vivaci di quelle dell'Orata, a cui nel re 2

sinava la mattina con lui Binguccio dal Poggio e Nuto Buglietti, sic
ch egli voleva far della salsa. E num. 5. Voi non pesterete mai pi
salsa in suo mortajo. Alleg. rim. 28. Un altro accoccolato in stilla
panca Sofiliarsi il naso un tratto nelle mani , Mentrech fa la salsa
o verde o bianca.

suo e molto inferiore. Costituisce oggi un genere nell'ordine degli

Pena o Tormento. Lat. cruciatus. Gr. cxym 8v. (In ar. zelazil
adversa, gravia mala; scesars adversitates. In pers. suz perturbatus

acantopterigi Lat. sparus , salpa Lin. -Ar. l'ur. 6. 36. Muli, salpe,

animo. Iu celt. gall. sas turbamento, calamit, estremit, difficnlt.

salmoni e coracini Nuotano a schiere ec. Salvin. Opp. Pesc. 3.32o.


Si noti che in ungher. szalassag vale altezza, eminenza.) Damt. 1f
8.5. Ma chi ( qui va letto che) ti mena a si pungenti salse ? But.
Dilettansi le salpe sommamente D'alghe bagnate , e con quell' esca
ivi : A s pungenti salse , cio per qual colpa se' condannato a si
prendonsi. (A) (N)
fatta pena? (Salsa non metafora, come opinarono gli Accade
SAPA. * (Gcg) citt dell'Indostan. (G)
mici. Salse chiamavasi una via fuori della citt di Bologna , nella
Salpane. (Marin.) Sal-p-re. [N. ass.) Levar l'ancora dal mare e ti
rarla nella nave per mettersi alla vela. ] - , Sai pare, sun. Lat. tol
quale si cacciavano i cadaveri de' suicidi e di altri malfattori. Vedi
Benvenuto da Imola.) (M)
lere anchoram, solvere anchoram, solvere. Gr. dvpav apsuv. ( Dal
- * Prov.
non vuol salsa=Quando la volont brama una
3
l' ar. saleb ad se pertralhere. In ingl. to sail far vela , ed up talvolta
indica il compimento dell'azione, e talvolta interjez. con cui si
cosa , non vi bisogna stimolo che l'infiammi. Serd. Prov. (A)
d coraggio. Sail up fa vela , su. Altri forse da salos alto mare, e 4 * Essere pi la salsa che la lampreda = Essere pi l'accessorio
da parotho io caccio : Caccio in alto mare. In franc. serper, in isp.
che il principale. V. Lampreda, $. 2 (A)
zarpar vaglion anche salpare.) Serd. Stor. Ind. 7. 273. Mentrech 5 (Farm.) Salsapariglia. Del Pap. Cons. Si tenga in infusione una
essi salpavano, e si discostavano dal lito. E 14.58o. Con gran con
mezza oncia di salsa ottima, ridotta in piccoli pezzi e acciaccata.(A)
Red. nel Diz. di A. Pasta. La bevanda del desinare , e della cena
fusione salpavano, e si discostavano da terra.
2 - * Att. g
l'ancora, vale lo stesso. V. Salpato. (N
sia una gentil bollitura di salsapariglia, non gi di quella , che ha
SALPATo , Sal-p-to. Add. m. da Salpare. Serd. Stor. Ind. 9.338. Riso
servito per far la bollitura dei siroppi , ma sia salsa nuova e non
luto d' andare a assalire i nimici in quelle strette, salpate le ancore,
mai adoperata.(N)
SALsA. (Geog.) Fume del Brasile. (G)
s' invi a quella volta.
* (Mit. Maom.) Sal-sa-bil. Fume del Paradiso de' Musulma
SAlpi. (Geog) Lago del Regno di Napoli nella Capitanata, presso s
-

le ruine d'un' antica citt del suo nome. (G)

ni. (Mit)

SALPianto. * (Bot) Salpi-an-to. Sm. V. G. Lat. salpiantus. ( Da sal SALsAIL.(Mlit.Maom.)Sal-sa-il. L'Angelo che governa ilquarto cielo.(Mit)
pinz canna, e anthos fiore. ) Genere di piante della triandria mo SALsAMEnrAnio , * Sal-sa-men-t ri-o. Add. m. V. L. e dell'uso. Chi
moginia , famiglia delle nittaginee ; cos denominate dall' inviluppo
vende salame, cacio e simili; pi comunem. Pizzicagnolo. Lat. sal
esterno del loro fiore , o calice , fatto a foggia di canna, ossia tu
samentarius. (A) (O)
buloso, che involge il frutto dopo la maturazione. Questo genere cor SALsAMENTo , Sal-sa-mn-to. Sm.] V. A. Spezie di salsa. Cr. 6. 3.3.
risponde al Boldoa di Cavanilles e Lagasca. (Aq)
Ad aprire le vie del fegato e dell'orinare gli andamenti , facciasi
SALpicLossi DE.* (Bot.) Sal-pi-glssi-de. Sf. V. G. Lat. salpiglossis. (Da
salsamento con vino e con sugo d' erbe diuretiche, e diasi al pa
sapia canna , e glossa lingua.) Genere di piante del Per, della
ziente. (Cos ne' testi a penna.) Bocc. Com. Dant. Inf. 5. E cosi
duduu mia angiospernia , famiglia delle bignoniacee , distante da
com' essi non furono contenti solamente alle delicate vivande, n a sa
un fiore il cui stilo ha la forma d'una linguetta tubolata. (Aq)
vorosi viui, ie czaudio a' salsanuelati spesso eccitanti il pigro e ad

SALSAPAR IGLIA
odoriferi , vuole la divina giustizia ch'essi siano dal corrotto e fetido

31
la, tomacina. Gr. Axs. (V. Salciccia.) Bocc. concl. 4. Dir tutto di
foro e caviglia e mortajo e pestello e salsiccia. Pataff& Salse di quin

distinto da salsa , valga in generale Salsume o Salume.) (P) Cr.

di il sorcio alla salsiccia. Franc. Sacch. nov. 258. Delle busecchie

dormentato appetito, ma gli vollono dalle indiane spezie e dalle salse


puzzo della terra offesi.( Qui pare che salsamento, essendo messo

SALSO LA

g. 99.7. Tutte queste cose faccia il guardiano ec. da odore fiatoso

avea fatte salsiccie d'asino. Lib. son. 72. Salsiccia poi, che parea

e da tutti salsamenti rimosso. (N)

di verzino, Sottil, ben trita , netta e cotta a punto.

2 Fig.) Far salsiccia di checchessia, si dice del Ridurlo in mi


SalsaPanicLIA.* (Bot.) Sal-sa-pa-ri-glia. Sf comp. Specie di pianta della
dioecia esandria e del genere Smilax, il quale ha per caratteri: sessi nutissimi pezzi. Lat. mimutim concidere. Gr. vorraev. Bern. Or.
1. 3. 28. Ne voglion far salsiccia e notomia. Buon. Tanc. 5. 5. N'are'
separati sopra due individui differenti; i fiori maschi muniti di un
calice a campana, colorato, diviso assai profondamente in 6 segmenti voluto al certo far salsiccia. E Salvin. Annot. ivi: Salsiccia, dal lat.
e contenente 6 stami, privi di corolla; fiori femminei dotati salsa isicia. Far salsiccia, Tagliare a pezzi. (N)
di calice con simile caduco , che circonda un germe ovale, a cui
3 - Legarsi le vigne colle salsicce in alcun luogo, si dice del
Vivervisi con gran dovizia, e in ampia fortuna. Bocc. nov.73. 4. In
sovrastano tre piccoli stili, con li stimmi bislunghi e ripiegati; bacca
una contrada, che si chiamava Bengodi, nella quale si legano le vi
rotonda disperma. Le sue radici sono molto adoperate in medie
gne colle salsicce. Cecch. Corr. . 2. Andate l, le vigne ci si legano
na, come rimedi sudoriferi ed antivenerei.- , Sarsaparilla , Zar
Colle salsicce. Varch. Suoc. 4. 5. Questa sarebbe troppo gran ventura,
saparilla, sin. (Sarza e parilla son due voci indiane che significano
e in questi paesi non si truvano le vigne legate colle salsicce.
rovo e piccola vite ; poich la salsapariglia ha somiglianza con que
ste due piante. Lemery.) Salvin. Annot. F. B. . 2. 2. Legno pe' mal 2 (Milit.) Tasca tunga e stretta di tela o di cuoio, la quale si
piena di polvere ne' luoghi che si vogliono abbruciare. Davil.
franciosati, per la sua virt chiamato santo, a cui nel principio d'un
ece avanzare tacitamente due capitani con alcuni fanti, e scendere
libro della sifilide fa una apostrofe degnissima il Fracastoro, il quale
nascosamente nella fossa, nella quale gettate molte salsiccie nelle can
poi non dice nulla della sara parilla , come la chiamano li Spa
, e ne' luoghi concavi delle casematte , vi diedero il fuoco
gnuoli, virtuosissimo, e specifico medicamento, cio vimine ingrati noniere
Ed altrove : Sono le salsiccie sacchetti lunghi di cuojo, i quali ri
colato; non essendo allora per anco trovato; che se fosse stato cono
empiti di polvere, ed accesi a tempo determinato, fanno somigliante
sciuto da lui , ne avrebbe fatte le lodi maravigliose. (O) (N)
effetto, bench molto pi debole , del petardo e della mina.(A)(Gr)
- La Salsapariglia comune o delle officine , una variet della det
Chiamansi pure militarmente con questo nome di Slsicce
ta specie: pianta che ha le radici lunghe, striate, farinose, alquanto
rosse; gli steli angolati , pungiglionati; le foglie cuoriformi alla le Fascine che s' adoperano per le fortificazioni. Bentiv. Con nome
di vil somiglianza le fascine venivano chiamate salsiccie. (Gr)
base, ovate, ottuse, muer nate, molto grandi, a tre nervi; i fiori
3 Dicesi Salsiccia della Mina. V. Mina, S. 5, 6. (Gr)
piccoli, a grappoli ascellari. Fiorisce dal Luglio all'Agosto; in
digena nella Virginia, ed sempre verde. Lat. smilax salsaparilla Salsicciaio.(Ar.Mes)Sal-sic-ci-jo. Add.e sm.Qurgli che fa le salsicce
aj, sin. Firenz. Rin. burl.3.3o6. assi buona salsiccia d'ogni
Lin. Ricett. Fior. 6o. La salsapariglia una radice di una pianta SalcicciDicon
l'istorie, che d'un bel torello Dedalo salsicciajo gi fece
due o tre braccia incirca, u carne:
portata dall'Indie occidentali, l
farla E a monna Pasife di a mangiarne. (Qui detto per similit.(A)(B)
come la gramigna , o la smilace aspra. Red. lett. 2.
guale e
to in conside Salsiccione. (Ar. Mes.) Sal-sic-ci-ne. Sm. accr. di Salsiccia. Salsic
o2. Lodo l'uso della salsapariglia. E' appresso :
razione, se in quella pollastra , con la quale si dee far bollire la cia grossa; ed anche particolare 1 Spezie di salsiccia, o di Sala
me in quest'ultimo signif dicesi pi comunemente Salsicciotto -,
salsapariglia, fosse bene il mettervi nel suo ventre o dell'orzo cotto
Salciccione, sin. Franc. Sacch. nov. 1 2. Avendo il detto compc
o del riso cotto. Alleg. rim. 8. Salsapariglia e cina, Olegno santo

poco Giova a chi non si sta 'n camera al fuoco. (B)


3 - * Dicesi Salsapariglia di Portogallo , Una delle variet di Sal
sapariglia che si conoscono in commercio: la pi cara e pregiata
e ci viene dagli stabilimenti Portoghesi di Sara e di Murunhan i
piccolifustelli formati di radici intrecciate, grosse quanto la penna
da scrivere, pieghevoli, scanalate nella loro lunghezza , di sottile

rato una filza di salsiccioni per metterne su ogni tagliere uno lesso.

Bern. rim. . . . E fansi le salsicce, Cervellate, ventresche e sal

siccioni. E . 7. Quando io ti veggio in sen que'due fiasconi, Oh mi


viene una sete tanto grande, Che par ch'abbia mangiato salsiccioni.
Buon. Fer. 3. . . . Rinfrescati, o polmone, e succia questo, A cui
strada il sentiero il salsiccione. E Salvin. Annot. ivi: Il salsiccione,

cio il salsicciotto, che d buon bere, cui viam fucit isicium. (N)
rossastra e di color bruno nerastro all'esterno, e sembra bianca e fa 2 (Milit) Fastellone di rami verdi , diritti e di varia lunghezza,
rinosa nell'interno quando la si taglia longitudinalmente ; manca di che si usa per rivestire opere di fortificazione. (In isp. hacecito fa
scetto, haz fascio.) Tensin. Si servir di salsiccioni, che sono una
odore , ma il suo sapore alquanto amaro. (O)

corteccia, e spoglie per solito di pedale e di radichette capellute;

4 La Salsapariglia di Honduras, la Rossa, la Grigia o Falsa, la

quantit di fascine in pi parti benissimo legate. Benti. Per formar

quantit di quelle
Germanica officinale , sono attre variet di salsapariglia o altre spe questo dicco mettevasi in opera una
con vocabolo ancora
cie di Smilax, o di piante affini e con essa confuse, usate in medi salsiccie, che fatte maggiori assai delle
pi vile si chiamavano salsiccioni. (A) (Gr)
cina, e pi o meno pregiate. (O) (N)
Salsapanucina. * (Chim.) Sal-sa-pa-ri-gli-na. Sf. Lo stesso che Parigli SAtsicciotto. (Ar. Mes.) Sal-sic-cit-to. [Sm] Spezie di salame [ pi
grosso della salsiccia; altrimenti Salsiccione. Lasc. Sibill. 2.5. Fa
na , V. (O) (N) .
lesse le starne o i capponi con un pezzo di carnesecca di coscia,
sasanto, * Sals-ri-o. Add. e sm. V. L. Operjo delle saline; ovve erem
un salsicciotto fresco. Buon. Fier. 4 5. 3. Capito al pizzicagnol,
ro Mercante di carni salate. Lat. salsarius. (Mit)

salse. (St. Nat) Sf pl. Specie di piccoli vulcani, i quali non vomi
tano e non fango o fanghiglia e gas idrogeno. (Dall'ar. saelsal fango

semplice o mescolato ad arena)(Boss)


SALsepine, Sal-s-di-ne. [Sf ast. di Salso.] Salsezza. (V. Salsezza.)
Lat. salsedo. Gr. Auvpls. Lib. cur. malatt. Per temperare la salse
dine del sangue. Volg. Mes. Il siero lava e mondifica per la sua ni
trosit e salsedine. Gal. Sist. 415. Acqua della medesima sorte, che

si era la prima , della medesima salsedine, della medesima densit.

chieggo un pezzo Di salsicciotto, ed ei me 'l taglia a sghembo


Mes.) Sal-sic-ciu-lo. Sn.) Pezzo di salsiccia, che
si dice anche Rocchio. Lat. botulus, botellus. Gr. xvrpov. Franc.

SALsicciUoLo.

Sacch. nov.

2. Signori, io mi viscuso, che v'aveva a dar salsic

ciuoli , che erano su una finestra a frcdiare ; non ve gli ho trovati.

Burch. . 87. Di l dal confitemini, Dove il Danese finse d'esser


sordo, Duo salsicciuoli accompagnano un tordo. Bern. Or. 2o E con una vitalba cinta stretta Arrandellarsi, come un salsicciuolo

2 -* Acqua salsa. Salvin. Inn. Om. 6o9. E co' flutti Purpurci sbattuto Satsunaccise, Sal-si-lg-gi-ne.Sf. Lo stesso che Salsuggine, V.
Ist. Plin. lib. 8. Berg. (Min)
si commosse Il mare , e la salsedine repente Fermossi. (Pe) E Opp.

Landin.

Pesc. 3. 92. Finch della salsedin madre in braccio Girandosi si Satsuporere. (Mit) Sal-si-po ten-te. Soprannome di Nettuno, perch
sbattono. (N)

potente sul mare. Lat. salsipotens. (Mit)

(Bibl. Enc. It. 2. 79) I marmi . . . essendo saligni . . . sempre sono

E se a questo congiunto lo ambiguo, il motto diventa

3 E detto di quella de'marmi, muri e simili. Vasar. Vit. Giott. sasssivo, sal-sis-si-mo. Add m. sup. di Salso. Castigl. Cortigo9
salsissimo.

(Qui figuratam) (V)


umidi e gettano una certa salsedine, siccome i mattoni di Pisa fanno
so Sm. salez
, Salsedine. Lat. salsilago, salsugo. Red. nel Diz.
per lo pi. (N)
di A. Pasta. Con questo medicamento si dolcificano i salsi soverchi
Stserre.' (Geog) Sal-st-te. Prov. dell'Indostan Portoghese.-Isola
del mar di Oman. (G)

del corpo, ed il sangue torna al suo stato. (N. S) (N)

Sansetro , Sal-st-to. Add m.dim. di Salso. Alquanto salso. Vallisn.(A) a -. Per metaf: Concetto arguto , Facezia.Pros. Fior. P . vol.3. Or.
5. pag. 63. Le sue improvvise risposte, come se venissero dal mar
Sa sezza , Sal-sz-za. Sf] ast. di Salso. Qualit di ci ch' salso; al
delia sapienza, porgevano il salso altrui, senza punto amareggiare
trimenti Salsedine, Salsuggine.1 Lat. salsitudo, salsedo. Gr. Auvps.
il gusto o l'udito. (N. S.)
Zibald. Andr. 13. l sentimenti dell'assaggiamento della lingua son que

SALso. Add. m. Di qualit e sapor di sale Lat. salsus. Gr. uvpd.


Bocc. nov. 4. . Una povera femminetta per ventura suo stovigli
colla rena e coll'acqua salsa lavava e facca belli Com. Purg. 2.
ove Tevero entra in mare, e fassi salso. Pallad. Anche dee guar
darsi da ogni acqua salsa, o in che regna alcuna ventosita Petr, son.
53. Dirol come persona a cui ne calse, E che 'l notai l sopra l'acque
salse.
de si dir propriamente, parlando dell'acqua marina, del sudore ec. 2 - [Per similit. Acqua salsa dicesi Il mare. Franc. Sacch. rim. 4.
Il tuo poder, che fu gi in acqua salsa , Perdesti per voler signo
Salsezza; pariando del sangue, del siero ec. Salsedine. Saluggine

sti in otto spezie, cio dolcezza, amaritudine, salsezza , ec. Pallad.

Ottobr. 4. Infra quello tempo dicono che perdono la sua salsezza.


Salsezza diff. da Salsedine e Salsuggine. Quantunque ambedue le
prime voci sien derivate da Salso, pure non pajono avere lo stesso
valore. Salsezza non esprime, in via nominale, che la semplice qua
lit del sapor salso inerente a qualche soggetto. Salsedine poi si ri
ferisce alla materia, per indicare ch' intrisa di elementi salini. On

e Essere al soprastante.
poi vale qasi lo stesso che Salsedine, ma si prende per lo pi sotto 3 reggiant
per metaf: Arguto, Frizzante, 1 Mordace. Buon. Fiera. 5.4
nozione peggiorativa, e non potrebbe mai sostituirsi a Salsezza. Sal

suggine i' astratto di Salsugginoso, Salsezza di Salso; ond' che Contro a quel che fu dianzi Con lingua troppo salsa proferito
4 (Med.) Agg. ad ogni cosa che nel corpo umano abbia sali. Volg.
pure vale per gli addiettivi la differenza notata pe' sostantivi.
Mes. La confezione d'amec vale ad ogni passione, fatta da collera
salsiccia. (Ar. Mes) Sal-sic-cia. Sfl Carne minutissimamente battuta,
e da flemma salsa, come si lo fuoco salvatico. (N)
e messa con sale e altri ingredienti nelle budella del porco,[I e divisa

i rocchi; in alcuni luoghi d'Italia detta alla lat. Lucanica.-Sal


ciccia, sin..] Lat. lucanica, isicium, insicium, suill'um farcimen, tomacu

Salso. * (Geog) Fiume di Sicilia, antic. Imcra. - Noe di due fumi

di Persia. -- di uno Stretto delle Piccole Antille. (G)


SalsoLA. (Bot.) Sl-so-la. Sf Genere di piante della pentandia di

SALTARE

32

SALSUGGINE
inia, famiglia delle chenopodee che rinchiude quantit di specie,

salsola. (Ao)
Sasvcar, Sal-sg-gine. Sf ast. di Salso Salezza., Salsugine,
Salsilaggine ,sin. (V. Salszza.) Lat. salsugo, salslago. Gr. Apis.
Cr. . . 3. Ma se pur di necessit che s'usi la rena del mare,
sar di grande utilit che prima si tuffi in acqua dolce, acciocchi si
purghi, lasciando la sua salsuggine. E 2. 7.2. Ci che in tal terra
si pu mettere, si converte in arsura, ed in salsuggine, e secchezza.
estre

- Per simil. Digressione . . Il lasciar di mezzo. Lat. digressms, inte


missus. Salv. Inf. sec. 35. Eccovi che proprie sono dell'eroico, e ce.

del commercio. Lat.

lebrate da Aristotile , quelle tante e fila e tele e favole e

varianze

e saltamenti, di che ed egli si vanta e compiacesi, e da voi si


sima l'Ariosto. E quanto ai saltamenti appartiene ec. (N. s.)
SALTAMinoosso. (Ar. Mes.) Sal-ta-min-dsso [Sm.comp.] Voce fatta in

ischerzo, per significare un Vestimento misero e scarso

per ogni

Volg. Mes. Il brodo di gallo vecchio, per la nitrosit e salsuggine

verso, che quasi sparisca di dosso alla persona per non potersi fa
cilmente accomodare ] Franc. Sacch. nov. 92. La cappa da baroni

sma , si caldo molto.

si converti in un mantellino, che parea un saltamindosso.

SALsuconoso, Sal-sug-gi-n-so. Add. m. Che ha salsuggine: altrimenti SALranszcci A. (Zool.) Sal-tan sc-cia. S f] Uccelletto di quelli che vi
Salino , Salmastro, ) Salso. , Salsuginoso, sin Lat salsilagineus.Gr.
vono di baccherozzoli ; appresso l'Aldrovando detto Stoparola dalle
davpds. Volg. Mes. Il brodo di gallo vecchio salsugginoso, come
stoppie , come da noi Saltanseccia dalle secce. Buon. ier. 4. 2. n. E
abbiamo detto. Red. nel Diz. di A. Pasta. Io le crcderei
cingallegre e saltansecce c frasche.

portune (le acque non minerali) per.... modificare ed addolcire le


particelle sulsugginose alcaline acide de fluidi. Diod. Job. 39.
o. llo ordinato per abitazioni i luoghi salsugginosi. Cocch. Disc.
8.43. Essendo quel suolo naturalmente arido e salsugginoso, i dolci
e teneri e baggi han quivi bisogno di molte inaffiature con arte e con
spesa. (N)

Sasuon , Sal-s-gine. Sf V. e di Salsuggine. Pasta Diz. alla v.


Salsedine. (N)
SALsuonnoso , * Sal-su-gi-n-so. Addm. V. e di' Salugginoso. Red.Cons.
. a. Per non rendere il sangue e gli altri fluidi pi acri, pi mor
daci, e salsuginosi.E n. 77. I presuppongo per cosa verissima, che
la serosit del sangue del nobilissimo N. N sia una serosit salsu
ginosa , ec. (V)

SALsume. (Ar.Mes.) Sal-s-me. Sm.1 Tutui i camangiari che si conser


cano col sale , che pi comunemene diciamo Salunne. Lat. salsamen

tum. Gr ripxos. M. Aldobr. Primieramente sien guardati da tutti


i salsumi e agrumi, e principalmente dall'usar della femmina,
2 - Sapore salso, Salsedine, Salsezza. Lat.salsedo. Gr. xavp. Cr.

- Per metaf Persona volubile o leggieri ; te dicesi cosi nei gen.


m. come nel f1 Lat. levis, inconstans.Gr. 3gato, arras. Pataff:
7. Un saltanseccia se', donna bugiana. Lor. Med. canz. 65. . Una

certa saltanscccia , Fatta come la castagna. Buon. Fer. 3. . 5


Che boccuzza ha quell'altra saltanseccia !

SALrante, Sal-tn-te. Part. di Saltare. Che salta. Salvin. Annot. F.


B.349. Cavriole, dalle capre saltanti; donde un polso caprizzante,
ai3ov, fu detto da Galeno . . . quasi andante a salti. E Senot P.
185. (Fr. 1792.) Allora apparvemi uno saltante fuori della sepoltura,
e si provava di tenermi. Fir. Dial belt. donn. 4fa . Dove le fresche
e saltanti mammelle ec. s'alzino con una acerbezza cc. (A) (N)
- (Fisiol.) Punto saltante. Piccola macchia rossa in cima all'uovo.

Il punto della generazione del pulcino, che i Lombardi dicono i


gallamento. Lat. punctum saliens. Salvin. Opp. Pesc. 5. 4foo. in nota:
Il cuore principal parte dell'uomo, e da quel sanguiguo punto che si

vede nel torlo dell'uomo, chiamato punto satante, e originato il noto


lo spirito e la vita dell'animale. Magal. Leu. Quanti sieno (i gior
ni) che indugia a vedersi (nell'uovo) il punto saltante. (A) (N)

a... Gli si dia lardo, o carne di porco salata a sua volont, Saane, Saltare. Att. e n. ass. Levarsi con tutta la vita a terra,
lardo manger volentieri.
ricadendo

la quale per la fame e per lo salsume

Sar. (Geog) Fiume degli Stati Uniti d'America, (G)


Sara (Gcog) Citt della Repubblica di Buenos Ayrs. (G)
Sara. (St. Mod.) Add. e sm. Famiglio delt ufficio dell'onest , ohe

renze era il magistrato al quale erano sottoposte le meretrici.


(Dall'arsulaet dominio, potest, potenza. In ebr. scialat presede
re, scialli, chi ha potest , chi presiede.) Malm. . 4. Affetta un
salta e un birro col compagno, E struppia un tal che fa le grucce
a'boti. Bisc. Annot. ivi. Si chiamavano alti quei famigli e donzelli
dell'ufficio dell'onest , i quali fanno ogni sorta di esecuzione tanto
civile quanto criminale contro le meretici. (N)
Sarasecca. (Zool.) Sal-ta-bcca. Sf Specie di cavalletta, detta dal
volgo Cervo volante, o Mangiapere, e da' Fiorentini Bucapero. Da
saltabecca si e fatta la voce Saltabeccare. ( Da saltare e beccare.)

eln. Bucc. 4o. E in qua e in l sempre saltellano cc. Come grilli


o saltabecche, Che Dio ci guardi dalle
cilecche. (A)
STABEccare, Saltabecc-re N. ass.] Fare spessi salti e non molto

nel luogo stesso, o gettandosi di netto da una parte al


l'altra senza toccare lo spazio di mezzo. Lat. exsilire, saltare, tran

silire. Gr. dAr9z. (V. Balzare ) (Saltare da saltum part. di salio


io salto e salio dal celt. brett. snia saltare. In vannee salour sal
tatore. In ar. saet saltus equi.) Bocc. nov. 73. 3 Calandrino, an
dava, siccome pi volenteroso, avanti, e prestamente , or qua or l

saltando, dovunque alcuna pietra nera vedeva, si gittava.


- [ Balzare, Lanciarsi d'alto in basso..] Tes. Br. 45. Adivenne che

qusto garzone a preghiera d'uno signore si lo fece uscire fuori, e


saltare nella piazza, e quelli lo uccisero. Petr. cap. 5. E quella Greca
che salt nel mare, Per morir netta e fuggir dura sorte. Tass. Ger.
13. 35. E in questo dire, Dentro saltovvi. Oh memorando ardire (N)

- Trapassare da un [I luogo o 1 lato a un altro con gran prestezza;


il che si dice anche degli animali.1 Lat. transilire.Dan. par. 6.
62. Quel che fe' poi ch'egli usci di Ravenna, E salt 'l Rubicon , fu

di tal volo, Che nol seguiteria lingua n penna. Guid. G. Le vele

della quale ( nave), ripiene di


o veito , tantosto abbando
srandi; altrimenti Saltabellare. V. e di Salerellare, (Da saltabec
mano li conoscenti luoghi di Tessaglia, e a' luoghi non conosciuti
ca.) Buonar. Fier. 2. 4. . E quelle snelle Saltabeccar, guardargli
tostano corso saltano. Bocc. nov. 47. 19. Tanta fu la sua leti
di sottecco Benv. Cell. Vit. ,co, Questo Luigi (Pulci) andava con
zia , che d' Inferno gli parve saltare in Paradiso.Tes. Br. 4. 5. Dal
ogni giorno a saltabeccare con questo cavallo intorno a questa mere
fino un grande pesce, e molto leggiere, che salta di sopra dell' a
trice Pantasilea. (N)
" Salta-bc-chio. Sm. V. e di' Salterello. Rim. burl. 4 cIua, e gi sono stati di quelli che son saltati di sopra delle navi.
- Efig. Trapassare, Vagare. Bocc. nov. 77. 53. E' d'un pensiero
erg.
in altro saltando ec. s' addorment.
SATABELLARe , Sal-ta-bell-re. N. ass. V. e di Salterellare. Bocc.
o 799. Come egli si fu accorto che messer lo maestro vera 5 - Rappresentare co' gesti, secondo l'originario signif della pr..L.
Saltare. But. Par. 8. 35. La figliuola di Erode avendo saltato ncl
cosi cominci a saltabellare., Bart. Giapp. lib. . . Schiamazzan
convito del suo natale e ballato, dimand co. (N)
do e saltabellandogli intorno. (N)
SALTacchione . Saltacchine. Usato avverbialmente A saltacchione 6 - Ballare. Lat. saltare, tripudiare, pedibus choreas plaudere. Gr.
fxXAi(euv. Franc. Sacch. nov. 8a. Poi fa loro ripigliare il ballo : il
cio saltarellando. V. A saltacchione. (A)
Genovcse salta , che parea un beccarello.
Saron. (Ar.Mes) salta-leonessa di filo sottilissimo d'ot
- [Ed in forza di sm. Il saltare per il ballo.) Mor. S. Greg.
tone, che serve a diversi usi, ed anche per corde di mandorlino, Fua messo
in carcere dagl'iniqui, e per lo saltare d'una fanciulla gli
chitarra, cc. (A)
fu tagliata la testa.
SaAmantino.(Mli.)
Sal-ta-mar-ti-no.Sm.
Nome
particolare d'un pezzo
d' artiglieria minuta, da una libbra di palla sino a quattro. Era in 7 - Venire, Sorgere d'improvviso. Salvin. Pros. Tosc. . per a.
versene cacciate in corpo due staja , gli salt addosso un febbrone.
uso ne'secoli xr 1 e xrir, e posto nella classe de' Falconi. Sagg.
-Ar. Fur. 3. 5. Salta un Maestro ch'a traverso mcna , E cresca
P. 9o. Accomodato sopra una carretta a sei cavalli un sala
martino da una libbra di palla di ferro, ec. Buon. Fier. 2. 4. 5. ad ora ad ora , e soprabbonda. (Br)
Argani, verricelli e taglie e conii , Saltamartini assai, Infiniti picco 8 - Riflettersi, detto di Raggio) Dant. Purg. 5. 7. Come quando
ni. Monett. Saltamartino un pezzetto usato dai medesimi signori dall'acqua o dallo specchio Salta lo raggio all' opposita parte.
Meneziani, lungo bocche 15; porta libbre 4 di palla di ferro, come 9 - Lasciar di mezzo, (Omettere alcuna cosa leggendo, scrivendo cc
Lat. intermittere, praeterire. Gr. zArs. Dant. Par. 23. 6a. E
il falconetto. chiamato saltamartino dal girarsi ad ogni intorno,
Per esser caricato da chi sta alla coda del letto , senza ritirare il
cosi , figurando il Paradiso, Convien saltar lo sagrato poema. Varch.

pezzo, (Gr)

* - E' fig. (Persona sventata. Buon, Fier.437. E'l torre a prestar fede

Per nostra sicurt, per nostra guardia, A

simil sorta di saltamartini.


3 Uomo piccolo con abiti corti. V. lomb. Tasson. Secch. rap.

*: Del resto, in giubberel colle gambiere, Parea un saltamartin


proprio a vedere. (N

***co (Ar.Mes) Sal-tam-br-co. Sm. Vestimento rustico da


uomo, forse simile al lat.bardocucullus- , Saltimbarca, Santambar
*n: ( Dallo spagn. saluambarca che vale il medesimo, e che de

va dal celt.gall.sail custodia e balach o bodc rustico, come chi


dicesse tica custodia del corpo, o cosa che custodisce il corpo de'

Stor: 2. 448. Usavano fare che messer Donato, diciferata e letta


ch' ei l'aveva , interlineasse alcuni versi , secondoch giudicavano a

proposito, a fine che cotali versi cos interlineati si dovessono sal


tare dal cancelliere, sanza leggerli altramenti in pubblico.
1o - Dicesi Saltare a cavallo o sul cavallo o destriere vale lo stesso
che Montare in sella , Salire a cavallo. Lat. equum ascendere. Gr.
rrov ir3zivu. Ar. Fur. 36. 17. Salta a cavallo, e vien spronando

in fretta, Ove nel campo la figlia d'Amone Con palpitante cuor Rug
giero aspetta. Morg. 5. 9. Come fu armato, salt in sul destrieri.
2 - E Saltare a cavallo, si dice anche del Fursatti sopra certo

legno figurante un cavallo; il quale esercizio da Vegezio detto


in Lat. equorum salitio. Gr. irrov rigzas. Disc. Calc. 6. Questa
vostra citt cc. non ha mancato giammai ec. d'occupar la giovent
in esercizi nobilissimi ec. , la primavera nella palla e nel pome CC

rustici.) l'irrim.burl. 6. Fa capperucci di cento ragioni A questi sal


tambarchi da villani. Matu. Frunz. rim, buli osti , ch'al
mai non son parchi, Volean ch'io scavalcassi asi mai tempo,
m'offerivan fuoco e saltammbarchi. Menz.sat. n. E perch a me non
e 'l verno nel saltare a cavallo , ec.
domandar piuttosto 1 S'i' ho converso la toga in saltambarco ?
11 Dicesi Saltare in collera e vale Entrare in collera, -Adirarsi, Lat,
StavrNro , Sal-ta-men-to, Sm. Il saltare; altrimenti Salto. Lat. sal
ira corripi. Gr. dpylosa. Fir. Disc. an. 3. Egli ec. salta in col
lora, quando un gli vuol favellarc.
tus, (N. S)

2 Dicesi Sltare il grillo, Saltar la mosca, Saltare il moscherino,

33

SALTERIO

SALTARELLO

modi bassi, che parimente vagliono Entrare in collera, Stizzirsi. Sarnare, Saltel-lnte. Part. di Saltellare. Che taltella. Salvin.
Lat. indignari, commoveri, cxcandescere. Gr. 29vusi. V, Mosca,
Pros. Tosc. . 76. Formano il suono
saltellante e sconcer
S. 3.1 Bern Or. E a. 143o. Visto costui lo strazio che faceva il cru
del Saracin della sua gente, Gli salta il grillo, e di schiera si leva,

tato (Qui per similit)

E vagli addosso furiosamente,

lib. . cap. 9. Si vedr quanto spesso l'autore con narrazione saltel

3 - Dicesi Saltare di palo in frasca o d' Arno in Bacchillone, vale

Diod Nahum, 3. a. Suon di sferza, e fra

casso di ruote, e cavalli scalpitanti e carri saltellanti. BentivMen.

lante (per chiamarla cos) vada... accumulando notizie a notizie.(N)


I al
trimenti Salteggiare. , Salticchiare, sin.) Lat subsilire. Gr. bda
coa. Filoc 6. 248. Come i furiosi tori, ricevuto il colpo del pe
sante maglio, qua e l senza ordine saltellano. Dant.Inf. 24 Che
gir non sa, ma qua e l saltella. Burch.1.4. E vedrai saltellar mille
ranocchi. Morg. 2. 5. 34. Ma egli in qua e 'n l tanto saltella, Che
giunse dove stava la donzella. Salo. Avvert... 8. Quasi a guisa
di nobili cavalli in su la schiena saltellando fuor pesta. (V)
Sarentino, Sal-tellino. Sm.1 dim. di Salto o piuttosto di Saltello;
altrimenti Salterello, V1 Lat. saltatiuncula. Morg. 25. 245. Ma que
sto all'uno ed all'altro cavallo. Credo che fosse un saltellin da ballo.

Passar d'una cosa in un' altra. Lat, de calcaria in carbonariam , SareLlane , Sal-tel-l-re. Saltare spessamente e a piccioli salti

practer institutum sermonem vagari. P. Palo, S. , 4. e Frasca, S.


3l Borgh. Vesc. Fior. 586. Donde anche pensano sia uscito il tri
tissimo proverbio, che vive ancora, ma messo oggi in uso capo picdi,
saltar di Bacchillone in Arno , di chi esce ne' suoi ragionamenti del
primo e principal proposito.
4 - Dicesi Saltar la granata , e vale in modo basso , Uscir di sotto
la custodia del pedante. I V. Granata, S. , 2.1
5 - Dicesi Saltar in aria, di tutte quelle cose che per forza di pol
vere accesa si smagliano, si sfracellano, e si disperdono in molte
parti. Algar. Facevano saltar in aria con esse i merloni dei muri ,
e gittavano a terra le istesse torri. (Gr)
Sanaaeto, Sal-ta-rl-lo. Sm. dim, di Salto. Piccolo salto ; meglio
Salterello , V. Lall.Eneid. Trav, 9, 28. Ed esse fatte ninfe in un

Saureto, - Sal-tllo. Sm. dim. di Salto. Com. Dant. Inf. 32. 55.
Questi saltelli fanno un suono detto cricchi, perocch tratto dal fat

t, cio, di questo saltello. (Br)


Satettosa, Saltel-l-ne. Avv. A salti, 4 salti a salti , Persalti.
Saranuzzo, (Veter) Sal-ta-riz-zo. Add. m. Aggiunto di cavallo ad , saltelloni, sin. Lat. saltatim. Gr rmnrxs. Bern. Orl. . 3.
destrato a saltare. Fortig. Ricc. 22. 9. Egli al cavallo, ch'era sal
63. Ha gi la fiera in man preso il bastone, E va intorno a Rinaldo
momento, Fecero per lo mare i saltarelli. Berg (N)

tarizzo, Feo far tal salto, che usci fuor del cerchio. (A) (B)

saltellone. Fir.s.37. Costui avendo un pomo d'oro nella man de

Saras. * (Geog) Citt d'Inghilterra nella contea di Cornovaglia.(G)


stra, il dicde, corendo cos un poco saltellone, a quel pastore.
Sanarivo Sal-ta-ti-vo. Add... m. Atto al salto , Disposto a saltare , sarentori , sai-tell6-ni. Avv. Lo stesso che Saltellone,
- per similit. Detto anche di Suono frequentemente interrotto. 1
Attinente a salto, e per estens a ballo, a pantomima.Picco. Poet.
Buon. Fer. 4. 5. 23. Che
quella , che si saltelloni Suona
Arist. pag. 6. Berg (Min, Salvin. Cas. io. Era tutta quella poesia
satirica e saltativa anzi che no. (N)

come campana che rintocchi

SALrEnseir.
5 Sal-ten-slf. Fune della Norvegia. (G)
8araro, Sal-t-to. Add m. da Saltare. Tapassato. (A) (O)
a -1g. Lasciato indietro, Omcsso. Salvin. Annot. Opp. Cacc. 4. sareaeccio, Sal-te-rc-cio. Add. n. 9pettante a salto. But. Inf Tresca
4. Vi trovai un gentilissimo verso di pi ( nella sopraddetta edi
si chiama un ballo saltereccio, dove sia grande e veloce movimento;
zione saltato, come ancora saltato in un altro MS. pi recente del
e a denotare lo veloce movimento delle mani di quelle misere anime
l'istessa libreria ec) , il quale aggiusta tutto. (A)
a scuotersi l'arsura , lo chiama tresca (B)
Sattaroa (Ar. Mes.) Sal-ta-to-ja, Sf Rete che si stende sopra l'acqua SArenettante, Sal-te-rel-ln-te. Part. di Salterellare. Che salterea,
dietro
un'altra, dentro cui saltando restano inviluppati i mug
Mart. Trag. (A)
ini.(
s
san N. ass.1frequent. di Saltellare; altri.
s
, * Sal-ta-t-ra, Verbal. f di Saltare. V. e di''Saltatrice.
menti Saltabellare, Ballonzarel- .
Pag. Rim. Erato ec. Che rende vago il sacro aonio coro; Ell' pur satreneto, salterel-lo. Sml dim. di Salto.tPiccolo salto; altrimenti
ballerina e saltatora , La badessa de balli e la priora. (A)
saltello, saltetto, saltellino. -, Saltarello, sin. Lat. saltatiuncula.
Satratore, Sal-ta-t-re. Verbal. m. di Saltare. Che salta. Lat. sal a Sorta di ballo. Red. Quartine (Lo star di mezzo inverno intorno
tator. Gr dxris. Cron. Vell. 49. Fu forte, ardito, e atante molto,
al fuoco ec.) Dir, che quando ci suona la ribeca, In s dolce vi
leggieri e grande saltatore,
spicca alta eccellenza. Il salterello e l'aria di Fiorenza, ec.Amati.(B)
- Giocolatore, Quello che fa salti e simili destrezze ginnastiche. 3
per simili. Pezzo di carta avvolta, e legata strettissima, den
Dicer div. Avvegnach da lui ti fossi partito, e da lui fuggito, come
tro la quale sia rinchiusa polvere d'archibuso i detto cosi, perch
da saltatore, non come da uomo. Buon. 1''ier. 4. 2. 7. Ai saltatori
fuoco, e scoppiando, saltella I Salterelli ordinari si fanno
attesi e a' cavadenti.
con polverino, carbone e salnitro avvolti un carta e posti sopra un
fondello di legno senz'asta i negli altri s'innasta la cartuccia ad
- Onde Saltatori mortali, diconsi da'giocolatori Quelli che
un'asticciuola di ferro.1 Alleg. 226. Il suo favor, siccome i salte
fanno il salto mortale. Salvin. Odiss. E due tra essi saltator mor
tali, Principiando il canto, si giravano Nel mezzo. (A)
relli, se ne va in fumo, romore e baleno Cecch. Donz.47. Ho vi
3 - Epresso i Romani Saltatori dicevansi quelli che saltavano
sto tante maschere, appiccato Pi di cinquanta salterelli.
correndo da un cavallo all'altro e che menando quattro e sei cavalli 4 Salterelli diconsi anche quellegnetti che negli strumenti di tasto
di fonte, sbalzavano dal primo sul quarto e sul sesto. Altrimenti fanno sonare le corde Bisc.Annot.Malm. Molti strumenti di tasto,
Desultori. Lat. desultores. (Mit)
come cimbali e simili, hanno ancora essi diversi registri: e questi si
- Ballerino. Lat. saltator. Gr. dpxmorris, Borgh. Orig. Fir.74. Come
mutano col muovere le serie dei salterelli, e cos fare , ch'essi sal
ben sa chi ha punto veduto gli scrittori latini, che fra l' altre cose
terelli battano, o non battano nelle corde.- (A), Magal. Lett.scient.
chiamavan saltatore quello che noi diremmo peravventura ballerino.
Trattandosi una mattina allo strumento - - - riscaldandoglisi la fantasia,
-

E detto de cavalli, Buon. Fier, 5, 4. 6. Le stalle rifornir

giunse a far parlare i salterelli e le corde in una forma, che populus

altre prebende, Perch i corsieri e perch i saltatori Possan poi


riuscir pi prodi all'opre. E Salvin. Annot. ivi: Saltatore, cavallo

idebat voce Bart. Suon.44. Fattosi a cercarle (le corde del cem
balo) ad una ad una, trov mancare al salterello dell'ultima quel
pocolin di panno, che , ricadendo gi il salterello, tocca la corda e

che fa giuochi e salti. (N)


4

---

Soprannome od epiteto dato ad Apollo, e che prova

ne ammorza il suono (Br)

quando la danza fosse in onore presso i Greci. (Mit)


5 - A salterelli, posio avverb. vale Saltellando. Bart. Uom. leu.
5 - (Ar. Mes) Il saltatore: cos chiamasi Quel meccanismo che si
pag. 4. Uno stile che canti in vece di tonare, che in vece di ful
usa, massime negli oriuoli, quando si vuole che una ruota dentata
minare baleni ; buttando a salterelli , come schizzi di una fonte, i
sia a vicenda inistato di quiete e di moto, in guisa che ciascun
periodi che dovrebbero correre come un torrente (N)
dente passi alla sua volta con un salto rapido dopo intervalli regolari
salterelli diconsi alcune specie di piante erbacee annuali
stabilito. Cos p. e l'indice dei giorni un oriuolo rimane immobile 6 che (Bot)
crescono su i mari somigliano alla ruchetta, ed hanno le sili
per 24 ore, e fa un passo ogni volta che giunge la mezzanotte.(D.T.)
ue le cui valve giunte a maturit scattano con elasticit lanciando
Sararonio, Sal-ta-t-ri-o. Add. m. V. L. Da saltare. Onde Arte sal
i semi nell'aria. Lat. Sisymbrium murale Lin., Brassica muralis W.,
tatoria la Danza. Segn. Poet. 278. Queste medesime differenze an
Cardamina hirsuta Lin. (N) .
cora si possono scorgere nell'arte saltatoria, ed in quella de'suoni.(V) Sanrearro , sal-te-retto. Sm. dim. di Saltero. Piccolo Salterio, Libro
Sararnuce, Sal-ta-tri-ce, Verb.fidi Saltare. Che salta. -, Salta
desalini.fr.Giord. 84. I'hoe veduto cogli occhi la Reina di Fran
tora, sin.
cia, e le figliuole del Re, e i figliuoli, . . . tutti coi belli libretti
a - Ballerina. Lat. saltatrix.Gr. daxharpa. Filoc. 7.485. Che fu,
in mano, e leggeano ec. Ciascuno avea il suo libretto . . . , e sono
per servare il giuramento d'Erode, merito della saltatrice giovane.
in santo (chiesa) coi belli salteretti, ch una devozione.(V)
Cavalc. Discipl. spir. Questo vizio, che similmente assimigliato alla Sarenuo, Sal-triotSm. propriamente. Il Polume e l'Opera de'salmi
-

saltatrice, la quale fece dicollare S. Giovanni Batista.Omel. S. Gris.

di David; ant. Saltero.--, Psalterio, sin. Lat. psalterium.Gr.

Il capo di tanto profeta , il quale dato alla saltatrice in mercede di

ripor.G. V. 7.5o. 2. Con mal animo dicendo il verso del salterio.

libidine e di piacimento.

onde ibire il salterio=Recitare i salmi contenuti nel salterio

Sarazione, Sal-ta-zio-ne. Sf1 Il saltare; e propriamente Quel sal

davidico. Maestruzz..8. Se due giurano che anderanno oltr'a mare

tar regolato che noi diciamo Danza, Ballo, e che i Romani esten

per Dio, ovvero che entreranno nella religione, ovvero che diranno

devano ancora alla Pantomima; altrimenti Saltamento.1 Lat., salta

due o tre salteri l'uno per l'altro E 2- 22. Aggiugne Innocenzio,


tio, saltatus.Gr. rinas, rimaz. But Puig. 9. Venus pia che se si bota (il religioso) di dire uno salterio, ovvero alcuna ora
neto freddo ed umido ec. , e significa larghezza ec. ; saltazioni, uso
zione, dove nullo pregiudizio puote intervenire, dee osservare il boto.
di canto con canne e con leuto , ec. Red.Annot. Ditir. 97. Dove a - Piccolo libretto su cui i fanciulli imparavano a leggere; cos detto
racconta le varie spezie di saltazioni, co''nomi loro. Salvin, Pros
perch conteneva alcuni salmi. V. Saltero 5. 2.1
Tosc .337. La saltazione si pu dire che della musica partecipi e 3
- L'intero rosario; cos detto altre volte, perch contiene 5o
Avemmarie e 5 Paternostri, ad imitazione de'5o salmi di che si com
della ginnastica. E Aunot. FB. 4. 5. 5. Polluce, ... ove tratta
degeneri dell'esaltazioni. 9
pone il salterio. Borgh.L'intero Rosajo ci che dicevasi salterio, e
Saresciane, Sal-teg-gi-re-N ass. Saltare con regolata misura nel
cos chiamato perch fatto ad imitazione dei 5o salmi di Davide. (A)
danzare. L.Adim. Sat.5. Per giugner lieve, e salteggiar leggiadra, 4 - (Mus) Soria di antico strumento musicale di dieci corde, per
(l'ediz. di Londra 788. legge : Per giugner lieve, e saltellar leg
ci detto anche Decacordo. Il Salterio d'oggidi e uno strumento pia
no in forma d'un triangolo troncato in cima cd ha trenta corale do
giadra,) La donna aver vorriane'passi il volo. (A) (B)
-

34

SAILTERISTA
tone, ordinane all'unisono, o ottava. Si suona colle due mani, ar
mate
di di
anelli
alle puntedidelle
dita,
da'quali esce
un vuteruolo
a guisa
un piani
forte camtuolo
penna
appuntata.
Vi hanno
pure di
simili salterii armati di corde di budello ed in forma di arpa distesa

Lat. psalterium. Gr. a.Arpa. Esp.Salm. Ed ancora detto questo


salterio decacordo , cio di dieci corde.

- Dicesi salterio persiano, Quell'istrumento a corda, informa


d'arpa
che tedesco,
si usa inQuell'
Persia.
(L)
3 - triangolare,
Dicesi Saiterio
istrumento
da percossa, che
in vari paesi e particolarmente nell'Ungheria, usasi nelle danze del
basso popolo. Ha la firma d'una cornice non del tutto quadrata ,

con un fondo e coperchio; in quest'ultimo trovansi le

corde metal

SALUDA

der quel di , e gli undici del rimanente.Sagg.nat.esp. 53. Salto del


l immersione quel primo balzo che si vede fare all' acqua in quel
che la palla tocca il ghiaccio. E' appresso : Abbassamento denota il
grado , al quale dopo il suldetto salto dell' immersione si riduce l'a
cqua nel cominciare a pigliare il freddo. E 154 Salto dell'agghiaccia
mento disegna il grado, al quale viene scagliata l'acqua con massima
velocit nel punto dell'agghiacciarsi.

- Ballo. Lat. saltatio. Gr. xopiz. Dant. Par8. 35. I'ho fermo il
desiro Si a colui, che volle viver solo , E che per salti fu tratto a
martiro. But. ivi : Per salti fu tratto al martiro, imperocch la fi
gliuola d' Erode, avendo saltato nel convito del suo natale e ballato, di
mand pcr conforto della madre ec., lo capo di san Giovanni Batista.

liche, poste per lo pi in gruppi di tre , che riposano sopra pon 6 - Per metaf Velocit. Petr. son.

6. Onde convien ch'armato

viva La vita , che trapassa a s gran salti.

ticelli, e si sonano con due battitoi di legno. (L)

(Anat.) Cos per analogia dicesi il Terzo stomaco degli ani 7 - [Dicesi Il primo salto per Le prime mosse.1 Petr..son.3. E gran

mali ruminanti (centipellis), ed anche la parte inferiore del Fornix

tempo che io presi il primier salto.

8 - Dicesi Salto della granata. V. Granata, $. , . (N)


6 (Arche) Cos fu detto anche un libello famoso di Paolo Giu 9 - * Cascata o Scogliera da cui cade l'acqua per salto : francesismo
inusitato. Lam. Lez. ant. Era dunque quest' ostacolo un salto, come
reconsulto. (Aq)
sanreasra. (Eccl.) Salte-ri-sta. Add. e sm. Compositore di salmi, lo chiamano i Francesi , a guisa di quelli che si trovano nel Roda
cerebri. (Aq)

sendo che Salterio la collezione de' salmi; altrimenti Salnista.(Aq)

SALtero, Sal-t-ro. (Sm. V. A. V. e di Salterio nel 1. signif] G.


p. 6. 3. . Ed era di volume come uno saltero. Tes. Br. .

. Il

(A)
"no. e3.nel(N)Danubio.
avverb. A salti , Per salto, Saltando. V'. A salti e

V.

profeta David nel cominciamento del saltero nomina tre maniere di i -- *


Di salto , e vale Di lancio. V. Di salto. (A
. Di salto
peccato. Cronich. d'Amar. 2. Fece il saltero, e rec l'arca di Dio. 12 Dicesi Di salto in salto, e vale Con continui
2 E nel signif di Salterio, 3.2.1 Cron. Morell.334. In sei (anni) in salto. (A)
seppe il Saltero, in otto il Donadello. Maln.857. Fu Paride per 13 - (Eccl.) Ordinarsi per salto, dicono i Canonisti del Venir pro
3

sona letterata, Ch gi studiato avca pi d'un saltero.

mosso all' ordine superiore , avanti di essere ammesso all'ordine in

E nel signif del S. 3) Franc. Sacch.Op. div. 8. Nota che il


saltero, il quale si canta nella chiesa , e tutti gli ufici che vi si

feriore. Lat. per saltus promoveri. Maestruzz. 1. 15. Che sar di co


loro che si ordinano per salto? Se alcuno promosso per salto, cio
che lasciando uno
l si salga a quello ch' pi su ; costui riceve

cantano, anticamente si cantavano con cembali, con trombe , con


il carattere , ma per rigore dee essere disposto.
cetere e con salteri ; e da questo saltero, che stromento di dicci
14 (Mus) Il passaggio da un tuono ad un altro mer gradi disgiunti;
corde affigurate a' dieci comandamenti di Dio , cbbe nome.
Velo o Acconciatura di veli che portano in

le monache.

onde vi sono Salti di terza , di quarta ec. (B) (L)

Dall'ingl. shelter copertura. In ted. schlerer velo delle monache.) 15 * (Med.) Salto di S. Vito. Nome volgare della Corea, V. (N)
occ. nov. 82. tit. Essendo lei con un prete , credendosi il saltero 16 - * (Veter.) L' istante in cui lo stallone copre la cavalla. (AO.)
2 * Dicesi Salto di montone, quando il cavallo s' alza davanti,
6. Credendosi torre certi veli piegati , li quali in capo portano , e
e quindi subito anche di dietro piegando i reni. (AO)
chiamangli il saltero , le venner tolte le brache del prete ; e tanta 17 Bosco. Lat. saltus.Gr. ro. (In ebr, sceluhhoth rami.) Dant.
Par. n. 26. Essere non puote, Che per diversi salti non si spanda.
fu la fretta, che, senza avvedersene, in luogo del saltero le si gitt
Morg. 28. 85. Poich i salti rivide Pirenei. E' Ar. Fur. n. 62. Non
in capo , cd usci fuori
, - * Onde Viso a saltero, cio grinzoso , a similitudine delle
si vanno i leoni o i tori in salto A dar di petto, ad accozzar s cru
di
, Come li duo guerrieri, al fiero assalto. (P)
crespe del saltero o velo delle monache. V. Viso. (A)
Saurerro, Sal-t-to. [Sm.] dim. di Salto ; altrumenti Salterello, Vl SALTo. * N. pr. m. Lat. Saltus. ( Dal lat. saltus bosco ; uomo nato
nel bosco.) (B)
anc. Sacch. rim. 3o. L' una alla terra va co' piedi stretti ; Dan
nando l'altra fa vaghi saltetti. Castigl. Cortig. n. 35. Qual di voi Salruania mentre , * Sal-tua-ria-mn-te. Avv. Di tempo in tempo , In
terrottamente, Interpolatamente. (A) o)
che non rida , quando il nostro M. Pierpaulo danza alla foggia sua,
Sanru Anuo.* (Arche.) Sal-tu--ri-o. Adl. e sm. V. L. Presso i Romani
con que' saltetti , e gambe stirate in punta di piede , cc. (V)
era lo schiavo che avea cura d'u a casa di campagna, l'una terra,
SArnotA.* (Geog.) Sal-thl-ma. Isola della Danimarca nel Sund.(G)
che ne custodiva i termini, che vegliava alla conservazione delle
SanmccuARE, Sal-tic-chi-re. N.ass. frequent. di Saltare. Lo stesso che

de veli aver posto in capo, le brache del prete vi si pose. E num.

Saltellare, V. Aret. Rag. E non si udiva altro tutta la notte, che

serenate e se non salticchiare cavalli tutto 'l giorno. Lall. Eneid.


Intanto ll cuor comincia a salticchiarle in seno. (A) Rim. Burl.3.6.

frutta ec. Presso i Longobardi d' Italia , era il comandante delle


frontiere. ( Il lat. saltuarius, era propriamente il custode de'boschi,

secondo i pi accreditati lessicografi : ed avea nome da saltus bosco.


Nel senso de' Longobardi bassi in celt. gall. sail guardia , custodia ,
tair signore , tir regione, contrada, spiaggia , costa ; di tal che sal
Santillo.* (Gcog.) Sal-til-lo. Citt del Messico. (G)
SaltimoAsca , Sal-tim-bn-ca. Add. e sf. Lo stesso che Cantambanca,
tuario pu significare signore preposto alla custodia o custodie della
terra, della spiaggia. In ted. halter tenitore , custode. In ebr. scia
V. Carff Quar. Pred. 4. Berg. (Min)
Sa LrinnAnco, Sal-tim-bn-co. Add. e sm. Lo stesso che Cantambanco,
lat presedere, sciallit chi presiede , scilton autorit. In ar. sultan
principe , sulutet dominazione) (Mit)
V. Caraff. Quar. Pred. f. Berg. (Min)
SALrusaaca, Sal-tim-br-ca. (Sm. Lo stesso che Saltambarco, V. Al Satuzzo, Sal-tz-zo. Sm.dim. di Salto. Piccolo salto ; altrimenti Sal
leg. uo. Come di duo lenzuo' far un sacchetto ,] Come d'un lucco terello, V. Liburn. Selvett. 7. Berg. (Min)
far un saltinbarca , [Ch' quasi far ec.]
s )
(Geog) Saltz-br-go, Salzburgo. Io stesso che Salisbur
Sauro. Sm. Il saltare ; altrimenti Lancio , Sbalzo. Il Salto leggie
Sa-lu-ber-ri-ma-mn-te.[Avv.] sup. di Salubremente.
ro, alto , presto , spiccato , grave, precipitoso , mortale ec. l Lat.
Ond'ella ( la gazzuola) e in gi e in s salticchia e vola. (N)

di corso mai, n fu di

Lat. saluberrime. Gr. armpurarx. Tratt. segr. cos. donn. Il riobar

salto, N fu mai tal velocit di penne ec. Fortig. Ricc. 22. 9. Egli

baro si loro medicina saluberrima, e di vero se ne vagliono salu

saltus. Gr. d'Apua. Tass. Ger. 6.4o. N

al cavallo . . . Feo far tal salto, ch'usci fuor del cerchio. Salvin.
Annot. F. B. 5. 4. 6. Cavallo che fa giuochi e salti. (N)

- (Onde Dare un salto, Prendere, Spiccare un salto=Saltare.


V. Prendere un salto, e V. 5. 7] D. Gio. Cell. lett.4. Ma pure ti
veggio dato avere un salto fuori del mare, come fanno certi pesci.
3 - [E' Fare salto o un salto vule lo stesso. V] Fare salto.

berrimamente.

Sauuurnauto , Sa-lu-br-ri-mo. [Adld. m.] sup- di Salubre. Lat. salu

berrimus. Gr. carmpraros. Tratt. segrcos. donn. ll riobarbaro si


loro medicina saluberrima, e di vero se ne vagliono saluberrima
mente. Lib. cur. malatt. Ne' malori dello stomaco freddo il vino
rimedio saluberrimo. Feo Belc. I servi adunque di Cristo al salubcr

4 * Fare un salto per l'allegrezza=Esultare. V. Fare salto ,


rimo consiglio degli spirituali amici tanto pi confidentemente si ac
3.
)
costarono.
* Dicesi Salto verticale, quando il corpo nel saltare si piega e Saturene , Sa-lbre. Add. com. Che ha, apporta o indica salubrit ;

si raddrizza quasi perpendicolarmente sopra se stesso ;Salto orizzon

e pi propriamente Che non contrario alla sanit o alta salute,

Che contribuisce a conservarla; altrimenti Salutare , Salutevole ,


tale, quando il corpo non solo e portato ad un tempo anteriormente,
per dietro o su i lati, ma il tronco s' inchina nel verso secondo il
Salutifero, Sano ec. V. Sano..] Lat. saluber. Gr. corpo s. Cr. 5.8.
8. Medicina salubre ( il seme del cederno), e dissolve le posteme.
quale vuolsi recarlo onde accrescere la impulsione per esso ricevuta,
Buon. Fier. . 2. 2. E rincalzate la malvagia veltra Con salubri argo
dal che viene che il corpo descrive una parabola nel suo totale mo
vimento ; Salto laterale , quando , oltre all'inchinarsi il tronco, gli
menti a tutta pruova. E n. 3. 3. Perch lo scemar cibo Con l' accre
scer
fatica sia salubre. Tass. Ger. 12. 88 Rifiuti dunque , ahi sco
arti pelvici operano inegualmente, e la loro azione trovasi combinata
noscente ! il dono Del ciel salubre , e 'ncontra a lui t' adiri ? (N)
per guisa che l'arto opposto al lato verso cui vuolsi saltare, agisce
pi dell'altro il quale pure si reca nell' abduzione, tanto per aum Salunnewentre, Sa-lu-bre-mn-te. Avv. Con salubrit. Lat. salubriter.
Gr. tyusivs. Lib. cur.malatt. Dimorauo salubremente in quella aria
pliare la base di sostentamento nel verso per cui s'inchina il corpo,
di collina tanto maschi che femmine.
come per rendere l'altro arto pi obbliquo relativamente al tronco
e pi atto a scuoterlo. (O)
SALunarr , Sa-lu-brit. (Sf ast. di Salubre. Qualit di ci che gio
3 - Dicesi Salto mortale al Saltare voltando la persona sottosopra ,
va a conservar la salute ;1 Temperamento buono, Buona disposizio
senza toccar terra colle mani, o con altro. Malm. 9. 25. Onde pi
ne., Salubritade , Salubritate , sin. Lat. salubritas. Gr. tysix. C'r.
. 2. . La salubrit dell'aria dichiarano i luoghi liberi dalle basse
d' uno in gi verso la strada Fa pur di nuovo un bel salto mortale.
(Qui per similit.).
vani , e liberi nelle notti dalle nebbie. Iir. Rag. 35. Ma vero che

4 - [Trapassamento o simile.1 V. Fare salto. Tes. Br. 2. 48. Quan

noi vi avanziamo nella salubrit dell'aria.

do sono finiti quegli undici del rimanente, e uno di , secondoch detto SalunA. (Geog.) Sa-l-da. Fiume degli Stati Uniti nella Carolina me
diuanzi , che sono appellati li salti della Luna, allora tu dei prem
ridionale. (G)

SALUMI

35

SALUTE

Sau.* (Geog) Regno della Senegambia. (G)

sto saluto pi umile di quello che si fa col cannone e dinota un

Saumano. * (Ar.Mes.) Sa-lu-m-jo, Add. e sm. Venditor di salumi,

rispetto d'inferiore al superiore, il quale non rende il saluto. (S)


5 - coA nanouzna. Consiste nell'ammainare la bandiera di

V. dell'uso. (O)
Saume , Sa-l-me. tSm. Tutt' i camangiari che si conservano col sale;
altrimenti Salsume. Lat. salsanaentum. Gr, ripxos. Cas. rim. lun.

n. 8. Massime col salume in compagnia. Buon. Fier, 3. 1. no. Che


veggh'io? Piatti di frastagliami, Frutte, pane, salumi, ove van
negino Red. nel Diz. di A. Pasta. Gli aromati, i salumi, tanto
carnovaleschi, quanto quadragesimali, sono pesti effettive per VS (N)

poppa. il saluto della pi grande unit , e

non si rende dal su

periore. Il saluto colla bandiera si fa in due guise: una di ser


Sli

non isventol; o pure di ammai

nault , e tenerla in modo che resti


aiuti
i saluti. (S)
nascosta. Questo
PALLA : (O)
* Sparare
bato ai ASovrani.
p

il cannone carico
cari

il maggiore

ser
di palle, onore rise

Salun. (Geog) Citt dell'Indostan. (G)

Saua.* (Geog.) Citt dell' Indostan inglese. (G)

sanusa,

Sal-sa. N. pr. m. Lat. Salusa. (Dall'ebr. scialos tribuno,

7 - con cannone: * Trare il numero di cannonate, 3, 5, 7, 9 ec.

a palla o senza palla secondo il grado del saluto che si vuol fare.

principe, duce.) (B)


ll naviglio ch' sotto vento di un altro dee salutare primo. ()
Satusrno, * Sa-l-sti-o. N. pr. m. V e di''Sallustio (B)
- con PADicLione. * Lo stesso che Salutare con la bandiera, V.
Sausriano, * Sa-lu-sti--no. N. pr. m. Lat. Salustianus (B)
saturanule, Sa-lu-t-bi-le. Add. com. Degno di saluto. Grill. Lettvol. Salutan. Sm. L'atto del salutare, Saluto. Lat. salutatio.Gr. rra
3. Berg. (Min)

Saranissimo, Sa-luta-bilis-si-mo. Add. m. sup. di Salutabile. Grill

- Dant. Purg. 8. 55. Nullo bel salutar tra noi si tacque. E Vit.
Nuov. g. Passando per alcuna parte , mi neg il suo dolcissimo sa
lutare , nel quale stava tutta la mia beatitudine. E appresso: Uscen

Lett., vol. 3, Berg, (Min)

Saturamenro, Sa-lu-ta-mnto. Sm. Lo stesso che Salutazione, P. Li

do alquanto del proposito presente, voglio dare ad intendere quello


burn, Selvett. n. Beng. (Min)
che ''il suo salutare in me virtuosamente operava.
saturarre, Sa-lu-tn-te. Part. di Salutare. Che saluta. Tac. Dav. 2 - Ant. per Salvatore. Cavalc. Specoh. Cr. 75. Visitaci nel tuo
Perd. eloq. 4og. Non mi rompa 'l sonno strepito di salutanti , n Salutare, cio mandaci il tuo Figliuolo nostro Salvatore. Mor. S.
messaggio ansante. Salvin. Annot. F. B. 3. a. 8. I Romani, a voler
Greg. 4 3g, Era venuta meno l'anima del Profeta, crescendo in
avere il codazzo, davano ai loro aderenti e salutanti la sportula - oggi
in luogo della sporta la succeduta la cioccolata. (A) (N)

amore del Salutare di Dio. E 8. 7. L'anima mia venne meno nel


tuo Salutare. (v
saunanza, Salutn-za. Sf Lo stesso che Salutazione , V Liburn. SaLutane. Add.com. Utile alla sanit, o alla salvezza dell'anima;
Occorr. 4 Berg. (Mlin)

strane , Sa-lu--re. Att. Pregar felicit e salute ad altrui, facen

altrimenti Salutifero, Salutevole. I, Sano. Lat. salutaris. Gr. ro


ripos Pass. 27. Possono la confessione udire, e prosciogliere, e

dogli motto. Modi di salutare sono Baciar la mano, Dire addio,


imporre penitenza salutare. ir. As. 5o. Adorata prima la sua sa
Accomandare a Dio, Dare il benvenuto, il ben trovato. Dicesi Salu
luire deit, senza sapere dove si gisse, seguit suo viaggio.
tare cortesemente, graziosamente, a nome , riverentemente, sostenu 2 -* (Mit) Dio salutare fu detto Plutone, quando restituiva qualche
tamente, cc. Lat. salutare, compellare.Graord3c9, rporare.
ombra alla vita, o le facea parte della livinit. E Dea salutare
(Salutare dal celt. gall. sail che vale il medesimo. In ebr. scialum, fu detta Iside, perch credevsi ch'essa indicasse in sogno ai ma
in turco selamlamaq, in ar. selm vagliono il medesimo. Il Bullet- ha il
lati i rimedi che loro pi convenivano. (Mit)
brett. saludi per
, e saluein per salutare; voci che indarno ho
cercate in altri dizionari. V.Salute) Bocc. nov. 49 9. Avendola gi

3 - (Arche.) Soprannome dato alla Palestina, alla Siria, alla


Frigia, alla Galazia e alla Macedonia, a cagione delle acque mi

Federigo reverentemente salutata, disse: ec. E nov 77.26. Verran nerali che in quelle provincie rendevano la sanit a malati. (Mit)
no a voi due damigelle ec. , e s vi saluteranno. Petr. son- 46. Ma Sauerane. N. pr. m. Lat. Salutaris. (B)
ben ti prego che 'n la terza spera Guitton saluti e messer Cino e Satuato, Sa-lut-to. Add. m. da Salutare. Lat. salutatus.Gr. irra
Dante.
t. SS. Pad. 2. 76. Poich gli ebbe salutati, di po'al
ros. Amet. 6g. In terra ferma posarono i passi loro, e salutati i
uanto gli benedisse. Cas. lett. 58. Io saluto il P. Borghino, e gli vicini monti, cc. Franc. Sacch.
div. 9. Priego la bcatissima
altri amici di V. S. e miei.

a - Dar salute, Salvare ; oggid inusitato. Vit. SS. Pad a 394


si lo salut, e dissegli : Signor mio, lddio ti saluti. (Cio, ti salvi,
ti dia salute.) (V)

Vergine Maria, salutata dall'Angelo piena d'ogni grazia, cc. Buon.

Fier. 4 2. 7. Miran s'altri li ammira, e salutati Piegan la testa per


virt di lieve. (N)
SALurarone , Sa-lu-ta-t-re. tVerbal. m. di Salutare. Che soluta. Lat.

salutator. Gr. rporayopvrs. Agn. Pand. 67. Salutatori, lodatori ,


assentatori, profferitori si trovano assai, amici niuno. Varch.Ercol.
acclamarlo per Re o simile. Lat. consalutare. Gr. ordioz. 33. Io ho in casa di cotali salutatori pure assai. Segr. Fior. Stor
Petr Uom. iil. La pi parte de' sacerdoti e del clero ec. si volsono 7. 173. Quelli che solevano vedere le case loro piene di salutatori e
a questo Conon, e salutaronlo Pontefice.Fi. Disc. an58 Consigliava di presenti, vote di sostanze e d'uomini le vedevano.
per bene e utile loro, e per esaltazione del regno, che lo dovessono 2 -* (Filol) Salutatori o Salutanti dicevano i Romani coloro che
salutare per Re (L'esempio qui riportato cone del Petr, tratto
andavano a corteggiare qualche alto personaggio, presso cui
dalle Vite degl'Imperadori e Pontefici romani, e riscontrasi nel primi
recavansi di buon mattino. (Mit)
redia. del 65 a pag. 58) (B) Benb. Stor. . 56. (ediz. 79o) SalutAronno. * (Archi.) Sa-lu-ta-t-ri-o. Sm. Specie di sala cos detta
Alfonso dal figliuol minore Federigo e da tutti gli altri napolitani negli antichi palagi italiani, la quale trovavasi dopo il Proaudio o
signori fu are salutato. (Pe) Petr Uom. ill. a. Si gratamente e be
Anticamera, ed era la camera ove i forestieri si accoglievano e trat
nignamente col popolo si port , che Padre della patria il popolo tenevano prima di passare al Triclinio. Risponde a quella che ora
insieme col senato lo salut. SegnStor. (Bibl. Enc.It. 36. 5) Non
direbbesi Sala di ricevimento. (Salutatorio, perch in esso luogo sa
potendo appena andar per la strada che da ciascuno era incontrato lutavansi gli amici ed ospiti ricevuti a desinare od altro) (Mi)
e salutato per liberatore della patria. (N)
Saturarnuce, * Salu-ta-tri-ce. verbal.f di Salutare... di reg. (O)
5 - N. pass. nel 1. signif Franc. Sacch nov. 75. Qualunque Salutazione, Sa-lu-ta-z-6-ne. Sf1 Il salutare; altrimenti Saluto-, Sa
trovava suo domestico, salutandosi con lui, diceva, Ben t'ho (V)
lutanza, Salutamento, sin. La salutatio.Gr. arrard.G. V. 6. 20.
e -di eonore,
onore
a persona
in 2. La quale (lettera) comincia, detta la salutazione, ec. Annotang
gran(Milit.)
dignit,Dar
sia segno
con tiri
salve Rendere
di armi da
fuoco,
sia conposta
l'incli
Come Elisabetta udi la salutazion di Maria, il fanciullo , che avea
ur verso terra le bandiere, sia coll' abbassare la punta d'ogni arne
nel suo ventre, si rallegr. Vit. Plut. P. S. 9. Alessandro, quando
egli scriveva sue lettere, giammai non iscriveva salutazione a niunio.
in asta, e quella delle spade, sciable ec. Bartol. Nel metter piede
in terra, il porto e la citt con tutta l'artiglieria li salutarono.Melz.
Franc. Sacch. nov. 8. La risposta ch'io vho falta, stata se
condo la vostra salutazione.
il capitano con la celata in testa ha da pigliar in mano la lancia ,
pistola e archibugio, come s' detto del soldati, e passando i pre 2 * (Eccl.) Salutazione angelica: l'Avemmaria cos detta dalle
detti generalissimo o generale, deve salutar con la sua compagnia,
prime parole con che Angelo Gabriele salut Maria in annun

3 - Per similit.Petr. son. 83. Cos mi sveglio a salutar l'aurora.


- Dicesi Salutare alcuno in Re, a Re, per Re, Relo simile, e vale

abbassandosi lo stendardo e l'armi. (Gr)

ziarle il mistero della incarnazione. (A) (Ber)

- Per figura d'ironia viene altres adoperato in signif mili Sature, Sa-l-te. Sf1 Assicuramento o Liberazione da ogni danno e
tare di Fare i primi colpi contro il nemico nell'appressarsi di que pericolo; altrimenti Salvezza. (P Sanit ) Lat salus, incolumitas.
sto o nel comparirgli dinanzi. (Gr)Car. En. 1 n. 97. E con le lance
Gr. cornpia. (V. Salutare. In ebr. scialom, in ar..selano ea
met, in ingl. health, in sass. hael, in tedheil ec) Bocc. nov. 47.
in resta, Con saette e con dardi incominciaro Primamente da lunge
a salutarsi. (MI)
Onore che si rende alla bandiera d'una nazione, inal
-

- (Marin)

berata e spiegata sopra le sue navi e nelle sue fortezze, con un certo
numero di cannonate ad intervalli di tempo eguali (S)
- colla toscaerrenia. E quando si fanno tre salve di moschet
teria, che precedono il saluto col cannone; e questo si pratica al
occasione di qualche festivit. (S)
- con la voce. Consiste in un certo numero (per caffo ) di

9. Con grandissimo pianto un d il manifest alla madre, lei per la


sua salute pregando. Petr.canz.39. 3. Dur molti anni in aspettano
un giorno, Che per nostra salute unqua non viene

Dant. Inf .

o6. Di quell'umile Italia fia salute, Per cui morio la vergine Cam
milla. EPurg. 7, o6. Mai non pu della salute Annor del suo sug

tuo volger viso. E par. 8.oo. non pur le nature provvedute

nella mente, che da s perfetta, Maesse insieme colla lor salu


te Bocc. g. 6. n.4. it. Chichibio cuoco di Currado Gianfigliazzi con
una
presta
parola a sua salute, l'ira di Currado volge in riso. (V)
gradi, adottato da ciascuna nazione, come d'uno , tre, cinque. Si
fa da una quantit di uomini dell'equipaggio , che ascendono sulle 2 E detto di quella dell'Anima, cio Il salvarsi, Il meritare il
Paradiso. Com Purg. 9. Seneca dice : principio della salute co
sartie a questo oggetto, i quali ad ogni grido che fanno insieme,
gnoscimento del peccato. Cavalc. Fruttling. Speranza di salute
secondo ordine che loro vien dato col fischietto, agitano per l'a
i loro cappelli e le loro berrette , in contrassegno di gioja (S)
quando dopo il peccato seguita la vergogna, Cas. lett. 15. Pregando
con i vete. Il saluto con le vele consiste nell'ammainare i
nostro Signore Dio per la salute sua.
pappfichi o le
, se quelli non vi sono, o non sono spiegati,
* Onde Essere a salute fu detto per Procacciar la salvezza.
Fr Giord. Pred., 3o. La prima si
la tua intenzione sia di
la varea dell'albero, per alquanti minuti. Se la nave che si
ritta, che non addimandi cose, le quali non ti sieno a salute, ed a
a e all'ancora , o incrocia la strada del vascello che saluta ,
si tengono le vele ammainate sinche quella abbia oltrepassato. Que

vita eterna. (Pe)

SALVADANAJO
3 -* Dicesi L' eterna salute e vale La gloria de'Beati, il Paradiso. 3 -*(Mit) Soprannome di Esculapio, come apportator di salute.(Mit)
SALUTioeni.* (Mit) Sa-lu-ti-ge-ri. Dei salutigeri
Dei salutiferi:
Dant. Pan. 4. (O
4 [Dicesi
i?
salute e vale Iddio Dant, Par. 33.
Tanto
Dei
subalterni,
che
servono
di
messaggeri
ed
interpetri
Dei
ch''possa cogli occhi levarsi Pi alto verso l'ultima salute. utl. ll. superiori; e cos detti perch rassomigliati agli schiavi, a agli
cui com
Verso l'ultima salute, cio cc. inverso Dio, che l'ultima nostra messo era di andare a recar i saluti de' loro padroni. (Dal lat. sa

36

sALUTEVILE
-

lutem gero, io porto salute.) (Mit)


Anno della salute per indicare l'Era cristiana, quella

SAuriceau. (Filol.) Salu-ti-g-ru-li. Add. e sm. pl. V. L. schiavi


che mantenevano i ricchi Romani, per mandarli a portar. saluti ai

comincia dalla nascita del Salvatore. Borgh. Ori- Fir


scrisse in versi latini assai vaghi, secondo il secolo,
nel
E

prodigioso numero de' loro aderenti e conoscenti. Lat.salutigeruli.(Mit)


anno SALUTo , Sa-l-to. [Sm.] Il salutare; altrimenti Salutazione, Saluta
mento, Salute. Dicesi anche Riverenza, Inchino, Ossequio , Bacia
dodicesimo
di Lioprando
Re de'Longobardi,
che venne
ad essere
torno al pccxxii
della Salute.
E Fast. 473. I nostri
Cristiani ec. vol
mano ec. Il saluto gentile , dolce, cortese, piacevole , riveren
te ec. Lat. salutatio. Gr. dcracuds. (Salutatio dal lat. salus , sa
lero annoverare gli anni dal principio della comune Salute
lhi
6 * Bene , Buono stato. Dant. Par. 4. Quindi ripreser gr occnl lutis. In ar. selam saluto e salute. v. Salutare.) Tav. Rit. Lo Re
disse : io ricevo lo saluto sopra di me. Petr. son. 87. Come col ba
miei virtute A rilevarsi; e vidimi translato Sol con mia donna a pi

e egu

visse, che fu intorno al cccc della Salute nostra

lenar tuona in un punto, Cos fu''io da' begli occhi lucenti E d'un
dolce saluto insieme aggiunto. Bocc. nov. Senza altro essere stato

alta salute. (N

7 * Ajuto

(?

, Conforto. Dant. Par. 3o. Sempre

da noi tal vostra benivolenza meritata che d'un sol saluto.(A) Tass.

queta questo celo, Accoglie in se con s fatta salute, Per far di


sposto a sua fiamma il candelo. (N)

Ger 3 4o. Ei dal campo giojoso alto saluto Ha con sonoro re

l f

plicar di gridi. (N)

8buono.
Dant.Par.
28. Maggior
bont vuol
saluteEffetto
; Maggior
salute
maggior corpo
cape, S'egli
ha lefar maggior
ugual

- Dicesi Dar saluto e vale Salutare ; Render il saluto, Rispondere


al saluto, e valgono Salutare chi ci ha salutato Tes. frc Egli

mente compiute. ( Parla degl'influssi salutari degli astri) (N). .


9 -(Med) Sanit.'Bocc. nov. 2733. Voi udirete novelle che vi pia
ceranno, s veramente se io l' ho buone cc. della sua salute. E

avvenne nello antico tempo, che quando alcuno uomo salutava l'An
gelo , egli non gli rendea il suo saluto, anzi il dispregiava.

Ant. Salute nel pl. per Saluti. Dant. Vit. no. 9. Sicch
3. n. a. Vi priego che voi guardiate alla vostra salute. Cresc. 9. 3. 3 pare manifestamente che nelle sue salute abitava la mia i5

a. Ma se potesse star senza la madre (il puledro ) nelle pasture, e


senza altre cavalle, infino a tre anni, molto gioverebbe alla salute 4 - (Eccl) Benedizione data al popolo col SS. Sacramento in oc
casione di qualche particolare divozione ; la si fa per ordinario la
delle sue gambe , e di tutta la
V. lib.
sera dopo Compieta. (Ber)
suo corpo. (V)
di A. Pasta. Stare molto 5 - Dicesi Saluto a secc, cio Semplice e nudo. Car. Leu..8a.
Troppo larga usura m'avete pagata d'un saluto a secco, come quello
e molto meglio di salute. E appresso : Egli cosa necessaria, ne
ajuto di grandi e subiti argomenti (pelato de' suoi peli) ric

cessarissima, che la Signora ajuti i medici con una totale obbedienza, che vi port da mia parte il nostro M. Gioseppo ec. (N)
6 - In T di scherma. Quell'auto che gli schermitori fanno col.
la quale
obbedienza
non otterr
mainon
la imitarsi
salute. (N)
1osenza
(Bot.)
Sanit
delle piante;
metaf da
Cresc.5. 1. 6.
l' armi prima d' incominciare l'assalto. (M)
La cui putrefazione ingenera vermini, i quali malvagiamente perse 7 - (Milit.) La salva o altra militare dimostrazione che si fa in
guitano la salute dell'arbore. (V)
egno d'onore o di gioja. L'atto del salutare nel signif del 5. 6.
Bartol. E quivi ebbero dalla citt il primo saluto di cento tratte
1 -*
) I Romani ne fecero una divinit, la quale avea in Roma d'artiglieria
; poi pi vicino, di tutta soldatesca in ordinanza a pa
molti templi, ed un collegio particolure di sacerdoti. (Mi)
12 (Icon.) Giovinetta seduta su d'un trono, coronata d'erbe me rapetti della muraglia. Ed in altro luogo : Fatte quivi le prime ac
-

---

seguirono i saluti di quelle tre fortezze accolte in un ca


dicinali, tenente nella destra una patera, e un serpente nella sini
stello, cinquecento gran tiri. (Gr)
stra. Vicino ad essa era un'ara , intorno alla quale un serpente
descriveva un circolo , di modo che la sua testa rialzavasi al di so. 8 - (Marin.) Saluto di mare : Quello che si fa dalle navi col can
ra dell'ara stessa. (Mit
nome a cagione d'onore incontrandone altre, o passando innanzi ad
-

salute. Isole dell'oceano Atlantico, sulla una fortezza ad un porto, ad un santuario. V. Salutare, S. 7. (O)
SALoro. * Add. m. V. A. V. e di Salito. Brun. Favol. 2. aaiii disse,
costa della Guyana francese, tra Sunamari e Cojenna, (G)
e ho 'I creduto , Che se'n cima saluto. (Qui per la rima.) (N)
14potei
Saluto.
Lat.
salutatio.Gr.
ras.
Ptr.
cap.
2.
Ch'a
pena
gli
render salute. G. V. 7. 66. 2. A' perfidi e crudeli dell'isola di SAuzzo. * (Geog) Sa-lz-zo. Citt e prov. degli Stati sar (G)
Sava.
(Milit.) [Sm1 Lo scaricare di molte armi da fuoco nello stesso
Cicilia, Martino papa quarto , quelle salute, delle quali degni sete.
tempo o continuatamente , che si fa a vto , a dimostrazione di o
Filoc. 3. 196. Per qusta, quella salute, che per me disidero, ti
ore , o per segno di gioja e di festa. Viene dal saluto latino sal
mando. Fr. Giord. 3f. Questa salute (cio Pax vobis)dicde Cri
sto ai discepoli suoi molte volte. (V) Tass. Ger. 18. 5. Al Siguor vel Davil. Essendo poc innanzi stato ucciso il Duca di Longavilla
d'una
archibugiata fortuitamente ricevuta in una salva , che per o
di Giudea, dicea lo scritto, Invia salute il capitan d'Egitto. (N)
SALU EvnLE , * Sa-lu-t-vi-le. Add.com. V. A. V. e di Salutevole. Guiu.
norarlo gli fecero i suoi soldati. Bentiv. Ed affinch pi splendida
* (Geog) Isole

mente comparisse l'entrata , l' accompagnarono le continue e strepi

lett. 2 n. 59. Sia maggiormente lui (a lui) glorioso , e salutevile voi

tose salve d'arch bugi e d'artiglieria.(G) Salvin. Annot.FB.3. 53,

(a voi) in tutte cose. (V)


SALUTEvoLE , Sa-lu-t-vo-le. Add. [com. Che

apporta salute, Che con


Salutevile
sin, Lat. saluber, salutaris, salutifer. Gr. carptos. G. V. . 3. 8.
N dalla penitenza, n da adorare non sieno di lungi le limosine,
loro salutevoli compagne. Filoc. . 1 9. Incominciamo la salutevole
fuga. Coll.SS.Pad. Si ne gastiga colla salutevol compunzioneSalvin.
Disc. 2. 4o. Da sette giranti stelle gl' influvii salutevoli o mali ,
ferisce alla sanit; altrimenti Salubre, Salutifero.

Gazzarra , salva di montaletti. (N)

* - Si adopera altres per ogni scarica che si faccia in guerra


di ogni spezie d'armi da fuoco sparate ad un tempo e contro lo stesso
obbietto1 Red. Esp. nau. 5. Si gloriava d'essere indurito e ghiac
ciato, e che senza timore si sarebbe posto per bersaglio a qualsisia
pi brava e pi orribil salva di moschettate Montecucc. Ma datasi

-,

lett. p. 4o. Virt di salutevole alimento. E q4. Portan scco il pi

nell'ordinanza l'unione suddetta egli evidente, che nessuna parte


Pu essere investita, a meno che non abbia l'assalitore a beersi pri
ma le salve dell'artiglierie , poi quelle della moschetteria , quindi

bel fiore delle loro salutevoli qualit. (N)

delle pistole. Algar. La maggior parte de' tiri dell'arme da fuoco Se

se si ha da credere a' genetliaci , a noi ne scendono.

Bart.

Uom.

ne va a voto, e restano appena morti tre o quattro uomini da un'in


tera salva di moschettate. (Gr)

2 - Di saluto. Dant. Inf: 4 g8. Volsersi a me con salutevol cenno.


But. ivi : A me con salutevol cenno ec- cio Virgilio, che quelli
poeti m'ebbono salutato.
SaLUTEvoLissiMo, Sa-lu-te-vo-lis-si-mo. [I Add. m. ] sup. di Salutevole.
Lat. saluberrimus. Gr. corpuraros. Petr. Uom. ill. La repubblica
difesa per lo lodatissimo e salutevolissimo ajutorio del consiglio di
-

3 - Dicesi Salva generale Quella salva o scarica che si fa ad


un tempo di tutte le armi e bocche di fuoco di un campo, di una
fortezza, o di tutta la fonte di un esercito. Montecucc. Trovandosi
( il Turco) in un assedio o in campo , suole ogni sera nel fare le

sue pubbliche orazioni gridare ad alta voce, Dio ! Dio! (Allah !

Nasica. S. Agost. C. D. Li suo pcccati son cassi con tanta piet, per
la salutevolissima umilt della penitenza.
SALUTEvoLMENTE , Sa-lu-te-vol mn-te. Avv. Con salute. Lat. salubri

fuoco si trovano nelle trincec , negli approcci o in altra parte del

ter. Gr. carpis. G. V. 1 1. 3. 6. Ancora queste afflizioni alcuna volta


salutevolmente ne sono mandate. E' 12. o&. 2. Conme allo stato de' suoi

lah !) e dopo il grido fare una salva generale di quante bocche di


campo. (Gr)
2

Credenza , nel signif del S. 9. Lat. praegustatio. Gr. rpdysvors.


Red. Vip. 2. 28. Diede a mangiare alla giovane Regina quella parte
-

divoti si possa salutevolmente provvedere. Cr. 9. 55. 2. Se 'l tiello

sar infino al fondo dannificato , salutevolmente si cura col disola


di esso uccello che era stata toccata dalla banda del coltello avvele
mento dell'unghia. (Cos ne' buoni testi a penna.)
nao, e coll'altra parte il buon uomo ne fece la salva.
SALUTIFERAMENTE, Sa-lu-ti-fe-ra mn-te. Avv. Con apportamento di sa SAtv acrTT, * Sal-va-cit-t. Add. com. comp. indecl. Che salva le citt,
Propugnatore della citt. , Salvaville , sin. Salvin. Inn.On.Marte
lute. Lat. salubriter. Gr. carpis. Omel. S. Greg. Il veleno del
peccato salutiferamente s' apre , il quale mortiferamente s occultava
sovrapossente, aggravacocchi, Elmodoro, magnanimo, scudiero , Sal
-

nella mente. S.Agost. C. D. Ove comanda salutiferamente, dicendo:ec.


SALUTireRo , Sa-lu-ti-fe-ro. Add. m. Che apporta salute. Lat. salutifer,
salutaris Gr. cros. Bocc. Vit. Dant. 224. Nacque questo singu
lare splendore italico cc. negli anni della salutifera incarnazione del
Re dell'universo 1265. E nov. 4. 5. Seco molte cose rivolse , cer

va citt. (A

* (Marin.) Sal-va-co-mn-di. Sm. pl. Anelli di cogla


pongono vicino a ciascuna punta delle tillerie o
maestra, per impedire che i comandi non sieno tagliati dalle scotte
che si

di gabbia. (O)

cando se a lui alcuna salutifera trovar ne potesse. Cron. Morell 25. Savananao, Sal-vada-n-jo. (Sm. comp..] Vasetto di terra coua, mez
Sarai franco e saputo a' rimedi salutiferi e buoni. Criff Calv, 36.
quale i fanciulli mettono per un picciol pertugio, ch' egli ha, i loro
danari, per salvargli, ol le gli potendo poi cavare, se non rompen
Il mio venir quanto fia salutifro. Sen. Ben. Varch. 4. 5. Donde tanti
albuscelli , che producono dive si frutti ? tante erbe salutifere ?
dolo. Tratt. gov.fam. 77. Non patire abbiano salvadanajo o casset
2 Ed in forza di sm. Cosa salutifera, Salvezza. Com. Dant. 7. 9.
tina , n mai dicano : questo mio , infinch tu vivi. Gell. Spore.
5. 1. Nascosigli nella cappella de' Serragli, parendomegli aver messi
Oh a quanti fu utile e sal tifero la povert, il non essere conosciuto,
c l'essere privato e senza dignitade ! (N)
nel salvadanajo. Buon l'ier. 3, n. 1 1. Avrete eura alle credenze, e

SALVADORE
aletti, E al salvadanai. E 4 Intr. Egli stan pur benin con quelle
borse. Di raso al collo, e quel salvadanai Dorati in mano. E Salvin.
nnot, ivi Salvadanai,xpnzrovia, vasi di terra globosi, con

un fesso, pel quale si manda gi il danajo e salvasi. (N)


Savanone, Salva-d-re,

Perbaln. di Salvare. Lo stesso che Sal

SALVARE
37
fatte a lor mariti, Dant, Par 5.78. Questo vi basti a vostro sal
vamento. Cr. . 6. no. Fuor di ragione impaccerebboni la corte, la
quale per salvamento degli abitanti richiede sano aere per la bont
del sole e de'venti,

salvamento, posto avverb. vale Senza danno, sano e salvo tesi


vatoreo Segn. Mann. Disc. 9. 2. E altro ci, che non essere sal a - Acomunem
usa
ente coverbi di moto, come Andare, Arrivare, Ridursi,
vadore quali fu un Ottoniello , o un Giusu, o un Gedeone, o altri
tali ec. Questo un esser salvador similissimo a Ges Cristo ec. Gli
altri Salvadori stettero, per cos dire, alle falde del monte Sion. (V)

a -- Per antonomasia, Salvadore s'intende propriamente Ges Cri


sto Borgh. Rip, g3. Avanti sono quattro Apostoli, che con divo
zione riguardano in alto il Salvadore risuscitato. E g4. San Dome
mico, inspirato dalla pietosa Madre del Salvador nostro ec., ritrov
un modo di mandar preghiere a Dio,
Sananone
Npr, m. Lo stesso che Salvatore, V. (B)

2 - (Geog) S. Salvadore, Citt del Brasile, detta anche Bahia-,


Citt e Stato del Guatimala, altrimenti Cuscatlan.- Citt della Gui
nea inferiore, detta anche Banza-Congo o Panza-Congo.-Is, dell'Ar
cipelago delle Lucaje-Citt del Brasile. (G)
Salvaenscini.(Ar. Mes) Salva-fi-schi. Sm. comp, indecl. Custodia

e simili. p. A salvamento e V. Andare a salvamento1Lat.incolu

mis. Gr pros, ys, Vinc. Mart. lett. 3g.Io intendo per quella
(lettera) l'arrivo del signor Marchese vostro padre a salvamento. E
rim.56. Lasciate spesso una callaja aperta. Da potervi ritrarre a sal
vamento, Se la ragia d'alcun viene scoperta. Bern. Or.35
La donna pur passando con buon vento, A Reggio si ridusse a sal
vamento. Red, lett. a, 83. La cassetta consegnata per mandare a Ge
novaec arrivata a salvamento.

a -* A man salva, che dicesi anche A salvamano.

A salva

mento, 5.3. (A)

- Ed Andare a salvamento, detto dell'anima vale Salvarsi,


Andare in luogo di eterna salute.l Pass. 113. L'anima and a sal
vamento,

(Comm.) Fare il salvamento = Adoperarsi a ricoverare le mer


defiaschi; e forse propriamente quell'Armatura di vimini o d'al 3 canzie perdute in un naufragio o gettate in mare. (O)
tro, legno, che si fa intorno a fiaschi, bocce e simili vasi di vetro,

- spese del salvamento: il pagamento che si d a coloro che


da conservar liquori, per loro difesa. Mat. Franz. Rim. burl. E sol
salvano alcuna cosa, o la parte ch'eglino hanno in quello che sal
si servon devasi c'ho detto (de'rinfrescatoi) Per salvafiaschi e per
vano. (O)
un bel parere. (A) (Br)
Savacca, Sal-vaggi-na-Sfl Carne d' animale salvatico , buona a 4 - (Mus) Salvamento della dissonanza: risulta dalla risoluzione che
consona
-

mangiare e si dice anche degli animali stessi.-, Salvaticina, Sal

vaggiume, Selvaggina , sin.


- Uccellame. Lat.ferina. Gr Spiov.
Bocc. nov, 57. Il luogo l, dove era , dovere esser tale, che copiosa
mente di diverse salvaggine avervi dovesse. Dittan.412-Assai v' ha

pesce, salvaggine e belve. Cron,Morell.zzo. Per essi boschi usa gran


quantit di salvaggina, come porci salvatichi, cavrioli, orsi ed altre
tiere

Savaccio, (Marin.) Sal-vggio. Sm. Mancia dovuta a chi ricupera n


core, lancie, o altre cose perdute da una nave in tempo cattivo, o
in altre occasion

(A)

si fa della medesima in una

nza dell'accordo seguente, ma

tuito questo per effettuato nel tempo debole, ed in quello precisa


mente che segue al dato tempo forte, che include la dissonanza
Giannelli. (B)
salvare, salvante. Part. di Salvare. Che salva. Salvin. Inn. Orf
Ed i tuoi supplici salvante. (A)- Dav, Tac. Ann...o. Erano an
cora per azzuffarsi la legione ottava, chiedente Sirpico centurione
per ammazzarlo, e la quindicesima, lui salvante, se la nona non vi
si frammetteva co' preghi.(N.S.)
Savanza, Salvnza.tf. A. V. edi' Salvezza. Frac26

i.
4o. 27. Io sono il prezzo di vostra salvanza; Sulla croce per voi
Savacco. Add. m. V. e di Selvaggio, Lib.cur malatt. Nasce in paesi
fui chiavellato.
salvaggi ed inospiti. GV 855. 7. Questa salvaggia e grossaar
Savane
, salvare. Att. e n.1 Conservare, Difendere, tGuardare. Lat.
madura chiamano godendac
servari, tueri, salvare. Gr. 3. PAffrancare (In celt gall.ed
2 - Per metaf Lontano, Diverso G. Vlib.. cap. 2a. I quali per

paura di loro, s come gente straniera e da loro costumi salvaggia,


per nimici li trattavano. (Il Muratori legge selvaggia. Simile a quel
di Dant. Purg. Selvaggia del luogo, cio non pratica) (V)
Savacciue, Sal-vag-gi-me. Sm1Tutte le spezie d'animali che si
pigliano in caccia, buone a mangiare. V.Uccellame. Lat. ferae,
ferina Gr 9mpio. M. V7. 48. Il tiranno, perch avea comandato
che il salvaggiume non si pigliasse con alcuno ingegno ec., incrudeli
contro al semplice. Cron. Morell.aaz. Appresso esce del Mugello
gran quantit di formaggio ec , e simile salvaggiume in grande ab
iondanza. Tac. Dav.Ann. 2.45. Trovamvisi sparsi i salvaggiumi

per terra. E 5 a 4 Eranvi uccellami e salvaggiumi di vari capi


del mondo,

Salvacuore, Salva-gi-netSfW e di Salvazione. Gal cap. tog, 3.


33. Onde color che si pigliano impaccio. Della mia salvagione e del
mio bene, Bravamo, e dicon ch'io non ne fo straccio,

Savacuaania, Sal-va-gur-di-a. Sfcomp. Guardia che haper uffizio


proprio di proteggere e difendere i cittadini disarmati, o i lavora
tori e i foraggieri del campo dagl'insulti del nemico, Montecucc.
Fu di botto l'esercito in battaglia per raccogliere i foraggieri, le sal
vaguardie, le truppe rotte. (Gr)

irland, sabhai, in brett. salvi e savetei, in illir. sacsuvati, in franc


sauver, in ingl, to save , in isp. salvar. V. Salvo. In arsele ri
medio di tristezza o di amore, tranquillit, prosperit, sollazzo soelevet
implorarmisericordia da Dio.)Dant.f53 sicch dal fuoco salva
racqua e gli argini. Petr canz. 47. 6. Salvando insieme tua salute e
mia vit.ss, Pad. 4aog. Il fieno ... fue salvato e riposto (V)
tcustodire Bocc. Test paga. Ed essi, operai gli debbano guar
a
dare e salvare, mentre durano a servigi della detta chiesa. Ben
celiaccostatomi a Messer Giovanni, gli detti tutte le dette
3 gioie, che me le salvasse. (A)
- Trar di pericolo ,Dar salute, Liberare ; ed ordinario dicesi
delle anime nel signif del 31 Lat. servare, saluten afferre. Petr.

canz, 4g. 3. Per te il tuo Figlio, e quel del sommo Padre ec.Vcn
ne a salvarne in su gli estremi giorni. Bocc. nov. 5o6. Se Dio mi
salvi, di cosi fatte femmine non si vorrebbe aver

misericordia.Dant.

If 4. 63. E vo che sappi, che dinanzi ad essi, Spiriti umani non


eran salvati, serm S.Agost. 8o. Acciocch voi siate salvati e non
iudicati, non giudicate alcuno. Segn. Mann Lugl... Subito varc

Giudea per cooperare al suo benedetto Figliuolo


- N. pa scampare Red. Ditir38. Ma se la terra comincia
traball

e montagne

il salvar delle anime. (V)

2 - Onde cos chiamasi la Protezione e la sicurt che il Principe od tremare, E


ando minaccia disastri, Lascio la terra, mi salvo
il Generale delle sue armi concede ad un popolo nemico, ai prigioni
nel
ai messaggieri, ec. Accad CrConq. Mesi. Non indugiarono molto 5 - Emare,usa comunemente anche per scampare dalle pene infernali,
a gridare di lontano, che venivano a rendersi, domandando col fosso
Andarne l'anime in luogo di eterna salute. Serm. S.Agost. 86. Sa
davanti salvaguardia e sicurezza. (A)
accompagnati dai Patriarchi e dai Profeti e dagli Apostoli,
generalmente Custodia, Sicuranza. Lat. custodia, secu remo
3- E
e da Martori e Confessori e Vergini, i quali tutti si salvano Scal
ritas Gr diaSegner Crist.instr... 274. Questo fa che il Si

, o anima mia, che ti salvi, e guardimonda e pura


salvaguardia a tutti i beni posseduti da noi 6 S. Ag. Priegoti
nel gf del 5. a, detto di danaio o altro. Salinno
F. 4, intr. Vasi di terra globosi con un fesso, pel quale si manda
4 - Difesa,
Schermo, Riparo Magal. Lett. Chiamandola un'astu gi
il danajo e salvasi. (N)
issima salvaguardia delle riconvenzioni di qualunque ec. si trovasse
Dice Far a salvare in T. del giuoco, te vale Pattuire con un al
deluso. (A) biode 8.3. Ed io neuer una salvaguardia tra 'l
tro del giuoco di non esigere scambievolmente il danaro della vin
mio popolo e il tuo popolo. E Not.salm.25. Siemi la mia innocenza
cita, il che dicesi anche i Fare a salvo,
Puoi
Bern... rin
e sincerit un riparo e salvaguardia contr'a tutte le insidie. (N)
un compagno anche a salvare, se tu avessi paura del resto,
5- (Marin.) Corda amarrata nella parte inferiore del bompresso E acon
fuggire
tua
posta
e cacciare,
e che ascendendo alla gabbia di mezzana ne cala per amarrarsi alle
Dio ti salvi, Dio vi salvi o simili modo di salutare al
stelle della gabbia di bompresso. Serve ai marinari che fanno certe 8 trui,Dicesi
spezie
di
saluto.
Lat. salve, vale, salvee valete. FirDisc,
manovre della civada e del tormentino, per camminare con sicurezza
an, 34 Dioti salvi, santoromito.
sull'albero del buompresso. (O)
biceialcun
feld desidero
A salvare
dice talcosa
fig. asechi
che par
a - Salvaguardia del timone: Capo di corda che attraversa la o ti desideri
gli dica
male,,quasi
il contraccam
miccia del timone, e ch' fermate nella poppa del vascello. (o)
bioBuon.Tancgg. Muoia la Tancia pure G. Berna, a salvare..
Due corde dall'estremit dello sperone fino
- io non voli di esto, ch'io mal volessi a nessun di voi dui.A)(N)
alle sottobarbe della grue, le quali servono ad impedire che i marinari no-Di
cesi salvare la pelle e vale campare,alvare, Libera
noantisi nello sperone, in corso di tempesta, piombino in mare.(o) re, Liberare
da pericolo di morte
Pelle, 5. a.
usato avverb. A salvamano.
Saaao, Sal-va-mno,
A5
dice salvar la pancia ai fichi efgvale Campar la morte.
svarne, sal-va-men-te Avv. Con salvezza, Senza dano a
V. Fico, 5,9 (N)
tuto Grams. Bocc nov. 77. 66. Salvamente infinfuor della
Dic'salvarla capra ei cavoli ed prov, che a Far bene
orre la condusse G
no a 5. Si ricolsero salvamente, e par
ea nocumento dell'altro, Lat. alteri prodesse, alteri non
a
tiromsi di Roma, con danno e disonore. Pass, 5.Sel confessoro
obesse e talora si dice dell'Acconciare alcun suo fatto, schivando
ne fosse esaminato ec, non le dee manifestare, e puote salvamente pi
pericoli.
Capra, 56
giurare cc che egli non ne sa ncente.
esi salva salva, ed grido di popolo o di soldati , quando
savaro Sal-va-mn-to Smill salvarsi, Salvezza. Lat.salus.Gr. 3-Dic
alcunsu
timore
per
bito
nella figa salvezza (Gr) (N)
Bocc. g. 6.f3. Voglio che domane si dica cc, delle beffe, 14-Dicesi Salvando lacercano
vostra pace o imili per Con vostra pace
Tua
p
o per salvamento di loro, le donne hanno gi
dottor
vostre
arm
gore ponga come una

affinch ognuno gli rispetti,

iliato, salvando,t

miei, le

pa

38

SALVATORE

SALVARPA

ci, rhodct ad Aristotile in segreto, Come al Petrarca, tu solo


mi piaci.

Salvapa. (ldral) Sal-va-ri-pa.

. usato avverb. A salvaripa. Dicesi

Lavoro a salvaripa quello che si fa ne fiuni con gabbioni, sussisciolti,


o a fondo perduto, palizzate, materiali in calcinaec, , a seconda
precisamente della ripa corrosa. (A)

Sayanoa, Sal-va-r-ba. Sfcomp. Lo stesso che Guardaroba, V.Cas.

Lett. ineda6. Quando MTiziano avr fatto il ritratto, allora vS.


Rev. aver quello che in salvaroba. (B)
Salvastneria, (Bot.) Sal-va-strel-la. Sf: lo stesso che Pimpinella, V.
-,Selvastrella, Selbastrella, sin, Lat. poterium sanguisorba Lin.1
Lib. cur.malatt. Lo'mpiastro della salvastrella giova al mal del di
lombato. NerSam.745.E mescolata con la salvastrella La borrana,
la menta e la ruchetta, Una odorosa insalatina e bella. Si faccia.(B)
2 * Dicesi Salvastrella maggiore, Un'altra pianta erbacea che na
sce nelle praterie degli alti monti settentrionali e differisce di genere
dalla precedente, cui somigliasi nel resto, salvo nelle dimensioni.
Lat. sanguisorba officinalis Lin. (N)
SavATE
(Anat.) Sal-va-tlla. Sf Nome dato ad un ramo della
vena cubitale, collocato fra il dito medio e l'auricolare, sul dorso
della nano; cos detta perch si credeva essere il salasso, praticato
su di essi, valevole a guarire dalla malinconia. Lat.salvatella.Tes.
Pov. P. S. cap. 26. Tolgasi sangue della vena salvatella del braccio

dole alquanto da mangiare radici di erbe, e pomi salvatichi e datteri,


e bere acqua, le disse :ec. it. S. Gio. Bit 2or, Alcuna volta tro
vava cotali frutti salvatichi che sono per li boschi, e parevangli belli,
e coglievane, e assaggiavagli, e parevangli buoni. Vit. Ss.Pada.
Vivette d'erbe salvatiche, e di certe radici crude. o Onel. S.

reg. n.288. Sveglieva sicomori , cio fichi salvatici. (Pr)


2 Aggiunto di Luogo, Viao simile, vale Aspro, Non frequentato,
Disabitato, Solitario, Romito, Bocc. nov.43. g. Per lo salvatico luogo
s'and avvolgendo. E nov. 3. . Non per quella via , donde tu qui
venisti,ma per quella che tu vedi a sinistra ec. n'andrai, perciocch,
ancorach un poco pi salvatica sia, clla pi vicina a casa tua. E
nov.g8.43. Senza sapere dove s'andasse, pi che d'altro, di morir
disideroso, s'avvenne in un luogo molto salvatico della citt, dove ec.
3 - Aggiunto a Uomo, vale Scortese,1 Rozzo, Zotico; contrario di
Affabile, Gentile ec. Lat. durus, asper, ruticus. Gr, zygo.Boce.
nor. 48. 2. Tanto cruda e dura e salvatica gli si mostrava la giova
netta amata. Dant. Purg, 26. 69. Non altrimenti stupido si turba Lo
montanaro , e rimirando ammuta, Quando rozzo e salvatico s'inurba.

Petr. cap. 4. Io, ch'era pi salvatico che'cervi, Ratto domesticato


fui con tutti. Pass. 167.Ma e'sono molti e molte che vanno cer
cando cotali confessori salvatichi , mentecatti e rozzi, G, V. 8.37.2.
Uomini erano morbidi e innocenti, salvatichi e ingrati. Buon,Tanc.
2.3. Tancia tu se salvatica e malea. E' Salvin. Annot.ivi: Salva

manco. E altrove: La flobotomia della vena salvatella della mano

tica , cio fiera, feroce , selvaggia, forte ed aspra. (N)

manca, fatta lo di, quando la Luna parimente veduta(Il Vocabol.


alla voce Flobotomia ha questo esempio colla citaz. Tes. Pov. P.S.

niero, disaffezionato. Stor, Barl. 21. Beneveggo e conosco che tu

62, e legge primamente invece di parimente.)

se'salvatica al mondo, e alle cose che ci sono, e seti dato a Ges

- Ed Esser salvatico ad alcuna cosa = Esserne alieno, stra

SAvAterna. * (Geog) Sal-va-tr-ra. Citt del Messico. (G)


Cristo. (V)
SAvArcaccio, Sal-va-ti-cccio. Add. m. pegg. di Salvatico. Voc. Cr. 4 Aggiunto a Costume, Maniera, Affetto ec. vale1 Scortese, Roz
Pif del 16g2. (A)
zo, Inumano. G. V. 8.38. 2. L'una si mosse per invidia, e l'altra
SAvaticamente, Sal-va-ti-ca-mn-te. Avv. Alla salvatica, Con modo
per salvatica ingratitudine.
5
e costume salvatico, Zoticamente. Lat.rustice, inhumane. Grypoixos.
Aggiunto a Fiera, Bestia o simili vale Che vive in selva, o alla
Boec. nov. 2o. 2. E tu non pare che mi riconoschi, s salvatica festa. Lat. ferus, Gr. dypnos, Amm. Ant.3o. 1. 2. Schiumasi la
mente motto mi fai.
bocca a porci salvatichi, e aguzzarsi i denti. Bocc. nov. 77. 4. La
SAATicAR, Salva-ti-c-re.N, ass. Usarmodi salvatici, duri, aspri. fine della penitenzia nelle salvatiche fiere, come tu se' ec., vuol esser
Macch. Legaz terz. Cort. Franc. Sanno meglio ogni cosa che altri
la morte. Vit. SS. Pad. 2. n . Una fiera salvatica per certi segni
in Italia, di modo che tale salvaticare non viene da altro, che da
l'insegn un'erba, della quale egli mangiando, fu guarito subito.
non avere purgato lo stomaco verso di lui. (N)
S. Gio. Bat. ao2. Queste sono delle cose che hafatte Domened
dio, che diceva messere e madonna ch'erano fiere salvatiche. Eao3.
Salvatricasio (Zool) Sal-va-ti-c-si-no. Sm, comp, Asino salvatico,
Ora
se''tui
colle bestie salvatiche ?Eselle tifaranno male, come
grecaun. Onagro, Segn. Muzz. (O)
Savaricneto, Sal-va-ti-chl-lo. Add. m, dim. di Salvatico. Lo stesso
viver io ? E 2o8. Cosi s'abbracciava colioni e colle bestie grandi sa
che Salvatichetto, P. (O) Benv. Cell. Vit. 2.216. Per essere salvati
vatiche, che trovava per lo diserto, come facesse colla famiglia di casa.
chella, di pochissime parole ec., queste tali cose causarono ch'io le 6 (Bot) Aggiunto ad Albero, Piantaec, vale Spontaneo, Non
posi nome Scozzona, (X)
innestato. Onde Lattuga salvatica, Ciriegie salvatiche, Ulivo salva
SalvaticaEtto, Sal-va-ti chtto. Add. mi dim. di Salvatico. -, Sal
tico ec. (A) Salvin. Annot. T. B. 2.3. Le piante salvatiche son da
vatichello, Salvatichino,Salvaticuccio, Salvaticuzzo, sin. Lat.rusti
i Latini chiamate frae srlvestres, contrarie alle domestiche, in lat.
culus, snbrusticus. Gr. rigczcs. Bocc. nov.46.7. La giovane, pa sativagae. (N)
-

rendole il suo onore avere omai perduto, per la guardia del quale

Nardo salvatico. V. Asaro. (A)

ella gli era alquanto nel passato stato salvatichetta cc., seco aveva
preso di piacerli in ogni suo desiderio. E nov.72. 5. Ed ella cotal
selvatichetta, facendo vista di non avvedersene, andava pure oltre
in contegno. Guitt. lett. 1o. Con persona degna sia sempre salvati
hetto e vergognoso (Come nota il Bottari, qui alla noia 28. sal
vatichetto avverbio, non potendosi accordare colle Religiose, alle
quali scrive.) (V)
SaiyarucnezzA, Sal-va-ti-chz-za, Sfast. di Salvatico. La qualit di
ci ch' salvatico, incolto.-, Selvatichezza, Salvaticume, sin. Lat.
asperitas. Gr.cypcziz. Lab. 67. Assai bene ora conosco ec. che vo
glia dir la salvatichezza del luogo, e gli altri nomi da te mostratimi
della valle. Cr.2. 3. g. Niuna altra cosa la salvatichezza della
pianta, se non negligente coltivamento di quella,
- Per metaf Rozzezza, Zotichezza. Lat. rusticitas. Gr. poziz.
GV 8383. Per la conversazione della loro invidia colla bizzarra
salvatichezza nacque il superbo sdegno tra loro.Amet.59. Egli m'in

2 * Guado bastardo o salvatico.. Guado, $ 12,3. (N)


(Med.) Fuoco salvatico : Spezia di malattia infiammatoria, .
Fuoco, $. 48. (A)
Salvatico diff da Fiero. Salvatico da selva , luogo senza molta
coltura. Pianta salvatica, luogo salvatico. Fiero, in senso affine,
non dicesi che d'animale. Pu la bestia salvatica non esser fiera.
La fiera, anco un po' addomesticata, conserva della fierezza natia.
Salvatico esprime difetto di coltura ;iero, vizio di natura
SALva riconAccio, Salva-ti-co-nccio. Addm. sup. di Salvaticone. Voc.
Cr. Pref del 6g2. (A)
Savaricone, Sal-vati-c6-ne. Add. m. accr. di Salvatico. Voc, CrPref.
del 1692. (A)
Sava ricorro, Salva-ti-ct-to. Add, m. dim. di Salvatico, Voc. Cr.
Pref del 6g2. (A)
Salvaricuccio, Sal-vati-cc-cio. Add. m, dim. di Salvatico. Lo stesso
che Salvatichetto, V. Voc. Cr. Pref del 692. (A)
cominci a piacere, e gi m'erano cari i passi suoi, seguenti lemie Salvarcuse, Sal-va-ti-c-me, Sm. Lo stesso che Salvatichezza, V.
Landin.It.Plin. lib. 7. cap.o. Berg.(Mlin)
pedate, e l'usata salvatichezza abbandon il petto e gli occhi miei,
disposti ad amare pi che ad altro. Vit. SS. Padr. . 7. Quegli, Salvarcuzzo, Salva-ti-cz-zo. Add. m, dim. di Salvatico. Lo stesso
che Salvatichetto, V. (A)
il quale con tanto istudio hai cercato di trovare ec., pite di vec
chizza e di salvatichezza. Bern.Orl. 1. 24.9. Parve che fusse gran SAlvaro, Sal-v-to. Add. m. daSalvare. Lat, servatus. Gr, cosi. Serm.
-

salvatichezza. A quella donna, ch'era mal avvezza.

3 Malanimo, Ruggine. Cron. Vellut. 8. Richiesti da lui a fare la

pace, non erano compariti: e in tanta salvatichezza stettono, che ec.

y. Ag. 3. Colla tua anima salvata la nostra anima. Alam. Gir.

6.5. Salvata dal passaggio ogni ragione. Buon. Fier. 544 Che
combattuta la salvata nave, Fursovressa veduti aerei mostri

Eg. Da poi in qua siamo stati fratelli senza niuna salvatichezza.(V) a Ed in forza di sm. parlando di persona, opposto a Dannato
Francsach. op. div, io3.Fassi quistione se la faccia di Dio si
4 Nota uso, nel signif del S.2.1 Bocc. g.3. n. 6. Catella lasci

una salvatichezza che con lui avea

dell'amor che portar le solea.1

(Cio, quella rozzezza con cui mostravagli il suo poco gradinnento.) (N)
SvaTicinissimo, Sal-va-ti-chis-si-mo. Add... m. sup. di Salvatico. Vit.
Cell. 247. Giugnemmo a quel salvatichissimo alloggiamento,

muter al die judicio, conciossiacosach, secondo l'Evangelio, pari a


lieta a salvati e crucciosa a dannati. But. Purga. Non pu
comprendere della dottrina di Virgilio, se non la punizione dei dan
nati, e la purgazione dei salvati E Parzo. E perch l'autore parla

qui de'salvati, per dice predestinazione, e


(B)
Salvationna, Sal-va-ti-ci-na. Sf V e di Salvaggina. Aten. 2,3. E SavaroA, Salva-6ra. Verbalf di Salvare. Vedi Salvatrice.
Salvin. Inn. Of Vieni dea salvatora. (Qui detto di Diana) (A)
insieme dolgomi Che mai per alcun tempo non si vendono Salvaticine
qui, come si vendono. In tutte altre cittadi. Carlett.2.8. Per va Salvarona, Dora, Dorina. N. pr.f(B)
nagloria di quella sua gran caccia2 delle salvaticinestaria bene; ma Savarote, Salva-tre. Verbal, m. di Salvare, 1 Che salva taluri
quei capponi impastati che hanno a fare coi cacciatori?
menti Liberatore -, Salvadore, sin Lat... salvator,servator,li
iberator. Gra.pi. Put. biceno che non voleano che il lor
SAvarico, Sal-v-ti-co. Sm. Luogo pieno d'alberi da far ombra; top
posto a Domestico.-Selvatico, sin.

Lat. nemus. Gr.Aros. Cron.

salvatore andasse alli traditori infedeli.

Morell azo. Di pi fra poggi vedi il salvatico di gran boschi, e selve a --Posto assolutamente il Salvatore, s'intende propriamente Ges
Cristo. Boc. nov. . 7. La quale il mio Salvatore ricomper col suo
di molti castagni, ec.Vet.Col.2. Io gli risposi, che egli era
pur costume antico di fare nel giardini del salvatici, Baldini. Dec.
Cipressi ec. ed allori, i quali oggi fanno il salvatico che acconcia
mente col domestico e delizioso concertando forma un tutto cc. (A)

prezioso sangue. Collab. Isaac, cap.7. E per il Salvatore coman

Salvarico. Add.Im. Pl. Salvatici e Salvatichi. Di selva, Mondonne

gono, e apro Poi dice il Salvatore: godete e rallegratevi, ch

be al suo

guitatore, ch'egli si spogliasse, e uscisse del mondo.

Serm. S. Ag.g2 Diceva il nostro Salvatore: beati coloro che pan

i vostra intercede molto grande in cielo


stico; altrimenti Silvestre, Selvereccio, Selvaggio ec.-, Selvatico,
sin, Lat. sylvester, ylvaticus, Gr. apo. Bocc. nov. 3o 4, Daa 3 - - (Arche) Titolo od epiteto di vari dei, e pi proprian. di

-----

SALVATORE
Giovena per adula one fu dato anche ad Imperatori, alle ec.
vaventi (Mit)

3o

SALVO

salus per le sue virt salutevoli. Altri fose dal gr.saos salvo e

liosvita) (O)
4-(S Eccl) Congregazione del Salvatore nostro Istituto di Ca 2 - Dicesi Salvia officinale ed anche Salvia assolutamente, la specie
nomici regolari di S.Agostino, riformati dal B.Pietro Fourier
pi comune di detto genere un piccolo artusto indigeno del mez
Lorenese nel secolo xr e che hanno in mira d'istruire la gio
zogiorno dell'Europa, che ha gli steli legnosi, con molti rami, quasi
abitanti della

campagna.(Ber)
vent e gli
- Congregazione del Santo Salvatore Congregazione di Ca
nomici regolari instituti nel 4o dal B. Stefano religioso dell'or
line al S.Agostino. Il loro primo stabilimento si fece nella Chiesa

di S. Salvatore presso Siena, dal che trassero il nome. Chiamansi


anche scopetini, dalla Chiesa di S. Donato di Scopeta che otten
(Ber)
nero in Firenze sotto il pontificato di Martino.
- Ordine di Santo Salvatore Ordine di religiosi e religiose

fondato da S. Brigida nel

secolo e per le religiose di que

su ordine chiamansi anche Brigittine. (Ber)

pa
5 - (St. Mod) Salvatori d'Italia Ciarlatani che si vantavano
renti di S. Paolo, portavano impressa sulla carne una figura di
pretendeano
es
poter
non
di
serpente che dicevano esser naturale, e

quadrangolari, pelosi, alquanto bianchi le foglie opposte, lanceolate,

ovate, grinzose, un poco intaccate nel contorno, pubescenti, lunghe

quasi come i perioli, specialmente a uso della pianta; i fiori er


ticillati, a spiga, con lree ovali, suonate ore nell'estate
Groce,
e nell'autunno. Lat.salvia officials Lin
no377 Pasquino al gran cesto della salvia rivolto di quella colse
una foglia, C66 Lasalvia si piantacolle piante e corami
giovani del mese d'Ottobre e di Novembre, e meglio del mese di Marzo.
La salvia calda nel primo grado

e secca nel secondo, ed salvia

dimestica e salvatica Bern. Orla. 7.36 Messevi salvia, cicuta e


finocchio. Buon. Tanc,3.no, Conai una ciocca di salvia fiorita.

E Salvin. Annotivi. Il nome della salvia, pare che inchiuda in se

virt di buono augurio di salute e l'esser fiorita simboleggia il ri


dallo svenimento, e 'l crescere vigoroso in sanit nel mede
vivere
DorelN
Lat.Salvator.
prm.
(B)
savarone, Salvadore,
simo modo, che il fiore si dirizza in suo nativo stelo: il qual fiore
fuggendo
dove
Luogo
alcuni,
Salvatrio.
SmSacrario,
savaronno,
per appunto chiamato da Grecidia, da disi, dal correr suso,
la corte per tema di esser presi, si ritiravano e istavano quasi
al sole dispiegarsi (N)
e
avven
per
fusse
se
so
non
rranchigia BorghesclFior. 442.Io
3- Si conoscono alcune variet di questa specie, fra le quali prin
sere avvelenati da' serpenti ec.(Mit)

tra questa parte quella che ben Gregorio Turonense chiama nella sua

cipalmente la Salvia di

Spagna, salvia minor angustifolia ;

la Salvia

storia Salvatorio CV)

crespa, salvia serata cripa la Salvia della China salvia te


sauvarnuce, Sal-va-trice. Verbf di SalvarelChe salva, - , Sal
nuior, la quale ha le foglie pi piccole della variet. (B)
FrancSoavissi
Grcrazio
ma
S.
Lat.servatrix
vatora, sin
Saviano, Sal-vi--no.N.pr. nn. Lat. Salvianus,-Prete francese, ora
Senftib.
Salvin,
Vergine benedetta e salvatrice dell'anima mia.
tore e scrittore ecclesiastico del r. secolo, (B) (O)
... pg 9, (Londra 757) E presso all'onde Del fiume Nilo a Isi Savaruco, Sal-vi--ti-co. Add. m. VA. V. e di Salviato, Cr 4 2.
reverenda, Salvatrice, in futuro ricchi doni. Presenteranno, (B)
5, Sel' uve nere a bollir si pongano nel fondo del tino, il vino sar
a -- (Mit) Soprannome di Proserpina (Mi)
pi rosso, ec.; e se mele, pi dolce e se salvia, salviatico
sanvavnne, Salva-vil-le. Add. com, indecl. Lo stesso che Salvacitt, Saviaro,Salvi
--to. Add... m. Fatto con salvia, Che ha odore o sa
salvi, inn Om, 6og, Palla, Minervaec. Vergin modesta esal
di salvia.-, Salviatico, sin. Lat.salvia conditusM. Aldobr.
vaville, prode, Da Triton nata. (A) (Pe)
a noi vi diremmo ancora del vino salviato e rosato,
sanvavoce, Salva-voce. Sm. Lo stesso chel Echeo, PLat. echea. 2 -* Dicesi anche Color salviato, Il color verde sbiancato. (A)
Gr. ixia, Salvin, Pros Tosc..zo. Insomma, un echeo, un Savoiano, Sal-vi-di--no, N.pr.m, Lat. Salvidianus. (Da Sali
salvavoce, un serbatoio, una dispensa, una conserva del canto.
dius che viene da salvo io salvo e DeusIddio. ) - Luogotenente
salvazione, Salva-zio-ne. SfIl salare e per lo pi si dice della
d'Augusto, messo a morte per ordine di Antonio. -Autore latino
alte eterna dell'anima, altrimenti Salvezza, i Salute-, Salvagio
che vivea sotto il regno dell'imperatorProbo. (Mit)
ne, Salvamento, sin. Lat. salus, incolumitas, sospitas. Gr. corpi, Savuerra.
(Ar.Mes) Sal-vit-ta. Sf. Frl Tovagliolino, che a
tan Dant lifa, 3o Ch' principio alla via di salvazione,
mensa si tiene dinanzi per nettarsi le mani e la boccal Lutmap
Dimostra non essere salvazione e salute. Med. Arb. Cr.
Ep. salm.
non danno impedimento alla loro salvazione

Avessimo salute e salvazione, e sempiternale giustizia, Passo. Se

a - Andare in salvazione, Venire a salvazione = Salvarsi.1Coll.SS.


Paa. Vengono a salvazione per tostana medicina.it.S.Margh.56.
Dio a lui dia tal dono, Che vegnano tutti a salvazione. Com.If

4. E dice che prima che Cristo scendesse allo 'nferno, l'anime non
andavano in salvazione. (N)

oce pretta latina, usata nel numero del meno per lo pi poe
Save
ticamente, per lo stesso che Dio ti salvi, Tasii il benvenuto,
anni con Dio, Ben possa stare o Bene stia il tale, Buond, Buon
giorno , Buona sera, Ti saluto, Addio. (V. Salvare e Salvo) Sal
in Inn, Om (O Vesta, che ec.)Salve, figliuola Di Saturno, e con
teco ec. E(Muse, dite, acci canti, ec.)Salve, reina, dea di bianche

braccia, Divina Luna, benigna, crinita (A) (B)


Salve dif. da Vale, Aweave propriamente era tra Latini saluto di

pula.(In ted, dicesi salvete, in franc. serviette, in oland ed in isved.


servet, in isp.servilleta: delle quali voci la prima radice per av
ventura il verbo servire. V. qui sotto l'ultimo esempio. In molti
luoghi d'Italia dicesi servizio di tavola tutto ci che serve ad im
bandirla, e servito per muta di vivande. Il Bullet ha il brett salvre

den che invano ho cercato in altri dizionari) Red.Cons. 191 Si

cuopre col suo coperchio, ed il vaso s'involta in una salvietta bianca.


Pros. Fior, 6.89'Non sarebbe bastato in quel cambio un lenzuolo,
non che una salvietta. Malm,6.5, Fiorita la tovaglia, e le salviette
Di verdi pugnitopi e di stoppioni, Saldate con la pece e in piega
strette, ecSalvinDisc.3.76.salvietta detta dal franzese serviette,
quasi sarvieua, e pi leccatamente salvietta, e romanescamente sul
eua, cio servetta dal servire nelle occorrenze della tavola (A) (8)
Savricare, sal-vi-fi-cnte.Part. di Salvificare che salvifica, Che
fa salvo, Bocc.com. If Qui la grazia salvificante, o vogliam dire

beatificante, se alla salute del pregante si dispone(A),


Saviricane,-sal-vi-fi-c-re. Aui comp. Far salvo.direg (O)
talvolta promiscuamente adoperansi, Ave inoltre era il saluto della mat Savona, Sal-vi-gia,
SfAsilo, Rifugio Franchigia Borghese,
tina, Sale della sera. Nell'italiano il ale e il Salve sonmodi poe
Qual'solevano gi i servi, da' padroni stranie fantastichi

chi veniva, Valle di chi se n'andava; Salve promiscuo.Anche gli altri

Fior,5o7.
maltrattati in salvigia atempi e sotto le statue de'Principi rifuggire
Salvigia dif. da franchigia. Queste due vocis'adoperano nel si
gnificato d'Asilo e di Rifgio, perch chi in asilo ed in rifugio
esente ed immune dagli ordinamenti della legge Fanchigia, oltre
questo significato, ha quello di libert, e quello di esenzione edim

tici, e il primo corrisponde all'addio. Nel traslato l'ultimo tale l'addio

della morte. Il Sale saluto di chi viene Ave rimane vivo nell'A

vennmaria, e neversi di Dante e dell'Ariosto; Salve nella Salveregina


LlOrazione che
Savena (Eccl.) Sal-ve-regi-na. Sfcomp,
si recita alla nostra Donna, cos detta % parole con cui comin

cia. Dant. Purg. 7. 2. Salveregina in sul verde e'insu' fiori. Quindi


munit da pesi, da gabelle e da tasse
seder cantando anime vidi. Butivi: Salveregina, questa orazione
Savino, salvi-no. Npr. m. dim. di Salvo o Salvio V (B)
canta la santa Chiesa la sera a compieta.
salvo, salvo salvino.N.pr. m. Lat. Salvius (Dasalus
a -- (Mus) Lo stesso nome porta anche la Composizione musicale Savio,
Sonatore di flauto, che a' tempi di Mtriofasridato Re
salvo)
infine
cattolica
Chiesa
nella
di quel antifona o inno che si canta
sicilia
dagli schia ribellati e poi vinto da Romnuni (B)
di
Pentecoste
(L)
sino
all'Avvento.
dopo
Sabato
dal
del Vespro
Convenzionetcon vari patti e riserve, o piuttosto sere
saver, Sal-v-te. Lo stesso che Salve, ma nel numero del pi.Salvin, Salvo. Sm.
annesse a patti(V. il Sseg) Latpactum conventum Gr. avv.
Inn. Om, (De' Dioscuri dite ec) Tintaridi, salvete, montatori Di
.
G.V.2.22.5. I patti e salvi furon questi
veloci destrieri, ch'io di voi ec. (A)
salvezza, Sal-vz-za. SfAssicuramento o Liberazione da ogni danno 2 -*E per Eccezione o simile, M.Pa. 259 Nondimeno quando
gli
vennero al saramento per fermezza delle cose che si tra
o pericolo altrimenti Salvamento,lSalvazione, Salute, Scampo ec.
ambasciadori al tutto voleano il salvo manifesto e palese fermato col
Salvezza pubblica, eterna intera, bramata, implorata, de
volerlo fare ma volea
detto saramento; l'imperadore si ferm a non desindachi
siderabile ec. Lat. salus, incolumitas Gr-corn piz, arsa. Bocc.
non fosse
e che nei saramento
la sommissione ira
4. In questa guisapuoi e la mia pace e la tua salvezza
mo, 4
-

acquistare. E nov 6a.


al

marito facesse

eccezione, po... Per condizione volevantire la signor

E dunque mia intenzione di dirvi ci che

una giovane ec. quasi in un momento di tempo per salvezza di s


-

savia. (Bot) Sl-via. Sf Genere di piante della diandria monoginia,

ria libera al duca, e sanza termine e niuno sa


3

(Pr)

- Luogo di sicurezza OndelMettere o Porre un salvo = Mettere


cdaxx9
o Porneinsicuro, Lat, in tutum redigere- Gr
l'arnese messo in salvo,
nov.ga. 5. I cavalliete
rrara, Bocc.cosa
toccarne. E nov.go 49Fao ler icche gole porre
senza alcuna
in salvo, ci che avvenuto gli fosse ec raccont all'Abate

famiglia delle labiate, co' seguenti caratteri calice


strisciato a due labbri, il superiore tridentato, l'inferiore bifido, la
corolla a tubo largo presso l'entrata, coll'orlo bilabiato, col labbro
altro del giuoco di
a salvare= Pattuire
periore rivolto esimarginato, il labbro inferiore diviso in tre loli, 4- Fare a salvoto
non esigere scambievolmente il danaro della vincita.1rare a salvo
dei quali il medio grande e rotondo filamenti degli stamipedicel savolda,
mFuor di pericolo , Sicuro, lo La salvusin
aui articolati per traverso, versatili, recanti da un lato un'antera
columis.Grato. In celt, gall. sabhaile salvato ePresso Celti
fertile, e d'altra un'antera abortita, Molte specie indigene di
i facilmente mutasi invinbrett.salvet salvato e sale salva
questo genere vengono adoperate quali eccitanti. Lat.salvia (in ba
in
In gr-soos,
antiche.
alvare)
dore le quali vociLeGonidec non reputa
salvo,V,
P
illir slavlja, in tedsaller, in ungh.

cosalbia , in turco selje, in


alya, in oland.salie, in isp salvia, infrancsauge, in ingl.
sg, in celt, gall, saisde. Secondo il lemery,salvia vien dal lat,

turco saghining.safe, infranc safin


Bocc. nov.6.oo per me non mi terrn salva n sicura, se
noinomala

acantiamo

4o

SAMARCANDA

SALVO
Aggiunto dl Luogo, vale Ben custodito, Ben riparato, Sicuro
Aldobr. Per meglio guardarlo, si lo mise natura nel pi salvo

2 -

terrore, dal quale erano menati tutti gli altri, senza contrasto s'arren
derono. Lav. Accettarono senza contraddizione il salvocondotto, e si

ritirarono senza essere molestati a' confini del Duca di Savoja. (Gr)
uogo

3 -

Dicesi Sano e salvo e vale Libero o esente da ogni danno o

pericolo. Sano, 5. g.

4 - Per salvo modo, quasi a vece davverbio, vale Con sicurezza,


Sicuramente. Lat.tute. Car. lett. n. 78. Mandovi con questa certe
scritture, che mi lasci in Romagna M. Luca Martini; vi prego che

gliene inviate per salvo modo, ed a me diciate una parola di ri

- *La stessa Facolt conceduta ad un reo o ad un accusato

contumace per ridursi, salva la persona, a far le sue difese. Cinuz.


Delle sentenze date dagli Auditori sopra qualsivoglia delitto, tocca
solo a far grazia . . . o dar salvocondotto, al capitan generale.(Gr)
3 - (Leg) Promessa futa dai creditori di un negoziante fallito di
non molestarlo ne' suoi affari, e di lasciarlo liberamente agire senza

farlo arrestare, pendente un certo tempo, che sogliono accordargli,


per ordinare i di lui interessi, e porsi in grado di soddisfarli, op

cevuto. (P)

5 -* A capo salvo, detto del contratto di soccio, V. A capo salvo. (N)


6 z
Salva tua grazia e vale Con tua pace... Grazia, 5.34,

Salvo Avv. che talora si adopera in forza di Prep. e vale Eccet


tuato, Fuorch, Se non. Lat. praeter, praeterquam. Grrx.Bocc.
nov.74 8. E perci esser non vi si potrebbe, salvo chi non volesse
starvi a modo di mutolo. G... 3o. 4. Feciono lega con tutti
i conti Guidi, salvo col conte Simone e il nipote. G. p. 8. 35.

pure per trattare con esso loro l'amichevole accordo. (Az)


Savon.(Geog) Sal-v6-re. Promontorio d'Illiria. (G)
Sativu
e rac. * Modo latino usato dalla plebe nella frase Fare a
salvum me fac,
(A)
Sanza. * (Geog) Fiume della Germania che sbocca nell'Inn (G)
Satzunoo (Geog) Salzbr-go,
e di Salisburgo. (G)
Saizorre. *(Geog) Salz-k-ten. Lat. Staloposis. Citt degli Stati
Prussiani nella Vestfalia. (G)

Salvo, volea esser libera di potere adorare ec. E g46Salvo da quella


Sanzuruen. (Geog) Salz-flen. Citt della Germania.(G)
parte ec. (N)
a - Eseguito dal segno del caso. Petr. son.ao. Che 'l mio d'o sanzonca, * (Geog) Sal-zn-ca. Citt della Sassonia. (G)
gni licor sostene inopia, Salvo di quel che lagrimando stillo Cron. sanzvorn. (Geog) Salz-v del Citt degli Stati Prussiani nella Sa
a. (G
el. p. 37, Vide la morte di tutti i suo figliuoli e figliuole, salvo s
m. Lat. Sama. (Dall'ebr. sciamagh esaudire..) (B)
d'una. (Cin)

(Geog) Isola del mare Ionio, che ant pare sia stata sotto
con nomi d'ogni genere e d'ogni numero. G. V. 3. 5. . Ren a
il domicilio di Cefalonia. - Fiume della Senegumbia. (G)
salvo la Marca Trivigiana. E 9.37.
4Fecero ordine e dicreto, che ciascuno potesse uscire di bando, sa, sanaa. v.pr. m. Lat. Samaa. (Dall'ebr sciamagh obbe
salvo quelli delle case eccettate per GhibelliniM. p., 56. Aveva s re: Obbediente.)
oS-ma-a. (B m. Lat. Samaa. (Dall'ebr, cem nome: No
il Cardinale Legato del Papa racquistato a Santa Chiesa tutte le ter
reec., salvo quelle che tenea il signor di Forli, (Cin) Vit.Job, c.
n. pr.. m. Lat. Samaam, (Dall'ebr.scem nome
3 (Liorno 7gg) Cerca di uno fedele compagno il quale vengateco s?
ed em madre:
della madre) (B)
(salvo a lui sempre la mercede sua) (V)
saneo.
Ind.) Sa-ma-bed
(Mit. Nome
de quattro volumi che
4 - fariasi per generi e numeri in signif del lat. salvus, incolu
ani riguardano come sacri
mis 5 ed allora prende forma di addl Bocc. g. a.f5. Sopra che s
sam-chi. Lo stesso che Chamakia,
(N)
ciascun pensi di dire alcuna cosa ec., salvo sempre il privilegio di
Dioneo. G. V. g. 89 . Renduta lacitt del Poggio colla rocca a sacma, Sa-ma-chia.N prm. La Samachias. (Dall'ebrsamach
congiungere, e jahiddio Congiunto Aderente al signore) (B)
Patti, se ne uscirono salve le persone. (Cos nel testo Dav.)
* (Geog) Sa-ma-chi--li.it della Guinea superiore(G)
- Riceve dopo di se le prep.Dove, Mentre, Quando e si fatte. sana.
saan. * Npr. m Lat. Samad,
ebr. hismid dissipare, disper
G. 647. 3.L'arme che egli prese e port, fu quella dello 'm
inare Sterminatore..)(
rio, salvo dove lo mperador suo padre port il campo ad oro e s
samadan-gadiu dell' Isola di Giava. (G)
agglia nera, egli port il campo d'argento e l'aguglia nera.
(Mit. Rab.) Sa-ma--le. Principe del demoni, che, secondo
Dicesi Salvo che, Salvo se, e valgono il medesimo che salvo. sate.
abbini sedusse Eva. Essi danno anche questo nome all'Angelo
Bocc. no... noo. 5. Non la lasciar per modo, che le bestie e gli uc
eua morte, all'Angelo distruttore che rappresentano ora con una
celli la divorino, salvo se egli noli comandasse. E Let. Pinross. spada, ora con
arco e frecce (Dall'ebrsciamam desolare , ed el
a79, Niuno vecchio (salvo se Quinto Metello non eccettuassi), il
quale per varie avversit non abbia pianto molte volte, molte dolu
Iddio)(Mit)
amaa.nv. pr.. m. Lat. Samaia Samaias (Dall ebr. sca
-

dgli la signoria di

--------

tosi, molte la morte desiderata. G... 57. a. Salvo che un solo


ponte avea
l'Arno. M. P. 4 ag. Ancora consider, che,

stando egli a Mantova, niuno signore o comune d' Italia

, salvo

che i collegati, era venuto o avea mandato a lui.

Escrivesi anche salvoch.1 cronichett. d'Amar.

34. Erano

e jah signore:

ch

ode o che obbedisce il

Sa-ma-il. Angelo che governa il sesto cielo. (In ebr.


seimin, in ar, sema cielo in eb el, in ar, allah Iddio) (Mit)
sov (Geog) Sa-ma-kv. Cita della Turchia europea nella Ro

tutti a legge pagana, salvoch Gerusalem, la quale tenea la legge


di Mois.

melia.

8 - Dicesi Salvo che e vale anche talvolta lo stesso che Purch.La.

eog) Sa-mak.

o sa-ma-la. Fiume del Guatimala- (


dummodo. M.Aldobr. P. N. gg. Le cose dolci, che sono pi ama
sama-ln-ga, Citt dell'isola di
(G)
bili e meglio gli fanno, salvo che il fegato non sia troppo ripieno sa (Geog) Sa-mna. Isola, baja e ciu della repubblica di
g

di caldezza. EM.. Aldoir. B. V. Le carni del porco di pi tempo va


gliono assai meglio, salvo che siano castrati
Dicesi Salvo che, e sta ancora perSe non che, Se non sei Dant.
f3. no5. Ed legato, e fatto come questo, salvo che pi fe

Ind.) Sa-ma-ni. Filosofi Indiani, che abbracciarono


ali

atta. (Mit

------------

rume dell'isola di Giava, detto anche

roce par nel volto. Mil. M. Pol. E tutti vanno ignudi, salvo che
portano un panno dinanzi al membro genitale. (N)

cadia Pria o

o-Dicesi Salvo che non per Se gi non. Lat. nisi forte. S.Ag.

Principi discendenti da Samano,


a dir un secolo intero nella Persia, e protesse le
il quale non si fusse loro rinvertito in bene, salvo che l'uomo non
scienze, le lettere, le arti e l commercio.(Mit) ll
intelletto, ragione
Pensi , che sia vana quella sentenzia dell'apostolo , ove dice Noi gosamno.N. pr. m. (Dal persa
alli amatori di Dio ogni cosa s'adopera e ritorna in buona indole, fortezza ec)nel secolor-efon
Pano. Attenti se intervenuto alcun male alli fedeli e devoti,

--

inastia de' Samanidi


pr. m.

- Picesi Salvo il vero, nel raccontar checchessia, quando si pu


dubitare che il fatto possa star altramente, e vale il vero stia em

(Dall' ebrscimamot

ammoth
desolazioni
Ibabago,
Isola

del s
delle
pre in piede, o abbia sempre il suo luogo. Lat, sit veritati locus, s
isi fallor. Franc. Sacch. nov. 5. Avendo una sua sirocchia da ma sa. -(Bot) S-ma-raf Nome dato aque
rit che, salvo il vero, ebbe nome madonna Alda, ec. CronMo carpio o casella di uno o due logge, coriaceome

rela77 Abbi a mente questi versi, insegnati da nostri autori per

--------

compre

quale non si apre che con difficolt e ai lati o

guarita

ammaestramento di noi, come troverete nello studio, credo, nota


bili

di un'ala membranosa Dicesi anche Scrotula. Col nome


Linneo tutt'i semi o per carPiproe

generico di Samara chioma

dEsopo, salvo il vero,


12 -*Fu detto anche Salvando in cambio di Salvo. VSalvare,
4(Cin)
Savo. * N. prm. Lo stesso che salvio, p. Lat.salvus. (B)
Savocomporio
Sm. comp.i Sicurt che danno i

duti di ali. (Dall' ehr. sciamar conservare) (O)


ttorniate al
le
sammare
si
dicono
monoptere
quando
vengono
a
una sola ala o membrana; tripteree da tre ; tetraptere se la qua

Principi, le Repubbliche ec. perch altri mieloro Stati non sia mo

estato o nella persona o nella roba. La fides publica.Greta.


G. P. no..a 3.. Il re Giovanni venne di Francia ec. per farsi fare

so

salvo condotto. E

n. 3o. e. Per sicurt di suo salvo condotto il Co

rume e Citt della Russia europea.-Citt della

hia asiatica. (G

Citt dell'isola

di

---------

mune di Pisa gli mandaro una lor galea armata passeggiera. Franc.
smarat,
SamirdaNpr
( sette prin
acchnov. o7. E se ma tu mangerai pi meco, io vorr il sal sar,
scemuroth vigilie,
custodie,
sci
custo
(
vocondotto per gli occhi.Bern. Orl.
7. 45. Cos and per quel sanar. - (Mit. Ind.) Sa-ma-ra-ti- La seconda delle qua di arti
salvocondotto, mai non ebbe la miglior novella. cas. lett. 8 Se cipali de Bramani, la quale composta d'ogni sorta a
non che V. E. ha fatto un salvocondottone beni e nella persona.
desoldati, seriani ed ei di modo che
- Facolt data daun capitano supremo d'un esercito adun capo del la pichenumerosa.
Essi credonoe che l'universo sia stato
esercito nemico o ad un corpo di soldati di andare, di ritirarsi o di una prima causa che
conserva il
o conto in
stare per un tempo determinato nei luoghi occupati dall' esercito al
quale comanda, con sicurt della persona. Altrimenti Salvaguardia.
Guicc.Perch essi parte confidandosi nel salvocondotto, il quale avevano

arrio dai suoi essere stato goceduto dal Re, parte metilaedesimo

"

sa

a limiti. (Mit

aartaria indipendente (G)

Lat. Samarcanda

Cia
---

della

Saaae

SAMAREI
(Geog) Samari. Ant.popoli che abitavano nella Terra

Promessa prima degl'Israeliti. (G)

Sa-ma-r-o.IN. pr.. m. Lat. Samaraeus. (Dall'ebr, semar


ana) (

41

SAMOSATA

midolla, siccome il sambuco, l' cbbio e simiglianti. E5.53. I1


sambuco albero noto, il qual nasce nelle siepi , e agevolmente
sappiglia piantato co' rami fitti nella terra. Alam.Colt.5, og. In
essa spanda Ora i suoi rozzi fior lebbio e 'l sambucoBuon. Tanc.

Saaana, Sa-ma-ri-a. N.pr. m. Lat. Samaria, Samarias, (Dall'ebr.


3. a. Coglian due foglia di sambuco. E Salvin. Annot, ivi. Sam
sciamar custodire, e jah signore Custodito dal Signore) (B)
buco, questo un di quei Santi, che non entrano in cielo, dice la
2 - (Geog) Lat. Samaria. Ant. citt e regno della Palestina. (G)
ente buffona ... Le foglie del sambuco son foglie spaziose, e i fiori
Samurana, Sa-ma-ri-t-na.N. prf Lat. Samaritana. (Dall'ebr. scia
ianchi e vistosi, raccolti come in palloni. (N)
mar custodire, ovvero da semadar diamante.) (B)
Sambuco ebulo, o anche Ebulo, Ebbio, Sambuchello e
Saaarrant. (Geog) Sa-ma-ri-t-ni. Abitanti di Samaria e della sua 3-Dicesi
Sambuco semplicemente,Un'altra specie di sambuco, che ha ifiu
provo regno. Erano ribelli alla legge giudaica e per nemici ac
e pieni di midollo, che periscono ogni
caniti degli altri Ebrei rimasi fedeli al figlio di Salomone ed alla sti scanalati, angolosi, nodosimargine
delle vie e lungo le fosse. Esala
anno. Cresce in Europa sul
vecchia legge. Lat. Samararites (A) (O)
da ogni sua parte un odore fetido ributtante, e specialmente dalle
a --(Lett.Eccl.) Caratteri Samaritani: Caratteri ebraici, coquali foglie
, che hanno sapore amaro e sono assai mucillaginose; la ra
erano scritti i libri del Pentateuco e di cui i Samaritani, che sono
dice quasi priva di odore, ha pure sapore amaro e dispiacevole,
settarii giudei, si servono anche al presente. (Mit)
al pari che la corteccia interna de fusti. Se ne adoperano in medi
Saanoeniva. * (Geog) Sa-maro-bri-va. Lat. Samarobriva, Samarobri
cina la radice, le corteccie della radice e defusti, le foglie, i fiori, le
ga. Antica citt della Gallia nella Belgica. (G)
bacche ed i semi (O)
Sara, S-ma-ta, Psamata. N. prf Lat. Psamate. (Dal gr.psam Sameula.
*(Geog.) Sm-bu-la. Citt della Senegambia. (G)
motos arenoso, che vien da psammos arena.) (B)
SAmen. * (Geog) Provincia dell'Abissinia, (G)
Sarano. -(Geog)Sa-na-t-no. Citt di Francia nel dip. del Gers.(G) Saverico,*
Sam-ti-co, Psanetico, N. pr. m. Lat. Psameticus. (Ingr.
Sava (Geog)Sa-m-va. Citt della Turchia asiatica (G)
psammos arena , psammotos arcnoso.) (B)
Saaveoa. (Mit. Ind.) Sa-ma-ve-dm. Sm. Uno de'quattro libri sa Samoa.
* (Geog) Citt dell'Indostani inglese. (G)
cri dagl'Indiani chiamati Vedam; ed quello che insegna la scienza
Samoan. N. prm. Lat. Samgar. (Dall'cbr. scem fama, e ger o gher
degli auguri e delle divinazioni. (Mit)
ospite, forestiero : Forestiero famoso.) (B)
Sau. - (Geog) Isoletta degli Stati Uniti, nel Golfo del Messico.(G) Sami
(Geog) Citt della Nigrizia. (G)
Sanas (Geog) Fume, citt e Stato nell'isola di Borneo. (G)
S-mi-a. N. prf. La Samia. (Dall'ebr. samahh rallegrarsi,
Sanarmia. (Geog) Sam-ba-ti-ki-la, Citt della Senegambia.(G) Sani,
eiah Signore, Iddio : Che si rallegra in Dio. ) - iglia del fiume
Secco. (Marin.) Sam-bc-co. Sm. Lo stesso che Stambecco, V. (S)
Meandro, moglie di Anceo, madre di Perica, Aliterse, Enudo,
Saren. * (Geog) Citt dell'Indostan. (G)
Samo e Partenope. (Mit)
Saeera. (Mit) Sam-b-ta. Nome che i Pagani hanno dato alla pi Samuco.(Mit)
Sa-mi-co. La Samicum. Antica citt della Trifilia. (Mit)
antica delle Sibille. (Dal gr. sama per sema tempio, e boethos soc Saucurra. * (Geog)
Sa-mi-c-ta. Citt della Senegambia. (G).
corritore. Soccorritrice del tempio.) (Mit)
(Bot) Sami-de. S: v. G.Latsamyda. (Da sampda samida
Santarponco. (Nit. Afr.) Sam-bian-pn-go. Nome sotto il quale gli Saano.
di piante esotiche a fiori incompleti, della decan
abitanti del regno di Longo riconoscono un Ente supremo, al quale o betulla) Generefamiglia
delle samidi cos dette perch nelle loro
dria monoginia,
per non rendono alcun culto. (Mit)
foglie hanno qualche somiglianza con la betulla. (Aq)
Sannico, Sm-bli-co. N.pr. m. (Dal celt.gall. sam piacere, e Suozr. * (Bot) Sa-mi-d-eAida e sfpl. Lat. samydeae. Famiglia di
blachd parola. Di piacevoli parole) - Ladro antico, fatto arrestare
stabilita da
il cui tipo il genere Samide (Aq)
-

---

---

---

Ventenat,
piante
per aver rubato nel tempio di Diana in Elide e che messo alla tor Samo,
S-mi-o. Add. pr. m. Di Samo. Lat.Samius. Onde Samiofa
tura per un anno intero neg di esser colpevole di tal delitto ; onde
etto Pitagora perch nato in Samo; Samio Nettuno, Samia Giu
venne il prov. Sopportare pi di Samblico. (Mit)
none, perch erano in somma venerazione in Samo. (9) (B) (Mi)
sanoanca - (Geog) Sam-bo-n-ca. Citt dell'isola Mindanao. (G)
2 - *(Min. e Terap) Terra samia.Terra che viene dall'isola di Sa
Saeon. -(Geog.) Citt e Circolo della Galli iu. (G)
mo, Sono di due specie, ed entrambe adoperate come astringenti nelle
saos. - (Geog) Nome che si d in America, e specialmente nel frite.
Avi pure una Pietrasamia che cavasi dalle miniere di detta
Messico e nel Guatimala, alla parte della popolazione che proviene

isola; bianca, s'attacca alla lingua, astringente e rinfrescante,


dal miscuglio del sangui negro ed indiano. (G)
e gli orefici se ne servono per brunirl oro e renderlo pi lucente
sana, ts1 V.A. Lo stesso che Zambra. V. e di Camera. (Dal
Lat.terrasamia; lapis samius. (O)
franc. chambre che si pronunzia sciambr, camera) Guit.lett. 4 Do Samuoio.
(Filol) saniolo.sm Erba che gli antichi Galli crede
veano dimorare in nelle sale e in le sambre vostre tra i dimestichi loro.
vano ch'avesse grandi virt contro le malattie delle bestie e special
Sanna. (Geog) Lat. Sabis. Fiume di Francia. (G)
mente de'buoi demajali. Gli speziali la chiamano pulsatilla. (In
sa nuca. (Mus) Sam-b-ca. Sf. PG1 Strumento musicale da corda franc.
dal celtgall.sain'salutifero, e mul moltitudine : Sa
degli antichi Greci, che molti credono essere lo stesso Barbiton1 lutiferosamole,
Altri forse da sain e da muc porco. Nella stessa
molti.
a
samh
(Sambyrce
dal
piacere,
celt, gall.
Lt. sambuca. Gr.oraam
sedare, emulad dolore.) (Mit)
saimh
lingua
calmare,
voce
una
lingue
e baich toccare Che tocca piacevolmente. In molte
che Samarat, V Lat. Samir (B)
stesso
Lo
pr.
m.
N.
*
SAmir.
d'istrumento
da fiato.V. Sampogna)
assai simile a sambuca nome
* (Geog)Sm. Antico paese della Prussia, ora eompreso
Car. Mauson. 2. O naccheri o sambuche Sparate, e tu, che l'hai Sautano.
Prussia
provincia
della
Orientale. (G)
nella
-

di piume brollo, Va', gli apri il capo, e cavane il midollo. Ar. Samma. * N. pr.. m. Lat. Samma. (Dall' cbr sciamagh obbedire Ob
Eur,7. 47. Ode la sera il suon della sambuca.
bediente) (B)
-- (Miilit) Scala che si ammanniva sulle naviper iscalare le mura Samma,
Lat.Sammai. (Dall'ebr. scemnome, ed i mio,
delle citt marittime. Chiamavasi con questo nome, perch la scala ovveroSn-ma-iN.pr.m.
Iddio Nome di Dio, ovvero Nome mio.)(B)
jah
nome
scena
e
da
musicale
strumento
rappresentava
la figura dello
alzata colle funi
Sai. * (Geog) Citt della reggenza di Tripoli (G)....
dello stesso nome. Lat. sambuca. (Gr)
sannusarese ,-samminiam. Di San Miniato o Sam
- Macchina colla quale dalle torri si abbassava il ponte sulle miniato, terra in Toscana.t-ada.pr.co
(B)
sam
66.
pag.
La
85)
(Fir.
citt
Pegez.
della
mura
combattuta.
Samica, * Sam-mu-a, Samua.IV. prm, Lat. Sammua. (Dall'ebr. scia
-

buca detta a similitudine della cetera, perch, secondoch nella cetera magh obbedire : Obbediente.) (B)
sono corde, cosi nelle travi che per lo lungo allato alla torre si pon Santo*N. prm. (Dal celt. gali.saim ricco, ovvero da saimho samh
gono, sono funi che il ponte ... fanno chinare, acciocch ec. (Gr) (B) piacere, diletto, o da semh modesto, gentile)- Figlio di Anceo
sucro, Sam-bu-c-to. Add. m. Aggiunto di Cosa dove sieno me e di Samia, nipote di Nettuno. (Mit)
scolati fiori di sambuco.Lab.gr. Le frittellette sambucate, i mi a -* (Geog) Lt. samos. Isola del Mediterraneo sulla costa dell'A
gliacci bianchi, i bramangieri, ec.
sia minore, pi anticam. detta Partenia, Driusa, Antemusa, Cipa

suceto, (Bot) Sam-bu-ch-lo. Sf Lo stesso che Sambuco eb


bio,

Sambuco, S. 3. (N)

Saucino, Sam-bu-chi-no. Add.m. Di sambuco, -, Sambucino, sin.

Lat.sambuceus. Gr. draos. Cr5.48. 2. A questo medesimo modo


si fa il violato (olio), il sambuchino, il mirtino.

rissia, Partenoarusa, Stefania. (G)

---

Polonia,
Samocizia. (Geog) Samog-zi-asf: Antica provincia dellagoverno
sul Baltico, annessa alla Lituania, ed ora parte del
Vilna. Lat. Samogitia. (G)

Samoa

(Geog)Sa-moidi, Semodi. popolo della

di

Russia, parte

Sucuno, - Sam-bn-ci-no. Add. m. Lo stesso che Sambuchino, V(A) in Europa e parte in Asia, spesso confui colppm (G)
saeuco. - (Bot) Sam-b-co. Sm. Genere di piante della pentandria Santocorra (Gcog) Samolc-ta. Lat. Samulcotta ciu dell'Indo
riginia, famiglia delle caprifgliacee. Hanno calice a cinque divi stan inglese, (G)
sioni, corolla a ruota ed a cinque lobi, tre stimmi sessili, bacca Savona, S-mo-na. N.pr. m. Lat. Samona (pal gr. semion, in
risperma, infiorazione cimosa ec. Lat. sambucus. (Dal gr. sambrce ebr, sman segno, o piuttosto dal celt. gall.sannainpiacere sod
sambuca, strumento musicale, che sul principio si fece con tale pianta
disfazione. inilir smonaueen chi impara da se) (B).
Altri da Samb nome dell'inventore di questo istrumento)
sa-m6ne. Npr, m, (v. Samona)- Re degli Schiavoni
suose,
a-tDicesi Sambuco comune od anche semplicemente Sambuco, Una nel secolo rrr. (O)
pecie di detto genere, comunissima nenostri climi e conosciuti Sanonico, Samnico. M. pr.m Lnt. Samonicus. (Dal clt. gall.

sima. Questa pianta ha la radice legnosa, alquanto bianca il tronco samhachan persona delicata tranquilla v. samona-Nome d
Romani celebri verso il principio del mir, secolo, uno dequati
gia; le figlie opposte, pennate-dispari, senza stipule , con 5 o 7 due
autore di un poema sulla medicina (Mit)
foglioline ovato lanceolate, appuntate, seghettate sessili; fiori sono
(gog) sam-pilo. Piccola isola dell'Arcipelago, presso
bianchi, in cime; le bacche alquanto rosse, quindi nere Fiorisce
di Samo (G)
nel Maggio, ed comune nei luoghi paludosi e ombrosi, Notissime sa quella
oao.
san-roSm. Nave molto lunga e patta che porta
sono in medicinale virt delle sue figlie, della scorza delle lac un solo(Marin)
albero, e d'ordinario serve al trasporto de legnami sulRe
che, e specialmente defiori che si usano come diaforetici, amollienti no, e nelle acque interiori d'Olanda (Dal ted. sauner vetturale) (8)
anodini.Latsambucus nigra LiniGr, riCr 2.45. Sono an:
arboreo, pieghevole, e midolloso nella giovent, con la scorza gri

ed
samoara (Gog) samosata. La Samosata, Antica eitt di
cora alcune piante, le quali hanno quasi tutta la sustanzia piena di nella Conagena, ora scempsat, G)

42

SAMOSATENI

SANATRICE

SamosAreni.* (St. Eccl.) Sa-mo-sa-t-ni Discepoli e pari igiani di Paolo


di Samosata vescovo di intiochia nel rrr. secolo, che sparse alcuni

Sar, Add. m. accogc. di sano,

Onde il mndo Sanchi l'ode

per Sano ec. Varch. Ercol. n. 84. A uno, che racconti alcuna

cosa, e colui a chi egli la racconta , vuol mostrare in un bel mo


do di non la credere, suol dire san chi l'ode; alle quali parole del
bono seguitare queste, pazzo chi'l crede. (N)

errori intorno al mistero della Trinit, e negava la divinit di G.

C. furono ancora appellati Paoliniani, Paolinianisti, Paolinianisa


rii. (Ber

, *Sa-mo-sa-tn-sc. Add.pr. com. Di Samosata. (B)


San. *(Geog) Antica citt del Basso Egitto, l'ant. Tanis , ora detta
anche Samnah. Fiume della Polonia-della 4tiria. (G)
SAmor." NV. pr.. m. Lat. Samoth. (Dall'ebr. scenoth nomi, che vien
da scem nomc, fama.) (B)
SAmoTetz.* (Mit. Celt.)Sa-mo-tte, Fondatore della nazione de'Celti,

Sana. * (Geog) Citt dell'Arabia. - del Per.- Una delle isole E


bridi. (G)

qugli ch conduss nella gran Bretagna le prime colonie che la Sasar, Sanabllat AV prm Lat. Sanaballat, (In ebr.sena
rovo, e balal confondere, intrecciare: Rovo intrecciato, intralciato.
popolarono, e che la fece chiamare Samotea. (Dal celtgall. seamh
Altri da semerovo, bein, e lut nascondere: Nascosto nel rovo.) (B)
modesto, gentile, pacifico , e tath signore. Nella stessa lingua saimh
SanAnile, Sa-n-bi-le. Add. com. Atto a sanarsi. Lat. sanabilis.d.
ricco, samh piacere, riposo, e titterra) (Mit)
SAmorRAciA. * (Geog) Sa-mo-tr-ci-a. Sf Lat. Samothracia. Isola del iro. Albert. cap.a. E sia la tua caduta non sanabile dalla morte.
But. Inf. 3. 1. Se un'altra volta si mettea nella ferita, la facea
mare Egeo, vicino alle coste della Tracia, e prima chiamata Dar
sanabile.

dania.- Isola dell'Arcipelago, oggi Semendrec. (G)


SAMozeno.* (Geog) Sa-mo-z-ro. Lago della Russia europea.(G)

Saramenre, Sa-na-mn-te.Avv. Con sanit. Lat., salubriter. Gry.


2 Bene, Perfettamente e senza passione. Lat. recte.Gryus. Bocc.
SamPATE.(Geog)Sam-p-te. Fiume dell'isola di Borneo. (G)
SAapino. (Agr) Sam-piro. Add. e sm.comp. Sorta di fico e di su nov. 5o. 23. lntendi sanamente, Pietro, che io son femmina come
sino; e si dice tanto dell'albero, quanto delfrutto, Burch. .49E on
l'altre, e ho voglia di quel che l'altre. E nov. 62.8 Intendi sana
ti buchi di fichi sampieri. Morg. 8. 37. Mi sdrucciolan gipropio mente, marito mio, che se io volessi far male, io troverrei ben con cu.
Saggiamente, Con giudizio. Lat. sapienter. G. acp. Circ.Gel.
per la bocca, Come i fichi sampier, quei ben maturi, Bellinc. son.
a58. Che non si mangi pi fichi sampieri. Dav. Colt. 85. L'altratur 5. 4. Io dubito che tu non abbirenduto il poter discorreresa
ba de' (susini) perniconi c, catelani,amoscini,sampieri ec. non se ne namente, come tu hai fatto il favellare,a coloro con chi i ho par
cura.(In vece di amoscini leggesi amorosi nell'edizioni Fiorenti lato, come tu promettesti Fatt. En., 17. Pensando pi sananmen
te ec. (N)
nedel 6oo
e 638,Cantone
e anchedella
nel Vocabolario
SAmFieno.
*(Geog)
Corsica. (G)nella v. Catelano)(B) SAnara
Sannte, Part. diSanare. Che sana
di reg(0)
SAmro. (Geog) Sam-p-e. Isoletta dell'Arcipelago della Sonda.(G) SAnane, Sa-n-re. [Att. Far sano, Render sanit a chi era malato;
SampooNA(Mus)Sam-p-gna. [Sfl Strumento rusticano difiato; ed altrimenti Risanare. Lat. sanare, sanitati restituere. Gr. iaroa, G.
propriamente Quella specie di pifferi, che i contadini soglion for V. 7. 54. . Sanando infermi, e rizzando attratti, e sgombrando
mare la primavera di scorze di pioppi o di castagni. Ma talora im imperversati. Serm. S. Agost5o. Tufacesti infermare colui ch'
propriamente si
anche con
Fistula e colla Cornamusa-,
natore di tutti i mali, acciocch e'sanasse le nostre infermitadi. Dant.
Igf 1. g. O Sol , che sani ogni vista turbata, Tu mi contenti
Zampogna, sin-1 Lat. fistula. Gr. riprg. (Dall'ungh.sipoknak dat.
Nota costiutuo. Guitt. Lett. 2.55. Rappresentando ai sot
plur: di sip sampogna. Altri forse dai pers, sciahen sampogna , e
-

sa

tili occhi turbati di vostra mente alcuno prezioso unguento, sanando

sia da peng cinque, sia da penge danza : Sampogna a cinque canne,


o che accompagna le danze boscherecce. In gall. saim binn ricco di
melodia ; seamli punnangentil fiato, sion binn fiato armonioso. In

e mitigando le piaghe vostre, del quale sovente avete e voi e altri


sanato. (V)

isp sacabuche, infranc suquebut, in ingl. sackbut, in gall. sacbut


sono pur nomi diun istrumento da fiato che credesi il serpentone o
il tombone. Il Menagio propone sambucina diminut. di sambuca,
la quale per istrumento da corda, non gi da fiato) Dant. Par.
o: 24. Siccome al pertugio Della sampognavento che penetra. Sen.
Pist. Cantando a suon di sampogna, goduti, goduti siamo oggi. Ar

Ecol nome della malattia in 4 caso. Tes. Pov. PS. 8. La

scabbiosa gargarizzata , bevuta ed impiastrata, sana la squinanzia


disperata. E cap.26. La cocitura di salice sana la dogliaec. e la
durezza (della milza) (N)
4 - t Ecoll'accus. sottinteso. 1 Petr. son. 126. Non sa come
Amor sana e come ancide-

righ. 73. Colla sampogna dolcemente canta l'uccellatore Tass Atm. 2 per similit.Rimettere in regola ci ch' fatto contro di quella. .
Prol. E questa pure Suprema gloria e gran miracol mio, Render Fag. com. Io circondo il processo, e quando ci non vi basti, sa
ner tutto con una assolutoria plenaria. (A)
simili alle pi dotte cetre Le rustiche sampgne.
-

Sampocsane , Sam-po-gn-re. N.

ass. Sonar la sam ogna.-, Zampo- 3

mare sim. (In ungh. sipolini suonare il flauto. V. Sampogna.) Sen.

ist vi con sommo studio si giudica chi buono violatore, e chi


ben sa sampognare, e chi ha buona boce. (v)
SAmrocera, Sam-po-gnt-ta. Sfdim. di Sampogna,Com. Dant.Par.
14 Marsia tolse una sampognetta e fece dilicatissimo suono con
quelle note che per umana scienza si possono produrre in atto. (N)
Sampseani. * (St Eccl.) Sampse--ni. Settari orientati , i cui dogmi

erano un miscuglio di quelli dei Giudei, de' Pagani e de Cristia


mi letti anche Scamseani.(Dall'ebr. schemeschi in ar scems sole,
perch pretendesi che abbiano adorato quest'astro) (Ber)
SAusicamo, Sam-psi-ce-r-mo. Npr.
Ent. Sampsiceramus.(Dal

scenici spada, eran destro, astuto Astuto nella spada)


one di due principi arabi che regnarono in Emessa , il primo a

E detto di terreno, Sanareun terreno= Prosciugarlo dalle a


cque stagnanti. V. Terreno. (A)
4 Castrire, ma v. del dialetto fiorentino. Lat. castrare, evirare,
execare. Gr. sicuxisv, Cant. Carn. 57. Non gli fate per nulla
mai sanare, Perch mogi diventano, N gli potete a nulla adope
rare, Fir.Aseno. Noi potremmo col sanarlo trargli il ruzzo del capo
N. ass. Risanare,'Guarire, Ricuperare la sanitl Lat conva
5
lescere, consanescere. Gr.rd rs areizsz
Pet son. 69
Piaga per allentar d'arco non sana.Fr. Gord. 3. Entrato in un
bagno d'olio lavorato, il quale i medici l'aveano fatto acciocche sa
nasse, uscendone fu bene dieci cotanti peggio poscia che prima (V)
6 * Ed in forza di sm. MoralS. Greg a
La virt della pro
fezia, il sanare delle infermit ec. sono que' doni , i quali ci sono
dati piuttosto per correzione ovvero per ammaestramento, o per in
-

tempo di Pompeo, il secondo sotto Claudio, (Mit)

ducimento di virtudi altrui che per necessit di nostra salute. (V)

Sni: 'N pm. Lat. Samri. (Dall'ebr. sciamar custodire: che cu


stodisce.) (B)
Ssa (MiSam) Sams-i. Divinit siamese. (Mi)
SAMscarro (Filol.) Sam-scrito. 5
stesso chaSanscrito,V.
(o)
SAMsia.
(Mus) Sam-s-a. Sf Specie Lo
di chitarra
tre corde, usata
nel Giappone, e che viene abitualmente sana
quella specie di
donne pubbliche le quali si fan venir nelle case da t per divertir
gli astanti colla musica e colla danza.
SAusor. (Geog) Sam-s-e. Isola della Danimarca (G)

Sarascicorra, (Geog) Sa-na-scigt-ta.Citt dell'idosta inglese(G)


sarri (Geo) s--ti. Antico popolo dell'Italia nelle vicinanze
di Roma. (Mit)
Add. m. Che ha virt di sanare. Lat. sanan
Sanarivo, Sa-na-ti-vo.
di vim habens, Gr. 9parurd.Cr. 5.2.4. La corteccia e le fo
glie (del mandorlo ) son mondificative, e sottigliative , e sanative.
3. Per la ven
Sa rosanato. Sm . A. V. e di Senato. Dittain
detail
sanatoCromichett.
disciolse. Sen.
Pist.g7.
I giudici di
ec.Roma
richiesero
il Sa
nato
d'aiuto.
d'Amar
69-Losaiato
non volea.

Samsun.*(Geog) Citt e golfo che rispondono all'antica citt e golf, Sanaro.Addm. da Sanare. Lat. sanatis.Griz9. Mor.S. Greg.5, n.
S
didniso (G)
I quali ben furono significati nell'Evang lid
sanati a casa.
Sarn
nati. E' 6.28. Ma la som ma verit ci rimanda
1. V. ecos
di'Senatore.
GV
Santi. (Geog)
(Geog) Citt
Fumedegli Stati Prussiani
(G)nella regge
rss nza diti Posen.(G) Sanarone,
Sama-t-re. [Add.esn. p.
. 26. 3. Chiam cento migliori uomini della citt, e pi antichi,
Stre, "Samu--le, Samuello. N. prm. Lat. sannel. (Dall'ebr,
per suoi consiglieri, i quali fece chiamare Padri coscritti e Sanatori,
*
Iddio : Chi stabilito da Dio)
- ritiltCe e
lea
vide.
(B) (0) l'oeta
le , che consacr re
sue e poi Da per
Ecupg,
si resse e govern la Repubblica di Roma45o anni
domsofi e sanatori. Dittam - 9. E che i numer dei Sanatori

Samu

(Geog) Fiume della Russia. (g)

accrebbe cronicheu. d'Amar. 69. I Consoli colli sanatori non se

ne sapeano diliberare se fosse il me lio, o no.


StPrp separativa, tronco, siccome alcuni credono , da Sanza;
e nato, secondo altri, dal franc, sans l modo antico. Lat. sine, Sanarone. tVerbal. m. da Samare. Che sana. Lat. curator. Grizrpds
Gr. - (Il franc.sans davanti le consonanti si pronunzia san.) Serm. 54g 5o. Tu facesti infermare colui ch' sanatore di tutti
esoret. Br. 8. Che l'uom, (l'ediz, Fir. 824, cap. 7. legge i mali acciech e sanasse le nostre infermitadi Dui. Pug. 25
l'uom) sDiomipaia
vaglia,
creatoChe
fu san
faglia, La faglia.
pi nobile
sa. E2. Non
travaglia,
tu vedraisan
Tutteco
le 2 3o. Ed io lui chiamo, e prego. Che sia or sanator delle tue piage
-

- E per metaf: Ts.Br.6.36 Lo sanatore, lo quale sanali nodi


gran sentenze-Rim, ant. FR.Ga

prosa

dimorare

eto
P vivaredi SioMadonna
potessi campare San travagli da
motto vertiero. E' A

Vorrei pur provare. Si


Inolesa

delli fatti che sono intra gli uomini, si colui che fece la legge.
a sanazione ,Rime
SAntonio, Sa-na-t-ri-o, Addn
diativo e vale anche bilitativo, Dispensativo. De Lae Dott. volg.

g. (Mi
Add. e smaccorc, di Santo, quando indica alcun reato e dallas,
4. p. e di Senatorio. S. Ag.C, Dr.3.
Chiesa
ecanonizzato per tale, e ponsi innanzi ai nomi Per le sue parole commossa la providenza sanatoria, viet da quella
scolini che ociano per consonante scempia. Da t., pag.5
sero le sedie.
(V)
in poi che non
f di Sauiare.
Che sana. Tesaur
Ditemi, dell'ovil di san Giovanni. Pet cauz, aaa. I dicia na Sanrance, Sa-ma-tri-ce.
-

SAN.

dia a san Pietro, or non pi, no

---

Mor, lib,a, Berg (Mi)

- SANATROCETE
Sa-na-troc-te. Apr. m. (In islavo cam dignith tre
chocsin del terzo ordine.) - Nonne comune a parecchi le Parti ed
Armeni, della razza degli Asacidi (Mit)
-----Savvari (Arcle) Sa-na-vi-v-ri-a. Addesf. L. Quella porta
dell'anfiteatro in Roma, per la quale uscivano i gladiatori rimasti
vincitori, diversa della Libitinense, clera quella per cui traspor
tasi i cadaveri de' vinti (Dal latsanussano, e vius vivo. )Ares.
Impr. Big. (Min)

sanuose, Sanazi-netSfi Guarigione, Guarimento, Sanit. Lat.


curatio.Gr. iacs, Sparla,Lib, cur. malatt.

SANDOMIITRO

Sarnocrre,

questa maniera

la samazione. Tratt. segr.cos. donn.


Ma vanamento e senza profitto cercano la sanazione desiderata.Fr.
GiordPred. Chiaro per la sanazione di tanti malori, e per la li
berazione di tanti energumenio Red. nel Diz. di A.Pasta. La sua
sanazione ha da nascere e dal tempo e dalla quiete dell'animo, e
da una regolata maniera di vivere corrispondente al suo bisogno(N)
Sannenro. * (St. Mod) San-bc-ni-to. Sm.comp.. spagn. Nome che
alavasi alla veste che si faceva indossare agl'infelici condannati nelle
solenni processioni degli Auto-da-f. Era essa una specie di sacco
ditela gialla, che veniva benedetto prima di vestire la vittima;
erafuto in forma di scapolare, composto di un largo pezzo di tela
che pendea sul davanti ed un altro che cadeva dietro le spalle a
guisa di pianeta su cadauno dei due pezzi era figurata una croce
Andrea e vi erano poi rappresentate figure di demoni e
di
amme, colla differenza che queste erano volte all'ins per quelli
c'esser doveano abbruciati, ed all'ingi pe' meno rei cherano dan
nati a pi miti pene. Alcuni pensano che il Sanbenito fosse un'imi
tuzione di quella specie di sacco onde coprivansi i penitenti nei pri
mordi del cristianesimo, (San-benito cio sacobenito ,voci spa
di vivere truovano

2 - (Ar.Mcs) sorta di calzare, o pianella moto rica, fatta di


e di tsuti
d'oro
o d'altreinstoffe
usopisteriore
presso i donne
Grche
Romane
consisteva
suola la incui
una preziose,
estre
e

mit era incanta per ricevere il tallone, rimanendo scoperta la parte

superiore del piede. Ora usato da Vescovi e altri relati, quan


dopontano gli abiti pontificali. Lat. sandalium. tor rzuovi (5an
dation e sandalium dal pers. sendel, vulgo sandal calccamenti ge
nus : dicesi anche sendelek)
- specie di calzare consistente in uro suolo di cuojo allac
ciato al piede con una striscia di pelle, usato per lo pi daFrati
mendicanti. (A)

Nome dato alle conchiglie del genere crepidula, amo

tivo della forma delle loro vale. (O)


4 - (Marin.) Specie di barca che serve a trasporti d'uominio di
robe pesa poco, ond' usata ne bassifondi. (Dal turco sandal

spezie di barca: e questo dal pers. sendel navigiimminus, quod


maioribus navibus alligatum, praesto cst.) Diuam. 4. Ii Atri
ca ancora Entre con navi, con galee e sandali.

- Specie di bastimento del Levante che serve di alleggerito


re de'navigli grossi. Sav (o)
5-(Geog)Isola del Sandalo. Isola del Grande oceano Equinoziale.(G)
-

Sanao, San-da-lo. N. pr.m, Lat. Sandalus. (Inlat. santalumle


gno odorifero. ln pers. sendel stolido) (B)

Sos (Geog) Sm. Paese della China bagnato dall'Amur. (G)

Soanesi. * (Geog) San-da-nsi. Abitanti del Sandan.(o)


Sanno. * (Geog) Sandano. La Sandanus. Fiume della Tracia.(Mit)
Sannama. (Arche.) San-d-pi-la. Sf. L. Specie di catateuoco
cui da quattro uomini eran portati alla sepoltura i cadaveri deplebei.
Lat. sandapila. Munn. Tern. Sandapile, o Cataletti. (Sandapita dal
gnuole che vagliono Sacco benedetto.) (O)
tavola e prelo bara: Bara di tavole.V. altre etim. presso
sacenne. (Geog.) San-cr-re. Citt di lancia nel dip. del Cher(G) ilrsuni
Littleton.) (A)
-

---

Saco, San-ci-o, Sanzio, Npr. m. Lat. Sancius. (Dal lat.smciode Snemanna. (Arche) San-da-pil-ri
fp. LEpiteto di
termino, ordino) - Nome di alcuni Re di Navarra, di Castiglia quelle porte deeirchi degli antichi, pera.leAdd.
quali estraevansi i cadaveri
e di Leone. (B) (O)
di coloro ch'eranviperiti. AltrimentiLibitiniense.Int. andapilariato)
scine, sancire. Att, V.L, Statuire, Determinare , Decretare. SanaPunA. (Geog) Sanda-p-ra. Citt dell'Impero
di Annam, ()
(ln pers. san prescrizione, legge: enk autorit. In celt, gall. son Sanaaaca. (Bot. e Ar. Mes) San-d-ra-ca5/Resina che
fluisce dalla
raici determinare, decretare) Parch. Son. past. Berg. (A)
thuya articulata, sulle coste settentrionali dell'Afica. Trovasi in
Sacro, San-ci-to. Addm. da Sancire. V di reg. (O)
lagrime rotonde od allungate, biancastre, diun giallo citrino palli
sasco. -(Mit) Dio de Sabini, adottato da Romani sotto il nome di do, lucenti e trasparenti,
che frangono sotto il dente, ardono
Dius fidis, detto anche Sangoo Santo, (In pers. sankin buona ed com/fiamma chiara, esalando unsiodore balsamico
ed aggradevole.
Una vola i medici l'adoperavano quale stimolante e diuretico; oggi
alta disposizione, consuetudine, costume, freno ;senk autorit , di
gita) (it)
le arti se ne valgono per molte belle vernici-Sandracca, sin.La.
sacoo.(Agr.) San-co-lom-b-na. Add. e sforta d'ua. Soder.
sandaracha. Grazpx, (Sandaracha de' Greci dal pers. sender
Col. 7. Ne fanno poco (del vino), ma in effetto quello ch'elle
che vale il medesimo, e daek che in quella lingua distingue il di
fanno buonissimo, sebbene sieno in
e luoghi cattivi : cos ho
minutivo. In celt. gall. dicesi sanare.)
sperimentato io, e massimamente dell'uvesancolombane, le quali
- (Resina del ginepro, chiamata anche dagli Arabi Sandarach
anno un vino simigliantissimo , ec. E 9. La sancolombana tiene
o Sandarax, e da loro interpetri Sandaraca degli Arabi, per disti
-

il primo grado, la quale, ammestata in sulla vite moscadella, diventa

all'odore pi preziosa e delicata.E 25.Conviene eleggere vitigni


che facciano riveda durare, come pergolese, sancolombana,treb
biano, paradisa, ec.
Scoono. (Agr) San-co-lom-b-no, Addesm. Vitigno che pro

guerla da quella de' Greci, Ricetu. Fior,5g. da avvertire che que

sto nome di sandaraca appresso agli Arabi significa la vernice da seri


vere, la quale gomma di ginepro, e non la detta pietra.
3 - Sostanza che tiene il mezzo tra il miele e la cera, e che
trasi sovente nelle cave vuote delle arnie ; il nutrimento delle
del madello
Pisa. (O)
api allorch lavorano, (O)
Sa Corconono. (Geog)Luogo presso Pisa.
2 - (Min.) Composizione minerale, detta anche Risagallo to Rubino
Sarconarone,
pr. m. Lat. Sanchoniaton. Dal minerale; e da' mineralogisti moderni, Solfuro rosso d'arsenico Lat.
l'ebr.sciana anno, e cheneset assemblea:Nato nel tempo delle an sandaracha. Gr.rzapax. Ricett. Fior:59. La sandaraca un mi
nue assemblee.)--Antichissimo storico fenicio. (Mit)
nerale che nasce nelle miniere de metalli, il pi delle volte insieme
sacro
(Mii. Ind) San-crto. Sm. Primo grado della gerarchia collorpimento, di color rosso come cinabro.
monastica nel regno di Siam. (Mit)
Sampanesco. * (Min.) San-da-rsco. Sm. Specie di gemma dell'India e
8cm Sacronu.- (Eccl.) Sm, L.Quella parte del Tabernacolo pres dell'Arabia meridionale, di color di fuoco, con piccole gocce d'oro ,
o gli Ebrei, nella quale, secondo la legge antica, non entrava al Smdareso, sin-Lat. sandaresus.(O)
rihe il sommo sacerdote, e solo una volta l'anno., Santo Santo Samoaneso, (Min.) San-da-r-so. Sm. Lo stesso che Sandaresco, po)
rum, Santasantorum, Santassanctorum ,sin. Muss.Berg.(O)
Sasoani. (Geog) San-dr-li. Citt della Turchia asiatica. (G)
n --Per simili. Il luogo pi santo della Chiesa, presso i cristiani. Saoasei. * (Min.) San-d sel. Sost.com. Nome arabo di una gemma
M.o. 6g.E tutte le cappelle con quella di Sancta sanctorum indiana. Lat. sandasel. (O)
arse. E appresso. Le reliquie di Sancta sanctorum, (V)
Samoauce, San-d-uce.N. pr..f Lat. Sandauce. (Dal gr. sao io sal
scricern , - San-cti-fi-c-tur. Sm, indecl.'.L.e scherz. Simu vo, e davcos audace: Che salva con l'audacia.) (B)
atore di divozione, pocrita. Caporal. Berg (O)
Samoava. (Geog)Sand-vi-a, Citt della Boemia (G)
Sacro, Sn-cti-o oce composta per ischerzo, per contraffare un Sane Sanpac.(Geog) Citt dell'Inghilterra. (G)
se occ.nov. 63. Quanto besciosanctio di questo, tutto svenne. Sanpe*Npr, m. Lat. Sandes. (luar. sindev agile, animoso, synddl
So. (Geog) sana. Una delle isole Ebridi.(G)
mansueto, liberale. In pers..sundard forma elegante, send spario.)(B)
Srna.-(Geog) sanda-a.iume d'Islanda. (G)
Saroec. * (Geog) Citt e Circolo della Galizia. (G)
uartiere-estra
li
Saranno (Filol) San-da-la-ri-o. Sm.
L.
S. (Mit.Afr) specie di confraternita in uso presso i Negri
dell'antica citt di Roma, cos detta perche vi moravano mani della costa di Malaguetta , composta per lo pi di donne.(Mit)
fattori di sandali. Lat. sandaliarim. (Mit)
Sannice. (Filol) Sn-di-ce. Sost.com. Sostanza che presso gli antichi
Santozic. - (Arche.) San-da-li-g-ru-li. Add.esn.plSchiavi che indicava, secondo alcuni, un color rosso fiammeggiante di cui facevasi
portavano e custodivano i sandali de loro padroni. Lat. sandalige uso nella pittura; secondo altri, un color verde tendente all'azzur
rulae. (Dal lat. sandaliasandali, e gero io porto)(Mit)
rognolo. Si crede che corrisponda allo zarnich degli Arabi, che Avi
San.-(Chim)-San-da-li-na. Sf Materia colorante del sandalo cenna dice essere o giallo o rosso o verde. Taluno lo credette una
sostanza
rosso,
quasi insolubile nell'acqua, ma solubilissima nel
specie di cerussa del colore della Sandrucca; efvvi anche chilo
l'alcool, nell'etere, nell'aceto e negli alcali, (AO)
suppose un frutice od un erba il cui fiore era simile al cocco. Lat.
Soro (Bot) Sn-da-lo. m.Nome dato dfarmacisti a tre specie
andyx. Greg (in molti lessici greci trovosandrxtradotto
digno che ne provengono dalle Indie e distinguonsi dal colore in
perusta cerussa. Il Meninski traduce sand in ar.. sereng, in ital.
rosso, bianco e citrino. Questi tre legni si riputavano preziosi alles
ininio. In isp. sandia il popone, il quale rosso.) (Mi)
fannnchi e cordiali: i due ultimi sono alquanto tonici; il primo Sorvan. - (Mit. Ind) Sandiva-n smi. Cerimonia che i soli Bra
e inoltre astringente. Hanno un odore simile a quel della rosa, il mininno tutti giorni per gli Dei in generale, ed il mattino per
sapore aromatico ed amarognolo. Lat. santalum (Inar.saendel e
brana in particolare; una specie di purificazione. (Mit)
celt. gall.sainsano e dochianni
elib.in turco, sandal)M.Aldobr.B. Sia affumicata di can Sanpoco sand-co.in.pr. m.
fora e di sandali, e'ntorniata di drappi candidilini.
calamit:
AldobrP.
Sano nelle calamit) Astinoo, marito di ar
nace e padre di Ciniro. (Mit)
54. Sia affummata la magione di canfora e di sandalo e invi

li

(Geog)Sand-e. Nome di alcune isole della Norvegia(G)


rona di drappi di lino molli zibaldAndr: 44. Alle volte ti farai Saspo
sincanti al celabro di cose
cio al tempo di caldo Sasoo. -(Geog) San-d-le. Citt dellIndostan inglese.(G)
M.Aldobr.Gal
ali,ec.
anga
cose
frigide, cio di rose, san
di
Saponao. (Geog)Sau-do-miro, Sandomirza. Citt e aiwodia della
zafferano,audali bianchi e rossi ec.(N)

Polonia. (G)

SANGUE

SANDONEN

s tnia. (
SANDoviA.

(Geog) San-dnen. Isola della Russia nel golfo di Bo 2 - * E per la Provincia stessa da lui governata, pi comunem.
Sahgiaccato. Segr. Fior. Princ. cap. 4. Tutta la monarchia del Turco
governata da un signore: gli altri sono suoi servi, e distinguendo

). (Geog.) San-d-vi-a. Citt della Prussia nella Sassonia. (G)

il suo Regno in sangiacchi , vi manda diversi amministratori. (N)

SANDRA. * N. pr.f accorc. di Alessandra , V. (R)

SAnonAccA. (Bot. Ar. Mes) San-drc-ca. [Sf accorc. di Sandaraca, SAncimignano. (Agr.) San-gi-ni-gn-no. [Add. e sm.] Sorta di vino di

Toscana, cos detto dal luogo dove nascon le viti che lo produco
V. Oggi pi in uso ) Sandracca. Borgh. Rip. 22. Prendasi per
no.1 Matt. Franz. rim. burl. 2. 176. Greci, sangimignani e mosca
lo primo un'oncia di sandracca in polvere. E' appresso: Chi volesse
la vernice di pi lustro , vi metta pi sandracca.
delli , Chiappetto a te , con lor sopportazione, Pajon tutti ranuate
SANDnocoTTo , * San-dro-ct-to. N. pr. m. - Indiano oscuro, prigio
e acquerelli. (Altri dicono e leggono Sangiminiano.) (N)
niero di Alessandro, che alla morte di lui s'impadron d'una parte SanGiochero. (Agr) Sangio-gh-to. [Add. e sm.) Sorta d'uva, ed an
de' dominii toccati a Seleuco. (Mit)
che il vitigno che la produce.- , Sangioveto, sin. Soder. Colt. 8.
SanDauna, San-dri-na. N. pr. f dm. di Sandra , accorc. di Ales
Il trebbiano d' ogni sorte , il raffone, il morgiano, la barbarossa ec.,
sandra , V. (B)

aspro a mangiare , ma sugoso e pienissimo di vino.

il

SANonno, San-di i-no. N. pr. m. dim. di Sandro, accore.vdi Ales

E 2o. L'orzese e 'l sangiogheto son vitigni lodati per far del vi
no assai.

sandro , V. (B)

SA noiovani. * (Agr.) San-gio-vn-ni. Add. e sm. Nome volgare d'una


SANDao. * N. pr.. m. Lo stesso che Alessandro, V. (B)
specie di Ciregia e di lico primaticcio. (A)
SaNosciu'. * (Geog.) Citt del Turchestan chinese. (G)
SANbuscv.* (Geog) Sandu-scky. Fiume, citt e contea degli Stati SANciovAnnita. (St.Mod.) Sam-gio-van-ui-ta. [Add. e sm.] Della setta e
Uniti. (G
dell' ordine equestre di S. Giovanni, altrimenti Ospitalario. ] Lai.
s
) (Gcog) Sand-vc-ce. Citt d'Inghilterra.dell'Alto Ca hospitalarius S. Joannis. Lib. Viagg. V' il grande spedale dell' or
nad. Uno degli Arcipelaghi dell' Oceanica, nel Grande Oceano
dine di S. Giovanni, donde li Sangiovanniti hanno il lor principio
e cominciamento.

Equinoziale, che forma una catena d' isole lunga oo leghc.Isola


del Grande Oceano Equinoziale nel gruppo delle Nuove Ebridi.(G)
SA nov. * (Geog.) Isola del mar delle Antille. - Una delle Ebridi.
liume e Lago degli Stati Uniti. Citt dell'Indostan. (G)

sg) San-gio-v-to. [-Add. e sm. Lo stesso che] Sangio


heto

(Ger) Fiume della didagascar (c)

Sanea , Sa-n-a. Sf1 V. A. Pare che significhi Costa, o Spiaggia. Sancooe. * (Geog) San-g-de. Citt dell' Indostan. (G)
(Ncl qual senso non gi voce erroncamente scritta , ma esatta e SANoom. * (Gcog.) Citt dell' Indostan. (G)
vegnente dall'ar. seman ractus, plaga. Pi altre voci analoghe sono SAncona. * (Geog) San-g-ra. Citt della Penisola di Malacca. (G)
nella stessa lingua , e nella gallese.) G. V. o. of. n. E poi sopra Sasoni. * (Geog) Citt del Tibet. (G)
Gaeta, seguendo la sana della marina , faccendo danno. (Nel testo SancriA. * (Chir.) San-gri-a. Sf. V. Spagn. Cavata o emissione di
sangue. V. e di' Salasso.
spagn. sangria da sangre sangue)
Davanz. ed in alcuno altro si legge stinca.) (Probabilmente l'Au
tore scrisse stiena , e che dicesse la stiena della marina per la costa
Magal. Lett. Facendogli da ultimo cavar sangue contra ogni ragio
del mare, non difficile a credersi, perche neppure al Bembo parve
ne , come fu dimostrato dall'effetto, essendo costui morto una mez
z'ora dopo la sangria. E appresso: Divertire con una sangria di cin
strano il dire negli Asolani a. 127. La consenziente schiena de'ma
-

ue libbre a un tratto una flussione d' occhi. E altrove : Ristecchito

rini liti.) (P)

sudori, dissanguato dalle sangrie, divampato dalla febbre ec.(A)(N)


SANeD RIM. (St. Ebr.) Sa-ne-drim. Sm. Nome che davano gli antichi
Giudei a' loro tribunali di prima classe. V. e di''Sincdri. (Dal gr. SANono. * (Geog) Lat. Sangrus. Fiume del Regno di Napoli negli A
buzzi. (G)
synedrion consesso, che vien da syn con , e hedra
Si,
SAnouaccio, San-guc-cio. Sm. pegg. di Sangue. Sangue di pessima
SAnEo.
Sa-n-o, Saneto. Nome di Ercole presso i Sabini. (In celt.
qualit. Salvin. Opp. Pesc. 2. co. Come allor che ingegnoso medi
cante ... Negre di palude serpi (cio mignatte ) Sopra la cute tra
gall. sonn eroe , campione in pers. san onore , celebrit : in ar.
vagliata affigge, ec.: E traggono il sanguaccio, n mai lassano, Fim
sanyk fermo, valido , sennan valoroso.) (Mit)
ch di sangue cariche, ec. Lasc. rim. burl. 3. 32. Mettonvi dentro
SAnese , * Sa-n-se. Add. pr. com, Di Siena. , Senese, sin. (B)
SAnssismo. * (Filol.) Sa-ne-s-smo. Sm. Maniera saunese, e propriam. La (nella salsiccia) ogni gagliofferia, Peverada, uova, sanguaccio e cer
vella, E cotta e cruda ec. (A) Salvin. Cas. 89. Faceano busecchie
pulitissima e graziosa maniera del parlar sanese. Gigl. Berg. (O)
SanoA. * (Gcog)Fiume dell' Indostan inglese.Citt del Giappone (G) e salciccie e ripieni delle carni e del sanguaccio delle vittime per man
SANoA. * (Mit. Giap.) Sf. Pellegrinaggio che i Giapponesi della setta
giarseli. (N)
-

- _____

de' Sintos fanno una volta l'anno all'isola d'Isia, che riguardano SacuaanA. * (Geog) San-gur-ra. Citt dell'Indostan. (G)
Sangue. Sm. e antic. usato nel pl. anche come sf V. S. e i 2. Liquido
come il soggiorno del loro primo padre. (Mit)
contenuto nelle arterie e nelle vene; vermiglio nelle prime, rosso carico
dal
S. Gallo donde prima ci venuta. Bellin. Bucch.Tela nelle seconde, prodotto dall'elaborazione del chilo, e che penetrando
sangalla. (A)
nella sua circolazione per tutti gli organi, distribuisce gli elementi

SanoALLA. (Ar. Mes.) San-glla. Add. e sf Specie di tela, cos detta

SANca LLANo. * (Geog) San-gal-l-no. Isola del grande Oceano equi

e la vita a tutti i tessuti organici, conduce il calore animale ed la

noziale, sulla costa del Per. (G)


s "O, (Geog) San-g-ma , Sengama. Fiume della Guinea supe
s* (Geog) San-g-mi. Prov. del Giappone.
SanGAMone.(Geog)San-ga-m-ne. Fiume e Contea degli Stati Uniti.(G)
SAncAnuro. * (Geog.) San-ga-ni-ro. Citt dell'Indostan. (G)
SANoAo. * (Geog.) San-g-o. Stato nell' isola di Borneo. (G)
SAncAPATAM. (Geog) San-ga-pa-tm. Citt dell'Iudostan inglese.(G)
SanoAR. * (Geog.) Stretto del Giappone. (G)
SancARA. * (Geog) Sn-ga-ra. Paese della Senegambia. (G)
SAmoAai. * (Geog) San-ga-ri. Citt dell' Abissinia. (G)
SanoAnne, San-g-ri-de. Npr.f. Lat. Sangaris. (V. Sangario geogr)
- Ninfa amata da Atide , ovvero madre di Atide.
SAmoAnio. * (Mit.) San-gri-o. Soprannome di Ganimede, dall'esser
nativo di Frigia ove scorre il fiume Sangaro. (Mit)

principal sorgente delle escrezioni. Esso bianco ne' molluschi, e ne

SAmoAnuo. * (Geog) Lat. Sangarius. Fiume dell'Asia minore.(Mit)


SaroARo. (Geog.) San-g-ro. Ant. fiume della Frigia. (Mit)
SantozaAusen. (Gcog) San-ge-r-u-sen , Sangerausa. Citt degli Stati
Prussiani nella Sassonia. (G

gli animali degli ordini inferiori; rosso negli altri, cio ne'mammi
feri, negli uccelli, ne' pesci, ne' rettili ec. -, Sanguine, sin1 Lat.
sanguis, cruor. Gr. zuz. (Sanguis dal pers. sciaghae , sanguis con
cretus. Altri dall' ebr. sciani purpureo.) Quist. Filos. C'S. Sangue un
umorc che ha qualit e convenienza coll'aere , che elemento ; colla
rimavera, che tempo ; e coll' infanzia, ch' etade. Tes. Br. 2.3z.
sangue caldo e umido, cd ha 'l suo sedio nel fegato, c cresce nella
primavera. Dant. Par 9.56.
sarebbe larga la bigoncia Che
ricevesse il sangue ferrarese. Bocc. Vit. Dant. 24f. Comech Ravenna

gi quasi tutta del prezioso sangue di molti martiri si bagnasse, ec.


it.SS, Pad. 1. 15. Acciocch si vergognasse vedendosi vincere da
un giovanetto ec., c fosse vinto in sua vergogna dall'uomo , che
have carne e sangue. Ar. Fur. 43. 22, E che d' ambcdue i sangui
(del marito e della moglie) il ferro tinto, Levasse lci di biasmo e s
di doglie. (V)
a -- Dicesi Sangue venoso o nero, Quello che scorre per le
vene e si trova nel lato destro del cuore e nell'arteria polmonare 3
arterioso, Quello che
ri le arterie , il lato sinistro del cuore
monari. (O)
Sangue

SancenFELDA. * (Geog) San-ger-fel-da. Citt degli Stati Uniti, nella


Nuova Fork. (G)

e le vene

SanGni. * (Geog) Paese della Nigrizia. (G)

so, vermiglio, vivace, brillante , acceso, infiammato , abbruciato,


colorito, adusto , riarso, carico, nero , stiumoso, cotennoso, forte,

3 - *

bello , buono , naturale , florido, ros

SAnceamArA. * (Agr.) San-ger-m-na. Add. e sf Nome volgare d'una


specie di pera assai dilicata. (A)
SanoAccaro. * (St. Cttom.) Sangiacc-to. Sm. Ufficio, podest e giu
risdizione del Sangiacco. (O)
SAnoiacco. (St. Ottom.) San-gic-co. Add. e sm. Titolo di una delle

roso, tenue, sottile, debole , acquoso , discolorito, sciolto, slegato,


sfibrato, sottigliato, rarefatto, stemperato, aggrumato , rappreso,

primarie dignit dell' impero ottomano, del quale erano investiti i


governatori supremi delle principali provincie, ma che in processo

lioso lissivioso, pituitoso , melancolico , scorbutico , atrabilare,

di tempo divenne inferiore a quello di Bass ed altri istituti dap


poi, ed ora dignit che tanto nelle province quanto negli eserciti
non viene altrimenti distinta che da uno stendardo, di cui possono
faruso coloro che ne vanno insigniti, per differenziargli dalle Code
di cavallo, insegna principale de'Bass e de' Visiri. La voce tur
chesca, e vale nel suo primitivo significato Stendardo. (Questa vo
ce venuta a' Turchi dal pers, sengiaeq vessillo.) Tolon. Lett. Sta
col Sangiacco del Belgrado, il quale insieme col Sangiacco. di Vi
din cc.; e questi due Sangiacchi vanno innanzi con circa mille ca
valli per acconciar li passi. Segn. Stor. 7. 73. Sopraggiunto dagl'i

nimici, si fortific il meglio che potette in si stretto tempo


n soccorso dal re Giovanni, e da'Sangiacchi di Belgrado.(A)(B)( r)

robusto, fibroso , denso , viscoso , tenace, appiccaticcio, noccioso,

impuro, feccioso, escrementoso, viscoso, spesso, fitto, stivato, sie


rappigliato, condensato , congelato , stravenato, acre, mordace, bi
corrosivo, pungente, salso, salmastro, mordente, irritante, bol
lente,
rigonfiante, acre, denso, serrato ec. Dicesi Sangue ricco di
parti erosive; agro e di natura erodente; ripieno di sieri sommamen
te mordaci; abbondante di particelle escrementose, di particelle visci
de ed acri ; dovizioso di sieri ; brillante , e tutto
di particelle
salsuginose c sulfuree; imbrattato di parti saline, di particelle escre
mentose ; imbrattatissimo di sieri analogi all' acqua forte ; ritardato
nel suo circolar movimento ; arrestato nell' estremit de' canali ; rat
tenuto e ringorgato, ringorgante e rigonfiante ne' vasi di questa o di
quella parte ; sconcertato, messo in impcto di mozione, di efferve
scenza, di bollore, di rigonfia mento, di turgenza; pronto a mettersi

in impeto di turgenza ed a procacciarsi l'uscita dalle vene ec.; tutto

--------

SANGUE

SANGUE

pieno di minime particelle salate, sulfurce e focose ec. Red. nel Diz.

E45

valli, e tanto succia, Che delle sangui a suo piacergli ha tratte.(B)

di A. Pasta. (N)

Segner. Pred. 3. 6. Per lasciar ricca dote , non dubitasti di suc


4 - * Dicesi Purificare il sangue imbrattato di soverchie parti
chiare il sangue de' poveri e di schernire i sudori de' giornalieri. (N)
celle acri e salsuginose ; temperare e raddolcire i sali del sangue;
a - Onde il Prov. del S. 34, V.
rintuzzare le punte delle parti erosive del sangue, introdurre a poco 13 - Col . Agghiacciare : Agghiacciare il sangue nelle vene = Arre
a poco le particelle dolci e balsamiche del latte asinino nella mas starlo , Fermarlo, Raffreddarlo. Lat. sanguinem hebere, Virgil. Petr.
sa del sangue ; retundere e collegare le particelle sulfuree , salma
canz. 18. 3. Dunque ch'i' non mi sfaccia ec. Non proprio valor
stre e mobilissime del sangue, e

e temperarle ; ridurre

che me ne scampi, Ma la paura un poco, Che 'l sangue vago per

il sangue al suo tuono naturale , ed al naturale ordine de' suoi mini


le vene agghiaccia.
mi componenti; ridurre il sangue alla sua prima dolcezza; temperar
2 - Agghiacciarsi il sangue nelle vene = Restare esangue.
gentilmente il soverchio calor del sangue ; tener in freno il sangue, 14 * Col v. Andare: Andare a sangue alcun luogo si dice dell'Esservi
acciocch non si metta giornalmente in impeto di soverchia mobilit, fatta grande uccisione. V. Andare a sangue, $. 2. (A)
- [Andare o] Andarne il sangue a catinelle[= Scorrere il san
di bollore e di turgenza; temperare le particelle sulfuree , focose,
salmastre , mobilissime e facilissime a mettersi in impeto di turgen gue in grande abbondanza; e fig. Essere in grado disperato, Aver
za; proccurare che le particelle sierose, salsuginose e sulfuree del
bisogno di prontissimo soccorso ec. V. Catinella, S. 2.j e V. Anda
sangue stieno con esso sangue meglio unite, e col dovuto e naturale
re il sangue a catinelle.
ordine collegate ; raddolcire il sangue, ed attutire modestamente la
3 - Andare a sangue = Piacere, Sentirsi l'uomo inclinato a porre
soverchia mobilit delle sue particelle ignee ; addolcire il sangue, e
amore a quello di che si tratta. [V. Andare all'animo. 1 Lat. pla
attutir in lui le particelle l
e sulfuree , acciocch non ro
cere, arridere , congruere , pergratum esse. Gr. dprev.
dano i vasi sanguigni ; proccurare, che si generi un sangue pi dol 15 - * Col v. Avere : Avere pi di sangue, parlandosi di battaglia=
ce, e che tale si conservi, e che pi dolci ancora sieno gli altri flui
Esser pi sanguinosa. V. Avere pi di sangue. (N)
Avere a sangue = Avere a cuore o in considerazione, Gra
di, che uniti col sangue corrono e ricorrono per li canali del cor
dire. Lat. cordi esse , curae esse. Gr. uasv. Car. lett. n. 62. Gri
po; rinfrancare il sangue , cio ravvivare il di lui tuono, energia ,
momento e simili ; mantenere il sangue nel suo tuono, nella sua sin
dano d'essere abbandonati, e che Monsignore non gli ha a sangue
metria ed ordine di parti ; radificare, o rarefare , e rarificare il
3 - * Avere il sangue guasto con alcuno = Odiaro , Essergli
sangue , s' egli troppo stretto e serrato; introdurre maggior sfre
nemico. V. Guasto, S. . (N)
gamento nelle particelle del sangue , maggior rotamento , maggiore 16 [Col v. Bollire :) Bollire il sangue to i sangui1: locuzione colla
quale dinotiamo Avere l'istinto del concupiscibile o dell' irascibile
scioglimento; evitare quelle cose che riscaldano e riseccano il san
appetito. Lat. effervescere. Gr. dro3iv r aux. Cron. Morell. 254.
gue, che introducono nel sangue particelle soprabbondanti di fuoco. e
di sale ; sfuggir que cibi e que' medicamenti che fondono il sangue, Pognamo che li sangui ti bollano, e che tu disideri essere isciolto,
e l' obbligano a disciorsi da' propri sieri, ec. ec. Red. nel Diz. di A.
e darti vita e buon tempo; nondimeno ec.
Pasta. (N)
n7 [ Col v. Bruttare: Bruttarsi le mani del sangue di alcuno= Uc
2 L'emissione o Cavata del sangue. Lat. sanguinis missio, phlebo
ciderlo. 1 Bocc. nov. 6. 9, A bruttarsi le mani del sangue d'una
suo fante.
tomia. Gr. Agorouix. Red. lett. 2. 9o. Stimo necessario il continuare
18 [C'ol v. Cavare: Cavar sangue= Bucar la vena per trarne il san
dopo il sangue i solutivi.
3 Dicesi Pisciamento di sangue e vale Evacuazione sanguinolenta
gue. V. Cavare, S. 63. E cos Cavarsi sangue, Scemarsi sangue, Tor
sangue ec. Ducesi anche Ricavar sangue. Red. Cons. .225. N si tema
per via dell'orina. (A)
del sangue , perch questo si rigenerer prestamente, e si rigenerer
4 Dicesi Uomo di sangue e vale Sanguinolento. Dant. If 24. E
dimanda qual colpa quaggi 'l pinse; Ch'io 'l vidi uom gi di san
pi dolce e men viscoso ; oltrech l' essere spesso sua signoria illu
strissima soggetto a patire infiammazione alle fauci, motivo sufficiente,
gue e di corrucci. (V)
a - E per estens. Dedito a guerra, o piuttosto Implicato in guer
senza gli altri , a cavare una buona quantit di sangue. E nel Diz.
re. Ricord. Malesp. cap. 63. E tuttoch fosse uomo di sangue , fece
di A. Pasta. Fece una purga di benigni lenitivi nella quale reitera
buono fine con la santa contrizione. (Parla di Gregorio sesto.)(V)(P)
tamente si cav sangue. E appresso : Quanto al sangue, per or non
5 * Dicesi Sangue grosso, e vale propriamente Tenace ; ma fu detto
ne caverei in niuna maniera. E appresso : Mi son riso, ma riso di
anche per Abbondevole , Copioso. V. Grosso add. S. 2 e 22. (N)
cuore, di quel cavare il sangue a' tempi di luna. (N)
6 * Dicesi poetic. Sangue riarso di alcuna passione, adattando ad
a Cavare sangue o Voler cavar sangue dalla rapa. V.S. 36.
esso quell'affetto dell'animo. Dant. Purg. 4f. Fu 'l sangue mio d'in 19 Col v. Correre : Dicesi Correr di sangue, Correr sangue una
-

vidia si riarso , Che se veduto avessi uom farsi lieto, Visto m'avre

via , un fiume, quando per grande uccisione fiuvvi versuto molto

sti di livore sparso. (N)


PerFerite. Dant. Inf. 28. 7. Se s'adunasse ancor tutta la gente, Che
gi in sulla fortunata terra Di Puglia fu del suo sangue dolente. (Min)

sangue. V. Correre , SS. 4, 42 e 83. (N)


E nello stesso senso, ma pi nobilmente. Tass. Ger.955.
Cos si combatteva , e il sangue in rivi Corrca egualmente in questo

- Per simulit. Sangue dell' uve, Sangue della vite dicesi il 1 Vino.
lato e in quello. (P)
Red. Ditir. 2. Se dell'uve il
amabile Non rinfranca ognor le 2o Col v. Essere: Essere latte e sangue : dicesi fumiliarmente di

vene, Qucsta vita troppo labile , Troppo breve e sempre in pe


persona di bel colore. V. Latte, $. 3. (A) Fir. As. 39. Que'begli
Amorini non erano se non latte e sangue. (N)
ne ; Si bel sangue un raggio acceso Di quel Sol che in ciel vedete.
2 Essere senza sangue : dicesi nello stesso senso che Restare
, Gozz. Rim. (Bibl. Enc. It. 7. 246.) Arricchite Del gran sangue
della vite Qtesti nappi un'altra volta. (N)
o Rimanere senza sangue. Vit. S. Aless. 203. Di molto spavento con
9 Fig. La vivezza olorita della eloquenza o del dire. Dav. Perd.
turbato e sbigottito , fue sanza sangue, e qual morto, e di forze ri
soluto, cadde morto in terra. (V)
eloq. cap. 26. Negare non saprei che Cassio Severo non sia vero ora
tore ; bench la maggior parte dell'opere sue abbia pi sforzo che san 21 [Col v. Fare:] Far sangue=Gettar sangue. [Onde Far sangue per

gue. (Se gi non valesse vigor naturale. Il lat. hd : sanguinis.) (V)


io Per metaf Stirpe , Prog nie. Lat. sanguis , soboles. Gr. zua,
vs. Bocc. nov. 3. 22. Quantunque forse la nobilt del suo sangue
non sia cos chiara, come la reale. E nov. 4g. 2. Per costumi e

le narici, per di sotto o simili, si dice dell'uscire ilfundere,


sangue san
per

quelle parti. V. Fare sangue , S. 2.] Lat. sanguinem

guinem emittere. Gr. aiuoco

Cr. 9. 1. 2. Ma se dopo la taglia

per virt molto pi che per nobilt di sangue, chiarissimo. Petrson.

tura , ovvero scarnamento, alcuna vena faccia sangue , si dee co


strignere in questo modo. E cap. 5. 2. Se per lo svellimento, ov

26. Gentilezza di sangue , e l'altre care Cose tra noi, perle e ru

vero scarnamento suo, s'apra vena alcuna e faccia sangue, allora

bini cd oro , Quasi vil soma, egualmente dispregi. Borgh. Arm. Fam.
83. Ancorch ne possan qualche volta avere alcune pi proprie ca
gioni, ed esservi anche diversit di sangue. Vit. S. Domitil. 27o.
In questa schiatta di nobilissimo sangue , e bellissimi secondo i cor

incontamente si prenda, e stretta con le mani, con filo di seta stret


tamente si leghi Red. Vip. (Op. 3. 53) Se la ferita . . . gran
de, non pu far di meno che non faccia sanguc. (N)
a - Far sangue vale anche Uccidere. V. Fare sangue. .

pi. (V) Buon. Fier.3. 2. 9. Governato mal s, ch' sangue suo. E

3 * E Far sangue per Aver giurisdizione di punire i rei di

pena capitale. (A)


Salvin. Annot. ivi : Dicono, che un severo Re di Spagna a un suo
figliuolo condannato per via di giustizia alla morte, raccomandandosi 22 * Col v. Filare : Filar sangue:= Non a gocciole, ma distesa
mente e sottilmente versare il sangue. V. Filare , S. 3- (N)
egli al padre, con dire, se essere suo sangue; lo zelo superando l'af
fetto, rispondesse : Quando io ho il sangue cattivo, me lo cavo. (N) 23 Col v. Lavare : Lavarsi nel sangue, detto per espressione del
l'ultima ferocia nelle uccisioni. Domenich. Ist. Giov. lib. 25. Aveva
, - * Onde Picciol sangue fu detto per Vile stirpe. V. Picciolo
detto il Carducci pubblicamente ne' cerchi degli uomini, a guisa di
add. S. 3, 2. (N)
rabbioso pazzo ,
egli non era mai per vedere la riputazione d'una
3 -- * E Signorie di
che voglia significare Signorie
assolute o di Stirpe Reale. G.
7. 145. Per lo Re di Gerusalem, e
stabil repubblica, s'egli non si lavava le mani e piedi nel molto san
degli amici della casa de' Medici. (N)
per quello di Cipri, 'l prence d'Antioccia, e quello di Suri, e di 24gue
Col v. Morire : Morire in sangue = Essere ammazzato. G. p
Tripoli, e la magione del tempio , e dello spedale , ed altre ma

gioni e' legati del Papa , e quegli ch'erano oltremare per lo Re di

lib. 4. cap. . Salvo un picciolo fanciullo, che ebbe nome Guido,

soprannomato Sangue per li suoi, che furonotutti in sangue morti (V)


Francia, e per quello d'Inghilterra, tutti faccano capo in Acri e aveavi
a5 --Col v. Perdere : Perdere il sangue , Rcstar senza sangue o simili
diciassette signorie di sangue. (Pr).
= Rimanere esangue; e figuratam. Perdere i sentimenti , Abbat
1 - Tempera, Indole; trattando di simpatia o antipatia. Fir. Bell.
tersi, Accorarsi. Lat. exsanguem fieri, exanimari. Gr. auovivoSai
don. Sono forse i sangui che si affanno ? (V)
12 - Lo avere. G. V. n. 2 . . Si parti di Firenze ec. ricco delle
Din. Comp. 3. 63. I Cavalcanti perderono quel di il cuore e il san
gue, vedendo ardere le loro case e palagi e botteghe, le 3
per le
sangui de' Fiorentini. ( Nei testi Riccardi si legge dello sangue.) M.
gran pigioni, per lo stretto luogo, gli teneano ricchi. Ovid. Pist.
V. 6. 47. Erano per le spese premuti dal Comune fino alle sangui.
Allora si part la luce dagli occhi miei , e rimasi sanza sangue,
(C'os ne' mss. Ricci e Covoni,
lo stampato abbia al san
gue.) Sen. Ben. Varch. 7. no. Ma cotesti libri grandi che sono? ec. 26 * Col v. Ricavare : Ricavar sangue = Salassar di nuovo. V. Ri
cavare , S. 4. (N)
ch cotesto tempo che voi vendete , e dodici per cento che , quasi
bcvendovi l'altrui sangue, riscuotete ? Pucc. Centiloq. C. 3o. st. 9. 27 - (Col v. Rimanere : Rimanere,l Restar sanza sangue. V.S. ao, a
V. Rimanere , S. 46.
p. 2o. S'alcuno ha sete, e al bere non s'abbatte, Ferisce un de ca
-

vcab.

I.

46

SANGUINARIO

SANGUEL
- Non rimaner

addosso si dice Di chi ha grandissima

in polvere, di arrestare il sangue. Altrimenti Ematite, e nelle arti


Pietra da brunire o Rubrica. (A) (D. T.)
-,
ue aru

paura. Lat. exsanguem fieri. Malm. . 2. E per paura a chi non


* Si d pure questo nome al Diaspro elitropio. (D. T.) fu percosso Non rimase in quel punto sangue addosso- .
al sangue, Che
28 Col v. Spargere: Sparger satgue , Sparger torrente di sangue = SAnoutcno, San-gui-gno. Add. m. Di sangue, (Rel
contiene sangue. Onde Vaso, Sistema sanguigno; Malattia, Emissione,
Fare uccisione. Din. Comp, 2, Fino a quel di non era sparto sangue.
Emanazione sanguigna, cc (V. Sanguineo.) Lat. sanguineus Gr.
Ger.
o. 5o. Io, che sparsi di sangue ampio torrente. (P)
29Tass.
Col
v. Scemare
: Scemar sangue = Cavar sangue. Vit.S S. Pad.
zuzrns. Red. Cons. . 53. L'universale fermentazione mestruale
della massa sanguigna non ha ogni mese per diverse cagioni il medc
4. 244. ll sangue gli usciva s forte per gli occhi, che pare a una

vena aperta che gittasse , come si scema sangue di braccio (V)


3o Col v. Stagnare: Stagnare il sangue = frenarne l'uscita- V.
Stagnare. (N)

simo ed uguale momento d'impeto e d'agitazione. E 54. Fa di tie


stiere procurare cc. di tor via le ostruzioni di quei vasi sanguigni che
netton capo nell'utero. E a. 33. Onde gli aliti e gli effluvi della

31 Col v. Togliere: Tor sangue = Cavar sangue. G. V. lib. 2. E l


32 Col v.Versare : Versar sangue= Getuar sangue o vero Ucci

massa sanguigna possano facilmente volar via insieme con le sulfuree


fuliggini in forma di vapori.
- Che abbonda di sangue. Onde Complessione sanguigna, Tempc

dere, Tass. Ger. 4. 8. Pur militando converr che molto Sangue e

ramento sanguigno, Abito di corpo sanguigno, ec.j Bi. pur.

morio, avendosi tolto sangue di suo braccio. (V)

Quindi si dice complessione sanguigna , collerica , flemmatica , 'C.


Tratt. Equit. Assale pi tosto e pi sovente d'ira e di discordia
3. 2. e 3i Salvin. Pros. Tosc. . 67. ben vero che non si pu lo collerico, lo sanguigno di giulivit e di lussuria. ( Qui in forza
condurre poi a sangue freddo a limare o ritoccare alcuna cosa.
di sm.) (N)
34 Prov. I danari sono il secondo sangue: si dice per mostrare che 3 - Asperso di sangue, Sanguinoso. Lat.cruentus. Gr. xuarmpds. Petr.
Il danaro necessarissimo per li comodi della vita. Lat. vita et san
canz. 9. 4. Cesare taccio, che per ogni piaggia Fcce l' erbe san
guis hominibus est pecunia.
guigne. Tass. Ger. 9. a7. Ma lasciato di forze ha quasi voto La
sudor laggi tu versi avanti. (P)

33 A sangue caldo, A sangue freddo posti avverbial. V. A sangue,

35 - Buon vino fa buon sangue = Il buon vino apporta anzi giova


sanguigna vittoria il vincitore.
mento, che nocumento. Red. Annotaz. Ditir. 5. In Toscana sogliauno 4
- Cupido di sangue, Sanguinolente. Lat. sanguinarius.Grazzaro.
dire per proverbio: il buon vino fa buon sangue.
Tac. Dav. Stor. 3. 324. In quest'ultino il tenne chi dappoco, chi

36 -Tarie o Cavare della rapa sangue, Tirar sangue da un sasso

moderato, e non sanguigno.(Il testo lat. ha: civiun sanguinis parcum.)

o simili : Si dice quando si vuol da uno quel ch' e' non ha, o ch ei
faccia quel ch'e' non pu. V. Cavare, 5. b4, Rapa, 5. 6. e V-Ti

- Di color del sangue. G.Vo. 166.3. L'altro (palio) fu di panno


sanguigno, che lo corsono i fanti a pi. Com.If 5. Questo sangui
. gno diuomina il sangue, cio il colore cardinalesco, che noi chia

rare. l Lat. aquan e pumice postulare. Gr. drov rxas gri,

37 -(Fisiol.) Sangui per Mestrui. Lat. menstrua.Gr. xaraina. Tratt.

miamo sanguigno. Petr. canz. 6. .Verdi panni, sanguigni, oscuri e

segr. cos. donn. In alcune femmine sgorgano questi sangui anticipa

persi Non vesti donna unquanco. Arrigh. 65. Intra l' aspre spine sta
nascosa la bella rosa , tinta di rossezza sanguigna. Poliz. st. a. 34.

tissimi. E altrove : Ma le femmine d'ogni piccola anticipazioncella


de' sangui si conturbano. E altrove : Acciocch i sangui vengano loro
agguagliatamente l'un mese con l'altro. Red. nel Diz. di A. Pa
sta. Se dall'utero di questa signora sgorgassero ogni mese quei san
gui che dovrebbono scaturire, ella sarebbe sana. (N)
38 - (Eccl.) Nella Scrittura santa, Sangue spesso significa l'omicidio;
-

Parea sanguigna in ciel farsi la Luna. Red Annot. Ditir.28. Questo


forse quel colore di vino, che Plinio, lib. 14. cap. 9., chiama
sanguigno.

- -

Lavare il proprio piede, le mani o gli abiti nel sangue Fare una
fiera strage de suoi nemici; Uomo
sangue Un uomo sanguina
rio; Sposo di sangue Uno sposo crudele; Portare sopra qualcuno
il sangue di un altro egli
renderlo debitore di un omi
cidio. Il sangue sar sopra di essi significa Che nessuno risponder
della loro morte. Sangue prendesi ancora per parentela o alleanza.

Poetic. Canto sanguigno per Canto che parla di fatti sangui


nosi. Chiabr. (Bibl. Enc. It. 37. 4) La lingua di macigno Chiede

- Tingere di sanguigno il mondo o simile, dicesi poetic. di Chi

il canto sanguigno Dell'iraconda insuperabil destra. (N)


muor di ferita,perche sparge il suo sangue. Dant. Inf5go.Che vi

sitando vai per l'aer perso Noi che tignemmo il mondo di sanguigno.
8 -) Diaspro sanguigno: cos dicesi il Diaspro verde, mucchia
to di gocce rosse sanguigne; chiamato altrimenti Elitropia.(Boss)
La carne e il sangue significano le inclinazioni naturali e le passio
ui della umanit. Fabbricare una citt nel sangue vale Fabbricarla Sanouis. * (Geog) Citt della Guinea superiore. (G)
opprimendo gl'unfelici. Liberare dal sangue, cio dalle pene meritate SAnouinaccio. (Ar.Mes.) San-gui-nc-cio. [Sm.) Vivanda fatta di san
gue di animale; e pi comunemente di majale] Lat. sanguiculus.
pel sangue sparso, ec. (Ber)
Gr. aiuaria. Tasson. Secch.3. 56. Di Verga e Bison l'insegna
39 - (Arche) Sangue o Giorno di sangue: cos chiamavansi certe
al vento, Ch' era in campo azzurrino un sanguinaccio, Spiega Pan
feste di Cibele e di Bellona, nelle quali i loro sacerdoti furiosi co
cin Grassetti. (N)
privunsi di sangue, facendosi delle incisioni su tutto il corpo. (Mit)
4o - (Bot. e Farm.) Sangue di drago, Sangue di dragone : [nome col Saouinare , San-gui-nn-te. Part di1 Sanguinare. Che sanguina. Sal
vin. Pros. Tosc. . 135. Abbandono il tutto alla vostra considera
lettivo di tutte le resine di color rosso , qualunque sia il vegeta
bile che lo somministri. Trovansi in forma o di piccioli pani schiac
zione, quanto s'incrudisse allora la piaga ancor fresca e sanguinante.
E' Odiss. 453. E carni si mangiavan sanguinanti. (P)
ciati e friabili, o in masse pesanti fino a3o libbre le quali si rom
San-gui-n-re. Att.1 Imbrattar di sangue, Insanguinare.
Pono in pezzi pi o meno grandi, in pezzi rotondi, grossi circa SAnouinaae,
Lat. cruentare. Gr. zuzrovv. Urb. Il suo fresco e candido viso, gi
una noce, ravvolti in foglie di canna annodate sopra di essi, e
pallido divenuto, colle proprie unghie sanguinando rigava. Cavale.
questa specie la pi stimaua. Pi comunemente si ottiene dal dra
caena draco, e dal pterocarpus draco, piante indiane, chiamate ancor
Specch. Cr. cap. 37. Di tutto il corpo volle essere sanguinato,per
-

ese Sangue di drago..] Lat' sanguis dragonis. M. Aldobr. P. N. 49.


Ove sar cotto gomma arabica e gomma dragante, sommacco, bolar
meuichi, sangue di dragone. Tes. Pov. P. S. Antimonio e sangue

di dragone, dato in qualunque modo, guarisce. Ricett. For 6. Con


cordano
quelli c'hanno vist e scritto le cose naturali appartenenti
all'uso
medicina ec., che il sangue di drago sia gomma di un al

bero che nasce nell' isole Canarie. Uisi quello che di color rosso

guarire noi e tutto il corpo della Chiesa. Dant. Purg. 5.99. Fug
gendo a piede e sanguinando il piano. (MI)
- [N. ass. Versare il sangue, [Far sangue, Gettar sangue.1 Lat.
sanguinem emittere, sanguinare. Gr. aiacov. Red. Oss. an. 5.
La ferita cominci fortemente a sanguinare. Morg. 9.33. Col braccio
destro strascinava un orso E sanguinava pe' graffi e per morso. (N)
S ancunnaaa. (Bot) San-gui-n-ri-a. Sf Specie di pianta erbacea del

acceso, trasparente e frangibile, chiamato sangue di drago in lagrime,

genere geranio, che ha gli steli numerosi, pelosi, alquanto rossi;

lasciando quello che in pani, o fattizio. Ben Cell.Oref6. Al quale

le foglie opposte, circolari,


, a 5 o 7 lobi trifidi, con lun
ghi pezioli ; i fiori grandi, di uu rosso violetto, ascellari, solitari,
sopra lunghi peduncoli. Fiorisce nell'estate , ed comune nei bo

da uno di questi falsificatori era stato tinto il fondo con un poco di

angue di drago, il quale uno stucco fatto digomme che si lique


fanno al fuoco. ( L' es. del Ricetu. Fior. daia Cr. stessa ripor
tato con miglior lezione sotto le V. Frangibile e Pane.) (N)

schi nontuosi fra gli scopeti. Ha una variet con gli steli distesi.

-' Sangue di Ercole: cos alcuni chiamano il zafferano.(A.O.)


. angue freddo diff. da Tanquillit. Il Sangue fddo un pre
gio, laddove il sangue caldo, la furia nocerebbe: ma il sangue fred

le loro spighe introdotte nelle narici promuovono r emorragia. Lat.

Comunemente confusa colla Sanguinella; entrambe cos dette perch


geranium sanguineum Lin. Gr. roAroror. Cr. 6. 9. 3. Contra i
flusso del sangue del naso vale quel medesimo impiastro ec., essendo
fatto della sua polvere (del psillo), o del sugo della sanguinaria. Tes.
Pov. P. S. cap. 6. Item ti guarda che la cintola, o altra cosa, non
ti stringa il corpo, e tieni la mano picna di sanguinaria.
- * Altra specie di pianta erbacea del genere poligono, che ha

o fuor di luogo ristucca; la Tranquillit suol essere pi opportuna.


molto proprio ov si tratti di cosa che metta a pe
ricolo di troppo riscaldarsi e di perdere la necessaria potenza di mente.
8acue. (Geog) Fiume della Repubblica di Buenos Ayres. (G)

Sascesa. (Geog) Sangusa, sussa. La suesca Citt di Spagna


nella Navarra. (G)
scuno, san-guifero. Add. m. Aggiunto dato a que' vasi, per cui

fusti distesi, piccole figlie e fiori bianchi ascellari ed comunissima


per le strade di campagna. Lat. polygonum aviculare. (N)
3

-* C'on lo stesso nome chianuasi una specie di panico , che ha col

mi pelosi di color rosso-violetto, e fiori in ispighe digitate, e nasce


corre e propagasi il sangue.Pi comunemente si dice Sanguigno.(V. ne' campi sterili. Lat. panicum sanguinale Lin. (N)
SAnoumaane. * (Geog) San-guin-ri-c. Gruppo d'isolette del Mediter
Sanguineo) (A) Vallisn Berg. (o)
Saouiricanr, San-gui-fi-cnte. Pri di Sanguificare, Che sangufi raneo presso la Corsica. (G)
ca, Che forma il sangue. Baldin. Voc. Dis. nella v. Vena. (A)
Sanounaato , San-gui-n-ri-o. Add. m. [Dedito ai delitti atroci, Cue
Sacuiricae, San-gui-fic-retNassi generar sangue. Cocch. Bagn. pido di sangue; altrimenti Micidiale, Sanguinolente, [Sanguinente,
Digeriva e sanguificava molto a ragione. (A
Sanguineo, ec..] Lat. sanguinarius. Gr. odios. Segner. Crist. iustr..
Bacunicazione sanguificazione si convertirsi che fa il chilo 22. 9. Sono ordinariamente persone di mala vita, o supebiosi, o
sangue, l Il sanguificare. Red.Osson. 39. Tutti gli canali e tutti sanguinari, o sensuali E Conf instr. cap. . Io non ragiono qui
gli strumenti appartenenti alla nutrizione alla sanguificazione e alla di certi uomini sanguinari, che meditano ad ogni ora ammazzamenti,
generazione appariscono ec. figurati nello stesso modello.
Sanouona.
San-gui-gna. SfNonne dato in comunercio ad una

assassinamenti, rovine. (V)

Ed in forza di sm. Petr Uomill.224 Per la qual cosa, non Papa,


aret di ferro ossidato rosso, a cagione del suo colore rosso ca
ma sanguinario, cio che si dilettava di sangue, era chiamato. (V)
eo uscinus liante il sangue, o pure per la propriet che ha, ridotta 3 - *(St. Eccl.) Sanguiuarii. Eretici che formavano una setta di Atina

47

SANCATO

sANGUnaTo

battiti, e cos denominati perch non cercavano che spargere il san Sanounoterreenre, Sam-gui-no-len-le-mn-te, Avv. Con ispargimen
to di sangue. Lat. cruente. Graas,
gue di coloro i quali erano contrari alle credenze di essi. (Ber)
Sanounaro , San-gui-n-to.Addm. da Sanguinare... A.. e di Sanguinolenrissimo, San-gui-no-lentissimo. Add. m. superl. di San
Insanguinato. Dial. S. Gre. 3. 47. Risguardando la spada sangui
guinolente e Sanguinolento, Bargagl. Impr. pag. 68. Bere. (Min)
nata in mano (L'ediz. di Roma 76, a pag. 223 legge Risguar Saconnolenro, San-gui-no-lnto. Add. m. Lo stesso che Sanguino
dando la spada sguainata in mano a colui che doveva decapitare.)
lente, V. (Sanguineo.) Com.Infa. E sanguinolento, acciocch
veruno presumisca contro a lui Segner Pred. 3. 6. Si dir ec. che
Cavalc. Specch. Cr: 5. Cristo chbe i pi forati e sanguinaii.(Co
si legge una variante; il testo ha : ed insanguinati.)(v)
fuste egualmente un uomo rabbioso, bestiale, sanguinolento. (V)
Sncue, Sngui-ne. Sm.
A. , e di Saugue.it. S. Gir.3. 2 - Efig. detto di Usura. Salin. Pros. Tosc..zo3. Non potevi,
Ricomperata per lo santissimo sanguine del suo benedetto Figlinolov) o immaturo, scampare la fiera accusa, che, rispiarmata al Sostenuto,
Samsune (Bot) Sm. Arboscello che prende il suo nome dal color rosso
avrei con sanguinolenta usura contro di te scagliata. E Annot. .
B. a. 5. 5. E l'usura gli Ebrei chiamano morso, cio mangeria,
che acquistano i rami dalla parte che battuta dal sole. Il legno
che succia il secondo sangue; onde da Sant'Ambrogio le usure ille
e duro e buono pel tornio; le sue vermene si adoperano per gab
tie , vergelli e canestri. Le bacche tingono di color porporino -,
cite e strabocchevoli sono appellate sanguinolenti. (N)
Sanguinello, Risanguine, sin. Lat.virga sanguinea, cornus sanguinea 3 - *Imbrattato di sangue. C'occh. Disc.4o. Quindi sono gli esem
In. Cr.5.55. . ll sanguine simigliantemente arbore piccolo, il qual
pli . . . non solo dell'esposizione, ma dell'uccisione ancora della
nasce molto nelle siepi, e quelle fa spesse e folte molto, ma non ha
prole tenera e sanguinolenta permessa ai padri. (N) .
spine, e produce bellissime e sode verghe, delle quali si fanno ver 4 - * (Fisiol. e Med.) Misto a qualche piccola quantit di sangue, Che
si rassomiglia al sangue pel
o che ne contiene. Onde Sputo,
gelli, cc. Dav. Colt. 96. In que' mezzi per tutto(poni) sanguine,
Pus sanguinolento; Sie osit, Marcia , Oina sanguinolenta. (AO)
principal fondamento e ripieno della macchia.
scura. (Bot) San-gui-nel-la fPianta che ha gli steli diritti, Sanounoz, Sangui-no-ln-za. fast. di Sauguinolente. Brama di
ramoi, pelosi, un poco grinzosi; i fiori alquanto rossi, venati,
spargere l'altrui sangue. Merul. Sel. lib. a. cap.o. Berg. (Mim)
copeduncoli lunghi, pmln Fiorisce nell'estate, ed indigena Sancolinosanevre, Sangui-no-sa-mnte. Avv. Con ispargimento di san
ne luoghi umidi de paesi settentrionali. Comunemente confusa colla
gue; e dicesi cos nel proprio come nel fig; altrimenti Sangino
lentemente. Lat. cruente. Grazass. Sen. Ben, Varch. 5. 5. Gli
Sanguinaria, V.-, Risanguine,sin, Lat. geranium palustre Lin.
ed Op. tosc. I contadini cosi la chiamano, la sanguinella, perch
altri adoperarono l'armi pi sanguinosamente; ma , saziati, nondi
credono che se annasata o mangiata sia dalle pecore, faccia loro
meno qualche volta le geitarono via.
uscire il sangue dal naso. (A) Pasta Dz. Sanginella, Sanguinaria, Saoisosrssmo, Sanguino-sis-si-mo. Add m.1 sup. di Sanguinoso
specie d'erba ristrignitiva e vulneraria. (N)
Guice, Suor . a. I Visconti, gentiluomini di Milano, nelle parzialit
Seuneo (Bot) Sangui-nllo. so. Lo stesso che sanguine, (N)
sanguinosissime che ebbe ltalia de' Ghibellini ec., diventarono ec..
Sasserre, San-gui-un-te. Add.com. P.A.Imbrattato di sangue,San Sanounoso , Sau-gni-nso. Add. m. Imbrattato di sangue. (.. Sangui
neo.) Lat.cruentus. Gr.aiazrmpds. Bocc. nov. 7. 3. Colle mani
guinoso. La sanguinolentus, cruentus. Gr. zaarmpds. Duu.inf. 3.
3a. E menommi al cespuglio che piangea, Perl rotture sangui
ancor sanguinose allato le si coric. Dant, Inf 27.44. E di Fran
nenti, in vano.Ovid. Pist. Innanzi imi fosse levato il capo colla san
ceschi sanguinoso mucchio, E 34.54. E per tre menti Gocciava 1
guinente spada.oo Teseid.7. 34. E cogli aguti ferri i Tradimenti Vide
pianto e sanguinosa bava.
ec. Li Discordia sedeva, e sanguinenti Ferri avie in mano, cc.(Min) 2 tAgg. Battaglia, vittoria o simili, dinota che vi si sparso,
2 - Micidiale. M. 8. o6. Con guerre sanguimenti e mortali.
Che ha costato molto sangue. Coll. SS. Pad. Vogliendo maggior
3- Cupido di sangue, Sanguinolente, Sanguinario. Legg. S. Umil.
mente per la indiscreta misericordia temperare la sanguinosa vittoria
Appressandosi l'ora della morte sua, fu presente il diavolo ec. ; la
con esso la piat, Domenich. Ist.Giov. lib. 25. A questo modo si fece
qiale, vedendolo istare dinanzi da s, cominciollo fortemente a ri
la giornata navale a Capo d'Orso nella Costa d'Amalfi, la quale fu la
prendere e contastare, dicendo che ci fai tu qui, crudele bestia e
pi sanguinosa che mai si facesse all'et nostra. A. Fur. 5. Gli
malvagio mimico che ci aspetti tu, bestia sanguinente?
ver che la vittoria sanguinosa Spesso far sole il capitan men degno(P)
-

---

4E per metf1 F. Giord. o. Pred. 1, 1 peccati sanguinenti sa 2 - Sanguinario. Dav. Scism. 77. (Comin. 754). Avanti al repudio
ranuo sbiancati.
non fu sanguinoso : pochi plebei due soli nobili fece morire (V)
Giamp. Miff it. 3. Mart. cap. 6. Che fai ta qui, disse, bestia
Saouiseo, Sangui-ne-o. Add. m. PL. Di sangue; pi comunem.1
Sanguigno. Lat. sanguineus. Graa arms. Lab.26a.lomi tacer
sanguinosa (Parla al demonio.) (P.V)
3 Per simi vermiglio, Del colore simile al sangue. Chiabr, rim.
defiumi sanguinei e crocei, che di quella a vicenda discendono.
2 sanguinoso. Rucell.Ap.225. Ma poi che tu dalla sanguinea pugna E di foglia sanguinosa Germogli la prima rosa-(Br)
Rivocato averai gli ardenti regi, Farai morir quel che ti par peggiore.(M) Sancvin. - (Geog) Isola del Grande Oceano Equinoziale (G)
- Cpido di sangue, Sanguinolente.
Sascunsonna (Bt)san-guisr-ba. Sf. Nome botanico della Pimpinella
comune. V.
Pimpinella.
Lat. sanguisorba
officinalis
in perch
(A) (A.O.)
Detto di Temperamento, Complessione e simili. Tes. Br.2.32.
Sascostca.
(zool.)
San-gui-s-ga.
Sferme
cosidetto
ado
L'una natura di complessione sanguinea, l'altra malinconica, o flem
perato a suggere il sangue. Dicesi inche Mignatta, V.-, Sansuga,
matica, o collerica, secondoch gli umori soperchiano piCom.lf

sin. Lat. sanguisuga, hirudo, Gr. paa.M. Aldobr.

2o. Puossi predire, secondo la natura degli uomini, la loro comples


sione per costellazione, o sanguinea, o collerica,ec.
a -- Ed in forza dism.pl. Sanguinei per Coloro che sono di
temperamento sanguigno. Capr.Bott. 6. Per la quale (comples
sione) il suo calore pi temperato, e l'umido manico atto adi
seccarsi ea corrompersi, come conviene ai sanguinei, che hanno

Prima

stieno un d in acqua
chiara per purgarsi. E in. Aldobr. P. N. 37. Voi dovete sapere che
una maniera di sanguisughe sono, le quali tengono veleno siccome
dicono i filosafi. Rea. Oss. an. 88. Quel che dico delle sanguisughe
d'acqua dolce, lo dico altres delle sanguisughe di mare
2 - d in forza di add. f Pallad. cap. 37. Con foglie d'ellera pe
l'umido loro manco acqueo e pi aereo.
5 - Consanguineo. Lat. consanguineus, affinis. Grazia, ruyyws.
ste, e mischiate con olio, e colle nignatte sanguisughe.
Maestruzz... 841 consanguinei miei sono affini della donna mia in Sascunvono, sangui-vo-ro. Add. m. Che divora i sase allisn..
conviene che le sanguisughe, poich

quello medesimo grado nel quale e sono miei sanguinei. E appresso:


3. Berg.(Min)
Non sono impediti i consanguinei dell'uomo di torre costei per moglie, sar. - (Mitind) Nome che gl' Indiani danno a Saturno, conside
----

nei sanguinei della donna di torre quello uomo.

Sanguineo diffida anguinoso, anguinolento, Sanguigno, San


euifero, Insanguinato. Sanguineo ci ch' composto di sangue;
Sanguinoso, ci ch' pieno di sangue; Sanguinolente, ci ch' gron
lante di sangue. anguinario s'applica per lo pi agli enti animati
che sono d'indole micidiale e cupidi di sangue. Sanguigno dovreb
e dirsi quel soggetto la cui indole e qualita propendono al sangue.
Nella scienza abbiamo la voce Sanguifero, che vale ci che condu
ceo porta sangue. Insanguinato molto affine a Sanguinoso ed a
Sanguinolente, e significa ci ch' bruttato di sangue.
scontro. (Bot) Sangui-n-to. Sm. Lo stesso che Ligustro, (N)
Sconrr, San-gui-ni-t. Sfl Parentela, Consanguineit.1-, San
guimitade, Sanguinitate, sin. Lat. consanguinitas, cognatio, affinitas.
r
introd. 45. La quale ad alcuno di loro per san
guinit era congiunta. E Vit. Dant. 26. Di lei non si cur, percioc

randolo come il pi malefico di tutti i pianeti. (Mi)


sassi. - (Mit. rid) sa-i-ssi. Religiosi indiani che sono oggetto
d'una gran venerazione. Fanno voto di castit, povere sobriet(Mit)
Sacamenro, Sa-ni-camn-to. Sm. VA. Il sunicare. Lat. sanatio. G.
iare.Cap.Impr.prol. Perciocch ammirazione genera nelle menti defe
deli vedere i singulari miracoli, e sanicamenti, e fuggimenti di de
moni,laec.E
cmp. ed
7. ilE potere
cos si della
perseveri
infino eal sanicamento,
se
condo
comodit
compagnia
li ciascuno.
Sancaae, Sa-ui-c-re. Att. Render la sanita Ridurre a sanit, Ri
sanare. La sauitatem restituer, sanare. Gr. iya, Cavalc. el.
cuor. A significare, che a tenere la mente a Cristo in sullo palo del
la croce

Rinsanicare. "D, Colt, 79. Poni il fico interreneo

che di sanguinita la sapeva ad alcuno de principi della parte avversa


congiunta. (La moderna edizione ha consanguinit.) Dant.it.Nuov,
6. La quale era meco di propinquissima sanguinit congiunta.
2 E collettivamente, Tutti i parenti. Stor.AjolfSe tu non rendi
il nipote al Re, egli te e tutta tua sanguinit metter a morte.

lo quale parca peccatore, e non era, c sanca da ogni

morsura di pena e di tentazione.


2
Deuo di Campo, Terreno, o simile, Migliorarlo agevolando lo
solo dell' acqua, Renderlo salubre il che liesi meglio Sanificare,

sasso,

i gran formia, o fossa non fatta per sanicare il campo, che presto
guaster con le barbe la fogna

Ermet

cronel.oo. Proponendo, che intendeano sani

car Firenze, e trarla di fedelt e tirannia

v. a. iicuperarla sanit; ma in questo


e
a. Lat.
convalescere. Gr. guaira.
doriprea 3. si proccura di tor da te ogni medicina e ogni Gab. i. (A)
gomento, accioch ti non sanichi.
e n. pass.
Fiors. Franc, 46. Dove santo Francesco toccava colle
scuotere, San-gi-no-ln-te. Add. com. Vago di far sangue; taluri 5 sue sante
mani, si partia la lebbra . . . e coes incominci la

3 - Sangue o Complessione. Cron.Morell.25. Non fu di forte na

tura, di piccolo pasto, e di gentile sanguinit.


Scuo. (Zool) San-gui-noSn. Specie di topo silvestre di America,

sanitatem recuperare, sanescere,

menti Sanguinario,i Crudele.-, Sanguinolento, sin. Lat.sanguinolentus.

Grzaros. Taugov.fam. David ebbe ec. sanguinolenti figliuoli.


a - Imbrattato o Grondante di sangue; altrimenti Sanguinoso.ir.
As. 33. Allora la perfida donna, avendo gran materia da fabbri
care grau male, in grande opera mise le sue sanguinolenti nuaui.

cane a sanicare, cos s' incominci a

onde vg

gendosi il lebbroso cominciare a guarire, e

sanaro, sanicato

da.. m. da sanicare. ... hero dal male, Che

ha ricoverata la sanit. Lat. sanatus Gr

48

SANO

SANICULA

2 E per metaf Franc. Sacch... nov. 4a. Lasci s sanicata e si gue 8 - (Icon.) Giovane robusto, pieno di vita e di bellezza , ma di
mostrantesi nato ed educato alla coltura del campi, e per s'appog
rita la nostra citt, che si ripos molto bene per assai tempo.
Sasucula. (Bol.) Sa-ni-cu-la. Sf Lo stesso che Sannicula , V. (A)(O) gia a rurale strumento. Ha il capo coperto del berretto di Gam
allac
delinquente
un
di
sasine. (St.Gr.) S-ni-de. Sf Esposizione
de. Sulle spalle reca un corvo domestico, e gli sta presso un cervo
che bee al prossimo rivo, ambi animali longevi. (Mit)
(Mi)
tavola)
sanidos
sanis,
gr.
(Dal
ad un palo.
cato (Med.)
esala
che
natura,
cattiva
di
Pus
L.
V.
Sf1
S-ni-e.
Sanne.

Sanrranuo, " Sani-t-ri-o. Add.m. Di sanit,

alla sanit, Lat.

o (A.O)
cdorfetido, e che pi o meno alterato a cagione della sua me
scolza col sangue; altrimenti l Marcia. Lat. sanies. Gr pros Sammanco (Geog.) San-mr-co. Lo stesso che S. Marco Marco...3.
(vanies dall'illir. sagnijenje infracidamento, corruzione Nella stessa SannaSf VL.) Dente grande; e pi propriamente quel
una parte del quale esce fuori delle labbra d'alcuni animali, come
marci
sagnetti haurire
corrotto,
putrido, aqua
sagnjen etfoetens
sagnjioar.ovvero
ingua
; esen foetorem
asin corrupta
re eCCC.
porco, dell'elefante, e simuli-, Zanna, sin. Lat. sanna, dens exsertus.
et noxam pati. ) Esp. Vang. Lazzero sozzo per

la

fetente

SI-

Car. Eneid. lib. 3. Sempre intriso E di sanie e di sangue. (Br)


Salin.Opp. Pesc. 3.29. E lungo i lidi ancor le rosse ripe Rosseg
gian dalla sanie de' tumulti Tifonici. E 5.4oo. O della sanie usciti
siam divina De'Titani. (N)
sannicane, Sa-ni-fi-ca-re.Att.comp.1V.A.Rendersano,lSanicare Lat.
-

sanitati restituere. Gr. yugar F. Giord. Pred. S. 67. Per ti dissi


che sar sanificata, che sar purgata da ogne corruzione

Grxen, dos (Sanna e zanna vengono non dal lat. sanna che non
ho mai rinvenuto in senso di dente, come suppone la Crusca, ma
come ben dice il Muratori, dal ted. zahn dete Ag iungi che in
t. Ino. 3.
ar. sinn, in ebr. scen vagliono pur dente.V. Scann.)
aperse, e mostrocci le saune. (Parla di
Le
per simil detto de'Mostri, Diavoli, o anche di uomini
Saunuto, 531 Dant.luf22. 56. E Ciriatto, cui di bocca uscia Do
gni Parte una sanna, come a porco, Gli f sentir come l'una sdru
cia. Franc. Sacch. nov. 2ao. Nella fine tirandolo per lo mantello,
e' si volse, che pareva un diavolo, con gli occhi rossi e con le
-

Render salubre un paese, purgandolo da tutto ci che ne fa l'a


ria malsana ; nel qual senso per lo pi l'usarono gli antichi; al
sanne grandissime.
trimenti Sanicare, Rinsanicare. Segr. Fior. Suor 2. 34f. I paesi mal
di piante della pentan
sani diventano sani per una moltitudine di uomini che ad un tratto Sanicola. (Bot) San-ni-co-la. Sf Genereche
ha per caratteri: om
dria diginia, famiglia delle ombrellifere,
gli occupi, i quali con la cultura sanificano la terra, Zibald.Andr
brellette raccolte a capolino; fiori quasi sessili; quelli del centro
44. Il fiume s'allarg ec., e sanific tutta la provincia , che di
mascolini, il calice quasi intiero ; 5 petali intieri, a sei o
venne fertile e fruttifera.
acuti acuminati, arricciati e riuniti, Sanicula, sin. (sanicula
sasnricaro, Sa-ni-fi-c-to. Add. m. da Sanificare, V. (O)
stoor (Fisiol.) Sani-6-de. Add. com. V. G. Lat. saniodes. (Da sa secondo il Lemery, a sanando, attese le virt medicinal di queste
o

nis tavola, e ilos forma.) Detto di persona il cui petto e angusto


come una tavola. (Aq)
Sanuoso, Sa-ni-6-so. Add. m IV.A.1 V. L, Pieno di sanie; altrimenti
Marcioso, Marcio , Guasto, Purulento, Corrotto ec] Lat. saniosus.
Gr. rrr. Bemb. Stor. 3.38. Quel crudel morbo, che mal francese
si chiama , aveva nella citt fatto principio, il quale primieramente

piante.) (O)

2 - "Dicesi Sannicola di Europa, volgarm. Erba fragolina, una

le parti genitali il pi delle volte viziava cc. , di poi bolle ec, en

specie di detto genere, comunissima ne'boschi, la quale ha sapore

amaro, austero, misto ad alquanta acredine che si fa

specialmente

sentire nelle fuci. Una volta era riputata come una panacea, e
specialmente usata come vulneraria, ora firma uno di principi
ingredienti del vulnerario svizzero. Lat. sanicola europaea Lin(O)(N)

fiature, e come fignoli, prima un poco duri, e poscia eziandio sa 5 - Altra specie di esso genere la Sannicola detta a inne, a
fraga coyledon. Questa pianta ha le foglie radicali, distese in giro
nosi lascino.
sul terreno, carnose, linguiformi, contornate da denti cartilaginosi;
Sanissimo, Sa-nis-si-mo, Add. mi superl. di Sano. Bocc. introd. 27.
Li quali, non che altri, ma Galieno, Ippocrate o Esculapio, aT lo stelo diritto, alto circa due palmi; i fiori bianchi , disposti
in casa mia vivo e sa
no giudicati sanissimi. Ambr. Cof. 3
gran numero a pannocchia nella sommit dello stelo i peli glan
dulosi nel calice. Fiorisce dal Maggio al Luglio, ed indigena
nissimo. Red. Leu. 2. 96. I frutti mangiati con mano amorevole e
dei monti. (Gall) (N)
discreta sono sanissimi, tanto crudi, quanto cotti.
Sanrra', Sa-ni-t. Sf. Stato in cui tutte le funzioni necessarie alla vita Sanno. (Geog) Sn-ni-o. Sm. Lat, Samnium. Antica contrada di.
talia quasi interamente occupata dall'Appennino, tra la cam ania,
s'eseguono regolarmente; ovvero Perfezione delle funzioni, da cui ri
Re
la Lucania, l'Apulia, i Peligni, i Marsi ec.; ora prov.
sulta la vita. Stato opposto a Malattia. Altrimenti Valetudine, Salute.
gno di Napoli detta di Molise e parte dell'Abruzzo citeriore, (G)
La Sanit buona, desiderabile, intera, lieta, perfetta, perduta, robusta,
rovinata ec. Dicesi Ritrovarsi in assai buono stato di sanit, Ritornaro

Sassio, San-ni--ne- N. pr.. m. Lat. Samnion. (Dal gr. semnno i

adorno, coonesto, innalzo)


nel pristino stato di ottima sanit, Ricuperare la sanit, Tornare nel
primiero grado di sanita ec.) , Sanitade, Sanitate, sin. Lat. sanitas, Sassinuose, San-ni-ri--ne. N.pr. m. Lat. Sammyrion. (Dal gr. se
Gr.iyia. Bocc. nov. 8. 23. La sanit del vostro figliuolo non
mnos onesto, erro conservo : Chi si conserva onesto) (B)
nell'ajuto de' medici. E nov. 94. 13. Con gran sollecitudine e con Sante," San-ni-te. Add. pr. com. Del Sannio. (B)
d'Italia, di
ispesa il torna nella prima sanit. Amet. 24Le nostre in fonti chiare, SAuri." (Geog) San-ni-ti. Lat. Samnites. Antichi
scendenti da''Sabini ed abitanti nel Sannio. Si dividevano in Pentri
dirivate Di viva pietra, bevon con sapore , Talch le serva in lieta
Caudini, Irpini , Caraceni e Frentani. (Mit)
sanitate. C'r. 6. 36. 1. Alcuna volta si d (la scatapuzza) a' sani, a
conservazion della sanitade: alcuna volta agl'infermi, a rimuoverla'n 2 -* (Arche) Sanniti chiamavansi certi Gladiatori vestiti alla foggia
di que popoli, e che non servivansi d' armi micidiali, ma divert
fermitade. Vit.SS.Pad. 7o. Conoscendo la loro sanit da'meriti e dall'o
razione d'Ilarione.Cas.lett. 6o. Il che sia perci con comodo della tua
vano ne' launchetti i convitati colla destrezza ed agilit con cui rap
sanit Fr.Jac. T. . 4. 9. D'operar segni son si disiosi, Far miracoli, e presentavano simulati combattimenti (Mit)
render sanitati, Di ratti e profezie sono golosi. (Cosi legge il Vocab. in Sauro, San-nto. Add. m. Che ha sanne.- , Zannuto, sin. Lat.
Ratto sust. S. 3.) (B) Red. nel Diz. di A. Pasta. In questa maniera ap dentatus. Gr. darn. Fr. Jac. T . 3. 6. Come i porci sannuti,
Ha gli suoi denti acuti.
poco appoco io mi ridussi in intiera e perfetta sanit, anzi migliore di
quella che prima io mi godeva. E appresso : E che io non istia bene 2 - E per simil. dicesi di Chi ha grossi denti. Cron. Vell. 22. Ebbe
anco il detto Matteo uno figliuolo maschio bastardo, il quale aveva
di sanit, ne pigli per riprova pi che certissima l'aver io ec. E ap
nome Giovanni, che fu grande della persona, e ardito e gagliardo
presso : Egli si trova in buona sanit di que' travagli che talvolta
sogliono perturbarlo. E appresso : Mi rendo certo, che a poco a po e sannuto. E 57. Luigi fu sannuto e di grossa forma e pasta
co il sig. N. N. sar restituito alla sanit. E appresso. La regola di 3 - Fatto a guisa di sanne. Cirff. Calv, n. 3, Che avea, come il
vita necessaria necessarissima, e senza di questa gl'infermi rade volte cinghial , sannuti denti.
SAno. Addm. Che ha sanit, Senza malattia. Latisanus.Gryusd.
ricuperano la sanit. (N)
(Sanus dal celt, gall. siano sain che vagliono il medesimo. Nella
2 - * Assistere alla sanit di alcuno detto del medico che ha cura
stessa lingua saine sanitas. In turco esen samus. ) Bocc. nov. 63. 5.
della salute de' suoi clienti. Red. in Lett.ined. d'alcun.Accad. ec.76.
Credonsi che ec. il viver sobriamente faccia gli uomini magri e sot
Tutte le cose che metteranno in opera quei prudentissimi medici che
tili, ed il pi sani. E num. 2. Innanzi che io mi parta di qui, voi
assistono alla sua sanit, debbono essere indirizzate a due soli e prin
vedrete il fanciul sano, come voi vedeste mai. Dant. Par. 448. E
cipali scopi. (Pe)
l'altro, che Tobbia rifece sano. Red. lett. a. 95. A questa buona
3 - * Dare in cattiva o in mala sanit = Cominciare a non godere
buona sanit. V. Dare in mala sanit. (A)

regola del vivere si attenga V.S. Illustriss., se vuol vivere vita lunga

- * Essere consumato o caduto di sanit=Essere infermo. Segner.


Mann. Apr. 8. 2. Dicono, che quegli morto, perch era consu
mato di sanit. (V) Pallav. Ist. Conc. 3. 77. Cresceva loro la fretta,

e vita sana.

a-tEd in forza di sm, detto di persona1 Gell. Lett... lez, 4.

E fra i medici in proverbio, che a sani tutte le cose son sanc.,

Cr6.36. Alcuna volta si d a'sani ec. alcuna volta agl'infermi.(N)


2 - Sanato. Cavale. Med. cuor. 35. Dio dagli sani dalla tribolaio
ne amato. (V)
5 - Dicesi Sanit dell'aria, dell'acqua cc. e vale Salubrit. Cresc.
dell'aere dichiarano i luoghi che sono liberi da profonde 3- Salutifero, Che conferisce alla sanit. Lat. salutifer, saluber.Gr.
La
vero, che questi fisici dicono, che
rorpios. Lab, 23g. Se
valli, ec (A)
quello membro, il quale l'animal bruto e l'uccello e il pesce pi
- Dicesi In sanit e vale Nel tempo della sanit. Vit. SS. Pad2.
esercita, sia pi piacevole al gusto , e pi sano allo stomaco.
t6. Non voleva che poi gli fosse rimproverato da'compagni suoi, di
cendo che per paura di morte avesse fatto quello che non aveva vo 4 [I E detto di Aere, di Luogo ec. l Tes. Br. 3. 5. Noi dovemo
guardare l'aere , che sia sano e netto e dolce ec. Il sano e netto
luto fare in sanitade. (V)
aere dee essere conosciuto in questa maniera Segr. Fior, 2.3. I
a -* E Bere in sanit di alcuno per Fargli brindisi. Red.Ditir.
paesi malsani diventano sani per una moltitudine di uomini che ad
no,Io bevo in sanit, Toscano rc , di te.
un tratto gli occupi. (N)
(Leg) Magistrato di sanit. Magistrato stabilito ne porti di
alcuni stati d'Europa per provvedere al mantenimento della pubbli 5 - Per metaf Iutero, Senza magagna, Senza difetto, Senza rottura
o apertura. Lat. integer. Gr. oris. Dant. Inf2. 9. Bolle l'ia
ca salute, ed a schivare i contagi, massimamente la peste, facendo
verno la tenace pcce A rimpalmarli legni lori non sani. EPur.
eseguire le consuetudini generalmente ricevute e le pratiche solite ad
3,39Al divino dall'umano, All'eterno dal tempo era venuto,
osservarsi intorno a tali materie, (Az)
intendendo essi che Ferdinando era molto caduto di sanit e sosteneva

frequenti assalti di febbricelle. (Pe)

SANOFIENO
SANTAGATA
di Fiorenza in popol giusto e sano. Ep.Vang. Io non addimando Sansanounca
9
in(Geoe.
Sansandin-ga. Citt della Nigrizia. -- della
pane sano, n peizo di pane, ma le brice del pane ecSoder.Colt. S Senegambia.
7. L'importanza non ispiccare dalle viti i magliuoli ec., osser
che celebrano
on- (Mit. Ind.) San-sa-po-rn. Sm. Festa annua passa
vando ec, che sicn sani di tronco. Pit. S. Franc. 257. Una fem
sul cor

gli abitanti del regno di Astracan. Il carro dell'idolo


che si lasciano schiacciar dalle ruote e dilaniare date
Pode'divoti
di presente divent sano. (V)
attaccate espressamente ad esso carro (Mit)
ferro
punte
di
contrario
a Rotto] Sasanu, * Sn-sa-ri.
- E detto di Numero, in luogo di Intero;
N. pr.. m. Lat. samsari. (Dall' ire nonne e
-. Numero,., 5.
Nome cantato, celebrato da poeti.) (B)
poesia
canto,
e
gl'intelletti
sani,
ch'avete
Giusto
voi,
O
6.
Infg.
Dant.
Retto,
6
buia (G)
Distretto
Mirate la dottrina cc. E Par, 33. 35. Conservi sani, Dopo tanto Sasana. * (Geog) San-s-ri-a. Sf: Lingua del denrammen
ta
sacra
Sascarro" (Filol) San-scri-to. Sm.
veder, gli affetti suoi.
quale sono composti i libri della religione e delle leggi degl' indi
- Giovevole, Utile. Lat. conveniens, utilis. Graxds. Pass. 4. Tra 'l
ni e le principali opere della loro letteratura lingua che ha 5o
mina, che spezz un suo catino, raccomandandosene a S. Francesco,

dubbio e' possibile da seguire il sano consiglio di sant'Agostino,

7 declinazioni, una prosodia ottima


che nel
mente contrassegnata ec. Non stata nota agli
india
(Sanr

caratteri nel suo

- E col sust. sottinteso. Guid. G. Veggendo che non era sano

di abbandonarsi all'onde e al profondo del mare, innauzi eleggevano


di spigner le lorvite in terra, che attuffarsi ne' marosi con cieca
profonditade. (Cio, sano consiglio)
8

Dicesi Sano di mente, to della mente

e vale Savio, Saggio,

Giudizioso. Stor. Eur. . . Trovandosi mal disposto della persona,


della mente non molto sano.

secolo
S na che

ru. - , Sanscrito, Anscrito, sin.

significa

v.

perfetto) (O)

Sans-go. lsoletta dell'Adriatico, dipendente dal

Sa (Ar Mes) Sans-na. Sfi V.A. Lo stesso che sansa , V.

e
Lib, cur. malatt. Sidee tenere per otto giorni nella sansena dell'o
o Dicesi sano e salvo e vale Libero o Esente da ogni danno o pe live, quando ha pigliato il caldo,
5. Di cos
ricolo. Lat. incolumis, salvus. Gr. ros. Bocc. nov.
(Bot) San-severi-na. Sf Genere di piante dell'esandria
gran pericolo usciti, sani e salvi se ne tornarono a casa loro. E nov. Sansevena
monoginia, famiglia delle asfodelee, caratterizzato dalla corolla nuda
bo. . Io ti porr a casa tua sano e salvo. Ovid Pist. Sb. Troja
tululosa col lembo tagliato in 6 lacinie rivolte in fuori, i filamenti
tornata in cenere, e 'l mio marito sano e salvo.
filiformi inseriti sulla gola della corolla, una bacca rioca con
o - - Col v. Andare, Tormare ec. Andare, Tornare e simili sano
e cellette monosperme, fu fondato dal professore di botanicana
e salvo=Andare ,Tornare ec. con intera salute e libero, o esente da
politano Vincenzo Petagna, ed intitolato alla chiarissima spede
ogni danno o pericolo. . 3. 9. (A)
st
anseverineschi Principi di Bisignano, zelanti promotori
Andar sano, pg=Procedere cautelatamente. Andare sano.(A) dio
di detta scienza. La Sanseverina. (N)
va sano talora modo di licenziare altrui. P. Andare sa
a
Sassvento."(Geog) San-severi-no, stato di sanseverino cosi chia
no, 5 a. (A)
di Napoli una riunione di 43 casali posti in Prov. di
si tel
- Dicesi Pian piano si va sano, ovvero Chi va piano va sa

di un castello in Basilicata che cre


,
no. Lo stesso che A passo a passo si va a Roma. (A)
e' dato il suo nome
si
delle pi illustri famiglie di esso
Regno e d'Italia. (O) (N)
- col v. Essere : Esser pi sano che pesce, sano come una lasca, o
52.
Lasca
VPesce,
3.e
S.,
simili, si dicono di Chi gode sanit perfetta.
Sansevano. (Geog) San-se-v-ro. Citt del Regno di Napoli e cap. di
a -- si sano dicesi pure desiderativamente per congedare altrui.(A)
un distretto nella Capitanata. (O) (N)
- Col v, Fare : Far sano=Rimettere in sanit o Mantener sano.
a
pr- m. Lat. Sampsiceramus. (Dal
San-si-ce-r-mo,
Sasscenano,
Fare sano. (A)
scimitarra, spada, e ram destro, astuto: Destro nella
- - - Far sano e Farsi sano=Divenir sano. Fare sano, Sa.(A)
3 - Col. Mandare : Mandar sano altrui = Licenziarlo, Abbando Sasso, Sans-ne N. pr.. m. Lat. Samson. (Dall'ebr. scemesc sole
narlo, Non istimarlo, Mandarlo con Dio. Mandarlo a spasso. Lat.
ehhen favore: Favore del sole.) Giudice e liberatore d'Israele
. Tac. Dav. Perd eloq4o4.
vale dicere, vale iubere. Gr.xxip
dotato di forza straordinaria. (Mit
Mi comander che, mandate sane legrette Muse litigatrici, ove io Sansoosa.
(Geog) San-s-gna. Sf V A. V. e di Sassonia. (B)
ho sndato davanzo, mi consagri a questa pi santa ed eroica elo Sassucuso. "(Farm)
San-su-ci-no. Add. m. Di sansuco, Tratto dal san
mandato
sano.
fu
ne
altro
ogni
Onde
quenza. Malm. a. 44.
suco- Lat sampsuchinus. Ricett. Fior. Olio sansucino. (A)
salutare
modi
li
altrui,
sano
di
state
sta
sano,
stare
colo,
4
Sm. Lo stesso che Persa, Maiorana, o Ana
cenziandosi, to licenziandolo; il che dicesi anche Va sano, Si Sassuco.(Bot.) San-sco.
raco, Lat. sampsuchum, amaracus.Gr. iuxo. (Semseq, simsyq
ro. Tolon. Lett. State sano, e sa
sano.Lnt.vale, valete. Gr.
e sumsuch nomi arabi della majorana) M. Aldobr. Recipe fior di
State sano; e se vi vien mai
lutate il nostro Ml. Ercole. E
camanilla , aneto, mentastro, foglie d'alloro, salvia, ramerino e
comodo, raccomandatemi cc. a quel vostro e mio signore. E altrove:
sansuco , di catena due manipoli.
state sano, e amatemi. Cas. Leit. 73. Sta sano, e scrivimi spesso.
(Zool.)San-sga. Sf accorc, di Sanguisuga, P. Guarin.Past.
E 76. Sta sano, e, se tu mi ami, studia. E 79. Raccomandami a Samsuoa.
4. . Berg. (Min)
tuo padre, e sta sano.
N. prf Lat. Sancta (B)
sano diff. da Salubre, Salutare , Salutifero.Sano, applicato agli Santa, Santina.
2 -* (Geog) Lago del Brasile. - Fiume e citt del Per (G)
animali od ai vegetali, l' opposto di ammalato; e cos si dice pianta Sanr.
e di Sanit. -, Santade,
Sf accorc. di Sanit.1 P. A
Sana, animalano quando non sono affetti da alcuna infermit od
-

indisposizione. Allorch s'applica alle cose di materia informe o

--------

Santate, sin. Lat. sanitas, bona valetudo,valetudo. Gr. tvina. Franc.

d'al

era indole, Sano in luogo di Salubre , cio vale fornito di qua


nita contribuente od utile alla salute come l'aere Sano, la medici

aa Salubre. Salutevole sembra pi proprio di Salubre quando in


senso figurato, e per meglio dire i Salutevoli che i Salubri con
sigli. Siccome ci ch' salubre fa del bene, cos ci ch' Salutare
saliva da qualche pericolo, da qualche male, da qualche danno,Sa
ufero ci ch' Salubre e Salutare nello stesso tempo, tanto nel
senso fisico che nel morale ; ma forse pende pi al Salubre che al
alutare,

sanoreno(Agr) Sa-no-fino. Sm. comp. Lo stesso che Lupinella, V.


Da sano in luogo di salubre, e da fieno. In franc. saifin vale il
medesimo, ed ha simile origine ) (A)

so. - (Geog) Citt e circolo della Gallicia. (G)


son. (Geog) Sa-n-ki Provincia del Giappone. (G)
so. - (Geog) nume di Francia. (G)

soen. (Zool.) San-qu-li-de. Sf V L., Nome di una specie di

Barb, . g. Se con medici sarai ,Tratta con lor del conservar san
tade. Bocc. nov. 98. 5. Lascia il pensiero, caccia la malinconia,

richiama la perduia sant S. Bern. Lett. Infino al termine della per


fetta sant usa il rimedio della medicinale obbedienzia. Cr. 2.72.
Nelle calde provincie si dee pi tosto desiderare quella parte del Set
, e al di
tentrione, la quale risponda con mgual bontade all'
letto, e alla sanit. G.. o. 36. 3. Se Dio gli rendesse santade, sem

pre sarebbe ubbidiente a santa Chiesa. Sen. Pist. Perchente maniera


tu puoi la tua buona santade guardare e migliorare. Vit. S.Gio.Bat.
La Donna nostra il rende alla madre sua, e prende commiato e sanit.
Pallad. cap.3. La sant dell'aria si dimostra, se i luoghi sono li
beri delle profondissime valli. Vit. Crist. Potrai considerare e vedere
che dalla pianta del piede infino al capo non santade in lui. Mae
struzz. 2.2. 3. Nondimeno per cagione di sant e di ricreazione
sarebbe licita (a' cherici la caccia), se non fosse troppo ispesseggia
ta, E2. 2. 4. La temperanza procura la sant e l'allegrezza (Nelle
leggesi l'esempio della
Vite de' SS. Pad. Verona 7gg, vol. 3 p.

uila ossifraga, menzionata da Plinio. E una specie di falcone


it.S.Giov.Batt. cosi: La nostra Donna lo rende alla madre sna, e
ne primi anni ha il becco nero, la coda nericcia con mac
commiato ; e madonna santa Lisabetta dice: Va in pace, ec.)V)
ee bianchiccie col crescere degli anni si fa di color grigio, uni a prende
- Dicesi A sant e vale In o Con sanit, Quando altri sano.
forme, la coda tutta bianca, e becco giallo; onde distinto con
V. Asant. (A
nomi di Falco ossifragus, F. albicilla, F. albicandus. Si trova 3 - Fare
dice dei bambini, quando per far motto, toccano
nel nord si ciba di pesci. Lat. sanqualis. (Dal celt.brett. saka
per
simili. dicesi anche di piccoli cagnolini e
altrui
e
mano
la
picchiare, forare, onde sanker chi picchia. Altri crede che questo
a
dr altri animali domestici. V. Fare santa,
uccello abbia avuto nome dal dio Sanco, cui era dedicato) (O) (N)
- --- Avvenirsi come al bue a far santa; Insegnare al bue a far
ssa. (Ar.Mes) Sf1 Ulive infrante, trattone l'olio.-,Sansenna, sin
Fare sant, 3 e 4 (A)
sant.
Lat.sansa, sampsa, fraces. (Sampsa dallo slavo sam solo, e picsicca
Dicesi Farneticare a sant e vale Fareo Dire pazzie, senza
dimin. di picca nocciolo Solo nocciolo o sia nocciolo disgiunto 4 Farneticare
avere
so il cervello. t. A sant e
dall' olio) Cr. 5. 9. 3. Pullula (l'ulivo) e nasce dal nocciolo della saranaana.
Camera o ricetto
Sf
comp.
santa-br-ba-ra
(Marin.)
.
amur
suae
nucleo
ex
sansa , uscita del suo olio ( Il testo lat, ha
destinata
cannonieri, che le
ai
posteriore
della
nave,
parte
nella
cae.) Riceu.lior. 79. Suppliscesi ancora col sotterarle (le medici
diedero antic
te questo nome per devozione alla loro Santa pro
al letame, o nella vinaccia, o nella sansa d'ulive riscaldata,

deposito della polvere degli utensili del capo can

e
tettrice. Serve al
cosi chiamansi anche da' castagnai i frantumi delle scorze del
noniero dicesi pur Guardia. - Scrivesi anche Santa Barbara e San
le castagne ripulite. (A)
ta Barbera. (A) (S)
sa-san-si-i. M. prm, Lat. Samsai. (Dall'ebr, scemesc sole , Sara F. * (eog) Citt di Spagna nella Prov. di Granata. (G)
e jah signore: Signor del sole) (B)
savo.(Geog) Sam-sal-vo. Lo stesso che S. Salvo VSalvo, n.pra,(N)
sassam,

(Gog) Citt del

giu. (G)

S. Agata o s. Agata deti


San-t-ga-ta. 5
una citt di Terra di Lavoro e S. Agata di Reggio, una citt della

Sanaoara.

Calabria ulteriore, (N)

5o

SANTIPPO

SANTAGIO

Saracio, Sant-giotAdd. com p. bassa, che si dice a persona SAnnurcaro, San-tificamnto. Sf Lo stesso che Sontificazione,
giata e tarda nell'operare (Dasanto, e da agio.) Maln. no.2. uman
Vi Anuot. Vang. Secondo lo spirito del santificamento della resur
il nimico, chi vi sta a disagio A tal
ad alta vo
ression de' morti. Vit. Barl. 17. La pacienza d fede a santificamento
d'anima e di corpo.
ce: Vieni, asinaccia ; moviti, santagio.o (Paula ad una donua.) (N)
sa (chim) San-ta-lina. Lo stesso che Sandalina, V.(O)(N) Sanrmricanr, San-ti-fi-cn-te.Part. di Santificare. Che santifica.
2 - (Teol.) Aggiunto della Grazia Divina. Segner. Crist. instr. 3.
Sanramanna. (Bot) San-ta-ma-ra Ald. e sf) Sorta d'erba
22. 3. In tutti i sagramenti , oltre la grazia abituale santificante che
e e' una specie di Menta; detta con altri nomi Balsa
annara ,
costa o costima, Menta greca del Mat
noi riceviamo in essi, riceviamo ancora l' attuale, ovvero l'aiutante
la
quale cc. E Parr. instr. 7. Se voi direte al popolo che la gra
tiolo. Lat. tanacetum balsamita Lim. Cr 6. 76. . Enne un altra
(menta), la quale ha pi lunghe e pi late e pi acute le foglie,
zia santificante una qualit divina, la quale abbellisce l'anima a
questa
lasantamaria,
menta romana,
ovvero
saracinesca
e volgarmente
sap maraviglia, gli direte il vero ; ma egli poco ancora ne intender. E
ella erba
e questa
pi
diuretica che
l'altra.
Mann.Sett.42. Dio abita in essi mediante la suagrazia santificante.(V)

(zool) Uccello santamaria: cos chiamasiolgarmente un uccel


tett di penne verdi, che sta per lo pi nell' acque Morg. 4. 56.
Lagallinella con variate piume, L'uccel santamaria,v'era il piombino.

Santnricane, San-ti-fi-c-re, Aut. Far santo o cosa santa; (Mondar

che Sallam

l'anima dalle colpe, dalle macchie del peccato; il che dicesi anche
Giustificare.] Lat. sanctificare. Gr. &yuzu. ( Sanctificare da san
ctum facere far santo.) Pass. 184. Esser mondato e santificato in

barco, p. Buon. Fier, 4. 5. 3.Viene, e si mi tira Pl santambarco,

nanzi che nato. E appresso : Sia data maggiore grazia e maggiore

e dice : Che fa' tu quelli spagheri? E Tanc. 2. 8. E ti far, fur

gloria, che a quelli che fossero o che furono conceputi e nati col

Sanraeanco. (Ar. Mes) San-tambr-co. Sul Lo stesso

fante, il pi scontento Ch porti santambarco. Malm. . 59- ilan certi peccato originale, e poi per battesimo santificati e mondati.it. S.
Gio. Bat.263. Di quale altro si legge che fosse, come Giovanni, nel
santambarchi
fino a piedi,Avv.
Che Con
chiamano
il -A
zimbel
da' monti.
Sanraente, San-ta-mn-te.
santit,
guisadidilsanto.
Lat.
ventre della sua madre santificato, e dello Spirito Santo ripieno
sancta,s. G. p. 1 n. 47. 2. Fu determinata, e data fine e 2 - (A scriver nel numero de'Santi; altrimenti Canonizzare. Lat.in
silenzio santamente alla detta quistione. Maestruzz. 4 Imperoc Sanctornm numerum adscribere. Gr. dro9sov. G. V. n. 62. n. Esi
ch de jure naturali che l' uomo santamente tratti le cose sante. mile santificarono con lui santo Eugenio.
Sarasnea. * (Geog) San-tnder. S. Andero, S. Andrea. La Portus 3 Parlando di Feste di precetto, secondo la Chiesa, Santificare
la festa lo stesso che Guardarla, Osservarla, (Ber)
Blendium. Citt e prov. di Spagna.- Citta del Messico. (G)
Saranceto. * (Geog) San-tn-ge-lo. . Angelo S. de' Lombardi. (N) 4 - N. ass. nel . signifl Lasc. Sibill. n. 3. Non sapete voi ch'egli
santanna. * Geog) San-ta-mil-la. Isola del mar delle Antille (G) meglio ubbidire che santificare ?
Sanranello, Santa-rl-lo. Add. e sm. dim. di Santo, in signif di 5 - N. ass. e pass..] Divenir santo. Vend. Crist. Op. div. Andr, 83.
Persona pia, molto religiosa e devota.1 - , Santerello , sin. Lat. Molti si convertirono alla fede di Cristo, e ricevettero il battesimo,
sanctulus, Erasm. Segr. Fior. Cliz. 2. 3. E'non si pu ire a altri
che a fra Timoto, chi nostro confessore di casa,ed un santarello.
2 E cos detto netf: Santarella..] Varch. Suoc. 2. . Bench non
pensi a mal nessuno n di lui n di lei, che come una santarella.

e poi santificarono. Tes. Br. 3.25. E per santificaro molti apposto


lici dinanzi a lui , perch sofferirono martiri e tormenti per man
tenere la diritta fede. Dittam. 6. 3. Allora mi piacque Trovarmi dove
giace , e si santifica.

Saranen. - (Geog) San-t-rem. Citt del Portogallo-del Brasile(G) Sanrirucativo, San-ti-fi-ca-ti-vo. Add. m. Atto a santificare. Bellat.
Pros. sacr. Berg. (Mim)
Santasannoaci. (Eccl.) San-ta-sant-rum. Sm. comp. V. L. che scri
vesi anche Santa santorum. Lo stesso che SanctaSanctorum, P. Car. SanTirrcato , San-ti-fi-c-to. Add. m. da Santificare. Fatto santo. Pass.
Lett. t. 3. l. 3. Dagli secretari del santa santorum non si pu mai 3o. Santo Jeremia profeta , santificato nel ventre della madre sua,
aver fiato ; e se si busca qualche cosa di fuora se ne ridono; e mi dicea in persona di Dio cc.
pare che gli abbino il Fascone per una Cronicaccia scorretta;sicch 2 - Ed in forza di sm. parlando di persona. Coll. Ab, Isaac.5.
Per lo peccato irrazionabile, che fue nelli suoi speziali sacerdoti,
se mi viene scritta qualche fanfaluca , mi protesto che non voglio
e giudici , e principi, e santificati suoi.
esser tenuto a farla buona. (N)
--------

Sanrasevenna. * (Geog) San-ta-se-ve-ri-na. Citt della Calabria ulte

SANTincarone, San-ti-fi-ca-t-re. [Verbal. m.' di Santificare. Che san

tifica. Lat. sanctificator. Gr. raris. G. V.7. 37. 5.Si, Signore


riore. (G)
Sanrassacronum. (Eccl.) San-tas-san-ct-rum. Sm. comp. Lo stesso che Iddio, del popolo tuo santificatore e guardiano.
Sanrricatace , San-ti-fi-ca-tri-ce. Verbal.f di Santificare. Che santi
Sancta Sanctorum , P. (A)
fica. Oliv. Pal. Ap. Pred. 15, Tesaus. Cann. no, Berg,(Min)
Sanre. N. pr. m. Lo stesso che Santo, V. (B)
Santuricazione, San-ti-fi-ca-zi--ne.fl Il santificare. , Santifica
2 (Geog) Gruppo d' Isole dell'Arcipelago delle Antille. (G)
mento, sin. Lat. sanctificatio. Gr.
zauds, annot. Vang, Date le
Sanre Deus. Esclamazione storpiata dal lat.Sancte Deus. Varch. Suoc.
membra vostre alla giustizia, e in santificazione. Cavalc.liscipl.spir.
4. 5. Egli vero che io sono povero ; ma, sante Deus ! per questo non
Avrete in questa vita frutto in santificazione, cio in purit.
ho io a gettarla via (la figliuola) e darla ad uno che non conosco.(V)
Sanrrico, San-ti-fi-co. Add. e sml V.A. Uomo di santa vita. G. P.
Sant'Elena. * (Geog.) V. Elena , S. 2. (N)
12.35. 5. Il detto anno, add 12 Marzo, pass di questa vita il san
SantelenA. (St. Mod) San-t-le-na. Sf. Specie di moneta in uso ai
tifico, uno Jacopo Fiorentino, ec.
tempi di Dante, e da lui menzionata. Conv. tratt. 4 cap. 1 , Do
ve il pi vile villano di tutta la contrada , zappando, pi d'uno Sannicana.* (Geog) San-ti-glina,Santillana. Citt di Spagna.(B)(N)
stajo l santelene d' argento finissimo vi trov, che forse pi di mille Santiolianese , * San-ti-glia-n-sc. Add. m. Di Santigliana (B)
anni l'avevano aspettato.(V. le note del Biscioni a questo luogo.)(N) Sanrtona, San-ti-m-ni-a. Sf V. L.1 Santit. Lat. sanctitas, san
Sanremo. (Marin.)San tl-mo. V. comp. che scrivesi anche Sant'Elmo. ctimonia. Gr. yudrns. Morg. 26. 8. Ch' ci sapeva anche simulare
P. Elmo, S. 6. e V. Fuoco, 5. 53, 4. (A)(S) Red. Annot. Ditir. e fingere Castit , santimonia e divozione. Bellinc. sou. 2o. Chesol
(Op. 4 gg.) Questo splendore chiamato da essi marinari la luce per santimonia vive d'erba.
Santina, San-ti-na. Add. e sf dim. di Santa. Fag. Com. E quasi e'mi
di Santermo ovvero di Santelmo. (N)
Sanreaello,San-te-rl-lo. Add. e sm. dim. di Santo. Lo stesso che] San stima una santina per questo mio zelo , ec. (A)
tarello, P. Fir. nov. 7. 26. Era tenuto per un cotal santerello. Santina. * N. prf dimi di Santa , . (B)
SAmrenmo.(Marin.) San-tr-mo. V.comp. che scrivesi anche Sant'Ermo, Santinrizza, Santin-fiz-za. Add. e sost. com. comp. indecl. V. ple
bea e poco usata. Graffiasanti, pocrito, Bacchettone, Picchia
ed lo stesso che Sant'Elmo. V. rmo, $. 2. (In epir. eiarm fuo
co. In ebr, urim plur. di ur fuoco: orim pl. di or luce, fiamma, petto, ec.1 Lat. pietatis simulator. Gr. irorpris. (Da sanctus santo, e
splendore.) (A) Red.Ditir. (Op. 4. 24) Sull'antenna da prua muo da fctio finzione.) Malm. 7. 68. O lecca peverada, Carne stantia,
barba piattolosa, Ribaldo, santinfizza, gabbaddei, Che a quel d'altri
versi in giro L'oricrinite stelle di Santermo. (N)
Santerno. * (Geog) San-trno. Fiume d'Italia che si getta nel Po di pou'cinque e levi sei. E' Minucc. ivi: Per santifizza si intendono
certi torcicolli, che stanno tutto il giorno davanti a una immagine
Pimano. (G)
Santese, San-t-sc, [Add. e sm.1 V. A. Che ha cura del santo, cio
d'un Santo, perch si creda che essi facciano orazione. (B)
Santino,
San-tino, Sm. Immaginetta di Santo stampata in legno, i
della chiesa. Lat. acdituus, mansionarius. Gr. vendpos. Sen. Pist.
rame
ec. e per lo pi miniata. Forig. Ricciard.3. 23. Io questo ben
Non ti bisogna levar le mani a cielo, e pregare il santese della chiesa,
che ti lasci passare. Fr. Giord. Pred S Avea nome Gostanzo, cd era sapea ch'era tantino, E 'l numero dicea delle peccata, Onde il mae
mansionario, cio santese nella detta chiesa. (Il Vocabolario alla stro davami il santino. Magal. Lett. Non mi dimentico del santini
che vi ho promessi ; ma giacch i miei pittori ec. non ci hanno un
voce Mansionario porta questo esempio come tratto dai Dial.S. Greg.
M. , 5. , e legge Costantino. L'edizione di Roma ha Costanzio.)(B) cor messo mano, ec. (A) (B)
2 -*E per estensione, Chi frequenta le chicse, Chi vi passa la villa, 2 Santini diconsi anche quelle figure che rappresentano i fatti della
Bibbia. Fag. Rim. Presi a caso la Bibbia e del santini, Comuinciai a
ma dicesi in mala parte. Bocc. g. 3. n. 6. Dir come una di queste
cercar cc., Come ho veduto fare ai miei bambini. (A)
santesi che cos d'amore schife si mostrano.(Altri legge santesse.)(N)
Sanressa, San-ts-sa. Add. e sf: Donna ipocrita , Falsa devota al Sanruno. * N. pr... m. dim. di Santo, p. (B)
trimenti Spigolistra ,1 Graffiasanti. Varch. Suoc. 2.. Queste spigo Sannio.(Bot.) San-ti-o.Sn. P.G. Lat. xanthium. (Da xanthos giallo)
listre, queste santesse, queste picchiapetti, cc. Bocc. g. 3. n. 6. Genere di piante della famiglia delle sinanteree, della trib della
Perci a Napoli trapassando , dir come una di queste santesse, che
ambrosiee, e della monoecia pentundra di Linneo, cos denominate
dal giallo colore dominante ne' loro fiori. (Aq)
cosi d'amore schifesi mostrano, cc ( Cos legge la ventisetuana;
2 - (Min.) Minerale indicato da Teofrasto, di color giallo, che
quetla dei Deputati ha santesi.) (B)
Sarteurenia. * (Gcog) San-teu-f-mia, Sant'Eufemia, Santa Femia.
sembra essere una miniera di ferro caibonato, capace di prendere
un rosso d'ematita colla caleinazione. Lat. xanthion, (Aq)
Paesetto in Calabria ulteriore che d nome al golfo. (N)
-

SantAco.(Geog) San-ti-go. San Giacomo, Compostell, San Giaco SArtepA,* San-tip-pa. Santippe.N. prf Lat. Xantippa,Xantippes.
mo di Compostella. Lat. Campustellae. Citt di Spagna, cap, della (V. Santippo.) Moglie di Socrate. (B) (Mit)
Galizia e della prov. del suo nome. (G)
Santippe, Santip-pe. N. prf. Lo stesso che Santippa, P. (B)
2 -* Citt cap. del Chili. del Paraguai. Citt del Messico. -- Santippo , San-tip-po. N. pr.. m. Lat. Xantippus (bal gr. anthos
della Columbia. - dell'Alto Peru.- dell' isola di Cuba. - aer biondo, e hyppevs cavaliere: Cavaliere biondo)Generale Attaniese,
sola Haiti.-della Rep. di Buenos-Ayres.-Piume della Columbia.(G) padre di Pericle. (B) (Mi)

SANTIPUR

Sanrrun

Samrissimamente , San-tissi-ma-mn-te. Avv. smp. di Santamente. Lat.

santissime Grrrzra. Bocc. Lett. Pr. v. Ap. 94, ottimamente


di', anzi santissimamente ed amichevolmente,

51

SANTO

(Geog) San-ti-pr. Citt dell'Idostan inglese. (G)


arch.Ercol.ag7.

L'altro solo quelle dell'animo santissimamente disideri.

abbiano avuto se non dopo l'introduzione della fede cristiana, Ali


da sancitus decretato, stabilito, Vi4) Pass. 3. Come dice il Mi
stro delle sentenzie di santo Agostino, e santo Isidoro, e santo Gre
gorio, e alcuni altrio Albert. Tratt. cap.2. Onde disse santo Jacopo.

Cavalc. Med. cuor. E santo Jacopo interciso disse. (P)

sanrissimo Santissimo. Add. m. sup. di Santo. Lat. sanctissimus. 2 - I Detto triplicatamente , dassi tale epiteto anche a Dio stesso,
Grrraros. Bocc. nov. . ao. Ad ogni uomo addiviene, quantun
Dant. Para6. 69. Dicea cogli altri: Santo, santo, santo. que santissimo sia , il parergli, dopo lungo digiuno, buono il ma 3 - Detto di quelle cose che riguardano Dio,o che da lui derivano,
nicare. E num. 3o. Diedegli la sua benedizione, avendolo per santis tant. Santuario Pit S.Pad. ... Come scrive messere san Grego
simo uomo. Petr canz, 46. Cosa nuova a vederla, Gi santissima
rio, nobile dottore di santa Chiesa, alquanti si muovono pi a ben
e dolce, ancor acerba ; Parea chiusa in orfin candida perla. Dant.
fare per assempri che per parole.it. S.Gir. 9. Quest'uomo cc. ora
Purg. 33. 4.Io ritornai dalla santissim'onda Rifatto s, come piante
priega per la Chiesa santa, per la quale tanto s'affatic. Reale,
2. 92. Il buono Dio le assister con la sua santa grazia in questa
novelle Vit S. Gio. Bat. 68. Zaccheria, uomo fedelissimo e santo,
e che conoscea la donna sua santissima, cc. Vt. SS. Pad. 4.63. virtuosa e caritativa fatica. E ao7. Non lascio mai passar congiuntura
Perciocch questi grande santissimo uomo e maraviglioso. (V)
alcuna di dir qualche parola in servizio di quel buon amico venuto
o - in forza di sm. Uomo di gran santit. it. SS. Pad. 1,138. Ed alla santa Fede.
era questo santissimo di tanta virt, ec. (V)
4 - Detto di Chi in questo mondo vive santamente, o mena una vi
3 - Ed assolutamente nell'uso, Il Santissimo per La santissima Eu ta molto esemplare Bocc. nov. 43.6. Per ventura vera una a
caristia (O)

donna, la

buonissima e santa donna era. Petr. son. aog.san

- Dicesi Santissimo Padre ed anche assolutamente il Santissimo, ta, saggia, leggiadra, onesta e bella.
ed titolo che si d al Sommo Pontefice. Lat. sanctissimus. But. 5 - Detto di Membra, Luogo e simili cose, che attengono a santo,
Pug2. Volea dire forse Santissimo Padre, cc., che cos s'usa
Dant. If 2. 23. Fur stabiliti per lo loco santo, Usiede il succo
dire al Papa.
sor del maggior Piero. E Par. 3, 24. Che sorridendo ardea negli
Sarrr, San-ti-t. Sf1 ast. di Santo.tQualit di ci ch' santo, In occhi santi. Amet.3g. Le sante voci, udite da me con animo att
era mondezza da peccato; altrimenti Santitudine, Santinonia., to , mi fecero pietoso.
Santitade, Santitate, sin. Lau.sanctitas. Gr.
drms. Bocc.nov. 6o.7.
- Detto di Anima ch' in luogo di salvazione. Dant. Pag.35.
Avrebbe forza di guastare ogni lor virt, ogni lor senno, ogni lor Al parto, in che mia madre, ch' or santa, S'allevi di me on
d'era
grave.
santit. Nov. ant. oo. 6. La terza addiviene o per santitade, o per
eccato.it. S. Gio. Bat. Tornando a casa dicevano s grandi no 7 - Dicesi Santo Padre, ed maniera con cui comunemente s'appella
velle della sua santit che non si potrebbe dire.it. S. Pad.. il Papa. Bocc. nov. 3. . Andiam noi con esso lui a Roma al
4. Avvegnach tutti quasi avanzasse in fama e in verit di santit,
impetrare dal Santo Padre, che cc.
a tutti non per di meno era caro e grazioso.E 69 Udendo la fama 8 - Pio, Religioso. Lat. pius, sanctus.Vit. SS. Pad.. 4. Tutte
della sua santitade una donna ec..E 7o.Stette con Ilarione aggiurato, le virtudi ec. si riducea a memoria, e quasi per santa considerazio
anzi sforzato da lui per la sua santitade. Bern. Orl. 1.ao.4. La santit
ne masticandole. E appresso: Infiammato di mirabile fervore e da
santa superbia, studiava che nullo s'avanzasse n eccedesse. E ap
comincia dalle mani. Non dalla bocca o dal viso o da' panni. Petr.
presso : Brigava molto, tentandolo, di ritrarnelo da quel santo pro
uom. ill222. Pe' quali Iddio molti e vari miracoli fece, le loro san
tit rappresentanti.(V)
ponimento. E'35. Tutti con santo studio e con mirabile fervore i.
- Titolo che si d al Sommo Pontefice. Lat. beatitudo, sanctitas.
zavansi d'avanzare l'uno l'altro in carit. Segn. Pred. 8. . Credo
Bocc. nov. 3. 2 , Acciocch la Vostra Santit mimaritasse. E num.
per, che quel che tanto pot nella Cananea, fosse, a dir vero, una
-.
az. Per visitare gli santi luoghi e reverendi, de'quali questa citt sfacciataggine santa, cagionata in lei dalla fede.
piena, e la Vostra Santit.
-*Grande, Copioso, Solenne , Compiuto, Intero, Pieno , ec. Cosl
- Virt in concreto, Buona qualit , Eccellenza d'animo. Vit.SS.

detto perch le cose sante sono grandi e solenni.(A) Bocc. g.5.,.

Pad. 4. 274. Ogni santit, quando si perde per alcuno peccato, si

Quanto sien sante, quanto sien poderose e di quanto ben pienc lc for
ze d'amore. (V)
- Onde Di santa ragione, D' una santa ragione, posti avverbialna.
vagliono Grandemente, Copiosamente, In abbondanza. P. Dira

pu ritornare allo stato di prima per la penitenza : ma sola la vir


ginit al suo stato ritornare non si pu. (V)

4 - (Icon.) Bella donna, vestita di stoffa paonazza con manto di


tela argentea s'inalza su piedi, protende le braccia e guarda come
in estasi il cielo. (Mit)

Sanrrunne, San-ti-t-di-ne. Sf. V. L. P. e di'Santit. Lat. sancti


tudo. Lilurn. Occorr. 7, Berg. (Min)

Santo. Sm.Chiesa. Lat. aedes sacra,templum.Gr. ripd. Borgh. Vesc.


Fior4a7. ll qual nome di santo cc. si diede allora per suo proprio

gione, S. 4. e Ragione , 5 6 , 51 Lat. acriter, vehementer, ma


gnopere. Gr. cpdpa.

3 Ed Avere una santa pazienza=Acquietarsi, Soffrir con pa


zienza grande, esemplare..] Red. lett. 278. Se poi non ho tanto fiato

da poterlo servire, bisogner che ancor esso abbia una santa pazienza.

4 -*Ed aggiunto a Capestro in signif di Gagliardo , Tenace,


alle chiese, che lungamente dur.
Forte, Robusto, Ciriff. Calv. 5o. (edi. Audin.) Il manigoldo lo le
gava presto, Ed attaccollo ad un santo capresto. (Pe)
- Onde Andare a santo, Tornare al santo=Andare, Tornare
in chiesa ed Uscir di santo, Tornar dal santo = Uscire, Tornar 1o - Perfetto, o simile. Malm. 2. 52. E gli pass , fuggendo, allor
davanti Per traviarlo, solo con speranza D'avere a far di lui pi boc
di chiesa. Bocc. nov. 72. g. Che vedete che non ci posso andare a
con santi. Minucc. ivi: Pi boccon santi. Pi buon bocconi. La voce
santo , n in niun buon luogo. E num. 12. Poscia partitosi in gon
santi in casi simili significa perfezione in generale. Amati(B)
nella (che pareva che venisse da servire a nozze ), se ne torn al
si usa anche
di smoor.S.Eug.
santo.it. S. Pad. Quando uscivano di santo, addimandava loro 11 Nel signi del
392. Cristo m'ha messo de' suoi Santi, e il padre mio nel numero
erdono. Lor.Med.Nenc. 42. Io ti veddi tornar, Nencia, dal santo :
ri si bella, che tu m'abbagliasti.
de patriarchi. (v)
- Onde i seguenti modi proverbiali: Aver qualche Santo o buon
- Andare ,Entrare o Rientrare in santo, Menare in santo
Santo
in Paradiso = Aver buoni aiuti, o gagliardi protettori, per
si dice dell'Andare o Esser condotte le partorienti la prima volta
dopo il parto in chiesa per la benedizione del sacerdote. V. Entare conseguir checchessia. Lat.validis inniti praesidiis. Gr. vvros

in santo, oo Buon. Tunc, 5. , Domin s'e' than portato ancora al


santo. E Salvin, Annot. ivi. Alla chiesa, al luogo santo. Le donne

vanno alla chiesa dopo il parto a purificarsi, si dicono an


are in santo, (N)

4 - Ed accennando a somigliante funzione, ma per altro moti


o Segr. For.Mandr. 5. 5. Egli bene ch'io vada innanzi a mar.
lare al frate, e dirgli che ti si faccia incontro in sull'uscio
chiesa per menarti in santo, perch egli proprio stamane come se
tu rinascessi. Esc. ult. Tu , Lucrezia, quanti grossoni hai a dare
al frate per entrare in santo ?
5 - Mettete in santo dicesi l'Atto che fa il sacerdote di benedi

re le partorienti la prima volta che rientrano in chiesa ; ed in que


sta fase, come nelle precedenti del S. , 3., si usa tuttora la v. Santo
per Chiesa. I
Mettere in santo.
a - Pittura o Stampa in cui sia effigiato alcun santo o altro. Lat.ima
gines sacrae.Cr.idves lov.Borgh. Org. Fir, 2o3. Come ancor
oggi i fanciulli soglion chiamarsanti tutte le pitture.

3 - (Zool) Genere di anelidi dell'ordine degli abranchi, che ha


per tpo la nais digitata di Muller, e cos denominato dai loro co

xv avvayavirris

3 Qualche Santo ci ajuter o simili: Dicesi a chi vuol pensare


in negozio da farsi a troppe sottigliezze ; ed lo stesso che dire: Il
tempo ci dar consiglio, o Cosa fatta capo ha. Lat. Deus provide
bit. Gell. Sport.4. . Poi qualche Santo ci ajuterebbe. Ambr. art.
. 3. Facendogliene una , gliene potrei far ben anco dua: qualche
Santo in questo mezzo ci ajuter. (V)
4 Scherza coi fanti e lascia stare i Santi = Non porre in deri
sione le cose sacre.

V. Scherzare.

5 Rivolere i santi suoi quando guastata la festa: si dice del


Rivolere alcuna cosa donata, Fir. Luc. 4. 3. Per dirne il vero ,

ell'ha mille ragioni; ch questo rivolere i suoi santi come si guasta


la festa cosa da fanciulli.
Enel
del S. 2. Il Santo talora s'intende Iddio stesso
o la santissima Eucaristia. Cavalc. Pungil. 3. Non date il Santo ,
cio il corpo mio a' cani. (V) Diod, Salm.223 E pur tu sei il

12-

Santo, il

le

, le lodi d'Isracl. (N)

E nel signif del 5.3. Onde dicesi il tale un santo, per

dire Egli un uomo che mena una vita santa. (A)

14 Sancito, Ratificato, Confermato, Approvato, statuito. But.


lor giallo. Lat. xantho. (Dal gr. chantos giallo.) (Aq) (N)
Par. 6. Sacro quello che sappartiene a Dio; santo quello che
- Genere di crostacei dell'ordine de'decapodi brachiur, stabilito
fermato e statuto ad alcuno fine. (Lat.sancitum) (V) BembStor.
da Leach con tal nome, desunto dal loro
giallo. (Aq)
Saro. Addm. Quegli il quale eletto da Dio nel numero de'Beati,
e dalla Chiesa tenuto e canonizzato per tale. In questo senso licesi

lib. 3. Questa lega in ogni modo volle il Papa pe' suoi brievi scritti
al senato, che rata e santa fosse. (Br)
------------

anche in modo accorc. San innanzi a voce che da consonante comin

15-(Filoi) Giuocare a santi e cappelletto = Giuocare a quel giuoco


che rester
fa gettando
in alto una moneta, ed apporsi a dire da quat
ci sebbene gli antichi cos adoperassero talora anche innanzi ad S parte
voltata: il che dicesi anche in Toscana Palle e santi.
impura ed a vocale. . San , add. e sm.- , Isanto, sin. Lat. san
ctus. Gr, dos. (Sanctus dal celt. gall. san ovvero sanctcheva
. Palla, S. 5. (A)
gliono il medesimo ed il medesimo val pure il pers. sen. Anche i 16 (Eccl5 Lettere sante: cos dicesi per eccellenza la Sacra Scrit
tura.
Lettcra , 52, 5. (A)
bruttoni hanno sunt per santo ma dice l Armstrong, che non lo
-

sANro

52
a ---

SANTUARIA

ma santa: Ouell'ac ua che si tiene nelle pile delle chio

se. P.

Red.

Berg. (Min) Giamp. Maff Vit. S. Andr. Cors. cap. 2. Ma

se per

avventurati allettano certi gusti che questi santoni e bizzoconi dico

iz. Ar. (A) Tass.Secch, rap. 1, 62.

Con l'asperges in man dell'acqua santa. (N)

no trovarsi nella vita solitaria e stravagante, fa pur conto che dopo

Pila dell'Acqua santa, Quel vaso che si pone nelle chiese un poco di mele ne verr molto assenzio. (PV) Nell.Sat. Un san
3 --ton del tempo nuovo Che diceva ogni giorno il Verbum caro. (Br)
nostre coll'acqua santa. V. Pila - 2 , 2. (N)
4 - * Corpo santo. Il corpo di un santo V. Corpo, S. 23. (N) 2-" (St.Mod.) Santoni diconsi volgarm. i Dervis, p. Red. Espua
- olio santo. E' l'olio consacrato dal vescovo per ammini
t. 2, p. 3. Baratteria di questa non men ribalda quella che usano
strare agl'infermi l'Estrema unzione.

i santoni o dei vigi de' Turchi allora quando ec. (N)

(N),

Olio, 3.
17 (Ar.Mes) Dicesi Pane santo, pi V.
comunen. Pansanto,
unto o dorato con uova. V. Pane, S. 221

il Pane

SAsromoa" (Geog) San-tn-gia. Sf. FrSantonge. nt. prov. orientale

della Francia, che ora fa parte del dip. della Sciaranta inferiore. (G)
Sanroma. * (Bot.) San-t-ni-a Sf Nome che in alcuni luoghi di o
scana dassi all'Agrimonia Eupatoria. P. Agrimonia, Sa. (N)
gno, S. 3, 3o. (A)
SAmronico. (Bot) San-t-ni-co. Sm. Pianta che ha gli steli legnosi,
19 (Marin.) Santa Barbara. V. Santabarbara. (A)
Ssro, Sante, Zante, Santi, Santino. Npr. m. Lat. Sanctis (B
per met distesi; i rami lunghi, raddrizzati; le figlie molto fesse,
Sanrocchieria, San-toc-chie-ri-a. Sf Simulata peta, Ipocrisia. Serd.
con le divisioni sottili e lineari; i fiori piccoli, in grappoli filiformi
-

18 * (Bot.) Giallo santo, Legno santo. V. Giallosanto e

V. Le

----

stor. 48. Ingannano le credule menti degli uomini con gran bugie, e
con varie santocchierie.

--

Sanrocchio, San-tc-chio. Add. e sm. Dedito alla santocchieria For

tig. Cap. 8. La corte un ampio mare, ove si nuota Da tutti

nol,

e affoganvi parecchi; E non val di molt'anni esser pilota, Ch affon


danvi i santocchi asciutti e secchi. (B)

sanroccio, sambc-cio. Add. usato in forza di sm. pegg. di Santo in


signif: di simulacro, statua, FiguraSegnParroc instr... a Chi
che possa portare tutto di la maschera in viso, come fa un santos

Fiorisce dall'Agosto al Novembre, ed originaria della Persia.


trimenti Erba giulia, Agerato, Assenzio, V. Lat.artemisia santo
nica Lin. 1 (In pers. sen santo, tuchm ovvero tuchun seme : Seme

santo, a motivo delle sue virt. ) Cr. no. 6. 4. Dgli sopra il pasto
sugo di foglie di pesco, ovvero polvere di santonico, e sar liberato.
Ricett. Fior. 38. Quel (eupatorio) di Mesue quell'erba amara, chia
mata da alcuni canforata, e da altri erba giulia, detta volgarmente
santonico, che si tiene che ella sia l'agerato di Dioscoride
- * (Farm.) Nome che si d nelle spezierie ai semi minuti ed alle

% del calice dell'artemisia judaica, dell'artemisia contra, e


ell'artemisia santonica; altrimenti Semesanto. (V. Seme,) Hanno
plex. Gr. 49. (Da santoccio in senso di statua suol chiamarsi cosi sapore amaro, nauseante, ed odore balsamico sono alquanto depri
un uomo che ha poca destrezza, poco movimento) Bocc.no63. a. menti. Si usano contro i vermi, principalmente lombricali, ed'an
il santoccio credendo queste cose, tanto l'affezion del figliuol lo strin che nelle fbbri intermittenti. (O)
se, che egli non pose l'animo all'inganno fattogli dalla moglie.
SAntoneccia. (Bot.) San-to-rg-gia. [Sf Genere di piante della didina
sanrocerato (Bot) san to-c fa-lo. Sm. V. G. Lut. xanthocephalum. mia ginonospermia, famiglia delle labiate, distinto dal calice cinque
(Dal gr. acanthosgiallo, e cephale capo) Genere di piante della f fido, la corolla con cinque lobi quasi eguali e gli stami rimoti. Se
miglia delle sinanteree e della singenesia poligamia fustranea di ne conoscono e se ne coltivano molte specie, delle quali la pi co

di paglia?'(L'ediz. di Fir. 6g a pag. 84


fantoccio.) (V)(N)
2 - "E' detto di Uomo sciocco, scimunito. Lat. bardus, fatuus sim

Linneo, stabilito da Wildenovv, e distinto per la disposizione in


capolino dei loro fiori di color giallo. ()

Sanrocinio. * (Bot) San-t-chi-mo. Sm. P. G. Lat. xanthochymus


(Dal gr. xanihos giallo, e chrmos sugo) Genere di piante poco no
to, della poliadelfia monoginia di Linneo, stabilito da Roxbug con
un albero tintorio detto xanthochymus tinctorius, ridondante di sugo
giallo. (Aq)

srocom. * (Bot) San-t co-ma. Sf. V. G. Lat. xanthocoma. (Dal


gr. aranthos giallo, e come chioma) Genere di piante della singe
nesia poligamia, famiglia delle sinanteree, stabilito da unth, e che
trasse'tal nome dalla specie di chioma gialla, sotto la quale pre
sentansi i loro fiori. (Aq

sanrocomo.* (Mit) San-t-co-mo. Soprannome od epiteto di Apollo e


di Bacco, dalla bionda chioma. (V. Santocoma.) (Mit)
Santorio. * (Bot.) San-to fillo.Sm. V. G. Lat. xanthophyllum. (Dal
gr. xauuhos giallo, e plrllon foglia) Genere di piante

mune la Santoreggia ortense, pianta annuale che ha lo stelo ranoso,


alto appena un palmo ; le foglie lanceolate, piccole; i fiori piccoli,
alquanto rossi o bianchi, ascellari, due insieme sullo stesso pedun
colo. Fiorisce per tutta l'estate, ed indigena in molti luoghi del
l'Italia, nella Germania, ec. Quest'erba odorifera ed appetitosa,
agevola la digestione ed perci molto usata nell'intingoli. Volgarm.
Cunella., Satureja, sin. Lat. satureja hortensis Lin.Gr. 3iupa. (Da
saturare, dice il Lemery, viene il lat. satureja, onde l'ital. santo
reggia : poich di questa pianta si fa uso negli alimenti. In franc.
sarrieute, in ingl. savour, in ted. saturer cc.) Pallad. cap. 38.
Il primo grado de' buoni fiori si il timo cc. , il terzo rammerino,
c santoreggia. Cr. 6. 2 . . La santoreggia calda e secca in secon

do grado e seminasi del mese di Dicembre ec. mescolatamente con


l' altre erbe. Dav. Colt. 98. Di Febbrajo semina cavoli ec. santo
reggia, invidia, spinaci.

dell'ottandria SAnronno. *

Lat. Thera, Caliste. Isola dell'Ar

delle capparidee, stabilito da Rudge, e che de cipelago, una delle Cicladi. (G)
sunse tal nome dal color giallo che domina nel loro figliame. (Aq) sAnronio,
* San-t-ri o. N. pr.. m. (o)
Sanrorrro.* (Bot) San-t-fi-to. Sm. V. G. Lat.
tum. (Dal Sasroaso. - (Zool.) San-tr-no. Sm. . G. Lat. xanthornus. (Dal gr.
gr. acanthos giallo, e phyton pianta.) Genere di piante della pentun
ranthos giallo, e ornis uccello) Nome dato da Brisson ad un ge
monoginia,

dria monoginia, famiglia delle rubiacee, stabilito da Blume con un nere di uccelli dell'ordine de' passeri che venne riunito al genere
arbusto detto xanthophytum fruticosum, in cui domina il color giallo,
icterus, desunto dal color giallo che in essi domina. prossimo
specialmente nell'epidermide del fusto. (Aq)
all'icturus da cui differisce pel becco tutto diritto. (Aq)
sarooenio.(Chim) San-to-g-nio. Lat.xanthogenium. (Dal gr. xanthos saronnea. (Bot.) San-tor-r-a. Sf
G. Lat. xanthorroca. ( Dal

giallo, e genos generazione.) Con questo nome il professore Zeise

di Copenhaghen indica un miscuglio di potassa, di carbonio e di


zolfo il quale unito all'idrogeno d l'
santogenico, cos detto

r. acanthos giallo, e rheo scorro). Genere di piante esotiche del


esandria monoginia, famiglia delle asfodelee, stabilito da Smith,
e cos denominato a cagione della resina gialla che cola dal loro

pel color giallo, che produce nelle sue varie combinazioni. (Aq)
tronco. (Aq)
sanrocsa.(Geog)San-tgna. Cit. di Spagna nella prov.di Santander (G) Saronni.Geo
g) San-tr-ri. Citt della Turchia asiatica nella Siria.(G)
sartolina. (Bot.) San-to-li-na. Sf. P. G. Lat. xantholina. (Dal gr. sasroanza - (bot.) San-tor-ri-za. Sf. G. Lat. xanthorrhiza. (bai
xanthos giallo, e holos tutto.) Genere di piante della singenesia po
gr. xanthos giallo, e rhiza radice) Genere di piante della penitan
ligamia, famiglia delle corimbifere, che ha per caratteri : calice
dria poligamia, finiglia delle ranuncolacee stabilito da Heritier; il
sferico, imbricato, fatto di squame bislunghe, dentato, ineguale
cui igno, e specialmente quello della radice, di color giallo. Com
ricetuacolo fornito di pagliette, carico di flosculi, tutti uniformi
prende una sola specie, ch' la xanthorhiza apiifolia. (Aq)
ed
-

---

---

--------

el

ermafroditi; seminudi. - , Santolma , sin. (A

- Specie di detto genere, detta anche Citronella o Abrotano fem


mina : pianta che ha lo stelo molto ramoso ; le fglie lineari , pic
cole, dentate per i 4 lati; i fiori gialli, solitari, peduncolati, ter
minanti. Fiorisce nell'estate, ed comune nei monti de' paesi me
ridionali. Il suo sapore amarissimo, ed il suo forte odore annunzia
no in essa varie propriet toniche energiche; ma sebbene gli antichi
molto la usassero, poco ricercata presentemente., Santolma, sin.
Lat. santolina chamae-cyparissus Lin. (Gall)
Sanrolino. * (Zool.) San-to-li-no. Sm. V. G.
. xantholinus. (Dal
gr. xanthos giallo, e holos tutto.) Genere d'insetti dell'ordine dei
coleotteri, che comprende alcuna specie del genere staphylinus, os
servabili pel color giallo in essi dominante. f
Sanrolinombe. * (Bot) San-to-li-n-i-de. Sf . G. Lat. xantholinoides.
(Dal gr. xanthos giallo, e idos somiglianza.) Genere di piante della
singenesia poligamia superflua, famiglia delle sinanteree, stabilito
da Vaillant, perch presentano qualche somiglianza con quelle del
genere santolina. Questo genere corrisponde all'Anacyclus (Aq)
Saronna. (Bot) Santl-ma. Sf Lo stesso che Santolina, V. (A)
Sastolo, San-to-lo. Add.esn. V. venez. Con tal nome chiamasi dal

figlioccio colui che l'ha levato al sacro fonte, o presentato alla cre
Santula, V. ( Da santo. In ingl. dicesi god
sima. E cos

father che vale alla lettera padre in Dio.) Pecor. g. 4. n. 1. Voglio ,

Santos. * (Geog) Citt del Brasile. della Columbia. (G)

sastrosacn, San-to-s-cro. Add... m.comp.


A. V. e di''Sacro
santo. volg. Vang. p. . Secondo l'usanza della santasacra Chiesa
omana. (N
s
(Eccl) Sm. V. L. futto in questo modo italiano.
Lo stesso che Sancta Sanctorum, V. G. V. 6. 8. Il quale ( Papa
Gregorio), accorgendosi di ci, trasse di santo santorum di Laterano
le teste de Beati Apostoli Pietro e Paolo. (Il Codice Recanati legge
santa santorum.) (V) .
-

sastrosi. (lcd.) Sn-to-si. Sf V. G. Lat. xanthosis. (Dal gr. acan


thos giallo) Lo stesso che Itterizia, P. (Aq
Sanrosa. * (Bot.) San-t-si-a- Sf. V. G. Lat. xanthosia. (Dal gr.xan
thos giallo) Genere di piante della pentandria diginia, stabilito da
Rude in cui compresa una sola specie, cio la xanthosia pilosa,
distinta da fiori gialli.(Aq)
Sanrossimo. * (Bot) San-ts-si-lo. Sm, P. G. Lut. xanthoxylum. (Dal
gr. xanthos giallo , e ayron legno.) Genere di piante esotiche della
dioecia pentandria, famiglia delle terebintacee, col calice diviso
cinque

in
parti, tre a cinque stami ed altrettanti pistilli e capsole
monosperme. Sono distinte dal
dlel loro legname e dalla
loro scorza, particolarmente d'un elle sue specie chiamata bois

pineux jaune, la quale viene a S.Domingo adoperata per tingere


giallo
reputa anche
eccellente

i
si
un
felbrifugo. (A) (N)
com'io son morto, che ne vada a vinegia a un tuo santolo , che ha Santosterano.
(Geog) Santo-st-fa-no. Isoletta nel Mediterraneo
nome messere Ansaldo, ec. (A) (B)
presso quella di Ventotene. (N)
Sanrone , Santo-ne. Add. e sm. accr. di santo, ma si usa per lo pi Santart, Santu--ri-a.
(f. V. A
e d1 Santuario. G. V. 6. 85,
ne' componimenti piacevoli o per ironia, Casin, Prea, 3 , ag.".
a. La sua mantcilina foderata di vaio cc, mostravasi in san Friamo
-

---

SANTUARIAMENTE

SAPERE

53

di Lucea, come una santuaria. E no. gg. 2, Spogli san Fortunato Saota. * (Mit.) Sa-d-ta. Soprannome od epiteto dato da' Tespiesi a
di tutti i giojelli e santuarie, infino alle lampane
Giove che li avea liberati da un terribile dragone. (Dal gr. suo io
Sartanianenre , San-tua-ria-mn-te. Avv.

. e di Santamente,

salvo , onde saoter conservatore.) (Mit)

Capr. lmpr. prol. La detta ecclesia ne sare santuariamente coltivata Saorre. * (Arche.) Sa-o-t-te. Cos chiamavati un simulacro di Bacco
e esaltata.
ch'era presso Lerna. (V. Saota.) (Mit)
Saranno , Santu--ri-o. Sm.1 Reliquia di santi o Arnese sacro; ma Sara. (Ar.Mes) Sf1 Mosto cotto, e alquanto condensato nel bollire,
in questi signif fuor d'uso)-, Santuaria, sin. Lib. Viagg. E
che serve per condimento. Lat. sapa. Gr. opznov. (In teut. saff, in
in quello teneano i Giudei i loro santuari, ovvero reliquie.
sass. sape, in ingl. cd in oland. sap, in turco su, in gr. opossucco
2 - Il Tabernacolo dove gli Ebrei tenevano l'Arca; ed anche quel In ar. saebib indica pure il succo di varie piante: e saf il vino che
luogo del Tempio di Salomone in cui il solo sommo sacerdote po
si ricava dalle uve contuse e fermentate. V. Sabaja) Pallad. Genua.
tea entrare. (A) Diod. Es. 25. 8. E faccianmi essi un santuario, ed
5. Le sorbe si possono lungo tempo serbare nella sapa. Cr. 49.3.
io abiter nel mezzo di loro. E Dan. 9. 26. Distrugger la citt e 'I
Cato dice, l'uve nelle pentole comodissimamente riporsi, e in sapa
santuario (N)

e in mosto bene. Buon. Fier.4 4 1o. Quanta han venduta rigoverna

3 La Chiesa o il Luogo dove si conservano le reliquie o simili. Lat.


tura, Quanta sapa per mele gli speziali. Cr. 4. 26.3. La sapa, quan
sanctuarium.Gr.
arripuo.Segn. Pred. 23.4. Rispetteranno Dio su i
do (bollendo ) tornata la terza parte, la quale migliore fanno le
circoli delle strade quei che l'onorano cosi poco nel cuore de'santuari?
mele ec. (V)
4 - Per simili. Sen. Pist. 95. Come que, che sono sacrati, solamente 2 Dicesi Dare la sapa e vale Dare l'unguento. V. Dare la sa
sanno i secreti de' sacrifici ; cosi in filosofia son mostrati a coloro
a. (N)
che son ricevuti a' suoi santuari.
s
* (Geog) Sa-pa-dil-las. Due isolette del mar delle Antille.(G)
Saruanno. Add. m. P. A. V. e di Santo , t nel signif del S. 3 e Saranua. * (Geog.) Sa-pa-r-a. Una delle isole Molucche. (G)
seg. l Cap. impr. prol. La qual compagnia fu creata per la detta Sapata. * (Geog) Sa-pa-ta. Isola sulla costa occidentale di Borneo.(G)
chiesareparare e conservare, e molte santuarie osservanzie in onore SApeca. * (Metrol.) Sa-p-ca. Sf Moneta chinese del valore di circa
due franchi. Altri scrivono Sapequa. (O)
di Dio e della sua beata Madre. E' appresso : Le singolari grazie che

Iddio ha fatte sotto la mezzanit delle santuarie dipinte e non dipinte Sapeae, (Zool.) Sa-pr-de.Sm. sorta di pesce fluviale. Lat. saperda.Gr.
immagini
rzrpm. (I Greci, secondo il Vossio, presero questo nome dal
Saruna, Sn-tu-la. Add.e sf di Santolo1 Maurina, Comare. Lat.
Ponto Eussino) Savin. (A)Salvin. Disc. dicc. 3. 95. Messogli in
commater-Gr. i azxon (V. Santolo. ) But. Purg. a. a. La
mano un pesce detto saperde, se lo conduceva dietro. E appresso:
Diogene. . . incontratolo, ridendo gli disse, la tua e mia amicizia
santula, o vero matrina, che lo present al battesimo. E appresso:
un
saperde ha disciolta. (Pe)
La santula , o vero matrina, che lo tenne al battesimo, sogn ec.
Sarrua. (Mus) Strumento di corde turco che somiglia al salterio.(L) Sarea, Sa-p-re. Aut anom. n. ass. e pass. che in diversi suoi modi
Saruaa, San-t-ra. Sf V. A. Lo stesso che Santuria, V. sitor. fu usato con varie terminazioni. Aver certa cognizione d'alcuna
cosa per via di ragione, o di esperienza, o d'altrui relazione; al
semif 3o. Avevavi un Monasterio di caste pulzelle, ed avevavi pi
trimenti Conoscere, intendere , Comprendere , Capire ec. Dicesi
santuire e reliquie, e della santa croce del Salvatore. E 48. Comparso
ivi lo Signore con gli duo consoli e clerici con croci e santure in
Sapere assai, di certo, per esperienza, a dentro, molto a dentro,
profondamente, distintamente, indubitatamente, a fondo, non molto
mano, gittansi ec. (V)
Saronna, San-t-ri-a. Sf1 V.A.Cosa santa tosacra; altrimenti Santu
a fondo cio superficialmente, per alfabeto cio per l'appunto ec.
-, Savere, Assapere, sin. Lat. scire, sapere. Gr. siva. (Sapere,
rael Santuaria. Lat.res sancta , sacra. Gr.ydr. RicordMalesp.
2. Mostravasi in santo Fridiano, come una santuria, (La stampa secondo molti eruditi, dal lat. ant. sapus vegnente dal gr. sophos
saggio,
sophoo nome
io rendo
saggio. Anche
sofie val
de Giunti ha [.. in santo Friano, com' una 1 santura)
religiosoonde
: e prende
da soflana
; poichin diar.lana
non saggio,
di seta
-

Sanrruao. - (Zool.) San-t-ro. Sm. V. G. Lat.

gr.

canthos giallo, e ura coda-) Nome specifico d'un pesce del genere
leiostomus, desunto dal color giallo della sua coda. (Aq)
Sanrrusse , San-ts-se. Sm. V, scherz. ed ant. , usata nella fase Pa

vestono i Sofi tra gli Arabi. V. altre etim. presso il Littleton.) Sen

Pist. 33. Perocch'altra cosa ricordare, altra sapere. E ricordare


si quando la cosa data a guardare alla memoria; sapere si di

rere o simile il santusse; e si dice di Chi mostra di fuori gran pie


t. Cecch. Assiuol. 1. 2. E madonna Verdiana, che pare il santusse,
parvegli per che la faccia bene a tener mano cc. (V)
Sanza. Prep... e di Senza. Amet. 5. Ecco ch'io voglio poco, e molto

re e fare del suo proprio, sanza sottomettersi all'altrui maestria e


agli esempli, e non dir sempre secondo ch' detto di sopra questo

meno Sanza dire ispero di valere. E 55. Gli amorosi dardi da me

ha incominciato ad intendere quello che egli non sa. Dant Par 2.


26. Sicch poi sappi sol tener lo guado. E 3. o8. Dio lo si sa quali

allora non conosciuti sentendo nel battente petto, sanza pro lodava
le mie bellezze. Cas. lett. 67. Non volere stare in montagna in tanta
solitudine sanza frutto, e sanza profitto alcuno.
2 - E' detto per la rima..] Ar. l'ur. 32. g9. Alla donna d'Islanda,

che non sanza Molta suspizion stava di questo , Il signor disse, che
serviam l'usanza Non v' ha, donna, a parer se non onesto.

disse costini, e questo disse quell'altro; ma sia alcuna differenza in


tra te e l'altro. Coll. Ab, Isaac. Non di lungi dal sapere quegli che
oi mia vita fusi. Petr. canz. 38. 5. E gli aspidi incantar sanno in

or note. Salin. Avvert. . 2. 2. Il volgarizzatore delle parole di


quella lingua si guardato assai meglio che molti altri non seppon
fare.
Boh.
Orig.
Fir. Fam.
2o8. Non
sapendo
cosdistinguere
ben discernere
che
vie fusser
queste.
E Arm,
6. Non
sapendo
ne' tem

3-Talora vale Oltre. G. V. 6.5o. 2. Legati ne vennono in Firenze

pi il prima e'l poi. (V)

pi di tremila, sanza quelli che messono i Lucchesi.


4 - Dicesi Sanza pi posto avverb e vale Solamente , Senz' altra
compagnia , Senz'altro. Bocc. Lett. Pin..Ross. 275. Se la guerra
delapiti non fosse suta a Peritoo , sempre averebbe estimato d'avere
molti amici, dove in quella solo Tesco si trov sanza pi,
5 Talora in un medesimo costrutto e periodo si unisce prima in un
modo e poi nell'altro. Fior. S. Franc.64. Corre alla porta, e sanza
altro addimandare o che mai eglino s'avessimo veduti cc., s'abbrac

a -- Uscite antiche o fuor d'uso. Sacci per Sappi Franc Barb


g63. E sacci, che maggiore Vilt, se no l'onore. Tesorett. Br
Far
detto piano, che pure un solo grano Non fia che tu non

ciarono insieme, (V)

Saza. (Geog) Fiume dell' interno dell'Africa. (G)


Sarzane, San-ai--re. N. ass. P. A. V. e d'Statuire. (V. Sancire.)
Com. Dant.Inf 19.355. Sanzi (Costantino) che la Chiesa di Roma
fosse madre di tutte le chiese del mondo. (N)
Sanzio, - Sn-zio. M. pr. m. Lo stesso che Sancio, V. (B)
Sanzione (Leg) San-zi-6-ne. Sf Ratificazione, Confermazione, For
ma autorevole, per cui un atto diventa legale ed autentico. Il legisti
cos chiamano quella parte della legge, che contiene la minaccia
della pena ai trasgressori, o la promessa di ricompensa agli osser
vatori di essa legge, ovvero il bene o il male che conseguono per
effetto di essa legge dalla osservanza o trasgressione della medesima.
(V. Sancire) Magal.part. 2. lett. 7. Circa il venire o il non ve

nire la legge mosaica da Dio ec. , o ella si consideri nella sua ori
gine , o si consideri nelle sue sanzioni, tutte conformi ai dettami
della ragione cc., veniva a essere cc. Algar. Ebbe il commercio del

sacci (N)
3

Sacciate per Sappiate, Rim. ant. Dant. Mian. 83. Ogne

plager,sacciate, Avanza sofferenza. E84. N cosa altragradita. Alla


vostra beltate Manca, donna, sacciate, Che piet.

4 I Saccio per So. ( v. del dialetto napol) Bocc. nov97 Temo morire, e gi non saccio l'ora. Guiti. lett. 9. Non saccio
vero consiglio alcuno che il vostro. Pist. S. Gir. 4o6- Saccio che
la superbia, per la quale lo Diavolo cadde , appote non ha luogo.

(v) Salvin. Pros. Tosc. o4. Ed io c'ho da far la cica-lata, non


ne saccio cica. (N)

s sano per sanno. cavale. Stoluiz. 275. E che ben sia virt
punto non sano. (Qui in grazia della rima.) (V)
6 Sapavate per Sapevate.1 Bocc. no. 79. 47. Voi tremavate
come verga, e non sapavate dove voi vi foste
7 Sape
Sa, usato poeticamente, Dant. Par. 23.45. Fatta

pi grande, di se stessa uscio; E che si fesse rimembrar non sape


s - Sapemo per Sappiamo. Amm. ant. P. N. Scritto, sara'
no gl'uomini amanti di se medesimo, e sapeno che amore privato
ismisuratamente chiuder occhio del cuore. Salv. Avert
Di vero nol sapemo. (V)

3o

9 Saperrebbe per Saprebbe. Gr. S. Gir. 7

Egli non ti sa

lisciplina ecclesiastica gallicana, secondo i canoni del Concilio di

perrebbe grado delli tuoi doni.


ret
o -* Saperrete per Saprete, vit, S. Eufros. 4fo6. Saperrete no
velle della vostra figliuola. (V)
a
- sappie per Sappi.it. S. Margar 48. E s mi
pnce tua
bellezza, Che'sappie brie ch'io m'ho gramezza
scias.

Basilea. . Prammatica, S. 4. (A) (Ne)


Sao. - A. prf ( In teut. see , in sass. sae , in oland. zee, in ingl.
ea mare. In turco su acqua) - Una delle Nereidi. (Mit)
2 -* (Gcog) Distretto della China. (G)
Saos. (Geog) Sa-6-na. Sf Lat. Sauconna. Fr. Saone. Fiume di Fran
cia che si getta nel Rodano, anticam. detto Asar , e che d nome

sappiend
per sapendo
nov. 4a
9 stessa.
nonPrese
saper
ella stessa
che cagione
a ci la siBocc.
movesse,
in se
buono
augurio d'aver questo nome udito, e cominci a sperare sensa
per che.., cavalc. Au. Apost. 39. Lo Trebuno lo mand in Cesa
ria, sappiendo ch'egli era voluto torre da Giudei, lav. Esop. 9.
Il sole pattovi moglie, e sappiendolo la terra consider provvedu

Caspio la sanzione del Parlamento. (A) (B)


2 - Prammatica sanzione : cos i Pubblicisti chiamano un Regola
mento in materia ecclesiastica, ad esempio della legge di Carlo vir.
re di Francia, che porta tal titolo, e per la quale fu regolata la

ai dip. dell'Alta Saona e di Suona e Loira.-Isoletta del mar delle


Antille. (G)

Saos , S-6-ne. N. pr.. m. (Dal gr. saoma io salvo) - Il primo che


scopri torcolo di Trofonio, (Mi)
Vocab, VI,

tamente dicendo cc Franc. Sacchi, nov. 221. Mand il cavaliero all'al


bergo della corona, sappiendo se era suo famiglio (V),
ad
3 - Sappo per Soi Guiu. lett. 34 Questo mio giuoco, e ad
altro giuocare non sappo, E appresso lo pi
sappo, che tu oggi

54

SAPERE
SAIPEIRE
nol
Stor. Brl. 9. Da questa ferita lo sappo troppo bene 2i - Dncesi Ei sa molto , Io so molto, Che so io? Che sai tu? e sono
maniere particolari del popolo fiorentino e romano, che vagliono :
Euarire.
14 - (V
per Se lo sa ; Sassi per Si sa, e sono composizioni di
Io non so, Ei non sa. Lat. bene novit, sat scio, qui sciam ? nescio.
[V. Molto avv. S. 2.] Bocc. nov. 1o. 9. Che so io, madonna, se nello
voci tuttora permesse. Dant. Purg. 5. 35. Salsi colui che innanel
eleggere degli amanti voi vi faceste il simigliante ? Fir. Luc. 5.3. Ei
lata pria , 1)sposando , m'avca colla sua gemma. E 3 . go. Salsi
colci che la cagion mi porse. E 31.39. Non fora men nota La colpa sa molto dove s' colui Borgh. Firlib. 336. Cavillar ch'ei fusse su
tua , da tal giudice sassi.
breptizio, e finalmente (che so io?) negar che l'avesse mai fatto.(V)
2 Conoscere, Aver cognizione. Onde i modi de' 5.31 e 32. Cecch. 22 Dicesi Non so, Non so che, Non so a chi, Non so cui, Non so
-

Dissim. . . Io non so grandezza, colla quale facessi baratto. Vit.SS.


Pad. 2.3. E domandogli, se sapevano questo diserto, dove questi servi

di Dio abitavano : al quale tutti rispusono, che di ci nulla non sa


pevano. E 2.292. Dimandarono se in quella villa fosse nullo forestiero
cc. con due suoi figliuoli c. e rispondendo egli, che non gli vi sapeva ec.
(non sapea che vi fossero.) Tac. Dav. Ann. 15. 19o. Sapendo la volu

come , Non so donde, Non so quando , Non so dove, Non so se, ec.

V. Non so. (A)


23 [ Dieesi

di nome , Un non so che, Un non sapea che

per Un certo che, Alcuna cosa d'indistinto ec. V. Non so, S. 51


Dant. Purg. 2. 23. Poi d' ogni parte ad csso m'appario Un non sa
pea che bianco.

bil gente che clla a' pericoli tarda, vedendo il bello, traditora. (V) 24 - Dicesi Se tu sai, soggiunto a modo di confernazione all'ante
3 - * Conoscere per esperienza, detto di cosa inanimata. Dant Pur.

3o. Quando 'l settentrion del primo ciclo , Che n occaso mai seppe
n orto , N d'altra nebbia che di

cola

velo ec. ( Non sa che sia

occaso, non soggetto ad occaso.) (V)

cedente detto ; v. g. Fa, se tu sai; Fate pur, se sapetc ec.; vale lo


stesso che Quanto tu puoi, Per quant'e dalta vostra parte, dal canto
vostro. Lat. quantum vis. Bocc. nov. 79. 2 . Se pur infermo, se tu
sai, che mai di mio mestiere io non ti torr un denajo.

4 Provarsi, Trovar via, Tentare, Proccurare , Vcder modo cc. 25 Dicesi Sapere a mente e vale Avere impressa alcuna cosa nella
memoria in maniera che si possa ridire. Lit. memoria tenere. Gr.
Stor. Barl. 73. Arachino disse , che amabilmente e con dolci parole
sapesse sc egli lo potesse convertire. Vit. S. M. Madd. 94. Raccor
rapzzzrxev ri uva. t V. Mente, $ 32.1 Bocc. nov. 7o. o. Si fu
dossi ch'ella s'aveva messo allato un bossoletto di prezioso unguento uno , il qual pareva che tutti i miei peccati sapesse a mente. Cas.
lett.5. Mander i sonetti con le prime , che il libro a Murano,
la scra , quando andarono a sapere se lo potessono adoperare in lui.
e io non gli so bene a mente.
E appresso : Vnite, Angeli santi , e sappiate se potete riconoscere
la faccia del nostro Re (Cristo crocifisso.) Bocc. g. 3. nov. 1. Sappi
2 - * Usato anche fuor di materia discorsiva, vale Aver la cosa

se egli sa lavorare (fa di sapere ), ed ingegnati di ritenercelo. E


8- 7. n. 6. Io ti porr a casa tua sano e salvo ; e tu poi sappi far cer
care quello che con lui hai a fare. (proccura, vedi
Vit. SS.

come presente. Domenich. Ist. Giov. lib. 25. Essendo egli pratico de
boschi e de'tragetti, sapeva a mente le strade e'sentieri, i quali
sono per Terra di Lavoro. (N)

Pad. 2. 25. Andate a lui, e sappiate come sta ( informatevi) Franc. 26 - APPEA DIn pAPPA * o simile =Cominciar appena a parlare. V.
acch.. nov. - 1. Vattene al Vescovo, e di' cc., e sappi quello che ti Pappa, S. 2. (N)
vuol dire ( odi, senti.) (V)
27 - ne = Esser gradito. I E cos Saper meglio, Saper migliore
5 - Dicesi Sai, ed modo ironico di rimproverare altrui o tardanza per Esser pi grato.] Lat. placere. Gr, aprx. Car. lett. . oo.
Al ritorno ci sapranno meglio le nostre camere e i nostri lettini.
o sciocchezza o altro. Lasc. Gelos. 6. 3. Quante volte gli dissi che
egli stesse alla posta e in orecchi! E sai che io non gli ho dato l'agio 28 - Buono , [ Di buono 1 = Aver buon odore ; e fig. Parer buono.
(cio, eppure gli ho ben dato tutto il tempo e l'agio.) (V)
[V. Buono sm. $. 13. E cos il suo contrario. V$51 Lat. placere,
6 - I Dicesi Sai che , Sai com', e sono forme di stil familiare, perplacere Gr. cpioxsuv. Fr.Gord. Pred.S. Nondimeno sono dell'ani
usate coll' interrogativo e quasi per riempimento o conchiusione di ma, che gli ama e vuole , e sannole buoni. Cant. Carn. 27. Il
discorso..] Bocc. nov. 77. io. Ma sai che ? portatelo in pace, ch dolce nostro suono. Vi sapr tanto buono , Che non ci parr invano
quello che stanotte non potuto essere, sar un'altra volta. Pecor. esser venuti. Guitt. lett. n. 4. Ma se tutto il ben lor non sa lor
4. 4. n. 1. Dissc M. Ansaldo , quando ebbe inteso tintto: Sai com',
quasi buono, sa loro lo mal s grave, che catuna cosa di noja par
l'uccida , unde ben senton poc, e male assai ; ch a picciuletto
Giannetto? Non ti dare punto di maninconia; poich' io t'ho riavuto,
io son contento. (V)
uomo bene picciul sa grande , e male grande quasi niente. (V)
2 - E vale anche Aver buon sapore. Fior. S. Franc. 55. La vera
7 Dicesi Sai quel che fai ? cio che dei fare? E dicesi quando si
astinenzia temperarsi da quelle cose che sanno buone alla bocca.(V)
vuol fare avvertito uno della cosa che gli si vuol comandare. Lasc.
Gels. 4. 4. Ma sai quel che tu fai ?
29 - ce N n1 UNA cosA'=Saperne quel che se ne pu sapere. (A)
- Dicesi Sappi, e posto cos assolutamente senza altro caso, signi 3o - che si pine, che Dnsi, che si rac=Aver presa la sua riso
fca Veramente , Al certo, Per mia fede. Bocc. nov. 8. 3. Sappi, chi
luzione , Essere diliberato. E cos il suo contrario. V. S. 53.Salv.
sarebbe stato s stolto che avesse crcdnto che in Mugnone si dovesse
-dvert. 1.2. 12. Onde ben seppe che dirsi Dante, quando nel canto
decimo dell'Inferno indusse Farinata a dirgli quelle parole. (V)
trovare una cos virtuosa pietra altri che noi ? (A) (N)
9 Dicesi Sapere alcuna cosa di buon luogo e vale Averne certa e 3 - Di coraia, di caAmatica e simili=Esser dotto in quelle scien

chiara notizia.Fir. Trin. prol.Questa sera si fa la scritta, cd io lo

ze, o facolt.

so di buon luogo.

- 2 - E cos dicesi Saper delle cose del mondo o Saper del mondo,
Saper d'arme ec. Bocc. g. 7. n. 2. Tu, che se'uomo, e vai attorno,
e dovresti sapere delle cose del mondo, hai venduto un doglio cinq
, il quale io femminella ec. l'ho venduto sette. (V) Ar.

Io Dicesi Saper chiedere o simile alcuna cosa e vale Volerla ra

gionevolmente. Pecor. Nov. Che qualunque maestro volesse torre a


conciare il detto campanile, venisse a lui, e ch'egli avrebbe que'da
nari ch'egli sapesse chiedere e domandare. (A)

35- 36. Possa io trovare un ch'a colui resista, E sappia tanto d'ar

poca e vale Saper poche cose del proprio me


me e di battaglia . Che 'l fiume e 'l ponte al Pagan poco vaglia. (Pe)
stiere , Von saper mezze le messe. Salvin. Disc. Acc.
2o6. Ve
Dant.Pug. 2. Del mondo seppi, quel valore amai Al quale ha
or ciascun disteso l'arco. (Br)
dendo un giuocatore di braccia , o lottatore, che ne sapeva poca ,
fare il medico, Perch questo ? disse ; forse il fai per battere a terra 32 DI LETTERA, LETTERA = Essere addottrinato, Sapere scrivere,
o anche Sapcr di latino ec. V. Lettera , S. 4, 5 e 6. Buon. Tanc.
coloro che una volta ti vinsero. (Pe)
. . Be si tu sa' di lettera. E Salvin. Antot. ivi. Be s, cio Ben
12 - Dicesi Sapernc un punto pi d'un altro e vale Essere pi a
si. Tu sa' di lettera, cio di latino, di grammatica, di letteratura. (N)
stuto di quello. V. Punto, S.31 (N)
13 - Dicesi Saperscla o simile e viale Saper il fatto suo, Esser ac 3 - Di LirRo = Esser dotto assolutamente. Modo basso.
corto. Ambr. Cof 4. 2. Egli ha cera d'uom pratico e d'un che se 34 - Di nucoo : * Detto della carne , quando vicina a putrefarsi
la sappia bne. (V) Varch. Ercol. . 42. Quando alcuno, per esser acquista cattivo odore. V. Mucido , $. 3. (N)
pratico del mondo, non uomo da essere aggirato n fatto fare, si 35 Di MurFA* = MIgffre , e fig. Parer molesto, Tornar dispiace
dice : egli se le sa , ec. (N)
vole. Pitlc. Cirf Calv. 4fo. (ediz. dell' Audin.) Chi gli d certi
14 Dicesi Dare a sapere = Far conoscere, Manifestare. V. Dare sorgozzoni strani , Chi per la gola talvolta lo ciuffa : Tanto che 'l
a sapere. (N)
cacio li sapr di muffa. (Gli parr molto molesto.) (Pe)
15 Dicesi Dovete sapere , Dobbiamo sapere,e sono frasi dello stil 6 DIRE. Dicesi Ti so dire, Vi so dire, e sono modi di asseve
familiare , con cui s'introduce qualche parte del discorso, e per lo rare. Dicesi anche Non saper che si dire o simili. V. $. 53 e V. Di
re $. 33. (N)
pi una narrazione o dichiarazione. Cavalc.6pecch. Cr. 4. Veggiano
adunque come questo modo fu pi convenevole e pi efficace, che 37 - D'uno o uno * = Sapere che sia di lui. V. Uno. (A)
niuno altro modo. Dobbiamo sapere , come dice santo Anselmo, che 38 - FARE , si dice dell'Usar modi industriosi per arrivare a'suoi fini.
[E cos il suo contrario. V. S. 53 Lat. calliditate uti, callidum
Iddio fece l'uomo per dargli beatitudine perfetta. (P)
1 I - * IDicesi

16 Dicesi Far sapere per Riferire,Annunziare , Informare. Dant.

esse, astu contendere. Gr. rxvovpysir. Sen. Ben. Varch. 2. 28. Colui

Inf no. E s'io fui dianzi alla risposta muto , Fate saper che il fei non pari a me n di virt, n di mcriti, ma ha saputo fare.
perch pensava ec. (P)
39 - FARE IL suo conto , fig. =Operare con ogni avvedutezza.(A)
17 - (Dicesi Esser saputo, d'una novella o simile, quando sparsa 4o - onAno o cmeccnessIA =Avere obbligazione. E cos il suo con
in modo che tutti la conoscano. Lat. rescire. Gr. uav9 ciev. Bocc.
trario. V. S. 66 e V. Grado, S. 8. Lat. habere gratiam. Gr. siza
nov. 39. 11. La mattina seguente fu saputo per tutta la contrada come xdiv. Sen. Ben. Varch. 2. 5. Cosi ci sa migliore il dono , e ne
questa cosa era stata.

sapremo maggior grado, quanto meno ne saremo stati in pendent.

18 Dicesi Esser saputo , in signific. pass. e vale Esser nominato,

alcuna cosa e vale Venire in dimenti

a E' Saper grado a'birri = Andar delitore a gente vile, o di


mala natura. Car. Lett. ined. 1. 19. Se non basta quello che s' fatto
per lui fino a ora, ricorrete da mia parte al favore di Mosignore,
ch'io non ne voglio saper grado a' birri. (N)
41 -L'NTninseco"=Sapere che cosa voglia farsi. V.Intrinseco, $3(N)
42 - MALE , reo e simili e Saperne male ec. = Parere strano, D
spiacere. [V. Reo add. S. o.j Lat. displicerc. Gr. zrzpev For
tig. Ricc. . 48. La dolce madre mia . . . . Per l'acerbo dolor di

canza. borgh. Vesc. Fior.go2. Le cose intanto si mutano, o mancano, e


cosi vengono p difetto di scrittori a non si sapere. (V)

t. 2. p. 2o3. A noi ha saputo grandemente male c' parso che que

lodato o riputato savio.Pass.33. Sono alcuni altri,che voglion sapere


per esscr saputi, cio per esser cognosciuti e tenuti savi. Cavalc. Frutt.

ling.Sono alcuni che studiano per sapere, e questo studio curiosit;


alcuni per esser saputi, cio nominati e laudati, e questa vanit.
19 - Dicesi Mettersi a sapere e vale Mettersi a cercare, Spiare ,
Rintracciare, V. Mettersi a sapere. (N)
2o Dicesi Venire a non si

venne tale, Che a tutta Spagna ne sapeva

male.(B) Benv.

Cell. Vut.

SAPERE

-----

SAPERE

sto vostro italiano molto temerariamente si sia portato inverso di voi


egor Disc. l. c. 39. Perch male gli sapeva non potere di

55

acquistato il senno a una certa et, impossibile acquistarlo in


venire. Dep. Decam. g. Onde il proverbio chi di venti non sa,

di trenta non ha.


fendere i suoi sudditi. (N)
43-tune - Saper dare apparenza di verit alla menzogna. 7o - E'sa meglio il pazzo i fatti suoiche il savio quelli degli altri.
Mentire, S. 4. (N)
Pazzo, S. 25. (V)
Pea conro = Conoscere minutamente. Per conto, $ 2. (N) 71 - Tanto sa altri quanto altri Detto che accenna che Talora ri
5 - Pea io sono a niente caeccessa -Averne intera scienza, mi
mane ingannato chi vuole ingannare altrui. Fane. Saccl. nov 92.
nutissima notizia. Lat. exploratum, perspectumque habere; probe E cos avviene spesse volte , che tanto se altri quant'altri. Bocc.
callere. Gr. pgs yura, urpos xv. arch. Stor. 24g.
g- - no. E cos rimasasi col danno e con le beffe , trov che
In Firenze vivono ancora, se non pi, diecimila persone, le quali
tanto seppe altri quanto altri (V)
le sanno ec. per lo senno a mente. EErcol. g7.
s tristo ar 72 - Saper levar le pecore dal sale = Esser saputo, Lasc. Comm,

tigiano dentro a quelle mura che voi vedete c., il quale non sap

Guarda un poco se io ho saputo levar le pecore dal sale. (N)

pia di questi motti e riboboli per lo senno a mente le centinaia. Gil. 73- Saper alcuna cosa insino i pesciolini = Esser notissima. P.
Pesciolino, S. 2, (N)
Sist. 27 Ci son molti che sanno per lo senno a mente tutta la poe
tica, e son poi infelici nel comporre quattro versi.
7 - * Saperne pi che 'l notaio del vicario : dicesi in modo conta
dinesco per dinotare Grande scienza, grande dottrina. Buon. Tunc.
46 - Pescar: Sapere in qual'acqua pescare, Sapere in quali acqua
si peschi, Sapere in quant'acqua uno si peschi = Saper cosa deb
. Tu ne sa' pi che 'l notaio del vicario. ( Cio del cancelliere,
baifre, come regolarsi. V.
58, e Pescare, SS. 3 e 4.
com' oggi lo chiamano: vicario, come spiega il Salvini, un ma
E cos il suo contrario. P. S. 6. (
gistrato secolare in alcuni luoghi di Toscana, il quale tiene giu
- neo. Lo stesso che Saper male.
S. 42.
stizia). Notajo, 9- 4. (N)
8- raro rane lure in maniera, Adoprarsi o Ingegnarsi in guisa. 75 - Saper di barca menare : dicesi in modo basso, e vale Avere astu
Modo basso. Lat. efficere, perficere. Gr. irri, arpirre. Bocc. zie per arrivare a' suoi fini. I Menare , S. 9o..] Salvin. Opp.
pg. 2o 2 in nota. Noi dichiamo d'uomo accorto e destro nel con
nov.7743. lo seppi tanto fare, che io costass ti feci salire; sappi
tu ora tanto fare, che tu ne scenda.
durre i negoii sa di barcamenare ,sa navigare secondo i venti,
49 - vivere = Aver prudenza.
tratta la similitudine dalla nautica. (N)
5o -Dicesi Non sapere accozzare in un anno o simili tre mani di 76 - Sapere a quanti di San Biagio = Esser accorto e pratico di
nocciuoli.
Nocciolo , S. , 7. (N)
checchessia. E cos il suo contrario.
arch. Ercol. 57. Quando al
5 - Non sapere accozzare tre pallottole in un bacino o simil-Non
cuno fa o dice alcuna cosa sciocca o biasimevole, e da non dovergli
saper fare anche le cose facilissime. V. Pallottola , S. 6. (N)
per dappocaggine, o tardit, o pi tosto tardezza sua, riuscire ec.,
5a - Non saper bene l'abaco = Non essere bene informato d'una
se gli dice ec, tu perdi il tempo, tu non sai a quanti di san Bia
cosa, Essere in errore; e cos il suo contrario. Fr. Giord. 2. 23.

gio, tu farai la met di nonnulla, tu non sai mezze le messe , ec.


E se tu di : io avr maggiore merito; ancora qui ti rispondo che
Segr. or. Cliz. 2. 3. Ognuno di noi sa a quanti di san Biagio
Ambr. Fur4. 3. Eh, Guicciardo, non accade far tante maraviglie;
molto se errato, perocch pi vale e ha maggiore merito uno adirare
d'uno Religioso, che una vostra pazienza e un'altra vostra opera, noi sappiamo anche noi quanti d san Biagio. (V)
77 Saper dove il diavolo tien la coda = Avere esperienza e notizia
troppo ne siete ingannati di ci, non sapete bene l'abaco. (Pe)
-

53 - Non saper che si fare , Non saper che si dire = Essere irriso
luto Lat incertum animi esse, rei exitum non invenire , quidquis

agatnescire. Gr.ropei. Bocc. nov. 34. 9. Sappiendo che il re

anche delle cose meno note, e non avvertite comunemente; Conoscere

inganni ; Essere astuto, sagace. I Diavolo, 5.5l Lat. cal


idum , veteratoremesse. Gr. rzvoupri. P. Flos 25. Bocc nov.

Guillielmo suo avolo data avea la sicurt al Re di Tunisi, non sa

77.7o. La maggior parte (degli scolari) sanno dove il diavoltien la

peva che farsi. Petr..son, 2 6. N so che me ne pensi, o che mi

coda. Salv. Granch 3. 9. So dove il diavol tien la coda, Quand'io

non sapess'altro. Ciriff Catv. a. 27. Perocch'egli malvagio e pien


dicaCavale. Medcuore 8. Ecco che indusse la creatura a giudicare
di froda, E sa ben dove il diavol tien la coda.
della intenzione del Creatore : pur come se egli potesse errare, e
non sapesse che si fare. it. S. Girol. 88. Stupefatti tutti, e sbigottiti 78 Sapere di mille odori: si dice di Checchessia che spiri gran
fragranza. Lat. totam spirare Arabiam. Gr. ro in pzizarro
non sapeano che si fare, n che si dire. (V)
resi. Ved. Flos 294.
54- Non saper di buono = Aver cattivo odore ; e figuratam. Dure
indizio di malvagit. Lat. pravitatem redolere. Gr. ox9mpiz gur. 79 - Sapavamcelo, disson quei da Capraja : Si dice quando alcuno ci
55 - Non saper fare altro o Non sapere altro che gridare o simili = narra cosa nota. Salv. Granch. . . Sapavamcelo, Disson quei da
Capraja.
Non far mai altro che gridare, o simili. Lat. nihil aliud velle,
aut posse. Gr ci do goaeroz,
acoca. Petr, son. 2o8. N 8o - Altri modi proverb. fondati sul v. Sapere colla negativa. Non
Va' SS. 5o a 65. (N) l'orecchie, che ulire altro non sanno, Senza l'oneste sue dolci parole.
56 - Non sapere l' abbicci =Mancare dell'intelligenza de'principii. 8 Aver sapore. La sapere. Grxvu. (Pensan molti che sapere
in questo senso venga dall'ebr. safa labbro, lingua
la bocca
. Abbicci, S. 3. (N)
l'organo con cui si assapora.) Dnnt Par 7-5. Tu proverai
57 - Non saper la storia intera. Varch.Ercol. . 4. D'uno che
s come sa di sale. Lo pane altrui. But ivi : Siccome sa di sale, cio
favella favella, e favellando con lunghi circuiti di parole aggira se e
come
amaro. Mor.S.Greg. n. 14. Sapere aver sapore delle cose
altrui, senza venire a capo di conclusione nessuna, si dice: e'mena
Ora
molti hanno sapore delle cose eterne , e nientedimeno non le in
il can per l'aja ; e talvolta, e' dondola la mattea; e non sa tutta la
tendono. Guitt. Lu. 4. 4. Allo sano (palato) sa meglio buccella
storia intera, perch non gli fu insegnata la fine. (N)
secca in pace, ch' ogni condito in guerra (V),
58 - Non saper mezze le messe = Esser poco informato di alcuna
cosa.
Messa, sf 3.2.1 Lat. multa ignorare. Gr. ro
yvosi. 82 - Avere odore; onde Saper di muschio, Saper di rose e simili. Lat.
redolere, olere. Gr. 3, Morg. 9. 3. E sapeva di vin come un
ir. Luc. 46. Voi non sapete mezze le messe; egli innamorato
arlotto, Lor. Med. canz, 7. 3. Ella sa proprio di cuoio, Quand' in
fradicio di questa cantoniera, che sta qui vicina. Bern. rim... 43.
concia, e di can morto
...
E se fosse qualcunche gli cocesse, Evolesse mangiarli in vari modi,
a -* Onde Saper di mucido , Saper di muffa , Non sapcr di
Ditegli che non sa mezze le messe. (Parla de'
buono, saper di miite odori. . 533, 35, 4 e 7(N)
- Non saper n che , n perch, n come = Essere affatto al
3 E per simili. Lib. Son. 7. Si ch'io so, Poggio mio, troppo
l'oscuro del motivo di qualche occorso accidente. Varch. Suoc, ,
di povero. Buon. Fier. 4. 3, 3. Tu se'punto ben bene, sai
Baldo. Dr. (A)
d'innamorato
che tu ammobi. E Salvin. Ainno. ivi. Sai, cio odori,
6o - Non saper quante dita si ha nelle mani =Non saper quello che
puzzi ; che tu ammorbi, cio che tu appesti. (N)
dovrebbe saper ognuno.
Dito , . 4.
4 E per metaftParcre o Far certa vista, Avere un certo che di
61 - Non sapere quanti piedi s'entrino in uno stivale, proverb. dicesi
checchessia. Lat.sapere, olere, redlere. Gr ror, Teocr. But.
per significare un'ignoranza massiccia.1 , Stivale.
Purg. 6. 2. E in loro alcuna cosa di virt, perch sanno ancora
62 - Non saper quel ch'uom si peschi o quel che si voglia, cio Quel
dell'antico. Salv. Spin. 2. 2. Tant' , non mi dite
, che a ogni
chei si faccia. Pescare, S . SegnStor. (Bibl.Enel.3o.5)
N essi stessi sapevano quel chesivolevano, n che si fosse il bene(N) modo ella non sappia un poco di non so comio debba chiamarmela.
a - E Non sapere in quant'acqua uno si peschi = Non saper SApene. Sm, Certa cognizione; Sapienza , Dottrina , Seno, Como
scimento, Notizia, Scienza. , Savere, sin. La cognitosi
in che termini un si ritrovi
. Pescare, 5.3, (N)
tia. Gr
e, ine. Coll. Ab, Isaac. Non di lungi dal sapere
G-Non
pi l = Saper poche cose, Appagarsi della prima
quegli che ha incominciato ad intendere quello che egli non
urne.
apparenza. Circ. Gell 8. g. La eloquenza tua tale, ed ha tanta
Sacch.
nov.
222.
Un
bello
inganno,
o
pi
sapere
voglio
raccon
forza, che chi fusse stato a udirti, e non sapesse pi l, crederebbe
tare nella
novella.de'Varch,
diversit deg
che tutto quello che hai detto fusse il vero.
dizi
nascepresente
dalla diversit
saperiErcola
.Giord. 235, Se Iddio fa
6 Non sapere se's carne o pesce, o simili = Non saper quel
cesse un altro mondo. . . con altre
, si avrebbono nuovi
chun si sia
Pesce, S., 3 (N)
-

- -

--

---

65 Non sapere sei s' in poggio o sei si in piano = Non sa


pere quel che un si faccia, ovvero Essere uno stolido. V. Piano
sm,

i , nuove gentilezze, nuovi saperi ec)

mo

--

detto cos sostantivamente per


Nescienza, ignoranza. Amm ant 3.37, Se gli uomini
eleggere da molti gli loro migliori costu ee alquanto pi legger
Non

ne saper grado, Non ne saper n grado n grazia= Von mente uscirebbono del loro non sapere )
si riconoscere obbligato, Non averne gratitudine.
Grazia, S. 231
Fare sapere. (N)
.O
Lat. gratiam non habere. Gr. 2xzprri. Liv M. Non ne seppono n 3 - Far sapere = Operarsaviamente
Passari sapere=avanzare, Superare nel saper
Passare
grado ngrazia allo 'mperadore. Fir. Luc.5, 3. Io ho fatto bene, alla
- pro...
vale piche
un'oncia
di fortuna
di
f ella non me ne sa grado n grazia.
alicesi
per denotare
la fortuna
talora che
giovaunapilibbra
che il senno. 6 Non ne saper parola=gnorare ogni notizia. Parola, 583(N) Oncia , , , 6. (A
68
Non
voler Pred.
saper3.niente
dei fatti
di alcuno
= Ripudiarlo,
A
din
Scienza, Cognizione sa
orrirlo.
Segner,
no. Non
vogliam
pi saper
niente defatti
ipigasi come nome , altro per s non signia che
suoi, non lo vogliam vedere. (V)
pua astra
gg - Prov, chi di venti non sa, di trenta non ha = Quando non si qualche cosa. La semplice Cognizione un re
(-

55.

SAPEVOLE

SAPONARIA

epin vga di quella del Sapere, Esprimendo Notizia ma specie di

- * Nella Scritnrra santa questa voce indica e le opere divine


del Creatore, l'abilit in una qualche arte, la prudenza nella con
dotta della vita; la sperienza negli affari il complesso di tutte le
virt; la prudenza presuntuosa degli uomini del mondo, sopratutto
de'filosofi ec. (Ber)
7 - (Fisiol.) Dente della sapienza: l'ultimo de molari; cos chiamato
perch per lo pi nasce da'25 a'3o anni, cio quando l'ingegno

ragguaglio di fatto o di avvenimenti non prima noti, affine a Co


gnizione ed a Sapere, Scienza notizia certa ed evidente di chec
chessia, dependente da vera Cognizione dei suoi principi. E per
e molto pi di Notizia e di Cognizione, e poco pi di Sapere.
Eapevole, Sa-p-vo-le. Add. com. Che sa; pi comunemente Consa
R
Lat. sciens , conscius, gnarus. Grrrrao. Fiamm4.85.
maturo. Voc. Dis. (A)
e' vani affanni d'ornar la mia giovanezza, pi che il debito ornata
dalla natura, te non sapevole offendendo, ec. Virg. Eneid. M. E tu, 8 - * (Icon.) D' ordinario era rappresentata sotto la figura di Mi
o santissima indovina, sapevole di quello che ha a venire. E ap nerva con un ramo d'olivo in mano e colla civetta. Secondo i mo
presso : Dido non sapevole quanto Amore a lei misera soprastea. sal derni, Donna leggermente vestita, che ha un sole in petto e riceve
lust. Catell. Essendo l'uno all'altro costanti, e sapevoli di tanto male. un raggio dal cielo, verso il quale elle tende le braccia; non tocca
-

- -

--------

2 - " Esser sapevole a s medesimo di alcun che = Avere l'intimo

la terra, ed ha scettri e corone sotto i piedi. (Mit)

senso d'aver fatta o ottenuta alcuna cosa. Salvin. Disc. Accad. 3. g - (Geog) Isola di Grecia, appartenente alla Morea: una delle
73. Ma contrappongli, quanto migliore l'esser sapevole a se me isole Oenusae degli antichi. (G)
desimo d'aver vinto una tale vittoria (Pe)
Sarnezia, Sa-pi-n-zi-a. Sf
A. V e di Sapienza. Dant. Par.
, 38. L'altro per sapienzia in terra fue Di cherubica luce uno
8evonte, Sa-pe-vol-mn-te. Avv. con sapienza, Sapientemente.
'aust. Or. Cic. 3. 52. Berg. (Min)
splendore. Guitt. Lett. - 5. Nostro Signore in cui vera sapien
zia di cose conoscere. (V)
Sapna, * Sa-pia, Savia, Pia.v. prf Lat. Sapia. (B)
Sanzza. (Fis) Sa-pi-dz-za. Sf. Propriet che hanno certi corpt a - Efg. Iddio, I o piuttosto il Verbo, la Seconda Persona del
di far nascere la sensazione di qualche sapore, quando sien posti a
la SS. Trinit. 1 Dant. If 3. 6. Fecenni la divina Potestade, La
somma Sapienzia e 'l primo Amore.
contatto con l'organo del gusto. (O)
Sapino, Sa-pido. ida. m. io stesso che Saporito, V. Lat. sapidus. Sapienza, * Sapien-zi--le. Add. com. Di sapienza. Berg. (O)
Pallad Gen. 4. Ancora la lattuca sapida, e condita di sapori di 2 - Pi comunemente aggiunto di que' Libri della Scrittura santa
che sono specialmente destinati a dare agli uomini delle lezioni di
molti semi, ec. (V)
Saper,Sapi-ne. Add. tcom. usato in forza di sm. parlando di morale e di sapienza, e con ci si distinguono da Libri storici e
Che ha
Che sa ; altrimenti Addottrinato, Dotto,
da' profetici. I Libri sapienziali sono i Proverbi, l'Ecclesiaste, il
rudito , Perito, Maestro, Saputo, Savio, Saccente , ec.] Lat. sa Cantico de'Cantici, il Libro della Sapienza e, l'Ecclesiastico. Al
-

piens. Cr cod. Fr. Iac. T . 3. 4. Quello che sapiente, cuni vt aggiungono i Salmi e il Libro di Giobbe. Mga. Lett.
Con ragion si difende. Fir, A. 3. Quel vecchione, di tanta pruden part . lett. g. Se voi altri, scartabellando i salni, o i libri sa
che paja adat
zia dotato, che l'oracolo delfico il gindic sapiente sopra tutti gli pienziali, o quello di Giobec., trovate qualche
altri mortali? E Rag. 55. Cos da credere adunque che abbia tarsi a vostri concetti filosofici, per poco non fate ec. (A) (B) (Ber)
fatto quel grande artefice e sapiente,
Sarnoo.- (Bo) Sa-pin-do. Sm. Genere di piante della ottandria irigi
a - (Chim.) Acqua de' sapienti o de filosofi il Mercurio ermetico, nia che d il nome alla famiglia delle sapindee, ed caratterizzato
dal calice di quattro figliuzze colorate, la corolla di quattro a
o/filosfale, che anche chiamato con altri nomi. (A)
3 - Saido. Car. olg. Long. Ann. 4. Fece con le labira e col na cinque petali ipogini barbati o glandolosi, ed una capsola tricocca.
so un certo ninfolino, come mostrando d'aver a schivo quel lezzo
caprino, e quel fortore cos sapiente debecchi. (Min)

4 - Ed a modo di avv. Guitt. Lett. 9. 26. Non coltanla retta n


sapiente. (V)
Serrunte, Sa-piente-mn-te, Avv. Con sapienza. Lat. sapienter.
Crocs Esp. Salm. Benignamente crea, e per benignit''sapien
temente crea.

2 - Con saggezzal, Saviamente. Albert. cap, 44 Procura d'avere a

d'usare l'utilitade loro, e di reggerla sapientemente.


Sapientissimamenre, Sa-pien-tis-si-ma-mn-te, A. super. di Sapiente

mente. Lat. sapientissime. Gr. carara. Fr. Giora, prea R. f gran


de Dio, che sapientissimamente governa l'universo. Traut. segr. cos.
donn. Se danno in fisico che sapientissimamente le governi alla ve
nuta di quel malore tanto accidentoso,

Samerissimo, Sapien-tis-si-no. Adam.seper di sa


Savissimo, Lat sapientissimus. Gr. oraras, G.

La specie pi nota ed usitata il sapinds saponaria: Albero del


l'America australe, che ha il fusto diritto, senza spine, rumoso

nella sommit; le foglie dispari, pennate, colpeziolo alato e mem


branoso; le

Lat. sapinus. (A)

Sapio, Spi-o,
iente; altrimenti
2. no8, 5. Del

lanceolate appuntate nelle due estremit, i

tegerrime. Il fiore di questa pianta esotica composto di un calice, e


corolla di quattro pezzi uguali, con tre cassule carnose, delle quali
per lo pi una sola matura, e contiene un solo seme sferico, duro,
nero come l'elano, e adoperato per corone e rosarii. La corteccia, o
parte carnosa del frutto, serve come il sapone per pulire argenti e
biancherie. Dicesi anche Saponaria indiana. . Saponacee. Lat.
spindus saponaria Lin. (A) (N)
Sapo. (Min.) Sa-pi-no. Sm, Specie d'amatita di color di rosa chiaro.
dd. m, P. A. V e di' Savio. Franc. Sacch. nov. 27.

Escanne fuori li sapii. (V)

Saram, (Geog) Sapi-ri-i, Ant popoli dell'Asia nel Ponto.(Mit)

sapientissimo de' savii re Ruberto tno zio, ec. Com.In. 4. Tale, que Sapnsanoa. * (Geog)Sa-pi-sn-ga. Citt a regione del paese di Bau

sti fue al tempo di Josia re d'Isdrael; fue l'uno dei sette sapientis

nell'isola di Sumatra, (Mit)

simi, de quali detto di sopra. Fanc. acch. nov. a. O sapientis Sapouo. * (Geog) Sa-po-jk. Citt della Russia Europea. (G)
quanta

Sanoacra. * (Bt) Sapo-n-ce-e. Add. e sf pt. Famiglia naturale di

Sarro, Sapient-ne. Add. e sm. accr. di Sapiente, altrimenti

piante dicotiledonie polipetale, che sono tutte esotiche e di rado


erbacee; il fusto loro qualche volta rampicante o sarmentoso, or
dinariamente diritto, a cima ramosa o folta; portafoglie alterne ,

sino Re, benedetto sia il ventre che port tanta prudenza,


in te regna.

Saccentone De Luc. Dott. volg. 6. 15. 4, Recan, Pal. Ap, pag.


46. Berg. (Min)

una o due volte composte fiori generalmente piccoli e di colorito


poco vivace, nascenti o nelle ascelle delle foglie o alla sommit de
fusti o de' rami , ove stanno disposti in grappolo e qualche volta
altrimenti Senno, Sapere, 1 - , Sapienzia, sin, Lat. sapientia,
in corimbo o in pannocchia. Diconsi anche Sapindi o Sapotiglie.(O)
Cr colz. Albert. cap. 18. Negli antichi e la sapienza, e in lun Saponaceo, Sa-po-n-ce-o. Addm. Che partecipa della natura e pro
go tempo s'accatta senno. E cap. 5o. Ee la sapienza, scienza con priet del sapone. Cocch. it. Pitag, pag. 4.(Venezia 744) Sugo
dita di savore di virtude. E appresso. La sapienza perfetto ben acqueo oleoso e salino, che gli artisti chiamano saponacco, e del
della mente, ed savere delle umane e delle divine cos. E appres quale ec, E pag. 43. Queste materie sono oleose insieme e saline,

Sarunza, Sa-pi-en-za. Sf Scienza delle cagioni; Cognizione profon


da delle cose, spezialmente di quelle che attengonsi alla morale,

so: Possiedi la sapienza, perciocch ella meglio che loro. E a


presso L'animo senza sapienza detto inferno Teol. Mist. La s

di maravigliosa virt saponacea , attenuante e detersiva, massime in


mescolanza con altri cibi , ec.(A) (B)

pienza dignissima cognizion di Dio, la quale per ignoranza co Saonaia (Bot) Sa-pon-ja. Sf Lo stesso che Saponaria, nel signif
nosciuta, secondo l'unione sopra la mente, quando la niente da tutte

del - 2,

Volg. Diosc. La saponaja nota a tutti, e s'adopera da

l'altre cose spartendosi, poscia anche s medesima lasciando, una Saronno.


purgatori(Ar.
per Mes.)
purgarSa-po-n-jo.
le lane.
Ald. e sm. Lart. saponarius. Che
agli splenditi raggiuoli, illuminata nello investigabil profondo della
sapienza Mor. S. Greg. La sapienza si trae dalle parti occulte. or. fabbrica o vende sapone. Gr. zravoro. Buon. ier. 4. 4. .
Gir Sapienza fuggirlo male, e farlo bene. E che lo male:
Tintori, saponai, di macellari Scannatoi cdifizi da trar seta.
-

Tutto ci che Dio vieta. E che lo bene ? Tutto quello che Dio Savonana. * (Geog) Sa-po-n-ra. Citt del Regno di Napoli nella prov

comanda- Cavalc. Frutt. ling. Ogni sapienza da Dio. F. Giord.


di Principato citeriore, sulle ruine dell'ant. Grumento. (G) (N)
Sapienza una virt che dirizza tutte le cose.
Saronaua. * (Bot) Sa-po-n-ri-a. Sf. Genere di piante della decan
- E nel numero del pi. Cavalc. Irutt. ling. a3. Lassando lo dria diginia, famiglia delle cartofillee. I caratteri di questo ene

Vangelo, predicano le sapienze mondane, per esser tenuti grandi


3

re sono calice persistente tuboloso, nudo alla base, e tagliato in

cinque parti ad unghiette strette, della lunghezza del calice, ai laletterati. (V)
me larghe ed ottuse; capsula uniloculare a cinque cellette che si a
- g. La somma , L'infinita, L'increata, L'eterna sapienza, La
sapienza assolutamente, talora dinota laldio, essendo essa no deso
pre per la sommit, polisperma. (O)
primi attributi; e pi particolarmente il Verbo eterno.Sapienzia, 2 Dicesi Saponaria officinale, o saponaria assolutamente, Sapona
- al Dant. Par. 23.37. Qui la Sapienza e la Possanza, Ch'apri ja, Saponella o Condisi, la pi comune specie di questo genere
le strade tra 'l cielo e la terra.

4 - Logo dove pubblicamente si leggono le scienze.

pianta che ha la radice serpeggiante, nodosa, fibrosa; gli steli


erbacei, consistenti, lisci , articolati le foglie ovate, lanceolate,

arch. Ercol.
29. Messer Agostino da Sessa, essendo una mattina, quando leggeva
filosofia in Pisa, uscito della Sapienza , ec.
5 - "Pro. E' val pi o E meglio un'oncia di fortuna che una lib
bra di sapienza. P Oncia , S. , 6. (N)

ciocca. Fiorisce nel Luglio e nell'agosto ed comune lungo le


strade intorno ai fossi, a due ariet: una a fior doppio; e l'altra,

6 - (Eccl Libro della sapienza, o La sapienza assolutamente, par

di questa pianta hanno sapore dolcigno ed alquanto amaro ; facen

lundo della Sacra Scrittura, uno de' Libri canonici dell'Antico T


stamento, attribuito a Salomone, (A) (Ber)

dole bollire nell'acqua, le comunicano la propriet di spumeggiare,

sessili, opposte, congiunte s i fiori di un rosso pallido odorosi, a


che letta da Miller ibrida, ha le foglie concave. Tutte le parti

agitandola, quanto t'acqua di sapone, e di ripulire i panniluni che

SAPONATA

SAPORITO

57

on essa i lavano. Per tale propriet la saponara fin da gran tempo


usata in medicina e riposta fra i fondenti e gli apertivi la sua a

rea. Gr pop3z. S. Agost. C. D. Che non voglia dire del sa


porar le vivande, del diletto carnale, assai lo mostra dove dice: ec.
rione emolliente la rende utile nelle irritazioni del tubo alimentare. 2 - E n. ass. o anche in forza di nome. Declam. Quintil. C. L'o
Lat. saponaria officinalis Lin.1 Gr. orrpov9io. Red. Cons., 63. Sog dorare, il saporare, il toccare e l'udire.
, che era necessario ricorrer di nuovo ad un terzo decotto Saponaro, Sa-po-r-to. Add. m, da Saporare. Lat. gustatus , libatns.
Gr. rpoyev9s.
i legno santo, di salsapariglia, di china e di saponaria, ec. E ap
presso : Ottimo pensamento sarebbe stato il far cuocere ec una vi Sapone, Sa-p6-re. Sm. Sensazione particolare che certi corpi risve
peraiutera nel soprammentovato decotto di legno santo, di china,
gliano agendo sull'organo del gusto ; e comunemente Quella speciale
di salsapariglia e di saponaria.
propriet in virt della quale essi producono tale impressione. Sono
3 - Saponaria indiana. Lo stesso che Sapindo, V. (A)
infiniti di numero e variano secondo gl'individui. Il sapore buono,
Saponara, Sa-po-n-ta. Sf] Quella schiuma che fa l'acqua dove sia
grato, dolce, amaro, aspro, acuto, agro, potente, insulso, acerbo,
disfatto il sapone. Cant. Carn, 6o. Noi abbiamo un buon sapone,
austero, salso, acetoso , acre , scipito, orinoso, spiritoso, aro
Che fa saponata assai : Fruga un pezzo ove si pone ;Se pi meni,
matico , nauseoso, putrido, grasso, stitico, mucoso, acquoso, secco,
pi narai RedOsserv. an.38. In questi moti s'imbrodolano d'una piacevole, dispiacevole, ec. Lat. sapor. Gr.xouds. (V. Sapere, 58 )
spuma o bava simile ad una saponata bianchissima. (B)
Bocc.nov. o, 9. Non solamente non sono da cosa alcuna, ma sono di
a - E-per similit. Lor.Med. Beon. cap. 8. N pria le stiene alli no
malvagio sapore. Cr.443.3. Se troppo vi stesse, di mal sapore il guaste
stri occhi volse , Ch'e ci pareva al culo un cavriolo , Per la gran
rebbe. E 4.2. In questo modo si dice liberare il vaso e 'l vino;
saponata che vi accolse.
ma il vino ha mal sapore. Ricett. Fior. f. Eleggesi quella (gomma
3 - E per metaf Lode impropria o indebita o adulatoria. Bisc.(A)
elemi) che ragiosa ,leggiera, e di odore buono e di sapore potente
Saponaro. (Chim.) Sa-po-n-to. m. Combinazione degli olii volatili o
Dant.Purgao. 7. Ultimamente ci si grida: Crasso, Dicci, che "i
essenziali con differenti basi. (A)
sai, di che sapore l'oro? (Qui per ironia) (N)
Saeorpoan. * (Mit. Pers.) Sa-pon-do-md, Genio sotto la cui prote 2 Dicesi Di mezzo sapore e vale Che non n agro n dolce.
zione la terra. (Mit)
Cecch. Esalt. Cr. 5. n. Queste tante melarance Oh fusson ellen di
Savone. (Chim. e Ar, Mes.) Sa-p6-ne. Sm. Composto d'olio o di al mezzo sapore !
tre materie grasse, d'acqua e di alcali, usato nelle arti e nell'e 3 - * Dicesi Sapore ottuso e vale Smaccato. V. Ottuso, S. 5. (N)
conomia domestica a molti usi. adopera massimamente per lavare 4 - * Dicesi Sapore pieno e vale Migliore. V. Pieno add 3.27. (N)
e pugare i panni, e per bagnar la barba innanzi di raderla, e an 5
Dicesi Sapore potente e vale orte, Spiritoso. V. Potente,
cora a uso esterno e interno di medicina, adoperandosi per detergere
. 3. (N)
i canali e per dissipare i ristagni e le oppilazioni. Lat. sapo. Gr. 6 - Gusto. Lat. voluptas, gustus, jucunditas. Gr. or. Amet. 24
rua. (S abun in pers. , come in ar. cd in turco, vale precisa Le nostre in fonti chiare, dirivate Di viva pietra, bevon con sa
reTal, che le serva in lieta sanitate.
mente sapone e salum contrazione di aesabul Buni invenit Buni:
poich abdurrahmaenul-buni chiamavasi il suo inventore. In gall. 7 - Per metaf. Esperienza fatta di checchessia da cui si ritrae dan
siano siapunn, in brett soaven, in sass. sape, in ingl-soap ,
no o vantaggio.1 Dant. Purg. 6. ga. Di picciol bene in pria sente
sapore,
in ted. seif, in oland zeep, in isved. sapa, in franc. savon, in
8
Quel diletto che arrecano le cose vaghe e graziose.1 Dant. Conv.
isp.caboni, in basco sallona, in ungh. szappa ec. vaglion anche
sapone) Cr 9 25. 4. Sunga con sapone saracinesco, e quanto si 55. L' una ragione e l'altra dar sapore a coloro che a questa cena
sono convitati.
pu pi attentamente si metta leggieri nelle nari del cavallo. Bocc.
ov. 8o, no. Con sapone moscolcato e con garofanato maravigliosa

a E parlando di Pittura, Scultura o simile, Quella grazia,

mente e bene tutto lav Salabaetto. Buon. Fer. 4f. 5, 3. Vorr veder
quella vaghezza che si scorge nella maniera de'buoni artefici.Algar.
se sa vender per sapa Sapon da seta stemperato in ranno, Bern.Or.
Sagg. Nulla sapendo del contrasto de'lumi con le ombre , n del
sapor delle tinte cc. sentenzia , e non v' appello. (A)
e.. o, zo. Poi gli ha senza sapone il mento raso; La barba gi nel
petto gli trabocca. n Baldin. Voc. Dis. Il sapone serve a' pittori a 9 - Parole di buon sapore, fig. vagliono Parole di sustanzia e con
cludenti. Tes. Br. 8. ag. Sicch non paja cosa pensata maliziosamente,
varii usi, come di lavari pennelli e le tavolozze, dopo aver ser
vito al colorire a olio acciocch, seccandosi l'olio e 'l color di
e non di troppe parole di giuoco, n di vanit, anzi ferme c di
buon sapore.
che restan bagnati, non si guastino. Alcuni anche se ne servono a
lavare e pulire alcuna pittura a olio, che col tempo abbia contratto 1o - * Dicesi A sapor d'una cosa e vale Per ragion di quella tal cosa.
Benb. Asol. 2. 37. L'anima s'invaghisce dell'armonie terrene, a
macchia o sudiciume e in ci poco bene avveduti; perch questa ma
teria levandole per ordinario le mezze tinte e i ritocchi, che sono
sapor delle celesti dond'ella scesa. (V)
la miglior parte dell'opera, bene spesso le guasta. (N)
Sapone,
* S-po-re. N. pr.. m. Lat. Sapr. (In
pers. sciapur da sciah
re e pur figlio : Figlio di Re.) di tre re di Persia ne' se
e - i saponi si distinguono in alcalini e metallici. I saponi alcalini
coli irre nr. (B) (Mit)
sono solidi o molli. Fra i solidi si distingue il sapone medicinale ,
nel quale entrano la soda e l'olio di mandorle dolci, ed il sapone Saporerro, Sa-po-rt-to. Sm.] dim. di Sapore. Lat. scitus sapor.
del commercio o comune, che

si fa

con lo stesso alcali e l'olio di 2 - Salsa, Condimento gustoso.

Lat. condimentum. Gr. ufaux.

Bern. Orl. 1. 25. 4. E pare anche , che gusto e grazia accoglia. A


oliva, e non si adopera in medicina che all'esterno, come stimo
lante. Il molli non si possono ottenere che co' grassi, con gli olii vivande, che sian per altro buone, E le faccia pi care e pi gra
disseccativi e con quelli che si congelano a varie temperature. I dite U saporetto, con che sien condite.
saponi molli ammoniacali nomansi anche linimenti volatili. Il saponi Saponirico , Sa-po-ri-fi-co. Add. m. Che ha sapore , Che d sapore.
Cocch. it. Piut. pag. 63. (Venezia 1744) Corpuscoli saporifici,
terrosi non interessano che i chimici e finora poco se ne fa conto.

I saponi metallici chiamansi anche empiastri. (0)


3-

Dicesi Sapone acido, la combinazione d'un olio giallo con un

acido ; duro, il sapone a base di coda; di Starkey, composizione


di potassa e d'olio essenziale di terebentina; calcario, il linimento
per le scottature del vetrai, il perossido o manganese nativo; veneto,
il sapone medicinale composto di sottocarbonato di soda, calce re
cente ed acqua, adoperato per le ostruzioni del basso ventre,la ra
chitide ec. (AO) (O)
4 Dicesi fig.Pigliare il sapone o simili e vale Lasciarsi corrom
pere codonativi; lo stesso che Pigliare il boccone, V.Boccone, S.
5. e V. Pigliare il boccone. Malm. 6. 2o. Ed egli, che da essa ebbe
il sapone ec. , Mentr'ellasalt in barca chiuse l'occhio.
Saponeta (Bot) Sa-po-nl-la. Sf Lo stesso che Saponaria officinale. V.
Saponaria , 2. (N)

onde le carni e gli aromi e le materie dure ed oleose abbondano.


(A) (B)

Sapoarra mentre, Sa-po-ri-ta-mn-te. Avv. Con sapore. Lat. sapide. Gr.


repres.

2 - Gustosamente , Con gusto. Lat. quadam gustus jucunditate. Gr.


a 9'nons. Bocc. nov. 5. 6. Cominciava a ber si saporitamente que
sto suo vino, ch'egli n' arebbe fatto venir voglia a'morti. Red.Vip.

1. 17. Fu veduto saporitamente pi e pi volte lambirne. Galat.27.


Maestro, questi chi ? e per qual cagione si saporitamente l'acqua
guastadetta bevve egli tutta, la quale tutti gli altri aveano ri
utata?

Saponurno, Sa-po-ri-ti-no. Add. m.1 dim. di Saporito. Lat. scitulus.


2 - Fig. Graziosino, nel signif di Saporito, S. 4. Fir, As. 4. E
pi tosto stimola con ogni sollecitudine quella sua fanticella, percioc
Saponeria. (Ar. Mcs.) Sa-po-ne-ri-a. Sf. Luogo dove si fabbrica il ch'ella galantina , e tutta saporitina.
sanone. (A
Saponrissimamente, Sa-po-ri-tis-si-ma-mn-te. [Avv.1 superl. di Sapori
tamente,
Sml dim. di Sapone; e si prende comune
mente per Sapone pi gentile e odoroso. Buon. Fier. 2.2. 6, Pastic 2 Gustosissimamente. Benb. leu. 2. 7, Io ho riso saporitissima
mente , e pi di una volta sono tornato a leggerla istoria vostra.
chi, saponetti, delicate Conce di guanti, e di scarpini adorni.
Red. Ins. 39. Se gli trangugi saporitissimamente.
Bandell p..., nov. 35. E tutto con saponetto odorifero si fece ben

lavare. (B)

Saronrrissimo, Sa-po-ri-tissimo. Add. m.1 sup. di Saporito. Red-lett

2. 77. Grande sarebbe stata la mia gloria, se nello stesso tempo


Saponiricazione. * (Chim.) Sa-po-ni-fi-cazi-6-ne. SfFormazione di un
non fosse stata fatta un'altra saporitissima nuova scoperta nella re
sapone ; Conversione in sapone; Fabbricazione di sapone. (A. O.)
gione australe incognita de'daini. Soder. Colt. 5. Buona ed eligibile
Sporn. (Gcog) Sa-po-ni-i. Indiani degli Stati Uniti. (G)
positura per le vigne la qualit delle spiagge ec., dove si raccol
Saponina. (Chim.) Sa-po-ni-na. Sf Principio immediato vegetale,
gono saporitissimi (i vini) ed odorati, Eao, In monte fa oltra modo
scopertosi per la prima volta nella radice della saponaria officinale,
bene, e nell'asprezza d'esso saporitissima,
donde prese il nome. (Aq)
Sarooio. (Min.) Sa-po-no-li-to. Sm. G. Lat. saponolithes. (Da 2 - Gustosissimo. ooder, Codt, ai. Ond' , ch'e' vini che sono rac
colti alla vista del mare sono di pi forza, e di saporitissimo sapore.
supo, saponis sapone, e lithos pietra)Nome dato da ischer ad una
variet di talco o steatite, che si presenta al tatto come saponacea; 3 Facetissimo. De Luc.Berg. (O
detto anche Sapone di monte.(Aq)
4 - gg. di Bacio. Red. in Magal lett. a. 24 (Fir. 76g) Le
Saporco. (Chim.) Sa-p-nu-lo Sn. dim, di Sapone. Con questo nome do mille saporitissimi baci in quei bei gotoni giovialocci. (N)
s indicano le combinazioni saponacee, risultanti dall'unione degli Saponto, Sapo-ri-to. Add. m. Che ha sapore, Di buon sapore-, Sapido,
sin. Lat. sapidus, Gr.exuxos. Bocc. nov. 77.48. Di gran lunga e da
olii volatili, i quali presentano saponi imperfetti. (Aq)
Saronare, Sa-po--re. aut Sentire il sapore, altrimenti Assaggia
eleggere il poco e saporito, che il molto ed insipido GiordPred

rc -, Assaporare , Savorare, sin. Lat. gustare, degustare, liba

D. I pesci arrostiti sono migliori, e pi saporiti, dhelli che sono

SAR A BANDA
Sarnor. * (Med.) Sa-pr-te. Sf. V.G. Lat. saprote. (Da
n
lessi nell'acqua. Red. lett. 2. 176. Il cervello di daino una gentil
Cattivo odore che si tramanda col fiuo della
cosa , molto saporita e molto sana. .
OCCtl.
a Gustoso, Che d gusto, Che si fa con gusto. Lat. gustatu ju SAprAai.
o Spta-ri. Sm. Distretto dell'Indostan. (G)
cundus. Gr. reprvd. Bocc. nov. 52. 6. Al quale ec. il saporito bere,
SApurA, Sa-p-ta. Sf1 Il sapere, Notizia. , Saputo, sin. Lat.
che a Cisti vedeva fare , scte avca gencrata.
3 Fg. Che arreca diletto. Bern. Orl. . 25. 2. Le cose belle e pre scientia, consilium. Gr. yvirss. Bocc. nov. 36. 19. Perdono vi doman
do ec. d'avere senza vostra saputa chi pi mi piacque marito preso.
ziose e care, Saporite, soavi e dilicate, Scoperte in man non si deb
E nov. 73. 8. Diliber di non volerlo fare senza saputa di Bruno
bon portare , Perch da' porci non sieno imbrattate. . . .
4Uomo saporito di Persona graziosa e di spirito, e per e di Buffalmacco. Tes. Br.7.2o. L'uno , che noi imprendiamo lc
cose che noi non sapemo per diritta saputa.
ironia, di Persona maliziosa. Lat. callidus, emunctae naris.Gr. ro
xuris. Salvin. Pros. Tosc. 2. o9. Come si vede giudiciosamente 2 [Di saputa , In saputa , cio , Con saputa, Con notizia. V. Di
saputa..] G. V8. 8. . Il detto re Giacomo si scus della 'mpresa ec.,
fatto dal saporito Redi nel suo vago e famoso Ditirambo.
e come era suta di sua saputa. Sallust. Catel. Non senti che la tua
SAPoniro. Avv. Saporitamente , Dilettevolmente, Squisitamente. Lat.
sapide , delectabiliter, jucunde , exquisitim. Tac. Dav. Perd. Eloq congiurazione gi strettamente in saputa di tutti costoro?
4 i6. Onde nato quel travolto ma spesso dettato, che i nostri ora SAPUTAMENTE , Sa-pu-ta-mn-te. Avv. Con sapere, Scientemente. Lat.
scienter, consulto. Gr. grirss. Cavalc. Pungil. Perch quelli lo
tori parlano sciocc, e gl'istrioni ballano saporito. (N.S)
fecero ignorantemente , ma questi ci fanno saputamente. Sen. De
Saponosamente, Sa-po-ro-sa-mn-te. Avv. Con sapore, Saporitamente
clam. Convenirsi con una femmina , e saputamente obbedirla in si
Lat. sapide. Gr. rsprs.

58

SAPORITO

---

2 Gustosamente. Lat. jucunde. Gr. riparvs.


3 Per metaf. Med. Ari. Cr. Fu cotto saporosamente di merigge per

miglianti atti vani , come tu facesti, dichiarano la disonest d'entro.

Maestruzz. . 78. Il settimo colui che saputamente piglia per mo


glie una monaca. Tesorett. Br.7. E chi saputamente Un grave punto
sente In fatto e 'n ditto e 'n cenno , Quello chiamato senno.
4 Di cuore. Vit.
Bruto se ne rise saporosamente.
Saponosissimo, Sa-po-ro-sis-si-mo. Add. m.1 sup. di Saporoso. Segn. SAPUTELLo , Sa-pu-tl-lo. Add. e sm. S'accente, Sciolo. (V. Dottorello)
Pred. 6. 4. Poco rileverebbe dunque che Dio vi lasciasse ed i vo Segner. Paneg. SS. Nunz. S. 1. Quand'un cert'uomo, pi sapu
stri alberi carichi di saporosissime frutte ec. , se dall'altro canto vi tello degli altri, disse che Fidia avea molto errato nell'arte, per
lo caldo del sole spirituale.

il palato in modo che tali cibi pi vi fosser nojosi che di

ch ec. (A) (B)

Sapurissim, Sa-pu-tis-si-mo. Add. m. sup. di Saputo. Alleg. pag.228.

ettevoli.

Saponosrta' , Sa-poro-si-t. Sfl ast. di Saporoso. Qualit di ci ch'

(Amsterdamo 1754.) Io m'addormenter , con sopportazioni vostra,

saporoso ; altrimenti Sapidezza..], Saporositade, Saporositate, sin

nelle venerande braccia delle prelibate saputissime loro magnificag

Lat. sapor. Gr. xv. Cr. 3. 9. 2. La sua secchezza perde, e sa gini , bastandomi ec. (B
porosit e buon nutrimento acquista. E 5. 6. 9. La loro saporositade Sapeto, Sa-p-to. Sm. V. A. V. e di''Saputa. Salv. Avvert. 2. . 6.
Noni e avverbii, i quali hanno terminazione e genere di maschio e
di femmina, e tanto vagliono cc. saputa , saputo , ec. Liv. M. 2.
Elli vuole primamente passare a' nimici sanza saputo d'alcuno. (V)
Fiamm. 4. i tg. Le nuove erbette ec. gli ministrano saporosi cibi. SAPuto. Add. m. da Sapere. Lat. cognitus. Gr. yvpaos, vorrds. Dant.
Cr. 6.3j. La polvere del suo seme (del curiandolo) gittata sopra Purg. 2. 28. Allor fec'io come color che vanno Con cosa in capo
la carne, la fa saporosa. Red. lett. 2. 77. Il
daino non da lor saputa. Bocc. nov. 4f. 9. La giovane, saputo questo,
(delle castagne) e ponticitade dimostra la lor secchezza, ec.

Saponoso, Sapor-s. Add. m. Che ha sapore , Chi di buon sa


pore; altrimenti Gustoso, Sapido, Saporito. Lat.sapidus. Grixvos.

c viepi gentile, teneruccio e saporoso di quello di qualsivoglia al

prestamente vi fece fare un letto. Dep. Decam. 29. Ed detto cre

tra bestiaccia.

duto , come si dice saputo, e se ne dicon degli altri, se pcr avven


tura a qualcuno paresse nuovo in passiva significazione , come nel
Passavanti. (Il testo del Passavanti qui citato come segue : Ben si

---

2 Per metaf: Giocondo, Dilettevole. Lat. dulois, mellitus, jucun

dus. Gr. yxxis, uxx ds , reprds. Coll, Ab. Isaac, 27.Conciofos


sccosach egli fossino saporosi di sale divino. Bemb..Asol. 2. 82. Della
quale (sabinetua) la giovanetta et e la vaga bellezza facevano le pa
role pi saporose e pi care.
-

Sapote. * (Bot.) Sa-p6te. Add. e sf Famiglia di piante, dette ancho


llosperme , V. (O)

trovano di quegli , e sono molti . . . che studiano ed imprendono


la Scrittura con intenzione corrotta, la quale dirizzano a mal fine,

de'quali dice san Bernardo: Sono alqianti, che studiano ed appa


uadagnare poi della loro scienzia ; e questo curiosit.

rano,

Sono alcuni altri , che vogliono sapere per esser saputi, cio per es

SArorilie. * (Bot.) Sa-po-ti-glie. Add. e sf pl. Famiglia di piante ,

sere cognosciuti e tenuti savi ; e questo vanit. Cos leggesi nella

ediz. di Firenze 1725 alla pag. 235 e secondo i numeri narginali

dette anche Saponacee ,

SAPPA. (Farm.) f Vino cotto a uso di medicina.(V.Sapa)Fracast.(A)

322 e 327.) (V)

Sappiente, Sap-pin-te. I Part. di Sapere. Che sa. Lat. sciens. Gr. 2 Savio, Accorto. Lat. sapiens, cautus. Gr. cod. No. ant. 2.2.
Maestro, avvisa questo destriere, che mi fatto conto che tu se'molto
cinov. Cr. 4 8. 6. Avvegnach alcuni, cos maschi conne femmi
ne , nOn
la natura e generazioni delle gragnuole, impruden saputo. M. V. 1. 3o. Il capitan delle galee, saputo guerriere, fece
temente o fallaccmente affermino, alla gragnuola e alle folgori alcuna
a due galee levare alto gli alberi. Amm. Ant. 1 1. 1. 6. Lo parlare
ragionevole e adorno mostra disagguaglianza da' non saputi. Dant.
cosa far si possa.
SAPPENTE. Ald. com. Che ha troppo acuto sapore, e dicesi di Olio,
Purg. 6. 8. Onde la scorta mia saputa e fida Mi s'accost. Stor.
Pist. 82. Castruccio , come colui ch'era savio e saputo in guerra ,
di Cacio e simili. Lat. sapidus. Alleg. 82. Acciocch non dia cat
mosse con tutta la gente sua.
tivo bere affatto, aggiugnetevi cacio sappiente di forma.
3 * Avente intelligenza. Salvin. Odiss. 135. Argentei Erano cani,
SAppo. * (Geog.) Isola della Senegambia. (G)
che Vulcano fece Con viscere sapute, a custodire La magione d'Al
SAppo. * (Milit.) Soldato turco , o piuttosto Persiano, forse lo stesso
cinoo. (Pe)
che Asappo o Assappo o Asapo , V. (ln pers.sipah val soldati , e
spezialmente quelli a cavallo; sipali val militare.) Ciriff Calo. Pc 4 - * Dicesi Saputo in senno. Salvin. Odiss. 51o. Loro disse Mcdon
saputo in senno. (Pe)
rocch intorno a lui gran cerchio fassi Di Giannizzi e di Sappi o
5 Esser saputo = Esser nominato, lodato o riputato savio. E cos
suoi galuppi. (Gr)
il suo contrario Non esser saputo. V. S. . e V. Sapere , S. 8.(A)
SApnorAco, (Filol) Sa-pr-fago. Add. e sm. V. G. Lat. saprophagus.
(Da sapros putrido, e phago io mangio) Soprannome od epiteto di 6 * Dicesi Essere saputo di alcuna cosa e vale Esserne istruito,
chi mangia cibi guasti e malsani. (O)
ammaestrato. Sen. Pist. 45. Non alcun uomo , che tanto grossa
SapuoLeonia. (St.Nat.) Sa-pro le-gui-a. Sf. G. Lat. saprolegnia. (Dal
mente conosca la vert del b ne e la sua dignit, e tanto ne sia po
gr. sapnos putrido , e
frangia.) Genere di produzioni orga
co saputo, ch' egli l'abbassi infino alle cose minute. (Pr)
iche d' incerta sede, al presente posta fra le artrodiee, stabilito da 7 Dicesi Fare saputo e vale Avvisare , Rendere consapevole al
Nese e Vigmann, che sembra lo stesso che il genere tiresias di
cuno. Bemb. Stor. . 98. Fra queste cose Federico rc di Napoli
Bory de Saint-Vincent. Queste si presentano sotto forma di fila
per lo suo ambasciatore fece a' Padri saputo s volere 5oo cavalli
menti a piccoli tubi , i quali, mediante la putrefazione , si rom mandare ec. (Pe) But. Purg. 5. Fatene saggi, cio fateci saputi chi
pono in tante piccole divisioni di frangia , che poi riproducono la
voi sicte. (N)
specie. (Aq)
Sapurosa, S-pu-t6na. Add. e sf Detto di donna. Salamistra, Do
SApnoMA. *
S-pro-ma. Sf. V. G. Lat. saproma. (Dal gr. sapros
toressa , Arcinfanfana. Lall. En. Trav. n. 14 Berg. (Min)
putrido.) Genere di piante crittogame , della famiglia de' muschi, SAaa. * N. pr. f. Lat. Sara. (Dall'ebr. sar principe, patrizio. Una
stabilito da Mougeot e Nester, i cui semi escono mediante la di
volta sar era titolo, con cui venivano indicati i principi della Geor
sorganizzazione o putrefazione della loro casella.(Aq)
gia : e presso i Persiani particella che posposta a' nomi , dirota
SapnoumA. * (Zool.) Sapro-mi-i-a. Sf. V. G. Lat. sapromyia. (Dal gr.
grandezza e moltitudine. In ar. sari val nobile, grandc.) - Moglie
sapros putrido , e nny i nosca. ) Genere d' insetti della trib delle
di Abramo, madre d'Isacco. (B) (O)
muscidee nell'ordine de'ditteri, stabilito da Faller cola tephritis 2 -* (Geog) Citt e distretto del Giappone. - Fiume della Russia
lava di Latreille, desumendo tal nome dalla loro somiglianza colle
Europea. dell' Alto Per. (G)
-

mosche e dal vivere nella putredine. (Aq)

Sana. (Zool.) Sf. Specie di pesce di cui parla Brunetto Latini. Lat.

SApnosA. (Bot.) Sa-pr-sma. Sf. V. G. Lat. saprosma. (Dal gr. sa


serra piscis. (Dal lat. serra che nel suo senso primitivo val sega.
pros putrido, e osme odore.) Genere di piante della tetrandria mo
V. l' esempio) Tes. Br.4 . Sara uno pesce c'ha una cresta ch'
noginia, famiglia delle rubiacee, stabilito da Blunne, e cos denomi
alla maniera di serre , onde rompe le navi di sotto, e le sue ale sono
nato dall'odore putrido che emanano le due specie che lo compon
si grandi, che clli ne fa vela, e va bene otto leghe contro alle navi;
gono, cioe la saposuna arborea e la futicosa. (Aq)
ma alla fine, che egli non puote pi solierire, si ne va in profondo
di mare.
Savnopino. (Med.) Sa-pr-pi-ro. Add. m. V. G. Lat. sapropyrus. ( Da
sapros putrido , e pyr fuoco.) Fbbre sapropira dicesi la febbre pu SARAarri. (St. Eccl.) Sa-ra-ba-i-ti. Nome dato a certi monaci erranti
t, la ; che chiunuasi anche Settorre pira , Sttopira ed Atassica. (Aq)
e vagabondi che disgustati della vita cenobituca, non seguivano pit
saposrome. (Mcd.) Sapr-stono. ddd. e sm. . G. Lat. saprostomns.
alcuna regola e andavano di citt in citt vivendo a discrezione. (Dal gr. sps puzzolento , c stona occa.) Dicesi cos di persona
(Dall'ebr. sarab ribelle.) (Ber)
cui puzzi la bocca. (i)
SARABANDA. (Coregr.) Sa-ra-ban-da. Sf Danza grave e graziosa
-

59

SARAMENTARE

SARA BARA

anvenzione spagnuola, somigliante al minuette, e che altre volte 2 - Aggiunto di Toppal Toppa saracinesca vale lo stesso che si
si ballava colle castagnette o nacchere. Era forse il Fandango una
racinesca nel signif del 52.Lasc.Parent. 5, 7. Voisapevate pure della
cosa stessa od almeno una parte della Sarabanda, la quale una volta
toppa saracinesca , che non si pu aprire n di dentro, n di furi

fia proibita dall'Inquisizione. Con questa voce

indica pure la

senza la chiave. Ambr. Furt. 3.

. il quale (uscio) , avendo una

musica con cui si accompagna cotesta danza. (E lo spagnzara


buona toppa saracinesca, si viene a serrari di sorte che n di den
banda che potrebbe esser venuta dal basco zarabanda danza lasciva.
tro n di fuori si pu senza la chiave aprire.
In franc. sarabande.) (L)(O) Lor. Panc. Ciaccona e sarabanda sono 3 - E detto assolutam. in forza di sm. Saracinesco vale Lingua de'
sonate famose. Torracch. Ciaccone, sarabande e pavaniglie. Magal.
Surucimil G. 6 a 3. Seppe la lingua latina e la nostra volgare,
eu, n. Non vi stata sarabanda, n minuet, n bur, n tarantella
tedesco, francesco, greco, saracinesco. E 2. oa. . Tanto adre
che non si sia scntita e veduta. Ros. Sdt. 1. E gighe e sarabande

Mulin saracinesco, come Re in nostro latino.

alla distesaSalvin,Annot. ivi: Sarabanda. Questa voce non si trova Sanaco, Sara-ci-no. Add. e sm. detuo di persona. Secondo alcuni
eruditi, i Saracini sono gli stessi che gli antichi Cedareni, cio
sul vocabolario, ma significa suonata (N)

Sanaana. * (Filol.) Sa-ra-ba-ra. Sf. L., Lau.sarabara. Secondo i pi,


sorta di veste antica, specie di casacca, generalmente usata presso

Arabi, che si mutarono il nome preferendo di essere intitolati da


Sara moglie di Abramo, o secondo altri, da seraca gi capitale

tutti i popoli d'Oriente, compresi gli Sciti, che la comunicarono

di quella parte dell'Arabia dove abitavano. Altri crede non senza


fondamento che questa denominazione sia stata attaccata ad una

a armati, da quali poi fu probabilmente introdotta presso alcune


nozioni d'Europa. (Il Laurent dice che saraballum vesta Partho
rum fluxio; e che sarabara veste portata presso i Medi ed i Per
siani a viris illustribus, Vien da sare che propriamente una sorta
tri forse dal celt. gall sar uom degno, eccellente, e da ballan co

popolazione araba da altre vicine o straniere a modo di spregio.


Ma perch gli Arabi cos denominati, erano infedeli, da cattolici
in generale fu chiamato Saraceno o 1 Saracino qualunque seguace
di setta pagana e infedele.-, Saraino, sin. Lat, Saracenus ( In
pers. chiamasi scia il predatore. In ar. sary ladro, scirl infeel
t, paganesimo. In ebr. sar o sorer tristo, ribelle, surim apostati.

pertura. In arserabili indusium , tunica.) (O)


Sapar. - (Geog) Sa-ra-bt. Fiume della Turchia Asiatica nell'A

In celt. gall sarachair oppressore, conquistatore, riscuotitore di


pagamenti illegali. ) Bocc. nov. 42, no.
, io ti mener iii

di veste Indiana, ma che in pers. vale in genere velo, copertura, e

da balla eccelso, supremo

Copertura degli eccelsi personaggi. Al

tolia, (G)

casa d'una bonissima donna saracina. Dant. Infa7. 87. Avendo guerra

Sanaa, Sa-ra-bi-a, Sarebia.N. prf Lat. Sarabia. (Dall'ebr. scia


a calore, e jah signore: Calore, fervor del signore.) (B)
Serra (Geog) Sa-ra-bi-ta. Iiume della Columbia. (G)
Sanaccio. (Bot) Sa-rc-chio. Sm. Specie di pianta graminacea del

genere Arundo , che fa un denso cespuglio, con foglie lineari e

presso a Laterano, E non con Saracin, n con Giudei. E Purg. 23.

o3. Quai barbare fur mai, quai Saracine? Petr. cap. 9. Vidi verso
la fine il Saracino, Che fece a nostri assai vergogna e danno. Mue

struzz 2.2g.4 Eziandio che egli uccida uno Pagano, ovvero Sa


racino, E2. 3o. . E licito al Cristiano, che tenuto dal Saraci

no, d'involargli alcuna cosa ?


olmi alti sei piedi. Le figlie sono adoperate per intesserne stuore,
ed i fusti per farne cannucce di cui si servono le donne che ras
Detto di cosa, in luogo di Saracenico o Saracinesco.Ar.Fur.ag.22.
settano i pannilini per tenere tesi i cannuoli delle goliere. Cresce 2 E, riprendendo il rito saracino, Gran tazze e pieni fiaschi ne tracanna.
copiosamente presso Napoli al Monte Nuovo, ed in tutti i littora SAnacino. (Ar. Mes) Sm. Statua di legno a similitudine di uomo sa
li Lat.Arundo ampelodesmon Cyrilli. (N)
racino, nella quale i cavalieri correndo rompon la lancia. t Tale
Sancesco, Sara-c-ni-co. Add. pr. m. Di saraceno ; altrimenti Sa statua o fantoccio figura talora un cavaliere armato ; tal altra
racinesco, Saracino. Tratt. segr cos. donn. (A)
una mezza figura che nella sinistra tiene lo scudo, nella destra la
2 (Agr.) Aggiunto di fumetto minuto, triangolare e nero, che spada o bastone, la quale se non colpita nel petto, girando si
anche dicesi Formento nero, Fagopiro. (In franc. sarrasin. Son vo
rivolta e percuote colui che falli : in questo secondo caso la chia
ci derivate dal color nero de' Saracini, o come altri dice, dall'es
mano pi propriamente Buratto. Questa specie di giuoco, di origine
sere indigeno della lor terra,) Mattiol. (A)
moresea, come l'indica la voce Saracino, si appella Chintana.Lat.
Sacero. (s, Mod.) Sa-ra-cno. Lo stesso che Saracino, V. (A)
palus. Lab. 233. Questi cos fatti , se egli avessono gi il viso fatto
Sceno, N.pr. m. Lat. Saracenus. (B)
come il saracin della piazza, ama ella sopra ogni altra cosa. Franc.
Sancine, sara-ci-n-re. N. ass. Cominciare a nereggiare, e di
Sacch. nov. 59. E cosi si ferm l dove si pone il saracino.
esi dell'uva quando, maturando, comincia ad annerire i presa la
a - Onde Correre al saracino=Fare il giuoco della quintana.1
metafora dai tori, ovvero Saracini. Salvin. Annot. Op. Pesc. Lat. ad palum se exercere. Malm. 4. 57. E come cavalier , che al
saracino Corre per carnovale o altra festa. Buon. Fier. 2. 2. no.
3.34
mipazgov
dice
Omero
.
.
.
dell'uve,
le
quali
maturando
an
neriscono, e , come dicono i contadini, saracimano. E Odiss. Al Correr sopra un fuscel sottil sottile, Colmulinello in mano, al sa
racino. E' Salvin. Annot, ivi. Correre al saracino correre colla
tre ora ne vendemmiano, Altre pigian; col son esse agresto, But
tando il fiore; ed altre saracinano. E Annot. T B. 4. L'uva ,
lancia incontro a un saracino, o sia un uomo armato alla moresca,

quando di agresta si fa matura e nera, i contadini la dicono sara


inare, dai Saracini e Mori. (A) (N)

Sncresca. (Milit) sa-ra-ci-n&sca. Sf. Porta di tavoloni, o Cancello

di travi insieme congiunte, collocato sulle porte dellefortezze e sostenu

cui fan segno i giostrauti. (N)

3 - E per similit. detto di Persona leggiera e volubile.1 Buon. Fier.


42. Dirai che quella vana, Ch'ell' una quintana, Ch'um saracino ell'.
4 - * Essere il saracino di piazza, proverb. = Essere acconcio

to da corale o catene avvolte ad un subbio in modo che svolto il subbio

a sopportare ogni cosa. V. Essere il saracino (N)

o tagliate le corde, venga a cader con impeto abbasso e chiuda affatto

-(Agr) Saracini diciamo anche gli acini dell'uva, quando co

l'entrata della porta, scorrendo entro due incastri laterali incavati


nelle spallette essa porta. Alcuni ne riferiscono l'invenzione a' Sa

minciano a divenir vai. (Dal color nero de' Saracini. Onde il v. sa

racinare. In pers. trovasi scaechruz mora nera) Bellinc. son. 242.


Si fuggon nella vigna i saracini.
ticamente i Romani. Le Saracinesche tutte d'un pezzo sono ite in di Sanacnnuzzo, * Sa-ra-ci-nz-zo. Add. e sm. din e vezzeg. di Saracino.

raceni a cagione del nome, ma fuor di dubbio che l'adoperavano an


suso, ed in luogo di esse si adopera l'Organo.

Organo, 5.5. Altri

Aret. Tal. 2. 7. Che galante saracinuzzo! (N)

menti Caditoia, Caditora, Cateratta. -, Seracinesca, sin. 1 (Dal Sncoer. (St. Mod.) Sa-ra-co-lti. Sm. pl Mercanti che apparten
celt, gall. sarach che oppone, che mette ostacolo, impedimento. Al gono ad alcune trib vicine al Senegal, e che vennero a torto de
tri dal lat. sera, chiusura di stanga o di catena: questa radice, ch' signati come una nazione della Senegambia. (G)
pur quella di serrare e d'ogni serrame o serraglio, credesi confer Saracon. * (Arche) Sa-ra-c-ri. Popoli che facevano la guerra mon.
inata dall'uso promiscuo di queste voci generiche con quella di sara tati sopra asini. (Dal pers. ser comandante, e chuer asino : Coman
cinesca e seracinesca che s'incontra nelle antiche Cronache. V. il 3.2.) danti di asini) (Mit)
segr. Pior. Art.guerr. n. 5. Afortificansi ancora le porte con le sa Sanari. (Numism.) Sa-rffi. Sm.pl. Monete saracine di Alessandria.
racinesche, per potere mettere dentro i suoi uomini, quando sono Lo stesso che Seraffi, V. Amati. (B)
usciti finora a combattere, e occorrendo che i nemici li caccino, ov San Acana. * (Geog) Sa-ra-ga-na. SfProv. di Barberia, nell'imp. di
viare che alla mescolata non entrino dentro con loro.
per sono
Marocco. (Mit)
trovate queste le quali gli antichi chiamavano cateratte, le quali ca Saaaoo. (Zool.) S-ra-go. Sm. Pesce nel mare di Egitto, molto simile
landosi escludono i nemici, e salvano gli amici. E appresso : lo ho al Melanuro. Costituisce un genere nell'ordine degli acantopterigi.
vedute di queste saracinesche, che voi dite, fatte nella
di tra
-, Sargo, sin. Lat.sargus. Gr. ripos. (Sargos dal gr. sarchos car
vette, in forma d' una graticola di ferro , e queste nostre sono fatte ne ; poich, dice Littleton, questo pesce e carnoso. Il Vossio dall'ar.
di panconi, tutte massicce. Bentiv. Aveva la porta di S. Giacomo sirag sole, lume, lncerna ; poich questo pesce corre alla luce)A)
una saracinesca per chiuderne l' adito bisognando in un tratto . . . . Sanacozza*(Geog) Sa-ra-goz-za. Lat.Caesarea Augusta. Citt di Spa
Gli Anversani saliti al luogo, dove corrispondeva la saracinesca di so gna, cap. dell'Aragona e della provincia del suo nome. (G)
pra, la precipitaron gi subito e fermarono l'adito della porta. (Gr) Sana , Sa-ra-i. N. prf Lat. Sarai. (Dall' ebr. sar principe, ed i
2 (Ar.Mes) Sorta di toppa; altrimenti Toppa saracinesca, Ser
mio : Signora, o principessa mia.) (B)
rame. (V, il 1. In ungher. zaracska picciola toppa) Sal. Grunch Sarana, Sa-ra-ia,Sarea, Saria.N. pr.. m. Lat. Saraia, Saraias. (Dal
3.5. La Clarice s' chiusa con Fortunio Disavvdutamente nella ca l'ebr sur dominare, ejiah signore, Iddio Dominato da Dio.)(B)
nera Della saracinesca. Buon. Fier. n. 4.4. Chiavi di serratura Nuo Saruso, -sara-ino. la.. e sa... e di SaracinoSig.ag.
va , e fuor d'ogni usanza Strane saracinesche. Alleg.167. L'oro e
Monti sin38. Quando costui si vide franco, prese amist con molti
l'agento di questi se ne sta raccolto ne' casson di noce imbullettati Saraini. (N)
e gravi, serrato a centomila saracinesche
Sanavaca. (Geog) sara-mca , Seramica Fiume della Gujana. (G)
- Quella serratura di legname, o simile, che si fa calare da Sanaura. - Geog) Sa-rambira.iume della Columbia. (G)
alto a basso , per impedire il passaggio alle acque, agli animali, Sana erane sa-ra-men-t-re. Attl V A. Obbligare o Costrignere
con giuramento. Lo stesso che Sacramentare, Sagramentare nel signif
o simili. Lib. Son.46. Sicch, levata la saracinesca, Affog forse
del Sz.i Lat.
adigere, Gr.yarazuisizrvn
venti , e non migliaja,
roipos.Aubert. 2. 4.Conciossiacosach tu puoi aver pace con
Saaacsco, Sa-ra-ci-n-sco, Adal.pr. m. Di Saracino, Da Saracino.
saramento, e sarammentarli al tuo comandamento
La saracenicus. Bocc. nov 99.37. Comand che a messer Torello ec.
fosse messa in dosso una roba alla guisa saracinesca. Crg- 25, 3. 2 Nass. Giurare. Fir.As.2 3. ll poverello, gridando e raccomandan
doi, giurava e sarauuentava, che egli non avea veduto fanciullo alcano.
Sunga con sapone saracinesco.
--

sARAMENTo

6o

SanAmro, Sara-min-to, 3m.1 PA. Ie lo stesso che Sacramento e Sagramento nel signif del 5. 3. Meglio Giuramento. Lat.
jusjurandum, sacramentum, Gr, pos. Bocc. nov. n. 6. Dandosi a
que''tempi in Francia a' saramenti grandissima fede. E nov. 73. 3.
Con saramenti affermando che cos era. E nov.84.5. Con molti sara

SARCOCARPO
lite. Le fosse e le sementi ec. (B) Cecchi. Dot. 3, 3. Di modo che si

dice, se seminava prima, sarchiava, se non era la nebbia cc. Buon.


Tanic.5.7. E voivangatori, Voi che sarchiate,...laschiate l'opre. E
Salvin. Annot. ivi. Sarchiate, dal lat- sarulare da sarculum , sarri

re: e questo dall'infinito dell'aoristo greco apa , dal verbo cazipur.


Lat. verrere, spazzare, qui, cio spacciare dalle male erbe, e nettare i
grani e le biade. (N)

menti gliele afferm. G. . 7. 85. a. Si prese concordia sotto sara


mento, presente il detto Papa, di fare la detta battaglia. E i .54.
3. Diponendo il suo saramento e impromessa del santo passaggio d'ol Sancnuro. (Agr.) Sarchi-to. Add. m. da Sarchiare. Lat. sarculatus.
Gr. raxw9s.Cr. 3. 4. 3. I lupini da sarchiar non sono, e sar
tremare. Vit.SS.Pad. Pognamo che io in sogno abbia giurato, pur
mi pare d'essere obbligato a questo saramento, Stat. Mere. Siate
chiati si spengono.
nuto e debba per legame di saramento a lui dato, ogni negligenza Sancinituna. (Agr) Sarchia-t-ra. Sf Lo stesso che Sarchiamento,
lasciata, far fare cc. un bello e sofficiente armario.
Sarchiagione, 1 Lut.sarritura. Gr. rzivrs. PalludSett. 4. Al quale
2 - Onde Far saramento o il saramento=Giurare. V.Fare saramento
lievemente fatta intorno sarchiatura, fortifica la tenerezza della pianta.
Sanctie.
(Marin.) Sar-chi-e. Sfpl. V. e di''Sartie, Sarte. (G)
Re Rub. 48. Al saggio non convien far saramento, Ovid. Pist. Pi
non farai saramento ad altro amante.
Sancmella. (Ar.Mes) Sar-chil-la. Sf. Lo stesso che 1 Sarchiello, V.
SAAmone. (Geog) Sa-ra-m-ne. Cit. di Francia nel dip. del Gers.(G) Alam, Coli. 2. 36. E mentre egli opra tal, la sua famiglia Con sem
Saramac. * (Geog) Sa-ra-nc. Fiumi degli Stati Uniti. (G)
plici sarchielle attorno mande. E4 gg. Poi le zappe, i marron, le
vanghe, i coltri, Le sarchielle, i bidenti ec. Sian messe tutte insieme.
SanAncApu n. * (Geog) Sa-ran-ga-pr. Citt dell'Indostan. (G)
SancineLane. (Agr.) Sar-chiel-l-re-Att. Leggiermente sarchiare, cio
SAranci. (Geog) Sa-rn-gi. Antico popolo della Persia. (Mit)
Nettare dalle erbe l'aja che dee prepararsi per la trebbia che an
SanAncon. * (Geog) Sa-ran-gr. Citt dell' Indostan. (G)
che comunemente i contadini toscani dicono Radere o Chisciare. Lau.
SaaAnousti. (Marin.) Sa-rang-sti. Sm. Una specie di masticensato
sarculare. Gr. czzesv. Pallad. Giugn. Di questo mese s'apparec
nell'Indie per coprire i commenti delle navi, che si riguarda coma
-

migliore di tutti gli altri che sono noti. (S)

chi l'aja, e poi, avendola sarchiellata lievemente, s'acconci coi pula

e con morchia.
SAnaso. * (Mus) Sa-r-no. Sm. Specie di flauto antico, il cui nome,
secondo alcuni, viene del suo proprio suono simile a quello d'una se Sancamenno. (Ar.Mes.) Sarchiel-li-no. Sm. dim. di Sarchiello. Pal
lad. Marz.5. Vuolsi seminare spargendo e gittandolo, e ricoprire
ga, lat. serra, secondo altri dall'add. sarranus, ital. Tirio, (V. Si

col sarchiellino, o rastrellino.

rena.) (Mit)

Sancurello. (Ar, Mes) Sachil-lo. Sm1 dim. di Sarchio, -, Sa


SAaansano. * (Geog) Sa-ran-smg, Citt della Senegambia. (G)
chiella, Sarchietto, Sarchiolino , Sarchioncello, sin-Lat. sarculus.
SaaanskA. * (Geog) Sa-rn-ska. Citt della Russia Europea. (G)
Gr. rxaxis.Pallad. cap. 4. Sarchielli semplici, e sarchielli con due
Sanapana. * (Geog) Sa-ra-pna. Antica Citt della Colchide (Mit)
Sanapigui. * (Geog) Sa-ra-pi-qui. Fune del Guatimala(G)
corna, con manichi iv'entro. Cr. 3. 7. 6. Col sarchiello e colle
Sanapo. * (Fisiol.) Sra-po. Sm. G. P. Lat. sarapus. (Dal gr. sero io
mani da tutte le bastarde erbe si mondi. (N).
-

scopo, e pus, podos piede.) Piede piatto; difetto per cui si va quasi SAncmerro. (Ar Mes) Sar-chit-to. Sn. dim. di Sarchio. Lo stesso
scopando la terra o strisciando. (A

che Sarchiello, V. Cr. 6.a. 4.L'erbe nientedimeno col sarchietto

si ricidano.
Sanapulo. * (Gcog) Sa-r-pu-lo. Citt della Russia Europea, (G)
Sanan. * N. pr.. m. Lat. Sarar. (Dall' ebr. sciorer umbilico.) (B)
sancnto. (ArMes) Sr-chiotSm.1 Piccola marra di ferro, con lungo
SanAne." (Geog.) Sa-r-re. Fiume della Columbia. (G)
manico di legno, con cui i contadini mettano dalle erbe salvatiche
le sementi, e smuovono leggermente il terreno attorno alla pianta per
SanssuAno. (Mit. Ind.) Sa-ras-sur-di. Sposa di Brama, dea delle
agevolarne la radicazione, e l'assorbimento dell'umidit e delle
scienze e dell'armonia. (G)
SAaAsu. "(Geog) Sa-ra-s. Fiume della Tartaria indipendente. (G)
guazze. Lat. sarculum. Gr. czzis. (V. Sarchiare.) Cr. 6. 2.3.
Cosi col sarchio, come con mano, ottimamente si tolgono.
SAaAsca, Sa-ra-sr, N. pr. m. Lat. Sarasur. (Dall'cbr. sar princi
pe, prefetto ed otsar tesoro prefetto del tesoro.) (B)
SAncminotino. (Ar. Mes.) Sar-chio-li-no. Sml dim. di Sarchio. Lo
stesso che Sarchiello, V. Lib. cur. malatt. L'erbe con le radiche
SAaat. *(Geog) Fiume di Barberia nell'impero di Marocco. (G)
si cavano di sotterra con un sarchiolino.
Saaatcm. * (St. Ott) Sa-r-tchi. Sm. pl Nome dato ai primi seicento
SAacaioncello.
(Ar.Mes) Sar-chion-c-lo. Sm. dim. di Sarchio. Lo
soldati Turchi di cui il barone De Totu imprese l'istruzione nella
stesso che Sarchiello, P. Cr.6.o2. Appresso si roncano, quan
tattica europea fin dal 77o. (Dall'ar. serjagmen, ed iqtam prom
dunque rinascano l'erbe in essa, con le mani e col sarchioncello.
pto , magnoque animo efficere aliquid. Nella stessa lingua serjet coor
te di 4oo a 5oo uomini.) (O)
Sancinito. * (Anat.) Sar-ci-di-o. Sm. V. G. Lat.sarcidium. (Sarcidion
SAaarocA, * (Geog) Sa-ra-tga, Contea degli Stati Uniti. (G)
dim. del gr. sarx , sarcos carne) Caruncola lacrimale. (Aq)
Sanatov. (Geog) Sa-ra-tv. Cit. e gov. della Russia Europea. (G) Saucina, Sr-ci-na. Sf V, L. Carico , Peso, Soma. (Sarcina dal
Sanavan. * (Gcog) Sa-ra-vn. Citt e provincia del Belutchistan. (G)
gr. sagane sporta, preso il continente per lo contenuto. I Turchi
Sanremo ,* Sarbli-o. N. pr.. m. Lat. Sarbelius. (Dal celt. gall. sar
dicono saerghy la tela, che si avvolge a' fardelli) Muss. Pred. 3
campione, baile citt : Campione della citt.) (B)
629. Berg (Min)
Sanca. * (Geog) Fiume del Tirolo. (G)
sancona. (zool) Sar-ci-no-la. S. Genere di zoofiti, dell'ordine de
SancAnremo (Bot.) Sar-can-t-mo. Sm. V.G. Lat. sarcanthemum. (Dal
gli attiniformi soprabitanti. Polipajo pietroso, costituente un an
gr. sarx sarcos carne, e anthos fiore.) Genere di piante della sin
masso solido, formato da molti tabuti cilindrici paralelli verticali,
-

---

genesia poligamia superflua, famiglia delle sinanteree, stabilito da

con delle divisioni intermedie e trasversali, che li riuniscono a fascio,

e con lamelle dispostevi a stella entro a ciascun ubo. Renier.(Min)


Sancire. (Min.) Sar-ci-te. Sf V G. Lat. sarcites. (Da sarr, sarcos
carne) mma del colore della carne del bue, mentovata da Plinio, e
SaacAnro. * (Bot) Sarcn-to. Sm. VG. Lat. sarcanthus. (Dal gr. sare
sarcos carne , e anthos fiore.) Genere della ginandria monandria,
la quale altro non che una specie di corniola, od agata, cos deno
miata dal suo colore che varia dal rosso di ciriegia a quello di carne,
famiglia delle orchidee, stabilito da Lindley, il cui perianzio od
florale, consistente , pingue e carnoso. (Aq)
e sapprossima pi o meno alla tinta propria del Sardonico. Thomson
d qiuesto nome ad un analcimo rossastro. (Aq)
Sancasmo. (Rett.) Sar-c-smo. Sm. Specie di amara ironia , Derisione
"Med.) Voce che prendesi generalmente per Obesit, ma che tal
fatta motteggiando. (Dal gr. sarcazo io beffo , derido : e questo da
volta significa pure un'enfisema universale o anusanca, e tal altra
sarx, sarcos carne ; quasi voglia dirsi beffa, che punge la carne,
il vivo della persona.) (A)
un'idropeanasarca. (Aq)
SAncianAouone.
Sar-chia-gi6-ne. Sfl ll sarchiare , Sarchiamen sanne (Med.) sar-citi-de. Sf VG. Lat.sarcitis. (V.Sarcite)
infiammazione della carne muscolare o d'uno o pi muscoli; e tal
to, Sarchiatura, sin. Lat.sarritio, sarculatio, sarritura. Gr. rxixsvcris.
Cassini,

denominate dalla carnose coroll de' fiori del loro

raggio. (Aq

------

---

volta anche reumatismo acuto, artitride. (Aq)

Cr. 3. 8. 5, Della qual sarchiagione non si affligge (la fava), anzi

saacoast. * (Bot.) Sar-c-ba-si. Sf. G. Lat. sarcobasis

sarr ,

fa pro,

sarcos carne, e basis base.) Nome imposto da Dcandole al frutto


(Marin.) Sarchi-me.Sm, V. dell' uso. V. e di Sartiame.(A)
delle
piantecarpelle
ocnacee e sinaroulee, perch composto dell'aggregato
di
piccole
inserite sopra una specie di piatto o disco car
SancanAmento.(Agr.) Sar-chia-mn-to. Sm. Lo stesso che Sarchiagione,
V1 Cr. 6. 2.3. Fassi ancora sarchiamento, quando per lo peso
noso. (A
della terra ec. la terra sar troppo assodata.
(Bot) sar-co-c-pno. Sm. P. G. Lat. sarcocapnos.(Da
Sarciniane. (Agr) Sar-chi-rc.Ait. e n. pass. Nettar col sarchio le se
sarco carne, e capno fumo) Genere di piante della diadelfia
menti,1 Ripulire dall'erbe salvatiche,tagliandole col sarchio. t V. Fre
esandria, famiglia delle fumariacee, stabilito da Decandolle a scaputo
gare. Lat. sarrire, sarculare. Gr. ravv. (Sarculare credesi fre
delle fiumarie di Linneo, e specialmente di quelle provvedute di fo
quentativo di sarrire: e sarrire, secondo il Vossio, dal gr. saroo io
glie carnose, donde deriv il nome (Aq)
spazzo; poich sarchiare spazzar la terra, togliendone l'erbe inu Scocaap. (Bot.) Sar-co-crpi. Add. n.
VG. La sarcocarpi.
tili. In brett. skarza nettare, purgare, togliervia. In sass. scearan o
(Da sarx, sarcos carne, e carpos frutto) Aggiunto defunghi car
sciran, in ingl. to share, in gotskare, in ebr. sara tagliare. In
o che nel metodo di Persoon costituiscono il secondo ordine della
quest'ultima lingua sered pialla. In ar. scerch lamina della spada,
rima classe. (A
scer lavorare) Cr.3, 4. 3. I lupini da sarchiar non sono, e sar s
sar-co-cr-po. Sm. VG. Lat sarcocarpon. ( V.
chiati si spengono. E 6. 2. 2. Quelle che troppo spesse nate saran
Sarcocarpi.) Genere di
della monoecia poliandria (il quale
no, cos rade si pongano , che sarchiar si possano. E' num. 3. Sar
pei suoi rapporti naturali sembra costituire una famiglia intermedia
tra
quelle
delle
monospermie
e delle annonacee) stabilito da Blunne.
chiansi quante volte l'erbe nocive nascon tra loro. Lab. 293. Domine,
son, cosi denominate dal loro frutto, che firmato di varie ca pelle
dgli il malanno: torni a sarchiare le cipolle, e lasci stare le gentil
donne. Tratt. gov.fam. 2. Se il grano non cadesse in terra, non
bacciformi carnose, contenenti seni
d'allume parimente
morrebbe ; se non morisse, non nascerebbe ; se non nascesse, non
carnoso, comprende
la sola specie detta sarcocarpon scandens.
(Aq)
one che d Persoon ai funghi, costituendo
il secondo
sarebbe sarchiato; se non fosse sarchiato, non crescerebbe.
2 -* E n. ass. Bart. Ben rimpag. 8. (Livorno 17gg.) Non doman
a -- *
ordine
della prima classe nel suo metodo. Son tutti camosi e
dar com'io semini ed ari , E come io poto ben l'anno le viti: Nel
no cinque generi (A)
l'annestare al mondo non ho pari, E nel sarchiare e nel tener pu

SARCOCAULO
61
a -* (Anat) Cos chiama Richard la parte media del pericarpio,
formata del tessuto cellulare, e dei vasi che nei frutti carnosi pren SAncooRAFA. * (Bot) Sar-c-gra-fa. Sf: V. G. Lat. sarcographa. (Da
sar, sarcos carne, e graphe scrittura.) Genere di piante crittogame
de un grande sviluppo, e costituisce la carne del suo frutto. (Aq)
della famiglia de' licheni, trib delle grafidee, che presentano un
SancocAulo.* (Bot) Sar-co-c-u-lo. Sm. V. G. Lat. sarcocaulon. ( Da
tallo inserito in una base bianca e carnosa. Nascono sulle cortecce
sarx, sarcos carne, e cavlos gambo.) Sezione di piante del genere mon
delle altre piante colla forma di segni scritti. Fee che lo ha stabi
sonia , stabilita da Dcandolle, nella quale colloc le specie prov
io gli d due specie: la sarcographa cinchonarum, e la sarcogra
vedute
fusto carnoso: divisione da alcuni botanici eretta in ge

sARcostosi

pha cascarillae. (A

nere. (A

so
-le.
Sar-co-c
cancro del
Affezio
testicolo.

I Sm. V. G. Propriamente scirro o


ne cancerosa del testicolo, nella quale

lo scroto diviene internamente di color rosso carnicino. Qualunque

SAncombe. * (Bot) Sar-c-i-de. Sf. V. G. Lat. sarcoides. (Da sare,


sarcos carne, e idos somiglianza) Specie di piante criitogame del

genere Lichen, le quali, invece di essere coriacee e gelatinose, si

Presentano sotto forma consistente, e rassomigliano benissimo ad un


tumore sarcomatoso entro lo scroto, il testicolo, i vasi spermatici o
pezzo di carne. (Aq)
entro amendue insieme chiamasi con questo nome. ] Lat. sarcocele.
Grrapxoxham. (Da sarx, sarcos carne, e cele ernia.) Red.Cons. .278. Sancoionocele. (Chir) Sar-co-idroc-le. Sm. V. G. Lat. sarcobydro
cele. (Da sarx, sarcos carne, hordor acqua, e cele tumore.) Malat
Oltre lo scirro, vengono prodotte le scrofole ec., un tumore dello
tia, conseguenza sovente del sarcocele, e sempre effetto dell'ostacolo
scroto , chiamato ramice, ed un altro pur dello scroto, chiamato sar
che vien posto dal tumore alla circolazione della linf.
propria
cocele, cio a dire ernia carnosa.
mente un sarcocele accompagnato da idrocele. (A) (Aq)
Sancochuio.* (Bot.) Sar-c-chi-laSm.G. V. Lat.sarcochilus. (Da sarx, sar
(Bot.) Sar-co-lna Sf. V.G. Lat. sarclaena ( Da sarx,
cos carne, chilos labbro.) Genere di
della ginandria diandria, SAncoLEA
carne , e lena veste militare irsuta.) Genere di piante, i cui
famiglia delle orchidee, stabilito da Browne, e cos denominate dal strcos
fiori sono composti d'un involucro o veste carnosa e coperta di peli
intermedio tra il cymbi
lobo medio del labbro carnoso. E' un
lanosi, stabilito da Aubert Du Petit Thouars. (Aq)
dium ed il dendrobium. Comprende
sola specie detta sarcochilus
SAncoLiro. (Min.) Sar-co-li-to. Sm. V. G. Lat. sarcolithes. (Da sarx,
falcatus. (Aq)
sarcos carne, e lithos pietra.) Pietra di colore carneo, non confon
Sancococca.* (Bot.)Sar-co-cc-ca. SfV. G. Lat.sarcococca.(Da sarx, sar
dibile coll'Asbesto; l
anche Carne fossile. (Boss)
cos carne, coccos cocco.)Genere di piante della monoecia tetrandria, SAncoLo
bo. (Bot.) Sar-co-l-bo. Sm. V.G. Lat. sarcolobus. (Da sarx,
famiglia delle euforbiacee, stabilito da Lindler, il cui frutto una
sarcos carne, e lobos baccello.) Genere di piante della famiglia delle
drupa contenente un cocco o nocciuolo carnoso, con un seme pen
asclepiadee, stabilito da Browne, distinte dal loro frutto, ch' una
dente. Comprende la sola specie detta sarcococca pruniformis che
specie di baccello carnoso. (Aq)
la trincera nepalensis di VVallich. (Aq)
cIA. (Anat.) Sar-co-lo-gia. Sf. V. G. Lat. sarcologia. (Da sarx
sancocotta. * (ot) Sar-co-cl-la. Sf VG. Lat. sarcocolla. (Da sarx SAncoLo
carne, e logos discorso.) Quella parte dell'Anatomia che tratta delle
carne, e coll colla.) Specie di piante del genere penaea, originaria
carni o delle parti molli del corpo. (A) (Aq)
della Persia e dell'Arabia Felice, a fiori monopetali, e della tetran
dria monoginia. Da' rami della paenaea sarcocolla trasuda, durante SAncona. (Chir.) Sar-c-ma. Sm. V.G. Lat. sarcome. (Da sarx carne.)
Sorta di tumore composto dall'escrescenza delle parti molli, avente
il caldo, la gomma-resina dello stesso nome. (Aq) (N)
la consistenza carnosa, ed essendo senza dolore. E vocabolo inde
- tGomma resina che stilla da una pianta esotica di questo nome.
terminato, usato molto dagli antichi. (A) (O)
Si raccoglie in granelli simili alla rena, di color giallo, croceo, ov
toso. * (Chir.) Sar-co-ma-t-so. Add. m. E l'aggiunto delle
vero in pezzi solidi granulati nell'interno. Stimasi vulneraria e con SAncoma
escrescenze di carne, di adipe, di ossa ec. (Aq)
solidante, come accenna il suo nome. ] Lat. sarcocolla. Gr. orapxo
dxxz. M. Aldobr. P. N. 69. Porre di sopra polvere di sangue di

dragone, e sarcocolla. Ricett. Fior.6o. La sarcocolla una lagrima di


uno arbore di Persia, simile all'incenso minuto, di colore o gialliccio

SanconeLa. * (Bot) Sarcme-la. Add.f: V. G. Lat. sarcomela. (Da


sarx carne, e melas nero.) Epiteto d'una delle sette specie di pian
te tuberacee che compongono il genere ottaviania; cos nominate Pel

colore nereggiante de' suoi tubercoli carnosi. (O)


o rossigno.
SancocoLinA. * (Chim.) Sar-co-col-l-na. Sf V. G. Lat. sarcocollina. SAncoMeomorro* (Eccl.) Sar-co-me-o-mr-fo. Add. e sm. V. G. Lat.
sarcomeomorphos. (Da sarx carne, homios simile, e morphe forma)
( Da sarx, sarcos carne, e colla colla.) Sostanza da Thompson sco
Effigie che rappresenta qual verumenite apparve in carne mortale il Fi
perta nella sarcocolla. (Aq)
gliuolo
di Dio, Ges Cristo. (Aq)
SancooAttilioe. * (Bot.) Sar-co-dat-ti-li-de. Sf. V. G. Lat. sarcodactylis.
(Da sarx, sarcos carne, e dactylos dito.) Nome d'una specie di frutto Sanconemo. (Bot) Sar-c-ne-mo. Sm.V.G. Lat. sarconemus. (Dasarc
Genere
nema
carne, e
di funghi, stabilito da Rfineschi fa
filo)
d'ignota pianta descritta da Gaertner il figlio, ed una bacca car
i generi byssum ed erineum, i quali si presentano sotto forma di
nosa rossa sormontata da prolungamenti cilindrici simili alle dita
fili
(Aq)
carnosi.
d'una mano. (Aq)
Sancopenoao. * (Zool.) Sar-co-dn-dro. Sm. V. G. Lat. sarcodendros. SnconrAlo. (Chir) Sar-cn-fa-lo. Sm. V. G. Lat. sarcomphalus. (Da
sarx carne, e omphalos ombellico.) Cos dicesi l'escrescenza carnos
(Da snra, sarcos carne, e dendron albero.) Nome dal Donati im
dell'ombelico. (Aq)
posto ad un polipo del Mare Adriatico, che sembra essere un alcio
2 -* (Bot) Genere di piante della pentandria monoginia, famiglia
ne, e presentasi sotto forma d'un arboscello carnoso. (Aq)
dei ranni, stabilito da Browne col rhamnus sarcomphalus di Linneo
sAnconeaA. * (Bot.) Sar-co-dr-ma. Sf. V. G. Lat. sarcoderma. (Da
Sono cos denominate dalla specie d'ombellico carnoso di cui prov
Dicesi cos il primo inviluppo sotto
sarx, sarcos carne, e derma
veduto il loro futuo. (Aq)
l'epidermide de'semi, formato del parenchima sparso da' vasi. (Ag)
SAacoosanioe. * (Bot.) Sar-co-dr-mi-de. Sm. V. G. Lat. sarcodermis. SAncoPiomoe. * (Med.) Sar-co-pi--i-de. Add. com. V. G. Lat. sarco
(Da sarx carne, pyon pus, cd idos somiglianza.) -Aggiunto
(V. Sarcoderma.) Nome da qualche botanico dato al parenchima de'
egli sputi de' tisici che sembrano un misto di carne e di pus. (Aq)
frutti. (A.O.)
(Bot.) Sar-c-di-o. Sm. V. G. Lat. sarcodium, sarcodum. SAncoPIRAMIDE. * (Bot.) Sar-co-pi-r-mi-de. SfV. G. Lat. sarcopyramis
-

(Da sarx, sarcos carne, e idos forma) Genere di piante della dia
delfia decandria, famiglia delle leguminose, stabilito da Loureiro,

(Da sarx carne, e pyramis piramide.) Genere di piante dell'ottan

dria monoginia , famiglia l melastomee, stabilito da Wallich ,


ragguardevoli pel loro frutto piramidale e carnoso. (Aq)

il cui legume o baccello carnoso, cilindrico e polispermo.-, Sar SAacooDio. * (Bot.) Sarco-p-di-o. Sm. V.G. Lat. sarcopo
dium. (Da

codo , sin. (Aq)

sarx carne,e pus, podos piede.)Genere di piante crittogame della fami


dei funghi e della trib delle mucidinee, stabilit da Ehrenberg,
e quali si presentano sotto forma di fili o fibre lunghe cilindriche,
nascenti sopra una base comune carnosa che ne costituisce il piede (Aq)
re) Ernia completa, formata dalla caduta dell'epiploo nello scroto, SAncona
Amr. * (Zool.) Sar-cor-rn-fi. Add. e sm. pl. V. G. Lat.sar
ed accompagnata da escrescenza carnosa. (A) (Aq)
corrhamphi. ( Da sarx carne, e rhamphos becc.) Nome dato da
Sancoepiporto. (Chir.) Sar-co-e-pi-pln-fa-lo. Sm. V. G. Lat. sar
Dumri
l ad una divisione degli avoltoi, distinti dal becco provve
coepiplomphalus. ( Da sarx, sarcos carne, ed epiploon epiploo. )
duto d'una caruncola carnosa.(Aq)
Sancopo. * (Bot.5 Sar-c-do. Sm. Lo stesso che Sarcodio, V. (Aq)

SancoepipLocele. (Chir.) Sar-co-e-pi-plo-c-le. Sm. V. G. Lat. sarcoe


piplocele. ( Da sarx, sarcos carne, epiploon epiploo, e cele tumo

Ernia, formata dall'uscita dell'epiploo per l'ombellico con escre SAacosi* (Fisiol. e Chir.) Sr-co-s Sf: V. G. Lat. sarcosis (Da
i,
sarx,
.
scenza carnosa. (A) (Aq)
sarcos carne.) Genesi della carne, o degenerazione carnosa. (Aq)
Sancoraci. (Zool.) Sar-c-fa-gi. Add e sm pl.VG. Lat. sarcophagi. SAacospe
(Bot.)
Sar-co-s
nmin.
Add.
e
sm.pl.
sarco
V,
G.
Lat.
pr-mi.
(Da sare, sarcos carne, e phago mangio) Aggiunto degli animali
sperma. (Da sar carne, e sperma semc.) Funghi che portano futti
che si alimentano di carne altrimenti Carnivori. (Aq)
forman
un genere, secondo it metodo di Per
e
o
2 (Terap. Cos diconsi ancora rimedi acconci
-

i
a consumare la
)
carn soprabbondante , i quali diconsi ancora Cateretici (A. O) Saacosrea* (Bot) Sar-co-stm-ma.Sm. V. G. Lat. sarcostemma. (Da
Sancoraco. (Filol.) Sar-c-fa-go. Sm. P. G. Lat. sarcophagus. (V. Sar
sarx carne, e stemma corona.) Genere di piante della pentandria
cofagi) V. destinata in origine a significare una pietra dotata di diginia, famiglia delle
stabilito da Browne, la corolla
OOl-

virt corrosiva e diseccante, entro la quale riposti i cadaveri, ne

dei cui fiori e circondata alla base da una corona carnosa. (Aq)
penivano tosto distrutte le carni e rasciugato l'umore e 'l fradiciu
Sancosroma. * (Bot) Sar-c-sto-ma. Sf. V. G. Lat. sarcostoma. (Da

me. Venne poi adoperata ad indicare indistintamente qualunque se

polcro in cui gli antichi riponevano i cadaveri interi senza abbru


ciarli; ed era per lo pi cassa fittile o marmorea, d'ordinario ador
ma all'esterno di sculture. (P. Avello.) (A) (O)

sarx carne, e stoma bocca.) Genere di piante della ginandria mo

noginia, famiglia delle orchidee, stabilito da Blume, e cos deno


minate dalla carnosa bocca del loro ginostemo. (Aq)
Sancosr
(Zool.) Sar-c-s

G. Lat. sarco
to-mi. Add. e sm. pl.
Sancorillo. * (Bot.) Sar-co-fil-lo. Sm. V. G. Lat. sarcophyllum. (Da stomi.omi.*
Famiglia d'insetti ditteri, proposta da Du
(V. Sarcost
sarx, sarcos carne , e phrllon foglia). Genere di piante della fami mri, caratterizzatioma.)
dalla bocca formata a foggia di proboscide car
glia delle leguminose, a stami monadelfi , stabilito da Thunles, nosa e contrattile. Lo stesso autore di poi
la divise in due altre fa
le quali si distinguono per le loro foglie consistenti e carnose. (Aq)
miglie , sotto i nomi di aploceres e chetoloxes. (Aq)
Sancora. (Chir) Sar-c-fi-ma. Sm. V. G. Lat. sarcophyma. (Da SAncosrosi.
* (Chir) Sar-c-sto-si. SfV.G. Lat. sarcostosis. (Da sarx

sare, sarcos carne, e phrma tumore.) Tumore sviluppato nelle parti

noili, o Carne fingosa oh nasce sulle piaghe, (Aq)

carne , e osteon osso.) Ossificazione d'una parte molle, cio de'


muscoli. (Aq)

Vocab. /l.
9

C2
,
SARCOTICO
sanconico (Terap) Sar-cti-co. Add. e snGLat, sarcoticu. (pa
sarx carne) aggiunto di quei rimedi che si credono valevoli alla
riproduzione delle parti molli; altrimenti Incarnativo (A) (AO)

SARDONIASI
4 5. 4. Quelle Forme sardesche in mare Ebber

Maln. 1.62. Serransi in barca


gar
SAnnesco, Sar-dsco. Adl.pr. m. Di Sardegna , Sardo. Lat.sardous
Buon. Fier. 4 3. 4. E abbarbagliati, quelle Forme sardesche e
sano rasta. (Terap) Sar-co-l-si-a. Sf G.Lat. sarcothlasia (Pa di
cacio sardo) in mare Ebber gettate a ingrassarle sardelle.(A) (B)
sarx carne, da illeso fut. di ilao io sostengo. Altri da stare su
di Pisani, cariche di mercatini
cos carne, e da uhlusis frattura) Rimedio supposto idoneo a far r
rgento sardiesco. (r
. - 4. a. L'ari
venire la carne nelle ulceri e nelle piaghe: comunemente dicesi vul s
state. (N)
4 a. L'aria sardesca ei tempo
-

le sardell.

nerario, cicatrizzante, detersivo e corroborante. -, Sarcotlasma,


Anoi."(Geog) Sardia. Citt dell'Asia minore capi
sin. (Aq)
SancorasA. (Terap) Sar-co-tl-sma. Sm. VG. Lo stesso che Sar sanoiano , * Sar-di--no. Add. pr, m. Di Sardi
cotlasia, V. (Da sarx, sarcos carne, e da thlasma frattura) (Aq) Sanniasi. (Med.) Sar-diasi. f. P.G. Lat. sardiasis. (Da sardoa o
Sancorena. * (Zool) Sar-ct-te-ra.Sf. G. Lat. sarcoptera (Dasar sardonios sardonio, erba indigena della Sardegna, piacevole al pa
carne, e pteron afa.) Genere di molluschi proposto da Rafineschi, lato, ma che fa contrarre i nervi della bocca e riesc mortale.) Rio
che corrisponde al gesteroptera di Mechel, cos denominati a ca passaggero, mendace e sforzato; effetto non d'animo lieto ade
disprezzo e dell'ira, o lampo talvolta precursore di inattesa
ata
gione delle loro pinne carnose. (Aq)
E realmente uno spasimo de' muscoli della faccia e della bocca on
Sancorto. (Zool.)''Sar-ct-toSm.V.G. Lat. sarcoptes.(Da sarx carne,
si contorcono. Deuto pi comunemente Riso ri
e da ptoo inus. per pipto, sottentro.) Genere di aracnidee , stabilito deICOobbliquamente
O
sin (Aq) (N)
da Laureille a scapito del genere acarus, le quali sembrano la princi SAnbicA.
*
og)
Sr-di-ca.
Lat. Sardica, Antica
ciua della Bassa Me
S
sia,
detta
Ulpia
Sardica.(Mit)
C
palcagione delle malattie cutanee, per l'insinuarsi che fanno nella
carne e produrvi un importunissimo prurito. (Aq).
Lo stesso che Sardegna, V. Salvin.
-- --gn
2 (Filol.) Titolo del libro secondo di Apicio, in cui si tratta del AnnionA. * (Geog) Sar-di-gna.
modo di tagliar le carni, e di condirle tagliate. (Da sarx carne e
2 - (St.Mod.) Sf Scorticatojo o sia Luogo dove sono or
copto taglio.) (Aq)
; forse
Sanenaur. *(Ar.Ms) Sar-cr-ut. Sm. Lo stesso che Salcraut, V (N) ticare le bestie che muojono
Sancula. (Agr.) Sr-cu-la. Add. e sfSpecie d'uva del Bolognese. Cr. dalla cattiv'aria di alcuni luoghi dell'isola di Sardegna. (vba
chi
trae
sardigna
da
sordes
sozzura.
Altri potr sospettare, che sia
4. 4. 5. Ed un'altra maniera, che da alcuni Malixia, e da alcuni
voce araba composta di sirr sepolcro, e sia di dena fioren, sequio
altri Sarcula chiamata, la quale ha il granello bianco e ritondo e
remque
esse,
sia
di
danae
viliora,
atque
inutilia, quae lanio reji
torbido, con sottil corteccia, che in maraviglioso modo pesa, e in
cit, mactans camelum. Nella stessa lingua sardach locus acquatili
terra assai magra si difende. (V)
----

--

Sanpa. (Min.) 3f V. G. Nome che davasi ad una variet di calce


donia rossastra, diversa nel colore da quella che chiamavano Sar
donico; altrimenti Corniola. La Sarda e sanguigna, bionda, verni
glia ec. Lat. sarda, carneola. (Da sardios, nome greco di una citt
della Licia, in cui questa gemma fu scoperta.) Dittam. 48. La sarda

pietra quivi ancor si trova Baldin. Voc.Dis. Sarda o Corniola, gem


ma nobile e antica, cos detta, secondo Plinio, per essere stata prima

ritrovata in Sardo, provincia dell'Asia. Da questa voce detto il Sar


donico.Trovansene in Babilonia, nell'aprir che si fanno alcune cave di
sassi, tra le quali nascono csse gemme. Ne ha l'Epiro e l'India di co
lor rosso, di color di minio, e questa assai grossa, e altra ancora di

color rosso che par foderato d'argento. Altre se ne trovan in Arabia;


nell'Albania se ne vedono alcune che pajon foderate d'oro. Ancora
nella Persia, nell'Armenia, nell'Egitto, ed ancora in Germania
resso al Reno, ma tutte diversificano fra di loro alquanto di colore.
i distinguono in maschi e femmine; i maschi tengono maggiore splen
dore delle femmine. Questa gemma non s'imbratta per lo molto ma
neggiarla che faccian gli artefici. Il color suo naturalmente rosso
scuro nella superficie, ma la trasparenza e la sua luce lo dimostran
pi chiaro, massimamente se non molto grossa; sebbene ancora se
ne trovano delle gialle o pendenti in giallo, alcune bianche, ed an
cora delle mescolate di tutti questi colori. Oltre a vari servigi d'ab
bellimenti che da csse ricevono le nostre arti, si dice abbiano varie

Alleg. Ma vecchi diventando e malandati gli raccomandano in sardi


alla carne per la gatta.Fag.son. Esclamer in vedervi la sardigna :

ieni, mia dilettissima carogna. (A) Red.Or. Tosc.Menag. 45. sardi


gna dicesi altresi ad un altro luogo fuor della porta San Friano, do
ve son portati a scorticare tutti i cavalli, asini e muli che muoiono
dentro a Firenze: in questo secondo significato parl Lorenzo Lippi
nel primo Cantare del suo piacevolissimo Malmantili
(st. 24) Cal nel piano, e ad Arno se ne venne, ove Baldon fa
cea nella Sardigna Vele spiegare e inalberar autenne. E nel X can
tare descrivendo il cavallo di Martinazza: (st. 1) La marca ebbe
del regno, e i guidaleschi Gli hanno rifatta quella di Sardigna. Cre

do che tal nome sia stato dato loro per cagione dell'aria grossa e
puzzolente, alludendo all'Isola di Sardigna, famosa per la cattiva
aria Salvin. AnnotFB43. 4. La Sardigna in Firenze si dice un
luogo fuori della porta a S. Friano sulla riva d'Arno, ove si gettano
le carogne degli animali cos detto, credo, dalla cattivaria in cui
si credeva anticamente essere la Sardigna. (N)
- Luogo cos detto nell'ospedale di S.Maria Nuova di Firenze

e dove si tengono

infermi che sono oppressi da lunghe ed in


Or. Tosc. Menag.45. Sardigna. Cosi chiamasinei

curabili malattie ed i particolare da piaghe sordide e fetenti (v.


il 5-2) (A) Red.
rinomato ed antico spedale di Santa Maria nuova di Firenze un luo

go dagli altri distinto


infermi che sono

nel quale si mantengono e si curano

quegli

da lunghe cd incurabili malattie, ed in


virt, come di ristagnare il sangue del naso e vena del petto, e ral
legrare il cuore. Si chiamano anche tra' professori di gioje, Corniole;
particolare da piaghe fetenti e sordide. (N)
perch poco differiscono le Corniole dalle Sarde, anzi secondo buoni Sannina. (Zool.) Sar-di-na.If Lo stesso che Sardella, pr.Lat. sarda
minor, sardinia. Gr. zapia. RedOss.an. 75. Ho rinvenuto ce
autori sono una specie di quelle. (N)

2 (Zool.) Cos oggi dicesi comunemente da pescatori la Sardella o


Sardina. (A) Ongar. Alc. 2.3. E tessca di bei giunchi un laberinto
Per riporci le sarde e i latterini, Ch'esser preda dovean della sua
canna. (P.V.)

averla altres la murena ec., la sardina, l'ago primo del Rondelezio,


Salvin. Annot.
B. 4. 3. 4. Sardine e Sardelle credo che sieno
quasi la medesima. Lat. sarae minores, dal mar di Sardigna. (N)
SAnpio. (Min.) Sr-di-o.Sm.Nome che davano gli antichi alla dor

(Min.) Sar-d-ga-ta. Sf Nome dato dagli antichi ad un'


(o) pi probabilmente al Sardonico; altrimenti sarda o sar
Olle
agata mischiata di cornalina o piuttosto di sardonico era bianca
stra e sparsa di vene e di macchie gialle o rossigne. Altri scrivono SanDo. Add. pr.. m. Della Sardegna; altrimenti Sardesco. Buon.ier.
43. 4. Passando una gran barca Di cacio sardo i mercatanti ec. E
Sardacate. (A) (O) (Mit)
Sarnan. * (Geog) Fiume del Zanguelar. (G)
appresso: Mi si accostaro, e m'offerir partito, Del lor formaggio
Saananapanesco, Sar-da-na-pa-l-sco. Add. pr.. m. Di Sardanapalo.(A)
sardo Col mio zuccaro far voler baratto (A) (B)
2 - E per similit. Parasitico , Epulonesco, cos detto da Sardana 2 - (Geog) Stati Sardi: cos chiamasi il Regio di Sardegna, mo
palo recrapulone. Buon.Fier. 1... 2. Vostra la cura fid, ... Chel
narchia dell'Europa meridionale, composta dell'isola di Sardegna
mio danajo ... Non si scialacqui, per nutrir famiglia Indiscreta, o
e degli Stati di Terra ferma, che comprendono il Piemonte, la
briaca, o disleale , O sardanapalesca. Salvin. Annot. ivi : O sarda
Savoja, la Contea di Nizza e la gi Repubblica di Genova. (G)
napalesca, dal re Sardanapalo, gran crapulone, abbandonato ai pia
- *Sardi, in forza di sm. pl. chiamaronsi e chiamansi ancor
ceii e al lusso. Buon. Fer, g. 5. intr. sc. 3. E'l biscazzier, l'uom
gli abitanti della Sardegna. Lai. Sardi. (G)
della gola , E'l sardanapalesco , e quel ch'aspetta L'impubere alla Sanpo. * N. pr.. m. - Lat. Sardus. (In illir. sardirato, forte, sarda
svolta, ... Andarne a stine rotte. (A) (B)
abbondanza)- Figlio di Macerde e, secondo alcuni, di Ercole
Saananapao, * Sar-da-na-p-lo, N. prm. Lat. Sardanapalus. (In ehr.
che condusse una colonia di Libii nell'isola che da esso ricevette i
sanid superstite, e napkal morire:Sopravvivente)- Ultimo Re d'as
nome di Sardegna. (Mit)
siria e di Ninive, il cui nome dalla storia vituperato divenuto per
a -* M. prf Figlia di Steleno, fondatrice della citt di Sar.
antonomasia sinonimo di effeminatezza, dissolutezza e vilt.(B)(Mit)
di.(B) (Mit)
Sanecsa. (Geog) Sar-d-gna, Sardigna. Sf Lau. Sardinia. Isola del 2 -* (Geog) Citt d'Abissinia. (G)
Mediterraneo, che forma parte considerabile degli Stati a cui d Sannomo (Mit. Celt) Sar-d-mo. Nome celtico di Saturno. (In celt.
il nome, Da Greci fu detta Ichmusa. (B)(G)
sar incomparabile, e domhan mondo : Che non ha pari nel mondo,
Sanpea. (Zool.) Sardl-la. Sf Specie di pesce del genere clupca,
In ebr. sar principe, dam sangue: Di sangue regio) (Mit)
che ha la testa puntata, la fronte nericcia, gli opercoli delle bran Sannone. * (Mn) Sar-d-ne. Sn. Lo stesso che Sardio,
(o)
chie rigati e argentini, gli occhi grandi, la pupilla nera, e l'iride Sanboni.* (Geog) Sar-d-niAntichi popoli che abitavano nella parte
ulquanto gialla, mista di bianco. Abita nel mare del Nord, nel Bal
occidentale della Gallia Narbonese, cio nel Rossiglione. (G)
uco, ed anche nella pi parte de' porti del Mediterraneo. Forse cos Sannonna. * (Bot.) Sard-ni-a. Sf Sorta di pianta
ammazza gli
detta dall'Isola di Sardegna dove altre volte abbondava.-, Sardina,
uomini in modo che, convulsi nella bocca, sembra che ridano. Ap
sin. Lat., sardinia, Beroald., clupea sprattus Lin. (In turco serdel, partiene al genere Ranunculus, ed piccola erba annuale glabra e
in ted. sardelle, in illir. sarajella, in fran. sardine, in oland. sar lucida in tutte le sue parti con fgliereniformi picciuolate inta
% in isved.sardell, in ispagn, sardina. I Gallesi chiamano sair gliate in molti lobi, piccoli fiori gialli terminali, e minuti semi
eal una spezie di sardina.)Franc. Sacch.nov, 87. Levata questa
raccolti in capolino. (Cos detta dal perch questa pianta fu scoperta
vivanda , vennono sardelle in tocchetto. Bern. rim..g8. Ha presso in Sardegna)Lat. ranunculus sceleratus Lin. (O) (N)
un lago, che mena carpioni, E trote, e granchi, e sardelle, frit Sannonasi (Med.) Sardo-ni-asi. Sf. G. Lo stesso che Sardiasi,
tura, Burch. 1. g. Giurando alle guagnel delle sardelle. Buon, l'ier,
(Aq)
SAaroacata. *

sARDonico

SARMIENTO
63
G. Mome dato ad una spe
venivano in que'tempi in Firenze e nell'al
desiffat
ne
ti
E
gliante.
perch
acconci
incisa
essere
pietra
in
ad
a
cammei,
cie di
sarda,
tra Italia di Francia, e d'Irlanda, d'Inghilterra e d'altri paesi)(B)(N)
formata di due strati, l'uno rossastro e l'altro bianco. I primi sar
donici furono, come pretendesi, trovati vicino a Sardi, donde de Sanctao.(Ar.Mes) Sar-gi jo. Add. e sm.Nome che si dava a colui
che dipigneale suge da letto.BaldDee. (A)
rivarono il nome. Presentemente non chiamansi con questo nome che
league di colore leonino. Lat.sardonix.Gr.rap. (Dal gr. sar. Sancene Ar, Mes) Sargire. Adden. Colui che fabbrica o vende
surgie. Garz. Piazz.76Bere. (Min)
alio nome di citt, e da onyr unghia e ci a motivo della sua
Liv.
Lo stesso che Sargono,
figura, e del luogo, ove dicesi scoperta) Mor. S.Greg Ben sap Sarcisa. (Ar.Mes.) Sar-gina. Isf
Dec. 3 Queste cose li duchi disprezzevolmente riprendevano, ma
piamo noi che lo sardonico e lo zaffiro son pietre preziose ma con

sannonioo. (Min.) Sard-ni-cotSm.

ciossiach molte altre

sieno pi nobili di queste e di mag

n trapassare n disrompere la salmeria opposta, n a far far luogo

alle costipate barde e alle sargine sopra lo poste era leggiere.


gior prezzo, come che lo sardonico e lo zaffiro ha color d'acre,
crunc.Sacch. Op, div. 93. Sardonico bella gemma, e di rosso Sanco.(Zol.) Sm. Pesce del mare di Egitto, molto simile al Me

innur. E sinc. di Sarago, V. Salvin. Opp. Cacc. a.74 Accostansi


alla gregge Isarghi delle capre. E Pesc. 4.36. La progenie Desar
ghi, amica degli scogli. E'39. sargli impauriti in frotta in fondo

colore, e ha nome Sardonico, perch intra''Sardi fu trovata in prima.


Baldinoc. Dis, Sardonico, gioja che si trova in gran quantit
nell'Indie, e ancora nell'Arabia e in Armenia, portata da diversi

Delmare rannodandosi stan quati.(A) (N)


torrenti. Si dice Sardonico, nome composto dall'altra gemma detta a-Co
iance chiamasi un genere d'insetti, dell'ordine dedit
Sarda e dall'Onice; cos la descrive S. Isidoro, Giorgio Agricola
teri, famiglia de' notacanti, stabilito con questo nome preso da A
e Plinio la chiamano anche Cameo Cammillo Leonardo tiene che que
ristotele, forse pel suo colore lucente di rame, chi pur proprio
stagioja sia composta di tre pietre, cio della Sarda, dell'Onice e
delle squame del pescesargo. (A).
delalcedonio. Vedendosene di diversi colori, quelle dell'India son
sur mancare, e ganan pro
Npr.m.
simili alla Sarda, e d'un colore simile a quello dell'ugna posta so Sanco,
teggere : Che toglie la protezione
alla carne rossa dell'uomo. Quelle d'Arabia non tengono tal simi
sm
sterpo, di cui parla Plinio, alto due
--

itudine. Sonvene ancora di diversi altri colori, alcune con un cir

Bot)

braccia, grosso come il dito pollice, con foglie simili a quelle

colobianchissimo sopra nero colore, o un iride celeste. Sonvene an


cora delle mescolate con diversi colori, che guardandole in superficie
pajon nere, ma nella trasparenza dimostrani rosse; altre se ne son

io,

dlel

con radici si dar, che se ne facevano carboni per le

fucinefibbrili. (Mit)

sani.

vedute con radice nera, e pendenti in verde assai scuro, ed il bianco

(Geog) Citt

della Persia. (G)

a. P

Lat. Sarias.(B)
pendente in porporino; altre se ne vedono di giallo scuro, o con sanu, sara. N. pr.. m. Lo stesso che Saraia,
una certa giallezza fosca altre mischiate di nero e bianco, con un Sanarica. * (Mit. Ind.) Sa-ria-finga Diiniti malefica delle isola For
deforma
compiac
creati
uomini
re gli
perfetti(Mit)
e di
mosa, che si
cerchio bianco alcune di gialloscuro ed azzurro, il quale apparisce
tera (G)
nella superficie, e nella trasparenza il giallo. Fra queste, ve ne sono sanura. (Geog) Sarina. Fiume della
lruttezz
della
a nell'isola
(Mfit. ind.) Sa-ri-sn-go, Dio
delle pi lucide e meno, e pi e meno trasparenti. Gli antichi Ro Saasasco. forse
lo stesso che Sariafinga (Mit) (N)
ormosa;
mani fecero non ordinaria stima di questa pietra, che fu portata loro
Sa-rissa. Sf Specie d'asta antica, lunga quattordici
la prima volta da Scipione Africano il maggiore. Intagliasimirabil Sarissa. (Milit.)partico
larmente da Macedoni.Lasarsa Gr. riporra.
cubiti, usata
mente in piccole figure esigilli, avendo qualit particolare massi (In
turco dicesi saryq e srr...in illir. katariche. In ebrtor
mamente quelle dell'India, di non ritenere la cera, (N)
lon mostre
coltello aguzzo, sara'tagliare) Tass Pro ill.
Saroosico (Med.) Add m.1 agg. di Riso. Dicesi Riso sardonico, una
r le ricchissime spoglie e le prede le sarisse e faretre, ec (B)
Spezie di convulsione, che contrae dall'una e dall'altra parte i
Segr. Fior. Art. guerr. pag. 38 (55o). Le falangi di Macedonia,
muscoli delle labbra. Secondo gli antichi Patologi, questo accom
lunghe bene dieci
le quali portavano aste che chiamavano sas
pagnava l'infiammazione e le ferite del diaframma. Detto anche
radElia. La grandezza delle sari, cio delle
braccia.
Riso sardonio, e da'medici Sardiasi. Riso, 8. (V. Sardonia,)
picche, non passava la lunghezza di sedici gombiti. (Gr) (N)
2 - Per simillronico, Amaro, Fatto a malincuore. Magal. lett. sussr
oo Mility sa-riss-fo-ro. Ades Soldato d'infante
E dato un ghignetto sardonico, per molto ch'io l'interrogassi, non
macedo
Da sa
portava sartssa
-

la
sarissophorus.
ne che
ria,
io porto) Porcacch ad Q.Curz. Mand A
risa sarissa e

ci fu verso di cavarne altra parola. (N)

Sanoonio. (Med.) Sar-d-ni-odd. e sm. Lo stesso che Sardonico,


detto di Riso
Sardonico, add.Salvin.Odiss. 43. E nel cuorrise
))
un certo che sardonio. (Qui nel signif di Sardonico, 3-2)
Saa. (Cron.) Sost.com. Spazio di tempo nella Cronologia Caldea,

rete capitano dei soldati con le lance che chiamano sarissofori, con
tro gli sciiti. Aard, tradTLi. Il Re (Antioco). . trasse fuori le
genti, e mise una parte de'soldati della leggiere armadura nel primo
luogo davanti agli stecccati: dopo quelli tutto il nervo deMacedoni,

di 36oo anni. (Miit)

Lat. Sareas.(B)
Snea, Sara. Npr. m. Lo stesso che Saraia,
Sarea, Sa-re-bi-aM prm. Lo stesso che Sarabia, V.Lat. Sarebias(B)
Saneo. A prm. Lat. Sared. (Dall'ebr, sur mancare, e radah domi
nare : Toglimento di dominio) (B)
Sanr
(Geog) Sm. Regione settentrionale della Guinea superiore(G)
Sanromane. (Agr.) Sa-re-pol-la-re. Att. Lo stesso che Saettolare, Saep
Pallad. Febbr. 2. Sar ottima cosa se' potatore guar
polare,
ler sempre al tralce ch' alcuna volta bennato abbasso laggi
della vite ad una gemma o due ilvitondi, per cagione di ri
parar poi la vite e questo si chiama sarepollare.(Cos legge l'ediz.

i quali chiamavano sarissofori, come il fondamento del tutto, intorno


alle munizioni del camp
(c)
Ant.Geog.)

Saaar.

inne

ool

cit. di Francia nel dip. della

(G)

saMi.'Ind) sarmni. Sacerdo Filosofi Indiani, che


sembra siano gli stessi che i Saniassi (Mit)
sanata, sarmata. N. pr.m. Lat.Sarmata (vegnente dalla sar
nazia.'In ted, sehr molto, e mata debolen celt, gall. sar-mhaith
buonissimo.) (B
a -- *Add.

Della sarnazia.

sarmati. ()
Ant, popoli
Sanmar. - (Geog) Sar-ma-ti, Sauromati Lat sta
di eroina 8o) (V)
ti
stabiliti in origine tra l'Eurino ed il Caspio.( s
Sera--(Geog)Sa-r-pta, Lat.Sarepta, Antica citt di Fenicia, sco
la
(G) sarmatico. Fu detto oceano sarnato
Citt della Russia Europea. (G)
parte del Baltic che internavasi tra la sarnaza e la scandina
Saaan
(Geog) Sa-re-r.Fiume del Brasile. (G)

Sanes.A. pr..m, Lat.Sures. (Dall'ebr.scioresc radice.) (B)

saran (Mit Maom) Nome del vento freddo ed agghiacciato della


morte, (Mit)

a. (Mit

(Geog) sar-m-zia. Sf Lat-Santia Pasta contrada


divisa in Europa ed Asiatica la prima abbracciava la Moscovia di
qua del Don, la piccola Tartaria, la Polonia e la Lituania sino alla

Sanoa. (Ar Mcs) Sf Specie di pannolano annoverato fra'sottigliu


istola, ai Baltico ed alla Livonia; la seconda comprendeva la
mi, come la lentinella e la mezzalana; forse lo stesso che Sar
ia, la Moscovia di l del Don, pare del Regno di Astra
gia. (In basco sarga,in teut.serge, in tcd. sarsche, in isved, sars, circass
anchar pon
in oland.sargie, inisp. saga, in franc. ed in ingl.serge. L' illir. can, nulgaria o Kazan, di qua del Volga. Gli
nella Sarmazia i
o,
sargas vale listato, vergato, e dicesi de' panni: si sa che la sarga gono
-.
i pastarni, liuzigi, i Rossolani e 8
era di vari colori) (A)(N)
ada.f. L.. Ag. di Pietra, ed
filol)
sancano.(Ar.Mes) Sa-g-no. Sf1 Spezie di panno da coverte di s
cui gli antichi attribuivano la f
carri, nuli e simili-, Sargina, sin. (V.Saga) GP.a. 663. era una specie di pietrificazione lapisa
rne
(Mli) l
aborti. Lat.
Sotto i carri alla coverta di sargani e di drappi, che si guarentieno di colt di prevenire gliSar-men
-tcee Add. esf planiglia nata
Sanuemrace. * (Bot)
quadrelli, ec
calice
hanno
di
rale di piante dicotiledonie, che
soars. -(Geog.)Citt della Svizzera. (G)
su dalla
corto, quasi intero; corolla di quattro, petali
saacna. (Ar.Mes) Srgia. / Spezie di pannolino o lano di vari base,st
sopra un
quello
eguale
numero
in
depetali,
a
umi
colori, e comunalmente diputo, che era gi in uso per cortinaggi e disco ipogino
co' filamenti distinti, opposta ai peta
Italia dicono tuttavia Sargia ad un pan
simiti. In qualche luogo
a stime frutto con
no di grossa fattura, ma tutto di lana che se c'entralino o canapa, plice stilo unico o nudo, ed
uno
ma accacino) ad una o pisse
allora lo distinguono col nome di MezzalanaLau, lodix. Gr. arpaz.
semi ossei, i quali mancano di prisperma, ma hanno l'em
(V. Sarga) Bocc, nov448.Faccialevisi un letto tale, quale egli vi o pi
iniani e la radicui fiore piante
cape, e fallo fasciar d'attorno d'alcuna sargia. Eg.7p. 4. Essendo
famiglia hanno fusto legnoso, summenoo e nodoso, di
in pi linogli per la piccola valle fatti letti, e tutti dal discreto si dima questa
anoeo innalza spesso ad alte considerevolissima mediante
niscalco di sarge francesche e di capoletti intormiati e chiusi. Dittam.
e di cui vanno muniti i suoi rami le foglie escono da bottoni

46. Similemente passammo in Irlanda, La qual fra noi degna di

fama Per le nobili sarge che ci manda. Pecorg.2 nov.2. Il quale


era ec. fasciato dentro con un lenzuolo, e di fuori con una sargia

Nelles. del Dittam, l'ediz. di Venezia

o legge Saje, e gli

cademici portano questo stesso es. alla v. Saja. ll che conferma


la congettura lell Ottonelli il quale nelle sue annotazioni a questa
cecosl conchiude Sargia adunque io stimerei che fosse panno lano

le leggieri, quale quello a cui si dice Saja o altro simi

omicidio provvisti di scaglie alterne e su di stipule;ed


nori nascono sopra peduncoli rumosi oppo alle foglie (O)
Sanero. (Bot.) Sarmnto. Sm. Nome dato al legno che ogni anno
getta la vite dall'occhio o dagli occhi che ad essa vengono lasciati
dalla potatura. Cos chiamasi ancora il Ramo secco della vite,
anche il Tralcio semplicemente.1-, Sermete Sermento, sin.(lnar.
aernaet ramo, verga.lucelt galla eccellente, e naothun pollone innoltreseargecco, e meang

amica

uona salura ,

SARMIENTOSO
minutaglie. Altri cava samenti

da sarrire purgare

-SARTIAMIE
SARrepore,*
Sar-pe-dn-te.N.pr.
m. Lo stesso che Sarpedone, V.(Mit)
Sanaa
(Geog)
Antico
---------

seminare quasi sarrimentino e


n ranC
cesi sarment, in isp.sarmiento Il Bullet ha il brett seman
O Sannaceni.* (Geog) Sar-ra-c-ni, V. e di Saraceni. (Mity
no''ma noi trovo in altri diziona di quella
SAaaAco. * (Arche) Sarr-co. Sm. V. L. Carro
9,
der. Colt. 27. Il tempo vero dello spiccargli dalle viti e un
a portare gli equipaggi in guerra, ovvero materiali da costruzione
come
pietre,
legnami
ec.
Lat.
sarracum.
(Questa
spezie
di
carro era
minciano i armenti ad aver piagati un Po gli occhi E
anno
O

co

su per le pergole e per le viti degli arbori coi sarmenti

spesso impiegata a trasportarle supellettili degl'istrioni: e fu detto

delle viti

sarracum dal gr. soracos vase, in cui esse chiudevansi. Soracos


proprie. E 37. Acconciandogli, che

, mucchio.) (Mit)
avlte Cill
AaRALBA.
di Francia nel dipa
partimento della
Mosella. (Geog.)
(G) g) Sar-rl-ba. Citt
itt di
iutto, sicch crescendo
Quanto si pu si
con contrappesolapari
da affinch
o
vite,
non si marcisca, e si regga meglio Sanaastri. *(Geog)Sar-r-sti. Lat. Sarrastes,
antichi popoli della Cam
a' fusti rampicanti e deboli che si allungano pania sul Sarno. (Mit)
e s'aggrappano per tutt'i versi come quelli
(0)
he s
Lat. Saraus. Fiume di Francia che sbocca nella Mo
3 oneri
Nome
che i crittogamisti
dannoprodo
ad unadalla
specie
di coro
in alcune
felci, e che viene
radice
o dal e
SAaaetunco.
*(Geog)
n. - Citt
Citt agli
Stati Prussiani
nellaSar-re-br-go.
delCitt
Bassodi
- -

poi da

dice. E giacente,filiforme,

ricante sull'apice, e produttore di

piante. (O
s novelle
Add. m. Che ha del ro
pianta sarmentosa dicesi quella che ha ramoscelli tenere psav

chi ai sostegni che incontra- , Sermentoso **

Saanenrica. * (Geog) Sar-re-bri-ca. Citt degli Stati Prussiani nella


S

prov. del

Ci
sARaeouennA--(Gcog)Sar-re-gue-mi-na.
g)
gemina cu
di

Matt, Diosc,

Francia nel dip.

prov. del Basso


* (Geog.) Sar-re-lu-i-gi.
(G) -gi. Citt
Citt degli-.
stati Prussiani
.. nella
Berg. (Min)
.
lio a
di SAaneLunoi,
, . io.Estesamentoso
quello ch' serpeggiani,
spoglio
figlie, e che da ciascun modo manda radici. Bertoloni (9)
Aaaeusione.
*(Geog.)Sar-re-u-ni
Basso Reno.
g)
e-u-ni--ne. Citt di Francia nel dip. del
snia. (Geog) Sr-mi-a-Antico non dell' Isole Jerser )
Sanraccmio, Sar-nc-chio. Sml V. A. V. e di sornacchio. M. Al SAarians (Geog) Sr-rians. Citt di Francia nel dip. di Valchiusa.(G
o di abbonder sarnacchi, secondo il savor della maniera della Sannirone. (Mit) Sar-ri-t-re. Dio de'
2
flemma.
saasacciuoso, Sar-nac-chi-so. Addm: V. bassa e A. Che ha sar quando le biade avevano incominciato a germogliare, e presedeva
alla sarchiatura. Lat., sarritor. (Da sarrio io sarchio.) (5
nacchi, Che cagiona sarnacchi. Lat. pituitosus.Grezr.
(Ar. Mes) Sar-roc-chino.sm. Mantelletto di cuojo che si
* 7,3 6. La sarnacchiosa tossa ec. Con lo sputo fe Sannoccuno.
porta da pellegrini per coprirle spalle, buona parte delle braccia,
-

-----

Che conturba
la gente
satente, (geo)
sarnovia
Citt degli Stati Prussian
-

- --

nella prov. di

e del petto, cos detto, secondo alcuni, da S. Rocco, il quale porta

va forse talfoggia divestimentoquando and peregrinando pel mon


Posen. (G)

do..](ln realt questa voce deriva dal ted.schver pesante, e rock ve

Sanso. * (Geog) Lat.Sarnus Fiume e citt del Regno di Napoli nella


ste. In franc. dicesi sarratadal ted. sehr molto, e rauh ruvido)Malm.
ro. del Principato citeriore. (G)
..
2. Va col sarrocchino, E col bordone, e un bel barboni postic
so (Geog) Fiume del Regno di Napoli (N)
cio, Sembrando un venerabil pellegrino,
sano. (Geog) Sm. Distretto dell' indostan inglese. (G) .....
sano, sarne. Npr, m. Lat. Saron (in,
libidinoso. Sannornuo. (Zool.) Sar-r-tri-o. Sm, v. G. Lat. sarrothrium. (Dasar
rhourion piccola scopa) Genere d'insetti dell'ordine del coleotteri ,
in
ebr.
seranim
principi,
satrapi
inili
sahrana
conservazione
sahramjen conservato)- antico Re di Trezene, che si anneg nel della sezione degli eteromeri, famiglia del melosomi, stabilito da La

treille: cos denominati dalle loro antenne fatte a modo di scopa.(Aq)


golo cui(Mit)
diede ilSarnia,
nome. (Mit).
,*
N.pr. m. Lat.
(Dall'ebr. sar
soia.
Sironide. Soprannome di Diana in Tre s
cpe, patrizio, e soqeq copertura : Preposto delle coperte.) (B
ove Sarone
le avea edificato
un tempio,
dell
3
sanosco.
(Geog)Sa-r-nico
Golfo,saonico
fu(i)
detto ant
Golfo Sansina (Geog) Sarsina,
del mar Egeo, tra l'Attica ed il Peloponneso; oggi Gol o d'Atene Sansinare ,Sar-si-m-te. Add. pr.com. Di Sarsina. (B)
Sana. * Add. e sf V, dell'uso. Moglie di sartore, o Colei che ta
o di Egina. (Mit
--------

si

Nome ed epiteto che Diodoro Siculo d glia e cuce vestimenti da donna-,Sartora, sin.(A)
Draii, e che pretendesi derivato da un Sarone, re Celto ,ce Sara. * (Geog)Fr. Sarthe. Fume di Francia, che d nome ad un
il quale occupa parte del territorio degli antichi Ce
lebre pel suo sapere (In celi. gall.sarcccellente, degno, incom dipartimento
nomani.(G)
s arabile.) (A it)sar-ni-e.Adde sfpl. Feste annue che cele SAaraone, *Sar-t-gi-ne. Sf V, L. Padella. Lat.sartago. (Anche
lo sp. ha sarten nello stesso significato.)Vit.SS Pad. 2.392. Fecegli
asi a Trezenie in onore di Diana Saro
(Mit)
mettere in una sartagine piena dipece. (IlT.Riccha Caldaja)(V)(N)
sopa. (Zool)Sa-rpo-dan. G. Lat. saropoda. (Dasaros Saar.
(Marin) Sfpl. V usata dagli scrittori in luogo di Sarchie
scopa , e pus, podos piede) Genere di insetti dell' ordine degl'ime o Sartie
che dicono i marinai; ed il Nome generale di tutti i cor
atteri, che ha per tipo l'Apis rotundata, e cos denominato alla
tuttura del loro piedi afggia di scopi Hanno i papi mascellari dami che servono a sostenere gli alberi della nave. Sono attaccate
nella parte superiore degli alberi, nel luogo delle crocette di gab
di cinque articoli ed
terminano in continuit ed in un punto bia,
e tirate abbasso di contro il bordo della nave per mezzo de'capi
-

formato da due ultimi articoli (Ag) (N)di diciott'anni circa, ant


s
(cron) Sm. Periodo della durata
usato da Caldei. (O)
so (Geog) Isole dell'Arcipelago nel golfo cui danno il nome
Melas-comitato
dell'sarothra
Ungheria,
(9)
soraudio
(Bot) sa-r-tra.
Sf V. G. Lat.
(Dasarothron
scopa, e questo da sero scopo) Pianta esotica, la quale nella pen
-

diginia e nella famiglia delle


un genere;
distinta da una scopetta guarnita di fiori gialli che spuntano da
ciascun
fustoSf.
diffuso
sapA.
(zool.)
Pescee da'rami
littorale,sottili.
che si (A)
prende colla rezzuola; ilsuo
corpo alquantopiano e grigiolato, o righettato di nero perlungo(A)
Sat."5. 2. Pescatori di ranocchie, anguille e sarpe (N)
sna.
*
(Geog) Fiume
della Att
Russia europea. (G)
sanpane. (Marin.)
Sar-p-re.
en V e di Salpare. Lat. tollere
tandria

di becco; picciole corde, che diconsi Scaline , le attraversano e ne

formano delle scale per le quali si monta alle gabbiel Lat. ruden
tes. Gr. pdrovo. (Dall'ar..scery fune formata da foglie di palma
attortigliate. In ebrtseror legame) Filoc,5.45. L'albero, le vele,
i temoni e le sarte da venti e dall'onde ci sono state tolte.

Corde delle vele del naviglio, con cui esse sono raccomandate
alle antenne in questo senso le intesero gli antichi seguiti in ci
da'poeti modernii Petr. canz. 42. 2. Indi per alto mar vidi una
nave Colle sarte di seta, e d'or lavela.

a Efig. Dant. Inf. 27. 8. Dove ciascun dovrebbe Calar le


vele, e raccoglierle sarte. Petr..son. 23. Veggio fortuna in porto,
e stanco omai Il mio nocchiero, e rotte arbore e sarte.
-- peLL'ALmeno pimAestaA. Sono incappellate nella testata di esso,
ed i loro rami discendono ai fianchi della nave. Fuori del bordo sono

anchoram, solvere. Grda zipst. (In franc. serper In isp, zar posti orizzontalmente e sporgenti all'infuori due tavoloni di legno
chiamati parasarchie o panchette, assicurati con mensole e bracciuoli
Buon,
Fier:Accingersi
3a. 13. Sarpa
tu 'limpresa.
ferro, ol.
. . 12. E
, par)
fer
similit.
a qualche
Menz. rim.
sopra e sotto, sul bordo dei quali sono fermati dei ferramenti che
chiamansi
le bande. (S)
pure in lieto giorno Sarp l'ancore sue l'altera nave (Cio, con
4 - pi uompasso. *Cos diconsi due specie di bilancini o bracci
uona apparenza di riuscita) (A)
che afferrano la penna di civada per mezzo, dove per lo contrario
3 - scappare o Fuggir prestamente Maln. 33. si lancia fuora, e i braci le afferrano per le estremit: sono ritenute da due capi di
via sarpa,fratello
becco, uno attaccato al buompresso, l'altro alla penna di civada:
Sarpedonte. N. pr
Lat. sarpedon. (In
Saapepore, *Sar-p-done,
che queste manovre, invece di tenere gli alberi, come le altre
illsap, falce, donjeti portare : Che porta falce, In celt. gall. sar sl
sarte, sono attaccate ai loro alberi e ajutano a sostenere le loro
articella intensiva, ovvero eroe, uom degno, e paidh ricompensare
(S) (O)
ricompensato, o Ricompensa dell'eroe)Figlio di Giove e di penne.
oi sciupA. * Le corde delle quali uno si serve per afferrare
Re
di
Licia
,
figlio
di
Giove
e
5
Europa,
primoche
Re nell'assedio
della Liia di Trojafu ucciso da Patroclo, se la scialuppa quando sul ponte della nave. (S) (O)
iodania,
-

6 -raise o pi''roartnA o contro sarre o sAntie. Due paja di sarte


doomero- Figlio di Nettuno, ucciso da Ercole (Mit)
senosa. (Bot) Sar-pe-d-nia. Sf. G.
sarpedonia. (Da che servono in qualche occasione, come di tempo burrascoso, a
Sarpedon Sarpedone, eroe Omerico, figliuolo di Giove e di Europa, secondare losforzo delle sartie, tanto per l'albero di maestra quanto
per quello di trinchetto (S)
figlia d' Agenore) Nome di una specie di ranuncolo, il cui for stre
(Geog) Sar-t-na. Citt della Corsica (G)
esitinto dal sangue di Surpedone ucciso da Patroclo. E
Sanrname.(Marin.) Sarti-me.Sm.Nome generico di tutte le funi che si
probabile che la sapedonia degli antichi sia una specie di adoni adoperano nelle navi-,Sarchiame, sino AccadCr. Mess. Volle che
de. (A
facesse venire dalla Vera Cruz sartiami e ferramenti, con tutti gli
sar-ped-ni-o. Addpr n. Di Sarpedone. Onde Apollo sialtri
attrezzi salvati da queivascelli che s'eranofattiandare a fondo (A)
spedonio, una Sarpedonia, per onora nella licia (Mi)

SARTIARE

65

SASSEO

Sanrranz. (Marin.) Sar-ti--re. Aut, e n. Mollar un cavo che passa per


le bozzelli; onde dicesi in termine di comando Sartia, e vale lo
stesso che Molla. (A)

emer) Red Espnato7. Racconta che il legno del sassafras

la fa divc
nell'acqua diinmare,
otto Egiorni
tenuto
so
rad
altre prove
buonaper
dolce ine molle
99 Ancorchec.
abere.
n
(S)
Sanrrie, (Marin.) Sar-ti-e. Sfpl. Lo stesso che Sarte,
doppiasi la quantit del sassafrasso, ec.
chiamansi
ancora
Sartie
Baldin. Poc. Sassaua, Sas-s-ja. Sf Riparo di sassi fatto ne' fiumi a similitudine
le Antarie,
a -- (Mecc)
Dis. alla v-Sartie. (N)
La cumulus lapidum, viv, Disc.rn. 4. I quali ser
di pignone.
Sanro, (Ar.Mes) tAdd. e sm. Quegli che taglia i vestimenti e gli vassero
come di guida a quei pignoni osassaje che in forma d'argini
cucetilsuoi strumenti sono : Ago, Agorajo Anello,Forbici, Ri
intenderci
di fare. E 43. In construire a seconda e atra
potenti io
ga, Pietra per segnare, Regolo, Forma ec- , Sartore, sinl Lat. verso
pignoni che son chiamate sassaje. E 45. Nel fiume d'Arno ec
sarcinator, vestiarius, Erasm. Gr. darris, uzroupd (Dasar
sono state messe in opera pi sassaje con quello della Verucola.
tore e sartore dal lat.sartor cucitore, che vien da sartum part. di
,Sassa-ju-la. Sfi Battaglia fatta co' sassi Lat lithoma
sarcio io ristauro, rappezzo) Bocc. nov 38. 3. Con una fanciulla Sassavo
nGru9ouax
ia,
del tempo suo, figliuola d'un sarto, si dimestic, Dittam.44. Per 2 - I randinata di sassi tirati da pi persone
offendere alcuno,
ch tanto mi stringe a questo punto La lunga tema chifo come
Di questo vostro
Cecch Mogl 3.4. Che se i
s'
il sarto, Che per fretta trapassa spesso il punto. Franc. Barb, 3o2. umore, e vi farebbono La sassajuola dietro. Sig. Viag. Mont.Sin.
4. Guardati dal barbiere ec, Dal sarto, che tagliare. Non vuol chel
53. Come noi entrammo in uno de'borghi della citt ci si lev una
veggia, o fare. Franc. Sacch. Op. divo. Per tre modi puote ap
sassaiuola addosso grande e grossa a modo che se noi fossimo istati

parare chi in questo modo vive per natura, cc

per arte mecca

cani.(N)

nica , fabbro, arte di lana, sarto, cc,

Uom da sarti per Fantoccio,

arch. Suoc46. Colei

3 -

Efig nel signif del - 1 Buon. Fier. 3. . g. O qualch'altro,

ch' armeggi, Cavalcando di Pindo Sul caval Pegaseo, le sassajuole


trincata, che farebbe far un uomdasarti. Lasc. Gelos.31 . Io ho Sassuolo,
Sassa-ju-lo.Add. e sm. Chi scaglia sassi a nuda mano.
paura che tu non abbia vestito un uom da sarti (V) (N)
Calin. Berg, (O)
a --- (Min.) Pietra da sarti. Cos chiamasi volgarmente la Lardite, 2 - (Zool) Aggiunto che si d a una specie di colombi. Lat. saxatilis.
- (A)
rreios Cr 988. E di quelli (eolombi) che vi si mettono,
3 - (Zool) Aggiunto che si d al Picchio vario. (A
sono i dopodiquelli
tigrani.
sono i sassajuoli,
migliori (Geog)Sssa-r
Capo Sassari. Una
Sardegna.
dell'uso. Lo Sassani.
sanrona (Ar Mes) Sart-ra-Adde sf di Sartore
i. eCitt
stesso che Sarta,
(A)
formata
all'incirca dalla
della
divisioni
grandi
due
delle
Sardegna,
sanrone, (Ar.Mes) Sar-i6-re, tAdd. e sm. Lo stesso che Sarto, V. (V.
met settentrionale dell'isola, (G)
Sarto)M.9.37. In questi tempi della state uno sartore Inghilese ec. Sassara, Sass-ta. Sf) Colpo di sasso. Lat. saxivellapidis ictus.
cominci a fare brigata di saccardi, Dantlf 5 a Esiver noi Gr. 9ofi. Varch Storo. 8o. Il Marchese stesso, mentre bri
aguzzavan le ciglia, Come vecchio sartor fa nella cruna. E Par32. gava di salire sopra i bastioni, per una percossa d'una sassata ch'egli
o. Qui farem punto, come buon sartore, Che, com'egli ha del ebbe ec. , cadde in terra
7.44. Chi d
panno, fa la gonna. Tratt. gov.fun. Richiedesi appresso alla comu che parevan dure. Bern.rim... o5.Ha del labbro un ghcron diso
nit universale diversi esercizi, come ec. sartori, armajuoliec-Ml'org.
g53.Dicea Margutte quel can traditore. Per modo le costure m'ha
trovate, Che non sarebbe cattivo sartore. E 25.258. Perde il punto

il sartor, che non fa il nodo,

sanronzo, Sar-to-rl-lo. Addesm. dim. di Sartore. BoccalinRag.

pra manco Una sassata gliele port via, Quando si combatteva


Castelfranco Buon. Fier. 5. intr. 3. La Lealt le trasse una sassata,
O fosse di diaspro, o d'alberese.
a - Onde Fare alle sassate = Percuotersi cosassi. V. Fare a
sassi, (A)

Purn. 3. Berg, (Min)


2- " Balza scoscesa , Dirupo Porcacch. Berg. (O)
Sanronio. (Anat) Sar-t-ri-o, Addesm. Muscolo della coscia, cos Sassareo
, Sassatello. Sm. dim. di Sasso. P. edi1 Sassolino. So
con la sua contrazione la gamla indentro, po
letto perch
4. Cosi le terre sparse di minuti sassatelli ec., giovano
olt.
situra abituale e Sartori; e per detto anche Sutorio, da Chausalle vitt,
sier Ilio pretibiale. S" inserisce da una parte alla spina anteriore e Sassari, Sas-sti-le. Add.com. V. L. Che vive sopra i sassi.

superiore dell'osso corale, dall'altra alla parte interna della estre


mit superiore della tibia. E' il pi lungo di tutti i muscoli del corpo.
Lat.sartorius,Baldinoc.Ds. (A)(A.O.)

(Gcog) Sartor-elsola della Norvegia, (G)

Sanrono

sarco. - N. pm. Lat. Sarug (Dall'ebr. sarghuapa tralcio) (B)


Saru--aN. prf Lat. Saruia. (Dall'br.tsar afflizione,
, angustia, e iuh signore: Angustia o Tribolazione del Si

nore.)(B)

(Geog) Sa-ru-mil-la Citt del Per. (G)

sanvz.-(Geog.) Fiume dell'Ungheria. (G)

sarzana. * (Geog) Sar-z-na, Citt della Repubblica di Genova, ora


degli Stati sardi. (G)
sana. (Marin.) Sa-zia,SfSerie di libani in due parti, all'estre

mit de quali raccomandata la rete delle tartane da poppa e da


prua della barca sino al fondo del mare spuntiera,(Varte)(A
sarsano, saesa-basa-ro, N. pr.. m.Lu. Sasabasar.(pall'ebrsu
rallegrarsi, e basar carne, uomo Allegrezza della cane o

che il pesce sassatile cibo acconcio per gl'infermi d'ogni sorte.(Pe)


fra
sopra
i sassi o f
(Bot)de'Radice
-p
5
Bertol. Ouella che vegeta
muri. sassatile:
le fessure
Sasserruca (Bot.) Sasse-fri-catSf. Pianta che ha la radice fusiforme,

Sau.-(Gcog) Citt della Persia.


Sannia,

La satilis.(AO) Pallao. Lett. ined (vedute dall'Aff presso


l AbFranc. Ant. Zaccaria) Trovo in Ippocrate e in Galeno . . .

dell'uo

lunga, tenera, lattiginosa; lo stelo voto, ramoso, alto anco pi di


un braccio; le figlie alterne, intere, amplessicauli; i fiori gialli ,
solitari, terminanti. Fiorisce dal Maggio al Luglio, ed comune
nei prati montuosi. Questi erba di grandezza e colore non molto
dissimile dalla Pastinaca, e le sue barbecottes usuno nell'inverno
per insalata. Volgarm. Barba di becco.1 Lat.tragopogon, tirago
pogon pratensisLin. Ve n' un'altra specie annuale con fori az

zurri che cresce fra le biade. Lau.tragopogon porrifolium Lin.Gr.


panorav.(Cosidetta o perch si supposto che avesse forza di
la pietra della vescica o perch talvolta sorgendo dalle fen

iture delle rocce, par che le abbia spezzateV

assifraga.) Cr.

6943. Contra stragmria e dissuria si dia il vino della decozione

mo) (B)

del suo seme, e di sassefrica.Da.Colt.zoo. D'Agosto fa l'agresto ,


Sasso.(Gcog)Sa-s-no, Sasseno, Sassino, Sasso. Lat, Sasson. I
semina rape, radici, sassefrica, navoni, carote e pastinache.
sola della Turchia europea nell'Albania. (G)
Sasseto, Sas-sello. Sm. dim. di Sasso. Lo stesso che Sassolino, Sas
Ssn. - (Geog) Citt dell'Indostan inglese. (G)
suolo , P. Soder. Colt. 4. Le terre sparse di minuti sasselli , e
Sassaccio, Sassc-cio.Sm. pegg. di Sasso. Lat.vilis lapis. Pros.Fior. mesticate
di scaglie o pietre ec., giovan alle viti. (L'ediz. qui ci
4.386. Interviene a questa gente bestiale quello che avverrebbe a
tata legge sassatelli.) (N)
un muratore senza pi che trovata una pietra fine e rilucente, se 2 (Zool.) Spezie di ordo, alquanto pi piccolo, e pi astuto del
ne servisse a tirar su un pezzo di muro, come di qualunque altro
Bottacciose per quando la notte col frugnuolo si scuoprono, si
sassaccio e mattone (NS)

Ri-,
Sassarras. (Bot.) Sas-sa-frs. Sm. Lo stesso che Sassafrasso,
cett. Fior 54. Il sassafras un arbore che nasce nell'Indie occiden
tali, di fusto assai grande, di somiglianza al pino, cd ha le foglie
con tre punte, come quelle del fico. Red. Cons. 1, 45, Crederei che
fosse necessario venire all'uso di un decotto di cina e di vipere, con

la giunta di qualche poca di salsapariglia e disassafras, preparata

dice: Dagli colla ramata ch questo sassello, cio, che aspetta


pocol (In celt. gall,seis scaltrimento, astuzia seiseil piacevole. )
Morg.

58. Il marin tordo, il bottaccio, il sassello...

fg. tdall'astutezza di quella specie di tordi, si dice Sos


sello a un Uomo che sa il conto suo, Che avido di guadagnare,
e tenace pi del conveniente. Maln. 7.76. Dgli pur, rispondea,
ch' egli sassello.

secondo l'arte, con altre erbe, radiche, cc


Sassroenoa. * (Geog) Sas-sem-br-ga.Citt degli Stati Prussiani nella
Sassarrasso (Bot) Sas-sa-frs-so. Sm. Specie di lauro che cresce nel
Vestfalia. (G)
America settentrionale, ed ha la corolla divisa in sei parti, i fi SAsseno.
(G)
(Geog) sas-seno. Lo stesso che Saseno,
tamenti interni corredati di corpiglandulosi, l'ovariocinto di fi Sasseo, Sasse-oda.
m. Di sasso. Salvin. Inn Omer (Sovveromini,
lamenti glandulosi mancanti di antere, le foglie intere elobate.
n me prender cc) cosi detto, dispose i fondamenti, e sopra lo
Sotto una corteccia assai grossa, sabbionosa ferruginosa e sparsa
Trofonio pose Ed Agamete un sasseo pavimento, ccEAnnot. 1. B.
di tulercolinerastri, si rinviene il legno che porta lo stesso nome,

ed usato come sudorifero. Esso leggiero, poco compatto, gri

giastro, rossigno, gialliccio, senato di vene concentriche, dipo

4... 5.Per pi enfasi disse il poeta elegiaco, non sasseo, ma sasso,


scordato. ... delle sassce magioni esce gi fuori. (A)(N)

cio uomo crudo, insensato, crudele. E Ciclzo. Sciocco Cantor

chissimo sapore alquanto acre, di odore aromatico tendente a quello a-Convertito in sasso. Bocc.Com.InfE cosi come se veduto aves

aelfinocchio e degli amici. Viene a noi in pezzi grossi, e si pre


frce quello della Florida e delle provincie meridionali della Unio

simo il Gorgone, sassei diventiamo.(A) AnguillMetan.4352. L'al

tra, che si velleale bionde chiome... Ferm nel sasseocrin la sas


ne, perch l'aromani pi manifesto: in medicina si antepone
sea mano, (Br)
quello della radice o prossimo alla radice. Gl'Indiani chiamanPa 3Simile sasso. Salvin, Op. Cacc. Un uovo immenso partorisco
me albero che lo produce. -, Sassafras, Sassofrasso, sin Lat.
(gli struzzi), quanto capisca un tanto augello, in giro armato i
asafras ,tlaurus sassafrasini (Sassafras, nome dato da Francesi
sassei gusci. (A)
a questa pianta e ritenuto dagli Spagnuoli, credesi corrotto da su
il pi, sassi
-

fraga, poich nelle qualit somigliante a quest'ultimo vegetabi

Efig.len. rim, 4 o, stavani rigidi


4Tonchi insensati iu solitaria arena. (NS

le cig

SASSOLINETTO
SASSERAMI
Pietra comunemente di grandezza da poterla trarre e mancggia
sassera,
(Geog) Sas-se-rm. Citt dell'indostan.- Citt dell'Indo- a con mano ; (altrimenti Ciottolo,Selce. Il sasso vivo, duro, grave,
tan inglese. (G
so
Tnuo di terreno
sassi rotolati dal
scabro, freddo, alpestre, ec Lat. saxum, lapis. Gr. rrpx. G. V.
. 39. 5. Co'sassi cacciati fuori e fediti. E 2.2o,8. Si mise dentro
l'acqua. Turg. Viagg. Un sasseto continuato,
al serraglio della piazza al ponte a gran pericolo, ricevendo di molti
sSasserro, Sas-stto.tom.)
esidi
Sassetto. Dolc.Orat. lib.. Berg (Min)
dim. di Sasso. Lo stesso che Sassolino, V.
sassi e quadrella. Cronichet. d'Amar.33. Coumelo lione gli venne
al Sito. Queste e assai minori resistenze di sassetti, di rena, addosso, e' prese un sasso e lo mantello, e difesesi vigorosamente.

66

's.

di foglie, vediam quietissimamente riposarsi in terra.


5 Dicani
il signor Simplicio qual sia il moto che fa quel sassetto stretto nella
cocca della canna, mentre il fanciullo la muove per tirarla lontano
Sasstaonzi. (Mit. Giap.) Sas-si-bn-zi. Specie di lonzi che nel Giap
pone custodiscono le case di campagna de' grandi.
Sassicello, Sas-si-cel-lo. Sm. dim. di Sasso.Lo stesso
Sassolino, V.
Miser versett. 8. La contrizione ha questo di proprio ec., di ab
battere raltezza
dellosassicello
spirito gisvelto
ribelledalla
allo montagna
stesso Dio,non
anzistritol
distri
tolarla
pi che quel
quel gran Colosso famoso, comparso ec. (A) (B)
Sastricne, Sassifi-c-re.Att.Cangiare in sasso. ChiabrCanzQuinci,
gran
Gorgon
di Perseo
e reo Medusa
Sassificec.le
ciglia.meraviglia,
(A) Menz.NelPoes.
E pu
novellaAbominato
e assai miglior
-

Ai mostri rei sassificar le ciglia (V) . .

Soder. Colt. 3. Gli antichi lasciarono per ricordo delle viti, che si
lasciassero, presso a'fianchi delle fosse piantate di viti, sassi non pi
di cinque libbre l'uno. Fir Dial. bell. donn. 4o6. Non tutte le no
stre pari hanno il modo d'abbigliarsi co' sassi d'Oriente, o colle

aren del Tago. (Qui Sassi d'Oriente per Pietre preziose.) (N)
a - Onde Fare a sassi=Tirar sassi, Percuotersi vicendevolmente

co'sassi; e fig. Fare alla peggio. V. Fare a' sassi. (A)


3 -*Pigliare a sassi uno=Tirargli sassate. V.Pigliare a sassi uno.(N)
-* Monte di nuda pietra ed isolato, che dicesi anche Pietra.V. - .

Targ. Tozzett. Certe pi alte cime di Alpi isolate, e che sono quasi
pietra nuda, si chiamano assoluta

non altro che masse enormi di

mente Pietra o Sasso, come... il Sasso di Simone ec. (Gr)


- Marmo, Pietra, o simile, lavorato o da lavorarsi per rappresentare

alcun simulacro. Lat. lapisl Malm.8.23. Statue eccellenti di quePras

Sassiricaro, Sassi-fi-c-to. Add. m. da Sassificare. Divenuto sasso,

Lapidefino.Facc.sopragg (o) Castigl. Lett. n. 9a.(ediz. Comin.) Non

sitelli, Che a' sassi danno il moto in Settignano. Buon. Fier48. Pi


non s'adori un sasso, N si vezzeggi una spietata belva
Salvin.
Annot. ivi. Pure i Gentili adoravano i sassi.(Ma nel Buonu. detto
fig. di donna aspra e crudele.) (N)
,
5-Fig. e poet. Sepolcro di pietra. Lat. lapis sepulcralis. Gr Aos
arrios. Petr. canz. 4a. . Ove chiusa in un sasso Vinse molta
bellezza acerba morte. Eson. 287. Ite, rime dolenti, al duro sasso,

veggiamo noi il ghiaccio per ispazio di tempo divenire cristallo? e


negli altissimi monti spesso trovarsi granchi e conche marine gi sas
sificate? (Sono brani rifiutati del Cortigiano) (P. V.)
Sassnrico, Sas-si-fi-co. Add. m. Che ha virt di cangiar in sasso.
Anguill. Metam. 5. 5. Il sassifico mostro avea ognor secoE st.57.
Deh non mi fate l'orrido spaventoVeder della sassifica Gorgone.(Br) Che 'l mio caro tesoro in terra asconde.
Sassirnaca. (Bot.) Sas-si-f-ga. Sf Genere di piante della decandria 6 Proverb.Trarre o Gittar il sasso e nasconder la mano=Fare il male
diginia,
famigliacinque
delle sassifragee,
ha per
caratteri:
calicedaa e mostrar di non esserne stato l'autore. Varch. Stor. 2. 473. A reb
cinque divisioni;
petali ; dieciche
stami
capsula
terminata
be voluto, secondo il costume suo, il quale era di gittare il sasso,
due punte ricurve e divisa in due cellette polisperme; cos detta per come si dice, e nascondere la mano, che un altro avesse, e non egli,
che nasce tra i sassi e in luoghi aridissimi.-,Sassifragia,sin. Lat. levato questo dado.
saxifragum, saxifraga. Gr. ragitpayo. Pasta Diz. Sassifraga e sas 7 - Fare a sassi pe' forni: fdicesi quando si vuol mostrare ad alcuno
sifragia, erba diuretica ed aperitiva, della quale avvene di pi sorte; la sua sciocchezza eo.] V. Forno, $. 9.
cio la ruta muraria, la sassifraga bianca, il meliloto, l'alchechengi, 8 - Essere alla porta co sassi (=Essere all'ultimo punto del finir chec
chessia, cacciato dalla necessit.] V. Porta , . 1 , 5.
il milialsole.(N)
- - -2 [Dicesi Sassifraga crassifolia, ed anche assolutamente Sassifraga, 9 -* Conoscere il pan da' sassi = Conoscere il bene dal male. V.Co
Una specie di detto genere ; ed Pianta che ha lo stelo nudo; la noscere, $. 6. (A)
foglie ovate, dentate, smussate, picciolate, lisce; i fiori grandi, r * Tirare o Cavar sangue da un sasso= Far cosa impossibile. pr.
irare, (A
campaniformi, color di rosa, a pannocchia. Fiorisce sul principio
detti primavera, ed indigena nella Siberia, e nelle Alpi della I n --* s'a non ist fermo non fa muschio : Lo stesso che Pietra
Svizzera.
Lat. saxifraga crassifolia Lin.1. Cr. 2. 25. 9. Adunque in mossa non fa muschio. V. Pietra , S. 1 , 66. (A)
ue'cotali luoghi o al tutto pianta non vi nasce, o, se vi nasce, s
--

rara e debole,
ovvero erbe.

siccome la sassifraga, e certe altre piccole gramigne,


-

3 Dicesi Sassifraga cotiledone la Saxifraga aizoon Lin. Pianta della


decandria diginia, la quale distinguesi per le foglie radicali dispo
ste a rosetta fatt a spatola , ottuse, ciliate alla base, e con denti
bianco-cartilaginosi nel resto del margine; il fusto pannocchiuto,
ed i calici sono sparsi di peli ghiandolosi, Nasce nelle mcntagne
del Lucchese e nelle Alpi Apuane. Savi Due Cent. 1od. Sassifraga

cotiledone. (B)
4 Dicesi Sassifraga maggiore la Saxifraga lingulata Bell. Pianta
della decandria diginia, la quale ha per carattere distintivo le fo
glie radicali lineari allungate, contornate nel margine da piccole
croste rotonde e bianche; il fusto pannocchiuto; tutta la pianta
lisca. Nasce nelle montagne del Piemonte, nelle Alpi Apuane, negli
Appennini ec. SaviDue Cent. o9. Sassifraga maggiore. (B)

5 * Dicesi Sassifraga granulata, Quella specie che cresce nei pascoli

12 - (Min.) Sasso albano. Baldin. Voc. Dis. Sasso albano una sorta
di sasso con iscorza bianca, e dentro pure pende in bianco, colla gra
na alquanto grossa, vergato d'alcune righe azzurricce, e venato di
marmo. Serve per far muraglie e calcina, la quale per non riesce
cosi forte, come quella di sasso porcinorov in molti luoghi di
Toscana in cave , e particolarmente nel Chianti, e trovasene anche
in ciottoli. Si rompe in iscaglie come l'alberese, che per non riceve
pulimento. (B) (N
-

a - ALaEase. Baldin. Voc. Dis. Il sasso detto alberese una sor

ta di sasso, la scorza del quale alquanto sbiancata, e dentro pen


de in azzurriccio chiaro. E molto forte , attissimo per fabbricare,
e fassene buona calcina. Si rompe facilmente col martello, e la rot
tura viene inegualmente scagliosa, che per non riceve pulimento ,
n meno si pu lavorar con ferro. Se ne trova per tutta
Toscana
parte in cave e parte in ciottoli. Questi son mescolati fra la terra;
che per ne vien portati da diversi fiumi. Ve n' di quello che den
tro pi e meno chiaro; il
scuro per far la calcina migliore,
essendo assai pi forte. (B) (N)
3 - colonnnno. Baldini. Voc. Dis. Sasso colombino una sorta di
pietra dura, di fuori gialliccia, e dentro azzurra, tanto soda anche

e su i margini de'
Il tuberi rotondi, esternamente rossastri,
internamente bianchi, che compongono le sue radici, hanno sapore
amaro: si credettero per molto tempo litontrittici, aperitivi, diu
retici ed emmenagoghi. (O)
SAssFRAGEe. (Bot.) Sas-si-fra-g-e. Add. e sfpl. Famiglia naturale di
piante dicotiledonie polipetale, che ha per tipo, il genere sassifraga.
Queste piante hanno le radici ramose o fibrose e qualche volta tu
berose; figlie ordinariamente semplici, carnose e sugose in alcune
specie ; sono radicali quando portano per fusto uno scapo, ed alter

conci. Serve per murare solamente. (B)


4 coretino. Baldin. Voc. Dis. Sasso coltellino una sorta di
sasso che serve per fabbricare, pi tenero dell'alberese; ha una scor
za alquanto gialliccia, e il di dentro ancora pende in giallo. Nel cuo
cersi si spezza in falde sottilissime e taglienti, che pajono coltelli,

ne e pi di rado opposte quando il fusto caulescente : i fiori quasi

donde ha avuto il nome di Sasso coltellino. Non buono a far cal

sempre ermafroditi prendono differenti disposizioni. (O)

cina, n lavoro di scarpello. Trovasene molto in Toscana in ciot

SassurnaciA. (Bot) Sas-si-fra-gia. 3f V. A. V. e di Sassifraga. M.


Aldobr. E se vien per freddo, recipe gengiovo, pilatro, sassifra

gia cd isapo.

quando esce della cava e de' filaretti, ch' impossibile lavorarla per

toli. (B)(N)

- s - mascato. Baldin. Voc. Dis. Sasso maschio una qualit di


sassi tondi che si trovano ne' fiumi, e tengono di selice e di vetrina.

Sassinare, * Sas-si-n-re. Att. sinc. di Assassinare. V. di reg. (A)

Questi, appena usciti dcll'acqua, si seccano; e dove sotto gli an

SAssunaro, Sas-si-n-to. Add. m. da Sassinare. V. edi' Assassinato Morg.

mattonati si faranno alcuni suoli di questo sasso, non potr mai l'u

2o. 7. Perch'eran sassinati come cani. (Il volgo l'usa ancora in al


cuni luoghi.)

()

Sassno. * (Gcog) Sas-si-no. Lo stesso che Saseno, V. (G)


SAsso. Sm. Nome generico di ogni sorta di pietra e siasi quanto si
vuol grande. (V. Lapida e Pietra.) Lat. saxum, rupes. Gr. dpdrouor
rrpa. (Saxum, secondo il Vossio , dal gr. saxo fut. di sauto io
impongo un peso; e ci dall'esser le pietre di molto pesanti. In
ar. saechr o saechaer, in turco tas vagliono ancor sasso.) Peur. canz.
3. 7. Sotto un gran sasso. In una chiusa valle, ond' esce Sorga ,
Si sta. Dant. Inf. 3485. Poi usci fuor per lo foro d'un sasso , E
ose me in sull'orlo a sedere. E Par. . no6. Nel crudo sasso
intra Teverc ed Arno Da Cristo paese l'ultimo sigillo. But. ivi :

midit, che esce dalla terra, giugnere all'ammattonato. Usansi per


molto questi suoli nelle stanze umide , e son quelli che noi diciamo
Vespai. (B)
5 pncino. Baldin. Voc. Dis. Sasso porcino una sorta di sasso
che nella scorza sbiancato , e dentro pende in azzurro , ma pcr
pi acceso dell' Alberese , al quale per altro similissimo. attis
simo a murare, e la calcina che si fa di questo sasso stimata ot

tima , pcrch fortissino. Si rompe a scaglie col martello con f..


cilit; non riceve pulimento , n se ne possono fare lavori di scarpcllo. Trovasene in Toscana in molti luoghi, in cava e in ciottoli,

Quel di cava ha una certa scorza sottilissima che pende in rossiccio,


l'altro l'ha alqmanto sbiancata. (B) (N)

NeI crudo sasso ec. cio nel monte dell'Avernia. Dant. Par. 2 r, o6. Sasso. (Gog) Lo stesso che Saseno, V. (G)

Tra duo liti d' Italia surgon sassi , E non molto distanti alla tua pa SAssoFaasso. (Bot.) Sas-so-frs-so. Sm. Lo stesso che Sassafrasso, V.
tria. Vit. SS. Pad. . 4. Ebbe ti ovata una bella spelonca , chiusa
Buon.Fer..3.4. Il sassofrasso, Siccome il legno, vi si d pel capo...

con una lapida , appi d'uno bellissimo monte, lo quale era quasi SAssocna. * (Gcog) Sass-gna. Sf V. e di Sassonia. (B)
tulto sasso.

SassounEtro, Sas-soli-nto, tSun..] din. di Sassolino, Segn, Prtd..

SASSOLINO

satina

G7

GIa col

d'nno fa, che il Re avea trovato nel bicchiere un mosata. QFilol) Npr minore del Principe dedimont. Denoa
dell'altro fu, che avea trovato nel pane un sassolinetto,

schino ;
Sassolino, Sasso-li-no,m. din.di Sasso. Piciolo sasso.-, Sassuolo,

Sassetto, Sassatello, Sassicello, sin.

che Satana, tantSatanas, Setanasso, e pi comunemente Sata


nasso. Lat. Satanas, adversarius, Grcrara. (Dall'ebr. satan olia

Lat. lapillus. Grx9pc.erd.

ore, avversario, diavolo, da satunodiare. In ar. scejuan.)Dant.


f7. . Pape Satan, pape Satan, aleppe. Diod. Joi.
7. E i
Signore disse a Satannde vieni? E Satan rispose al Signore, e
disse da aggirar la terra. Buon. Fier. 5. 4. 5. Presi a dir tra me

Storz 7, Senza punto fermare il corso decavalli, di subito si

ponevano a sedere, e quindi ricoglievano per terra i sassolini, e in


un momento ancora smontavano e rimontavano, correndo sempre i
cavalli quanto pi potevano,Bern.rim. n.no. Avere un sassolinn
una scarpetta ,E una pulce drento a una calza ,Che vadia in gi

stesso Satan, vale. E Salvin. Annot. ivi. Nell'Evangelio


retro, Satana. Dicono che Satan significa avversario (N)

ade

e 'n sn per istaffetta. RdEsp nat66. Che le gru ingozzino questi Sarana, S-ta-na. N. pr. m. Lo stesso che Satan,oi.SS.Pad.
sassolini, lo accenn Eliano. Sagg.nat.esp.268.C'hanno nelor ven
Allora entr in lui Satana, e san Piero disse ad Anania: perch
trigli maggior copia di sassolini inghiottiti.
Sassone, Sas-sd-ne,

tent Satana il cuor tuo, che tu mentissi allo Spiritossauto? Mor.


S.Greg.
a. Ecco che m' dato lo stimolo della carne mia, l'an

m. accr, di Sasso. Sacc.rim. Finch arriva al

sasson della chiocciata.

gelo di Satana.

Sassone, Ss-sone. Add. pr.com. Della Sassonia. (B)


Saramas, Sa-ta-nas. N. pr.m. Lo stesso che Satana, Satan, V. Ca
2 - (Geog) Sassoni. Lat. Saxoni Popoli antichi della Germania,
vulc, Specchi, Cr. 87. Onde esso Cristo chiam S. Pietro Satanas,
che dall'ingresso del Chersoneso Cimbrico si estesero con le loro con
it. SS, Pad2,376, Satanas disse. (V) Mor. S. Greg.l... proem.
quiste fino all'Oder, dividendosi poi in Ostfalici, Vestfalici ed An Io so che tu abiti ove la sedia di Satanas, e tieni il nome mio, (N)
grivarici. Ora cos chiamansi gli abitanti detla Sassonia. (G)
SaranAsso, Sa-ta-ns-so. N. pr.. m. Nome del Principe de Demoni,
a - Paese de Sassoni. Una delle tre grandi divisioni della Tran detto anche Satana eSatan, -, Setanasso, sin1 Lat. Satanas. Gr.
silvania. (G)

carais.Franc. Sacch.nov. 53. Come se andasse a combattere con

Sassonia.(Geog) Sass-nia, Sansogna, Sassogna. Sf Lat Saxonia.


Regione della Germania, di cui una porzione forma un Regno che

Satanasso. Serd. Stor 4. 558 Con animo di prendere quella sedia

della guerra contro a Satanasso. E'57. Ficc palesemente nel Coran


le insegne vincitrici della morte e di Satanasso Morg. a.ag. Basta

parte della Confederazione Germanica, e l'altra una provincia


degli Stati Prussiani (G)
a --- Dicesi Sassonia-Altemburgo, un Ducato del centro della cer

che le vivande non sognai, E se le fussin ben di Satanasso, Arre


chimene pur innanzi assai. (N)

mania, composto di due Principati. - Sassonia-Coburgo-Gotha, un

- Iln forza di sm. 1 Diavolo semplicemente. Ciriff. Cadv. a. 4o.


Ducato di Germania. -Sassonia-Gotha, un antico Ducato di Ger
n'and con tanti Satanassi, Ch'io credo che l'inferno pi non
mania, ora ripartito tra i Duchi di Sassonia-Coburgo, Sassonia-Hil
n'cbbe.
deburgausen e Sassonia-Meiningen Sassonia-Hildeburgausen, un an 3 - Efig.tuomo crudele, feroce, pessimo.Bern. Orl.43. Egli
tico Ducato d'Alemagna, ora appartenente al Duca di Sassonia-Mci
venuto in Spagna un Satanasso, Una furia, una fiera orrenda e
ningen; Sassonia-Meiningen o Sassonia-Meiningen-Hildeburgausen, un
strana ,Che dicon che si chiama il re Gradasso.
Ducato del centro dell'Alemagna divisone
Principati di Mei
Detto anche di Fanciullo fiero
Egli
ningen e di Bildelburgausen; Sassonia-Weimaro Sassonia-Weimar

Eisenach, un Granducato del centro dell'Alemagna, che comprende


il principato di Weimar e quello di Eisenach. Tutti questi Stati
posseduti da Principi dell'antica casa di Sassonia, la quale si di
vise in due principali rami, l'uno detto Ernestino e l'altro Alber
tino, fanno parte della Confederazione Germanica. (G)
Sassonico, Sass-ni-co. Add. pr.m. Della Sassonia e dicesi pi
proprium parlando di cosa, sebbene trovasi detto anche di persona,
nel quale caso da preferirsi Sassone, Pallav Ist. Conc.2.35. Non
cosi la prima volta erano rimasi in forse i Padri sopra le domande
presentite degli ambasciatori Virtembergsie Sassonici. (Pe)
Sassosa, Sas-sd-sa. Add. usato in forza di sf, supplendovi Via. Ci
ri-Catv.3.86. Ella sare' mattezza. A voler canuaimar per la sas
sosa, Potend'ir per la piana con dolcezza, Egir per la montata scro
polosa. (forse, e meglio, screpolosa)(B)(N)
Sassosissimo ,Sasso-sis-si-mo,

4-*

e vivace. Malm.

un sa

tanasso scatenato. (A)

Satanismo, Sa-ta-ne-ismo. Sm. Faccenda satanica, Diavoleria.(A)


Grill. Berg. (O)

Sarasuco, Sa-t-ni-co. Addpr. m.Di Satanasso ; altrimenti Diabolico.


Segner Crist. instr. 3. 29. 2. Chiamando il ballo un giuoco satanico,
e negando avvenire in esso che si sfuggano i lacci tesivi dal nimico,
e che si resista alle suggestioni risvegliate dal senso,
isola di Giava. (G)
Sararca. * (Geog)Sa-ta-ti-ga. Citt
Sarere, Satel-li-te. Add. e sm.1 . L. oldato che accompagna
altrui, che sta a lato del suo signore ; ed in origine era preso i
buona parte, quasi nel senso stesso di Guardia ; oggidi pi comu
nemente non prendesi che in quello di Cagnotto. Lat. satelles. Gr.

opvdpos. (satelles dal sir.satar lato e per significa colui che va


di un altro, onde assisterlo, difenderlo od eseguire i suoi

ordini. Inted. sente, in sass. ed in ingl. side, in dam.syde, in

Adal, m.1 superl di Sassoso, Red. Ditir.

oland.zrde, in isved. sida vagliono ancor lato. Altri cava satelles


dal lat. satagere esser sollecito, diligente intorno a qualche cosa.
Inar, sciureti praetorianus satelles.) arch. Stor. 2.445. N man
carono de' suoi soldati e satelliti, chiamati oggi
, i quali

34. Or questo, che still dall' uve brunelDi vigne sassosissime to


scane, Bevi, Arianna.

Sassoso, Sas-s6-so. Addm. Pieno di sassi. Lat. saxosus, lapidosus.


Gr. 9). Pallad.Fellr.25. Si semina il finocchio in terra aperta pubblicarono per tutte le citt cartegli cc., faccendogli ec. appic
e poco sassosa.Mor.S.Greg Cristo roppe le fonti e i sassosi fossi,
carene'luoghi pubblici e pi frequentati. Guicc. Stor. g. 45o
quando apersei fiumi della verit necuori de' suoi Appostoli. Pit.
perch ne fossero autori i satelliti de' Bentivogli, o pure perch ec.
-.
.6. E andando cos pensando, pervenne ad una valle 2 - Birro Zaffo. Cr, alla v. Zaffo. (A)
molto sassosa-Alam. Colt.4 g3. E per sassosi colli Illuceute cri 3 - (Astr.) Sm. Nome che si d ad alcuni pianeti minori, che gi.
stallo e freddo affina.
rano attorno a un maggiore. Se ne conoscono diciotto.(A)Galil. Lett.
(Ediz. Pado.) Tutti gl'influssi. ... son derivati non
vol. 2.
2 - Di sasso Salvin. Op. Pesc. Tosto i polpi quai pesci ne compa
jono, Saltando fuori della sassosa forma. (A)
Giove che da suoi satelliti. E appresso: Distinguere pi par
pi
da
3 - Somigliante a sasso, Che ha forma di sasso. Alam. Colt. 5.36.
ticolarmente i loro effetti non saprei io, se prima qualcuno non gli
Molti modi al frenargi mise in uso. La rozza antichit, l'aspre
rinnovesse i suoi satelliti dal fianco. (M1)
procelle, Ele sassose grandini, che spesso Rendon vane in umi di Sarentizio, Sa-tel-li-zi-o. Sm. Uffizio del satellite; e vale anche Com
d'un anno l'opre. (V)

4-

pagnia di satelliti. Silos Sern, Curf Quar. Preda a., Casin.

Di qualit di pietra composta di diversi cogoli, Gab, Fis. Cote

sassosa. (A)

Sassuolo, Sas-su-lotSm.1 dim. di Sasso. Lo stesso che Sassolino,


1 Buon.ier. 2. 5, 7. Arena diventar, sassuoli ebrecce.Soder.

Pred. . g. Berg. (Min)


Sareniano. *(Geog)Sa-ter-lnd. Sm. Paese del Ducato di Olaen
bureo. (G

Geog) Sat-g-re. Citt dell'Indostan inglese, (G)


Colt.ao. Si faccia fare un ferro sodo a uso di succhiello in punta, Sara alaca. *(Mit. Ind.) Sa-tia-la-la-gm. Sm..indiana che si
che discoster i sassuoli, in che egli intoppi sotto. gnifica Mondo della verit, Paradiso di Brama, che chiamasi pure
Sassuolo. (Geog) Sassu-lo. Citt del Ducato di Modena, (G)
bramalagam , cio Mondo di Brama, (Mit)
Sm..lnd.cli
Ssr. - (Mit. Ind)
evaleLibro per eccellenza. Li Saruana. *(Mit. Ind.) Sa-ti-b-na.Dea Indiana, per la quale hanno
bro famoso che contiene i Commentarii de' Bramini sui pedan,
molta divozione illetterati unghinesi. (Mit)
che sono in numero di sei e trattano d'Astronomia, d'Astrologia, Sara. (Geog) Sa-til-la. Nome di due fiumi degli Stati Uniti(G)
Giurispru
di Pronostici, di Morale, di Riti, di Medicina e di
Sarnascan(Geog)Sa-ti-man-ga-lm. Citt dell'Indstan inglese(G)

denza. -,Sastra, sin. (Mit)


Sario. - (Geog) Sio. Antica citt della Macedonia (Mi)
Sasrintana. (MitInd.) Sa-sti-ri--ri. Classe di Bramini specialmente Sarna, S-tirasf: i Gi Poesia mordace che si propone di ri
incaricati di insegnar nelle scuole i dogmi ed i misteri della religione
prendere i vizi. I Greci ne usarono, ma in componimento dramma
alla giovent. (Mit)

Ssr

ico, per rallegrare gl'animi dopo la rappresentazione della tragedia;

(Mit. Ind.) Lo stesso che Sasta. V (O)

Saraoeven.- (Mit. Ind.) Sa-ta-de-vni. Casta religiosa consagrata al


servigio di Visn, nella quale gli altri Indiani non possono en
it)
Saranu. Q (Geog) Sa-ta-d. Citt e contrada della Senegambia. (G)
Saraua..(Geog) Sa-ta-hu-l, Setvan, Isola dell'Arcipelago delle
Caroline, (G)

Saraunoa--(Geog)Sa-ta-kn-da. Nome di quattro distretti della


Russia Europea nella Finlandia. (G)
Saraa.- (Geog) S-ta-la, Ant.cit.dell'Asia sull'Eufrate. - nella
Piccola Armenia. (G)

----

Sarance. (Geog) Sa-tal-ge. Citt di Grecia nella Livadia, ant. Far


saglia, sul fiume del suo nome ,ch l'antico
(G)
sarana.- (Geog) Sa-ta-lia, Golfo a citt della Turchia Asiatica
nell'Anatolia, (G)

i Romani come Sermone per censurare i depravati costumi (Dall'ebr.


scuotercensore, In celt, gall, sartaireil assai spregiante, che rimpro
vera assai. In ar, scartaret molestum, adversum esse) Lat. satyra.

Gr. carpz.Bu. Pug. az. a.Satira materia in infimo stilo, ri


prensione dei vizi, e licesi satira, che era una tafferia, ovvero
scodella, che sofferiva agli Dii, piena d'ogni cosa, come la satira,
che riprende ogni vizio, e mischia i
ei mezzani ei piccoli
insieme. Ovvero si chiama satira da'Satiri, che erano iddii delle

selve, cornuti, copi caprini, nudi; le quali condizioni si conven


gono alla satira, che con parole nude a niun perdona, ed entra in
ogni vil materia Red. Annot. Ditir.
Fra Jacopone da Todi ec.
in una sua satira, che tra le stampate la decimasesta. E36. Ma
ne bisogni l'hanno usata ancora i moderni tra quali monsignor A
zolini nella sua famosa satira. Salvin Cas.

5. Un' altra sorta di

favola, cio la satira, prcse suo cominciamento, la quale da'Satiri, che

68
SATIRA
sucidi sempre e sfacciati Dei sappiamo essere, venne a chiamarsi Que

SATIRO

sta , che satira si dice, ancorch in duro e come villano gioco


dizi dei cittadini, senza alcun titolo di proprio nome, fosse il po
ema. (N

m
Donna che si abbandona ad un riso
tiene in zufolo in mano ed un piccolo Satiro allato. Alcuni le danno
le corna ed i piedi forcuti. (Mit)
-

nai Compositore di satire; altrimenti Satirografo. Lat. satyrarum


scriptor Graporpo. Buon. Fier. 5. 4. 6. Dichiarando, fra que
stilsollazzevolversificatori Eisatirici buon' non dover porsi.

-' (ett) Satirici in forza di sn., pl.furon detti i Drammi sati


rei de' Greci, Salvin.Cas. 5. E pi appresso quelli che satirici
scrissero, cio drami satirici, siccome appresso Senofonte assoluta
mente detto avvertivamo, ne' Satirici.

-* ESatirico per Titolo d'un libro di Petronio Arbitro. Lat.


ta, con cui di Nerone e degli altri grandi l' orrende scelleraggini con

sarda. e sf: di Satiro. Buon. Fier. introd. Dunque el'avea


del satiro costei? L. Appunto; io non saprei dirla altrimenti Ch'una
Satira vera.
Salvin. Annot.ivi:Un baccanale, per dir cosi, di

Satiricon Salvin. Cas. 33. Petronio Arbitro, perch la sua operet

satiri e di satire femmine ec. (A) E Cas. 44, Silena quella e Sa

non minore scelleraggine pubblic, volesse anche Satirico che Satira


intitolare, indarno forse cercheremmo ... Marziano Capella i libri

tira c'ha simeLe nari. (N)

sarunaccia, Sa-ti-rccia. Sf pegg. di Satira. Menippea. PascolRisp. suoi di multiplice erudizione ... Satira sempre gli nomina, non, come
volgarmente s'intitolano, Satirico. (N)
Novell. Fior.
Berg. (Mlin)
Sarinaccio,
Sa-ti-rc-cio.
Add. e sm.1 pess di Satiro. Menz. sat. 1o. Sarnico. Addm. Da satira, Mordace, cio che pugne e offende
trui o in parole, o in iscrittura.- , Satiresco, sin (V. Maledi
si smascella di risa, e fa una ceraio un Satiraccio. Red. Op.vola.
pag.o7. (ediz. Class.) E per maggior disgrazia . . . io prego il ciel, co e Castico) Lat.acer, maledicus, satyricus. Gr rapid. But.
In tutte le sue opere fu satirico, perch iratt della riprension de
che tu Possi aver per
un Satiraccio, Sgherro, vecchio, squar
vizi ed-Ditiro. Di satirico fiele atra bevanda Mi porga. Buon.
ecs uoio e giocatore, Add
com. Di Satiro. Bocc. Amor Vis. 8. So
Fier. Intr. 5. 3. E i satirici colpi intorno meni.
letta appresso Antiopa seguia, Con la qual Giove in forma satirale 2 -* (Arche) Danza satirica : Era presso gli antichi quella che com
sisteva in salti ridicoli, in positure indecenti e lubriche, pi pro
Parlava, ed ella lui pietosa udia. (A) (B)
prie a divertire la canaglia che a conciliare l' auenzione delle one
sarnecolare, Sa-ti-reg-ginte. Part. di Satireggiare. Che satireggia
Ulen. Nis.5,6. Il fine
ste persone. (Mit)
la emendazione dc''costumi,
- * Giuochi satirici. Specie di commediole o farse che si ra
satireggiante. (A)
s degni di penna
Sa-ti-reg-gi-re.
Att.(B)
e n. ass Far satire; e fig Ri
Presentavano in Roma per divertire il popolo : era un'imitazione
della Satirica de' Greci. (Mit)
.
prendere, Biasimare. -, Satirizzare, sin Lut sayram scribere.
Alleg63. Io non vo' pertanto inferir quel che parche, satireggiando, SAriaucomicamente, satironicamente Avv. comp. Satiricamente
accennasse un galantuomo. Carletu.. 35. Se la tentazione, che insieme e comicamente. Uden. Nis. 3.55. Berg (Min)
mostrava aver di satireggiare, ita innanzi. Salvin. Disc. 2- 389. SArnucomico, Sati-ri-c-mi-co. Add. m. comp. Satirico insieme e co
Noi diciamo dare il giambo ad uno, e i Greci a figu, per sati mico. bonifLett. poet. Berg (Min
SarunnA, Sa-ti-ri-na. Add. e sfdim. ' Satira. Femmina di Satiro,
reggiare.
Saringciato, Sa-ti-reg-gi-to. Add.m, da Satireggiare Uden. Nis. 5.
Salvin. Disc. 2. 49. Berg. (Min)
6. La forma della satira, la maldicenza satirica, e la materia Sarnano, S-ti-ri-no Addesm.dim. di Satiro. Lo stesso che Sa
tirello,
Borgh. Rip,448. Dipinse ec. un Polifemo grandissimo,
della satira il vizio satireggiato. (A) (B)
-

---

---

--

Sarnelio, Sa-ti-r-lo. Add. e sm) dim. di Satiro. Piccolo Satiro,


Satiro giovine.-, Satiretto, Satirino, sin. l Lat.satyriscus- Gr.
czrupicos. Ovid. Pist. Li Satirelli che sono iddi delli boschi, e li

con molti fanciulli e Satirini che giuocano intorno. E 52. Ha una

tazza nella man destra, e nella sinistra una pelle di tigre e un grap
polo d'uva, la quale un Satirino cerca di mangiare.

Fauni che sono iddii de campi, gi mi perseguitaron per boschi e Sannio (Bot e Farm.) Sa-ti-ri-oSm. v. G. Genere di piante a fiori
polipetali della ginandria dandria e della famiglia delle orchidee ;
per riviere, Red. Ditir. 43. Satirelli Ricciutelli, Satirelli, orchi di
una delle cui specie ha il volgar nome di Testicolo di cane, ed un
voi Porger cc.
Sarinescamenre, Sa-ti-re-sca-mn-te.Avv. A maniera di satira. Lat.
insoffribile odor di becco. Le sue radici rappresentano due iesticoli,
a cui si attribuirono grandi propriet
, e di cui fassi
satirice Gr, carpis. Salvin. Disc., 33 Titolo ec. d'occhicc
rulei diede satirescamente l' ateniese Aristofane in una sua commedia,
la base del famoso elettuario diasati io, o diasatirione.1 -, Satirione,
ll- Lat. satyrion, satyrium, orchis, testiculus ,t satyrium hirci
intitolata la Pace, a' Lacedemoni,
num Lin.1 Grozripo.(Satyrion, in lat. satyrium dal gr. sathe
Sarnnesco , Sa-ti-r-sco, Add.tn. Lo stesso chei Satirico, V. Menz.
membro virile. V. Satiro) Ricett. Fior. 62. Il satirio appresso gli
sat, 3. Pur tenter con satiresca avena ,Mentrio bagno nel fiele il
Arabi nome comune a tutte le sorte de' testicoli cc., intendendo per
labbro secco, Far sentire una zolfa orrenda e piena
testicoli di golpe quelli che appresso a Greci si chiamano propria
Sarnerra, Sa-ti-rt-ta, Sf dim. di Satira , insignificato di Poesia
---

mente satiri Pasta Diz. Satirio, erba, la di cui radice

mordace. Franco Lett.lib.. Berg. (Mn)

irritativa delle parti genitali s ne' maschi che nelle femmine. (N)
sarnerro, Sa-ti-rt-to. Add. e sm, dim. di Satiro. Lo stesso chel Sa
tirello, V. Cant. Carn. - Questi lieti Satiretti, Delle Ninfe in 2 - (Filol) Satira, ma non da imitare. Segn. P. Muzz. (O)
namorati, Percaverne e per boschetti Hanlor posto cento aguati. Sarinione. (Bot) Sa-ti-ri--ne. Sm. Lo stesso che Satirio, V.1 Cr.6.
o6. Il satirione si tiene che sia l'appio salvatico, ed caldo e
E 4o vedete questo lieto Satiretto, Da dolce amor legato. Red.
secco nel terzo grado, ed ha virt attrattiva dalle parti remote. Tes.
Ditira5. Da un insolente Satiretto osceno Con infame flagel venga

Pov. P. Scap,8. Ugnili col sugo del satirione, che nasce ne'monti.
(Med.) Sa-ti-ria-si. SfVG. Tensione morbosa del mem 2 - (Farm.) Specie di lattovaro, la cui base era il satirio1 Segr.
Fior. Cliz. 4.2. Io piglier prima una presa d'un lattovaro che si
bro virile, accompagnata da ardente incitamento all'atto venereo.
chiama satirione.
Presso Ippocrate questa parola si trova nel senso stesso di Satiria
SarinisrA, Sa-ti-ri-sta.
CCOSSO

smo, V

Add, e sm. Colui che nelle antiche danze sa

Lat. satyriasis.Gr. raroplacs. Red.Cons. n. 28o. Insinuan

cre rappresentava un Satiro.Salvin, Cas. Dopo i Cori del ballo


armato, venivano i Cori de'Satiristi, che figuravano la grechesca
danza detta Sicnnide. (A)
SATirizzare
, Sa-ti-riz-z-re Att. e n. ass. Lo stesso che Satireggiare,
pisia.) (B) (N)
Srinasmo. (Med.) Sa-ti-ri--smo. Sm. V. G. Nome che Ippocrate
Lami Menipp. (A)
dava ai tumori glaundulari, bislunghi, collocati presso le orecchie, Sarnnizzaro, *Sa-ti-riz--to. Add. m. da Satirizzare. V. di reg. V.
che si osservano ne' fanciulli; tumori che li rendono sino ad un certo
e di Satireggiato.(O)
segno simili ai Satiri (O) Salvin. Cas 42 e 43, Della satiriasi o Sarino, (Mit) S-ti-ro. Add, usato in forza di sm. Dio boschereccio,
finto da poeti
d'uomo, colle cosce e le gambe di capro.
satiriasmo fa menzione Ippocrale; ancorch certi antichi spositori
di lui lo intendano de'tumori che non in faccia, come dice il fi
Dipingesi con faccia bens umana, ma sozza molto e deforme; con
cornetti in testa, coda dal fine della schiena pendente, cosce seto
losofo, ma a canto alle orecchie nascersogliono. Galeno ancora nel
lose e piedi come di becco. Eran creduti figli di Bacco e della
lessico d'Ippocrate cos spome, ma il medesimo nel libro de'tumori
najade Nicea, o di Mercurio e della ninfa Ifima. Si attribuiva
fuor di natura, prende il satiriasmo, come questo luogo del filosofo
loro temperamento lussuriosissimo e la
cura d'inseguire
richiede che si prenda. (N)
--ninf e pastorelle e di attender ne' boschi ai loro piaceril Lat. Sa
Sarnica. * (Lett.) Sa-ti-ri-ca. SfLa favola satirica de' Greci, impro
tyrus. Gradirupo. (Saeter presso gli Arabi un pene artifiziale ,
priamente detta Satira; altrimenti satirici. Salvin. Cas. 5.Sotto no
cui servonsi le donne lussuriose che perci diconsi saeteri: sciatir
ine di satira qui intendersi la satirica dei Greci, non pu esservi al
cun dubbio, ... , Laonde, o scrisse in ambedue i luoghi satirica, non
lo stesso che vafr, suos vexans e scartaret vale esser molesto,
incivile, petulante, e val pure allegria, giocondit. Queste idee per
satira, la quale una voce di nulla; o ignorantemente fece tanto
questo grammatico quanto tutti gli altri allora quando diversissimi ge - sonificate han prodotto i Satiri. Altri li cava dal gr. sathe membro
virile, ed altri dall'ebr, sether grotta ch' l'albergo de'
nieri di poesia greca e latina sotto il giro d'un solo nome pensaro
36.iDicendo ch' uno animale a modo d'un Satiro, o come pfgat
no potervi comprendere. Imperciocch la satirica de' Greci niuno mai
to mammone, che va la notte, e fa questa molestia alle genti, uid. G.
dubit e pot dubitare altronde che da'Satiri avere il nome buscato;
E perci si dice che vi abbondano
e Fauni bicorni,Alam,
ma il nome della satira romana variamente e con incostanza dierono
colta. Il cornuto pastor co suoi elvani, Cosuoi Satiri e Fauni
fuori i latini critici, Enti La definizione nominale della satirica
a lui compagni, Vengan colle zampogne a schiera a schiera. Buon.
da ci che detto sicava essere ella una spezie di poesia cos da
Satirinominata, perciocch i Satiri in scena introduceva. (N)
Fier. Intri. Dunque ell'avea del Satiro costei? L. Appunto: io non
Sarinucerre, Sa-ti-i-ca-mn-te.Avv. In modo satirico, Per via di
saprei dirla altrimenti, Ch''una Satira vera
.

dosi questa filatuosit nel concavo del ventre inferiore, produce l'i
dropisia timpanitide ec.; se nel membro genitale, ne deriva la sati
rias o priapismo (La Cr di Napoli legge ernia in luogo d'idro

satiru. UdenNis3. 65, Luciano in Saturnalia ferisce satiricamente


Omero ed Esiodo, o pur dissimulatamente gli Dei stessi, per conto
delle disorbitanze attribuite loro.(A)(B)
Sarunucinissimo, Sati-ri-chis-si-mo. Addm superldt
DemetrFa.Berg.(Mn)

Satinuco, Satiri-co

satirico.Panig.

Add usato in forza di sm, parlando di perso

Per metaf. Persona rozza e salvatica. Latrudis.Gr. pos.


agreste, e satiro di povero cuore. E59lo il rende di rozzo sa

Amet. 57. Tra quali molti un giovine di grazioso aspetto, bench

tiro, dotto giovane; e , di pusillanimo , magnanimo il feci.


2 (Lett.) Compositor di satire; altrimenti Satirografo. Lau,

saty

rarum scriptor, Gr, zrvpopgosDant. If489. Quegli Omero,

SATIRO
poeta sovrano ; L'altro Orazio satiro. But. Purg-5. 2. Onde Per
io satiro nella terza satira dice : ec. Cant. Carn.43o. Questi per 2 - * r
one.
altre vie Compongono elegie, E per tanto macilenti e mesti Son nel
Sariva.

sembiante, e satiri son questi.

SATOLLO
fu detto per Far penitenza, V. Fare satisfa
(Geog.) Sa-ti-va. Citt della Columbia. (G)

sarnno. - (Filol.) Sm. Dramma satirico usato da' Greci, e che sole Sarvo, (Bot) Sa-ti-vo. Add. I m. V.L. Aggiunto delle piante che
per coltivamento si dimesticano, o di campi che sono acconci a se
vasi rappresentare dopo la Tragedia; altrimenti Satirico, Satirica.
alin. Cas. 3. D metrio Falereo : Poich dove le arti del riso e
me.] Lat. sativus. Gr. rrpuos. (Da satum part. di sero io semino.
Inar. zer-aet seme, zer seminare.) Cr. 2. 5. 9. Quattro generazioni
delle grazie nel satiro e nelle commedie. E incontamente: Poich n an
erano ne' campi, ne' quali le piante per cultivamento si dimesticano,
che potr uno escogitare tragedia burlesca, ch'egli satiro scriverebbe
cio il sativo , idest acconcio a seme , ec. E appresso : Ma di que
in vece di tragedia. Satiro manifestamente disse per Drama satirico.(N)
sti quattro, solamente li due coltivarono arando e cavando, cio il
- - Cos pure chiamavasi una specie di Danza presso i La
sativo e 'l novale. E cap. 18. 6. Per allora la pianta diventa di
cedemoni, nella quale gli attori coperti d'una pelle di becco e con
mestica, quando si tempera il sativo campo secondamente ch' detto.
peli irsuti sul capo, facevano mille salti ridicoli e positure inde
Sarma. * (Gcog) Sa-tm-li, Antichi popoli settentrionali dell'Indie o
ceti ed oscene. (Aq)
dell' Europa. (G)
- Satira, poesia mordace. Adrian. Muzz (O)
a - - Zool) Specie di mammifero dell'ordine de'quadrumani, del Sarna. * (Geog) Citt dell'Indostan inglese. (G)
genere Simia, scimia cornuta e libidinosissima, la quale probabil Sarneur. * (Geog) Sa-tuir. Citt dell' Indostan inglese. (G)
ente ha dato origine all'antico culto de'Satiri. E questo il cele Sarniere , * Satni--te. N pr. m. (Dal gr. satine cocchio, ed ete
compagno : Compagno nel cocchio.) - Capitano ausiliario di Toja,
bre orgoutang che molto si avvicina all'uomo. Abita in Malacca,
ucciso da Ajace. (Mit)
nella Cochinchina, nell'isola di Borneo. Lat. Simia satyrus. (Aq)(N)
sarno. N.pr. m. Lat. Satyrus. (V. Satiro mit.lu celt. gall. sathar, Sarosa. * (Geog.) Sat-ga. Fiume del Canad.- (G)
di cibo che satolli. Amm. Ant.
lo stesso che sath abbondanza, sufficienza. In elbr. sathar occultarsi.) Sarola , Sa-tl-la. Sfl Tanta
g. aa7. Quegli procaccia a s fame con satolla, lo quale quanto pi
- Orator greco di cui parla Aristotile. (B) (Mit)
hae, pi vuole di quello che non ha.
saraocnaro, Sa-ti-r-gra-fo. Add. e sm. . G. Scrittore o composi
tore di satire; altrimenti Satiro, Satirico. (Da satrra satira , e gra

a - Onde Torre una satolla, Prendere una buona satolla = Sa

pho io scrivo) Salvin. Cas. Accostiamoci ora alla rassegna de' poeti
atrografi. Uden. Nis. 5. 6. Giovenale, a cui tutta la critica per an
tonomasia prescrive il nome di satirografo. (A) (B) Salvin. Cas. 76.

ziarsi.1 Bocc.nov. 73.6. Io vi verrei una volta con esso teco pur per
veder fare il tomo a quei maccheroni, e tormene una satolla. Firs,
go. Avendo veduto appresso della stalla un orto, e unorendomi di fa
me, io me ne andai dentro alla libera; e ancorch quegli erbaggi fus
sero crudi , ne presi una buona satolla.

Talora questi poeti diconsi anco satirografi, cioscrittori di satiri.


La voce satirografo appresso il solo Diogene Laerzio, per quanto io

2 - Per metaf

mi ricordi, stata da me letta. (N)

srinoaa.

(Lett.) Sa-ti-r-ma. m. Cos da Elpidio fu nominata la

Detto anche di altre cose.

Lib. Son. 35. E 'l ve

loce destrier sprona e disserra, Per venirtene a dare una satolla.

satira. Lai. satyroma. Salvin, Cas. 6. Quindi ancora cianci al Satollamento , Sa-tol-la-mn-to. Sm.] Il satollarsi. - , Satollezza,
Satollanza , Satollit , sin. Lat. saturitas. Gr. rmouovn. Fr. Juc.
nostro duolo La figura poetica , fingendo Garruli satiromi in muse
Cess Maraviglia fue, che con s cortese scusa di troppo satollamento,
erranti. E G5. Non dubit Elpidio di stampare la voce satiroma,
come se noi dicessimo satiramento, e dandole il diritto del Lazio,

e con s semplice confessamento di veritade, l'ira del Re si conver

porla in vece di satira. (N)

tette in riso. (Qui figuratamente.)


- Eccedenza nel mangiare. Amm. Ant. 4. 3.2. Il satollamento ca
stit guasta, e vanit nutrica. Albert. cap. 54. Avrai adunque il censo
della salute del corpo, e aggiugnerati la vita, se tu con la tempe
comme
astin
satol
ranza
schife

straor astronale. (Poes.) Sa-ti-ro-pa-sto-r-le. Sf comp. Sorta di


sta, in cui hanno azione Satiri e Pastori.Grill. Lett.vol.3 Berg. (Min)
sansnazione. (Leg) Sa-tis-da-zine. Sf) V. L. Assicuamento. Lat.
satisdatio. Gr. armers. Stat. Merc. Alcun buon uomo, il quale

e con

enza

rai

ssazioni e

lamento ed eb

soprastca alla guardia degli atti della corte del detto uficiale, e del

brezza, e troppi spessi e dilicati mangiari. Coll. SS. Pad. Non la

ano satisfacimento alla giustizia di Dio, (Pe)

congiunta vanezza di laidura.

sciandogli cadere per fatica di digiuno , n gravar la mente per sa


suo uficio, promissione e satisdazione.
tollamento.
sarnsraeuero, Sa-tis fa-ci-mn-to. Sm. Lo stesso che) Satisfazione,
soddisfazione, .) Dant.Conv. 49. Perocch una vicinanza se non Sarollare, Sa-tol-lnte. Part. di Satollare. Che satolla. P. di reg(O)
u in tutto satisfare, conviene a satisfacimento di quella essere la Sarolanza, Sa-tol-ln-za. If Lo stesso che Satollamento, V. Lat.
saturitas. Gr. rancori. Amm. Ant. 243. 3. Sempre alla satollanza
itt. o Fr. Giord. . 25g. Onde la pena de' dannati non altro che
sarsrane, Sa-tis-f-re. tAut. e n. ass. anom. comp. V. e di Soddi 2 - Saziet. Lat. satietas. Gr. dpos. Tac. Dav.Ann. 3- 73. Riformi
noi la modestia , i poveri la nicist, i ricchi la satollanza. E 6. 24.
fare. Lau. satisfacere, alicujus voluntatem explere. Pit. S.Pad. .
Non mitigavan Tilbio, dopo tre anni che Sjano fu morto, le cose
-. E poich sopra questa materia ec. ebbe assai e molto bene par
che pur sogliono gli altri, tempo, preghi, satollanza.
ato, volendo satisfare al prego del frate predetto, benedisse dell'olio.
e oo. Allora certo va l'anima per la via lata, quando satisf a'suoi Sarolan, Sa-tollre. Atti, e n. pass. Saziar col cibo, Cavar la
fame, tContentar l'appetito ; altrimenti Sfamare, Sbramare, Saziare,
desideri; e allora va per la via stretta, quando repugna alle sue
ec. Lat. saturare , satullare. Gr. ops. (Saturare da satur satol
volontadi. E 228. Era la sua cella a tre ordini, cio divisa in tre
dal celt gali. sath ovvero sathar saziet , abbondanza,
lo:
lavor
parti: nell'una
ava e mangiava, nell'altra orava e nella terza suffice satur Altri
dal gr. satto io carico) Annot. ang. Maugiando
ienza.
atisfaccva alle necessitadi del corpo. Borgh. Fies. 2 , , Trovandosi
e usando questo, satolleretevi, e loderete il nome del nostro Signore.
stretto dal bisogno di pagare e satisfare a' soldati suoi vittoriosi de'
Pass.3o7. Chi non si reca le mani a bocca, tardi si satoller e ri
premi e promesse fatte loro. Dep. Decam. 99. Tempo di satisfare marr
affamato, satollando altrui.
del resto della promessa al lettore e mostrare ec. (V) Ar. Fur... 63.
Ed egli a lui : Di quel che tu mi chiedi lo ti satisfar senza dimora. 2 - Fig. detto del Terreno. Alam. Colt. n. 4. Poi quinci e quindi,
ove mancar si veggia Il notritivo umor, non prenda a sdegno. Con
E c. 73. Che un sol ronzin per dui saria mal atto; E ne vien egli

le sue proprie mani di lordo fimo Satollar si che vive forze pren

a satisfarci ratto. (P)

- E n.pass. Dant.Purg. . E qui convien ch'io questo peso porti


Per lei tanto che a Dio si satisfaccia. (La Cr legge soddisfaccia) (P)
sarsrarrusso, Sa-tis-fat-tis-si-mo. [Add. m.1 superl. diSatisfatto. I. e
al Soddisfattissimo. Borgh. Orig. Fir. 95. Restandone satisfattissima
la citt tutta, gli fu alla partita per pubblico decreto donato un pen
none. Car. lett. a. 57. Resto satisfattissimo dello scrivere, e delle pro

da. (B

metaf te in sign. n. pass. Prender piena soddisfazione di chec


chessia, Contentar pienamente il suo desiderio, Cavarsi la voglia il
che dicesi anche Appagarsi, Sbramarsi, Saziarsi, Soddisfarsi , Sbiz

3-

zarrirsi, Scapricciarsi, Sfogarsi..] Lat. saturare, emplere. Grxerdi,

iDopo la percossa della mascella, soggiunse,


snsarrivo, Sa-tis-fat-ti-vo. Add. m. Atto a satisfare. Segner. Pred. 4 - E n. ass. Saziarsi col cibo. Albert. . 54. Temperanza e asti
nenza e risparmiamento di ordinare contr'alla golosit, e lo diluvio
a. o. La limosina ha uma virt satisfattiva ammirabile. (A) (B)
cio lo troppo satollare. (Br)
srsarro, Sa-tis-fat-to. Add. m. da Satisfare. IV. e di''Soddisfatto.
Chi perman d'altri s'imbocca, tardi si satolla=A chi
Benv. Cell. Oref 57. Mostrando di partirsi da me satisfatto. Dant. 5 - p
non fa i fui suoi da s stesso, rare volte gli succedon bene. P.
fo.Quincentro satisatto sarai tosto.(La Cr. legge soddisfatto)(P)
messe che mi fai.

raramc.or.S.

Greg.
satollaronsi delle pene
mie.

Imboccare , . 8.
a -- Dicesi Tenersi bene o mal satisfatto d'uno e vale Esserne bene
ec, Car. Lett. ined. 2. 85. Mostrando di sapere che . . . . Vostra sarotaro, Satol-l-to. Add. m. da Satollare. Saziato, Saturo, Sa

tollo Lat. satur, saturatus. Gr. aro, ore


Ep ang In
tendi tu, che leggi, che il numero di satollati fu cinquemila
sar
Sa-to
ozza,
llza. Sf) p. A. V, e di Satollamento. La sa
sarnsarronuo, Sa-tis-fat-t-ri-o. Add. m. P. e di''Soddisfattorio. Ca
turitas. Gr. pos, ranuo. Com. Purga3, il digiuno rende l'ani
alc.Futu. ling. 33. E debbe essere (la confessione) satisfattoria ed
nO
alle
sue
cure, e la satollezza d sapore alli membri.
nile, senza lazione. E36o. Ecco adunque come la confession
Signoria Illustrissima si tenesse mal satisfatta de l'azion sue verso
a casa. (Pe)

e,

acciocch abbia effetto ,debbe essere intera, e satisfattoria intera

ui da leggere sopore.) (B)

rasanneto-, sate
i?.
mente. Pass.o5.1quali (peccati ) si debbono tutti distintamente s
tade, Satollitate, sin. Decla
m. Quintil. P. La stancata fame colla
die, acciocch 'l prete
sappia
e imponendo la pena
satoliitade strangoliamo. Pist. S. Gir. F. R. La gola e la satollit
aria (l'edia del Vangelisti ha soddisfattoria), prosciogliere ci
cacci di Parad
il peccatore. Segner. Mann. Febbr. 27. 1. Adempir quelle pe Saronno, sa-to-lo.iso.
Add. t m. sinc. di Satollato, ed usato anche in
nienze e satisfattorie e salutari, le quali ci sono ingiunte. (V)
forza di sm. parlando di persona.1 Satollato, Sazio, Latatur.Gr.
Sarrazione, Sa-tis-fa-zio-ne. Sf V. e di''Soddisfazione. But.Purg
uras. (V.Satollare.) Tes. Br. 5. 4. Quando elli (il lione) ha
7.. Purgito dal peccato dell'ira, colla satisfazione dell'opera sap molto
mangiato, e che i suo ventre ben satollo, e li cacciatori lo
chiava ec. a montare a purgarsi degli altri, Guicc. Stortom.
cacciano, elligitta fuori tutto il suo pasto,
liberarsi dalla gra
zo. (ediz. del 18 g.) O pure lo movesse . . . la malasa
vezza del suo corpo. Bocc. introd.26. Senza alcuno correggimento di
itazione che aveva de'Principi confederati per avergli mancato delle
-

promesse fattegli. (Pe)


ocab, Pl,

astore si tornavano satolli. Guid. G. Il suo stomaco, ripiendici

i, satollo, Dan. Pug. 4. a. Ricordivi, dicea de maledetti

8A OR

SAURNO

le nuvoi formati, che satolli Tesco combattr co'doppii petti. E 2 - Saturnino , Maligno. M. V.3. . (ediz. 562.) Altri albitrarono
Par 2. 2. Del quale Vivesi qui, ma non sen vicn satoll .
che questo procedesse dall'influenza della cometa che apparve in que2 - Per metaf. Stanco, Infastidito , Annojato per soverchia abbon

sto anno , e quella fu saturnina, s che ciascheduno trasse alli c


fetti saturnali. Amati. (B)
Nov. ant. 5. . Di tutte le cose dl mondo era stato satollo , salvo SATURnalizio.(Filol.) Satur-na-li-zio. [Add. m. Lo stesso che Saturnale

danza di checchessia. Vu. Plut. Quando egli fu satollo di piagnere.

che di donare. Sagg. nat esp. 86. Siano danque (gli anelli) pregni
e ben satolli d'umore, acciocch la loro dilatazione si paja pi ma

poteano rinnovellate al tempo del Redi, anzi fatte perpetue di tut

nifesta.

to l'anno.

V. Salvin. Pros. Tosc. . 12g. Le antiche feste saturnalizie dir si


-

3 - * E' detto anche di cose nel . signif. Salvin. Cas. 68. Piatto SAT UnNA. * (Geog.) Sa-tr-ni-a. Antica citt d'Italia. (G)
satollo, cio piatto pieno di ogni cosa. E 69. 1 Latini poi i piatti SA runniANI. * (St. Eccl.) Sa-turni--ni.Eretici del 1t. secolo, discepoli
cosi ripieni di abbondanza di varie cose, lances saturas, piatti sa
di Saturnino, il quale ammetteva un Dio supremo, intelligente, po
tolli , o semplicemente satura cio satolli , o satolle appellarono.
tente, buono, ma ignoto agli uomini, ed una materia eterna cui pre
Poich satur, cio saturo , satollo,soleano dire per pien, e a cui sedeva uno spirito altres eterno, malvagio e malefico di sua natura.
nulla mancasse. (N)
Egli aggiungeva che sette spiriti inferiori emanati da Dio go
4 - Proverb. Il satollo non crede al digiuno=Chi gode , o in buono
vernano il mondo, ed altri errori riprovati dalla Chiesa. Il Satta
stato, non crede le miserie di chi stenta. V. Digiuno, add. 5. 7.]
niani aveano delle regole rigidissime di morale per modificare l'ira
Salv. Granch. 1. 3. Ma 'l satollo non crede al digiuno.
temperanza ; ma si davano in preda a tutte le immondezze della
carne. (Ber) (G. F)
Saioa. * (Mit) Dio delle seminagioni che invocavasi da' Romani nel
l' eseguirle. (Sator in lat. val seminatore. V. Sativo) (Mit)
SA runAno, Sa-tur-mi--no. N. pr. m. Lat. Saturnianus. (B)
SAroao , S-to-ro. Add. m. V. L. detta per la rima in luogo di Saturo, Saruniceno. (Mit) Sa-tur-ni-g-no. Epiteto di Giove, siccome gene
V. Lat. satur. Sannaz. Arcad. egl. o. Itene, vaccarelle, in quelle
ratto da Saturno. (Mit)
pratora , Acciocch quando i boschi e i monti imbrunano, Ciascuna Sarunnino , Sa-tur-ni-no. Add. pr. m. Di Saturno. Lat. saturninus. G,.
a casa ne ritorne satora. (A) (V)
pozs. M. V. 2. 4f4. Una cometa, la quale per lo pi fu giudicata

Sanapa. (St.Ant.) Sa-tra-pi-a. Sf. La dignit di satrapo. Serd. Stor. 3.

nigra , la quale di natura saturnina. ( Qui per Maligno. ) Fr.


Guitt. Fatt. En. n.5. O regui Saturnini degli antichi Ausonii (N)
o8'. Tutta l'isola si divide in nove satrapie, ovvero regni, e per
frequenza de' porti e per sito del paese molto accomodata ad ogni 2 -* Per Figlio diSaturno, pi comunemente Saturnio. alv. iliad (A)
3 - Oggi prendesi in signif di Maninconico, Fantastico; [ perch
sorta di commercio. (A) (V)
Sarnarico, Sa-trpi-co. Add. m. Da satrapo. Tass. (A)
supponevan gli astrologi che tali persone fossero nate nentre Sattar
SATRAPo. (St. Ant.) S-tra-po. I Add. e sm. V. Persi Governator di
no era ascendente , e per fossero sempre sotto la dominazione di
quel pianeta, al quale attribuivano influssi maligni.) Tac. Dav.Anan.
Provincia o di eserciti presso i Persiani, da' quali l'ebbero ancora
altri popoli orientati. 1 Lat. satrapes . satrapa. Gr. orzrparms. ( Sa
27. Per non far paragone con quel suo viso saturnino a quel gio
trapes dall'ant. pers. sireb che vale il medesimo.) T'ac. Dav. Ann.
viale che vi portava Agusto.
6. 22. D'altra
Farasmane ingrossa di Albani, solda Sarmati, 4 - (Filol) Epiteto di versi di cui fece menzione Orazio, e che
si pretende fossero lo stesso che i fescenniu ; forse cos chiamati da
i cui satrapi, detti Sceptruchi, presero a loro usanza presenti e pate
da ogni banda.
S'atturna, citt etrusca le cui roviue portano ancora il nome di S
ternia. Detti anche Saturni. (O)
[E nel verso Satrpo per Strapo.1 Ar. Far. 2632. Anzi nuocer
SAT on No.* N. pr. m. dim. di Saturno. Lat. Saturninus.Filosofo di
Tarea molto pi forte A Re, a Signori e a Principi e a Satrpi.

2 - E fig. Saccente, Dottore, Che presume di se. Bern. run. . 66.


Far tacere allor certe cicale, Certi capocchi satrapi ignoranti. Buon.
'r. . 2. 4. Litterati a dozzine , e uomin gravi , Satrapi e bac

Antiochia , capo de' Suturuiani - Publio Sempronio. Generale del


l' imveratore Valeriano , gridato imperatore da' suoi soldati. Se
sto. Generale di Aureliano , salutato imperatore dal popolo di Ales
sandria. Nome di due urubuni sediziosi I mani , l' uo letto Apu

calari in quantit. Salvin. Annot. F. B. 2. 4. 5. Satrapi , voce


lejo, l'altro LucioSenzio. Favorito d' Agusto e di Tiberio , go
persiana passata nel gi cco crxrrms, governatori di provincie e cit
vernatore della Siria e della fenicia.Vitellio. Luogotenente e f
tadi, si pigliano per uomini critici , censuratori, spitatondo , pesa
vorto di Ottone.Pompejo. Autore latino , storico e poeta del tema
nonti , siccomc bai bassori , dal lat. fendale valvasores. (A) (N)
a Onde Fare il satrapo = Fare del granle, dell'autorevole, del po di Trapano. (B) (Ber) (Mit) ,
saccente. Tac. Da. Stor 4. 332. Gli darebbe un buon consiglio, SATURNo, "Sa-tr-ni-o.Adl.pr.m. lDi Saturno. Onde Saturnio fu detto Gio
ve, Nettuno, Plutone; Saturnia Giunone, come figli di Saturno. (Mit)
di non fare il satrapo co' principi.(Il testo latino ha: ne supra prin
cipem scanderct.) Parch. Ercol 225. Come colui che voglia fare 2 (Gcog.) MI nte Satunio. Antico none di uno de' monti su quali
della lingua fiorentina e dell'altre il gonfaloniere, il satrapo, il Ma fu edificata Roma, e che poi si chiam monte Capitolino. Terra
crobio, l'Aristarco.
.
saturnia. L'Italia. (G)

SArnApone, Sa-tra-p6-ne. Add. e sm. accr. di Satrapo, in significato 3 * (Filol) Metro saturnio , Versi saturni. V. Saturnino, S.

4.

Salvin. Cas. 7. Versi a braccia... e senza artificio che , avanti al


di Saccente , e per lo pi detto ironicamente. Bellin. Bucch. 23.
Dunque dove il giudizio Ebbcr que' tanto savi satraponi Per distin
ritrovamento della poesia, tennero luogo di poesia appresso quegli
uomini del barbog o tempo, quali appresso a poco leggiamo che fos
guere i giganti Dagli altr'uomin tutti quanti , ec. (A) (B)
sero i versi saturni. E 2o. Poch, eccetto i versi saturnii de' Fanni
Sra. * (Geog) Lat. Strae. Antico popolo della Tracia. (G)
e de' Vati , e i Fescennini , di niuna latina poesia tu troverai cosi
8ATs A. (Geog) Sat-s-ma. Baja, prov. e cit. del Giappone. (G)
per fretta nome pi antico di questa (la satira.) Niuno degli antichi
SA travoaAM. (Geog.) St-ti-a-vo-rm. Citt dell'Indostat inglese.(G)
insegn la prima origine de'versi saturni, n determinata regola ;
Sa rrusca. (Geog.) Sat-tn-ga. Gruppetto d' Isole della Russia Eu
posciach il netro satiruio , di cui favellano i metrici , non il
opea nel Baltico. (G)
pi vecchio di tutti; la cui regola e legge fu tanto libera, che per
SArcaARE. (Chim.) Sa-tu-r-re.Att. Fare sciogliere in un liquido una tal
alcuni si scrive non essere stato metro, ma semplice canto con ritmo.
qui utit di checchessia, che pi non vi se ne possa disciogliere. (A)
Servio sopra quel passo : E gli Ausoni di Troja coloni Giocan con
Sarea aro. (Chim.) Sa-tur-to. Add. m. da Saturare. (A)
versi mal composti e risa ; cio , dice, con versi composti in metro
S arcAzioNE. (Chim.) Sa-tu-ra-zi-ne. Sf. Il saturare, e Lo stato d'un
saturnio , i quali a ritino, ovvero a aria solamente, i volgari usa
tiquido satuato. (A)
rono di comporre ; talch sembra che questi si fatti versi s'accostas
BartaA. (Bot.)'Sa-tur-ja. Sf) V. L. Lo stesso che Santoreggia ,
sero pi alla prosa che a vera poesia. (N)
V. Alam. Colt. 5. 5. E l'anicio e 'l finocchio e 'l coriandro E
l'aneto con lor sotterra senta La senmenta miglior,] la satureja Negli Saranita', Sa-tur-ni-t. Sf Qualit di chi saturnino , in signif
cato di Lunatico o Malinconico. Cron. Morell. (A)
aprici terren vicino al mare , cc.
Saturno , * Sa-tr-no , Saturnino. N. pr. m. Lat. Saturnus. (B)
8aiunto. (Gcog) Sa-t-rio. None dato ant. a Taranto. (Mit)
StuRTA', Sa-t-rit. (Sf) V. L. Saziet.-, Satritade, Saturitate, SATURNo. * (Mit.) Nome d' uno degli Dei del Gentilesino; adorato
-

sin. Lat. saturitas. Gr ragao. Albert.cap.6. Li tuoi granai s'em

, piranno di saturitade. Cus. lt. 76. D. dieci scudi il mese vi sarebbe


a satirit Salvin. Cas. 169. Seodella piena di varie e molte primi

zie si portava ne' sacrifizi di Cerere,e dalla saturit e pienezza della


cosa , satura. s' addimandava. (N)

---

- (Filol) Dea de Parassiti, immaginata da Plauto. (Mit)


Sartesa,

Sat-na. N. prf. Lat. Saturna. (B)

S,rcerate, Sa tu-nle. Add. com..] Aggiunto de'giorni e delle feste


che nel medesimi si facevano in onore di Saturno. -,Saturnalizio,
sin. Lat. saturnalis. Gr. xp vos. Red. Cons. . 292. Gli novera tra
quci dotiativi che scambievemente far si soleano ne giorni saturnali.

Salin. Pros. Tosc. n. 129. Contasi degli antichi una molto buona
e bella usanza nei giorni cortissimi del Dicembre, dedicati a Satur
no, e perci saturnali chiamati.
-

(E detto anche assolutamente in forza di sm. pl. I Saturnali


per Quella festa celebre de Romani, stabilita da Tullo Ostilio, come
si crele, per commemorazione del regno e del secol d'oro di Sa
turno; e per era consacrata alla gioja ed al piacere, e gli schiavi

faceano da padroni. Era sulle prime di un giorno, poi dur sino


a sette giorni, cio dal 15 al 2 Dicembre. Salvin. Disc. 2.516.

da' Greci e da' Romani siccome figlip del Cielo o di Urano e del
la Terra o di Vesta , Prisca o
I Greci lo chiamarono

Cronos cio il Tempo. Di lui favoleggiarono che divorasse appena


nati i suoi figli, che avesse mutilato il padre , che Giove suo fi
glio lo avesse balzato dal trono; che , rifuggito in Italia, quivi re
g e fu il suo regno l'et dell' oro, ec. ec. Era rappresentato vec
chio, mesto, calvo, curvo sotto il peso degl' anni, con lunga barba,
con la testa coperta e colla fulce in mano. Veniva riguardato come
Dio sanguinario, ed i gladiatori erano sotto la protezione di lui.
Il giorno sacro ad esso , il nostro Sabato , era riputato sinistro pe'

viaggiatori. Lat. Saturnus. Gr. zpros. (ln celt gall. sath o sathar
abbondanza, uine tempo : Tempo dell'abbondanza , Et dell' oro.
Nella stessa lingua sar treun fortissimo , poderosissimo ; seuthar ora
buono e vantaggioso; ovvero forte, abile e vantaggioso; sath abbon
danza, saziet, ed orn strage: Satollo di stage. Son tutti attributi
di Saturno. Dice l'Armstrong che questo Dio era chiamato Sadorra
o Sadurn da' Celti ; la quale voce egli interpetra per bellicoso, pos
sente , senza indicarne le radici. In pers. sitare felicit; in ar. saetr
serie di pietre. In ebr. sathar occultarsi. In brett. sadorn sabato ,
la qual voce Le Gonidec dichiara venuta dal calendario romano. V

Disal.) (A) (Mit)


I nostri antichi , scgucndo l'uso de' saturnali, ne' quali giorni l'aurea
semplicit del regno di Saturno con una innocente libert si riuno 2 (Filol.) colonne di Saturno: Cos chiamavansi anticamente i
vellava , una particella dell'anno ec. al passatempo , per cosi dir , due monti d' Africa e di Spagna, che poi si dissero Colonne di
'-

cQInScCI all'OllO.

Biario, e pi tardi Coloane d'Ercole. (Ml)

SATI URO

SAVIEGGIARE

3 - (Astr.) Nome di uno degli undici Pianeti principali, sinora Sa tromAT. * (Geog) Sau-r-ma-ti. Lat. Sauromatae. Nome che i Greci
scoperti, il quale, dopo Urano, il pi lontano

Sole. Attorno a

-aturno girano sette lune o satelliti. A Saturno dato talora l'ag

davano agli antichi popoli da' Latini chiamati Sarmati. (G)

SAunoro. * (Bot.) Sau-r po. Sm. V. G. Lat. Sauropus. (Da savra lu

giunto di tricorporeo, per certa sua forma, prodotta qualche volta

certola , e pus piede.) Genere di piante della monoecia triandria,

da quel maraviglioso Anello , da cui circondato. Fu cos chiamato

famiglia delle euforbiacee , stabilito da Blume , le quali trassero tali

dal nome del D o che si credette presedervi..] Dant. Purg. 9. 3. Nel


nome dalla forma del loro calice a foggia d'un piede di lucertola.(Aq)
l'ora che non pu l calor diurno Intiepidar pi 'l freddo della Luna, SAunoTecA. (Zool.) Sau-ro-t-ca. Sm. V. G. Lat. saurotheca. ( Da
Vinto da Terra, o talor da Saturno. Petr son. 33. Allor riprende
saora lucertola , e thece ripostiglio. ) Genere d' uccelli dell' ordine
de'zigodattili, stabilito da Vieillot: sono cos denominati dal conser.
ardir Saturno e Marte, Crudeli stelle. Arrigh.47. L'empia turba de'
sette pianeti mi nuoce, ec. Saturno porta la faice.
vare nel lungo loro becoo , come in un ripostiglio, le lucertole, delle
4 (Alchim.) Nome dato dagli alchimisti al Piombo, perch lo po
quali si nutriscono. Comprende finora una sola specie comune al
nevano sotto la influenza del pianeta Saturno, o perch generava
l'isola di San Domingo, detua Tacco. (Aq)
gli altri metalli. (O) .
SAURoTTono. * (Mit.) Sau-rt-to-no. Add. m. V. G. Lat. sauroctonos.
5 - (Clim.) Sale di Saturno: Antico nome dell'Acetato di piom ( Da saora lucertola, e ctino uccido.) Aggiunto di Apollo, cos detto
bo. (D. T.)
da una scultura di Prassitele , in cui era quel dio rappresentato in
6 (Farm.) Magnesia di Saturno. V. Magnesia, S. 3. (A)
atto di spiare una lucertola, e cogliere il momento opportuno di tra
7 - (Arald ) Color nero nelle cotte d'armi de' principi sovrani. (Ne)
figgerla con uno strale. (Mit)
S Aruno , S-tu-ro. Add. m. V. L. Satollo, tSazio. , Satoro, sin. 1 SAuruno. (Bot.) Sau-r-ro. Sm. V. G. Lnt. saururus. ( Da savra
Lat. satur. Gr. iursos. ( Dal celt. gall. sathar o sath sazieta. Al
lucetola , e ura coda.) Pianta esotica, la quale forma un genere
tri dal gr. satto io carico.) Tass. Ger. 5. 62. Che qual saturo augel,
nell'ettaundria tetraginia, i cui fioretti disposti in spighe allungate
che non si cali Ove il cibo mostrando altri l' invita ; Tal ei ec. ,
hanno l' aspetto di una coda di lucertola. (Aq)
Sannaz.Arcad. pros.3. Ciascuno parimente levatosi , cominci ad or SAUssunrte. * (Min.) Saus-su-ri-te. Sf. Sostanza pietrosa, cos chia
mata dal nome del celebre naturalista Saussure che fu il primo ad
nare la sua manda di rami ec., poi con fumo di puro solfo and

divotamente attorniando i saturi greggi. (B) Salvin. Cas. 69. Poi

osservarla. E' detta anche Jade e Feldspato tenace. (O)

ch satur, cio saturo, satollo, soleano ( i Latini ) dire per Pieno SauvActsA. (Bot.) Sau-va-g-si-a. Sf Genere di piante indigene di
Cajenna, stabilito da Linneo in onore del medico Francesco Sau
- e a cui nulla mancasse; cos colore satur, color satur, al quale per
la perfezione nulla manca, quando la lana imbeve il colore che s'in
vages; appartiene alla pentandria monoginia ed alla famiglia delle
corpora. (N)
violarie; distinto dal calice di cinque figlie, la corolla di cinque
2 - (Chim) Che nello stato di saturazione ; pi comunemente Sa
petali sfrangiati, il nettario di cinque foglioline, ed una capsola
turato. (O)
triloculare trivalve. Sono piante del Messico, del Brasile e di altri
SATUno , " Satiro. N. pr. m. Lat. Saturus. ( Im celit. seathar buonn ,
paesi equinoziali. (O) (N)
fonte, able.)- Re del Bosforo, figlio di Spartaco. Ateniese che SAuve. *(Geog.) Citt di Francia. (G)
tent di scacciare la guarnigione che Demetrio avea messa nella SAvA. * (Geog.) Lat. Savus. Fiume della Germania che sbocca nel

cittadella d'Atene. Comico greco da cui Demostene apprese l'arte


della declamazione. - Nome del celebre architetuo che fece il disegno
della tomba di lausolo. (B) (Mit)
SauANI. (Geog)Sa-u--ni. Trbui d'Arabi pastori nel Basso Egitto.(Mit)
Sausulac. (Geog) Sau-bu-lc. Citt della Persia. (G)
Sa UceoA. * (Geog) Sa-u-c-da. Fiume det Messico. (G)
SacD. (Mit. Ar.) lonte che gli Arabi pongono nell'Inferno. (Mit)
Saul, Saule , Saulle. N. pr. m. Lat. Saul. (Dall'eb. saal chicdere,
domandare : Domandato.) Primo re d'Israele.(B) (O)
Saula. * N. pr. f Lat. Saula. ( V. Saul) (B)
Saumur. * (Geog) Citt di Francia. (G)
-

Danubio. Citt del Giappone , nell' isola di Nifon.- del regno


di Napoli in Terra d'Ottranto. della Persia. (G)

SavAoE. * (Geog) Sa-v-ge. Gruppo d' Isole nello stretto di Hudson.(G)


SAvAN. (Geog.) Lago dell' Alto Canad. (G)
SavanA. * (Geog.) Sa-v-na. Citt dell' isola Haiti. (G)
SavANNA. *(Geog) Sa-van-na. Fiume e citt degli Stati Uniti d'A
- _ --

merica. - Citt della Giammaica. (G)

SAvAnv. (Geog.) Sa-va-ry. Isola del golfo di Giorgia nella Nuova


Bettagna. (G)

Save. (Geog) Fiume della Francia. (G)

Savena. * (Geog) Sa-v-na. Piccolo fiume del Bolognese. (G) .


Saumcnese. * (Gcog) Sau-mu-rse. Sm. Antico paese di cui Saumur SAven. * (Geog) Sa-ve-n. Citt di Francia nel dip. della Loira in
era la capitale. (G)

feriore. (G)

--

Sauni. * (Geog) Sar-ni. Antichi popoli della Sarmazia asiatica. (G) Savenouno. * (Geog) Sa-ver-d-no. Citt di Francia nel dipartimento
dell'Arriege. (G)
SAun. * (Geog.) Isoletta del Golfo arabico. (G)
Sav-re. Sm. V. A. V. e di'Sapere. Dant. Inf 7. 73. Colui,
SAURAs. * (Zool.) Sa-u-ras. Sost. com. V. inidiana. Specie di gru di Savene,
lo
cui saver tutto trascende , Fece li cieli. G. V. 8. 6. Per lo, suO
grandezza straordinaria, che frequenta a branchi di quantit prodi
giosa il lago Bamtscii , nel Tibet, appi dell' HImalaya, l i cui savere e potere fu molto ridottato. Albert. cap. 3io. Adunque da
vedere che cosa il cominciamento del savere , e cosa sia il savere.
uovi vengono raccolti e mangiati dai circonvicini abitanti (O)
E appresso : Cominciamento del savere la paura d' Iddio.
SauniAn. * (Zool.) Sau-ri--ni. Sm. pl. V. G. Lat. sauriani. (Da savra
-

Savea. Au. e n. V. A. V. e di' Sapere. Tesorett. Br. Far mio detto


piano, Che pure un solo grano Non fia che tu non savi. (Il Po
Iucerta di Linneo. (Aq)
cab. alla voce Grano, $. vu., in luogo di savi, legge sacci, come
Saurice. (Mlit.) Sau-ri-ce. Sm. Nome d'un uccello notturno ch'era
ha la stampa del Grignani al cap. 6) E capit. 6. Si come dei savere,
lucertola.) una delle

divisioni de' rettili, stabilita da Bro

gniart, in cui comprendesi la famiglia delle lucertole, ed il genere

Quando degn venere (in cambio di venire, per la rima) La maest so


consacrato a Saturno. (Dal celt. gall. saor libero, ed oiche notte,
vrana A prender carne umana Nella Virgo Maria..., Che davanti e
tenebre : Libero nella notte.) (Mit),
dopoi, S come savem noi, Fue netta e casta tutta, Vergene non cor
Saunrte. (Zool.) Sau- i te. Sf. V. G. Lat. saurites. (V.Sauriani)
rutta.
Guitt. Lett. 8. 73. Voi guardate, e ad essa saverete in
. Specie di rettile del genere Coluber, nell'ordine degli sfidani os
voi guardando, s'amoroso podere di voi mi stringe. E 3. 6. Se vo
sua serpenti, che trovasi alla Carolina sotto la scorza degli alberi,
lemo dire, buona vert, e buono a beatitudine pervenire; ma
cos denominati dalla sua somiglianza colla lucertola. (Aq) (N)
come potemo , savemo venire a ci ? E 4 39. Ben credo savete
Sacartine. * (St. Nat.) Sau-ri-ti-de. Sf. V. G. Iat. sauritis. (V. Sau
che
da fera a uomo non gi che ragione in conoscere e amare be
riani.) Con questo nome si conosceva dall'empirica medicina una con
ne. E appresso : Dovete savere, che ec. E ao. 5a. Savete vera mo
crezione pietrosa che si ritrova qualche volta nell'addome delle lu
neta divisare da falsa. E 22. 59. Se io savessi alcuna cosa. (V).
certole, alla quale si attribuivano virt maravigliose simili a quelle 2 * Ed usato anche da qualche moderno. Alam. Colt. 4 84. N S1
de' Bezoardici. (Aq)
Sauno. * (Zool.) Sa-u-ro. Sm. V. G. Lat. saurus. (V. Sauriani.) Ge. dec non saver come ciascuno Arbor, che in quella parte i rami stese
nere di pesci dell' ordine de' malacotterigi addominali, la cui con
Che guarda al mezzod, miglior si truova. (V)
formazione non guari differente da quella delle lucertole , distinti 3 Ant. usato anche per Sembrare. Guitt. Lett. 36. 82. Al pre
da musso corto , bordo della mascella inferiore formata inueramente

gio, che d' esso promesso , saverae siccome nulla. Alam. Colt.a7.

72. Saveriavi quasi leggieri il pondo. (V) .


dalle intermascellari con molti denti pontati nelle mascelle, scaglie
.
sul corpo ec. Son pesci di mare voracissimi. (Aq) (N) Salvin. Opp. SaveaIA, Sa-v-ri-a. N. pr. f Lat. Xaveria. (B)
Pesc. . 185. E i sanri , e degli ortni la prosapia. (N)
Saveato, Sa-vri-o. AV. prm. Lat. Xaverius. (Dallo spagn. auria muta
di
cani
destinati
alla
caccia)-Francesco.
Santo
Gesuita
funcese
nel
Sauno. (Veter.) (Add. m..] Aggiunto che si d a mantello di cavallo,
xrr. secolo , apostolo delle Indie. (B) (O)
di colore tra bigio e tan. (Secondo lo Scaligero , vien da saur,
antica parola gotica, che val Rosso affumato. In ingl. sorre, in franc. Savenna. * (Geog) sa-vr-na. Fiume della Gran Bretagna. - Citt
di Francia nei dip. del Basso Reno, ant. Tabernae, (G)
" saure, i Turchi hanno sarrmtrek per rossiccio, saru e sary per SavA,
Sa-via. Npr. f Lo stesso che Sapia, V. (Dal lat. sapio
biondo ; gli Ungheri sarga per giallo) Ar. Fur. 6.76. Quivi a Rag
io so.) (B
giero un gran corsier fu dato, Forte e gagliardo, e tutto di pel sauro.
---

)
Vr. e di Ora. (Dal celt. gall. oo questo, ed uair ora :
2 - Dicesi Sauro chiaro , Sauro abbruciato e simili, ed accennano SAvnA.
In quest' ora.) Frunc. Sacchi. Nov. 45. Se posso sapere chi bussa a
diverse spezie , in che si divide il color sauro.
questo modo, io lo far savia bussare per altro verso (V)
Sa Uno. *
pr. m. ( Dardeggiatore, dal gr. savria dardo)-Fumoso
masnadiere del monte Erimato, ucciso da Ercole. - Scultore di SAvauerre, Savia-mn-te. Avv. Con savieza, Cautamente-Sag
giamente
, sin. Lat. caute , prudenter , sapienter. Gr. cos. Bocc.
-Lacedemone che oper in Roma ne'
di Ottavia. (Mi)

nov. 77. 69. Da indi innanzi e di beffare e d'amare si guard sa


gus. (Da savra lucertola, e phago io mangio) Specie d' uccello, cui viamente. G. V. 8. ao. . Saviamente s spuosono loro ambasciata.
diede tal nome l' abitudine di nutrirsi di rettili e d'insetti, ma sin 2 t Far saviamente=Operare con senno o con prudenza. - Fare
saviamente. Bocc. nov. 64. 3. Ogni suo piacer facesse, ma si savia
golarmente di lucertole. (Aq)
mente, che egli non se ne avvedesse
ire. Salvi
SAurovATE , Sau-r-ma-te. N. pr. m. Lat. Sauromates. ( Dallo slavo
Sacroraco. (Zool.) Sau-r-fa-go. Add. e sm. V. G. Lai. sauropha

svor fattezza, e matav allettevole.) - Nome comune ad otto re del

Bosforo Cimmerio, che regnarono ne't e primi secoli dell'era cri

stiqna. (Mit)

Savizcaiane, Sa-vieg-gi-re. N. ass. Addottrinare, Instruire. Salvin


Teogn. o mentre io savieggio, . . . . Posto sia suggello a questi
carmi.

(A)

---

72

SAVIEZZA

SAVORE

SavizzzA, * Sa-viz-za. Sf. Propriam. par che sia l'Integrit del sen 6 --- * Detto ant. di Cavallo per Addestrato. Jac. Cess. Volg. Se, .
no, contrario di Pazzia, come Savio chi ha l'intelletto sano in opposi
4. Ed il cavallo sotto i savio ed acconcio di combattere. (N)
sione a Pazzo. -, Saggezza, sin. Bart. Uom. lett. pag.6o. Quegli che 7 - In forza di sm., [parlando di persona,] Uomo dotto e sapicnta.
non avrebbe data la sua pazzia pertutta la saviezza del mondo , ri
Lat. magister, doctor , sapiens. Gr. aiaxaxos. Dant. Inf. 3. 4f7
sanato si piangeva savio e s'invidiava pazzo. (N)
S egli avesse potuto creder prima , Rispose 'l savio mio ec., Non
averebbe in te la man distesa. E' a4. o6. Cos per li gran savi si
a - Accortezza, Prudenza, Avvedimento, Sapienza. Lat. sapientia,
confessa Che la fenice muore e poi rinasce. Cronichett. d'Amar. 6.
prudentia. Gr. robix, pdmorus. Vit. Barl. E tu fai s, ch' io abbia
saviezza
e agguaglianza. Fr. Jac. T. 5. 35. 59. Il suo sguardo d E' savi , ch'erano a suo consiglio, mandarono per tutte le provin
a Vica,
cie, cercando per belle fanciulle pulcelle, e fece le venire allo Re.
- * E per eccellenza, Salomone, l'autore de'santi libri sa
Saviezza diff. da Sapienza, Prudenza, Accortezza, Scienza, Sen
no. La Sapienza ha per oggetto la verit; la Prudenza ha per isco pienziali. Segner. Mann. Dic. 3. . Ti persuadi, che il presente
po la felicit. La Sapienza si occupa delle cose, medita per iscopri
luogo del savio difenda te. E sotto : Protesta il savio, che prima
re , la ragione per f
dalla scienza, e ci porge un'istruzio
penser bene a quello ch' egli ha da dire. (V)
3 * E per simil. Salvin. Disc. n. 234. Perciocch ha ella an
ne ben ordinata; la Prudenza si occupa de' nostri interessi,
cora i suoi temi, le sue fattispecie o casi, e i suoi savi e giurispru
per regolare l'uomo, la retta ragion applicata alla condotta della
denti, per cos dire, della coscienza. (N)
vita , c'insegna la grand'arte di vivere. La Sapienza propriamente
nella teorica, ed la pi eminente delle acquistate qualit dell'ani 8 - Dicesi Savio di ragione e Savio assolutamente per Giureconsulto,
Legista, Avvocato. Lat. jurisconsultus. Gr. vouixds. Stor. Pist. o6.
mo; la Prudenza essenzialmente nella pratica, ed la pi utile
qualit dell'animo. La Sapienza morale, distinta dalla Prudenza,
Sopra questo ebbe pi e pi savi di ragione, per sapere se ragio
nevolmente lo potesse racquistare. Cron. Vell. &4. Fu'per essa ca
mostra le vie generali e lo scopo ; la Prudenza vi ci conduce per
vie sovente sconosciute alla Sapienza. La Sapienza propone ci ch' gione, e per mio procaccio , savio quasi de continuo de' fondachi
de' Bardi , Peruzzi ec. , con buoni salari e provvisioni , e 'l simile
la Prudenza determina la scelta de'mezzi per conseguirlo.
di molti ufici di Comune , che aveano savi a salaro, perocch in
Sapienza detta dei precetti certi ; la Prudenza, appoggiata al
tempo e poi assai non avea il Comune savii salariati, e ciasche
l'esperienza, porge delle regole approvate dalla ragione. La Sapienza
uno uficio potea chiamare savii. .
vede il bene in grande; la Prudenza lo vede e lo prevede fino nei
pi minuti rapporti. L'una pensa bene : l'altra opera bene. L'Ac- 9 - * Dicesi Fare del savio e vale Darsi aria di saggezza. V. Fare
del savio. (N)
cortezza una certa sagacit e circospezione nell'operare, per non
farsi illudere dalle false apparenze, e non render vani gli spedienti della 1o (Arche.) I sette savi della Grecia : Solone, Chirone, Cleobulo,
Periandro, Biante , Pittaco , Talete. (Mit)
Prudenza. Onde pu considerarsi come figliuola della Sapienza , e
fedel compagna della Prudenza.Saviezza o Saggezza racchiudono in Savio. (Geog) Piccolo fiume che scorre vicino Cesena. (N)
loro le due nozioni di Prudenza e di Sapienza. La Scienza sommi SAvioino, Sa-vio-li-no. Add. e sm. dim. di Savio. Aret. Rag. Chi vuol
distrigarsi dagli stracci , sia saviolina. (A)
nistra alla Sapienza le basi sopra cui quella si forma ; e siccome ha
la sua essenza nella teorica , cos non ha che fare con la Prudenza. SAvione, Sa-vi-ne. Add. e sm.] accr. di Savio. Buon. Fier. 3.4. .
Tu dove vai, savione ?
Senno quella propriet della mente umana, che giudica rettamente
delle cose , perch ben conosciute , e che perci cautamente regge Savissimamente, Sa-vis-si-ma-mn-te. [Avv.) superl. di Saviamente ; al
trimenti Sapientissimamente. ] Lat. cautissime , sapientissime. Gr.
l'uomo nell'esecuzione delle sue opere. Nella quale complessa nozione
oroparara. Bocc. nov. 26.25. Savissimamente operando, molte volte
del Senno entrano come elementi costitutivi la Sapienza e la Pru
goderono del loro amore. Tratt.gov.fam. Per disse savissimamente
denza, dalle quali particolari nozioni isolatamente considerate diffe
-

riscc il Senno.

la somma Verit: beati poveri ec.

Saviolano. * (Gcog) Sa-vi-gli-no. Citt degli Stati Sardi nella prov. Savissimo, Sa-vis-si-mo. Add.m.) superl. di Savio; (altrimenti Sapien
di Cuneo. (G)
tissimo..] Lat. sapientissimus. Gr. coraros. Bocc. nov. 79. 25. Io
(Geog.) Sa-vi-gn-no. Piccola citt della Legazione di n'ho tanto del senno, che io ne potrei fornire una citt, e rimarrei
savissimo. E nov. 99. 9. Savissima era e di grandissimo animo. G.
Forli. (G)
V. 8. 64. s. Fu savissimo di scrittura , e di senno naturale. Cro
Savullo. * (Arche) Sa-vil-lo. Sm. V. L. Specie di schiacciata che i
nichett. d' Amaur. 3. Fu il primo savissimo uomo , e fece tre libri.
Romani faceano di farina, cacio , uova e mele. Lat. savillum, sua
E
34. Questi fu savissimo signore , e seppesi passare tutti gli ol
villum. (Mit) (N)
Bavina. (Bot.) Sa-vi-na. Sf Lo stesso che Sabina, V1 Lat. sabina. Gr. traggi. Red.Ins. 2. Dettato da quelli antichi savissimi uomini che cc.
fp.Sv. ( In celt. gall. samhan, da samh piacere : poich questa pianta Savoino , * Sa-vo-i-no. Add. pr.m. Lo stesso che Savojardo , V. (B)
sempre verde piacevole a vedere. Indi il ted. seven baum, sade Savona. * (Geog) Sa-v-ja. Sf. Lat. Sabaudia Parte degli Stati Sarti
baun e suben baum, dove baum sign.fica albero ; lo sved. sabuna ;
la quale comprende la Savoja propria, la Savoja superiore , il Ca
l'ingl. savin; il franc. sabine; lo spagn. sabua, ec. ll Bullet ha pu rouge , lo Sciablese , il Faucigny, il Genevese , la Moriana e la
re in questo senso il brett. saving che non trovo in altri dizionarii.) Tarantasia. (G)
Cr. 5. 52. . La savina arbore assai piccolo, la quale ha sempre SAvolando , * Sa-vo-jr-do. Add.pr. m. Della Savoja.-, Savoino, sin.(B)
le foglie verdi, e quasi simigliante al cipresso. Lab. 3. Per questo Savona. * (Geog) Sa-v-na. Citt e provincia degli Stati Sardi. (G)
la misera savina, pi che gli altri alberi, si trova sempre pelata. G. Savonea. (Farm.) Sa-vo-n a. (Sf) Medicamento di consistenza simile
V. 7. 53. . Tagliaromvi un grande albero di savina. Allam. Colt. al mele, solito usarsi nella tosse, ne' catarri , e in altre infermit
4. 86. Altri metton nel vino
e marrobbio , Altri mirra , altri de' polmoni e dell' aspera arteria ; [grecam. Eclemma.) Lat. ecle
gma. Gr. Ayua. (Da sapone; poich ha la consistenza di alcune
porri , altri savina.
spezie di sapone.) Lib. cur. malatt. Vi adoperano, la savonea, e la
savma. * N. pr. f. Lat. Savina. (B)
decozione di regolizia Red.nel Diz.di A. Pasta. E necessario pre
Savines, * Sa-vi-n-se. Add. pr. com. V. A. V. e di' Sabino. (B)
sentemente non passar le cose biacevoli, come i lambitivi con inmanna,
Savino avA. * (Gcog) Sa-vin-g-va. Sf Distretto del Giappone nell'i
i giulebbi di tintura di viole, le savonee con olio di mandorle dolci;
sola di Nifon. (G)
cd usar ne'brodi tutte quelle cose, che da' polmoni sogliono avviare
Savniano, * Sa-vi-ni--no. N. pr. m. Lat. Savinianus. (Di Savino)(B)
alla volta dell'urina. (
Savino, * Sa-vi-no. N. pr. m. Lat. Savinus. (In pers. seven lode, e

saltazione. In turco seven amante.) (B)

Savonese, * Sa-vo-n-se. Add. pr.. com. Di Savona. (B)

Savonima. * (Bot.) Sa-vo-ni-na. Sf. Specie di pianta erbacea del ge


Savino. * Add. pr. m. V. A. V. e di' Sabino. (B)
Savio, S-vi-o. Add. (m. Propriam. Chi) ha saviezza, cio l'inte nere Valeriana di Linneo, quindi riferita al genere Centranthus, che
grit del senno; e per estens.] Quegli che ordina bene tutte le cose nasce in copia su i muri,ed ha figlie opposte ovate carnosette efiori
al fine ; [altrimenti Accorto , Giudizioso. -, Saggio, sin..] Lat. sa rossi in larghe pannocchie terminanti. Lat. valeriana rubra Lin. (N)
, prudens, cautus. Gr. cro0ds, pdvigos, exxfs. (Detto da' Savonaae, Sa-vor-re. Aut.1 V. A. [V e d'Saporare, l Assaporare.
apolit sapio, e vien dal lat. sapio io so.) Bocc.nov.42. 5. Al Re, Lat. gustare, degustare. Gr. vsveSz. Guitt. lett. ao. Quelli che sa
vorar de i suoi savori, aveano tutto esto mondo per nen che fango.
il quale savio signore era, piacque il consiglio di Martuccio. E nov.
5o. 4. Conobbe ch'egli erano dell'altre cos savie, come ella fosse. Esp. P. N. 8. Sapienza si detta da sapere e da savorare, che
E nov.6.3. Fu figliuola di Mannuccio dalla Cuculia, savia e avveduta quando l'uomo riceve questo dono , elli gusta cd assavora il sapore
molto. E nov. 63. 8. Chi saprebbe rispondere alle vostre savie pa del buon vino al gusto meglio che a vederlo. (N)
role? Albert. Colui ch' savio non dice: non pensai cne cos andasse. Savonaro, Sa-vo-r-to. Add m. da Saporare. . A. V. e di' Sapo
rato, Assaporato. Guitt. lett. 9. 26. Esso (frutto) che rende ai
Cas. lett. 64. Quanto all'abbazia, mi pare che sia un negozio da farlo
ciechi viso ec. , gustato e savorato in mente bene. E 246. El cui

bene e diligentemente, e da consigliarsene con Giovanni Ginori, e

altri amici savi.

frutto, gustato pensatamente e savorato beue, addolcisce ogni senuo,

e pasce core , cc. (V)


a - E variamente. Cavalc. Pungil. 256. Pi tosto vuole uomini
savi dell'anima che piangano, che frenetici che ridono. Vit. S. Savona, Sa-v-re. Sm. V. A. meglio Sapore. Lal. aapor. Gr.xradi.
Fr.
Giord. Pred. S. Sapienza non a dire altro , se non una Cosa
Anast. 3o5. La madre era cristianissima, e savia nella legge di
a - Perito, (Esperto di alcuna scienza o arte.1 G. V. . 65. 3. Egli savorosa, che d savore. Guitt.lett.so. Quelli che savoraro de i suoi
era il pi sofficiente capitano, e savio di guerra, e prode di sua savori, aveano tutto esto mondo per men che fango. Dant. Par. 7.
7. A molti fia savor di forte agrume. Amm. Ant.6.3.5. Ma per di
ersona, che nullo altro ch'a suo tempo fosse.
versit di carne e diletto di savori si genera lo enfiamento. Lib. Son.ie.
- * Esatto, In sesto, Ben regolato, detto metaf di cosa materiale.
Oh dissoluta, enorme e vi carogna, Anzi scr tinca mia senza savor,
Segner. Mann. Giug. 26. Come all'udire di pochi tocchi, tu intendi
subito se l'oriuolo tella torre sia savio o sconcertato; cosi all'udire 2 Si prende talora sem licemente per Salsa o Coudimento assoluta
mente. Lat. embamnua.
iupaaux. (Da apore ch l' effetto della
di poche parole, tu conosci il medesimo ancor nell'uomo. (P)
salsa. Secondo altri, vien da spa. In pers, cd in ar. si ha sabuti
4 - Far savio alcuno, fu detto ant. per Farlo] accorto, sciente. Lib.
dulciarum quoddam.) Cr. 5. 24. . Preso (il comino ) con cibi e
Am. Savio te ne far in altra parte per trattato maggiore.
-

- Aggiunto di Donna ; fu detto ant..] Savia donna per Levatrice.

ne beveraggi e ne'savori, conforta la digestione. M. Aldobr. P. N.

( il fr. sage femme.) Lat. obstetrix.M.Aldobr. P. N.a23. Si trova po


e savie douae che levano i fanciulli, che perfettameute: il sappau.

a. Carne di fagiano si vuole mangiare coa savore di pcvcro neao


o con salsa caucina,

SAVOREGGIA

73

SBACCHIARE

- Salsa fatta di noci peste ; pane rinvenuto , agresto premuto, ed SAziAro , Sa-zi--to. Add. m. da Saziare. Lat. saturatus. GrdoxoSsis. G.
V. 2. 6. 8. Saziati i loro avversari, non lo domandaro. Coll. Ab.
altri ingredienti. Lat. embamma. Gr. ia 8xpaux. Bellinc. sona. 257.
E funghi, che affogavan nel savore. E son. 33o. Pien di savor te'l
Isac. cap. 16. L'altro assaggiando di tutte queste cose, e saziatone ,

chiede il Fiorentino.
tornato addietro. Vit. SS. Pad. . o3. Poich se' saziato d'ogne
4 - Per simil. I detto anche d'altre mesture liquide che abbiano
immondizia, e invecchiato ne' mali, ti vuogli mostrare casto e buono.
ualche similitudine colla Salsa.1 Benv. Cell. Oief 1 2 . Cuoprasi SAzichete, Sa-zi-ch-te. N. pr. m. - Legislatore degli Egiziani, tun
detto filo sottilmente con un savore alquanto pi liquido del primo.
teriore a Sesostri. (Mit)
5 E scherzevolmente,) Cispa. (Da Savore in senso di salsa: e cos SAzieta' , Sa-zie-t. (Sf) Intero soddisfacimento; e si usa , propri
re i Tedeschi dicon la cispa augen butter butirro degli occhi.)
mente parlando, dell'appetito o de' sensi., Sazietade, Sazietate ,
Malm. 5.38. Un par d' occhiacci orlati di savore , Cosi addosso ad
sin. Lat. satietas. Gr. rincuovi. (V. Saziare.) Amm. Ant. 243.4

un tratto gli squaderna.

Quando il ventre per saziet si stende , i pungiglioni della lussuria

Savonzcoia. * (Bot.) Sa-vo-rg-gia. Sf. Lo stesso che Santoreggia, V. (N)


Savoaevole, Sa-vo-r-vo-le. Add. [com. V. A.] Savoroso. Lat. sapidus.

sono isvegliati. Annot. Vang. Mangiavano il nostro pane con saziet.

Gr. exvAos. Guitt. lett. 4. Oh che dolci e dilettosi e savorevoli

quella ultima retribuzione si convertir in amaritudine.Cavalc.Med.

frutti gustati avete gi nel giardino di nace ! (Il testo non dice sa
vorevoli , ma savorevili: cos nota il Lombardi.) (V)
Savonmane. (Marin.) Sa-vor-n re. Att. V. A. V. e di Savorrare. Fr.

pi saziet che in quelle cose nelle quali siamo tentati. Vit. SS.

Barb. 26o.

. Falla ben savornare. (V) (N)

savoaoso , Sa-vo-r-so. Add. [m. V. A. V. e d'] Sporito. Fr. Giord.


Pred. S. Cosa savorosa , che d savore. Tes. Br.5. eo. Quando ella

Mor. S. Greg. La saziet di questi diletti transitori al tempo di


cuor. Il terzo si saziet senza fastidio. E Specch.Cr. Troverremovi
Pad. 1. 53. Ammoniva li frati , che se volessero vincere e domare

la carne, e cacciare da s le fantasie del demonio, eziandio dell'a


cqua non bevessono insino a sazietade. E 63. Cominciollo ad am

maestrare ec., che una fiata lo di mangiasse, e non pi, ma non mai
(la fenice) cotanto vivuta, ed ella cognosce la sua natura, che la si pascesse o bevesse insino a sazietade.
sua morte s'appressa, ed ella, per avere vita, si se ne vae a buoni 2 Dicesi Dare saziet e vale Saziare. V. Dare saziet. (N)
arbori savorosi , e di buono odore ec. Dant. Purg. 22. 49. Fe' sa SAzievolacone, Sa-zie-vo-lg-gi-ne. Sf. Lo stesso che Sazievolezza nel

vorose con fame le ghiande.

a . - Efig. Fr. Giord. Pred. 2. 238. Allora tutte le opere vostre

sign. del S. 2. V. Cecch. Diam. 4. 3. Le fa crescer l'ambascia Con


tante e tante sue sazievolaggini. (B)

sono buone e belle, sono vive, odorifere , accettevili dinanzi a Dio SAzievole, Sazivo-le. Add.com. Che sazia. Latsatians. Grxoprder
e in tutto meritorie e savorose. (Pe)
Scal. S. Agost. D. Perocch ivi si vede Iddio nel suo trono, e sen

savoana. (Marin.) Sa-vr-ra.[Sf Denominazione generale delle materie


pesanti, come arena , ghiaja e stunti, che pongonsi nel fondo della

tevisi lo glorioso diletto ec., e la sazievole dolcezza del giocondevole


e luminoso splendore dello radiante sole della Trinit.
2 - Che si sazia,Saziabile; [usato per lo pi colla negativa, e rispon
de ad Insaziabile.) Amet.4f9. Venne chi trov mille modi con nuove
vivande da lusingare la non sazievole gola.
3 - Fastidioso, Rincrescevole, Importuno, Stucchevole , [Nojoso ,
Spiacevole.] Lat. importunus, gravis , molestus. Gr. Qoprixds, fapvs,
avapcs. Bocc. nov. 58. 3. Era tanto pi spiacevole, sazievole e stiz
zosa, che alcun'altra. E nov. 66. 3. Perciocch spiacevole uomo e
-

entina del bastimento per farlo affondar nell'acqua e procurargli


una solida situazione. Serve principalmente di contrappeso alle uu
tenne ed agli alberi, i quali essendo elevati fuori della nave gli fa

rebbero far capotto al meuomo rotamento. I Veneziani la chiamano


Savorna e Saorna., Zavorra, sin. Lut. saburra. Gr. ipa. ( Deri

va , secondo i pi, dal lat, sabulum sabbia. Altri potr cavar que
sta v. dall'ebr. sabel peso. E per uopo sapere , che in ar. subret ,
in turco sabura, in illir. sovarnja, vaglioni auche savorra.) Segner.

sazievole le parea.

-----

Mann. Novemb. 7. 3. In quelle sono permesse, come a navi, che SAzievolezza, Sa-zie-vo-lz-za. Sf1 ast. di Sazievole. Saziet-Sa
ziabilit , sin.) Lut. satictas. Gr. rxmrpovn.
volano al par degli austri e degli affrichi per savorra ; in te sono per
messe anche per gastigo. E Confinstr.cap. .Se le pu levare anche 2 - [ Fig. Rincrescimento , Noja , Fastidio , Stucchevolezza ; ed in
il peso della savorra, e questo disporla ad un evidente naufragio.(N) questo senso pi usato; altrimenti Sazievolaggine.] Varch. Ercol.
27c. Il fine fu per dilettare gli ascoltatori , e tor via colla variet
a Dicesi Savorra de' tuffatori , Quella sorta di pietra che i tuffa
e soavit de'nuneri il tedio e il fastidio della sazievolezza.
tori, che fanno la pesca del corallo, s'attaccano sotto il ventre,
Sazievolissimo , Sa-zie-vo-lis-si-no. Adl. m. superl. di Sazievole. Sigl.
per non esser portati via dal moto dell' acqua. (A)
Oech. Berg. (Min)
savonaaaz. (Marin.) Sa-vor-r-re. Att. Mettere la savorra in un va
scello., Savornare , sin. (A)

savonaaroni. (Marin.) Sa-vor-ra-t-ri. Add. e sm. pl. Epiteto che si


d ai battelli detti Gabarre , che portano la savorra. (A)

SAzievolmente, Sa-zie-vol-mn-te. Avv. Con sazievolezza , In modo


sazievole; altrimenti Saziabilmente. Salvin. Annot. F. B. 3. 4. 9. Vir

gilio pi sobriamente us questo arcaismo : Aulae in medio ; e nol


fece , come Lucrezio , sazievolmente , col far seguire due di questi
dittonghi, ec. (A) (B)
savustau. - (Gcog) Sa-vu-su-r. Citt della Senagambia.(G)
SAzio, S-zi-o. Add.(mi. sinc. di Saziato.) Che ha contento l'appetito,
Sazava. * (Ceog) Sa-z-va. Fu ne della Boemia. (G)
fqualunque e' siasi; Satollo, Soddisfatto, Pago ec.] Lat. satur. Gr
saziasulle, Sa-zi--bi-le. Add. com. Che si sazia o Atto a saziarsi i

savv. - (Gcog) Isola dell'Arcipelago della Sonda. (G)

usato per lo pi colla negativa. Non saziabile, cio Insaziabile ;

irAsus. Dant. Par. 28. 48. Sazio m'avrebbe ci che m' proposto.

altrimenti Sazievole. Lat. satiabilis. Gr. xopsords. Tratt. segr. cos.


donn. Non si mostrano mai saziabili delle medicine evacuanti. E ap
presso : Non saziabili sono, anzi sono insaziabilissime.

Dant. Purg. 33. Lo dolce ber, che mai non m'avria sazio. (Br)

saziaemrra', Sa-zia-bi-li-t. (Sf) ast. di Saziabile. Lo stesso

Petr.canz.47.2. Le trist'onde Del pianto,di che mai tu non se'sazio.


2 [Onde Esser sazio assolutamente , Esser sazio o Far sazio di

che Sa

alcuna cosa=Esser soddisfatto o Soddisfare. Dant. Inf &. 56. Ed

zievolezza, V. Cr. alla v. Saziabilmente.


saziaentusr, Sa-zia-bil-mn-te. Avv. Con saziabilit. Con sazia

egli a me : avanti che la proda Ti si lasci veder, tu sara' sazio. E


9. 55. Se' tu s tosto di quell'aver sazio, Per lo qual non temesti
torre a 'ngauno La bella donna ? E Par. 5. 87. Perch mi facci

mento; altrimenti Sazievolmente. Lat. satiate.Gr. ar dpoo. Tratt.


segr. co.donn. In questo non possibile trattare saziabilmente.Lab.

del tuo nome sazio.

2 Nojato, Infastidito. Fr. Giord. 247. Gli omini santi, che man
cur. malatt. Il fisico pensa offrire saziabilmente li evacuanti.
Saziamento, Sa-zia-mn-to.(Sm.] Il saziare. Lat.saturitas.Gr.rAmouovh.
giano di questo pane , sono sazi di tutte le cose del mondo ec , e
non le appctiscono. (V)
fr. Giord. Pred. S. Che vi si truova tutto saziamento e pasto.M.
. 6. ,. La loro sfrenata libidine non prende saziamento del fatto. 3 E per metaf parlando di cose atte ad impregnarsi di umidit,
Com. Inf. 5. L'appetito della fornicazione fatica

d'animo, e'l sa

Ben bene imbevuto. ] Dant. Purg. zo. 3. Trassi dell'acqua non sa

, - Onde Dare saziamento = Saziare. V. Dare saziamento.(N)

zia la spugna. But. ivi : Non sazia la spugua, cio cavai la spugna
fuor dell'acqua, non piena d'acqua quanto n'arebbe prcso.

ziamento d'essa pentimento.

a sazievolezza, Noja, Tedio, Rincrescimento. Lau- satietas. Gr SAccanzcciaaa, Sbacca-neggi-re. (N. ass.) Fare il baccano. Buon.
ramazor. Petr. Uom. iil. Tanta stanchezza e tanto saziamento di
Fier. 33. 2. Ogni altra cosa creder gran gusto , Fuor che sbacca
neggiando torsi il sonno. E 5. . . Sbaccaneggiare, strepitare ilt
sconfitta sopravvenne a' nimici.
sazi.az, Sa-zi--re.(Aut.1 Soddisfare interamente; e si dice per lo pi festi , Quando la citt tutta Travaglia.
deu'appetito o de' sensi; altrimenti Satollare.-, Assaziare, sin.] Lat.
satiare, explere. Gr. xoprav, dvarxmpov. (Sutiae , sulieta , satur

dal celt. gall. sath saziet) Bocc. nov. . 2. Li quali la piena licenza
di poter far quel che vogliono non pu saziare. E nov,3. 4. Prima
codenti e coll'unghie la sua ira sazia, che la fame. E 4a. 6. Accioc:
ch gli occhi saziasse di ci che gli orecchi colie ricevute voci fatti
gli aveano disiderosi. E uov. 35.ao. Lasciami saziar gli occhi di

uesto tuo viso dolce. Vit. SS. Pad. . o8. Queste e molte altre
belle cose per tre giorni continovi dicendoci lo santissimo Giovanni,
sazi e console molto l'anime nostre, e le accese a gran fervore

Epo. Patern. f. a. Beati sono quelli c'hanno fame e sete della

s, Sbac-cel-l-re. Att. Cavar del baccello, Sgranare. V


s
Sbac-cel-l-to. Add. m.da Sbaccellare.] Cavato dal bac
e,

cello, Sgranato. Lat. e siliquis eductus. Lor. Med. canz.

8. 5.

A chi piacesser le fave sgranate, O fuor del guscio tutte sbaccellate,


A casa mia n'ar buone derrate.

Sbaccellato diff. da Sgranato, Sgranellato, Sgusciato. Si sbac

cellun le fave, i piselli, que' legumi la cui siliqua si suole

pi co
munemente chiamare Buccelto. Diciamo invece : Fagiuoli granati,

Uva sgranata.
poi un
traslato
proprio;
Occhi
sgranati
diciamo ogranato
quelli cheha
paiono
uscire
dell'suo
orbita,
si sone rilevati

e con tal forza si muovono. Sgusciato levato dal guscio. Vengono


justizia, ch'elli saranno saziati d'ogni lor volontade. (Pr)
sgusciate non pure le fave , ma le noci, le mandorle ed altri semi
a - per simil. Bastare. Dant. Purg 4. Si spazia Uu fiumicel che
Sguscia un pulcino dall'uovo. Sguscia tutto ci che, preso, scappa
nasce in Falterona, E cento miglia di corso nol sazia. (Cio, non ba
via e sfugge. Sguscia un uccellino di mano ; Sguscia un fanciullo
sta , perch spaziasi vie pi umilia) (V)
3 E' n.pass. nel . sign. Dant.Par.
o veggio ben che giam acchiappato,
maiuon si sazia Nostro intelletto, se i veri non lo illustra. E 3o 74 SsacchettAruaA. (Ar. Mes.) Sbacchet-ta-t-ra. Sf Canale della cassa
dell'archibuso, pistola , o sinile, in cui si caccia la bacchetta (A)
Ma di quest'acqua convien che tu bci, Primach tauta sete in te si sazi
4 E n. ass. Daul. Purg. 2 . La sete natural che ma non sa SnacciaAnz , Sbac-chi-re. Att. Percuotere col bacchio , Bacchuure.
zia. Mi travagliava. (Br) Sen. Pist. ag. Giammai la sua crudelt (V. l'etimologia di Bacchiare.In celt. gall. bachull, in irl- bachol
iu cornov. bagl, iu brett. bac'h bastone) (A)
ripos n sazi, secondo che avviene delle bestie salvatiche. ( Il lat.
2 - Efg, Percuotere coa checch.ssia, quasi slanciaudolo. Sacc. rin.
ha : nec subsistit numquamu lassa crudciitas) (Pr)

SBALDANZITO

SBACCO

Se t se' d' interromperni pi ardito, Ti sbacchio la pandora sulla

scella inferiore, cui succede un'inspirazione prolungata, dopo di che


il mento si rialza , e la bocca si chiude. Proviene da molte e sva

testa. (A)

3 - * Percuotere checchessia sbattendolo sopra qualche parte. Fortig.


Ricc.. 24. 22. In quanto a me, vorrei per gratitudine Sbacchiarli
il capo sopra d' un' incudine. (N)
Stacchiare diff. da Sbatacchiare, Abbatacchiare , Abbacchiare,

Bacchiare , Batacchiare , Sbattere. S'Abbacchia un frutto sull'al


bero acciocch caschi , battendo con un bacchio , con un legno sui
rami.Abbacchiato si dice traslatamente chi cade di morte immatura;
e Abbacchiare , o fare un abbacchio , vale vender male cio per

riate cagioni, altre fisiche, altre morali. Tulora non basta nel corso
dell' atto una sola inspirazione, ma se ne fanno parecchie succes
sive e precipitate. Quest'atto misto, cio involontario fino ad un
certo segno, potendo noi signoreggiarne in gran parte monumenti,
ma non reprimerlo per lo intero. Infine esso contagiosol-, Sba
vigliare, Badigliare, sin. Lat. oscitare. Gr. xzruc9x. ( Dal celt.
brett. badalein che vale il medesimo. Il Bullet ha bad per apertura.
Altri dizionari non hanno bad, se non in senso di stordimento. V.

vil prezzo e a rotta le cose, quasi frutta che gettansi a terra. Bac

Sbadacchiare. I Franesi dicono bailler per isbadigliare, i Provenzali

chiare anch'esso dell'uso; ma non ha i traslati n i derivati d'Ab

badaillar. Questi ultimi han pure badar guardare a bocca aperta.)

bacchiare; ed in luogo di quelli , ne ha altri tutti suoi. Tra Abba


tacchiare e Sbatacchiare la differenza par questa , che il primo si
fa con un colpo solo , gettando o a terra o contra il muro o in qua
lunque altro modo checchessia; il secondo si fa d'ordinario con pi

Dant. In f 25. 89. Lo trafitto il mir , ma nulla disse ; Anzi , co'

pi fermati , sbadigliava. Bocc. nov. 5. 25. Come se del letto o da


alto sonno si levasse , sbadigliava , e stropicciavasi gli occhi. Sem.
Pist. Una lassezza senza fatica sorprende i nerbi, e uno sbadigliar

di gola che ec.


colpi percuotendo il corpo che si Sbatacchia alla terra od altrove,
dimenandolo, urtandolo in qua e in l.Si Sbatacchia anche non vo Se Apicio , Sba-di-glio.tSm1 L'atto dello sbadigliare; altrimenti Sba
digliamento.1 , Sbaviglio, Badiglio, sin. Lat. oscitatio. Gr. xairan.
lendo o per nccessit: il vento Sbatacchia una finestra. Si Sbacchia
deliberatamente per dispregio, per rabbia. Sbacchiar qualche cosa Se Aoine. (Ar. Mcs.) Sba-di-re. Att. Rompere o Disfare la ribaditura.(A)
nel viso, diremo meglio che Sbatacchiare. L'Abbacchiare, nel pro Seaprtoio. * (Ar. Mes.) Sba-di-t-jo. Sm. Utensile di che si servono
prio , conviene quasi unicamente alle frutta; lo Sbatacchiare, l'Ab gli oriuolai per isbadire i rocchetti delle ruote senza guastarli. E
batacchiare, lo Sbacchiare a qualunque altra cosa. L'Abbatacchiare
una specie di punzone incavato in modo da ricevere liberamente
d'ordinario si fa percuotendo; l'Abbacchiare battendo perch il corpo l' asse del rocchetto. (D. T.)
caschi; lo Sbatacchiare urtando , dimenando ; lo Sbacchiare slan SpAcLIAMEnro, Sba-glia-mn-to.[Sm.] Lo sbagliare. Lat error. Gr.a Azz.
ciando. Batacchiare anch'esso usitato e vale semplicemente per SAGLIANTE, * Sba-glin-te. Part.di Sbagliare. Che sbaglia. Vadi reg.(O)
cuotere. Non si direbbe Sbacchiar l'uscio, ma Sbatacchiarlo ; n SBAGLIARE , Sba-gli rc. (N. ass. Prendere sbaglio, Dare in fl; at
Batacchiare un frutto, ma Abbacchiarlo ; n Abbacchiare una cosa
trimenti Fallire , Sfallire , ] Errare , Scambiare. (V. Errare.) Lat.

in faccia , ma Sbacchiarla; n Abbatacchiar con un legno , ma


Batacchiare ; n Bacchiare una cosa gettandola in terra, ma Ab

batacchiarla. Si Sbattono materie parte liquide e parte solide, o parte


dure e parte molli, perch cosi agitate si mescolino e si componga

falli , aberrare , allucinari. Gr. 39xa. Sagg. nat. esp.4. E cli


v ha fatto la pratica, suole sbagliar di poco. Salvin. Pros. Tosc. .
183. Porta seco dalla nascita, come necessario corredo , lo sbagliare
e sfallire.

no insieme. Si Sbattono le uova, non si S batacchiano: si Sbatacchia SAcLAro , * Sba-gli-to. Add. m. da Sbagliare. V. di reg. (O)
un'imposta, non si Sbatte. Nello Sbatter l' ali, la coda, lo sbatti SpAGLIETTo , Sba-glit-to. Sm. dim. di Sbaglio. Piccolo sbaglio, Er
mento sempre men forte dello sbatacchio. E dicesi, occhi Sbattuti
roretto. Pascol. Risp. Novell. Fior. Berg. (Min)
per languenti e tristi, viso Sbattuto per pallido e di male : e non SpAoLio. [Sm ] Lo sbagliare ; [I altrimenti Errore, Fallo , Trascorso
gi S batacchiati e Sbatacchiato.
Abbagliamento ec.] (V. Abbaglio.) Lat. error. Gr. apixax,
,-

SeAcco. V. usata nel modo avverb. A sbacco che vale In grande ab


bondanza. V. A sbacco. ( Dall' ebr. sabagh abbondanza. Lo stesso
vale il celt. gall. saibhireach. In ar. salygh ampla et profusa res.)
Aret. Rag. Le vivande ci sono a sbacco, i vini all'ordine. (A)
SBAD acchia ne , Sba-dac-chi-re. N. ass.Aprire la bocca scompostaimente.
(Dall' ebr. pathahh che comunemente si pronunzia pathiac aprire,
se non pure da batah che nella stessa lingua vale aprir la bocca.)
uscell. Disc. 3. Berg. (Min)

rmuz. (V. Abbaglio. In turco hajiilik hallucinatio,fascinatio, prae


stigiae. In ingl. lungle errore. In celt. gall. as fuori, e boile successo,
risultamento, conseguenza. In gr. ballo io do nel segno : onde Sbaglio
potrebbe significare il non dar nel segno. V. Sbal strare, $. 2.) Red.
Annot. Ditir. o7. Vaglia il vero , parmi che egli prendesse uno sb
glio , quando disse che ec. Salvin. Disc. n. 384. Non s' appoggiare

tanto sulla fede d'accreditato scrittore , perciocch pure uomo, e


per conseguente agli sbagli soggetto.

2 -* Stare a badalucco. (A) Lall.En, trav. 12. n 4. Io son, dicea, una SAune, Sba-i-re. [N. ass. V. A. Lo stesso che l Allibire,Baire, pr.
Lat. obstupescere, stupore percelli. Gr. irAzymvau. (V. l' ctim. di
zucca senza sale Picn di rispetti inutili, e sbadacchio, Mentre questi
Baire. In ar. baehr attonitum esse prae terrore. In cbr. behel disani
cornuti , a quel che io veggio, Contro me , contro i miei fanno a
la peggio. Berg. (N)
mare, turbare. In brett. badar stordito, da bad stordimento. In pers.
SBADATAcone, Sba-da-tg-gi-ne. [Sf. Mancanza della dovuta attenzione
biraj consilii expers,fatuus) Cr alla v. Baire. M. V. io. 33. "Tro
v il fanciullo morto : il perch e' venne meno, e forte sbai, e perd
nel fare alcuna cosa , per cui ella non riesca ben fatta o accada
la favella. Lucan. 82. Cesare medesimo fu tutto sbaito, e non si mo
ualche inconveniente , che avrebbesi dovuto evitare; altrimenti 1
Spensierataggine, Disattenzione. (V. Negligenza.) Lat. inconsideran
vea, ec. Vit. S. M. AMadd 64. Ma la sua Maddalena, udendo quelle
tia, incuria. Gr. da Asua, dpovraorrix. Red. lett. 2. 286. Per far di
parole, divent s forte sbigottita di paura , che 'l suo volto divento
fatto
come la cenere, e 'l (e al) suo dolore sba (Cos va letto, e non
spetto a V. Sig. Eccllentiss. voglio scriverle qui un altro sonetto, nel
quale con la mia solita sbadataggine mi venuto fitta la rima in ore.
spari, come legge la stampa. Vedi la not. 18. Guitt.lett.), che non
Magal. Lett. In ogni modo, colpa della mia naturale sbadataggine , ci
parlare. (V) (la l'ottimo MS di questa Vita nella Barberini
egge colore invece di dolore, la qual lezione, ch' la propria e vera
ho pensato pochissimo. Accad. Cr. Conq.Mess. Negligenze o sbadatag

gini che ne'supremi capi di eserciti sono sempre delitti capitali. (A)

di questo luogo, ammette spari ed esclude il v. Sbaire.) (Pz)

SBADATAMente, Sba-da-ta-mn-te. Avv. Inconsideratamente , Con di SATo , * Sba-i-to. Add. m. da Sbaire, V. (O)

sattenzione. Lat. inconsiderate , incuriose. Gr. drxirros, duex. SAAFFAn, Sba-jaf-f-re. N. ass. V. inusitata. Mostrarsi petulante o
Red. lett. n. 96. Guarda un po' come tu tiemi sbadatamente le mani forse Ciarlartroppo e fuor di proposito-, Sbajare, sin. (ial pers. b.,
nel manicotto.
molto, e jaf sermo futilis. Nella stessa lingua bafel maledic. Il Ballet ha
il brett. l
nel senso del franc. bavard: ma non ho potuto rinvenir
SeAD ATELLo , Sba-da-tl-lo. [Add. e sm.] dm. diSbadato. Pros. Fior.
. 6. 22o. Mi lasciai tentare a ci credere dal conoscere alcuni di loro

questa voce in altri dizionari brettoni.) Varch. Ercol.' 23. C, Quan

ipocondriaci marci, e verisimilmente alquanto stitici, sbadatelli e ir

do voi faceste menzione di cicalare, ciarlare, e di quegli altri verbi


che cominciano da c , lasciaste voi nel chiappolo in pruova, o piut

resoluti , ec. Magal. Sidr. Lanciano occhiate di traverso e spesso


Qualor le sbadatelle intente al riso ec. rubano gioje cc. (A)

, tosto nel dimenticatojo , non ve ne accorgendo, il verbo sbajaffare

Sabato, Sha-dto. Add. te sm. parlando di persona.j Disattento, spen

sierato. Lat. negligens , incuriosus. Gr. cusAhs. ( Che non bala. V.


Baalare. Il Gollio ha batana penetravit negotium , intime perspe
ctum habuit.) Cr. alla v. Disattento. Red. Op. vol. 2. pag. o7.
(ediz. de' Classici.) Ah tu, Nisa, non corri, e neghittosa. Forse di
E sbadata, melensa e sonnacchiosa, Gi per dormir t'as
SICI1.
- * Non
Carff Berg. (O)
-

che alcuni, come bella e molto vaga voce, lodano tanto ? o, for
parendovi troppi quelli, e di soverchio, non voleste raccontare questo?
V. Quanti pi fossero stati, me' sarebbero paruti : ma io non lo rac

contai, perch mai non ho letto n udito n sbajaffare, n sbapa


fatori , n sbajaffoni, n mai favellato con alcuno che l'abbia letto
o sentito pur ricordare ; e anco non vi conosco dentro nolta n bel

lezza, n vaghezza, anzi piuttosto il contrario ; e se pure toscano


o italiano, non fiorentino, che quello che pare a me che voi cer

chiate: credo bene ch'i Gianni nelle loro commedie dicano sbajare.(N)
vo di Sbadigliare. Sbadigliare alquanto, Andare sbadigliando. Capor. SAAFFatone, Sba-jaf-fa-t-re. Verb. m. di Sbajaffare, p. (N)

SADiotacciane, Sba-di-gliac-ci-re. N. ass. forse pegg. o frequentati

Comm. La Nin Berg (Min) Aret. Tal. . 4. Questo sbadigliacciare SAAFFone, Sba-jaff-ne. Add. e sm. Goffo e petulante o
vuol ch'io faccia a suo senno. (Br)

piuttosto

Ciarlone, Cicalone. V. Sbajaffare. Faust. p.Cuc.lib8. Berg. (Min) (N)

SeabioLiAMenTo, Sba-di-glia-mn-to. [Sm.] Lo sbadigliare, t L'aitto di sba Saane, * Sba-j-re. N. ass. V di gergo. Lo stesso che Sbajafare,
digliare; altrimenti Sbadiglio.1 - , Sbavigliamento, Badigliamento ,
(V. Abbajare. In celt. gall.abair parlare.) (N)
sin. Lat. oscitatio. Gr. xicum. Lib. cur. malatt. Sono infestati da SrAnAnzine , Sbal-dan-zi-re. N. ass.
la baldanza, Sbigottirsi.
frequenti sbadigliamenti.
Lat.despondere animum, exanimari, consternari. Grxararxrer9a.
2 E per simil Car. lett. 2. 2. Languido parr forse , dove per Ricord. Malesp. cap. 129. Erano s isbaldanziti, che non ardivano
lo contrario s'accozzano tre o quattro vocali , che fanno un certo
a fare pi che Federigo volesse. Tac. Dav, Vit. Agr.392. Sbaldanziro
-

sbadigliamento, ovvero iato, che lo chiamino i Latini, di mal suono.

i nimici , e gli atterri Pitilio Ceriale.

Sra DIGLIANTE , Sba-di-glin-te. [Part.di Sbadigliare. Che sbadiglia.-, 2 - Att. Toglier bandanza. Stor. Semif33. Ben tesche e altri edifici

Sbavigliante, sin. Lat. oscitans. Gr. xaruusvcs. Galat. g. Ho sen


tito molte volte dire a' savii letterati, che tanto viene a dire in la
tino sbadigliante , quanto neghittoso e trascurato.
SApioLARE, Sba-di-gli-re. [N. ass. Azione che consiste in una inspi

razione lunga, profonda, rapida ed in qualche maniera con iscosa,


durante la quale si apre largamente la bocca, abbassandosi la ma

da guerra fabbricando ec., tutto alla vista de' Semifontesi, per mag
giormente sbaldanzirgli. (V)

SALDANzro, Sbal-danz-to. Add. m. da Sbaldanzire.Lat. exanimatms,


trepidus. Gr. zrzrzysis. Com. Inf. Di che Virgilio, come pen
soso, turbato e sbaldanzito divenne, Tac. Dav. Ann, 4. no6. ior
naronsi a Roma sbaldanziti.

SBA LIDGGIARE
Seanorcoane , Sbal-dg-gi-re. N.as. Fure sbaldore , Inlaldanzire,

alin. Annot... B. 4. . . . Esbaudeir, cio sbaldeggiare, dice


degli augelli che col canto si rallegrano un poeta provenzale.(A) (B)
Saoone , Sbal-dre. Sm,

, A. Arditezza,

Baldanza, Baldore ;

o piuttosto Baldoria. Lat. alacritas, audacia Gr. carns, Spacs.


lim. ant P. N. Runald. d' quin. Gli augelli fanno sbaldore Den
tro alla fondura . Cantando in lor manera (Ecco la vera lezione

di questo passo. Rinn. Ant. Rin. d'equin. 5o4. Vedi Guitt. lett.
ot. . Li auzei fanno sbaldore (cio baldoria) Dentro della fron
dura lNota del Lombardi) (V)
Senesrnamenro , Sba-le-stra-mn-to. Sm.

Sorrown , Sbal-l-ne. Add. e srn. Colui che balla, nel significato di


contare cose lontane dal vero, acc, rim. 2, 3, Perch il conte
sballon , tra le pi belle, si possa far onore anco di questa.(A)(B)
Snamonoumero , Sbalor-di-mn-to, Sm. Lo sbalordire ; Inltrimenti
Stordimento, Sbigottimento , Costernazione, Confusione, Sconforto
Attonitaggine , ec. Lat. animi confusio, stupor. Gr.
gite

lett33. Or che far il mercurio, solito a produrre ancone sani


gli sbalordimenti e le ottusit?Magal. Leu Ritornato da quel primo

sbalordimento, i pianti, i singhiozzi, gli sbattimenti furono a un

sgno ec. (A)


Lo sbalestrare , Ill non 2 - ' Ammirazione, Stupore che rende
come smemorato. Magal. Lett.
corre nel segno; e fig. dicesi di Chi esce d' ordine nel viverel Gal.
Non ho vostre lettere l'ho caro, pigliandolo per contrassegno del
ist. 83. Tal rovina e sbalestramento non si pu fare di edifizi e
vostro sbalordimento per la preziosit del mio regalo. (A)
di animali, che prima non sieno in terra,
Soaone
lor-di-re. Att.
perdere

Sasnnanre , Sbale-strn-te. Part. di Sbalestrare. Che sbalestra. Bel

lin. Disc. Sfiancano all'infuora obbliquamente in una forma cosi sba


lestrante. (A)
Seasrnane , Sba-le-str-re.

Far

il sentimento

altrimenti

Atterrire Confondere , Spaventare, Turbare cc. 1 Lnt. externare.


Gr arrrr. (Da balordo : e simil tropo s'incontra nella v.

istupidire. Altri forse dall'ebr. ball h costernazione, ovvero da ba


N. ass. Tirare fuor del segno colla ba

lestra per errore o per ignoranza. Lat. jaculando non collimare, Gr.
rrera,

2 - g. Non dar nel segno proposto in favellando di checchessia,


Dilungarsi dal vero. Lat. aberrare. Gr. aaapraia, arch. Ercol.
5. Quando alcuno in favellando dice cose grandi, impossibili, o non
verisimili cc, se fa ci senza cattivo fine, si usa dire : egli lancia,
o scaglia , o sbalestra, o strafalcia.

la turbare confondere. In franc. abusourdir sbalordire in

provenz.

eslaloui sbalordito.)
2 - El anche attivamente, ma senza il 4 caso.Tac. Dav. Ann. 3.5g.
Onde per sospetto levare , o perch la paura sbalordisce, fattosi da
Narni portare per la Nera nel Tevere, raccese l'ira del popolo.(Il
testo lat. ha : pavidis consilia in incerto sunt.)
3 - Far rimanere attonito e come stupefatto per la maraviglia. Ma

al lett. Per quel che riguarda la forza e la vaghezza delle tinte


3 tu. Semplicemente Tinare o Scagliare. Lat. ejaculari. Gr. 8
in particolare , non si pu andare pi in l, e crediatemi che sba
Burh. . 3. Scortami questa stalla, compagnone, E sbalestra
lordisce. (A)
gli un peto nel boccone. (Qui per simil.)
4 - M. ass. e pass1 Perdere il sentimento, tRimanere attonito, stor
4 - Per metal Gettar fuori alla peggio. Buon. Fier, 4. . . E
dito, stupido ; altrimenti Stord e , Sbigottire, Sbaldanzire , Smar
sbalestran dal sen bestemmiatori. Pi di sei sporche laidezze in fila.
rirsi , Disanimarsi , Sconfortarsi, Perdersi ec. Lau. confundi animo,
o E Salvin.nnot. ivi: Sbalestrare , gettar fuori alla peggio, dal
etrnari. Gr. zararrrrz. Bern. Orl.
6. 34. Volta ad Ul
tirare colla balestra senza alcuna considerazione. (N)

danno, e fallo sbalordire Con un rovescio a traverso alla faccia, Che

5 - Mandar via , Allontanare, arch. Suoc. 5. 3. Costeim ha per


gonzo e crede che io non conosca che ella mi vuole slalestare in

qualche luogo, perch io non le dinatdi di quella collana. (Prima


gli avea deito: inettiti la via fra le gambe, e va ratto) (V)
6 - (eter.) Slalestrar le gambe. Dicesi del cavallo quando va man
cino, e manda in fuori le gambe dinanzi. (A)
Se esraarare, Sbale-stra-ta-mn-te. Av. da Sbalestrare ; ma si

usa per lo pi in senso fig. e vale Inconsideratamente,


neie e enza niuno ordine o considerazione. Lat. inconsiderate,
incondite, inconsulto, Gr. darros.

dall'arcion per forza in terra il caccia. Morgo, 46. Lascia ch'io


suoni col battaglio a doppio : Al primo colpo il far sbalordire.
elin. Disc. In questo capitolo presente vi sbalordite perch non
potete comprendere ec. (A)

lordire diil. da Assordire, Assordare. Assordare Far sordo,


cd Assordire Divenir sordo; ed ambidue i riferiscono soltanto all'or

gano dell'udito, che pel troppo romore rimane confuso cd inoperoso.

l'ardire d'altra parte attacca la mente, rendendola inoperosa nelle


stie facolt.

Snaio ora este,

Sbalor-di-ti-vamn-te. Avv. In modo da sbalor


Seasraro Sba-le-str-to. Add. m. da Sbalestrare ; detto per lo pi
die. Belin. Disc. . Dico che ciascuna di quelle parti d'acqua
in senso fig. Portato a caso. Salvin. Disc. 1. 157. Quante follie
insensibili , e si sbalorditivamente minute , abbia i suoi biscanti(B)
entrarono mai in capo ad alcune bestie coronate degl' Imperadori Salonovo,
Sbalordi-ti-vo. Ald. n. Auto a sbalordire , Che sb
mani ed altri monarchi, che vedendosi dalla fortuna sbalestrati
lordisce. Bellin. Disc. E in questa condizione quanto ci di mara
al trono, cominciarono a patire vertigini si stravaganti, che non si viglie
e di stupori sbalorditivi! (A)
rinvennero pi d'essere uomini.
Sba-lor-di-to. Add. m. da Sbalordire. Stordito. (V.Attonito.)
Per mela Condotto a varie vicende.1 Salin, Pos. Tosc.2.246. Saonntro,
Lau.animo confuss, externatus. Gr. marzraysis. G. . o.. o 3.Quasi
Molte avventure si narrano di due bellissimi e fedelissimi sposi, che come sbalorditi, per quelli
dell'oste male fu difeso. FV . 73 Il po
dopo le nozze sbalestrati dalla fortuna, ec.
sbalordito correa in qua e in l sanza ordine e sanza capo. it.
s-t Chi opera senz'ordine o considerazione, 1 Colui che fa le cose polo
S, l'ad. . 25. Quasi tutto per vergogna sbalordito , noi le ri
slalestatamente. Lat. inconditus, incompositus , inconsults. Gr.
puose altro, se non che la prege che gli mostrasse l'ecclesia Dutam.
- arraros,

arros, dovcs. Buon. Ie

2. 2. 5. A te, che sedi

1- 4- Gli occhi smarriti, in qua e in l moventi , Avea la trista,


adia, fa mestieri D' assistere alla porta, Balestro mio, che cosi
c cosi sbalordita Borbottando parl : percl consenti?
sbalestrato T'avventiqua E3. 5. 3. Ma sbalestrato Tu avevi gi
- Stupefatto. Mor. S. Greg. Gli uomini giusti si lievano tanto in
corso una giornata , Quand' ei 'l fini di dire,
contemplazione dell' alte cose, che quasi la loro faccia di fuori pare
4 - Deuto di Occli Occhi sbalestrati vale Mossi senza ordine e
sbalordita.
senza modo. Lat. errans, circumvagans. Gr. mrzavos. Cosc. S.
Sbalordito diff.da Balordo. Una forte impressione rende l'uomo
attendo
er. Non
al sentimento de' salmi, ma colla mente vaga
sbalordito e lo tiene balordo. Sbalordito indica il primo effetto ,
bonda, e coll'abito dissoluto, o cogli occhi sbalestrati ragguardo in
Balordo l'effetto continuato. Quando parlasi dello stato naturale o
qua e'n l, veggio e sottilmente ragguardo ci che quivi si fa.
abituale della mente, Balordo esprime pi di Sbalordito, e s'usa
Sascana, Sba-li-sci-re. uuotare o Sbottare, come sembra.
d'ordinario nel positivo, dovc Sbalordito s' accoppia con la parti
(bulisciare e valisciare dicono i Napolitani per togliere altrui tutto
cella negativa. Per indicare un uomo accorto, si dice che non
quello ch'egli la, da valigia ch'e' dicono baliscia.) Tansill.ca p. 3. Mi
Sbalordito. Dirgli che non Balordo sarebbe un tristo elogio.
fil padron de'giuramenti mille Che ancor che la cantina si sbaliscie, Salzamento , Sbal-za-imn-to. Sm. Salto di gi in su. o di un fianco
ne
Non pu dar, pi che ne di, due stille.(Parla di cino.) (PV.)
in l' altro. Aleandr. Dif Marin. part. 1, Beng. (Mlin)
Saaae, Sbal-l-re. Att.1 Aprire e disfar le balle 5 contrario d'Im Snalzare, Sbal-znte. Part. di Sbalzare.
Che slalza. . dire. (O)
allare. Lat. e sarcinis eplicare, Grrrinzrz avv. Libson. Sanzane, Sbal-z-re. [Aut. Far saltare , Getta e Lanciare. Lat. e
- 5. Tuttavia sballo arazzi, e fo festoni. Buon. Fier. 2. 3. 4. Oh che
jicere , projicere. Gr. 8xu. (V. Balzare.) Bern. Orl. 245o.
ribalde lane e sciagurate. Si son da certo tempo iu
sballate!
Rinaldo dietro, e gli spezza e gli straccia, Sbalzando in aria busi
ag. in modo basso. Raccontar cose lontane dal vero. (Se que
e teste e braccia o Gozz. Itin. (Bibl. Enc. l. 7. a 46) E con for
sta voce non fosse adoperata che in senso attivo, potrebbe credersi
za rigogliosa . . . Il turacciolo sbalza. (N)
formata da sballare
primo significato, e varrebbe il disfarle balle
Efig. Sen. Ben. Varch. d. a. La materia del benifizio pu sbal
delle ciance, delle folle, il cavale fuori. Si noti nondimeno che in 2
zarsi in qua e in l , e mutare padrone. (Il testo lat. ha jactatur)
celt, gall. belean val ciaula, leulais cicaleccio , cicalone, boilich 3 - Levar altrui
d'una carica, d'un posto. Min. Maln. (A)
discorso ozioso, millanteria) Malm, 6, 63. Cos sballando simil cian 4 - N. ass. Saltare,
Lanciarsi. Tac. Dav, Stor. 3. 3g. Vedendo i
ce e fole, Si tira dietro un nugol di persone. Salvin, Annot. .
Vitelliani non poter reggere a tanta serra, e fuori della testuggine,
Ba. 5. 7. Diciamo anche il raccontar cose incredibili, sballare ,
ci che di sopra piombava sbalzare, ec. ( Il testo lat.ha super
agittare. (N)
da
jecta tela testudine laberentur) Bern. Orla. 27. 4. Rimase quella
- Dar fuori, Mandare alla luce. Gigant. Ded. Mostrare in quanto
personaccia cionca Del braccio, e spalla destra e della testa, Che
errore cascano ogni giorno coloro che sballano in capo a cent'anni
via sbalzaro, e il busto in terra resta. Buone 3.4 2. Mln
un'opera. (Br
d'un pajo Granciti, qual pe' fianchi e qual pel dosso , Non ne fca
- In T di giuoco, e nell'uso , Fallire, Perdere tutto il suo al
rovescioni gi per la valle Sbalzar dal baluardo.
gioco, altrimenti Spallare. (A) (Ne)
Seanzara, sbal--ta. Si sbalzo. Matt. Franz. rin.bul. Si ferma
5 - Dimettere il ballo, contrario di Ballare. Voce inusitata, Malma.
senza darvi nna sbalzata. (B)
4. Si sball il ballo, andr da canto i canti, E le chitarre e i musici Sanzaro , sbal-zto. Add. m. da Sbalzare. Lat. ejectus, dejectus.Gr.
stumenti, ec.Minucc. ivi : ll verbo Sballare . . . qui significa dismet
gazo, Buon. Fier: 4. a. 7. Or cos 'l mondo del suo pernou
tere il ballo. In buon Toscano non si direbbe, quantunque la for scito, Eccol tutto intronato, eccol per
Sbalzato, e delle terre,
ma della letteras , aggiunta al principio di verbo o nonne, sia di dar e delle torri, E d'ogni altra eminenza suaterra
Gal. Sist. 54
significato contrario, si come la particella in appresso i Latini ... ; Quando dunque la ruzzola sbalzata in altoscavezzo.
ricade in gi, perch non
ma il Poeta se ne serve per far nascer lo scinerzo, cc. -dnuti. (B)
pu ella abbattersi, ec. (B)
sarano , Sbal-la-to. Add. m. da Sballare , . (A
SALzo, Sbl-zo. Sm. Lo sbalzare altrimenti Sbalzamento. 1 Lat.
Seallo. - Sn. Lo stesso che Spallo, V. (A)
ejectio. Gr. zoi.
-

SBANDONARE

SBANDAMENTO

Caccia
a - [Dar lo sbalzo=Mandar via, Scacciare. Malm. , 65. Un certo sranciaro, Sban-deg-gi-to. Add. m. da Sbandeggiare
in bando; altrimenti Esiliato, Sbandito, Bandito. - , Bandeggiato,
diavol d'una mona Cionna ec. Ne venne presto a farle dar lo sbalzo.
sin Lat. relegatus , in exilium missus. Gr. 3dp
3 -* (Med.) Termine vago , usato da taluni nel senso di Ansiet e Disbandeggiato,
di Dimenamento, e da altri per esprimere una Specie di palpitazione crc. nn. 3. 59. Che il Comune di Firenze debba trarre di
do tutti coloro che fossono sbandeggiati. Dant. rim. 3. E questa,
o di tremore di qualche parte del corpo o di tutto. (O)

sbandeggiata di tua corte, Signori non cura colpo di tuo strale.


Sannamento, Sbandamn-to. Sm. Disperdimento, Scomponimento,
uonFier.Sban-del-l-re.
4. 4. 23. Sbandeggiati
questa
terra Bellin.
Dissipamento. (A) Battagl. Berg. (O) Pallav. Ist. Conc. 2. 8o. E Ssaspelaar,
Att. e n.Daass.
Levare quella
le bandelle.
un tal breve quantunque esprimesse la predetta cagione di condurre
Disc. a.34. Noi siamo senza chiavi ; passar sivuolei che s'ha da
il Concilio altrove, cio il pericolo dello sbandamento per timor della
fre spezzare, mettere a lieva, sbandellare, sbarbare arpioni , . guerra, si stendeva ec.
mandarle ,imposte
in milleAdd.
pezzi,
(A) (B)
2 - Bando. Bellin. Disc. 1. Paghi di tanti e si gravi oltraggi, e delle Seanpettaro
Sban-del-l-to.
m cc.
da Sbandellare.
Che senza ban
sue tante barbarie , e delle sue tante irreligiosit, con un perpetuo

delle Bellin. Cical. 9. Piantandoti a quel mo'storpiato colla ma


sbandamento la pena. (Min)
fuori degli arpioni , come se ella fosse uno sportello sbandel
SanDAae, Sban-d-re. Att. Disperdere, Dissipare, Disciogliere, Scompor scella
lato d'imposta di finestra d' un'osteria dismessa in campagna A)B)
re; e dicesi propriamente di Schiere o Bande nemiche. Lat.disjice Sancione,
Sban-di-gi-ne. [Sf Lo stesso che Sbandimento, V.Fr.Juc.
ve, dissipare, dissolvere. Gr. axsc, dvzxis. (Da Banda, secon
7.5... Che il suo falso intendimento Sopra ha fatto sbandigione
do alcuni. Secondo il Muratori, deriva dal lat. barb. bandum bandie
Sban-di-mn-to. [Sm. Lo sbandire i altrimenti Esilio ,
ra, vegnente dal ted. band nastro) Tac. Vit. Agr.396. Degli errori SanDimenro,
Bando, Sbandeggiamento. , Sbandigione, sin-1 Lat. exilium. Gr.
de' nimici fa sua gloria il loro esercito di genti diversissime, appic
topia.Sen. Pist. Se n'and tutto di grado in isbandimento, e sgrav
- cato insieme colla cera d'un po' di fortuna, che mutata lo sbander.
citt di Roma. Amm. Ant. 2. 6. . Non troverrai isbandimento o
2 Staccare dal grosso piccoli corpi di soldati per allargarsi spar la
confini
in luogo, dove alcuno non abiti per sua volont. Bocc. Vit.
samente. Davil. Il Duca spingendo molte truppe di cavalleria per
ogni parte, procurava di scoprire i lati e le spalle, per riconoscere Dant. ao. In luogo di quelli (altissimi meriti), ingiusta e furiosa
perpetuo
, alienazione
beni . . .
se v'era tutto il campo dei Re, cd il visconte accorgendosi del suo dannazione,
I gli furon donate.
1 sbandimento
Cecch. Assiuol.
prol. Nde'siapaterni
chi creda
che
disegno, faceva altrettante fronti, quante schiere sbandavano i ne questa commedia si cominci o dal sacco di Roma ec. o da sbandi
mici. (Gr)
3 -E

n. tass. el pass [Disperdersi, Dissiparsi, Abbandonar gli ordini,

le bandiere. ] Tac. Dav, Ann. 2. 32. N Cesare combatt gli asse

dianti , perch al grido del suo venire sbandaron . arch. Stor. Ed


essi parte morti, parte presi e parte malati, si sbandarono. Borgh.
A m, fam. 9. Fu forza che il popolo si sbandasse, e se ne tornasse
a casa. Cerd. Stor. 1 n. 4o. Sendosi sbandata grau parte de' suoi ,

E nel sign. del 5 a. Davil. Camminava molto ristretto l'eser

uivi era cacciato e sbandito da Gostanzio imperadore. E appreso


partendosi quindi, di po' tre altri giorni con grande fatica per

Sbaragliare, Sparpagliare, Sbarattare. Sbandare l'azione che co

non pu per dimenticanza cssermi tolta dalla mente.

se ne torn addietro.

menti di persone ec. (N)

Saarbin, Sbandire. It. Dar bando, Mandare in esilio; (altrimrenti


Esiliare, Sbandeggiare, Bandire. , Disbandire, sin.) (V. Bandire.)
Lau. in exilium mittere. Gr. eigv.
a Rilegare in alcnn luogo, Confinare Vit. S9. Pad. . 82. Per
venne ad un castello ec. per vedere Dragonzio vescovo, lo qual

venne a Babilonia per vedere Filone vescovo, lo quale simigliante


cito , dovendo sempre passare per paese nemico, n si sbandava al
mente dal predetto Gostanzo era nel predetto luogo sbandito.
cuno de' principali squadroni. (Gr)
[E' per metaf si usa pi frequentemente per Cacciare, Rimuo
5 (Marin.) Sbandare, dicesi della nave, quando la forza del vento 3 vere,
for via.Lab. 4o. Poich dalla vostra mortal vita sbandito
la fa piegare sopra una banda. (A)
fui, ho la mia ira in carittrasmutata. Cio poich fui tolto dal nu
- Dicesi anche La nave sbandata, quando il carico o la za
mero dei viventi. Dant. Par. 7. 37. Ma per s stessa pur fu ella
vorra non distribuita ugualmente, in maniera che una banda pi
sbandita Di paradiso. Cio cacciata.1 Peurson. 29o.Tornami a mente,
sott'acqua che l'altra. (A)
anzi v' dentro, quclla Ch'indi per Lete esser non pu sbandita. (Cio,
Sbandare diff. da Disperdere, Dissipare, Disciogliere, Scomporre,

car

48.5.

E le "mie"notti il sonno sbandiro, e pi non ponno Per erbe o per


strigne gl'individui d' un aggregato a separarsi, staccarsi e disunirsi
incantioggi
a questa
ritrarlo.
Cioe,siamisbandita
tolsero ilesonno.
da quello. Solo per similitudine fu talvolta impiegato Disperdere per
Come
povert
odiata, Cavalc.Fruttins
troppo avremo che
lsbandare, ed in tal caso si concepito una separazione ed un'al
lontanamento degl' individui dell'aggregato pi forte di quello che
dire.
tdioe,
non
sia
pi
fra
gli
uomini
- Fa detto Sbandire uno in avere , nell'avere per Confiscargli i
s'intende nel semplice Sbandare. Dissipare indica una consumazione
enic. ti . cap. 3. E fece sbandire i Fiorentini in avere ed
o dissoluzione d'ogni sorta d'individui aggregati o non aggregati, sicch
molto affine ai verbi Distruggere, Annientare. Disciogliere tanto nel
in persona. (V)
significato opposto a legare, che in quello di scomposizione della ma 5 - "evare i bando, contrario di Bandire ; (ma in questo senso mor
---

teria, molto diverso da Sbandare. Scomporre molto affine a Di

si ,uole adoperare, e dicesi Ribandire.1 Lat. exili gratian

sciogliere ; e perch nella particolar mozione di Sbandare evvi com

patriae restituere.

-- -

facere ,

--------

to singolare. G. V. . 48. Si deliber in Firenze di co


presa quella di Scomporre, cos, nel caso che questo verbo-venga 6 minciare
aperta guerra alla citt d'Arezzo, e il detto d si sbandiro
applicato ad aggregazioni composte d'individui omogenci, pu assu
le
strade.
( Parche vaglia Fu pubblicato bando per le strade.) (Pr)
mere la nozione di Sbandare. Sbaragliare esprime separazione o disu Sampira , Sban-di-ta.
[Sfl Contrario di Bandita.
nione d'individui ancor pi disordinata e confusa che non si con
cepisce in S bandire. Oltre questa significazione, Sbaragliare adope Seasprro, Sham-di-to. [Add. el sm parlando di persona. Quegli che
rato attivamente vale ancora abbattere, dissipare. Sparpagliare vale

spargere in qua e in l senz'ordine. Sbarattare disunire, mettendo


in confusione, in fuga, in rotta ; e pi frequentemente s'adopera

o 'mandato in esilio, o che in bando., Disbandito, sia


czul, extorris. Gr. cvys, piros.Bocco 8. 4. Aspettando
di dover pigliare uno sbandito. G. V. 8. s. 3. Per lo Comune di Fi

renze fu mandato al Comune di Prato, che rimandassono lo sbandito.


come Disperdere.
Legg. s.P. s. Era ribandito ogni malfattore e ogni sbandito. Dim.
SanDatamrnte, * Sban-da-ta mn-te. Avv. Cogli ordini scomposti,
comp. . 7. Delle quali cose dovea avere corona, perch avea puniti
rotti, o, per dir meglio, Senza ordine, Qua e l; e si dice di solda
gli
sbanditi e malfattori. E a.38. Aveano invitati molti villani d'at
ti, di mitizie che fuggono. Botta. Settanta scampati dalla beccheria si
torno,
e tutti
sbanditi Ma
di Firenze.
BernOrl.e 3.
5. A casaFin
sua
ricoveraronosbandatamente in un fortino dell'altra parte del fiume. (Gr)
giur'mai
nonglitornare,
per ribello
aversi
per. sbandito,
Sannaro , Sban-d-to. Add. m. da Sbandare. [Posto in rotta o in di
finito sia di vendicare.
sordine, Disperso. Lat. vagus, disjectus , dissipatus , palans, Gr. a ch
- proverb.
Lo sbandito corre dietro al condennato i dice di Chi
rarns, 8taccacSsis, patros. Tac. Dav. Stor. 3.35. Il quale
condanna in altri i suoi difetti medesimi Lat. Clodius accusat mnoe
assalito il nimico scomposto e sbandato per vaghezza di preda, io
-

ripinse a'navili. E Stor. 4 35. I pi bravi in sul luogo, molti


furono morti sbandati , gli altri fuggirono indietro nel campo.Bern.

Orl. 2. 28. 4. Fuggendo vanne il popolo sbandato.

a (Marin.) Nave sbaudata. V. Sbandare, S. 5, 2. (A)

---

---

---

---

chos, Catilina Cetegum, Gioven. Franc sacch. nov. 37. Per questo
nacque quel proverbio: Lo sbandito corre drieto al condennato.
no6o Dice uno lanajuolo: o buono, o buono lo sbandito cor
re drieto al condennato.

da sbandire. (Esiliato, Cacciato, Allontanato e


Seannecolamento, Sban-deg-gia-mn-to. (Sm. Lo sbandeggiare; altri soro,ddi
dicesi di persone e di cosel Lat. in exilium missus, relegatus. Gr
menti Esilio , [ Bando , Sbandimento. ] Lat. exilium, relegatio. Gr.
gdpurros. "Bocc. Vit. Dant. 223. Questi fu quel Dante, il qual primo
pvyh, soprds. (Da
Bocc. nov. 27.27. Se mai avviene che
doea al ritorno delle Muse sbandite d'Italia aprir la via Franc
Tedaldo dal suo lungo sbandeggiamento qui torni. But. Inf a3. .
Sacch. nov. 9o. Li marinai, come gente scherana o sbandita, giun
Allora vidde Dante meravigliare Virgilio sopra colui che era disteso
in croce tanto vilmente nell' eterno sbandeggiamento. Maestruzz. 2.

gono percotendo le porte. Buon Fier. . 5.

... Astrea del mondo

parte Sbandita; ira trionfa, e regna Marte. E 3. a. a. E, di casa


3o. 5. Ma se coll'arme fece forza, punito di sbandeggiamento, e
sbandito , S'io volli al fine non morir di fame , Mi convenne ap
mandato in alcuna isola a' confini, e perde tutti i beni suoi. .
SaAmpecciante, * Sban-deg-gin-te. Part. di Sbandeggiare. Che sban
prodare in questo lito.
, picei Adine sbandite e vale A briglia sciolta. V. Redina, S3(B)
deggia. V. di reg. (O)
-

---

SeAnbrociane,Sban-deg-gi-re. [Att. Mandare in bando o in esilio; altri Snapo (Milit.) Sm. Scomponimento di un esercito col disfare i corpi
che lo formano e mandare i soldati alle case loro. Nani. Desiderava
menti Esiliare, Bandire,] Sbandire.-,Bandeggiare, sin. Lat. in exilium
(il duca di Savoja) promessa , che dal governatore si levassero le
mittere, relegare. Gr. Quyasav, opuv. aesti uzz. s. 3o. . Ma
gelosie di tante armi, praticandosi alternativamente lo sbando, al
dee cssere altrimenti punito, cio sia bastonato e isbandeggiato. Pass.
zog. Sbandeggiandoli di tutto 'l suo reame, sanza mai potervi ritor
mare. Pecorg. 3. nov. . Alla donna ec. fu perdonata la vita
ma fu er sempre sbandeggiata. Din. Comp. 2. 46. Molti nelle ri
opere divennero grandi, i quali avanti nominati non erano, e nelle
crudeli opere regnando, cacciarono molti cittadini, a congli ru
belli , e sbandeggiarono nell'avere e nella persona.

quale in segno di riverenza offeriva dal canto suo di dar principio.(Gr)

smossandonare.
Au. V.A. e d'AhbandonareCavale
Frutt. ling. 53. Ecco che, o signore, abbiamo isbandonato ogni cosa,
ed abbiamo seguitato te. (Cos legge una variante :

il

testo

ha ab

bandonato) Ea r8. Era lecito al figliuolo di sbandonare il padre


(Cos legge una variante: il testo ha abbandonare.) (V)

SBANDONATO

SBARBICARE

Seaponaro, Sban-do-n-to. Add. m. da Sbandonare, ... A., V. e di

Fier, n. 4. 6. Io vo innanzi A sbarazzare, ove bisogni, il passo. E


2. 4. 5. Mentrech la dogana si sbarazza, Per dar luogo alle vostre
mercanzie. E 4. 4. n . Oh che sgombrar di mostre e di sportelli,
Che serrar di botteghe, Staccar disegni, e sbarazzar di mura Red.
Cons. n. 66. Fa di mestiere altres scemarne la quantit, e sbarazzare
e render libere le strade sanguigne dell'utero, acciocch essi sangui
al dovuto tempo possano naturalmente scaturirne. (V)
Sanazzaro , Sbaraz-z-to. Add. m, da Sbarazzare. Accad. CrConq.

Abbandonato. (V)

Sanctaenro, Sba-ra-glia-mn-to. Sm. Lo sbaragliare, il disper


alere le soldatesche nemiche ma trovasi anche insignificato non mi
litare. Lat. dispersio, fuga. Cecch. Assiuol prol. N sia chi creda che

questa commedia si cominci o dal sacco di Roma ec., o da sbandi


menti di persone, o da sbaragliamento di famiglie, o da altro cos
fatto accidente. (V) (Gr)

Sanctuare, Sba-ra-glin-te. Part. di Sbaragliare. Che sbaraglia.

77

Mess. lib. n. Berg. (Min)

di reg. (O)

Seane acLane, * Sbar-ba-gli-re. N. ass. Fare il diavolo, Darla a tra


Sanaan, Sba-ra-gli-re. Att. Mettere in rotta , in iscompiglio,
verso, o piuttosto per lo eccessivo sdegno soffrir turbamento di vista,
in conquasso; altrimenti Sbarattare, Disperdere, Dissipare, Sciarra
Abbarbagliamento. Lasc. Parent. 4. 2. E mi venne tanta rabbia Ch'io
re, Rompere, Scompigliare, Sbandare, Sconfiggere, Sconfondere ec.-,
fui per isbarbagliare. (V)
Disbaragliare, sin (V. Sbandare.) Lat. disperdere, dissipare, fundere. Sanna ne, Sbar-ba-re. tu Sveglier dalle barbe , tSvellere dalle ra
Gr.arpa. (Dal celtgall. spreighuile sparpagliare, disperdere ogni dici; altrimenti Sbarbicare , Diradicare , Dibarbarc , Dibarbicare.
cosa, ovvero da spreighgu leir disperdere interamente. In lat.barb.
Lat.evellere, exstirpare, eradicare. Gr. dropov, Ciriff Cal. 2.
sparsilia cose sparse. In ar... baraia popolo; faragia separ l'un dal
64. E di testa la sua corona bella Si trasse , e i bianchi crin divelle
e sbarba. Soder. Colt. 2o. Ponendo a tutti una cannuccia o paletto,
l'altro, fu separato, disseminato, sparso; faraqa separ, dissemi
n, disperse. In provenz. escaraillar sbaragliare. V. Sbarattare e
e zappandogli o vangandogli ciaschedun mese, e sbarbando l' erba ,
sparpagliare.) Tac. Dav. Ann. n. 24 Massimamente i cavalli ec. sicch siano conguagliati al terreno. Dav. Colt. 7o. Trova l'anne
sprangavan calci, scavalcavan l'uomo, sbaragliavano i circostanti.
statura delle marze, e quivi taglia, e tutto il susin vecchio sbarba e
leva. Car. En. 3. 63. Ritentando ancora, Vengo al terzo virgulto,
appresso: Un cavallo, rotta la cavezza , spaurito dalle grida,
correndo si avvenne in certi , e sbaragliolli. E a. 36. E dal gelato
e con pi forza Mentre lo scerpo, e i piedi al suolo appunto, E lo
vicino Settentrione incrudelito, rapi e sbaragli le navi in alto ma
scuoto e lo sbarbo , ec. (B)
re. Sera. Stor. Ind. o. 4o8. Poich furono sbaragliati, gli seguit 2 - Per metaf Staccar con violenza, Divellere; e dicesi di affetti,
gagliardamente colla cava leria. Ar. Fur. 8. 46. Quivi Rinaldo
opinioni ec. Teol. Mist. Costrigne insino dal fondamento di sbarbar
assale, apre e sbaraglia Le schiere avverse, e le bandiere atterra.
la creatura da s. Segner. Mann. Ag. 27. Affinch tali affetti non
a-En. ass. Buon. Fier. 4. Intr. E quand'io non potr pi sotto
alzino i loro germogli, almeno troppo densi, dentro il cuor tuo av
manoFarmi la mia fortuna, alla scoperta Sbaragliando farollami.

3 - E n. pass. Disperdersi, Darsi alla fuga. Cron. Vell. 28. Ma isba


ragliati gli altri, che presono mala via, si sbaragliarono questi. Tac.
Dav. Stor. 4. 355. I plebei, gittate gi l'armi, si sbaragliarono per
la campagna,

vezzati a risecarli frequentemente, giacch non mai possibile di


sbarbarli dalle radici. (V) Allegr. oo. Io vorrei ec. , se fosse
sibile, sbarbare dalla sterile maggiatica degl'idioti cervellacci della
minuta gente moderna questa golpata anzi logliosa opinione. (N)
3 - * Sgangherare , Scommettere. Bellin. Disc, 2. 3. Che s'ha da

sanacro, Sba-ra-gli-to. Add. m. da Sbaragliare.-, Disbaragliato,


fare? Spezzare, mettere a lieva,sbandellare, sbarbare arpioni ec. (N)
sin. Lat. fsus, fugatus.Gr. is tvy rparis. Liv. M. Cos quella si 4 Privare a forza. Tac. Dav. Ann. 2. 38. Germanico non aspett
sparse, e tutti sbaragliati se ne andarono. E altrove: Quei di Tracia
pi, bench conoscesse questi esser trovati d'invidia per isbarbarlo
ecsbaragliati si tornarono a casa.M. V. 1.5o. Parendo a messer Piero
dal gi acquistato spl ndore. (Il testo lat. ha : parto jam decori ab

da Farnese avere doppia vergogna, s per le castella perdute, si per


la gente sbaragliata in Carfagnana. Bern. Orl. . 6. 4. Io veggo
la mia gente sbaragliata. Dal martel di colui spietato e duro.
Sanacino, Sba-ra-gli-no. [Sml Giuoco di tavole che si fa con due
ddi. Altrimenti Tavola reale, che i Francesi dicono Trictrac e
che in alcuni luoghi d'Italia si chiama con v. spagn. Giacchetto (cha
quete) e si giuoca con due o con tre dadi. Bern. rim. . 5. S'io
erdessi a primiera il sangue e gli occhi , Non me ne curo ; dove a
sbaraglino Rinnego Dio, s' io perdo tre bajocchi. Bracciol. Schern.
5.28. Giocano a toccadiglio o sbaraglino, (N)
a Lo strumento sul quale si giuoca.

strabi intelligeret.)

5 Abbattere, Avvilire. Boez. Varch, .6. Ma questo il costume

delle perturbazioni, le quali possono bene colle forze loro muovere


un uomo, ma sbarbarlo affatto e diradicarlo non possono.

6 Rimnovere da una cosa, Distaccare, Allontanare. Fortig- Ricc.


Onde il demonio non mi sbarba Dal mio proposto di farti del beue(A)
7 - Ottenere da chicchessia alcuna cosa o per arte o per forza; che

anche diciamo Spuntarla.


Sannaretto, Sbar-ba-tel-lo. Add. e sm dim. di Sbarbato, nel sign.
-

del S3 Lat. imberbis. Grayaos. Buon. Fer32. 2. Il so, che

sbarbatello, il primo pelo Non messo ancora, ec


smanacuo, Sba-r-glio. fsm. Lo sbaragliare e La confusione che ne Seannaro, Sbar-ba-to. Add. m. da Sbarbare. Sradicato Lat.evulsus,

avulsus. Gr. pag.9. Bern. rim. . 35. Querce sbarbate , salci,

segue altrimenti Scompiglio, Rotta, Sbaragliamento, Disunione ,


Confusione. Lat.dispersio, fuga. Gruyn. Buon.Fier. 1.3.3. Molti stioppi
D'ordigno tal, che col non far rimbombo, N buttar fuoco, famile
lorpassate. Con istorpio e sbaraglio oltramisura Terribili. E'4. . .
N men, che gli animosi, avvezzi a risse, Pratichi alli sbaragli. E
appresso

alberi e cerri, Case spianate e ponti rovinati.

2 - Per meta

spiccato, staccato. Tac. Dav. Stor3. 323. Non po

tettero entrare, perch Sabino la tur, invece di muro, con le statue,

splendori degli antichi, di qualunque luogo sbarbate. (Il testo latino

Ed eccoli "nterdetto, Mentre importuno ardisce un tal

ha revulsas.)

3 - tParlando di persona,1 Mancante o Privo di barba ; [ed in que


siraglio ec. , Quella sera e per sempre l'usciolino.
sto senso pu usasi anche in forza di sm.; altrimenti Imberbel a
a A sbaraglio, posto avoeb. In conquasso , In disordine. Onde
imberbis. "Gr.
sto. Tac. Dav. Ann.52 4. Remavano sbarbati
Mettere e Mettersi a sbaraglio = Porre, esporre a certo e manif
giovani, collocati secondo l'et e maestria di libidini. Mutt Fran
sto pericolo; Porsi in grave repentaglio. V. A sbaraglio.1 Lat. pe
riculo obiiccre.Gr. l ivuvov 29urriaurund.
rim. burl.a.noa. E molte genti, che si son pelate, Posson in un tratto
aver barba e capelli, E si metton le barbe alle sbarbate. Borgh. Rip.
a - E Mandare a sbaraglio = Mandare in precipizio, Mettere
434. Fece poi sopra la porta di san Bastiano de' Servi, essendo ancora
in confusione. Segner Mann. Lugl. 4. 4. In un tale stato non solo sbarbato
,
de' Pucci con due figure, che fu tenuta bellissima.
non darai all'anima tua quell'onore ch'ella si merita, ma glielo to
sbarbato diff. da Imberbe. Imberbe colui ch' privo di barba ,
glierai: anzi la manderai , se bisogni, ancora a sbaraglio con som
mo suo vitupero. (V)
Sharbato colui al quale fu levata la barba. Non pertanto suole usarsi
Sbarbato in luogo d'Imberbe, ed eziandio nel significato distrappato
3 E Volgersi in sbaraglio =Sbaragliarsi. Giamp. Maff Vit.
S. Stef cap. 4. E
qua e l (la testa) diede tanto spavento
od evulso, che
ad Imberbe Aut.
non Dare
appartiene.
Sannazzane,
sbar-baz--rc.
una strappata di briglia a' ca
a ribelli che senz' altro si volsero in sbaraglio e fuga. (P.
valli;
e
fig.
Bravare,
Riprendere.
Lat. increpare, verbis caedere.
3 IT di giuoco. Cos chiamasi ancora lo Sbaraglino, quando 1
-

Gr. rr, ao8epirsa ( Da barba per muso) Car. lett. 6.


Uno sbarbazzare di questi signoretti, un giugner d'improvviso per
tutto, ec. (Qui in forza di nome.) (N)

si fa con tre dadi.

Samarra, Sba-rt-ta. Sf1 V. A. Lo sbarattare, Confusione.Fr. Jac.


T . . g. Metterommi a gran sbarattaTra gente grossolana e matta,
Samarrane, Sba-rat-t-re. Att. Disunire, mettendo in confusione, in
fuga, in rotta -, Disbarattare, sin. (V. Sbandare.) Lat. disperdere,

sansazzara, sabazzta. tsfstrappata di briglia; altrimenti 1Sbri

gliata , Sbrigliatura. Lat. fraeni adductio.Gr. xas


Fig. Forte riprensione. Onde Dare o Fare una sbarbazzata= Fare
rpirav, vyzuv. (ball'ebr. 2 una
buona riprensione; tolta la metafora dal Dare strappate di bri
parais disperdere, dividere, distruggere, ovvero da parad separare,
glia a cavalli, quando s'ammaestrano. La graviter reprehendere.
dissipare, spandereV. Sbaragliare) G. V. 877. 3. La maggior parte
Gr. coprus
Vit. Benv.
Cell.una
158sbarbazzata
Batissimoa mio
Padremodo.
ec.,
furon prcse e sbarattate. GuidG. Mescolandosi tra le schiere, le sba
datemi
autoritrag.
che io gnene
possa dare
ratta mortalmente ferendo molti Greci. Bern. Orl. 2, 6. 44. Come
dal foco la paglia disfatta, In un tratto gli rompe e gli sbaratta. Snaaazzaro, sbar-baz-zto. Add. m. da Sbarbazzare
2 E n. pass. Disperdersi, Disunirsi G. V. g. 2.3. Cos detta 2 - In forza d'avv. Con grandissima libert o arroganza Lat. liber
dissipare,fundcre, fugare. Gr. i pv

armata ec. tutta si sbaratt, e venne a niente. E

rime. Gr.

n. 63. 3. Si sba

ratt la nostra oste, e della lega e villanamente si dipartirono.


Sanrraro, Sba-rat-t-to. Add. m. da Sbarattare.-, Disbarattato, sin.
Pecor.g. 25. nov.a. 2o4. Vedendo la sua gente sbarattata, prima la
sua schiera e poi l'altra, e venire in fuga, moriva di dolore. Sen.
Pist. E che tu mostri la lumiera di verit a coloro che sono sbarattati

9prara, Tac. Dav. Ann- 4. g. I Greci potevano

parlare non pur libero , ma sbarbazzato ,

Sacero sbarbi-camnto. Sm. Sradicamento, Estirpamento

Vallisn. 3.328. Berg. (Min


, -

di Sbarbicare. Che sbarbica. V.

i reg.(O

Sbarbi-care. tAu. e n. pass., Sverre dalle radici e dicesi


propriamente
di Piante,
e per simil.
Denti e simili
altrimenti Sra
dicare,Sbarbare.
(v. Estirpare.)
Lat.dicvellere,
evertere
eradicare.

Sea

e disviati. (N)

2 - - Disgregato, sparpagliato, detto di cosa. Sen. Pist. 69. Il


fiore del Senato sar sconfitto in una battaglia, e lo 'mperio di Ro

Gr. pol. Red. Ditir. 2 . Che per ischerzo baldanzosamente Sbar


ma che tanto grande sar sparto e sbarattato per tutto il mondo;
bica i denti, e le mascelle sganghera.
alcuna parte ne sar vinta in Egitto, alcuna in Africa ec. (Pr)
Per metaf Dissipare, Distruggere Fir.As. 7. La cosa sta
Saaazzan, Sba-raz-z-re. Att. e n, pass.) Toglier via gl'imbarazzi, 2 bilita
in questo, che per sua esamina egli ci confessi chi furono i
-

gl'impedimenti.-, Disbarazzare, sin. Lat. impedimenta tollere. Buon,


Vocab, VI,

SBASO FIFIA IRE

SBARCARE
compagni, a cagione che egli si sbarbichi sino a i fondamenti questa

Co'pi ne' ceppi , e le manette a'polsi, E le sbarre alla bocca, e

brutta fazione.

un capo un sasso.

sat. 4 Che vi sbarbichi Apollo, e che vi sfronzi.

SeAncARE, Sbar-c re. Au. Cavar della barca. Lat. navi efferre, edu 3 - Quell'Uscetto o Imposta che scrra l'ovile. Poliz. Stanz. . 9.
Or delle
corelle il rozzo mastro Si vede alla sua torma aprir la
cere. Gr. rxolov sxppsuv. Serd. Ist. 13. Nel cospetto de' nemici cd
sbarra. (P)
al dispetto loro sbarc i soldati e le vettovaglie e tutti gl'istromenti
4 - (Ar. Mes.) T. degli oriuolai. Nome che si d a diversi pezzi
da guerra. (Br)
2 N. ass. e pass. Uscir della barca, (Scender di nave, Smontar di dell'oriuolo. Tale quello che regge la molla del tamburo. (A)
nave o in terra , e poeticamente Uscir del lido.] Lat. cxscendere,
appellare. Gr. popusc9x, xarxra. Varch. Stor. La fanteria sbar

c in una villetta quattro miglia quindi vicina. E' altrove : Si era


diputato in Ispagna dove Sua Maest dovesse sbarcarsi. Buon. Fier.
4. 3. . O 'l liofante sbarca Certo , o ch' egli sbarcato. E 4 4.
18. Imbarcare , sbarcare , urtarsi insieme, Investirsi, slargarsi, ec.

5 -Scendere, Smontare,Venire in qualche luogo. VSbarcato, $.2.(A)

2 - T'. de'carrai.Sbarra di un carro. Pezzi di legno posti ai


carri, per fare che il carico non impedisca il girar delle
totc,

3 - T. de'lanajuoli. Pezzo di legno assai forte, situato sul da


vanti del telajo, e spaccato in tutta la sua lunghezza, perche vi
possa passare la parte gi tessuta del panno. (A)
4 - T. de'beccai. *** di legno che si mette per traverso a'ca
strati, per accomodar la rete. (A)

Sancato, Sbar-c-to. Add. m. da Sbarcare. Sceso di nave.)


2 - Per simil. Sceso di cocchio, Smontato. Jac. Sold. Sat. 5. Sbar 5 - (Arald.) Dicesi di un pezzo dell'arme, che dalla sinistra dello
scudo va in basso a terminarsi verso la destra. Onde Divise sbar
cata la vedremo anche a' festini, Cve treschi, saltelli e coccoveggi,
rate spiega la Crasca Divise a sbarra. Pecor. nov. Un drago verde
Chiamando a'suoi panion cento zerbini.
SARcAroso.(Marin.)Sbar-cat-jo.Sm. Luogo auto asbarcare gliuomini.(S) nel campo vermiglio, con una sbarra azzurra in mezzo. (A) Borgh.

- Luogo atto a sbarcare le mercanzie,gli arnesi ec. che sono nel


bustimento; altrimenti Scaricatojo. (S)

Arm. Fan.4. Volendo ciascuno la propria insegna, e' fu forza d'al


largarsi in pi colori, e que''medesimi in pi modi formare a doghe,

a sbarre , a traverse, a onde, a scacchi. 8 ) Ar. Fur. 1 o. 85. Porta


SARDELARE, Sbar-del-l-re. [Au. Domare un puledro cavalcandolo col in azzurro una dorata sbarra Il conte d'Ottonlei nello stendardo.(P)
bardellone;) Cavalcare i puledri col bardellone; altrimenti Scozzo 6 - (Mus) Sbarra doppia. Nome delle due linee verticali che attra
irare ; ma con pi ragione par che dovrebbe anche significare Levar versano il rigo, ed indicano per lo pi il fine del pezzo musicale. (L)
la bardella ad una bestia che gi l'avesse.1 Monigl. Dr. (A) Bisc. SoARRAar, Sbar-r-re. (Aut.1 Tramezzar con isbarra, [Mettere sbarre ad
-unot. Malm. . 25. Sbardellare i puledri il cavalcargli la prima un luogo per impedirne l'ingresso; altrimenti Abbarrare, Barrare. Lat.
volta col bardellone,specie di sclla che s'adopera quando s'incomin sepire, occludere. Gr. Biaprratv. Guicc. Stor. 2. 9o. Attendeva a
sbarrare e fortificare le bocche delle vie. Car. Lett. ined. 2. 4o.
ciano a domare e a scozzonare. (Br) Salvin. Annot. F. B. 4. 2. .
Bardella, colla quale i cozzoni sbardellano i cavalli, pi ampia Con Bellai stiamo ancora in cagnesco, perch si porta troppo scom
della sella. (N)
ciamente con noi, cd ora sbarra i corridori per separarci da' suoi.(N)
2
SBArco. [Sm. Lo sbarcare.

- Fig. Palesare, Esporre alla vista di tutti. Lib. Son.79.Una la 2 - Largamente aprire; altrimenti Spalancare. Lat. patefacere, ape

vandaja scalza , co' pi bianchi cc. , Senza mandarsi il cercin gi


da' fianchi, Tutti sbardella i suoi secreti siti.

SanneLiatamente, Sbardellata-mn-te. Avv. V. bassa. Fuor di mi


ura,. Smisuratamente. Lat. immense, immodice , immaniter, Gr.
vrpurpws.

Samperissimo, Sbar-della-tis-si-mo. Add. m. superl. di Sbardellato.


Monigi. Dr. (A)
a - Fiero e Scapestrato, come un puledro che si doma. Monigl. Dr.(A)
5 - Detto anche delle cose grandi : del che alcuni danno a ragione,

che i puledri souo per ordinario meglio in carne che i cavalli vee
chi. Altri sospetta che ci sia, perch a'cavalli molto grassi

rire , dissecare. Gr. divoysuv. (Da S privativo, e da barra.) Damt.


Inf 8. 66. Perch'i' avanti intento l'occhio sbarro. Franc. Sacchi,
rim. 6. Altre velate vanno , Portando bruno, e sbarran gli occhi a
retro. Benv. Cell.Oref 44. Vi adattai un Ercole che faceva la fa
tica del leone sbarrandogli la bocca. (V)
a - E detto dell'Arco. Morg. 5. 99. Aveva lunga e candida la
mana Da potere sbarrar ben l' arco a caccia. (N)
3 - UFendere la pancia per cavarne le interiora; altrimenti Sparare.
(Da Sbarrare in senso di aprire. In cbr. paras dividere.) G. V. 2.
6. 5. Fu morto ec. e poi in sulla piazza de' priori impeso per li
piedi , e sparato e sbarrato come porco. Dav. Scism. 68. Due ne di

pi acconcia la bardella che la sella. (V. Sbardellato, S. 3) Monigl. coll ; la terza nel parto sbarr.
Dr. (A) Alleg. 22 f. (Amsterdamo 75 f) Domandato una volta . . . 4 - Disperdere, Sbaragliare. V.

4. (A)

chi per sua fede egli avesse per i prosontuosi maggiori dell'universo 5 - E n. pass. nel o sign) Bern. Orl. . 6. f. Aveva un piede e
del tempo nostro ec., rispose : li matematichi e pedanti; ma questi mezzo di grossezza , E con due gran catene si sbarrava. Galil. I ca
con uno sbardellatissimo torto presumono, e quelli con una sfog nali poi, e le bocche che conducono ai porti, per sicurt delle bar
che che vi alloggiano, si sbarreranno la notte con catene di ferro.(Gr)
giatissima ragione. (B)
SaaDeLLATo , Sbar-del-l-to. Add. m, da Sbardellare. V, bassa.
6 - Dicesi Sbarrarsi nelle braccia e vale Allargarle , Distenderle.
Lat. brachia pandere. Gr. xipzs rerarven. More. 19. 73. Morgante
2 - [Fig. Detto delle persone, Fiero e Scapestrato, come un puledro
che si doma; detto cos, perch in quell'atto per non esser assue allor nelle braccia si sbarra, E l'arbor sotto alla bestia taglie.

fatti i puledri a tale esercizio, sogliono da principio eccessivamente


imperversare. Morg. 2. o. Rispose Gan tu ba 'l capo pien di
grilli , E fusti sempre pazzo sbardellato. Monigl. Dr. (A)

Sbarrare diff da Barrare. Nel senso di Serrar con isbarre meglio


dicesi Sbarrare che Burrare , sebbene quest'ultimo verbo abbia tal

3 Disorbitante, Grandissimo, Immenso. Lat. immensus. Gr. urpos.


(Dal pers. bertel grande.) Varch. rim. burl. .35. Io sto cinque ore
del giorno in mercato A pascer gli occhi di s bcll' oggetto , E ne
cavo un piacere sbardellato. Cant. C'urn. 96. Certi mantachi grossi

barricare e Barricare. Ma per viziosa ortografia Barrare fu adope

significato come suo proprio e primitivo, al pari di Abbarrare, Ab


rato in luogo pur di Barare ; e i chirurgi e i veterinari se ne ser
vono in certi usi che non ha mica Sbarrare ; al quale poi appar

tengono le significazioni di Allargare, Spalancare, Fendere, Sba

ragliare ec. in cui Barrare non se gli potrebbc convenevolmente


voglia sbardellata Di far battaglia, e mille bolle imprese. Buon. Iier. sostituire.
4.2. . (Inarcando le ciglia, Simular maraviglia ;) Quasi avvisando Ssannato, Sbar-r-to. Add. m, da Sbarrare. [Chiuso con isbarra.1 Lat.
iu loro Fortune sbandellate. E Salvin. Annot. ivi: Sbardellate , septus, occlusus. Gr. Barsopayzos. Tac. Dao. Sbarrate le porte,
ampie, vaste. Bardella, colla quale i cozzoni sbardellano i cavalli, si volt contro a' vincitori. Ar. Fur. 7. 85. Quei rispondean nella
pi ampia della sella. (N)
sbarrata piazza Per un di, ad uno ad uno, a tutto'l mondo; ... Per

c sbardellati Son male atti al gonfiare. Malm. 1. 25. E gli messe nna

Saroe Aruna, Sbar-della-t-ra. Sf Dirozzamento o Primi rudimenti

gioco in somma qui facean, secondo Fan li nimici capitali ,ec. (B)

di un'arte o scienza. Magal. Lett. Ci siamo messi a pigliare una - * Attraversato da sbarra. Cr. alla V. Fibbia : Strumento di me
tallo o d'osso sbarrato da una traversa. (N)
sbardellatura da questo Turco nella lingua arabica. (A)
Santerrare, * Sbar-lef-f-re. Aut. V. e di''Sberleffare Aret. Tal. 2, 3 (Arald.) t Divise sbarrate : Quelle che hanno sbarre, che dalla
sinistra dello scudo vanno in basso a terminarsi verso la destra. Il

9. Non isbarleffasse ancora mc. (N)

Searlerre , * Sbar-lffe. Sm. V. e di Sberleffe. Salvin. Annot. FB. More. 7. 8. Mostrava le divise sue sbarrate. (V. Sbarra) .
2.3. . Sbarleffe vale sfregio: diccsi anche Sbirleffe e Sberleffe.(N) 4 - (Milit.) Sbaragliato, Disperso, IPosto in rotta; e dicesi di eser
SBARRA. [Sf1 Tramezzo che si mette per separare o per impedire il cito; ma in questo senso ito in disuso (Dall'ebr. parad dissipa
passo ; e anche si prende per Qualunque ritegno messo attraverso, re.) G. V. 9.22. 4. S possente e vittoriosa oste, come era quella
acciocch una cosa non rovini, o non si richiugga, [o per chiudere della Chiesa ec., si parti sbarrata dal detto assedio di Melano. Stor.
un'entrata a chicchessia. Ve n'ha di varie forme e maniere.-, Sbar Pist. 59. Vedendo Uguiccione venire la gente del Prinze molto sbar
ro, Barra, sin. ] Lat. septum , repagulum. Gr. pxos. (V. Barra. rata e senz' ordine , ec.
In celt. gall. barra sbarra ; barradh impedimento, ostacolo. In brett. Sanno. Sm. Impedimento, Ritegno; ma in questo senso dicesi me
-

barren, in isp. barra, in franc. barre, in ingl. bar. I Tedeschi

glio Sbarra, V. Lat. obex. Gr. urov.

hanno sparren per travicello.) G. V. 7.68. . I nostri Fiorentini avea a Fig. Ostacolo, Impaccio. Dant. Purg. 35.42.Sicuro d'ogn' in
no gi le sbarre vinte, ed alquanti entrati dentro. E n. 37. 2. Gran toppo e d'ogni sbarro. But. ivi: D' ogni sbarro, cio d'ogni ritc
nimento, cio che non aranno impaccio vernno.
battaglia ebbono alle sbarre
via. Lasc. Streg. 2. . Tutte le pc
ne, tutte le catene e tutte le sbarre del mondo non mi terrebbono 3 Frastuono o piuttosto Dimostrazione. (Se regge quest'ultima spie
che io non andassi via oggi. Guicc. Stor. Fortificandosi ognuno gazione che assai quadra all'es. seguente, la voce pu trarsi dall'ar.
(degli eserciti) , e mettendo le sbarre dal canto suo. (Gr) Morg. 9, buhran dimostrazione. In pers. behrum confusione , berg mclodia.)
Franc. Sacch. Bau. Veceh. 2.5o. Allor le donne tutte . . . Aper
4. Saltato avria, per fuggire, ogni sbarra. (N)
a Onde Far le sbarre = Sbarrare. F Vill. E quivi, fatte le son gli occhi a lo Dio rilucente , E d'allegrezza fanno grande isbarro
sbarre, ricevettono francamente il baldanzoso assalto. (N)
Con molti suoni, e poi benignamente eo. Amati (B) .
-

3 E per metaf. Libr. Sent. Arr. Lo cuor del savio sbarra di Seasure, * Sba-si-re. Nass. Morire, Scomparire, Dileguarsi. Lo stesso
virt, altres comc di muro e di fortezza. Buon. Fier. 4. 3. 2. A che Basire, V. ( Dal celt. gall. bas morte, distruzione. Secondo
tal che gli occhi miei , non ben satolli, Bisogno han pur ancora Di questa etimologia, correggi l'altra di Basire) Car Ficheid. . Pa
sbari a c
me gli apra.
rendogli di vederla gloria de' Santi, avanti che sbasisse, chiam
2 Quello strumento che si pone altrui in bocca ad effetto d'impe eg. (P. v.)
dirli la favclla. Buon. Fier. 5.g Uno sgraziato iucatenato e stretto, Sasoriaa, Sba-soffi-rc., (N, ass. c pass. V. bassa. Mugiare smo
-

SIBASSAMENTRO

SBATTUTO

deratamente. (Dallo spagn. bazoffia resti di cibi insieme confusi. Se 9 - M. ass. e pass. Agitarsi, Dimenarsi.Sorder. Col. 63. Fermera
bene que' tralci a canne o pali, ch non si sbattano. o Com. Dant.
condo questa etimol. correggi l'altra di Basoffia) Muln. 3. 57. Il
secondo il Vecchina, il gran barbiere, Che vuoi che ognor si trin
Pug. 3. 32 Saccigliano gli uccelli di rapina quando da prima
clhi e si sbasofili.
sono presi, acciocch sieno pi umili e per sua salvatichezza non si
Seassamenro, Sbassa-mn-to. Sm. Lo sbassare; altrimenti Scadimento.
isbattono di soperchio. (N)
Lo stesso che Dibassamento , V1 Lat. depressio, imminutio. Gr.
* E detto de pesci, cos quando son vivi nell'acqua, che
rzriors, usins. Cr. alla v, Bassamento.
quando danno i tratti fuor di essa. Salvin. Opp. Pesc. n. 8o, E
Seassanza , Sbas-sn-za. [Sf] V. A. Altrimenti Bassezza. Lo stesso
nell'alma a veder molto diletto Pesce legato che si volge e sbatte.
che Dibassanza, Dibassamento, V.] Lat. humilitas. Gr, rarsinare,
E 3.2g2. I quali (pesci) han gagliardia , che passa il segno, Fin
Rim, ant. P.IV. Salad. Ch'Amor non guarda altezza, n sbassanza.
ch della salsedin madre in braccio Girandosi si sbattono. (N)
Sassane, Sbas-s-re. Aut.P. A. V. e di Abbassare. (A) Cr. alla v. 1o - Agitarsi , Commuoversi veementemente per passion d'animo, o
per dolore di corpo. Lat. concuti, jactari. Menz.Sat.3. E
Cnr
Sterrare: Sterrare. Levare il terreno, Sbassar la terra. (N)
culion suda e si sbatte. Segner Mauu. Lugl. 7. . Santo Agostino
2 - Avvilire, Deprimere. Segn. Polit. lib. . dichiar. cap. 1. N qui
vo' dirne altro, per non parer ch'io voglia sbassare questo suggetto, voleva un tempo omai aprire la sua pota; si sbattea, si affannava,
che io ho al presente fra mano, con dirne ec. (V) (B) Segr. Fior.
si affaticava ; e pur dopo tanto sforzo non ritrovava ancora il modo
di aprirla. (V)
Prime.f.ao7. N le persuasioni di Filippo gl'indussero mai ad es
sergli amici senza sbassarlo. (N)
1 (Marin.) La vela sbatte: Dicesi quando per mancanza di vento
3 - E n. ass. Turg. Prodr. Deposizione di terreno che il mare nel
in mar grosso, o perch lo prende in filo, la vela agitata e non
l'atto di sbassare non la pot scco strascinare. (A)
serve. (A)
Sassaro, Sbass-to. Add. m. da Sbassare. Lo stesso che Abbassato, 12 - In forza di nome. Lo sbattere per Lo sbattimento. Tes. Br. 5.
2 . Puoie l'uomo conoscere quando de' piovere, ch'elle gridano molto
S. Cr. Per lo stesso fine vedesi sbassato quel tetto che a foggia
(le cornacchie) , e fanno un grande sbatter d'ali.
di piramide s'alza per di fuori. (A)
Sesso. Sm. Diminuzione che si fa nel saldare un conto, o nel prezzo SATrezzane, Sbat-tez--re. tt. Costrignere altrui a lasciare la re

di ci che si compra. Pi comunemente Ribasso. Cocch, Leu. sp.


ligione cristiana. Morg. 9. 5. E sbattezzar vuol tutti i battezzati.
Noi
uno sbasso sempre di qualche scudo per braccio nel bro 2 Per simil. Mutar il nome. Lasc. madr. 7. Perch Tattoli poi,
se ben si stima, Mal si puol dire in prosa , e peggio in rima , ec.
Srastarnane. (Agr) Sba-star d re. Att. Fare quell'opera che chiamasi Mettete tutti i mezzi, Perch 'l Bonanni greco la sbattezzi.
anche Scacchiare, . (A)
3 - NV. pass. Mutar religione. Lat. baptisuno renunciare. Morg. 648.
cato. (A)

Srastare, Sba-st-re. Att.] Cavare il basto.

Lo stesso che Dibasta

Che questo poco men, che sbattezzarti. E 253o. Ma che pi oltre

re,
Lat. clitellis exuere. Gr. rrayaa papico.
non sare' ragione, Che chi battezzato si sbattezzi.
Seasrato, Sba-st-to. Add. m. da Sbastare. V. di reg. Lo stesso che 4 - E nel signif del S. 2. Cas.rim. burl. . 2. S'io avessi manco
quindici o vent'anni, Miesser Gandolfo, io mi sbattezzerei , Per non
Dibastato , . (O)
Searaccnane, Sba-tac-chi-re.Att.l Battere altrui violentemente in terra,
aver mai pi nome Giovanni.
o contra il muro. (. Sbacchiare.) Lat. allidere, affiligere. Gr. rpo 5 - Noua modo.1 arch.Ercol.55. Se continova nella stizza , e mo
rpov. (V. Sbacchiare e Abatacchiare.) Tac. Dav. Ann. . a.
stra segni di non volere o non potere star forte e aver pazienza ,
si dice: egli arrabbia ; e' vuol dar del capo, o batter il capo nel
Con le spade ignude, come pazzi, s'avventano a centurioni ec. , e
muro ; egli disperato; e' si vuole sbattezzarc.
per terra te gli sbatacchiano. (Il testo lat. ha : prostratos verberibus
multant.) E altrove: Disarmati, o correnti per l'arme gli sbatacchia. Snarrezzaro, * Sbat-tez-z-to. Add. m. da Sbattezzare. V. di reg.(O)
Buon. Fier. 2.2.3. Chiappole per le code, le sbatacchio. Per quegli Smarrimentaro. (Pitt.) Sbat-ti-men-t-to. Addm Aggiunto che si d al
-

scogli, e sbatacchiate scortico.

corpo che riceve la luce riflessa e ombreggiata, e anche alla mede

2 -* g.Tribolare. . Sbatacchiato, S. 2. (A)


3 - Sbattere, Dibattere. Salvin. Cas. o9. Giocoso anche ecpa
tassei, quasi sbattere, sbatacchiare, sciaguattare, per versare il

sima luce. Buon. Fier. 2. 4. 5. Tra gli orrori Sbattimentato , scorge

un bacalare Con un lungo barbon, ec. Salvin. Disc.. 334. Il nero


nero, perch non licenzia da s, come fan gli altri colori, ma por

vino dall'otro. (N)


ge agli occhi nostri in varie guise sbattimentata la luce.
4 - Dimenare, Agitare, detto di campanello o simile. Menz. Sat. . SArrimento, Sbat-ti-mn-to. Sm. Lo sbattere; altrimenti Percuoti
mento; e Lo sbattersi; altrimenti Dimenio.1 Lat. concussio, quas
Un fratacchion che stia A sbatacchiare un campanel di bronzo.(N)
Saraconiaro, Sba-tac-chi-to. Add. m. da Sbatacchiare. Battuto vio
satio. Gr. rpovns. Declum. Quintil. C. Non pu l'affetto d'al
cuno dal suo luogo esser cacciat, se non con isbattimento di tutte
tentemente. Lat. allisus. Gr. zaramuvos. Buon. Fier2.2.3. Chiap
le 'nteriora. Cr. 5. . 4. Contro la rabbia e sbattimento del venti
pole per le code, le sbatacchio. Per quegli scogli, e sbatacchiate scortico.
2 - Efg. Tribolato, Afflitto. Lat. afflictus. Buon. Tanc.5. 5. S'ar
rampiconmo su, e noi balocchi Trovonno sbatacchiati e cattivelli.
Snataccino, Sba-lc-chio. Sm. Lo sbatacchiare. Bellin. Bucch. E fu

ron messi , di subito nati, d'una guerra allo sbatacchio. (A)


Sarracane, Sbat-ta-gli-re. N. ass. Detto delle campane, per lo stesso

cc. si dee convenevole sostentamento a ciascuno arbuscello con ispessi

legami legare.

2 (Pitt.) Cos dicono anche i pittori all'Ombra che gettano i cor


pipercossi dal lume, ombra che vien cagionata sul piano o altrove

dalla cosa dipinta, e corrisponde a quella oscurit che gettano fuori


di se i corpi nella parte opposta a quella ch' illuminata. l Lat.
umbrae projectus. Red. Oss. an. 88. Alcuna volta rassembra velato

che Sonare. Sacc. rim. 2. 99. Quelle (campane) si sa chi ogni po'
po' di festa Durano a sbattagliar tre settimane. (A) (B)

di verde, secondo gli sbattimenti della luce. Magal. Lett. S'ag

Sarree, Sbat-te-re. Att. anom. Spessamente battere, ( V. Sbac


chiare.) Lat. concutere. Gr. avypovev. Soder. Colt. noi. Volendo
fare il vin bianco limpido e trasparente, piglia l'albume di tre uova,
e gettale nella botte, avendole sbattute prima sinch facciano tutte

giugne la riflessione dell'ombra generata dallo sbattimento della lun


ghezza dell'anello in sul globo di Saturno. Baldin. Dec. Evert di
pinse un ragnatelo con le gambe lunghe e col suo sbattimento Vasar
Vit. I sbattimenti voglioni esser dipinti con dolcezza e unitamente,

la schiuma, ec. Poliz. st. n. 87. Sbatton le code, e cogli occhi fo


-

cosi Ruggendo, i fier lion di petto dansi.


2 - Scuotere, Agitare. Lat. agitare, jactare. Buon. Fier. 5. . 3.

perch chi gli disordina, vien a far che la pittura paja pi presto un

tappeto colorito ec. che carne unita o panni morbidi. (A)

Quant'era memorirmi Di fame, ch'agognando all'altrui oba, Sa Snarrrro, Sbt-ti-to. Sm. Scuotimento,] Sbattimento. Lat. concussio,
lir un carro su per una ruota , Che mossasi mi sbatta e mi strasci
quassatio. Gr. crypovrs.
,
-

--

---

ni , E mi stiacci una noce ?

2 - Per metaf: Travaglio, Passione. Lat. afflictio. Gr. zare. Petr


3 - Declinare, Sviare, Voltare un arme od un colpo. Car, En.lib.
Uom ill. Clicd eglino con universale sbattito d'animo lasciassero s
ro. v. 5o8. E sette dardi Gli avventaro in un tempo; altri dequali
fatta patria.
. .
Dall' elmo e dallo scudo risospinti , Altri furon da Venere sbattuti Smarrura, sbat-tta.SfSbattimento, Agitazione. Magal.Lett. Equivi
Si , ch'o vani o leggieri, il corpo a pena Leccr passando. E v. 43.
dato (il gallo) con una sbattuta d'ali una chicchiriata, cascargli morto
a piedi. (A
Ed ei fremendo. Stava intrepido e
, e con lo scudo Sbattea del
s
so Add. m. da Sbattere. Scosso, Agitato Latcon
l' aste il tempestoso nembo. E v. 229. Stridendo and per l' aura
cussus, agitatus, jactatus, Gr. zaragnos. Tes. Pov. Pcap.
il t lo ; Ma giunto, e dallo scudo in altra partc Sbattuto di lontan,
percosse Antore, ec. (M)
45. A gotia fredda ed umidatogli sugna vecchia , albume di uovo
- Per metafAffliggere. Boez. Varch. 4. 6. Certi rimorde e sbatte
bene sbattuto, crusca, cc. Soder. Colt. 27. Intridendo una poli
glia col loto della fornace ben pesto e sbattuto, dandovi co' grappoli
(Iddio), accioceh per la lunga felicit non divengano rigogliosi troppo.
5 - Confutare, Ribattere. Lat. repellere. Gr.cri. Buon. Fer.
un tuffo dentro, e poi appiccandola in luogo asciutto, vi si con
---

4. 5. 2, E il mio detto ec. Insultatori sbattono,

server l'uva lungo tempo.

6 - In modo basso, Sbattere, si dice del Muovere della bocca per 2 E detto di nave, Fir. nov. . 79. La sbattuta nave, lasciata
a discrezione deventi ec., se ne andava cercando d'uno scoglio che
mangiare; che anche si dice Sbattere il dente. V. Dente, S. 41
desse fine alle fatiche degli sfortunati marinari ,
Lat. mandncare.Gr. 9iv. Bellinc. son. o6. E che piacere stare
in un palazzo, E non vi sia da sbatter poi d'un uovo. Malm. 7, 5, 3 - Per metaf: Languido Lat. afflictus. Gr. razirepoir.As.286.
La difforme pallidezza degli occhi sbattuti, le ginocchia stracche ec. ,
Chi dal compagno a ufo il dente sbatte
febbrosa la mostravano in ogni effetto.
7 - Detrarre, Diffalcare (somma da somma1 Lat.demere, detrahere,
deducere. Cr. dopo 9za.G. . n. 8g. 8. Non volieno isbatte e 4 Abbattuto, Perduto di animo, Agitato, Affannato, Sbigottito.1
Varch, stor, i cittadini popolani, veggendosi sbattuti cc. , non ar
la parte nostra del conquisto di Mestri e del ponte di Praga. Cron. Mo
divano ec.
rell.262. Ma sbattine il quarto. Varch. Ecol. 77, Quando ci pare
Impaurito. Tac. Dav, Ann. 4. 89. Vedersi in Roma gli amba
che alcuno abbia troppo largheggiato di parole, e detto assai pi di 5 sciadori de' Garamanti, cosa rara ,
scol
quello che , solemo dire: bisogna sbatterne , o tararne, cio farne
arsi col
ol Romano. (Il testo lat. ha : perculsa gens
la tara, come si fa deconti degli speziali.
6 pa
Detratto,
deductus. Grapsis. Cron Morell.
8 - Diminuire, Scemare in senso morale. Guicc. Stor. t. . . p, o 4,
Sbattutine tutti i danari che ha spesi ec., come toc loro per rata
(ediz.89.) Non si curando gli uomini, come accade nelle citt
de'detti tre quarti, e sbattutone ogni altro denaio che per altre ca
divise , d'impedire il bene comune per sbattere la riputazione degli
--------

avversari. (Pe)

gioni necessarie o utili avesse spesi

--

8o

SBAULARE

7 -* Dicesi Sbattuto a terra in senso fig. per Rigettato, Cacciato


via. Salv. Dial. amic. 37. Sbattute a terra le gavillose dubitazioni
di coloro che in qualunque modo parlano in disfavore di questo sa
crosanto legame. (N)

SBERRETTARE
Il Beffeggiare men forte, ma pi continno, pi insistente. Lo
Sbeffeggiare accompagnato da odio , da invidia , da rabbia, da
amaro insulto. Si pu dire Beffarsi d'uno, e non Beffeggiarsi, Sbef
feggiarsi, Sbeffarsi. Farsi beffe pi amaro di Beffare. Chi si fa

SAulaae, Sba-u-l-re. Att. Cavar fuori del baule, Disfare il baule.


Fag. Com. Ch occorre sbaulare ogni cosa? (A)

disprezzo. Sbeffare un mostrar dispregio in qualunque modo si fac

SBAvAGLIARE, Sba-va-gli-re. [Att. Torre il bavaglio ;] contrario d'Im

beffe mostra non solo il dispregio ne' modi, ma l'interno e pieno


cia. Alle altre voci si annette l'idea d'irrisione o di derisione o d'in

sulto ; a questa non cos.


bavagliare. Lat. caput obvolutum detegere.
SBAvAcLaro , Sba-va-gli-to. Add. m. da Sbavagliare. Morg. 2. 85. SeeFFecolar , * Sbeffeg-gi-to. Add. m. da Sbeffeggiare. Altrimenti
E sciolti que' romiti, e sbavagliati , E'domand donde e' preson la Sbeffato , Beffeggiato , Beffato. (A)
via Color che gli hanno cos mal trattati.
Sperrecciarone, Sbef-feg-gia-t-re. Verb. m. di Sbeffeggiare. Che sbef
SBAvAMEntro , Sba-va-mn-to. Sm. L'uscimento della bava, Il traman feggia. Altrimenti Beffeggiatore, Beffatore. Cr. alla v. Derisore.(A)
dar della bava. Caraf Quar. Pred. 36. Berg. (Min)
Serrrocarnice, Sbef-feg-gia-trice. Verb. f. di Sbeffeggiare. Che sbef
SBAvaar, Sba-v-re. N. ass. Mandar bava. Anguill. Met. 6. 18. E
Altrimenti Beffeggiatrice , Beffatrice. Leon. Pascol. Leit.
erg. (Min
sbava per superbia, e rode il freno. (M)
s
Att. Lo stesso che lmbellettare , V. Doni
2 - Rimanere o Essere senza bava. (A)
3 - (Ar. Mes.) T. de' fonditori. Levar via le bave, cio quegli orli
I Marm. Berg. (Min)
o profili che risaltano in fuori ne' metalli cavati dalla fornace. Bar SnelLetraro , Sbellet-t-to. Add. m. da Sbellettare. Lo stesso che Im
tol. cit. dal Monterossi Antol. Ital. La quale (statua ) poi passata
bellettato , V. Mazz. Dif Dant. 3. 48. Berg. (Min)
per gli scarpelli, le lime e gl'istrumenti suoi propri , che tutta la SnelLicaae, Sbel-li-c-re.N. ass. e] pass. Rompersi o Sciogliersi il bellico.
ricercano, la sbavano, la rinettano, le danno pulimento e pelle , ri 2 Dicesi in modo basso (Sbellicare o] Sbellicarsi dalle ol delle risa e
vale Ridere smoderatamente , o eccessivamente ; che anche diciamo
mane cosa eterna al durare ed altrettanto meravigliosa al vedere. (P)
Smascellarsi delle risa o simili. V. Riso,
g. Lat. supra modo ridere,
SBAvATo , Sba-v-to. Add. [m. da Sbavare. Imbrattato di bava..]
2 - Senza bava, nel sign. di Sbavare, $.3] Benv. Cell. Oref 33. cachinnari. Gr. xxyxeuv. Salvin. Pros. Tosc. . 2. Avr pi d'un
La parte del detto buco, ch' di fuora della fornace, si debbe far lar
argomento a parte per questo eletto, che non far sbellicare delle ri
ga per sei volte quant' quella parte sopraddetta che si appoggia al sa, vero, ma dar pascolo alla virtuosa vostra curiosit.
Sneticaro, * Sbel-li-c-to. Add. m. da Sbellicare. V. di
(O)
detto mattone, e cos debbe venire pulitamente sbavata in fuora.
SnAvaTuna , Sba-va-t-ra. Sf] Bava. Lib. cur. malatt. Impiastra colla SeenDane , Sben-d-re. [Att.] Toglier la benda ; contrario di Benda
sbavatura delle lumache.
ra, e dicesi cos nel proprio come nel figl Lat.vittam detrahere.
2 Per simul. Quella peluria che circonda esternamente i bozzoli Guitt. lett, 4. Isbendate oramai, isbendate vostro bendato viso. E 2o.
de'vermi da seta..] Red. Ins. 28. Fece il suo bozzolo tutto di seta
Isbendate gli occhi della mente vostra, e guardate bene, verit da
falso discernendo.
bianca , con molta sbavatura di seta all'intorno del bozzolo. E' 32.
Non avea per esternamente quella sbavatura di seta. E Oss an. 188. 2 * N. pass. Torsi la benda. (A)
Coperto d'un'ammaccata peluria gialliccia, simile a quella sbavatura Seencia, Sbr-cia. Add. m. V. bassa, derivata da Sberciare, e dicesi
che circonda csternamente i bozzoli de'vermi da seta.
di Colui che poco pratico del giuoco, che prende degli sbagli. Ed
3 - (Ar. Mes.) La peluria della lana mal filata. (A)
anche di Chi mal esperto in qualunque cosa che imprenda a fare
senza ben conoscerne le regole. Fag. Rim. Poi saravvi uno sb rcia,
2 Quel difetto nelle opere di getto, che non riescono lisce,
che tenere Non sapr in man la mestola, e che invano Senz'arte giuo
ma con bave e superfluit provegnenti dalla forma. (A)
3 Efig. Magal. Lett. Questo sonetto ec. ancor caldo della cher, senza sapere. Salvin. Annot. F. B.47. A uno che nel giuoco
fucina e , dir cosi , con qualche sbavatura del getto. (A)
non d nel segno, e prende degli sbagli , diciamo Sbercia. (A) (B)
ass. Non imberciare , Non dar nel segno.
4 T. degl' incisori Sbavature diconsi Que' piccoli rialzi che SBERcia Re, Sber-ci-re.
formansi sulla lamina del rame da cadaun lato l' disegno, ad ogni
V. Sbercia. ( Da imberciare : ed imberciare dall'ar. burgias sco
pus sagittae , che vien dal
bergias scopo , bersaglio. Secondo
colpo di bulino che d l'incisore, e che questi abbassa di tratto in

'sa

tratto con un ferro triangolare a spigolo assai vivo. Abbassando le


sbavature, i segni fatti riescono molto pi netti. (D.T.)

questa etimol. correggi quella d' Imberciare) Salvin. (A) (Il Berg.
cita lo stesso es. del Salvin. ch' alla v. Sbercia.) (N)

Sbavatura diff. da Bava. La loro differenza non che nel linguag

Seenca. (Milit.) Sbr-ga. Sf) V.A. Lo stesso che Sbergo, V. e di U


sbergo Lat. thorax Gr. 3 pag. G. V8.58. 4. Ciascuna terra e villa
gio tecnico. Bava di vento dicono i marini e non Sbavatura. Sba
vatura dicono gl'incisori e non Bava.

Savazzatuna , Sba-vaz-za-t-ra. SfBagnamento di bava. Tocci Giam


paol. Le diremo sbavazzature di una donna che fili. (A).

per s si soprassegnassero di sberghe e arme, ciascuno mestiere per se.


Buon. Fier n. 3. 3. E penetrabilissimi verduchi, E lane della lupa,

Da sfondar qual si sian sberghe e loriche E Salvin. Annot. ivi:Sber

ghe, usberghi, corazze, paxss petti a botta. (N)


SAvicLiamento , Sba-vi-glia-mn-to. [Sm. V. e di' 1 Sbadigliamento
SeavicLante, Sba-vi-glin-te.Part. di Sbavigliare. Ve di Sbadigliante. Seaco. (Milit.) Sbr-go. Sm.) VA. V. e di Usbergo di cui sinc..]
-

Liv. M. Egli erano carichi di sbergo , d'altre armi. Dittam. . 2 .


Saviciane, Sba-vi-gli-re. N. ass. V. edi' 1 Sbadigliare. But. If
25. 2. Lo sbavigliare uno scialare d'increscimento indotto da fame, Pi difesono allora il mio albergo Le femmine vestite dentro a' pan
o da sonno, o da travagliamento, che l'uomo sente dentro, o da ni, Che gli uomini armati nello sbergo. Nif Fies..E legato lo tien
pensieri di tristizia. Dial. S. Greg. M. 3. 7. Incontamente entr in con lo splendore, E con que' razzi, a cui non valse isbergo. Fraunc.
Sacch. rim. 46. Del frutto di No s'arma ogni sbergo.
quel corpo l'anima, e sbavigli, e aperse gli occhi. Fir. Luc. 4. 6.
Vedete come egli sbaviglia. E nov. 7. 269. Cominci a prostender SpeauerrAne, Sber-lef-fa-re. [N. ass.] Dare degli sberleffi. -, Sbar
le gambe, e aprire le braccia, come fa uno

egli sbaviglia.

leffare, sin. Lat. caedere. Gr. pi.

Spavidio, Sba-viglio. Sm. V. e di Sbadiglio. Lib.son.58. Era ancor 2 Burlare o Schernire o Fare sberleffi nel sien. del S. a. Coppet.
Febo colla cispa agli occhi, E gli sbavigli uscian di colombaja.Buon. rim. burl. 2. 49. E chi vuol sberleffar, sberleffi in vano.
Fier. 3.4. 9. Ogni aura, ogni sbaviglio , ogni nonnulla ec. Zelanti Sneaterraro, * Sber-lef-f-to. Add. m. da Sberleffare- V. di reg. (O)
Seennerrr, Sber-lf-fe. (Sm.1 Taglio, Sfregio sul viso - ,Sberlifo,
fan parer caso di stato.
Sezrrauerto , Sbeffa-mn-to. Sm. Beffa ; altrimenti Sbeffeggiamento ,
Beffeggiamento. Doni I Marm. Berg. (Min)
Serrara, * Sbef-fn-te. Part. di Sbeffare. Che sbeffa. Altrimenti Bef
feggiante. V. di reg. (O
Seerraae, Sbef-f-re.(Ati. Far beffe; altrimenti Sbeffeggiare, Beffeggiare,]
Beffare. (V. Beffare.) Lat. irridere, ludificari, ludibrio habere. Gr.
crxrriv. (Sbeffare e Beffare vengono dal fran. bafouer che vale il me
desimo : e bafouer viene, secondo il Bullet , dal celt. brett. baffoua
che vale anche il medesimo: e questo da baf pcr bab stupido. Io non

Sbirleffe, Sbarleffe,sin. Lat. ictus. Gr. Amy. (In franc. balafre staffilata

in sul viso, cicatrice che vi resta. In ar. verae quel ch' d'innanzi,
e lef percuotere con la verga o con la frusta) Buon, Fier. 2.3. t 1. Bello
sberleife ch'cgli ha'n sul mostaccio.Malm. 2.3. Che s'egli udia trat
tarne, avria piuttosto Voluto sul mostaccio uno sberleffe. E Bisc.
Annot. ivi: Sberleffe non credo voglia dir altro che alcuni sfregi
fatti in fretta ed alla peggio non tanto
dritto che pel traverso,
a'quali per la somiglianza della lettera F, sar stato posto questo

nonc. (A) (Nell'esdella Fiera l'ediz. citata ha Sbarleffe con questa

trovo n baf n baffoua in altri dizionari brettoni. Trovo in persbafel

annotazione del Salvini: Sbarleffe vale sfregio : dicesi anche sbirleffe

idiota, stupido, maledico, in ingl. to baffle beffare. Secondo queste no

e Sberleffe.) (N)

zioni, corieggi l'etim. di Beffare) Capr. Bott.o. 199.Noi altri vecchi

Certo Att o Gesto che si fa per ischernire altrui. Coppet. rim.

burl. 2. 45. Dietro gli fa sberleffi a bocca piena. E a 47. E s'io

non siamo solamente stimati poco, ma siamo quasi sbeffati e tenuti a


giuoco da ognuno. Varch. Ercol. 55. Ma se fa ci per vilipendere, o

son tale, come in vero io sono , Non dovete a'sberleffi di vcruno

pigliarsi giuoco, ridendosi d'alcuno, s'usa dire beffare e sbeffare.

Star a rider di me.

Serraro, Sbef-f-to. Add. m. da Sbeffare. [ Altrimenti Beffeggiato, SeenLerro, Sber-lc-fo. tSm. Lo stesso che Sberleffe, V
Sbeffeggiato, Beffato.1 Lat. irrisus, ludibrio habitus. Cant. Carn. Smentiscacciane , Sber-lin-gac-ci-re. N. ass1 Andursi sollazzando, e
particolarmente il giorno di berlingacci. Varch. Ercol. 5. Sono
3. Noi fummo al mondo giovani galanti, Ricchi di possessioni e di
alcuni, i quali credono che da questo verbo, e non dal nome Borgo,
contanti, Ma sottoposti agli amorosi pianti, Sempre da Amore sbef
fati e scherniti.

sia deita Berghinella, cio fanciulla che va la sberlingacciando, e si

truovi volentieri a gozzoviglie e a tambasci.


Seer seocevole, Sbef-feg-g-vo-le. Add. com. Schernevole, Derisibi
le ;
Beffeggievole, Beffevole. Pascol. Risp. Novell. Fior. SpenniA, Sbr-ni-a. [Sf) V. scherz. Lo stesso che Bernia, V. Buon.
Fie, 35, 3. Chi i Giudeo che t'ha data a pigione Cotesta sbernia
Berg (Min
so , Sbeffeggia-mn-to. Sm. Altrimenti Beffeggiamento. turchesca 2 , E Salvin. Annot. ivi : Berria, sorta di vesta ,slermia
per ischerno. (N)
Magal. Lett. Quanto per l'addietro sono stato irritato per ragione
Sanroccotro,
scr-noc-col-to.Addm. V. e di'Bernoccoluto Magal
de' vostri sbeffeggiamenti. (A)
Lett. M' venuto il nicchio ec.; il convesso esterno tutto sbrinoc
sagrecciane , Sbeffeg-gi-re. (Att. Far beff ; altrimenti Beffeggiare,
coluto, come potrebbe essere un pezzo di scoglio. (A)
Sheffare, Beffare. Lat. traduccre, irridere. Gr. xxrayezv, xAsva(ev. Seca
errn, sberet--rc. Att. Salutare altrui col tasi la berretta.
tur. Luc. 4. 4. Sicch io ho a essere sbeffeggiata a questa foggia ?
Lat.
caput honoris caussa detegere Cr. xepaio 2rozxrso 9x.
Sbeffeggiare diff. da Beffare, Beffggiare, Farsi beff, Sbeffare.
Buon, cr. . . 2. E r posa , lui 'ncontrando, sbcr ettarlo A po
Il Bffare pu consistere in un atto, in una parola , in un cenno.
-

SBERRETTATA
sta mia con l'una e l'altra mano. E 4, 4. 7. Ch'io me gli scanso,
Senza ch'io lo sberretti. E' Salvin. Annot. FB.... Sberrettarlo,
cioe salutarlo e inchinarlo con trarsi di capo la berretta. Ora che si

SBIGOTTIRE
81
de Il Ballet, non altri lessicografi, hanno il brett. blav nel medesimo
potei Altro veder , che un abitin
senso) Buon. Fier. 3. n. 8.
lascivo Scarnatino e sbiavato. E Intr. 2.7, Ve' vestir c'ha co
stci, ch'io non rinvengo Se sia giallo o verde o bianco o rosso, o
sbiavato o mavi. (A) (N)

porta il cappello, rimaso sberrettare e fare sberrettata. (N)

a - N.pass. Trarsi la berretta. Alleg.6o. Al quale i fonchino,


e mi sberretto.

Panno sbiavato e Sbiavato assolutamente per Panno di quel co


Sennettara, Sber-ret--ta. Sfill cavarsi per riverenza la berretta 2 orel Bocc. nov. 7. . Io ti lascer pegno questo mio tabarro di
di capo a chi che sia. Mat. Franz. rim. burl. 2. o8. Che privi sbiavato.
E num. 2. Per quello che mi dice Buglietto, che sai che
legio quel degli starnuti, Che vogliono ancor lor la sberrettata ?
si conosce cos bene di questi panni sbiavati.
Non basta ch' e si dica : Dio v'ajuti? E 2. g. Era pure una vita
benedetta, Priva di cerimonie e sberrettate, Che fan ch'altri le brac Savin. (Agr) Sbia-vire N. ass. Il maturare delle hiude. (Ga)
m, da Sbiavire, E prendesi anche per Sbia
cia si scommetta. Lib. Son. 37. Con tante sberrettate e tanti in
lO, L.
chini. Buon. Fier. 2.5lic. Cosi risparmierannosi le mane Del gran Siecamente, Sbie-ca-mn-te. Avv. In isbieco, Stortamente. Vasar It
fastidio delle sberrettate.
quale (ponte) fece fare sbiecando anch'egli l'arco, secondo che sbie
Sanran, Sber-tare. Att. Iar la berta, Sbeffre, Beffre, Burlare. camente
imboccava fiume , ec. (A)
Lat. deridere. Gr. xv 3. ( In oland. boerten burlare. In pers. Snicane, * Sbie-c-re.il Aut. Storcere
, Fare in modo che checchessia
berdi derisio. In ar. bertanet ludi, res ludicrae. V. Berta, Berteg si trovi posto in isbieco. Vasar. Pit. Perch il fiume attraversava la
are e supplisci queste nozioni) Bisc. Annot. Malm. Dal nome strada in isbieco, fece fare (il ponte) sbiecando anch'egli l'arco.(A)
rta , ne viene quell'altro detto Dar la berta ec. e da questo ne 2 - " Pareggiare , Render diritta e uguale una cosa bieca. Min. viene il verbo Sbertare che vuol dire il medesimo. (A)
not. Maln. La voce bieca usata assai da'legnajuoli, per intendere
2 - Mell'uso, Dichiarare, Manifestare una eosa segreta. (Dal celt.
l'inegualit di un legno, e dicono sbiecare quando lo pareggiano e
gall. dearbhta, part. di dearlh dimostrare, accertare, affermare) fanno
uguale. (A)
Ricciard. Com. Uh, uh sbertala tutta. (A)
3 -"Guardare a sbieco per vedere se alcuna cosa sia adirittura, a filo.(A)
Seesrento. * (Filol) Sbe-st-rio. Add. m. V. G. Epiteto di ci che 4
N. ass. Andare a sbieco o stortamente,l Storcere, Stravolgere.
ha forza di estinguere il fuoco ; quindi Macchine sbesterie sono le Lat. obliquare. Gr. zupro. Varch. Stor. g. 249. Le sue mura, tor
e gli altri attrezzi che servono per l'estinzione degl'incendii. cendosi in alcuni luoghi e faccendo gomito, ovvero angolo, sbiecano
Dal gr.sbesteon verb. di sbennio io estinguo.) (O)
molte volte , e vanno a schimbesci.
Sevazzarro, Sbe-vaz-za-mn-to. Sm. Lo sbevazzare. Lat. potatio, 5 - N. pass. Parlando degli occhi o simile, Divenir losco. Chiabr.
compotalio.
Canz 6. Sbiecarsi i raggi imparino Del tuo sguardo seren, Perfida
Sevazzane, Sbe-vaz-z-re. Nass, Bere spesso, ma non in gran quan
e sarino Le nevi del bel sen. (Cio, possa tu diventar losca
Filli,
tit per volta. Lat. potitare. Sen. Ben. Varch. 6. 3. Era ita la c grinza.) (A) (M)

sa

tutta Roma sbevazzando, Buon. Fier. a. 1. 8. Sotto i fra

Sbie-c-to. Add. m. da Sbiccare. Storto, Stravolto, (O)


scati di quell'osteria E sbevazzano e giuocano e consumansi. E 3. Senecaro,
Rnduto diritto ed eguale, nel sign. di Sbiecare, .a.
Pareggiato,
2
2.3. E quand'uno sbevazza , E che abbocca la zinna Del fiasco o Vasar. Vit.Facendo massimamente congiugnere l'arco di pietra
della tazza.
cato modo da tutte le bande che riusci forte ed ha molta grazia.(A)
Severe, Sb-ve-re. Att. anom. e n. pass. Consumare bevendo, o stra Snieco ,inSbi-co. Add. m. sinc. di Sbiecato; ma si usa anche in forza
Eman
bevendo. Salvin. Odiss. Tutto ci, che a te in casa s' sbevuto
giato ec, renderem. (A)

Seezzucane,

di sm.] Storto, Stravolto.-, Sbiescio, sin. (P. Obliquo.) Lat. obli

Sbez-zi-c-re. Att. V. e di' Bezzicare. V. di reg. (O)

uus. Gr. rayos. (V. Bieco. In celt. brett. beskel linca obbliqua,

eskellek obliquo, storto.)


Seezzucaro, Sbez-i-c-to. Addm. da Sbezzicare Lo stesso che Bezzicato, 2 A sbieco , In isbico, posti avverb. vagliono Stortamente, tV. A

Buonier,45. 6. Dicono quelle parole sbezzicate, Che esser vo sbieco. Lat. oblique. Gr. rais. Borghi Mon. 79. E questa (cin
glion pregate, Lusingate, ligiate.
quina) segnarono, piegando a sbicco quel frego. (V)
Seaoaretto, Sbia-da-tel-lo, Add, m. dim. di Sbiadato. Alquanto sbia 3 Guardar a sbieco. Lo stesso che Sbiecare, nel sign. del 3.(A)
dato. Magal. Lett. (A)
4 (Archi) l'obbliquit demuri delle fabbriche ne siti obbligati(Mil)
Senaoaro, Sbia-d-to. Add. m.1 Aggiunto di Color cilestro o azzurro, Seiescio , Sbi-scio. Add. n.] Lo stesso che Sbicco , V. (Trassi A
e, secondo altri, azzuolo. Ma pi comunemente significa dzzurro bioscio dal tcd. viel scief molto obbliquo. Meglio dal celt. brett.
Sbiadito, Sbiavato, Sbiavi
o Rosso smontato e scolorito ;
beskel linea obbliqua, beskellek obbliquo, di traverso. In provenzale
toLat. caeruleus. Gr. xvivos. (Da Sbiavato. V.) Quad. Cont. Die esbiai a bioscio. In franc. biais obbliquit)
de in braccia quattro e mezzo saja sbiadata per Bindo. Salvin. Disc. 2 - Ed in forza di sm. Gal. Sist. 54. Perch non pu ella ab
n. 335. ll turchino ec. sbiadato, e il ceruleo, che d nel bianco, battersi a dare sullo sbiescio di qualche sasso fitto in terra, e che
ancora di non bella vista.
abbia il pendio verso dov' il moto?
2 In senso equivoco parlandosi di bestie, vale Tenute senza biada, 3 - A sbiescio, posto avverb. lo stesso che A sbieco, In sbieco ,
Bern. rim. .og. Una mula sbiadata damaschina. Burch. . 66. cio, Obbliquamente. Gal. Sist. 54. Se noi non lasciassimo cadere
Mule sbiadate e asin sagginati. Bellinc. son. 325. Io ti rimando il (la ruzzola) su qualche pietra che avesse pendio ec., e che 1 battendo
tuo carretton bajo, Anzi proprio sbiadato, e da Volsena.
a sbiescio sulla pietra pendente, ti acquistasse movimento ec. , non
Seaorro, Sbia-di-to, Add m.Agg. di Colore che ha perduto molto saprei in qual altra maniera ecl
della sua prima vivacit ; Smorto, Indebolito. V. dell'uso. (A)
Semerolane, Sbie-to-l-re. N. ass. 1 V. bassa. Piagnere (sommessamen
seiacane, Sbianc-re. (N.ass. Divenir di color che tenda al bianco. te, Intenerirsi; altrimenti Inbietolire. (P. Piangere.) (V. Imbieto
altrimenti Impallidire, Imbiancare. Lat. albescere. Gr. vzzer9. lire.) Malm.793. Trovan Nardino ancor di male oppresso, E sbieto
Borgh. Rip.a. Tantoch, a strignere colle dita la cimatura, n'esca lar lo veggono ancor lui. Miucc. pag. 97. Come noi da Bietola
il colore, e la cimatura sbianchi.

caviamo il verbo S bietolare, che vuol dire scioccamente piangere ec.,

a - Perdere il color bianco. 1 But. Inf 25. . Quando arde la can cos gli antichi avevano Betizare ec. (B)
dela, dinanzi che arda lo cignolo, sbianca, e poi si stende nell'an 2 N. pass. Struggersi per tenerezza. Fag.Com. Lasci in nasso
nerato il bianco (E il comento a quel verso intorno al papiro che questa ragazza che si sbietola per amor tuo. (A)
rde, Ch non nero ancora, e il bianco muore. Or qui il color Seierraae , Sbict-t-re. Aut.1 Cavar la bietta; contrario d'Imbiettare.
bianco smortisce, muore, anzi che tende a farsi bianco, come sup Lat, cuneum evellere.Gr. ca. roriAAsur. (Da bietta, e questo dal
celt. brett boutein che il Bullet ha in senso di ficcar dentro. I Gal
pone la Crusca) (N)
sbiancare dif. da Biancheggiare , Imbiancarsi , Imbiancare , lesi dicono put spingere: i Francesi bouter per mettere : gli Arabi baet
Imbianchire, Biancheggiare esprime lo stato, l'effetto del colore sul per fendere.
queste nozioni, correggi l'etim di Bietta.)
senso ; imbiancarsi ed Imbianchire , una gradazione ascendente; 2 In sign. n. ass. e in modo basso. Partirsi con prestezza e nasco
-

sbiancare, una gradazione di scemamento. Imbiancare attivo ha senso


evidentemente diverso,

---

samascaro, sbian-c-to. Add. m. da Sbiancare altrimenti impallidito,


imbiancato. (p. Pallido,) Lat. albens , pallns. Gr. ircos. -.
Gora. s. Pred. I peccati sanguinenti saranno isbiancati Tac. Dav.
Ann. 1 , 3o. Altri dicono di pampani sbiancati E 5.223. Col

samente quasi fuggendo e scappando via ; il che dicesi anche Spu


lezzare , Arrancare, Calcagnarc.1 Lib. Son. 55. Arranca , sbietta,
spulezza, calcagna. E 3o.fsbietta fuor di nostra colombaja.Ciriff
Calv, 4. 3. A questo modo la brigata sbietta Verso la porta.al
Granch. 3. 5. Eccoti ch'egli sbiettan di qua. Fag. Com. Sbiett
via rimpiattato nel cappotto. (A)
-

riso smorto, e le carni sbiancate per lo molto spirito vitale usci 3 (Marin) Sbiettare la gomena: Staccare la gomena voltata intorno
albentibus) Boez. Varch.
tole. (Il testo lat. ha membris in
alle bietue, o bitte. Meglio Sbittare. (A) (N)
2. rim3. Quando Febo dal cicl col carro d'oro Muove a sparger la sarerraruaa, sbiettat-ra. Sf. Quella forma che lascia la sbietta u
luce Dolce, chi al mondo l'opre e il color rende , Tutto l'ardente scendo del legno o d'attro corpo che ha spaccato. Caten. Cical. p.
coro Delle stelle slancato appena luce.
7. Sbiettatura d'un cono ec. (Cio, sezione conica) (N),
-

sco, sbian-ci-do. Add. m. Sbiancato. Car. Ficheid. 6. Gli Saioorrimento , Sbi-gotti-mn-to. Sml Lo sbigouire; o piuttosto Lo
altri (fichi) appena cominciano a maturare che sono vizzi e grinzi e sbigottirsi, cio Quello stato di costernazione in cui si rimane per
sbiancidi. (PV)
eccessiva paura ; altrimenti sbalordimento. Lat. animi conternatio,
scruna.(Ar.Mes) Sbia-scia-tra. SfDifetto di cimatura allor
avo, trepiditas.Gr. rxzzs. (v. il 3.3. di Sbigottire) G. V7. a64.
ee e orbici, in cambio di tagliare il pelo, lo stringono tra i due
ci, neuroste del Re, n'ebbe grande sbigottimento. Pass. pr. Non
coltelli. (V. a bioscio) (A)
ostante
la paura, lo sbigottimento, il dibattito, l'ansiet ec e gli altri
saaae , Sbia-sm-re. att. P.A. V. e di Biasimare. Cavale. Med. gravi accidenti che hanno a sostenere coloro a quali tal fortuna scon

orglira anche usurpa l'ufizio di Dio. Di far vendetta e duoli,

tra.Cron, Morell.358. Fu questa presa gran rotta e grande isbigottimen

chegli epio: Di fallo sbiasma, niega, e fallorio, Esil dipressa. (V) to a tutti i Fiorentini. Pist.S. Gir.Appo Dio non possiamo esser feli
svaro, Sbia-v-to, Add. m.. e dl sbiadato. (Dalla s privativa, ci, se non siamo combattuti dalle sventure, e dal terreno sbigottimento.
dai ted. blau azzurro.Altri forse dall'ar. aljaso o dal beiz bianco Sotoorrine , Sbi-got-ti-re. taut.1 Atterrire, Metter paura. Lat. pter
da va poich dicesi sbiadato il cilestro che va al bianco. In gall refacere , timorem incutere, constantiam eximere, exterrrr Cr
ta, color verde, bla campo verde. In sass. blev, in franc, bleu ver zzrrrrruv, Pass, t. Dicendo con pregiudizio delle loro anime,

8o

SBIGOTTITA MIENTE

SBOCCARE

Lo stesso che Bhrracchiolo, V. Fag. Rin. Prctcndo fare atto civile


che non vogliono lo 'nfermo sbigottire. E' 23o. La paura delle sal
Per via di un malcrcato sbirracchiuolo. (A)
vatiche fiere la sbigottiva forte. Tac. Dav. Ann. 2. 52. Fatta la
SennAGLIA , Sbir-r-glia.
Tutto il corpo insieme de' birri o fa
cosa maggiore, per isbigottire il nuovo capitano.
migli; altrimenti Satellizio, Sbirreria..] Lat. lictorum vel satellitani
2 - [E n. ass. Perdersi d'animo, Impaurire. Lat. animo cadere, pave
multitudo. Gr. oi pag8ovxon. Ar. Fur. 23. 63. L'ajutava a ripor l'ar
re. Gr. xarx9vusiv, reppofica. ( Dall'illir. izgubitise avvilirsi,
pertdersi d'animo.) Bocc.nov.43. 8. Pietro, al qual pareva del ron ne sue intorno , Che al capitan della sbirraglia tolse. Buon. Fier.4f.
zino avere una compagnia e un sostegno delle sue fatiche , forte sbi
. 2. Non seppi si fare Col volermi celar, che la sbirraglia Non
gotti. E nov. 57. 6. La donna, senza sbigottire punto, con voce assai mi scoprisse.
Sainaenia
, * Sbir-re-ri-a. Sf. Atti e Mestiere di sbirro ; e dicesi an
piacevole rispose : ec. Petr. cap. 5. Com'uom ch' sano , e in un
momento ammorba, Che sbigottisce. Dant. Inf 8. 22. Perch'io che per le Abitazioni o Luoghi propri degli sbirri; lo stesso che
-

Birreria, V. Sacc. Rim. Pi volentier dimoro A casa mia vestito

m' adiri Non sbigottir, ch'i'vincer la pruova. E' 24. 6. Cos mi

fece sbigottir lo mastro , Quand' i' gli


s turbar la fronte. Stor.
di rascietta, Che per le sbirrerie coperto d'oro. (A)
Pist. 3. Da una finestra gli gett una pietra , e con essa gli percosse 2 Sbirraglia. La lictorum vel satellitum multitud.Gr.o ag3cbxo.
sulla testa si grande il colpo, che tutto il fcce sbigottire.
Bern. Orl. 2. 3. 57. Ecco addosso gli fu la sbirreria. Buon. Fier.
3 - E n. pass. Petr. son. 236. Onde si sbigottisce e si sconforta Mia 4. n. 12. La sbirreria non ha la maggior voglia, Che di ralfardel
vita in tutto. S. Agost. C. D. 5. 4. Non si sbigottirono dalla pre larmi qualche goffo.
dicazione della salute umana. (V)
Sninnesco, Sbir-r-sco. Add. m. Appartenente a sbirro. Lo stesso che
4 - * Nota uscita. Buon. Tanc. 4. 5. Che borbotti Dappocucciaccia? Birresco, V. Boccalin. Rag. Purn. pag. 226. Berg. (Min)
e perch ti sbigotti ? E Salvin. Annot. ivi: Ti sbigotti, cio ti sbi Sinno. [Add. e sm. Lo stesso che ] Birro, V. Lat. lictor , satelles.
gottisci. Questi verbi in isco gli chiamano i Latini verbi inchoutivi;
Gr. pagovXos, rogrms, brnprms. (V. Birro. In pers. beril cursor,
regius.) Fir.As.284. Allora fu il romor grande non solo
gli hanno anche i Greci, e in pi di tempo ricorrono al prototipo
o primitivo. Avverti e avvertisoi e simili. (N)
tra il padron della casa e i soldati, mia con gli sbirri ancora. Ber
SBiGoTritamente , Sbi-got-ti-ta-mn-te. Avv. Con isbigottimento. Lat.
Orl. 2. 2 . 38. Appena aveva ci Brunello inteso , Che dagli sbirri
pavide , trepide, anxie. Gr. repss. Rim. ant. Inc. 26. Questi
fu tolto di peso.
sono in figura D'un che si muore sbigottitamente. Cim. Pist.Suppl. 2 Dir le sue ragione agli sbirri =Dir le sue ragioni a chi espres
samente t' contrario, e non pu afutarti. V. Birro, 5. 2; ( e V.
p. 9. Isbigottitamente Ti metti per voler mia ragion dire. (N)
SnicoTTrto, Sbi-got-ti-to. Add. m. da Sbigottire. (Sbalordito, Atterrito..] Dire , S. 69.] Lat. apud novercam ieri Cecch. Inc. 2. a. Doletevi
(V. Attonito.) Lat. perterrefactus, trepidus, pavidus, cxterritus. Gr. Di voi stesso, che andaste (semplice! ) A dire i fatti vostri e (come
rpss. Dant. Inf 28. oo. Oh quanto mi pareva sbigottito! Petr. dicesi Per proverbio) le vostre ragioni a Gli sbirri.
canz. 3o. . Ivi s'acqueta l' alma sbigottita. Bocc. nov. 54.7. Chichi 3 (Ar. Mes.) Sbirro dicesi da' pescatori e marinai a un pezzo di
bio quasi sbigottito, non sappiendo egli stesso donde si venisse, ri canapo impiombato nelle due estremit, che serve ad imbratare qua
spuose; cc. Vit. SS. Pad.
Subitamente vedendo questi dragoni,
lunque cosa per trasportarsi altrove, o levarla in alto. (A)
furono si sbigottiti , che caddero in terra per morti, avendo perduto Snsacciaae, Sbi-sac-ci-re. [N.ass.] C'uvur le robe dalla bisaccia;[con
trario d'Imbisacciare.] Lat. e pcra cducere. Matt. Frunz. Itiu.burl.
ogni sentimento e conoscimento. Guid. G. Dionigio Areopagita cc.,
2. 38. Imbisacciare e sbisacciare spesso.
veggendo nella passione di Cristo oscurare il Sole, sbigottito cosi
disse : ec. Tuss. Ger. 3. . E 'l volgo delle donne sbigottite, Che SesAcciaro, Sbi-sac-ci-to. Add. m. da Sbisacciare. Senza bisacce ; e
non sanno ferir, n fare schermi.
fig. Sprovveduto. Contil. Lett. Berg. (Min)
(Marin.) Sbit-t-re. Att. Svolger alquanto la gomona della
2 - Nota uso. Vit. S. M. Madd. 64. Divent s forte sbigottita s
itta. (A
di paura, che il suo volto divent fatto come la cenere. (V)
, Sbiz-zar-ri-re. Att. Scapriccire. Lat. genio indulgere ,
SBioorrtuccio , Sbigot-ti-tc-cio. Add. m. dim. di Sbigottito. Alquanto
-

s?

sbigottito. Lasc... C'en. 2. nov. 3. A madonua Laldomine pareva gi

genium explere. Gr. x29'nove rotai. Nov. ant. g. 2.3 f. Noi ab

essere nelle nani di Malebranche, e stava mezza sbigottituccia.(A)(B)


SuLAnciAuenTo, Sbi-lan-cia-nm-to. (Sm. Lo stesso che Sbilancio

biamo sbizzarrito e il Duca di Milano e degli altri, che sono un

Lat. acquilibri sublatio. Gr. iropio rias dcapsos.

gran pezzo maggior barba , che i Norcini.


2 * Dicesi Sbizzarrire le carte ; il giuoco e vale Piccarsi al giuo

SANciAnre, Sbi-lan-cin-te. Part. di Sbilanciare. Che sbilauucia. V.


di reg. (O)

dcndo sesto, me ne vado e torno: io non mi curo di sbizzarrir le carte,

Sincan, Sbi-lancire. (Att. Tirar gi la bilancia, Levar d'equi

imperocch chi vuol sedere in sui carboni se lo cuoce e tigne in un

librio. Lat. acquilibrium tollere. Gr. iroppo riav papi. Sagg. nat.
esp. 18. Quella vera rarefazione ec. d'avanzoperisbilanciare an
che apparentemente all' occhio il primo equilibrio tra essa e le palle.

co contro la fortuna. Aret. Rag. Metto piano e pensato, n ci ve


tratto. (A

Cavarsi i capricci..] Matt. Franz. Rim.burl. 2. 54 Per


vostra f , non la poesia Un proprio andare in poste co'capricci,

3-

E sbizzarrirsi della fantasia ?


2 - Efg. Dissestare. Vivian. Lett. La sera poi che a mio conto
pensavo d'aver finito prina che ad un'ora di notte, mi sbilanci l'ar SeizzAanrro , * Sbiz-zar-ri-to. Add. m. da Sbizzarrire , V. (O)
Seo. * (Geog) Fume di Barberia. (G)
rivo dello Stenone, e apprcsso quello del Sig. Molara. (A)

Seiacato, Sbi-lam-ci-fo. Add. m. da Sbilanciare. V di reg. (O) Sboccacciar , Sboc-cac-ci-to. Add. un. Lo stesso che Sboccato, nel
Sacio, Sbi-ln-cio. Sm.) Lo sbilanciare. , Sbilanciamento, sin. sign. del $ 2. Muz. Battagl. pag. 55. Berg. (Min)
Lat. aquilibri amotio, sublatio. Gr. croporlas d'apeaus. Salvin. Snoccamenro, Sboc-ca-mn-to. [Sm. L' azione dello sboccare e Il luogo

Pros. Tosc. . fo7. Quel che ancora fa maggiore sbilancio, per cosi

stesso da cui si sbocca ; altrimenti Sbocco.1 Serd. Stor. . 5. Vi

dire, disgualit e confusione, si , che

sono, oltre a questo, tanti sboccamenti di strade che entrano una


nell'altra, che, a guisa di laberinto, fanno smarrire e aggirarsi i
non pratichi. (Qui vale Imboccature. Lat. capita viarum)

stesso nome si nonnina

la virt e il vizio.

Sancione. (Vcter.)Sbi-lan-ci-nc. Sm. Lo stesso che Repellone, V(A)


SEsco, Sbi-ln-co Add. (e sun. parlando di persona; i wuorto, Mlal
futto. Lo stesso che Bilenco, V. Lat. distortus, varus, valgus, distortis

2 -*

Sboccamenti dice taloru la plebe per Parole disoneste, oscene

o irreligiose, Discorso di persona sboccata. Aret. Rag. Andr nel

cruribus.Gr. ags.(Dal celt. bctt. beskellek che vale il medesimo.) l'Inferno per tali sboccamenti. (A)
2 - '' (Veter) gg. del Cavallo che ha la pianta de'picdi rivolta in 3 (Mcd.) Sboccamento di sangue: dicesi quando per rottura d'al
-

dentro. (A. O.)

cun vaso interno , si vomita molto sangue dalla bocca. (Ne)

Sarani, Sbirb-re. N. ass. e pass. Andare alla birba, Passare il Sboccante , Sboc-cn-te. Part. di Sboccare. Che sbocca.Salvun.Senof
tempo in ozio o in divertimenti. Altrimenti Sbirbonare, Birboneg tib. . pag. 5. Con ispalancati occhi la belt di Abrocone in loro
giare. g., Rim.
,(A)
per ora in pace ella si sbirba, Or si suo sboccante ricevendo , e le maniere omai ec. (B)
ma la
or laTant'
tiomba.

SnoccAne, Sbocc-re. [N. ass. col terzo caso o colla prep. In..] Fur

2 - E att. Fag. Riun. Se in pace me la dondolo e la sbi bo cc.

capo, tindare a finire, e dicesi propriamente del Metter foce i fiu

A cercar della guerra avrei del fu bo. (A)

mi od altre acque simili in mare o in altro fiume; (altrimenti Sgor


gare, Imboccare, Riuscirc.1(VSborrare-) Lat. se cgerere, egeri, maria
subire, se cxoncrare. Gr. is &Axaoz zppsaSai, iocxasv. Stor. Eur.
5. o7. ll primo Vener, o Venero, donde sbocca il fiume Trolletta,

Ingannato
Tiffuto con lirla. Lat. dolis circunventus. Fr. nov. 83o5. Che
tenendosi pi sbirbato di Fallalbacchio, gli pareva mettervi pi del suo.

Siraro, Sbir-b to. Add. [ m. da Sbiubare. 1 V. bussa.

SianoA ne, Sbir-bo-n-re. N. ass. Andare alla birba, Birboneggiare.

lungo la costa dei monti asprissini che dividono quasi la Scondia. E'
1 9. Sino all'ultima concavit del Carnaro , dove l' Arsia sbocca nel
mare. Soder. Colt. 22. Per rettificargli conviene talvolta fare gran

tag. Rin. (A)

Sinciare, Sbi-i-re.[Att.e n.) Soc. hiudere gli occhi per vedere con pi
facilit le cose minute; proprio di chi ha la vista coi ta.(V.Squadrare.)

dissimi fossi apci ti , che isbocchino in laghi e fiumi vicini.

thirquis oculis intueri.(Quasi occhieggiare,dall'ar. ierchia occhio.) 2 - * Per simil. dicesi anche di Strada. V. Sboccamento, e V. Sboc
Mulm. . 9. Sbircia di qua, di l per le cittadi. E 6. 76. Sbircian

catura , S. . () (N)
[ Detto dell' Uscire che fanno i fiumi o simili del loro letto; al
-

dola un po' meglio,

da presso. E 7.44. Sbirciando scmpre in

qua e in l , se vede Donna di viso bianco e chcrmisino. Bisc.

trimenti Traboccare.] G. V. 1 n. 1. 1. L'Arno sbocc al fosso Arnonico,

not. . 9. Sbircia , dal verbo sbirciare , che vuol propriamente e al borgo delle Campane nello stagno. Car. Eneid. l. 5. E Xanto
dire socchiudere gli occhi, acciocch l' angolo della vista fatto pi da cadaveri impedito Sbocc ne' campi e devi dal mare. (Br)
acuto, possa osservare con pi facilita una minuzia. (N)
4 - Detto di persona. Uscir fuori con impeto. Lat. irruere,violen
* - Guardar per banda a fine di non essere osservati, come fanno tcr egredi, evadere. Gr. u 3xxsv , sopv. Ciriff Calv. 3. to3.
gli
amanti
movendo
la
pupillaalla
volta
dell'occhio,
con
quel mu
Eccoti gli Arbi in un tratto , che sboccamo Fuor d'una valle per
scolo che per tal cagione da' medici si chiama Amatorio. (Dal lat.sub
una costiera.
sotto, ed hirqus cantone dell' occhio - e per significa il guardare 5 - Svoltare o Svoltando riuscire. Ambr. Furt. 4. . Voltate a man
sotto i cantoni degli occhi.) Min. Malm. (A)
manca ec., sboccate poi a man destra. Lasc. Gelos. 3. 6. Vennero
Sncio , Sbircio Add. m. Lo stesso he Bcio , v. (A)
a sboccar qua tutt'e due, e l'uno venne alla volta mia, e l'altro cc.(V)
sterre Sbi-lef-fe. Sm. . e di sberleffe. Salvi. Annon. F G
Fg.Parlate sbcccatamente, cio poco onestamente.) MorS. Greg.
25 - Sbarlie vale sfregio . dicesi anche sbilff, e si i fle(N)
uomini col freno di consiglio si ritengono dallo sboccar del
-

Sirnaccuuuolo , Sbir-rac chiuolo, Ad. e nn. d. cd a val, di Slim c.

I ai lui e.

SDOCCATA

83
pfeno di liquore. Fortig. Ricc. A tue sembianze belle ( Dicele) io
S BOLZONARE

7 - Pror
re. Mor. S. Greg. 2. no. Tanto pi ardito, quanto pi
dispcrato sboccasse in alcuna villania. E 2. 25. Acciocch venendo
alcuna tentazione, egli (il nostro animo) pertanto non si sbocchi di
fuori in alcun parlamento illecito. E 5.3. Essendo l'animo turbato,
nientedimeno si pone silenzio di non isboccare di fuori in parole ;
c cos tiene silenzio al prossimo suo. (V)
* Aut. Dicesi Sboccar bugie o simili e vale Dirle, Profferirle. Diod.
Prov. 4. 5. Il falso testimonio sbocca bugie. E 9. 5. Chi sbocca

sacro questa sboccatura. (A)


Onde Essere alla prima, alla seconda ec. sboccatura=Aver
-

manomesso il primo, il secondo fiasco , Avere sboccato uno o pi


fiaschil Malm. a. 5. Qui per alquanto a Paride ritorno, Ch nel
l'oste alla quarta sboccatura

3 - I modo plebeo. La sboccatura il Bere per rinfrescarsi al


l'osteria. Ner: Samin. Qui si dimostran generosi e dannoUn giulio

menzogne non iscamper. (N)

intero della sboccatura. (A)

Dicesi Sboccare i vasi ed il Gettar via, o Trarre, quando e'son

pieni, un po' po'di quel liquore ch' di sopra per purgarli affatto dal

5 Lor.
- Panc.
g. Pazziuola
giovanile,
Scostumatezza
della prima
giovent.
Cical. Noi
eramo tutti
esciti de' pupilli
; avevamo
tutti

l'olio o altro.j Malm. 7. io. Sbocconcellando, intanto il fiasco sbocca.

Dav. Colt. 65. Ne' fiaschi del trebbiano, perch non inforzi, si
mette un dito d'olio alla bocca ; ma quando si vuol bere bisogna,
sboccato l'olio via , al fiasco rompere il collo.
1 o - Rompere la bocca a' vasi. Lat. vasis orificium frangere.Gr. dy
yaiov orrua azx.
in *(Milit.)Uscire fuori da una piazza, da una trincea o altro huogo
stretto per entrare risolutamente in un altro ad assaltarvi il nemico.
P'. . 4. Segn. E per tutte le strade calcate di genti, che ad ogni
canto, e da tutti i ponti sboccavano per irgli incontro. Corsin. trad.
Cenq. Mess. Sbocc nella piazza l'esercito di Cortes. (Gr)
a * Arrivare , Riuscire colle trincee e coi lavori della zappa
ad un'opera del nemico. Davil. Esscndosi avanzati con le trincee,
avcano sboccata la contrascarpa. Bentiv.Aprivansi le trincere del campo
in due siti che si erano stimati i pi vantaggiosi per isboccare nel
fosso , e batter le mura. Tensin. Nell'istesso tempo si far il ramo
della trincea dall'altra parte, venendosi a congiungere insieme nel
mezzo della punta della strada coperta , onde vada a sboccare nel
fosso della mezza luna. (Gr)

fatto pi d'una sboccatura. (A)

6 -* (Milit.) Sboccatura della trincea. V. Trincca. (Gr)


Scoccian, Sbocci-re.Nass. Si dice dell'Uscire il fiore fuor dalla sua
boccia. (V. Sbucciare.) Salvin. Disc. 3.7 . Perch le cose nella pri
mavera muovono e sbocciano , ma non maturano, ec 1

a - Per simil. dicesi delle acque sotterranee che s'aprono una via ed
escono fuor della terra. Vivian. Lett. La sorgente cc. sia ridotta a
sbocciare e rompere nel pi debole della campagna. (A)
Snoccaro, Sboc-ci-to. Add. m. da Sbocciare. Uscito dalla boccia o
calice, e dicesi propriamente difiore.1 Salvin. Disc. 2. 265. Narciso
poi, converso in fiore, ci mostra quel che in realt nostra vita, che
a modo che fa il fiore, il quale appena sbocciato, cade

ri

cd c pesto.

Socco, Sbc-co. [Sm.1 Lo sboccare delle acque e Il luogo dove sboc


cano ; altrimenti Sboccatura, Sboccamento.) Lat. cffluvium, fauces.

Gr. pevrs. Tac. Dav. Ann. 2. 58. Apparecchi un convito allo


sbocco dell'acqua.
2 (Milit.) Passaggio, Uscita delle schiere da un luogo stretto
ad uno pi largo. E' usato dagli scrittori militari per figura, tratta

la metafora dallo sbocco delle


ue. Botta. Andassero all'assalto
3 - Il rompere, Il guastare le artiglierie alla bocca.Guicc. Vi
voltarono (i Pisani) un grossissimo passavolante , detto il Bufolo,.
di S. Giorgio, perch quello era il principale sbocco degli Austriaci
contro al quale bench Pagolo voltasse alcuni passavolanti , da quali
alla campagna. (Gr)
fu sboccato, non cessando per di trarre , lacer . . . in pi di la SnocconceLLAae , Sboc-con-cel-l-re. t.Att. e n. ass. Mungiar leggier
torre. Davil. Consumati tutti i fuochi lavorati, e sboccati quattro
mente , (Mangiar pochi bocconi, Andarsi trattenendo col mangiare,
Mettere intervallo fra un boccone e l'altro..] Lat. arrodere. Gr. xx
de' migliori pezzi d'artiglieria. (Gr)
4 -* Dicesi Sboccar la trincea e vale Aprir la trincea per procedere
rarpyeur. Fir. Luc. 3. . Domine , ch'e' non vi sia rimasto qual
cosa da sbocconcellarc qualcun di quei rilievi ? E 4. . Lasciami an
innanzi cogli approcci o per andare all'assalto di qualche opera di
fortificazione. (Gr) Guicc. Stor. l. 2. Essendosi battuto quasi tutto
dare a vedere s'i' truovo da sbocconcellare in qualche lato. Malm.
7.
no. Sbocconccllando intanto il fiasco sbocca, ec. E Min. Annot.
il giorno, fece sboccar la trincea con speranza di pigliare la notte
medesima il bastione. E ivi: Essendosi ai diciannove sboccate due
ivi : Diciano sbocconcellare , quando uno , mentre aspetta che vcn
trincee nelle fosse loro , si ritiravano con altre trincee, delle
gano i compagni a mensa , o che sia portata la roba in tavola, pi
glia d'pezzetti di pane , e mangia. (B
il Duca d'Urbino teneva poco conto. Davil. Stor. l. 2. Si dicde in
hi giorni perfezione alla trincca , la quale, poich fu sboccata e Snocconcellato, Sboc-con-cel-l-to. Add. m. da Sbocconcellare. Maln.

7. o. Berg. (Min)

ttuta la porta , scnz'aspcttare ec. (Br)

2 - (Marin.) Dicesi anche da' marinai L'uscir fuori dall'imbocca Sncettare, Sbo-get-t-re. Att. Dicesi Sboggettar sentenze nello stesso
senso che
sentenze. V. Sputare. ( Dal lat. sub sotto, c jactare
tura di un golf o di un canale. (A)
spargere) Allegr. 237. Se quelli ( i letterati) sboggettan le sentenze
Stoccata, Sboc-c-ta. Sf Lo sboccare delle acque ; altrimenti Sboc
co, Sboccamento. Franco Lett. lib. n. Berg. (Min)
ammirabili, e questi (gl' idioti) ne fanno lo stiamazzo maggiore.(V)
Ssoccatamente, Sboc-ca-ta-mn-te. Avv. Sfrenatamente, Senza verun SnocLentamento, Sbo-glien-ta-mn-to. Sm.] V. A. Quasi bollimento;
ritegno, a guisa di cavallo sboccato. Segner. Parr. istr. cap. 8. Lo sboglientare, [e fig. Agitazione, Perturbazione.] Lat. motus, a
itatio, fervor, aestus. Gr. xirmorus, (irus , xavorav. C'r. 4. . 2. Le
a. Chi potr mai correre tanto sboccatamente in braccio alla diso
oglie della vite ec., in acqua cotte, il calor febbrile refrigerano ,
nest, che non si rattempri alfine , ec. (A) (B)
n - [Fig. Con disonest. Cnde] Parlare sboccatamente=Parlare co
e lo sboglientamento e l'enfiamento dello stomaco maravigliosamentc
disonest. Lat. obscene loqui. Gr. ziaxpoAdy.Segner. Crist.instr. cessano. Ovid. Metam. Siccome la nave, la quale piglia lo vento,
e lo sboglientamento contrario al vento. Virg. Eneid. M. Sentendo
8. a. Parla sboccatamente con gli uomini che a lci vengono. (N)
Stoccato, Sboc-c-to. Add. m. da Sboccare.
Enea tempesta nell' animo per grande sboglientamento di sollecitudini,
2 - Detto di Cavallo, Quello che non cura il morso ; che anche il M.V.2.59.Avendo in parte raccontato lo sboglientamento delle guerre.
diciamo Duro di bocca Lat. duri oris. Gr. darouos. Franc. Barb. Snooltenraae , Sbo-glien-t-re. Att.1 V. A. Quasi bollire ; e per me
36. 8. Il caval discoverto nel tenere Feci sboccato senza ferri o fre
taf Agitare, Perturbare, Commuovere. Lut. agitare, commovere,
no. Morg. 2. 42. Cavalcava un'alfana smisurata, Di pel morello, inccandcre , fervefacere. Gr. xuvsi, 9 spaaivetv. M. V. 2. 38. Tanto
e stella aveva in fronte ; Solo un difetto avea , ch'era sboccata, E
imbrigamento di guerra sboglientava gli animi degl' Italiani.
i furor le par piano ogni monte Salvin. Annot. II. 5. 4. 6. 2 - N. ass. nel sign.1 Val. Mass. Ciascuna somma crudelt sbo
otrebbe forse venire da sboccato, cio senza freno. (N)
glicntava nel cieco furore. F. V. t. 5.p. 225. (Ediz. 1825.) Le
-

- Deuo de'Cani, Quelli che per istanchezza o per altro non ad

ammonizioni sboglientavano, e gli odii pertanto e occulti e pregni te

dentano. Disc. Calc. 2. Come cacciatori, che avessero i veltri sboc


neano l'animo de' cittadini. (Pe)
3 - Per simil. Gorgogliare il corpo per lo vento che si raggira cntro
cati, e non potessero in sul giugnere la fiera azzannare.
le budella ; altrimenti Borbottare , Ruggire e simili..] Zibald. Andr
4 Deuto di Fiasco, vale Manomesso, e talora anche Rotto nella
bocca; contrario d'Abboccato.

5 PermetafDetto di

Disonesto o Soverchiamente libero o

Incauto nel parlare. Lat. obsceneloquensore infraeni.Gr. zixodros.


Cant.CarnOut.7. E or non si vede uomini in vecchiezza Pi superbi 4

2 . Quando egli non fosse ben disposto , n ben temperato, si l


conoscerai per questi segni , cio spesso sboglientare , ruttare di sci
pido e puzzolente savore.
-

N. pass. Accendersi, Sfogarsi. Lat. gliscere, exardere, inflain


mari. Gr. coAver9au. Guid. G. Per la qual cosa tra li Greci e li
Trojani del detto castello crudclmente si sbogliente battaglia. E al
trove: Innanzi che si appressi il duro coltello, e che la taglicute

di loro, e pi sboccati. Varh.Stor.7.76. Cominci a dire apertamente


per tutto, come leggiere e sboccato ch' egli era , che chi vincesse
nella provvisione non potrebbe essere se non un tristo. E Ercol92.
spada si sboglienti nel vostro
&
tali maldicenti si chiamano a Firenze ec., con meno infame
vocabolo, sboccati, linguacciuti, mordaci. Pass. 34. Non sia ubbria Socieraro, Sbo-glien-t-to. Add. m. da Sboglientare. M. V8 of
co, non taverniere, non giucatore , non masnadiere, non isboccato.
La quale quasi del tutto divisa, e piena di scandali,di riotte, in con
tinue guerre
sboglientate,
ec. Guartrsi dalle bolle o pustole del mal
(L'edizione del Vangelisti legge cbriaco, e cos pure la Cr. alla Ssottaa,
sbol-lre.
N. pass.
v. Giucatore.)(B)Salvin. Cas. 5o. Lacer con acerbissima satira Sa
franzese,
o
altro.
Aret.
Rag.
(A)
lustio istorico perch lui avea scritto essere stato sboccato e d'ani
Sozoaae, sbol-zo-n-re. Ait.1 Dare delle bolzonate, Rompere col
mo inverecondo. (N)
bolcione ; altrimenti] Bolcionare. Lat. arictare. Gr. xopvrreiv. Sal
ScoccarunA, Sboc-ca-t-ra. [Sf] Lo sboccare e Il luogo ove un fiu
vin. oli d. Altro altrove cant l'alta cittade Sbolzonar. (Pe)
me o simili si perde in uno
iore o nel mare; altrimenti Sboc
camento, Sbocco. Lat. fauces. Borgh. Orig. Fir. 123. Poco meno 2 - Per simil. Ferire o simile. Lib.Son59- Pur ti giov a sbolzonar
ragazzi. Malm. 4. 75. c
Amor, che tanti ha sbolzonato , Bcr
che in sulla prima sboccatura del fiume ec. riceve tutto il primo
empito e furia dell'acqua. Gell. lett. a. lez. 4. 83. Vuole che sia ri
zaglio qui si giace dclla Morte.
3 luoghi
'matare
il comio
(Perch
Bolzonie si
in alcuni
coperta da una falda di terra a uso di volta la sua sboccatura.
a que''ferri
co'delle
qualimonete.
si fanno
gl'impronti
le dice
stampe
delle
- Luogo d'onde si sbocca; e dicesi anche di Strade. -Accad. Cr.
simili fatture, perci Sbolzonar la moneta per Di
Comq. Mess. Ed entrato col resto ad inseguire i fuggitivi, e' destin monete o
alcune compagnie a far testa alle sboccature delle strade laterali.(A) simprontarla) G. V. 2. g6. . 'La moneta da soldi quattro di Fi
3per simili detto anche di altre parti. Cr. alle V. Fauci e Foce :
renle cc., e la moneta di quattrini, si sbolzonavano, e portavano
via. Dav. Mom. 9. Peggiorandola (la moneta) i vicini e il tempo e
Sboccatura dclla canna della gola in bocca. (N)
-

--

4 -

L' atto di sboccare, cio di manomettere un fiasco o altro vaso

---

---

---

lc male arti , la sua buonata sboluonata incontinente e trafugata

84

SBOZZOLARE

SBOLZONATO

SozonAto, * Sbol-zo-n-to. Add. m. da Sbolzonare, v. (O)


luoghi onde vien fuori il corpo, e da' quali hanno origine. Sborrme
SoMBARDARE, Sbom-bar-dre. [Att. e n. ass.] Scaricar le bombarde.
Uscir dal borro , Sboccare Uscir
bocca, Sbucare Uscir
2 - Per metaf Tirar coregge. Lat. pedere, crepitum ventris cmit
dalla buca.
tere. Gr. ripsuv. Burch. . 27. Entravami per bocca nella pcccia, Seoanaro, * Sbor-rto. Add. m. da Sborrare ; detto di cosa, onde
Ch'io non poteva le labbra serrare ; Onde mi bisognava sbombardare fu cavata la borra. Baldin. Dec. Cavalli e eiucci con lor basti e
Per la taverna ch' esce in vacchereccia.

sborrate bardclle. (A)

3 - Sballare, Narrar checchessia con enfasi e strepito.VSbombar a * E per metaf Car. Ficheid5. Non si sentendo ancora la fan
dato, $. 2. (A)

tasia sborrata. (P. V.)


SponsAuenro, Sbor-sa-mn-to. Sm. Lo stesso che Sborso, V. Contil.
2 - Per metaf Sballato. Buon. Fier. 3. 2. 2. E iperboloni, e fiabe Leu. , Doni Fil. mor. pag. 17, Faust. Or. Cic. 5. Berg. (Min)
sbombardate. E Salvin. Annot.ivi: Fiabe sbombardate, cio sbal SeonsAne, Sbor-s-re. N. ass. e pass..] Cavar della borsa, e comune
late e gettate l in mezzo strepitosamente.(A)
mente Pagar di contanti. (V. Pagare.) Lat. pecuniam numerare. Gr.
SeoMBETTAne, Sbom-bet--re. [N. ass. Bere spesso; altrimenti 1 Bombet xzragaxi apypov. Matt. Franz. Rim. burl. 2.67. Mandando lo sbor
are, Sbevazzare. Lat. se vino ingurgitare. Gr. xxrovoc3a. (Dal sar per la pi lunga. Bern. rim. . 18. D'intrattenerti, pur che
l'illir. bumbiti, voce fanciullesca che val bere.V. Bombola. In Abruz non si sborsi , Con audienze, risposte, ec.
zo ed in altri luoghi dicesi a' fanciulli bumba per ci che si bee. ) a - E' attivamente Sborsar danari o simile=Pagarli..] Ar. Cass. .
Infir. Sec. 42. Lo sbombettare e l'addormentar che fanno insieme 5. Poi quando aspetto che i danari sborsino, Non ci hanno 'l modo;
-

SBomeARDATo, Sbom-bar-d-to. Add. m. da Sbombardare.

Giunone e Giove.

mi domandan termine.

SeonpolAro, * Sbon-do-l-to. Add. m. V. A. Povero, Sciagurato. (Dal SeonsAto , Sbor-s-to. Add. m. da Sborsare. Lat. solutus, numeratus.
Gr. xzragx9eis. Guicc.Stor. Con facolt di ricomperare i beni alie
celt, gall. saobh che val cieco, e che in comp. peggiorativo, e
da dibhil povero. Altri forse da sventurato. )'Cavalc. Pungil. 48. nati dal fisco , ma rendendo il prezzo sborsato. Fr. As. 24fo. Sbor
sato
pregio della mia compra,che fu ben sedici lire ec., mi consegn
Hanno a vile, ed in orrore l'infermi e poveri, ed altri sbondolati
e sciagurati. (V)

a Filebo.

SnonTabiaTo, Sbon-ta-di--to. Add. m. V. A. Che ha perduto la sua


bont,] Che non quasi pi buono a nulla, Inutile. Lat. inutilis.
dpxiov. Zibald. Andr. 5. Guardatevi di non avere a fare con uo
mini sbontadiati e sventurati. Vit SS. Pad. Come a persona che

s ere. (Min
, Sbor-sa-t-ra. Sf Lo stesso che Sborso , V. Contil. Lett.
s samento, Sborsatura,
Sm. Lo sborsare, Pagamento [in contanti -, Sbor
sin..] Lat, solutio. Gr. xxra 3oA. Cecch. Esalt.

parca lor vecchio e sbontadiato , s gli commison la cura dell' orto.


SeonzoLANTE , Sbon-zoln-te. Part. di Sbonzolare. Che sbonzola, Che

Cr. 2. a. E' mi bisogna Fare uno sbonso , che costui non Per dir
di s, s'io non pago i suoi debiti. Dav. Camb.99. Dal primo sborso
pende , Che cascante per abbondanza di umore. Salvin. Nic. All. vostro al presente ritorno ec. avrete guadagnato scudi uno e mezzo.
Di latte colma sbonzolante poppa. E Cicl.6. Le sbonzolanti mamme Snoscare, *Sbo-sc-re. Att. Levare il bosco, Diradare il bosco; e
Cala, e porgi a ricevere Da'capezzoli i semi , Ch'a'talami tu lasci per estens. Sbarazzare campi, orti e simili dalle piante che gl' in
gombrano. Meglio Disboscare, Diboscare. (O) Giamp. Maff Vit.
degli agnelli. (A) (N)
SponzoLAne , * Sbon-zo-l-re. N.ass. Penzolare, Esser pendente e come S. Bened. cap. 4. Ebbe ordine dopo la orazione di sboscare un
cascante per abbondanza di umore. Salvin. Nic. Ter. Trae gi le pezzo di terra sulla riva del lago per far quivi un orto. E Vit.
p
ec. di latte sbonzolando. (A) E Odiss. 8g. E per le mandre S. Stef. cap.
In questo mentre non cessava Stefano di sboscare
e femmine belavano non munte , Che le poppe scoppiavan sbon anch'esso, le selve e coltivare i deserti della gentilit. (P. V.)
zolando. (Pe)
a * N. ass. e pass. Uscire del bosco , e fig. Uscir dall' aguato e
2 Il cadere interamente gl'intestini nella coglia. Lat. intestina in da ogni altro luogo occulto ed insidioso, Sctioprirsi. Berg (O)
scrotum decidere. Burch. 2.2. Ed ella va dicendo: va , che sbonzoli. Soscaro, Sbo-sc-to. Add. m. da Sboscare. Boccalin. Rag. Parn. 35.
3 Per metaf (Crepare , Scoppiare per soverchio cibo. ( Dal tur
Berg. (Min
a. Att. Propriamente Levar dalla botte, e pi ge
co bozis' rottura. Nella stessa lingua bozmaq distruggere , bozgi di
struttore) Pataff 2. E sbonzola doman, ch' Berlingaccio. (cio:
neralmente 1 Votare.
empiti tanto, che tu corra risico di sbonzolare , o scoppiare. Lat. a -- N. as Sgonfiarsi, to piuttosto Prorompere. Car. Matt. 2.Schia
alvum distendere, ventrem disrumpere. Gr. zorra arivstr.)
mazza, e si dibatte, e sbuffa , e sbotta.
4 Per simil. A
le muraglie o simili, Rovinare. Dav. Oraz. Scorrona ne, Sbot-to-n-re. [Att. Disgiugnere i bottoni messi negli oc

Gen. delib. f8. Se noi le carichiamo (le muraglie) del nuovo pondo
di questi ferramenti e pietroni, clleno primieramente faran pel, poi

chielli; contrario d'Abbottonare.Lat.globulos laxare, vel resolvere


Vit. Plut. Sopra queste arole sbotton le sue robe , e mostr nel

suo petto tanti forati, che nullo uomo lo potea credere


corpo, in ultimo sbonzoleranno, e fracasser ogni cosa.
5 - * Att. Far cadere, detto di persona. Lasc. nov. p. 38. Ed egli a V. ass. Fig. Dire alcun motto contro a chicchessia; che anche
artatamente lasciatosegli cadere addosso, fu quasi per isbonzolarlo.(N)
diciamo
; I lasciano
forse detto
da'bottoni
fuocodella
co' quali
si fanno sbottoneggiare
i cauteri e che
il segno
e la di
margine
scot
SnonzoLATo , Sbon-zo-l-to. Add. m. da Sbonzolare.
tatura: il che dicesi anche Affibbiar bottoni. Lat. convicia ingerere,
SeoRAciARE. (Ar. Mes.) Sbo-ra-ci-rc. [Aut. V. e di' Sborraciare. Lat.
chrysocolla purgare: Gr. xpveroxdxxav dapti. Benv. Cell. Oref 28.
contutumelias inferre , dicteria jacere, dicteris sen aculeatis verbi
Saldato che sar il lavoro la prima volta, se l'opera sia d'argento si
lacessire. Gr. xotop, igpi3etv Salvin. Annot. T. B. 5.7. A una
femmina
grassa e contegnosa, che pare che bolla e abbia di molto fu
far bollire ec., e tanto vi bollir, che il lavoro sia sboraciato ; la
qual cosa si conseguir per termine di un terzo d'ora.
mo, le si dice per ischerno basoffia; e sbottoniamo dicendo: la mi
SeorAcnaro. * (Ar. Mes.) $. Add. m. da Sboraciare , V. e
nestra sa di fummo. (A) (N

Saorronaro, sbotto-nto. Add. m. da Sbottonare. Feo Belc. 25. Qua

di' Sborraciato. (O)

Seonorare, Sbor-bot-t-re. Att. Riprendere borbottando; altrimenti


gli pochi panni che portava, teneva sbottonati al petto.
Rimbrottare. Lat. increpitare. Gr. irra. Red. lett. a. 6. Ella mi SorroNccciane, Sbot-to-neg-gi-re. [Att.e n.ass.] Dire alcun motto contro
a chicchessia; taltrimenti Sbottonare. Lat. convicia ingerere, dicte
ha sborbottato , rampognato e sgridato a torto.

Sronnorraro, Sbor-bot--to. Add. m. da Sborbottare , V. (A)


SeoacniAne, Sbor-chi-re. [Att.] Levar le borchie. Buon. Fier.4.4s.
Le scatenan , le sborchiano , svespajano.

Soanellamento , Sbor-del-la-mn-to. Sm.] Lo sbordellare ; (altrimenti


Dissolutezza, Puttameggio. Lat.corruptela, mcvctricium.Gr. a 9op,
rapmrs. Segm. Stor. 1. 28. Senza raccontare gli sbordellamenti
matrone nobili, la verginit perduta dalle fanciulle sacre e pro
ane , ec.

SnoaDeLLARe, Sbor-del-l-re. [N. ass. Lo stesso che Bordellare, V.


Lat. scortari. Gr. mropvveuv.

ria jacere, dicteris lacessire. Gr. Aotopei, vfpi. Varch. Ercol.


69.
Sbottoneggiare,
cio dire
astutamente, alcun
motto
contrae chic
chessia,
per torgli credito
e reputazione
e dargli
biasimo
mala
. Grinch.3g. Per isdegno dov contra questi asini Sbot
toneggiare non so che. Dav. Scism. 56. Due preti , un loro fami
lio e un frate, che sbottoneggiarono di questa podest sacra del Re
uron impiccati e squartati
Snorrosecciaro, Sbot-to-neggi-to. Add. m. da Sbottoneggiare. V
VOCe,

di reg. (O)

- -

Scozzaccuine, Sboz-zac-chi-re. [N. ass.] Uscir del tisicume, Uscir di

a Fare il bordello , Fare il chiasso. Buon. Fier. . 5. . Mentr'essi


stento, proprio delle piante e degli animali, che dopo essere stati
sbordellando Si rivolgevan fegatelli vivi Per entro 'l fieno, e facean alquanto stilr imbozzacchire, si son riavuti. Lat. revirescere, revi
capitondoli.
viscere, vires reoipere. Gr. dvaioSzi.
SeoanaciAae. (Ar.Mes.) Sbor-ra-ci-re. Att. Purgare dalla borrace., Snozzaccaro, sbozac-chi-to. Add m. da Sbozzacchire. V. di reg(0)
Sboraciare, sin. (A)

Seozzanr , Sboz-zre. Att. e n. ass. Dar una prima forma a ci ce

Seoanacato. (Ar. Mes.) Sborra-ci-to. Add. m. da Sborracciare. Ca si vuol mettere in opera ; altrimenti Bozzare e Abbozzare (A) (N)
vato dal borrace, Purgato dalla borrace.-, Sboraciato, sin. Cellin. a -- * (Marin.) Sciogliere la gomona o svolgerla dalla grua detta di
Tratt. Orefic. . 3. Berg. (Min)
cappone. (A)
SeoRRARE, Sbor-r-re. [Aut. e n. pass..] Cavar la borra. Lat. tomentum Ssoro, sboz-z-to. Add. m. da Sbozzare. P. di reg (O)
Ab
educere.

Sozzarona, Sboz-za-t-ra. Sf Lo stesso che Sbozzo, Abbozzo,


bozzamento , V. Vallisn. 2. 32. Berg. (Min)
iappi. (Dal celt. gall. beir dar fuori, dare origine , produrre.) Saozzraas. (Ar. Mes) Sboz-zi-m-re. Att.] Cavar la bozzima Lat.
Varch. Ercol. 58. Di coloro, i quali ec. dicono tutto quanto quello
emplastrum furfureum excutere.
che hanno detto o fatto a chi ne gli dimanda ec., s'usano questi ver Snozzinaro. - (Ar. Mes.) Sboz-zi-m-to. Add. m. da Sbozzimare. Pur
bi: sventare, sborrare, ec. Tac. Dav. L'essersi trovato uno che sborr
gato dalla
bozzima.
di reg.
(O) di checchessia. Lo stesso chel
il rattenuto da tutti.
o4. Ricevendosi con festa, e sborrandosi Seozzo,
Sbzzo.
Sm.V.
Forma
imperfetta
Abbozzo , I Bozzo, Sbozzatura , Abbozzamento, V. Salvin. Pros
con soddisfazione. Buon. Fier. 4. . 2. E poi quel che la lingua sborra
e Int8C.
Tosc. a. (Ar.
o6. LaMes.)
prima
stampa-re.
serve
quasi
diass..]
primoPigliar
sbozzo.col boz
Snozzolane.
Sboz-zotAtt.
e n.
3 - (Agr.) Il fiorire che fa una pianta contro tempo. (Ga
borrare
da Sboccare, Sbucare. Questi
che hanno
zolo parte della moienda, ossia materia macinata; lo che fa il mu
comune la generica nozione di escita impetuosa d'un corpo da qual
gnajo , per mercede della sua opera. Franc. Sasch. nov- 99V
denio Bozzolo che non poteva sbozzolare come volca ec, chiauo la
che luogo o recipiente, differiscono tra loro per i diversi particolari

2 - Fig. Dar fuori o Dirchecchessia liberamente. Lat. promere. Gr.

SBOZZOLATO

85

SBRANCARE

235. Ma poich fu bruciato il fuoco, e morta La fiamna, fatta allor


Saccente, che cos avea nome la moglie. E pi sotto : Una c sa far,
che Bozzolo mai non mi sbozzoler mio grano. (Pare per altro che
buona sbraciata , Per di sopra distese gli schidiomi. (Pe)
qui sia usato questo verlo per beffa, scherzando il Sacchetti sul no 2 Per metaf. Mostra di voler fare gran cose. [V. Fare sbraciate.]
me del mugnajo Bozzolo; quasi dicesse Operare da par suo, ruban
Lall. En. T'av 12. 2 1 1. Sappi ch'io t'ho stoppato, e non pavento
domi la farina.) (V)
Un tantino tantin le tue sbraciate.Salvin. Annot.T. B.4. 1. Sbraci ,
a - Levare i bozzoli della seta di sulla frasca.
cio sbraciamenti, sbraciate, tante pompose mostre e apparenze. (N)
3 * Per metaf Dir male di alcuno, Torgli credito e riputazione. Seaacio , Sbra-c-o. [Sm. Pomposa nostra o Apparenza di voler fare
Fag. Com. L. Siete tenuto a restituir la fama. A. Anzi a quel ch'io
o dire gran cose. Detto dallo sbraciare che colla paletta si fa del
vidi mi pareva per dato e fatto che si sbozzolasse la mia. (A)
fuoco , con far venir fuora e scintillare la brace ; altrimenti Sbra
SnozzoLATo, Sboz-zo-l-to. Add. m. da Sbozzolare. V. di reg. (O)

ciamento, Sbraciata. Infur. prim. 485. Fu vanit, e , come si dice,

SsnacARE , Sbra-c-re. N. pass. Cavarsi le brache. I V.Sbracato, S.]


2 Efig. Sforzarsi , Fare ogni diligenza per checchessia. Lat. obniti,
eniti. Gr. avrpssv. Alleg. 2 . Ch l si tien pancaccia e si tien
loggia De' fatti d'altri , e quell' pi valente , Che nel dir mal
d' ognun si sbraca e sfoggia. Buon. Fier. 4. 2. . Quasi avvisando

sbracio, e scoprimento di troppo sforzato artificio. Carl. Fior. 28.


Se mai pure i titoli aveste letti degl'insegnamenti della poetica e dc
gli ammaestracnenti della rettorica, vi sareste messo per ogni guisa

fm

a farne qualche sbracio, come avete fatto delle parole. Buon

4. 2. Che le padrone per nulla non sonci, Che fanno pur tanti sbraci i
e sfoggi. Stor. Senni 37. Fece prima con isbraci di larghe pro
messe letto Riccvuto di Giovanetto, ec. accileccare. (V)

in loro Fortune sbardellate, Sbracarsi la natura. E Salvin. Annot.

ivi: Sbracarsi la matura, sforzarsi in maniera che si rompa la braca.(N)


ariamente. Car. Ficheid.4. Mi sono sbracato a darvi den Sen AcuLaro , Sbra-cu-l-to. Add. m. Senza brache o calzoni; ( altrimenti
tro. (P. V.)
Sbracato. Malm.7.25. Il quale, cos molle e sbracnlato , ll cadavero
SeracATAMente , Sbra-ca-ta-mn-te. Avv. Spensieratamente. Lat.otiose. par di monna Checca. Menz.sat.3. Meglio era dargli un sasso Nel ca
3 *

Carlett. 2. 14 Fcdcrigo sta bene, e si gode della vita sbracatamcnte.

po, o una pedata arcisolenne In quel corpaccio sbraculato e grasso.

SeaAcarissimo , Sbra-ca-tis-si-mo. Add. m.) superl. di Sbracato.


2 * Facile a calar le brache. Rusp. Son. 2. O pedanti fojosi e
2 Grandissimo, Sbardellato. Lat. immensus. Gr.dusrpos. Alleg. 166. sbraculati. (N)
Mi sprona ad aver de'fatti loro una sbracatissima compassione.
SanarAne, * Sbra-i-t-re. N. ass. V. bassa. Far gran romore, gran
SerAcAro,Sbra-c-to.Add. [m. da Sbracare.]Senza brache. Franc.Sacch.
nov. 1 6. Questi cherichi Marchigiani , andando sbracati , sono s

fracasso gridando. ( Dal franc. bruit romore, che vicn dal celt. gall.
bruidlhinn discorso , bisbiglio , fama , convocio. ) Lam. Dial. Ma

fieri, che ogni persona fanno venire a ubbidienza. Ant. Alan. son. che dite della censura della pagina 13o dove sbraitano perch il si
9. Ma mi pare un birrone scioperato , Cieco , sbracato e senza gnor L. non ist alla parola ec. (A)
Soaaae, Sbra-m-re. Ait. Cavar la brama; altrimenti Satollare, Sfa
panni in dosso.
2 Fig. e in modo asso. Grande , Magnifico , Ricco. Alleg. 89. mare, Saziare., Disbramare, sin. Lat. satiare, explere. Gr. ir
Perch io non ho cos sbracato nobile in casa , ec.

pci. Floc. 3. 9. Avendo ancora gli occhi alquanto della lunga sete

3 Vita sbracata per Felice, Spensierata, Senza brighe. Car. lett.

sbranati, e prendendo riposo del ricevuto affanno, incominci a me


nare lieta vita. Bemb. rum. 93. Cerco sbranar piangendo, anzi ch'io
nuoja, Le luci, che desio d' altro non hanno.
pass. (Cavarsi la voglia, Saziarsi..] Boez. Varch. 3. pros. 3.

. 74. Considerate per vostra f, che sbracata vita saria la nostra,


se non sapessimo cc.

Sea AccAne , Sbrac-ci-re. [Att.] Cavar del braccio ; (contrario d' Im

Se i bisogni, che stanno sempre a bocca aperta, e sempre chieggiono


alcuna cosa, non si sbramano n si empiono colle ricchezze, egli

bracciare.] Franc. Sacch. nov. 32. Non potendo sbracciar lo pal


vese , non si potea levare.

N. pass. Scoprir le braccia, nudandole d'ogni vesta , f o anche giuocoforza che ec.
solamente rimboccandola per esser pi pronto e spedito.] Lat. bra Stamaro, Sbra-mto.Add. m. da Sbramare. V. di reg.- , Disbra
chia nudare. Gr. 3pxxiovas droyvuvo. Lor. Med. canz. 146. 3. Poi
mato, sin. (O)
si sbraccia , e si lava il suo bel viso. Malm. 7. 67. Arriva a casa, SenanAmenro, Sbra-na-mn-to. Sm. Lo sbranare ; altrimenti Sbrano
Giac. Ora. 9. E l'oro straniero tacitamente cominci addomesti
e sbracciasi, e si mette ec. Sopra quel sacco a far le sue vendette.

carsi per la Francia, e persuadere lo sbranamento di quel potentis


simo regno. (N. S) ( Qui fig. nel sign. di Sbranare, S.) (N) .
con che garbo , con che lestezza due di loro , uscite di schiera, si Senasanr, sbra-nn-t. Part. di Sbranare. Che sbrana. Bellini. Disc. 4
son vedute sbracciarsi quasi fino al gomito. (Mlin)
Se dunque avesse voluto Dio che la testuggine si pascesse di lotigini,
Efig. Adoperare in checchessia ogni forza e sapere Modo basso. a dispetto di tutti i flagelli loro sbrananti nel loro strisciare ec. (Mlin)
Buon. Fier. Intr. 2. 2. Sbracciatevi, allentatevi , La veste al fianco

alzatevi, Il seno spettoratevi. Rucell. Dial.filosof 3. Se vedeste

Lat. omnes nervos intendere , manibus pedibusque contendere. Gr. Senasane , Sban-re. Att. Rompere in brani o pezzi, e dicesi par
arsivsc9a. Buon. Fier. 3. 1. 6. Ma che noi prima Ci doviamo lando di fiere, d'animali ec1 Parlandosi di panni diciamo anche
sbracciare, ed ogni nostra Forza adoprare in lor, per ben curargli. Strambellare. Dicesi Sbranar crudelmente , furiosamente, orrenda
Magal. Lett. Quando lo vide ridotto all'estrema miseria, si sbrac mente ec. Altrimenti Squarciare , Stracciare, Lacerare, sbrandellare
ci per ajutarlo. (A)
ec., Disbranare, sin (V. Frangere.) Lat. dilaniare, discerpere,
lacerare. Gr. zar a 9 zi. (V. Brano. In celt. gall. bruan boccone,
4 * Cavarsi fuora da un affare , Disimpegnarsi. Davil. Berg. (O)

pezzo, scheggia, frammento, bruan fare in pezzi. In pers. buriden


scinderc.) Boc. nov. 43. 2. molto men male essere dagli uomini
straziata, che sbranata per li boschi dalle fiere. Buon. Tanc. 5. 5

SeRAcciAto , Sbrac-ci-to. Adul. m. da Sbracciarc. Che ha rimboccato

le maniche fino al gomito, e nudato quella parte del braccio. Lat.


nudatus brachia. Fiamm. 4. g. Vaghissime giovani , in giubbe di
zndato spogliate , scalze e sbracciate nell'acque andanti. Lib Astrol.
Le vestimenta corte infino alle ginocchia, e cinto sopr'esse, e altresi
sbracciato il braccio infino alle gombita. Buon. Fier. 3. . o. A quei

garzon puliti in grembiul bianco, Sbracciati , scollacciati, in ca

Che lo sbranino i cani a duo' palmenti.


E fig. Separare , Togliere ; ed anche assolutam. Partire , Di
-

videre,
detto, to.
di Quasi
paese,pass
territorio
e simili.
Borgh.
orig. Fir.
coll'aratro
cc.V.Sbranamento.
per me la porta di
essa
Capua, sbranandone una bella partita di territorio-

miciuola, E in calzon di guarnello. Malm. 7. 1 g. Giunto al mu


lin , dal mezzo in gi sbracciato , Si sciaguatta i calzoni in quella Senaaro, Sbra-nto. Addm. da Sbranare. Fatto in pezzi 5 altrimenti
Dilaniato, Lacerato, Squarciato, Stacciato ec. -, Disbranato, sin-l
gora. ( Cio dal gomito al polso.) (N)
Senacia , Sbr-cia. Add. e sm. Dicesi per ischerzo o scherno a chi Lat. dilaniatus, discerptus, lacer. Gr. 3zorace. Franc. Sacch. nov.
6. Faccendo un fiero e gran leone addosso a una sbranata aguglia
fa sbraciate e mostra di voler far gran cose ; altrimenti Millanta
tore, Smargiasso , Spaccone, Smillanta, Cospettone. Serd. Prov. Sic Fir.As.24. Avendo ritrovate quei pastori tutte le membra dello sbra
ch lo sbracia si piglia per un vantatore e uno che spampana e mo nato corpo, messole insieme , entro al medesimo bosco facendogli il
stra di far grandi spese.(A)Monos.F. It., Voc. del Piem. Berg.(Min) sepolcro, le renderono alla terra Car En. 9.763. Figlio, dove ti
Se RaciAMemro, Sbra-cia-mn-to. Sm. Lo stesso che Sbraciata , V.Sal cerco 2 Ove ti trovo Si diviso da te? Come raccozzo Le tue cos sbra
in. Annot. T. B. 4. . Sbracii , cio sbraciamenti , sbraciate ; nate e sparse membra ? (M)
2 * Lacero di panni. Benv. Cell. Ricord37. Tu vieni ogni di per
tante pompose mosti e e apparenze. (A) (B)
tutti li tua bisogni a casa mia , e sei ricucito se sei sbranato. (N)
Seraciane, Sbra-ci-re. [Aut. Allarear la brace accesa,perch'ella rende Seranarone,
Sbrana-t-re. Verb. m. di Sbranare. Che sbrana, Lace
maggior caldo. Min. Annot. Mulm. . 44. Sbraciare vuol dire
stuzzicar la brace perch s'accenda o l'accesa spandere alquanto (A) ratore. V. di reg. (A
Verb. f di Sbranare. Che sbrana, Lace
E fig. Malm. 1 1. 4f. E l'altro una paletta da caldani , E SBRANATRIce ,
ratrice. Oiiv. Pal. Ap. Pred. 7. Berg. (Min)
con essa lui cerca e sbracia il muso. E Min. Annot. ivi : Qui di
Sea
Arcamenro,
Sbran-ca-mn-to.
Lo sbrancare, tSeparazione del
cendo gli sbracia il muso, intende : lo percuote con la paletta nel branco.1 Lat. segregatio. Gr. (Sm.
droxpcs. Car lett. 1. 6. Vedentio
viso, e glielo scortica. (A)
-

-------

Per metafLargheggiare o in fatti o in parole, Scialacquare pro

certe guardie di paladini, certi rivedimenti di rocche, certi sbranca

menti di capiparte ec., stavamo in un certo modo forsennati.


gia..] Lat. largiri, prodigere. Cr. a popsi. Varch. Ercol99. A co Serascane, Sbran-c-re. [Att.] C'avar di branco ( alcun animale ], ed
loro che troppo si millantano, e dicono di voler fare e dire cose di proprio delle bestie, come di pecore, capre, vacche, cavalle e
fuoco, s'usa, rompendo loro la parola in bocca , dire: non isbra simili, che vanno a branchi; I ma parlando di Greggia, Mandra ec.
de Disfare il branco, Disperdere , Sparpagliare ec.
ciate. Tac. Dav. Ann. n. 19. Ma l'essersi Gcrmanico , sbraciando sbranarla
Altrimenti Dibrancare, Disbrancarel Lat. segregare, abigere, disji
danari e licenze , procacciato il favor de'soldati cc., e la cotanta cere,
dr.
apopgi.
( Da S privativa, e da branco. Vien poi branrto
sua gloria d'arme lo trafiggevano. Serd. Prov. Sbraciare significa
anche vantarsi e mostrar di fare gran cose o di spendere assai . . . . dall' arborkon che il Gollio spiega agmen cannelorum. Secondo
questa radice, carreggi l' etim. di Branco.) Fag. rin. part. .
Sparnazzare ha quasi il medesimo significato. (A)
- E' m. ass.) Malm. 2. o. Ond'io , sbraciar vedendo a bel di pag. 24. (Lucca 73f) Ateste, ... Ora mi mette in figa la giovenca,
digamente ; detto cos perch quando si sbracia si consuma pi le

letto , Mi risolvei levar quel vin da' fiaschi.

ora la mandra mi scompiglia e sbranca. (B) Car Long. An

riservo.

Senaciara , Sbra-ci-ta. (Sf) Lo allargamento della brace accesa, per


che renda aldo maggiore. , Sbracamento, sin. Salvin. Oss.
V'ocul. Vl.

Volg.

4 Dicesi Sbraciare a uscita e vale Consumare senza risparmio o

Eglino si che sono mali cacciatori, ed i loro cami malissimo avvez


zi, perciocch abbajando, e sbrancandomi tutta la greggia, me l'han
ne perseguitata. (Mlin)
C)nde

metaf del 1. s gn. Segr. Fior. Leg. Duc. Val


1)

S6

SIBRANCATO

SBRIGATAMENTE

t. 4. p. 67. (Fir. Cambiagi) E chi pure si determina crede, che que SenescIA,* Sbr-scia. Sf Specie di giuoco fanciullesco usato in Firenze,
sto Sgnore ( il Duca) sbrancher, (cio caver di lega) qualcuno di ed lo stesso che il Ripiglino , se non che nella terza ripigliata si
devono ripigliare tutti a un tratto i noccioli cascati in terra la se
questi Confederati , e come li avessi rotti non avrebbe pi a temere
conda
; lo che si dice Fare sbrescia. Min. Malm. (A)
di loro ec. (Nota qui rotti per isbrancati.) (Pe)
3 E per metaf [ del 2. sign. dicesi Sbrancare una congiura e SBaiccAaia,* Sbric-ca-ri-a. Sf. Cosa da sbricco, Bricconeria. Lat. ne
quitia. Aret.Rag. Cima delle sbriccarie degli sgherri. (A) Aret.Tal.
vale] Dissiparla. Tac. Dav. Ann.49o. Il quale pose la gente di quelle
2, 15. Facesse di simili sbriccarie. (N)
galce in vari luoghi , e sbranc la congiura in sul cominciare. (Il
Sariccinetto, Sbric-cht-to. Add. e sm. dim. di Sbricco. Bronz. rim.
testo lat. ha disjecit.)
Bestemmiatori c sbricchetti nojosi, Che non
stare un'ora in
2 E n. ass. e pass. Uscir di branco. Lat. divertere. Gr. rapxrp
pace. Alleg. Da scrvidor mariuoli e sbricchetti O simil razza vera
ra9x. Car. Long. Sof. lib. . pag. 4. (Fir. 8 n.) Si dicde a por
di furfanti. (A)
mente alle gite di questa bestiuola;... veggendola dall'altre sbrancare,
Saucci. * Sn., pl. indecl. Nome popolare fiorentino d'una specie di
e per l' ormc seguendola , vide prima che ec. (B)
3 (E nel senso militare, per traslato, Uscir dal grosso dell'esercito,
giuoco fanciullesco , che si fa occultando di ntro al pugno quella
quantit di noccioli o d' altro che si vuole , donandudo
ultri
Allontanarsi dal drappello, dalla schiera di cui si fa
vilt,
che ne indovinino il numero, dicendo : Sbricchi qauti.Min.Mulm.
per tardezza o per voglia di preda;) Fuggire alla rinfusa. Tac. Dav.
ll Bellini nella Bucchercide dice scherzevolmente Farc a sbricchi di
Stor. n. 248. Gli alabardieri sbrancarono. (Il testo lat. ha : dilapsis
speculatoribus.)
nele appiole. (A)
4 [Attivamente da Branca. Troncare, Rompere, Potare, Tagliar via Senicco. Adl. e sm. Uomo vile; ] Masnadicre. Cagnotto, Briccone. Lat.
sicarius, perditus. r. npcs , poc9 zps. (Scrive il Bullet che il
le branche o i rami. Lat. amputarc. Gr. rpix3rrstv. Petr. son. 162.
N per smorso i dolci inescati ami , N sbranco i verdi ed inve
brett. br col inganno abbia fornito l'ant. franc. ab con per ciar
latano , seduttore : e quindi pu esser sotto l' ital. briccone e sbric
scati rami Dell'abor che n sol cura n gielo.
5 (Marin.) Distaccare dal fondo le branche dell'ncora, Salpare. co. In celt. gall. breige falsit, menzogn , breugan bugic, breuguch
ingannatore. In turco buru chrnti un briccone Iu tal maniera va
Liburn. Berg. (O)
SarancAro , Sbran-c-to. Add. m. da Sbrancare. [Uscito di branco ,
corretta l'etim. di Briccone, la quale io tolsi dal Muratori.) Bern.
Neparato , Segregato. ] Lat. segregatus , disjectus. Gr. acpais.
rim. Sbricchi, sgherri, barbon , gente bestiale. (L' esempio, del
Buon. Fier. 2. 4.27. Si, s, vidi ben io l tra quegli olmi Alieg
quale si son serviti per aggiugner questa voce i Compilatori di Na
giare una pecora sbrancata. E Salvin. Annot. vi : Sbrancata, cio
poli, trovasi a pag.99 cos: Biavi ec, come alle voci Sgherro e Bar
bonc; ma una stampa del 54fo dell'Opere del Berni a pag. 6 leg
levatasi di branco, e in conseguenza fuori di custodia e d'occhio del
pastore. (A)
ge Sbravi ec. , come nelle varianti alla fine del terzo volume dell'e
diz. del 1723.) (B) Aret. Tal. 4. 8. Giuracchiamenti di sbricchi e di fa
2 Per simil. detto di Persone vale Disperse, Sparpagliate. Tac.
risci son tutta una minestra. (N)
Dav. Ann. 13. 75. Tiridate s'aggirava intorno , lontano pi d'un
tiro d'arco , or minacciando, or mostrando temere, per allargare, 2 Onde Alla sbricca per Alla sgherra, o Da sgherro. V. Alla
sbricca. (V)
e sbrancati seguitare i nostri. (Il testo lat. ha : laxare ordines , et
diversos consectari)
Senuccosecca ne , Sbric-co-neg-gi-re. (N. ass. Fare il briccone, Viver
3 - Ed in forza di sm. pl. Botta. Vigilantissimi ed attivissimi nel
da briccone. Lat. nequissime vivere. Gr. arcrmidzrc for ovv. Buon.
l' assaltar le scolte , nel mozzar le vic, nell' arrestare i messi, nel
Fier. 4. 2. 7. Sbricconeggiar co' fiaschi e colle zolfe.
l'opprimere gli sbrancati. (Gr)
Senicio , Sbri-cio. Add. m. V. bassa. Abbietto, Meschino , Vile. (V.
SetAnDeLLARE , Sbran-del-l-re. (Att. Spiccare un brandello. Lat. fru
Mendico.)(Dal pcrs. berchag sozzo, brutto, deforme. Nella stessa lin
gua pergiah cosa vile.) Mln. 1 . 6. E piglia quella ciurma abbietta
stum decerpere. Gr. rudxor arcprev. Dav. Lez. mon. 12o. D'o
e sbricia A mcnate, com'anici in camicia.
gni vittima portata loro ad immolare sbrandellavano un gherone, per
lor manicare.
Seaiciolamento , Sbri-cio-la-mn-to. Sm. Lo sbriciolare. Bellin. Disc.
. Ed io posso dirvi di vantaggio , che in un simile sbriciolanuento
2 - Fig. Separare, Distaccare checchessia da ci con cui sta bene
si disfarebbero tutte le cose durc. (Mn)
insieme. V. Sbandellato, S. a. (A)
Seruciolane, Sbri-cio-l-re. [Au.) Ridurre i bricioli; [e dicesi per lo
3 - N. pass. Dividersi in brandelli. (A)
pi dl pane ; altrimenti Sbrizzare , Sminuzzolare, Stritolare. (V.
4 - E fig. Fare ogni sforzo, Sbracciarsi. Lall. En. Trav. 2. o .
Tu vedi ch'io mi sbraccio, mi sbrandello, E pertuo amore io cre Ammimutare.) Lat. conterere, comnuinuere. Gr. 7vvrpier.
2

* E detto de'Panni. Fag. Rin. Lana insomma per lui non v'
po di fatica. (O) (N
SAN DELLATo, Sban-del-l-to. Add. m. da Sbrandellare. I Spiccato.
chi trucioli , Chi fili lino , chi pannina sbricioli. (A)
2 - Efig. Salv. Avvert. 1. 1. 14. Questo periodo ec., non pur dif 3 - E' fig. Maln. 6. 63. Credeva il mio fantoccio con un sguardo Di
sbriciolar tutto il femineo sesso.
ficile e duro , ma o sospeso o con un membro sbrandellato del tutto
diventa senza alcun fall.
Ssniciolaro, Sbri-ciol-to. Ada. m. da Sbriciolare. Ridotto in bricio
li..] Lat. contritus, comminutns. Gr. csvrrpauos Bartol. Ghiacc.
3
Foglia sbrandcllata; lo stesso che Laciniata. V. Laci
la O.
a5. Che l'acqua non sia un corpo unito per continuazione di parti,
SRANo. Sm.] Lo sbranare , te Lo stato della cosa sbranata.1 Lat. la
ma tutto , di cosi , sbriciolato e trito , e come granella sgusciate,
ceratio , cacdcs. Gr. ord.paypax, crpyov. Dittam. 3. 2o. E vidi an
scommesse , e solamente contigue. (N)
cor dalla sinistra mano Dove accesi di vino e di lussuria Fu de'Cen SatioAmento , Sbri-ga-mn-to. [Sm. Speditezza nell'operare.] Lo sbri
are. Lat. festinatio, expeditio , celeritas. Gr. crov. -Amm. Ant.
tauri fatto il grande sbrano. Malm. 6. 59. Addosso ha sbrani, e bu
chc come valle.
3. 1. 4. Niuna cosa , che possa aver loda di diligenzia insieme
SurATTARE , Sbrat-t-re. Aut. I Levar la bruttura ; contrario d'Imbrat
con grazia di molto isbrigamento.
tare ; altrimenti Mondare, ] Nettare. Lat. purgare , perpolire. Gr. e - [E detto di O, namento rettorico.] Rctt. Tull. 86. un altro or
x 29 api3tv.
namento . che s'appella i-brigamento.
2 Per metaf Levare gli impedimenti , Sbrigare, Spedire. Lat. expe SenioAn , Sbri-g rc Aut. Dar fine con prestezza e speditamente ad
dire , extricare. [Gr. crou3.1
operazioni che si allia fa mano; Strigar presto una faccenda, un
3 Dicesi in modo basso: Sbrattare il pacse (o simile e vale Andarsene.
nigozio, Mrnare, Recire a fine, Spedire, Termuinare, Conchiudere,
Iat.solum vertere. Gr. asrariarzc9ai. (Dal napolit. sfrattare che vale
Spaccare
ec.) Lat. maturare, studere, expedire,transigere. Gr. rx
xv sv. (Dal celt. gall. brisg pronto , vivace nel movimento, spedito.
il medesimo, e questo dall'ar.furtet exitus per regioncm.) Malm. 6.
77. Dice che ormai sbrattar vuol la campagna, E tornare a dar nuo
Nella stessa lingua as fuori , e grib impedimento. Grib vale anche
ve a Bertinella.
veloce. In illir. pril spedito, presto. In lat. ex e particella spesso
4 N. pass. [Nettarsi, Pulirsi.1 Cr.9.99. 1. Le quali (pecchie), se
superflua, e pergre "val condurre a fine...) Fr. GiordPredS.39.
spesso contr' a s combattono, imbagnare si vogliono coll'acqua mulsa:
Proponemmo quattro ragioni, delle quali sbrigammo la prima, e le
il qual fatto , non solamente si rimangono dalla battaglia, una isbrat
tre rimasono. Pallad. Giugn. 2. Quello che si perrebbe a mietere
tansi , leccandosi. ( Cos nel testo di Giul. de' Ricci ; il testo lat.
uno mese per uomo, in uno di ne sbriga un' opera di bue. ( La
ha consortiunt)
stampa di Verona 18ro a pag. 2of. legge penerebbe.) (B) . . .
5 [ E nel sign. del S. 21 Fr. Giord. Pred. D. I carnali son quelli 2 (Dicesi Sbrigare alcuno di qualche luogo e vale Far che si sbri
che son presi da questo visco , cio da' diletti della carne, che non
ghi, che parta Tac. Dav. Stor. 3. 34. Favorinne, come spesso, la
par che sc ne possano mai sbrattare.
fortuna romana, che condusse l Muciano e le forze d'Oriente , e
G [N. ass.] Sbrattare di alcun luogo=Andarsene. Salvin. Disc. .
ci
sbrig di Cremona. (Il testo lat. ha : Cremonae transegimus.)
365. Usc un decreto del Senato contro ai filosofi e retori cc., ch' e 3 N. pass. Uscir presto da una cosa , Spacciarsi , Spedirsi Lat.
gli sbrattassero di Roma.
se liberare. pt. Crit. Sbrigati di far tosto quello che tu dei fare.
SanaTTATo , Sbrat-t-to. Add. m. da Sbrattare. Netto, Libero, Sciolto,
Gr. S.Gir. 3o. Per questa santa iscala isbrighiamoci di montare al
Aperto , Sbrigato , Spedito , Ripulito, Mondificato. Red. nel Diz.
glorioso Signore. Ar. Fur. co. 4. Sbrigossi tosto del suo debito ella,
di A. Pasta. Il ventre inferiore quando sar libero e sbrattato, il
Tanto in nome di lui saper disia.
Sig. N. N.. si trover appoco appoco in miglior grado. (N)
4 Uscir di briga o di fastidio, Levarsi d'intorno qualche briga ,
SnAAA , Sbra-v-taSf Smargiasseria, Rodomontata. Doni La Zucc.
qualche impaccio che tiene
o che d fastidio; opposto di
Berg. (Min)
Brigarsi. Bion. Fier. Angustiati dalle reti ambiziose Ch'i giganti loro
SaRav Azzo e , Sbra-vazz-ne. Add. e sm. Lo stesso che Bravazzone, V.
oppongon potervi , A sbrigarsene ognor sudan penosi. Baldov. Com.
Salin.dmnot. I B. 5. 1.3. Smargiasso , bravazzo , sbravazzone; Se a bene io me ne sbrigo. (Cio, s' io n'esco a bene, s'io con luco
quasi Martasso, da Marte dio della guerra. Corsin. Torracch...a
a fine felicemente questo affare.) (A)
Oh quanti allor di quegli sbravazzoni, Che alle parole oh ohi sem SennoATAMente , Sbri-ga-ta-mn-tc. -Avv. Spacciatamente,
branpel mezzo Voler tagliar a un colpo i torrioni, E ai fatti poi za. Lat. celeriter, ocyus, expedite. Gr. raxws. Salust- Jus. R.
viltate il lezzo ! (A) (B)
Allora, conosciuto il fatto, sbrigatamente presero loro armi. E Sa
s son diAdd.
e
e di' Bravo. Bern.
lust. Catell. 4. E poich il consiglio preso, si sbrigatamente une
rim.
.
5.
Sbravi,
sgherri,
arbon , gente bestiale! (La Cr. alla v. Barbone legge bravi
stieri il fatto. (Qui il testo lat. ha: mature facto opus est.) Tes. Br.
sopra, conforme la edizion di Firenze del 55o
5t.)
S'alcuno ti domanda d'alcuna cosa, tu de'rispondere sbrigatanucte.
-

SBRIGATIVO

SBUCARE
8
Pallav. Ist. Conc. 2. 76. Comunque sia, pi sbrigatamente rispose SrRocco Ane, Sbroc-co-l-re. Att. e m. ass. Roder le foglie de' rami;
Tommaso Campeggi. (Pe)

altrimenti Sbrucare, Sbroccare. Alleg. 299. Chi vi mena il caval, vi

SeaiGATivo , Sbri-ga-ti-vo. Add. m. Che facilmente si sbriga. Lat.ex


pu recare Anche la biada ; e lo far pi forte , Se lo manda alle
peditus. Gr. siropos. Viv. Disc. Arn. 5. Sono (questi lavori) i pi
macchie a sbroccolare. (A) (V)
sbrigativi, i pi durabili, i meno dispendiosi , ed i meno soggetti a Senoccolato, * Sbroc-co-l-to. Add. m. da Sbroccolare. V. di reg.(O)
danni ed a fraudi.
SBRoDETTAnE, * Sbro-det-t-re. N. ass. Struggersi, Liquefusi, Scor
2 Detto delle persone, Che si sbriga; altrimenti Speditivo. Baldin.
rere come brodo o brodetto. Bellin. Rim. burl. Quel pollo pesto un
Dec. Si fa conoscere per un uomo sbrigativo nell' operare suo. (A)
gallo e una gallina Mena e rimena, dirompi e stropiccia Finch sbro
Ssnicaro , Sbri-g-to. Add. m. da Sbrigare. Spedito, Facile; e dicesi
detti come in gelatina. (A)
delle cose e delle persone. Lat. expeditus, celer, facilis. Gr sropos. 2 - * Att. fig. e in modo basso. Manifestare indiscretamente i falli
Pallad. Marz. 24. La pi sbrigata via aggiugnere il bue ch' pi
altrui. Bell. Bucch. Per veder com'e' reggevano, Montato della celia
forte e feroce con bue mansueto. Vegez. I quali pedoni gli antichi
in sulla fregola, Gli sbrodetta e gli spettegola. (A)
chiamavano sbrigati.
SanooLiAae, Sbro-gli-re. Att. Levar gl'imbrogli ; contrario d'Imbro
2 Sciolto, Libero. Vegez. 73. Un filo di refe sbrigato nel capo
gliare. Lat. expedire. (V. Imbrogliare. In celt. gall. brionglaid,
della saetta si leghi. (Pr)

broilich e bruailleon confusione.)

3 [ Dicesi Ella sbrigata, cio, Ella finita, spedita. Lat. actum est. 2 AV. pass. [Levarsi dall'imbroglio, Sbrigarsi, Scapecchiarsi.1 Lat.
G. V. 7. 65. 3. Ma a cui Dio vuol male , eli' sbrigata.
se expedire. Magal. Lett. Di come poi tutta qucsta grande e poco
concepibile manifattura potesse sortire il suo intento, non finisce S.A.
4
Terminato. Jac.
Cess.3. 8.brevemente
p. 7. Isbrigate
dunque
quelle
che
. . vediamo
del loro
viaggio.
(N)cose
di ricordarsi come chi glie la disse se ne sbrogliasse. (A)
* Non impedito , Pronto. Segner. Crist. instr. a. o. 12. I cattivi SenocLIATo , Sbro-gli-to. Add. m. da Sbrogliare. [Strigato , Sbrigato..]
son sempre all'ordine per operar male , sempre snelli, sempre sbri
Lat. cxpeditus, purgatus. Gr. di raxAxysis, xx9xpio9 ss. alvin. Disc.
gati, senza stancarsi. (N)
n. 379. Fingete un erto ed aspro e spinoso cammino, pieno di balze
SenicLiamento. * (Chir) Sbri-glia-mn-to. Sm. Operazione di chirur
e di dirupi ec. : se questo viene sbrogliato dalle spine che l'impac
gia per la quale si toglie lo strangolamento di certe parti ; e con
ciavano cc., la difficolt e l'asprezza, mutata faccia, riuscir in al
trettanta dolcezza e facilit.
siste nel dividere i tessuti che ne rinserrano e comprimono altri. Le
ernie , la parafimosi , l'antrace , le infiammazioni del tessuto cellu SenoncoNaae. (Agr.) Sbron-co-n-re. Att. Purgar la terra da'bronconi,
lare del cranio ec. sono i casi che richiedono il pi sovente questa
divegliondo o scassando. (A)
operazione. Lat. fraenorum solutio. (O) (AO)
SenoncoNATo. * (Agr.) Sbron-co-n-to. Add. m. da Sbronconare. (O)
SsricLane, Sbri-gli-re.[Att. Tor la briglia,] Levare o Cavar la briglia;
Targ. Viagg. (A)
contrario d'Imbrigliare. Lat. fraenum tollere. Gr. xxAuv dvpsiv. SenoTane. (Idraul.) Sbro-t-re. Att. Fare sbrotatura. (A)
2 Per simil. Sciorre, Slegare. Lat. solvere. Gr. divaAvsuv.
SenotATuna. (Idraul.) Sbro-ta-t-ra. Sf. Gran corrosione fitta da un
3 * Dare una strappata di briglia, Sbarbazzare. Ner. Samin. 8. 25.
torrente o da un botro nelle sue ripe e nel suo fondo in virt della
Sprona c sbriglia costei l'alato becco , E volge a tramontana il suo
soverchia caduta. ( Dal gr. broteoni verb. di brosco depasco , con
cammino. (N)

sumo. ) (A)

4 * (Chir.) Fare quella operazione che dicesi Sbrigliamento. Lat. Serucane, Sbru c-re. Att.1 Levar via le figlie a' rami; [ altrimenti
fraena solvere. (A.O.)
Sbroccare, ] Brucare. (V. Broccare.) Lat. follia detrahere , pampi
nare , frondare, collucare. Gr. vxxoxorsiv. (V. Brucare. ln pers.
Sbniclata, Sbri-gli-ta. [Sf) Strappata di briglia (che si d ai cavalli,
massimamente quando s'ammaestrano..] -, Sbrigliatura , Sbarbazza
berchaegiu abscissio ramorum superfluorum) Bronz. Rim. burl. 2.
255. E sbrucale e dibucciale in un tratto.

ta, sin. Lat. fraeni vehemens addictio.

2 - Per metaf Ripassata , Riprensione, Rammanzina; onde Dare una 2 E per simil. Morg. 23. 6. Dettegli un pugno , e sbrucagli l' o
sbrigliata = Riprendere. V. Dare una sbrigliata ] Lat. aliquem repre
recchio, E fe' di sangue un lago di Fucecchio.
3 * (Agr.) Levare i bruchi e distruggerne i nidi (D. T.)
hendere , objurgare. Gr. irripav rv.
.
Satoliatella, Sbri-glia-tl-la. (Sf) dim. di Sbrigliata. Gal. Sist. 4f2. SenucATo , * Sbru-c-to. Add. m. da Sbrucare. V. di reg. (O)
Alcune sbrigliatelle, che si son date ne' giorni passati al signor Sim SERurrane, Sbruf-f-re. [Aut.1 Spruzzar colla bocca ; ( Mandar fuori
di bocca con violenza il liquido che vi si tien dentro. 1 Lat. liquo
plicio, l'hanno reso mansueto, e di saltatore cangiato in una chinea.
SancLarissimo, Sbri-glia-tis-si-mo. [Add.m.) superl. di Sbrigliato. Buon.
rem insufflare, inspergere. (Par voce fatta per onomatopea , o sia
per imitazione del suono ch fa l'acqua cacciata insieme col fiato
Fier. 3. 2. g. E farsi ogni qualunque temeraria, Folle, sozza, ino
dalla bocca. In pers. bufus riden e pufsciriden spargere; puf soffio,
nesta e ingiusta impresa Sbrigliatissimo lecita.
Ssniclato, Sbri-gli-to.Addm. da Sbrigliare. Che non ha briglia, Che bef saliva , quae ex ore spargitur. In ingl. to puff gonfiar le gote,
senza briglia, Sciolto, Libero. Lat. infraenis, solutus. Gr. dix&Avos.
e soffiare. In basco bufa guancia.)Tes. Pov.PS.cap. 8. Ad uno che
non pu tenere lo capo saldo , falli uno sacchetto ec., e sbruffalo
2 Fig. Detto delle persone, Scapestrato , Licenzioso , Dissoluto.
-

ben

V. Sbrigliatissimo. (A)

vino, e cos caldo pomlo in sul capo. Magal. Lett. Il fine

3 Per metaf [ Detto di cose , Furioso, Impetuoso , Smoderato ,

poi di sbruffarlo, piuttosto che spruzzarlo, o semplicemente irrorar

Eccedente. Buon. Fier. . 5. 1 . Non si creda nessuna esser sicura

lo, pare assai verisimile che possa essere, perch tra l'impeto del

mandarlo fuori, e l'ajuto del viscoso della sciliva, chevi si mescola


Dagli assalti sbrigliati e tempestosi. E' 3. 4. 2. E snsurri , e parole
nel rigirarselo per la bocca, s'attacchi meglio efaccia miglior presa. (A)
tronche e basse, E sbrigliate querele , e labbri aperti.
Seclatura , Sbri-glia-t-ra. [Sf. Lo stesso che ] Sbarbazzata, [ Sbri 2 Detto anche dello Spruzzare per le nari- Car. En. lib. 7. v.42 .
-

V.]
sliata,
E per
metaf Ripassata. Lat. objurgatio. Gr. rriumrs.

Al Trojan duce assente un carro invia, Con due corsier ch'eran di


quei dei Sole Generosi bastardi , e vampa e foco Sbruffavan per le

Onde Dare una sbrigliatura lo stesso che) Dare una sbri


nari. (B)
gliata, V. Varch. Stor. o. 329. Forse per la sbrigliatura, che gli 3 Aspergere. Sold. Sat. 5. Or qui l'aspetta, da che 'l sole attuffa
I suoi destrieri in mar alla mattina, Che al nuovo corso d'anubro
aveva l'anno passato data Anton Lenzi , disse tutto 'l contrario.
sia gli sbruffa. (B)
S-ni-cane, Sbrisci-re. N. ass. Sdrucciolore , Smnusciare. (V. proba
-

bilmente fatta per onomatopea.) Ulloa Nat.filos. Berg. (Min) .


Seeizzare , Sbriz-z-re. I tt. Spezzare in minutissimi pezzi ; [I altri
menti Sbriciolare.) Lat. conterere , discindere, comminuere. Gr. ovv

gev. (Dal franc. briser rompere, che vicm dal celt.gall. bris spez
zare, rompere.) Tav. Rit. Vengonsi a fedire due grandissimi colpi,

Seaurraro, sbruffto. Add. m. da Sbruffare. V. di reg. (O)


Senurro. Sm. Lo sbruffare. Lat. cffusio. Gr. psuois. Sa'in An
not. Opp. pag. 44. io Sbuff ec. che pi volgarmente diciamo
Sbruff, aspergine, spruzzo particolarmente gettato per bocca , o
pure dell'artneggiamento di chi nuota: il testo dice qvanz, latino
quasi earsufflatio. (N)

sbrizzano le lance in pezzi.

2 Il mandar fuori per la bocca il vento cagionato in corpo da troppo

2 I Minntamente schizzare, altrimenti ] Sprizzare. .

Serizzaro, Sbriz-z-to. Add. m. da Sbrizzare. V. di reg. (O) _

bere, ma con meno strepito del rutto, e accompagnato da spruso

Seaoesia re, Sbrob-bi--re. Au. V. bassa e popolare, da Brobbio. Dir

d' umito; altrimenti Sbuffo.) Maln. 1 n. 35. Sbruffi fetenti scaricando


e rutti , In un tempo spaventa e ammorba tutti.

villania, Svillaneggiare. (In lat. exprobrare) Salvin. Iliad. lib. 2o.


v. 358. Ma perch risse e brolbi forza ad ambi Sbrobbiar, quai Saaurtaar, Sbruttre. Aiu.) Torvia e Levare il brutto, Nettare. Lat.
femminelle, un contra l'altro , ec. (A) (B)
purgare , nitidare. Gr. xaSapiev, xxNAviv.
2 - N. pass. Nettarsi , Mondarsi, Ripulirsi , Tor da se ogni brut
a E n.Sbroc-c-re.
ass. Baldov.Att.
Dram.
allostaccar
sbrobbiare.
Seacccane,
e n.Eccoti
ass. Lo
delle (A)
foglie che tura Matt. Franz. rimi. burl. 3. g6. Mentre i denti si stuzzica e si
fanno colla bocca le bestie dagli alberi; altrimenti Sbroccolare, Sbru sbrutta Franc. Sacch. rim. Tra li sette mortal se questa brutta,
O tardi o con
gran pena altriSm.
si sbrutta.
care. (V. Broccare.) (Da sbrocco. Altri da brucare) Serd. Prov. Ca Seucauento,
* Sbu-ca-mn-to.
Azione (A)
di sbucare, cioe' di
pravecchia bene sbrocca. (A)
dalle
buche,
da'
canali
che
sono
fra
le
terre;
e fu detto ProPriamente
a -. * Mandar fuori tutt'a un tratto e con impeto; e fig. Parlare per
parlando di Navi americane. (A)
isfogo ovvero inconsideratamente. (V. Di brocco in gr. proca in un Seccamre,
Sbu-cn-te. Part. di Sbucare. V. dire (O)
subito.) Contil.
(O)
3 (Ar. Mes.) Ripulir la seta con un ago, o altro ferruzzo appun Seucane, Sbu-c-re. Att. Cavare (o Fare usci' della buca. (V. Sbor
tato dagli sbrocchi e sudiciumi che nel filarla vi si sono attaccati.(A) rarc) Morg. 4. 57. E se vi fosse restato alcun tarlo , Ognun con
carit lo sbuchi fuore.
(Agr) Arare quel terreno ove sieno state coltivate piante pani 2
Cavar fuori semplicemente. Lat. educere. Gr. r. Burch. 1.
colate. (Ga)
45.
E sbuc 'I capo, e guard gi la tomba. Lib. Son 7. Or sbuca
Senoccaro, Sbroc-c-to. Add. m. da Sbroccare. V. di reg: (O)
-

S(e

SaoccATunA. (Ar.

Sbroc-ca-t-ra. Sf. L'operazione dello sbroc

fuor quel tuo sonetto trito.

cure la seta sul guindolo, ed anche lo Sbrocco che se ne cava. (A) 3 - oicesi sbucare il grano, le grasce e vale Cavarle dalla buca;
seaocco. (Bot) Sbrc-co. tSm. Rampollo che rimette dal bosco tagliato; opposto
a Imbucare o Infossare. (A)
Dicesi
Sbucar la volpe dalla tana e vale Accertarsi di cosa dub
altrimenti Birocco e Sprocco. (V. Brocco e Sprooco)
2 (Ar. Mes) Quella seta ch si cava dal guindolo nel ripulirla biosa ed equivoca. (A)
5 - N, ass, Uscir della buca; contrario d'Imbucare; ed anche em
dop, che tratta; altrimenti Sproccatura (A)
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88
SBUCATO
licemente Uicir fuori. Lat. ad auras evadere. Grroccixio8zi ir

SCABBIOSA
cuse, i Padri sbuffare , contrario e terribile ogni cosa. E n. 38.

nudrio. Morg. 2. 37. Che noi potremo or nell'Inferno andare, E lNon pi bisbigliando , ma sbuffando alla scoperta, dicevano : ec.
farne tutti i diavoli sbucare. E 7. 32. Le pecchie soglion pel fuoco 4 - * Sbruffare. Diod. Job. cap.4. Not. Un grande sbuffar d'acqua
sbucare. E 22. 74. Dunque convien che l'Arpalista sbuchi. Cech. trasparente in aria. (N)
Dot. 4. 5. S'io lo fo sbucare (com'io credo) di casa ec., io vo'cer 5 - Att. Profferire o l)ire con isdegno. Serd. Stor. 3, 528. Inco
car le volte , E veder se e' vi son da cavar fuori Que' poveri pri

minciarono giornalmente a sbuffare le medesime cosc ne' cerchi e nel

gioni. Tass. Am. 3. 2. Ecco di non so donde un lupo sbuca- .


5 - Prorompere con violenza da un aguato, e dicesi di truppa in

le tende. Tasson. Secch. n. 47. Pel campo se ne gia sbuffando


orrori. Diod. Fatt. q). Sbuffando ancor minacce. (Br)

guerra ; presa la similitudine dall'uscita delle navi fuor de'canali 6 - * E' nel sign. del 5. a. Salin. Cas. to2. Cadde , aria grossa
sbuffando dal gozzo. (N)
nelle isole Americane , che dicesi Sbucamento. (Ne)
SsuFFAto , * Sbuf-fa-to. Add. m. da Sbuffare. V. di reg. (O)
SnucaTo , Sbu-c-to. Add. m. da Sbucare. V. di reg. (O) .
SuccARE, Sbuc-chi-re. [Att. e n. pass. Lo stesso che] Sbucciare, Sacrro. Sm. Lo sbuffare del cavallo nel veder cosa che lo spaventi.(A)
V. Fr. Giord. Pand. Lo fe' lavare sette volte, e immantenente fu li 2 Spruzzo particolarmente gettato per bocca, oppure dall'armeggia

bero dalla malattia, e lasci via quel mal cuojo ,e sbucchiossi tutto,

mento di chi nuota; altrimenti Sbruffo. Salvin.

e divent la carne sua bella. Fr. Giord. S. Pred. 36. Entr nel Gior

E molta sopra 'l mar sputa sanguigna Spuma , bollendo

Pesc. 5. 4j 4.
dolori, e
dano , e lavossi sette volte, e immantenente fu libero dalla maladetta
mugghia Di lei infuriata sotto l'acqua Lo sbuffo. (A) (N)
lebbra, e lasci via quel mal cuojo, e sbucchiossi tutto, e divent Seuronchia ne, Sbu-fon-chi-re. N. ass. Borbottare , Brontolare. Lo

la carne purificata come di fanciullo. Pataff. 5. La tigna con tigna


mica mi sbucchio.

Seccchiato , Sbuc-chi-to. Add. m. da Sbucchiare. Lo stesso che


Sbucciato , V.) I at. decorticatus. Gr. droAero9eis.

2 - E per metaf Lib.Son. oa.Tu se' d' ogni bont sbucchiato e netto.

stesso che Bufonchiare, V. Fag. Com. Mi par che talvolta sbufonchi


e brontoli , inzipillata da una sua balia pettegola. (A)
SeuGiarda aE , Sbu-giar-d-re. [Att.) Convincere di bugia. Lat. mendaci
coarguere. Gr. Ayxiv riva Nvooias. Dav. Scism.79. Con loro
disputare e confonderli, scoprirli , sbugiardarli,
SeuoiARDato , Sbu-giar-d-to. Add. m. da Sbugiardare. V. di reg. (O)
Ssulimo. (Veter.) Sb-li-mo. Add. m. Aggiunto del cavallo quando

SuccAne, Sbuc-ci-re. (Aut. Levar la buccia. , Sbucchiare, sin.


Lat. decorticare, corticem detrahere. Gr. droxreur. Cr. 5. 37. .
si colgono (le verghe del brillo) del mese d' Aprile, quando il sugo
voto , scarico. (A)
si muove in quelle, e si sbucciano, e se ne fanno corbe e gabbie Seullertare. (Ar. Mes.) Sbul-let-t-re. NV. as. Gettar fuori le bullette;
da uccelli. Lor. Med. canz. 77. 4. Non si monda e non si schiaccia,
e dicesi propriamente ad un certo gettar che fanno gl'intonachi di
Sol si sbuccia un pocolino.
calcina d'una porzioncella di lor superficie per lo pi ali figura ton
da , simile alla testa o cappello di una bulletta, lasciando un buco
2 - [E n. pass. Deporre o Lasciar la buccia o la pelle. Red. Ossan.
o6. In questo tempo uno di essi quattro(lombrichi) cominci asbuc simile a quello che fa la bulletta o chiodo nella muraglia nel ca
ciarsi dalla cuticola.
varnelo fuori. Voc. Dis. (A)
3 - E per metaf Pataff . Isbucciati, e non far dello stizzoso.
2 - * Levar le bullette. (D. T.)
Sbucciare diff. da Dilucciare e da Sbocciare. Dibucciare significa SeulLETTatuaa. (Ar. Mes.) Sbul-let-ta-t-ra. Sf Lo sbullettare, detto
solo Levar la bnccia; Sbucciare e Levare e Deporre la buccia. Cos ne' propriamente degl'intonachi. Targ. Viagg. Un manovale, il quale
andava scrostando gl'intonachi tutti sgonfi , e sbullettature. (A)
sensi metaforici, semplice lo ha Dibucciare, doppio Sbucciare. Diver
issimi poi sono entrambi da Sbocciare, il quale significa solo Uscir Seunato. (Ar.Mes.) Sbur-r-to. Add. m. Privo di burro , cioe della
della boccia, la quale tutt'altro che buccia, e per assai malamen parte butirosa, e dicesi propriamente del cacio. (A)
te alcuni insano dire Sbucciare parlando de'fiori, in luogodi Sbocciare. 2 * Fig. detto di persona, Debole, Fiacco. (A)
Ssrcciaro, Sbuc-ci-to. Add. m. da Sbucciare. Scortecciato , Scorti Seusane, Sbu-s-re. Att.) V.A. Vincere altrui tutti i suo' danari. (Da
cato, Dipellato. , Sbucchiato, sin. Lat. excoriatus, decorticatus.
buso per buco, quasi voglia dirsi bucar la borsa, si che ne scappi
giuoco, e straccerai le cate,
Gr. aprs. Ricett Fior. 3o. La copia infinita delle selve di questo il danajo.) Lib. Son. 54. Non
albero, che spontaneamente nasce senza coltura alcuna, persuade che
Rendi a tua posta omai la spada a Marte, Ch'io t'ho sbusato, e poi
se'mastro vecchio. Rurch. 2. 4. Io ti debbo sbusare a poco a poco, E
se ne sbucci non poche delle perfette, n pi sbucciate. Buon. Tanc.
5. 4. T. E'denno aver le gote scolorite. C. E le mani sbucciate.Soder.
non giuoco pi oggi con Cristiano.
Colt. 9. Fatti minuti col pialletto, ovvero raschiando il legno sbuc 2 - [N. ass.j Pataff. 2. Rivela, sbusa , rabbuffa , cernecchia.
ciato prima col coltello tagliente , cc.
SsusAto, Sbu-s-to. Add. m. da Sbusare. Pataff. 2. Egli sbusato, e

so

Sbu-del-la-mn-to. [Sm.] Lo sbudellare. Cr. alla v. Sfon

diamunto.

So bellane , Sbn-del-l-re. I Au. Propriamente Trarre le budella di


corpo a uno. ] Lat. excnterarc. Gr. gvrpi&r.
2 - Ferire in guisa che escano le budella. Din. Comp. n. 9. I edoni
degli Aretini si metteano carpone sotto i ventri de'
li col e col
tella in mano, e sbudellavangli.
3 - [Ammazzare semplicemente. Ciriff. Calv. n.45. E sotto mano una
crivella, Che
in un punto sbudella. G. V. 8. 55. 5.
on intendeano ad altro, che ammazzare i cavalieri, e i loro cavalli
isfondare e sbudellare. (Cos ha il testo

p)

4 - Dicesi Sbudellare le pernici o starne e vale Trarre loro le inte


riora dopo averle ammazzate, acciocch si conservino; altrimenti
Starnare. Bisc. (A)
5 - E n. pass. Ammazzarsi. Lall. Fn. Trav. 2. 166. Cosi ec.
Van due Tori feroci ad incontrarsi, Ed abbassando la cornuta fron

te Stanno per gelosia per sbudellarsi. (N)


SsupeLLATo , Sbu-del-l-to Add. m. da Sbudellare. Lat.xenteratus. Gr.

vassi infrancescando.

ScAeeA. (Med.) Scb-bia. [Sf. Malattia cutanea, pruriginosa, crostosa


e contagiosa, che si mostra a foggia di pustule sulle gambe, sulle
cosce e sulla parte interna degli arti, le quali son piene di un li
quido icoroso, talvolta purulento e sono di diversa grossessa. Si crede
generalmente prodotta da un insetto che trovasi in dette pustule. Gre
camente Psora;] comunemente Rogna. Lat. scabies. GrNpa, opixrus.
(Scabies dal celt. gall. screab , scriabach , sgreab, e sgreabug che
vagliono scabbia.) Dant. Inf 29. 82. E s traevan gi l'unghie la
scabbia, Come coltcl di scardova le scaglie. E Pure. 23. 49. Deh
non contendere all' asciutta scabbia Che mi scolora. Petr. canz. 29.
3. Ch'al corpo sano ha proccurato scabbia. Cr. 3. 6. 6. Ancora
se si fa unguento di quello (orzo) con aceto forte, e ponsi a modo
d'impiastro sopra la scabbia ulcerata, sanala. E 6. o... La sua pol
vere (dell' arisiologia), con aceto mischiata, da puzza e scabbia otti
mamente mondifica la cotenna. Esp. Salm. Questo Lazzero era pien
di scabbia. Alam. Colt. n. 25. Rimcdio e schermo Alla tarda po
dagra e all'aspra scabbia.

Guid. G. Quando voi vedrete li vostri parti sbudellati. 2 * Dicesi Scabbia migliare o canina , Quella nella quale le pu
ranc. Sacch. nov. 258. Chinando il lume , vede

morto e

sbudellato. Bemb. Stor. 2, 26. Quale dalle ferite e da' cavalli sbu
dcllati caduto, e dagli altri soldati abbandonato.
Saurramento , Sbuf-famn-to. Sm. Lo sbuffare. Doni Fil. mor. 36.
IBerg. (Mlin)

Su Frante , Sbuf-fn-te. I Part. di Sbuffare. Che sbuff. Lat. anhelans,


f emens. Gr. dc9 uxlvw , cvcv. Tac. Dav. Ann... 83. Temeva di

I so, nimico gi scoperto e sbuffante, che dov'era il figliuolo si


chiamasse all'Imperio altro ajuto.(Qui il testo lat. ha querens.) Salvin.
Odss. lib. 5. v. 569. Tcino non me di nuovo la procella Involando ,

stole sono picciolissime ; pustulosa, umida , grossa ,

&

in cui

le pustule sono voluminosissime, confluenti ed accompagnate da gran


dissimo prurito. Dicesi Scabbia scrofolosa, sifilitica, scorbutica , er
petica , Quella che viene negl' individui ammalati di scrofole, di
sifilide , di scorbuto e di erpete. (A. O)
2 (Veter.) Scabbia equina : Affezione de'ganglii linfatici, ripu
tata particolare del cavallo , dell' asino e del muto. (A)
3 * (Mit) Gli antichi ne aveano fatto una Dea. (Mit)
Scana Anz, Scab-bi-re. [Aut.] Nettare dalla scabbia. Lat.scabie purgare.
Gr.

pxs crouxsuv.

non porti al mar pescoso , Gravemente sbuffante e sopirante. (Pe)

2 Per metaf Paiiare , Ripulire. Lat.laevigare. Gr. Auxivsi. Pallad.


Serrafe , Sbuf-fa-re. Sm. Lo sbuffare ; altrimenti Soffiamento , Fre
cap. 26. Fia il luogo mondo , e d' ogni lato scabbiato e piallato.
mito : te dicesi propriamente de' cavalli. Lat. fremitus. Gr. 8pdaos. Scanniato , * Scab-bi-to. Add. m. da Scabbiare , V. (O)
(V. l' etim. di Struffare.) Tac. Dav. Germ 375. Osservano gli anitriri Scaeniosa.*(Bot.) Scabbi-sa. Sf. Genere di piante della tetrandria mo
c gli sbufiari, e a questi hanno pi fede che ad altro indovinamento,
noginia, famiglia delle dipsacee, coi seguenti caratteri: calice co
Sacra RE. V. ass. Dicesi del Soffiare che fa il cavallo quando se gli
mune formato di fogliette disposte sopra una o molte file e moltiflore;
para davanti alcuna cosa che lo spaventi. (A)
fiori portati da un ricettacolo convesso e spesso pagliaresco ; calice
2 Per simil.) Mandar fuora l'alito con impeto e a scosse, per lo
proprio, doppio, aderente, persistente ; l'esterno corto, membranoso
pi a cagione d' ira. Lat. anhelare , fremere. Gr. ca9 xivev, vcovv.
o scabbioso ed increspato; l'interno di raro piumoso, per solito con
Durt. Inf 18. no4. Quindi sentimmo gente che si nicchia Nell'altra
cinque reste ; corolla tubulata ad orlo quadrilobo o quinquelobo 5
bolgia, e che col muso sbuffa, E s medesma colle palme picchia.
semi bislunghi, coronati dal calice proprio. Cosl dette perch cre
Bern. Orl. n. 16. 24. Ma non s'avventa il fuoco si alla stoppa, N
dute buone per la scabbia. Lat. scabiosa. (O)
d'una fiera un can salta alla pelle, Come levato si rivolta Orlando, 2 [Specie di detto genere , chiamata pi particolarmente Arvense
Di sdegno acceso soffiando e sbuffando. Varch. Ercol. 55. Se v'ag
perch nasce ne' campi , la quale coltivasi ne'giardini, e trovasi fo
giagne parole o atti che mostrino lui aver preso il grillo, essere sal
rita fra le biade nel mese di Giugno. ''u gi creduta specifica per

tato in sulla bica, cio essere adirato, e avere ci per nale, si dice:

la scabbia , e le furono anche attribuite maravigliose virt. Questa

e' mai ina , gli sbuffa , o soffia.

c la specie seguente sono ora riposte fra i tonici e se ne sommini


strano le figlie in decozione. Ldt. scabiosa arvcnsis Lin. Tes. Pv.
P. S. cap. 3. La sabbiosa, trita con la sugna, leva la ficmma sala

3 Parlare sdegnosamente, con impeto e come a scossc. Tac. Dav.


Art. 5. it. Fatto cuore ieuta in scuato , e tto a rinfolizate l' ac

SCACCIIERO
89
che fa la scabbia, ovvero rogna. Pasta Diz, Scabbiosa, erba nota, Scannoso , Sca-br-so. Add. m, Scabro. La scabrosus. Gr rpax.
attenuante sudorifica, e appropriata ai mali cutanei e venerei (N)
r. 547. 2. Il pioppo ha questa propriet, che se si pota nel tempo
- I Dicesi Scabbiosa comune o Vedovina salvatica un'altra specie
della state ec., agevolmente si secca, e diventa infermo, debile, sca
usata come amara ed astringente, gi assai accreditata per sanare
broso e aspro Alam. Colt. 5. 25. Di quest'altro il ventre Largo e
le blenorragie. Lat. scabiosa succisa Lin.Cr. 6. 35. 3. Contra le
scabroso , te sopra picciol ramo Viene a grandezza tal, ec. Gal.Sist.
scrofole secche si faccia impiastri di due parti di cicuta, e terza di
43a.La superficie di questo nostro globo non tutta scabrosa ed aspera.
scabbiosa. E 6. 7. La scabbiosa calda e secca nel secondo grado, 2 - Permetf Difficile, Intrigato. Lat.asper, durus.Gr.rpax, xard.
la quale, quando secca, di nulla efficacia. Pataff 4. Della scab
cabroso diff, da Scabro Scabroso aggettivo complesso diff. dal
biosa trambasciando pacchio.Zibald. Andr, 46. Togli barbe di spara
Primitivo e semplice Scabro, e significa Ci ch' molto scabro o pieno
gi, barbe di finocchio, barbe di scabbiosa, e fanne siroppo.
di scabrezza. Si adopera ancora nel traslato, il che non par conceduto
- Dicesi Scabbiosa a stella un'altra specie di Scabbiosa, che si col
a cabro. Questo poi e non quello si usa nel linguaggio botanico,
tiva anch'essa ne'giardini, non pelfiore, che e piccolo, ma per Scac
(Mit) Dea de' Babilonesi, corrispondente all' opi de' Ro
del frutto, il quale e rotondo, composto di semi coronati, e
mani. (Mit)
orni di un altro calice fatto a stella. Lat.scabiosa stellata Lin. (A) Scaruzza (Bot) Scaca-pz-za. SfLo stesso che Catapuzza, V. (N)
Scaesuoso, Scabbioso. Addm. Che ha scabbia. Latscabiosus.Gr.pns. Sceanica."(Bot) Sca-cari-glia. Sf Lo stesso che Cascariglia, V.(N)
PalladMagg8. Questo tutto l'anno medicamento da fare alle pe Scacazzamento, Sca-caz-za-nn-to.Sm. V. bassa. Lo scacazzare.- ,
core, per non lasciarle diventare scabbiose. But. Purga3. Fin
Scacazzio, sin.
SCABBIOSO

ge l'autore, come li golosi erano scabbiosi.

Scacazzaar, Sca-caz-zre. Att. e n. pass. Vbassa.Mandar fuora gli

- Per simili si dice delle piante e d'altro, e vale talora lo stesso


che Scabroso. Cr. 2.2. Sappiamo che le piante salvatiche sono
spinose e scabbiose nella sustanzia della corteccia. E 4. . . La vite
ec- un abuscello umile molto, torta, nodosa e scabbiosa (Cos in
alcuni testi a penna; lo stampato e il testo Ricci hanno scabrosa.)

Alam. Colt

escrementi, che si avrebbero a mandare in un tratto e in un luogo,


in pi tratti e in parecchi luoghi. Burch. . 5. Tal, ch'ancor di
paura si scacazza.

- Per metaf Spendere e Gittar via i danari in cose frivole e vane.

Lat. pecuniam in res minutas prodigere. Fir. nov. 7.292. Il Vicario

aa. N di scabbiosa ruggine empia i ferri.

ordin che la vecchia fusse scopata, e che Menicuccio desse quaranta

Scaruta (Mus) Sca-bl-la Sf. V. L. Pezzo di legno o di ferro


lire al Giannella, che la vecchia si aveva scacazzate, per supplire
infrna di pedale da organo , di cui i Romani solevano armare alle cento.
i piedi per battere la misura del tempo i detto anche Scabello. Lat. Scacazzaro , Sca-caz-z-to. Add. m. da. Scacazzare, V (O)
scabella, scabellum, scabillum. (Detto anche scamellum e scannel Scacazo, Scacazzi-o. Sm. Lo stesso che Scacazzamento , V.
lum, e credesi da Latinisti nn dim. di scamum scanno. In ted, sche Scaccarava, Scac-ca-f-va. V, usata avverb. A scaccafava, V. (A) Car.
mel, in fanc. esculeau. In brett. skabel una piccola seggiola senza
Fheid43 Ed in piedi sopr'essi un pajo di pantofole a scaccafava.
bracciuoli e senza spalliera, ed ordinariamente a tre piedi.) (Mit)(L)
(la che cosa sono i
le pantofole a scaccafava? La Cr. non
Sareierro, Sca-bel-lt-to, Sm. dim. di Scabello,
e di Sgabel
lo spiega. L'Alberti dice Alla ricca , Riccamente, ma non par che
letto Gianp. lfit. Edoard. cap. 6. Onde egli era sforzato
si apponga)(PV)
con certi scabelletti sotto le mani andare carponi, strascinandosi die Scaccata , Scacc-ta. Sf. Colpo dato con uno scacco. Castigl. Cortig.
tro tutte le membra. (P. V)
vol. . pag. 86. (ediz. de' Class.) il gentiluom turbato, come so
Scatto, Scabl-lo. Sm. V. e di' Sgabello, Car, Lett. (A) Lall. En.
glion esser tutti quelli che perdono a quel giuoco (degli scacchi),
Trav.2.26 Mille trappole ordi, mille scabelli Fra le gambe mi
prese in mano il re, che era assai grande , come usano i Portoghesi,
pose ond' io cadessi. (Qui fig.) (N)
e diede in su la testa alla scimia una grande scaccata. (A) (NS)
Scairo. (St. Mod.) Sca-bi no. Add. e sm. Nome di un uffiziale desti Scaccaro, Scac-c-to. Add. n. Fatto a scacchi. - , Scaccheggiato ,
nato nel medio evo in Germania e nell'Occidente a vigilare sul buon
in. Lt. tessellatus. Gr. rrozavos. Franc.Sacch.nov. 8o. Morto
ordine di una citt, ed anche a render giustizia ; altrimenti Schia
sia a ghiado il dipintore che gli dipinse, che dovett' esser forse Ca
vino. (Detto ancora sciuffino, in lat. sciuffinus , dal ted. schiffen landrino, che fc loro le calze vergate e scaccate. E appresso : Quello
fornire provvedere, comandare. In celt. gall. os sopra, supeiore ,
che intervenne a lui, interverrebbe a molt'altri, e spezialmente veg
e sapessedere, tene e, ) Targ. In uno strumento di permuta di
gendogli con le calze vergate e scaccate.
beni fatta l'anno 94, il vescovo di Luca e Flaiberto Scabmo della - - E' detto delle Armi. Alam. Gir. 23. 79, Porta quel scudo, che
cit ec. (A)
degu' d'impero, Poich tutto scaccato a bianco e nero. Borgh
Scanezza, Sca-brz-za. Sf Lo stesso che Scabrosit , V. Vallisn. .
Arm.fam. 5. Trovandosi l'aquila di Moravia scaccata di bianco
e rosso. E'62. La Ca da Mosto in Venezia ha il cane scaccato a rete
zo. Berg (Min)
azzurro e d'oro.
Scano addm. Che ha la superficie aspra, ineguale,] Di superficie
rozza; altrimenti Ruvido, Ronchioso. ( P. Scabroso.) Lat. scaber,

scabrosus.Graxis, rpaxns. (Scaler dal celt, gall. sar molto, e


garbh aspro, rozzo , scabro, ovvero da sgribhinn pendice aspra ,
spiaggia scabra) Cr. 5. . 7. Quando i rami son troppo spessi, o

- (Bot) Foglia scaccata o damata: Quella che colorita a pic


cioli quadretti di color diverso , a guisa d' un abito d'arlecchino ,
o come uno scacchiere, Bertoloni. (O)

- * Alberi scaccati : Alberi piantati a scacchi ne' boschetti, per

cabri, o aspri, o che non nascono in convenevoli luoghi, si taglino


ch presentino sempre un viale diritto in qualunque direzione. (D.T.)
dall'arbore con taglienti e duri ferri. Poliz. st. 1. no4. Nello estremo ScAccaecoaro, Scac-cheg-gi-to. Add. m. Lo stesso che Scaccato, V.
Cron. Morell. (A)
s stesso il divin fabro Form, felice di s dolce palma, Ancor della
fucina irsuto e scabro, Buon. Fier. Intr, 2, 8. Pi d'un monte il fa

scabro e pi d'un rivo,

Scaccinuane, Scac-chi-re.Att. Levare tutti i nuovi capi d'un magliuolo

senz' uve, a riserva di quello venuto dall'occhio lasciato su alto vi

-- (Bol) Dicesi cabra o Ruvida , Qualunque parte di una pianta


cino all'estremit ; e dicesi anche Sbastardare. (A)
superficialmente coperta da prominenze che la rendono rozza ed aspra 2 N, assel in modo basso, Morire. Lat.abire ad plures. GrSmri
al tatto, (O)

roci. Cecch. Spir... Credendo io ch'egli scacchiasse, M'ap

Scabro diff, da Ruvido, Ronchioso, Greggio, Rozzo, Tuberoso.


piccai al peggiore. Lasc. Pinz. 6. Ma tenere segreto il maritaggio
cabro opposto a Levigato, Ruvido a Liscio; Scabro si riferisce
tanto, che mio padre scacchi.
alla vista, e Ruvido al tatto; Scabro pi che Ruvi 3 - Fuggire. 1ag. Rim. (A)
ofonchioso si dice quel corpo, la cui superficie in pi parti ri Scacciato, Scacchi-to. Add. m. da Scacchiare. V. di reg. (O)
levata in modo che senza il tatto la sola vista ne riconosce l'inegua Scacchiere, Scac-chi-re. Sm. Quella tavola scaccata e quadra, cio
glianza. Non pertanto non si pu confondere con Scabro. Se viene
composta di sessantaquattro quadretti chiamati Scacchi, sopra la
quale si giuoca colle figure dette Scacchi. I Serve ancora ' giuo
spezzata una pietra, le superficie delle parti spezzate sono Scabre cd
care a dama ; e siccome vi sono due giuochi di dama, l'uno alla
anco Ruvide, ma non Ronchiose. Ed all'opposto si dir Scoglio ron
chioso, Citriuolo ronchioso, e non Scabro. Come Ruvido suolsi appli francese, che giuocasi con dodici pedine per ciascuno de'due colori,
care alla superficie di quei corpi che non sono lisci per natura, cos e l'altro alla polacca, che si giuoca con venti pedine per colore, cosi
vi sono anche due scacchieri il numero de'cui quadrelli diverso. In
Rozzo si applica a que' corpi che non conseguirono un artificiale puli
mento. Greggio, anche pi di Rozzo , mostra la mancanza del puli
alla polacca, ogni lato diviso in dieci parti uguali si che
mento artificiale. Tuberosovale Bitorzoluto, Bernoccoluto; ma essendo
anno cento quadrelli alternati bianchi e neri-, Scacchiero, sin.
Lat. abacus, alvens, alvcolus. Gr. dxxos. Bocc. introd56. Qui
di pi nobile origine, si "
lo pi nel linguaggio delle scienze.
bello e fresco stare , cd hacci, come voi vedete, e tavolieri e scac
Scenoserro , Scabro-st-to. Add.m. dim. di Scabroso. Aspretto, Roz
chieri, G. V. 7. 2. 3. Giuc ad un'ora a tre scacchieri co' migliori
etto. allisn. 3.33. Berg. (Min)
maestri di scacchi in Firenze, giucando con due a mente, e col
Senosissimo, Scabro-sis-si-mo. t Add. m. 1 superl, di Scabroso. Lat.
a veduta;
i due dove
giuochi
vinse,
e il
terzo fece
asperrimus, maxime scabrosus. Gr rpaxraros. RedOssan, 59. Levata terzo
- Per
simil. Luogo
il sole
fa lo
scacchiere
, tavola.
dicesi in modo
loro la prima durissima e scabrosissima pelle. Gal.Sist.6. Questa (su
basso
Lai
prigione,
perch
il
sole
vi penetra pecucelli di ferro che
perficie) della terra tocchiamo con mano essere scabrosissima ed aspra.
scenosina, Sca-bro-si-t. Sfast. di Scabroso. tQualit di ci ch' gittando l'ombra fanno sul pavimento come uno scacchiere. FirTrin.
z. . Non vorre per entrare in luogo, che "i sole mi facesse lo
scabroso opposto di Levigatezza. Altrimenti Ruvidezza. , Scabro
scacchiere,
sitade, Scabrositate, Scabrezza, sin. Lat. scabricies, scabritia, sca
bredo. Gr.rpaxrns, Sagg.nat. esp. 24. Merc della scabrosit e 3 - - A scacchiere, posto avverb. A modo di scacchiere; e nel li
irregolarit delle lor parti. Gal. Sist. 52. Quelle di terra vengono guaggio mitture dicesi di Colonne o Schiere disposte in quel mo
teso nel quale sono disposti gli scacchi neri e bianchi iullo sca
inedite dall'asprezza del toccamento, cio dall'istessa scabrosit
chiere,
considerando i neri
intervalli e i bianchi come
della terra,o it. Pitt. 68. Una certa lisciatura e ultimo rinettamento,
Algar. In effetto non si parlacome
mai ne' Commentari di astati, dicorpi
pria
che ragguagli e tolga via ogni scabrosit del lavoro. (N)
cipi, di tiari, non ci si vede la menoma ombra della ordinanza a
ig. Difficolt grande Tagl. Lett. In tale ipotesi occorrono
scacchiere.(Gr)
scabrosit da non potersi superare. (A)
*(Geog) Gruppo
d'isolette
del Scacchiere,
Grande Oceano.
3 -- (Bot) None che si d generalmente a certi tuberosletti o peli Scaccnteae.
Scaccaveac, Scac-clie-ro.
m. Lo
stesso che
pisc.(G)
Calc.
duri, rigidi, i quali trovandosi sopra una pianta o qualche parte
6.
Poi
cominciana
a
venire
ginnanzi
pi
giovani,
presi
per
mano
attesa le meritano l'aggiunto di Scabro, (0)
-

--------

9o

SCACCO

SCACCHINO

di maniera, che a guisa di scacchiero nella prima coppia a man dritta 2 - * (Chir.) Strumento chirurgico che serve a svellere le radici
de' denti. (O)
sar l'Innanzi bianco, nella scconda verr il rosso, e cos nella ter
Scacciarnice, Scac-cia-tri-ce. Verbf di Scacciare. Che scaccia. Salvin.
za il bianco.
Op. Cacc. Nell'aurea primavera, delle nubi Rigida scacciatrice. E in
Scaccnuno. (Ar. Mes) Scac-chi-no. Sm. Difetto del panno in queluo
Procl. Scacciatrice de' mali. (A) E Palm. Vit. civ. 19. Filosofia ...
ghi dove il tratto del ripieno passa sotto o sopra certi fili dell'ordi
guida degli uomini, maestra della virt, scacciatrice de'vizi, amica
to. Chiamasi anche Trapassetto. (A)
del ben vivere, ec. (B)
Scacciaotone , Scac-cia-gine. Sf Lo stesso che Scacciamento , P]
Scacco. [Sm..] Uno di que'quadretti che per lo pi si vedono dipinti
Guid. G. Per la scacciagione di Peleo , suo avolo paternale.
Lo scacciare, L'atto di scac

l'uno accanto all'altro negli scacchieri, nelle insegne, nelle divise ec.

ciare; altrimenti Espulsione, Cacciata, Scacciata. -, Scacciagione,


sin.1 Lat. expulsio, exilium. Gr.
ars, prud. C.
2. .

con differenti colori. Adoperasi per lo pi nel plurale. ] Lat. tes


sera , tessella. Gr. uganurov. (Dal pers. sciah che significa re
monarca, signore, e che quindi stato volto ad indicar questo giuo
co, quasi giuoco del re.) Dant. Par. 28. 93. ll numero loro Pi
che 'l doppiar degli scacchi s'immilla. G. V. no. 38. 2. Fecelo ar
mare a cavallo covertato , e bandiere a modo di Duca col campo
ad oro, e attraverso una banda a scacchi pendenti azzurri e argen
to, siccome l'arme propria al tutto con detti scacchi del Ducato di

Scaccarro, Scac-cia-mn-to.

Sm.

6. Tale fu la fine del Duca di Durazzo, la presura degli altri Reali


e scacciamento di loro donne. Coll. SS. Pad. Nello scacciamento

loro sono poste sanza diterminato numero.


2 - E Mandare in iscacciamento, usato dagli antichi pi propria
mente per Mandare in esilio. G. . 4. 9. 5. Lui frodolentemente
pigliando ec., in Soavia colla serocchia in iscacciamento mand.
Scacciamosce. (Ar. Mes.) Scaccia-m6-sche. Sost. com. comp. indecl.
Strumento da cacciarle mosche, detto anche Paramoschc. Berg.(Min)

Lall. En. Trav. . 2. E vi fe'far per fin la gelatina. Ed una scac


ciamosca di pavone. (Notisi che il Lalli dice Scacciamosca e non
Scacciamosche come il Bergantini, citandolo, registrava.) (N)
Scaccianre , Scac-cin-te. Part. di Scacciare. Che scaccia, Espulsivo.

Gal. Gall. 253. Trova (il corpuscolo) particelle di acqua pi pic


cole, e di resistenza minore all'esser mosse e scacciate, che non
la forza sua propria premente e scacciante , ond' e' si tuffa, e ne

muove quella porzione ec. (N.S.)


Scacciapensiea. (Mus.) Scaccia-pen-si-ri. Sm.comp. indecl. Strumento
da fanciulli, che si suona applicandolo fra le labbra, e percotendo la
linguetta, orilletto, che molleggiando rende suono.- , Passapen
siero, sin. Magal. Lett. scient. pag.8o. Non solo non piglier mai una
tromba marina per uno scacciapensieri, ma n un'arpa per un liuto,
cc. Bellin. Bucch.go. Chi sonare udi mai bestia o persona Di con
trappunto lo scacciapensieri ? E g2. V' chi sta cantando Sur un
ruscello all'ombra degli allori ec., Chi sta sonando lo scacciapensie

ri.(A) (B) Mer.Samin. 7.6. Sul dolce suon d'uno scacciapensieri.(N)


Scacciane, Scac-ci-re. Att. Rimuovere da un luogo, Allontanare al
cuna cosa ; altrimenti Discacciare. Lat. expellere, depellere, repel
lere. Gr. it, 9. (V. Cacciare. In arqasciaa disgreg,
scacci in diverse parti, qascia rimosse , rigett dal suo affare,
kasciaa separ, disperse , rimosse, kasaa perseguit, e percosse il
dorso con la spada. In ebr. sciahhah che altri legge sciacah abjice
re , sciacath dissipare, disperdere. In ted. scheuchen ovvero auschies
sen scacciare.) Bocc. nov. . 3. Tale dinanzi alla sua maest faccia

mo proccuratore, che da quella con eterno esilio scacciato. Petr.


son. 37. Per consiglio di lui , Donna , m'avete scacciato del mio

dolce albergo fora. E 45. Amor mi sprona in un tempo ed affre


ma ec, Gradisce e sdegna, a s mi chiama e scaccia. E a 3. scac
ciando dell' oscuro e grave core Colla fronte serena i pensiertristi.
Boez. arch. 3. pros. 3. Gli uomini facultosi hanno onde possano
saziar la fame , onde trarsi la sete, onde scacciare il freddo.Soder.
Colt. 66. Le nebbie che vengono alcuna volta sopra e tra le viti,

si scacciano col fummo e fiamma di pagliaccia.


2 - (Ar. Mes.) T degli uccellatori. Getuare terra e sassi sopra la
ragnaja per discacciare e mandare a appannare nelle tese reti im
pauriti gli uccelli che vi soggiornano. Dicesi anche Bussare e Far

la scacciata. Salvin. Anno, FB... 4. p. scacciata,a, 2.(A)(N)

a - Dicesi Scacchi nel num. del pi e prendesi pi comunemente


per lo Giuoco che si fa sullo scacchiere ; [giuoco d'origine india
na, passato poi nella Cina, nella Persia, e di l nelle altre con.

trade; il quale consiste in una specie di battaglia che lealmente si


fa da due giuoeatori, con egual numero di pezzi, 6 per parte,
disposti sulle quattro prime linee e moventisi pe''64 scacchi dello
scacchiere , e son di sei ordini , ciascun de' quali ha nome, au
damento e valore diverso. I nomi sono : Pedina, Rocco , Cavallo,

Alfiere , Regina e Re. Dalla conservazione o dalla perdita di que


st'ultimo dipende la sorte del giuoco.] G. V. 7. 12. 3. Giuc ad
un'ora a tre scacchieri co' migliori maestri di scacchi in Firenze,
giucando con due a mente, e col terzo a veduta: i due giuochi vin
se, e il terzo fece tavola. Maestruzz. a. r . 6. E peccato nel can
to , e stormenti de' secolari, e nel giuoco degli iscacchi ?
3 - [Onde Giucare o Giocare a scacchi o a scacco. V. A scac

chi, S. 2.] Din. Comp. 3. 9o. Un giorno giucando a scacchi, due gio
vani de' Donati con altri loro compagni vennono a lui da casa sua,
e fedironlo di molte ferite. Bocc. g. 6. p. 3. Chi and a dormire, e
chi a giucare a scacchi, e chi a tavole. Ner. Samin. 2.8o. Dol
ce veder . . . I nemici fra lor darsi il tabacco . . . . . Bere as
sieme il caff , giocar a scacco. (N)
4 - E Fare a scacchi. Cron. Morell. 358. Partironsi di quel

di Siena e vennono a Arezzo a d due di Maggio,ed ebbonlo presso


che per mentecattaggine de' nostri erano dentro, e massimamente il
capitano della guardia , che facea a scacchi cc. (Pe)
5 - Anche in pl. Scacchi diconsi le Piccole figure di esso giuoco,

fatte per lo pi di legno, rappresentanti piu cose diverse, divise i


due parti, sedici per prte, l'una d'un colore, e l'altra d' un at.
tro. Lat. latrunculi, scacchia. Bocc. g. 6. f 2. Io dico delli re di
scacchi , troppo pi cari che io non sono. Cr. 5. 36. . Del suo
legno (del bosso) si fa ottimi pettini, e cucchiai, e manichi di col
tellini, e scacchi e tavolelle. Cavale. Discipl. Spir. 179. Stolta
cosa sarebbe cc. ad un giocatore lasciarsi torre molti scacchi, e poi
credere vincere con pochi. (V)
6 -* Dicesi Scacco Un colpo del giuoco in cui si prende di mira
il re o la regina avversaria in modo che se non si ritira o non si

copre sia presa. Pataff. 3. Scacco alla capra, che siete in galloria.(N)
7 - Dicesi Sacco matto o Scaccomatto, [ed quando lo scacco

dato al re in modo che non si possa difendere in alcun modo, e

a - Fare una rivista con sollecitudine. Buon, Fer. 2. . 4 Or

questo colpo finisce il giuoco. Tanto lo Scacco che lo Scaccomatto


si debbono accusare perch l'avversario nel primo caso si difenda
e nel secondo si confessi vinto.1 Lat. calculus incitus. Filoc. 6.86.
Per dare scaccomatto al re cc. mosse il suo rocco. Franc. Sacch.nov.
18f. tit. Uno piovano giucando a scacchi ec. suona a martello, per

basta in somma, Data la mia scacciata , io m'ho levati Molti, che


disperati d'aver luogo , Tenean le mani a cintola , e gli ho spinti

mostrare a chi trae come ha dato scaccomatto.


8 - Dicesi Avere, Ricevere, o Dare scacco o lo scacco o scacco

Qua con le merci alle faccende loro, o E Salvin. Annot. ivi : Data

matto, e per similitudine vagliono Levare o Esser levato di posto,

la mia scacciata, fatta la rivista presto presto: presa la similitudine


dallo scacciare co' sassi o con altro nelle ragnaj gli uccelli intimori
ti, acciocch diano nella ragna. (A) (N)

e figuratamente Avere , Ricevere o Cagionare rovina, danno o per


dita. Lat. perniciem vel damnum afferre. Gr. 3mucb, irystv nuxv.
Fr. Iac. T. 2, 2o. 26. Infra la virt e l'atto Molti ci hanno scac

Scacciara , Scac-ci-ta. Sf Lo scacciare; altrimenti Cacciata, Scac


ciamento. Lat. expulsio, ejectio. Gr. eox, Smrs.

2 * Per simil. Dare una sacciata = Scacciare; e fig. Far checch


sia superficialmente. P. Dare una scacciata. (N)

3 - *Fare ricerca o invito o simile. Salvin. Annot. T

B. Nel

l'accademie, quando non v'ha pi chi reciti, si suol dire : diamo un


altra scacciata, cio Facciamo un'altra ricerca od invito se ci fosse

altri che volesse recitare. (A)


3 - (Ar. Mes) T degli uccellatori. Lo scacciare co' sassi o con
altro nelle ragnaje gli uccelli intimoriti acciocche diano nella ra
gna. Fag. Com.Or ora vo su ; fo la scacciata , e le fo pigliare il
volo a questa volta. (A)
terl.

Baviera.

de battitori. Cartapecora, in cui si mette l'oro per bat


, Scac-cia-tlla. Sf dim. di Scacciata. Baldov. Dr. (A)

Scacciaro, Scac-ci-to. Add. m. da Saccciare.Rimosso, allontanato ,

espulso, bandito. Lat. cxpulsus. Gr.

3i. Dant. If 2. 97.

Questi, scacciato, il dubitar sommerse In Cesare, ec. Petr son. 73.


La scacciata parte, Da s stessa fuggendo, arriva in parte. Che fa

vendetta, e il suo esilio giocondo. Bocc. Vit. Dant. 2 22. Raccoglien


dovinondimeno dentro quelle poche reliquie, che vi si trovarono ,
dediscendenti degli antichi scacciati.
a - (Coregr.) Passo scacciato : Passo cos detto , perch in esso un
de piedi percotendo l'altro quasi lo scaccia via, e gli fa fare un
passo, naturale, I Francesi dicono Chass. (A)
secco, Scaccia-t6-re Verb. m. di Scacciare. Che scaccia. Lat.

expulsor, depulsor. Gr. Azer, tr. Boez.

arch. 4 pros. 6.

Cli altri il conservadore de' bcni e lo scacciatore de'mali, che il


rettore e medicatore delle menti , Dio ? Salin, Cas, 7o. Laonde

anche Soli cio scacciatori e agitatori chiamarono i Satiri, (N)

comatto. Cavalc. Discipl. spir. Scaccomatto ricevon coloro, a quali


parendo loro aver fatte molte buone opere, e non guardando che con
poca, ovvero nulla carit l' hanno fatte, truovansi all'ultimo periodo.

Tac. Dav. Ann. 4. 92. Accusavanlo LatrioSecondo e Pinario Natta,


lance di Sejano : questi gli dava lo scacco. E Stor. 3. 32. Quando
che spccolano i cuori de' principi veggon Vitellio tinto bene,
a poter dare a Bleso lo scacco, ne lascian la cura a L. Vitellio.

(Il testo latino ha : posse Blaesum perverti.) Buon. Fier. . . .


O abbia scacco , o muti sede un nonne. E 3. . g. Io ti lasciava
far, per darti poi Scaccomatto 'n sull' opra in qualche modo. Maln.
. 26. Destin muover guerra a Bertinella , Che a lei gi dato avea
lo scaccomatto.

9 - E Dare ad alcuno uno scacco matto di pedina nel mezzo


del tavoliere, fig.= Guastargli i suoi disegni, Rompergli, come d
cesi l'uovo in bocca. Serd. Prov. (A)
o - Dicesi Scacco doppio, quando il re riceve scacco da due

pezzi nemici, talch torna impossibile al giuocatore coprirlo dalla


doppia
altrimenti che muovendolo; Scaccomatto affocato ,
quello dal quale non pu salvarsi il re cui dato, perch trovasi
stretto ed impacciato da' suoi pezzi medesimi, per modo che non

pu fare oeruna mossa; Scaccomatto cieco, quello che il giuoca


tore d per caso e senza dichiararlo. (N)
- * Dicesi Scacco di pedina , Scaccorocco , ec. Lo scacco
dato al re colla pedina , col rocco , ec. V. Scaccorocco. Lait E,.

Tav. 3. . Poi ch'ebbe d'Asia il formidabil regno Quel maledetto


scacco di pedina. (Qui fig.) (N)

SCACCOLO

Q) 1
ror, urt. G. V. 9. 245 t. La citt non era in bisogno n in
SCA FIO

a A scacchi, posto avverb. In forma di scacchiere. V A scacchi.


a Vedere il sole a scacchi, proverb.= Essere in prigione, per

che i raggi del sole fanno la figura dello scacchiere nel luogo dove

iscadimento, che bisognass ribandire i mafattori.


ScADuTo , Sca-d-to. Add. m. da Scadere. [Declinato, Venuto meno.

termina il loro sbattimento o ombra de' ferri delle finestre ferrate.]


Malm. 6. 92. Operando in maniera , ch'egli insacchi In luogo ove

Lat. depressus, jacens, abicctus. Gr. rerxrevouvos. G. V. 6. 6. a.


E pi altre case e schiatte di popolari e grandi scaduti. Dicer. Dio.

si vede il solc a scacchi.

Questo vero, che il re Diotaro la tua famiglia scaduta e vile di

3 (Ar. Mes.) T. de'lanajuoli. Difetto del panno, che nasce da

tenebre trasse. Cant. Carn. 277. Ma quando son maggiori , e son


mancanza di fili dell' ordio. (A) Par lo stesso che Scacchino, V(N)
scaduti, Con qualche mela il gusto lor rendiamo.
2
-Vile, Dappoco.] Lab. 3o8. Parti egli cos essere da nulla? se tu
4 (Marin.) Si dice dell' ordine obliquo di marcia di una squadra
o armata navale , le navi della quale, seguendo la stessa rotta o
cosi pusillanimo, cos scaduto?
direzione, si dispongono in una linea, la quale passando pel mezzo ScAFA. (Marin) [Sf V.G.] Spezie di piccolo navilio tpel servizio di
l
bastimento maggiore.l Lat. scaplha. Gr. cxiom. (In celt. gall. sca
di ciascuna nave , fa un angolo con la loro chiglia, ottuso da una
parte , e acuto dall'altra. (S)
f, in brctt. skaf, in irland. scaff, vagliono il medesimo. V. Schi
ScaccoLo , Scac-co-lo. Sm. Schedola, Sceda, o piuttosto Pezzo , spe fo.) Guid. G. Colle scafe loro con sicuri passi scendono in terra.
zialmente di carta. ( Dall' ar. sciaqqon met di una cosa , ovvero da
Lib. Op. div. Quivi per la gran tempestade appena potemo campar
la scafa. Vegez. Ancora de' portare scafe d'un solo albero, cavate
sciaqiqon parte, che vien da sciaqqa lacer. In napoletano diccsi
uno schiacco di carta per un pezzetto di carta.) Pallav. Tratt. Stil.
con funi molto lunghe. Cirff Calv. 4. n 22. Burchi , marani , scafe
o 9. (1646.) Baster qui abbozzare in picciolo cd in iscorcio sopra
e palandree Grosse e sottil, carovane e galec. Buon. Fier. 2. 4. 5.
uno scaccolo di carta quello che cc. (Pe)

Scafe, tartane, sacttie, liuti. E Salvin. Annot. ivi: Scafe, schifi

ScaccoMATTo ,* Scac-co-mat-to. Sm. comp. Lo stesso che Scacco matto.


latino scaphae (N)
V. Scacco, S. , 7. (Dal pers. sciah mat il re morto.) Salvin. 2 - * (Zool.) Nome di una piccola specie di neritina , cos detta
Annot. F. B. 3. 1. 9. Scaccomatto dicono che in pcrsiano significhi
dall'abitudine dell'animale di rovesciare la sua conchiglia quando
re morto. (N)

vuol notare, il che d allora a questa l' apparenza d'una navicella.(Aq)

Scaccorocco, Scac-co-rc-co. Sm. comp. Dicesi nel giuoco degli scac 3 - (Anat.) La cavit scafoide dell'orecchio. ( Dicesi in gr. sca
chi Scaccorocco lo Scacco dato col rocco. Morg. 2. 41. Che so phos.) (A. O.),
la dare a tutti scaccorocco. (N)

4 -' (Chir.) Specie di fasciatura descritta da Galeno, adoperata in

Scaciaro , Sca-ci-to. Add. [m. Burlato , Deluso.] ( Dall'ebr. sahhaq ,


conseguenza del salasso alla vena frontale. (A. O.)
o come altri pronunzia , sacaq illudere, deludere, deridere. In celt. Scaraiuolo. (Marin.) Sca-fa-ju-lo. Add. e sm. Guidatore della scafa
gall. sgeig deridere , sgeigeach derisore. In ted. schalkern scherzare.)
col remo. Segn. Demetr. Fal. 46. (N. S.)
Malm. 1 . no. Cos scaciata abbasser la cresta , In vcder che de' suoi
non campa testa.
2 Ode. Rimanere scaciato = Rimanere escluso da ci che altri si

ScAFANDno. (Ar Mes) Sca-fan-dr. Sm. Lat. scaphander. ( Da scaphe

navicella , e aner, andros uomo. ) Arnese qualunque fatto con su


ghero o con vesciche gonfie d'aria o con altra qualsisia cosa di
credeva ottenere infallibilmente. ( V. Rimanere , S. 44. 1 Lat. spe
gran volume e di poco peso, non penetrabile dall' acqua, col quale
flustrari; re, quam quis spe dcvoravcrat, cxcidere. Gr. drorvx
arnese , applicato al petto o alle spalle , l'uomo sta a galla e pu
vs rs r3s. Malm. 4. 59. Ma perch dietro al masso ero fug
muoversi nell'acqua come una scafi. Quando si adoperano le zuc
gita , Il ribaldo riman quivi scaciato.
che secche e vuote di dentro , lo Scafandro prende nome di Zucca
SADA. * (Mit. Scand) Moglie di Niord e madre di Frer; Dea della
da notare, Zucca vota, o semplicemente Zucca, V.(Aq) (Caren)(N)
caccia che invocavasi ne'disastri cagionati da' venti e dalle tempeste. 2 - (Zool.) Genere di molluschi che si presentano sotto forma di
(E voce fatta p sincope del celt. gall. sealgaireachd caccia.)(Mit)
navicella. (Aq)
Scao DA. (Bot.) fSpecie di p anta palustre. Lo stesso che Buda, V.(N) ScAFARD A , * Sca-fr-da. Sf V. Senese. Catinella o Catino; cos detta
Sc AoENTE , Sca-dn-t. [Part. di Scadere. Che scade. Lat. inferior ,
per aver qualche similitudine colla scafa. (A)
cietcrior, minor. Gr. ivsrrepos. Tac. Dav. Aun. 2. 49. D'ogni sorta ScAFARE. (Marin.) Sca-fa-re. Sm. Condurre e Fare andare una scafa
arnesi, che porgeva ciascuna nazione , niente scadenti da que' che
movendone il remo per di dietro. (O)
oggi la violenza de' Parti o la romana grandezza riscuote.
ScArAsso. (Ar, Mes.) Sca-fas-so. Sm. Sorta d'involto fatto di pelle,
ScanENzA , Sca-dn-za. Sf. Lo scadere ; altrimenti Dccadimcnto, Di
con ossatura di mazza o costola di palma, che forma come una
cadimento , Scadimento. Morell. (A)
cassa , entro cui si chiudono le gomme , ed in ispecie gl'incensi
2 (Comm.) Il termine in cui scade un pagamento che si dee fre(A)
che si spediscono di Levante. (In gr. scaphe spczie di vase lungo,
ScAorre , Sca-d-re. [N. ass. anom.] Venire in peggiore stato, Decli
scaphion qualunque spezic di vasc.) Tariff. Tosc. (A)
nare. Lat. decrescere, imminui, in pejus labi, sublabi , retro re ScAFE. * (Astr.) Sf. Sorta d' orologio solare a foggia di barchetta;
ferri. Gr. xxrrovc9xi, cuixpvvaScz. Li. Dec. 3. Tanto cresciuta
ed era un vase rotondo di rame che coll' ombra dello stilo colloca
la sua grandezza, che non puote pi durare, e gi comincia ad i
tovi nel fondo indicava le ore. Lat. scaphe. (Aq)
scadere.
ScAreroni. (Arche.) Sca-f-fo-ri. Add. e sm.pl.
G. Lat. scaphe
2 IE con qualche accompagnatura. ] Car. lett. 2. 89. Non
phori. (Da scaphe schifo, e phero io porto.) Nome od Aggiunto che
avcte a pensare che ec. possiate esser punto scaduto dall'opinione davasi agli Atenesi, perch nelle feste panatenee portavano solo
che di voi avete lasciata appresso di me.
mente delle scaf; mentre le loro mogli e figlie portavano urne ed
o [ Perdere il credito, Non trovare credenza , e simili. ] Varch.
ombrelle, e chiamavansi Idrofore. (Aq)
Ercol.go. Dar gi ec.1 in Firenze si dice non solo de'mercatanti, ScAFFALE. (Ar. Mcs.) Scaf-fa-le. (Sm. Strumento per lo pi di legno,
quando hanno tratto ambassi in fondo , cio quando sono falliti, e
che ha varie capacit e spartimenti , ne' quali si pongono scritture
di quelli cittadini o gentiluomini, i quali, come si dice in Vinegia,
o libri; altrimenti) Scansia. Lat. pluteus, scrinium, loculamentum. (Dal
sono scaduti, cio hanno perduto il credito nell'universale ; ma cc.
sass. scylf, in ingl. shelf che si pronunzia scelf, in oland. scelf,
3 * Essere inferiore. Tac. Dav. Ann. l. 2. post. Il primo grado di
in celt gall. sgeilp scaffale.) Buon. Fier. 2. 4. 8. Osservai bene Sovra dignit avevano i Senatori; il secondo i cavalieri Romani; e questi
certi scaffali, Diversi di natura e anche d'arte, Bizzarre stravaganze.
quando risplendevano per virt o ricchezza, entravano in Senato ,
E3. 2. 9. Ed io mi vo aggirando Con questo mio carretto, che ve
rendevano il voto e poco scadevano da' Senatori. (Br)
dete, Fatto a scaffali, e pien di vari libri. Malm. 8.24. Uno scaf
-

fale v' di libri vari Ch' eran la libreria di Simon mago.


Passare , Venir mcno.Salvin. Pros. Tosc. 1. g6. Non avendo voi
mai fatto fine di bcneficarmi, non scaduta n scorsa l'ora del rin SCAFFARE , Scaf-f-re. N. ass.) T. del giuoco di sbaraglio e di sba

graziamento.
5 Occorrere , Accadere, ma in questo senso impropriamente u
sato..] Din. Comp. . 6. Era prima scaduta una differenza tra lui e
i Sanesi per un suo castello gli avean tolto. Petr. Uom. ill. 5. Es
scndo Questore in Ispagna, scadde che , capitato a Gadi , vide nel
tempio di Ercole una imagine d'Alessandro Magno. E 46. E questo
fece , per cessare molti pericoli che nel matrimonio scadevano.(V)
6 Ricadere o Venir per via d'credit, [ed usasi col 3. caso..] Lat. lege
venire, devolvi, cadere. Bocc. nov. 18.33. Di tutto ci, che a lei per
ercdit scaduto era, il fece signore. G. V. 7.7o. 3. Egli si parta di
sua terra, la quale gli scadde per retaggio di sua mogliera. Dittam.
a. 16. Duo figliuoli ebbe, e l' un fu Numitore , Amulo l'altro; ed
al primo scadea La signoria, perocch'era il maggiore. .
- Provenire , Derivare. Diutam. 4. 5. Di qui ci mena in Piccar
dia la strada . . . Da Picen Castro par che 'l nome scada. (B)
8 Parlando di monete, Scadere si dice anche dell'Essere scarse
le monete.

raglino , e vale Farla di caffa pari ; contrario di Caffare


2 * Giuocare a pari o caffo. (A)
3 Traboccare , Cadere. (Dall. ebr. chaff curvarsi, picgarsi. Nella
stessa lingua sciafal esser depresso, umiliato, sciuf conculcare.)Morg.
22. 18. E quasi di cader la messe in forse; Pur si sostenne, e d'ar
cion non iscaffa. (Se pure non si ha da leggere istaffa dal verbo
-

Staffare.) (N)
ScAFFETTA. (Marin.) Scafft-ta. Sf

gli

(Dal gr. scaphos vase


lungo , ovvero da scaphion vase.) (S)
Scaribe. * (Bot.) Sc-fi-de. Sf. V. G. Lat. scaphis. (Da scaphe na
vicella) Genere di piante crittogame, della famiglia de'licheni,
stabilito da Eschweiler a scapito dell'
di Acharius , le

quali cos si denominarono a cagione de' loro apoteci fatti a guisa


di navicella. (Aq)

--

--- --

Scaennio.(Zool) Sca-fi-di-o. Sm. V. G. Lat. scaphidium. (V. Scafide)


Genere d'insetti dell' ordine de' coleotteri, della sezione de penta
meri, della famiglia del clavicorni, e della trib de'peltoidei, da

Olivier stabilito a scapito del genere silpha di Linneo , cio colle


E generalmente per Iscemare di peso, Calare.Red.Esp.nat.
76. Ripesandole conobbi che una di esse era scaduta due grani. (N) specie distinte da un corpo a foggia di navicella. (Aq)
9 (Comm.) Dicesi del tempo prefisso in cui si ha da fare un paga Scaricuto. (Metrol.) Sca-fi-glio. Sm. Specie di misura antica di gra
mento, e di certe cose che si hanno da fare fra un dato termine.(A)
no. (ln alcune provincie del Regno vi una misura detta cafiso. Pu
-

Scadere diff. da Decadere. Entrambi vagliono Declinare. Ma Sca

dere ha pure altri sensi. Gli antichi l'usarono per Accadere e Pro
venire; i moderni per Ricadere , Passare , Essere inferiore ; lo di
cono delle monete, lo dicono delle lettere di cambio : or da tutti

questi significati l'altro verbo escluso.


Scriero, Sca-di-mn-to. tSm. Lo scadere; Il venir meno, e di
-

venire dal gr. scaphevaso lungo) Borgh. Vesc. Fior.55. La com


posizione si fece per lo pi a scafigli di grano , voce a me nuova,
e qual non saprei indovinare a quale oggi di queste nostre misure
si rispondesse ; n si meravigli alcuno, che questa misura o mome
non si ritruovi, poich non si ritruova anche interamente quel dello

stajo. (V)

cesi delle forze, de'beni ec.] Lat. decremcntum, imminutio.Gr.2r Scario. * (Archc.) Sc-fi-o. Sm. V. G. Lat. scaphium. ( Da ssaphos

92

SCAGLIA RE

SCAFISIA

franc. caille, in ingl. scale, in ted. schale, in got. skal) Dant.


Inf: 29. 83. E s traevan gi l'unghie la scabbia , Come coltel di

vase lungo, ovvero da scaphion vase.) Sorta di vaso coi lati pie
gati a guisa di scafu ; tali erano i vasi con cui le Vestali racco

scardova le scaglie.
, Per simil. (dicesi anche di checchessia che rassomigli nell

glievano i raggi solari per accendere il fuoco. (Aq)


ScaFisia , Sca-fi-si-a. N. pr. m. ( Dal gr. scaphis vase da conservar
miele.)-Nome di uno de'primi musici che cant l'inno in cui cele

forma o altrimenti alle squame de'pesci) G. V8.357. Sono con sot

tili briglie , senza freno , e povera sella d' una bardella , con pic
bravasi la vittoria d'Apollo sopra il serpente Pitone. (O)
ciole scaglie incamutata. Soder. Colt. o3. Attaccate lame di piombo
Scarismo. (Arche.) Sca-f-smo. Sm. V. G. Lat. scaphismus. (V.Sca
fio)
usato in Persia col quale un reo, unito le membra di
o di rame al fondo del cocchiume , lunghe e larghe tre dita, e poste
miele e di latte , e nudo , chiudevasi in un tronco , scavato della
che tocchino il vino, se resteranno asciutte e pure , segno di du
rare ; se bagnate, il contrario ; e massimamente se averanno le scaglie
lunghezza di quello, con cinque soli buchi, da cui uscivano la te
fatte a somiglianza di biacca.
sta, i piedi e le braccia. In tal posizione periva per l'inedia e sin
3 (Ar. Mes.) Scaglia diciamo anche a
piccolo pezzuolo che si
golarmente per le punture delle vespe e mosche. (Aq)
lieva da' marmi , o da altre pietre, in lavorando collo scarpello
ScariTe. (Zool.) Sca-fi-te. Sf V. G. Lat. scaphites. (V.Scafio.) Ge
nere di conchiglie fossili stabilito da Sowerby, e da Ferussac col Lat. assulae. Gr. cairzuo. (V. il S. 1. In illir. skrijka scaglia ,

locate nella famiglia degli Ammoniti. Sono cos denominate dalla

scheggia , skrijica scheggiuola) Tratt. Umil. Di pietre e di scaglie

lor forma ellissoide o navicolare. (Aq)


Scaro. (Marin.) [Sm.] Il Corpo d'un
mo senza armamento di
veruna sorta. I marinai il dicono anche Guscio.) (V.Scafa.) Accad.
Cr. Mess. Una specie di barche formate di tronchi d'alberi lavo

sa egli succiare l' olio o il miele.


, I E fig.] Ar. Fur. 3. 4. Levando intanto queste prime rudi
Scaglie n' andr con lo scarpello inetto.
3 * Bozza, Embrione di scrittura o simile. Car. Lett. t. . p. 97.

rando in essi lo scafo e la carena con disposizion tale che d' ogni

(Ediz. Class.)A pubblicarle poi penso che ancora voi ci penserete,

tronco si cava una barca. (A

essendo la pi parte bozze o scaglie d' opere. (Br)


4 Diconsi Scaglie de' mctalli [Quelle particelle che cadono da

Scaroroao. (Bot) Sca-ffo-ro. Sm. V. G. Lat. scaphophorus. ( Da


scaphos fossa , e phero io porto.) Genere di funghi della sezione
degli agarici, stabilito da Ehrenberg coll'agaricus alneus di Linneo,
e cos denominati dalle laminette che formano colle loro divisioni
dicotome alcune profonde fossette. (Aq)

essi quando affocati sono percossi col martello.1 Lat. squama. Ricett.

Scrine. (Anat) Sca-fo-i-de. Add. com. V. G. Lat. scaphoides. (Da

Fior 6a. La scaglia de' metalli , chiamata da' Latini squama ,


quella che casca da' metalli quando col martello si percuotono men
tre sono affocati. Casca la scaglia solamente dal rame e dal ferro e
dall'acciajo , quando si spegne nell'acqua per temperarlo, o pcr altro.

scaphe navicella, e idos rassomiglianza : Che ha la forma di una na

Art. Vetr. Ner. . 28. Piglisi Ramina, che la scaglia che fan

vicella.) Ossa scafoidi diconsi due ossa, uno al piede ove occupa la

no i calderai quando battono mezzine e altri lavori di rame , che ,


rinfocolati i lavori , gli battono : quella scaglia che casca , si chia
parte interna del tarso; l'atro alla mano, ove fa parte della pri
ma linea del carpo , di cui l' osso primo e maggiore. L' osso sca
ma ramina. (N)
fide del
dicesi anche Navicolare; e quello del tarso, Cimb 4 (Min.) Scaglia di ferro. Baldin. Voc. Dis. Scaglia di ferro: una
forme. Si adoperano anche in forza di sm. (A) (O)
ccita superficie del ferro, che insieme con una ruggine, la quale si
2 - * Dicesi Fossa scafoide la Fossa navicolare. V. Navicolare. (O)
trova alle cave di csso ferro, serve per far colore da velare le fi

Scaroneo (St. Nat)Sca-fo-i-do. Sm. V. G. Lat. scaphoideus. (V.

Scafoide) Nome di petrificazione appartenente a pesci, che sembra


essere un buffonites. Trasse tal nome % sua forma di navicella.(Aq)
ScaronoasrRAGALico. (Anat) Sca-fo-i-do-a-stra-g-lico. Addm.comp.
/ G. Lat. scaphoidoastragalianus. (Da scaphoides scafoide, ed astra
galos astragalo) Ci ch' relativo alle ossa scafoide ed astragalo.
Onde Articolazione scafoidoastragalica, Quella che unisce queste due
ossa insieme ; Legamento scafoidastragalico , Quello che rassoda
tali ossa ne' loro mutui attaccamenti. (A. O.) (Aq)

nestre o vetriate di vetri colorati. (B)

tecnicamente la stessa esattezza di significato, e per losciandola

Scaronocailcaneo. (Anat)Scafo-i-do-cal-c-ne-o. Adde sm. comp.No


me di due legamenti che uniscono il calcagno allo scafoide ; il su
periore nasce dall' orlo anteriore della tuberosit spettante al primo

agli storici, la gente dell'arte adopera la voce Metraglia. Davil. Ma


come lo videro tanto avanzata che si era condotto in tiro de' falco

netti , se ne servirono cos opportunamente che essendo carichi di


scaglia, uccisero in un tratto pi di venti de' suoi. (Gr)
- Fromba colla qual si tirano i sassi. Lat. funda. Gr. rev8.
Buon. Fier. 2. 1. 5. Archi e balestre quello , e quello ha scaglie.

di que' due ossi , e si attacca all'estremit esterna del dorso dell'al


tro; l'inferiore, assai pi forte, si estende dall'orlo anteriore della

tuberosit del calcagno sino alla parte esterna della faccia inferiore
dello scafoide. (A. O)
ScaronnocceoDo. (Anat.) Sca-fo-i-do-cu-bo-i-d-o. Add. m. comp. V.
G. Lat. scaphoidocuboidianus. (Da scaphoides scafoide, cybos cubo,
e idos somiglianza.) Nome di due legamenti che uniscono lo scafoide

al cuboide, e si distinguono in plantare e dorsale : il primo si e


stende dall'orlo interno del cuboide al mezzo della faccia infriore
dello scafoide; l' altro si reca dall'orlo esterno di quest'ultimo verso

Scaglie di rame, il Rame bruciato o Protossido


di rame. V. Rame, S. , 3. (O)
6 - (Milit.) Schegge o Rottami di pietra o di ferro, chiodi e pas
satoi che si ponevano in un sacchetto per caricarne il cannone;
quindi i modi di dire : Caricare a scaglia, Tirare a scaglia e simili.
Ora peraltro che in luogo di queste scaglie si adoperano palline di
ferro di numero e grossezza determinata, la voce Scaglia non ha pi
5

Pros. Fior. 6. 7. Ifrombolatori dell' isole Baleari caocomo l' uova


7

sode col semplice girar delle scaglie. (N)


(Zool.) Testuggine. ( Dall' illir. xelka che vale il medesimo. Al
tri forse da s superflua, e dal gr. cheys testuggine. ln ted. dicesi
schildkte che vale alla lettera scudo-rospo.) Fav. Esop. 13. T. R.
Un' aguglia volava lungo il mare, perch volea de' pesci; sicch tro
v una scaglia sana. Quando l'aguglia l' ebbe trovata , brigavasi di
romperla, e non potca; perocch il pesce iscaglia si molto duro

il mezzo della faccia superiore del cuboide. (Aq) (O)


a rompere. (P)
ScAFoiboccNeo. (Anat.) Sca-fo-i-do-c-ne-o. Add. e sm. comp. Nome
imposto a cinque o sei legamenti dorali interni e plantari, che u 8 (Bot) Scaglie o Squame diconsi Quelle produzioni o laminette
molto sottili membranos , spesso coriacee o secche o scariose, le
niscono lo scafoide ai tre ossi cuneiformi. (O)
quali per la loro picciolezza ed aridit vengono facilmente distinte
ScArouDosoPRAFA ANcano. (Anat.) Sca-fo i-do so-pra-fa-lan-gi-no. Add.
e sm. comp. Nome dato da Dumas al muscolo breve abduttore del
dalle foglie propriamente dette. Bertoloni. (O)
pollice. Lat. scaphoidosupraphalangianus pollicis manus. (A. O)
ScAc Aeml, Scagl-bi-le. Add. com. Che si pu scagliare , Atto a
lanciarsi
; altrimenti Lanciabile. Bellin. Lett. Vallisn. Ella sa ch'e
ScArunA.* (Zool.) Sca-f-ra. S. V.G. Lat. scaphura. (Da scaphe bar

chetta, e ura coda.) Genere d'insetti dell'ordine degli ortotteri sal rano in uso i dardi scagliabili. (A)
tatori, e della famiglia delle locustarie ; stabilito quasi contempo ScaoLiamento, Sca-glia-mn-to. [S m.] Lo scagliare. Lat. jactus. Gal.
Sist. 83. La confutazione del quale consiste nella demolizion delle
raneamente da Kirby sotto questo nome desunto dall' appendice na
vicolare dell'ovidutto che forma la coda, e da Latreille con quello fabbriche e nello scagliamento delle pietre. E 2o5. Quanto poi allo
di Pennicornus, tratto dalle loro antenne. (Aq)
scioglimento dell'ultima instanza, presa dallo scagliamento della ver
Scaconale, Scag-gi-le. Sm.] V. A. V. e di Scheggiale. Bocc. nov.72.
tigine diurna ec. , bastava ec.
9. lo ricoglic dall'usurajo la gonnella mia del perso , c lo scag ScAGLIANTE , Sca-glin-te. Part. di Scagliare. Che scaglia. Tesaur. Cann.
iale da idi delle feste. G V. io. 54. a. N poter portare pi di 5. Berg. (Min)
ue anella in dito, n nullo scaggiale, n cintura di pi di dodici ScacLARE , Scagli-re. [Att.] Levar le scaglie a' pesci. Lat. desqua
mare. Gr. ixxerisv.
spranghe d'argento. Tav. Rit. Io ve ne metterei lo scaggiale della
cina incontro a quello di mia dama. E altrove: Era lo corno d'a 2 Tirare , Lanciare, Gettar via ; [ e nel linguaggio militare dicesi
riento tutto fornito a verghette d' oro , c lo scaggiale, l ove gli era d'ogni pr jetto che si getti con mano, con fromba, o con qualunque
appiccato lo corno, si era tutto d' oro.
macchina o arma da tiro per far colpo o percossa. V. Scagliato..] Lat.
Scacionaas, Sca-gio-n-re. [Att.) Scolare, Scusare ; contrario d'Ac
projicere , excutere. Gr. xarzirrstv, faxxstr. ( Dal cclt. gall.
cagionare. Lat. purgare , xcusare. Gr. croAoso9a. (V. Accogio
caul lancia , e per lo stesso che lanciare. In ebr. his'liq scaglia
nare) Varch.Stor. . 48. Quella (cagione) che s'alligava in dife
re, scelahh o scelac arma missilia.) Disc. Calc. 23. Sopra tutto si
sa del signor Marzio cc. non lo scagiona , n gli toghe la macchia guardi dal fallo, il quale si commette ogni volta che la palla si fa
dell'infamia.
di posta passar lo steccato della fossa, ed ogni volta ch'ella sca
a - Nota modo..] Dant. Inf. 32. 69. Sappi ch'i'fui il Camicion de' gliata. Ar. Fur. 29. 6. E poich'una e due volte raggirollo, Da se
Pazzi, Ed aspetto Carlin che mi scagioni ( Qui vuolsi intendere,
per forza inverso 'l mar lo scaglia. Bern. Orl.2.3.28. Se pel ciuffetto,
secondo avverte l' Ottonelli, nella guisa che espone il Coment. Vecch.
vecchiaccio, ti piglio , Che qui ci tieni e non ci lasci andare, Ti
scaglier di l da Francia un miglio, E la vettura ti far avanzare.
Aspetto Carlino, il quale per li suoi grandi tradimenti covrir s la
3 - Efig. I Buttar via, Lasciar da pate. 1 Tac. Dav. ann. 2. 53.
mi infamia che di me non sar mcnzione.) (P)
3 - N. pass. Scolparsi, Scusarsi. l Liv. M. Lamentandosi de'Ro
Plancina insolentiscc , scaglia via il bruno per la sorella, ammantasi
drappi gai. (ll testo lat. ha : luctum amissae sororis lacto cultu mu
moni , e scagionandosi di ci che i Romani apponevan loro.
Sacion Ano, Sca-gio-n-to. Add. m. da Scagionare. V. di reg. (O) tavit.)
Scaolia , Sc-glia. Sf. Chiamansi Scaglie. Quelle piastrette dure, per 4 - Agitare , Vibrare, fdetto delle braccia. Galat.79. N le mani si
o Piu lisce e trasparenti, le quali quasi a modo di embrici, cuo
vogliono tenere spenzolate , n scagliare le braccia , n gittai le , sic
Prono la pelle della pin parte de' rettili e de' pesci ; altrimenti Squa ch paja che l'uomo semini lc biade nel campo.

uel Iat, squac. Gr. ix9ina, cxis. ( In celt. gali. sgillian, in 5 Scuotere , detto di Giogo o simile. Tac, Dav. Vit. Agr. 59

SCAGLIATO

93

SCALA

Le Germanie aver pure scagliato via simil giogo, ec. (Il testo lat.

Parch. 3. 3o. L'essere nato il primo grado e scaglione a tutte le


ha: excussisse.)
cose ma non gi il maggiore di tutte, sebbene il primo.
6 Dicesi Scagliar le parole al vento e vale Parlare inconsiderata 3 - Proverb. A scaglione a scaglione si sale su la scala= A poco a
mente , o inutilmente. Lat. verba effutire. Gr. Avapsiv. Morg.27.78.
poco si tiene alla cognizione delle cose alte e non a un tratto.Serd.
Tutti degni autor moderni e piani, Che non iscaglian le parole al
Prov. (A)
vento.
4 (Arald.) Quello che chiamasi ancora Cavalletto d'arme. V. Ca
7 E nel sign. del S. 8.1 Tac. Dav. Ann. 6. 9. Tiberio scagli di
valletto , S. 6. (A)
lei cose bruttissime.(Il testo lat.ha: foedissimis criminatoribus exarsit.)
8 - I N. ass.] Dire d'aver veduto, udito o fatto cose non vere , n

verisimili. Lat. vana funditare. Gr. axranoAoysiv. Varch. Ercol.54.


Quando alcuno in favellando dice cose grandi, impossibili , o non
verisimili, e in somma quelle cose che si chiamano, non bugiuzze o

bugie, ma bugioni, se fa ci senza cattivo fine , s'usa dire : egli


lancia , o scaglia , o sbalestra.

5 - (Milit) Per simil. del precedente significato. Due liste di passa


mano unite insieme da un capo, poste sul braccio destro del soldato,

colla punta rivolta verso la spalla. Gli scaglioni indicano gli anni
della milizia. (Gr)
2 - Fig.Si adopera ora questa voce per indicare il Modo col
quale sono disposti vari corpi di soldati, varie parti di un esercito,
che stando gli uni dietro agli altri in distanza determinata, quasi
come gli scaglioni d'una grossa scala, possono a vicenda ajutarsi,

9 * Scappar via, Sguizzare. Poliz. Canz. Alcuna fiata scaglia Da


me, non per fuggire, Ma per farmi languire , E poi ritorna. (Br)
e disfitto il primo ripara dietro al secondo e va dicendo V. A
1o N. pass. Sbattersi, Dibattersi, Agitarsi Lat.concuti, commoveri.
scaglioni. (Gr)
Gr. 8arapdrro Sau , axuvsic 9a. Tac. Dav. Ann. 6. 235. Nerone, 6 - (Zool) (Scaglioni chiamansi i quattro denti canini del cavallo,
Marcello tali cose dicendo, si scagliava con voce, volto, occhi ,
i quali sporgono, due per mascella e uno per lato, in quello spa
minacce infuocato. Circ. Gell.6. 145. Per fuggire il dolore del male,
zio ch' tra gl' incisivi e i mascellari.] (Da scaglia per similitudine

egli si scaglia per lo letto.

di figura.) Cr. 9. . 3. Appresso hanno gli scaglioni, e appresso a

1 1 - * Adirarsi , Sdegnarsi. Benv. Cell. Vit. Dicono allora in que

sto svenire ch'io mi scagliassi e ch' io dissi di male parole. (A)Car.


Lett. ined. 2. 44. E se bene fino a ora sta duro , non si scaglia per
molto. (N)

12 - Avventarsi , Gettarsi addosso ad alcuno ; [nel quale senso dicesi


anche 1 Scagliarsi addosso ( o simile; e nel linguaggio militare Farsi
addosso al nemico , Gittarsi con impeto contro di lui. ] Lat. in ali

quem involare , aggredi. Gr. sicfixAst sis rv. Morg. 15. 35. Or
lando allor se gli scagliava addosso. Montecucc. Ci scagliammo sul
l' inimico da tutte le parti e con tutte le forze ad un tratto e ad

un medesimo segno. (Gr) Lall. Eu. Trav. 2. 85. Ma contro quella

perfida canaglia Infuriato in un balen si scaglia,

questi hanno gli mascellari , e pu esser che certi cavalli n' hanno
pi, e allora i denti son doppi.
2 E Scaglione dicesi una Specie di pesce d'acqua dolce; forse
quella che volgarmente detta Reina. Ar.Fur. Quale o trota o sca
glion va gi pel fiume. (A) (Min)
Scaclioso , Sca-gli-so. Add. m. Che ha scaglia. Lat. squamosus. Gr.
Aerrds. Ar Fur. 6. 2. Quando fu noto il Saracino atroce Al
l'armi strane e alla scagliosa pelle, ec. Morg. 5.39. La lingua tutta
scagliosa e le canne; Un occhio avea nel petto a mezzo il torso ,
Ch' era di fuoco , e largo ben due spanne.
2 - Che si scaglia , nel sign. di
S. 5. Baldin. Voc. Dis.
alla v. Embrici. Le lastre di pietre scagliose de' Genovesi , e d'al

13' - Inveire, Fare invettiva. Salv. Avvert. 1.2. 6. Non possiam noi
cuni luoghi della Toscana , non arrivano ec. (A)
avvertire come da Tullio si scriva a Pompeo ec. , come si rompa , ScAGLuoLA, Sca-gliu-la. Sf] dim. di Scaglia ; [altrimenti Scaglietta -,

come si scagli contra di Catilina ? (V)


Scagliola, sin.) Lat squamula, scandulae. Sagg.nat.esp. 72. Mentre
1 4 Fig. Scagliarsi, diciamo dell'Impegnarsi oltre al convenevole ad in esso pareva che fossero messe in gran copia scagliuole di talco
sottilissimamente sminuzzato.
alcuna cosa, o di Chi volendo apparire d'offrirti gran cose, t' of
ferisce poco o nulla. Salv. Granch. . 2. Io ti prometto , Come pri 2 (Min.) Dicesi Scagliuola o Scagliuolo, volgarmente Specchio d'a
ma i' avr questi danari, Di darti senza manco fino in quattro Du sino, Una spezie di pietra tenera, della quale si fa il gesso da do
cati. F. Si , tone ben pochi , guarda Pur di non ti scagliare.
ratori, [o piuttosto il gesso medesimo col quale si fa la composizione
15 * Dividersi in iscaglie od in lastre. V. Scaglioso , S. 2. (P)
o mestura delta scagliuola. 1 Lat. lapis specularis, alumen scaliolae.
16 (Marin.) Far tornare a galla un bastimento incagliato, Rilevare 3 (Ar.Mes.) [O gi pi comunemente cos chiamasi una Composizione
un bastimento incagliato. (S)
o Mestura, che si fa col gesso speculare trasparente, calcinato e
Dicesi Scagliare un bastimento dal cantiere in acqua ; pi
ridotto in polvere, mescolato alcuna volta con polvere di marmo o
propriamente Varare. (S)
altre sostanze calcaree ed alcun poco di vino e aceto. Serve a di
Scalato , Sca-gli-to. Add. m. da Scagliare. I Lanciato con forza ,
versi lavori, e quando secca e indurata, si pulisce come il mar
Gittato con impeto..] Lat. ejaculatus. Gal. Sist. 189. Io non bo dub
mo. Su di essa pu ancora dipignersi qualunque subbietto.
bio alcuno ,
supposto quello che non ec., cio che l'inclina 4 (Bot.) Genere di piante erbacee della triaindria diginia, fami
zione di quei corpi gravi fusse di andare al centro di quella ruota ,
glia delle graminacee; i cui caratteri sono: un calice unfloro bi
e' non verrebbero estrusi, n scagliati. E' appresso: Perch non vo
valve con le valve eguali carenate membranacee striate , una co
glio negare che i sassi vengano scagliati.
rolldi anche bivalve , ed un seme rinchiuso dentro di essa. La spe
-

Scalatone, Sca-glia-t-re. Verb. m. di Scagliare. Che scaglia, Che

cie pi comune e la Scagliola cos propriamente detta, la quale ha

lancia , Lanciatore. Bellin. Lett. Vallisn. La quale lunghissima lin


gua fino al muscolo scagliatore della sua cima non altro ec. (A)

fornita di una membrana verso l'estremit superiore; la spiga ter-

2 Fromboliere, Frombatore. Caran. Sallust. 186. Silla stava dalla


man destra con la cavalleria , Aulo Manilio dalla sinistra con gli
arcieri e con gli scagliatori. (P. V. )

il ciulmo articolato dirtuo; le figlie lisce , con la guaina lunga,


minante, ovale, nuda, brizzolata di verde e di bianco; le glume li
sce esternamenite, pelose nell' interno. Fiorisce nell'estate, ed co

mune fra i grani, fa la spiga in cui si racchiude il seme del quale

si nutriscono le passere di Canaria ; e questo seme detto parimente


ScaoLiaTauca, Sca-glia-tri-ce. Verb.f di Scagliare. Che scaglia; Lan
ciatrice. V. di reg. (O)
Scagliuola. Lat. phalaris, tphalaris Canariensis Lin..] Gr. a Naps.
ScaoLietta, Sca-glit-ta. [Sf] dim. di Scaglia. [Piccola scaglia ; altri scacivolo. (Min.)sca-glin-lo.Add. e sm. Lo stesso che Scagliuola, nel
menti Scagliuola.) Lat. squamula. Gr. Asrinov. Art. Vetr. Ner. 5.
sign. del S 2. M.Aldobr. Recipe radici di ginestra, allume scagliuolo
e galle. Ricett.For. 4. I fattizi (allumi) ancora sono molti, cio lo
7. Sopra alle polveri netti scagliette e pezzetti piccoli di cristallo.
Benv. Cell. Oref 7o. Massimamente che nel temperarle gettano una
scagliuolo fatto della pietra speculare, che piuttosto gesso che allume.
scaglietta, la quale guasterebbe il lavoro, se non vi si ponesse gran cura, ScacnAabo, Sca-gnr-do. Add. [m. usato per lo pi nelfem.] Aggiunto
dato altrui per villania. (Scagnarda da cagna , e significa propria
2 (Ar. Mes.) T. de manifatturieri di tabacco. Sorta di farina di
mente, secondo il Mazzoleni, la Baldracca o Scrofa de'
Morg.
tabacco. (A)
ScacLetTo. (Ar. Mcs) Sca-glit-to. Sm. Quelle due strisce di rete,
27.go. E non pareva n sorda n cieca Certo quel d quella vecchia
che separano le gole della manica della rezzuola, o della sciabica.(A)
scagnarda. Ior.Med. canz. 59.3. L'ha ancora un'altra cosa, Ch'ell'
2 Dicesi Scaglietto di piombo, Quella striscia che raschia il fondo
ghiotta ed bugiarda Questa vecchia brodolosa, E una falsa scagnarda.
del mare, e serve a dar il corpo alla rete ; e Scaglietto da sughero, Scacno. Sm. V. usata in luogo di Scranna, Scanno. Bard. Per l'Ocean
Quella che resta al disopra delle gole. (A)
non dispieghi le sarte Chi pu a cul pari star sedendo a scagno.(A)
ScacLnettone. (Ar. Mes.) Sca-gliet-t-ne. Sm. accr. di Scaglietta. Sor
Lett. p. 46. (Piacenza 1763) Fur portate qui le cose nello
ta di farina di tabacco pi grossa che la scaglietta. (A)
scagno, e datane la cura ad uno di questi, ma non se ne ricorda se
ScaGLioLA. (Min.) Sca-gli-la. Sf dim. di Scaglia. Lo stesso che Sca
non qualora glielo ricordo io. (PV) .
gliuola nel sign. del $. . Magal. Lett. Fam. . 2 . Una di quelle o (Ar. Mes.) Cos gli artisti di seta chiamano l' Unione di cinque
scagliole d'agata, nella quale fosse rimasta spiccata di netto una di
matasse di seta greggia. (A)
-

--

() (Mn)

ScannavA. (Geog) Sca-i-d-va. Antica citt della Bassa Mesia. (Mit)


ScacLnoscino , Sca-glion-ci-no. Sm. alim. di Scaglione. Piccolo scaglio scaia. * SfSpecie di piaga , siccome pare. (Dall'ebr. scehhin, ulce
ne. Baldin. Voc. Dis. (A)
ra, infiammazione.) Frescob. Viag. 17o. Tornato che io fui in Fi
renze, trovai che un mio fanciullo aveva tutta guasta la polpa del
SacLione, Sca-gli-ne. f Sm. Propriamente Grosso e rozzo scalino, ma
quelle macchie da voi tanto stimate.

l'una gamba di cotale scaja che faceva puzza. (Pr)


prendesi anche generalmente per ogni Grado, Scalino. (V. Gradi
ino.) Lat. gradus. Gr. dvd8x9 pov. ( Da scala. In ebr. scielabbim sca scala. Sf. La parte d'un edfizio che serve per salire e scendere per
passare
da un piano all'altro. E' fatta di varie parti che diconsi Gra
lino e scala.) Dant. Purg. 9. 94. L ne venimmo, e lo scaglion pri
dini, Scalini, Gradi o Scaglioni, ed di pietra, di legno [comunemen
majo Bianco marmo era. E 2. 15. Gi montavam su per gli sca

glion santi. Liv. M. Egli cade gi per gli scaglioni. Franc. Sacch.

te; ma se ne fanno pur di ferro, di cristallo, di porcellana ec. Tra

rov. 5. Quante volte il di hai salito e sccso la scala tua ? cc. Or

i rami di essa v' un piano pi esteso di quello degli scaglioni, che

mi di, quanti scaglioni ha clla ? Ner. Samin. 9.48. Dopo sceso cin
quanta
scaglioni , Una porta di ferro arrugginita Trova. (N)
a E detto anche di quelli delle scale a mano, pi propriamente
Piuoli. Lall. En. Trav. 2. 92. E s'aggrappavan s per quei scaglio
ni Con gli scudi coperti e a rampiconi. (N)
2 Fig. Tutto ci che serve a salire a un grado superiore. ] Franc.
Sacch. rinn- 58. Che per altrui non scenda tal scaglione. Sen. Ben.

serve ad interromper la scala e lasciar riposare, e dicesi Ripiano o

V o ab, VI.

Pianerottolo. V ha pure l'Appoggiatojo, chi quel picciol muro sospe


cima isolata degli scaglioni, cui si

so, o una trave che corre

assicura la balaustrata diferro o di legno che serve di appoggio nel


salire o scender la scala. Dicesi Gabbia della scala lo Spazio in cui
essa contenuta ed ove riferiscono le porte de' vari piani che ad
essa conducono. Dicesi Anima della scala, Quella parte dove s'p
15

SCALA

SCALA
poggino nel bnterno gli scalini. La Scala a branchi, a ripiani, a
cordonata ec., Scaleo, sim.] Lat. scala. Gr. xuz. (Il lat. scda

tali, Che son scala al Fattor, chi ben l' estima. Tac. Dav. Vit. Agr.
389. Tornato dal carico della legione , il divino Vespasiano il fcce

e dal celt. brett. skeul scala. In ebr. scielabbim e sullam scala , in

patrizio; indi il mand a regger la provincia di Aquitania, dignit

ar. sullem, in copto piskalla, in illir.skalla; c. secondo dice il Bul

di principale splendore, e scala al destinatogli consolato.


17 Oude Fare scala ad alcuna cosa, fig. =Guidare [ad essa. Lot.
duccre, dcducere. Gr. zayev. Buon. Fier. . 5. - Noi vi farem
la scala , Belle diavole nostre , al nostro albergo.
18 E' Farsi scala=Condursi ad alcuna cosa per mezzo di un'al
tra. (A) Bartol. Uom. lett. pag. 18. Chi di questo sa farsi scala per
salirc a vedcr molto pi ? (N)
19 * Dicesi Alzar le scale ad uno ad una carica e vale, Fargli la
strada perch l'ottenga. Pallav. Ist. Conc. 1. 258. Offesa che mosse
Giulio a far suo legato il Cardinal Giovanni de' Medici. . . . e cos
gli alz le scale al pontificato. (Pe)

let, escala in basco, e schallu in Tartaro , Calmtucco e Mogollo.

Egli ha pure il celt. cal per elevazione , ed il brett. scayer pcr


iscala.) Dant. Par. 7. 6. E com' duro calle Lo scendere c'l sa
lir per l'altrui scale. Bocc. nov.65. 15. Perci serrerai ben l'uscio
da via, e quello da mezza scala. Baldin. Dec. Scalc segrete e pub
bliche agiatissime. E' altrove: L'ormato conterrebbe la figura d'Er

cole nel bivio, il quale ritto ricoprirebbe il muro dell' anima della
scala.(A) Baldin. Voc. Dis. Scala. Quel vano dell' edificio per mezzo
del quale dalle abitazioni inferiori s'ascende alle superiori : e sono
di due sorte, alcune che non hanno gradi o vogliamo dire scaglio
ni, servendo in luogo di quelli uno sdrucciolo o pendio, sopra 'i 2o (Milit.) Salita di fianco futta di mattoni o di pietra, a scalini
o cordoni , e talvolta a chiocciola, per la quale si sale sui terrapieni
quale si va salendo ; altre hanno scaglioni o gradi , che servono al
-

piede per salire. opinione degli architetti che la situazione delle

o si scende nelle opere basse. Galil. E perch il tiro della terza

scale sia la pi difficili cosa che si faccia nell'edificio, attesoch in


una scala son necessari tre vani , ognun de'quali per lo pi impe
disce i loro disegni; il primo la porta per la quale s' entra a salire

cannoniera e il tiro della seconda lasciano tra di loro spazio libero


dietro al secondo mcrlone, si pu ivi cavar la scala che va alla sor

la scala , il secondo la finestra che le deve dare il lume, acciocch

2 -* Strumento di legno portatile, alto d'ordinario quanto l' %


di fortificazione nemica che si vuole scalare, sul quale il soldato
monta all'assalto. In questo senso dicesi acconciainente Scala mu
rale. Lat. scala. Galil. In quanto appartiene alle scale, chiara cosa
che non si possono usare molto lunghe, perch o si fiaccano per
lo peso de' soldati, o se si vogliono far gagliarde, saranno tanto
e grevi,
che del tutto
saranno disagiose
per essere maneggiate.
avil. Fatte
segretamente
apparecchiare
le scale, ordinarono che all'ora

chi sale e scende vcda quel che fa; il terzo quello che vien nel pal
co, pei lo quale si perviene al piano superiore, che per usano, affin
ch le scale non guastino il luogo a'loro edifici, di non guastare essi

il luogo alle medesime scale ; che per assegnano loro luogo proprio
distinto dall'altre abitazioni fino al tetto e coperta dell' edificio. (N)
2 - Ant. nel pl. Scali per Scale , come Vcni , Porti ec. uscite

antiche da non imitarsi. Vit. S.M.Madd. 93. Feciono un poco ces


sare tutta questa gente e acconciarono le scali. E Giosep si lev il
mantello e and in sulla scala alla mano diritta. (Qui nel signif
del S. 4) (V) (N)
- Diconsi Scale distese , Quelle che son poste tra due muri. V.
Disteso add. 5.7; Scale a cassetta senz'anina,
vuote nel cen
tro e stabilite in uno spazio rettangolare o quadrato; Scale a cassetta
coll'anima, Le scale distese sostenute da archi a

tita. (Gr)

disegnata fosse dato improvvisamente l'assalto al forte. (Gr) Tuss.

Ger 8.75. Allor Rinaldo Scala drizz di cento gradi e cento. (N)
3 * A scala vista: Modo avverb. che si congiunge co' verbi As

saltare , Dar l' assalto, Andar alle mura , e vale Di giorno, Senza

sorpresa, sotto gli occhi del nemico, tentando di scalar la piazza


er forza. Varch. Stor. Corso e preso impetuosamente il borgo , e

e , ec. (D.T.)

ttuto coll'artiglieria la porta di S. Vincenzo, diede l'assalto a

3 - * Dicesi Scala a chiocciola o a lumaca , la Sca a fatta in giro, scala vista,come dicono, ed alla fine vi fece metter dentro il fuoco.(Gr)
a somiglianza della parte interiore di alcune chiocciolette marine.
4 * Dicesi Scala della mina. V. Mina, S.5, 1o. (Gr) . .
. Chiocciola, S. 2, 3; V. A chiocciola, S. 2, e V. Lumaca,
a1 - (Pitt.) Scala de' colori si dice il Digradamento de' colori dal

Baldin. Voc. Dis. Scala a chiocciola o Scala a lumaca. Scala fatta


in giro a somiglianza della parte interiore d' alcune chiocciolette ma
rine : fannosi scale a lumaca di varie sorte, alcune con colonna in

mezzo e gradi attorno diritti ; altre con colonna in mezzo e gradi


torti , alcune nel mezzo vote con gradi torti, altre ovate con colon
na in mezzo e senza colonna; altre finalmente diritte con muro den

tro, altre diritte senza muro. Diod. Ezec. 4. 7. Perciocch si saliva


per una scala a lumaca nella casa d'ogn'intorno.(N)

4 - Dicesi Scala a piuoli o Scala semplicemente, Quello strumento


portatile di legno ch' composto di due staggi o correnti, ne' fori
de' quali sono ficcati di distanza in distanza i piuoli che servono di
scaglioni. V. Piuolo, S. 1, 4.] Bocc. nov. 44g. Coll'ajuto d'una
scala sali sopra un muro.

5 - Dicesi Scala doppia, Quella che si compone di due scale a

pi chiaro al pi scuro, procedendo sempre per li pi simili Vit.


Pitt. 35. (Questi (tre colori) non fanno diversit, se non nell'esser,
v. g., il rosso o il giallo pi o meno, restando per nella medesi
ma scala del rosso o del giallo. Salvin. Pros.Tosc. 4a6. Nell'istcssa
scala, per esempio, del verde, o pi pieno o pi sbiadato, o, come
i Latini diccano, pi annacquato o pi satollo, o con altri colori scher
zevolmente mischiato, pi e pi gradi di verdi si trovano
22 (Mus) Successione di suoni disposti in modo che
o gra
datamente il loro suono fondamentale. Dicesi Scala perch le Note
vi sono ordinatamente disposte sul rigo a guisa di scalini, e si monta
e si discende con esse. (L)

mano, riunite in alto con due solide cerniere: essa si sostiene da se


senza appoggio e pu collocarsi isolata dove meglio conviene. In

essa gli staggi non sono paralleli ma inclinaui, tal

i quattro staggi

delle scale accoppiate presentano i quattro spigoli d'una piramide,


due facce*** atella quale sono guernite di scaglioni da un capo

* Dicesi Scala armonica, Il ramporto degl' intervalli ; ed an


che la cos detta Simpatia de' suoni. (L)
3 * Dicesi Scala cromatica o scmitonata , quella che procede
r semitttoni. (Ne)

%
le Gli esercizi che si fanno fure a' eantanti e
sonatori seguendo lentamente o con rapidit tutti i gradi della scala;

pe

-*

e ci nello scopo di far loro acquistare una bella qualit di suono


e la pi giusta intonazione. (L)
-

all' alto. Talora ad una di queste scale si sostituisce un legio che

s - Diconsi scale doppie, Que' passi che sugli strumenti, a


corda e sul cembalo si eseguono sonando contemporaneamente due
6 - "Dicesi Scala del mugnajo,Una scala simile a quella delle case, note scritte l'una sopra l'altra. (L) .
ai cui staggi sono sostituiti larghi fianchi di legno posti in piano 23 (Mat) Linea divisa per lo pi in parti eguali, una delle quali
serve all'altra di appoggio. (D. T.)

e ne'quali sono incalettate alcune tavole che formano gradini larghi


e piatti. In tal modo sono costruite le scale delle biblioteche. (D.T.)

7 - Dicesi Scala di corda o di seta, tQuella che di tali materie si com


P9ne, in luogo di legno, a somiglianza della Scala a piuoli, se non

che ha, nell'estremit due rampini di ferro per aggrapparsi Sal.


Grunch. 4. 1. E' mi sar agevole ec. a persuaderloro Che la cosa
sia grave , essendoci iti Massimamente attorno scalamenti , Scale di
8

talora pure cos suddivisa, per servir di comune mira a tutte


le parti d' un disegno architettonico a tutte e distanze d'una carta
geografia, idrografica ec. Si adoperano nelle carte o libri di geo
grafia e simili per comprender con essa la distanza deluoghi. Si
usano pure nei disegni per indicare la proporzione che il disegno in
piccolo ha col naturale.]

,-

Dicesi scala inglese un Regolo inventato dagl'lnglesi si

sta , latrocini, ed altre Simil cose. Morg. 8. 133. E succhi d' ogni
fatta,
e grimaldelli,
E scale, o vuoi di legno, o vuoi di corde
ra * Diccsi
murale, Quella che si appoggia al muro. V. Mu

cui sono tirate


parecchie
linee,de'logaritmi;
le quali cone le
loro
divisioni ri
presentano
le tavole
ordinarie
pero
detta anche Scala

Tale ,

da incendi, Quelle macchine pi o meno inge

Serve per moltiplicare , e per risolvere de' triangoli , ponendo su


tre linee i logaritmi de' numeri, quelli de'seni e delle tangenti (O) (N)

gnose adatte ad applicarsi all'esterno delle case, quando vanno a


fuoco, per soccorrere le persone che vi si trovano dentro e che deb
bono uscire per le finestre. (D. T.)

sono distinti i termini delle parti contenute in ciascun grado di titudine della carta ridotta, cio ne' gradi che aumentano secondo

. 1,

g - * Diconsi

io - E detto allegoricamente. Dant. Par. no. 86. Che ti conduce su

de' logaritmi o proporzionale o di Gunter, dal nome dell'inventore


3 Diconsi scale di latitudine crescente, le Scale nel quali
che uno si dilunga dall' equatore. Sav. (O)

per quella scala.


24 (Marin.) In generale s'indicano con questa voce Le scale di le
i 1 - Montatojo. Franc. Sacch. nov. 74. Giugnendo costui dove era gno, per le quali si ascende e discende per comunicare tra i di
il signore, trov che era in su una scala per salire a cavallo.
versi piani della nave. (S)
-- Dicesi Scala di poppa, Quella che sta sospesa nella p ppa
12 - Dicesi Fare scala ad alcuno nel senso proprio e vale Servirgli
di scala1 Dant. Inf 34 19. E questi, che ne fe' scala col pelo, della nave per comodo delle persone della scialuppa 9 (O)
Fitt ancora, siccom'era prima. But. ivi: Cio Lucifero, al cui 25 - (Marini. e Geog.) Diconsi Scale di Levante, Scale di Barberia,
pelo attenendomi, io discesi, e cos fece scala al mio discendere.
Le citt di commercio, i porti e le isole dell'Arcipelago, del Le
13- Dicesi Prendere la scala e vale Cominciarla a salire. V. Pren
vante,
ed anche fanno
dell' Egitto
e dicommercio,
Barberia , eovevi le
nazioni,
marit
dere la scala. time
dell'Europa
un gran
tengono
dei C n
-

14 - Per similOrdine di checchessia che vada gradatamente crescendo

o scemando. Onde A scala, posto avveb. vale Per gradi, Grada


tamente. V. A scala Sagg nat. esp. 9. Vero , che ei non entra
nella medesima scala di proporzione.
15 - *Dicesi Parer corte le scale e vale Durar poca fatica a mon
taru Danu. Pug.22.8. Si ch' or mi parran certe queste scale.(N)
6 - Per metaf Tutto quello che da una cosa ne conduce ad un'al

tra Lat gradua. Gr da gaSpor. Petrcanz8. no. Per le cose

unQ

soli, (S

pa generalmente prendesi1 Scala per Porto. (Dal celt

gall

cala porto. In ant. bret. cale, in teut. kille e kielle) Serdor


96. La citt, che la scala de'mercatanti, posta dove il golfo
si ritira indentro. E7. 25o. Gi scala nobilissima, ed ora ec- fre
quentata solamente da pochi negozianti.
3 Onde Fare scala = Pigliare porto. Lat. portum capere, ap

pellgrc. Gr, rporoti3

si; Az. IV. Fare scala, S. l

SCALABRINO

95

sCALDANTE

4 - Dicesi Scala franca e vale Franchigia, Libert d'andare o


uno detto Scalata vera, (turbo scalaris) e l'altro Falsa scalata
stare, Passo libero. Oggi prendesi pi comunemente per Porto franco.
(turbo chlatrus.) (A)
Malm. 5. 33. Talch libero il passo e scala franca Avrai, per dar ScALATo , Sca-l-to. Add. m. da Scalare. USalito, Montato. Lat. com
effetto al tuo disegno.
scensus , inscensus. Buon. Fier. 4. 5. 3. Scalata una torre, S'avean
26 (Zool.) Nome che si d ad alcune specie di murici. Gab, Fisec.
ripreso libert comune.
Scala orientale, Scala centinale , ec. (A)
2 - Ripartito, Diviso. Varch. Ist. Amati. (B)
27 (Ar. Mes) T. de'cimatori. Colpi di forbice, o solchi fatti ScALAToRE , Sca-la-t-re. [Verb. m. di Scalare. Che sale o monta con
iscale ic Dav. ann. 2. 35. Gli scalatori dell'argine , come sotto
ne' peli del panno per soverchia fretta, o perch le forbici stringono
troppo nel taglio. (A)
muraglia, erano di sopra percussati duramente. Buon. Fier. 4. a. 7.
28 - (Amat) Nome che si d talvolta alle due circonvoluzioni os
Mi sembraro scalatori Gi gi dover entrar per le finestre.
see della coclea dell'orecchio interno. Dicesi Esterna o Vestibo

ScAlatrice, * Sca-la-trice. Verb.f di Scalare. Che scala. V. di reg.(o)

lare Quella che si apre nel vestibolo; interna o timpanica Quella ScALATRA. (Zool.) Scal-b-tra. Sf Pesce d'acqua dolce molto scaglio
che comunicherebbe col timpano per la finestra rotonda, se nonfosse
so, pieno di lische, schiacciato , bianco, con un po' di scuretto
la membrana che ottura quest'ultima. (A. O.
stulla schiena. Quando giovane e minuto prende il nome di Bru
29 * (St. Mod) Chiamasi Della Scala o Scaligeri una Famiglia no
gliola. Lat. cyprinus brema. (Dal celt. gall. sgillian scaglie, e brat
bilissima Veronese che regn nella sua patria ne'secoli x1rr e x1v. (O) copertura: Coperto di scaglie ; o vero dalle v. lat. alba ed altra uni
3o (Geog.) Citt del Regno di
nella provincia del Prin
te alla voce Scaglia in composizione sincopata.) (A)
cipato Citeriore. (G)
ScacAGNARE , Scal-ca-gn-re. [Att. Abbassare i quartieri delle scarpe
ScALABruno , Sca-la-bri-no. Add. e sm. Uomo scaltro, scaltrito. (Forse
dalla parte del calcagno ; o vero Porre il piede sulle calcagne in
lo stesso che Calabrino , cio, secondo i pi pensano, della Cala uno nell'andargli dietro ; ed anche] Pestare o Calcare altrui il cal
bria , che produce uomini ingegnosi ed accorti, o forse lo stesso che
cagno della scarpa, andandogli appresso. Lat. calcem calce premere.
Calcabrina, nome di diavolo presso Dante. In celt. gall. cuilbheart Pataff 5. Del Vcscovo la mula ti scalcagna.
astuzia, cuilbheartaeh astuto) Salvin. Annot. F. B. 4f. n. 2. Ca ScALCAGNAro, Scal-ca-gn-to. Auld. m. da Scalcagnare.
labrino, della Calabria , che produce uomini ingegnosi ed accorti. 2 - [E dicesi anche di Chi ha i calcagni fuor delle scarpe. Buon.
Dicesi Scalabrino, un uomo scaltro , scaltrito. (A) (N)
Fier. 4. 5. 6. Chi colle scarpe Va scalcagnato, e non pu ire, e re
ScalAnaone. (Zool.) Sca-la-br-ne. Sm. V. A. V. e di''Calabrone. Ca-. sta Addietro, e grida. E' Salvin. Annot. ivi: Scalcagnato , per
vulc. Pungil. 5. E ancora simile il detrattore allo scalabrone , il
duti i calcagni nel correre ; ipotiposi. (N)
quale non cerca se non sterco. (V) (Cos legge una variante; il te ScALcane, Scal-c-re. Att. Calpestare ; ma in questo senso V. A.
sito ha al calabrone.) Burch. . 97. Che non si pu far palle fio e dicesi meglio] Calcare. Lat. calcare, conculcare. Gr. xzrzrzrsiv.
rentine , Sc non ci d licenza Scalabrone. ( Il Cairo nelle Lettere ,
But. If 6. 1. Poi passammo oltra , scalcando l'anime de' golosi. E
vol. 2. pag. 33, ediz. Comin. 1742, legge il secondo verso: Senza appresso : Per essere scalcati, s risponde a loro vilipensione.
licenza dello Scalabrone.) (B)
2 -* Oggi nel uso vale Far da scalco; e si usa anche in significato n.(A)
ScalacciA , Sca-lc-cia. (Sf) pegg. di Scala. Lasc. Gelos. 3.3. Quella ScALcATo , Scal-c-to. Add. m. da Scalcare, V. (A)
di su una mala scalaccia.
ScaLcnecciAne, Scal-cheg-gi-re. [Att. e n. ass..] Tirar calci ; altrimenti
Scalciarc. Lat. calcitrarc. Gr. Azxri(uv. Pallad. Marz. 27.Se la cavalla
ScalAmaTi. (Veter.) Sca-la-m-ti. [Sm. Sorta di ] malattia de' cavalli.
Lat. scalamatus. ( Dal celt. gall. caol magro , sottile, e marc caval scalcheggiasse o impazzasse, affatichisi un poco colle morse, e star che
lo.) Cr. 9. 22. . Del morbo scalamati, e sua cura. Questa infermit
ta. Mor.S. Greg. Duro scalcheggiare contra lo sprone. Vit. SS. Pad.
. 66. Asinello, io far che tu non iscalcheggerai ; io ti far stare
asciuga e disecca le 'nteriora del cavallo , e macera il corpo, e 'I
suo sterco fa putire pi che quel dell'uomo ; e ci gli avviene per
magro, non ti pascer d'orzo , ma darotti della paglia.
2
lunga magrezza, che procede per poco cibo a lui dato, e per molta . Per metaf Contrastare , Repugnare. Lat. obstare, adversari, re
calcitrare. Gr. avroir 9a. Esp. Vang. Si fa per rifrenare il corpo
fatica, la qual riscalda e disecca le membra, in tanto che non pu
bestiale, ch non iscalcheggi allo spirito e alla ragione, o e' si fa per
diventar grasso , n far carne , n ancora si cura di mangiare.
Scalamento, Sca-la-mn-to. [Sm.] Lo scalare; (altrimenti Scalata.] Lat.
soddisfare e correggere il mal fatto. Cron Vell. 3. Sempre sogliono,
scalae ,
, ascensus. Gr. dvd 3xoris. Salv. Granch. 4. . E'mi
quando sono forti, scalcheggiare la Chiesa. Franc. Sacch. rim. 6,
Sicch'
ogni villanel te non scalcheggi.
sar agevole ec. a persuader loro Che la cosa sia grave, essendoci
iti Massimamente attorno, scalamenti , Scale di seta, latrocini ed 3 - Maltrattare, Conculcare. Bocc. Lett. Pr. S. Ap. 3o4. Debbonsi

cosi fastidiosamente scalcheggiare i minori ?

altre Simil cose.

Scala Nova. * (Geog) Citt e golfo della Turchia asiatica nell'A SCALCHERIA, Scal-che-ri-a. Sf1 L'Arte e Ufficio dello scalco. Lat.
natolia. (G
architriclini officium. Fr. Giord. Pred. R. Si era gran maestro nella
scalcheria.
ScALANTE
Part. di Scalare. Che scala. V. di reg. (O)
Scalappiane, Sca-lap-pi-re. [N. pass..] Uscir del calappio. Lat. effugere. ScalciAne, Scal-ci-re. N. ass. Tirar calci; altrimenti Scaleheggiare.
Gr. geyev. Dani. Purg. 2. 77. Omai veggio la rete Che qui vi pi
Salvin.Arat. Pr. O quando l'un l'altro co'pi ribattene scalciando,

glia, e come si scalappia- But. ivi: E come si scalappia, cio, e

gli scarichi con quattro, ed i cornuti con due. Magal. Lett. E addentan

do loro una gamba, scalciate pur se sapete, non lasciava la presa. (A)
come si scioglie e spaccia da questa rete.
2 * Menar le gambe o le zampe nuotando. Salvin. Batrac. 5a .
a Per metaf. Uscir dalle insidie nelle quali l'uomo incorso.
Scalare , Sca-l-re. [Att.) Montare con iscale, Salire [in alcun luogo
E spesso in acqua dava tuffi , spesso Scalciando su ne ritorna
con iscale appoggiate al muro esterno. ] Lat. scalis admtis ascen
va a galla. (Pe)
dere. Salv. Spin. 4. 2. Un , per mia fe', che scala la casa di Scaucnane. (Ar.Mes) Scal-ci-n-re. Att.] Levar la calcina da'muri,
Bci nab.
guastando lo "ntonico. Lat. tectorium deradere. Franc. Sacch. nov.
E nel linguaggio militare, Salir colle scale per sorpresa o di viva
5. Con una lancia, che parea che avesse a fare una sua vendetta ,
tutta la scalcin.
forza sulle mura niniche, sul parapetto d'un forte ec. Lat. scalis
aggredi. Cron. Morell. 399. Vi stettono pi di , e scalarono il ca Scalcinaro, Scal-ci-n-to. Add. m. da Scalcinare ; e dicesi propria
mente di muro a cui sia stata tolta via la covertura di calcina. Baldin.
siello. Ciriff Cav. . 23. Che si poteva Ascalona scalare Da quella
parte che non vede il mare. Segr. For. Art. Guerr. Se le mura
Voc. Dis. (B) Vasar. Vit. Pittura offesa da terribil pioggia, ed in
alcuni luoghi scalcinato il muro. (A)
si fanno alte, sono troppo csposte ai colpi dell'artiglieria; s'elle si
-

---

Scalco. Add. e sm. Quegli che ordina il convito, e mette in tavola

fanno basse, sono facili a scalare. (Gr)

E n. ass. Cron.Morell. 29o.Gli fece iscalare di notte alla prigione.

la vivanda, e anche Quegli che la trincia. Lat, architriclinus, stru

4 . * Mancare, Menomare o anche Scapitare. Soder. Colt. 46. E

ctor. Gr. pxrpixuvo. ( il celt. gall. scalag servo, che ne'dialetti


germanici trovasi convertito in skalk, schaloh e scale ha fornito

non t' impacciare ne' nostri paesi con vasche o canali, che vi svapora
dentro e scala troppo il vino. (N)

calco in senso di servo addetto a partir le vivande) Morg. 25. 288.

E d' ogni cosa che lo scalco manda E' faceva la parte sta recarsi.

5 - (Comm.) Scalare e l'interesse a scalare chiamasi Il pagare che


il debitore fa di un capitale in varie rate in diversi tempi, restan
do ad ogni pagamento diminuito il debito e la somma degl'interes

la mensa e la vivanda. E sat. 2. Io non ho molto gusto di vivande,

si. Il P Soave nella sua aritmetica ne fa un aggettivo, chiaman

che lascalco
fia ec.
Red. Vip.
2.27.de'
Quindi
tengo
forse per
favola
ec.
che
vecchia
Parisatide
regina
Persiani,
potesse
come
lo scri

Atr. Fir. 33.

4. E con cenni allo scalco poi comanda Che riponga

do ci Conto scalare. (N)

vono,far avvelenar la sua nuora dal trinciante, o dallo scalco. Buon


Fier. 2. 4. . Oh come volentier farei da scalco
Lat. scalae appulsus, ascensus. Gr. dvdzris.
ScanAlerro
(Ar.Mes.) Scal-da-lt-to. tAdd e sm. com/pl Vaso di rame,
a . (Milit.)'assalto dato ad un'opera fortificata dell'inimico, ten
o simile, in forma di padella, cpn coperchio traforato, dentro al
tando di salirvi sopra e d'impadronirsene , o colle scale di legno,
che gli assaltanti portano a questo fine con s, o passando sulle quale si mette fuoco, e con esso si scalda il letto. Lat. thermocli
Bern. rim. . 23. Ma non toglio per questi
rovie fute dalla brecc a. Divil. Fece nel medesimo tempo dal reg mium.
suggettiGr.
Per9paoxino.
quel caldo d'amor
che presto presto, Fan le fantesche
gimento di Sansac presentar la scalata all'altro baluardo tenuto dai
coli
scaldaletti.
,
Lau.
En.
Trav.
Onde a gran fretta la
anti Tedeschi, (Gr) Bartol. Uom. lett. pag. 67. N gli assedi delle
portaro al letto. Con panni caldi e con4.lo96.
scaldaletto. Salvin. Pros.

Scalata , Sca-l-ta. Sf. Il salire colla scala; altrimentil Scalamento.


-

speranze, n le batterie della disperazione, n le scalate dell'auda

For. Uno scaldaletto pieno di diaccio ec. (N). .


cia cc. (Qui con brutta allegoria) (N)
a -- onde Dar la scalata = Salir sulla muraglia del luogo asse Scananase, Scal-da-m-me. Sm. compl Sorta di giuoco fanciullesco,
diato o colle scale, o sulle ruvine fatte dalla breccia. Lat. scalis ag tche si fa accordandosi pi a porre le mani a vicenda una sopra l'al
ra, posata la prima sopra un piano, e traendo di poi quella di
gressionem facere. Gr. i rv da 9p
op.
3 (Filol.) scalata dicesi anche Quel giuoco che suolfare Arlecchino sottoposta sopra tutte le altre, battendo forte per riscaldarsele1 Malm.
2. 45. Faceva con gli sposi a scaldamane.
una scala
a piuoli,
sopraMin,
alla Malm.
quale affaticandosi
ain commedia
voler salirecon
, casca
in diverse
maniere
(A)
alm. sconero, scal-damento. fsm. Lo scaldare ; I Riscaldamento
4. E fa certe cascate Che manco le farebbe un Arlecchino Quan
Lat. calefactio. Gr. 9aacs. zibald. Andr. oo. La seconda cosa si
-

in commedia fa le sue scalate. (N)

zoi.) Nome che i naturalisti danno a

lo scaldamento, che egli si scalda e infiammascalda.


in quella
volont
S. Agost. C.

due specie di Turbini, ScALDATe , Scal-dn te. Part. di Scaldare.

96

SCALINO
SCALDARE
to
,
di
-*
muscoli. de
(Anat)
Aggiun
2
e
cap,
4. Qual cosa pi utile che il foco scaldant e co collo in avanti; il medio lotrepiega
D. lib..'
il
pur in
S)
(Nec.
che
cente,
posto
e
re
concorr
far
al
a
del
in
unione
fare
posterio
medio
il
ed
scapane, Scal-d-re.Ait. Indurre il caldo in checchessia; altrimenti mo;
i movimenti in avanti
ente, Ebbero tale d ouo
lateralmari.
medesimdal
i laZIOe
(A
2O
essere inegualmente otriangol
Riscaldare. 1 Lat. calefacere. Gr- Spuozivauv. Dant. Par. z . 36. Le pole
insieme al cominciar del giornoSi muovono a scaldarle fredde piume.
Scal-o. [Sm. V. A. V. e di Scala. Dan. Par. 2 . ao. Di
E a4. oa. Non scald ferro mai, n batt ancude. Bocc. nov. 77. s
5. Se il sole ti comincia a scaldare , ricorditi del freddo che tu a
Vid''io
uno scaleo
che raggio
in scaleo,
or d'oro,
o
doro ei LlSO
una scala
di colore
ciotraluce,
un
-

__

me facesti patire. Lab. 7o. N che troppo abbia il forno la fornaja


7 Br. 3. 5. Se ne debbe guardare d'acque salse e ni

scaldato.

trose, perciocch'elle scaldano e seccano e peggiorano il corpo.


Per metaf Accender l'animo, Muovere, Eccitare qualche pas
sione. Lat. accendere, inflammare. Gr. xxiev, un p9siv. Dant. Par.
3. . Quel sol, che pria d'amor mi scald 'l petto. E Purg. 2 . 95.

, Sca-l-ra. Sf
e di Scalinata, Scalea. ( Dallo
Scaena
lera che vale il medesimo.) Vit. Benv. Celu. pag. 236. (Milano
Scontrato un acquaruolo, ... chiamatolo a me, lo

esca

regai che

vassi di peso, e mi portassi in sul rialto delle scalere di S. p


e Portommi in sul detto rialto delle

mi prese , . .
costui
Subito
ec.
Pietro.
di S.
scalere

Al nio ardor fur seme le faville Che mi scaldar della divina fiamma.
a. [Sf] dim.di Scala. Lat. brevis scala. GrxAudino.
E v. 134, Or puoi la quantitate. Comprender dell'amor ch'a te mi SCALETTA , Sca-lt-t
scalda. Petr. son. 31. Non chi faccia e paventosi e baldi I miei Dant. Purg. 2 .48.Non rugiada, non brina Piu su cade,Che la sca
letta de tre gradi breve. V. crist, posta anche un'altra scaletta pic
pensier, n chi gli agghiacci e scaldi.
3 - N. ass. e pass. Farsi caldo. Dant.Inf29.74. Io vidi due sedere cola dal lato dinanzi. Franc. sncchino,99. La donna scende d'una
levata.
gatta
con unadal
E nov.
ad Con
scaletta
pi va
in questa lso
scendea
quale
una scaletta
a uno uscetto,
a s appoggiati, Come a scaldar s'appoggia tegghia a tcgghia.
4 E per metaf [nel sign. del $. 2. Petr. son. 226. Non s duro
Pallad.
E da ogni lato della scaletta abbiano i canali i loro d
cor, che lagrimando, Pregando, amando, talor non si smova, N s 2 - (Ar: Mes) Quel pezzo di un oriuolo a ripetizione Ollil,
freddo voler che non si scalde. Nov. ant. stamp. ant. 64f. 2. Far
, che si spi
d o che si tira col cordone. (A)
bene quel giorno del torneamento, e scalderassi d' allegrezza. E' ap gne col
* - pecie di tunaglia di cui si
presso: Il cavaliere ebbe il pregio dell'arme, scaldossi d' allegrezza. forma
cui si servono i magnani per dar la
a'
nel %
5 -* E detto dell'Effervescenza d'ingegno. Menz. Poet. l. 1. Purch
-

*-9orta di lima stiacciata. (A)


all' oscurit mentre t'involi, Non dia nello smaccato , che dimostra '
3 - (Milit) Piccola macchina d solleva
Cervel che non si scaldi e che non voli. (P)

pesi

composta di due

parallelepipedi piantati v erticalmente sopra un


da varii buchi , entro i quali ;

Scalnativo , Scal-da-ti-vo. Add.m. Atto a scaldare, Calefattivo. Pic


col. 1ilos. 2. 2. 5. Berg. (Min)
Scalmato , Scal-da-to. Add. m. da Scaldare. [Che ha preso, calore; al

"otore forati
grossa chiavarda di ferro, la
una

altezze
appog

8io ad una grossa e lunga leva ottoposta al peso che si

trimenti Riscaldato..] Lat. calefactus. Gr. 9 puz9sis. Dant. Inf 17.

zare.

io. N quando lcaro misero le reni Senti spennar per la scaldata


ccra. Soder. Colt. 8. Tu porrai dell' uva buona sopra i graticci

ta, lauc.
na
quale
buchera
cessit
, unaconscaletta
maneggi
Al con
Montec
una lieva.
ferros'usa
di
fa sedime

o asse ncl forno tanto scaldato, che ella rigonfi , e rigonfiata la ca

glieria si

Vien detta

anche Gran leva. Biring. Ma quello

zina di noci acciaccate ; e bene scaldate in un forno, gettale roven


tate nella botte , cc.

'uto le

cr ne
C

richieggono

scalette, capre, carromatto ec


gran leva s' impiega da'cannonieri dove le piccole non
stare a Procurare tutto quel movimento che' si

verai. E no. Per vietara ch' e' non diventi aceto , piglia una doz

la

l'arti

ntonj. La

n
il quale appoggiato all
appoggio, nella vicinanza o
a

applicat
all'
,
la
estremit
forza
o
del
braccio
mi
da ; cd ella disse: ec.
dal minore vien
sollevato il peso da mu
8ero,
ScALDaToso, Scal-da-t-jo. Sm.Stanza comune ne' conventi e monasteri Scaran
(Gr)
calza. (Voce
Scal-fa-rt-to.mosso
5m. oSora
dov' il cammino e dove si va per iscaldarsi. (A)
n
da calzaretto.) Castigl. Lett. Fum. 58 Ho
otta
ScALDATone, Scal-da-t-re. [Verb. m. di Scaldare.] Che scalda. Lat. ca
ostra Magnificenza, una da Dionisio spenditore , l'altra o tie di
lefactor. Gr. Spazio, a9spazirov. But. Purg. 2o. 1. Nascendo
,
ti
miglio di M. Cesare, e quelle canniscie scalfaret toccati per un fa
nella stalla delle bestie, e dove la mangiatoja gli fu letto, e lo bue
o - [E' detto di Chi ha la testa riscaldata dal soverchio vino bevu

za pi

to.] Nov. ant. oo. 2. Quando egli era scaldato di vino o di vivu

ti legno
o ilforte .. d

lungo , dal mi

(taccati)

robe. (P. V.)

S che la mi

e l'asino scaldatori con lo loro fiato.


e n ass. Staccar
ic-c-re.
s
sia dtt.
quasi lo stesso
parte di checch

Scalparruce , * Scal-da-tri-ce. Verb. f di Scaldare. V. di reg. (O)


Scalbavivanoe. (Ar.Mes) Scal-da-vi-vn-de. [Sm.comp. indecl.] Vasetto

cAriccane, sca

ivo di

per lo pi traforato, dentro al quale si mette fuoco per tener calde


le vivande ne' piattelli ; e fassene di i fgge. Lat. foculus, Senec.
Gr. ioxcipx. Salvin. Pros. Fior. 6. 95. Uno scaldaletto pieno di
diaccio, una gelatina su lo scaldavivande, ec. Lasc. Cen. 3. nov.
no. Intanto comparsono, portati da' servitori, tre grandissimi piatti
di stagno sopra tre scaldavivande pieni di freschi e ben acconci tar
tufi. Bellin. Bucch. 23. E poi di terre ce n' un barbaglio, . . . .

s con

denti ,
i suoi
parti.

(A)

qual

requenta
elin. Disc. Il suo consumi
li egli un roderli
e si
cio con cssi
ando e strappando, staccarne
scalficc

e. [Att.
rin, legierm
Scalf-rente
e n. ass.1 Leo
di
nel vivo;
trando
Lat. scabere, leviter, incidere, scarificare. Gr
-

t.

ilf

graffiare.

Nella stessa lingua

r
, pene

ierire

scalfa

Acciocch i
amentiQuintil.
scortecc
e qalf
Declum.
non iscalfis
abbracci
graviiare.)
vecchi membri
i miei
(Qui par che debba leggeri Pittosto iscalpicciao.) N il 1SCano, o
no.) (N)
2 -* Fu detto Scalfir la vita pr Toglie
e, siccome pare.
Uccider
iati
io
Conte
dal
scaldegg
in
ci
che
susurro,
fossero
scalpcm
co
alin. Inn. Om. 558. Allor
563. V'ebbe qualche
scarpello di canuto ferro,

Terre da scaldavivande , cc. (B)

e 1

ScaloEcoIARE , Scal-deg-gi-re. Att. Riscaldare, Accalorare , Caldeg

iare. Pallav. Conc. Trid. (A) Pallav. Ist.Conc. 3. 256. Ove si ve


essero non solo non iscaldeggiati, ma ripressi da un tant'uomo. E

di Luna. (In entrambi questi esempi fig) (Pe)


% m. da Scaldeggiare, V. (N)
ScaLDI. * (Mit Celt.)-Nome de' poeti e ministri della religione, ch'erano
presso i Celti quello che i Druidi presso i Galli ed i Bardi presso
i Britanni. ( Dal celt. gall. ed irland. sgal uomo, campione, e sia

ScALDeooiato , * Scal-deg-gi-to.

S Scalfi la

tartaruga.

o doci
V, e a
Sm. gli
, Scal-fitCALFITT
l'altro
Mostran
l'unto.

SScalfittura. Vit. Benv.Cell.


-

fitti e le percosse. Cr. alla v.


Quel dolore
zare:scalfitti
ec. (N)in pelle che cagionano le materie corrosive poste
sugli
da adh legge, sia da alladh fana: Uomo di legge o Uomo della fa ScALFITTo. Add. m. da Scalfire.
Lat. leviter
ma. L'Armstrong dal gall. allt esaltazione , altezza) (Mit)
Tac.
ictus. Gr. c'Azev9s
ente lais.
to ec. , scalfit
, mori d'angoscia
vena
Scala, Sca-la. Sf) Ordine di gradi avanti a chiese, o altro edifi. tosi leggierm
cio.-, Scalinata, Scalera, sin. Lat. scalarum gradus. Gr. r dwg,9a. 2 iato,
o fangoso.
Car.e Volg.
Era tutto
Am. (Miny
metaf
E per
l
divenutLong.
sconpigl
scalfitto
quel loco
G. V. 1. 57.5. Si fecero le scalee de' macigni gi per la costa. Dant.
Pur.32.2 . Queste sono il muro, A che si parton le sacre scalee. Franc. ScarrrrunA , Scal-fit-t-ra. tf) La lo
lo scalfire, tInci
nci
o superficiale, carificazione allafapelle
Sacch. nov. 2o. Partironsi, e faccendo la via verso le scalee della sione leggiera
C
Calteritura, sin.l Lat. levis incisio , scarificatio
Badia di Firenze , giunti a quelle , dice colui : cc. Lib. Viagg. Di
sopra al nuramento e sopra alle scalee v' certo traversamento, ov Aldobr.
dentro sobra livid gnare d
vcneCrist.
che son
nelle labbra
ono lividori
scalfittura.LcVit.
D. Aggiung
vero ordinamento acconcio con bello e finissimo marmo, dove ha da
ra
pra iuvidori, e una
altra.
l'
sopra
scalfittu
stare lo 'mperadore a sedere. Buon. Fier3. 1. 1 , E 'nsino jeri Pa
-

recchi scroccatori , A furor di staffili, di forcine, Saltando le scalee


dello spedale, Preteser qua rinfrescamento i ghiotti.

ScataTico.(Arche) Sca-li--ti-co.5mm.pr. ri
che si riscuoteva presso i Romani da
2 * Proverb. Far le scalee di S. Ambrogio: modo fiorentino che entro il porto. Lat. scaliaticum. (V. Scala, in scnso di Port
, Sca-li-na. Sf dim. di Scala. Piccola scala; altri o)( un )
ScALINA
azio
e
vale Caratare alcuno- dirne male, partito che si dalla convers
nenti Sca
Voc. Dis. (A
letta. Baldin.
ne; perch anticamente nelle scalee di quella chiesa adunavansi a
-

crocchio gli sfaccendati, e partito alcuno della compagnia, veniva ScaLIATA, Sca-li-n-ta Sf Lo stesso che Scalea, V. Baldin. Voc.Di. (A)
caratato da quei che rimanevano. V. Fare le scalee di Santo Am.

brogio. (A) ( 2
Scalea.'
(Geog) Cit. del Reg. di Napoli nella Calabria citeriore. (G)(N)
ScALELLA, Sca-ll-la. [Sf. Piccolo lacciuolo da prender colombi.1 Cro.
23. . Anche nelle fave e ne' fagiuoli seminati si prendono colombi
e tortole con piccoli lacciuoli , che volgarmente si chiamano scalelle.

[Sm. Grado di cui e composta una scala


i pietra o di no; nelle scale mobili o
di Grado, Gradino . Scaglione, ma
G. 3 . Altrimenti Scaglione
Ltt. graduus.Gradino
l'aiitio.) %
-

Sagg. nat. esp. 18. Quand'anche nella sua prima vibrazione lo for

infimo punto, al quale ridursi possa , cd in esso poi si manticne.

d'una
Di questi lacciuoli il modo questo: ec. (Il testo lat. ha scapellac.) quel
i 382. tro
tutti
Galsis
pel altro,
stributi
primo escali
in quell'
Questa
'n questo
, tuvamente.
, E quell'al
ScALeNo. (Geom.) Sca-l-no. [Add. m. V.G.) Aggiunto di triangolo, i
lati del quale sono disuguali tra loro. Lat. scalenus. Gr. caxv. calare. NerSamin. 226. Eretto avcani , tutti
masse (il triangolo) scaleno , in virt del peso scorre subito al pi

stabile o

scalino

ha arso

scala di cinquanta e pi gradini; Ma tra lor furon


Del primato a salir sugli scalini. Lall.En. Trav (6
lini pi di cento cd otto Lunghe scale di legno ci

ull

oi
C 8

SC

SCALMANA
SCALPITATO
ScaMAA. (Med.) Scalem-na. Sf Lo stesso che Scarmana , V.
ScalmanARE. (Med.) Scal-ma-n-re. [Att. e n, pass. Lo stesso che) Scar ScAteelerro, Scal l-lt-to. Sm. dim. di S
Annot. F. B. a.
manare, V Red. Lett. . 97. Chi ama di durar fatica in questo Scarpelletto, V.

5) prepara , e si condiziona con altri ferri a pi

mondo, e di scalmanarsi a vanvera, corre risico di perdere la sani


t ,e , quel che pi importa, di andarsene prima del suo tempo a
babboriveggoli , o, come dice il vecchio proverbio, a Patrasso. (B)
ScalmAnato. (Med.) Scal-na-na-to. [Add. m. da Scalmanare. Lo stesso

stesso che

usato in forza di s
aPentino, ,Scal-pel
Add.
-li-no.
V. Co.
Silvestr
. Lett.

che Scarmanato , V.
(Bot) Scal-pel-li-fr-me. Add.com. comp. Dicesi
Scalmaae , Scal-m-re. N. pass. sinc. di Scalmanare. Tasson. Annot.
crittogamisti Scalpelliforme o A lancetta la Foglia o qualunque
pianta che in qualche maniera si rassomigli ad una
altra
parte
della
Cr. Se si dice Scalmati, perch non si dice anche Scalinare e Scal
lancetta da chirurgo. Bertoloni (O)
ma? O non conoscono i Fiorentini la lingua loro? Scarmare e scar Scalpel
lo , Scal-pl-lo. Sm. Lo stesso che Scarpello, V. ( Dal lat. scal
ma siciliano antico, e i moderni l'usano tuttavia. (Il verbo Scal
Pere tagliare , incidere , scolpire. In gr. scapto scavare. Altri da
marsi trovasi nel Volgarizzamento della mascalcia di Giordano Ruf

sculpere scolpire.) Bern. Orl. 2. 8. 6. E dalla parte, donde viene


o , Era tagliata a punta di scalpello Una porta patente, alta
i
(B) Ner. Sanin. 5. fo. Portan pali di ferro , asce
Pred.g.6. Negarono un poco d'acqua, quelle ad Ercole sitibondo, que
sti a fo
scalmata. Fortig. Ricc.3o.g. E per quanto ei con lo scal ScALPicciamento , Scal-pic-cia-mn-to. Sm.1 Lo scalpicciare, tCalpe

fo, come fu accennato dall'Abate Vannucci diligentissimo

editore

dei volgarizzamenti di Catone Dei costumi.) (P)


scavato, Scal-n-to. Add. m. da Scalmare; sinc. di Scalmanato. Segner.

stamento..] Lat. pedum strepitus, conculcatio. Gr. xxrxrirnux. Cr.


15. 1. La saldezza della corteccia di sopra, fatta per lo peso

mato volto Della fiamma del cor facesse fede, E mostrasse ec.(A)(B)

a (Veter.) Morbo scalmato : Lo stesso che Scalmatura , V. (A)


scannaruna. (Veter) Scal-ma-t-ra. Sf. Quel flusso che da' medici

della terra medesima, e per lo scalpicciamento degli uomini e delle

bestie ec., quella impedisce.


ScaPicciante , * Scal-pic-ci-nte. Purt. di Scalpicciare. Che scalpic
cia. V. di reg. (O)
scammena. (Marin.) Scal-mi-ra. Sf. E' uno spazioquadrato che si la
scia sul capo di banda di certi bastimenti, per collocarvi il remo Scalpicciane , Scal-pic-ci-re. [Att. e n. pass. Calpestare, ma con i
stropicc
io di piedi infragnendo. ( Dal celt. irland. scealp , in gall.
invece dello scalmo , che in questo caso non vi ; ma per fare lo
detto Passione celiaca , osa Escrezione di unaterie bianche, quasi
chilose; dicesi anche Morbo scalinato. (A)

eb rompere, e da cos che in ambi i dialetti val piede : Spezzar


co piedi. Altri da calceus scarpa.) Agn. Pand. 28. 'Porregli dove

sesso gfficio vi sono due pezzi di legno piatti, stabiliti ad angolo


retto sulla banda del bastimento , che lasciano fra loro l'interval

lo necessario pel moto del remo, il cui manico quadruto , e


trovasi perci sufficientemente contenuto dai due lati, senza scalmo

e senza frenello. (S)

gcano. (Marin.) Sm. Pezzo di legno che serve ad allungarne un al


tro; altrimenti Scarmo. (A) (S)
* Caviglia che serve per legare il remo. (A)
3 Legno forato nel quale passa il remo, ed in tal maniera sta
con pi sicurezza. (A)

meno auggiassono i seninati, meno mugnessono i campi, e nel cor


re i frutti meno si scalpicciassono i lavori.
- Calpestare semplicemente. Lat. conculcare. Gr. xxrxrxre. Cr.
2. 3. 2o. Quando vi sar stato quindici di , e sar scalpicciato e

molle riduce.
dalla pioggia
si 3.
un monte
di letame
dopo alquanti
rauna,
e adifender
Si dce
te dalle
E 5. 2, f.
bestie ,
e solamen

di si

mentrech' tenera e debole, ch non la rodano e scalpiccino. But.


If 4 . Scalpicciare lo suolo della terra colle sue schiere, fac
cendole andare attorno.

a -. * (zool.) Nome che i pescatori danno ad un pesce di mare si

mile al luccio , ma con una bocca pi appuntuta. Lat. etox sphy Scapiccaro, Scal-picci-to. Add. m. da Scalpicciare. V. di reg(O)
albero maltratt
Si dice
2

laena. (A)

(Agr.)

dell'

ato dal dente delle bestie.(G)

io , Scal-pic-cio. Sm. Stropicciamento di piedi in andando ;


scato. (Marin.) Sm. Terreno preparuto in pendio dolce, per servire di ScLPicc
stroppicciamen
o piuttost Lo strepito romore che da
base nel luogo della costruzione delle navi. Altrimenti Calata. ( Da
calare : ed dunque un luogo opportuno a far calare le navi nel
l'acqua.) (S)
, - Nave nello scalo o scavo s'intende quella che non ancora

o
tale
o
to pro
viene. Altrimenti Calpestio. Lat. pcdum strepitus. Bocc. nov. 8. 14.
Sentendo lo scalpicci che Rinuccio facea. Ceb. Teofr. 25. Quan
do ti badi pi attentamente ad uno che favella, or con uno stropic

cio di mani, or con uno scalpiccio di piedi, or con certo schiarirsi


messa in mare, ed tuttavia nel luogo dove stata costruita. (A)
che assorda la gente, vengono facendo si fatto contrappunto, che ec.
a (Ar. Mes.) Scalo dicesi anche di pi travi disposte un gua da E
4.Tutto il mormorio e lo scalpiccio de'piedi di color che si
potervi far voltolar sopra le botti che si sbarcano. (A)
partono dal teatro non son bastevoli a fare ch'egli si senta ( l' ad
- T. defunajuoli. Lo stesso che Andana. (A)
dorment
ato.) (P. V.) Diod. Nahum 2. 4. I carri ec. smanieranno
scaLocso. (Bot.) Sca--gno. Sm. Pianta che ha la radice composta
per le strade e faranno un grande scalpiccio. (N)
di molti piccoli bulbi a pacchetti ; lo scapo nudo, sottile , voto Scara
, Scal-pi-re. Au. e nass. V. edi' Scolpire.Salvin. Inn. On.
le foglie tesinformi, vote; i fiori porporini, in ombella serrata, 558. Allor
scalpendo Con iscarpello di canuto ferro, Scalfi la vita
stami
lunghi
quanto
gli
con
tre
globosa;
punte,
i petali. Fiorisce della tartarug
a. (A) (N)
nel Luglio, ed priginaria della Palestina. Questo agrume e si ScALPis
TRARE, * Scal-pi-str-re. Aut. V.A. V. e di Calpestare.Tit. Liv.l.
mite alla cipolla, ma di picciol capo e nasce a cespi in Ascalona,
suo padre con
- c. 45. La figliuola pessima scalpistr il corpo
donde trasse il nome. , Ascalogno, sin. Lat. allium ascalonicum
li piedi de' suoi cavalli. (N)
Lin.1 Gr. za zavnov. Bocc. nov. 72. 5. Quando le mandava un maz ScALPT
AMEnTo, Scal-pi-ta-mn-to. Sm. Lo scalpitare. - , Scalpitio,
zuol d' agh freschi ec., e talora un mazzuol di cipollc malige, o di sin. Lat.
conculcatio. Gr. xarzrrma. M. V. . 56. Quando due,
scalogni. Cr. 6. 23 . Gli scalogni si piantano del mese di Febbrajo,
quando quattro, quando sci, e talora fu che dodici vi si trovarono
siccome gli agli. E appresso : Gli scalogni son della natura delle ci morti
dalla stretta e dallo scalpitamento della gente. E i . 54. Quivi
-

lle, ma son meno umidi. Burch. 1. . Sangue di more e latte


di scalogni Fecion s grande e sterminato Anteo. Alam. Colt.486.

fu il grande scalpitamento, e ivi gli scorridori mescolati co i nimici

quasi si metticno nella porta.


Altri metton nel vino olio e marrobbio ec. , Altri della vitalba, ScLPrA
nTe, Scal-pi-tan-te. Part. di Scalpitare. Che scalpita. -, Iscal
altri scalogni. E 5. 9. La piangente cipolla , l'aglio olcute, Il pitante,
sin. Savin. Iliad. lib. 5. v. 353. E contra noi prendendo
mordente scalogno , il fragil porro.
il tempo allora Il figliuol del magnanimo Tideo, Noi due uccida, e

(Agr.) Add. e sm. Sorta di fico. Salvin. Pros. Tosc. 1- 59

porti via i cavalli Scalpitanti la terra ad unghia intera.(A) (B)


Infino i fichi scalogni da Ascalona, citt di Soria. E appresso: Io Scaler
aaz, Scalpi-ta-re tAu.) Pestare e Calcar co'piedi in andam
do. , Calpitare, sin. Lat. conculcare , calcare. Gr. xxrxrxrsiv.

il primo fui quello che nelle medaglie di questa citt ec. scopcrsi cs
sere pretti e sputati scalogni.
scatora, Sca-lo-na. Sf accr. df Scala. Scala grande. Tratt. segr.
cos. donn. Saliva e scendeva ogni mattina a digiuno molte volte una

( Dal lat. ex superfluo, e da calcare pedibus calcare co' picdi)


Bocc. g. a. p. 1. Le rugiadose erbe con lento passo scalpitando cc
per lungo spazio diportando s'andarono. E nov. 77.38. Me sentendo

lunga scalona.

per la tua corte andare, i denti battendo, e scalpitando

Scalo A. - (Gcog) Lo stesso che Ascalona, V. (G)


scatose, sca-lo-ne. Sm. accr. di Scala; e dicesi propriamente di
una Scala larga nella sua estremit e stretta nella cima, con un

rampante movibile al di dietro che le serve di appoggio i pi pro


priamente Scala doppia. (A) (N)
- Anticamente usato come sinc. di Scaglionc. Lat. gradus-

la neve.

Sen. Pist. A tanta dilicatezza siamo venuti, che noi non vogliamo
scalpitar se non gemme. Dant. If 4. 34. Perch' e provide a
scalpitar lo suolo Colle sue schiere. Teseid. 8.73. Ed abbattuto ave
va o scalpitato Qualunque presso quivi gli era andato (B) Tav.
Ritond. G5. Allora egli lo mi tolse e tutto fece scalpitare a piedi

Gr.

di suo cavallo. (V)


,xuare. Fr. Jac. T. 5. 3. 3. Uomo posto in altura ,E'n fievole 2 Fg. Avere a vile, Spregiare.1 Lab. 29f Aristotile, Tullio ,
scalone. Lib. cur. malatt. Venne a rompersi uno degli scaloni di Virgilio
cc. erano, come fango, da loro scalpitati, scherniti e in
quella scala. But. Inf 33. . Furono ec. sotterrati nel monimento nuliati. Amm. n. 4 3.3. Sono alquanti, che con
sollicito studio
ch' allato alli scaloni nel montare in chiesa.
cercano e truovano li spirituali comandamenti; ma quelle cose al
scalopo. - (Zool.) Sc-lo-po. Sm. V. G. Lat. scalopus. (Da scalops
-

le quali collo 'utendimento trapass

- -

colla vitale scalpitano

Mor.
ano,
talpa.) Genere di mammiferi dell'ordine de' carnivori insettivori, sta
S. Greg. 4. 9. Questa tale morte si pu dire che scalpiti gli uo
bilito da Cuvier, i quali vennero confusi colle talpe. Sono gli sca mini
rei, siccome Re, quando gi li possiede senza contrasto alcuno.
animaletti dell'America Settentrionale in apparenza privi di oc 3 - I Ed in forza di nome. 1 Pallad.
La pianterella nata si vuol

chi, e divisi in due specie: cio, la Scalops Canadensis, ch' la guardar dallo scalpitar delle bestie.
Talpa virginiana nigra di Seba, o Sorex aquaticus di Linneo, e la ScLprr
aro, Scalpitto. Add. m. da Scalpitare. Pestato Calcato.
Scalops pensilvanica di Harlan. (Aq)
Lat. calcatus, conculcatus. Gr. xzrcerxrSi. Franc. Sacch.
Scalpa. (Geog) Una delle Isole Ebridi. (G)
59. Sentendo il romore, cd essendo sospinti e scalpitati, menavano
scanrepna, Scal-p-dra. Sf] Nome vano, e finto per baja del Bocc. loro
bastoni.
nov. 79. 2. La Semistante di Berlinzone, la Scalpedia di Narsia. 2 Detto di Via , cio Frequentata, Battuta. Vit.S. Gir. 9o. Arriva
O,

scarpetrz, * Scal-pel-l-re. Att. Lo stesso che Scarpellare, V. Benv.


Cell. Vit. t. 2.f32 . Subito me lo feci portare (il marmo) in bottega
e cominciai a scalpellallo (N)

rono in un bosco, e non vedendovi via scalpitata n d'uomini


di bestie , tenendo, raccomandarsi a santo Girolamo. (V)

ne
-

3 Efg, . scalpitare, $ 2.1 Sen. Pist 85. Non credere che sia

SCALZAMENTO

98

SCALPITIO
scalpitato e soppressato dall'avversitadi.

4. Ella ci ha dato a

scalpitare e sopraffare tutte queste cose, per

quali noi siamo scal

nini

ti,

vo' che mi scaltri. Varch. Ercol. 57. Dicesi ancora ec. con voce pi
gentile, e usata da' compositori nobili scaltrire, onde vien scaltro
e scaltrito, cio accorto e sagace.

Lasciar la poltroneria, Spoltrirsi. Pros. Fior. Muzzi. (O)

2-

Sm. Lo stesso che Scalpitamento, V. Vit. S.


- N- ass. Divenire scaltro Giamp. Maff. Vit.S. Bernard cap.
Gir. o8. Odono quelle grida d'un grande scalpitio, e di voci di 3 3.
Onde potranno scaltrire quelli che hanno vocazione dato , ed
ntata. (v)to
torme
rammarichio , come di persona forte hio,
quanta cautela e con quali custodia l' abbiamo a guar
e
timen
grand che
Risen
Scalpone, Scalp-re. Sm. Rammaric
are, (', V,
si fa d'alcuna cosa; Strepito, Contesa. Onde Fare scalpore, Fare Scarn
issimo, Scal-tris-si-mo. t.Add. ml superl. di Scaltro. Lat. calli
scalpori = Strepitore, Contendere alzando la voce. V. Fare scal dissimus, peritissimus. Gr. ravoup draros, urspdraros. Petr. Uom.
-

pore1 Lat. questus, rumor. Gr. uias, xpyh. ( Dal celt.gall. sgeil
Costrignendolo la sua fortuna, ch'ello morisse nella terra di I
disastro, e buire lamento, clamore. In ted. schall suono.) Pataff. talia per insidie dello scaltrissimo nemico.
.7
ri.
ndo
Il po 2 - * Ed al modo di Scaltrito, 5-4 Vegez. to. Scelti di tutta l'oste
7. Di rio in buon non facce scalpo Tac. Dav. ann
polo di tal preminenza levatagli non fece che un po di scalpore. certi savi ed iscaltrissimi di battaglie. (P)
Ner. Samin. a.6o. Se acconsentite. Che a mio modo s'accomodin le Scatrairauere , Scal-trita-mn-te. Avv con iscalurimento e C'co
tezza ; [altrimenti Scaltramente. -, Scalteritamente, sin.] Lat. cal

cose Senza tanti scalpori e tante liti. (N)

Scaleno. Sm V. L. Lo stesso che Scarpello, V. Lat. scalprum. Buon.


Fier. 5. 4. 2. Esquisito Disegnator, ne insegna quanto vaglia In gen
tiluomo la matita, e 'l gesso, E lo scalpro , e 'l pennel. E al

lide.Gr. ravopyws. Lib.Am. In questo la tua prodezza si mostra, che


si scaltritamente sai usar tue parole. Com If 9. La qual domanda
scaltritamente fa l'autore, per certificarsi di quelle parole che Vir

, diminutivo seapellum,
vin. Annot. ivi. Scalpro ,
capitolo.
gilio avea dette nel fine
ScArarissimo, Scal-tri-tis-si-mo. I Add. m..] superl. di Scaltrito. Lat.
onde facemmo scalpello e scarpello. (
to
nto,
rimen
Sm. V. A. V. e di Scalt
Scaltenime
callidissimus , sagacissimus. Gr. ravoupydraro, iureupdraros. Coll.

Retu. Tull. Si fa per via di scalterimento, e fassi in due modi. Din.


Comp. 3. 6o. Vedendo che la terra si tenca con molti scalterimenti,

Pad. Nella qual cosa lo scaltritissimo diavolo tent di

porre ec.

Tac. Dav. ann. 6. 23. Pareva sempre vedersi quel gran bravo
alla vita ec., robustissimo, scaltritissimo in arme. (Il testo lat. ha
tentare. M. V. 7.62. Oltre
inalizia pieno , volle la
ingenti corporis robore , armorumque scientia.)
a questo , usarono un altro scalterimento.
Scraro, Scal-tri-to. Add. m. da scaltrire ene istruito, [Fatto) astu
Scal-te-ri-re. Aut. e n. ass. V. e di' Scaltrire. Barbier.

perd la speranza d'averla. Lib. Amor. 45. Pi di scalterimento e di

Suppl. Pad. 1824.(O


e diciScal
V.mente
s trita
erita
mente. Traut. pecc. mort. Questi a
che
fanno V.
scaltA.

i santi e onesti uomini voglion fare. A rig. 57- Dunque pi scal


teritamente, o nemica degl' Iddi, mescola le tue riprensioni M.Al
dobr. P. N. 64. Posta nelle medicine vomitive, dee essere trita
nte. e-ri-to. Add. [m. da Scalterire, adoperato anche r
ritame
scalte
enrro
, Scal-t
Scalt
forza di sm. parlando di persona. V. A. V. e di'] Scaltrito. Pa
taff 6. Bench sia scalterito, e' fu arcato. Coll. Ab. Isac. cap. 5.
-

Non avere teco le parole degli scalteriti falsi, e di coloro che ven

o, sagace, avveduto; altrimenti Scaltro., Scalterito, sin.) (V. Scal


tro.) Lat. callidus, sagax, cautus, exercitatus, sciens. Gr. ravoipyas,
xavos, irrexos, oAoppo, rods. F. V. . on. Giovanni
dell'Agnello ec., piuttosto scaltrito e astuto che saggio. But Purg.

20. Suole dirsi dell'uomo pratico e scorto del mondo egli uno
scaltrito uomo. Scal. S. Agost. Gli spiriti e gli Angeli, che sono
molto savie scaltrite spie. Din. Comp.". 5. Fa tanto scaltrito, con
suoi seguaci, che egli spezz gli armati, e straccio gli atti per nuo
do che mai non si trovarono. Morg. 28. 2. Acciocch riuscisse

netto, il giuoco, Sendo cotanto mascagno e scaltrito. Bern. o


2.

Trov una scaltrita messaggiera, Ch'avea grand'amicizia con

lSDlla,

dono le parole divine. Zibald. Andr. 8. Chi ha il collo corto, 2 - [E con qualche accompagnamento, anche non riferendo a perso-.
fia ratto al parlare, e di calda matura, frodolente, scalterito e in
al cal- Ag. Perch egli, non iscaltrito in guardarsene, non ve

gannatore. Tratt. M. T. Cic. f 99. Ma quelli che sono pi fermi

desse quello che poscia non vogliente disderase.,

e costanti nell'amnist s sono da ammonire, ch'elli si guardino da

329. Ah invidiosa ambizione ! ah cieca ingratitudine! come sete voi

ribiclet

essere ingannati dalla scalterita e coverta lusinga. (N)


soverchio scaltrite a entrarper l'altrui possessioni senza ragione (N)
2 Palico, Dotto, Intendente. Introd. Virt.69. (Fir. 8o.) Eles 3 - * Pratico, Dotto, Intendente. Floci. 6. n. 33. I feriti da
sero dodici nomini, che trovaro fortissimi e savi e iscalteriti di guerra.
scaltriti medici furono ajutati, mettendo per comandamento del si
gnore le ricevute offese in non calere.
Cos spesso quest'autore.) (V)
) simili. Dial. S. Greg. 5. 5. Veggiamo 4 - Dicesi Scaltrito di alcuna arte e val ferito in quella..]Ttc. Dav.
L
3 (
alcuni suggelli, che non sono ancora perfettamente scalteriti , e si
cll'arti paesane scaltrito, e di chiara fama tra quelle genti.
li lodiamo come se fossero finiti. (V)
Scaltrito diguerra per Agguerrito. VScalterito,5.2.(O)
ScALTRAmente, Scal-tra-mn-te. Avv. In modo scaltro; altrimenti Scal 5 - -EdOnde
in forza di sn. parlando di persona. V. Scalterito, S..(Nj
ancora Per
tritamente. Car. En. 2. 2 5. Pur ei (Calcante)
ScArno. Add. [m. detto di persona e vale Astuto, Sagace, ivvedu
dicci giorni , e scaltramente al niego Si mise , di voler che per suo
to; altrimenti Scaltrito. (V. Astuto.) Lat. callidus, sagax, prudens,
detto Fosse alcun destinato e spinto a morte. Marchett. Luer. lib. cautus. Gr. ravcvpyos, pdvuuos. (
ted. schalkeit astuzia. In pers.
5. v. 657. Ch certo ben che i genitali corpi Con sagace consiglio
astuto. Altri dall'ant. verbo cauterire per render cauto.) Tuc.
-

e scaltramente Non s'allogar per ordine , n ec. (A) (B)

Scarazza, Scal-trzza. Sf) dist. di Scaltro. Accortezza, Sagacit;


altrimenti Scaltrimento. Lat. sagacitas, astutia. Gr. drxivox. Sal
vin. Disc. 2.477. La santit conviene colla sapienza, mentre questa
non sia disgiuuta dalla giustizia , e piuttosto sia scaltrezza , e sotti
.
umana
lit, ed astuzia , e sagacitrimen
to.
Il primo vocabolo esprime l'esse
Scaltrezza diff. da Scalu
____

re scaltro, la qualit di essere scaltro in potenza : il secondo de


nota cotesta qualit messa in atto, l'effetto, la conseguenza della
. (E.R) ri-mn-to.
rezza
Scalt
ro,
amen
tSm. ost. di Scaltrito. Lo scaltrire e
Scalt
Scar
nel linguaggio militare Artificio immaginato con sottigliezza per in
gannare il nemico ; altrimenti Scaltrezza, ] Astuzia, Sagacit, Accor
tezzaScalterimento, sin. (V. Scaltrezza.) Lat. calliditas, sagacitas,
peritia. Gr. ravov yia, bsurdrms, urupia. Tes, Br, 6. 29. Astuzia,
-

cio scaltrimento di prudenza, col quale l'uomo viene a fine con

a 9tor . a7d. Parve a Suetonio Paolino, tenuto lo pi scaltro


guerriero de' suoi tempi, appartenerglisi discorrere di tutta la guerra.
Mulm. 3.fo. Ed il restante non si astuto e scaltro Comparisce, per
ch' ei non pu far altro. Varch. Ercol. 57. Dicesi ancora ec con
voce pi gentile, e usata da' compositori nobili , scaltrire, onde vic
ne scaltro e scaltrito, cio accorto e sagace.
- Onde Fare lo scaltro= Presumere in astuzia. V, Fare lo
(A) di cosa Buon. Fier. 2.4. 8. Le scaltre cirimonie cor
scaltr
2 - Eo.detto
tigiane.

ir, diff. da Scaltrito, per ci che Scaltrito equivale a Fatto


scaltro, Reso scaltro, e vi si associa l'idea di una tal quale malizia
che trapassa alquanto i limiti dell'onesta scaltrezza. (E R.)
ScAluccia. (Ar. Mes.) Sca-lc-cia. Sf Arese fornato di pertiche con
ssmate insieme, su di cui si distende l'ordito, per farlo usciugare
o.

zimat. (A)
dopo
ch' Scalimbozv-re
anr,
Ait. Quasi render calvo: e detto di alberi
ran sottigliezza de' suoi intendimenti nelle cose buone. Genes. PN. Scav
.
lo suo senno e scaltrimento. egez. Nel pensamento di giuoco
9 ettare (Da calve, quasi render calvo , recidendo la parte inutile
to s'apparava. E appresso. Lo scaltrimento di lan de' rami come recidonsi i capelli. In brett. kalvein tagliare il le
quello scaltrimen
ciare per, usanza s'appara. Rett. Tull. 9o. Questo ornamento si fa
gname, fare il mestiere di legnajuolo) Baruff Canap. lib. . E tu
in due modi: ec., l'altro ec. si fa per iscaltrimento. Ciriff Calo. le svetta (le piante) E tu le pota , e tu le scalva e sfronda. (P.V.)
3, 36. (Fir. 57.) Or qui Falcon mostr suo scaltrimento, E di Sciacane, Scalza-c-ne. Add. e sm. comp. Uomo vile, Mascalzone
, ec. (B) Varch. Stor. N mi pare da
vise in due parti le sue navi
o , V. (A)
Lo stesso che Scalzagatt
tacerc qui uno scaltrimento militare , che il Ferruccio us conto le ScAlz
Acani , Scal-za-c-ni. Add. e sm. comp. indecl. Lo stesso che
e battaglia vinto, Scalzacane, Scalzagatto, V. Magul. Letu. Se la sig. M., che chi
pales
nella
genti imperiali. (Gr) Vegez. 35. Chi
a, a scusare s
nath
rimento

molto vi vagli
e l'arte e lo scalt
avveg
ell' , ne chiedesse uno a me, sono un povero scalzacani, io le darei
ra.b.(N)
reposto
la ventu
pu ripita
(N) dd.
(A)-ti.A
fatto.a-gt
un oATTI
no tanto.
A scaltrimento = Astutamente, Scaltrita ScAzA
avver
8
, Scalz
e sm. comp. indecl. Lo stesso che Scal
2
to, V. Bellin. Bucch. Che se per altro Ei fosse un scalzagatti
zagat
mente. V. A scaltrimento. (N
ici, Ingegni, Le materie insomma dello
o uno sgraziato, Come per verbigrazia uno scartato. (A)
3 - Nel num. del pi, Artif
scaltrimento militare. Ciriff Calv. Cant. f. 3. (Fir. 57 a.) E la no ScAz
aoATro, Scal-za-gtto. [Add. e sm. comp. V. Bassa Uomo vile;
i
n
etto
a
ata
Gittat
vella v'avc arrec cc., E come un certo Falco malad
altrimenti Gnidone, [Mascalzone, ec.-,Sca zagatti, Scalzacane, Scal
ti.
rimen
i
bo
nti,
(B)
E fuoch e piom e mille scalt
avea alle navi serpe
zacani, sin Lat. vei lbero , mastigia. Gr. uxoryias. Malm. 5. 54.
ScALTRE , Scal-tri-re. [Aut. Di rozzo e inesperto , fare altrui astuto
Torna, e rispondi a questo scalzagatto, Che si crede ingjar con le
e sagace, [o Tener avvertito senplicemente.-, Scalterire, sin.1Lat.
io non so quel ch' ei dica, cc.
parole , Ch'
callidum reddere. Gr. vo rc. Dant. Purg.26.3. Spesso il buon ScAlz
AMento, Scal-za-mn-to-Sm.] Lo scalzare; altrimenti Scalzatura.1
maestro Diceva: guarda, giovi ch'io ti scaltro. Petr. canz. 26. 2. 2 - ll cavare altrui di bocca alcuna cosa..] Trutt.segr. cos. donn.
-

L'uno a me nuoce, e l'altro Altrui, ch'io non lo scaltro. Bemb.

necessario che il medico faccia un diligente scalzamento alla loro ta

Pros. . 9. La loro lingua ancora e rozza e povera , iscaltrirono


cd arricchirono dell'altrui, Ar, Fur. 32, 57. Il parer di quel Re

citurnit,

SCALZANTE

99

SCAMBIARE

3- - (Chir) Operazione colla quale si spacca la gengiva dal dente


gersi
come quegli che camminando scalzo, per non guastarsi,
che si vuole strappare. Lat. dentium scaptura. (A. O)
o ferirsi i piedi, osserva attentamente dove gli pone, P. Andare
di reg(O) scalzo, S. a) Lat. papae, babae. Gr. rara, paga. Buon. Tanc.
scatarre, Scal-zn-te. Part. di Scalzare. Che scalza
scanzane, Scal-z-re, Att. Trarre i calzari di gamba o di piede. Al 3. 1. Ma i'vo' pian piano un po' ben ben guardare S'io veggo oltre
timenti Discalzare. Lat. discalceare, calccos detralbere, Gr, uro
qui Pietro, o s'io lo sento. Cancherusse e' mi fu per ingoiare ec.
3. Bocc.nov. gg.8. Dove gli fece scalzare, e rinfrescare alquanto.
O vacci scalzo ! so, ch'e' mi are'concio ec. Menz, Sat. 5. O vacci
Jac. T. 5.3o. 26. Non aggi ardire Qua pi presso di venire, Se
scalzo ! e' non ha tanti un ghetto Ladri costumi,
non scalzi prima i piedi.Morg. g 25. Esser dovevo scalzata ogni sera. 6 - I Dicesi Mandare alcuno scalzo a letto, ed frase familiare con cui
onde in modo proverb. Non essere atto a scalzare chicchessia =
si risponde a' fanciulli per dar loro ad intendere che si voglia gasti
Essergli di gran lunga inferiore. 'arch. Ercol. 3o. Nel qual caso gare alcuno del quale essi dicano di aver avuto cagion di dolersi
Libson.56. Vien qua, bambolin mio: e che ti fanno? Dannomi. Chi ?
io vi dissi di sopra, che la greca (lingua) non sarebbe atta a scal
zare la volgare, ma molto meno la latina.C. Se io mi ricordo bene,
Quel Franco maladetto. Francaccio! noi "l mandremo scalzo a letto.
voi non diceste scalzare, ma portarle dietro i libri, e esserle fattorina. 7 - (Eccl.) In forza di sm., pl. Monaci Francescani o altri che van
3 - Levar la terra intorno alle barbe degli alberi e delle piante; con
no scalzi. Dant. Par. 2.3. Che fur de primi scalzi poverelli,
tario di Rincalzare. Lat. ablaqucare. Gr. 3orousi. Pallad.Genn.
Che nel capestro a Dio si fero amici.
Del mese di Gennajo le viti si vogliono scalzare ne' luoghi tempe Scannonuo, Sca-mn-dri-o. N. pr. m. (Da Scamandro.) - Figlio
rati. Dav. Colt. 59. Lavorali, scalzali , tagliali fra le due terre.
di Strofio, ucciso da Menelao. Primo nome di Astianatte, (Mit)
5. Scalzando il frutto, e un aguto ben addentro conficcando. Scamarono, *Sca-mn-dro. N. pr.. m. Lat. Scamander. (Dall'illir. scu
soaler. Colt. 4o. Se son sane cc. , scalzandole e tirandole cos al
man mormorevole, e drum via : Che mormora per via) - Figlio di
principio di Marzo.
Coribo, capo di una colonia di Cretesi che si stabili in Frigia.(B)(Mit)
4 - tonde figDicesi Scalzare alcuno e vale Sottrarre e Cavargli di 2 -* (Geog) Antico fiume della Frigia, presso Troja, detto anche
r
occa alcuna cosa1 Lat. rcm sermocinando espiscari. Gr.gpv
Xanto. (Mit)
a 3ourg. archErcol.7 . Scalzare, metaforicamente, il che si 3 - * (Mit) Dio del detto fiume, chiamato da Omero figlio di
(Mit)
Giove.
si
dice
che
volgarmente
quello
significa
i
calcetti,
dice ancora cavare
-

--

trarre c cavare di bocca , cio entrare artatamente in alcuno ra Scamaraae. (Ar. Mes) Sca-ma-t-re. Att1 Percuotere o Battere con

camato lana o panni, per trarne la polvere. Lat. rudiculis curare.


Franc. Sacch. nov. 64. Va , scamata la lana, come tu se'uso, e la
si
scia l'arte a quei che la sanno fare.
valiere, e pagommi finemente. Gal. Sist. 3g. Voi dicevi cos per 2 - E fig. Correggere, Emendare. (In ar. sciamata ignominia affe
cit ; scenit convicium.) Alleg. 276. Ricevetelo (il capitolino) adun
tentarmi , e (come si dice dal volgo) per iscalzarmi.
que, e lettolo , scamatatelo a un dipresso, non conforme al suo bi
5,
per simil. Levar d'attorno materia ad ogni altra qualunque co
sa. Morg. ao. 32. La nave vecchia, e pur l'onda la scalza, Tal sogno, ch e' vi darebbe troppo che fare. (V)
3 - N. ass. nel primo signi Lor. Med. canz. 28. 3. E chi ha da
e
comincia a uscirne la stoppa.

gionamento, e dare d' intorno alle buche per fare che colui esca ,
cio dica, non se ne accorgendo, quello che tu cerchi di sapere. Nov,
posai a un bel ca
ant. g4. 4. Ma tanto la scalz, ch ella disse

N. ass. e pass. Nudarsi i piedi del calzari. Scalzato, 5. .(A)(N)


vita religiosa, cio, monastica, detto di
teng. Abbracciare lasenza
Par. n. 8o. Tanto

calzari..] Dant.
quelle religioni ove si va
nei venerabile Bernardo Si scalz prima. Ev. 8a. Scalzasi Egidio,

Risciacqua panni, canta, suona, grida E Salvin, Annot, ivi: Sca


mata , scuote i panni con una bacchetta lunga e sottile, appellata ca

L. 3o. Scalzatasi , co bianchissimi piedi tentava le frigide onde.


. rer. 3. 3. 4. Havvi per terzo Un altro, che, scalzato, Par
che voglia guadare.
Detto di Piante, opposto di Rincalzato, nel sign. di Scalzare,

mato dal greco ucuz , aos, come altri ha osservato. (N)


4 - Ed in forza di nome, Cant. Carn a64. Bench bell'arte sia lo
spelazzare , Donne, noi divettiamo, Etal mestier facciamo, Perch
ci piace pi lo scamatare.
Scamataro, Sca-ma-t to, Add. m. da Scamatare. Lat.virgulis excussus.
Gr. avduavo. Cr. alla v. Vergheggiato.
Scamarino. (Ar. Mes) Sca-ma-ti-no. Add. e sm. Quegli che scamata
la lana oi panni, per trarne la polvere. Bronzin. Lett. Sarebbero da
lodarsi per arti belle infinite, che sono tenute a vile, come gli scar
pellini che lavorano alle cave , o che scarpellano le strade ec. , o
scamatini, o maniscalchi , o simili. (A)
Scamaro , Sca-m-to. Sm. P. A. Bacchetta, Verga; anche ant.
Scudiscio.) ( Dal turco qamci verga, sferza, aggiunta
Camato. (
la S iniziale superflua. In ar. somma fuste percussit. ) Faw. Esop.
o6. Intendere l'ordinato modo del vivere con freno di temperanza,
e collo scamato di degna correzione. (V)
Scantamento, Scam-bia-mn-to Sm. Lo scambiare. Lat. vicis, con
Fir. As. 77.
versio, mutatio. Gr, arzan, duo , a
Abbi pi fiate questo pctto mio, entro al quale si dispongono le
leggi degli elementi, e gli scambiamenti delle stelle, e con pi e

Aprile si se
3 pallad.Marz.4. Di questo
inano gli sparagi in luogo grasso, umido, scalzato. (Ma qui si

colpi ferito, e assai sovente macchiato , ec. Circ. Gell. 9. 2o4.


er temere di non si mettere in quello scambiamento a pericolo di

scalzasi Silvestro.

se nel sign. del . 31 Soder. Colt. 27. Ma ponendolo torto da


urtandovisi
uti in su, s'offende

i troppo a

scalzare e zappare ,

dentro. E3g. Ne freddi si bruschino di Febbrajo; e quando non


serva questo si scalzino,

scamatare, Lascia stare ogni faccenda. Buon.Fier, 2, 4, 5, Scamata,

Miit) Levar con zappa e pala la terra da piedi delle mura per
farle rovinare: operazione militare molto in uso prima dell'inven
delle mine. Stor. Semif. 37. Alcuni altri facevano forza di
scalare le mura, e rompere le porte. E 4.Per tettoja fare a grossa

gualdana di ribaldi, che ivi in iscalzare le mura si si adoperavano, cc.(V)


montecucc. Scalza (il Turco) alla romana i fondamenti alle mura ,

reggendole con sostegni di legno cui egli poscia appicca il fuoco,


diroccare una gran faccia di muro tutta insieme. (Gr)
scalzaro, Scal-zto. Add. m. da Scalzare. Senza calzari; altrimenti
scalo, Discalzato, Discalzo. 1 Lat. discalccatus. Gr. dovrdnros.
-

che farvi il senso del S. 3. Forse per er


nulla
perderlo. Varch. Stor. Tante mutazioni di regni, tanti scambiamen
ti di fortuna.
ore corso nel testo a penna, o nella stampa di Verona 8io, uro
2 -* Nota costrutto. Borgh. Mon. 28 Levandosi per questa via quel
a scalzato in luogo di Scassato, cio divelto.) (Caren)
chirurgico da scal fastidioso e spesso pien di brighe e di disagi scambiamento di cose a
sroo. (Chir) Scal-za-tjo. Sm. Strumento
una lamina spessa di acciajo, curva, e che al
zare i denti
cose. (V
* Scam-bin-te.Part. di Scambiare. Che scambia, V. di
argine concavo appresenta un tagliente non molto filato. Lat.dentis
reg. (O)
calnium. (A) (A.O.
sca , Scam-bi-re, Au. Dare o Pigliare una cosa in cambio
terb. m. di scalzare Che scalza.
in forza di sm. per metaf dicesi di 1 Chi scalza o scava scaltri d'un'altra. Lat.permutare, immutare, unum pro altero assumere, vel
dare. Gr. darreur. (In provenz cambiar.) Bocc. nov. 76. . Per
tamente gli altrui segreti. Buon.Fier 3..5. Io giudico a costui do
non ismarrirle, o scambiarle, fece lor fare un certo segnaluzzo. E
i date. Per assistente un di questi sottili Esperti scalzator, che
nov,8o. 32. Acciocch niuna cosa gli potesse esser tocca o tramuta
amante secchie E4a. 7. Scalzator di negozi e di segreti. E

s?

Saiannot. ivi Scalzatori, che scalzano, che scavano gli altrui


sentimenti con bella e sottil maniera che noi dichiamo bassamente

ta, o scambiata. Franc. Sacch. nov. 77. tit. ll piovano dell'An


tella di Firenze sente che messer Vieri de' Bardi fa venire magliuoli

Cavare i calcetti, per sapere la verit scoperta e nuda. (N)

da Corniglia, ec. gli fa scambiare, e togli per lui. Buonier .


2. N che, ignorante delle cose note , Della sua terra la storia
vivagno,
arrovesci, E spesso scambi il capo

sera, scal-za-i-ra.tf Lo scalzare; altrimenti Sealzamento.


Eco Luogo scalzato. Soder. Col. 39. Si scalzino (le viti), e
la scalzatura si riempia di sabbia di fiume, o veramente di cenere.
scao, scalzo. Add tanche usato in fra di sm, parlando di per

per simili. Nudo, Disarmato. Morg. 22.182. Rinaldo vide un

pi leggiadro ad un altro pi comune e pi triviale. Tac. Dav. Lett.

bel colpo da fare E che scoperta avea la mano e scalza

E detto di persona Borgh. Arman73. Alla comme

arma della casa di Fois aggiunse un rastello ec. per non essere scam
biato da Oletto suo fratello. (V)
3 - * E con altre accompagnature. Deplecam. 9. Non fa
rebbe altro, se non che scambierebbe un modo di parlare pi raro e

oma.iSenza calzari;taltrimenti Discalzo, Scalzato. La discalceatus.


rros. (Da scalzare) Petr. cauz. 25. Ed ella in trecce e 'n
G.
gonna si siede e scalza in mezzo i fiori e l'erba.

- scco, Magro, anche detto di Mano CarFicheid. 44. Aveva


allora una mano scalza. (PV)

4 -Per metf si dice di Persona abbietta o povera in canna. Tac.

D. a. 8. Ch tanto ubbidire, come schiavi, a quattro scalzi


centurioni e meno tribuni? Segn. Stor. 3- 3o. Che genti ha seco
condotte, se non gente collettizia , scalza ,e bisogni ec. Alleg. aa .
mie oilevare infami scalzi.E 237 ogni scalzo vuol far del mer

2, Bacc. Val. Nulla pi agevole che scambiarle (alcune proprie


t della favella fiorentinia) a voci e maniere pi comuni. Borgi.
esc. Fior. 45g. Io credo cc che chi copi scambiasse dalla N alla
V, e che egli abbia a dire Ante vos. (Qui n.ass.) Borgh. Col
Milit. 44o. Non vengano scambiando i termini della ragione della
natura, a quella delle genti, o pi presto a quello che si dovrebbe
dagli uomini fare, che cosa propria delle scuole del filosofi, a quello

che si fece allora. (V)


catantone a credenza lzo e valeAndare co' piedi nudi. P. Andare 2 - Tramutare. Cronichet. d'Amar. 26. Avea seco

tDicesi Andare sca


calzo, -1-

pesi in modo basso ovacci scalzo ed maniera che si


a perdenotare, doversi in quella tal cosa procedere accuratamente,

da quattromila

ca

valieri di Macedonia ec., altri cavalieri di Turchia e di Soria e d'E


gitto egli n'avea quanti ne volea, ma li scambiava d'un luogo in al
tro. Gozz. Rin. (Bibl.Enc.lt. 7,3) Egli scambia Governa
togi che fanno i tiranni Per essere lontani dalla corte,(N)

1 OO

SCAMIPANO

SCAMIBIATO

Usato avverb. in luogo di In iscambio.1 Burch. . 68. Che


3 Cangiare, Convertire, Trasformare. GosOss. 6. (Nap da9) Scavino.
Tullio fu trovato in Camerata Con sugo di bambagia in una cesta ,
Io ho comandamento da Giove di scambiargli ( i poeti) in gazze e
merli. (N)
Dicesi
suo, Succe
4
vale Entrare
in luogo
dergli.
Lat.Scambiare
excipere. Gr. ux
succederealcuno
alicui ,e aliquem
in officio

Che lo vendeva scambio di giuncata. , Lasc. Rim il quale ha un


lombrico Scambio di pinco , e fa tanto romore (N)

Scosio- " (Geog) Scam-b-ni-da. Lat. Scambonidae. Antico muni


cipio greco nell'Attica. (Mit)
(Dal fr. chaume che vale il medesimo ;

8xe9a.
M.quartieri
V. 4. 2.gliLandassono
dovessonoa stare
di , Dav.
quindiciTac.
che
tanto Vit.
gli altri due
scambiare

ScAME. * Sm. V. A,

e claume dal lat. calamus, in gr. calamos fusto delle biade.) Esp.
N. o. Come lo scame e la grascia che inforza ed accende il fuoco.

Agr. 39. Varanio lo scambi, e mor in quell'anno.


5 Dicesi Scambiare i dadi, Scambiare le carte in mano, e proverb.

P.

s il Rigoli questa voce che nelle stampe leggesi saime,


altra volta
altro
mododaquel
era detto
valgono Ridire
che si
comparire
una in
S. i- efr
ch'.]
cosa
diversa
e pr
V. Dado,
quella
Sca-me-r-re. Au. e n. pass. l Levar dalla camera, cio
Carta, $. 33. Varch. Ercol.327. Messer Lodovico Martelli us co ScanAR,
dall'erario pubblico. V. Camera, 5.4. Lat. aerario auferre. Tac. Dav.
testo argomento ec., affermando che le donne di Lombardia inten
ann. 6. 1. Che i beni di Seiano si scamerassero, e mettessero nel fisco.
deano meglio il Petrarca, che le Fiorentine. Che rispondete voi? V. ScAMEaaTo, * Sca-me-r-to. Add. m. da Scamerare. V. di reg. (O)
Che egli scambi i dadi.
2 - Scambiare i dadi o Scambiare i termini valgono anche Pi Scansarta, Sca-me-ri-ta. Sf) Quella parte della schiena del porco,
che pi vicina alla coscia. (Dal gr. schedon prcsso, e meros co
gliar le cose a ritroso. V. Dado, S. , 2. (N)
-

scia. Nella stessa lingua scelis la coscia del porco con la polpa
Il fare il cam
che va dal basso ventre alla schiena.)
bio de' prigionieri. M. V5. 77. I presi furono oltre a mille trecento, ScicAa,
. Au. Levar la camicia di dosso ad al
a' forestieri toltefurono l'armi e'cavalli e lasciati alla fede, che furono cuno ? Sca-mi-ci-re
.. pas. Spogliarsi di camicia, o in camicia o Porsi in
pi d' ottocento; gl' Italiani furono ritenuti s per lo scambiare, si
camicia. V. di reg. (O)
per porre loro la taglia. (Pe)
, Sca-mi-ci-to. -Add. [m. da Scamiciare.1 Spogliato di ea
Scambiato, Scam-bi-to. Add. m. da Scambiare. Dato in cambio,Tra Scamiciaro
micia, o in camicia. Franc. Sacch. nov. 29. E giunto a Carrara
mutato. ] Lat. commutatus, permutatus. Gr. dax9als, 8x8x9sis.
G. V. io. 73. 8. Presono a loro soldo messer Beltramone del Balzo, cos scamiciato, domandando molto pi che la prima volta ec., tri
che tornava di pregione di Lonbardia ec., scambiato per lo Legato sto tristo si torn a Parma. Fr. Giord. a 9. Vedete altresi i barat
-

6 - * Dicesi Lo scambiare usato sostantivamente e vale

ticri: staranno colae miseri, scamiciati in tanto vitiperio. (v)


con Orlando Rosso di Parma. Fanc. Sacch.nov.2o6. Chiodio sanza ScaumA.
(Arche) Spazio nell'arena o nello stadio, chiuso da una
costo ebbe di quella farina scambiata, che era di Farinello. Buon. Jssa oda
una linea, oltre la quale non era permesso ai conten
Fier. 4. 4. 2. Diverse pretendenze Sopra le mercanzie O mal con denti di passare.
Alcuni danno questo nome alla fissa stessa che
dizionate, o fuor di tempo O tardi consegnate, Scambiate, menomate.

circoscrive lo spazio. Lat. scamma. (Il gr. scamma fossa o spazio

ScAMBETTARE, Scam-biet-t-re.[Att. Scambiare frequentemente, Spesso

rinchiuso dalla fossa, vien da scaptoio scavo. ) (Aq)


mutare. Tac. Dav.Stor 2.279. Piacendo a soldati questo scambiettar Scamma.
(Mit. Tart)Scam-mni. Sacerdoti giullari e fattucchieri
capitani. (Il testo lat. ha: laeto milite ad mutationem ducum)
de' Tartari Tongusi, Istiachi ed altri nopoli di Siberia. (Mit)

2 - [Att.e n. ass. Fare scambietti. Lat. saltitare Gr. roAAzs dpxo9a.

Lor. Med. Nenc. 2n. Quand'ella compie il ballo, ella s'inchina;

s Scam-mo-n-a. Sf

Lo stesso che Scamonea, V.

Poi torna indietro, e duo salti scambietta.Burch.2. 75. Cosi ti prego

Scammonio. (Bot) Scam-m-ni-o. Sm. V. G. Nome dato da Greci


a quella pianta che i botanici appellano Scamonea. Ricet. Fior.63.
La scanonea il sugo che stilla dal capo della radice d'una pianta
tatio. Malm. t. 18. Per il gigante fa certi scambietti , Che te ne chiamata
da' Greci scammonio. (N)
volta. t e Salto assolutamente. ] Lat. saltus. Scuoan, Sca-mo-j-re. N. ass V. A. Fuggir via con prestezza.
svisa
quattro
perballando
si sei
fa in
che o
2Salto
Lat, solum vertere. Gr. usraria rac9a. (Dall'ar. sciamagia si af
Franc. Sacch. nov.82. Fa scambietti, lanciandosi in alto pi destro frett.
In celt. gall. seachain evitare, sfuggire.) Pataff Tromba
che se fosse stato una lontra. Morg. 6. 29. Or oltre i'vo col batta da vico, il bizzarro scamoja.

della scala, Scam-bit-to.


caggi Iscambiettando.
ScAMBIETTo
(Sm..] Spessa mutazione. Lat. frequens

Innul

glio sonare, Perch' e' non faccian gli scambictti in fallo. Lasc. Streg. ScaMonEA. (Bot) Sca-mo n-a. Sf. Pianta erbacea perenne che ha la
4. 3. Io vo' fare uno scambietto per l'allegrezza.
radic carnosa; gli steli volubili, pelosi; le foglie alterne , sagit
ScAmbievoLE , Scam-bi-vo-le. Add. com. Vicendevole, Reciproco. (V.
tate , troncate ; sopra i pezioli cilindrici, sottili, i fiori grandi,
Reciproco.) Lat. mntuus. Sagg. nat. esp. 23o. Ma questa un'azione
porporini, due o tre per peduncolo. Fiorisce nell'estate, ed indi
scambievole, e niente pi propria dell'ambra, che de medesimi corpi,
gena della Siria. Grecamente Scammonio., Scammonca, sin.) Lat.
da'quali anch'essa tirata.Bartol. Uom. lett. pag. 2o.E sembrava scammonium Syriacum et Antiochenum, convolvulus scammonia Lin.
con iscambievole inganno, tanto viva Elena nella pittura , quanto
Gr., rauuovia. (In ar. seqmunija.) Cr. 2. 2. 2. Noi vediamo che
morto Nicostrato nello stupore. (N)
la pianta posta allato all'elleboro, ovvero alla scamonea, trae a s
ScAMBIEvoLEzzA, Scambie-vo-lz-za. Sf) ast. di Scambievole. Il fare le sue proprietadi.
pi cose alternandone una alla volta; o Fare una stessa cosa in pi 2 - (Terap.) [Succo concreto, gommo-resinoso, che si estrae dalla ra
persone a vicenda; altrimenti Reciprocazione, Vicendevolezza. Lat. dice della detta pianta, e serve a purgargagliardamente la bile e
vicissitudo. Salvin. Disc. . 35. Non saprei com' ella si potesse te le sierosit per d' abbasso] Ricett. Fior. 63. La scanonea il sugo
nere in pi senza questi due appoggi e sostegni della vigilia e del che stilla dal capo della radice d'una pianta chiamata da'Grcci scam
sonno , e senza queste necessari scambievolezze e vicissitudini.
OliO
ScAwenevolmente, Scam-bie-volumn-te. Avv. I Con iscambievolezza; ScAmos EATo. (Terap) Sca-mo-nc--to. Add. m. Aggiunto di que'ne
altrimenti] Vicendevolmente. Lat. mutuo, vicissim. Gr. duofad,
dicamenti dove entra la scamonea. Tes. Pov. P. S. cap. 3. Netta le
ivaAAag Fir. Dial. bell. donn.372. Quivi la sede degli amorosi baci, interiora dalla sottilit delle medicine scamoneate.
atti a far passar le anime scambievolmente ne' corpi l'uno dell'altro. ScAMosciARE. (Ar.Mes.)Sca-mo-sci-re.[Att.] Dar la concia al camoscio.
Red. Oss. an.38. Quei membri , ciondolando fuori del corpo, scam ScAMosciaTo. (Ar. Mes.) Sca-mo-sci-to. Add. m. da Scamosciare.
bievolmente si divincolano, si scontorcono, ec.
ScamosciaToRe. (Ar. Mes.) Sca-mo-scia-t-re. Add. e sm. Conciatore di
ScAMBIo, Scm-bi-o. Sm. Lo scambiare ; altrimenti Cambio, Scam
pelli in olio. (A)
biamento. Lat. permutatio , mutatio. Gr. a.Azzyh.
ScAMPA. Sf] V. A. V. e di' Scampo.Stor. Pist. 23. Pensarono alquanti
-

2 -* Onde Dare lo scambio=Ricambiare. V. Dare lo scambio.(N)

2 - In iscambio, t In quello scambio, posti avverbialm., che anche

di , e non potcano vedere loro scampa. Rin. Ant. Ant. da Ferrara.

E ultimo rifugio di mia scampa. (V)

si dice assolutamente Scambio, valgono lo stesso che In vece. [ . ScAMParoacA , Scam-pa-fr-ca. [Add. e sm. comp. Avanzo di forca,
Scambio, avv.1 Lat. pro. Gr. rri G. V. 2.783. Altri Guelfi fu Furfuntone, Scapresto. Lat. furcifer, dierectus.Gr.ragapalapos. Buon.
rono messi in quello scambio. Fir.As. 1o. Toltone il chiaro giorno , e

Fer. . 3. 6. E' fan broglio tra lor di scampaforche. Finghiam non


por lor mente, e stiamo attenti. E Salvini. Annot. ivi : Scampa
3 - Onde Cogliere o Pigliare in iscambio= Pigliare una persona o una forche , detto quasi a similitudine del latino furcifer, cio degno di
cosa per un'alura. V Cogliere, $. 28. Lat. aberrare. Gr. auaprair. portare le forche sullc spalle , per quivi essere appeso. (A)
Fir. Luc. 3. 2. Ridevasene in modo che io mi accorsi ch'ella mi ScAMPAMENTo , Scam-pa-mn-to. [Sm.] Lo scampare. Lat. effugium, sa
lasciatone la oscura notte in quello scambio.

avea colto in iscambio.

lus. Gr. iguri, cornpia. Nov. aut. 39. 3. Le donne risposero :vo

4 - La Persona o la Cosa presa o messa in iscambio. Nov. ant. 99.


2. Lo scambio che clla ha preso di mc , m'ha recato alla morte.
Franc. Sacch. nov. 227. Le donne talvolta son ite cercando di met
tere uno scambio in luogo del marito.
5 - (Milit.) Cambiamento d'una persona con un'altra nel servizio
-

lentieri , salvo che tu non domandi tuo scampamento. Cr. 5. . 2.


Acciocch quello, che si fa per riparo e scampamento, non faccia

ad esso veneno. But. If 22. 2. Nella quinta si pone lo scampamento


del Navarrese. E altrove: Lo consigliasse di quel ch'era bisogno al
suo scampamento.

della milizia. Segr. Fior. Non si possa ammettere n accettare scam ScAMPANAne, Scam-pan-re. [N. ass..] Fare un gran sonar di campane.
bio d'alcuno descritto o in sulle mostre o in alcuna fazione. (Gr) 2 Nell'uso dicesi anche Il sonare di diversi strumenti che si fa in

a - * Cambiamento de' prigioni d'uno Stato con quelli del ne

occasione di alcun vecchio o vecchia che passi a seconde nozze.(A)(N)


Amer. Ma ScAMPANATA,
Scam-pa-n-ta.[Sf] L'atto dello scampanare; Scampanio.
il capitano Forster gli mand dicendo, che se venisse tuttavia con 2 * Pubblicazione fatta a voce senza alcun riguardo. A. F. Don.
tiro, e non consentisse ad uno scambio de' prigionieri, tutti quei pro Berg. (O)
vinciali, che in mano sua si ritrovavano, sarebbero senz'altro posti ScAMPANELLARE , Scam-pa-nel-l-re. Att, e n. ass. Suonare il campa
mico, regolato da convenzioni reciproche. Bott. Stor.

a morte dagl'Indiani. (Gr)


3 - ** La persona stessa messa in iscambio, secondo il sign. del
-

nello, Salvin. Buon. Tanc. 2.5. Senti com'elle squillano; quasi dica

scampanellano, suonano a guisa di campanelli o squille. (A) (B)


5-4Onde Dane scambio, Darsi lo scambio=Cambiare, Sostituir una Scampano, Scam-pa-ni-o. Sni. ll romore che nasce dallo scampanure;
persona ad un'altra in ogni fazione o gffizio militare; Dar la muta altrimenti. Scampanata. Stor. Semif. 53. Minuta contezza agli Con
alle guardie, alla guarnigione ec. Montecucc. Avcvasi a difendere il soli ... dierono; dello che per la cittade e per lo contado grande
forte, e il transito del fiume per lo spazio di pi leghe, onde la gente letizia, e grande scampanio e luminari e
se ne fece. E &5.
non potea, si poca ell'era , darsi lo scambio nelle trincee. (Gr)

SCAMPANTE

SCANCERIA

Grande letizia e scampanio e fal se ne fece. (V) Sacc. rim. 2.3.


Gran popolo che vien , che va, che resta! Che gran confetti ha in
nostra ogni speziale ! Che grande scampanio rompe la testa ! (B)
ScAmranTE , Scam-pn-te. Part. di Scampare. Che scampa, Che si li

O1

bera. Lat. evadens, effugiens. Sen. Provvid. 424. Perch non vo

Mass. Con quelli piccioli scampoli della sua vita fece s che la repub
blica non peri. Liv.M. Fabio il consolo si combatte A Perugia contro
allo scampolo degli Etruri. Coll. Ab. Isac. cap. 25. Secondo l'ordine
della solitudine guidi lo scampolo de' suoi di. Guitt. lett. 6. Diman
dandovi in prezzo di quello scampol d'amore, che mi dovete ancora,

lentieri ragguarderebbero (gl'Iddii) il loro nudrito , scampante per

che sovente mi significhiate ec.

uscita cos chiara e memorevole? (N. S.

2 - Pezzo di panno [ che rimane l'ultimo della pezza. Buon. Fier.


ScamPARE , Scam-p-re. [Att.] Difendere , Salvare e Liberar dal peri
2. 4. 1 . Abbiate pronti e saggi e mostre e scampoli , Paragoni, ri
colo. ( V. Fuggire.) Lat. liberare , servare, defendere, tutari. Gr.
prove, esperienze.Mlam. 12.36. Di certe toppe, scampoli e soppanni
zav, z verraw, avvsv. ( 9 campare da campo , quasi uscir
Torsi d'impaccio volle.
salvo dal campo di battaglia. In ingl. scamper.) G. V. 8. 96. 7. Pro 3 - Onde Mantello di cento scampoli vale Mantello tutto rappezzato.]
mettendo lor molta moneta , se lo scampassero. Petr. canz. 49. 6. Malm. 1, 22. Va col mantel ch' egli ha di cento scampoli.
Ricorditi che fece il peccar nostro Prender Dio , per scamparne, ScAMUFFATo, Sca-muf-fa-to. Add. m. Lo stesso che Camuffato, V. Car.
Umana carne. Din. Comp. 2. 35. Avea messer, Pazzino de' Pazzi in
Ficheid. 2o. Gli Dei scamuffati se ne fuggirono in Egitto. (P. V.)
casa sua , che era confinato, confidandosi in lui, che lo scampasse ScAuuzzoLo , Sca-mz-zo-lo. [Sm..] V. Bassa. Minima parte di chec
quando fusse tornato in istato. Sen. Ben. Varch. 6. 9. Quanti furono
chessia , quasi Minuzzolo. Lat. frustum. Gr. raxxo. Pataff . Io
quelli che l'aver male scamp? Fav. Esop. P. N. Ma io ti priego
non ho fior , ne punto , n calia , Minuzzol , n scamuzzolo.

pcr Dio, che tu mi scampi della morte. (V)

2 - * Dcesi Mettere insieme a scamuzzolo e vale Metter insieme a

E' coll' ablativo. Petr. son. Altro schermo non trovo , che

mi scampi Dal manifesto accorger delle genti. E canz.

forza di risparmio , a piccole porzioni. Ricc. Calligr. (A)

7. Questi ScANA. [Sf] V. A. V. e di'Zanna o Sanna. (Dall'ebr. scen dente.

in vecchiezza la scamp da morte. E Pass. Specch. Penit. 3. . Si


facesse beffe di colui che avesse saputo scampar la vita e le cose
dalla fortuna e da' pericoli del mare. (Miu)

2 Rimuovere, Risparmiare. Lat. parcere, auferre. Gr. 089 zi.


G. V. 5. 4. 3. La madre, per iscampare vergogna alla figliuola, tro
ve una bella damigella povera.

3 * Nell' uso dicesi Scamparla e vale Salvarsi, Liberarsi dalla


morte. (A) Red. 3. 6. (Opere, Napoli, 778). Di cinque conigli
( feriti da una vipera) ne rimasero inorti tre, e di tre agnelli i due
ultimi la scamparono. (N)

Evitare, Scansare. Salvin. Odiss. 4o. Che a Creta lo men


forza di vento . . . . e scamp appena le pocelle. (Pe)

V. Sana, Sanna, Zanna.) Dant. Inf. 33. 35. E coll'agute scane Mi


parea lor veder fender li fianchi. But ivi: Scane sono li denti pun
tenti del cane, ch'egli hae da ogni lato, co' quali egli afferra.
2 * Tutta la mascella, nel qual senso sembra all'Ottonelli che abbia
lo pur adoperato Dante nell'es. cit. Tratt. Cav. of. Quando procuri lo
cavallo che abbia gi ragguagliati i denti , fa che cerchi la scana
della bocca di sopra ; e se la truovi pungente e auzza, spera che 'l
cavallo non troppo vecchio , ma se la truovi piana e rintuzzata
pensa che ha pi tempo che non mostra. (N)
ScA A LARE, Sca-na-l-re. [Att.] Incavare legno, o pietra, o simil cosa,
per ridurla a guisa di piccolo canale. I Lo stesso che Accanalare,
V.] Lat. striare.

N. ass. Liberarsi da pericolo, Salvarsi. Lat. evadere , effigere. ScANALATo, Sca-na-l-to. Addm. da Scanalare. Lo stesso che Scanellato,
Gr. rc5 gv, str. Bocc. nov. 47. 1. Udendogli scampare, lodando Accanalato, V] Lat. striatus. Red. Ins. 52. L'altre cinque vertebre
Iddio , tutte si rallegrarono. E nov. 66- 1. Dove , merc di Dio e
nella parte snperiore sono scanalate. E 5o. Quella estremit ec.

di questa gentildonna, scampato sono. Petr. canz. 4. 5. Che spezz

scanalata per traverso Remig. Fior. Postil. al Vill. l. 1. c. q2. La co

'l nodo , ond'io temea scampare. E son. 84. Non veggio ove scam

lonna di questo idolo si crede da molti che sia quella ch' nella chiesa

par mi possa omai. E 23o. Tal ch'a gran pena indi scampato fora.
* E con varie accompagnature. Cavalc. Med. cuor. 99. Vg
ghiate ed orate acciocch scampiate da' mali, che debbono venire.
Passav.264. Confessare il peccato non sinceramente e semplicemente,
ma a malizia, per iscampare della pena debita al peccato. E 28.
Or chi potr scampare di tanti lacciuoli, che non sia preso da qual
cuno ? (V)

--

. -

G Uscir di mano, Scappare. M. V.7. 2. La piena vittoria , che


- Iddio v' ha apparecchiata, non vi scampi per tardamento de' vostri
trattati.

di S. Giovanni a man destra della porta che va a Santa Maria del

Fiore , la quale sola fra tutte l' altre lavorata e scanalata. (P)
2 (Bot) Dicesi Picciuolo scanalato , Quello che trovasi longitu
dinalmente scavato da un solco profondo. Ducesi Fogl a scanalata o
infossata, Quella che in tutta la sua lunghezza incavata da un solco
profondo a guisa di doccia. Bertoloni. (O)Bart. Ricr. 1 . Lascio le
messe a scavature , a risalti , scanalate , grinzute , rugose. (N)
ScANALATURA , Sca-na-la-t-ra. [S f] L' effetto dello scauulare; (Incavo
fatto di legno, pietra o simil cosa a guisa di piccol canale. Altri
menti Scannellanento , Scannellatura. , Sanellatura, Canelatura,

a -. * Ed in altro modo , ma in senso analogo al precedente.


sin.) Lat.stria. Gr. oriz. Red. Ius. 15o. La scanalatura marcata
di due macchie nere.
Tratt. Pecc. mort. Lo stomaco grida : Madonna gola , voi m'ucci
dete, ed io son s pieno ch'io criepo; ma la gola lecconessa ri 2 * (Archi.) Cavit perpendicolare tagliata nel fusto della colon
sponde, e dice : Se tu dovessi crepare , non lascerai queste imban na; altrimenti Stria. (O) (Mil)
digioni scampare. (N)
3 * (Anat) Cavit oblunga, pi o meno profonda che si osserva
7 * Proverb. Chi scampa di un punto, scampa di cento o simili.
alla superficie delle ossa; o Quell'incavamento profondo che rin
V. Punto sm. , $. 47. (N)
viensi alla superficie di un osso, e nel quale pu ricorrere un ten
dine. (A. O.)
8 Ed in forza di nome, invece di Scampo. Bocc. nov. 4ff. 5. La
-

--- -

paura del morire e il disiderio dello scampare ec. gli fecer dire,s 4 * (Bot.) Solchi o Rughe nei gambi o fusti di certe piante. (O)
essere apparecchiato.

Scampaticcio, Scam-pa-tic-cio. Add. m. Convalescente, Fresco di ma


tattia. Zucch. Benciv. nel Band. 2. Amati. (B)

ScanceLLAMEnto, Scan-cel-la-mn-to. [Sm. Lo scancellare e L'effetto


di tale azione ; Cassamento, Abolimento. Lo stesso che Cancella

mento, Cancellazione , V. Lat. deletio, obliteratio. Gr.Ass.Cr.

alla v. Remissione.
Scampato , Scam-p-to. Add m. da Scampare. Liberato, Salvato. G.
V. 9.73. 3. Castruccio scampato , a grido fu fatto signore di Lucca. ScancellAnte , * Scan-cel-ln-te. Part. di Scancellare. Che scancella.
2 Evitato , Scansato. Alam. Gir. 14. 79. Venga il di detto di Ci
V. di reg. (O)
ScAncelLARE, Scan-cel-l-re. [Att.] Cassare la scrittura fregandola. Lo
prigna al tempio, A ringrazia la del scampato scempio.
stesso che Cancellare , V. Lat. delere, obliterare. Gr. gzAsipsv,
3 * Ed in forza di sm. parlando di persona. Tac. Dav. Post. 45o.
dx 3ev.
Lo scampato dallo affogare non pu vedere lo scampatore ec. (N)
Scampatoa, Scam-pa-t-re. [Verbm. di Scampare. Che scampa. Tuc. 2 * E fig. Segner. Incred. 1. 2. . Ora gli ateisti, per quanto si
ajutino a scancellare in se le sembianze del loro padre, sono pur fi
Rav. Post. 45o. Lo scampato dallo affogare non pu vedere lo scan
gliuoli di Dio. (N)
patore pcr primo moto e impeto di natura.
ScamPATRice, * Scam-pa-tri-ce. Verb.f di Scampare. V. di reg. (O) 3 (Far dimenticare, Mandar in obblio.1 Boez. Varch. 2. 7. Quanti
Scampo. [Sm.] Salute, Salvezza [da pericolo incorso o che minacci uomini grandi e famosi ne' tempi loro crediamo noi che abbiano scan
cellati e come tolti del mondo la dimenticanza e carestia degli scrit
va. - , Scampa , sin. 1 Lat. salus, effugium. Gr. corpia, vyn.
tori ? E 2. 3. Che la memoria scancelli di quel giorno fortuna
Dant. Inf 22. 3. I'vidi gia cavalier muover campo ec. , E talvolta
partir per loro scampo. Petr. son. 299. Non si presta Fosse al mio
tissimo ? (N)
scampo l verso l'aurora. Bocc. nov. 44f. 4. A te sta il trovar modo ScanceLLATiccio , Scan-cel-la-tic-cio. Add. m. Che si pu scancellare,
allo scampo della tua vita e della mia. G. V. 8. 75. 5. Feciono un
Che facilmente si scancella, o Che alquanto scancellato. Lasc Cen.
bello e subito argomento al loro scampo. Din. Comp. 2. 36. E a loro
2. nov. 4. Acconciolla con un suggello scancellaticcio, che non vi
umilmente parlai con gran tenerezza dello scampo della citt. Sen.
si scorgeva quello che vi fusse impresso. Alleg. pag. 2o. (Amster
Ben. Varch. 5. 5. N al sangue si perdona di coloro , in iscampo
damo 754) Come diavol saprann'eglino mai insegnar lettere latine
cc., ch'e' non appreson per lor medesimi se non certe poche, scan
e per ajuto de'quali semo a spargere il propio sangue tenuti.
cellaticce e salvatiche , pelle pelle
ec. (A) (B)
2 Sutterfugio. Cr. alla v. Sutterfugio. (A) Red. Vip. n. 64. Non
sapendo trovare altro scampo o sutterfugio, ricorrono alle cavilla ScAnceLLAro,Scan-cel-l-to. Add. m. da Scancellare. ( Lo stesso che
Cancellato, V. Lat. deletus, obliteratus.Grimsvos, davaSals.
zioni , a' sofismi , ed in ultimo luogo alle strida. (N)
Alleg. Se non Scan-cel-la-t-ra.
certe parole scancellate.
ScAMPoLETTo , Scam-po-lt-to. [Sm.) dim. di Scampolo., Scampolino, ScAsceaTcnA,
SfIl segno che apparisce sulle cose
sin. Lat. frustulum , reliquiae. Gr. rsucxlov.
scancellate; altrimenti Scancellamento,Scancellazione.(A) Del Ross.
2 - Per metaf Pochetto. Guid. G. Quello scampoletto del sole del
Svet. 219., Mintur. Poet. Tosc. 4 Berg. (Mlin)
die , ch'era in mezzo tra la luce e le tenebre , certissimamente pa
reva a lei che avesse tratto di due di.
Scancellazione, Scan-cella-zi-ne. Sf. Lo stesso che Cancellazione, V.
ScAMPorso , Scampoli-no. t Sm. dim. di Scampolo. Lo stesso che]
Segner. Miser. Del rimanente
la scancellazioni del peccato )
lasciane interamente la cura a Dio. (A)
Scampoletto , V. Tratt. segr. cos. donn. Del drappo ne portano uno
ScaNcELLo , Scan-cl-lo. Sm. Specie di armadio proprio a contenere scrit
scampolino sopra la parte offesa del male.
ture; altrimenti Cancello. Bemb. (A)
ScAMPolo , Scm-po-lo. Sm.] Avanzo , Rimasuglio. (V. Taglio.) Lat.
reliquiae. Gr. xxva. ( Dall'ingl. sumpl mostra: e qui vuol dir mo ScANcEnia, Scan-ce-ri-a.(Sf V. A.] Si dice ad alcuni palchetti d'asse,
che per lo pi si tengono nelle cucine. (V. Scancia e Scanzia, in
stra del tutto, di cui si venduta una parte. Altri forse dal lat.
ing, shingle che si pronunzia sciapl assicella.) Franc. Sacch. now,
- exemplum che sta pure per mostra. In pers. chorpare reliquiac.) Valer,
-

Vocab,

SCANDALO

SCANCIA

I C) 2

i quali mi avcano cosi scandalezzato. ( Parlasi di Diavoli che ave


7o. Caccia di qua, caccia di l; e quello ferito d in una scanceria tra
vano spaventato un moribondo.) (V)
bicchieri e orciuoli per forma e per modo che pochi ve ne rima
sono saldi. Morg. 8. fo. Come una scanceria son netto e mondo. 3 - [N. ass. Maestruzz. 2. 9. 8. L' altro lo scandolo attivo, cio
quello che in colui che iscandalezza. Vit.S. Giov. Batt. 24f9 Beato
ScancIA, Scan-ci-a. [Sf Lo stesso che Scansia , P. Buon. Fier.4 2.7.
chi non sar iscandalezzato in me. E' appresso : Chi sar iscanda
Scancie di spezierie, Vasi di profumier, bacheche d'orafi. E' Sal
lezzato in lui. Vit. SS. Pad. 2. 252. Avete lasciate le genti scan
vin. Annot. ivi: Scancie; altrimenti scanzie. Quasi scamnicia , da
scamnum. (N)
dalezzare da lui. (V)
Scancio, Scan-ci-o. [Sm. Non diritto..] , Schiancio, sin. ( Dal ted. 4 N. pass. Pigliare scandalo. G. V. 2. 4. 2. I Provenzali s'erano
molto scandalezzati. Pass. 35. Ridicendogli i discepoli suoi , come i
schankeln dondolare, cio non andar dritto, ma pendere or da que
sto , or da quel lato. Altri forse da schrig obbliquo, inserita la n,
Farisei s'erano scandalezzati , e mormoravano di certe parole che
Ges Cristo avea dette, rispose: ec. S. Gio. Grisost. Di tanti de
ovvero da schlangen attortigliarsi, ovvero dal gr. scazo io zoppico.
Anche in gr. sceos nancino, scambos qui obliquusin latusprocedit.) lbili e imperfetti, li quali per te si scandalezzano. Maestruzz 2.9. 8.
2 [A scancio, Per iscancio , posti avverb. A traverso. V. A scan
Due sono gli scandali: l'uno passivo, cio colui che si scandalez
cio.1 Soder. Colt. 59. Si dee fare il foro per iscancio a schimbescio za ; e questo sempre peccato , imperocch'egli non si scandalezza ,
pendente attraverso allo'ngi. Gal. Fortific. Ferendo l'artiglieria se none alquanto rovinasse di spirituale rovina, la quale pecca
to; ec.
a angolo obliquo , o , come si suol dire, a scancio. (Min)
8casoati. (Marin.) Scan-d-gli. Sm. pl. Sono le profondit osservate 5 Impazientirsi , Adirarsi. Morg. 25.3o. Non sare' ragione, Che chi
battezzato si sbattezzi, Acciocch Cristo non si scandalezzi. Fior.
nel mare, notate nelle carte marine, e d'ordinario espresse per brac
cia o passi. (S)
S. Franc. 42. Un di un di que'frati si scaudalessoe con un altro, e
Bcannacia Re. (Marin.) Scan-dagli-re. Att.1 Propriamente Gettarlo
pensava nel suo cuore, come lo potesse accusare e vendicarsi ec. (v
-

--

scandaglio , Misurare collo scandaglio l'altezza del mare; altrimenti


Scandigliare.]

(Nota l'uscita e l'ortografia antica, Scandalessoe per Scandalezz.)(N5


6 * Dicesi Scandalezzarsi contro a uno e vale Scandatezzarsi di

- Dicesi Scandagliare la tromba e vale Vedere nella tromba


lui. Vit. SS. Pad. 2. 1 g. Molti si scandalezzano contro a te, di
cendo ec. (V)
quanti piedi od once d'acqua si trovino in una nave. (S)
a - Per metaf. Calcolare esattamente, Esaminar per la minuta, Fare ScANDALEzzarissimo , Scan-da-lez-za-tis-si-mo. Add. m. superl. di Scan
lo scandaglio. Lat. exacte aestimare.Gr. dxpgs araxoyi39x. Sagg.
dalezzato. , Scandolezzatissimo, sin. Perand. Lett. Pignor. Lett.
Berg. (Min)
nat.esp. 194. Non essendo egli altro che una filiera d'acciajo, forata
con diverse misure di cerchi, per iscandagliare in essi i vari ri ScAnDALEzzAto, Scan-da-lez-z-to. Add. m. da Scandalezzare. Lo stesso
crescimenti , che operano differenti gradi di calore. Gal.Sist. 24. Il
che Scandalizzato, V.

quale
le ha prodotte, e sicuramente esaminate, e scandagliate pun
tualissimamente.

2 Incollerito. Fior. S. Franc. 6. Se noi pmr, costretti dalla fame

e dal freddo e dalla notte, pi picchieremo e chiameremo cc., e


ScANDAGLIATo, Scan-da-gli-to. Add. m. da Scandagliare, V. (A)
quegli
scandalezzato dir: costoro sono gaglioffi importuni , io
gli pagher bene come sono degni.
ScandacLio. (Marin.) Scan-d-glio. [Sm. Corda caricata d' un grosso
piombo , nella cui punta un incavo pieno di sego ; che si fa ca ScA DALEzzarone, Scan-da-lez-za-t-re. I Verb. m. di Scandalezzare. Lo
lare nel mare, non meno per riconoscerne il colore e la qualit del
stesso che Scandalizzatore, V. Com. Inf 28. Poi il dichiara per la
fondo, che per sapere la profondit del sito in cui uno si trova; al terza , ch' egli tiene , la quale mentovando, induce un altro scau
dalezzatore.
trimenti 1 Piombino. Lat. bolis , catapirates , Isidor. V. Flos, 23.
Gr. 3ois, rapareprp. ( Dall'ar. isqendil che vale il medesimo. ScANDALEzzo, Scan-da-lzzo. I Sm. V. A. V. e di' ] Scandalo. Lat.
In ted. dicesi senckler, in franc. sonde. In ispagn. escandallo.) Franc.
scandalum , offensa. Gr. czizov. Lab. 22o. Se per isciagura le si
Barb. 258. 2. Scandagli, ed orce, e furi, E canapi comuni.Morg. ponca una mosca in sul viso, questo cra si grande scandalezzo e si
25. 57. E si poteva gettar lo scandaglio Per tutto : in modo nel san grande turbazione, che a rispctto fu a' Cristiani perdere Acri un di
--

gue si guazza.

letto. Fr. Gior. Pred. S. Quando scandalezzo avr l'uomo nel ser

- Ed allegoricamente. Menz. sat. o. Ma se non giungi con


il tuo scandaglio A trovar fondo alle terrene cose, Vuoi l'eterne cri

vire agl'infermi ! Burch. . n 7. Onde il Pretor rimedi al scanda


lezzo Ch'era nato fra' bufoli a Quaracchi.

brar dentro al tuo vaglio ?

SCAnbauna. * (Bot.) Scan-d-li-da. Sf. Pianta erbacea annuale legta


3 - E per metaf Calculo , Riprova, Esperimento. Onde Far lo minosa, del genere lotus, con piccoli fiori gialli e foglie quinate pelo
scandaglio=Esaminar per la minuta, Calcolare esattamente, Scan
sette, che nasce nelle praterie marittime, ed i cui baccelli mangian
dagliare. Lat. examinare , explorare , aestimare. Bern. rim. . 7.
si cotti come quelli de'fagiuoli teneri. Lat. lotus siliquosus Lin. (N)
La peste una prova, uno scandaglio, Che fa tornar gli amici a ScANDALrrico,* Scan-da-li-ti-co. Add.m. V.A. Di scandalo, Generativo
un per cento.
di scandalo. Com. Dant. If 29.497. Dice che piangea il suo scanda
4 - Presso i marini Scandaglio anche il Nome che si d alle
litico peccato. (N)
corle che sono della grossezza di quella che serve a scandagliare: (S) Scandalizioso , Scan-da-li-zi-so. Add. m. V. A. V. e di'Scandaloso.
Esp. Salm. Questo mezzo adopera il Diavolo mediante gli uomini
5 - Dicesi Scandaglio di tromba, Quella venga di ferro piatti
scandaliziosi.
che ne' suoi lati segnata a pollici, la cui estremit superiore si pu
attaccare a una corda, mediante la quale essa si cala per un inco ScAnnaLizzanre, Scan-da-liz-zn-te. [Part. di Scandalizzare.] Che scan
che corrisponde al pozzo della tromba , aperto nel ponte, sino al dalizza. , Scandalezzante, Scandolezzante, sin. Coll. SS. Pad.
fondo della sentina, onde conoscere il numero di pollici daqua che Siccome non necessario , ma scandalizzante.
vi e, tanto per sapere che la nave non faccia acqua, quanto per ScAnp ALizzane, Scan-da-liz-z-re. Att.) Dare scandalo ; [Dare ad altri
-

sapere qual effetto facciano le trombe a confonto" delle


d'acqua. (S)

fulle o vie

6 - Dicesi Andare allo scandaglio e vale Navigare in mari o


sopra Piage pericolose ed ignote si ch' forza andarvi colla scorta
de lo scandaglio, Sav. (O)
7 - Dicesi Essere allo scandaglio e vale Essere in un luogo

in cui si pu trovare il fondo collo scandaglio. Sav. (o)

cagion di peccato, Spignere al male ; Aprir la strada a peccare,


al precipizio; Recar danno , rovina all'anima; Indurre, Trarre a
peccare; Istigare, Animare a commetter male ; Mettere, Trar fuori
della buona strada ; Disviare, Sviare , Sedurre, Corrompere i buo

ni, i semplici; Sovvertire, Depravare, Diminuire, Guastare l'in


nocenza , i buoni costumi altrui con isconci parlari, con perversi

consigli, mali esempi ec. ; Adoperarsi nella rovina spirituale del

2 - (Milit) Scandaglio pe' cannoni o Gatto: E' un istamento dar


tiglieria, composto d'un lungo manico, e di una patta che si fa
scorrere per l' interno del cannone, onde conoseere se vi siano fes

sure, buchi, peli o altri difetti nel metallo. (s)


3 - (Comm.) Scandaglio si dice anche a Porzione di grano o d'altra
roba stata caricata alla rinfusa, la quale si trasmette da chi carica
al ricevitore di esso carico ben custodita in un involto sigillato per

are il riscontro coll'intero carico. (A)

Scandaglio diff da Piombino. L Scandaglio serve propriamen

prossimo. Dicesi Scandalizzare empiamente , maliziosamente , grave


mente ec.1 , Scandaleggiare, Scandalezzare , Scandelizzare, Scan
dolezzare , sin. Lat. scandalizare, offendere. Gr. czzzcz. Pass.
366. Muovesi il diavolo a fare sognare , o da s medesimo, per la
sua malizia, per conturbare e scandalizzare le persone , ec. Mae

struzz. 2. 98. Quando alcuno induce alcuno con parole e con fatto
a peccare, costui, in quanto di s, iscandalizza. E appresso: Lo
scandalo passivo, cio quello ch' in colui ch' iscandalizzato, non
puote essere peccato ispeziale.

te a misurare la profondit delle acque de' fiumi, de laghi, del ma 2 N. pass. Pigliare scandalo. Lat. offendi, scandalizari. Gr. raz
re , notando la linea verticale determinata dalla fune che dal pelo 8axgersz. Tes. Br. 7.75. Iddio comand , che quando il destro oc
dell'acqua discende fino al fondo. Il Piombino , cos detto perch chio si scandalizzass, fosse cavato, e gittato fuori. Vit. SS. Pad.
il grave applicato all'estremit della cordicella suol esser d' ordina
n. 77. Dicea che nullo si dovea perci scandalizzare.
rio di piombo serve principalmente a regolare la situazione verti 3 Impazientirsi, Adirarsi. Lat. excandescere. Gr. dg9vi. Vend.
cale degli edifici.
Crist. Op.div. Andr. 45. Sorelle mie benedette da Dio, non pian
Scpaiano (Marin) Scan-da-l-ro. Sm. La stanza vicina alla camera gete pi che voi mi fareste iscandalizzare. Fior. S.Frauc. 8. Dice
di poppa nelle galee. (S)
a frate Elia, che vada a quello giovane ; ed egli se ne scandalizza
ScanDaLecoane, Scanda-leggi-re. tAtt. e n. ass. V. e di scandaliz e non vuole andare.
zare. Cavalc. Frutt. ling a4. L'altro popolo con i lor mali consi ScaroAzzaro, Scan-da-liz-z-to. Add. m. da Scandalizzare.-,Scan
-

gli 'ec. fanno

e scandaleggiare.

dalezzato, Scandelizzato, Scandolezzato, sin. Lat. scandalizatus, scan

CADALEZZAMENTO
, Scan-da-lez-za-men-to,
V. Magliab. Lett.
Berg.
mn-to. Sm. ---Lo

stesso che Scandalo, dalum passus. Gr. ira8axurvos. Vit. S.M. Madd. 23. A lei rina
se la veritade sanza mormorio , e coloro ne rimasono scandalizzati
Scae
Scan-da-lezzn-te. Part. di scandalezzare. p.A.p Scandalizzarone, Scan-da-liz-za-t-re. f Verbm. di Scandalizzare. Che
e di] Scandalizzante.
scandalizza,1 Che d scandalo.-, Scandalezzatore,Scaudolczzatore,
Scone, Scan-da-lez-z-re. Au. Dare scandalo. Lo stesso che sin. com. if a8. Qui si palesa il nome e il fatto di questo scan
V

Scandalizzare, V. Bern. Orl. t. o 3. Questo mostrar di non si con


dalizzatore.
gli altri il ScanDALo, Scn-da-lo. [Sm.

tentare Della vita comunemente buona. E voler far tra


singolare, Subito scandclezza la persona.

- " Conturbare, Spaventare, Vt. 5, G. g. A que'maligni spiriti

Propriamente Inciampo, Ostacolo, Qual


--

sisia impedimento ; [[ Tutto ci che puo fur intoppare e cadere.


Onde per simil. e pi contuientante cosi dicesi Ci che pu essere

1 o3

SCANDOLEZZA"ITO

SCANDALOSAMENTE

altrui occasione di errore o di peccato. In questo senso lo Scandalo ScArdenzzaar , * Scan-de-liz-z-re. Att. e n. ass. V. di reg. V. e d'
Scandalizzare. (O)
detestabile , pessimo , gravissimo , pubblico, diretto, indiretto, dato,
preso, passivo, attivo, ec.] - , Scandolo, Scandalezzamento, Scan ScAnoeLizzato , * Scan-de-liz-z-to. Add. m. da Scandelizzare. V.A. V.
daiezzo, sin. Lat. scandalum, offendiculum. Gr.crxdvzAov. (I Gre e di' Scandalizzato. Fior. S. Franc. 14f. E nessuna escusazione n
cisti cavano scandaloni dal gr. scado fut. di scazo io zoppico, per
promessione ricevendo , partesi cos scandelizzato. (Qui per Cruc
ciato, Incollerito.) (V)
la facilit de' zoppi ad incespicare e cadere. Nel senso pi comune
della voce italiaina , scandalum dal celt. gall. sgannal o sgainneal ScaNoELLA. (Bot.) Scan-del-la. (SfSpezie di orzo, detto anche Orzo ga
che vale il medesimo , e che val pure calunnia , ed equivale al na latico o di Gallazia, Orzuola e Crzola, V.] Lat. hordeum distichum,
zea. Pallad. Genn. 4. Se 'l verno va buono, vuolsi da dodici d fra
politano scannalo. In ebr.
devastare, predare. In ted. scha
den danneggiare , far torto, da schade danno. In brett. skandal rim
Gennajo l' orzo di Gallazia , cio la scandella, la quale grave e
bianca , seminare. E Febbr. 8. In fino a Calendi Marzo si semina
provero, querela , mormorio , la qual voce Le Gonidec stima ve
l'
galatico, cio la scandella, ne' luoghi freddi, la quale grave
nuta dal lat. V. il S. 2.) Maestruzz. 2. 9. 8. Che scandalo ? Dice
C DialCa,
santo Girolimo: quello, che i Greci chiamano scandalo, uoi possia
mo dire che in nostra lingua sia l'offensione, ovvero ingiuria, ovvero 2 [Nel num. del pi] Scandelle diciamo anche a Minutissime goo
ciole d' olio o di grasso, galleggianti in forma di piccola maglia
percotimento di piede , quando si pone nella via alcuna cosa, per la
quale vi si percuote e cade, e quella cosi fatta cosa detta scanda sopr'acqua , o altro liquore. (V. Scandello.) Com. Inf. 7. Bevero
ec. di tanta grassezza, che stando alla riva,e percotendo colla coda
o. Cos interviene nella via spirituale , che alcuna cosa vi si pone
l'acqua ec.scandelle, e gocciole come d' olio, nell' acqua rimangono.
alcuna volta , per far rovinare spiritualmente o con parole o con
parti
fatto altrui, in quanto alcuno per sua ammonizione o inducimento, ScandelLo , * Scan-dl-lo. Sm. Gocciola. ( Dal celt. gali. s
cella, ed onadh acqua , onda; ovvero ola olio.) Comm. Dalt. Inf.
ovvero con esemplo, trae l'altro a peccare ; e questo detto pro

scandalo. E appresso: E alcuna volta scandalo si piglia

7 316. Scandelli e gocciole come di olio nell'acqua rimangono, alli

quali li pesci traendo finalmente da lui sono presi. (Dal bevero. Cosl
argamente per ogni impedimento. Tratt. pecc. mor. Scandalo un
il Testo Laurenzano e la stampa di Pisa; la Cr. legge malamente
parlare o operar men che bene, cio il quale d ad altri cagione
scandelle. V. Scandella, S. 2.) (P. Z) (N)
di cadimento spirituale, cio in peccato. Fr. Giord. 125. Qui vanno
le navi (ne' muri alti) sicure sanza dubbio, e non ci si rompe mai ScAoente, Sca-dn-te. Part. di Scandere. Che scande, Che sale ; e dice
si pi propriamente della Vite, dell'Ellera e simili, che montan s
nave, e non ci si trova alcuno scandalo. (L'autore il dice per simi
degli umili.) E appresso : Ma... i mari terragnoli, pieni attaccandosi con viticci, uncini e barbe ; altrimenti Rampicante. (A)
ScANDERe,
Scan-de-re. Att. anom 1 V. L. Salire. Lat. scandere. Gr.
i scogli e di sassi, e di colli , ogne nave ci si spezza . ..., impe
8ziev. Daut. Par. 8. 97. Lo ben che tutto 'l regno, che tu scandi,
rocch ci trova molti contasti e nolti scandali. (In questi due esem
Volge e contenta. But. ivi : Lo quale tu scandi , cio tu , Dante ,
pi per Impedimento.) (V)
monti.
a -* Il teologi chiamano Scandalo attivo o dato, L'azione di chi
2
*
E' n. ass. Salvin. Odiss. 83. Poich al mare scandemmo ed alla
scandalizza; e Scandalo passivo o ricevuto, Il cattivo effetto che ne
nave , E la cena appurammo ec. (Pe)
risentono quelli i quali si trovano cos eccitati al peccato. Maestruzz.
2. 9. 8. L'altro lo scandalo attivo ; cio quello ch' in colui che 3 (Poes.) Misurare i versi; (altrimenti Scandire.] Lat. numeros car
minium metiri. Gr. r rm xxrausrpiv. Ciriff Calv. . 2. E non
iscandalezza. E appresso: Lo scandalo passivo, cio, quello ch'
invoco voi, sacre , che al monte Scandete i versi.
in colui ch' iscandalizzato, non puote essere peccato ispeziale. (N)
a - Danno, infamia , Disonore. Lat. dedecus. Gr. dss. ( In ted. ScAnoenona. * (Geog) Scan-de-r-ma, Scanderun, Alessandretta. Lat.
Alexandria Cata lsson. Citt della Turchia asiatica , nella Siria,
schade onta, infamia , disonore , ignominia.) Bocc. nov. 86. 2. In
essa vedrete un subito avvedimento d'una buona donna avere un

sulla costa orientale del gol del suo nome, detto dagli antichi Sinua

Issicus. (G)
rande scandalo tolto via. Cavalc. Specch. Cr. Questo Cristo croci
fisso alli Giudei scandalo, alli Gentili pare stoltizia. (E quel di ScAnoenonA. * (Bot.) Sf Lo stesso che Sclarea e Scarlea , V. N)
S. Paolo . Cor. . 23. Iudaeis quidem scandalum, Graecis autem ScannescenzA , Scan-de-scn-zi-a. Sf. V. e di'] Escandescenza. Lat.
stultitiam ; e quell'altro ai Galati, 5. - 1. Ergo evacuatum est scan excandescentia, Gr. 9 turns. Car. lett. n. 22. Il capitano, che si truo
vava aver fatto tanto schiamazzo a Roma di questa sua vigua, venuto
dalum Crucis, voltato nel disonor del Golgota dal Manzoni) (N)
3 - Discordia , Disunione, Lat. dissidium, discidium , offensio. Gr.

dicraris, aopa. G.

in iscandescenzia ec. , disse , ec.

. 7.o. 4. Onde nacque poi grande scan Scanoianese, Scan-dia-n-se. Add.pr.com. Di Scandiano, borgo del

dalo tra loro. Dant. Inf. 28.35. Seminator di

e di scisma.

Ducato di Modena. (O)


Ge
Bocc. nov. 98.ao. Se io andassi ora a dire che io per moglie non Scanoice. * (Bot.) Scn-dice. Sf V. G. Lat. scandix.
la volci, grandissimo scandalo ne nascerebbc.
nere di piante a fiori polipetali della pentandria diginia, e della f

- * Dicesi Pietra di scandalo, e fig. vale Cagion di scandalo. V.


miglia delle ombrellifere , il cui futto consta di due semi riuniti ,
spinosi e terminanti in una lunga punta. (Aq)
Pietra , $. 1 , 59. (A)
- Col v. Dare : Dare scandalo= Scandalizzare. V. Dare scandalo.(A) Scaroncopota. * (Filol.) Scan-di-c-po-la. Adde sf V. G. Lat. scan
-

- * Col v. Essere : Essere in iscandalo di alcuna cosa:=Scandaliz


zarsene. V. Scandolo, S. 6. (V)
- (Col v. Fare : Fare scandalo=Scandalizzare.] V. Fare scandalo.

dicopola. (Da scandir scandice.) Venditor di scandici. Soprannome


che a titolo d'ingiuria venne dato ad Euripide ed anche a sua ma
dre perch esercitarono l'uno e l'altra tale mestiere. (O)
-

- [Col v. Mettere: Mettere scandalo=Cagionarlo, Produrlo. Pass. ScanDicliAae. (Ar. Mes.) Scan-di-gli-re. Att. Trovare collo scandaglio
348. Ci fanno i demoni per seminar questo errore , e per mettere la dirittura. Baldin. Voc. Dis. (A)
2 - Onde Scandigliare i sassi dicono i muratori, e vale Ridurli
scandalo, e per infamare quelle cotali persone , la cui similitudine
prendono. Din. Comp. . Dicendo che avea messo scandalo in Pi a scandiglio. (A)
3 - * Cercar bene minutamente delle misure de' pesi di checches
stoja, e arse ville. ( Qui nel signif del S. 3.) (P
sia. Baldin. (O)
9 Col v. Prendere: Prendere scandalo = Scandalizzarsi. Pallav.
Ist. Conc. 2.36. Gregorio Magno scrive a Gennaro vescovo di Cagliari, 2 - (Leg) Prendere a pigione. Band. ant. Le riconduzioni si pcison
fare per tutto il mese di Marzo, non essendo state in detto mese scan
aver egli udito, che alcuni avean preso scandalo perch da lui erasi
digliate o condotte da altri, (A)
proibito a'preti semplici il confermar i battezzati. (Pe)
-

- -

- -

ScannicLaro , * Scam-di-gli-to. Add. m. da Scandigliare, r. (A)


piuttosto Farli andare in collera. Fav. Esop. g. Priva i suoi com Scanoiclio. (Ar. Mes.) Scan-di-glio. Sm. Massa di sassi ridotta in qua
pagni minori del merito delle loro buone operazioni, recandoli in dro, per determinare il loro prezzo. (V. Scandagliare) (A)
2 (Leg) Pigione o Tassa che si paga dai macellai e da' cano
scandalo e in furore. (V)

1o - Col v. Recare: Recare in iscandalo alcuni=Scandalizzarli, o

1 1 * (Icon.) Vecchio galantemente vestito, che tiene in una mano

vai. (Dal ted. schand ingiuria, e geld moneta, cio moneta esatta

una bottiglia e nell'altra il ritratto d'una bella. E vicino ad una

per ingiuria ed a torto. V. Gravezza. Ora schand. geld vale vil

tavola coperta d'un tappeto verde, su cui sono dadi e carte da

prezzo.) Band. ant. Li siti di vino e di macello, concessi per scan


diglio. (A)
8campiMer, Scan-di-mn-to. Sm. Lo stesso che Scansione, V. Te
saur. Cann. 9. Berg. (Min)
Scandinavia. * (Geog) Scandi-n-vi-a. Sf Antico nome della Gran
penisola che comprende la Svezia e la Norvegia, presa gi per un

giuoco. (Mit)

12 - * (Arche.) Pietra di scandalo dicevasi a Roma una Pietra innal


zata nella gran porta del Campidoglio, sulla quale era incisa la
gura d'un leone : andavano su di essa a sedere coloro che avean
fatto fallimento, ed abbandonavano i loro beni ai creditori. Eran
essi obbligati a gridare : Cedo bona, e di battere colle natiche la
isola dagli antichi, e detta ancora Scandia , Scanzia, Baltia (G)
ietra ; n pi era permesso d' inquietarli pe' loro debiti. Chiamavasi ScANDnAvo, * Scan-di-na-vo. Add. pr. m. Della Scandinavia. (B)
di scandalo o di vituperio, perch i falliti erano diffamati Scanone. (Poes.) Scandire. tau. Lo stesso che Scandere, nel sign,
-

e dichiarati inabili a testare, portar testimonianza ec. (Mit)

del S. 3. Salvin. Pros. Tosc. s. 25. Per me sospetto che ec. il verso,

in dicendo tutte intere le parole, che nello scandire necessariamente


13 - * (Geog.) Monte dello scandalo: Nome che davasi al Monte de
si schiacciano, ne saria venuto ec. soprabbondante
gli Ulivi, presso Gerusalemme ; perch ivi Salomone , sedotto dalle
Scanpolezzare, scan-do-lez-zn-te. Part. di Scandolezzare. Ve di']
donne straniere , aveva fatto ergere altari ai falsi dei. (Mit)
Scandalizzante.
ScanDALosAntENTE , Scan-da-lo-sa-mn-te. Avv. In maniera scandalosa,
Scanbolezzaae, Scan-do-lez-zre. [Att. Lo stesso che ] Scandalezzare.
Con iscandalo.- , Scandolosamente , sin. Guicc. Stor. (A)
[ V. e di' Scandalizzare. 1
Scandalosissimo , Scan-da-lo-sis-si-mo.Add. m. superl. di Scandaloso.-,
Scandolosissimo, sin. Guarin. Idrop. 1. 3. Che giova cgli a' poveri 2 N. pass. Pigliare scandalo; ed anche Impazientirsi, Adirarsi. Malm.
-

padri l' allevar con buoni costumi i figliuoli, se essi poi per le piaz

. 56. E non avendo ancor toccato un bezzo, Si scandolezza , ed

entra in grande smania. E n.23Ei con Macone allorsi scandolezza.


ze e ne' trebbii trovano... compagni scandalosissimi d' ogni male e
Scanpolezzatissimo, Scando lez-zatis-si-mo. Add. m. superl. di Scan
d'ogni licenzia ? (A) (B
dolezzato. Lo stesso che Scandalezzatissimo, V. -Accad. Cr. Comq.
ScarpaLoso , Scan-da-l-so. Add. m. Che commette e d scandalo.-,
Mess. Veduta questa esecuzione , il P. ec. , senza altra risposta, se
Scandoloso , Scandalizioso, sin. Lat. factiosus, facinorosus, scelestus.
rzorzarxd, uox9mpds, rovnpds, Tac. Dav. Scandalosi in pubblico, ScAvolezzaio
ne torn scandolezzatissimo. (A)
, Scan-do-lez-z-to. Add m. da Scandolenzare Lo stesso
e disonesti per le case
A

1 o4

SCANDOLEZZATORE
SCANNELLO
che Scandalezzato. IV. e d'Scandalizzato. Red. Lett. 2. 2o2. V. Sig. ScANNArAE, * Scan-na-p-ne. Add. e sm. comp. indecl. V. dispregia
Eccellentiss, o rimarr scandolezzata di me , oppure se ne
tiva che ha alquanto pi di forza di Mangiapane , e pi propria
ScAnnolezzAToae, Scan-do-lez-za-t-re. Verb. m. di Scandolizzare. V.
mente usasi come appellazione disprezzativa di cattivo soldato, di sac
e di'Scandalizzatore.
comanno. ( Dal ted. schenapano, chenapan che ha lo stesso senso.)
Scandolo , Scn-do-lo. Sm. V. e di"] Scandalo. Maestruzz. 2. 9. 8.
Benv. Cell Vit. t. .f o3. Conosciuti certi di loro, dissi: O scan
L' altro lo scandolo attivo , cio quello che in colui che iscan
napane , se voi non vi levate di costi ec. io ho qui due falconetti
dalezza. (N)

parati co' quali io far polvere di voi. (A) (Gr) (N)

a - Danno , Infamia , Disonore. Vit. S. Umil. Temendo che non ve ScAnnAPIDoccinn , Scan-na-pi-dc-chi. Add. e sost. com. comp. indecl.
nisse agli orecchi de' parenti , e tornasse in iscandolo della fante.
Abbietto, Pezzente , Pidocchioso. Tasson. Son. Berg. (Min)
Fir.As. 238. Ingannando quelli buoni omiciatti , e semplici donnic ScANNARE , Scan-n-re. [Att.] Tagliare la canna della gola. Lat. ju
ciuole, danno lor fralle mani, in iscandolo e disonor grande de' veri
gulare. Gr. carriv. Bocc. nov, 8 . 1 . Parevagli tratto tratto che
Scannadio si dovesse levar ritto, e quivi scannar lui. Boez. Varch.
religiosi e della nostra religione, cc.
3 Discordia , Disunione. Franc. Sacch. nov. 6o. Cos ha fatto que
n. 4f. Se io avessi empiamente voluto vedere i tempi sagri, se scel
sto maladetto corvo, che venuto a mettere scandolo tra quelle due
leratamente scannare i preti ec., non perci arebbono n sentenziar
arti. Din. Comp. 2. 29. I seminatori degli scandoli li diceano : Si
mi potuto, n punirmi ragionevolmente, se prima non m'avessero
gnore , non entrare in Pistoja. E' appresso : Li confermava quello
citato, poi udito , e finalmente convinto. Bern. Orl. n. 8. 4. Fan
ciulli e vecchi presero e scannaro.
che pe'seminatori degli scandoli gli era detto.
4 - Qualunque atto onde possa venire isconcio o danno. Fior. S. 2 * E n. pass. Salvin. Annot. F. B. 4. 4. . Stanzini dove si
scannano le bestie. (N)
Franc. 47. Cominci a dubitare, che dello altare cos ornato , il
uale egli l'avea lasciato in guardia a frate Ginepro, egli glie ne 3 Per metaf [Rovinare altrui] Tac. Dav. ann. 4 96. Credesi fa
cessero ammazzar Pisome i Termestini, perch gli scannava colle gra
acesse scandolo per zelo di carit. (Cio, donand a' poveri qualche
vezze. E 6. 23. Che volete voi fare d'un Re che nella pace vi
cosa degli ornamenti.) (V)
- * Dare scandolo = Scandalizzare. V. Dare scandolo. (N)
scanna, e nella guerra vi rovina ? Malm. 4. 24. E tale l'appetito
- * Essere in iscandolo di alcuna cosa=Scandalezzarsene. Vit.SS.

che mi scanna, Che un diavol cotto ancor mi parr manna. E' st.

Pad. 2. 84. Prendendo quel diacano dimestichezza colla sua donna,


cadde con lei in peccato , sicch ne furono in iscandolo e vituperio

dava peziente, ec. E 6. 25. Perch la fame quivi ne lo scanna. Ricc.

tutti que' frati. (V)

Calligr. Io ho la bile che mi scanna. (A)

39. Miopadre, che 'l bisogno ne lo scanna, Con un mio zio, ch'an

7 * Fare scandolo=Scandalizzare. V. S. 4, e V. Fare scandolo.(N) 4 [In modo scherzevole.] Levare d' in sulla canna. Buon. Fier.4.2.
Seanpolosamente, Scan-do-lo-sa-mn-te. Avv. [V. e di Scandalosamente...]
3. Zingana , quella seta Che 'l Dondola tintor posta avea al sole,
Lat. offendiculo, malo exemplo. Gr. rpogxor. Fr. Giord. Pred.R.
Chi la lev d' in sulla canna ? chi ? Chi la scann? su di. E Sal
vin. Annot. ivi : Scann, parola graziosamente fatta per significare Le
Ne' tempi delle feste solenni scandolosamente tripudiano , e d'esser
vare d' in sulla canna ; quando comunemente si piglia per tagliar la
tripudiatori si gloriano.
Scannoiosissimo , Scando-lo-sis-si-mo. Add. m. superl. di Scandoloso. V.
canna della gola. (N)
5
e di'Scandalosissimo. Car. Lett. 52. Perci Sua Beatitudine, non vo
(Milit) Scannare il fosso : Fare un'apertura nel fosso del nemi
co, onde deviare l' acqua, e renderne pi agevole il passaggio. Mor
lendo per niente comportar questa indegnit , n alcun altra , jer
tecucc. Se il fosso con acqua, si riempie di fascine , sacchi, sal
mattina fece pigliare pubblicamente Lottino, e metterlo in Castello,
siccie , salsiccioni , gabbioni di terra , o si vuota scannandolo dove
siccome quello, per mano del quale si trattata pessima e scando
la campagna pi bassa. (Gr)
losissima opera , e molte altre simili. (A) (V)
Scasnoioso, Scan-do-l-so. [Add. m. V. e di Scandaloso. Fir. Disc. ScANNATo , Scan-n-to. Add. m. da Scannare. [Cui stata tagliata la
canna della gola..] Lat. jugulatus. Gr. droazyais. Segner. Mann. Dic.
an. 98. Cosi il pi tristo che savio padre si and a nasconder la notte
28. . Questi bambini innocenti per conseguirlo ebbero, a pena nati,
in quella scorza dell'arbore dello scandoloso tesoro.
a sofferire una crudelissima morte, scannati e sfracassati sugli occhi
Scanellaro, Sca-nel-l-to. Add. m. Lo stesso clue Scanalato , Accana
delle
loro madri.
lato , V. Bariff Tabacch. Berg. (Min)
ScanellaTuaA, Sca-nella-t-ra. Sf. Lo stesso che Scanalatura, V. Ba Scann Arono , Scan-na-t-jo. Sm.] Luogo dove si scannano gli animali
per la beccheria. Buon. Fier. 4. 4. 1. Tintori, saponai, di macel
stian. Scolio , lib. 4. dell' Ord. Corintio. Berg. (Mlin)
lari Scannatoi , edifizi da trar sta. Metlun. 1o. 4fo.Vicino al bosche
ScAnraroo , Scanfr-do. [Add. m..] Epiteto dato altrui per ingiuria,
come Birbone, Briccone e simili; e dato a donna varrebbe quanto
reccio scannatojo, Mentre fuoco di stipa vi riluca. (Qui detto di
Meretrice, Cantoniera. (Dal ted. schand infamia, e farth carrctta :
selva entro alla quale il lupo scannava le bestie) (A) Salin. -An
not. F. B. 4. 4. . Scannatoi , stanzini dove si scannano le bestie.(N)
Carretta d'infamia. Altri dal franc. cafurd; ma in questo caso var
2
Per simil. Luogo ove si usino disonest o soperchierie. Salvun.
rebbe piuttosto Bacchettone, Picchiapeto.) Lor. Mel. Arid... 42
O porta i fiaschi da te , scanfai da. Varch. Suoc. 4. 6. Quando vidi
Annot. F. B. 4. 4 1 1. E scannatoi si domandano quelle case e stanze,
pure che la scanfarda non la voleva pigliare (la collana) da s,gliela dove si giuoca di vantaggio, e si fa il collo a' poveri giovani , che
perci si dicono , pollastrotti. (B) (N)
gettai in grembo. (V)
Scanc. (Ar. Mes.) (Sm.] Sorta di drappo di seta di color cangiante. 3 Fig. Dicesi Scannatoi o Strangolatoi I vicoli e altri luoghi stretti
Varch Ercol. 85. Noi pronunziamo chermis, taffett, scang, tam
e ritirati, perch ivi le persone di mal affare possono pi agevol
basci, ec. (Devrebbe dire sciang perch cos si pronunzia)(N) mente condurre altrui per fraudarli o assassinarli. Magal. Lett. Nel
Scanceno. * (Geog) Scn-ge-ro. Lat.Scandila. Isola dell'Arcipelago (G) l'elezione del sito voi raffigurate subito un ripostiglio, o , come suol
ScaniA.* (Gog)Sc-ni-a. Lat.Scania. Ant. provincia della Svezia.(G) dirsi, uno scannatojo, lasciato tra quattro mura in fondo a una torre. (A)
ScanicAne, Sca-ni-c-re. [Aut. e n. ass.] V. A. Si dice propriamente ScAnNATone, Scan-na-t-re. I Verb. m. di Scannare.] Che scanna. Lat.
dello Spiccarsi dalle mura e cadere a terra gl'intonicati. (Dal ted.
jugulator, victinarius. Gr. crxysvs. Buon. Fier. 4. 2. 2. Ah, ah ,
ausschicken distaccare, mandar fuori. In ingl. to snatch traspor
ribaldo Scorticator del pan caldo , Scannator delle cantine, Sgom
tare subitamente. ) Pallad. cop. 1o. Per la sua salsezza fa scanica
brator delle cucine. (Qui figuratamente.) (N)
ScanNATance, Scan-na-tri-ce. Verb. f. di Scaunare. Che scanna. Chiabr.
re gl'intonicati delle camere.
2 Per metaf (Spiccare, Staccar checchessia..] Pallad.cap.6. Quando Rim. p. 1. Ha di provar diletto Tra gregge il dente e l'unghia scan
non si teme di scanicare gli acini, le legature si vuol mutare.(Ec
natrice. (Berg) (Br)
co l'esempio intero : Sollevare le uve acerbe , si vuole fare quando Scan NaTuaA. (Milit.) Scan-na-t-ra. Sf. La terra scavata dal fosso ed
alzata sopra una delle sponde adiacenti. (A) (Gr)
non si teme di scanicare o di rompere l'acino. La legatura si vuole
ScANNELLAMENTo , Scan-nel-la-mn-to. Sm Lo scannellare, ma prendesi
mutare alle viti ec.) (Pr)
anche per Scanalatura. Salvin. Opp. Pesc. 2. 246. L'ingannosa sep
Scansarecco. * (Ar. Mes.) Scan-na-bc-co. Sm, Specie di coltello col
la punta ritorta con cui i macellai scannano becchi e montoni. Cos.
pia ec. in preda tragge i pesci Bocconi sull'arena , sotto un nic
Bartoli, Disc. istor. S . pag. 5. Lo fece, mentre che egli dormi
chio Serrata; e ancor con quei scannellamenti, Quando l'onde s' in
va, scannare con un coltello torto a guisa di scannabecco. (N)
furiano l'inverno Alle pietre qual nave ella s'attacca. (A) (N)
ScanneLLARe.(Ar.
Mes.) Scan-nel-l-re. [Att.] da Cannello. Svolgere il
ScannaDio, * Scan-n-di-o. N. pr. m. Bocc. nov. & . 1. (N)
ScansArosso. (Milit.) Scan-na-fs-so. (Sm.) Sorta di fortificazione mi filo di sul cannello.
2 - Da Cannella. Versare e Schizzare lontano a guisa d'una
litare, antica, e probabilmente un Condotto murato , pel quale si
poteva dare adito ai soldati nel fosso della fortezza..] Ar. Fur. 14. to6.
cannella sturata, che sia messa ad un vaso ben pieno. Lat. ejacu
lari
, evomere.
Dovunque intorno il gran muro circonda, Gran munizioni avea gi
3 - T. degli argentieri, ottonai e simili. Fare lo scannellato,
Carlo fatte, Fortificando d'argine ogni sponda,Con scannafossi den
tro , e case matte.
cio scanalatura, o incavi sottili per lungo, che s'usa fare per or
namento dei lavori d'oro , argento , o altro metallo. (A)
2 - * Oggi cos chiamasi Ogni taglio e condotto pel quale si d scolo
alle acque del fosso. Indi la frase Scannare il fosso. V. Scannare , 2 - (Agr) Diradare i canneti, tagliando le cannucce sottili, che non
profitterebbero, e sarebbero di pregiudizio all' altre. (A)
s . 5. (Gr , * Scan-na-mn-to. Sm. Lo scannare, L'uccidere. Diod. ScANNELLAto.
(Ar. Mes.) Scan-nel-l-to. Sm. Lavoro che si fa sui me
Jer. 46. 2o. Egitto una bellissima giovenca, ma dal Settentrione
talli, scannellandogli col pianatojo. (A)
Scannellaro.
* Add m. da Scannllare. Battagl. Berg. (O)
viene lo scannamento. (N)
ScasnAmnestar, Scan-na-mi-n-stre. Add. e sost. com. comp. indecl. ScanneLLATuRA, Scan-nel-la-t-ra. Sf. Scanalatura , Scannellamento
Magal. Operet. 3o5. Hanno o qualche riga in giro, o un po' di scan
V. scherz. Mungiapattona, Mangiafagiuoli, Dappoco. Capor. Com.
la Nin. 2. 5.
Secch. 6. 38. E grida : Ah feccia d'uomini
nellatura. E 328. Le scannellature . . . sono quello che vi di pi
regolare. (B)
codardi , S vilmente morir, scannaminestre ! Berg. (Min) (P)
ScannapaonoTTE , Add. e sost. com. comp. indecl. Uomo disutile, 2 (Anat.) Scannellatura lagrimale. V. Lagrimale , S. , .(N)
buono solo a mangiare pagnotte. Dicesi per lo pi de'servi , come Scarselo, Scan-nl-lo. (Sm.1 dim. di Scanuo. Lat. scannellum. Gr
trorcov. Lib. Op. div. Lo cielo mia sedia, e laterra scannello
Scannapane de'soldati. Aret. Sat. Quanti scannapagnotte a tradimen
de' miei piedi. Jac. Sold. sat. 5. Tempo verr, n fia lungi da que:
to Isguazzano ci che hanno i padron loro. (Br) Benv. Cell. Vit. t. 2.
sta Lt , che noi vedreu nel tuo scannello, Ch' ora cc. (B) Diod
f, 36. Certi di quei sua cortigiani scannapagnotte dicevano cc. (N)
-

-------------------- -

SCANNETTO
Jer. Lament. 2. . E non s' ricordato, nel giorno del suo cruccio,
dello scannello de' suoi piedi. (N)

1 o5

SCAPESTRARE

capo pi alta che da pi, per uso di scrivervi sopra comodamente,

Scan-si--ne. Sf. Lo scandire i versi, Misura de'


versi. , Scandimento , sin. ( Da scandere misurare i versi.) Sper.
Dial. 123. Non vo' per che creggiate che la volgare scansione sia
puro numero, tanto che sole undici sillabe , comunque insieme si a

e per riporvi entro le scritture. Lat. sc inium. Gr. xurov. Lasc.

dunino, facciano il verso toscano ; ma mestieri ec. Uden. Nis. . 2o.

ScAnsionE.

2 - Pi comunemente si prende per una certa Cassetta quadra, da


Gelos. 4. 9. Dove di' tu ch'egli ha detto ch'e' son rimasti? R. Nello

I medesimi effetti si posson considerare dalla scansione dattilica in


questi versi virgiliani , ec. (A) (B)
quello scannello che voi qui vedete. E Lez. 244. Come un tegolo ScAnso.* Sun. da Scansare. V. comunemente in uso. Il cansare o Evi
ed uno embrice , o una credenziera ed uno scannello.
tare. Bart. Dionig. Ist. l. 4. Presero anco i suoi il famoso galeone

scrittojo in sullo scannello, smemorata. Varch. Ercol. 16o. L'ho in

3 - T. de'carrozzieri. Nome di due pezzi di legno d'olmo, situati

del Cigala Genoese, che nella ruina dell'armata al Zerbi, si era noma

l'uno al di sopra della sala , e l'altro sotto. (A)

solo salvato egli dalla grossa armata di Piali, ma aveva eziandio da


4 - T. de macellai. Quel taglio del culaccio, che pi vicino alla to scanso, co' suoi tiri, a molte galee di salvarsi. (P)
coscia. (A)
2 - " A scanso , posto avverb. anche nell'uso , vale A fine di scan
5 - Pezzetto di legno a cui sono attaccate le corde degli strumenti sare e sfuggire. Cesar ott. (O)
musicali. Montanar. Berg. (O)
ScANTILLA, Scan-tilla. N. pr. . Lat. Scantilla. ( Dal celt. gall. scann
Sca NNETTo, Scan-nt-to. Sm. dim. di Scanno. Piccolo scanno. V.
moltitudine , e tulg produrre: Che produce molti figli.) - Impera
dell'uso. (A)
trice romana, moglie di Didio Giuliano. (Mit)
ScAnNo. Sm.] Panca da sedere, Seggio di legno ; altrimenti Banco.1 ScanTinuo, * Scan-ti-ni-o. N. pr. m. Lat. Scantinius. ( Dal celt. gall.
Lat. scamnum, sedes. Gr. 89 pov, 3 xcs. ( Scamnum dal ce lt. hrett.
scann moltitudine , e tinne severit : Severo verso la moltitudine.)
skaon o skanv banco. I Latinisti da scandere sali c..) Amet. 72. Le
Gneo. Romano contro cui si esegu per la prima volta la legge
contro i Sodomini, detta dal suo nome Scantinia. (B) (Mit)
poste mense, nulla altro espettanti, si riempierono d' uomini e di don
ne, e ciascuna tenne secondo il suo grado lo scanno. Cr. 5. 18. 6. ScanTonamento , * Scan-to-na-nn-to. Sm. Lo scantonare. Salvin. Cas.
Del suo legno (del noce) si fanno ottimi scanni , e belli soppidiani e
57. Incominciarono della tragica asprezza a cercarsi piccoli diverti
durabili, e tutti altri vaselli da riporvi gli arnesi.
coli e scantonamenti dagli spettatori. (N)
ScAntonARE , Scan-to-n-r. -Att. Levare i canti, [ i cantoni a cheo
- Cassetta o Stipo per riporvi cose preziose. (A)
Sede in generale. Dant. Par. 4. 3. Non hanno in altro cielo i
chessia. Lat. in angulos exsecare. Benv. Cell. Oref &5. Presa la pia
loro scanni. E'3o. 31. Vedi li nostri scanni si ripieni, Che poca gente
stra, e pulitala dalle bave, e scantonatala alquanto, la radei da tutte
omai ci si disira. E 3a. 9. E come quinci il glorioso scanno Della c due le bande nel modo che di sopra dicemmo.
Donna del cielo, e gli altri scanni Di sotto lui cotanta cerna fanno. 2 * Ed attivamente ancora dicesi di Chi volta il primo canto,
4 - Per simil. [del
.] Banco di rena, Deposizione di rena fatta ne'
che trova per istrada, per non incontrare un creditore o altra per
fiumi , o in riva al mare. Viv. Disc. Arn. 7. E perci prolungando
sona molesta; Andar per una strada traversa. Salvin. Annot. F. B.
'l letto dentro quelli scanni, banchi , dune , o cavalli di rena che 5. . 3. Dar la volta , scantonare i creditori, 'l voltare de' canti ,
vi si creano , questo accrescimento di causa sarebbe inevitabile.
e dar loro, come si dice, un canto in pagamento. (A) (N)
ScannonezzARE , Scan-no-nea-z-re. [Att.) Scagliar col cannone , Ab 3
fig. Sfuggire. Tac. Dav. ann. 498. Scantonandolo Cesare
battere col cannone; pi comunemente Cannoneggiare, V.] Lat. tor
ogni di pi, gli chiede audienza. (Qui il testo lat. ha : familiarita
mento bellico diruere. Gr. xx9xipsv.
tem aspernante.)
2 Efig. [Esprimere con ampollosit.1 Car. Lett. 1. 1 16. Vi scanno 4 E n. ass. nel sign. del $. 2. Buon. Fler. 4. . . E vie non meu
-

che al ladro Gli sono infesti i cani . . . , Onde gli forza gobbo

nezzo quel Sandisir subito chi arrivo.

gobbo e quatto Scantonar ad ogni ora. (B) Salvin Annot. F. B. 3.

ScAnonizzARE, Sca-no-niz-z-re. [Att. Togliere dal numero de' Santi;


contrario di Canonizzare. Lat. e numero Sanctorum expungere. Dav.
Scism. 55. Questo Santo adunque , per tanti miracoli illustrato, e

. 3. Fatto un ganghero, cio scantonando, andando per una strada


a trave so. (N)

ScanonizzAto , Sca-no-niz-z-to. Adl.m.da Scanonizzare. V. di reg.(O)

N. pass. nel . sign. Vasar. Vit. Affinch non si scantonassero


i marini nel tirarli su. (A)

ScaNoscenTe , * Sca-no-scn-te. Add. com. V. A. V. e di'Sconoscente.

N. ass. e pass. Andarsene nascosamente e alla sfuggita. Lat. de

pi di 4oo anni prima canonizzato , scanonizz.

(V. del dialetto napolitano.) Rim. Ant. Mazzeo di Ricco da Messi

clinare, devitare , subaeifugere. Gr. over. tocc rio- 77

na ( nota 42 . Guitt. Lett.) Ma quelli tramalvascio e scanoscente,

lo mi son test con gran fatica scantonata da lui. Pataff 4. Egli


nuovo cintonchio a scantonarsi. Bern. Orl. 1. 5. 6o. Se disarmato
alcun vede per sorte , C) che punto scantoni dalla schiera, Nol cam
perebbe Apollo dalla morte. Galat.4ff Deesi lasciare che ci si faccia
da' maestri e da padri, da quali pure perci i figliuoli e i discepoli
si scantonano tanto volentieri, quanto tu sai ch' e' fanno Malmi. 4.
27. Onde minchion minchion, facendo il matto, Se ne scantona, che

Che gran rispetto mette in obrianza. Rim. Ant. Fr. Guitt. Lett. g2. Se
la gente villana e scanoscente Faccan quel che chiede lor usanza.(V)
ScassAMENTo, Scan-sa-mn-to. [Sm. L' evitare, Lo sfuggire; altrimenti
Evitazione, Schifamento, Sfuggimento. Lat. declinatio. Gr. irpori.
Salvin. Disc. 3. 2. La virt ed il vizio, e il seguimento di quella,
e lo scansamento di questo , ec.
non par
Scansanre , * Scan-sn-te. Part. di Scansare. Che scansa. V.di reg.(O) 7
*
Scansando , Scan-sr-do. Add. e sm. Che scansa; Schivo, Fuggifu

6.

suo fatto.

Scantonare un cavaliere o simile=Albatterlo dalla base.

Car. Leu. ined. 2. g4. Anco gl'Imperiali questa mattina hanno gran

tica. Capor. (A)

Scansane
, Scan-s-re. Att. Discostare alquanto la cosa del suo luogo;
[altrimenti Cansare..] Lat. amovere. Gr. droxiv. (V. Cansare. In

nuove di Corsica: che gli hanno dato l'acqua a S. Fiorenzo e presa

Gr. avys. (Dall'ar. chanasa se subduxit, latuit, recessit. In celt.


gall scachnaich scansarc) Fr.Jac. T4. 1 1.9. Non potiam morte scansa
re, E vediamola venire. Fir. nov. . 189. Mi parrebbe ec. che noi scan
sassimo quei pericolosi passi, a quali ci guida questo nostro amore. Tuc.
Davanni. 4. 88. O pur possiamo, alcuna cosa noi destreggiando, e senza

la Bastia, la quale non era per guardata , e scantonato non so che


cavaliero, che batteva lo campo, concludendo per questo che l'a
vranno presto. (Pe)
ScANTonATo , Scan-to-n-to. Add. m. da Scantonare tTagliato negli
angoli o cantoni. Lat. in angulos exsectus. Lor. Med. Arid, 3. 5.
Un rubino in tavola cc. legato all'antica, scantonato da una banda.
Benv. Cell.Oref: 6. La detta penna debb'essere scantonata e tonda
Scarosa Tua, Scan-to-na-tu-ra. Sf. Il luogo o La parte scantonata
Baldin. Dec Tra le scantonature della sala ec. gli angoli che lascia

n sempre adulare, ne sempre dir contro, scansare pericoli e vilt,

l' ovato del vestibolo. Mozz. S. Cresc. Scalino ec., con vaghe scau

ar. thanasa rigett , respinse. Nella stessa lingua aens declinare, de


flectere ab co.)

2 Sfuggire, Evitare1 (V. Fuggire.) Lat. evitare, declinare, vitare.

tenendo mezzana via. E Stor.2 283. Comand alla legione, che tenesse
il cammino per l'Alpi Graje, per iscansar Vienna, sospettando de'
Viennesi. Buon. Fier.3.4. 2. A me s' appartenea, com' io v' ho detto,
Scansar quelli scolari. E' Salvin. Annot. ivi:Scansare, l'istesso che Can

tonature nelle sue estremit. (A)

la testa

prima diSca-pec-chi-rc.
sala le. ( Da capo.)
s alle acciughe(Ar.Mcs)
Att.1(A)
Nettare il lino dal ca
-

sare.Ner. Samin. no. 28. Ma il ferro non and cotanto in fallo,Sebben

la vaga Amazzone scansollo, Che non desse sul capo al suo cavallo (N)

ScAPAae. (Ar. Ms.) Sca-p-re. att. T. de'pescatori. Levar


- -

6CCO,

pe LN. pass.) per metafSvilupparsi , spastojarsi. Libson, 37Pulcin,

che per le ville ti scapecchi.


3 N. ass. el pass. Discostarsi , Allontanarsi. lat. recedere. Gr. Scapecchiaro,
Sca-pec-chi-to. Add.m.da Scapecchiare
ripzsc9x. Fior. Ital. D. lo non voglio che nullo Italiano si scansi
-

r noi. Tac. Dav. ann. 2. 48. Scans Venone in Pompejopoli , ScAPEcciaiAToio. (Ar.Mes.)

sis

V. di reg.(A)
Strumento col quale

citt di mare in Cilicia. (V) (ll lat. ha : Venones Pompejopolim ec. si separa il lino dal capecchio.
annatus est. Questo esempio e aggiunto dal Cesari; noi abbiamo os ScAPesTARE , Sca-pe-st-re. Att. e n. ass. pr. A. e corrotta. V. e di
servato che l'edizione di Parigi 76o , vol. . pag. 96, legge cans, Calpestare. Pallad. 5. 4. Crcspi diventano, sc nascendo l'appio, certi
come pure la Cr. alla voce Cansare.) (B)Ner. Samin. o. 27. E quella pesi si voltino sopr'esso. ovver coi piedi si sscapestino. ciorl
indietro si scans per parte, E fe' vana riuscir l'arte con l'arte. (N) ScApesTRAne, Sca-pe-str re. N. pass. Levarsi il capestro, Scio ie
Scansare dif. da Guardarsi. Guardarsi indica l'attenzione della Scaprestar, sin. Lat. solvere. Gr. a. Varch. Lez. 482. Alcuna
mente e anche l'atto ; Scansare l'atto soltanto. Sicch Guardarsi volta si trova la S sola , come sinuosare , sbrancare , scaricare, sca
sempre volontario , deliberato ; Scansare pu cssere un atto mec pestrare, formati da questi nomi : morso, branca, carico,
E fig. Liberarsi da qualunque impaccio: Petr. son. 65. E pi
canico. Il Guardarsi essendo talvolta atto interiore, pu essere im 2
duol, che fien meco immortali, poich l' alma dal cor non si sca
percettibile; lo Scansare sempre ben manifesto.
Scassato, Scan-s-to. Add. m. da Scansare. Cr. alla v. Scampato (B) pestra.
-.
Tac. D
acu
ScansaroRe, Scan-sa-t-re. [Verb. m. di Scansare. Che scansa. Lat. 3 - N. ass. vivere scapestratamente, disordinatamente
ann.
3.
7
t.
Disdicendosi
a
principe
,
se
questa
citta,
o
quella
* cv itator. Buon. Fier. 2. . 14. Io bevvi, Scansator di pericolo, e pestra, uscir del centro di tutto il governo. (Qui il testo lat. ha :
bevendo, Mi fei lor s domestico , ch' io presi ec.
turbet.
Sc saTauce, Scan-sa-tri-ce. Verb. f. di Scansare. V. di reg. (O)
4
Att.) Guastare, Disordinare, Corrompere, Indurre licenza o dis
Scsia. (Ar. Mes.) Scan-si-a. [Sf) Strumento per lo pi di legno, ad
solutezza.
Tac. Dav. ann. 2.47. Scapestr s ogni cosa, che il volgo
to di tenere scritture, o simili ; altrimenti Scaffale. - , Scancia ,
sia. Lat. pluteus, scrinium. Gr. x8rcv. ( Da scansilis che si pu il dicca padre delle legioni (il testo 'lat. ha : eo usque corruption
provettu5 est.)
1acilmente ascendere , oude il latino barb, scansilia)
-

1 o6

SCAPOLARE

SCAPESTRATAMIENTE

Scapestratamente, Scape-sta-ta-mn-te. Avv. Dissolutamente, Sfiena- ScarioLIAro, Sca-pi-gli-to. Add. m. da Scapigliare. I Che ha i capelli

ScAPEsTRATissMo, Sca-pe-stra-tis-si-mo. Add. m. superl. di Scapestrato.


Lall. En. Trav. 6. 22. Come scapestratissima giumenta, Che la sua
soma di portar paventa. (Berg) (N)

scompigliati o sparsi ; altrimenti Discapigliato..] Lat. passis crinibus.


Bocc.nov. 48. 6. Vide venire per un boschetto ec. una bellissima gio
vane ignuda , scapigliata , e tutta graffiata dalle frasche e da' pruni.
Din. Comp. 2. 5. Con abbondanza di lagrime scapigliata in mezzo
della via ginocchione si gett in terra innanzi a messer Andrea da
Cerreto giudice, ec. Dant. Inf. 8. 3o. Sicch la faccia ben con gli
occhi attinghe Di quella sozza scapigliata fante, Che l si graffia. E
Vit. Nuov. 23. Apparvero a me certi visi di donne scapigliate, che
mi diceano : tu pur morrai. E appresso: Veder mi parea donne an
dare scapigliate.
2 - * Fu detto Scapigliato a pianto e a dolore per esprimere Eccesso

ScAPEsTRATo, Sca-pe-str-to. Add. m. da Scapestrare. (Cui stato le

di costernazione. G. V. 7. 85. E le donne scapigliate a pianto e a

natamente , Licenziosamente. [Come senza capestro ; che anche di

cesi Alla scapestrata..] Lat. effraenate. Gr. dxavaros. Lab. 273. La


valente donna, disiderosa di pi scapestratamente la sua vecchiezza
menare, che non le era paruto potere la giovanezza. Filostr. Forse

pi senno ti sar il tacere , Che favellare scapestratamente. Bemb.


Asol. 3. 197. La ragione guida il senso , il quale , dal caldo della
voglievole giovanezza portato , mon l' ascolta, qua e l , dove esso
vuole, scapestratamente traboccando.

vato il capestro, Rimesso in libert.) , Scaprestato, sin. Lat.effrae


dolore ; che ciascuna si credeva aver meno chi 'l fratello, chi 'l fi
gliuolo e chi 'l marito. (V)
natus. Gr. dxd Avcs. Fior. Ital. D. Andava con quel vigore e con
3 Fig. Che si dato alla scapigliatura, ( alla dissolutezza ; Disso
quella gagliardia , che vae il cavallo scapestrato e sfrenato.
2 - Per metaf Dissoluto, Sfrenato, Licenzioso, [Che ha rotto il freno
luto, Licenzioso;] e talora si usa in forza di sust. Lat. nepos. Gr.
della verecondia o simile. 1 Lat. solutus, effraenis. Gr. dxixuvos. Tac.
draros. Tac. Dav. Post.44. Ma Tiberio solamente tolse la degnit
senatoria a questi quattro scapigliati. Alleg. rin. 78. Io non son tor
Davann. 4. 89. D'Affrica a questa guerra ogni malandato e scape
cicollo, o stropiccione; Adunque io sono un grande scapigliato? Buon.
strato pi correva. (Il testo lit. ha: moribus turbidus.)
Fier. 3. 4. 9. Ditelo voi , scapigliata gente.
- [I E detto di cose, Disordinate , Scompigliate.) Bocc. nov. 2g. 2.
Quivi trovando ella, per lo lungo tempo che senza Conte stato v'e ScAPIGLIATURA , Sca-pi-gliat-ra. [Sf) L' atto dello scapigliarsi, nell'ul
ra, ogni cosa guasta e scapestrata ec., ogni cosa rimise in ordine.
timo significato. Vita o Manera di vivere dissoluta e scapestrata.
4 - Alla scapestrata, posto avverb. [Scapestratamente, Licenziosa Lat. lascivia , licentia. Gr. Aysz , 2roria. Buon. Fer 3. . g.
mente.] V. Alla scapestrata.
E 'i lanternino amico acceso , Che sempre ho in tasca pe' casi op
-

capezzamento, Sca-pz-za-mn-to. Sm. Lo scapezzare, Troncamento,

portuni Delle scapigliature mie notturne. E Tanc. 5. 6. E'l danno

della sua scapigliatura S'ha a ristorar or con un buon dotone. Buon.


Tagliamento. Uden. Nis. . 19. Qui si noti ec. lo scapezzamento
sillabico in sermonem ; e tutto per servire ec. (A) (B)
Fer. 3. 2. 1 . E'ngolfatomi alfin di tufo in tuffo Nella scapigliatura,
ScAPEzzARe, Sca-pez-zre. [Att. en. Tagliare il capo [altrui. -, Di
Cinsimi la stadera e fei da sgherro. E Salvin. Annot. ivi: Nella
scapigliatura, nella licenzia, lascivia e dissolutezza, a similitudine
scapezzare, sin.) Lat. capite truncare, detruncare. Gr droxszi(er.
di chi non abbia ravviati i capelli, ma gli tenga sparpagliati. (N)
( Da s privativa, e da capo.) Dav. Scism. 6. Buon per noi , che
il Re c l'ha scapezzato. Giriff Calv. 4. no5, Che diavol fa costui? 2 - Compagnia di giovani scapigliati, cio libertini.Migal. Lett. Egli
si era addottrinato in questa scuola fino dalla sua pi tenera et nella
che arme quella , Che tanta gente a un colpo scapezza?
2 - [Per simil. Abbattere, Tagliare la sommit di checchessia. Varch.
pi relassante scapigliatura di Lisbona, dalla pratica delle quali ec. (A)
Stor. 9. 26. N si contano le torri de'cittadini privati, le quali an Scaprramento, Sca-pi-ta-mn-to. [Sm.] Lo scapitare; (altrimenti Danno,
ticamente erano pi che molte, ma di gi erano state quasi tutte sca Perdita.-, Scapito, sin.1 Lat. damnum, detrimentum, jactnra. Gr.
ezzate, e ridotte o in case, o al pari delle case. Giamb. Gell. (Bibl.
muiz, Cavalc. Specch. Cr. Questo addiviene oggi a molta gente ,
Enc. It. n. 54) E vedrebbensene ( torri) ancora nella nostra (cit
perocch tanto regna questa invidia, che pare che l'uomo sia dolente
t), se elle nomi fossero state scapezzate e abbassate per ridurle all'uso della fama e della gloria e dell'utilitade altrui, reputando l' altrui
moderno. (N)
merito suo scapitamento Pallav. Ist. Conc. . 428. E sentisse anco
3 Tagliare i rami agli alberi insino in sul tronco, ed anche il tronco ra lo scapitamento della riputazione che ivi patia la Sede Apostolica.
E' 2, 88, Tollerando saggiamente ci ch'era stato voler divino, sup
stesso fino ad una certa altezza; che altrimenti diciamo Tagliare a co
rona, (Scapitozzarc.] Lat. amputare.Gr. ciroxdrrsuv. (Da S superflua, e
plirebbe col suo valore e col suo zelo si fatto scapitamento. (Pe)
-

dal gr. coeo fut. di copto io taglio. Altri da scapezzare nel primo Scaetanre, * Sca pi-tn-te.Part.di Scapitare. Che scapita. V. di reg(O)
senso.) Pallad. cap. 4. Coltellacci e pennati nel tagliare i rami scc ScAPTAne , Sca-pi-t-re. I N. ass. Perdere e Metter del capitale, Met
chi tra i verdi in sull'albero, e da scapezzare. Dav. Colt. 69. Sca
terci del suo, Andarne col peggio. , Discapitare , simi. Lat. sum
pezza il nesto col pennato, e non con la sega. Soder. Colt. 37. Con
mam imminuere, jacturam facere. Gr. 3mizv isyxsv. Tes. Br. 7. 6.
vien porta le presso al tronco, cio scapezzare i sermenti a quattro
A merei pi iscapitare, che laidamente guadagnare. Introd. Virt. N
e sei dita vicino a esso, in capo al primo occhio. E 39. Taglisi sc
si metta con lui ad altra quistione , imperocch ne potrebbe scapita
pra a dove per ultimo verso i capi si ritruovi il magliuolo mantenu
re. Buon. Fier44. 2. E scapitato aver di tal maniera ec. Che forza
to verde scapezzando affatto a dove si conosca possa rimetter la vite.
gli l'andarsene in dileguo.
4 - Dare scapezzoni, o sia Percuotere il capo.Burch. 2.46. Giunse 2 - Dicesi Scapitare di alcuna cosa e vale. Perder parte di essa ,
mio padre, e diemni un gran buffetto, E scapezzommi e tirommi il
Menomarsene la virt, l'efficacia. Segner Mann.Marz. 1.2. Gran tr
ciuffetto. (A) (Cos l'ediz. di Londra; la Cr legge scapezzoni.)(N)
bolazione scapitare di splendide facolt. E la morte n pure ti la
Scapezzaro Sca-pez-z-to. Add. m. da Scapezzare. [Tagliato, Reciso;
scia un soldo. E Apr. 26. 3. E non questo uno scapitare di saviez
e dicesi propriamente di persona cui sia tronco il capo, e per simil.
za quando pi ne dovresti aver guadagnato ? E' Pred. 3. 6. Credete
di cosa alla quale sia abbattuta la sommit. V. Scapezzare, $. .
voi che se perdonando scapiterete di credito presso molti degli uo
-, Discapezzato , sin. Lat. amputatus. Gr. droxorsi. Pallad. Met
mini noti a voi, non dobbiate presso altrettanti scapitare ancor di

terai sopra il letto della paglia due parti di pietre scapezzate, una
parte di calcina temperat ; e quando tu avrai fatto questo a gros

sezza di sei dita, metteraivi regoli uguali.


* - I Detto di Albero o simile, Tagliato sino al tronco, Potato a
corona; altrimenti Coronato.] Cr. 2.23.26. Cotale arbore si dee lasciar

credito vendicandovi. (V) Red. Letu. vol. 5. pag. 6o.(Ediz.de'Class.)


A tutte le singolari doti di quest'acqna (del Tettuccio) n' accop
iata un'altra singolarissima, ch'ella pu tramandarsi in tutte le pi
ontane regioni del mondo, senza ch'ella scapiti n poco n puinto
di sua virt. (A) (B)

tagliato, ovvero scapezzato, infino al seguente anno. Soder.Colt. 2. ScaPirAto, Sca-pi-t-to. Add. m. da Scapitare.
Questa pregiatissima pianta, pi d'ogni altra feconda e fruttifera, dal ScAPto , Sc-pi-to. [Sm. Lo stesso che]

V. , Disca

suo scapezzato e reciso tronco, e mozzi rami ec. , pullula e manda

sin. (V. Danno.) Fr. Giord. Pred. R. Esagerava il timore di

fuori ec. E 56. Mettendo sotto qualche difesa di cuojo , o concio,

are uno scapito grande. E appresso : Non si accorse del fatto gran

o stoppa legata forte, sei dita sotto al taglio del tronco scapezzato.
dissimo scapito.
capezzonATA. (Veter.) Sca-pez-zo-n-la. Sf: Botta di mano con tutta 2 - Dicesi Dare scapito e vale Fare scapitare; Dare a scapito e vale
la forza
cavalcatore, e con tutto quel moto che pu fare il brac
Vendere con iscapito. V. Dare scapito, SS. 1 e 2. (A)
cio. (A) (B

ScApirozzARr. (Agr.) Sca-pi-toz-z-re. (Att. Far capitzze , Tagliare

Sca-pez-z-me. (Sm.1 Propriamente Colpo che si d nel


gli alberi a corona , [ Scapezzare.] Lat. amputare. Gr. drocdrramr.
capo a mano aperta. Lat. colaphus. Gr. xdAzpos. Pecor. g. 6. nov.
Dav. Colt. 88. Se vuoi farne molti (de' mori), scapitozzane di Marzo
. L'abate alz la mano, e diegli un grande scapezzone. Lib. son.
uno che sia in luogo umido e grasso.
54. Poich'io ti ho morto cogli scapezzoni. CiriffCalv.3. 81. Sicch Scs PirozzATo, * Sca-pi-toz-z-to. Add. m. da Scapitozzare. V. di reg.(O)
la gente si fue allargata, Per non aver di quelli scapezzoni. Burch. ScApo. (Archi) Sm. V. G. Lat. scapus. (Da scapos per scepos verga,
bastone.) Nome da Vitruvio dato alla grossezza da basso della colonna,
2. 46. Giunse mio padre , e diemmi un gran buffetto, E scapezzo:ni,
e tirommi il ciuffetto. (L'ediz. di Londra 1757 a pag. 1 if iegge
desumendolo dai fusti degli alberi, o dal gambo delle erbe.(Aq)Baruffi
scapezzommi.) (B)
Baccanal. Che si distende Dal sommo scapo, E a poco a poco cc.(N)
2 - E detto per contrapposto di Buffetto in equivoco scherzoso. Dur 2 (Bot.) Nome applicato da' botanici al peduncolo radicale , ovve
ch. . 66. pan buffetto, e cacio scapezzone.
ro a quel fusto privo di foglie che nasce direttamente dalla radice e

ScapiclARE, Sca-pigli re. Au. Scompigliare i capelli, sparpaglian


degli; altrimenti Arruffare, Discapigliare. Lat capilios conturbare.Gr.
arrriv. Com. If 27. Il giovane fi a lei: costei per nullo mo

do volle consentire: scapiglioila, graffiolla e morsecchiolla, e ogni

porta i fiori. (Aq)


a * Cos dicesi dai crittogamisti Quella specie di tronco o co

mo che non porta foglie , ma bens la sola fuitificazione, come in


alcuni equiseti, o code di cavallo. Bertoloni. (O)

oltraggio le fece. Pataff 4. Madre del diavolo , io la scapigliai.


ScapoLA. (Anat.) Sc-po-la. Sf. V. e di Scapula. (o) (N)
2 - E n. pass. Lall. En. Trav. Seguita a scapigliarsi, e dice : Ol, ScApoLARE , Sca-po-lre. Attl Liberare. Lat. liberare. Gr. Av9po.
O figliuolo d'Anchise, a chi parlo io ? Fortig. Ricc. n. 61. Ed i
( Dalla s privativa, e dall'ebr. cebel vincolo, catena, ceppi. Altri

ricciuti crini si scapiglia. (N) -

3 - E' fig. Darsi alla scapigliatura, Vivere scapestratanente o disso

forse dal lat. barb. caplum fune, che Isidoro cava da capio io pren

campi in Giugno. L'involucro de suoi fiori le fa prendere il nome

do, ovvero da scappare, V. Scapoli.) G. V. 7. no. 3. Poco tempo


appresso i baroni pugliesi , i quali il Re avea presi alla battaglia ,
fece scapolare, e a molti di loro rendere le loro terre. E 2.6.7
Ogni atto e scritture vi furono prese e arse, e rotta la carcere delia

di Scapigliata. Lo stesso che Angella, V. (A)

Volognana, e scapolati i prigioni.

lutamente. Lat. nepotari. Gr. crstizi.

ScapiclATA. (Bot.) Sca-pi-gi-ta. Pianta annua che si trova fiorita ne'

SCAPOLARE

SCAPPATURA
loeit, con astuzia, o eon violenza e si dice propriamente di

a - N. ass. Fuggire, Scappare, sottrarsi inosservato. Lat.effugere,


evadere. Griuon. Fier. 1. 4. 6. Prima uscir da quel
minor pertugio, Fatto di piccolago, un elefante, Che possa scapolar
da noi guardato. Dalle carceri nostre un brusco, un pelo. E Tanc.

1 o

evadere
sia ritenuta.(. Fuggire.) Lat. erumpere,
Griu.(In ispagn. ed in provenz. escapar,in franc'ir
ining to escape, dal celt. gali. seap scappare. Nella stessa ligu
ascaich scappare, sgiap passar sopra velocemente. ii Bullet hi
brett. achapper fuggire e scapad per scappata; voci che non tro
vo in altri dizionari. Alcuni cavano scappare da scapha, quasi v
glia dirsi fuggire su di uno schifo, allorcaionda la nave Secon
do altri, scappare forse fu detto sulle prime scapare, quasi cavare o

5. . Ecco che in un istante l'accerchiaro, Che tempo non vi fu


da scapolare. Fir -As. 67. Anzich egli dindi se ne scapolasse per

alcuna segreta strada , aspettata la mattina, io provvidi che egli fosse


menato dinanzi al vostro illustrissimo cospetto Lall. En. Trav.
3o. Procaccer ciascun discapolare, Chi sotto querce o pin, chi

nelle grotte. (N)

sottrarre il capo, come fanno le besti, dalla cavezza, da giogo o

3 - Uscire o Venir fuori. Buon. Fier. 3, 5, 6. Piova vin Marsilia

ti
simile, per fuggirsene via.) Bocc. nov. 7. 63. Ma
non mi scapperai delle mani. Tac. Dao.'Suor. 4. 34a. L'appicca
vano anche a Vocula, se travestito da schiavo di notte chi
scappava. Sagg. matepo. Ma essendo, non so come, scappato di
atto dim
quel solo
che inparte.
, si vedde gran
mano a chi l'immergeva cc.
Opp
Salvin.
mangiata

e Napoli, Piova gran Danzica e Tripoli, Gran di qua , vin di l

scapoli. Lall.En. Trav. 2. 4o. Allora il padre mio mut sen


tena ; Vinto si rese , escapolando fuore, A la stella ed al ciel fe'
riverenza. (N)

una
l
Scapolane. (Eccl.) Sm. Quel cappuccio che tengono in capo i frati.-,
Scapulare, Scapularo, sin. Lat. scapulare, cuculio, Vives, V, il Du
sirene ec, tutte colle membra Sdrucciolevoli scap
esc. 5, 2go.
(N)
resne.(Da scapula omero.) Bocc.nov.6.3. Qual calze, e qual cappa,
e quale scapolare ne traevano spesso. Pecor. g. 3. nov. . Si comin 2 - Dicesi Scappare a dire o a fare alcuna cosa e vale Lasciarsi.
ci a vestire e a mettersi in capo lo scapolare. D. Giov. Cell. lett.
a farla o a dirla quasi non volendo, o dopo
dare
to, Tac. Daann. 2.55 Della qual cosa rara e lieta eziandio a poter
4. Si tur il volto collo scapolare, e diegli d'uno coltellino per lo
corpo. Burch, , 47. Erano tutti senza scapolari. Bern. Orl. a. az. uomini Tiberio fece tanto giubbilo, che in senato scapp a
58. Aggraffa i frati per gli scapolari.
ninno altro Romano di sua grandezza aver avuto due nipotini a un

2 Oggi comunemente s'intende ancora per Quella parte dell'abito

corpo. (Il testo lat. ha ut non temperaverit quin jactaet)

di alcuni religiosi, che consiste in due liste di stoffa, una delle quali 3 - Dicesi Scappare alcuna cosa ad alcuno e per simil. vale Riescirgli
passa sullo stomaco e l'altra sulle scapule, d'onde trasse il nome; di farla, Venirgli fatta, Lat. excidere aliquid. Car. lett. . o6
e calano sino a piedi ne professi, sino a' ginocchi ne'laici (A) (Ber) Quando mi scappasse qualche cosetta, sar di pi favore a me ve
3 - * Segno di divozione verso la Santa Vergine, usato tra' laici a 4
alle s mani, che di piacere a lei.
somiglianza dello scapolare de religiosi, e che consiste in due pic - Dicesi Scappar la pazienza, la rabbia o simile e vagli
er
della
il
nome

ricamato
su
cui
o
panno,
cioli pezzi di stoffa
di flemma , Entrar in collora, infuria e simili. Lat

gine o posta la sua effigie: pezzi attaccati a due nastri da potersi


portare appesi al petto ed alle spalle. Fu introdotto presso i Fedeli

due. Tac. Dav. anni. a 55.


abrumpere,
Gr.a riaxora
Tacit.usati
bench
servire, scappa la pacienza, e l'assediano

Ad ess,

erso la met del secolo xrrr da Simone Stock inglese, generale del armati in palagio. Fortig. Ricc. , 76. A Rinaldo la flemma a un
l'ordine carmelitano. Dicesi anche Abitino. (A) (Ber)
tratto scappa. (N)
scaponaro , Sca-po-la-to. Add. m. da Scapolare. Liberato Fr.Jac, T. 5 - Dicesi Scappati la mano, ed modo riempitivo non pi in uso.
4. 4. a. L'antiquo serpe pare scapolato,
Parch. Ercol. - 77. Sogliono alcuni, quando favellano, usare a
a - Fuggito. La qui evasit. Gr. vv. Fir. As. 176. Cupido ec., ogni pi sospinto, come oggi s'usa: sapete, in effetto cc. altri
non potendo pi sopportar l'assenzia della suabella Psiche, scapolato dicono che che non o l' and la steiue cc., altri scappati la

per una strettissima finestra di quella camera, dove egli era retto mano, e alcuni scasimodeo. (N)
cc. se ne venne l dove ella dormiva.
6 - *E' aut. Cavar fuori. Vit. S. Gio. Gualb. aga. La qual cosa
saron. (Marin.) Sc-po-li. Sm. pl. Coloro che servono nelle galere avvenuta gli sarebbe, se la turba degli amici ec. . . lui, isforza
senza catena ai piedi, come sono i marinari ed i soldati. (V. Sca tamente delle mani de' persecutori iscappando, a fuggire non v
polare verbo.) (S)
son costretto, (La interpunzione porta che questo scappare sia atui
scorro. * (Miin) Sca-po-li-to. Sm. V.G. Lat. scapolithes. (Da sca vo, se gi in essa non fosse errore) (V)
pos per scposgambo fusto, e lithos pietra) Minerale che trovasi (Ar.Mes) scappare dicono i razzai per Mandar via il razzo. (A)
eue miniere di ferro in Arandal in Norvegia, i cui cristalli sono Scaprara, Scappa-ta. Sf1 L'atto dello scappare ; e dicesi propria
allungati in forma di fusti, o confusamente intralciati a guisa di mente della Prima mossa con furia nel correre del cane e dei ca.
vallo, liberati dal ritegno clie gl' impediva,
rami. (Aq)
scoosca-po-lo. Add. e sn.1 Libero, Senza sopraccapo, Libero da
-* Onde Fare scappata, per Iscappare, ed anche nel senso di
suggezione. (. Pubero.) Lat. selutus, liber. Gr, arros. it. Dare la prima mossa con furia nel correre il cane e il cavallo.
ti
guarderai
di
lor
tu
si
come
parr
Beio
figliuolo, ora
art. 25.
V. Fare scappata, S. e a. (A)
iacci, donde tus scapolo. Burch. 275. Sicch'abbi i tuoi pensieri
3 E Prendere la scappata=Scappare, Fuggire. V. Prendere
fornicazion
lui
diabolica,
ver
scapoli
Dalla
sciolti e
la scappata. (N)
snogliat- La coelebs. Grazaos. Tac. lav. ann365. Met 2 Pemetaf Slancio di fantasia. Salvin. Disc. .34. Abbondevolis
tendo pi conto l'essere scapolo (Il testo lut ha praevalida orbi sino l'ingegno dell'Ariosto, e fecondissimo, fervido ed amoroso; onde
tate) avin. Disc. 2. 468 Cosi gli uomini scapoli e senza moglie dove vede il bello da sfogare sotto figura d'altri la propria passione
ricoshiamo andare di fiero coraggo adorni, e di brio forniti e da certe scappate non pu tenersi. E . 34g. La stagione ec. invita
me, per ristoro delle passate estive fatiche e recitazioni accademiche,
a prendere dal presente dubbio acconcia e comoda congiuntura di

di spirito,

Dicesi anche nell'uso a Quel cavallo, che sciolto precede gli


altri che tirano una carrozza. (A)

scorune, Sca-po-ni-re. att.l

gioconda scappata. E 2. agg. Sono bei luoghi poetici, e scappate

incer l'altrui ostinazione. Lat.alicujus

d'ingegno.

considerato in fatto o in detto, Tac. Da.


pertinaciam infringere Gr coi roszaranza. (Da capo) 3 - Error grave e
a..op.voipagg. Ma sia com'esser si voglia, sar forse detto ann. n. 7. Ravvedutosi della scappata, chin le spalle ad assolve
emerengia deirantimonio sapr molto bene scaponire la natura(V) re il rco dalla querela. (Il testo lat. ha quantoque incautins elier
sali. innot. . B. 3.3. 2. Scaponire , Levar di capo l'ostinazio buerat, poenitentia patiens.) Buon. Fier. . 5. . Penso pur non
ne, la caponeria, come si dice Scaponire un ragazzo che si inte dimen
rinvenir casi Delle scappate lor.
qualche
(N)
a

(Onde Fare scappata, una scappata=Commettere alcuno er.


cosa.
di
stato
intenderlo
molto
libro=Studiarlo
per
scaponire
un
e pemetaf:
a
rore o leggerezza.1 . Fare scappata , S. 3.
ando Buon. Fer 3.3.2, E pur sappiamo Anche noi torre a sca Scarparella, Scappa-tl-la. Sfl din. di Scappata. Scorserella, Gita
rella-, Scappatina , sin.

puire un libro.

sorro, Scapo-ni-to. Add. m. da Scaponire


sereno. (Ar. Mes) Scappa-mn-to Sm.

2 E fig. nel sign. di Scappata, $ 3.1 Pros. Fior. 6. zo4. Questo


Franc. Quel mec sgraziato vedendo che Venere faceva qualche scappatella, non volle

canismo, per cui il regolatore riceve il noto dell'ultima ruota, o lo

lasciar correre, come tant'altri , ec.

auenta, perche l'oriuolo si muova a dovere. (A)


Scaperuna, Scap-pa-ti-na. f dim. di Scappata. Lo stesso che Scap
- Dicesi Scappamento a ritrocedimento, Quello in cui la ruota patella , V.
Dolc. Lett, Berg, (Min)
e, il motore girare e spinge il regolatore in guisa da comunicar Scapparo, Scapp-to. Add. m. da Scappare. Fuggito via, Partito con
un movimento maggior del bisogno; quindi allorch il regola violenza. Lati qui effugit, qui excessit, velelapsus est Gry.
e reale allo stato di prima, questa ruota obbligata a cedere, e Buon. Fer. a.a. 2. Uscito il Podest, scappato voi. E3. 2. 5.
ire un po' addietro, prima di potere spignere da capo e rinnovar I barberi scappati si son rimessi a segno. Cecch. Esalt. Cr. 5.
cui retrocede,
moto, ad ogni vibrazione vidi un momento
a rie venuto un Cristian di verso Susa, Scappato da quei Barbari.
DicesiinScappamento

quindi vi perdita di forza e

tempo.

pos, Quello in cui il regolatore ritornando alla posizione di prima,


invece di trovare un dente che se gli opponga, come nella prece
aente, incontra solo un arco concentrico alle sue corse in cui
senza resistenza, fino a che trova il dente che lo dee spin
o
ere per restituirgli la forza perduta. ''ha pure lo Scappamento ad
sta a serpentina, a palette, ad ancora, a cavicchie a cilindro,

a -tPer simil. Uscito fuori del suo sesto, detto di cosa. Buon.Fier
3. n. 9. Oh che gote, oh che mento, oh che ganasce Scappate delor

E nel sign. di Scappare, $ 4. Scappato di pazienza per Impa


saangheri.
-

zientito. Tac. Dav. Stor. 3, 3o. Scappati di pacienza, gli rinfac


ciavano l'orgoglio e la crudelt, e infino al tradimento. ( Il testo
lat, ha exarsere)

a vibrazioni libere, a forza costante, a conna ec. CD- T.)


Scapparona, scappato-ja. Sf Scusa affettata, Sutterfugio. Salvin.
sarare, scap-pante. Part. di Scappare. Chescappa. La evadens,
annot. T. B.4.6. Queste gretole ec. , queste scuse affettate, que
alla
95. Ulisse, che prepose
Salvin. Disc.
nr. 3.scappante
(B)
da i fummajuoli della sua Itaca, l'im sti rifugi, sutterfugi, scappatoje. (A)

veduta del fummo,


Fuga. Car. Lett. ined.
Scarparua, Scap-pa-t-ra. Sf
nmortalit esibitagli
l Ninfa innamorata di lui, dice della mede 2. 7. Il cardinal Salviati sta con grandissimo dispiacere della scap
patura del nipote, e m' stato detto, che gi aveva per concluso un
sima sua patria, ch'era uno scoglio.
se, scappare. N. assi Fggire, Ucire o Andar via core parentado con una figliuola del Signor Vincenzo (Pe)

1 o8

SCARABATTOLA

SCAPPELLARE

ScAPPELLARE, Scappel-l-re. Att] Cavare il cappello. Lat. pileum de scappuccino. * Sm. V. A. V. e di Cappuccino. Cirff. Calv. 6. .
Un vezzo di diamanti era la gogna , La mitra una gala o scappuc
trahere. Gr. rXov &xip. Lib. Mott. Se gli accost abbraccian
dolo, e trassegli il cappello, dicendo che un Re poteva bene scap cino Da dar sollazzo, quale scuccobrino. (N)
pellare un altro.
Scappuccio , Scap-pc-cio. [Sm.] La
2 - Salutare alcuno semplicemente. Buon. Fier. 4. 3. 5. Che ritrose a Fg. e in modo basso L' errare, Errore ,Sbaglio , Svista. In
Mi faccian muso , quand' io le scappelli.
questo senso dicesi anche Scappuccio d'errore. Lat. erratum , deli
ctum. Gr. crxax. Varch. Storio. 329. Perch l'universale di Firenze
3 N. pass. Cavarsi il cappello per salutare alcuno. Lat. aperire ca
ha questo , che chi non fa scappucci d'errori, piuttosto lodato da
put. Gr. xsax droxarrec9zi. Ricciard. Comed. Si pu scap
lui, che biasimato. Ed Ercolg5. Chi in favellando ha fatto qualche
pellar quant'e' vuole ch'io non vo' scappellate (A) Car. Ficheid..
Sta lor dritto innanzi , si scappella. (P. V.)
scappuccio, e gli uscito alcuna cosa di bocca , della quale vien
ScAPPELLATA, * Scap-pel-l-ta. Sf. Il cavarsi il cappello per salutare.
ripreso, suole a colui, che lo riprende, rispondere : ec. E 294 Bi
Ricciard. Comed. Si pu scappellar quant'e' vuole , ch' io non vo'
sogna che sia o nato o stato a Firenze; altramente fa di grandi
-

scappellate. (A)

scappucci.

SAPPELLATo , Scap-pcl-l-to. Add. m. da Scappellarc. I Cui stato le ScapnEsraae, Sca-pre-st-re. [Att. V. e di ] Scapestrare.
vato il cappello; o che si tratto il cappello di testa.
Scapaestaro, Sca-pre-st-to. Add. m. da Scaprestare. V. e d'Scapestrato.
Buon. Fier. 4. 5. 3. E scaprestata a suo talento ha fatto Il peggio
2 E nello stile burlesco, Privato d'una cappella o cappellania.
Sacc. Rim. Il Vescovado n la Nunziatura Non posson dichiararmi
ch'ella pu sempre per tutto.
scappellato. (A)
Scapacciare , Sca-pric-ci-re. Att. Lo stesso che Srapriccire, P.
ScAPPELLoTTo , Scappel-lt-to. [Sm.] Colpo dato nella parte deretana 2 N. pass. Cavarsi i capricci. Segner. Manni. Mar. 6. . Aveva

del capo colla mano aperta; [forse cos detto dal far cadere il cap
pellol. Lat. capitis ictus, alapa. Gr. xdvos. (I napolitani dissero
in su le prime scoppola per colpo che fa cadere la coppola o sia
berretta, e di poi per scappellotto. Ci conferma la spiegazione di

quest'ultima voce.) Buon. Fier. . 4. 6. Perch a queste pelando La


2

conocchia , e a qnelli Scappellotti e frugoni e punzon dando , Non


v' era pi nessun che non volasse Di dove egli apparia.
a scappellotti uno = Dargliene. V. Pigliare a scap
pellotti.

commodit mai volesse di darsi all' ozio, di banchettare, di

bere , di scapricciarsi. E Apr. 8. 1. Perch attendiamo a pigliarci


i nostri piaceri, a scapricciarci , a sfogarci ? Buon. Fier. 4. 5. 3.
Scapricciati a tua posta; eccol qua pronto.
ScapniccIATo , Sca-pric-ci-to. Add. m. da Scapricciare. Lo stesso che
Scapriccito, V
Scapriccine , Sca-pric-ci-re. [Att. 1 Cavare altrui di testa i capricci ,
I Vincere l' ostinazione altrui, ] quasi Scaponire. , Scapricciare, sin.
Lat. alterius pertinaciam vincere. Gr. avsuv rivos xxrapimyviva.
2 N. pass. Cavarsi i capricci. Lat. cupiditatem, libidinen explere,
licentiae indulgere. Alleg. 199. Volendomi scapriccire a tutti i patti,
sfogo la mia rozza vena col mantenermi 'l ne'ch'i' posso terra terra.
Buon. Fier. 4. 2. 7. Da scapriccirmi il di parecchie volte Col bat

Sapperuccio , Scap-peric-cio. [Sm. Parte della cappa che cuopriva


il capo. V. e di' ) Capperuccio. I at. cuculio. Gr rd rs xxxis
dux. Car. Lett. n. 28. l'ermatosi dunque, e sbracciatosi in un
tempo , si lasci calar lo scapperuccio sulle spalle.
terlo nel muro.
ScAPINARE , Scap-pi-nre. [Ati. Fare lo scappino, cio il pedule; e
dicesi pi degli stivali che d' altro.
Scarniccrro , Sca-pric-ci-to. Add. m. da Scapriccire. Altrimenti Sbiz
ScAPPINo, Scap-pi-no. [Sm. Quella parte delle calze che cuopre il pie
narrito.1 , Scapricciato, sin.
de; pi comunemente) Pedile. Lat. pedule. Gr. rosior. (V. corrotta Scaprero. (Zool.) Scptero. Sm. V. G. Lat scapterus. (Da scapto
io scavo.) ;enere d' insetti dell'ordine de' coleotteri , della seztoie
da scarpino) Nov. aut. 75.4. Certo, disse messer Rinieri, si sono;
de' pentameri, della famiglia de' carnivori e della trib de' carabi
ma sono tornato per gli scappini delle calze.
ScappoNATA , Scap-po-n-ta. [Sf) Festa de' contadini, fatta per la na
ci, stabilito da Dejean : cos denominati dalle fosse che fanno per

scita de' lorfigliuoli , detta dal mangiarsi in essa de'capponi. ,

dimorarvi. (Aq)

Capponata , sin. Buon. Tanc. . . Quand' e' si fece un d la scap ScaprenstLA.(Geog)Sca-ptn-su-la. Antica citt della Macedonia (Mit)
ponata. In pian Mugnone, il vidi stralunare. Salvin. Annot. F. B. 4. ScApTesile. * (Geog) Sca-pt-si-le. Antica citt della Tracia. (Mit)
Introd. A qualche colizione o convito nuziale, da i contadini chiama ScApula. (Anat.) Sc-pu-l. Sf V. L. Osso pari di forma irregola
re , che fa parte della spalla, ed collocato nella regione supe
to scapponata, per i capponi che vi si mangiano. V. Scapponeo.(N)
riore e posteriore del petto; altrimenti Omoplata.-, Scapola , si.
ScAPPoNEARe , Scap-po-ne--re. Att. V. contadinesca e poco usata. Fare

( Il lat. scapula dall'ebr. sciobel omero. In celt.gall. scahall sca

tuno scapponeo , una rammanzina. Salvin. Annot. 1. Bi. 3. 4. 1 1. Il

Tasso fa una stupenda Canzonetta contra la Luna, scopritrice de'


suoi amorosi rigiri , e , per cos dire , scapponeala. (A) (B)
Scapponeo, Scap-po-n-o. [Sm..] V. bassa e poco usata. Rampognamento,

) Bellin. Disc. Questa palletta , che scapula s'appella , non


ma altro sostegno che quello di questi due ossi che hanno nome cla
vicole. (A) (B) BaldinVoc. Dis. Scapula, voce del tutto latina, vale
spalla, omero. Gli anatomisti per pare che nell'annoverare gli ossi
prendano scapula per la paletta della spalla, la quale con l' omero

Il rampognare, Riprensione , Rammanzina. Lat. convicium, objur


gatio. Gr. irruzris. Salvin. Pros. Tosc. n. 356. Le fa fare a un

notturno amante ec. un nobilissimo rampognamento, o , come vol


o spalla legata al braccio. (N)
garmente noi Fiorentini diciamo, scappneo. E Annot. T. B. 1. Scapcita. * N. pr. m. Lat. Scapula. ( Dall'ehr. sciafal umile ; ovvero
dal celf. gall. scaball elmo , scapolare) Spagnuolo il quale dopo
.
, in Contado ordinariamente il banchetto o la desi
nata nella nascita d'un figliuolo; cos detta da i capponi che in quella
la battaglia di Munda difese Cordova contro Cesare e vinto si uc
solennit ed allegria si soglion mangiare: ed erano anche a tem
cise da s. (Mit)
po de' parchi e sobri avoli nostri le delizie scelte e come uniche ScApuane. (Eccl.) Sca-pu-l-re. Sm Lo stesso che Scapolare, V. Lat.
cuculio, cucullus. Gr. r rs xsxs xdxva ux. Franc. Sacch.nov.
delle loro mense nuziali : talch si trova perfino chi ne facea ricor
132. L'uncino s'appicc allo scapulare.
do de'capponi dl banchetto per la sua sirocchia, quando and a

marito. E perch in simili conviti si fa un grande romore e strepito;


si dice Fare uno scapponeo a uno, quando altri l'attacca e ri
morchia, e gli fa romore sopra 'l capo , riprendendolo strepitosa

(Chir.) Bendi di tela divisa in due capi per quasi tutta la


sua lunghezza, fessa nel mezzo per passarvi la testa , e che si ap
poggia sopra le spalle, mentre le due estremit , fermate una nel

mente. (N)

dvanti, una all'indietro ad una fasciatura da corpo, servono ad


impedirle di discendere e la mantengono in sito. (A. O) (O)
ScappuccAne,
Scappuc-ci-re.
(Au.
Togliere
il
cappuccio
del
capo,
Scoprirlo; e dicesi per simil. anche di altra parte del corpo. Lat. scApuane. * (Anat.) Add. com. Che appartiene o Che relativo alla
aperire caput. Gr. xxxv droxxxr rec9 zt. Franc. Sacchi. nov. 87.
scapula. Lai. scapularis. Onde dicesi Arteria superiore scapulare,
Arteria inferiore o comune scapulare o sottoscapulare , Vene scapu
. Mandate le brache gi a un tratto, gli scappuccia il culo e 'l capo.
2 - N. pass. Cavarsi il cappuccio. Agn. Pund. 13. Servi costui,
lari, Aponeurosi scapulare ec. (A. O)
. dispetta a un altro, compiaci, gareggia, ingiuria, inchinati , scap Scapuano, Sca-pulro. Sm. V. e di''Scapolare. Castigl. Cortig. 3.
2 . E calatosi indrieto lo scapularo, mostr una gran zazzera.(NS)
pucciati, e tutto 'l tempo dare a simili operazioni sanza niuna fe
ma amicizia , anzi pi tosto infinite nimist.
(L'ediz. del Silvestri, Milano 1822, a pag. 256, ha scapulare) (N)
- N. ass. Errare, ma in modo basso. Salv. Granch. 2. 2. Ognuno ScapuLocon Acoibale.*(Anat.) Sca-pu-lo-co-ra-co-i-dle. Add. e sm. comp
-

Nome dato da Dumas al muscolo bicipite brachiale. (A. O) (O)


ha a scappucciare una Volta , e sciorre un tratto i bracchi. Car.
lett. 1. 15. Nello scrivere con quelle terze persone mi viene spesso Scapuoiono. * (Anat.) Sca-pu-lo-i-o-i-do. Add. e sm. comp. Nome
to , e dato del voi alla signoria vostra, con altre discor dato da Chaussier al muscolo omoplato-ioideo. Lat. scapuloihoi
7e,

deus. (A. O)

4 - Inciampare. Lat. cespitare. Gr. rapopco gaz. Mau. Franz. Scapuouenas. * (Amat.) Sca-pu-lo-o-mc-r-le. Add. com. comp.Ch'
relativo alla spalla ed all'omero. Onde dicesi Muscolo scapuloome
rim. burl. 2. 156. Scappucci quella, questa assai ben corse.
rale il Gran rotondo ; Arterie scapuloomerali le Circoflesse del
ScaPrucciAro, Scap-puc-ci to. Add. m. da Scappucciare. Senza cap
braccio; Articolazione scapuloomerale, Quella della scapula coll'o
pucciol Franc.Sacch. nov. 55. E'l medico scappucciato col caval
lo, che pel romore de' ferramenti caduti molto pi correva , cc. E

mero. (A. O.)

rim. 5o. I'udi gi, non molti anni passati . Gridare : alla pazzia, ScAptLoovenootecnANIANo. * (Anat.) Sca-pu-lo-o-me-ro-o-le-cra-ni-no.
alla pazzia, E
che non pazzo, pazzo sia , A que' che si chia
navan, scappucciati.
(Qui
nel significato
di Sca
... ciare
$.
(N)
(Qui pare piuttosto
p
gnifi
cappuc

ScArruccio, Scappuc-ci-no. Add. e sm. Pare che cos in origine


sia stato comunemente denominato Quel fate di S. Francesco che

poi si disse Cappuccino : cos detto non dello scapolare o cappuc


cio, in que'tempi foggia comune anche a' laici di coprirsi la testa,

Add. e sm. comp. Nome dato da Chaussier al muscolo tricipite bra


chiale. Lat. scapulohumeroolecranianus. (A. O.
ScapuloRADIALE. (Anat.) Sca-pulo-ra-di--le.Add. e sm. comp. Nome
dato da Chaussier al muscolo bicipite brachiale. Lat. scapuloradia
-

lis. (A. C.)

, Sca-ra-bt-to-la. Sf. V. Spagn. Studiolo trasparente


dove si conservano a vista reliquie o cose minute per lo pi donne
sche. --, Scarabattolo , sin.) Lat. cimelium. Gr. xsupAov. (In isp

ma al contrario dal portare la testa scoverta in segno di umilt e


erenza ; quasi Scappucciato. V. Cappuccino. F Saba 82. 3,
Gir. Dominii Sat. Amiati.(O) Tansil.
it. 5. L' donna che con
gli occhi suoi ridenti Farebbe allegri i
scappuccini E li con

escaparate.) Red. Ditir. 44 Son minuzic , che raccattole Per fre

ventuali penitenti, (P. V.)

sparenti da uno o pi parti, dove a guardia di cristalli si conserva

giarne in gran dovizia Le moderne scarabattole Delle donne fiorenti


ne. E Aninot. Ditir. 2 2. Scarabattole, fogge di stipi o studioli tra

SCARABATTOLO
no tutti i generi di minute miscee , cui la rarit, la ricchezza o il

SCARAMUCCIO
1 o9
di palla rotolandolo per terra, e conducendolo dove vuol tenere e

lavoro rende care , preziose, o stimabili.


ScaaaaattoLo , Sca-ra-bt-to-lo. Sm. Lo stesso che Scarabattola, V.

solcate. Dagli Egiziani era consacrato al Sole. Verso la sera svolaz

Red. Annot. Ditir. 2 2. Diconsi in Castigliano Escaparrates, dalla


qual voce ebbe origine tra noi Scarabattola e Scarabattolo. Magal.

Lett. Desidererei sapere a un di presso quanto converrebbe pagare

uno scarabattolo di ebano liscio con tre palchetti , e col suo telajo
davanti per cristalli. (A) (B)
scanaeeini. * (Zool.) Sca-ra-b-i-di. Sm. pl. V. G. Lat. scarabeides.
(Da scharabos scarafaggio , e idos aspetto.) Trib d'insetti coleot
ieri della famiglia de'lamellicorni, stabilita da Latreille, che cor

risponde al gran genere scarabaeus di Linneo. (Aq)

conservare le sue uova ; scutellato, mutico, nericcio, con elitri


za con susurro ed annunzia la serenit del tempo ; altrimenti Sca
rabone, Scarabeo. Lat. scarabaeus stercorarius Lin.1 Gr. capafaios
Omel. S. Gio. Grisost. Come scarafaggi rivoltare e rimestare lo ster

co suo. Franc. Sacch. rim. 47. A'scarafaggi tu verrai in ira. E nov


36. E' nascer molte volte una fanciulla, forse le pi, che pajono
scarafaggi. Tes. Pov. cap. 73. Vuolsi prendere di quegli animali
che si chiamano scarafaggi, che si trovano tra le botti e spuzzano

Car. Lett. 2. 7. Ancora io pensava che fosse di quelli che ronza


no, e non di quelli che fanno pallotta, come lo scarabeo o lo sca

Saaaeeo. (Zool.) Sca-ra-b-o. Sm. V. G. Lat. scarabaeus. ( Dal gr. rafaggio. (N)
scarabos scarafaggio.) Geuere d'insetti dell'ordine de' coleotteri, della
a - Pesce, volgarmente detto Tenuta. Salvin. Opp. Pesc.3.34
sezione de' pentameri, della famiglia de' lamellicorni, e della trib
E buon per lui Lo scarafaggio ovver cantaro fia. E 35. Tosto l'o
dor
lo scarafaggio desta, Ond' ei verr dentro alla tonda rete.(A) (N)
de' scarabeidi, stabilito da Linneo con questo nome latino tratto
dal greco. Hanno dell' eminenze in forma di corna , di tubercoli , 2 - (Astr.) Segno celeste, ma detto in ischerzo, in luogo di Scor
che ne' maschi presentano la testa , il corsaletto o queste due parti pione.] Burch. . no. Il sol gi era nello scarafaggio.
simultaneamente, il loro corpo ovale od ovoidale , antenne ordina ScAaAFAlbons, Sca-ra-fal-d6-ne. [Add. e sm.] V. A. Famiglio o Sa
riamente composte di nove o dieci articoli inserite in una cavit sotto tellite della sinagoga.) Iat. satelles, miles. ( Dall' ingl. sherif sorta
i bordi della testa. (Aq) (N)
di ufiziale destinato alla esccuzione delle leggi, e holder arrestatore.
- La specie pi comune di detto genere lo Scarabeo ordi Par dunque ch' ei sia stato un ufiziale destinato alla esecuzion degli
nario detto anche Scarafaggio e dagli antichi) Scarabone. [V. Sca arresti.) Vend. Cr. Vennono gli scarafaldoni, cio la famiglia della
rafaggio , . .] Lat. scarabeus. Gr. xi9apos. Car. lett. 2. 7. An sinagoga ec. E questi scarafaldoni andarono dietro all'odore, ed eb
cora io pensava che fosse di quelli che ronzauo, e non di quelli che bono trovata questa caldaja.
fanno pallotta ; come lo scarabeo , o lo scarafaggio.

Scarabci, son dette Quelle pietre che dalla parte con

ScAaAFFAae, scaraffa-re. Au 1 Arraffare,Rapire a ruffi riff, Levar


via con furia e affollatamente, come si fa delle caraffe quando vanno

vessa rappresentano uno scarabeo, o scarafaggio, e dalla parte piana

attorno i rinfreschi. V. forse non fiorentina, ma piuttosto finta per


bizzarria, e che secondo l'uso dovrebbe dirsi Sgaraffarel Lat. abri

a- *

una divinit egiziana incavata o de'geroglifici. (Aq)


SraaAsmllane, Sca-ra-bil-l-re. [Att. V. bassa. Sminuire, Arpeggiare.
Lau. stridulum instrumentum pulsare. ( Dal lat. scabere graffiare.)
Varch. Ercol. 249. E chi non eleggerebbe di toccare piuttosto mez
zanamente uno violone, che perfettamente scarabillare un ribechino?

pere. Gr pregav. (Dalla particella lat. ex che spesso superflua,


e dal ted. raffen rapire. Secondo questa etimologia, correggi quella di
Arraffare. Anche in tcd. scharf aspro, severo, crudele, e raffer ra

pitore) Malm. 9. 5o. se vien frittata ognun stava accivito, Ch per

scaaano. (Zool.) Sc-ra-bo. Sm. V.G. Lat. scarabus. (V. Scarabeo)

aria chi pu se la scaraffa.


Genere di molluschi stabilito da Montfort coll' Helix scarabeus di ScaraFron, sca-raffo-ne. Add. e sm. Che scaraffa. Barff Tabacc.
Linneo, la cui conchiglia presenta una somiglianza col dorso di Annot. Berg. (Min)
Scaramazza, Scaramz-za. Sf Gibbosit, e dicesi parlando delle
un scarafaggio. (Aq)
sca nanocchia, Sca-ra-boc-chi-re. [Att. e n. ass. Fare scarabocchio o perle. Magal. Lett. Il piombo imparaticcio dello stagno , il ferro
-

sgorbi, Imbrattar fogli scrivendo o disegnando ; altrimenti l Schic

del rame l' argento dell'oro, la scaramazza della perla. (A)

cherare. Lat. conscribillare. ( Dallo spagn. escarabajear scrivere a ScanAmazzo, scara-mz-zo. Add. m. Che non ben tondo Bermoe
traverso, scriver male. V. Scarabocchio. In celt. gall. sgruiblea coluto; e si dice delle perle. V. Perla , S. , 6-1 Lat. male ro
chan, in ingl. scribller scarabocchiatore. Altri forse dal lat. scabere tundus, gibbosus. Gr. prd. (Dalla particella privativa s , e dal
graffiare : di fatti i Napolitani chiamano talvolta gli scarabocchi graf
celt. gall cuimeir proporzionato, ben fatto)
ScARamuccA. (Milit.) Sca-ra-mc-cia. (f. Lieve zuffa e combattimento
fiature di gatti.)
Scarabocchiare diff. da Schiccherare. Gli Scarabocchi sono l'ef futo per lo pi fiori delle ordinanze da' soldati leggeri; altrimenti
feuo dello schiccheramento, cio dalle mala maniera colla quale dalla Badalincco. --, Scaramuccio, Scaramuzza, Scaramgio, Schermugio,
enna o dal pennello vengono gettati o l'inchiostro o i colori sopra
sin. Lat. velitatio, velitaris pugna. Gr. capofaus. (Dal franc
catta ec.

&

che Schiccherare, come termine generico,

viene applicato ad imbratti dissimili da quelli dello scrivere e del


dipingere. Quando poi riferito ad imperiti e prosontuosi composi
tori, assume un senso traslato che non ha Scarabocchiare. Dicesi in

escarmouche che vien dal cclt. gall. sceirmeis, in ing skirmish sca
ramuccia. v. schermo. Altri dalla particella superfluars, e da gairm

grido; quasi Grido di guerra.) M. V. 1 . 79. Lasciando le forestiere

rabocchiata alle carole. (Il commentatore spiega anima scarabocchiata

storie, e tornando alle scaramucce e badalucchi della tediosa guerra


intrai Fiorentini e Pisani, ci occorre ec. Cron. Morell. 32. Il no
stri traevano molto pi forte alla scaramuccia, e spezialmente il Tar
taglia. ( Cos ne' testi a penna; la moderna edizione legge i no
stri tencano.) E appresso: Bernardone s' apparecchi il meglio che
si pot: la scaramuccia si cominci ; il Tartaglia non si pot tenere,

per anima nera. Il Ber., seguito dall'Alberti, lesse malamente in

ed'esci alla scaramuccia. Varch. Stor. 1. 43o. La carne del cavallo

fatti Schic herar novelle , Schiccherar sonetti ec.

scaaanocchiaro, Sca-ra-boc-chi-to. Add. m. da Scarabocchiare. [Im


bruttato d'inchiostro; altrimenti Schiccherato.)

a Per metaf (Malamente formato o addestrato.1 Pataff7. Almasca

ec., quando ne erano ammazzati nelle scaramucce (i comperuv)


due grossoni, e non era cattiva. Disc. Cale. 5. Negli eserciti anti
Che scarabocchia. V. di reg. (A)
chi de' Romani i funditori, ed oggidi ne' moderni gli archibusieri at
taccano le scaramucce.
scaaarocchino, * Sca-ra-boc-chi-no. Add. e sm. V. dell'uso. Colui che
scanamucciare.
(Milit.) Sca-ra-muc-cin-te. Part. di Scaramucciare. Che
mlrutta molta carta per cose da nulla; altrimenti Scarabocchia
scaramuccia. Lat. velitans, procursaus, levi praelio lacessems. Pros.
ton e. (A)

questo medesimo luogo Scarambocchiato.) (N)


scanocchiaroa,* Sca-ra-boc-chia-t-re. Verb. m. di Scarabocchiare.

Scarabocchino, Sca-ra-bc-chio. [Sm. Quel] segno che rimane nello sca

disegnare lasciato sulla


carta per lo pi da un principiante; altrimenti Schiccheratura o Sgor
rabocchiare;

d' imperfetto scrivere o

bio. (Dallo spagn. escarabajos lettere mal formate.V. Scarabocchia


re.) Red. Leit. . 8. Io vi farei quella bella comparsa, che fareb
be ec. uno di quei rozzi scarabocchi che schiccherava co'suoi pen

Fior . 3. 7. 24a. I musici, se io non sono errato, quei

loro con

cetti musicaii, dove le note, in un certo modo si van seguendo, e


si raggiungono l'une l'altre, a modo di persone che, scaramuccianti,
queste fuggono, e altre ad esse corron dietro, che opera spesse
volte e avvenimento militare, costumano di addomandarfighe, con
metaforica proporzione. (N. S.)

n. lli l'antico Margheritone d'Arezzo. (Qui per Figura informe.) scaramucciaa. (Milit.) Scaramuc-ci-re. I N. ass. Combattere fuori
Dat. Lepid. 1. Il medesimo fece impazzare un suo servitore, tro delle ordinanze e con pochi soldati contro pochi dell'inimico, quasi
ad assaggiarne le forze, senza venire a battaglia giusta e campale.
vandolo nel suo studio, che facea scarabocchi, e dicendogli ch'egli
Dicesi anche delle armate navali..] Lat. velitari. Gr. dxpo 8oAsoSau.
sapeva scrivere. (Min)
Vit. Plut. Alcune volte scaramucciavano, e sempre vincevano quelli
Scaaasone. (Zool.) Sca-ra-b-me. [Sm. V. A. V. e di'Scarabeo.] Lat.
scarabaeus. Gr. orxa pagaios. Pallad. Agost. 8. Di questo mese li sca
di
Cesare. Cron.
n. nostri.
Que' delBut.
Duca
erano
accampati
e scadi
ramucciavano
tuttoMorell.
giorno3,co'
Quelle
quattro
gale)
raboni molto molestato l'api. (Dovr dire piuttosto calabroni.)(N)
Scanacchmaaz, Sca-rac-chi-re. [Att. V. bassa..] Beffare. Lat. irrisiones
cicilia si trassono fuor del porto, e scaramucciando mandarono eco
Guicc.Stor. Gi cominciavano a scaramucciare da ogni parte i cavalli
irridere. Gr. xAvdiv. (Dal celt. gall. sgeisgeireachd de
risOIC,

Scaaaecniaro, Sca-rac-chi-to. Add. m. da Scaracchiare. Varch. Er


col. 54. Quando chicchessia ha vinto la pruova, cio sgarato un al
tro, e fattolo rimanere o con danno o con vergogna, dicono a Fi

leggieri. E altrove si difendevano (gli Svizzeri) valorosamente dal


l'esercito francese, il quale gli andava continuamente costeggiando e

alle spalle. (Gr) Comm. Dant. Par. 6.


(N)
a - N. pass. e fig.Schermirsi, Difendersi da qualche pericolo Benv,
renze : il tale rimaso scornato cc. , o scaracchiato , ec.
Scanaccmuo, * Sca-rc-chio. Sm. Sputo catarroso. V. dell'uso. V. e
Cell. V. seguitando appresso la peste molti mesi, io mi era sca
scaramucciando alla fronte

E spesso scaramucciavano li Fiesolani e li Romani insieme

ramucciato, perch mi era morto di molti compagni , ed io ero re


di Sornacchio o Sarnacchio. (Dall' ebr. raqaq sputare.) (A)
Scaaaraccetto , Sca-ra-fag-gt-to. Sm. dim. di Scarafaggi. Lo stesso stato sano e libero. (A)
Scanaocciaro, sca-ra-muc-cito.Add. m. da Scaramucciare, V. (Gr)
che Scarafaggino, V. Vallisn. . 375. Berg. (Min)
ScanaFaccino * Sca-ra-fag-gi-no. Sm. dim.
Scarafaggio. Scarafag Scanamucciarone. (Milit.) Sca-ra-muc-cia-t-re. Verbm. di Scaramuccia
re.Che scaramuccia, Soldato che fa scaramuccia, che combatte in
gio nato di poco., Scarafaggetto , sin. Red. Lett. Ho ricevuto un
vasetto con gli scarafaggini nati da vermi delle nocciuole. (A)
iscaramuccia. Cinuzzi. L'esperienza acquistata nelle scaramucce .
ScanarAcco. (Zool) Sca-ra-fg-gio. [Sm. Vocabolo collettivo d'insetti d tanta speranza e confidenza di vincere il nemico, che quasi mai
coleotteri del genere scarabeo. L'uso comune in Toscana d par non teme il pratico soldato scaramucciatore di perder la giornata.(Gr)
ticolarmente questo nome allo Scarabeo stercorario, insetto) che de Scaramuccio. (Milit.) Sca-ra-mc-cio. [ Sm. V. A. P. e di Scaramuc
pone l'uova nello sterco di cavallo o di vacca e lo riduce in forma cia. G. V, 2.38, 3. Sovente uscivano fuori agli scaramucci e ba
l
ocab, VI,

SCARDOVA

SCARAMUGIO

Il 1 O

dalucchi. E cap. 58. 4. Cos vi continu l'oste ec., al continuo u ScAabare, Scar-d-re. Att. Estrarre le castagne del cardo, o riccio,
scendo fuori a badalucchi e scaramucci.

che anche dicesi Diricciare. (A)

ScAnAMucio. (Milit.) Sca-ra-m-gio. Sm. V. A. V. e di Scaramuccia.]

G, V. 9. 47. 2. I Fiorentini non usciron fuori a battaglia, se non


in correric e scaramugi. E no. 89. 3. Quivi stettero pi giorni sanza

assalire una oste l'altra, se non di scaramugi e


E i 1.
3.1. E in sti quello di Grignano pi scaramugi ebbono la nostra gente.
Scan A MuzzA. (Milit.) Sca-ra-mz-za. Sf. V. e di Scaramuccia. Castigl.
Cortig. 2. o7. Ritrovandosi il cortegiano nella scaramuzza, o fatto
d'arme , o battaglie di terra, o in altre cose tali, dee discretamente
procurar d'appartarsi dalla moltitudine. (NS)
ScA aAveNTARE, Sca-raven-t-re [Att. Scagliar con violenza, Lanciare;
[quasi accrescitivo di Avventare ; ma dello stil famigliare.] Lat.
magna vi vibrare. Gr. usr Bizs aprizio. Fortig. Ricc. 2. 19. E
quando(la belva) apre la sua terribil bocca, E tu la scaraventa(quella
radice) nel palato. E subito vedrai cc. (B) Buon. Fer. 2.3.7. Sca
raventa 'l cappel ch' egli ha di treccia. Ner. Samin. 2. f. Poi con
un calcio nel passargli appresso Te lo scaravent fuor delle mura.(N)
- [ E n. pass. Avventarsi. 1 Tac. Dav. Post. 446. Lanciatevi :

* Scagliare, Levar la scaglia. (Da scarda che presso i Napoli


tani vale scaglia ed anche pezzo che si ha dalla rottura di un corpo

solido. In celt. gall. scaradh che separa , che divide , che fende
sgaradh separazione. In ar. kardu frammento, in ingl. shard che si
pronunzia sciard pezzo di vase rotto , in ted. schart rottura, schau.
richt ci che si ha dal raschiare.) Maur. Rim. Ma so ben io coune
il pesce si scarde. (A)
ScARDAssARE. (Ar. Mes.) Scar-das-s-re. I N. ass. e pass. Raffinar la
lana cogli scardassi; [altrimenti Cardare , Cardeggiare, Carminare.

(V. Pettinare.) Lat. carminare. Gr. xrviv. (V. Scardasso. In isp


cardaur, in franc. carder, in isp. to card, in gall. card , in ted.

kardetschen , in oland. kaarden , in illir. gardascatti cc.) Lib. sou.


27. Sento che 'l matrassajo ha buona cera, Perch scardassa. Cant.

Carn. 265. Ognun qualche mestier, qualch'arte piglia, Chi pi alta


o pi bassa , Chi purga o tignc, chi lava o scarmiglia , Chi pettina
o scardassa. Buon. Fer. 2. 1. 16. E si scardassi, s' abburatti e va

glisi. E' Salvin. Annot. ivi : Si scardassi : Scardassare , dal cardo

avrei detto scaraventatevi, ma, cappita! il Muzio ci grida. Buon,

che si d alle lame , onde anche ricardare. (N)

Fier. 4- 4 a 2. L'uom malvagio, Che per timor tenne al suo vi


zio il morso , Non avendo chi 'l freni, Colle sue iniquit si scara

esso verbo prende per to pi un senso allegorico o proverbiale. 1

venta. (B)
SAAvenaro , Sca-ra-ven-t-to. Add. m. da Scaraventare. Scagliato

vizio, Fa 'l camato il servizio. Malm. 3. 6o. Noi non abbiamo a scar

[Ed in sign. att. detto di Lana, Stame e simili: nel qual modo
Cant. Carn. 85. E se pur scardassare Ci bisogna talor lana c' lha
dassar pi lana. Morg. 22. 174. E' sare' meglio esser con quelle da

con forza, Vibrato. Lat. multa vi ejaculatus. Gr. sr fixs ssi


vos. tuon. Fier. 3. 5. 2. E l scaraventate e giubbe e brache.

me, Che con questo Pagan crudele e rio , Che cos scardassato t'ha

ScaRBA. (Geog) Una delle isole Ebridi. (G)

lo stame. Cirff. Calo. . 24. Se non che a scardassar s' aveva lana,

ScannoncinIA rr , Scarbon-chi-re. Aut. Levare il fungo alla lucerna,

Che gli parr pi dura che Sardesca.

Tor via la smoccolatura; pi comunemente Smoccolare.(Dal lat. car


bunculus carboncello.) (A) Tansill. Com. It Sofista. Berg. (Min)

- E per metaf [ Dir male di alcuno che sia lontano ; il che di


cesi anche Cardare.] Varch. Ercol. 55. D'uno che dica male di un

ScARBonur. (Geog.) Scar-bo-rf. Citt d' Inghilterra. (G)

altro , quando colui non presente , si usano questi verbi: cardare,

ScancacLioso. Scar-ca-gli6-so. Add. m. Scioperato, Spensierato, come


pare. (Probabilmente dal gr. cacoscolos otium in malas res consumens;
che vien da cacos cattivo, e schole ozio. ) Lasc. Arzigog. 3. 3. A

(Dicesi Scardassare il pelo ad alcuno ed lo stesso che Rivedergli

scardassare , tratti da'cardatori e dagli scardassieri.

il pelo, cio Dargli delle busse.1 Morg. 28. 3. Adatter il battaglio

me basta esser giovane, e la mia Monna Papera lo creda traditora!

ancor dal cielo. In qualche modo a scardassargli il pelo.


prima m'apponeva ch'io ero vecchio, schi ScARDAssAto.* (Ar.Mes) Scar-das-s-to. Add. m. da Scardassare, V(O)
fo, scarcaglioso e ogni male? (N)
ScARDAssATURA. * (Ar. Mes.) Scar-das-sa-t-ra. SfL'operazione di scar
SARcALAsNo , * Scarca-l si-no. 'Sm. conp. V. poet. sinc. di Scari
dassare la lana o il cotone; lo stesso che Cardatira, . (D. T.)
calasino, V. Scrivesi ancora Scarca l'asino. Lall.En. Trav. 4. 48. E ScARDAssieRe. (Ar. Mes.) Scar-das-si-re. [Add. e sn.1 Che scaralassia,
Che esercita l'arte dello scardassare. Lat. carminator. Grxrsvurris.
che si stan (Enea e Didone) con vilipendio e scorno, Giuocando
a scarca l'asino ogni giorno. (Qui in senso osceno.) (N)
Bocc. nov. 37. 1 1. La cui innocenzia non pati la fortuna, che sotto
la testimonianza cadesse dello Stramba e dell'Atticciato- e del Mala
ScAncARE , Sar-c-re. Aitt. e n. V. poet. sinc. di Scaricare , V. Ar.
l'ur. 7. 2. Sotto due negri e sottilissimi archi Son duo negri occhi,
gevole , forse scardassieri , o pi vili, uomini. G. V. 12. 3. 6. Per
anzi due chiari Soli, Pietosi a riguardare , a mover parchi, Intorno certi scardassieri e popolazzo minuto. Stor. Pist. 72. Con loro
a cui par ch'Amor scherzi e voli Ech' indi tutta la faretra scarchi. erano molti del popolo minuto, scardassieri, e altra gente di pic
28. &7. Non fugge il suo pensier, n se ne scarca Rodomonte per cola condizione. Cronichett. d' Amar. 24fo. Che i pettinatori, scar
dassicri, vergheggiatori, lavatori di lana cc. avessero consoli da loro
terra n per onda. (N. S)
che scusa ar ell' ora ? che

ScAaceRAMENTo , Scar-ce-ra-mn-to. Sm. Lo stesso che Scarcerazione ,

e non fossono pi sottoposti all'Arte della lana.

V. Del Pap. Nat. un. secc. Berg. (Min)


ScanoAsso. (Ar.Mes.) Scar-ds-so. Sm. Strumento con denti di fil di
ScARcERARE , Sca-ce-r-re. [Att.) Levar di carcere. , Sprigionare , ferro auncinati, fitti in una pelle distesa sopra due tavolette , una
stabile e l'altra in mano, col quale si raffina la lana ed altre sostanze
Discarcerare, sin. Lat. e vinculis educere , carcere liberare. Gr.
3z 2yev ex rcv campio.
filabili;] dicesi anche Cardo; [na bisogna distinguerlo dal cardo pro
2 E per simil. Buon. Fer. 3. 5. 2. Scalzarli a forza d'argani, priamente detto con cui si pettina e ravvia il pelo dep nnilani; il che
dicesi Garzare. Lat. pecten lanarius. (Dal ted. kardetsche che vale
murate Loro le calze 'n gamba , e scarcerarle Dclle tenaci ritirate
-

invoglie. (B)

ScArcEnAto, * Scar-ce-r-to. Add. m. da Scarcerare.-, Sprigionato ,


sin. (O) Anon. Sanes. Novel. (V. Muratori Annal. t. 19.) Ebbe la
che esso fusse immediatamente scarcerato e relassato alla sua

ibert. (P. V.)

il medesimo, e che sembra aver radice nel celtico. V. Scardassare.


Altri pi comunemente da cardo.) Bocc. nov. 23. 26. Biasimando

i lucignoli e' pettini e gli scardassi, insieme con gran diletto si sol
lazzarono. Buon. Fier. 2. 1. 15. Ch' carico di pettini da lino, Di
scardassi , e di sctole.

SCARcenAzione, Scar-ce-ra-zi6-ne. Sf Liberazione dal carcere., Scar ScARD Ato, * Scar-d-to. Add. m. da Scardare. V. di reg. (O)
ceramento , Sprigionamento, sin. De Luc. Dott. Volg. 5. 15. 25. , ScArpicci. * (Bot.) Scar-dicci. Sm. Specie di pianta fruticosa legumi
nosa, che fa un cespuglio spinosissimo di cui si ricingono i campi.
Battagl. Ann. 646. 9. , Del Pap. Nat. cald. fredd. Berg. (Min)

ScARco. Sm. Vpoet. sinc. di Scarico. Lat. exoneratio. Gr. drooproris.


2 [Quello scoscendimento che fa la terra, smottando, ne' luoghi a
pendio; ed anche La materia stessa smottata..] ( Dall'ebr. qaragh
scindere, rompere, aprire, onde qeraghuim rotture, scissure, apri
menti, porzioni. In brett. scarfa metter l'una su l' altra le pietre,
i legni od altri corpi solidi.) Dant. Inf 2. 28. Cos prendemmo via
gi per lo scarco Di quelle pietre. But ivi: Per
scarco, cio

per quello scaricamento di quelle pietre che si scaricarono e rovina


rono giuso, e rimasonne ismosse assai per lo luogo.

ScArco. Add. [m.sinc. di Scarico.] V. poei. Lo stesso che 1 Scarico, V.


Petr. son... 12 N cos bello il sol giammai levarsi, Quando T ciel
fosse pi di nebbia scarco. Dant. Purg. 26. 7. Ma poich furon di
stupore scarche ec., Ricominci colei che pria ne chiese: ec Car.
Eneid. l. 8. E vider l ve' il ciclo era pi scarco E pi tranquillo,
una dorata nube. (Br)

Lat. ulex europaeus Lin. (N)


ScARpiccione.* (Bot) Scar-dic-cine. Sm. Lo stesso che Acanzio, V(N)
ScAnDIGLione. * (Bot) Scar-di-glio-ne. Sm. Lo stesso che Scardaccione,
V. , Mestellini, sin. (N)

SAnDinaccioLi. * (Bot.) Scar-di-nac-ci-li. Sm. Lo stesso che Scardac


cione, V. (N)
ScARpmane, Scar-di-n-re. Att. Sveller dai cardini, Sgangherare. Ca
sin. Pred. 2. 7o. 9. , Vallisn. 2. 336. Berg. (Min)
ScAanne. (Zool.) Scardi-ne. [Sm.Spezie di piccol pesce d'acqua dol
ce. Cr.o. 36. 7. Alcuna volta truova tanti pesci, e massimamente
anguille, che sono aggomitolate, conciossiacosach d'amore ardano,
ovvero scardini , che adunati vanno, che appena la navicella tener
gli pu. (Il testo lat. ha scardinias.)
Scannona. (Geog.) Scar-d-na. Lat. Scardona. Antica citt della Li
-

buria, ora citt della Dalmazia. (G)

ScarDA. (Bot) Sf Lo stesso che Ulva, V. (Dal cell. gall. sgail velo, Scaaporare. (Agr.) Scar-do-n-re. Att. e n. ass.Svellere i cardi che

e ad acqua: Velo dell'acqua. Poich questa pianta nuota su di essa

ingombrano i campi, quelli principalmente ne' quali non si alter

e la vela,) Car Eneid. 2.229. Di buja notte in un pantan m'ascosi,


Ove nel fango infra le scarde e i giunchi Stava qual mi vedete. (A)

nno i raccolti di grani con altri di piante rincalzate e sarchia

Lall. En. Trav. 2. 34. Fu notturna la fuga, e stei celato ec. ra


scarde e giunchi e con le bestie a lato. (N
ScARDA. * (Geog.) Isoletta dell'Adriatico,

te. (D. T.)

ScaRoonAtoio. *

(Ar. Mes.) Scar-do-na-tjo. Sm. Strumento di ferro


aumicinato e tagliente con cui recidonsi sotterra le radici de' cardi

endente dall'Illirio.(G)
Scarpaccione. * (Bot) Scar-dac-ci-ne. Sm. Nome comune a diverse

ne'campi. Adoprasi pure allo stesso fine una roncola o meglio una
tanaglia di legno con cui prendesi la radice pi abbasso che si pu

di piante erbacee notevoli per la qualit spinosa di alcune

e la si strappa in gran parte, essendo essa legnosa e resistente.(D.T.)

ro parti ; e segnatamente al Cardo de'lanajuoli di cui si fa uso Scarpone (Zool.) Scar-d-ne.[Sm.1Spezie di piccol pesce d'acqua dolce,
per iscardassare i tessuti di lana. Dicesi anche Dipsaco e Dissaco, forse lo stesso che Scardine. Cr. g. 8. a. Se l'acqua fia di fontana,
V-, Scardinaccioli, Scardiglione, sin. Lat. dipsacusfullonum Lin.(N) ovvero di fiumi, in quella potranno ben vivere di que' pesci che son
nelle parti di Lombardia , cio cavedini , scardoni, barbi , e alcuni
ScAnp AmrTra. * (Fisiol.) Scar-da-mit-ta. Sm. V. G. Lat. scardamictes.
Gr. xpzuvrzs. (Dal gr. scardamrcteo salicntibus oculis crebro altri piccoli pesci, eforse trote (Cos si legge in alcuni testi a penna.)
conniveo: e questo d scero o come altri pronunzia schiero io sal- ScaanovA. (Zool) Scr-do-va. (f. Specie di pesce dell'ordine degli a
tello , e mycteon verb. di myro io chiudo gli occhi.) Cos dicesi per
sona che sovente chiude ed apre gli occhi. (Aq)

cantoptergi, del genere ciprino che ha le notatoje nericce , e ven

unove raggi a quella dell ao, la bocca piccola ; la mascella supc

SCARIFERONE

SCARICATORE

Il 1

riore un po' avanzata la fonte di un turchino nericcio; le guance 7 - * Dicesi Scaricar la coscienza e vale Ucire di qualche obbliga
di un turchino giallo; la pupilla dell' occhio nera ; l'iride giallo
zione o simile. S. Cater. Lett. t. 2. l. 22. Volentieri l'avrei detto
pallida, ed una macchia nera al di sopra a mezza luna. Lat. cy
alla vostra propria persona per scaricare appieno la coscienza mia.
prinius brama Lin..] (V. Scardare in senso di Scagliare) Dant.Inf
(E cos altrove.) (V)
2993. E si traevan gi l'unghie la scabbia, Come coltel di scardova 8 - * E n. ass. nel sign. del $. 4. Bern. Orl. 4. 7. E nondimeno
le scaglie. But. vi: Cosi l'unghie faceano cadere le grosse croste della
attende a scaricare. (Br)
lebbra, come lo coltello, con che si diliscano li pesci, fa cadere da 9 N. pass. [nel primo sign.] Lat. exonerari. Gr. drooprio9xi.
Bocc. nov. 68. 2. Gran peso mi resta ec., del quale, coll'ajuto di
quel pesce che si chiama scardova, che ha molto grandi squame.
2 - Proverb. Buttare una scardova per pigliare un luccio=Dar poco Dio, io spero assai bene scaricarmi (Qui detto metaforicamente.) (B)
per avere assai. V. Luccio , S. 2. Serd. Prov. (A)
Buon. Fier. 3: 1. 7. Che lanternoni e che gabbion son questi , Di
ScanFERone. (Ar. Mes.) Scar-fe-r-ne. [Sm. V. bassa e del dialetto fio
che voi vi siete ora scaricati ? (N)
rentino.] Arnese da vestire la gamba , Stivaletto. Lat. ocrea. Gr. 1o Pr metaf. Soddisfare e sgravar la coscienza. Guid. G.Gente in
xus. (Quasi scaperone, da scarpa. In lat. ocreas fro io porto finita d'infinite parti vennero in qucll'isola, femmine e uomini, per
-

iscaricarsi de' lor boti.


stivaletti.) Buon. I'ier. 4. 2. 7. E con esse uose , usatti e scarferoni.
Scanezzo , Sca-rz-zo. S m. V. inusitata; contrario di Carezzamento. 1 1 E nel sign. del S. 3. Stor. Semif4. Grande in vero fallanza
Bracciol. Schern. 5. 4f. E sol quando la luna d la volta, Qualche
sarebbe la mia, se di ci , che per tua e mia utilitade conosco, non
scarezzo sno vien risentito. (N)
mi scaricassi. (V)
--

ScAnoAcLIARE, * Scar-ga-gli-re. Att. V. inusitata. Far palese, Pub 12 * Dicesi Scaricarsi sopra alcuno di qualchecosa e vale Addos
blicare. (Dal lat. gurgulio canna della gola, strozza : e pen Scar sare a lui il carico di qualche faccenda. Stor. Semif 93. Appo la
gagliare Cavar dalla strozza.) Aret. Rag. Tien segreto il fatto di

costoro, n scargagliare, col non poter ec., la lor poltroneria. (A)


ScARGIA. * (Bot) Scr-gi-a. Sf. Specie di pianta erbacea perenne della

morte di mio padre sommi grande parte delle faccende sue rimaste
a fare ; per occh in negli zezzi sua anni di gran parte sopra di ne
scaricossene. (V)

dioecia dodecandria, fumiglia delle idrocar idee, con fiori gigliacei 13 * Smottare. But. Inf 2. . Per quello scaricamento di quelle
toglie lanceolute taglienti per le spine di cui sono armati i loro
pietre che si scaricarono e rovinarono giaso. (Br)
bordi, e di l il nome italiano. Il Targioni la chiama Cora. Lat. 14 - Parlandosi di fiumi e simili,] si dice del Mettere o Sboccare le
acque loro in altro fiume o s vero nel mare. Lat. exonerari, egeri.
stratiotes aloides Lin. ( In celt. gall. sgarach che ferisce.) (N)
ScAnncA. (Milit.) Sc-ri-ca. [Sf. parata di pi arme da fuoco ad
Gr. zecz. Suor.Eur. 5. o7. Di questo csce Motala fiume, che
un tempo; ed anche semplicemente Lo scaricare le armi da fuoco,
si scarica in mare a Levante poich ha trascorso il lago Roseno.
mediante l'azione della polvere. Salvin. Annot. F. B.2. 5. 7. Sca n5 (Milit.) Sparare ogni sorta di arme da fuoco,l Fure uscire la
ricazioni enfiate , . . . cio scariche , sparate , dalla scarica e dallo
carica col dar loro fuoco. Lat. explodere, displodere- Gr. pov.

sparo de' cannoni. Magal. Lett, Presentatisi loro per attaccargli ec.,
nel punto di far la prima scarica fosse veduta. Accad. Cr. Mess.
Fece gran danno questa prima scarica, e maggiore sarebbe stato ,
se ec. (A) (B) Magal. Lett. Una batteria di cannoni, che ad ogni
scarica portava via una fila intera di cavalli. Montecucc. La pe
nuria della munizione, che fini insieme col finirsi l'ultime scari
che. (Gr) -

2 (Comm.) L'azion di levar le merci che fanno il carico, o parte


del carico, di un bastimento. (A)

SoAaicABARuLI , Sca-ri-ca-ba-ri-li. [S m. comp. indecl..] Giuoco fanciul


lesco, [che si fa da due soli, che si volgono le spalle l'un l'altro, a
intrigate scambievolmente le braccia, s'alzano a vicenda l'un l'altro..]
2 * Fare a scaricabarili, fig. dicesi Il rimuovere che fanno due per
sone ciascuna da se la colpa di alcun errore, gettandola l'una sopra
dell' altra. (A)

Cant. Carn. 37. Chi lo scoppietto maneggiare ogni ora. Pu con fa


cil destrezza , Scarica quattro o sei volte per ora. Bart. As. 1. 2.

& . Ma quegli , o per inganno del fiume, o per troppa baldanza


frettolosi, prima d'essere a tiro, scaricarono l'artiglieria, e perde
rono i miglior colpi. E appresso: N poterono rimettersi in qual
che ordinanza , prima che i nostri, scaricata a grande agio quattro
volte tutta l'artiglieria , ne affondassero nove , cc. (P) Guicc..Stor.

Quegli della terra, e alcuni de'fuorusciti, dei quali erano piene le


mura del rivellino, scaricati gli schioppi , ferirono Alessandro da
Triulzio. Davil. Stor. La fanteria spagnuola scaricando folta gran
dine di archibugiate lo vcniva ad attaccare per fianco. (Gr) Ner.
Samin. 2.39. Un archibuso ... Al buon Ripari scaric mcl muso.(N)

a * Ed in questo senso nota anche il seguente uso.5egner Ed


avendo un soldat.... scaricata per disprezzo una palla contrauno
di quei Tedeschi ec. (Gr)

ScArcALAsino, Sca-ri-ca-l-si-no. (Sm. comp. indecl.) Sorta di giuoco


che si fa sul tavoliere. - , Scarcalasino , sin.
2 * Fare a scaricalasino: detto simile all'altro, Fare a scaricabarili,

se non che quello significa semplicemente Rimuovere da se la colpa


di alcuno errore, laddove l' altro dinota che l'uno incolpa l'altro,
come Tu a me ed io a te. (A)
3 - * E Giuocare a scaricalasino. V. Scarcalasino. (N)

3 Togliere col cavastracci la carica dalle armi da fuoco. (Gr)


4 Si disse pure d'archi, di balestre ( e d altri ingegni da

guerra, e vale Fargli scattare, Fargli scoccare. Gl-Sist.64. Nello


scaricare il bolzone verso il corso della carrozza , l'arco imprime i
suoi tre gradi di velocit in un bolzone , che ne ha gi un grado.
Car. Matt. 3. Scarica, Farfanicchio, un'altra botta. (N).
s . Parlando di Mazza, Spada e simili vale semplicemente

scaricamento, Sca-ri-ca-mn-to. [Sm.] Lo scaricare; altrimenti Scari


Vibrarle. V. S. 4. (N)
cazione. Lat. exoneratio. Gr. rodpriors. Lib. Viagg. Quelli cotali 16 (Marin.) Scaricar la nave vale Levarne la mercanzia.(A) Franc.
-

porti sono chiamati riposi, ovvero luoghi di scaricamento.


a Scoscendimento che fa la terra , smottando da' luoghi a pendio;
lo Scaricare , nel sign. del S. 13. Altrimenti Scarco..] But. Inf. 2. 1.

Per quello scaricamento di quelle pietre che si scaricarono c rovina

Sacch. nov. 54. Uno padrone d'una nave, la quale pochi di nel
a - Dicesi Scaricare una vela ed quando si fa prendere del vento

porto di Genova ec. avea scaricato cc. (V) .

ad una vela accollata all' albero, cio le si fa ricevere del vento

nel suo interno, o dalla parte a cui orientata, o dall' opposta(S)


scarcAnnacoli, * Sca-ri-ca-mir-co-li. Sm. comp. indecl. Che narra 17 (Med.) scaricar la testa vale Trarne per le narici, o altronde
rono giuso.

i soverchi umori.
cose maravigliose e incredibili ; Parabolano , Carotajo.
ScanicAmre, * Sca-ri-cnte. Part. di Scaricare. Che scarica.- V. di 18 (Veter) E detto del cavallo. Cr. alla v. Frenella: Ferro pic
-

gato che si mette in bocca a' cavalli per far loro scaricare la testa.(N)
reg. (O)
scaricare, Sca-ri-c-re. Att.1 Levare o Posare il carico da dosso; 19 (Fisiol.) Scaricare il ventre vale Cacare. La cacare, ventren
e pi generalmente Disgravare d'un peso; contrario di Caricare.Al
exonerare.
Grxtv.Saggnat,esp.
15. Comecadde
se veleno
preso,
scaric il ventre,
e abbandonatasi affatto,
imortaavesse
sul vetro.
trimenti, Esonerare,] Sgravare.-,Scarcare, sin. Lat. exonerare. Gr.
dro popriv. Bocc. nov. 8o. 2. Tutti i mercatanti che in quelle (terre 2o (Pitt.) scaricare parlandosi di colore vale Fargli perdere alquanto
della sua vivacit. Ver. Art. Vetr. Se fosse troppo carico (di
C'O

marine con porto) con mercanzie capitano faccendole scaricare, tutte


in un fondaco, il quale in molti luoghi chiamato dogana ec. , le
portano.
a Ed in senso disonesto [che non giova spiegare.] Bocc. nov.
26. 8. Tu aspettavi di scaricar le some altrove.

nmente Scaricare e Discaricare un peso ,

separare, Sciogliere. Vit. Barl. 4. Queste cose non potremo

la coscienza. Ma quest'ultimo verbo ha poi altri significati che al

lore) dlli un poco di manganese che lo fa scaricare. (A


Scaricare diff. da Discaricare. A primo aspeto , come contrarii

noi conoscere certanamente di qui a che noi non siamo scaricati di

questa mortale carne ( tti pare piuttosto nello stesso primo general
significato di Sgravare , Esonerare , ma fig.)

entrambi di Caricare, sembrano sinonimi. Possiam dire in fatti egual


Discaricarsi e Scaricarsi

precedente non appartengono, e sono o del linguaggio comune o


tecnici , come pu vedersi nella serie de' suoi paragrafi.
[Sgravato del peso o

ScARIcaro
m. da
carico.] Lat. exoneratus. Gr. dimroQopruasi-

3 di- quella,
Manifestare
altrui qualche cosa, come sgravandosi del peso
a scarico di coscienza. Sen. Pist. p. 5. Alcuni sono che a - [Sciolto dal ritegno,] sias. La fo cosi scaricata
manifestano alla gente ci che avvien loro, e scaricano in ciascuno (la molla), per dinotare che non sia conosciuta, n adoperata a quel
che potrebbe fare.
li artigli
(se) orecchie tutto quello che spiace loro. (V) .
- Percuotere, od Avventare colpi,Vibrare, Scagliare. V. Panca,S.5. 3 'E detto di Arme da fuoco. GuiccStor. Un colpo di artig
ria scaricata da uno dei legni degl'inimici lev il capo al conte Lo
Bern. Orl.2o.29. Colui la mazza scarica a furore; Costui gli rispon
deva ben col brando. Bart. Geog. 29. A cui rend la vita, col torla
dovico. (Gr)
d; sotto al ferro che Catilina le scaricava sul collo. (Br)
SoARicAToo, Sca-ri-ca-t-jo. [Sm.] Luogo dove si scarica. Viv. Disc.
, E per metafSeguer. Penit.istr. 15. Sebbene non deve l'uomo
Arn.35. Per tenerlo sempre arginato all'intorno, acci serva di sca
tralasciare allora per le sue devozioni, i suoi digiuni, ed altre ope
ricatojo, dentro al quale esse materie possano comodamente deporsi
re buone, per le quali il Signore viene molto a sospendere quei ga a - (A'Meycochiamasi da fabbricatori di vetri Quel lugo
donde
si buttano le legne nella fornace. (A)

stighi che , tolte quelle , scaricherebbe con furia, (P)


a * Tubo che serve a lasciar colar l' acqua superflua
l
5 Riferire, Valutare; (il che dicesi anche Scagliare. Buon. Fier. 4.
bacino,
o
attro
vase
ed

posto
al
fondo
o
in
alto
secondo che
a. 7. Delle passate fiere dir carote E scaricar miracoli.
che
Detto delle acque correnti quando si versano in altre, come nel a vuotarlo o a mantenerlo pieno ad un livello costante e
carica. V
ign. del $. 4. Lam. Lez. Ant. Acci lo supplicassero a non vo trabocchi. (D. T.)
ie permettere i danni che la Chiana scaricaudo le acque in Arno ScArmcatore, Sca-ri-ca-t-re. Verb. m, di Scaricare Che scarica. V
avrebbe loro portati. (A)
di reg. (O)
-

SCARMANA
SCARICAZIONE
a -. (Ar. Mes.) Scaricatori diconsi in alcuni luoghi que' Facchini ScaniricAronz. (Chir)Sca-ri-fi-ca-t-re.Sm. Strumento destinato a pra
che attendono le barche cariche, le zatte di legnami ed altro per ticare, sopra la pelle incisioni piuttosto moltiplicate che profonde
che chiamansi Scarificazioni. Lat. scarificator, scarificatorium(A)(o)
iscaricare le mercanzie a terra o sui carri. (D. T)
3 - * (Mus.) Scaricatori o Soratori diconsi quei Canaletti praticati ScanusicAzione. (Chir) Sca-ri-fi-ca-zi-ne. Sf1 V. L. Lo scarificare,
nella tavola superiore ed inferiore del somiere, acci il vento com [Picciola incisione praticata sulle parte molli col bistorino, la lancetta
presso dai mantici passando in mezzo alle medesime non s'inoltri a
o qualunque altro simile strumento. Lat. scarificatio. Gr. occava
MAldobr... Domanda che due ventose si pongano sotto le mammelle
far strasonare le canne vicine. (L)
ScAaicazione,
Sca-ri-ca-zio-ne. Sf Lo scaricare; altrimenti] Scarica senza scarificazione. Red. Ins.7. Ebbe di buono a poter guarirne
dopo molte scarificazioni fatte sopra la ferita, e dopo ec. (B)
mento. Lat. exoneratio, oneris levatioa Per metaf [e nel num. del pi Sparate. Buon Fier. a. 5. 7. Tu Scaniola. (Bot) Sca-ri--la. Sf Nome volgare dell'indivia minore.A.
terresti ben noi per gonfianugoli, Se noi prestassim fede A queste
trimentiScheruola.V. Indivia. (Dall'ar. karv indivia) Ricett Fiorani,
tue scaricazioni enfiate. E Salvin. Annot. ivi: Scaricazioni ec. Il Sappi che il seme della scariola il seme dell'invidia salvatica. (B) (N)
Franzese per l'appunto dcharges enfles, cio scariche, sparate, Scanire. (Zool.) Sca-ri-te. Sm. V. G. Lat. scharites. ( Da schero
io saltello) Genere d'insetti dell' ordine del coleotteri della sezione
dalla scarica e dallo sparo de'cannoni. (N)
Scaaico , Sc-ri-co. Sm. Scaricamento , Sgravio. -, Scarco, sin. Lat.
de' peutameri , della famiglia de' carnivori, e della trib decar
esoneratio. Gr. roodproris Buon, Fier.Seguite pur , meutre la bici, da Linneo confusi coi Tenebrioni e coi Carabi. Fu da Ol
il 12

nave vostra Lo scarico ritarda. (A) . . . .

Luogo, in cui si scaricano i recipienti di terra scavata o di cal


cinacci. Baldin. Voc. Dis. Scarico. Luogo destinato a portarvi le so

vier stabilito , traendo tal nome dalla grande celerit con cui si
muovono. (Aq)
2 - ' (Min.) Vome dato da Plinio ad una pietra che presenta il

colore del pesce scaro. (A

me della terra scavata dal suolo in occorrenza di scavar fosse per

Scana (Geog) SfValle della Svizzera nel Cantone de'Grigioni(G)


fondamenti, e di calcinacci dalle fabbriche. (N)
3 - Le materie stesse che si portan fuori nel fare uno scavo. Targ ScanArrr.A. (Bot) Scar-lat-t-a. Sf Pianta che ha gli steli dri
semplici, pelosi, scabri; le foglie opposte, sessili, lanceolate, ovate,
scabre,
; i fiori di uno scarlatto vivace, a mazzetto ter

Bigonci e ceste, colle quali s'innalza lo scarico nel fare i pozzi

cave, e simili. Onde Scarichi di calcinacci, miniere, ec. (A)


4 Evacuazione , Sgravamento, Purga, Purgazione. Lat. evacuatio1
Red. lett. a. io. Sar di mestiere cavar sangue dalle parti inferio
ri, e particolarmente se l' utero non facesse motivo veruno di scarico.
5 Per metaf Giustificazione, Scusa. Lat. purgatio. Gr. rooia.

minanti. Fiorisce nell' estate, ed indigena della Russia e della


Turchia asiatica. Si conoscono da fioristi le seguenti variet : 1.

quella a fiori bianchi; 2. quella a fiori carnicini; 3. quella a fiori


color di zaffrone i 4. quella a fiori doppi. Questa pianta coltivasi
ne''giardini per la vivezza del bel color di scarlatto, d onde trae il
nome, ed detta anche dalla sua forma Croce da cavaliere. La
lychnis calcedonica Lin. (A) (Gall)

Filoc. a. 24 Per mio scarico il meglio di dirlo al Re. Buon. Fier.


3. a. 6. Gli scarichi, le scuse e le bugie. Car. lett. 1.78. La qual
cosa torna non meno in ornamento e comodit della terra vostra ,
che in satisfazione e scarico dell'animo mio. Tac. Dav. ann. . 2.

Ora che tu me ne dai prima il potere , ripiglio l'antica fede , e vo


glia di quiete, non per mio pro, ma per iscarico di tradigione.

ScanATTINA. (Med.) Scarlat-ti-na. Sf Femmasia della cute, caratte


rzzata da larghe macchie di colore scarlatto influenti, d'ordinario
accompagnate dall'angina, spesso dalla gastritide. Secondo molti

* Dicesi : Scarico di coscienza per Disgravamento di un obbligo.

autori contagiosa. Lat. scarlatina. (A) ()


a -
La in
Scarlattina
semplice,
quando, l'infiammazione
non si esten
de
l della pelle
; complicata
quando alla infiammazione

Diod. Prol. al Deuter. Premendone l'osservazione , come per uno

della pelle si aggiune quella delle membrane mucose gitturale e ga

scarico di coscienza. (N)

strica, ed anche oculo-nasale e bronchiale ; liscia, quando non avvi


che il colore scarlatto della pelle ; milliare o pustolosa quando si
manifestano pustolette sopra le macchie rosse; anginosa , se ac
compagnata da infiammazione di gola; angino-cangrenosa, se t'an

- Dicesi Scarico d'acqua, nel sign. di Scaricare , S. 4. Lam. Lez.


Ant. Fosso di scolo e di scarico d'acqua fatto per asciugare ec.(A)

8 Dicesi Scarico di pioggia e vale Subita caduta di pioggia, A

cquazzone. Inid Jobnot. al cap. 37. Per un grande scarico di piog


gie le risolve. (N)

- -

__ ---

9 Nel num. del pi Scarichi diconsi dagli scrittori naturali Tutte


quelle materie ch rovinano gi da' monti, come p. e. Scarichi di

giua che la complica termina con la cangrena. La Scarlattina pu

calcinacci degli Appennini. (A)


Scanico. Add. m. da Scaricare, sinc. di ] Scaricato. (Sgravato del

scarlattina con una flenmasia viscerale o menbranosa detta testa,

trida , maligna, nervosa, tifica , non sono che la complicazione della

Sicuro. Lat. solntus , hilaris. Gr. Aaps , czpds. Gell. Sport. .


2 Oh io sono tutto scarico . ch io ho trovato la sporta dove io la
nascosi. Fir. Disc. an. 39. Parendogli aver fatto una bella prova ,

del petto o dell'addome. (O)


- (Bot) Specie di pianta erbacea annuale con fiori a tubo gial
li, e con foglie macchiate di pustole bianche con piccola spina
perci detta ancora Erba vajola. Lat. cerinthe minor Lin. (N)
ScARLATTI No, Scar-lat-ti-no. [Add. e sn. altrimenti ) Scarlatto, V.Lnt.
coccinum. Gr. roppa. Ricord. Malesp. 6. Passarono la maggior
d'una gonnella stretta, e di grosso iscarlattino. M. V. 3. 85.

se ne torn tutto scarico a dormire. Tac. Dav. Stor. n. 251. Co

er la rinnovazione di questa memoria il Comune l'ordin (il palio)

peso.,Scarco,sin. Lat. exoneratus, onere levatus. Gr

roopriaSais.

Fir. Afs. go8. Scarico della soma , scansai tanto manifesto pericolo.
a -. Per metaf [Contento , Sciolto , Libero da ogni dubbio, Franco,

di braccia dodici di scarlattino fino, e che si corresse a cavallo.


3 - Dicesi Ad animo - o Con animo scarico e vale Ad animo ripo ScARLATro, Scar-lt-to. [Sm. Colore rosso vivissimo e risplendente, che
si ottiene adoperando la cocciniglia; e perch questa tinta facevasi
sato, ovvero Con animo non prevenuto , non appassionato. Alleg.
sulle prime solo in Olanda, fu detto Scarlatto di Olanda. Confondesi
Leggetela ad animo scarico e tempo avanzato. (A) Borgh. Org.
per lo pi col colore di porpora. Altrimenti Scarlattino. Lat. pur
Fir. 26. E veramente e' non parr gi loro cosa dura, quando at
tentamente e con animo scarico considereranno che a fare una Rocca
pura, coccinum. Gr. roppvpx. (In celt. gall. scarlaid, in teut. schaer
laet , in island. scharlatz, in turco iskerlet, in ungh. ed in itlir.
ne potesse bene invitare il bisogno. E 287. Or ben potremo noi con
skarlat, in ted. scharlach, in oland. scharlachen , in ingl. scarlet, in
l'animo alquanto pi scarico, per l'autorit di molte (pietre), cre
isp. escarlata, in franc. carlate. Secondo Pezron, la voce celtica.)
dere e per poco tener certa questa opinione. (V)
Red. Oss. an. 27. Conservava un colore di scarlatto vivissimo.
4 Parlando di Liquori, dicesi Scarico di colore, Scarico assoluta
mente e vagluono Chiaro, Limpido. Lat. dilutus, clarus. Gr. xaurps. 2 - [Cos dicesi ancora] Il panno lano tinto di colore scarlatto, cio
rosso per lo pi.] Lat. pannus purpureus. Bocc nov. 79. 2. Co' panni
Soder.Coli. 75. Questo stabilir il vino, e lo far scarico di colore.
lunghi
, e cogli scarlatti , e co' vai. E num. 3. Vestito di
5 Parlando di Cavallo o d'altri animali, dicesi Scarico di collo ,
scarlatto, e con un gran batalo. Fr. Giord. Pred... 67. Fu spogliata
di gamba o sumili e vale Che ha il collo o la gamba ec. sottile ,
svetta. Lat. astrictus.
da'demoni del pi nobile vestimento che giammai fosse , e pi che
ogni scarlatto o sciamito di questo mondo. E appresso; Chi desse una
6 Parlando di Tempo, vale Rasserenato , Che non minaccia pi
fine roba di scarlatto per una di foglie di fico, mal cambio avrebbe fatto.
pioggia. Lat. tranquillus. sine nube. Gr. sinos, ai9pos. Car. lett.
. g. Cavando il capo fuori : di qua, disse, il tempo scarico; do 3 [Fu detto Scarlatto verdebruno il Panno di color violaceo. G.
V. 8. 3. 2. In sua compagnia 2oo cavalieri ec. tutti giovani, vestiti
mani di certo non piover.
col Re d'una partita di scarlatto verdcbruno.
7 (Milt) Che non ha la carica dentro, e dicesi delle armi da
fuoco. Botta. Comand a tutti i suoi, camminassero ordinati, cheti , 4 Ed in forza di add. m. Lat. coccineus. Gr. xdxxvos. Quad.
minciando allora, scarico d'ogni pensiero, a perdersi nell'allegrezza.

cogli archibusi scarichi. (Gr)


a - * E detto di Arco, Disteso , Allentato. Car. Eneid. l.

Cont. Port Lotto Manetti per 145 pance di vajo per la guarnacca
.

Se ne van con gli archi Scarichi in su le terga e spenzoloni.(Il lat.


ha : laxos referunt humeris languentibus arcus.) (Br)

Scaaricane , Sca-ri-fi-c-re. [Aut.) V. L. Intaccare la parte con ispessi


tagti , Operare le scarificazioni; altrimenti Scarnire,] Scarnare. Lat.

scarificare. Gr. rigi. (Dalla particella lat. ex, e da caro carne. In


celt gall. scar separare, ferire.) .Aldobr. Sia fatta la signera della ve
na cefalica, e poi sia scarificata la gengia. ec., e se fosse per cagion di

postema, conviensi scarificare, e poi lavar la bocca con sugo di cavolo.


Red. Vip. (Op. 3. 3) E di qui io raccolgo quanto possa gio
vare, a quelli che sono stati morsicati dalle vipere, lo scarificare,
secondo lo 'nsegnamento degli antichi, il luogo ch' stato morso. (N)
a - [Per simil. detto delle piante. Cr. 5. o. 8. Deesi il suo pedale
(del fico) scarificare nel luogo dove gonfia e ingrossa,acciocch l'umor
ne possa scolare , sicch non generi vermini.
ScaRiFicaro, Sca-ri-fi-c-to. Add. m. da Scarificare. Lat. scarificatus.
Gr. rmx(dusvos. Red. Cons. a. no. Con
co buon successo us i

bagni di Napoli ec., e poscia in processo di tempo le ventose tagliate


e scarificate, cd un vessicatorio al collo.

scarlatta della moglie di Bindo , e per due ermellini , e per metti


tura sotto la guarnacca. Bern. rim. n. 52. Che quel vantaggio sia
fra loro appanto , Ch' fra 'l panno scarlatto e i panni bui. M.
V. 3. 84. E tre pezze di fini panni scarlatti di grana, (N)
ScARLEA. (Bot.) Scar-l-a Sf Nome volgare botanico d'una specie di
salvia, detta con altri nomi Erba moscadella, Erba S. Giovanni,
madama , dal Mattiolo Sclarca, nelle officine Gallitrico,
da' Francesi toute bonne ; ed pianta biennale, che ha odore molto
acuto ed inebbriante, ma non ingrato, quando odorato leggermen
te. Le sue felie seccate servono a dare un odore di moscadello al

vino ed ai gelati e pi delle foglie se ne usano i fiori. , Scarleg


gia, Scanderona, Sclarea, sin. Lat. salvia sclarea Lin. ( Da sclarea, e
dal

scleros duro: e ci a motivo della durezza de'suoi fusti.

emery.) (A) (N)


ScARLeoGA. (Bot) Scar-lg-gia. Sf Lo stesso che Scarlea , V. (A)

ScanmanA. (Med.) Scar-m na. Sfl Infermit cagionata dal riff ed


darsi immediatamente dopo d'essersi riscaldato. Nel linguaggio me
dico Plcuria , Pleuritide , Pneumonia.] , Scalmana , sin. Lat.

plcuritis. Gir. rsupirs. ( Dalla s privativa , e dall' ebr. chimrrim

SCARMIANARE
SCARO

forte caldura, infocamento. Il Muratori non senza verisimiglianza

1 13

sante dolcezze, Ond'io gi vissi,


or me ne struggo e scarno. Var h.
im. past. a 9. Mentre
Ma quella, ond' io mi , seguendo lei , mi struggo e scarno.E 266.

dal gr. cavma calore; poich spesso av convertesi in al. ed al in

ar. In celt. gall. gar scaldare, garail caldo.) Minucc. Malm. pag.

88. Scarmana una specie d'infermit che viene a coloro che , do 4 COTOlma.
struggo e scarno, Degna prepara gi doppia
Consumar
Mes.)
(Ar.
le pelliwdalla
ec.; e si dice : Pigliare una scarmana , o Scarmanarc. (B)
alla parte delle carni. (A)
Scannascatanz, s

po essersi soverchiamente riscaldati..., si raffreddano o col bere,

scARmANAa. (Med.) Scar-ma-n-re. [Att. e n. ass. e] pass. Incorrere

apas

Darsi alla crapula

nella infermit della scarmana. - , Scalmanare, sin. Lat. pleuri

e
ass.]
Scarnovalare , Carnascialare,
tempi del carnasciale. Lo stesso .che

tide corripi. Gr. rupir orsi. Minucc. Malm. pag. 88 Scar

-1 Lat. bacchanalibus indulgere, bacchanalia vivere.

mana una specie d'infermit che viene a coloro che, dopo cssersi
soverchiamente riscaldati . . , si raffreddano o col bere, ec.; e si Scanarino, Scar-na-ti-no. Sm. sorta di color vermiglio. Lo stesso che
Incarnatino, V. Lat. ex albo rubcus , albo rubeoque mixtus. Buon.
dice Pigliare una scarmana o Scarmanare. (B)
Fier. 3. .8. Sicch'io non potei
sca amanaro. (Med.) Scar-ma-n-to. Add. m. da Scarmanare. Che ha
veder, che un abitin lascivo,
Scarnatino e sbiavato. E' sc. 9. EAltro
presa la scarmana. - , Scalmanato , sin. Lat. pleuritide correptus.
veggo al fine Un non so che di
scarnatino e verde.
Atalm. . 29. Che i suoi lacch spedati, e conci male, Si rimasero
l' uno all'osteria , E l'altro scarmanato allo spedale.
. da Scarnare. t Intaccato nella carne;
s
scannaruna. * (Marin.) Scar-ma-t-ra. Sf. V. Venez. Lo stesso che
cxaxw9tis. Buon. Fier.
a- 4- . E que'
cara giro, rivolgimento, ed amh acqua, belle e fresche.
sati e le pelli Scarnate cambia in cere
Scarmo , V. (Dal celt.
mare: Rivolgimento nell'acqua.) Sav. (O)
simil. Diminuito, Scemato, Consumato Borgh. Orig. Fir.
c Per
Scasi.(Marin.) S m. pl Que' pezzi di legno , coi quali, sorgendo 2 %
Tolte va le colonne, scarnata la grossezza del vestibulo Dav.
dalle cappezzelle, si viene a conformare la costa. (Dal ted. schirm
Vi s'incastra la marza anzzata e scarnata con diligenza.
36.
o
. .
appoggio.) (S)
- Scarno, Magro Cr. alla v. Scarno. (A)
scatuoian, Scar-mi-gli-re. Att. e n. ass. Propriamente Dare il
- Del color della carne; altrimenti Incarnatino,1 Incarnato, Scar
cardo alla lana, pettinara. Altrimenti Scardassare.- , Schermiglia
re, sin1 Lat. turbare. Gr. araparrar. (Dal lat. carminare che natino. Buon. ier. 3. . 9. Io veggo entro le 'nvoglie Scarnate e
vale appunto Scardassare, d' onde feccsi Scarminare e Scarmignare, 5 verdi star vestito un corpo
- Petto di Deute, vale Mancante in tutto o in parte della gen
voce del dialetto Modanese.) Cant. Carn. 265. Ognun qualche mc
stier, qualche arte piglia, Chi pi alta o pi bassa: Chi purga, ti 8ta. Giamp. Miff Vit. S. Ant. Ab. eap. 23. Non gli mancava pur
un dente, bench gli avesse alquanto scarnati. (p.v)
gne , chi lava o scarmiglia, Chi pettina o scardassa. Salvin. Annot.
carnato diff. da Dscarnato. Bench i verbi Scarmune e Discarnare
B. 4.3. 5. Scarmigliare, dal latino carminare che dare il cardo
non abbian fra loro differenza almeno sensibile, purc non cos de'
alla lana, pettinare la lana. (N)
lor participi passivi Scarnato e Discarnato ; poich il primo si pu
- Scompigliare , Avviluppare , t Arruffare , detto de'capelli.1 (Da
confonde e ancora coll' add. incarnato , e non cosi il secondo.
s superflua, dal celt. gall. guaire capello, ed aumlisg confusione, di Scanarolo. (Ar. Mes.) Scar-na-t6-jo. Sm. Utensile del cuojajo, ed
sordine. Nella stessa lingua aimreadh confusione.) Salvin. Annot. F.
, tal altra snussata, simule
B. 4. 3. 5. Scarmigliare, dal lat. carminare . . . . tratto poi a' ca e una lama d' acciajo talvolta l
-

quasi ad un coltello a due manichi o da pelare, se non che i due


pelli per dir cos non iscardassati. (N)
manichi dello scarnatojo non sono curvi. "Serve a nettare le pelli
-. E' per metaf: Car. Lett. a. 3. Perdonate a me, se vi pare che
alla carne che vi avesse lasciato il conciatore. Quando tagliente
.
ve l'abbia troppo scarmigliato.
dicesi propriamente Coltello da scarnare, e quando smussato di
- E n. pass. Rabbaruffarsi , Azzuffarsi, quasi graffiandosi , gua
cesi Coltello sordo. (D.T.)
standosi li abiti, e disordinandosi i capelli. Lat. conan turbare ,
* (Ar. Mes.) Scar-na-t-ra. Sf Diconsi Scarnature le Ra
crines
Gr. rxoxov rvp83tv.- Pataff 8. E poi ci scarmi ScansAruna.
clature di cuojo concio, levatesi col cortello da scarnare dalle
gliammo insieme alquanto. More- 22. 63 Rinaldo si scarmiglia col
pelli dal lato della carne. Servono ai cuiti per asciugare le pelli
lione.
dopo lavate e stropicciate e pel concio degli ulivi. (D.T.)
scaanciata, Scar-mi-glita. Sf Lo scarmigliare nel sign. del 5.4 ; ScAnsircante
, Scar-ni-fi-cn-te. Part. di Scaruficare. V. di reg.(O)
Una
picchiata, Rfrust. -, Scarmigliatura, sin. Car. tracc. . 5Scaniricaaz, Scan-ni-fi-c-re. [Au.) Levare altrui la carne; altrimenti
s

buona scarmigliata hai tu tocca. (Br) (N)

--

Scarnare ,

scantcuaro, Scar-mi-glito. Add. m. da Scarmigliare


avviluppato, e dicesi pi comunemente de'capelli, quasi. Non icar

Febbr.

xarapsoupyi.
l Lat. excarnificare.
sotto i Mann.
mettere Segn.
che ognuno seGr.
piedi,
lo potesse
3. Lasci

ec.: lo lasci squarciare, sbranare , scarnificare.


dissati, cioe Arruffati, Disordinati, Incomposti -, Schermigliato, ScAnniFicaTo , Scar-ni-fi-c-to. Add. m. da Scarnificare. Lat. dilana
Bocc. nov. oo. o. Sopra i suoi
sin.) Lat. turbatus. Gr. lax
excarnificatus. Segn. Mann. Febbr. 5. 3. Considera essere quelle
capelli cosi scarmigliati, con' egli erano, le fece mettere una coro tis,
membra tutte trattate si crudelmente,sbranate , scan uificate, groudanti
ma Franc. Sacch... nov. 2. Lo Re, veggendolo cosi scarmigliato ,
vivo sangue. E Giugn. 8. 3. Sopra tutto dovrassi allor ricordare
disse : ec. (Il testo stampato ha schermigliato) Red. Quartn. (Lo di
d essere morto per te in croce fra due ladroni , nudo, derelitto, de
star di mezzo inverno ec.) Poi scarmigliato e rabbuffato il crine,
riso , scarnificato.

Gelide bave dalla bocca spruzzola. Fortig. Ricc. 2. 5o. Le bionde ScaaniRE , Scar-ni-re. [Att. Levar la carne ; altrimenti) Scarnificare.
trecce scarmigliate e mozze . ., E queste vesti . - . Odiano l'Iune 2 - Per metaf. Diminuire , Impiccolire, Scemare Salvin. Pros. Tosc.
neo l'alma facella. (B)
.464. Non arte lo scarnire e lo scemare una parte, perfar che
scaatctrona, scar-niglia-tra. Sf. Lo stesso che Scarmigliata, V
pi ricca ne venga l'altra ? E Annot. F. B . . . . Si scarnisce il
aret itag. Mi rammenta una scarmigliatura rimescolata con un rifru dittongo, e una sola lettera di quello si pronunzia. (A)
-

sto di pugna. (A) (N)


scaatcome, * Scar-mi-gli ne. Sun. adoperuto nel

---

modo avverb. A

3 - E detto anche di Qualunque alti a cosa cui si levi alquanto della


superficie. V. Scarnito , 5. a. (A)

Trav. 4. o8.
Qual quercia allor che Borca insoleutone Per assalirla tumnido si sfia

ScARnto , Scar-ni-to. Add. m. da Scarnire. ( Intaccato nella carne.l


2 - * Per simil. detto di Qualunque altra cosa cui si levi alquanto

scarmiglione che vale Scoupigliatamente. Lall. E

ta , Se bene i rami vanno a scarmiglione Mentre da varie bande

della superficie. Vasar. Vit. Pezzo di marmo troppo scarnito nel


balestrata , Pur fisso tiene e immobile il troncone cc. (N) . l' abbozzarlo dal primo goffo scultore. (A)
Scano. (Marin.) (Sm.) Caviglia di legno o di ferro, piantata a bordo 3 - Per metaf (Smunto, Secco ec. detto di Verso o simile.] Salvin.
di un battello a remi, per servire d'appoggio e di punto fisso al
ros. Tosc. . 283. Nou isdegnarono di farlo ove uopo il chiedea,
remo che vi allacciato lascamente con uno stroppo. -, Salmo ,
smilzo ancora , per dir cos, e smunto e scarnito.
Scarmatura
crxa
Duttam.
Aus.]
Gr.
scalmus.
[
sin.
Lat.
,
Schelmo,
4 - Magro , Gracile, Affilato , Scarnato, Asciutto , Segaligno ; pi
.7. Presi a pensar sopr i dubbiosi scarmi Al gran cammin dall'uno
comunemente Scarno. (A)
ali altro polo. Cirff Calv. 3. 9o. Chi scaglia riondelle e chi barili, ScAano. Add. (m. sinc. di Scarnato. Che ha poca carne; Scarnato,
Chi banchi , o balestriere , o remi, o scarmi
Affilato , Magro ec. (V. Secco.) Lat. macer, gracilis. Gr. axd5 ,
sca ritorri. (Marin.) Scar-mt-ti. Sm., pl. I pezzi superiori che termi
arrds.Ar. Fur. 28.27. Par che gli occhi s'ascondan nella testa, Cre
mano il contorno delle ccste. - , Schermotti, sin. (V. Scarmi.) (S)
sciuto 'l naso par nel viso scarno. Varch. Rim. past. 2 19. Nape e sol la
Scannamenro, Scar-na-mn-to. Sm..] Lo scarnare. Lat. scarificatio. Gr.
cagion , ch'csangue e scarno Tutti ricerco ognor questi e quei lidi.
cava. Cr. g. 2. 2. Se dopo la tagliatura, ovvero scarnamento, Scannovalanz, Scar-no-va-l-re. N. ass. Lo stesso che Scarnasciala e,l
alcuna vena faccia sangue, si dee costrignere in questo modo. E cap.
Carnascialare , Carnevaleggiare , V.) Lat. bacchanalibus indulgere.
,5. a. Se per lo svellimento, ovvero scarnamento suo, s'apa vena
6.43. Ognuno, quando gli si porge
Gr. dysuv ovvcrux. Pros.
alcuna, e faccia sangue, allora incontamente si prenda, e stretta con
occasione s'allenta un po' del rigore, e si diletta di scarnovalar
l'
le mani, con filo di seta strettamente si leghi.
volentieri.
Scanraa, Scar-n-re. Atu.) Leva e alquanto di carne superficialmente Scano. (Zool.) Sm. V.G. Lat. scarus. (Da scero io saltello, io tri
Altrimenti Scarnificare, Scarificare, Scarimire, Discarnare , Scalfire...]
pudio) Genere di pesci della famiglia de lubroidei, della divisione
Lat. scarificare. Gr. rigev.Cr. 9. 2. . Se ne cavino con mano, scar
degli acantotterigi di Cuvier, e degli olobranchi de torcic osteo
nandole prima ( le scrofole) con l'unghia , ovvero che si fenda il stomi di Dumeril, stabilito da Linneo con carauteri particolari, e
Morg. 28. o. Chi con la
cuojo, e vi si polverizzi il risagallo
con quello comune d'una singolare agilit. E diverso del genere Scaro
-

d'Aristotile e degli antichi, che faceva parte de'labri di Linneo ,

mam, chi col pi lo percuote, Chi fruga e chi sospgne e chi pun
zecchia, Chi gli ha con l'unghie scar nate le gote.
-- Per simil. dicesi di qualunque altra cosa, cui si levi alquanto

da Lacpde collocato nel genere Cheiline. (Aq)

della superficie. Dav. Colt. 69. Auzzale (le marze) e scarnale con
taglientissimo ferro.Soder. Coli. 48 Scarnisele (alla vite) tutto quel
secco e tristo impiagato sin al vivo , levandovia ogni particella ma

- La specie pi comune di detto genere, detta anche assolutamente


Scaro, e un Pesce che ha la notatoja dorsale senza pu4siou, la
membrana delle branchie con quattro raggi, la notatoja del petto con
sedici, quella del ventre con sei, quella dell'ano con undici, que

gagnata.
3 IN. pass. pure per simil. Dimagrare, Consumarsi. Lut. tabescere,

la della coda con diciouo, e la dorsale con venti. Ha la testa rude,


declinante in pendio, e tutta coperta di scaglie. Lat. scru re

contabecere. Gr. uapavcoa. Ptr, son. 267. Volse in amaro sue

tcusis. Salvin. Op. Pesc. 2. 284, ll solo scaro delicato , mai , Di

--

- -

SCARPA

1 14
cono i pescatori , cr
Qual
"

SCARPELLONE
carpello; taltrimenti Scarpellinare., Scalpellare,sin. Borgh. Rp.

lo scuro, Ch'egli non cada a preda. E 43ff.


affetto e brama, Pungente gli dipinti a punti

3o. Ora fate conto ch'io cominci a scarpellare ii marmo.


2

scari ! (A

- Intagliare in pietra.] Lat.coelare, incidere. GrAvetv. Lib. Viagg.

) si Il calzar del piede, fatto per


di cuojo,
Di fuori di questi granai scarpellato lettere di molte ragion linguaggi.
alla parte di sopra del quale dician Tomajo, a quella che sta sotto 3 - * Intaccare semplicemente collo scarpello alcuna pietra per ischeg
giarla. Bronzin. Lett. Sarebbero da lodarsi per arti belle, infinite che
la pianta Suolo, te a quella che gira intorno al calcagno Quartieri,
La calceus, caiccamentum. Grirz, ircr

(Dal lat.

sono tenute a vile, come gli scarpellini che lavorono alle cave o che

campus che, secondo Celio Rodigino, indic presso la plche Romana scarpellano le strade. (A) (N)
una spezie di calzari : e carpus vien dal gr. creps sandalo. Altri 4 - Dare di scarpello, Guastare, e tor via collo scarpello sculture
forse direttamente da crepis per traslocazione di litere) Dittam 2. e simili. Vasar. Vit. A. Pis. La quale arme, sebbene fu fatta scar
28. Quando in Provenza venne il buon Ramondo Col mulo, col bor pellare dal magistrato de' Dodici, che ebbe cura di spegnere ogni me
done e scarpe grosse. Iir. Disc. an. 22. Niuno si mette berretta moria di quel Duca , rimane nondimeno ec. (N)
a piedi, o sul capo le scarpe. Cant. Carn. 3. A queste belle scarpe, 5 N. pass. Per simil. Levarsi i pezzuoli della pelle coll'unghie, a
guisa che della pietra fa lo scarpello. Lat. scabere.Gr.com
alle
pianelle
Venite
donnee ealla
donzelle
Salin.
Annot.
F.
4. introd.
Peralecomperar,
scarpe strette
spagnuola
, e per
fare
Inf 2o. E quando l' fatta una beffa, gli occhi colle branche si
scarpclla.
che debba leggersi piuttosto scerpella, o sciarpella,
il pcdino , anticamente usava di stroppiarsi i piedi. E Annot. F. B.
o scerpa.) (
4.
4.
1.
Rattoppano,
come
i
ciabattini
che
rattacconano
le scarpe,
che quando
e malsolate, si dicono ciabatte . . . . dal latino CARPELLATA Scar-pel-l-ta. Sf. Colpo di scarpello.CarafQuar. Pred.
clavatae
caligae
scarpe
a diaccio
(N) di. 35. Berg. (Min)
a Diconsi scarpeco'chiodi,
a pianta,scarpe
Quandoferrate,
mandata
gi la parte
ScARPELLAro, Scar-pel-lto. Add. m. da Scarpellare. Lavorato con lo
dietro della scarpa si riducono alla foggia di pianelle hisc.fg.(A) sanello, Sculto. Altrimenti Scarpellinato. Baldin. Voc. D. (A)
Bellin. Cical. 1 . Ha da venire il grillo ad un uomo d' inventare un
3 Diconsi Scarpe a cacajuola , quelle non uffibbiate o allac
ciate. V. Cacajuola, $. 5. Salvin. Annot. I B. 3. . 9. Le scarpe modo di fabbricare, che sia il pi rozzo cc., senza ornamento, fatto
a cacajuela, cioe senza legale e finir di calzare, come quando uno di pezzi di pietracce scarpellate alla rinfusa , ec. (B)
lha la cacajuola , e che il bisogno del vente il fa andare in fretta ScARPELLAtone, Scar-pel-la-t-re, I Verb.m. di Scarpellare.] Che lavora
e 'n furia al luogo. L 4. 5. 4. E chi, cred'io colle scarpe che si Petre collo scarpello. Lat. lapicida, latonus, lapidarius, Grxardae.
Ben. tin. 29. Cos , moderni voi scarpellatori, E anche antichi
dicono, con sopportazione (si honos verbo) a cacajuola, cio non andate
tutti al sole. Deliz. Erud. Tosc. 17f 1o. Jacopo di Piero
tirate su per la fretta, e per l'urgenza del ventre. Latino nondum
Guidi, scarpellatore. (Pe)
obductis calceis. (N)
Dicesi Scarpa di feltrelli Quel calzare che suole usarsi nelle Scarp LLArnic, Scar-pe-la-tri-ce. Verb. f. di Scarpellare. V. di reg.(O)
stanze, ed fatto con vivagui di panni lani o con trecce di lana o ScAreLLETTo, Scar-pel-lt-to. (Sm.) dim. di Scarpello.-, Scalpelletto,
-

di cotone. (D. T.

--

--- ---

sin. Lat. scarpellum. Gr. xoxxrrip. Vit. Ben Cell. 47 1. Elli ac


conciava certi scarpelletti per lavorarlo.
2 - [Dicesi Scarpelletto augnato, Uno scarpello piccolo che si usa

le scarpe, dicesi in ischerzo di Chi va a piede.

5 -

V. Spronare. (A)

--

nell'arte di lavorar di filo, ed simile a quello che adoperano i


tagliare i fili. Benv. Cell. Oref. 27. Con queste troverassi insieme

- A scarpa, dicono vari artefici, di quegli strumenti, orde


gni, o opere che sono tagliate a sdrucciolo , cio che da una base
alquanto larga vanno diminuendo da una banda fino in cima. (A)
7 Cosi chiamasi anco a quel ferro incurvato, che si adatta

legnojuoli, ma la sua asta simile a quella de' bulini, e serve a

uno scarpelletto augnato in guisa di quelli che adoperano i legnajuoli.


sotto le ruote di una carrozza o simile, perch non girino preci ScanPELLINAre, Scar-pel-lin-re. Au. Vdell'uso.Meglio Scarpellare.(A)
pitosamente alla discesa. Chiamasi Occhio quel Foro dove passa la ScapeLLmaTo, Scar-pel-li-n-to. Add. m, da Scarpellinare. V. del
catena o cintura che tiene la scarpa salda alla stanga; ed Alie della
l'uso. Meglio Scarpellato. (A)
ScARPELLNo. (Ar. Mes) Scar-pel-li-no. Add. e sm 1 Quegli che lavora le
scarpa i Lati di essa che abbracciano il cerchio della ruota. (A)
8 T. de fabbri. Quella parte del collo , che piegata a squa pietre collo scarpello. , Scalpellino, sin. Lat. lapicida, lapidarius.
Grzouos. Buon. Tanc.55. Ch per far rezzo gi certe brigate Di
dra vien fermata con viti nello scannello di dietro, perch il carro
non possa girare. (A
scarpellini ve l'avevan tesa. Bronzin. Leut. Sarebbero da loiarsi ec.
9 p
T.
Quello stampo che ha il piano obliquo per
gli scarpellini che lavorano alle cave ec. (A) Salvin. Senof pag. 185.
-

(l'ir. 792) S'acconci con alcuni scarpellini e segatori di marmi. (N)

entrar negli angoli delle riprese che si fanno nel ferro. (A)

capettino diff da Lastricatore. Lastricatore chi lastrica le

1o -. * Proverb. La scarpa troppo stretta fa male il piede = La

strade. Lavora alle strade anche lo scalpellino in quanto che acco

troppa dura servit travaglia l'animo. Serd. Prov. (A) .


i i E in altra guisa, per dinotare che l'Apparenza inganna. moda le pietre con cui le strade si lastricano.
Lasc, Comm.Credimi che tal scarpa appardi fuore Attillata e galante Scaneto, Scarpel-lo. Sm.1 Strumento di ferro tagliante in cima ,
col quale si lavorano le pietre, i legni, i metalli ec. Dicesi Scarpello

che ti storpia Il piede; e credi a me che ogni laccio, O sia di scta


o d'oro o s di fune Strigne ed affoga. (N)
- (Archi. e Milit.) Quel pendio che si d ad un muro o ad l
terrapieno, per il quale viene a sporgere in
pi da pi, che
da capo. La scarpa che chiude il fosso dal parte della campa
gna chiamasi Contrascarpa..] ( Da scarpa per simiglianza di figura:
e ci risulta dagli altri sensi metaforici della voce scarpa. In gall.

a doccia, Scarpello da digrossare , Scarpello da taglio sottile, Scar

pello a becco

raddoppiato per incassare i ferri; Scarpello

sgealb, in irland scealp rupe.) Guicc. Stor. Accostandosi alla scarpa

auguato, torto, tondo, in squadra, a colpo ec.,Scalpello, Scaipro,


sinl
Lat. coelum,
scalprum.
Gr. gvcrp,
arrrrip.
GV. per
437forza
La
detta
Golfolina
per maestri
con picconi
e scarpelli
fu tagliata e dibassata. E 8. 784. Leggieri d'arme, con balestri e
darli e giavellotti a fusone, e con pietre pugnerecce conce a scar

cl muro del castello. Buon. Fier. Intr. 1. Precipitati gi sotto la


scarpa Della muraglia. Vasar. Vit. La scarpa si fa insensibile ne

pello. Cr. 2. 23. 27. Sia la corteccia levata sottilmente con taglien
tissimo scarpello in tal modo che la gemma non riceva lesione So

gli edifizi nobili, e pi grande alle fabbriche ordinarie e rustiche. (A)

mente delle muraglie, che non si tirano in piombo, ma che sono


pi larghe nella pianta, che nell'estremit, ed proprio di baluardi,
muraglie di fortezze ec. Dicesi anche di Terrato tagliato a foggia
tale che nella parte pi bassa occupi molto spazio, e nel procedere

der. Colt. 5ti. S'impronti un colpo con lo scarpello a diritto della


vite sul suo legno.E' appresso: Allora con lo scarpello a pieno dan
dovi sopra un colpo con un mazzapicchio. di legn sodo, farai tal
fenditura che arrivi ec. Baldin. Voc. Dis. Scalpello. Strumento
d'acciajo di varie forme per tagliare e lavorare pietre, legno, me
tallo e altra materia. Dicesi per scarpello propriamente fra tutti gli
altri scarpelli quello, di cui si servono gli scultori in pietra dopo
aver adoperato la gradina, ch' un'altra sorta di scarpeilo dentato,

in alto vada sempre ristrignendosi. V. A scarpa , S. .] Soder. Colt.


2 . S'
ha ad avvertire
fare un muro
a secco,
grosso,
a scarpa,
sostenga
il terreno.ec.,
Torricell.
Lo stesso
calcolo
si pu
anche

e quello che adoperano gli scultori in legname per pulire. Menz


Parad. terr. 2. 9. N mai scarpello i Greci industri avieno Che
in guisa tale il pario marmo emende. (N)

Galil. La parte della muraglia, la quale si vede pcndere in dietro


si domanda la scarpa. (Gr)
.
. .
4 - Onde A scarpa, p
avverb. A pendio; e si dice propria

clhe

ridurre quando il muro non sia perpendicolare ma a scarpa, come


quelli delle moderne fortezze. (Gr)

---

- Efg.

glie n'andr con lo scarpello inetto. (B)

--- -

Dicesi da'nagnani,Scarpello a scarpa con taglio, e vale Che tozzo,

3 E Dare la scarpa per Dare il pendio ec. Viv. Disc. Arn. 7o.

Col favore d'una grande scarpa da darsi gradatamente a tal lavoro.(N)


3 - (Marin.) Scarpa o Scarpa dell'ancora dicesi Quel pezzo di legno

tagliato a conio, con un buco nell'estremit pi acuta, onde pas

sarvi una corda , per mezzo della quale resta sospeso fuori del bordo

r. Fur. 34 Levando intanto queste prime rudi Sca

e da far forza; e serve principalmente a far buchi per le riprese.(A)


3

- Dicesi anche da' magnani, Scarpello da banco, ed Una specie


di tagliuolo pi lungo, che serve a tagliar il ferro a schegge, e s'a
dopera solamente a freddo. (

verso pra. Il suo uso di ricevere il becco dell'ncora, onde non 4 Strumento da pigliare uccelli.. Cr. o. 28. 6. I Anche con iscar
danneggi il bordo con lo sfregamento , quando al suo posto, pei

moti che pu ricevere, o quando si d fondo. (S)


4 - zi Spezie di pesce vilissimo di lago, che dicesi ancora Scar
pettaccia. Lat. ballerus. Red. Oss. an. 75. Ho rinvenuto averla (la
vescica dell'aria) il grongo ee, la scarpa, il carpione, la trota, ec.

ScalaPA. * (Geog) Fiume di Francia che sbocca nella Schelda. (G)


malus. Gr. xzz bruz ArLen. 2. . Qualche par discarpacce o di
pantofole, Poi che l'avete ben pelate e lgre, mi fbonate alcuna volta.

ScaRPAccia, Scar-pc-cia. USfl pegg. di Scarpa. Lat. calceus dissutus ,


ScARPanto. (Geog) Scar-pan-to. Lat. Carpathos. Isola dell'Arcipela
go. Anticamente Scapunto, V. (G)
Scan Ato. (Gcog) Scar-p-to. Lat. Scharpathon. Isola dell' Arci
pelago. (G)
-

SARPELLARE,

pello si pigliano le porzane, ec.] E lo scarpello uno strumento fatto


con due archi molto piegati, poco dilungi l'uno dall' altro, intra i

quali un poco poi si pone frutto d'erba coca, simile alle ciriege, il
Scarpello e Scalella non sono che corruzioni del lat. scapellae) (N)
5 * (Chir) Strumento a lamina tagliente a uno o duefiti, la quale
quale quando prendervogliono, per lo collo si stringono.(Probabilmente

svaria nella grandezza, ed assicurata a un manico. Se ne fa uso


comunemente per le sezioni anatomiche; onde meglio dicesi Coltello

anatomico. V. Coltello , S. 13. (A. O)

2 Strumento d'acciajo , tagliente a un capo, e che si fa


operare battendovi sopra dal lato opposto con un martello di legno
o di piombo. Si adopera per le ossa, quando si vuole levarne qual

che parte ammalata , o toglierne qualche esostosi ec. (A. O.)

Scar-pel-lrc (Att. Propriamente Lavorarle pietre ollo ScAapellone, Scarpe-lo-nc, 8ml accr, di Scarpello, Scarpello grande,

SCARPETTA

1 15

SCARSELLACCIO

env. Cell. Oref3. Si debbe con asce, e scarpelloni fatti a po


sta per tal necessit, lavorargli pulitamente,

Scanrra, Scar-pt-ta. fil dim. di Scarpa. -, Scarpino, sin. Lat.


calceolus Grromuro. Bocc. nov fo. no. Senza riguardare cc.
alle sue scarpette tutte rotte, e alle calze sdrucite, Enov. 72. g.

tare in carrozza; ed anche Correre in carrozza con qualche velo

cit. Ner. Samin.9.24f Due giovani feriti men via Morgana, scar
rozzando a rompicollo, Ed al pi lascivetto ec. (A) (B)
ScAaaucolamento, Scar-ru-co-la-mn-to, Sm. Lo scarrucolare; ed anche
Tratto di carrucola, Tratto preso colla carrucola, Minucc. Malm.

Io non so chiedi pur tu, o vuogli un paio di scarpette, o vuogli

pag. 2. Un tratto. La voce tratto ha molti significati, dicendosi Tratti


nn frenello. Alleg. 9. Le scarpette, i calzon, la cappa e 'l sajo.
di fune quello scarrucolamento che si d ai delinquenti nel martirio
Franc. Sacch. rim. 7. Se ninno avaro in questo ballo, Le sue
della corda, ec. (A) (B)
scarpette rompe senza fallo. Galat. 8. Guarda qui, come tu nettasti s
, Scar-ru-co-ln-te, Part. di Scarrucolare,1 Che scar
lCO,
ben questa scarpetta. Bern. Crl... 27.58. Pur tutte l'armi guarda
per sottile , E le scarpette , e l'uno e l'altro guanto. Buon. Tanc. 2 - Per metaf Buon. Fier. 5. 3. 8. Stravaganti sensi, Stolti e sci
5. 7. Con le scarpette Gessate e nette.
piti s'ascoltaron molti,1 Com' uso della plebe, e de'cervelli Scar
- Proverb. Il mondo come le scarpette, Chi le cava e chi le mette,
rucolanti. (Cio senza freno , temerarii.) (B)
-

cio Varia, Serd. Prov. (A)

Scanucolare, Scar-ru-co-l-re.N. ass.1. Lo scorrer del canapo sulla

Scannerracca (Ar.Mes) Scar-pet-tc-cia. Sf1 pegg. di Scarpetta. Lib.


girella della carrucola liberamente e con violenza; contrario d'In
son.go. Tu pari un can , con una scarpettaccia ec., Che scuote il
carrucolare.1 o Lor Bell. Disc. 8. Perch nel salir di lui la fune ca
capo, e poi le d di ciuffo , Poi la ripon, poi la ripiglia e straccia.
valoa la taglia - e tanto di essa scarrucola dalla parte di l, quanto
CirCalo. . a7. E certe scarpettacce vecchie e rotte Parute sono
sale il sasso dalla parte di qua. (Min)
un zuccher di sei cotte. Cant. Carn. o6. Donne, non tenetead 2 - E detto della corda dell'oriuolo da tasca. Fag. Com. A questo
dosso Scarpettacce o vetriuoli.
l'oriuolo borbott , Arruggini delle sue ruote i denti , E udii ''n un
tratto che scarrucol, (A)
- (Zool) Spezie di pesce vilissimo di lago, che dicesi ancora
Scarpa. Lat. ballerus.
3 - Att. Rimettere il canapo nella carrucola quando s' incarrucolato.
Scanperrea. (Ar Mes) Scar-pet-ti-re.Add. e sm, P. del dialetto
Fag. Com. Il canapo s'era incarrucolato e non scorreva n in s
fiorentino. P. e di Calzolajo. (A)
n in gi; e io con impazienza a scarrucolarlo, e attinsi presto presto
Scarpettino
,
,
Scaperris, Scar-pet-ti-na. Si dim. di Scarpetta.
quattro o cinque mezzine d'acqua. (A)
sia, Lat. calceolus. Gr tromaro. Tratt, segr. cos. donn. Il buon
* (Mus) Dicesi anche de' Cantanti che gorgheggiano con gran
viso che fanno alle scarpettine nuove. Buon Fer. 2. 3. 2. Vengono
velocit. (Ne)
snelle e pronte. In bianca, in gialla e in rossa scarpettina. E Sal Sanaccotaro, Scar-ru-co-l-to Add. m.da Scarrucolare; contrario d'In
accenna pi pic carrucolato. 1 Lor. Bell. Disc. 8. Lasciando poi ricalare il sasso a
vin. Annot. ivi: Scarpettina, diminutivo di
terra, ritorna la fune scarrucolata a ricavalcarla taglia, e ritornar
colo o pelino, una delle bellezze delle donne. (
di qua. (Min) Salvin, Annot. F. B. 5. 3. 26. Scarrucolato, tratto
Screenro, Scar-pet-ti-no. Sm. Lo stesso che Scarpettina, . Lib.
son. 73 Rossi di montoncini gli scarpettini.
dalle carrucole quando scorrono. (N)
Scanperrona, Scarpct-to-na. Sf accr di Scarpetta. Fag. Rim. Cer 2 Per simil. ggiunto di Voce, Di facile gorgheggio. Buon. Fier.
te scarpettone Grosse, con snoli raddoppiati e sodi, Soppannate di
4. 4. 26. Come allegri si fanno Con quella voce lor scarrucolata.
chiodi. (A) Car. lett. (lettera in versi, ed la 68. del III vol. 3 - * Age di Riso , Sangherato. - Riso , 3-7. (N)
dell' ediz cominiana.) E per la guazza e fango un pajo d'usatti In Scansa. N. pr.f-Madre di Giasone. (Mit)
Scansaurre, scarsa-mn. Avv.Con iscarsit Latparce. Grtacus.
compagnia di grosse scarpettone. (N) .
Scarrone, Scarpet-t-ne. Sml accr. di Scarpa, To piuttosto di Scar
Sen. Pist. Si lo dovrem noi temperatamente e scarsamente dispen

petta, per uno di que' capricci, non rari nella lingua, di accre

sare. Vi. Plut. Giammai non s'appoggi , se non iscarsamente ,

scere il diminutivo; il che non sempre senza vezzo. Altrimenti quando egli dormia. Menz rim. . o. E se diran che scarsamente
Scarpone. Buon. Fier. 2. 3. 7. Scaraventa il cappel, ch egli ha di adempio Ci che nel cuor disegno , Colpa fia dell'ingegno.
treccia; Trassi gli scarpettoni. E Salin. Annot. ivi : l scarpet Scansapee. (Bot) Scar-sa-p-pe. Sm. comp, indecl.) Sorta d'erba che
grosse ; latino carbotinas. (N)
toni. Si trae, si cava le
fa il fiore simile all'origano.1 Il lattiuolo la disse in Lat. marum;
origanum omites Lin. 1 og. Diosc. Lo scarsapepe un'erba col
scannicco, Scar-pic-ci-o. Sm. Il frequente pestare coi piedi; altrimenti

scarpicciamento. Suor. Semif 82. Che lo tutto, bench dallo lungo


scarpiccio molto distrutto e consumato, scorgevisi e leggevisi. E9.

fiore simile all'origano. E altrove : Lo scarsapepe salvatico, che per

altro nome da' fisici detto origano, simile nelle foglie all'isopo.

Si vede, tuttoch per lo continuo scarpiccio in buondato consu Scansane, Scar-s-re. Att. Fare scarso, Menomare, Diminuire. Tasson.
Pens. 7. 3. Ma non s tosto si vide esaltato dal favore della fortu
serenan, Scar-pi-n-re. N. ass. V. bassa e famiglia e Dar di gamba, na , che cominci a scarsarle paghe a' soldati, a corromper vergi
Camminare in
s rim. Non vi so dir se scarpinai veloce ni , a stuprar fanciulli, ec (N)
Scanseccante , * Scar-seg-gin-te. Part. di Scarseggiare. P. di reg.(O)
A quella volta. (A)
Scarso, Scar-pi-no. Sml dim. di Scarpa. Lo stesso che Scarpetta, Scansecciane , Scar-seggia-re. Att. Andare a rilente collo spendere, o
1 Lat. calccolus. Gr. romarov. uon. ier 2. 2. 6. Pasticchi,
col donare, o con simili cose. Lat. parce erogare. Gr. ci9a.
mata. (A) (V)

saponetti, delicate Conce di guanti, e di scarpini adorni.


Tratt. gov.fum. I divini tesori non si debbono scialacquare, i quali
scoe (Zool.) Scar-pi-o-ne Sm. Specie d'insetto, che meglio di son de'migliori e pi bisognosi, a' tristi scarseggiando.
cesi scorpione, i Lait. scopius. Gr.roprio.it.Ss. Pad. 25o. 2 - N. ass. Essere o Avere scarsit d'alcuna cosa. Sacc. rin. . .
Questi, cantando una notte l'ufficio, fu punto da uno scarpione; la Conosco Donne ... Che ne fanno una male, e l'altra peggio, Perch
scarseg
al puntura egli sentendo, non si mosse per del suo luogo, n lasci manca il secondo de'novissimi. Or che sar di me
di cantare, ma uccise lo scarpione, e persever orando e cantando, gio? (B)
e la puntura non gli fece male. E altrove. Avvegnach temessimo so, * Scar-seg-gi-to. Add, m. da Scarseggiare. V di reg(O)
a entrare per gli spiriti, scarpioni e serpi che sogliono entrare in Scarsella, Scar-sl-la S1 Spezie di taschetta o borsa di cuoio, cucita
queste cotali caverne. Tes Br 5.4 Anche lo scarpione gli fa gran a una imboccatura di ferro, o d'altro metallo, per portarvi dentro da
male, se il fede. For. it. A.1. Lo scarpione lusinga colla faccia, nari. tolgarmente prendesi in generale per Tasca delle vesti (P.
e colla coda morde (Il Lombardi avere nel 2.es. delle Vit. Ss. Saccoccia.) Lat. ascopera,mantica. Gr.rpz.(Dall'ar.charzaet sacco,
-

Paal, che lo stampato legge non per gli spiriti, ma per le vipere.)(V)
- Fg. Guardare se in un luogo vi dorma lo scarpione = Guar
o. Le cose an
dare se vi sia nascoso inganno. re. pann

cor senza lingua e senz'anima, tetta e mura e lastre eran guardate


intorno, se vi dormisse lo scarpione.
- Spezie di pesce di mare molto spinoso.1 Lat. scarpio puscus. Tes.
-

in cui si ripone il libro de' conti. In celt. gall cui mettere, e sait
custodia; onde cuirsail mettere in custodia. Altri forse dal lat. sac

cellus dim. di sacculus sacchetto) Bocc. nov. 73. o. Che avrem noi
a fare altro, se non mettercela nella scarsella? Pass. 13. De' ronmei
e de' peregrini si dice che basta, se presono il bordone e la scarsel
la , com' usanza, dal proprio prete. Franc. Sacch. Op. diva.
La prima cosa che fa lo pellegrino quando si parte, si veste di schia
vina, appiccasi la scarsella , e mettevi ago e refe, e moneta d'ariento

, scapione appellata una generazioni di pesce, li quali si


e
sar. - (Geog) Scar-po-na. Antica citt della Gallia belgica.(G) e d'oro. Buon, Fier. Intr. e..5. Chi sa ? sotto una veste Lacera e
scaro, scarpone smi, accrdi Scarpa. Scopa formata con mag rappezzata anche talvolta Una grande scarsella sta nascosa, chi pic
gior consistenza per resistere all' acqua ec. (A)Car. Long. ot. na di danari. (B)
it. 2. pag. 28. (iro ) Ecoti comparir loro avanti un vecchio a - Per simil. Quell' apertura che ha il granchio nella pancia, Bel
magagnano altrui le mani.

----

ne con un vestito di pelle indosso, con scarponi di corde in pie


di, ec. (MI)
scanoro (Gcog) Scar-punto Antico no di un'isola posta tra
-

--

linc.son. 55. E non vi pajan favole o novelle, Cbe i granchi,

per

paura del fornai , Non portin mai danar nelle scarselle. E son. 25.

E s'io piglio de'granchi di Gennajo, Nelle scarselle lor non lo bo


Cl
Scarpano (Mi)
quela di Creta e di Rodi,
che valga Contrabando. Onde Com 3 Avere il granchio alla scarsella, dicesi dello Spendere mal vo
f Pa oggi
- Granchio, S. 1 , .
perare o vendere per iscarriera , dice del Comperare e rendere lentieri ed esser lento a cavarne i denari
fuori del traffico comune, e quasi occultamente. Da s privativa, 4 (Archi.)Per simil. della figura, cos chiamasi la Tribuna aggiunta
..
al tempio di S. Giovanni Bautista in lirenze dietro all'altur mag
e la carriera. Quasi fuor di carriera)
- . E uomini, Gente o simili di scarnera sa dice d'Uomini va giore per farvi il corol Borgh. Origir. 159. N dell'aggiunta fatta
della scarsella dalla parte di dietro fuor del suo vero modello. E
Che vidolenti
Fir. nov. o.423o.
mal fare. Burch
gabondi
a ogni
prestigente
eran
Perocche
di scarriera.
vi faccia eIddio,
6c. Allora si crede che fusse fatto il coro (del tempio di S. Gio

Scatena, Scar-ri-ra

genti di scarriera

archErcol. 55. I quali, perch il pi delle

vanni) accomodato alla cappella, che nella scarsella si fcce,

volte sono persone rigattate e uomini di scarriera, mostrano altrui Scansruaccio.

(Milit) Scar-sel-lccio Sm. Una parte dell'armatura

la luna nel pozzoo ESuoc. 5. 3. Da un canto costoro hanno il


o addosso, e son persone di scarriera, che si dilettano di ve

fatta di panno e guernita di cuoio a botta a guisa di un largo cal

der male, e non istimano se non l'utile : onde dubito che questo
..
a sia uno inganno , ec (V)

ai cosciali di ferro nelle milizie da pi del secolo xrre arrr, ed


i Francesi la chiamarono la t-de-chausse. Gli scrittori italiani non
militari sarono altres la voce Scarsellone. Cinzi. Il picchio e avr

saaozaa, Scarrozzare

ar

troate in carrozza, Farsi por

zone, che copriva il soldato dalla cintura al ginocchio

sottentr

SCARTARE

SCARSELLAME
1 16
* Detto di Colpo vale Dato obbliquamente o colla parte pi de
orione,
petto,
e
schiena
con goletta,
e bracciali
e manopole e 5 bole dell'arme da taglio. Ar. Fur. 4. 65. E se non che fa scarso
altre
di scarsellacci,
che gli cuoprano
le cosce,
il colpo

ch il soldato, per non li poter portare in campagna e necessitato

d scar-sel-l-me. Sm. Fasciatura alle

a gittarli via. (Gr

, Per mezzo lo fendea come una canna. (P)

2 -* E riferito ancora ad un artificio della scherma. Air. Fur.

di

2. 9. Fanno or con larghi, ora con finti e scarsi Colpi veder che

un vascello perch non si corrodano le une colle altre. (


Scar
Scanserra, Scar-sel-lt-ta. Sf dim. di Scarsella. Lo stesso che Scar
sellina, V.Cas.
Lett.pi
Gualter.
18. E vovvi
dire,altro
che se una scar
selletta,
ch'io porto
per le scritture,
che per
, non

mastri son del giuoco.Tass. Ger. 2. 55. Non danno i colpi or finti,

fosse sempre assai leggieri di denari, arei


suoi. (V
Sc A

or pieni or scarsi: Toglie l' ombra e 'l furor l'uso dell'arte. (P)
6 - Dicesi Andare scarso e vale Usare scarsezza in fare checches

sia. V. Andare scarso. (A)

7 - Dicesi (Colpire o Cogliere scarso, quando colpo, o simile, feri


sce obliquamente, o colla parte pi
dell' arme. [Onde Colpo

alle volte dubitato de' casi


-

scarso. V. 5. 5.] Bellin. Disc.

, Scar-sel-li-na. tSf1 dim. di Scarsella.-, Scarselletta, sin.

Lat. loculus. Gr. raprrov. Zibald. Andr. Non tengono se non Po

chi soldi nella scarsellina molto bene occultata

di

Scanseuro. * (Milit) scar-sel-li-no. Sm. Piccola borsa di panno o a


pelle,
alla fiasca
soldatodel
disuo
fanteria,
entro
curpo
neva leattaccata
palle di piombo
perdel
la carica
moschetto
a arehibuso.

Dio in te vuol che traluca Tanta sua grazia, non ti sar scarso. Bat.
ivi : Non sar scarso, cio, ch'io non mi ti manifesti.

C'inuzzi. La fiasca piena di polvere attaccata o di dietro alle spalle

alla cintura, ovvero al fianco dritto al portafiasche, con

t. Svelle , o sradica , dir cosi ,

quell'eminenza, o quell'asprezza, o quei risalti, e via gli porta per


la sua dirittura, secondo
gli colpisce scarso, o in piano. (Min)
8 - Dicesi Non essere altrui scarso e vale Non ricuur di operare,
di dare, di concedere e simili. Dant. Purg. 1q. 8o. Ma da che

lo scarsel ScARTABELLABILE , Scar-ta-bel-l-bi-le. Add. com. Che pu scartabel

larsi. Giov. Lett. Berg. (Min)


lino dentro venti o trenta palle ec. (Gr)
nd Scanraeulare, Scar-ta-bel-lan-te. Part. di Scartabellare. che scar
Scarselona,
Scar-sel-lna. Sf] accr. di Scarsella.) Scarsella granae.
, Scarsellone , sin. Lat. crumena major, marsupium Gr. uaporv
rov. Lasc. Gelos. 3. . Egli ha quella scarsellona, che pare una

tabella. V. di reg. (O)

applicazione; [o piuttosto Carteggiare, Scorrere un libro..](VSquader

bisaccia.

nare) at libros versare. Gr. r 88xla crpo. Alleg.33 Son andato

Scansellone , Scar-sel-l-ne. Sm.1 accr. di Scarsella. Lo stesso che


Che tal mi d indizio Quel
Scarsellona,
V.] Buon.
2. Gli
. o.
grande
scarsellon,
che diFier.
velluto
pende sopra l fianco. E 2. a.

pertanto mille volte chinerizzando,e n'ho scartabellato tutto lo Scopa


e il Sepontino. Gal. Sist. 79. Si ritirano in istudio a scartabellar
gli indici e repertori, per trovar se Aristotile ne ha detto niente,
Ver: Samin. 3. no. Il cavilloso e fiero Tribunale d' Astrea che scar
tabella Leggi e decreti, codici e digesti, Per trappolare altrui con

--

7. Oh to' bei scarselloni e come gonfi Riseggon lor sul fianco e in


sulla trippa !

a -- *

Scansetro ,

ScanTALiAn,Scar-ta-bel-l-re.Att. Leggerpresto, per lo pi con poca

Usato anche nel senso di Scarsellaccio, V. (Gr)

modi onesti. (N)

Add. m. dim, di Scarso. Lat. parcus, par

cior. Gr. csuaads, yAixagos.

- Passar sotto silenzio, Pretermettere. Lasc. Nan. . 68. Gallo,


Tozztto, lditmo e il buon Stranbucco Ed infiniti assai chio, scar

Dial. bell. donn. 424, La gamba ci dar

2 Non

tabello. (Br)
Selvaggia lunga, scarsetta e schietta nelle parti da basso.
h
Scarsezza , Scar-szza. [Sf Strettezza Parsimonia. Lo stesso c e ] ScAnrAbelara, Scar-ta-bel-l-ta. Sf L'auto dello scartabellare. Franc.
Lett. lib. 1. Berg. (Min)
Scarsit
, V.
Lat. parcitas,
Rim. amfa ScARTABELLATo
, Scar-ta-bell-to. Add. m. da Scartabellare, V. (N)
Guu. 94.
Scarsezza
face loparcimonia..Gr.
uomo arricchire;pAia.
Troppa V.
scarsezza
, Scar-ta-bel-la-t-re. Verb. m. di Scartabellare. he
talor dannaggio. Com. Inf 29. Quegli lieto questo novello popolo ScAntAnELLArone
Lami Dial. Sono scartabellatori di vocabolari senza cri
meme nella citt, e quella vota riempi desso di coloro , e d'eser
terio.

cizio e di scarsezza simili alle formiche.

Scar-tabel-la-trice. Verb. f. di Scartabellare. Che


malori particolari degli occhi si aggiugne una scarsezza notabile di scartabella. V. di reg. (O)
, Scar-la-bl-lo. Sm.1 Libro, Leggenda o Scrittura di
quelle evacuazioni che ogni mese sogliono fiorire alle donne. (N) ScARTABELLo
poco pregio; altrimenti Scartafaccio..] Lat. libellus.Gr. gigxio. (Da
Scaasissimamente , Scar-sis-si-ma-nn-te. [Avv.] superl. di Scarsamente.
carta
per paragoge.
Altri forsestriscia
dal lat.e scartabello.
chartas expilare
le
Lat. parcissime. Gr. yaucxdrara. Cr. alla v. Strettissimamente. .
cartc.
. Isceverare
Carl.spoglia
ior. 5.
ScARsissimo, Scar-sis-si-mo. (Add. m..] superl. di Scarso. Lat. parcissi
Quando gli Accademici ve l'avranno a produrre a banco, il vi mo
mus. Gr. puAdrxros.
2 - Tenacissimo, Avarissimo. Nov. ant. 94. . Era si scarsissimo e sterranno autentico d'altra maniera, ch quei miseri scartabelli che
voi impiastrate at vostro civile. Fir. Tri. 4. 3. Ben sai che quel
sfidato, che faceva i mazzi del camangiare con le sue mani.
scartabello, che tu gittasti alla Marietta, capit in mano alla
3 Pochissimo, In pochissima quantit. Red. Oss. an. 95. Queste tuo
Buon. Tanc. 5. 5. Non vorrei aver po' a venir all'armi In
tre ultime razze d'animali sogliono per lo pi naturalmente nell'in madre.
vescovado
scartabello. Malm. 8. 56. Ricerca nel suo mastro
verno o non cibarsi, o prendere scarsissimo radissimo il nutrimento. scartabello collo
Di quei paesi la geografia.
Scansit,
Scar-si-t.
Sfj
ast.
di
Scarso.
Miseria,
Tenacit,
Stret
Ed anche in sentimento di Libro pregevole , al pari di Car
tezza ; [opposto di Larghezza. Altrimenti Scarso-, Scarsitade, Scar
tabello. Red. Ditir. E il mio detto vo' che approvi Ne' suoi dotti scar
sitate,
Scarsezza,
sin.
Lat.
parcitas.
Gr.
stoia.
Lib.
Amor.
Se
ricco , teme che gli noccia la preterita scarsit. Rim. ant. P. N.
* Pochezza, Parcit. Red. nel Diz. di A. Pasta. A tutti questi

tabelli L' erudito Pignatelli. (Br)

Rinald. d'Aquin. Che donna c'ha bellezze, Ed senza pietade,

- Cartello di disfida, ma detto volendo deridere e dire ingiuria. Dat.

Disf Cacc. 27. Nvanamente poi si vantassero di voler con i Piat

Com'uomo c'ha ricchezze , Ed usa scarsitade.

talli gloriosi ed invitti, e veri campioni di caccia, con nuovi scar


Abbondanza
tabelli pi disfidare. (B) (N)
Lat. inopia, defectus. Bocc. Intr. 6. Essere abbandonati gl infermi
da vicini, da parenti e dagli amici, e avere scarsit di serventi. Tes. ScAntAracciacco, Scar-ta-fac-cic-cio. Sm. pegg. di Scartafaccio. Ma
Br. 9. 45. Scarsit di pene corrompe la citt , e l'abbondanza di gliab. Lett. Berg. (Min)

2 Un certo che di mancanza, Pochezza; [ opposto di

SCARTAFacciaRE , Scar-ta-fac-ci-re. N. ass. Meuer mano negli scarta

peccatori mena l'uso di peccare. Vinc. Mart. Lett. 4o. Sebben l'a

mimo si doleva della scarsit della penna ec. , il debito rispetto si fucci. Franco Lett. lib. 3. Berg. (Min)
dolea non meno della sua prodigalit. Red.
2.
se V. Sig. Il ScantAFacco, Scar-ta-fc-cio. Sm. Lo stesso che Scarabello, nel pri

nuo signl Lat libellus. Gr- Bior. Fir. As. 24. E preso lor pri

lustriss. vien qui da s, rester appagata della scarsit.

Monet,

giusto peso. Malat. SfQuando

vilegi e scartafacci , si misero in viaggio. Vinc.Mart. lett. 38. Non


avendo forse letto fra i vostri scartafacci, che gi in Egitto nacque
poi del mio gran faccio dovizia, Allor di scarsit d segni chiari.
un bue tanto savio, che si fece adorar dalle genti. Buon. Fier. f
(Sono le bilancine da pesar l'oro.) (A)
8. g. Dati a far cartoni Tutti i suoi scartafacci.
Scanso. Sm. [V. A. detto per Scarsezza,] Scarsit. Lat. inopia, de
2

* (Comm.) Scartafaccio di fiera chiamasi Quel libro tenuto da


fectus. Gr. ai Aia. G. V. so. oo. 2. Allora era in sul tempo della

3 - Parlando

ricolta, ed era carestia e scarso di vittuaglia.

ogni banchiere concorso alla fiera, nel quale si notano tatue le ne


goziazioni che si vanno facendo alla giornata, spettanti allo stesso
Bianchiere, per interesse proprio, o come procuratore o per conto

ScAaso. Add. m. Alquanto manchevole. Lat. parcus, inops , mancus,

exiguus. Gr. is, dropos, rnpd. (Dal celt. brett. skarz piccolo, di altri. (A2)
minuto) Dant. Par 578. Ch tutte somiglianze sono scarse. E 53.
3o. Tutti i miei prieghi Ti porgo, e prego che non sieno scarsi. Per ScARTAMENTo , Scar-ta-mn-to. (Sm.] Lo scartare, e Ci che si scarta;
son. 263. Ma l'ingegno e le rime erano scarse In qu lla etate a' pen alorimenti Scarto, Scartata, Rifiuto, Ributto, Chiappolo. Lat. rejectio.
Gr. dro8ooh. Cr. alla v. Chiappolo.

sier nuovi e 'nfermi. Bocc. Lett. Pin. Ross. 278. Voi dovete essere

Scar-t re. [Aut. e n. ass.) Geuare in giucando a monte le


contento di avere piuttosto stretta e scarsa fortuna. G. V. .. . ScARTAaE,
5. Al Re d'Inghilterra fallia moneta, ch i suoi uficiali di l il ne carte che altri non vuole, o che si hanno di pi. (Dal franc. carter
che vale il medesimo, e che viene dal celt. irland scartha, in gall.
tenieno a dieta e scarso.
scaradh separazione. Nella stessa lingua gall. scarthanaich aurora,
2 - Tenace, Misero, Che spende a rilente. Lat. parcus, avarus, mi
ser,
aridus, restrictus. Gr pauxds. Bocc. nov. 72. 8. Siete tutti da scar separare, ed oiche notte: di pi seachadaich e car-thuinnich
quanti pi scarsi che 'l fistolo. Petr. son. 279. Ho servito a signor
mettere in disparte. In ar. scetr troncare, scetit excerptus. In cbr.
crudele e scarso. Quist. filos. C. S. L'avaro ec. deli altrui largo,
sata declinare, deflectere, divertere.) Malm. 8. 6. Sendo scoperto
del proprio scarso Rin ant. P. N. Buonag. Urbic. Ch'Amore ha aver di pi una carta , Perch di rado, quando ruba, scarta.
in s virtute , Che 'l vile uom face prode, S' egli villano in cor 2 - E in sentimento allegorico. Lasc. Sibill. 2. 2. Io me ne posso an
tesia lo muta , Di scarso largo a divenir l'ajuta.

dare a monte a mia posta, ch voi m'avete scartato in tutto e per


-

tutto. Lall. En. Trav. 6. 2 - . Ma chi ti pu scartar dal nostro


giuoco Se tanto vali , o mio Caton sacciuto ? (N)
a' pianti che vi fanno (i vostri amanti), Per questo esempio, a crc 3 Per metaf Ricusare, Rigettare, Rifiutare. Lat. rejiccre. Gr.
dro BAAuv. Tac. Dav. ann. 3. 68. Cos fu scartata la sentenza di
dere pi scarse. (M)
- .
4 - Detto di Mloneta : Moneta scarsa, diciamo Quella che non di
Cecina. (Il testo lat. ha elusa.) Menz. sat. 7. Gi tu non fai per me,
Sgorbia; io ti scarto Vtc.Sold. sat. 5, Pcnsa a' suggetti, e scic
giusto peso.

3 - Cauto, Circospetto, Non corrivo Dani. Par. 7. Quei che an


cor fa li padri a figli scarsi. Ar. iur. io. 6. Siate a'prieghi ed
-

SCARTATA

i 17

SCATENARE

glierai quei putti Che sian di piano e moderato ingegno : Quei che 4 - Divegliere, Sbronconare,
tali non son, scartagli tutti. (B)
Scarara, Scar-t-ta. Sf. Ci che si scarta ; altrimenti Scarto, Scar
tamento. arch. Ercol. (A)
2 - Dare nelle scartate, si dice del Valersi di quel che gi stato
ricusato, o Dire cose gi dette o sapute da altri metafora tolta dal
giuoco delle carte. I
Dare nelle scartate, S. .
- E si prende anche pi comunemente per Dar nelle furie,
Entrar grandemente in collora, Uscir quasi fuori di se.tv. Dare nelle
scartate, 3.2.] (Dallas privativa, e dal lat. charitas amore, be
-

di terra. Lat. pastimare. Gr


gocrpoSoder, Colt. 4. Meglio sradicare le viti vecchie ec
e dopo due anni ec. ripiantarle di nuovo, scassando il terreno (V)
5 - Per simil. Scassare i fossi = Gunstare o Rovinare le loro spon

de. Tac. Dav. ann. n. 24. All'alba scassano i fossi, riempiongli di


fascine. (Il testo lat. ha proruunt.)
Scassato, Scass-to. Add. m. da Scassare.

Scassaron, scassatre. Verb. m. di scassare. Colui che scassa. Rice


Calligr. (A)

Scassaruce, * Scas-satrice. Verb.f di Scassare,


di reg. (9)
Scassaruaa, Scassa-t-ra. Sf Lo scassare ; ed anche L'uzione dica
vare dalle casse la mercanzia, o altra cosa incassatavi. Bald Dee.
mente da carta, quasi uscir dallo scritto e parlare all'improvviso.)
Buon. Fier. 4. 3.2. Intenti noi Al sovvenirla barca , Denimmo nelle
Per ritrovarsi presente alla scassatura delle medesime , gi state
nevolenza. In celt. gall.carthan lo stesso che charitas, Comune

scartate.ETunc. 4. E io appena me ne innamorai, Cl'io ho


dato cos nelle scartate,

viate per mare. (A)

Scassinaaz, Scassi-na-re. Att. Rompere, Guastare, Sconquassare

Dare nelle scartate vale ancora Venire al meno, Andare


in malora. Car. Lett. ined. 3. 3. Voglio dire che bisogna, che dal

[Scomporre, Sconcertare ; altrimenti Scassare. Lat. frangere, eve


tere , corrumpere. Gr. rop9 , ravv. Dav. Colt. 53. Nelle quali

canto vostro m'ajutiate e non mi diate le spese superflue, e se non

fosse non mescolar mai fichi, perch le barbe loro scassinano la f


gna. Sal. Grunch. 3. a. Egli aveva gi mezzo scassinato quel

bene ognuno la parte sua, facil cosa che diamo nelle scar

l'uscio.

tate. (

scarraro, Scar--to. Add. m. da Scartare tnel primo e proprio senso Scasssaro, scassin-to. Add. m. da Scassinare. Sconquassato, ea
di Scartare ,
n.1 Bisc. Malm.3. 57. Col ricordarsi delle carte
sato.) Lat. factus, ruptus, corruptus. Gr. axacaos,
rar
scartate. (Parla del giuoco de' goffi.) (N
9aputos, Bern. rim. 97. Una barcaccia par vecchia , dismessa
- Rigettato, Rifiutato. 1 Lat. rejects. Gr, dro89ls. Bern. rim.
Scassinata e scommessa. Tac. Dav. Suor. . 259. Pericoloso era a
sedio dentro a mura vecchie e scassinate. ( Il testo lat, ha dilpi
7o. E tutti i Paladin farebbon meglio, Poiche' sono scartati, andare
a monte. Salvin. Annot. T. B. 4. . Sono stato scartato, ributtato
vetustate moenibus) Fir. nov. 4. 23. Per essere la serratura uti
non n' stato fatto conto. Di qui carter franzese. (N)
scassinata. Stor. Semif 47. Ma perocch gli Semfontesi avevano
3 - Ed in forza di sm, detto di persona. Mascalzone. Bellin. Bucch.
veduto da quella parte la terra loro per le tante battaglie molto casi
Clese per altro Ei fosse un scalzagatti o uno sgraziato , Come per
nata, si avevano per di drento provvisto con fossaggi, ec (V)
verbigrazia uno scartato. (A)
- Efig.nonMalandato,
i Tav.
ann. n.
49. Druso
a
cquist
poca gloriaRovinato
col metter
tra Dav.
Germanici
discordie,
e far
4 -- In ischerzo per Senza carta, e dicesi d'Impannata, o simile.
Malat. Sf. E ognun dir vedendomi scartata, Che la ventura sia per
Maraboduo gi scassinato cadere.
scasso. - sm. Apertura fatta con istrumento, e propriamente la fa
me passata. (A)
tura di cassa o porta per cagione di furto, che allora dice qua
Scanro. m. T del giuoco. Lo scartare che si fa delle carte ; altri
lificato,
lib. 3.e pag.
4 (Fir79)
Perlaounapoiaf
menti Chiappolo. (A) (N)
inteso losalvin.
scasso delenof
sepolcro,
la perdita
del corpo, era
2 - Per simil. si dice di Qualunque avanzo di un tutto da cui si sia
scelto il meglio. Targ. Viagg. Scarti e rottami di antica figuliua.(A)(N)
flizione e in una smania grande (A) (N)
3 pecie di cojame che si reca da Alessandria d' E a Divelto, La terra divelta, e L'atto stesso del divegliere. Lat.
pastinum,
Tag. scasso d'antica coltivazione purgato da
s itto,
-( Oggetti di scarto, diconsi nelle arti Quelli che nell'ultima

sassi e barbe nocive. (A)

mano rimasero imperfetti, come Stoviglie, Cristalli e simili. (Ne)


Scirocco, Scar-tc-cio. Sm. detto volgarmente in luogo di Cartoc
cio. Bottor. Dial. p. 6o. Dopo aver fatto uno scan toccio piegato
per un verso, ne fanno uno che piega per l' altro. ( Qui nel sign.
di Cartoccio,. 4) (N)

2-

screa,
scata gnr.
Nass. Tergiversare,
diffi
cott. ( Comunemente
da castagna,
con cui per Sfugire
altro non lasembra
che questa voce abbia nulla a fare. Meglio da S privativa e dal
celt. gali. ceistean quistione : Uscir dalla quistione, Uscir dal pro
posito, Divagare) Magal. Lett. Voi non avete allora a pretendere
di cominciare a scastagnare, col revocare in dubbio o il detto del

Appiccare scartocci = Burlare. V. Appiccare gli scartocci.(A)

3 - (Ar.Mes.) Specie di guaina, con cui i fascia checch sia.(A)

profeta, o il fatto di Cristo. (A)

Scanza. (Zool) Sr-za. Sf1 Sorta di pesce. Morg. 4,66. Gambero, screnna (Marin.) Sca-st ri-a. Sf. Luogo delle antiche navi, ove
e nicchio, e calcinello, e seppia, E sgombero, e norena, e scarza, riponevansii remi e gli altri attrezzi. (Dal gr. schaserion porto, ri
e cheppia.

2 ---

covero delle navi,) (O)

(Bot) Nme volgare della Tfa, V. (A)

seasreato. * (Chir) scast-ri-o. Sm.

Contrario di Atticciato, Traversato, Massiccio. Lat. agilis. Gr.


apd. (Dal celt brett skarz piccolo, minuto, netto, puro.) Segr.

For Mand. 4 c. Io sto pur bene, chi mi


? Io pajo
maggiore, pi giovane, pi scarzo. Red. Ins. 57. Ancorch sieno

G.Lat. schasterion.

(Da scha

teora verb di schazo io scarifico.) Strumento per operare a scar

Scanzo. Add. m. Di membra leggiadre e agili, Anzi magro che no.

cazione. (Aq)

ca scatacrasi-a. Sf

V. G. Lat. scatacrasia (Da


cato escrementi, e acrasia incontinenza. ) Incontinenza delle
tre. (A

s cioe a rovina,
, Sca-ta-fa-scio. V usata nel modo avverb. A scatafascio,
nn poco minori, e pi scarzi di corpo.
alla peggio, A precipizio, Senz'ordine V. e di A
Scasa , Sca--retAit. Obbligare altrui a lasciar la casa dove abito.
Benv, Cell.it. t. 2. p. 88. Quel secondo abitante ch'io avevo car catafascio. Rd. Voc, Air (A) (N)
Sca-ta-lf-fo. Sm. Sembra lo stesso che Scapezze, o
ciato del mio castello, aveani mosso una lite, dicendomi che io gli scaraturro,
avevo rubato gran quantit della sua roba quando l'aveo iscasato(N) altra simile percossa. Alleggo. Altramenti nave mille ribbui
Da Apollo, voi,solenni goccioloni, Da

a - Persimil. Salvin. Disc. 2. 8. Dall'astinenza delle carni degli

animali foment pi che mai questa oppinione Pittagora, sdegnando,

lui m'avreste ancor sei sc

taluffi.

Scherz. Il membro virile. Lat.


per cos dire, di scasare, uccidendogli, anime per avventura sue parenti. Scaraboccano, Sca-tapcchio. Sml
muto, Gr.
a 4. hurch. . 5. Sicch'io vedeva il fiero scatapocchi,
Fig. Mandare in disuso. Salvin. Annot. T. B. (A)

- En. ass. Mutar di casa. Tansil. cap. . Vorrei saper quando


si mutan stanze, Chi va, chi viene, chi ripon, chi scasa, Se costi
vi si fanno assai mutanze. (P. V.)
Scaso, Sca-s-to. Add. m. da Scasare, V. (O)
Semonzo, Sea-si-mod-d-o. Add. e sm. Lo stesso che Squasimo

deo,

Il quale era dell'ordine maggiore.

s
* (Bot.)
tapuzza, V. (N
s.

f: Lo stesso che Scatapuzza e Ca

Lo stesso che Catapuzza,

It

lair ... s. cr. 6. 36. 3. La scatapuzza molto l'asset


va, e 1 purga di sopra e di sotto faticosamente e con angoscia
6.3o. . La scatapuzza calda nel terzo grado, e umida nel se
condo. E appresso. La catapuzza ha virt di purgare principalmen

Buon. Tanc.2. 4. Scasimoddeo la sar innamnorata D'un

altro , e Ciapin abbia pacienza. (Qui come riempitivo.) (N)


Scasnooeo, Sca-si-mo-do. Addesm. Lo stesso che Squasimodo, te la flemma, appresso la collera e la malinconia (B)
Lasc. reg. 3.. lo debbo forse esser quasi scasimodeo, o
scraare, scatare. N. ass. Spurgare il catarro, Farfza per
qualche nuovo pesce.
2 - Ed usato art. come voce riempitiva. Varch, Ercol. 96. Alcuni mandar fuori il catarro dal petto. (A)
2
rig.in modo basso,Sputare sentenze. Boccalin Rag. Parm. 7.
(sogliono usare) scasimodeo , e chi ancora chiacchi bichiacchi.
Berg, (Min
Scasnone , Sca-sio-ne.
P. Contadinesca. V. e di Occasione, Ruon.
Tane. 2. a. Cecco, la ne m'ha data scasione. E Salvin. Annot. ivi:

ta

sf spurgo di catarro Fag.33 Bers(Min)

di res (O)
Scasione, voce contadinesca , per dire causa, occasione, cagione. scaramaro, scatarr-to Add m, da Scatarrare
serzo (Ar. Mes) Scatr-zo. Sm.
corrotta di Catarzo. eta
Dicono ancora : E non ascade dire, cio non accade. (N
Scassa.
Pezzo di legno che mettesi appi degli alberi della grossa ed inferiore. (A)
Scarellaro, Scatel-l-to. Add tm. Fiorentinismo che usa per lo
-.
stesso che smaccato, Scornato, Scornacchiato onde lRimrane e sca
Scassane, Sass-re. Att. Si dice propriamente del Cavar della cassa
tellato, vale Essere stato sgaruto di un altro , e rimanere con l'anno
le mercanzie e simili. Contrario d'incassare. Lat. ex arca depro
e con vergogna. La probo notatus Grroco (Dal tel. schel
mere, Gr.grobrpo pe.
ten ingiuriare, offendere , biasimare) Varch. Erol. 54. Quando
a - Apri e sforzando e rompendo, per lo pi a cagione di furto.
chicchessia ha vinto la pruova, cio sgarato un altro, e fatolo ri
Salvin.enolib. 3. pag. 127, (Fir.
Ma avendo l'intesa
manere o con danno o con vergogna, dicono a Firenze il tale
delle robe con li seppellite, i ladroni, scassando la sepoltura, tol
rimasto scornato ec., scaracchiato, o scat lato, o smaccato, e c.
seno tutto il prezioso.(A) (N)
scrssaro,
Sca-te-na-mn-to. Sm. Scioglimento della catena Oliv.
3 Conquassare o Sconquassare, che pi comunemente diciamo Scas
Pal.
Ap,
Pred.
9, Berg, (Min)
sinare. Lat. agitare, concutere. Gr. aris. (Dal lat. quassare scrol
di reg(0)
lare , agitare, sbattere) Fr. Jae. T. Questo foco passa sopr' ogni Scatenare, Sca-te-nn-te. Part, di scatenare. Che scatena
Scatena ae, Sca-te-na-re. Alt Tar di cana, irre altruisca
altra pena , Etottoni cassa in ciascuna vena,

-----

oat,

,
16

SCATURIENTE

1 18

SCATENATO
tenu. , Discatenore, sin. Lat. cx catenis solvere. Gr. dr' xXirov

Fier. 2. 2. 3. Ma chi costui con questi scatoloni ? E 3. .7. Sfib

droxsuv. Bocc. nov. 32. 26. Faccendo sembianti di volere scatenare

bianci queste cigue , E sgravianci le spalle Di queste casse, o stipi,

il suo uom salvatico. E num. 27. E gittatagli una cappa in dosso,

o scatoloni.

ScATomiza. (Zool.) Sca-to-mi-za. Sf V. G. Lat. scatomyza. (Da scatos


escrcmcnti e mrzo io succhio.) Genere d'insetti dell'ordine dle' dit
teri, stabilito da Fallen colla Musca scybalaria di Fabricio, la quale
Trovandole spartate, dan la caccia. .. . Le scatenan, le sborchiano,
succhia gli escrementi. (Aq)
svespajano. E Salvin. Annot. ivi : Le scatenano, cio levano loro ScATomizine. * (Zool.) Sca-to-mi-zi-d-c. Sf V. G. Lat. scatomyzi
deae. (V. Scatomiza) Famiglia d'insetti dell' ordine de'ditteri, sta
le catene da collo e da petto. (A) (N)

e scatenatolo ec. , infino a casa loro nel menarono.

2 - * Torre, Spogliare altrui delle catene che si portano per orna


mento. Buon. Fier. 4. 4. 2. Alle donne impotenti e non difese ,

3 N. pass. Sciorsi o Uscire dalla catena. G. V. 9. 237. 3. Le

bilito da Fallen, che comprende una parte della trib delle muscialee

galee di Don Amfus, ch'erano nel porto di Castello incatenate per


contradiare il porto e la scesa a' Pisani, si scatenarono e vennero con

di Latreille e specialmente i generi che hanno l' abitudine di vivere


succhiando gli escrementi. (Aq)
ScArorso. * (Zool.) Sca-t-pso. Sm. V. G. Iat. scaptos. ( Da scatos

tvo all' armata de' Pisani.

4 Per metaf. Scappar fuori , Sollevarsi con furia ed impeto ; [e di


cesi per lo pi de' venti e delle tempeste.] Lat. erumpere, ingricre.

escrcmenti, e opsis vista.) Genere d'insetti dell' ordine de' ditteri ,

della famiglia delle memocere, e della trib de' tipulari di Latreille,


da Geoffroy, e cos denominati dal vivere nelle immon

Gr. oppuv. Red. Ditir. 4. Or qual nera con fremiti orribili Sca

lezze. (A
tnossi tempesta ficrissima ?
Scat-tn-te. Part. di Scattare. Che scatta. V. di reg(O)
ScATENATo , Sca-te-n-to. Add. m. da Scatenare. Libero e Sciolto dalla
catena.- , Discatenato , sin. Lat. vinculis lberatus.Gr. dr scudv ScATTARE , Scat-t-re. [N. ass..] Lo scappare che funno le cosc tese da
a? Ssis. But. Cos erano correnti , come vcltri scatenati.
che le ritengono , [ e specialmente delle molle quando sono
2 - Dicesi lbiavolo scatenato per Persona bestiale, perversa.] Bocc.
asciate libere da ci che le riteneva. Nel linguaggio militare sun

o. 23. 22. Se io posso raffrenare questo diavolo scatenato.

ScArna , Sca-ti-ni-a. Add. pr. f. Di Scatinio. Onde Legge Scatnia


fu detta La Legge romana decretata sotto gli auspici del Tribuno
catinio contro i sodomiti. Detta anche Scantinia , da un certo
Scautinio che fu il primo ad esser punito per un tal deluo. (Mit)

Scarinio , * Sca-ti-ni-o. N. pr. m. Lat. Scatinius. ( Dal celt. gall. sca.


than specchio, modello, esempio) Aricino. Triluno del popolo
romano , che propose la legge la quale prese il suo nome. (Miit)

StorAco. (Zool.) Sca-t-fa-go. Sm. V. G. Lat. scatofagus. ( Da


statos escrementi , e phago io mangio.) Genere d'insetui dell'ordine

de' ditteri, della famiglia degli atericeri, e della trili delle musci

dee, stabilito da Meingen a scapito del genere Musca di Linneo, e


cos denominati dalla loro abitudine di pascersi di escrementi u
mani. Hanno l'aspetto delle mosche, ma il corpo pi allungato,
le ali cresciute sul corpo, o appena sparse ; differiscono dalle osci
ne per le loro antenne quasi contigue alla loro base, inclinate, la

tende Lo scappare che fa lo scatto nelle armi da fuoco portatili, dal


l'incastro che lo ritiene, onde il cane viene a cadere sulla nartelli
na; e rovesciandola accende la polvere posta nello scudetto. Si disse.

pure delle armi tese, come Archi, Balestre e simili quando scoccano;
altrimenti Scoccare.] ( Molti cavan questa voce dal lat. scatere uscir
con forza , saltar fuori. Altri dal lat. ex che csprime il contrario, e

da captare prenderc.) Salvin. Disc. 2. 322 A un tratto , rimosso


l'ostacolo , scappa e scatta , qual malinconica molla. E Annot. F.
B. . 4. 4. Scatto si dice della molla, quando ella scatta, cio scappa
della sua tenitura c pressione. (N)
2 * Onde Scattare a voto dicesi delle armi da fuoco portatili
quando scattano senza che la polvere dello scudetto si accenda, onde
il colpo viene a mancare. Magal. lett. scient. pag. 284 (Ven. 1734.)
Nato l'archibuso, che fa tuff, ed essi ( i Turchi ) subito tuffugh ,
l'archibuso. E il fucile di esso , che a tirarlo su fa ciak, e a farlo

scattare a voto , raddoppia in un certo modo e ribadisce quell'istesso

ui paletta lunga e prismatica. La testa e pressoch globosa o


suono o rumore, ciakmack. (A) (N)
emisferi a. (Aq) (N)
2 Passare , Scorrere , (detto di tempo. 1 Lat. clabi. Gr. egyuv.
- (Filol.) o cprannome dato scherzevolmente da Aristofane ad Varch. Stor. 1o. 317. Tutti volevano essere, ed erano, senza lasciare
Fsculapio, come Dio della medicina. (O)
scattare pur un giorno , pagati.
Sarore. (Zool.) Sca-tfi-le. Sm. pl. V.G. Lat. scatophilae. (Da 3 - Per simil. Scattare un pelo, un minimo che e simili vale] Sga
rare o Uscire un minimo che dell'instruzione avuta, [da ci ch' e pre
scatos, escrementi , e philos amico.) Nome imposto da Latreille ad
-

una delle divisioni della trib delle muscidee,


che comprende
scritto. Malm. 8. 54. Perch, scattando un pel, tu avresti fritto.
negli escrementi.
(Aq) alcuni 4 * Correre qualche divario , Mancare assai o poco.
Scattato.

generi d'insetti che amano abitare

StooiscRosi. (Med.) Sca-to-gli-scro-si. Sm. Lo stesso che Scato


gliscrote, V. (O)

Fag.Com. Non son dottore ma ne scatta quant' grosso un testone.


Io son li li, ove scatta poco. Fag. Rim. Basta, da mula a mula

SociscnoTE. * (Med.) Sca-to-gli-scro-te. Sm. V. G. Lat. scatogli

scatta poco. (A)


sci otc. (Da scatos escrementi, e glischros viscoso.) Viscosit degli 5 - Cessare , Schivare , Sfuggire. Fav. E sop. 45. (Padova 18.) Ac

escrementi alini. - , Scatogliscrosi , sin. (Aq)

ciocch (gli Ateniesi prima tiberi) non faccssono a loro senno, po

SA.- (Ar.Mes.) Sc-to-la. Sf1 Arnese a somiglianza di vaso fatto segli legge , e sottoposegli a re; e contrapassarono a' comandamenti,
di legno sottile, o anche d'altre materie, per uso di riporvi entro i quali potevano scattare. (V)
checch si sia. Lat. pyxis, capsula, theca. Gr.rgs, gro, 9. ScATTATo, Scat-t-to. Add. m. da Scattare. [Scappato, Scoccato.]
(Dal tcd. schachtel o schatulle che vale il medesimo.) Bocc.mov,63. Magal. Lett. scient. pag. 13. (Venez. 734) Se voi aveste un oriuo
4. Lasciamo stare d'aver le lor celle piene d'alberelli ec., di scatole lo ec. per modo che in dieci anni non v' abbia mai scattato dai veri
-

di vari confetti piene. E nov. 76. 1. Vennono con una scatola di

galle, e col fiasco del vino. Buon. Fier. 2. 2. o. E'n queste grandi

punti del mezzo d e della mezzanotte quanto un minuto secondo,


voi ec. (N)
-

scatole ? T. I disegni Qui tengo , come avvien , poco finiti. Mlalm. ScATTAToro. (Ar. Mes.) Scat-ta-t-jo. [Sm. Quello strumento adunco ,
2. 11. Chi ha scatole, chi sacchi , chi involture Di gioje , di mi
per lo pi di ferro, dove s' attacca la corda dell'arco , o simili ;
scee , di biancheria.
- * Arnese tascabile di

altrimenti Scoccatojo.

mente Tabacchiera. (Ne)


3

. .

pi forme per contener tabacco. Comune ScATTino. (Ar.Mes) Scat-ti-no. Piccolo scatto delle repetizioni, il quale
messo in libert dalla stella del suono. (A)

- Dicesi Scatola stoppata, da'meccanici Una capacit in una mac Scatto. [Sm. L'atto dello scattare; e si dice delle armi da fuoco por
clina destinata a contener cuojo, grassi o stoppie inzuppate di sego tatili, quando la molla del cane messa in moto dal grilletto scappa
poste intorno ad una asta che gira o a un moto di va e viene per
della sua tenitura e pressione, per cui il cane batte con forza con
impedire che entrino o escan vapori nel vaso cui questa scatola tro la faccia della martellina e procura l'accensione della polvere
applicata. (D.T.)
nello scodellino. Sagg. nat. esp. 25o. S'intende sempre dallo scatto
al ritorno.
-"Diconsi Lettere di scatola le Lettere grandi. V. Lettera, S.,4(A)
- Ed A lettere di scatola, posto avverb. col v. Dire o ini
2 * Cos pure chiamasi dagli armajuoli. Quell'ordigno interno
per 1 Dire ad alcuno il suo parere chiaramente, alla libera, e, come

altramente si dice, fuor de' denti; perche nelle scatole degli

speziali

e scritto a lettere grandi quel che v' dentro. I V. A lettere di spe

dell' acciarino d'ogni arma da fuoco , che appuntandosi dall'uno


de' suoi capi nelle tacche della noce vien coll'altro ad incontrarsi col
grilletto che lo mette in moto. (Gr)
-

ali, e V. Dire a lettere di scatola. Lat. libere loqui, nudo capite 2 Dicesi della molla quando ella scappa dalla sua tenitura e pres
dicere. Gr. raimaucsiv.
sione. Salvin. Annot. F. B. 1. 44,Scatto si dice della molla, quando
SAToAo. (Ar. Mes.) Sca-to-ljo. Add. e sm. Colui che fi o vende
ella scatta, cio scappa della sua tenitura e pressione, che si leva a
te scatole, ed altri minuti lavori di legno come stacci, misure soffietti
gran distanza. (A) (B)
e simili.- , Scatoliere, sin. (A) (D.T.)
3 Cos chiamano gli oriuolai Quel pezzo degli oriuoli, che libera
ScatolETTA , Sca-to-lt-ta. [Sf] dim. di Scatola. Scatola piccola. [Altri
il meccanismo della soneria. (A)
menti Bussoletta. -, Scatolino, sin..] Lat. capsula, arcella, dr. - 4 [Fig.]
Divario, [Sbaglio; quasi. Il tirar lontano dal
Sagg. nat. esp. 98. Cominciammo a votar l'aria della sca
segno, che anche in senso fig. dicesi Salto. Buon. Fer. . 4. 4.
toletta con uno schizzatojo inserito a vite nella bocchetta. E appres
Registrata ne vidi una al secento, Che dovev'ire al decimo ( odi
so Acciocch ec. non potesse la medesima rientrar nella scatoletta
scatto !) E Salvin. Annot. ivi : Scatto si dice della molla,... che
ed eti. 2. 155. Mando a V, Sig. Illustriss. la scatoletta per trasmct
si leva a gran distanza .... scatto adunque , distanza, discrepanza ,
tere al sig. Marcello Malpighi a Bologna.
differenza , sbaglio, che detto da 3xar, latino ejicere, quasi fosse
Sco
(Ar. Mes) Sca-toli-rc. Add. e sm. Lo stesso che Scato
tirar lontano dal segno, corroxsv. (N)
-

lao, V. (A) Garz. Piazz. 764. Berg. (Min)

5 - Anche fig. Dar lo scatto agli starnuti=Provocarli. Red.Cons

ScArolo , Sca-toli-no. [Sm...dim. di Scatola. Lo stesso che Scatoletta,


E pungendo e toccando l dove si d lo scatto agli starnuti, nese
Red. Ins. o4. De quali ci serviamo in vece di scatolini. Buon
gue l'effetto di essi starnuti. (A)
fer 4 4 1o. Schiudo Lo scatolino, e trovomi i sonagli Avere in Scrunnerre, Sca-tu-ri-n-te. Part. di Scaturire.1 Che scaturisce. Lat.
mano. E 4. 5. 27 Occhiali, scatoliui e alberelli.
exsiliens, scaturiems. Gr. dvx3Avv. Buon. Ier.44f. 18. In mezzo
Scatlua
fl accr di Scatola. Lo stesso che scato
a cui par rider scintillante Limpido fonte, che l'aee irriga Scata
One ,

S A rotone , Sca-to-l-ue. [wn, accr. di Scatola. tScatola grande.) ,


scatolona, sin Lat. Iugna capsula , tlcca. G. tuzm
Buon.

riente e poi l'erbe e i fior bagna. E 5. 2. 1. Poi dove fonte, ch'


d'un masso inciso Scaturiente, a conforta la setc Ci csponga il chia
ro c gelido io c .

SCATURIGINE

1 1O

SCAVARE

Scatunione , Scaturigine. Sf. L.1 Sorgente propriamente del


cuno, sottentrando in suo luogo. Car. Lett. bued. 2. 97. Fino a
acque - , Scaturigione, sin. Lat. scaturigo. Gir. cigars. Red.
ora ho scavalcato Mignanello del tutto, e batto san Vitafe, che per
Dtir. 35. E l'ondose scaturigini ec. Di rovina sono origini.Sannaz.
via de' suoi intrinsechi intendo che se ne duole a cielo, (Pe)
drcad.pros. a. Ove molti laghi si vedeano, molte scaturigini, molte 4 - N.ass.Scender da cavallo, Smontare. Latex equo descendere, equum
spelonche, che rifondevano acque, dalle quali i fiumi, che sopra
demittere. Graarazie drdro irrov, Filoc..o. Addesterreno il
la terra corrono, prendono le loro origini.
vostro cavallo, e voi serviremo, con debita riverenza e onore, in
a - Fg. Origine. Onde Avere scaturigine per Originare. Segner.
fino a tanto che voi, ricevuta nella nuova casa, scavalcherete. Cron.
Pred. Pal. Ap, 5.7. Ella ebbe tutta la sua scaturigine in quella
Morell.3. 7. Fu fatto loro grande onore; iscavalcarono in santa Cro
prima debolezza del vescovo. (N)
ce. Tac. Dav. it.Agr. 398. Scavalc , e si pose dinanzi all'inse
Scarnicione, Sca-tu-ri-gi-nef
e di Scaturigine. Bellin. Disc. 2.
gne. Fir. As. 37. Quando mi accader di capitare in questi paesi,
Non altro sarete ciascun di voi, che fabbriche e scaturigioni non
io non mancher di venire a scavalcare in casa vostra.
mai manchevoli e sempiterne, traboccanti in fiumi di tutto fuoco.(Min) 5 - (Ar.Mes.) Far che una maglia entri nell'altra. (A)
Scarunnero , Sca-tu-ri-mn-to. Sm.1 Lo scaturire ; altrimenti Sgor 6 - (Milit) Levar colla capra o con altri ordegni un pezzo d'arti
gamento,l Scorrimento. Lat. effluxus. Gr. di Avas. Cr. alla v.Av
glieria dalla cassa i contrario d'Incavalcare. (A) (Gr)
venimento,
a -* Rompere, Spezzare le casse sulle quali posano le artiglierie,
Scarunne, Sca-tu-ri-re. IN ass1 Propriamente Il primo scoppiare o
e soffocare cosi il loro fuoco. Davil. Si fece una furiosa controbat

uscir dell'acque dalla terra o da' massi; altrimenti Zampillare,Spic

teria con tant'impeto , e con tanto danno, che imboccate le arti

ciare , Sgorgare, Balzar fuora, Rampollare , Pollare, Spillare, Stil


lare, Nascere, Sorgere, Uscire ec. Dicesi Scaturire gagliardamente,

glierie di fuori, scavalcati i pezzi, conquassate le ruote, e dissipati


i gabbioni stettero gli Spagnoli tre giorni senza poter

abbondevolmente, con impeto, a gocce a gocce, fra sasso e sasso


ec. (Nascere) Lat. scatere, scaturire , flluere, Gr. 3Asur. (Sca
turire, da scatere che vale il medesimo. In ebr. sciataf ridondare,

tiv. Seguitarono le batterie di fulminare incessantemente, e con tale


effetto che nove cannoni del campo spagnuolo rimasero scavalcati.(Gr)
Dionig. Bart. Ist. lib. 5. E del continuo travagliarli con la loro ar

bagnare in ar, sciatta ridond.) Tac. Dav. Stor. 4. 365. Quindi


(dal monte Libano) ne scaturisce il fiume Giordano.
2 - Per simil. detto delle Lagrime, Sgorgare, Grondare, e perme
tafTarre origine, Derivare. Fiamm.29. Abbondanti lagrime da'suoi
occhi, come da due fontane, cominciarono a scaturire.
3 -

tiglieria, scavalcando ed imboccando molti pezzi dei nemici. (P)


Scavalcare diff. da Discavalcare e Scavallare. Lo scendere di ca

vallo si esprime ugualmente dai due primi ma non gi dal terzo.


Questo ha il sign. attivo di Gettar gi da cavallo, come lo ha Sca
valcare e forse anche Discavalcare, bench non ne sia registrato

Att. per simil. Mandar fuori. Chiabr. rim, Torbido scaturisce

Il bell'occhio seren lucidi fiumi. (Br)

esempio nella Crusca. Nel senso figurato dicesi egualmente Scaval


cauree Scavallare ma non Discavalcare. Scavallare ha inoltre come

Scaturire diff da Stillare, Emanare, Spicciare, Sgorgare, Zam


n. ass. il sign. di Scapigliarsi , Sbordellare, che manca ai due altri.
pillare, Schizzare, Colare, Scolare, Gocciolare , Gemere. Scatu
Quando si vuol esprimere l'atto di levare una cosa di sopra un'al
rire indica un lento movimento del fluido, ch'esce per lo pi da fori
tra, a quello di Far che una maglia entri nell'altra, o infine i due
quasi insensibili, come si osserva nelle scaturigini delle fontane, de'
sensi militari qui sopra registrati, dee dirsi Scavalcare. Valga la
pezzi e de'rigagnoli de'luoghi montuosi. Nel verbo Scaturire si con
stessa differenza per le voci scavalcato , Discavalcato e scavallato.
cepisce una continuata escita di fluido, e nel verbo Stillare non si Scavalcaro , Sca-val-c-to. All. n. da Scavalcare, montato da ci
ravvisa che un interrotta escita di fluide gocce. Emanare vale, nel
vallo; altrimenti Discavalcato, Scavallato.1 (V. Scavalcare.) M. . 5.a.
proprio, Escire da una sorgente, e si applica
a quelle
Lo eletto Carlo sopraddetto, giugnendo a san Piero ec. , iscavalcato
articelle sottilissime, cd oltremodo delicate, che si staccano dai corpi
con la sua donna, furono ricevuti nella chi sa con grande tumulto
esalanti per una sorta di traspirazione insensibile. Ha inoltre la figu
di stormenti.
rata significazione di Pubblicare. Spicciare vale L'uscire che fa un 2 (Fig. Scavalcato di grazia, cio Decaduto. Tac. Dav. ann. 5.
fluido con forza e con impeto da qualunque recipiente aperto in un
a 8. Fenio Rufo prefett ec., scavalcato di grazia al Principe per
tratto, laddove Scaturire si dice solo dell'acqua ch' esce lentamente.
crudelt e sporcizie da Tigellino. (Il testo lat. ha : quem in animo
sgorgare differisce da Scaturire e da Spicciare e per l'eccesso del
Principis anteibat.)
fluido emesso, e per la maggiore estensione dell'emissario. Potendosi Scavalcarone, Sca-val-ca-t-re. Verbm. di Scavalcare. Che scavalca.
concepire nel verbo Zampillare la sottigliezza dell'emissario, la te 2 - Fig. Chi fa cadere altrui di grado o di grazia per sottentrare
muit del fluido e l'impeto del movimento di csso, troveremo in
in suo luogo,1 Fr. Giord. Pred. R. Godono di essere scavalcatori
nelle corti.
zampillare un'idea mista di Scaturre e di Spicciare. Schizzare
molto affine a Spicciare, giacch , secondo la Crusca, vale Saltar Scavalcarance, *Sca-val-ca-tri-ce. Verb. f di Scavalcare. P. di reg. (O)
finora, proprio deliquori, quando scaturiscono per piccoli zampilli Scavallane, Sca-val-l-re. Att. Gettar gi da cavallo; altrimenti] Sca
con impeto, o quando percossi saltan fuora con violenza. Scolare
valcare. ( . Scavalcare.) Lat. equo dejicere , equo deturbare. Gr.
e Colaie esprimono il passaggio di un fluido, o continuato o inter
dr roi irrco rap9. Guid. G. E similmente Pari fue scavallato.
rotto, dalla sua sorgente per qualche canale. Colare differisce da
G. V. 7. 3o. 7. Fu s forte la percossa, che i pi de'feditori de'
Scolare, perch si concepisce in Colare la sola generica caduta del
Fiorentini furono scavallati. Teseid.. 75. Cosi Teseo,fieramente an
fluido dall'alto al basso, senza alcun riguardo al mezzo pel quale il
dando Co' suoi compagni infra le donne ardite, Molte ne gia per terra
fluido passa ; e nel verbo Scolare si concepisce la nozione di un di
scavallando. (Il testo Camposampiero legge: Cos Teseo, con fiera
scendimento del liquido dalla parte pi alta alla pi bassa di un piano
mente andando Co' suoi compagni fra le donne ardite, Molte ne gie
inclinato. Ha inoltre Colare due suoi significati particolari; cio quello
per terra scavalcando.) (B)
di fondere, e quello di far passare le cose liquide impure per qual a - Fig. Scavallare alcuno =Famlo cadere di grazia o di grado altrui

che panno o seiaccio per purificarle. Gocciolare differisce dai prece

sottentrando in suo luogo. Lat. aliquem apud aliquem criminando, ip

denti vocaboli per la particolare forma del fluido cadente. Gemere


sum in illius animo antcire. Tac. Dav, Stor, 1.266. Maligno e a
molto affine a Stillare e Gocciolare, per la tenue ed interrotta quan
stuto, scavallava i buoni e modesti.
fluido
tit di
ch' esce dall'emissario: ma da quelli differisce nella 3 - N. ass. nel . sign. But. If 22.. Dove non si cerca vittoria,
-

forma dell'umore e nel modo di uscire di esso.

se non dello scavallare.

Scaruarro, Sca-tu-rito. Add. m. da Scaturire. V. di reg. (O)


4 - Scapigliarsi, Sbordellare, Darsi alla scapigliatura, amenar vita
Scauro, Sc-u-ro. N. pr. m. Lat. Scaurus. (In lat. seaurus chi ha
dissoluta, vivere scapestratamente. Lat. lascivire. Gr dodi. Tac.
i talloni molto grossi.) - Marco Emilio. Generale romano, edile,
Dav. anni. 3. 78. Nerone vi veniva, per andar meglio scavallando
retore, console, trionfatore , principe del Senato , censore ec. fuori della citt.Malm.6. 3. Di quanto ha fatto, scavallato e scorso,
Emilio. Figlio del precedente, famoso per la sua magnificenza
Ci fa sentire al cuor qualche rimorso.
e ricchezza. - Mamerco. Figlio del precedente, autore di tragedie 5 - Ed in forza di nome. Tav, Rit. Ed era s grande la tempesta e
ene si uccise da s sotto Tiberio.- Aurelio. Console romano, fatto
lo scavallare de'cavalieri, ec.
Scavanaro, Sca-val-l-to. Add. m. da Scavallare. Gittato
da ca
prigioniero e ucciso da Galli. (Mit)
a--(Geog.) Monte della Tfilia. (Mit)
vallo ; altrimenti Scavalcato. (V. Scavalcare.) Lat. equo etubatus,
scano.- (zool.) Sm. P. G. Lat. scaurus (Da scavros scauro, cio
dejcctus. Gr, r rei trovara39sis. G. V. 2. 6. 4. Chi fu
che ha i talloni molto grossi e gonfi.) Genere d'insetti dell'ordine de
preso ec. , e chi per le vie fediti , morti e scavallati.
coleotteri, della sezione degli eteromeri, della famiglia de'melasomi 2 Fg. Decaduto dalla grazia di alcuno. Dav.Scisum 5.Vedendosi
e della trib delle pimeliarie, stabilito da Fabricio, la pi parte
da Anna sua minor sorelia scavallata , e da lei e dal Re disprezzata,
-

delle cui specie hanno le cosce e le gambe anteriori curvate in arco

n'and alla Reina, e dissele : ec.

e come noiose e gonfie. Hanno i tre o i quattro articoli prima de Scavamenro , sca-va-men-to, sm. L'atto di scavare, e Lo stato della
cosa scavata; altrimenti Cava, Cavamento. - , Scavatura Scava
gli ultimi delle antenne quasi globulosi, e quello dell'estremit co
rico allungato, ed il con saletto gi quadrato le cosce anteriori
zione, sin.)Lat. effossio, excavatio. Gr. zoiozs.i. Disc...
sono rigonfiene maschi. (Aq) (N) Non si replicherebbono ditempo in tempogli scavamenti del loro alvei.
scavacaci. (Filol) scavarcioSoprannome dato da Omero al topo, Scavamonrn, Sca-va-mrti. Add. e sm.comp. indecl. Becchino, Bec
cio, che rode,Che scava il cacio. Salvin. Batrac. (A)
camorto, Pizzicanoruo. Leon. Pascol. Berg.
scare , - Scavalcn-te. Part. di Scavalcare. Che scavalca.P. Scavare, scavnte. Part. di scavare. Che(O)
scava. V. di eg (O)
-

li reg. (O)

Scavane, scavre, tu cavare sotto, affondare, Faruca, Far


fosso ; ed anche Cavar fuori, Estrare. Lat. cavare, effodere.Gr.
aracarrs. Cr. 2. ag.. Spesse volte avviene che i fiumi coloro
. g6.5. Alla fine fu scavalcato e fdito impeto scavano e scalzano le ripe delle possessioni, e fannole rovinare
Pallad.

sacan,sca-val-c-re. Au, Fare scendere o Gittare da cavallo


altrimenti niscavalcare, Scavallame.1 Lat. equo deiicere-Gr arro

ieri. G. .

messer Luchino.Teseid. 2, 65. E per lo campolegenti


uccidendo, ferendo e scavalcando, ec. Bern. rl. . . 3. Ma
tra Uberto scavalcare, Abbia per premio la persona mia

chi

Il castagneto spesso si vuole scavare e lavorare Rel. lns.


sg. Quando le locuste pasturano di primavera, cercano un tereno
grasso e umido, sopra di cui si gettano, e colle code scavano cente

fossette.
Per simil. Levare una cosa di sopra l'altra. Saggiates 35
Avendo energia del freddo, nel rarefare, scavalcato d'insieme le viti 2 - Incavare.
Scavato, S. 3. (O)
3
rig. scavalcare altrui= Farlo cader di grazia o di grado al 3- Fg. Dicesi nello stesso gnti scalzare, 34

lidot

2O
SCAVAIO
SCEGLITCCIO
F. B. 4. 2. 7. Scalzatori , che scalzano , che scavano gli altrui sen ScAzzesz,* Scaz-z-se. Add.pr.m. Di Scazzia in Campagna di Roma. (B)

timenti con bella e sottile maniera. (N)

ScazzonTr. (Poes.) Scaz-zn-te. Sm. V. G. Verso usato da Greci e

Scavare diff. da Profondare, Affondare. Scavare esprime in ge


nere qualunque escavazione che si faccia in un corpo, fatta astrazione

da' Latini, simile all'iambico , fuori che nell' ultimo piede, che
spondeo.- , Coliambo , sin. Lat. scazon. Gr. oxco. Red. Annot.

dalla maggiore o minore sua profondit. Affondare Mandare a fon

itir. 54. Ippomatte ec. conta in certi suoi versi , che forse sono

do . Sommergere. Profondare , considerato come verbo di moto, si

scazzonti , che ec.

gnntica Andare a fondo ; ed usato attivamente, vale Mandare a fondo. Scazzostico.* (Pocs.) Scaz-zn-ti-co. Add. m. Aggiunto di Verso; detto
Scazzonte. Fag. Rim. Scazzontico verso cc.
Savato , Sca-vto. Add. m, da Scavare. I Affondato, Cavato..] Lat.
Scra. (Ar. Mes.) Sc-a. Sf. Quella massa
fuso ch' esce della
excavatis.
Gr.
xxrso
autu
os
Rucell.
Ap.
aao.
E
fuggi
l'acque
pu
ti idc e corrotte .. . , O dove spiri grave odor di fango ,
dovc
fornace , e si rappiglia in un luogo ristretto appi della fornace
dalle rupi alte e scavate Il suon rimbombi della voce d' Eco, ec. (B) medesima. (A)
2 - Detto di Cadavere, vale Cavato dalla terra dov'era sepolto. Vit. 2 - Dicesi Tozzo della scea Quel pozzetto o vasca quadrata in cui
SS. Pd. . 16. Sotterrandoio sotto l' arena, la mattina seguente
si mette a temperare la scea per renderla pi facile a spezzare e ri
lo trovarono scavato dalle bestie , e tutto quasi dilaniato e roso da durla in pani ; il che si dice Far la sciuga. (A)
loro. (A) (B)
ScEA. * N.pr. f. ( Dal gr. scea mancina , rozza , imperita.) - Una
3 - [Incavato. C'r. 9. 7, 3. Abbia (il cavallo) le falci chinate come il delle figlie di Danao moglie di Diafone. (Mit)
cerbio , l' unghie dei piedi ampie , dure e scavate quanto si convie Scza. (Arche) Nome di una delle porte della citt di Troja, presso
me. Fr. Dial. bell. donn. 376. Servono eziandio quelle vie tortuose, alla tomba di Luomedonte. (Mit)
e come cavernette scavate, acciocch il suono della voce entro vi cresca. Sceaux. * (Gcog.) Citt di Francia nel Dipartimento della Senna.(G)
ScAvaTone . Sca-va-t-re. Verb. m. diScavare. Che scava.Salvin. Disc. Screa An. (Bot.) Sc-bran. [Sf La Scebran maggiore di Mesue e Quel
l' erba che altrimenti vien detta Esulla maggiore, e da Dioscoride
3. &o. Questo uccello i Greci dicono pvc con arm, cio scayatore di
qtnercna.
Pitiusa.] Lat. tithymalus. Gr. r9vuxAos.(Iia ar. sciobromon, iu pcrs.
Scavatrice ,* Sca-va-tri-ce. Verh. f di Scavare. Che scava. V. di reg.(O) sciabramon.) Ricett. Fior. 37. Per l'esula maggiore s'intende la pi
ScavaruaA , Sca-va-t ra. Sf. Lo stesso che Scavamento, V. Bari. La
tiusa di Dioscoride, e la scebran miraggiore di Mesue.
pide trovata nella scavatura sotto terra in Montagnone. (A) Bartol. ScenA , Sc-da. [Sf) Scrittura abbozzata, Prina scrittura; e per lo pi
icr. . . . Lascio le messe a scavature, a risalti, scanalate , grin si dice a quelle de'notau. Lat. scheda. Gr. axn. But. Par. 2 9.
Sceda la prima scrittura, ed anco sim lazione c contraffacimento,
aute , rugose. (Qui per scanalatura.) (N)
come quando l'uomo strazicggiando contraff altrui.
ScavAznome , Sca-va-zi-ne. [Sf Lo stesso che Scavamento , V] Lat.
fossio. Gr. xciAzvous. Cr., alla v. Cava.
a Beffe, Scherno [che si fa strazieggiando e contraffaccendo gli atti
Scavezzacollo , Sca-vez-za-cl-lo. [Sm. Comp.] Caduta a rompicollo.
o il parlare altrui.) Lat. irrisio, lusus, ludus. Gr. xavacuds. (Dal
celt. gall. sgeigidh beffer , derider. In ar. sciatara detraxit , ob
Bern. rim. . oo. A sostenere i snoi Scavezzacolli dinanzi e di dro
to , Bisogna acciajo temprato in aceto.
trectavit, contumelia affecit, In ted. schade danno, torto, schelten
2 - Fig. lmbroglio , Pericolo. Cecch. Esah. Cr. 2. 6. Che questo ingiuria.) Dant. Par. 29. 3. Ora si va cou motti e con iscede A
Fustuccio da galea sempre gli metta Nuovi scavezzacolli.
predicare. But. ivi : Con iscede, cio detti beffevoli, che strazteggiano
e contraffanno lo parlare altrui. Sceda la prima scrittura, ed anco
3 - Uomo di scandalosa vita. Lat. in omne facinus projectus. Gr.
rovnpcraros.
simulazione e contraffacimento , come quando l'uomo strazieggiando
4 - A scavezzacollo, posto avverb. Precipitosamente, Con pericolo contraff altrui. Dittam. 2. 9. Quanto folle colui che si fa sccde
di scavezzarsi il collo. ( V. A scavezzacollo. Lat. in pracceps. Gr. Della voce d' Iddio, e quanto a lui Danno torn, beffando della fede!
porri. Serd. Stor. o. 389. Parte si gittarono a scavezzacollo Arrigh. 44. Egli canta di me infamia, e con molte beffe l' empia
fuori delle mura e delle fincstre.
turba di me fa sccde. Tratt pecc. mort. Ancora fa peggio, che egli
5 - Iforza d'avv. Scavezzacollo per A scavezzacollo. Lasc. Nan. si gabba e fa sceda de'ricchi e de' buoni e de'santi e giusti uomini.
2. 76. E lo mand con un colpo di lancia Scavezzacollo rotoloni in 3 Lezio, Smorfia. Lat. deliciae. Gr. rpv. (Dal celt. sgead orna
Francia. (Parla il poeta de' Nani che combattevano in cielo contra
mento , abbellimento , che di poi sar stato applicato agli abbelli
i Giganti.) (Br) ,
menti caricati, con cui
troppa voglia di piacere si spiace.) Bocc.
Scavezzane , Sca-vez-z-re. I Att. Tagliar via la cima de' rami degli
nov. 74. 4. Con suoi modi e costumi pieni di scede e di spiacevolezze.
alberi acci facciano rimesse pi vigorose, Spezzare in tronco; al Scenaso, * Sc-da-so. N. pr. m. (Dal gr. scedasis dissipazione, fuga.)
trimenti Scapezzare; e per
Rompere, Spezzare. Lat. discin , - Cittadino di Leuttra , padre di Melezia e Teano. (Mit)
dere , disrumpere , truncare. Gr. 8xx6rratv. (V. Scapezzare. In isp. Scepato , Sce-d-to. Add. m. Dato alle scede. But. Inf. 5. 2. Come
bestiali e scedati, dicono che vogliono cssere nominati almen per lo vizio.
descabezar tagliar la cima di un albero, da cabeza cima, sommit,
testa. In ar. sciazaba put l'albero, risec. ) Franc. Sacch. nov. SceDeniA, Scc-de-ri-a. [Sf) Sceda. (V. Scurrilit.) Lat. scurrilis jocus.
-

--

7. lo scavezzer loro le braccia sulla colla. Bern.Orl... 5.3. Cotale


Gr. uoxia. But. Par. 9. 2. Basta pure ai predicatori del tempo
presente, che dal
che sta a udire, si rida bene per li unotti
Orlando attraversa, scavezza, Urta, getta sossopra , strugge, uccide.
- E n. pass. Buon. Fer. 4. 3. 6. Va , che tu crepi , e che e per le scederie ch'e' dicono.
tu rompa il collo , E qucl ti si scavezzi. E' Salvin. Annot. ivi: Ti 2 Delicatezza eccessiva e matta. But. Inf 29. 2. Tra l'altre sccde
rie , faceano friggere li fiorini.

si scavezzi , cioe scapezzi, ti si tolga dal capo, che in ispagnuolo


si dice cabeza. (N)

Sceoon , Sce-d-ne. [Sm.] Figura schernevole, che suole servire da


2 Per metaf Lat. praecipitare. Gr. xaraprrst. Tac. Dar. ann.
mensola o da capitello. (Da scheda in senso di scherno, beffa. In ingl.
shadow apparenza , imperfetta e finta rappresentazione. In gr. sche
3 65. L'avverti a non iscavezzar la rettorica, per troppo volerne.
3 - E n. ass. Detto ancora de' cavalli. Trati.'Cav. 'allora vedi dion opera fatta tumultuariamente.) But. Purg. o. 2. Mcnsola: que

e ragguarda se tiene ferma la bocca al petto, o no, o se spronando,

sto vocabolo significa lo piumacciuolo, e lo capitello, o lo scedone,

o leoncello che si chiami, che sostiene qualche trave,


si va arrestando la coda , o s'egli scavezza, o s' egli bcn latino,
2 * Per Ischidone. V. corrotta. Franc.Sacch. nov.3o. Avendo quattro
o no, a volgersi a ogni mano. (P)
4 Proverb. Chi troppo ' assottiglia, si scavezza [o simile] = Chi bellissimi tordi, e volendogli arrostire ec. acconciando lo scedone ec.(V)
troppo sofistica, non conchiude e non conduce niente a fine. Lat. Sceglimento, Sce-gli-mn-to. [Sm.] Lo scegliere. Lat. delectus. Gr.rpo ai
perus. Bellin. Disc. n. 34. Tutte queste belle parole, ch'io v'bo
abrumpetur tensus funicnlus. Petr. canz. a 2. 4. E chi troppo assot
dette , vogliono po' dire il medesimo a capello ec., per l'uso dello
tiglia, si scavezza. Varch.Ercol. 87. Non voglio gi mancare di
dirvi, quel proverbio parermi verissimo: chi troppo s'assottiglia, si
sceglimento del cibo nostro , ec. (B)
scavezza. Buon. Fier. 1. 2. 4. Venir dall'aria , La cui troppa acu Scecilieae, Sc-glic-re. [Att. anom.j Separare, o Mettere di per s cose
tezza Assottigliando pi sempre i cervelli (E qui vale ilproverbio), di qualit diversa, per distinguerle , o per eleggerne la migliore;
-

gli scavezza.
5 - (Ar. Mes.)Scaveznare il ferro= Tagliarlo, Romperlo pel mezzo.(A)

altrimenti Cernere , [Trascegliere , Cappare. Dicesi Sceglier bene ,

male, saviamente, giudiziosamente, minutamente ec.] ,Scerre, Di


scerre , sin. (V. Cernere.) Lat. seligere , secernere. Gr. xxrzayeur,
&roxplvsv. (Dal lat. seligere che vien da seorsim separatamente, e da
legere cogliere.) Dant.Purg. n. 34. Quale egli scelse L'umile pian

Scavezzato, Sca-vez-z-to. Add. m.da Scavezzare. Rotto, Spezzato,


Fracassato.1 - , Scavezzo, sin. Lat. amputatus, detruncatus. Gr.
rraig , iroxoris.
35.da'fulmini.
Farei che un sol monte re
stasse
, e quello Car.
anco lett.2.
scavezzato

ta, cotal si rinacque. E' 28. 4. Uma donna solctta, che si gia Can

Scavezzo, Sca-vz-zo. Add. (m. sinc. di Scavezzato, V. Buon. Fier.

4. 2. 7. E d'ogni altra eminenza sua scavezzo Rotolar qua e l.


Scavezzone. (Comm.) Sca-vez-z6-ne. Sm. Rottami, Polvere , Stac
ciature, ed altri avanzi di materie fragili, come la Cannella, la
China, e simili. (Da Scavezzare per rompere : quindi equivale a
Rottura.) (A)

ScavioLaRE , Sca-vi-gli-re. N. pass. Liberarsi dalla caviglia, Sca


pestrarsi. Capor. rim. burl. Berg. (Min

tando , cdl iscegliendo fior da fiore.

2 * Distinguere. Tes. Br. . 5. Ragione un movimento dell'ani


ma , che assottiglia la veduta de lo intendimento , e sceglie il vero
dal falso. (Br)
3

Eleggere semplicemente. Lat. cligere. Gr. raysiv. Dant. Inf 14.


oo. Rea la scelse gi per cuna fida Del suo figliuolo, Petr.son. 277.
Vidi un'altra , ch'Amore obietto scelsc. Amm. Ant. &. 3. 8. Commet

titi all'arbitrio di Dio, il quale leggiermente suol dar lo bene, e av


vedutissimamente lo sa scegliere. C. V. 7. 85. 2. I migliori che sa
essero scegliere a Bordella in Guascogna, uno, che ebbe nome Otto,
primo scelto e coronato per li Romani.
excavata. Gr. r xoov , xo Aqua. Fir. Dial. bell. donn. 428. Quello
scavo che tra l'indice e 'l dito grosso, sia bene assettato, senza 4 Disegnare, Appostarc.1 Dant. Par. 27. oa. Le parti sue vivis
sime ed eccelse Si uniformi son, ch'io non so dire Qual Beatrice per
crespe e di vivo colore. (Qui per Incavo) (N)
2 - (Idraul.) Escavazione. (A
luogo mi scelse.
ScazzeLLARe , Scaz-zel-l-re. [N. ass.1 V. bassa. Trastullarsi. Lat. col 5 Ed in forza di nome, Lo scegliere per La scelta..] Pallad. cap.

Scavolato , Sca-vi-gli-to. Add. m. da Scavigliare. V. di reg.(O)


ScAvo. Sm.] La Parte scavata di qualche cosa. Lat. cavum , pars

- -

--

ludere. G. caraiv. (Quasi scherzellare frequentativo di Scher

7. Allo scegliere del campo c del sito si vuole porre mente.

zare) Cant. Carn. 5. Qualch'altro c', c'ha assai del nuovo pe SczcLtticcio, Sce-gli-tic-cio. [Sm. La Parte peggiore e pi vile delle
ce, Che con noi scazzellar non gli rincresce. Lasc. Mad. 8. Quando cose scelte; altrimenti Sceltumel Lat. purgamentum. Gr. xSapo,
per passar ozio E per piacer con le Muse scazzcllo,
ripra,

SCFGLITORE
securone, scegliere. terb. m. di Scegliere.

SCELTA
Che sceglie. Lat. se

Fr. Cuitt. Fatt. En. lib. , rubri, Guardati, o Enea, di non isccl

os. S. Agost. C. D. La Dea, del cui dono questi


lector. Gr
lerare le tue pietose mani. (N)
sceglitori non posano tra gl' Iddii scelti.
2 - *N. ass. Commettere scelleraggini. P. Scelerare. (N)
Sceterataccine,
Scel-le-ra-tg-gi-ne. Sf1 ast. di Scellerato. Lo stesso
di
reg.
(A)
e
di
Scegliere...
Verb.
Sce-gli-tri-ce.
Scornuce,
a - (Ar. Mes.) Cos chiamano i cartai Colei che sceglie le carte
. Segner Cristinstr... 8. 2 , Si estermini da
che
Scelleratezza,
taliate e ne compone i mazzi. (A)
tutti voi la bestemmia, peccato che va congiunto con ogni altra scel
Sce- (St. Mod. Cos chiamano in oriente i capi delle comunit lerataggine, E . n. 4. Dopo aver quasi dormito tutta la settima
religiose e secolari, i dottori e i predicatori. (Mit)
na, nella domenica si scatena, ed empie di scellerataggini il Cri
stianesimo.
Scerrani (Mit. Tart.) Sceitni. Piccole immagini che i popoli i
dotatri della Siberia tengono come i loro Dei Penati. -, Scheita Sceltenata mentre, Scel-le-ra-ta-mn-te. Avv. Con iscelleratezza, Flagi
ni, sin. (Probabilmente la radice di questa denominazione una vo ziosamente. - Sceleratamente, sin Lat. scellerate, sceleste, Gr.ro
ce indicativa di casipola, tugurio. Poich trovo in ingl. shed, che
nps, ox5p. G. nr. 6. 67. 3. Scelleratamente ea grida di po
si pronunzia sced, per casipola, tavolato.) (Mit)
polo gli feciono tagliare la testa. Petr. Uom, ill. Con grandissima
arabico del diavolo-, Schei
Scerrano. (Mit. Arab) Sce-i-tno.
crudelia scelleratamente aveva morto il senato. Varch. Lez 68. Che
bisogna, per provare che le cose o iniquamente o scelleratamente fat
tano, sin (ln ebr. satan diavolo, da satan odiare, In ar. scejtan.)(Mit)
Scenacia (Chir) Sce-lal-g-a, Sf. G. Lat. scelalgia. (Da scelos
te , punire si debbano , allegare gli attori cristiani?
scettenatezza, Scel-le-ra-tzza. S. Fatto pieno di eccessiva ma''va
gamba , coscia, e algos dolore) Dolore della coscia. (Aq)
Sceenacce, Scele-rag-gi-ne. Sf Lo stesso che Scelleraggine, Scel git e bruttura; altrimenti Ribalderia , Empiet, Iniquit, Viziosi
ieratezza , V. Mor. S. Greg 4, 5. Il popolo di Idrael era in i, Perversit ec. La Scelleratczza enorme, orribile, mostruosa,

fiammato a far vendetta di questa sceleraggine.


scenane, Sce-le-r-re, Au. e n. ass. Lo stesso che Scellerare ,
Boez 6o. A vizii sottomette il nobil cuore, Libidinosamente seele
rando. E o8. Il non punire dello scelerare reputano esser felice.
(in questi esempi n. ass. e vale Commettere sceleraggini) (V)(N)
Scenaraenre , Sce-le-ratamente. Avv. Lo stesso che Scellerata

mente,

FirDisc. an. 44. Quella donna a Pistoia non sarebbe morta,

bestiale , inudita , atroce, empia ec.1 -, Scelleratezza, Sceleraggine,


Scelleraggine, Scellerataggine, Scelerit, Scellerit, Scelleranza, Sce
Scelo, sin. La sceleritas, scelus, facinus, improbitas. Gr.
l'erezza,
azruz, rompia, uoxspa. (Scelus, scelestus ec derivano dal gr.
scholios che nel senso proprio val torto , e per tropo val cattivo ,
astato. Nella stessa lingua celeo inganno In ar. sciatir scelestus. Il
Bullet ha il gall. ysgeler nel medesimo senso : ma nol trovo in altri
dizionari.) Fiann.4 62. In brieve ninna grave scelleratezza fu
senza esemplo. Fir.s. 2o. Commette senza tema e senza danno

sella cosi scelleratamente non si fusse voluta contrapporre agli amori


della sua criata. Ricord. Malesp. 59. Per martiro gli feciono
confessare, e scelleratamente nella piazza di san Pulinari gli feciono
scelleratezze, e non fa mai altro che male.
Sceteaarissimamente, Scel-le-ra-tis-si-mn-te. Al superl. di Scel
la testa
a grido
di popolo. (V)
tagliar
Lo stesso che Scelleratezza, p.
ratezza.
,Scel-le
scenarezza
leratamente, Lut. scelestissime. Gr. romprarx. S. Agost. C. D. Il
a. Da ann. a. 52. Ma essendo rapito dalla scelleratezza di Pi
quale non pu se non iscelleratissimamente dire : ucciditi
scenarsso, Scel-le-ra-tis-si-mo. Add. m.1 superl. di Scellerato-,
sone e di Plancina, lascio questi ultimi preghi ne' vostri petti
Lo
di
Scelerato.
Add.
m
superl
Sce-le-ra-tissimo.
scarsso,
Sceleratissimo, sin. Lat. scelleratissimus , scelestissimus.Gr. rovrpd
stesso che Scelleratissimo, . it. SS. Pad. . 53. Era uomo sce
raros, uox9draro, S. Gio. Grisost. Per la empiet delle cose

arch. 3. 4. Conoscendo in

scelleratissime eccedette ogni memoria d'uomo. But Pggiori ec, che

li mente di malvagissimo buffone, e di scelleratissima spia.


scenaro, Scele-r-to. Add. m. Lo stesso che Scellerato, V. Petr

a Nota uso. Salust. Giug. R. Giugurta, uomo sopra tutti quelli

ieratissimo e furo e micidiale. Boez.

non furono uomini scelleratissimi.

cap, 3. Procri, Artemisia con Deidamia, Ed altrettante ardite e sce

che la terra sostiene, pi scelleratissimo (V)


lerate, Dan. Inf. 3o, 38. Ed egli a me quella l'anima antica Di scelenaro,Scel-le-rto. Add. m. Pieno di scelleratezza; altrimenti
Malvagio, Perfido, Cattivo , Empio , Ribaldo, Tristo, lniquo, Per
Mirra scellerata. Vit. SS. Pal. n. 84. Questi cos disperato e sce
erato come piacque alla divina misericordia, essendo una fiata in verso , Reo , Detestabile , Nefando , Vizioso , Fellone , Eserabile
Ncquitoso, Fello ec.1 , Sclerato , Scelesto, Scelleroso , sin. (V.
pericolo della vita per li suoi malefici,fuggitte ad un monasterio
a -- E detto non di persona ma fig. di cose relative a persona, ed
Profano.) Iat. nefarius, sceleratus, scelestns. Gr. rep, uox3mp.
Bocc nov. . 38. Comecch la sua vita

arche allo stesso

Danu. If go. 2o. Chi pi scellerato di colui Ch'al giudicio di

fosse scellerata e malvagia cavalc. Frut. ling. 36. Confess li suoi


vin passion porta?
grandi e scellerati peccati. E 37a. Che mi gioverebbe la confessione a Malaugurato grandemente, Infaustissimo. Comm. Dant. If7.
23. Non ostante che per alcuni scellerati movimenti di stelle. . . .
dopo tanti e si scellerati mali che io ho fatti? G. P. lib. 9. cap. o2.
sicno trattigli uomini per necessario moto del ciclo, niente meno cc.(N)
La quale fa una scelerata crudelt. (V) Alam. sat 1.384. Per questo
andati son quei c'han seguite Ricchezze e pompe , e 'n altrui pianto 3 * (Arche.) Campo scellerato cosi fu detto in Roma. Quel cam
e morte. Le scelerate voglie hanno compite. (B) Ar. Fur46.59 Qua po, vicino alla Poria Collina, nel quale fu sepolta va la vestale
le il canuto Egco rimase, quando Si fu a la mensa scelerata accor
Minuzia, per aver violato il voto di castit; Porta scellerata , Quel
la porta di Roma per la quale uscirono i trecento Fabii; Strada o
to. Che quello era il suo figlio. (Pe)
A.. e di Scelleratezza. Jac. Cess.
sce.eaenza, Sce-le-rz-za. Sf.
Via scellerata, Quella ove Tullia fece passare il suo carro sul corpo
og. Scacc. , 5, 5. Il maestro che avea fatto cotale scelerezza,
del padre. (Mit)

Scecara, Scelerit. Sfast. di Scellerato. Lo stesso che Scel


leratezza , V. , Scelleritade, scelleritate, sin. Mor-S. Greg. z o
, Sceleritade, Sceleritate, sin. Mor S. Greg
Ma non crediamo pertanto che i figlinoli di si fatto uomo per l'uso

disse scellerate parole. (N)

sceenrr , Sce-le-ri-t. Sf ast. di Scelerato. Lo stesso che


scelleratezza,

Scellerit,

a. 5. ll mio diletto nella casa mia fece molte sceleritadi, E

2.

de' conviti si dessono a scelleritadi. Fir.As. 2o3. Con tante simu

Mostrami quante, ovvero come grandi iniquit e peccati io abbia


lazioni di paura e semplicit di parole aveva quella scellerita ordita
no. Da che nascono il Scelenoso, Sccl-le-r6-so. Add. m. V. A. V. e di Scellerato cal
e le scelerit e i falli miei. Capr. Bott.
S. Agost. Hanno ricevuta in s la scellerosa, puzzolente e malfattri
pi delle volte i tradimenti delle patrie ec. , ed ogni altra scelerit,
ceamistade de' peccatori.

e non dalla volutt e dal diletto ?

sce.esro, Scel-sto. Add. m. V. L. V. e di Scellerato. Lat. scele scettro. (Numis.5 scelli-no. Sm. V. inglese e de'mercanti. Mone
argento , del valore di circa venti soldi (A)
Erasm. 5. La stirpe rade volte il ta inglese* d'(Chir)
sus. Tolom. (A) Caran. Proverb.
Scl-lo-ma. Sf. V. G. Lo stesso che, Sclhello.
padre agguaglia , Ma la pi parte de' scelesti figli Sempre manc s
ma ,
. (A
delle virt paterne. (P. V)
. Le poet. V. e di Scelleraggine, [Scellera
scenerens. (Med. e Anat.)Sce-le-t-u-si. Sm. VG. Lat. sceleutesis(Da Scelo,

scetetevo io dissecco,io imbalsamo.) Dicesi cos la Preparazione delle


mummie o degli scheletri - , Sceletopoeia, Sceletopoesi, sin (Aq)
screropoena. (Med. e Anat.) Sce-le-topo-c-i-a. Sf. G. Lat sce

tezza.1 Lat. scelus.Morg. 27.26o. E disse : o traditor Marsilio, or


grande scelo. E 28.35. Non si dice egli
ecco Dove tu commettesti
ancor del vangelista, Benche ci comparar par fosce

letopoeia. (Da sceleton scheletro essiccato, e pieoio compongo ) scocossaca.


Lo stesso che Sceletopoesi e Sceleteusi, - (Aq)
sceteropoesi. * (Med. e Anat.) Sce-le-to-po--si. Sm, VG Iat sce

(Med) sce-lo-cos-salga. f V. G. La scelo

coalgia. (Dal gr. scelos gamba, dal lat. cora, coscia, e dal gr. al

gos dolore) Cossalgia con dolori della gamba (Aq)


L. scelophlogosi
Sf. G. Infiammazione
(Chir)e scc-lo-lgosi.
letopoesis. (Da scelton scheletro, e da piesis azione). Lo stesso scorocos.
delle
philogosis'infiammazione.)
amba,
(Da
cle Sccleteusi , V. (Aq)
ambe.
scenezia. - (Fisiol.) sce-le-zi-a. Sf. V. G. Lat. sccletia. (Dascello s
sceloncus
(Da
celo
Sm.
v.
G.
Lat.
scc-6nco.
(i)
io dissecco) La secchezza o magrezza estrema del corpo (Aq)
gamba, e oncos tumore) Gofiezza delle estremit inferiori. (Aq)
G. Lat. scelium. (Dascellosgam
scenio. - (Zool.) Sc-li-o. Sm.
ba) Genere d'inseui dell'ordine degl'imenotteri, della sezione de Scorinne. *(Med.) Sce-lo-ti-be. Sm, V. G. Lat. scelotyrbe. ( la
il
dinotada
lussazione)
e yrbe tumulto,
scelos gamba,
erebrani, della famiglia de'pupivori, e della trib degli ossiuri ,
Chorea S.che
dipendentemente
Vito
dallaVocabolo
delle gambe,
stabilito da Latreille e cos denominati per la struttura delle loro
(A)
paralisi, o da debolezza scorbutica-Schlotib
gambe. (Aq)
----

seeacus, Scel-le-rg-gi-ne. Sf Lo stesso che Scelleratezza, -. scera , Sclta.tf Lo scegliere, Etezione Lat, electio, dellectus,
Gr. 2, Bocc. nov. 7. 3. Essendosi ella d'un giovanetto bello
ubert. cap.44. Siccome quel ladrone degnamente per sue scellerag
e leggiadro a sua scelta innamorata
gini succidea.
oa-Dare scelta, Darea scelta=concedere lo scegliere
scenarza, Scel-le-rn-za. Sf Lo stesso chel Scelleratezza ,PS.
Dare scelta. (A)
Agost. C. D. Giudicando esser gran scelleranza se l'uomo uccide
medesimo.it. S. M. Madd. 6. Ricorsono a Dio, faccendo fare

- Erare scelta o la scelta = Scegliere Paol.Oro. I suoi

molte orazioni e molte limosine, pregando Iddio, ponesse fine a tanta


celleranza Car. En. 8, 33. Caco ladron feroce e furioso, Dogni
misfatto ed ogni scelleranza Ardito e trodolente esecutore. E74.
Ahe di lui (Mezenzio) contarle scelleranze? A che la ferit? (B)
sera, scellerare. Att. Rendere scellerato.-, Scelerane, in

parenti e prossimani, non faccendo scelta niuna, misc a morte. Atlant.

Gi de miglior cavai fanno la scelta. Sodero 97


gir.
Faraiatte le viti elette, di che tu vuoi 'uve, questa scelta
- La parte pi squisita e pi eccellente di chechsta, te perdi
cesi nel linguaggio militare, di esercito ai milizia ecat fine ,

SCEMIIPIARE

SCELTEZZA

l 22

Diminuito; altrimenti Scemo..] Lat. imminntns. Gr. Azrr3s.Fa.


Sacch. nov. 3. Credendo che'danari fossono cresciuti , gli trova se

robur. Ar. Fur. 6. 9. Marfisa avendo in compagnia e Ruggiero ,


Ch'eran la scelta e'l fior d'ogni guerriero.

mati. Buon. ieri. 3. 5.Se dalle cose eguali Egualmente si scena,

3 - * (B. A) Baldin. Voc. Dis. Scelta. Quella facult dell'animo,

esse scemate Rimangon pure eguali.


- Consumato, Indebolito. G. V. 7. no3. 2. Sentendo che il navi
gliore, e si mette in opera, la qual facult dicesi da' nostri artefici
pi comunemente elezionc. (N)
lio del Re di Francia era assai scemato e straccato, si l' assalio.
Scaltezza , Scel-tz-za. [Sf] ast. diScelto. [Qualit di ci ch' scelto.] ScenAroae, Scc-mat-re. [Verb. m. di Scemare. Che scema. La...im.
minuens.
Gr. & Aarriv.
Lat. delectus. Gr. ixAoy4. Salvin. Pros. Tosc. n. 14. Alla sodezza,
alla dignit , alla maest della prosa , la sceltezza, la leggiadria , SceAtaice, Sce-ma-tri-ce. Verb.f di Scemare. V. di reg. (O)
la sublimit della poesia congiunse. Bellin. Bucch. oo. Quel sa ScemissiMo, Sce-mis-si-mo. Add. m. superl. di Scemo. Sciocchissimo,
Di pochissimo senno. Segner. Incr.. 2.6. Venga, non il suo ca
per ti volesti procacciare, Che solo alla sceltezza non dispiacque, E
po scemissimo, ma la sapienza di tutte le menti umane ... , e si ci
da te quinci ec. (B)
Sceltissimo , Sceltis-si-mo. [Add. m.1 superl. di Scclto. Lat. lectissi
menti in tanta variet di creature. ... a riformare, non dico una
mus. Gr. Asxrdraros. Salvin. Disc. n. 324. Farei gran torto al
specie intera . . . , ma il guscio d'una lumaca. (B)
bel paese dov'io son nato , e ad una gentilissima schiera d'autori Scuo, Sc-mo. Sm. Diminuimento, Scemamento. Lat. diminutio, im
sceltissimi. Segner. Mann. Genn. 3. 2. Una dilezione sceltissima ,
minutio, decrementum. Gr. Arraris. G. V. n. 3.2. Con tutti,
sublimissima, sovrumana , e tale che non possa n pur venire imi
lo scemo de morti , valse lo stajo del grano pi di soldi 3o. But.
tata s agevolmente
Purg. 8. 2. La Luna, che era passata gi la quintadecima ec., sicch
Scelto, Scl-to. Add. m. da Scegliere ; (altrimenti Eletto. Lat.selc lo suo scemo era inverso Occidente. E altrove : Passato questo termine
lo lato lucido (della luna) sta inverso Levante , e lo scemo inver
ctus, elogtus. Gr. xxAsypavcs.
2 - [ Ed in forza di sm.pl. parlando di persona..] Scal. S. Agost.
Ponente; e per mostrar questo dice : lo scemo della luna, che an

appartenente al giudizio, per la quale fra il buono ravvisasi il mi

Dio alcuna volta suscita li figliuoli d'Abraam delle pietre, ec. ; cio
a dire , ch'egli trae i suoi scelti e li suoi amici indurati, e che non
vogliono obbedire, delle durezze del cuore. Varch.Stor. Tenevasi a

dava innanzi. Pallav. Ist. Conc. . 386. Onde il desiderari di


stiani questo scemo d'entrate a Roma ed agli ecclesiastici, un
voler cc. (Pe)

- Difetto, Ignoranza..] Dant. Par. 2o. 36. Non conosciamo

la borsa
de' pi confidenti e stimati, che si dicevan gli scelti.
3 parte
Buono,
Squisito.Pallad.
Tra tutte
la
la pi scelta.

allCOT

tutti gli eletti;] Ed nne dolce cos fatto scemo.

4 -* Agg. di Soldati, di Compagnie, di Soldatesche, Chiare e di Scuo. Add. m. Che manca in qualche parte della pienezza e
stinte fra l'altre per pruove di valore. Davil. Stor. Lasciando ordi dezza di prima. Lat. imminutus. Gr. Aarrossis. F. Gioru

ne espresso che i luoghi opportuni al passare fosse dalla cavalleria


leggiera e da alcune conpagnie scelte di fanteria diligentemente
guardati. (Gr)

. Gli richiam a misura non piena, ma scema. Dant. If 7. 3.


scemo.Bu. ivi: Al luogo scemo, cio all'orlo detto di sopra. Da
Pug765. Quand'i'm'accorsi che 'l monte era scemo. Bui era
scemo, cio aveva concavit e valle, sicch non girava tondo, Dan.

Poco pi oltre veggio in sulla rena Gente seder propinqua al luogo

-----

5 - (Mit.) Scelti chiamarono i Romani quelle otto divinit che det


tero a Giove siccome consiglieri, in aggiunta ai dodici Dei Con
senti. Lat. selecti.1 S. Agost. C. D. La Dea , del cui dono questi
sceglitori non posano tra gl' Iddii scelti.

Pug. 2. 9. Avvegnach i pensieri Mi rimanessero e chinati e sceni.


But. ivi: Scemi, cio ec. non dichiarati. Dant. Par 3. 76. Ma la
natura la d sempre scema. Petr. canz.432. D'un bel diamante qua

ScelTume, Scelt-me. Sm. L'avanzo delle cose cattive separate dalle


Marame, Lat. purgamentum , purgamen. Gr. x9appa ,

dro, e mai non scemo, Vi si vedea nel mezzo un seggio altier,


alvin. Annot., F. B. 3. . 9. Da semis, cio la met, si fece un
latino semus ; onde scemo. (N)
- Mancante , Privo al tutto della cosa indicata. Petr. cap.4. E quei
Guglielmo, Che per cantar ha il fior de'suoi di scemo."Ailan.

rpinua.

ScenAmento , Sce-ma-mn-to. tSm. Lo scemare ; [altrimenti Diminu


zione, Diminuimento. -, Scemanza, sin. (V. Decremento.) Lat.
imminutio, detractio, decrementum, detrimentum, defectio. Gr. Ar
ros. G. V. 9. 3o4. . Con grande spendio, e scemamento dell'oste
de' Fiorentini. Teol. Mist. Sanza scemamento e votamento profferer
foglie di parole, non attignendo dell'aridit de' mondani, se non se
dispregiandoli. idric. Non dice ninno scemamento del suo

9. 6. L'un di noi rester di vita scemo, O per nostre arme, o per la

cruda ec. E Avarch. g. 33. Di voi sempre figliuoi s'appelleranno


Quei che 'l spirto non
del corpo scemo.Ar. Fur.3.o8. Ed anco
volentier vi porria mano, Per farla rimancr d'effetto scema. Dat.

essel e, ma nuovo modo d'essere. Coll. SS., Pad. Non sentendo dan
no dello scemamento delle biadora che debbon venire. Lib. Astr.

Quando questa tavola sottile si porre nella cavatura, s la empiere


tutta da ogni parte con suo' frastagliamenti, senza aggiugnimento,

Purg. 3o. Ma Virgilio n'avea lasciati scemi Di s. Ar. Fur. 36 Festi, bam bar crudel, del capo scemo il pi ardito garzon, ec. E
Cas. son. 36. E impoverita scema Del suo pregio sovran ia terra
lassa. Speron. Dial. La quale scema di vigor naturale, non avendo

O scemanncnto.

virt di fare del cibo sangue , onde viva il suo corpo, quella in

flemma converte. E Oraz contro le Cortigiane. Che scema essendo


di questa parte, sarebbe tronca e imperfetta. (M)

2 - (Astr) Dicesi Scemamento di luna Quel tempo nel quale l'emi


sfero rischiarato della luna va sempre dimuendosi; e il contrario di
Accrescimento. (G)

- Di poco senno, Sciocco. Lat. simplex, fatus, mentecaptus, im

Scemata, Sce-mn-te. [Part. di Scemare. Che scema. Lat. minuens,


decrescens.

minuta mente. Gr. svi9, par, gag. (Dall'ebr. scimmunon stu


pidit. I pi sottintendono alla parola scema le altre di senno. )

2 - [Dicesi TLuna scemante. Lo stesso che Luna scema..] V. Luna ,


S. 2 , 8.

Tac. Dav. ann. 6. 26. Pens a Claudio, di acconcia et, e sta


dioso di buone arti, ma era scemo. Bern. Orl. 2. n. 68. Perch i cer.

Scemanza, Sce-mn-za. Sf Lo stesso che Scemamento, V. Varch. Boez,


3. pros. no. Imperciocch tutto quello che si dice essere imperfetto,
si dice essere imperfetto per diminuimento e scemanza del perfetto.(V)
ScenAae , Scem-re. [Aut) Ridurre a meno, Diminuire. -, Minuire,
sin. (. Appiccolare e Minorare. ) Lat. minue e , decrescere. Gr.
Aarro. (Dal ted. schmdilern scemare. In celt. gall. sumlaich dimi
nuire in volume. In cbr. scemetz particella , poco , hiscmud consu
mare , dissipare. In brett. semplaat indebolire o indebolirsi, e semel,

vello scemo e 'l

nente, che costei sentiva dello scemo. E nov. 9o. 2. Io, il qual sen
to anzi dello scemo che no cc., pi vi debbo esser caro. Fir. Luc.
4. 4. Io ebbi ben dello scemo stamattina , quando io rendei la
borsa a Betto.
5,

secondo il Bullet, togliere. Mla in questo senso non trovo semel in

altri dizionari. V. in Scemo, $. . l'esempio del Salvini.) Dant. Par. 4.


2 . La violenza altrui per quali ragione Di meritarmi scema la misura?
Petr. canz. 45. 2. Scemando la virt , che 'l fea gir presto. Bocc.
nov. 48. 4. Perocch, cos faccendo, scemerebbe l'amore e le spese.

- [ Aggiunto a Luna : Luna scema, sccmante cc. dicesi dal ple


nilunio fino al novilunio. V. Scemo sm. e V. Luna , S. 2 , &.. ]
Pass. 359. La luna scema e piena, quando cala e quando cresce ,
come altera gli omori ne' corpi, cos fa mutazione ne' sogni. Bocc.

- E' col genitivo invece dell' accusativo. Alam. Colt. lib. 2.


goglio. (Br)

nov. 77.25. Converr che voi, essendo la luna molto scema, ignuda
in un fiume vivo ec. vi bagniate.
7

Della mia vita: ed ancor non sarebbe Lo mio dover per penitenzia
sceno , Se ec (Cio, scemato.) (V)
4 - Cavare, parlando di sangue. V. Sangue, $. g. (V) Cosc.S.

- * Agg. a Vino , vale Guasto. Alam. Col. lib. 3. Chi nol cui a
(il vino), Sol si doglia di s; ch nulla cosa Pu medicare il vin che
resta scemo. (Br)
-* Dicesi poeticamente Far chicchessia scemo di alcun desiderio o
simile, e vale Torgli tal desiderio, Contentarlo. Dant. Purg. 26. Fa

rotti ben di me volere scemo.,(Cio , ti scemer e torr via il tuo


Guido Guinicelli che parla.) (N)

desiderio , nominandoti me.

sello; cos quanto si pone dell'amore alle cose inlicite, tanto scema
dell'amore di Dio. (V)
3 - Scontare. Dant. Pag. 3. 26. Pace volli con Dio in su lo stremo

- * Sentire di scemmo nella fede o simili, dicesi di Chi abbia qual


che mancamento o difetto nella fede ec. Bocc. g. . n. 6. Erano
men buono investigatore di chi piena aveva la borsa, che di chi di
scemo nella fede sentisse. (V)

E gli (a lui) scemi dell'esca, acci che manche. E la forza e l'or


2 - N. ass. e pass. Ridursi a meno, Diminuirsi. Lat. imminuere, minui.
Grizrrrava. Bocc. nov.6o. 22. Affermando, che tanto quanto essi
scemavano a far quelle croci , poi ricrescevano nella cassetta. Dant.
If 4. 148. La sesta compagnia in duo si scema. E 12. 128. Si
come tu da queste parti vedi Lo bulicame , che sempre si scema. Petr.
son. 2o4. Tempo sarebbe Da scemar nostro duol, che 'nfin qui crebbe.
Passav. 9. Siccome interviene se alcuno vasello, picno d'alcuno
liquore ,
alcuno foro, per lo quale esca o trapli di questo
cotale liquore, tanto quanto n'esce, scena della plenitudine del va

vino Ti fa parlar da parte d'Appollino.

- Avere, Sentir dello scemo = Avere poco senno, Dar a dive


dere di non esser molto savio. Bocc. nov. 32. 8. Conobbe inconta

a - Fare scemo, si dice anche di Chi non pu riscuotere l'ira


tiero credito. V. Fare scemo. (N)
- Scemato , Spento , Tolto via, detto di Debito o simile. V. Sce
mare , . 3. (N)

SceMpAcone, Scem-pig-gi-ne. Sf ast. di Scempio, in sign. di Scioc

co. Balordaggine , Scimunitaggine , Bessaggie. , Scempiatag

gime , Scempiezza , Sciempiatezza , Scempiet, Scempit , sini, Lit.


simplicitas , fatuitas. Gr. vin9x , upix.
possa posare. (Br)
Scempia ae , Scem-pi-re. [Att. Sdoppiare; contrario d'Addoppiare.,

Dicesi
Scemare
per
bollire
e
vale
Scemare
a
poco
a
poco.
Malm.
Baldin. Voc. Dis. s
. . . lDisfare l' addoppiato e ridurlo al
5
. 28. Che l nel mezzo a' suoi nimici zomba Di modo cli'cssi sceman
esser scempio, scemare lo addoppiato della met. (N)
per bollire.
ScenAro, Sce-m-to. Add. m. da Scemare ,t Ridotto a meno, Calato, 2 - Ridurre a chiara semplicit, Sciampiare; contrario d'Abbreviare.

Bern. Egli mi confortano ch'io non scemi sangue, acciocch mi

Lat. explicare, ampliva,

r.

, i,

rv A cvs. Vui.

SCEMIlPIATAGGlNE

SCENARIO

Crist. D.N non sono da abbreviarle, anzi da scempiarle e dilatarle,


siccome tutti i fatti di Cristo. (Il codice Ambrosiano legge da sciam
piarle; qualche altro MS da ampiarle. Il lat. ncc abbrevianda sunt,
sicut catera Domini Icsu facta, sed potius dilatanda. Altri esempi

1 23

questo senso si adopera anche in forza di sm. Lat. simple,


tus, stolidus. GrazieSmros, upds (V. il S 1. In ingl. simpl non
composto, e impl non saggio, non accorto, senz'arte, senza dise
gno)

non avendo questa voce in questo senso, da credere che sia er

per Oraz. Sono insieme s scempi, che a s medesimi si

contraddicono, bench sieno scempi con una doppia malignit. Bern.


rim. 7. E non vorrei per parere un scempio cari.For. 45. Le
cose che si fanno fin dagli scempi, solamente alle insensate person

rore del Testo citato, e che la sua vera lezione voglia essere Sciam
piare) (P. Z)

si convengono snocciolare.

- straziare con iscempio,Tormentare aspramente. Lat. discruciare.


Gr. arpegAov. Petr. son. 63. Non temo gi, che pi mi strazi e

scempie, N mi ritenga. Cavalc. Med. cuor. Essere impiccati, arsi,

Onde Fare da scempio = Fare con poco senno, con poca

avvedutezza, Car. Lett. ined 2. 329. Ma egli fu prudentemente a


far cosi, e noi faremmo da scempi, se non le facessimo intendere

attanagliati, dimembrati, e per diversi modi scempiati. Lod.Mart.

rim. 37. Or, che ne pu far peggio Nostra fortuna, Amore, Che come le cose passano. (Pe)
scempiarne ad ogni or , come tu fai? Varch. Lez. 5oo. Il medesimo Scempita, *Scem-pi-t. Sf. V. e di Scempiaggine. Car. Leu ined
significa straziare e scempiare nella nostra lingua.
.
Io per modestia, o pi tosto per iscempit, non ardisco
Scemarcone, Scem-pia-tggine. Sf Lo stesso chel Scempiaggine,

d'importunar Sua Eccellenza. (N)

o Magal. pa.. lett. 6. Giovan Trulla . . . si rideva della scom Scesa , Sc-na. (f. Cos chiamasi per antonomasia La parte del te
piataggine di costui; e volendonelo ec. Bellin. Disc . 78. Non vi atro posta in faccia agli spettatori, che si estende in linea retta alle
invenite ancor bene . . . ch'io v'abbia condotto a tant'altezza di corna della sua cavit, e sulla quale gli attori rappresentano. A
contemplazione per la via di quelle scempiataggini e di quei tacco nostri di comunemente chiamasi Palco scenico.1 Lat. scena. Grrrr.
Air-Fr38o. Quale al cader de le cortine suole Parer fra mille
lampade la scena, Darchi e di pi d'una superba mole, D'oro e
di statue e di pitture piena. (Pe) Baldin. Voc. Dis. Scene Propria
mente capanne di frasche, fatte per far ombra: dalla qual voce fu

li, ec. Sacc, rim. . 8. Ad altri dispiaceva, altri godevano Ch'io


minoltrassi in qualche scempiataggine ; Ma tutti assieme poi se la
ridevamo. (B)

scene racre , Scem-pia-ta-mn-te. Avv. In maniera scempiata; al


trimenti Sgangheratamente, Scipitamente , scioccamente Lat. per
peram, stolide, incondite. Gr. rmas, i9i, irres Red.lett.
85 I miei dolori forse mi fanno parlare cos scempiatamente

rono dette scenopegia quelle feste fatte dagli Ebrei, nelle quali sotto
simili capanne di fronde rinnovano la memoria di quel tempo nel
quale furono liberati dalla servit degli Egizi. Pi largamente in

Scemiarezza, Scem-pia-tz-zaf ast di Scempiato, nel sign. di


sciocco. Lo stesso che Scempiezza, Scempiaggine, P. Lasc-Cen. .
nov, 2. 54. Pure la maggior parte degli uomini si accordava, che

tendesi le scene per un luogo fatto apposta per ispettacoli in pubblico


o in privato. Furono le scene prima di Atene presso i Greci, o in

Roma appresso i Latini. Varie furono negli antichi tempi; alcune si


chiamavano tragiche, quali ornavano di altissime colonne, palazzi

dalla sua scempiatezza e pazzia incomparabile fosse derivato il tutto.(B)


Scerrarissino , Scem-piatis-si-mo. Add. m. superl. di Scempiato.Ma

reali fabbriche ed apparati; altre dicevano comiche , che facevano


vedere con edifici privati, e apparati di mediocre ornamento e na
gnificenza ; altre
che satiriche appellavano, non d'altro si com

gal part , teu. 3. Vi so dire che essi si rideranno forse ben bene
della nostra scempiatissima dappocaggine, in esservi noi forse stati
talora cosi vicini, e pure non ci aver dato dentro ec. (A) (B)

ponevano che d'alberi, monti e spelonche. Erano le scene mobili,

scemaro, Scem-pi-to Add. m. da Scempiare. Sdoppiato , Fatto

che in un subito con artificiose macchine si voltavano e mutavano

scempio.
-

in altre ; alcune col levarsi di certe tavole facevan rimanere alla vi

- Semplice, Sciocco, Scimunito, Sgangherato. Lat. insipidus fa

sta de' circostanti nuove apparenze. E chi sopra tali scene operavano
erano chiamati Istrioni e Buffoni. Ancora ne' tempi nostri, come
notissimo , usansi le scene di maraviglioso artificio; e molti sono

tuus. Gir. dicoro, upd. F. Jac. T. Come natura formala, Sar


una scempiata. o Red. lett. , 85. Oh, sig. Vincenzo mio caro, si

son lette le scempiate cose (V)

stati gli architetti in Toscana eccellentissimi nell'inventarle. (N)


- Il paese e Il luogo finto sul palco da comici. Lasc. Spirpol.

err, Scem-pie-t. Sf Lo stesso che Scempiezza, Scempiaggine,


De Nores Ret... , Aurom. Traseomac. lett. 2. Berg. (Min)
S

La scena Firenze , dove si finge che intervenisse il caso.


- Il teatro. Tac. Dav. Perd. eloq. 4o8. Ora dall'accademie e dalle

eiezza, Scem-pizza. Sf1 ast. di Scempio, in sign. di Sciocco.


Lo stesso che scempiaggine , . Lat. simplicitas , ineptia, resi

scene ti richiamo a giudizi , alle cause, e alle vere battaglie. (Il


testo lat. ha: ab auditoriis et theatris.) Buon. Fier. 5. 3. 6. Bel
lissimo accidente. Di quei che per le scene usan vedersi. E Salvin.
Annot ivi Plauto uccellando quello ch' frequente sulle scene, di
andare in cerca di qualcuno, e quello sopravvenire, e dirsi : eccolo
appunto, dice ut soletfieri in comoediis. (N)

nepta, stoliditas.Gr. Sua, dgrpia, dac9miz. Tac. Dav. ann.


2.38 Cotali scempiezze e vanit, da increscer buonamente di lui.

Lasc.Parent. 5. 6. Onde ora per la sua scempiezza son libero. Varch.


Ercol. 4. Io non creder mai che di bocca di Dante fossero uscite
rotali scempiezze.

scro, Scnpi-o. Sm, Crudel tormento, strazio


oso

crudele e tormen

- La tela confitta sopra telai di legno e dipinta per rappresentare


parte del luogo finto da'comici. In questo senso, si adopera per lo
piu nel pll Buon. Fier. 5. 3, 8. Quasi, rivolto un prno, Scena

Lat cruciatus. (Dal celt, gall. is superfluo, e da ciapall ves

sazione, tormento; che vien da ciap tormentare. In ted. schimpf ol


raggio, affronto) Dant. Info. 83. Ondio a lui : lo strazio e il

che dagli orror ritorni lieta , Prospera splende. E Salvin. Annot.


ivi Scena eclatino scena versatilis, Vitruvio. Salvin. Annot. .

grande scempio , Che fece l'Arbia colorata in rosso, Tale orazion

fa far nel nostro tempio. Petr. canz. 4. 1. Bench 'l mio crudo
cempio sia scritto altrove. G. V2.493. Lasceremo alquanto deno

B. 5. 3. 6 Plutarco nella vita di Demetrio re . . . racconta ch'egli

tri fatti di Firenze, e racconteremo d'uno scempio e scellerato pc

cato. Cos ne testi apenna, lo stampato pererrore ha screpio)(B)


- - Conquasso, Rovina. Bart. Uom. lett. pag. 4o. E gli scempi

che in essa (nave) aveano fatto le tempeste e 'l lungo viaggio, ec. (N)
- tDicesi Fare scempio e vale Uccidere crudelmente, Fare strage
enza piet. . Fare scempio. Dan. Purg. 2. 55. Mostrava la rui
na e i crudo scempio Chefe' Tomiri.

- toicesi Patire scempio e vale Soffire, Avere, Ricevere gran dan

neva , cc.

no. Patire, . a.Ar. Fur. 25. 36. In terra, in aria, in mar


sola son io. Che patisco da te si duro scempio
(coreg) tspecie di passo nel ballo. Fir.As. 316. Quelle capri

oleie minite, quelle riprese nette, quegli scempi tardetti, que'dop


pi fugaci, quelle gravi continenze, quelle umili reverenze, e cosi
a tempo, che e pareva che ogni lor movimento fusse degli strumenti
medesimi.

sepio. Ada. m. Contrario di Doppio. Lat simplex. Dant. Purg. 6.


55. Prima era scempio, e ora fatto doppio. E Par. 7. 6a. E quel
che pi ti graverr le spalle, Sar la compagnia malvagia e scempia,

Colt qualu cadrai ii questa valle. Bui, ivi : Scempia, cio divisa.
omel. S. Greg. Veggendoci non poter resistere col nostro scempio

esercito contra il suo doppio Sal. Avvert. . 3. 2. Non so dove


i truovi mai nel latino questa consorteria della lettera T , la quale
e nuola e scempia e della Z, che per semivocale e
doppia da

- Una delle parti in cui sono divisi gli atti della commedia, ttra
gedia ec. ]

andava vestito d'una burbanzosa veste, in cui era storiato lo zodiaco


coi suoi dodici segni ; e dice che questa maniera d'abito era una
scena, e un apparato proprio d'una tragedia. (N)
- La commedia, La tragedia ec. rappresentata da'comici. Tac, Dav.
anun. 4 85. Gli ordi subitamente un atto da scena, mentre spa

- Fig. Apparenza poco durevole. Sen. Ben. Varch. 6. 29. N si


accorsero che in quella scena risplendente di beni vani, e che tosto
spariscono, non cosa alcuna tanto avversa e contraria , che essi
non dovessero aspettarla da quel tempo che cominciaro a non udire
nulla che ver fusse,

- Col v. Comparire. Comparire o Venire in iscena, fig=Venire al


pubblico, Apparire. Malm. 4 6. N per ancora le Ugnanesigenti
Hanno veduto comparire in scena La materia che d i portante adenti.
9 Col v. Lcvare : Levare i panni dalla scena, proverb. = Sco
prir alcun segreto, e far apertamente vedere alcuna cosa. Cos detto
dalle cortine con cui si teneva coperta la scena e che si calavano
al principio della rappresentazione. (A)
io - Col v. Mutarel Mutarsi la scena, fig=Mutarsi la faccia delle
cose, o
affari. Malm. 3. 2. Non pensa che patirne dee la
pena , E che fra poco s'ha a mutare scena.
- Col v. Rifare : Rifare in iscena, in sulle scene = Imitare,

atti i suoi grammatici si determina. (v) (Nell'es. del Dant. Par.

Contraffare. Fortig. Rim. E per entro le vene Il sangue mi sal

7 Scempia compagnia pu intendersi ancora per Di poco senno,

tella, come allora Ch'io rifaceva i regi in sulle scene. (A)


2 - Col v. Venire: Venire in iscena, t. S. 81 Malpm. . 2. Vol

azi per Matta; e cosi i buoni Commentatori antichi e moderni

to a Febo, conte vengo in iscena.

interpretano)(P)

Agg. di Dita

Dita scempie per Dita aperte. Dant. Purg. a. 13 - (Mus) Nel linguaggio musicale s'intende questa parola in

33 Ecolle dita della destra scempie Trovai pur sei le lettere ec.

senso di Recitativo obbligato, sia questo un soliloquio o dialoghiz

Agg di Gota: Gote scempie fu detto da Dante per Lisce e


pane, da simplex, checch abbia diversamente spiegato il Buti

zato. Aggiugnesi l'epiteto grande, s' di qualche estensione o di

una situazione notevole ed appassionato. Talvolta una Gran scena


viene intersecata da un coro , da una cavatina, preghiera ec. (L)
on.
2526. Uscirgli orecchi delle gote scempie. But. ivi
Scenaccia, Sce-nac-cia. Sf pegg. di Scena. Mart. Tra.(A)
scempie, cio semplici, cio pur dalle gote, e non da altro
4 -voto, Privo, Borgh. Rim. p. 5 (Ftr. 82a.) Deh piet, prima Scenario, Sce-n-ri-o, Sml Foglio in cui sono descritti i recitanti, le
scene, e i luoghi pe quali volta per volta deono uscire in palco i
hella. Il real crine svella, Eiesti d'ogni ben la terra scempia. (P)
errior.caput dell'Ambizione. Quando gli uomin viveano o comici, e altre simili cose concernenti le commedie, le tragedie
ec.; ed per lo pi appiccato al muro dietro alle scene , affin
nudi, o scempiD ogni fortuna (Min)
che ciascun recitante lo possa da se stesso vedere , o tenuto in
-scempiato, cio sciocco, Scimunito, Di poco senno; t ed in

124

SCENO) P]NI

SCENDENTF

mano da colui che invigila sulla recita; altrimenti Mandafuora.) Lat.


summa comoediae. Gr. rrow rs xuas. Malm. . 5o. Collo
scenario in mano e il mandafuora , Va innanzi a' nobil suoi commi
litoni. E Min. Annot. ivi: Il Mandafiaora alquanto differente

Assalire, n il Sacchetti l'olio discende per Rinvilia , n il Salviati


i nomi che discendono in iro per Finiscono. Cos in quel senso as
soluto di Scendere quando significa Dipartirsi dal primo proposito
in fatto di somma stabilita, nemmeno gli si potrebbe sostituire D

dallo Scenario cc., ma tuttavia ... s'intende e si piglia spesso l'uno

scendere. Questo per lo contrario sembra pi proprio quando parlia

per l'altro. (A)


2 - Cos chiamasi ancora Tutto lo spazio occupato dalle scene, e le
scene stesse dipinte, e rappresentanti cose relative alla commedia ,

mo di Voglia , Desiderio che viene nell'anim; o di cosa che vada


perdendo e scapitando, come nell'es. del Palladio al $. 9 della v.
Discendere. L'Ariosto disse in tal dolor discese; sostituitevi scese ,

o simile, che si recita. (A) (M)


Scendente, Scen-dn-fe. Part. di Sccndere. Che scende. Gal. Sist. 5.
--

e svanisce la bellezza di questa frase. Nell'Ottimo troviamo scritto:

discese l'animo alli maghi ec. ; mettete scese, e non regge pi il


modo. Le quali cose
da que'secreti della lingua che solo il

Arete voi difficult nel concedere che due mobili eguali, ancorch
scendenti per diverse linee, senza veruno impedimento facciano a gusto pi raffinato pu scorgere.
scendersi, Agevole alla
cquisto d'impeti eguali, ec. E' Framm. Parer in Op. vol. 3. pag. ScenDielle, Scen-di-bi-le. Add. com. Che
4fo. Se l'andata del pendolo non per un grand'arco, l'impeto del scesa. Salvin. Odiss. lib. 13 v. 44. E dentro acque perenni, e due
pendolo scendente non acquista gran momento, e per brev spazio son porte: Queste a Borea scendibili dagli uomini, Quell'altre a Noto
sono le divine. (A) (B)
trapassa , ec. (A) (B)
2 - (Fis) In forza di sm. Lo scendente chiamasi il Corpo che scende. ScenoIMENTo , Scen-dimn-to. [Sm.) Lo scendere ; altrimenti Scesa.
I Lo stesso che Discendimento , V.] Lat. descensus. Gr. xaragass.
Gul. Sist. 7. Ditemi perch vi pare che la velocit del cadente per
Volg. Mes. Il catarro scendimento di umore dal capo alle men
C B sia maggiore della velocit dello scendente per la C A. Simp.
Parmi perch nel tempo che 'l cadente passer tutta la C B, lo scen bra per di dentro. Fr. Giord. 24. Non questo (venire ad alcuno
dente passer nella C A una parte minore della C B. Salv. Cos sta, stato) salimento, ma scendimento; perocch ec. (B)
-

e cos si verifica cc.

SceNoisale, Scen-di-s-le. Sm. comp. indec. V. e di Saliscendi. E qui

Scenpene, Scn-de-re. N. ass. e pass. anom. Andare in basso, Calare;

si us forse per la rima. Dolc. Cap. della Serratura. Berg. (Min)

contrario di Salire. Lat. descendere. Gr. xxragxivstv. (In brett. diskenni) Scene. * (Geog) Sc-ne.Lat.Scenae. Antica citt dell'Asia, nel paese
degli Arabi Sceniti. (G)
Bocc. nov6o. 5. Come a tavola il sentirono, cos se ne scesero alla stra
da. E nov. 66. 8. Volendo su salire, vide messer Lambertuccio scen ScenEcoAMENTo , Sceneggia-mn-to. Sm. Lo sceneggiare, Rappresen
-

dere. E nov. 77. 3. Aperta la camera, chetamente se ne scesero al


tanza in iscena, Uso della scena. Mart. Trag. (A) (O)
l'uscio. Dant. Inf. 2o. no. Come 'l viso mi scese in lor pi basso. Sce seccante, Sce-neggin-te. Part. di Sceneggiare. V. di reg.(o)
E Par. . 38. Se d'alto monte scende giuso ad imo. E' 9. 9. Si ScENEGGIA aE , Sceneg-gi-re. N. ass. Recitare sulle scene. Algar. Lo scr
leva un colle, e non surge molt' alto , L onde scese gi una facella.
neggiare che chiamasi muto, anche una parte della recitazione. (A)
E' 7. 6o. E come duro calle Lo scendere e 'l salir per l' altrui ScessTTA. * (Mus.) Scc-nt-ta. Sf dim. di Scena. Scena breve , e di
cesi nel senso musicale, in opposizione a Grande scema. V Scena,. 3.(L)
scale. Petr. son. 228. Alma real, dignissima d'impero, Se non fosse
tra noi scesa s tardo. E son.25o. Quand' io veggio dal ciel scender ScenicaMenTe, Sce-ni-ca-mn-te. Avv. In modo scenico, Cen rappre
sentanza in iscena. Uden. Nis. . 8. A ciascuno manifestissimo ,
l'aurora cc. , Amor m'assale. Segn. Stor. (Bibt. Enc. It. 36. 5)

Niccol, che allora scendeva dalla Signoria, udito questo romore ec.
Segner. Mann. Lugl. 3. 4. La pioggia casca dal cielo ; il lume del

che qualunque azione tragica molto primastoricamente intervenuta,

e che poi si rappresenta scenicamente, ec. (A) (B)


sole non casca, vero, come la pioggia, ma cala, almen secondo Scenico , Sc-ni-co. Add. m. Di scena , [Appartenente a teatro..] Lau.
il nostro occhio; non per scende, perch non vien quasi a gradino
scenicus. Gr. cxxvixds. Boez. G. G. Chi ha permesso venire a queste
a gradino, vien tutto insieme. (N)
sceniche puttanelle a questo infermo ? Ar. Fur. 44. 33. Trovano
2 - [ Dicesi Scendere dal cavallo o del cavallo e vale Smontare da ca
archi e trofei subito fatti ec. Altrove palchi con diversi giuochi, E
spettacoli , e mimi , e scenici atti.
vallo.] V. Cavallo , S. 7.
3 t Dicesi Scendere per un fiume, e) vale Andare a seconda di esso. 2 (Arche.) [ Ludi o Giuochi scenici chiamavano gli antichi (Ouelli
che aveano per oggetto il canto, la musica istrumentale, la pesua,
Tac. Dav. ann. n. 7. Cesare adunque mette a ordine arme , le
le rappresentazioni drammatiche, la danza, fa pantomima ec.) Borgh.
ajuti , per iscendere per lo Ren a combatterle. (Il testo lat.
a demittere Reno.)

4 Dicesi Scender sopra e vale Andare addosso , Assalire. Lat. ag


gredi. Gr. rpxsa9xi. Bocc. nov. 7. 48. Lui , quanto pot , allo
scendere sopra Osbcch sollecit.

Orig. Fir. 178. Di Toscana certamente cavarono i Romani il nmo


ludi scenici e gl' istrioni.

do

2 Scenici chiamanvasi ancora Coloro che servivano alle rap


presentazieni teatrali o ai ginnici combattimenti; ed erano riuniti

5 Scendere a pendio, e dicesi de' corpi quando sono obbligati a


in collegi, che aveano sacerdoti e sacrifici particolari, con un gran
strisciare sopra altri corpi posti in pendio. V. Pendio , $. 5. (N) sacerdote che vi presedeva , ed una specie di magistrati ch'essi no
6 * Detto di cosa che tieri d'alto in basso; come per lo contrario
minavansi pure da se e che prendevuno il titolo di Arconti. (Mit)
Salire , di cosa che tiene da basso in su. Dant. Inf. 24. Che l'una 3 Ed in forza di sm. parlando di persona. Giocolatore, Giullare.
costa surge e l'altra scende. (Br)
Vegez. Art. guerr. c. 5. (Fir. 183) N i scenici, cio coloro che
7, Discendere , cio Venir per generazione. Lat. origimcm ducere,
giuocano nelle piazze, per mostrare ch'abbiamo grande forza e vi descendere. C'om. Inf 2.
di lui doveano scendere li fonda
tude e leggerezza , dall' operare non si partono. (V)
tori del romano imperio.

8 Rinviliare Franc. Sacch. rim. 2 . E l'olio scende, siatene avvisato.


9 Terminare , Finire. Salv. Avvert. 1. 3. 2. 37. Di quelli (nomi)
che caggiono in cro, di que' che scendono in iro, e di que' che fi
niscono in oro, quasi lo stesso da dire , che degli uscenti in aro
pur test abbiamo detto. (V)
1 o - Dipartirsi dal primo proposito, ma non si direbbe che di som
ma di danaro. Franc. ach nov. 89. Biagio stette pur fermo a
mille (firini per la dote ) , e mai non iscese. E appresso : Tu ti
ponesti su mille fiorini, e mai non ne scendesti. (V)
n 1 Indursi, Accomodan si all' alti ui volcre. Ar. Fur. . 4g. Ma, dura
e frcdda pi d'una colonna , Ad averne piet non per scende. (V)
12 - Att. ( nel . sigif. indicando nel q. caso il luogo della discc
sca. G. V. 9- 3o5. 9. Cominci a sgendre il poggio, e tenere a
badalucco i Fiorentini. Borgh. Orig. Fir. 47. Invitasse i Fiesola
ni, e altre castella de' poggi vicini a scudere il monte, e ripanarsi
in questo luogo. (V)
13 - " Far discendere, Porre gi, indicando nel 4f. caso la persona

che si discende. Vit. S.Gio. Batt. 2 o. Giuseppo poneva Gies sul

Scenti. (Geog.) Sce-ni-ti. Lat. Scemitae. Denominazione generica di


popolazioni burbare o salvagge antiche e moderne che ubita o sotto

tende o capanne. Pi particolarmente cos farono appellati alcuni


popoli a' Arabia. (A) (Aq)

Scenosare. (Archc.) Sce n-ba-te. Add. e sm. V. G. (Detto per abuso


in vcce di Schenobate , da schinos fune di giunchi, e bateon ve b.
di beno io cammino. ) Cos chiamavasi presso i Greci Chi ballava
sulla corda, meglio Schenobate , e da' Romani Funambolo. (Mit)

SceNooRai 1A. (P ospott.) Sce-no-gra-fi-a. Sf. V. G. L'arte di dipi


gnere le scene o decorazioni teatrali; e pi estesamente L'arte di
rappresentare un edifizio, una citt, un paese in prospettiva, cio
comie appajono alla ista; o per dicesi ancora Prospettiva. Lat.
scenographia. (Da scenos corpo, e gapho io descrivo) Balin. Voc.
Dis. alla v. Prospettiva: Prospettiva detta da' Greci Scenografia, pante
essenzialissima della Pittura. (A) (Mil) (Aq)
2 La Rappresentazione in rilievo, o Alzata , che si chiama un
che Modello. (A)

Scenoon Arco, Scc-no-gr-fi-co. Add. m. Appartenente alla sceno


grafia. (A)

----

e ponevi su la ScenocRaro, Sce-n-gra-fo. Add. e sm. Chi si applica alla sceno


Donna nostra. (V) (N)
grafia. (Aq)
Scendere diff. da C'alare e da Discendere. Bene avvert il Segmcri ScenLacuno. * (Bot.) Sce-no-l-gu-ro. Sm. V. G. Lat. schenolagurus.
( Da schinos giunco, lagoos lepre , e ura coda.) Cos anticamente
che i maggi calano non cls endono, perch la luce vien tutta insieme
chiamavasi l' Eriophorum vaginatum, desunto dalla sua somiglianza
e non a poco a poco. E Calare i raggi del gran pianeta disse ap
col giunco , e da' lunghi fili ipogini, scabri e disposti un forma ti
punto il Petrarca. Ma pi altre diff. sono ancora fra questi due verbi,
coda di lepre. (Aq)
particolarmente ne'significati attivi. Calar le vele, disse Dantc, e non
Scendler le vele ; e cosi Calare una perpendicolare, dicono i Gco Scenopea. * (Filol.) Sce-no-p-a. Sf. V. G. Lo stesso che Scenope
gia , V. ( Dal gr. scene scena , e pieo io fo.) (A
mtri , Calare una nave , la tonnara , la rete , dicono i marinai.
Calarla ad uno nel linguaggio familiare ognun sa che significhi ; Scssopecia. * (Filol.) Sce-mo pe-ga. Sf. V. G. Lat. scenopegia. ( Da
Scenderla, sarebbe errore. I vocaboli scendono in alcuna desinen
scene tenda , e pegyo io ficco.) Arte di fr tende ,ese cituta che da S. Paolo. , Scenopea , sin. (Aq)
za , nomi calano. Scender sopra per Assalire fu detto, e non Cular
sopra. Delle monete , del prezzo, della voce, del de chinare de'luo 2 (St. Eccl.) Cos chiamavasi ancora la Festa celebrata dagli F
brei in memoria della peregrinazione del popolo di Dio nel deserto ;
ghi , diciamo egualmente e Calare e Scendere. A Cularsi nel senso
detta ancora La festa de' TabernacoliBaldin. Voc. Dis. alla v. Scena.
proprio e fig. del lat. demitti non potresti sostituire Scendersi. In
Scene, propriamente capanne di fasche, fatte per far ombra: dalla
fine gli antichi usarono talora Calara in senso di Restare , Qessare,
qual voce furono dette scenopega quelle feste fatte dagli Ebrei, n. ll
e non mai Scendere. Tra questo poi e Discendere assai pi lieve e la
quali sotto simili capanne di fronte rinnovano la memoria di quel
differenza. Acuto senso mestieri ad avvertire quando ne' significati
tempo nel quale furono liberati dalla sci vit degli Egizi. (A)(CN)
e ne' nodi da preferir l' umo, all'altro di questi similissimi verbi.
Per esempio il Boccaccio non avrebbe letto Discender sopra per Scsson. - (Zool.) Sce-n-pi-ini. 5 m Pl. V. G. Lat. scenon (la
l' asino , e fallo andare un pezzo, e poi lo

SCENOlINO

1 25

SCESA

scene tenda , e pinos immondezza ) Nome dato da Fallen ad una

dremo i Santi nella gloria di paradiso, i quali eglino nella presente


famiglia di ditteri, che ha per tipo il genere Scenopius, e che com vita spregiarono e scernirono (V)
* Scer-ni-to. Add. m. da Scernire, in sign, di Schernire. v.
Sceanro,
prende soltanto il genere Chrysomyza; cos denominati dal far di
mora nelle immondezze. (Aq)
ce ne diede Ges Cri
p. pi
35. volte
L'esempio
e diSalvatore,
schernito,il quale
A.
spregiato e scernito daFari
sto Nostro
scesopno. * (Zool) Sce-n pi-no. Sm. P. G. Lat. scenopinus, (V.
sce opini. ) Genere d'insetti dell'ordine deditteri, e della fami

sei , non ne curava, (V)

elia degli atericeri, stabilito da Laureille , che ha per tipo la M Sceanrrone, Scer-ni-tre. Verb. m. di Scernere. P di res- (0)

sca fenestralis di Linneo , i quali vengono cos denominati per la 2 - erb. m. di Scernire, in sign. di Schernire
e di
A.
loro abitudine di stare nelle immondezze. (Aq)
scernitori de gusti
33. Furono derisori, cioscernitori
schernitore. Pass.
E
del
bene.
peccato
e
derisori
di
questi
G.
Lat.
schoenorchis.
39.
E
grave
il
steoncurne. * (Bot) Sce-nr-chi-de. Sm.
(Daschinos giunco, e orchis testicolo). Genere di piante della fa
scernir
(V)
gli
scernitori.
Iddio
dopo:
Mes.) L'operjo incaricato dello scernimento della la
milia delle orchidee, stabilito da Blume ; e cos denominate dalla 3 --- loro somiglianza col giunco, e dall'appartenere alle orchidee. (Aq)
na. (D. T.)
sera, Scn-tre. Sm indecl.) P.A. P. e di' Saputa. (Dal latino Scenpane, Scer-p-re. tu. Rompere, Guastare, Schintare- Di
a

scienier che vale il medesimo)

scerpere, sin. Lat. divellere, estirpare. Gr.rai. Dal lat.

- tOnde Ascentre, A tuo scentre, A mio scentre e simili posti


averb. vagliono t Scientemente, Deliberatamente,l Con tua onnia

excerpere tor via, levare e questo dalla particella intensiva,


da capere prendere, consumare a poco a poco) Dant. If 3,35.
perch mi scerpi? Butivi: Scerpi, cio mi stracci
Ricominci a
e schianti. Difend. Pac. Non pu altrimenti essere scerpato e guasto
perfettamente ne'frutti si dannaggiosi. Car. En. 3. 6. Ritentando

t. A scentre. Lat. te vel me conscio. Tratt.

aputa, o

pcc. mort. Tu il ricevevi ( il santissimo Sagramento) in peccato


mortale a tuo scentre, ch' troppo gran dispetto. E appresso : Lo
stesso guerreggiare verit a suo scentre, e spezialmente la verit
della fede cristiana. Guitt. Lett. Quello che e pi abominoso si e,
che lo haefatto a suo scentre,

sceras

ancora Vengo al terzo virgulto, e con pi forza. Mentre lo scerpo, e


i piedi al suolo appunto, E lo scuoto e lo sbarbo, cc (8),
2 - E' m. pass. Essere schiantato, l Morg. 9. 5. Om! ch'e' par

(Bot) Sce-p-sma. Sm. P.G. Lat. scepasma. Gr. rxrarua.

che 'l cuor da me si scerpi.


(Dascepazo io copro.) Genere di piante della famiglia delle eufor Scenpasotea. (Zool.) Scer-paso-l-a. Sm, Sorta di uccello
biacee, e della sezione delle fillantee , stabilito da Blume con un

ignoto a

zoologi1 Tes. Br. 5.37. Quando viene il tempo di fare le sue uova,
elli (il cuculo) va al nido d' un picciolo uccello che ha nome scer
pasolea, che de' maggiori ha paura, e bee uno de'suoi uovi, e favvi
entro uno de' suoi in quel cambio.

arbusto che cresce nei luoghi coperti e boschivi delle montagne di


Solak nell'isola di Giava. (Aq)
scarno (Chir) Sce-p-stro, Sm.VG. Lat. scepastra. (Da scepastru
Specie di fasciatura della testa. (Aq) (AO) Sceaparo , Scer-pto. Add. m. da Scerpare, V. (O).
che vale il m
scesi. (Med.) Scpsi. Sf. V. G. Lat. scepsis Gr. rss. (cepsis Sceaeearo, Scer pel-lto,
dd. m Aggiunto d'occhio che abbia
da sceptome io osservo.) Osservazione minuta. (A
arrovesciate le palpebre.-, Scerpellino, Sciarpellato, sciarpellino,
Sestre. * (Geog) Sce-psi-te. Lat. Scepsis. Antica citt dell'Asia
, sin (Dal lat. superlatus sopra portato , perch abba
c
nella Picciola Misia, o piuttosto nella Troade. (G)
sandosi l' orlo della palpebra , la parte interna di mezzo va in su.)
serra (Geog) Sc-ptra. Antica citt dell'Asia Minore. (Mit)
Pauaff 3. Gnaffe, tu sei un nuovo Pagolino, A vederti i luccian
scetero. (St. Mod.) Sce-riffo. Add. e sm. Nella storia araba Vo
scerpellati.
me che si d ai discendenti di Maometto per via di atma, di lui Scrapso, Scer-pellino. Add. tm. Lo stesso che Scerpellato,
Fir.

figliuola. Nella monarchia inglese Nome di un uffiziale civile, capo


di provincia, destinato all'esecuzione delle leggi. (In ar. sciorf'no
bile, eminente; onde lo spagn. xerf. In ingl. scherff che si pronunzia
sceri, dal sass. syrregerefa che vale il medesimo) (A) (N)

As. 258. Perciocch'egli erano avvezzi a star tra i fummo, cgia


vano quegli occhi scerpellini, sicch e' vedevan poco o niente di
lume. Lor. Med. Beon. cap.g. Tra lor venera alcun oppo esa
6. Q nel
cato , E gamberacce, e occhi scerpellini. Varch. Stoe

Scer-nente. Part. di Scernere. Che scerne. V. di reg.(O)


c'ha quel labbro enfiato con gli occhi scerpellini.
scearene, Scr-ne-re. Att. anom. e n, pass. Distinguere cogli occhi Scenpelose, Scer-pel-l-ne. Sm. Error solenne commesso nel parlare
o colla mente,1 Distintamente conoscere ; altrimenti Discernere. (P.
o nell' operare; nutrimenti Strafalcione, Farfallone, sparpaglione cc.
Cernere) Lat. discernere, distincte cognoscere.Gr. 3ayr. (Dal
(Q.
-, Cerpellone, sin. iat. allucinatio. Gr. ragz
at. se per seorsim separatamente, e cernere vedere) Dant. Inf 5.
il tropo
da sceipellino)
deli intiligenza,dedotto
vesciamento
g. Dire Ptff
a fallo
Ercol.
serpelloni. Varch.
2. Saldi alla pettinella
87. E quanto io l'abbo in grado, mentr'io vivo, Convien che nella
mia lingua si scerna. Com. Purg. a. Per le parole del testo si dee
ni , scerpelloni e strafalcioni, si dice di coloro che lanciano a
scernere la disposizion del cielo nell'ora che fa suo canto. Petr son.
contando bugie e falsit manifeste. Alleg 325. La dove perne
9. In tal guisa saperse. Quel pietoso pensier ch'altri non scerse,
ch'io sappia, si dice ec. cos fatto scerpellone. Lasc. Spir, 3. 4.
Ma vidilio. E son. 7, Che fia di noi, non so; ma, in quel ch'io
Oh che serpelloni dicono alle volte questi cittadini
cerna, A'suoi begli occhi il mal nostro non piace. Tass. Ger. 4. Scenae, Scr-re. Au. sinc. di Scegliere. Lo stesso che scegliere, P.
4 onde siccome entro uno speglio ei scerse Ci che lassuso vera
Ricett. Fior. . Di quelli (semi) che vengono di fuori, e di pacsi
mente in lle.
lontani, bisogna cc, scerre quelli che sono pi pieni.
- Mostrare a dito, Additare. Dant. Purg. 26. 7. O frate, disse, Scavero, ser-velato. Adi m. Quegli di cui uscito il cerve
questi chio ti scerno Col dito, ( e addit uno spirto innanzi) Fu
Lo stesso che Discervellato, Dicervellato, P. Virg- Eneid. Quello
miglior fabbro del parlar materno,
incontamente scervellato abbatt, dicendo : cc.

scar ,

3 - Scegliere, Eleggere. Lat. secernere , sedigere. Gr. roysi , 2 - Per me stolido, pazzesco. Red. tet. 2. 77. Per attutire la
pi, Segr. Fr. Art. guerr. Lo scernere in questo caso pochi
ne don
mia scervellata
alcuni. luoghi di To
che(A)
in (B)
Nomeec.
scr-volamesf
(Bot)superbia,
scenvoa.
per avergli migliori, al tutto falso.
4 - Differenziare, Segregare. Guitt. Lett. 3.35. Buono scernendo a scana dassi alla Cicoria, p (V. Scariola) Tars- (N)
male e male buono, ea parvissimo vile animo suo. (V) (N)
cala 1daChina
alto a Lnt.
bas
per lo quali
scesa, tf1
Scesa,
EriatAltrimenti
Discesa,
di Salitaa,e odi Luogo,
so; contrario
cernere diffida Discernere, Scernire , Discernere, Dicernire.
Il latino discernere nel significato di Ottimamente vedere e Distin
5: 7 Per
descensus, declive, declivitas. Gr. r irars.GV
-

amente conoscere ha generato i verbi italiani Discernere, Dicer


nere, Scernere , Dicernire, Scernire. Ma questa lorparentela non
pi si ritrova negli altri significati; che Discernere ha ritenuto quello
del latino discernere quando significa Distinguere, Dividere; ha preso
quello del lat. alcerri re Giudicare, e si adopera pure nell'altro

l'avvantaggio della scena, e per la vittoria avuto, con grand' empito

percossono i nostri. Dant. If 6. no. Rimbomba l sovra san Ben


per cadere
Petrquale
cp(pio)
4. Rattediscen
scese
ad una
scesa.
detto
Dall'alpe,
all'uscir
erte. Cr.
. 8.
2. La
all'entrare,
de con impeto dalla scesa, ovvero pendio del monte

Bemb. Stor.

ai Ravvisan e ,Riconoscere. Sernen e ha tolto dal latino Seligere il

. 7. Perciocch da Rover venendo, per la scesa ripida della non


sign. di scegliere, Eleggere, e fu usato da Dante attivamente in
tagna, andare alla Pietra non si potea. o accompagnato dall'ag
Scernire
come
una corruzione di Scernere,
di Additare.
gettivo Ripida il quale non suol darsi che alla salita.) (Pe)
cernere e Dcernire di Discernere; ma da Schernire i nostri an
2 L'atto dello scendere, Scendimento, Discendimento Lidescenti
tichi fecero cernire per Dispregiare, senso che gli altri non ebber
Grrancaisita. In altrettanto tempo, quanto sta
mai n possono avere
della sua scesa, passerebbe spazio doppio del passato nella linea de
semiro, Scer-ni-mnto. Sm1 Lo scernere. Lat, discretio, sepa
ratio, Gr. 3 pcs. Albert, cop. 6o. La sottiglianza scernimento

precedente moto in gi, E 223. Il tempo che si consumerebbe in que


sto secondo moto ascendente, credo, che sarebbe eguale al tempo

devizi e delle virtdi.

di Don Amfis cp

con

della scesa, G. 9. 3. Le galere


diare il porto e la scesa a Pisani, si scatenarono e venncro contro
a- (Ar.Mes) Primo lavoro che si fa alle lane prima di pettinarle,
e consiste in separa e le une dalle altre le varie parti della lana all'armata de' Pisani. (N)
li
svolgendo ogni 3 (Med.) scesa, dice al Catarro, che, secondo l'opio degli
per formarne tre o quattro diverse qualit. Ci
vello estendendolo sopra tavole poste in istanze bene illumina
antichi medici, discende dal capo nelle membra. La distillatio,
te. (D. T.)
Signor mio caro, se tu hai la
rheuma. Gr. ua. Burch. .
--

cernimento diff da Discernimento, Come facolt dell'animo il

scesa, o se infreddato, o senti di catarro, Stilla un peg

Discernimento non ha che fare con Scernimento; n questo con


quello come primo lavoro che si fa alle lane prima di pettinarle.
Si riuniscono per altro questi due vocaboli e si confondono nel si
gnificare. Lo scernere o Discernere nel sign. di Conoscere,
usata invece di Scer
scanne , Scer-ni-re. Att. e n. pass. V.

un chiovo da carro, Non lo bertutto, pigliane una presa che Cof


apre
pococervello
discesa,
qualche nel
. Potrebbe
Bot. .altrui
3. d.
Amb.
zufolamenti
di questiessere
sentire
Una scesa pare a me che dicano i medici, e per scesa medicata a

nere. (v. scernere) Lat. discernere, distincte cognoscere. Gra

- Onde Prendere o simili checchessia a scesa di testa o P


alcunaco,
tosto per iscesa di testa)=Impegnarsi ostinatamente
a oggetto
e diligenzaomnibus
studio, applicazione
tetevi ogni forza,
neris
di conseguirne l'intento. Lat.totis viribas inniti,

ner. Fr. Giord. Pred. 4o. Cristo di questa mondizia si fece


cernire. o Boez. 53. Costei i coperti volti e dubbiosi de'corragni
ha scerniti. (Lat. secrevit, cioe distinti, ftti conoscerchia o) (V)
- Ed anche in vece di Schermire, Dispregiare. Pass. 3. Ve
ocut.

1,

Hanno. Malm. n.

5. Perch alla testa non gli muova scesa

2. 9o
intendere. Gr, area. car.eu.
17

a ebbe

1 26

SCEV (OIFII, A"l'"ITO

SCESO

coi a far le prime opposizioni , senza pigliare per iscesa di testa a

guerrieri a te concedo Lo scettro, c legge sia quel che comandi. E 17.

mandare ogni di fuori un suo fattato contra le cose mie. E Lett.

68.Mostra che Aurelio in libert conserva La gente sotto al suo scet

tro ridutta. E 7. 77. Che pu la saggia e valorosa donna , Sopra


di testa, e non vale che gli sia fatto intendere che pregiudica a lci.(Pe) corone e scettri alzar la gonna. (Cio, pu superare i regnanti.) E
st. 8o. Quel ne' suoi Guclfi rinnovar vedresti Scettri e corone d'or,
Scesa diff. da Discendimento e da Discesa. Nell'esprimere l'at
pi che mai lieto, (Br)
to, il moto del discendere, tutti del pari si adoperano ; ma per espri
mcrne il luogo si preferisce il primo. Questo ha purc qualche mo'o 3 * Onde Avere scettro d' alcuno = Esserne signore. Ar. Fur. 6.
suo proprio in cui quello non potrebbe sostituirsegli, come Per iscesa
52. Avrai d' Alcima scettro e signoria. (Br)
di testa, derivante da Scesa in significato di Catarro di testa, che 4 (Bot.) Scettro di rc : Pianta che ha le radici carnose, effustel
late, gialle; lo stelo semplice , frondoso , alto quasi due braccia;
non appartiene a Discendimento n a Discesa , la quale ha pure
nel fig. e presso i fisici, i chirurgi ec. de' sensi che mancano alle
le figlie trilatere, striate, i fiori gialli, che si aprono gli uni dopo
altre due voci.
gli altri per lungo tempo, in lunghe spighe. Fiorisce dalla Prinua
Sceso , Sc-so. Add. m. da Scendcre. Venuto a basso; altrimenti Di
vera fino all'Estate. E' originaria dell'Italia e comune nella Sicilia.
sceso- Segr. Fior. Stor. 5. zo3. Di quindi scese le sue genti nella
Detto da'botanici Asfodillo, V. Lat. asphodelus luteus Lin.(Gall)(N)
ScETvert. * (Metrol.) Sm. Misura di capacit da grano usata in O
terra, la porta di sant'Antonio ruppero.
dessa ed in tutta la Crimea. Quarantatr scetverti equivalgono a
2 - Originario, Discendente. Lat. prognatus. Gr. ysyovs.Oeid. Pist.
4. Si mise le tue bellc armi, guadagnate colle tue prodezze sopra
cento staja venete. (Q)
la gente iscesa da Dardano. Tass. Ger. 5. 6. Sceso Gernando ScEvA, * Sc-va. N. pr. m. Lat. Sceva. (Dall' ebr. sciav equo, rct
to.) Memore. Poeta tragico latino. (B) (N)
da' gran re norvegi. (N)
Scesoso, Sce-s-so. Add m. Agg. di Occhio. Forse Cisposo, Cac ScevERAMEnro, Scc-ve-ra-mn-to. [Sm.] Lo sceverare, Separazione.,
coloso. ( L)al franc. chassie umor viscoso che esce dagli occhi in Sceverata, Disceveranza, sin. Lat. discretio, separatio. Gr. a pois,
ined.3. 3. Messer Giovanni Francesco Ridolfi l'ha presa per iscesa

fermi. Altri forse dal gr. sceos sinistro: e ci per la opinione invalsa

xporis. Coll. SS. Pad. Lo sceveramento da questa carne si confi

fra il popolo che gli occhi cisposi esercitino una maligna influenza.
ln ar. sciavesa e sciasa limis oculis intuitus fuit.) Segr. Fior. Com.
in vers. att. 2. sc. 4. Chi sente di renella , e chi di tisico ; Chi ha

dava con tutta credenza, che fosse una presenza a Cristo. Fr. Giord.
Pred. S. 2. Questo fia il pi crudele sceveramento che mai possa
essere in questo mondo.

il capo aperto, e chi gli occhi scesosi. (Min)

(Rett.) Quella figura rettorica, Tch' detta anche Disgiunzione.

ScerERARE. Sce-t-ra-re. N. ass. Sonar la cetera. Lo stesso che Ce

Lat. disjunctio. Reti. Tull. 84. E un altro ornamento, che s'appella


terare , Ceterizzare, V. Salvin. Inn. Om. (Sovverrommi, n me ec.)
sceveramento, il quale ha luogo quando abbicndo certe cose dette di
Va sceterando il figlio di Latona Largamente famosa colla cava E
sopra, quelle o ciascuna per s, ovvero tutte insieme conchiudiamo ec.
SceverAntre, Scc-ve-rn-te. Part. di Sceverare. Che scevera; altrimenti
vaga cetra alla pctrosa Pito, ec. (A) (B)
Scerro , Sc-tro. 3 m. V. Poet. detta per la rima invece di Scettro ,
Separante , Dividente. Coll. Ab. Isac. Avendo a schifo con tutto or
V. ilic. rim. 75. (Son. Ma tu , ec.) Ma tu, Signor, sotto il cui
rore il dimoro della presente vita, ch noi abitiamo questa terra come
santo e giusto Regno vita non pur , ma trono e scetro Han le bel
pcr grini, e sceverante noi lontanamente dal nostro padre. (A) (B)
l'arti, e per cui torna indietro Pi che mai bello il secolo vetusto. (N.S.) ScEvERARE, Sce-ve-r-re. Att.] Scegliere, Separare, [Spartire, Diparture

Srra , * Sctta. Sf. V.A. V. e di'Seta.But. Inf. 3. Incontanente io

ec , Scevrare, Discevcrare, Discevrarc, Discieverare, Disciovcrarc,

itutesi , che questa era la scelta de' cattivi. E 9. 2. Co' lor seguaci d'ogni

Scicvcrare,Scioverare, sin. Lat. sccernere, separare, dissociare. Gr.


xxpiv, xopiev, dop(so9a. (Dal ted. scheuen ncttare, purgarc,
il che si fa, separando il buono dal cattivo. Altri da separare, volto il
P in V.) Vegez. Chenti sieno, cui tu di dalla tua oste sceverare. Liv.
M. L'una parte era sceverata dall'altra per li Romani, ch'erano ac
campati nel mezzo. Tav. Dicer. La sua malizia lo sccverava spesso
da' buoni. Albert. cap. 23. Cui Dio congiunse , uomo non gli sce

scetta. E If 18. 2. Di tal parte, cio di tal scetta e condizione.(V)


Scetticismo. (Filos.) Scet-ti-cismo. Sm. Setta e Dottrina degli Scet
tici. (A) Doria. Berg. O)
ScETTico. (Filos.) S t-tico. Add. e sm. Che dubita d' ogni cosa ; e proPriamente dicesi di quegli antichi
discepoli di Pirrone, la

etta dei quali stalitiva per principio, c e non v' nulla di certo, e
che si ha da dubitar di ogni cosa. (Dal gr. scepticos che vale il me
desimo, e che viene da scepticos consideratore. Scepticos in quest'ul
timo senso vien poi da scepteon verb. di sceptome io considero.) Se
guer Incr. 2. 2. 8. I maestri della terra ci pongono tutto in lite, fino

veri. Tac. Dav. Sceverano i vccchi da' nuovi.


2 * Nota uscita antica. Sccverr per Sceverer. Sen. Pist. 2 3. Se

tu mi dimandi della diritta scntenzia del distretto giudicio, ella scc


verr l'uno dall'altro. (Pr)
-

se ci moviamo , come Zenone ; e fino se vegliamo o se vaneggia 3 (N. pass. nel 1. sign.1 Albert. cap. 48. Lo cominciamento della
superbia dell'uomo fa sceverare l'uomo da Dio , perciocch 'l cuor
mo come gli Scettici. Magal. part. 1. lett. 5. Come dunque voi,
suo si scevera da colui che 'l fece.
che siete in tutte l'altre cose. Scettico famoso tanto, che ec., se poi
vi si propone la questione an Deus si , questo il solo punto, al 4 [Andar disgiunto, Separarsi..] Boez. Varch.4. pros. 3. Non pu un
quale non regge la vostra scettica filosofia, questa la sola bagat savio dubitare della pena de'rei, la quale da loro mai non si scevera.
tulla ec. E appresso : Dite che l'assioma non punto certo , ad ScEvenATA , Sce-ve-rta. [Sf. Lo stesso che) Sceveramento , V. Paol.
ducendone per riprova l' averne dubitato gli scettici, le sofistiche Oros. Mario , dipo' la sceverata de' nimici , mosse il campo , e pi

ragioni de' quali mettete in campo , cc. (A) (B)

gli un colle.

SerrrAto, Scet-tr-to. Add. m. Che ha sceuro. Salvin. Odiss. lib. ScEvenATAMENTE , Sce-ve-ra-ta-mn-te. Avv. Separatamente.-, Scevra
5 - . Giove padre , e voi altri Iddi beati, Che sempre sete,pi tamente , sin. Lat. separatim, seorsum. Gr. xpis. Paol. Oros. Ac
niun benigno, Piacevole e clemente sia, scettrato Re, n sensi in
ciocch le battaglie cittadine, insieme con quelle che colle genti stra
cuore abbia diritti , Ma duro sempre sia. (A) (B) Chiabr. Fest. c. 2. niere son fatte, per volumi di libri sceveratamente si dicano.
Ma par che non ven caglia, o re scettrati. E canz. moral. 4. Scet ScevEnAro , Sce-ver-to. Add. m. da Sceverare. Separato. , Sce
trato re sull'odorate tele. Non trova sonno; i suoi pensiertravaglia vrato, Disceverato, sin. Lat. separatus. Gr. xopassis. Coll.SS. Pac.

Or periglio d'assedio , or di battaglia. (M)


2 - Ed in forza di sm. Salvin. Opp. Pesc. 3. 289. Or via, scet
trato, meco pensa i vari Ingegni d'arte pescatricc (N)

L ove abitano in solitudine disertissima , sceverati dalla compagnia

di tutti gli uomini. Vegez. Perch maggiormente mestiere che calca

tamente combattano, che pi dalla lunga sceverati. Introd. Virt.

S-rrrrrero , Scct-tri-f-ro. Add m. Che impugna lo scettro.Salvin.


Op. Pesc. 5. 453. Queste imparai, scettrifero di Giove Allievo,
opi e di mare. Ora a te sempre cc. (A) (N)
ScriniPoTente , Scct-tri-po-tn-tc. Add. com. comp. Che ha auto

44. Fatte tutte le schiere delle genti de' Vizi, e dato a ciascuna il
suo capitano e gonfalone della sua insegna e sceverata per se ciascuna
schiera al suo gonfalone cc. (Cio, separata dalle altre e raccolte sot
to il suo gonfalone. Costrutto da notarsi.) (Pr)
rit per lo scettro. Menz. Art. poet. lib. 3. Passi le notti tenebrose 2 Diradato , Fatto raro , Scemato. G. V. 7. 37. E l'oste de' Cri
ed adre La sua chiamando con querele e voti Del salso mar scettri stiaui fue tutta sceverata e venuta al niente, senza colpo de' nimici.
potente madre. (V) (N)
( Per la mortalit. ) (V)
Serino, Sct-tro. Sm. VG. Bacchetta che in segno d'autorit, domi ScEvena roae, Sce-ve-ra-to-re. (Verb. m. di Sceverare. Che scevera. La.
io fod alta dignit portavano anticamente i re, i capitani, i sacer
separans. S. Ag.C. D. Altro il nezzano reo, il quale scevera gli
doti ec., ed era sulle prime un semplice bastone per appoggiarsi; dipoi amici , altro il mezzano buono, il quale riconcilia i nemici; e per

fu di materia pi o meno preziosa e pi o meno ornato, e varie figure

son molti li mezzani sceveratori.

un punta vi aggiunsero. Fu dato amiche alle immagini delle Divinit Scevenarace, Sce-ve-ra-tri-ce. Verb. f di Sceverare. Che scevera.
e di qualche poeta insigne. Presso i moderni, serbato solo ai monar
V. di reg. (O) chi, non piu che segno e simbolo del regio potere. Detto anche Verga, Scevzno, Sc-e-ro. Add. [m. Separato,] Sceverato., Scevro, sin. Lat.
Verga rcale., Scetro, sin..] Lat. sceptrum.Gr. oxirrpov. (Sceptron nel
separatis. Gr. xoplasis. Cr. 5. 7. 5. Altri sono che le sotterrano
priuo suo scnso val bastone : e, secondo i Grccisti , vicn da scepto
io appoggio. In ebr. scebet o sciarbit scettro. In basco, dice il Bullet,

( le cotogne) in miglio , ovvero scevere le mettono intra la paglia.


F. Giord. Pred. S. 44. Per questa ragione dunque misteri che

cet val bastone, o piuttosto legno, e noa re.) Bocc. nov. 94.2 . E

l' anima, che vuole imprendere sapicnzia, sia tutta scevcra e partita
stimerete l'aver donato un Re lo scettro e la corona ec., essere stato
dalle occupazioni del mondo.
da agguagliare al fatto di messer Gentile ? Petr. cap. 6. U'sono or le 2 * Nota costrutto. Fr. Giord. 3oo. Quclli che s'amano bene in
sieme di verace amore, non sanno stare isceveri l'uno senza l'altro.(V)
riccltze, u'son gli onori, E le gemme, e gli scettri, e le corone ?
2 - l'er metonimia, L'autorit regia, La dignit reale, Il supremo Scevki. * (Mit. Tart.) Sce-vi-ki. Divinit de' Tungusi. (Mit)
comando, ed anche Impero, Dominio, Signoria, Comando, Au Scevorilacio. * (Eccl.) Sce-vo-fi-l-ci-o. Sm. V. G. Lat. scevoplyla
cion. (Da scevos vase, utensile, e ph lax, phrlacos custode.) Luo
torit , Superiorit, cc. Poliz. Orf 4. Io son contento che a si raro
impctro S'inchini la potenza del mio scettro. Ar. Fur. 3. 34. Terr go nelle chiese greche , ove si custodiscono i vasi ed arredi sacri
detto da noi Sacristia. (Aq)
costui con pi felice scettro La bella terra. Car.En. lib. Qui di
porre avea gi disegno e cura ( Se tale era il suo fato ) il maggior Scevoritarro. - (Eccl.) Scc-vo-fi-lt-to. Add. e sm. V. G. Lat. scc
seggio , E lo scettro anco universal del mondo. IE lib. 7. Io credo che
vophylax. (Dascevos vaso, utensile, arredo, e philusso o phrlatto
ogni terra, ch'al tuo scettro Non soggetta , sia straniera a noi.
io 'custodisco.) Dignitario nella chiesa greca, corrispondente al no
stro Sacri, a o Cristode , il quale teneva il terzo posto nel primo
Segner. Pred. 3o. . Assuero, quel re si illustre dell'Asia, che so
pra i 27 provincie stend lo scetti o, Tas. Ger. 2,4'. Sopra i nostri ordine de cicrc. ()
-

SCEVOLA

SCHELETRO

Scevola, Sc-vo-la.IV. pr.. m. Lat. Scaevola. (Dal gr. sceos manci


no, sinistro, ed ulos perfetto, tutto, intero.) - Cajo Muzio, nomi
nato prima Cordo. Patrizio romano che volle trafiggere Porsenna,
ed avendo ucciso per isbaglio il suo segretario, mentre se gli appre
stava il supplizio, stese la destra che avea fallato sopra un braciere
ardente e lasciolla bruciare, dal che trasse il soprannome,- Nome
di altri illustri romani discendenti da Cajo Muzio, celebri per lo pi

7 - La scheggia ritrae dal ceppo : Dicesi di Chi non traligna da suoi


progenitori Lat. patris est filis, fortes creantur fortibus.
8 - (Ar. Mes.) Sottile striscia di legname, per uso di far corbelli,

come giureconsulti ed oratori. (B) Mit)


scevaan, Sce-vr-re. Att. sinc. di Sceverare, V. Petr. canz. 37. 2.

Di di ind spero omai l'ultima sera, Che scevri in me dal vivo ter
ren l' onde.

Servaaramente , Scevra-ta-mn-te. Avv. sinc. di Sceveratamente ,

Satin. Op. Pesc. n. 2 8. Ch lor ( alle femmine de' granchi), non


come agli altri, saltan fuora L' uova scevratamente, ma commesse,
A figura di grappolo, tra loro. (A) (N)
scevro , Scevlo. Adl. n. da Scevrare. IV poet. sinc. di Sceve
raio, V. Buon. Tanc. 4. . E 'lbeccajo non volesse darti orecchio,
Perch quivi scevrata la serbassi , ec.

Scevno, Sc-vro. Add.m. P. poet.] sinc. di Scevero, V.Dant. Par.

6. 3. Onde Beatrice, ch'era un poco scevra, Ridendo parve quella

i 27

panieri e altri vasi simili. Lat. scandula,

9 - (Amat.) Piccola particella d' osso staccata per fattura, per


neurosi o per carie dal corpo principale dell'osso. (A. O.)
Scarociate. (Ar. Mes.) Scheg-gi-le, Sm. Sorta di cinto di cuoio con
fibbia. -- , Scaggiale, sin. Lat. cingulum. Gr. vucv. (Dal pers.
sijehcehil fascia. In celt.gall. is superfluo, e ceangal cingolo.) Ri
cord. Malesp.6. Passavano la maggior parte d'una gonnella stret
ta cc., e cinte d'uno scheggiale all'antica. Lor.Med. canz. 9. 4. Per
ch'io non gli volsi aprire , Questo scheggia mi gett con la borsa
Fir. nov. 4.226. Che le facesse rimettere una fibbia allo scheggiale.
2 Cintura di nobile ornamento. Tae. Rit. g. 5. E appresso le dona
uno ischeggiale, nel quale era coricate (collocate) da ottanta pietre
preziose. Cavalc. Pugil. 263. (Qui tocca gli ornamenti delle don
ne) Nel luogo del soave ornamento de' loro unguenti verranno in
fetore, e per gli scheggiali saranno cinte di funi. ( . alla voce
Scaggiale , dove la cosa si par meglio.) Vit. SS. Pad. 2. 3. Tro
varono due tribuni con molta pompa e ornamento d' oro ec., cinti

che tossio. Petr. canz. 2. Scevro da morte con un picciol legno.

di scheggiali d'oro. Buon. Tunc. . . Uno scheggiale , un clhiava

o Buon Fiera. n.

cuore, un vezzo Sarebbe il fatto, o qualcosa di prezzo.(V) E Salvi.


Annot. ii : Scheggiale, cintura femminile , cintola , credo io, di
cuojo, quasi scoreggiale. (B) Fir. nov. 4. 23. Un cassonaccio ec.
dove che egli teneva lo scheggiale e la gamurra, le maniche di co

4. Fatevi vento, tornate in assetto, Scevro un

dalla gente. E Salvin. Annot. ivi : Questa voce scevro con di


mostrazione etimologica la feci io gi venire da Separato in una mia
Cicalata cos : Separato , Sceverato, cevero, Scevro, Gozz. Rim.

lore , e l' altre cose di valuta della moglie. (N)


(Bill. Enc. It. 79) Scevro dagli altri, in solitaria stanza, Vol
ger le antiche e le moderne carte. (N)
Scneocamento , Scheg-gia-mnto. Sm. Lo scheggiare. Bellin. Disc. .
Scamacana. * (Geog) Scha-ma-chi-a. Lo stesso che Chamakia, V. (G)
Sebbene nel fendimento e nello scheggiamento il coltello o ascie che
Scuena, Sch-da. Sf. G. Tavoletta da scrivervi; oggi] Carta scritta;
scheggia e fende, ec. (Min)
altrimenti Sccda. Lat. scheda.Gr. xm. Menz. sat. 2. Ad Apollo Scuccane, Scheggi re. Att. Fare schegge, Levare le schegge. Lat.
chiede Anch' ci d'esser poeta , e meglio fora. Gettar 'n un cesso le
scindere, diffindere. Gr. axie. Dittam. . 6. E per quel ch'io
Pierie schede. (L'ediz. di Londra 1788 legge scede.) (B)
dico nota e leggi , Acciocch sappi s guidar lo remo, Che la tua
Scmeono, Sch-di-o. N. pr. m. Lat. Schedius. (Dal gr. schedios pre
barca non rompi n scheggi.
stamente fatto, rozzo, imperito.)- Figlio d'fito , re di Panopea, 2 N. ass. e pss. Rompersi in ischegge, e fig. Derivarsi. Dant.
uno del capitani greci all'assedio di Troja, dove fu ucciso da Er
Par. 1 . 37. Perch vedrai la pianta , onde si scheggia. But ivi
cole. (B) (Mit)
Onde si scheggia , cio onde si deriva, come la scheggia dalla pianta
Scnenone, Sched-ne. Sm. V. A. V. e di''Schidione. Cavalc. Specch.
Bellin. Disc. . Sbbene nel fendimento e nello scheggiamento
Cr. 76. La sua carne fece arrostire al fuoco delle molte
il coltello o ascie che scheggia e fende ec. (N)
sullo schedone della Croce. Fr. Giord. 287. Credono le persone che 3 Scoscendere o Essere scosceso. But. Inf18.2. Per finge che con
sia alloro e fannome bellischedoni, avvelena la carne, e sonne gi
venisse volgersi a man ritta sopra la sua scheggia, cio su per l'a
morte molte persone. (V)
scension dello scoglio che scheggiava dalla ripa, ovvero la banda ritta
-

scuenosono. (Bot) Schedonro Sm. V.G. Lat. schedonorus.(Da

del ponte.

schedon vicino, e oros monte. ) Genere di piante della famiglia 4 - Ed in fra di nome. Quel romore che fanno le pietre nel fen

delle graminee, e della triandria diginia di Linneo , stabilito da

dersi. Baldin. Dec. Indi a poco sentissi un grande scheggiare di pie

Palisso De Beauvais, che comprende alcune specie che facevano


tre, finch allentate le pile, apertisi gli archi ec., cadde quella gran
macchina. (A)
parte degeneri Festuca Bromus e Poa, le quali tutte allignano nelle
Scnecoaro , Scheg-gi-to. Add. m. da Scheggiare. I Rotto, Spezzato
colline o presso i monti. (Aq)
Sonouila , Sch-du-la Sfl dim. di Scheda. Cartuccia. Lat. schedula.
in ischegge. lat. scissus , descissus.
Gr.
3o. Red. lett. a. 57. Perch il sig. Mongvoto nel tine della 2 Scosceso. Cr. alta v. Scheggia : Scoglio scheggiato o scosceso.(N)
-

schedula ec. scrive che cerca occasione di mandarmi il suo libro,

questa sera ne scrivo io costi, ec. Cavalc. ''rut ling. 363. Cosi
fece, e port la schedula, dove erano scritti quelli peccati, e posela
in mano dello Abate, che gli leggesse. E 373. Il prete port al Ve
scovo la schedula scritta della vita di colui ; la quale il Vescovo leg

Scneccio, Scheggio. t Sm. V.

, Scheggia, nel sign. di Scoglio

scosceso. Lat. frupes praerupta. Gr. rras droua. Dant. Iur


2 . 6o. Gi t'acquatta Dopo uno scheggio, che alcun schermo t'aia.
Dittam. 5. 9. Prese la strada Sotto un gran monte poi di scheggio
in scheggio

Scirocio, Scheg-gi-ne. Sm) accr. di Scheggia. Dant. Infa - 89


gendo, pianse molto, e disse: ec (V)
Lg) Ruolo di carta o di pergamena annesso ad un testamento, E 'l Duca mio a me : O tu , che siedi Tra gli scheggion del ponte
fuo, od altro strumento, che contiene un inventumi di beni, o quatto quatto , Sicuramente omai a me ti riedi.
Scirocioso, Scheggi-o. Add. m. Partito o Tagliato a schegge te
che altra cosa omessa nel corpo dello strumento. (Aq)
suo. - (Min.) Sche--li-o. Sm. Nome dato dal chimici Tedeschi detto di Luogo, scosceso , Dirupato. Lat. praeruptus. Grrre
al Tuncsteno. (A.O)

secerra , - scheggt-ta. Sf dim. di Scheggia. Lo stesso che Scheg

aos. Cur. En 6. 35. Era un'atra spelonca, la cui bocca Fin nel
baratro aperta, ampia vorago Facea di rozza e di scheggiosa roccia (E)

giuola, . Bar. Giapp. lib. 2. cap. 58. (Ediz.Fr.) Continuo era 2 - Detti di sassi o simile, Mal pari, Disuguali. Fior
, une
Sassi spezzati e scheggiosi, e scogli disuguali, che uscivano finora
il venire de pellegrini . . . a barcate, o a mar rotto, a visitarla
Scrocmuoia,
Scheg-gin-la.
Si
dim.
di
Scheggia.,
Scheggiuzza
(la croce) e portarsi alcuna scheggetta o ramicello dell'albero in cui
fu trovata.

V.)

secca , scheggia tSf. Propriamente Quell pezzetto di legno

che

Scheggetta, sin. Lat. parvum segmentum. Grrrps rooro


Red Vip. . 5o. Si fendono per lo lungo dalla radice alla punta in

nel tagliare i legnamito altrimenti si viene a spiccare; ed per lo


tre o quattro minutissime scheggiuole.
dile ed acuto, onde facilmente si caccia nella spessezza della Scneccuzza, scheggihz-za. twf dim. di Scheggia. Lo stesso che Schee
pelle e vi produce dolore gagliardo, e forte irritazione; altrimenti
giuola , V. Matt. Franz. rim. burl... 4o. Nel mezzo stava un qua
dro focolare, Suvvi qualche scheggiuzza e cepperello, Vit. Ben.
sversa..schezza, sin. Lat.assula, schidia, scandula. Gr. ox3,
Cell. 37 Codenti
tanto
feci , che ne spicca
e,gio. Comunemente da schida, come meriggio da meridies, raggio Schenemerica.
(Geog)
Sche-i-bembr-ga
Cittuna
del scheggiuzza
Regno di Sas

ai, veggio da video ec. Il Bullet ha il brett. shigen per tagliare


in minuti pezzi) Lib. Son. 38. Che messa sia la quercia a ciocca s sonia. (G
trart) sche-it-ni. Lo stesso che Sceitani, (Mit)
a ciocca in sul fuoco co' porci, e trita a schegge. Morg 7.5o.Balzano
* (Mit. Arab.) Schei--no. Lo stesso che Sceitano, V(Mit)
i pezzi di piastra e di maglia, Come le schegge d'intorno a chi taglia. Schertano.
Schena.
(Geog)
Sch-da. Sf. Lat. Scaldis. Fr. Escaut. Fume di
2 - Detto poeticamente dell Tronco di una pianta. Dant. Inf. 13. 43
cia e dePaesi Bassi, che per due rami, l'uno occidentale, l' altro
cosi di quella scheggia usciva insieme Parole e sangue
3
Eanche nel pl. per Pezzi di legno. Dant. Pug. 2687. Il orientale, si scarica nel Mare del Nord. (G)

- ---

nome di colei Cles imbesti nelle 'mbestiate schegge (Cioe, nel to Scaelestato. (Geog) Sche-le-std. Citt di Francia nel dipartimento
del Basso Reno. (G)
ro fatto di pi pezzi di legno)
- Per simili. Schegge diconsi Que pezzetti che si spiccano nel rom Scaeleraame , Schc-le-ir-me. SmRiunione , Quantita di scheletri.
pere qualsivoglia altro corpo, o nel battere fortemente su qualche
Bellin. Disc. a. Sapete voi quel che sono questi scheletrami , con
orpo solido. Saeg.nat. esp 3. Che a romperlo poi ( il ghiaccio)
si mostruosa stravaganza architettati (Min)
o acqua in minutissime schegge, si veggono scapparne fuori in Scneternizzare, scheletriz-z-re. Att Ridurre allo stato di sche
-

gran novero

--------

letro..di reg. (O)

--

scheletrizzato. Add. m. da Scheletrizzare atto


5 carrpa.(in
- scoglio scheggiato
o scosceso. La rupes praerupta, Gr. ardro Scnerrazzano,
ungh. szikla rupe) Dantif n. 71. E volti a de
scheletro, Ridotto a stato di scheletro. (A) Girolam. Bere (O)
tra sopra la sua scheggia Da quelle cerchie eterne ci partimmo. scnenao. (Amat) scheletro. Sm. P. G. Il complesso delle ossa
But. Infa. Per finge che convenisse volgersi a man ritta sopra la
del corpo
nell'uomo e negli animali vertebrati, disposte ed unite nella
naturali positura dopo il diseccamento delle cri altrimenti
sua scheggia, cio su per l'ascension dello scoglio. Dant. Inf 24. 28 loro
Carcame - , Scheretro , sin Lat. sceletus. Grrr Red Ins.
Aianaita scheggia, Dicendo sovra quella poi ti aggrappa
6

s. Parevano tanti scheletri usciti dalla mano del pi diligente no

per chi ha di ceppi , pu far delle schegge = Dall' assai


pu trarsene il poco Lat cui multum est piperis , etiam oleribus

tomista. E 36. Non era pi, per cosi dire un cadaverona

immiscet,

scheletro a ossa senza carue, tuon, Fer. 3 n. 7 E che maroc


-

1 28

SCHELETROLOGIA
SCHERMA
e babbuini e scheletri Di fuor vi son dipinti ? E Salvin. Annot. Schenno. * (Mus.) Sch-ni-o. Sm. V. G. Lat. schoenium. (V. Sche
niclo.) Sorta di canto languido e pieghevole , di cui fa menzione
ivi : Scheletri, greco raroi, detti forse da oxfAos, gamba; e di

qui campi, duro per le lunghe e dure ossa delle gambe. Baldin.

Casaubono. (V. Scheneo.) (Aq)

Voc. Dis. Tutta la compagine degli ossi commessi insieme si chiama Scheno. * (Bot.) Sch-no. Sm. V. G. Lat. schoenus. (V. Schemiclo.)
da' Greci sceletos, cio scheletro. Si divide questo comunemente in
Genere di piante della triandria monoginia, e della famiglia delle
capo, tronico ed articoli; da Ippocrate, in capo, collo, spina, lombi, ciperoidi ; distinto dalle spighette cilindracee avvoltate, composte
mani e piedi; da Galeno, in
spina , torace, mani e piedi.(N)
di squame raccolte in fascetti, nitide e le esteriori sterili, e di semi
a -* Dicesi Scheletro naturale ,
le cui ossa sono ancora
uasi rotondi e verdi. Attesa la loro pieghevolezza si fecero con esse

riunite da' loro propri legamenti; e Scheletro artificiale, Quello

le

e prime corde. (Aq) (N)

cui ossa sono riunite con mezzi o legamenti meccanici. (A. O.)

2 * (Filol.) Misura itineraria presso i Persiani, che era di trenta


a -- (Bot.) Per similit. dicesi anche delle piante , o simili. Cocch.
stadi maggiori, o di sessanta minori. Non era per s esclusiva di
Persia, che non si trovi usata anche in Egitto ed in Grecia, e forse
Disc. Scheletri delle piante. Magal. Lett. Vi scrissi de'due tartufi,
uno di 4o e uno di 8o libbre, gli scheletri de' quali s'asserisce cs altrove; dal che probabilmente procedeva la differenza di valutazio
sere stati conservati per lungo tempo dal cardinale Chigi. ()
ne , gi data a questa misura , alcuni fucendola di stadii trentadue,
3 * (Ar.Mes.) Cos dicesi anche per simil. La ossatura, Il fusto altri di quaranta ec. Gr. xoivos. (Aq) (O)
d'una macchina che vada poi vestito o riempiuto con altre parti. ScuenoeaTe. * (Filol.) Sche-n-ba-te. Add. e sm. Lo stesso che Sceno
Pi comunemente Armatura. (D. T.
bate , V. (V. Scenobate.) (Aq) (O)
ScarleraoLooia. (Anat.) Sche-le-tro-lo-gi-a. Sf V. G. Lat. scheletrolo SchenosaTicA. * (Filol.) sca. Sf. V. G. Lat. schoenoba
gia. ( Da sceleton scheletro , e logos discorso.) Trattato delle ossa tica. (V. Scenobate.) Arte di ballare sulla corda , presso i Ro
mani esercitata per lo pi dagli schiavi che divertivano cos il pub
e de'lon o legamenti. (Aq)
blico , ritraendone per il lucro i loro padroni. (Aq)
Scarletaopea. (Anat. e Chir.)Sche-le-tro-p-a. Sf V. G. Lat. scele
topoea. ( Da sceleton scheletro , e pieo io fo.) Arte di preparare le Schenooio. * (Bot.) Sche-m-di-o. Sm. V. G. Lat. schoenodium. ( Da
ossa , e di costruire gli scheletri artificiali. Altrimenti Sceleteusi , schinos giunco, e idos somiglianza.) Genere di piante della fami
glia delle restiacee, stabilito da Labillardire, con una pianta della
Scletopoeia , Sceletopoesi. (Aq) (N)
Nuova Olanda che nella sua forma assai simile allo scheno.(Aq)
s
* (Geog) Schel-ke-lin-ga. Citt del Regno di Virtem
SchenopRAso. * (Bot.) Sche-n-pra-so. Sm. V. G. Lat. schoenoprasuun.
erga. (G)
s.
* (Geog) Schel-lem-br-ga. Citt del Regno di Sas ( Da schinos giunco , e prason porro.) Specie d' aglio o porro a
sonia. (G)
foglie cilindriche come il giunco. (Aq)
Schellona.* (Chir) Schel-l-ma. Sm. V'. G. Lat. sceloma. (Da scello s
* (Gcog) Schc-pn-st-di-a. Citt del Ducato di Bruns
io dissecco.) Flusso palpebrale, e puriforme , o Malattia degli oc vich. (G
ScHERA.
Sch-ra. Antica citt della Sicilia. (G)
chi, non mai disgiunta da una cispa spessa crostosa ed acre, nella
quale (per cessazione o diminuzione delle lagrime, che in poca quan Scaenaccio (Idraul.) Schc-rggio. (Sm. Nome dato anticamente ad un
it o iente affauto si separano dai loro organi secretori) riman fossato di Firenze che raccoglieva tutta l' acqua piovana. (Dall'ar.
gorno gli occhi aridi, oscuri, dolorosi e poco o nolto infiammati.
sciarg locus , quo aqua fluit ex altiore et petroso loco in planum.)
-, Scelloma , Scheroma , sin. (Aq)
G. V. 3. 2. 4. Seguendo poi dietro alla chiesa di san Piero scherag
Scheloni aer. * (Med.) Sche-lo-tir-be. S m. V. G. Iat. schelotyrbe. (Da gio, che cosi si chiam per un fossato, ovvero fogna, che ricoglieva
, e trrbe tumulto , vessazione.) Lo stesso che Scelo quasi tutta l'acqua piovana della cittade, e andava in Arno, e chiamasi
tirbe, V.
lo scheraggio. Pataff 6. Ed ha pi tempo, che non ha scheraggio.
Schelrao. (Milit.) Schl-tro. Sm. Nome particolare di quello spiede SchenANo , Sche-r-n. [Add. usato in forza di sm. Detto di Personal
che nel secolo xr 11 si portava dagli Alfieri, l'insegna de' quali era
Uomo facinoroso, Assassino. (V. Assassino.) Lat. latro. Gr. mari,
affidata al loro banderjo. (Dall'ingl. shelter che si pronunzia scelter xaxopyos. (Dall'ar. sciaron malus, improbus, pessimus. In ebr. scera
difesa, riparo.) Ugo Ciciott. Spiede , arme in asta , usato dagli al ruth malvagit , durezza , fortezza.) Bocc. nov. n. 23. Coteste son
-

fieri, detto anche scheltro. (Gr)

cose da farle gli scherani e i rei uomini. G. V4.3. 1.Riducevanvisi

Schema. * (Rett.) Sch-ma. Sm. V. G. Lat. schema. Gr. cxux. (Da molti sbanditi e scherani e mala gente, che alcuna volta faceano danno
scleo inus. per ccho io ho, io tengo.) Nome generico di qualunque alle strade. Nov. ant. 8. 1. Correndo cos questo romito, s'intopp
figura, formua , nodo, belt, abito , ornamento, secondo chiede la
in tre grandi scherani , li quali stavano in quella foresta per rubare
rnate ia di cui si tratta. (Aq)
chiunque vi passava. E num. 4. Rimasero questi scherani tutti e tre
2 - (Geom.) Figura che serve di soggetto di una proposizione per insieme a guardare questo avere. Ovid. Metam. Strad. La figliuola
tua non degna d'aver marito schcrano. Cavalc. Med. cuor Clhi
dimostrare qualche verit matematici. (A)
3 - * (Astr.) Disegno d'un corpo celeste. (Aq)
ben considera, peggio fa una femmina vana, che uno scherano; per
4 - * (Mus.) ariet risultanti dalla diversa posizione de'toni , e ch lo scherano uccide il corpo, e quella l'anima. Sen.Ben. Varch.
semitoni nell' armonia. (Aq)
4. s8. Le mura della citt ancora gli scherani e masnadieri da' nemici
SchematocaAFIA. * (Astr.) Sche-ma-to-gra-fia. Sf. V'. G. Lat. schema difendono. Buon. Fer: . 2. 3. Masnadieri e scherani. E Salvin.
Annot. ivi : Scherano detto da schiera; ma qui masnadieri e sche
tographia. (Da schema figura, e grapho io descrivo)Descrizione de
gli astri. , Schematurgia, sin. (Aq)
rani suonano assassini. (N)
SciasmaTuaciA.*(Astr.) Sche-ma-tur-gi-a. Sf. V. G. Lat. schematurgia. (Da
a E fig) Dant.rim. 24. Che tanto d nel sol, quanto nel
schema figura, ed ergon opera.) Lo stesso che Schematografia, V.(Aq)
rczzo Questa scherana micidiale e latra.
Schemnitz. * (Geog) Citt d' Ungheria, celebre per le sue miniere. (G) 2 Add. m. Lat. facinorosus. Franc. Sacch. nov. 9o. Li marinai ,
Scemo."(Mlus.) Sch-mo.Sm. Lo stesso che Schema, nel sign. del S.4(O)
come gente scherana e sbandita, giungono
le porte. Tus
Schena, Sch-na Sf V. poet. usata , forse alla lombarda, in vece di son. Secch. 5.49. Che s' fatto signor, di condottiero Di gente di
Schicna, V. Ar.tur. 37.35. Trovar una villetta che la schena D'un
sperata, empia e scherana. (P)
erto colle, aspro a salir , tenca. E fo. &2. Di piatto usar potea , Scmieranza.(Med.) Sche-ran-zia. Sf Lo stesso che Schienanzia , V
comne di taglio , Ruggier la spada sua , ch'avea gran schena. (Pe)
Lat. angina. Gr. xvrxn. (V. Schinanzia.) Ner. Samin.9. 4. Vedi
-

l'idropisia con gonfia pancia , E senza respirar la scherauzia. (N)


nos giunco , e anthos fiore) Specie di piante del genere Andropo ScheaETio, Sch- e-tro. [Sm. V. corrotta. V. e di') Scheletro. Malm.65

Scenanto." (Bot.) Sche-nn-to. Sm. V. G. Lat.schoenanthus. ( Da schi

gon di Linneo , della poligamia monoecia, e della famiglia delle


Spargon le rame in varia architetturaScheretri bianchi, e rose anatomie.
graminee, cos denominate dal loro fiore simile a quello del giunco.(Aq) Scarana. * (Geog) Sch-ri-a. Antico nome dell'isola di Corf. (G)
SEnanzia.(Med.) Sche-nan-zi-a.Sf Lo stesso che Schienanzia, V.(Aq) Scaerica ae. (Eccl.) Sche-ri-c-re. Att. Degradare e Privare dell'or
Scalenciae , Schen-cire. [ N. ass.j V. A. Andare a schiancio. - ,
dine del chericato. V. di reg. (O)
-

Bchiencire, sin. (V. Schiancio.)

Sceaucaro. (Eccl.) Scheri-cto. Add (m. da Schericare. Quasi de


2 - (Att. Per metaf Scansare, (Schivare] Lat. evitare, devitare, ca gradato e privato dell'ordine del chericato ; e si dice talora per
vere. Gr. ixsvysv. Fr. Giord. Pred. S. In quella via avesse uno
ignominia a' cherici., Schiericato , sin. Lil. son. 6. Prete , tu
scoglio, ed egli il vedesse , e nol cessasse , e nol volesse schencire.
toccherai di schcricato. E 29. E se'tu quel pretaccio schricato.fr
Tratt. Giamb. Delle tue avversit debbi tosto consolare , e non vi
nov. 4.23o. Ah , pretaccio , ribaldo schericato , vcd, vedi, che io ti
debbi porre il tuo pensamento, se non in quanto le credessi potere ho pur giunto.
schencire o schifare.
2 - (Bot) Per simil. si dice delle Piante scapezzate.
Schenea , " Sche-n-a. Add. pr. f. Di Scheneo. Soprannome di Ata Scnealclo, * Sche-ri-glio. Add. e sm. V. A. Lo stesso che Sgariglio
tarta, figliuola di Scheneo. (Mit)
e Sgheriglio. V. e d' Sgherro. Din. Comp. 3. 74. Costoro hanno
-

--

Sirneube , * Sche-n-ide. Add. pr. com. Di Scheneo. (Mit)

SenELLA. (Veter.) Sche-nl-la. Sf. Lo stesso che Schinella , Schienel


la , P. Fr. Barb. 48. 8. Che spesso aver la credi (la moglie) Sa

---

gli cherigli i quali gli seguitano ec. (Alli V. Sgariglio il Voca


riferisce questo stesso esempio, e legge Sgheriglio, ma il testo citato
ha Schcriglio.) (Pr)

via, diretta, e bella ; Che matta, o zoppa, o con altra schenel Scheanolo. (Coni.) Sche-ri- lo. Sm. Pelle di capriolo. ( Da coriolus
la. (Qui fig.) (V)
dimin. di corius cuojo , pelle.) Tariff Tosc (A) .
ScuNeo , " Sche-n-o. N. pr. m. Lat. Schoeneus. (Debole come giun Scheama,Schr-ma. (Sf) L' atto dello schermire, cio del giuocar di
spada e d'ogni altra arme bianca. Altrimenti] Schermo., Scrima ,
co, dal gr. schinos giunco ; onde schininos frale, languido.)- Re
di Sciro, padre di Atalanta. (B) (Mit)
sin. Lat. gladiatura. Gr. acgouaxia. (Dal ted- schirn o schirneri che
Snemiclo. * (Zool). Sch-ni-clo. Sm V G. Lat. schoeniclos. ( Da vale il medesimo.V. Schermo.) Buon. Fier. 1.3.3. E ceuto altr'armi
schinos giunco.) Nome greco da alcuni ornitologi, dopo Aristotile,
strane da ferire cc., Secondo il tempo e l luogo, ch'alla scherma Pu
dato alla Lodola di mare, attesa la sua abitudine di starsene tra i
far pi giuoco, e apportar vantaggio. Salvini. Senof. lib. - pag- Questo Abrocone sempre e di di in di cresceva in bellezza , cc.: la
giunchi delle paludi. (Aq)
Scu enoe. * (Mit) Sche-ui-de. Soprannome di Venere, derivato dalle
cetera, la cavallerizza e la scherma erano i consueti suoi esercizii (B)
shirlande o lacci di giunco, di cui ornavansi le donne, che , se o -- Dicesi Maestro di scherma, UL' uomo valente nell'arte della se
eodo rodoto, si prostituivano in suo onore. (Dal gr. schios giun ma , Il bravo n schernitore. U V. Maestro sm., S. 22 l Lat. laiata ,
co. ) (Mit)
gladiator. G. var n.
-----------

SCHERM1 AGILIA

1 n9

SCHIERNIE

3 - Dicesi Sottomaestro di scherma, Quegli che sotto la direzio

ramo adoperati ne' giuochi cavallereschi. , schermidore, scrima

ne del maestro di scherma insegna ai soldati quest'arte. (Gr)


4 - (Col v. Cavare:) Cavare altrui di
= Far perdere il

chermidore, sin. Lat. lanista, gladiator. Gr vaar. Petr.


suo padre. Franc. Sacch, nov. 76. Era stato il detto Matteo di
Cantino ne'suo'di e giostratore e schermitore. IWow.ant. ao. . Uo
ill. Fece giuochi, mortori, e giuochi di schermitori , a memoria

filo del discorso e dell'operare ad alcuno. V. Cavare alcuno di scher


ma..] Lat. ab instituto , a regula aberrantem facere. Malm. 5.49. Ma
quando innanzi a lei costui si ferma Cos tremante, la cav di scherma.

mini d' arti, giostratori, schermitori, d'ogni maniera genti. Tass.


Ger.9 6. Questa, diceva, al vincitor maestro il rinto schermi
il filo degli aggiramenti che uno usa nel discorso, o nell' operare per tor risposta rende. (N)
tenere altri a buda in un affare. Car. Lett. ined. 2.5o. Ma Tornone Sciraic, Scher-mi-tri-ce. Verb.f di Schermire, che schermisce -,
lo ha levato di questa scherma talmente che fino ad ora sar chiaro Schermidora, sin. Bellin. Disc. . 77. Perch'egli intenda che forza e'

5-

Col v. Levare : Levar di scherma o dalla scherma = Rompere

che il Rc non lo Imperatore, e gli suoi Ministri non son fatti


come D. Diego. E'3.36. Questa punta basta a traversar (il Cardinal)

Mantova, al resto tempo di provvedere, e Savello intanto ricor

vuole, e che gli fa bisogno di quella che fa schermire, il puntual mini


e

ben

inteso delle sue forze si ritira dall' esercizio

illa Cln era

der a S. S. l'intenzione ec. per levarlo dalla scherma. (Pe)


6 [Col v. Perdere :] Perder la scherma, Uscir di sche, nma e simili,

, c prende la schermitrice
, che al suo sii
-

Schr-mo. Sm.] Riparo, Difesa. Lat. defensio


Ulla
tio. Gr. irp zorrouds. (Dal ted. % che vale il
cui viene schirmen e beschirmen difendere, proteggere. Il Bullet ha
pure il brett. iscrim nel senso di schermo: forse una delle tante
voci ch'egli ha congetturate, non lette in verun dizionario. in franc.

citzano,

fig. = Perder la regola e 'l modo dell'operare, (Confondersi, l. Non


saper quel ch'uu si faccia. I V. Perdere, 5.38. ] Lait. ab instituto,
a regula aberrare. Buon. Fier. 3. 2. 4. Tu val per sei, Se la tua lin
gua non perde la scherma.

[Col v.Tenere : Tenersi in sulla scherma=Stare in difesa..] Buon.


Fier. 3. 2. g. Hanno incontro agli empii Necessit d'aver pronta
la spalla Semprc , e sempre tenersi in sulla scherma.

escrime, in isp. esgrima.) G. V. 7. 6. 2. Chi migliore schermo non

Poteva avere, smontando de' cavalli e levando loro le selle, con esse
in capo andavano sotto le mura. Dant. Inf: 2 . 6o. Gi t acquatta

8 - [Col v. Uscire :] Uscir di scherma; lo stesso che Perder la scherma.

Dopo uno scheggio, che alcun schermo taja. Petr canz ag. 3. Ben

ScneamaoliA, Scher-m-glia. Sf. Propriamente Difesa, Combattimento


a difesa; ma fu adoperato altres dagli antichi scrittori per ogni
spezie di battaglia fra due o pi c
altrimenti) Zuffa.,
Scrimaglia , sin. Lut. pugna , 1 ixa, certamen. Gr. taxm. Lab. 2o2.

provvide natura al nostro stato, Quando dell' Alpi schermo Pose tra
noi e la tedesca rabbia. E son. a. Altro schermo non trovo che
mi scampi. Sen. Pist. Ogni altro schermo dubbioso.

Per certo ella si sarebbe messa con lei alla schermaglia. Morg. 5. f.

- Onde. Fare schermo , lo schermo, Fare schermi = Scher


mirai, Difendersi. V. Fare schermo.
(Arne offensiva.] Dant. Inf. 2 n. 8. (Credi tu , Malacoda , qui
vedermi Esser venuto , disse il mio Maestro,] Securo gi da tutti i
-

Che a corpo a corpo per campal battaglia Subito tuor ne venga alla
schermaglia. Galat. 42, Per non essere ognora con csso noi alla scher
maglia.
mes Bertesca o altra qualsisia macchina di legno, posta a difesa in
torno alle mura d' una citt o lungo la fronte d'un campo. In que

vostri schermi (Senza voler divino e fato destro? (I vostri scher


mi , cioe i vostri roncigl.) (Br)
- Per lo stesso che Scherma , ma non potrebbe adoperarsi fuor di

sto senso, nota il Muratori, fu pure usata tal voce nelle Cronache

Poesia. Tuss. Ger. 19. 4 E visto il fianco infermo,Grida Lo scher

delle cose italiane del medio evo.

mitor vinto di schermo. (Gr)

Scienmane , Scher-m-re. (Aut. V. A. Lo stesso che] Schermire , [nel

Scamorraaz. (Marin.) She-mot-tre. Aut. Mettere gli schermotti,


Disporre e Fernare al loro luogo gli schermotti delle coste. (S)
5. Vedrai te simigliante a quella 'nferma, Che non pu trovar posa Scnenmortaruaa. (Marin.) Scher-not-ta-t-ra. Sf Lo schernottare, e
in sulle piume , Ma con dar volta suo dolore scherma. E 5. 20.
L'opera che riuu, da tale operazione. (A)

primo sign.) Lat. defendere, vitare. Gr. safio3za. Dant. Purg.6.

Non posso Schermar lo viso tanto che mi vaglia.


(Marin.) Scher-nt-ti. pl. Lo stesso che Scarmotti , V.
ScnerMuboaa, Scher-mi-d-ra. [ Verb. f. di Schermire. Lo stesso che
Schermitrice , V. Cant. Carn. 56. Per voi, donne , nuov arte ca Scmenuucio. (Milit.) Scher-m-gio. (Sm.) V. A. V. e di' Scaramuccia.
G. '. 8. 55. 2. Gli assalieno da pi parti, e terremgli in badaluc
viam fuore , Che siam fanciulle tutte schermidore.
Scneandone , Scher-mi-d-re. [I Verb. m. di Schermirc, adoperato in
chi e schermugi gran parte del dic. E' cap. 58. 4. Sovente aveano
forza di sm. Lo stesso che Eschermidore ,) Schermitore, V. Petr. insieme schermugio e
cap. 5. Che giammai schermidor non fu si accorto A schiar colpo. Schizana, Sch-na. Sf) V. A V, e di' Scherno. Franc. Sacch. Op.
corona gli la puosono per ischerne.
Dant. If 2. 4. Lo caldo schermidor subito fuc. (Qui va letto div. 3g.

2 - Onde Fare scherma=Scherilire. V.


scherna, e Farsi scherna.
Pass. 33. Le quali gli uomini del mondo biasimano, e fannone schec
ne. Mor. S. Greg. Questa scherma non fece in loro utilit di virtu
2 E n. ass. Azzuffarsi. Benv. Cell. Vit. t. 2. f. 27. Considerato
con quanti diversi modi la mia crudel fortuna mi straziava ec. mi de alcuna cc. : quelli s' approssima per queste scherme umane a D o,
isolsi di schermigliare con cssa al mio solito. (A) (N)
il quale conservato mondo dalle iniquit. G. V. 7. 9. 2. I 'i
scuenunciaro, Scher-mi-glito. Add. [m. da Schermigliare. V edi' sani si partirono, faccendo gran grida di rimprocci e scherne de'Ge
sghermidor.) (M)

ScanicLiane, Scher-mi-gli-re. Att. V. e di' Scarmigliare. (A)

Scarmigliato. Lat. incomptus, turbatus. Gr. &ouNos, rara pauvos.


novesi. ( Il testo Davanz. ed altri testi a penna hanno schernie. )
Franc. Sacch. nov. . Lo Re , veggendolo cos schermigliato, disse:
Franc. Sacch. nov. 33. Il frate predicatore nella passata novella fece
cc. Buon. Fier. 5. 5. 6. Che a bell'arte negletta e schermigliata,
scherne di uu gran popolo.
Porta si alla brava Quel cappellin di paglia. E Salvini. Annot. ivi Scazanamento, Scherma-mn-to. Sm. V. A. V. e di' Scherno. Ca
Schermigliata, cio scarmigliata , quasi senza essere, come la lana ,
vale. Specch. Cr. 86. Delle derisioni e ischernamenti di Cristo. (V)
la sua chioma scardassata, cio in latino , carnuinata. (N)
(Cos legge una variante al titolo del capitolo xix., ma il testo ha
Senienwmae, Scher-mi-re. ( N. ass. Propriamente l Giucar di spada ;
schernimento, e cos vien ripetuto al principio del capitolo) (B)
tindi l'uso pi comune di questo verbo per Ischfure e Rparare con ScazanevoLz, Scher-n-vo-le. Add. con. Di scherno , Da schernire ,
arte il colpo che tra il nemico, e cercare d'offenderlo nello stesso
[Degno di scherno.-, Schernibile, sin.) Lat. contumeliosus, inju
riosus. Gr. vgpiers. Lab. 295. Con queste parole, e con simili , e
tempo. Altrimenti Schermare-, Scrimire, sin ) Lat. ludere ense, digla
diari. Gir.8tauxoSz.Agn. Pand3o. Sia vostra opera, come di colui con molte altre scherncvoli lunga pezza della notte passarono. Milor,
- che vuole schermire, imprima conoscere e
per meglio saper
S. Greg. Continuando cotali parole schernevoli, odi come soggiugne

fuggire la punta, e difendersi dal taglio. Cron. Vella. Dopo certo


tempo mutarono condizione in contendere, a darsi buon tempo , a
schermire, e far delle cose da spendere. Cron. Morell. 27o. Usa alle

appresso. Dunt. Vit. Nuov. 5. Posciach tu pervieni a cosi scher


nevole
vista quando tu se' presso di questa donna , perch pur cer
chi di veder

srole del sonare, del cantare danzare, dello schermire, ec Bern. Scazanevolmente , Scher-ne-vol-mn-te. Avv. Con ischerno. Lat. con
ot. . 8. aa. Ma c', che di schermire ha la dottrina, Con gli
tumeliose, injuriose. Gr. rovirres. Vit. S. Gio. Batt. 258. Po
occhi aperti molto ben l'attende, E ben da lui si guarda e si difende.
nevano mente (le demonia) se vedessono in lui niuno peccato , che

N. ass. e fig. Stare in guarda dalle insidie degli avversari. Car.


Lett. ined. 2. 58. ll capitan Hierolimo fu spedito da Parma con

vi potessono attaccare il loro uncino, per poterlo menare pi ischer


nevolmente , facendo beffe di lui..]

due cori,(cio con commissione di trattare in un modo o nell'altro, Schasta, Schrnia. (sf) V.A. Lo stesso che Scherna. tV. e d'Scher
secondo necessit) perch il Duca dubitava che i Franzesi non dices

no. Fr. Guord.Pred.S. Le cattive cose non si mostrano se non per

sero da vero della restituzion di Parma, cd in questo caso gli fu det

farne schernie. Libr.Am. no. Se al postutto mi troverrai non degno,


fa schernie di me, e fammi schernire a chi tu vuoli, Albert. cap. 2.

to che andasse schermendo. (Pe)

- E col terzo caso. Giamp. Maff. Vit. S. Malach. cap. 1o. E


con simili ripari e difese andava l'accorto guerriero schermendo alle

L'altrui detto non riprenderai, acciocch a quello assemplo un altro


non faccia ischernie di te.

continove scaramuccie ed assalti di coloro che troppo l'amavano.(P.V.) Scheanaso, Scher-ni--no. Add. e sn.1 V.A. Che schernisce. [P e di'
N. pass. in pi largo sign. Ripararsi, Difendersi con arte, con Schernitore.] Lat. irrisor, contumeliosus.Gr xavacris. Albert. cap.
destrezza, dall'arti e dalla forza Lat. se tueri. Nan. Con gar
25. Non gastigarc lo scherniano, n l'empio ; ch, come disse quel
die rinforzate pi che mai tenendosi ogni posto munito, s'invigilava medesimo, chi gastiga lo scherniano , egli fa ingiuria a se.
Scae Rnieule , s
com. Lo stesso che Schernevole, V.
a schermirsi dalle insidie e difendersi dalla forza. (Gr)
E fig.) Petr. son. 1. Se la mia vita dall'aspro tormento Si pu
Aresio
Impr.
Berg.
(Min)
5 auto, schermire, e dagli affanni. Burch. 2.57. Che appena pu scher Scarasiooas, Scherui-do-re Verb. m. di Schernire. Lo stesso che Scher
nitore , V. Tac. Dav. lett. 2. Bacc. Val. A fine che a veggente
irsi da' pidocchi.
-

ta (Sf) V. A. Scherma. Fr. Juc. T. . 6, 5, occhio si chiarisca lo sch rimidore. (V)


senti dal diavolo, Sollecite il servite, Con le vostre che unite Molte Scazasz, * Sch-nic. of. V.A. Lo stesso che Scherna o Schernia,
alue a lui mandate. (Pare che stia qui pi tosto in luogo di Schcr
V. edi' Scheruo. Fr. Giord. g4. Chi dicesse: S'hae fede, e egli non
facesse l'opera, che richiede la fede, parrebbe una schernie(V) r.
mo,
nel
sign.
del
S.
)
(N)
scagito az, Shcrum-to-re ier. m. di Schermire, adoperato in forza
Giord. . 25. Se considerasse che cosa la signoria del noudo, ella
n. che schermisce , Che fa o insegna l'arte della scherma. E una schernie. E 8. Non ci edono che Orazione sia utile, e pare
s

e anche di chi giuoca di spada per mestiere, come quelli che

lo o una shrar. (')

SCIIERZO
SCHERNIMIENTO
(V.
Scariola.
isp.
In
escarola.
In basco, secondo il Bullet , squa
Sm. Lo stesso che Scherno, . Sal
rioles, in vecchio franc. scariole.) Annet. 46. Il suolo era ripieno di
lust. Iug. R. Gi quindici anni in questo schernimento siate essuti. fronzuti
cavoli, e di cestute lattughe, e d'ampie bietole, e d'aspre
Fav. Esop. La volpe, abbiendo il cacio disse al corbo con grandi borragini,
e di sottili scheruole, e di molte altre civaie
schernimenti: sta cheto per l'amor d Iddio. Amet.
58. Le mie scher
di Scherzo. Cecch. Incant. 4.
nite fiamme da lei, con vicendevole schernimento snno da me vendi ScaenzAccio, Scher-zc-cio. Sm.
4. Hanno fattovi Forse qualche scherzaccio li mie' diavoli (V)
cate. Amm. Ant. 28. 2. 7. Sozza cosa e di predicare , C spezial
ScanzAuero, Scher-za-mn-to. (Sm. Lo scherzare e Lo scherzo me
mente il falso, e con ischernimento degli uditori volersi fare cavalic desimo. Lat. lusus. Gr. ralyvcv.
Pass. a. I giuochi, i toccamenti,

1 3o

Scuennimento , Scher-ni-mn-to.

SC

O,

s istraziare Schcr-ni-re.
Aut.1 Fare scherno a diletto, o piuttosto per
altrui,1 Dispregiare alla scoperta. -, Dirisiare ,
-

sin. (V.

Deludere.) Lat. irridere, contumelia afficcre, subsanmare. Gr. xAsv


zz. (Vuole il Dati che scherni sia un'antica voce tedesca usata nel
senso di subsannatio. Nella stessa lingua schelen ingiuriare, schdkern
scherzare. In oland. schernen, sccondo il Johnson , vale spregiare ,
ingiuriare. Altri cava schernire da spernere disprezzare, come schian
tare da spiantare ec. Altri da Scorno) Galat. 45. Sappi che niuna
differenza da schernire a beffare , se non fosse il proponimento e la
intenzione che l'uno ha diversa dall'altro, conciossiach
le beffe si fan
no per sollazzo, e gli scherni per istrazio, come che nel comune fa
vellare e nel dettare si prenda assai spesso l'un vocabolo per l'altro;
ma chi schernisce, sente contento della vergogna altrui; e chi beffa
rende dell'altrui errore non contento, ma sollazzo. Bocc.

nov.6o. 23.

ece coloro rimanere scherniti, che lui,togliendogli la penna avevan


creduto schernire. E nov. 77. 2. Spesse volte avviene che l'arte
dall'arte schernita , e perci poco senno il dilettarsi di schernire
altrui. Dant.Inf23. 4. Questiper noi Sono scherniti e con danno e
con beffa. Buonrim. 2b. Mani a schernir chi per voi muor si pron
te, Occhi volti a beffar chi pi s'allacci. Vit. SS. Pad. . 27.
L'una diceva: io la schernetti ; e l'altra diceva: io la battei. Gr.
S. Gir.e35.
Quegli,
chemangiare
molto mangia
, non
unisca colui
c'ha
fame,
quegli
che di
s'attenc,
nonisch
ischernisca
colui
che

ruzzi, e gli scherzamenti delle mani Car. Long. Volg. Suppl.


Stati alquanto i giovinetti a mirar la bellezza del lago, gli scher
zamenti de' pesci, ec. (Min)
Scnenzasr, Scherzn-te. Part. di Scherzare. Che scherza. Lat. lu
dens, alludens. Gr. 8 rair. Salvin. Cas. 37. Non fuor di pro
posito uno potrebbe chiamare. . . . gli scritti d'ambedue (Varrone
e Menippo) filosofia scherzante. (N)
* - E per metaf Fir. As. 39. Per questi tuoi d'ogni intorno odo.
riferi e scherzanti capelli.
ScienzARE, Scher-z-re. N. ass..] Far delle baje; altrimenti Frascheg
giare, Folleggiare,] Burlare, Ruzzare, Saltabellare cc., te dicesi par
ticolarmente dello Scorrazzare, Gridare, o Percuotersi leggiermente,

che per giuoco fanno i fanciulli, e gli animali giovani. , Scher


zeggiare, sin. Lat. lusitare , nugas agere, lascivirc. Gr. roxA
rzi. Dunt. Pug. 5. 3. Che sempre a guisa di fanciullo scherza.
Vt. SS. Pad. . 2o8. Scherzando co' compagni e giocando, per
isciagura e per caso n' uccise uno. Franc. sacch. nov.33. Nelle cose
sacre non si vuole scherzare. Boez. Varch. . . Non t'impacciar
con lei (colla fortuna), la quale sempre scherza che cuoce.
- Efs. Petr canz. 29.5. Che, alzando il dito,colla morte scherza.
- Trastullarsi amorosamente. Bocc. nov. 44. io. Riscaldati e si dal
tempo e si dallo scherzare, senza alcuna cosa addosso s'addormen
tarono. E nov. 78. 5. Li quali (veli) scherzando Spinelloccio fatti le

aveva cadere. Ovid. Pist. Solamente quelli troppo ardito alquanti

ma

ia. (V
OI

, Disprezzare. Lat. contemnere, ridere. Gr. port.


-

Vinc. Mart. rim. 37.


colonna scherne il caldo e 'l gelo.

gli occhi della mente dove Salda


----

Scnensura, Scher-ni-ta. Sf. V. A. V. e di Scherno. S. Agost.C.


D., Muzzi. (O

ava m. Auo a schernire. Uden.Nis. . 8.


Quell'altro adirato, con alterazione schemnitiva gli replica ridevol

SchERNinivo ,

baci mi tolse scherzando: altro di me non ebbe

- Non far da scnno. Lat. jocari. Gr. raisc9a.


4Dicesi Scherzare in briglia, quando alcuno bene stante e no -

dimno pigola sempre e si duole dello stato suo e fa alcuna cosa


da poveri; il che dicesi anche Ruzzare in briglia. V. Briglia, 5. 8.]
Malm. 7. 77. Cos scherzando, com''io dico, in briglia , Ne vanno
senza mai sentirsi stanchi.

t. Dicesi Scherzare sopra la pelle di alcuno, cio, con suo danno.


Pelle , $. 3. (N)
Add. m. da Schernire. t Deriso, Beffeggiato. 7 V.
- E attivamete nel 1. sign. Gozz. Osserv. 5. 8. (Nap. 83)
, Scernito , sin. ) Lat. irrisus, ludibrio habitus. Gr. xtvao9eis.
Quel Matanasio il quale per umore di scherzare o tratteggiare con
Bocc. nov. 6o. 23. Fece coloro rimanere scherniti, che lui cc. avean
garbo i comentatori, si diede con un lungo libro a dichiarare una bre
creduto schernire. E nov. 69. 3. Cosi il misero marito schernito con
vissima canzonetta.
lei insieme e col suo amante nel palagio se ne torn. Petr cap 3. 8 - Proverb. Scherza cofanti, e lascia stare i santi, maniera proverbiale,
Volgi in qua gli occhi al gran padre schernito. Coll.SS.Pad.
colla quale si a-verte a non porre in ischerzo o in derisione le cose sa
sti adunque con qual patto o con qual ragione , dopo tante fatiche, Ce.
Fante sm., S. 7.] Franc. Sacch. nov. o. Sant'Antonio fece
schernito
mente ec. (A) (B

ScneanTo,

so

dall' insidiator diavolo , rovinando di gravissima

caduta ,

questo miracolo,

per dice : scherza co' fanti, e lascia stare i saati.


percosse di lamentevol dolore tutti quelli che abitano in questo d - 9 - Non ischerzar ecoll'orso,
se non vuogli esser morso; maniera pro
serto. Vit. S. M. Madd. 5. Quando voi mi vedrete
appenato,
verbiale, con cui si avvertisce altri a non mettersi a imprese troppo
e pi avvilito, e piue conculcato, e pi schernito e bcilato, allora
pericolose. [V. Orso, $. , , , o.)
sar vincitore.
Scnenstone, Scher-ni-t-re. Verb. m. di Schernire. Che schernisce.-, o -'' (Mus.) Sherzando. Questa parola nelle carte di musica indica
Un'esecuzione leggiera ch ha periscopo di rallegrare e divertire. (L)
Schermidore , Scherniano , sin. Lat. irrisor, deriso, contemptor.Gr.
Scuenzaro, Scher-z-to. Add. m. da Scherzare. V. di reg. (O)
xavacris. Fr. Giord. Pred.S. Diventano per le genti argute e sac Scnenzarone,
Scher-za-t-re. [Verb. n. di Scherzare. Che scherza. Lat.
centi, sci enitori. Filoc. . 74. Dispregiando gli schernitori della
illusor, jocator. Gr. ravvifiuav. Lib. cur. malau. Con la continua
tua potenzia lungamente, e di questi sempre pi tardi, che degli al
zione di questi modi si fanno conoscere che sono uomini per lo pi
tri ti vendichi. Mor. S. Greg. Non voler riprendere lo schermitore,
scherzatori. Bun. 'ier. . 5 . In questa valle Spiriti forse stanno
acciocch esso non t'abbia a noja. Lib. Sent. Chi biasima lo sche
scherzatori. E 3. 2. . Ironici e amari scherzatori.
mitore, fa noja a s medesino; e chi biasima lo malvagio, acqui Scherzarace, Scher-za-tri-ce. Verb. f di Scherzare. V. di reg. (O)
sta delle sue tacchc. Puss 38. Parlando in persona di coloro le Scurcola, Schr-zg-gi-re. N. ass. V. e di Scherzare.Salim
furono derisori, cio schernitori dei giusti.
Cas. 26. Onde ancora Diaaten in vece di Diapaezein, cio scher
Sciitaniraice, Scher-ni-tri-ce. Verb. f ( di Schernire Che schernisce.
zeggia e , i Lacedemoni. (N)
Lat. contemptrix. Gr. i xxvigova. Amet. 26. O giovani scherni Scienzetto,
Scher-zt-to. Sm.) dim. di Scherzo. Lat. joculus, Plaut.
trici de'danni dati , c di chi con sommo studio per addietro vi ha
G. rayor. Salvin. Pros. Tosc. 2. ao4. Qui, come s' detto, nave
onorate , lcvatevi di qui. E 77 Le gi dette di me schermitrici mi
e nocchiero ha particolare e distinta significanza, e non nudo giuo
furono davanti , ma con vista gabbevole meno Tass. Ger. 6. 47.
co di parole , e scherzetto di suoni.
Ed all'altre tue lodi aggiunta questa , Che la tua schernitrice abbia Scnenzevole
, Scher-z-vo-le. Add. com. Burlevole. Lat. jocosus, ar
schermito. (P
gutais, facetus, lepidus. Gr. stirpareAcs. Fir. As. 4f9. Avantich io
ScHIEano ,
Ism. Lo schernire ; altrimenti Dispregio, [Dil g
avessi finito di mandar gi tutto il vino, ella con ischcrzevol modo
giamento, Beffa. ,Schernamento, Schermimento,Scherma, Schernia,
pr semi il bicchier di mano, e mcssoselo a bocca , e riguardandomi
Schernie, Sch, rnit, sun.) (V. Affronto e Dispregio) Lat. ludibrium,
cos per taverso, dolcemente centellava quel poco che m'era avanzato.
-

---------

contumelia. Gr. ravucv, igps. (V.Schernire) Galat.45. E' lo scherno


te, Scher-ze-vol-mn-tc. Avv. Con ischerzo, Da scherzo,
un prendere la vergogna, che noi facciamo alti ui, a diletto, senza pro Scienzevolmen
[ Per ischerzo.- , Scherzosamente , sin.) Lat. joculariter, jucunde,
alcuno di noi. E appresso : Le beffe si fanno per sollazzo, e gli scher
verniliter, argute. Gr. raxs, reprvs, ns, rgos. Bemb. Asol.
ni per istrazio, conicch nel comune favellare e nel dettare si pren
2. 83. A queste cos fatte parole molte altre dalle donne e da'

gio

da assai spesso l'un vocabolo per l altro. Bocc. nov. 4. 3. Quasi

vani dette ne furono, l'uno all'altro scherzevolmente ritornando le

per ischerno da tutti era chiamato Cimone.


a (Col v. Avere : Avere a schermo = Schernire. V. A scherno. ]
Petr. son. 156. A ciascun remo un pensier pronto e rio, Che la tem

vaghe rimesse de' vezzosi pau lari. E 2. Tutte insieme ne ragiona

3 * Col o. Fare : Fare schermo = Schernire. V. Fare scherno.


(A) Ar. Egl. Trs. e Melib. Spero veder la tua putida carne Pascer
i lupi, e gl'importuni augelli Gracchiargli intorno , e schermo e sta a

scherzo. Lib. Mott. Al padrone non piacquero gli scherzi, perch erano

navano scherzevolmente.

, Schr-zo. Sn.) Trastullo , Baja , [Giuoco , Spasso, Pas


pesta e 'l tin par ch'abbia a scherno. Vinc. Miart. n. 2. Avrei ScHEnzo
satempo, Sollazzo ec.] (V. Baja e Celia.) Lat. jocus, lusus, lusio.Gr.
tutt'altre mie fatiche a scherno. Buon. rim. 33. E i venti e le tempe
ravvcv. ( Dal ted. scherz che vale il medesimo. Nella stessa lingua
ste par che schive, E che di Giove i folgori abbia a schermo.
scherzen scherzare.) Petr. cap. 1 . Ingiuria da corruccio, e non da

zio farne. (P)

-. * C'ol v. Prenderc : Prendere a scherno = Schernire V. Prem

re a scherno. (N)

. (A

Sch-ro-ma. Sf. V. L. Lo stesso che Schelloma,

) (Bot.) Sche-rn-la. [Sf) Spezie d'erba che si coltiva per lo


-

pi negli orti ; (comunemente detta Scariola, e in alcuni luoghi d'I


talua sala. e una specie a una ia. Lat. cichorium endivia Lin-l

sinini. Carlett.2.253. Cosa cominciata per ischerzo, e solo per una


pruova d'un poema che mi cadde nell'animo di fare.
2 - Trattenimento giocoso per burlare qualche semplice e dar occasione

da ridere. Min. Malm. Scherzo pcr trattenimento preso da' conta


dini di Toscana, i quali, quando fanno le loro veglie di ballo, dopo
che hanno un pezzo ballato, sogliono introdurre qualche intermedio,
rappresentazione o giocolamento di forze o altro ; ed questo chia
mato Lo scherzo, che per lo pi finisce in ba lar qualche semplice, o
da occasione di ridere, c questo tale poi anche detto Lo scherzo. (A)

SCHIERZOSAMIENTE

SCHIAMlAZZARE
13i
3 - Per ironia. Cattivo giuoco, Offesa, Danno. Ar. Fur. 27. 66. Ed
quando la pasta del cristallo rinvenuta per infuocamento, di non
attaccossi la battaglia in terzo, Ed era per uscirne un strano scherzo.
ischiacciarsi in alcuni luoghi.
4 * Dicesi di alcuna cosa. Essere uno scherzo a paragone, in pa 8 - * Detto della Lepre inseguita, quando d un ganghero. Cr. alla
rallelo d'un'altra per dinotarne La maggioranza, La grande supe- v. Ganghero. Dare un ganghero dicesi propriamente dello schiac
riorit. Buon. 1''ier. 4. . 1. Ma questi sono scherzi in paralello A
ciarsi la lepre sopraffatta dal cane in terra e volgersi indietro. (N)
i perigliosi casi, in ch'io mi vidi ec. E' Salvin. Annot. ivi : Sono SchiAccATA,
Schiac-ci-ta. (Sf Specie di pane che dopo il lievito si
li , cio sono uno zucchero, e come dice Filone , un oro , schiaccia colle
mani, per farlo pi sottile, affinch si cuoca pi
xpvads. (N)
5 - Da scherzo posto

presto e faccia minor midolla ;

avverb. Da burla. [V. Da scherzo..] Lat. joco,


per jocum. Gr. razs. . . . . .
6 - proverb. Rccarsi la cattivit in ischerzo = Voler ricoprire la
malvagit col ombra dello scherzo , Metterla in buffoneria.
- (Mus.) Chiamasi Scherzo Quel pezzo di musica di poca esten
-

Focaccia.-, Stiacciata,

sin. Lat. placenta. Gr. rAzxos. Lor. Med. Nenc, 34. Doman t'ar
recher una schiacciata. Fir. As. 73. In ciascuna delle mani cgli ti
fa mestiero portare una schiacciata, e dentro alla bocca due quat
trini. Soder. Colt. 1 17. Ripara all'imbriachezza il mangiare schiac
ciate fatte col mele.

sione e d'uno stile leggiero o scherzevole, che richiede un'esecuzione a - Fare una schiacciata , fig. = Stritolarsi. V. Stiacciata. (A)
Cos chianuansi ancora al
simile con note pi staccate che
[Fare di due noci una schiacciata, detto] in sentimento equivoco
cuni dotti componimenti musicali che possono prodursi soltanto da 3 e-in ischerzo
[ che non giova spiegare. Bellinc. son. 269. Facevan
per
pi
bisticci
lo
sommi maestri, e sono una specie di
o capricci,
di due noci una schiacciata.

nel genere fugato, come le Fughe sul Qui quae qod , e sull' Hic

4 - Proverb. Morirsi di fame in un forno di schiacciate o di schiac

baechoc del Merula , i canoni berneschi del P. Martini, la Fuga


ciatine cotte : dicesi d'un dappoco. Serd. Prov. (A)
trillata del Porpora ec. ec. (L)
ScniAcciATInA, Schiac-cia-ti-na. Sf] dim. di Schiacciata.-, Stiaccia
Scnenzosamente , Scher-zo-sa-mnte. Avv. [ Lo stesso che Scherzevol
tina , sn.
mente, V.) Red. Oss. an. 43. Ceti medici misteriosi, e forse della 2 Proverb.Morirsi di fame in un forno di schiacciatine.1VFame,5.3.
stessa scuola di certuni introdotti scherzosamente nelle commedie ScniAcciAto , Schiac-ci-to. Add. m. da Schiacciare. I Rotto, Infran
franzesi del famosissimo Moliere. Salvin. Disc. 1. 26. Ares, che

tale il nome greco di Marte , lo stesso Platone nello stesso luogo


scherzosamente fa venire da xpv , che vuol dire maschio, e figu

to , ed anche Compresso. , Stiacciato, sin..] Lat. contusius, collisus.


Gr. avvrpu9si. Pallad. l'ebbr. 43. Mettono otto once d'orbacche di

mortina ben mature e secche, e bene schiacciate. Sagg. nat. esp.


ratamente prendesi per forte e gagliardo.
249. Se la palla venuta da alto si trover meno schiacciata dell'al
Scuerzoserro, Scher-zo-st-to. Add. m. dim. e vezzeg. di Scherzoso.
tra , sar segno che l'aria ec.
Alquanto scherzoso. Salvin. Anacr. Son. a Regnier. Anacreonte pla 2 - Piatto e quasi come se fosse schiacciato. Lat. pressus, simus.
cido e tranquillo Nella selva amorosa in grembo ai fiori, Fra mille
Gr. ru. Bocc. nov. 74. 9. Ella aveva il naso schiacciato. But.
scherzosetti alati Amori Mirava il licto suo dolce Batillo. Bellin. Disc.
Par . 2. E per (la luna ) pare a noi schiacciata come una focac
-

.235. Non vi par egli una galanteria da star bene sul polso d'ogni cia , qnando la veggiamo tonda in alto. Bern. Orl. 2. n. 49. Con
denti rari, e col naso schiacciato.
pi scherzosetta fanciulla ? (A) (B)
scherzoso, Scher-z-so. Add. m. Che scherza. Lat. iocosus, facetus. 3 - Detto della Pronunzia, cio, Sottile; opposto a Grosso e Ro
-

Gr. riprvds , rai88ms, svrparsxos. Fr. Giord. Pred. R. Sono genti


scherzose e facete di ottimo gusto.

tondo; ed quando alle sillale Ch e Gh segue la vocale I. Salv.


Avvert. . 3. 1. 3. Le pronunzie son queste: cc., ch rotondo, chi

- -

- (st. Nat.) Aggiunto di Uccello di colori diversi da quello della


sua specie; onde Passera scherzosa, Cardellino, Fringuello cc. scher

schiacciato ec., gh rotondo, gh schiacciato.(V)Cr. alla lett. G. Que


sto gh, quando ne seguita l'i, ha anch' egli due suoni , l'uno pi

zoso. (A)

rotondo e grosso cc., l'altro pi sottile e schiacciato. (N)

, Dicesi anche di altre cose. Radiche scherzose, Legni scher SchiAcciatuRA , Schiac-cia-t-ra. [Sf Lo stesso che Schiacciamento, V.
zosi , ec. (A)
Cr. 4. . 3. La cenere della vite incontamente la fistola purga , e
scusscuapan (Mus) Schc-scha-dr. Sm. Strumento musicale arabo, cura il dolor de' nervi, e le schiacciature loro mitiga. Tes. Pov. P.
ha una specie di salterio avente somiglianza coll'arpa. (O)
S. cap. 46. Qamberi crudi di fiumi, triti con latte d'asina, gua
-

--

Scnesi. (Med.) Sch-si. Sf. V. G. Lat. schesis. Gr. axiris. (Da scheo riscono ogni rottura e ogni schiacciatura.
inus. per echeo io ho) Disposizione dell' organismo a malattie.(Aq) ScIniAccione.(Zool.)Schiac-ci-ne.Sm. Nome volgare della Nocfaga.(A)
ScniAne. * (Filol.) Schi-a-de. Sm. V. G. Nome che davasi ai berretti
scussirza. * (Geog) Sches-li-tza. Citt della Baviera. (G)
degl' Imperadori greci. ( Da sciadion ombrella.) (Mit)
scnezza, - Schz-za. Sf. V. e di Scheggia. (Dal gr. schiza pezzetti
di legno ad uso de' sacrifici, da schizo io fendo.) Stecch. Berg.(O) Schi AoncA. (Anat.) Schi--di-ca. Add. e sf. Nome di due diramazioni
-

ScniacciA. (Ar. Mes.) Schic-cia. Sf1 Ordigno per pigliare gli ani
mati ; ed una pietra, o simile cosa grave, sostenuta da certi fu

del tronco inferiore della vena cava , altra detta maggiore , ed al


tra minore. (V. Ischiadica.) Baldin. Voc. Dis. (A)

scellui posti in bilico, tra i quali si mette il cibo per allettargli; Schnarrecciante, Schiaffeg-gian-te. Part. di Schiaffeggiare. Che schif
tocchi soccano, e la pietra cade, e schiaccia chi c' sotto. Onde

feggia. V. di reg. (O)


si dice. Trovarsi alla schiaccia, Cogliere alla schiaccia, Essere scam ScniaFrecciARE , Schiaf-feg-gi-re. [Att.] Dare schiaffi. Lat. alapis cac

pato dalla schiaccia ec.-,Stiaccia, in


, onde per simil. Giugnere o Rimanere alla schiaccia = Co

dere, colaphos impingere. Gr. ozpi&st, zri3

gliere o Incappare nell' insidie. V. Giugnere, SS. 7 e 14 l Lat.

Disc. . 253. Racconta d'aver veduto ec. una certa per nome A
eme, concubina d'un Re , sedere a man ritta accanto al Re, torgli
il diadema dal capo , e portarlo nella sua testa, e colla sinistra schiaf

---

massam incidere. Varch. E col. 92. Parlare e rispondere in guisa,

che egli non abbia onde appiccarti ferro addosso, e pigliarti, come

riva. Fr. Giord.

Pred. S. Allotta gli schiaffeggiano, e danno lor le gotate. Salvin.

feggiarlo,
si dice, a mazzacchera, o giugnerti alla schiaccia.
- (Chir.) Cos dicesi anche quell'Istrumento che scrve in vece di so , * Schiaf-feg-gi-to. Add. m. da Schiaffeggiare. Segner.
Mann. Ag. 5. 4. Usci - deriso , schiaffeggiato , sferzato e, qual as
- gamba a coloro che l' hanno manca o stroppiata.
Scacciamenro, Schiac-cia-mn-to. Sm. Lo schiacciare ; (altrimenti
sassino di strada, strascinato. (V)
Infragnimento. -, Schiacciatura, sin..] Lat. collisio, contusio. Gr. ScniAFrecciAtore , * Schiaf-feg-gia-t-re. Verb. m. di Schiaffeggiare.
Che schiaffeggia. V. di reg. (O)
rivrps. Bellin. Disc. . 53. Il dover noi morire di subito sotto a
tanto peso del nostro corpo , . . . oppressi e schiacciati da esso, SciumArrecciArrice, Schiaf-feg-gi-tri-ce. Verb. f di Schiaffeggiarc.
-

lo scioglimento del nostro problema : ma che quel guastarsi del tutto

Che schiaffeggia. V. di reg. (O)

runiverso l'ultima necessit , lo schiacciamento e il subito morir SciArro, Schif-fo. [Sm.1 Colpo dato nel viso con mano aperta.-,
Stiaffo , sin. Lat alapa, colaphus. Gr. zdzos. (Dal cclt. gall. sglca
scar
Part. di Schiacciare. Che schiaccia. V.
furt schiaffo. In ingl. cuff vale il medesimo. In ebr. sciuff percno
di reg. -(O
tcre.) Pataff. 3. Un malo schiaffo e una ceffata ebbe. Amm. Ant.3o
[Att.] Rompere e 'nfrangere ; ed pi pro
7. 5. Dicesi di Socrate, che avendo ricevuto un grande schiaffo, non
prio , che d'altro, delle cose che hanno guscio. -, Stiacciare, 5,
rispuose altro , se non che disse : molesta cosa , che uomo non sa
Lat. frangere, frendere, confringere contundere , suffringere, col
mando debbia portare l'elmo , o quando no. Serd. Stor. 6. 635
sciahhaq
(Dall'
br.
contundere, confringere.
lidere. Gr, rvrpigtv,
leonora ec. s'ajut fino all'ultimo, faceva gagliarda difesa e con
le pugna e con gli schiaffi.
In ingl. to squash schiacciare. In ar. sciaqqa fidt ct laceravit rem.)
nostro , ec. (B

occnov. 6o. 8. Il quale gran mercatante io trovai l, che schiac


ciavanoci, e vendeva i gusci a ritaglio. Mor. S. Greg. Io schiac

2 -* Onde Dare uno schiaffo, Darc

Lasc.

Sibill. Se io non avessi rispetto ec. ti darei uno schiaffo (A)


ciava i denti mascellari dell'iniquo, e toglieva la preda de'denti suo. Scmarmi. (St. Ott.) Schia-i-ti. I Turchi chiamano cori tal nome i pan
tigiani di Ali, che essi considerano come Eretici (Dalturco scfiati
per simil. detto pure di altre cose. Pallad. Febbr. 3. I palmiti
parola che significa una fazione , una setta particolare in materia di
non si vogliono legare all' albero con vinco duro, imperocch gli
potrebbe ricidere o schiantare , ovvero schiacciare. Franc. Sacch.
religione.) (Mit)
nov. 97. Schiacciando (la civetta) col becco , facca ec.
Schiamazzare,Schia-maz-zn-te. Part.di Schiamazzare.Che schiamazza,
Che fa rumore.Salvin.Odiss. lib. 2. v.333. Cosi costoro palpitanti. Alle
3 - percuotere. Dant. Inf 8. 8. Dal vecchio ponte guardavam la
pietre levati erano ; e quivi Sulle porte mangiava schiamazzanti (B)
traccia, Che venia verso noi dall'altra banda , E che la ferza si
Scnia Azza aE , Schia-mazz-re. V.ass.1 Propriamente il Gridar delle
milmente schiaccia.
.
galline quando hanno fatto l'uovo, e de' polli e d'altri uccelli quan
4 Per metaf Rintuzzare , Reprimerc. Lat. obtundere. Gr. ovvrpl
ge,. S. Gio. Grisost. Onde seguita , che quasi licitamente pecchia

mo, schiacciando lo stimolo della coscienza.


5 - in modo basso, Rodere il freno, Avere grand'ira e non potere

do egli hanno paura. - , Stiamazzare , sin. Lat. exclamare , per


strepere, cuocitare. Gr. dvx8ov, 8a ov, roz xp (v. (Accr.

sfogar la a suo modo. Lat. frcnum mordere. Gr. r xein i9iv.

Cr alla v. Rodere , 5. 5.
5 - Dicesi, anche in modo basso, Schiacciare un sonno e vale Fare
un sonno. V. Sono (V)

di Clamare. V. Schiamazzo.) Franc. Sacch. nov. 136. Tutti erano

a modo delle galline, quando schiamazzano. Lib. son.59. Gallettin,


Vnrc .
llin da dosso
se tu schiamazzi, Franco ti scoter i
Ercol62. Schiamazzare (dicesi ) delle galline , quando hanno fatto
l'uovo. Menz, sat, 3. Ed odio ancora entro il vil cuor n' avea Ua

N. pass. nel primo signl Sagg. nat. esp. 9. Non pu far di mcno,

to al schiamazzar di ccrti nibbi, Ognun dc quali intorno gli sti -

SCliIA RARE

1 32
SCHIIAMAZZATORE
Per metf Pass. 21. Comandando quelli che pareva il maggio
dea. Dep. Decam. g4. ll che sarebbe secondo a matura di cota voci 3re (demonio) di loro, che l'anima gli fosse schiantata di corpo co
finte ,
dimestica , e donde la lingua ancora ha ca
miuci a gridare ad alta voce : ec. (V)
vato schiamazzare e galloria. Car. En. . 19. Come nell'aria
COS

insieme avviticchiati Si son visti talor l'aquila e il serpe Pugnavo 4 N. ass. nel primo sign. Vit. SS.Pad. 4. 4fo4. E quando io
tando ec., E questo con la testa alto fischiando , E quella schia penso della sua venerabile figura , ho cuore mi schianta entro il
corpo. (Qui fig.) (V)
mazzando e dibattendo, ec. (B) alletta gli altri uccelli. ] Varch. 5 - Scostarsi, Allontanarsi] Diuam. . 28. Se la memoria mia dai
I E detto del Tordo quando
ver non schianta.
esser gran diffe
6. stridere
Stor. tra
52. I quali
dissero gli
frauccelli,
l' altre cose,
M. Pass.Fendersi violentemente. Lat. scindi. Boce no, 6. 2.
renza
chegli
fa fuggir
e schiamazzar che gli 6
-

El pare che'l cuore mi si schianti


alletta.

---

ricordandomi di ci che gi mio

v'ebbe a fare. E nov. 77.


77 54f. Parve nel muoversi che tutta
ahcotta
s' a
(l pelle le
) umi
ed ischiantasse. Pallad. Set. , Peroc
Che
( ti certi ) umilia la pece
freddo.
pece ,
, e non si schi
schianta poi al tempo del
vo, l schiamazza.
Stril
Fig. Fare strepito, Gridare, Alzar la voce, Strepitare,
7 - [E nel sign. del S. 21 Dant. Purg. 2o. 45. Sicch buon frutto
lare. Franc. Sacch. nov. 32. Chi schiamazza di qua e chi di l: rado S
schianta. E 28. 2o. E frutto ha in s, che di l non si
pi giorni per la terra non si disse altro. Ciriff
2. 67. D
schiauta. But. ivi: Schiantare , cio troncare come si tronca lo
cendo : tosto dar nella rete Quest'uccellaccio, che Calv.
tanto schiamazza.

cachinno, cio
-

Per simil.1 Dant. Conv. 23. Lo tuo riso sia Sala

sanza schiamazzare come gallina. Patff o. E dove hai

fatto l'uo

4. e schiamazza.
E
2. Il popol Menz.
ch'era
grande,
fuorischiamazare
l di ben
stupefattoeognun
grida
sat.
2. E puoi
alzar
la voce, Che tutto nulla.

quando si coglie,
s frutto dall'arbore,
Schiant-to. Add. m. da S chiantare.

Strappato con vio


na, Divelto, Discostato ec. , Stiantato, sin"ta. discissus
Gr. ax9tis. Pallad.Genn. 4. In quelli gradi, che sono radenti

N. ass. Gittarsi con ischiamazzo , Attuffarsi con istrepito , e di


cesi di uccelli palustri. Lat. se clamitando projicere. Bemb. Asol.

1. a6. L'altra (colomba) per la paura (dell'aquila) schiamazzatasi


nella fonte, e quasi dentro' perdutane, pure alla fine riavutasi cc,
lentamente
and
con Dio.
S.)
Proverb.s' La
6
gallina
che (N.
schiamazza
quella che ha fatto l'uo

vo=Chi troppo affatica per iscusarsi, per lo pi si scuopre col

le congiunture delle foglie gi schiantate ec. , mettono tutti que


sti semi Bartol.As. part. lib. 3. p. 59. Ed erano i quindici del

paliscalmo, i quali, schiantati per una terribile

strappata i due ca

napi, che li(P)


tenevano afferrati alla nave, erano rimasi
ad
abbandono.
imasi addietro

in
-

SchiANTATURA, Schian-ta-t-ra Sf Lo schiantarsi; altrimenti Schianto.-,

Stiantatura , sin. (A)


pevole.
Lat. quiSchia-maz-za-i6
se ingerit , pro
suspecto
..
-re.
Senna
mazzarone,
feb.habetur.
n. di Schiamazzare
Chc SciaANTo , Schin-to. (Sm.
pertura, Fessura, Rottura, o Schian
tatura e Stiantatura., Stiauto, sin..] Lat. fractura. Gr. xxar.
schiumazza. Lat. pcrstrepcms. Gr. 8a ov. Lib. Pred. Proccurava
2 - Subito e improvviso scoppio, Rumore o Fracasso ; e si dice co
di rappacificare il popolo schiamazzatore.
sciamance, scna-maz-za-tri-ce. Verb.f di Schiamazzare. Che munemente detuoni. (V. Baccano.) ( Dal cent. gall. sgaineadh crc
-

Patura, scoppio. Altri dal franc. clat romorc..) Salvini. Prose

schiamazza. V. di reg. (O)

- 29o.
tuono del tuon
DuroEsiodo.
del fulmi
h
bella
novit
on del
fulmine, che

Schiamazzio , Schia-mazzi-o. I Sm. Strepito ripetuto, continuato


schiamazzo; altrimenti) Schiamazzo. (V. Schiamazo) Lat strepi
tus, tumultus. Gr. Ndos , Spvfos.
2Schiamazzo
[Fare schiamazzio
= Schiamazzare.
schiamazzio.per lo
V. Fare Fracasso,
, Schia-mz-zo.
[Sm.] Romore,] Strepito,

pi di chi grida; altrimenti Schiamazzio. -, Stianuazo, il (V.


Baccano) Lat. strepitus. Gr. dos. (In celt. gall. clamras) en
Pist. Ma io ti dico veramente, che io non pregio questo schiamaz

zo e romore e bollore ncente pi ch' io farei romore d'un fiotto di


mare. Malm. 8. 66. E cosi finiran tanti schiamazzi Di chiamarla
fortuna e i giuochi ingiusti. Salvin. Opp. pag. 369. in nota: Sic
come Schiamazzo derivato da exclamatio. (N)
2 - Onde Fare schiamazzo=Schiamazzare. V. Fare schiamazzo..]
Varch. Stor. 5. 6o6. Comcch Salviati facesse pi romore e mag
-

giore schiamazzo di tutti ec. , nientedimeno cc.

3 - Per metaf
v

Passione e Tormento. Lat. cruciatus, dolor, dividia.Gr.


*** **** , r. (Dall'illir. iskinjiti tormentare. In ar. chanata
nerore affcit. I Napolitani hanno schianto in senso di subita paura;

fa schianto, disse con

dal celt. gall. gathan paura veloce) Lib. Amor. Che se

sapeste li

o*Pri, Pianti e gli schiauti che sente il cuore ogni fiata non la
lasceresti partir del corpo si tormentata.
-'Toppa o Straccio, cio Que'pezzi di panno stracciato dagli abiti
vecchi; ma questo senso inusitato. ( Dall'ar. sciantara lacera
vit vestem.) Fag. Rim. ,Bisc. Annot. ivi. (A) (N)
ScniAnza. (Chir.) Schin-za. Sf1 Quella pelle che si secca sopra la
carne ulceruta., Stianza, sin Lat. crusta. Gr. rig. ( Dall'ingl.

- (Ar. Mes) T. di cacciagione. Quel tordo che si tien nell'u


cellare in gabbia, e si fa gridare, mostrandogli la civetta, o fu
cendogli paura, acciocch quei che son nell'aria si calino a quella
Lat. turdus obstrepens. Morg. 24. 97. La frasca
voce.
natural, la
pania, e'l vischio, E la civetta, e gli schiamazzi,
e l fischio Car.
Lett. (lettera in versi, ed la b8 del III vol. ediz. Comin.) HIo cc.

skins pl. di skin pelle. Altri forse da shanker, dove sh si pronunzia


Per c , e che significa una sorta d'ulcera: e altri da secanza per
secchezza.) Paol. Oros. Corrompendo il corpo, faceno schianze. Danr.
I f29. 75. Dal
a' pi di schianze maculati. Fr.Giord. Pred. il
moscado una schianza o poste ma d'una bestia. C'ar. Matt. 5. Fa

che a schianze, a bitorzi, a vesciconi Gli si fregi la cherica e la


cotta, Bern. rim. . o5. Con porri e schianze, e suvi qualche callo.
2 - (Bot) Cos chiamano gli aretini Quell'erba che pi comunemente
negli altri luoghi della Toscana dicesi Sala, V. Red. proc.Ar. (A)
fatto incetta cc. Di visco, di paniuzze , di civetta , Di due merli,
Schippa. Sfl V. A. e Bassa. Sorta di veste antica usata
d'un tordo cantajuolo, Di tre schiamazzi, e d'un altro ch'alletta.(N) Schiara
du' giovani, stretta alla vita. , Stiappa , si. ( Probabilmente da
2 E' per simil. Allettamento per ingannare altrui..] Tac. Dav.
ann. 4f. o3. Convennero che Laziare , bazzica di Sabino , fosse lo cappa. In ar. kaeba spezie di tunica: 'e'qabha, qebae e quebaj sono
schiamazzo, e gli altri il vischio. (Il testo lat. ha: strueret dolum) anche spezie di tunica, in pers. Qapama ha simil senso in turco.) Morg.
72 E parca pi rubizzo pi gagliardo, che quc'che
Schiamazzo diff. da Schiamazzio. Dove Schiamazzo per s im
e le divise.
porta romore , Schiumazzio significa un rumore non tanto grande 2 schiappe
- Arnese da rimenar la pasta. Salvin. Pros. Tosc. ,. o,. Egli
per avventura , ma pi continuato. Quello pur T. di cacciagio
fa, una massa di pasta, vero, ma di pasta fine, con una piccola
ne; questo no.

S nasceria, Schian-ce- i a. Sf. Cosa sporca e schifa. Forse Schian schiappa , che l'anese per rimenarla.
za. (Dal td. schlach sozzura , immodizia, ed art sorta: Sorta di 3 - Scheggia ; ed in questo senso pi in uso in molti luoghi d'Ita
li; onde il V. Schiappare. ( In provenz. esclapo, in cit. bret.
sozzura. ) Morg. 8. 14. Com'una schianccria son netto e mondo ;
Dovunque io vo, lasciarvi il segno soglio, Come fa la lumaca. skop, in ingl. chip. Gl' Illiri chiamano ciepci le legna spaccate, e
zajepan che fa molte schegge. In gall. cepan ceppo, tronco.)(A)
(Qui detto per ironia o antifrasi , come dal contesto.) (N)
- " Pezzo di legno da ardere. fesso per lo lungo, che i Frances
S a ancANA. (Gcom.) Schian-ci--na.
La linea diagonale del qua chitmano
Bche. Salvin. Odiss. 3o . Percosse , sollevando, d'una
drilatero; [ altrimenti Schiancio ,
]
S mAncio, Schian-ci-o. Sm.) Diagonale del quadro, altramenti detta qurce Con schiappa, cui lassata avca , bruciando. (Pe)
Schianciana. - , Stiancio , Scancio , sin. (Dall'ar. scianaq lungo : SciArt, Schiap-p-re. Aul Fare schegge di alcu legno. Lat. in
assulas
sis uaAuc spi3.
poich la diagonale la linca retta pi lunga che possa tirarsi in un 2 Fendere.
Diod. Gen. 22. 3. Schiappate
delle legnc per l'
l' ol
olo
causto.
(N)
pp
quadrato.)
2 - A schiaucio, Di schiancio , Per ischiancio, posti avverbialmente,
vagliono A sghembo, A sghimbescio , A schisa , Di traverso. [IV. 3 - Vas. Non capir nella pelleper soverchia grassezza, onde Quan
A schiancio. ) Lat. transversim. Gr. rxayis. ( Da schiancio nel do vogliamo mostrare, alcuno esser grasso e di buonissima futta,
diciamo : Egli e gasso , ch'egli schiappa, cio quasi s'apre, e cre
primo senso.)
pa, e non cape nella pelle. Modo basso. ( Da ee , e da capere.)
Schiancire, Schian-ci-re [V ass.] Dure o Percuoter di schiancio. Franc.
ScniARAae , Schia-r-re. [Aut. Far chiaro, [pportar luce, Steine
Sacch. nov. 1 no. Non gli di di sodo , ch la scure schianci.
ScHIANTAMento, Schian-ta-mn-to. Sm. S barbicamento, Sradicamento, brare , Illuminare. , Sciarare, sin. Lat. illustrare , clarum rel
dere. Gr. aurpvstv. Dant.If. 6. 26. Nel tempo che colui , che 'l
Sveglimento. (A) G. Bartol. Berg. (O)
Schiantane , Schian-t-re. (Att.] Rompere con violenza, Fendere ; ed mondo schiara, La faccia sua a noi tien meno ascosa.
fortg. Ricc. . . Ma Febo non mi schiara lo intel
proprio degli allieri, de' panni , e di cose simuli. ,Stiaiutare, sin. 2
etto., (
Lat. diffindere , scindere. Gr. arxiv navxic3 a. ( In pers.
iskenden vale il medesimo. In illir. uskinjiti strappare. Altri cava 3 - Per metaf Manifestare, Dichiarare , I Spiegare pi chiaramcn
tel La illustrare, declarare. Gr. ncio, r;
Tes. Br
.
questa voce da Spiantare.) Dant. Inf 9. 7o. Gli rami schianta ,
meglio schiarare ci ch'egli ha detto, dir delle circostanze.
abbatte , e porta i fiori. E 13. 33. 'l tronco suo grid: perch
mi schiante ? Sen. Pist. Forza di continua tossa, che ti faccia schian 4 - N. ass. e Pass. Divenir chiaro.Lat. splendescere, lucescere , il
lucescere. Gr. Aauruguv. Dant. Par. 2 . 91. Ma quell'alma nel ciel
tare parte delle budella.
Lett. . Ad altri schiantando i ra
G. V. o.5q.
mi , e ad altri i robusti pedali infino alle radici troncando, ec.(N) che pi si schiara ec., Alla dimanda tua non
- Cogliere o Pigliar con violenza , Strappare. Lat. carpere , de 6 Schiarando il giorno, la gente cominci ad andare al prato. Gui
-

cen pere. Gr. arckysuv. Petr son. 76. Ahi, morte ria, comc a schian

ar se' presta Il frutto di molti anni in si poche ore !

G. Essendo schiurata la mattina , e fatte le schiere. E altrove, si


ch, innanzi che si schiarasse il giorno, pi di ventimila uomini

scHIAVITu

SCHIARATO
uccisero a ghiado. Nov. ant. 43. 2. L' acqua schiarando, vide l' om

133

sit, plus, quam satis, fuit: e dunque vuol dire Chi ha le membra

bra che piangea com'elli.

pi grosse del giusto. Altri da schiattare, come se volesse dirsi per


sona che ha il corpo si gonfio, da parere che sia l l per schiat

5 E fig. Uscir di dubbio. Lat. certiorem fieri. Gr. e c'8a. Dant.


Par. 16.23. E disse : certo a pi angusto vaglio Ti conviene schiarar.

tare. Cos i Napolit. chiamano schiatta una caricatura che rappre

6 - [E nel sign. del S. 4] Genes. Altro non se ne schiara. Tes. Br.


senta una donna di questa forma.) Bern. rim. 2. 7. Credo che chi
9. 4. Mandargli brevemente la somma di tutto suo uficio, e schia
cercasse tutto il mondo , Non troverria la pi grande schiattona.
rare , sicch nullo errore vi potesse surgere.
SchiAva, Schi-va. [Add. e sf: Colei ch' in intera podest altrui, a
ScniARATo, Schia--to.Add. m. da Schiarare. Fatto chiaro. Lat. illu
vendo perduta la libert., Stiava, sin..] Bocc. nov. 8o. 8. Dove egli
stratus. Gr. re ricos. Dant. Par. 25. no6. Cos vid' io lo schia
non istette guari , che due schiave venner cariche. Dant. Purg. 2o.
rato splendore. Fr. Jac. T. 6. 45. 7. O luce bramata , Come in
8. Veggio vender sua figlia, e patteggiarne, Come fan li corsar del
-

casa se' entrata, Tutta schiarata La fai diventare. M. V. 2. 42. Schia

l'altre schiave.

rato il di, vedendo aperta e presa la porta per i Ghibellini ec., 2 (Agr) Specie d'uva. Cresc. 4. 2. 8. E massimamente nelle sot
non vedevano da potere riparare.

tili terre, e nelle spezie delle viti che si chiamano albano e schiave.(A)(V)

SchiARAToae , Schia-ra-t-re. [Verb.m. di Schiarare. Che schiara. Lat. SchiavacciARe, Schia-vac-ci-re. Att. Levare i chiavacci, cio i ca
collustrator. But. Schiarator del mondo, e illuminator delle tenebre.
tenacci, Aprire. , Dischiavacciare, sin. Ner. Samin. 2.7o. Gi
SchiARATRice, Schia-ra-tri-ce. Verb. f [di Schiarare. Che schiara. Lat.
in cielo il molle crin l'alba disciolta Schiavacciava del d l'argentee
illuminatrix.
porte, Allorch giunse all'Empolese armata ec. (A) (B)
SchiAREA. (Bot.) Schia-r-a. [Sf Lo stesso che Scarlea, V) Lat. scla SciavAcciato, * Schia-vac-ci-to. Add.m. da Schivacciare. V. di reg.(O)
rea, [scarea , salvia sclarea Lin..] C'r. 6. 22. . La schiarea si se SchiAvaccio , Schia-vc-cio. [Add. e sm.] pegg. di Schiavo. Lat, ser
mina del mese di Decembre ec., e desidera tal terreno, quale desi
vus vilissimus. Gr. dvpro8cv pzvAdrxrov. Tac. Dav. Perd. eloq.
derano l'altre erbe comuni. Questa erba ottima, ed perpetua ,
4f7. Oggidi, come il figliuolo nato, si raccomanda a una servac

ec. M. Aldobr.2 no. Togli seme dell'infrascritte erbe : ec. , centron

cia greca, e uno o due schiavacci , che loro favole e pazzie impri

galli , cio seme di schiarea, balsamite, squinanti, ec.


SchuARIMENTo , Schia-ri-mn-to. [Sm.] Lo schiarire, Il divenir chiaro.
Red. lett. . 2 17. Dove ho parlato a lungo de' medesimi intorbida

mono nella tenera cera di que' nobili animi. Menz. sat. . Pur pia
cergli un giorno Anche un schiavaccio di pi rea catasta. E sut. 7.

menti e schiarimenti.

2 Chiarit , Dichiarazione. Salvin. Pros. Tosc.2. 2 . Ne'luoghi cc.

si ommettono le virgole, riserbandole ne passi pi opportuni, e bi


sognevoli di distinzione e di schiarimento.
3 * Lo schiarire, nel sign. del S. 5. Ceb. Chios. Teofr. 7. Im
peroch egli (il milordino) or con l'aprirti il mantello, or col pian
tartisi davanti a modo di bastione, e bene spesso stringendoti con
le guatature e con gli schiarimenti, tel vien richiedendo con tanta
efficacia, che ti parrebbe commetter gran villania a negargliele ( le

E nel tuo cuor vedrai Berline e forche , e di schiavacci un bagno.

SchmAvAccio, Schia-vg-gio. Sm. V. e di Schiavit. Salvin. Senof lib.


2. pag. 32. Era lo spettacolo compassionevole, conciossiach i tor
menti tutto il corpo deformavano, che non era avvezzo allo schia
vaggio; il sangue colava tutto, e dileguavasi la bellezza. (A)(B)
Scniavane, Schiav-re. t Aut. Aprire una cosa inchiodata , Sconfic
care alcuna cosa che stia fitta con chiodi, o semplicemente Toglie
re i chiodi ; altrimenti Schiodare , Schiavellare.) (V. Dischiavare.)

Lat. refigere. Gr. droxxSmxovv.Bocc. nov.8o.33. Fece che 'i sensale


fece schiavare i magazzini. Stor. Pist. 161. Schiave le toppe , e mise

occhiate). (P. V.)

dentro da trecento fanti.

ScniIARIRE , Schia-ri-re. N. ass. e pass. Farsi chiaro. Lat. illucescere.


Gr. Azurvpisv. Bocc. introd. 46. Il mercoled in sullo schiarir del
giorno cc. usciti della citt, si misero in via.
2 Apparire. Dant. Par. 25. 1oo. Poscia tra esse un lume si schiari.
3 Divenir chiaro; contrario d'Intorbidare. Dav. Colt. 16o. Svina

Cavar il chiodo o i chiodi confitti; attrimenti1 Sconficcare.Vit.


Crist.
schiavaro
lo carte
chiovoSchiavar
de' piedi.la carta, dicesi di Chi mali
- NelEgiuoco
delle
-

ziosamente ne cava una dal mazzo per darla al compagno, ritenen

do per s quella che all' altro si perveniva. Aret. Rag. Il sufficiente

e imbotta un po' giovane, acciocch nella botte alquanto grilli , e

che la trova al tasto ( la carta) schiava la penultima , dandogliene


in iscambio a quella che gli veniva prima. (A)
perci si risenta e schiarisca. Soder. Colt.76. Potrai cc. un pochetto
in sul primo lasciarlo bollire e schiarire. E i 16. Lascisi un po' ri ScniAvaro, Schiav-to. Add. m. da Schiavare. Bucn. Fer. . 5. posare e schiarire.
Schiavato l'uscio che col risponde ec., Fummo tutti alla preda.
4 - Diradare, Slargare; e dicesi delle fila de' soldati in battaglia, Schiavellane, Schia-vel-l-re. I Att. Sconficcare alcuna cosa confitta
le quali pel numero de' morti e de' feriti si diradano. G. V. 7.27.
con chiavelli; altrimenti Schiodare , 1 Schiavare. lat. refigere- Gr.
drca 9xci. Vend. Crist. Poich' io ebbi la parola da Pilato, lo
&. Il re Carlo veggendo schiarire e aprirla schiera delli Spagnuoli
ec., si ricolse e torn a schiera.

schiavellai della croce. E appresso : Lo qual fu meco a schiavellar

5 - Quel mezzo tossire o gorgolio che facciamo, prima di sputa

Cristo della croce.

ScnavettaroSchia-v-sco.
, Schia-vellto.
Add. m. da Schiavellare. V. di reg(O)
re , in gola, o quando chiamiamo alcuno. Ceb. Chios. Teofr. 165. Scanavesco,
Add. m. Di schiavo, Da schiavo Lat. ser
Quando costui sputa, o si schiarisce per isputare , vuole anche fa
vellare in un tratto, e gittar il farfallone.
125. Non forse men
vilis. Gr. 8ovx. Tac. Dav. Stor. 2. 296. Vana per l'astuzia schia
nojoso , tutto che meno stomachevole , il costume di coloro , che ,
vesca , che la moneta trafugava in ripostigli.
-

quando tu badi pi attentamente ad uno che favella, or con uno ScniAverra , Schiavt-ta.Add. e sf: din. di Schiava- , Schiavolina,
sin. Aret. Rag. (A) Aret. Tal.3. 6. Fate carezze a la schiavetta.(N)
stropiccio di mani, or con uno scalpicco di piedi, or con certo
schiarirsi che assorda la gente, e quando con un continuo stracantarti Scanavetruno, * Schia-vet-ti-no. Add. e sm, dim. di Schiavetto. Are
nell'orecchio, vengono facendo s fatto contrapunto a quel catti
Tal. . . Non pigliano il saracinetto, che m'ha promesso il Vine
vello che parla, che avresti troppo a sostenere, se delle cento tu
ziano, e la schiavettina. (Br) Caporal. Berg. (O) .
ti ponessi a cogliere le dieci parole ch'e' dice. (P. V)
Schaverro, schia-vt-to. Add. e sm. vezzegg. e 1 dim. di Schiavo
-

6 - * Att. Porre in chiaro; altrimenti Schiarare. Sakin. (O)


SciAnito , Schia-r-to. Add. m. da Schiarire. Fatto chiaro ; ed anche

Posto in chiaro, Messo al chiaro. Salvin. (A)


Scniarra. [Sf. La discendenza, La famiglia di alcuna persona; altri
-

menti Razza,] Stirpe, Progenie., Stiatta, sin. Lat. soboles, pro


genies, stirps. Gr. yevs. ( Dall' ant. ted.schlact , ovvero slaclite

Schiavo giovanetto. , Schiavolino, sin. Lat. servulus. Gr. e


xpc. Sior. Eur. G. o4. Cos arricchiti fuor di misura, attesero
a finire a'mercanti gli schiavetti che aveano presi, e tutto quello
che
aveva ricapito.
55. Io, voglio
adottare
un dilequei
miei
schiavetti,
e a lui Fir.
donarAs.
le penne
le fiamme
, l'arco,
saette e
tutta la mia masserizia.

che , secondo lo Schiltero, una volta signific schiatta. Or dicesi ScuIAvnnA , Schiavi-na. Sf Veste lunga di panno grosso, propria
geschlecht.) Bocc. introd. 27. Oh quante memorabili schiatte ec. si
mente da schiavi, e la portano anche i pellegrini e i romiti-, Stia
vina , sin. Lat. cento , centunculus. Gr. cia. Bocc. nov. 27.
videro senza successor debito rimanere ! E
f 2. Io non vo
glio nostrare d'essere di schiatta di can botolo, che incontanente
28. Prestamente la schiavina gittatasi da dosso, e di capo il cappello,
si vuol vendicare. Dant. Par. 16. 76. Udir come le schiatte si di
e Fiorentino
parlando,
disse ec.
Franc,
div.di 4schiaa
prima
cosa che
fa lo pellegrino
quando
si Sacch.
parte, Op.
si veste

sfanno , Non ti parr nnova cosa, n forte. E v. 1 15. L'oltracotata

schiatta, che s'indraca cc., Gi vena su. Vit. S. M. Madd. 2. A


quel tempo le arti e i lavori non avvilivano le gentilezze e la no

vina, appiccavi la scarselia, e mettevi ago e refe, e monete d'a


riento e' d'oro. E rim. 2. E con mante', ch'a noja Sono a veder

bilt della schiatta. E' appresso : Coloro che fanno l'arti da guada

di si brutta schiavina. Vit. Barl. 28. Portava una schiavina tutta

gnare , sono sprezzati e avviliti , contuttoch sieno stati di gentile


schiatta. E 12o. Maria Maddalena fue nata di schiatta reale. Cro

piena d'orlique di corpi santi. Bern. Orl. n. 27. 8. E poi saltarsi


alla pelle alla fine, E' farsi le pellicce e le schiavine. ( Qui modo

nichett. d'Aimar. 35. E in lui fini la schiatta di Cesare.

fig. ; parla di due cani che s' azzuffano.) (N)


Schiavine si dicono anche alcune Coperte da letto, che si fanno
di panno della stessa qualit.

2 - Per simil. Detto delle bestie. Tratt. Cav. cap. 17. Queste in
frmitadi nascono a' cavalli per cagione di mali umori e per cagione

della sua schiatta. (N)

3 - E' di tto di Piante, Frutta e simili spezie. Pallad. Febbr. 9. A


catuna schiatta di pomi diputerai il suo ordine. E Lugl. 2. Se vuo

Ergastolo, Prigione da schiavi. Car. Apol. 58. Ancor con que


sti volete esser villano, a' quali da ogni altro che voi si caverebbe
la berretta vi prometto, che se vi sentono, vi fanno balzare in una

gli avere seme di grande ischiatta di rape , ec.


schiavina. (Br)
4 - Ed anche di altre cose, allo stesso modo che la v. Genera Schiavino, Schiavi-no. Add. e sm.1V. A Nome (antico) di dignit o

zione. Pallad. Febbr. cap. 94. E nota che le rappe sono di schiatta

magistrato, che oggi ancora pi comunemente dicesi Scabino, V.l

di tigna. (N)

(lm franc. echevin V. l'etim. di Scabino) G. V. 8. 54. 2. Con


batterono il castello, ove stanno gli schiavini e rettori della terra
Franc. Sacch. rim. 69. Ov' 'l Conte di Fiandra , E la gente ma

ScniATTane, Schiat-t-re. N. ass. Crepare per non potersi contenere.(V.

Scattare. In franc. clater spezzarsi.) (A) Battagl. Berg. (O)


landra, e lor schiavini.
ScuA11 iRe, Schiat-ti-re. (N. ass. Lo stesso che Squittir, V. Ar. Fur.
39. no. Come levrier, che la fugace fera Correre intorno e aggirarsi Schnavit, Schia-vi-t. Sf indecl. Stato e Condizione di schiavo.1,
mira ec. , Si tormenta , s'affligge e si dispera, Schiattisce indarno, Schiavitudine, Stiavitudine, Stiavit, Schiavaggio, sin. (V. Servit.)
e si dibatte e tira.
Lat. servitus , captivitas. Gr. xxxxoria. Salvin. Disc. 2. 31 9.
SchiATTonA , Schiat-t-na. Sf1 accr. di Sciiatta, (ma non si dice che
Quelli che dalla schiavit della giudaica perfidia o della maomettana
di Persua rig gliosa e atticciuta. ( Dall ar. sciatta modum exces superstizione alla franchigia vengono del cristianesimo. (N)
-

/Vocal, VI,

n 34

SCHIENA

SCHIAVITUDINE

2 Porrc in schiavit =Rendere o Fare schiavo. V. Porre in ischia

sian pi . . . che le dipinture di Apelle, rispetto alle schiccherature


o agli scarabocchi de' suoi garzoni pi infimi di bottega. (A) (B)

vit. (N

- *
Schiavit d'amore dicesi L'essere innamorato.(A) ScHIDAceDon. * (Chir.) Schi-da-c-don. Sm. V. G. Lat. schidakedou.
4 - * (Icon.) Uomo magro , nudo o malvestito, colla testa rasa ed il (Da schizo io fendo, e cedos affanno) Frattura dolorosa longitudi
viso coperto di cicatrici. Talora ha i ferri a' piedi. (Mit)
nale di un osso. (Aq)
Scuavrtuoise, Schia-vi-t-dine. Sf. V. e di1 Schiavit. Red. Vip. SchuDBLADER. * (Mit. Scand.) Schid-bld-ner. Nome di un vascello de
n. 24. In altro modo pi evidente non poteva mostrare al popolo gli Dei. (Dal celt.gall. sgiob nave, e bladh fama: Nave della fama,
ovvero Nave famosa.) (Mit)
qual maniera di morte quella Reima si era eletta, per fuggire la schia
vitudine del vincitore Augusto. Salvin. Disc. . g. Dalle guerre ec. ScHiDesmo. * (Leg.) Schi-d-smo. Sm. V. G. Lat. schidesmos. ( Da
s'introdussero le schiavitudini e la malnata ingordigia d'avere ec.
schizo io spezzo, e desmos legame.) Scissione o Rescissione di sen
Bart. Uom. lett. pag. 54. Si rechi a vilt amar pi la schiavitudine
tenze o di contratti forniti di tutte le solenni formalit legali : po
test talvolta esercitata dalla sovranit, e che l'Imperatore Alessio
d'un canton della terra, che la libert degli affetti e de' pensieri.(N)
5cmnavo. I Add. e sm. detto di persona. ] Quegli che in intera po Comneno nella sua Bolla d' oro trasfer alla sua madre Anna Da
tassena. (Aq)
dest altrui, avendo perduta la libert. - , Stiavo , sin. (V. Cat
dire. Att. Infilzare i carnaggi nello schidione
tivo.) Lat. servus , captivus, mancipium. Gr. dparcov. (In ebr. ScHunionAne
sciaba, o come altri pronunzia , sciava menare in ischiavit , scebi per cuocergli arrosto. Salvin. Odiss. Indi due rec (porcelli), e mise
cattivit, turba di prigionieri, scebijah
In cclt.gall. scla
Alla fiamma, e trinci , e ischidion. (A) (L'esempio tratto dal
lib. 4. v. no5, ma l'ediz. del Manfr legge inschidion.) (B)
badh, in ted. sclave, in isp. esclavo, in franc. sclave schiavo. In
oland. dicesi slaaf, in ingl. slave. Il Bullet ha anche il brett. sclav ScniDionAto , * Schi-dio-n-to. Add. m. da Schidionare. V. di reg. o)
nel medesimo senso : nol trovo in altri dizionari.) S. Gio, Grisost. SchiDione. (Ar. Mes.) Schi-di-ne. [Sm] Strumento lungo e sottile ne
Non come servo e schiavo, ma come fratel carissimo in Cristo. Tmc.
quale s'infilzano i carnaggi per cuocergli arrosto, ed per lo pi
di ferro ; pi comunemente Spiedo.) , Schidone , Schedone, Sti
Dav. Stor. . 2o7. Pose a' Liberti de' passati Imperadori un balzello
di tanto per ischiavo.
dione, sin. Lat. veru. Gr. d8d. (Dal gr. schidon scheggia, parte
2 - Obbligato. Lat. obnoxius. Gr. voxos. Duv. Scism. o. Vuolseo ec.
staccata da un legno. V. l'esempio della voce Schidione. In ted. strick
stimolava il Re a soccorrere il Pontefice ec. , e farlosi giudice favo barra. Altri da Spiedone.) Cr. 5. 29. 3. Il suo legno (del ginepro)
revole nella causa del ripudio, e schiavo il Re di Francia.
rosso e bello, e alquanto vajo e odorifero, ed buono per ischidioni.
* - Fu detto Vento schiavo per Vento che spira da Schiavonia. 2 - * Proverb. Sapere come s'infilzan l' oche ncllo schidione = Es
M. V. 5. 2 7. Il d primo di Luglio un vent schiavo temperato ser pratico di checchessia , Conoscere il fatto suo ; simile a que'
per dieci ore continove del d nelle parti di Pesaro, Fano e Anco
tanti ricordati al v. Sapere, SS. 72, 75, 76 e 77. Cecch. Comm.
Io sono stato al mondo Tanto ch'io so come s'infilzan l'oche Nello
ma condusse incredibile moltitudine di grilli. (Pe)
- Amante. V. Stiavo. (A)
schidione, e che grasso s'adopcra A voler far che le girelle corra
no. (N
- * Col v. Andare : Andare schiavo = Essere fatto schiavo. V.
Andare schiavo. (A)
Mes.) Schi-d-ne. ,(Sm. Lo stesso che Schidione, V.
0 - Col v. Essere : Essere schiavo = Essere in ischiavit, e per Bocc. nov. 49. 2. Tiratogli il collo, ad una sua fanticella il fe' pre,
similit. Essere servitore, Essen e tutto dedito ad alcuno.1 Bern.Orl.
stamente pelato e acconcio mettere in uno schidone, e arrosti dili
Franc. Sacch. nov. 34. Trov in cucina un grandissimo
- 3. . Io voglio essere schiavo in vita mia. A questa donna per questa
novella. Car. Lett. ined. 3. 266. Quando fu qui, s vivamente lasci
uoco con dua pentole piene, e con uno schidone di capponi e di star
impresse nell'animo la bellezza e grazia del suo corpo, e le regie sue ne. Ar. sat. 3. Uuga il suo schidon pure, o 'l suo tegame, Sino al
-

s'a.

l' orecchio a ser Vorano il muso.

virt, che mi fece desiderare d'esserle schiavo con ogni umilt. (Pe)

7 - Col v, Fare: Fare schiavo = Ridurre in ischiavit. V. Fare SciuEDAM. (Geog) Schi-dam. Citt d'Olanda. Gruppetto d'isole
schiavo. (A)
del mar della Sonda. (G)

8 * Col v. Stare : Stare schiavo = Essere in ischiavit. V. stare SchuENA, Schi-na. Sf1 Nell'uomo la Parte deretana dalle spalle alla
schiavo. (A)
cintura ; nel quadrupede, Dalle spalle alla groppa; e ne' pesci e si
9 - (Geog) Costa degli schiavi. Parte della Costa della Guinea
mili, Tutta la parte di sopra tra 'l cupo e la coda; (altrimenti Schiena
superiore, tra la Costa d' oro e quella di Benin.Lago dello schia le., Schena, Stiena, sin.)(V.Dorso.) Lat. dorsum. Gr. rrov. (In franc.

vo, Fiume dello schiavo. Lago e Fiume della Nuova Bretagna.(G)

chine, in provenz. esquino, in isp. esquena, dal celt.brett. kein che

Schiavolina , Schia-vo-li-na. [Add. e sf dim. di Schiava. Lo stesso che

vale il medesimo.) Dant. Inf 22. 2o. Come i delfini, quando fanno
segno A' marinar coll'arco della schiena, Che s'argomentin di cam

Schiavetta, V] l'ir. As. 66. Tu mi par cos brutta schiavolina,


che io non so pensare in che altro modo tu ti possi guadagnar la

par lor legno. E34.59. Che talvolta la schiena Rimanea della pelle
tutta brulla. Bocc. nov. 9o. 9. E cos fece alla schiena e al ventre.

grazia d'alcuno amadore , se non con una diligente servit.


Sciavolino, Schia-vo-li-no. Add. e sm] dim. di Schiavo. Lo stesso

Franc. Sacch. nov. 59. Fra gli altri quasi nell'ultimo della sua vita
n'cbbe uno ( cavallo) che parea uno cammello, con una schiena che

che Schiavetto, V.]

parca

Schiavone, Schiav-ne. Add. e sm.1 accr. di Schiavo. Schiavo gran


de. Mog. 27. 26a. Aveva Carlo un suo certo schiavone Lungotem
po tenuto, detto l'Orco.
Schiavone. * Add. pr.. m. Della Schiavonia. (B)
8cmAvonIA. * (Geog)Schia-vo-ni-a, Slavonia. &f Parte dell' Ungheria,

Pinzadimonte. Berni. Orl. 2.

2. 4.

Ma

colui

privo

al tutto

di cervello, e debil molto , e tenero di schiene , Ch'ad una donna


(sia chi vuol) gli dica , Perch a tener le duran gran fatica (parla
de' segreti). Varch. Stor. no. 3o. Tutte le grasce dovevano venire
per ischiena di mulo o d'asini. (Cio portate sulla schiena.)
* Giuocare o Giocare di schiene , dicesi di cavallo che tira

uno degli Stati della Monarchia austriaca, con titolo di Regno. (G)

Scazza maca, Schiaz-zam-glia. Sf oomp. Gente vile e abbieta

calci, ed anche in senso fig. ed osceno. V. Giuocare, S. 26, e

Lat. populi fex. Gr. rpirpua. (Dal ted. schlecht vile, e mauunsleute
Giocare , S. 2. (N)
uomini.) Pataff. f. La schiazzamaglia non ha de' fiorini.
2 Dicesi Fil della schiena, la Spina. V. Filo, $. 5. (N)
-

ScicchenAcante, Schic-che-ra-cr-te.Add. e sost. com. comp. indecl.

3 * Dicesi Schiena montuosa, La schiena gobba. Salvin. Annot. F.

Chi schicchera carte senza giudizio, Dottoruccio ; altrimenti Im


B. 4. 5. 3. Chi la stiena ha montuosa; ha la schiena gobba : e
piastra scartabelli. Fag. Rim. (A)
questi tali hanno il soprannome di Scrignuti.(N)
ScicciERAmento , Schic-che-ra-mn-to. Sm.1 Lo schiccherare, ed an 4 - Per simili. La parte pi elevata di qualche luogo o cosa Bemb.
che La cosa schiccherata [altrumenti Scarabocchio., Schicchera
Asol. 2. 27. Il vedere la sua donna, spaziando con altre vergini ,

tura, sin1 Salvin. Pros. Tosc. . 67. Ben quattro volumi ha pieni

premere le licte erbe de'verdi prati, o de' puri fiumicelli l fre

di questi suoi schicchcramenti.

Shiccherane, Schic-che-r-re. [Att.1 Propriamente Imbrattarfogli nello


'mparare a scrivere o disegnare; altrimenti Scarabocchiare. (V. Sca

schissime ripe, o la consenziente schiena de'marini liti, incontro


a' soavi zeffiri camminando , ec. Tac. Dav. ann. 4 97. Quivi s'ac
camp , e con ottima gente prese la schiena d'un monte. Lib. Son.

rabocchiare) Lat. conscribillare. (Dall'ar. sciaqahha, o come altri


legge , sciaquaca imbratt. In ted. schlack lordure.) Menz. sat. 8.

6o. Per ischiena un mattone Scambio di alar, di molle non ti ca

glia. E 33. Le schiene di due trespoli eran mensa. Gal. Sist.38a.


Sicch la schiena del suo coperto pu segare ad angoli retti il me

Rettoricuzzo schiccherar presume Le carte intorno a' vizi. Esat. .

Che al Montemagni potria fare scorno In schiccherar patenti in stil

soave. CarMatt. 6. Su, che 'l cul gli si turi e si suggelli, che pi
carte non schiccheri o 'mpacchiuche. E lett. 2.48. Ar piacere che
vi mandi a vedere le sue novelle, se n' avr schiccherate pi di quelle
che avete di gi vedute.

2 - Per simil. Imbrattar le muradipingendo] Bocc.nov.73.o. Senza


avere tutto 'l di a schiccherare le mura a modo che fa la lumaca.

3 * Dire liberamente ci che uno sente. V. dell'uso. (Ne)


ScancchetAto, Schic-che-r-to. Add. m. da Schiccherare; altrimenti
Scarabocchiato..] Alleg. 89. Mi si lever dinanzi forse questa seccag

gine del fiutar tutto 'l giorno cartucce schiccherate al buio.

ridiano di qualche abitazione posta nella pianura.


5

* (Ar. Mes.) Schiena dicono i cuojai, pellicciai e simili Quella


pelle o cuojo dell' animale che copre la schiena.
2 Dicesi A schiena d'asino o di mulo, quando i sentieri, i
coperchi ec. non sono n piani, n curvi, ma bens che partendosi
dalle estremit della lunghezza, elevansi poi nel mezzo come in acuta
-

punta, a foggia appunto di schiena d'asino. (A)


6 (Agr) Schiena parlando di vino significa la sua forza. Alleg.

79. Di piano lo pigliavano, perch egli (il vino) d manco fumo,


e pi colore ; e questi di poggio lo tolgono, perch egli ha manco
tinta, e pi schiena. (V)

2 - Per simil. [Malamente fatto..] Fr. Giord. Pred. D. Oh che pazzia 7 - * (Milit.) La parte della corazza che copre il dorso del soldato.
questa ? fare un vestito schiccherato, pieno di farfalloni, che co
Si disse anche Schienale. Cinuzzi. Avr morione , petto e schiena
ster 3oo lire, o pi, che se egli il volesse rivendere a mano a ma con goletta e bracciali. Montecucc. Corazze intiere con petto e
no, non ne trarrebbe il terzo, e se la donna si muore, non val pi nulla.
schiena. (Gr)
ScanccHerAToRe , Schic-che-ra-t-re. Verb. m. di Schiccherare, che
a -. * Per simil. La parte di dietro di ogni opera di fortifica
schicchera, Che scarabocchia. Guarin. lett. . Amati. (B
zione,
quella che rimane opposta alla fonte di essa. Segn. Quan
d'egli
vide troncata la fronte del rivellino, con una parte della
ScHiccerarnice,
Schicche-ra-tri-ce. Verb. f. di Schiccherare. Che
schicchera. pr di reg. (O)
schiena, scelse tre soldati Spagnuoli per compagnia . . . . e loro co
ScaiccHenaTurA , Schicche-ra-t-ra. Sf Lo stesso che Schiccheramento,
mand , che sotto la scorta di due capitani del Paze, dessero alla
V. Segner Concord, part. 2. cap. 7. Anzi io coucedo che
schiena l'assalto. (G1)
-

SCIIIENACCIA

i 35

SCHIETTEZZA

- (Marin.) Schiene, chiamano i marinari quei Pezzi di legno dispo


sti come travicelli, che attraversano il fondo dei battelli, e sopra i

quali si attaccano le suola, le tavole e le bordature del fondo. (A)


ScanzAcciA,* Schie-nc-cia. Sf pegg. di Schiena. Fir. Rim. C'hanno

2 - * Fare schiera = Combattere in ordinanza. Tit. Lio. Dec.


3. c. 2. Ello comand che ciascuno esercito facesse schiera da
per se. (N)

chienacce, che alle volte ho visto Le campane e le funi lor spez

3 - Fare le schiere=Schierare le genti, Disporle a schiera a schia


ra nelle ordinanze, V. Fare le schiere. Cronicch... d'Amar.94. Fece fare

zare. (Br) Lall. En. Trav. 4. 63. Con la sua gobba e ruvida schie

loro
Iscipione
una ischiera lunghissima,
credendo fare percuotere la
coda
schiera colla testa
a Cesare ; ma Cesare s' avvi

naccia. ( Parla di un monte.)

ScmmenALe, Schie-n-le. Sm.) Schiena, e per lo pi si dice delle bc

stie da soma..] Lat. dorsum. Gr. vrov. Cr. 9. 8. . Il miglior ca

de,
e feceCiriff
le sue Calv.
schiereEper
modo,al ch'egli
e ruppe
baberi
comand
capitan sconfisse
Brocaute Che
facessei

vallo che sia, quello ec. che ha forte guardatura e forti orecchie,
le schiere e gisse avante. (Gr)
lunghe chiome , e ampio pctto , e schienale corto. But. Inf 25. . 8 - * Col v. Ordinare : Ordinare le schiere ; lo stesso che Fare le
Li due pi dinanzi s'aggiunsono colle braccia cc., e li due di mezzo
schiere. Matt. Vill. Veggendo Messer Piero davanti da s i nemici
col ventre, e 'l capo col capo , e la coda s'aggiunse allo schicnale.
schierati in sul campo, . . . di presente ordin le schiere sue. (Gr)
2 - (Ar. Mes.) Cos chiamano i macellai L'unione delle vertebre 9 -* Col v. Stare :
a schiera= Essere schierato; e talora vale
che compongono le schiene delle bestie da macello. (A)
Trovarsi insieme con molti. V. Stare a schiera. (A)
-

Schienale dicono pure all'Animella che contenuta nelle lo - Per metaf si dice d'Ogni ordinata moltitudine di persone e
d'animali. V. Fare schiera. l Lat. acies, multitudo. Gr. ''rx79o ,

vertebre medesime, che negli uomini si dice Midolla spinale. (A)

3 - * (Milit.) Lo stesso che Schiena nel sign. del S. 7. Bart. Due in

uos. Dant. Inf. 2. o5. Ch'uscio per te della volgare schiera. E

Par. 23. E Beatrice disse : ecco le schiere Del trionfo di Cristo.


teri corpi d'armadure fregiate d'oro, corazza e schienale, bracciali,
gorgiera , clmo e cosciali. (Gr)
(Cio, i Santi.) (N)
ScmunanzA. (Med.) Schie-nanzi-a [Sf1 Infiammazione delle fauci e
Compagnia , Conversazione , Brigata. Petr. son. af6. Guitton
della laringe, che rende difficile il respirare e l'inghiottire; che anche
saluti,
e messer Cino e Dante , Franceschin nostro e tutta quel
la schiera.
indifferentemente si dice Schenanzia , Schinanzia , Squinanzia, Sche
ranzia, e Spremanzia. Oggi pi comunemente Angina.i Lat. angina. Gr. 12 - Filari, [Ordini, detto di Alberi e simili. Cr. 8.2.. Piantansi
curix. (Dal gr. srnanche, che viene da syn con, ed ancho io strango
in esso schiere , ovvero ordini di peri e di meli, ec. ; ancora vi si
lo..) Fr. Jac. 4.3. 2. A me vegna mal di dente, Mal di capo e
piantano schiere di mori e di ciriegi. Magal. Lett.5. Un gentil bo
mal di ventre, A stomaco duol pungente, Ed in canna schienanzia.
schetto, tutto di folte schiere di cedri e di verdissimi e vivi aranci
Scnmracine, Schien-ci-re. [N. ass.i VA. Lo stesso che Schencire, V. piantato. (N)
(V. Schiancio.)
13 - E' detto di Moltitudine di vocaboli. Pallav. Tratt. stil. cap. 2 .
2 - (Att. Scansare, Schivare. Vegez. Lo scudo ben reggere, e i col
Per tanto la regola intorno a questo si , che i vocaboli si vegliono
separare in tre schiere. (B)
pi bene schiencire , e arditamente i colpi fedire. (Il testo lat. ha :

14 - * Poeticamente detto di Fiamme. Car. En. so. 4o8. E con di

venientia tela deflectere.)

Scruenella. (Veter) Schie-nlla. Sf1 Malore che viene nelle gambe

versi incendi Subito di Vulcan ne va la schiera Ci ch' di mezzo

dinanzi a' cavalli tra 'l ginocchio e la giuntura del pi. , Sche
divorando, in guisa Ch'un sol diventa. (Cio, fuoco. E il lat. acies
vulcania.) (N)
nella , Schinella , sin. ( Dall'ingl. knee ginocchio, ed ill male , ag
giunta la S iniziale superflua. In ted. schenkel coscia, gamba.) Lib. ScHIERAmento, Schie-ra-mn-to. (Sm. Il mettere in ordinanza , 1 Lo
schierare , Ordine. Lat. instructio, acies. Gr. rapdrags. Zibald.
Mott. Volendo vendere un suo cavallo molto bello e leggiadro, fu
rifiutato , perch aveva una schienella.
Andi. Mostr perizia grande nello schieramento delle sue genti. Sal
2 - Per simil. [Qualsivoglia malore; e fig. Qualsivoglia affanno. Car.
vin. Pros. Tosc. 1. 566. Non sono mica le lingne un giochetto di
lett. 2. 87. Quando la citazion comparse , mi trov nel letto cona
variini, ma un artificioso schieramento di pensieri in par
febbre ; or, Dio laudato , son rimaso senza , ma non gi senza al
tre schienelle che mi trovo addosso.

lar ridotti.

SchueaAar , Schie-rre. Att. Mettere in ischiera, tMettere le gare in

ScienoTTA , Schie-mt-ta. Sf dim. di Schiena. Le spallucce. Lall. En.

ordinanza. -, Aschierare , Attelare, Intelare , sin. 1 Lat. aciem in

struere, explicare, instruere exercitum. Gr. raparcirrsuv vvzav. G.


V. 2. 95. 5. Lo Re d'Inghilterra fece armare e schierar sua gen
te. Tass. Ger. 2o. 24. Cosi Emiren gli schiera , e corre anch'esso
Scmenuro, Schie-n-to. Add. m. Che ha larga) schiena. Burch. 2.87.
Per le parti di mezzo e per gli estremi.
Largo nel petto, e sia bene schienuto.
SchmenA, Schi-ra. Sf Un corpo di soldati ordinato sopra una linea 2 -* Detto di Alberi, e simili cose per le quali si adopera la v.
determinata. In ogni ordinanza di battaglia le genti sono sempre di
Schiera. Bart. Uom. lett. 52. Cambiata con istranavicenda la spada
in zappa ec. il piantare squadroni in ischierare alberi. (N)
sposte in due schiere, e per lo pi in tre, quando il numero ed il luogo
lo consentono., Sciera, sin.1 Lat. acies, exercitus. Grrapdrags. (Dal 3 - E' m. pass. [Mettersi in ischiera, in ordinanza di battaglia. G. V.
ted.schar, che vale il medesimo.) G.V.no.86.4. Usc tutta l'oste de'
8. 2. 2. Schieraronsi parte di loro nella piazza di san Giovanni.
Trav. 6. 6. Di nere liste che parean velluti Aveano la schienotta
ricamata. (Parla di Giovenchi.) (Berg) (N)
-

Fiorentini di Prato con ordinata schiera. E n. 2.2o. Schiere di ca

Cronichett. d'Amar. 79. Mario co' Romani si schier, e combattero.

valieri armati, che cavalcassono a furore. Cronichett. d'Amar. 53.

Ciriff Calv.3.72. E preson per partito d' assaltare Il campo senza

doversi schierare.
Tito Quinzio dittatore mosse le schiere, e combatt con loro. E ap
presso: Lo dittatore, ch'era Cammillo, mosse le schiere, e combatt, Schneaato , Schie-r-to. Add. m. da Schierare. Messo in ordinanza.
e vinse. Machiav. Il modo che tenevano gli antichi a ricevere una -, Aschierato, Attelato , Intelato, sin. Lat. instructus, explicatus.
Gr. raparrayuvos. G. V. n. 86. 1. Il Re d'Inghilterra venne con
schiera nell'altra. Senza questo modo non si pu n sovvenire i pri
sua gente schierato nel luogo ordinato. M. V. 1. 39. I quali, schie
mi, n difenderli, n succedere nella zuffa in loro scambio. Bemb.
Erano le genti francesi divise in tre schiere, nella prima delle quali
rati in sul campo , faceano vergogna al Re. Cronichett. d'Amar.
36. E' Pisani si puosono a campo presso a' Fiorentini, e' Fiorentini
grande speranza i capitani loro avevano.Algar. Gli eserciti sogliono
al di d'oggi ordinarsi in due schiere, o vogliam dire linee, di quat tutti schierati andaro verso loro. Tac. Dav. ann. 4. 89. I nostri
tro, o per lo pi di tre uomini di fondo ciascuna. (Gr) G. V. 7.
fanti e cavaleggieri bene schierati, disposti e provveduti, o Car. En.
n. 956. Piena d' armi , d'insegne, di cavalli , E di schierati fanti
26. L'altra schiera furono de' Franceschi. (Pr)
e di squadroni Si vedea la campagna eran per tutto Gualdane, ec. (B)
2 Dicesi A schiera, [A schiere, posti avverb. e valgono In compa
gnia, In truppa. [V. A schiera, e V. A schiere.] Lat. catervatim. SchineRErTA , Schie-rt-ta, Sf dim. di Schiera. Priscian. Ling. Lat.
Gr, Aadv. Sen. Ben. Varch. 6. 32. Non si chiamano amici cote

lib. 4. Berg. (Min)

Scrueaucaro, Schie-ri-c-to. Add. m. Disfatto di chierico. V. e di


sti, che a grande schiera picchiano la porta.
3 - Dicesi
schiera a schiera, [ A schiere a schiere , ) e valgono
Schericato. Bern. rim. 1. 77. Ladri Cardinalacci schiericati. (V)
In ischiera, A una schiera per volta , I Successivamente , ed an 2 - * Per simil. Si dice ad altre cose cui sia mozza una estremit

che A torme, In frotta. V. A schiera a schiera, e V. A schiere a

o punta che si consideri come la sua sommit. Benv. Cell. Vit. 2.

28o. Questo diamante era stato gi una punta, ma perch non riu
sciva con quella limpidezza fulgente che a tal gioja si poteva desi
* Dicesi A schiere fatte e vale In ordinanza , A squadroni for
derare ec. avevano schiericato questa detta punta, la quale non riu
mati, In ordine di battaglia o di mostra, parlandosi di esercito o
di soldati sotto le armi, e raccolti negli ordini loro. Stor. Pist.Per
sciva bene n per tavola n per punta. (A) (N)
SchuetTAMentr,
Schiet-ta-mn-te. Avv. Con ischiettezza.-, Stiettamen
ch lo imperadore avea giurato di non entrare dentro per le porte,
te, sin. Lat. simpliciter, libere , ingenue. Gr. Av9pi, dras.
fece abbattere una parte delle mura, e spianare li fossi, e con tutta
sua gente a schiere fatte, entr in Brescia, e riprese la signoria. E
Segn. Rett. Dov sono que'beni che schiettamente son beni. T'ac.
altrove : Come lo re di Spagna, e quello di Portogallo che erano
Dav. Perd. eloq. 4o5. Sapere esser ci non per cavarti danari, o
di l del fiume , veddono li loro sette Cristiani aver vinto li sette
per redarti, o impetrar qualche uficio , ma schiettamente per amor
tuo. Salvin. Odiss. lib. 8, v. 756. Or via, ci dimmi, E per ordine
Saracini , subito con tutta la loro gente passarono lo fiume, ed a
conta schiettamente U'ti smarristi, e a quai giugnesti luoghi, ec.(B)
schiere fatte corsono sopra la moltitudine de'Saracini , e percossonli,
- * Onde Dire schiettamente = Parlare con ingenuit. V. lDire
e sconfissonli , uccidendoli e pigliandoli. (Gr)
5 - * Dicesi Prima schiera quella che pi vicina al nemico, o la schiettamente. (N)
prima ad essere incontrata, Seconda schiera quella che le tiene die 2 - Strettamente. Pallad. cap.6. Dopo la buona, vendemmia schiet
tro in distanza determinata, e Terza schiera o Schiera di riscossa, e co'
tamente , dopo la piccola, largamente pota. (Il testo Salvini, in
schicre. Lat. agminatim.

moderni, di riserva, quella che dietro alle altre due. D'Antonj.


La distanza tra la prima e la seconda schiera sar di trecento in quat
trocento passi, e se vi sar un corpo di riserva, si collocher dugento

passi dietro la seconda schiera. (Gr)

vece di schiettamente, ci d strettamente ; ed tal esempio cosi


punteggiato: Dopo la buona vendemmia, strettamente ; dopo la pic
ciola, largamente pota. Il Lat. ha : post bonam vindetnnian, stri
ctius ; post exiguam , latius puta.) (V)

non ra
6 - - Col v. Andare : Andare a schiera = Andare in compagnia di 3 Puramente,Semplicemente, Diod. Ezech. 44 2o.
dansi capo, n nudrichino la chioma , tondansi schiettamente il
molti. V. Andare a schiera, e V. A schiera. (A) . . .
-

col v. Fare : Fare schiera=Schierarsi; e detto di milizie, Porsi


un ordinanza. V, Fare schiera,

capo. (N)

_ -

Schuet1ezza, Schiet-tz-za. Sfl ast. di Schietto. Qualit di ci che


-

1 36

SCHIETTISSIMAMENTE
SCHIFIENZA
non mescolato con altra cosa, o ch' pulito , uniforme ec. - 2 - Dispregio, Vilipendio. Lat. opprobrium , abjectio. Gr. 8os.
Vit. Crist. D. Io son verme, e non uomo, vituperio degli uomini,
Stiettezza, sin.) Bellin. Bucch. 21. E questo peso aggiunto alla fi
gura E alla schiettezza di quel gran perlone, Fa che stimata ell' e schifamento della gente.
senza misura. (B)

ScHIFANoIA,Schi-fa-n-ja. [Add. e sost. com. comp. indecl.1 Pigro, Pol

--

trone ; altrimenti] Fuggifatica. Lat. iners, suis inserviens commodis


Gr. dpyds , voxens.
Franz. rim. burl. 2. og. Ma chi trovasse

2 tPipropriamente Sincerit, Ingenuit somma,Candidezza,Purit.1


(V.Candore.) Lat. sinceritas, simplicitas, libertas, candor, ingenuitas

Gr.&rxrms, Asia. Salvin. Pros.sacr. Oraz. S. Bened. Maraviglia


dunque non , se tanta fosse la veemenza delle sue predicazioni.......

tanta l'autorit e la schiettezza nel parlare de' suoi pensieri , ec. E


Teocr. Lett. dedic. So quanto clla sia vaga ed amante di quella bel
la semplicit e schiettezza, che, siccome nella vita e nei costumi ,
fa il raro, il mirabile, il grande ne' componimenti ancora. (B), .
SchuETTissi MAMENTE , Schiet-tis-si-ma-mn-te. [Avv.] superl. di Schiet
tamente. ,Stiettissimamente, sun. Segner. Pred. 6. 5. Schiettissi
mente ve lo confesso : quanto pi mi stanco a pensarvi, tanto meno
la so trovare. (B)

- - -

il modo a bilicallo , Sarebbe un schifanoja.


Schurante, Schi-fn-te. Part. di Schifare. Che schifa , Che scansa,
Che schiva. (A) Caraff Berg. (O)
2 - Che ha a schifo. Sen. Prov. 426. Che dunque? Sarebbe pi fe
lice (Fabrizio) se nel suo ventre attuffasse pesci di longinco mare,
e pellegrine uccellagioni , e se di calcinelli del mare , di sopra e di
sotto , la pigrizia dello stomaco schifante rilevasse . . . ? (A) (B)
ScnurAnzA , Schi-fan-za. [Sf] V. A. V. e di Schifamento. Lat. evi
tatio. Gr. ixcs. Franc. Barb. 79. 16. Ma non prendessi esemplo
in sccuranza , S'hai a far col minore; Ch tal fiata onore Tolgon

a quei che ne fanno schifanza.


Scaterrissimo, Schict-tis-si-mo. Add.1 superl. di Schietto. -, Stiettissi
mo , sin. Segn.Mann. Novemb. 5. 3. Ti basti di saper questo , per Scnura aE , Schi-f-re. [Att.] Schivare, Scansare , Sfuggire. -, Scifa
re, Chifare , Eschifare, sn. Lat. evitare, effugere, declinare, defle
voler esser al contrario schiettissimo (sincerissimo) e candidissimo
in ogni affare. (B) Bellin. Disc. 3. 33. Terminiamo adunque questa
ctere , fastidire. Gr. xxxiv suv , croarpesca , rxpdrra3a. ( V.
Schifa e Schivare. ) Bocc. nov. 44. 4. La giovane , senza schifar
schiettissima e purissima verit. (Min)
Schuetto, Schit-io. Add. m. Pulito, Uniforme Semplice, opposto di
p il colpo , lui similmente cominci ad amare. E nov. 6o. 17.
i quali tutti il disagio andavan per l'amor d' Iddio schifando. E
Noderoso., Stietto, sin.) (V. Mondo.) Lat. simplex, purus.(Dal
nov. 86. 3. Se Pinuccio ec. non avesse schifato il biasimo della gio
ted. schlicht semplice, liscio) Dant. Inf13. 5. Non rami schietti, ma
nodosi e 'nvolti. E Purg. n. 93. Va dunque, e fa che tu costui ri
vane e 'l suo. E Lab. 169. Dalle quali cos belle tu non se' schifato
ciuga D'un giunco schietto. Petr. canz. 24. 3. In un boschetto nuovo
n schernito, ma loro a grado il potere stare, andare, e usarte
i rami santi Fiorian d'un lauro giovinetto e schietto. E son. 166. E
co. Albert. cap. 24. Non ischifa fatica chi disidera gloria di virtu
sol nelle mie piaghe acerbi e crudi, Diti schietti, soavi.
de e di bontade. Tes. Br. 3. 6. L'uomo dee ischifare mala acqua e
2 [Mero, Pretto, dicesi di parole.] Com. If 9. Infino a qui sono
paduli e stagni, massimamente se sono contro a Occidente , o con
tro Mezzodie. Petr.cap.5. Che giammai schermidor non fu si accorto
schiette parole di Boezio.
A schifar colpo. ( Qui lat.
ctere.) Salvin. Annot. F. B. 3.
a * Dire schietto=Parlare con ingenuit. V. Dire schietto. (N)
3 Puro , Non mischiato, [e dicesi di cose.) Lat. purus, merus, sin
4. 2. Schivare , latino evitare. Schifare, bench venga dalla medesi
cerus. Gr. xx9 aps, si pvs. agg. nat. esp. 8. Quelli (vasi) d'o
ma origine, adopra la ef lettera pi forte dell'u consonante; e per
ro pi schietto sottiglia e distende, e finalmente strappa. Buon. Fier.
viene a significare cosa pi forte, cio disprezzare con ritrosia, sdegno
e disgusto. (N)
2. 3. 4. Chi si compiace di color mistiati, Avr da soddisfarsi, Per
ch gli schietti ci sono in disuso.
2 - * E posto col terzo caso invece del quarto. Ritirarsi, Sle
4 Detto di Uomo: vale Di membra leggiadre ed agili; che anche
rim. 1. 5. Tal io schifando a quell'orrendo lez
ZO
dicesi Scarzo, e pi comunemente Snello;] contrario di Atticciato,
2
-------Iat.
rccusare. Gr. divxvssiv. Din. Comp. 1. 17. Tanta
Traversato o Massiccio. Lat. agilis. G. V. , o. &7. 4. Questo Castruccio
baldanza prese, che palesemente egli e la sua famiglia vendevano la
fue della persona molto destro, grande assai , d' avvenante forma,
giustizia, e non ne schifavano prezzo, per picciolo o grande che
ischietto, e non grasso. Cron Mioli o o ru costui di persona piu
-

che cominale, cie di grandezza, secondo il tempo suo , schietto, e


egli fusse. Bocc. introd. 43. Se di prenderli a questo oficio non
ischiferemo.
non per magro. Lasc. Spir.2. 5. Pon mente gamba schietta guarda
cosce membrute! Bern. Orl. 3. 7. 43. Di persona era grand, ma 3 Dispregiare. Lat. spernere. Gr. xxrxpovi. Petr. canz. 29. 3.
uel poco che m'avanza , Fia ch' i' nol schifi , s' i''l vo' dare a lui.

gro e schietto.

E fig. Sincero, Franco, Ingenuo. 1 Lat simplex, purus, in

Guitt, lett. 2o. Nullo grande, for quello che quanto ci schifa,
e a cielo bada.

teger , sincerus, candidus, liber, ingenuus. Gr. zapds, drovs,


eixpvns.

4 - Avere schifo o a stomaco. Lat. aspernari, abborrere. Gr. ucrar

5 * Dicesi Alla schietta e vale Schiettamente. V. Alla schietta.(A)


6 * Dicesi Andare schietto e vale Procedere con ingenuit. V. An
dare schietto. (A)

rsaz. Cavalc. Frutt. ling. Non si sdegnano d'esser nostri ministri,


e non ischifano n 'l lebbroso , n 'l peccatore.

5 - (Avere a noja, a malincuore.] Cas. lett 35. Se il precettore fisse

(Aral.) (Arme schietta, dicesi quella che intera, senza rastrello,

di qualche condizione , non sarebbe astretto a fare alcuni offici che


o altro ; che anche dicesi A me pura ] Ricord. Matesp. 178. Per
si sogliono schifare, d'accompagnare il putto fuori, e simili altre cose.
lo detto Duca il sopraddetto cavaliere e la casa de' Pazzi portano e ScHIFATo , Schi-f-to. Add. m. da Schifare. [Avuto a schifo , Rifiu
tato , Ricusato.] Lat. evitatus, fastidio habitus. Gr. uomrd. Galat.
l'arme
ischietta
del Duca Sincerit,
di Bari. Candore.Salvin. Disc.
8 portavano
In forza
di sm.
per Schiettezza,
27. Figliuolo, questi messer Domeneddio, e l'acqua da lui solo
Acc. 33o. Cortigiano e sincero, accoppi al prudente del serpe con
bevuta, e da ciascun altro, come tu vcdsti, schifata e rifiutata , fu
------------

mirabile innesto lo schietto della colomba. (Pe)

la discrezione.

Schietto diff. da Franco, Sincero, Ingenuo. Schietto si dice Co 2 - Disprezzato. Cron. Morell. 27 . Scaccia paura, timidezza ec. , e
altre simili, le quali ti fanno tristo e sgraziato, e fannoti essere non
lui la cui anima cos pura, che allontana qualunque sospetto ch'egli
sia capace di dissimulare. Franco Chi parla cone sente, senz'esser
ritenuto da umani riguardi. Sincero Chi non sa nientire, e mani
festa con iscrupolosa verit le cose che pensa e sente, per cui riscuote
la
stima di tutti coloro che per tale lo conoscono. Ingenuo Colui
che , per la troppa facilit di dire le cose che sente, non di rado O
tradisce s stesso, od offende gli altri. Un uomo Schietto non punto
abile ad adulare, il Franco non sa dissimulare, il Sincero non vuol
ingannare , l' Ingenuo nulla sa tacere.
ScHiveleeNIA. * (Geog.) Schie-vel-b-ni-a. Citt degli Stati Prussiani
nella Pomerania. (G)
-

Schira. Sf. V. A. V. e di Schifo. (Dal celt. brett. chf inquietu


dine , pena , onde chifa inquietare, molestare,contristare. Altri forse
dall'ar sciaffa moestitia aflecit.) Vit. S. Gir. 47.Affrettati, dolcissi
mo sposo dell'anima mia, e non l'avere a schifa, perch'clia sie nera
de' peccati. (V)
SEIFA ' poco. Add. [ e sf indecl. ] Dicesi di Persona che artata
mente faccia la modesta e la contegnosa. Fir. Luc. 1. 2. Cosi si
vuol fare a queste schifa 'l poco : non ne lasciar lor vincere una per
nulla. Lasc. Spir. 2. 5. Se io fussi so ben io chi , tu non faresti

cosi , nonna schifa'l poco Cecch. Assiuol. 1.2. E voi, nonna schi
fa 'i poco, che fareste ? Giu. Il medesimo, o meglio. (V)

scarAir , Schi-falt. Sf. V. A. V. e di' Schifilt. Sen. Pist. E


intra l' altre donora, questo bene ha fatto , che ella ha tolta e le

vata schifalt dalla necessit. Cavalc. Specch. Cr. 22 1. Nelli che

reputato , da niente , e schifato.


SchirAToRE , Schi-fa-t-re. [Verb. m. di Schifare. Che schif. Lat.

osor. Gr.

Scmiratrice, Schi-fa tri-ce. Verb. f di Schifare. V. di reg. (O)


Scmi FEA , Schi-fel-t. Sf. V. A. V. e di' Schifilt. Bocc. lett.
Pr. S. Apost. 2 o9. Non sono io suto costretto dalle villanie , e schi
felt vostre ad abitare l'altrui case ? (V)

SciirETTo. (Marin.) Schi-ft-to.Sm.] dim. di Schifo. Lat. phaselus. Gr.


arrxos. But. Par. 1 . . Si mise a voler passare di notte quel mare
con un piccolo schifetto,che avea Amiclate
poverissimo. E
appress: Missonsi amburo in mare per volere passare col suo schi
fetto , ma non potero, per la grande fortuna che era in mare.
ScnurevoLe , Schi-f-vo-le. Add. com. Che schifu. Lat. fastidiens. Gr.
rxporrevos. Bemb. Asol. Esso interrompendoli soverchio, delle sue
lodi schifevole, volea , seguitando, alle prime proposte ritornare.
2 Schifoso, Schifo, Che fa stomaco. Segner. Crisi. instr. 3. 23. 2.
Appena sian nati, che egli (Cristo) ci appresta un bagno , entro
cui lavarci dalla lebbra schifevole del peccato. (N. S)
ScairevoLeNTE , Schi-fe-vol-mn-te. Avv. Con ischifanento , Con e
vitazione Boez. 53. Che se non ischifevolmente (Lat. inevitabiliter)
esser ad avvenire giudica le cose , le quali eziandio possibile non
avvenire , ingannato , la qual cosa ec. (V)
ScurezzA, Schi-fz-za. [Sf ast. di Schifo..] Laidezza, Sporcizia; tal,

rici ogni peccato


vituperevole, e grande schifalt ne viene al
Re di vita eterna. (
Sia MENTE , Schi-famn-te. Avv. In maniera schiva. Lat. parce, mo
d ste. Lib. Mott. Disse che 'l pigliava con due dita , e fece 'l segno 2
molto schifamente.
o

p.

Con ischifezza. Lat. sordide. Gr.


ps.
rAvento , Schi-famn-to. Sm 1 Lo schifare, , Schifanza, sin. Lat.

aurirzs. Lib. Pred.Si mostrano schifatori di quel brut

to peccato.

trimenti Schivezza , Schifienza..] Lat. sordes, spurcitia, immunditia.

Cavalc. Discipl. spir. Il cibo rigettato di pi schifezza e pi ab


bominabile, che qualunque altro cibo freddo e spiacevole.
Stomacaggine. Vit. SS. Pad. 2. 76. Egli avea sete , e non vo
lea bere , per ischifezza di quel lebbroso.
3 Soverchia squisitezza di gusto, Il recarsi a schifo ogni cosa; al
trimenti Schifilt. Lat. dcliciae , fastidium. Sen. Pist. La fame ri

chiede piccolo costo ; la schifezza e la ghiottornia lo richiede grande.


nmento schifamento de' vizi contrari.(Cosi nell' ottimo testo dell'Ac Scienza , Schi-fin-za. Sf Sordidezza , Sporcizia. V. e d' Sch
fezza nel primo sign. Magal. Lett. fam, Ber5. (Min)
ead. Lo stampato ha: Circospezione e guardia de' vizi contrari)

evitato , fuga, declinatio. Gr. ixas. Atlett. cap. 6o. Lo riguarda

scHIFILTA

SCHIOMIARE
137
meglio
posto
sghimbescio.
A
A
sghembo;
avverb.
schimbeci,
A
2
Ritirato. - , Schifiltade , Schifiltate , Schifalt , Schifclt , sin. Lat.
. A schimbeci. M1. Bin. rim. burl. n. 2o3. Ma se per caso l'a
modestia. Gr. xoaudrn. Bemb. Asol. 2. 43. Ora il pregio della schi
docchia o l'annasa Messer Latin , perch' ella sta a schimbeci , La
filt onorando , ora i frutti della dimestichezza procacciando.

ScrtruLT, Schi-fil-t. Sf ast. di Schifo, in

sign. di Guardingo o

. Campi si in pe

2 Ritrosia , Ripugnanza. Lat. refractari animi vitium, rusticitas.

veggio un d tanquam tabula rasa. Burch. 2.

SciFissimamente, Schi-fis-si-ma-mn-te. [Avv.] superl. di Schifamente.

Gr. ryos. (V. Schiancio.) Dittan. . 8. Dal Nilo bello che


mi comince, Che vien dal Mezzodi per molte lingue, E per istrade

duli, e posto al rezzo, E per non m'infangar vo a schimbeci. (La


Gr. dypudrns. Sen. Pist. 78. Egli tanto grande la loro schifilt e
Cr. medesima nella v. A schimbescio riporta l'esempio di Messer Bino
segnoria, che si fanno portar dietro la cucina. Bocc. introd. 36. Ac
secondo quella ortografia.) (N)
ciocch noi per ischifilt o per trascutaggine non cadessimo in quel ScniBescio,Schim-b-scio. (Add. m.) Torto, Traverso., Schimbe
lo , di che noi peravventura per alcuna maniera volendo [non] potrem
cio , Schimbescio , sin. Lat. obliquus, transversus. Gr. rAdiyos.(Dal
mo scampare.
gr. scambos qui obliquus in latus incedit.)
3 Stomacaggine. Lat. fastidium , nausea. Gr. divopzx, vzwrix.Sen. 2 - A schimbescio, posto avverb. A sghembo, A traverso, A schian
Pist. Che ha malo stomaco e corrotto , e pieno di schifilt.
cio. [V. A schimbesci, e V. A schimbescio ] Lat. oblique, transversim.
4 Lo avere a schifo Nausea. Mor. S. Greg. Dispregiano quelli
Gr. rais.Soder. Colt.44. S' hanno a tagliare a traverso allo'ngi,
che sono entro nella chiesa , per ischifilt della lor vita.
facendo a schimbesci il taglio augnato.
5 [Azione da ritroso..] Segr. Fior.Mandr. 4. 8. Ma io non la lodo 3 Per metaf V. A schimbescio , $. 2. (A)
gi , che innanzi che ella ne sia voluta ire a letto, ell'abbia fatto SchnanzA. (Med.) Schi-nan-zi-a. [Sf L stesso che Squinanzia, (Schie
tante schifilt.
nanzia , V. ]
6 - * (Icom.) Donna coperta di un velo ricamato a facce contorte Schincnzacie, * Schin-chr-che. Sm. Specie di arnese od ornamento
e ridicole, di sguardo fiero ed imperioso; il suo colorito non prende femminile ora ignoto. ( In ingl. schining kerchief brillante cuffia.
forma che dal pennello di una collera simulata o di un pudore ri
Fug. Rim. Rimira le pettegole e barone, Che vogliono alla veste i
cercato, allorch l'Equivoco col doppio volto va a sussurarle d'in
falpal , Il fisci, lo schincherche, il berrettone. (N)
torno. Ai piedi ha un trofeo delle frecce d'Amore, ch' essa vanta SciiNciulla. (Mit. Ind.) Schin-chil-la. Deit adorata in un sacro luogo
aver vedute spuntarsi sull'egida della sua saviezza. (Mit)
dello stesso nome , situato nelle montagne del Boutan. I viaggiatori
SchirilToso, Schi-fil-t-so. Add. [m. Difficile a contentarsi; altrimenti
le offrono una trottola per ottenere un felice viaggio. (Mit)
Schivo , Ritroso. Lat. difficilis, rusticus , durus. Gr. dypto. Dav. ScuscinMunRA, Schin-chi-mr-ra. Nome finto per burla , e per indur
Scism. 2. Quanto pi il Re la sollecitava, tanto pi contegnosa e
maraviglia. Bocc. nov. 79. 2. Infino alla Schinchimurra del Presto
schifiltosa gli si mostrava , giurando non esser mai per dare a per
Giovanni , che ha pcr me''l culo le corna.
sua
non
marito
verginitade.
fosse, la
sona, che suo
Scuncio , Schin-cio. Add. m. Obbliquo, Traverso. Lat. transversus
Laidissimamente, Sporchissimamente. Lat.spurcissime. Grziaxpdrxrx.
Scarro.

) Sm. [Si d questo nome a una piccola barca a remi,

isviate e schince.

la quale aver sogliono i bastimenti mercantili, cui serve di canotto. Sciunna Aso. (Chir) Schin-d-la-mo. Sm. V. G. Lat. schindalamos.
Attrimenti Paliscalmo. Lat. scapha. Gr. oxim. (Dal ted. schiff na (Da schndalos assetta o festuca di canne fesse.) Sorta di fasciatura
viglio.) Serd. Lett. Ind. 3. 8o. I mercatanti vollero andare alla terra per fratture longitudinali delle ossa. , Schindalmo, sin. (Aq) . .
cogli schifi. Cirff Calv. 4. 22. Liuti e schifi sull'acqua leggieri. Ar. SchnoAlmo. (Chir.) Schin-dal-mo. Sm. V. G. Lo stesso che Schin
Fir. . 37. Tosto che l'orca s'accost, e scoperse Lui nello schifo dalamo, V. (Aq)
con poco intervallo, cc.
Scanonesi. * (Chir) Schin-di-le-si. Sm. V. G. Lat. schindylesis (Da

2 (Archi.) Per simil. si dice di Volta di stanza fatta a guisa di schundyleo io fendo in ischegge)Specie d'articolazione diartrodiale.(Aq)
schifo a rovescio.
sv) Schi-nel-la. Sf. Lo stesso che Schenella,] Schie
3 (Ar. Mes.) T. de' muratori. Cos dicono i muratori un giornel nella ,
letto o vassojo che ha la spalletta, e di cui si servono per traspor 2 Per simil. I Qualsivoglia malore. Franc. Sacch. rim.2 - Libero
-

tare la malta o impastare il gesso. (A) (D. T.)

foste di schinella o rappa.

Scuro. Sm. Schifilt, Schifezza. , Schifa , sin. (V. Nausea.)


a Onde Avere a schifo per Avere a noja, e Vcnire schifo per
Venire a noja , Essere schifato. [V. Avere a schifo.) Lat.fastidire.

Scnusiena. (Milit.) Schi-ni-ra. t.Sf. V. e di Schiniere. Bern. Orl. 7.


34. La schiniera incantata grossa e piena Pur si pieg di dentro, e
gitt foco.

Gr. drorrpsc9z. Dant. Inf3. 22. E non ten venga schifo. Pet. Scinniene. (Milit.) Schi-ni-re. Sm. Arnese di ferro o d'altro metallo,
son. 25o. Che non ha a schifo le tue bianche chiome Bocc. nov. 8.
che serviva d'armatura di ensiva delle gambe. Venne adoperato
37. ll quale a schifo avea la Giannetta. Guitt. lett. 25. E come per dai pi antichi popoli; poi da' Greci fin dal tempo della guerra dli
Troja; poi dagli antichi abitatori del Lazio e dai Romani ; fece
ragione ec. averebbe avuto alcun buono a schifo.
3 * E Rccarsi a schifo = Schifare. V. Recare , S. 3. (N)
pur parte dell'armatura degli uomini d'arme a cavallo nel medio evo
Scuro. Add. m. Sporco , Lordo. - , Scifo , sin. Lat. spurcus , lutu e fin con esso. Gli Schinieri furono da principio di rame o di bronzo
lentus. Gr. dx9xpros, go gopns. (Cosa che d noja, che fa pc o d'ottone e quindi di ferro ,Schiniera , Stiniere, sin Lat. ti
biale. Gr. rpmus. ( Deriva dal ted. schenkel , in sass- sceanica
na, da schifa.) Galat. 7. Non sono da fare in presenza degli uomi

in ingl. shank gamba.) Alam. Avarch. 6. 5. Il pesante schinier


che tutto abbraccia Quanto l'osso primiero in alto ascende, Di ben
sicuri chiodi intorno allaccia. E io. 6. Il suol di ferro, e l'argen
tato sprone, Lo schinier sopra, e 'i coscial dopo assiede.
ella si mostrava schifa. Lab. 263. Nelle Chiani di mezza state con Scuno.' (Bot) Sm. V.G. Lat.'schinus molle Lin. (Da schizo io fendo.)
dimorrebbe
vicino
che
schifo
G..
ogni
a quello.
,
molta men noja
Nome greco del lentisco, dalla cui scorza fessa estrae il mastice;
g. 35. 5. Fu alquanto presuntuoso, schifo e sdegnoso. Com. Inf3. applicato ad un genere di piante del Per. Ha fiori incompleti ed

ni le cose laide, o fetide , o schife.

Ritroso , Fastidioso , Che sfugge, Che sdegna ogni cosa. Lat in


dignans , fastidiens , delicatus. Gr. croarpe svos, rxporrusvos,
dipd. Bocc. nov. 7. 5. Mostrando di non aver cura di ci, che

A dare ad intendere , che ancora schifo di passare uomini vivi,

per la rimembranza di quello che fece a' demoni Ercule e Teseo.


3

Dant. Purg. 26. 45. Queste del giel, quelle del sole schife.
Scrupoloso. Guitt. Lett. 25. 65. Schifo e diritto uomo, che me

appartiene alla dioecia decandria, ed alla famiglia delle terebintacee;


la specie pi nota un grande albero conosciuto col nome di Pepe
dalla cui scorza
fals o Aibero del pepe. Franc. Poivre d'
stilla un liquor resinoso , o gommo- esinoso, odorosissimo

che e

sposto all' aria divien concreto e simile al mastice. L' odone del sugo

ritare vole. (V)

4 Guardingo, Ritirato, t Riservato, quasi in forza di Schivante ogni


ombra di male.] Lat. modestus. Gr. mdaos. Petr-son. 189. E Lama

latteo che esce dalle lacerate e strofinate loro foglie sa del pepe di
del finocchio. (Aq) (N)
-

Scassa. (Geog) Schn-sa. Lo stesso che Scinosa , (G)


Salvin. Annot. F. B. 3. 4. 2. Schifo, cio sporco, fetido , perch scnuszane. (Arles) schin-zre. Aut.T. de' battilori. Tagliare l'oro

mia con suoi santi atti schifi Sedersi in parte, e cantar dolcemente.

ci schiva. Qucl del Petrarca dice altro significato da quello battuto in quattro parti. (Dal gr. schizo io fendo) (A)
che sogliamo usarc: i suoi santi atti schifi , cio schivi, che schi ScnuoccA. (Marin.) Schic-ca. Sf La parte superiore esteria della pop
pa, dove viene la scultura o l'intaglio. (Quasi capo della poppa,
vano ogni ombra di disonest, onesti, accorti, guardinghi. (N)
5 Mollc , Delicato. Tratt. gov.fam. Chi schifo sano, conviene da coccia o chiocca che in pi luoghi d'Italia indica il capo , e
che viene dal pers. kacek vertice dcl capo.) (S)
che stenti infermo. (Lat. mollis , delicatus.)
scnurosissimo, Schi-fo-is-si-mo. (Add. m.1 superl. di Schifoso. Latim SonoDacRusti,* Schio-da-cri-sti. Add. e sost. com. comp indecl. Ipocrita,
mundissimus. Gr. 8vaxx9xprraros. Segn. Mann. Giugn. 2. 3. Son Bacchettone. V. dell'uso. (A)
dati in preda a schifosissimi vermi, che gli divorano. E 22. . Se SchioDARE, Schio-d-re. [Att. Sconficcane o Aprire alcuna cosa con
-

quando uno cade in qualche vituperosa carnalit, restasse anch'egli

iita con chiodi, cavare il chiodo to i chiodi) cofiti altrimenti

di subito tutto oppresso da schifosissima lebbra, credi tu che sareb

Lat. retigere.
Schiavellare, Schiavare, Sconficcare., Dischiodare
Gr. 2roxa9 nov. Atr. Fur. 12.5o. Qgni colpo d' Orlando o piastra o
maglia E schioda e rompe ed apre, e a strazio mnema
2 E per simul. Bartol. Ghiacc. 4. Schiodar la terra dal centro
a cui immobilmente affissa. (N) .
Per metaf: Diuam. 2. 2. Io ho si ben legato a nodo a nodo Nella
3
mia mente ci che detto avete, Ch'a pena una parola non ne schiodo.
4 (Dire senza riserva ci che si sal Varch. Ercol. 58. Di coloro ,
i quali ec. dicono tutto quanto quello che hanno detto e fatto a chi

bono tanti al mondo ec. i lascivi?

scntroso, schi-f6-so. Add. tm. Sporeo, Lordo, Schifo. Lat. luridus,


immundus. Gr. dxSapros. (V. Schifa.) Segn. Pred. 3.3. Si bevve il

sangue d'una fetida capra, sangue non meno pestifero che schifoso,
e cosi da s stesso s'avvelen. E Crist. instr. 2. 2 . 9. Chi potr

fu acerbo questo cordoglio nel cuore del Reden


mai spiegare
tore, in considerarsi coperto e carico della feccia pi che schifosa di
tutti i peccati ?

--

Scmnloa.(Geog.) Citt degli Stati Prussiani nella prov. di Sassonia.(G)

scun creca.* (Geog) Schil-de-br-ga. Citt degli Stati Prussiani nella


provincia di Posen. (G)

negli dimauda ec., s'usano questi verbi: svertare, sborrare

dare , ec.

schio

scnooro, schio-dto. Add. m. da Schiodare. V. di reg. (A)

(Geog) Schildpdden. Gruppo d'isole presso quella Scmtonarua, schio-da-t-ra. Sf. L'atto dello schiodare, e La cosa
schiodata. V. dell'uso. (A)
di C'elebe. (G)
ScmtomaRe, Schio-ma-re. Att. e n. pass. 1 Disfire o Scompigliar la chio
sur,cn. - (Gcog) Citt del Granducato di Baden. (G)
ma, - , Dischiomare, sin. Lat. crines solvere. Gr rpx** ****
Sciuieccio , Schinu-b cio. Add. m. V. A, V. e di'l Schimbescio,
-

scope

- -

1 38

SCHIUMIA

SCHIOMIATO

Franc. Sacch. rim. 69. Perch tal moto va in terra di Roma, Dove

ca origine sono cc., stradiotto, schisare, svenirsi ec. E a 27. Avereh


be sentito insino a'fanciugli che non sono ancora iti all'abbaco, e

l'aurea chioma Si schioma e si doma Con portar trista soma.


SchuomATo , * Schio-m-to. Add. m. da Schiomare. V. di reg. -, Di
-

schiomato, sin.(A)

non sanno schisare, dire sempre cinque ottavi, e non mai le cinque
parti dell'ottavo.

SchiopperTAne,* Schiop-pet--re. Att. V. dell'uso. V. e di'Archibu 2 -* Anticamente usato per Schifare. Fed. Ubald. Tav. Urb. alla v,
A schisa.

iare. (A

sa

(Milit.) Schioppet-te-ri-a. Sf Quantit di schioppetti; Scmnsato, Schi-s-to. Add. m. da Schisare. V. di reg. (O)

ed anche Soldatesca armata di schioppetto. , Scoppetteria, sin. SchusA. (Mus.) Schi-sma. Sf Nome d'un piccolo intervallo, che non
Guicc. Stor. Battendogli anche con la schioppetteria distesa per que
si usa nella musica pratica, ma nella canonica. (Dal gr. schisma
sto in sulle mura della terra. (Gr)
scissura, che viene da schizo io tronco.) (L)
Schioppettiere. (Milit.) Schiop-pet-ti-rc. Sm. V. adoperata da'nostri 2 -- * (c) Fessura, Separazione , Disgiunzione. (V. l'etimol.
buoni scrittori cos pe' tempi anteriori all' invenzione delle armi da del S. n.) (Aq)
fuoco, come pei posteriori, in sign. di Tiratore di schioppo o di ScHuso. (Arit.) (Sm.] L'atto dello schisare.
schioppetto, ed anche di Soldato armato di schioppo o schioppetto. ScnusuarotTenuDI. * (Bot)Schi-sma-tot-t-ri-di. Sf.pl. V. G. Lat.schi
- , Scoppettiere , Scoppiettiere , sin. Guicc. Stor. Tra i quali e
smatopterides. (Da schisma rottura, fenditura, e pteris felce.) Tib
rano quattrocento cavalli , la met schioppettieri. (A) (Gr)
di piante crittogame da Wildenov stabilito nella famiglia delle flci
2 - * Nel secolo xvir. Schioppettieri furn detti particolarmente i
che corrisponde a quella delle osmondacee. Comprende i generi, i
fessa. (Aq)
Soldati leggieri armati dello schioppetto nel sign. del S. 3. (Gr) . quali hanno
-

3 - * (Ar. Mes.) In alcuni luoghi d'Italia cos chiamasi Chi fa gli Sciismo.* (Bot) Sm. V. G. Latschismus. (Da schisma fenditura.)Ge
nere di piante della triandria diginia, famiglia delle graminee, e cosi

schioppi. Garz. Berg. (O)

Scnopperro* (Milit.) Schiop-pt-to. Sm. Canna vuota dentro, colla


quale per forza di molta 'o' d'altro ingegno mosso dallo scattare di

denominate dalla valva superiore della loro loppa come uroncata e

fessa in due lobi. (Aq)


un arco si cacciavano strali, saette , sassi ed altri projetti contro ScinismoeRanchi. * (Zool.) Schi-smobrn-chi. Sm. pl. V. G. Lat. schi
il nemico.
voce quantunque diminutiva una cosa stessa collo
smobranchia. (Da schisma fenditura , e branchia branchie.) None
schioppo , da cui trae origine, e non differisce dall'Archibugio
dato da Gray nella sua classificazione generale de'molluschi al set
che di nome. Dicesi anche Scoppietto, V. (Gr)
timo ordine de'crittobranchi, i quali presentano le branchie nasco
- [Arma da fuoco portatile simile all' archibuso, della quale an
ste e provvedute di piccole fessure. Quest'ordine comprende una
davano armate le fanterie fin dal secolo xr11., come pure alcune
parte degli scutibranchi. (Aq)
cavallerie leggiere. ] Guicc Stor. lib. n . Bench dentro appresso al ScinismoPsi. * (Zool.) Schi-sm-pni. Sm.pl. V. G. Lat. schismopnis.
muro fosse uno squadrone di fanti con gli schioppetti e con le picche.
(Da schisma fenditura, e pneo io respiro.) Nome dato da Dumeri
Triss. Ital. Lib. 9. La qual divisa in colubrine e sacri E cannoni
alla terza famiglia di pesci, i quali respirano per mezzo di fendl
e schioppetti e archibusi. (N)
ture
situate ai bordi
del collo e comunicanti colle branchie. (Aq)
3 -Arma da fuoco adoperata in presso che tutti gli Eserciti di Eu SchisTipio. * (
Schi-sti-di-o. Sm. V. G. Lat. schistidium. (Da
ropa sul finire del secolo xrr e xr11.: era pi lunga della pistola schisteon verb. di schizo io fendo) Genere di piante della famiglia
ordinaria , pi corta del moschetto , ma fatta a guisa di questo, e
de'muschi, stabilito da Bridel,e cos denominaie dalla loro cuff in
si portava attaccata all'arcione , o ad armacollo, dalle compagnie formia di mitra o campanella minutamente stratagliata alla base.(Aq)
de'
e de' raitri, ed anche dalle corazze. V. Scop SchisTo. (Min.) Sm. Nome delle pietre laminose , che si sfaldano i
pietto. (Gr
lamine o sfoglie, come la lavagna. Dcesi anche Pietra fissile. Gab.
corneo , piritico, quarzoso, talcoso, ec. (V. Schisti
Schioppo. (Milit) Schip-po. t Sm. Lo stesso che Schioppetto ne' due
O.
)
primi sign. Fu arme antica da fuoco , e
anche un'artiglieria,
-

5 so

--

ma poc adoperata con questo nome dalle milizie regolari, e la

Schisto scrittorio, la Matita nera , ed uno de'prodotti


dell'argilla. Gab. Fis (A)
-

sciata , come adesso , alla gente di contado ed ai cacciatori. Fu detto


anche Stioppo, ] Scoppio, e Archibuso. (V. Fucile.) Lat. sclopus. 3 * Diconsi Schisti primitivi Quelli che relativamente al globo ter
restre sembrano di pi antica formazione. (O)
( Da scoppiare. In lat. scloppus e stloppus indicano lo scoppio
guance gonfie percosse.) Seid. lett. 4f. 879. Vennero armati d'archi Schistoso , Schi-st-so. Add. m. Che della natura dello schisto ; La
minoso, Laminare. Gab. Fis. Rocca schistosa. (A)
e di schioppi. Buon. Fier. 1. Introd. E fummo ognor berzaglio Degli

archi e degli schioppi. Davil. Facevano con gli schioppi, e con gli ScinstorzoA. * (Bot.) Schi-sto-tga. Sf. V. G. Lat. schistotega. (Da
archibugi pi grandi, che chiamano moschetti , grandissimo danno
al nemico. (Gr)

2 Dicesi Spianar lo schioppo. V. Spianare. (Gr)


SchuosTRARE, Schio-str-re. N. pass. Uscire del chiostro, e per metaf
Iliberarsi. Dant. rim. (Io credo in Dio Padre , che pu fare ec.) E
che noi perdoniam tu ti dimostri Esempio a noi per la tua gran vir
tute, Onde dal rio nemico ognun si schiostri. (V
ScniPPENBzLA. * (Geog) Schip-pen-bla. Citt degli Stati Prussiani,

schisteon verb di schizo io scindo, e tegos tetto, cella.) Genere di

piante della famiglia de'muschii, che ha per tipo il Mmium Osmun


daceum, e
l'opercolo della sua urna, utl'epoca della matu
razione , diviso in istratagli che cadono a pezzi. (Aq)
SchusTuno. * (Zool.) Schi-st-ro. Sm. V. G. Lat. schisturus. (Da schi
stos scisso , e ura coda. ) Genere di vermi intestinali proposto da
Rudolphi con una specie ritrovata nel Tetrodon mola di Linneo, la
quale si presenta con un corpo allungato, cilindrico e fesso all'e
stremit o alla coda. (Aq)

nella Prussia occidentale. (G)

Scmppine, Schip-pi-re. N. ass. Scappare con astuzia, con ingegno Scmiralo. * (Filol) Schita-lo. Sm. Lo stesso che Scitalo, Scittalo,
Scitala nel sign. archeologico. (Aq)
e con destrezza. (Dal cclt. gall. sgiap passar sopra con velocit. In
ted. schlipfen che si pronunzia schlipfen , scorrer leggiermente , SchrTARRARE. (Mus.) Schi-tar-r-re. N. ass. Sonar la chitarra. Salvin.
Om. Inn. (Canta , o Musa , a Mercurio inno , ec.) Ei schitarrando
camminar pian piano ec) Pataff 4. Schippa tosto infardato scoperto.
Amabilmente colla lira , franco Stava il figlio di Maja, ec. (A)
SchipPiTo , Schip-pi-to. Add. m. da Schippire. Tac. Dav. ann. 4. 89.
Ricordandosi delle fatiche durate per venire a questa bramata e tante ScniuoenTe , * Schiu-dn-te. Part. di Schiudere. Che schiude. V. di
reg. (O
volte loro schippita pugna, si saziavano di vendetta e di sangue. (Il
Schi-de-re. (Att. anom.] Aprire ; contrario di Chiudere.
testo lat. ha : adversus eludentes optatae toties pugnae.)
Schumacuarro. (Milit.) Schi-ra-gu-i-to. Add. e sm. V. A. Lo stesso che
, Dischiudere, sin. Lat. aperire , recludere , reserare. Gr. dvolysiv.
Sguaraguato, V. ( Dal ted.scharwachte, composto di schar schic
Buon. Fier. 3. . 9. Lasciate . . . Le scarpe anzi alla soglia , e pian
ra , c di wachte guardia, aguato. ) Lucan. v. 66. La notte era o
pianissimo Vo innanzi, sempre pi un tantin schiudendo La lanter
scura ; il primo ischiraguaito dell'oste dormia ; gi il secondo avea
ma a mirare ; e veggo al fine ec.
cominciato a vegghiare. E'76. Quando egli giunse alla riva, credette 2 Escluderc, Rimuovere. Lat. excludere. G. V. . . 6. 2. Certi po
passare lo schiraguaito, ma fu niente ; sua gente il conobbe. (V)
polani, ch'erano degni d' essere al detto uficio, per sette n'erano
Scinaas. * (Gcog) Sciraz. Lat. Schirasium. Citt della Persia, ca
schiusi. Pass. 66. La penitenza schifa l'avarizia ec., schiude la 'nvi
pitale del Fasistan. (G)
dia. MV. o. 75. I quali quasi del tutto erano schiusi dalli uffici.
ScEnRnBIzzo , Schi-ribizzo. Sm. Lo stesso che Ghiribizzo , V. (V. Ghi
Passav. 1 99. Conciossiacosach egli (il peccato mortale) schiuda del
l'anima la grazia e la carit. (V)
ribizzare. In ingl. queer che si prouunzia qur, strano, e bias incli
nazione.) Crud. rim. oo. E se dolce schiribizzo Di gentil carnalit 3 - Allontanare.] Dant. Conv. i 2. Per ischiudere ogni falsa opinione
Saviamente anima il frizzo , Tutto il popol rider. (A) (B)
da me, per la quale fosse sospicato, lo mio amore essere per sensi
bile dilettazione.
Scenanzoso, Schi-ri-biz-z-so. Add. m. Lo stesso che Ghiribizzoso ,
V. Magal. Lett. scient. pag. or. Nell'odorato ad uscir del punto 4 * Per metaf. Insegnare, Manifestare. Ar. Fur. 25. 63. Non le
si d in dclle scene pi schiribbizzose assai. (A) (B)
domando a questa offerta unire Tcsor, n dominar popoli e terre ec.
Scenarere.* (Mit.) Schir-t-te. Epiteto di Bacco. (Dal gr. seero o schiero
Ma sol che qualche via d'onde il desire Vostro s'adempia, mi schiu

come pronunziano i Greci moderni , che vale io danzo.) (Mit)

da e disserre. (Br)

Scninvas. * (Geog) Scirvan. Sm. Provincia della Russia asiatica.(G) 5 - N. pass. Uscire di luogo chiuso. Dart. Inf3o. 27. Che mordendo
ScaavnnoA.

(Geog) Schr-vin-da. Fune e citt della Prussia O

correvan di quel modo, Che 'l porco, quando del porcil si schiude.

rientale. (G
6 - * E parlando di fiori , Uscir della boccia, Sbocciare. (A)
Scarsa. IV. adoperata ne' modi avverb. A schisa, ] In ischisa , Per i Schiuma. (Sf
ato d' infinite bolle, sonagli, o gallozzoline ri
schisa che
Trasversalmente, Obblqtamente,] A schiancio. piene di aria , che si producono nelle cose liquide o per forza di

(V. A schisa, e Per ischisa, Lat. in transvci sum.Gr. razyias. ( Da


sceos, o secondo la pronunzia de' Greci moderni, schieos mancino.
Altri forse da scazo io zoppico.) Tav. Rit. Tristano ha nell'insegna

calore, o quando con forza e veemenza si agitano e si dibattono;


altrimenti Spuma.-, Sciuma, Stumia , Stummia, sin..] Lat. spuma.

il campo azzuro, con una banda d' argento per ischisa. Cron.Morell.
337. ll terzo di port l'una verde , e rosso in ischisa.
ScatsaaE. (Arit) Schi-s-re. [V. ass.] Ridurre il numero rotto ad altro
numero minore , ma di valore e gutle ; [Ridurre a' minimi termini..]

anche il brett. scum nello stesso senso. In ted. scham, in ingl. scum,
in isp. cune ec.) Cr. . o..3. Si metta a cuocere in una pentola infino
a tanto che lievino la schiuma, e poi le rimoverai dal fuoco. Dant.
Inf 24. 5. Cotal vestigio in terra di s lascia, Qual fuoco in acre,

V. Flos, a 23. (Dal gr. schizo o troico) ha ch. Ercol. 155, Di gre

ed in acqua la sclaiuma. Soder, Colt, o4 Pglia l albane di tre

Gr. dpds. (Dal celt. gall. sgum che vale il medesimo. Il Bullet ha

SCHIUMIABRODO

139

SCHIZOCIHITONE

uova, e gettale nella botte, avendole sbattute prima finch faccia ScrivAnite , Schi-v-bile. Add. com. Che pu schivarsi. Piccolpo
no tutte la schiuma. E o5. Levagli via la schiuma e ribalderia che
Arist. 97. Berg. (Min)
getta pel cocchiume. Serm. S. Bern. Nulla altra cosa la carne , ScnivARE , Schi-v-re. [Att.1 Scansare, S gire , Schifare. i
colla quale tu hai s grande amistade, se non ischiuma fatta carne,
vare , sin. Lat. evitare, effigere. Gr.
(In franc.
vestita di fragil bellezza. Baldin. Voc. Dis. Schiuma. Escremento
in isp. ed in provenz. esquivar, dal ted.scheuen fuggire, tenerc
umido e ventoso, il quale si separa dal suo soggetto per virt di ca
vergognarsi. Altri forse dall'illir. csuvatise guardarsi.) Sagg. nat. ep
lore, o per agitazione vcemente. (
65. Non sono per questi talmente inevitabili, che dall'accortezza
Bava. Annot. Vang. Cadde, e volgevasi per terra, e faceva schiu
del diligente osservatore non si possano leggiernente schivare
ma per la bocca.
As. o9. E fece tanto, ch'e' s'usci di casa, ma non pot per questo
Acqua del mare. Franc. Sacch. rim. 24f. Ci che pot, dal na
schivar
l'ultimo colpo dclla fortuna. Buon. rima6. Pregia me, pregia
scer all' occaso Mise in te fra le marine schiumc. E 65. Io non mi
il mondo, a cui se' bella, N schivar, bench bassi, i merti nostri.
-

sarei stanco n rimaso Tra le Tirrene e l'Adriane schiume.


- Per metaf (Impurit, Immondezza di coscienza..] Dant. Purg. 13.

- Guardare, Difendere,Serbare illeso. Ar. Fur. 6. 3o. Se da


grandine il cicl sempre ti schivi. (P)
88. Se tosto grazia risolva le schiume Di vostra coscienzia. But. ivi: 3 - * Rimuovere , Allontanare , Cessare, aggiuntovi nel terzo caso
Risolva le schiume Di vostra coscienza. Come la schiuma significa la

impurit dell'acqua, cos la pone qui per la impurit della coscien

la persona ch' liberata , preservata dal rischio, danno ecce

schiva. Ar.conFur.44
Ma furore?
si offender
saril qual n
prieghi4.
il suo
(Pe) EAmor,
9.4f9.chi
Dopo

zia ; cio, se tosto la grazia di Dio risolva e disfaccia la macchia

schivarmi

del peccato rimasa nella coscienzia.

la forza n l tesoro Potr giugner pi a tempo, si che morte. E


strazio schivi al mio caro consorte. (Br) E a. 34 I'anel che le
chiv pi d'un disagio Tra le rosate labbra si chiudea. Buoni,
3. 4. n. A me s'appartenea, com' io v'ho detto , Scansar quelli sco

Dicesi Schiuma degli sciagurati, de'ribaldi, di cucina] o simili,

per Isciaguratissimo e Ribaldissimo. Lat. improborum faex.Gr.rau


rd mpos. Morg. 9.97. Io era il capo degli sciagurati, Anzi la schiu
ma di tutti i ribaldi. Libr. Son. 1. Ch'egli caso da ghiotti Epa

lari, E schivarvi materia D'intrigarvi con loro. (N)


rasiti , e tu ne se' la schiuma. Varch. Stor. 2. 472. Costoro , i Schivato, Schi-v-to. Add. m. da Schivare. Altrimenti Scansato, Evi
tato.
(A)rotis,
Salvin.
Annot.
F. B. 3. 4. n. Orazio: Metaque fervidis
quali ordinariamente sono la schiuma de'ribaldi, non solo entrava
Evitata
schivata
, scansata.

(5

no in qualunche casa veniva lor bene, ec. Bern, Orl. 2. 7. 53.Co


SchivAzzo. *
) Schi-vz-zo. Sm. Grosso paliscalmo; quasi ac
ne, rispose, schiuma di cucina ? ec. (V)
Dicesi in modo basso, Venir la schiuma alla bocca e vale Adi
crescitivo i Schivo non usitato per Schifo. Tansil.Cap. i. La torre
rarsi. Lnt. ira abripi, corripi. Bern. Orl. 1. 6. 58. A Galafron
ch'essi tengon per pi forte Battemmo , e poi le tolsemo di sotto
vicn la schiuma alla bocca, Vcdendo il popol suo cos fuggire.
Quanti schivazzi e navi eran li sorte. (P. V)
- (Ar, Mes.) T. de' tintori. Cos chiamasi anche la Fiorata. (A Scnivezza , Schi-vz-za. Sf ast. di Schivo. Schifezza. Ar. Sat. 5. si
3 * (Chim.) Schiuma di stagno. Perossido di stagno ottenuto col
quei
, ben ponno Con mcn schifezza e stoma
chi pi
ui p
per Ist
l'azione combinata del calore e dell'aria, peraltro mesciuto quasi sea.)
(A)saldi
(B) Baciar lor anco cc. (Qui
Istomacaggine, Nau
scmpre coll'ossido di piombo ,perch si suole aggiungere del piom
bo allo stagno per sollecitare la calcinazione , che, altrimenti, sa Scrivo. Add. fm. Fastidioso, Nojoso. ( In ar. scila tae dium capere
rebbe lunga e difficile. La materia che ottiensi si lava , per sepa
rei) Tass. Ger. 2.7. E ben fa vita sua sdegnosa e schiva, Spez
rarne il metallo non calcinatosi. Questa preparazione di vario co
zando a forza il suo ritegno frale, La bella anima sciolta al fia' se
lore, orgrigia, or giallastra. Si adopera in molte arti. (D. T)
guiva, Che poco innanzi a lei spiegava l'ale.
SmiumAerobo, * Schiu-ma-br-do. Add. e sm. comp. Cuoco vile. Ros.
- Malinconico. Lat. tristis. Gr cv9pords. (V. Schifa) Petr. sort,
Sat. 5. Di barbieri, caciari e schiumabrodi. (N)
44. Quasi senza governo e senza antenna Legno in mar, picn di
Scanomare, Schiu-mn-te. [Part. di Schiumare. Che schiuma, Che
pensier gravi e schivi.
fa schiuma. Lat. spumans. Gr. piev. Salvin. Disc. 2. 436. Dove
- Schifiltoso , Lezioso. Red. Vip. . 6. Per levare una certa ub
il tremito e lo scotimento e la convulsione succede, e la bocca si fa
bia a quelle volgari donnicciuole,che doveano lavarlo dopo morto,
schiumante. E Teocr. Idill. 2o. Ella il palpava , e la schiumante
le quali , come troppo casose , schive e guardinghe, erano solite
bocca Colla man gentilmente gli asciugava. (B)
forse di fare grand'atti e gran lezi.
ScinuuMARe, Schiu-m-re.[Att.] Levare e Tor via la schiuma.-, Stumia
- Schifo , in sentimento di Ritroso. (V. Schivare. In tcd. schu ti
re, Stummiare, Dischiumare, sin. Lat. spumam adimere. Gr. dpv
mido, ritenuto , pauroso, che ha vergogna. In isp. esquivo schivo,
capsv. Pallad. Febbr. 27. Alcuni sono , che fanno bollire l'acqua
disdegnoso , spregiante.) Dant. Inf26.74. E' sarebbero schivi, Per
salsa , e ischiumano. E altrove : Togli pece e sugna , ovvero sevo
ch' ei fur Greci, forse del tuo detto. But. ivi: Sarebbono schivi, cio
per igual parte , e fa bollire, e
bene. Agn. Pand. o.
schiferebbono. Dant. Purg.2.72. E di calcar nessun si mostra schivo.
L'esercizio conserva la vita , accende il caldo e 'l vigore naturale,
- Guardingo, Ritenuto, Modesto. Lat.modestus, pudicus, verecundus.
schiuma la superficie, e cattive materie, e
buone ediz.
Gr. ciuo. Petr. canz. 48.9. Giovane schivo e vergognoso in atto.
-

6 - Mondo, Netto, Purgato. (Dal pers. sciba chiar, lucido. Nella


leggono le superchie in cambio di la superficie.) (V)
Dicesi Schiumare il grasso, e fig. vale Levare il meglio di una stessa lingua sciahvar ci che v'ha di meglio nel suo genere.) Ar.
cosa. Tasson. (P)

Fur. 43. 95. Fra quei guerrieri il Vecchiarel devoto Sta dolcemen

N.ass. e pass. Fare o Generare schiuma; altrimenti Spumare.] Lat.

te, e li conforta ed ora A voler, schivi di pantano e loto, Mondi pas

spumare. G. dpiev. Tes. Br. 3. 8. Farli bollire insieme , tan


sar per questa morta gora. (Pe) tch si schiumino, e poi li leverai dal fuoco, e quando sieno fred Schivo. Sm. Ripugnanza, Nausea. Onde Averc schivo o a schivo e
dati ec.1 G. V. Vit, Maom. Avea Maometto la malattia di morbo

lo stesso che Avere a schifo. Segn. Parroc. instr. 6. 2. In caso poi

caduco; che spesso cadeva in terra e dibatteva . e schiumava colla


che qualche uditore superbo avesse a schivo un dire umile, che rile
bocca sanza sentimento. Amm. Ant. 24. 4. 1. Il ventre , che bolle
va ? Ar. Fur.7.7. E dove amarlo e caro aver solia, L'odia, sprez
di vino, tosto schiuma in lussuria. E 3o. 1. 2. Schiumasi la bocca
za , n' ha schivo , e 'l getta via. (V)
a' porci salvatichi, e aguzzansi i denti.
2 - E Sentire schivo = Avere riprezzo, Stomacarsi. Ar. Fur. 4.
ScaixAto, Schiu-m-to. Add. m. da Schiumare. [Cui stata tolta la
3. Ma tanto orror ne sente e tanto schivo , Che stride c geme e
schiuma. - , Stumiato , Stummiato , sin..]
duolsi ch'egli vivo. (Pe)
Che fa o genera schiuma. Tes.Pov. P. S. cap. 8. La chiara del ScnizANDRA. * (Bot.) Schi-zan-dra. Sf VG. Lat. schizandra.(Da schizo
l'uovo menata e schiumata, messa negli occhi lacrimosi e quasi arsi,
io fendo , e aner, andros maschio , e per estensione stane.) Arbo
sana. E appresso : Item lo succo di ruta mischiato con mele schiu scello rampicante dell' America Settentrionale, che nella monoecia
pentandia forma un genere da Michaux stabilito ; e cos denomi
mato
a poco a poco, messo negli occhi, toglie la caligine
Fig. Privo di difetti. Tac. Dav. Stor. 2.269. Le virt d'ambi
nato dalle sue antere quasi sessili, connate e separate per una semi
congiunte, schiumate de' vizi , fatto avrieno al principato ottimo plice fessura. Questo genere ha per tipo la Schizandra coccinea, della
temperamento. (ll testo lat. ha: demptis vitiis) .
fond una piccola famiglia , sotto il nome di Schizan
Scniumatoso. (Ar Mes.) Schiu-ma-t-jo. Sm. Strumento di legno in
ree. (Aq
-

forma di cucohiajo bucato , per uso della cascina. (Ga)


Scmucoso. Schiu-mo-so. Add. m. Pieno ai schiuma; [ altrimenti Spu
moso. Lat. spumosus. Gr. cpns. Filoc. 6. 255. Come il porco,

poich''e' sente l'agute sanne de'caccianti cani,schiumoso con furia si


rivolge tra essi, magagnando con la sanna quale in prima giugne. Urb.
Avvenne che uno addentato cinghiale tutto schiumoso e con rabbuf

Scurzarbaz* (Bot)Schi-zan-dr-e.Sf pl. V.G. Lat. schizandreac. (Da


schizo io fendo, e aner, andros maschio) Nome di una famiglia di
piante, stabilita da Blume, il cui tipo e il genere Schizandra.(Aq)
Scnizarro. *(Bot.) Schi-zn-to.Sm.VG. Lat. schizanthus. (Da se
io fendo, e anthos fiore.) Pianta erbacea del Chiti che forma un
genere nella diandria monoginia, il cui calice diviso in cinque
parti lineari, e la corolla ha il lembo a due labbri, de' quali il su
periore diviso o fesso in cinque parti, e l'inferiore in tre (Aq)

fato pelo davanti a lui correndo trapassava. But. Purg. 3.2. La co


scienza rimane brutta e schiumosa, questa schiuma significa la colpa
del peccato che rimane nella coscienza. Bern. Orl.3. 8.27. Guarda Scauze A. * (Bot.) Schi-z-a. Sf. V. G. Lat. schizoea. ( Da schizo io
le torri, e spregia quell'altezza Colli denti schiumosi, com'un verro.
scuso. Add m da Schiudere ; altrimenti Dischiuso 1 (V. Pervio.)

Lat. apertus, reclusus, reseratus. Gr. divoxSais. Dant. Purg. 25.

fendo.) Genere di piante crittogame della famiglia delle felci, da

Smith stabilito, che si distinguono per l'estremit delle loro fronde


spaccate o fesse. (Aq)

15. Onde ir ne convenia dal lato schiuso. G. V. 9. 1o. . La citt Schizocero. * (Zool) schiz-ce-ro. Sm. V. G. Lat. schizocerus. (Da

era tutta schiusa, e le mura vecchie quasi gran parte disfatte. E


. 96. 4. Non provveduti per l'assalt della notte, e la detta villa
schiusa , furono sconfitti.

- Escluso, URigettato, Eccettuato. Lat. cxclusus. S. Gio. Grisost. Li

schizo io scindo , e ceras corno.) Genere d'insetti dell'ordine de

gl'imenotteri, della sezione de'terebrani, e della famiglia del por


tasega, stabilito da Latreille, i quali vengono cos denominati per
le loro antenne o corna

(Aq)

maldicenti, come detto, secondo la sentenzia di san Paolo, ne sono ScHizochirone. (Bot.) Schi-zo-chi-t-ne. Sm. V. G. Lat. schizochi
schiusi. Franc. Sacch. rim. 36. Se non che come fu gi spento e

ton. (Da schizo io fendo, e chiton veste.) Nome di un genere di

schiuso. Tra gli altri del catalago Lione. Cron. Morell, 49. Aven
do ischiuso
che gli doveva essere padre. Vit. SS. Pad...

piante proposto da Sprengel , ma non ancora pubblicato, il cui

a Rimangono di fuori, e sono schia del regno di Cristo. (V)

nome deriva dall' avere l'inviluppo fiorale fatto a modc di vetc a


fo. ()

SCHIZZO
1 4o
SCHIZOCLENA
SchuzocLeNA. * (Bot.) Schi-zo-cl-na. Sf. V. G. Lo stesso che Schizo 4 Andare in ischegge, Sgretolarsi. (Dal gr. schizo io fendo)Benv.
Cell. Oref no6. Questa ( vernice ) poni a scaldare dolcemente, fa
lena, V.(A
Schizooenma. (Bot.) Schizo-dr-ma. Sf VG. Lat. schizoderma. (Da ccndo struggere con essa un poco di cera, la qual fa che, disegnando
poi sopra la detta vernice, non ischizzi. Questa diligenza si fa, perch
schizo io scindo, e derma pelle.) Genere di piante crittogame della
famiglia delle ipossilee, stabilito da Ehrenberg a scapito delle Xylo oltre alla vaghezza, finito che sia di smaltare, lo smalto non ischizzi.(V)
mae , il quale comprende due specie, cio la Schizoderma scirpium, 5 Au. nel significato del S. 2. Gettare con forza cosa liquida. [V.
Schizzato , S. ..]
e la Schizodcrma filicum. La prima di dette piante nasce sotto l'epi
dermide dello scirpus lacustris, e la seconda sotto quella dell'Aspi 6 * Dicesi Schizzare il fango addosso alcuno e vale Imbrattarlo di
-

dium filix foemina, ed ambedue appariscono rompendo l'epidermide

schizzi. (A)

in istrataglio. (A

Dicesi Schizzar fuoco, e fig. dicesi volgarmente dell'Essere in


collera. (A)

Schizorito. * (Bot) Schi-zo-fil-lo. Sm. VG. Lat. schizophyllum. (Da


schizo io fendo , e phyllon foglia) Genere di piante crittogame,
della famiglia definghi, e della sezione degli agarici, stabilito da

(Pitt.) Anche attivamente Disegnare alla grossa. (V. Abbozzare.)


Lat. leviter deformare , prima ducere lineamenta , adumbrare. Gr.

ricxus. ( Dal gr.sciaizo io adombro. In brett. skeud ombra. In


isp. esquiciar schizzare) Matu. Franz. rim. burl. 2. 95. Schizzo in
risposta questo mio disegno. Bronz. rim. burl. 3. 4o. Quando voi

Fries coll' Agaricus alneus di Linneo. Sono cosi denominate dalle

loro fgliette o lamine divise, ossia longitudinalmente bifide. (Aq)


ScInzoLENA. (Bot.) Schi-zo-l-na. Sf V. G. Lat. schizlaena. (Da schizo io
fendo, e lena tonaca.) Genere di piante della famiglia delle clenacee,
stabilito da Du Petit-Thouars, e cos denominate dall'involucrofesso,
che in modo di tonaca riveste i loro fiori., Schioclena, sin. (Aq)

schizzate O donna o uom , per dipignerlo poi, Che cattiva maniera


non facciate.

2 [E n. pass.1 Bronz. Rim. burl. 3. 42. Mettiam per caso, una


donna si muore, S' ella si fa dipignere e schizzare, Lascia pure quel

SchizoLiTo. * (Min.) Schi-zo-li-to. Sm. V. G. Lat. schizolithes. (Da schi

bene e quell' onore.


zo io fendo, e lithos pietra) Genere di minerale composto di mica
e clorite, di talco e di lepidolito, proposto da Husmann ; cristal SchizzATA , Schiz-z-ta. Sf Lo schizzare , Schizzo ; e qui dicesi di
Sterco d'uccelli. ( Dal franc. chiasse cacatura di mosche cc.; da
lizzato in prismi dritti e romboidali ad angoli sessanta o centoventi
gradi , eh facilmente si fende. (Aq)
chasser cacciare.) Car. Apol. 2o8. Gli ornamenti , che cc. pareva
ScaizoLoMA. * (Bot.) Schi-z-lo-ma. Sf. V. G. Lat. schizoloma. (Da no ec., riuscirono schiccheramenti di lumache ec., schizzate d'uc
celli , e raunate di brutture. (A) (B)
schizo io fendo, e loma frangia.) Genere di piante crittogame della
famiglia delle felci, stabilito da Gaudichaud, caratterizzate da fiut 2 - Fg. Colpo. (Dal ted. schuss colpo, tiro, che vien da schiessen
tirare.) Aret. Rag. A quest'ultima schizzata cominciando l' argu
tificazione lineare , marginale e ricoperte da doppio integumento che

si apre a foggia di scissura frangiata. (Aq)

mento a fare operazione, il pedante ec. (A)

ScuzoNEMA. * (Bot.) Schi-z-ne-ma. Sf. V. G. Lat. schizoncma. (Da SchizzAro , Schizz-to. Add. m. da Schizzare. Volg. Mes. Si mon
difichi con acqua mclata ec. , schizzata dentro colla calza.
schizo io fendo , e nema filo. ) Genere di piante crittogame , della
faniglia degl' idrofiti, stabilito da Agardh, e caratterizzate da 2 [I Disegnato alla grossa , Toccato , Tratteggiato o simile. 1 Car.
piccoli tubi /% contenenti alcuni globetti colorati che rompono lett. 2. . L' altro (disegno) schizzato d'acquerella d'un uomo dab
e lacerano il filo all'epoca della maturazione. (Aq)
bene, che non si cura d'esser nominato. E 2. 9. La voglio veder
SchizoPETALo. * (Bot.) Schi-zo-p-ta-lo. Sn. V. G. Lit. schizopetalon.
prima disegnata , o almeno schizzata, che intagliata.
(Da schizo io scindo, e petalon petalo.) Genere di piante
fa Schizzato A. (Ar. Mes.) Schiz-za-tja. Sf Gola o Condotto che nelle
fornaci
da fondere metalli sopra l braciajuola, per la quale esce
miglia delle crucifere, e della tetradinamia siliquosa di Linneo;
stabilito da Sims con una pianta del Chili, la quale, fra gli altri
a , per portarsi nel forno del metallo , per fonderlo. Voc.
caratteri presenta i petali colla lamina lateralmente divisa o strata
is. (A)
gliata , come una foglia pennatifida. (Aq)
SchizzATouo (Ar. Mes.) Schiz-za-t-jo. Sm.) Strumento per lo pi di
SchizoroD1. * (Zool.)
Sm. pl. V. G. Lat. schizopodes. stagno o d'ottone, col quale s' attrae o schizza aria o liquore per
-

(Da schizo io fendo , e pus, podos piede. ) Famiglia di crustacei


decapodi e macruri, stabilita da Latreille, nella quale si compren
dono i generi che hanno per carattere comune i piedi fino alla loro
media parte divisi in due rami , ossia in due gracili appendici u

nicamente destinate al nuoto, e sono i generi Mysis e Nbalia.(Aq)


Scarzossilo. * (Bot.) Schi-zs-si-lo. Sm. V. G. Lat. schizoxylum. (Da
schizo io fendo, e xylon legno) Genere di piante crittogame della
famiglia de'licheni, stallilito da Persoon, le quali nascono sopra

diverse operazioni, ed anche a gonfiarpalloni. Lat. clyster. Gr.


xva rip. Sagg. nat. esp. 38. Applicarono a quella una bocca di schiz
zatojo con sua madrevite corrispondente. Malm no. 4o. Pallon gros
so , bracciali e schizzatojo Co' giocatori a palleggiar conduca.
2 Serviziale , Schizzetto, Schizzo. Maln. 3. 4. Ov' egli ha per
lanterna, essendo sera , L' orinal fitto sopra a un schizzatojo.
3 [ IEd in senso equivoco ed osceno. ] Cant. Carn. 45o. Ch' e' bi
sogna sapere Lo schizzatojo con arte maneggiare.

i legni, e presentano degli apoteci da prima interi e chiusi, ma che ScnizzETTanr,Schizzett-re. Att.) Unettare con lo schizzetto. Lat.

poi si lacerano e lasciano vedere le sporadi infossate nella sostanza


che forma questo disco. (Aq)

clysteriare , Vegez.

ScnizzETTATo , * Schiz-zet-t-to. Add. m. da Schizzettare. V. di reg. (O)

ScelzoTrichiA. (Mcd.) Schi-zo-tri-chi-a. Sf. V. G. Lat. schizotrichia. SchizzETTINo , Schiz-zet-ti-no. Sm. dim. di Schizzetto. (A)

(Da schizo io fondo, e thrix capello.) Biforcamento de' capelli alla Scnizzetto. (Chir.) Schiz-zt-to. Sm) Piccolo schizzatojo.
loro estremit. (Aq)
ScnizzAMerTo, Schiz-za-mn-to. Sm. Lo schizzare. Bellin. Bucch. 4o.

E dalle gemme dello schizzanento Nacque di pi quest'altro gran

- Lo schizzettare. Red. lett. 2. 77. Allo schizzetto di acqua d'or


zo , che V. Sig. le fa fare, aggiunga sempre un poco di nel rosato.
----piccolo ; altrimenti Archibugietto..] (V. Schiz

ztta , . 2.
portento. (A) (B)
SchizzANTE, Schiz-zn-te. [Part. di Schizzare. Che schizza. Lat. cxi 3 (Bot.) Nome volgare dell'Elaterio, V. (N)

liens, prosilicns, emergens. Gr. ir. Red. Annot. Ditir. 24. 4 (Pitt.) Dim. di Schizzo nel senso di Specie di disegno senz'om
Quel chiaro, limpido , brillante , pien di rubini, gustoso, odorife
bra o non terminato. Galil. Consid. Tass. 1. 46. Cos in materia
ro, saporito e schizzante negli occhi, il quale ti faccia, bevendolo, di pittura qualche schizzetto di Baccio Bandinelli o del Parmigiano.(Br)
lagrimare per dolcezza.

Scuzzio Noso , Schiz-zi-gn-so. -Add. m. V. e di' Schizzinoso. Magal.


Lett. scient. pag. oo. Anzi direi di pi, che il punto degli occhi
fosse meno rigoroso di quello del nas, e che in conseguenza il go
dibile dell'odorato fosse pi limitato , o dichiamo pi schizzignoso
Mog. 4. 6. La vipera crudel tosto si rizza, E fuoco e tosco per del godibile della vista. (A) (B)
bocca gli schizza. Franc. Sacch. nov. 83. Tommaso aprendo la cassa, SchizzinosAMENTE, Schiz-zi-no-sa-mn-te. Avv. In maniera schizzinosa.
dov'era il cappone , e la gatta schizza fuori , e dgli nel petto. E
Tratt. segr. cos. donn. Talvolta troppo schizzinosamente ricusano il
rimedio.
nov. 84. Colui avvedutosi, schizza con un salto dicendo: non ischer.

ScnizzARE , Schiz-z-re. [N. ass. Saltare o Scappar fuora prestamente

[ o con violenza. ] ( V. Scaturire.) ( In ar qaza salt. In ted.


schiessen slanciarsi , giessen ovvero ausgiessen effiundere, versare. )

zar coll'asce. E nov. 68. Del mese di Luglio battendo fave, gliene

Schizzinosissimo, Schiz-zi-no-sis-si-mo. [Add. m.1 superl. di Schizzi

venne schizzato una nell' orecchia. Sagg. iat. esp. 1 5. Quindi a


ritornarono (alla lucertola) i primi accidenti, con isconei stra

noso. Lat. verecundiae addictissimus, studiosissimus. Tratt. segr. cos.

volgimenti di bocca, ed enfiamento d' occhi, quasi volessero schiz

Schizzinoso , Schiz-zi-n-so. Add. [m. Difficile a contentarsi ; altri

zarle fuori di testa. NerSamin.3. 44. Siccome appunto ai di

pi

lunghi e caldi Batton le biade i ruvidi villani, E' con quei colpi
raddoppiati e saldi Fanno schizzar fuor dell'ariste i grani. (N)
2 - Saltar fuora, proprio de'liquori, quando scaturiscono per pic
coli zampilli con impeto, o quando percossi saltun fuora con vio

lenza. Lat. exilire, prosilire. Gr. ixrv. Soder. Colt. 97. Volendo
fare un vin buono in cccedente sovranit di

perfezione, e che schizzi

in aria, non che brilli nel bicchiere cc., userai quest'accuratezza.


Sagg. nat. esp. 78. Le quali (gocciole), o schizzino o piovano per
lo mezzo dell'aria, o posino sopra un corpo asciutto, tirano sempre
al rotondo. Fir. As. 93. Il ventre pien di bictole, e di altri erbaggi,

donn. Si truova che sono schizzinosissime con soverchio di lezi.

menti) Ritroso, Lezioso, (Schifiltoso., Schizzignoso , sin.) Lat. ru


sticus, fastidiens. Gr. dypnos. (Dal celt. brett. kizinik difficile a con
tentare. In ingl. shittish restio, renitente , capriccioso che i Napo
litani dicono Schiattuso. In isp. esquivcz.) Paiaff. S'aggrav scre
zio a gara, e schizzinoso. Varch. Suoc. 2. 2. Ell' troppo schiz
zinosa. Segr. Fior.Maundr. 4. 8. Io vorrei ben vedere le donne schiz
zinose, ma non tanto. Varch. Lez. 636. Dalle quali (licenze ) i La
tini, come severi, e forse troppo schifi, per non dire schizzinosi, si
guardarono.
Schizzo , Schiz-zo. [Sm.] Lo schizzare ; (altrimenti Schizzata , Schiz
zamento..] Lat. aspergo.

assaltato la merc di quelle bastonate da una sdrucciolevole soccor 2 Quella macchia di fango , d'acqua, o d'altro l'quore, che viene
rcnza , schizzando come un nibbio, di loro una parte ne ricoperse ,

e un'altra n'ammob con quello odore.

3 - Dicesi Schizzare gli occhi, parlando di persona , quando per


qualche violento affetto sono infiammati,
, e par che vo
V.
Occhio,
S.
65.
Filoc.
2.2og. I suoi
occulmntuanimati di Iucida rossezza, pa
-

capo gli
--

cheo di
testavi schizzare
occhi,
invidi,
schizzi;
--- --- ,

E chi non vuol restare in secco, gizzi,

dallo schizzare. Lat. nota vel labes lutea , caenosa. Bocc. nov. 55.
6. Tutti molli veggendosi , e per gli schizzi, che i ronzini fanno

co'piedi in quantit , zaccherosi. Magal. Lett. La quale (cometa)


finalmente rimase come uno schizzo di latte sopra tab di color ce
leste. (A)

3 Minimissima particella di checchessia ; come : Io non vo' questo

schizzo. ( Dall'ar. chrzat segmento. In turco qrz poco)


4 - (Pitt) Schizzo (e Schizzi;] Spezie di disegno senza ombra, e non

141

sCIAGUATTARE

SCHLAN

terminato. (V. Abbozzo.) Lat. graphis. Gr. ypxos. ( Da schizzare.


sato. (Dal gr. za molto, ed abelieros stolido) Aret. Rag. E vo'dir
In ingl. sketch schizzo, che, secondo il Johnson, viene dal lat. sche
treccolare, e non berlingare, e sciabordo , non insensato, non per
dula. In franc. esquisse.) Bern. rim. . 67. Serbate questo schizzo
altro , che per dirsi nel mio paese. (A)
per un pegno , Fin ch'io lo colorisca e lo riscuota. Tac. Dav. Perd. SciAccA. * (Geog) Citt di Sicilia presso l'antica Selinunte. (G)(N)
eloq. 4 g. Finito no ec. , ma cominciato pare a me, e fattone un SciAcoRA. * (Zool.) Sci-co-ra.Sf. Sorta d'uccello, di carne assai dili
po' di schizzo. ( Il testo lat. ha : vestigia ac lineamenta quaedam
catu ; pi comunemente detto Beccaccino. (A)

SciacQuaianni, Scia-cqua-ba-ri-li. Sm. comp. indecl. Usato per lo


pi avverbial. nel modo. Andare a sciacquabarili, e dicesi di Quelli
zoppi che vanno a gambe larghe, e pare che vogliano con un piede
andare in un luogo, e coll' altro in un altro ; e dicesi cos perch
Copp. rim. burl.. fanno lo stesso moto colla persona che fa uno che sciacqui un ba

ostendisse videaris.) Baldin. Voc. Dis. Schizzo o Schizzi dicono i

pittori quei leggierissimi tocchi di penna o matita con i quali accen


nano i lor concetti senza dar perfezione alle parti, il che dicono
Schizzare. (N)
a Per simil. (Piccolo saggio di checchessia. 1

3. Qucst' un esempio , un schizzo , un' ombra , un zero.

rile. Mun. Malm. (A)

(Ar. Mes) Schizzatojo. Ar. Negr. Prol. Non aspettate argo SciacquADenti,
Scia-cqua-dn-ti.
tSm. comp.
indecl.1
V.cosa
bassa.
lezione ; e propriamente
Il mangiare
qualche
picciola
perCole
bere
mento n prologo , Ch farlo sempre dinanzi fastidia ; Il variare, e
qualche volta metterlo Di dietro giovar suol : nella commedia Dico;
s' alcun che pur lo desideri Aver or ora, pu in un tratto correre
Al spezial qui di corte, e farsel mettere, Che sempre ha schizzi e

decozioni in ordine. (V)

con gusto. Lit. silatum, jentaculum. Gr. amariaud. Malm. .

35. A lei fece Baldone Quivi portar un po' di sciacquadenti, Ovo


lete chiamarla collezione.

cAcquamento,
Sciacqua-mn-to.
Lo sciacquare
; altrimenti
Sciaguattamento.
Baruff Canap. l. Sm.
7. Rimarr
poco il fango
gi de

T. di Giuoco. Nome che si d a quelle quattro pietre che sono


posto Nel midollo de'fasci , e a forza poi Dell'acqua stessa e dello
poste nel pallottolajo, ad uso di rifletter le palle , o di far matto
nelle. Malat. Sf. (A)
sciacquamcnto... Quel viscidume e la tintura insieme Spariranno in
Scalan. - (Geog) Citt di Boemia. (G)
gran parte. (P. V.)
cAcQUARE , Scia-cqu-re. Att. Leggiermente lavare ; altrimenti] Ri
Scalava. * (Geog.) Citt degli Stati Prussiani nella Slesia. (G)
sciacquare. Lat. abluere , eluere.Gr. ixrAvetv. Rim. ant. F. U
Schlave. * (Geog) Citt degli Stati Prussiani nella Pomerania. (G)
bert. o3. Di lagrime convien che gli occhi adacqui , E che 'l viso
ScuomeeRoa. * (Geog.) Schom-br-ga. Citt della Moravia - della
Slesia del Regno di Virtemberga. (G)
ne sciacqui.
2 - * E n. pass. Diod. Lev. 6. 28. Se pure stato cotto in un vaso
Scnono An. * (Geog) Lo stesso che Esco , V. (G)
Schueis.*(Geog.) Cit. degli Stati Prussiani nella provincia di Posen.(G)
di rame , strebbisi quello e sciacquisi con acqua. (N). .
AcQuATo , * Scia-cquto. Add. m. da Sciacquare. v di reg. (o)
Scia. (Marin.) Sf. S'intende con questa parola la traccia, il solco o
la striscia risultante da una sorta di bollimento in piccoli vortici, ciAcQUAtoaio, * Scia-cqua-t-ri-o. Sm. Ruina, Difacimento , Scia
che lascia dietro di s , nella direzione della sua rotta , una nave
lacquo. Car. Lett. ined. 3. 27. Fino adesso tu hai fatto per modo
che la casa tutta se ne va in sciacquatorio, tanto in pochi di hai
che cammina ; ed un effetto delle acque laterali, che per tutte le
direzioni tendono a ritornare al loro livello , e a riempire il voto
versato e buttato via. (Pe)
che fece la nave, avanzandosi nel mare. (Dall'ar. scijet segno. In cAcouAruna, * Scia-cqua-t-ra. Sf. L'acqua in cui si sciacquata
alcuna cosa. V. dell'uso. (A)
pers. scjar solco.) (S)
Dicesi Scia scorre, quando da una banda del bastimento si scia, SciADAFILLo. * (Bot) Scia-dafilo. Sm. V. G. Lat. sciadaphyllum.
(Da scias ombrella, e phyllon foglia.) Specie di piante esotiche del
e dall' altra si voga, per farlo girar prontamente. (S)
-

- * Dicesi Fare scia e vale Sciare. (A)

Sciasecco. (Marin) Scia-bc-co. Sm. Lo stesso che Stambecco, V. (In


isp. arabeque, in franc. chubec.) (S)
Scianca. (Marin.) Sc-bi-ca. [Sf) Sorta di rete da pescare, alquanto

genere
aralia,
delladal
pentandria
pentaginia,
e della
famiglia,
delle
araliacee
, distinte
calice intero,
e dai petali
al numero
di cin
ue o sette, riuniti nell'apice a foggia d'ombella o parasole; il frutto
carnoso sormontato dai stili persistenti con cinque o sette

cellete

diversa dalla Rezznola , V.) ( Dall'ar. scebek reti. In turco scebeke


rete. In illir. scalbuka sciabica. In isp. dicesi xabega. In cbr. sobech

ciascuna con
un seme.
(Aq) (N) Add. f pl. V. G. Lat. sciade
SciAperoRe.
* (Filol.)
Sci-a-de-fo-re.

reticella.) Buon. Fier. 2. 4. 5. Come se 'l giacchio qui trar si doves


se , E le sciabiche tendere , o le ragne. Oliv. Berg. (O)
* Fig. Predica fatta al minuto popolo e non istudiata. Salvin.

degl' inquilini Ateniesi, le quali nelle processioni delle Panatenee

Annot. F. B. (A)
Sciarcante , Scia-bi-cn-te. Part. di Sciabicare. Concionante al minuto

phorae. ( Da scia ombra, e phero io porto.) Aggiunto delle figlie.


per difendere dal sole le matrone e le vergini di Atene , Porta

no ombrelle, seggiole e vasi d'acqua; perci dette anche di


fore. (Aq)

popolo , e con predica non istudiata. Sonsev. Pred. 3. Berg. (Min) ScApio. (Filol.)Sci--di-o. Sm. V. G. Lat. sciadion. (Da scia om
bra.) Cmbrella , nome generico e particolare del cappello tanto degi
Scaicane , * Scia-bi-c re. N. ass. da Sciabica , nel sign. del S. 2.
Concionare al minuto popolo con predica non istudiata. V. di reg. (O)
ecclesiastici, quanto dei laici presso i Greci. Il colore e l'ormato
Scaruchello. (Ar. Mes.) Scia-bi-chl-lo. Sm. Specie di rete a cucuz
del cappello dei grandi era vario secondo il loro grado. Quello dei

Despoti o de' Sebastocratori era adorno di gemme. Cos pure chia

zolo. (A)

mavasi l'Onbrella cui gli spettatori de giuochi portavano nel teatro,


Sciasla. (Milit.) Sci-bla. (Sf sinc. di Sciabola. Lo stesso che ] Scia
bola, V. ( Dal ted. sbel sciabola. In ungh. szablyra , in illir. sa
che era scoperto, per difendersi dalla pioggia e dal sole. (Aq)
blja, in franc. sabre , in isp. sable, in ingl. sabre ec.) Red. lett. 2. SciaFrusa. * (Geog) Sciaff-sa. Citt e Cantone della Svizzera. (G)
no. Sua Maest mand il suo Silittar a portare una veste di zibelli ScaFila. * (Bot.) Sci--fi-la. Sf. V. G. Lat. sciaphila- (Da scia om
mi e una sciabla al Gran Visir in dono.

bra, e philos amico) Genere di piante della famiglia delle articee,

- * Dicesi Colla sciabla alla mano e vale Colla sciabla sguainata


e stretta in pugno. Montecucc. Vengono essi tosto colla sciabla alla
mano nella mischia. D' Antonj. Il vantaggio , che questa spezie di
milizia
cavalleria) somministra nelle fazioni campali , dipende

e della monoecia esandria di Linneo , stabilito da Blume con una


pianticella gracile, carnosa, e priva di foglie, che cresce nelle gioni montuose ed ombreggiate dell'isola (Nasa-Kampaga nell'In
dia. (Aq)
dalla celerit de' suoi movimenti, e dall'impeto con cui schierata in SciAriLo. * (Zool.) Sci--fi-lo. Sm. V. G. Lat. sciaphilus. (V. Scia
battaglia urta l'inimico colla sciabla alla mano. (Gr)
fila.) Genere d'insetti dell'ordine de'coleotteri, della sezione de'te
Scaelese. * (Geog.) Scia bl se. Sm. Lo stesso che Ciablese, V. (G)
trameri, e della famiglia de' rincofori,stabilito da Schoenherr.Sono
ScianoLA. (Milit.) Sci-bo la. [Sf. Sorta di spada grossa e pesante, col cos denominati dal frequentare che fanno i luoghi ombrosi(A)
taglio da una parte sola , lunga ed alquanto ricurva , la quale si SciacnArA. * (Archi) Sci-a-gra-f-a. Sf Lo stesso che Sciografia, (Aq)
porta al fianco sinistro appesa ad un cinturino da tutta la caval SciAGUATTAmenro , Scia-guat-ta-mn-to. Sm. Lo sciaguattare Dibat
leria leggera, e sostenuta da un budriere dai soldati scelti d'infun
timento
di acqua
o di
altro
liquore;
Diguazzamento,
cquamento.
Magal.
Lett.
scient.
pag.altrimenti
53. Niuna
cosa impedisceScia:
dal
teria. Le parti principali della guardia , della lama e del fodero
della
l sono le seguenti: il Bottone del puntale, il Bottone del potersi dire che quell'umore che geme e distilla perennemente nel
fusto, la Ciappa, la Coccia, la Costa , la Cucitura, il Dbole , la
granel dell'uva dalle vene materne del tralcio , si mescoli con que
Dragona, il Falso , le Fascette , il Fodero , il Forte, il Fusto, il
sta tal polvere di luce, e per lo sciaguattamento che riceve esso u
Guardmano , la Guardia, il Guarnimento , l' Impugnatura, la La
more per loScia-guat-tre.
continuo moto,
ec.n.
(A)
Sciacuataae,
tau.
ass.(B)
e pass.frequentativo di Scia
ma , il Manico, il Marchio o bollo, la Montatura, il Patto, il Ponno,

il Puntale , il Taglio che dicesi anche Filo, il Tallone. ] - , Scia


bla, sin. Lat. ensis falcatus. [ Gr. gipos..] (V. Sciabla.)
Scasoapace. (Ar.Mes.) Scia-bor-d-re. att. Sciaguattare,

Dguazzare,

o Battere con forza un panno, o simile, in un truogolo, rigagnolo

o altro, per levargli il ranno, o soverchio colore che avesse con


tratto. Sciabordare dice pi che Sciacquare. (Dal ted. subern puli
re , nettare; onde Saubernd che netta ) (A)

- Fig. dicesi Sciabordare una cosa e vale Farne il suo trastullo,


il suo passatempo , Godersela; ed modo popolare. Aret.Rag.(A)
SciaroRnaro, Scia-bor-d-to. Add. m. da Sciabordare. V. di reg.(O)
Scanoaprto,* Scia-bor-di-to. Add. m. V. A. V. e di''Sbalordito. Vit.

cquare. Sbattere spesso l'acqua o altro liquore, ovvero, l Battere e


Diguazzare alcuna cosa nell'acqua per pulirla. Lat. eluere coag
tando. Malm. 7. 9. Giunto al mulin, dal mezzo in i sbracciato ,

Si sciaguatta i calzoni in quella gora Bellin. Disc. 6. Schianti egli


con la sua mano qualche pianta innocente , mentre ella vive, dalla
sua terra, e sciaguattando nell'acqua pura le sue radici, ec- (Min)

2 - Diguazzare i liquori ne' vasi non interamente pieniMagallett.


Ma in questi che hanno da andare insino a Madrid, crederei bene
in cambio d'argento vivo, che nello sciaguattare in si lungo viaggio
potrebbe
rompere il cristallo, mettere margheritine cc. (A) Salvin.
Cas. no9. Giocoso anche ecpatassein , quasi Sbattere Sbatacchia

SS. Pad. . 25. Quegli , quasi tutto per vergogna sciabordito, non
re, Sciaguattare, per versar il vino dall'otro. Via, sciaguatta ; af
finch di ber sovvengami. Allude al fuoco del liquor rinchiuso , e
le rispuose altro. (V) (La C'r. legge Sbalordito. Ma ammessa la v.
che nell' otre bilbisce, come disse Nevio poeta latino; o allo stre
Sciabordo non pare che sia da rifiutarsi questo Sciabordito , quan
tunque mal ricevuto dal Monti. Se alcuni testi delle Vit.SS. Pad.
pito del vino che scorre per l'angusto canale del pellicino dell'otro.
leggono invece Sbalordito, facile che i copiatori abbiano sostituita
Propiamente percuotere con rumore , e buttar fuora. (N)
la voce pi comune, sebbene forse non ben sinonima; siccome troppo 3 - Travasare i liquori senza ordine d'uno in altro vaso.
spesso avvenuto in quel libro.) (P)
Sciaguattare diffi. da Dibattere, Sbattere. Dibattere s'usava in senso
Senaoano, Scia-lor-do. Add. m. V. Aret. Sciocco, Melenso , lnsen
di S battere : ma giova attenersi all'uso di scrittori stimabili , che
octb. / 1.

19

i 42

SCIAGUATTATO

SCIALACQUATURA

battere dicono d'uova o d'altra materia parte liquida e parte so


Chi' era il capo degli sciagurati. Menz. sat. . Sciagurato che se
lida che con lo sbattimento s'agiti e si mescoli insieme. Sciaguat piglia un'accetta.
tare de' liquidi , quando si diguazzano ne' vasi non del tutto pie SciAounArone, Scia-gu-ra-t-ne. [Add. e sm.1 accr. di Sciagurato. Lat.
nequissimus. Gr. zspirvmpos.
ni, scuotendo il vaso stesso o scommovendo il liquido con la ma
no o con qualunque sia mezzo. Si Sciaguattano inoltre i panni nel 2 - E detto in ischerzo. Red. lett. 2. 82. Stia sana V. Sig., e proc
l'acqua per pulirli, diguazzandoli e insieme battendoli un poco. Di curi di vivere , perch, morti che siamo, questi sciaguratoni che
battere dicesi propriamente degli animali , quando s'agitano in va
restano, subito ci seppelliscono, e non ci danno da mangiare.
rio mod ; e
ordinario s'usa come neutro passivo.
SciAcunoso , Scia-gu-rso. Add. e sm. Lo stesso che Sciagurato, V.
SciacoATTATo , Scia-guat-t-to. Add. m. da Sciaguattare. Diguazzato. (A)
Salvin. Om. Inn. (Sovverommi, n me prender ec.) Uomini folli
2 Fig. Dibattuto. Magal. Lett. n. 18. Se . . . il nostro discorso sciagurosi e tristi, Che pensieri volete , e forti pene E angosce al
non fosse altro che un nome dato da colui all' effetto risultante da

cuore , ec. (A) (B)

quella tale agitazione , diciamo della luce sciaguattata nei vasi del SciALAcouAmenro , Scia-la-cqua-mn-to. [Sn. Lo scialacquare, Prof.
nostro cervello , ec. (A) (B)
sione nello spendere , Dissipazione delle proprie sostanze; altrimenti
Sciacuna , Scia-g-ra. Sf. Cattiva sorte, Avvenimento contrario; al Profusione, Prodigalit. - , Scialacquatura, Scialacquio, Scialacquo,
trimenti Malaventura, Disavventura, Disgrazia, Avversit, Infe sin Lat. profusio , prodigentia, prodigitas. Gr. darla. Com. Inf
licit , Infortunio , Disastro, Sventura ec. La Sciagura grande,
7.
Prodigalitade uno scialacquamento o spendio delle proprie f
cultadi. Fr. Jac. Cess. Grande vizio lo scialacquamento, il quale
estrema, non pensata , infelicissima , nuova , casuale , preveduta ,
inevitabile , luttuosa, acerba , ec.] , Sciaura , sin. Lat. infortu avvgnach alquanta utilit partorisca ad altri , pure alla per fine
nium , res adversae. Gr. varvxuz. ( Da ex particella negativa o di danno al prossimo.
peggiorativa , e da augurium augurio ; come se si dicesse Cosa mal 2 - Per metaf [Scialacquamento della lingua fa detto Il troppo par
augurata.) Bocc. nov. 43. 9. Della sua sciagura dolendosi, per lo sal lare. Mr. S. Greg. Alcuno, ristrignendosi gi dall' oziose parole
vatico luogo s'and avvolgendo. E nov. 48.
Per la sua fierezza
ha vinto lo scialacquamento della lingua.

a crudelt and s la mia sciagura, che io un di con questo stocco cc. ScIALAcQUANTe, Scia-la-cqunte.[Part. di Scialaquare. Che scialacqua,
m'uccisi. E nov. 5o. 17. Quantunque talvolta sciagura ne cogliesse
Scialacquatore. Lat. profundlens, dilapidans, male utens Gr.zrro,
ad alcuna. E nov. 79. 49. Il medico si voleva scusare, e dir delle
Tac. Dav. ann. 4. no2. Che costui , morto gran tempo di fame
-

sue sciagure. Vit. SS. Pad. . 2 io. Era bisogno che io giugnessi a

e test di quest'arte arricchito , e scialacquante la seguitasse, non

lui domattina per tempo, ed ora m' avvenuta questa sciagura, che fu miracolo.
l'asino colla soma caduto , e non vi posso giugnere , se tu non SciALACQUA ae, Scia-la-cqure. [Att.] Spender profusamente, Dissipar
m' ajuti a rilevare. Franc. Sacch. nov. 25. Sono di quelli che na
le sue facultati; altrimenti Prodigalizzare, Consumare, Sprecare, ec.
scono con le sciagure in mano. Maln. 1. no. Conchiudi, e dille che
(Dissipare.) Lat. prodigere, profundere, dilapidare.Gr. rorav9a
tu se' presago , Che presto finiran le suc sciagure. Vit. SS. Pad.
(Dall'ebr. hiscliq gettar via : in questa voce sc si pronunzia , come
in sciabla. Altri da Acqua, come se si dicesse far de'danari quell'uso
4. 25o. A Viterbo fu una donna, che non potea partorire, di che
ai credea che morisse, tanto era stata, e tanta pena avea sostenuta ;
che facciamo dell'acqua, la quale il pi delle volte si ha sanza spc
ed era tutta piena della sciagura delle femmine. (V)
sa) Novant. 29. 1. Dispendendo e scialacquando il suo, gli anni pravvennero , e soperchigli tempo , e rimase povero, ch avea tutto
2 - Per isciagura, Con isciagura, posti avverb. Sciaguratamente.
Bocc. nov. 5o. tit. Uno asino per isciagura pon piedc in sulle dita
dispcso. Mirac. Mad. M. Costui, per iscialacquare il suo , venne
di colui ch'era sotto la cesta.

in povert.

tua forte 2 - Fig. [Far pompa o jattura..] Fir. Trin. 3. 1. Non bisogna adesso
3 - * Nota modo. Sig. Viagg. Mont. Sin. p. no. E se
sciagura tu tirassi il collo a uno pollo o ad altro ucce o , che tu
scialacquare tanta filosofia.
3 [N. ass. nel primo sign.] Fr. Giord. Pred. S. Si chiama prodi
non lo segassi, saresti a pericolo
persona. (N)
galit , cio scialacquare , cio dar troppo.
SciAGURANzA , Scia-gu-rn-za. Sfl V. A. V. e di' Sciagurataggine.
S. -A. C. D. Non si pensi nella sua vacazione, pigrizia, tristaggi 4 [ E n. pass.] Tratt. Consol. Le ricchezze tostamente guadagnate,
ne , ne sciaguranza.
subitamente si scialacquano, e vengon meno. Tratt. Gov. fin. i
SciAGURATAGGNE , Scia-gu-ra-tg-gi-ne. [Sf) ast. di Sciagurato. L'es
divini tesori non si debbono scialacquare, i quali son de' migliori,
a' tristi scarseggiando (N)
sere sciagurato, nel sign. di Malvagio ; altrimenti Malvagit.) ,
Sciaurataggine, Sciaguranza, Sciauranza, Sciaguratezza, Sciauratezza, 5 - E fig. [Dicesi delle acque che si perdono e si confondono con
un. Lat. improbitas, ignavia, scelus, flagitium. Gr. rovnpix, co
altre.) Dittam. 45. Per lungo corso gran terreno adacqua, Ebagna
di Pompeo la radice, Poi corre al mare , dove si scialacqua.
xSmpia. Fr. Giord. Pred. R. Fuggire la loro conversazione, e de
tcstare le loro sciagurataggini. Segner. Pred. 28. 4. Ove morisse 6 - * Rilassarsi , Discostarsi dall' onest. Volg.Tratt. Cosc. S. Bern.
in quella sciagurataggine , della quale a sorte egli reo, tante au
9. (Ediz. 828) Se pure gli addiverr alcuna cosa, cio tenta
torita non gli gioverebbero niente. (N)
zione, o altra battaglia, non si scialacqua, n diventa dissoluta nella
volont
della carne. (Pe)
Sciacuaatamente, Scia-gu-ra-ta-mn-te. Avv. Con disavventura, Con
isciagura, Disavventuratamente. , Sciauratamente , sin. Lat. mi SciAlAcQUATAMENTE , Scia-la-cqua-ta-mn-te. Avv. Con iscialacquo, tPro
sere, infeliciter, infortunate. Gr. 9xis. Bemb. Asol. . 59. Senfusamente. Lat. prodige, piofuse. Gr. rras. Guid. G. Scialacqua
tamente abbiamo fatte tante gravi spese. Franc. Sacch. nov. 88.
tesi sciaguratamente , quasi un altro Tantalo , nel mezzo delle sue
molte voglie consumare.
Quello ec. che ragionevolmente spendere si dovea, per altrui sciala
cquatamente sar speso e gittato.
2 - Con isciagurataggine, Con vilt o poltroneria. Lat. sceleste, fla
gitiose, ignaviter. Gr. rovnps. Petr. Uom. ill. Onde noi dicemmo 2 - Per unetaf [Disordinatamente.] Sen. Pist. Sa che l'uomo non dce
che imprudentemente e sciaguratamente eglino si partirono.
usare scialacquatamente l'uomo. Cosc. S. Bern. Mi porto disordi
natamente e scialacquatamente quantunque volte io parlo.
8c AcunATello , Sciagu-ra-tl-lo. (Add. e sm.) dim. di Sciagurato. ,
Sciauratello, Sciaguratino, sin. Lat. misellus. Gr. raxairopos. Lib. SciALAcQuAto, Sciala-cqu-to. Add. m. da Scialacquare. [I Prodigaliz
zato..] Lat. dilapidatus. S. Ag. C. D. Che bastino scmpre a fare le
on. 37. E se', sciaguratello, a tal condotto, Che a me, non ch'al
scialacquate spese. Segn. Conf istr. Come se il Signore nel suo giudi
tri, del tuo stato cale. Lasc. Gelos. 2. 2. Dove sar fuggita or
-

questa isciaguratella?

avesse solo da chieder conto al servo negligente del talento scia

SciAcun ATEzzA, Scia-gu-ra-tz-za. Sf Lo stesso che Sciagurataggine ,

acquato.

V. Tagl Lett. Quella compassione che un malvagio uomo nelle sue

adinato , Soperchio. Lat. incompositus, dissolutus. Omel S.

sciaguratezze notturne usava. (A)


SciAcr ATino , Scia-gu-ra-ti-no. Add. e sm. dim. di Sciagurato. Lo
stesso che Sciaguratello, V. Capor. (A)
Sciacu RATIssimamente, Scia-gu-ra-tis-si-ma-mn-te.[Avv.] superl. di Scia

Greg.Composto e pulito ne'vestimenti , scialacquato negli atti. E al


trove: Era leggieri di parole , perverso nelle opere, ornato in vc
ste , scialacquato in costumi.
-

Scialacquatore senza ritegno , Disordinato nello spendere. Lat.

guratamente.-,Sciauratissimamente, sin.
prodigus, profusus. Gr. draros. Guid. G. Fu disioso di combatte
SciAcunatissimo , Scia-gu-ra-tis-si-mo.[Add.m.] superl. di Sciagurato.-,
re, largo in donare, e scialacquato nello spendere.
Sciauratissimo , sin. Lat. scelestissimus. Gr. rovnpdraros. Amm. 4 * Alla scialacquata, posto avverb. Scialacquatamente. Jac. Cess.
Volg. Sc. 1 1 1. 8. 5. Stoltissima cosa spendere altri il suo alla
Ant. 25. 2. 8. Io costui non solamente servo , ma sciaguratissimo
scialacquata, e poi stare alla speranza dell' altrui. (N)
servo reputo. ( Qui nel sign. di Sciagurato , S. 3, a cui rispon
SciALAcouAToa A, * Scia-la-cqua-t-ra. Verb. f di Scialacquare. V. e
dono il lat. ed il gr.) (N)
BciacURATo, Scia-gu-r-to. Add. (e sm. parlando di persona. Infelice, di' Scialacquatrice. Fag.Com. O che donne scialaquatore e pazze.(A)
Sgraziato,] Sventurato; (ed disceso questo vocabolo dall'antico co SciALAcouAronAccio , Scia-la-cqua-to-rc-cio. Add. e sm. pegg. di Scia
lacquatore.Fag.Com.Ors , tu vuoi essere uno scialacquatoraccio. (A)
stume de' Gentili, i quali nelle lor cose seguivan gli auguri; laonde
uelli che malo augurio avevano, erano chiamati Sciagurati, cio Ma SciALAcouAtore , Scia-la-cqua-t-re. ( Verb. m. di' Scialacquare.] Che
agurati. Dicesi anche delle cose] -, Sciaurato, Sciaguroso, sin. Lat.
scialacqua. Lat. profusus, prodigus. Gr. dcoros. Fr. Jac. Cess.
infelix, infortunatus, miser. Gr. 9uos, rcvmpds. Dant. If 2.44. Che
Agli scialacquatori e guastatori debbono esser dati curatori, accioc
ch, poich'egli avessono consumato ogni cosa, non sien costretti
tu sappi chi lo sciagurato Venuto a man degli avversari suoi. Ar
d'imbolare. Ros. Vit. F. Pand. cap.32. Non si debbe appcllar giurigh. 47. Niuno in questo sciagurato mondo fu cos misero, come io.
sto n liberale uno scialacquatore e donatore sanza ordine e misu-Amet. 4. La sventurata giovane dal primo per isciagurata morte ,
ra. Galat. 38. Ma chi fosse in ci soprabbondante e scialacquatore,
e dal secondo per falsissima vita abbandonata. Bemb. Asol. . 46.
sarebbe biasimato, siccome vano e leggiere.
Nella felicit sono miseri, e nelle ricchezze mendici, e nelle loro
-

--------

venture sciagurati.

2 - Vile, Abietto, Dappoco. Lat. ignavus, vilis. Gr. 8sad.

ScialacooArnuce, Scia-la-cqua-tri-ce. Verb. f.. [ di Scialacquare. Che


scialacqua., Scialacquatora, sin. Lat. prodiga. Gr. m dorsvour.

Lab.22o. Dove tesoriera aver mi credea, donatrice , scialacquatrice


3 - Scellerato, [Malvagio ; e questa ora la pi comune e volgare
e guastatrice avea. Cron. Morell. 258. Se tu conosci la donna tua
Lat. scelestus, flagitiosus, improbus. Gr. uox9ps.
. Giord. Pred. R. Uomini sciagurati , e pieni di ogni vizio pi poco savia, poco amorevole, vana, lussuriosa, iscialacquatrice cc. ,
brutto. Vit.SS.Pad: Che tue pur solo sciagurato e misero peccatore
si contento in questo caso ch'ella si rimariti.
ne si coperto. Morg, 1997, I'non fu' appena uscito fuor dell'uova, SciALACQuaTuRA, Scia-la-cqua-t-ra. Sf. V. A. V. e di'] Scialacquo,
-

SCIALACQUIO

143

SCIAMANNARE

Scialacquamento. Lib. Pred. Si consumano nelle soverchie e

conti

e Farisei ipocriti , che siete simili a' sepolcri scialbati, che di fuora
pajono belli agli uomini , e dentro son picni d'ossa di morti e d'o
Sm. Lo stesso che 1 Scialacquo, I Sciala
gni bruttura. Bart. As. p. . l. 5. S. . Le vie e le piazze, ampie
cquamento , Vl Lat. prodigentia , profusio, luxus. Gracria.Tac.
e magnifiche; e gli edifizi , di bello stile alla moresca, scialbati di
Dav. ann. 3. 72. Ann fuori quieto, in Roma sospetto di severa ri
smalto bianco e molto vaghi a vedere. (P)
forma alle pompe e scialacqui di danari a dismisura trascorsi.
SciALBATuRA , Scial-ba-t-ra. (Sf] V. A. Lo scialbare ; Intonico, In

nuate scialacquature.
SciALAcquio, Scia-la-cqui-o.

Scialacquo ,Scia-l-cquo Sm.Lo stesso che Scialacquamento, V1 Tratt. tonicato. , Scialbo , sin. Lat. tectorium. Gr. xovlxrax. Lib. cur,
go-fam.52- Non volendo, alcuno non avesse suo dovere, nonvo
malatt. Quando la scialbatura ancor fresca nella camera.
levi perci si facesse scialacquo. Pataff 7. Venga scialacquo in cia SciALeo, Scil-bo. 6m. V.A. Lo stesso che Scialbatura, V. Pallad. 4.
scheduno agrume.
-

Scialacoco (Terap) Sciala-g go. Add. e sm. Nome di tutte le so


stanze che poste a contatto colla membrana buccale eccitano un ver
samento copioso di saliva. Il pi potente scialugogo il mercurio.
Pi comunemente Salivatorio. ( Dal gr. sialon saliva, ed agoge con
ducimento.) Diz. Sc. Med. (O)
SciALAMesro, Scia-la-mnto. (Sm.) Lo scialare; t altrimenti Esalamen
to , Sfogo , Scialo. Lat. exhalatio. Gr. dr.d. But. Purg. 16. 1. Lo
sospiro viene dal polmone, che isfiata forte, per dare sciaiamento al
cnore. E 28. 2. La terra e l'acqua producono certi vapori , li quali
l'autore chiama scialamenti.

Scalanno. (Marin) Scia-lndo. Sm. Barca o Battello piatto, che ser.


ve a trasportare le mercanzie per l'imbarco ne' bastimenti o pcr lo

sbarco. (Dal ted. schiff naviglio, e land terra : Naviglio di terra


o sia Naviglio che dalla terra porta le merci al bordo delle navi
maggiori, o che da queste navi le porta a terra.) (s)
Sci ALAPPA. (Bot.) Scia-lp-pa. [Sf] Lo stesso che Sciarappa, [Jalappa,

tit. Come la camera dee essere scialbata, e quale il buono scialbo.(V)

SciALno. Add. I m. sinc. di ] Scialbato. V. 1. [Imbiancato..]


2 Talora aggiunto del Color dello 'ntonico, e vale Pallido. Lat,

pallidus, exalbidus. Gr. xpds. Dant. Purg. 9. 9. Mi venne in


sogno una femmina balba ec., Colle man monche, e di colore scialba.

Ar. Egl Tirs. e Melib. Qual campestre papavero alla rosa, Qual
scialbo salce al sempre verde alloro. (P)

SciAlino. * (Bot) Scia-li-no. Sm. Specie di pianta appartenente al go


nere Cipero. Lat. cyperus olivaris. Targ. (N)
ScIALivA, Scia-liva. [Sf V. e di' Saliva.] Iat saliva.Gr. claAor, (Sia
lon, in lat. saliva, vien dal celt. gall. sil ovvero seite che vagliono
il medesimo.) Rett. Tull. o8. Appena potea rifiatare, s fortemente
sospirava, e gittava la scialiva per bocca , e torceva le braccia, e
non trovava luogo dove istesse. Amm. Ant. 36. 5. 4. Accostansegli
le labbra , e seccasi la scialiva. Esp. Vang. Lo sputo discende dal
capo ; la scialiva , ovvero lo sputo di Cristo, la sapienza.
SciAttivARe, Scia-li-v-re. N. ass. Scaricarsi della scialiva. V. e di''Sa

V. Lat.
(lappa, in ar. gialaba voce tratta, secondo
livare. Vallisn. 3. 534. Berg. (Min)
il Lemery, dalle lingue di America.) Red. Cons. . 4. cosa cer Sci AlivAronio. (Terap.) Sciali-va-t-ri-o.Add. e sm. Lo stesso che Sa
tissima , che il sale di zucca ec. ha la stessa stessissima natura del
livatorio ; grecamente Scialagogo. Vallisn. a. 27o. Berg. (Min)
sale di salvia cc., di scialappa , o di qualsisia altro legno o erba.
, Scia-li-va-i6 ne. Sf. V. e di' Salivazione, V. Cogross.
SciALAPPInA. (Chim.) Scia-lap-pi-na. Sf Alcaloide ottenuto dalla ra ScaLivazione
Ragion. Anat. Berg. (Mim)
dice della scialappa , di cui il principio attivo : non ha nessun Sciato. * (Ar. Mes.) Scial-lo. Sm. V. Pers. Specie di drappo qua
gusto n alcun odore sensibile; insolubile nell'acqua e nell'etere, drato o bislungo, fatto d'una lana o di una caluggine finissime, ri
e solubile nell' alcool. , Jalappina, sin. (O)
dotte in filo , e tessute in diversi modi, secondo che il fondo li
Sci ALAnte , * Scia-ln-te. Part.
Scialare. Che sciala. V. di reg. (O) scio
o ai brocchi. In Asia serve d' ornamento ad ambo i sessu; ma
ScialAre , Scia-l-re. (Att. Sfogare, Esalare. Lat. exhalare. Gr tar
in Europa, dove se n' introdotto il costume al cominciare di questo
ai3sr. (Dal lat. ezhulare che vale il medesimo.) Cavalc. Pungil. Cosi secolo, serve solo alle donne che lo portano sulle spalle e se ne co
questi tali, di mal amore feriti, dicono e profferiscono, per iscialar prono la parte superiore del corpo. (In pers. scial propriamente chia
l'amore del cuore , parole disoneste.
masi un panno grossolano di lana e di peli di capra ; panno che i
2 [E n. ass.1 Bur. Inf. 33. 2. E 'l duolo, non potendo scialare si Dervis gettano su le loro spalle. Scelil in ar. un drappo che si
tornava dentro. E 25. 2. Lo sbavigliare uno scialare d'incre
porta sotto la corazza, ed pure un panno di lana che si pone su
scimento, indotto da fame o da sonno o da ti avagliamento ec. (N)
la groppa del cavallo.) (O) (D. T.)
3 Darsi bel tempo ed anche Dissipare. (Checch il Salvini ed altri Senato, 'sci-lo. Sm. Lo scilare; Esalazione, Scialamento. Lat.
pensino dell' origine di questa voce, la credo probabilmente deri
cxhalatio. Gr. rc op. But If 3. . In guai alti e fiochi , che si
vata dall' ebr. scialah star bene , esser felice, fortunato, opulento.)
gnificano lo scialo della impazienza e delle passioni. E 25. . ll casso,
Salvin. Annot. F B. 3. 2. 3. Fareteci esalare. Di qui venuta la
cio la parte pettorale, ove nell'animale del voto per dare spazio
voce Scialare, darsi bel tempo. (A) (B) Nesamin. 7. . e scialo al cuore. E Par. 2. . Lo rimbombo nasce del parlare ,
E quei soggetti ancor non vanno esenti, Che scialano, e non hanno
che dentro nel luogo chiuso all'aire, che nell'estremo, che ri
-

- -

alcun mestiero. (N)

chiede suo scialo.

4 Sfoggiare Fag. C'om. Oh! ch' povero? veggo pur ch'egli sciala 2 Pompa, Magnificenza, Sfoggio. (V. Scialare.) Bellin. Bucch.
a abiti e a parrucche. (A) Salvin. Disc. 3. 183. Se in qualche luo
24f. Quella la stura , Lo scipinio , lo scialo, lo sfarzaccio Di
go vedeva qualche femminetta adorna e ben assetta, andava alla qualsivoglia gran signorazzaccio. (A) (B)
casa di quella , e pregava il marito che cacciasse fuora il cavallo e (Idraml) Lo stesso che Spaglio. (A)
l'arme; perciocch se egli queste cose avesse avute, poteva scialare ScaLone, Scia-l6-ne. Add. e smi. Dissipatore. Fag. Com. Aver data
egli e la donna, perch con queste egli sempre si sarebbe difeso.(Pe) una sua figliuola unica ad un giovanaccio vagabondo e scialone come
5 * Dissipare a proprio godimento. Ner, Sam.

1. 1. Edl han

pe

te. F. Di loro padre, come v'ho detto, non ci rimasto niente.A.

nuria, Dopo scialato il frutto e il capitale, D'un letto in Capiritti


allo spedale. (N)

6 N. pass. nel primo sign1 But. Inf. 3. 2. Riesce una pianta sal
vatica, delle foglie della quale l'arpie si pascono, e fannogli dolore,
c apertura a dolore, onde si sciala lo dolore e lo lamento. S. Gio

Grisot. Ne parlano spesso, acciocch almeno per lo molto parlar

Lo conoscevo, era uno scialone. (A) (N)

SciAlum. (Mus.) Scia-lu-m. Sn. V. Franc. Strumento da fiuto non


molto in uso, fatto di canna a modo di zampogna , lungo come
il flauto, e che ha sette buchi, sei di sopra, ed uno di sotto.
Gianelli. ( In franc. chalumeau, dal lat. calamus flauto.) (B)
Scialuppa. *(Marin.) Scia-lp-pa. Sf Piccolo bastimento destinato per
servizio de' grandi. (In famc. chaloupe, in isp. chalupa , dal basco
chaloupa che, secondo il Bullet, ha il medesimo senso.) (S)

di quello che amano , si scialino un poco , e triovino sollazzo e ri


frigerio del fervente amore che hanno dentro.
* Liberarsi dagl'impacci de' panni e simili. (Dal lat. solari solle 2 * Dicesi Scialuppa a fagotto o in pezzi : cosi chiamarsi tutti i
vare, ricreare. In ar. saletcha exuit vestem homo. In ebr. sciarah

sciogliere. ) Segner. Pred. Pal. Ap. I viandanti in arrivare a un


fonte stracchi e scalnati, la prima cosa che facciano lo scialarsi
cio sfibbiare i panni , sgombrano il petto ec.

pezzi di una scialuppa , che si custodiscono a bordo d'una nave


per metterli insieme e fabbricarta quando occorre. Sav. (O)
3 ARMATA: * Scialuppa in cui vi sono, oltre l'ordinario equipag
gio, dei soldati per qualche spedizione. Sav. (O)

8 (Idraul.) Spandersi, detto dell'acqua che allaga; altrimenti Spa 4 cANNonieRA: Quella che porta a prua un cannone, per l'ordina
gliare. (Dall'ar. scialla fluxit, manavit.) (A)
rio di ventiquattro. (S)
scialaro, * Scia-l-to. Add. m. da Scialare , V. (O)
5 DA trasporto : *Scialuppa attaccata al bordo della nave, che
SciALATone, Scia-la-tre. Verb. m. di Scialare. Che sciala. Sacc. rim.
se la tira dietro quando sotto le vele. Sav. (O) . .
2. 122. Ma voi non siete in Pindo forestiero; Onde io suppongo che 6 Di Buon Nuoro : * Scialuppa agevole a maneggiarsi, e che solca
sappiate a mente D'un tale scialator l'uso e l pensiero. (B)
Scial.Ar Rice , * Scia-la-tri-ce. Verb. f. di Scialare. V. di reg. (O)

bene coi remi. Sav. (O)

. .

7 Di un vascetto DA curanA. La maggiore delle barche destinate

Sci Aleare , Scial-b-re. Att.] V. A. Intonicare o Imbiancare le mura

al servizio dei vascelli da guerra. (S)


lie. Lat. tectorium inducere. Gr. droAsvxxivstv , xoruv. ( Dalla par 8 DoPPIA : * Picciolo bastimento pontato, a due soli brazioli.Sav.(O)
-----

fia lat. ex , e da albare biancheggiare, che vien da albus bianco,

SciAMA.* (Mit. Rab.) Specie di sagristano giudeo, custode delle chiavi


Il verbo albare restato in dealbare biancheggiare.) Cr. . no... Co
della sinagoga, e che ha cura di mantenere la pulizia e il buon or
lui che non avr acqua , s dee fare la citerna di quella grandezza dine, d'illuminare te lampade, e di preparare quanto necessario
ch'a lui diletta e che gli basti, alla qual si possa conducer tutta la
al culto. pagato dalla comunit. (In ebr. sciamar custodire, cou
cqua de tetti, e deesi scialbare di smalto. ( Il lat. ha: testaceum servare , onde sciamer custode.) (Mit)
pavimentum superfusione levigetur) (P)
SciAmAcma. (Milit.) Scia-ma-chi-aSfLo stesso che Sciomachia, P(Aq)
2-N pass. Iiubiancarsi; e fg. Vestirsi di bella apparenza.1 Mor.s. SciAmanesimo. * (Mit. As.) Scia-ma-n si-mo. Sm. Religione primitiva
Greg. Questi tali diventano dentro ottenebrati per la volontaria ma
dei Chinesi e de Mongoli, ch' un ramo del buddismo, fondato
lizia, col dimostrar d' essere operatori di giustizia si scialbano
sul culto degli astri e de' principali oggetti della natura. -, Scia
dalla parte di fuori. (Cio, ricuoprono con belle apparenze i lor man manismo, sin. (O)
-

--

camenti, a guisa che fa lo''ntonico al muro)

Sciamani. * (Mit. As) Scia-m-ni. Cos chiamansi i sacerdoti o maghi


Scianaro, Scial-b-to. Add. m. da Scialbare. f Propriamente ed origi del Sciamanesimo. (O)
nutriamente Sbiancheggiato, quasi Bianchiccio e Pallido; ma nel SciantAnisuo. * (Mit. As.) Scia-ma-ni-smo. Sm. Lo stesso che Sciamane
-

l'uso toscano vale Intonatcato..] Lat. dealbatus, tectorio inductus. Gr.

eroxsvxav9eis. Iib. Cp. div. Disse Paolo al principe de' sacerdoti :


Dio ti percoter , parete scialbata. Mor. S. Greg. Guai a voi, Scribi

simo, V.

* Scia-man-nre. N. pass. Scomporsi, Disordinarsi,


Sconciarsi ; e dicesi degli abiti e del portamento. V. di reg. (O)

1 44

SCIAMANNATO

SCIARPA

SciamanAro, Scia-man-n-to. Add. (m. da Sciamannare.)Sciatto, Scom

- E n. ass. e pass.) Fr. Giord. Pred. 44. Un poco il cuor suo

posto , Sconcio negli abiti e nella persona. Lat. inconcinnus. Gr.


vipuo cros. (Dalla particella privativa ex, e dal pers. saman concin
natio, dispositio rei. Nella stessa lingua bi saman inconcinnitas. In

si sciampi ad amarle (le ricchezze.) E Pred. 8o. Il corpo non si

br. sciammamon stupidit. In celt. gall. amhasan pl. di amhas stu

pido ; Scaman scellerato.) Menz. sat. 1 . Sire , Gli l un poeta


sciamannato e brutto.

a - (A lla sciamannata, posto avverb. [Trascuratamente, Abbandona

tamente. Car. lett. 1. no4. Mi diletta oltre modo quel vostro scrivere
alla sciamannata.

SciamAnzia.* (Filol.) Scia-man-za. Sf. Lo stesso chc Sciomanzia, V.(Mit)


SciAMARE , Scia-m-re. N. ass. Fare sciame, Ridursi a sciame ; e di
cesi delle pecchie. Garz. Piazz. 58. Berg. (Min)
Scambecchuno. (Marin.) Sciam-bec-chi-no. Sm. Specie di bastimento
mercantile turchesco, di cui fanno uso soltanto per andare a terra.
(V. Sciambecco.) (O)

Sciambecco. (Marin.) Sciam-bc-co. Sm. Bastimento a vele e a remi


che si arma in mare contro i piccoli corsari. Se ne fa anche uso
pel trasporto delle munizioni.
Sciabecco.) Sav. (O)

Sciame, Sci-me. Sm.) Quella quantit e moltitudine di pecchie che


abitano e vivono insieme. , Sciamo, Esciame , sin. Lat. examen.

u distendere n sciampiare se non alle cose presenti. Albert. cap.


i benefici, ma da sciampiare per pa
role , e per isperanza di quel che ancora fia. Vegez.Secondo il no
vero de'cavalieri e de' pedoni si dee pigliare e guarnire il campo ,
acciocch gran moltitudine troppo non ristringa, n i pochi in ispa
zioso luogo, pi che sia bastevole, si convenga sciampiare. (Il testo
lat. ha : cogatur extendi.) Fr. Giord. Pred. 2. 34f. E qni potrai
crescere e sciampiarti ed affinare. (Pe)
SciAmparo , * Sciampi-to. Add. m. da Sciampiare. Fr. Giord. Pred.
a. 8. Questi fu quegli c'ha sciampiata la Chiesa, questa casa santa.(Pe)
SciAmpiaToae, Sciampia-t-re. Verb. m. di Sciampiare. V. A. Che
sciampia ; pi comunemente Ampliatore , Allargatore. Fr. Giord.
Pred 2. 19. Ma il maggiore fu Santo Augustino . . . Prima non era
nulla religione , erano i preti secolari, ed i vescovi; questi fu il
primo che trov e fece ed ordin la religione. Or vedete se fu bene
sciampiatore di questa casa. (Pe)
Sciancan, Scian-c-re. Att. Rompere o Guastare l'anoa , Azzop
pare. E n. pass. Rompersi o guastarsi l'anca. V. di reg. (A)
Sciancatissimo, Scian-ca-tis-si-mo. Add. m. superl. di Sciancato. Uden,
a6. Non sono da

Gr. iad. Mirac.MadM. Miselo in uno sciame d'api. Cr. 9. 97. .

Nis. 2. 39. Berg. (Min)

I segni della sanit ( delle pecchie) sono, s' elle son frequenti nello Sciancato , Scian-c-to. Add. [m. da Sciancare.] Che ha rotta o guasta
sciame. E 9. o . . Lo sciame uscir suolc, siccome dice Varrone,
l'anca, Zoppo. Lat. claudus. Gr. x Ads.Bocc. nov.74. o. Oltr'a
tutto questo, era sciancata , e un poco monca dal lato destro. Li.
quando l'api nate son molto prosperevoli. Bocc. Lett. Pr. S. Ap
37. Fanciullesca cosa toccare il barile delle pecchie, e non aspet M. Fue fedito in uno de' piedi , sicch' egli ne divenne sciancato. G.
tare nel viso le punture di tutto lo sciame. Vit SS. Pad. 1. 5.
V. 7. . 4. Il primo cbbe nome Carlo secondo , e fu alquanto scian
Usciremo tutti come uno sciame d'api , ciascuno di loro monasteri.
cato Dani. Inf25. 48.Non potr quei
tanto chiusi, Ch'io non
a - Per simil. Moltitudine adunata insieme; e dicesi tanto di uomini scorgessi ben Puccio sciaucato. Lor. Med. Beon. cap. 9. Fra lor
quanto di animali. l Lat. examen , multitudo, populus. Gr. iuds, ve n' era alcun zoppo e sciancato. (N)
1. 36. Non bastare l' essere in

Fig. Imperfett, Mancant, Difettoso. Bocc. Vit. Dant. 2 g.

s nato balzati gl'Insubri e i Veneti , se gli sciami de'forestieri non

r9 os, aos. Tac. Dav. anun.

Senza niun dubbio quella repubblica , che 'l faceva , conveniva an


dare sciancata. Cas. letu. 72. Sono stato impedito dalle podagre ec.,
le quali non turbano solamente il corpo e i nervi, ma legano anco

vi corrono , come a presa citt. Buon. Fer, 3. 1. 5. Pensate voi ;

ce ne sono uno sciame, Che stan sempre l dentro Affatturati da


diversi umori. E 4 4 2. Che dal greto del fiume e delle macchie in parte l'animo, e rendonlo quasi debole e sciancato.
ec. Uscito era uno sciame Di zingani e di tali altri scherani. Buon. Sciapione, Scia-pi-di-re.[N.ass.) Divenire sciapido (o scpido, cio senza
Fer. 2. 2. io. Veggonsi . . . . Uno sciame di grossi formiconi. E sapore. Lo stesso che Scipidire, V. Lat. insipidum fieri. Gr. di zuc
Salvin. Annot. ivi Sciame, dal latino examen, propriamente molti yivsoSat. Fr. Jac. T. 6. 2. 2. Se non gusto il suo sapore, Tutta
tudine di pecchie. (N)
quanta sciapidisco.
- " Moltitudine di cose inanimate. Marchett. Lucr. l. 5. Fu poi Sciapuorro, 'scia-pi-di-to. Add. m. da Sciapidire. Che ha perduto il
delle semente e degl'innesti Primo saggio ed origine la stessa Crea
sapore. V. di reg. Lo stesso che Scipidito, . (O)
trice del tutto alma natura ; Con ci sia che le bacche e le caduche Sclamoo, Sci-pi-d. [Add. m. Senza sapore. V. e di Scipido. Lat.
-

- -

Ghiande sotto a lor alberi nascendo, Tempestivi porgean sciami di


figli. (Cio, di piante novelle, di virgulti o poltoni) (Br)

insipidus. Gr. axos. ( Dal lat. ex , e da sapidus saporoso.) Cr.


alla v. Sciapidire.

SciaMinTiNo , Scia-min-ti-no. Add. e sm. Quasi dim. di Sciamito.Car. SciAprtezza, Scia-pi-tz-za. Sf. V. e di Scipidezza. Stigl. Occh. Berg.

Long. volg. Am. Suppl. L'altre (parti) coverte erano di un vivo

Mlin

, Sciapito. Add. m. V. e di Scipito. Cavalc. Medcuor. ag.


Molti sono gli altri effetti del fuoco, cio che cuoce le cose crude,
e d sapore alle sciapite. E Espos. Simb. 2. 69. Ma oinic che "l
de' Fior. Cron) (Min) (N)
sale diventato sciapito, e la prudenza perduta. E Fruit. ling.
8cia MiTo. (Ar Mes) Scimi-to. tSm.) Spezie di drappo di varie sorte 195. Ogni carne gli pare sciapita. (V)
e colori. Lat. hexamitus. ( In pers. sciamek veste corta , sciamak Scaroni. * (Filol) Sci--po-di. Sm. pl. Detto di quelli che hanno una
candor di latte misto con una porpora di sciamintino nativamente
carnate. (Coe, di color rosso scuro, comunemente Amaranto. Alcune
edizioni hanno porpora sciamintini. V. alla v. Sciannito l' esempio

altra spezie di veste ; sciamak fascia usata dalle donne per contener

sola gamba; altrimenti Monosceli V. Monoscelo. (Dal lat- ex pri

le mammelle; sciamer velo del capo. In ar. scemuh veste sottile, vativo, e da pes, pedis piede) (O)
scemle vestimento che avvolge il corpo. Tutto ci mostra che dalla Sciarappa. (Bot.j Scia-rp-pa. (Sf. V. e di Gialappa, Jalappa..] Ri
veste il panno ha preso il nome di sciamito. Aggiungo che in ar. cett. Fio. 4 si ritrova ancora un'altra pianta ec., ma quelli della
ha la
scemrt val misto di due: e sciumt di due colori. Altri dal gr. exa Nuova Spagna l'hanno chiamata sciarappa E 4a. La
nutos tessuto di sci fili : ed alti forse dal lat, ex superfluo, e da scorza bigia e assai oscura, e nella sostanza cenerognola. Red. Vip.
. 77. Questi sali delle ceneri nel purgare hanno tutti tra di loro
amictus vestimento) Bocc. nov. 69. 4. Vestita d'uno sciamito ver
de, G. . . oo. a. In quello di si corresse un palio di sciamito uguali possanza, come ec. quel di rabarbaro cc , di sciarappa, di
velluto vermiglio. E i .76 . Feciono correre un palio di sciamito mecioacan, e degli altri simili.
dinanzi alla porta di Verona. Fior. Cron.Avendo egli una porpora a E fig. Menz sat. 2. In somma diede lor questa sciarappa
di sciamito in dosso. Nov. ant. 81. . Comand che quando sua a Scianaa, Scia-r-re. Au. V. A. V. e d'Schiarare. Cuiti. lett. 5.
nima fosse partita dal corpo, che fosse arredata una ricca navicella
63. Ingegno vostro quanto potete sciaratelo nel divin lume. (V)
coperta d' un vermiglio sciamito, con un ricco letto ivi entro.Ovid. Scianna, Sciar-da. Sf coll'agg. di Malal Malasciarda si dice forse a
st Salieta, se altamente giaccia nel vermiglio sciamito di Tiria. persona trista, come Mala zeppa, Mala lanuzza e simili (Dicesi da'Na
Rett. Tull. 97. d'un bello sciamito e di un bello drappo ad oro politani scarda : e probabilmente mala scarda equivale a mal pezzo,
vestito. Bern. Orl. 3. 6. o. Come star questa canaglia fresca, Ch'ar catuivo fusto ec. Pur non taccio che in pers sciurd val refrattario,
mati son di sciamito e di tela. Alam. Gir. a. go. Un sciamito ver ostinat, perverso , ed in ar. scaerud vagabondo.) Pataff 7. La
mala sciarda fu giunta nel chiostro, E spopolato fu, l'aria grattando
miglio fascia e stringe. Le bianche membra.
2 - (Bot.) Fiore di color rosso scuro , fatto in forma di pina; (pi Sciane. (Marin.) Sci--re. IN. ass. Fare scta. Dicesi Sciare co'remi,
comunemente Amaranto. Lat. celosia.Gr. Acc. Luig. Pulc. Bec. e vale Vogare a ritroso e all'indietro, tirando il maulico del remo
fopre fior di sciamito ell'ha in testa, E par con esso una cosa verso la poppa, e spingendo l' acqua con la pala verso il davanti
-

la,

Scuo, Sci-mo. Sm. V. e di Sciame. car.En. 2. g6o. Qual di

celt.gall. seach di ritorno.

del bastimento. , Assiare , sin.


In cbr. hesie spingere indietro.

calarc e
Vogare all'indietro remando a ro
pecchie cntro una cava rupe Accolto sciano allor che dal pastore D'a 2 -*
vescio, per ischifare il rigirameuto e per presentare perpetuamente
uaro fumo la caverna offesa; Che trepide ec. (B)
2 Per simil. Moltitudine adunata insieme. Tac. Dav. ann. 4. gg.
la prua. Sav. (O)
Dicesi sciare sul ferro e significa Remare a rovescio, allorche
Cresciuti di nuovo i lidi, mandarono uno sciamo in Grccia dal nome 3
una galera caricata da un verso attraversante in una rada in cui
di Pelope appellato.
ScAraca. (Geog)Sciam-p-gna. Sf. Fr. Champagne. Contrada della si trova ancorata. Sav. (O)
Francia. (G)
- Dicesi Mettere a sciare o a calare, allorch si mette il vento
--

--

Sciampare , Sciam-pi-re. Att. V. A. Aprire, Stendere, Allargare,

sulle vele in modo che la nave dia indietro.

(O)

Dilatare , Ampliare. Lat. ampliare, dilatare. Gr. raarstv. (Dal lat. scaain. * (Mit. Rab) Sm. Il mattutino degli Ebrei, o le quattro
e , e da ampliare.) Fr. Gioia. 5. Ma per virt del vino si fanno prime ore che seguono il levare del sole, che dai moderui Ebrei si
dedicano alla preghiera. Essi non possono far nulla prima di que
compiute secondo tutta la materia sua, imperocch sciampia le vene sta
non mangiare, non bere, e nemmeno salutare. (Dal
e Pori: f . . 3. 6. Iddio la nostra cittade nobilit, sciampie, ierpreghiera,
ciahhar aurora, ed hod onore, riverenza, lode : Lode del- tutte le vicine anzi remote cittadi sanza comparazione esalt.
'aurora.) (Mit
Pug. n . Hauno ed avranno quasi sempre guerra colli Sanesi;
e
cagione , perch li Conti vogliono mantenere loro giuridizio
Ind) scia-ri-ve-k. Nome di una setta di Bramini
-

s?

che non credono a nulla, non pensano che alla felicit della vita
generale delle comu
GiordPred. 33. L'aquila, quando vuole insegnare presente, e nondimeno hanno costumi puri e ben regolati. (Mit)
Scir-pa. (Ar. Mcs) (Sf) Banda [ o Cintura di lana o di
v sciampia l'alie, e lievasi in alto, per ammae Scaara,
seta che portano le donne per ornamento sulle spalle ; altrimenti li

ne e li Sanesi la vogliono sciampiar, come in


-

---

trarli

---

SCIARPARE

Scarento. (Filol.) Scia-t-ri-o.Sm. Lo stesso che Sciatero, V. (Aq)


Scateno.

(Astr.) Sci--te-ro. Sm. V. G. Lat. sciatherum. (V. Scia

terico) Stilo di ferro il quale, eretto su di un piano, indica col


l'ombra del sole le ore. Se ne attribuisce l'invenzione ad Anassi

mene. Comunemente Gnomone. , Sciaterio , Scioterio, sin. (Aq)

Scari. * (Geog) Sci--ti. Lo stesso che Sciato, V. (G)


Scarica. (Med.) Sci--ti-ca. I Sf. V. G. Genere di malattia singolar
mente indicata da un aspro dolore sovente continuo l che risiede

che la nastriera e l'aurea sciarpa ec. Gi m'abbarbaglia, e'l buon


veder mi tarpa.

3 (Marin.) Pezzo di legno o di ferro che sostiene la rotella d'una

puleggia, e che porta il pallone. Sav (O)


sciarpe diconsi ancora gli Aghi dello sperone. (O)
,
scaaaraae, Sciar-p-re. Att. V. e di''Scerpare , Sciarpellare. Otto
nelli. (N

intorno all'articolazione dell'osso della coscia coll'osso scio, in

quella dell'osso sacro colle ossa della pelvi, in quella della coscia
con queste ossa, o ne' muscoli della coscia e della gamba, seguendo
il tragitto della Fascia lata ossia Muscolo della coscia assai lungo i
onde questi ammalati non possono reggersi in piedi, n camminare,

se non zoppicando. Questa voce serviva ad indicare il dolore c


gionato dall'infiamm zione dell'articolo cosso-femorale, e quello
crurale. Altrimenti Do
proveniente dall' affezione de' nervi sciatico echiamasi
Neuralgia fe
lore sciatico, Gotta sciatica , Ischiade. Ora

Circondare con una corda un fardello o fagotto che

a -

145

SCIATTO

ciarpa. (Dal ted. scharpe che vale il medesimo. Dicesi in isved.


kirp, in franc. charpe, in brett. skerb) Salvin. Annot. F. B.
4. . . Una ciarpa: dichiamo anche Sciarpa, da cignersi. Franzese
charpe. (N)
a -- (Milit) (Larga banda di seta tessuta , e talvolta contesta d'oro
o dargento, portata in alcuni eserciti per distintivo intorno ai
fianchi, o in traverso del petto e della schiena degli uffiziali. L'uso
pericolosissimo della sciarpa in battaglia, cos facile ad essere af
ferrata dal nemico, ne ha fatto in pi luoghi dismetter l'uso, sur
rogando a quel distintivo quello della gogieral Menz. sat 7. Certo

moro-poplitea, e Neuralgia femoro-pretibiale. Lat. coxeudix, ischias,


ischiadicus dolor. Gr. ioxas. Tes. Pov. P.S. cap.45. Nasturzio mi

vuolsi alzare. Sav. (O)

scarstuane, Sciar-pel-l-re. [Att] Tirare forzatamente colle dita le


schiato con farina ed aceto, ed impiastrato, vale alla sciatica. Red
palpebre degli occhi per tenerli bene aperti., Sciarpare, Sccrpare,
Vip. . 53. Guariva gli acerbissimi dolori della sciatica.
pa 8xpsiv. (V.Scerpellato) Scarico . Sci--ti-co. Add. usato in forza di sm. t parlando di per
in Lat. palpebras deducere. Gr.

Lib. Moti. Uno speziale avea posta una scimia a guardia d'una bot
tega, e uno che voleva imbolare, acciocch la scimia facesse come
esso, com' di loro natura, si chiudeva l'uno occhio. La scimia

la
Lat. ischiade
di sciatica.
Sciatici.1 Inferno
sona.
P.ischiacus,
Sciatichi eischiadicus.
2. E utile
Cr. 6.4o.
Gr. ixzxd.
borans,

agli sciatichi, artetici e podagrici. Tesi Pov. P. S. cap. 45. Il sugo


della buglessa bevuto giova agli sciatici. E appresso: La radice e cr
ba del finocchio, cotia con olio, giova alla doglia degli sciatici,
paralitici e contratti.
(Med) Add. m. Di sciatica. Agg. di Dolore. Gotta ec l
Sciatico.
anche questi. (Lo stumpato ha : sciarpatili)
scia apellaro, Sciar-pel-l-to. Add. m. da Sciarpellare. tV. e di''Scer trimenti Ischiatico. Lat. ischiadicus Gr. ixad. M.dldb Ps
sione sciatica, cioe dolor della coscia. Tes. Pov. P. . cap. 45 La
pellino, Scerpellato.] Lib. Mott. Messer Guiglielmo Borsicre aveva
un occhio sciarpellato. Pataff. 3. Gnaffe! tu se'un nuovo Pagolino, cenere della testa di luccio o di miggine toglie la doglia sciatica
A vederti i luccianti sciarpellati. (Questo stesso es. e allgato dalla Burch. 2. 3. Ma se tu hai catarro , o gotta sciatica , ec.
2 - (Anat.) Dicesi anche Sciatica (la Vena ischiatica. V. Ischiatico,
cr. a confortare la v. Scerpellato) (N)
, 8.1 M. Aldobr. P. N. 3o. Ne' piedi sono due vene sotto altal
fu savia : come colui lo si chiudeva , ella se l'apriva e sciarpella
va. Franc. Sacch. nov. o7. Alzando le mani agli occhi, e avendo
sciarpellatigli , fu tutt'uno, dicendo a questo Pratese : deh mangiati

scia apeLERIA , Sciar-pel-lc-ria, Sf. Castroneria, Scempiet, Scioc


chezza. (A) Ruscell. Disc. 3. Berg. (Min)
Sciaapellino , Sciar-pel-lino Add. e sm. V. A. V. e di'] Scerpel
lino. Lat. lippus. Gr. muario.
scanna, Scir-ra. Sfl Russa, Contesa ; [Lo sciarrare. -, Sciarrata,
in Lat. rixa. Gr. ips. (Dal pers. sciur lite, tumulto, rissa. Nella

oni dal lato di fuori , che la fisica appella sciatiche.


Dicesi Nervo sciatico, Plesso sciatico, Scanalatura sciatica
-

Tuberosit, Spina sciatica nello stesso senso di Nervo,

. -

Plesso cc.

ischiatico. V. Ischiatico , SS. , 3, 4, 6 e 7. (O)

Sciario. (Mit) sci--ti-de'Lo stesso che sciatitide, V. (Mit)

stessa lingua scerrek contenzioso. In ar. sciraz combattere, litigare; Sci ATirio. * (Mit.) Sci-a-ti-ti-de. Soprannome od Epiteto di Diana ;

cara riss, contese.) Tutt. pecc. mort- Rissa una contesa di


fatti, quando si percuotono insieme l'un coll'altro, o alcuni, ma

detta anche Sciatide, V. (Dal gr. scia ombra, perch dimorava all'om

bra de' boschi. Scias, sciado vale in gr. tabernacolo, tend) (Mit)
chi,'con alcuni altri solamcute per movimento d'ira, o mala vo SciAro. * (Geog) Sci--to, Sciati. Lau. Sciathos. Ioa dell' ircipelago.(G)
, e chiamasi volgarmente zuffa , o mischia , o veramente sciar SciATaoFo. (Med.) Sci-a-tro-fo. Add. e sn. V. G. Lat. sciatrophos
(Da scia ombra, e trepho io nutro.) Dicesi cos d'uomo ombratile,
ra. E altrove : Facceudo ingiuria a esso luogo sagro , come spezzan
e molle, quasich educato e cresco
ossia eccessivamente
do uscio o muro, o spargendovi sangue per isciarra , o faccendovi

ribalderie. Dep. Decam. o6. Gi si disse anche sciarra, onde il


all'ombra. (Aq)
verbo sciarrare negli scritti pi vecchi assai frequente, Morg. 8. ScaTTA. (Marin.) Scit-ta. Sf. Barchetta. (Scoth e soitheac sono no
g. Un di, ch'i' fei nella moschea poi sciarra , E ch'io uccisi il mi gallesi di nave.) (A)
mio vecchio papasso, Mi posi allato questa scimitarra. Bern. Orl. SciArtaooine, Sciat-tg-gi-ne. Sf Disadattaggine , Insufficienza. - ,
. 5. 44. Or ecco Draghinazzo a fare sciarra.
Bellini. Cic. 4. Per ovviare a quella gran vergogna
Sciattezza , sin.
che sarebbe stata ... se, a conto della mia sciattaggine, vo' rima
- Ed usato come N. pr.. m. Buon. Fier. 4. . 2. Lo Sciarra e
Bracalone e 'l Menichella. E Salvin. Annot. ivi : Lo Sciarra, nome
nevi senza cicalata stasera. (A) (B)
fatto da sciarrare , franzese dechirer, lacerare. Di questo nome fu 2 Soverchia negligenza
negli abiti. Baldin. Dee. Forzato cca in
quello Sciarra, che fece prigione in Anagni Papa Bonifazio VIII.(N) fronzirsi un tantino, lo faceva con tanta avversione del suo naturale,
migliori
panni
faceva comparire la sua sciattaggine.(A)
che
anche
fra
SciARRAMENto, Sciar-ra-mn-to. [Sm.] Lo sciarrare. Lat. dissipatio, pro
Sciat-ta-re. Ati. Rovinare, Mandar male; Scipre. Sciu
fligatio. Gr. ar8acris. G. V. . 2. 7. Per la persecuzione e Scattaaz,
delle
e delle cose. (Da schheth chi ebr.
persone
e
dicesi
pare,
sciarramento de' Giudei fatto per Tito.
SciARRARE, Sciar-r-rc. Att.1 Dividere , Aprire, Sbarattare , Sbara

e dicesi propriamente di eserciti. ] Lat.


dissipare, profligare, fundere Gr.uarxsavvvva. ( Dal celt. gall.

gliare, Mettere in rotta,

dissipare, mettere in rotta. Nella stessa lin


auraich disperdere,
dividere, separare. In ebr. sciara disciogliere , sarat ta

gua scar

gliare , minuzzare. In ar. sciarsciara minuzz. In tcd. scheren to


sare.) G. V. . 8. 3. Onde l' oste fu tutta sciarrata. E n. 96. 6.

I quali, credendosi aver vinto il campo, erano sciarrati, cacciando


gli sconfitti.
, Dissipare, Disperdere, Conciar male ec, detto di navi..] G. V.
-

val distruggere, demolire, dissipare, cancellare, onde sciahhath per


dizione, distruzione. In ted. schaden danneggiare offendere. In ar.
:
Lett., vol.
2. Pag
in malato
Angal....
Panc.qui
disuni,
sciatta
medici
e questi
Marucelli Lor.
si ritrova
Il disperse.)
(Fir. 76g.)
unadico
sciattano a dirittura
libbra
e mezzo
: gli
cavano
manescalchi
di Pi
che
Io vi
2.385.
cc. Bellin. Disc.
di sangue il logiorno,

se a voi piace di ristringer l'anatomia ancor di vantaggio . . . , e


giudicarla solamente buona. . . a sciattar quattro cadaveri di pochi

strangolati, o qualche morto, cc. Sacc. rim.. 98. Che direm se un


cerusico castrone Storpia un braccio, una gamba , o sciatta un oc

chio? (A) (B)


7. 83. 3. si lev una fortuna con vento Agherbino si forte e impe
uoso, che sciarr tutta la detta armata. E io. o4. 6. Tutto suo Scattat, Sciat-t-to. Add. m. da Sciattare. Mandato a male, Rovi
nato, ed anche Sfigurato , Scomposto. Magal Leu. 8. L'ultima
navilio sciarr in pi parti.
esperienza stata fatta sopra un ladro condannato a morte il quale
3 - ** Iacerare, detto di cose. V. Sciarrato , $ 3. ( Dal celt. gall.
gar lacerare) Salon. Amo F. B. q. . 1. Sciarra, nome fatto Boudet pretende che i cerusici abbiano sciattato per render la piaga
(A) (O)
incurabile.Sciatteria.
da sciarrare . . . lacerare. (A) (N) .. . .
Sf T. collettivo. Persone o cose sciatte. Bel
Scatteaua,
4 - E n. pass. Dividersi, Aprirsi, Disordinarsi. Franc.Sacch. rim.
sciarra
fu
il
terzo.
della
Marcia
, Ch Conte
3. E Carlo non si
lin. Bucch. 87. E che l far razza sia cosa da sciatti, E scatti e
Guarda che la san fare infiho i gatti, E ogni altra sciatteria della
ScAaRATA Sciar-r-ta Sf Lo stesso che Sciarra, V. Ner. Samin. 2.
i sordi, ec. E45. senti che roba vera sciatte
6o. Queste sciarrate il gran Baronto udite, Che mai faresti? al tan natura, i ciechi,
roba da povere famiglie, Di greppi e cocci e simili sto
gher rispose. (N)
B
viglie. (
scaaaaro , Sciar--to- Add. m. da Sciarrare. I Sbaragliato, Messo
-

a Lat. disruptus, profligatus.Gr3eo. G. V. 7. oq.


. Si partirono in calen d'Ottobre, recandone lo Re malato in ba

Mice
stesso che Sciattaggine,
diceva Nan
Giovanni, che si P.
un taleLonominato
Maim. 45o. Questo fu-s

SciATTzzza ,

naccio per la sua sciattezza e spensierataggine poich questo nome


peggiorativo del vero nome Giovanni , ec. (A) (B)
Sciatto. Add. e sm. Colui che usa negli atti nelle parole e
Mal concie. Borgh. Arm.fam. 2. Enea, dopo quella crudel Sciarro,
negli abiti soverchia negligenza, e che va scomposto. Altrimenti Scia

ra con poco ordine, sciarrati ,

chi meglio e pi tosto poteva, cam

inava.

fortuna della sua armata, se ne and verso il lito, se forse vedesse


alcuna delle sciarrate navi
3 - [ Lacerato , Scoppiato. But. Sciarrati, cio scoppiati, e aver
-

fuor del ventre le puzzolenti intestina.


scureauco. (Filol) Sci-at-ri-co. Sm. V. G. Lat. sciathericum. (Da
scia ombra, e thera investigazione) Orologio solare; e tal fu quello
fatto ergere da Augusto nel Campo Marzio,-, Scioterico, siii. (A)
(Aq) (N)
-

mannato. Lat. incultus.Gr. arapuooros. (V.Sciattare) Tac. Dav. Perd.


eloq. 44. Appena li patisce la parte, si sono mesti, sciatti, smunti
e sani per dieta. Buo. Fier. 3. 2. 5. Bandiera che tu se Sciatta,
svivagnataccia. Mutm. 9. 5. Acciocch' ei non la vegga sconc*** sciatta,
scon
Manda gi l' impannata, e si rimpiatta. E Min.Anno
cia e Sciatta. Si posson dire sinonimi ; sebbene Sconcia vuol propri

mente dir; una donna che non si sia ancora accomodata

capelli

146

SCIENZA

SCIAURA

in testa, il quale accomodamento di capelli dicesi Acconciatura: e

e Johnius, tutti distinti da colori oscuri. La loro carne assai stima.

Sciatta vuol dire una donna scomposta, e che abbi gli abiti male

ta. Pi comunemente Ombrina.Salvin. Op.Pesc.439. E"i sargo tre


molante di paura, E l'imbelle sciena, ovvero ombrina. (A)(Aq) (N)
Sciente , Scin te. Add. [com. V. L. Che sa, Che ha notizia o pra
mon la voce Sciatto. (N)
Scatena, scia-ra. Sf: V e di Sciagura , V. Fir. A. 283. Ri tica d checchessia, -, Scientre, sin. Lat. sciens. Tac. Davann
2- 14f. Espongono,venir bene scienti di nostra colleganza, sia
trovati certi soldati della mcdcsima compagnia, e' raccont loro que
in. Annot. F. B. 5. . 6. Bram d' essere sciente, cognito, cio
sta sua sciaura. (N)
s
a. Sf] V. A. Lo stesso che Sciaguranza. V. fatto cognito, instrutto, informato. Latino doctus, certor, assicu
rato, avvisato , ragguagliato. Quanto copiosa ed abbondante la no
se e di Sciagurataggine. raggine. Sf1 ast. di Sciaurato. V., e di' stra
lingua ! (N)
Sciagurataggine, V. Lor. Med. Arid. 5. 6. Non ha altra paura, se 2 - Sapulo, Letterato, ] Scientifico, Sapiente. Lat. sapiens, literatus,
dattati e aggiustati indosso : e la voce Sconcio pi generica che
-

---

---

non che lasciaurataggine di suo padre non voglia che la tolga.


SciAcRaramente, Scia-u-ra-ta-mnte. Avv. V. e di'] Sciaguratamente.

Gr. irruo. Guitt. letto. Oh quanto esser dee dolce piaga di cor
rezione a sciente uomo ! E' altrove : Mi conviene conversare con uo
inini scienti, e veramente scienti molto. Buon, Fier. . . 4f. Ma

Sciacnarsi. Lo , Scia u-ra-tl-lo. Add. e sm. V. e di' Sciaguratello.


Sciaca.arezza , Scia-u-ra-tz-za. Sf ast. di Sciaurato, V. e di Sciagu quando pur non sian molto scienti, l' ho speranza ch'egli impare
rataggine. Lat. impobitas, nequitia. Gr. uox9mpi , romia o e ranno, o Comm. Dant. If 4. 62. Questi fu sciente in musica (N)
gne crist. instr. ''3. 9. 8. Tante impudicizie, tanti scandali, tante 3 - Dicesi Essere sciente di forza o simili e vale Aver prodezza
sciauratezze, che fann pianger la santa Chiesa a lagrime inconsola Esser prode. Salvin. Oliss. 434. Nulla di lavori sciente, ovver di
forza , Ma inutil peso e aggravio del terreno. (Pe)
bili , si toglierebbono tosto , se ec.
Sciauaarissimamente, Scia-u-ra-tis-si-ma-mn-te. Avv.] superl. di Sciau 4 - A sciente, [posto avverb. Con piena cognizione, A bello studio;
ratamente. V. e di' Sciaguratissimamente.

che gli antichi dissero corrottamente A scicntre, A

ciacratissimo , Scia-ura-tissi-mo. -Add. ml superl. di Sciaurato. V.


e di' Sciaguratissimo, V.

scentre. ] V.

A sciente.

ScienTemere , Sci-en-te-mn-te. Avv. Con saputa, Con piena cogni.

- -

Add. e sm.parlando di persona..] Ifelice ,


Sgraziato.
V.
e
di'
Sciagurato.
2 E detto di cosa. Tass. Am... 2. Che i sciaurati pronostichi
felici, chi ci vende a mal'accorti con quel grave Suo supercilio, non
I

toie.- , Scientrmente , sin. Lat. scienter, consulto. Gr. gerr8.


Lib. Am. 26. Quclla che idoneamente congiunta all'amore di al
cuno , tu non la di sottrarre da quello scientemente. E' 62. Dee pa
zientemente portare che quella usi puttania, da poich , conoscen
dola puttana, scientemente a tal amore si congiunse. Tes. Br. &.

3 vile, Abietto, Dappoco. Dant. If 364. Questi sciaurati, che

6- Sanza colpa , quando egli dice che nol fece scientemente, anzi

SciAurAto

han mai effetto.

----------

mai non fur vivi, Erano ignudi.


per non sapere , ec Salvi.Odiss. lib.2 . v. 6o. Al pavimento Sali
di quercia, cui gi l'architetto Piall scientemente, e drizz a
4 Scellerato. Bern. rim. . 37. Poss'io morir com'uno sciaurato.
SciAus-BAsci. * (St. Mod.) Maresciallo dell' impero; una delle primarie
squadra, ec. (B)
ScienTiricamente, Scien-ti-fi-ca-nn-te.Avv. Con modo scientifico.Lat.
dignit militari
della Scia-u-to-fo-bi-a.
Porta Ottomana.Sf.(O)
Scattoroela.
* (Mcd.)
V. G. Lat. sciauto hobia.
scientifice. But. Di colui che argomenta scientificamente. Segn. Rett.
5. E' non si pu ancor persuadere a certi le cose, bench tu le di
(Da scia ombra , avtos stesso, e phobos paura) Malattia cne con
siste in una certa pusillanimit irragionevole per cui l'uomo si go chi scientificamente. Vurch. Lez.5. Tutte le cose che si sanno scien
-

menta di ogni minima cosa, e fin anche, per cos dire, della pro

tificamente , si sanno mediante la dimostrazione.

ScienTiFicAae Scien-ti-fi-cre. Att. Rendere sciente, Dottrinare. Uden.


pria ombra. (Aq)
Nis. 5. 6. Berg. (Min)
SciAvANI. * (Geog) Scia-v-ni. Indiani sparsi in alcune contrade degli
ScienTirico , Scienti-fico. Add. (m. Pl. Scientifichi e scientifici. Di
Stati Uniti. (G)
Sciaveno. (Ar.Mes.) Sci-ve-ro. Sm. Quella porzione rozza del legna
scienza, Appartenente a scienza. Com. If o. La quale ditrae lontel
me, che si cava colla sega da un pezzo di legname che si riqua letto dell'uomo dalle speculazioni e scientifiche cose , e rendelo so
dra; onde diconsi Sciaveri le quattro porzioni di cerchio che si ca lamente attento e sollecito alle corporali.
vano da una trave nel riquadrarla colla sega. (Dall'ar. sciuve i co 2 - Parlando di persona, anche un forza di sm. Altrimenti) Scien.
ziato. Lat. prudens, literatus. Gr pnuos, reraaao. Vi.
scrella , picciola cosa. In ingl. to share ralre-) (A) .
Scaveno. Add. m. Aggiunto di Becco. V d'incerto significato Alleg. Plut. Non conviene ad uomo prudente e scientifico porsi in pericolo
39. Questo avrebbe al sicuro Guasto nel far a'cozzi Una muraglia
per pazzi. But. If . 2. Cesare molto onor gli uomini scientifichi
a bozzi , Tant' ebbe 'l ceppo delle corna duro, Becco in erba o ma
e letterati. E 3f. 2. Cosi si tiene per li scientifichi Gio. Cell. Vog.
Cic. no. Scientifici e valenti uomini. (N)
turo, Becco in erba o maturo, Becco sciavero o indiano, Bccco
ScientissimAMENTE, Scien-tis-si-ma-mn-te. Avv. superl. di Scientemen
agevole , grasso, o becco zucco. (N)
Sclavo, * Sci-vo. Add. e sm. V. A. V. e di'Schiavo. Fr. Giord. 2zo.
te. Piccol. Poet. Arist. 349. Berg. (Min)
Come ti toglie la libert tua e fatti servo vilissino pi che sciavo Scientissimo , Sci-en-tis-si-mo. Add. m. superl. di Sciente. Lat. peri
-

---

---

ricomprato. Guitt. Lett. o. a9. Maggiore ingiuria sar ec. se inten


desse (facesse all' amore) l'imperatrice nel pi vile sciavo. (V)

tissimus. Gr.

repdraros. Dav. Scism. 7. L'altro vi fu Legato di

Lion X. , e delle cose dell' isola scientissimo.

ScieNTRe, Sci-n-tre. (Add. com.1 V. A.V. e di' Sciente. Vit. Bal.

Scneale. * (Med.) Sci-ba-le. Sf pl. V. e di''Scibali. (O)


21. Non allumina niuno , che 'l suo scientre lascia la lumiera.
ScIALI. * (Mcd) Sci-ba-li. Sm. pl. V. G. Lat. scybala. (Da scybalon
scrementi duri. - , Scibale, sin. (Aq)
a - A scientre, posto avveb. per A sciente. V. A scientre. (N)
Scueile, Sci-bi-le. Add. com. V. L. Che si pu sapere. Lat. scibilis. 3 - E variamente. Gr. S. Gir. 34. Come pensa avere vita dura
bile quegli che rimane in un peccato a s iscientre. (Cio, essendo
Gr. riorard. (Scibilis, da scire sapere. In celt.gall. sgeil conoscen
ne a se consapevole.) (V)
za. Nella stessa lingua sge intelletto, seis e sos conoscenza. In ar.
syhr, scir o scer scire) Pass 326. E brievemente tutte le cose che ScienTarmente, Sci-en-tre-mn-te. Avv. V. A. V. e di' Scientemente,
F. Giord. Pred.S. 3. Ma di verit chi scientrenente sapesse che
sono scibili, cio che si possono sapere, o che si sanno naturalmen
te. Magal. Lett. Le cose della fede hanno bene a essere evidentemente
ci ch'avesse non fosse altro che usura , non la dee torre il servo
di Dio. Lib. Am. 47. Alcuno scientremente non dee sovvertire fem
crcdibili, ma non gi scibili, n per conseguenza evidenti. (A)
mina che ad amiore d'altri sia congiunta debitamente.
2 Ed in forza di sm. Ci che pu sapersi. Dant. Conv. 72. De
esi fine attendere dalla parte del suo scibile desiderato. Gal. Sist. SournaA , Scin-za. [Sf Abuto di dimostrare le verit relative ad un
ogetto determinato, Sistema di cognizioni; ] Notizia (distinta di
o2. Questo un modo di contener tutti gli scibili assai simile a
checchessia, ( richiamata a' suoi principii. Altrimenti Sapienza, Co
quello col quale ec.
SciriliT, Sci-bi-li-t. Sf ast. di Scibile. Mazz. Dif Dant. Introd.
gnizione , Dottrina. La Scienza sottile, profonda, alta , divina,
-

Beug. (Min

nobile, certa , singolare , facile, dilettevole, utile, vana, necessaria,

za Scid-me-ni-d-a. Sf.

P. G. Lat. scydmaenidea.
( Da scydmeno io son di volto tristo.) Nome di una piccola fami
glia d'insetti coleotteri, proposta da Leach , la quale ha per tipo
il genere Scidmeno. (Aq)

astratta, pratica, sperimentale ec.], Scienzia, sin. (V. Saviezza.) Lat.


scientia.Gr. ernorrhn. Dant. Conv. t. Scienza ultima

perfezione della

nostra anima , nella quale sta la nostra ultima felicit. E Par.5.4.


Non fa scienza Senza lo ritenerc avei e inteso. Com. Purg. 2. La

Scipieno. * (Zool.) Scd-m-no. Sm. V. G. Lat. scydmaenus. (V.


scienza perfezione dell'anima infino ch' col mortal corpo.
Scidmenidea.) Genere d' insetti dell' ordine de'coleotteri , della se
- Qualunque cognizione o notizia. I V. Scienzia, S. 2.]
- Ogni sorta di dottrina e letteratura. Lat. doctrina, literae. Gr.
zione de' pentameri , e della famiglia de' palpatori, stabilito da La
raniz, pauzra. Bocc. nov. 77. 3. Avendo lungamente studiato
treille , i quali presentano un tristo aspetto. (Aq)
a Parigi , non per vender poi la sua scienza a minuto, come molti
Scuoao. * (Geog) Lat. Scidrum. Antica citt della Lucania , forse
fanno , ma per sapere la ragioni delle cose.
oggi Sarpi. (N)
4 - * Dicesi Scicnza cavalleresca La Seienza della cavalleria, nel
Scie. * (Geog.) Fiume di Francia. (G)
sign. di Cavalierato. Salvin. Annot. F. B. 5. 2. a. Vedi l'aureo li
ScieLunca. *(Marin.) Scie-lin-ga. Sf. Piccolo bastimento indiano, poco
bro . . . della scienza cavalleresca. (N)
pi lungo che largo, leggierissimo e di bordo alto, non avendo
membri appianati fuorche nel fondo e fabbricato senza chiodi. Le 5 -* (Filol.) Scienze del quadrivio, del Trivio. V'. Quadrivio, S. 2.
bordature sono cucite con semplice filo fatto di cocco o di stoppa
e V. Trivio. (N)
di nocciuoli di palma. Sav. (O)
6 * (Teol.) Scienza di Dio : Cognizione di tutte le cose presenti,
SciemprT, * Sciem-pi-t. Sf. V. e di' Scempit, Scempiezza. Car.
passate e future, la quale uno degli attributi di Dio. (Ber)
Apol. 72. Massinamente che vengo a tirar la posta doppia, anzi in 7 - * (Icon.) Donna colla testa fornita di ali, con uno specchio
pi doppi; perch invece di una sciempit ne venite a dir molte.(P.V.)
nella destra, un globo nella sinistra, ed un triangolo al di sopra
ScienA. (Zool.) Sci--na. Sf. V. G. Lat. sciaena. ( Da scia ombra)
del capo. (Mit)
Genere di pesci acantotterigi, percoidei, da Cuvier e da Dumeril col
Scienza diff. da Dottrina. La Dottrina una cognizione estesa ed
locati fra gli acantopomi olobranchi toracici. Comprende molte spe
istorica delle cose relative ad un oggetto qualunque , parte acqui
cie, e secondo lo stesso Cuvier consiste in una piccola famiglia com
stata con lo studio de' libri e parte con l'insegnamento, da cui pren
posta le generi Cingus, Umbria , Loncurus, Scianca, Centropomus
de il nome. La Scienza un sistema di cognizioni principalmente
-

SCIENZIA
SCILINGUARE
147
acquistate con l'uso del raziocinio, e delle
, ragionando, si Scirio. * (Mit) Nome del cavallo che Nettuno fece nascere da una
pu sempre dar conto. La Dottrina suppellettile altrui avveduta
pietra. ( Dall'ebr.scepher bellezza. In pers. scef nerezza.) (Mit)
mcnte raccolta: la Scienza quasi fondo proprio. Uomo addottrinato Scro Add. m. V. A. V. e di Schifo. Guiu. Lett. a5. 6. Ver
dice meno di dotto; dotto, men di scienziato. Si pu possedere Dot
rebbe scifo e altero l'animo vostro scifando e disdegnando ogni al
trina varia ; si pu essere addottrinati in varie Scienze.
tra cosa. (V)
Scienzia, Scin-zi-a. [Sf. V. A. V. e di ] Scienza. S. Agost. C. D. Scro. (Bot) Sm. E il calice proprio di alcuni licheni, che nel suo
La scienzia allora fa prode , quando con essa la carit.
concavo contiene le parti generanti di essi. Dicesi anche Sco
2 Qualunque cognizione o notizia. Dant. Inf. 33. 23. Ed egli a della. (V. Scifia.) (A
me : come 'l mio corpo stea Nel mondo su , nulla scienzia porto.
Scrorice. * (Bot) Sci-fo-f-li-ce. Sf V.G. L. Lat. scyphofilix. (Da
3 - Ogni sorta di dottrina e letteratura. Bocc. nov. 6o. 3. E, oltre

syphos tazza, e dal lat. filiar felce.) Genere di piante crittogne

a questo, niuna scienzia avendo , si ottimo parlatore e pronto era ,


che cc. Nov. ant. 36. a. Uno, lo quale ebbe nome Milensius Tale,
fue grandissimo savio in molte scienzie.
ScienzALE , Scien-zi--le. Add. com. Appartenente a scienza. (A) Pal

della famiglia delle felci, stabilito da Du Petit-Thours con una

pianta del Madagascar, la quale presenta la sua fruttificazione sul


margine della fonda contornata da un integumento in forma d'urma o di tazza. (Aq)

lav. Tratt. stil. cap. 3. Questa controversia vuolsi distinguere per ScroFonA. * (Bot.) Sci-f-fo-ra. Sf. V. G. Lat. scyphophora. ( Da
mio avviso in tre investigazioni. La prima , se a' trattati scienziali

tazza , e phero io porto) Genere di piante, stabilito da

convengono gli ornamenti dell' eloquenza; ec. (B)


Scienzialmente, Scien-zialmn-te. Avv. In modo scienziale., Scien

Gaertner il figlio sopra un frutto da esso descritto, il quale porta


il calice persistente in forma di una tazza membranosa. (Aq)
ziatamente , sin. Guaz. Civ. Conv. lib. n. Berg. (Min)
Scroono. (Bot)Sci-f-fo-ro. Sm. V. G. Lat. scyphophorts. (v.
ScienziaTAMENTE , Scien-zia-ta-mn-te. Avv. Io stesso che Scienzial
Seiffora) Genere di piante crittogame, della famiglia delle alghe,
mente , V. Liburn. Occorr. 15. Berg. (Min)
da Acharius stabilito con alcune specie di licheni di Linneo, asse
Scienziatissimo , Scien-zia-tis-si-mo.[Add. m.) superl. di Scenziato. Lat.
Rnandogli per carattere una crosta scaglosa o fgliacea,producente
doctissimus. Gr. cro&raros. Virg. Eneid. Conciossiacosach Virgilio, Podezii o sostegni della fruttificazione, fatti a forma di tazza, e
notati col nome di sp
uomo scienziatissimo e poeta ottimo, di nazione Mantovano , ec.
Bemb. Asol. 3. 184. Perciocch io avca inteso che egli era scien

Scirolo. (Bot) Sci-fo-l. Sm. V. G. Lat. scypholus. (V. Scifia.) No

ziatissimo. Com. Dant. Inf 4. 66. Questi fu scienziatissimo in astro

me dato da' lichenografi moderni agli organi carpofori de'ceno

nomia. (N)

myci, i quali si presentano sotto la forma di bicchierini imbuti

Scienziato , Scen-zi--to. Add. [ e sm. parlando di Persona. Che ha forni. (Aq)


scienzia. (V. Dotto.) Lat. literatus.Gr. rrrzsvros. Bocc. nov.59.6. ScrRAne, Sci-fr-re. Att. Lo stesso che Diciferare, V. Fortig. Ricc.
Noi , e gli altri uomini idioti e non litterati, siamo a comparazione
- 2o. Deh sciframi per dio questo segreto ; Ch'io non so se uni sia
di lui, e degli altri uomini scienziati , peggio che uomini morti. E
in monte o in piano, ec. (A) (B)
introd. 6. O che la ignoranza de' mcdicanti ( de'quali , oltre al nu Scurrato, Sci-fr-to. Add m. da Scifrare. V. di reg. (O)
nero degli scienziati cc. , era il numero divenuto grandissimo ) non ScicAno. * (Geog) Sci-gi-no. Lat. Syllanum. Citt del Regno di
conoscesse da che si movesse. Franc. Sacch. Op. div. 2 . Adun
Napoli nella Calabria Citeriore. (G)
que chi ha a giudicare e reggere, pu male essere giusto e fare ju ScioLio. (Geog.) Sc-glio.Capo e Citt del Regno di Napoli.Lo stesso
stizia , se non scienziato. Galat. 26. Non mica idiota n mate
che Scilla , V. (G)
riale , ma scienziato e d'acuto ingegno. E 39. Ho voluto il parere Scicneae, Sci-gne-re. [Att. anom. n. ass. e pass..] Sciorre i legami che
cingono; contrario di Cignere. , Scingere, Discigncre, sin. Lat.
di pi uomini scienziati. Bemb.Asol.3. 6. Mossa dal chiaro grido,
che i tre giovani aveano , di valenti e di scienziati.
discingere, dissolvere. Gr. cro&vvvvx, axuv. Bocc. nov. 28. 4.
* E' col Di. Stor. Semif. 49. 5o. Ci addivene o per lo impru
Fattolo scignere , c fatta recare acqua fredda ec... tutti per costante
clbbero ch'e' fosse morto. Petr. son. 227. Quindici l'una, e l'altro
dente consiglio o piuttosto malvagio intendimento di quegli pochi e
male degli affari di guerra scicnzati uomini. (V) Com. Dant. Inf.8
diciotto anni Portato ho in seno, e giammai non mi scinsi.
2 - Proverb. Chi l'ha per mal si scinga I o simile) : si dice quando
E dice che fu poeta, cio scienziato della scienza di poesia. (N)
Scienzuola, Scien-ziu-la. Sf] dim. di Scienza , e dicesi per dispre
non
ci d pensiero
che altri abbia per male alcuna cosa. Paitaff 6.
E se tu
per mal, si te ne scigni.
gio. Lat. scientiola. Arnob. S. Agost. C. I. Per qnesta cotal ca
gione vogliamo pi tosto vanamcnte, che utilmente, mostrare la no SciencNATA. (Milit.) Sci-gri-gn-ta. (Sf) V.A. Lo stesso che Scirignata,
stra scienziuola.
F. Franc. Sacch.nov. 64. S io avessi avuto un buon cavallo, io avrei
Scepe , * Sci-pe. Sf. V. A. e di' Siepe. But. Inf 2 . . Crudele
dato a colui una grande scigrignata. (Qui pare che significhi Colpo
stipa; cio sciepe che chiude e circonda. E If 3o. 2. Ti fa sciepe dato colla lancia.)
innanti agli occhi. (V)
Sciiri. * (St. Mod.) Sci-i-ti. Setta maomettana dominante in Persta ,
-

ScieRA , * Sci-ra. Sf. V. A.

V.

e di'

Schiera.

Rim. Ant. Notaro

che riconosce per suo capo Al, genero e quarto successore di Mao

Arrigo Testa. (V. not. 473. Guitt. Lett.) Vostra orgogliosa sciera,

metto. Meglio Siiti. (O)


E sua fiera sembianza Mi tra' di fina manza E mettemi in errore.(V) Sculace, Sci-la-ce. N. pr. m. Lat. Scylax. (Dal gr. scrlax cagnuo
Screame.* (Arche.) Sci--ri-e. Add. e sf pl. Feste degli Arcadi in onore
letto)Geografo di Caria, nel ri secolo, autore d'un Peripl che

di Bacco, la cui statua che conservavasi nel suo tempio in Alen


ci pervenuto (B) (Mit)
si esponeva ogni anno sotto di un baldacchino ; ed innanzi a quella Sciacro. * (Geog) Sci-l-ce-o. Lat. Scylacium. Antica citt della
le donne reciprocamente si flagellavano. Lat scieria.(Dal gr. scia, o
Magna Grecia, ora Squillace. (Mit)
come altri pronunzia , schia ombra.) (Mit) (Aq)

Sciaci. * (Filol.) Sci-la-ci. Add. sm. pl. V. G. Lat. srylaccs. (Da

scueaopia. (Med.) Sci-e-ro-pi-a. f V. G. Lat. scieropia. (Da scia

sclax cagnoletto.) Soprannome dato a quei grammatici che senza


curare le bellezze de' classici vanno solo rintracciandone i nei. Al

ros ombroso, opaco , c ops occhio) Allucinazione della vista, per


cui il malato vede tutti gli oggetti di un colore pifosco di quel
che naturalmente siano. (Aq)

trimenti Acantologici. (O)

ScuLecca , Sci-lc-ca. Sf Beffa. Lo stesso che Cilccca, V. (Dal pcrs.

Screvenaae , Scie-ve-r-re. Att. V.A. V. e di''Sceverare. Bemb. Pros.


3. 5. Severare in vece di separare dicevano, e nelle prose al
tresi e Scieverare e Discieverare ancora pi anticamente. (V)
Scirane, * Sci-f-re- Att. V. A. V. e di' Schifare. Fr. Barb. 23.

chelaqet beffa. Cangia in questa l'etimol. di Cilecca. In ar. chelqe fin


gere mendacium, leni oratione uti. In gr. colacevo ad lor.) Maln.
o. 24. Volta, faccia vigliacca , ch' io t' uccida , E ch' io t' insegni
farmi le scilecche. E Minucc. ivi : Pu essere che siccome da liti

cia si fece Lezzi, sorta di delicatezze , cosi Scilecche il contrario ,


che si fanno coll' allettare, e poi burlare. E pag. 336. Fare una
cilecca, o scilecca : far una burla ; cio finger di voler fare una

8. La prima, che la gente. Ci fa scifar nocente. Fr. Giord. Ma sc


queste cose egli scifasse , allora sarebbe come pietra, e come sasso

diuro. Guitt. Lett. 4. 44. Piacciavi dunque, piaccia ormai sanare ,


e no scifare medicina amara. E Lett. 25.64. Verrebbe scifo e altero
l'animo vostro scifando e disdegnando ogni altra cosa. E Lett. 3o.

cosa , e poi non la fare. (A) (B)

(Chir.) Sci-lin-ga. Sf. V. e di' Siringa. Lo stesso che 1

cirilga.
5. Chi pi umil di core, E pi scifa ogni onore. (V)
Scusia. (Zool.) Sci-fi-a. Sf. V. G. Lat.
(Da scrphos tazza.) SciL nouAgnolo. (Anat.) Sci-lin-gu-gno-lo. [Sun..] Legamento valido e
Gener di psicodiarie , della sezione delle spongitree, proposto da membranoso, posto nel mezzo della parte di sotto della lingua, che
Oken per le spongie che si presentano sotto la forma di una pic concilia alla medesima forza o fermezza, e che si taglia, perch

cola tazza o di tubo ad orificio allungato in guisa di bicchiere.(Aq)


scricane, Sci-fi-c-re. (Att. V.A. e forse erronea. Pronosticare.

alle volte impedisce il parlare. Altrimenti Frenello o] Filetto. Lat.

I Anticamente pure Stificare.) Lat. praenunciare. Gr. rpozyrasv.

fraenulum, ancyloglossum, Bud. Gr. dyxvAyovo.


2 Dicesi Rompere o Sciogliere lo scilinguagnolo, per Cominciare

G. V. 2. 98. . Ciascuno, che 'l sppe , ne scific e disse che sa


rebbe con mala uscita. ( Alcuni testi a penna hanno signific.)
scricato , Sci-fi-cto. Add. m. da Scificare. Questa voce nell' Or

a parlare. Bocc.nov. 2 . 8. Rotto lo scilinguagnolo , cominci a dire.


Salvin. Pros. Tosc..3 9. Quando segue alcuna cosa contra alle leggi,

allora che si doverebbe parlare si sta cheti ec., e poi si scioglie, come
togr. del Semin. di Pad. e; (Min)
volgarmente si dice, lo scilinguagnolo, quando non occorre.
scirona. * (Bot.) Sci-fi-fo-ra. Sf. V. G- Lat- scyphiphora. (Da scy 3 - Dicesi Aver rotto o sciolto i o tagliato ) lo scilinguagnolo, [ quan
phos tazza, e phero io porto) Nome applicato da Gaertner ad un do alcuno favella assai e arditamente.1 Varch. Ercol. 6o. D'uno
fiuto da lui descritto e figurato con quello di Scyphophora hydro che favella assai, s'usa di dire : egli ha rotto o tagliato lo scilingua
phylacea, proveniente dalla collezione di Banks colla denominazio
gnolo , il quale si chiama ancora filetto, che quel muscolino che
ne di Hydrophylax : ma veramente quest' ultimo nome dai moderni
tagliano le pi volte le balie di sotto la lingua a' bambini. Bemb.
Asol. 2. 29. Ben vi dico io, madonna , che egli ha oggi rotto lo
botanici stato applicato ad un genere affatto diverso. Un talfut
to una drupa sormontata da un calice persistente a foggia di taz scilinguagnolo.
-

ScilinGuARE , Sci-lin-gu-re. (N. ass. V. e di''Tartagliare, Balbettare.


Lat. balbutire. Gr. Axis. Varch. Ercol. 6o. Di coloro i quali
per vizio naturale ec. non possono profferire la lettera r ec. , si dice
per la loro bocca cilindrica ed allungata dalle labbra, a guisa di non solamente balbotire, o balbutire, come i Latini, ma balbettare
tazza. Ha molta analogia col genere Syngnathus di Linneo. (Aq)
ancora ec, e il verbo proprio di questo e altri cotali difetti scilin
za. (Aq) (N)

s nere di pesci5lofobranchi,
sci-fi-o. Sm. V. G. Lat. scyphius (VScfia) Ge
stabilito da Risso, i quali si distinguono

SCIMIA

1 48

SCILINGUATAMENTE
guare. E rim.past. 8. Ond' (dicea Carin ) che ''n tua presenza

Non so, Nape gentil, scioglier la lingua. E sciolta poi non parla,
ma scilingua ? M. Aldobr. Quasi non pote parlare, anzi comincia
a scilinguare. Ovid. Pist. Ed io fanciullina scilinguando piangeva.
2 Dicesi Scilinguare a bacchetta e vale. Avere il comando e il do
minio dello scilinguare, Essere il capitano e l'antesignano degli
scilinguatori. Bisc. Malm. (A)
Avv. A maniera di scilin

quando la si tratti coll'acido nitrico ; esiste nella scilla, ed il


principio pi efficace del suo bulbo. (Aq) (O)
ScilLoceraLo. * (Fisiol.) Scil-lo-c-fa-lo. Add. m. Lat. scyllocephalos.
( Da scrlla scilla , e cephale capo.) Aggiunto di persona ehe abbia
la testa grossa e lunga a foggia di cipolla marina. (Aq)
ScullonTe. ' (Gcog) Scil-ln-te, Scillunto. Lat. Scilluns , Scillunte.
Antica citt della Grecia nella Trifilia. (G)
SculLoriA , Scil-lo-ri-a e Scil-l-ri-a. Sf. V. Bassa. Intelletto, Capacit.

(Dall'ingl. skill intelligenza, perizia, voce che il Johnson crede islan


dica , ma che a me sembra venuta dal cclt. gall. sgil che vale il me
desimo.) Bellin. Bucch. 2 so. Io vo' meglio pensar, che a peso d'oro,
Con quanta io n'ho adoprarvi scilloria; E perch il peso sia pi
fanciulletti.
- ...
puntuale, Vo'accattar le bilance allo speziale. (A)
Scmlncoaro, Sci-lin-gu-to. Add. m. da Scilingare , tusato come sm.
parlando di persona.) Genes. (P. Nl In tutto l tempo della vita sua 2 - Cerebro. Sacc. rim. Che da che il vin gli dette la scilloria, Non
balbettic , e fu scilinguato. Com. Purg. 9. Una femmina scilin era mica lui quel che parlava. (A)
guata e fosca. Guid. G. Fue un poco scilinguato. Esp. Vane. Credo SciLLunTe, * Scilln-te. N.pr. m. (Dal gr. scylevtes spogliatore, che
lessio, uno de'pretendenti
che sieno quelle persone, le quali hanno usato lo mio scilingnato vien da scylao io spoglio.) Padre
parlare. Galat. 45. Contraffacendo gli scilinguati, o zoppi, o qual , d'Ippodamia. (Mit)
SciLLunro. * (Geog.) Scil-ln-to. Lo stesso che Scillonte, V. (G
che gobbo.
scmota roae, Sci-lingua-t-re. Verb. m. di Scilinguare. Che scilin Sculluno , * Scil-l-ro, N. pr. m. Antico re de' Tartari. (Mit)
Scloccale, Sci-loc-c-le. Add. com. V. e di Sciroccale. Vallisn. (A)
gua. Bisc. Malm. (A)
ScLinocATRice, Sci-lin-gua-tri-ce. Verb.f di Scilinguare. Che scilin Sclocco. (Fis.) Sci-lc-co. (Sm. V. e di' 1 Scirocco. Tes. Br. 2. 37.
Dall' altra parte di verso Mezzod s n' un altro, che ingenera nu
ua. V. di reg. (O
s
si
V. e di Saliva. Mor. S. Greg. 8. 2 . Allora voli , e ha nome Euro , ma li marinari lo chiamano Scilocco ; ma
lascerai tu tranghiottire perfettamente la sciliva all'uomo, quando io non so ragione , perch'elli lo chiamano cosi. Bocc. nov. 4. 6.
tu il sazierai ec. Lor. Med. canz. 7. 2. Sempre biascia fichisec Levandosi la sera uno Scilocco, il quale non solamente era contra
chi , Perch fan della sciliva. Tac. Datv. Stor. 4. 359. Un povero rio al suo cammino , ma ancora faceva grossissimo il mare. G. V.
2. 26. . Fu in mare una grandissima tempesta per lo vento Sci
cieco di Alessandria cc. gittatosi alle ginocchia di Vespasiano, pia
gnendo il preg volerlo alluminare, le gote e gli occhi immollando locco in ogni porto.
gli colla sua sciliva. Menz. sat. 6. E fa 'l ciglio affilar colla sciliva. ScLorLesoroma. * (Chir.) Sci-lo-flebo-to-mi-a Sf. V. G. Lat. scy
Alleg. 32. Generatasi per lo pi dal severo profferire delle ci lophlebotome. (Da scylon vena salvatella , phleps, phlebos vena, e

uato. Toscanell.

. Berg. (Mi in

--

---

---

si

tAdd. e sm dim. di Scilinguato


Lib, cur. malatt. Favellano scilinguatelli, come se fossero teneri

- - -

- - -

%.

ceroniane eleganze appiccate loro addosso colla sciliva. (V) .


scritta. (Bot.) Sf. Genere di piante della esandria monoginia, fi

tome taglio.) Salasso dalla vena salvatella. (O)


SciLowa , Sci-l-ma. (Sost 1 com. Ragionamento lungo, e talora inutile.

miglia delle asfodelee , i cui caratteri sono : corolla a sei petali a

[Lo stesso che Ciloma, V. (V. Sculloria. In celt. gall. sgeilm gar

prui e caduchi, le stamigne filiformi aderenti alla base del petali


ed una capsula quasi rotonda a tre valve , a tre cellette e polisper

rulit, ciarla, novella, cicalio fuor di proposito. L'Amstrong ha nel

ma.) , Squilla, sun. Lat. scilla. Gr. oriAAz. (Secondo i pi, vien
dal gr. scello in dissccco :
questa pianta prospera ne' luoghi

aridi. Altri la cava da scyllo io molesto, a cagione delle qualit acri


di questa pianta. Per altro hassi in ar. isqyl nel senso di scilla) .

medesimo scnso il germ. skelm.)


Fare una predica,
ovvero uno sciloma o ciloma ad alcuno, parlargli lungamente o per
avvertirlo d'alcuno errore, o persuaderlo a dover dire o non dire ,
fare o non fare alcuna cosa. Salv.Spin. . 3. Or finisci ora quel tuo
sciloma , che tu avevi cominciato di colui l. G. Lo sciloma bello
e finito. Lib. Son. 29. Ma tosto n'andrai tu senza sciloma. Tac. Dav.

a La pi comune specie di questo genere la Scilla maritti


ma o Cipolla marina , bella pianta che cresce sulle spiagge del mare Perd. eloq. 424. Che bisogna scilome in senato, se i migliori alla
nelle parti meridionali d'Europa. Ha il tullo assai grosso, com prima acconsentono ? ( Il testo lat. ha : multis sententis.) Cecch.
Corred. . 3. O pur forn quella sclona.
posto di tuniche grosse, rossicce e viscose ; lo scapo nudo, termi
nato da una spiga conica di fiori bianchi ; le brattee troncate, ri SciLopo, Sci-l6-po. Sm. V. Poet usata per la rima, alla latina, in
curve; le foglie lanceolate, scanalate , erette, che compariscono cambio di Sciloppo. Lo stesso che Sciroppo , V. Ar. Fur. 2 n. 59.
dopo lo scapo. Fiorisce nel Maggio. Questa cipolla, in vari modi Un medico trov d'inganni pieno . . . , Ch sapea meglio uccider
di veneno, Che risanar gl'infermi di scilopo. Burch. 2. 83. Carretton,
preparata da' farmacisti, si adopera come medicamento. Lat. scilla
vetturin bolzo e rappreso , Or senza cascia , pillole e scilopi Carar
maritima..] Ricett. Fior. 68. Loc di sugo di scilla di Asclepiade,
secondo Galeno. Recipe sugo di scilla cruda ec. , cuoci e fa loc. ti fa stronzoli senpi , E duri s che il cul ti parr acceso.(NS)
E 69. Loc di polpa di scilla del medesimo. Rccipe scilla che ri Scloppane , Sci-lop-p-re. Att.) Dar gli sciloppi. Cecch. Donz. 4. 7.
mane , trattone il sugo cc. , cuoci , e fa loc.

Che carnovale Altro che un valente medicone ec. , che ec. ci sci
-

SciLLA. * N. pr. f. Lat. Scylla. ( In cclt. gall. sgil scienza , destrez


za : sceile calamit, disastro : scille terrore. In gr. syllos cagnno

loppa Con mille passatempi, con che smuove Gli umor cattivi ? Bel
luc. son. 237. Stu m'hai, Lorenzo, sempre sciloppato , A questa

volta d la medicina.
letto, scyrllo io molesto. In pers. scil istrumento da pesca, simile al
tridente: asta , dardo.) Figlia di Niso re di Mlegara, anante 2 Per metaf Raddolcire. Car. lett.. 4. Ho bisogno che voi mi
sciloppiate di cost della paura che m'hanno messo addosso.
di Minosse. Una delle Danaidi. (B) (Mit)
2 Ninfa amata da Glauco e cangiata in mostro marino.Mit) 3 (Carezzare, Vezzeggiarc.) Morg. 25. 6o. Per il venne co' baci
-

sciloppando.
3 Onde generalmente e poeticamente prendesi per Qualunque
Scilopparo, Sci-lop-p-to. Add. m. da Sciloppare , V. (N)
mostro. Tuss. Ger. 4. Mille e mille latrar voraci Scille. (N)

2 (Geog.) Scoglio famoso all'estremit dell' Italia meridionale , Scorpo , Sci-l6ppo. Sm. Lo stesso che Sciroppo, V. M. Aldobr.
B. V. Prenda ciascun mattino e ciascuna sera sciloppo acetoso. E
dirimpetto a Cariddi. Capo e citt del Regno di Napoli nella
Prima Calabria ulteriore , volgarmente Sciglio. (G)
P. N. 44. Lor conviene prendere la mattina e la sera sciloppo a
a E generalmente per Ogni sorta di scoglio. Ar Son.7. Berg.(Min)
cetoso. Capr. Bott. 4. 7o. Come se lo spirito d'Aristotile e di Pla
tone
ec. fusse rinchiuso nello alfabeto greco , come in un'ampolla,
Scillano. * (Zool.) Scil-la-ro. Sm. V. G. Lat. scyllarus. (Da syllo
e che l' nono se lo be sse in un tratto, come si fa uno sciloppo.
io agito.) Questo nome viene da Aristotile applicato al crustaceo
custode della pinna marina. Belon lo crede una specie del genere

Scma. (Archi.) Sf. Quel membro degli ornamenti in architettura, che

anche dicesi Gola. , Sima, sin. (Dal celt. gall. sgein ornamento)
Baldin. Voc. Dis. (A)
hanno costituito un genere di crustacei dell'ordine de' decapodi, Scma. (Zool.) Sci-mi-a. Sf VG. Genere di mammiferi, dell' ordine
e'primati di Linneo, che nella organizzazione si accostano al
della famiglia de' macruri e della trib delle scillaridee. Sono cos
l'uomo. Questo serv ai moderni di tipo per l'ordine de'quadru
denominati dal modo con cui nuotando agitano l'acqua, il quale
agitamento anche accompagnato da strepito. (Aq)
mani, comprendente le scimie propriamente dette, non che i Papi
eni, i Cercopitechi, i Cebu e i C'allitrici. Gli antichi dissero nel
Scilea. (Zool.) Scil-l-a. Sf. V. G. Lat. scyllaea (Da scylia sorta
m Scimio. Altrimenti Babbuino , Brtuccia.-, Scimmia, sin. Lat.
di pesce.) Genere di molluschi, da Bosc descritti con corpo oblun
sinia. Gr. ri9xos. (Dal gr. simos camuso , che tale la loro fac
go e quasi cilindrico, con lunga ed acuta coda ec. Questo genere
cia.) Serm. S. Ag. C. D. Sono sim glianti alla scimia, che ha viso
ha per tipo la Scyllaea pelagica. (Aq)
d'uomo , e le membra di bestia. Cavalc. Frutt. ling. Muovon le
ScnLLIADE , * Scil-l-a-de. N. pr. m. ( Dall' ebr. sceluch smergo , uc
cello marino.) Celebre palombaro di cui parla Erodoto. (Mit)
labbra come una scimia, e non intendon quello che dicono. (N)
Dicesi Scimia leone o Sagoino del Brasile, Una picciolissima sci
Scillide , * Scilli-de. N. pr.. m. I at. Scyllides. (V. Scilla)Antico
mia , fornita di foltissimo pelo e d'una giubba maestosa , succh
di Creta, fratello di Dipeno e creduto figlio di Dedalo.
(B) (Mit)
stando in piedi, ed arricciando sul dorso la lunga coda, di cui
Scillo. (Mit.) Scil-li-o. Soprannome od Epiteto di Giove adorato provveduta , rassomiglia alquanto ad un lioncello. Lat. circopithe
in Creta sul monte Scillet. (O)
cus mininus , Mexicanus capillitio niveo. (A)
[I Dicesi Scimia o Buona scimia, e vale Buon contraffattore di
Scilitico , Scil-li-ti-co. Add. I m. Di scilla ; Che appartiene od ha
la matura della scilla ; onde si dice Mele , Ossimele, Vino, Scirop
natura.] Dant. Inf29. 39. Com' i' fui di matura buona scimia. But.
po scillitico, Pillola scillitica ec.) , Squillitico, sin. Lat. scilliti
ivi: Buona scimia ; questo si pu intenlere : com'io fui buono con
cus. Gr. czXruxds. Ricett. For. 47. L'ossimele scillitico com
traffattore di natura. Car. Lett. 1. n.8. Cos fa medesimamente l'arte,
la quale in ogni cosa scimia della natura. (P)
osto si fa come l'ossimele composto, pigliando per aeeto semplice
o scillitico.
4 - * Dicesi Far la scimia e vale Contraffare. Magal. Lett. Io ar
Aretos; Rondelet lo pone fra le Squille, e lo crede una specie di
Camide de' Greci , od il Gammarus de' Latini ; ed i moderni ne

Scilliana. * (Chim.) Scilli-ti-na. Sf. V. G. Lat. scyllitina.(Da scylla


scilla.) Sostanza buanchiccia trasparente, di frattura resinosa, ec
cessivamente amara , solubile nell' acqua , la quale resa da essa

dir di far la scimia al duca di Weimar dicendo ancor io ec. (A)


5 - Proverb. Dir l'orazione della scimmia = Borouar bestemmiando

senza essere inteso. V. Orazione , . . .


viscosa, solubile pure nell' aceto, che non ulu a ido mucco se non 6 -Che ha a far la scinia co' grunchi? o sinile. V. Granchio, $. 1,9.(N)

SCIMIIATICO

1 49

SCINTILLARE

Scinarico , Sci-mi--ti-co. Add. m. Che tiene di scimia, Che ha della


scimia. -, Scimiesco, sin. Cavale. Frutt. ling. un'altra orazione

nostri vecchi saviamente appellati, ammuniti, laonde i dissoluti, gli


sciocchi . . . i capi sventati, gl'indocili e incapaci di emen lazione
stolta, la qual si chiama scimiatica, cio di quelli che pur muovon furono detti scimmmiti, nel medesimo o simil modo che da'Greci son
detti dxdAxaro , gl' impunibili o incorreggibili. (N)
le labbra come una scimia , e non intendon quello che dicono.
ScmiennA , Sci-inie-ri-a. Sf Ridicola imitazione , Contraffacimento. - * Dare un tuffo nello scimunito = C'ominciare ad apparire sci
munito. V. Dare il tuffo , S. 5. (A) (N)
- , Bertucceria , sin. Cron. Morell. (A)
Scuutesco, Sci-mi- sco. Add. m... Lo stesso che Scimiatico, V. Ares. Scinco. (Zool.) Sm. V. G. Specie d'animale acquatico, simile a un lu
certolone. Lut. scincus. Gr. rxiyxos. (In gr. scincos dal pers. sekenkur
Rag. (A)
. . . .
- .
Scmirro,
* Sci-mi-ni-to.
Add. usato anche
in
di sm. V.A. V.
che vale il medesimo.) Matt. Diosc. 2. 5o. Berg. (Min)
e d' Scimunito. (V. Scimunito.) Pass. 342. Parr alla persona ec. 2 * Genere di rettili della famiglia delle lucertole, che per la loro
di vivere fuori delle acque convengono collo scinco degli
essere ismemorata e abbarbagliata e sciminita. ( Cos nell'ediz. di
antichi. (Aq)
Fir. 725) (V)
Scinconoiani. q (Zool.) Scin-co-i-di-ni. Sm. pl. V. G. Lat. scincoi
Sciuto, Sci-mi-o. Sm. V. A. V. Scimia. Lat. simius. Fav. Esop. 2.
diani. (Da scincos coccodrillo terrestre, e idos somiglianza.) Nome
Avendo il lupo accusata la volpe di furto dinanzi allo scimio, scu
di rettili sauriani, il cui tipo lo Scincus offici
savasi la
a potere, alla quale lo giudice messere scimio era d'
- favorevole. appresso : Possiamo ec. per lo scimio giudice inten nalis. (A
Ma.) Scim-da-fo. Sm. Lo stesso che Scindasso , V. (Aq)
dere chi s'inchina alla volunt del corpo. E appresso : Possiamo in Scirparo.
Scinoallamo. * (Med.) Scin-d-la-mo. Sm. V. G. Lo stesso che Scin
tendere per lo scimio i falsi giudici, ec. (V)
-

scorro ; Sci-mit-to. t Sm. dim. di Scimio. Scimia, t e pi pro dalmofrasia, V. (Aq)


riamente 1 Scimia giovane. , Scimmiotto, sin. Menz. sat. . A ScinoAlmo. * (Med.) Scin-dl-mo.Sm. Lo stesso che Scindalmofrasia,
forse il scimiott L d'intorno a pi d'un bigio animale. (Qui V. ( Dal gr. scindalamos scheggie, bagattelle, sottigliezze vane, ar
zigogoli.) (Aq)
nel senso di Scimia, S. 4) (N)
Sciurraara, (Milit.) Sci-mi-tar-ra. [Sf] Spada (torta] con taglio e co: Scinnamonasia. * (Med.) Scin-dal-mo-fra-s-a. Sf V. G. Lat.scin
stola a guisa di coltello, e rivolta la punta verso la costola. [
dalmophrasia. (Da scindalmos bagattelle, e phrasso io dico) Nome
principalmente in uso presso gli Orientale, come il mostra l'origine adoperato da Galeno a dinotare la smania di certi medici di voler
arabica del nome. I Turchi la chiamano Yatagan. Noi la diciamo troppo sottilizzare sulle malattie e sulle cause di esse, onde anche i
-

anche Storta. Lat. ensis falcatus, acinaces, machera. Gr. davims.

generale sulle dottrine mediche., Scindalamo , Scimdalmo

(Dal pers. scimscir che vale il medesimo) Tac. Dav. ann. 2. 56. SciDapso. (Mus.) Scin-d-pso.Sm. Lo stesso che Scindasso, V. (Aq)(N)
Sguainata la scimitarra , lei fiede , e strascica alla riva , e gitta in ScinDasso. (Mus) Scin-ds-so. Sm. Lat. scindapsos. Strumento antico
Arasse. Morg. 9. 4. Saltato avria, per fuggire, ogni sbarra; Pur da corde, di cui s'ignora la qualit. Credesi per altro che si quello
s' arrostava con la scimitarra. Ar. Iur. 6. 72. E scudo , arco e

stesso di cui gl' Indiani si servono per addolcir gli elefanti sdegnati.

faretra Avere in odio, e scimitarra e lancia. E' 3o. 39. E spada io , Scindafo , Scindapso, sin. Galil. (A) (Aq) (L)
non avea , n scimitarra. Domen. Ist. Giov. lib. 25. S'avea acqui Scnoene, Scin-de-re, tut. anom.) V. L. Separare. -, Discindere ,
stato il soprannome di Sere Scimitarra, molto conveniente a' costumi

suoi; la quali parola significa una sorta di terribile e barbaresca spada


storta. (P) Montecucc. Il Turco ha per arme d'off sa lance con ban
deruole , sciable e scimitarre. (Gr)
scuurraanarA, * Sci-mi-tarr-ta, Sf. Colpo di scimitarra. Car. Na

sin. (V. Frangere.) Lat. scindere, dividere, separare. Gr. riu


(Scindo dal gr. schido fut. 2. di schizo io scindo.) Dant. Purs. o3. Che fama avrai tu pi, se vecchia scindi Da te la carne? Per
cap. 9. Quanto del vero onor, Fortuna , scindi ! Pallav. Ist. Conc.

.76o. Rispose, che i Legati non volevano scindere in parti l'unit


del Concilio. (Pe)
sea 74. Se non era questo, restava senza naso per una scimitarrata Scncere,
Scinge-re. tAtt. anom. Lo stesso che Scignere, P. But.
che gli trasse un Giannizzero. (P. V)
schi. (Zool.) Scim-mi-a. [Sf. Lo stesso che] Scimia. Nov. ant. 96. Purg. 33. . Partitevi del tempio, e copritevi lo capo, e scinge
. Unome catante, che recava berrette, se gli bagnaro; e aven tevi, e gittate le ossa della grande madre.
dole tese, si vi apparino molte scimmie , e catuna se ne mise una 2 E n pass. Tass. Ger.
. 57 Tre volte il cavalier la donna
in capo. Vit. SS. Pad. . i 3. Adoravano le bestie, come cani , stringe Colle robuste braccia, ed altrettante Da que' nodi tenaci ella
scimmie e buoi.

su scinge.

Scuw unone , Scimmi-ne. [Sm. accr. di Scimio..] Scimia grande. Al 3 Proverb. Chi l'ha per mal si scinga. [V. Scignere , 5. 2. Segr
trimenti Bertuccione. Lat. simius. Gr. riSxxos Nov. ant. 95. 2. Al
Fior. Mandr. 2. . Se e' l'ha per male, scingasi. Fir. d. cap. lora, per sentenza d' Iddio, apparve in quella nave un grande scim E chi lo vuol aver per mal, si scimga. (N)
, - E variamente. CarFicheid. 3. E chi di voi l'ha per male,
mione prese il taschetto di questa moneta , e andonne in cima del
l'albero. (Il testo del Gualteruzzi, che mostra d'essere pi antico,
se lo scinga. (P. V.)
legge Scimmio.) (P)
Scuso. - (Zool.) Sm. V. G. Lat. scymnus. (Da scrmnos cagnuolino)
a -Per simil. e scherzevolmcnte per Simone. Bocc. nov. 83. 9. Ma
Nome di un sottogenere di pesci, comunemente noto con quello di
il maestro Scimmione rideva si squaccheratamente , che tutti i denti
Pesce cane, che comprende le specie pi piccole col corpo svelto
allungato, e co' tubercoli de' denti acuti, piramidali, taglienti, e
gli si sarebber potuti trarre.
sciorro. (Zool) Scim-mit-to. [Sm. Lo stesso che] Scimiotto, V.
coda corta (Aq)
(G)
Sauvin. Disc. . 323. Appellandogli per non lioni , come pareva Scunosa. * (Geg.) Sci-n-sa , Schinusa. Isoletta dell'
che quell'epiteto ec. richiedesse , ma babbuini e scimmiotti.
scrutla,
Scin-tii-la.
(f.anche
Quella
parte altrimenti
minuta di luce
o di(V.
fuoco
che
schizza
fuori.
E
dicesi
nel
fig.;
Favilla.
Favil
Scruno * N. pr. m. ( Dal celt. gall. sgeimn novelliere.)- Geografo
la.)
Lat.
scintilla.Gr.
rrrSp.
(Scintilla,
secondo
alcuni,
vien
dal
lat.
greco di Chio. (Mit)
scorro, Sci-mo-ni-to. Add. e sm. V. e di'Scimunito. Bart. Uom.
er,
e
da
intus
dentro
:
poich
si
cava
dall'interno
della
pietra
focaja.
Altri da scindo, poich a forza di batter la pietra, par che ella si scin
-

lett. pag. 8. Lo schernivano come scimonito i Clazomeni


g)
scrupobio. (Arche) Scim-p-di-o. Sm. V. G. Lat. scimpodion. Gr.
caurdio. ( Da scimpto io mi appoggio.) Letticciuolo basso, sem
plice e comodo pel riposo diurno e pe'convalescenti. (Aq)

a * None che danno qualche volta gli scrittori ad una lettiera in


cui si portavano gli uomini e le donne non solamente in citt, ma
altres ne' loro viaggi di provincia. (O)
Sciaunrraccine, Sci-mu-ni-tggi-ne. (Sf) Scempiaggine; [ altrimenti ]
Balordaggine. Lat. fatuitas , ineptiae. Gr. sSsna. Alleg. 63. Per ri

da, e dia fuori la scintilla, quasi scindula. In ar scescia.ae splen


dore. In sass. scinean, in ted! scheinen, in ingl. to shine risplendere

In gall. soillsichte primo part. di soillsicfit illuminare) Dant Par 28.


g.Lo 'ncendio lo seguiva ogni scintilla. Fr. Dial bel donn. 369.
fose loro in mezzo, come due scintille di fuoco, le pupille, che vol

garmente si chiamano luci, colle quali la virt visiva, che quivi


propriamente locata, rapisce gli obbietti che se le parano innanzi.
- '' (Fis) Diconsi scintille elettriche, fulminanti o folgoreggianti,

coprir la sua prima scimunitaggine, ad ogni poco d' occasion che

tuminose faville che svolgonsi da un corpo conduttore carico

gliene fosse data ec. , rammenterebbe la benedett' anima della sua


colei. E 23. Incontratosi nella Scimunitaggine, pubblica femmina di

i elettricit, quando gli si accosta il dito o qualunque altro con

duttore nello stato naturale. (O)


mondo ec. addomesticandosi con essa, venner a' ferri, E appresso : Scirmamento , Scin-til-la-mn-to. Sm. Lo stesso che Scintillazione,

Egli saettando , facea fare agl'innamorati scimunitaggini a josa.

Vi com. Inf: 26. Cos fatti scintillamenti vedea io splendere nella

ScutonrtauEntr, Sci-mu-ni-ta-mn-te. Avv. Con iscimunitaggine. Lat.

ottava bolgia.
inepte, stulte. Gr. divoiras. Alleg. 23. Ond'egli allo "ncontro, scri Scurmare, Scin-til-ln-te. (Part. di Scintillare. Che scintilla. Lat.
vendoni scimunitamente, la biasima a tutto transito.
scintillans,
micans.
crSmplov.
Fir.sAs.
La ella
presero
a
domandare qual
fusse Gr.
la cagione,
che con
brutto56.
piglio
adom
Scisurrello, Sci-mu-ni-tl-lo. [ Add. e sm.] dim. di Scimunito. Lat.
brasse
la
venust
de'
suoi
occhi
scintillanti.
Buon
Fer
44
8.
ineptus, fatuus. Gr. 9ms, upds. Lasc. Gel. 5. o. Eh eh , sci
munitella, egli t'ar detto un altro nome. Alleg. 99. Quando scimu
In mezzo a cui par rider scintillante Limpido fonte , . . .
nitello a credenza mi persuadeva che quell'omaccion da bene ec.
scmmutarsso,'scin-til-lan-tissi-mo. Add m. superl di Scintillante
Scurto, Sci-mu-ni-to. Add (usato anche in forza di sm. parlando di
Bemb. Lett. (A)
persona, i Sciocco, Scemo-,Sciminito, Scimonito, sin.
Sciocco.) scnrmaaa, scintil-l-re. N. ass. Tramandare scintille, come f la
ietra focaja percossa dal fucile; altrimenti Favillare il Sfavillare.
Lat. insulsus, insipidus, stultus, nebulo. Gr. 3c3, xx A9uos. (Dal
l' ebr. scimmamoni che vale il medesimo.)Filoc.4.22. Il tuo diletto
(V.
Brillae) Lat. scintillare, Gr. rSp. But. Nella sua roton
dit vidi gittar raggi d'intorno e scintillare, come scintilla il ferro
dimorar ne' vani occhi delle scimunite femmine. Pass. 22. Se la per
sona sa o crede che quello confessore sia per vecchiezza rimbambito, trovente, quando battuto dal fabbro col martello.

o per infermit o per naturale condizione smemorato o scimunito. a -. Risplendere tremolando, quasich nel tremolare paja che escano
scintille; ed in questo significato pi comunemente si sa Lat. scin
Bern. Orl. 2.a . 4o. Pazzo, senza giudicio, scimunito, Poich i ser
vigi ricordava in corte. Fir. Luc. 3.3. Scimunita ch' i'sono ! i'm'era tillare, micare. Gr. cruSmpigsv. Dant. Par. 9. 3. Tu vuoi sapr
chi in questa lumiera , Che qui appresso me cos scintilla. 8
sdimenticata il pi e 'l meglio. Buon. Fer. 4. 5. 2. Sentiste voi
o. Di corno in corno, e tra la cima e 'l basso, Si moven luni ,
colui (Scimunito pensier!) murar la porta ? E Salvin. Annot. ivi
scintillando forte. E no. 35. Quelli, onde l' occhio in testa niscin
in gastigo una ammonizione diretta alla emenda del gastigato . .
Lante i cittadini mandati a confino o altramente puniti, e ano da
Vvcub. VI.

tilla. E 24. 4. Questo il principio, questa la favilla, Che i

1 )O

SCIOCCON ACCIO

SCINTILLA''C)

dilata in fiamma poi vivace , E come stella in cielo in me scintilla.

ria di quella che io ho fatta stamattina. Buon. Fier. 2. 4. 8. Tutti i

lezii e le scede e scioccheric Eranvi espressi delle donne tutte.


darono i mici con acuta luce , per la quale focosa saetta d'oro, al SciocchezzA , Scioc-chz-za. [Sf] ast. di Sciocco. Scipitezza.-, Scioc

Filoc. . 7. I lucenti occhi della bella donna, scintillando , guar


mio parere , vidi venire.

cheria , Scioccaggine , sin ( V. Balordaggine e Milensaggine. )

3 - Att. Diffondere , Tramandare. Car. Eneid. lib. 5. v. 129. E ,


uasi un' Iri A Sole avverso , scintill d' intorno Mille vari color

Franc. Sacch. nov. 192. Bonamico lasci quella pentola nella sua
sciocchezza.

- -

i luce e d'oro. E tib. r . v. 294. E gli occhi, che pur dianzi Scin 2 Stoltizia , Pazzia. Lat. stultitia, insipientia. Gruopix , dopoavvm.
Bocc. nov. 7o. . Cominci a far beffe della sua sciocchezza. E
tillavano ardor , grazia e fierezza , Si fer torbidi e gravi. (M)
ScintillAro, * Scin-til-l-to. Add. m. da Scintillare. V. di reg. (O)
Scintillazione. (Fis) Scintil-la-zi-ne. [Sf Lo scintillare , Splendore

nov. 8o. 2 . Dolente oltre modo, seco medesimo la sua sciocchezza

piagnea. Cron. Morell. 253. Si dichiarer i gian danni e persecu

(tremolo., Scintillamento, sin..] Lat. scintillatio. Gr. arriv9mpurad.


zioni a noi avvenute o per distino di fortuna , o per malizia di chi
ci ha avuto a ministrare, o per nostra sciocchezza. Contchett. d'Amar.
Com. Par. 22. Per gli scontri che si faceano , e per li luoghi dove
73. Tu fai sciocchezza a fidarti di lui.
si trovavano , molta luce, scintillazione e chiarezza ivi apparia.
2 - (Astr.) Quella trasmissione di fulgore e replicata vibrazione pro 3 * (Icon.) Donna ignuda che accarezza un porcellino,e di sopra
pria degli astri , per cui sembra che tramandino certe scintille , e
ha la luna. (Mit)
per cui insieme gli occhi de' risguardanti sono dilettati , e in un Scioccmiso, Scioc-chi-no [Add. e sm.) dim. di Sciocco. [Lo stesso che
certo modo abbagliati. (A)
Scioccherello, V) Lat. stultulus. Gr. 23rpos. Buon. Tanc. 45.
SctnTLLETTA, Scin-til-lt-ta, [Sf) dim. di Scintilla. , Scintilluzza,
Non mancher chi gli torr , sciocchina. Red. in Magal. Leu.vo/.
sin. Lat. scintillula. Gr. cr9&py.
. pag. 2o3. (Fir. 769) Cos cominciava il capitolo, con cui io
--------

2 - Per metaf [Piccolo barlume di chccchessia..] Lab. 97. Ma purc

doveva rispondere ec. ; ma quelle sciocchine delle Muse, quando har

no sentito intonare ec. , non mai stato possibile che vogliano ec (B)
alcuna scintilletta di ragione dimostrandomi che molto maggiore.ver
gogna a me, ci facendo, acquisterei, che a lei, da tale impresa cc. SciocciiissimAntenre , Scioc-chis-si-ma-mn-te. [..vv.) superl. di Sciocca
nul ritenne.
mente, Lat. stultissime. Gr. xpovrzrx.S. Ag. C. D. Disputuno,
che non si pu comporre un'arca di tanta grandezza , e sciocchis
finTilluzzA, Scin-til-lz-za. Sf dim. di Scintilla. Lo stesso che Scin
simamente calunniano.
... . *
tilletta , V. Boez. Varch. . pros. 6. Di qui a poco di questa me
nomissima scintilluzza ti s'accender tutto il calor naturale (A) (B) Scioccmssimo, Scioc-chis-si-mo. [Add m. superl. di Sciocco. -, Ar
--

Scunto. Add. n. da Scignore e da Scingere. Senza cintura, Colla


cintura sciolta , fibbiato. , Discinto , sin. Lat. discinctus. Gr.
dr3euvos. Bocc. nov. 73. 2o. D'altra parte Calandrino scinto, e
ansando , a grisa d'uom lasso , scdersi. Nov. ant. Stamp. ant. 59.2.
Giunto alla badia la notte medesima, s vi trov una donna in pian

cisciocco, sin. Lat. stultissimus. Gr.

povrraro. Tratt. pecc. mor.

Questo ramo si divide in tre parti, una ipocrisia lorda, e una soioc
ca, e un'altra sciocchissima.
appresso. Quelli sono ipocriti scioc

chissimi, che cc. Boez. 32. Tu ti sforzi di ritenere il forte mo

vimento della girante ruota. Oh sciocchissimo sopra tutti i mortali !


to , scapigliata e scinta , forte lamentando. Boez. Varch. 2. rim. 2.
S' clla comincia di star ferma, ella manca d'esser fortuna. (B)
Tante ricchezze ognora Sparga dovizia , e versi Il corno, aperta il Sciocco, Scic-co. Add. m. Senza sapore , Scipito, Scipido , I
grembo, e scinta il seno. Tass. Ger. 3. 6. E scinto e nudo un pi,
sulso, Insipido; e dicesi propriamente di Brodo, Viande e simi
nel cerchio accolto , Mornor potentissime parole.
senza sale.j Lat. insipidus, insulsus. Gr. dxvo, zuo. (Dall'ar.
2 - [Agg. di Spada,] vale Spiccaua dalla cintura, Tolta dal fianco.
sarqaet ogni cosa che ha un vizio, per cui disadatta al suo sco
Petr. son. 22. Veggendo quella spada scinta, Che fece al signor mio
po. In lat. sequior peggiore.) Cr. 448. 1 . La diversit del vino
per lo sapore , imperocch altro dolce ec, altro sciocco. Franc.
si lunga guerra.
Sio. (Amat) Sci-o. [Sm. Lo stesso che Ischio, V. Lat. ischium.Gr.
Sacch. nov. 92. Tornato il marito a desinare, e assaggiando la
7xiov. Cr. alla v. Sciatica. Salvin. Iliad. lib. 5. v. 45 r. Con questo
sciocca vivanda, comincia a mormorare. Lib- Son. 92. Timido
(sasso) colpi Enea nell'osso scio, Dove la coscia nello scio si volge, aceto avemmo, c olio ardito, Insalata anzi sciocca, passa e dura. Red.
E ciottola per viene appellato. (A) (B) Red. Op. 3. 82. Il signor nel Diz. di A. Pasta. Una buona ciotola di brodo sciocco nel quale
Soria stato assalito dallagotta prima nel piede sinistro e poi girata sieno state bollite delle cimc di borrana fresca. E appresso ; Bro lo
verso il ginocchio , e poi alla volta dell' osso scio. (A) (Pr)
di carne sciocco , ben digrassato, puro e semplice , e senza raddo
-

Sco. (Geog) Schio, Chio. Lat. Chios, Chius. Citt ed isola del

cirlo con cosa veruna. (N)

l'Arcipelago. (G) .
2 - Parlando d' Uomo o d'Azion d'uomo, Che manca di saviezza,
2 - Dicesi fig. Andare a Scio e vale Perdersi interamente. V. An
di prudenza ; (Babbeo; ed in questo senso si adopera anche in forza
dare a Scio. (A) Salvin. Annot. F. B. 4. 3. 4. Noi dichiamo, an
di sm.] Lat. stultus, insipiens. Gr up , ipv. ( In ebr. sacal,
dare a Patrasso, a morte ; a Scio, in rvina, in distruzione ; per in ar. saechyrt e saekik, in pers. suce, in turco sciasqrn, in celt. galI.
le sconfitte quivi state. (N)
sgiogair, ovvero oiseach.) Bocc. nov. 1o. 6. Quasi credessero questa
-

Sci. Sm. inidecl. Voce colla quale per lo pi detta replicate volte,
i discacciano i polli. Lor. Panc. Sch. S allettan le galline Coni
bille bille e non con sci sci. (A) Baruff Canap. lib. f. Dal suo
pollajo il gallo e le galline Rilasci la gastalda, ad un fantoccio
Atto a sol questo per l'et immatura, Le lasci in guardia, s che

con la verga E l'usato sci sci lungi dal campo Dell'imminente la


vorio le indrizzi. (P.V.)
Sciorio- (Zool.) Sci--bi-o. Sm. V. G. Lat. sciobius. (Da scia om

bra, e bios vita) Genere d'insetti dell'ordine , de' coleotteri, pari

passione piacevolissima d'amore solamente nelle sciocche anime de'


giovani, e non in altra parte capere, e dimorare. E nov. 2 n. 5. Egli,
faccendo cotali risa sciocche, il men nel capannetto. E nov. 4g. g.
Sciocca, che ci che tu di'? E nov. 63. 7. Voi siete una sciocca,

se per questo lasciate. Dant. Inf3.7o. El Duca mio ver lui: ani
ma sciocca, Tienti col corno. Petr. son.42. Pregiato poi dal volgo
avaro e sciocco. E go4. Misero, e pien di pensier vani e sciocchi.

E canz. 49. 2. O refrigerio al cieco ardor ch'avvampa Qui fra i


mortali sciocchi. Fir. Disc. an. 28. Tennesi per isciocca, avendo in

al genere Sciafilo. (Aq)


giustamente dato luogo a tanta paura. Salvin. Annot. F. B. 45.
ScioccAccio, Scic-cccio. Add. e sm, pegg. di Sciocco ; altrimenti
. Gli sciocchi, cio senza sugo di cervello, quasi erucci. (N)
Scioccone. Lat. insipidus, inficctus. Gr dvdros. But Inf: ag. 2. 3 -* Rimanere sciocco = Rimaner confuso e ammutolito per qualche
Vedendo maestro Griffolino , che questo albero era cotale scioccac-. beffa che ti sta futa. V. Rimanere , S- 45. (N)
-

cio, fccegli a credere , vantandosi ec,

Sciocco diff. da Mentecatto , Stolto , Fatuo, Scemo, Stolido ,

ScioccAscine , Scioc-cg-gi-ne. [f ast. di Sciocco. Stolidezza, Ba

lordaggine. Lo stesso che l Sciocchezza, V. Lat. ineptia , fatuitas,


stultitia. Gr sv9 sua , uopia, up&rms.Ar. Negr.2.3. ''Credi tu chi
noi abbia pi d'un traffico In questa terra piena di scioccaggine ?

Bellinc.son. 3g. Merita il segno del poeticato, E

per miglior mer

cato E manifesto esempio di scioccaggine, Debb'esser coronato di


Car taggine.

significa quasi totale mancanza di senno. Insensato ancor pi; vale


uomo che non solo non sappia connettere, ma n anco vedere ; non
solo non abbia sentimenti, ma neppur quasi senso. Stupido in

Scioccamente , Scicc-ca-mn-te. Avv. Con isciocchezza , Senza giudi


co . Senza considerazione. Lat. insipienter. Gr. vers. Bocc.

nov 68

Stupido, Melenso, Balordo, Insensato, Stordito, Scimunito, In


sipiente, Insipido, Insulso. Fatuo esprime leggerezza nel giudica
r;
Stoito, debolezza di snno. Scem indica difetto naturale; Stol
to pu sottintendere colpa dell'uomo, abitudine volontaria. Stolido

dica lentezza e torpore e immobilit della mente e de' scnsi. Pu


la stupidit essere momentanea; l'insensatezza pi abituale e pi

. Il quale scioccamente ec.pens di volere ingentilire per

prolungata. Melenso chi per tardezza d'ingegno o per non cono

moglie. E nov. 77. 9. Del quale scioccamente hai gelosia presa. Guid.
G. Onde egli scioccamente si avventarono addosso a Grecia
Gir. 6. 17. E ricercato come nome avesse , Parea che sciocca

scere il pregio delle cose, non d alle cose la dovuta importanza o


- quella che sembra dovuta. Balordo esprime confusione di mente, o
passeggera o no. Stordito vicino a Stupido, ma meno; e suppone

mente si ridesse.

di pi causa esterna la quale produca l'intronamento e la pertur

Scioccucc4, Scioccheg-gi-re. Nass1 Fare scioccherie, Far cosa


da sciocchi; altrimenti Folleggiare, Vaneggiare. Lat. insipienter
agere i desipere. Gr. rapz povsiv. Mor. S. Greg. 23. 6. Dimostra
egli bene quanto egli puerilmente scioccheggi. Miorg. a. ao5. E di

bazicne da quell'aggiunt indicata. Scimunito pi forte di Scemo.

ch'io o venir con la coreggia Al collo, e ginocchion chieder merze

piacere, insulso chi pretende d'averne e per ci annoja. Mente

Come fanciul talvolta che scioccheggia.


Scoccimere Lo , Scioc-che-rl-lo. (Add. e sm1 dim. di Sciocco , Scioc

catto
esprime una malattia della mente, per cui parte della sua forza
e smarrita.

Insipiente indica mancanza di saperc. Insipido molto pi , e nel

traslato vale persona o cosa che non ha sapore di bene, non sa di


nulla. Insnlso forse un po' pi. E insipido chi non ha qualit da
-

chino, sin. Lat. insipidus, insulsus. Gr. cdActcc. Fir. Luca

4f. Scuocco. Avv. Scioccamente. Lat. insipienter,

insulse. Tac. Dav. Perd.

Io mi sono bene avvisto che costei una scioccherella , e si pre


eloq. 46. Onde nato quel travolt ma spesso dettato, che i no
sume savia. E 2, 5 E' dice ch'ell' una scioccherclla; ma Iddio "I
stri oratori parlano sciocco, c gl' istrioni ballano saporito. (N.S.)
voglia
non la
allc
spese. Buon. Fier. 4. 2. . Se
Sciocco. (St. Mod.) Sm. Sorta di moneta usata da' Boemi e Mo
scimprc
l'1de
,
e
non
si
vede
a
che
Proposi
Ch'
una scioccherella.
posito ella f, fra s favella,
ravi. Tolom. Lett. 6. 28. I Boemi e Moravi ordinarono tra loro ,
che chi aveva diecemila sciocchi di valsente (che una moneta lo
Scioccneria, Scioc-che-ri-a. Sf ast. di Sciocco. Lo stesso che ] Scioc
ro) pagasse dieci fanti e due cavalli. (N)
chezza ,
Lat. dementia, stultitia. Gr. dota, uapix. Fir. Luc. 3. .
ScroccoAccio, Scioc-co-nc-cio. (Add. e sml pegg. di Scioccone. Lat.
Non fcci mai pi la maggiore scioccheria, n la maggiore poltrone mentccaptus, fatuus. Gr. ipv , ups. Fir Trin. 5. 2. Andatevene
-

l O- l

SCIOLO

SCIOCCONE

a casa, sciocconaccio : vo''mi parete uscito di voi, alle pazzie che 23 l'oesico. V. Obbligo, $$. 3. e 5. (M)
vo'dite e che vo' fate.

24 - Lo sciLinou A GroLo * = Cominciare a parlare. V'. Scilingua


Scioccone, Scioc-c-ne.[Add. e sm. pegg. di Sciocco. Pi che sciocco,
gnolo , S. 2. (N) '
Babbione, Scioccaccio.] Lat. insulsus, fatuus. Gr.dvair9mros, upc''. 25 - N. ass. usato per Salpare. Car. En. lib. 4. v. 86o. Quando gi
di
partir fermo e parato Enea, per riposar pria che sciogliesse, S'era
Bocc. nov. 69. 9. L dove io per molto savio t'aveva,io t'avr per
uno scioccone. E nov. 79. 27. Come molti sciocconi voglion fare.
a dormir sopra la poppa agiato. (M) Bart. Ist. Ital. l. 3. Sopra un bri
gantino passeggicr sciolse da Genova verso la Corsica. (Br) Car.
Lab. 95. Vedi tu quello scioccone? egli 'I mio vago.
En. lib. 5. v. 1 81. Tirar l'antenne, inalbcrar le vele, Sciolscro,
ScionAriLLo. * (Bot.) Scio-da-fil-lo. Sm. V. G. Lo stesso che Sciodo
fillo, V. (Aq)
ammainar. E v. io99. Si rimbarca e scioglie. (N)
SciopoFillo. * (Bot.) Scio-do-fil-lo. Sm. V. G. Lat. sciodophyllum. 26 Liberare la nave da ritegno diverso dall'ncora. Ar. Fur.39.
( Da sciodes ombroso, che vien da scia ombra , e phyllon foglia. ) 4f. E la cagione intesa del camino, Seco fatto l'avea scioglier dal

Genere di piante della famiglia delle araliacee, e dell'eutandria etta lito. (P


ginia di Linneo, stabilito da Browne; sono distinte dal calice intero, 27 -

in modo basso Avere sciolto e vale Essere impazzato,

Buon. Fier. 2. 4. 3o. Che ha sciolto costui ? che briaco ?


dalla corolla di cinque a sette petali riuniti nella sommit a foggia
di cuffia, e da un futto carnoso colle cellette ad un seme; e cos 28 Dicesi pot. Sciolto da guardare alcuno e vale Che ha torto
gli occhi da esso. Dant. Purg. 8. L' ombra che s'era al Giudice
denominate dalla molta ombra che danno le larghe loro figlie. , Scio
dafillo , sin. (Aq) (N)
raccolta Quando chiam per tutto quell'assalto, Punto non fu da ne
guardare sciolta. (N)
Sciorila. (Zool.) Sci--fi-la. Sf. V. G. Lat. sciophyla. (Da scia om
bra , e philos anico.) Genere d' insetti dell' ordine de'ditteri della 29 N. pass. nel primo sign. Cavalc. Att. Apost. no. Tutti i le
famiglia de'nemoceri, della trib delle tipularie, e della divisione
gami de'prigioni si sciolsono e ruppono. (V)
defunghivori, stabilito da Hoffmansegg, a scapito delle tipule di 3o - Dissolversi. Guid. G. O lo Dio della natura sostien pena, o l'or
Fabbricio , le cui specie amano i boschi ombrosi, e si trovano allo
digno del mondo si scioglie.
stato d'insetto perfetto nascosto ne' legni. (Aq)
3 E fig. Liberarsi. Dant. Inf 22. 23. Ferm le piante a terra,
ScuooLiERE , Sci-glie-re. Att. anom. Levare i legami , Disfare le le
cd in un punto Salt, e dal proposto lor si sciolsc.
-

gature ; contrario di Legare ; [ altrimenti Disciogliere , Disciorre.]


- , Sciorre , Asciogliere, sin. (V. Fondere e Slacciare ) Lat. sol

32 * Licenziarsi, Spacciarsi da alcuno. Dant. Purg. 6. Tal era io


in quella turba spessa , Volgendo a loro e qua e l la faccia E

vere, dissolvere. Gr. Aviv, axvs. (Solvere, secondo i pi, vien dal

promettendo mi sciogliea da essa. (V)


Sciogliere
da Disciogliere.
il contrario
di Le
gare;
e cos diff.
nel proprio
come nel Entrambi
figurato, sono
cosi nell'
att. come
nel
-

gr. syn con , e da lro che molti pronunziano luo, sciolgo. Altri da

solum solamente e luiere sciogliere. In cbr. sciarah sciogliere.)Bocc.


nov. 46. 17. Perch incontamcnte mand, che i due giovani fossero

dal palo sciolti. E nov. 8o. 34. Sciogliendo le balle, tutte, fuor che
due, che panui erano, piene le trov di capecchio. E canz. 6. 4.
Se questo far non vuogli, almeno sciogli I legami annodati da spe

n. pass. in questa significazione promiscuamente si usano.Se non che


la nostra lingua ha certi suoi modi in cui adopera ilverbo Sciogliere
o Sciorre a preferenza dell'altro. Come Scior la bocca al sacco, Boc
chin da sciorre aghetui, Sciogliere gli occhi, i bracchi , la ver

ranza. Petr. canz. 4t. 5 Dal laccio d' or non sia mai chi mi scie

gogna ec. Scioglier la cetra per Cominciare a sonarla, Sciogliersi


il ventre per Patir di soccorrenza, ed altri molti in cui mal potrebbe

glia. Vit.S. Gir. 4. Piacciati di udir li pianti di questo legato e


sciollo da tante miserie di leganni. (V)

sostituirsi'Disciogliere. Sciogliere inoltre ha qualche significato tutto


2 Fig. Levare fo piuttosto Disfare.) Dant. Purg5, 26. E quel so- , suo come n. ass. Dicesi in fatti Il tale ha sciolto, cio impaz
spinse. Nell'Arno, e sciolse al mio petto la croce.
zato; Quella nave ha sciolto, cio ha salpato, n si direbbe in que
3 - Liberare. Dant. Par. 4. 86. Cosi l'avria ripinte per la strada,
Ond' cran tratte, come furo sciolte.

sti casi ha disciolto.

Sciocumento, Scio-gli-mn-to. [Sm. Lo sciogliere; [Digiugnimento di

4 - * Rilassare, nel senso di Sollievo e Riposo. Ruccell. Rosmund.


at. . Di quiete e silenzio il mondo ingombra, Sciogliendo con dol
cissimo riposo Dalle fatiche e da' pensier del giorno Ogni uomo, o

ci ch'era congiunto o rattenuto. -, Discioglimento, simi. Lat. dis


solntio. Gr. 8dvar. Coll. Ab. Isac. cap. 49. La chiave de' pensieri
del cuore si d nella carit del prossimo, e secondo ch' la misura

gni animal mite e selvaggio. (P)

dello scioglimento del cuore da'legami del corpo., . ,

5 - Assolvere. Maestruzz. 1. 26. Chiunque voi iscioglierete sopra 2 Per simil. Soluzione, detto di Dubbio, Opposizione ec. Segner
terra, sar isciolto in cielo Pass. 21. Mla conviene . ... che abbia
Crist. instr. . . . Sono tornato qui a replicarvi ci che vi dimo
podest e giuridizione sopra colui che egli ha a sciogliere e legare. (N)
strai nelpassato ragionamento, per introdurimi allo scioglimento d'una
6 * Parlando degli Stumenti, Cominciare a sonarli , Toccanli.

grande opposizione.

Chiabr. Rim E lusingato da' pensier ei scioglie La bellissima cetra.(Br) 3 Distemperamento, Liquefazione, Scioltezza, Discioglimento, Dis
7 ACHETTI. V. Sciorre , $. 3. (N)
soluzione, Soluzione, Slegamento. Lat. dissolutio. GrvsSagg.
8 oLi occhi , * fig. = Render libero il vedere. Danu: Inf 9. Gli
nut. esp. 1 . Consiste in un finissimo scioglimento di bollicelle mi
nutissime Red. nel Diz. di.A. Pasta. Introdurre un maggiore scio
occhi mi sciolse c disse. (Cioe , Lcv le mani sue dalle mie , e le
mie dagli occhi ; cio libero mi rendette il vedere.) (N)
glimento nel sangue, nella linfa, nella bile cc. (N).
4 Le fecce medesime uscite nel distemperamento di ventre. Salvin.
9 - 1 ERAcchi. V. Bracco, S. 2.
-

1o - [i Durin =) Dichiararti. Allam. Gir. 13.56. Con altra sapienza

E il ventre ancora insieme macchiati scioglimenti ne ributta. (A)

e in altri modi Aperti fieno i nobili volumi , E sciolti i dubii, e 5 (Per metaf: da non imitarsi, Sconvolgimento, Perturbamento, Se
dizioso commovimento. Lat. seditio , licentia. Gr. dararraria.G.
incstricati i nodi , Che riserrano in s leggi e costumi.
V. 2. 6. 8. Altra ruberia od offensione corporale non fu fatta in
1 1 IL GRUppo , fig.= Romper la pratica, il nodo dell'amici
zia. V. Gruppo , S. , 2. (
tanto scioglimento di citt.
6
(B. A) Scioglimento dicesi da'pittori, scultori ec. l'Agevolezza
2 il cunzAcilio. * V. Sciorre, S. 4. (N)
con cui le membra dipinte o scolpite ec. sembrano muoversi come nel
13 ml nono, * fig. = Trovare la spiegazione d'un punto arduo,
naturale. Baldin. Dec. Disegni cc. attitudinati con disinvoltura o
Uscire d'una
V. Nodo, S. 1, 8. Dittam. 4. 22. Che per
antifrasis si scioglie il nodo. (P)
scioglimento di parti. (A)
-

f.

14 il passo verso un luooo"=Incamminarvisi. V. Passo sm. S35.(N)

ciocirona, sciogli-t-ra. Verb. f di Sciogliere. V. e di Scioghi

15 Il ventrne] =: Mlandar fuori gli escrementi del ventre. Tes.Br.

trice. Salvin. Inn. Orf (A)


5. 4f4. Quando l'uomo o altra bestia lo caccia, egli scioglie lo suo SciocLrrone, Scio-gli-t-re. Verb. m. di Sciogliere. Che scioglie. ,
ventre, e gittasi da dictro una feccia una grande pczza di lungi da
ibiscioglitore,
Op. Pesc.
Avendo
cuore
Sospeso,
fin
ch
d'entro odasin.
lo Salvin.
strido Scioglitor
della
pena.il(A)
Salvi.
Odiss,
lui si putente, che arde come bragia ci che tocca.
lib. no. v. 74. Ella tosto all'Olimpo la divina Sc n'and delle Dee,
16 ml voro, un voto, i voti , 1 noti) = Soddisfare al voto. Lat.

votum solvere. Gr. exs dro8da. Tass. Ger. 2o. 44. E qui

- -

quando chiappollo il sonno, che del cor le cure scioglie, Di mm

bra scioglitore. (B) Fr. Giord. Gen. 89. Questi Cristo il quale i
l'arme sospende, e qui devoto Il gran sepolcro adora, e scioglie il
solo egli il scioglitore e il liberatore. (Pe), ulvin. OPP. Cucc. 4.
voto. Atam. Colt. 2.4. Gi compito il cammin tra mille e mille E
di scogli e di mar pc igli estremi, Licto in porto si truova, e i voti '54. Bacco Scioglitore d' affanni. (N) .
.
.
-" .
scioglie A Glauco e Panopca. Tac. Dav. ann. 2. 5. Quando seppe Sciorrnice, Scio-gli-tri-ce. Verb.f di Sciogliere. Che scioglie- Scio:
glitora, Discioglitrice, sin. Salvin. Inn. Orf Profana scioglitrice di
ch'ei migliorava , e se ne scioglievano i boti , fece mandar da' lit
cinture cc. E appresso: Amica di furore, cacciatrice Co cani, e de',
tori sozzopra le vittime, e gli apparati della plebe festeggiante. Bern.
pensieri scioglitrice. (E detto di Diana) (A) Belli. 2.322. E questa
Orl. 2. 7. 52. Diceva : Cavalier, lasciami andare, Ch al tempio
cque cos pregne di sali , e in questa maniera scioglitrici c scoupo
d'Apollino ho a sciorre un voto.
nenti , sapete voi con qual nome si noninano ? (Min)
17 LA bocca al sacco , proverb. = Cominciare a dir liberamente ScooRAFIA.
(Archi.) Sci-o-gra-f-a. Sf
G. Lat. sciograpia (Da SC
quello che si ha nell'intermio. fV. Bocca, S. 42, e] V.Sacco, S. 6.
ombra , e graphe descrizione.) Profilo e Sezione d'un edificio per
18 - LA eancLIA Ao ALcuno , fig.= Dargli libert. P. Briglia, S.9.(N)
rappresentarne la parte interna ; altrimenti Lo spaccato. - , Scia
19 LA Liscua , PARoLA e simili = Incominciare o Fur cominciare
-

a parlare. V. Sciorre,S. 6.] Lat. linguam solvere. Gr. Adyov

grafia , sin. (A) (Aq)

Petr. son. 268. Amor, che'n prima la mia lingua sciolse. Varch. Ercol. 2 (Astr.) Metodo per trovare l'ora del giorno o della notte per
mezzo dell'ombra del sole e della luna. (Aq)
52. Aprir le labbra, e scioglier la lingua, e rompere il silenzio, sono
locuzioni topiche cavate dal luogo de'conseguenti, o piuttosto degli 3 - ** (Pitt.) Pitture d' ombre o sia di chiaroscuro (Mi)
-

antecedenti , perch niuno pu favellare, se prima non iscioglie la Scioonao. (Pitt.) sci- gra-fo. Add. esm. Pittore che dipinge di chia
roscuro. (V. Sciografia.) (A
lingua , non apre la bocca, non rompe il silenzio.
Scioloai.
i
Nome che davano i Danesi antichi
2o
L'Assepio
*
=
Levar
l'assedio.
.
Assedio
,
S.
o.
(N)
.
2 - LA veacocNA =) Toglierla via. Tass. Ger. 6. 73. Esso mi fe' ai loro poeti (v. caldi in ted. schall suono, cd halter, che gl'in

--------

donna vagante, ed esso

spron

l' ardire , e la vergogna sciolse.


glesi dicono holder tenitore : Tenitor della
g.= Lasciarsi trasportare dal dolore. ScioLezza, Sci-o-lz-za. Sf. ast. di Sciolo. Vanto di sapere che si d
l'ignorante.
Pascol. Risp. Novell. Fior. Berg.
),
Ar. Fur. 4. 25. Indi sciogliendo al gran dolor le vele, Il ciel... Sciolo
, Sci-o-lo. Add. e sm. Saputello , Saccettino, Dottofino. (Dg
-

22 - Le vELE AL DoLoRe,

ingiusto chiama, debole e impotente. (Pe)

152
SCIOLTAMENTE
SCIOPINO
scio io so. In celt. gall. eiseolach ignorante) Fag. Rim. 2. 4. Scioli. ScioATA. (Fis), Sd-o-nta. SfNodo o Gruppo di venti. Latecne
vani , e saputelli stazzonalibri. (A)
phias, procella , turbo. Gr vias, rvo ( Dal celt. gall. saine
ScioLTAMENTE, Sciol-ta-mn-te. Avv. In maniera sciolta , Con isciol
variet, ed aiteal soffio di vento : Variet, Mltiplicit di venti. In
tezza. Lat. expedite. Gr. sv 3vos. Segn. Mann.Apr. 5. 1. Qual 'l
ar. scioman diffusa ac sparsa aqua. In ingl. shunt spingere. V. Sione.)
parlar de' bambini? un parlar balbettante, tronco, tardo, stentato,
Serd Stor 4 545. Oltre a questo, le fortune, nodi o gruppi di
che per si stima un miracolo , se mai parlano scioltamente.
venti detti ecnephias e typhon dagli antichi, e da'nostri sciomat
o
remolino, principale spavento de'marinari.
2 - * Dissolutamente , Licenziosamente. Giamp. Maff Vit. S. Bern.
cap. 7. Un altro entrato in Chiaravalle di fresco per fare quivi pe Scio. (Fis) Sci--ne. [Sm. Lo stesso che sione, V. Buon. Fier. 4
nitenza della vita scioltamente menata nel secolo, trovavasi arido ed

4 5. Unirsi in un istante. E scioni e dragoni e tuoni e lampi.

indivoto, mentre i compagni con largo pianto se ne stavano lavando Scione. (Geog) Antica citt della Tracia. della Macedonia.(Mit)
le passate colpe. (P. V.
SciopenAcone, Scio-pe-rg-gi-ne. Sf Il non far nulla, Lo scioperarsi,
SciolrezzA, Sciol-tz-za. Sf1 ast. di Sciolto. L' esser sciolto, slegato,
Perdimento di tempo; che dicesi anche Scioperio, (Scioperamento,
Qualit astratta di chi sciolto.] Salvin. Disc. 2. 467. Nelle be
Scioperataggine, s
, ec.] Lat. otium. [Gr. axoAh.] Sal
vin. Pros. Tosc. 1.3o4. La scioperaggine, e il non fare nulla, che
stie non dome , e che libere errano per li campi , veggiamo essere
Prima s'avea in odio, alla fine si viene ad abbracciare volentieri.
cotal compiacimento di loro scioltezza.
2 - f Leggerezza, Destrezza, e dicesi specialmente dell'agilit e de Sciopenaliera, Scio-pe-ra-li-br-i. Add. e sm. comp. indecl. Sciolo ,
strezza delle membra.] Lat. nobilitas, agilitas. Gr. svxurmaria , Az
Letteratuccio, Ch' d'impaccio e perdimento di tempo a' librai.

Qprns. Gal. Sist. 67. Questi scrittori pi leggiadri ec. , per mo

Rim. Fig. 2. 4. Scioli vani ec. Scioperalibrai ec. (A) (B)

strar la scioltezza della mano, senza staccar la penna dal foglio , SciopenAMENTo , Scio-pe-ra-mn-to. Sm. Lo scioperare. Altrimenti Scio
in un sol tratto segnano con mille e mille ravvolgimenti una vaga
Peraggine, V. Uden. Nis. 4. o2. Astolfo Aquilante ec. si svagano,
intrecciatura. Sannaz. Arcad. Pr. 1 . Di velocit e scioltezza di

consumando moltissimo tempo in mille inutili scioperamenti, prima

che si rassegnino a Parigi. (A) (B)


picdi avanzavano tutti gli altri pastori. (Br)
3 - * Soluzione , detto di Fluidi o simili. Lat. solutio. Red. nel Diz. ScoreaAne, Scio-pe-r-re. [Aut.)Levare chicchessia dalle sue faccende,
perder ,tempo.
, Scioprare, sin. Franc. Sacch nov. oa.
di A. Pasta. Ha fatto benissimo a rimetterlo in filetto, perch quei ficendoli
Un'altra
che vi davano poco , d'essere stati scioperati, ri
sudori provengono dal troppo mangiare e dalla scioltezza de' fluidi
deano il meglio che poteano. E nov. 53. Avete con questo vostro
nel suo corpo. (N
SciolTo , Scil-to. Add. m. da Sciorre e da Sciogliere. Slegato. - ,
romore scioperati quanti uomini ha in questo paese. (V)
Asciolto, sin..] Lat. solutus. Gr. xAsAvuivos. Dant. Inf 2 . 44. Non 2 - Nota costrutto. Franc. Sacch. nov. 84'Sappiamo bene, che
fu mastino sciolto Con tanta fretta a seguitar lo furo. Petr. son.
Per una volta e questa noi siamo scioperati un'opera per uno. (Cio,
-

a 8. Da me si parte, e di tal modo sciolta Vassene pure a lei. Bocc.

perdemmo l'opera d'u giorno in pi tratti.) (V)

- E n. pass. Levarsi dall' opera. Car. lett. . . Non occorre che


nov. 96. 6. Co' capelli tutti innanellati, e sopr' essi sciolti una leg
si scioperi a rispondermi, perch mi basta che mi tenga in sua buo
gier ghirlandetta di provinca.
a - Fig. Libero. Lai. solutus, liber. Gr. AsAvavos, Asv9pos. G. V.
ma grazia. Fir. Dial bell. donn. 394. Acciocch poi noi non ci ab
biamo a scioperare, quando saremo in sul lavoro
3. 68. 3. Siccome in citt rotta e sciolta , c sanzi ordine di signo
ria. Dant. Purg. 2. 75. Che non stimava l'animo non sciolto. E SciopenATAGGine,Scio-pe-ra-tggi-ne. (Sf) Scioperio. Altrimenti Scio
Par. o. 79. Donne mi parver non da ballo sciolte , Ma che s'ar
eraggine.] (V. Scioperatezza.) Lat. otium. Salvin. Pros. Tosc. .
restin tacite ascoltando.
a7. 3. Tale balbuziendo ancor digiuua,
79. Non amava le ciance, e le scioperataggini del parlare, e molto
meno le maledicenze.
Che poi divora colla lingua sciolta Qualunque cibo.
.
--

---

- * E detto di Popolo. Segn. Stor. (Bibl. Enc. It. 36. 4.) ScioPeRATAmenre. Sciope-ra-ta-mnte.Avv. In modo scioperato, Ozio
cosa molto difficile a ritenere un popolo sciolto ed ingiuriato che
samente. (A) Bellat. Berg. (O)
SciopenArezza, Scio-pe-ra-tz-za fsf ast. di Scioperato. Spensieratag
non si vendichi. (N)
3 - (Sfrenato a fare, dire alcuna cosa..] Com.Inf 4. Dice che li sod
gine, Straccurataggine, [Trascurataggine, eglicenza; altrimenti
Scioperio , Scioperamento, Scioperaggine, Scioperataggine. Lat. in
domiti erano pi, e quelli altri meno, ma pi sciolti a piangere.
(Cio, che maggiormente piangevano) Ar. Fur. 3o. 2. Manca il do
curia. Gr. duXsta. Seguer. Pred. 2. 7. Maggior pericolo corrono
di perire quei ch'ogni leggiera colpa gastigano con tanta severit, di
lor n l'impeto sta fermo Che la lingua a dir mal facea s sciolta.(P)

- Disciolto, Distemperato. Lut.dissolutus. Gr. av9is. Sagg. nat.


esp. 128. Il fuoco sciolto in velocissime faville , cacciandosi per le

commessure pi fitte delle pietre e de' metalli medesimi, gli apre ,


liquef, e riducegli in acqua.

quei che l'ammettono con tanta scioperatezza.


Scioperatezza diff. da Scioperataggine. Scioperataggine pu ser
vire ad esprimere un abito pi prolungato e pi vizioso che Sciope

ratezza. Gli uomini lasciano fuggir le occasioni - con Scioperatezza


5 - * Non legato, detto de Libri. Matt. Franz. Rim. burl. Senza lui
colpevole ; anche quelli che non peccano di Scioperataggine.
(lo spago) ogni libro staria sciolto. (Br)
Sciopeaarissimo, Sciope-ra-tis-si-mo, iAdd. m. superl. di Scioperato. ,
Arciscioperato, sin. Lat. maxime feriatus, Gr. axoxandraros. Lib.
- [ E detto di Gioja, Pietra preziosa , o simile] Bocc. nov. 4
14. Trov in quella molte preziose pietre e legate e sciolte.
Pred Se ne stanno gioruo e notte scioperatissimi, e senza pensier
VCITUITO,

7 - Dicesi Sciolto di membra e vale Agile , Destro.

8 - Dicesi Parlare sciolto, Parole sciolte e vagliono Parole libere, SciopeRATivo, Scio-pe-ra-ti-vo. Add. [m. Ozioso, Scioperato. Lat.fe
Non astrette da legge di verso n d'altro; altrimenti Soluto
riatus. Gr oxoAzios.Buon. Fier. 4. 2. 7. Di questi ed altri sifatti
avellare alla latina. Prendesi anche in generale per ] Prosa. Lat. so
trastulli Passai scioperativo e donzellone
luta oratio. Gr. dv r urpv Ags. Dant. If 28. . Chi poria SciopeRATo , Scio-pe-r-to. Add. m. da Scioperare. Senza faccenda,
mai pur con parole sciolte Dicer del sangue e delle p
appieno,
Sfaccendato, Ozioso, [Scioperativo. (V. Sfaccendato.) Lat. exope
Ch' i'ora vidi? Buon. Fier. 5. 4. 3. In quella guisa, che 'l parlare
ratus, ociosus. Gr. oxoAzios. (Quasi senz'opera. In celt. gall. sglea
pair sgarbato , scioperato, se pur non si voglia semplicemente de
sciolto, Ch'io 'ntendo per la prosa, Riceve da' periodi maggiori Mag
gior lo stile.

9 - Dicesi Verso sciolto e vale Verso non legato dalla rima. Varch.
Ercol. 258. Voi forse vorreste piuttosto il verso sciolto d'undici sil
labe, che lo sdrucciolo. Car. lett. 2. 253. Ho fatto una traduzione

de

di Vergilio , non in ottava rima , come dite , ma in versi

sciolti.

durlo dalla v. ital. opera , cio Senz'operare, come fanno appunto


gli scioperati.) Bocc. nov. . o. Ser Ciappelletto, che scioperato si
vedea, e malagiato delle cose del mondo ec., disse che volea volentie
sempre in pensar di lui e chiamarlo, non
diventasse scioperato. G. V. 278. 3. se fosse l'accusato iscioperato,
ri. Coll. SS. Pad. Stando

i detti sei testimoni (fossero ) approvati per li priori. D.Gio. Cell.

io - Dicesi A briglia sciolta, posto avverb. e vale [Colle briglie ab

lett. 2. Pareami essere a ragionare con voi, e non m'avvedeva che

la lettera cresceva; ma leggetela, quando sete scioperato.


bandonate, e fig] Precipitosamente, Senza ritegno. I V. Briglia, 5.
ScioPERATonAccio , Scio-pe-ra-to-nccio.Add. e sm. pegg. di Sciopera
3. e V. A briglia sciolta. Lat. praecipitantcr. Gr. rporers.
addormentato. Lat.
tone. Red. Lett. (A)
solutus membra. Com, Dant. Purg. 23. 434. Ella . . . . abbracci ScioPERATonaccissimo , Scio-pe-ra-to-nac-cis-si-mo. Add. m. superl. di
Scioperatonaccio. Red. Lett. (A)
colui sciolto nell'alto sonno , perocch era il tempo della notte.(N)
12 (Mus.) Contrapunto sciolto , Canone sciolto , cio Libero dalle ScioPERATone , Scio-pe-ra-t-ne. Add. e sm.1 accr. di Scioperato. Lat.
male feriatus. Gr. rovmps, oxoxxios. Cecch.Spir. 2. 1. Acciocch ec.
strette regole imposte a s fatte composizioni. (L)
non uscisse fuori La voce d'una spiritata , e si Volgesse qua una
ScioLuzzo, Sci-o-lz-zo. Add. e sm. dim. di Sciolo. Pascol. Risp. No
schiera di certi Scioperatoni.
velt. Fior. Berg. (Miu)
ScioLuzzolo , Sci-o-lz-zo-lo. Add. e sm. dim. di Scioluzzo. Pascol. Risp. Sciopeaio, Scio-pe-ri-o tSm. Lo scioperarsi, Perdimento di tempo.
[Altrimenti Scioperaggiuc.] Franc. Sacch.nov. o2. Noi t'accuseremo
Novell. Fior. Berg. (Min)
Sciolveae , Scil-ve-re. IN. ass. usato anche in forza di sm. Sinc. di
al Podest, e converr che tu ci ristori dello scioperio nostro. Coll.
SS. Pad. Siamo provocati a rilevarci dal sonno dello scioperio.
Asciolvere. V. e di'] Asciolvere. Lat. jenctaculum. Gr. cmpartouds.
Cecch. Esalt. Cr 3. 4. Acciocch 'l verno col patire assai , E poi
(Dalla frase latina jejunum solvere rompere il digiuno , mangiare.)
la state con gli scioperi Le cose nostre vadano in malora.
Lib. Son. 143, Deh serbiamo a domani. Qualche reliquia a desinare
11 -* Dicesi Sciolto nel sonno e vale

--

o sciolvere, Lor. Med. canz. 28. 3. Non si saziar bene a sciolvere ;


Vollon anco desinare.

Sciorenone, Scio-pe-r-ne. Add. e sm. Scioperato. Lat.feriatus, ocio


sus. Gr. oxoAxios. Car. lett. n. 6. Voi direte ch'io sono uno scio

ScioMAci A. (Milit.) Sci-o-ma-chi-a. Sf. V.G. Lat. sciomachia. ( Da scia


perone a scrivervi queste pappolate. Morg.28. 42. E certi scioperon
pinzocherati Rapportano : il tal disse , il tal non crede.
ombra , e mache combattimento.) Finto combattimento, o Pugna om
bratile, cio non seriamente e per odio e furor di vendetta, ma per 2 Scimunito, Merendone. Lat. ncbulo, vappa. Gr.gAig, or8xvd.
Bart. Ben. rim. pag. 27. (Livorno 799.) Sovente Si d 'n qualche
esercizio militare e da giuoco intrapresa , Sciamachia , sin.Ares.
Impr. Berg. (Min) ,
sgraziato bottegajo , O scioperon da lavar ceci o lente. (B)
S o AnziA. * (Filol.) Sci-o-man-zi-a. Sf Lat. sciomantia. (Da scia om ScioPN1o , Scio-pi-ni-o. Sun. V. e di Sciupinio. Salvin. Annot, T.
bra, e mantia divinazione.) Divinazione che si faceva evocando le
B.5.5. Lo sciopino, lo sciopinio. Sciupare, dal latino dissipare(N)
ombre de'morti. Detta anche Sciaiuanzia, Psiconaanzia e Necioman Sciopino, Scio-pi-no. Sm. V. e di' Sciupinio. Buon. Tanc. 5 5. Pcr
che con esso lor dandoci bere, Mentre noi gli contanano lo sciopino,
zia. (Aq) (N)

--------

SCIOPODI

na morte a vita ci fe riavere Un grande insalatone, e un po' di


vino. (A)(B)

153

SCIPIDITO .
-

aghetti. Malm. 7. 7. E con un suo bocchin da sciorre aghetti Chiede


da ber, ma non gi se l'aspetti.
4 -* Dicesi Sciorre il guinzaglio e vale lo stesso che Non poter stare
in guinzaglio. V. Guinzaglio, S. 3. Cecch. Comm. Non mi far mct
tere la lingua in molle, ch'io sciorr il guinzaglio. (Cio, parler
liberamente.) (N)
5 - La roccA Al sacco. I V. Sciogliere, S. 7, e ] V. Sacco, S. 6.
6- PAnola , [fig. 1 = Incominciare a parlare. Buon. Fier. 3. n. 5

Scoponi. (Filol.) Sci--po-di. Popoli immaginari che dagli antichi si


credettero forniti di un sol piede, con cui stando supini si facevano
ombra. Lai. Sciopodes. ( Da scia ombra, e pus, podos piede.) (Aq)
Sciopnare, Scio-pr-re. [Att. e n. ass. sinc. di Scioperare. Lo stesso che
Scioperare, V) Cecch. Esalt. Cr. 3. 4. A voler che Pajan saccenti,
bisogna far fare. Le cose quando scioprano i Cristiani. Malm. . g.
. Gelido e fredd, senza scior parola, Le mi soffregai 'ntorno ripentito.
Perocch chi mi d che far mi sciopra.
sciopao, Sci-pro. Sm. Ozio, Riposo, Cessazione dal lavoro; e dicesi Scoreanco. (Filol.) Sci-o-t-ri-co. Add. e sm. Lo stesso che Sciaterico,
V. Pini Fabr. Orol. Rerg. (Min)
specialmente da'contadini Di o Giorno di sciopro , per dire Gior
o di festa, o Giorno in cui non si lavora. Buon. Tanc. . . Io ScioreRio. (Astr.) Sci-o-t-ri-o. Sm. Lo stesso che Sciatero, V. Garz.
era andato a portar certi ceppi Un di di sciopro al sere a Settignano. Piazz. 358. Berg. (Min)
E Salvin. ivi : Un d di sciopro ; un giorno non di lavoro. (A)(B) ScioTo. * (Geog) Sci-to. Fiume e Contea degli Stati Uniti. (G)
ScuoRinamento, Scio-ri-na-mn-to. [Sm.] Lo sciorinare. Matt. Franz. ScioTTicA. * (Fis.) Sci-t-ti-ca. Add. e sf V. G. Lat scioptica. (Da
rim. burl. 2. o . Questo quel modo proprio d' ire ajone, Uno
scia ombra, e optice forza di vedere. ) Sfera o Globo che serve
-

sciorinamento delle imprese, Uno spasso da bestie e da persone.

negli esperimcnti della Camera oscura. (Aq)

ScionnARE , Scio-ri-n-re. [Att.] Spiegare all' aria; e dicesi propria Sciotto, * Sci-t-to. Add. pr. m. Di Scio. (B)
mente de' panni , [ pelli e simili quaudo si cavan fuori ne'tempi a SciovERAne, * Scio-ve-r-re. Att. e n. pass. V. A. V. e di' Sceverare.
sciuui e si distendono per far loro pigliar aria e scamatandogli per
Jac. Cess. Volg. Sc. 4. 2. 24. Non fue convenevole, che (il re)
cavarne la polvere liberarli dalle tignuole. Lat. explicare.] ( Dal
si scioverasse per molto spazio dalla sedia del suo reame. (N)
l'ar. sciarahha apri , dilat , spieg , dilucid. Nella stessa lingua Scioverso. (Agr) Scb-vr-so. Sm. Lo stesso che Soverscio, Sovescio,
sciarara siccandum exposuit soli. Altri da sciorre, ovvero da sciorre
V. Dav.Colt. 57. Ricuopri la buca non affatto per poter nascere, e
in aere , ovvero dal lat. exaurinare che io non trovo in alcun di
farsi scioverso. E appresso : Il secondo (anno), in luogo di questo
zionario, e che pur dicesi nello stesso senso che sciorinare. In ebr. scioverso , d loppa pagliaccio.
Mes.) Scio-vic-chio-l-re. N. ass.T. de'cacciatori.
sciarah sciogliere, saragh estendersi.) Morg. zo. 62. E fece un suo SciovicchioLARE.
stendardo sciorinare , Dove il lion, ch'io dissi , pu mirarsi. Buon.
Si dice del falco, quando sparpaglia i colombi, per far preda. (In
Fier. 3. 1. 1. Camere riveder, sciorinar letta. Buon. Fier. . 2.3.
pers. scevkar predatore, scikre uccelli di preda, falconi , scikar au
dare a caccia, prendere. In ar. scevahin falconi.) (A)
Voi dover sciorinar la spezieria. E Salvun. Annot. ivi : Sciorinare
si dice de'panni quando si pongono a rasciugare ; da aura detta ora SciPA. Nome fint per ischerno dal Boccaccio. (Onde Maestro Scipa
per Ignorante ,
Bocc. nov. 79. 5. A Buffalmacco parea
coll' o aperto , e orina quasi auretta , e sc che vale la preposizione
mille anni di dovere essere a far quello che questo maestro Scipa
ex , quasi da un latino barbaro exaurinare. (N) . .
-. Per simil. I Detto di Libri e simili, vale Volgerne le carte per

andava cercando. .

leggerli; altrimenti Carteggiare, Scartabellare-1Alleg. 3o. Non son SciPa n. * (Geog.) Isola della Dalmazia. (G)
cosi solleciti i dottori , C gli scolar di legge o medicina , A sciori Scipa ae, Sci-p-re. Att. Lacerare, Conciar male, Guastare, I ed art
nare i Baldi o gli Almansori.
.
che Dissipare; altrimenti Discipare. , Sciupare , sin.) Lat. dissi
-. Per metaf [Pubblicare, Manifestare.] (Dall'ar. sciaraua manife
pare. Gr. x rx8avvvva. (Dal verbo ant. sipare che vuolsi aver si
stum fecit.) Tac. Dav. Stor. 2. 295. Lo d seguente al senato e po gnificato sparpagliare , dispergere, consumare, e che trovasi ancora
polo, come fussero d'un'altra citt , con magnifica diceria sciorin in dissipare, obsipare ec. In ebr. scibbar frangere, rompere, consu
laudi di s stesso. ( Il testo latino ha : magnificam orationem de
mare, logorare.)Dant. Inf7. 2. E perch nostra colpa s ne scipa?
semetipso prompsit.) E Post. 439. Ma e' m' piaciuto non per usar E 24f 84. Che la memoria il sangue ancor mi scipa. But. ivi: Ancor
la, ma per isciorinarla un tratto , e trarre questa voce del suppe
mi scipa, cio la ricordanza di que serpenti ancor mi divide il san
-

diano dell'antichit. Magal. Lett. Dir che alla mia Musa sia ve

gue dai luoghi suoi, e fallo tornare al cuore, come fa la paura. Pass.

nuta la diarrea, mentre ogni settimana sciorino un sonetto. (A)

35. Iddio ha scipate e distrutte l'ossa di coloro che piacciono agli


uomini. E 3oo. Una febbre di tre di tutti i beni del corpo scipa e

4 Dar sollievo, conforto. Buon. Fier. 3. . 5. E gli sciorini an


gustiato il core.
5

guasta. Vit. S. Margh. Io ho distrutte e scipate le fatiche di molti

- E detto del Cervello. Ruon. Fier. . 2. 5. Ma quando disegna


ei di cavarli Di chiusa a sciorinar loro 'l cervello Che serrato s'in
tanfa ? E Salvin. Annot.ivi:Sciorinar il cervello, come si fa de'panni;

che il prender l'aria e'l muoversi buona cosa ; perch altra mente
collo star sempre in un luogo uno viene come putrido e stantio, sic
come i panni intignano. (N)
Vibrare o Vibrar colpi, Dare o Percuoter forte. Lat. acriter ver
bcrare. Gr. cpdpa rvmrruv. (Dal celt. gall. sciurs sferzare , frustare.
In ingl. scourge vale il medesimo. In ar. arascin percosse.) Morg.
3. 6. E cominci a sciorinare il battaglio, E fa veder pi lucciole

giusti. (Nell'es. del Pass. 35, non pure la stampa di Fir. 585,
ma l'ediz. del 68 , il Codice Mediceo , e molte buone copie a
penna hanno dissipate. E conformasi col latino: Deus dissipavit ossa
eorum qui hominibus placent.) (P)
- N. pass. Abortare, Sconciare , Sciupare, Aortare ; [I e dicesi
anche Disperdere e meglio Abortire. ] Lat. abortum facere. Gr.
-

duo roxsiv. Cr. n. 5, 8. Alle femmine vien molto uscimento di san

. - Dicesi Sciorinar figliuoli e vale Generarli frequentemente. For

gue mestruo, e non si costrigne se non con malagevolezza, e spes


samente si scipano, ovvero sconciano, per la moltitudine delle loro
infermitadi. E g. 77. o. Conviensi fare il porcile alto d'attorno di
tre piedi, e poco pi ampio di quell'altezza da terra , acciocch
uando la troja pregna vorr uscirne , non si scipi. Mor. S. Greg.
o bue concepette , e non si scipe; la vacca partorie, e non fu
rivata del parto suo. Franc. Sacch. nov. 96. La quale ne cadde

tig. Rim. E mangia e bei e sciorina figliuoli ec. Insomma vivi, Pep

in terra per forma che si scipe.

ch' Agosto. CiriffCalv. 2. 57. E tanto spessi i suoi colpi sciorina ,


Che d'intorno a Sansone ha fatto un lago. E 3. io . E sciorinava
col brando un fendente A Sinefido.

pe, alla carlona. (A)


SciParo, Sci-pto. Add. m. da Scipare. tGuastato, ovvero Abortito-,
- N.ass. nel sign. del $6.1 Morg.26.137. E Ricciardetto col brando
Sciupato, sin.1
-

non crocchia, E molte volte a traverso sciorina. Malm.9.53. E l'U

2 fDissipato. D. Gio. Cell. lett. 4. Seminano il senne celestiale

delle parole d' Iddio nella terra e nel campo del cuore , del quale
iscipato ogni vizio e passione.
nudarsi. Cron. Morell. 282. Esercita la persona, ma con fatica, che SciPAToRe, Sci-pa-t-re. (Verb. m. di Scipare. Che scpa. -, Sciu
tu non sudi, e non abbi a ansare, o isciorinarti de' panni. Albert.cap.
patore , sin. Lat. dissipator. Tac. Dav. ann. 3.73. Acciocch quei
65. Non ti sciorinare ad ogni vento. F. V. . . 97. Quale si ba
vergognisi scipatori, che voi vedete arrossare e temere, anch'io non
nava in Arno , quale si sciorinava al meriggio, e chi, disarman
vegga e quasi colga in peccato.
, in altro modo prendea rinfrescamento.
Sciparauce, Sci-patri-ce. Verb. f di Scipare. Che scipa. -, Sciu
o Per simil. Procurarsi sollievo o refrigerio , Prender ristoro ,
patrice , sin. V. di reg. (O)
ccssare alquanto dalla fatica, (Darsi bel tempo..] Lat. quiescere, in Scipazione, Sci-pa-zi-6-ne. (f] Lo scipare. Lat. profusio, dissipatio,

gnanese, al quale il ballo tocca, Sciorina a Bertinella in sulle nocca.

N. pass. Aprirsi , Allargarsi, Sfibbiarsi i panni , Cominciare a

- -

16. i' mando verso l

pudendus luxus. Gr. daria. Fr. Giord. Pred. D. Or non credete

di questi mici A riguardar s'alcun se ne sciorina (Cio: per solle


varsi dalla pena, si mostra fuori della pegola). But. Perch gli altri

voi che Iddio ve ne addomandi ragione di questa scipazione? grande

si vengono a sciorinare un poco.


Scionnaro, Scio-ri-nto. Add. m. da Sciorinare. [Spiegato all'aria..]

Scipane, - sci-pia-de. N. pr. m. Lat. Scipiades. (Patronimico di Sci

Cant. Carn. 1o . Ecci chi fra le rose spicciolate Le ticne a rin

Scienoezza , Sci-pi-dz-za. Sf1 ast. di Scipido. -, Sciapitezza, Sci

terunittere. Gr. avarzveoSat. Dant. Inf. 2 .

giudicio ne far.
pione.) (B)

---

---

---

pitezza , Discipidezza, Dissipidezza , Insipidezza , Insipitezza , sin.


frescare, Chi le maneggia , e tienle sciorinate.
Lat. insuavitas. Gr. mia.
a Sfibbiato , Slacciato. Lor. Med. Arid. 3. 2. Voi avete fatto bene
per non vi riscaldare, che voi siete a cotesto modo sciorinato. Buon. 2 sciocchezza. Lat. stultitia, fatuitas. Gr. dota, pia-Nov. ant.
Fier. . . 3. Sciorinato ha 'l sen bianchissimo , Vuol coprirlo, e
74. . Uno s'era messo a scrivere tutte le follie e le scipidezze che
si facessero. Fr. Giord. S. Pred, 7. Truovansi di quelle (fem
fa graticola Delle mani , e ride o giuocola. (N) . .
--

---

---

---

3 vibrato Dav. Acc. 4o. Com'io ten' avr rinfacciati dui o


tre , e quasi colpi mortali sciorinati a traverso.

mine) che se ne fanno sponitori, ec.: grande follia la loro, troppa


la loro scipidezza. Borgh. Mon. &3. E cotali altre scipidezze ,

- -

Scionne, Scir-re. Att. anom. n. ass. e pass. inc. di Sciogliere. Lo

che egli vi adduce.

Scurpin, Sci-pi-di-rc. N. ass. Divenire scipido ; e dicesi tanto nel


a - E nel sign. del $. 25. Ar. Fur. 9.4f. Dentro a Valenza e den proprio quanto nel fig. ; altrimenti Scipire , Insipidire. - , Sciapi
dire, su. Lau. insipidum fieri. Gr. avonrow ysa. Fr. Giord.
tro a Barcellona Per qualche giorno avean pensato porsi, Fin che acca
stesso che Sciogliere , V.

desse alcuna nave buona Che per Levante apparecchiasse a sciorsi. (P)
3 -- In ischerzo Bocchin da sciorre aghetti si dice di Bocca stretta

Pred. R. Come i vini pi generosi possono scipidire, cosi ancora


per lo peccato uomini dottissimi scipidiscono.
e forzatamente serrata, come per lo pi sogliono tenerla, per parer ScipioIro, Sci-pi-di-to. Add. m. da Scipidire. -, Sciapidito, sin. V
belle, le femmine leziose. Lib. Son. 33, Saporito bocchin da sciorre di reg. (O)
-

-- -

n 54

SCIPiDO

SCIRRo

Scipioo, Sci-pi-do. Add. [m. Che non ha sapore. Altrimenti Insipido.1


- , Sciapido, Scipito, Discipito , Dissapito, Dissipido , Dissipito,
Insipido , sin. Lat. insipidus, Gr. dxups. Fr. Giord. Pred. Non
pu mangiare i buoni cibi savorosi, n bere i buoni vini ch'egli ha,
anzi si pasce pur di latte , ch' cosa scipida, e che non ha sapore.
E di sotto : Anzi avemo latte scipido.
Ag. 8. Ne' luoghi del

quo.) Dant. Purg.28.2 , Quand' Eolo Scirocco fuor discioglie. Bern.


Orl. n. 8. 32. Siccome, poich l'impeto e 'l furore Di Garbin, di
Scirocco, o d'altro vento, Da mezzo di soffiando, lo splendore Del
sol con spessi nugoli hanno spento. Salvin. Annot. F. B. 3. 3. 4.
Scirocco pescatore ; Nome fatto dall'austro, vento piovoso, che ii

torbida l'acqua : e questa a proposito per i pescatori. (N)


- piano sono gravi, salse, tiepide e scipide. (Il test lat. ha insuaves.) SciroForme. * (Arche.) Sci-ro-f-ri-e. Add. e sf pl. Feste che si f
a - (Fig.1 Scimunito,Sciocco. Lat. insipiens, desipiens. Gr. par. cevano in Atene ed in cui sotto baldacchini portavansi le statue
degli Dei, e quelle singolarmente di Minerva e del Sole.-,Scire,
Fr. Giond. Pred. S. Matti sono e scipidi.
Scipio.(Geog) Sci-pi-o. Citt degli Stati Uniti nella Nuova F() sin. (Da sciron ombrella, e phero io porto.) (Mit)
Scipione , * Sci-pi--ne. N. pr. m. Lat. Scipio. ( Dal lat. scipio ba ScinoFonione. * (Filol.) Sci-ro-fo-ri-6-ne. Sm. Mese Autico corrispon
stone.)- Nome di molti illustri romani di una famiglia senatoria, dente a porzione di Maggio e di Giugno ; cos detto dalle feste sci
roforie che facevansi in esso. (Mi)
letta degli Scipioni dal perch uno de loro antenati, avendo il pa
dre cieco gli serv per l
Il pi illustre di essi quel Publio Scimone, Sci-r-ne. N. pr. m. Lat. Sciron. (In gr. scyroo io pctri
Cornelio, soprannominato l'Africano,perch vinse Annibale e Car fico; sciron frascato , luogo ove adunavansi le meretrici cc. In
tagine. (B) (Mit)
cell. gall. sceir, e sgeir roccia , rupe.) Megarese che spos la
ScPine, Sci-pi-re. (N. ass. Insipidire ; altrimenti 1 Scipidire. Trati. figlia di Pandione e disput a Niso il trono di Megara. Figlio
-

segr. cos. donn. Vino bianco che abbia cominciato a scipire.


spn Sf Sciocchezza. Altrimenti Scipitezza.

SciPTAoGane ,

-Alleg. pag. 266. (Amst. 754) Il porger quelli adunque in tanto


selvatica semplicit, argomcnta la mera bont loro, e quelle con
tante e cosi fatte sicumere, per conchiuder la loro sbardellatissima

scipitaggine. Uden. Nis. 3. or. Bel decoro di poeta, prorompere


in siffatte scipitaggini, comportevoli appena allo storico. (A) (B)

di Eaco, famoso ladrone dell'Attica, ucciso da Teseo; forse lo


stesso che Sini. Secondo i mitologi, le sue ossa furono cangiate ne
gli scogli che presero il nome di Scironi, pressd l'Istmo, sulla riva
del Golfo Sanonico. Di qui il nome del Vento Scirone, e della Via
di Scirone, che dall'istmo di Corinto conduceva nell'Attica.(B) (Mit)
ScinoPPARE , Sci-rop-p-re. Att. Cuocere e Indolcire a modo di sci
roppo ; altrimenti Giulebbare.
Quar. Pred. 6. Beig. (Min)

SciPTAMente, Sci-pi-ta-mn-te. Avv. Lo stesso che Insipidamente, V. Sciaoppo. (Farm.) Sci-rp-po. Sm. Preparazione officinale liquida,
e per metaf Scioccamente. Lat. insulse, insipicnter. Gr. dvciros. ma di consistenza viscosa, che ha per iscopo di conservare, me
Cr. alla v. Insipidamente.
diante lo zucchero, un fluido carico naturalmente, o mediante di
verse manipoluzioni preventive, de'principii fissi o volatili che vi
Sciprrezza, Sci-pi-tz-za (Sfl ast. di Scipito. Lo stesso che Insipidezza,
Scipidezza, V.l Palla. Perfez. Crist. l.. c. 5. Si che pu quindi stanno in soluzione, , Scilopo, Sciloppo, Siroppo, sin.1 Lat. syrupu.
Gr. xarzrdrov. (Syrupus dall'ar. scrabat syrupi, che vien da sc
trarre argomento degli altri beni che egli non ha posseduti, e i cui pos
rub bevanda.) Franc. Sacch. nov. 2 no. Noi ce ne avvedremo a' mc
seditori ne testificano una simile scipitczza. (Qui in senso fig.)(P.V.)

Scerro, Sci-pi-to. Add. m. Senza sapore. t Lo stesso che Insipido , dici e agli sciroppi.
Scipido, ,Sciapito, sin.) Cavalc. Med. cuor. Molti sono gli alti 2 - * Diconsi Sciroppi semplici o composti, secondo che contengono
o non purgativi ed alteranti, secondo
cffetti del fuoco, cio che cuoce le cose crude, e d sapore alle sci una o pi sostanz ;
le propiet medicinali che posseggono o sono loro attribuite ; se
pite. Burch. 2.32. Scipito pi che pastinaca o bietola
condo la maniera di prepararli si distinguono ancora in Sciroppi
2 - Per metaf Senza semno , Scimunito, Sciocco. Lat. insipiens,
desipiens. G. dpv, 2rros. Lib. Son. 44. Sparuto, malvoluto, 3 per cozione , per soluzione , per soluzione e cozione insicne. (O)
uomo scipito. Tac. Dav. ann. 12. 143. Ogni cosa era agevole con - Dicesi Sciroppo acetoso, Quello preparato coll' aceto. Cr. .
4. 6. I'acqua salsa si dec bere con act e con isciroppo acetoso,
quel Principe buono , scipito , da essere imboccato e comandato.
nella quale ghiande e granella di mortina e sorbe si deono mettere
ScinA. * (Mit.) Lo stesso che Scirade, V. (Mit)
E 4.47. . Lo sciroppo acetoso, che si fa d'aceto, buono alla
SciRADE. * (Mit.) Sci-ra-de. Epiteto o Soprannome di Minerva, da
semplice terzana.
un tempio innalzatole in Atene da Scaro. , Scira , sin. (Mit)
4 - * Dicesi Sciroppo antiscorbutico, Quello preparato colle foglie
ScinAz. * (Geog.) Lo stesso che Schiras, V. (G)
Scine. * (Mit) Add. e sf pl. Lo stesso che Sciroforie , V. (Mit)
di coclearia, di beccabunga e di nasturzio acquatico, radice di
Sciae. Att. e n. ass. V. difett. V. L. anticamente adoperato in luogo di rofumo salvatico, aranci amari, cannella e vino bianco, ed rime
dio contro lo scorluto; aperiente o di radici aperitive o delle cin
Sapere. Lat. scire. (In ar syhr, scir o scer scire. In celt. gall. seis, sos,
e sgel conoscenza, sge intelletto.) Guitt. leta. . 6. E dessi scirc .que radici aperitive, quello preparato coll'infusione delle radici d'ap
pio, di finocchio, di prezzemolo, d'asparago e di rusco; callbeato,
tantosto quello che ad amore addica. Fr. Jac. T. 1. 14. 6. Non t'
in amore chi vuol dentro scire. (V)
La soluzione gommosa e zuccherosa del solfato di ferro ; chermisino,
2
- Ed in luogo di Uscire , di cui sinc. Gr. S. Gir. 4. Io gli
Quello composto di cocciniglia, sal di tartaro, acqua di rosa, scor
za
di cedrato, cannella, atlume e zucchero; emetico, il vino bianco
far scire fiume d'acqua viva del suo corpo. Rim. ant. F. R. N
che s'inzucchera dopo di avervi fatto digerire vetro d' antimonio ;
tane Giacomo da Lentino, canz. 7. Vorria ch'or avvenisse Che lo
magistrale
astringente, quello composto di reobarbaro , sandalo ci
mco cor scisse. Ivi: Betto Mettifuoco, canz. 23. N lo mco pen
samento Non pu scir di tormento. (V)
triuo, cannella, mirobolani citrini, piantaggine , rose rosse, ba
lausti , sugo di ribes, sugo di berberi ed acqua di rosa; mannato,
Sciai. * (Mit) Nome che davano i Solini a tre de'principali loro Dei,

perch le toro statue erano formate del gesso chiamato Sciros.(Mit)


Sciau. (Geog) Antichi popoli della Sarmazia europea, il territorio

quello preparato con decotto di figlie di sena, stemperatovi sal di

tartaro , manna e zucchero. Lo sciroppo prende anche il nome da


chi ne fu primo inventore, come Sciroppo di Willis, di Belt, di
de' quali oggi e parte della Curlandia. (G)
Sciambe , * Sci-ri-de. Add. pr. f. Di Sciro. Soprannome od Epiteto
Fernel cc.; ma pi frequentemente da qualche suo principale ingre
diente , come Sciroppo d'altea , d'asscnzio, d'antimonio ec. di po
di Deidamia, figlia di Licomede re di Scir. (O)
tassa, di mastice, di testuggine, di vipere ec. (A. O.) (O)
ScinionATA. (Milit.) Sci-ri-gn-ta. (Sf) V. A. Colpo di taglio ; e la
Perita che fa il taglio. , Scigrignata, sin Car. Nasea 7 . Por 5 - Dicesi Sciroppo rosato, violato cc. Quello fatto con infusione
di rose, di viole e. V. Rosato, S. 2 , j. (A)
tano una spranga di ferro . . . che lo difende loro (il naso) insieme
col grifo
scirignate. (P. V)
6 - Efig. (Sciroppo che dispiace vale Disgust, Tribolazione. Malm.
ScininoA. (Chir) Sci-rin-ga. (Sf Strumento adoperato per cavar fuori
3. 2. E pur chi vive, sta sempre soggetto A bcr qualche sciroppo
che dispiace.
l' orina dalla vescica; detta anche corrottamente Scilinga , [greca
Ed in ischerzo: Sciroppo di cantina,dicesi Il Vino. V. Pillola,
mente Algalia, e pi comunemente Siringa, V] (Detto in lat. fistula

per esser simile alla sampogna: e detto in ital. siringa o siringa dal

S. 1 , 7. (A)

Scinopulo. (Geog) Sci-r-pu-lo. Isola dell'Arcipelago greco, tra


gr. srrinx , syringos che vale anche sampogna.)
Sciro e Negroponte.
)
SciRicARE. (Chir.) Sci-rin-g-re. [Aut. Lo stesso che Siringare, V.]
SciRinoAro (Chir.)Sci-rin-g-to. Add. m. da Sciringare. V. di reg. Lo SciaPo. (Bot.) Sm. Genere di piante della triandria monoginia e della
-

stesso che Siringato , V.

s (A) (N)

famiglia delle ciperacee, distinto dalle squame fiorifere riunite in

(Chir.) Sci-rin-g-ne. Sm. Lo stesso che Siringotomo, V.

una spiga ovale, senza corolla, e da un seme nudo, o cinto alla base

da corti peli, e propriamente quel giunco di palude di cui i Ro

mani facevano grandissimo uso perlegare. Lat. scirpus holoscoenus.


SciancoToMA. * (Chir.) Sci-rin-go-to-mi-a. Sf. V. G. Lat. scyringo
Salvin. Disc. 3. 33. Conoscere il pel nell'uovo, ec; simile a quel
tomia. Lo stesso che Siringotonia , V. (Aq
ScruncoToMo. (Chir.) Sci-rin-g-to-mo. Sm. V. G. Lo stesso che
lo: Nodum in scirpo quaerere ; dove non sono scrupoli, difficolt,
trovarvele, perch nello scirpo non v' nodi. (A) (B) (Pe) (N)
Siringotomo, V. (O)
Scinio, Sci-ri-o. Add. pr. m. Di Sciro. Onde Sciria fu detta Deida Sciaro. (Chir.) [Sm. Gonfiezzi straordinaria, dura, spesso senza do
mia, perch figlia di Licomede re di Sciro. (Mit)
lore, e quasi sempre irresolubile, che ha luogo frequentemente in
-

Scauri. * (Geog) Sci-ri-ti. Antichi popoli della Laconia. (Mit)


Sciario. (Geog) Sci-ri-ti-de. Sf Antica regione del Peloponneso
nella Laconia. (Mit)

Scro. N. pr. m (i)all'cbr. scirja corazza , ovvero dal celt. gall.


sciurpurgare, nettare, forbire.) Indovino di Dodona, che fab
bric un tempio a Minerva presso il porto d' Atene. (Mit)

parti ghiandolose, o anche in altre parti di diversa tessitura,come


alla faccia , alla lingua, al pene, e soprattutto all'utero.) Lat. scir

rhus. Gr. czpos. (Scirrhos dal gr. scyroo io impietro, io fo duro


come pietra. ) Lib. cur. malatt. utile per sanare lo scirro del
fegato e della milza. Red. Cons. . 278. Finalmente se (questa pi
tuita) viene ad essere d'una molto maggiore consistenza, produce

2 - (Geog.) Isola dell'Arcipelago presso Negroponte. (G)

quel tumore che chiamato durezza, e per altro nome scirro. Un

ScinoccALE, Sci-roc-c-le. Add. com. Di scirocco , Appartenente a

Soria; da' Latti detto Noto] , Scilocco, Sirocco, sin. Lat. notus.

tale scirro pi facilmente vien prodotto dall'umore melanconico, cio


da quella parte della massa del sangue, di temperamento fredda e
secca , cc. (B)
Onde Fare scirro=Produrre lo scirro, e fig. detto in mala
parte di cosa che abbia messo radice nell'animo o simile. V. Fare

Gr. vros. (Da yriacus ventus, dicono i pi. Il Muratori dall'ar.

scirro. (N)

scirocco. , Sciloccale, sin. Vallisn. (A)


Sci Rocco. (Fis.) Sci-rc-co. [Sm.) Nome di vento tra Levante e Mez

zodi; [cos detto, come i pi pensano, perch in Italia viene di verso

sololon che, a suo dire, vale il medesimo. Iu isp, siroc, siroco cxalo 2 - (Zool.) Gcnere d' animali dlla classe delle aracnidee, dell'or

SCIRROBLEFARONCO
dine delle tracheanee , della famiglia delle oletree, e della trib
delle acaridee, stabilito da Hermann figlio, cos denominandoli
dalla forma del loro corpo che rassomiglia un piccolo tumore di
colore ordinariamente rosso di sangue. (Aq)

sCITIMENIA
1 55
tlco. Maestuzz. 2.34. 2. Il nono contro a coloro che s'appoggia
no all'ordinazioni, ovvero alienazioni fatte dagli scismatici. Vit.
SS. Pad. . 247. Quattrocento monaci, li quali per certa dissensio
ne ec. s'erano partiti dalla Ecclesia
diventati scismatici

,e
ec. , ri
ScianonerAnosco. * (Chir) Scir-ro-ble-fa-rn-co. Sm. VG. Lat. scir cover all'unitade della santa Ecclesia
Appostolica.
V. 8.86.
roblepharoncos. (Da scirhos scirro , blepharon palpebra, e oncos Come eretici e favoreggiatori dello scismatico capitano di Forli. (N)
tumore.) Indurimento scirroso delle palpebre. (Aq)
Sf. A. V. e di Assisa, nel sign. di Divisa. (In pers
Scinroeteranosi. (Chir.) Scir-ro-ble-f-ro-si. Sf. V. G. Lat. scirro ScissA.
kis spezie di vestimento : in turco gejisi vestimento. Suppliscique
-

blepharosis. (Da schirros scirro, e blepharon palpebra.) Degenera


zione scirosa della palpebra. (Aq)
-

scianocelle. * (Chir.) Sci-ro-c-le. Sm. V. G. Lat. scirrhocele. (Da

% 3o. Addobbati di farsetti alla


scissa di loro gonfaloni fregiati e impennati apparivano bellamente.

stc cose alla voce Assisa.)

E 7. Donzelli riccamente addobbati e tutti a una scissa vestiti. (v)


scirnhos sciro, e cele tumore.) Scirro del testicoli. (Aq)
G. V. io. 225. Con cinquantafamiliari, tutti vestiti a una scissa. (P)
sciamorralsma. (Chir.) Scir-roftal-mia. Sf. V. G. Lat. Lo stesso ScissiLE.
(Min.) Scis-sile. [Add. com. Che pu scindersi e dividersi
che Scirrottalmia , Sclerottalmia , V. (Aq)
Che si fende in lamine irregolari ; e dicesi di Quarzo, di Allume
scuanocasaA. (Chir.) Scir-ro-g-stri-a. Sf VG. Lat. scirrhogastria, ec. Lat. scissilis.) Gr. cxorrv. Ricett. Fior. 14. Gli allumi naturali
(Da scirrhos scirro , e gaster ventre.) Degenerazione scirrosa del sono pi; cio l'allume scissile, il rotondo, lo strongile, l'astra
-

ventricolo. (Aq)

galote, il liquido, il placite e il plintite. Gab. Fis. Quarzo scissile,


stratificato con mica e steatite. (A) Vallisn. Berg. ()
rzaaa. (Aq)
Scis-si--ne. Sf Divisione, Separazione, Scissura. V. L.
ScaromaniA. (Cir) Scir-ro-ma-ti-a. Sf. V. G. Durezza degli scirri. Scissione,
e dell'uso. Lat. scissio. (A) (N)
(V. Scurroma.) Landin. Ist. Plin. lib. 25. Berg. (Mlin)
Scisso. Add. m. da Scindere. V. L. [Disgiunto, Diviso. Lat. scissus.
-

---

scinnoma. (Chir) Scir-ro-ma. Sm. V.G. Lo stesso che Scirrosi, V. Gr

Scaaosanca. * (Chir) Scir-ro-sr-ca.Sm. V. G. Lat. scirrbosarca (Da


scirhos scirro, e sarx, sarcos carnc.)Indurimento del tessuto cel

Gr. excuro. Car. En. 4. Fatta la pira, E d'' ilici e di tede


aride e scisse Altamente composta. (Br)

lulare. (Aq)
- Efig. Separato..]
Purg. 6. 23. In tutto dall'accorger no
scinaos. (Chir) scirrosi. Sm. V. G. Lat. scirrhosis. ( Da scir 2 stro scisso. E' Par. 2 n.Dant.
96. Che da ogni creata vista scisso.
-

rhos scirro.) Degenerazione di qualsisia parte organica in uno scir Scissore. (Filol) Scis-s-re. Add. e sm. Schiavo incaricato presso
i Romani di trinciar le vivande e recarle intorno. Lat. scissor(Mit)
Scurnoso. (Chir.) Scir-r-so. Add. m. Appartenente a scirro, Che tiene ScissUn A , Scis-s-ra. (Sf) V. L. Fessura, Lo sfendere. Lat. scissura
e partecipa dello sciro. Lat. scyrrhosus. Cocch. Bagn. Tumore SC1
Gr. axiau. Fr. Jac. T. Le pietre mostrani scissura, E i monu
roso. (A) Pasta Diz. Glandule scirrose , inscir ite. (N)
menti apritura. Cr. 4. 1 . 2. Un altrb innestamento di vite spesso
ScInnoTTALMA. * (Chir.) Scirrot-tal-mi-a. Sf V. G. Lat. scirrhophtal
ro, -, Scirroma , sin. (Aq)

nia. (Da scirrhos scirro, e ophthalmos cchio) Lo stesso che Scle


rottalmia, V. (Aq)

provai, e quello trovai infallibile, e sicuro dalla pullulazione, e

dall'offensione e scissura de' cavatori.

Scinte. - (Zool.) Sm. V. G. Lat. scirtes. (Da scirtao io ballo.) Ge

2 -* Efig. Discordia, Divisione, Scissione. (A) Pallav. Ist. Conc.

del genere crysomela di Linneo , i quali du:

mono cotal nome dalle loro zampe posteriori proprie al salto. Dif
feriscono dagli elodi per i piedi posteriori propri al salto, avendo

un osso, o sopra qualsivoglia organo, per dar passaggio a vasi ol


a nervi. Lat. scissura. (A. O.) (O)

le cosce assai grosse e le gambe terminate da lunga spina.(Aq)(N)


Sciaro. Add. e sm. V. G. Saltatore. Onde Scirti furon detti que'li
misti di Bacco che andav saltando e danzando.Salvin Cas. 9Ar
roge a costoro lo Dio Pan, i lenei o torcolanti,gli scirti o saltatori (N)
Scirrosio. * (Geog) Scir-t-ni-o. Lat. Scirtonium. -Antica citt del

a - Onde dicesi Scissura del Glaser o glenoidale, Quella fe


sura della cavit glenoidea, spettante all' osso temporale, che pe
netra nella cassa del timpano; Scissura del Silvio o interlobulare, la
depressione della base del cervello che separa l'uno dall' altro it
lobo medio ed il lobo anteriore; Scissura del fegato, Il solco oriz

Non sospira egli in quel medesimo aureo libretto le misera


nere d'insetti dell' ordine de' coleotteri, della sezione del Pentameri, bili583.
scissure di coloro che maneggiavan la Chiesa ? (Pe)
della famiglia de' serricorni e della tril decebrioniti , stabilito 2 -* (Anat) Qualunque
fessura o infossatura che si osserva in su di
Illigera scapito

da

l' Arcudia. (Mit)

zontale del fegato. (A. O.) (O)

ScTA. * (Mit) Nom di un


de' Lapponi. (Mit)
ScrTA. * Add. pr. com. Della Scizia, oggi Tartaria. (B)
sciscrtazioni, sciscita-zio-ne. Sf. V. L. Interrogazione. Ed pro Scrra.
(Milit.) Nome particolare dell'arciere a cavallo nell'antica
prio Specie di figura
sciscitatio. Gr. parmaus. Del
milizia greca. (In gr. scyrtale caterva equestris.) Caran. Trad. Et.
min. Ermog. 5o. Berg. (Min
Vi sono eziandio quegli che usano il sacttume a cavallo, i quali si
Scisum A , * s.
A. V. e di Scisma. Vit. S. Gio. chiamano
Arcieri a cavallo , che da altri sono detti Sciti. (Gr)
Batt. 238. Alcuna volta era una iscisima tra le genti , quando si ScrAA.
(Mecc.) Sci-ta-la. Sf. V. G. Lat. scytala. (Da scytale ciava,
ragunavano insieme. (Qui nel primo sign, di Scisma) (V)
leva, tavola.) Manico ch' esce fuori dell' asse o Leva per volgere
Scisma. Sost. com. V.G. Generalmente ) Qualunque divisione, sepa
e maneggiore nuna macchina.
)
razione o discordia. - , Scisima , sin. Lat. dissidium , discidium.
(Filol.) Quella specie di cifra usata da' Lacedemoni, e cke
Gr. Barzas.(Schisma, dal gr. schizo io scindo. In ar. qsmet cosa 2 a dividere, porzione) G. V. Vit. Maon. Bene ebbe tra loro al co dicesi anche Schitalo e Scittalo, V. (Aq) (Mit)
- * (Zool.) Genere di rettili della famiglia del serpenti, e della di
minciamento, per la invidia della signoria, grande scisma Cr. pr. 3 visione
de' venefici, stabilito di Latreille con alcune specie del ge
-

Scirvan. (Geog) Lo stesso che Schirvan, V. (G) ,

--- --- -

num. 3 Disideroso del pacifico e tranquillo stato , dopo la divisione


e scisma di quella nobil cittade.

nere Boa di Linneo, e cos denomunati dalla serie di strisce tra

sversali di cui sono guarniti sotto il corpo e sotto la coda,(Dal gr.


a t Pi particolarmente Divisione e Separazione dal comun corpo scytale
sferza di cuojo.) (Aq)
c comunione di una qualche religione, e pi comunemente della fede ScirALIA.* (Bot.) Sci-t-lia. f. V. G. Cos ha chiamato Gaertner un
cattolica. Lat. schisna. Gr. cxiouz. Dant. Inf 28. Seminator di
genere di piante, noto col nome di Euphoria Lin. a cagione de loro
scandolo e di scisma.But. Ed scisma divisione e separamento dal - frutti,
la cui scorza seminata di tubercoli scudiformi, (Aq)
-

l' unit della fede e della carit. Tratt. pecc. mort. Scisma quan
SciTALismo. (Filol.) Sci-ta-li-smo. Sm. V. G. Lat. scytalisms. (Da
dol Cristiano si parte dall'unit della Chiesa, la quale consiste e
frusta, clava.) Cos Diodoro Siculo chiam il misfatto de'de
nella congiunzionde' fedeli insieme in carit , e in un'ordinazione scrtale
magoghi d'Argo, tanto funesto alla repubblica, privandola di mille
de' fedeli con Cristo, come suo capo. Pass. 224. Della superbiana seicento
Ottimati, che per disperazione, parte si uccisero da se stessi,
scono le resie, le scisme, cc. Borgh. Vesc. Fior. 362. Forse al e parte furono
dal popolo ingannato trucidati, sebbene gli stessi
quanta differenza fra questi nomi eresia e scisma: ch la prima pare demagoghi
cadessero poi anch'essi vittima della loro perfidia. (Aq)
che per uso generale importi sentire male de' misteri e sacramenti Sci ralo.* (Filol.) Sci-ta-lo.
Sm. Lo stesso che Schitalo, Scittalo, V. N
della Chiesa ec..., quell'altro propriamente per divisione. e separa ScITAosActripleTioe Ro. (Mit. e Filol.) Sci-ta-lo-sa-git-ti-ple-ti-ge-ro.
zione dal comun corpo si pigli Borgh. Vesc, Fior. 455. Lo ac Add. e sm. Soprannome od Epiteto di Ercole, fabbricato da Ter
compagn infino a Roma, n lo abbandon finch sedata la scisma, tulliano per riunirvi tutte le armi da esso usate. ( Dal gr. srytale
cd acchetati i presenti romori, lo lasci pacificamente nel seggio di clava , dal lat. sagitta, freccia , dal gr. pletto io ferisco, e dal lat.
s. Piero. E 456. Non furono peravventura, che ci sia memoria, in gero
io porto) (Mit)
altri tempi cos spesse e cos varie le scisme ec. E 48. Questo ter ScTAmineE.
* (Bot.) Sci-ta-mi-ne-e. Add. e sf pl. V. G. Famiglia di
ribile scisma ec. cominci nel mcviir, e dur poi molti anni. (V) piante stabilita
da Linneo per comprendervi quelle che avessero una
3 * (Icon.) Donna in sozza sembianza, cogli occhi infiammati,
piccante ed eminentemente aromatica, come l'Amomo, la
colla bocca spumante, e scotendo in aria una face ardente, simbolo
Ora
s'intende sotto questo nome una famiglia naturale di
usa ec.
del fuoco della discordia, ch'ella cerca d'accendere in ogni

cuore(Mit)

5cisma diff. da Eresia. Nel senso ecclesiastico se Eresia importa

il Sentir male de'misteri, sacramenti, e credenze della Chiesa, Scisma.

propriamente una divisione e separazione dal comun corpo di essa.


Per l'Eresia potrebbe essere senza scisma, e lo Scisma senza eresia;
ma per lo pi l' Eresia sta collo Scisma, non questo con quella. .
ScisMATICO ,
Add. [ usato anche come sm. parlando di
persona. Che promuove scisma cio divisione, discordia; altrimenti

piante monocotiledonie, la cui corolla ha due lobi o divisioni sen

plici : sei stami sopra l'ovario , alcuni sterili o soggetti ad abor


tire : ovario inferiore , stilo semplice, stimma semplice o diviso :

fiutto triloculare, le cui logge contengono uno o pi semi che hanno


l'embrione posto nella cavit d'un perispermafarinoso : fusto er
baceo od anche arboreo, spesso ricoperto dalla guaina de' picciuoli:
foglie alterne, vaginanti e

sopra se stesse in giovent, tra

versate da un nervo longitudinale e striate ne'lati; fiori muniti cia

Brigoso ; (ma in questo senso non suole adoperarsi. Lat. seditiosus,

scuno di una spata e disposti a mazzetti alterni e spatacei attorno di

factiosus. Gr. orrxraorruxs.

un asse o spadice che esce dal mezzo delle foglie. Bertoloni.(O) (N)

2 - ibi scisma, Appartenente a scisma e parlando di persona, Ch' Sciri. (Geog) Sci-ti. Lat. Scythae. Antichi popoli sotto il cui nome
nello scisma , Ch separa per iscisma dal comun corpo Lat. schis furon compresi quelli che oggi chiamansi Tartari. (G)
maticus. Gr. oxcarxds. Esp. Salm. Prendere anche l'umano aju Surico, * Sci-ti-co. Add. pr. com. Della Scizia; e dicesi propria
to , non d'infedeli e scismatici, ma di coloro cc. Com. Purg. 32. mente di cosa, (Aq)(B)
ogsta volpe hae a significare uno frodolente scismatico, ovvero ere Scuesta. (Bot Sci ti mnia. Sf V. G. Lat. sythymcnia. Ge
---

1 56

SCITINIO

SClV OLATA

nere di piante coriaceo


crittogame
della famiglia delle ulvacee, caratterizzato
tenace composto di globetti e filamenti.(Dal

da uno strato

gr. scrtos cuojo) (N)

toi. Dav. Scism. 5o. Vide Anna gittare dalla finestra uno sciugatojo
a uno de'suoi amadori tutto sudato.

--

SciumA , Sci-ma. Sf. V. A. V. e di' Schiuma. Fr. Jac. T. a. 8.

Scrrino (Bot) Sciti-ni-o. Sm. V. G. Lat. scytinium (Da scytos cuojo.) 3. Veggio la sciuma ec. (V)
Sottogenere di piante del genere Collema di chari, i quale Scuma. (Geog) Scim-la. Citt della Turchia europea. (G
comprende le specie che si presentano in forma di espansione co Sciuno, Sci-no. Add. m. V. A. Sprovveduto, Sgurnito. Lat. im
riacea. (Aq)

Scrriso Sci-ti-no- N. pr.. m. (Vestito di cuojo, da scrtinos che in


gr val coriaceus: e questo da scytos cuojo. ) Poeta greco della

paratus. Gr. drapdicavos. (Spogliato, dal pers. scin spoglio. In ebr.


sciana detrahere.) Fr. Jac. T. s. 8. 3. La carne fa sembiaglia, E
contra la ragione Muove grande battaglia , E suo voler non smaglia

Jonia, le cui opere sonosi perdute. (Mit)


Con la voglia importuna; Se trova l'alma sciuna, Fallasi consentire.
Scrrr, Sci-tite. N. pr... m. (Vagante, dallo slavo ski il vagare. SciuPAne, Sciu-p-re. [Att. Dissipare, Guastare. Lo stesso che Scipare,
In gr. crthes fiero.)- Figlio di Ercole o di Giove, e di chi
V.Lat. dissipare, perdere. Gr. acxsavvvva, Auguaioso Sa. Menz. sat.
dna, che diede il suo nome alla Scizia. Alcuni lo chiamano anche
. Vi par, canaglia, di dover
Il bel Parnaso, e quella sacra
Scita. (Mit)

a - (Mit). Soprannome di Bacco presso i Lacedemoni. (Mit)


SciTrrube. * (Chir.) Sci-ti-ti-de. Sf

G. Lat. scytitis. ( Da syrtos

pelle) Ifiammazione della pelle.(Aq)


ScrToo. * (Zool.) Sci-t-de. 'Sm. V"G. Lat. scytodes. (Da scvtos
cuoio) Genere di aracnidi, dell' ordine delle pulmonarie, della fa
miglia delle aracnidee, e della sezione delle depneumonee, stabilito

onde, Ch' degno premio all'alme illustri e chiare ? Salvin.


Annot. F. B. 4. . . . Qui sciupinio di vivande, da sciupare vo
cabolo basso, fatto dal latino dissipare. (N)
2 - E n.

Sconciarsi [Abortare , Aortare , e dicesi

meglio

bortire.] Lat. abortum facere. Gr. gaufAcvv. Maestruzz. 2.*ag. 4.


Se la creatura gi era formata, e la donna per la percossa si sciu
p, fu micidio.

da Latreille, i quali sembrano aver desunto tal nome dal loro boz 3 - * Dicesi Sciuparsi un braccio , una gamba o simile e vale Fiac
aolo globoso formato da una seta compatta che lo rende come coria carsela, Rompersela. Fortig. Ricc. Si ruppe un braccio e si sciup
ceo, in cui nascondono le loro uova. Son distinti da sei occhi di
un gallone. (A)
sposti a paja. (Aq) (N)
SciuParo , * Sciu-p-to. Add. m. da Sciupare. V. di reg. Lo stesso
Scrrorillo (Bo.) Sci-to-fil-lo. Sm. V. G. Lat. scytophyllum. (Da che Scipato, V. (O)
sertis pellicola, e phrllon foglia.) Genere di piante
famiglia Sciuparone , Sciu-pat-re. t Verb. m. di Sciupare.] Che sciupa. I Lo
de'muschi, stabilito a scapito de' fissidenti di Hedwig; sono cos stesso che Scipatore , V.] Lat. dissipator.
denominate dal presentare le foglie sotto la forma di una pellicola Sciupatnic, * Sciu-pa-tri-ce. Verb. f di Scimpare. Che sciupa, V. di

o membrana. (Aq)
reg. Lo stesso che Scipatrice , P. (O
Scirone, Sci-tne, Sitone. N. pr. m. (V. Scitino.) - Re di Tra Sciupisane, Sciu-pi-n-re. (Att.1 Frequentativo di Sciupare. Guastare,
cia, padre di Pallene. Nome di un uomo che venne trasformato Conciar male. Cecch. Esalt. C'r. 3. 4. Avventano que' fruscoli e
in donna, secondo i mitologi. (Mit)
quei sassi Per sciupinar le genti.
-

SciroseMa. * (Bot) Sci-ti-nema. Sf: V. G. Lat. scytonema. ( Da ScuPnnaro, Sciu-pi-n-to. Add. m. da Sciupinare. V. di reg. (O)
sy to cuojo , e nemos filo) Genere di piante crittogame della fa SciuPnuo, Sciu-pi-ni-o. [Sm.] Lo sciupinare; [Guasto, Dissipamento.
miglia delle conferve , stabilito da Agardh, e caratterizzate daifi , Sciopinio, Sciopino, sin.) Lat. dissipatio. Gr. arx3ars. Bel
lamenti coriacei moniliformi, non mucosi. (Aq) (N)
lin. Bucch. 23o. La sperpetua, il satanasso, O s' altro c', che spiegar
Sciropoli * (Geog) Scit-po-li. Antica cittdia Siria, sulle fron possa in terra Lo sciupinnio d'ogni pi dura guerra. (B)
tiere
della
Galilea,
prima
chiamata
Nisa.
(Mit)
Sciupio
, Sciu-pi-o. Sm. Lo sciupare. Lat. dissipatio. Gr. arx8acis.
SITosipone.
(Bot.) Sci-to-si-f-ne. Sm. v. G. Lat. scytosiphon. (Da Scuuai An.
(Zool.) Sci-u-ri--ni. Sm. V. G. Lat. sciuriani. (Da scia

gro cuoio, e siphon tubo.) Genere di piante crittogame della fa


miglia degl'idrofiti, stabilito da Agardh , le quali si presentano
sotto forma di fondi filiformi, f
ossia a sifone , e di eon
sistenza coriacea che portano gli sporidi sulla superficie esterna di

ombra, e ura coda. ) Famiglia di mammiferi dell' ordine de' rosi

toso, simile a quello del gallo quando s'accorge dell'uccello di ra


pina. Sono cos denominati dal torvo loro sguardo. Se ne conosce

ombra, ura coda, e idos somiglianza.) Specie di piante del genere


hypnum , i cui rampolli sono ricurvi come la
dello scojattolo.

una sola specie della Nuova Olanda , ch' simile alla cornacchia,

Questo nome anche applicato ad altre specie, quando presentano

canti , stabilita da Desmarest , che ha per tipo il genere Sciuro di


Linneo , il quale comprende lo scojattolo che colla lunga sua coda
sp.egata ad arco ombreggia il proprio corpo. (Aq)
esse. (Aq) (N)
Sciuro. * (Zool.) Sci--ro. Sn. V. G. Lat. sciurus. (Da scia ombra,
ScroTAuni. * (Geog) Sci-to-t-u-ri. Cos gli antichi dinotano gli Sciti
e ura coda.) Genere di mammiferi, della famiglia dello stesso no
del Chersoneso Tauri o. (Mit)
me, e dell'ordine de' roditori , che racchiude numerosissime specie
ScrrRoPo. (Zool.)Sci-tr-po. Sm. V. G. Lat. scythrops. (Da scyuhros di scojattoli, il cui carattere principale e comune la coda a foggia
torvo, e ops aspetto.) Genere d'uccelli dell'ordine degli arampi
di pennacchio che ricopre ed ombreggia il loro corpo. Hanno i denti
canti
della Nuova Olanda, nella fumiglia delle piche, della sta incisivi inferiori assai compressi, coda lunga con lunghi peli e sparsi
tura di un corvo , con becco cuvo in tutta la sua estensione, ma
diretti sui lati come barbe di piume. Hanno quattro dita davanti e
scella superiore uncinata all'estremit, e lateralmente compressa
cinque dietro. Sono animali leggieri, vivono sugli alberi, vi fanno
come una lancia, lingua non cigliosa, becco pi lungo e grosso delle il nido, si cibano di frutta. Ad essi appartiene il Ghiro.(Aq)(N)
malcohus ec;che manda un grido forte, acuto e veramente spaven Sciunonoe. * (Bot) Sci-u-r-i-de. Sf V. G. Lat. sciuroides. (Da scia

bianchiccia col manto grigio. Lat. scythrops Novae Hollandiae.(Aq)(N) l spiega od altra parte cos configurata. (Aq)
Scirtato. (Arche) Scit-ta-lo. Sm. V. G.'Specie di rotolo, intorno al Sciurotreno. (Zool.) Sci-u-rt-te-ro. Sm. V. G. Lat. scyuropterus. (Da
quale avvolgendo una pergamena, i Lacedemoni scrivevano parole scia ombra , ura coda , e pteron ala.) Genere di mammiferi dell'or
le quali apparivano poi interrotte e sconnesse, quando la pergamena

dine de' rosicanti, stabilito da Cuvier, che comprende alcuni ani


maletti somiglianti lo scojattolo , e provveduti d'una membrana la
terale al corpo che loro serve di ala. (Aq)
rAm. (A) (Mit)
SciUten.* (Geog.) Sci-ten. Isola del Grande Oceano Australe.- Grup
ScrTuaTE. * (Geog) Sci-tu--te. Citt degli Stati Uniti. (G)
po d'isole del Grande Oceano equinoziale. (G)
Scicoa. (Ar. Mes) Sci-ga. Sf. T. di ferriera. Vasca di acqua, dove Sciuttro , Scit-to. Add. m. da Sciugare. Lo stesso che Asciutto, P.
Fr. Jac. T2.32.26. Se tu cadi nel pelago, Non te ne levi sciutto.(A)(V)
si gitta la scea per raffreddarsi. (In celt. gall. uisge acqua.) (A

era svolta, e facevin senso quando essa era applicata all' altro si
mle rotolo diltri dicono Scitala, Scitalo, Schitalo, sin.'Gr. cv

Scuoacom , Sciu-gggine. Sf. V.A. Lo stesso che Asciugaggine, V.


occ. g. 8. n. 7. Un bicchier d'acqua mi fa venire, che io possa
bagnarmi la bocca, alla quale non bastano le mie lagrime, tanta

Scivane , * Sci-v-re. Aut. V. A. V. e di''Schivare. Rim. Ant. Bindo

Bonichi. Perch oggi vil temuto, Scivando vicii l'ameno zentile


(V. not. 492. Guitt. Lett.) (V)
ScivoLARE , Sei-vo-l-re. Att. Sibilare, Fischiare, e dicesi de'serpenti
-

la sciugaggine e l'arsura, la quale io v'ho dentro. (V) (L' ediz.


de' Deput. e quella del Salviati leggono l' asciugaggine, e cos legge
il Vocabol. alle voci Arsura e Ascingaggine.) (B)
ScivoAnte, * Sciu-gn-te. Part. di Sciugare. V. di reg. Lo stesso che
Asciugante, V. (O)
SciucARE, Sciu-g-re. [Att. e n. ass. Lo stesso che Asciugare. Rasciu
gare,... Lat. siccare, abstergere. Gr. gpaisto, drorpi8suv. Nov.

ant. 63 . Stavasi in una grotta al sole asciugare. Riceit. Fior75.


Il nutrire simile all'inumidire ; ma differente in questo, che egli
si fa con meno umore, e subito che inzuppato si mette a sciugare
- o al sole , o nelle stufe. E altrove : Acciaccate colle mani l'infilano,
e le mettono a sciugare. Bern. Rim. 5. Ma i sollion s'ha messo
la giornea,. E par che gli osti l'abbian salariato A sciugar bocche
perch il vin si bea. (N)
2 - * Fig. Scemare , Menomare. Ar. Fur. 2. 8a. Nessun vi si mir,

(Da sibilare, mutato il B in V) Salvin. Opp. Pesc. . 29. E ritto


(il serpe) sovra il lido egli ne scivola La sua canzona, ad amist chia
mando. (A) (B) (N)
-

* N. ass. Sdrucciolare. (V. gli esempi qui appresso. In

ebr.

sciuahh esser gettato abbasso, inclinarsi. Altri dal lat. ea , e da


volvi esser volto) Salvin. Annot. F. B. 2. 4. 5. Lo sdrucciolare
in alcun luogo d' Italia si dice Glisciare , dal franzese glisser, e
questo dal latino gliscere, e in altro si dice Scivolare, dalla me
desima fonte del latino sibilare. E. 5. 5. 5. Quello che con voca
bolo nostrale dichiamo Sdrucciolare, a Roma dicono Scivolare, dal

sibilo che fa il piede in quel caso ; e a Turino con voce tratta dal
glisser franzese , glisciare ; e ci originalmente dal latino gliseere ,
che della fiamma che sdrucciola sulle robe unte, o combustibili,
e sdrucciolando cresce e s'avanza. (A) (N)
.
-

3 E per simil. Bellin. Disc. Quel che di esso (cibo) riman dentro
se non un veglio A cui il sangue l'et non l' ardir sciuga. (M)
Secro, Sciug-to. Add. mda sciugare. V. di reg. Lo stesso che del corpo nostro intorno a libbre sei ogni d, e perci la raschia
tura non rimane dentro, ma tutta scivola e se ne va fuori di noi.(A)
Asciugato, Rasciugato, V. (o)
Scivcarono. (Ar. Mes.) Sciu-gatojo. tsm. Pezzo di pannolino, lungo 4 * E detto della Voce. Salvin. Disc. 3.78. Scivolare, lo Sdruc
circa due braccia,
uso di rasciugarsi.-, Asciugatojo, sin. Lat.
ciolare , dal lat. sibilare. Onde gli scivoli, una maniera di grazia
sudarium.
Gr. rovtipo. Bocc. nov.a5. 3. Quel giorno , il quale nel cantare , quando la voce , per cos dire, sdrucciola. (N)
tu vedrai due sciugatoi tesi alla finestra della camera mia ec. , fa che
Scivolara, Sci-vo-l-ta. Sf Lo scivolare , Lo sdrucciolare; pi to
per l'uscio del giardino a me te ne venghi. Tratt. gov.fam. ag.
scanamente Sdrucciolamento. (A)
-

Corra presta per lo sciugatojo, gli stropicci il capo tutto molle. Lor. 2 Per simil. Cos dicesi. Qualche piccolo componimento poetico,

Mea can

- 9. Lc si veggono in que' panni don soggli e sciuga

composto di versi sdruccioli. (A) Salvin. Annot. F. B. 5, 5. 5. Que

SCIVO) LENTE
SCLEROTICA
15
sta una frottola in verso sdrucciolo, che con nome romanesco oggi
chiamano Scivolata , senza obbligo di rima, molto usata tra gl' im Sctraococco. * (Bot) Scle-roccco. Sm. V. G. Lat. sclerecoccuni
(Da scleros duro, e coccos cocco.) Genere di piante crittogame dell
provvisanti. (N)
ScivolesTE, * Sci-vo-ln-te. Add. com. Lubrico , Sdrucciolente. Col. famiglia de' funghi, indicato da Fries, e da lui collocato presso i
generi Aegerita e T'ubercularia. Sono cos denominate dalle loro
Rienz. l. . Non potea liberamente andare, perch la terra era sci
sporule fite a foggia di cocco, ossiaglobose, opache e compatte.(Aq)
volente , e fuggissi in una vigna vicina. (Br)
Scivoletto. (Mus.) Sci-vo-lt-to. Sm. din. di Scivolo. Fag. rim. A' bei SclerodermA. * (Bot.) Scle-ro-dr-ma. Sf. V. G. Lat. scleroderma.
(Da scleros duro, e derma pelle.)Genere di funghi di dura scorza.(Aq)
passaggi e scivoletti grati Chi non potr l'udito trattenere? (A) (N)
scleros duro,
Scivolo. * (Mus.) Sci-vo-lo. Sm. Quella specie di ornamento melodico ScleroDeaMi. * (Zool.) Sclero-dr-mi. Sm. pl. V. G. (Da
che pi comunemente dicesi Passaggio. Salvin. Disc. 3. 78. Onde

e derma pelle) Famiglia di pesci ossei dell'ordine de' plettognati,

tentrionale che corrisponde presso a poco alla Gran Tartaria. Chia

sezione di piante del genere Coenangium, e della famiglia de'fun

nel metodo di Cuvier, che hanno dura lap


(O)
-
(da scivolare) gli scivoli, una maniera di grazia nel cantare quando
ScLeRopeani. * (Bot.) Scle-ro-dr-ri. Sm.pl. V. G. Lat. scleroderrhis.
la voce, per cos dire , sdrucciola. (N)
( Da scleros duro, e derrhis pelle.) Nome dato da Fries ad una
SciziA. * (Geog.) Sci-zi-a. Sf. Lat. Scythia. Contrada dell'Asia set

ghi, il quale comprende le specie provvedute d'una pelle esterna e


mavasi Scuzia citeriore e ulteriore la Scizia di qua e di l dall'Imao;
dura e quasi coridicea. (A
e Piccola Scizia quella che ora chiamasi la Piccola Tartaria.(G)(N)
ScamAnte, Sclamn-te. Part. di Sclamare. Che sclama. V. di reg. ScLenoponzio. (Bot.) Sclero-dn zi-o. Sm. V. G. Lat. selerodontium.
(Da scleros duro, e odus, odontos dente.) Genere di piante della
Lo stesso che Esclamapte, V. (O)
-

famiglia de' muschi, proposto da Schwaegrichen , e distinte dalla


durezza de' denti del loro peristomio.
media di garrire e sclamare a guisa di poeta. Morg. 26. o7. Forse Scenorrro. * (Bot) Scle-ro-fito. Sm. V. G. Lat. sclerophyton. (Da
scleros duro, e phyton pianta.) Genere di piante della famiglia
quel sangue innocente, s claro, Vendetta debbe or nel cielo sclamare.
de' licheni, e della crittogamia di Linneo, stabilito da Eschweiller,
SciAMAto , Scla-m-to. Add. m. da Sclamare. V. di reg. (O)
l'arthon dendriti
ScLAMARe, Scla-m-re. [Att. e n. ass. Lo stesso che Esclamare, V.) Lat.

exclamare.Gr. xviv. G. V. 9. 35. 4. Bene si dilett in quella com

che ha per tipo


ca di Dufour, la quale si pre
ia
senta sotto forma d'una dura arborescenza. (Aq)
di reg. Lo stesso che Esclamatore, V.(O)
ScLAMATRice,* Scla-ma-tri-ce. Verb. f di Sclamare. Che sclama. V. di Scle noFTALMA. (Chir.) Scle-ro ftal-mi-a. Sf. V. G. Lo stesso che
Sclerottalmia, V. (A) (Aq)
reg. Lo stesso che Esclamatrice, V. (O)
ScLAM azione, Scla-ma-zio-ne. [I Sf Lo stesso che 1 Esclamazione , V. ScLenocnosso. * (Bot.) Scle-ro-grs-so. Sm. V. G. Lat. sclerogrossum.
Lut. exclamatio. Gr. xvmous, Tac. Dav. Perd. eloq. 48. Potr an (Da scleros duro, e glossa lingua.) Genere di piante della familia
funghi, proposto da Persoon, i quali trassero tal nome dalla
che dall' Epicuro e da Metrodoro qualche onesta sclamazione a pro de'
loro consistenza. (Aq)
posito pigliar l'oratore.
SciAnEA. (Bot.) Scla-r-a. Sf Lo stesso che Scanderona, Scarlea, V. ScLenolena. * (Bot.) Scle-ro-l-na. Sf. V. G. Lat. sclerolaena. ( Da
scleros duro, e lena veste.) Genere di piante della famiglia delle
Ga) (N)
s'
chenopodee, e della pentandria diginia di Linneo, stabilito da Ro
. * (Filol) Scle-ra-go-g-a. Sf. V. G. (Da scleros duro, berto
Brown ; sono cos denominate dall' avere il frutto in forma
ed agoge il condurre.) Educazione severa, illiberale, per nulla indul
di veste, che colla maturazione si fa duro e come osseo. (Aq) .
gente. (Aq)
SclAmaToae, * Scla-ma-t-re. Verb. m. di Sclamare. Che sclama. V.

ScenAntee. * (Bol.) Scle-ran-t-e. Sf. V. G. Lat. sclerantheae. (V.

Scleranto.) Nome di una trib di piante della famiglia delle che


nopodiec, la quale ha per tipo il genere scleranto , osservabile per
la durezza delle parti componenti il fiore. (Aq)
ScleaAnro. * (Bot.) Scle-rn-to. Sm. V. G. Lat. scleranthus. ( Da

ScLeRolepipe. * (Bot.) Scle ro-l-pi de. Sm. V. G. Lat. sclerolepis.


(Da scleros duro, e lepis squama.) Genere di piante, della fimi
glia delle sinanteree, della irib delle eupatorie, e della singenesia
poligamia eguale di Linneo, stabilita da Cassini, e cos denominate
dalle dure scaglie di cui composto il loro pennacchietto opappo.(Aq)

scleros duro , e anthos fiore.) Genere di piante a fiori incompleti, ScLenolrro.(Min.) Scle-ro-li-to.Sm. V. G. Lat. sclerolibes. ( Da scleros
e lithospietra.)Nome dato da Stutz ad una pietra dura, che il
della decandria diginia, e della famiglia delle chenopodiee, le quali duro,
Corindone lamelloso o Corindone armofano. V. Sclerotomo. (Aq)
hanno desunto un tal nome dalla consistenza del loro calice, e dal

* (Chir.) Scle-r-ma. Sm. V. G. Lat. scleroma, (V , 9 cle


loro frutto che una cariosside monosperma e dura ricoperta dal ca ScLenoma. Scirro
renitente nella matrice, e specialmente nel collo
remia.)
lice. (Aq) (N)
di essa. (Aq)
Scile nemA. * (Mcd.) Scl-re-ma. Sm. V. G. Lat. sclerema. Lo stesso
2 Affezione o Infiammazione , onde si contraggono talmente i va
che Scleremia , V. (Aq)
Scleaemia. * (Med.) Scle-re-mi-a. Sf. V. G. Lat. scleremia. (Da scle sellini ed i condotti dell' occhio, che la rugiada destinata ad umet
tare le palpebre e la congiuntiva non pu pi scorrere. Succede quin
ros duro.) Induramento del tessuto cellulare ne' neonati.-, Sclerema,
di un' aridit che rende dolorosissima l'impressione della luce. (Aq)
Scleremo , sin. (Aq) (A. O.
ssi. * (Chir) Sclero-nis-si. Sf. V. G. Lat. scleronyxis. (Da
* (Med.) Scl-re-mo. Sm. V. G. Lo stesso che Scleremia, Sclenosi
scleros duro, e nysso io pungo.) Operazione della caterutta , ove
-

. (A. O.)

l' ago s' inficca nella sclerotica. , Scleroticonissi, sin- (Aq)


Scleria. (Bot) Scl-ri-a. Sf. V.G. Lat. scleria. (V. Scleremia.) Ge Scenopa
rta (Chir) Scle-ro-pa-ti-a. Sf. V. G. Lat. scleropatia. (Da
nere di piante della monoecia triandria, famiglia delle ciperacee, sta
scleros dolore, e pathos sofferenza, malattia.) Dolore della sclero
bilito da Bergio con alcune specie del genere Carex, piante caratteriz
tica dell' occhio. (Aq)
zate dalle squame a fascetto con un sol fiore, e da una noce ossea

sinr. - (Zool.) Scle-r-psi-de. Sm. V. G. Lat. sclerops (Da


nella stessa spiga o in altra separata che ha alla base una squametta ScLeaop
scleros duro, e opi aspetto.) Nome scientifico del coccodrillo ad
occhiali, desunto dal suo aspetto truce e duro. (Aq)
s
Scle-ri-a-si. Sf. V. G. Lat. scleriasis. (V. Sclere
rcoma. (Chir) Sclero-sar-c-ma. Sm. V. G. Lat. sclero
mia.) Malattia degli occhi, che consiste in una callosit ne' mar Scenosa
sarcoma. (Da scleros duro, e sarx, sarcos carne.) Duro e carnoso
gini delle palpebre. Dicesi anche di altri morbosi indurimenti. ,
tumore che affetta le gengive, somigliante una cresta di gallo: effetto
Sclcrosi , sin. (Aq) (N)
di lue scorbutica, o d'altri tumori corrotti che qffendono le interne
ScLeaiatico. * (Med.) Scle-ri--ti-co. Add. e sm. V. G. Lat, scleria
a tre lobi e cos denominate dalla durezza delle loro foglie. (Aq) (N)

parti della bocca. (Aq)


ticon. (V. Scleremia.)Dicesi cos un Rimedio capace d' indurare un Sclerosi
. (Chir.) Scl-rosi. Sm. V. G. Lo stesso che Scleriasi, V.
(Min) (Aq)
Scleaissa. (Chir.) Scle-r-sma. Sm. V. G. Lat. sclerysma. (V. Sclere
smo. (Bot) sclo-rs-si-lo. Sm. VG. Lat. scleroxylum. (Da
mia.)Cos chiamasi lo Scirro del fegato., Sclerismo, sin.(Aq (AO) scenos
scleros duro, e ylon legno) Genere di piante della famiglia delle
se . (A. O.* (Chir.) Scle-ri-smo. Smi. V. G. Lo stesso che Sclerisma, sapetee
, e della pentandria monoginia di Linneo, stabilito dal
denov, le cui specie sono osservabili per la durezza del loro legno,
s
* (Chir.) Scle-ri-ti-de. Sf. V. G. Lat. scleritis. (V. Scle
riconosciuto da tutt' i botanici e perci le specie che lo com
non
remia.) Infiammazione della sclerotica. (Aq)
ponevano sono rientrate sotto il genere Mirsine. (Aq) (N) ,
Scleaoasi. * (Bot.) Scle-r-ba-si. Sf. V. G. Lat, sclerobasis. (Da scle Scteaos
tile. * (Bot.) Scle-r-sti-le. Sm. V. G- Lat. sclerostylis. (Da
ros duro, e basis base.) Genere di piante della famiglia delle sinan
scleros duro , e stylos stilo del pistillo.) Genere di piante della fa
teree, della sezione delle senecionee , e della singenesia poligamia
miglia
delle auranziache, stabilito da Blume, le quali hanno lo
superflua di Linneo , stabilito da Cassini; cos denominate dalla
stulo molto duro. (Aq)
-

- -

tessuto organico. (Aq)

calatide che serve di sostegno ai loro fiori, la quale colla maturazio


ne diventa dura o come callosa. (Aq)

Sclerosromi. (Zool.) Scle-r-sto-mi.Sm.pl. V. C. Lat. sclerostomi.


(Da scleros duro, e stoma bocca.) Famiglia d'insetti ditteri, ta
Se lenoca api. * (Bot.) Scle-ro-cr-pi. Sm. pl. P. G. Lat. sclerocarpi.
bilito da Cuvier, e da Dumeri. Sono caratterizzati da un succhia
(Da scleros duro , e carpos frutto.) Nome dato da Persoon ad una
tojo corneo , duro e sporgente. (Aq)
trib di funghi copiosa di generi, i quali sebben duri all'esterno,

pure internamente contengono una sostanza molle, in cui stanno ri

posti i loro semi. (Aq)


ScLeaocAnpo.* (Bot.) Scle-rc-cr-po. Sm. V.G. Lat. sclerocarpus. (V.

Sclerocarpi.) Pianta dell'Africa, la quale nella famiglia delle si


. fustanea, forma un genere stabilito da Jacquin, e figurato da La
manteree, nella trib delle raggiate , e nella singenesia poligamia

se

sm. V. G. Lat.
s
Lat. sclerot
hamnus

* (Bot)

( Da scleros duro , e tamnos virgulto) Genere di piante della de


candria monoginia, della famiglia delle leguminose e della trib
delle sofree. Questo genere caratterizzato dal calice a due lobi con

due brattee; dal germe pedicellato, e dal legume rigonfio con un


sol seme, non comprende che una sola specie coe lo Sclerothamnu

microphyllus, che cresce nelle coste australi della Nuova Olanda


marck. Distinguesi pe'suoi semi privi di pappo il cui involucro in
e le riveste coi robusti suoi virgulti. (Aq) (N)
grossato li racchiude. (Aq) (N)
Scerorica. (Anat) Scle-r-ti-ca. Sf V. G. Lat. sclerotica. (V. Scle
ScienocloA. (Bot.) Scle-ro-cl-a. Sf. V. G. Lat. sclerochloa. (Da
remia.) Pannicolo o Membrana fibrosa, dura, consistente, opaca,
scleros duro, e chloa verdura.) Genere di piante della famiglia delle
ed' un bianco di madreperla che veste i quattro quinti posteriori
graminee, e della triandria diginia di Linneo , creato da Palissot
del globo dell'occhio, e nella cui parte anteriore incastrati la cor
Da Beauvois e che ha per tipo la Poa dura di Linneo, erba d'un
nea trasparente. Meglio si direbbe Sclera. Dicesi anche Cornea opaca
bel colore verde ed assai dura. (Aq)
-, Sclirotica , sin. (A) (Aq)
o ab. 'I.
-

2l

1 58

SCODELLA

SCLEROTICO

ScLenorico. * (Terap) Scle-r-ti-co. Add. e sm. V. G. Lat. sclero 5 - Uscir fuori improvvisamente. Lasc. Gelos. 3. 6. Vennero a scoc
ticus. (V. Scleremia.) Aggiunto de'Rimedi un tempo creduti pro car di quaggi tutt' e duc.
pri ad accrescere la densit de'tessuti del
(Aq)
.
6 [N. pass] Palesarsi. Dant. Inf 25. 96. E attenda a udir quel
ch'or si scocca.

Scieno riconissi. * (Chir.) Scle-ro-ti-co-nis-si. Sf. V. G. Lo stesso che


Scleronissi, P. (Aq)

scLeaonse. * (Med.) Sclero-tir-be. Sf. V. G. Lat. sclerotyrbe. (Da


scleros duro, rigido, e tyrbe scompiglio, turbamento) Alterazione
delle gambe o specie di paralisia, per cui l' ammalato non pu

camminare dritto, ma porta ora il lato destro verso il sinistro, or

7 - Att. Fare scappare cosa tesa , [Farla scattare, Scagliarla.) Lat.


vibrare. Gr. dappri(v. Dant. Purg. 25. 7. Ma disse : scocca L'arco
del dir, ch 'nsino al ferro hai tratto. E Par. 1. 26. Cen porta la
virt di quella corda , Che ci che scocca , drizza in segno lieto.
Petr. canz. 35. 7. Aspett'io pur che scocchi L'ultimo colpo chi mi
diede il primo.

viceversa, e talvolta non alza il piede, ma lo tira come quei che

8 * Fig. Proferire con audacia. Ninf Fies. Girafon tu parole in


ver lui scocca. Diod. Jer. 9. 3. E scoccano falsit dalla loro lingua ,
ScLenoTomo. (Min.) Scle-r-to-mo. Sm, V. G. Lat. sclerotomus. (Da
vanno all'ins. (Aq)

scleros duro, e tome taglio.) Nome dato primieramente da Hay ad


una variet del Corindone, che poi fu da lui chiamata Armofano
e da Stutz Sclerolito. Il primo nome veniva desunto dalla difficolt
del tagliarlo. (Aq)
ScEnoTALMna. * (Chir) Scle-rot-tal-mi-a. Sf V. G. Lat. sclerophthal

mia. (Da scleros duro, e ophthalmos occhio) Specie d'ottalmia, in


cui, oltre esser gli occhi rossi, dolenti e pruriginosi, le palpebre
divengono pi grosse e pi dure, e per conseguenza pi difficili a
nuuoversi. , Scleroftalrmia, Scirroftalmia, Scirrottalmia , sun. (Aq)

che l'arco loro. (N)

Dicesi Monna scocca 'l fuso, a Donna dappoco ec. V. Scocca 'l

uso. (A)

Scoc-c-to. Add. m.da Scoccare. Altrimenti Discoccato. Segner.


Parroc. instr. 7. 2. Siccome le sactte scoccate all'alto, nel tornar

gi feriscono il nimico molto pi al vivo, di quello che il ferireb


bero se fossero di primo lanci avventate contro di lui ; cos ec. E
Mann. Magg. 8. 1. Iddio con le saette di varie tribolazioni, intima

tegli prima, e di poi scoccategli , lo fe' rimaner dalla fuga. (V)


ScleroTreno. * (Zool.) Scle-rtte-ro Sm. V.G. Lat. scleropterus. (Da ScoccAToo, Scoc-ca-t-jo. [Sm. Lo stesso che Scattatojo , V.
ScoccATone
, Scoc-ca-t-re. Verb. m. di Scoccare. Che scocca.Salvin.
scleros duro, e pteron ala.) Genere d'insetti dell' ordine de'coleot
Odiss.lib. 8. v. 347. Che dicono i Trojani esser guerrieri Uomin,
teri , della sezione de' tetrameri, e della famiglia de'rincofori; sono
cos denominati dalla durezza delle loro ale. (Aq)

dardieri e scoccator di frecce. (A)

ScLenoziE. * (Bot.) Scle-r-zi-e. Sf pl. V. G. Lat. sclerotieae. ( V. 2 - Ed in forza di add- m. , detto di Arco o simili. Bellin. Disc.
o. pag. 265. Arco scoccatore. (Min)
Scleremia.) Trib di piante crittogame, della famiglia delle lico
perdacee, il cui tipo il genere Sclerozio. (Aq)
ScoccArnice, * Scoc-ca-tri-ce. Verb. f di Scoccare. Che scocca. Leon.
Pascol. Berg. (O)
ScLeRozio. * (Bot.) Scle-r-zi-o. Sm. V. G. Lat. sclerotium. (V. Scle
remia.) Genere di funghi stabilito da Tood nella sezione delle li ScocciARE, Scoc-ci-re. Att. V. Bassa. Scaponire ; opposto a Incoc
coperdiacee, che si presentano sotto forma di produzioni fungose,
ciare. (Scocciare, da coccia, che in pi luoghi d'Italia val capo ,
di consistenza compatta e quasi cornea. A questo genere appartiene
e che viene dal pers. kacek vertice del capo.) Celid. Volea la capo
la cos detta Segala cornuta. (Aq)
naggine del male Scocciar, con darle a ber la chinachina. (A)
ScLERUro. * (Zool.) Scle-r-ro. Sm. V. G. Lat. scleruros. (Da scleros 2 - (Marin.) Sciogliere un bozzello, uno stroppo , ed altro incoc
duro, e ura coda.) Genere d'uccelli nell' ordine de' passeri , non
ciato prima. (S)
ancora adottato, proposto da Swaison per collocarvi alcune specie Scocciaro , Scoc-ci-to. Add. m. da Scocciare. V. di reg. (O)
inedite del Brasile, a scapito del genere Tichodroma, desunendo co Scocco , Scc-co. [Sm.] Lo scoccare, [L' atto dello scoccare. Lat.vi
tal nome generico dalla durezza delle penne della loro coda.(Aq) (N)
bratio , pulsatio.
SrLinoTica. (Anat.)Scli-r-ti-ca Sf P. G. Lostesso cheSclerotica, V(Aq) 2 - Per metaf [Il battere delle ore.] Salv. Spin. 2. 5. Quivi potrete
ScLoPETopLAGA. * (Chir.) Sclo-pe-to-pl-ga. Sf Lat. sclopetoplaga. ( Da
ragionar seco a vostro grande agio fino allo scocco delle due ore.
sclopetum voce con cui i
han tradotto l'ital. schioppo,
Lasc. Gelos. 1. 3. Non rimanemmo noi per le sei ore? ec. Vcdi,
elle sono in casa in sullo scocco.
e dal dor. plaga per plege ferita.) Ferita cagionata dall'espolsione
o dalla palla dello schioppo o da altra arma da fuoco. (Aq)
3 [In sullo scocco dicesi in modo avverb. parlando di cosa che stia
ScLUso. Add.m.sinc. di Escluso. V. A. V. e di' Escluso. Stor. S.Eug.
l l per venir fuora..] Tac. Dav. ann. 6. 229. I quali in sullo
578'Queste cose diceva, Santo Eleno, ogni altro fuori scluso e
5 scocco della sentenza, contro s'appellarono al Principe.(Qui il testo
SconFoRME. * (Fis.) Sco-bi-fr-me.Add com. V. G. Lat. scobiformis.

lat. ha : instantem damnationem frustrati.)

(Da scobs segatura.) Che rassomiglia alla segatura di legno. (A.O.) ScoccoBaino, Scoc-co-bri-no. TAdd. e sm ] Giocolare forse simile a Mat
taccino., Sconcobrino, Scuccobrino, sin. Morg. 25. 23. Buffoni e
ScoccA , * Scc-ca. Sf Sembra lo stesso che Cocca. Morg. 28. 137.
Ed ho sempre la sferza in su la scocca. (Modo avverb. che corri
scoccobrin fanno moresche, E gettan da' balcon fior bianchi e gialli.
sponde all'altro. In cocca. V. Cocca, S. io.) (N)
Bell. Son. 44. Ella sapea di rutti di radice , Come de' scoccobrin
Scocca 'L. Fuso. Aggiunto o ] Epiteto che si d in ischerzo a donna
la sonagliera.
da poco, o mal aga di lavorare, e sempre vi si aggiugne Monna. Scoccolan, Scoc-co-l-re. Att. Spogliar un frutice delle sue coccole.
Pataff 5. E monna scocca'l fuso ha tre cornette. Franc. Sacch.rim.

Corre o Levar le coccole.

7.Se e' ci fusse monna scocca'l fuso, Voi la conoscerete pure al muso. 2 Fig. Scoccolare barbarismi o simili=Replicarli in abbondanza e
Scoccamento , Scoc-ca-mn-to. Sun. L'atto dello scoccare. Oliv. Pal.

Ap. Pred. 85. Berg. (Mlin)

Scoccante , Scoccn te. Part. di Scoccare. Che scocca, e qui Che

diviato. Buon. Fler. 3. 2. 18. E scoccolare barbarismi a isonne.

ScoccoLATo,Scoc-co-l-to.Addm.da Scoccolare.[Spogliato delle coccole.


2 [Fig.] Ben chiaro, Ben conto o distinto, Pretto. Pataff3. Si dice: e

gli ebbe netti e scoccolati. Fir. Trin.3. 6. Altrimenti una scoccolata


scappa.Salvin. Iliad. 15. Per reggere agli strai spesso scoccanti.(A)(N)
Scoccane , Scoc-ca-re. [N. ass..] Lo scappare che fanno le cose tese, o
bugia. Matt. Franz.rim. burl3. 96. Sarebbe in verit mezza impazzata,
ritenute, da quelle che le ritengono, come strali I e dardi dall'arco,
Poich'e' sazia la gente senza questo, Che la trattiene un'ora scoccolata.
dalle balestre, ponti levatoi e trabocchetti da' loro ritegni, e mac ScoccovecGARE, Scoc-co-veg-gi-re. Att. Burlare , Beffare. Lat. illu
chine d'ogni genere per forza d'ingegni: il che anche diciamo Scat
dere , deridere. Gr.xAsv (sv. (Da Coccare per burlare. In celt. gall.
tare e Discoccare.] Lat. vibrari. Gr. &vappri(ec92. (Dal lat. ex, e
goiceil che burla, che deride, che beffa.) Pataff. 7. Seoccoveggiato
da cocca. In pers. questa dicesi scaeqqae. In celt. gall. sgoch taglio,
egli sempre in casa. Varch. Ercol. 54. Se fa ci per vilipende
re , o pigliarsi giuoco, ridendosi d'alcuno, s'usa dire : cc. ga
incisione) Dant. Pug. 3. 6. Come balestro frange, quando scoc
caDa troppa tesa la sua corda e l'arco. Fr.Jac. T. Nulla saetta vola
leffare e scoccoveggiare, bench questo sia piuttosto Sanese che Fio
IrentinO,
si forte, Quando 'l balestro scocca, quanto Corre l'ora della morte.
--

Cro35. Quando 'l topo la piglia, scocca, e cade addosso al topo.

2 - IV. ass. Civettare.

Petr canz. 4. 7. Indarno tendi l'arco , a voto scocchi. Fir.As. 3o. ScoccovecoAto, Scoc-co-veggi-to. Add. m. da Scoccoveggiare, V. (A)

La crudel fortuna ec. ti tende una pericolosa trappola, la quale con SconARE. (Veter.) Sco-d-re. Att. Tagliar la coda o le orecchie a un
grandissima cautela ti fa mestiero cercar ch' clla non iscocchi Franc.

cavallo. (A)

acch nov. 45. Veggendo loro porre innanzi, tanta (cos poca) 2 (Ar. Mes) T. di cacciagione. Opposto di Accodare. Sacc. rim.
tonnina, che non arebbe scoccata la trappola ec. Bern. Orl. . 5.
Se quest'uccello guasta il paretajo, Non bisogna accordarlo a santa
55 Cos la porta s'apre, e 'l ponte (tevatojo) scocca, E tutti den
Chiesa , Ma scodarne de' presi pi d'un pajo. (A)
tro entraro al forte muro. (V)Stor. Pist. Quando li cavalieri vido ScoD ATo , Sco-d-to. Add. [m. da Scodare. Privo di coda. Lat. cauda
no feriti grande quantit de' Franceschi, montarono a cavallo, e
mutilus. Gr. dzspxos.
menarono con seco lo figliuolo del re d'Inghilterra, e molti Gallesi, 2 Putta scodata , si dice proverbialm. e in modo basso , di Perso
li quali sono uomini salvatichi, ed altri assai con molte bombarde,
na accorta e maliziosa. V. Putta, sf. S. 2.
e assalirono lo campo del re di Francia virilmente , faccendo scoc 3 * (Bot.) Dicesi Legume scodato, Quello che non va a terminare
in una punta acuta, ma che piuttosto sembra come mozzato; Gluma
care le bombarde a un tratto, s che li Franceschi si cominciarono
a imetter in fuga. (Gr
scodata o direstata , Quella che manca di resta. Bertoloni. (O)

2 - E' fis1 Dant. Purg. 6. 3o. Molti han giustizia in cuor ; ma


tardi scocca Per non venir sanza consiglio all'arco. But. ivi :

ScooEonino.* (Chir,) Sco-de-ghi-no. Sn. Specie di bistorino retto e f

niente come un rasojo. Lat. culter rasorius, scalpellus rectus.(AO.)

Scocca , cio esce, come lo strale, ovvero il verrettone , del bale SconeLLA. (Ar. Mcs) Sco-dl-la. Nfl Vasetto cuno che serve ta pi usi,

stro, essa giustizia fuor della bocca loro. Ar. Fur. 24. 8. Con

vien che l'uno e l'altro spirto scocchi, Insieme vada, insieme stia in
' eternoE 4. 98. Spesso la voce dal disio cacciata Viene a Rinaldo

sim presso alla bocca. Per domandarlo; e quivi raffrenata Da cortese


modestia fuor non scocca. (Pe)
3- Per metaf Spuntare, (detto dell'Aurora e simili.1 Bern. Orl.n.5.
43. Gi comincia apparire innanzi il sole La bella aurora, che
da' monti scocca,

4 - Battere, Sonare, e dicesi delle Ore1 Salo.Spin... . Io era ap


punto alla porta, quando scoccaron le ventun'ora.

ma) per lo pi a mettervi entro ministre, [o a' pittori per temperarvi


i colori..] Lat. scutella. Gr. rivxxorzos. (Scutella a scuti forma, dice
il Littleton. Io credo dal celt. brett. skudel che vale il medesimo )
Din. Comp. 3. 79. Per loro amore a gran festa mangi in iscodella
d'oro. Bocc. nov. 39. 7. Quando a tavola sar , me la manda in
una scodella d'argento. E nov. 5o. 8. Ci cacciano in cucina a dir
delle favole colla gatta , e annoverare le pentole e le scodelle. Vit.
S.M. Madd. 27. Ed ecco venire Marta co'taglieri e colle scodelle ,

e Maria prende una scodella, e ponla innanzi a messere Gies. Bern.


rim. n. 4. La credenza facea mcl necessario , Intendetemi bene, e le

SCODELLAJA
scodelle Teneva in ordinanza in sull'armario.E . 9. Una minestra,

n5

SCOGLIO

ar. scef' pulire, render nitido, lucente.) Pist.S.Gir.4fo8. Vogliono


che i loro vestimenti sieno odore soave , e i loro calzari stretti e
a La minestra stessa fo La vivanda che si mangia in iscodella.
scoffetti. (Altro Testo dice, calzare stretto e gentile.) (v)
Latjusculum, puls Gr. 3 (eds. Lasc.Spir. . . E stamani che desi ScorFinA.
(Ar. Mes.) Scof-fi-na. [Sf Lo stesso che ) Scuffina, V. Lat.
neremo? T. Mancher ec. ; jersera v'avanz quasi tutto quel cap lima. Ricett. Fior. L'agarico si riduce in polvere, fregandolo sopra
Pone- C.Se io non mangio scodella, non mi par mai n desinare, n
una lima di ferro larga , detta scoffina.
cenare.
Morg. 22.4f. Mangiava una scodella di tartufi Rinaldo in ScorFINARE.(Ar.Mes.)Scoffi-n-re. Att. Lo stesso che Scuffinare, V.(A)
CCOllCla in un guazzetto.

Che non la pu capire ogni scodella.

Quell'arnese ove ripongonsi le ricotte, siccome pare.Ner.

min. 4ao. Parevan due ricotte le mammelie Uscite

allor allor

dalle scodelle. (N)

ScoFFINATo , Scoffi-n-to. Add. [m. da Scoffinare. Lo stesso che Scuf


finato, V.] Lat. comminutus , friatus. Ricett. Fior. Alle quali s'ag

giunga l'agarico scoffinato , o fregato sopra lo staccio.


ScorFoNE , Scof-f-ne. [Sm. V. d' incerto significato. Pataff 9. Toc

4di ferriera. Pietra o Forma che resta sotto i caldadori,


da quali si estrae la loppa del ferraccio. (A)

cami lo scoffone un tal cichino.(Il Commentatore dice che Scoffone

in Lombardia vale Calzerone , Calzerotto, e per lo capitolo antece


dente si rimette, se qui voglia dire altro di peggio. Forse Scoffone

2 - (Zool.) Il guscio della tartaruga.Altrimenti Scoglia. Min.Malm.


Come stanno le tartarughe dentro alle loro scodelle, (A)
* - (Bot) Il Talamo o Apotecio circolare sessile e circondato da
5
dal tallo nelle piante crittogame; altrimenti sci
O,

vale lo stesso che Ischio ; onde Toccar lo scoffone dinoterebbe atto

osceno; a cui corrisponde il Lat. siphniassare, e il Gr. ccazur.)


(Scafones , Scuffones e Chiffones, in significazione consimile o
poco diversa , sono indicati dal Ducangio e dal Muratori sopra
carte de' bassi tempi. Forse ne fia radice il germanico Schuh, Scarpa,

4 - (Marin.) Una piastra di ferro , sulla quale gira il perno del


l'argano. (S)
Scodella diff. da Ciotola. La cron A da hrodo, con manichi o

Calzare.)(P) (Non gi, ma l'arabo choffon che il Gollio traduce per

ocrea cio
gambiera,
stessa
linguastraccio.)
sceffon transparens
si
In stivale.
franceseNella
chiffon
cencio,
(N)

senza : la Scodella da minestra, un po' pi fonda dei piatti

Innnints

della ha poi nella zoologia , nella botanica e nella nautica signifi ScooLA, Sc-giaffi il peeche.
cazioni che non appartengono a Ciotola.

? ,

Scaglia, per la similitudine di quella del pesce. Lat.spolium G.

Sconellaia. (Zool.) Sco-del-l-ja. Add. f Agg. di una specie di Bot

crow. (In gr. scylon, in ebr. scialal spoglio, o spoglie.) Pallad.


Novemb. 7. [Se 'l pesco per lo sole s'abbronza, rechilisi della terra
a' piedi, e poi dopo vespero s'innacqui , e facciaseli ombra.] Aju
tasi ancora sospendendovi suso la scoglia della serpe.
ScopeLLARE, Sco-del-l-re. Att. e n. pass.) Metter la minestra, o altra 2 - Per simil. Spoglia, Panni.] Pataff 9. Troppo mi se' riuscito del
ta. - , Scudellaja, sin. Min. Malm. (A)

Scobellaio.(Ar. Mes.)Sco-del-l-jo. Add e sm. Lo stesso che Scodella


ro , V. Deliz.Er.Tosc. 4. 66. Francesco di Buto , scodellajo. (Pe)
vivanda, nelle scodelle. Buon Tanc.3.3. Vienne, mia ma' la micca ha

guscio , Disse , veggendo mutatomi scoglie. Morg. . 83. Se c' ar


matura , o cosa che tu voglia , Vattene in zambra , e pigliane tu

scodellata. Salvin. Annot. B. F. 4. 2. 7. Sono come frittate, vi


vande fatte d'uova fritte in padella, che quando si scodellan nel piat
to, si rivoltano. (N)

stessi , E cuopri a questo gigante la scoglia. E' 26. 74. Egli aveva
una scoglia di testudo Questo ghiotton adattato a suo modo.

2 Per simil. Rovesciare o Lasciare andar checchessia. Lat. dejicere,


effundere. Gr. xarx8axAsuv , xxvvsv. Buon. Fier. . 5. 1. E 'l la

stron capolevando, Scodella sotto terra quelle bestie. E 3. 2. 3. La


barca ci scodella In bocca a una balena , o a un delfino.

ScopELLARE. * (Fis) Add. com. Agg. di ci che ha la forma di sco


della. (O)

Scoglio, Sasso grande. Lat. scopulus. Gr. crxdrsxos. Ninf Fies.

7o. Onde io pi presso, Mi feci alquanto dietro a certe scoglie cc.


(L'ediz. di Parigi 178 legge : E io appresso Mi feci avanti , e
dietro a certe scoglie Tacitamente per veder fui messo.) (B) Cavalc.
Rin. 445. Questo tal vento fa ferire a scoglia. (V)
ScooliAccio , Sco-glic-cio. Sun. accr. e pegg. di Scoglio. Bellin. Bucch.

2f2. Posato (l'elefante) in su que'quattro pilastracci Pi ruspi e


brutti di quatti o scogliacci , ec. (A) (B)
ScoDELLAno.(Ar.Mes.) Sco-del-l-ro. Add. e sm. Colui che fa o vende ScocLaro, Sc-glito. Add. m.] Senza coglioni, Castrato. Lat. spado.
Gr. ar8v. Lav. M. Il quale menava appresso di s gran compa
le scodelle. , Scodellajo, sin. Dard. Bemh. Plat. 366. Berg. (Min)
gnia di femmine e di scogliati. Sen. Pist. 87. Catone Censorino cc.
ScoDeLLATo, Sco-del-l-to. Add. m. da Scodellare, V
cavalcava un cavallo scogliato , colla valigia sempre dietro.
2 - (Bot.)Epiteto che si d a qualunque parte d'una pianta, quando
provveduta di parti aventi la figura come d'una %
rtoloni.(O) ScoolieRA , Sco-glira. Sf: Quantit, Mucchio di scogli nudi.Targ.
Viagg. Scogliere e verruche naturali de' monti. (A)
ScooELLETTA , Sco-del-lt-ta. Sf.] dim. di Scodella. Piccola scodella;
altrimenti Scodellino., Scodellina, Scodelluccia, Scudellina, sin. 2 - (Idraul.) Scogliere chiamansi dagl'idraulici le Cascate o Cate
ratte naturali dei fiumi. (In cbr. hisclich gettare; hasclach esser get
Lat. parva scutella. Vit. SS. Pad. n. 68. Ogne di si faceva fare
tato ; scialah mandar fuori, emettere, scillah emettere, espellere.)(A)
una scodelletta di farinata liquida con alquante erbette cotte e peste
a - Quell' ammasso di scogli gittati innanzi a qualche opera
mescolate con essa , e questo era suo cibo e suo bere. Benv. Cell.
Oref. 52. Mettasi ogni cosa in una scodelletta invetriata.
idraulica perch non sia danneggiata dalle onde ; altrimenti Get
tata , V. (S) (N)
2 * (Chir) Vaso di capacit determinata, entro il quale si riceve
il sangue estratto col salasso, affine di conoscerne e misurarne la Scocletta, Scoglit-ta. Sf) dim. di Scoglia.
2 * (Bot) Ghiandole scodellari: Quelle che sono appianate o con
cave, ovvero che hanno la forma di piccole cupole. Bertoloni. (O)

2 Scagliuola, Picciola squama 1 Lat.squamla. Grricv. Benv. Cel'.

quantit. (O)

SonELLINA, Sco-del-l-na. Sf dim. di Scodella. Lo stesso che Scodel


letta, V. Franc. Sacch. nov. 99. Venneli innanzi piccola scodel

Oref 7. Alcuni antefici, spinti da avarizia cc. , hanno preso una


scoglietta di rubino cc. , ed il restante della pietra , che entra nel

lina di salsa.

castone dell'anello, hanno fatta di cristallo.


Scodellino, Sco-del-li-no. [Sm. ] dim. di Scodella ; altrimenti Scodel Scoolnetto , Sco-glit-to. [Sm.) din. di Scoglio. - , Scogliuzzo , sin.
-

letta.] Lat. parva scutella. Bocc. nov. 2o. 2o. Di cui, tutto premen

Fiamm. 4. 7. Delle quali ogni picciolo scoglietto o lito, solo che

dovi , non si farebbe uno scodellin di salsa. Fir.As.3o3. Non manc


chi mi portasse un quarto di capretto con uno scodellino di salsa.

d'alcuna ombra di-monte da' solari raggi difeso fosse, erano piene Car.

lett. n. 3. Quindi uscendo fuori, truova intoppo di certi scoglietti.


Bellinc. son. 33o. Se t'avanzasse qualche scodellino , Dllo a me, Scoolio, Sc-glio. (Sm. Eminenza montuosa nel mare , che talvolta

non di que' che ti d il Duca , Pien di savore.


2 - * Pozzetta, Fossetta , Fosserella. Salvin. Annot. F. B. 5. 5. 6.

Per altro bellezza quando nel ridere dolcemente vengono a farsi


3

due fossette o scodellini, e che pajon sigilli del dito piccolin di Cu


(N)
pido.
(Milit.) Parte dell'archibuso dove il focone; I pi comunemente

Scudetto, V.]
ScooelLucciA , Sco del-lccia. Sf dim. di scodella. Lo stesso

che sco

delletta, V. Grill. Lett. Berg. (Min)


Scodinzolane,* Sco-din-zo-l-re. N. ass. Dimenar la coda. V. dell'uso.(A)
Scoona. * (Geog) Antica citt dell'Illiria. (Mit)
Scoenion. * (Mus.) Sco--ni-on. Sm. V. G. Pezzo di musica degli an
tichi Greci, di carattere molle. (L)

ScoracciAae,* Sco-fac-ci-re. Att. Schiacciare a similitudine di cofac


cia. Fortig. Ricc.4.45. Che se mille di lor (mosche) con mano arrivi
E lor scofacci la testa e la schiena , Son tante l' altre ec. E 6. 14.

coperta dalle acque, talvolta appare pi o meno innalzata sopra


la superficie di esse; sorge anche talora in riva al mare.-, Scopolo,

Scopulo, sin.) (V. Balza, e Pietrone.) Lat. scopulus. Gr. cdr


Aos. ( Scopetos dal gr. scopeo io osservo ; poich si lascia osse
var da lungi. ) Bocc. nov. 46. 3. Di scoglio in iscoglio andando,
marine conche con un coltello dalle pietre spiccando , s'avvenne in

un luogo fra gli scogli riposto. Pass. prol. Per percossa di scogli
degl'intraversati sassi cc. si rompe e fiacca. Petr. canz. 39. 5. Che
giova dunque , perch tutta spalme La mia barchetta , poich iufra

gli scogli ritenuta? E canz. 42. 2. Che la nave percosse ad uno


scoglio, Vit.SS.Pad. . 9o. Trove ec. infra mare un monte, quasi

uno scoglio occulto ed aspro. Fir. Disc.an.69. Chiunque si mette nel


mare potendo andare per terra, follia fa lamentarsi,se d iniscoglio.
Dant. In

3. 6. E come a tai fortezze da' lor sogli. Alla ripa di

fuor son ponticelli; Cosi da imo della roccia scogli Movien , che
ricidcan gli argini e i fossi Infino al pozzo che itronca e raccogli. (B)
Ch cento almeno prende di coloro Con la sua rete non affatto aperta, 2 Rupe, Roccia, Masso eminente qualunque siasi. l Lat rupes ,
Dant.scoglio,
If 29.cio
38. dChe dello scoglio
E poi li gira con le forti braccia E gli abbacchia sul suolo e gli sco saxum.Gr.
l'altra valle crepacs
mostra. But.rrpa.
ivi: Dello
ior.
faccia. (A) (N)
ScoracciAro, Sco-fac-ci-to. Add. [m. daScofacciare.] Schiacciato
S.Franc,5o. Gittollo giuso per quella ripa (dirupo ) il quale trabal
zando e percotendo di scoglio in iscoglio ec. (E prima aveva detto:
militudine di cofaccia. Ciriff. Calv. . 3. Un volto giallo e tondo
Era una ripa profondissima, e di qua e di l sassi spezzati e ischeg
e scofacciato, Che pare in quintadecima la luna.
giati e iscogli disuguali ec.) (V) .
2 E fig. Alleg. io4. Non vi fate per si scofacciate maravigliacce,
3

Massoeminente in qualsivoglia luogo, Rupe che s'innalza infra


che in quel sonetto ec. si truovi una parolina ch'abbia anzi che no
terra. pit. ss, Pad. Vedemmo un monte terribile con molti sco
dello sporchetto. (V)
gli, l'un de' quali si stendeva sopra un fiume, nel quale scoglio o
scoraa. (Mus) Sm. V. Ebr. Strumento ebraico di suonoforte, fatto
vero sasso che pendeva cossopra il fiume,erano molte spelonche. (A)
di corno d'ariete o di bue, che si adoperava per l'annunzio del culto
4
Scorza. Lai. cortex. Gr. xods. Cr. 5. 3. . Le lunghe (uoc
divino, e che dagli Ebrei viene adoperato ancora al presente ne primi
ciuole) sono pi saporose, e pi tosto si maturano, e tutte manife
giorni dell'anno. (In cbr sciofur) (L) .
stano
la loro maturitade , quando da'loro scogli si partono. -lan.
scierro, Scoff-to. Add. m. VA. Gentile, Elegante. (In ebr.
Colt. 3. 7 n. Qui l'altissinuo pin nel cicl dimesti durissimo frutto
sciafur esscr bello , clegante, sciafath ordinare , ben disporre. In
-

---

16o

SCOLASTICO

SCOGLIOSO

esser perfetto ec. Questo cor si conviene innanzi alquanto Che i


gnosi suoi scogli, aprendo il seno, Lassin gire i figliuoi per l

le

scolauro, Sco-la-mn-to. Sm. Lo scolare. Soder. Colt. 3. Nelle


valli, dove concorre scolamento di terreu buono , stanno benissi

erba

errando.

mo le vigne.
ScoLANTE
Sco-ln-te.

Part. di Scolare. Che scola. V. di reg. (O)


Aor. (V.
Scoglia.) Capr. Boti. 7. 35. La serpe getta ogni anno lo scoglio ScolAae, Sco-lre. [Add. e1 sm. Che va a scuola, Che va ad impa
rare. Altrimenti Discepolo , Allievo, Alunnol - , Scolajo, sin Lat.
vecchio, come ella mangia del finocchio. Cirff. Calv. 2. 67. Un pajo
discipulus. Gr. ua9nris. Bocc. nov. 77. 6. Il savio scolare, lasciati
di calz avea di fina maglia Sotto uno scoglio di serpente cotto. Buon.
i pensier filosofici da una parte, tutto l'animo rivolse a costei Cas.
Fier. 2. 2.3. E il loro scoglio Rattorco in uno invoglio. Ar. Fur.
lett. 5a. Anzi ha fatto maggior numero di dotti scolari ella sola, che
7. . Come uscito di tenebre serpente, Poi c'ha lasciato ogni squal
forse non hanno fatto tutte le citt d'Italia. Buon. Fer. 3. 4. a.
lor vetusto Del novo scoglio altero, e che si sente Ringiovanito, e
Gli scolari Non cessan mai dall'insultar; n capo S'eleggon quei
pi che mai robusto. (Ml) E 43. 99. ll vedersi coprir del brutto
se non sc per far male , T'umultuando o contro ai cittadini , ec.(B)
coglio, E gir serpendo cosa tanto schiva ec. (Pe) Salvin. Annot.
FB. 2. a. 3. Scoglio, dal latino spolium, spoglia della serpe , quasi Scola ns. N' ass. e pass. Si dice dell'Andare all'ingi o C'adere a
basso a poco a poco i liquori, o altre materie liquide, o il residuo
scaglia , per la similitudine di quella del pesce. (N)
6 Per metaf Macchia, Immondezza, Impurit della colpa. (In ar. loro. , Discolare, sin. (V. Scaturire.) Lat. guttatin effluere, ege
ri, excolari. Gr. crax3w, z9v. (Dal lat. ex , e da colare. In
scial maculavcstis, quae elui nequit. Ingr. scolios cattivo.) Dant.
scialla fluxit , manavit citra impetum ; Scialscialla guttatin emi
Purg. 2. Corrcte al monte a spogliarvi lo scoglio , Ch'esser non ar.
sit aquam.) Cr. i. 6. 2. Che le piove, che vi caggiono, agevolmente
lascia a voi Dio manifesto.
- E poeticamente ed in ischerzo detto del Dosso d'un demonio. se ne dirivino e scolino fuori. E 2. 7.2. Allora quella terra tanto
Bracc. Scher. 2o. 1 . Vo'briglia in man se tu vorrai ch' io monti, dura abbondevole, quanto sta che per allagamento di pioggia non se
E vo' sellar quel tuo scosceso scoglio; Ch'a macolar la forma alle ne scoli fuori l'argilla F mm 3 si cav con fossati per traverso,
aii prima scende il soperchio umore, e poi scola e va fuori del
mutande , Senz'esse
io rimarrei scoelio pi grande. ( Nota il vi
-J \v
campo. Guid. G. Scolandosi li nuvoli, smisurate piove si rovesciano.
8 - (Geog) Scoglio grande , Scoglio minore. Nome di due isole Soder. Colt. 2 . Si riempia il fondo di sassi ammontati in colmo,
dell'Adriatico sulla costa dell'Illiria, le quali fanno parte delle I affinch l'acqua scoli, e non covi, e stagni. Pasta Diz. Scolare :
sole Brioni. (G)
uscire de' liquori , sgorgatane gi o versatane la maggior parte , ap
poco appoco il residuo. (N)
ScooLioso , Sco-gli-so. Add. m. Pieno di scogli. Lat. scopulosus. Gr.
cxor)ns. Vit. SS. Pad. Venimmo in luogo molto profondo e or 2 * Efig. Diod. Salm. 22. 14. Io mi scolo come acqua, e tutte
ribile e scoglioso e aspro. Franc. Sacch. rim. 7. Rinchiuso 'l cor le mie ossa si scommettono. (N)
tra due scogliosi monti. Fr. Giord. 125. E la nave, che si abbat 3 Aut. Fare scolare , Tener alcuna cosa in modo che scoli. Franc.
Sacch. nov.92. La mattina lo scola alquanto dall' acqua , e mandalo
tesse in mare scoglioso , s in pericolo di perire. (V)
a * Per metaf: Pericoloso , lDifficile e simili. Pallav. Ist. Conc. 3.
al cimatore, che l' asciughi nella soppressa. l'av. E sop. Prestamente
67o. Il Papa conoscendo l'affare scoglioso ; c non volendo pigliar trovate mia madre , e diteli che 'l latte che ella in me serba, scoli
nella bocca vostra. (A)
deliberazione ec. mand cc. (Pe)
ScocLiuzzo , Sco-gliz-zo. Sm. dim. di Scoglio. Lo stesso che Sco 4 * E' variamente. Cr. 12. 2. Si possono acconciamcnte arare i
glietto , V. Chiabr. Op. vol. 2. pag. 54. (Geremia 73o.) Ben so campi . . . . e scolar l'acqua de'lor luoghi ec. E 2. 7. Per li fossati
quale scogliuzzo Di superbo orgogliuzzo Vi si nasconde in seno.(A)(B) nelle stremit e termini de' campi aperti mettano fuori e scolino
ScoonoMINARE , Sco-gno-mi-n-re. Att. Levare il cognome, Snominare. quella umidit che gi vi fia discorsa o per piovc venuta. (Pr)
Pignor. Lett. Berg. (Mlin)
ScolaRecoiAne, Sco-la-reg-gi-re. [N. ass, ] Farc da scolare. Buon. Fier.
Scoonoscente , *Sco-gno-scn-te. Add. com. V.A. V. e di'Sconoscente.
3.2. 2.Per pormi in libert lontano al vecchio, Anch'io scolareggiai.

5 - Scoglia, Pelle, Squama di serpe. Lat. spolium. Gr.

"r

Cavalc. Espos. Simb. n. 278. Questo medesimo vuol dare ad inten ScoLARELLo , Sco-la-rl-lo. Add. e sm. dim. di Scolare. Lo stesso che

Scolaretto , V. Caraf. Quar. Pred. 2. Berg. (Min)


beneficii iscognoscente , e delle pne e delli flagelli indura. (V) ScolarescA, Sco-la-r-sca. Sf. Tutta la moltitudine di scolari che fre
uentano una universit o alti o luogo di pubblica istruzione. Segner.
Scoonoscenza, Sco-gno-scn-za. [Sf. V.A. V. e d']Sconoscenza. Vit.SS.
instr. 5. 2. Sarebbevi condannato ancor egli qualsivoglia Let
Pad. 2.354. Dopo queste cose tornando io nella spillonca, rende'mi
tore di Universit , il quale sala iato per dare alla scolaresca lezioni
in colpa a Dio della mia nigrigenza e scognoscenza.
pubbliche di Morale o di Metafisica ai giorni debiti, non le desse
ScoonosciuTo, Sco-gno-sci-to. Add. m. W. A. V. e di Sconosciuto.
per noja di tanto peso. (A) (V)
Pass. 336. S' adopera quella cotale arte con certe osservanzic di
tempi , di modi, di figure, di segni, di modi iscognosciuti. (V) ScoLanesco, Sco-la-r-sco. Add. m. Di scolare , Appartenente a sco
Scouane, Sco-j-re. [Att.] Levare il cuojo, Scorticare. [Lo stesso che lare. Gori Long. sez.3. Spesse fiate alcuni, come ebbri , si lasciano
Scuojare , V.]
trasportare a certi affetti lontani dal fatto, propri per di loro e
ScoATTo.(Zool.) Sco-jt-to. [Sm. V. e d'] Scojattelo. Morg. 479. Beve scolareschi. (A) (B)
ro, e 'l ghir sonnolente e perduto, lE puzzola, e faina , e lo scojatto. ScoLaneTro, Sc-la-rt-to, Add. e sm.] dim. di Scolare; per lo pi detto
ScoATTolo. (Zool.) Sco-jt-to-lo. [I Sni. Specie di mammifero dell' or- per dispregio., Scolarello , Scolarino , Scolaruccio, sin. Lat.tyro.
dine de' rosicchianti, del genere sciurus che ha i denti nella ma
Gr. vos puz9 mrs. Con. Par. 2. Tornate dunque , scolarctti , a
scella superiore cuneati, compresi nell'inferiore, e da ciascuna parte quelle cose grosse , che sono conformi a vostra scienza. Fir.As.44f.
quattro molari. Ha le zampe anteriori con quattro dita , e le poste Allora scossa un pochetto la fronte , e rivoltasi verso di me con
riori con cinque, la coda coperta di lunghi peli, colla quale co certi occhi ladri , mi dissc : o scolaretto , tu ti pasci d'una dolce
pre il suo corpo. Sta per lo pi su gli alberi. E di color rosso vivo e amara vivanda.
colle orecchie terminate da un fascetto di peli ; quelli del Nord ScoLARINo,Scola-ri-no. Add. e sm. dim. di Scolare. Lo stesso che Scola
nell'inverno fansi di un bel colorito bleu cinereo ; ve ne sono delle retto, V.Sannaz. Lett. pag. 54. (Comino 1723) Questo poveretto...
variet brune e nere., Scojatto, sin. Lat. sciurus vulgaris Lin.) Gr.
appena lesse mai li primi elementi della gramatica, c ti a li suoi
covpos. (Quasi seiorattolo dim. del lat. sciurus. In franc. cureuil, scolarini li pare fare assai, intonando questi nomi preclari, cc.(A) (3)
in provenz esquirroou, in ingl. squirrel ec. V. Sciuro.) Lib. Viagg. ScolARMENTE , Sco-lar-mn-te. Avv. Alla guisa di scolare, Da scola
Quivi un bello giardino , entrovi delle molte fiere, grosse e mi
re. Tesaur. Cann. 5. Berg. (Min)
nute, ci sono lepri , conigli, ermellini , scojattoli e altri animali. ScoLAnuccio, Sco-la-rc-cio. Add. e sm. Lo stesso che Scolaretto, V.
erdor 2-63. Questa fiera ha la coda come lo scojattolo, molto Aleandr. Dif. Marin. par. 1. cap. 13. Berg. (Mlin)
lunga e setolosa, Caut. Carn. 276. Questi gentili e negri animaletti, ScolAsTERIA , Sco-la-ste-ri-a. Sf Dignit ecclesiastica o Prebenda con
da altri
Scoiattoli chiamati ec., Per voi gli abbiam portati.Red. Vip.2. o. La diritto od obbligo di tenere o fare scuola , o di farlad
vipera ammazza pi facilmente cc. uno scojattolo, un ghiro ed altri ec. specialmente ne'seminarii ecclesiastici. Pallav. Ist. Conc. 3. 574.
animaltti piccoli, che un animale grande. Salvin. Op.Cacc.2. 84. A fine di minor dispendio i V escovi costrignesser coloro i quali
Dell'inilelle scoiattolo ancor lasso L'irsuta razza, che di mezza state posscdevano scolasteria o benefizio a cui ella fosse congiunta, d'in
Nelle calde ore rizza su la coda, E ne fa tetto alla nativa casa.(A)(N)
segnar per s medesimi ne' seminari quello che ad essi Vescovi ben
ScoAcna, Sco-ja-t-ra. Sf. Da Scojare. Scorticazione. Trati. C'tv. paresse, ove fossero idonei : e se no , di salariare sustituti idonei
cap. 53. Se alcuna magagna fosse in alcuno del predetti luoghi, s approvati dal Vescovo. (Pe)
come scojatura o tagliatura, farai questa medicina. (N)
Scolastica , * Sco-l-sti-ca. N. pr. f. Lat. Scholastica. (B)
Sco. (Mit. Scand) Lupo enorme che insegue incessantemente il sole; ScolAsTicAMENTE , Sco-la-sti-ca-mn-te. Avv. In modo scolastico, Se

dere e cognoscere a certe vergini trepide e scognoscenti. E 308. Delli

diverso per dal Lupo Fenris, dal quale deve esser un giorno in
gojato. (Mit)
Scolacione. (Chir.) Sco-la-gi-ne. [Sf. V. e di Scolazione.
Scolaio , Sco-l-jo. [Add. e sm. Lo stesso che] Scolare. Fr. Giord.

Ped. 9. 44. Noi veggiamo che lo scolajo , quando il maestro inse

condo le scuole. Orsi Consud. (A)

ScolAstico , Sco-l-sti-co. Add. m. Di scuola , Appartenente a scuola;


e pi comunemente s'intende delle scuole di 1 ilosofia e Teologia ,
che procedono secondo il metodo d' Aristotile. Lat. scholasticus. Gr.
oxoxxrrizs. Guid. G. E di queste scritto nel libro delle storie
scolastiche. Zihald. Andr. 4o. Secondo che scrive il maestro delle
storie scolastiche. (In questi esempui aggiunto di un libro parti

gna , se egli bader allora neente in alcuna altra parte, non im


ucente di quella dottrina e rimarr voto. G. V. 8. 85. 2.
comunic qualunque scolajo andasse a Bologna a studio. Pass. 4. colare cos detto.)
Questo scolajo molto gli appari. Tesoreu.Br. 2. Trovai uno scolajo 2 In forza di sm. Seguace della scuola peripatetica. Red. Ins. o.
Su un muletto bajo. (Il Vocab. alla voce Sor legge : Incontrai La quale si abbassi a formare gli scorpioni , le mosche , i vermi ,
uno scolajo Sorec., ed alla voce Sur, Vidi. . . Su e. L'edir, Fir.
i lombrichi , ed altri somiglianti , che imperfetti dagli scolastici

18af. ha: Incontrai. . .. Sovr' ec.) (V) (B)


sono appellati.
Scoo. N. pr.. m. variazione di Esculapio, V. (B) Cron. Vel. 3 Alla scolastica , posto avverb. Da scolare, Alla foggia degli sco
5. Ma pcrche di detto Gherardo non oggi niuno descendente , e lari. Ar. Supp. . . E alla scolastica Con lunghe robe del padron
imile d'Alessandro e Scolajo loro fratelli, figliuoli del detto i
vcstcndosi , c .
ippo . . . e perche in prima morirono i detti Alcssandro e Scolajo... 4 (Teol.) Teologia scolastica: Quella che tratta le quistioni della
in patna sci vet di loro. (Pe)
teologia cott juto degli argomenti e della ragione. (G. F)
-

- -

SCOLASTICO

16 i
cie si distinguono per le loro foglie spinose. La pianta che serve di
tipo a questo genere viene da Plinio descritta, e sembra essere il
SCOLLEGAMINTO

scolastrico. * N. pr. m. Lat. Scolastictis. (B)


sconarvo, Sco-lati-vo. Add. m. Che ha virt di fare scolare. Lat.
excolandi vim habens. Gr. 9mrixd. Cr. 3. 6. 3. L'orzo ec.
Cardo. (A) (Aq) (N)
freddo e secco nel primo grado, ed ha virt mondificativa e scolativa. ScoLiMoceraLo. * (Bot.) Sco-li-no-c-fa-lo. Sm. V. G. Lat. scolymo
]
Lat.
excola
sconaro , Sco-l-to. Add. m. da Scolare. I Sgocciolato.
cephalus. (Da scolrmos cardoscolimo, e cephale capo.) Nome dato
tus. Gr. 9nSais. Pallad. cap. 17. Ungasi spesso per pi volte con
dagli antichi ad un genere di piante, della famiglia delle proteacee,
Alla
per
rasso di lardo scolato. (Il Lat. dice decoctus.) Guid. G.
desunte dalla forma della sua infioritura disposta in capolino simile
Soder.
scolate le lagrime con piova di pianto. (Lat. obortus.)
a quello dello scolimo. Venne da Browne riunito ai generi Protea

Colt. go. Il vino che si addomanda di lagrima, si fa ancora in

(Aq)

questo modo , ma lasciandolo bollire , subito scolato dall' uve non Scolio. * (Filol.) Sc-lio. Sm. V. G. scholion. (Da scolios obbliquo,
tortuoso) Chiamavano i Greci Scoli o Scolie te loro Canzoni da
igiate , ec. E 28. S'assettino su'graticci, sicch elle non s'urtino
l'altra, e dopo tre ore si rivoltino in modo, che i grappoli non
convito, o per la difficolt di comporle e cantarle, o dalla situa
si rimettano al lato medesimo, ch l'umore scolatone non le corrompa.
zione irregolare di coloro che le cantavano , o dall'accompagnarsi
a E fig. Salvin. Annot. Murat. Perf poes. . 229. cosi sco che facevano col suono di flauti ritorti, o finalmente dalla tortuo
sit del giro che faceva il ramo di mirto il quale porgevansi coloro
lata, cos debile, cos ridotta all'estremo la mia vita ec. (N)
scotaroo , Sco-la-t-jo. (Sm. Luogo pendente, per lo quale scola
che cantavano. Erano canzoni ditirambiche, ed in processo di tem

o te cose liquide.But. Purg. 5.

Come l'acque de'fossati e degli

po canzoni morali. (Aq) (L)

Nota grammaticale o critica, per servire all'intelligenza o


d'un autore classico. Lat. scholium. Gr. xdor. Gori
spiegazione
ong. Disc. prelim. Il primo a darlo in luce colla traduzione la

colatoi delle montagne si runaron nelli rivi della valle. Menzsat.


9.Tanta feccia non hanno gli scolatoi D' ogni pi immonda e fetida
loaca, Quanta , o buon Giove , esti sodali tuoi. Soder. Colt. 22.
per dare lo sfogamento all' acque, e con fare ne' luoghi da smaltirle

tina fu ec. ; avendolo illustrato, oltre di ci, con una sua dotta pre
fazione con scoli c commentari. (A) (N)

buoni acquidocci, con i suoi scolatoi ben fognati. Montecucc. Di


fettoso il muro quando egli rotto o basso, o debole, o che si
pu entrarvi per le cannoniere delle piazze basse, o per li scolatoi,
o per l'imboccatura della riviera. (Gr)

- (Geom.) Nota che si aggiugne a qualche proposizione prece

dente. (A) (N)


(Poes.) Piede di verso per lo pi chiamato Anfibraco, composto
, '' (Marin.) Specie di graticci sopra i quali pongonsi a scolare di una lunga in mezzo a due brevi; p. e. montis: assai acconcio
alla canzone da convito detta Scolio. (Aq)
i cordami che sono stati impegolati. Sav. (O)
sconarcra, Sco-la-t-ra. Sf1 La materia scolata. Lat. eliquamen. So ScoLioma.* (Chir.) Sco-li--ma.Sm. V. G. Lo stesso che Scoliosi, V.(Aq)
dr. coli,5o. La scolatura delle fogne, la fogliaccia avanzata a 'bachi ScolioniRosi. (Med.) Scolio-ni-ro-si.Sf. V.Lat. scolionirosis. (Da scolios
3

della seta, la polvere della lana battuta, e quella de' prati abbru cattivo, ed oniros sogno.) Sogno spaventoso di cose cattive e terribili:
ciati cc, tutto fa pi operazione alle novelle viti, che alle vecchie tai sono quelli che avvengono nell'efialte, nella panofobia ec. (Aq)
Sco-li-o-si. Sf. V. G. Lat., scoliosis. ( Da scolios
fatte sagg. nai. esp86. Messavi della scolatura di ghiaccio sa Scoliosi. (Chir)
lato, vi si ritorn a metter su la croce.
obbliquo.) Deviazione della colonna vertebrale. Altrimenti Rachitide.
Vasar
Mori
per
una
crudele
Vit.
Gherar.
scolazione.
'(Chir.)
,
- , Scolioma, sin. (Aq)
ScorrA. * (Mit.) Scli-ta. Soprannome di Pane, derivatogli da un'e
scolatura di rene.
sconazione. (Chir) Scolazine (9f Lo scolare; ma non si usa che minenza che trovavasi nel recinto di Megalopoli, e sotto la quale
stillicidio involontario dall'uretra dell'uomo. Le aveva egli in quella citt una statua alta un cubito. (Aq)
per o
varie specie di tal malattia si distinguono poi con nomi particolari..] ScoLITAani. * (Zool) Sco-li-t-ri-i. Sm. pl. V. G. Lat. scolitari. (V.
-

Scolito.) Trib di insetti della famiglia de'silofagi; altrimenti chia


, Scolagione , sin. Lat. gonorrhaea, seminis fluxus.Gr. yoviola.
, pasta Dia. Scolazione; flusso bianco per le parti genitali si ne' mati Scoliti, assai nocivi alle piante che rodono e lacerano. (Aq)
maschi che nelle femmine; ed anche Gemitio di marce dalle dette Scolro. (Zool.) Sc-l-to. Sm. V. G. Lat. scolytus. ( Da scolrpto
io lacero.) Genere d'insetti dell' ordine de' coleotteri, della sezione
parti per venerea contagione (N)Sf V. G. Lat. scolekiasis. (Dasco de'
pentameri, della famiglia de'silofagi, e della trib de' scolitarii,
scouccisi. * (Mcd)Sco-le-ci-a-si.
-

stabilito da Geoffroy , le cui specie sono da altri naturalisti in-al


tri generi e con altri nomi distribuite. Hanno tratto cotal nome

verme)stato morboso cagionato da vermi. Pi comunemente El


scoeconocua. * (Zool.) Sco-le-cio-lo-gi-a. Sf F. G. Lat. scoleciolo
i

mintiasi. - , Scolecodo, sin. (Aq)

dalla loro abitudine d'insinuarsi nel legno morto non solo, ma an


che nel vivo, distruggendolo a poco a poco, e riducendone la so
stanza di cui fanno il loro nutrimento in finissima polvere. Sono si
mili alle nebre per ragione delle gambe anteriori linguetta e pulpi,
presentano un corpo appianato, allungato , lombricoideo , piccolo, ma il corpo in forma ovale coria col corsaletto trapezoide traver
) (N)
e che mirabilmente varia a seconda degli stati della sua vita. (Aq) sale e sinuoso o lobato al lordo posteriore.
sconccopo. * (Med.) Sco-lc-c-do. Sm. V. G. Lo stesso che Scole Scollacciaro, Scol-lac-ci-to. Add m. Col cllo scoperto; ed pro

gia. ( Da scolex verme , e logos discorso) Trattato de'vermi. (Aq)


ScoLzco. (Zool.) Sc-le-co. Sm. V. G. Lat. scolex. ( Da scolex,scolecos
lombric.) Genere di vermi intestinali dell'ordine de'cestoidi, i quali

ciasi

scoconico.

prio delle donne, quando il tengono senza fazzoletto, e colle vesti

ot) Sco-le-c-tri-co.Sm. V. G. Lat. scolccotrichum.

( Da scolex lombrico, e thrix , thricos crine.) Genere di piante


crittogame della famiglia de'funghi, e

della divisione de'bissoidei,

poco accollate.

Onde Andare o Stare scollacciato = Portare il collo e parte


del petto scoperto. V. Andare scollacciato.

talito da Kunze, e caratterizzate dai filamenti fioccosi striscianti, 2 i Parlando di uomini, dicesi di Chi non porta pezzuola o simile
intralciati a guisa di crini, contigui e vermiformi, co'poridi di al collo.] Buon. Fier. 3. . no. A quei garzon puliti in grembiul biau
co , Sbracciati, scollacciati, in camiciuola, E in calzoni di guarnello.
dimi sparsi nefiocchi. (Aq) (N)
scotenrr. (St. Nat.) Scoleri-te. Sf . Lat. scolerites. (Da sco Scolare , Scol-l-rc. Au. da Colla. Staccare d'insieme le cose in
contrario d' incollare. Lat. compages dissolvere , disjicere.
i lombrco) Nome da Echlen e da Fuchs dato ad una variet collate;
Gr. xxviv.
di Mesotipo, desunto dalla figura de' suoi cristalli a foggia di un
-

lombrico. (Aq)

2 - [L)a Collo.] Contrario di Accollare.

sos (zool) Sco-lse. Sf. Nome di un genere di zoofiti dell' or 3 E n. pass. nel 1. sign.1 Buon. Fier. 2. 4. . Si spuntano , si
in de cestodei. Corpo depresso, continuo i testa fornita di quat scollan , si scoscendono.
tro fossette. Lat. scolcs. Renier. (Min) (N)
ScoLLATA , Scol-l-ta. Sf. V. A. Lo stesso che Collata, V. Cavale
scotra, Sco-lt-ta. Sf dim. di Scuola Segu. Paneg. Pigliar lezioni Specch. Cr. oo. Non ebbe letto , n riposo; anzi molto scollate e
guanciate. E no6. Il collo e la gola sostenne la catena , ovvero la
puerili in una scoletta pubblica di grammatica. (A) .
fame, e le scollate. (V)
sca. (Zool.) Sc-lia. Sf. G. Lat. scolia. (Da scolios tortuoso, ScoLLAro
, Scol-la-to. Sm. Quell' apertura dell'abito delle donne, che
obbliquo.) Genere d' insetti dell'ordine degl' imenotteri, della sezione
degli scoliati lascia scoperto il collo. Meglio Scollatura. Inferr. App. L'abito di
famiglia
e
della
trib
del
fossori,
della
liceati,
di Latreille; cos denominati dal loro addomine elissoide ed allun
queste donne , di raso ec., a superbi e lascivi ricami d' oro , con
-

gato.

Alcuni hanno i palpi mascellari lunghi composti

- -

di

articoli

mibilmente ineguali, col primo articolo delle antenne quasi co

cornamento intorno al loro scollato, d'oro, e ricco di gioie. (A)


Scollato. Adl. m. da Scollare. [Staccato , Disgiuntol

to. 543.
Nulla
a
agg.
di Cosa
chepanni
lasci illunghi
collo scoperto.
nico. (Aq) (N).
n iscol
portar
dietro piG..
di due braccia,
potesse
donna
Lett. . 8o. Berg. (Min)
Scolio. Cr.Add.
a -- (Fol)Sco-li--ste.
,
(od
Inter
e sm- V. G. Chiosatore
sconiare,
lato pi di braccia uno , e quarto il capezzale.
prete di un autore classico, e propriamente di qualche antico, autore 3 Scollacciato. But. Purg. 23. 2. Le donne fiorentine andavano
greco. Lat. scholiastes. Gr cezar. (V. Scolio) Red Ins. 63. tauto sgolate , c scollate gli panni, che mostravano cc. .
Siccome fu credulissimo il greco Scoliaste di 'Teocrito, quando SC1'1S Scotlarua, scollatra. Sfj Suremit superiore del vestimento scol
e che dal corpo della morta lucertola nascer solevano le vipere. E lato. Floc. 3. 74. Alcun'altra volta s'ingegnava di mettere le dita
Vip. . 46. A Nicandro adei in tutto e per tutto il di lui greco stam
tra la scollatura del vestimento e le mammellc. Amet. 2 - Mostrava
n. 4oo. Da molti e molti scolia
vestimento cortese nella
pato Scoliaste.
del quale, mercadelriguardanti
il
candido petto,
Diod. Job.
gran parte
se n' apriva
suasuo
scollatura,
ti greci parafrasata e glosata.(
sc-li-e Sf pl. V G. V. Scolio , S. . (L)
s
3o. 8. Mi strigne come la scollatura del mio saio. (N)
sconterez. - (Zool.) Scolite Sf V. G. La scolit ae. ( Da sco 2 scollegamento, sconnessione. Baldin. Dec. Non ebbe da quel
tito obbliquo, tortuoso) Nome di una trib a insetti dell'ordine de naufragio altra lesione, che qualche scollatura delle tavole. (A)
gtimenotteri,della sezione degli aculeati, e della famiglia del fossori, scotecaesto, scol-le-ga-mnto. Sm. Disunione, Separazione di due
o pi cose che dovrebbero esser collegate insieme; contrario di Co
da iatrcille, che ha per tipo il genere eolia. (Aq)
scoLiso. (Bot.) Sclino. sm.VG. Lat.Scolymus. (VScolito.) Ge
legamento. (A)
2
(Rett.) Parlare staccato, cd interrotto con ordinato disordine ,
nere di piante afori composti della singenesia poligamia eguale,
della famiglia delle sinanteree e della trib delle cicoriacee, ca per mostrare affanno, o altra passione;grecamente Asindcto Gori
ratteria dall' antodio embriciato spinoso dal ricettacolo fornito
Long. sez. 19 Tali cose preferi il poeta , per via d'asindeti , o
---

--

di pagliuzze , e dai ,emi con traccia di pappo; tutte le cui spe

scollegamenti. (A) (B)

SCOLPIRE
SCOLLEGANTE
ScoLoRARE
,
Sco-lo-r-re.
fAtt.]
Torre il colore I o scemarlo. - , Di
scoleoArre, Scol-le-gn-te. Part. di Scollegare. Che scollega. V.
scolorare, sin.] (V. Scolorire.) Lat. decolorare. Gr. davpcv. Dant.
di reg. (O)
ScoLLEcAn, Scol-le-g-re. [Att. Disunire , Sconnettere, Distaccare;]
Inf 5. 13. Per pi fiate gli occhi ci sospinse Quella lettura, e sco

1 62

---

lorocci il viso. E Purg. 23.5o. Deh non contendere all'asciutta scab


bia . Che mi scolora, pregava , la pelle.
nesso, Staccato. 1 Lat. exsolutus. Gr. avros. Viv. Disc. Arn. 47. 2 - N. pass. Perdere il colore ; te parlando di persona, Impallidire
per effetto di paura , di svenimento ec.] Lat. decolorari. Gr. cazu
Conferita, dico, a' solidi componenti il riparo , bench scollegati e
poioSaa. Petr son. 3. Era il giorno, ch'al sol si scoloraro Per la
sciolti, ed i quali sieno di forma non rotonda. .
contrario di Collegare. Lat. exsolvere. Gr

sv... .
Scollegato, Scol-le-g-to. Add. m. da Scollegare Disunito, Scon

Scollinare, Scol-li-n-re. N. ass. Travalicarle colline. Lat. montium piet del suo Fattore i rai.
juga transcendere. Gr.r dpn io. Fg. Com. Il girare e lo 3 - * Efg. Pallav. Ist. Conc. .45. Troppo scolorarsi il credito,
ch' il maggior tesoro de'Principi, qualora son veduti mancar nel
scollinare
in su
e in gi
tutto giorno,Dat.
un'invenzione
mar
di molte
scarpe
a sproposito.(A)
Disf Cacc. per
45.consu
Cam
l' opere a ci che aveano prenunciato al mondo con le parole. (Pe)
minarono oltre all'erta con il fossato della Garza, e abbracciando 4 - E n. ass. Com. Dant. Pug.

. La vostra fama che nasce di


cose mortali, a poco a poco s'appassa, scolora, secca, e vien meno,
perocch non ha radice stabile. (P)
Sm. Sparo o Apertura da collo delle ScooAro , * Sco-lo-r-to. Add. m. da Scolorare. , Discolorato ,
sin. V. di reg. (O)
Tor via la colmatura di checchessia. Dav. ScoLoRIMENTo, Sco-lo-ri-mn-to. [Sm. Lo scolorire, t Lo scolorarsi ;

Cerreto e Mattonaja, scollinando con detto fossato, se ne vennero


verso i confini. (N

Scollo. (Ar.

'sa

camicie da donna. (A

ScoLMARE,

ai

Mon. 2o. Quello stummiar l'altrui metallo che viene a monetarsi,

Perdita del colore naturale nella pelle che acquista una pallidezza

scandalezza, come scolmare il piattello dell' uova che vengono a bc

pi o meno prossima al bianco. , Scoloramento , Discoloramen


to, Discolorazione, sin] Segner. Pred. o. o. In lui vedrete can

nedirsi.

ScolMATo , * Scolm-to. Add. m. da Scolmare V.liquide.


di reg.Lt.
(O) exco

Scolo, Sc-lo. (Sm. Lo scolare, Esito delle cose

dore; ma non tinto da macchia; in lui belt, ma non soggetta a


scolorimento.

latio, effluxus. Gr. 849mrs. Sagg. nat. esp. 12. L'acqua delquale 2 - (Bot) Malattia delle piante per la quale esse appariscono prive
aver il suo scolo per un canaletto fatto nella parte pi alta del cri del loro bel verde , si scoloriscono biancheggiando o ingiallendo, e
stallo. Borgh. Org. Fir. 1 g. Ritenendo l'acqua col chiuderle la diventano alquanto molli; grecamente Clorosi; altrimenti Scoloramen
to, Imbianchimento, Pallidezza. (O)
via e gli scoli naturali.
2 * Onde Dare scolo o lo scolo= Accomodare in forma che l'acqua ScoLoaine, Sco-lo-ri-re. N. ass. e pass. Perdere il colore; [Altrimenti
Scolorare , Discolorare. , Discolorire, sin.1 Lat. decolorari. Gr.
o simili scoli. V. Dare scolo. (A)
apovoSz. Petr. son. . E 'l viso scolorir, che ne' miei danni
3 . (Med.) L'uscita del sangue mestruo o di diversi umori, i quali
A lamentar mi fa pauroso e lento. Tav. Rit. Lo Re tutto scolori
nello stato di sanit non vanno oltre agli orifizi naturali della
-

- -

--

superficie del corpo. Onde dicesi Scolo di sangue , di pus, di sie


rosit. (A. O.
(
volgare del flusso mucoso che accompagna l'uretrite;
-

ed anche, della stessa ureirite, nonch della metritide e del flusso

nel viso , vedendosi tale dono addomandare.

9colorire diff. da Scolorare. Entrambi hanno la significazione di


Perdere il colore. Ma Scolorare ha pur quella di Torre il colore,
che par negata a Scolorire. L'uso confonde questi due verbi ; ma
tra' buoni scrittori non si trova Scolorire attivamente adoperato. La
nalogia persuade dovere perci valer la stessa diff. tra Discolorare e
Discolorire , e tra S'colorato e Scolorito, sebbene nelle derivazio

di mucosit che talvolta le accompagna. (A. O) (O) .


Scolo. * (Geog) Lat. Scolus. Ant. citt nelle vicinanze di Olinto.(Mit)
Scolopac. * (Zool.) Sco-l-pa-ce. Sm. V. G. Lat. scolopax. (Dasco
lops palo acutissimo , spiedo.) Nome greco imposto ad un genere ni svanisce pi facilmente quel divario che abbiamo osservato nelle
d'uccelli (la beccaccia) dell'ordine del trampolieri, che trovansi in sorgenti.
tutti i paesi del mondo conosciuto; e di cui tutti i generi e le spe Scoonito, Sco-lo-ri-to. Add. m. da Scolorire. Senza colore; [ altri
menti Scolorato e Discolorato. , Discolorito, sin.) (V. Scolorire.)
cie si distinguono per un becco lungo , cilindrico , fatto afggia
Lat. decolor. Gr. xpoos. Petr. som. 24. Fia la vista del sole sco
di spiedo, e per una lingua acuta e sottile. (Aq) (N)
lorita. Filoc. 3. 2 19. La vecchia abitatrice di cotal luogo era ma
2 - * (Bot.) Nome specifico di una pianta del genere Ophrys , il
cui fiore presenta l'immagine d'una testa d'uccello. (Aq) (N)
rissima e vizza, nel viso scolorita. Dant. Rin. 3. E mostra poi
ScolopenDna. * (Zool.) Sco-lo- n-dra. Sf. V. G. Lat. scolopendra,
a faccia scolorita. Tass. Ger. 2. 8. E quasi un ciel notturno an
(Da scolops palo.) Genere d'insetti miriapodi dell' ordine de' chi
co sereno , Senza splendor, la faccia scolorita. E 13. 2. Qui nell' o
-

lopodi,
famiglia degli equipedi di Latreille, stabilito da Lin
neo, e diviso da Latreille in varii altri generi. Le Scolopendre so

ra , che 'l Sol pi chiaro splende , E luce incerta , scolorita e me

st. Bern. Orl. . . 33. Mostrando in viso or rosso, or scolorito,

no divise in vari generi, cio le scutigeri, i litobri, e la' scolopen Che passione strana l'ha assalito.
dra propriamente detta. Quest'ultimo genere caratterizzato da una ScoLosAnro. * (Bot) Sco-lo-sn-to. Sm. V. G. Lat. scolosanthus. (Da
divisione tanto al di sotto che sopra il corpo, ma le sue plac scolios obbliquo , e anthos fiore.) Nuovo genere di piante della fa
che superiori sono uguali e pressoch eguali e messe allo scoverto. miglia delle rubiacee , e della tetrandria monoginia di Linneo, sta
bilito da Vahl con un arboscello delle Antille, la corolla del cui
Red. Oss. an. ( Op. a. 36.) Ne ho contati fino in venti ( cuori )
Jfiore ha le divisioni rivoltate obbliquamente. Tal genere non rico
nelle scolopendre terrestri. (Aq) (N)
nosciuto nelle ultime opere di botanica, e la pianta che le costituiva
a - [Dicesi Scolopendra di mare o marina Quell' anellide della
divisione delle nereidee , che ha il corpo lungo, dilatato, piatto ,

stata riportata come specie sotto il genere Chomelia. (Aq)(N)

diviso in vari articoli, l'ultimo de'quali fornito di due piedi. ScoLPAMENTo , Scol-pa-mn-to.[Sm.] Giustificazione, Scusa., Discol
Le mascelle sono inarcate e dentate, ha due zanne, e le antenne
pamento, Discolpa, sin. Lat. excusatio , purgatio. Gr. drooyia.
Cr. alla v. Giustificazione.
setolari..] Lat. scolopendra. Gr. coArspa, coAoria. Red. Oss. an.
0. Tra questi veri arbuscelli abitano ec. scolopendre, lombrichetti ScotPATE, * Scol-pn-te. Part. di Scolpare. Che scopa. V. di reg.,
-

e vermicciuoluzzi, ognuno de' quali sta intanato nella propria e par

Discolpante, simi. (O)

ticolar sua riato


casa. E quegl'insetti
i 13. In pochidimomenti
ancora mujono col zuc. ScoLPARE, Scol-p-re. Att. Tor via la colpa, Difendere , Scusare ;
chero
mare , che scolopendre marine

[contrario d' ncolpare., Discolpare, sin..] Lat. culpam dimovere,


, s'appellano.
crinen diluere. Gr. droAoysicSai. G. V. n. 17. . Ma Vergilio al
tutto di ci lo scolpa.
2 - (Bot) Nome volgare dell'Asplenio; altrimenti Cetracca. V. Sco
lopendrio , $. a. (A
2 - N puss. (Slegarsi da colpa, Addurre ragioni o prove in sua di
ScolopenDaio. (Bot.) Sco-lo-pn-dri-o. Sm. V. G. Lat. scolopendrium.
fesa, Giustificarsi ] Lat. se purgare. Dant. Purg. 24. 84. Verso la

Specie del genere aspleniumi, con cui Smith ha formato in genere


caratterizzato da fondi lineari che nel loro rovescio hanno la fut.

valle, ove mai non si scolpa. Franc. Sacch. Op. div.Spesso in colpa
si truova il grande , e subito si scolpa. Vinc. Mart. Lett. n. 6. Io

tificazione in linee obblique accoppiate brune che ben somigliano

non ho luogo da scolparmi con voi , se la equit vostra non vince

la mia pigrizia, e non perdona alla mia negligenza.


l'insetto Scolopendra. (Aq) (N)
2 -* DicesiScolopendri o Scolopendra officinale, Asplenio, Cetracca, s
, Scol-p-to. Add. m. da Scolpare.-, Discolpato, sin. V.
o Lingua cervina, Quella specie di felce le cui foglie hanno sapore di reg. (O
Scol-pi-mn-to. Sm. Lo scolpire. V. dell'uso. V. e di'
acerbo e stitico ed esalano un odore alquanto nauseoso qualora si s
r"picciano fra le dita. V. Lingua, $. 35, 4. Lat. asplenium sco. Scultura. (A) (N)
lopendrum Lin. (Aq)
ScoLPRe, Scol-pi-re.(Att.1 Fabbricare immagini, o Formar figure in ma

ScotoPA. * (Bot.) Scol-pi-a. Sf. V. G. Lat. scolopia. (V. Scolo


mia, distinte da un calice diviso in tre o quattro parti. Da Gaert

teria solida per via d'intaglio., Scalpire, Sculpere, sin. Lat. exculpe
re, sculpere, coelare. Gr. xyAvpsuv. Franc. Sacch. nov. 183. Fu co
stui orafo in Porta santa Maria , e continuo , come fanno, scolpi

ner chiamata Limonia pusilla. (Aq)


Scolopomacneato. * (Chir) Sco-lo-po-ma-ch-ri-o. Sm. V. G. Lat. sco

va suoi intagli dentro allo sportello. Vit. SS. Pad. 1. 75. Ebbe
una piastra di metallo di Cipri, e sculsevi entro certi caratteri. (V)

pendra.) Genere di piante esotiche spinose dell' icosandria monogi

lopomachaerium. (Da scolopax beccaccia, e machra coltello.) Sorta


di gammautte a lama stretta, lunga e ricurva verso la punta, pro
Prio
a dilatare le ferite ed aprire i grandi ascessi, andato oggimai
in disuso dopo l'invenzione del Tre quarti. (Aq)
ScooPsi. * (Zool.) Sco-l-psi. 5f: V C. Lat. scolopsis. (Da scolops

- * Improntare. V. Scolpito,

2. (O)

Per metaf: Dicesi di Cosa che faccia grande impressione al cuo

verne
lombrico,
e da opsisa occhio.)
Genere stabilito
di pesci acantotterigi,
della
de' percoidei
dorsale unica,
da Cuvier

re o alla memoria..] Lat. insculpere, infigere. Gryxv suv, urnyvvvx.


Petr. son. 22. Quel dolce pianto mi dipinse Amore, Anzi scolpio.

e forse cos denominati dalla forma vermicolare del loro corpo.(Aq),

E canz. 9. 5. Quando primier si fiso Gli tenni nel bel viso, Per
iscolpi lo immaginando in parte. Buon. rim. 28. La memoria l'un

ScooAMesto, Sco-lo-ra-mnto. Sm. Lo scolare. Lo

- [Effigiare. Buon. rim. 22. Ma non giammai saprei Altro scolpir


che le mie afflitte membra.

stesso che Sco

prima mi dipinge , L' altro vivo scolpisce in mezzo al seno.

lorimento, V. Pallav. Conc. Trid. (A)


5 Pronunziar bene. Lat. proferre , efferre , pronunciare. Gr. rpo
" Sco-lo-riu-te. Part. di Scolorare. Che scolora, p. di
psv. Capr. Bott. 1. 12. Oim! ella scolpisce le parole , ed incl
5
mio capo.

SCOLPITAMIENTE

163

SCOMIMESSO

6 * Rilevare, Raffigurare, Vivamente apprendere. Morg. 3. 7. Era 2 - [E n.ass. o in forza di nome. Car. Lett. 1.77. Vi dico il vero,
a cavallo Orlando risalito , E gi di Lionetto ricercava; Ma Lio
che questo tanto scombiccherare m' venuto a noja.
netto, com'e' l'ha scolpito, Inverso la citt si ritornava, E per paura ScoMsicchERATo , Scom-bic-che-r-to. Add.m.da Scombiccherare.Scri
l'aveva fuggito. (P)
vacchiato; altrimenti Schiccherato, Scarabocchiato. Franc.Sacch.Op.
ScoLPITAMENTE , Scol-pi-ta-mn-te. Avv. Distintamente ; e dicesi del

div. Lett. Don. Acciajuol. 56. Scritta di propria mano, ovvero direi

ben profferire le parole. Lat. explicate , distincte. Gr.8xos. Salv.

pi
scombiccherato il foglio. Alleg. 64. Riempiendomi, corte
se , l' orecchie di leggiadre canzoncine, e le mani di scombiccherate

Avvert. 1. 3. 3. 5. Incontrandosi nella r la detta l, non si finisce

di profferire , ma solamente s'avvicina la lingua a quella parte che


dovrebbe percuotere, se si dovesse la detta r scolpitamente pronun
ziare. (V) Car. Long. Sof. pag. 58. (Fir. 18 .) Questo fatto, po
sero bocca alle sampogne ec. , ed Iti , prima sotto voce , poscia pi
scolpitamente pronunciando, rispondevano. (B)
a Per simil. Chiaramente. Sal. Oraz. Vett. Ne' quali e felicissimo
ingegno e soprunuano giudicio riluceva scolpitamente. Sig. Viag.
Mont. Sin. 7. In questo frutto, (fico d'Adamo) si vede un gran
dissimo miracolo , che quando tu il
per qualunque modo scol
pitamente vi si vede dentro il Crocifisso. (N)
Scolpito, Scol-pi-to. Add. m. da Scolpire. [Formato per via d'intaglio;
altrimenti Scolto , Sculto.] Lat. sculptus, caelatus. Gr. ysyava vos.
Pass. 7. Dove era l' immagine della Vergine Maria col Figliuolo
fin braccio, di legname scolpita. Petr.canz. 7. 5. Che con vera piet
mi mostri gli occhi L'idolo mio scolpito in vivo lauro. Red.
Occh. La figura scolpita nel marmo di Sulmona, da me gi comu
nicata al signor Carlo Dati. Car. En. g. 4o3. Due gran vasi d'ar

cartucce.

ScoMBINaae , Scom-bi-n-re. [Att. Scompigliare, Sgominare , Scom


porre. Lat. dissolvere. Gr. xxvstv. Salvin. Disc.a. 26. Il timore

d'alcuni, che spendono tutta la materia in un sol mondo, acciocch


niente restando fuori, non venga con urti a percuoterlo e scombi
narlo , si mostra esser vano.

ScoMBINATo , * Scom-bi-n-to. Add. m. da Scombinare. V. di reg.(O)


ScoMninAzione, Scom-bi-na-zi-ne.[Sf. Lo scombinare; altrimenti Scom

piglio, ] Sgominio, Disordinamento. Lat. dissolutio. Gr. 8ucAvoris. Cr.


alla v. Sgominio.
ScoMBRARIA. * (Geog) Scom-br-ri-a. Antico nome d'un'isoletta adia
cente alla Spagna, ora Scombrera.Nome anche del Promontorio

di Spagna, ora Capo di Palos. (N)

ScoMeaEsoce. * (Zool.) Scom-bre-s-ce. Sm. V. G. L. Lat. scombre

sox. (Da scombros scombro, e dal lat. esox escce, pesce grande del
Reno.) Genere di pesci che riuniscono i caratteri dello sgombro e
dell'esoce.(Aq)

gento che scolpiti Sono a figure. (N)


Scoveno. (Zool.) Scm-bro. Sm. V. e di Sgombro. Salvin. Op. Pesc.
2 [Improntat , Inciso..] M. V. 7. gt. Cos diceano le lettere scol 3. 333. Stoltezza scombro uccide e grasso tonno, ec. (A) (N)
pite nella sua sepultura.
ScowbucLio, Scon-b-glio. [Sm.1 V. A. V. e di Scompiglio, V. G.
3 Ben pronunziato. Dav. Acc. 4ff. Io senti la
l scolpita ,
. 6. 86. 1. In Firenze ebbe gran romore e scombuglio. (Il testo
quando di il nome nell' orecchio al cancelliere, e disse: cc. Salv.
Duv. ha sombuglio.)
Avvert. . 3. 3. 7. La m ec. appo i Latini ha due suoni: l'uno im ScoMeuAmento , Scom-bu-ja-mn-to. Sm. Scompiglio , Disperdimento.
Fag. Rim. (A)
perfetto, e l'altro scolpito : lo scolpito ricerca il chiudere e l'aprir
delle labbra , allo 'mperfetto il chiuderle solo bastante. (V)
SconsuANTE, Scom bu-jn-te. Part. di Scombujare. Che scombuja.
ScoLPITone, * Scol-pi-t-re. Verb. m. di Scolpire. Che scolpisce. V.
V. di reg (O)
-

e di' Scultore. Liburn. Berg. (O)

ScoMnuiARE , Scom-bu-j-re. [Att.] Porre in disordine; altrimenti Di- -

Sc Lprrnice , Scol-pi-tri-cc. Verb.f di Scolpire. Che scolpisce. V.


di reg. V. e di Scultrice. (O)
Scolpirn A, Scol-pi-t-ra. [Sf. L'arte dello scolpire. V. e di' 1 Scul
tura. Lat. sculptura , coelatura. Gr. Avph.
a Effigie , Iunpronta. Lat. imago, effigies. Gr. stav. D. Gio. Cell.
lett. 2. Come la scolpitura del Re, che d forma alla moneta. But..

sordinare , Dispergere, Dissipare. Lat. dissipare, perturbare. Gr.


rap&rretv. (Sccondo i pi, corrotto da Scompigliare. In celt. gall.
conh insieme, con, e buair disturbare , onde buaireas turbamento ,

confusione.) Tac. Duv. Vit. Agric.397. Son coloro che l'anno passato,
coperti dalla notte , assalsero quella legione , e voi con le grida gli
scombujaste. (Il testo lat. ha : clamore debellastis.)

Purg. o. 1. Imperocch pi propric erano le scolpiture, che non 2 * Intimidire, e dicesi di Polli, d' Insetti svolazzanti e simili. V.
arebbe saputo fare Policreto , n la natura potuto producere.
Scombujato , S. 2. (O)
--- *
ass. Divenir bujo. V. Scombujato, S. 3. (O)
ScolTA. (Milit.) Scl-ta. [Sf Lo stesso che ] Ascolta , [nel sign. del

E n. pass. nel primo sign. I'ag. rim. Aiorch pi vigoroso


S. 2, V. ] Lat. excubiae, vigiles. Gr. Qpovpci. ( In ingl. scout, in
cclt. gall. sgud. Il Iohnson cava scout dal franc. ant. escoute che
sorgi, Allor pi si scombuja. (A) Stor. Semif76. Allora tutta sua
vale il medesimo, e questo da escouter, ora couter ascoltare.)Tac.
corte e oste iscombujossi , e chi ande in qua, e chi and in l.(V)
Dav. ann. 3. 73. Vidersi in quello esercito soldati vecchi, che non ScoMBU Aro , Scom-bu-j-to. Add. m. da Scombujare. [ Posto in di
avevano fatto mai guardia , n scolta. E Stor. n. 252. S' elessero i
sordine, Disperso.)
prefetti del pretorio a lor modo, cio Plozio Firmo gi soldatello, 2 Intimidito , Cui sia stato fatto spavento. Salvin. Pros. Tosc. 2.
allora capo di scolte.Guicc. Stor. 1 . 554f. Al primo tumulto, quando
2 a 1. La cicala ec. ha quel suo cannellino sul petto , col quale ella
dalle scolte fu significata la venuta del nemici.
succia il ccleste stillato, il quale ella scombujata , svolazzando,per
Scottane , Scol-t-re. [Att. e n. ass. sinc. di Ascoltare. V. A. V.
la paura sotto pisciandosi , rende per aria, e d lo spruzzo.
e di Ascoltare. Lat. audire. Gr. dovuv. Gr.S. Gir. 3o. Ora iscol 3 Diventato bujo; pi comunemente] Rabbujato. Lat. caliginosus ,
obscurus. Gr. coreuvds. Genes. Immantenente la terra ne venne ste
tate quali sono le due pareti.
Scolrevile, Scol-t-vi-le. Add. com.V.A.Guitt. Lett.39. 88. Iscoltevile
rile, l'aria scombujata , il fuoco turbo.
e tacita istando ai miei lamenti. (Quasi Tacendo ed Ascoltando)(V) ScomeussoLanre, * Scon-bus-so-ln-te. Part. di Scombussolare. Che scom
Scolro , Scl-to. Add. m. sinc. di Scolpito , V. Petr. Uom. ill. 87.
bussola. V. di reg. (O)
Le seconda (mensa d'argento) , dov'era scolta Roma, alla Chiesa Scombussolans, Scom-bus-so-l-re. I Att.] V. Bassa. [Metter sossopra
di Ravenna dom. (V)
checchessia , Mandar a male ; altrimenti Guastare , Sconcertare ,
Scoruna, Scol-t-ra. Sf Lo stesso che Scultura , V. Fr. Barb.266.
Sconquassare, ) Scombujare. (Dal lat. ex da, fuori, e da compulsare
. Faccian sepoltura Con suo nome in scoltura. (V)
Spinger fuori del suo luogo. Altri da bussola.) Salvin.
Scoruresco, Scol-tu-r-sco. Add. (m. Lo stesso che Scultoresco, V)
ros. Tosc. n. 1 8. Di cui (di Gove) solamente la testa, quando
si muove , scombussola mezzo mondo. Red. Voc. Ar. Mi valsi di
Car. Lett. 1. 38. Son tutto vostro alla scolturesca , e non alla
questa voce in una arietta per musica: Quest' Amore un frugoletto,
cortigiana. (Qui avverbialm.)
Scompavane, Scom-ba-v-re. [Att.l Imbrattar di bava. Lat. saliva foe
Ch'arrapina il cristianello, E ronzandogli nel petto. Gli scombussola
dare, conspurcare. Gr. rrva
uoAviv. Amet. 63. Poich' egli ha il cervello. (A)
molte volte colla fetida bocca, non baciata , ma scombavata la mia. Scombussolaro, Scom-bus-so-l-to. Add. m. da Scombussolare. Salvin.
Annot. F. B. 3. f. 4. Venne un marcio ipocondriaco, tutto afflitto
Segr. Fior. Cliz. 4. 2. Come non ti vergogni tu ad avere ordinato
che si delicato viso sia da s fetida bocca scombavato ?
e scombussolato, a casa un valente medico , che , secoudo la buona
2 - CE n... ass. Tratt. equit. Quest'asino ec. gittolli i piedi al collo,
scuola, cc. (A) (B)
e leccavalo , e scombavava, e ragghiava fortemente. (Questo esem Scov A. (Rit.j Scm-ma. Sm. V. G. Lat. scomma. Gr. cauuz.
(Scomma da scopto io cavillo, frizzo.) Cos dicevasi un Detto pic
pio, secondo il Rigoli, appartiene all' Esp. Pat. Nost.) (N)
Scousavaro, * Scom-ba-v-to. Add. m. da Scombavare, V. (A)
cante, ma coperto con astuzia ed urbanit, talmente che altro suo
Scomeenello. (Ar.Mes.) Scom-be-rl-lo.m. Strumento ad uso di asper ni, ed altro si intenda ; o vero Motto amaro che piace talvolta a
colui che lo riceve. (Aq) Muzzi. (O)
gere. ( Dal celt. gall. sgapair spargitore.) Car. part. 1. lett. 8.
-

2 Parola arguta, cavillo : undi Scommatico, Scottico. (Aq)


Scommarico. * (Gram.) Scom-m-ti-co. Add. m. Arguto, Cavilloso (Aq)
ScoueenomDE. (Zool.) Scom-be-ro-i de. Sm. V. G. Lat. scomberoides. Scommentato.
(Marin.) Scom-men-t-to. Add. m. Dicesi del legname
(Da scombros scombro, sorta di pesce, e idos somiglianza.) Genere
di pesci stabilito da Lacpde nella divisione de' toracici, che a della nave disseccato dal sole e da' venti. (Quasi schiumentato o sia
rivato della schiuma.) (A)
cagione delle piccole pinne sotto e sopra della coda e per l'unica
Patto che si debba vincere o perdere
pinna dorsale, assomigliasi al genere Sgombro. Sembra per altro s
souo
alcuna determinata condizione. Lat.
Grxpo. Lasc.
tenere il mezzo tra quest'ultimo ed il Gasterostero. (Aq)
SoweeRomoRo. (Zool.) Scom-bermoro. Sm. V. G. Lat. scombe
Streg. 6. 3. Lucantonio , i' ho guadagnato la scommessa. SerdStor.
romorus. (Da scombros sgombro, homos simile, e horos confine) Ge Ind4. 573, Finalmente venissero alla scommessa, e facessero spe
nere di pesci stabilito da Lacpde nella divisione de' toracici, che rienze quanto si voglia aspre e malagevoli- Cas. Lett 63. E allora,
non differisce dallo sgombro, se non per aver una sola pinna dor
se la signora Duchessa degner di accettarmi al suo giuoco, pro
verremo come andr la scommessa d'Annibale
sale, mentre ha le piccole pinne sotto e sopra la coda. (Aq)

tonde Fare scommessa, una scommessa=Scommetterel V. Fare


scoun. - (Geog) Scm-bi, Iscumi. Lat. Panyasus, Genesio. Fiume
Quell'altro ad us di scomberello l'austorio. (A) (B)

della Turchia europea. (G)


scoeccusna ne, Scon-bic-che-r-re. [Att.] Scriver male, e non puli
tamente. Altrimenti Schiccherare, Scarabocchiare.] Lat. conscribil
-

scommessa. Rusp. son. 3. 2oo. Vo' fare una scommessa, Che, sem

pre ch'egli strippa all'altrui spese, Rece poi roba , ch'ci ne cam
pa un mese. (B)

lare. (Corrotto da Conscribillare) Car. lett. 1. 7. Di star tuttavia Scmmesso , Scom-ms-so. Add. m. da Scommettere Sconnesso , D
sunito, Staccato. Lat. disjectus , fatiscens. Gr suuos,xxi.

accigliati, per non far altro che scombiccherar fogli, e versarsi al


l' ultimo il cervello per le mani,

Bern.rim. , g7. Una barcaccia par vecchia dismessa, Scassinata e

SCOMlPAGNANTE
buona verisimiglianza procede dal greco empathia, che vale interno

SCOMMIETTERE
scommessa. Buon. Fier. Intr. 1. Noi, ch'abbiam tutto trapanato il
dosso, Scommesse le giunture. E 4- 7- Ciscranne assai scommesse,

1 (5

scommovimento e infermit di mente, rende il th

per z.

re. Verb.m. di Scommuovere. Che scom


e targhe vecchie. E appresso: Ma ell'era guasta, Dico questa ma ScoM Movrrone, Scom-mo-vi-tolib: 2o. v. 4 Enea addirittura Apollo mosse,
lira, e si scommessa , Checc.
Pe
Di Peleo
commovitor
, e gl'infuse un
8
(B) , incontra il figlio,
valore. di genti
scourren, Scom-mt-te-re. Att. e n. pass. Propriamente Disfare buon
opere di legname, o di altro, che fossero comunesse insieme con ScomMovITRICE
-ce.
f di
di Scommuovere. Che
Verb, f
* Scom-mo-vi-tri
Pascol. Berg. (O)
tario di dommettere. (V.Sgangherare.) Lat. disglutinare, S. Gir. scommuove. ,Leon.
-

Gr. 8taxi. Tass. Ger. 18.44. Si scommette la mole e ricompone,

, Scom-mo-vizi-ne. [Sf V. e d' Scommovimento. G


sottili giunture in un congiunta. Serd. Stor. 6. 627. Il vio ScoMMovizioNE
con
lento batter del mare scommesse di maniera le bande, che vi cnlra
95. Per la scommovizione della citt per li malvagi cittadini
che la volevano guastare.(Alcuni testi a penna hanno scommozione 5
va dentro tanta gran quantit d'acqua, che i marinari cc. non soP Scommozione,
Scommo-zi-ne. Sf V. Scommovizione. V. e di Com
votarla.
a
perivano
2.
burl.
rin.
Franz.
Matt.
simili.
o
ossa
delle
2 I Slogarsi, deuo
movimento. (A)
-

--------

,o. Era pure una vita benedetta, Priva di cerimonie e sberrettate,


Che fan ch altri le braccia si scommetta. Diod. Salm. 2a. 14. Io
mi scolo come acqua , e tutte le mie ossa si scommettono (N)
3 -- Per simil. Seminar discordie o scandali. Lat. discordiam conci
tare. Gr. vicos ysipsuv.

ScoMMUovene

Scom-mu-ve-re. Att. anom. Perturbare

] Commuo

lista
vere, e dicesi propriamente di cosa che esce del esto.
e simili. Lat.perturbare, commovere. Gr.raparru.. Barioidac
9. Chi scommuove e dibatte la terra sotterra e cagionai tremuoti (N)
2 - Per simil. dicesi anche di cose morali; e parlando di ci

Stati ec. valel Sollevarli. G. V. . . 6. 4. Alle quali grida ero


t E n. ass. Dant. Inf 27. 36. In che si paga il fio A
more il popolo armato fue scommosso.
quei che scommettendo acquistan carco. But. ivi: Che scommette 3 (N. ass. Dicesi di Paese o simili ch' scommosso a guerra,quando
do ec., cio ai seminatori degli scandali e delle discordie. Varch.
Ercol. 79. Non hanno i Toscani verbo proprio, che significhi con in arme.] G. V. 9. 2. 2. La Riviera di Genova, cosi per terra come
mare, era tutta scommossa a guerra.
una voce sola quello che i Latini dicevano committere ? V. Lo pos per
-* E n. pass. nel 1. sign. G. V. l. 2. c. 12. Il castello di Lem
sono avere cc., anzi l'hanno, e mene avete fatto ricordare ora voi,

borgo ch'era in montagna si scommosse : rovinando fu trasportato

ed Scommettere.

4 sommuovere , Suscitar contro. ( Dal lat. committere porre a per lo tremoto ec. (P) Bartol. Ghiacc. 3. L'incessante SCOnlnuo
contrasto. ) Comm. Dant. Par. 6. 57. Scommettcano contro a Cc versi ch'elle (le particelle dell'acqua) fanno. (N)
5 - [Dicesi Scommuoversi di tempesta e vale Tempestare.1.Amm.Ant
sare il popolo della terra. (N)
3o. 29. La parte sovrana del mondo pi ordinata , e prossimana ai
5 Giucare per mantenimento di sua opinione, pattuito quel che si
debba vincere o perdere; il che dicesi anche Metter pcgno, ed as cielo, non si turba di nebbia, non si scommuove di tempesta
solutamente Giucare. Lat. sponsionem facere, pignoribus datis con Scoonan, Sco-mo-d-re. Aut. Apportare incomodo , disagio mole
stial-,Scommodare , Incomodare, Discomodare, sin. Lt, incom
tenderc. Gr. rapyyvac9a, ricxsic9a. (Dal lat. committere porre
modare , molestiam afferrc. Gr. 8xxov rapxtv. Buon. Tanc. 4
a contrasto. ) Red Vip. . 1 . Un uomo dottissimo ec. scommesso
Oh mi sa mal che tu gli scomodassi. Borgh. Orig. Fir. n 3. ci
avrebbe tutto il suo, che ogni minima gocciola di fiel di vipera be
-

vuta ammazzato avrebbe un uomo de' pi robusti.


a E n. ass. Salvin. Annot. T. B. 2. 2. Vuoi tu scommette
re ? (N)

in sull'Arno, scomoderebbe Tolomeo.


di
123, Non vogli
Lett. t. 123
2 voglio per che vi scomodiate
tanto.
cheCar.
per I men. pass.
-

Scommerierro, Scom-met-ti-mn-to. Sm. Lo scommettere, Il disgre Scoooaro, Sco-mo-d-to. Add. m. da Scomodare. Scommodato
sin. Segner Pred. 7. 2. Per rintracciar seriamente ec non so se mai
gare , sconnettere. - , Scommettitura , sin. Bellin. Disc. 1 . Lo
scommettimento e l'insinuazione del nostro strumento nella materia
scomodato abbiate di camera un Religioso. (A) (N)
Scomonezza , Sco-mo-dz-za. [Sf Disagio , Molestia; altrimenti Sco
ch'egli scommette. (Min)
Scorrrrone,Scom-met-ti-t-re. [Verbm. diScommettere. 1 Che scom modit, Scomodo., Incomodezza, sin. (V.Scomodo.) Lnt incommo
dum, molestia. Graviz, aprns. Dav. Camb. 95. Per agevola anco
nelle,
a - Seminator di scandali e discordie, Malfattore. Lat. seditiosus.Gr.
pi, e schifar la scomodezza e il pericolo del viaggio ec., si trov modo
d' avere i suoi danari dove altri gli volesse. Lasc. Madrigal. (Che
giova aver rifatto ec.) Non si potea pensare Luogo pi fuor di squadra e
impertinente, E ch'alla nobilgente Recasse pi disagio e scomodezza (B)
Geri del Bello scommettitore, e falsificatore di moneta.
Scommetrrrnice, * Scom-met-ti-tri-ce. Verb. f di Scommettere. Che Scomodissimo, Sco-mo-dis-si-mo. Add. m..] superl. di Scomodo. -- In
commodissimo , Ineomodissimo , sin. Salvin. Disc. s. 274. scom
scommette. V. di reg. (O
stagione la state, come contraria alle fatiche par
ScommettircaA, Scommet-ti-t-ra. Sf Lo stesso che Scommettimento, s dissima adunque
P
d'ingegno.
craciacruzs. Dittam. 2. 3. Cristiano fu, e fuggi come fuoco Ogni

scommettitore e ogni discordia , E pace disiava. Com.If 29. Fue

V. Bellin. Disc. 1 . Lo strumento calcato scommetta e sluoghi e

penetri e s'insinui fra le parti che tenevano continuata insieme


tutta coerente essa materia ; questa sola scommettitura e insinua
zione sar ella un foro o un taglio ? (Min)

Sconnezza ae , Scom-mez-z-re. [Att.] Divider per lo mezzo, Partire

oMoDITA , Sco-mo-di-t. [Sf Disagio, Molestia, Malag


Scomoditade, Scomoditate, Incomodit, incommodi
Discomodit, sin. (V. Scomodo.) Lat. incommodum, incommodita

Boghofi
avia, vaxipua.
Gr. 8aprs,
molestia,
g. I'ur.
la scomoditi
davvantaggio
quale si aggiungeva
. Alla difficultas.

per egual parte. IV e di Dimezzare. Lat. dividre.Gr. api.


Scoxamezzato, * Scom-mez-z-to. Add. m.da Scommezzare. V. di reg.(O) ScoMopo, Sc-mo-do. Sm. Disagio, Danno; altrimenti) Incomodo
Scomodit. -, Discomodo, sin. Lat. incommodum, detrimentm
ScoMMIATARE , Scom-mia-t-re. [Att. Dar commiato ; V. e d'] Ac
Gr. nuia, far Tratt. segr. cos. donn. Si assuefacciano digne
commiatare. Lat. deducere. Gr. rorurv.
per esercizio ad alcuni pesi portabili, e senza scomodo. Corsinor
2 N. pass. Pigliar licenzia o commiato. Lat. abeundi veniam pe
racch. 17.25. Questi, come magnanimo e cortese, Fe'loro un desinare
tere , vale dicere. Gr. xxipuv v. Nov. aut. 78. 3. Tornando al
all'improvviso, Che tal non lo farebbe ec. Scomodo non euro, non
signore , per iscommiatarsi da lui , il signore disse : ec. Vit. Crist.
Aila per fine ringraziandole essi, si scommiatarono da tutti quan cur spese, Oltre all'aggiunta d'un benigno viso, ec. (B)
Scomodo diff. da Incomodo, da Scomodit e da Scomodizza. Tutti
ti. E altrove: Abbracci strettamente la madre, e scommiatossi da
riuniscono la significazione del disagio, della molestia. Per quella della
loro e da lei.
Difficolt anche pare che potrebbero scambiarsi tra loro, ma nel
ScommiATATA, Scom-mia-t-ta. [Sf] Lo scommiatare. [ V. A. Meglio
scnso medico di Malattia lievc , indisposizione, nessuno direbbe Sco
Commiato.) Ricord. Malesp. cap. 8. E fatto questo, si fece aprire
modo n Scomodezza o Scomodit. Cos Dare incomodo, diciamo e
la porta, e fece grande iscommiatata dalla Reina.
non Dare scomodo o scomodezza o scomodit. Finalmente la voce
ScomaTATo, Scom-mia-t-to. Add. m. da Scommiatare. (Congedato,
Incomodo si adopera nel senso di Disavvantaggio, pel quale gli altri
Licenziato. V. e di' Accommiatato.]
vocaboli non veggonsi usati da' buoni scrittori.
n - E fi . [detto anche di Cose immateriali..] Introd. Virt. E scom
Scoopo. -Add. (m. Disagio, Disadatto, Disutile ; contrario di Co
miatati dalla fede, ci partimmo , per compier nestro viaggio.
modo-, Scommodo, lncomodo, Incommodo, sin. Lat. incommo
ScommoDARe, Scom-mo-d-re. [Att. e n. V. e di Scomodare. Lasc.
dus, ineptus. Gr. vapuoaros.
Sibill.5.7. Faceva per accomodarvi. M. E tu m'arresti scommodata.
Scommon Ato, * Scom-mo-d-to. Add. m. da Scommodare , V. (N) ScopAosAmenro , Scom-pa-gi-na-mn-to. Sm. Confusione dell'ordine
l'urbazione della simmetria,-, Scompaginazione, sin. saneo Pr
ScommoorTA , Scom-mo-di-t. [Sf. V. e di ] Scomodit. Pros. For 3.
Berg. (Min)
9o. Per non recar disturbo col dove onesta brigata si ritrovava,
egli celasse la propria scommodit, e s'infingesse di avervi pienis ScomPAGNAae, Scom-pa-gi-n-re. Att. Turbare la si
-

--

der l'ordine. ( Dalla S privativa, e da


Prudenzio e Paolino trovasi in senso di Commettere, Concatenare
e questo dal lat, compago, compaginis commessura.) (A)

sima consolazione.

ScomMobo, Scm-mo-do. tAdd. V. e di1 Scomodo. Varch. Lez. agg.


Il quale (luogo) pu essere sacro e profano, lungi e d'appresso,
chiuso e aperto, commodo e scommodo.
Scommosso, Scomms-so. Add. m. da Scommuovere. [Agitato, Scosso.]
La t. commotus. Gr. ovv3 ss. Vit. Barl. 5. Quando il santo uomo
ebbe tutte queste cose dette , s fu il Re molto scommosso in ira e

a.

2
Incline ne
diamante.

sola dell'impeto d'una ruota,


sue parti, scompagina il

lante , ne molto salda nel le

3 E n. pass.Turbarsi nella simmetria, Confondersi nell'ordine.(A)

in mal talento. G. V. 9. 6o. . I Fiorentini, veggendo la perdita ScoPAcirao, Scom-pa-gi-n-to. Add. m. da Scompaginare. Che
compage. (A)
della dovuta
di Lucca, furono molto crucciosi e scommossi. E 2. g. 6. La s oMPAGINAzione
ina
, Scom-pa(A)stesso ch e Scompagina
cald. fredd. Lo
citt era tutta in arme , e con molti forestieri e contadini, e tutta mento, V. Del
scommossa in gelosia e paura.
ScomPAGAMENro, Scom-pagna-nun-to. Sm. Separazione, Disunione
2 - * Spinto , Indotto, Eccitato. Stor. Barl. (O)
Scollegamento. -, Discompagnamento , sin. Dat.it.pt. Faust
Scommovimento, Scom-mo-vimn-to. [Sm. Lo scommuovere, Il per.

tunbure; altrimenti Perturbamento..], Scommozione, Scommovizione, Or. Cic. 3. 51. Berg. (Min)
sin. Lat.commotio , motus, tumultus. Grcruxirmas, xivnos, rapaxh. Sco PAcNasr , Scomrpagnante. Part. di Scompagnare. Che scom
Salvin, Disc, 3. 14. Di fatto il nome di pazia , che non senza

pgnia. P. di reg. (O)

SCOMPAGNARE
SC() MlPORRE
(55
SconnacNAh, Scom-pa gn-re. [Aut.1 Dunire o Sparar da' compa Seoupio.AMesto, Scom-pi-glia-mn-to. [Sn.1 Lo scompigliare; altri
menti Perturbazione, Confusione, Scompiglio..](V. Guastamento.) Lat.
perturbatio, commnotio. Gr. rapaxh, ovyximous. Segn. Crist. instr
2. 13. 3. Il paragonare le opere somme de gran monarchi nella con
dotta degli eserciti, nel soggiogamento delle citt, nello scompiglia

e ni. -, Discompagnare, sin. Lat. dissociare, sejungere , separare.


Gr. Baxstv, iardiva, a3vyvvva.
2 (Dividere , Disgiugnere semplicemente. Fav. Esop. Parte il no
stro amore col suo abbajamento, e domanda di scompagnare il ben
della pace.

mento de' congiunati, ec.

3 N. pass. Disunirsi o Separarsi da' compagni; e fig. Staccarsi , Scompigliante. * Scon-piglin-te. Part. di Scompigliare. Che scom
Rimuoversi da chcchessia Petr. canz. 44. 6. Con voci ancor non
piglia. V. di reg. (O)
preste Di lingua che dal latte si scompagne. E son- fo. Dal cor ScompicLIARe, Scom-pi-gli-re. Att. Disordinare, Confondere e Per
l'anima stanca si scompagna , Per gir nel Paradiso suo terreno.

turbar l'ordine, proprio delle matasse ; contrario di Compigliare

Franc. Sacch. nov. 4o. Io mi scompagno da te. Bart. Uom. lett.


pag. 3. N mai pi fino a quest'ora si sono l'una dall'altra scom
pagnote e divise. (N)
ScompaGNATvo, Scom-pa-gna-ti-vo. Add. m. Atto a scompagnare, Di
sunitivo. Mazz. Dif. Dant. 2. *o. Berg. (Min)

secondo Festo, valse Adumare, Ammassare: e compilare viene da cui


con, e da pilare con lensare, che procede dal gr. piloo io stringo,

ScompacNaTo, Som pa-gnto. Add. m. da Scompagnare. Disgiunto,


Separato. , Discompagnato, sin. l Lat. dissociatus, disjunctus, sc
paratus. Gr. 82(vxsi. Varch. Ercol. 236. Noi le potremmo per

sci Di scompigliar tutta questa matassa.


- [Per metaf: Tu bar le cose stabilite, e dicesi di Citt , Stati ,
Compagnie ec.) G. V. 2. 59. 3. Onde tutta la corte ne fu scom
pigliata. Morg. 6. 2. Quell'amorosa stella rifulgente , che spesso

avventura chiamare spicciolate , o scompagnate. Buoni. Fier. 2 3. 9.


Elle oneste Ostavano al favore, scompagnate Dagli uomin loro. n
Orig. Fr. 226. Vorranno che non resti cos privo d'appoggi , n
cosi scompagnato Plinio, come io mi credo.
- Che sta senza

Che non ha

compagnia.

Chiabrcanz.

Confondere e Mischiare.) Lat. perturbare , confundere. Gr

zrapzirrev. (Dalla particella privativa er, e dal lat. compilare che,


condenso) Sal. Granch. .3. Infin che tu non guasti, e non

troppo gli amanti scompiglia. Bern. Orl. . 4. 82. Tutta la gente


sbaraglia e scompiglia. E 3. 5.33. Distese le sue genti insin in Puglia,

E tutta Italia scompiglia e 'ngarbuglia.


3 Detto di Trattato, Negozio e simili. G. V. 8. 69. 4. Ordinaro

3Scompagnata e soletta Tutta tua giovinezza Non di menar, ben sai.(B)

sottilemente, per iscompigliare il trattato, di

- * Che non si assomiglia o in grandezza o in colore o in forma


al suo compagno; e dicesi nell'uso delle cose appajate, come cavalli,

contraffatta. (V) (B)

bovi, volatiti e. i quali differiscono in alcuna loro qualit esterna;

forni

mandare una lettera

4
[ Detto
della che
Fantasia
vale Confonderla,
Gal Sist. e16riQuesti
uccelli,
ad arbitrio
loro volanoTurbarla.1
innanzi e 'ndietro,

girano in mille modi cc. , mi scompigliano la fantasia.


opposto di Appajato. (Ne)
ScoupacNatuRA , Scom-pa-gna t-ra. Sf Disuguaglianza di natura, di 5 - E n. pass. G. V. t . 5. 3. Per la morte del detto re Andreas

si scompigli tutto il regno di Puglia. (Qui nel sign. del S.2) (N)
sordinatamente. Lat. perturbate, confuse. Gr. avy xxvuvs. Carlett

mensione o figura fra pi cose dello stesso genere ; L'essere scom

pagnato, nel sign. del S.3. di Scompagnato., Discompagnatura,sin. ScoMPIGLIATAMEnrr, Scompi-glia-ta-nn-te. Avv. All'avviluppata, D
Lami Lez.ant. La variet e scompagnatura delle colonne, e la disu

.
. Il che fa , che scompigliatamente vi scrivo questa
guaglianza lo o cc. danno bene ad intendere di esser tali materiali
serviti a fabbriche pi antiche. (A) E Car. Apol. 49. Che dottrina ScomPicLiato, Scom-pigli-to. Add. m. da Scompigliare. Intrigato, e
in aere questa, trovata nuovamente da voi, dell' accompagnatura e dicesi propriamente di matassa.1 Lat. pertubatus , confusus. Gr
scompagnatura di queste voci co' sustantivi? E'69. Ne seguita per quc
arapax9s, ruycxvavos. Red. Oss. a. 7. S'inti iga a foggia
sto, che l'accompagnatura o scompagnatura delle parole faccia signi
d'una scompigliata matassa di refe aggrovigliato.
ficar questo nome di Dio altro che bene? (B)
2 Fig. Confuso, Disordinato, e dicesi di cose Fir. Trin. 4 5
Scompaniae , Scompa-ri-re. [N. ass.] Si dice del Perder di pregio o Ogni cosa confiso, intricato , avviluppato e scompigliato. Sagg
di bellezza alcuna cosa posta a confronto o paragone con un'al
nat. esp. 69. Fanno, per modo di dire , nn ripieno scompigliato
tra. Salvun. Pros. Tosc. . 181. Vedete ora come il sonetto, che
e confuso. Car. En. 3. 397. Co' fieri denti e con le bocche in

a prima vista facea qualche comparsa, scomparito, e quasi ri

pure Ghermir la preda, e ne lascir di novo Vote le mense e scom

detto al nicnte. Red. Lett. Se nulla vi pu essere che scomparisca, pigliate e sozze. (B)
questo sar il mio povero ed oscuro nome. (A)
3 - (Turbato, Sbigottito. G. V. . 4. . La citt scompigliata e tutta
Scompanuscente, Scom-pa-ri-scn-te. Add. com. Che scomparisce. Stigl.
schiusa , e le genti tutte sbigottite.
Occh. Berg. (Min) (N)

Scoupaarro , Scom-pa-ri-to. Add. m. da Scomparire, V. (A)


Scowpa atimento , Scom-par-ti-mn-to. [Sm.] Lo scompartire ; (e dicesi
anche delle Divisioni, Separazioni di terreno che s'usano fare negiar

4 * Alla scompigliata, posto avverb. Scompigliatamente, Disordi


natamente. (A)
, * Scom-pi-glia-t-re. Verb. m. di Scompigliare. p,

s
dini per seminarvi o piantarvi ci che un vuole distintamente; al s
trimenti Spartimento, Compartimento. 1 Lat. divisio, partitio. Gr.

i reg. O

, * Scom-pi-glia-tri-ce. Verb.f di Scompigliare. V. di


reg.

8avou4. Soder. Colt. 2 . Nello scompartimento de'campi si riempia ScomPicLio, Scom-pi-glio. Sm.1 Confusione, Perturbamento, [Disor
il fondo di sassi ammontati in colmo.Sagg. nat.esp. 4. Questo scom dine ; e dicesi meglio di persone o di animali che di altre cose.

patimento si potr fare a occhio. Serd. Stor. 6.2 19. Lo scompar

, Scombriglio, Battibugli, sin.) (V. Tafferuglio.) Lat. perturba

timento poi di tutta la citt fatto in questa maniera.


La parte della cosa scompartita..] Benv. Cell. Oref4f7. Io era ob
bligato ad alcune gioje , che nello scompartimento di detto bottone

tio, motus, tumultus. Gr. rap2x4. G. V. 1 n. 6. r. Per la qual no

vit fu grande scompiglio alla nostra oste. Dicer. Div. Qui sarebbe
potuto star distretto con essi in s grande scompiglio della guerra.
Morg. 7. 2o. Subito il campo tutto in iscompiglio, E corron tutti
come gente pazza. Bern. Orl. ... 24. 26. Ed a quel suono ancor qual

si avevano a serrare.

* (Rett.) Distribuzione delle parti di un discorso. (O)


(Archi.) Quella parte dell' ar hitettura che divisa tutto il sito

che altra cosa Uscir vcdrete piena di scompiglio.

dell'edificio in siti minori. Baldin. Voc. Dis. Scompartimento. Una ScompicLiuMe , Scom-pi gli-me. (S n.l Massai di cose scompigliate; al
dissipatio, perturbatro. Gr. aszad,
delle sei parti necessarie all'edificio, ed quella che divisa tutto il trimenti Scompiglio.
rapaxi. Buoni. Tunc. 5. 5. Tante zizzanie e tanti scompigliumi ec.
sito di esso in siti minori. Bello dicesi quello scompartimento che
Fanno
che
dell'amore
esca
de'fiumi , Evada un tratto a rasciugarmi
non interrotto, confuso , sciolto , e di parti sconvnevoli compo
al sole.
sto, che non aver ti oppe membra, n troppo grandi, n troppo piccole,
deformi , discordanti e quasi separate dal restante del corpo. (A) (N) Scoupisciane, Scom-pi-sc-re. Att. Pisciare addosso, o Bagnar di
(Marin.) Scompartimenti: chiamansi cos. Tutti gli alloggiamenti
piscio checchessia. Lat. commingere. Tes. Br. 5. 4f.Se 'l lione gli

le distribuzioni, le stanze che si fanno nell' interno di una nave.

che si separano con paratie , per collocarvi va ie cose, e per allog


garvi gli ufficiali , ec. (S)
Scowpa ariae , Scom-par-ti-re. [Att. anom. Giustamente distri' uire, D
videre in aggiustate parti ; altrimenti Compartire. Lat. distribnere.
Gr. avcsiv. Tac. Dav. ann. 2. 32. Giunta l'armata, avvi i vi

veri, scompart per le navi le legioni e gli ajuti. Sagg. nat. esp.4.
E per bisogna scompartirlo tutto colle seste diligentemente in dieci

puote porre mano, per niuno modo non l'uccide per, ma rompc
gli le gambe, e scompiscialo per fargli pi onta. Franc-Saceh. nov.
8a. Mette mano alle brache, e scompisci l' ubbriaco con pi orina,

che non avea bevuto malvagia, che m'avea bevuto 3o bicchieri ; e


che l' ebbe, ec.
2

N. pass. tPisciarsi addosso1 CiriffCalo.3. 9. E per paura v'


chi si scompiscia. Fortig. Ricc. 6. 6. La donna si contorce co

me biscia Per la paura, tutta si scompiscia.(N)

parti uguali. Buon. Fer. 2. 3. 7. Scompartire 'l non nulla quando 3 Aver gran voglia e stimolo d'orinare. at. mictu ire. Gr. ovpmrsitv.
d' una cosa assai piccina , O d'una poca roba , o un piccol piatto 4 Dicesi scompisciarsi delle risa, di risa,dalle risa,l per le risa e
Si fa pi parti per soddisfar molti.
in modo basso vale Ridere smoderatamente. Lat. risu diffiuere , di
srumpi. Fir. Trin. 5. . Oh voi ci avete fatto proprio scompisciar per
a - N. pass. Dividersi alcuna cosa fra pi persone. Benv. Cell.
Vit. Ai tutte le figliuole ; il restante si scompartirono i fi
le
a contarciinquelle
vostre
sut.col
2. Ed
io soFacea
ben
cherisa
argomentavi
guisa,
Che 'lsciagure.
concessoMeiz
confuso
quesito
-

liuoli.

Scom-par-ti-to. Add. m. da Scompan tire. t Distribuito in


le panche scompisciar di risa.(Qui detto enfaticamente, e per iperbole.)
parti. Attrimenti Compartito..] Lat. divisus, dissectus , distributus. scoscitore, scom-pi-sci6-ne Sm. V. Bassa. Erroraccio, Marrone,
'Gr. aupic9eis. Tac. Dav. Stor. 3. 3o9 Pose alle trincee e porte
Strafalcione. Bemb. Lett. (A)
le legioni scompartite. Red. Oss. an. 22. La parte che posa nel lato scompesta, Scom-po-nn-te. Part. di Scomporre Che scompone.
destro trovasi per lo pi scompartita in tre lobi.
V. di reg. (O)
ScompensaRe, Scon-pen-s-re. [Att. e n. ass. V. contadinesca. Pensar scouronnero, Scom-po-ni-mn-to. Sm. Lo scomporre, lo scompa
qua e l, Girar colla mente rugumando. Lat. secum volvere, Liv.
ginare; altrimenti Scomposizione, Scompaginamento. - , o
ponimento, sin. Pallav. Conc. Trid. (A) Bellin. Disc. s. 373.
Gr. upwav. Buon. Tanc. 2. 4. I' non saperre' ire scompensando
-

Quel ch'ella s'abbia cos a un tratto. E Salvin. Annot. ivi I'non Quando adunque fa i suoi scomponimenti l'Anatomia , clla noia fa
o i contadini , cio saprei. Scompensando, pensando ScompoRae,
suo lavoro impensatamente e alla cieca. (Min)
Scon pr-re. Aut. (sinc. dell' antiquatoScomponerel Gua
ua e l. (B)
Scom-pia-c re. N. ass. anom. Non far piacere , Sgra
stare il compost, ted anche Confondere,1 Disordinare-r, Discom
dire. Ceba Rep. 35. Bes. (Mlin)
focab. Pl.

porre, sin. (V sbandare) Lat. resolveo, destruce. Gr. aiu.


2

1 G6

SCONCACADO

SCOMIpOSITIVO

a E' n. ass. Bellin. Disc. 1 1. Che pretcnd'ella

giammai ricavar

ne da questo suo tanto scomporre? (N)

delle antiche religioni e c'eute moderne , per la quale si toglie ad


ulcuno il diritto di assiste e ai sacrifizii , eutrare ne'templi ec.,

Scomunicagione ,
, Scomunicamento, Scomunione,
Escomunicazionc , sin.
si scompone , E dispar come neve a poco a poco.
=Pur Gettare, S. 32. (N)
4 Per metaf [Scomporsi nel volto = Turbarsi.) Salvin. Disc. 2. ro. 2 onde citare la
Quante indegne cose convicne che faccia l'irato! come si scomponga 3 (Eccl.) Pena imposta dalla Chiesa per coi rezione, che priva
nel volto e ne' moti!
della participazion de' sagramenti , e del commerzio de' Fedeli ; [ e
5 (Ar. Mes.) Scomporre dicono gli stampatori il Disfare una forma,
secondo la sua gravit si distingue in maggiore e minore; grecumeute
Anatema ; altrimenti Censura. Lat. excommunicatio. Gr. cv9 suz.
separandone le lettere, e disponendole di nuovo nelle casse, ciascu
ma nel suo proprio nicchio. (A)
G. V. 257.2. Alla quale scomunica c interdetto s'appell al Papa.
Scomporre diff. da Disordinare. Questi due verbi sono promiscua Scomunicacione,Sco-mu-ni-ca-gi-ne. Sf Lo stesso che l Scomunicazio.
nc, [I Scomunica , V.) G. V.7. 23. 5. E per cadde in sentenza di
mente adoperati nel senso figurato; ma nel proprio sono diversi. Scom
scomunicagione di santa Chiesa.
porre Risolvere ci ch' composto ; Disordinare Disgiungere o
Confondere ci ch' posto in ordine. Si Scompone per mezzo della ScomunicAMENTo , Sco-mu-ni-ca-mn-to. [Sm. Lo stesso che) Scomunica
chimica un minerale composto di pi clementi ; si Disordinano i
zione , Scomunica, V. Tratt. Consigl. Questo scomunicamento sar
pezzi d'uno scacchiere, quando tolti dal proprio posto si mettono
sopra tutti quelli che saranno a sinistra..
alla rinfusa nischiati tra loro. Si Scompone un orologio, quando si ScomunicAnre: * Sco-nu-ni-cn-te. Part. di Sconunicare. Che scomu
utca. V. di reg. (O)
tolgono e si separano tutte le parti che ne costituiscono il sistema ;
si Disordinano le file di un esercito, quando la forza nemica fa che ScoMunicAre, Sco-mu-ni-c-rc. (Att.1 Imporre scomunica, tFulminare
si ritirino le schiere in confusione.
l' interdetto ; altrimenti con greca voce Anatemizzare. , Esconu
Scomposn 1vo , Scom-po-si-ti-vo. Add. m. Auto a scomporre. Bellin.
nicare, sin.) Lat. a Christianorum comununione separare. Gr. 2 Suzr3sv. (Scomunicare metter fuori della comunicazione.) G. V.
Disc. 1 . L' acqua . . . diviene scompositiva di tutte le cose. (Mlin)
2. 42. 3. Issofatto fu scomunicato. Pass. 42. Da coloro che fus
Scompositance,Scompo-si-tri-ce. Verb. f di Scomporre. Che scompone.
sono scomunicati di maggiore scomunicazione cc. , dee il confessore
lielin. Disc. 1 . Che pretend'ella giammai di ricavarne da questo suo
domandare saramento, ch' egli staranno a' comandamenti della Chic
tanto scomporre . . . . , e scomporre con tanta e si varia ingegneria
di macchine scompositrici ? (Min)
sa. E f4. Poi gl'imponga la penitenza cc., l comandandole che si
guardi di non ricadere in simile
lo quale fosse scomunicato.
Scomposizione, Scom-po-si-zi-ne. [Sf Discioglimento di un tutto nelle
sue parti; altrimenti Scomponimento. E fig. Alterazione d'animo,
Maestruzz. 2.35. Quando il giudice dice : io iscomunico colui, e si

3 - E' in pass. Copp. rim. burl. 2. 27. Tanto pi quel si scema e

Perturbazione. Lat. perturbatio. Gr. xrpags. Segner. Mann. O


tobr... 31. 3. Rare volte avviene che un suddito resti in religione e

miglianti
parole, s'intende della iscomunicazione maggiore. E pi
sotto : Che sar di due , a' quali fu commesso che cglino scomuni

uendato da quel gastigo ch' egli si vede dar dal suo superiore con

chino alcuno, e ciascheduno di loro in uno momento mcdesimo dice:

ira d'uomo, cio con tale scomposizione e con tale severit, che

io ti scomunico, se colui non ti iscomunica? Risponde sant'Ugone.


Ciascheduno di que' giudici iscomunica , impcrocch la loro inten

di notino in lui passione.

a (Ar. Mcs.)
sccmporre , nel sign. del S. 5. (A)
ScomposTAMETe, Scom-po-sta-mn-te. Avv. Con scompostezza. Lo stes

zione , che costui sia iscomunicato. Din. Comp. 3. 75. Scomunic


gli uficiali , c interdisse la terra.

so che Malcompostamente , V. (A) Cr. alla v. Sbaiestratamente.(B) 2 - (N. ass. Maestruzz. 2.34 . Lo scomunicato non puote iscomu
Pos. lior. 3. 2. . 3. L'altra (donna si doveva intendere) per la nicare. E ... 35. Ciascheduno di que' giudici iscomunica. (N)
parentela, ovver collegamento delle parole , l'una con l'altra fatto ScomunicA1issimo , Sco mu-ni-ca-tis-si-mo. Add. m. sperl. di Scomu
nicato. Alleg. (A)
opportunamente ; della qual parentela par che oggi si siano smarriti
, Sconiu-ni-c-to. Add. m. da Scomunicarc.1 Lat. albsten
i buoni sensali , e che elle ad arbitrio si mescolino scompostamente Scomunicaro
tus, S. Cipr. Gr. dvx9 saxra 9 ss. G. V. 2. o5. . Della detta ca
a guisa di femmine licenziose e mal costumate. (N. S.)
duta subitamente morio sanza penitenza ; scomunicato e dannato da
Scompostezza , Scom-po-stz-za. Sf Immodestia, Dissolutezza. -, Di
compostezza, sin. Scgner. Pred. 23. 4. Con qual modestia egli se
santa Chiesa. Pass. f3. Imprima il pcccatore scomunicato si dce
der alle commedie, se assiste alla predica con tanto di scompostez umilmente inginocchiare. Dittan. 2. 25. Or questo Imperador fu il
za ? (A) (B)
primo , il quale Fosse scomunicato per la Chiesa.
-

ScouPosto , Scom-p-sto. Add. m. da Scomporre. Disordinato, Con 2 - Per simil. Iniquo, Pessimo. Lat. cxsecrandus, sacrilegus. Segui.
so -, Discoimposto, sin. Lat. incompositus. Gr. raro. Fir. Conf Instr. I rimedi son di due sorte : altri vagliono a punire que
Disc. lett.326. Come potr mai leggere il Fiorentino composto con ste lingue scomunicate , cc.
quello di mezzo aperto che egli non divenga nel viso tutto scompo 3 di sm. parlando di Persona) Maestruzz 2.43. Da ogni
sto? Tac. Dav. Stor. 3. 35. Il quale, assalito il nimico scomposto scomunicazione o maggiore o minore data dalla ragione puote lo sco
e sbandato per vaghezza di preda, lo ripinse a'navili. E 4. 34. municato essere assoluto dal Vescovo. Pass. 43. Mcntrech dice il
-

salmo , batte le reni dello scomunicato con alcuna verga o bastone.


posti. Marchett. Lucr. lib. 2. v. 335. Poich si sciolgon de prin Scomunicatore, Sco-mu-ni-ca-t-re. (Verb. m. di Scomunicare l Che sco

Senza aspettar d' ordinarsi, cominciano a combattere stracchi e scom

- cipii primi Le positure, ed impediti affatto Sono i moti vitali ,

in

fino a tanto Che squassata e scomposta ogni materia, ec. (B)

Scorurne,Scom-pu-t-re. Att. Sbattere, Diffalcare, Levar dal com


puto. De Luc. Dott. volg. 3. 6. g. Berg (Min)
ScompuzzAaE , Scompuz-z-re. (Au. Empiere di puzzo. Lat. foctore

munica. Lat. excommunicator. Gr. 5 dv29saariv. Maestruzz. 2.4o.


Essi iscomunicatori metterebbono molti in pericolosi lacciuoli; la

qual cosa sopra 'l capo loro si rivolterebbe. E 2-43. Dalla


senten
dallo sco

zia del giudice non puote essere assoluto nuno, se non se

municatore, ovvero dal suo superiore, se non s'appella, ovvero se

implere. Gr. vauias rx19 suv.


lo scomunicatore negligentemente, ovvero inaliziosamente indugi l'as
a - [Efig.] Fr. Giord. Pred. R. Co' loro fetidi aliti di parole mal
soluzione.
dicenti scompuzzano ogni assemblea.
ScomunicATRice, * Sco-mu-ni-ca-tri-ce. Verb. f di Scomunicare. Che
Scoruaro, * Scom-puz-z-to. Add. m. daScompuzzare. Tolom. Lett. scouunica. V. di reg. (O)
fa43. (Ven. 1559) Sono in tutto risoluto di fare come fan coloro Scomunicazione, Sco-mi-ni-ca-zi-nc. Sf Lo stesso chel Scomunica,
che si trovano anmalati di qualche grave e quasi incurabile infer. V. Lat. sacrorum interdictio, excommunicatio. Gr. rdSuz. Mae
mit : li quali dopo c'han provocato medici e medicine ... ... e scom struzz. 2. 34. 2. Scomunicazione ispartimento da ciascheduna le
Puzzate tutte le spezierie, alla fine stanchi e abbandonatisi si risol
ittima comunione, e atto legittimo. G. V. 2. o6. 6. Sotto pena
vono a non ci far pi niente. (P. V.)
scomunicazione.Pass. 26. Sono malagevoli casi quelli de'matri
-

ScorezzoAar, Scom-puz-zo-l-r. tAti V.A. Levar via la nausea


con alcuna cosa che riaccenda l'appetito. (Val ropriamente Levar
quella puzza che ti resta fitta alle narici,
hai ingozzato al
cun che di nauseoso , come l' ipecacuana, la china ec.)

moni ec., delle ripresaglie, de'pegni, delle scomunicazioni , delle


irregolaritadi , ec. E 44. Dalla scomunicazione minore, la quale
l'uomo incorre participando con alcuno scomunicato ncl favellare O

2 - E n. pass. Pataff 2. Dch non far grotte, ch' io me ne scompuzzolo.

ncl mangiare, puote prosciogliere il prete. Vit. SS. Pad. L'altro,


come malizioso, volentieri rimase nella scomunicazione. Din. Comp.

Scocaa Sco-mu-n-re. Att. V. A. Guastar la comunanza , Di


inte. Dividere. Lat. communionem dirimere. Gr. oraria 8.

3. 76. La Chiesa di Roma richiese i Fiorentini, e form processo di

scomunicazione , e sentenza di contro a loro.


Din. Comp. . 4. Ma vinciamli prima con ingegno , e scomuniamli 2 * Fare scomunicazione = Scomunicare. V. Fare scomunica
colle parole piatose, dicendo ec. E appresso rdinarono due per zione. (N)
contrada, che avessono a corrompere e scomunare il popolo.
Scomunione, * Sco-mu-ni-6ne. Sf V. e di' Scomunicazione , Scomu
-

a - Nota uso. Lucan. 67. Quando egli furono entrate in mare, il


vento, la piova e la gragnuola lievasi , e la tempesta si forte che
tutto il mare era iscomunato. ( Qui in sign. di Sgombinato, Sgo
minato.) (V)
3 - * Per metaf
it. S. Gio. Gualb. 34. Dunque cosi pessimo e

nica. Giamp. Maff. Vit. S. Malach. cap. o. Ma premendolo con


tutto questo i divoti, e molto pi quelli ch'erano di maggiore au
torit , e senza voler ammettere scuse di sorte alcuna minacciando
gli aperta scomunione : alla morte, rispose il benedetto uomo, voi

ni tiratc. (P. V.)


dobbiamo.( Cioe, sepa Scouzzolo,
Sco-nz-zo-lo. (Sm. Nulla,Punto.-, Scamizzolo, sin
rare da noi.) (V)
( Dall' ebr. scemetz tantillum , minimum alicujus rei, Altri dal lat.
4 - n.pass G. V. 6. 34. 3. La citt si cominci a scomunarsi, ex, e da comminutio scemamento.) Varch. Ercol. 98. Quando i mac
e partirsi i nobili e tutto il popolo.
stri voglion significare che i fanciulli non scle sono sapute , e non
-

scellerato difetto tosto lasciare e scomunare

Scontuaro, Scomu-n-to. Add. m. da Scomunare. V. A. [Disunito,


ne hanno detto straccio : usano queste voci boccata, boccicata ec.,
Diviso1 G. V. 2. 9. 3. Allora lo scomunato e disarmato popo briciolo , capello, pelo, scomuzzolo.
lazzo col loro pazzo caporale si partiro. Din. Comp. n. 14. E cosi SconcAcADo, Scon-ca-c-do. tAdd. m. Idiotismo lombardo, scritto anche
col g. V. e di'Sconcacato.] Franc. Sacch. nov. 82. Tu l'hai fatto
cominati conciamgli per modo
che pi non si rilievino. Lucan.
ltres
3. Or re
sete
a Romafosse
, si
e altresi scomunata
s
'A n.
nibale
d'Africa
resuscitato.
battaglia, come s'An
cavalier pisciato, e io lo far cavaliere sconcacado. (Qui alla maniera
lombarda, faccendo parlare messer Bernab Visconti)
ScomunicA. * (Filol.) Sco-m-ni-ca. Sf. Propriamente Separazione,
E in forza di sm. Franc. Sacch. nov. 44. Mi convien v
-

Impedimento di comunicazione. Pena ecclesiastica presso la pi parte

stire lo sconcagadore e gli sconcagadi.(E un Lombardo che parla)(N)

SCONCACADORE

167

SCONCIATURA

ScoNcAcApone , Scon-ca-ca-d-re. [Verb. m. di Sconcacare. Idiotismo 3 - [Scompostezza..] Valer. Mass. Non hanno sconcezza , a son da
scrivere tra i miracoli.
lombardo, scritto anche col g. V. e di'] Sconcacatore. Franc.Sacch.
nov. 144. Va, reca a Stecchi la tal roba ec., da poich mi convien Sconc1A. (Ar. Mes.) Scn-cia. Sf. T. de'fornai. Dicesi del Ritocco o
Rinfiesco rinnovato. (A)
vestire lo sconcagadore e gli sconcagadi. (Qui alla maniera lombarda.)
ScoNcAcARE, Scon-ca-c-re. Att. Bruttar di nerda. Lat. merda foedare, SconciAMente, Scon-cia-mn-te. Avv. Con isconcio, [In maniera scon
cia; altrimenti Sconciatamente., Disconciamente , sin.) Lat. in
conspergere. Gr. xorpo ?opsiv, xdrpov rampobv. Franc. Sacch. nov.

144.Voi dite che io v'ho sconcacato; lo sconcacato pare essere a me.

2N. pass. Bruttarsi di merda. Pataff. 4. Per voglia di giucar mi


SCOllCdCdl,

concinne, Gr. dx3uws. Salv. Avvert. n. 2. 5. Con le voci del

miglior secolo, il pi , scrivono s sconciamente ec., che troppo mi


sera cosa , troppo compassionevole sembra la lor fatica. (V)

3 - Aver grandissimo stimolo d'andar del corpo, Non la poter ritenere. 2 Vergognosamente, Con onta. Lat. turpiter, inhoneste. Grairxps.
ScoNcAcaTo , Sconca-c-to. Add. m. da Sconcacare., Sconcacado, sin.
G. V. . . no8. 2. I Fiamminghi , ch' erano a oste sopra Tornai ,
Tasson. Secch. 5. 18. E di paura afflitti e sconcacati Vanno mi
se ne partiro sconciamente.
rando a questi buchi e a quelli. (N)
3 Grandemente, Soprammodo ; e si dice in mala parte. Lat.foede,
foedum in modum , immaniter. Gr. azioxps, dvxs. Bocc. nov.
2 Ed in forza di sm. V. Sconcacare
. (N)
SconcAcAroRE, Scon-ca-ca-t-re. [Verb. m. diSconcacare. Che sconca
ca. -, Sconcacadore , sin.

ciamente gli facea noja. E nov. 69. 2 . Presone un altro (dente),

SconcAccIARE, Scon-cac-ci re. Att. V. A. V. e di''Discacciare.S. Catt.

il quale sconciamente magagnato Lidia avea in mano, a lui doloroso,

Lett. 66. L'amore che trova nella clemenza dello spirito, sconcac

n. 8. Golosissimo, e bevitore grande , tanto che alcuna volta scom

e quasi mezzo morto il mostrarono. E nov. 88. tit. Si vendica fac

cia l'amore proprio di se. (V)


SconcARE , Scon-c-re. Att. Trarre fuori dalla conca. Bisc. Malm.

cendo lui sconciamente battere. Bern. Orl 2.9.

SconcATENATo , Scon-ca-te-n-to. Add. m. Che non ha concatenazione,

catore , sconciamente l'ho usate.

2. Perch , accostata

con la sferza in mano , Sconciamente di dietro lo batteva.


Sconcare il bucato. (A)
4 Stravagantemente , Malamente. Lat. male. Gr. xxxs. Tav. Rit.
2 N. ass. ed in modo basso: Uscir fuori. Fag. rim. E grida: Sconca
Li cavalieri trapassano quella sera il meglio possono con frutte sal
fuora di quel nido, Che vil erba ingiunca. (A)
vatiche, e erbe sconciamente condite. E appresso : Io, secondo pec

Sconnesso, detto di qualunque cosa, e fig. di Ragionamento. (A) Sconciamenro, Sconcia-mn-to. [Sm] Lo sconciare, Scomodo, [ Di
Patriz. Berg. (O)

SconcennATAMENTE , Scon-cen-na-ta-mn-te. Avv. V. A. V. e di' Di


sacconciamente. Lat. inconcinne. Gr. drixras. Vit. Crist. me

sordinamento; altrimenti Sconcezza, ] Sconcio. Lat. incommodatio.


Gr. 8Adaux. Salvin. Disc. 3. 4fa. Gli sconciamenti e gli urti e gli

affronti della persona in questo esercizio intervengono.

nato inverso Gerusalemme cc., e ansando , e colle mani legate di Sconciaae , Scon-ci-re. [Aut.) Guastare, Disordinare. ( Contrario di
Acconciare., Disconciare , sin..] ( V. Confondere.) Lat. perturba
dietro , spogliato in mantello , cinto in gonnella sconcennatamente,
e col capo scoperto. Fr. Giord. Pred. 2. 267. Sai come andresti
re, corrumpere. Gr. a raprrsu, z,9sipsv. (V. Acconciare.) G.
male e sconcennatamente che parrebbe una giulleria. (N)
V'. 2. 49. 3. Non fin di piovere quasi del continuo , onde molto
SconcenTATo , * Scon-cen-t-to. Add. m. Privo di concento ; e fig.
sconci le ricolte , e guast molto grano. Nov. ant. 4f . Messer ,
Asp o : detto di Voce. Ceb. Teofi. 63. Ma nota ch' egli anche ar
per cortesia acconciate li fatti vostri , e non isconciate gli altrui.
Car. Lett. ined. 1. 12. Di queste io non so che fare , e dubito che
gomento di rusticit il mandar fuori le parole con certa voce dis
sonante e sconcentata. (P. V.)
mi sconcino il partito delle alt e. (N)
SconcENTRATo , Scon-cen-tr-to. Add. m. Che fuori del suo centro. 2 Scomodare. Lat. incommodare , incommoditatem afferre. Gr. xo
Salvin. Disc. 3. 22. Non pongono l'onesto innanzi all'utile, il quale
riv. Pecor. g. 6. nov. 2. Quel podere era la dote sua , e non la
voleva scemare, n sconciar s per acconciare altri.
utile non mica n anche utile se non onesto, ma con istrana per
versione di giudicio e con ordine sconcentrato all'utile l'onesto pospen 3 N. pass. nel primo sign.] G. V. 1 . 2 . 3. Per questa mutazio
ne molto si sconci il buono stato di Genova. Valer. Mass. Atler
gono. (A) (B) (Forse errore di stampa per Sconcertato.)(N)
SconceRTAMENTo, Scon-cer-ta-mn-to. [Sm. Lo stesso che] Sconcerto,
mando che niuna parola uscirebbe della sua bocca, per la quale la
sua causa se ne sconciasse.
V. Lat. turbatio. Gr. rapax.
2 [Disturbo, Incomodo, Scompiglio, Perturbamento, Perturbazio 4 [ E nel sign. del 5. 2. 1 Lab. 26o. Non fu giammai ch' io non
ne , Tumulto, Disordine , Tui bamento, Disordinamento ec.] Tratt.
avessi, senza sconciarmi di nulla, ad un compagno , che con non
segr. cos. donn. Provano alquantune gli sconcertanenti prodotti dal
minore albero di me navigato fosse, fatto luogo. Franc. SacchOp.
sudore. Red. nel Diz. di A. Pasta. Quindi ne nasce il rigonfia
div. 3. Se pagassi, e non te ne sconci,se' tenuto sovvenire il Co
maento de' minimi componenti (del sangue), il bollore, il calore , mune tuo sanza interesso. Gell. Sport. 1. 3. Compare , e' bisogna
lo sconcertamento. (N)
sconciarsi a queste cose.
SconcenTANTE , Scon-cer-tn-te. Part. di Sconcertare. Che sconcerta. 5 Sconciarsi diciamo del Disperder che fanno le femmine pregne
Vallisn. 2. 48o. Berg. (Min)
la creatura. Lat. abortire. Gr. gaugAovv. Cron. Morell. 35o. Hanne
SconcenTARE , Scon-cer-t-re. [Att.] Cavar di concerto., Sconserta
avuti infino a oggi otto o nove figliuoli, ed ssi sconcia circa di
tre
volte. La prima volta si sconci, credo , dal d la men a due
Ire , Disconcertare , sin. Lut. concimentiam perturbare. Gr. vvuvixv
-

anni in circa, in una fanciulla femmina. Franc.Sacch. rim. 26. Che

raparrsiv.

2 - Per metaf Disordinare, (Guastare , Sturbare, Confondere, e di


tal si sconcia grossa , e tal si sface , E tal , se 'l porta, un picci
naco face. Spe. Oraz. Anzi , accorgendosi d'esser gravida , usa
cesi anche nel senso medico. Lat. destruere, perturbare. Gr. dro
ravv, aradirrtv. Sagg. nat. esp. 72. La quale (aria) poscia, ogni arte a gran rischio per isconciarsi e disgravidare.
in qualunque modo alterandosi, sconcerti e guasti la retta operazione 6 - Dicesi Sconciarsi una gamba, un piede ec. e vale Romperselo,
dllo strumento. Red. Ditir. g. Lo sconcerti quanto sa,
berne
o Slogarselo. Cron. Vell. 53. Si mosse il cavallo, e cose un peu a o,
almcn duo ciotole.
e gittolla in terra, di che si sconci la gamba. M1. V96. Il capitano ec.
sconciossi il piede in forma , che non poteva pi stare in su' piedi.
3 - E n. pass. Segner. Mann. Novemb. 3. . Tornando ogni poco 7
[IV. ass.) Nel giuoco del calcio si dice del Trattenere e Incono
l'ordine a sconcertarsi per la ribellione frequente delle passioni. E
dare
gl'innanzi. Lat.cubitis depulsare, obviam currentes pervei tre.
appresso : Una tale subordinazione non facile a sconcertarsi. (V)
Gr. vs rsi. Cecch. Dt. 2. 5. Chi non pu Dare alla palla,
SconceRTATAMENTE , Scon-cer-ta-ta-mn-te. Avv. In modo sconcertato,
Disordinatamente. Accad. Cr. Mess. (A)
sconci. Fir. Dial. brll. donn. 333. Al calcio noi non serviamo per
isconciare , ma si bene per dare alla palla talora , s' ella ci bala.
SconcERTATissimo , Scon-certa-tis-si-mo. Add. m. superl. di Sconcertato.
- Segn. Conf instr. cap. 9. Questo propriamente alternar le note
Dav. Acc. 42. Quivi dando alla palla, e rimbeccando, e sconciando,
-

con una sconcertatissima consonanza. (A) (V

e scorrendo ec., s destro e si pro'di sua persona si dimostr , ec.

SconcertAto , Scon-cert-to. Add. m. da Sconcertare. Propriamente SconciaTAMente , Scon-cia-ta-mn-te. Avv. In maniera sconcia alti
Cavato di concerto, Discorde ne'suoni. ,Sconsertato, Disconcertato,
menui Sconciamente. Lat. male, incondite, indecore...Gr. *xes.
Borgh. Vesc. Fior. 574. Troppo sconciatamente s' allontan nella
sin.] Segner. Pred. 28.6. Le cetere loro amiche, non per gio
conde ed armoniose, come una volta, ma querule e sconcertate. (N)
parte principale del santo e costumato vivere cristianp.
2 - Turbato, Disordinato ec] Lat. perturbatus. Cr. arapaxSis. Sconciato, Scon-cito. Add. m. da Sconciare. V. di reg. (A)
Salvin. Disc. . 92. Quando le passioni , qual popolo sconcertato e Sconciatore, Scon-cia-t-re. (Verb. m. di Sconciare. Che sconcia, Che
tumultuoso, nella citt dell'anima si solleva ec., tutto confusione,
guasta.
Cant. Carn. Out. 4. E perch sconciatori Ci e oggi pi
che nuai, ma senza ingegno, Chi ha poco disegno Non lo chiamate
tutto disordine.
SconcenTATone , Sconcer-ta-t-re. Verb. m. di Sconcertare. Che scon
certa. Lami Dial (A)

a sconciar nulla mai.

2 In forza di sm. Cos chiamasi nel giuoco del calcio Quegli che
Sconcerto, Scom-cr-to. [Sm. Lo sconcertare, I Discordanza di voci e
impedisce coloro che cercano di pigliare o dare alla pallal Disc Calc.
di suoni ;] contrario di Concerto.- , Disconcerto, Sconcertamento ,
3. lli,calcio
richiede
quattro
sorteinnanzi
di giocatori
, cioe
ec gliaCCO
con
cia
i quali
rattengono
i detti
, quando
la palla
sin. Lat. concentus perturbatio , turbatio. Gr. cvapavixs rapax.
2 Disordine (qualunque, tanto nelle cose fisiche , quanto nelle mo
pag .ano, e dallo sconcio che e' danno loro , sono cosi detti.
rali..] Segner. Iann. Novemb. 13. 1. Essendo il loro interno pienis Sc. ciaTuna, Scon-ciat-ra. (Sf) Aborto, la Creatura disper s nel
parto.
Lat. abortivum. Gr. r irpaarzo. V'arch.Suoc. 3 3. E
simo di sconcerto, mentre alla parte inferiore tocca di comandare,
se pure s'avvedesse alcuno ch'ella avesse partorito , dire ch' ella
alla superiore d'ubbidire Red. in Magal. lett. . 225. (Fr. 797 )
sia stata una sconciatura. Menz. sat. 5. O almen per questo ha dato
In gran dose (la gg) pu produrre degli sconcerti allo in
su per vomito. (N)
in sconciatura. (Correggi coll'ediz. di Fir. 753, andare in scon
SconcezzA , Scon-cz-za. [Sf] ast. di Sconcio. Disordinamento ; [al
giatura.) (N)
trimenti Sconciamento , Sconcio.] Lat. inconcinnitas. Gr. ducvcia. 2 - Per simili. si dice anche delle Piante.) Soder. Colt. 68. E non
dubbio,
in quello della Miglia sul Genovese , accanto alle Mlagra,
Amm. Ant. 14. 3. 2. N desiderate sconcezze , n composte ador
essersi veduto un susino vivere sopra un ulivo ; ma sono sconciature e
nezze si convengono a uomo cristiano.
2 Bruttezza.] Amm. Ant. 43. 4. Non solamente nella bellezza e
abortivi, che non bastano, n possono basta pi che tanto ec.
nella pompa delle cose temporali , ma eziandio nella sconcezua puote 3 Per metaf. Cosa imperfetta o mal fatta. Galat. 6 . Tu uon de'
-

esser vanit,

giammai favellare, che tu non abbi prima formato nell'animo quello


x

SCONFICCATO
che tu di dire; ch cos saranno i tuoi ragionamenti parto, e non Scocomano, Scon co-brino. Add. e sm. Lo stesso che scoccobrino,

168

SCONCIATURELLA

V. G. V. 2. 4. 3. E'l cappuccio vestito a modo di sconcobrini ,


isconciatura Tolom. Lett. 279. Questa la prima facitura, o pur
col batalo fino alla cintola. (Cos in alcuni testi a penna )
la prima sconciatura; s che se ella non lavata , purgata , accon
cia e ornata , non degna di venire in cospetto degli uomini. (N) SconcorDanzA, Scon-cor-dn-za. [Sf] Contrario di Concordanza , nel
sign. grammaticale ; ( altrimenti Discordanza. Salvin. Pros. Tosc.
2 Onde Sconciatura dicesi anche ad Uom contraffatto e di
1. 299. Quel secolo del 13oo in cui correttamente da chicchessia senza
bassa statura. (A)
le odierne sconcordanze parlavasi , fu la base e 'l fondamento di no
SconciatuaeLLA, Scon-cia-tu-rl-la. Sf dim. di Sconciatura. Lo stesso
stra lingua. Fag. rim. Parl in latino, e poi segu in volgare,
che Sconciaturina, V.Segner. Incr. . 8. 2. Che se pure . . . quelle
Per far le sconcordanze pi coperte. (A) Salvin. Annot. F. B. 3.
tante sconciaturelle , cui diamo il nome di atomi, con accozzarsi
2. 18. Discordanze: Sconcordanze in gramatica ; ma pi fare, co
ciecamente fra loro infinite volte , ec. (A) (B)
me dicea colui, Le sconcordanze scrivendo in volgare' (N)
SconcATuaina , Scon-cia-tu-ri-na. (Sf) dim. di Sconciatura. , Scon
ciaturella, sin. Alleg. 56. Vi nascevan dentro le centinaja delle SconconDE , Scon-cr-de.- Add. com. Contrario di Concorde. -, Di
sconciaturine senza misura.
sconcorde, sin. Bart. Miss. Mog. 6. Disuniti e sconcordi, in que
sto sol d'impugnarla (la legge di Cristo) s'univano, ed erano stret
Sconcio , Scn-cio.Sm. Scomodo, Danno . Disordinamento, Inconve
tamente concordi. (B)

niente , Disagio, ec. , Disconcio , sin.) Lat. incommodum , jactu

ra, [ inconcinnitas.] Gr. muix, 8Ad 8m, I 2 uovorix.] (V. Acconciare.) SconcoRDIA , Scon-cr-di-a. [Sf] Contrario di Concordia. Altrimenti
lDiscordia.- , Disconcordia , sin. Lat. discordia. Gr. 3aoop. For.
Bocc. nov. 35. 4 Senza danno o sconcio di loro, questa vergogna ec.
Cron. Era abbassata per le sconcordie e divisioni. Com. Inf: 9. La
si potessero torre dal viso. G. V. 8.37. 3. I Fiorentini, per tena
crudele sconcordia che conduceva l'anime romane. G. V. 8.86. . Ma
che le dette parti non facesson ribellar la terra , a sconcio di parte
tutto era in vano, se non che gli Ubaldini tra loro vennero a scon
Guclfa, si si tramisono d' acconciarli insieme. Agn. Pand. 36. Del
cordia.
danno tuo, del tuo sconcio poco si cura , dove a lui ne risulti be
ne. Galat. 7. Eglino sempre sono l'indugio, lo sconcio e 'l disagio 2 - * (Bot.) Cos vengono denominate alcune specie di orchidi che
hanno i tuberi palmati, come le Orchis latifolia, maculata. (N)
di tutta la compagnia. E 37. Le cirimonie sono di grande sconcio
alle faccende, e di molto tedio.
SconcoRPoaAae , Scon-cor-po-r-re. Att. V. e di Scorporare. Magal.
Lett. scient. pag. zo5. ll di cui infinito csclude il
rgli dar fuora,
- Avcre sconcio di alcuna cosa = Patirne difetto. Car. Lett. ined.
e, per cos dire, sconcorporargli n in tutto n in parte da s mc
. 2. De' denari prestativi non avendo io sconcio per ora , non ac
cade che voi vi sconciate a rendermeli. (N)
desimo, non lasciando egli voto di s alcun luogo, dove cc. (A)(B)
- Dare sconcio , nel giuoco del calcio vale Impedire il pigliare o ScoNDERE , * Scn-de-re. Att. anom. e n. pass. V. A. V. e dli Nascon
dere, Ascondere. Rim. Ant. 393. Ouesto da Bologna. (V. not. oo.
il dare alla palla. Salvin. Subito danno un gran sconcio agl'in
Guitt. Lett.) E dir 'l peccator : dove mi scondo. Rin. Ant. Pier
nanzi , ed il datore addietro allor le d. (A) Disc. Calc. 3. Dallo
Vigne : Ancor m'aggia sconduto E odiraggio altro motto che
sconcio ch' c'danno loro, sono cos detti (sconciatori.) (N)
isdire. (V
4 - Prendere uno sconcio = Sconciarsi. V'. Prendere uno scon

cio. (N)

Add. m. V. e di''Scosceso. Red. Letc.

Per le scondcscese strarupevoli balze di Pindo. (A)


5 V enire in isconcio di qualche cosa= Guastarla, Patirne male. Cr.
alla . Arco : Chi troppo tra l'arco lo spezza : dicesi di chi per ScoNoto, Scon-di-to. Add. m. Non condito, [Senza sapore, Scipito.
volerne troppo ne' suoi allari , ne viene in isconcio. (A) (N)
Alleg. 2o. Al suo costo mangiar poche scondite Vivande in fretta ,
ecoNcio. Add. [ m. Disadorno ; 1 contrario di Acconcio; altrimenti
Disconcio , V.] Lat. inconcinnus , inornatus. Gr. dzo os. (V. Ac

concio.) Lor. Med. canz. 6. 2. Quando agli uomin vi mostrate , Fate


d'esser sempre acconcc , Bench ccrte son pi grate , Quando altri
le vede sconce. Malm. 5. 9. Acciocch'ei non la veggia sconcia e
scialta , Manda gi la 'mpannata , e si rimpiatta.
- Disordinato , Senz'ordine. Lat. perturbatus, incompositus. Gr.

zrapax9sis. Stor. Pist. go. Andavano molto sconci, come coloro


che non credeano che la gente di Castruccio vi fosse.
- Mlal fatto , Deforme. Lat. deformis. Gr. xaxpcs. Bern. Orl. .
3. 9- Di corpo sconcio, e di viso si ficro , Ch'aria smarrito ogni
anlhna sicura.

4 UButto, Disonesto, Vergognoso. Pass. 94. Fu in Parigi uno


scolajo , il quale per gli sconci e gravi peccati ch'avca, si vergo
gnava di venire alla confessione.

5 - Schifoso..] Daut. Inf 29. o7, La vostra sconcia e fastidiosa pena

e ber con esse vino Che di canapo sia pi che di vitc. Fag. Rin
O che cibi sconditi ! (A)
2

- Senza giudizio, Sciocco. Lat. insipidus, inconditus, fatu s. Gr.


divzio9mros, upds. M. V. 5.36. Parendo al Patriarca essere in ver
gognoso e non sicuro partito tra le mani dello scondito popolazzo,

cui egli mattamente avca esaltato. E cap. 46. Menarne a Siena gli
uomini e le femmine ec. in gran gloria e gazzarra di quello scom
dito popolazzo. E . 5f. Assai ve ne furono morti di quelli del

baldanzoso e scondito popolo. Ttc. Dav. Perd. eloq. 43. Ma quelle


parole rozze , que' concetti sconditi sanno dell'antico. (Qui il testo
lat. ha inconditi sensus.) (Ne'tre es. del Villani nessuno ve n'ha che

significhi Sciocco, Senza giudizio ; ma piuttosto Sfrenato , Srego


lato, Disordinato ; che si parla di popolo imbaldanzito, riotuoso ,
commosso a tumulto, e non di popolo senza giudizio. Cos nell'esempio
del Davanz. que concetti non sono sciocchi ma disordinati. E qui sti
sensi appartengono al lut. inconditus, non quello di Sciocco, come
pose la Cr. E per qui Scndito breve par che sarebbe da leggere,
come l'italiano Incndito cui risponde, anzi che Scondito.) (Pe)

Di palesarvi a me non vi spaventi.


6 lnfetto. Daut. Inf. 3o. 85. I' sarei messo gi per o sentiero ,
Cercatido lui tra questa gente sconcia: But. ivi: Tra questa gente scon SconFacevole , Scon-fa-c-vo-le. Add. com. Disdicevole , Sconvenevo
cia , che in questa bolgia, cos infetta d' infermit e guasta. (O
le. , Discomfacevole, sin. Stigl. Occh. Berg.
piutosto Mal fatta, Deforme ; che i falsatori aveano perduto ogni ScoNFERMA,Scon-fr-ma. Sf. Rit attazione di una nuova che si sparsa;
natural proporzione di membra per la grave idropisia; sicch il viso
contrario di Conferma. Salvin. Buon. Fier. 3. q. 4. Dicesi aspettar
lo
, cio il secondo corriere , c' ha pi indugiato a venire a
mal rispondendo alla pancia, reindevano immagine di un liuto.) (Br)
7 - Smisurato , Gravissimo , Grandissimo. Lat. immcnsus, immode
udire la conferma o sconferna della prima nuova. (A) (B)
ratus, immanis. Gr. irpasySms. Bocc.nov. 13.7. Avendo dimenticato ScoNFERMAne, Scon-fer-m-re. [Aut.] V. Bassa. Propriamente varrebbe
il contrario di Confermare ; ma talora ] usata per energia di lin
a qual partito gli avesse lo sconcio spendere altra volta recati.
8 - Smodato semplicemente.] Maestruzz. 2. 5. Della gola ne nascono
gua, e vale lo stesso che Confermare in tutto ; siccome si dice Spro
fondare per Profondare , Smunto per Munto, ed aluri. , Disco
cinque, cio isconcia letizia, scurrilitade, immondizia, il molto par
lare, e scurit de' scnsi.
fermare , sin. Lat. firmissimun reddere. Gr. rporsureavv. Buon.
6 - Stravagante. G. V. 2. 8. 19. All'uscita di Giugno fece fare
Tunc. 2. 2. l'vo' che questa pace con un ballo Qui fra noi tre si
una sconcia giustizia.
venga a sconfermare. E Salvin. Annot. ivi : Tutto al contrario
o Sconvenevole. Lat. turpis , indecorus. Gr. xaxpds. Dant. Inf
pcr voler dire Confermare. Ma qui una energia di lingua villerec
a 8. 57. I' fui colei che la Ghisola bella Condussi a far le voglie del cia, volendo significare Confermare quel pi , come Sprofondare
Marchese , Come che suoni la sconcia novella. Bocc. nov. 5o. 4.
per Profondare nel pi cupo fondo ; Sbanditi , lo stesso che Ban
. Se ne cominci forte a turbare , e ad averne col marito di scouce
diti per pi cnfasi ; Sconsenso per Consenso ec. (N)
parole. E g. 6. f 4. Non per doven e nelle opere mai alcuna cosa SconFessARE, Scon-fess-re. [Att.] Negare; contrario di Confcssare. ,
Disconfessare , sin Lat. negare. Gr. aprir3x. Bocc. Lett. Pr. S.
sconia seguire. E nov. &2. 7. La quale la santit , l' onest e la
buona fama dcl monistero colle sue sconce e vituperevoli opere , se
Ap. 3o9. So nondimeno essere di quelli che vogliono , el egli non
di fuor si sapcsse , contaminate avea.
lo sconfessa , lui avere scritte molte epistole volgari. Franc.Sacch.
- 1 Scellerato. Dant.Par. 9.53. Pianger Feltro ancora la diffalta Dell'em
rim. 22. Chi niega e chi sconfessa scritte o carte.
pio suo pastor, che sar sconcia. But. ivi : Sconcia, cio scellerata. SconFiccABILE , Scon-fic-c-bi-le. Add. com. Che pu sconficcarsi. Bel
n . - Disagiato. Cnde Stare sconcio = Stare a disagio. Fir.As.2 12.
ln. Disc. 1 . Per tutto il dinto no della materia sconficcabile.(Mlin)
Che cgli alquanto sconcio stava. (V)
SconFiccAMENTo , Scon-fic-ca-mn-to. Sm. Lo sconficcare. Bellin. Disc
13 Aspro, Scosceso. Lat.difficilis, asper, incommodus. Dant. If 9.31.
. Cone sono gli sconficcamenti de'rubatori. (Min)
-

Quivi soavemente spose il carco Soave per lo scoglio sconcio ed crto. ScoNriccARE, Scon-fic--re. [Att ] Scommetter le cose confitte, Schio

4 Guasto , Slogato, Lat. luxatus. Gr. mp9 pouvos. Cavalc. Di


scipl. spir. Come dunque sarebbe stolto chi volesse innanzi sempre
ten e il braccio sconcio, e vivere in continua pcna, che sentir solo
il duolo dcl racconcian lo ?

15 Abortito. Cron.Morell.35o. Ed ssi sconcia circa di tre volte. (N)


Sconcissimo , Scon-cis-si-no. Add. m. superl. di Sconcio. Salvin. Cp.
Pesc. Qui ten verria piet dello sconcissimo Fato. (A)

ScoscLUD eae , Scou-cl-de-re. ( Att. anom.] Disfare, Disciorre ; con


trario di Concludere. , Disconcluderc , sin. Lat. dissolvere. Gr.

z. Red. leu. 2. 14. Quanto pi io mi mostrassi infervorato di

dare. Lat. refigere , perfringere. Gr. croxxSmAvvv. Bocc. nov. 4.


4. Nondimeno, non essendo la buona femmina in casa, la scon

ficc per vedere che dentro vi fosse. Vit. S. M. Madd. 92. Io vo


glio andare alla citt , e cercher di miei amici , che vengano a a
jutarmi sconficcare il mio Signore della croce. E 93. Nicodemo pose
la mano a' picdi , e 'ncominci a sconficcare , ec. E la Maddalena,
vcdendo sconficcare quc'preziosi piedi , pensomi che con doloroso

pianto diceva: cc. Tac. Dav. ann. 2. 4. Quasi sconficcar la te


soreria, la quale sc noi voteremo per vanit , l'avremo a riempiere
per ingiustizie. Lib. Son. 85. Ed cci un Fiorentin , che 'l Salva

iore. Di croce sconficc con le sue mani.


voler concludere l'affare, tanto pi mi crederei di sconluderlo.
ScoNLusione , Scon-clu-si-ne. Sf Nullit di conclusione. Vannoz. Scnricoato , Scon-fic-c-to. Add. m. da Sconficcare. Schiodato, Scon
messo. Lat. 1 efixus, perfractus. Gir. roxxmais. Serd. Stor. 16,
- Avvert. Pol. 457. Berg. (Min)
-

169

SCONFIDANZA
633. Dimorarono quivi sei giorni, e davano chiodi sconficcati per

Gio. Grisost. Migliore dunque eri tu innanzi che cadcssi , che la

lo pi dalle tavole del naufragio , per aver carne , e altre cose da

moltitudine di Giudei sconfitti. Dittam. 2. 17. Che in Persia er'ito ,

mangaare-

tornando sconfitto, E che perduto aveva assai del mio. Cavalc.Med.

SCONGUIRANTE

BconrinanzA, Scon-fi dn-za. [Sf] Diffidenza; contrario di Confidan


za. -, Discomfidcnza , sin. Lat. diffidentia. Gr. drorria. G. V.
so. 3. 4. Mostrando con belle ragioni e colorate la sconfidanza di

cuor. Un altro Santo dice, che di niuna cosa lo ninico s sconfitto,


come per la misericordia.

messer Marco. M. V. 2.55. Onde tra'terrazzani e'forestieri era scon

E' per metaf. Guastato, Rovinato. Car. Long. Sof. pag. 8.


(Fir. 8 ) Oh rosajo sconfitto ! oh giardin mio deserto! (M)

fidanza grande. E' 5. 9. Messer Maffiolo, veggendo che messer Gio


vanni era tornato in grazia con nuesser Galeazzo, incominci a pren

3 Abbattuto , Afflitto. Salvin. Oliss. 234. Dell' Atride Aga


mennone Sorvenne l'alma dal dolor sconfitta. (Pe) Benv. Cell. Vit.

dere sconfidanza di lui.

t. 2. f 274. Questo fu il primo gran travaglio ch'io cbbi in Firen


ze. a restar padre e guida d'una tale isconfitta famiglia. (N)

Scorribane, Scon-fi-d-re. (N pass..] Diffidare. -, Disconfidare, sin.

Lat.diffidere. Gr. druorrai. Pist. S. Gir. Acciocch per lo comune vo ScorrrrruaA , Scon-fit-i-ra. Ivf) V. A. V. e di Sconfitta. Liv. M.

stro consentimento tu possi il debito, che tu promettesti, rendere al


Dond'elli mise s gran paura a nimici , ch'elli tornaro a sconfittura.
Scorronoene , Scon-fn-de-re. [Att. anom..] Confonder con violenza ,
Signore, della cui coscienzia non ci sconfidiamo.
Sconriparissimo, Scon-fi-da-tis-si-mo. Add. m. superl. di Sconfidato.
Mettere in gran disordine. (V. Confondere.) Lat. turbare. Gr rvp

Caraf Quar. Pred. 2. Berg. (Min)

843. Pataff. 6. Ma quello Dio, che morte ricevette , Gl'ipocriti

Sconriparo, Scon-fi-d-to. Add. m. da Sconfidare. Che ha perduto la


iducia , Che in diffidenza. Caraf. Quar. Pred. 3. Berg.(Min)
ricoste, * Scon-fig-gn-te. Part. di Sconfiggere. Che sconfigge.

sconfonda e i traditori. Tac. Dav. ann. 2. 5o. Rompe i bastioni ,


e coloro sconfonde prcsi nella lor gabbia. E Stor. 3. 3o . Sconfon
deranno, rintroneranno quanti cavalli e cavalieri divezzi dalla guerra
vi avr. (Qui il testo lat. ha : operient, ac superfundent.) Morg. 3.
4. Per mille volte lo Dio Macometto Ti sconfonda, Appollonio e Tri
vigante.
vg E n. pass. Salin. Disc. Accad. 3. 68. Se egli ti dice villa

V. di reg. (O)

Scorriccer, Scon-figge-re. Att. anom. Contrario di Configgere.Ca


vare ci ch' fitto o conficcato ; altrimenti. Sconficcare.-, Discon

figgere , sin. Borgh. Col. milit. 448. Esscndo tornato Cicerone da 2


quel cosi ingiusto e mal da lui meritato esilio, ed avendo per forza nia , si turbi quello e sconfondasi, non ti vergogni ? (Pe)
sconfitta di Campidoglio la legge per la quale era stato cacciato, ne Sconrontamento, Scon-for-ta-mnto. [Sm.) Lo sconfortare, Sconforto.
fu da' pi severi assai biasimato. (V) Benv. Cell Vit. t. ..f 57. 2 Il dissuadere. Lat. dehortatio. Gr. drorporh. Lib. Op. div. Il
Vescovo lo sconfort , e lo cavalier valente allo sconfortamento non
Questo quel ladro che mi sconfisse e rub la mia bottega (N)
-- Rompere il nimico in battaglia. Lat. dissipare, proflgare, cladem consent.

afferre. Gr. rrr. G. V. n . 72. 3. Per amore , che con Castruc Scorroaranre , Scon-for-tn-te. Part. di Sconfortare. Che sconforta.
V. di reg. (O)
cio ci fu a sconfiggere ad Altopascio Bocc. nov. 7. 44. Fu nella
lbattaglia morto, e il suo esercito sconfitto. Nov. ant. 2o. 3 Il Conte SconFontAne, Sco-for-t rc. (Att. Torre il coraggio, Scoraggiare.- ,
che
se
egli
Liv.
M.
Bot
a
Giove
,
, sin.1 Bern. Orl. 2. 2. 2 . Forse che l'odo , che a
lo
paese.
Disconfortare
e
franc
gli sconfisse,
Rinaldo porta , A stare in sua presenzia la sconforta. Borgh. Col.
Cotal
di
esci
farebbe
Pad.
.
9
,
cc.
Vit.SS.
i
sanniti,
configgesse
loro a dosso nel nome di Dio , e sii certo chc tu gli sconfigge ai.
Lat. 398. Pare che per questa considerazione fieramcnte gli sconforti
Alam. Gir. no. 59. Opra poi fe' maravigliosa c nuova , E ci scon dall'accettarle.
2

Dissuadere , Distorre. Lau. dehortari, dissuadere. Gr. drorpriv.


Gisse tutti in un momcnto. G. V. 6. 1. E combattea col re Ar
Libr. Mott. Sconfortandolo che non pigli, moglie. Stor. Pist. 3o.
rigo di Cipri, e co' baroni di Soria , e sconfisseli a saetta. (V)
- Per metaf: Abbattere , (Deprimere.] Lat. affligere, profligare.Gr. Quanto pi ne lo sconfortavano, tanto pi gli accendeano l'animo

carpyaza Sza, a 9 sipsiv. Sen. Pist. 4.Questo mcdesimo avviene

a farlo. Fr. Giord. Pred. R. Con empie persuasioni sconfortavano

delle cose che sconfiggono i nostri animi.


serricciuero, Scon-fig-gi-mn-to. Sm. Lo sconfiggere i pi comu
nemente Sconfitta. 1 Lat. cladcs. Gr. irra. Vit. Plut. Allora fece

questa santa impresa. Vit. SS. Pad. n. 23. Ci venne incontro, e


sconfortocci d'andarvi. Capr. Bott. 4 6. Dimmi un poco, donde
viene che questi dotti sconfortano cosi gli altri dallo studiare?

parere si gran rotta e sconfiggimento a quelli, cc.


figge. , Disconfiggitore, sin. Salvin. Pros. Sacr.

3 * Noua costrutto singolare. Vit. SS. Pad. 1. 65. Gli amici molto

lo sconfortavano di quello luogo. ( Cio, lo dissuadevano di andar

Scorriccirone , Scon-fig-gi-t-re. Perl. m. di Sconfiggere. Che scon


belle sconfiggitore. (A)

Dclla carne ru

col.) (V)

4 N. pass. Sbigottirsi, (Perdere il coraggio. Lat. animum despon


-

scorriccirnic,Scon-figgi-tri-ce. Verb.f di Sconfiggere. Che sconfig dere, consternari. Gr. xxrxrxrrscSza. Bocc. nov. 7.54. Madonna,
-, Disconfiggitrice , sin. Lat. profligatrix. Amn. -Ant. 3. 7. 5. non vi sconfortate primach vi bisogni. Petr son. 256. Onde si sbi
Ila (la vergogna) verga di disciplina, sconfiggitrice de'nali, di gottisce e si sconforta Mia vita in tutto. Ovid. Pust. 4. O siroc
Dove
questa
Rucell.
di naturale
fenditrice
chia mia, io ti prego che tu non ti sconfo ti ; ajutati valentemente.
sforza
; essa

, laDil.filos.
povert ne87.
alle virtpurit.
ci consiglia
(la
ragione)
* Diffidare , Non si assicurare. Fortg. Ricc. Gi del vostro va
sconfiggitrice de' vizi , perch severa maestra della continenza , 5 lor
non mi sconforto cc. Vi dico ben che grande questa impresa.(A)
della temperanza, della parsimonia. (Mlin)
Sconrontaro , Scon-for-t-to. Add. m. da Sconfortare. [Scoraggiaio;

Scoriscaae, * Scon-fi-sc-re. Att. V.A. Mettere al fisco. Cron. Morell.

ed anche Dissuaso , Dustolto. , Disconfortato , sin.)

47. E sconfiscarono i loro beni al comune. (V)


ScorrTra , Scon-fit-ta. [ Sf. Lo sconfiggere , L' intera disfatta d'un 2 - Abbattuto, Sbigottito. G. V. 9. 2o8. 2. Per lo quale tradimento
e partita i Fiorentini rimasero molto sconfortati.
esercito. Ant. Sconfittura ; altrimenti. Sconfiggimento, Disfatta , ]
Mesto, Afflitto. Lat. afflictus, moerens. Gr. xarms, avrpi.
Rotta. , Disconfitta, sin. Lat. clades. Gr. irra. (Dal lat. ex, 3
Nov. ant. 99. 7. E come stc voi cosi sconfortato malamcnt?
particclla privativa, e da conflictus conflitto , pugna: c val dun Sconronto,
Scon-fr-to. (Sm.1 Travaglio, Dispiacere; contrario di Con
ue lo stesso che il mettere un'armata fuor di stato di combattere.
forto. , Disconforto , Disconfortanza , sin.) Lat. molestia, moe
ex
G.
V.
8.
5.
18.
Di
,
e
da
confligere.)
da
pure sconfiggere
ror. Gr. xrn. Bocc. nov. 3o. no. Ma per non esser cagione d' al
questa sconfitta abbas molto l'onore cc. dc' Franceschi. Dittam. 1.
cuno sconforto a Gabriotto, quanto pi pot, la sua paura nascose
a. Ora ti vengo a dir le cose strane Che furo in terra e 'n mare,
Con. If o Mla dietro lo sconforto venne la paura. Bern. Orl. 3.
e le sconfitte Galliche e spagnole ed africane. Petr. Uom. ili. Non
4. 5. Chi conterebbe i pianti e gli sconforti Che s'odon per le ca

campanto messo che portasse la novella della sconfitta. Vit. SS.Pad.

se e per le strade Di Parigi ?

. 6. Udendo Antonio, incominci a piangere di grande letizia, gau

dendo della gloria di Cristo, e della sconfitta del ninico.

2 Prendere o Pigliare sconforto= Sconfortarsi, Darsi dolore. V


Prendcre sconfoito. 1 MIess. C'um. rim. Non credo fosse cuore Sotto
tua legge , Amore , Che non pigliasse martro e sconforto.

, Onde Dare sconfitta = Sconfiggere.1 V. Dare sconfitta.


3 Fare sconfitta o la sconfitta = Sconfiggere. V. Fare sconfitta.

a Scoraggiarsi. Cion. Morell. 283.Non istare ec. con chi ve


nisse dall'aria corrotta ec. se non il meno che tu puoi, non dimo

F. Giord... 39. Imperocch questo fu il cavallo, ove fece la scon


fitta de' demoni. (Pe)

strando ischifarlo per modo s'avveggia, acci non isdegnasse, o non

4 Mettere in isconfitta = Sconfiggere. V. Mettere in iscon


fiua. 1 G. V. . . 5. 7. La gente di messer Mastino furon messi in

pigliasse isconforto.

SconcucNivesro, Scon-giu-gni-mn-to. Sm.Separazione,l Disgiun


isconfitta.
mento; contrario di Congiugnimento. , Scongiuntura, Disongiu
5 -- E Mettersi in isconfitta = Fuggire a rotta. G. V. 8. 75.
orpi,
, sin. Lau. alienatio, disjunctio, separatio. Gr
I quali, veggendosi improvvisamente assalire , si misono in iscon
.3vgs , 8xx.purs. But. Inf 22. 2. Draghinazzo significa implica
fitta, e rimasene de' morti pi di tre mila. (V)
zione, e scongiugnimento d'affezione.
es - - In isconfitta , posto avverb. In gran rotta, In piena rotta
Vit.S. Franc.so6. E quando i demoni vedeano di lui tanta fermezza, SconGiunceau , Scon-gin-ge-re. Att. e n ass. anom. Lo stesso che Di
scongiugnere, Disgiungere, V. Bellin. Disc. . Il taglio poi egli
in isconfitta si partiano da lui. (V)
-

un dividere, egli un separare, uno scongiungere (Min)


Per simil. Guastamento , Devastazione, Rovina. Car. Long. Sof
pag. 8o. (Fir. 8 .) Dafni, cacciatesi le capre innanzi , con gran Sconcunrona, Scongiun-tu-ra. Sf V. A. Lo stesso che Dscongiu
guimento. V. e di scongiugnimento. Introd. Virt. Per la scon
fretta rimont l'erta, e veduta tanta sconfitta (cio il giardino d
giuntura di tutti li membri , che tutti mi furono disgiunti.
sertato), tutti insieme gridavano, e gridando dolorosamente pian
scoscicaaestro, scongiu-ra-men-to. (Sm1 Lo scongiurare; I preea
gevano. (M)
re caldamente, usando ogni mezzo lecito per ottenere Altrimenti
sconrtro , Scon-fitto. Add. m. da Sconfiggere. Sconficcato.-, Sconi
scongiurazione, Scongiuro. Lat. obtestatio. Gr. iascia era tor
fitto, Disconfiuto, sin. Lat. rcfixus, fatiscens.Gr. aroxa 9mA9eis. Bocc.
-

s. 8. N gli scongiuramenti e prieghi dell' ottimo e costantissimo Re


nov. 5. 9. Gli venne per ventura posto il pi sopra una tavola,
piegare l'animo di Francesco.
la quale dalla contrapposta parte sconfitta dal travicello, con lui 2 poterono
Costrignimento o Violentamento di demoni. l Declam. Quintil.
insieme se n'and quindi giuso. Burch 1.45. Nel digesto,Ove tratta
C. Il munimento intorniato con iscongiuramento. Tac. Da ann
dei zoccoli sconfitti. Vit. S. M. Madd. 93. E quando ebbono scon
2. 5. Trovandosi sotto il suolo e nelle mura ossa di morti, versi ,
-

__ --

fitte le mani (di Cristo) , e Giosep pigli quel corpo in sulle brac

scongiuramenti. (ll testo lat. ha devotioncs.)


, * Scon-giu-rn-te. Part. di Scongiurare Che scongiura,
V. di reg. (O)
Vinto o Rotto in battaglia. Lat. profligatus. Gr, irrnSs. S. Sconciurare

cia , cc. (V)

SCONOSCIUTO

7o

SCONGIURARE
SconcluRA Re , Scon-giu-r-re. [Att.1 Costrignere con mezzi per lo pi

pennecchio sulla conocchia,l Trarre d'in sulla rocca il pennecchio,


filandolo - , Disconocchiare, sin. Lat. pensum conficere pensun
absolvere. Grr crx9 un9i arxiv.Bellincson. 148. Sai ben dove
un pennecchio si sconocchia.
- Per simil. Consumare, Finire qualche cosa mangiandola. Lat.com
sumere , exedere.Gr.
Red. lett. 2. 75. Comparsami calda calda

leciti, e violentare i demonii; altrimenti Esorcizzare.] Lat. adjura

re, S. Ag. e Lattanz. Gr. gepx3v. Pass. 347. Truovansi certe altre
persone, e uomini e femmine, che non sanno l'arte magica, ne invo
care n scongiurare demoni. Maestruzz. 2. 2o. Ma i demoni possia

mo iscongiurare per virt del nome d'Iddio. E appresso : Non e ben rosolata in tavola , me la sconocchiai francamente quasi tutta.
per licito di scongiurarli per imparare alcuna cosa da loro.
Sco-noc-chi-to. Add. m. da Sconocchiare.Zibald.Ad.
a - Onde Scongiurare alcuno = Proccurare di costrignere i de SconocchiaTo,
1oo. Il lino che si fila, Cloto, e lo sconocchiato, quando non ve n'
moni ad uscirgli d' addosso. G. V. 9. 234. . Con pi de' suoi frati
e con pi di cento buoni uomini della terra il venne a disaminare
e a scongiurare.
2

pi , Atropos. Bellinc.son. 264. Un mulin colla rocca sconocchiata.

SconocchtATuna, Sco-noc-chiat-ra. Sf1 Il residuo del pennecchio

sulla conocchia. Lat. pensi pars residua.


cratorio. Maestruzz. 2. 2o. Il principe de' sacerdoti presumette di Sconoscere, Sco-noscn-te. Part. di Sconoscere. Che sconosce, 1
Non ricordevole de' beneficii, Ingrato. , Disconoscente, Isco
scongiurare il nostro Signore Ges Cristo.
- Ricercare alcuno strettamente di checchessia, per amor di qual noscente, Scognoscente, Scanoscente, sin. Lat. ingratus. Gr. 2yva.

- Costringere o Provocare a fare alcuna cosa con giuramento ese


-

Bocc. nov.497. E come sar io si sconoscente,che ad un gentiluomo,


al quale niuno altro diletto pi rimaso, io questo gli voglia torre i

che cosa ch'egli abbia cara ; Strettamente pregare. In questo senso


si usa anche nel n. ass.) Lat. obtestari, obsecrare. Gr. irver. Dant.

sospiro, e sono inteso. Bocc. nov. 26. 25. Tanto disse, e tanto pre
g, e tanto scongiur, che ella vinta con lui si pacefic. E nov.
67. 7. Anichino si senti scongiurare per quanto ben tu mi vuogli.

nov. 68. ao. Anzi si vorrebbe uccidere quest can fastidioso e scono
scente. Rim. ant. Guid. Cavalc. 62. Tu di' ch'io sono sconoscente e
vile E disperato , e pien di vanitate. Tass. Ger. a. 83. Rifiuti du
que, ahi sconoscente ! il dono Del ciel salubre, e 'ncontra a lui ta

arch. Ercol. 13. E cos vi conforto e prego e scongiuro che facciate.


ern.rim. . 8. Io vi scongiuro, se voi mai venite Chiamato a me
dicar quest'oste nostro, Dategli bere a pasto acqua di vite.

sconoscente patria. (N)


- Zotico , Rozzo. Lat. rudis, inhumanus. Gr. dypios. Tav. Rit.
Esssendo giunti, trovarono al mulino tre mulinari , i quali erano

Pug2 . 16. L' una mifa tacer, l'altra scongiura Ch'i'dica ; ond'io

diri? Bartol. Uom. lett. 53. Le ceneri delle sue ossa lungi dalla

4 - * Imprecar male contro, Abbominare. Diod. Num. 23. 7. Vieni,

assai villani e sconoscenti.

maladicimi Jacob ; vieni pure, scongiura Israel. Come lo maladir


io? Iddio non l'ha maladetto; come lo scongiurer io? Iddio non
l'ha scongiurato. (1 Settanta hanno ca9 aprc, l'ebrdetestare.) (N)
ScoGiuRATo, Scon-giu-r-to. Add. m. da
[altrimenti Esor
cizzato. Lat. adjuratus. Gr. gepxc9sis. Dituam. 1. 8. Magico fu ,

- Colui che non si fatto giammai conoscere per opera alcuna lo.
devole; ( ma in questo senso '. A. e dicesi meglio Sconosciuto.
Lat. ignobilis, obscurus. Gr. voysvhs, denuos. Dant. If 7. 53.
Ed egli a me : vano pensiero aduni: La sconoscente vita che i te

e nelli scongiurati Dimon credette.


ScononuRatone, con-giu-ra-t-re. I Verb. m. di Scongiurare.] Colui che

sozzi, Ad ogni conoscenza or gli fa bruni. Stor.Eur. 2. 39. Perch


la sconoscente vita ch'e' vissero, non merita maggior memoria per

scongiura, Cavatore di spiriti, Esorcista.] Lat.cxorcista , adjura


tor, obtestator. Gr. go pxors. Maestruzz. 2. 2o. Lo scongiuratore
delle creature sanza ragione si pu intendere in due modi.
SconciURATRice, Scon-giu-ra-tri-c. Verb. fdi Scongiurare. V.direg.(O)
SconciuaAzione, Scon-giu-ra-zi-ne. Sf1 Scongiuramento, Esorcismo,

la , Non farne caso. Car. Lett. ined. 3. 25. E ti voglio crede, e


in questo, che tu non si tanto insensato e sconoscente dell'onore,
che vogli far cosa che si vergogna a te ed alla casa tua. (Pe)

Scongiuro. Lat. adjuratio, exorcismus. Gr. gepxcus. Com. Inf


2o. Per modo di scongiurazione li demoni fanno noto agli uomini

quello che a venire in pi modi. Maestruzz. . . Imperocch a


lui s'appartiene d'imparare a mente ec. le scongiurazioni de'mali spi
riti. Ar. Fur. 16. 28. Pur la scongiurazione , onde solia Coman
dare a' demonii, aveva a mente.

- Giuramento esecratorio. Lat. execratio. Gr. xarpx. Maestruzz.

2. 2o. Nondimeno per alcuna necessitade i superiori possono costri


guere i sudditi con tale generazione di scongiu azione. Tac. Dav.
9tor 4. 334 Udito con grande approvanza di tutti, gli fece con
loro barbare scongiurazioni obbligare.
Scoscuro, Scon-gi-ro. (Sm. Lo scongiurare, Scongiuramento, Co
strignimento o Violentamento de' demonii ; (altrimenti Esorcismo ,

lo avvenire , che ella si abbia fino a'di nostri.


- Dicesi Essere sconoscente di alcuna cosa e vale Non conosce

- E nel . sign. ma con altra accompagnatura. V. Sconosc ni


simo. Cavalc. Espos. Simb. . 85. Le male opere lo mostreranno peg
gio che pagano, e sconoscente a Dio. (V) (N)
----

Sconoscente diff. da Ingrao. Non consistendo la Sconoscenza che

nella dimenticanza del ricevuto beneficio, manifesta nell'animo dello


Sconoscente una riprovevole insensibilit; ma consistendo la ingra
titudine in una mala corrispondenza del beneficato verso il suo,
nefattore, palesa nell'Ingruto una vera malvagit. Colui che non
soccorre il suo benefattore , si dir uno Sconoscente ; ma colui ci
persguita o maltratta il suo benefattore, si dir Ingrto. L'Ingrato
pi detestabile dello Sconoscente ; e la Sconoscenza meno viti
perevole e meno malvagia dell Ingratitudine. Sconoscente l'opposto

di Riconoscente ; ed Ingrato l'opposto di Grato.

Esorcizzazione.] Lat. exorcismus. Gr. gpxcuds. Pass. 335. Quando SconoscENTEMENTE,Sco-no-scen-te-mnte.Avv.Senza conoscenza, Igno

antemente. Lat.temere,imperite. Gr. agovAos, arrras. Arrighi 62.


per invocazione o per lo scongiuro ec. il demonio si chiama a ri
Isconoscentemente usa le cose dolci colui che non ha usato l'amar.
spondere cc., spesse volte mostra d'esser costretto per la'nvocazione, Sconoscentissi
mo, Sco-mo-scen-tis-si-mo. [Add. m. superl. diSconoscen
o per lo scongiuro. E 342. A fare queste cose usano i malefici al

te. Fr. Giord. Pred. R. Vivono vita sconoscentissima a Dio.


cuna fiata invocazioni e scongiuri a demoni espressamente. Borgh.
Org. Fir. 237. Perch non venisse a notizia de' nemici , e potcssr SconoscenzA , Sco-no-scn-za. [S] Ingratitudine., Sconoscimento,
Disconoscenza , Scognoscenza , sin. Lat. ingratus animus. Gr. 2,...
con certi scongiuri per questa via far danno.
ovvm. Cavalc. Frutt. ling. La coscienza riprende ciascun dita
alcuna cosa invocando il nome di Dio;
- Il provocare altri a
sconoscenza; ogni uomo sconoscente comunemente odioso , e 'l
[Giuramento esecratorio. Maestruzz. 2. zo.Se alcuno per invocazione

del nome d'Iddio, o vero di qualunque cosa sacra,ad alcuno uomo


non suggtto a s intenda d'iniporre necessit di fare alcuna cosa ,

conoscente amab le. E altrove : Grande in verit la nostra sc

noscenza , cosi sfacciatamente offendere il nostro pietoso padre ld


dio. E Specch. Cr. Ma oggi tanta la nostra ingratitudine e vilta
siccome impone a s medesimo giurando, tale scongiuro non licito.
de e sconoscenza , che ec. Lib. Pred. La seconda si per la sua
- Giuramento semplicemente. Ar. Fur. 43. 36. Ma con scongiuri
SCOTOSCt,
il Negro ad affermare , Che sua la casa ec. (Costrutto lat. : at ScoNosceRe,
Sco-n-sce-re. [N. ass. anom. Essere sconoscente , ngra
ille pejcrare.) (V)
to. -, Disconoscere, sin. Lat ingratun esse. Gr. dyvauori.
- Priego caldissimo , efficacissimo o instantissimo. Lat. obtestatio ,
E n. pass. MI. . . 16. Per la soperchia abbondanza , in che
obsccratio. Gr. ixscia. Petr. Uom. ill. Non fece mai fine a' preghi 2 si sconoscevano a Dio.
e agli scongiuri , infino ch' ella non arm colle proprie mani lo 'n
i creduto marito. Serd. Stor. Ind. 15. 6o6. Con avver 3 -Att. Perdonare. Cavalc. Frutt. Ling.294. Se l'uono si accusa, Iddio
felice c
-

timenti, scongiuri e con autorit ottenne che facessero incontamente

lo scusa, e se conosce la colpa, Iddio lo sconosce, cio la perdona.(V)


Sconoscimento, Sco-no-sci-mn-to. (Sm. V. e di Sconoscenza. Lat. in

abbassare il trinchetto.

grati animi vitium.Gr. draucci. M. V. 6. o2. Per vendetta dello


Sconiritto, Sco-ni-fit-to. Add. m. V.A. V. e di''Sconfitto. Cavalc. Stoltiz.
sconoscimento dell' onore , ch'elli aveva fatto.
233. Nullo sconfitto per forza di mimico, ma per sua stoltizia. (V)
Sconnessione , Scon-nes-si--ne. Sf Disgugnimento; contrario di Con SconosciuTAMENTE, Sco-no-sciu-ta-mn-te. Avv. Senza esser conosciuto,
Occultamente , Nascosamente. , Disconosciutamente , sun. Lat.
nessione e Concatenazione. (A) (O)
clam , occulte. Gr. cyvoras. Bocc. nov. 17. 19 Sconosciutamente
2 - * Sconsonanza , Discordanza. Atrom. Berg. (O)
se n'and con alcuni suoi fidatissimi compagni. S. Agost. C. D.
Sconnesso, Scon-ns-so. Add. [m. du Sconnettere.) Disunito,[Distaccato;
Codro re d'Atene sconosciutamente si mise tra li Pelopponesi, nimici
e per estens. Discordante, Incongruente. Lat.disjunctus, incongruus.
della sua citt , per esser morto ; e cosi fu.
Gr. axv3is, evaporros.Segner. Mann. Dicemb. 7. 3. Vedi per
mo, Sco-no-sciu-tis-si-mo.[Add.n.1 superl. di Sconosciuto.
che connessione strettissima passa tra queste parole ec. e tra queste Sconosciurissi
Segner. C'rist. instr. 3. 7. 8. Cambi il vino in sangue , ed in sun
altre , che sembrano si sconnesse. Salvin. Pros. Tosc. 2. 74. Il so
gue propio , con un cambiamento sconosciutissimo.
netto, per dir tutti i difetti in un mazzo, gretto, sterile, sconnesso, Sconosciuto,
Scono-sci to. Add. m. Non conosciuto, Incognito., D
ec. E 89. Le quali, a chi pi oltre non mira , sembrino disunite
sconosciuto , Inconosciuto , Scognosciuto, sin. Lat. incognitus. Gr.
e sconnesse,
&yvocrros. Bocc. nov. 27. 7. Eraci tornato sconosciuto per esser con
Sconnesso diff. da Incongruente. Sconnesso quello che non
lei. Pass. 26. Si lev e andava dietro a questo sconosciuto cavaliere.
connesso, ch' disgiunto , snodato, sgroppato ; e si usa tanto nel
Orl. 2. 5. 67. Sconosciuto, siccome peregrino , Per mczo
Bern.
proprio che nel figurato. Tavole sconnesse, Parole sconnesse. In
l' oste prese il suo cammino. Bartol. Uom. lett. pag. 55. Prima che
congruente ci che non conveniente , conforme, opportuno.
fosse in uso l'arte del navigare , era mezzo sconosciuto , mezzo in.
ScnetTeaE , Scon-nt-te-re. Au. anom. Listaccare , Disunire , Dis
colto , e tutto barbaro il mondo. (N)
gi nere; contrario di Connettere. (A)
2 [Onde Amda e sconosciuto per Andare in forma di non esser
2
iscorrere o Scrivere senz'ordine. (A)
conosciuto ; e ne'gran personaggi si dice dell'Andare come depo
3 - Non aver che fare con la cosa di cui si tratta; Discordare. Leon.
sta la propria qualit senza ricevere i trattamenti dovuti. V, A
Pascol. Berg. (O)
-

Sc onoccniAar, Sconocchi-re.

Att. e n. pass. Consumarfilando il

dare sconosciuto,

SCONSOLAZIONE

sCONQUASSAMENTO
3 - * Starc sconosciuto = Stare in forma privata. V. Stare sco
nosciuto. (A)

derato. Lo stesso che Inconsideratissimo, V. Ulen. Nis. 4. 5.


Sconsideratissimo assurdo forse per opinione universale si questa

71

a Oscuro, lgnobile, Senza fama. Lat. ignobilis. Gr. &rnuos.Pass. presente proposizione, ec. (A) (B)
293. Tutto il mondo parl di lui, e scrissesi nelle cronache e nelle ScossioERAro Scon-si-de-r-to. Add. m. Che o Che si fa senza
considerazione. [Lo stesso che Inconsiderato , V.1 Lat. inconsultus,
storie colui che prima era oscuro e sconosciuto.
3 (Mit.) Gli Ateniesi e i Romani eressero altari al Dio Scono inconsiderans, temerarius, praeceps. Gr. drxerros. Tac. Dav. ann
sciuto. Lat. Ignoto Deo. (Mit)
Sconquassamento, Scon-quas-sa-mn-to. Sm. Lo stesso che Conquassa
mento, V. Segner. Mann.Aggiunt. Venerd santo. 4. Ben sai tu che
la croce, siccome era gi tra supplizi dati a'delinquenti in que'tem

2.158. Il Senato , perch

non paresse sconsiderato, ne fece

decreto ancor pi ampio. ( Il testo lat.

prolapsus.) Buon. Fier.

3. 5. Lic. Raffrenisi il desio delle ricchezze, N vogliate imbarcar


sconsiderati.

pi il pi dolorifero, atteso lo sconquassamento totale di tutte l'ossa, 2 In forza d'avv. per Inconsideratamente. Tac. Dav.Stor.3.3as. Ma
cos dra senza dubbio il pi vergognoso. (V)
ogni cosa guast la fretta, e poi la dappocaggine di Sabino , che
SconQuAssarre, * Scon-quas-sn-te. Part. di Sconquassare. Che scon
prese l'armi sconsiderato. ( Il testo lat. ha : temere.)
SconsiDERAzione,
Scon-si-dc-ra-zi-ne. [Sf. Lo stesso che Inconsidera
quasse. V. di reg. (O)
SconouAssAne, Scon-quas-s-re. Att. Lo stesso che Conquassare , V. zione, V.] Lat. insipientia , inconsiderantia. Gr. dgAsia. Salvin.

Lat. quatere, quassare. Gr. zasigv. Pecor. g. 16. Ballut. Tempera

Disc. 2. 46o. Dalla banda della loquacit io veggio stare l'arroganza,

la vanit, la leggerezza, l' orgoglio, la disonest, la sconsiderazione


omai i tuoi venti crudeli, E non isconquassar pi la mia barca.
Buon.Fer.5. . 2. Chi picchia , orb, chi picchia? chi sconquassa SconsiGLIATE , Scon-si-glin-te. Part. di Sconsigliare. Che sconsi
A questo mo'le 'mposte ?
glia. , Disconsigliante , sin. V. di reg. (O)
2 E n. pass. Tic. Dav. ann. 2. 56. Poi sconquassandosele il ven ScossioLiAne, Scon-sigli-re. [Att. e n. ass.) Consigliare a non fre,
tre , e le viscere diguazzandosele , lo prega che, per non lasciarla
Dissuadere. -, Disconsigliare, sin. Lat. dehortari, dissuadere Gr.
drorpirev. Bocc. nov. 57. 4. Ancorach sconsigliata da molti suoi
preda e strazio a' nemici , le dea morte onesta.
ScoNQuAssaTo , Scon-quas-s-to. Add. m. da Sconquassare. Lo stesso
amici e parenti ne fosse, del tutto dispose di comparirc. Buon. Fier.
che Conquassato, V.1 Lat. disjectus, jactatus, corruptus, quassatus.
3. 2. 4. Come dissuadendo E come sconsigliando Farem l' istesso
Gr. acrer 9 ss. Serd. Stor. Ind. 8. 289. Perch n i marinari n
noi. Segn. Rett. 18. Ancora chiunque loda o biasima , chiunque
le funi , n le vele erano bastanti a tre navi , ne abbruciarono una
consiglia o sconsiglia.
che cra pi sconquassata. Buon. Fier.3.2.9. Qual fosse gi l'altezza Della ScossioLATAMENre, Scon-siglia-ta-mn-te. Avv. Sconsideratamente,
torre del capo de' superbi ec., Che sconquassata giace l per terra.
Senza consilio. - , Disconsigliatamente , sin. Lat. inconsulte, te
mcic. Gr. siz, dovxos. Segner. Crist. instr. 3. 29. 1o. Difendendo
IE detto di persona. Buon. Fier. 45. 6. Vedete quel pedante
sconquassato. Malm. . 55. I paesani sbigottiti, E dal disagio scon
con pi di studio quei che sconsigliatamente si espongono cc. Salvin.
quassati e frolli. Red. nel Diz. di A. Pasta. ll signor N. N. sta
Disc3-25. Non voglia sconsigliatamente, e pi che mestier non fac
bcnissimo; non ist gi bene io, ch sono sconquassato. (Cio, pes
cia avvicinandosi, provare l'altra virt E'Odiss. lib. 2. v. 54 Chi
sinnamcnte trattato dal male.) (N)
Scos QUAssAToRE, Scon-quas-sa-t-rc. Verb. m.

Che

sconsigliatamente accosterassi, E la voce udir delle Sirene, ec. (B)


ScossoArezzA, Scon-siglia-tz-za. [Sfl ast. di Sconsigliato. I Mn

sconquassa. Lo stesso che Conquassatore. V. Salvin. Odiss. lib. 8.


v. f62. Non comandar ci a me , Nettun , di terra Sconquassator ;

canza di consiglio, di prudenza , di riflessione ; altrimenti Incom


sideratezza, ] Sconsideratezza., Disconsigliamento, sin. Lat. incon

ch triste son pe''tristi Le sicurtadi a sicurarsi. Bott. Lez. Accad.

siderantia. Gr. 3 cviz. Salvin. Pros. Tosc. n. 275. Questa l'or

di Sconquassare.

dinaria sciocca difesa de'cattivelli appassionati ec. , creder nccessi


Quei nostri pesantissimi carri, sconquassatori con vergogna comune
delle bellissime contrade di questa citt. (A) (B)
t ci ch' venuto per colpa di loro sconsigliatezza.
SconQcAssAt Rice , * Scon-quas-sa-tri-ce. Verb. f di Sconquassare. Che Sconsigliatissimo, Scon-si-glia-tis-si-mo.(Add.m.) superl di Sconsigliato.
Seguer. Pred. [36. 5.] Ferma, gli direste ; che fai, sconsigliatissimo
sconquassa. V. di reg. Lo stesso che Conquassatrice, V. (O)
SconQuAsso, Scon-qusso. [Sm. Lo stesso che Conquasso, V] Lat.
economo de'tuoi beni? E 338. Tengansi pur per s il lor.. questi
quassatio , tunbato.Gr.oraio ads. Buon. Fier. 4. 5. 4. Che imbroglio,
odierni sconsigliatissimi consiglieri, ch noi cc. (B)
che rigiro, che sconquasso ! Salvin. Disc. . 94. L'una e l'altra SconsioLATIvo, Scon-siglia-tivo. Add. m. Atto a sconsigliare. Te
disordina notabilmente l'anima , e mette conseguentemente in con
sur. Lett. mss. 1. 3. Berg. (Min)
ScossicLaro, Scon-si-gli-to. Add. m. da Sconsigliare. [Consigliato a
fusione e in isconquasso anche il corpo.
non fure , Dissuaso. , Disconsigliato , sin.)
Sconsacrante , Scon-sa-crn-te. Part. di Sconsacrare. V. di reg.(O)
SconsARARE, Scon-sa-cr-re. Att. e n. pass. Ridurre a uso profuno ; 2 Privo di consiglio. Lat. inconsultus, consilii expers. Gr. &8ovxo.
altrimenti Profanarc. Lo stesso che Disagrare, Dissagrare, V. Bartol.

Ovid. Pist. 45. lo sconsigliata sempre immagino che ora quinci e

As. part. 1. l. 3. c. 17. (Ediz. Piacent. 8ao) Egli poi si ha per cosa
ora quindi vengano i lupi a stracciare il mio corpo. Petr. canz.49.
si reverenda e sacrosanta, che tanto sol che tocchi terra co' pie
2. Vergine , que' begli occhi ec. Volgi al mio dubbio stato , Che
sconsigliato a te vien per consiglio. Buon. Fier. 1. 5. 6. Or dove
di, si sconsacra e perde la dignit. (A) (P)
SconsacRATo, Scon-sa-crto. Add. m. da Sconsacrare. Lo stesso che Dis
vedove sconsigliate, e dove sete Voi, mogli de' mariti dormal
tioco
sagrato , V. Tesaur. Cann. 9. Berg. (Min)
SconsAGRARE , * Scon-sa-gr-re. Att. e n. pass. Lo stesso che Sconsa SconsoLAMENTo, Scon-so-la-mn-to. [Sm. V. e di1 Sconsolazione. Vit.
S S. Pad. 1. 83. Gittaronglisi ai piedi, e pregaronlo che non si tosto
crare , Dissagrare , V. (P)

ScossAGRATo,Scon-sa-grto. Add. m. da Sconsagrare. Lo stesso che

si partisse , e desse loro tanto sconsolamento.

Sconsacrato , Dissagrato, V.Bart.As. l. 5p. 6. In fine, abominan ScorsoLANTE , * Scon-so-ln-te. Part. di Sconsolare. Che sconsola.-,
Disconsolante , sin. V. di reg. (O)
do quella meschita, come sconsagrata e profana , la lasciarono in
Sconsolane, Scon-so-l-re. [Att.] Recar travaglio, tdolore, afflizione;
abbandono. (P)
Sconsenso , Scon-sn-so. Sm. Propriamente contrario di Consenso; ma
contrario di Consolare. , Disconsolare , sin. Lat. perturbationem
in modo contadinesco e per energia di lingua fu usato anche per afferre. Gr. zraparruv. Filoc. 5. 1 g. Ora ci ha la fortuna, e
Conscnso. Buon. Tanc. 5. 3. Perch poi lo sconsenso a Pietro dia,
amore di quelli ( siccome io ti dir) sconsolate. Rim. ant. F. R.
Ch'abbia virt di sconsolarla mai.
S' ha auto a strascinarla per la gola. (A) (B)
Sconsentimentro, Scon-sen-ti-mn-to. [Sm.] Contrario di Consentimen SconsoLATAMENTE , Scon-so-la-ta-unn-te. Avv. Senza consolazione, Tra
to. , Discomsentimento , sin. Lat. dissensus. Gr. xopc. Guid.
vagliatamente. Lat. inconsolabiliter. Gr. crxpmyopras. Rim. ant. M.
G. 5. Conciofossecosach pi l'attalentasse il consentimento , che lo
Cin. 54. Perch ne vivo sconsolatamente.
sconsentimento. Pallav. Ist. Conc. 1. 452. Dichiararono loro scon SconsoLATIssumo , Scon-so-la-tis-si-mo. Add. m. superl. di Sconsolato.
scntimento a Concilio in cui avesse autorit il Papa ec. (Pe)
Tass. Lett. famil. 53. La venuta di V.S. a Firenze m'avrebbe ol
SconsentiRE, Scon-scn-ti-re.[N.ass.] Contrario di Acconsentire [o Con
tramodo potuto consolare , perch io sono, come sempre, sconso
sentire. Disapprovare. , Disconsentire , sin.) Lat. dissentire. Gr.
latissimo. E lett. 34f6. La sua morte mi ha lasciato ec. sconsolatis
simo. (V)
tzpav. But Purg. 18. . Questa naturale libert che ha l'anima
SconsoLAro, Scon-so-l-to. Add. m. da Sconsolare. Privo di consola
di consentire ec., o sconsentire.
zone, Travagliato. , Disconsolato , sin. Lat. miser , afflictus.
Sconsenziente , * Scon-sen-zi-n-te. Part. di Sconsentire. Che scon
Gr. &SAuos, rxXxropos. Bocc. nov. 6o. 19. Ma pure ,
Inol
sente. , Disconsenziente , sin. V. di reg. (O)
-

lasciarvi sconsolate , ve ne dir d' alquante. E nov. 77. 5. La scon


solata donna, veggendo che pure a crudel fine riuscivano le parole
dello scolare, ricominci a piagnere. Dant. Inf &. 77. Noi pur giu
gnemmo dentro all' alte fosse, Che vallan quella terra sconsolata. Pe
ir. canz. 4o. 8. Non fa per te di star fra gente allegra , Vedova scon

SconseRTARE , * Scon-scr-t-rc. Att. V.di reg. V. e di''Sconcertare. (O)


SconsenTaro , Scon-ser-t-to. [Add. m. da Sconsertare. V. e di') Scon
certato. Buon. Fer. 4. 2. 7. Da rimetter in forma, dicev'egli, I capi
sconsertati e fuor di sesto. E appresso: Fiaccati poli, e zone sconsertate.
SconsiderAnzA , Scon-si-de-rn-za. (Sf) ast. di Sconsiderato. Lo stesso
che Inconsideranza , Inconsiderazione , V. Lat. insipientia, incon
siderantia. Gr. d 8Asix. S. Agost. C. D. Non ebbono sapienza, e

solata in vesta negra.


a * E col secondo caso. Cas. Oraz. Carl. V. 42. Assai la fecc

aspra fortuna e crudele delle sue prime nozze sconsolata e dolente.(N)

perirono colla sconsideranza.

Sco vir ea ATAMentz , Scon-si-de-ra ta-mn-te. Avv. Con isconsideratezza.


[Lo stesso che Inconsideratamente , V] Lat.. temere, inconsulto. Gr.
si , a 8ovAos. Salvin. Disc. n. 49. Quivi dunque sconsideratamente

Dirotto , Strabocchevole , Incessante. Lat. immodicms,vehemens,

continuus. Pros. Fior. 4. 3. 32. Quella terra d'Etiopia getta una

calma , un'aria grossa vermiglia, un caldo travaglioso, pioggie scon


solate , e un fastidio che non lascia vivere altrui. (N. S)
SconsineaArezzA , Scon-si-de-ra-tz-za. [Sf Lo stesso che Inconsidera SconsolatroRio , Scon-so-la-t-ri-o. Add. m. Che s' attiene a sconsola
zione. Stigl. Occh. Berg. (Mim)
tezza , Inconsiderazione, V.] Lat. temeritas, insipientia. Grd 8ovia,

giunto Cupido, e dalle Ninfe ec.riconosciuto,gli furono tutte addosso.

rporrata. Salvin. Disc. 1. 7o. La verecondia ec. data per freno SconsolAzione , Scon-so-la-zi-ne. [Sf) Travaglio, Afflizione., Scon
alla sconsideratezza della giovent. E 425. Il pensare, che tutti ci che

solamento, Disconsolazione , sin. Lat. miseria , afflictio. Gr. xxxo

hanno nel cuore, abbian sulla lingua, ingenererebbe una dannosa


simplicit, una sconsideratezza, e farebbe gli uomini poco guardinghi.
sconsinesarissimo, Sconsi-de-ra-tissimo. Add. n. superl. di Sconsi

fece dicreto ec. Buon. Fier. 2. 5. a. Or che sconsolazion di navi

rms, rcSos. G. V. 2. 83. 7. Per la quale sconsolazione il Papa


questa ? Med. Arb. Cr. Qaal lungua pu dicere , o qnale intendi

SCONTRARIE
con parole amplissime lui, s riconoscente e sconoreene, earruool

n 72

SCONTARE
netto misurare o pensare quel gravissimo peso delle tre sconso

nelle forze romane.

lazioni? ( La stampa a pag. 6 legge delne tue scorsolazini.) (B)


per altro verso: al
SconTARE, Scn-t-re. (Au.j Diminuire o Estinguere il debito, com Sconroeceae, Scon-tr-ce-re. Att. e.[anom. Volgere uere,
torquere. Gr.
pensando, contrappostavi cosa (o opera di valuta eguale. Lat. com trimenti 1 Travolgere , Storcer Lat. contorq
pensare , aes alienum dissolvere, ex sorte aliquid deducere. Gr.
xpri, r.xea avv. G. V. 2. 8. 3. scontando ancora
i soli 7 per libbra del debitodel Comune. Cavalented.co. Anzi
grande grazia ci fa Iddio, quando ci lascia far danno e ingiuria ,

orvorrpeuv.
2 - Travolgere [o

Poiche per questo possiamo scontar con lui il nostro debito,Franc

Tanto che spesso scontorceva il grifo. (N)


3 N. pass. Ripiegarsi in se stesso,] Travolger le proprie membra
er dolore che si senta o per vedere o avere a fare cosa che di

SacchOp. div. io3. Il Signore riceve queste

opere , e sconta a

costi della somma di cento, e se tutte l'avesse, tutte le sconta.


2 -Pagare il fio, Avr la pena d'un fallo commesso, infalm, (A)
-Alfier Mirr. 3. 3. Scontare, ecco, a me fai in questa guisa il mio
palar superbo. (N)
3 - Dicesi Scontare presso i cambisti e significa Separare da una som

Ripiegare le membra, (come nel $.3.] Cant. Carn.


5. Allor quanto pi una si dimena, Scontorce 'l viso , e rannic
chia la schiena. Morg. 17. 24. E ritrovava a costui la corazza

spiaccia. Lat. commoveri,torqueri. Gr. 8x raprrso 9a. Varch. Er


col. 5. Ogni volta che ad alcuno pare aver ricevuto picciolo premio
d' alcuna sua fatica , o non vorrebbe fare alcuna cosa , o dubita se

la vuol fare o no , mostrando che gli la farebbe se maggior prezzo


dato o promesso gli fosse , si dice: e' nicchia ec. , si dimena nel
manico , si scontorce. Franc. Sacch. nov. 225. Di che l'asino per

di danaro gl'interessi , o siano i fruiti che vi sono compresi e


confusi col capitale per un certo determinato tempo ; ed in questo
significato opposto a Meritare. (A)

lo cardo scontorcendosi e saltando, nell'andare facea sonar e il cem

balo. Bern. rim. . 3. Mentr'io mi gratto il capo, e mi scontorco.

Br. 4. 59.
4 - N. pass Contar male o Non saper di conto. Tes.
(N)

Galat. 5. Sono ancora di quelli che cosi si dimenano e scontor

Cos cc. io non mi sconto , Eran venti per cento.

consi ec., che pare che gli pigli la febbre in quell'ora. Ciriff Calv.
(A)
di
Scoraro, Scon-t to. Add. m. da scontare
3. g4. Cos l'un l'altro si forbotta e picchia , L'n si scontorce ,
SconTesTAMENTo, Scon-ten-ta-mn-to. [Sm. Lo stesso ie Scontento.
l'altro si rannicchia. E 4 o6. Talch Ciriffo tutto si scontorse.
Discontintamento, sin. l Lat. molestia. Gr. d via. Agn. Pand. eSen.
Ben. Varch. 3. 24. Veggendo che egli si scontorceva, n arebbe
6. E per i buoni non posson ben conducere le cose, bne dispor
dargli le ec., disse : c.
le, bene amministrarle nella republica, onde mi hanno pi dispiaceri voluto
[E' n. ass. o in forza di nome.] Franc. Sacch. nov. 53. E'non
e scontentamenti. Cron. Vell. 4. Della qual cosa forte da teme 4 valse
lo scontorcere, che mcsser Dolcibene per lire trenta tra amen
re , considerati gli scontentamenti e divisioni ci sino
ebbe fiorini otto.
ScosTestane, Scon-ten t-re. Att. Render scontento o mal contento. dueScontorc
ersi dif. da Dibattersi, Divincolarsi. Scontorcersi men
-, Discontentare, sin.1 Lat. tristitia afficere. Gr. ri up.
due, ed indica un'altra specie di movimento. Chi si di
altri
degli
: - Non consentendomi la conscienzia di scontentare gli auditori
batte ricade sempre sul medesimo posto; Chi si divincola si piega
cio li miei maggiori venerabilissimi, c.
e l , ma non si ripiega sopra se stesso; Chi si scontorce pu
2 - N. pass. Non contentarsi, Non soddisfarsi , Attristarsi. Lat.non

acquiesccre, molestia affici. Gr. Avric 9a, gapr 9a. Lai. 176. Di
cui io molto meno mi poteva scontentare,che di questa. Franc. Sacch.
no, **, Il Gonnella udendo e lo Re e' baroni'ec., non se ne scon

ai lo adagio, senza dibattimento, senza inquietudine, ma travolgen

dosi o con le braccia o con le mani o co' piedi, allungandosi , ran


nicchiandosi con la massima qite del mondo.
Scontoncimento, Scon-tor-ci-mn-to.[Sm.] Lo seontorcere di alcun mem

tent per molto.

bro o della persona per qualunque cagione ,

Scontestato, Scon-ten-t-to. Add. m. da Scontentare. Lat. tristitia


affetus, contristatus. Gr. Avr9sis. Car. lett. a. 173. Quanto a me

pieg

to delle

o R-

bra. Altrimenti Storcimento.] Lat. contortio,

distortio. Gr. avrpo. Lib. cur. mulatt. Di qui nasce il riso sar
alcuna; tanto ne sono
donico, e lo scontorcimento della bocca. Red. Vip. . 59. Quel
restata sconsolata e scontentata io medesima.
cane cc. con urli e scontorcimenti orribili si mori.
to,
(V.
V.
Lo stesso che] Sconten
Scontentezza, Scon-ten-tz-za.
Scontroacio , Scontor-ci-o. [Sm.] Scontorcimento I prolungato.] Lat.
sale

non mi affido di potervene dare consolazione

Mestizia) 'arch. Stor. 3. 484. Era in tutto l'univer


cita mestizia e scontentezza. Solo. Grunch. . . D ogni

unata

commotio. Gr. avyximors. Buon. Fier. 4. 1. 7. Oh che distender d'ossa,

mio trava
glio, d'ogni mia Scontentezza niuna altra cosa, Fuor che soverchio

e scontorcio Di membra bieco e strano !

Scontrontro , Scon-tr-to. Add. m. da Scontorcere. Lat. contortus, di

amore, e che soverchia Gelosia, n' cagione,


Scontenti issimo, Scon-ten-tis-si-mo. t.Add, n1 superl. di Scontento. Lat.
moestissimus. Gr.

stortus. Gr. 3acrpotos. Franc. Sacch. nov. 136. Comecch natu


ralmente siano e diritti e torti e scontorti , da loro con molti in

v9 parrarcs. Lasc. Gelos. . . Ma la Cassan

gegni e arti sono stati ridotti a bella proporzione. E' rim. 2. Or chi
volesse qui d'amor inizio, Tosto veder potrebbe Femmina che sa
rebbe Apar col diavol con suo alti corni, Nere, scontorte , fuor

dra quella che n' trista e scontentissima. Sannazz.Arcad. pros.


6. Mi era gittato a pi d'un albero , doloroso e scontentissimo ol
tramodo.

di bello indizio. Vit. Benv. Cell. 462. Quella femmina scontorta ,

Scontento, Scon-tn-to. Sm. Mula contentezza, Dispiacere, Disgusto,

che sotto i piedi del Perseo. Car. En. lib. , v. 84fo. Ha nel
, Scontentamento , Scontentezza, Di
-flizio
tentcne, Tavaglio ec.
l'imo una semita per mezzo Angusta , malagevole e scontorta, Che
souteilcza , sin. l Lat. malum , dolor, aegritudo , molestia. Gr.
d'ognintorno dalle ripe offesa. (B)
2rn. Mau. Franz. rim. burl. 3. 88. Ponendo il sommo ben nelle ScontnA
rs Ane, Scon-taf-f-re. N. pass. Lo stesso che Contraffare, V.
ricchezze E'n questa tutti quanti gli scontenti. Capr. Bott. 3. 44f.
Gor. Long. sez. 4. Con tutto ci non bella cosa , per la viltade
Acciocch almanco questo poco del tempo, che noi abbiamo a sta
di s fatte persone, lo scontraffarsi per sempre. (A) (B)
re insieme, io non ti dia pi scontento nessuno,
Scontrarratto, Scon-traf-fat-to. Add. [m. da Scontraffare. Trasformato,
Scorero. Add. m. Mal contento, Disgustato, Sconsolato ec. -,
Trasfigurato. Lo stesso che] Contraffatto , V.
Discontento, sin, 1 Lat. moestus animo, aeger, sibi displicems. Gr.
Brutto, Deforme. Lat. deformis, turpis. Gr. alexpos. Dittam.5.
armin , vrps, Azrxir. Suor. Pist,3o. Li Bolognesi fu
8. Solin , diss' io, di vedere avea brama Questo animale , e parmi
romo troppo scontenti, e cos li Fiorentini. Cropei ,o Pregando
scontraffatto Assai vie pi che nol porta la fama. Franc. Sa ch.
i signori, che volendo racconciare Firenze , l'acconciassono in tut
nov. 225. Chi avr la figliuola guercia , sciancata o scontraffatta ,
to e non in parte, potendo acconciare e contentare tuto, rammen
dice: Io la voglio dare a Dio. Buon. Fier. 3. . 2. Lammie e gri
tando degli altri scontenti. Morg. o. 74. Erminion rimase assai scom
fagni vari, ed altri mostri Deformi e scontraffatti, e di gran pasto
to: Mal. 8. 67. Si; ma intanto per lui vivo scontento
venro , Scon-tra-mn-to. [Sm.] Lo scontrare, [ Lo scontrarsi
Teseid. l. 3. p. 9. Via pi che mai facea loro scontenti L essere ScontRa
cose.] Lat. occursus, conflictus, collisus. Gr. raivrnais.
alcune
di
a punto simile recati.
37. Quando quel folte scontramento de'nuvoli e de'
2.
Br.
Tes.
namento.
ScomessTuna, Scon-tes-sit-ra. fl Scombinazione, Disordi
venti , e dello spesseggiar de' tuoni , natura ne fa nascere fuoco, il
Lat. dissolutio. Grves. Salvin. Disc. . 53'Nella stessa guisa
quale getta grandissima chiarezza , secondo che voi vedete quando
appunto, che a i febbricitanti sembra il dolce amaro per la scontessi
li bal ni gettano loro lume. re.
tura delle parti , mlla quale si dee quella sensazione ricevere
ne, Scon-trap-pc-s- N. pass. L'atto dell'andar gi la
SconTirvane, Scon-ti-nu--rc. Att. Non continuare. Lo stesso che Scontaappesa
a,
del perdere l'equilibrio. Bellin. Bucch. o8. In man
ossia
bilanci
Ditel
152.
ag.
Discontinuare, V. Pros. Fior. part, .ool 3d)
co assai che in un punto di luna, O in un scontrappesarsi una bilan
Poi voi, se saviamente eleggeste , e se le letture f vostra Acca
cia, Un quadro ei ii squaderna o una sonata, Come scodellar giusto
ch'elle giammai si scontinuas
l
fc
una frittata. (A) (B)
stesso
cgli
VoIle
o,
di
e
(N. S) ce ufficio di chiaro Consol
leggente
Sconrnane , Scon-t-re. ( Att. Abbattersi in camminando con chic
chessia; altrimenti] Incontrare, Rincontrare. Lat. occurrere, obviana
SosTINUATo , Scon-ti-nu- to. Add. m. da Scontinuare. Lo stesso che
procedere , nancisci. Gr. rarrv. (V. Incontrare.) Bocc. nov. 58.
Discontinuato, V. Uden. Nis. 7. Perch non rimanga scontinuata
3. Altro che to eere il muso non faceva, quasi puzzo le venisse di
ta
materi
presente
e imperfet la
a , le concederemo pi spazio di cam
chiunque vedesse o scontrasse. E nov. 7. 6. Scont Bentiv cgna
minare avanti. (B)
del Mazzo con un asino pien di cose innanzi. Fav. Esop. 77.
Scorro, Scn-to. 9ml Lo scontare, Diminuzione di debito che fa il
Andando alla pastura con la capra , scontrossi al lupo (V)
to,
to
cagione.
altra
per
o
e
pagamen
anticipa
per
debitore
al
creditor
pass. Dant. Inf 18. 4. Mentr'io andava , gli oc
do34. Franc. Saceh. a E n. ass. e) Furo
Lat. compensatio , ex so te deductio,
scontrati. Petr, son. 274f. P esso era 'l tempo,
chi miei in uno
fe
andare
lungo
a
Gioggi
Bartolo
17o.
no
se
sconto,
cce un buono
8
volle essar pagato.
dov' Amor si scontra Con Castitate. Pass. 69. L'altro giorno san
-

- -

* - ''Quel tanto per cento che nel commercio si ril ascia sul prezzo
di mercanzie comprate a credito ad ogni rata che sia pagata prima
de'ternini pattuiti. (O)
-

- Soddisfazione di cosa dovuta. (O)


Lusinga.l Buon. Fier. 3. 4. 4. Dar
4 fa
Scon-tor
con -lo sconto D averl'Ine un tratto la buona ventura.
te de lasa
de acznTe,
Scontor
cente. [Part. di Scontorcere. Che scontorce.
Tac. Dap. ann. 2.

Flacco si tasfri in Tracia, e bellamavate

Domenico si scontr in santo Francesco. E 16o. La quale de stare

in tal modo, che l viso e gli occhi suoi non si possano iscontrare

con quelli del confessore. Bocc. g. 4. pr. Si scontrarono in una


brigata di belle giovani donne. (V)

3 Dicesi Scontrar male e vale Avvenir male, Abbattersi male. Lat.


male contingere. Gr. vcruxia. Pir. riun. 8. Quel dolore Cbe suol
mostrar chi mal scontra in amore.

4 Rscout arc, Rivedere il couto; il che dicesi anche Scontrar le

SCONTRATA
partite.] Lat. rationes expendere , conferre. Gr. Ady2r

13

SCONVOLGIMENTO

rev. D. Gio. Sconvenevolezza , Scon-ve-ne-vo-lz-za. [Sf1 Contrario di Convencvo

Cell. lett. 1o. Ma avendo io le mie ragioni non salde al mio quader

lezza. Cosa che non conviene, I Ci che disdice.-, Disconveneo

no , fino che non scontro con lui , cui la vigna , non so la cer
5 (Milit) [Abbattersi camminando con una schiera nemica ; ed an
che Farsi ad affrontarla ; nel quale senso dicesi anche] Incontrare ,
e si usa nella sua nificazione att. e) n. pass. Filoc. n. 34. Quando

lezza , sin.) Lat. indecentia, turpitudo, disconvenientia , Tert. Gr.


aiexp&rms.
6. Quanto
pi era di Gisippo
la liber
lit,
tanto diBocc.
lui, adnov.g8.
usarla, pareva
la sconvenevolezza
maggiore
Lab.
32 . S'ella nol fece, vuoti perci per la sua sconvenevolezza CO
sumarti ? Ella a buona ragione ha pi da rammaricarsi , che non

a loro il nimico esercito si scontr molto vicino, ec. Guicc. Stor.


pitirandosi verso Pisa, scontrarono nella pianura verso Calci Vitel

hai
tu, perciocch
dellamancato
sua sconvenevolezza
ella perde, dove
tu,n
guadagni.
( Cio d'aver
a quello che conveniva).
Pist. Cic.

lozzo, venuto in quel luogo con un'altra parte delle genti per im
pedire loro il ritorno. E altrove: Fu memorabile spettacolo , che

animi temperati e composti sentono della loro sconvenevolezza dispia

nello scontrarsi i fanti Tedeschi con gli Spagnuoli , messisi innanzi

cere e noja.

tezza della ricolta.

Quini. La loro avarizia e le loro sconvenevolezze. Galat. 76. Gli


-

agli squadroni due capitani molto pregiati. . . . . combatterono quasi 2 - Il mancare al convenuto; I ma in questo senso

V. A. e non

da imitarsi.)
come per provccazione. (Gr)
Scorna A , Scon-t-ta. [Sf] Incontro , Scontro. Lat. occursus. Gr. Sconvenevolissimamente, Scon-ve ne-vo-lis-si-ma-mn-te. Av. superl
crarmors. Teseid. 8. 2o. Chi pass innanzi , chi rimase appresso
di Sconvenevolmente. Girald. Disc. pag. 63. Berg (Min),
De'principi primai nella scontrata. E 5. 7. Feci la scontrata Su Sconvenevolissimo, Scon-ve-nc-vo-lissi-mo. [Addm.1 superl. di Sconve

venevole. Lat. indecentissimus. Gr. aree ricraros. Cr. alla

la persona piena di valore. (N)

ScorrAto, Scon-tr-to. Add. m. da Scontrare. [Incontrato..] Fr.Jac.


T. 2. 1. 2. Fanno grande romore D'esta cosa scontrata.
ScornArone , Scon-tra-t-re. Verb. m. di Scontrare. Che scontra. Garz.
Piazz. 849. Berg. (Min)

Sconrnazzo, Scon-trz-zo. Sm.] V. A. Amichevole incontro. Lat. oc


cursus. Gr. dr.vrmris. Franc. Sacch. nov. 178. Giugnendo a uno
scontrazzo di donne, e Giovanni, che lussurioso era molto , andando

scroc

chio. Ruscell. Disc. intorno alle invenzioni delle imprese ec. 3


Ma per anche in questo si ha da avvertire in certe cose che sareb

bono sconvenevolissime, siccome nel travestirsi disarmato sarebbe il


poitare una scarpa d'un colore e una d'un altro, la berretta o il cap
pello di pi colori ec. (P. V.)

Scosvesevolvere, scon-ve-ne-volmn-te. Avv. Contrario di Conve


nevolmente. Fuor del convenevole. , Sconvenevolemente , Dicon

venevolmente, sin. Lat. indecenter, indecore , turpiter. Gr. iX


e guardando le donne , percosse in una pietra.
Amm. Ant. 4. . 8. Se tu , non essendo sconvenevolmente terreno
(Milit.) Spezie di combattimento fatto nel riscontrarsi; (ma per
conosci il vero, certamente di vedere che ec. E 39. 1. 4. Lo luogo
cagione della sua desinenza non pu questa voce adoperarsi se non
per Incontro o Azzuffamento improvviso d gente disordinata.] Lat.
di sopra ec. sconvenevolmente domandato. Cavalc.Med. cuor Po
congressus, conflictus. Gr. avvAvcs , arrrrr. G. V'. 1 n. 7o. 2.
gnamo che si tenesse, come dice; nientemeno sconvenevolmente si
Cavalcandogli addosso l'oste del re Pietro , subitamente per iscon
disidera. Cr: g. 37. Questa infermit incontra, quando il cavallo
molto giovane si cavalca molto sconvenevolmente.
trazzo presero due suoi figliuoli. E 12. 67. 4f Ove cbbe pi assalti
e badalucchi e scontrazzi. M. V. 7. & 1. Trovandosi insieme parte SconveNiente, Scon-ve-ni-n-te. Add. com. Contrario di Conveniente
Che sconviene, Sconvenevole. , Disconveniente , sin. Car. lett.
dell'una gente e dell'altra, per iscontrazzo si combatterono tra loro.
Scorrevole, Scon-tr-vo-le. Add. com. Che si scontra , Che s'in
2. 44. Questo nome troppo ingiurioso e troppo sconveniente non
contra. Liburn. Occorr. 9. Berg. (Min)
solo alle tante e si onorate vostre azioni passate, ma anco a queste
Scontrinello, Scon-tri-nl-lo. (Sm.] din. di Scontro. Picciolo scontro.
presenti.
2 (Sconcio, Disdicevole. Lat. indecorus, injustus,turpis.Gr. ai7xpd.
Pataff. 5. Che muggioli per uno scontrinello.
G. V. o. 98. . Richiedendo la Chiesa per ventisette capitoli grandi
Piccolo avversario. V. Scontro , S. 3, 2. Pataff Berg. (O)
Scorno, Scn-tro. [Sm. Lo scontrare , [L'abbattersi di due o pi
sussidi e grazie e vantaggi , intra' quali ebbe di molti sconveniei
persone; altrimenti) Incontro, Rincontro. Lat.occursus.Gr.crivrmans.
ti, e oltraggiosi.
Amm. Ant. 23. 2. . Nello scontro dell'altre bestie lo leone per SconvENm NeMeNTE, Scon-ve-nien-te-mn-te. Avv. [Senza convenienza o
non teme , perocch' egli sa che tutte le vince. Com. If 8. Nuoce
discrezione ; altrimenti Inconvenientemente,) Sconvenevolmente. Lat.
inconvenient r, absu de, indecore, turpiter. Gr. rros, zioxps.
il denonio all'uomo o violentemente, siccome quando egli lo per
cuote in corpo, come sono scontri di notte, folgori, movimenti d al
Lib. cur. malatt. Sono importuni , e sconvenientemente chieggono i ri
medi. E altrove : Mla non tanto vogliono i rimedii sconvenientemen
cuni corpi , cc. Guid. G. 52. Mentrech e' riguardavano la detta
te , quanto ancora gli vogliono sconvenientissiunamente
nave , videro che ella si partio dallo scontro loro, piegando li remi
in altra parte. Tav. Rit. Per mio forte scontro l'altro giorno mi SconveENrissima ENre, Scon-ve-nien-tis-si-ma-mn-te. Avv.] superl. di
scontrai in lui.
Sconvenientemente. Lib. cur. malatt. Ma non tanto vogliono i rimedi
sconvenientemente, quanto ancora gli vogliono sconvenientissimanen
2 * Augurio. Tes. Br. 5. 25. Quando li marinari lo trovano, di
cono ch buono iscontro. (V)
te. E' appresso : Sono medicine sconvenientissimamente proposte da
3 (Milit.) Combattimento di due persone o di due schiere nemiche
gli operari.
nel riscontrarsi all' improvviso ; dicesi pure Incontro. Guicc. Stor. Sconvenientissimo , Scon-ve-nien-tis-si-mo. Add. m. superl. di Sconve
niente. , Disconvenientissimo , sin. Uden. Nis. 3. 96. Cosa (il
La giornata del Taro era stata poco altro pi che un gagliardo scon
piangere) vile, e sconvenientissima ad uom forte, e a capitano ono
tro di lance. (Gr) Fortig. Ricc. 2. 3o. Rinaldo, al quale ignoto
lo spavento , Lascia la donna ed a color va incontro, E domanda 'rato. (A) (B)
Sconvenienza , Scon-ve-ni-n-za. Sf) Contrario di Convenienza [Cosa
chi sieno al primo scontro. (B)
mal fatta ; altrimenti Disordine , Inconvenienza, ] Inconveniente. -,
2 Ogni ostacolo cos di persone come di cose, che si pari da
-

vanti a chi combatte.) Filoc. n. 137. Ma tutti valorosamente com


battendo , abbattuti i loro scontri , cavalcarono avanti.

(Marin.) Scontri diconsi quei Pezzi di metallo o di ferro, che


si dispongono obliquamente per fermare qualche pezzo , sicch non

Disconvenienza , Disconvenenza, Sconvenenza , sin. Lat. dissensus,

disconvenientia. Gr. xorraciz. Gal. Sist. 2oo. Corpi che conven


gono in genere, e tra loro similissimi, arebbono , in quanto al mo
to,una somma sconvenienza.

------

possa muoversi verso quella parte. (S)


2 Sproporzione delle parti. S. Agost. C. D. Nulla difformit sar
Sc nn URARE, Scon-turb-re. Att. Lo stesso che Conturbare , V. Lat.
che faccia la sconvenienza delle parti.
SconvENIRE,
Scon-ve-ni- e. [N. ass. e pass. anom.] Essere sconvenien
commovere , conturbare , turbare. Gr. voxxsiv. Buon. Tanc. 2. 5.
Ma i' nol vo' sconturbar; vo'star discosto.
te , Disdirsi., Disconvenire , sin. Lat. dedecere. Gr ov prstr.
-

2 E' n. pass. Tac. Dav. ann. 2. 4o. Tiberio se ne sconturb.

Bocc. nov. g8. 1 . Conoscendo egli quanto questo gli si sconvenis

ScoNTURBATo, Scon-tur-b to. Add. m. da Sconturbare. Lo stesso che

se, per penitenza n'avea preso il voler morire. Run. ant. Guid.
G.
Troppa alterezza quella che sconvene. Cant. Carn. Out.

Conturbato , V.lam. Lez. Ant. Mla Giustino sconturbato perch non

2 9. Ma tant si sconviene Indosso a un uomo vile oro o argento ,


Che le pancacce forza vi dien drento.
Ner. amin. . 7. Or chi ridir potrebbe lo spavento Del popolaccio
afflitto e scontui bato, Quando senti con s ci udel tempesta ln sul pro Sconvenuto , Scon-ve-n to. Add. m. da Sconvenire.
prio giubbon sonare a festa ? E 6. 62. L' accorto ladro tutto scon 2 * Sconvenevole. Ir. Giord. 234. E sono nomi contrarii e scon
tum bato Chiam per testimonii uomini e Dei Dell'innocenza sta, ec.(B)
venuti ; e questi ancora si dicono di lui (di Dio). (V)

avea provvedute alcune delle cose necessarie, mand a Ravenna ec.(A)

ScoNTuneo , * Scon-tr-bo. Sm. V. e d' Turbamento , Contu bamento.

Laz. Lez. Aut. Giovanni per con grida e sconturbo grande , s

Sconvolgenta, Sconvolgen-te.Part. di Sconvolgere. Che sconvolse


V. di reg. (O)

, Scon-vl-ge-re. (Att. anom.] Travolgere , sconvolvere,


sendosi spinto sopra i suoi nemici, avvenne ec. (Qui per Iscompi SconveLceRE
sin. Lat. invertere , distorquere. Gr. xxrxar per Franc, Sach,
glio.) (A)

SconvenENz A, Scon-ve-nn-za. [Sf. P. A. V. e di' 1 Sconvenienza. G.


nov. &7. Dino sconvolge il suo gorgozzule.
2 Svolgere, cio Persuadere in contrario, Dissuadere, Sedurre. Lat.
V. 1 n. 37. 2. Nacquono molte convenienze e pericoli e danni.
exorare , persuadere , flectere. Gr. gxstre vetv. Tav. Ducer. Non ti
2 - * Tracotanza. Sallust. Giug. 28. I popolari per loro prosperit,
lasciare sconvolgere ad altrui suggezione.
erano da isconvenenza e oltraggio presi e occupati. (V)
SconvENEvoLE , Scon-ve-n-vo-le. Add. com. Disdicevole ; contrario di

Convenevole., Disconvenevole, sin. Lat. indecens, turpis.Gr. zxpds.


Bocc. nov. 98. 8. Lascerai lo scenvenevole amore , se quello vorrai
fare che si conviene. E Introd. 6. Li quali , da grossi salari e

3 N. pass. Turbarsi, scommuoversi. Bart. Uom. lett. 7 Men


tre i venti imperversano, il mare si sconvolge e si mette in ten
pesta. (N)

E fig. Salvin. Disc. . 396. Quella bella Greca ec. fu ca


gione , per la sua bellezza, che l'Asia e l'Europa si sconvolgessero
sconvenevole cosa, che nel diritto corpo portare lo piegato cd inchi Sconvolgimento , Scon-vol-gi-mn-to. (Sm. Rivolta, Disordinel Scon

sconvenevoli tratti , servieno Amm. Ant.4. 5. Quale al mondo pi

nato animo ? Fav. Esop. Promettendogli la morte,

pace, e

trarla di tanta sconvenevole signoria. Vit. SS. Pad. 1. 2oo. Sconve

nevole cosa le parea ch'egli per lei occultasse tanta virt.


SconvenevoleMente, Scon-ve-ne-vo-le-mn-te. [Avv. V. e di] Sconvene
volmente. Mlaestruzz. 1. 27. La prelazione , s'ell' bene ammini

stata Ve vcut.
sconvenevolemente
appetita, interviene che ec.
/ l.

piglio
, Perturbamento.
Lat.
Gr. cvrin.
Segner.
Ci ist. instr. n. 5.
18.perturbatio
Ancorach, confusio.
nella coscienza
si aflac
ciano per breve ora, cagionano sempre un grave sc nvolgimento e
un grave sconcerto. Red. Lett. 2. 7. Delle nuove letterai ie . . - non
saprei cosa dirmele , in tanta confusione di guerre e di futuri scon
volgimcati , a' quali si prepara il mondo. (B)
a

SCOPERCHIATO
174
SCONVOI,GHTORE
BconvoLo1Tonz, Scon-volgi-t-re. Venb. m. di Sconvolgere. Che scon 4 - Per simil. del gastigo de' malfattori il diciamo per Isvergognare
volge. Segner. Incr. . 7, 5. Vi par bella gloria stare dalla banda
alcuno , pubblicando i suoi mancamenti. Lat. traducere. Gr. xapeur,
rxpxspazriev.
degli sconvolgitori dell'Universo , pi tosto che arrolarsi tra quei
5 Fig. ed in modo basso dicesi dell'Andar cercando minutamente
che tanto bene lo riducono a legge con dargli Dio? (A) (B)
Sconvolcinnice, * Scon-vol-gi-tri-cc. Verb. f di Sconvolgere. Che scon
alcun paese. Lat. peragrare. Gr. pxcz. Bern. Orl. 2. 9. 47.
volge. Ares. Berg. (O)
E disse lor, ch' aveva cerche tante Provincie, ch'era una compas
Sconvolto , Scon-vl-to. Add. m. da Sconvolgere t e da Sconvolvere
sione ; Scopato tutto avca quasi il Levante. Fr. Giord. 2. 53.
Viene l'usurajo o 'l mercatante e scopa tutto 'l mondo , e bussasi
Travolto; ed proprio delle braccia e depiedi , quando l' osso
uscito del luogo suo ; [ il che dicesi pi comunemente Slogato.] Lat.
2o e 46 e 5o anni pieni di fatiche e
(Pe)
inversts, luxatus. Gr. zzrsarpzuos, pppos.
6 [ N. pass. nel 1. sign.) Fr. Giord. Pred. S. Ove dice che si sco
2 Ritorto. Lat. intortus. Lab. 246. Queste parole cos dette sono pava , cio che si ricercava , spazzava, e mondavasi. ( Allude a quel
i ronconi e le securi , con le quali si tagliano i velenosi sterpi, le detto del salmo : scopcbcm spiritum meum.)
spine e i pruni e gli sconvolti bronchi, che, a non lasciarti la via 7 [ N. ass. nel sign. del S. 2.) Franc. Sacch. rim. 69. Scopare e
suggellar , mozzar l' orecchio La legge ti dimostra, e fatti specchio.
da uscirci vedere , davanti ti sono assiepati.
3 Turbato, Scommosso, Disordinati. Bartol. Uom. lett. 67. Nelle Feo Belc. fo. Cosi menandolo scopando per tutti i borghi, tirandolo
tempeste del corpo infermo , degli umori sconvolti, della vita peri col canapello scorsojo in modo che cc.
colante ec. (N)
8 Proverb. Avere scopato pi di un cero, dicesi di Chi pratico
SNvolvere , Scon-vl-ve-re. Att. anom. Lo stesso che Sconvolgere ,
del mondo. V. Ccro , S. 6.] Lat. nulla fraude aut dolo circumve
V. Lt. turbare , invertere. I'lic. fim. pg. 2 6. (C'anz. O tu ,
ni i posse.
ec.) Ma che non lonno i carmi ? eterno incro Hanno , c pou far ScoPARA. * (Bot.) Sco-p-ri-a. Sf Genere di piante dicotiledonee, con
che gli ordini sconvolva E tolga Clio le sue ragioni a Morte. (N.S.) fiori completi regoiari monopetali della tetraedia monoginia di Lin
ScerA. (Bot.) Sc-pa. Sf. Arbuscello con radice nodosa e durissima; neo, famiglia delle personate, caratterizzato dal calice persistente a
con figlie scal rosette lineari , co' rami dell' anno bianco-tomentosi, quattro divisioni eguali, dalla corolla rotata tagliata un quattro lobi
ed i fiori bianchi globosi in lunghi grappoli. Lat. erica arborea ,] regolari, e da una capsola a due logge bi alve, divise da una pla
scopae. Gr. ccp. 9 cv. ( Il lat. scopa dal celt. gall. scuab che vale centa cui si attaccano molti semi. Lat. scoparia. (N)
il medesimo. Nella stessa lingua sgiap scopare , sgiob, scopare con 2 * None specifico di una pianta appartenente al genere chenopo
celerit.) Cr. 5 59. 1. La scopa arbucelio molto piccolo, quasi dio , e della quale se ne fanno scope nei giardini. Lat. chenopodium
simigliante al ginepro , la cui radice ritonda, e si dura e nodosa, scoparia. (N)
che di quella si fanno ottimi nappi, quando si truova ben soda. G. ScopATo, Sco pto. Add. m. da Scopare. Spazzato..]
V no. 1 8 . Le quali si trovarono allogate a pigione, e stipate di , 2 * IEd in modo scherzevole, Setolato , Nettato con la setola.Matt.
Franz. Rim. burl. E la cappa attillata e ben guernita , Scopata si
scope. Atam. Colt. 1. f. Vedi la scopa umile, il faggio alpestre.
Diesi Scopa meschina Una pianta che ha gli steli dlti un che un pel non sia veduto. (Br)
baccio circa, molto ramosi; le figlie piccolissime, sagittate alla 3 (Uomo scopato dicesi di Chi frustato dal boja.] Lat fustigatus.
Gr. 3x2x2 rc cv2. Buon. Fier. 3. 1. 5. Lc mi voltai col dirle tanto
base , quasi embricate lungo i rami; i fiori piccoli, rossi, in grap male
, Che non udi mai tanto uomo scopato Passando
mercalo.
poli semplici, terminanti. Fiorisce nell'Estate fino all'Autunno ,
ed comune ne' terreni sabbiosi non coltivati e ne' loschi. Se ne in
E Salvin. Annot. ivi : Uomo scopato, cio frustato dal boja , espo
contra una variet a fiori bianchi. Volgarmente Crecchia. V. Eri
sto agli urli, a i fischi, e alle torzolate del popolaccio , e a' loro
svillaneggiamenti. (N)
ca , S. 2. Lat. erica vulgaris Lin. (Gall) (N)
* - Dicesi Scopa da granate. Un fittice che cresce pi alto, e ScopArone, Sco-pa-t6re. I Verb. m. di Scopare. Colui che scopa, o a
serve a fare granate , ad infiascar bachi da seta, a far fuochi di cui s' appartiene lo scopare, in significato di Spazzare ; altrimenti
breve durata ec. Questa pianta ha gli steli numerosi, diritti, di un Spazzino. Lat. verrens. Gr. capov.
braccio e mezzo o due , con molti rami sottili , e pieghevoli ; le fo 2 (St. Eccl.) Scopatori si dissero anche una Spezie d'uomini dati
glie lineari, appuntate , terne, caduche; i fiori piccolissimi, cim alla divozione, al ritirarnento, e sinili; altrimenti Disciplinati. Lat.
panifomi, alquanto verdi, numerosi, che cuoprono la parte supe sodales, qui se religioni caussa scopis caedunt. Bocc. nov. 24 2. Bu
riore del mani. Fiorisce nel Maggio e nel Giugno, ed comune cinavasi ch' egli era degli scopatori. Cron. Vell. 6. Vivette da cin
nei boschi. lat. erica scoparia Lin. (B) (N
quanta anni, e con buona fama, e sotterrossi coll'abito degli sco
4 - Nta uso proverb. Fir. Asin. 27. Certe lattugacce fallite, patori di Firenze. Franc. Sacch. nov. 13. tit. Da uno della bri
che era come mangiare scope. (V)
gata degli scopatori con la bocca tolta l'offerta che avea sull'al
5 - Diesi fg. Rompere la scopa, nello stesso senso che Rom tare. E appresso : Quando li scopatori ebbono dinanzi a quello al

pere la granata. V. Rompre, S. 6. (N)

tare orato inginocchione quanto vollono , ec.

2 - (Ar. Mles.) [ Ia granata stessa , cio Un mazzo di vermene di 3 * (Marin.) Scopatore d'un navilio : Colui ch' incaricato di te

questa o d'alta pianta legate insieme ad uso di spazzare. Onde Casa,


Stanza o simile purgata con iscope, vale) Spazzata. Coll.SS. Pad.
E vegnendovi, si la truova vacante , purgata con iscope, e ornata.

ner netto il bastimento. Sav. (O)


* 1 marini danno sull'Oceano il nome di Scopatore del ciclo
-

alla Tramontana, perch scopa, per cos dire, il cielo e lo netta dalle

3 (Leg.) Sorta di gastigo che si d a' malfattori , e consiste in

nuvole. Sav. (O)

percuoterli con le scope. Lat. fustigatio. Gr gxoxcriz. Diutam. . ScopArnuce,

scopa-tri-ce. Verb. f di Scopare. Che scopa. V. di


Sco-pa-t-ra. Sf1 Lo scopare, L'atto di pulir colla sco

23. Che per tema ciascun della sua scopa, Seguiva e onorava la sua
immagine. Morg. 28. 7. E mitera , e berlina, e scopa, e gogna.
Lasc. Pinz. 4.2. Cos sarete liberate dalle scope e dalla mitera,

ed egli dal reino.

2 L'atto del percuotere colla scopa; I Lo scopare, nel signif del S. 21

reg. (O

pa o granata.]

Lat. fustigatio. Gr. guxoxoriz. Diod. Lev. 29. 2o. Se alcuno giace
carnalmente con la donna, la quale essendo serva , sia stata sposata
dia. - Atleta Tessalo cantato da Simonide. (B) (Mit)
ad un uomo . . . sieno ambedue gastigati di scopatura. (N)
Scorcos, Scopa-g-gne. Add. e sm. comp. indec. Degno di gogna 3 Correzione pubblica e Rinfacciamento degli altrui mancamenti a
o berlina , Furfinte. Facc. Soprag. (O)
fine di far vergognare alcuno; che dicesi anche Bravata, Rabullo.
ScoraioA. (Zool) Sco-pa-j-la. Sf. Specie di anatra. E distinta da ma Lat. jurgium , objurgatio. Gr. 2vizz, rrina. Salvin. Disc.
glia nera sopra un
grigio, presso l' occhio ed attorno avvi
Accad3 o3. Cosi gli pose in certo modo alla berlina , e fece loro
un tratto bianco, dalla capsola che un dilatamento osseo perifor avere per tutto una solennissima scopatura. (Pe)

ScopA. N. pr. m. Lat. Scopas. (Dal gr. scopro osservo) Celebre


architetto e statuario nato in Pao pochi anni dopo la morte di F

e -Alita negli stagni, nelle maremme. Lat. anas querquedula Lin.


E anche il nome di una passera e di una gallinella. (A) (N)

ScoPAMAR. (Marin.) Sco-pa-m-ri. Sm. pl. indecl. Sono vele lunghe e

Onde Dare una scopatura = Svergognare, Rabbuffare, Bra


vare. Lat. objurgare. Gr.

Xovexsi.

3 E Toccare una scopatura = Essere svergognato, rabbuffato,


bravato.

strette , che si possono spiegare ai due lati di ciascuna vela quadra


Scopazzone, Sco-paz-z-ne.Sm. V. A. o erronea. V. e di Scapezzone.
delle navi. Pi comunemente Coltellacci. (S)
ScorArstieni, Sco-pame-stiri. Add e sm comp. indecl. Quegli che Pecor. g. 6. nov. 1. L'abate alz la mano, e digli un grande sco
comincia e cambia in poco tempo varie arti o mestieri, non pia pazzone. (L' edizione di Londra 1793, vol. . pag. 38, legge meglio
cendogli i primi. Malm. . . 43. Nannirussa ha pi l pien di fe scappezzone.) (A) (B)
rite , Pericolo, che fu scopamestieri, Fu pollajo, scnsale, aitor di lite. Scopzool.) S-pe. Sf. Specie di assiuolo, detto volgarmente in To
Scopro, Sco-pa-pol-l-i. Add. e sm. comp indecl. Colui che sco scana Chi. (A)
Pa i pollai ; e fig. Vile uomo di mestiere , Lavascodelle, Mlascal Scopettaso , Sco-pe-li--no. N. pr. m. Lat.Scopelianus. (Dal gr. sco
-

zone. (A) Doni la Zucc. Berg. (Min)

pelos scoglio.) (B)

(Fio) Sco-pe-li-smo. Sm. V. G. Lat... scopclismos. (Da


ScPan, Scop-re. (Att. Pulir colta scopa,1 Spazzare. Lat. verrere, Scopelismo.
scopis purgare. Gr. crxpstr. Cas. Uf. Com. 3. N si faccia, come scopelos scoglio , luogo elevato) Delitto di cui nell Arabia si ren
alcuni di perversa natura fanno, che i nobili scopino la casa , e le devano colpevoli quei che in un campo ponevano mucchi di sassi,
lordure fuori delle camere portino. Alleg. 13o. Avrete ogni otto intimando con ci la morte a chiunque osasse coltivarlo, onde av
di da sei o sette Giuli di companatico, e granata Che vi scopi a veniva che nessuno si arrischiava di avvicinarvisi. (Aq)
Scopeo. - (Geog.) Sco-p-lo, Scopoli. Lat. Scopelos. Isola dell'Arci
bastanza, e candelette. (Qui equivocamente) (N)
* - Percuotere con iscope; il ch quando dalla giustizia si fa amalfit pelago. Citt capitale di detta isola. (G)
tor , e spezie di gastigo infum, ed quasi il medesimo che Fru ScoperchiAne , Sco-per-chi-re. [Att.] Levare il coperchio , Scoprire
stare. Lat. scopis cacdere. Gr. cap.9p, psiv. Bocc. g. 6. p. 7. Co (una cosa coperchiata..] -, Scoverchiare , sun. (V. Scoprire.) Lat.
mandole che pi parole n romorfacesse, se esser non volesse sco detegere , operculum adimere. Gr. droxarre. Bocc. nov. 31. 24
Pata: Buon. Fier. 4. 5.3. Ti possa condannare, Miterare , scopare. Con forte viso la coppa prese, e quella avendo scoperchiata, come ill,
3 - Frustare o Percuotere assolutamente. Lat. cacdere, flagellare. Gr. cuor vide ec., ebbe per certissimo quello essere il cuor di Guiscardo
eur. Nov. ant. 93. . Gli altri discepoli furo intenti colle coreg ScopercniAro, Sco-per-chi to. Add. n. da Scoperchiare (Scoperto.),
ge , e scoparlo per tutta la contrada.
Scoverchiato, sin. Lat. detectus. Gr. arorzvoi. Dan If
-

SCOPERTA

175

SCOPPIARE

o. 52. Allor smrse alla vista scoperchiata Un'onbra. Booc. no. gg. Scoparra. (Ar. Mes) Sco-pt-ta. Sf Spazzola in vari modi forman
e serve per neuare i panini. Dicesi anche Spazzola (V. Brusca.) La.
3. 5. 2. E scoperchiati quei sepolti vivi Uscir di quella tomba.
scopula Gr. up crap 9pov. Bern. rim. . . Adoprasi in quel
ScopERTA, Sco-pr-ta. [Sf. L'atto di scoprire, Lo scoprire : altrimen
tempo pi la teglia ec., Che la scopetta a Napoli, o la streglia. So
ti l Scoprimento. , Scoverta, sin. Lat. detectio. Gr. dro4xus.
der Colt. 59. Leghergli forte con salci sfessi, o giunghi sodi, come
agg-mat.esp. 265. In modo , che alla scoperta dell'uno risponda una scopetta Benv. Cell. Oref 4o. Avendo prima con una scopetta
immediatamente la scoperta dell' altro.
o frasconcino ben diguazzato e nescolato il colore ec. (N)
2 - L' inventare; ed anche La cosa scoperta o inventata. (A)
Scoperta ne, Scopet-t-re. Att. Nettare o Ripulir qualche cosa colla
3 - * Il ritrovamento di cose nuove, come Astri , Paesi , ec. Par
scopetta; altrimenti Spazzolare. Red. Voc. Ar. (A) Tansill. caput.6.
5o. Scoperchiatala, se la mise a bocca , e vide l'anello. Buon. Fier.

lando di altre cose dicesi meglio invenzionc. (O)

O la sera mi colchi o 1 mattin m'alze, Se io ne chiamo uno, se ne

4 Dicesi Fare [ scoperta,] la scoperta [ e vale Scoprire. V. Fare


scoperta , . 1. ]

- Fare una scoperta = Prendere cos di leggieri notizia del

altrui inclinazione a checch si cerchi, perfarne capitale. V.


Fare scoperta, S. 2. (N)

muovon dui, Chi mi scopetta il sajo, chi le calze. Giov. Dial. delle
imprese 25. Perch dinandando l'ambasciator fiorentino al Duca a

che serviva quel fante negro, rispose che scopettava quella veste e le
citt per nettare d' ogni bruttura. (P. V)

Scopetrro, Scopett-to. Add. m. da Scopettare. Spazzato colla soo

5 - Parlando di giuoc di dadi,Scoperta dicesi anche del Numero

petta. Bartolucc. la Sper. 1. 3. Berg. (Min)


che scoprono i % a ciascun turo. Galil. Consid. Dav. vol. 3. pag. Scopa. * (Geog.) Sc-pia. Citt della Turchia europea. (G)
19. Essendo un dado terminato da sei faccie , sopra ciascuna delle ScopA. * (Filol.) Sco-pi-a. Sf: V. G. Lat. skopcuma. (Da scopeo ho

quali gettato, egli pu indifferentemente fermarsi, sei vengono ad cs miro.) Sorta di danza greca, in cui i danzatori ombreggiavano colle
sere le sue scoperte, e non pi , l'una differente dall'altra.(A) (B) mani la loro fonte in guisa d'uomo che fiso miri qualche lontano
6 - (Milit.) Ricerca fatta con cautela delle mosse del nemico. Da oggetto. (Aq)
il Campeggiava sempre come se avesse avuto presente l'esercito ne ScopinA. - (Mirol.) scopi-na. Sf: V. Franc. Misura di liquido e vale
mico teneva tutta la gente ristretta , marciava con diligenti sco
Mezza pinta. (In franc. chopine , dal ted. schoppen.) Red. Op.7.
per te. (Gr)
2o. Osserverei solamente nella quantit del bere se una scopina e
mezzo per ciascun pasto sia una dose un poco troppo grande; se per
- Dicesi Fare la scoperta e vale Ricercar da lontano, Soprav
-

vedere diligentemente e cautamente le mosse dell'inimico.1 Lat. explo


rare, speculari. Gr. xarzrxor. Tac. Dav. Stor. 3. 3o5. Pi lon

- -

vero, com'io m'immagino, che una scopina capisca ventiquattr' once


i liquore. (Pr
ScoPo

Mira, Bersaglio. (V. Mira.) Lat. scopus. Gr


tano era , come s'usa , gente a far la scoperta. (Il testo lat. ha ex
Coro
ploratores.)
ScoPERTAMente, Sco-per-ta-mn-te. Avv. Palesemente , Alla scoperta; 2 Fg. Intenzione, Fine. Lat. finis. Malm. 2. 63. Ed io, ch'ebbi
mai sempre un tale scopo D'accarezzare ognun, bench nimico, ec
contrario di Copertamente. , Scovertamente , Discopcrtamente,
Red. Lett. ined. di alcuni Accad. 76. Tutte le cose che mette
sin. Lat. palam. Gr. gavps. M. V. 3. 43. Costui, fatto Papa, non
rest di fare quanto il detto Re seppe domandare, e molto scoperta
ranno in opera quei prudentissimi medici che assistono alla sua aa
mente. Tac. Dav. Stor. 2. 9. Teneva scopertamente Scleuco mate nit , debbono essere indirizzate a due soli e principali scopi. (Pe)
matico per sua guida e indovino.
3 (Geom.) Quel pezzuolo di carta, e simile, che si mette un cuna
2 - (Milit.) Senza riparo, Allo scoperto. Bentiv. Con questi van a'paletui o alle beff per cogliere la mira nel livellare. Guid. Gr
Paletti conficcati nel terreno nel livellare, su' quali sta lo scopo.(A)
taggi s' insuperbirono talmente i ninici, che mostrandosi piuttosto
(Zool.) Genere d' uccelli dell' ordine de' trampolieri, cos de
insolenti che audaci, comparivano su le mura scopertamente a scher 4
dall'unica loro sp cie originaria dell'Affra, e distinto
nominati
nire e beffeggiar gli Spagnuoli. (Gr)
da
un colore fisco su tutte le sue piume. Non si distingue dalla
ScoPeatissimamente , Sco-per-tis-si-ma-mn-te. Avv. superl. di Scoper
cicogne che pel becco compresso, la cui resta tagliente rigonfiasi
tamente. Uden. Nis. 3. 58. Fra molti concetti gravi di fuori, e
verso la base, e di cui le narici si prolungano in una cresta pa
ridicolosi di dentro, si manifesta scopertissimamente sul fine, ec.(A)(B)
alla testa fino a gi. La sola specie conosciuta lo scopua
rallela
sin.
Parte
Scoverto,
o Luogo scoperto.-,
ScoPerTo , Sco-pr-to. S m.
umbretta, ch' grande quanto una cornacchia; di color di terra d'om
Lat. iocus sub dio. (Gr. apia. Dant. Inf3.8o. Sicch 'n sullo bra, e di cui il maschio ha l'occipite ciffuto. Si trova nel Senegal.
scoperto Si ravvolgeva infino a giro quinto. Cron. Morell. 22o. Pi
(N)
di presso seguente i sopraddetti, vedi grandi scope ti adorni di olori (Aq)
Scopo diff. da Mira, Bersaglio. Questi tre nomi si scambiano tra
fiche erbe.
loro , quando vuolsi fissare un oggetto a cui tender debbe qualche
2 -------- [A scoperto,] Allo scoperto, posti avverb. In luogo scoperto, Al
azione intellettuale o morale. Ma laddove Scopo c Mira esprimono
l'aria aperta ; e fie. Scopertamente. I V. Allo scoperto, S. ., e V.
la tendenza, Bersaglio esprime l'oggetto soltanto a cui si tende. Per
A scoperto..] Lai palam. dir. zeps. Fitoc. 2. 284. Non voglio che
Scopo e Mira si prendon sovente nel significato di Fine e d'inten
tu per meni molti colpi; maestrevolmente s bene, quando luogo
zione; na ci non avviene mai in Bersaglio. Scopo, bench la Cr.
di fare allo scoperto . copertamente fieri.
-

e tempo ti parr
3 - Rimanere allo scoperto, dicesi di Chi non pu esser pagato, o
Per non

essere il pieno, o per esservi crediti privilegiati, o an

teriori. [ V. Allo scperto, $. 2.1

4 - (Milit.) Allo scoperto, Senza riparo dalle offese; il che dicesi


anche Scopertamente e Alla scoperta. Bentiv. Pioveva intanto dalla
citt una fiera tempesta di moschettate , di fuochi e di cannonate

lo dica , non pare sia dagl'Italiani adoperato nel proprio, ch el'a


i Latini quel segno a cui si dirigevano le frecce nel tirar d'arco.
Rresso
, per esprimere sillatto segno, diciamo Bersaglio. Mira pro

priamente quel segno della balestra o dell archibuso, o simili , ucl

quale si affisa l'occhio per aggiustare il colpo

al bersaglio.

Scopoli. (Geog) sr po-li. Lo stesso che Scopelo, V. (G)

. (Bot.) scoplia. Sf. Genere di piante consacrato alla


contro di loro, fermati allo scoperto con gli squadroni sul labbro ScopoLA.
memoria di Scopoli professore di botanica in Torino ; appartiene
del fosso, e fatti bersaglio troppo da vicino alle ferite che riceve alla
pentanc'ra monoginia di Linneo , ed alla funiglia delle ter
vano. (Gr)
bintacee, il carattere un piccolo calice a cinque denti la con ola
Disco
Scorraro. Add. m. da Scoprire. Non coperto. , Scoverto,
copetali concavi, ed una bacca secca con quattro a cinque osk
perto, Discoprito, Discoveito , sin. Lat. intectus, apertus, nudus. ciascuna
con un sol seme. Lat. scopolia. (N)
Gr. rednos, avoirds , yvud. Bocc. nov. 2 . 5. Avendogli il s
Sc po-lo. (Sm.1 V. L. Lo stesso che Scoglio, V. Boes G.
vento i panni davanti levati indietro,tutto stava scoperto. Bern. Orl. S. 2g. Tra gli scopoli eccelsi della pietra Della grande Erminia ,
a 23. 2. Le cose belle, preziose e care, Saporite , soavi e delicate, dove figgendo I Pati armati d'arco di faretra, cc MenSat.
-

Scoperte in man non si debbon portare , ec. (B)

8. Oh piaccia al Ciel, ch'elle (le barche) non dieno in scopoli.(V)

2 - Per metaf Palese. Lat. apertus, manifestus. Gr. doux.rds, rpc Scoppetrine.(Mlit.) Scop-pct-ti-re- (Add e sm Lo stesso che Schiop
nos G. V . 68. . 1 Viniziani non ardirono di cominciar pettiere, pr Lat. balista ignea instructis.Muti Franz. rim. burl. 39).
guerra scoperta co'Genovcsi.
E diventin piuttosto scoppettieri, Oimberciator, che voi vogliate dire.
3 - A fronte scoperta, posto avverb. Senza temer di vergogna. V. Guicc. Stor. 7. 19' Appresentatisi adunque gli scoppettieri alle
A fronte scopert, e V. Fronte , S. 71
4 - Alla scoperta, posto avverb. (Scpertamente, Palesemente, Senza s due porte cc. (N
Add. com. Che pu dare uno scoppio,
coprimento , Senza riparo. V. Alla scoperta.
Salvin. Iliad. lib. 2o. v. 22. Qe N
che atto a coppiare.
5 - Dices Combattere o simili alla scope, ta = Combattere senza tunno
s'assise e gli altri Iddi, E una serrata e non scoppiabil nube
riparo, allo scoperto. D'Antonj. La qual cosa d mezzo di fare Vestiro intorno agli omeri. (A) (B)
sm. comp. Lo stesso che Crepacuo
, o pure di combattere ScoppiacUone , * s
diversi trinceramenti in tempo
alla scoperta, disponendo alcune truppe in colonna, ed altre in or re, V. ,re. Rag Dio il volesse che s'imprimessero a loro scop
dine di battaglia. (Gr)
iacuore. (N
ScopenrunA , Sco-per-t-ra. (Sf) Lo scoperto, e talora anche L'auto s
tSm.] Lo scoppiare (altrimenti
dello scoprire , e L'essere scoperto. , Scovertura , Discopertura, piatura. Lat. crepitus, ruptio. Gr. Ndos,
3.
sin. Lat. detectio. Cr. . 5. i . Dce conoscere ec. in che modo N si pu dire che tale scoppiamento potesse proce, non alt i
giace la sua disposizione , secondo l'altezza, la bassezza e scoper menti dal rarefarsi, ma piuttosto dal condensarsi dell'acqua nell'ag

sa

3. 4. che
Per resti
supplicarla
tnra. Car.a Lett.
di sia
non contenta
astrin
servitache
Sua Maest,
dispor
d'adoperarsi
l Farn.
gere il Duca mio fratello a venir per ora a questa scopertura con
tra al Duca di Terrara. (Min)

Scopetino. (Agr.) Sco-pe-i-no. t.Sm. V. A. V. e di' 1 Scopeto. Lat.


scopetum. C on. Morell. 22o. Vedrai scopetini e ginestreti dove u

sano lepri in quantit grande. (Alla . Ginestreto leggesi in gran


de quantit ) (N)

Che scoppia.
di
pati
deggianti sonagli. Gor. Long. sez. 3 f. Pi facilmente tre

1.

gan
l

menere aperte le luci alle scoppianti folgori, che fissa le negli


affetti , cc. (A) (B)
scoppi-rc. N. ass.1 Spaccarsi o Aprirsi; e si dice ti
sco,
-

- -

Scopeto. (Agr.) Sco-p-to. [Sm.1 Bosco di scope. , Scopctino, sin.

Lat. scopetum. Zibald. Andr. La serpe si asconde nello scopeto ,


e nello scopeto pi foito alleva i suoi figliuoli.

lTC,

Part. di Scoppiare
sscop-pin-te.
29 Rimbombo di parole ec., a guisa

quelle cose che per la troppa pienezza , o alla violenza, prono


strepito (VCrepare.) Lat. unpi,
e si rompono, per lo pi

disrumpi, Gr. rv3a. (In ingl.

crepare. In in. puc

SCOPPIATA

-76

SCORRE

cati fendersi, fare strepito. Nella stessa lingua pnccanje strepito di 4 - Contrario di Accoppiato. [Disunito, Disgianto. Ant. Alam. rim.
cose che si rompono. In franc. se couper tagliarsi. Iii oland. kap son. 5. E un frate accoppiato , e poi scoppiato , Potrebbon bene
pen tagliare. Altri forse da s privativa, e da coppia.) Din. Conp. usar colla badessa. Segr. Fior.Comm. senza tit. 2. 1. Frate Albe
3.7. Tal cittadino vi fu, che per fame patita mangi tanto , che rigo , voi siete cos scoppiato : dove ne andate voi s furioso ? (B)
egli scoppi. Dant.Purg. 2o.75. E quella ponta Si, ch'a Fiorenza fa ScorpATURA , Scop-pia-t-ra. [Sf1 Lo scoppiare, Scoppiamento, o l'A
scoppiar la pancia. Bocc. nov. 73. 4. Avevano si gran voglia di ri pertura che lascia lo scoppiamento. Lat. ruptura. Gr. 3s. Tes.
dere, che quasi scoppiavano.

Pov. P. S. L'olio di pesce cane , ugnendo sopra lo antrace, rom

a - Per metaf Aver gran voglia, grandissimo desiderio di chec pelo tosto , o manda fuora per iscoppiatura.
chessia.1 Lat, rumpi. Dant. Purg. 6. 53. Ma io scoppio Dentro a ScoppieTTAae, Scop-piet-t-re. [N. ass. Fare scoppietti, Fare romore;

un dubbio, sio non me ne spiego. (Cio, ho grandissimo disiderio


d' esser chiarito d'un dubbio.)

e si dice propriamente delle legne che fanno tali effetto abbruciando.


Lat. crepare,
Gr. Nosi. Ricett. Fior. 84. Il sale e il

3 - Non potersi pi contenere. Dant. Pura. 3. o. si scoppia' io nitro s' ardono nel medesimo modo , e si conoscono quando sono
ottsso grave carco, Fuori sgorgando lagrime e sospiri.
arsi , che eglino non iscoppiettano , n fanno
4 Penare, Durar fatica. Petr. I rott. So ben ch' io parlo a sordo ; ScoPPIETTATA , Scop-piet-t-ta. (Sf) Colpo fatto collo scoppietto ; ( al
ma
lo
scoppio
Tacendo
,
e
male
accoppio
Questo detto con quello.
trimenti Esplosione.] Lat. strepitus , crepitus, explosio. Gr. 3os.
5 - Nascere Derivare Uscire , Pullulare. Lat.oriri , surgere, e rum
2 [Strepito di pi scoppietti ; altrimenti ] Scoppiata , Scoppiettio.
pere. Gr. cz-Ax. Iant. Inf. 7. 46. Per gli occhi fuori scop ScoppiettennA. (Milit.) Scop-piet-te-ri-a. (Sf. Lo stesso che Schioppet
ava lor duolo. E 3. o. E come l'un pensier dell'altro scoppia, teria, V.] Guicc. Stor. 2. to3. Battendogli anche con la scoppiet
Cosi nacque di quello un altro poi. E Purg. 3 n. 4o. Ma quando teria distesa per questo in sulle nura della terra.
scoppia dalla propria gota L'accusa del peccato in nostra corte, Ri Scoppietrene. (Ar. Mes. e Milit.) Scop-piet-ti-re. [Add. e sm. Lo stesso
vole s cntra il taglio la ruota. Dav. c, l. 77. Conciossiach il che Schioppettiere, V) Cant. Carn. 36. Donne, l'abito e 'l fuoco
calor naturale cc. vien fuori nel pedale e nelle ramora , e tiravi Mostran che siam perfetti scoppietticri. Ciriff Calv. 2. 62. E poi
l' umore che l' impegna, e scoppia per quelle in messe e fiori e gli scoppiettieri Parati da dar fuoco a ogni passo. E 63. Cominci
frutti, Bern. Crl. 3. 7. 76. Si gran pna assalillo , e dolor tanto , a gridare a quegli arcieri : Iscaricate all'erta nelle pance ; E simil
Che fior degli occhi gli scoppiava il pianto.
mente a quegli scoppiettieri:
in su le vostre melarance. Segr.
6 - (Prorompere, Manifesta si e dicesi di Iuoco, Incendio o simili..]
For.Art.guerr. 2. 34. Hanno fra loro scoppiettieri , i quali coll' im
agmat esp. 28. Non altrimenti che nelle sotterranee e profonde mi peto del fuoco fanno quello ufficio che facevano anticamente i fon
ne il rabbioso fuoco scoppia con empito, e s'apre furiosamente ogni via.
ditori e i balestrieri. Varch. Stor. 2. no. E fra gli altri fu da uno
7 - Rompei si . Aprirsi, e dicesi di archi
(ed altre armi da fuoco
scoppiettiere ferito e morto.
quando c'P' la canna nell'atto dello scaricarsi. , Botta. Le arti ScoppieTrio , Scop-piet-ti-o.[Sm.) Lo scoppiettare, Romore, Scoppio.
glorie dl ponte superiore due o tre erano scoppiate ai tiri con morte
Lat. fragor, crepitus, explosio. Gr. No.
di coloro che le ministravano. (Gr)
Scoppietro , Scoppit-to. [m. dim. di Scoppio.] Scoppio piccolo. Lat.
8 - Spaccarsi, Apri si con violenza e con grande strepito per forza
strepitus. Gr. ups dos. Burch. . 6. Cogli scoppietti delle
di pere accesa; e si dice delle mine , delle bombe , de' petardi e
ave fresche. E . 4f9. E alqnanti scoppietti di pianelle.
delle granate. Montecucc. Soffocar le granate con pelli di bu bagnate,
2 * Pezzetto di canna di sambuco vuotata d'anima, in cui introdotte
e spegne e il fuoco dopo che le sono scoppiate. (Gr)
due palle di carta bagnata una dopo l' altra , ed incalzate con una
9 - Far ronnore, Fare strepito, come quello degli archibusi, e di bacchetta, vanno scoppiettando, trovandosi la prima sforzata a sprigio
simili
me, quando si scaricano, che sono anche detti Scoppi narsi per effetto dell' aria compressa dalla seconda. Red. Voc. Aret.(A)
e Scoppieti. Lat. dsplodi. Gr. aprire. Ar. ur. 9. 75. Die 3 (Milit.) Sorta d'arme da fuoco , detta cos dallo scoppio e ro
ro aneggia a guisa di baleno, Dinanzi scoppia e manda in aria more che fa nello scaricarsi ; [ pi comunemente Schioppetto, V.l
il tuono.
Lat. sclopus. Curiff Calv. .33. E prestgli Luigi un ricco elmetto ,
o - Detto anche della Frusta o sferza. chialr. Pir. 5. 64. E senza Ch'avea provato ad ogni spada dura , Alla lancia , al balestro, ello
spron al piede IIa sferza nella man , che scoppia e fiede. (A) (B) scoppietto. Ser. Fior. Art. guerr. 2. 43. Fargli trarre colla bale
1 - Pcesi parlando di Calca , quando attina persona v' cos stra e coll' arco , a che aggiugnerei lo scoppietto, instrumento nuovo,
stretta che ne crepi. Vasar. Vit. Volendo con furia uscir di chiesa, come voi sapete , e necessario. Cant. Carn. 36. Rari usar trassinar
essere il primo, nella calca ne scoppi intorno gi gli scoppietti ; Oggi ognun vuol usargli.
a Balestra. Morg. 5. 58. Colui ch' drento assetta lo scoppietto,
2 - Morire. GellSort.3, 2. E io ti so dire che ella lo torr , o io la E stava al bucoliu quivi alla posta; Trasse uno strale a Rinaldo nel
cacce
in
un
ministero, e farovvela stare s' ella scoppiasse. (A)(B)
petto , cc. Amati. (B)
13 Dicesi Scoppiare delle risa o dalle risa e vale Riere si
4 (Ar. Mes.) T. pirotecnico. Sorta di fuoco artifiziato, come Stel
tamente. t. Riso, S.o) Franc. Sacch. nov. 64 Tutti quelli d'atto no
le, Topimatui ec. , che fanno strepito nell' esplosione. (A)
scoppiano delle risa. E nov. 7. Li compagni scoppiavano delle risa. Scoppio, Scp-pi-o. Sm. Romore , Fracasso che nasce dallo scoppiar
alm. 9. 65. Il tutto osserva, e scoppia dalle risa.
delle cose. Lat. fragor , strepitus. Gr. dos. Petr. son. 32. lufino
14 Dices Scopiare di rabbia , d'invidia, di fiele o simili e vale
a Roma n' udirai lo scoppio.
Esser fortemente agitato dalla rabbia , dall'invidia, ec. Menz.sat. 2
[ Dicesi Fare scoppi, lo scoppio e vale Scoppiare, Far romo
*. Che le Muse romane in Elicona Mi consacrato , e tra gl'ingegni re.] V. Fare scoppio , S. . . .
rari (Scoppia di fiele) il nome mio risuona. Morg. . . . Gan per
a [E fig.] Svegliar maraviglia, Far pompa o comparsa.[VFare
invid scoppia. E 6. E scoppia e impazza di sdegno e di duolo. (N) scoppio, S. 2. Salvi. Disc. 1.394. Ci donano a conoscere, il pre
Dicesi Scoppiare il cuore e propriamente vale Lacerarsi, Ien gio della virt non essere cos a prima vista palese , n fare quello
ersil Pass. 83. Tanto pianto soprabbond, che la natura nol pot
che fa una sfolgorante bellezza. E Pros. Tosc. 1. 84. Il
le scoppi il cuore , e cadde morta. Vit. S. M. mcdesimo pensiero e discorso , uscendo pi da una bocca che da
t
cuore le
volta gettava fuori un grido, che pareva che 'l un' altra , fa pi scoppio , ed ha maggior forza e valore
3 Fare lo scoppio e 'l baleno ad un tratto, fig. = Far che si
* - ** Soppiare il cuore a uno di checchessi
i di
' A
senta il discorso e la conclusione d' alcun affare tutto insieme. V.
verne gran dispiacere o compassione. I V.
Baleno, S. 4, e V. Fare scoppio , S. 3. (A)
rore tabescere. Gr. xav xvisa. ca. i,
9o. Oltre a infiniti 3 Proverb. Sentir prima lo scoppio poi 'l baleno (= Conchiudersi
rispetti,
che mi fanno affligger della sua morte per conto mio, me prima il negozio che se ne sappia il trattato.] V. Baleno , S. 3.
ne coppia il cuore per amor vostro.
Il romore che nasce dallo scoppiare quando si tirano le
16 -* Att. anche collacc, sottinteso, Far crepare stringendo Vinc. 4 (Milit.)
Il
s'intende esser quello che armi da fuoco. Accad. Cim. Quando dava fuoco , faceva la pisto
la un gradissimo scoppio. Montecucc. Ha polvere perfettamente com
e Sos 1en
sopra
di s un peso per diversi Intoli :- come
nella figura di Ercole
che
p
posta, come lo scoppio, la forza e la lunghezza del tiro il danno a
infrange , scoppia,
scoppia Antco. Giant. st. 68. Ammazza,
conoscere. (Gr)
straccia e trita Co' sassi pi che con la bestia ar
2 Quella sorta d'arme da fuoco detta cos dal fare scoppio,
dita. (A) (Br)
cio strepito , tuono e r nlombo nello scaricarsi ; la quale si dice
3
oppia,
in
sign
att.
Rompere
o
Gunstar
la
coppia.
l in
Pass. Lasc. rim.
i frati, Correndo a furia ancora Scoppitto, Archibuso, e da alcuni Stioppo e Schioppo. Lat.
sclopus. Ar. Fur. n. 2 f. E qual bombarda , e qual nomiua scop
T queste pati e in quell Per i influenza delle pappardelle. Buon.
pio, Qual semplice cannon , qual cannon doppio. Guicc. Stor. 9.
e 9. 7. Qualcun si scoppi , Chi si raddoppi, Poi ciascun pigli Fu ferito nell' assalto in una coscia d'uno scoppio Pietro da Bira
per mano. La sua dama , e diamo ian piano.
go. E appresso : Fu ferito anche di scoppio Piero Botticella.
sorri
Scoppia-taso scoppio ; che pi comunemente diremmo
Sco-pri-mn-to. (m.) Lo scoprire., Scovrimento, Sco
Soppietata, Soppiettio. La. stpitus, fagor, crepitus. Gr. Nos. Scopaimero,
pritura, Scovritira , Discoprimento, Discovrimento, sin. Lat. dete
M1 l. I. iol. Prendono di quelle canne la notte, e fannole ardere
nel fuoco , pcich hanno si grande copiata , che tutti gli leoni e ctio , inventum. Gr. irax. Sagg. nat. e p. 8. Non dec gi lo sce
primento di questo effetto renderci cc. punto dubbia la fede d'nost i
ors e altre bestie fiere hanno patia. ( Nell'ediz. del Baldelli in
iermometri. Gul. Gall. 223. Gli ultimi scoprimenti di Saturno trico
vece di hanno meglio leggesi fanno.) (P)
porco ec. hanno cagionato tal dilazione.
-

--

--

si
le s cca

d. m. da Scopiare Spaccato, Rotto.1 Burch.


olate e risa di bertucia Bn. Rim. bur. A
anco ho provato, Ma le infracida l' acqua e 'l sol

2 Il trovamento di nuove terre. Tiss. Ger. 5. 39. Ch'ancor

volto non lo spazio intero Ch'al grande scoprimento ha fisso Dio. (P)
Scopaine . Sco-pri-re. Att. anom. Contrario di Coprire. , Discopri

o - Dall'ini
ogno qualche cerchio scoppiato. (A
di stz.
," Violint. ncite adirato. Lab. 2o, Ella sarebbe
e di veleno scoppiata.
cos
Lab. 38. Se tu cosi pusillanimo , cos scaduto,
98. Egli
" , cosi scoppiato di cerro o di getta 2 ian. 2

non di quercia o di grotta, o di dura

pict a scoppiato.

re , Discovrire , Disquovrirc , Scovi ire , sin. (i'. Dichiarare.) Lat.

detegre. Gr. dozzrra. Bocc. nov. 7. 3. Tutta la donna, la


quale fisamente dormiva , scoperse. E nov. 19. 5. Pianamente sco
pentola tutta, vide che cos a bella ignuda, come vestita.
Vcdere o Far vedere quello che non si vedeva prinna , i C noare
rc o Far conosce e ci che prima non era conosciuto..] (V. luvetta

SCOPRIRE

177

SCORDACCIIATO

reA, Dan. Par. 6. 83. E come il volger del ciel della luma Cuopre
cdiscuopre i liti sanza posa, Cos fa di Fiorenza la fotuna.
-- Manifestare , Palesare. Lat. detegere, palam facere, expromere,

addetto alle manifestazioni che fa all'uomo la Divinit. Scoperchiare


Levar ilSco-pri-t6-re.
coperchio, e(Verb.
fu impiegato
soltanto nel
proprio.
Scoparrone,
n. di Scoprire.
Che
scopre- , Di

sperire, prodere. Gr. 3avir, Acv. Dant. Purg. 19. o8. Cosi sco scopritore, Discov ritore, sin. Lat. detector. Gr. rozrro.
persi la vita bugiarda Bocc. nov. 47. 8. La tua gravidezza scoprir 2 - I Chi vede il primo cosa non mai vedita, Chi fa nove scoper
il fallo nostro. E nov. 5o. 8. Tu non potevi a persona del mondo
te. Fier: 4 . . scopritor di turati nella cappa Ti s'accostan non
scoprir l'animo tuo, che pi utile ti fosse di me. Petr. cap. Le pochi. Gal.Sist. 337. Fu il primo scopritore ed osservatore delle mac
chie solari.
sue parole e 'l ragionare antico Scoperson quel che 'l viso mi cela ScopnTace
, Scopri-tri-ce. Verb. f di Scoprire. Che scopre. - Di

va. Morg. 1 . 44. Questo facea , perch non abbia ajuto , N per
la via scoperto l'ha a persona.
4 - intendere, Sapere. Lat. rescire , deprehendere, detegere. Graz
94,,,vrzev, dvxy pier. Varch. Stor. 2. 44. Accordatosi con

scopritrice, sin. Salvin. Annot. F. B. 3. 4. t . Il Tasso fa una stu


penda canzonetta contra la Luna, scopritrice de' suoi amorosi rigiri,
e , per cosi dire, scapponeala. (A) (N)

frate Alesso Strozzi, il quale sapeva e aveva scoperta questa pratica.

Scoparruna , Sco-pri-t-ra. Sf. Lo stesso che scoprimento , V1 Lat.

Dicesi Scoprir paese o terra e vale Veder nuova terra di nuovo

detectio. Gr. droxus. Cr. 5 t. a. Si conviene la terra cavar


d' intorno ad essi infino alla scopritura delle radici.

paese. Lat. novas regiones invisere. Gr.

zs xpzs raxor 3x.

. * Dicesi anche Scoprirc il paese e vale 1iconoscerlo per as Scopo Lo , Sc-pu-lo. [Sm.1 V. L. Lo stesso che Scopolo e scoglio, V.
sicurarsi d' aguati o simili. Ed in questo senso dicesi anche al fg.
gr. scopolos, dal celt. gall. sgeilp che vale il medesimo. In sass
icesi scylf, in ingl. shelf, in td. kippe ec. Il Bullet ha nello stesso
V. Paese, S. 5, 1 e 2. (N)
. E per metaf Certificarsi, Prender notizia. [ V. Paese, S. 5,
senso delle voci simili che non ammetterai senza esame. Vedilo alla
V. Scol. In celt gall. scorr roccia, rupe, scoglio nascosto nel mare.)
3. 1 Lat. animum alicujus tentare, detegere , explorare , per vesti

Sannaz.Arcad. egl. 2. Non veggio i tuoi recessi , e i

gare. Gr. xxrzarsi

, vum rvs yiv rev. Buon. Fer. 2. 4f. 27.


Abbiam scoperto terra Coll'aura della nostra cortesia.

diverticuli
suo'ar

Tutti cangiati, e freddi quelli scopuli, Dove temprava Amor

Dicesi Scoprir gli altari e vale Dir cose che altri vorrebbe che

denti spicli. (B)


si tacessero, per non esser di suo servigio che il pubblico le sappa. Scopuloso , Scopul6so. Add. m. V. L. Pieno di scogli. IV

e di''Sco
V. 3.

glioso. Lat. scopulosus, scopulis plenus. Gr. cons. M.

tv. Altare, . 5. Lat. latentia aperire, evulgare. Gr. 3z rei


Menz. sat. 3. E quel ch' peggio, io so scoprir gli altari.
Dicesi Scoprire un cmbrice , e fig. vale Rivelare alcuna cosa

87. Fece tutto il cammino pe da Nizza a Genova, ch'era scopuloso,

e pieno
stretti
e mali passi,
e allargare
. ( Da
ScoRAca
Asi di
A. molti
(Med.)
Sco-ra-cra-si-a.
Sf.appianare
''. G. Lat.
scoracrasia
che ancora sia segreta. V. Embrice , S. 2. (N)
8 N. pass. nel . sign. Soder. Colt.4. Si ricuoprono tutte (le viti)
scor sterco, e acrasia incontinenza.) Uscita involontaria degli escre
di terra smossa, scoprendosi poi nella stagione temperata. E 9. Dpoi
menti. (Aq)
si scuoprono (le piante) a primavera , e vengono molto bene.
Scon Acciaiero , Sco-raggia-mn to. Sm. V. di reg. Contrario d' In
tEnet sign. del S. 3.) Dant. If 6. 23. Ci ch'io attendo, e coraggiamento. ' e di Soramento. ( V. Oppressione) (O)
che il tuo pensier sogna, Tosto convien ch al tuo viso si scopra. sco accasr, scoraggiate. Purt. di scoraggiare. Che scorgs
io Dces Scoprirsi ad alcuno e alle Manifestargli interamente al , Discoraggiante , sin. V. di reg. (O)
cuna cosa tenuta prima occulta. Lat. animum suum detegere , ape Scoracci ne, Sco-raggi-re. (Aut) Tgliere altrui il coraggio; ci
rire, consilia sua communicare. Franc. Sacch. nov. 77. Pens di rio a' Incoraggiare. , Scoraggire , Scorare , Discoraggiare, Disco
scoprirglisi , ed andare a lui, e raccomandandosi perch lo mante rare . sia. ( V. Esanimarc.)
-

a
pass.velPerdere
il coraggio
, Sbigottirsi,
Sgomentarsi
mo N.
cadere
concidere
, constcrinari
, exanimari
, langeeLat. ani
Cr.
, -- Ed assolutamente. Din. Comp. lib. . Troppo pi baldan
zrzrxrrrz.
Rim.
ant.
P.
N.
M.
Rinald.
d'Aquin.
Per non
zosamente si scopriano i Donati che i Cerchi nello sparlare. (P)
11 * N. ass. Apparire. Ar. Fur. 9. 4. Videro il mar scopi ir
mi scoraggio D'Amor, che m' ha distretto.
messe, e favellasse nelle sue ragioni , ec.

sotto a Girona. (P)

sco accaro, Sco-ag-gto. Add. m. da Scoraggiare.- , Scorato

1 a Dicesi scoprir e Scoprirsi assolutamente per Cavarsi il cappello


o berretta di capo ; opposto a Coprirsi. Bisc. Anot. lalm. Scap

Scorat ,, Discoraggiato, Discorato, sin. La consternatis, canna


tus. Gr. xxrzrzysis.

Liv.

1. I

Vejenti shigotti

scoraggiati.

pellare . . . . in altra maniera si dice Scoprire, senza altro aggiun Scoaaccia, Scorag-gre. Att. e n. ass. Contrario d'incoraggrc
io. (A) Lazz. Cicc. son. 25. Don Ciccio ha per usanza Di non sco
V. di reg. V. e di' Scoraggiare. (O)
ScoRAccito, Sco-rag-gi-to. Add. m. da Scoraggire- V. e di' Scoraggiato.
prirsi a salutar la gente. (N)
13' Proverb. Scoprire un altare per ricoprirne un altro = Fare un
Stor. Semif. 42. Noi non possiamo mai resistergli, rispetto alle mura
-

debito nuovo, per pagarne un vecchio ; presa la metafora dallo

atterrate e intronate , e la gente scoraggita. (A) (V)

Sparecchiare un altare per apparecchiarne un altro, per manca Scoa avesro, Sora-mnto. Sn. Avvilimento d'animo, Costri
, Discoragiamento, Scoraggiamento, in. Pros 'io P. 4 vol.
mento di tovaglie. (V. Altare, $. 6.] Lat. versuam facere, Penclo
pes telam retexere. Gr. rdo di
riso,
s. pag. 26. Questa svogliata, questo fastidio, questo dico
14 Uno scopre la lepre e un altro la piglia. V, Lepre, 5. 1, 141 di tutto ci che non o che non pare perfetto ; questo non
re, questo non lodare, questo criticar tutto, questo statare, oltrech
Malm. 4.33. Scopro la lepre, e un altro poi la piglia.
15 (B A.) Scoprire dicono gli scultori del Levar terra, o altra cosa fortemente odiosa e poco umana, uno scoramento de' giovani,
materia, in superficie delle cave de' marmi e pietre, finch s'arrivi e una tirannia d'un certo buon gusto alla moda sopra le pro*
al masso saldo; lo che si fa fare agli scarpellini Baldin. Voc. Dis (A)
ni, ec. Accad. Cr.Mess. Questi stessi vinti, in oggi cosi spaventati
e fuggiaschi, si rifaranno cuore del vostro scoramento. (A) (B)
a Dicesi anche di ci che fa lo scultore sopra una statua
abbozzata all'ingrosso in un masso , lavorando collo, scarpellofin ScoRan, Sco-r re. Au. e n. ass. Lo stesso che Scoraggiare, V Nov.
che compariscano le membra della figura. Baldin. Voc. Dis. (A)
ant o2. 7. Di qusta battaglia furono li Galli fortemente impari
6 . - (Milit.) Mostrare e Porre in opera quelle offese che erano e si scorati , che la notte seguente si partirono quindi , come gente
state preparate celatamente , e dicesi per lo pi di batterie di boc
ricreduta
vinta. Liv.
Per 22.
questaQuesto
misavventura
furono
sc
ehe di % piantate dentro qualche velame, che fino al momento
rati, ec. eSegner
Mann.M.Lug.
precetto non
si a sicompie
mai
su
la
terra
perfettamente
;
si
adempie
in cielo : ma ci non n
del dar fuoco le nasconda alla vista dell'inimico Davil. Ma in breve
si accorse (il re), che Villars aveva preveduto il danno che ne po da scorati (v) Savin. Pros. Sacr. 225. Le sue magnanime azioni cc
tcva ricevere, ed apparecchiato il rimedio molto opportuno, perch si in vece di arricchire il mio povero spirito d' eloquenza, cu can
scopersero due grandissime colbrine sopra un cavaliere fabbricato bio di prestarli ale e coraggio, l'opprimono e scoramla (N)
di dentro, le quali battevano di maniera quel luogo ec. Algar. Si Sconaro.'Scrto. Add. m da Scorare. Lo stesso che Scoraggiato
scopersero allora le batterie, n forse il cannone giuoc mai con
V. Dep. D. can. 5. Dissno scorato gli antichi , e disorto, che
l'intero , di chi si perde d'animo , che i Latini eranimatus T.
tanto esito e con tanta furia. (Gr)

, . - Prender lingua, Aver notizia delle mosse, degli andamenti,

de disegni del nemico. Bentiv. Ordin che il mastro di campo Ro

Dav. Stor. 3. 3og. Tanto che i vitelliani a poco a poco scovati ce

bles con quattrocento Valloni occupasse certa casa in sito opportuno

dono alla fortuna. Serd. Stor. . 5. Sono di maniera vili e scort


che non ardiscono pur di guardare con diritti occhi gli nomimi de

da scoprire gli andamenti nemici. Allora appari chiara la ritirata. (Gr)

gli ordini a loro superiori.

3 Contrario di Coprire. Opposto di questo verbo nel suo sign. scusaccarsro, scorbacchiamento. Sm Lo scorbacchiare 4
dlel
militare di Difendere, Riparare; onde Scoperto, vale Indifeso, Lspo ment Scornacchiamento. Salvin. Innot T' B. 2. 3. Il Corba
sto alle offese nemiche.Bartol. Oltrech la via del sali vi era a luogo Boccacci , detto ne' mss. Satira , non altro che uno scorbacchia
a luogo repente , chiusa di balzi, scoperta a pi batterie e dominata
nento delle femmine. (A) (B)
da baluardi che le stavano a cavaliere. Benti. Concorsero da ogni ScoaAcci ne, Scor-bac-chia-re At.1 Ridire i fitti di questo e di quello
parte subito, e le donne stesse con gli uomini a fortificar la porta per strapazzarlo, Bociare e Palesare gli attru errori e malfatte. Al
della Croce, che dopo la perdita del rivellino rimaneva totalincnte trimenti Scornacchiare. Lat.aiicujs facta dvigare, chloqui, alicus
famae detainere, traducere, Gr. 2
, rpz. Cosi
scoperta. (Gr)
detto dal oro che scopi i ad Apollo l'infedelt della sua amica Coro
- Dicesi scoprire la mina. V. Mina , S. 5 , 33. (Gr)
nide.)

Magal.
lett.
pag.
8.
Firenze
769)
O questo dice il ve
Scoprire diff. da S velare , Rivelare, Scoperchiare. Scoprire Lc
vare la coperta a ci che rimaneva sotto di essa occulto. Per sim li ro, e non occorre alto ; o tace, e il sig. Principe nn vorr scor
-

tudine fa detto per Trovare, giacch le cose che noi trovano erano

bacchiarlo , e avr ragione. (B)

a noi prima come coperte. Ci che non a nostra notizia potendosi Scornaccuraro , Scor-bac-chi-to. Add. m. da Scorbacchiare 3 altri
riputare come figuratamente a noi coperto, l'ando ci si fa conoscere ment Svergognato, 1 Scornato , Scornacchiato. l au traductus. Gr-.
argo. Varch. Erol 5 f Quando chicchessia ha vinto la pruo
si potr dire Scoperto in luogo di Manifestato e Palesato. velare
opposto a Velare non si usa nel proprio, ma bensi nel significato di va, cio sgarato un altro, e fattolo rimanere o con danno o con r
gogna
, dicono a Firenze : il tale rimaso scornato, o scornacchiato,
Manifestare e Palesare. Quando Selare adoperasi colla nozione figu
rata di Manifestare qualche sgreto, una congiura, od altre cose d im
ortanza , allora un tal verbo supera d'intensione Scoprire. Rivelare

talvolta usato per Iscop ire e Manifestare , ma fu principalmente

o scorbacchiato. E Stor. n. 347. Onde egli se ne ritorn sconc


chiato a Bologna. Lasc. Par 2 6. Dal quale a certo tmpo con
sciuto e scrochiato uscir o da canto io , e ricordandogli la villana

----

178

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SCORDATO

SCORBIARE

fattami, gli dir che della moglie non ver nulla. Segr. Fior. Cliz.

cio sul puro sito che fu dato alla terra ec. Diod. Deutom. erp. 3.

5. 4.. Che dice Nicomaco ? S. tutto scorbacchiato il over uomo.


Not Sirion detto ancora per iscorcio Sion. (N)
Sconetane, Scorbi-re. I N. ass. Lasciar cadere lo 'nchiostro sulla 4 - (B. A.) Scorcio anche termine di pittura, o di prospettiva, di
carta per macchiarla, o sia a caso , o sia apposta , Fare scorbii. cui V. il Vocab. del disegno. Buon. Fier. 2. 2. no. Quel che tende
ScoabiAro, * Scor-bi-to. Add. m. da Scorbiare. Imbrattato d'inchio
le reti. Al vento; oh bello scorcio! Dav. Tac. Let. La (lingua)
stro. (O
fiorentina propria, che si favella, ricca di partiti, voci, e modi
2 -- *
o , Schiccherato. Magal. Lett. Quando anche pro spiritosi
d'abbreviare. che, quasi tragetti di strada o scorci di pit
ducessero privilegi amplissimi, etiam scorbiati dalla mano del Mon tura, esprimono accennando. (V) Baldin. Voc. Dis. Scorcio quel
l'operazione che mostra la superficie esser renduta capace della terza
sulmano. (A)
-

- -

Sconeio, Scr-bi-o. Sm. Cosa sconcia , imperfetta.) ( Da s privativa,

dimensione mediante essa prospettiva. Direi anche Scorcio esser quello

e dall'ebr.ghuarab essere acconcio, adattato.) Tac. Dav. Post. 47.

che fa apparire le figure di pi quantit ch'elle non sono; cio, una


cosa disegnata in faccia corta, che non ha l'altezza o lunghezza ch'ella
dimostra, tuttavia la grossezza , i dintorni, l' ombre e i lumi, fanno
arere ch'ella venga innanzi o si tiri indietro. Questi scorci sono

come le parole deono esser ritratti, e non scorbii


de' concetti dell'animo, cosi le lettere delle parole.
Ma senza

2 Macchia d'inchiostro caduto sopra la carta.(Da Scorbio nel pri


mo senso. Altri da corba, atteso che lo scorbio nero: ed altri forse

dall' ebr. ghuarab oscurarsi.) Buon. Fier. . . 2. Fate pur che la


carte sian ben nette E da macchie e da scorbii.

Sconnutico. (Med.) Scor-b-ti-co. Add. m. Appartenente a scorbuto.

il flagello degli artefici ignoranti, i quali si studiano a tutto potere


di tenergli lontani dall' opere loro, e quando per necessit s'incon
trano in essi , coprono con panni , svolazzi e simili, il loro lavoro
in quella parte che non sanno rappresentare; e cosi con tal finto

Fag. rim. part. 6. pag. 24f. (Lucca 1734) Quel none Guerra fammi
paralitico , E in udirlo mi fa cosi falotico, Che pi non mi furia

ornamento tolgono alla pittura il pi bello e "I pi maestrevole. (N)


- Onde Essere o Stare in iscorcio si dice a figura dipinta in

morbo scorbutico. Cocch. Vit. Pitt. pag. 6. (Ven. 1744) Dalla

tal modo. Baldin. Voc. Dis. alla V. Scorcio. Essere o Stare iu

natura scorbutica dell' elefantiasi si deduce ancora cc. (A) (B)

iscorcio si dice a figura dipinta su la superficie, che mediante la pro


spettiva vien capace della terza dimensione del corpo. (A) (N)
3 - Vedere e simili in iscorcio; contrario di Vedere in faccia
ed quando si vede alcuna cosa perbanda. Gal. Sist. 47. Tra tutte

Sconetto. (Med.) Scr-bu-to, Sco-b-to. (Sm. Malattia che offende


principalmente le parti membranose, e che nel suo cresce e produ
cendo grande ingorgamento sanguigno nei vasi di quelle, fa s che
essi nelle estremit loro si aprano, e producano macchie livide alla
pelle, e che si generi emorragia nei vasi pi deboli, e segnatamente

le figure, sola la sfera non si vede mai in iscorcio. E 46. Si mo


strano (le macchie solari) in iscorcio. (N)

alle gengive. V. Stomacace. (In td. scharbock, dal colt. gall. sgar Sconcio. Add. m. sinc. di Scorciato. Ar. Fur. 25. 26. Fu di scorciarsi
bhoc che vale il medesimo: e questo pu cavarsi da sgar tormen
tare , e boc gonfiarsi , ed esser tradotto per tormentoso gonfiore.

Altri dal sass. scharlock infiammazione , ed altri da altre origini)

astretta i lunghi crini , Se sanar volse d'una piaga ria, Ch'avea con

gran periglio nella testa ; E cosi scorcia err per la foresta (N. s.)
SconDaenTo , Scor-da-mn-to. [m. Dimenticanza. Lat. oblivio. Gr

erriz. Fr: Juc. T. Il nono grado si scordamento, E del mal


signora, ed cc. intorno allo scorbuto, e che lo vorrebbon medicare fatto non curare.
con gli antivenerei medicamenti, ec. E 8. Tutt'i medici conclu ScoaoAnre, Scor-dn-te. [Part. di Scordare. Che scorda, Che discorda;
altrimenti Discordante. Lat. discrepans. Gr. davavos. G. V. &
dono, che ci vuole gli antivenerci in questa foggia di scorbuto.
o 1. 5. Ivi , sanza nullo scordante , elessero a Re de' Romani Arrigo
oRCA RE, Scor-c-re.
ass. e pass. Levarsi; contrario di Corcare.
conte di Luzimborgo. Guid. G. Pr la maggior parte si son tro-.
Lat. surgere. Gr. zviarza) 2. Burch. 2. 5o. Quando l mattino vien,
Red. lett. 2. 17. Seriamente abbiamo discorso intorno a' mali della

vati iu concordia, e in poche cose sono trovati scordanti. Stor. Pist.


convien ch'i' scorchi; Mi lievo pien d' affanni e di difetti, Con gran
58. Li trentacinque furono scordanti.
pensieri e con nuovi rimorchi.
SconciAMENTo, Scor-cia-mn-to. [Sm. Lo scorciare; taltrimenti Ab SconDanzA, Scor-dan-za. Sf. V.A. Dissonanza, V. e di Discordanza.
Alf Pazz. 333. E lasciate ire oramai le scordanze Che fa la lin
breviamento, Accorciamento.] at. diminutio, imminutio. Gr. Air
gua nostra ne' plurali , Cle son piuttosto regole che usanze. (B)
rcis. t. Aldobr. P. N. 91. E scorciamento di vita, e corrompi
mento di virtude. Gal. Sist. 391. Accrescimenti e scorciamenti de' 2 - Diversit d'opinione. Lat. discrepantia, dissensio. Gr. za.
-

gioini , mutazioni delle stagioni, cc.

Fr: Jac. Cess. Quando tra i cavalieri nasce scordanza di volontade,

SconcAre, Scor-cia-rc. [Att. Far pi corto ; altrimenti Abbreviare, Ac


corciare, Scorta e. l at. ninuere, decurtarc. Gr. exrrov, oNovv.
Com. Par. 6. Non si dee lasciare scorciare il titolo delle virtuose

opere. Sagg. nat. esp. 2o. Per potere con facilit scorciare ed allun
gare il triangolo. Fortig. Ricc. 2. 3. Ritornatevi tutti a casa vo
stra; .. E con la man la strada lor dimostra , Perch scorciare pos

sano la via.(B) Ar. Fur. 37. 26. Che fin all' onbilico ha lor le gonne
Scorciate non so chi poco coi tese. (N)
-

2 - * Nota costrutto. Guitt. Lett. 14. 4o. Scorciate , ovver cavate

lui (al Leone) coda e oreglie , e denti e unghi. (V


3 * N. ass. But. Par. 1. . Gentilezza mantello che tosto scor

(N)
4 E' n. pass. Ar. Fur. 25. 26. Ferita da uno stuol diSaracini, Che
senza l' elmo la trovr per via , Fu di scorcia si astretta i lunghi
cia.

crui, Se sanar volse d' una piaga ria. (B)


5

- (Prospett.) Appari e in iscorcio. Varch. Lez. 15. La pittura fa


scorciare una figlia , ec. Gal. Sist. 47. Dovech lo scorcia e tauto,
e mostrarsi cosi sottili verso tale estremit ec. ci rende sicuri, quelle

esser falde di poca profondit o grossezza, rispetto alla lunghezza


e larghezza loro.

rade volte se n'aspetta vittoria della battaglia. E 3. 4. Si trova


iscordanza di voleri. (N)
Scornanr, Scor-d-re. [ui Tor la consonanza, [Distruggere l'accordo
d'uno strumento; contrario d' Accordare ; altrimenti Discordare.
Lat. discordem reddere. Gr. cirov rcsiv. Fr. Jac. T. 4. 6. 6.
Bello fu lo stormento ; Non l'avesse scordato.
a - V. ass. Dissonare , Non accordare ; come : Il liuto scorda col
violino. Lat. discordare. Gr. avir.
5 N. pass. e per metaf Fr. Giord. 2o. In questo s'accordaro tutti
i filosofi e tutti i santi ; ma in questo si scordaro, che ec. Vit. S.
Gir. 7o. La sua santa vita non si scorda dalla loro. (V)
4 E' nel sign. del S. 2. Corsin. Torracch. 1. 5. S'odon di qua,
di l singulti e pianti, Si sgonfiano e si scordan gli strumenti; Circa
il fuggir , beato chi pi innanti , cc. (B)
5 Dimenticarsi. Lat. oblivisci. Gr. da ovv. (Dal lat. ex pri
----

vativo , e da recordlari ricordarsi. Altri da ex, e da cor, cordis cuo


re , preso il cuo e per la mente.) Morg. 24. 86. Un'altra cosa fa ,

che non ti scordi, Che con Gan nulla non ne ragionassi. Capr. Bott.
2.51. O ch'ei se lo scordasse, o che non sia lecito parlar delle cose
di la a chi vi stato. Gal.S ist. 4o6. Intanto per non me lo scordare,
voglio dirvi certo particolare.

Fare scorci. Baldin. Voc. Dis. Scorciare, Fare scorci.(N)


ScoRCIATo , Scor-c-to. Adl. m. da Scorciare; altrimenti Abbreviato,
Accorciato, Scortato.) Lat. imnminutus, decum tatus. Gr. aroxor.
DiodSalm.89.45. Tu hai scorciati i giorni della sua giovinezza.(N)

salutar gli amici avea scordato. Segr. Fior. Art. Guerr. 2. f. 73. Una
cosa non di meno non voglio scordare di dirvi, come ec. (N)

2 - (Arald.) Scorciato , dicesi de' pezzi scorciati nella loro estremit

3 Ed a modo di n. ass. S. Ag. C'. D. l. io. c. 1. Perch

- Ed attivamente ma non da imitarsi. Ar. Fur. 26. 36. Il

pu rileggendo ajutare la memoria, se fosse egli scordato. (N)


in guisa che non to cano gli ori dello scudo. (A)
ScorcIATo A, Sco-cia-t ja. [Sf) Tragetto, Via pi corta. Lat. viae 6 Nota costrutto. Se non ti scorda , per Se non t' uscito di
mente; usato nel modo medesimo di Ricordare. Ar. Iur. 7. 68. Quella
compendium, semita. Gr. 2.rpzrs. Fr. Giord. Pred. R. Entrarono
donna gntil che t'ama tanto . . . A cui , se non ti scorda, tu sai
in viaggio per la sco ciatoj pi facile. E appresso : La scorciatoja
quanto Tua libert , da lei scrvata , debbe. (V) (N)
non risci tale , quale se la erano creduta.
* Parlando di Stralc o simili fu detto per Iscappar dalla corda.An
2 - Ed in forza di add. f. Segner. Mann. Marz. 3.4f. Sai tu per
ch i consigli si dicono vie sconciatje di andai e al ciclo ? Pei ch guill. Metam.5. 122. Poi con la destra tira a s la corda, E con la manca
spinge innanzi 'l legno; La destra allenta poi, lo stral si scorda.(Br)
sono vie di lor natura pi ratte. E num. 5. Questi sentieri , cio
queste vie pi strette , pi soling.e, pi scorciatoje cc., si chiamano ScoRDATissimo , Scor-da-tis-si-mo. Add. m. superl. di Scordato. Baldin.
di equit. (V)
Dec. Viveva scordatissimo de' propri interessi e facult. (A)
Scorci, Scr-cio. Sm] Approssimamento al fine, tUltima parte di ScoRDATo , Scor-d-to. Add. m. da Scordare. Contrario d'Accordato.
[ Dcesi di Strumento da corde, quando esse non sono bene accor
checchessia;] come Scorcio di fiera, Scorcio del giorno e simili. Salv.
Granch. . 2. La cosa condotta allo scorcio. Tac. Da. Stor. 5.

37 . Il fiume nello scorcio dell'autunno, d' assai piogge ingrossato,


coperse la bassa e paludosa isola in forma di stagio. ( Il testo lat.

date ; di Strumento da fiato , quando le proporzioni non sono to


talmente esatte , e che alcuni suoni abbiano bisogno d'esser regolati
dal sonatere ; di Tamburo o simili, allorch la pelle non bastan

ha: flexo autumni.) Buon. 1ier. 1. 1. 4. Non furo a tempo, o furo

temente tesa e perci rende un suono cupo. Altrimenti Discorde, Disso

Sullo scorcio del tempo.

nante, Discordato. V'. Scordatissimo] Lat. dissonus. Gr. &rvavos.


Cas. lett. 78. Come un instrumento scordato non si pu usare ad al

2 - Positura o Attitudine stravagante. Morg. 2 t. 73. Sospeso avendo


la sinistra gamba, Di scorcio strana, orribl, torta e stramba. Malm.
1. 3. E fa scorci di bocca, e voci strane.

cuna musica , cosi gli animi impetuosi cc.

3 - Compendio, Ristretto. Dod. Prol. Salm. Essendo questo libro


dei Salmi uno scorcio di tutta la Scrittura sacra. (N)

* Che non ha debito accordo, Che non accordato ; e dicesi di


ittura, scultura e simili. Benv. Cell. Lett. Avviene che molte volte
o scultore manco amorevole a tal arte si contenta di una bella ve

a - Onde Per iscorcio, In iscorcio , psti avverb. Abbrevia

duta . . . e per non durar pi fatica di limare , . . . gli vien fatto

tamente , In compendio ; e detto di Parola, Per aferesi. Segner. molto scordata la sua statua. (A)
lci ed 1. 1. 5. E pure tutta l'arte divisata fin ora cos i iscor 3 Dimenticato, Obbliato; ed anche Dimentico, Immemore.] Lat. obli
-

SCORIA

SCORIDEO
tus , immcmor. Fir, As. 14fo. Non iscordatosi Zeffiro del regale co
mandamento , presele nel grembo della spirante auna ec., le pose a
pi del bellissimo palagio.
Scnpeo. (Bot.) Scr-de-o. [Sm. V. e di''Scordio. Lat. scordium.Gr.
czc piov. (Dal gr. schorodon aglio; perch questa pianta ha l'odore
dell'aglio.) Ricett. Fior. 64. Lo scordeo un'erba che ha la foglia si
mile a quella della querciuola, ma maggiore, e non tanto intagliata,
con un poco di lanuggine, ed ha odore d'aglio, e sapore amaro ed
astringente , e i fusti quadri, sopra i quali nasce il fiore rossigno ,
a nasce negli acquitrini de' monti. Pasta Diz. Scordeo, specie d'erba
che toglie la soverchia coerenza delle particelle de' fluidi e che rin

aspiccrt, conspicere, attendere, ovvero da hiseghinhh aspicere, in


tuci, prospicere. Nella stessa lingua sciaghuar stimare, pensare, volger
nell'animo. In ar. sciarahha, o come altri pronunzia, sciaraca com
prese, percepi, scia-ara comprese, seppe, conobbe. In celt. gall. rosg
occhio , veduta, intelletto.) Dant. If 6. 27. Quando ci scorse Cer
bero il gran vermo, Le bocche aperse. E' 4. 88. Cosa non fu
dagli tu'occhi scorta Notabile. E 33. 56. Ed io scorsi Per quattro
visi il mio aspetto stesso. Bocc. nov. 8. 5. E similmente avea
scorto, Alessandro esser vestito de'panni di Scannadio. Petr. son.
2o . Subito scorse il buon giudicio intero Fra tanti e s bei volti il

pi perfetto. Franc. Sacch. nov. 78. Egli era s per tempo , che

franca il tuono de'solidi. (N)

noi non lo potemmo scorgerc.


SconpevoLe, Scor-d-vo-le. Add. [com. Di poca memoria , Obblioso..] 2 - Guidare, Mostrare il cammino , Far la scorta. Lat. ducere, de
Lat. immenor, obliviosus. Gr. chur.
ducere , ducem se pracbere , pracire. Gr.
9 zi. (In ted schas

2 Facile a dimenticarsi,) Dimentichevole. Fir. Lett. donn. Prat.333.


Mostrano di tenere tanto conto di questo infelicc mio libretto, ch'elle
mi minacciano d'uno non

odio, perch io non ce le ho

inserite dentro.

3 Discorde, [Discordevole : afresi da non imitarsi..] Lat. discors.

Gr. dc

vos. Valer. Mass. Egli aveva intanto pacificati gli scor

devoli tensionamenti.

geheiss comando della schicra. Nclla stessa lingua schar schiera ,


gehen andare : Andare in ischiera. In gr. coros fanciullo, ed ago io
conduco. V. Sconta.) Dant. Inf8. 93. Tu qui rimarrai, Che gli hai
scorta si buja contrada. E Prg. 2 . 2 . Chi v' ha per la sua scala
tanto scorte ? Petr. son. 275. Quella che gi co'begli occhi mi scorse,
Ed or conven che col pensier la segua. E 3o 8. Quella mi scorge ,
orde ogni bene imparo. E canz. 4f9. 1o. Scorgimi al miglior guado,
E prcndi in grado i cangiati disiri.

ScorDA, Scr-di-a. (Sf sinc. di Discordia..] V'. A. V. e di' Discordia.


Lat. discordia. Gr. zaviz. Liv. M. Intra i padri e 'l popolo mi 3 Guidare altrui con sicurt , Accompagnare con sicurezza , Scor
ntito fu grande scordia.
tarc. G. V. 7. f. 4. I detti nostri usciti poi gli scorsono , e con
SconiA. * (Geog) Scor-di-a. Piccola citt di Sicilia nel distretto di dussono per la Lombardia a Bologna. E cap. 2 f. 1. Da' Fiorentini
Siracusa. (G)
furono scorti e accompagnati insino a Monteguarchi.
Sconoici. * (Geog) Scr-di-ci. Lat. Scordiccs. Antichi popoli Celti o 4 I Cnde Fare scorgere alcuno = Farlo scortare.1 M. V. 3. o7.
Galli, i pi bellicosi dell' Illiria. (Mit)
Sicurava i comperatori, e facevagli scorgere lealmente, per dare cor
SconoNA - (Med.) Scor-di-nc-ma Sf. V. G. Lat. scordinema. (Da
so alla sua mercatanzia. Stor. Pist. 62. Lo fece scorgere fuori di
scordinaome io stendo le membra sbadigliando. ) Ingombrantento di Lucca sano e salvo con tutta sua compaguia.
testa con sensazione di peso. Dicesi anche Stendimento. (Aq)
* Farc scorgere vale anche Far conoscere. V. Fare scorgere. (N)
Scorpinismo. * (Med.) Scor di-nismo. Sm. V. G. Lat. scordinima. (V. G Dicesi Scorger la voce e vale Distinguerla , Conoscerla, trasfe
rita l' operazioni dell' occhio all'orecchio, siccome diciamo talora
Scordinema) Moto contrattivo de'muscoli estensori delle braccia ,

del tronco e delle gambe , dipendente in parte dalla libert ed in

Sentire in cambio di Vcdcre. Lat. discernere. Gr. zzpivstv. Bocc.

parte dalla natura, ed indicante noja o sonno. (Aq)


nov. 6. 6. Senza favellare in guisa, che iscorger si potesse la voce.
Scontro. (Bot.) Sr-di-o. Sm. Specie di pianta del genere Teucrium, 7 N. pass. nel primo sign. Dant. Par. 1o. E Bcatrice, quella che
che ha gli steli villosi quadrangolari ramosi dalla base, con foglie si scorge Di bene in meglio si subitamcnte. (N)
sessili opposte, ristrette alla base, dentate, glabrette co' verticilli de' 8 Mostrarc, Manifestare. (Dal celt. gall sorchaich manifestare. In
fiori dimezzati. Nasce ne' terreni umidi: tutta la pianta spira odor pers. asckar manifesto.) Chiabr. Guerr. Got. 2. 6. Voi , lodati fin
qui di nobil fede , Non vi macchiate di novello crrore ; Questi dal
di aglio a'onde il suo nome., Scordeo, sin. Lat. teucrium scordium
Lin. (V. Scordeo.) (B) (N)
l'alto ne si scorge, e voi Vincer dovete con gli imperi suoi. (A) (B)
a * Dicesi Scordio falso una Specie di pianta dello stesso genere 9 Dicesi Farsi scorgere assolutamente e vale Farsi burlare o beff
che differisce dalla precedente per le figlie bislunghe cordate nella re. I V. Farsi scorgerc. ) Lat. se irridendum pracbere , spectaculo
-

base, abbracciafusto, crenate, lanuginose. Nasce negli stessi luoghi

esse , fabulan fieri. Gr. pub9cv yivsc9x.Tac. Dav. ann. 3. 165. Per

della precedente. Lat. tecrium scordioides. (N)

non farsi tra que forestieri scorgere, la rimisero nelli statichi, e ne'
loro conducenti. (Il testo lat. ha : ne diutius externis spcctaculo esset.)
Scoabo, Scrdo. [Sm. V. A. V. e di' Discordia. Lat. dissidium.
Fir. Trin. 3. 5. Vuo'tu ch'i' mi faccia scorgere seco?
Gr. x caracriz. M. V. 1. 76. E i Sanesi non fossono cagione di que no Dicesi Farsi scorgere un balordo o per balordo, ignorante, tri
sto scordo.
sto e simili , e vale Farsi conoscer per tale. [I V. Farsi scorgere.I
Scoapopnaso. * (Bot.) Scor-d-pra-so. Sm. V. G. Lo stesso che Sco Lat. se improbum etc. ostendere, praescferre suam improbitatem. Gr.

Scoaoisci. * (Geog) Scor-di-sci. Antichi popoli della Tracia. (Mit)

rodopraso , V. (Aq)

xaxizo aziev. Lib. Son. 2 .

farti bcne scorgere un arlotto.

ScorecciA. (Ar.Mes.) Sco-rg-gia. (Sfl Striscia di cuojo, o simile, colla n 1 * (Vcter.) Domare e Amnmaestrare i cavalli, Scozzomare. (Dal
quale si percuote altrui; [ pi comunemente staffile, Frusta, Sferza,
lat. er superfluo, e da corrigere correggere.) Franc. Sacch. nov. 55.
altrimenti Coreggia. Lat.scutica. Gr. czvrn. (Dal lat. corrigia
Se torrcte un poltracchiello, in che spondate otto in dieci fiorini,
striscia di cuojo. ln cclt. gall. croic pelle. In brett.skourjez scoreg ne raddoppierete i danari in meno d'un anno, perocch i vostri pari
gia, skoujeza scoreggiare, sferzare , skougezed sferzato. In ar.
gli scorgono bene , che tutto di gli menano in qua e in l , e poi
scirak coreggia, legame de' calzari. In ebr. seroch coreggia. ) Tac.
rieseono i migliori cavalli e i pi sicuri che si scorgano. E appresso :
Dav. Perd. eloq. 44. Fugga le buffonerie da scoreggia, le clausule
Gliene fu menato uno , ch'cra d'Ormannocco del Bianco Deti , il
tutte a un modo. (Il testo tat. ha : foedam et insulsam scurrilitatem.) quale sempre si dilettava di scorgere puledri. (A) (V) _.
Striscia da legare i vestimenti o simili. Franc. Sacch. nov. 8o. Sconcimento, Scor-gi-mn-to. Sm. Lo scorgere. Bellin. Disc. 1. Del
Passando uno, che cra vestito mezzo bianco e mezzo nero tutto da
suo grossolano scorgimento rimproverandolo. (Min)
capo infino a piede, eziandio scoreggia e scarpette
Sconcitrone, Scor-gi-t-re. Verb. m. di Scorgere..] Che scorge. Lat. spe
ScaccoIALE , Sco-reg-gi-lc. Sm. Cintola, Scheggiale. Salvin. Annot. ctator. Gr. i cp2s.
T. B. . . Scheggiale: cintura femminile ; cintola , credo io, di 2 Guida. Lat. dux. Gr. ysuo. But. Purg. 33. 2. Lo quale va
dinanti a gente per iscorta , cio per guidatore della gente , e se orcuojo , quasi scoreggiale. (B)
8conecoiAre, Sco-reg-gi-re. [Att.] Percuoter colla scoreggia. Lat. scu gitore della via. E Par. . . . Fussono alla detta sposa guidatori e
tica cacdere. Gr.cvr&x rxrrev. Morg. 11, o9 E farlo tanto a scorgitori per l'una e per l'altra via virtuosa in Paradiso.
Gano scoreggiare, Che sia segnato dal capo a' talloni.
Scon1A. (Chim.) Scri-a. Sf Materia vetrosa, di aspetto latteo opa
a E per metaf. Alleg. 15. Quel bastardello impiccatuzzo di Cu lino, di color biancastro o verdastro, che cola dagli altiforni quan
ido m' ha di maniera scoreggiato il cervello , ch' e' m'ha , non so do si fondono i metalli ;1 e si dice anche Scoria qulla Materia che
in che modo, fatto mettere una sua favola in canzona.
si separa dal ferro gi fonduto ne'forni allorch si ribolle nelle fi
2 Scior la coreggia o dalla coreggia o Sciorre assolutamente. Lasc. cine; e con altro nome comunemente s'appella Rosticci. Lat. scoria,
Mostr. 17. L'arcobaleno che Gove scoreggia, Portava nello scudo.
rccrementum. Gr. capiz. Fr.Jac. T2. 2. 4. E sia spogliato d' ogni
(Qui fig. ; poich l' arcobaleno rende sembianza d'una coreggia o mala scoria. Ricett. Fior. 63. La scoia de' mctalli, chiamata da' Latini
cintura divisata di pi cotori; e vuol dire il poeta che quel mostro recremento , differente dalla scaglia detta di sopra , imperocch si
chiama scoria quello che si separa dal metallo,
nelle fornaci
portava nello scudo l'arcobaleno che Giove spiega nell'aria.) (Br)
3 Tirar delle coregge o peta. Lat. pedere. Gr. arpstv.
si cotto insieme colla sua vena , e poi si fonde in altro vaso , e
ScoaecciATA, Sco-reggi-ta. Sf1 Colpo di scoreggia, Staffilata..] Lat.
quello che si trae fuori quando cos fuso.
-

ccan lor levar le berze! cio, le gambe a correre a quelli peccatori

piombo, Quell'ossido bigio che si forma


alla superficie del piombo in fusione (O) Ricett. Fior. 63. Eleggesi,

con le scoreggiate. Franc. Sacch. nov. 95. Il dono che io voglio


da voi , che mi facciate dare cinquanta o bastonate o scoreggiate.
Cant. Carn. 46. Ma troppo gi di lor non vi fidate , Ch tutti

secondo Dioscoride, della scoria del piombo quella che tende al gial
lo , ed simile al vetro, densa, non frangibile, senza parte alcuna

scuticae ictus. Gr. zvr&Am mmy. But. Inf. 18. . Ahi come fa

son buffon da scoreggiate.

2 La scoreggia stessa , [La scuriata.] Fav. Esop. Cavalcando il vet


turale in sulla sua mula, e tenendo il freno dall'una mano, e dall'al
tra mano la scoreggiata.

Scorecciaro, Sco-reggi-to. Sm. Coreggiato da battere. Salvin. Annot.


T. B. . . Scoreggiato , o coreggiato , strumento da battere il grano
disteso sull'aja , detto... dalla coreggia mobile attaccata alla perti
ca , che va in volta. (A) (B)

Sconcentre, * Scor-gn-te. Part. di Scorgere. Che scorge. V. di reg. (O)


Sconczne, Scr-ge-re. [Att.anom.] Vedere, Discernere. (V.Guardare.)

Lat. cernere, videre, perspicee. Gr. xx9 opv. (Dall' chr. sciaghua

2 - * Dicesi Scoria

di piombo. (N)

(Mcd.) Scoric dicono i medici Quelle materie che vengono eli


minate pe' diversi emuntori del corpo umano come superflue alla
vita organica. (Aq)

Scoria diff da Squama, e da Scaglia. Scoria una feccia, della

quale, a guisa di spuma , si purgano i metalli nella loro fusione ; e


s'adopera in senso traslato con le nozioni d'Impurit, di Sordizie,
d'Immondizia, cc. Scaglia una sottile scheggia che si stacca o na
turalmente, o per forza csterna, da un corpo solido, come sono le
Schegge de'metalli, del marmo, dcl pesce, e d'altri simili corpi solidi.
Laddove Scaglia generico, Squama

ed indica

solo la Scaglia di cui sono ricoperte le pclli dii alcuni pesci , e di

SCORPO

18o

SCORIA DA

Scorncg-gi-re. [ N. ass. Colpir dhi cormo,l Thrar per


specie per il genere, Scoansooina,
alcuni
serpenti.
siccome
snolsi impiegare
lato una coratella, scotendo il capo. Lat. cornu petere. Gr.xspari3v.
cosi
talvolta
fu Ma
Squama
applicata
ad altri entila con la nozione di Sca
glia, e si detto : Squame di ferro, Squame di vetro sfogliato, ec. 2 * Sonare il corno. Sacc. Rin. Soffia e scorneggia in fin che non
soetana, Sco-ri--da. Sf. V. A V. e di' Scuriata. Cavale. Espos. sei stracca , Per far concerto a questa filastrocca. (A)
(Archi) Scor-ni-cia-mnto. Sm. Lavoro di cornio e
m . 38; Ben si turb e cacci con la scoriada quelli, che vi Scoasnciamento.
La cornice stessa. Vasar. Vit. Questo era l' aggetto e scorniciamento
-

--

vendevano cc. (V)

dove posavano le dette figure. Mozz.S. Cresc. Mensa dell'altare a lor

pr. A. V. e di' Scuriata. Dial. S. Greg.


scoanata,
Sco-ri--ta.
proferse
anco lo Sf
o la scoriata e disse Tenete questa scoriata.(V)
scontazione. (Chim.) Sco-riazione sf: L' operazione per cui si r
ducono
in scorie
i metalli.
(A)
sconi
croto.
(Chim.)
Sco-ri-fica-tio.
Sm paso che serve all'ope

na e i igirata da uno scorniciangnto di marmo uniforme. (A) Baldin.


Voc. Dis. alla v. Oreficeria: E sorta un'altra bella invenzione di

lavoro, che chiamano di filo di grana, col quale si fanno . . . or


namenti di spere e di cassette, che pajono quelli scorniciamenti la

vorati a punta d' ago con animali e fiori, ec. (B)


azione della
scoriazione Add.
de' metalli.
(A) Che in forma di scoria. ScoRNicA ne. (Archi.) Scor-ni-ci-re. [Att. e n. ass] Far cornici. Lat.
scopione,
Sco-ri-fr-me.
com.com"P
coronas struere. Gr. crszvoroxsiv.
Gub. Fis. Miniera di argento scoriforme (A)
SconsciaTo, Scornici-to. Add. m. da Scorniciare. Bocc. Com. InfNelle
sconto.(Min.)
Sco-ril-lo. Sm. Nome dato da naturalisti ad
minerali, che per la maegior parte si cristallizzano non di rado
stalle e ne'cellieri fare mangiatoje intarsiate, i sedili scorniciati.(A)
-

rismi o in cilindri, e nelle facce laterali sono

o, di che si parla alla voce Peperino,

scannellati. Lo Scoril Scorno, Scr-no. Sm. l 'ergogna, Ignominia, Beffa. (V. Obbro
di Haiy.(A)(B) brio.) Lat. ignominia, opprobrium, ludibrium. Gr. rqua, aixin,

il Pirossenio

dis. (In ingl. scorn, in belg. schorn, in ant. franc. escorne. Gli

Sconiane, * Scor-l-re. Att. V. -- V. e di Scrollare. Rim. Ant. incert


i Tao. Barb. alla v. Persico : Quel persico che fu scorlato in
l' orto. (V
sa

Arabi hanno ancora sciorron, che, secondo il Gollio, vale vitupero,


nequizia , e sciarara chiam cattivo, riprese di malignit. Altri da

da Scorlare, . VA. V. e di si

schernire, ed altri da corno) Bocc. g. 5. f 2. Con pronta risposta


o avvedimento fugg perdita, pericolo o scorno. E nov. 84. 2. Come

SconNABEcco. (Bot.) Scor-na-bc-co. Sm. Pianta che ha i

la malizia d'uno il senno soperchiasse d'un altro, con grave danno


e scorno del soperchiato. Petr. son. 68. Pien di vergogna e d'amo

ang lati, numerosi pieghevoli; le figlie piccole, bislunghe


sette , puntate, cadiche; le inferiori ternate le superiori semp
grandi, gialli, leggiermente odorosi , solitaril nella sommit di
peloso nel margine Fiorisce dall' Aprile al
ei rami, ed il legume

prosO SCOTTO.

Giugno. Dal Lamark riportato al genere genista. Lat. spatium


scoparium
Lin. (Gall) (N ''
co Secondo
nome si d al Cisto femmina Lat.
-

Ardere di scorno= Sentir sommamente la vergogna e l'igno


minia. Tass. Ger. 1o. 4g. Io per me, gli risponde, or qui mi celo
Contra mio grado , e d' ira ardo e di scorno. (P)
3 -* Avere scorno = Riportar disonore. V. Avere scorno, S. 1. (A)

IAvere scorno = Essere svergognato, Esser vinto

Dani.

cistus salvifolius. (N)


iare. (-4
Al
Purg. 1o. 33. Che non pur Policleto, Ma la natura li avrebbe scorno.
sconsaccntamento,
Scor-nac-chia-mnto [Sm.1 Lo scornacchiare.
scorno= Disprezzare, Abborrire.] VAvere a scorno,S..
trimenti scorbacchiamento-,
sin.) , Far la voce 4 * Portare ascorno
scorsacciare
, Scor-nac-chire.Scornacchiata
N. ass. Gracchiare
Portare scorno. (N) a una cosa = Super
perarla in qualche pregio. V.
della cornacchia. Salvin. Arat. Pr. O di molte (cornacchie) Presso
5 * Recarsi a scorno = Vergognarsi. V. Recare, S. 132. (N)
l'acqua si giran scornacchiando Grossamente (A)
-

scoroponia. (Bot) Sco-ro-dni-a. Sf. Specie di pianta che appar


, - "Per simil. Cicalare , Parlare assai e senza bisogno o con
tiene al genere teucito, e che si trova nelle colline aride dell'Euro
malignit. Fag. Com. Eh egli ha sentito quelle donne e scornacchia
pa
meridionale: i fusti di essa sono quadrangolari con foglie op
uella vecchia maladetta. (A)
poste cordato-bislunghe crenate pubescenti, ed i racemi cofiori ri
altrimenti scorbacchiare.
3 - Att. Scornare, Svergognare, Deridere;
volti da un lato e di color bianco zolfino. Lat. teucrium scorodo
V. Scornacchiato. Lat. traducere, irridere. Gr. raga pari

nia. (V. Scordeo) (Aq) (N)


SconopopnAso. (Bot.) Sco-ro-d-pra-so. Sm. V. G. Lat. scorodopra
pen. Celi. 4. Ancora seguitava di fare quella scornac sum. (Da scorodon aglio, e pason porro.) Specie di pianta del ge
chiata. Fag. Com. Che quella madonna ardita venga a trovai Inl e nere Allium , cos detta perch partecipa della natura dell'aglio
e di quella del porro. olgarmente detta Aglio porrino. , Scor
farmi si impropriamente quella scornacchiata ! (A) . .
ScornaccnIATo , Scor-nac-chi-to- Add. m. da Scornacchiare Pi co
dopraso, sin. Mattiol. Diosc. (A) (Aq) (N)
SconoboTLArsi. (Bot) Sco-ro-do-tl-psi. S m. V. G. Lat. scorodotha
munemente prendesi per Deriso, Siffeggiato altrimens
lapsi. ( Da scorodon aglio , e thalaspe scnapa salvatica.) Specie di
chiato. Lat. i risus, derisus. Gr. rapaya xreis,
zesi. Vare
tlapsi che ca' d'aglio. (Aq)
Ercol.
54.
Quando
chicchessia
ha
vinto
la pruova, cioe sgarato un
altro , e fattolo rimanere o con danno o con vergogna dicono a SconoNAne.(Agr.) Sco-ro-n-re. [Att.] Tagliare gli alberi a corona; I al
trimenti Scapezzare , Scapitozzare.] Lat. amputare. Gr. roxrrstv.
Fine il
tale rimaso
scorsane,
Scorn-re.
Att.scornato,
Romper leo scornacchiato
corna at. cornua truncare ScoronaTo, Sco-ron-to. Add. m. da Scoronare. Bellat. Disc. Alcenag.
Berg. (Min)
mutilare. Gr. dx arcv roisir. Tocc Giamp. Appoco appoco con
durreste cc. a scosciare i ponti ed a scornare i citt. ( Qui per s Scoronciane, * Sco-ron-ci-re. N. ass. Tener tra le mani la corona
facendo vista di dire il rosario, che dicesi anche Spaternostrare.
mil
) (A)
-- V, dell'uso. (A)
Per
metaf Svergognare , Sbeffare. Lat. -ludibrio
habere. Gr. , poi, riv. 1 ib.Mott. La brigata si puoe in
, per farlo scor SconpacciATA, Scor-pac-ci-ta. [I Sf. Gran mangiata. Lo stesso che
Corpacciata, V. Salvin. Pros. Tsc. 1, 53. Questa una materia
nare, di non attendere a sue parole , e di non riderne , come so
leano franc. Sacch. Op. div. 22. La matra vcdcrdo molti
pe' miei denti, se ci fussero ; sebbene non ce n' e bisogno, e se ne pu
che i veniano a vicitare per la sua scienzia, gli P*** essere SCOl' fare una scorpacciata. Aret. Tal. 2. 7. Che scorpacciate di taverne(N)
Scor-pa-re. I N. ass-l Mangiar bene e assai. Lat. cibis se in
nata per le parole che di lui avea
E'nov. 87. Messer Dol ScoapaRe,
gurgitare. Gr. zar piv. Varch. Ercol. 65. Con tutto che i fur
cibene, un buon pezzo dicendo questa novella per la terra, scorna
fanti non siano troppo usi a sguazzare e stare co' pi pari , il che si
va forte costoro, Menz. sat. . Quel che vi sembra adorazion V
chiama scopare , e stare a panciolle,
scorna , E vi fa nella propria infania noti.
pass. Prendere o Ricever vergogna Lat. pudere, pudore affici. sconaro, Scor-pto. Add. m. da Scorpare. V. di reg. (O)
Giairsa, caravcari. Petr. son. 48. Sicche avendo le reti Scorpes A. (Zool.) Sor-p-na. Sf. V. G. Lat. scorpacna. ( Da scor
indarno tese , Il mio duro avversario se ne scoini Franc. S acch..., pena femmina del pesce scorpi ne.) Genere di pesi dell'ordine de
nov. 43. Si scorn in forma , che sempre fu inimico di chi gliele
gli acantotterigi, cos denominati dalle forme schifose ed orribili
disc. E nov. 84. I contadini si cominciano a scon dolere ,
della maggior parte delle sue specie che si trovano in tutt'i mari.
La pi comune di esse un Pesce di mare di color rossigno, che
dicendo : ec.
ha il capo grosso oltre misura ; gli occhi rilevati , e vicinissimi;
Lat. extrhaere cor
4 - (Chir.) Tagliare o Levare le parti cornee
le sue aleue presso alle branchie sono armate di sette spuntoni; il
neum. (A.
O.)
sconnaro,
Scor-n-to.Add.
m. da Scornare tPrivo di corna Lat. cor
resto del corpo in forma di lancetta, e sta per lo pi intorno ai
nibus mutilus. Gr. dxpzros. Cirff. Calv. 2.4 Dicendo : Maco lidi del mare; ovvio presso noi. Pare che sia la femmina del pesce
scorpione. (A) (Aq) (O) (N)
metto paterino ec. , O can malfusso, b. ccaccio scornato, Tu seca
gion che il Pover m'ha lasciato Lall. En. Trav. 2. 8. Dunque soapsupei. * (Zool) Scor-pe-ni-di. Sm. pl. V. G. Lat. Scorpeni
dea. ( Da scrpena scorpena.) Nome di una famiglia di pese a
ardir costei, vacca scornata, Di ritornarsen gonfia ed impunita ? (N)
cantoitergi stabilita da Risso, il cui tipo il genere Scorpena o

Fig.
Sbeffato,
Svergognato.
Latludibrio habitus. Grxiva
Dant Inf. 9. 6o. Tal mi fec' io , qua' son celor che stanno , Per Beccaccia di mare. (Aq)
scorpo. (Zool.) Sr-pio. Sm. V. L. V. e di"1 Scorpione. Buon.
non intender ci ch lor risposto, Quasi scornati, e risponder non
ier. 4. 4. 23. gran pazzia Mettersi 'n sen gli scorpi. E Salvin.
sanno. Bocc. nov. 32. 23. Di che quasi scornati , grandissima villa
Annot. ii: Scorpi, dal latino scorpii cio scorpioni, scarpioni. Al
mia dissero alla donna. E nov. 64. 9. Tofano: udendo cos",
levarsi la serpe in seno , dichiamo sopra l'ingratitudine. (N)
tenne scornato. G. V. 7. 5. 2. Tornaronsi tristi e scornati a Prato.

x2secsiv.
sconnacchiATA,
Scor-nac-chi-ta. Sf. Lo stesso

che ] Scornacchiamento,
-

pass. 3. Rimase costui confuso e scornato. Vare

Ercol. 5f.

, Sorta di pesce di mare. Mong. f. 66. Lo scorpio colle punte

aspre e villane , Ligusta e soglia, orata e storione.


Quando chicchessia ha vinto la pruova, cio sgarato un altro, e fatto
(Astr.) Uno dei dodici segni del Zodiaco. Dant. Purg. 25. 3.
l rimanere o con danno o con vergogna, dicono a Firenze : il tale a
Che il sole avea lo cerchio di merigge Iasciato al Tauro, c la notte
rimaso beffato
, scormato,Sfo scornacchiato
, cc Lo scornare , Rot allo scorpio Zibald. Andr 67. Chi nasce in Iscorpio, fia ardito
ScoanaTuna,
Scor-na-tra.
ast. di Scornare
e scozzonato in tutti i suo'' fatti. (N)
tura delle corna. Car. Long. Sof. pag. 9. (Fr 8 .) Due bec Sconpio.
(Bot.) Add. m. Aggiunto di una specie di pianta del ge
chi . . . prima alle cornate, e di poi agli urti venendo, nell'ultimo
nere Spazio, con rami per striati, spinosi, figlie bislunghe a
cozzo si tempestosamente si scontraro , che all'uo di essi un corno guzze
sericee , nelle ascelle delle quali nascono molti fiori sostenuti

si svelse ; per che . . . Dafni della scornatura dell'uno


e della tracotanza dell' altro mal sofferente ,

c. (*)

crucciato ,

da un pedincolo, Lat, spartium scorpius. (N)

SCORRENTE

SCORPIODESSI
Sconplonass.* (Med.) Scor-pio-ds-si. Sf V. G. Lat. srorpiodexis. ( Da
scorpios scorpione , e deris morso.) Puntura o Morsicatura dello
scorpione. , Scorpiostimma , sin. (Aq)
SorrioEEo. * (Farm.) Scor-pio-e-l-o. Sm. V. G. Lat. scorpioelae
mm. (Da scorpios scorpione, cd eleon olio.) Olio di scorpione. (Aq)
Scorpioipe. (Bot.) Scor-pi--i-de. Sf. V. G. Lat. scorpioides. ( Da scor
pios scopione , e idos somiglianza) Nome
di una pianta

del genere miosotide, le cui spighe sovra loro stesse rivolte danno
somiglianza della ricurva coda dello scorpione. Lo stesso aggiunto si
d ad altre specie di piante, come atl'Ornitopo, all'Arnica, al Doro
nico ec. Mattiol. (A) (Aq) (N)

1 81

chiamato manubalista. Nel secolo di Cesare e di Pitruvio lo Scop

pione era portato e adoperato da un soldato solo, ma nella deca

denza dell'impero confondendosi i nomi e le cose, si prese lo Scor


pione per l' Oagro, ed Ammiano Marcellino lo descrive come una
macchina complicatissima governata da quattro soldati, colla quale
si lanciavano sassi. Vegez. pag. 67. (Fi 85) Gli scorpioni sono
detti quegli che manubal sti sono oggi chiamati , e per cosi nomi
nati perch per gli suoi sottili quadrelli agli uomini danno la morte.
er. Fior. Art. Guerr. Gli strumenti co' quali gli antichi difendevano
le terre erano molti, come baliste, onagri, scorpioni, arcobaliste,
fustibali. (Gr)

Sattoncino. (Zool. Scor-pion-ci-no. (Sm.) dim. di Scorpione. Lat. scor SconPossTA, Scorpio-ni-sta. Add. e sm. Dicesi di Chi loda in pre

pilms.Gr. ci cr. Red Ins. 47. Partori, non undici

senza, e in assenza burla e mette in ridicolo colui che ha lodato. V.

dell' uso. (A)


ini ec. , ma bensi trentotto , benissimo formati , e di colore bianco
lattato. E 48. Non vi ho mai trovato altro , che quella bianca filza Scoptosri A. * (Med.) Scor-pio-stm-ma. Sm. V. G. Lat. scorpio
di scorpioncini, tutti quasi di ugual grandezza.
stigma. (Da scorpios scorpione, e stigma segno) Lo stesso che Scor
piodessi, V. (Aq)
SconPione. (Zool ) Scor-pi-ne. Sm. V. G. Lat. scorpiou. Gr. oxoprio s.
Genere d' aracnidee, dell'ordine delle polmonarie, della famiglia de' ScoarioTToso. (Bot) Scor-pi-t-to-no. Add. e sm, V. G. Lat. scor
pedipalpi, e della trib degli scorpionidei, stbilito da Linneo;
pioctonos. ( Da scopios scorpione , e ctino io uccido.) Aggiunto
dell'erba eliotropia , perch si creduto che avesse molta forza di
cos denominati dalle propriet venefiche che vengono ad esse at
tribuite. Sono caratterizzati da capo lungo e terminato da coda lun
uccidere gli scorpioni. (Aq)
ga sottile, composta di sei nodi, de' quali l'utimo finisce in punta Scorrrr. (Min. l'ill) Scor-pi-te. Sf V. G. Lat. scorpite. (Da
-

arcuata ed acutissima, ovvero in un dardo , sotto la cui estremit

scopios scorpione.) Nome dato da Plinio ad una gemma che nel

sono due piccoli fori pe' quali esce un liquido velenoso contenuto in
colore o nell'effigie rassomigliava allo scorpione. (Aq)
un ricettacolo interno ; palpi grandissimi coll'estremit in forma di Scorpiuto. * (Bt.) Scor-pi--ro. Sm. V. G. Lat. scorpiurus. ( Da
mano. All'origine di ciascuno de'quattro piedi anteriori esiste un
sopios scorpione , c ura coda.) Genere di piante della diadefia
decandria e della famiglia dlle leguminose, e della trib delle edi
appendice triangolare, e questi pezzi ravvicinati formano una specie
i tabbro a quattro divisioni ec. Abitano ne' paesi caldi de'due emi
saree, il cui lomento e alquanto rotondato, coriaceo nodoso squa
sferi , vivono a terra, si nascondono sotto le pietre ed altri corpi,
moso o rilevato di piccole punte, e ricurvo a guisa della coda dello
scorpione. (Aq) (N)
pi spesso nelle vecchie fbriche diroccate e luoghi ombreggiati e
f
, non che nell'interno delle case. Vivono tenendo la loro coda ScorronAmre, Scor-porn-te. Part. di Scorporare. che scorpora. Pr.
curvata in forma d' arco sul dorso (Aq) (N)

di reg. (O)

[ La specie pi comune quella dello Scorpione comune o SconPoRAne, Scor-po-r-re. [Att. e n. pass. Separare una cosa dal corpo
al quale stava utilita ; e di cesi per sinil. di Fondi o Capitali tolti dalla
Scorpione assolutamente detto. Esso ha il capo connesso col torace ;
mas, a generale di un patrimonio, di una eredit, ragione o simili ;
la bocca con due zanne grandi, in forma di forbice ; quattro
contrario di Incorporare.-, Sconcorporare , sin.) Lat. sortem immi
mascelle cornee, fornte d'uncini; un lalbo fesso ed ottuso; otto
nuere. Gr. sc
2rrovv. Cron. Morell. 261. Considerato che di
occhi, due de' quali sono nel mezzo, e tre da ciascuna parte del
necesit e's'hanno a scorporare pe' bisogni sopraddetti. Tac. Dav.
petto ; otto piedi; una coda articolata , term nata all'estremit da
ann. 5. 77. Gneo Lentulo avverti , che per esser Silano nato d'al
una punta cui va ; due pettini al di sotto tra il petto ed il ventre.
di color bruno pi o meno carico, con i piedi e l'ultimo articolo
tra madre, i beni materni si scorporassero pel figliuolo. (Il testo lat.
ha: separanda materna bona) Borgh. Vesc. Fior. 5o7. Col tempo
della coda color bruno pi chiaro o gialliccio, branche in forma di
cuore ed angolo se, nove denti per ciascun pettine., Scorpio, Scarpio
entrando il pubblico ne' beni de' cacciati, molti con questo titolo gli
scorporarono.
nc, sin Lat. scorpo , scorpius, [ scorpio europeus Lin. Fab.] Gr. cxop
rics. Dant. If 7.27. Ch a guisa di scorpion la punta armava. Iae ScoRPonAro , Scorpor to. Add. m. da Scorporarc. Car. Lett ined.
2.2 . Ma tenete per fermo che sia quel che vi dico, perch quan lo
struzz. 2. 2o. Ecco, io vi ho dato podest di calcare i serpenti e gli
si vicine alle strette e in cose di momento, lo trovo amorevolissimo,
sco, pioni , c sopra ogni virt del nimico , e niuna cosa vi nocer.
Vit. S S. Pad. 1. 12. D podest , secondoch dice il Vangelio ,
e costantissimo e ha fatto degli oflici , che non gli veggo fare agli
altri, che vogliono essere tenuti scorporati. ( Coe, tenti per ai
di calcare sopra i serpenti e scorpioni. Alam. Colt. 5. 135. Il fi
gido scorpion , l'audace serpe.
cissimi, tenerisimi de loro conoscenti, amici ec.; altrimenti svisce
rati.) (N)
3 Proverb. Lo scorpione dorme sotto ogni lastra o pietra :
dicesi quando sono in un
molti rapportatori che spiano gli ScoRPotAzione , Scor-po-ra-zi-ne. Sf Contrario d' Incorporazione. Lo
stesso che Scorporo , V. Band. ant. Chi in detti casi sar giudice
antamenti altrui per riferir ogni cosa a'governanti. Dav. Scism. (A)
di tali confiscazioni ed incorporazioni , e delle scorporazioni pertali
4 * Porgere lo scorpione per l'uovo : dicesi volgarmente per
conti da farsene? (A)
Far male a uno sotto specie di bene. (A)
ScoRPono
, Scr-po-ro. Sm. Lo scorporare , ( Il levare una porzione da
5 Specie di testuggine che trovasi nelle paludi della Guj una,
un tutto. , Scorporazione, sin.l Lat. sortis imminutio. Gr. avico,
la quale si assomiglia nelle forme all'insetto di questo nome. Lat.
TT-.
testudo scorpioides Lin (Aq)
6 Specie di conchiglie digitate del genere strombo , e della 2 - Per simil. [Non trattarsi di scorporo di borsa =) Non trattarsi di
spendere. Malm . 67. Bramar dice una grazia, e che in essa No
classe delle un valve. (Aq)
si tratta di scorporo di borsa.
7 Specie di mosca del genere panorpa, detta Mosca scorpionc,
che costituisce un genere nell'ordine de' neurotteri, distinto dalle ScoRRAzzAMENTo , Scor-raz-za mn-to. Sm. Lo scorrazzare. Salvin.
Cas. 75. L'orazione licenzia il convito ; quindi uno si parte non in
antenne setacee inserite presso gli occhi, cappuccio prolungato in
brigate di ferimenti e d'uccisioni , n in classi di scorrazzamenti. E
tuna lamina cornea conica, fatto a volta di sotto per ricoprire la
bocca, capo allungato . testa verticale; i due sessi sono diversi tra
17 . Ci che gli uomini fan , desio , paura, Ira, piacer, gioje, seor
razzamenti, Tutto farraggin del libretto nostro. (N)
loro in pi specie. (Aq) (N)
s - Specie d'insetti dell' ordine degli emitteri, e della famiglia ScoRaAzzANre, Scor-raz-zn-te. [Part. di Scorrazzare. Che scorrazza,
delle cimici d' a qua di Latreille, appartenenti al genere nepa; son
Lat. cursans, vagus. Gr. varix, rvos. Tae. Dav. ann. 3. 4
Esort i soldati a snidiar con preda e gloria quel nimico scorra
detti pure Scorpioni acquatici , divisi ne'generi galgulus, belosto
mia ec. (Aq) (N)
zante, che non vuol battaglia n pace. E 5. co6. Cos sparpagli
le forze , che unite avrien sostenuto meglio il nimico scorrazzante.
9 Specie d'insetti del genere chelifer(Scorpio Fabrici), delle
aracnidee trachearie, e della famiglia de' falsi scorpioni ; animali SconRAzzARe , Scor-raz-z-re. [Att. e n. ass.) Correre in qua e 'n l in
terrottamente, e talora per giuoco. Lat. cursare. Gr. dvxrpixsuv. Tac.
tutti che nelle loro fattezze hanno qualche somiglianza collo scor
pione..] Red. Ins. 54. Tra' congiugnimenti dell'armadura d'una lo
Dav. ann. 15. 2 18. Dissesi che venue pensiero a Subrio d'assalir
lo quando cantava in sulla scena, o quando, ardendo la sua casa
custa di mare trovai appiattato un altro insetto, che scorpion ma
rino dicesi dal volgo de' pescatori.
la notte scorrazzava qua e l senza guardia. Alleg. , 6. Argomento
1 o Sorta di pesce di mare; [ pi comunemente Cernia, V. e
di ci, che la canaglia Ne' palazzi de' pi grandi il cortile. Come
V. Scorpio, $. 1 , 2.) Red. Oss. an. 76. Tutte le sorte de' cani ma
suo gode, scorrazza e travaglia. Salvin. On. f 529. Scorrazzavan
con piedi ammaestrati. (Min)
rini, lo scorpione maggiore , il ghiozzo d'acqua dolce , ed altri.
- (Astr.) Uno de' dodici segni del zodiaco , [ in cui s' immagi
- Far correrie o scorrerie, Scorrere, Depredare. Lat. depraedari,
depopulari. Gr. xxrzorvv , Aavpzyyiv. Tac. Dav. Stor. 3. 34.
nato di scorgere la figura dello scorpione. I poeti finsero che questo
Arse l'armata, e scorrazzava tutto quel mare. (Il testo lat. ha va
celeste son pione fosse quello che la Terra fece uscire dal suo seno
cuo mari eludens.)
per combattere Oi ione. Questo segno era consacrato a Marte, e cre
deasi che coloro i quali nascevano sotto di esso sortissero indole ScoaaEcoERE , Scor-rgge-re. Att. anom. Contrario di Correggere. Cor
guerriera. Gli astronomi annoverano in questa costellazione venti
a sproposito. Salv. Avvert. n. 1. 1. Altri luoghi simili nella
nove stelle.] Lat. scorpius. Gr. cxoprio s. G. V. 2. n 13. 5. Il suo

medesima opera (del Decamerone) scno stati corretti,

per non dire

scorretti. (A) (V)


ascendente pare che fosse il segno dello Scorpione. Alam. Colt. 3.
62. Indi che il Sol la venenata coda Tocca dello Scorpion, gi trova 2 - Render licenzioso, scorretto , sregolato. Franc. Sacch.rim. Pe.
rocch lo rettor sostiene e regge. E lo rattore rapisce e scorregge.(A)
posa Il bollente vapor.
- * (Arche.) Nome dell'undecimo de'mesi celesti di Metone, Eu ScoRRENre , Scor-rn-te. [Part. di Scorrere. Che scorre. Latiuens

temone e Calippo, i quali nominavansi da'segni zodiacali. Quello


dello Scorpionie corrispondeva a Novembre. (Mit)

Gr. it. Coll. SS. Pad. Quando per sollecito ingegno fia turata
la fonte e le scorrenti vene. Cr. 5. 1. 6. Se l'accorgerai che la

- (Bot) Coda di scorpione. V. Coda, $. 3, 4. (N)


- (Miilt.) Strumento militare degli antichi Romani da lanciar una

corteccia si magagni per gli umori indigesti e scorrenti, fender la

in certi luoghi dall' altezza del pedale infino al basso, acciocch la

o due piccole saette; quello stesso che ai tempi di Vegezio fu poi

putrescenza venga meno,

/ o ab. / I.

24

1 82

scoRRENZA

SCORRID (ORE

Scorrere diff. da Discorrere. facile il comprendere che Discorrere

a Labile. Coll. SS. Pad. Per la scorrente possanza dell'arbitrio.


3 - ** (Bot.) Dicesi Foglia scorrente o decorrente Quella che , es
sendo spicciuolata o sessile, con ambidue i lati della sua base scorre
e si estende lungo il fiusto sino alla foglia di sotto , di modo che

nel senso di Raionare nulla abbia che fare con Scorere. Ma anche
negli altri significati in cui v' qualche analogia , le diff. balzano

lo rende come alato ; Foglia semiscorrente o scorrente a met, se,

solversi ; adoperaron la frase Discorrer dal vero per Errare; e tut

essendo senza picciuolo, scorre colla sua base fin quasi a toccare la
foglia vicina ; Picciuolo scorrente , Quello la cui base scorre lungo
il fusto formandovi due margini membranosi. Bertoloni. (O)
Sconrenza , Scor-rn-za. Sf. V. A, Lo stesso che Soccorrenza, V]
Lat. alvi fluxus. Gr. apouz. Cr. 5. 1. 2. Il suo olio (dell'alloro)

tora si dice Discorrere in cambio d' Incorrere. Or siccome in questi

all'occhio. Gli antichi usarono Discorrere ne' sensi di Disfarsi , Dis

casi non potrebbe sostituirsi l'altro verbo, cos Discorrere non pu


con egual propriet sostituirsi a Scorrere quando questo significa Man
care, Trapassare, Uscir di regola, Saccheggiare, Uscir fuora , Ca
dere, Pensare, Leggere, Vedere o Narrar con prestezza. Dicesi Scor
rere il ventre, Scorrere la cavallina o il paese e non potrebbe dirsi

ec. giova a tutti i dolori de' nervi, e risolve la scorrenza. Tes.

Discorrere.
Pov. P. S. cap. 3. Lo feltro bagnato, tinto in vino caldo , posto
in sul postione , ritiene la scorrenza. (B) Libr. cur. malatt. A co ScoaRERIA, Scor-re-ri-a. Sf. Semplice scorrimento di un corpo sopra
di un altro. Beltin. Lez. Perch dunque la ruota gira, cio scorre
tali scorrenze delle minuge giovano le foglie dello gnafalio cotte in
al contatto del ferro ec. , da tali scorrerie di ruota ne segue l'affi
vino verdetto. (N)
conneaE , Scr-re-re. [N. ass. anom.1 Propriamente il Correre o Muo
lamento del ferro. (A)
versi di quelle cose che , scappando dal loro ritegno , camminano 2 (Milit.) Quello scorrere che fan gli eserciti ad oggetto per lo pi
di dare il guasto al paese nimico. Altrimenti Correria-Biscorsione,
troppo pi velocemente di quel che bisognerebbe. ( V. Emanare.)
Incursione. Onde Dare, Fare co. scorreria..] Lat. excursio, discursus.
at. d labi , praeterflluere. Gr. rxpapiv.
a - [ Il girare delle ] ruote, carrucole e simili [ intorno al loro asse.]
Gr.xxrzpou. Peur. Uom. ill. Per la qual cosa Carlo, coll' csercito
andatovi, i confederati suoi dalle scorrerie liber. Tac.Dav. Vit.Agric.
Bellini. Lez. Perch dunque la ruota gira, cio scorre , al con
398. Carrettieri e cavalieri lo piano empievano di scorrerie e fracasso.
tatto del ferro cc. (N)
3 - [ Lo scoscendere, Lo smottare de'terreni e simili..] Cr. 2. 27. 1.
Guicc.Stor. Tumultuando gi tutto il paese di Roma per le scorrerie
Il sito delle terre non sia s piano, che faccia stagno ; n alto n di

che i Colonnesi facevano. Beno. Cell. Vit. Per aver dato una scorre

rupato, sicch rovini e scorra gi. Soder. Colt. 8. Ne'poggi, ove

ria le genti di Pietro Strozzi , e' si era tanto spaventato il Contado

di Prato, che tutto ci si sgombrava. (Gr)


la terra scorre, si posson far pi giusti.(Parla de'magliuoli.)
4 - Andare o Venire alla 'ngi, Cadere con agevolezza in basso; t e SconRETTaccio, Scor-rettccio. Add. e sm. pegg. di Scorretto, [detto

di persona..] Malm. 6. 1o4. E che si, scorrettaccio, ch'io ti zombo?


pi propriamente dicesi de' Liquidi.) Lat. defluere. Gr. x2rapiv. Cr.
2. 27. . Di tutti questi siti si dee cercar sempre l'utile e l'ugual ScoRRETTAMente, Scor-ret-ta-mn-te.Avv. Di maniera scorretta., In
correttamente, sin. Lat. mendose. Gr. r Amauss. Lib. Pred. Viveano
mezzo , cio che 'l campo sia aperto , e che l'umor delle piove ne
molto scorrettamente.
scorra fuori per la china o colle dolcemente didotto e chinato per li
lati , o valle. Soder. Colt. 8. Altri dicono che ne' lati, dove scorra
onnertissimamente, Scor-ret-tis-si-ma-mn-te. Avv. superl di Scor
rettamente. Dep. Decam. 5o. Fu manco maltrattata della prima ,
acqua , sia meglio piantargli d'Autunno. Salvin. Cicl. g. Si, due
stampata scorrettissimamente. Tass. Lett. fau. 5. &. Deliberando di
cotanti che dall' otro scorrono. (N)
- E per unetaf. Petr. canz. 6. 7. Quando 'l bel parto gi nel
fare stampare l'uno e l'altro trattato, avvertisca che questo secondo
nmondo scorse.
non sia stampato scorrettissimamente, come sono state tutte le altre
- Mancare, [Venir meno.] Petr. canz. 26. 3. Lasso ! cos m'scorso
mie cose. (V)
Lo mio dolce soccorso.
SconnETTissimo, Scor-ret-tis-si-mo. Add. m. superl. di Scorretto. Dicesi
- Trascorrere , Lasciarsi traportare. Lat. prosilire, progredi. Gr.
propriamente di Scrittura, e vale Piena, Zeppa di errori. , In
ixrmv , rpo 3x vsv. M. V. 6. 74. Ricettati da' baroni , che erano
correttissimo , sin. Salv. Avvert. n. 2. 12. Ma la copia stampata
scorsi a mal fare. Mor. S. Greg. 7. 25. Qualunque quello, che
scorrettissima in ciascuna sua parte , e non se ne pu l'uomo quasi
si lascia scorrere in parole ingiuriose , s cade da ogni stato di di
punto fidare. Dep. Decam. 5o. In quel libro, che per tutto scor
rittura. (V)
rettissimo, si legge cc. (V)
7 - Trapassare , Andar oltre. Car. En. no. 529. Del grande Acate 2 [Depravatissimo..] Lat. depravatissimus. Gr. udurrz 3e3aputos.
Graffi la coscia ( l' asta) lievemente e scorse. (N)
Dav. Scism. 6. Erano Arrigo e Caterina differentissimi, non tanto
d'et ec. , quanto di vita, in lei santissima , in lui scorrettissima.
8 - Saccheggiare, Dare il guasto al paese nemico,] Fare scorrerie per
saccheggiare.] Lat. depopulari. Gr. xrop9 sv.(V. Scorreria.) G.V. ScoRRErrivo, Scor-ret-ti-vo. Add. m. Alterativo, Infettivo; contrario
di Correttivo. Lat. depravans, corrumpus. Gr. zspav. Red. lett.
6. 29. 2. Guasti i Tartari quelli paesi , scorsero infino in Alamagna.
. o5. Senza mescolanza veruna di quegli ingredienti che da medici
E 1. 6. 4. Si partirono di su la piazza, scorrendo per la terra.
9 - Correre semplicemente. Vit. S. Aless. 265. Molto pi con mag
son chiamati correttivi, ma da me con proprio vocabolo scorrettivi
giore impeto scorrea per toccare il santo corpo. (V)
sono appellati.
lo - Uscir fuora , Traripare, detto di fiume o simile. Segner. Scornetto, Scor-rt-lo. Add. [m. da Scorreggere. Che ha scorrezio
Mann. Apr. 24. 1. Nella prosperit guardati di non far come i fiumi,
ne, Marcante di correzione ; e si dice propriamente di scruttura.
- , Incorretto, sin. Lat. depravatus unendosus. Gr. 9xpairos.
che quando abbondano scorrono tosto gonfi del loro letto e comin
ciano a deviare. (V)
Benv. Celi. Oref. 5. Perciocch verrebbe l'opera scorretta.
I 1 - Cadere , detto delle frutta quando si staccano dagli alberi. 2 Fig. Dissoluto, Vizioso; contrario di Disciplinato; e per lo pi
Pallad. Novemb. 7. Se le susine scorrono , ficca nella radice, fo Licenzioso nel parlare, Che usa parole poco oneste. Lat. incastiga
randola, una caviglia d'ulivo salvatico. (V)
tus. Stor. Eur' . 8. La gente che ci vien contro, e di chi suona
12 - Discorrere, Pensare , Meditare. Ar. Fur. 4. 79. Seco pensa
tanto la fama, non gente disciplinata , non avvezza nella milizia,
tra via, dove si cale Il celeste corrier per fallir meno ec. Vien scor
non capitanata da uomini singulari, ma sciolta e scorretta tutta. Tac.
-

rendo ov' egli abiti, ov'egli usi ; E si accordaro in fin tutti i pen

Dav. ann. 5. 2 7. Il che piaceva a molti , che in secolo si scor

sieri ec. (Br)

retto non amano imperadore scarso e austero. ( Il testo lat. ha: in


tanta
vitiorum dulcedine.) E Perd eloq. 4f7. N gli stessi
e
madre gli avvezzano a bont o modestia,
ar padre
. Stor.

13 Dicesi Scorrere col cervello, per simil. del S. . e vale Impaz


zare. Maln. 4. 18. Che avrebbe caro esser tenuto D'aver piuttosto
col cervello scorso.

discoli, per dir cosi , e scorretti. .


Quei giovani Che
si
dalle forme naturali per difetto di di
-

14 Dicesi Scorrere il ventre ad alcuno e vale Aver la scorrenza.

15 - Dicesi Scorrer la penna e vale Trascorrere scrivendo in qual

segno. (Ne)

che inavvertenza. Onde Scorsa o Scorso di penna..] Nov. ant. 4. 2. Sconnevole , Scor-r-vole. Add. com. Che scorre liberamente; e per
estens. Facile a cadere, ] Labile. - , Discorrevile Discorrevo e ,

Lo tesoriere dinanzi a lui s scrivea in escita; scorseli la penna, e


scrisse tremila.
16 (Dicesi Fare scorrere il ventre ad alcuno [e vale Produrgli soc.
correnza; il che fu detto anche assolutamente Fare scorrere. Pallad.
Marz. 28. Fanno loro scorrere il ventre, se tosto non si soccorrono.

(Il testo lat. ha : solutionem ventris incurrunt.) Mil. Marc.Pol. Le


bestie ne beono per gran forza e gran sete, e falle molto iscorrere.(PV)
17 - [Att. Trapassare con prestezza e velocit , I detto di luogo. ]

Lat. percurrere. Gr arpx Dant.If 9. 68. Se di saper ci' io


sia ti cal cotanto, Che tu abbi per la ripa scorsa.
18 - Leggere, Vedere o Narrar con prestezza. Lat.percurrere. Gr.
rpx StorEur. 6. 3. Imperocch, per mostrare pi aperto la
sua gandezza, ci bisogna succintamente scorrere in prima l'origine
e il fondamento primiero della stirpe di questo Conte.

sin. Lau. fluxus, caducis.Gr. svarz, dox oil.SS., Pad.


Fragile la nostra natura e scorrevole, figliuola mia.Fr.Giord. Pred.
S. 45. Se l'uomo dunque abbraccer queste cose scorrevoli, e span

deravvicisi entro, mestieri di necessit che ec.


SconnEzione, Scor-re-zi--ne. [Sfl Propriamente Error

di scrittura.

Lat. erratum. Gr.


Aaa. Car. Lett. 2. 54. Sono inavvertenze e
scorrezioni nella lingua , piuttosto che errori nella dottrina. Carl.

For. g9. Dovessono incorrere essi in aperta accusa di negligenza o


di scorrezione il libretto loro.

Rom. 465. Una sorta di

scorrezioni sempre chiara, e spesso ridicola.


ScoaRATA ,

Sf

V. e di Scuriata. Vit. SS. Pad.

. ,g8. In ciascuno de' quali (alberi) ci una scorriata durissima,


che si chiamaa flagra. (V)

19 - Dicesi Scorrer la cavallina o il paese e vale Andar liberamente Sconnusanna, scorri-bn-da. Sf. Breve scorreria , Corsa di caval
dove si vuole, come fa il cavallo quando in libert; e si dice per li..] , Scorribandola, sin. Lat. excursiuncula. Gr. up xxrapou.
(Da Scorrere in senso di saccheggiare, e da banda per truppa.)
lo pi de' giovani. V. Cavallina,
Lat. ad omne pratum luxu
riae pertransire, animum licenter explere. Gr. drarr9a , dox
car. En. lib. , . 958. Eran per tutto Gualdane, giramcuti, scor

2. Bern. rim . 3. Che voi mandaste via quell'uom da bene,


Per poter meglio scorrere il paese.

ribande Di cavalieri. (B
2 - Onde Dare o Fare

scorribanda o scorribandola= Dare o Fare

2o - Dicesi di alcuna bevanda o vivanda Scorrer l' ugola , nello


una giravolta o una corsa. I V. Dare una scorribanda..]
stesso senso di Toccare o Mordere l'ugola. Salvin.Cici. 9. S. Cap Sconninaspola, Scor-ri-bndo-la. [Sf Lo stesso che) Scorribanda, pr

Bacco a carolar m'invita, Ah ah ah! U. Forse ben ti scorse a -- onde Dare o Fare una scorribandola. (V. Scorribanda, S- 2, e
v. Dare una scorribandola. Varch. Stor. 1o. 33o. E mai non era
di , che non facessero co'loro cavalli alcuna scoribandola.
at - (Marin) Scorrere le giunture= Visitare le commessure o giun
ture per dare il calafatto ove sia necessario. (A)
sconaupoas. (Mult) scor-ri-dorcAdde sun.l Soldato che scorre, che
ugola? (N)

=--------

183

SCORTA

SCORRIMENTO

procede il grosso dell'esercito. Detto anche Corridore. -, Discor Soonsvb, Scor-s-vo. Add. [m. Che eccita scorsa, e io soseorrenza.
ridore, sin..] (V. Scorritore.) Lat. excursor. Gr. tpouos. G. V. 8. Zibald. Andr. 77. Ar infermit iscorsiva, sar laidita da fuoco ,

6o. 2. Rimasonvi de'morti e presi de'migliori, per certi scorridori

ovvero da ferro.

iti innanzi. E

. 5. 5. Ma li nostri scorridori e feditori, in quan Sconso , Scr-so. Sm. Sregolatezza, Licenza, Trascorso. Lat. licen
tit di 15o cavalieri, il detto passo combatterono. Fav. Esop. L'a tia , lapsus. Gr. dxprsia, irSmuz. Tac. Dav. ann. . 39. Tibe
uila , siccome savia e provveduta , ammaestra le schiere; e cos fa
rio disse non esser tempo allora di riforme, n mancherebbe chi
il leone; e ordinato gli scorridori, cominciossi la battaglia.
le facesse , se scorso di costumi vi fosse. (Il testo lat. ha : si quid
SconRMENTo , Scor-ri-mn-to. [S m.) Lo scorrere ; I altrimenti Scorsa.]

in moribus labaret.)

Lat. fluxio , effluxus. Gr. pevos, ipvcs. Pallad. Novemb.7. Il luogo 2 Dicesi Scorso I o Scorsa] di lingua e vale Inavvertenza nel fa
vellare. Lat. linguae lapsus. Mor. S. Greg. Spesse fiate il parlar la
fia volto a scorrimento domore e d'acqua. Zibald. Andr. 77. In anni
22 e 4o sosterr dolore, ar grande infermit di scorrimento di sangue.
menzogna pu procedere da scorso di lingua.
2 - Lo sdrucciolare , Cadimento. Lat. lapsus. Gr. dxio 9mua. But. 3 Dicesi Scorso o Scorsa di penna per Inavvertenza nello scrivere.
Borgh. Crig. Fir. 2. 31. E che e' non sia scorso di penna , o po
Purg. 13. 1. Alla purgazione del peccato si richiede due cose, cio
l'una che raffreni lo scorrimento nel peccato, ec. (Qui figuratam.) stoci per errore, ma a bella posta, e quasi che e' porti seco la cagio
3 - Scorreria. Lat. excursus, excursio. Gr. xzrzpc.
V. 9.8.
nome, fa credere a molti la voce prafluenti. Dep. Decam.
Veggendo i signori di Milano gli scorrimenti delle compagne ec., fe
5. Bisogna pensare di darne la colpa a ogni altra cosa, che o a er
ciono fare fossi ampi e profondi. Borgh. Orig. Fir.' 23. Special rore di copista, o a scorso di penna. (V)
mente nell' occasioni di tanti scorrimenti di barbare nazioni.

Sconso. Add m. da Scorrere. Trascorso, Uscito di regola. Lat. vi

4 - Scaturimento , Emanazione. Cr. alla v. Avvenimento. (A)


Scorrimento diff. da Discorrimento e da Scorsa. Tutti e tre sono
i sostantivi astratti di Scorrere quando sign. Fluire o Trapassare.

tiatus, corruptus. Gr. s 9 apuos. G. V. o. 6o. 4. Ma per lo


scorso e corrotto volgare mutato il nome di Catellino in Catino.
Pallad. Sett. 17. L'uve che vuogli serbare , coglieremo salde e non

Ma quando questo significa Errare, Uscir di regola, quest'azione

maculate , n troppo scorse di maturezza. Cvid. Pist. 47. Inconta


rappresentata dalla V. Scorsa; quando significa Fare scorreria,
nente costringo il dolore e le scorse parole
rappresentata dalle voci Discorrimento e Scorrimento. Lo scaturire, 2 Debilitato, Fiacco. Pallad. Ott. 4. Il vin bianco stitico, che
-

lo sdrucciolare dicesi Scorrimento e non Discorrimento n Scorsa.

si conviene allo stomaco scorso.(Il testo lat. ha: stomaco laxiori.) (V)

Gli antichi dissero Discorrimento d'animo , Discorrimento di po 3 Saccheggiato. Lat. depopulatus. Gr. xrop9m9. Stor. Pist. 3.
polo
e non troviamo che gli altri vocaboli sieno stati mai adoperati Stette la citt pi di scorsa, e molti de'Neri , ch'erano rimasi, fu
a tali usi. Finalmente abbiamo la frase Dare una scorsa a un libro, ad
una scrittura, ed in essa nessuno sostituirebbe mai quegli altri vocaboli.

rono dentro morti, feriti e presi.


* Nato, Introdotto. Vasar. Vit. Da questo modo di lavorare scorso

SconnuToo, Scor-ri-t-jo. Add. [m. Lo stesso che) Scorsojo, VFranc. l'uso che gi ec. (A)
Sacch. nov. 66. Addoppia quello spaghetto, e fa nel capo tu stesso Sconsoo, Scor-s6 jo. Add. m. Che scorre agevolmente. ] Onde dicia
un nodo scorritojo, e mettivi pianamente il dente dentro.
ScoaRuTone, Scor-ri-t-re. Verb.m. di Scorrere. Che scorre. Bellin.

Disc. 2. Il di lui fuoco e il di lui lume... scorritore di spazi


immensi in un momento. (Min)

Scorrito e diff. da Scorridore e da Discorritore. Valgono per que


sti verbali presso a poco le diff. medesime che pe' verbi da' quali de
rivano. Nessuno dir mai Scorritore per Ragionatore, nel qual senso
unicamente si adopera il vocabolo Discorritore. Scorridore poi pa

rola tutta militare che ha comune il significato con Discorridore e

mo Cappio o Nodo scorsojo, o simili, cio Che scorre agevolmente,

e che quanto pi si tira, pi serra. [Dicesi anche Nodo corrente.-,


Scorritojo, sin.) Lat. nodus laxus, laqueus currax. Gr. xavov dua.
Feo Belc. 4o. Cos menandolo scopando per tutti i borghi , tiran
dolo col canapello scorsojo in modo che ec. Fir. As. 23. Presa la
fune ec., e dall'altro acconcia con un cappio scorsojo, lasciatala
, sali in sul letto Tatt. Cav. cap. 24. E fa in tal nodo
o nodo scorsojo, che un poco di filo penda fuori , s che tirandolo
leggiermente si faccia lo nodo. (N)
-

Corridore , non mai con gli altri due.


ScontrA, Scr-ta. Sf. Lo scortare o scorgere. Guida, Conducitore, Com
SconnotTo , * Scor-rt-to. Sm. V. e di' Corrotto. (V. Scorruccio.)
pagnia. Lat. dux. Gr. ysuv. (Dall'ar. sciurr guardia pretoriana,

Salin. Annot.T. B.5. 3. Io senza 'ndugio, Ciapin, ti vo'fare, E


piagnendo e gridando, lo scorrotto. (N)
SconauBBiane , Scor-rub-bi-re. N. pass. Adirarsi, Crucciarsi. Lat.
irasci. Gr. pio9a. Morg. 9. 64. Ma con Morgante assai si scor

rubbiava. Varch. Ercol.55. Se alza la voce, e si duole, che ognun


senta, si dice scorrubbiarsi, arrangolarsi, ec. E' 29. Cominci for
temente tutto alterato a scorrubbiarsi, e bestemmiare.

Scon nuBBIATo, Scor-rub-bi-to. Add. m. da Scorrubbiare. (Adirato..] Lat.


iracundus. Gr. priAos. Buon. Tanc. 4. 9. Di queste lor sporcizie
scorrubbiata, Si volt dreto a Cecco e a Ciapino. Cecch. Dot. 3.

persona che accompagna il pretore, guardia in generale. In pcrs. sciurta


satelles principis, ovvero praefectus fori. In ebr.scereth servire, assi
stere. V$. 3, .) G. V. 36.3. Andaro per iscorta con lui in Lue
ca. Dant. Inf 2o. 6. Sicch la mia scorta Mi disse ; ancor se'tu degli
altri sciocchi? E Purg. 1. 2 . Lo bel pianeta, che ad amar confor
ta, Faceva tutto rider l'Oriente, Velando i Pesci, ch'erano in sua
'scorta. E 6. 45. E tue parole fien le nostre scorte. Petr. canz.
2o. 1. Amor, ch'a ci m'invoglia , Sia la mia scorta , e 'nsegnimi

il cammino. E canz. 4. 2. Riponi entro'l bel viso il vivo lume,

Ch' era mia scorta. E son. 3o8. Che bisogna a morir ben altre scorte ?
5. Tu se's scorrubbiata; che sar ?
a - Dicesi Far la scorta [o Fare scorta) e vale Guidare, Scortare. [P.
Fare scorta, $..) Lat. ducere, praeire, viam monstrare. Grrr onysir3a.
ScoRRubeioso , Scor-rub-bi-so. Add. m. Adiroso, Cruccioso, Che si
scorrubbia. Lat. morosus, iracundus. Gr. dpyiAos. Buon. Tanc. .
Sig. Viag Mont. Sin. 7. Egli aveva fatto scorta a'pellegrini. (N)
1. Perch mi ti fai tu s scorrubbioso?
ScoRRUcCIANTE, Scor-ruc-cin-te. Part. di Scorrucciare. Che si scor

3 - (Milit.) Guardia ed Accompagnatura che si fa per sicurezza (ad


una persona, ad una condotta di robe; altrimenti Convojo. Lat. prae
ruccia, Che mostra cruccio, sdegno, ira. Salvin. Sc. Erc. Occhi
sidium. Gr. povpc. (V. l'etim. del S. 1.) Tac. Dav. ann. . 5.
scorruccianti. (Cio, occhi pieni d'ira e di stizza. ) (A)
Ne rimand gli ambasciatori con iscorta di cavalli stranieri.
ScoRRuccARe, Scor-ruc-ci-re. N. pass. Lo stesso che Corrucciare, V.
a La gente che fa detta accompagnatura, I soldati stessi ehe
(Dal celt. gall. corruich collera : e secondo questa etimologia, cor

fanno questa guardia.i G. V. 9.7o. a. Gi aveano rotta la scorta e

reggi quella di Corrucciare. In franc. courroux vale anche cruc

cio.) (O) Bracciol.Schern. 19.57. E tu te ne scorrucci, e ne favelli

la strada , onde venia la vittuaglia. Bemb. Stor. 3. 36. E ci con


grandi scorte facendosi, il Contarino, venuto alle mani conimici ,

In biasmo mio senza provarli ancora. (N)

dissip le scorte. Guicc. Stor. I cavalli leggieri ora assalivano le

Sconnucci ATo, * Scor-ruc-ci-to. Add. m. da Scorrucciare. V. di reg.


V. e di' Corrucciato. (O)
SconRUccio, * Scor-rc-cio. Sm. Dolore , Pianto, e dicesi propria
mente di quello che si fa a' morti; altrimenti Corruccio, e meglio
Corrotto. (Secondo i pi , vien dal lat. eatcrucio io tormento. In
celt. gall. comh equivale al con de' Latini, e reachd val cordoglio,
afflizione: e per comh reachd pu valere l'affliggersi in compa
gnia, il compianto. In corruccio pu essersi omesso il d finale di
reachd; cd in corrotto il ch.) Salvin. Annot. T. B. 5.3. Lo scor
rotto, cio lo scorruccio , detto da cruccio , dolore , courroux , e
questo dalla croce ; il duolo , le dueil, rvos, lutto. (N)

scorte delle vettovaglie, ora scorrendo e predando rompevano tutte


le vie. Segn. Stor. Doveva Monsignore d'Anghiano alla passata del
Tanaro, con una scorta di cavalli incontrare ed ajutar gli amici nel
passare. (Gr)
3 - La Munizion de'viveri condotti colle scorte all'esercito.
Lat. commeatus. Gr. r curia. Stor. Pist. 18. I Lucchesi rinforza
-

rono lo campo loro cc., e presono il passo , donde la scorta venia

a Pistolesi. E 59. Se la gente del Prenze non vi fosse levata di su'colli,


convenia che il campo d'Uguccione perisse di fame, perch gi erano
stati due di senza avere avuta scorta. E 183. Lo caro era grande ec.;

perch non poteano avere la scorta.


4 Fare scorta o la scorta= Far la guardia, Custodire, Guar
dare, tAccompagnare per sicurezza. V. Fare scorta, S. 2.1 Lat. ex
-

SconsA , Scr-sa. Sf) Scorrimento, [cio Flusso; ed anche Gita. V.


Scorserella.] ( V. Scorrimento. ) Lat. fluxio. Gr. psvas.
2 - Dare una scorsa a un libro, a una scrittura o simili= Leggerlo,
cubias agere. Machiav. Di questi mi servirei in tutte le fazioni par
Rivederlo con prestezza , I Scorrerlo. V. Dare una scorsa, e ] V.
ticolari, come fare scorte, predare, ec. Varch. Giometto daSie
na, il quale faceva la scorta di San Salvi, sentito il rumore cor
Scorrere , $. 6. Car. Lett. 2. 48. Vorrei pur darle una scorsa
se ec. (Gr)
avanti che la pubblicassi, rimanendomi a dir molta ciarpa.
3 Dicesi Scorsa di penna Una inavvertenza nello scrivere; meglio 4 (Agr) Quantit di bestiame, semenze ed altro, che il padro
Scorso di penna. V. Penna, S. 1o , 3. (N)
ne del podere d al fittajuolo. (Ga)
-

4 Dicesi Scorsa di lingua per Detto imprudente, Parola inconsi


derata; meglio Scorso di lingua. V. Scorso sm. S. 2. Segner. Pred.
2. 4. Sol una scorsa di lingua inconsiderata . . . fu punita tanto

Scorta diff da Compagnia, Guida, Duce. Lo scopo della Com


pagnia essendo quello o di piacere agli altri , o di procurare a s
stesso una satisfazione, andando inunione d'altri, differisce da quello

P. e di' Corseggiare. Ulloa Vita di Carlo V. lib. . Berg(Min)(N)

della Scorta che si riferisce ad un temuto pericolo. Onde si dice :


Aver seco una numerosa compagnia, ed una forte scorta; e la Scorta
suppone quasi sempre moltitudine di persone. Guida colui che scorge
altrui avanti al cammino, e mostra la via che s'ha a fare. Siccome
nelle nozioni di Scorta e di Guida compresa la generica di Com

ScorseRELLA, Scor-se-rl-la. (Sf) dim. di Scorsa. I Piccola o Breve

pagnia, cos spesso queste tre voci s'adoperano l'una per l'altra. In

scorsa. Segn. Pred. 16. 4. Giuditta fece una dimora posata; Dina
sol diede una scorserella fuggiasca.

cabolo Duce; ma pare che convenga meglio alla poesia che alla presa.

aspramente. (Br) (N)

Scoasaro. * (Ar. Ms.) Scor-s-to. Sm. Fallo nella tessitura de'drappi


altrimenti Discorso. V. Discorso sm. S. no. (A) (D. T.)

SconsecciAne, Scor-seg-gi-re. N. ass. Andare in corso, Fare il corsale.

vece di Guida o Scorta, fu inpiegato , massine nel traslato, il vo


A

184

SCORTICATIVO

SCORTAMENTE

ScontAnit, Scor-ta-nn-te. Avv. [Con avvedutezza, Avvedutamente,

eser

non

che non mi doglia, Trovando un gentiluom che sia

scortese , Perocch ec. (B)


Aceortamente. Lat. prudenter, sapienter. Gr. crops. G. V. 9. 234.
. Apparve in Proenza, in una terra c'ha nome Alesta, uno spirito SconteseManTe, Scor-te-se-mn-te. Avv. Con iscortesia. , Discor
tesemente , sin. Lat. inhumaniter , inurbane. Gr. dypis.
d'un uomo di quella terra, il quale avea nome Guiglielmo dal Cor
no, e di poco era morto , e con sentore , quando venia , scorta ScoaTesIA, Scor-te-si-a. [Sf) ast. di Scortese. [Mala creanza in atti
mente parlava.
o in parole, Incivilt , Inurbanit, Rozzezza. , Discortesia ,
ScomTAmento, Scor-ta-mn-to. Sm. Lo scortare nel senso di Accorcia
sin.1 Lat. inhumanitas, inurbanitas. Gr. dypoxia. Buon. Tanc. 4.
9. Oh mai sa mal, che tu gli scomodassi : Le sono scortesie. Lor.
re; altrimenti Scorciamento , Accorciamento. Vasar. Lett. La pianta
Med. canz. 14o. 3. N giammai vi feci torto: Guarda mo che scor
e 'l profilo son cagione delle altezze , larghezze e scortamento e li
tesia ! Fir. Disc. an.338. Se non che scusandosi Celso di aver fatto
neamento di quella. (A) Baldin. Voc. Dis. alla v. Testa. Nei luoghi
eminenti pigliano le figure viste da basso tanto scortamento, che
loro quella scortesia, come benigne risposero, che avevano avuta cara
la loro venuta.
necessario crescere la loro lunghezza. (B)
-

SconTANTE , " Scr-tn-te. Part. di Scrtare. Che scorta , Che aecor ScoRTICAMENTo , Scor-ti-ca-mn-to. [Sm.] Lo scorticare; altrimenti Scor
cia. V. di reg. (O)
ticatura. , Scorticazione , sin. Lat. decorticatio, exulceratio. Gr.

ScoRTATE , Scr-tn-te. Part. di Scrtare. Che fa la scorta, cio


accompagna per sicurezza. V. di reg. (O)

ScoaTA ne , Sci-t-re. [Att.] Contrario d'Allungare. Accorciare, Ab


breviare, [Accortare e ant. Ascoltare. Lat. decurtare. Gr. xoxo 8cvv.

Fa'. Esop. Ciascun ferro col mio piccolo dente morso, appianando
qualunque pi aspro, e scortand. Varch. Lez. Scortano anche
gli scultori le loro figure ne' bassi rilievi ec. (A)

ircuz,

zuz. Cr. 5. 7. 9. Confortano lo stomaco (le cotogne) cc.,

e giovano allo scorticamento delle budella. E' 6. 3. 1. La radice


sua (dell' acetosa) coll'aceto fa pro alla scabbia ulcerosa, e allo scor

ticamento dell'anguinaja. E 9. 3o. 3. Ancora si fanno rotture, ov


vero scorticamenti nel dosso del cavallo per gravamenti di peso. M.
Bin. rim. n. 2 io. Quanti scorticamenti impiagature, S per di
sgrazia l'uom si gratta un poco Ove rodono i lacci e le costure.(B)

a - E n. ass. Venir meno, Menomare. Baldin. Dec. Il salame con SconTicANre, Scor-ti-cn-te. Part. di Scorticare. Che scortica. Tesaur.
Cann. 5. Berg. (Min)
tuttoci scortava a pi non posso. (A)

3 - Apparire in iscorcio ; ed termine di prospettiva. Vasar. Lett. ScoRricAPIDoccini, Scor-ti-ca-pi-dc-chi. Add. e sost. com. comp. indecl.
V. disprezzativa detta a Chi e molto spilorcio ed avaro ; altrimenti
Si fa in un braccio di luogo scortare una figura di sei, e parerviva
Spizzeca , Piattola, Tignamica, Mignatta, Zacchera, Pillacchera.
tonda in un campo pianissimo. (A) Cortig. Castigl. vol. 1. pag. g.
(ediz. Class.)
' questo bisogna un altro artificio maggiore in far Doni Lett. Berg. (Min)
quelle membra che scortano e diminuiscono a proporzion della vista Sconricaa, Scor-ti-c-re. Att. Tor via la pelle, tStrappare la pelle
di dosso ad uomini o animali. , Scortificare , Discorticare, sin.
con ragion di prospettiva. (B) Vasar. Vit. Raff. Urb. Sono figurati
Lat. pellem detrahere , deglubere. Gr. cropsiv. (Da cortexe , cor
qne''Santi a sedere, che nel vero, oltre al parer vivi di colori, scor
tano di maniera e sfuggono che non altrimenti farebbono se fossero
ticis scorza.) Tes. Br. 2. 14. Alla fine fu scorticato per la grande
invidia delli barbari. Din. Comp.3. 32. Quando ne pigliavano uno,
di rilievo. E appresso. Negli spicchi della volta sopra gli archi fra
lo ponieno in su' merli, acci fusse veduto , e ivi lo scorticavano.
peduccio e peduccio, sono molti putti che scortano, bellissimi.(Br)
4 - [E n. pass. Scorciarsi , Accorciarsi. Com. Purg. 5. Acciocch 2 - Per simil. [Levar la buccia o scorza,] Sbucciare, [Scorzare. Lat.
fusse pregato per loro, sicch loro esilio si scontasse. Urb. Li miei
corticem detrahere. Pallad. Novemb. 7. Se 'l pesco fa le pesche noc
chiorose e fracide , scorticalo un poco lungo la terra.
anni , li quali sperava con teco graziosamente allungare , si scorte
ranno. Salvin. Disc. Da' quali l'anima nostra tirata, ora per cosi 3 Fg. Cavar di sotto altrui astutamente danari, o piuttosto senza

dire s'allunghi e si distenda, sperando, ora si scorti e si ristringa,


temendo. (A)

riguardo e senza misericordia; nel che differisce da Radere che vale


Cavarli destramente e con qualche riguardo;] che anche diciamo Pe
lare. Bocc. nov. 8'o. 4. Essendo , non a radere, ma a scorticare uo
mini date del tutto. Ar. Len. 1. 2. Or vadan tutti li beccai, e im
picchinsi; Ch nessun ben , come la Lena , scortica.

5 - Ed in forza di nome nel sign. del 5. 3. Baldin. Dec. Fece


conoscere per lo bello scortare gl'ignudi. (A) Cellin. Disc. Archit.
Le regole della prospettiva mostrano solamente lo scortare della lon
4 - Torre altrui rapacemente le sostanze. Lat. alienan ren deripere,
gitudine , e non quelle della latitudine e altitudine. (N)
ScontARE , Scr-t-re. [Att. Far la scorta, Accompagnare per sicu
abripere. Gr. r rv dxxor gzprir. Buon. Fier. 4. Intr. Ferse
rezza. Lat. ducere, praeire, viam monstrare. Gr. rponysio3a.
Non succio lor le vene?Non gli affatturo stolidi? Gli scortico indolenti?
SconTaTo, Scr-tto. Add. m. da Scrtare. Accorciato, Abbreviato, 5 - Distruggere colle
gravezze. Bern. Orl. n. 7. 3. Un re, se
Menomato. Lat. decurtatus. Gr. xoxc e Ssis. Buon. Fier. 2. . . A
vuole il suo debito fare, Non re veramente, ma fattore Del popol
quelle che scontate di misura, A quelle che smontate di colore, A
che gli dato a governare, Per ben del qual l'ha fatto Dio signore,
quelle che svanite di sapore Venisser difettate , E per screditate ,
E non perch l'attenda a scorticare.
Provveggasi argomento che l'ajuti.
6 * Scorticare il palato, dicesi di Cibo o Bevanda di sapore afro
ScontAro, Scr-t to. Add. m. da Scrtare. Accompagnato, Difeso,
che si dura fatica ad inghiottire o che assai disgustosa. (A)
Guardato da scorte.
7 N. pass e per metaf Morire. Lat. nortem oppetere. Gr. rdo
SconTAToae, Scor-ta-t-re. Add. e sm. P. L. Bordelliere, Puttaniere.
flor rXsvr3v. Bocc. nov. 7o. 1 1. Io mi giaceva con una mia comare

Lat. scortator. Garz. Piazz. 7 7. Berg. (Min) (N)


Sconrea. (Filol.) Scor-t-a. Sf Sorta di veste di cui facevano uso

e giacquivi tanto, che io me ne scorticai. Cecch. Dot. 3.3. Vi si

perde la ricolta , scorticavinsi (sic) e' buoi, e vi rovina la casa.(N)


i Romani in tempo di pioggia : era di cuojo e chiusa nel davanti 8 Proverb. Tanto ne va a chi tiene, quanto a chi scortica, o simi
le = Nello stesso modo pecca ed punito chi fa il male , che chi
come la toga , ma pi stretta e pi corta di questa. (Da scortum
pelle , cuojo.) (O)
lo consiglia e vi consente. Lat. agentes et consentientes pari poena
ScoaTeccamento, Scor-tec-cia-mn-to. [Sm.) Lo scortecciare. Lat. de
puniuntur. Cavalc. Med. cuor. Come si dice in proverbio, che tanto
corticatio. Gr. xoogs.

ne va a chi tiene , quanto a chi scortica.

2 - E per simil. Gal. Sagg. 378. Per fare una notabile corrosione
a E variamente. Cavalc. Pungil. 26o. Come si dice in pro
o scortecciamento negli scogli e nelle torri, ci vuole il ferir di du
verbio : tal merita chi tiene , come chi scortica. (V)
cento e trecento anni dell'acqua e del vento. Targ. Scortecciamento 9 Chi non sa scorticare intacca la pelle: si dice del Mettersi altri
e diminuzione delle colline di Mattajone. (A)
a far quel che non sa, onde gliene incoglie male. Lat. quam quisque
SconTeccian,Scor-tec-ci-re. Att. e n. pass.Propriamente Levar la cor norit artem, in hac se exerceat. Gr. poi rs, v ixarros ci ra
xmr, Arist.
teccia o sia la scorza di un albero, o il primo involucro di una ra
diee, d'un frutto, d'un seme; altrimenti Scorzare, Sbucciare. Lat. 1o Pelle che non puoi vendere, non la scorticare (= Non far quelle
cose delle quali tu non ne abbi a cavar profitto..] V. Pelle
2O
decorticare, corticem detrahere.Gr. roxrer. Cr. 5. 7. 8. Gittate via
le granella, si metta mele in quelle concavitadi, e si scorteccino. 1 1 - * Alla prova si scortican gli asini= Al cimento si conosce l'uomo.
Mor. S. Greg. Egli ha scortecciato il fico mio, ed hallo spogliato,
V. Asino , S. 29. (A)
e li suo' rami son fatti bianchi. Alleg. 17. Finch l'estremo freddo 12 Scorticare il pidocchio : si dice di Chi grandemente avido
vi scortecci. Soder. Colt. 56. Fatto questo taglio ec., levale d' attorno
di guadagnare. [V. Pidocchio, S. 5.] Malm. 6. 6o. Quei, dice Nepo,
al tronco la buccia , che da s si stacca e scorteccia.
il re degli usurai, Che pcl guadagno scortic il pidocchio.
2 - Per simil. Levar la calcina da' muri, Scalcinare. Vit. S. Gir. 13 Scorticar s , perch altri ingrassi : si dice di Chi giova alti ui
oo. Costui ebbe podere di percuotere e scortecciare quel muro. (Era
con proprio pregiudizio o danno. Lat. malo suo aliorum bono con
un eretico, che scalcinava un'immagine di S. Girolamo sul muro.)(V)
sulere. Buon. Fier. . Intr. Ben son quei babbuassi, Ch'usan scor
Vasar. Vit. L'umidit rinteneri il gesso e scortecci la stanza. (N) ticar s, perch' altri ingrassi. E appresso : Ben son di senno cassi
SconTecciato, Scor-tec-ci-to. Add. m. da Scortecciare. Lat. decortica Quei che scortican s, perch'altri ingrassi.
tus. Gr. droAsric9 ss. Pallad. Marz. 1. E mettono nel tronco, che 14 La coda l' ultima cosa e la pi difficile a scorticare. Onde
la parte scortecciata si congiugne alla corteccia. Ricett. Fior. 59. E scherzevolmente disse il Lall. En. Trav. 2. 16. Onde io ben pos
leggesi quella (salsapariglia) ec. che piegandosi non si rompe, non sa, poich il fin si loda , Del mio castrone scorticar la coda.(N)
tarlata, non nera , n scortecciata. Soder Colt. 55. Non ogni vite SconticARIA. (Ar. Mes.) Scor-ti-c-ri-a. (Sf] Rete da pescare [ molto
buona a essere annestata, come le tarmate, bucate e rose, e le tem lunga , ampia e fitta con una corda da un lato piombata e dall'al
pestate dalle formiche, e le scortecciate. Car. En. 7. 1 33. Mezze pic tro suverata. Anticamente detta anche Scorticatoria, oggi Rezzuola.l
che avean questi alla tedesca Per avventarle, e per celate in capo Suveri ( Dall'ar. scereket reti. ) Cr. r . 52. 3. I pesci si pigliano con reti
scortecciati, e di metallo Brocchieri alla sinistra, e stocchi a lato. (B)
di diverso generazioni, cio con iscorticaria in mare , e con tra
versaria ne' luoghi di fiumi. (Il testo lat. ha scorticaria.)
ScoaTecIANTe, Scor-te-gin-te. Add. e sost. com. V. A. Guida, Scorta.
*r.Jac. T. 3. 25. 3o. Qual ser la scortegiante, Che si voglia trarre SconTicAsanti , Scor-ti-ca-sn-ti. Add. e sost. com. comp. indecl. So
innante Contra le mie forze tante ? ec. (V)
prannome dato a' Romagnuoli, secondo la fama , bench falsa, di
Scoatese, Scor-t-se. Add. I com, Senza cortesia; altrimenti Incivile,
Inurbano ;] contrario di Cortese. , Discortese , sin. Lat. inhuma

avere essi scorticato S. Bartolommeo che mor nell' India. Tasson.

Secch. Rap. 6. 66. Contra quei malandrin scorticasanti. (N)


uus , iuurbanus. Gr. pos: G. V. 12.56. 1. Questo fu scortese titolo SconTicATivo, Scor-ti-ca-ti-vo. Add. m. Che scortica, o piuttosto] Atto
dato per lo Re. Fir. Luc. 5. lic. Quelli scortesi ec. non usarono al a scorticare. Tratt. segr. cos. donn. Pruovano nel ventricolo liquori
cuua di queste gentilezze. Bern. Orl.3. 46 1. Lo riprese Dicendo :
acetosissimi , e quasi scorticativi,

SCORTICATO

185

SCORZARE

sconrtcro, Scor-tic-to. Add. m. da Scorticare. (V. Spellato.) Lat.


exulceratus, decorticatus. Gr. iAxa 9sis. Pallad. Genn. 16. Le man

mroximr. Petr. son. 243. Trema quando la vede in sulla porta Del
l'alma , ove m'ancide ancor si scorta, Si dolce in vista. Bocc. Intr.

dorle ec. scorticate si lavino con acqua di mare. Nov. ant. 54. 4.

23. Eziandio i semplici far di ci scorti e non curanti. G. V. 8.


Si tosto come le genti sapeano che era il cavallo scorticato ec., chi
no. 2. Fu cominciatore e maestro in digrossare i Fiorentini, e farli
l'avea veduto nol volea pi vedere. Buon. Fier. 2. 2. 3. Le sbatac
scorti in ben parlare. M. V. 8. 28. Elessono cento cavalieri ec. ,
hio Per quegli scogli, e sbatacchiate scortico, E scorticate vaglio,
con alquanti masnadieri scorti e destri. Tass. Ger. 2.58. Alete
e il loro scoglio Rattorco in uno invoglio. E 2.4f. 18. Quell' eran ec.
l'un , che da principio indegno Tra le brutture della plebe sorto;
Le miserabili teste scorticate. E' 3. 1. 7. E che non han pur lisca ,
Ma l'innalzaro ai primi onor del regno Parlar facondo e lusinghiero
Disfatti, scorticati , afflitti e fritti.
e scorto. (B)
Scoaricatoso, Scor-ti-ca-t-jo. [S m.) Coltello tagliente da scorticare.
- Noto , Famoso, come pare. ( In celt. gall. sorchaichte fatto
2 Luogo dove si scorticano le bestie grosse per lo pi da mangiare.)
chiaro, manifesto , luminoso.) Franc. Sacch. nov. 78. Ed era scor
3 - Il raschiare con gran forza, levando quasi la pelle ; meglio Scor
to un volgare (proverbio) che diceva ec. (V)
ticanento. Lab. 97. Erano sommo suo desiderio e recreazione certe 4 [Fig. e 1 per ironia. Franc. Sacch. nov. 72. Essendo costui cosi

femminette ec., che fanno gli scorticatoi alle femmine. ( Qui in


altro senso e non chiaro.) (N)

scorto , la gente lasciava l'altre predicazioni, e correano alla sua.


5 - Guidato, Indirizzato. Lat.ductus, deductus. Gr.cxSsis, rsu 39 eis.

Buon. Fier. 2. 1. 4. E da voi scorti Vi seguirem fedeli , Cperere


4 * Usato in forza di add. e fig. Car. Lett. ined, n. 24. Venin
InO accorti.
mo l'altro di a Pontecorvo, che sono 44 miglia scorticatoje. (Cio,
cattive , forse tali da scorticare la pelle.) (N)
6 - Guardato da scorta, da sentinelle. Lat. excubis stipatus. Rim.
con ricarone, Scor-ti-ca-t-re. ( Verb. m. di Scorticare.) Che scortica.
ant. Bell. Man. Sennuce. Ben. In pi dolor sopra dolor ripiange
Lat. decorticator. Gr. dropav. Arrig. 6o. Appo degli frigidi Goti
La sconsolata (Vergine), com' pi mira scorto Pendere in croce
molto caro l'aspro mantello foderato di pelle grigia, la quale la
Cristo , suo diporto. (N. S.
fiera mano dello scorticatore spoglia alla pecora. Salvin. Annot. 7 - [Agg. di Lingua o Favella, Intelligibile. Dant. Purg. 19. 2. Cosi
F. B. . . 2. Scorticatore, colui che leva la pelle agli animali.(N)
lo sguardo mio le facea scorta La lingua. But. ivi Scorta , cio
a [Per simil. detto di Chi scorteccia il pane, e qui a modo d'in
parlevole e intelligibile.
giuria, invece di Ghiottoncello. Buon. Fier. 4. 2.2. Scorticator del Scorza. (Bot.) Scr-za. Sf Buccia degli alberi o delle frutta, (In

volucro esterno del tronco e de'rami nelle piante ; altrimenti Cor

pan caldo, Scannator delle cantine. Sgombrator delle cucine.

teccia. (V. Buccia.) Lat. cortex. Gr. xcud , ods. (Detta da'Na
politani scorcia , voce che i pi credono formata per sincope e
per metagramma di cortex , corticis. In ar. dicesi qrrs', dove la

3 Per metaf (Oppressore. Com. Par. 22. Diventano ec. oppressori


de' poveri , scorticatori de' sudditi. Buon. Fier. 1. 1. 2. Con certi
cittadin pelamantello, Cio scorticatori.
4 * (Ar. Mes.) Scorticatore di cavalli : Colui che fa mestiere di
ammazzare i cavalli per isquartarli e trar profitto dalla pelle, dalla

si pronunzia come in sciabla : in celt. gall. coirt, in ungh. keeg,


in illir. korra , in franc. corce, in isp. corteza. Altri cava scorza
da corium.) Ricett. fior. 4. La pianta ha di fuori una coperta at
ta a spiccarsi, chiamata scorza e buccia. Dant. Purg. 32. 3. Rom
pendo della scorza , Non che de' fiori e delle foglie nuove. Petr.
canz. 26. 2. Ma non sempre alla scorza Ramo, n 'n fior , n 'n
foglia Mostra di fuor sua natural virtude. Pallad. cap. 4o. Fior
di calcina, scorza di farro , pesta insieme, fanne cerotto- Sag.
nat. esp. 34. Nel mezzo aveva una cavit capace d'una grossa mau

grascia, dai crini, dalle ossa ec. (D. l.


scoricaroata. (Ar.Mes.) Scor-ti-ca-t-ri-a. Sf Lo stesso che Scortica
ria, V. Cr. o..36. 1. Nel mare appresso del piano lido spezialissi

mamente si prendono molti pesci con la rete, la quale molti scoti


catoria chiamano. Questa rete molto lunga, e assai ampia e fitta ,
avente corda dall'un lato piombata, e dall'altro suverata, sicch possa

nell'acqua stesa e diritta stare. (Il testo lat. ha scorticariam)

dorla senza la scorza.

scoaricarance , * Scor-ti-ca-tri-ce. Verb. f di Scoi ticare... di reg.(O)


scoaricaruna, Scor-ti-ca-t-ra. Sfl Piuga superficiule che risulta dal
laceramento degli strati esterni della pelle in conseguenza di fire

* Dices Scorza de' Gesuiti o del Per , La Chinachina ;

Scorza di Lavola , Una scorza che ha l'odore ed il sapore della

gamento; altrimenti Scorticazione, Scorticamento. ] Lat. exulceratio.

Badiana ; Scorza di Magellano, di Winter, o Senza pari. La scorza

Gr. iAcua. Fir. As. 258. Quanti guidaleschi, quante sconticature

rotolata, bigia di fuori, bruna di dentro, che esalta grato odore, e

gli avevan fatti certi fornimentuzzi ch'egli aveano di quelle funi di

di sapore acre, ardente ed amaro e proviene dall'America ove si


estrae dalla cannella Vinuerana; Scorza di Massoy, Una scorza

iunchi!

s Per simil. t. Intaccatura fatta alle piante, Scorzatura. ] Pallad.

che ha l'odore della cannella e viene da Amboina; Scorza di Pog

Novemb. 7. Scorticalo un poco lungo terra, e quando un poco d'o


more ne fia uscito, imbiuta la scorticatura con terra bianca. (Cio, la
parte sbucciata.)
B - La pelle stessa scorticata. Buon. Fier. 4. 4. no. I cojai Quante
scorticature Di lebbrosi pellami e di carogne [ Raccolti per le fogne

gereba, Una scorza d'albero d'America che si usa nel paese oon

E ridotti a cojami ! ]

iro la diarrea. (A. O) (O)

3 Per simil. poet. Il corpo. Petr. son. 147. Po, ben tu puoi

portartene la scorza Di me con tue possenti e ripid onde. E son.


237. Lasciando in terra la terrena scorza , S Laura mia vital da me

partita. Cas. son. 48. E per ornar la scorza anch'io di fore. Molto

contesi. Bemb. rin. 38. Ond'assai temo di lasciar tra via Quest'aacor

- (Ar. Mes.) Quel mestiere che esercitano gli scorticatori di ca

verde e gi lacera scorza. (Le migliori ediz. leggono nell'es. di

valli. (D. T.)

scon ricavitiani, Scor-ti-ca-vil-l-ni. [Add. e am. comp. indecl.1 Anga


riatore del villani; altrimenti Scorticatore, Sgavene. Cecch. Esalt.
Cr. 3. 4. Cotesto scorticavillani E un riccaccio grosso.
scoricazione, Scor-ti-ca-zio-ne. (Sf Lo scorticare; altrimenti Scor

Petr. son. 47. rapid' onde.) (B)

4 - Per metaf [L' esteriore, L'apparenza..] Lat. cortex. Pass.34f.


Non gli spongono secondo l' intim e spirituale intendimento, ma
solamente la scorza di fuori della lettera secondo la graumatica reca

ticatura. Lo stesso che Scorticamento, V. Lat. excoriatio, decorti

no in volgare. Amet. 4. E pi adentro alquanto, che la scorza Possa

catio. Gr. x e pc. Zibald.

mostrar della tua deitate.

Andr. 12 1. Alla scorticazione e rossore

a --

5 Aspetto, Pretesto. Pallav. Ist. Conc. . 779. Di che la

detesticoli togli della terra che sta sotto il truogolo della rota del
fabbro. (Il Vocabolario altrove legge rosura; vedi questa voce.) (B)
saoaricnuso (Ar. Mes.) Scor-ti-chi-no. Sm. Coltello per buttarsi le
cieja, e lavorar le bestie all'ammazzatojo. (A)

cagione fu il doversi lamentare con quel Senato, che ingelosito per


gli apparecchi bellici contra i Protestanti , e sospettando che sotto
scorza di religione s'ascondesse intento di soggiogar la Germania ,
sconsigliato il Pontefice dalla lega. (Pe)

avesse
6 Dicesi Di scorza di castagna e vale) Del colore della scorza
della castagna. Bern. Orl. 2. 2. 72. Fu quel bell'animal senza una

Detto di Chi fa il mestiere di scorticare. V. dell'uso; pi co

munemente Scorticatore. (Ne) (N)

sconrisicaae, Scor-ti-fi-cre. Aut.V.A. V. e d'Scorticare. Com. Dant.


Infa.28. Questi fece scortificare una vacca, che il toro quivi ama

gagna, E si compito, che nulla gli manca, Era il

mantel di scorza

di castagna, Ma sin al naso avea la fronte bianca.

va, e fece una vacca di legno, e copersela di quel cuojo ec. (N)

* Dicesi A scorza a scorza, posto avverb. e vale -A Parte a


scoarmans. (Milit.) Scor-ti-n-re. Att. Disfare la continua, battere con parte,
A poco a poco. V. A scorza a scorza. (A)
tiri per levar le difese. Galil. Una terra la quale abbia vicino un 2 (Archi.)
scorza del capitello: La superficie della campana Bal
luogo rilevato, non gi tale che superi le mura d'altezza, ma che din. Voc. Dis. alla v. Voluta. (A)
facendovi li nimici qualche cavaliero facilmente vi dominerebbero 3 (Ar. Mes.) Scorze. T. di ferriera.Cos diconsi I lati inferiori delle
dentro, e principalmente potrebbero scortinare la cortina A B dal pari della fornace, che posano immediatamente sul ceppo (A)
punto C. Davil. Si piantarono quattordici pezzi d'artiglieria, dieci
che a dirittura perctevano nella muraglia, e due da ciascun fianco Sconzale, Scor-z-le. Add.com. Di scorza, Appartenente * *co**
3. Berg.
(Min)
Rao Invett.
che scortinavan e levavano le difese. (A) (Gr). .
Sf. Lo stesso che Scorzonera. V.
Scor-za-nra.
(Bot)
Sconzanera.
scontraro. - (Milit.) Scor-ti-n-to. Add. m. da Scortinare. Galil. Dai
-

(Gall) (N)
luoghi rilevati si pu essere battuto, scortinato ed offeso dentro. Sconzane
, Scor-z-re. Att.1 Levar la scorza o cortecci [altrimenti
Montecucc. I tiri tengano scortinato e battuto un comodo spazio di Scortecciare. -, Discorzare , sin. l Lat. cortice detrahere , dccor
terreno nella parte opposta. (Gr)
Ger.scora
13. 49 ne
No,sVclle
Gr.chiamo,
arorsi.
ticare,
vinto mi
NTass.
corteccia
nonpellem
potrei,exnere.
(Ar.Mes) scor-ti-re. Ait. Far pi corto. Verbo adoperato pi
scorie.
presso alcuni artefici in luogo di Scorciare, Scortare, Accorciare.(A) ramo. Bern. Orl. n.24. 2. Come iu un tempo tempestoso e strano ,
-

scorrissimo, Scor-tis-si-mo. Add. m. superl, di Scoto, nel

significato

abbatte,
e pioggia
Grandine
e vento
che viene sfiora
con tuoni
E 2.9.5.
L arbe
e disonora
e gli furioso,
alberi scorza
L'erbe,
sfronda

di accorto. Accortissimo, Scaltrissimo. Matt Franz. (A)


Scoaro, Scr-to.Sm. Lo stesso che Scorcio nel sign. pittorico. Borgh.
Rip. 97. Dicono che colui che stuzzica il fuoco, fa lIl buono SCOT

to E 33. Fece molto meglio gli scorti per ogni sorta di veduta ,

e gli arbori spianta, non pur scorza.


2

detto
pelle dell'uomo. Torell. Idil. Teoerzo.
Spinse alle ciglia sopra 'l naso un pugno Che tuttaquata gli scoru
Per

che niun altro che fosse stato avanti a lui


Veduto. Lat. inspectus, visus. la fronte Insino all'osso. (P. V.).
scontro , Scr-to. Add. m. da Scorgere
Gr. rruaros. Segn. Stor. . 3. Ma la principale (cagione) fu 3 - Per metaf Spogliare. Lat. spoliare, exuere- Gr. ro. P;
la paura della sua troppa grandezza e voglia scorta in lui d'andare son. 237. Deh! perch me del mio mortal non scorza L'ultimo di ?
4
N.pass. Perder la scorza, Sbucciarsil Grad. S. Gir La terza virt
ec. ampliando signoria ed imperio.
che ha il serpente si , quando vecchio e vuole ringiovanire , molto
a -. Accorto, Avveduto. Lat. callidus, versutus, cautus peritus. Gr.
-

1 86

SCOSTARE

SCORZATO

digiuna e diventa magro, e va e truova uma entrata stretta, ed en 2 - Rovinato. Buon. Fier. 4. 2. 7. Citt disfatte, villaggi scoscesi.
3 - ** Ed a modo di sm. Luogo dirupato, scosceso. Bracciol.Scher.
2o. 38. Ma Prometeo grid dallo scosceso: Fermati, sagittario. (N)
ScosciARE, Sco-sci-re. Att.] Guastar le cosce, o slogarle. -, Disco
vecchio peccato, e vestitevi di Gesucristo.
Sconzaro , * Scor-z-to. Add. m. da Scorzare. Scortecciato. Diod.
sciare, sin. Lat. coxas luxare. Gr. ioxia gap9pov.
Joel. n. 7. Ha diserte le mie viti, e scorzati i miei fichi. (N)
2 - Levare o Spiccar le cosce. Car. Volg. Long. Am. 4. Dafni se
SconzAtuaA , * Scor-za-t-ra. Sf Lo scorzare, ed anche La parte del
n'and con molta allegrezza a dormire Gnatone con un buon ap
petito a scosciar dei polli. (Min) (Br)
l'albero ove sia levata la scorza. Diod. Gen. 3o. 37. E Jacob prese
delle verghe verdi di pioppio, di nocciuolo e di castagno, e vi fece 3 - * Efig. Tocc. Giamp. Appoco appoco vi condurreste anche a
delle scorzature bianche. (Br)
sgomitare le mura, a scosciare i ponti, ed a scornare le citt. (A)
ScorzoNA , Scor-z-na. Add. e sf Donna rozza. Fortig. Ricc. 2. 6.
- E n. pass. Allargare smisuratamente le cosce in guisa ch'ell si
O ve's'ell'era donna di saviezza, Lieta e gentil, non burbera e scor
sloghino. But. Inf 7. Perch l'uomo si scoscia, cio che pi teme
di cadere , che prima.
zona. (A) (N)
ScorzoNE, Scor-z-ne. Add. e sm.1 Dicesi d'Uomo rozzo. Lat. rudis, ScoscienzIATo , Sco-scien-zi--to. Add. m. Contrario di Coscienziato.
arum humanus. Gr. du29s. (Dall'ar. sciarzon che, secondo il Gol
Che sordo ai rimorsi della coscienza. Rao Invett. t. Berg. (Min)
Scoscio, Sc-scio. [Sm.] Scoscendimento, Precipizio. Lat. raecipi
io, val durum , asperum et malum indole esse)
2 - (Zool.) Spezie di serpe [del genere Scoluber, di color nero, co
tium. Gr. drxpnuvov. Dant. Inf. 7. 2 . Allor fu' io pi timido
mune nel Regno di Napoli.] Pass. 277. Di certe membra dell'uomo,
allo scoscio. Fiamm. 6. 8. Acciocch essi , pi abbandonandosi a
come dicono i savi esperti, nasce uno scorzone serpentino,velenoso lei, caggiono in maggiore scoscio.
e nero. Cant. Carn. 87. Se tarantola o scorzone , Donne belle , vi ScossA , Scs-sa. [Sf] Lo scuotere; altrimenti Scotimento. Lat. con
cussus. Gr. rivayux. Dunt. Inf 27. 63. Questa fiamma staria scuza
pungessi, Fatevi ugner tutti i fessi. Buon. Fier. 2. 4. 4. Quanti ser
pi scosse. Fior. Ital. D. Questa favola reca Dante in figura d'una
pi egli ha ''n mano! To , to, quanti scorzoni !
SconzonERA. * (Bot.)Scor-zo-n-ra. Sf. Genere di piante della singe scossa che senti nel Purgatorio, dicendo : ec. Franc. Sacch. nov.
74. Costui s'andava con le gambucce spenzolate a mezze le barde
nesia poligamia eguale , famiglia delle cicoree, che ha per carat
combattendo e disguazzando, e quello cotanto che diceva, lo diceva
teri : calice bislungo imbricato, a squame inuguali, scario se sugli orli
con molte note , come se dicesse uno madriale , secondo le scosse
ed appuntate; fiori semiflosculosi ermafroditi; ricettacolo nudo;
trandovi strettamente, tutto si scorza e rinnuovasi.

5 - Per metaf Deporre. Gr. S. Gir. S. Paolo disse: scorzatevidel

semi a pennacchio sessile piumato.- , Scorzanera , sin. Lat. scorzo


nera. (O) (N)
- [Specie pi comune di questo
la Scorzonera umile, det

--

che avea, che non erano poche.


Pioggia di poca durata, ma gagliarda. Lat. imber repentinus, ac
vehemens. Gr.dupos aivld rs, xu co d. Varch. Ercol. agr.
Spiovuto ch'e' fu una grossa acqua, non and molti passi , che ne

ta anche Sassefrica : Pianta che ha la radice carnosa, lunga, ne


ra all'esterno, bianca internamente; lo stelo quasi nudo, per lo
pi con un sol fiore giallo ; le foglie larghe, lanceolate, nervo

venne un'altra scossa delle buonc. E Stor. 1 n. 358. Se non che il

tempo si rabbuj in un un subito, e ne venne repentinamente una

grandissima scossa di acqua , era agevol cosa che quel di si facesse

se, piane. Fiorisce nell' Estate , ed comune ne' prati; le sue ra


dici somministrano un alimento salubre , piacevole e ricercato. Si

una zuffa campale. Lasc. Madr. 7. Per le gran scosse d'acque, e

attribuivano gi ad esse molte propriet, fra le quali era la pi no

gran rovesci.

tevole quella di agevolare l'eruzione del vajuolo. Lat. scorzonera 3 - Dicesi Scossa di tremuoto Quel subito tremito gagliardo che
humilis Lin..] Red. Cons. . 37. Si beva con larga mano l'acqua di
il terremoto comunica alle fabbriche, alle persone ec. (Ne)
scorzonera. E 87. Non immaginabile l'utile che apporta la bolli 4 * A scosse, posto avverb. Con dibattimento di persona, In modo
tura delle suddette radiche di scorzonera fresche. E' gg. Prepare
di scuotimento, Dibattutamente. Cr. alla v. A onde. (A)
migna, di borrana, di scorzonera, ec. Pasta Diz. Scorzonera,

- Onde Andare, Volare e simili a scosse= Andare ec. a forza


di scosse, disugualmente, e come per pi riprese. Morg. 453. Il

erba nota la di cui radice , oltre all' essere a uso di cibo, anche
provocativa dell'orina, e de' mestrui , e giova alle malattie uterine
e mclanconiche. (N)

pascendo , Andando, saltellando a scosse , a volo, Giunsero


ec. (Br)

rci con brodi,bollitovi radiche di radicchio, di prezzemolo, di gra

3 - * La Scorzonera di Spagna differisce dalla precedente pel fusto


ramoso , per le foglie abbracciafusto lineari lanceolate, finamente
seghettate e per l'antodio cotonnoso. Lat. Scorzonera hispanica. ()
SconzuTo , Scor-z-to. Add. m. Che ha molta scorza, Munito di
scorza. Stigl. Occh. Berg. (Min)

Scosa. (Marin) Sc-sa. Sfinc. di Ascosa. l'acculamento de'ma


dieri nelle galee. (S)

Scoscennene, Sco-scn-de-re. [Att. anom.) Rompere o Spaccare; e pro


priamente dicesi di rami d'alberi, o simili. -, Discscendere, sin.
Lat. [praerumpere, conscindere, ) exscindere. Gr. croruvuv. (Dal
lat. ex, e da conscindere.) Dant. Par. 2. 12. Che 'l tuo mortal po
dere, al suo fulgore, Parrebbe fronda che trono scoscende. Dav. Colt.
183. Il villanzone, quando pota, tira a terra que''tralci alla bestiale,
e scoscende i rami di lui ( del pesco), che patisce pi degli altri ,
come pi tenero e gentile. Alleg. o. Mi persuasi c. che la pazzia
fosse veramente un cotal alberonaccio , che per lo meno arrezzasse

i quattro terzi della terra, sicch ognuno agevolmente ne potesse


scoscendcre la sua frasca.
2

- * Fg. detto di Persona, e vale Atterrare con violenza. Chiabr.

picchio v'era, e va volando a scosse. Car. En. lib. 6. Elle (le co

- Bere a scosse = Bere scompostamente. V. Bere, S. . (Pe)


- (Med.) Scosse diconsi Quegli sbattiti subitanei e passaggieri pa

titi da' tendini a guisa delle contrazioni involontarie de'muscoli du


rante la malattia. (O) Red. nel Diz. di A. Pasta. Agitazioni e scosse
delle fibre. (N)
8 - * (Fis.) Scossa elettrica. V. Elettrico , $. 26. (N)
9 - (Veter.) Trinciata di briglia o di cavezzone. (A)
ScossAnte , * Scos-sn-te. Part. di Scossare. Che scossa. V. di reg.(O)
ScossAR, Scos-s-re. Att. e n. V. e di''Scuotere. (Trovasi presso il giu
reconsulto Paolo ercussatus per excussus: cd da excussi io scossi.)
Poliz. Orf att... (Fir. 84) Come vidi sua vista pi che umana,
Subito mi scoss s 'l core in petto, Che mia mente d'amor divenne
insana. (A) (B)
ScosseTTA , Scos-st-ta. [Sf] dim. di Scossa. Piccola scossa. Maln. o.
-

8. E data una scossetta, come i cani , La lancia chiede, brando ,


piastra e maglia.
Scossio. (Ar. Mes.) Scos-si-o. Sm. Quello strumento con cui si rompe
-

il lino; forse pi correttamente Scossojo; pi comunemente Maciulla.


Cavalc. Specch. Cr. 79. Questo lino fu maccrato nell'acqua delle
molte tribolazioni , fu rotto allo scossio della colonna. ( Un altro te

Rim. (Bibl. Enc. It. 34. 4) Stese Troilo, stese Ettore, e lo sco
scese, Quasi infocato tuon pianta silvestra. (Parla di Achille.) (N) sto legge scossojo.) (V) (N)
ass. ed anche in forza di nome.] Bemb.pros. . . N queste Scosso , Scsso. Add. m. da Scuotere. [Mosso , Agitato.] Lat. excus
voci sole fur Dante da'Provenzali , ma dell'altre ancora , siccome
sus. Gr. reruvvayuivos. Buon. Fer. 3. 4.4. Tener con gli starnuti
drudo ec., e scoscendere, che rompere. Baldin. Voc. Dis. il naso scosso.
E fig1 S. Gir. Pist. Il fortissimo cavaliere dee sempre sta
Scoscendere , spaccarsi, aprirsi, fendersi; cd proprio de' rami del
l'albero , quando si dividono dal ceppo scnza spiccarsi; e de' massi re nella schiera , e cercare cagione , perch la sua virt scossa ri
delle pictre e delle montagne, lo scoscender delle quali dicesi an splenda.
p Voto, Diserto, come a dire che ne fu scosso fuori ogni cosa;
cora Ammottare. (N)
4 - N. ass. e pass. Per simil. Fendersi, Aprirsi, Spaccarsi. Lat.
ma voce antica. Fr. Giord. 89. Or tu se' voto com' una bolgia
scossa; ch n lettera sai , n scienzia n dottrina nulla non stu
scindi, findi, praerumpi. Gr. droruvo 3x, cxiscSau. Dant. Inf
24. 42. Noi pur venimmo in fine in sulla punta, Onde l'ultima pic diasti mai. E 3o. Jes Cristo, partendosi di questo mondo da noi,
tra si scoscende. E Purg. 4f. 35. E fuggia come tuon che si di volleci lasciare non cos scossi , non cos orfani ; e per ordine
legua , Se subito la nuvola scoscende. G. V. 1. 26. . Una falda
questo sacramento nella cena , allato alla passione. (V) (L annota
della montagna di Falterona cc. per tremuoto, e rovina scoscese pi tore spiega : scossi forse lo stesso che scussi, cio, privi di qualsisia
di quattro miglia. Buon. Fier. 3. 5. 5. A torre che rovina e si sco
cosa, senza nicnte.) (B)
scende , Non ha poter sussidio d'architetto.
3 Privo. Lat. spoliatus. Gr. rov9sl. Alam. Gir. 5. 17. Ivi un
3
- Pendere , Penzolare. Salvin. Inn. 595. (Inno a Bacco dopo buon cavalier, che plora e geme ec., Trovano a pi ferito, e d'ar
Inne SCOSSO,
l'Odiss.) E tosto accanto De la vela su in cima si distese Quinci e
quindi una vite , e scoscendeansi Grappoli molti. (La traduz. lat. ha ScostrAMENTo , Sco-sta-mn-to. (Sm. Lo scostare;] Allontanamento. -,
pendebant autem multae uvae.) (Pe) (Ma il greco xarxpzurro Discostamento, sin. Lat. abscessio , amotio. Gr. diroximrs. Cr. alla
vuol dire si prccipitavano.) (N)
v. Cesso, per Cessamento. Fr. Giord. 2. 25. Non neuna cosa
Scoscendimento, Sco-scen-di-mn-to. t Sm. ] Lo scoscendere ; e dicesi spiacevole, o cagione nulla di scostamento, che se scostamento ci aves
-

- [I N.

ancora della Cosa e del Luogo scosceso. Lat. scissura, rupes, locus

se , questo sar pur da te per tuo difetto. (Pe)


praeruptus. Gr. ardro uos rirpa.
Scosrare, Sco-stn-te. Part. di Scostare. Che scosta. V. di reg. (O)
Scoscuso, Sco-scso. Add. m.da Scoscondere. Dirupato, tTroppo erto; ScosTaaz, Sco-st-re. Aut. Allontanare un poco.1 -, Discostare, sin.
e dicesi di monti, scogli ec. , Scondesceso, Discosceso, sin.) (V.
Lat. recedere. Gr. vax.psi. (Dal lat. ex che gl' Italiani cangiano in
Erto) Lat. scissus, excissus, praeruptus. Gr. ruxSsis, drorumSsis ,
s privativa , e da accostare. Accostare vien poi dall'ar. qoest pro
drroues. Bern. Orl. . 24. 6. Fra l'aspre spine e le rocche sco pinquum esse. Secondo la quale etimologia correggi quella di Accosta
scese Cavalcando ne va per quel o
4, 46. Scosceso il ire. In celt. gall. an cois accosto, vicino. ) Franc. Sacch. nov. 67.
monte in somma , e dirupato.
Messer Valore guata costui, e scostagli la mano da s,

SCOSTATO
SCOITOLARE
187
a - * Fig. Alienare da qualcuno gli amici e i partigiani , o qnelli Scripta. (Med.) Sco-tidinia. Sf. V. G. Lo stesso che scot.
che per analoga metafora si dicono Aderenti. Din. Comp. lib. . Or
dinia , V. (Aq)
dinarono due per contrada , che avessono a corrompere e scomunare Scrumento, Scoti-mn-to. Sm. Lo scuotere; altrimenti Scossa. il popolo, e a infamare Giano, e tutti i potenti del popolo scostas
Scotimento , sin..] Lat. concussus , motus, tremor. Gr. crucud; r
sono da lui. (P)

3 N. pass. nel 1. signif Amet. 44. Li quali tanto dal muro colla
loro ampiezza si scostano, che, non togliendo luogo a chi sedesse,
largo spazio concedono ad erbe di mille ragioni.
-

E fig. Bocc. nov.85. 2. Se io dalla verit del fatto mi fossi

per
V. 3.
48. Nel
cui scotimento
campare.
leza,
rovinerpduos.
d'ogniM.
parte
pochi
ne poterono

la notte

e' pe

Scotino.* (Zool.) Sc-ti-no.Sun. V. G. Lat. scotinus. (Da scotos tene

bre.) Genere d'insetti dell' ordine de'coleotteri , della sezione degli


eteromeri, della famiglia de'melasomi, e della trib de blapside

scostare voluta. Vit. S. M. Madd. 37. Or fu mai gnuno che si sco stabilito da Kirbi, e composto di due o tre specie indigene delta
stasse dal mondo, e volesse incominciare a fare penitenzia , che al
merica meridionale, che non si lasciano vedere se non nelle fitte
primo passo non gli convenisse rappresentare sotto questo gonfalone? tenebre della notte. (Aq)
Galat. 32. Nondimeno, per non iscostarci dal costume degli altri, ScorisTA., * Sco-ti-sta. Ald. pr. com. Di Scoto. (B)
diciamo loro: ec.

* - (Tcol.) Scotisti. Teologi scolastici, seguaci di Giovanni Dun,


reliioso francescano detto Scoto, perch io si credeva scozzese
quelli degli altri. V. Fianco , S. 8.
era nato a Dunston nell'Inghilterra nel secolo xvi , e per la sott
ScosTaro, Sco-st-to. Add. m. da Scostare. Allontanato. Lat. rece gliezza del suo insegno fu appellato il Dottor sottile. gli abbrac
dens, semotus. Gr. dvxxophros. Bocc. nov. 62. 13. In un medesimo cio in teologia alcuni sentimenti opposti a quelli di S. Tommaso
punto ec. fu raso il doglio , ed egli scostatosi , c la Peronella tratto che fece nascere
le due scuole
la rivalite tra
(Br)de Tomisti e degli so
Francescani.
tisti, cio de' Domenicani
il capo del doglio. M. V. 8. 19. Si raccolsono nel castello, che era
alla marina, alquanto scostato dalla terra. Cr. 6. 26. 1. Le cipolle Scorisrico , Sco-tisti-co. Add. m. Di Scoto ; e dicesi della Dott.
malige si piantano ec. una per pertugio, scostata per un piede l'una na di Scoto, delle massime di Scoto. (B)
-

- -

4 Scostarsi dal fianco altrui, fig. = Essere di costumi diversi da

dall'altra. Vit. S. M. Madd. 84. Quando la gente fue partita , e ScorirA. (Mit) Sc-ti-ta. Soprannome di Ecate , come quella che
scostata la Donna nostra ec. , vennono appi della croce.
aveva impero sulle tenebre. (V. Scouino.) (Mi)
Scosro, Sc-sto. Add. m. e Prep. sinc. di Discosto. V. poet. Lo stes Scoreana. (Mf) Sco-ti-trra. Soprannome od Epiteto dato a Net
so che Discosto, V. Lor.Med. Poes. Strozzo dietro a costor, come tuo, come quello che supponevasi cagione de'tremuoti. Salvin. Odis.
Nettunno scotiterra. (A) (Pe)
16o. A lui
maestro Di questa gente, andava scosto un poco. (Min)

Scostumataccise,Scostu-matg-gi-ne. Sf. V.e di Scostumatezza. Bocc. Scorro. * (Mit) Sc ti to. Soprannome od Epiteto di Giove, cio: T
Com. Inf (A) (B)
Scosrumara mentre Sco-stu-ma-ta-mn-te. Avv. Contra 'l buon costume,
Senza creanza, Sconvenevolmente. Lat. indecenter, inhumaniter,

nelroso, o perch gli fu eretto un tempio in un luogo della Laco

mia pieno di folte quercie , o per indicare che l'uomo non pu pe


netrare nel mistero degli Dei. (Dal gr. scotos tenebre.) (Mitj

immoderate. Gr. rex&rs, aypias, aurps. Pass. 243. Anzi pi Scorrono. (Ar. Mes) Sco-tit-jo. Sm. Strumento da scuotere qua
lunque cosa; e pi propriamente Reticino o Vaso bucherato,'net
al
Sf. Mala condotta ne'costumi
Scostumatezza, Sco-stu-ma-tz-za.
mette l'insalata, o altro, per iscuotersi dall' acqua. ,
Scostu
Mala
-,
Scostumataggine,
creanza.
,
trimenti Mal costume
si studiava scostumatamente , facendo maggiori bocconi.

cuotitojo , sin. Ant. Alaun. rim. son. 8. Io porto indosso un cosi

me , sin. Lat. malus mos, immodestia, immoderatio, rusticitas. Gr.


xxxoz9 sua. Galau. 82. Cosi lo avvezzarsi a' pericoli della scostuma
tezza rende altrui temperato e costumato.

stran mantello, Che mai barbier''v' affileria rasojo, E servirebbe per


iscottojo ; Sicch' io sto involto come un fegatello. Bellinc. soni. 285.
Mlantello Che vale ogni danajo per burattello, O farne scotitojo per
la 'nsalata.

SosTumatissimo, Sco-stumatis-si-mo. [Add. m.1 superl. di Scostumato.


, Discostumatissimo,sin. Pros. Fior. 34. Oh tempi! oh costumi 2 - Ed in pi largo significato. Salvin. Disc.3. 7. I sistri, che
tempi dico intemperantissimi, e costumi scostumiatissimi.
sccondo la greca forza varrebbono in nostra lingua Scotitoi, stru
Scostumato, Sco-stu-m-to. Add. m. Privo di buon costume, Mal menti di religione presso gli Egizi. (Pe)
creato. , Discostumato, sin. Lat. imhonestus, male moratus, i ScorTore, Sco-ti-t-re. (Verb. m. di Scuotere. Che scuote.-,scuo
nurbanus. Gr. dzyayos, taxos, ap2izos. Bocc. nov. 8. 5. Colui titore , sin. Lat. excussor. Esp. Salm. Scotete la polvere dei vostri
piedi; e cosi possono csser detti scotitori. Salvin. Disc.. 24. Net
pi caro avuto, e pi da' miseri e scostumati signori onorato ec.,
che pi abbominevoli parole dice , o fa atti. E nov. 6o. 7. Trascu tunno scotitor della terra. Tass.Amint. prol. Che (Amore)fa spesso
nato, smcmorato e scostumato. E nov. 83. 1. Lo scostumato giu

dice Marchigiano, di cui jeri vi novellai, mi trasse di bocca una

cader di mano a Marte La sanguinosa spada, ed a Nettunno, "sco


tutor della terra, il gran tridente. (B) Chiabr. Rim. (Bibl. Enc. It.
34. 2. ) L' ondoso scotitor della gran terra. (N)

novella di Calandrino. Galat. 6. Chi di piacere o di dispiacere altrui


ScorrRice , Sco-ti-tri-ce. Verb. f di Scuotere. Che scuote.-, Scuo
non si d alcuno pensiero , zotico e scostumato e disavvenente.
-

Scostume, Sco-st-meSm.V. e di') Scostumatezza.But. Questo finge l'au


tore a dimostrare, che nello 'nferno ogni immondizia, e ogni scherno

titrice, sin. Salvin. Batrac. Ma prestissimo Minerva, Di guerra


scotitrice, manderemo, E Marte, che da pugna il ratterranno, Ben

ch gagliardo ei sia. (A)


e scostume e dirisione. Franc. Sacch. nov. o7. Grande scostume ,
stando a un tagliere con un altro, che uno non ha tanta temperan Scoro. (Ar. Mes) Sc-to. Sm. Specie di drappo spinato di stame; cosi
detto perch sul principio il migliore veniva dalla Scozia. (Aj
za, che si possa un poco aspettare, e non fa la ragion del compagno.
ScoTAso. (Bot.) Sc-ta-no. Sm. Pianta che ha gli steli legnosi, con la Scoro.* Npr.m. Lat.Scotus. (Della Scozia. In celt. gall. scod orgoglio.)(B)
scorza bruna; i rami tortuosi; le foglie semplici, ovato-rotonde intere, Scotonio. (Zool.) Sco-t-bi-o. Sm. V. G. Lat. scotobius. (lba scoo
tenebre, e bios vita) Genere d'insetti dell'ordine delcoleotteri, della
tuscie, di un odore aromatico; i fiori piccoli, dioeci, alquanto bianchi,
sezione degli eteromeri, della famiglia de'melasomi, e della trib
numerosi, a pannocchia; le brattee capillari. Fiorisce nel Giugno
de'blapsidei, stabilito da Germar, e cos denominati dal vivere in
e nel Luglio, ed indigena delle Alpi. Il legno di questo ar
luoghi oscuri, aridi ed arenosi. Distinti dall'ultimo articolo delle
busto , di color giallo, venato di verde e di bella apparenza quan
antenne lungo quanto quello dello scauro, in forma di trouola rove
do lavorato , posto in uso da' tornieri, ebanisti, liutai ec. Esso
dal corsaletto pi largo che lungo assai arcuato ai bordi la
contiene un principio astringente, per cui atto a conciare le pelli. sciata;
teruli, e dalle gambe anteriori triangolari allungate. (Aq) (N)
Si adopera in fine con buon effetto nella tintura pel bel colore ran
ciato che d. Alcuni scrivono Scuotano. , Cotino, sin. Lat. rhus

Scorone. (Zool.) Scotde. Sm. V. G. Lat. scotodes. (V. Scotita.)

Genere d'insetti dell'ordine de' coleotteri, e della sezione degli ete


cotinus Lin. (Dall'ar. sciatton che vale il medesimo. Altri forse dal
romeri, distinti dal caliginoso colore che domina nel loro corpo. (Aq)
celt. gall. scud o sgud tagliare: perch il legno di questa pianta si
lascia facilmente tagliare, ond' che serve a diversi lavori. In ar. ScoroDinia. (Mcd.) Sco-to-di-ni-a. Sf. V. G. Lat. vertigo tenebrosa.
(Da scotos bujo, e dine vortice.) Allucinazione od Error passag.
qoet scindere : in ingl. to cut tagliare.) (Gall) (D. T.)
giero che dipende dal solo vizio degli organi esterni, in cui sembra
ScorzNA.* (Zool.) Sco-t-na. Sf. V. G. Lat. scotaena. (Da scotos tene
che gli oggetti, bench fermi al loro luogo, siano in moto e negri, e
bre , cal.gine.) Genere d'insetti imenotteri, stabilito da Kiig, il
che descrivano un circolo: affezione volgarmente detta Vertigine.-,
quale, secondo Latreille, non differisce dal genere Thynne. In futi
Scotidinia, Scotoma, Scotomia, Scotodiniasi, sin. (Aq)
essi distinguonsi per gli occhi interi. Sono cos denominati o pel
loro colore caliginoso, o pei luoghi oscuri che frequentano. (Aq)(N) ScoTopiniAsi. * (Med.) Sco-to-di-ni-a-si.Sf V. G. Lat. Lo stesso che
Scotodinia , V. (Aq)
ScotennAne, Sco-tcn-n-re. Att.1 Levar via la cotenna. Lat. cutem de
trahere. Gr. dropev. Cant. Carn. 434. Questi a forar, questi a ScoroFilo. * (Zool.) Sco-t fi-lo.Sm. V. G. Lat. scotophilus. (Da scotos
tenebre, e philos amico) Genere di mammiferi, della famiglia depi
tagliar son buoni , Questi altri a scotennare. Dav. Colt. 65. Sco
pistrelli, proposto da Leach ; sono cos denominati dall'amare le
tenna un pezzo di carnesecca, ec. Bern. Orl. 2. 24. 45. Urta per
tenebre. Finora non se ne conosce che una sola specie. (Aq)
mezzo alla nimica gente , E quello svena , e quell'altro scotcnna.
ScoroLA. (Ar. Mes.) Sc-to-la. Sf] Strumento di legno o di ferro a
Morg. 27. 73. E questo, e l'altro , e poi quello scotenna.
guisa di coltello, ma senza taglio, col quale si scuote e batte il tino
2 (Agr) Levar la cotenna ad un prato; altrimenti Scoticare. (Ga)
avanti che si pettini , per farne cader la lisca. Lat.spathula. C Gr.
SorennAto, Sco-tenn-to. Sm. Quella parte del grasso che si spicca
cra9 Aov. (Da Scuotere.) Cr. 3. 5. 9. Se 'l tempo sar unido ,
dal porco colla cotenna; I volgarmente Lardo.]
con molti panni scaldato al fuoco (il lino), si prepara alla gramola,
ScotrnNATo. Add. m. da Scotennare. [Cui stata levata la cotenna.)
e con iscotole la mondificazione si compie. Tasson. Secch. Rap. s.
Lat. cui cutis detracta est. Gr. circapSsis.
5.
Nella manca una targa di cartone, Foderata di scotole di fico. (N)
di
ferro
in
forma
Sm.
Strumento
(Agr)
Sco-ten-na-t-jo.
ScoresNAToo.
, - * Onde Aver le scotole nel giubbone=Andar teso. Tasson.(P)
di zappa, ad uso di scotennare. (Ga)
ScoTENTE , Sco-tn-te. Part. di Scuotere. Che scuote. - , Scuotente, 2 - T. de'salinai. Strumento composto di un grosso cilindro dile
gno con due perni di ferro, che si fermano e girano nelle stagge
sin. Gori Long. 8.49. Ardiron porre sovra l'alto Olimpo L' Ossa,
d'una specie di sedia che gli sovrasta. In questa fitta una lunga
e poi sovra l'Ossa il Pelio monte, Fiero scotente selve, ec. (N. S.)
pertica, che serve di manico per fare scorrere innanzi e indietro il
Scori. * (Geog.) Sc-ti. Antichi popoli della Caledonia che ne occupa
cilindro per consolidare il terreno, come si fa colla mazzeranga. (A)
vano la parte occidentale, mentre i Pitti abitavano l'orientale.(G) ScoroLARE.
(Ar. Mes.) Sco-to-l-re. [Aut.] Battere colla scotola il lino.
(Ga)
del
5.
2.
(Da
cotica)
nel
sign.
Att.
Lo
stesso
che
Scotennare,
(Ag)
Sco-ti-c-re.
Scoticare.
Lat. excutere. Gr. xrriors. (In dialetto napolit. vale Scuotere.)

a 88

SCOTOLATO

SCOVRITO

2 - E per imtl. Malm. . 55. E col coltel da Pedrolin di legno Su scorri A. (Bot) Sct-ti-a. Sf. Genere di piante polpetale irregolari della
pel capo gli scuotola i capelli.
dadelfia
decandria, famiglia delle leguminose; che offrono un ca
lice a cinque denti cinto da brattee disuguali; la corolla collo ste
ScoTotaro , Sco-to-l-to. Add m. da Scotolare. Lat. excussus.Gr. -

rzuos Buon. Tanc. 5. 7. Sono i capelli della Tancia mia Mor

dardo piegato pi corto delle ali che eguagliano la carena ; ed in

bidi come un lino scotolato.

legume pedicellato, schiacciato, cogli orli rilevati. Sono originarie

SoToA1or. (Ar. Mles.) Sco-to-la-t-re. Add. e sm. Si d questo


della Nuova Olanda. Lat. scottia dentata. (N)
nome nelle fabbriche di funi , e nell'arte di stigliare la canapa ed scorrico (Gram.) Sctti-co. Add. Lo stesso che Scommatico, V(Aq)
no, all' operajo, il cui lavoro consiste nello sbarazzare le stoppie Scotto, Sct-to. Sm. Il Desinare o la Cena che si mangia per lo pi
-

lui piccoli pezzetti di canapul , figlie, erbe e polvere. (D. T.)

nelle taverne. Lat. coena, prandium. Gr. rvo, dpcv. (Dall ebr.

ScoToAtaA. (Ar. Mies.) Sco-to-la-tura. Sf Lo scotolare e La cosa

sciatha essere a convito, banchettare... onde sceth il bere insieme.

scotta , cio La lisca caduta dal lino e dalla canapa per l'azio
ne della scotola. Gal. Iot. f 09. E se tra la terra s impaster pla

s guire loro cammino, lasciarono i danari del loro scotti sopra le

Alti da scotto nel secondo senso.) M. V. . 56. 1 Romei volendo

di grano , o altre bade, fieno trito, paglia battuta, resti di scope,

mense. Frac. Sacch. nov.69. In tutte l terre passate non guada


gn soldi venti, che gli scotti gli erano costati pi di cento novan
ia. Buon. Fier. 2. 1. 14. Tu sarai quel che a te medesimo Sottrar

scotolatura di lino o canape, sar buonissimo. (Pe) (N)


ScoomA' (Md.) Scto ma Sf. V. G. Lat. scotoma (Da scotos bujo.)

Cliffuscamente della vista. Lo stesso che Scotodinia, V. (Aq)


rai la propina dello scotto. E appresso : Davan conti di scotti, Che
Scomatico.(Med.) Sco-to-m-ti-co. Add. m. Che patisce di scotomia.
parean fornaciai.
Tes. Pov. P.Scap.7 Item allo scotomatico d a bere ec., radi il capo, ec. a Pagamento che si fa della stessa cena o altro mangiamento [I ed
ScoTorna. * (Mit) Soto-me-na. Soprannome di Diana. (O)
anche Quella parte del pagamento che spetta a ciascano di pi com
ScoroneNA. (Astr) Sco-to-meni-a. Sf. V. G. Lat. scotomenia. ( Da
mensali per un convito in comune. Lat.symbola. Gr. cvuoA. (In
ctos tenebre, e mente luna.) Specie d'ombra che nell'ecclissi cuo
celt. galf sgoth, in ingl. shot che si pronunza ciot, in sass. sceat,
in
franc. cot, in isp. escota, in provenz. escot. I pers. dicono scet
e di colori or lividi or sanguigni la faccia della luna presagio
di sciaeume nell' opinione del volgo ignorante, e cagione di desola la porzione che tocca a colui , il quale, senza giuocare, prende par
zione presso alcune popolazioni
Selvaggi. (Aq)
te nel guadagno e nella perdita del giuoco) But. Purg. 3o. Alcu
ScorrowA. (Mlcd) Sco-to-mi-a. [Sf. V. G. Lo stesso che Scotodinia,
na volta scoito si piglia per la vivanda, e alcuna volta per lo pa
-

..] Lat. scotoma. Gr. cdraua. Vol. Ras. Tosto avr scotomia,

gamento. Buon Fer 4. 3. 2. E poso man sull'un de' piatti Dar


gento, O, questo fia, mi volsi e dissi, Lo scotto di stasera. E 3.

o vertigine, cio cotale tenbrosit ed avvolgimento, come se il


mondo s'aggrasse intorno intorno. M1. Aldobr. zoo. Vale ancora

. . . E lo scotto aggiutar pagato scarso, O del tutto frodato. Sal


vin. Annot. F B. 2. 1. 14. Scotto la quota da contribuirsi pel

questa polvere contra difetto di viso e contro scotonia.


2 - (ccl.) Specie di ceit che consiste nel veder le cose sensa

conoscerle; come quella degli abitanti di Sodoma quando cercavano

angiare. (N
3

invano la porta di Lot . ed altre simiti di cui parta la Bibbia.(Aq)

in modo assoluto. Puc. Centil. c.

. st. 9. E in

fino a questo giorno per iscotto Dugento mila fiorin d'oro avuti Avie

SotT (Geog) Nome di tre Contee degli Stati uniti. (G)

di Pisa e Lucca. (M) ,

Sor A. (Ar. Mles) Sctta. (Sf) I siero non rppreso, che avanza 4 E fg1 Dn. Purg. 3o. f. E tal vivanda Fosse gustata senza
alla ricotta. (Da intensivo, c da cotto : e val Siero che per esser alcuno sotto Di pentimento ( che lgime spanda. 1 Galat. 67. Per
troppo cotto non si rappiglia)

ciocchi il taccrsi cola , dove gli altri parlano a vicenda, pare un

2 - (Marin.) Quella fune principale attaccata alla vela, la quale

non voler metter su la sua parte dello scotto. Bocc. Teseid. .

allentata o tirata secondo i venti, regola il cammino del nato ,

A qust , scotto i Greci assai sovente incappavan per lor disavven


o piuttosto la cella, facendo s ch'ella si presenti al voto nel mo t ni (Cio , p ricolo, morte.) (N)
o pi favorevole a trarne profitto. ( n ar s etn , in pers. scetin 5 Ac isto. Onde Mett re a scotto, fig.= Far guadagno. Fr. Guitt.
fine. In ingl sheets che si pronunzia sits vale anche scotta. In
1 tt En. g. 4 E se tu questo onore, che tu vai cercando vuoi
fianc- dicesi outes, in oland. schoot , in isp escota. Senbra che
comperare con la tua vita , quale la cagione, che ta non metta a
-

ilnare
nostro
scotta derivi dall'oland.) Ar. Iur. 8. 43. E chi a mai
, e chi alla scotta buono.

questo iscotto la mia. Ug. Pans. cap. 8. Conosce che tutte l'altre
creature non hanno tanto m sso a sc t, n mettere potrebbono in
sua salute quanto sela la madre di Dio, l cccellenzia del suo dilet

Soro (Chir) Scot-ta mn-to.(Sm) Lo scottare; altrimenti scot

tra 3 ( grecam. Causis..] Lat. adustio. Gr. rivr. Red. cons. .


tissimo Figliuolo consid rando. (N)
2o S ccome per iscottamento di ferro infocato, o di acqua bollente, 6 Pagare lo scotto = Pagar il desinare o la cena, Pagar la parte

* l'odotte alcune vescichette nella cnte ripiene d'acqua, nominate


i lati. Salvin. Annot. F. B. Scherza sulla parola scotti , quasi

che tocca a ciascuno pel pranzo comune ; e proverb. Pagar il fio,]


Far la penitenza del fallo. [V. Pagare, S. 41 Lat. luere poenas.

si scottamenti, da scottare, da un latino barbaro ea coctare, (A)


ScoTANTE , Scot-tan-te. Part. di Scottare.] Che scotta. Lat. cxurens.
Gr. arazio Salvin. Pros. Tosc . 36. Ma che possono sentire,

pagheranno molto duro scotto nell'altro secolo. Franc. Sacch. Op.

Gr. rupia z. Tratt. Intend. Mangianne li morselli grassi, onde


div. 5. Chi non vuole combattere con queste, e vuole stare con lero

de sli gol lastricate , da cibi scottanti mortificate e incalliti


Scoran, Scot-t re. [Aut.] Far cottura col fuoco nel corpo dell'ani

in pace ne'diletti, conviene a mal suo grado ch'egli paghi lo scotto.

male. lat. adurere, exurere, ustulare. Gr. riu, (Da s supe flua, e

pi sotto: Adunque costui , volendo col Demonio menare sua vita,

da cctto. In brctt. slaota scottare.) Menz Sat. 4 pian , ch'ci mi


sct 3, e quei comincia: adoro, Filli, la tua belt. Bracciol5cern
53 E con essa all'ingi, bench lo scotti , Torna ed accende in

E pi sotto: Adunque Jigurta del diletto del mondo pag lo scotto. E


pag lo scotto. Malm.5.55. Quella sua landra ha da pagar lo scotto.
7

[Stare a scotto=] Stare alla stessa mensa, a comune. Cron. Mo

rell. 24f. Dove prima, standone a scotto i fratelli, egli scialacquava;


partito da loro ec. , e divent il pi assegnato uomo del mondo.

qtisa l'arte e 'n quella Lucerne e lanternoni e candelotti. (N)


2 - 'Dare una breve cottura alla carne acci non pigli di mucido (Ne) 8 * Tenere a scotto uno = Spesargli il vitto. Matt. Franz. Run.

3 - Nass.) Per simil. Recare altrui nocumento gagliardo, travaglio Burl. Quegli offerisce di tenermi a scotto, Se mi dispongo di tornar
o dispiacere cccessivo. Tac. Dav. Vit. Agr. 395. Alleggeri le riscos in corte. (Br)
sioni de'grani, ed altri tributi, tolto via quelle che pi scottavano, 9 (Chir) Sottatura, come pare. Bracciol. Schern. 942. E con
inventate per mera baratteria Mgal. LettSoprattutto m' scottato
vaso d' olio dello scotto Unge al bamboccio suo la fronte e 'l petto.(N)
Scorro. * Adl. pr. m. Di Sozia; ora direbbesi meglio Scozzese. G.
... il sacrifizio fatto alla dignit di data in non potere ec. (A)
4 - Dicesi La soglia scotta o simili , parlando di Co'oro che stanno
V o 22o. Si rinnovello l'antica guerra tra gl'Inghilcsi e gli Scotti.Pr)
-

riati per debiti o per delitti, onde non possono uscire senza ma Scottoenunzo , Scot-tobru-zo. Add. e sm. V. A. Figuraccia; forse
fetolor pericolo. Malm. 3.4. Da sette volte in su se gi con lo stesso che Scoccobrino. Bocc. Com. Inf N vo' dir de' cappuc

cini, co' quali o ababbuini o a' scottobrunzi siniglianti si fanno. (A)


dotta Fiu alla soglia, ma quel sasso scotta,
Proverb. Chi si sente scottar tiri a se i piedi o le gambe o si ScottsA. (Geog) Sco-t sa,Scotussa. Antica citt della Tessaglia.(G)
mili : maniera proverbiale, colla quale si accenna che ciascuno dee Scovacca ne, Sco-vac-ci-re. N. pass. Uscir del covo, Uscir del covac
pensare alla propria difesa; e si usa ancora quando si riprende in ciolo.Matt.Franz. (cap. sopra un viaggio da Roma a Spoleti.) Stare
generale alcun vizio, perch taluno , che ne sia macchiato, s'emen
a veder se fera si scovaccia. (B) (Br)
di. Red. lett. 1. 7. Chi poi si scntir scottare, tirer le gambe a s. ScovARE, Sco-v-re. [Att.] Cavar del covo ; e si dice di fiere. Lat. e
6 - Chi scottato una volta , l'altra vi soffia su=Chi ha provato
cubili, vel lustro educere. Gr. orm, i crmAzov u.
una volta il pericolo, l'altra se ne guarda. Sed pro, (A)
2 Per simil. Scoprire. Buon. Tanc. 3. 2. Eh Cosa, oramai tu se
Scoraro, Scott-to. Add. m. da Scoitare, (Leggiermente abbruciato
scovata. E Salvini. Annot. ivi : Scovata, latino depreehensa, tratta
nella pelle. Lat. ustulatus, cxustus. Gr. irpa9si.
fuori del covo, chiappata. (N)
Scovare gli andamenti, ti fatti d'alcu
2 -, g. Danneggiato. Car. lett. 2. 3o. Egli tanto scottato dagli 3 Fig. [e in modo
obblghi passati cc., che malvolentieri si lascer ridurrea questo atto.
no = Ricercare e Ritrovare le sue operazioni. Lat. naturam alicujus
ScoTTATURA , Scot-ta-t-ra. (Sf) Lo scottarsi, e La parte scottata.
subodorari. Salvin. Iliad. lib. . v. 823. Io nulla cerco D' inten
at: exustio. Gr. zavcs. Segn. Munn. Noemi.
Non dice
dere da te, n ritrar nulla; N scovo i fatti tuoi : onde assai queto
Tutte le cose , che tu vuogli , ordisci. (B) E Odiss. 4. Duro, Re
stiutamente n veleni, n squarci, n scottatura, ne qualunque al
iro di qusupplizi che danno ai rei sulla terra i tormentatori, Red
gina , raccontar continuo Dolori, ch'a me nolti dier gl' Iddi Ce
nel D di d'ata. Lo scott in maniera tale che lasci nella mano
lestiali; ti dir ben questo Che mi ricerchi e scovi. (Pe)
impressi evidentemente i segni della scottatura. (N)
Scovaro, Sco-v-to. Add. m. da Scovare. Galil. Df Capr. Berg (Min)
5

- -

2 -' licesi Scottatura di primo grado, Quella che non produce che ScovencniARe, Sco-ver-chi-re. [Att. Lo stesso che] Scoperchiare , V.
o [ Add. n. da Scoverchiare. Lo stesso
a refuzione degl' integumenti di secondo grado, Quella che de ScoveacHIATo ,
mina
la vessicazione;
di terzo
grado, Quella
nella
qualeQuella
una parte
spessore
della dermide
distrutta;
di quarto
grado,
che

dello

s che] Scoperchiato , V.Sf

Lo stesso che] Scoperta, pr.


Poca la riduzione in escara di tutto lo spessore della pelle; di Scoveat Amenre,Sco-ver-ta-mnte. Av. Lo stesso che scopertamente, V.
quinto grado , Quella che distrugge tutti i tessuti molli sino alle Scovearo, Scovr-to. [Sm. Lo stesso che) Scoperto , V.
ossa di sesto grado, Quella la
conseguenza l' inte, a car'o 2 Dicesi A scoverto posto avverb. e vale Sco erta nente. Tes.
natone d'un membro, o di una parte di esa (A. O.)
Br, 21. 17. Ond' io tutto a scovc to Al fate ni converto. (N)

SCOVERTO

1 89

SCIREPOILARE

Scovenro. Add. m. da Scovrire. Lo stesso che Scoperto, V. Dant. Inf ScneDenTe, Scre-dnte. t Part. di Scredere. Che screde, ] Non c e
2o. 5. lo era gi disposto tutto quanto A risguardar nello scoverto

dente; altrimenti Discredente ; pi comunemente Miscredente-1 Lat.

fondo. E Par. 5. 6. E vidi quel de' Nerli e quel del Vecchio Esser
contenti alla pelle scoverta. E 22.6o. Ti veggia con immagine scoverta.

infidelis, incredulus. Gr. drorros. Tes. Br. 2. 25. Sicch l'uno cra
in paura e in dubbio, e l'altro era iscredente. Mor. S. Greg. Cra

ScoveRTuRA , Sco-ver-t-ra. [Sf Lo stesso che Scopertura , V

se questi cotali sono tanto scredenti, che non vogliano tenere ec.

ScovicLIA , Sco-vi-glia. Sf. Spazzatura, Immondizia, che si toglie via


con la scopa. Baruff Tabacch. , e V. ivi le annotaz. Berg (Min)

dente di questo sagramento.(V) Salvin.Odiss.3o. Ed udendo, non

ScovolaToRE * (Milit) Sco-vo-la-t-re. Sm. V. Lomb. V. e di Lanata.

scredente Fue , e discese nel fragrante talamo. (Pe)

it. SS. Pad. 2. 3. Tu conosci ch' io non per malizia sono iscre

D'Antonj. Una lamata , o sia uno scovolatore per nettare l'anima 2 - Contumace , Disubbidiente.

contumax. Gr. d rsSs. Tac.

de' cannoni ed estinguere il fuoco che talvolta vi rimane dentro dopo

Dav. ann. n. 4. I soldati d'insegna delle due legioni scredenti ,

lo sparo. (Gr)

stanziati ne' Cauci , cominciarono a levare in capo. (Qui il testo lat.

Scovolo. * (Milit.) Sc-vo-lo. Sm. V. Lomb. V. e di Lanata. Monte

cucc. Al maneggio dell'artiglieria si richieggono. cucchiare o cazze,


cunei, scovoli o lanate ec. (Gr)
Scovnimento , Sco-vri-mn-to. Sm. Lo stesso che) Scoprimento , V.
ScovRiae, Sco-vri-re. [Att. e n. ass. anom. Lo stesso che Scoprire, V.
2 - Vedere o Far vedere quello che non si vedeva prima. Dant. Inf
o. 33. Indi un altro vallon mi fu scoverto.

ha discordium.)
Scredente diff. da Discredente e da Miscredente. Lo Scredente

non solamente Quegli che non crede ci che ha creduto una volta,
contumace, disubbidiente. Questo secondo senso, ben
ma anche Chi
ch ora fuor d'uso, non trovasi negli altri due vocaboli. Miscredente di
cesi solo in mala parte ed in fatto di religione. Discredente poi vale
anche Chi non vuol credere alcuna cosa; Chi non cura e disprezza
gli avvertimenti o i comandi altrui: e questi significati mancano al

3 - Manifestare, Palesare. Bocc.nov. 97. 3. lo non l' oso scovrir, se


la voce Scredente.
non a voi. Petrson. 37. l'aggio Discovrirle il mio mal preso consiglio.
ScovarruRA . Sco-vri-tra. Sf Lo stesso che Scopritura, I Scopri Screpentissimo, Scre-den-tis-si-mo. Add. m.1 superl. di Scredente. Lib.
mento , V.]
Pred. L' Ebreo si mantiene un popolo scredentissimo.
Scozia. (Archi.) Sc-zi-a. Sf Membro incavato come un mezzo canale, ScReDene , Scr-de-re. (Aut. e n. ass. 1 Non creder pi quel che s'
e
affisso
particolarment

e perci si chiama anche Navicella. Egli


creduto una volta ; altrimenti Discredere. Lat. non credere, fidem
alle basi, ove si mette fra i tori e gli astragali. Si pone ancora
amplins non habere. Gr. arrarsvsur. Filoc. 5. 2 2. Cominci ad in
do
dell'ordine
talvolta al di sotto del gocciolatojo della cornice
gegnare di farmi scredere ci che io per lo sospirare aveva pensato
rico. (Dall'ar. sceza spezie di nave ; e ci per similitudine di figu
Cuid. G. Ulisse con sue parole ornate pacifice con lui il popolo,
-

e fece loro scredere le predette cose. But.Purg.7. . N bene crede,

ra. In celt. gall. sgut nave) (A)

2 * (Geog) Lat. Scotia. Parte settentrionale dell' Isola della Gran


Brettagna, con titolo di Regno, e corrisponde all'antica Caledonia.(G)
-----

Nuova Scozia. Lat. Nova Scotia. Penisola della Nuova

Bretagna nell'America Settentrionale , detta anche Acadia. (G)

Scozno. * (Mit.) Sc-zi-o. Soprannome od Epiteto di Giove. (Dal gr.


scotos tenebre , tenebroso , incomprensibile.) (O)
Scozzare , Scoz-z-re. [Att.] Contrario d'Accozzare ; e si dice per lo

n bene screde.

Scredere diff. da Dscredere e da Miscredere. Scredere vale sem

plicemente Non aver pi credenza , e pu prendersi anche in buona


parte. Mscredere Creder male, e dicesi sempre in mala parte. Di
con
comune
chedihacosa
di Credere,
contrario
sign.
scredere
e di Sfo
parlando
di Chiarirsi,
pass.
l'altroal n.
ha oltre
Scredere,poi

garsi con parole di qualche cosa con alcuno, parlando di persone.


il credito; contrario
pi delle carte da giucare, quando si mescolano, levandole dall'or ScREDITARE , Scre-di-t-re. (Aut. e n. pass. 1 Levare
d'Accreditare ; (altrimenti Discreditare.)(V. l)iffamare.) Lat. alicui
dine loro. -, Discozzare , sin. Lat. sejungere. Gr. cro&vvvva.
Scozzese , * Scoz-zse. Add. pr. com. Di Scozia ; altrimenti Scoto o
detrahere, nomen imminuerc. Gr. arpeczi riva. Viv. Disc. Arn.5

Scotto. (B) (N)


ScozzonaaE. (Veter.) Scoz-zo-n-re. t Att. 1 Domare e Ammaestrare i

cavalli e l' altre bestie da cavalcare. Lat. domare. Grxuv. (Dal


l'illir. kazati insegnare, onde kazanje dimostrazione , insegnamen
to. Nella stessa lingua kazniti correggere , da kaz pcna.)
2 Per metaf Dirozzare alcuno non pratico, Scaltrire. Lat. infor
mare, imbuere. Gr. rasvuv. Varch. Ercol. 57. Dicesi ancora, con
vocabolo cavato da'cozzoni de' cavalli, scozzomare, e con voce pi
gentile, e usata da' compositori nobili, scaltrire, onde viene Scaltro
e Scaltrito , cio accorto e sagace.
ScozzonAto. (Veter.) Scoz-zo-n-to. Add. m. da Scozzonare.

pi ec. avranno
All'incontro si screditeranno sempre pi, quanto
buon. Fier. 4. 2. 7.
spogliate e sprovviste le medesime spalle d' Arno.
Quivi barbassori Battersi i fianchi, e screditando questa , Delle pas
sate fiere dir carote , E scaricar miracoli.

Disonorare, Vituperare. Lo Scre;

Screditare diff. da Ifamare,


ditare nasce pi dall'altrui maldicenza che dalle proprie male anont

laddove l'Ifamare pi deriva dalle proprie male azioni che, dal


esprimere meno d'Inf
l'altrui maldicenza. Disonorare pu
privazione
semplice
disonore,
il nel
quando
cionon
mare,
Esinfamante.
macchia
qualit o per
soggettoriguardato
induce
d' onore,
Vituperare
Infamia,
d'
e
Disonore
di
avvilitivo
pi
Vituperio
sendo
ed Infumare.
pi che b

2 Per metaf Scaltro, Accorto, Avveduto. Lat. cautus , versutus.


Gr. sAafis, pdvuos. Zibald. Andr. 67. Chi nasce in Iscorpio, fia Screprtatissimo, scredi-ta-tisi-mo. Add. m. superl. di Screditato
ardito e scozzonato in tutti i suo' fatti. Morg. 17. 9. Era il Soldano
Pascol. Risp. Novell. Fior- Berg. (Min)
uom molto scozzonato. E 22. 125. E 'ndovinossi ch'era scozzonato, Scneoirato, Scre-di-t to. Add. m d Screditare; altrimenti Discre
E le malizie conosce di Gano.
ditato. Lat. fama imminutus. Buon. Fier. 2. . . A quelle che scor
-

--------------

ScozzoraToRe. (Veter.) Scoz-zo-na-t-re. Verb. m. di Scozzonare. Co


lui che scozzona ; pi comunemente Scozzone. Segner. Incr. 1. 14.

tate di misura, A quelle che smontate di colore, A quelle che sva


nite di sapore Venisser difettate, E per screditate, Provveggasi ar
gomento che lajuti. E 3. 2. 8. Donde ha e' fatto venir di sotterra
cavallerizzo, negli scozzonatori e sonatori, ec. (A) (B)
Cos straccione e frusto e screditato 'N un punto il pollo freddo. E
Scozzone. (Veter.) Scoz-zne. Add. e sm. Nome che si d a coloro
3. 2. 2. Gira e rigira , in somma screditato.
i quali cominciano a cavalcare un cavallo non ancora avvezzo al ScaeDrrevouz, Scre-dtvo-le. Add. com. Che non ha credito, Che
o. L' idea di

artificiale non ne'cavalli stessi : nel

non degno di credito. Cron. Morell. (A)


freno , per domarlo. (A)
Scannone, * Scra-br-ne. Sm. V. A. V. e di''Calabrone. Vit. SS. Scaenrro, Scr-di-to. Sm. Scemamento di fama, Cattivo nome coni
Pad. . 76. Nel qual luogo questi culici sono pi grandi a modo trario di Credito ; altrimenti Discredito. l Lat. famae imminutio ,
malum nomen.
di scrabroni. (V)
Scredito diff. da Discredito. S'usano promiscuamente ; ma Mettere
Scnalla. (Filol.) Sf. Specie di giuoco fanciullesco. Cavalc. Espos. Simb.
2. 26. Si pongono per prelati e per rettori tali fanciulli per rispetto in Iscredito non si direbbe, copme in Discredito. Marcc, Bottega scre
di parentado e di pccunia , che pi volentieri giocherebbero nella duata, pi comunemente che discreditata. Farsi un discredito di
piazza con altri fanciulli alla scralla , che non stanno nella chiesa
ciamo , e non uno scredito.
ScRemeTizio , Scre-men-ti-ni-o. Add. m. Di scremento V e di Escre
all'uffizio. (V)
Scnamane , Scra-m-re. [N. ass.) V. A. V. e di' Esclamare. Lat. ex
mentizio. Rucell. Dial. filos. o. Per lo turbolento accendimento
clamare. Gr. 8ogv. G. V. 2. 18. 6. E 'l nostro poeta Dante Ali
di fuoco scrementizio delle pi violenti passioni. (Min) .
ghieri, scramando contro al vizio dell'inconstanza de' Fiorentini ec., Scnemesro, Scre-mn-to. (Sm sinc. di Escremento. F. e di Escre
disse tra l' altre parole : ec.

Scranna. [Sf. Sorta di seggiola per lo pi di legname; altrimenti]


Ciscranna; pi comunemente) Sedia. (V. Sede.) Lat. scamnum. (Dal
cclt. gall. cathruichean sedie. Nella stessa lingua crann albero. I pi
da scamnum.) Tass. Am. . 2. Le scranne, le lettiere e le cortine,
E gli arnesi di camera e di sala, Han tutti lingua e voce.

mento. Lat. excrementum. Gr. rspirrouz. Varch. Lez. 24. Si serve


talvolta infino degli scrementi e vilissime superfluit in qualche uso
o utile o necessario. -

(Med.) Scre-men-zi-a. Sf Lo stesso che 1 Scheranzia, Spri


Scaenza.
manzia, [Squinanzia , V.] Lat. angina. Gr. xvv'X- Salvin. Disc.
. 434 Onde, comparito egli in pubblico colla gola fasciata non

fauci
2 E fig] GrS. Gir. 2. Davit disse: benavventurato quegli che
verbo, accagionandone una scremenzia o infiammazione dima
disse
ec.]
ma i suoi emuli, beffando, dissero non essere quella
non andr al consiglio de' felloni, e non istar nella via de' pecca
cap.
Pallad.
di''Screpolare
e
V.
A.
V.
ass.
N.
Scre-p-re.
Scaepane,
:
cathedra
lat.
(Qui
pistolenza.
di
tori , e non seder nella scranna
4o. tit. Come si soccorra alle stufe e malte, se elle screpano.

lo stampato ha cattedra in vece di scranna.)

(V)

Crepare,
stesso che
N. ass.1 Sembra
3 - I Sedere a scranna, fig.= Far da giudice, Sentenziare. ] Dant. Scepazzane,oScre-paz-z-re.
i. Gr.
disrum
Lot locrepare,
Scoppiare forse anche Sghignazzare.
9. 79. Or tu chi se', che vuoi sedere a scranna, Per giudicar da
lungi mille miglia Con la veduta corta d'una spanna?
axi. Pataff 8. Il gozzo volsi dietro, e screpazzai. (Nel testo
(Comandare. Malm. 6. 7. Ed oprar che Baldon resti schia del Ghigi si legge questo esempio nel cap. 9 , e il comento spie
rito, Che ambisce in Malmantil sedere a scranna.
ga : Scrpazzare, sghignazzare.)
Scazaro, Scre--to. Add. m. Lo stesso che Scriato, V. Buon. Fier. Scarpio, scr-pi-o. Sm. Romore , Strepito. Questa voce che regi
--

4. 2. 7. Gli screati libricoli, a sentenze E

detti in abbrevia

strata nell'Ortografia del Seminario di Padova. ( Forse cosi detto

ture Ristretti, anzi rattratti a mo' di punti. E Salvin. Annot. ivi:


Screati, che diciamo anche Scriati ; di piccola forma, venuti a stento,
creati imperfetti. (N)
Screato. * Sm. sinc, di Escreato. Spurgo di catarro, V, e d'Escreato.

, Scre-po-ln-te. Part. di Screpolare. Che screpola V.


s
di reg. (O)
, Scre-po-l-re. N. ass. Cominciare a crepare, Fare scre
s

Pasta. (N)
Vocab, VI.

dal romore che fanno le cose, allorch crepano) Berg. (Min)

polo o crepauura; altrimenti) Fendersi, Arirsi. -, Crepolare, Scre


l

SCRIGNO

19o

SCR EPOLATO
pare, sim. (V. Crepare e Spaccare.) Lat. findi, fatiscere, biulcari, ri

dell'uova un asse di dodici once , vedendoli in mano si scriato, e

nas agerc Gr. cxairtr.Buon.Tanc. 2. 5. Che la terra ha perduto ogni

ridotto a un'oncia , ec.

alimento, E screpolati son sino a' pantani. Red. Ins. 83. I marzolini, Scaina. [Add. usato in forza di sm.] V. L. (Segretario di ogni ma
gistrato presso i Romani ; presso noi in generale) Scrivano, Scrit
prima che bachino, in molti luoghi screpolano e si fendono.
tore. Lat. scriba , scriptor. Gr. ypxpvs. Dant. Par. o. 27. Ch'a
2 (Archi. e Pitt.) Baldin. Voc. Dis. Screpolare si dice fra nostri
s ritorce tutta la mia cura Quella materia, ond'io son fatto scriba.
artefici ad un vizio di certa calcina , con la quale si fanno intona
chi
dipignere a fresco, o per coprire facce e mura d'edifizi, 2 - [Presso gli Ebrei ] Scribi si dissero anche i Dottori della legge
poich cotale intonaco s'apre e fende in diverse
; il che fanno giudaica, il cui ministero era di copiare e spiegare i libri santi.
V erano gli Scribi della legge le cui decisioni ricevevansi con molto
anche le mestiche , o imprimiture di tele o tavole o mura per di
pignere , a cagione de' composti non adattati a tale effetto. (A) (N)
rispetto; gli Scribi del popolo , ch'erano magistrati, e gli Scribi
comuni che erano notai pubblici o segretari del Sinedrio. Lat. scri
Screpolato, Scre-po-la-to. Add. m. da Screpolare. Fesso a minuto in
bae. Fr. Jac. T. 3. 6. 3. Or non sai tu di questi can Judei, Ed
pi luoghi. , Crepolato, sin. ] Lat. fissus , rimosus. Gr. uox
euos, xs3 pu. Salvin. Disc. 1. 49. Sieno come sgraffiati e ancor degli Scribi e Farisei , Che ci hanno morto Ges Nazareo, E
'n sulla croce l' hanno conficcato ? Segn. Conf instr. Dicevano que
screpolati ,
abbiano la pelle stracciata.
Scribi calunniatori, e dicevano bene, ancorch non intendessero
ScreroATvna, Scre-po-la-t-ra. (Sf) Crepatura, Fessura, Pelo. Lat. gli
ci
che dicevano.
rimula , fissura. Gr. cxios.
Screpolatura diff da Screpolo. Screpolatura l'atto dello scre ScRue Accitino , Scri-bac-chi-no. Add. e sm. Scrittore d'inette cose, Im
polare e la piccola divisione che ne seguc : Screpolo sempre que piastrafogli. Ares. Impr. Berg. (Min)
Scrinere, Scri-be-re. Att. e n. ass. e pass. V. L. e A. V. e di' Scri
sto secondo, non mai il primo.
vere. Fr. Barb. 2o3. 7. E del cibo Simile scribo. (V)
ScrePolo, Scr-po-lo. Sm Screpolatura. (V. Screpolatura.) Lat. ri
mula, fissura Gr. ros. Red. Ins.83. Su quegli screpoli e su quelle ScrueLITA.* (Filol.) Scri-bli-ta. SfV. L. Focaccia di farina intrisa con
uova, che noi diciamo Berlingozzo. Lat. scriblita. (O)
aperture
marzolini) dalle mosche e da' moscherini son partorite
l' uova ed i bachi.
ScaieLITARio. * (Filol.) Scri-bli-t-ri-o. Add. e sm. V.L. Quegli che
Scaescente, * Scre-scn-te. Part. di Screscere. Che scresce. V. di reg. faceva e vendeva le scriblite ; Ciambellajo. Lat. scriblitarius. (O)
Lo stesso che Discrescente, Decrescente , V. (O)
Scaleona, Scrib-ni-a. N.pr. f Lat. Scibonia. (Dal lat. scribo io
Screscea, Scr-sce-re. N. ass. anom. Contrario di Crescere. I Lo scrivo) - Figlia di Scribonio, la quale spos in terze nozze Au
stesso che Discrescere, Decrescere, V1 Lat. descrescere. Gr. pasovo gusto e gli partor Giulia. (Mit)
Sau. Franc. Barb. 3. ao. E tanto iscresce l'onor di costei, Quanto ScriboniAno,* Scri-bo-ni--no. N. pr. m. Lat. Scribonianus. (Da Scri
bonio.) - Furio Camillo. Consolo e generale romano che insorse con
per lei Esso tenuto di picciol valere.
Sciascmuro , Scre-sci-to. Add. m. da Screscere. V. di reg. (O)
tro Claudio, e fu ucciso.- Largo. Medico latino sotto Tiberio. (Mit)
Scainomio
, Scri-b-ni-o. N. pr. m. Istorico latino sotto Nerone. (Mit)
ScResPARE, Scre-sp-re. Att. Disfar le crespe di una cosa increspata;
Scacchi. * (Bot.) Sm. pl. Nome che si adopera in Toscana per in
contrario d'Increspare. (A)
dicare la viola
l. Lo stesso che Jacea, V. Targ. Diz. (N)
2 E n. pass. Vallisn. Se si torna a tirare all'infuora l'intestinetto ec,
quanto pi s' aliunga e si screspa, tanto pi l'osso resta indietro.(A) ScRicchiARE , Scric-chi-re. N. ass. Lo stesso che Scricchiolare, V.
ScezIA, Scr-zi-a. 5f1 V. A. Lo stesso che Screzio, V. Dittam. 2.
Salvin. Trif. E la gravosa Terra scricchi squassata dalla punta Di
Nettunno a tre denti. (A)
24f. E perch col marito prese screzia. Dep. Decam. o6. Per tor
la fatica del cercarne in Fazio Uberti, che screzio e screzia ancora ScaicchioLane , Scric-chio-l re. N. ass.) Si dice di qualsivoglia cosa
disse, all'usanza antica.
dura o consistente, la quale renda suono acuto nell'essere sforzata,
ScaEzARe, Scre-zi--re. Att.1 Macchiare con pi colori, Fare scre
o nello schiantarsi.,Scricchiare, sin. Lat. crepitare. (Da scricchia
re: e Scricchiare voce fatta per
In ingl. screak, in
ziato. Lat. variegare, maculare. Gr. roxiAxur, vraivav. (Da Scre
zio.) Cr. alla v. Sgorbiare.
oland. kraken, in dan. krigen, in illir. cikkati ec. In ted. krachen
ScneziAto , Scre-zi--to. t.Add. m. da Screziare. Di pi colori. -,
scoppiare, tuonare.)
Scriziato, sin. (V. Macchiato.) Lat.varius, versicolor.Gr. roxpovs. 2 - Proverb. I La pi cattiva ruota del carro sempre scricchiola o
Bocc. nov. o. 2. Colei , la quale si vede indosso li panni pi scre simile = Chi ha pi difetti sempre quel che pi parla. V. Ruo
ta , S- 1 , 4.
ziati e pi vergati, e con pi fregi, si crcde dovere essere da molto
Scric chio-l-ta. (Sf] Suono o Rumore che fa alcuna
pi tenuta, e pi che l'altre onorata. E num.3. Queste cos fregiate,
cosa nello scricchiolare.
cosi dipinte, cosi screziate, o, come statue di marmo , mutole ed
insensibili stanno, o si rispondono, se sono addomandate, che molto Scauccio. (Zool.) Scric-cio. Sm. Lo stesso che Scricciolo , V.] Morg.
sarebbe meglio l'avere taciuto. Dep. Decam. o7. E intese, come
25. 3o6. Perocch tiene aperta per natura La bocca, quando di sonno
noi crediamo , Pampinea donne screziate e panni screziati, fatti ha capriccio , E lascia addormentarsi dallo scriccio. Lor. Med. canz
con fregi , o di pezzi e liste di pi colori. Salvin. Annot. FB.
8. 3. Foro macchie come scricci , Mangio pampani e viticci.
4
2. 1. Vestevestis
screziata,
vale partita in vari colori, colle sue stri Scaicciolo. (Zool.) Scric-cio-lo. Sm.] Picciolissimo uccelletto solita
sCC
segmentata. (N)
rio, che tiene sempre la coda ritta, e sta per le siepi, f e le bu
2 - (Ar.Mes.) Saponi screziati : Quelli la cui sezione presenta ac che degli alberi. di color bruno con strie traversali di nero bianchic
-

---

cidenti molto simili a quelli de' marmi colorati. (D. T)


ScarzATURA. * (Ar. Mes.) Scre-zia-t-ra. Sf. Operazione di macchiare

una superficie con pi colori ad imitazione del diaspro , del gra


nuto ec. (D. T.)

Scnezio, Scr-zi-o. [Sm. V. A.1 Cruccio, Discordia, Scisma. -,


Screzia, sin. Lat. discordia, contentio , dissidium. Gr. ps ,
zipso Sa. (Dal lat. secretio separazione.) Fr. Jac. T. Quando
nelle contrade Aggiace alcun castello, "N istante metti screzi Infra
frate e fratello. Dittam. n. 7. Spento ogni mio pensier, che movea

cio alla gola ed al bordo delle ali ; ha coda assai corta e rile
ala.
f a terra, e canta dolcemente anche nel cuor dell'in
verno. Forse cos detto dal suo verso e dal suo latino, che fa Cric.
Altrimenti Forasiepe , Re di macchia, ed in alcuni luoghi d'Italia

Reatino, Regillo, Reillo.] -,Scriccio, sin. Lat. passer troglodytes,


[I motacilla troglodytes Lin..] Gr. rpyAovrs. Ricett. Fior. 85. Ar
donsi molti animali, come gli spinosi gli scriccioli e le rondini,
Buon. Fier. 4. 2. 7. E far s che non passi, e non alieggi Scricciol
ira siepe e siepe.

--

- -

screzio E dubbio al mio andar, subito presi Consiglio tal, del qual 2 E per simili. Essere o Parere uno scricciuolo dicesi di Persona
ancor m' prezio.
giovane e piccola. Cirff: Calv. 2. 68. Vedendo percosso Esser da
- [Onde In screzio , In iscrezio, In screzi = In discordia ,
quel che non prezzava un picciolo, Perocch allato gli pare uno
In lie, In briga, In contesa. Bocc. nov. 7. 6. La Belcolore ven scricciolo. Salvin. Annot. F. B. 4. 2. 7. Una persona giovane ,
ne in iscrezio col sere. Buon. Fier. a. a. 5. O sonci pi pignatte piccola, si dice essere uno scricciolo. (A) (N)
li screzi colle rape ? E Salvin. Annot. ivi: Screzio , cio discor ScRucNA. (Sf) V. A. V, e di Scrigno. Fr. Jac. T. 2. g. 1o. E ser

dia, da un latino barbaro discretio , cio discordia, in vece di dis rati nelle scrigne Auro , argento e gemme care.
sidium. Nel
dell'Iliade per volere spiegare quello uarri Scaionetto, Scri-gnt-to. Sm. dim. di Scrigno.
r pirarr, usai fa parola screzio. (A) (N)
Scaigno. Sm1 Spezie di forziere per conservar danari, ori, gemme ec.
2 - Variet di colori o di fregi. (Dal lat secretio separazione: e val -, Scrigna, sin. (V. Cassa) Lat. scrinium. Gr. zario. (In brett
Separazione , Distinzione in pi colori.) Buon. Fier. 4. 2. 1. Se 'l skrin,in gall. sgrin, in ted. schrein, in isved. skrin, in franc. crin,
vestir puro, o tutto screzi e tresche, S'all'usanza, o fior d'uso, ec.
in ungh. szekremy ec. In illir. skrovnica nascondiglio, ripostiglio
3 -, (Bot) I fioristi danno questo nome ad alcune strisce di vari da skrovan nascosto. In ingl. shrine reliquiario.) Nov. ant-74 3. Gli
colori che si mescolano col color principale del fiore. (D. T.)
fece dire a un altro, che gli volea accomodare uno gran tesoro, in
Screzione,* Scre-zi-6-ne. Sf: sinc. di Discrezione. V. A. V. e di Di molti scrigni. Mil. M. Pol. Pi di cinquemila liofanti , tutti co
-

screzione. Nat. S. Gio. Batt. 3o. Fu anche il fervor suo dirizzato

dalla screzione o vero scienza. (Qui indica Senno, ossia la scienza


d'insegnare a discernere prudentemente il bene dal male, il giusto
dall' ingiusto) (N)

Scuo, Scri-a-tl-lo. Add. m. dim. di Scriato. Alleg, a 23. Dal.

perti di panni ad oro e a seta , e ciascuno hae addosso uno scrigno


pieno di vasellamento d'oro e d'ariento. Cr.5. 27. 4. Il legno del
sorbo cc. molto convenevole a lavori ec. degli scrigni e dcll'assi
e tavole. Mil. M. Pol. Lo scrigno in nostra lingua vuol dire un
forzieretto. (N)

l'altra banda se ve ne capitasse un altro male assettato, scriatello,


Onde Votar lo scrigno, fig=Spendere quanto si ha Tasson.(P)
atlamatuzzo, di magra presenza , ec. (V)
a * Cassetta ordinariamente rotonda in cui gli antichi chiudevano
Scruaro, Scri--to. Add. m. Venuto suo Cresciuto a stento, Di poca
i loro manuscritti arrotolati. (Ne)
care, Delole., Screato, sun. Lat. minutus, gracilis. Gr. lax.rds, 3 [Per simil. Quel rilevato che hanno

(Dallo spagn. descriado indebolito, che sembra fatto dalla par


ticella privativa, e da criado creato, quasi voglia dirsi Cosa non ben
retato inal prodotta.) Cron.Mo eli.3o.Nacque a Giovanni il secon
do figliuolo maschio ec.; e perch era molto minuto e iscriato, creden

sulla schiena i cammelli e

li uomini gobbi. (V. Gibbo.) Lat.gibbus. Gr. mvprds. Volg. Ras.


lo scrigno si comincia a fare, si debbono dare le maggiori
pillore degli ermodattili. Tes. Br. 5. 46. E molto temono (i cammelli)

&

neve, e grande freddo ; e 'l grande scrigno, ch'egli hanno sul dosso,
do non vivesse, il feci battezzare il di medesimo in santo Giovanni,

a - Scomato, Indebolito, Diminuito nel suo essere, detto delle co.


el Pav. Mon. 1 ao. La villanella, usata a vendere la sua serqua

gli Arabi, che gli tengono, fendono la pelle per mezzo la schiena, e
corticanlo infino al terzo delle coste, e cavano quello scrigno, ch'
tutto grasso, e quello insalano, e serbanlo molto, e condiscoue loro

SCRIGNUTO

SCRIPTORE
i 9i
ella ti verr incontanente dictro. Maestruzz. a. 8. 3. Il terzo, quando
lo spicc con un boccone. Bemb. Aso. a. g8. Quando
e'
l' occulto revela con parole comuni, con canzoni , o segni, ovvero
alcun caso , che sopra lo scrigno dell'uno (cammello) le some di due iscritta, che chiamata libello
E 2. 32. 6. Non fa forza ,
pongono i loro padroni Varch. Suoc. . . Ed io non aveva que quantoch al peccato, se alcunofamoso.
o colla parola, o colla scritta, ov
sta gobba, anzi era diritta come un fuso ; bench lo scrigno non vero cenno , ovvero con
fatto si menta.
me fa bruttezza egli. (V)
Inscrizione. Lat. inscriptio. Gr. rypzh, ripaga. Dant. Inf.
4 - * E detto d'altra cosa rilevata che risalti. Franc. Succh. nov. 2 &. 27. Sovr'esso vedest la scritta morta ? E 1 . 7. Ci raccostam
a 56. E messo il braccio su uno di questi taglieri con lo scrigno del mo dietro ad un coperchio D'un grande avello, ov'io vidi una scritta
l'oncino di sopra, e con molta stoppa di sotto cc. (Questo oncino Che
diceva : Anastagio papa guardo Pit. SS. Pad. 2. 249. Sopra
era la mano storta, d'una fanciulla, di cui aveva detto di sopra,
alla porta era scritto cos ec. E parendogli vedere cassare la scritta,
che l'aveva rivolta sotto il braccio, quasi come un oncino allo'n su.)(V) che
diceva
a Giovanni, svegliossi, e torn in se. (Diceva, cio par
Scatcnuro, Scri-gn-to. [Add. e sm. detto di persona. Che ha lo ri
lava di lui, di Giovanni.) (V)
gno ; [ed soprannome che si d ai gobbi..] Lat. gibber, gibbus. Gr.
Obbligo in iscritto. Lat. syngrapha. Gr. avvrpz.0. Bocc. nov.
vprds. Lib.Mott. Entrando uno scrignuto in una citt, nella quale 3 So. 2. Siccome colui che di ci non aveva n scritta n testimonio.
era uno statuto ec- Maestruzz. . 8. Se alcuno avesse avuto grande Franc. Sacch. rim. s3. Carta n scritta non gli valse teco Bocc.
o piccolo o torto naso, se scrignuto, cispo degli occhi, continua
2. n. 9. Per belle scritte di loro mano s' obbligarono l'uno al
ogna, e molte altre cose. Lor. Med. canz. 7.4. Pi scrignuta
altro. (V)
d'una chiocciola. Ciriff Calv.5.7. Resta impedito''Di quella spalla,
a - Onde Fare scritta o Gettare la scritta:= Ridurre in iscrit
e divent scrignnto, Che 'l diavol non l'are'riconosciuto. BuonFier
tnra un contratto o simile. V. Gettare, 5.33, e] V. Fare scritta, S. .
4 . 9. Guardisi l'uom sol d' essere scrignuto. Vit. Barl. 34 vul
Contratto di matrimonio disteso in iscritto. Ambr. Cof . 2. Per
canus, che fue un villano scrignuto, molto disleale, e alla fine di 4 concluder la scritta e 'l parentado. E 2. . Squadernaronmi La scritta
venne fabbro
bisogno di vivere. Salvin. Annot. 4. 5. 3. Ha
del parentado. Malm. 4. 4o. Fu volentier la scritta stabilita. Cecch.
la schiena gobba : e questi tali hanno il soprannome di scrignuti , Mogl.
. a. Beu sapete che 'l vecchio ha rappiccato. Il filo con pan
quasi portino sulle spalle lo scrigno, come quegli che vendono le
dolfo , e vuol che oggi I' soscriva la scritta. (N)
tele e vanno alle case. (N)
a -- * Onde Fare la scritta=Stipulare il contratto del matrimo
2 - [ Detto di Cammello o Dromedario, come quelli che hanno una
nio. V. Fare scritta, $. a. (A)
o due prominenze sul dorso, a guisa di gobba o scrigno.] Morg.
vivande. Morg. 9. g3. Morgante di di morso nello scri

E tutto

--

8. 84. E intanto un, c'ha veduta Quella cammella, diceva:


Dio , Ch'ell' del Dormi ostier quella scrignuta.

per

---

Scaittaccio, Scrit-tc-cio. Sm pegg. di Scritto. Alleg. 9f. Vintesi,


padron mio, per discrezione, Pi che per lo scrittaccio, o pel so

netto. (V)
3 - Per simil. Convesso, Arcato, e dicesi di cose. Lat. concavus,
gibbus , gibbosus. Gr. xvds, xoiAos. Volg. Ras. Tutte le vene ma Scatto. Sm. Scrittura tqualunque.] Lat. scriptum, scriptus. Gr paua.
Inf9. 54. Di parecchi anni mi ment lo scritto. G. V. 24fo.
scono dalla parte scrignuta e colma del fegato. imperocch il fegato Dant.
2. Secondo il detto e scritto de' libri degli antichi. Borgh. Orig.
dentro cavo, e di fuori colmo e scrignuto. Franc. Sacch. nov87.
-

Questo fu dipinto, gi fa pi tempo, per lo re Carlo

che

Fir. 64. Servendo gli scritti (libri) loro alle decisioni delle liti par

Primo,
ticulari. (V)
fu magro, lungo, col naso scrignuto.
ScaimA. SfV. e di Scherma. Morg. 7.2 . Ma questa volta la scrima sua 2 - In iscritto, Per iscritto, posti avverb. Contrario di A bocca. V.
Per iscritto. Dant.Purg.a. 44. Tal che parea beato per iscritto. G.
erra. E st. og. lo t'ho pi volte, adoprando ogni scrima, Per non
V. 9. 95. . Domand loro per iscritto e con suggello il mandato
saper quanta virt in te regna, Riguardata, o mia spada, tanto degna.
aveano dal loro Signore. Bocc. nov. 8o. 3. Dando a coloro, che
a - Per metaf. Perder la scrima = Perder la regola dell' operare, che
sopra ci sono, per iscritto tutta la mercatanzia Ar. Fur. 5. 33.
Escir di s, Non saper quel ch'un si faccia. V. Perdere, $.38i Ch'ella
gli avea giurato a bocca e in scritto , Che mai non saria
a regula aberrare.
ad altri che a lui, sposa. Vit. SS. Pad. 2. 336. Va in casa,
3 - [E Stare in sulla scrima= Stare a tu per tu ) Buon. Tanc. 5.
recami per iscritto ogni mio tesoro, e ornamento in oro, e in ariento,
7. Ma or meco Tu non dovresti stare in sulla scrima. E Salvin.
o in altra guisa che sia. (Cio, l' inventario d'ogni mio tesoro.) (V)
-Annot. ivi: In sulla scrima: In sulla scherma, in su queste stoc
-

- -

(La Cr. legge gioja e non guisa alla V. Gioja) (N)

catelle. (N)
3 -* DicrsiMettere in iscritto e vale Recare in iscrittura, Stendere
Scamaola, Scri-m-glia. (Sf V.A. Lo stesso che Schermaglia, V.
in carta. Domen. Ist. Giov. l. 25. Domandavano ch'espressamente
Lat. propugnatio, defensio. Gr. irparcuds. Fr. Giord. Pred. R.
mettessero in iscritto ci che volevano dare e contribuire in quella
Fu inutile ogni scrimaglia adoperata dal valentuomo. Zibald. Andr.
guerra. (P)
Vi oppose la scrimaglia della sua spada.
Scrima roRe, Scri-ma-t-re. Add. e sm. V. e di'Schermitore. Dolc. Scaurro. Add. m. da Scrivere. Lat. scriptus. Grpafos. Amet.
7o. A' versi scritti nello antico avello Franc. Sacch.. nov. 27. Fece
Orat. lib. 3. Berg. (Min)
una cedola scritta, e piegatala, la leg tra pi zendadi- Red Lett.
Scaimura. (Mit. Scand.) Gigante, in un guanto del quale il Dio Thor
Occh. Tra' mici libri antichi, scritti a penna, ve n' uno intitolato:
stette nascosto un intero giorno. (In illir. skrimati vibrare.) (Mit)
Trattato di governo della famiglia.
Scania, Scri-mi-a. Sf Arte della scherma. V. e di Scherma. Giamp. 2 - Nota costrutti. Vit. S. M. Madd. 85. Le parole che il Si
Maff Vit.S.Teodos. cap. . In ultimo si applic al pi sicuro par gnore
disse in sulla Croce. Io non mi curo di dirle, scritte altrove, se
tito, con risoluzione di non voler esser prima dottore che discepolo,
-

e di non entrare in isteccato senza aver appreso la scrimia.(G. V.)

Sciamatura , Scri-mi-na-t-ra. Sf. V. L. Quel solco in sul cranio,


onde in due parti dividonsi i capelli. Lo stesso che Addirizzatura,
Dirizzatura, Discriminatura, V. Bemb. Asol. 2. 3. La quale (treccia)
luugo il soave giogo della testa dalle radici egualmente partendosi ,
e nel sommo segnandolo con diritta scriminatura, per le deretane
parti s'avvolge in pi cerchi. (A) (B) (N)

Seanumaz, Scri-mi-re. N. pass. V. A. V. e di Schermire, nel sign.


di Difendersi. Lat. se tueri. Rim. Ant. B. M. Sennucc. Ben. Mes

non se di quest'una ec.(Cio, essendo gi scritte nel vangelo) Vit.


SS. Pad..og. Andate dunqueper tutta la cittade, e recatemi iscrit
to tutti li miei signori che trovate. ( Cio , scritti o pure in iscrit

to.) E appresso : Tutti li poveri della cittade, che erano per numero
settemilacinquecento, gli furono recati scritti. (V)
- Per simili. si dice a cose in cui si scorge qualche lavorio fatto
dall'arte o dalla natura. Pallad. Genn. 16. Dicono i Greci, che le
mandorle nascerebbono scritte, se s'aprissse il nocciolo, quando ella

si pone, e cosi sano si togliesse il midollo. Passav. 376. L'arte ma

gica apparata da demoni insegn e lasci scritta, secondo il con


sere, in modo che questa canzone vi manifesta, e non so ch'io mi
siglio de' suoi maestri in una colonna di marmo scritta scolpita (V)
prenda , o di scrimirmi , o tacito morire. (N. S.)
Scritt6-jo. Sm. Piccola stanza appartita per uso di leg
Scamaae , Scri-n-re. Att. e n. pass..] Sciorre e Distendere i capelli, Scarrroso,
gere, scrivere e conservare scritture; altrimenti Studiolo.) Bocc.,
o piuttosto Separare i capelli in due parti per mezzo la testa, secon
Lett.Pr. S. Ap. 3og. Comporre nello scrittojo. Galat. 86. Ora che
do il sign. del latino Discriminare; Fare la scriminatura. Lat. cri
nes solvere. Gr, rAdzaac

xAsur. (Dal lat. discriminare s'ebbe a dire

aferesi scriminare, di cui sinc. scritture.) Bocc. Com. If 5.


i piace di lasciare stare la sollecitudine, la qual pongono, gran par
te del tempo perdendo appresso il barbiere, in farsi pettinare la bar
ba ec., ed in ispecchiarsi, azzimarsi , allichisarsi , scrinarsi i ca
pelli, ora in fornna barbarica lasciandogli crescere, attrecciandogli,

avvolgendosegli alla testa, e talora soluti su per gli omeri svolazza


re, ed ora in atto chericile raccorciandogli.
2 - Scrinar le cavalle della razza, Tagliar loro il crine del collo
ed un poco anche la coda. (Da s privativa, e da
))

debbo io dire di quelli che escono dello scrittojo fra la gente colla
penna nell'orecchio? Segr. Fior. Cliz. 4. 2. Si ritirava in casa nello
scrittojo, dove egli ragguagliava sue scritture, riordinava suoi conti.

Capr.Bott. 7. 4. Deh dimmi la ragione, perch i pi fanno dipin


gere a verde gli scrittoi, e simili stanze? Lase. Mostra 2. Guazzaletto,

che fa poche parole E molti fatti, ma nello scrittoio cc Burch. 2. .


Per che cagioni Mi cavi il tuo Burchiel dello scrittoio? Varch. Lez.

a 6. Come si pu ancora vedere nello scrittoio di Sa Eccellenza.


tasc. Gelos.49. Dovedi' tu ch'egli ha detto che'son rimasti? R.
Nello scrittojo, in sullo scannello, smemorata (N)
2 -* Studiolo, Scrigno sul
si scrive.Algar. Nett. dial6Berg(N)
Scamaruo, Scri-n-ri-o. Add. e sm. Specie di Cancelliere o di Archi Scarroa,
scrittore. t Add. e sm.1 Che scrive, -Autore t di opere

vista. Lat. scrinarius. Pignor. Lett. Berg. (Min)


Scanaro, Scri-n-to. Add. m. da Scrinare. Che ha i crini sciolti e
distesi, (o piuttosto divisi dalla scriminatura in due parti. Lat. pas
sis erinibus. Gr.raoxuov in Au9vros.G. V4 ao. 6. Tutta spogliata di
vestimenta, c' crini del capo diligentemente scrinati, questa, disse, ec.
Pecor. g. 8. nov. 2. Chiamato Guelfo suo marito, e tutta spogliata
de' suoi vestimenti, e i crini del capo diligentemente scrinati disse:

scritte.) (V. Autorc) Lat, scriptor, auctor Gr. rvyypacs. Bocc.

concl. 9. Ma se pure presupporre si volesse che io fossi stato di


quelle lo 'nventore e lo scrittore, che non fui , dico che io non
mi vergognerei.Dant. Par. g. 4o. Ma questo vero scritto in molti
lati Dagli scrittor dello spirito Santo. But. Purg. . . Per dice
Lo cantor , cio lo scrittore dei bucolici carmi. E' altrove : Bench
la mano sia strumento dello scrittore, la mente quella che detta

niune malie possono essere ; vieni, e usa il nostro congiugnimento,


e ordina.Ar. Fur. 29. 29. Onde materia agli scrittori caggia Di se
ScrusrianAre , Scri-stia-n-re. Att. Costrignere altrui a lasciar la re
lebrare il nome inclito e degno,
ligione cristiana; e nel n. pass. Lasciare d'esser cristiano. Altri
2 - Copista, (Copiatore, Amanuense, Menante Lat. scriba, notarius,
menti Sbattezzare. Contil. Lett. 56. Berg. (Min) (N)
librarius. Boccom. Dant. Inf.4. Ma perch questo poco resulta, il
scartita. Sf) Scrittura. Lat. scriptus, scriptum, scriptura. Gr. puua.
lasceremo nell' arbitrio degli scrittori. Maestruzz 2. 34 2. Tutti co
Bocc. no. 85, 6, Seppi, che se tu la toccherai con questa scritta, loro, che fanno statuti contro alla lia della Chiesa, sono isco
-

i 92

SCRIVERE

SCRITTORELLO

mie scritture, e de' miei passati, allora e poi le tenni occulte e rin
municati, e i loro iscrittori. Salvin. Annot. F. B. 4. a. 7. Di due
chiuse. Alleg. Quasi certo de' buoni effetti della scrittura del suo ce
sorte erano gli scrittori: l'una di quelli che scrivevano d'antico e
lebre quaderno.
bel carattere da i Latini perci detti antiquari, e da' Greci calli
grafi; l'altra di coloro che scrivevano presto e usavano compendia
2 * Onde Ragguagliar le scritture = Trasportar le partite del
literarum et notas, perci detti Abbreviatori , in latino Notarii, in
giornale al libro maestro de'debitori e creditori. V. Ragguagliare,
.
r. tachigrafi , cio, veloci scrittori. (N)
S A. ( A ) E Scrittura doppia , dicesi presso i negozianti il tenere i
3 * (Pitt) Scrittori in vetro : cos chiamansi Coloro che dipingono
sul vetro. Baldin. Dec. (A)
libri in partita doppia. V. Libro, S. 1 , 6. (D. T.)
8cRutTonelLo , Scrit-to-rl-lo. Add. e sm. dim. e disprezz. di Scrit 12 -* (Leg.) Scrittura dicesi comunemente per Istrumento, Contratto.
tore nel primo sign.- , Scrittoretto, sin. (A)
V. e di''Scritta in questi sensi. (Az) (N)
ScrittoReTro, * Scrit-to-rt-to. Add. e sm. dim. e disprezz. di Scrittore. ScRITTURAemLE , Scrit-tu-r-bi-le. Add. com.T. de' computisti, ec. Che
dee essere scritto a libro. (A)
Lo stesso che Scrittorello, V. Car. Lett. t. . p. 245. Dice che
ScaITTuracciA , Scrit-tu-rc-cia. Sf pegg. di Scrittura ; altrimenti Scrit
Luigetto uscir un tratto di etto , cortigianetto, scrittoretto. (Br)
ScRuttoRIA , Scrit-to-ri-a. Sf Lo stesso che Scrivaneria. Bemb. Lett.
taccio. Magliab. Lett. (A)
Mi bisogn trovarne ad imprestito per pagare la scrittoria, vacata ScRTTURALE , Scrit-tu-r-le. [Add. usato come sm. parlando di perso
na.] Scrivano. Lat. scriba. Fag. C'om. Tenere bene un libro d'en
e promessa a mia istanza, ec. (A)
-

ScRITToano , Scrit-t-ri-o. Add. m. Che serve a scrivere. Gab. Fis.

trata ed uscita, e tutti gli altri che bisognano per farsi un buono

Schisto scrittorio. (A)


e perito scritturale. (A)
ScaITTRice, Scrit-tri-ce. Verb. f di Scrivere. Che scrive. Stigl. rim. 2 - Intendente di scrittura o Maestro di scrittura nel sign. di Bibbia.
Berg. (Min)
Menz. sat. 2. Leggete, o scritturali e babbuassi, Col de'Regi pi
d'un libro intero.
ScairtuRA , Scrit-t-ra. Sf] La cosa scritta. Lat. scriptum, scriptura.
Gr. pdua. Cronichett. d'Amar. 3. Venne Daniello, e rifiut ci ScRITTonALE. Add. com. Di scrittura. Appartenente a scrittura. Sal
che lo Re gli promettea, isponendo questa scrittura. Lesse la scrit vin. Pros. Tosc. a. 24. Anche di questo scrittural segno nella loro
tura in questa forma: a peso, numero e divisione. Salv. Avvert. .
gramatica furo gl'ingegnosi ritrovatori.
2. 2. Su le scritture adunque, che parto furono dello spazio di quei ScRTTURARE, * Scrit-tu-r-re. N. ass. Distendere in iscritto. V. del
-

cento anni, delle predette regole il fondamento sar da porre. (V)

l'uso. (A)

a - in questo senso la Scrittura rasa, ritocca, posposta, al 2 -* Far molte scritture, Scrivere ogni menoma cosa. Algar. Non si
accomodano gran fatto di questo grande scritturare i forestieri e mas
terata, cancellata ec. V. Raso add. $. 6. (N)
2 * Relazione in iscritto, Storia, Informazione , Ragguaglio. Red.
simamente i militari. (A)
nel Diz. di A. Pasta. Mali ed accidenti che son noverati nella pun 3 -* Aut. e n. pass. Presso le persone di teatro vale Far la scritta col

tualissima scrittura dal dottissimo signor N.N. E appresso : La scrit


tura di Vostra Signoria Eccellentissima mi pare una scrittura savia,
prudente e ben fondata ec. (N)
3 - Ci che si trova scritto in alcun libro o testo; Lezione. Dep. Decam.
2. E se noi abbiam voluto che in Andreuccio si scriva . . . . . , e in
Alatiel - . . . , e in altri luoghi di questo autore, abbiamo seguito in
ci e la scrittura di questo libro, e quella di altri, che sono molti
e buoni. E' appresso i Si pronunzia per A sonnacchioso e camar
lingo; la quale scrittura trovata in alcuni testi, pu esser buono in
dizio, cc. E 8. Abbiamo voluto pi presto seguire quella , che al
sicuro si vede esser scrittura del Manullo , che questa, la qual si
conosce esser opera di chi non conobbe la dependenzia di tutte que
ste parole dal verbo che era di sopra. E 23. La qual diversit di
scrittura troviamo ancora in Pietro da Perugia. (Cio: la qual diver
sit di lezione troviamo nella novella di Pietro da Perugia.) E 59.
Dopo molte considerazioni pro e contra avute, abbiamo preso di ri
tenere la scrittura comune. (V)

l'impresario. (A)
ScRTTURATissimo , Scrit-tu-ra-tis-si-mo. Add. m. superl. di Scritturato

nel sign. del S. 3. Letteratissimo. Liburn. Selvett. 5. Berg. (Min)


ScauTTURATo , Scrit-tu-r-to. Add. m. da Scritturare. (A)

2 Dicesi di Quel recitante, musico o ballerino che si obbligato


in iscritto di recitare , cantare cc. per un dato tempo in un deter
minato teatro o dove vorr l'impresario. (A) (N)
3 - Che sa di scrittura , Letterato , Scienziato. Liburn. Selvett. 3.
Berg. (Min)
ScnurTuaETTA , Scrit-tu-rt-ta. Sf dim. di Scrittura. Galil. Lett. vol.
3. pag. 39. Avr forse V. E. ricevuto sin ora un poco di scrittu
-

retta, che repentinamente mandai all' Illustriss. ec. (B)

ScRITTURisTA, Scrit-tu-ri-sta. Add. e sm. Interprete della Sacra Scrit


tura. (A) Garz. Berg. (O)

ScRivAcciIARe, Scri-vac-chi-re. Att. e n. ass. e pass. Scrivere malamente


o inutilmente.(A)Aret. Tal. Comm. Prol. Do d'una occhiata alle turbe
che amano; onde veggo . . . chi non mangia per dispiacere, chi non
4 - "Dicesi Cancellar la scrittura e vale cassare lo scritto. Borg.Arm. dorme per letizia , chi compone versi, chi scrivacchia pistole, chi
94. Se cos fosse stato agevole cancellar le scritture, come ec. (N)
sperimenta incanti, ec. (A) E Rag. Scrivacchiando in figure ed in
5 - Commettere alla scrittura alcuna cosa=porta in scritto perch chimere. (N)
ne rimanga la memoria. Bemb. Sto. 2. Le quali cose ragunare , e ScavanA , * Scri-vna. Add. e sf V. Scrivano, S. 3, a. (A)
alla scrittura commettere, non opera di chi ama l'ozio, n di pic ScrivANERIA, Scri-va-ne-ri-a. Sf. Esercizio e impiego dello scrivano.
ciola industria. (Pe)
- , Scrittoria , sin. Fag. Com. (A)
6
- Dare o Mettere in iscrittura=Scrivere.tV. Mettere in iscrittura.1 Scrivania. (Ar. Mes.) Scri-va-ni-a. Sf. Tavola o Tavolino fatto in di
-

Lat. scribere in scripturam redigere. G. V. 7. 5o. 5. I compagni

verse maniere ad uso di scrivere. (A)

**o inavessono
scrittura
le parole
, e la notte.
Benl.
stor. 8. ,via
3 por
An Scaivano , Scri-v-no. Add. e sm. Quegli che scrive ne' libri de'conti,1
la fede
in iscrittura
data, che
lascerebbono
Chi tiene scrittura; nel sign. di Scrittura , S. 1. Vit. Plut. P. S.

corach

tarne le artiglierie, e i prigioni libererebbono


7

25. Egli riprendeva gli scrivani, che non facevanoben l'uficio. Franc.

- Fare scrittura e libri = Comporre opere e libri. V. Fare scrit

Barb. 26o. 22. I Fa la nave attornare ec., ] Allo scrivan da loco In

tura e libri. (N)

galea; tutte queste Cose stanno ben preste, ec.


Copiatore , Copista. Lat. amanuensis , librarius , scriba. Gr. gucypdocs. Borgh. Orig. Fr. 222. Mentre lo cercano liberare da
-

* - ecate in iscrittura= Stendere in carta. sal. Aover. . a. 3.


Le lingue si arrecano in iscrittura, e in iscrittura si recano princi

un piccolo errore, se fu pur suo, e non

cipalmente a fin di perpetuare i pensieri. (v)


9 - , Rivedere una scrittura=Considerarla per la correzione. V. Ri
vedere, S. 4. (O)
no (Eccl.) Scrittura, assolutamente detta, per eccellenza s' intende
la Sacra Bibbia. Lat. Sacri Codices, Scriptura. Gr. ypx. Pass.
322. La Scrittura un fiume alto e basso , nel quale il leofante vi

nuota, e l'agnello il guada. Dan. Par 4 z3. Per questo

la Scrit

del suo scrivano cc. , lo

precipitano in un grandissimo.
Scrivente, Che scrive. Lat. scribens. Gr. ypdor. Fr. Jac. T.
3. 3. 5. E Dio lo scrivano , Ch'aperta ha la mano.
-

a [Ed in questo sign. parlandosi di donna

fu detto Scrivana.

Ovid. Pist. 4. Conciossiacosach, mentre che io dettando la pre


sente lettera , a me scrivana sia pervenuta manifesta novella, che il

tura condescende A vostra facultate. E,


5. La onde vegnon tali mio dolce marito morto.
Ch'uno la fugge, e altro la coarta. Cavalc.Specch. 4 (Marin.) Commesso che viene posto sul bastimento dal negoziante
Cr. Se tu fussi occupato, e non potessi attendere a leggere tutta la cui esso appartiene, per tener conto e stare in attenzione, onde nien
Scrittura; G. V. 8. 5. 3. Uno era messer Benedetto Gatani di Ala
te venga distratto o dissipato a danno del proprietario. Dicesi an
gna, molto savio di Scrittura. Vi.S. Gio Bat 89. Ragionando che Scrivano di nave. (S) (Az)
ancora insieme delle profezie e delle parole della scrittura
ScRuver. * (Geog) Contea degli Stati Uniti. (G)
- Ed usato nel pl. Segner. Mann, Giugn. 6. 5. Non nuo Scalvente, Scrivn-te. Part di Scrivere. Che scrive. Lat. scribens.
vo, anzi usato nelle Scritture, che talor l' astratto significhi il suo Gr. ypdov. Lab.3. Alla presente opera della sua luce si fattamente
concreto. (V)
illumini il mio intelletto, e la mano scrivente regga, che ec. Galat.
- In questo senso dicesi anche Sacra Scrittura, Divina o Santa 36. Affermando che cotale era il principio delle lettere de'Latini uo
Scrittura, e cos nel pl. Segner. Mann. Magg. 7. 4 Che cosa am mini, scriventi al Comune di Roma ; alla ragion de' quali chi an
bulare nelle Divine Scritture, qualor tolto in senso pi metaforico
dasse dietro, ec. (B)
che reale? E a . . Quest' l'acqua loro, cosi chiamata in mille Scalvere,Scri-ve-re. Aut. anom. e n. ass.] Significare ed Esprimere
luoghi
dalle
Sacre
Scritture.
E
24
a.Troverai
tu
per nelle Divine
le parole co' caratteri dell'alfabeto, [e per lo pi con penna sopra
Scritture che Iddio uella giustizia sia detto ricco (V) (N)
carta. , Scribere , sin..] Lat. scribere , exarare. Gr. page. (Scri
- Il
libro stesso in cui si contiene la sacra ctua. Segner. bere dal celt. gall. sgriob che vale il medesimo, onde sgriobhta scri
Mann.
Dic. 3. 3. Senza pigliare altro scco , che una sottana, una
ptus, e sgriobtuir scriptura. Nella stessa lingua grob vale anche
scrittura , un breviario ec. , and da Roma a Lisbona.
scrivere. Altri dal gr. scarphos stilo , con cui si scriveva) But.
d
Passo, Testo della Scrittura.Cavalc. Au. Apost. 54. Pren Purg. 26. .Scrivere invergare le carte, imperocch si fanno nella
o materia per la detta iscrittura si li predicoe la fede. (Parla carta le lettere a riga a riga , come si fanno le verghe nel panno.
-

alla Scrittura

- - -

un passo d' Isaia. ) Segner. Mann. Ciugn. 3. 3. Questa pare


che oltre
sia quella
scrittura
che aui il Si
pi
qual essa
fosse'v5
qui il Signore alleg senza ricordare

E altrove : Mal fa chi scrive , se non iscrive aperto , sicch'e' s'in


tenda. Dant. Par. 5. 85. Si cominci Beatrice questo canto : . -,

- (Comm.) Ci che si scrive ne libri e


rationes, codex dati et accepti. Agn, Pan

uaderni de'conti. Lat.

com' io scrivo. E 8. 13o. Ma tu , che sol per cancellare scrivi ,

42. Solo i libri, e Ic

Pcusa cc. Petr. son, 22 . Alla mano , ond'io scrivo , fatta atnica

Lo maggior don, che Dio per sua larghezza ec. Cos Beatrice a me,

--- -------------

SCRIVIA

SCROCCHIO
1 93
P Stor. 5.37o. vele fatte di sopravveste scriziate di bei co
ori , a veder vaghe. (Il testo lat. ha versicoloribus.)
per altro effetto, se non perch ec.
f. L'azione dello scrivere, scrittura. Bemb.
- E con varia accompagnatura. Salv. Avvert. . . proem. Scauzione, Scrizi
Lett. (A) Salvin Cas. 78. Questi son quelli, coni Frinico Tragico,
Troppo era senza fallo lungo dal mio pensiero, eccellentissimo Si
gnor Duca, lo scrivere in questo tempo dietro a materie pertinenti che l'incominciata da Tespide scrizione di tragedia, quasi a tutta
A questa volta. Bocc. nov. 77. 8. Lo scolar lieto procedette a pi
caldi prieghi, e a scriver lettere. Cas. lett. 38. Ed ora non iscrivo

perfezione ridussero. (N
Schoea,
Scr-ba. f1 V. L. Fossa. Lat. scrobs. Gr. 8pvyux. (Scrobs,
2 Scriver lettere, per lo pi col terzo caso. Cavalc. Att. Apost.
secondo
i pi, vien da scapso fut. del gr. scapto io scavo.) Pallad
94. Scrissono per loro mano alla Ecclesia di Antiochia. (v) (N)
o. La scroba non si vuole il primo anno riempiere affatto,
3 - Comporre, Far composizioni. Lat. scribere, componere. Biut. Febbr.
ma poi l'altro anno ragguagliala.
Purg. 22. . Tu non fosti fedele, quando tu scrivesti la Tebaide. Pass.
- E nel Pusato dagli antichi anche come sm. Pallad Gen. ro.
378. De'quali taccio, per iscrivere brieve.
Quegli medesimi spazi . . . si vogliono lasciare tra li scrobi ec. E
4Registrare.
Bocc.
nov.
6o.
4.
Quegli
che
alla
nostra
compagnia
scritti sono.
PPreso : Sieno li scrobi . . . caiati egualmente da bocca infine al
fondo cc. (Pr)
5 Notare. M. V. 3.
8. Assai in pruova si facevano cassare per
Scaoricolaro
(Bot) Scro-bi-co-lto. Add. m. Aggiunto di semi, ri
essere con lui , e egli gli faceva scrivere.
cettacoli,
rocciuoli,
allorch sono come incaaii da fossette irre
6 - Attribuire, Ascrivere, e pare metafora del S. 3, a. ca. lett.
alla lingua. (V)

8olari. Lat. scrobiculatu (N)


patto fatto,perch non ScRoncolo,
Scro-bi-co-lo. Sm. quasi dim. di Scroba. Piccola fossetta;
e dicesi propriamente di quel Piccolo seno tra il destro e sinistro
prudentissimo consiglio gli

5. Signor s, che son troppi cento scudi di

si scrive parte di essi a cortesia , ma tutto a vizio e lussuria.

- Annoverare. Borgh. Fies. 2 no. Con

ri

scrisse fra' suoi, e se ne servi. (V)

8 - Descrivere. Fr. Barb. 99. io. Quelle donne belle, Di ch'io t'ho
scritto valore potenza. Cavalc. Specch. Cr. 88. Se colpa non fusse

(Alcuni scrivono men correttamente Srobiccolo.)(Scro

culum dim. di scrob fossa.) Pascol. Corp.uman. Berg. (Min)(N)

obicolo

2 - (Anat.) Dices
del cuore, La fossetta del cuore. V.
Fossetta, 5 3. (A
volere stare troppo delicatamente , Cristo non avrebbe lodato Gio Scroricoloso.
(Amat) Scro-bi-co-l-so. Add. m. Che ripieno di
vanni Battista dell'aspro vestimento, ed il ricco dannatonon sarebbe Piccole cavit. Lat. scrobiculosus, (A. O.)
scritto nel S. Vangelio con vestimento di porpora e di bisso. (v) Scroccante, Scroc-cn-te.Part. di Scroccare. Che scrocca. V. di reg.(O)
* Dicesi Scrivere ad uno sotto coverta o coperta d'un altro e

Scrocc-re. Att. Fare checchessia alle spese altrui e per


vale
Scrivergli acchiudendo laMa
lettera
in un invoglio ad altri in Scroccare,
lo pi si dice del mangiare e bere. Lat. immunem abire, parasitari.
diritto. Car, Lett. ined. 2.
voi farete bene a non iscriverne
Gr.
rapzcriv.
(In fianc escroquer vale il medesimo. In provenz.
parola, se non per la via che
altre vi ho detto, per le mani
***ocarattrappare con artifizio, con furberia. Delle quali voci
dcl Cenami, e sotto coverta a lui che ne le dar in propria ma
la radice credesi' esser crocco, detto in franc. ed in provenz. ci oc,
no. (N

o b
Scrivere alla corrente, cio, A penna corrente, e per
estens. Abbandonatamente , Senza ritegno. Car. Lett. ined. 2. 3.
Vedendo che le lettere vengono sicure, m'arrischio scrivervi alla
corrente. (N)

"* che lo scroccare sia tirar con runcino. A me sembra che al

meno l'italiano scroccare, ed il franc. escroquer vengano dal lat.


***
o sia aera malis artibus corradere. In gali. creac spo
gliare) Car. lett. t. d se ne va sempre aliando intorno a quest'o

steria , come il nibbio al macello, per iscroccare alle volte qualche


11 * Dicesi Scrivere al paese. V. Paese, S. 7. (N)
da quelli che passano.
12 - Dicesi Scrivere appuntato, cio Secondo la buona interpunzio 2 Pastetto
- [E n. ass..] Menz, sat. 9. O dammi almeno Tanto, che dopo me
ne. V. Appuntato , S. 4. (N)

13 Dicesi Scrive e a ragione e vale Scrivere con sicuro razio

qualcuno scrocchi.

- Fare scrocchi, scrocchiare. Fag. rim. (A)


a - E Scrivere a ragione d'uno vale Nolare sul libro a conto Scnoccaro, Scroc-cto. Adam da Scroccare, Avuto a macco, V.
d'uno. Bocc. 8. 8 n. o. Scrivono in sul libro della dogana a ra di reg. (O)
gione del mercatante tutta la sua mercatanzia. E appresso : E fatto Scroccarone , Scroc-ca-t6-re. t Verbm. di scroccare ; altrimenti] Scroc
cone. Lat. prandipeta, asymbolus, parasitus. Gr. davaoxos, rag
cgni cosa scrivere a sua ragione, cc. (V)
cinio, filosofia e simili. V. Ragione, 5. 54 (N)

14 - * Dicesi Scrivere di buon inchiostro e vale Scrivere il

suo liberamente e senza riguardo. V. Inchiostro,

parer

S. 3. (N)

15 - Dicesi Scrivere di ricevuto e vale Scrivere di aver ricevuto


alcuna somma. V. Ricevuto, 5. 2. (N)
16-Dicesi Scrivere in alcuno o in nome di alcuno alcuna cosa e vale

orros. Buon. Fier. 3. . . E nfino jeri Parccchi scroccatori A fu


ror di staffili e di forcine, Saltando le scalee dello spedale, Preteser

qua rinfrescamento i ghiotti. E 4. a. 5. Anche tu, scroccatore, spulcia


letti.Car. lett. n. 2. Gli davano i nomi appropriati: essa di vecchio,
di guercio, di lordo; ed egli di furbo, di mariuolo, di scroccatore.
ScRoccArnice ,

Scroc-ca-tri-ce. Verb. f di Scroccare. Che scrocca.


Dargliene credito. Bocc. g. 8. n. 1o. Egli il sicurerebbe (il presta
V. di reg. (o)
tore) della (eolla) mercatanzia, la quale aveva in dogana, facendola
scriver in colui che i denar gli prestasse.E appresso. E fece in suo ScoccarTr, Scroc-cht-to. tsn.1 dim. di scrocco.
nome scrivere ec. ci che ec. v aveva. (v) cron. Morelu. I quai da 2 - [Per simil. dicesi di 1 Quel suono che si fa in gola dopo assag
giato qualche liquore che piaccia. Car. lett. . 2. Con un ciantel
mari nel vero sono ed erano di Niccol del Ricco, il qual Niccol
lino ed uno scrocchetto : oh buon vino! disse; voi dovete, o capi
fece scrivere nel detto Dino, per sua chiarezza. (N)
17 - Dicesi Scrivere in borr e vale Scrivere on supefluit di tano, avere questa vigna da solc.
-

parole. Car. Lett. vol. 1. pag. . (ediz. cit.) Non dico gi cosi dello ScoccnANTe, Scroc-chin-te. Part. di Scrocchiare. Che scrocchia,
Che d o Che piglia lo scrocchio. Il primo dicesi Scrocchiante at
scrivere in borra (che cosi chianno l'empitura di quelle lettere, le
quali . . . si
fare senza scriverle), perciocch in questa sorte tivo, ed il secondo Scrocchiante passivo. Cavalc. nel Bisc. Aunot.
al Malm. (A)
scrivo non solamente mal volentieri, ma con dispetto. (Br)
-

18 - Dicesi Scrivere in escita e vale Scrivere tra le pee. Nov. ScnoccnAne, Scroc-chi-re. N. ass. Fare scrocchii, Usureggiare. Vo
calol. Piem. Berg. (Min)
Ant. 24. Lo tesoriere dinanzi da lui si scrivea in escita. (Br)
19 - Dicesi Fare scrivere e vale Far notare a debito. V. Fare scri Scnocchietro . Scrocchit-t. Sm. dim. di Scrocchio. Lasc. Cen. 2.
vere. (V) (N)
nov. 4. Egli faceva parentadi , egli appigionava case, dava a ma
-

2o -* (Ar. Mcs) Penna da scrivere: Quella che serve a scrivere o


a disegnar sulla carta; ed o la penna di qualche uccello o anche
artifiziale. V. Penna, S. o. (D. T.)
21 - (Milit) Descrivere, nel sign. del S. 5. Tit. Lio. l. a. c. 5.

schio e femmina, e averebbe anco a un bisogno fatto qualche scroc


chietto. (B)
ScRoccHINA, Scroc-chi-na. Sf. V. di gergo che risponde a Scrocco.

Monos. (A)
L'uno confortava l'altro ch'elli non si facessono scrivere. Sallust. Scaocchino, Scroc-chi-no. Add. e sm.) V. scherz. Che scrocca volentieri.
c. 2o. p. 22. Poi si scrivea l'oste che dovea essere portata in Af. Scnocchio, Scrc-chio. Sm.) Sorta d'usura, che consiste in dare e
frica. E cap. 23. Prima che le legioni dei Romani fossero scritte
torre robe per grande e isconvenevolissimo prezzo, con iscapito no
e ordinate contra di lui. (N)
tabile
di chi le riceve. Altrimenti Barocco, Vl (V. Scocco.) (V.
Scroccare.) Cant. Carn. 38. Soccorrete i sensali, Necessitati a far
22 - (Veter) Scrivere dicesi parlando di cavallo allo stesso modo
che Mettersi o Porsi in
V. Guardia , $. 3o. (A)
trabalzi e scrocchi. E 222. Come iscrocchi, barocchi, e simil trame.

Scrivere diff. da Ascrivere. Talvolta s'adopra scrivere per Ascri


vere. Ma Scrivere in questo senso una memoria piuttosto che un
iudizio; una dichiarazione pi esplicita del giudizio interiore ;

Ott. 3o. Quanti di lor, per trarsi troppe voglie, In tanti scrocchi

stanno Buon. Tanc. 4. 6. Io ho fatto 'a' miei di ben cento scroc


chi. Varch. Rim. burl. C'ha posto il sommo ben tutto in iscroc
chi. (Br) Salvin. Annot. F. B.5.3. 6. Scrocchi, barocchi, ritran
una nota che si piglia per regolarsi secondo quella. Un maligno
goli e altri nomacci, sorta di usure illecite. (N)
ascrive a reit gli atti pi innocenti. Il tiranno scrive ad offesa
fin l'eccesso delle adulazioni e delle vilt. In un altro significato 2 - I Onde Dare lo scrocchio = Scrocchiare. Malm.6. 6o. Un ser
vizio ad alcun non fece mai, Se non col pegno, e dandogli lo scroc
Scrivere esprime un atto meno solenne e men regolare di acrere,
Un tale scritto tra gl'invitati ad una festa, tra 8li abbonati ad
chio. Menz. Sat. 5. Intanto in far denar suda e s'arrabbia, Ed iu
dar
sciocchi egli ha malizia tanta , Che sempre alfin qualche mer
un teatro; non ascritto.
Scavia."(Geog) Scri-vi-a.SfF degli Stati Sardi che sbocca nel Po.(G)
lotto ingabbia. (V) Bisc. Annot. Malm. 6. 6o. Dar l scrocchio ;
Prestar danari a usura, e in vece di dar danari effettivi, dar ro
Scrivimite, Scri-vi-bi-le. Add com. Che pu scriversi. Salom.po

En.(A) E Disc. Accad. 3. 239. Siccome ogni diurna luce,


perci, n dicibile, dice, egli , n scrivibile. (Pe)

dal sole;

Scuvitore, Scri-vi-t-re. Verb. m. di Scrivere. Che scrive. Belli,

Disc. 2. Scrivitori di storie, e cantatore verseggianti delle

*E Pigliar lo scrocchio, propriamente=Patirlo, e fig=Ingan


narsi , [ Danneggiarsi. ] Malan. 3. 74 A tal che nel veder quello

gesta

de' grandi eroi. (Min)


ScaziAro , Scri-zi--to. [Add. m. V. e di'1Screziato. Tac. Dav. ann.6,
2o. Tutti scrivono esser quest'uccello sagrato al Sole; nel becco e

penne scriziate diverso dagli altri.(Il testo lat, ha; distinctu

ha, che vaglia dieci per venti; ed la pi esecranda usura che si


trovi, e forse la pi praticata. (N)

piuna

scompiglio, l'ho ben preso, dice, qui lo scrocchio. E Bisc. An


motivi: Pigliar lo scrocchio, ingannarsi. Il proprio significato della
parola scrocchio quando uno per trovar dauari piglia a credenza
una mercauzia per venticinque scudi , Ia quale non ne vale venti,

e poi la veude quindici, e questo si dice pigliar lo scrocchio. E da ,

SCROPOLO
* (Med.) Scro-fo-li-fr-me. Add. oom. Aggiunto che
q in nostro utile e gusto, ma che piuttosto ella ci di danno, si ScnoForonmr.
d Buumes ai tumori risultanti dalla infiammazione delle glandula,
ne l
l
Iscrocco
,
onde
scrocchio,
posto
avverb.
A
ufo,
V.
A
dice pigliar lo scrocchio. (N)
salivari, o del tessuto cellulare vicino, svoltisi per la influenza del
freddo, della compressione, della flogosi cutanea, di qualche odon
talgia, della scarlatina, della tigna mucosa, e ci per distinguerli dai
scrocchio. (A)
Add. e sm.) Chi d gli scrocchii.
SCROCCHIONE
uesto, quando noi facciamo una cosa, che non ci torna poi

bene ,

veri tumori scrofolosi del collo. Diz. Sc. med. (o)

Scrocchione, Scroc-chi-ne.

ScaoFoLoso. (Bot.) Scro-fo-l-so. Add. m. Attinente a scrofole, Chi


- onde A scrocco per A ufo, e Sfamarsi a scrocco o simile = affetto dalle scrofole. (A) (O)
Strippare a ufo, Mangiare alle spalle altrui. V. A scrocco. (N) ScaoruLA. (Med.) Scr-fu-l. [Sf] Lo stesso che Scrofola, V.Red. lett.

Scnocco, Scrc-co. [Sm.] Lo scroccare

2-

Dicesi anche per Lo scroccone , ma V. dell'uso. (A)

3 - Scrocchio.

; 443 Dico con essi, che questo quel male che comunemente si
chiama le scrofule, o le strume.

io Il

Scrocco diff. da Scrocchio. Scrocco Lo scroccare, cio Il man

ScorulanIA. * (Bot) Scro-fu-l-ri-a. Sf Genere di piante della di


giare a ufo, e Scrocchio Lo scrocchiare, cio L'usureggiare. Se non
dinania angiospermia,famiglia delle scrofalarine, varie delle ci
che nel pl. molti confondono i due vocaboli perch il pl. di entrambi specie indigene servivano un tempo come toniche e stimolanti. Lo
Scrocchi. Vero che Scrocco dice la Cr. valer talora anche Scroc
stesso che Scrofolaria, V. (O) (N)
chio, ma non adduce esempi, n per avventura se ne troverebbero, ScnoFuAnne. (Bot)Scro-fu-la-ri-ne. Sf Nome dato ad una fa
meno che , come si diceva, nel numero del pi Esso vale anche nel

miglia di piante che han per tipo la scrofularia; dette anche pero

l'uso Scroccone. Scrocchio poi non mai stato n pn essere ado


perato in questi due significati, meno che nel modo avven b. A scroc

nate a causa della forma della corolla mascherata. I principali ca


atteri ne sono: il calice di un pezzo persistente diviso in molti lo

chio, che la Cr., forse non bene, confonde con A scrocco


Scrocconaccio, Scroc-co-nc-cio. Add. e sm, pegg. di Scroccone. Ba
ruff. Tabacch.
Berg. (Min)
Scroccone,
Scroc-c6-ne.
Add. e sm. ] Che scrocca volentieri. Lat.

suguali, l'ovario semplice libero contenente due logge con molti

bi, la corolla ipogina di un sol petalo col lembo diviso in lobi d

seni, embrione cilindrico nel mezzo del perisperma con radicetta


Queste piante erbacee hanno foglie opposte o alterne, fiori
prandipeta , parasitus. Gr. rifoos, rapiros. Buon. Fier. . 3, dritta.
bratteati,infiorescenza varia. Lau. scroplulariae, scrophularinae. (N)
6. Veve''quanti galuppi, Quanta canaglia di scroccon ne scappa A SchocoLARE, Scro-gio-l-re.N. ass. Dicesi del suonare che fanno certi
furia di baston.
cibi a masticarli. (Par voce fatta per onomatopea. In celt. gall.
Scaocricceae, Scrocifig-ge-re. Att. anom. Levar di croce; contrario cagainn masticare. ln ingl. crackle scoppiettare nel fuoco, cuck
scoppio, romore, shriek grido. In oland. kraken fare strepito, In
di Crocifiggere. Oliv. Pal. Ap. Pred. 2 . Berg (Min)
ted. kracheni tuonare, scoppiare ec) Magal. Operett. 63. Oltre al
Scnora. (Zool) Scr-fa. Sf. V.L. La femmina l porco
Troja. (V. Porco.) Lat. scrofa, sus, porca. Gr. xopos. (Scrofa , se l'esser tenera (la scorza della palla), scrogiola sotto il dente. (B)
dal gr.
scavo.) Pallad. Febbr38. Le ScnoLLAmento, Scrol-la-mn-to. Sm. Lo scrollare ; (altrimenti Scuo
scrofe, cio le femmine, si vogliono scegliere che abbiano i fianchi
timento, Agitamento, Sbattimento. Lo stesso che Crollamento, V,
Scrollo, sinl Lat. quassatio, agitatio. Gr. rivzyua. Mor. si Greg.
lati e lunghi, sicch 'l ventre si possa ben sostenere grande peso di
-

figliuoli. Dant. Inf7. 64. E un , che d' una scrofa azzurra e grossa
Segnato avca lo suo sacchetto bianco , Mi disse : ec. Agn. Pand. 26.

L'albero , lo quale non ferma in terra la sua radice, fatto cadere

dallo scrollamento d'ogni piccol vento. Vit. Benv. Celu. 344. Queste
Vorranno prima si comperi lop il bue, le pecore le capre, la scrofa.
parole, che costui diceva con certi scrollamenti di testa, davano ec
2 Per metaf: Concubina. Lat. scortum. Gr. rpvn. Ar. Len. SchoLanTe, Scrol-ln-te. Part. di Scrollare. Che scrolittime

2. 5. Mi debbo

dunque

esser con tale studio Affaticato a comperar

Crollante. (O) Comm. Dant.Purg.7.88. Colloc Dio il Cherubino, aven


mangino ?
te spada di fuoco scrollante a guardare la via del legno della vita.(N)
ScnoLiapennacchi,Scrol-la-pen-nc-chi.
Add. e sm. comp. indecl. Uno
3 (Ed in questo sign. fu detto Scroffa in vece di Scrofa per la
rima.Ar.sat. 6. O che quel mastro in teologia, che al Tosco Mesce il
mo di comparsa, e che si pavoneggia; Bellimbusto. Secch, inter.
Parlar facchin, si tien la scrolla, E gi m'ha duo bastardi, ch'io conosco.
2. 2. Berg. (Min)
4 Con tal nome da' zoologi vien distinto il cignale che il ScRoLLAae, crol-l-re. [Att. Muovere dimenando in qua e in l, Agi
tare. Altrimenti) Crollare; [ant. Grollare, Scorlare. , Discrollare,
tipo de'porci comuni e domestici e delle loro varieta, contrassegna
to da denti prismatici ricurvati in fuora ed un poco in alto, corpo
in1(VScuotere) Lat. quassare, agitare.Gr. rivarcav. Bocc. g. 4. p. 2.
grosso e corto, orecchie diritte, pellicciuti neri a danno ai campi N per tutto ci l'essere da cotal vento fieramente scrollato ec. non
le e a cuocci le , Perch una scrofa e un becco

se le

coltivati perchvi scava le radici. Ha pi variet.


)
(Med.) Per sinc. di Scrofola. Lat. struma. Gr. xoes. Tes. Pov.

ho potuto cessare. Cr. 2. 7. 6. Nel detto segare tutto i corpo della


pianta si percuote e scrolla. Ovid. Pist. Io pur guardo qual vento

P. S. cap. 5. Anco cenere di penne di colombo, e di jusquiamo

scrolla le marine onde. E appresso : Quando ti vidi fiero e ardito

arso confetto con pane, posto in sulle scrofe del collo, rompe le

scrollare il guizzante dardo. Corsin. Torracch. 2o. 69. La

scrofe.] Cant. Carni. 85. Abbiam certe medicine, Lime, e ingegni da


curare Natte , nei, scrofe e gavine. Boez. Varch. 3. pros. 4. Chia

cuote , la scrolla a man si franca , Ch'al fin la manda in pezzi e

per

mandolo da una scrofa , che egli aveva in sul collo , Struma.

la spalanca. (Parla d'una porta.) (N)


metaf [Travagliare , Tribolare, Recar danno.1 Tac. Dav.

(Arche.) Soprannome di una famiglia romana. (Mit)

ann. 2. 43. Questi fratelli erano forte uniti, n da tempestare di


lor brigate scrollati.

ScaorAccia, Scro-fac-cia. Sfl pegg. di Scrofa. Bern. rim. . no5.


S'cll' andasse carpone, Pairebbe una scrofaccia o una miccia.

Scrollare diff, da Crollare. Nel significato att. e n. pass. delMuo

Buon. Fier. 4. 2. 5. Si
2 Talora detto a donna per i g
scrofaccia , si mummia, s befana. Cecch. Esalt. Cr. 3. no. Vanne

vere o Muoversi dimenando , sembrano adoperati al modo stesso ,

sebbene Scrollare abbia alquanto pi di forza ; e per nel senso me


taforico di Travagliare, Tribolare, Recar danno, dicesi piuttosto
Scrollare ehe Crollare. Quando poi si vuole indicare il croliamento,

in casa, scrofaccia , vanne c fila.

ScRorano. (Zool) Scr-fa-no. Sm. Pesce di mare, di colore scuro,


che sta nelle alghe. Il suo capo rosso, e 'l busto piccolo, tutto

il vacillare, la ruina di qualch cosa materiale convien dire Crol

pieno di gobbi, di lische e di

ScroroLA. (Chir.) Scr-fo-la. I Sf.

ugiglioni
(A)
Voce che si usa quasi

lare e non Scrollare. Gli antichi usarono pure il primo verbo an


zich il secondo nel senso militare di Uscir d'ordinanza , Disordi
narsi ; e nella nautica anche al di d' oggi dicono i Toscani Crol

nel

numero del pi, per significare certi ingrossamenti delle ghiando


le linfatiche o conglobate della parte inferiore della faccia, e della
lare un bastimento e non gi Scrollarlo quando vogliono esprimere
superiore del collo. Sono lentissimi nel loro progresso, per lungo
quella prima spinta che se gli d per lanciarlo nell'acqua.
tempo non dolenti, e vengono assai tardi a suppurazione, dopo la Sciollaro , Scrol-l-to. Add. m. da Scrollare., Scorlato, sin. Lat.
quale si aprono piaghe pertinaci, che si chiudono tardi, e con ci
concussus, agitatus.
catrice deforme. La Scrofola recente , invecchiata, cruda, suppu 2 - E per metaf Coll. Ab. Isac. cap. g. E tu forse scrollato dal
la 'nvidia, perch t' affretti d' impugnare il sonno?
rata, aperta, callosa, infistolita, marciosa , mobile, radicata ec. Le
Screfole diconsi anche Gangole, Gavinc, Testudini, Cheradi, Stru Scaolo, Scrl-lo. [Sm. Moto, Scossa di ci che pu essere scrolla
me , Scrofe, ec. -,Scrofula , sin..] Lat. struma. Gr. (bva. (Sicco
to; altrimenti Crollata, Crollamento , Crollo. ] - , Scrollamento ,
me scrofula da scrofa, cos in gr. chiras scrofula, da chiros porco : sin. Lat. quassatio , concussio. Gr. rivzyua. Mor. S. Greg. I gran
anzi in pers. chug scrofola e porco; e ci perch questi animali so di edifici crescono a poco a poco, e per un piccolo scrollo subita
mente caggiono a terra

vente soffrono tal malattia. In ted. kaopf) Cr. 6. 3. . Di quella


(radice dell'acetosa) si fa impiastro alle scrofole, sicch si dice, che

se la radice sua s'appicchi al collo di quello che ha le scrofole, che


gli vale. Cirug. M. Guigl. In un luogo comune molte scrofole divi
se tra s nascono. Red. Cons. n. 278. Oltre lo scirro, vengon pro
dotte le scrofole, o strume.

ScrosoLanIA. (Bot.) Scro-fo-l-ri-a. Sf Genere di piante della didi

nania angiospermia, e tipo della famiglia delle scrofularine, che ha


per carattere un calice monofillo a cinque divisioni rotondate, una

- Vibrazione. Guid. G. Ora con gittamenti di pietre gli uccido


no, ora con iscrolli di lance gli passano.
Scrollo diff. da Crollo. Oltre le differenze che nascon da quelle
de' loro verbi, ne hanno essi alcune pi particolari. Lo Scrollo non
esprime che i sensi materiali di Agitamento e di Vibrazione. Forse
potrebbe anche usurpare il metaforico di Tracollo , Mutamento,

Danno, al pari di Crollo. Ma ne'modi di dire comparisce maggior


nente la loro differenza; ch diciamo Dar crollo, Dare un crollo,
Dare il crollo o l'ultimo crollo e non gi scrollo. In fine disse il

corolla monopetala irregolar con lembo diviso in cinque lobi, due


superiori e tre al di sotto, ed una capsola rotonda acuminata bi
valve a due logge con molti semi. , Scrofularia, sin. Lat. scro-

per Essere in bilico , Esser vicino a cadere, e non avrebbe detto

phularia. (N)

in sullo scrollo.

Pulci con bella frase metaforica Essere in sul crollo della bilancia

2 - La Scrofolaria maggiore Una specie di pianta che ha la ra Scaotto. Add. m. sine. di Scrollato. Fig. Stanco, Affaticato. Stor.
dice tubercolosa, compressa; lo stelo alquanto nero,quadrangolare ; Semif. 76. Ma perocch gi di etade egli era ( cio vecchio ), e
le foglie picciolate, opposte, qualche volta vernate, cuoriformi, appun
tate, dentate; i fiori alquanto neri, a grappoli ramosi, terminanti.
Fiorisce nell'Estate, ed e comune nei terreni sostanziosi, un poco
freschi. Questa pianta ha virt mirabile per risolvere le scrofole.

Volgarmente Castrangola. Lat, scrophularia nodosa Lin. (Gal)

scrollo di male dotte , volle cc. (Lat. male habitus.) (A) (V)

Scaopoto, Scr-po-lo.[Sm. Peso che vale la vigesimaquarta parte del


l'oncia ; Danao, nel significato del S. 7. Oggi pi comunemente
Scrupolo.] Lat. scrupulus. Gr. pzuapov.
dal celt. gall.
screapal o sgreapal che vagliono il medesimo) Pallad, F. R. Un

1 95

SCRUTABILE

SCROPOLOSO

mezzo scropolo di zafferano ed uno scropolo di folio vi mctterai. ScattNAro, Scru-n-to. Add. m. da Scrunare.Car. Lett.. 43. L'ago del
Bernia non sitrova se non cos spuntato e scrunato, come avete vcduto.
Ricett. Fior. 3. Lo scropolo pesa grani ventiquattro, e comune
mente venti del saggio
l
ScRuolecoAnTE , * Scru-po-leg-gin-te. Part. di Scrupoleggiare. Che
scrupoleggia. V. di reg. - , Scrupolizzante,
a - (Arche.) Presso gli antichi, cos chiamavasi Il peso pi pic
ciolo; era usato nell'Asia e nell'Egitto; presso i Romani valera ScrupolecciAne, Scru-po-leg-gi-re. [N. ass.) Aver scrupoli. -, Scru
ventuno grano e undici dodicesimi di Francia. Essi cos chiamava
polizzare , sin. Lat. in rebus ad religionem
pertinentibus torquere
se , sollicitum esse. Fr. Giord. p
R. Non sono cos facili a
no ancora una Misura lineare, ed una moneta di conto , ch'era la
vigesima parte dell' oncia. (Mit)
scrupoleggiare. Segner. Penit. Instr. cap. . Non accade a chi
Scnopoloso , Scro-po-lso. Add. m. P. A. V. e di''Scropuloso. Ciriff
poco sa, che voglia in questo pnnto scrupoleggiare soverchiamente.(P)
Calv. 3. 86. Ella sare' mattezza A voler camminar per la sassosa , Sciupoerrucciaccio, Scru-po-let-tuccic-cio. Sm. dim. e pegg. di Scru
Potend'ir per la piana con dolcezza, Egir per la montata scropolosa.
polo. Scrupolo irragionevole e di niun momento. Lat. futilis scru
(Cos legge il Vocabol. alla voce Montata sustant.; ma noi crediamo

pulus, vana dubitatio. Gr. ripregz dropiz. Red. lett. . g7. Or mi

che si debba leggere montata screpolosa, cio piena di screpoli.)(B)


condoni dunque V. Sig, se le ho scoperto i miei scrupdlettucciacci.
ScaoPULoso, Scro-pu-l-so. Add. m. V. L. Add. Ineguale, Ruvido, ScrupolizzARTE , Scru-poliz-zn-te. Part. di Scrupolizzare. V. di
Aspro.-, Scropoloso , sin. Lat. scruposus, salebrosus, asper. Gr.
reg. Lo stesso che Scrupoleggiante, V. (O)
bis, rpzx. Amet. 47. E oltre a ci, i lunghi melloni e i gialli ScrupolizzARE, Scru-poliz-z-re. N. ass. Lo stesso che Scrupoleggia
re , V. Bald. Lez.
9. Se alcuno soverchiamente scru
poponi , co' ritondi cocomeri , colli scropulosi cedriuoli , ec.
ScnosciANTE , Scro-scin-te. Part. di Scrosciare. Che scroscia. V.
polizzando pretendesse ch'io dovessi sottoporre all'esame medesimo ec.
di reg. (O)
Magal. Lett. Per quiete poi della vostra coscienza , che scrupolizzo
ScrosciARE, Scro-sci-re. Att. e n. ass. Si dice del Formar quel suono tanto a riceverne anticipato il pagamento, vi contenterete ec.(A)(B)
che esce del pan fresco , o d'altra cosa secca frangibile nel ma Scrupolo, Scr-po-lo. [Sm. Dubbio o Sospetto assolutamente., Scru
sticarla; e Quello cne fa la terra, o simil cosa, che sia in vivanda
pulo, sin. Lat. dubitatio. Gr. dropix. (In celt. gall. si ha sgruball nel
non ben lavata. (V. Crepare.) (Voce fatta per onomatopea. In ingl.
preciso senso di dubbio. V. Scropolo) Com. Info. Dimor mol
crash, in celt gall. geisg suono misto e confuso. In ted. krichsen to tempo scomunicato, e in contumelia di santa Chiesa ; di che non
crocidare ec.)Pataff 5. E delle grinze e secche fave scroscio. Ricett. fu sanza scrupolo di rcsia. Fir. As. 7. Della scelleratezza ec. noi
'ior. 84. Messo in bocca (il vetro bruciato), non iscrosci punto fra' non avemo dubitanza veruna ec.; un solo scrupolo ne rimane. Lib.
denti. E 88. Macinansi ancora, e meglio (le perle ec.), sopra una S'on. 16. Che non ci fusse scrupol ne' vocaboli. Red. lett. 2. 86.
pietra di porfido ec., rimenandole con macinello per lungo spazio, tan In questo poteva soddisfare al suo genio ed al suo desiderio, senza
toch pigliandone tra le due prime dita , e stropicciandole insieme, scrupolo veruno (Nell'es. del Com. Info. invece di In contumc
non vi si senta inegualit alcuna,c mettendone tra' denti non iscroscino. lia correggi in contumacia.) (P. Z)
2 - Il bollire che fa l'acqua smoderatamente. Altrimenti Crosciare. 2 Dubbio che perturba la mente, ed pi proprio delle cose at
Scnosci ATA , Scro-sci-ta. Sf] Lo scrosciare. Franc. Sacch. nov. 47. tenenti alla coscienza, che d'altro. Lat. scrupulus. Gr. voxpex.
Segn. Conf instr. Non altro lo scrupolo , che una vana appren
Che ha'tu sotto, che fece s grande scrosciata? sta un po' su.
SCRoscio , Scr-scio. [Sm.] Il romor che fa l' acqua o altro liquore , sione, e un ansio timore, che sia peccato dove non . Buon. Fier.
quando bolle ; o la pioggia, quando cade rovinosamente; altrimenti 3. 4. 4. Quei c'han la coscienza al tutto rasa Di scrupoli, le don
Croscio. (V. Baccano.) Giambull. Disc. Inf. Nientedimeno sente il ne che ec. (B)
- tOnde Fare scrupolo = Metter dubbio. V. Fare scrupolo1
poeta lo scroscio dell'acqua da la mano destra. (Qui non si parla
di pioggia, ma di acqua cadente da alto.) (Br)
Serd. Stor. Iud. 6. 65. Fece scrupolo di coscienza al Re, perch
a - Per simil. Romore e Fracasso semplicemente. Lat. strepitus. Gr. avesse avuto ardimento di legger gli scritti empi.
3 E' Farsi scrupolo = Essere in opinione che alcuna cosa sia
dos. Guid. G. Udirono il grande scroscio delle navi, che si per
mal futta. V. Farsi scrupolo. (A)
cotevano insieme a'detti scogli.
3 Dicesi Scroscio di risa di Riso smoderato e strepitoso. Lat. ca 3 Scropolo. Lat. scrupulus. Gr. ypxu ucpiov. Borgh. Mon. 22 . E
chinnus. Gr. xaxaouds. Salvin. Annot. F. B. 4. 4. 26. Cos
cos veniva a essere intorno ad uno scrupolo pi grave del nostro,
scroscio di risa o riso scarrucolato. (N)
che la terza parte della dramma. E a 2. Riducendosi il peso di
-

2 * E Ridere a scroscio = Ridere smoderatamente. Salvin.An


not. F. B. (A)

questo scrupol e danajo alla valuta di soldi sei e danari otto per

altro nelle definizioni della Crusca non troviamo la stessa corrispon


denza. Manca alla voce Croscio i significati astratti del Mandar gi

guarda il cielo tremando, ha in mano un vaglio da cui fugge la

e con violenza percuotere, dello Strepitare che fa il fuoco abbru

loppa ch'ei separa dal grano, ed ai piedi ha un fornello ed un

uno di quella sorte che noi chiamiamo soldi ad oro. Gal. Sist.24
Scroscio diff da Croscio. Siccome grande la differenza tra Scro N contento del minuto , lo ritrova sino a uno scrupolo secondo.
sciare e Crosciare, cos eguale dovrebbe essere tra loro nomi. Per 4 * (Icon.) Vecchio magro , vestito di bianco, con una catena
d'oro al collo a cui attaccato un cuore , emblema del candore ;

ciando le legna verdi, e del Cadere della subita e grossa pioggia. crogiuolo. (Mit)
olo.
Scru
Manca nella voce Scroscio il significato astratto di Quel crepitare del Scrupolosamente , Scru-po-lo-sa-mn-te. Avv. Con
pan fresco o d'altra cosa secca frangibile nel masticarla, o della
pulosamente, sin. Lat. scrupulose, anxie, subtiliter. Gr. irpz.pfs.
terra o simil cosa che sia in vivanda non bene lavata. Egli evi S. Bern. lett. Nel corpo molto e scrupolosamente s'affaticherebbe
il novizio , e pericolosamente il terrebbe.
dente che per tali usi Scrosciare e Crosciare non si rassomiglia ScRupolosissiMAMENTE,
Scru-po-lo-sis-si-ma-mn-te.(Avv.superl. di Scru
no punto , e per dovrebbe esser lo stesso di Scroscio e Croscio.
Ca

-,

losamente. , Scrupulosissimamente, sin. Lat. subtilissime, (scru


polosissime.] Gr. trapaxpigiarxra. S. Agost. C. D. Quello che scru

Ma possono questi ultimi vocaboli usarsi egualmente ad esprimere

Il romore che fa l'acqua bollendo, e quello che fa colui il quale

polosissimamente si suole addimandare delle minutissime bestiuole.


dare in atto di cadere, e non gi Andare a scroscio. Infine Qua Scrupolosissimo ,Scru-po-lo-sis-si-mo. Add. m. superl. di Scrupoloso.
2

Esattissimo. Gal. Galleg. 223. La somma velocit delle loro re


lunque romore o fracasso fu detto dagli antichi Scroscio , ma non
v' esempio eguale per Croscio.
stituzioni richiede una precisione scrupolosissima.

smoderatamente ride. Dicesi poi Andare a croscio , che vale An

ScrosTAMEntro , Scro-sta-mn-to. Sm. Toglimento, o Scadimento della ScrupolosiT, Scru-po-lo-si-t. [Sf] Lo scrupoleggiare; altrimenti Scru
olo.
crosta. Oliv. Pal. Ap. Pred. 85. Berg. (Min)
ScRcsTARE , Scro-st-re. [Att. Levar la crosta. Lat. decorticare. Gr. 2 po (Soverchia esattezza nell' operare.1 Salvin. Disc. .ag7. Ci si dce
droeruv. Filoc. 7. 22. Un pezzo della dura corteccia scrost dal fare senza scrupolosit, senza affettazione, e senza impegno
-

scrupo-l-so.
Add.
m. Che sianxius,
fa scrupolo
agevolmente
l'antico pedale. But. Inf. 32. . Non che fusse rotta la ghiaccia, Scaurotoso,
, Scrupuloso,
sin. Lat.
scrupolosus,
sollicitus. Gr. ri
2 E n. pass. '
S' in molti luoghi l'opera scrostata. (A)
etc. (in celt. gall. sgrubuil V. Scrupolo, S. 1) Maestruzz a 43.
Se di questo ha coscienza troppo scrupolosa, dipongala per cousiglio
ScrosTATo , * Scro-st-to. Add. m. da Scrostare, V. (A)
ScroTiroame. * (Bot.) Scro-ti-fr-me. Add. com. Aggiunto di quel d' uno buono uomo. Bern. rim. 1. 6o. Stiamo cc. Incontro a certe
monache di Dio, Che fan la pasqua come il carnovale, Idest che non
frutto che risulta da due semi globosi uniti insieme. Dicesi anche
ma non sarebbe pure scrostata dalle sponde.

Gemello. Bertoloni. (O)

2 Dicesi Radice scrotiforme. Quella che vien formata da due tu

son troppo scrupolose.


2
, Troppo

delicato nell' operare.1 Fir.As. 3 . Sa

pete che ad una buona e piatosa mogliera lecito esser sollecita e

bercoli carnosi ovati, molto vicini tra loro. Bertoloni. (O)

Scoro. (Anat) Scr-to. Sm. V, L. Inviluppo cutaneo, che in for

scrupolosa circa la salute del suo marito


()
ma di borsa, pi larga inferiormente che superiormente, contiene i 3 detto di cosa. V.
cr-pa-lo. Sm. V. e di'l Scrupolo- .
testicoli. Altrimenti Coglia,1 Borsa. Lat. scrotum. Gr. 3oxeos. Red. Scatcpv
tAvv. V. e di Scrupolosamente.
Cns. . 278. Oltre lo scirro , vengon prodotte ec.,un tumore dello
Con troppa puntualit. Sen.
Ben Varch.con
7. g. lo
una
scroto, chiamato ramice, ed un altro pur dello scroto, chiamato sar 2
cupola lavorata , e
scrupulosamente
nicchi di bruttis
coccle. E 279. Raccolto (il siero) nello scroto, nasce l'ernia umorale

dello scroto, chiamata da' Greci idrocele. E ado. Insinuandosi que

igrissimi animali.

imi

sta flatuosit ec. nello scroto , fa nascere l'ernia ventosa del mede.

simo scroto. E Lett. 2. 52. Non mi pare di aver mai detto che con

V. e di''Scrupolosissimamente
s Scrupulosamente.
Scru-pu-l-so.
[Add. m. V. e di Scrupoloso. Maestruzz.

lo smagrimento possa guarire di quella sua rottura, per la quale scen

2. 2g. 3. In tutte

de l'intestino nello scroto.

ScaoTocELE. (Chir.) Scro-to-c-le. Sm. V. G. L. Lat. scrotocele. (Dal


lat. scrotum scroto, e dal gr. ccle tumore.) Lo stesso che Cscheo
cele, V. (Min) (Aq)
SchortLA. * (Bot) Scr-tu-la. Sf. Lo stesso che Samara, V. (O)
ScacDERE,* Scr-de-re. Att. anom. V. Contadinesca. V. e di' Esclu
dere. Buon, Tanc. (A)

Scusaar, Scru-ure. Att. Romperla cruta. Latacus foramen rumpete.

tAvv.] superl. di

cota' cose ,

Si

facciano

vere agevolmente scruptulosa coscielilla -

Add. m.

Escluso. Buon. Tanc. (A)

a buona fede , non


-

V. Contadinesca. V. e di
-

se o esaminato;
, Scru-t-bi-le.
com. V. L. La
che pu
essere ricercato
contrario di Imperscrutabile.
scrutabilis.F.
Giord.
pred R, i cuori umani soao sempre scrutabili all' occhio del gan
de Dio.

96

SCUDIERE

SCRUTANTE

scorara, scrutnte. Part. di Scrutare. Che scruta. V' di reg. (o) 2 - E n. pasl Amet.52. La graziosa e bella mia Pomena, Fuggen
te l'acque frigide Peligne, Da lor si scuda, e dal pian che la mena.

Scroraa, Scru--re. Att. V.L. Investigare. Lat. scrutare. Grip


(scrutare, dal celt. gall. sgrud che vale il medesimo. V. altre eti
mologie presso il Littleton) Fior. S. Franc. o9. Da quell'ora in

ScuDAto, Scu-d-to. Add. m. Che ha scudo , Che porta lo scudo ;

ed in questo senso si adopera anche come sm. Lat. scutatus. Gr.

dorrn, Segr. For. Art. guerr. 2. 45. L' armi gravi sieno tre
cento scudi con le spade, e chiaminsi scudati. E 87. Cammini su
la vita di santo Francesco. (A) (V)
pel fianco destro delle quindici file ultime degli scudati.
ScruTATo , * Scru-t-to.
da Scrutare. V. di reg. (O)
Scrurarone, Scru-ta-t-re. [Verb. m. di Scrutare. V. L. Ricercatore, 2 - [Efg. Protetto, Difeso, secondo il significato del verbo Scu
dare. Lat. proctcctus. Fr. Jac. T. . 6.ag. Sta il mio campione
Esaminatore. Lat. scrutator. Guicc. Stor. 1o. 5o7. Iddio , scruta
tore de' cuori degli uomini, non mancherebbe d'ajutare il santissimo armato Del mio odio scudato.
suo.
ScuoELLA. (Ar.Mes.) Scu-dl-la. Sf V. e di Scodella. Lat. scutella.
prroposito
p (Arche) Scrutatori chiamavansi certi Uffiziali incaricati di (Comunemente da scutum scudo per similitudine di forma. In brett.
manzi il detto frate Lione . . . cominci ad iscrutare e considerare
-

- -

skudel vale il medesimo.) Red. nel Diz. di A. Pasta. In vece di be

scoprire se quelli che venivano a salutare l'imperatore avevano arne


nascoste sotto le vesti. Furono istituiti da Claudio ed aboliti da
Vespasiano. (Mit

Verb. f di Scrntare. V. di reg. (O)


Scrorranr, * Scru-ti-nn-te. Part. di Scrutinare. Che scrutina V.
di reg. (O)
Scattina ne, Scru-ti-n-re. [Att.] Fare scrutinio, I Ricercare, Esami
nare; altrimenti Scrutare , Scruttinare, sin. Lat. scrutari. Gr.
gra3tv. Salvin. Disc. n. 422. Questa
scienza
a Dio solo riser
bata , ec. ; egli , che
di
conoscimento scrutina 1
-

cuori, penetra ogni nascondiglio di quegli. . .


o -

ti

e dar

nare. [V. Scruttinare , $. 2.]

nelle

zioni;

verne una mezza scudella come ella suole (di brodo ),ne beve una
grande scudella, e ben piena e traboccante. (N)
2 - (Bot) Cos dicesi he' licheni Il corpo che rinchiude gli organi
riproduttori; esso della forma di un disco aderente alla fonda della
pianta, o sostenuto da un peduncoletto, comparisce dapprima co
me un semplice poro nella superficie della fronda e poi si slarga a
guisa di un disco di natura cornea orlato o piano. L'nt. scutella (N)
ScuDELLA. (Zool) Scu-della-ja. Sf Lo stesso che Scodellaja, V.(A)

SccDELLINA, Scu-del-li-na. Sf dim. di Scudella. V. A. Lo stesso che


Scodellina. V. e d'Scodelletta. Rim. ant. Nic. da Sien. nella Tav.
altrimenti] Squitti
Barb. alla voce Dozi. Ducento scudelline di diamanti Di bella qua
-

- -

- -

dra l' an vorria ch'avessc.


-

Scaurinato, * Scru-ti-n-to. Add. m. da Scrutinare. V. di reg. (O) ScupenEsco , Scudc-rsco. Add. m. Di scudiere, Appartenente a scu
diere. Teseid.7.67. Siccome forse in quel tempo era in uso. A chi do
Scrutinatoa , Scru-ti-na-tre. [Verb. m. di Scrutinare. Che scrutina,
Che esamina, indaga ; altrimenti) Scrutatore. Lat. scrutator. Gr. vca fare mutazione D' abito scuderesco in cavaliere, Com'e' dovea,
per ch'era scudiere.(Cos nel miglior testo della Libreria di S.Lor)
graors. Salvin. Pros. Tosc. . 7. La medesima matura ec., ri:

dersi de' mortali, che , troppo curiosi scrutinatori e indagatori di ScupERA, Scu-de-ria. Sf None dato alle stalle magnificamente ar
chitettate, ed ove tengonsi numerosi cavalli , e propriamenta Stalle
quella ec., si affannano , e si presumono di rintracciarla.
Scurnnio, Scru-ti-ni-o. [Sm. Lo scrutinare, Rigoroso ricercamento,
ne palazzi del Principi. (Anzich dalla v. franc. curie, questo vo
cablo, secondo i pi, ha la sua origine dalla v. Scudiere; perch
Esame. , Scruttino , sin. Lat. scrutinium, examen. Gr
negli antichi tenuti lo scudiere aveva la cura dei cavalli del suo si
Maestruzz. . no. Il mercoled, che innanzi al sabato, si dce fare
lo scrutinio per l'arcidiacono, e esaminare coloro , che si debbono
gnore, come quella de'cani, delle armi cc. Ma nel secolo xvii. tutti
ordinare, della vita, della generazione, del paese, dell'etade a del
gli scrittori militari italiani aloperarono in questo significato la v.
titolo al quale egli s' ordina Gal. Sist. zo5. Potremo passare allo Stilla. In celt.gall. each cavallo, e daras casa, dimora. Nella legge
scrutinio delle cose che sono in pro e contro al movimento annuo.
Salica trovasi scuria in senso di stalla. In pers. sciutarcamelo.)(A)(Gr)
Leon. Pascol. Berg. (O)
2 Il mandare a partito per nominare ad offici e maestrati; ed an
che l'Adunanza stessa in cui si fa tale elezione; altrimenti) Suitti ScuDetro. (Milit) Scu-dt-to. (Sm) dim. di Scudo. I Piccolo scudo. Lat.
nio. Lat. scrutinium, comitia. Gr. dpxa periz. Guid. G. E per, pelta , clypeus. G. rrm Filoc.2.279. E cosi armato, il sinistro
omero gli adorn d'un bello e forte scudetto , e ben fatto, tutto ri
celebrato per scrutinio la detta elezione , elessero ec.
3 * (Eccl.) Esame de' catecumeni, e La radunanza del clero in
splendiente di fino oro, nel quale sei rosette vermiglie campeg
-

cui facevasi questo csame. (Ber)

giavano. (B)

ScnutrinAae , Scrut-ti-n-re. [Att. V. A. V. e di) Scrutinare.


2 Squittinare. Cron. Pell. o8. Che si facesse una recata di Guelfi

Quello strumento che posto sotto il focone della canna

, e capitani di parte.
Schurtino, Scrut-ti-no. (Sm. V. A. V. e di1 Scrutinio.
2 E nel sign. di Scrutinio, S. 2. Cron. Vell. 75. Fecesi uno scrut

miglia.] G. V. 2. 8. 4. [Di loro un gonfalone ec.; ci fu : di costa


all'asta l'arme del Comune, il campo bianco...., e al collo del

per ricevere il polverino dell' innescatura. V. e di Scodellino. (Gr)


e' capitani Guclfi, i quali s'avessono a scruttinare per priori, col 2 - (Arall) E dim. di Scu lo ; [nel sign. di Arme o Insegna d fa
-

tino di popolari soli. E appresso: Al quale scruttino io fui, e ri

leone uno scudetto dell'arme del popolo.


- (Agr) Sorta d'innesto; ed quello con cui si adatta un pezzo
di scorza, detto Scudo , a cui vi sia un occhio o una gemma, sul

manemmo Piero, Matteo ed io.

Scteucolo, * Scu-bi-co-lo. N.pr. m. Lat. Scubiculus. (Dal lat. ex cu


biculo dalla stanza.) (B)

soggetto in un'apertura fatta a bella posta, che si chiama Portello;

altrimenti Scudicciuolo. V. Occhio, $ o7,31 Soder. Colt. 62. E i

ScuccnlaRAne, Scuc-chia-rre. N. ass. V. Bassa. Far romoreggiare


i cucchiai e le forchette. Fortig. Ricc. 567. Ma sento scucchiarare

nesti a occhio vogliono esser fatti come quelli a scudicciuolo, o scu

detto che vogliamo dire, ma che combaci in quel medesimo luogo,


ed entri appunto.

le forcine, Segno che a cena il cucinier c'invita. (N)

Scoccobruno , Scnc-co-br-no.Sm. V. A. Lo stesso che Scoccobrino, 4 - (Ar. Mes.) Bocchetta della serratura. (A)
V. Cirff. Cal. 6. 1. Un vezzo di diamanti era la gogna, La mi ScUpiccivoLo. (Milit.) Scu-dicciu-lo. [Sm. dim. di Scudo Picciolo scu
do; altrimenti Scudetto..] Lat. clypcolus, scutulum. Gr. ario.Lab.
tera una gala o scappuccino, Da dar sollazzo quale scuccobrino. (N)
ScuccomEDRA, Scuc-co-in-dra. [Sf] Nome formato per ischerzo per si
182. Ogni povero lavoratore leggermente potrebbe avere e un pezzo
gnificare un Cavallaccio. , Scuccumcdra, sin. Franc. Sacchnov.
di panno e uno scudicciuolo da fare alla sua fine nella chiesa ap
59 Con queste mischie uscirono fuori d'Orto san Michele le scue
piccare. Lib. Maccab. M. Ornarono la faccia del tempio con coro
comcdre.

ne e scudicciuoli. Coll. SS. Pad. In cotali piccioli scudicciuoli,

ne' quali sono dipinti i lor guiderdoni.


Franc.Sacch.nov.64. Mosse la scuccumedra, con Agnol suvvi: sen 2 (Ar. Mes.) Una delle parti della briglia.

ScuccomeDna, Scuc cu-mdra. [Sf Lo stesso che 1 Scuccomedra, V.

3 - (Filol.) Scudicciuolo chiamavano le donne toscane certe Strisce di


tendo il cardo, comincia a lanciare.
Scucuae , Scu-c-re. [Att. anom.) Contrario di Cucire. [Disfare il cuci
tela fine bianca, ch' elle si mettevano al busto nero, quando por
tavan bruno.
to ; altrimenti I)iscucire, ] Sdrucire. , Scuseire, sin. Lat. dissuere.
-

2 (Marin.) Schiodare alcuni pezzi della bordatura, o alcuni de'


nadieri del naviglio, per vedere ci che possono celare di difetto
so. S av'. (O

so

Cucito Altri
menti Sdrucito., Scuscito, sin. Lat. dissutus. Gr. droiiasis. Lib.

ScuciTo ,

Add. m. da Scucirc. Contrario di

2 - E per simil. Cavalc. Pungil. 22. Subitamente venne una saet


ta a modo e forma d'uno scudicciuolo di fuoco , ed cntrolli in boc
ca, cd ucciselo. (V)
4 - (Agr.) Scudicciuolo diciamo anche all'Occhio che s'incastra nella

tagliatura del nesto, detto cos dalla forma che gli si d. Dav. Colu.

Pred. Il lebbroso , cio il peccatore, avre le vestimenta scucite,

173. E su v'infilza parecchi foglie di vite, le qualifermate due dita

perciocch'egli scucito ne'beni naturali.


2 (Mus) Stile scucito, dicesi nella rettorica musicale, allorch

sopra lo scudicciuolo, gli sieno cappello all'acqua, ombrello al sole.

- Onde A scudicciuolo posto avverb. si dice di questa ma

le frasi e i pensieri mancano d'unione tra loro, quando sono in


niera d' innesto. V. A scudicciuolo. 1 Dav. Colt. 72. A scudic
coerenti e disparati. (L)
ciuolo agevole annestare, e i nesti vengon su, e fruttan presto.
Scuoaio. (Ar. Mes.) Scu-d-jo.[Add. e sm.] Che fa gli scudi. Lat. scu ScUDIERA, * Scu-di-ra. Fem. di Scudiere. Car, Ficheid. eo. a qual
torum faber. Gr. 8 rxcro 3. Dant. Conv. 155. Al cavaliere debbe usanza trovo che fu nel tempo che Ebe era scudicra. (P. V.)
-

credere lo spadajo, il frenajo, e 'l sellajo , e lo scudajo.


2 - * (Arche.) Scudai dicevansi alcune Guardie del corpo degl' Im
peratori romani, perch portavano un lungo scudo. (O)
Scuoao. Add. m. Fornito di scudo, e dicesi di Testuggine o simile.
Salvin Opp. Pesc. 1. no7. Su pe'lidi Usano e per campagne marem
mane L' anguille e la testuggine scudaja. (A) (N)
ScuDALe, Scu-d le. Add.com. Di seudo, Appartenente a scudo. Pros.For.
6.84. Il color rosso ec. e la forma scudale molto bene lo persuadono.
ScuDaa, Scu-d-re. [Att.) da Scudo.V.A. Propriamente Coprir collo
-

scudo; ma in questo primitivo significato V. disusata, e non si


adopera che figuratamente per Coprire ,) Difendere. Lat.

clypco munire , prqtegere. Gr. ripari. Dittam. 6. 6. Su pcr


lo iuonte mi trasse alla cima, Che da Levante Jerusalem scuda,

Scopene , Scu-di-re. Add. e s . Colui che portava lo scudo pel suo


padrone, come adoperarono sul principio i Romani. Nei tempi di
mezzo si diede questo nome a] Colui che serviva il cavaliere nelle
bisogne dell'arme; [e per lo Scudiere si poneva al servizio di tali

Barone, e faceva parte della famiglia di lui ; egli teneva la stag


del cavaliere quando montava a cavallo, gli portava i bracciali
le manopole, l'elmo, lo scudo , il pennone e la lancia , cavalcaa
un ronzino e precedeva il suo signore; nelle zuffe gli stava a fian
co , senza combattere, per fornirgli nuove armie, e nuovi cavalli
nelle tenzoni singolari visitava l'armi dell'avversario; nel maniere
o nel castello aveva in cura gli ospiti ed i prigioni, eomandava agli
uomini d'arme, educava i donzelli ne' principi della cavalleria, e

gliara i falconi, i cani, i cavalli e la tarola del suo signore ; e

scUFFIA

SCUDIFIRI

197

se, e il destrier mio, Agli scudier, che l'ubbidiron tosto. Tass.

scndo imbracciato lungo due braccia e largo uno, il quale aveva un


cerchio di ferro di sopra per poter sostenere il colpo , ed un altro
di sotto acciocch in terra stropicciandosi non si consumasse. Nard.
Trad. Tit. Liv. I Romani usarono per innanzi una generazione di
scudi detti Clipei ; dipoi quando cominciarono ad essere pagati, usa

Ger. 12. 74. I pietosi scudier gi sono intorno Con vari uffici al ca

rono scudi. (Gr)

valier giacente.

3 Dicesi Penna dello scudo La cima, L'estremit superiore


dell'olo di esso. V. Penna , S. 5. (Gr)
4 Scudo dentato. V. Dentato , S. 4 (A)
5 Per metaf [e nello stile nobile, Ogni cosa che serve di
tente 1 difesa o riparo. Lat. tutamen, salus, protectio , tutela. Gr.
raAzus, trsp zorroads. Petr. canz. 4g. 2. O saldo scudo delle afflitte
genti Contra' colpi di Morte e di Fortuna. Lab. 15o. Quasi vogliano

gli portava lo scudo e lo speron bianco. , Scudieri, sin.) Lat. ar


miger, scutigerulus , Platit. Gr. brAcpdpcs. M. V. n. 2o. I baro
ni cc. , con loro scudieri vestiti d'assise ec. con molta festa si mi
sono ad andare al Carmino. Ar. Fur. 26. 8o Datemi l'arme , dis

2 Cos chiamavansi ancora [nel tempo della cavalleria Que' giovani


che vogliosi di onor militare servivano nella qualit di scudiere un
cavaliere riputato in armi, onde apprendere la milizia e meritare
con questo servizio di passare all'ordine cavalleresco. G. V. 2. 92.
2. Il signore di Rasadirasi, e pi altri cavalieri e scudieri, che non
sapemmo il nome. Teseid. 7. 67. Siccome forse in quel tempo era
in uso A chi dovea fare mutazione D' abito scuderesco in cavaliere,

che lo scudo della loro difensione nelle braccia di quella rimanga.


C'avalc. Med. cuor. Ogni parola di Dio uno scudo a quelli che

Come dovea, per ch'era scudiere.


3 Famigliare o Servidore semplicemente. Bocc. nov. 9. 5. Oltr'a
questo, niuno scudiere o famigliare che dir vogliamo , diceva tro
varsi, il quale meglio, n pi accortamente servisse ad una tavola d'un
signore che serviva ella. E nov. 9. 5. Stando sempre lo scudiere
attento alle parole del cavaliere, vennero ad un fiume. Maestruzz.
2. f. Puote lo scudiere, ovvero il servidore , participare con que
gli iscomunicati, co' quali partecipano i loro signori ?
4 Persona nobile che serve in corte a Principi o a Signori grandi

in lui sperano. Amm. Ant. n 2. 3. 3. Noi pi agevolmente sostegnamo


i mali , se contro a loro collo scudo della providenza siamo guer
niti. Guicc. Stor. Ritornati al consueto timore o non ardirebbero

combattere, o combattendo timidamente, sarebberofacile preda loro,


non essendo sufficiente scudo contro al ferro de' vincitori il fonda

mento fatto in sulle parole e braverie vane degli Spagnuoli. (Gr)


6 Onde Fare scudo = Riparare; e Farsi scudo =Farsi riparo

V. Fare scudo e Farsi scudo. (A)

in vari ufficii onorevoli.

7 * Prendere lo scudo = Porsi sulle difese, e fig. Stare as

Scupieni , * Scu-di-ri. Add. e sm. V. A. V. e di' Scudiere. Tratt.


Cav. cap. 29. E quando tu lo vorrai legare alla mangiatoja sempre

sentito. V. Prendere lo scudo. (N)

8 * E Sotto lo scudo per Sotto la guardia, Sotto la difesa d'al


cuno. Macchiav. Perch pi sicuri sarebbero sotto lo scudo de'col

vi sia s lo scudieri, ed in questo modo cesser questo vizio. E cap.


legati di Toscana che sotto la defensione d' Orsini. (Gr)
3o. Del cavallo che si pone a giacere nell' acqua ; che lo scudieri,
9 Dicesi A scudo, posto avverb. e vale Per l'appunto. V.
lo quale sul cavallo quando si pone a giacere nell'acqua, non dee
A scudo. Salvin. Cicl. 8. Brigate di cantori appresso cena , Che a
scendere , ma starvi snso alquanto e battere fortemente lo cavallo.
scudo l' alte case circondate, Venite , rallegrati a suon lira. (N)
E cap. 35. Non conviene allo scudieri , che serve lo cavallo , che
quando torna da cavalcarsi, li levi la sella d' addosso cc. (In questi 2 - (Arald.) Perch negli scudi per lo pi solevano dipignere le 'n
segne della famiglia, Scudo significa anche quello Aovato o Tondo,
es. nel sign. di Valletto , Famiglio, il quale governa il cavallo
dove son dipinte cotali insegne, che a quella similitudine anche si
fuori dell' esercizio dell'arme.) (N)
dicono Arme. Lat. insignia gentilitia. Gr. orriazrz. Dant. Par.
Scudironme, * Scu-di-fr-me. Add. com. comp. Che ha la forma di
2.53. Sotto la protezion del grande scudo , In che soggiace il leone,
scudo. Onde Cartilagine scudiforme chiamano gli anatomici la Ti
e soggioga. Aniet. 89. Per vittorioso segnale il mio scudo voglio a
roidea ; Osso scudiforme, la Rotula., Scutiforme, sin. Lat. scu
quella lasciare; ed acciocch quello col nome sia uniforme, uno di
tiformis. (A. O.)
questi gigli bianchissimo voglio aggiugnere a quello vermiglio. Franc.
ScuniscELLA, Scu-di-scl-la.Sfdim. di Scudiscia. Piccolo scudiscio. Bocc.
Sacch. Op. div. 97. Uno fa una dipintura in una chiesa , e ador
Teseid. 9.35. E da ognuno era portata Bipenne o scudo o mazza o scudi
nala con molti scudi della sua arma. E appresso : Non si fa una pia
scella O spada tolta alla battaglia fella. (Cos l'Ottonelli. La Cr. legge
scuricella , e con molta diversit tutto il resto dell' esempio.) (N)
neta nel mondo , che 'l prete , quando dice messa con essa, non sia
segnato con lo scudo dinanzi e di dietro.
SunusciA , Scu-di-scia. Sf V. e di' Scudiscio. Fortig. Ricc. . 72.
3
Ed hanno in mano una certa scudiscia , Che in suo paraggio un stollo
(St. Mod.) Dicevasi Cavaliere di scudo Quegli che avendo gi
da pagliajo Parrebbe un manichino di cucchiajo. (N)
il diritto di portar l' armi e gli adornamenti di cavaliere, veniva
Scuolsciane, Scu-di-scire. [Aut] Percuotere collo scudiscio. -, Scu
al tempo della sua creazione ad acquistar quello dello scudo inqu tr
risciare , sin. Lat. virgis caedere. Gr. a g3tv. Lib. Son.&7. Ma per
tato e dipinto , lasciando il bianco. V. Cavaliere , S. 4 , 8. (Gr)
4
- (Filol.) Sorta di moneta , [d' oro o d' argento, cos detta dallo
ch' io gli scndisci nn poco e sferzi , Non opera umana, ma di san
ti. Morg. 28. 4. Cominciano i fanciulli a scudisciargli.
stemma o scudo che v' impresso del monarca che la fa comiare. E
-

2 Per simil. [Percuotere con checchessia..] Lat. cacdere, percutere.

v'era l'emblema del sole si chiamarono Scudi di sole, e ta

Gr. rrrsi. Cirff. Calv. 3. 7. Sull'elmo s gran colpo gli scudi


scia , Che il brando gli lev netta una striscia.
ScuonsciATA , Scudi-sci-ta. Sf Colpo di scudiscio. Car. Volg. Long.
Am. E talora, perch s'arrestava, e faceva loro indugio e fatica ,
le davano tra via delle scudisciate, perch suo malgrado n'andas
se. (Min)

ora vecchi per distinguerli da quelli di nuovo conio. Furono e sono


in uso particolarmente in Francia, negli Stati Romani, in Tosca
na ec.] Lat.scutatum. G. V. 1 1.71. 1. Fece fare nuova moneta d'oro,

che si chiamavano scudi. M. V. n. 33. Digli , come era il patto,


seimila scudi d'oro. E appresso: I Franceschi ec. s'affrettarono a
fare sul ponte il pagamento del rimanente fino in ventimila scudi '

ScuDiscATo , Scu-di-sci-to. Add. m. da Scudisciare.-,Scurisciato, sin.


Scconscio , Scu-di-scio. [Sm. Sottil bacchetta. I Altrimenti Camato o

Scamato..] , Scuriscio, Scudiscia , sin. ( V. Bacchetta e Ferza. )


Lat. virga. Gr. pagos. (Scudiscio e Scudisciare dal celt. gall. sguits
battere con lo scudiscio. In ingl. switch scudiscio, e to switch bat
tere con lo scudiscio.) Cr. 9. 6. 6. Se temesse di passare per li pre
detti luoghi, non si dee costrignere aspramente con gli sproni o con
lo scudiscio, ma si meni lusingando con leggier percossa. Vett. Col.
46 Columclla avvertisce , che si ficchi loro dal lato in terra duo co
me scudisci, i quali mostrino dov'elle sono. Salvin.Annot. T. B.

oro al castellano. Cas. Lett. 27. Io son creditore di Pagolo Serragi


di quattromila scudi. Dav. Camb. oo. Non s'usa pi marchi, ma
fassi a scudi di sole. E io . Dassi qui scudi 1o5, per aver l scudi
1oo di marchi, che sono di contanti scudi 99 d'or in oro d'intero
peso. Malm. 12. 4. In un gli scudi d' oro, in un d'argento. M.
V. 8.5. Il re di Francia infra la festa di Tutti i Santi i 358 dovea

avere dati al re d'Inghilterra seicentomila di scudi vecchi. (N)


5

(Marin.) Un quadro con cornice d'intaglio, nel quale segnato


il nome del bastimento. (S)

I futta di metallo, di legno, di cuojo o di qualunque altra materia


resistente , che si portava col braccio sinistro e serviva a parare i
colpi dell'avversario.] Lat. scutm, clypeus. Gracris , Svpes, rarn.

2 Crnamento che si pone in vari luoghi del vascello , e prin


cipalmente nella fronte del castello di poppa, in quella del castello
di prua al di dentro, e nella fronte del castello davanti sul quadro
ch' dipinto colle armi o dove il nome del proprietario. (A) (O)
6 (Agr) Il pezzo della scorza che serve per innestare. (Ga)
7 (Zool.) Il guscio della testuggine [che anche si dice Corazza ,
Scodella , Scoglia..] Lat. elypeus, umbo. Gr. drrpaxov. Tes. Po. P.S.
cap. 1. Lo sangue della testuggine terrena unto genera capelli cc, e
quel medesimo fa lo scudo arso.

( S cutum dal celt. gall. sceat ovvero scoit che vale il medesimo.)

8- * (Arche.) Scudi votivi: Quelli ch'erano appesi ne'luoghi pub

3. 2. Ch' e' non infragne d' Amor lo scudiscio : poich delicato, e


Anacreonte il fa di diacinto. (N)
2 - (Per simil] Dant. rim 24. S'io avessi le bionde trecce prese, Che
fatte son per me scudiscio e sferza.

Scudo. (Milit.) [Sm. Pl. Scudi m. e ant. Scudora fem.] Arme difensiva,

Bocc. nov. 97. 2. Del giorno ch'io il vidi a scudo e lanza Con
blici e negli edifizii consacrati agli Dei cos pubblici come privati.
In tali scudi ponevansi i titoli , cio le inscrizioni co' nomi di co
altri cavalieri arme portare. Lab. 18o. Credo che spesso vada gli scudi,
che per le chiese sono appiccati, annoverando. Sallust. Jug. R. Do
loro che gli offerivano, e di quelli nel cui onore venivano consa
crati. (Mit)
po'l dosso aveano le spade e le scudora. Paol. Oros. Copertosi colle
scudora il capo. Bern. Orl. 2. 23. 39. E come in terra si vede ca Scubone, Scu-d-ne. (Sm.1 accr. di Scudo. Scudo grande. Fr.Jac. T.
duto , Non da dir s' egli ebbe scorno e pena : Tosto lo scudo im
n. 16. 29. Non pu esser vulnerato, Mentre a collo ha lo scudone.
braccia, e s' riavuto , Tira un gran colpo, ec. (B)
ScurriA. (Ar. Mes.) Scf-fi-a. [Sf. Copertura del capo femminile; al
trimenti) Cuffia. [Lat. calantica, reticulum. Gr. xexpvpxxos..] (V. Cuf
a - * Nella milizia romana era proprio de'soldati gravemente
armati, cio degli astati, de' principi e de' uriarii. Era questo scu fia. In brett. koef, in ingl. coif, in basco, secondo il Bullet, cifia
vagliono cuffia. In ted. haus kopf val casa della testa. In ar. chifte
do fatto di doppie tavole di legno, di mediocre grandezza, di for
velo, da chefa esser nascosto.) Cant. Carn. 2o. Noi facciam calze,
ma quadrilunga, con una piastra di ferro in mezzo alquanto rile
borse e berrettini, Scuffie, scuffiotti , e rete D'oro e di seta e lana,
vata che chiamavasi in latino Umbo , e con due lamine di ferro ,
una delle quali sull'orlo superiore,onde ripararlo dai fendenti,l'al grossi e fini, In ogni modo che voi chiederete.
tra sotto l'orlo inferiore acci non si rompesse battendo in terra. 2 * Proverb. Rasentare la scuffia = Correggere, Ammonire, Ripren
dere. Serd. Stor. (A)
leggevasi col braccio sinistro ed era di tal proporzione da coprir
il soldato sino al collo. I soldati vi scrivevano dentro il loro nome 3 (Milit.) Spezie di riparo del capo che si portava [ne'secoli di
ed il numero della centuria e della coorte, alle quali erano ascritti. mezzo 1 sotto l'elmo. Ciriff Calv.4. 2. E scudo ed elmo e scuffia
e carne ed osso gli ruppe. Alam. Gir. 8. 9. Fende l'elmo, la scuf
portavanlo ricoperto d'una pelle, n lo sfoderavano se non ne gior
mi di battaglia. Macchiav. La graV e armatura roulana portava uno
fia e la visiera, Ari iva al teschio, e tutto l'osso smuaglia.

Vocab. VI.

26

198

SCUOLA

SCU IFII A RA

* Specie di rete di fil di ferro pieno di sassi o di scaglia, Scuro, Scl-to. Add tm. Lo stesso che Scolpito, V. Lat. sculptus.
e chiusa come una borsa colla quale si caricavano i cannoni pe
Gr. ysyAvuuros. Dal. S. Greg. M. Alcuni suggelli. che non sono
trieri ed anche i pezzi da campagna. Moretti. Tutti i cannoni pe ancora bene perfettamente sculti. Buon. Fier. . . 5. Mirate in quelli
tricri tirano palle di pietra, ovvero altri corpi artificiati, come sac scudi Mistiche rilevar l'imprese sculte.
chetti , toInclletti , lanterne, scuffie piene di sassi o altro. (Gr)
Scultone, Scul-t-re. Verb. m. di Sculpire, adoperato in forza di
Scurriana. (Ar. Mcs.) Scuf-fi-ra. Add. e sf V. dell'uso. V. e di' sm.] Quegli che scolpisce, o che esercita l'arte della scultura.-,
Crestaja. (A)
Scolpitore , sin. Lat. sculptor. Gr. Avrrms. Galat. 67. Egli fu gi
nelle parti della Morea un buono uomo scultore. Fir. Dial. bell
Scurriate, Scuf-fire. I N. ass..] Modo basso. Mangiar con prestezza,
con ingordigia , e assai. [Lo stesso che Cuffiare. Lat. ligurire, de
donn. 345. La sua bellezza compose delle molte bellezze che egli ri
trasse dalle pi cccellenti statue de'pi celebrati scultori che fossero

vorare. Gr. Xxsveiv, Avaavsv. (Dall'ebr. sciuf triturare, minuzzare,


schiacciare. In ar. chafasa cito inebriavitvinum.) Morg. . 67. E ferno

stati sino al tempo suo. Varch. Lez. so5. Chiese un marmo a Papa

a scoppia corpo per un tratto, E scuffian , ch'e' parean dell'acqua


usciti. E 3. 42. Vedrai come egli scuffia quel ghiottone, Ch'e' debbe,

duto mai d' essere scultore. E' 2o6. N si creda alcuno che Perillo

Clemente per lavorarlo , dicendo che infino allora non s' era avve

si possa chiamare veramente scultore , non avendo avuto quel fine


che debbono avere gli scultori. Salvin. Annot. F. B. 5. 5. 3. Scul
tori chiamavano i Latini gl' intagliatori in marmo; statuari, que'che

come il can , rodere ogni osso Malm. .35. Or mentre ch'ella scuffia

a duc palmenti , Pigliando un pan di sedici a boccone, ec.


ScurriLoiTo , Scuf-fi-lt-to. Sm. V. e di Scuffiotto, Cuffiotto. Castigl.
Lett. fam. 73. Se la Magnificenza Vostra ar comodit , la mi far

faccvano in bronzo. (N)


piacere assai a farmi fare alcune camiscie , scuffilotti d' oro , fazzo 2 * Dicesi Scultore da boti o voti , Uno scultore di poco pregio.

letti e tali cose , perch io ne sono restato nudo. (P. V.)


V. Boto, $. 7. (A)
ScuFrina. (Ar. Mes.) Scuf-fi-na. [Sf. In generale una Lima piatta, Scun onesco, Scul-to-r-sco.Add. m. Lo stesso che Sculturesco, V. (A)
versa dalle altre solo per la forma de' suoi tagli, i quali sono SCULTorio , Scul-t-ri-o. Add. m. Di scultura, [Appartenente a scul
laghi solchi paralelli fra loro, perpendicolari alla lunghezza della

tura; altrimenti ] Scolturesco. Segn. Polit. .33. Come l'arte effettrice

lima. Se ne fanno di ogni grandezza , larghezza e figura, solo va


riandosi secondo le materie da lavorarsi; essendo adoperate da ar
hibusieri , liutai, legnajuoli , ossai ec.; altrimenti Lima raspa. V.

del bronzo con l'arte scultoria. E Etic. . pag. 54 (Ven. 55.)

Lima , S.

, 4. , Scffina , sin..] ( Dall'ebr. sciuf' amminutare ,

gi attugiare.) Benv. Cell. Oref. 142. Col detto scarpello si conduce la


statua sino alla lima , la quale si domanda lima raspa , o scuffina.
S

UFFINARE. (Ar. Mes.) Scuf-fi-n-re. [Aut.] Linare o Raschiare colla


scuffina. , Scoffinare , sin. Ricett. Fior. 43. Il quale (legno gua

juco), poich tagliato o scuffinato, stretto con mano si attiene insieme.


Sci FinaTo. (Ar. Mes.) Scuffi-n-to. Add. m. da Scuffinare, V.-,
Scoffinato , sin. (A)
Su Fione. (Ar. Ms.) Scuf-fi ne, [Sm. accr. di Scuffia. Lo stesso che ]
Cuffione, V. Pataff. 8. Del diavol gli scuffion torn la buffa. Lor.
Med. Nenc. 22 Che non mi chiedi qualche zaccherella ec., O cin

Com' verbigrazia nell' arte del sonare il liuto , o nell'arte sculto

ria o pintoria , dove nell'una pi bella operazione , cc. (B)


ScULTRice, Scul-tri-ce. Verb. f. di Scolpire. , Scolpitrice, sin. Ca
raf Quar. Pred. 24. Berg. (Min)
Scu iTunA, Scul-t-ra. Sf. Quella delle nobili arti, per cui secondo
le regole del disegno si ritraggono le umane figure , o qualunque
oggetto in marmi, in metalli o in plastica. , Scoltura, Scolpitura,
Scolpimento , sin.) Lat. sculptura. Gr. Avi. Varch. Lez.
el
l'arti alcune pigliano il subbietto dalla natura , come la scultura. E
2 16. Dice che l' arte della scultura , che i Latini chiamano marmo

raria, fu molto innanzi della pittura e della statuaria, cio del gittare
le statue di bronzo. Buon. rim. 24. Io 'l so , ch'anica ho si l'al
ma scultura.

tolin per legar gli scuffioni ?

- La cosa scolpita. Cr. . . . 6. L'uno e l'altro salcio e 'l tiglio

SuFriotto. (Ar. Mes) Scuf-fit-to. [I Sm. Specie di cuffia da uomo.


Lo stesso che 1 Cuffiotto , V. Cant.Carn. 2o . Noi facciam calze ,
borse e berrettini , Scuffie , scuffiotti , e rcte D'oro e di seta e lana,

sono necessari alle sculture ed intagli.


- * (Icon.) Donna
vestuta con in mano scalpello e mar

tello; ovvero Genio che misura un busto col compasso , o che ab

bozza una testa (Mit)


grossi c fini , In ogni modo che voi chicderte.
Su AcciARE , Scu-lac-ci-re. Att.) Dar delle mani in sul culo Brac ScULTUResco, Scul-tu-r-sco. Add. m. Di scultura , Appartenente a
cuol. Schern. 1 1. 22. Amore sceso al nostro albergo bruno, Per scultura. , Scolturesco , Scultoresco , sin. Car. Lett. Fo fine con

ch la madre in ciel l'ha sculacciato. E 14. 57. E recatosel poi ri questa, per ora, e son tutto vostro alla sculturesca e non alla cor
tigiana. (A)
dendo in collo , Sollctical per vezzo e lo sculaccia. (Br)
2 Per metaf. Sculacciare uno = Trattarlo da bambino, perch per Scumarola (Ar. Mes.) Scu-ma-r-la. Sf Mestola di latta, di rame
lo pi ci si fa a' bambini.
o ferro stagnato, di stagno o d'argento, alquanto concava e forata,
ad uso di levar via la schiuma dalle cose che si fanno cuocere in
3 N. ass. nel 1. sign. Cr. alla v. Sculacciata. (N)
SculAccIATA, Scu-lac-ci-ta. Sf) Percossa che si d sculacciando.,
pignatta ec. o da quelte che si pongono in fusione e che si chiari
Sculaccione , sin. Burch. n. 57. Le sculacciate che i zoccoli danno ficano. Anche i fonditori hanno la loro scumarola di cui si servono
Alle calcagna , quando sole e piove. E 2.46. E calci e pugni pi per urar le sozzure dalla superficie de'metalli fini prima di colarli
d' un centinajo , E trenta sculacciate o pi a danajo.
nelle forme Quella che si adopera nella cascina dicesi meglio Schiu
2 E per simil. Burch. n. 57. Veggendomi fornir di sculacciate.
matojo. (A) (D. T.) (N)
ScULAccIATNA , Scu-lac-cia-ti-na. Sf. dim. di Sculacciata. Facc. So Scuo ane, Scuoj-re. Att. da Cuojo.1 Levare il cuojo; altrimenti Scor
pra. O
ticarc. , Scojare ,
, Discuojare , sin. Lat. corium de
S
* Scu-lac-ci-to. Add. m. da Sculacciare, V. (A)
trahere. Gr. xpev. Dant. If 6. 8. Graffia gli spirti , gli scuoja
Scu LaccioNE , Scu-lac-ci-ne. [Sm. Lo stesso che ) Sculacciata, V.
e gli squatra. E 22. 4. O Rubicante, fa che tu gli metti Gli un
-

ScuLETTARE, Sculet-t-re. [N. ass.] Dimenare il culo. [Lo stesso che


ghioni addosso, s che tu lo scuoi. Ar. Fur. 15.43. Ch'altri il crudel
Culettare , V.] Lat. nates crispare , vibrare.
ne scanna, altri ne scuoja, Molti ne squarta, e vivo alcun neugoja.
2 In modo basso. Fuggire ,
via. Lat. dcsilire, prosilire. Sccola, Scu-la. Sf1 Luogo dove s'insegna e s'impara arte o scienzia.

Red. Cons. . 232. Tosto che mi sent dire questa possente parola,

Lat. ludus, gymnasium , schola. Gr. zzXsov. (In gr. schole ha

vescicatori, sculett fuora del letto con capriole cos snelle e spic

i sensi di ozi , esercizio , scuola. In celt.

cate , chc ec.

brett. skol scuola. In quest'ultimo dialetto skolaer scolare. In ted.


schule, in ungh. oskola, in illir. uc siliscte, in isved. skole, in

ScuLn A. * (Mit. Scand.) Una delle Parche. ( In celt. sgiulta o sgiolta


attivo, agile.) (Mit)
SCULm Ato. (Veter.) Scul-m-to. (Smn Malore de' cavalli. Lat. morbi
genus , quod equos adoritur.] ( Dal lat. ex negativo , e da columis

sano.) Cresc. Cr. 9. 32. . Questa infermit, che volgarmente scul


mato s' appella , muove e spartisce il capo dell'anca del luogo dove
nati ralmente dee stare nel movimento o nel corso del cavallo, quando
'l piede scorre pi ch'e' non vorrebbe , o quando verso la terra non
diritto si posa. Avviene ancora alcuna volta, quando i pi di dietro
del cavallo s'incapestrano.
SculpEne, Scl-pe-re. Att. anom. V. difettivo. V. L. e Poet. Lo stesso

che Scolpire , V. Filic. rim. pag. 79. ( Canz. Alta ec.) Parte in

scoil e sgoil, in

oland. schoole, in ingl. school, in franc. cole , in isp. escuela va

gliono anche Scuola.) Dant. Par.297o. Per le vostre scuole Si legge


che l'angelica natura tal, che ''ntende e si ricorda e vuole. Petr.
canz. 48. 8. l' l' esalto e divulgo, Per quel ch' egli impar nella mia
scuola. Bocc. no. 75. 2. Pajono uomini levati pi tosto dall'aratro,
o tratti dalla calzoleria , che delle scuole delle leggi. E Concl. 5.
N ancora nelle scuole de'filosofanti, dove l'onest non meno, che

in altra parte , richiesta.

, Onde Andare alla scuola per Andare ad apprendere chec


chessia dove si tiene scuola, e talora anche per Addottrinarsil V.
Andare alla scuola.

3 Porsi alla scuola


vIstruirsi. S. Catt. Lett. 1o.
bronzi gittonne , e parte in marmi Ne sculse (delle virt.) Vit. SS.
Pad. n. 75. Ebbe una piastra di metallo di Cipri, e sculsevi entro Devevasi dunque ponere alla scuola. (V)
4- *
scuola= Insegnare, Addottrinare. Magal.Lett.
certi caratteri. (N. S.) Ar. Fur. 43. 34. Ma la belt di lei, ch' A
Avr di che tenere a scuola quelle nazioni, che in questo genere di
mor vi sculse ec. (Pe)
2 E n. ass. Ar. Fur. 33. 2. E quei che furo ai nostri d, o son studii ha preteso tenere a scuola noi. (A)
ora , Leonardo , Andrea Mantegna, Gian Bellino, Duo Dossi , e 2 Adunanza di scolari.
Adunanza di uomini scienziati; to piuttosto I Discepoli o Seguaci
quel ch'a par sculpe e colora , Michel, pi che mortal, Angel di 3
di qualche famoso
If 4.
Cos vidi adunar la
vino. (N. S.)
ScLTAre , Scul-t-re. Att. V. e di Scolpire. Lat. exculpere. Gr. bella scuola Di quel signor dell'altissimo canto, ec
xy vstv.
sculptus scolpito) Morg.28. o4. E nel sepolcro suo 4 - * Sinagoga ,
parlandosi degli Ebrei Fag. Rim. (A)
5 * (Pitt.) La particolar maniera di pingere de' pittori d'un dato
fece scultarlo.
aese. Queste scuole sono : la Fiorentina, Romana, Veneziana, Lom
2 - E per metaf Morg. 5. 4. Questo servigio io lo verr scultan
, Napoletana, Spagnuola, Francese, Tedesca, Fiamminga e
do Nel cor per sempre.
ScULTATo , Scul-t-to. Add. m. da Scultare. I V. e di'Scolpito. Lat. Olandese. (O) (Mil)
- - excultus. Gr. zysyAvuuros. Morg. 22. 258. Ed a perpetuo di que 6 (Eccl)'Confraternita o Compagnia spirituale. Lat. sodalitium.
Gr. parapla. Bocc. nov. 6. 3. Era molto spesso fatto capitano
sta m moria L'immagine sua qui vedi scultata.
Scurm , Scl-ti-le. Add. usato in forza di sm. V. L. Idolo sculto. de Landesi'di santa Maria Novella, e aveva a ritenere la scuola loro.
-

- - -

Cavalc. Espos. Simb. ... 35. Maladetto sia quell'uomo, lo quale

Borgh. Rip. 43o. Nella scuola di santa Maria della Carit ()

fa scultile o conflatile, cio idolo sculto Per arte, ofuso a fuoco, (V)

Vergine gloriosa, che sale i gradi del tempio.

la

--

SCUOLETTA

99

SCURARE

* Diconsi Scuole di carit le Case religiose ove s' insegna 1o - * Dicesi Scuotere la polvere ad alcuno, fig. vale Bastonarlo,
senza pagamento ad ognuno. (Ber)
Strapazzarlo con futui e con parole. V. Polvere , S. 3. (N)
3 * Diconsi Scuole di teologia, L'unione de' teologi che si ac 11 - Dicesi Scuoter la testa e vale Negare di fare checchessia. Lat.
abnuere, renuere. Gr. avzwsetv. Buon. Fier. . . 2. ln grazia io
cordauno ad insegnare le stesse opinioni, come La scuola di S. Tom
non dir n dell'amico , N del parente, ch'io scotea la testa
maso , La scuola di Scoto cc. Talora per Scuola s'intendono gli Sco
12 Dicesi Scuoter le busse, le bastonate e simili e vagliono Non cu
lastici. (Bcr)
4 - * Fratelli delle scuole cristiane , detti anche Fratelli di S.
rarle , Non farne caso. Lat. verbera parvipendere. Malm. o. 36.
Le bastonate non gli fanno fiato , Ch'e' non l'ha a briga tocche ,
Ivone o Ignorantini. Congregazione di secolari istituita in Reims
ch' c'l' ha scosse. E . 44. Ma perch quei le scuote come i cani,
nel 659 dal Sig. de la Salle per istruire gratuitamente i fanciulli
Gli scarica il suo solito archibuso.
ne' principii della religione e ne' primi elementi delle lettere. (Ber)
5 - * Cherici regolari delle scuole pie. Ordine religioso dedicato 13 N. ass. Dicesi "l'u puoi scuotere , [o piuttosto : Tu puoi scuo
tere che in su buon ramo] e vale Tu puoi dire e far ci che
alla educazione della giovent; una Congregazione di preti fon
data da Giuseppe Calasanzio gentiluomo Aragonese, ed approvata
tu vuoi , Tu puo' fare ogni sforzo. Lat. per me indigneris licet ,

da Paolo V, nel 1t 7, (Ber)

7 - (Filos.) Cos chiamasi La Scolastica, ossia quel metodo d'in


segnamento nella filosofia, il quale fu in uso nelle scuole, dal tem
po in cui le scienze incominciarono a rilevarsi dalla barbarie, in

no a che il Cartesio fe' accettare il suo metodo. La scolastica,


anzi che alla ragione, appoggiavasi all'autorit di qualche antico
filosofo ; spezialmente di ristotle. (Aq) (N)

haud muto sententiam ; vana tentas, incassum agis. Nov. ant. 6. 5.


Non era ncente, ch'elli lo dicesse loro, e cosi li proffersero moneta:

e' potevano scuotere. (Cos in alcuni testi a penna; nello stampato


mancano le parole : e' potevano scuotere.) Varch. Ercol. 76. Se al
cuno chiama un altro, e il cliamato o non ode , o non vuole udi

re , cc. , si dice al chiamante ec.: tu puoi scuotere , che in su


buon rano.

8 - (Ar. Ms.) I Cos in Irenze si dice 1 Una spezie di pane me 14 N. pass. [nel primo sign.] Bocc. intr. 9. Prima molto col grifo,

scolato con anici, solito farsi la quaresima ; cosi detto perche di


e poi co' denti presigli, e scossiglisi alle guance.
figura simile alla spuola da tessere, che da' tessitori ancora col 15 Riscuotersi , Commuoversi per subita paura. Lat. commoveri ,
volgarmente chiamata Scuola Malm. o. . Quanti ci son, che ve
concuti. Gr. avvia , arparraz. Dant. Purg. 9. 4o. Non
stono armatura , Dottor di scherme e ingoiator di scuole.
altrimenti Achillc si riscosse , Gli occhi svegliati rivolgendo in giro,
9 - " (Mus) Riunione d'artisti dello stesso paese, i quali hanno l'o
Che mi scoss'io. Maestruzz. 2. 36. S' io il tengo (il cherico) poco
rigine comune , e pe ci anche qualche cosa di comune nel carut
tempo per forza , cziandio che egli si scuota e turbisi , ma sanza
tere delle loro musicle. In Italia cinque grandi scuole di musica
percuoterlo , credo ch' io non sia iscomunicato.
sono annoverate , cio la Scuola omana , la veneziana, la napo 16 Far forza contro , Mostrarsi scontento. Franc. Sacch. nov. 47.
letana, la lombarda e la bolognese (L)
Dicono: questo che ? noi vogliano vedere le brache, ec. Quelli
- Cos dicesi Tutto quello che viene lavorato secondo i prin
si scuote un poco ; un altro alza subito, e dice : egli ha piene le
cipii dell'arte, in opposizione a ci che mero frutto del genio. Un
calze d'uova. C'ecch. Dot. 3. 1. Ha detto che gli ha parlato, e che
pezzo di musica in cui si sentono tali principii chiamasi ordinaria
c'si scuote perch la gli par poca dota. 9)
mente Musica scolastica. (L)
17 Uscir da' limiti, Traboccare, detto del mare. Petr. Uom. ill.
3 * Un pezzo di scuola un Componimento in cui si ha per
244. Il mare quivi presso in modo si scosse, che pi che cinquemila
mira gli effetti d'armonia anziche la grazia del canto. In tale senso
uomini v'annega ono. (V)
la parola Scuola e sin. di Fattura. (L)

Scuolerta , Scuo-lt-ta. Sf dim. di Scuola. Scuola de' primi rudi


menti. Lami Menipp. Ora che ho fatto la mia scuoletta, e spiegato
il Donato a' miei ragazzi. (A)
Scuornimento, Scuo-pi-mn-to. Sm. V. e di Scoprimento. Magal.lett.7.
Fra gli ammirabili scuoprimenti del Galileo. (N)
Scuonane , Scuo-r-re. Att. e n, ass. Lo stesso che Scorare, V. For

tig. Ricc. Ma quel palo in veder tanto lo scuora , Che d'appren


sione morire si crede. (A)
Scuonato , Scuo-rto. Add. m. da Scuorare. V. e di Scorato. (A)

Scuotere, * Scuo-tn-te. Part. di Scuotere. Che scuote.


Lo stesso che Scotente , V. (O)

. di reg.

Scuora, Scute-re. Att. anom. Muovere e Agitare una cosa vio


lentemente e con moto interrotto , sicch ella bandisca, e si muova
in se stessa., Escuotere, Scossare, sin. Lat. [excutere, concutere,

concuti. (Gr. acia. Pass. 42. Lo scolajo scosse il dito dalla sua
mano, che ardea , in sulla palma del maestro. Dant. Inf. 3. o7.
Non fu tremuoto gi tanto rubesto, Che scotesse una torre cosi for
te , Come Fialte a scuotersi fu presto. Soder.Colt. 25. Accoman
dalo ad un palo , si che, venendo vento, non lo possa scuotere e
fracassare.

18 - * Dicesi l'arsi scuotere per Farsi battere l'abito, e toglierne


Sacch. nov. 159. Andate a farvi
la polvere o altra bruttura.

scuotere e poi tornate , ch voi siete pieno di ragnateli. (N)


19 Nota costrutto antico. Cavalc. Att. Apost. 85. Ma egli scuoten
dosi i picdi della polvere, per loro dispetto si partirono da loro. (V)
Scuotere diff. da Agutare , Squassare , C'onquassare , Crollare,

Scrollare. Agitare dicesi propriamente de' fluidi che si muovono, o


de' solidi la cui commozione dipende da quella de'fluidi in cui sono
immersi : cosi, Le onde agitate, L'agitamento dell'aria, La nave agi
tata dal vento, e simili. Scuotere si riferisce principalmente al com

movimento de' corpi solidi , prodotto da una forza bastante a porli


in moto ondulatorio, come, Scuotere i panni, Scuotere i libri, ec.
Squassare Scuotcr con impeto. Conquassare esprime il massimo grado
di scuotimento ; onde il Corpo conquassato si ha per rovinato, fra
cassato, sterminato. Affinc ai detti verbi il verbo Crollare, ma in

per lo pi a quei
dica moto e non azione, applicandosi nel
corpi verticalmente elevati, che per qualche impeto esterno si muo
vono da un lato all'altro.

sl

alquanto pi di Crollare; e

laddove Crollare s'adopera pi comunemente come verbo intransitivo,

la funzione
Scrollare ama
[S n.] Lotransitiva.
scuotere ; altrimenti Concussio
Scuomeglio
ti-mn-to.
27. Taglisi il sermento pien d' uva da serbare , e si Scuotimento,

Lo stesso che Scotimento, V. Lat. concussio. Gr. a acad.


attacchi steso in luogo asciutto, senza scuoterlo. Buon. Tanc. 4. ne.
C'r. alla v. Concussione.
E'ndarno or senza frutto un pero scuoto. E Salvan.Aunot. ivi :
dello zoccolo: Crollamento delle unghie
Non disse un pesco scuoto, come sogliamo dire, per evitare l'ecqui 2 (Veter.) Scuotimento
del cavallo o altre bestie che si ferrano. (O)
voco, e perch il verso me veniva aspro. Lo scuotere e 'l bacchiare
gli ulivi, per far cadere l'ulive, proibito da Pier Vettori nel trat Scuorroso. * (Ar. Mes.) Scuo-ti-t-jo. Sm. Surumento da scuotere qua
lunque cosa. Lo stesso che Scotitojo , V. Gozz. Lett. d. t. 26.
tato italiano della coltivazione degli ulivi : e rimette s il buon uso
vesta in mano and
degli antichi agricoltori , de'quali era proprio olean stringere, stri f go. (Ediz. Bologn.) La villanella con s bella
a casa sua, e visitandola bene da ogni lato cominci a pensare se
sciare i rami , non percuotergli, (N)
dovea farne uno scuotitojo da insalata bagnata, o un crivello. (P. V.)
2 - Rinmuovere, Levare da dosso, Allontanare. Lat. excutere. Gr. Scuoti-t-re. Verb. m. [I di Scuotere. ] Che scuote. [I Lo
. Che della sua virtude l'aura impregna, ScuoTITRE,
inv. Dant. Purg. 28.
stesso
che Scotitore , V.] Cr. alla v. Concussatore.
E quella poi girando intorno scuote. Amm. Ant. 22. 2. 7. I vizi
di Scuotere. Che scuote. V. di
nostri, perocch noi gli amiamo, gli difendiamo, e pi tosto gli vo Scuotiraice, Scuo ti-trice. Verb. f(O)
gliamo scusare che scuotere. Sen. Ben. arch. 6. 32. Parti egli che reg. Lo stesso che Scotitrice, V.V.L.
V. e di'l Scure. Tratt. gov.
benefizio, se tu gli scoterai da Scun A. (Ar. Mes.) [Sf. Pl. Scure.
tu debbi dargli poco, e fargli
fun. Cade l'uomo , e fassi danno alla mano : non piglia perci la
possente
egli
?
essere
ha,
di
dover
sempre
che
dosso
la
stolta
fidanza,
3 - Liberare o Purgare. Franc. Barb. 39. 2. E conoscer nol puote
mano il pi per ferirlo o tagliarlo colla scura. Tes. Br. . 67. Elli
Chi s del fallo ben prima non scuote.
fece notar le scure del ferro per lo fiume Giordano. (Gti stampati
4 - Privare. Lat. spoliare , privare. Gr. cv, cap. Petr. son.
hanno secure.) Passav. 299. Gloriasi egli la scura contra colui che
8. Che quand'io sia di questa carne scosso, Sappia 'l mondo che
lavora con essa? (N)
dolce la mia morte. E son. 282. Or hai spogliata nostra vita, e 2 Proverb. Darsi della scura in sul pi. V. Scure, 5. 4.Salv. Granch.
5. 3. Mi sono Disavvedutamente dato della Scura in sul pi.
scossa D'ogni ornamento. Tass. Amin. . 2. Ed altrettante ( volte)
il verno ha scossi i boschi Delle lor verdi chiome. (N)

5 - Dicesi Scuotere il capo contro alcuno, e fig. vale Schernire,


Deridere. DiodSalm. 44. 5. Hai fatto, che ci scosso il capo con

3 (Milit.) (V. Scure , S. 5. Bocc. Via, 3. Ivi di dietro un po


co a lui seguia Con una scura in man Polinestore. Tac. Dav.
trad. I terrazzani con le scure e con le spade spezzarono la por
ta. (Gr)

tra fra popoli. (N)


6 - Dicesi Scuotere il giogo e vale Sottrarsi dalla servit, e fg. ScuaAmente, Scu-ra-mn-te.Avv. aferesi di Oscuramente. In modo o
scuro. Lo stesso che Oscuramente, V. Ruscell. Disc. 2. Berg.(Min)
Liberarsi da qualche passione. (A)
7 - Dicesi Scuotere il pelliccione in modo fig. e vale L'usar l'atto ScuRAmento, Scu-ra-mnto. Sm. aferesi di Oscuramento. Lo stesso che
. Pelliccione, 5. a. Lat. subagitare, permolere. Bocc.
enereo,
nov. 77. 48. Io confesso che essi con maggior forza scuotono i pel
liccioni,

8 - Dicesi Scuotere il pesco, fig. e in senso osceno e furbesco,


e vale Usar l'auto venereo. V. Pesco , 3- 3. (N)
9 - Dicesi Scuotere il sacco o Scuotere il sacco pe' pellicini, le fig.
Dire ad altrui senza rispetto o ritegno tutto quello che si sa; e ta
lora Dire tutto quel male che si pu dire. P. Sacco, 5. 9, e V
a
Pellicino,

Oscuramento, V. 1 Lat. obscuratio. Gr. axora ouds. Zibald. -Andr.


6o. Questo scuramento addiviene di rado, imperocch l'ombra della
Terra colass molto piccola. E' appresso: Lo scuramento del Sole
non tiene 25 giornate in ogni parte,
ScuRARE, Scur-re. N. ass. e pass. [aferesi di Oscurare. Divenire scu
ro. Lo stesso che Oscurare, V. Lat. obscurum fieri, obscurari, de
ficere , obsolescere. Gr. av3pova 9a. G. V. 1 n. 69. 3. Poco dinanzi
scur la Luna nel segno del Tauro. Petr. canz. 4o. 2. Ed in un
-

puuto n' scurato il Sole. Tac,Dav, ann, 4. 89. Dolabella domand

SCURO

SCURATO

2OO

le insegne trionfali ; Tiberio, perch non iscurasse la gloria di Bleso Scunn, * Scuri-re. Att. Rendere oscuro. Lo stesso che oscurare,
V. (V. Rabbujare.) Salvin. Cas. 9o. Acheo l' Eretriese, galante poe
zio di Sejano, le li neg. Alam. Gir. 24. o . Non fan verso l'au
ta, e netto
composizione, talora scurisce la frase e molte cose
tunno per le stoppie Tanto danno e romor gli accesi fuochi, Che, di
enimmaticamente proferisce. (N)
suon crepitando, empiano il ciclo , Scurando al fumo il bel signor
di Delo. Petr. Uom.ill. 2og. Scur il sole, e fecesi come di sangue.(V) ScuRisciaaE, Scu-ri-sci-re. [Att. e n. pass. V. e di' 1 Scudisciare.Buon.
Fier. 2. 1. 16. Si staffili e scurisci, Si pettini e si lisci.

2 Abbagliarsi , [detto della vista.] Vit. Plut. Trem tutta la sua

ScuniscATo , Scu-ri-sci-to. Add. m. da Scurisciare. V. e di' Scudi


persona , e scurgli la vista.
Scurato , Scu-ra-to. Add. m. da Scurare. tOffuscato, Ottenebrato. Lo sciato.
stesso che Oscurato, V.] Lat. oscuratus. Gr. rurziac9ei. Gr. V. 12. ScuRuscio, Scu-ri-scio. Sm. V. e di ] Scudiscio.
4fo. . La Luna scurata tutta a'd 18 del mese di Marzo.

a - Efs. Tutto ci che punge di affanno.1 Tac. Dav. ann. . .

a Efg. D. Gio. Cell. lett. 25. Comincia a nascere il Sole


E credeva correggerli con duo scurisci teneri di due fanciulli. (le
sto ha : duorum adolescentium nondum adulta auctoritate.)
della cristiana vita, gi scurata.
ScuRuscione,
Scu-ri-sci-ne. Sn. accr. di Scuriscio. Min. Malm. (A)
2 - (Abbagliato, detto degli occhi..] Coll. Ab. Isac. cap. 22. Gli oc
2 - l'ig. ed in senso equivoco. Lasc. Cen. 1. nov. . La diede per
chi loro diventano scurati per la molta vacuazione corporale.
3 - Per metaf Attristato. Vit. S. M. Madd. , o8. Andiamo ec. a moglie a uno figliastro di un suo lavoratore ec., uno scuriscione
vedere la madre del Signor mio , cos scurata. (Cos rischiarato per vi so dire , che le scosse la polvere , e le ritrov le congiuntu
re. (A) (B)
rallegrato.) (V)
Scua azione , Scu-ra-zi-ne. [Sf. aferesi di Oscurazione. Lo stesso che Scurissimo, Scu-ris-si-mo. (Add. m.1 superl. di Scuro. Lo stesso che
Oscurissimo , V.] Lat. obscurissimus. Gr. crxcratvdraro.

Oscurazione , V.] Lat. obscuratio. Gr. cu2ozuds. G. V. 6. 28. 1.

Dissesi per gli astrologhi, che la detta scurazione annunzi la morte 2 - Profondissimo , Ombrosissimo. Fr. As. 4. Passando per una
di papa Gregorio. E n. 99. 1. Ogni scurazione del Sole nel Cancro, scurissima valle , fu da crudelissimi ladroni assalito.
che viene quasi di cento anni una volta , di grande significazione 3 - Spaventevolissimo. Vit. S. Margh. 35. Un demonio nero, e
crudele a vedere , che sedeva a modo d'uomo iscurissimo.

di male avvenire al secolo.

4 Crudelissimo , Asprissimo. Valer. Mass. Entro la prigione si con


Scuacuss, Scur-cus-s. Sm. Lo stesso che Curcuss, V. (A)
SuRE. (Ar. Mes.) [Sf Pl. Scuri. Utensile di ferro piatto tagliente a sume di scurissima genarazion d'infertade.

foggia di mannaja, fermato in cima ad un manico di legno pi o me

5 Severissimo. Ambr. Cof . 3. E per questo fu con molta furia

no lungo con una ghiera di ferro , ed una bietta di legno ; adoprasi Di lui cercato con bandi scurissimi.
dal legnajuolo; altrimenti Accetta..] , Scura , sin. (V. Accetta.) 6 - Malagevolissimo ad intendersi. Varch. Lez. 284. Come mostr
Lat. securis. Gr. rxxvs. (Secondo i pi , da secare. Altri dal gr. sa il Petrarca in quel suo dottissimo e scurissimo sonetto.
garis scure delle Amazzoni. V. Sagasi.) Bocc. nov. 69. 29. Va, e
reca una scure, ed a un'ora te e me vendica, tagliandolo. Sen. Pist.
lo mosterr molte cose da ricidere colle scuri. Amet. 79. Bruto con
forza a nessun'altra eguale Uccise i figli aderenti a Tarquino Con
scure giusta. Alam. Colt. . 29. Or la scure, or l' aratro, or falce, or
marra ec., Quand' 'l tempo miglior , soletto adopri.

ScuarT, Scu-rit. Sfl ast. di Scuro. aferesi di Oscurit priva


zioni di splendore e di luce. Lo stesso che Oscurit, v. - , Scu
ritade , Scuritate, sin. Lat. obscuritas. Gr. crx&rcs. G. p. , . 99
. Ma perch fu dopo il merigge al dicrinare del Sole, non si to
str di scurit, come fosse notte. Pass. prol. Per iscurit di tene
brosa notte. (In alcune ediz. si legge oscurit.)
- Pallidezza, (Offuscamento, Offuscazione, Scurezza 1 Lat. pallor,

Dicesi Scure a martello, Quella il cui ferro tagliente d'ac

squallor.
Gr. xpirs, bros. C. 5. 2. 3. Aggravano il capo (le
mandorle), e nutricano la scurit del viso.

ciajo, ha il manico pi lungo e vi fermata con una doccia, come


le nuannaje. Dicesi Scure doppia Quella ch inacciajata e tagliente

da ambo le parti; tiene un corto manico di legno ; uno dei tagli

- Difficolt d'intendere. Lat. obscuritas, difficultas. Gr. cgro,


drez. G. V. 1. 9. 3. Possano negli orecchi de'fedeli dubbio
o iscuritade generare. Maestruzz. 2. 5. Della gola ne nascono cinque,
cio isconcia letizia , scurrilitade , immondizia , il molto parlare, e

iatto, l' altro rotondo, ed i ferri sono curvati ad arco di circo


o. (D. T.)

Gittare il manico dietro alla scure=Sprezzare il meno,


perduto il pi. Lat. varam cum vibia projicere. Ambr. Bern. 1. 4.
I'temo che non sia un gittare il manic Dietro alla scure.
4 - Darsi della scure in sul pi=Operare a proprio svantaggio. Lat.
---

iscurit
de'sensi. Col. Ab. Isac. cap. 49. Scuritadi sopra scuitadi
sono li favellari secolareschi.
- Eccessivo sterminio o calamit, quasi Cosa scura e orribile a ve

asciam cruribus illidere. Lasc. Pinz. 5. 3. Perciocch avendo fatto

derc. Lat. calamitas, clades , lues. Gr. d'As9pos. G. V. 6. 28. .

scalpore, mi sarei tagliato le legne addosso, e datomi, come si dice,

Dissesi per li astrologhi, che la detta scurazione annunzi ec. 1'ab


bassamento e scuritade che ebbe la Chiesa di Roma da Federigo im

della scure in sul pi.

5 (Milit.) Strumento di ferro da tagliare, adoperato pure come


l' accetta o l'ascia nelle battaglie. V. Scuva e V. Scuricella. An
guill. Sdegnato contro lui con una scure. Per vendicar l'amico Erito
venne. (Gr)

Scurella. * (Ar. Mes.) Scu-rl-la. Sf dim. di Scure. V. e di' Scuri


cella. Corsin. Torracch. V. nell'Indice. (N)
Scuaetto, Scu-rt-to. Add. m..] dim. di Scuro. Alquanto scuro. [I Lo
stesso che Oscuretto, V.] Lat. subobscurus. Gr. vrrorx&rsivos. Borgh.

Rip. 68. Non maraviglia che egli vi sembri alquanto scuretto.


Bocc. Teseid. 3. 2. Egli era ancora alquanto il di scuretto.Salvin.
Pref Iliad. Alcuni pochi luoghi fedeli s, ma scuretti, tutta una
traduzione dannare. (Qui fig.) (N)
ScuREzzA, Scu-rzza. USfi ast. di Scuro. I Sinc. di Oscurezza; al

peradore.
Tac. Dav. ann. 2. 45. Ne''Sardiani fu la maggiore scuri
t.
testo lat. ha: asperrima in Sardianos lues.)
5

Dicesi una scurit e vale

una cosa malagevolissima e in

trigatissima. Salvin. Disc. 2. 75. Quindi gli uomini, come al buio


brancolando, il finsero chi una cosa e chi l'altra, e di unico e solo,
tanti Iddii secondo il loro capriccio ne formarono, che una scu
rit a pensarvi.

a - E o L' una scurit vale anche E una cosa che muove a


piet, fa compassione, fa paura. Magal. Lett.. La neve ec. ha ridotto
il paese a tale , ch' una scurit il vederlo. Baldov. Dr. diven

tata tanto malescia e tanto tribolata che l' una scurit. (A) (B)
6
* (Pitt.) Detto di tinta , colorito, ec. nel senso pitorico di

Scuro. Vasar. Vit. Proem. alla part. 2. Che abbia osservato lo


sfuggire dolcemente delle figure con la scurit del colore, che i lunni
oxdros. Fir. Dial. bell. donn. 4o3. ll nero morato non da lodar siano rimasti solamente in su i rilievi ec. ? (N)
molto , perciocch' e'genera scurezza , e guardatura un po'crudetta. ScuRTo , Scuri-to. Ada. m. da Scurire. Lo stesso Scurato, Scuro, O
Efg. Uden. Nis. Ed altrove affoga nella scurezza un sentimento scurato , Oscuro, V. Lat. obscurus, obscuratus. Gal. Sist. 329.
Guardiamo questa sera, quando l'aria sia bene scurita, la stella di
d'un'azione oscena. Chiabr. Guerr. Got. g. 6. Dice :O ben nato,
che i segreti ascosi Scorgi del tempo, ed ogni sua scurezza , E i Giove. (N.S.)
rei ec. (A)
Tolom. Lett. n. so2. Ma cos avvien sempre , che 'l ScuRo Sm. (Bujo,] Scurit. [ Lo stesso che Oscuro, V1 Lat. obscu

trimenti] Oscurit. Lo stesso che Oscurezza, V. Lat. obscuritas. Gr.

mondo pi volentieri dalla luce del vero sdrucciola nelle tenebre

ritas, obscurum. Gr. &xxor. M. V. 2. 8. Per diverse parti, per

lo scuro della notte, presono la fuga. Bellinc. rim. Come infra nube
appare il Sole, O lume che allo scuro altrui conforti.
Scunua DA , Scu-ri--da. [Sf Lo stesso che) Scuriata , V. But. Inf25. 2 - * (Pitt.) Opposto di Chiaro nel sign. pittorico. Baldin. Voc.Dis.
2. Fersa e scuriada una medesima cosa , ed strumento con che Scuro appresso i nostri artefici prendesi per l'opposto di chiaro.(N)
Lo stesso
si batte lo cavallo, ovvero li fanciulli. Dant. Inf 8. 65. Cos par Scuno. Add. [m.aferesi di Oscuro. Privo di luce,
lando, il percosse un demonio della sua scuriada. Vit. SS. Pad. 1. che Oscuro, V. Lat. obscurus, opacus , ater. Gr. rupds. Dant.
98. Nella quale sono tre alberi di palma , in ciascuno de' quali ci Inf. 32. 6. Come noi fummo gi nel pozzo scuro Sotto i p del
una scuriada durissima, che si chiama ilagra, con l'una delle quali gigante. Tes. Br. 3. 6. Lo tuo celliere dee essere contro a Setten
trione, freddo e scuro, e lungi da bagno.
si battono i monaci , quando peccano.
SuRIATA. (Ar. Mes.) Scu-ri--ta. (Sf1 Sferza di cuojo, colla qual si 2 - Nero, Annerito. Franc. Sacch. Op. div. 57. Io non ebbi mai
frustano per lo pi i cavalli; ( altrimenti Scudiscio..] -, Scuriada ,
simile paura, perocch pi scuro corpo non vidi mai Virg. Eneid.
Scoriada, Scoriata, Scorriata, sin. (V. Ferza.) Lat. scutica, flagrum. E vidi , quando elli manicava, i membri gocciolanti con iscura
dell'errore, che dalla scurezza dell'ignoranza risalga nello splendore

della verit. (N)

Gr. exvrxx. ( Dal celt.brett. skouriez che vale il medesimo. In celt.

marcia. ( Il testo ha : Vidi atro cum menbra fluentia tabo Mande

gall. sciurs. In ingl. scourge , in franc. escourge ovvero courge , ret.) (N)
che il Gattel cava da corium cuojo.) Matt. Franz. rim. burl. 2. 47. - Pallido , Privo di colore. Lat. pallidus. Gr. xpds. Petr. son.
Lasciamo il dir di selle e cuscinetti, Di feltri, di stival, di scuriate.
97. Mirandol di dolor turbato e scuro.
E 2. 53. Se forza pur montar qualche carogna, Gran fatto , se 4 Torbido. Tes. Br. 5. 9. Lo mezzano ha ali rossette, e piedi e
gli
, la scuu iata
la fanno condur senza vergogna.
corpo e unghie piccole e malvage, e gli occhi grossi e scuri.
a - Mazzo o Sferza semplicemente. Teseid. 9. 5. Di ceras, costei ven 5 Malagevole a ''ntendersi. La obscurus, difficilis. Gr. axorsivds,
ne crinita , E di verdi idre , ec. ; e questa Dca D'aspidi'scuriata in drze. Pass. 35 Collo scuro linguaggio l' offuscano , come i Te
man tenea. (B)

deschi , Ungari e Inghilesi.

Scaica. (Ar. Mes.) Scu-ri-cl-la. Sf) dim. di Scure.-,Scurel 6 Travaglioso. Vit. S. Eugen. 374. Abbiamo passato con iscuro
a sin. Lat. securicula. Gr. rexxv. Teseid. 9.35. E da molti era studio i sillogismi de' filosofi , ordinati con vana fatica gli argomenti
a ciascuno portata E spada e scudo e mazza e scuricella. (Altri te d'Aristotile , ec. (V)
7 - Pivo di fama, Ignoto. Lat. obscurus, ignobilis. Gr. dirraos,
i e stampe leggono coll'Ottonelli Scudiscella.) (N)
-----

SCURRA

SCUSATORE
2O Il
f: 3. Prendiamo noi fin d'ora una ragionevole speranza di riscuo

Dant. Par. 6. 85. Diventa in apparenza poco e scuro. E' t . 65.

Mille e cento anni, e pi , dispetta e scura Fino a costui si stette.

tere scusa e compatimento da chicchessia. (Pe)

Muestruzz. 2.52.1. Ne'testimoni sono alcune cose da considerare ec.

Difesa contro l'accusa. G. V. 1. 92. La gabella delle accuse e


Item gli scuri e non cognosciuti non sono ricevuti, ovvero solamente 6 -*
scuse (rendeva) fiorini mille quattrocento. (Pr)
sono ricevuti , ma con tormenti.
ScusABILE, Scu-s-bi-le. Add.com. Da essere scusato,[Degno di scusa.-,
8 Crudele, (Fiero, Terribile.] Lat. saevus , teter. Gr. xxxerds ,
Escusabile, Iscusabile,Scusevole, sin.) Lat. excusabilis.Gr. orvyyvvorrds.
suvds. Cron. Morell. 289. Furono minacciati di gettargli a terra delle
M. V. 9.58. Bello pare e scusabile d' alcuni farne memoria. E cap.
finestre, e di menare le loro famiglie in piazza, e squartargli in lor
95. Esso, preso scusabili cagioni, per farlo conoscente ritardava l'an
presenza ; e con queste ed altre scure minacce la fine fu , ec. Pass. dare.
Vit. SS. Pad. La turbazioni dcl Patriarca era assai giusta e
36o. Quelli (cibi) che sono gravi, fanno sognare cose gravi, turbe,
scusabile, perocch procedeva dal buon zelo.
scure e paurose. Vit.S. Ag. 2. . Mla ora per quella la maggiore ScusAbilissimo
, Scu-sa
m. superl. di Scusabile. Pa
e pi scura infermit delli animi bestiali. (Il lat. ha tetrior.) (V)
-

nig. Demetr. Fal. Berg.

Salvin. Nic. Ter. E nella testa sta scura gravezza. (N)

- * Avverso, Nimico. Cin. Pist. Suppl. Sempre mi possa mia donna


star scura. (N)

1 o * Grave, parlando de' tuoni della musica. Diod. Not. Salm.

(Min)

ScusAbilmente, Scu-sa-bilmn-te. Avv. In modo che si dia luogo alla


scusa. Accad. C'r. Mess. Tu , seguitato da B. L. dc Argonzola, iu
correndo nella confusione medesima , e meno scusabilmente. (A)
ScusaMento, Scu-sa-mn-to. [Sm. V. A. V. e di') Scusa. Fr. Giord.

6. Seminit la parola ebraica , significa l'ottava; ed un termine


Pred. R. Fanno subito lo scusamento della colpa.
di musica opposto ad alamot ec., e pare che per lo primo si pos ScusANTE , Scu-sn-te. Part. di Scusare. Che scusa. De Luc. Dott.
sano intendere i tuoni pi alti e squillanti, e per alamot i pi bassi
Volg. 6. Berg. (Min.)
e scuri. (N)
ScusAnzA,Scu-san-a. Sf1 V. A. V. e di''Scusa. Fr. Jac. T. 4. 2.
1 - In forza d'avv. Per Oscuramente... Dant. Purg. 1 t. 39. Pi
3. Su, rispondi , o malvagione, S'hai per te nulla scusanza.
non dir ; e scuro so che parlo.
Scusane , Scu-s-re. Au. Contrario di Accusare. Proccurare di scol
Scoana. Add. e sm. V. L. e A. V. e di' Buffone. (Scurra, secondo
pare con addurre ragioni favorevoli I; altrimenti Giustificare. -,
alcuni , vien dall'ebr. sciaqar ingannare , mentire. V. altre etimo
Discusare, Escusare, Iscusare, Scuzare, sin..] Lat. excusare, purgare.
logie presso il Littleton.) Cavalc. Pungil. 253. Questi scurri, cio Gr. rpo carisv, droxoyeic9a. (Excusare, da ex privativo, e da
giullari, sono assimigliati alla capra ed alla scimmia in ci, che ec.(V)
causa cagione: e per excusare quasi Tor via o Scemare la ca
Scanile, Scur-ri-le. Add. com. Che contiene scurrilit , Buffonesco,
gione del biasimo) Dant. Inf. 3o. 4o. Che disiava scusarmi, e scu
Ridicolo. Segn. Quares. Prol. Non legge l'occhio tutto di con di
sava Me tuttavia, e nol mi credea fare. E Par. 4.75. Non fur que
letto ci che si rappresenta su tante scene o scurrili, o satiriche, o
per essa scusate. Petr. son. 2o2. I'ho pregato Amore, e nel
st'alune
maestose? (A) (V) Castigl.Cortig. vol. 2. pag. 3. (Ediz. de'Class.)
'Che mi scusi appo voi. Varch. Stor. Lorenzo Segni scus
riprego,
impudiche
con
dissoluti
risi
quei
sono
con
non
,
la
(le donne),
Se
appresso le persone meno appassionate le azioni di Niccol Capponi
loquacit , insolenza e tai costumi scurrili fanno segno d'essere. (B)
suo cognato Omel. Orig. 86. Egli ti difese dal Fariseo, e iscu
Scu anulrtA , Scur-ri-lit. [Sf. V. L] Loquacit disonesta. , Sur
sotti dalla tua si occhia che si lamentava di te. E appresso : Rac
rilitade , Scurrilitate, sin. Lat. scurrilitas. Gr. fuooxiz. ScalS.
consol il tuo dolore, e perdonotti i peccati, e scusotti da Giuda.
Ag. Se non ti guardi da peccare, queste spie ti accusano cc. d'ogni
Passav. 282. obbediente prontamente sanza indugiare , o scusare
lascivitade e scurrilitade che tu avessi commessa. Maestruzz. 2. 5.
la'ngiunta obbedienza. Fr.

Della gola ne nascono cinque, cio isconcia letizia, scurrilitade ,


immondizia, ec. But. Da questa inconsiderazione procede che la per
sona dice parole leggieri e scostumate e scandolose , le quali santo
Isidoro chiama vizio di scurrilit , il cui volgare propio gagliofferia.
ycurrilit diff. da Buffoneria , Giulleria, Giocoleria e Scederia.
Il joculator de' Latini, il joglar de' Provenzali diedero origine al
Giocolare ed al Giullare degl' Italiani. Ma il primo rimase a dinotare

pi particolarmente Chi divertiva cogli atti e si confuse col Bagat


telliere ; il secondo Chi divertiva co' detti e si confuse col Bullone.
Indi la differenza delle voci Giocoleria e Giulleria. Buffoneria si
nific tanto l'arte del Buffone o Giullare, quanto i detti e gli atti
essi. Scederia, vocabolo d'origine latina e poco in uso, serve

285. Se non le conosceremo,dice

Santo Paolo, che non saremo scusati a Dio di nulla. (V).


Far di meno di una cosa, servendosi di un'altra in vece di quella,l
Risparmiare to Far risparmiare checchessia servendo in sua vcce.Cr.

9. 82 3. Se l'uova de' pavoni alle galline si pongano, scusa le madri


Cant. Carn. 46. Sono al portare adatti, E scusan lo stivale e l
borzacchino. dirff: Calv.2. 64. N altrimenti vi si suona a glo:
dal covare. Bern. rim.' . io9. Che gli scusa cavallo e concubina.

ria, Perch non vi campane, e non vi s'usano, E cotalacimanni


il suono iscusano. (N)

ricusare, Ripudiare, Rigettare. Pallad. Feblr.

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I primai ser

ad indicare soltanto la Sceda, nel significato solo di Beffa e Scherno.

menti e magliuoli , che fa la vite, scuseremo. (Il lat. ha repudie


mus) E Novemb. 7. Ama l'aere freddo, e non scusa il temperato

Quando in fine le parole od azioni che fanno ridere arrivano ad es

(Il lat. ha : non rccusat.) (V


4 - - Tener la vece. Paliav Ist. Conc. 3. 568. Scus segretario (del

sere disoneste, scostumate, scandalose, allora si cangiano in Scur


rilit, sempre perci condannevoli, laddove le Scederie , le Buf

fonerie, le 'Giullerie possono essere innocenti; quest'ultime hanno


anzi un non so che di pi nobile, come quelle che ricordano l'an

tica professione di Giullaro , uom di corte, compagno del mini


striere. E per Fra Jacopone pot usar poeticamente il modo Far
giulleria nel senso di Scherzare, adattandolo ai venticelli ed agli

Concilio) il vescovo di Castellaneta per la durante infermita del Mas


sarello , come avea fatto altre volte. (Pe)

* Esentare, o Costituire incapace di alcuna colpa. Com. Dant.


Inf33.567. La tenera etade, nella quale erano, li scusava da dolo
e tale peccato per lo quale dovessero morire. (N)
- * Risparmiare , Perdonare, Rimettere, Rilasciare. Din. Comp.
-

l.

Messer Corso Donati non ne scusava moneta. (V)

stificazione, Ricoperta. La Scusa e degna, onesta, giusta, buona, ac


cettevole, sciocc, debole , ragionevole , idonea, legittima , mendi
cata , accattata , colorata , apparente , falsa, sottilmente trovata,
oliziosissima ec. , Scusamento , Scusanza, Scusata, Scusazione,
Escusazione , Escusa , Iscusazione, sin.1 (V. Perdono.) Lat. excusa

VE n. pass. tnel primo sign.1 Bocc. nov. 47. 18. Come seppe iI
meglio, di ci che intervenuto era si scus. Franc.Sacch.nov. Signori, io mi vi scuso, che vi avevo a dar salsicciuoli, ec. Dant
Par. 4. no8. Che la forza al voler si mischia, e fanno Si, che scu
sar non si posson l' offense. Vit.SS. Pad.2. 26. Il predetto uomo
santissimo, poich si fa iscusato per lo predetto modo, rende lo spi
rito a Dio in pace. Bocc. g. 3 n. 3. Siccome a padre nui vi scu
so, che se cgli di questo non si rimane, io il dir al marito mio.
E g. 4. fin. Con assai piacevoli parole alle belle donne scus di

tio, purgatio. Gr. roAoyia, rpzcs. Dant. Pug. o. 6. Qual fora

ci che fatto avea. Fior S.Franc 25. Umilmente si scus alli Frati

augelletti.

Sconnuluente, Scur-ril-mn-te. Avv. In modo scurrile, Buffonescamente.


Mascard. Disc. mor. 3. 3. Berg. (Min)

Scosa. Sf) Lo scusarsi, [Discolpa di fallo leggiero. Altrimenti Giu

stata al fallo degna scusa? E Conv. 25. Prima si propone a che la


scusa fa mestiere; poi si procede colla scusa.

della impotenzia, per la quale egli non potea pi attendere alla cura
dell'ordinc. (V
a Ragioni che si recano per iscusarsi o per iscusare alcuno. Bocc. 8
N. ass. Vit. s. Gir. 3o. Niuno iscusi dicendos io non ho che
nov. 4. 9. Fineo ricevette le scuse volentieri, e rispose : ec.
dare al mio fratello povero. Dant. Purg. 15. Ci che vedest, fu
Fare
Onde Fare scusa o la scusa o le scuse=Scusarsi.] V.

a -

acusa. Lor. Panc. Lett. E mi fece le scuse, dicendo che mi rice


veva in quella forma per non mi tenere a disagio. (A)

perch non scuse D'aprir lo cuore all'acque della pace cc. (V)

9 E nel sign. del S. 2. Cresc. lib. 1. cap. 4 Imperocch di


fende e scusa da molto bere. (V)
3 - In significato anche pi esteso. Pretesto, Sutterfugio per ischivar Scusata, Scu sta. Sf1 V. A. V. e di Scusa, Fr. Jac. T. . 6. 7.
di fare o dire checchesia. Filoc. 4 176. Sotto scusa di mandarmi a
N ti val diccria Chc facci in tue scusate.

studiare , mandandomi a Montorio, da lei mi dilung. Cecch. Mogl. Scusato, Scus-to. Add. m. da Scusare. Discopato, Giustificato-,
. . Cos dopo vi son ito assai volte, con la scusa sempre dell'av Escusato , Escuso, sin.) Lat. excusatus, purgatus Gr. rapzrSi.

viso da Raugia. E 3. . Che ti sia dato in mano qualch'altro par


tito migliore, e voglia, per ritrarli , allegare ora la scusa della
Raugea. (V)

* Cjnde Dare scusa ad alcuno= Dargli pretesto ed apparenza


di ragione. Pallav. Ist. Conc. . o5. Considerarono essi che ci
sarebbe stato una confessione che l'articolo fosse arduo ed ambiguo,
e per un dare scusa e colore ai contraddittori. (Pe)
-- E Pigliare scusa=Scusarsi, Prendere un pretesto per non

Cron. Morell. 349. Ultimamente malato a morte non conoscesti do


vea morire, per non ti fare contento di farlo acconciare con Lo

meneddio, comecch picciolo e iscusato fosse


- [Onde Avere per iscusato o scusato alcuno o alcuna cosa , cio
per Degno di scusa e di perdono.] Mor. S. Greg. 5. 32. Conside
rando noi la propria infermit nostra , aremo per iscusati li pecati
altrui. Ambr' cof: prol. Non hanno avuta tanta pazienza , Ch' io
sia venuto al compimento: abbiatemi Per iscusato Cavalc.pecch.

fare alcun che. V. Pigliare scusa. (N)


Cr. Prol. onde o prigo ciaschedun letterato, il quale ci trovasse
4 - Gentile rimostranza perch venga condonata lieve mancanza fatta alcuna autorit sposta inordinatamente ec. che m'abbia un poco scu
o che si sta per fare. (Ne)
sato. (P)
5 Perdono Onde Degno di scusa per Degno di perdono, e cos Scosaroe, Scu-sa-t6-re. Verb. m. di Scusarc. Che scusa. Lat. excu
il suo opposto..] Petr. son, 31. (Dunque si a veder voi tardo mi volsi sator. Gr. roAoyorrns. Dant. Conv. 57. Acciocch sott pretesto
-

Per non ravvicinarmi a chi mi strugge,l Fallir forse non fu di scusa


indegno.

E Riscuotere scusa=Ottener perdono.Cr. Pref al tom. VI.

di consolazione scusasse la perpetuale infamia del suo esilio, nostran


do quello essere ingiusto , poiche' altro scusatore aon si levava. S.
Ag. C. D. Or che diranno li loro difensori e scusatori , e cinc ri

2O2

SCUSATORIO

sponderanno? Buon. Fier. 2.3. 1. E goffo scusator dell'error smo,


Sempre 'l pon pi in valigia.

ScusAronio, Scu-a-t-ri-o. Add. m. Appartenente a scusa., Escu

SDEGNATISSIMIO
dal calice indurato contenente otto logge, ciascuna cn un seme. mr.
scutula. Piante della Cochinchina tra le quali la scutula umbellata
riputata per astringente e tonica. (N)

ScurULATA. * (Arche.) Scu-tu-l-ta. Add. f Aggiunto di Veste o Toga


satorio, sin. Toscanell. Appl. , Scardin. Formol. Berg. (Min)
fatta d'una stoffa tessuta a modo di piccole reticelle, i cui occhi
Scusatrice , * Scu-sa-tri-ce. Verb. f. di Scusare. V. di reg. (O)
avevano l'apparenza di altrettanti scudeuti. (O)
ScusAzione , Scu-sa-zi-ne. I Sf V. e di' 1 Scusa. Sen. Declam. P.
Questa scusazione una accusazione, che non si richiede se non dove ScuzARE, * Scu-z-re. Att. e n. pass. V. A. V. e di' Scusare. Gr. S.
Gir. 59. Tu che giudichi altrui , tu non ti puoi scuzare. (V)
la colpa. Amm. Ant. 22. 2. 2. Questo grandissimovizio dell'u
mana generazione che dopo il
tosto alla scusazione fugga, SDAae. N. pass. anom. Contrario di Addare. Cessar dall' operazione
che per pentimento non si adumili. Serm. S. Ag. D. Sanza dilun
per infingardaggine ; Annighittirsi, Impigrirsi. Lat. pigrescere, a
gamento di tempo , e sanza alcuna scusazione. Dant. Conv. 69. La
nimum despondere. Gr. xxroxsi, ararrrate. ( Addare dall'ingl.
heed attendere, badare, che vien dal sass. hedn di simil senso.
prima ccchit di discrezione , la seconda maliziata scusazione.

Pallav. Ist. Conc. 2. 26. N dopo questa pi appariscente scusa

In cell. gall. aidhe ammonizione. In pers. diden avvedersi. In ar.

zione , tacque la pi vera. (Pe)


Matrch sagace , astuto, ed haetk aliquo tendere. Secondo queste no
Scusciae, Scu-sci-re. [Aut. e n. pass. V. e di ] Scucire. Franc. Sacch.
zioni , correggi l'etimologia di Addarsi.) Baldin. Dec. Malvolen
tieri ormai s'inducea a maneggiare scarpello, dal quale s' era, come
Op. div. 44. La prima cosa che fa lo pellegrino quando si parte,
si veste di schiavina, appiccasi la
l mettevi ago e refe ec., noi sogliamo dire, sdato affatto. (A)
per cuscire i panni quando si scusciono. E nov. 2 8. Il quale scu Soaro. Add. m. da Sdare. Disapplicato, Impigrito. Lat. alienati,
otio deditus. Gr. drorperduevo, xaroxw9is. Salvin. Disc. . jyd.
r scendo, ed aprendo il brieve, lesse le parole, le quali furono que
ste : ec.

Bench di lunga mano sdato dal compor checchessia, pure di bioma

Scuscito , Scu-sci-to. Add. m. da Scuscire. V. e di' Scucito.

voglia mi riconduco , allettato dalla giocondit dell'argomento.

Scusevole , Scu-s-vo-le. Add. com. V. e di'Scusabile. Uden. Nis.

SperAne, Sde-bi-t-re. N. pass. Uscir di debito. -, Disdebitare ,


3. 2o. Quest'altro sinnigliante disavvenimento d' Euripide in Elettra sin. Lat. debito se liberare. Gr. draxxirrtv rc xpovs.
pare alquanto pi scusevole. E 5. 9. Per tanti e tanti valentuo 2 - Per simil. Soddisfare ad alcun obbligo. Dant Purg. 4 ag.
mini d'Italia c., avendo pietoso riguardo a simili scusevoli inav

E l' ombra , che di ci dimandata era , Si sdebit cosi ec. Filoc.

vertenze , ec. (A) (B) Ceb. Caratt. Teofr. 84. Imperocch , come

. 6f. Quivi o vinciamo , o sdebitandoci di tal vergogna , man


diano le nostre anime all' infernali sedie. Varch. Ercoli. 2o. Ma

sarebbe stato pi scusevole il difetto, se l'avesse commesso ubbriaco,


io ,
omi sdebitato di quanto vi promisi ec., seguiter gli al
cosi se l'avesse fatto con la maschera. (P. V.)
tri aflissi.
Scussissimo, Scus-sis-simo. Add. m.1 superl. di Scusso. Lat. maxime
SnetAro
,
Sde-bi-t-to. Add. m. da Sdebitare, V. Liberato dal de
cassms, inops , egentissimus. Gr. & reprarcs. Lib. Pred. Lasciarono
lito o dall'obbligo. (A)
il viandante d'ogni sua moneta, che portava, scusso scussissimo
e addolorato.

SDENAMENTo , Sde-gna-mn-to. I Sm. Lo stesso che Disdegnamento,

Scusso. Add. m. Quegli a cui non rimaso niente. (V. Brullo.) Lat.
Sdegnosit , V. (V. Sdegno.) Lib. Pred. Portava occulto nel segreto
excussus, omni re cassus.Gr. pcics (Il lat. excutio, onde il participio
del cuore uno antico sdegnamento. Vit.S. Ant. Questo miscredente
erussus, vale io scuoto, getto via, abbandono, depongo.) Morg. 8.
prove lo sdegnamento di messer Domeneddio, perch nello gire a
zambra uscittero a lui le minugia.
8. Disse Margutte: in questo sta il il guadagno, Quando tu lasci
pi il brigante scusso. Cirff Calv. 2.58. Poi disse, come gli facea SponANTE , Sde-gnn-te. [ Part. di Sdegnare. Che sdegna. Altrimenti
Disdegnante. Lat. indignans. Gr. dyzvaxrv. Amet 56. Acciocch
mestieri Li prender soldo , se in piacer gli fussi , Che son due ca
valier d'argento scussi. Cant. Carn. 431. Sudici, scussi , brulli ed
Cupido con giusta ira non apra l'arco suo, come fe' contro a Febo, le
sue forze sdegnante.
affamati. Salvin. Cas. 148. Finch di poveracci assemb un nu
volo , Che nella citt tutta i pi mendichi Erano, ed i pi scussi, 2 - Sdegnoso, Cruccioso. Cresc. Conciossiacosacch sia di sdegnante
e i pi leggieri. (N)
natura , agevolmente il perde. (A)
2 - Detto di cose, vale Privo o Spogliato di qualunque altra cosa, SocNane, Sdegn-re. [Att.] Non degnare, Disprezzare, Avere a schifo,
con cui potrebbe essere accompagnato. L. Panic. Cical. Gli hanno
Schifare. Altrimenti Disdegnare. Lat. despicari, contemnere, non
dati in abbondanza (i granelli) , e , quel ch' io stimo , scussi e da
curare , graviter ferre. Gr. dzazrsi , voxpziver9a. Dant. Inf. 3.
s , e non come certi altri provveditori, che li mescolarono col
5o. Misericordia e giustizia gli sdegna. E Purg.2.3. Vedi che sdegna
egato. (A)
gli argomenti umani. Bocc. nov. 6. 5. Sdegnando la vilt della ser
3 - Dicesi Mangiare il pane scusso e vale Non mangiar nulla che
vil condizione ec., dal servigio di messer Guasparrino si parti.
il solo pane. L. Panc. Cical. Quanto di toccar de monnini ec., e 2 - Provocare a sdegno , Mettere sdegno fra le persone, Fare che
di mangiare il pane scusso ec. (A)
altri si adiri. Segner. Mann. Sett. 26.3. Se tu lo sdegni, non si par
ScUTA R. (Gcog) Sc-ta-ri. Lat. Chrisopolis. Citt della Turchia a
tir da te forse tutto in un tempo. Ma ci che pro? Si allontaner
siatica nell'Anatolia. Lat. Scodra. Citt e Sangia ato della Tur
forse a poco a poco, finch ti fasci. (V) Ar. Fr. 8. 3. D'inini
chia europea, nell'Albania.-Lago di Scutari. Lat. Labealis. Lago car con Rodomonte il figlio Del re Agrican le pare aver suggetto;
-

dell'Albania. (G)

Trover a sdegnar gli altri altro consiglio : A sdegnar questi due,


questo perfetto. E 37. 5. Io potrei l'altre offendere e sdegnarle.(B)

Scuta ano , * Scu-ta-ri-mo. Add. pr. m. Di Scntari. (B)


ScurELLAaa. * (Bot.) Scu-tel-l-ri-a. Sf. Genere di piante della didi
numna ginnospermia , famiglia delle labiate, che ha per caratteri:

- N. pass. nel primo sign. Lat. renuere, dedignari. Gr. arzai


3 vsoa.
Dant. Par. 33. 6. Tu se' colei che l'umana natura Nobi

calice brevissimo , bilabiato, col margine intero, chiuso nella frut

litasti si , che il suo Fattore Non si sdegn di farsi sua fattura. S.

tificazione; corolla tilabiata col labbro superiore armato e munito


aula sua base di due denti , col labbro inferiore pi largo e smar

se hanno la mala vita ; come se ci fosse il bene dell'uomo, avere

ginato e col tubo allungato. (O) (N)

ogni cosa buona , fuor che s stesso.

-Ag. C. D. Gli uomini rei pi si sdegnano se hanno quei mali, che

ScutienAnci. * (Zool.) Scu-ti-brn-chi-i. Sm. pl. Lat. scutibranchia. 4 - Adirarsi, Aver per male , Pigliare sdegno. Lat. indignari , do
lere , irasci, stomachari. Gr. dyavaxrs. Bocc. nov. 39. 4. Avvenne
(Dal lat. scuun scudo, e dal gr. branchia branchie.) Nome di un
che il marito se n'accorse, e forte se ne sdegn. Petr. son. 2a2. Mi
ordine di moltuschi della classe de' gasteropodi i quali presentano
sdegno V eder nel fango il bel tesoro mio. Morg. . 6. Orlando
te branchie fatte a modo di scudo. (Aq)
si sdegn con Carlo Mano (N)
SccTicA , Sc-ti-ca. Sf. V. L. che si usa per ischerzo. Sferza, Staf

file. (Scutica dall'ar. sciotet che vale il medesimo. In ar. dicesi


sevt; e qaety la sferza , di cui si risecata l'estremit.) Guarin.

- N. ass. nel primo sign..] Petr. son. 45. Gradisce e sdegna, a


5 s mi chiama e scaccia.

Idrop. 3. 4. Ai giovanetti, com' egli ancora tencro, non convie 6 - E nel sign. del S. 4 1 G. V. 4. . 4. La qual cosa sappien
do Otto , molto sdegn , e forte crucciato ritorn a Roma.
58. 5. Onde i Fiorentini sdegnarono molto. Rim. ant. M. Cin. 58.
dante che parla.)(A) (B) Uden. Nis. . 4o. Alcuno gramaticuzzo con
Onde Madonna sdegna, E sdegnanto mi cela sua figura. Pass. 7.
la scutica in mano, con severit catoniana mi proverbier che ec. (N)
Avvegnach si vegga da noi spregiare, non isdegna , n rimansi di
ScutireRo, Scu-ti-fe-ro. Add. m. V. L. Che porta scudo. Lat. scu
richiamarci , e d' aspettarci ancora pi innanzi.
tifer. Pulc. Driad. Donne e donzelle e scutiferi, e questi Givano
Per metaf detto delle piante quando per qualche offesa o si sec
innanzi a loro assai pedestri. (A)
cano, o non attecchiscono. Dav, Colt. 87. L'abete e il cipresso
Scutronwe, Scu-ti-fr-me. Add. com. V. L. Che ha forma di scudo.
rinnondi
sdegnano , e non vanno innanzi.
Lo stesso che Scudiforme , V. Pascol. Corp. Um. Berg. (Min) (O)
Sdegnare diff. da Disdegnare. In entrambi questi verbi trovansi
Seutroerulo. * (Arche.) Scu-ti-gru-lo. Add. e sm. Nome od Epiteto
i due elementi d'Ira e di Spregio; e per valgono tanto Avere sde
del servo o schiavo che portava lo scudo del padrone , Scudiere.
gno, quanto Avere a sdegno. Ma gli usi e la forza , diciam co i, del
(Dal lat. scutum scudo, e gero io porto.) (O)
ScUTo.
) Sm. Piccolo schifo , che s'impiega in servigio del primo vanno pi in l che nel secondo. S' io voglio esprimere il
provocare a sdegno alcuna persona, il fare che pi persone fra loro
vascello. ( In island. skiutt, in isved. scutta, in celt. gall. cd irland.
ne il bastone : il suo vero gastigo sarebbe la mia scutica. (E' un pe

--

scud naviglio.) (A)

Scutoconcnico. * (Amat.) Scu-to-cn-chi-co. Add. e sm. Nome dato


ai tre muscoli dell' orecchio esterno, primo anteriore, nato dall'an
golo superiore ed anteriore della cartilagine, e terminato alla parete
anteriore; secondo posteriore , esteso dalla parte superiore , ed an

si adirino, dir Sdegnare e non gi Disdegnare. In Disdegnare la


significazione attiva sta solo nel senso di Abborrire , la passiva nel
senso di Adirarsi; mentre Sdegnare nel n. pass. in tutte queste si
gnificazioni si adopera, ed anche nel m. ass. per Aver a schifo, e mas
simamente parlando di piante che per qualche offesa si seccano o

teriore della cartilagine alla faccia dorsale, e posteriore dell'orec non attecchiscono: senso affatto negato a Disdegnare.
chio esterno ; terzo rotatore, esteso obbliquamente d'avanti , indie SDEGNATAMENTE, Sde-gna-ta-mn-te. Avv. V. e di''Sdegnosamente. Car
tar. Inag. Dei, Berg. (Min)
tro della cartilagine alla conca. (A. O.)
Scurci. (Bot.) Sc-tu-la. Sf Genere di piante della ottandria mo SpecNATissimo , Sde-gna-tis-si-mo. Add. m. superl. di Sdegnato. Dav.
Scism. (A) Tass. Let. 14. E se le paresse cosa da prudente non ir
noginia, famiglia delle mirtacee, con fiori polipetali regolari, che
ha per carattere un calice troncato persistente; cinque petali con ritare il detto Signore, il quale contro me sdegnatissimo io non
uventi impiantati sull'orlo del calice; una bacca a scudo formato

posso se non lodare il suo consiglio. (A) (V)

SDEGNAT()
m. da Sdegnare. [ Provocato a sdegno ,
Add.
SDzcNATo , Sdc-gn-to.
Adirat ; altrimenti Disdegnato. , Isdegnato , sin. Iat indignans,

2o3

SID LA CCIARE

gnanter. Gr. rips, rzupd.Mr.S.Greg. Avendo cos parlato, quasi


sdegnosamente. Iib. Mott. Sdegnosamente lo lasci fggire, dicendo

indignatus. Gr... dyavaxrras. Bocc. nov. 52. 8. Il famigliare , forse

che volea che vivesse. Bern. Orl. . 4. 78. Sorrise, il Serican sdegno

sdegnato pcrch niuna volta bere avca potuto del vino, tolse un gran
Aut. Apost. 139. Della quale parola il Principe de'
fiasco.

samente Car. En. 1. 548. Allor da mortal gelo il corpo appreso


Abbandonossi, e l'anima divita Sdegnosamente sospirando'uscio.(B)
Spronoseto,Sde-gno-s-lo. Add. m. dim. di Sdegnoso. Lo stesso che

Sacerdoti , che avea nome Anania, isdegnato, comand ec. (V)

2 - Dicesi anche di chi pruova ambascia di stomaco. Onde talora

Sdegnosetto, V'. Coppett. Rim. burl. Berg. (Min)

Essere sdegnato = Avere lo stomaco sconturbato. Vit. SS. Pad. .

234. Pensavano che forse non mangiasse, perch fosse isdegnato per
lo mare. (V)
a Ed Avere lo stomaco sdegnato=Aver nausea o inappetenza.

SoEcoserro, Sde-gnost-to. Add. m.) dim. di Sdegnoso-, Sdegno


sello, sin. Lat. indignabundus. Gr. xoxns. Bocc. nov. g8. 24La
qual , poich l'uno e l'altro un poco sdegnosetta ebbe guatato, di

V. Stomaco. (A)

Aspro, Orribile. Fir. Asin. 47. Se n'entr nella sdegnata


strada (d'Averno.) (V)
Sdegnato diff. da Sdegnoso. Sdegnoso esprime meglio l'inclina
zione e la facilit di sdegnarsi ; Sdegnato, l'atto presente. Ma tal
volta Sdegnoso s'applica all' atto stesso, ed modo pi
del linguaggio poetico. In prosa si vorrebbe dire Sdegnato l'uomo
che si sdegna, Sdegnoso l'uomo che sdegna; Sdegnato esprimerebbe
una specie , un grado di collera , mossa dall'indegnit d'una cosa;
Slegnoso non tanto la collera quanto il disprezzo, od almeno una
collera dalla quale trasparisce pi forte il disprezzo.
SoEcNAToae, Sde-gna-t-re. Verb. m. di Sdegnare. Che sdegna. Al
-

trimenti Disdegnatore. Cartar. Imag. Dei. Berg. (Min)

Soeonatance, Sde-gna tri-ce. Verb. f. (di Sdegnare. Che sdegna. Al


trimenti Disdegnatrice. Lat. dedignatrix. Buon. Fer. 3.4.9. Le sde
gnatrici Volubil Grazie , volto altrove il passo, Le si tolgon davan

ti. Rim. ant. M. Cin. pag. 345. ( Ediz. dello Zane 73.) Se mai
leggesti gli scritti d'Ovidi, So c'hai trovato ci che si disdice, E che
sdegnoso contra sdegnatrice Convien ch'amore di mercede sfidi. (B)
SpecNo, Sd-gno. Sm. Lo sdegnarsi, L'adirarsi; altrimenti Ira, Cric

rottamente cominci a piangere Red Ariann. inf Garruletta, Sde


gnosetta , Proruppe alfine in cos fatti accenti. (N)
SDEGnosissiMAMENTE , Sde-gno-sis-si-ma-mn-te. [Avv. superl. di Sdc
gnosamente. Fr. Giord. Pred R. Egli rispondeva sdegnosissimamente
ogni volta che gli parlavano di quel fatto.

SDEoNosissivo, Sde-gnosissi-mo. [Add. m.1 superl. di Sdegnoso. Se


gner. Pred. 34. 2. Sdegnosissima di sua natura la donna.
SDEGNosT, Sde-gno-si-t. [Sf) ast. di Sdegnoso. [Ira, Collera, Cruc
cio. 1 -, Sdegnositade, Sdegnositate, Sdegnosaggine, Sdegnamento,
Disdegnamento , sin. (V. Sdegno.) Lat. iracundia , morositas. Gr.

dpi. But. Inf7. Sdegnosit, offensione del prossimo, e di s medesimo.


SDEGNoso , Sde-gn-so. Add. m. Pieno di sdegno , Cruccioso, tAdi
rato , Irato , Iracondo, Inasprito , Fremente ec. Dicesi Sdegnoso
oltremodo , dispettosamente, terribilmente, fieramente ec. Altrimenti
Disdegnoso..] ( V. Sdegnato. ) Lat. indignans, indignabundus, ira
cundus , morosus. Gr. dpios, Svuns, xoxns. Bocc. nov. 77.
9. Lo scolare sdegnoso, siccome savio ec. , serr dentro al petto
suo ci che la non temperata volont s'ingegnava di mandar fuori,
Dant. Inf . Guardommi un poco , e poi quasi sdegnoso Mi
dimand : cc. Tass. Ger. 4 . Cos l'un disse, e l'altro in giuso

i lumi Volse quasi sdegnoso e ne sorrise. ( Le migliori ediz. leg

cio, Indignazionc, [Adiramento, Furia, Rabbia ec. Altrimenti Disde

gono sdegnando.) (B)

gno. Lo Sdegno grave, ardente, giusto, amaro, acerbo, aspro, fiero, 2 Facile a risentirsi.1 Bocc. nov. 88. 6. Uom grande, e nerbo
impetuoso, implacabile, iniquo , cieco , ragionevole ec.) (V. Ira.)
ruto e forte , sdegnoso , iracundo e bizzarro.
lai. indignatio. Gr. dpy , dg9vuiz. Petr. son. 2o2. Dovete dir pie 3 (Che scnte nobilmente della virt , ed ha in odio le cose ingiu
tosa, e sanza sdegno : Che pu questi altro ? E 248. Che col bel
ste.) Dant. Inf' 8. 4f. Baciommi 'l volto , e disse : alma sdegnosa,
viso e co' soavi sdegni Fccemi , ardendo , pensar mia salute. Fir.
Benedetta colei che ''n te s' incinse.
stato
parere
d'essere
Io
al
Biondo
che
per
non
credo,
Disc. an. 6o.
4 Per metaf Geloso, nel sign. del S. 31 Sagg.nat. esp. 9. S'a
egli
bistrattato da Vostra Altezza, o per isdegno che ragionevolmente
ver un termometro talmente sdegnoso, e, per cos dire, d'un scnso
abbia con quella, egli si sia messo a tentare cos nefaria impresa, e
cos squisito , che la fiammella d'una candela , che gli asoli punto
quella
Rodendosi
e
con
di collera
cosi difficile Borgh.Col. Lat. 39.
d' attorno, sar abile a mettere in fuga l'acquarzente in esso racchiusa.
disuguaglianza
di
(V)
mcsta taciturnit scoprendo lo sdegno questa
5 -* Dilicato, Tenero , Che agevolmente si altera, detto di cose. Ma
Insoffercnza, Dispetto. Din. Comp. l. . I potenti cittadini ec. per gal. Lett. Le mani ec. sono andate di male in peggio ec. non vi
(P)
per
abbatterlo.
popolo
trovarono
modi
molti
del
sdegno
iega su la quale non si recidano, ed hanno una pelle cos sdegnosa,
3 Disprezzo o piuttosto Oltraggio, Offesa. Din. Comp. l. 1. I signo
il battermi il petto ec. il girare una chiave la fa schiantar su
oto. (A
ri per rimediare allo sdegno avca ricevuto, gli presentarono fiorini
MC CC nuovi. (P)
Sde-gnz-zo. [Sm.1 dim. di Sdegno. Lib. son. 45. E' non
4 * Col v. Avere: Avere a sdegno=Sdegnare. V. Avere a sdegno.(N)
si vuol pigliare ogni sdegnuzzo. Sold. sat. 5. Uno sdegnuzzo , un
2 Avere a sdegno vale anche Schifare. Lat. dcdignari, asper parlare un poc'alto , Con quattro lacrimette, una doglienza A tempo
mai. Gr. vrxpzis9za. Petr. canz. 4. 1. Mentre amor nel mio espressa, fece far gran salto. (B)
albergo a sdegno s'cbbe.
SoeNouTo, Sde-lin-qui-to. Add. m. Lo stesso che Sdilinquito, V.
5
* Col v. Caricare : Caricarsi di sdegno= Sdegnarsi oltre misura. Pos. Fior. 6. 2 4. Ma col burro, come sdelinquito e stucchevole,
V. Caricare , S. 25. (V)
non ben friggere certe linguacce fracide e senza sale, ma ec.
* Col v. Incontrare: Incontrar lo sdegno= Essere odioso, Dispia SDenTAR e , Sden-t-re Att. Rompere qualche dente d' un istrumento
cere. Segner. Pred. Lett. Dedic. Mio intendimento sarebbe non o ordigno, come sega , ruota o simile. (A)
d' incontrarne lo sdegno , e pure oh quanto l'incontrerei ! (A)
SoENTATo , Sden-t-to. Add. [m. da Sdentare. Cui manca alcun dente;
7 Col v. Morire : Morire di sdegno = Essere grandemente agi
detto di Strumenti che hanno intaccature.1 Burch. n. 1o 1. E s'una
tato e commosso. V. Morire , S. 2o. (A)
sega vecchia e isdentata Mette pi lattajuoli, o men d' un bue.
Col v. Muovere: Muover a sdegno = Provocare indignazione.
2 E per simil. Burch. . 2o. E tre pescaje giovani sdentatc.
Ar. Fur. 7. 5. E che i peccati lor giungano al segno Che l'eterna 2 - [ Detto di bocca o persona: Che ha perduto i denti, Che rimane

Bont muovano a sdegno. (P)

senza qualche dente o senza denti. Lat. edentulus.Gr. cro8ovraaos.

Col v. Pigliare o Prendere : Pigliare o Prendere sdegno=Sde


gnarsi. V. Prendere sdegno. ] Bocc. nov. 64 3. Di che la donna
avvcdendosi, prese sdegno.
[E Prendere a sdegno = Schifare, Abborrire.] V. Prendere

Lab. 38. N si vergognano le membra, i capelli e 'l viso ec. lasciar


trattare alle mani parletiche, alla bocca sdentata, e bavosa e fetida.
Ner. Samin. 1 n. 13. Allor che scorse il brutto muso Della sden

tata vecchia. (N)

a sdegno.
o -

(Che naturalmente non ha denti] Buon. Fier. 4. 4. 2. Gli s'ac


col v. Tenere :) Tenere a sdegno= Schifare. Franc. Sacch. 3 costan le pecore e le lepri , E sdentate anche il mordono.

rum. 8. Che se pietosi versi tiene a sdegno, ec.

SoeTTA, Sdt-ta. Sf. V. A. Negativa amorevole nel farsi i compli

1 1 * (Icon.) Selvaggio robusto da' cui omeri pende una pelle di menti. ( Il disdire ci che dicesi per complimento) Fr. Barb. 26. 6.
tigre contro la quale egli ha test sfogato il suo furore: col piede E sia sofferidore Con corte isdette ricevern' alquanto. (Cio, un
calpesta il suo cane fedele or ora morto da lui, e con mano spie poco di qucll' onore che voglion fargli.) (V)
tati soffoca un dimestico augelletto ; appiedi ha un vaso ed una SoiacciARE, Sdiac-ci-re. At. Sciogliere il diaccio. Lo stesso che Di
coppa riversati: vicino gli sorge il busto di Bacco, e nel fondo ap ghiacciare , V. (A)
pare una quercia colpita dalla folgore. (Mit)
SoiacciAto, Sdiac-ci-to. Add. m. da Sdiacciare. Lo stesso che Di
Sdegno diff. da Disdegno , Disdegnamento , Disdegnanza, Sde ghiacciato, V. Del Papa Cons. Cos fatte bevande non convengono
idee
le
Disdegno
entrambi
hanno
gnosit e Sdegnosaggine. Sdegno e
mai fredde del tutto, ma o calde attualmente , o almeno sdiacciate
d'Indignazione e Dispregio; ma, come ne' loro verbi, cos nel sost. alquanto. (A)
sdegno maggiore estension di valore troviamo che nel sost. Disdegno. Soicevole, Sdi-c-vo-le. Add. com. Non conveniente. Lo stesso che
Nel primo in fatti riconosciamo ancora l'idea di Schifo che non ravvi Disdicevole , V. Lat. dedeccns. Gr. rpers. Pass. 72. Ma come
siano nel secondo; e pcr Tenere o Prendere a sdegno vale Schi
al medico non si cela la 'nfermit e la piaga , quantunque sia sdi
l a disdegno varrebbe Spregiare. Disdegna cevole,
farc ; Tenere o
o in luogo di vergogna, acciocch la possa curare ; coi si
mento o Sdegnamento, Sdegnosit, Disdegnanza, Sdegnosaggine dee fare della piaga del peccato al confessore, ch' medico del
tutte son voci antiche , esprimenti pi o meno l'ira , l'indignazio l'anime. Ambr. Bern. 3. 4. Con quella gammurruccia , che sdice
ne , ma non mai lo schifo. Secondo gli esempi l'idea del dispregio vole Sarebbe ad una fante.
incontrasi in Disdegnamento e pi in Disdegnanza, non gi negli Spicusane, Sdi-giu-n-rc.N. ass. Rompere il digiuno. Min.Malm.(A)
altri. Disdegnanza pare anzi non adoperata che in questo senso sol SouLAcciane, Sdi-lac-ci-re. Att. Contrario di Allacciare. Lo stesso
tanto. Nessuno di cssi vocaboli ora si adoprerebbe in tutti quei modi che) Dilacciare , tDislacciare , Slacciare, V.] Lat. solvere. Gr. Asuv.
di dire a cui si presta la voce Sdegno come pi nobile e viva.
Ovid. Pist. Ella, venendoli incontro, gli levere lo scudo dal collo,
--------

soccosaccine, Sde-gno-sg-gine. tSf Lo stesso, chel Sdegnosit, V. e sdilaccergli l'elmo.


(V. Sdegno) Lat. indignatio. Gr. di zxrmrs.Tratt. segr cos. donn. 2 t E n. pass. Bern. rim. . 8. Non vuol che l'uom di lei la mo
-

Ascoltano la repulsa con occulta sdegnosaggine, che manifestano poi


col tempo.

SorcosAniente, Sde-gno-sa-mn-te. Avv. Con isdegno; UCrucciosamente,


Adrosamente.-, Sdegnatamente, Disdegnosamente, sin. l Lat. indi-

stra faccia, Guarda san Rocco com'egli dipinto, Che per mostrar
la peste si sdilaccia. Lasc. Cen. . nov. 2. Il pedante veggiendo

l animo suo , disse che si sforzerebbe; e ponzato alquanto , sdilac


ciandosi la brachetta , cacci mano ec. (B)

2 o4

SDoSSARE

SDl LACCIATO

SniAcciAto, Sdi-lac-cito. Add. m. da Sdilacciare. Lo stesso che Di

n. 69. Siamo dentro una botte sfondata di sopra , e sdogata da un

canto,
lacciato, Dislacciato, Slacciato, V.] Lat. exsolutus. Gr. xw9ei. Cant.
Carn. 9. Sdilacciato a far l'arte ognun s'assetti. Lasc. Pinz. 5. SoncLIAae , Sdo-gli re. N. pass. Uscir di doglie o dolori. Aret. Rag.(A)

2. Noa vedevi tu , ch' egli era isdilacciato ? Buon. Fier. 5. . 3. Spociaro, Sdogli-to. Add. m. da Sdogliare. V. di reg. (O)
Passate tutti: io entro , Ch'io veggo comparir pi servigiali . .. 1 Spolciaro , Sdol-ci-to. Add. m. Lo stesso che Sdolcinato , V. Dep.
Chi scalzo , chi in pedul , chi sdilacciato.
Decam.96. Come sugo di limone ne' cibi, aguzzi un poco quel suo
Soi. * (Geog.) Grande Sdili. Lat. Rhenea. Isola dell'Arcipelago nel no troppo morto e sdolciato. (V)
dipartimento delle Cicladi Settentrionali, ora disabitata.-- Picciola SponciNaro , Sdol-ci-n-to. Add. m... Che ha dolcezza senza spirito ,
Sdili. Cos ora chiamasi l'isola di Delo (G)
ed agg. per lo pi di vino. -, Sdolciato , sin.) Red. Ditir. 5.
Solnouimento, Sdi-lin-qui-mn-to. Sm. Deliquio, Svenimento. Lat.
Quel cotanto sdolcinato, S smaccato, Scolorito, Snervatello Piscia
deliquium. Gr. Xews.
rello Di Bracciano Non sano. E Annot. 7. Di questo sapore sdol

2 - Efig. Buon Fier. . 2. 4. Oim! dall'altra parte Quei di sa


e di mel sdilinquimenti.. E Salvin. Annot ivi : Sdilinquimenti , de
liqui, svenimenti , mancanze di stomaco. (N)

cinato pu essere che intendesse Plinio. Soder. Colt.7 . Per la troppa


maturezza resta il vino torbidiccio , e naturalmente non rischiara
affatto , e lo fa troppo sdolcinato.

Spilinoune, Sdi-lin-qui-re. [N. ass.) Divenir troppo liquido, o In 2 Per simil. Insipido , Smanzieroso , Senza grazia o garbo, detto
tenere. Lat. liquescere. Gr. rexige3a.
di persona. Crudel. Rim. Non godr ec. Lo scrupoloso sdolcinato

Per simil. Infiacchire e quasi Venir meno. Lat. deficere, animi attore Amante della scena intatta e casta. (A)
deliquium pati. Gr. Attro vxiv. (Dalla particella superflua, e da deli 3 - * E detto di cosa. Allegr. 2 2. Le sdolcinate frutterelle del mio
quium deliquio) Matt. Franz. rim.burla. ao. Perch tal cirimonia, vile e non coltivato cervellaccio. (N)
anzi ripieno Di zavorra, di fummo e d'alterezza, sdilinquir ti fa 4 Fig. t ed in forza di sm.] Buon. Fer. 4. 3. 4. Del dolce egli
tutto , e venir meno.
-Att. Render fiacco , Indebolire. Red. Cons. . g6. Questi s fatti

brodi puri e semplici gli sdilinquiranno e dilaveranno lo stomaco.


Salvin. Annot. F. B. . 2. 4. Il Redi Soglion talora sdilinquir lo

stomaco. Mutollo poscia in infievolire. (N)


SonlinquTAmente, Sdi-lin qui-ta-mn-te. Avv. Con isdilinquimento ,
Spossatamente. (A)
SovrissimAMENTE, Sdi-lin-qui-tis-si-ma-men-te.Avv. superl. di Sdi
linquitamente. Con sommo sdilinquimento. Pros. Pior. part. 4. vol.

P4,65. E quella sua (parla della lumaca) sudicia e nauseata


foggia di. . . . strascicarsi sdilinquitissimamente dietro, con attaccarsi
al terreno con quella sua stomacosa bava , cc. (A) (B)
Somlinounro, Sdi-lin-qui-to. Add m. da Sdilinquire. , Sdclinquito ,
in fuonFier. 3.2. 7. Ma quel suo figliuol tanto attillato, "rene

ha 'n buon dato , O , per dir meglio , dello sdolcinato.


Sdolcinato diff. da Smaccato, Dolcigno e Dolco. S dolcinato va

le Troppo dolce, Ingratamente dolce. Salolcinato uno stile dove


la mollezza, la dolcezza, la grazia siano affettate, entrino non come
elemento ma come ornamento. Sdolcinate son certe lusinghe ; Sdol
cinata una persona che ama le cose sdolcinate o nelle parole o negli
atti. Un Dolce smaccato ristucca, offende pi il senso che lo Sdol
cinato non faccia. Le materie zuccherose fanno un cibo Sdolcina

to; il zucchero cacciato in gran dose fa un Dolce smaccato, ristuc


ca , e fa male allo stomaco. Nel traslato diciamo: Lodi, Adulazioni
smaccate. Dolcigno vale che ha un po'di dolce; Dolco tutt'altra
cosa; dicesi del tempo , della stagione , quando non n caldo n

freddo, e la temperatura tale da presagire piuttosto umidit che


sereno. Altro dunque la Dolce stagione , altro un

Tempo

dolco.

ro, affetttuoso e sdilinquito ln volere strafar complimentando , ec.


L'aria in certi climi, in cc ti mesi dolce, senza che faccia Dolco.
SDIMETicAnzA Sdi-men-ticn-za. [Sf. Lo stesso che] Dimenticanza ,
Il Dolco temperatura non molto favorevole alla piena sanit. Dol
Lat. oblivio. Gr. A9. Sen. arch. 3. 5. Sopportare pazien co pure il matarasso non duro.
temente gli errori e sdimenticanze della memoria
e
arch. . SpoLERE, Sdol-re. [N. ass. anom.] V.A. Cessare di dolensi, Restar
2. Il mal suo letargo, cio grave e profondissima sonnolenza e privo del dolore. Lat. doloris expertem esse. Gr. d'Ayovs draxair
sdimenticanza.
rec9z. Franc. Sacch. nov. 168. Come fu sdoluto, port i paperi
Soricane, Sdi-men-ti-c-re. Au. n. ass. e pass. Lo stesso che Di al maestro Gabbadeo.
menticare , V. Lat. oblivisci. Gr. rx, o,
pir. Trin. . . SpoluTo , * Sdo-l-to. Add. m. da Sdolere , V. (O)
-

me ne voire a casa a dirgliene, innanzi chi me lo sdimenti


chi. Ambr. Furt
4. Cosi mi piace, e che ogni cosa si sdimen
tichi.
Sen. Ben.Tac.
Varch.
3. -Agr.
Quegli387.
il quale
dilail memoria
benifizio, ne
lo
sdimentichi.
Dav.7.Vit.
Anche

SponpoLARE , Sdon-do l-re. Att. e n. pass. Lo stesso che Dondolare,

V. Salein. Annot. F. B. 3. 2. 12. Sdondolandomela per diporto,


dal moto del dondolo. (A) (B)

Sl

SonboLATo , Sdon-do-l-to. Add. m. da Sdondolare. V. di reg. (O)


sarebbe ita, se lo sdimenticare fosse in poter nostro, come il tacere. SpoNNARE , Sdon-n-re. [Att.] Contrario d' Indonnare. Mettere in li
Snimenticato
Sdi-men-ti-c-to.
Add.
m.
da
Sdimenticare.
[Lo stesso
bert. Lat. in libertatem asserere. Gr. Aav9 pov riva.
che Dimenticato
Lat. oblitus, obliteratus. Gr. durorai
2 N. pass. Porsi in libert. Lat. abdicare se dominatione. Bocc.
9i Fir. As. 47. Sdimenticatosi della faccenda del calzolajo,
Vis. cap. ult. Atandomi la possa, che s'indonna In ciascun cor gen
ch'egli aveva, disse : ec. Tac. Due ann3, Appena si campa til, che d virtute , Che mai per alcun caso non si sdonna.
no con gli occhi addosso ; che farebbero , sdimenticate gli anni , e SponnEARE , Sdon-ne--re. (N. ass.] V. A. Snamorarsi. Lat. dominae

quasi rimandate ? Varch. Stor. 3. 5, Licnito il consiglio ef


di tanta letizia Firenze ripieno, che niuno era , al quale non pa
resse, risuscitato.
i danni , le noje le paure
quasi
p
prelerite sdimenticate , d'esse
CSSCT

amore liberari , foeminarum coetus et amores relinquere.


2 Levarsi dal ragionare colla donna. ] Dant. rim 3. E di'a colui,

ch' d'ogni piet chiave, Avanti che sdonnei, Che le sapr contar
mia ragion buona.
Dimenticatojo Spossino. (Veter.) Sdon-ni-no.Add. m. Sorta di mantello di cavallo.
'g. Com. Fa un po' che i conti vadan pe' suoi piedi cc non
MIorg. 5. o5. Tra falago e sdonnino era il mantello, N vedr mai
s' hanno a mandar nello sdimenticatojo. (A)
Soria simile a quello (N)
Soimentico, Sdimn-ti-co. Add. [m. Lo steso che] Dimentico, V. Lut SponzeLLARE
, Sdon-zel l re. N. pass. Baloccarsi , Dondolarsi (come
-

Soscarono, Sdi-menti-ca-t6-jo.Sm.

Lo stesso che

immennor, obliviosus. Gr. rxiraa. Sen. Ben pri 3. f. vo


non ingrati si dovessero chiamare, ma sdi
. 5ogh, CDrg, F.

usano le donzelle. Lo stesso che] Donzellare , V. Lat. otiari. Gr.


rxcxcsiv. Cr. alla v. Donzellare.
-

oli

autore negligente, o , come d sboppiare , Sdop-pi-re. t Au.1 Contrario di Addoppiare ; altrimenti


Scempiare. Lat. explicare. Gr. xrrvoortv.
orene
, Sdi-mt-te-re. Au. e n. pass.
pr. 4. v. e, a p;
o Dicesi Sdoppiare le consonanti e vale Farle sentire sdoppiate. Salv.
re. Franc. Sacch. rim. N si
pure unquanco il
Avvert. n. 3.2. 4. La lingua nostra allo 'ncontro talora
p le
Somponene, Sdi-pi-gne-re. -Att. anom. Cancellare ci che dipinto o
consonanti. E appresso : Pare alcuna volta allo 'ncontro, che'l vol
scruto; altrimenti Spingere o] Spignere. Lat. picturam delere. Gr.
gar nostro studiosamente sdoppii la consonante. (V)
nai. Borgh. Arm. 94. se cosi fosse stato agevole 3 (Milit.) Rimettere nelle righe
che erano state addoppiate.(Gr)
cancellare
le
scritture,
come
si
son
potute
sdipignere
l'
insegne,
o
Sooppiaro , Sdop-pi-to. Add. m. da Sdoppiare. (A)
col bianco di sopra, o collo scarpello tor via.
gine ,
Snon entra ne, Sdor-men-t-re. [Att.] Contrario d' Addormentare; [al
s
r la Parola data. V. e di Disdire. Bocc. trimenti Svegliare ,l Destare. Lat. expergefacere , excitare , suscita
1 O. A Il co
S promise ,
(B) me a Giove dolse, ma non sdisse Quel che'm
re. Gr. ystv. Declam. Quintil. P. Alla per fine il sangue caldo ,

S la natura

DRicciARE ,

li-ric-ci-re.

[Att.] Cavar le castagne

ch' uscia della ferita , t' avrebbe sdormentata.


iccio.

o E n. pass. Destarsi. Lat. expergisci, expergefieri, excitari. Gr.


stesso che Diricciare , V] Cant. Carn. 297.
yepec Sai. Com. Purg. 9. Compito il viaggio , cgli per lo 'ncendio
non e' contento , Gli sdiricciano e smallia le castagne.
si sdorment , e trovossi all'entrata del Purgatorio.
Spinmoro , Sdi-ri-di-to. Add. n.
4 Estenuato, Quasi consunto per Spor mentrAro, Sdor-men-t to. Add. m. da Sdormentare. Lat. a somno
migre.( Par lo stesso che Inaridito) Froiopre Quelli an cxcitatus, expergefactus.Gr. spSsis. Com.Inf 29. La mattina sdor
tichi padri santi del diserto, magri, secchi, sdiriditi, consumati dal nmentato , udi e boci e mormorii.
lungo digiuno dalle penitenze, ec. (A)
Sponvertite, Sdor-men-ti-re. [Aut.] Sdormentare, Destare, Eccitare.
Sdi-soc-chi re. Au. V. scherz. cavar gli occhi. Bellin.
Lat. excitare. Gr. sys ipsuv Pros. Fior. 3. 3oo. L' amore di essa vir
t ec. non fin mai di sdormentire nell'animo suo nuovi concetti di

nocciro, Sdi-soc-chi-to. Add. m. da Sdisocchia


. di
perfezione.
Spivezzane, Sdi-vez-z-re. Aut. Lo stesso che
Sponwine, Sdor-mi-re. N. pass. Sdormentarsi, Destarsi. Rim. aut. B.
*****
e
questo
dalla
particella
negativa,
e
da
avvezare,
in
pcrs.
M. Sennucc. Ben. 25. Onde io gridai ad Amore in quell' on a: Per
verziden ***zarsi da verze consuetudine. In ar. vaez modus vitae
dio, che l'occhio di colui si sdorma , Ch il sol levando seco si
, cd hazet natura dell'uomo Supplisci queste nozioni
sconforma. (N. S.)

--- --

sa

"abrin. Sacr. Regn. 2. 5 Berg. (Min)


SbossAae, Sdos-s-retAtt.1 Contrario d'Addossare. Cavar di dosso.Lat.
le sanare- Att. Cavar di dogana, Liberaldi dogana levare. Gr. xovietv. Buon. Fier. 2. 4. . E que'bozzoli sdossati

snocaro g
Pagando la dovuta gabella.1(V. Sgabellare.) 2 IE n. pass. Liberarsi dall'obbligo, Levarsi dall'impegno-1 Buon.
Fier. . 2. 3. Se de'falsi ve n' han , nostrali o strani , Doversene
spoca
si ganato. Add. m. da Sdoganare. P. di
(O)
Soocaro, si orgare. Att. Levar le doghe alla botte.
reg. (O)
sdossare in qualche modo E' Salvin. Annot. ivi : Sdossarsene, trar
d'orgo Add. m. da Slogare. Senza doghe. Car, Lett, di dosso, scaricarsene, disfarsene. (N)

SDOSSATO

2o5

SDRUCCIOLO

3 - * Per metaf. Liberarsi dalla cura e briga di checchessia. Salvin.

quando sdruccioler i lor piedi. S.Ag.C. D. Che ordine dato, co

Disc. Sdossandosi del peso del governo , ad altri quasi in tutto il

me sdrucciolando si corre al fine. Sagg. nat. esp. 14. Il sottilissimo

commettesse. (Br)

umido ec., gi per lo dosso sfuggevole del cristallo sdrucciolando, a

Spossato , * Sdos-s-to. Add: m. da Sdossare, V. (A)

mano a mano distilla.

SpoTroRARE , Sdot-to-r-re. [Att. Contrario di Addottorare. Privare


della dignit o deprivilegii di dottore. -, Disdottorare , sin. Lat.
doctoris privilegia irrita facere. Fir.Trin. 2. 4. Meriteresti di essere

- (Sguisciare, sguizzare Franc. Sacch. nov. 2o9. Credendola pi


volte avere presa ( l'anguilla), ella m' schizzata di mano, che
sapete com'elle sdrucciolano. Bern. Orl. 2. 4. 69. Per l'erba come

sdottorato. E appresso: I'non vo'gi cotesta nespola dietro, d'es


sere un altro, n d'essere sdottorato.

biscia sdrucciolava. (Qui per simil) (N)


3

Spottorato , Sdot-to-r-to. Add. m. da Sdottorare, V. [ Cancellato

- Fig. Scender velocemente. Ar. Fur. 24. 8. Gi poteste sentir

come rimbombe L'alto rumor nelle propinque ville cc., E. con spun

dal numero de'dottori ]

toni ed archi e spiedi e frombe Veder da'monti sdrucciolarne mille


2 Per metaf Privato di qualche ornamento. Buon. Fier. 2. 4. 18. 4 Andare o Entrar di soppiatto , Cccupare un luogo senza che
Quell' eran , signor mio, di pi monete Le miserabil teste scorti altri se ne accorgn; dicesi persone di cose. Pallav. Ist. Conc.
e
e
di
cate, Sfaldate , tose , stronze , sdottorate , E di lettere prive.
423. Di questo scritto prese noja l'Imperatore, e molto pi quando
Sota Ane, Sdra-j-re. N. pass. Porsi a giacere. Lat. sterni. Gr. xa
raris9 x. (V. Sdrajato. In tcd. streu che si pronunzia quasi strai, frantese, che si pensasse lasciarlo sdrucciolar nelle mani altrui.(N)
Trapassare, Incorrere con facilit; e per lo pi si prende in cat
la paglia, su la quale si stende e si adagia il cavallo. ln ingl. di 5 cesi straw , in gall. sreathainn e streathainn. ) Red. Ditir. 46. Si tiva parte. I at. labi , crrare. Gr. rrr, cax9 x. l'ir. Trin.
3. . Se io non sapessi di quanta forza sia lo amore, e come bene
sdrajaron sull' crbetta Tutti cotti come monne. Buon. Fier. 2. 3.
spesso e' faccia sdricciolare altrui a parole meno che convenienti, io
Inr. Sdrajatevi , e diacete.
ti risponderei come merita la tua proposta. Boez. Varch. 3. o. La
Sdra jarsi diff. da Adagiarsi , Coricarsi, Stendersi, Giacere. Chi
natura non piglia cominciamento dalle cose scene e non compiute,
si sdraja distende gran parte del corpo; chi si corica lo distende
ma procedendo dalle intere e perfette, sdrucciola quaggi in queste
tutto. Si adagia e chi si corica e chi si sdraja e chi siede , chiun
e vote d'ogni buon frutto. Tolom. Lett. . 2o2. Ma cosi
que insomma si mette a miglior agio di prima. Sdrujarsi sopra un ultinc,
avvien sempre che il mondo pi volentieri dalla luce del vero sdruc
canape, Cori arsi nel letto, Adagiarsi sopra un sedile. Dunque l'i ciola
nelle tenebre dell'errore, che dalla scurezza dell'ignoranza ri
dea del Giacere meno inchiusa nell' Adagiarsi che nello S drojar
salga nello splendore della verit. (N)
si, meno nello Sdrajarsi che nel Coricarsi. Sdrajarsi esprime una
Ed in frza di nome. Sen. Ben. Varch. 7.18. Per lo sdruc
ositura non molto nobile e pi comoda che bella. Si sdrajano anco
ciolare dalle cose ottime nelle pessime necessario che ancora nel
e bestie ; e per estensione si dice Sdrajato qualunque corpo che, di
ritto ch'era , si pone a terra o in posizione molto inclinata. Sda male ritenga alcun vestigio del bene.
-

N. pass. nel primo sign. Pass. 3o5. Il quale(pelago) non ogni


gente (sa, n pu, n dee vederlo guadare , che e' vi si struccio
la , e spesse volte vi si anniega. Sen. Ben. Varch. 4. 23. Guarda le

jare soffre talvolta anche l'attivo; coricare meno. Nel far cadere un
albero che si tagli, bisogna sdrajarlo gi bene, perch non preciiti

per il delive. La persona si corica propriamente nel letto. Cori stelle , come sdrucciolandosene chetamente per lo cielo, ascondano la
carsi diciam delle bestie altres, ma in senso differente da Sdrajarsi:
loro velocit , mostrando di ferme ed immote stare. . .
l'animale si sdrja buttandosi tutto per terra, si corica chinandosi,
[E nel sign. del S.51 Fr. Giord. Pred.S. Ma noi in questa vita
accoccolandosi. S' adagiano e uomini e bestie e cose. Chi non bene 7
mortale potemoci molto bene sdrucciolare. Gud. G. 88. Mia questo
coricato, non s' adagia. Chi giace sdrajato in positura incomoda ,
naturale vizio tra le femmine, che quando elle si sdrucciolano a
non s' adagia. Chi giace , o si sdraja, o siede agiatamcne, quegli
concedere li segreti diletti del corpo loro, mai non desiderano di ab
solo adagiato. Per Isdrajarsi bisogna stendersi; ma non neces
sario Steudersi tutto, e uno pu Stendersi senza Sdrajarsi. Poi si
pu stendere una parte del corpo e non tutto ; la mano , un dito,

bracciarsi con alcuno che sia migliore del marito loro , o pur suo
pari, perocch quasi semprc s'incninano a' pi vili. E altrove: onde
ancora molte oneste femmine si sdrucciolavano ad abominevoli tra

un piede si stende ; una nube per l'aria, un corpo si stende pi o

di uomini.
lunghezza; e tutti in somma i traslati di Sten Spindimenti
ccciolativo, - Sdrnr-cio-lativo. Add. m. Lo stesso che Sdruccio
proprii , n si pu accomunarli ai verbi affini.
levole , V. Car. ticheid. 35. I fichi sono un boccon solo e grande
Sir Ara , Sdraiata. Sf. V. dello stil famigliare. Giacitura; e s'ac e sdrucciolativo.
(P. v.)
compagna al v. Fare. Onde Fare una sdraiata Porsi disteso n SoRtccioles re, Sdruc-ciolnte
. r Ald. com. Che slrucciola, e Che
giacere spensieratamente per ozio o per riposo. Fortig. Rim. Uscir
fa sdrucciolare. Lo stesso che) Sdrucciolante, V. Lb, Dec. 3. Tut
di casa e fare una sdrajata, Su qualche prato ad una fonte appresso,
ta quanta la via era strabocchevole, stretta e sdrucciolente.
P
Con un' allegra e bella camerata. (A)
presso : Quivi sozzo e orribil combattimento , siccome d
Soraiana
scherz.
susn
di
dim
Sdraiata.
che
V.
Sf
Sdrajati-na.

,
sdrucciolente , e non ricevente la 'mpression del piede. Vit. SS
col v. Fare e vale Fare il
, Starsene come sonnacchioso.
Pad. Vide ch'egli doveva passar per un ponte molto stretto e sdruc
Ior. Panc. Cical. Quando l'oste fa la contadina, io sto a sentire, e
-

mcno in altezza , in

dere sono suoi

ciolente.

non fo la sdraiatina, come certi che s'addormentano sulla panca.(A) 2 Per metaf1 Mor.S. Greg. L'uno di costoro per lo luogo sdruc
Sdra--to. -Add. m. da Sdrajare. Posto a giacere disteso
ciolente zoppica nel far bene, e l'altro per le tenebre non vede i
Lat. stratus. Gr. ararvusvcs. (Dal lat. stratius. ) Buon. Fier. Af
ben ch' egli avrebbe a fare coll. SS. Pad. Tanto pi fortemente
2. 7. Guidoni Vagabondando sdrajati sull'erba. Malm. 3.32. E gi
ea rapita per isdrucciolente cadimento. Cosc- Bern. Grande forza
sdrajato ognun lasso e maturo, In grembo al sonno gli occhi aveva
quella, la quale del cuore fa si fatta operazione e ritiene il cuO
posti. E 6.26. Vedendo che la bestia come morta Sdrajata dorme,
re sdrucciolente e vano, ch' egli non isdruccioli nell abisso dell'ester
In O'SO,
e l'ussa COll

SpA Ato ,

Sonae , Sdraio-ne. Avv. A giacere. Buon. Tanc. 3.


nando , t'ho vista sdrajone.

minio. E ivi : Il quale (cuore)... pi isdrucciolente di ogni cosa


sdrucciolente. (Br) 'coll. SS. Pad. Come la nostra fede sdruccio

. Poi ritor

le ute e non ferma , n eziandio bastevole a se, se ella non for

2 -"Onde Stare sdrajone=Stare sdrajato, che dagli Aretini si dice tificata dall'ajuto di Dio. (N)
Stare stratone , dal che si pu conghietturare che Sdrajone e Sdra 3 Veloce, (Fugace, Transitorio. Sen. Pist. La natura ci ba
jato derivino da Strato. Red. Or. Tose. (A)
in possessione di questa sola cosa sdrucciolente e fuggitiva S.Ag
Sbrisciare. (Veter.) Sdri-sci-re. Aut., n. ass. e pass. Dicesi della chia
-

C. D. 5. 19. Certo gran differenza e tra la cupidit della umana


gloria e la cupidit della signoria : per che, posto che sia assai
isdrucciolente cosa, che chi troppo si diletta della umana gloria ,

mata che si fa colla lingua per avvertire dolcemente il cavallo. Al


cuni dicono Slriscire. (Isc dicesi al cavallo per avvertirlo : ed indi

sdriscare.) (A)

Soacccevole, * Sdruc-c-vo-le. Add. com. snc. di Sdrucciolevole, V.


-Am. Ant. 246. Il demonio uno serpente molto isdruccevole. (N)

eziandio desidera ardentemente di signoreggiore, nondimeno ec (B)


Che sdruc iola, Che
scorre; altrimenti Sdrucciolante, Sdrucciolente, Sdruccio so, es.
Lat. lubricus
(r E
,
sdruccevole, sdrucciolativo, sin. piante
cosi sospese
Fir.As. 38. Tenendo le sdrucciolevoli
ventre pien di bietole e d'altri erbeggi, assaltato ec da una sdruc

Sprucciolevole, Sdruc-cio-l-vo-le. Add com.

Sp vccioanestro, Sdrnc-cio-la-mn-to. t Sm. Lo sdrucciolare. Lat.


lapsus. Gr. dxo9naa.

2 - E per metaf [[ Trascorso. 1 Segner. Mann. Sett. 3.. Ranno a


sapere parlare senza scandalo e senza sdrucciolamento, che forse an
cora pi difficile , che il tacere.

ciolevole soccorrenza.

Atto a sdrucciolare.Salvin.Opp. Pesc. 3. 29- Le


SpacccioLATE, Sirc-cio-ln-te. Parr. di Sdrucciolare. Che sdrucciola; a -quando negli lini s'imbatteran
ee. tutte colle membra
usato per lo pi in forza di add. com. , come Aggiunto di cosa,
uol'ICO
scappano sguisciando. Marchett. Lucr lib. 4. Qual dcp
sopra la qual si sdrucciola; Sdruccioloso, Iubrico, Iiscio. sdrucciolevole
spine
serpente
infra
spoglia
le
(A)
a
)
di
Sdrucciolente, sin. Lat. lubricus. Gr. AirSpd. Tac. Dav. nn. 3 * Che fa sdrucciolare , Dove facilmente si sducciola , detto
detto di
23. Ogni cosa contra a' Romani: fango profondo, terreno tenero e luogo. Marchett. Lucr. Sdrucciolevol sasso. (A)
ir. As. 3. O
sducciolante , cc.

2 - Per metaf. Veloce, tTransitorio, Fugace. V. Sdrucciolente, $.3.1

4 - Fig. Pericoloso, Facile a far cadere in fallo

La velox, fugax, lubricus. Sen. Pist. 92. La virt, ch' divina,

se' tu cos ignorante delle sdrucciolevoli rivolture della fortuna, de

si finisce in cosa sdrucciolante e folleggiante.

suoi instabili discorrimenti E ss8. Appresso del quale

li avea

utilmente consumata la sua fanciullezza , ed ora sosteneva

la sdruc

3 - Parlando di Versi, Naturali, Senza sforzo.1 Lasc. rim. Quanti


mai fece versi interi e rotti, Tutti son belli e sdrucciolanti e dotti.

ciolevole adolescenza.

o5 Specie di fingo appartenente al genere Phallus V

Lu

SoacccioLARE, Sdruc-cio-l-re. N. ass. Scorrere ; e si dice propria macone , . 3, 2. (N)


mente del piede dell'animale, quando, posto sopra cosa lubrica,
scorre senza ritegno ; e generalmente si dice d'ogni altra cosa che snniccio vivere, slrnc-ciolevol mn-te. Avv. In maniera sdruc
-

ciolevole. , Sdrucciolosamente , sin. Lat. lubrice. Cr dauor9mps.


a quella similitudine scorra. (Altrimenti Scivolare, Glisciare.1 Lat.
Fig. Agevolmente. Segner. Crist. instr.3. 22. 7. Il fiue che fan
labi, delabi, lapsare. Gr. x 2rxrirrsuv, xxrapa9x, droXc9xiveuv. 2
no questi recidivi, i quali si spesso e s sdrucci levolmente ritornano
( Dall'oland. struikelen sdrucciolare. In ted. ritschen che si pronun
dalla grazia al peccato, simile appunto al fine che fanno coloro
zia ruccen, ed in pers. is'kuchden vagliono il medesimo.
illir.
i quali frequentemente vengono meno, e si tramortiscono
slechi discendere. In cbr, ruta scorrere.) Mor. S. Greg. Nel tempo, Spruccioto,
Sdrc-cio-lo. Sm. Sentiero che va all chimia , dove con
Vocab. VI.
27

o o6

SE

SDRUCCIOLO

quello in pi parti sdruci. Serd. Stor. Ind. 2. 96. Le navi si perco


tevano quasi insieme , con estremo pericolo di sdrucirsi. E' 5. ngo.
Si lev di notte una gran fortuna , la quale fece che la sua nave
percosse in una secca , e si sdruci, e and in fondo.
Rip. 417. Fece poi di maniera piccola quella Nunziata in fresco ,
che dallo Sdrucciolo d'Orsammichele. Salvin. Annot. T. B. 5. 3. 2 - Disfare il cucito ; altrimenti Scucire. Lat. dissucre. Gr. dropc

difficult si pu andar senza sdrucciolare. Lat. lubricum, locus lu


bicus. Pass. 274. Dovunque si rivolge, truova sdruccioli e trappo
lc. Mor.s. Greg. Sieno fatte le loro vie tenebre e sdrucciolo. Borgh.
In citt dicono sdrucciolare , e sdruccioli chiamano con vocabolo

arreur. Cant. Carn. 16. Tanto spesso si ricuce, Ogni d si straccia e

fatto a posta i vicoletti o altre strade che pendono, come Sdrucciolo

sdruce Una cosa trassinata. Buon. Fier. 3. 3. 2. E mi ricordo come

d'Orsammichele, Sdrucciolo de' Pitti e altri. (N)

a rasciugarci Volendoci spogliar, s' ebbe a sdrucire I panni , ec.

E fig. Pallav. Ist. Conc. 2. 38. Dar a s tal fiducia la 3 - (Tagliare a fette , Affettare.) Buon. Fier. . 5. 7. Ne sdruce di
prosciutto le gran fette.
religione loro sempre ferma tra lo sdrucciolo degli altri. (Pe)
2 L'atto dello sdrucciolare. Lat. lapsus. Gr. dia9mux. Bemb. Stor. 4 - (Milit.) [Aprire , Rompere , Dislogare le schiere , le file nemi
che urtandole con forza..] Tac. Dav. ann. n. 2 f. Cos detto, col fior
9. 34. Per isdrucciolo del cavallo, sopra il quale egli era , cadu
de' suoi sdruc ne' nostri. (Il testo lat. hn : scindit agmen.)
to , fu da' galcotti ucciso.
Sdrucire diff. da Lacerare , Stracciare , Sbranare , Rompere ,
[Onde Fare allo sdrucciolo= Sdrucciolare : trastullo, per lo
pi fanciullesco, sul ghiaccio.] Pataff. 8. Che faranno allo sdrucciolo Strambellare, Strappare. Lacerare pi nobile di Stracciare, ma
amendui.
nel discorso familiare si dir meglio Stracciare un foglio , un vc
stito. Si stracciano , non si lacerano i capelli. Si stracciano col
3 (Fg) Inciampo. Lat. offendiculum, periclitatio, periculum. Gr.
pettine i bozzoli della seta. Ma bcn diciamo assai neglio Lacerato
rpoxougax. Coll. Ab. Isac. cap.
. Porr lo sdrucciolo dinanzi
da' flagelli , Fama lacerata da' morsi de' tristi. Sbranare dicesi per
da lui, e morir nella scurit delle sue opere. E cap. 16. Non ti fia
la moltitudine della scienza sdrucciolo dell'anima. Diod. Salm.35.
lo pi del Lacerar che si fa carne d'animale. Ma parlando di panni,
6. Sia la vita loro tutta tencbre e sdruccioli. (N)
non si dir mai Sbranato, bens Stracciato o Lacerato o Lacero,
ed anche Strambellato , ch' esprime insieme il rotto e il disordine
Tenersi nello sdrucciolo , fig=Vivere nelle occasioni perico
lose. Albert. 1. 8. Perci ti terrai nello sdrucciolo , e starai fermo
de' vestiti. Quest' ultimo dunque pi di Sdrucire : e Sdrucire
anche men di Stracciare. Si possono le calze sdrucire in un luogo
e non ti darai troppa libert, e saprai per qual parte debbi andare,
e infin dove. (Parla di coloro a cui giuoca buona ventura, e con
senza che sieno stracciate : pu un vestito sdrucirsi alle costure senza
che sia strambellato. Si sdruce una nave , non si straccia. E Rotto
fortali a ricever con animo allegro gli utili consigli, per potere star
diciamo un vestito e Sdrucito. Ma delle scarpe useremo il primo a
fermi nello sdrucciolo delle prosperit, cio Tenersi alla prova delle
occasioni, dove agevolmente l'itom cade.) (Br)
delle calze o de' calzoni , ambedue, quando per le calze sieno cu
cite , non tessute o fatte a maglia , ch allora solo le diremo Sdru
5 (Archi.) La pendenza delle impostature. (A)
6 - * (Mus.) Sdrucciolo enarmonic : Maniera di sdrucciolare enar
cite. E de' vestiti parlando, Rotto pi che Sdrucito, sebbene sia
monicamente colla voce sopra alcuni suoni ; cio dalla Prima alla
men di Stracciato. Si sdruce la roba staccando i punti del cucito, si
rompe di pi gran forza. Quand'uno cadendo urta in cosa che gli
Quarta, e pi convenevolmente nel modo retrogrado, cio dalla Quar
ta alla Prima. Usasi ancora lo sdrucciolo , calando da un suono
lacera pi o meno la pelle, diciamo che s' sdrucito nel luogo do
all' altro, e massimamente dall' Ottava alla Settima minore, e dalla
v'ebbe il male. Se il vestito in una parte sola rotto e rovinato,
Quinta alla Quarta minore. (L)
dicesi pi comunemente Strappato. Strappato in genere dicesi di ve
7 (Ar. Mes) Serratura a sdrucciolo. V. Serratura. (D. T.)
stiti , di carte , di cose staccate a forza da un tutto; Strapparsi i
Sonucciolo. Add. (m. Che scorre fu ilmente o velocemente; altrimenti
capelli, Strappato un braccio. Oltre a ci, Strappare dicesi della
Sdruccioloso. Lat. lubricus. Gr. dx9mpds.
corda, del filo che troppo disteso si rompe. Chi troppo tira la cor
2 Dices Parola o Voce sdrucciola, Quella che ha l'accento sulla
da strappa , dice il proverbio.
antipenultima sillaba. Salv.Avvert. . 3. 3. 32. E tanto pi se voce SDRuciTo , Sdru-ci-to. Sm. Taglio grande , Spaccamento , Spacca
tura; [altrimenti Sdrucitura.] Lat. rima, fissura, fenestra. Gr. xos,
sdrucciola, che l' accento abbia su la primiera sillaba , seguiti ap
xAsl9 pix. Buon. Fier. 2. 1. 15. Agora da cucir, da rimendare Stracci
presso a loro: conciossie cosa che le parole sdrucciole, a profferirsi ec.
sieno, oltre a l' altre , acconce massimamente. (V)

3 [Onde Rime o Versi sdruccioli diciamo Quelli che terminano


con parola sdrucciola, ossia che in fine hanno pi sillabe brevi. Bemb.

e sdruciti quanto si vuol grandi. Matt. Franz. rim. burl. 2. 42. Un


ch'abbia anella in dito , Nc vuol vezzosamente far la mostra Sotto
un galante taglio o ver sdrucito.

pros. 2. So. Quelli versi, che noi sdruccioli per questo rispetto chiamia 2 E fig. [Incursione in paese nemico. Car. lett. ..: 6. Con loro
pensa non solamente di condurmi sicuro , ma di fare anco un grande
mo Varch. Ercol. 18. Messer Jacopo Sannazzaro ec. si lasci alcuna
sdrucito nella Francia.
volta, o sforzato dalle rime sdrucciole ec., trasportare troppo nella
sma Arcadia. E 258. Forse vorreste piuttosto il verso sciolto d'undici SpruciTo. Add. m. da Sdrucire. Aperto , Fesso, Spaccato. , Sdru
sillabe, che lo sdrucciolo. Red. Ditir. 2o. Canterellandovi Con rime
scito, sin. Lat. diflisus, rimis fatiscens. Gr xAeS puns. Bocc. nov.
sdrucciole, Mottetti e cobbole, Sonetti e cantici.
7. 7. Sopra la sdrucita nave si gittarono i padroni. Tac. Dav. ann.

SpaccioLone , Sdruc-cio-l-ne. Avv. In manierasdrucciola. Capor(B)

2. 37. Rivolto al fine il flusso e 'l vento, cominciarono le navi a

S RUccioLosAMENTe, * Sdruc-cio-losa-mn-te. Avv. Lo stesso che Sdruc

tornare sdrucite o zoppe. Bari. Uom. lett. 4. Esse (navi) piene di


mercatanzic e ricche d'oro, la Vittoria (nome di una nave) vota,
sdrucita , sfasciata , quasi ancille, adoravano come padrona. Bern.
Rim. 1. Un pezzo fragmento d'acquidotto Sdrucito, fesso, scas

ciolevolmente , V. Chiabr. Dial. L'Orzalesi 7o. Io veggo un verso

fornirsi sdrucciolosamente, alcuno fermarsi come zoppo, ed alcuno


formato con ditta ragione. (P. V.)
SD RUccioLoso , Sdruc-cio-l-so. Add. m. Che sdrucciola, Facile a sdruc

sinato e rotto. (N)


ciolare; altrimenti Sdrucciolevole , Sdrucciolo.] Lat. lubricus. Gr. 2 [ Scucito , Disfatto. Lat. dissutus. Gr. droxsis. Bocc. nov. 6o.
dXua9xpds.
1 1. Senza riguardare ec. alle sue scarpette tutte rotte , e alle calze

sdrucite, le disse : cc. Bern. Orl. 2. 19. 47. Ma voglio anche cam
ge state grandissime e copiosissime , era il suolo
cos sdruc
biar teco il farsetto , Perch questo, ch' io ho , tutto sdrucito.
SDRUcitoRE , Sdru-cit-re. Verb. m. di Sdrucire. Che sdruce. Tomit.
cioloso , cbe malagevole fuor di modo era il passarvi.
Rag. lib. 3. Berg. (Min)
3 - Per metaf Veloce , Facile a trapassare o scorrere. Lat. velox,
fugax. Gr. ziis, vxrzs. Bemb.pros. 2. 78. Onde la voce di ne Soructance, * Sdru-ci-tri-ce. Verb. f di Sdrucire. V. di reg. (O)
cessit ne diviene sdrucciolosa.
SDRUcrTURA, Sdru-ci-t-ra. Sf Rottura , Spaccatura ; altrimenti Sdru
cito. Maur. rim. burl. n. 68. Egli (Priapo) ha tra l'altre infin quc
4 - Incostante, Volubile.1 Bemb. Stor. 3. 32. Tali sono i costumi
di questi tempi, e la fede in moltissimi uomini lubrica e sdrucciolosa.
sta bravura, Ch' entra ne' corpi altrui , come divino , E vi si ficca
5 - I Rime o Versi sdrucciolosi diconsi allo stesso modo che Sdruc
in ogni sdrucitura. (A) (B)
cioli nel sign. del S. 3. ma meno in uso.] Varch. Ercol. 2 no. Al SonusciRE , Sdru-sci-re. Aitt. e n. ass. Aprire, Fendere, Spaccare. V.

2 - Atto a fare sdrucciolare.1 Bemb. Stor. 2. 25. E per esser le piog

Bembo ec. non gli piacevano le rime sdrucciole , o (come egli dice

e di') Sdrucire. Bern. Orl. 2. 6.36. Altro non si ode che navi sdru

alcuna volta) sdrucciolose. E' Lez. 638. Il verso viene ad essere di

scire , Ed alte grida , e pianti da morire.


2 - Disfare il cucito. Fir nov. 7. 269. Cominci a crcare di sdru
-

dodici sillabe , e si chiama sdruccioloso , o sdrucciolo.

SoRucio , Sdr-cio. Sm. L'atto dello sdrucire, e Il luogo sdru

scir la camicia.

cito. Buon. Fier. 4. . . . Dalle cui teste assisi eran duo fiaschi SDnusciTo , Sdru-sci-to. Add. m. da Sdruscire. V. e di'Sdrucito.Cas,
rim. son. 46. E chi sdruscita navicella in vano Vede talor muover
Vestiti di tabacco, e non di sala , S eran neri, e tutti sdruci, e
toppe. Gal. Gall. Sdrucio o sia scissura. (N)
governo e sarte , Ami , Marmitta , il porto.
2 - Apertura , Rottura , Spaccamento. Viv. Disc. Arn. 24. Mediante SoucAne, * Sdu-c-re. N. pass. V. scherz. Spogliarsi dell'autorit e
uell'ampio sdrucio di callone fattovi nel mezzo da imo a sommo.

dignit di Duca; e fu usata altre volte proverb. per Spogliarsi

lagal. lett. a. pag. i3. ( Ven. 734.) Soffregatasi disgraziata


mente la cavalla a un chiod, e fattasi un grande sdrucio nella pan

quasi d' ogni antorit ed usare con gran domestichezza cofami


gliari e farsi come privato. Serd. Prov. (A)
SDuceae , Sd-ce-re. Att. anom. Lo stesso che Sdurre , V. (B)

cia , s' era osservato ec. (N)

3 - Ferita fatta con arme tagliente. Corsin. Torracch. 7. 5. Col SouRARe , Sdu-r-re. [Att.] V. A. Toglier la durezza, Intenerire.
But. Purg. 3o. 2. Trapassa dentro da s , e isdura quella (neve )
vibrar, col rotar, or aste , or brandi, A farli fori e sdruci mise
ch' indurata [dentro], e falla risolvere.
randi. (N)
SouRATo,
* Sdu-r-to. Add. m. da Sdurare. V. di reg. (O)
4 - " Proverb. Rattoppare lo sdrucio = Dar rimedio ad uno scon
SDURRE. Att. anom. e n. ass. sinc. di Sducere. V. A. Cavar di strada,
cio, Resarcire un inconveniente. V. Rattoppare , 4. (N)
-

Sonucn, Sdru-ci-re. Aut., n. ass. e n. pass. Aprire, Fendere, spacca

Deviare., Sducere, sin.(Dal lat. ex, e da ducere condurre.) Cavalc.

ri- , Sdruscire, sin. Lat. diffindere, rimis fatiscere. Gr. axigur.

rim. in Dial. S. Greg.pag. 446. Or dunque 'l seguitiam, ch' no


stro duce : Chi po'lui va , ajutal, ch non sduce, E portalo a sue
spese , e s 'l conduce Al suo regno. (V)
Sburro. * Add. m. Sottile, Smunto, Magro. V. dell'uso. (Dal lat.
ex privativa, e da eductus nutrito : Non nutrito.) (A)
Se, S. Particella la quale talora s' apostrofa innanzi a parola che
cominci da vocale, ed usata come avv. o congiunzione in forza

(Dal celt. gall. stroic rompere, squarciare. Nella stessa lingua dragh
separare, dividere.) Dant. Inf22. 57. E Ciriatto, a cui di bocca uscia
D ogni parte una sanna, come a porco , Gli fe' sentir come l'una

sdrucia, Bocc. nov. 7.7. Essendo essi non guari sopra Majolica, sen
tirono la nave sdrucire. F. V. .8o. Caddono in Firenze pi saet

te, fra le quali una ne percosse nel campanile de' Frati Predicatori, e

SE

S
2o7
rato; cio se non fosse. E Lapo Gianni, che disse : Amor, poich
tu sei del tutto ignudo, Non fossi alato, morresti freddo cio

di diversi significati. E prima sta per Bench,Ancorch, Quantun

di
se non fossi o come fu Francesco Ismera, che disse : Non. fosse
colpa, non saria perdono, cc. Ma, oltre a ci si legge eziandio
nell' istoria di Giovan Villani, il qual disse :. E poco vi fosse pi

que. Lat. quamvis, etiamsi. Gr. xairp. (Dal lat. etsi o sia et sibench.)

Bocc. nov. 38. 8. Si dispose,se morir ne dovesse , di parlarle ess6


stesso. E nov. 65. 2. Se voglia me ne venisse di porti le corna, se
tu avessi cent' occhi, come tu n'hai due, e' mi darebbe il cuore. Franc.

durato all'assedio, era stancato; invece di dire : E se poco pi


ti fusser frategli. Dant. Inf 2. Tanto m'aggrada il tuo coman durato vi fosse. (v) Bemb. st. 32. Questo Sol che riluce o questa
damento, Che l'ubbidir , se gi fosse, m' tardi. (Cin)
luna Lucesse invan, non si dovria pregiarli. (Cin)
- Talora congiunzione dubitativa. Lat. num , an, mitrum. Bocc. 1o - * Talora per bella propriet di linguaggio, innanzi al Se la
Intr. 37. Non so se a voi quello se ne parr , che a me ne parreb sciasi per sottinteso il verbo necessario.
9. Franc. 2. Viene
be. E nov. 34f. 8. Ora si parrebbe se cos fosse valente uomo, come il Demonio . . . per sospignerlo quindiForgiuso. Di che Santo Fran
si diceva, e se cotanto l' amasse , quanto pi volte significato le a cesco non avendo dove fuggire ec. di subito si rivolse con le mani,
vea. Petr..son. 54. A cui non so se al mondo mai par visse. Dant.
e col viso e con tutto il corpo al sasso ec. brancolando coll nani,
Inf34. 9. E s'io divenni allora travagliato, La gente grossa il pensi.
se a cosa nessuna si potesse appigliare (cercando se) E 147. Corse...
- Talora particella condizionale in genere , e vale Caso' che , per tutta la citt, se per ventura la potesse trovare Bocc. a n.4
Dato che , Posto che , Posta o Verificata la condizione che ; e A quella ( tavola) s'appicc ; se forse
l'affo
Iddio, indugiando egliPad.
bench paja dubitar le pi volte , pur bene spesso vi si scuopre per gar, gli mandasse qualche ajuto allo scampo suo Vit. SS.
2.
pensai
una fiata di entrare via dentro nell'eremo, se forse Id
o. Io
entro senso che afferma..] Lat. si. Gr. sis. Bocc. nov. 2. 7. Io son
del tutto, se tu vuogli che io faccia quello di che tu m'hai cotanto dio mi facesse trovare alcuni santi Padri occulti. Vit. S. M. Madd.
pregato , disposto ad andarvi E nov. 36. 6. Niuno di voi sia ar 77. Pensomi che tornassono un poco dentro alla porta ec in luogo
dito di toccarmi , se io obbediente vi sono, n da questo corpo al pi onesto, che si poteva , tuttavia se si potesse vedere o udire al

Barb. 299. 3. Leva chi falla adesso, E punisci ancor quegli, Se

cuna cosa rimuovere , se da me non vuole essere accusato. Petr.


canz. 4fo. 7. Anzi la voce al suo nome rischiari, Se gli occhi suoi

ti fur dolci n cari. Dant. If 3o. n 15. S'io dissi falso, e tu fal
sasti il conio. (Cio, io concedo, e non niego d'aver detto falso.) E
Purg. . 84. Grazie riporter da te a lei , Se d'esser mentovato
laggi degni. Fiamm. l. 4. Deh se i miseri sono da te uditi alcuna
volta, porgi le tue pietose orecchie a' miei pricghi. (Cin)
E cos posto per via di condizione, si un ancora col sog
giuntivo, in forza di Quando , Qualora , Purch o simile. Soder.
it. Massimamente se s' accordi col sito del cielo e gli sia in favore.
Serd. Stor. p. 39. Ai quali , sc stimolati dal danno o dal dolore

cuna cosa. (Qui a uorto il Manni sospetta che ci manchi per vedere,
mostrandosignaro di questa bella propriet, usitatissima in ucle
colo) Vit. S. Gir, 4. Andavasi (il leone) discorrendo per la foresta,
forse se per ventura potesse rinvenire lo suo compagno asino (V)
Dant.Purg. 6.87. Cerca, misera, intorno dalle prode. Le tue ma
parte in te di pace gode.
rine , e poi ti guarda in
Cio. e vedi . e sappi se ec.

questa

- in

cifica prese talvolta dinanzi a Se per

pi efficacia la voce Domine. Segn. Demetralog

Ma colui, che

murali contro al pacse


d'Atene, Domin se , facendo cos fatte cose, egli faceva ingiuria e
rompeva la pace o no? (Cin)
1 1 - Talora si trova presso gli antichi ronco , e unito al pronoma
Tu , dicendosi Stu in vece di Se tu. Dant.rm. 19 E stu mi dici,
come i sai che i sento. Rim. ant. M. Cin. Guari d'Amor, se
s'appropri Negroponte, e preparava

strumenti

prendano l' arme , appena possa fare resistenza tutta l'Europa, con
giunte insieme le forze, non che il Portogallo solo. (Cin)
4 - Per Cosi , in principio di locuzione pregativa o disiderativa;
che quell Sic de' Latini, come l' adoper Orazio : Sic te diva po
tens Cypri ; [onde il verbo che gli vien presso fu sempre il sog tu piangi e stu ridi. Franc. Sacch. rim.
guarda, stu farai
untivo.] Gr. ciros , ciro. Bocc. no. 39 8. Se m'aiti lddio, disse Con io, cl'anando ho fatto pi sonetti , Tu- Ma
troverai in amarpo
il cavaliere, io il vi credo. E nov. 76. 7. Se io non sia impiccato
chi diletti. Franc. Barb. 7o. 4. Chc stu savessi bene La donna chi
per la gola, che egli m' stato imbolato. E nov. 9o. 1 . Se m'ajuti
ell'ne . cc.
Iddio, tu se' povero; ma egli sarebbe merc, che tu fossi molto pi. 12 - Talora innanzi alla vocale, in vece di Se, fu usato Sed, [sem
-

E canz. 1o. 5. Se io non sia svisata , Pianger farolle amara tal fol

lia. Dant. Inf. 29. &9. Se l'unghia ti basti Eternalmente a cotesto


lavoro. E v. to3. Se la vostra memoria non s'imboli Nel primo

mondo dall'umane menti ec. , Ditemi chi voi siete. E 3o. 34. Se
l'altro non ti ficchi Li denti addosso, non ti sia fatica A dir chi .

Petr.cap.2. Or dimmi, se colu' in pace vi guide, (E mostrai 'l duca

lor) che coppia questa ? Chiabr. Guerr. Got. Se pace, se con


foto Amor ti dia, Trova la donna del cui viso avvampo. (A) Dant.
Pug. 2 . E , se tanto lavoro in bene assommi , Disse , perch la
faccia tua testeso Un lampeggiar d'un riso dimostrommi ? E If 6.
Se lungamente l'anima conduca Le membra tue, rispose quegli al
lora, E se la fama tua dopo te luca, Cortesia e valori di' s dimora
Nella nostra citt. E' Par. 22. S' io torni mai , lettore, a quel de
voto Trionfo, per lo quale io piango spesso Le mie peccata, e 'l petto

pre in forza di particella condizionale, per lo pi per sostentamento


del verso.1 Dant. rim. 2. Sed ella non ti crede, Di' che domandi A
mor, sed egli vero. Cronichett. d Amar o3. Ordin che
non venisse persona, sed egli non mandasse per lui. it. S. Madd.
3. Ecco, sed io me n'andassi allo 'nferno, questa sarebbe la piu
bella giustizia e la maggiore ragione che maifosse. E'39. Aspettiamo
il Maestro, e sappiamo scd egli vuole che cosie si faccia.
13 -- Nota costrutti. Fior. S. Franc... 189. Per certificarsi, se a
relbe bene di cavarlo (se fosse ec) Vit. S. Gir. 34. Se con tutte
le lingue degli uomini degli augelli io parlassi cc. e non ho la ca
rit, non sono nulla. (E non avessi ec) Bocc. g. 8. n. o. Ecco,
se tu fossi crucciato meco , perch io non ti rendei cos al termine
i tuoi danari Salabaetto cominci a ridere ec.(Qui il costrutto
l

del se sospeso, e vale : Io non vorrei gi che tu fossi crucciato


meco ec. ovvero Saresti mai crucciato cc. ? ) (V)
5 Per Poich, (Perciocch.1 Lat. quandoquidem, quoniam, si. Gr. 14 - * Fu detto Altro che se, per Se non o Fuorch. Sannaz. Ar
dinh. Petr. son. 232. Ch mal per noi quella belt si vide, Se viva
cad. Pros. r. Non rimase per che con attenzione grandissima non
fosse da ciascuno ascoltata, altro che se forse da Ergasto (Cin)
e morta ne dovea tor pace. E p. 1. 22g. I' pur fui vostro, e se
di voi son privo , Via men d' ogni sventura altra mi dole. Morg. 15 - Questa particella si aggiunge ancora ad alte articelle od av
5. 28. Colui correva come leopardo , Anzi pi forte, s' egli avea
verbi formando insieme varie locuzioni come:
o Sebbene,
Se mai, Se no o Se non,Se non che, Se non seSeo bene
Se non si Se
Bajardo. (Cin)
non se che, Se non altro, Se non per altro, Se non come, Se non
- Per Come, avverbio di similitudine. Cavalc. Med. cuor. 59. Se
come se, se non quanto, Se non solo, Se tutto ec. a lor luoghi. (A)
hanno perseguitato me, cos perseguiteranno voi; e come hanno os
servate le mie parole, cosi faranno le vostre. E se 'l mondo v ha in Se', segnato d'apostrofo, [ e pronunziato coll' e stretta, V. con
posta che vale sei, Se li , Se gli. Bocc. nov. 99. 10. Se' vostri
odio, sappiate che egli bbe in prima ne in odio che voi. E Espos.
strignessero.
Simb. n. 74. Se noi siamo compagni di Cristo nelle tribolazioni, cos
prieghi a ci non cii strig
serve ne' casi obbliqui d'amendue i
saremo nelle consolazioni. E 36, Se noi siamo consorti delle tri
S, S. Pronome primitivo che
bolazioni , cos saremo delle consolazioni E 336. Se ti par che basti generi e numeri ; (e in tal qualit non si segna mai con apostrofo ;
creder col cuore , scnza confessar con la bocca dinanzi agli uomini,
e perch va pronunziato con E larga ed aperta, vi si appone per
dunque cos possiamo dire che basti allo infedele confessar con la lo pi l' accento grave. Anticamente Sene e Sei. Non ha se non
quattro casi : secondo, terzo, quarto e sesto Lat. sui , sbi se,
bocca , scnza fcde di cuore. (V)
a se. Gr o , ci, t. (In ted. sich, in illir. sebbe. APpo i Celti di
7 Per Quanto. Dav. Colt. 6o. E quel forzore che la vinaccia pi
glia di sopra (stummiala , se tu sai) fa pigliare il fuoco al vino. Galles ise ella ,lci.)
E quivi ad instanzia di s la
mi percuoto , Tu non avresti cc.

Dant. Inf. 8. Pruovi , se sa; che tu qui rimarrai. Bocc. g. 8. n. 2 - Nel secondo caso. Bocc. nov. 12. 9.

9. Sic purc infermo , se tu sai ; ch mai di mio mestiere io non ti


torr un denajo. Buon. Tanc. n. 3. Faccia s' e' sa, per disciorsi da
quello. (N)

Per Quando, Posciach. Agn. Pandolf. E se siate stati in co


sa alcuna negligenti , alla quale possiate per allora rimediare, subito
vi supplite. (Cin) Dant. Par. 4. Se violenza quando quel che pate
Necnt conferisce a quel che sforza , Non fur quest'alme per essa
scusate. (N)

facea stare. E nov. 7. 35. Il Duca, queste cose sentendo a difesa


di s similmente ogni suo sforzo apparecchi. Per o 4. Di s,
nascendo,
a Roma non fe' grazia. Ar. Fur. 14 * E 'l grido sin
al ciel l'aria divide Di s e della sua gente per paura. (Cioe', di
lei.) (Cin)
a -. Col secondo caso riceve [innanzi a se, senza
-

perdere

il se

gno, le preposizioni Fuori, Verso, Appresso, Sopra, Contra. Bocc.


nov. . . Manifesta cesa , siccome le cose temporali tutte sono

Talora sottinteso. Vit. S. Franc. 225. A un buono uomo ven

transitorie e mortali, cos in s e fuor di s essere piene di noia e

nc in visione , che avendo dell'acqua, dove B. Francesco s'avesse


lavato le mani e i piedi, e spargessela addosso alle sue bestie, di pre
sente le liberrebbc. (Cio, e se spargessela ec.) Bemb. Pros. 3. 2 5.
Ma tornando alla Se condizionale, dico che ella , posta col verbo

d'angoscia. E Intr. 47. Ciascuna verso di bellissima. E nov. 3. 8.


In grande Chi
e onorevole
s il mantenne.
E Lett.
Pin.
Ros.a69.
si fuorstato
conforti
di s,appresso
che nondiconosca
in vano darsi
alla misera madre, mentre ella davanti da s il corpo vede del morto
figliuolo Fior. s. Franc. 6. Perciocch egli era si fuori di s , che
delle tue parole non udiva nulla...
3 E dicesi Di per s o Dipers, che gli antichi dissero Di
spers, in luogo di D per se. V. Di per se e Dispers.
p. 22. Poi torn qua , stetteci alcun tempo dipers , mercatando

Fosse , si lasci alcuna volta, e tacquesi dagli antichi in un cotal

modo di parlare, nel quale clla nondimeno vi s'intende, ec. Il qual

modo appo noi non solamente ne' poeti si legge , siccome furono
Buonaggiunta di Lucca, che parlando alla sua donna del cuore di lui,
che con lei stava , disse: E tanto gli aggradisce il vostro regno, Che
mai da voi partir non potrellb' cllo, Non fosse dalla morte a voi fu

tuttavia, (Cin)

- -

- -

2 o8

4 - * Di s talora vale Di lui, Di esso. Vit. SS. Pad. a. 137.


Questo Arsenio soleva dire afrati, una mirabil visione ch'egli ebbe
ma parlava come d altrui , bench i frati di s lo intendessero.(V)
3 - 1 el terzo caso. Bocc. nov.

3- 26. E a s medesimo dispiacendo

SEBASTOFORO
se : ec. E nov. 31. 25. Appressatoselo alla bocca, il baci. E nov.
65. 22. Quando la gelosia gli bisognava, del tutto se la spogli. E
nov. 83. 2. Bruno comperati i capponi ed altre cose necessarie al
godere , insieme col medico e co' compagni suoi se gli mangi.

Filoc. l. 7. Ilario ascolt con maraviglia le parole di Filocolo , e


per lo puzzo ec., si per una via chiamata la Riga Catalana si mise.
pi volte reiterar se le fece. (Cin)
E g. 4 p. o. Era si abituato al servigio di Dio, che malagevol
mente le cose del mondo a s il dov rebbono omai poter trarre. Pe 1o E davanti alla particella Ne, o affissa o non affissa al verbo.
Bocc. nov. 72. 5. Sapeva si fare , che Bentivegna dcl Mazzo non se
. 6. Orsi , lupi , leoni, aquile e serpi Ad una gran mar
tr. canz
ne avvedeva. E num. 6. Faccendo vista di non avvedersene, anda
3.
morea, colonna. Fanno noja sovente, e a s danno, r.
34. Che tutto 'l mondo a s le parea vile.(Cio,

se.) (Cin)
Avere a se. (A)

3 - E

li. Bocc. nov.

va pur oltre in contegno.

1 1 Talora particella riempitiva, che s' accompagna nella stessa


Rincontro, Dirimpetto, Cotro e simi guisa il pi delle volte colla particella Ne. Bocc. I tr. 56. Li tre

a - Dcesi Avere a s e vale chiamare a se.

a s fece star' lei , Petr. p. .86.

o. 7. L)in inmpetto

Ver me volgendo quelle lu ci sante , Che fanno intorno a se l' aere


sereno. (Cin)
caso. Bocc.nov. 13. 2, E s ad ogni suo servigio ec.
4 Nel
offerse.
no. 27. 38. Apertamente confessarono, s essere stati co
loro, che Tedaldo Elisei ucciso aveano. E nov. 33 2 1. A cosi fatto
partito il folle amore di Restagnone e l'ira della Ninetta s condus
sero e altrui. Cas. 9'on. 35. Giudice lui.... Che le tre dive ( o

s beato allora !) Tra' suoi bei colli ignude a mirar ebbe. ( Cio,
o lui beato.) (Cin) Giamb. del (Bubl. Enc. It. n. 4g.) Dicendo
il nostro Leon Batista Alberti . . . s avere trovato che i capitel
un uso tra gli antichissimi Etrusci. (N)
'
che vagliono
Infra, Intra, Tra, Fra,
Ln, preposuz
lo stesso, eColte
-

--

--

Per, Verso e

Sopra. V.Per se,Fra, S. 4.

giovani alle lor camere, da quelle delle donne separate , se n'anda


nono. E nov. 2. 12. A Nostra Danna di Parigi con lui insieme andato
senc , richiese i cherici di l entro , che ad Abraam dovessero dare

il battesimo. E nov. 4ff. 6. Da capo spos la giovane, e con gran


festa se ne la men a casa. Buon. Tanc. 3. 7. Oim la se ne va,
oim la passa. (Cin)

2 E con altro costrutto. Bocc. g. 7. n. 1: Trovando i capponi


e 'l vino e 'l uova, a casa se ne li port e cen a suo grandagio. (V)
Se diff da Lui. Quando in un discorso il soggetto al quale biso

gna riferirsi il reggente dell'azione espressa dal verbo , ed l' a


gente , allora S proprio , e non Lui. Quando non reggente ed

agente, Lui proprio e non S . Diremo dunque : Tenere presso di


s, Trarre a s, Cacciar da s, Condurre con s. E diremo: Era
seduto dirimpetto a lui ; e , Lo fece sedere dirimpetto a s. Nel nu
mero del pi pi usitato talvolta il Loro invece del S.

e Intra, S. 7.] Bocc. Intr 4f. Avien gi pi particolarmente tra s S. Usato in forza di sn. significa l' Interno. Salvin. Disc. . 37.
cominciato a trattar del modo IE nov. 9. . Sopra s recatasi, disse:
Parmi che nel suo s cosi dicesse Platone. Amn. Ant. Giunt. 31.Il
ec. (Cio, in at o di ensare.) E nov. 27. 38. Ma ciascuno per s,
vero amico si un altro s medesino all'amico. (Cin)
e poi tutti insieme ape rtamente confessarono ec. (Co, di per s.)
E nov. 3. no. Tirata sopra s la cotia ec., qui i s'addorment. Sea roat., * (Bot)aSe-a-for-te. Sf. Genere di piantei della poliandria
i,

o. Dano loro licenzia di f its quello che pi


ciasch duno. E nov. 75. 5. Fra s ordinato che do
di e, la seguente mattina vi ritornarono. E nov. 77.

mo. 42

fosse a grado
v'essero fare e

45. Con le barbe pi nere gli vedete e sopra s andare e carolare


e giostrare. (Cic , colla persona diritta , in sulla vita , che si di
rebbe anche sopra di s.) canz. 7. 2. Ciascun per s accese no
vo foco. Petr. cap. 2. Costui c erto per s gi non mi spiace. E cap.
6. Ma ciascuna per s parea ben degna Di pocma chiarissimo e d'i
storia. (Cio, nel suo ess re , di sua natura.)
3 - Dicesi Fare per se , Fare o Lavorare sopra s, Stare per
s, Andare sopra s o sopra di s; Recarsi sopra s o sopra di s,

triginia famigli delle palme, che ha per caratter i fiori poligam


il calice tripartito, la corola profondamente tripartita, una bacca
monosperma ovale, e l'embrione del seme basilare. Lat. seaforthia.
(In tcd. see lago, e furu guado : Che cresce nel guado de' laghi.)(N)

SeAm. * (Mctrol.) Sost. con. Misura di capacit dell'Asia e dell'E


gitto. (Mit)
Sea. * (Geog.) Fiume della Nuova Brettagna Isola della Baja di
Fundy. Isola del Grande Oceano Australe. (G)

SeAA. (Geog) S--ra. Citt e Provincia del Brasile. (G)


SEATnen. * (Mlit. Teut.) Sc--ther. Divinit sassone. (Mit)

SeeA,* Sba, Sebe. N. pr. m. Lat. Seba. (Dall' ebr. scebagh sette.)(B)

. (Anat.e Fisiol.) Se-b-ce-o. Add. m. Ch' della natura del sego.


Ritornare , Vcni e cc. sopi a dise, Stare sopra s o sopra di s. V. Sceaceo
Onde dicianno Umore s baco, S crezione sebacea, C'erte secrezioni un
a'lor luoghi e . 5. 4, 2. (A)
tuose e lubrefacianti che rassomigliano a quelle del sevo e del grasso.
4 - licesi Parlare tra se, cio, A s stesso. V. Parlare, S. 4. (N)
Diconsi Follicoli sebacei, Cripte o Glandole sebacee gli Organi secre
5 - Coll'infinito a
riceve anche Egli. Fior. S. Frac.
untuoso. Lat. sebaceus (A) (A.O.) (O)
tori d' un umore gialliccio
i ve
e s
a
frate
detto
il
Cose
32. Tutte
Miatto disse s avere egli ve SeeAcico. (Cin.) Se-b ci-co. Afad. m. Nome di un aido che si forma
ec. (V)
e uditequeste
dute
-

distillando il grasso ol il sego. Si cristallizza in aghetti bianchi, senza


5 - Nel sesto caso. Bocc. intr. 4S. Non d'altra maniera, che se si
colore n odore, di un sapore aciduo e leggi rmente amaro. Berzelio
milmente tutti i suoi avessc da s cacciati. E nov. 5. 4. Cominci
lo riguarda come un acido benzoico di cui un corpo grasso maschera
una sua novella, la qu ale nel vero da s era bellissima. (Cio, di sua
le propriet. Lat. sebacicus. (A. O.) (O)
matura.) Petr. ca mz. t &.
Pigro
stile,
A cui rivolgo il mio debile
SebAco. * (Gcog) Se-b-go. Lago degli Stati Uniti. (G)
da s, ma il gran piacer I o sprona. ( Coe, naturalmente.)
, * Se-ba-do, Sivigldo. N. pr. m. Lat. Sebaldus. (Dal celt.
SeaLoo
- * Dicesi Dn s e vale Di per s, o anche Del suo. V. Da
gall. sabhaitt salvo , sicuro. In ted. sichtbar visibile.) (B)
se. Filoc. l. 6. La torre primieramente da s forte, e appresso
nome
di Giove. (Dal

ben guardata. (Cin)

od Epiteto

Serasio. * (Mit.) Se-b-si o. Sopran

(N)

gr. sebas vencrazione.) (Mt)


* - Dicesi Da s a lui e valel A solo a solo. FV. . 87. Bin Sznaste.
* (Geog) Se-ba-ste. Nome dato a Samaria, e ad altre citt
do v'and, e d
se aperto gli mostr tutti i suoi errori.
a sesa alui
4 - Dicesi Da

--

in onore di Augusto. (G)


Da s da s, e vale Seco stesso, o Per Sebastia
. * Se-b-sti-a. N. pr. f Lat. Sebastia. ( Dal gr. sebaste ve
medesimo. V. allora ghi. (A)
--- *

neranda.) (B)
cei Fuor da s, sa da s cc. v. a lor luoghi. (A) a
(Geog.) Sebastopoli. Antica citt del Ponto Eusino, detta pri
6 - Dicesi Come da se , e vale Come se si facesse di propria
ma Dioscuria.Santa Sebastia. Isola del Brasile. (G)
5

Pinta cosa che e ordinata o insinuata da altri dutcc. Stor. t. 3.


SeeAstana , Se-ba-stina. N. pr.f. Lat. Sebastiana. (B) .
P. 33. Ma crescendo i su oi pericoli (cio, quelli dell'Imperatore) Saastia
no, Se-ba-sti-no, Bastiano. N. p. m. Lat. Sebastianus. (V.
perduto gi Trieste e ogni cosa succedeudo in peggio, il vescovo di
Sebastia) S oldato romano, martire del secondo secolo.-Tiran
Trento, come da s, invit i Veneziani a fare tregua. (Pe)
no delle Gallie, fratello di Giovino , vinto e fatto decapitare da
6 - Usasi con la prep ocione. Con ; la quale molte volt gli si pon
Ataulfo. - Re di Portogallo nella met del secolo xr 1. (B) (O)
dietro e gli s' 5s facendosene una sola dizione, e per rispetto 2 (Geog) San Sebastiano. Citt capitale dell'isola di Gomera.
del suono gli
Citt del Guatimula della Columbua. Nome che si d a Rio
oglie la N. V. Seco.
E
7 - 4 con la preposizione In. [ . In se.) Bocc. nov. 6. 9. Ric
Janeiro Citt di Spagna, capitale della provincia del suo nome
ciardo in s medesimo godcva di queste parole. Dant. Inf. 3o.
o di Guipuscoa. (G)
Sostenne ec., Falsificare in se Buoso Donati. Pass. 58. Santo Anto. Seasria
nseaca. * (Gcog) Se-ba-stian-sbr-ga , Basberga. Citt della
o in s tutto confortato cognobbe la presenza di 1Dio
nio
Boemia.
Dant.

luce.
quella
in
ad. I' feci'l padre e 'l figlio in s ribelli. Seasru. - (G)
(Cio,
(Arche.) Se-b-sti-e. Add. e sf pl. V. G. Lat. sebastia.
( V. Sebaste.) Feste da alcune citt dell' imperio romano istituite
a - * Dic entrare in s e vale Tornare in sensi. v. Entrare
ad onore degl' imperatori, onde cattivarsene il favore. (Aq)
in s. (N)
Seaasrio. * (Filol.) Se-b-sti-o. Sm. V. G. Magnifico tempio presso a
. * - [ Dicesi Essere in s e vale Esser sano di mente. V. Essere
comodissimo porto in Alessandria dedicato ad Augusto, come pre
in s-1 tranc. Sacch , o 166. L'amico a pena era ancora in s,
side a' naviganti, e da Filone giudeo descritto. (V. Sebastia) (Aq)
che cominci a dire ec- (Cio, a pena era rinvenuto dallo sbalor Seeasro
caAron. * (Filol.) Se-ba-sto-cr-to-re. Add. e sm. V. G. Lat.
dimento. )
Sebastocrator. ( Da Sebastos Augusto, e crateo io comando.) Rag
i
Dicesi
4 - .* V.
e vale Esser solitario o anche Stare
i
S reStare
all'erta
a
la quale con
di Costanti
nella Corte
guardevolissimprossim
e; e chi
peratornopoli,
ti dell'Im
i congiun
ne andava
ai soli dignit
frivasi
8 - 2Talora si adopera in luogo della particella Si , che aggiunto
ggio
(Aq)
avasi
Sovrano
o
il
dopo
persona
terzo
il
come
riguard
decorat
al verbo davanti o dopo lo fa di signficato pass. o neutr pass. Semastoroao. * (Arche.) Se-ba-st-fo-ro.Add. e sm. V. G. Lat. seba
Franc. Barb. , 6
E molto ha vita acerba 'Colui che pur con
Prefetto del mer
stophorus. (Da Sebastos Augusto, e phero
vien continuare Cquel che non fa che se lamentare, Alm. Cott.
cato o d'una delle regioni di Costantinopoli, cos denominato per
o7 Cosi potrasse o la vista goderse, or l'aria amena. (V)Franc.
che ivi Costantino Magno eresse la statua di Sant' Elena sua ma
Barb-35. 9 Eccede t PPo suo grado in vestire , Armare e s fio
dire ; ovvero Ufficiale che nelle pubbliche cerimonie , precedendo i
rire. Dant Conv. Anc
ora del non potere e del non sapere bene s
suoi concittadini, portava la bandiera laureata del suo circonda
volte
e,
muover se pi
rio , ove era l'immagine dell' Imperatore , e la cui dignit illustre
l'uomo non vituperato ec. (Cin)
9 Il-, in
, Li , sentim
Gl en per lo pi si pone avanti alle particelle
Lo questo
veniva pareggiata a quella de' patrzu. (Aq)
i, La, C scrivendosi talora in vece di Se il ,
Impiegato * Cos chiantavasi ancora in Costantinopoli l
fie 'l o anche Sel, Bocc. no '. *99 Scl fece chiamare, e s gli di. a --

i**

--

_-

---

SEBASTOPOLI
SECCA

periale, a cui andavano soggetti i Collegiati, i Vernacoli ed .


Borgamastri, ossia cui era affidata la cura del buon ordine di
tutta la citt. (Aq)

Senasropoli.* (Geog) Se-ba-st-po-li. Altro nome di Sebastia e di Ca


bira. - Citt della Russia , detta anche Sevastopoli, e anticamente
Iscuria. (G)
-

scar. - (rche) Sm. Mese del calendario degli Ebrei, ch' il quin

2o9

o ovvero easella contenente un piccolo numero di semi, la cui mem


brana interna poco gonfia; embrione diritto , cotiledoni piani o

emi-cilindrici, rade volte increspati ; radichetta sovente superiore.

Queste piante, tutte esotiche, sono per lo pi arboree o fruticose,


rade volte erbacee: le loro foglie escono da bouoni conici sprovvi
sti di scaglie, e sono alterne e rozze al tavo; i fiori, per lo pi

terminali, prendono differenti disposizioni. Bertoloni. (O)


to dell'anno civile, e l'undecimo dell'anno ecclesiastico ; corri
sponde a parte dei nostri mesi di gennafo e febbrajo. Da questo SEBETioz, * Se-b-ti-de. N. pr. f. Lau. Sebethis. (Pertinente al Sebe
to: e Sebeto da scebeth quiete, poich scorre quetamente , come
mese i Giudei cominciano a contare gli anni degli alberi che pian
fanno i fiumicelli poveri
onde. Vargas.)Ninfa che da Telone
tano. (Mit)
saaro. * (Chin) Se-b-to.Sm. Sale formato dalla combinazione del fu resa madre di Oebalo. (B) (Mit)
Seseto. (Geog) Se-b to. Lat. Sebeihus. Picciolo fiumicello che in
l' acido sebacico con una base salificabile. (A. O)
naffiava il territorio di Napoli. (G)
seano, Sb-bo. N. pr. m. Lat. Sebbus. (V. Sebasio) (B)
-

SenEzio , Seb-zio. Add. pr. m. Dl Sebeto. (B)


seae, - s-be. N. pr. m. Lat. Sbe. Io stesso che Seba , P. (B)
SennA. * (Geog.) Citt della Barberia, nella Reggenza di Tripoli (G)
sea. (Bot) Se-ba Sf Genere di Piante della tetrandia monogi Senni.
* (Mit. Maom.) Angelo che tiene libri su cui
nia, famiglia delle
, che offrono un calice con quattro o
cinque divisioni, cogli angoli alato carenati, la corolla divisa in quat

sono scritte le
i
buone e le cattive azioni degli uomini., Sebhael, sin. (Mit)

Sema , Sbi-a. N. pr..f. Lat. Sebia. (Dall' ebr. tsebi capriola) (B)

iro o cinque tacinie, la capsola qucsi a due logge pe' margini ri


piegati in dentro, e la placenta che dopo la maturazione de' semi
resta libera. Lat. sabaea. (Dall' ebr. sciabar dividere.) (N)
saetn. * (Geog) Se-be-i-r,Sibir. Isola dell'Arc. della Sonda. (G)
seaen. - (Geog) Se-ben, Zeben. Citt d' Ungheria. (G)
Ssssese, Seb-b-ne. [Congiunzione. V.comp. Lo stesso che Se bene, Jr.

SeniLA. * (Geog.) S-bi-la. Citt della Baberia. V. Chlla. (G)


SenNA, * Seb-ni-a. N. pr. m. Lo stesso che Sebenia, V. Lat. Sebnias.(B)
Sennitz. " (Geog.) S-bnitz. Citt del Regno di Sassonia. (G
SenoroRA. (Bot.) Se-b-fo-ra.Sf. V. G. L. Lat. sebophora. (Dal lat.
sebun sego, e dal gr. phero io porto.) Nome da N
imposto

Soder. Colt. 25. Abbiasi ancor cura che e' non abbia rimettiticci su
pel tronco d' altri tali ; e avendogli, lascinsi stare, sebben fossero

alla Myristica sebifera di Swarz, o Virola sebifera di Aublet, e


non adottato dai botanici, i cui semi somministrano un sevo gialla

rigogliosi oltra modo E'89. Fassi ancora (il vino moscadello) d'uva stro, che alla Cajenna serve alla fabbricazione delle candele. (Aq) (N)
Seom. * (Geog) Se-b-im. Antica citt della Pentapoli, nella Pale
stina. (G)
mo, che merita il pregio dell' opera a interessarvisi. Capr. Gell.
* N. pr. n. ( Dall' ebr. sceber alimento. ) - Eroe greco , fi
Rag. o. sebbene i giovani qualche volta l'aumentano ( le citt) e' Enro.
glio d'Ippoc
(Mit)
moscadella nera , che sebbene fa poca uva , il liquore tanto buo

oonte.
Seeu. * (Geog) Fiume dell'Impero di Marocco. (G)
SERucANI. * (Mit. Rab.) Se bu-c-ni. Lo stesso che Scbusiani, V. (Ber)
Seeueni. * (Mit. Rab.) Se-bu--ni. Lo stesso che Sebusiani, V. (Mit)(N
bene io non debbo scrivere se non l'ultima partita e ritornata de' Mc SesuaEni. * (Mit. Rab.) Se-bu-r-ni- Add. e sm. pl. Nome che si d
dici ec. giudico nondimeno, ch' egli sia non solo utile, ma necessa ai Rabbini che hanno vissuto ed insegnato dopo la pubblicazione del
Talmud. (Dall' ebr. saber opinare, poich le sentenze di questi dot
rio prima alcune cose sotto brevit raccontare. E l. 3. E sebbene
tori , come posteriori al Talmudi, non facevano legge, ed erano ri
pochi giorni passavano, che 'l Duca e 'l Marches
e Il (l facessero 1
guardate come semplici opinioni.) (Mit)
ieme con gli altri capi qualche consulta per affrontare i nimici, non Serusian
i. * (Mit. Rab.) Se-b-si--ni Setua di Samaritani che celebra
per osarono mai , o parve loro, di dove lo fare. (Cin)
vano le feste maggiori in un tempo diverso da quello prescritto
s'aere. Congiunzione composta delle particelle Se e Bene e che scri dalla
legge ed osservato dagli altri Giudei. , si Scbueni,
vesi anche Sbbene ; e serve all' indicativo e al soggittivo. Quan
( Dall' ebr. seba ch' era il nome del settimo mese , epoca nella
tunque, 1 Bench. Lat. ctsi, quamvis, Gr. zip. Cavale. Frutt. sin.
ling. Se ben pare ch' e' ricuoprano il loro crrore , pallandosi con quale questi settari celebravan la Pasqua. Altri da sahugh settima
alcune autorit dell Evangelio. Ar. Fur. 2 , 5. E gli ricorda , na , perch festeggiavamo il secondo giorno di ciascuna settimana dalla
Pasqua fino alla Pentecosta) (Ber)
che sprezzar la fama Non d se ben la vita si poco ama. Guicc. Srnz.
* (Geog) Citt della Tartaria indipendente. (G)
Stor' l. 7. E nondimeno dalla banda del campc, se bene le opere
non sanno di poi mantenerle. (Cin)

Talora gli corrispondono le stesse particelle che a Quantunque,


Bench.1 Soder. Colt. t6. Sebbene l'odore e la mestura di questo suc
chio offende, non perci ancide la vite. Varch.Sto. l. 1. Ora seb

AvA n. (Geog.) Seb-ua vr. Ciut della Persia nel Corassan. (G)
fossero finite, si procedeva con qualche lentezza. Strozz. Osserv. See
To , Se-ca-ma-to. Sm. Lo stesso che Seganento, V. Piccol.
p, 6. se bene per Beuch, non si truova in tre principali lumi ScaMEN
Ins. Filos. 3. no. Leng. (Min)
della Toscana eloquenza. In qualche moderno l ho sentito pi vol Secamon
(Bot.) Se-c-mone. Sm. V. G. Lat. secamon. (Da scam
e.
te, e mi sovviene che Bernardo Tasso , padre di pota maggiore, monion scammon
ia ) Genere di piante della funiglia delle asclepia
cominci una stanza, dicendo : Se ben di sette stelle ardenti e belle dee, e della pentand
ria monoginia di Linneo, stabilito da Browne
Ti cinge il biondo crin lieta corona. In versi e in prosa comu colla Periploc secamon
nemente ricevuto dall'uso. (Cin) Ninf Fies. Che tornar non pu diverso dallaa Periploce di Linneo, tipo del nuovo genere, il quale
a , per la corolla rotata, per gli appendie i
indietro quel ch' fatto, Se ben con teco ne fussi disfatto. E Te

degli stami di cinque foglioline e per lo stimna ristretto nell'apice;


somministra un succo concreto e drastico, noto nel comunercio col
nome di Scanuonea di Smirne. (Aq) (N)
s e suoi ne fossero disfatti. Car Lett. ined. . 17. Se bene fuori
della mia intenzione. Cecch. Stiav. 4. 5. Se bene e' fa la gatta Szcante, Se-cn-te. Part. di Secare. Che seca. V. di reg. Lo stesso
che Segante, V.
9)
morta. Lall. En. Trav. 4. no8. Se bene i rami vanno a scarmi
Se-c-re. Aiu.] V. L. Lo stesso che Segare, V. Lat. sccare. Gr.
glione. Magal. lett. 1 . Se bene io non son mai stato un gran cac Szcaae,
ripuvs. (Secare , dal celt. gall. scar separare, dividere, fende
iatore. (N
re. In ebr. sacac dividere, casa secure, e sacin o sachin coltello.)
prese dopo di s anche il futuro , assumendo la forza
c
di se ancora. Morg. 6. 6. Ci che sapreste domandare, arete, Se 2 - Tagliare..] Petr. cap. 6. Colla mia spada, la qual punge e seca.
Car. Eneid. lib. 4. Si gitt sovra l' onde, e lungo al lito Di Li
ben la figlia mia mi chiederete. (Cin)
3 -. Talora fra Se e Bene si pose altro vocabolo. Fir. As. l. 2.Se bia se n'and l'aure secando. (Qui metf) (P)
tu prenderai qualsivoglia bellissima donna e toserali i crini, e le Szcas. * (Geog) Gruppo d' isolette sulla costa della Columbia. (G)
, Se-ca-to. Add. m. da Secare. V. e di' Segato. Sannaz. Ar
spoglierai il capo di quel naturale ornamento, sella ben fusse, co SecAto
pr. o. Bagnato che ti avr nove volte in quelle acque, far
me quella, che dicono i Poeti che cadde dal cielo ec., ella non pia cad.
di terra e di erbe un novo altare, ed in quello... raccender la ca
cerebbe. (V) (Cin) NinfFies. E se mi concedesse ben morire, Mor sta
verbena, . . . con altre erbe non diveltc dalle radici, ma secate
rei contento, ringraziando Iddio. (P)
sgaea, Se-be-nia, Sebnia. N. P. m. Lat. Scbenia. (Dall'ebr. sciuba con acuta falce, ec. (A) (B)
conversione , e jah signore, Iddio: Convetito dal signore.) (B) SscAruna, Se-ca-t-ra. Sf V. e di Segamento. Caran. Prov. Erasm.
15. Perch, cosa da ridere sarebbe, se noi comportiaumo le seca
sganuco. - (Geog) Sebeni-co. Citt della Dalmazia. (G)
ture e i cauteri del corpo affinch siamo liberati dai gravissimi do
seose, * Se-be-ne. N. pr. m. Lat. Scbeon. (Dall'ebr. seb vetera lori
di lui, e che poi rifiutassino ec. (P. V)
no, ed aven iniquit.) (B)
Szecsten. (Bot) Seb-sten.Sm. Lo stesso che Schestene, P. Red. tom. SecAzione, Se-ca-zi-ne. Sf V. e di' Segamento. Piccol. Ins. Filos.
3. no. Berg. (Min)
6. Berg. (Min) Red. nel Diz. di A. Pasta. Frutti del scbestem , i
(Marin.) Scca. Sf) Luogo infra mare, che per la poea a
quali sono mollificativi del corpo e addolcitivi dell'acrimonia de'su Secca.
cqua pericoloso a'naviganti, Altrimenti Seccagna. (In turco dicesi
seid. . . E li giur per Vulcan Dio del fuoco Di non partirsi

mai, se conquistate Non fossero per forza o pur per patti, Se ben

(Bot.) Sc-be-st-ne. Sm.

Nome

Oltre

del

Cordia m

xa di

Lin., albero delle rozze foglie; altrimenti detto Cordia sebesten da For
slot. Esso cresce nelle Indie e nell'Egitto. Nome anche del frutto
dei detto albero, ch'e una drupa rossastra
zuccherosa, sci
pita e molto mucitaginosa, che copre un nocciolo assai grosso bi
oculare. Gli Orientali ne mangiano , ed adoperavasi gi in medi
cima come addolcente e pettorale; detto
Fico dattero. ,
sbestcn, sin. ( Sebesten e nome pestano; cli cosi appunto questa
pianta vin chiamata nella Persia. ) (O) (N)
-

---

SemesteneE.* (Bot) Se-be-ste-n-e. Add e sf

Famiglia naturale di piante


dotiledonie monopetali, sezione della famiglia delle borrasinee,
che ha per caratteri: calice per lo pi persistente e diviso in sei parti

pi o meno profonde ; corolla regolare; cinque stami, rade volte


quattro; ovario semplice o bilobato o moltiplice ; pericarpio carno

syghyr, in provenz. seco, in illir. suscac, ln td. seicht val basso:


si sa che i Francesi chiamano bas fond la sccca. In ebr.sciaqagh
sommergersi. In celt. gall. sceireg piccola roccia in mare) Bocc.
nov.148. Sopra all'isola di Cefalonia percosse in una secca. E nov.
Si lev una tramontana pericolosa, che nelle secche di Bar
eria la percosse. Bern Ori. 2. 8. 6. S'avvide in un deserto e
sere entrato, Che le secche non son di Barberia Si strane.
Dicesi Secca accodata o Sbarra Una Fila o serie di ban

chi di sabbia o di sassi che inbarazzano l' ingresso de'fiumi o


de'porti. (A)
3 - Per simil. te poet. La gran sccca fu detta La parte del globo
terraqueo che comprende la terra, secondo il linguaggio scritturale.]

Dant. If 34.

3. E se' or sotto l'emisperio giunto , Ched op

posto a quel che la gran secca Coverchia. But. ivi : La gran sccca,
cioe a quell'emisferio che cuoprc la tena.

SECCHIERICCIO

SECCABILE
2 IO

4 Dicesi Lasciare in sulle secche, fs= Abbandonare altrui, 4


lasciandolo in necessit o in pericolo, tii che dicesi anche Lasciare
in secco. [V.Secco
1.] Lat. in sicco collocare.Gr. ir pois

Flos,Avresti
69. Bellinc.
2o. Stimi
lasciassi
easia.
nulle V.
secche,
in verson.
pi ch'un
balestro
il tortoin Arno
Salv.
Granch. 3. 3. Ve' per quel ch' e'n' ha cavata Di casa, per nonnul
la, per lasciarmi
in sulle secche. Malm. o. 24 Cos tu, che

intimasti
la disfida,
Mi lasci
a prima
giunta nelle
in sulle
secche
s - Dicesi
Rimanere,
Trovarsi
e simili
secche
1 sulle SCC

Importunare. (V. Annojare.) ( In ar. saka gravis, molestus , aC


importunus fuit in petendo ; sciaqqa molestus fuit, in molestiam
conjecit verba fecit in hanc et illam partem, ea convertit in ria

citra propositum; sciakaa taedio et molestia affecit; scelk molesta


esse, in molestiam conjicere. In provenz. secaire importuno nojo
so.) Lat. obtundere, enecare. Gr. rapvoxAv, xdrro. Agn. 'Pa.
68. Per poterci valere contro questi chieditori, i quali tutto il dici
seccano e importunano. Franc. Barb. 61. . E
che, cantando
Scherzando colle mani, e con romore , Ci secca tutte l' ore. Bern

che o sulle secche di Barberia, e fig. valel Essere impedito in sul rim. 1. 3o. Non vo' che voi diciate: tu mi secchi.
pi bel del far checchessia, e non poter procedere pi avanti; tolta 5 - * Asciugare. V. Seccato, $. 2. (N)

a metafora da' naviganti, quando rimangono colleso nelle secche. 6 - AV. ass. nel primo sign. Dunt. Purg. 22. 51. Con esso insieme
qui suo verde secca.
Pataff: 6. E stringoin sulle secche in Barberia. Cron. Moretl. 283. 7 - E n. pass. Dant. Inf. 32. 39. Se quella, con ch'i'parlo, non
Fa d'avere
danari,
e non
ch potresti
secche.
car.delLeu.
. 7.
Mi giucare,
truovo nelle
secche rimaner
a gola Salvin. si secca. Petr son. 45. Ed al sol venga in ira, Talch si sccchi
IV. Rimanere , $. 42.] Lat. aquama. haerere, haerere. Gr. dropsiv.

ogni sua foglia verde. Malm. 7. 39. Replica quello : seccasi la gola.

pro Tosc. . o. Una volta che io l'abbia a fare da vero, e 8 - Restar senza movimento, senza vita, e dicesi di qualche parte
del corpo. Sig. Viagi. Mont. Sin. 74. I Giudei vollono torre il
non da burla, non mi trovi sulle secche di Barberiacorpo della Vergine Maria di mano agli Apostoli . . . . e inconta
cando aptus. Gr. garzds. Cr. 2. 3. 5. Ha bisogno di tal cibo nente
si seccarono loro le braccia e le mani. (N)
(il corp della pianta), che sia indurabile, e seccabile per la ter 9 - Proverb.) Seccare una pescaja: dicesi di Chi non rifina mai di
-

Seccaeulr, Secc-bi-le. Add. com. Atto ad esser seccato Lat. sic


restrit.

ciculare ,] V. Pescaja, S. 5.

seccarone,
sec-ca-fi-sto-le. Add. e sost. com. comp. indeel Ior io - (Comm.) Parlandosi di cambio, Divenir secco. V. Cambio, 5.43.
tuno , Increscioso ; che dicesi anche Mignatta , Mosca culaja, Zec
Secca riccA, Sec-ca-tic-cia. [Sf] Legna secca, che facilmente ade.
Bern. rin. . . E fassi il Giorgio colle seccaticce.

ca ec. Castell. (A)

SEccATiccio , * Sec-ca-tic-cio. Add. m. Quasi secco, Passo. Lo stesso

Seccaccine, Sec-cg-gi-ne. Sf ast. di Secco Aridit, 1 Secchezza.


(V. Secchezza e Uggia.) Lat. ariditas, siccitas. Gr. gmprns, pzzia. che Secchereccio, V. (V. Seccagginos.) Car. Ficheid. 24. La fica
vuol essere n mongana , n seccaticcia. (P. V.)
Com.Purg. 24. Bench la seccaggine della sete, la quale, avesse in
Purgatori,
fosse maggiore di quella che avesse nel mondo, non lo Secca rivo, Sec-ca-ti-vo. Add. m. Che ha virt di seccare ; t altri
sazi mai.

menti Essiccativo , Essiccante, Diseccativo, Diseccante, Disseccante.]

a Luogo sterile ed arido. Coll. SS. Pad. Per venire a noi uomini

Lat. exsiccandi vim habens. Gr. gpzrxs. Com. Purg. . Il gra

rustici e idioti, e che abitiamo in questa seccaggie dell'eremo.

nello del grano si corrompe per l'umido della terra, e per lo calore

3
PerGr.
metaf:
Noja, Fastidio,
Importunit.
Lat.
importunitas,
mo
lestia.
r coprc.
Bocc. nov.
8. 3. Le
venne,
acciocch la
loro seccaggine si levasse d' addosso, un pensiero E num. 5. E cos

del sole, e fassi prima erba, e poi per lo processo del tempo, e
per la forza dell'umido nutritivo e del calor seccativo si matura, e
grano perviene.

questa seccaggine torr via. E nov. 84. o. Per levarsi quella sec Seccaro, Sec-c-to. Add. m. da Seccare. Inaridito; altrimenti Disec
caggine dagli orecchi. Franc. Sacch. nov. 9. Buonamico pote dor cato, Asseccato. l Lat. siccatus, siccus, arefactus. Gr. gmpa9sis.
Filoc. 1. 2. S'ingegnava di rinverdire le seccate radici del suo pe
mire senz' essere desto da cos grande seccaggine, com'egli era ilfi
latojo. Lasc. Spir. 2. 5. Lasciani aprire , e entrare in casa per

dale. Soder. Colt. 82. Vi si pongano de' fiori di salvia seccati al

liberarmi da questa seccaggine. Salvin. Annot. B. 57. Onde l'ombra quell'anno. E 89. Alcuni fanno vino odorato di qualun
i complimentosi, che non la finiscono mai, si possono a buona e
che uva dolce seccata al sole. R d. nel Diz. di A. Pasta. Seccata
quit chiamare seccatori, e i medesimi complimenti
s
(N)
in forno torm libbre trentasei. (N)
leIlCia, igato Amet. 19. I sopravvenuti sudori , seccati con bianca
, * Onde Dar scccaggine = Infastidire, Iquietare. V: Dare
scccaggine. (A) Ceb. Teofi 4. Il dar seccaggine un distendimento
SnccAToA. (Ar. Mes.) Sec-ca-t-ja. Sf Lo stesso che Seccatojo, V.
di lunghi e di sconsigliati parlari. (N)
Sccaccinoso, Sec-cag-gi-n-so. Add. m. Aggiunto che si d agli al Seccatoio. (Ar. Mes.) Sec-ca-t-jo. Sn..] Luogo fatto ad uso di sec
beri, quando hanno addosso rami o tronconcelli secchi. Dav. Colt. carvi frutte, o simili. , Seccatoja , sin.
2 - Cos dicesi anche il Luogo dove si pongono le castagne per pro
96. Fa mala macchia (il rovistico), e col tempo scccaggiosa
2 - Ed in forza di sm. I rami seccagginosi o secchi. Da. Col 181.
ciugarle ; composto di due stanze, e dicesi con nome proprio
Metato, V., e V. Camiccio, S. 2. (A)
Sdegnano il pennato, per leva loro il seccagginoso colle mani
Seccagginoso diff. da Seccaticcio e da Secchereccio. Oltre che, 3 - * Nome che si d a diversi apparati e costruzioni ad oggetto
-

Seccagginoso e Secchereccio soltanto possono usarsi come sostanti

di fare evaporare l' acqua di alcune sostanze umide : alcuni di essi

vi, sebbene in diversi significati, a non considerare questi tre vo:

sono ad aria libera, altri ad aria calda, ed altri a fuoco.(D.T.)

caboli che come addiettivi, grande pure la differenza tra loro; ch

SeccaToae , Sec-ca-t-re. Verb. m. di Seccare. Che secca, Che disecca,

Seccagginoso dicesi solo di Albero che abbia rami secchi, Secca

V. di reg. (A)

ticcio Secchereccio o Secchericcio dicesi di Ogni cosa che sia qua 2 - Che infastidisce , Importuno , Nojoso ; e dicesi per lo pi di
chi favella soverchio e male. Salvin. Annot. F. B. 2. 5. 7. I com
plimentosi, che non la finiscono mai , si possono a buona equi
t chiamare seccatori, e i medesimi complimenti seccaggini. Ricc.
Calligr. Egli un seccatore di prima classe. (A) (N) Ceb. Teof
4. Il dar seccaggine un
l
di lunghi e di sconsigliati
parlari; e il seccatore un cotale che ec. (P. V.)
Ar. Fur. g. 46. Chi dice : sopra Limiss venuti Siamo, per quel SeccArnice , Sec-ca-tri-ce. Verb. f. (di Seccare. Che secca.
2 - Per metaf Che infastidisce, Importuna , Nojosa ; e si dice per
che io trovo alle seccagne.
Seccamente, Sec-ca-mn-te. Avv. [Con secchezza , Aridamente ,] A
lo pi di donna che favelli soverchio e male. Lat. loquacissima. Gr.
Sl SCCCa.,

SaccAcna, Sec-c-gna. Sf) Secca. Lat. syrtis. Gr. cipris. SerdStor.


Ind. 4. 52. Si naviga con piacevoli legnetti, rispetto alle seccagne.
E 9. 363. Luogo ec. dalla parte di mare fortificato da lagune e sec
cagne.
E 6. 628. Le barche, poich furon andate e ritornate una
o due volte , percossero in alcune seccagne, e quivi si suritolarono.
-

sciuttamente. Lat. sicce. Gr. gmps. Cr. alla V. Piede, S. 45 , e

AxAuorcrm. Lab. 42. Non favellatrici, ma seccatrici sono. Galat.

Secco sost. S. , . Allegr. go. Quel mio signor piovano arcimes

67. [In tale peccato cadono non pure molti uomini, ma molte na
zioni favellatrici e seccatrici, sicch guai a quella orecchia che elle

scre , Che fe' del fatto mio tanto schiamazzo ec, Seccamente mi

a SSlInnaIlO,
disse: vuo' tu bere? E 23. Se ve ne capitasse un altro (cerretano)
malassettato , scriatello, affamatuzzo, di maghera presenza e poca SeccAzione, Sec-ca-zi--ne. [ Sf] V. A. I V. e di'Scccamento. Lat.
, il quale seccamente promettesse di sbarbar calli, o imbiancar exsiccatio. Cr. 2. 5. 1. Cotali cose propriamente si chiamano nelle
nti , cc. (V
piante parti semplici e materiali , imperocch esse vengono per nu
SeccAMENTo ,
Sm.7 Il seccare ; altrimenti Secchezza,
trimento , e partonsi per scccazion delle piante.
Siccit , (Secchit ec. , Seccazione , Diseccazione , Diseccamento, SecchEREccio , Sec-che-rc-cio. Sm. [Arridit,] Siccit. Lat. siccitu
do , ariditas. Gr. gmprms , 3mpxoriz. Maestruzz. 2. 4. Se alcuno usi
Secchit , Secchitudine, sin. Lat. siccitas. Gr prms. Cr. 2. &.
6. Il modo, per lo quale la pianta dimestica diventa salvatica , la considerazione delle stelle per cognoscere le cose future, le quali
mancamento di cultivare , e per induramento e seccamento del hanno cagione da' celestiali corpi , come s' i seccherecci e le piove,
-

o cota'cose, non sar illicito.

tIOO,

secc, - scccan-te. Part. di seccare. che secca. V. di reg. (o)

2 - * (Bot) Malattia delle piante, cui vanno soggetti non solo i gio
vani alberi ma anche gli adulti che stendono orizzontalmente a fior
SeccAne, Sec-c-re. Aut. Privar dell'umore, Tor via l'umido; [altri
di terra le loro radici, quando si ristringono e si fendono per l'a
nenti Inaridire, Discccare , Disseccare , Asseccare, Essiccare , Esic
care.] Lat. siccare, siccum reddere , an efacere. Gr.
Lab. 1.
zione del sole o del gelo. Anche le erbe e specialmente le piante bul
bose vanno spesso soggette a questo male. Bertoloni. (O)
Il cui malvagio fuoco il fonte secca della piet. M. V. 6, 54. Come
ell' ben cotta e salata, li fanno dividere dall' ossa, e appresso la fan Secchereccio. Add. m. Quasi secco ; (altrimenti Seccagginoso.-, Sec
mo seccare ne' forni. Tes. Br. 3. 5. Onde se ne debbe guardare d'a
chericcio, Scccaticcio , sun. ] ( V. Seccagginoso. ) Lat. semiaridus.
cque salse e nitrose, perciocch'elle scaldano e seccano e peggiorano
Gr. impos.
, il
SeccHERIA, Sec-che-ri-a. [Sf] Cosa secca e da nulla; [o piuttosto Spi
2 - * Nota costrutto. Mdr. S. Greg. 4 3. Che peccato avevano fatto
lorceria, Strettezza nello spendere, Miseria, come dall'esempio. ]
i monti di Gelboe morendo Saul , che pertanto sopra loro non do
vesse seccare da ogni loro verzura ? E appresso : Essi (i cuori de'

(V. Secchezza) Lat. futilitas. Gr. 0Avapiz. Cecch. Esalt. Cr. 2. 4.


Oh questa la pi secca seccheria Ch' io sentissi giammai.

Secchenuccio, Secche-ric-cio. Add. (m. V. e di'l Secchereccio. ( V.


3 - Mandar male, Distri gere. (In ebr. scichel consumare , deva
Seccagginoso.) Dav. Colt. 78. Vedendolo stentato, o sccchericcio,
tre) Albert cap. 58. Scevola, tu se' tenace a tutti, e niuno a o poco vegnente , poco bene verr per lascialo.
te, c sccchi i bcui altrui , c niuno secca i tuoi.
2 - Ed in forza di sm. I rami secchericci o seccagginosi. Dap Colt
Gide) sono seccati da ogni rugiada di grazia. (V)

SECCHIEZZA

SECCO

2l 1

latte, onle la neve vinta. E' 3o3. Batti quel secchio : ecco che
83. Da tre anni in l non si tocchi col pennato, ma con le mani
si dibruchi e levi il sccchericcio.
in gruppo or sono. (Parla dell'api)
SEcchezzA, Sec-chz-za. [Sf] ast. di Secco. Qualit di ci ch' secco, 2 Cos generalmente chiamasi ancora. Ogni secchia di metallo,(D.T.)
Mancanza di umore ; altrimenti Aridit, Seccore, Siccit, Secche SecchioLina , Sec-chio-li-na. Sf dim. di Secchia; e comunemeate sin

tende quella entro la quale si reca l'acqua santa. Cocch.S. MN (A)


reccio ec.] Lat. siccitas, aritudo. Gr. gmpdrms. gmpxlx. Pallad. Magg.
1. Nelle maremme si seghino i fieni anzi ch'egli s'abbronzino di Secchione, Sec-chi-ne. [Sm.] accr. di Secchio. Secchio grande..]Lat.
sinus, Plaut Menz. sat. 8. Ed un secchione elle empierian di latte.
secchezza. Cr. . q. 1o. Ne' vecchi s'ingenerano febbri ardenti, per
la sccchezza delle loro nature. E' 3. 7. 9. Nell'ore della molto sec 2 [Accr. di Secchia. ] Secchia grande. Lat. situla magna, Plaut.
Bocc. nov. 5. 3o. Noi siam qui presso ad un pozzo, al quale suole
chezza le spighe e i legami si rompono. Dant. Purg. 24. 32. Vedi
essere sempre la carrucola e un gran secchione. Dant. Purg. 8.78.
messer Marchese , ch'ebbe spazio Gi di bere a Forli con men sec
chezza , E s fu tal, che non si senti sazio. But. ivi : Con men sec
Fatta come un scchion che tutto ardaoo (Parecchi testi hanno qui
Scheggione e il Ms. estense Schieggion, che pare miglior lezione.)(P)
chezza , cio con minore asciugaggine, che non avea ora quando io
lo vidi.
Ner. Samin. 1 n. 73. Ed un secchion da pozzo in capo avea Per mo
rione il buon Sandron Mancini. (N)
Per metaf [ Aridit di checchessia che rechi noja. ] Coll. SS.
Pad. Bisogno fa che la mente piena della secchezza de'vizi s'in Secchissimo, Sec-chis-si-mo. Add. mi superl. di Secco. Lat. aridis
chini immantenente in parte carnale , e caggia. Varch. Lez. 649.
simus. Gr. npdraros. Coll. Ab. Isac.cap. 19. Il nostro Signore,
Per fuggire la troppa licenza e libert de' versi sciolti, e schifare la quando comincie a pugnare col Diavolo , s lo sconfisse in luogo
diserto sccchissimo.

secchezza cc. , e la strettezza delle terze rinne ec. , ritrov ec.

(B. A. e Lctt.) Secchezza , dicesi nelle pitture e scolture, o ne' SecciuTA', Sec-chi-t. [Sf] V. A. [ast. di Secco.1 Mancanza di umore.
Altrimenti Aridit, Siccit, Secchezza, Seccore. Lo stesso che Sec
componimenti, Quella troppo affettata diligenza che vi apparisce u
camento, V.) , Secchitade , Secchitate , sin. Lat. siccitudo , sic
sata dall'artefice o dall' autore, che 'l fa dare nella maniera secca
e sofistica. Lat. pingendi etc. forma sicca. Tac. Dav. Perd. eloq.
citas. Gr. gdrs, gpzria. Cr. 2. 4. 3. Quando i legni si fendo
no per secchit , spesse volte la fessura si profonda infino alla mi
42. E tutte quelle secchezze d' Ermagora e d' Apollodoro parevano
il secento. (Il testo lat. ha : quicquid aridissimis libris praecipitur.) dolla. E num. 4. In processo d'etade declinano ( le midolle delle
E Post. 453. Siccome la somma diligenza nel finir le statue o pit piante) a secchit e ai giallezza. E 6. 2. 5. Si lavori (l'orto) alto
ture che veder si deono da lontano , riesce stento e secchezza.
4 (Teol.) Secchezza si dice dai Mistici per Aridit di spirito.

Segner. Concord. N men pu dirsi che egli si dilunghi mai punto


dal proprio stato, perch nelle secchezze egli mediti. (A)
Secchezza diff. da Seccaggine , Seccheria, Seccume. Secchezza,

Seccaggine e Seccheria sono astratti di Secco ; ma la prima la

due piedi, imperocch cosi coltivato abbandona la secchit. Mil. M.


Pol. Nel qual hae grande secchitade, e non v'hae frutti, n acqua,
se non amara. S. Gio. Grisost. Avvenne, che dopo non molto tem
po che tutta quella contrada era in grande sterilit e secchitade, per
ch non era piovuto gran tempo. (Questo secondo che vi per er
rore vedi: l'edizione di Fir. 82 a pag. 192.) (B)

voce pi nobile e propria ad esprimere La mancanza di umido. Essa Seccinturine, Sec-chi-t-di-ne. Sf1 V.A. V. e di' Scccamento.] Cap.
Impr. prol. Avvenendo soprabbondante secchitudine nella terra per
adoprasi pure ncl linguaggio de' teologi , degli artisti , de'letterati,
non gi le altre. Nel linguaggio metaforico Seccaggine solamente e soprastanza d' ordinata piova.
quivale ad
, Seccheria a Strettezza nello spendere. Sec SecciA, Sc-cia. Sf Quiella paglia che riman nel campo sulle barbe
cume poi ha due particolari sensi che le son propri, cio Le parti delle biade segate; e 'l Campo stesso, nel quale ell'. Pi comu
nemente Stoppia. Lat. stipula. Gr. zzAum. (Dall'ar. qss, in elbr.
secche delle piante e Le frutte secche.
SecchiA , Sc-chia. [Sf] Vaso
di rame, ferro, legno, o altro ,
qas' che vale, il medesimo. La parola si invertita, leggendola al
l' europea da manca a dritta. In pers. sciach ramo, particella, bran
col quale s' attigne l' acqua. [Esso ha un manico ricurvo, per lo pi
di f
, volubile in due orecchie poste all'orlo del vaso stesso.]
dello; scioech ramo.) Cr. 2. 3. 25. Nelle parti di Toscana gli esperti
Lat. situla, [situlus.] Gr. x&Ars. (Dall'ar. sykajet tinozza di pietra,
cultivatori seminano i lupini nel tempo che si seminano le rape cc.
vase da bere. Nella stessa lingua soelj prender l'acqua, darne a bere.
nelle terre cultivate, o nelle stoppie, ovvero secce, due volte arate.
In pers. suker scodella , syrch tazza inserviente alle libazioni, sce
E 6. 98. 2. Anche si semina ne'campi nudi, e ancora nelle secce ac
kin sorta di vase di terra , sciach ogni spezie di vase da bere il
conciamente, se ottimamente saranno arate. Varch. rin. past. 2 7. Lo
vino. Altri da siticula , dim. di situla secchia. ) Bocc. nov. 52. 5.
fei,di voce privo e di vita orbo, Rotolando cader dentro una seccia.
a Molle. L' esser secco; ed era, secondo
Si faceva davanti all'uscio suo recare una secchia nuova. E nov. 64. Secco, Sc-co. Sm.

l'antica fisica, una delle quattro prime qualit de' corpi..] Lat. sic
9. Perch, presa la secchia colla fune, subitamente si gitt di casa
cum. Boez. Varch. 3. rim. 9. Tu con proporzion certa e misura
per ajutarla, e corse al pozzo. Franc. Sacch. nov. 64. Io non pro
Debita gli elementi insieme leghi , Perch il freddo col caldo , e 'I
vai mai peggior bestia : quando io v' era su , mi parea esser la sec
secco
dura Col molle.
chia de'vagellai. Cr. 5. 3. 2. Larice buono spezialmente da farne
2 (Stato e Qualit di ci ch' arido. Altrimenti Risecco,] Siccit,
le secchie, nelle quali si rcca l'acqua.
Aridit. Lat. siccitas , siccum. Gr. gmpds. G. V. 9. 85. 1. In Pu
Quel vaso entro il quale si raccoglie il latte nel mugnere ; al
trimenti Secchio o Secchione. (A)
glia fu s gran secco , che pi d' otto mesi stette, che non vi piov
ve. Pass. 3g. Pognamo che sia un gran secco, come gi issuto.
* E per simil. Cavit. Buon. Fier. 4. 2. 7. Nota . . . che pe
netrata Non sia da lor succhiella, e dalle secchie Fonde de' loro o
Franc. Sacch. rim. 46. Se dicon venir pioggia , allor vien secco
recchi tratta a galla. E' Salvin. Annot. ivi : Secchia, latino situla.
De'loro orecchi, che attingono dagli altrui parlari , i quali Platone

disse drx Auvp, orecchie salate , cio assetate, sitibonde d' ascol
tare. (N)

Onde. A tempo di secco per In tempo di siccit. Vit.SS.


Pad. . 4. Era un idolo lo quale a tempo di secco soleano cc.
portare d'intorno. (V)
3 Seccume, detto di piante e simili) Pallad. Marz. 2. Voglionsi

[A secchie ,] posto avverb. [parlando di pioggia o simili] vale


potare , tagliandone il fracido e 'l secco.
Dirottamente, In gran copia. Car. lett. n. 8. A dispetto della piog 4 - Dicesi A secco posto avverb. e vale propriamente Senz'acqua,l
gia, che veniva gi a secchie , si cal subito alla volta nostra.
Senza l'ajuto e compagnia dell'umido. [V. A secco.1 Lat. sine acqua.
- Proverb. Far come le secchie =: Andare continuamente attorno,
Gr. avis.
o in gi e in su. Ciriff Calv. 3. 9o. E vanno in gi e 'n su come
2 - * E fig. Senza aver bevuto. V. A secco , S. 2. (N)
le secchie. Malm. 5. 1o. E lui , ch' ormai ha dato nelle vecchie ,
3 - Per metaf [Senza-niuna altra cosa , Semplicemente. 1 Car.
Fa ire in gi e in su come le secchie.
Lett. . 64. Troppo larga usura m'avete pagata d'un saluto cos
6 Non dar bere a sccchia = Non dar fuoco a cencio,
a sccco , come quello che vi port da mia parte il nostro messer
un minimo servigio, e che non costa niente. Lat. ignis accendendi
Gioseppo.
potestatem non facere.
4 - Senza calcina; onde Muro a secco vale Muro fatto senza
Ripescar le secchie: si dice fig. del Racconciare con fatica gli calcina. [V. Muro, S. , 3. Buon. Tanc. 4. 9. Io vo'stasera valicare
altrui errori.
Sin di l d'Arno, per finir quel muro, Quel muro a secco, che tu
Tante volte al pozzo va la secchia ch'ella vi lascia il manico o
sai , compare.
simile : simile a quell'altro,] Tanto va la gatta al lardo ch'ella vi 5 - [Di secco in secco , posto avverb. Improvvisamente, Inaspetta
tamente, e per lo pi. Senza cagione. V. S. o Cecch. Donz. 4f.
lascia la zampa. V. Gatto , S. 6. Lat. cxitus legem saepe violantium
malus est. Malm. 7. 69. Che tante volte al pozzo va la secchia ,
8. Vorrei che Di secco in secco egli arrivasse su. Car. Lett. ined.
Ch'ella vi lascia il manico o l'orecchia.
2. 5. Venne di secco in sccco a deplorare lo stato de'padroni ec.(N)
* (Milit.) Nel fornimento d' ogni pezzo di campagna si com 6 - * In secco , posto avverb. co v. Rimanere , Rcstare o simili.
prende la secchia , vaso di cuojo entro il quale si tiene acqua per
V. SS. 4 e 5. (N)
rinfrescare il pezzo riscaldato dalla frequenza de' tiri. Montecucc. 7 - [Col v. Anfanare:] Anfanare a secco : maniera proverbiale, che
Al maneggio dell' artiglieria si richicggono . . . . secchie di cuo
vale Affaticarsi senza profitto. V. Anfanare, S. 2 , e V. A secco,
jo cc. (Gr)
S. 2.] Lat. ignem cacdere. Gr. eis rip ziusv.
Secchia. * (Geog) Fiume del Ducato di Modena che sbocca nel Po.(G) 8 [Col v. Annestare:) Annestare in sul secco [, fig.= Attaccare nel
Secchiara, Sec-chi-ta. [Sf] Quanto tiene una secchia.
discorso cosa fuor di proposito..] Varch. Ercol8o. Annestare in sul
secco , o dire di secco in secco, si dice d'uno il quale , mancan
Per simil. Buon. Fer. 4. 3. 5. Oh che secchiata di cose per a
---

ria! Guarda a non le versar.

dogli materia, entra in ragionamenti

diversi da' primi, e fuori di

SeccniArnA, Sec-chia-ti-na. Sf dim. di Secchiata. Piccola secchiata.


proposito.
Lippi Malm. Ded. Amati. (B)
9 - * Col v. Balenare: Balenare a secco = Balenare a ciel sereno e
SecchieLLo , Sec-chil-lo. [Sm. dim. di Secchia. Lat. situla. Gr. xArs. fig. Barcollare. V. A secco, S. 4; e V. Balenare , S. 3. (A)
-

Gal.Sist. 8.Sospendasi anco in alto qualche secchiello, che a goc


cia a goccia vada versando dell'acqua in un altro vaso d'angusta
bocca.

Secchio. (Ar. Mes.) Sc-chio. [Sm.] Propriamente quel Vaso, entro


il quale si raccoglie il latte nel mugnere. (VSecchia.) Menz. rim.
n. 2go. Men vago allor , che dentro al secchio inonda , E il puro

1o - [Col v. Dire o Fare:] Dire o Fare checchessia di secco in sec


co: modo basso, che vale Dire o Fare checchessia inaspettatamente,

improvvisamente, e per lo pi senza cagione. I V. S. 5; e V. Di


secco in secco.)

Dire di secco in secco, lo stesso che Anncstare in sul sccco.

IV, (. 81

SECHIO
i 1 tCol v. Lasciare :) Lasciare in secco : (lo stesso che Lasciare in
sulle secche. I p. Secca, S. , 41 Salv.Spin. 3. . Fu gran ventura, che
la fante non si sdegnasse, trovandosi a quel modo lasciata in sccco.
1 * Col v. Mettere : Mettere in secco, detto di nave = Tirarla
a terra. (A)
13 - Col v. Murare: Murare a secco= Far le mura senza calcina.
IV. A secco, S. 3; e V. Murare, S. o , 2.]
a Per simil. Mangiare senza bere. tV. A secco, S. 3, 2.]
3 Fig. Far le cose con poca stabilit e sussistenza.
A secco,
-

12 - (Comm.) Cambio secco. V. Cambio, 5. 4, 3.


- Danari secchi, cio Danari effettivi. V. Danaro, $ 4. (N)
13 - (Archi.) Muro secco : Muro senza malta. Diod. N. 22.24.

Dove era una chiusura di muro secco di qua e di l. (N)


Secco Avv. Seccamente. Lat. sine lenocinio. Gr. dxda. Tac. Dav.

tor. . 22 f. Cosi secco, e senza prometter donativo, parl. (Qui


figuratamente.)

Seccomoro. (Bot.) Sec-c-mo-ro. [Sm. V. A. V. e dl Sicomoro. Cr.

$. 3, 31 Buon. Tanc. . 4. A questo mo' l'arebbe paglia in bec


co , E i' murerei la mia fabbrica a secco.

--

---

14 I Col v. Restare :) Restare in secco, lo stesso che Rimanere in


secco, nel sign. del $. 15, 2.] Lib. son. 65. Guazzando sol per non

5.54 . Il seccomoro un piccolo arbore,simigliante quasi ai san


guine, quanto alla forma del legno, il qale proluce bellissime
verghe , e la sua buccia bellissima. D. Gio. eli. lett. f, zac
cheo ricchissimo , non potendo vedere Cristo nella turba , salie in

sul scccomoro per vederlo. E appresso : Seccomoro interpretato


arbore della santa pazzia.
2 - Dicesi Seccomoro falso, una Specie di pianta del genere Me

E
nel
sign.
del
5.5,
41
Car.
lett.
.
4.
Voi
avete
a
sa
pere la prima cosa, ch'io sono restato a questi giorni in secco: [cio lia. Lo stesso che Azedarach, V.
che non ho potuto n passare innanzi , n tornare indietro, n man Seccone , Sec-c-re. (Sm.) Secchit. Lo stesso che Siccit, V.1 Lat.
dare , n ricever mai
n imbasciate. Car. Lett. ined. .
siccitas. Gr. mp&rme. Buon Tanc. 5. 2. Si gran seccore e sem.
t . Mi giova di credere che m'abbiate scritto e che le lettere sieno pre tirar vento Smugne le barbe pe' poggi e pe piani. tag. Rim.
Atteso il gran seccor dell'annuale (A) Soder. Col. Restanl, offesa
restate in secco in qualche loco. (N)
15 - Col v. Rimanere : Rimanere a secco= Rascfugarsi e Rimaner dai geli agghiacciati, dai soli bollenti, dai seccori straordinari. (Br)
senz'acqua le oose che ne hanno
, e son use ad averne.
&alin. Annot. Murat. Pef poes. n. 5. Diede azione e affetto ai
l'erba, quando disse che ella inaridita dal seccore cc. Seger. Pred.
Rimanere in secco si dice anche del Mancar l'acqua sotto
restare in secco.

alle navi, o ad altra simil cosa che galleggi. Lat. maris brevia Io vorrei prima sapere ec. se gli alberi si lascino di rinnaffiare, per
ch rinnaffiati ritornano ai lor seccori.(N)
pati. Gr. paxa iurirrsi. Tes. Br. 4. 3. La balena di maravi
gliosa grandezza ec., e molte volte rimane in secco per basso di fondo; SEccu , Sec-cme. Sn.1 Tutto quello che ha di secco sugli arbori
e questo , perch 'l mare cresce e scema trenta piedi , siccome e sulle piante. (V. Sccchezza.) Cr. 5. 5. 4. Deesi potare il seccume
ed il facidume che in esso (ciriegio) fosse.
noi avemo detto di sopra.
3 Rimanere in secco, fig. vale anche Essere abbandonato. Lat. 2 -Seccumi si dicono anche le frutte che si seccano, come fichi, uve, ec.
destitui. Gr. droAerrec9 xi. Dav. Scism. 86. Alla qual nuova corse Secpere , Sec-de-re. N. ass. anom. V. L. Ritirarsi, Tirarsi in
di parte, Appartarsi. Lat. seccdere. (Il lat. secedere viene da se
a Maria ognuno , ed egli rimase in secco.
-

4 Rimanere o Restare in secco, si dice anehe del Mancare altrui,

cus in disparte, e cedere venire, arrivare.) Bemb. (A) (N)

in favellando, e le parole e i concetti; e si dice anche di qualunque Secesso. (Lett.) Se-cen-tis-mo. Sm. Maniera di scrivere all'uso

altro impedimento che s' incontri in far checchessia. Lat. aquam

degli scrittori del secento. (A) Leon. Pascol. Berg. (o)

baerere. Gr. ropsiv. Sal. Granch. 3. 9. Non vi sollevate in ispe SecsrsTA." (Lett.) Se-cen-ti-sta. Add. e sm. Scrittore del seicento ,
ranza, Ch qui comincian le dolenti note, E ch'io rimango in secco
cio del secolo xrir , in cui lo stile fu guastato dagli strani con
16 Col v. Sapere: Saper di secco si dice del vino che nelle botti cotti e frequenti metafore che s' introdussero, massimamente dal cav.
Marini; e dicesi anche Colui che usa un tale stile, che scrive sul
gusto di questi scrittori. (A)
SEcrnro, Se-cn-to. Add. numerale com. comp. sinc. di ) Seicento ,
caccinvisi dentro fiaccole accese , e vi si spengano.
V. Cronichett. d'Amar. 23. Dietro a lui si vennono altri suoi na
Secco. Add. m. sinc. di Seccato. (Siccus dal celt- gall. seae, sic ,
vilii , con sccento uomini e con assai tesoro. E 39. Ragunarsi a
e siuc secco. In brett. seac'h secco, dizek diseccato. In ar. s oeehyrto

sceme ha preso l'odore della parte del legno che resta asciutto. So

der. Colt. 99. Se egli sappia di secco (il vino), o abbia odor cattivo,
-

sia scozkyt graciles , tenues homines. In ted. seicht secco.) Bocc.


Fiamm. lib. 5. lo ho gi veduti molti alberi ec. da non conosciuto

accidente essersi secchi. Cron. Morell. Vino non avea gocciola, n

casa Soldanieri ec. con secento cavalieri tedeschi.

2 - In forza di sm. Il secolo ch' corso dal 16oo al 17oo , cio il


secolo decimosettimo. (A)

acqua , perocch pozvi v'ha pochi , e' fiumi gli furono secchi. Lasc. 3 - Fig. Il secento, 1 dicesi di Persona che in fatti o in parole si
Nan. . 6o. Era il troncone un fil d'erba di prato, Ma quando il sol stimi oltre al convenevole, o che abbia grande apparenza. Lib.Sou.
delle quattro prime qualit de'corpi. Tes. Br. 2. 32 Malinconia ec.
fredda e secca, ed ha 'l suo sedio nello spino. (N)
- P. iv o d'umore. Lat. siccus , aridus. Gr. mp ds. Bocc. Intr. 7.

55. Tien , tien , pon rena , largo , ecco il secento.


2 - [Ed
senso dicesi ] Parere il secento, (Parere d'esse
re il secento. V. Parere, S. 1.) Borgh. Mon. 64. Ne tenne uno
( cavallo) la famiglia de' Benci per correre , di questi che si chia
mano barberi, che per essere stato pagato
d' oro si chia

S'avventava a' sani non altrimenti che faccia il fuoco alle cose sec

m il secento ; dal quale nacque quel proverbio ancora in uso, di

l'ha secco e fatto fieno. (Br)

- * Opposto a Umido, nel sign. che l'antica fisica dava ad una

che. Dant. Purg. 9. 5. Cenere o terra che secca si cavi , D'un cli per bellezza di veste o di ricchi drappi, che egli abbia intorno,
color fora col suo vestimento. E 2 . Secco vapor non surge pi avan si pagoneggia : e' gli par esscr il sccento.
te , Ch'al sommo de' tre gradi. Vit.S S. Pad. . 83. Venne grandissi SecesPTA. (Arche.) Sec-spi-ta. (Sf) V. L. Sorta di coltello che ser
iva ne' sacrifizi degli antichi. [Aveva un manico rotondo d' avo
ma piova, per la quale quella terra secca e arenosa, poich fu ben ba
o , euernitoquelli
d'oroa ePlutone.
d'argento
pe'sacrifici agli Dei celesti, e
gnata e inrigata, gener e produsse tanti serpenti veleno si, che ec. d'ebano
Serviva per iscannare la vittima ed
Per simili. Mancato, Cessato. Petr. son. 15. Secca la vena
estrarne le interiora..] Lat. secespita. Car. Lett. . 2. Quella di mezzo
dell'usato ingegno.
5 Magro , Scarno.1 (V.Gracile.) Lat. gracilis, aridus, macilentus. la secure , o 'l mallco , o la secespita, cle se la chiamassero, con
Gr. io xrds, Arrds, xrd, ss. Pist. S. Gir. F. R. Pe' digiuni e pe' che ammazzavano le vittime.
disordinati caldi era diventato secco, e nero a modo di Saracino, di Secessione. * Se-ces-si-ne. Sf. V. L. Partenza , Ritirata. Lat. se
quelli d'Etiopia. Bocc. noc. co. 5. Siccome colui che era magro e cessio. Tit. Liv. Dec. l. 2. c. 2o. Allora furo fatti consuli per la
secco , e di poco spirito. Amet. 63. Con tutto il capo muove le viz
secessione della plebe, Spurio Cassio e Postumio Cominio. (N)
ze parti , e cos le braccia deboli e il secco petto. Dant. Purg. 23. 2 (Mlit) Divisione dalla parte alla quale stata data in fede,
26. Non credo che cos a buccia strema Eisiton si fusse fatte secco
Il separarsi per discordia dal corpo o dall'esercito di cui si faceva
Per digiunar.
parte dapprima. Varch., Pacque stranamente questo impensato am
Detto tdi Autore o d'Opera stentatn, o in cui apparisca sover motinamento e sccessione di tanti e tanti qualificati giovani al si
chia e minuta diligenza nello stile o nella maniera; e si dice di com gnor Malatesta e' Palleschi e a tutti quelli i quali stimavano pi il
ponumenti, pitture, sculture , o simili. Lat. siccus. Tac. Dav. Perd. vivere che il viver libero. (Gr)
eloq.
Pare Pacuvio ed Azio maniati, non pure nelle tragedie, Secesso , Se-cs-so. [Sm.1 V. L. Recesso , (Ritiro..] La. secessus.Gr.
ma nelle sue orazioni s duro e sccco .
avax.pnas. (V. Secedere.) Fir. As. 5. Finalmente ella un piace
vole secesso di tutta Italia.
7 - Detto di Colui che uroppo misero, o gretto, o sofistico nelle
sue operazioni; e si trasporta anche alle operazioni medesime. Lat. 2 * Per secesso, posto avverb. Per le seconde vie, Per di sotto ,
Per da basso, Per le parti inferiori. Lat. secessus. Red. nel Diz.
aridus, pumicens. Cecch. Esalt. Cr. 2. 4. O questa la pi secca
seccleria Ch'io sentissi giammai.
di A. Pasta. Nettar le prime vie co' medicamenti leggerissimi , o
- Dicesi Con pi secco e vale Con pi asciutto, e fig. Senza per vomito o per secesso. (N)
esame. V. Piede, $. 6. (N)
2 Onde Evacuare, Ributtare e simili per secesso = Scaricare
- Dicesi anche in vece di Seccato nel sign. metaf di Annoja per la parte del sedere. [V. Ributtare, $. 3) Lat. per secessuna exo
io , Importunato. Varch. Ercol. . 61. Dar seccaggine , significa nerare , excernere , Cels. Gr. drorzriv , drocxevsi. Red. Cons.
infastidire, o torre il capo altrui col gracchiare, il che i Latini si
. 37. Quelli umori biliosi e pituitosi , i quali per sccesso e per vo
gnificano col verbo obtundere : dicesi ancora Tu m' infracidi ; Tu
mito si sogliono ributtare , non sono cagione della colica, ma ec.
m'hai fracido, bcnch gli idioti dicono fradicio ; Tu m' hai secco; 3 - * Cesso , Cacatojn. Petr. Uom. ill. 4. Da divino giudicio fu
Tu m'hai stracco ; Tu m'hai tolto gli orecchi, e in altri modi, de' perco so, con ci sia che andando al sccesso , gittasse fuori le in
testine, miseramente si mori. (V)
quali ora non mi sovviene. (N)
o - (Med.) Rogna secca: Rogna minuta, che fa pochissima materia. SechANAGA* (Mit. Ind.) Se-cha-n ga. Re de'serpenti, il Plutone de
-

Lat. scabics. Gr.

pz. Fr. Jac. T. Rogna secca serrata, Che pare

inccticata.

- (BA.)Manierasccca dicesi da' pittori e scultori, Quella per cui


fa vedere pi di quello che la natura solita di far vedere nella

Jfigura rappresentata; e si dice pure di Colui che dintona secca


ente, cio senza alcuna morbidezza, le opere sue. V. Maniera ,
5

, 13. Balbin, Voc, Dis, (A)

gl' Indiani. (Mit)

---

Sechio. * (Bot.) S-chi o. Sm. Genere di piante indigene dell'Isola di


Cuba con fiori monoeci della moncia nonadelfia, famiglia delle ca
curbitacee , che si distingue pe''fori maschi col calice diviso in cir
que lacinie e la corolla monopetala a cinque lobi e cinque fossette
nel lembo, ed i fiori femminei simili ai maschi contenenti una ovaja
sottoposta agli stessi, la quale rinchiude una grossa bucca manosper

SECHIURA

2 n3
privati d'ogni brivilegie chericile, e legati a foro secolare. Vit.
S. Franc. 73. Era un grande trovatore di canzoni secolari. (Cio,
SECOLO

ma glabra ovvero coverta da morbidi peli. L'unica specie di tal


il Sechium edule, dagli abitanti di detta isola si coltiva
pe''frutti della grandezza di un uovo di oca, i quali adoprano in di
versi intingoli. Lat. sechium. (N)
Secuuaa. * (Geog) Se-ch-ra. Citt del Per. (G)
Scivo. * (Arche) Se-ci-vo.Sm. V. L. Specie di focaccia che si ta
genere ,

volgari, in rima volgare.) (V)


- Mondano, Profano; contrario di Sacro. Lat. profanus. Gr. xo

cuixds. Pass. 245. Non solamente nella santa Scrittura si truova, li


superbi da Dio esser distrutti e giudicati, ma eziandio nelle scrit

gliava colla secespita, ed era adoperata ne' sacrifizii. Lat. se

ture secolari. M. V. g. 55. Ponendo fine alle tempeste secolari che

cium. (Mit)

colla lingua sua ornata di ben parlare aveva commesse. -Amm. Ant.

Sec.Av1. * (Geog.) Se-cl-vi, Marati. Popoli del Madagascar. (G)


SecLin. * (Geog) Citt di Francia nel dipartimento del Nord. (G)
Seco, S-co. tV. comp. di Se pronome e di Con preposizione, e che
si usa con tutti i generi e numeri. Con s, ed anche Con lei, Con
lui, Con loro. Lat. secum. Gr. us9' izvrov. Bocc. proem. 5. Esse
ec. quasi oziose sedendosi, volendo e non volendo, in una mede
sima ora seco rivolgono diversi pensieri. E nov. 43. 9. Perch egli
sospirando e piagnendo, e seco la sua disavventura maladicendo,

vegghiava. E nov. 6o. 5. Seco proposero di fargli di questa penna

36. 3. 3. Non mezzano peccato, conciossiacosach l'uomo abbia


tanti belli parlamenti di Dio e delle sue opere, se, lasciando quelle,
l'

secolari cose. Cavalc. Frutt. ling. Certo , che lon

tano da Dio quell'animo, il quale nel tempo dell'orazione oc


cupato di cure e di sollecitudini secolari.
Secolare diff. da Secolaresco e da Laico. Il primo addiettivo com
prende in s le due nozioni di Tempo e di Mondo che si attribuiscono
a Secolo. Nel secondo senso pu essere anche adoperato come sostanti
vo di persona. Non cos Secolaresco.Questo add. non gi riferito a
tempo, ma s alle abitudini od alle maniere del viver mondano. Laico
poi si riferisce alle qualit dello stato, pu scambiarsi con Secolare

alcuna beffa. E nov. oo. ao. Fece veduto a' suoi sudditi, il Papa
per quelle aver seco dispensato di poter torre altra moglie. Peir.
son. o4. Tu te n' andasti , e' si rimase seco. E son 22. Quel
e come addiettivo e come sostantivo nel significato metaforico, ma non
giorno , ch'i' lasciai grave e pensosa Madonna, e 'l mio cor seco. E
gi con Secolaresco. E per diciamo Vita secolaresca, Impedimenti
son. 156. Due gran nemiche insieme erano aggiunte, Bellezze ed One
secolareschi, Opere secolaresche ; diciamo, Anno , Carme, Festa
senti
poi
mai
santa
Non
l'anima
ribellion
secolare; diciamo Cose, Atti laici o laicali per opposizione ad Ec
st, con pace tanta, Che
ch a star seco fur giunte. Dant. Par. 28. 7 . Dunque costui, che
clesiastico, Religioso; e diciamo I laici cos per quelli che non sono
tutto quanto rape L'alto universo seco, corrisponde Al cerchio che
ecclesiastici, come per quelli che non sono letterati; infine parlando
i ama e che pi sape. Car. Lett. ined. . 135. E perch non
di Frati, Laico ha un altro significato che non appartiene n a Se
n a Secolaresco.
colare
c'ingeriamo
seco.
(Pe)
si maravigli, se di qua
-* Nel sign. di Con lui talora se gli aggiunse l'avv. Insieme. V. SecoLaRescamente, Se-co-la-re-sca-mn-te.Avv. Con modo secolaresco.-,
2. Chiabr. Fir. 4. 45. Alfin chiama Nicandro, e
Insieme avv.
Secularmente, sin. Lat. profane. Gr. xoouxs. S. Bern. Lett. Qnc
sta necessit del manicare non si faccia carmalmente n secolaresca
seco insieme Apre il pensier. (Cin)

- Talora s'accompagna co'nomi Medesimo e Stesso in qualunque

mente, ma come si conviene al monaco e servo di Dio. S. Cutter.

Lett. 148. Di coloro che vivono secolarescamente si fa amico. (N)


genere e numero , e vale lo stesso. IV. Medesimo , 5. 3.] Lat. se
cum ipse, secum ipsa , ctc. Gr. airs us9'izvrov etc. Bocc. nov. t. SecoLAREsco , Se-co-la-r-sco. Add. m. Di secolo , Attenente a secolo,
o. Assai vicini della camera , nella quale ser Ciappelletto giaceva
Laico. (V. Secolare.) Cavalc. Frutt. ling. Altro frutto debbe fare
chi chiamato e posto in istato di religione e di vita spirituale ,
infermo, seco medesimi cominciarono a ragionare. E nov. 34. 3: Es
sa seco stessa immaginando come fatto esser dovesse , ferventemente
che chi chiamato e posto in istato di matrimonio e d'impedimenti
secolareschi.
di lui s'innamor. E nov. 49. 7. La grandezza dell'animo suo, la
quale la povert non avea potuto n potea rintuzzare , molto seco 2 Mondano o Profano; contrario di Sacro. Lat. profanus.Gr. xo
cuixds. Mirac. Mad. M. La quale era molto secolaresca e varia.
medesimo commend. E nov. 65. no. La quale questo vedendo, disse
seco medesimo : ec. E nov. 68. 6. E trovatolo al dito della donna
Pass. 33. Non buffone, non cortigiano, non secolaresco. Coll.S9.
Pad. Non sono obbligati da veruni affetti di parenti carnali, n a
legato, disse seco stesso : ec. Dant. If 25. o6. Le gambe colle
verum legami d'opere sccolaresche. Coll. Ab. Isac. cap. 16. Coloro
cosce seco stesse S' appiccar s, che 'n poco la giuntura Non facea
che inebriano di speranza, diventano accesi, e non ricevono tribo
segno alcun che si paresse. E Par. 5. 84. E semplice e lascivo Seco
lazione , e nulla cosa secolaresca.
medesmo a suo piacer combatte.
4 - Talora se gli pone davanti la particella Con. [V. Con secol Bocc.
- Contrario di Religioso, di Monaco o Monaca. Vit- S. Gir.
on. Questo dico per esemplo dell'altre femmine religiose e secola
nov. 4. g. Carapresa ec. a lei ritorn, e tutta nel suo mantello stesso
resche. (V) (N)
chiusala, in Susa con seco la men.
E dicesi anche Con esso seco, Con seco medesimo , Con Secola arr. (Leg) Se-co-la-ri-t. Sf Appartenenza e Ragione seeo
laresca. (A) Contil. Berg. (O)
seco stesso. Lab. 38. Parvemi allora, nel viso riguardandolo, che SecoLARizzARE.(Eccl.)
Se-co-la-riz-z-re. Att. Sciorre da' voti monastici

egli alquanto delle mie parole ridesse con seco stesso. Vit. S. Gio.
Bau. g7. Ponevasi da un lato ec., e trastullavasi con esso seco me

un religioso o una monaca, Rendere secolaresco,

Ridurre al secola

re. Oliv. Pal. Ap. Pred. 17., Casin. Pred. . 22. Beg. (Miu)
3 -- * Con seco, senz'altro, si us ancora per esprimere Solo , 2 - E m. pass. Farsi secolare, Ridursi al secolare. De Luc. Dott.
Ann. 656. 6. Berg. (Min)
., Battagl.
Volg. 2.3. (Eccl.)
Da se. Morg. 4. 6. La passer penserosa e solitaria, Che sol con SecoLARizzato.
Se-co-la-riz-z-to. Add. m. da Secolarizzare. De

desimo.

seco starsi si diletta. (Cin)

5 --- - Per Allato o Vicino a se. Bocc. g. 1. n. 3. E fattolsi chiamare,


donna vedutolo ed uditolo, lietamente il ricevette e seco al

Luc. Dott. Volg. 4. 2. 7. Berg. (Min)

La

SecoLanizzazione. (Eccl.) se-co-la-rizza-zine. Sf Riducimento di al

fuoco

cuna cosa al secolare. De Luc. Dott. Volg. 5. 4. 22. Berg-(Min)

e famigliarmente ricevutolo, seco il fece sedere. E g- 2. n. -

Secoletto, Se-co-lt-to. tvm.1 dim. di Secolo, in significato d' Et


e fu cos detto per dispregio.1 Menz. sat. 1 E questo se
6 -- Fu detto anticamente Sego per Seco in grazia della rima, ma presente;
coletto miterino Ha converso in sassate il berlingozzo.
sconcio da evitarsi.) Lant. Purg. 7.58. Si fa con noi, come l'uom
Secolo , Scolo. tSm.) Propriamente Lo spazio di cento anni, ma
si fa sego.
che fu talvolta anche di novanta, di centodieci e di mille. I fo
scora. (Geog) Se-c-ba. Citt della Senegambia. (G)
mani chiamavano Secolo naturale, Il tempo dalla natura prescritto a
Secoana, Seco-l-ra. Add. e sf. Donna del secolo; opposto a Re
confine della vita umana; e Secolo civile, Quello che si stabiliva
ligiosa. Cecch. S. M. Novel. Secolara servente di guardia. (A)
da' sacerdoti per la celebrazione de' giuochi secolari. --, Seculo,
Secoane, Se-co-l-re. Add. usato in forza di sm. [parlando di per sin.
Lat. seculum. Gr. zi. (Saeculum, dal celt gall. saoghal et, ge
sona. 1 Quegli che vive al secolo,e non milita sotto religion claustra nerazione,
vita, esistenza, mondo.) But. Purg. a. 2- Secolo propria
le; altrimenti Laico. , Seculare, sin. Lat. laicus, secularis. Gr.
mente si dice tempo di cento anni. Dant. Par. 7. 29. Onde l'umana
crucds. Bocc. nov. 4. 3. N mai falliva che alle laude, che can
spezie inferma giacque Gi per secoli molti in grande errore. Person
tavano i secolari, esso non fosse. Maestruzz. n. 36. Vagliono (le
3. La dolce vista del bel viso adorno, Che me mantene, e'l secol
indulgenze) a' religiosi, siccome a secolari. Vit. SS. Pad. . 86. nostro onora. Tes.Br. . 9. S, torner egli a quella parte il suo
familiarmente il fe' sedere. (Cin)

innumerabile moltitudine d'infermi, e d'altri assai religiosi e seco

Idiota, Ignorante. Vit. SS. Pad. . . Quel libro divotissi

conto, secondo l'ordine dell'etade del secolo, per pi apertamente


mostrare lo stato e' cominciamento delle genti infino al nostro tem

mo, che si chiama Vita Patrum ec. hollo, come sotto si mostra, re

sonno a voi non fura Passo che faccia'l secol per sue vie. Segner

lari , trassero a lui.

--

cato in volgare, acciocch non solamente i letterati, ma eziandio


li secolari e sanza grammatica, lo possano intendere, e trarne
utilit. (V)

Seconaae. Add. com. Ci che appartiene al secolo, o Che deriva


al secolo, o Che si fa di secolo in secolo, nel proprio significato

di Tempo. , Seculare , sin. (A) (N)


, .-. Onde Giuochi secolari : Festa solenne che celebravasi dai
Romani con gran pompa per tre giorni e tre notti al terminare di

ogni secolo dalla fondazione di Roma. (Mit)


3 Carme secolare : Componimento in versi che cantavasi in

Roma nelle cerimonie de' giuochi secolari. (Mit)


4 * Anno secolare: Quello che compie il secolo. (A)

a - Di secolo, Attenente a secolo nel suo sign. fig. di Mondo o della


Vita presente; altrimenti Secolaresco, Laico. Lat. secularis , S. Gir.

po Dant. Pug.3o. Voi vigilate nell'eterno die, Si che notte

Mann.Marz. 23. 1. Considera, che secolo una misura di ci, che


passa e misura massima, Prima l'ora, poi il giorno, poi la setti
mana, poi il mese, poi l'anno, poi viene il secolo. Per quel luo
o, dove si attende a cercare i beni, che passano, si in progresso
i tempo chiamato secolo, perch questo il pi , che da veruno
si godono tali beni: un secolo solo. (V)

2 Tempo indeterminato. Bocc. nov. 5. 2. Qual si sia la cagione


o la malvagit del nostro ingegno, e inimicizia singulare, che a'no:

stri secoli sia portata da cieli.Red. lett. 2. 59. Questo costume del
her caldo dura ancora a i secoli nostri nel Giappone. M.V. .

Propuosi nell'animo mio fare alla nostra varia e calamitosa materia


cominciamento a questo tempo, come a uno rinnovellamento di seco
lo, comprendendo annualmente le novit che appariranno di meno

ria degne. (N)


e S. Ag. Pass. 27. Si pu confessare ogni persona laica e secolare, 3
* Qualsivoglia tempo che sembri di soverchio lungo ; e cos di
uomo o femmina che sia. Bocc. nov. 6. . N io altres tacer un
-

morso dato da un valentuomo secolare ad uno avaro religioso. Mae

struzz... 6. Se egli chierico secolare, non pu il Vescovo dispen


t. 13, I bigami sono
sare con lui senza comandamento del Papa,
Vocab. VI

cesi ad alcuno: un secolo che non v' abbiam veduto , E un se

colo che v'aspettiamo; per dire : E gran tempo che non v'abbiamo
veduto o che v'aspettiamo. (A)

23

2l4

SECONDA

SECONDARIO

4 Tutto il processo del tempo. G. V. lib. 1. cap. 2. E fu comin

damentcch'io cbbi da un frate che i vide. Esp. Pat. Nost. Egli

ciata la detta torre, ovvero mura di Babilonia, 7oo anni appresso che
fue il diluvio, e 2354 anni dal cominciamento del secolo infino alla
confusione della torre di Babcl. E cap. 1o. E ci fu 32oo anni dal

maggior peccato in persona ordinata , o prete, o diacono , secon


damentech. l'Ordine pi grande. Coll. Ab. Isac. cap. 45. L'a
nima hae duc occhi, siccome il corpo, secondamentech dicono li Pa
dri. Pallad. Genn. 5. Ancora delle sorbe, secondamente che delle

cominciamento del secolo. (V)

5 Et; onde da' poeti si disse Secolo d'oro, d'argento, di ferro , pere, si fa vino ed aceto. ( Il lat. hd : sicut ex pyris.) (V) Ca.
Galut. La dea Pallade , secondamente che gi mi fu detto da certi
e poeticamente selvaggio ec.] (V. il S. 1.) Dant. Purg. 16. 135. In
letterati , si dilett un tempo di sonare la cornamusa. (Cin) Maestruzz.
rimproverio del secol selvaggio.
6 * Dicesi Secolo futuro, immortale, santo cc. La vita futura o L'al
2. 3o. . La pena del furto si varia secondamente che variamente
tra vita. Dant. Inf z. 14. Tu dici che di Silvio lo parente, Corrut
di lui si tratta , e criminalmente e a pena di peccato criminale.(N)
tibile ancora, ad immortale Sccolo and, c fu sensibilmente.(A) (V) 2 - Talora gli corrispose Cosi. Legg. S. Eustach. 275. E secon
damente che fecero li pastori, cosi fecero gli aratori del fanciullo,
Nov. Ant. 75. Il Giullare rispose: per quel santo secolo dove io
che 'l liberaro dal leone. (V) (Cin)
debbo andare, compagno mio, che io non li mangiai. (N)
7 * Dicesi Ne' secoli de'secoli, ed modo scritturale per significare SzconDANAMENTE , Se-con-dana-mnte. Avv. V. A. V. e di' Secon
damente Co Secondariamente..] Pallad. cap. 4. (L'acqua fredda ed
Eternamente , In tutta l'eternit. (A)
8 - * Dicesi Secoli pi remoti, non solamente per dinotare I secoli umida, e perci d nullo nutrimento a' corpi degli uomnini, n ac
di gran lunga trapassati, ma eziandio quelli che verranno gran tem
crescimento, se non composta con cibi secondanamente composti di
po dopo di noi. (A)
composizione di quattro elencnti. (L'ediz. di Verona legge secon
dariamente.) (B)
SecoNDAni. * (Milit.) Se-con-d-ni. Add e sm. V. L. Cos chiama
vansi i soldati della seconda legione romana. Lat. secundani. Tac.
Frutt. lung. La mala vita, e lo spargimento delli sentimenti e solle

9 Il mondo e Le cose mondane. Lat. seculum , mundus , praesens

vita. Gr. aiv, xdo uos,

rap

gios. (V. l'ctimol. del 5- 1.) C'avalc.

citudini del secolo impediscono le nostre orazioni. Coll. SS. Pad. Dav. I secondani , futuri consagratori in questa prima battaglia di
nuove insegne e aquile. (Gr)
Lascie star l'ermo , e torne alla vana filosofia di questo mondo ,
e alla vanit del sccolo. G. V. 5. 6. 3. La fece uscire del moni SEcondanTe , * Se-con-du-te. Part. di Secondare. Che seconda. V
di reg. (O)
stero, e dispens in lei, ch'ella potesse essere al secolo, e usare il
matrimonio M. V. 8. 2. Entr nella via della penitenza, e, abban SecondAne, Se-con-d-re. Att. Venire o Trovarsi in secondo luogo,
Esser secondo rispetto ad un altro ch' primo. Altrimenti Assecon
donato il secolo, teneva vita solitaria. Borgh. Vesc. Fior.468. Pare
dare.1 Petr. cap. 8. Ed un gran vecchio il secondava appresso.
il proprio segno dato da Nostro Signore a' suoi della fine del secolo.(V)
1o - Col v. Cavare:) Cavar del secolo = Cavar di cervello , I Fare 2 Seguitare , Andar dietro s nel pensare, si nel parlare, come nel
moto [ e nelle azioni.] Lat. proscqui. Gr. avvaxoxov. Dant.Purg.
strasecolare.] Fir. Trin. 2. 4. Oh diavol , tu mi cavi del secolo.
i 1 I Col v. Essere espresso o sottinteso :) Essere t, Uscire] o simili
6. 33. Maraviglia udirai, se mi secondi. Bocc. nov. 8. 9. A secon
dare li piaceri d'amore e a divenire innamorata mi sono lasciata
fuor del secolo, fig.= Aver perduto l'intelletto. Lat. stupidum, de
mentem esse. Gr. vauc9%ras xiv. Fir. As. 47. Alla qual diman
trascorrere. Dant. Par... Poca favilla gran fiamma seconda. E If
da rispose quel valente indovino senza intelletto, e fuor del secolo.
16. E pur convien che novit risponda , Dicca fra me medesmo ,
Ambr. Cof 3. 6. Ch'io per me son quasi uscito del secolo.
al nuovo cenuo Che'l maestro con l' occhio si seconda. ( Cio, gli
guarda dietro.) (N)
12 Col v. Passare : Passare o Uscire di questo secolo=Morire. V.
Passare , S. 87 , 3. Tes. Br. n. 44. David regn 4o anni , e pass 3 E per metaf [Andare alla seconda , Andare a' versi. (V. Per
mcttere.) Lat. obscqui , obsecundare. Gr. trovpysv, brzpriv. (Ob
di questo secolo in et compiuta. E 2. 29. Quando pass di questo
secundare , formato da secundum secondo.) Varch. Ercol. 63. Come
secolo, come a Dio piacque, l'imperio vac lungamente senza re. (V)
direste voi nella vostra lingua quello che Terenzio disse nella latina
13 Col v. Uscire : Uscir del secolo. V. S. 1 1. (N)
subservire orationi ? V. Secondare o andar sccondando il parlare al
a - Uscir di questo secolo ; lo stesso che Passare di questo se
colo, V. S. 2. Stor. S. Onofr. 45. Padre, io voglio, uscito che
trui, e accomodarsi al parlare. Borgh. Orig. Fir. 156. Egli troppo
sarai di questo secolo, rimanere in questo luogo.
manifesto quanto i popoli , o per vero amore , o per timore, o per
14 - * (Icon.) Vecchio decrepito
per emblema la fenice.(Mit)
isperanza, volentieri imitino i fatti e secondino le voglie de' signori.
S'agg. nat. esp.297. Bench per loro stessi non possano contaminare
SecondA , Se-cn-da. Sf] Il secondare. [ Onde i modi avverb. A sc
. conda , Alla seconda, Alle seconde.]
la purit delle teoriche speculazioni, nondimeno per colpa della ma
teria non sempre s' adattano a secondarle.
2 Onde Andare a seconda de' fiumi e simili=Seguitar la corrente,
o Navigare secondo la corrente dell'acque. [IP. Andare a seconda, 4 N. ass. nel primo sign. Franc. Sacc. rim. Nella prima di quelle
che
secondano, Martiri e sacerdoti intorno abbondano.(A) Tass. Ger.
S. ..] Lat. secundo flumine navigare. Gr. xar avv vixea9zi.
17. 6. Secondan quei che, posti inver l' aurora , Nella costa asia
a [Vale anche Andare per terra, Rasente la corrente del fiu
tica albergaro. (Nella stanza antecedente egli aveva detto : Ncl pri
me.l V. Andare a seconda, S. 2.
S
7 Deuto di Negozio o checchessia. V. Andare a seconda , miero squadrone ; e nella susseguente ripiglia : Quella che terza
-

poi, squadra non pare.) (M)

) Dicesi Andare alla seconda o alle seconde

e vale Segui 5 - [Enel sign. del S. 2. Bocc. nov. 67. 1. Alla quale il Re impo
sto aveva che secondasse. Dant. Purg. . no5. Perocch alle per
tare altrui per iscuoprire i suoi andamenti o altro. V. Andare alla
seconda , S. . (A)
cosse non seconda. But.ivi : Non seconda ec.: perch non consente,
5 Andare alla seconda, o1 a seconda ad alcuno, fg. = An
quando l' onda la percuote ; e non consentendo l'onda , la rompe ,
dargli a' versi, Compiacerlo. I V. Andare alla seconda, S 2.] Lat.
d la spoglia delle sue fronde , e cos perde la vita. Dant. Par 25.
64. Come discente ch'a dottor seconda Pronto e libente.
alicui obsequi, obsecundare. Gr. xapisc9zi riri.
* Col v Seguire : Seguire alcuno alla seconda= Andargli a verso. 6 [ E nel sign. del S. 3.] Varch. Ercol. 56. Quello che essi (Lati
ni) dicono obsequi, noi diciamo andare a i versi, o veramente, con
Bocc. nov. N il seguirlo in tutto ci che per me s' potuto alla
4

seconda in tutti i suoi costumi , m' valuto. (A)

una parola sola, sccondare.

4 Col v. Stare: Stare a seconda = Secondare. V. Stare a se 7 - * Proverb. Secondare l' onda corrente=Adattarsi ai tempi, La
sciare andare le cose com' elle vanno naturalmente. Tasson. Secch.

conda. (A)

5 * (Mus.) Intervallo dissonante di due gradi, in cui il suono fon

Rap. 2. 14. Il Baldi ch'era astuto come veglio, E sapea secondar


l'onda corrente, Incominci , ec. (P)
differenza della Nona che produce l' effetto contrario. La Seconda 8 * (Mus.) Secondare dicesi nella musica , Il Fare il secondo. V.
di tre specie : Maggiore, Minore ed Eccedente. (L)
Secondo add. , S. 1 . (L)
6 - (Anat.) Membrana che avvolge il feto nell'utero ; [Nome volga 9 * (Chir.) Secondare dicesi L'uscir della placenta o seconda dalla
re della placenta e delle membrane del feto pigliate in complesso;
cavit dell'utero e della vagina, il che serve a dar compimento al
cos dette] quasi un secondo parto, perch escono di corpo alle par parto. (O
, Se-con-da-ria-mn-te. Avv. Nel secondo luogo. -,
torienti, dopo l'uscita del feto. Dicesi anche Secondina [ e Secon s
dine.] Lat. secundae, secundarum.Gr.r irrepz.Cr. 6. 1. 1. L'abruo Secondamente , Secondanamente , Secondario, sin. Lat. secundo, se
tina ec. caccia fuori la seconda e 'l feto , e fa pro al ragunamento
cundo loco. Gr. 8sirepow. Pass. . Imprima diremo che cosa pe
della bocca della matrice.
nitenza ec. , secondariamente quali sono quelle cose che alla peni

damentale dissona verso quello che si trova al di sopra di esso, a

7 - (Bot) Dicesi defiori, e de'rami, nelle piante che li hanno

tenza c'inducono. E 32. A voler avere e trovare questa scienzia

disposti verso di un sol lato. Lat, secundiflora, secundiramea. (N)


N. pr. f. Lat. Secunda. (Cio, Nata in secondo

necessaria, ci conviene osservare tre cose. In prima il luogo dove


si truova, secondariamente il modo come si truova, e appresso il fine
per lo quale l'uomo la dee trovare. Coll. SS. Pad. Secondariamente
dice del parentado tuo. Annot. Vang. Anche un'altra volta egli m'in
gann , imperocch mi tolse l'essere il primogenito , e ora seconda

uogo.

SeconDAMentre, Se-con-da-mn-te.Avv. [Lo stesso che Secondariamente,


V] Conv. 65. Primamente, perocch la virt dee essere lieta, e non
trista, in alcuna sua operazione, ec. ; secondamente, perocch la
virt dee muovere le cose sempre al migliore. Dant. Purg. 3. 2.
Noi eravamo al sommo della scala , Ove secondamente si risega Lo
Difend. Pac, Elli s'appoggiano a riposo, e secondamente

riamente m'ha tolta la mia benedizione. Maestruzz. 2. 32. . Puote

essere alcuno ricevuto nel piato suo per testimonio ? No ; n prin

cipalmente, n secondariamente. Cro. proem. 2. Trattando in che


modo si piglino gli uccelli, e secondariamente le bestie salvatiche ,

a VCI'lla,

e poi de' pesci.


SecopAmenTech, Se-conda-men-te-ch. Avv. che scrivesi anche Se Secondario, Se-con-d-ri-o. Avv. t V. A. V. e di'] Secondariamente
Lat.
secundo , deinde, secundario. Gr. rpov , evripos. Cavalca
condamente che. Come, Secondoch. Lat. prout, (sicut.] Gr. orsi.
Specch. Cr. Secondario gli comincer al dispiacere. Maestruzz. 2
l'allad. Febbr. 27.Voglionsi piantare due insieme, o tre, secondamente
ch gli ulivi. Cr. 2. 7. 1. una pianta all' altra s'unisce, secon
9. Non perci in uno medesimo ordine , ma in prima , e princi
-

damentech l pedale s'unisce alla radice, e siccome il ramo al pe


dale. E 8.45. Se delle dette colonne verdi si faccia verde tetto sopra
'l tetto della casa d'altezza d'un uomo, e di buone viti piantate in
toino si cuopra secondamentech'io gi feci. Viu. Crist. D. Secon

palmente quando manca la verit, e secondario quando manca la


ustizia.

Add. m. Che succede dopo il primo. Lat. secundus, se


cundarius. - Gr. avrpos. Maestruzz. 1. 7. In due modi da consi

SECONDOCH
2 i5
o la qualit di checchessia. Lat. ut, pro..] Bocc. nov. 5. 16. Io

SECONDARIO

derare la messa: il primo si quanto a quello che cssenziale in


essa, cio il corpo di Cristo ec. , ovvero quanto a quello che le

ti sapr bene, secondo donna, fare un poco d'onore. E nov. 85.4f.


Era ben vestita , e , secondo sua pari, assai costumata e ben par
lante. E nov. 99. g. E quivi , secondo cena sprovveduta , furono

gato col sacramento, e quasi secondario. But. Pug. 3o. 2. Si mette


ad esecuzione ec. per molte altre cagioni secondarie. Red. Ins.og.

Non per un fine primario e principale , ma bens per un ufizio se

assai bene e ordinatamente serviti. Cron. Morell. 29. E, secondo

condario.

contadini , sono orrevoli persone, assettati e puliti nel loro mestie


ro. E 256. Avrai riguardo ch'ella sia donna pacifica, e non altera
o superba , e ch'ella sia , secondo donna, ragionevole e intendente.
G
65. 1. Buono uomo era, secondo laico. Franc. Sacch.nov.
23. Era , secondo di l , abbiente e orrevole contadino.

2 (Astr) Aggiunto di quei pianeti che girano intorno ad altro

pianeta ; che anche diconsi Pianeti del secondo ordine. (A)


ScoNDAaio. * N. pr.. m. Lat. Secundarius. (Attenente a Secondo.) (B)
SeconDATo, Sc-con-d-to. Add. m. da Secondare. V. di reg. (A)
SeconDIANI. ' (St. Eccl.) Secondi--ni. Specie di Eretici, pi comu
nemente detti Valentiniani, V. (Ber)

* Ed in questo sign. talora si disse anche Secondo che.


Cavalc. Att. Apost. cap. 4. Secondo che uomo pagano, era molto

SecoNDAno, Se-con-di--no. N. pr. m. Lat. Secundianus. (V. Se

religioso e temente Iddio.(Cio, per quanto comportava la sua qua

condario.) (B)

lit di pagano.) (V)

SeconomNA. (Anat.) Se-con-di-na. t.Sf comunemente usato nel pl. Lo stesso

* Per Dopo, Appresso. G. V. lib. 7. cap. 36. Nelli anni di

che Seconda, nel sign. del S6.] Tes. Pov. P.S. cap. 43. Il prezze

Cristo 13oo sccondo la nativit di Cristo. (V) G. V. 2. 7. Ed eb

- molo pesto, messo nella natura, fa uscire la creatura morta e le scon

bono gran guerra con quelli della citt di Ravenna in Romagna, la


quale era la maggiore citt che fosse in Italia , c la pi famosa se

dine. E' appresso: Trita il zafferano, e fanne come una noce, e ap


iccala alla coscia , e far uscire la creatura e la secondina. Cr. 6.

condo Roma. (Cin) Bon. Giamb. p. 1. E dopoSanta Maria ama


pi gli Agnoli, perch secondo lei sono pi amati da Dio. (N)

33.2. La sua cenere (del capelvenere ) cc. provoca l'orina, e rom


pe la pietra, e fa venire i mestrui, e mena fuori la secondina.

- * Per Come o per In vece di. Lat. tanquam , pro. Cresc. lib.

SeconDiNA. * N. pr.f dim. di Seconda , V. (B)


SeconDno, Secon-di-no. N. pr.. m. dim. di Secondo, V. (B)
Seconnissimo, " Se-con-dis-si-mo.Add.m.superl. di Secondo, nel sign.
del S. 3. Bemb. Stor. n. 232. Venuti alle mani, secondissimo fatto

4. cap. 47. Ne' vecchi in verit (il vino) secondo medicina, im


perocch il calor del vino, alla lor frigidit repugna. A'giovani
secondo cibo, imperocch la natura sua simile alla natura del gio
vane. ( Cos spesso questo autore.) (V) (Leggi seconda medicina e

d' arme fecero. (Pe)

non sar che un add.) (N)

SeconDo, Se-cn-do. Add. m.Quello che seguita in ordine immediata 7 * Dicesi Secondo tempo e vale Che s'adatta di tempo. Amm.
mente dopo il primo. Lat. secundus. Gr. erspcs.(Secundus, da se Ant. 79. L'amico secondo tempo, non star fermo nel di della
quor io seguo ; poich segue immediatamente il primo.) Dant. Par.3.

i 9. Che del secondo vento di Soave Gener'l terzo, l'ultima pos


sanza. Bocc. introd3o. Delle quali la prima, e quella che di pi et

tribolazione. (V)
8 - * Dicesi Secondo verit e vale Veramente, Sinceramente. Stor.

Barl. 24. E se secondo verit la mia anima vuoli salvare ; campi


questa mia piccola volontade. (V)
Secondo diff da Giusta. Giusta determina pi, indica meglio l'au
torit, la norma; Secondo lascia maggior latitudine. S opera giusta

era , Pampinea chiameremo, e la seconda Fiammetta , Filomena la


terza , ec. E nov. 6. 7. E, stando un poco , Federigo picchi la

seconda volta. Tac. Dav. ann. 4. 84. Alla memoria di Druso s'or
dinaro gli onori di Germanico, e pi altri , come vuole adulazion
seconda. (Il testo lat. ha posterior) Dial. S. Greg. n. 25. Anche

il detto altrui, quando si obbedisce, si segue esso detto; S'opera


secondo le occorrenze, quando dalle occorrenze si prende norma ad
operare come crediamo meglio. A propriamente parlare : L'uomo o

ordin chi dovesse essere secondo allo abate. Vit. SS. Pad.2.2. 6
Imprima risi perch tutti temete la morte; la seconda risi, perch
non siete apparecchiati a morire ec. (V) (Qui il sost. volta, fiata

pera non secondo ma giusta la sua volont propria ; opera secon

do e giusta l'avviso altrui, Secondo che vi si conforma pi o meno.

sottinteso.) (N)

L'uomo sovente si regola non giusta il dovere, ma secondo l'escmpio.

- Secondario, detto di Cagione e simili. Segner. Mann. Apr.a2. Secospo. Avv. Nel secondo luogo, Secondariamente. - , Segondo ,
3. Come dunque tu ti dimentichi totalmente di Dio , n ad altro sin. Lat. secundo. Gr. vrps. Petr. son. 29. Quando Amor porse ,
pensi che alle cagioni seconde ? (V)
quasi a dir , che pensi ? Quell' onorata man , che secondo amo.
- Favorevole. Lat. secundus, prosper. Gr. suspos. Petr. cap.5. 2 - Per Secondoch. G. V. . . 29. 3. Bene ve n'ebbe alcuni tra
Tal venia contro Amore , e 'n s secondo Favor del Cielo. Bocc.
loro innocenti, secondo si disse.
12. 57. 7. Si trov, secondo si
nov. 36. 4. Quantunque i sogni a quelle pajano favorevoli, e con
disse , che il detto frate Pietro inquisitore avea data licenza dipor
seconde dimostrazioni chi gli vede confortino. Fiamm. 4. io6. Ma
tarla (l' arme) a pi di 25o cittadini. Ar. Fur. 7. 85. Per gioco
esse non vennero mai al tuo intcndimento seconde.
in somma qui facean secondo Fan li nimici capitali, eccetto Che
[ Dicesi Non aver secondo ] e vale Non aver pari. Dant. Par,
potea il repartirgli a suo diletto. (Cin) Teseid. 6. Vaghi di acqui
3.47. Che non ebbe secondo Lo ben che nella quinta luce chiuso.
star fama con onore, Ciascun secondo fosse il suo valore. (N).
5 - Dicesi A null'altro secondo e vale A null'altro inferiore. Petr. Seconpo, Secondino, Secondolo. N. pr... m. Lat. Secundus. - Giu
canz42. 2.Poco spazio ascende L'alte ricchezze, a null'altre seconde.
lio. Amico di Sejano. Favorito di Nerone. - Oratore romano
che sotto il regno di Tito pubblic alcune aringhe. - Sofista a
6 t Dicesi Non esser simile ad alcuno n primo n secondo e vale
teniese che scrisse un libro di sentenze. (B) (Mit) (O)
Non esser1 n maggiore n prossimo. Petr. canz. 49.5. Vergine 2
* (Gcog.) San Secondo. Piccola citt degli Stati Sardi nella
sola al mondo senza esempio , Che 'l ciel di tue bellezze innamorasti,
Cui n prima fu simil n seconda.

provincia di Pinerolo. (G)

7 - Dicesi poeticamente L' et seconda e vale La vita immortale. Seconoocn,Se-con-do-ch. Avv. [che scrivesi anche Secondo che,1 e
vale Conforme a che, t Come, Siccome Lat. prout, sicut. Gr.
V, Et, S. 8. (N)
rel. Bocc. nov. 5o. o. Secondoch alla giovane donna ne venivan
8 5
Secondo figliuolo e vale Secondogenito. V. Figliuolo,

piacendo. E nov.56.3. Secondoch nell'animo gli capca. Eg6. f.


Secondoch alcuna di loro poi mi ridisse. Dant. Par 4. 3. Sccon

). 7. (Pe

9 - tDicesi Seconde mense. V. Mensa, $. 2, e S. 2, 2. Alam.Colt.


3. 67. Per far pi adorne le seconde mense.
1o (Mat.) Dicesi Minuto secondo La sessantesima parte del minuto
primo, [cos di un grado del cerchio, come di un' ora. V. Minuto,
S. 1, 2, e S. 2, 2. In forza di sm. Un secondo, e pi comunemente
nel pl. Secondi] talora diconsi assolutamente per Minuti secondi. Lib.
Astrol. Quei gradi debbono cssere partiti per minuti e per secondi.
1 1 * (Mius.) Secondo , Seconda : Epiteto che indica
due parti

doch' percossa fuori o dentro. Cronichett. d'Amar. 6. Poca gente

vi mor, forse tremila uomini, secondoch racconta Fabio, il quale

vi fu in persona. E to. A catuno diede oficio, secondoch'egli era


degno Vit. SS. Pad. . 257. Concedimi il mio corpo libero, sic
ch io da ora innanzi

dero, sicch io seguiti

bo il nome. Vit. 3. M. Madd. 23. Io ti raccomando quello che


tu m'accattasti per li tuoi prieghi, secondoch'io ti raccomandai tutte

o voci eguali la pi bassa. (L)


12 - (Chim.) Acqua seconda : Nome che si d a quell'acqua forte

le mie possessioni. E 24. I so, che secondoch tu hai nutricato il


mio figliuolo cc. cos mi potresti rendere co'tuoi prieghi la sua ma
dre. Vit. S. Anast. 3o5. Secondo che ella era cristiana, cosi fue
cristiana la sua figliuola. (V) Bocc. g. 4 n. 6. Molti per li lor sogni
stessi s' attristano e s' allegrano, secondo che per quegli o temono o
sperano. E g. io. n. 6. Vennero le due giovinette con due grandissi
mi piattelli d'argento in mano pieni di vari frutti, secondo che la

la quale ha gi servito a sciogliere qualche metallo. (A)


13 * (Vcter.) Secondo morso : cos diconsi Certi denti del caval

lo. V. Morso sm. , S. 13. (A)


Srconno. Prep. che serve al quarto caso e vale Conforme. -, Se
gondo, sin. Lat. secundum , ex, juxta. Gr. xxrdi. (Secundum , a

de' pi , vien da sequor io seguo.) Dant.Par. 4.24. Secondo


a sentenza di Platone. Bocc. nov.42. 19. Aggiugnendo, che con sua
licenzia intendeva, secondo la nostra
di sposarla. E nov. 46.
n . Essi furono, secondo il comandamento del Re, menati in Paler

mo. Amet.37. Consent a questo la lieta madre; e trovato un giova


ne secondo il suo cuore, il cui nome grazioso mi piacque, a lui per

stagion portava. (Cin)

a
Talora i dhe si lasci fuori. V. Secondo avv. S. 2. (Cin)
3 .
- Talora del
secondo
pose alla
fine
del6.verso,
trasportatoaltri
il Che
al principio
verso si
seguente.
Ar.
Fur.
5. Limita
in
abete, altri in oliva, Altri in palma, altri in cedro, altri secondo

isposa mi diede. Cas. lett. 28. Permetta che detto mandato abbia sua

csecuzione secondo gli ordini della citt. Jac. Cess. Volg. Sc. 1.
&. 1 4 Se si portassero inverso di lui secondo il modo quando le diede
a marito. (Cio, sccondo quel modo in cui si portavano quando ec.)(N)
3 * Nota costrutto. Fresc. Viag. 73. Fanno cenno con certi
pannilini bianchi in su mazze secondo di che parte vengono. (Cio,
secondo la parte di che vengono) (Pr)
2 Talora esprime cagione, dipendenza. Gr. S. Gir. 9. Tutti uo
mini sono fratelli, e secondo il primo padre ; e tutti i Cristiani

ssa vivere castamente, secondoch io desi


mia zia Melania secondoch ab

la della

Che vedi me, su questa verde riva. (Cin)


- Talora tra secondo e Che si colloc altra parola. Salv. Oraz.

3. p. 3a. Con tutti gli altri lirici, secondo tuttavia


si possono. (Cin)

che comparar

talora secondoch si fece corrispondere Secondo, in forza


di Cosi. Cecch. Dissim. 4. 8. Tu l'hai pensata bene, va via io
mi risolvo di andare in casa, e, secondoch io truovo la materia

sono fratelli di Cristo , secondo il battesimo. (V)

3 In luogo di Quanto. Vit. SS. Pad. . g6. Quanto alla vista,


parea molto umile ; ma secondo la verit, era molto superba. (V)

disposta, secondo fare. (V)

6 S."invece
che si trova
usato Secondo
Dial.
Greg. . di
g. secondo
Venne, secondo
comepure
sogliono
alquanti come.
che vivono
di fare giullaria, con una scimia ec. E 4. 38. Secondo come tu
sai, lo predetto Stefano mor. (V) .

4 - In luogo di Per, in significato di Per quanto comporta l'essere 7 - * Nota ellissi, Dant, Inf 4'Quivi, secondo che per ascoltare

2 16

SEID

SECONDOGENITO

Non avea pianto ma che di sospiri. ( Cio, secondo che si poteva


innanzi a tutti i seculi. E 62. Egli giunto al palio , per lo quale
conoscere per ascoltare.) (Cin)
n84. La qual cosa, secondo
avere ha tanto corso in questo presente seculo.
o
che uno specchio , mostra la rotonditade della luna. (Il lat. ha: quae - * Vario uso. Gr. S.Gir. . Per lo corto diletto di questo seculo.
velut in speculo, lunae orbis ostendit.) (Pr)
E 4. Li martidi di questo seculo non sono degni alla gloria ,
8 * T. delle scuole, ed il latino Secundum quid. Comm. Dant.
che gli amici di Dio averanno in cielo. E 46. Tutte le ricchezze di
Par. s3. 322. E cos parla secondo che e non assolutamente. (N) questo seculo di qualunque parte elle siano venute, di fellonie sono,
SecondoGENro, Se-con-do-g-ni-to. [Add. e sm. comp.) Figliuolo nato
folle chi le tiene. E'47. Le ricchezze di questo seculo non sono

immediatamente dopo 'l primo ; e si dice degli uomini ; altri unque ricchezze. (V)
menti Cadetto. 1 Lat. secundo loco genitus. Gr. avrpdroxos. G. Securamente, Se-cu-ra-mn-te. Avv. Lo stesso che Sicuramente , P.
V. 2.g. a. Figliuolo , che fu del Prenze di Taranto, secondoge Petr. canz.3. 3. Purch gli occhi non miri , L' altro puossi veder
nito. 5 Dv. Scism. 5. Comand a Cnan suo secondogenito, che securamente.
sposasse Tamar moglie stata del primo, cc. (B)
2 E Securamente che per Certo che. Vit. S. Gir.89. Securamente
che nell'altra vita mi trover discordevole da' loro premi. (V)
SecondoLo , * Se-cn-do-lo. N. pr. m. dim. di Sccondo , V. (B)

Seconpna. * (Geog) Se-cn-dra. Lat. Secundra. Ciu dell'Indostan

SecuRAMento, Se-cu-ra-mn-to. Sm. V. A. V. e

Tes.

inglese. (G)

Br. Lat. 3. 33. Si m' assicurai , Quando mi ricordai Del sicuro


SEcoRA. * (Geog) S-co-ra. Fiume dell' Impero di Marocco. (G)
segnale, Che contra tutto male. Mi d securamento. (B)
SecnETA. (Eccl.) Se-crta. Sf nel sign. di Segreta, S. 3. Peir.Uom. Seconanza, Se-cu-rnza. (Sf) V.A. [V. e di' Sicuranza..] Lat. secu
ill. 167. Costui aggiunse questo alla Secreta della mcssa. (V)
ritas. Gr. dop&Asux.
2 -nontest
(Mus) Secreta
a vento.(L)
Nome che i fabbricatori d' ogano pie 2 Baldanza, Ardire.1 Franc. Barb. 6. 3. Che securanza nel cor
no al somiere.
noccia ad ella. Fr. Jac. T. 3. 4. g. A tal pena ti conduce La tua
Secaetateste , Se-cre-ta-mn-te. Avv. Lo stesso che Segretamente, V. troppa securanza.
Franc. Sacch. nov. 2o2. Non ardiva quasi dirne alcuna cosa, se non
Secone, Se-cu-r-re. Att. V. A. [ o piuttosto poet. Far sicuro
che con certi suoi amici secretamente si doleva,

Render sicuro; altrimenti Sicurare, e ] Assicnrare. Lat. securum red

SecRETANo , Se-cre-t-no. [Add. m V. A. Intrinseco, Confidente. [Lo


Stesso che Segretano, V. e di'Segretario.1 Lat. familiaris, intimus,

dere. Gr. croaxsta rapxuv. Franc. Barb. 148. 7. Come prodezza non

necessarius. Gr. cizios, drayxaos, rpocxor. Vit. S. Gio. Bat. E

detta , C'hai securato, e offesa non aspetta. Pass. 65. Oh peniten

dell'uom forte Al debile dar morte; Cosi non sovra colui ven

zia, la quale i peccati perdoni ec... le cose confuse e nascoste ischiari


ScherAA, Se-cre-tri-a. Add. e sf. Lo stesso che Segretaria, V. ed apri, le cos paurose securi.(V) (L'ediz. del Vangelisti alle pa
Cavalc. Pungil. 235. Volle provare la moglie, che si vantava d'es gine qui citate legge sicuri.) (B)
sere buona secretaria, e dissegli in grande secreto, che avevafatto 2 E n. ass. e pass. Guitt. lett. o. Molte, securando, son gi perite.
alcun altro di quegli pi secretani.

un uovo. (V)
Secone, Sec-re. (Sf. V. L. e poet. V. e di'] Scure. Ar. Fur. 23.a .
SecreTanio , Se-cre-t-ri-o. [Add. e sm. Lo stesso che Segretario, V.
Questa conclusion fu la secue Che'l capo a un colpo gli lev dal collo

Arsat. 3. Camerier, scalco e secretario trova Il signor, degni al


grado.
Bemb- Stor.
4. 53. Parimente fu preso dal signor Gasparo
Saueverino
il secretario del provveditor Marccllo. Car. lett. .

Lab.146. Queste parole, cos dette , sono i ronconi e le securi ,

25. ( Comin. 734.) Per questa volta perdonatemi se vi scrivo alla


carlona;
che per questo non sarete meno di quel Maffeo che vi siete,
SeCretario del Cardinal Farnese, oratore, istorico, antiquario, ec.(M)

del buon lavorio dcl buon maestro, che artificiosamente mena la

di

con le quali si tagliano ec. Pass. 299. Glorias' egli la secure con
tra colui che lavora con essa ? quasi dica : no; ch tutta la gloria

secure. (V) (L'ediz. del Vangelisti alle citate pag. in ambo gli es
legge scura.) (B)

- Quegli che tiene segrete le cose che gli sono confidate. But.Purg. Secipaca. (Bot) Se-cu-ri-da-ca. Sf Genere di piante dicotiledoni,
o : Lo re Carlo manifest lo suo secreto a uno de' suoi medici, a fiori completi polipetali irregolari, della diadelfia ottandria,fa
lo pi secretario e confidente ch'egli avesse. Petr. son. 36. Amor miglia delle poligalee, caratterizzate da un calice caduco colorato
mi manda quel dolce pensiero , Che secretario antico fra noi due.
di cinque sepali, i due interni petaloidei, dalla corolla di cinque
Seceriere, Se-cre-ti-re. Add. e sm. V. A. Lo stesso che Segretiere. petali attaccati per la base al tubo degli stami, il pi grande ri
V. e di Segretario. Passav. Amaui. (B) (N)
piegato in modo da covrire gli organi della generazione, e da una
Secnrtissimo, Se-cre-tis-si-mo. [Add. m. superl. di Secreto. Lo stesso fruito bislungo, schiacciato, membranoso che non si apre da per
securi
che Segretissimo, V. Varch. Lez. 45o. Sarebbe il migliore tacita se, terminato da un'ala, e contenente una sola cella.
mente e con secretissimo e santissimo silenzio adorarlo.
daca.
(Securidaca,
dal
lat.
securis
scure:
e
ci
per
la
forma
del se
SecaeTo , Se-cr-to. Sm. Lo stesso che Segreto, V. But. Purg. 2o.
me. Lemery.) (N)
Lo re Carlo manifest lo suo secreto a uno de' suoi medici, lo Secuanaca. (Boi.) Add. m. Aggiunto di una Specie del genere Co
ronilla , che alcuni autori avevano voluto stabilire qual nuovo ge
pi secretario e confidente che egli avesse.
2 Francesco
- L'interno dell'animo.
Vit.cheS.cosi
Franc.
86. Enel
il frate
disse (a
S. nere col nome di Securidaca coronilla; ma non da tutti i receuti
forte mi pare
vi tegnate
secreto,
come
botanici riconosciuta. (N)
arlate. (Cio, sentiate cos male di voi stesso.) (V) Tass. Ger. 8. Secuam. - (Mit.) Se-c-ri-i. Dei Securi, furon detti da'Romani quelli
con quel guardo suo ch'a dentro spia Nel pi secreto lor gli af che presedevano alla sanit dello spirito e del corpo. (Dal lat. se
fetti umani cc. (P)

curus sicuro, tranquillo.) (Mit)

3 - * Porre in secreto = Dire ad alcuno qualcosa in credenza. V.

SecuamecA. * (Bot.) Se-cu-ri-ne-ga. Sf. Genere di piante dicotiledoni,

Porre in sccreto. (N)


4 - * Al secreto, posto avverb. In segreto, Segretamente. G. V. 8.
&o. La manifest al secreto al suo collegio. ( Il Codice Recanati

della dioecia pentandria, famiglia delle euforbiacee, i caratteri del

legge A secreto.) 9)
Add. [m. Lo stesso che) Segreto, V. Pallad. cap.38. La cella

dole che formano un orlo intorno il rudimento dell' ovario; ne'fiori

SECaeto.

o la stazione dell' api si faccia ec. in alcuna secreta parte dell'orto.

Pad. 1. 9o. Pregollo che in quella isola medesima in al


cun luogo pi secreto rimanesse. (In questi es. vale Segregato, alla
latina.) (N)
- I Occulto
Nascoso. Fr. Jac. T. 3. 5. 5. Per modo secreto del
voler divino. Vit. SS. Pad. . oo. Li secreti misteri di Dio gli
Vit. SS.

fieno a lui rivelati per lo merito della sua puritade.

quale sono : fiori dieci, ne' maschi un calice con cinque divisioni,
senza corolla, cinque stami opposti, uniti nella base e cinque glan
femminei un calice con quattro o sei divisioni ripiegate, un ovario
a tre celle, ciascuna con due ovoli, cosicch il frutto tricocco.
Lat. securinega. Contiene una specie ed la Securinega durissima,
dell'Isola di Francia; cos detta per la qualit del suo

s egno. (N

Se-cu-ris-si-ma-mn-te.[Avv.1 superl. di Securamente.


Lo stesso che Sicurissimamente, V] Sen. Pist. o4. Il quale va caendo

ove viva onestissimamente , non securissimamente.

3 - Agg., ad Ore: Ore secrete,parlando di Chiesa, chiamansi Quelle Secunrr, Se-cu-ri-t. Sf Lo stesso che Sicurit, Vl Salvin. Disc.
nelle quali gli altri sono usciti e la chiesa non ufficiata. Coll. Ab.
. 76. Effetti della fortezza sono la magnanimit , la fiducia, la
Isac. prol. 38. Entroe in una chiesa e domandoe, c. che quanto vo securit, la magnificenza.
lesse gli dessono licenzia di orare; e che nelle secrete ore non lo Secuno , Se-c-ro. Add. (m. V. per lo pi poetica. Lo stesso che] Si
costrignessero di uscire. (V)
curo, V. (Securus, da se in luogo di seorsim separatamente, e curo
Senron... (Fisiol.) Se-cre-t-re. Add. e sm. Agente della secre io ho cura : ed ci ch' posto separatamente per averne cura spe
zione. (A. O.)

ciale. Altri forse dall'ebr. sicer chiudere.) Petr. canz. 4f. 6. Con

Secaeroato. (Fisiol.) Se-cre-t-ri-o. Add. m. Aggiunto di Que'vasi che quest'arme vincevi ogni cor duro : Or se' tu disarmato , i son sc
servono alla secrezione. Cocch. Bagn. Tubul secretori, di cui curo. Dant. If 2 1. 8. Securo gi da tutti i vostri schermi.
fabbricata la viscera del rene , per cui l' orina passa dentro all'u
2 * A securo, posto avverb. In sicurezza. V. A securo. (N)
SecuRT, Se-cur-t. Sf: sinc. di ] Securit. Lo stesso che Sicurit, V1
retere, che il suo condotto escretorio. (A)
Scazione.
(Fisiol.) Se-cre-zi-ne. Sf. Separazione di un nuovo u Car. Lett. a. 65. Con chi m' maggiormente amico piglio maggior
mone dal sangue, la quale si fa per opera o delle glandole, o delle
securt in questo caso.

estremit de' vasi sanguigni. Grecamente Eccrisi. Lat. secretio. (A) SecuroRe,* Secu-t-re. Add. e sm. V. L. e A. P. e di' Seguitatore.
Secua. Secn-l-re. Add. usato in forza di sm. parlando di per Lat. secutor. Comm. Dant. Purg. 5. 44. Quelli ch' essere solevano
S

ona V., A. V. e di''Secolare. Vii. S. Franc. 33. Vennero al uomini, oggi sono bestie cio, pieni di vizi e secutori di vita be
de frati molti seculari e altri religiosi, per vedere. E sotto: stiale , non umana. (N)
occ e mov i chiovi colle sue mani, in presenza di molti scculari.(V) 2 * (Arche) Secutori. Specie di Gladiatori armati di spada, di
com, V. A. V. e di secolare. Guitt. lett. . 2. Ric scudo e di elmo; cos detti perch seguivano i reziarii. Cos di
o d'auro, e catuna grandezza seculare ec. stimaerem cevansi anche que' Gladiatori che prendevano il posto degli uccisi

onore che traevasi a sorte. (Mit)


Scunt, Se-cu-lar-mnte. Avv. pr. A. V. e di'Secolarescamente. Secuzione, Se-cu-zi6-ne. Sf V A. V. e di' Esecuzione. Lat. exe
Lett. 2. 59. Bene ditta sapienza dai carnali, savere vivere
cutio. Gr. rexstris. G. V 5.5. 2. Ma poi papa Chimento di Roma
secondo carne secularmente,
il mise a secuzione. Cron. Morell.36 . E cosi fu messo a secuzioue
SecULo, S
Q)
tam
culo. Sm. V. A. V. e di Secolo. Vit.S. Girol. 48. Cer SED. Particella condizionale, talora usata in vece di Se in concorso
ente tu se' colui , il quale fosti e se Iddio col tuo Padre eternale di vocale.] V. Se particella, S. 12,
-

SEDAKI
Senaxi. (Geog.) Se d-ki. Citt del Giappone. (G)
Seoan. * (Geog.) Citt di Francia, nel dipartimento delle Ardenne.(G)
Seoanna.* (Bot.) Se-da-ni-na. Add.fm. Erba sedanina dicesi L'appio
palustre. V. Appio. (A)
2 - * Sedanina di acqua dicesi il Sium colle sue specie. Lo stesso che

SEDERE

21

ordinativo
A.do
V.
numeraleQuad.
V. la
sedici.
Santo,
Se-d-ci-mo.o Add.
Somma
Or. S.diM.
Decimosesto.
di Sestodecimo
quindecima
la sede
decima, la tredecima, la quattordecima
, laPucc.
84. La escdecima
Man. Ant.
Cnna faccia. Rim. Ant.
e

(arte) sono i galigai, Che sentir fan da lungi i lor rigagnoli. (N)
Gorgolestro, V. (N)
Sznano. (Bot.) S-da-no. [Sm. Pianta che ha la radice a fittone, fi Sepecia, * Se-dcia N. pr. m. Lat. Sedecias. - Ultimo re di Giu
da. (B) (O)
brosa , oscuro-rossa al di fuori , bianca internamente; lo stelo no
doso, grosso, striato; le foglie pennate, o bipennate; le foglioline Sori. * (Geog) Se-dl-le. Fiume di Francia. (G)
cuneiformi, incise , larghe , liscie ; i fiori per lo pi ascellari, seoenraato , Se-den-t-ri-o. Add. m. Aggiunto per lo pi di Vita, e
dicesi ropriamente di Chi siede molto, e poco s'adopra negli eser
bianchi, a ombrella quasi sessile, ordinariamente senza involucro.
cizi del corpo. Salvin. Disc. n. 5o. Pi per gli studiosi e per gli
Fiorisce nel Luglio, ed indigena ne' luoghi umidi. Coltivata ne
della medicina, afferma
gli orti per uso delle cucine perde la sua qualit acre, e la sua ra uomini di lettere essere stata trovata l'arte
dice ingrossata e imbiancata mangiasi cruda e cotta in diverse ma Celso, de' quali la testa affaticata, e lo stomaco debole, in riguardo
niere. Avvene parecchie variet del pari stimate, massimamente quella della loro vita sedentaria e meditativa. Red. Cons. pag. 95. (Ediz.
pcr necessit con
ch' assai diffusa in Germania. Questa radice era pure usata in medi de' Class.) A quelle persone studiose, alle quali
viene talvolta far vita sedentaria, i clisteri sono di grandissimo ajuto.(B)
cina come aperitiva. In Roma e in Lombardia volgarmente chiamasi
Sellero, in Napoli Accio. Altrimenti Appio, V. Lat. apium graveolens SemesTE, Se-dn-te. Part. di Sedere. Che siede , Seggiente, Seg
Lin..] (Da sellero, e questo dal ted. sellerie, in ingl. celery, in ungher. gente , sin. Lat. sedens. Gr. xx9%uvos- Bocc. g. 3. f 4. Lor se
denti, forse cento volte, per mezzo lor saltando, eran venuti a dar
zeller, in isved. selleri sedano) Red. Cons. 2. oo. Si posson bollire
le radiche di essi sparagi ec., foglie di prezzemolo, di borrana, di noja. Amet. 57. Tralle ninfe Sicanie sedenti in esso raccolta fui. Liv
-

Dec. 3. Disarmati, o in terra sedcntisi, o giacentisi.


crescione, di sedani, ec. Pasta Diz. Sedani, appio. Specie d'erba
urinativa che fa negli orti, cd a uso di cibo e di mcdicina. Red. 2 - (Bot.) Dicesi nel sigu. stesso di Sessile. (A)
nel Diz. di A. Pasta. I sedani, le barbe di prezzemolo , e tutte Szner, Se-dre. (N. ass. e pass. anom. Verbo, in alcune

delle voci

quante le erbe e radiche urinative sono sempre da sfuggirsi come dan

del quale si usano ancora le desinenze dell' antico, ora disusato ,

nosissime. (Parla dell'ardor di urina.)

Seggere. Proprio degli uomini e d'alcuni animali quadrupedi; e vale


posando le natiche su qualche cosa. -, Assidere, sin
Riposarsi,
Lat. sedere. Gr. xc9mo 9xa. (V. Sede.) Dant. Inf. 24. 47. Ch, seg

a - Dicesi Sedano di montagna Una pianta che nasce negli Appen

Lat. ligusticum levisticum. (A)

nini, ed ha l'odore del


Sepante, Se-dn-te. Part. di Sedare. Che seda. Usato per lo pi come
aggiunto di rimedio; altrimenti Sedativo, Calmante. C'occh. Bagn.(A)

Seoaar, Se-d-re. [Att.1 VL. Quietare, [Calmare.] (V. Placare.) Lat.


sedare. Gr. rasuv. Maestruzz. 2. 9. 8. In altro modo da sedare lo
scandolo, cio per alcuna ammonizione. But. Purg. 7. . Li pacifici
hanno sedato la passione dell'ira. Fir. Disc. an. 22. Mand un fornajo
tedesco ec. commessario nella Marca, a sedare un tumulto popolare.

gendo in piuma, In fama non si vien, n sotto coltre. E Purg. 2.45

E pi di cento spirti entro sediero. E Par.8. 9. E dicean ch'ei sedette


disse : ec. Vit. Crist. Seggendo ambodue insieme. Mor. S. Greg

in grembo a Dido. Bocc. nov. 44. 3. Levatosi a sedere in sul letto

Sedere atto di persona che si riposi; ma levarsi ritto s atto d


persona che sia acconcia a combattere. Petr. canz. 4. 6. E 'l se

dere e lo star, che spesso altrui Posero in dubbio a cui Devesse il

pregio di pi laude darsi. E son. 2o5. Fresco, ombroso , fiorito e


verde colle, Ov'or pensando ed or cantando siede cc. Quella ch' a
tutto 'l mondo fama tolle. E son. 274. Ed agli amanti dato Se
dersi insieme. Cavalc. Frutt. ling. Per lo sedere s'intende la quiete
genti farmaceutici che moderano e rallentano l'azione organica; detti - della mente , come per lo discorrere s'intende la 'nquietudine. Ovid.
Pist. 4f. Seggio come abbandonata , ispesso ricerco il letto che ci
anche Calmanti, Sedanti. Lat. scdativus , sedans. (A) (A. O.)
SEDato, Se-d to. Add. m. da Sedare. V. L. Calmato..] Lat. sedatus. Gr. tenea amenduni. Gr. S. Gir. 39. Non scdr nella cattedra di Pi
rpxos. Fir.As. 176. Ella dando la volta addietro, sedato il canino abba stolenza. E' 6o. Quando verr al di cc. ch' io scdr alla sedia di
jare , come l' altra volta, e dato al nocchiere il restante quattrino, mia maest. (V)
cc. Borgh. Vesc. Fior. 455. Sedata la scisma , e acchetati i pre 2 - Stare semplicemente, Dimorare , Esser collocato. Lat. manere
residere. Gr. uvstv. Franc. Barb. 88. 7. E val, se tu ben segge Con
senti romori, lo lasci paceficamente nel seggio di san Piero. Car.
ogni gente, ed in ogni tuo atto. Tes. Br. a. 36. E se ci vero,
En. 2,34. A cui Latino Col cor sedato in tal guisa rispose : ec. (B)
che l'acqua seggia in sulla terra, dunque ella pi alta che la ter
SeDaToae , Se-da-t-re. Verb. m. di Sedare. Che seda. Leon. Pascol.
ra. Petr. canz. 39.4. Un pensier dolce ed agro ec., Sedendosi entro
Lett. Berg. (Min)
l'alma, preme 'l cor di desio. Vit.S.Margh. 35. Un demonio nero
Separaice, Se-da-tri-ce. Verb. f di Sedare. Colei che seda, che acquieta.
e crudele a vedere, che sedeva a modo d'uomo iscurissimo. (N)
Pros. Fior. part. 1. vol. t. pag.232. A queste (scienze) dunque,degli
a - [E detto di Paese per dinotare la sua positura. M. Po78
affetti umani verissime scdatrici , rivolse egli tutto'l pensiero; e non
SeDATAMente , Se-da-ta-mn-te. Avv. V. L. Quietamente. Lat. sedate.
Gr. mrpas. Bemb. Stor. 6. 87. Dovendo egli di ci pi moderata
mente e pi sedatamente dargli contezza.
SeDativo. (Terap.) Se-da-ti-vo. Add. e sm. Nome dato a tutti gli a

La qual siede tra Costantinopoli e Salonichi.Ar. Fur. 4. g4. Siede

solo ec. Amati. (B)

Sonia. * (Geog) Sed-di-a. Citt dell'Indo-China. (G)


Szne, S-de. [Sf Arnese per sedervi sopra; altrimenti] Sedia. Lat. se
des. Gr. pa. ( ln celt. gall. saide e seud , sede , seidhir sedia,
suidheagar sedile, e sit sedere. Indi il lat. sedere, sedes etc. In ingl.

Parigi in una gran pianura. Dant. Inf 5. Siede la terra, dove nata

seat sede. In ted. sitz sede, sitzen ovvero sich setzen scdere. In illir.

schiera, bello e forte arnese. Ar. Fur. 3. 34. La bella terra che
siede sul fiume. (N)

sjediscte sedia, sidjeti sedere.) Petr. son. 3o3. Assisa in alta e glo

fui Su la marina dove 'l Po discende. E Par. 2. Siede la fortunata

Callaroga Sotto la protezion del grande scudo. (Br) Tass. Am. . 2

Siede la gran cittale in ripa al fiume. Dant. Inf 2o. 7o. Siede Pe

3 - Consistere, Stare, Esser riposto, al modo latino. Chiabr.Guerr


Got. Nella cui vita Tutta la guerra e la vittoria siede. (A)
comunemente de' Papi. Lat. sedere Gr.
a - Per metaf [Sede, del fuoco, La regione del fuoco; Sede del male, 4 - Regnare; e si dice pi
xa9. Com. Inf. 3. Vuole alcun dire che l'autore intenda qui e
Il seggio, Il nido dove si trova il male, ec.] Lat. sedes,
che costui sia frate Piero del Murrone, il quale fu eletto Papa nel
nat, esp. 2o8. Le innalza pi in su nella sede del fuoco. Cocch.
ed ebbe nome Cilestri
riosa sede. Fir.As. 178. Sedendo Giove sopra ad un'eminente sede,

imposto silenzio ad ognuno, fece questa orazione : ec.

Bagn. Mali ec. che si manifestano o si fermano in qualche altra


diversa sede, o, nel cervello o ne' nervi o nel cuore. (A) Pasta Diz.
Sede del male : Seggio, ricovero, residenza, nido, soggiorno, ri

cetto. Latino morbi sedes.

()

3-(Leg.) Classe o Ordine de'chiamati, per disposizione testamen


taria, ad una successione in cui si stabiliscono sostituzioni. (A)

4 - (Eccl.) Santa Scde, Apostolica Sede, chiamasi la Chiesa oma


na; Sede vacante chiamasi un Vescovado privo del vescovo. Dicesi
specialmente della Sede Papale, e si estende anche alle abazie e
simili. Essa incomincia dal giorno della morte, traslazione, rinun
cia o deposizione del vescovo, e dura fin tanto che non sieno spe

dite e presentate al Capitolo le lettere apostoliche del nuovo prelato


promosso o confermato. (Ber) (G. F) ,
-

Sede diff, da Sedia, Seggio, Seggiola, Sedile, Solio, Seggetta,


Scranna, Scanno. Sede luogo stabile, sopra cui dignitosamente siede

qualche persona riguardevoli c si prende anche un tal nome nella


pi estesa significazione di dimora, posizione, situazione, ec. Sedia

1283 , e sedette Papa mesi cinque, di otto,


no. Bocc. Vit. Dant. 234. Arrigo conte di Luzzimborgo , con vo

lont e mandato di Clemente papa Quinto, il quale allora sedea ,


fu eletto in Re de' Romani, ed appresso coronat Imperadore. Cro
nichett. d'Amar. 39. Santo Piero sedette Papa anni 36, mesi 7 di
16. E appresso: Lino di Roma sedette Papa anni 15 RicordMa
lesp. cap. 75. E ci fu maggiormente per uno dispetto e isdegno
che, poco innanzi le sue tre sirocchie , che tutte erano Reine ,

le

aveano fatto di farla sedere pi basso uno grado di loro. CV). .


5 Risedere, Esser di magistrato. Tac. Dav. ann. 3. 66. Tiberio
, preg i Padri, che facessero Nerone , figliuol maggiore di Germa
nico, gi fatto garzone, abile alla questura, senza esser scduto
de' venti. ( Il testo lau. ha : munere capessendi vigintiviratu, sol
veretur.) Segn. Stor. (Bibl. Enc. It. 36. 5) Essendo quella
gnoria che sedeva, della quale era Francesco Anton Nori gonfalo
sl

niere, invilita. (N)


- Nota modo. Nov. ant. 38. Aveavi tre cavalieri molto leggiadri,
--

---

ai quali non parea che in tutta Romagna avesse uomo che potesse
sedere con loro in quarto. (Miu)
una qualificata residenza, ma eziandio per luogo generico di dino 7
Dicesi Dar da sedere e vale Dare altrui comodit di sedere.
ra, abitazione, ec. Seggio pare che esprima nobilt maggiore di Sede;
V. Dare da sedere. (A)
ma fu impiegato ancora colle nozioni di Sedile, di Sedia e di Sede. 8 * Dicesi Mettere a sedere, e s vale Deporre altrui di carica
Solio la sede d'un sovrano. Seggio , per similitudine, pu qual
un arnese mobile da sedervi sopra; e si usa talvolta non solo per

--

che volta indicare la residenza d'un sovrano; ma Solio la determina

sempre. Seggiola Piccola sedia. Sedile Luogo naturale od arti


ficiale, atto al sedere. Seggetta la Sedia portatile con due stan
ghe, o quella che serve all'evacuazione del corpo. Scranna Seg
giola foiata di schienale per appoggio del corpo seduto. Scanno

Sedia, o Panca di legno, priva di schienale


Szocci,* S de-ci. Add numerale com- indecl.

V. e di''Sedici. Bemb.

Stora. g. Nell'anno mille e scdeci dal piucipio della citt. (V)

o simili. V. Mettere sedere. (A

---

- Dicesi Porsi a sedere, e fig. vale Prender quiete. Lat. quiesce


re. Grraz9a, Bocc. nov. g65. UVoi ancora siete con l'arme in
dosso nel regno nuovamente acquistato cc., el tutto occupato di gran
dissime sollecitudini e d'alto affare, n ancora vi siete potuto porre
a sedere, ec. (Il Cesari spiega il senso di questo esempio cosi: Voi
non avete ancora acquistato quieta e ferma signoria. ) (8)

d E Porre alcuno a sedere, fig=Levarlo di carical -VPorre

SCClCrc,

SEI) 1TORE

SEDERE

2l

e giudice ,

pi comunemente intendesi quello a due posti o ad uno ed a due


no Dicesi sedere a banca, a banco, al banco
ruote ; comunemente Sedia da posta. (A) (O) (D. T.)
Rendere
ragione.
V.
A
banco,
e
V.
Ban
giudicatore, ec. e
% 3a5. 8. Non sofferir ch'all'orecchie ti 9 - Bussola, Seggetta, come pare. Cocoh. Bagn. Somministra diffe
6. Franc. B
sa
, chi pcr quistion venga. (V) Boez. Varch. renti passeggi , e le varie gestazioni umane e giumentarie , o in sc
-

Scder

---

--- ---

- -

se tu dunque, diss'ella, sedessi giudicatore, a cui reputere dia, o in carrozza , o cavalcando. (N)
1o * (Arche.) Sedia curule- V. Curule , S. . (Mit)
sti tu che si devesse dare il gastigo? (N) officio di banchiere. V. SeDIADoro,*
Se-dia-d-ro. Add. com. comp. indecl.Che siede sopra una
- - - E sedere a banco = Esercitare l'
4. 4

sedia d' oro o dorata. V. poet. detto dell'Aurora. Salvini. Odiss.

3. N

dicesi di Chi vive spensierato e un Pgri


ia. V. A gambe larghe. (N)
A

Lat. mensae assidere. Gr. pari

ca93c9a. Tesorett. Br. E quando sicdi a mensa

3o4. Io di lui nel vestimento Volentier giacqui; e risplend l'Aurora


Sediadoro. (A) (Pe)

Sedicesimo , Se-di-c-si-mo.Addm. numerale, ordinativo di Sedici. Lo

Non fare un

stesso che 1 Sedecimo, [ Decimosesto, V.] Lat. sextusdecimus. Gr.

laido piglio. Dant.Par.537. Convienti ancor sedere un poco


13 A'scnAnnA = Sedere in luogo eminente, e superiore 4* ****
quasi pergiudicare, decidere o comandare. V. Scranna, $3, e 3, 2-1

iroazzdaros. Red. Ins82. Quel greco poeta, che le Muse lattr pi

a - * Efig. V. Scranna , S. 2. (N)


14 - neNe * = Affarsi, Convenire, Stare a pen ncllo. Mil. Marc.
Pol. Egli hae lo suo viso bianco e vermiglio come rosa , gli occhi

Sofocle , ma ancora a quello che prima disse Omero nel sedicesimo


dell'Iliade.

Senici,S-di-ci. Add. numerale com. indecl.1 composto di Sei e dieci.-,

neri e belli, lo naso ben fatto e ben gli siede. (N) dell
15 - ns su La nuora, fig=Essere nel maggior colmo della
Ar. Fur. 9.1. Alcuni non pu saper da chi sia amato. Quando fe

Sedeci, sin. Lat.sexdecim, sedecim. Gr. ixxzlza. Bocc.nov.863. L'uno

in su la ruota siede ; Per c'ha i veri e i finti amici a lato , Che


tutti una medesma fede. (Br)
16mostran
in sume
catcacra, scie cacacsA*= Porsi o Stare

ch'altro mai , nel sedicesimo libro dell'Iliade ec. paragona i Greci

e i Trojani ec. alle mosche ronzanti intorno alle secchie piene di latte
munto. E Vip. 2. 23. Ebbero l'occhio non solo a questo luogo di

(de'figliuoli) era una giovanetta bella e leggiadra, d'et di quindici


o di sedici anni. Cron. Morell. 38. Nacque a Morello di Pagolo
Morelli un fanciullo maschio, ec. battezzossi add sedici in santo

coccolo

Giovanni. Cronichett. d'Amar. 14. Il re Carlo vi stette colla sua

gente sedici die. Fir.As.24o. Sborsato il pregio della mia compra ,

ne, Accoccolarsi. V. Calcagno , S. 1. (N)

17 pao raucusati t, pno rnicsAL; e anticamente penrninval= che fu ben sedici lire ec., subito mi consegn a Filebo.
Stare in luogo eminente ; ed proprio de' giudici , quando rendono 2 - * Per Sestodecimo. Gr. S. Gir. 4a. Lo sedici grado di questa
ragione. [V. Pro tribunali. Lat. sedere pro tribunali. Gr. r rov iscala s misericordia. (V)
paros asig. Vend. Crist. Op. div.Andro2. Erode,
si SeDicAncoAne,Se-di-ci-an-go-l-re. Add. Tcom.comp.1 Di sedici angoli,
Che ha sedici angoli. Buon. Fier. 2. 3. 4. Voi sapete, signor, come la

di vestimentarcali, sedette per tribunale, e ragionava con loro.


18 - Proverb. Chi ben sicde, mal pensa = La troppa comodit in piazza di figura sediciangolare, E'n consequenza c'ha sedici facce.
eneto nella pro
duce altrui a male cogitazioni. Lat. feliciter agentes, male cogitant. Sepico.* (Geog.) S-di-co. Citt del Regno
Morg. 24. 9. Proverbio : chi ben siede, al fin mal pensa. Salv. vincia di Belluno. (G)
SEDILE , Se-di-le. Sm. Sedia rozza e senz'artificio. (V. Sede.) Lat.
Granch... In fatti spesso chi ben siede, malpensa
19 * Chi siede in piano non cade o simile = Non conviene arri sedile.Gr. xx9pa.(V. Sede) Virg. Eneid.M. Pervengono al primo
lido, al quale erano acque dolci , e sedili di pietra. Colt. SS. Pad.
schiarsi se non si voglion pericoli. V. Piano sm., S. 2. (N)

SenEne. Sm. Il sedere te Il luogo dove si siede Ldt. sessio, sedes.


Gr. psvors. Amm. Ant. 3o. 8. 5. Puoteti fare pi onesto o meno
un solo sedere ? Stor. Eur. 6. n 23. Finita cos la coronazione, me

L onde i frati fanno sedili per sedere, e talotta gli tengono per
guanciali, quando dormono. Bocc. Lett. Pr. S. Ap. 297. Tutte le mas
serizie furono portate via, infino ad uno sedile di legno, ed uno

orciuolo di terra.
narono i due Arcivescovi il nuovo Cesare a sedere in un seggio ricco
e molto eminente, accompagnato da pi altri sederi , ma pi bassi 2 - [Nel num. del pil Sedili diconsi Quei sostegni, sopra i quali

si posano le botti. Soder. Colt. 73. E' sedili delle botti e tine sono

e di manco pregio.

2 t Podice, Culo, Natiche. (V. Natica.) Lat. nates, sedes, Plin. Gr.

ancora da potersi mutare e acconciare a suo modo , e migliori fatti

yaovroi, rvyai. Franc. Sacch. nov. 3o. Avca un ciccione nel se

di buon rocchi di travi all' altezza che bisogna, che non murati.
Baldin. Voc. Dis. Diconsi ancora sedili alcuni pilastri che poco fuori
del terreno si murano nelle cantine e tinaje fra loro distanti, con

dere; appunto dove si tiene il brachiere. E nov. 47.Tanto erano


le torla con gli albumi e con li gusci incrosticate e appiccate nel se

travi di legno sopra dall'uno all'altro a foggia d'architrave, sopra


dere. Varch. Ercol. 2g. Io ho paura che non facciano come un no
i quali posano le botti e i tini. (N)
stro , a cui non vo' dar nome, il quale si rammaricava ne poteva
sopportare d'avere (con reverenza vostra) il sedere di due pezzi , 3 - (Archi.) Sedili : Quei luoghi dove gli architetti fanno posare le
perch cos l' avevano i fornai.

a E Porre il scdere in un luogo= Porvisi a sedere, Seder

teste e gli spigoli degli archi. Baldin. Voc. Dis. Sedili. Quei luo
ghi dove gli architetti fanno posare le teste e gli spigoli degli ar

chi. (B) (N)


vi. V, Porre il sedere ec. (N)
SEDEaino , Se-de-ri-no. Sm. Terzo posto di dentro alla cassa de'legni SeDimento, Se-di-mn-to. [Sm.] V. L. [Deposito formato da certi li
a due luoghi, il quale mastiettato, per poterlo alzare ed ab quidi nel fondo de' vasi che li contengono , quando si lasciano in
bassare. (A)
riposo ; altrimenti] Fondata, Posatura, tSussidenza, Deposizione. 1

Srberani. * (Geog) Se-de-tni. Lo stesso che Seditani, V. (G)


SDA, S-dia. Sfl Arnese I a pi fogge 1 da sedervi sopra; taltri
menti Scranna , Ciscranna , Scggio, c.- , Sedio, Seggia, sin.] (V.

( V. Feccia.) Lat. sedimentum. Gr. vrderraris. Lib. ctr. malatt.

Colato che lo avrai, lascialo stare in riposo, acciocch faccia il do


vuto sedimento, e venga ben chiaro.

Sede.) Lat. scdes. Gr. pa. (V Sede) Vit. SS. Pad. n. 2o5. Fu 2 - * (Chim.) Deposito formato dalla precipitazione di alcuna delle
bisogno che fusse allogato e posto in una sedia latissima, perciocch
non potea patire il letto.

2 - Residenza de Principi o Possesso del principato ; Trono. E par


lando di Pontefici dicesi anche Sedia Apostolica, Sedia Pontificia.
Onde Rimettere in sedia= Rimettere in trono..] Lat. sedes, thronus.

Gr. Spdvos. Dant. Par. 2. 88. E alla sedia, che fu gi benigna


Pi a poveri giusti. G.V. n.59. . Se n'and in Gostantinopoli ec.,

sostanze tenute in dissoluzione, o solamente in sospensione in un


liquido. (O)
3 - (Med.) Sedimento dell'orina : Deposito che si forma al fondo
del vaso secondoch l'acqua si raffredda. Il suo colore e la sua na
tura variano moltissimo, e se ne fa qualche conto per rispetto al
l'indole delle malattie. (O) Red. Cons. 2. 76. Sono altresi quei se
dimenti filosi, albicci e simili alla marcia, i quali sedimenti si scor
-

gono continuamente nell' orina. (N)


e di l fece sua sedia. E 4. 33. 4. E rimise in Roma in sedia e si
noria il detto apa Innocenzio. E 8. 8o. 1o. Era stata vacante la SebiMENToso, Se-di-men-t-so. Add. m. Che fa sedimento. Lat. sub
dia apostolica dieci mesi. Fr. Giord. Gen. 34 e 35. Ma i cava
sidens. Gr. tplor. Red. Cons. . 23. Con qualche sollievo allora
lieri non nascono a cavallo, n i maestri in cattedra , n i re in
quando ec. la natura ha tramandato fuora gran copia d'orine grosse
e sedimentose.
sedia , perch non sono re di natura, n maestri, n cavalieri. (Pe)
apostolica vale anche La Curia romana o la Corte pon Sepio, S-di-o. Sm.pl.Sedi o Sedi m., e ant. Scdiorafem.1V.A.tVe di
3 -- * s
tificia. Petr. Uom. ill. 3. Molte consuetudini dalla Scdia apostolica
Sedia.](V. Sede) Virg.Eneid. M.Acciocchalmeno alla morte io mi
ordinate. E'45. Non debbino essere a piatire se non dinanzi alla Sedia
riposi in piacevoli scdi. Dant. Par.32.7. Nell'ordine che fanno i terzi
sedi Sicdc Rachel. Liv.M. Si pose a seder nel sedio reale. Vit. Barl.
apostolica, cc. E 74. Fu dato podest e halia a Carlo d' eleggere
il Papa , e d'ordinare la Sedia apostolica , e d' ordinare arcivescovi
5. Allora seder in sul sedio di maest, e tutta gente sar assem
-

per tutte le provincie di sua giurisdizione. (V)


4 - Residenza di maestrati, Luogo dove tengon ragiore.1Vit.S.Margh.
3. E 'l secondo die il Prefetto venne nella sua sedia.

5 Residenza de' vescovi. Petr. Uom. ill. 58. Ordin che i vescovi

si potessino mutare di sedia in sedia. (V)

biata dinanzi da lui. Tratt. Cons. E allogata in una delle sediora


vote degli Angeli che caddero di cielo. Paol. Oros. Per una fedita

che gli fue data d'un pezzo delle dette sediora, cadde egli. Introd.
Virt. Furono fatti da Dio, acciocch riempiessono le sediora.
2 - Per metaf Residenza o Luogo dove principalmente risiede o di

6 - Il luogo pi proprio e per appunto ove si trovi t ben collocata

mora checchessia. Lat. sedes. Gr. px. Tes. Br. 2. 32. Questa

alcuna cosa i o si trattenga checchessia ( o chicchessia..] Lat. scdes.

Gr. pa. Bocc. Lett. Pin. Ross. 27. Chi potrebbe dire quanti gi

la complessione che pi
a' vecchi, che a altre genti, ed
ha'l su sedio al polmone. E appresso : Lo sangue caldo e umido,

a diletto lasciarono le proprie sedie? Amet.7. Onde i mobili popoli,


pochi rimasi, pensano di nuove sedie. (Cio, di mutar
tC,

ed ha 'l suo sedio nel fegato, e cresce nella primavera. Gr. S. Gir.
5. L'animo del diritto uomo sedio di sapienza.

DavStor. 3.3 io. Accrebbe l'odio l'avervi fatto Cecina lo spettacolo SEbITANI. * (Geog) Se-di-t-ni, Scdetani. Lat. Seditani, Sedetani. An
dclli accoltellanti, l'essere stata due volte sedia della guerra, aver
tichi popoli della Spagna. (Mit)
Seortore, Se-di-t-re. [Verb. m. di Sedere..] Colui che siede; ma di
porto vivande all'esercito Vitelliano in battaglia, ec.
7

- Luogo di beatitudine nel cielo. Petr. canz. 45. 5. Potea innanzi


lei andarne A veder preparar sua sedia in cielo. Vit. S. M. Madd.

zo. Vedeva l'allegrezza degli Angeli, che s'aspettavano di vedere


le sedie ripiene di vita eterna,

8 - Cosi chiamano i carrozzieri Qualunque legno da viaggiare; ma

cesi nel pl. di Coloro che seggono con altri, e per lo pi a mensa.
Lat. sessor , assessor. Gr. xxShuvos. Annot.

ang. Prese Ges il

pane e benedisse lo , dando a Dio grazie, e distribuillo a' seditori.


Guid. G. E cosi da ciascun lato il disteso ordine delle tavole do
nava a scditori agiate sedic

2 19

SFFERTA LLO

SEDITRICE

- Cajo Celio o Cecilio. Poeta sacro latino del quinto secolo. Sentance , * Sedi-tri-ce. Verb. f di Sedere. V. di reg. (O)
Scrittore sacro latino dell'ottavo secolo. (O)
SeniuoLa ,* Se-di-u-la. Sf dim. di Sedia. Giamp. Maff.Vit. S. Pa
com. cap. 12. Ritiravasi in cella, ed assiso in una sediuola in mezzo SEbuir, Se-du-li-t. Sf V. L. Diligenza, Accuratezza. Lat. se
dulitas. Castigl. Cortig. (A)
la stanza attendeva a tessere giunchi. (P. V)
SEDzione, Se-di-zi--ne. [Sf. V. L. Sollevamento popolare, Ribellione SEDuRRe, Se-dr-re. [Att. anom. sinc. di Seducere. 1 Distorre altrui
con inganno dal bene, e tirarlo al male. -, Seducere, sin. Lat.
contro la legittima potest.] (V. Ammutinamento.) Lat. seditio. Gr.
seducere , in fraudem inducere. Gr. di rara. (Seducere, da se per
orcious. (Seditio, da se per seorsim, ed itio l'andare. Littleton. In
gall. saoth turbamento, travaglio, pena; siadhan stato di confusione;
seorsim separatamente , in disparte, e ducere condurre.) Dant. Par.
sith subito assalto, attentato, urto.) Tratt. pecc. mort. Sedizione ,
5. o. E s'altra cosa vostro Amor seduce , Non se non di quella
alcun vestigio. E 22.45. Ch'io ritrassi le ville circonstanti Dall'em
quando una parte d'una citt o d'una signoria s'apparecchia a com
battere contro all'altra. Maestruzz. 2. g. 8. La sedizione propria
pio colto, che 'l nondo sedusse.
mente contraria all'unitade del popol della citt, ovvero del re
Sedurre diff. da Corrompere , Subornare. Sedurre e Subornare
gno, e cos contraria alla giustizia, e al comune bene.
non s'applicano che al morale , laddove Corrompere s'applica tanto
al fisico che al morale. Sedurre Distorr altri con inganno dal bene
2 - Per metaf Affaticamento, Sconvolgimento, Scompiglio, e dicesi
del corpo umano. Red. Cons. . 99. Cose irritative, e mettenti in
e tirarlo al male ; Subornare Maneggiare gli spiriti e guadagnarli
per mezzo di sorde pratiche , per attirarli artifiziosamente ne' nostri
scdizione gli spiriti abitatori de' liquidi. Del Pap. Cons. Nel deli
interessi, e farli servire a malvagi disegni. Onde la Subormazione
cato e languido stomaco di N. N. pu facilmente indurre non con
differisce dalla Seduzione, perch la prima tende particolarmente ad
forto e ristoro, ma affaticamento e tumulto, chiamato da Ippocrate
sedizione. (A) (B)
ingannare e pervertire l'intelletto, e la seconda a deviare e guastare
Seonziosamente, Se-di-zio-sa-mn-te. Avv. Con sedizione, Tumultuo
il cuore. Corrompere , adoperato nel senso morale, o attacca gli enti
samente , In modo da destare sedizione. Bemb. Stor. 6. 8o. Il Mi

morali ed astratti , o le

moralmente. In questo secondo caso

nio , per avere sediziosamente nel consiglio parlato, fu da' signor


Diece ad esilio perpetuo ec. condennato. (A) (V)
Seonziosissimo, Se-di-zio-sis-si-mo.[Add. m. superl. di Sedizioso. Guicc.

assume la significazione d' indurre con donativi, o mezzi simili, al


cuno a fare a tuo pro quello che non conviene ; e per affine a
Sedurre. Ma Sedurre pi generico ed operativo di Corrompere,

Stor. 1o. 465. Cercarono d'infiammarlo con sediziosissime parole.


Seonzioso , Se-di-zi-so. Add. m. Che induce sedizione, Che cagiona

essendo che non tende soltanto col mezzo de' donativi ad impegnare

una persona in qualche mala azione, ma usa ogni sorta di mezzi per
depravare affatto il cuore di quella.
sedizioni, Vago di sedizione. Lat. seditiosus. Gr. orrzoru8ns. Bocc.
Com. Dant. La maggior parte di loro furono morti di mala morte, SeDcsm. * (Geog) Se-d-si-i. Lat. Sedusi. Antichi popoli della Ger
mania. (G)
perch'erano sediziosi.
2 - Scandoloso. Lib. Op. div. Abbiendo trovato questo Paolo uo SEDUTo , * Se-d-to. Add. m. da Sedere. V. di reg. (L)
mo pestifero e sedizioso. Maestruzz. 2. 9. 8. Ma coloro che difen 2 - * Ed a guisa di sm. per Colui che cbbe un magistrato ; da Se
dono coloro che resistono loro, non sono da esser detti sediziosi.
dere, nel sign. del $. 5. Tac. Dav. aun. 4. 65. postil. Andavano
(i senatori di piede) in Senato a piedi, e non in carro , come i se
3 Ed in forza di sm. nel primo sign. Pallad. Ist. Conc. 2. 4o6.
duti di magistrati maggiori , e perci detti curuli. (V)
Ma la reina con l'ajuto degli ossequiosi dom i sediziosi. (Pe)
SEDutto ,Se-dt-to. Add. m. da Sedurre. V. e d'Sedotto.] But. Inf
Seoea. * (Geog) Sed-r. Citt dell'Arabia. (G)
32. 1. Contra colui che l'uomo ha sedutto a darsi fede.
SeoLez. * (Geog) Citt della Boemia. (G)
SEDUTrone , Se-dut-t-rc. I Verb. m. di Sedurrc.) Che seduce. -, Sc
SeoLiz. * (Geog) Citt della Boemia. (G)
ducitore, sin. Lat. scductor. Gr. rAdvos. Bocc. Lett. Pin. Ross. 285.
Sebo. * (Bot) S-do. Sm. Genere di piante della decandria pentagi
-

nia di Linneo, e della

delle sedoidee, che ha per carat

teri : calice a cinque o sei divisioni, cinque o sei petali muniti


di squame
alla base, cinque sei o pi gerini, ed altret
tante capsule separate follicolari polisperme co' semi attaccati alla
sutura di esse.
sedum. (Sedum, pcrch dolores sedat, giusta

Manifestissima cosa , che lui maestroveracissimo alcuni chiamarono


seduttore. Cavalc. Med. cuor. E quanto alle parole, dicevano ch'era

seduttore. E Frutt. ling. Leggiamo di Cristo, che alcuni dicevano


ch' egli era buono , alcuni dicevano ch'egli era rio, e scduttor delle
turbe.

SenuTronto , Sc-dut-t-ri-o. Add. m. Che seduce , Seducente ; e di

l' opinion degli antichi.) (O) (N)

cesi pi propriamente di cosa. S. Ag. C. D. 1o. 2. Prudente


2 * Dicesi Sedo fabaria il telefio o Favagello, la Faba crassa of
mentc s' intendono schernimenti di demoni, e seduttori impedi
ficinale , volgarmente detta Erba da rassettare o da falegname, per
menti , li quali si vogliono schifare , ec. (N. S.)
ch le sue foglie ridotte in polpa si adoperano come emollienti e
godon fam presso il volgo di affrettare le guarigione de'tagli. Lat. Seo Traice , Se-dut-tri-ce. Verb. f [di Sedurre.] Che seduce. , Se
ducitrice , sin. Lat. seducens. Gr. i croaxovrz. Segner. Crist.
sedum telephium Lin. (O)
instr. 3. 3o. 4. Pi tosto potremmo credere che la loro non sia
3 * Dicesi Sedo acre il Semprevivo minimo officinale, volgarmente
Vermicolare ardente: Specie che nasce su i muri ne' luoghi ombrosi
vaghezza di serpe seduttrice, ma di colomba sedotta. E Incr. 2.
29. 4. Non giusto abbandonare la cura mai di veruno, massima
e fra i muschi. Tutte le sue parti hanno sapore acre e pungente,
mente dove la cura ha da venir dalla grazia ,pi che dall'arte, la
e lasciano nella bocca , masticate un istante, certa impressione co
qual da s poco vale con simil gente , seduttrice avveduta di s me
cente spiacevolissima che continua per alcun tempo. Il succo delle
desima. (B)
sue foglie e degli steli fortemente emetico e purgante in picciola
SEDuzione, Se-du-zi-6-ne. [Sf] Il sedurre, [Inducimento a mal fure
dose ; in maggiore veleno. (O
con inganno. , Seducimento, sin] Lat. seductio. Gr. &rorAmrs.
SeboEA , S-do-fa. N. pr. m. Lat. Sedopha. (Dall'cbr. sciatafla
vare.) (B
But. Inf. 18. 1. Scduzione inducimento del prossimo a mal fare
Se-do-i-d-e Sf Famiglia di piante dicotiledoni
o con veri beni , o apparenti. G. V. g. 1. 3. Incontamente per le
dette seduzioni si rubell allo 'mperadore la citt di Chermona. S.
con fiori regolari polipetali, co' petali attaccati alla base del calice
infero diviso sino alla base; stami in numero eguale o doppio de' Ag. C. D. Guardate che niuno v'inganni per vana filosofia e se
duzione , sccondo gli elementi del mondo.
petali; molti germi eguali in numero ai petali, con squame ghian
dolformi alle base esterna di essi ; altrettante capsole uniloculari 2 * Anticamente per Sedizione. Cavalc. Att. Apost. of Indus
sono certi mali uomini del populo e feciono seduzione in tutta la cig
a molti semi co' margini delle valve seminifere. Il fusto di tali pian
tadc. E 12o. Molti non sapean perch era quella seduzione, e quello
te per lo pi erbaceo con foglie opposte o alterne e succolenti.
Cos denominate da Ventenat ; che corrispondono alle Crassulacee
romore. E 2. Non buona n giusta cosa, che la citt pericoli,
di Linneo, ed alle Semprevive di Jussieu. Lat. sedeae. (N)
e si divida per questi romori e per questa seduzione. E 32. Per le
SeDoTTo , Se-dt-to. Add. m. da Sedurre. [Indotto al male. , Se
grida de' quali fu tutta la citt in mirabile seduzione e divisione. (V)
dutto, sin..] Lat. seductus. Gr. drorAzn9sis. Segn. Pred. 3. 9. Per Seek. * (Mit. Ind.) Setta eretica separata da' Bramini, la quale crede
verit, siete colombe sedotte.
non esservi che un Dio onnipotente , che riempie lo spazio, pene
SeoRAT. * (Geog) Fiume di Barberia. (G)
tra la materia, ed il solo che sia degno delle adorazioni, e delle
Seono. * (Mit. Maom.) Adde sm. Nome che prende il gran Sacer
preci degli uomini. (Mit)
dote maomettano della setta di All, ed nominato dal Sof di SeeLAM. * (Mit. Maem.) Se-e-lm. Nome del monarca del paese fi
voloso, che ne'romanzi chiamato ll Ginistan o Regno delle Fate.(Mit)
Persia. (Mit)
Szoucente, Se-du-cn-te. [Part. di Seducere e di Sedurre. ] Che se SEELAND. * (Geog.)Se-e-lnd. Sm. La maggiore isola della Danimarca,
duce. Lat. seduccns, decipiens. But. L'uomo pu esser sedutto o a
separata dalla Svezia per lo stretto del Sund. Paese della Sviz
zera nel Cantone di Berna. (G)
utilit del seducente , o a utilit d' altrui.
SeduceRe, Se-d-cc-re. Att. anom. V. A. e L. V. e di'Sedurre. Lat. SEeLovia. * (Geog) Se-e-l-vi-a. Citt degli Stati Prussiani nella pro
seducere. Fav.Esop.74. Per seducere i semplici a fidarsi in loro.(V)
vincia di Brandeburgo. (G)
Seoucibile, Se-du-ci-bi-le. Add. com. Soggetto a seduzione, Che pu Seeponoo. * (Geog) See-pr-go. Citt degli Stati Prussiani, nella
Prussia orientale. (G)
sedursi. Muss. Pred. 1, 593. Berg (Min)
Seducimento, Se-du-ci-mn-to [Sm. Lo stesso che Seduzione, V1Lat. SeesrAp. * (Geog) Se-e-std. Citt della Boemia. (G)
seductio , proditio. Gr. droradivmous. M. V. 2. 17. Quelli dell'os Sesz. * (Geog) Ciu di Francia nel dipartimento dell'Orne. (G)
te , per lo di traditori del castello , e per conforto de' sol Ser. * (Mit. Scand.) Sacerdotessa di Sfia, moglie di Ake-Thor.(Mit)
dati ch'erano stati in quella cavalcata, si pensarono vincere la for Sesarin. * (Geog) Se-fa-kim. Citt dell'Arabia. (G)
tezza.
SEFAmo , * S-fa-mo , Sefimo. N. pr. m. Lat. Sepham. (Dall' cbr. sa
Seoucurone, Se-du-ci-t-re. Verb. m. di Seducere. V'. A. V. e di''Se
pham barba.) (B)
duttore. Fav. Esop. &7. Possiamo intendere ec. per lo lupo ogni se SerAaix. * (Mit. Maom) Se-fa-rik. Settarii musulmani, i quali pre
tendono che Dio abbia, a guisa degli uomini, figura visibile e senisi,
ducitore de' giovani a mal fare. (V)
e sia composto di parti spirituali e corporee; aggiungono poi che
Seoucurnice, Se-du-ci-tri-ce. Verb. f di Seducere. V. e di'Seduttrice.
i suoi organi non sono soggetti a corruzione. (Mit)
Ares Impr. Berg. (Min)
Seoulto, Se-d-li-o. N. pr. m. Lat. Sedulius. ( Dal lat. sedulus at SereL, * Se-fe-i. N. pr. m. Lat. Sephei. (Dall'ebr. scephagh abbon
tento ; e sedulus da sedes, ond' pure assiduus : poich quegli che, danza , inondazione, moltitudine.) (B)

s* '

attende premurosamente ad un' opera , siede intento a compierla.) SEFERIALLo. * (Metrol) Sc-fer-tl-lo. Sm. Misura di capacit da gra

SEGARE

SEFER-TORA

22O

- no, usata in Dalmazia, quattro delle quali fanno una quarta dal
vin. Annot. T. B. 4. . La segola, cio la segala ; onde Segaligno,
mattina. Sefertalli due e nove sedicesimi equivalgono ad uno stallo di colore di segala. (N)
veneto. Il Sefertallo dividesi in due polussacchi, ed il polussacco in Scalausi. * (Geog) Se-ga-l-u-ni. Antichi popoli della Gallia sulla
he, (O

sinistra del Rodano. (G)

sr

Rab.) Sm. Nome che danno gli Ebrei moderni Scale (Bot) S-ga-le. Sf Genere di piante della triandria diginia,
al Libro della legge che conservano nel Cairo, e che credono co famiglia delle graminee, che ha per caratteri : calice a due glume
piato dalla mano di Esdra sull' autografo di Mos. ( In ebr. sefer
diritte acuminale, lineari, bifore, pi brevi de' fiori, questi a
due bolle, la interna mutica, l'esterna terminata da lunga resta
val notajo, scrivano,giureperito, e thor disposizione: Disposto dallo
cigliata ne'margini, un seme bislungo libero, e l'inflorescenza spi
scrivano per eccellenza, dal' giureperito. Innoltre sefer libro, codice,
cata-1 - , Segala, Segola , Arinca , sin. Lat. secale. Gr. orecdA.
e thor ordine: Codice dell'ordine.) (Mit)
(Il
secale viene dal celt. brett. segal, ingall. seagall, che vale il
seri, s-fi. N. pr. m. Lat. Sephi. (Dall'ebr. tsafa speculare: Spe
medesimo. In illir. herr.)

culatore.) (B

SEFIMo , *
N.pr.
m. Lat.
Sephim.
Lostessogiudaica,
che Sefamo,che
V(B)
2 - La specie pi ovvia di questo genere la Segale comune,Specie
SeriaA.
(Mit. Rab.)
S-fi-ra.
Voce
della cabala
ha
che si coltiva nella massima parte di Europa nelle regioni fredde,
parecchi sensi , significando Numero , Enumerazione , Splendore
sopra i monti, e dopo il frumento il cereale pi giovevole al
Chiarezza, Magnificenza. I Rabbini cabalisti ne fanno uso per indi ol'uomo.
biada pi minuta, pi lunga e di color pi fb.
care gli attributi di Dio, del quale fanno essi una specie di albero sco che ilQuesta
grano. La si adopera sola o mista col frumento o col
maiz per comporne pane, meno nutritivo di quello di frumento ,
simile all' albero del filosofi di Porfirio. ( In ebr. sefer libro, cata

logo , enumerazione ;

saffiro ; scefer eleganza,

bellezza) (Mit)

e di sapore non aggradevole a tutui, ma rinfrescante e lassativo.

La sua farina serve a comporre cataplasmi emollienti: differisce

Sero, s-fon, Sefo. N.pr. m. Lat. Sephon. (Dall'ebr. tsafon a

dalla farina del grano perch sprovveduta di materia glutinosa,

uilone.) (B

.. N. pr. m. Lat. Sephor. (Dall'ebr. tsfor uccello.)(B)

contiene poco amido e molta materia estrattiva. Dicesi anche Se

gale o Segola assolutamente. Lat. secale cerealia. Pallad. cap. 6.

Serona, * S-fo-ra. N. pr. f. Lat. Sephora. ( Dall' ebr. scefer bel


lezza. ) (B
SEFTAI
ai N. pr. m. Lat. Sephtai. (Dall'ebr. sciabthoth sab
SEFTAmo ,

Ogni grano nella uliginosa terra, se tre anni vi si semina, nel

)
bati o rinosi.) (B

N.pr. m. Lat. Sephtan. (Dall'chr. sciofet giu

gale. E 3-22. . La segale conosciuta, e le sue maniere non son


che una , cd aere comune desidera col frumento. E num. 3. La se
gale sola non s'usa se non rade volte.

dice.) (B)

Serrano, Se-f-fa-no. N. pr. m. Lat. Sephuphan. (Dall'ebr. sce


on cerasta.) (B
s (Ar.
tSf1 Strumento per lo pi di ferro dentato,
fermo in un telajo di legno, col quale si dividono i legni, e simi
li. Lat. serra. Gr rpia. (V. Segare. In ted. siige, in isved. siig,

quar

to anno si converte in segale. Cresc. 2. 9. g.Ogni grano nella uli


ginosa terra , dopo le tre seminature, si muta in generazion di se

-* Dicesi Segale cornuta la Specie stessa quando patisce ilclavo se


galigno, che una malattia consistente nell'eccessiva tumefazione
de'semi ; allora questi si fanno un po' ricurvi, d'un nero violetto
all'esterno, d'un bianco sporco da dentro, hanno tessuto sodo e

in oland. zaag, in ingl. saw, in sass. saga sega.) Cavalc. Med.


resistente, facile ad esser spezzato, d'odore sgradevole, di sapore
cuor. Orpu la sega segare, se non v' chi la tiri? Tu dunque non mordace. Vuolsi che sia una degenerazione dell'ovario non fe
tener mano a' ma pensieri, e non ti potranno nuocere. M. V. 6.35 condato a cagione di un fungo che lo ricopre. Reputasipianta e
Seicento de' loro fanti appi, forniti di seghe e d'altri argomenti da lenosa, ma usata in melcina. Lat. secale cornutum. (A. o.) (o)
tagliare. Pallad. cap. 4i. Seghe piccole, e vanghe, e ronconi, per 4 - Vome ancora di una Pianta comune ne' prati lung i ruscelli,
governar le siepi.
o 5o. Mentre la sega in mezzo a duoi la quale ha i colmi diritti, articolati, frondosi, alti circa un brac
cio, pelosi, alquanto bianchi; le foglie pelose, cotonosenella guaina;
gropponi Scorre cos, va il mondo sottosopra.
Dicesi Sega da pietre uno Strumento simile alla sega da le i fiori a pannocchia terminante, pelosa, molle, bianca, mescolata
no, ma senza denti, fatto di lamiera di ferro , grossa , sottile,
di violetto o di rosso. Fiorisce nel Giugno, ed comune ne' prati
unga e corta, a proporzione delle pietre che debbono segarsi. Alle lungo i ruscelli, ec. Lat. holcas lanatus Lin. (A) (Gall)
pietre dure s'adopera con ismeriglio, e alle tenere con rena. Bal 5 - Dicesi Segale bastarda Una specie del genere Bromus, la fio
din. Voc. Dis. (B)
ritura del quale una pannocchia colle spighette bislunghe, schiac
3 Dicesi Sga da volgere una Sega stretta, la quale con fa ciate con circa otto fiori nudi, le loppe terminate da rete flessuose
pi corte di quelle, e le figlie pelosette. Lat. bromus secainus.(N)
cilit segando, si volta in giro, o altrimenti. Baldin. (B)
4 Dicesi Sega grande Quella che adoperano i marangoni o se SEGALuono , Se-ga-li-gno. Add. m. Propriamente dicesi di Ci che ci
gatori per ricidere i legnami grossi, adattandogli sopra le pietiche. dell'indole, della natura o della materia della segale; come Pane
Altrimenti Segone. (A)
s
, Pianta,segaligna, Umore segaligno ec. Romani. (N)
2 (Chir), Strumento che serve a segare le ossa nell'amputazione - Fg. Parlando di persona dicesi di Chi di complessione adu
degli arti. E composto di tre pezzi, l'albero, il manico e la f sta , Non atto a ingrassare, Secco, Aciutto come di color di se.
-

glietta.

galel Lat. macer. Gr. Asrrs. Red. Ditir. 38. Come ognor vi s'im
-

----------

3 po
- (St.
Ant.) [Spezie di supplizio usato presso gli Orientali, e do
Caligola anche presso i Romani. Cronichett. d' Amar. 16. Fu

bacucca Dalla linda sua parrucca Per infino a tutti i piedi il sega
ligno e freddoloso Redi. Salvin. Annot.T. B. 4 . Segaligno,di

segato con sega di legno , e cos mor martire.


4 - (Filol.) Sorta d' imposizione. ( Dall'ar. esgiad imposizione, tri
buto. In ebr. segula peculio.) G. V. 8. 82. 5. Pagassero una im
posta, come era tassato, per capo d'uomo, la qual si nominava la
o M. V. 4. 83. Commise loro, che abbattessono il quarto di quello

di segala , secco, asciutto. Fortg. Ricc 6. 43. Ferra il


quinto, segaligno e giallo, Ch digiun tale mai non fece al mondo. (N)

Segaligno diff da Adusto, Allampanato, Affilato. Segaligno in


dica una secchezza, ma asciutta , sanguigna e piena di nerbo. Di

cesi pi d'uomo che di donna,perch dell'uomo pi propria una


certa robustezza : sempre poi di persona, di bestia non mai. Sega

che montava la loro sega. (V)

5 - * (Milit.) Nome di un' ordinanza di battaglia presso i Romani,


colla quale puntando i pi valorosi contro il nemico vincente ne

arrestavano l'impeto, e davano tempo ai rotti di riordinarsi. Era


per lo pi formata di pi cunei insieme congiunti. Quest'ordinanza
venne dagl'Italiani imitata ne' secoli xr e xrr. Il Giamboni la
chiama Serraglio. ( In ebr. segor serraglio, chiusa ; la qual voce
corrisponde alla espression del Giamboni.) Ferretti. Di
o
cunci congiunti si former l'altro corpo nominato la sega. (Gr)
6 (Marin.) In marineria dicesi anche Passa per tutto. (B)
SeeABILE , Sc-g-bi-le. Add.com. Atto a esser segato. Lat. sectilis. Gr.
rporrds. Bellin. Disc. . Ci che da esso (tegolo) cade non pu
dare altrove, che nel solco incavato o arginato su unarmi segabili.(Min)
2 - Atto a segare, [Che ha virt di segare. V.A.] Guid. G. 94. Strac
ciandogli la
l'aguta e segabile lancia di Ulisse le vene orga
nali gl'intercise.
SEGAce, Se-g-ce. Add. com. V. A. V. e di'Sagace. G. V. 8. 5. 2.
Messer Benedetto Guatani d'Alagna , molto savio di scrittura, e dclle
cose del mondo pratico e segace. E' g. 3o5. 6. Conoscendo il mal
sito, dove i Fiorentini erano accampati , con segace inganno fece
tenere in falsi trattati messer Ramondo e 'l suo consiglio.

SecAcemente , Sega-ce-mn-te. Avv. V. A. V. e di Sagacemente.G.


- 8. 72. 2. Il detto Cardinale segacemente si pens un gran tra

dimento sopra i Fiorentini. E io. 7. 8. Il capitano di quella gente


segacemente richiese il Re di parlargli in segreto per suo gran bene.

Scacta, Sc-ga-ci-t. Sf V.A. V. e di Sagacit. , segacitade,


Segacitate, sin. G. V. 8. 6. 1. Messer Benedetto Guatani cardinale,
avendo per suo senno e segacit adoperato che Papa Celestino avea
rifiutato il papato ec. E o. 2o . . Per procaccio e segacit del
Legato di Lombardia , che dimorava in Bologna, ec. E Com. Inf

a4 Nota qui segacitade che debbono usare gli uomini appo li loro
aggiori, per non parere che essi infingano.

Seca (Geog) Isola dell'Atlantico nelle vicinanze di Brest. (G)


SroAA. * (Bot) Sga-la. Sf. V. e di Segale, Mattiol. Berg. (O) Sal

ligno pi familiare; Adusto pi scientifico. L'uno e l'altro di


cesi del temperamento. Ma poi Adusto ha altri sensi: Viso aduto

dal sole, Aria adusta. Allampanato esprime l'estrema secchezza,


chi tanto magro che sembra trasparente. Affilato non dicesi che
del viso , perch la magrezza ne

quasi il profilo.

SEGALoNe. (Zool.) Sega-l-ne. [Sm. Specie di uccello dell'ordine de'

palmipedi,del genere mergus, detto anche Mergo o Marangone, dall'a


vere il rostro che rassomiglia ad una sega. , Serolone , sin.] Lut.
mergus longirostcr. Red. Oss. an. 154. Merghi o marangoni , che ec.

in Toscana, dall'avere il rostro fatto a foggia di sega, son detti se


galoni e seroloni.

SeoAMEnro, Sega-mn-to. Sm. Il segare.-, Secamento, Secatura,


Secazione, sin. Lat. sectio. Gr. rua. Arrigh. 52. Il mio capo
dovea essere con segamento di vene tagliato.

2 - Intersezione, Intersecazione. Galil. Par in Op. vol. 3. pag.a.


Se, stando ferma la D E, intenderemo la segante A B girarsi sopra
il punto del segamento C, sicch dallo stato A B calando, cc.(A)By
SEGANTE , Se-gn-te. [Part. di Segare.] Che sega.-, Secante,sim, Lat.
secans. Gr. ravv.

2 - (Geom.) Linea segante o La segante in forza di sf

Linea che

ne taglia un'altra o che la divide in due parti. In trigonometria


una linea retta , tirata dal centro del cerchio, la quale
tagliando la circonferenza prolungata sino a che incontra una
tangente al medesimo cerchio.l Gal.Sist. 9. Bisogna, che il nuoto
per la tangente sia maggiore di quell'altro per la segante.
SEGAae, Sc-g-re. [Att. e n..] Propriamente Ricider con sega. - , Se
care, sin. Lat. secare , serrare. Gr. ruve, rpistv. Nov. ant. 38.
4. Moro l'uno de' tre cavalieri , e quelli due segaro la sua terza
parte della panca. Sen. Pist. 9o. Ancora fu trovato per soperchio e
per lussuria il segare del legname diritto a linea e quadreuo.
2 - Per simil. Tagliare in due una cosa con checchessia. Franc. Sac

ch... nov. 35. Io ti recher domattina una lina sorda, con che ta
segherai cotesti ferri.

--

SEGASTOPPIA

SEGGIOLA

22 l

3 Tagliare semplicemente. Lat. secare, caedere, amputare. Bocc. Seczeerca. * (Geog) Sc-ge-br-ga. Citt della Danimarca. (G)
nov. 65. 19. E' convien del tutto che io sappia chi il prete ec. SecelMessA. * (Geog.) Se-gel-ms-sa. Gran Citt dell'Africa. (B)
io ti segher le veni. Pass. 82. Dormendo il padre, una notte gli SeoEsTA.* (Gcog) Se-g-sta, Segeste, Egesta , Acesta. Lat. Segesta. An
seg le veni. Dant. Inf. 32. 2o. Tu hai dallato quel di Beccheria,
tica citt della Sicilia. Antica citt della Liguria. (G)
Di cui seg Fiorenza la gorgiera.
SEGesTANo , * Se-ge-st-no. Add. pr. m. Di Segesta. (Mit)
Tagliar l'erba con la falce fienaja..] Alam. Gir. 24. 27. Come 2 * Onde Segestani furon detti gli Abitanti di Segesta; Acque Se
sovente Si vede il buon villano al lungo giorno , Segando i prati gestane le Acque minerali presso Segesta. (Mit)
all'alto Sole ardente , Dell'abbattuto fien ghirlande avere.
SeoEsTe , * Se-gste N. pr. m. Lat. Segestes. (Dal ted. sieg vittoria,
5 Tagliare le biade; altrimenti] Mietere. Lat. messem metere, sc
ed erste primo: Primo nella vittoria. In lat. seges biada) Suocero
getem resecare. Gr. Sepi(iv. Bocc. introd. 26. Le biade abbandonate
di Arminio. (Mit)
erano , senza essere , non che raccolte, ma pur segate. Gr. S. Gir. 2 - (Geog.) Antica citt della Sicilia. Lo stesso che Segesta. Andate a segare , ch le biade son mature. Vit. SS. Pad. . 47.
Antica citt dell'Istria. (G)
Andando al tempo, che si scga il grano , a segare a prezzo ec. , SzceswAnT. (Geog) Se-ge-swrt, Schesburgo. Citt e Contea di Transil
vania. (B)
tanto lo grano che danno ai poveri di questo lor guadagno, ec.
Buon. Tanc. interm. 4. Su via seghiamo, Doman battiamo , L'altro SEGezIA. (Mit.) Se-g-zi-a. Divinit campestre che avea cura delle
al molin, poi l pan facciamo.
biade al tempo della messe , ed era invocata perch concedesse ab
bondante ricolta. (Dal lat. seges messe.) (Mit)
- Tagliare il corpo, per quel supplizio di che V. Sega , S. 3. l
Cavalc. Specch. Cr. Furono tentati , segati , morti di coltello.
SecoenTe, Seg-gn-te. Part. di Sedcre. Che siede. V. e di' Sedente. Liv.
7 Incrociare , Intersccare , detto di linee o simili. Vivian. Tratt.
M. De' raunamenti che la plebe facea nella casa di Manlio, la quale
era seggente su alto nella rocca.Salvin.Iliad. lib. 8. v.76o. Ed i ca
Resist. Quella curva adunque che , partendosi da B verso G, se
vai rodendo inoltre L'orzo bianco e la vena, allato ai cocchi Stan
gher la retta A F in T ec. , sar quella ec. (A)
- Il camminar delle navi sopra l'acqua , Solcare. Lat. secare. Gr.
do , attendcan la ben seggente Aurora. (B) Jac. Cess. Vol.Sc. 3. 7.
ruvstv. Dant. Inf. 8. 29. Tosto che "i Duca cd io nel legno fui ,
o9. Fccelo appiccare sopra il capo del fratello, seggente lui ec.(N)
Segando se ne va l' antica prora Dell'acqua pi che non suol con SEocenzA, Seggn-za. Sf. V. poco usata. Seggio , Sedia. Salvin.
altrui. Fiamm. 4. 158. Essi con ardita nave non segavano il mare;
Iliad. lib. 8. v. 2 6. Tidide, t'onoraron sopra mano I Danai, che
solamente ciascuno conosceva i liti suoi. C)vid. Pist. Tra le mille
veloci hanno puledri , Con scggenza , con carni e piene coppe. Or
navi tua sia la millesima, e la tua sia l'ultima, che seghi l' acque
non faranti ec. (A) (B)
stanche dall'altre navi.

SEccetTA, Seg-gt-ta. Sfl Seggiola portatile con due stanghe; altri

* Parlando di affreschi, Segare un muro vale Tagliarlo intorno


menti Portantina.) (V. Sede) Lat. sella gestatoria. Gr. 0opsio. Buon.
Fier. 4 4 2. Se un tesor ti si scopre verbigrazia Nell'orto, e te
ad una pittura , ed allacciarlo ingegnosamente per portarlo in altro
ne vien presto novella , Fornisci il sonno, e poi va l 'n seggctta.
luogo ; e questa tal pittura dicesi Segata dal muro. Vasar. Vit. (A)
Sec Asroppi A, Se-ga-stp-pi-a. Add. e sf: comp. V. Bassa e disprezz.
E 4. 5. 5. State ; ecco qua in seggetta Una non so qual donna. E
Contadina o Villana che sega la soppia. Corsin. Torracch. (A)
sc. 6. Che, perch l'aria non le faccia male , Chiusa abbiam la
seggetta. Malm. 7. 37. Tien per la prima un'ottima ricetta, Per
SecaTiccio , Se-ga-tic-cio. Add. [m. Propriamente Ci che proviene dal
rimandarlo a casa una seggetta.
segare ; come Legna segaticcia, Erba, Paglia segaticcia ec.; ma di
cesi anche di Ci ch'1 buono e acconcio per esser segato ; [detto 2 - Sorta di sedia per uso di andar del corpo.
di legname.] Lat. scctivus , sectilis. Gr. rptards. Cr. . . 6. Il 3 - Piccola sedia semplicemente ; ma in questo sign. fuor d'uso.
salci, ovvero il larice segaticcio , secondoch scrive Palladio , Bemb. Stor. 9. 34. Per fune gi mandata con seggetta di legno,
utilissimo.
da su starvi gli uomini ad uno ad uno, per forza d'una ruota, che
Secato, Se-g-to. Add. m. da Segare. [Reciso, Tagliato. , Secato , quei della rocchetta rivolgono, sono su collati. (V)
sin ] Lat. sectus. Gr. ioxiouvos. M. V. 3. 6. I maestri la trova SecoETTIene. (Ar. Mes) Seg-get-ti-re. Add. e sm. Colui che porta
rono di legno e di gesso , e segatala per mezzo , furono certi che la seggetta; detto anche Portantino. Salvin. Annot. F. B. 4. 5. 5.
niuna reliqua v'era nascosa. Buon. Fier. 4. 2. 3. Vuol dir gola se Questi che portano le genti in seggetta si domandano portantini o
seggettieri. Bellin. Bucchi. 66. E'l signor, che nel mezzo si vedea,
gata, Dir gola arrandellata, Annodata , soppressa.
[Mietuto, detto di biada Tagliato, detto di erba. 1 Tac. Dav.
Gli il Conte cc. , Che il servian di seggetta e seggettiere. (A) (B)
Perd. elrq. 4fo7. E rccitato ch'egli , quando ella gli vada bene , SEcoETTINA , Segget-ti-na. [Sf. dim. di Scggetta.1 o eggetta piccola.
tutta quella lode dura un d o due , come erba segata o fiore , che Lat. sellula. Gr. poxos.
non allega.
3 (Intersecato..] Gul. Sist. 2 .

Quel grado di velocit, che si trova


avere il cadente per la perpendicolare nel punto segato da una pa

rallela all'orizonte.

2 -Sorta di piccola sedia per uso di andar del corpo. Lib. cur ma
latt. Abbiano preparata a bambini loro una seggettina che abbia il
forame nel fondo.

SecoIA, Sg-gia. If V. A. V. e di' 1 Sedia. (I pi da sedia, come

SecatoRe. (Ar.Mes.) Sega-t-re. [Verb. m. di Segare. Che segn; ed in


forza di sm. dicesi di Chi sega il legname, le biade, il fieno ec.
lat. sector. Esp. Vang. Dir a' segatori: cogliete prima il loglio , e
legatelo in fastellina. Gr. S. Gir. o. Andate a segare , ch le biade
sono mature , e pochi sono de'segatori , e pregate lo signore della
biada , che metta pi segatori. Alam. Colt. 2. 35. Pur quando av
vampa il di , quando pi chiaro, Che sospetto non sia di pioggia
o nebbia, Conforto il segator, cc.

a - Dicesi pure di Chi sega il marmo.Salvin.Senflib.5. pag.


185. S'acconci con alcuni scarpellini e segatori di marmo. (N)
2 - (Zool.) Dicesi di Uccello di piede palmato, di becco a cono ,

meriggio da meridies, veggio da vedo, raggio da radius ec. In turco


sege si ggiola. ) Val. Mass. Comand che coloro che venivano alla

sua seggia giudiciale a domandr ragione, ec. Franc. Sacch. rim.


6. Sicch'ella sanza sonno pensi e veggia, Che per dormir non mon
ter sua seggia. Bemb. Stor. 6. 87. I quali ( Principi) egli sapea,
che a quella santa seggia ec. giammai non erano mancati. (V)
- Fi detto anticamente Far lunga seggia per 1, Far lunga dimora,
Trattenersi motto. Franc. Barb.7 . 7. Che non si dea volere D' ogni
ciancetta far qui lunga seggia. (La Cr. stessa sotto al V. Fare
avea spiegato questo modo, meno acconciamente per

Far sessione ,

Consultare. V. Fare seggia.) (N)

e di mandibule dentellate a forma di sega; la mandibula superiore Secciere, Seggin-te. Prt. di Sedere. V. e di''Sedente. Salvin. Inn.
Orf Seggiente in trono, e degna D' onor. (A)

corredata in punta d'un'ugnetta ricurva. (A)

Seccio, Sg-gio. t sm, Pl. Seggi m., e anticamente Seggiora.fm. 1


gli, nei quali restano tagliate le gomone, se vi si getta l'ncora.(S) Sedia in tutti i suoi significati, ma pi del verso che della pro

3 - (Mai in.) Segatori dieonsi i Fondi mal sicuri, dove sono molti sco

SecATruce , Sega-tri-ce. Verb. f di Segare. Che sega ; ma dicesi per


lo pi al fg. Bracciol. rim. pag. 5o. (Gelopoli 762.) La segatrice
dell umane vite, Qual mai nessuna resistenza affirena , ec... ( Parla
della Morte.) (A) (B)
SEGATURA , Se-ga-t-ra. Sf. L'azione del segare, e L'effetto di tale
azione. (A) (N)

2 - Quella parte del legno che ridotta quasi in polvere casca


in terra in segando. Lat. scobs. Gr. ivrax. Buon. Fier. 4. 5. 2.
Aspetta, aspetta pur; vo' che tu impari Vender per pan la segatu
ra intrisa Colla

Soder. Colt. 5o. La segatura delle tavole

d'albero, ec. E appresso: La limatura o segatura di pettinagnoli.


Cant. Carn. 92. Il legno molle infracida e non dura, Correvi al
la sega per tutto, E getta , mentre meni, segatura, Ch'
rutta all'occhio, e non se ne fa frutto.

3 - La Fessura e Divisione che fa la sega; ed anche Quella parte

ove la cosa segata. Lat. serratura. Pallad. Febbr. 6. Puoi quella

sa, se non si parla di Seggio reale, episcopale e simili) (V. Sede)

Lat. scdes. G. pa... Daniif .28. Quivi la sua cittade, e l'alto


seggio. E Par 3o. 33. In quel gran seggio, a che tu gli occhi tieni ec
Sier l'alma, ec. Petr.son ao6. Di noi pur fia Quel ch'ordinato
gi nel sommo seggio. E canz. 26.6. E talor farsi un seggio Fre
sco, fiorito e verde. Tav. Rit. Nella corte del re Art era princi
palmente quattro maniere di seggiora ec. , e queste quattro maniere
di seggiora erano in una gran sala. Borgh. Orig. Fr: 49. Era quel
lo in seggio proprio episcopale. E Vesc. For. 36o, Reggendo il

seggio di s. Piero allora , e procurando quest'adunanza di Vescovi


sMelchiade Papa. E559. Molte cose per questo seggio egregiamente
oper. (Parla del Vescovo.) Stor. Semif 92. Sono seduto in nell'uf

ficio deiGiovanni
Priorato...
... evidi
in questo
le opere
e mani di
Messer
Villani
molte,seggio
e pi per
scritture
in proposito
di
ci, che scrivo: perocch in nello stesso seggio anch'egli, per lo
sest di P. S. P. sedenme. (Cio, carica, ufficio)(V)
- Dicesi fig. delle Piante, per Terreno, Condizione di terra

segatura ripulire collo coltello molto bene.


2 - (Agr.) Mietitura. Lat. messis. Gr. Spuouds. Pallad. Lugl. . Di ch'esse amano o recusano. Alam. Colt. 5. 8. Brama il seggio
mese gli alberi ch'erano svelti, fatta la segatura delle bia trovar profondo e grasso , Schiva il sabbioso. (N)
, e le viti novelle si vogliono aguale polverire , cio scalzare. SeccioA.'(Ar. Mes) Sg-giola. (Sf. Arnese da sedervi sopra. Essa
Diod. Amos.7.. Ed ecco del guaime,
le segature del re.(N)
componei della spalliera, del sedere e dei piedi; quando ha dove
- Il tempo nel quale si sega o si miete; come Serbare il vino poggiare le braccia dicesi A bracciuoli. Per lo pi il sedere co
alla segatura. Lat. messis, tempus messis. Gr. Sepiauds.
perio di paglia torta e intrecciata, o di canne intrecciate a grata
Src Avex, Se-ga-vne. Add. e sm. comp. indecl. Dicesi di persona il rimanente di legno. Altrimenti Sedia. , Seggiolo, sin- (V.

che tiranneggia altrui a proprio interesse, e cerca sempre il suo


vantaggio.- , Segaveni, sin. Lat. hirudo. Gr. 3XAAz.
Ssc Avsi, Se-ga-v-ni. Add. e sm. comp. indecl. Lo stesso che Se
gavene, V. Pataff. 5. E patrignomo
fu un segaveni.
patrig

Sede.)Lat.sedes, sellula , sella. Gr. pa, 3piacos. C'avalcSpecch.


Cr S'empiessono di loro le nostre seggiole. Cr.5. 4. . Il faggio
arbore grande , il quale nasce nell'alpi , del quale si fanno ottime
lance, e assi di seggiole e di libri.
29

SEGGIOLACCIA

2 22

SEGNALE

2 Seggetta, Bussola , Portantina.] Tac. Dav. ann. 5. 22 t. Por 3 (Marin.) Segnalare um passo, un canale = Piantare de' segnali
tata (Epicari) il seguente (di) a' tormenti medesimi in seggiola, cc.
in vari luoghi per mostrare il passaggio od i pericoli che bisogna
3 - c
diciamo anche a Quel legno che si conficca a traverso so schivare. (S)
. .
pra l'estremit de'correnti, per collegarli, e reggere gli ultimi em SecsALATAwere, Scgna-la-ta-mn-te. Avv. Principalmente, Partico
-

brici del tetto, detti Gronde.

4- Cos chiamano gli scarpellini. Il cavo che si fa nella pietra che


dee sostenere una lapida di sepoltura, il chiusino d'una fogna, e

larmente, Propriamente. Lat. potissimum, praecipue. Gr. udiuorrx,


gapros. Lib. Astrol. Siccome li savi, che feccro le leggi, e se
gnalatamente li profeti. Varch. Ercol. 242. Non vi par egli , come

SeccioLAccia, Seggio-lc-cia. Sf pegg. di Seggiola. Pros. Fior. part.

a Ciceronc , che fusse meglio posto e pi segnalatamente da' Latini,


che da' Grcci , simposio ?

4 vol. 3. pag. o7. Lo trovammo (il Re) come dire in una capan

2 - * E con vario atto. Salvin. Cas. 137. De' greci scrittori ,

simili. (A)

-- -

inaccia , assiso in una seggiolaccia , che da' ferravecchi se n'avrebbe

che abbiano seguitato Menippo , niuno oggi rimaso, che al carat

per quattro crazie. (N. S.)

tere di dire da lui usato, assai scgnalatamente s'accosti, se non

SecoloLinA, Seg-gio-li-na. (f1 dim. di Seggiola. Piccola seggiola.-,

che sembrane le Saturnali di Giuliano, e il Simposio, nel quale

Seggiolino, sin. Lat. scllula. Gr. pico.


tutti i primi Cesari irrise, sentire alquanto del Menippeo. (N)
Seocolino, Seg-gio-li-no. [S m. dim. di Seggiola. Lo stesso che Seg 2 - Segnatamente , Espressamente, ma poco usato. Borgh. Tosc.
giolina, V. Malm. 2. 7. Di qua l'armadio fece uno stipetto, La
13. Vi aggiunse segnalatamente: Allora che fu intorno all'anno di
seggiola di l un seggiolino.
Roma 45o e 46o. Dep. Decam. 45. Segnalatamente disse che quivi
crano.
(V
Sncciolo , Sg-gio-lo. Sm.) V. A. V. e di' Seggiola. Vit. SS. Pad.
Puose due seggioli, e feceli sedere in sur uno da mano diritta. Vit.
Se-gna-la-tis-si-mo. t Add. m.1 superl. di Segnalato.
S. Ant. Non avea altro, che un seggiolo di legno tessuto di palma. Red. lett. 2. 57. L'assicuro che mi far un favore segnalatissimo.
Salvin. Disc. . 3. Vantaggi segnalatissimi recano all'uomo.
Secotolone, Seg-gio-l-ne. [Sm. accr di Seggiola] Seggiola grande,
e per lo pi a bracciuoli. Lat. sella major. Cecch. Dissim. 5. 5. ScNalato, Se-gna-l-to. Add m. da Sgnalare. Egregio, Illustre,

so,

Pigliate un seggiolone, e postavela su, e fattovi sopra un padiglio

Nobile, Eccellente. Lat. insignis, eximius. Gr. iriruos. Fir. Disc.

ne di panni , sicch l'aria non l' offenda, cc.


Seoneono. * (Geog) Sc-ghe-di-no. Citt d'Ungheria. (B)
SchetTA , Seghtta. [Sf] dim. di Sega. Lat. serra minor. Pallad.
F. R. cap. 4. Questi sono li ferramenti , li quali sono necessari
alla villa: ec., falci da mietere, o fienaje, zappe, lupi, cio mar
roni e segoni con maniche , seghette minori , vanghe, ronconi.

an. 69. Per molte segnalate cosc che egli operi in servigio di lui ec.,
forza che egli incorra in molti affanni. Bern. Orl. . . . 3. E al

lor gode la fortuna e sguazza , Quando fa qualche prova segnalata.


Ricett. Fior. 7. Le terre segnalate , che vengono in uso della me

dicina, sono forcsticrc. Dep. Decam. 12o. Si mutano (le indizioni)


l di settembre ed a mezzo il mese , cio in tempo non segnalato da
2 - (Filol.) Seghetta dicevasi ancora anticamente ad un Modo di ac
potcrlo tenere a mente, come se fosse verbigrazia in capo d'anno.(V)
conciarsi i capelli delle donne. Tratt. Fort. In lor capelli ben pct 2 * E detto di Persona. Car. Lett. ined. 1. 29. In somma fate
tinare, e conducere a forza , acciocch elli abbiano belle zazzere, voi i mici convcncvoli con tutti i padroni ed amici, e lassovi per
o belle seghette, o belli ciuffetti.
ultimo il Signor Caserta, come il pi segnalato. (N)

3 - (Veter) Strumento che si pone in bocca1 a' cavalli per meglio 3 - * Contrassegnato semplicemente, che meglio dicesi Segnato. Sal
frenargli, ed formato da un semicerchio di ferro concavo e den vin. Cas. 24. Dal che avvenne che tutti i mostruosi o segnalati di
tellato a guisa di sega. (In fr. siguette.)
SEGHETTATo. (Bot.) Se-ghet-t-to. Add. m. Rintagliato a similitudine
della sega. Onde Calice seghettato, dicesi Quello i cui denti sono
fatti a guisa di sega, cio incisi nel contorno , come nel lino se
ghettato; Foglia seghettata , Quella il cui contorno guernito di

qualche deformit, chiamasscro Satiri o Pani o Egipani, cio Capri


pani. (A) (N)

piccole punte o denti rivolti verso la cima della foglia; Foglia dop

zionc. Onde non pu unirsi se non che a que fatti che meritano an

piamente seghettata , o riseghettata, Quella che nel suo contorno'


munita di due sorta di dentature, l'una delle quali pi piccola del
l'altra e sovrapposte le une sulle altre ; Foglia seghettata finamente
o serrulata, se seghettata, ma coi denti pi aguzzi e pi esatta
mente disposti; Foglia seghettata all'indietro, quando i suoi denti,
anzi che guardare l'estremit, sono rivolti verso il picciuolo. Ber
toloni. (A) (O) (N)

cora le qualificazioni di Egregio , Illustre, Nobile ec. IIa Scena


lato inoltre poche altre applicazioni che non hanno alcuna affinit
con gli altri sopranominati' attributi. Insigne si dice ci che per un
intrinseco pregio o valore merita di esser distinto, osservato e lo

- Secana. * (Mit. Maom) S-gia-da. Sf. Piccola stuoja o tappeto di


giunchi che i Musulmani portano seco per inginocchiarvisi e far le
cinque preghiere che loro impone ogni giorno la legge. (Mit)
SecIesu. * (Mit. Ind.) Se-gie-n. Sf. La terza delle cinque feste so
lenni del Peg, che vien celebrata in onore d' uno degl' idoli del
paese , sotto gli occhi del re, della regina, e de' loro figli, che deb

bono assistervi sopra magnifici carri. (Mit)


Secmin. * (Mit. Maom.) Se-g-in. Sm. Settima parte dell'inferno, la
pi profonda di tutte, nella quale vengonogittate le anime degli em
pii, sotto l'albero nero e tenebroso, ove non godono alcunaluce (Mit)
SEGMENTo ,

se

Sm. V. e di' Semmento. (A) Salvin.Cas. 85.

---

---

Segnalato diff. da Insigne, Egregio , Esimio, Illustre, Nobile,


Eccellente. Segnalato attributo che s'applica alle grandi ed utili
imprese coronate da esito felice, e per degne di segnali, di distin

dato nel mondo morale. E per laddove in Insigne sono come insite

le nozioni di Egregio, Esimio, Illustre; non sono esse che come acces
sorie o dipendenti in Segnalato. Egregio chi per le grandi azioni
si distingue dagli altri della sua classe, ed Egregie sono le cose non

ordinarie ma pregevoli. Laonde differisce da Segnalato, che indica


una fama maggiore di quella di Egregio, e non sipu applicare che
solonotare
alle coseEsimio
dirsi adoperato
sempreapplicarsi
come Egregio.
E
da
che Esimio, pu
Egregio,
Insigne possono
tanto alle
persone che alle cose degne di considerazione s per bene che per
male. Illustre attribuendo al soggetto splendore e celebrit, la causa
che il soggetto stesso venga vantaggiosamente considerato dalla pub
blica opinione, e che perci possa meritare anche i titoli di Egre
gio, Esimio, Insigne c'Segnalato, dai quali differisce come il mezzo

dal fine. Nobile, quando per similitudine si applica a tutte quelle


di

Il numero dice, della figura della dizione si ritmo, di cui i metri

cose che dalla pubblica opinione sono giudicate degne di

sono particelle e segmenti. (N)

stima, mostra qualche affinit con Illustre, ma non cogli altri at


tributi,
poich scbbene la nobilt morale sia molto
qualit per ordinaria non induce ne' soggetti quel straordinaria
considerazione che li possano equiparare ad Insigne, Esimio, Egre
gio, ec.; e per mcno ancora a Segnalato. Eccellente e ci che nel
suo genere si trova nel grado di perfezione; e per , rimanendo di

Srca , Sgna. N. pr.. m. accor di Boninsegna, V. (B)


SeoNA. * (Geog) Zeng. Citt di Croazia. (G)

Secs Acaso. (Gram.) Se-gna-c-so. Sm. comp.j Parola monosillaba in


declinabile, ritrovat per supplire al difetto d'alcuni casi.--, Vi
cecaso, sin Buommati. Trattg. cap. . il supplir al difetto de'casi
particolar ufficio del segnacaso. E' appresso. Il segnacaso il ne
desimo che da altri vicecaso chiamato (A) (B)

Scaccero. (Gram.) Se-gnaccn-to. Sm.comp. Piccolo frego che

stinto da tutt'altro ch del suo genere, pu riguardarsi per Segna


lato, Insigne, Egregio, Esimio, Illustre, Nobile, sccondo ch'
una cosa od una persona.

egna l'accento. Buommatt.Tratt. 6. cap. 7. La qual linea, perch Secsale, Se-gnle.' Sm.1 Segno, Contrassegno. (V.Segno) Lat. si
gnum, nota. Gr. ormusov. Sen. Pist. Acciocch tu possi di colpo tro
var le buone parole, io vi metter segnali che le ti mosterranno in
Scacolo, Segn-co-lo. Sm. V. L.) Segno, Contrassegno. (V. Se
contancnte.
Bocc. nov. g. 5. Ma niuno segnale da potere rappor
gno). Lat. signaculum, Ulpian. Gr. opzyis. Dant.Par.27.5o.N che tare le vide, fuori che uno ch'ella n'avea sotto la sinistra poppa; ci
le chiavi, che mi fur concesse, Divenisser segnacolo in vessillo Che era un neo. E nov. 32. 8. Io diedi un grandissimo bacio all'Agnolo,
contra i battezzati combattesse. Esp. Vango anima, sposa mia, tale che egli vi si parr il segnale parecchi di. E nov.45. 4. Per
oni me come tuo segnacolo, ovvero suggello, sopra i cuor tuo per ci rammemorati se ad alcun segnale riconoscer la credessi.
a - Onde Dar segnale = Dar segno. V. Dare segnale. .
vente amore , e sopra 'l braccio tuo per esercizio d'operazione.
Vit. SS. Pad. Venit, e diamo gloria a Dio, lo quale hae allumi
3 E Dare femminil segnale, poeticamente = Sembrar femmina
nati gli occhi della mente vostra, che possiate conoscere e ricevere Ninf Fies. 2 n. E comech per gli affanni passati Nel viso ancora
lo segnacolo della vita, cio battesimo.
avesse pallidezza , Nondimen quel color pareva tale , Che pi gli
SeenAAnza , Se-gna-ln-za. f) ast. di Segnalato. V. A. V. e di'Ec dava femminil segnale. (B)
cellenza. Lat. strenuitas , praestantia. Gr. dvpay29ia,dpurrez. Rim.
4 - * Far segnale = Far segno. V. Fare segnale. (A)
ant. Guitt. F. R. noto per antica segnalanza.
s * Per tal segnale, posto avverb. In modo , S fittamente
SEGNALAae , Se-gna-l-re. Att. Rendere famoso, Fir segnalato. Lat.
V. Per tal segnale.Fir. Luc. 5. 6. Non vi ricordate, per tal se
celebrare. Gr ringr. Car. lett. 2.6. Egli v ha segnalato per
, perciocch io vi feci si rilevato piacere , voi mi faceste un
tale nella sua morte.
rego di que' danari che mi prestaste per maritarmia sorella. (N)
a N. pass. Rendersi illustre, segnalato. Lat. gloriam vel famam 2 Augurio. G. V. 8. a ... Non gli lasciavano entrare in loro terre,
adipisci. Cr: esixs rvyxcivstv. Salvin. Dise. . o3. A questo ma scacciavangli, dicendo ch'era mal segnale alle terre, ove entravano.
dominio arrivarono quegli che, sopra gli altri uomini segnalandosi, 3 Arme, insegna. Anet. 89. Per vittorioso segnale il mio scudo
serve , come si vede , per segnar l' accento, non si dovrebbe chia
mare accento, ma segnaccento, o notaccento, o cosa tale. (A) (B)

vennero ad avere in s e mostrare agli altri un non so che di su


e
no.
Ist. Conc. . 234. Ed i medesimi uffici

voglio a quella lasciare.

4
uron fede
contunuatu
. . (Pe
. a quelli . . . che s'erano pi segnalati
.
T.
dclla
cattolica,
in-- favor

me pare che tu te ne torni a casa, e vaditene in sul letto , e fac

Lorina, che anche si dice Segno. Bocc. nov. 83. 6. A


citi ben coprire, e che tu mandi il segnal tuo al maestro signore

223

SEGNALETTO

SEGNATOJO

5 - (Astr.) [Uno de'segni del zodiaco.1 Com.Infi. Conciossiacosa

3 - * Ed in proverb. Odi il vangelo e poi ti segna = Ascolta e


poi giudica. Cecch. Dot. . . Odi 'l vangelo, e poi ti segna. (N)

dunque che 'l segnale Pesce preceda immediatamente l'Ariete. Tes.

Fece sette pianete Ciascuna in sua parete, E dodici se

gnali. (

6 - *(Milit) Segnali diconsi gli Avvisi o Segni dati o fatti agente


lontana. Tensin. Il Governatore della fortezza dee concertare col

Principe alcuni segnali per avvisarlo delle cose pi importanti . . .


e questi si danno di notte col fuoco, e col tirare a tale ora tanti
colpi di artiglieria , ovvero con una torcia a vento sopra una torre

12 - Farsi il segno della croce per maraviglia, I Fare atti di mara

viglia ] Maravigliarsi. Dittam. n. 18. Quando vi penso, Ancor per


maraviglia me ne segno. E 2. 8. Qui pensa, se di tale onor fue
degno , Ch'io il vidi al dimandar tanto discreto, E liberale al dar,
ch'io me ne segno. Franc. Sacch. nov. 63. Ogni cosa veduta,
si cominci a segnare per forma che quasi fu per uscire della me

moria. (V)
concertata, o un campanile, e di giorno con fumi. Nani. Dato il 13 - (Chir.) Cavar sangue. Lat. sanguinem mittere. Gr. As8orous.

segnale, che fu il volo di quelle bombe, uscirono impetuosamente

Cr. 9. 5. 6. Per guardare la sanit del cavallo, si dec quattro volte

i Turchi dalle trincere. (Gr)


7 - (Marin.) Nome che si d ad un Pezzo di legno, di sughero,

segnare della vena usata. E cap. 19. 2. Se 'l cavallo grasso, e di

nerali riguardano gli ordini di battaglia, di marcia, d'ancoramento

etade , gli si dia a bere a sua volont, e poi d' amendue


e tempie, e di ciascuna gamba delle vene usate si segni. M. Aldobr.
B. V. Chi si fa segnare , sed e' non puote aver lo sangue al primo
colpo, non si faccia pi fedire, se gran mestier non gli fa. E' P.
N. 3. Le due vene delle tempie, che la fisica appella arterie, per
ciocch elle dibattono, alcuna volta le fa il savio fisico segnare e
incendere. G. V. 5. 7. 3. La prima pietra che si fond, la calcina
s' intrise di sangue , che si segnaron delle braccia i sindachi a ci

e di viaggio; i particolari, i voleri del comandante per tutti i ca

mandati.

o altro accomodato ad una fune, che galleggia sull'acqua nel luogo


dove si ffondata un'ncora, e serve a mostrare il luogo dov'essa
si trova: servono anche tali segni a mostrare il luogo di alcuni sco

gli , pali, o altri rischi nel mare. (A)


a-

tieo.

Istruzioni che si danno sul mare con alcun segno distin

hanno due specie di segnali; generali e particolari, I ge

pitani di ciascun naviglio , e reciprocamente gli avvisi che questi 14 - (B. A.) Segnare dicono i pittori, scultori ed architetti, ed
danno
ad esso. A tal fine si servono di padiglioni di diversi colori, propriamente Fare quel disegno, o segno, o lineamento col gesso
di fiammole , e simili: nottetempo, di cannoni, petrieri, razzi, fa
in. su la tela , o tavola, accennando la figura che 'l pittore vuol

mali e fuochi: in tempo di fitta nebbia si usano trombe, moschet

dipignere ; e quello che fa lo scultore con carbone o matita sul

teria, petrieri e cannoni. (O)

marmo , per dimostrare la quantit che ne dee levare ; e l'archi


tetto per esprimere il suo pensiero con facilit e brevit, e quasi

SeonALEtro, Se-gna-lt-to. Sm.1 dim. di Segnale.-, Segnaluzzo, sin.

Lat. notula. Gr. arz9uiov.Salvin.Pros.Tosc.a. 24. Poscia alla a cc.

accennandolo. Baldin, (B)

apponevano il soprascritto segnaletto.


15 - * (Ar. Mes.) Dicesi Segnare la biancheria e vale Contrassegnarla
con qualche lettera o segno in modo che non si smarrisca allorch
SconAiuzzo, Se-gna-lz-zo. Sm.1 dim. di Segnale. Lo stesso che Se
gnaletto , P. Bocc. nov. 76. 1. Fece lor fare un certo segnaluzzo,
dassi a lavare : queste lettere o si fanno per via di ricamo o con
inchiostro indelebile. (D. T.)
per lo quale egli molto bene le conoscea. Borgh. Arm. fam. 86.
sempre bastando loro con ogni piccolo segnaluzzo contrasse SEGNATAMENTE , Se-gna-ta-mn-te. Avv. Con segno.
allo
2 - Espressamente. Lat. expresse, manifeste , signanter. Gr. aori
s
, Se-gn-re. [Att.1 Far qualche segno I per riconoscere , per
us. Mor. S. Greg. n. 8. Vedi che la somma Verit segnatamente
ritrovare e simili; altrimenti). Contrassegnare, Notare. ( V. Marca
dice , che nella lingua pi ardeva quegli che s splendidamente era
re.) Lat. signare. Gr. cpzyiv. Bocc. nov. 99. 4o. Sopra il quale vivuto. E altrove: Quivi non si dice, se non quando noi dimostriamo
esso una grande e bella corona pose di gran valore , e s la segn,
alcun luogo segnatamente. Varch. Ercol. 179.Ci avviene ogni volta
che apertamente fu poi compreso, quella dal Saladino alla donna
che egli si debbe rispondere segnatamente ad alcun pronome.
di messer Torello esser mandata. E'
Dant. 258, Acciocch in 3 * A posta. Com. Dant. Inf 4. 35. Luogo dove alcuno lume
procedente da una lumiera segnatamente posta quivi.(N)
sieme andassero a cercare nel luogo mostrato a lui, il quale egli
ottimamente nella memoria avea segnato. Amet. 96. Acciocch io SecnAro, Se-gn-to. Add. m. da Segnare. Contrassegnato, Notato..] Lat.
bene i loro piaceri operando, possa con bianca pietra segnare i po signatus, insignitus, inscriptus, notatus, impressus, Gr. aia muos.
chi giorni. Dant. Inf. 26. o8. Quando venimmo a qnella foce stret 2 - Aperto o Manifesto. Bocc. concl. no. Tutte nella fronte portan
ta, Ov'Ercole segn li suoi riguardi. But. ivi : Segn li suoi riguar
segnato quello che esse dentro dal loro seno nascoso tengono.
di , cio pose le sue colonne in segno, che nessuno passi pi oltra. 3 - Prescritto , [detto di Giorno o simile.] Fiamm. 2. 8. La tua vita
Vinc. Mart. rim. 2 n. E di vestigia eternamente sole Lo smarrito
e la mia cacciate non sieno dal tristo mondo primach venga il d
sentiero ognor segnate.

segnato.

2 - Firmare, Sottoscrivere. V. Segnato, S. 9. Benv. Cell. Vit. Date


a * E perch i giorni fausti si solevano segnare in bianca pie
ra, cos Ben segnato giorno dicesi poeticamente per Giorno fausto,
qua quel moto proprio; e presolo, di sua mano subito lo segn.(A)
3 - Notare le misure di qualunque sorta, contrassegnandole per giuste felice, fortunato. V. Giorno, . 28. (A)
con piombo , fuoco o simili. Lat. signare, notare. Gr. ortpiuv. 4 - Effigiato, Scolpito, Ritratto. Dant. Purg. .38. O Niobe, con
che occhi dolenti Vedev' io te segnata in sulla strada !
4 - Fig. Dimostrare per qualunque segno, Far conoscere per via di
qualche indizio o contrassegno. Dant. Par. 3. 8o. Per se 'l caldo 5 - Impresso, Improntato. Dant. Par. 7. 9. Sicch'ell'esca Segnata
amor la chiara vista Della prima virt dispone e segna , Tutta la
bene della "nterna stampa. Vit. S.Franc. 225. Discese beato Fran
cesco dal predetto monte della Vernia, segnate le mani sue ec. (Qui
perfezion quivi s'acquista.
ivi: E per dice segna, cio impri
me lo suo suggello. Dant. Par. 18. 72. Io vidi in quella Giovial fa
in forza di ablativo assoluto.) (V)
-

cella Lo sfavillar dell'amor, che li era , Segnare agli occhi miei


nostra favella. But. ivi : Segnare, cio per segno dimostrare.

6- Battuto, Calpestato, detto di Cammino o simile.1 Petr canz.


. Ch' ogni segnato, calle Provo contrario alla tranquilla vita.

3o.
-

a * Onde Segnare alcuno di qualche appellazione o simile = 7 - Assegnato, Addotto.Cr. 2. 15. . Il sativo e novale campo sono
Accoccargliela; e non si direbbe che in mala parte. V. Segnato, . 1o.
da cavare e da arare, perocch in altro modo i semi non ben s'ap
Salvin. Cas.45. Della quale appellazione (di motteggiatori e beffardi,
pigliano in loro per le segnate cagioni. Pallad.Ottob. 2. Si vogliono
ch parla de' Satiri) gli segna non solamente Nonno, ma ancora
riporre i frutti da serbare secondo i modi segnati di sopra.
altri poeti. (N)
8- Distinto. Bemb. Asol. 45. Le quali passioni, perciocchsi come
5 - Dar la benedizione , Far segno di croce. Lat. benedicere, benc
venti contrari turbano la tranquillit dell'animo . . . , sono per
dictioncm impertiri. Gr. sto. M. V. 3. 5. Il Vescovo di Fi
pi segnato vocabolo perturbazioni chiamate dagli scrittori. (V).
renze, ricevuto colle sue mani il detto braccio, colla mano segnando 9 Firmato, Sottoscritto. Bern. Orl. . 27. 4b. E fattogli gratis
la gente , ec.
sima risposta, La patente segnata in man gli porge. (N)
6 - *Prender la mira. Bern, Orl. 3. . 64. Giunselo appunto ove 1o * Sfregiato. Franc. Sacch. Lett. 2 ag. Torn col naso quasi per
l'avea segnato , Sotto al ginocchio, al fondo dell' arnese. (N)
cosso o mezzo tagliato, in forma che, oltre all' essere cieco, sem
- N. ass. nel sign. del 5. 5. G. V. 5. 1. 5. Il Papa ec. palesossi
pre ne and segnato. (Cio, con quello sfregio.) (V) .
al Re e al popolo, e cominci a segnare. Dant. If 2o. 6g. Luogo 11' - Dicesi segnato cbenedetto, e sono Aggiunti che si danno ad
nel mezzo l, dove il Trentino Pastore, e quel di Brescia, el Ve alcuna cosa che si voglia rilasciar liberamente, e senza eccezione
alcuna, e con animo di non rivolerla. [V. Benedetto add., 7]
ronese. Segnar poria, se fesse quel cammino.
8 - * Cogliere, Ferire. Ar. Fur. 2. no. Ermonide d'Olanda segn
Pecor. g. 4. nov. .E cos son fermo di fare, e voi v'abbiate l'ere
dit segnata
e benedetta.
Franc. Sacch.
88.vigna
S'egli
andazzo
basso, Che per passare il destro fianco attese : Ma la sua debol lancia
ditor
vigne, che
il vostro consorte
s'abbianov.
la mia
segnata
e be
and in fracass, E poco il cavalier di Scozia offese. (Br)

9 - N. pass. nel sign. del 5 f1 Dant. Par. 6. 24 Quai fur gli

nedetta. Malm. 5. 55. Prenda Cupido allor, ch'io gli prometto La

sciarglielo segnato e benedetto. Menz. sat. 4. Per questo io non ho


lor la laurea tolta ; La lascio lor segnata e benedettaquale anno correva ? )
no - E' nel sign, del 3.3.] Lib. Son. 12. Per si segnan gli orcio 12 - E cos Andare , Mandare uno segnato e benedetto e modo di
anni Che si segnaro in vostra puerizia? (Cio, che millesimo era, o

lin co' piombi.

nn - Farsi il segno della croce. Franc. Barb. 8a. . Vcdi un, che
al sol si segna, E leva su , e falli certo onore. Vit. SS. Pad. .
27. Veggiamo che, segnandosi l'uomo e raccomandandosi a Dio, in
contamente dispare (il Demonio.) Vit. S. Margh. 15. Quando ella

licenziarlo. V. Andare segnato e benedetto. Franc. Sacch. nov.Va


tene ognora pur segnato e benedetto. (A)
13appajono
- In forza
di sm. La cosa segnata. Com. Inf23. Gl'ippocriti
santi e buoni, e dentro nulla di bontade e di santitade,
sicch il segno di fuori non hae alcuno segnato dentro.
- ---

vi venne ad entrare, Si si comincia a segnare. CirffCalv.3. o3. Secaroto (Ar Mes) se-gna-t6-jo. Sm. Strumento di varie forme,
che serve per imprimere sulle materie, che si adoperano, qualche se
gno che l norma nell'operare. Consiste in un cilindro d'acciajo

Aspetta pur, che se tu gli vedrai, Ti segnerai con pi di cento croci.


Capr. Bou, n. 2. Ancorach il segnarsi, come ora tu fai, sia bene ec.,
egli ora fuor di proposito.

forato lungo il suo asse, che si monta sopra una gruccetta, di ferro

a - Onde Tati segnasti bene questa mattina usasi dire Quando

o di acciajo, cui si adatta un manico per farlo girare, ed pi o

alcuno scappa di qualche disgrazia e per lo contrario, intoppando

meno grosso, secondo il disegno che dee avere sulla sua superficie
convessa. (A) (D. T.)

- -

in qualche sciagura, si dice : Tu ti sei segnato a mala mano,Serd.


Prov. (A)

2 -* Cos chiamano ancora i lavoratori

majoliche e di porcellane

224

SEGNO

SEGNATORE

cende sue rimaste a fare ec. , e io seguito lo segno suo di fare, e


coperta di una striscia di pannolano fino, di cui si servono per solamente la stella per distinzione tralascio , e l'uno e l'altro qui
porre ec., s lo segno mio. (Qui sono stampati li due segni, o
fissare su i loro lavori le stampe. (D. T.)
impronte, a guisa di arme.) (V)
3 - Cos chiamano i valigiai, legatori di libri ec. uno Strumen
9
Termine prefisso , (Punto in generale.] Lat. terminus. Gr. 3 pos.
to di ferro a
con gruccetta, per far i righi diritti al cuo
io, (A) (D. T.
Dant. Par. 2. 99. Sicch non presuma A tanto segno pi muover
li piedi. Petr. son. 46. I' rivolsi i pensier tutti ad un segno. E son.
Se-gna-t-re. [Verb. m. di Segnare. Che segna, Che in
36. Dammi , Signor , che'l mio dir giunga al segno Delle sue lode.
dica, Che accenna. Lat. index, ostensor. [Gr. cnuarrip.] Lib.Astrol.
E cap. no. Volsimi da man destra , e vidi Plato , Che in quella
Rivolgi la rete in modo, che si rivolga il capo Cancer di sotto dall'oriz
schiera and pi presso al segno , Al quale
a chi dal cie
zone, e il capo del segnatore con l'uno, infinch s'aggiungano amen
duni all'orizzone occidentale.
lo dato. Bocc. introd. 37. Senza trapassare in alcuno atto il se
gno della ragione. M. V. 9. 87. Cominciat'hanno cos aspra giusti
2 -* Cos chiamasi nel giuoco del pallone Colui che segna le cacce.
Fag. Com. Col vantaggio d'esser segnatori , fanno stare indietro e
zia , che passano i segni per troppo rigidezza. Sener. Mann. Genn.
2 . . Non puoi gettare te nelle
di quel Signore che ti ha
tengono in tuono. (A)
Szcaraice, Se-gna-tri-ce. Verb.f di Segnare. Che segna, Che ac amato a tanto alto segno. E appresso : Considera che alto segno
cenna..] Lat. signatrix, notatrix. Lib. Pred. F. R. Ne prendono sen
questo al quale ti ha amato. E Giugn. 9. 5. Non sono insopporta
bili solamente, ma inescusabili fino all'ultimo segno. E Dicemb. 3.
pre la ricordanza con la propria penna segnatrice.
SeonatuRA , Se-gna-t-ra. [Sf] Segno, (Contrassegno..]
4. Tu l'offendi a un segno gravissimo. (V) Ar. Fur. 37. 4. Ma non
a Sottoscrizione. Onde Tribunale della Segnatura o Signatura dicesi gi tal che presso al segno giunga , N ch'anco se gli accosti di
quel Tribunale supremo in Roma, formato da sette Prelati e da gran lunga. E 35. . N di tanta jattura mi querelo , Pur che non

un altro utensile della stessa forma cilindrica ma senza intagli , e

in Cardinale, che col nome di Prefetto n' il capo. Si chiama

cresca, ma stia a questo segno. (P)

2 - * E poeticamente. Il trapassar del segno detto per La colpa


Segnatura di giustizia e di grazia, perch non solo rende ragione co
d'Adamo. Dant. Par. 26. Non il gustar del legno Fu per s la ca
me gli altri tribunali, ma con facolt sovrana comparte grazie. (B)
Segner. Mann. Settemb. 3. 2. Volle che un tale affare passasse
gion di tanto csilio , Ma solamente il trapassar del segno. (N)
per dir cos, non in segnatura di grazia, ma di giustizia. (V) Tasson. 1o * Fine , Effetto. G. V. no. 69. Non si dee nullo disperare,
Secch. a. 4o. Le suppliche e l'inchieste ei raccogliea (Mercurio) :
n d'alcuna impresa fare gloria, n avere troppa speranza, s prima
Dispensavale poscia a due pitali Che ne' suoi gabinetti il padre avea,
non si vede la fine , che sovente riescono le imprese ad altro segno
che non sono cominciate. (Pr)
Dove con molta attenzione e cura Tenea due volte il giorno segna
tura. (Qui per simil.) Tolom. Lett. . 324. Ed stato gi tre anni i 1 - Macchia , Livido , Rossore, Cicatrice o altra simil sorta di ve
sotto il reverendissimo cardinal Guidiccione a riveder la segnatura.
stigii. Lat. nota, macula , vibex. Gr. uo. Bocc. nov. 68. 7.
Fir. Disc. lett. (Bibl. Enc. It. . . 4) Piacemi la prima parte , di
Mi ponete mente, se io ho segno alcuno per tutta la persona di bat
rebbe la Segnatura. (Allude alla formola del placet ne'rescritti di
titura. Dant. Inf 25. o8. La giuntura Non facea segno alcnn che
quel tribunale.) (N)
si paresse. E Par. 2. 49. Ma ditemi, che son li segni bui Di que
sto corpo ?
3 (St. Nat.) fNome dato da' partigiani della filosofia ermetica a
certi caratteri impressi su' corpi della natura , che consideravano 12 * Col v. Condurre : Condurre a segno= Mandare ad effetto.Ar.
come gl' indizi distumuivi dell'analogia stabilita tra essi e questo o
Fur. Cinq. cant. 3. 58. Quel che avverria a ciascun che gi credesse
quell'astro, o quel
delle irradiazioni stellari di cui ogni corpo
D'aver condotto un suo desire a segno. (Br)
impregnato , una che per confessavano non agire per certa vir 13 - [ Col v. Dare : Dar segno = Dimostrare, Indicare.] V. Dare se
1.
t inerente o propria, ma sibbene con lo intervento della immagi
gno, S). [Dare
il segno = Accennare] V. Dare segno , $. 2.
nazione.] Lat. signatio, signatura. Red. Vip. n. 4o. Favoloso an
2

cora tutto ci che dell' astrale ec. e magica virt della segnatura

3 - * Dare nel segno , V. 5.26, 5 e 7. (N)

dell' erbe hanno sognato alcuni autori. E appresso : Per aver le spine 14 - [Col v. Fare : Fare segno, un segno, il segno , segni = Accen
del cappero la segnatura de'denti della vipera, per questa ragione il
nare , Dar dimostrazione. V. Fare segno, S. .) Bocc. nov. 44.7.
Tanto attese, che ella vide Ricciardo , e fecegli un segno posto tra
cappero sia per esser sommo e possente medicamento da guarire i
morsi viperini.
loro. E nov. 45.7. Sicch, quando vedesse un segno ch'ella farebbe,
Ssonetto, Sc-gnt-to. t.Sm.1 dim. di Segno. Piccol segno. -. Segnuz
egli venisse. E num. 8. E fatto il segno posto , and ad aprir l'u
zo , sin. Lat. notula. Gr. cma dirov. Borgh. Arm. 93. Potrebbe que
scio. E nov.65. 5. Se n'and alla buca, e fece il seguo usato.Allam,
sto segnetto della croce del popolo tenersi comunemente per buono
Gir. 22. 48. Gli fa segno Giron , che non gli greva Ch'altra nuova
indizio di questa popolarit.
battaglia seco prenda.
Szoni. * (Gcog) S-gni. Antichi popoli della Gallia. (G)
a Fare segni= Far miracoli. V. Fare segno, $. 2.) Coll. Ab.
2 - * Lat. Signia. Citt degli Stati della Chiesa nella delegazione
Isac. cap. 3. Non agguagliare coloro che fanno i segni e le mara
di Frosinone. (G)
viglie e le virtudi nel secolo , a coloro che sono saviamente in soli
tudine.
Seonino , * Se-gni-no. Add. pr. m. Di Segni. (B)
SEGNo, S-gno. [Sm. Ci che serve naturalmente a far conoscere e a
3 Fare il segno della Croce to della santa Croce=Segnare col
dare indizio di checchessia.) Lat. signum , nota, indicium. Gr. on
segno della santa Croce. ( V. Fare segno, $. 3) Lat. munire signo
piov. (Signum, dal celt. gall. sighin che vale il medesimo. Il Bullet
crucis. Gr. cxnuariv rircr rc arzvpov. Dant. Purg. 2. 49. Poi
fece il segno lor di santa Croce.
ha pure il brett. sign che non trovo in altri dizionari. In ted. zei
chen , anzeige e signal, in isved. zecken in ingl. sign, in franc.
4 - E' Farsi il segno della Croce=) Segnarsi , o sia per divo
signe, in isp. signo, in dialetto napolitano signo e singo vagliono
zione, o per meraviglia. (V. Farsi il segno della Croce.) Bocc. nov.
il medesimo.) Tes. Br. 8. 53. Segn s una dimostranza, che d
9g. 44 Fattosi il segno della Croce, and a lui. Franc.Sacch. nov.
presunzione che la cosa fu o sar secondo la significanza di colui.
23o. Fanno vista di maravigliarsi, faccendosi il segno della Croce. E
Bocc. nov. . 2. Sarebbe gran biasimo, e segno manifesto di poco
47. Il fante si volge e fecesi il segno della santa Croce per mara
senno. Pass. 2o. N mostrando segno di sospetto veruno , un di
viglia. (V)
p il prete, che l'accompagnasse a certo luogo. Dant. Par. 6.27.
5 * E Farsi il segno della Croce di checchessia, fig.= Restar
al mio Bellisar commendai l' armi, Cui la destra del ciel fu s
ne ammirato. V. Croce , $. 2. (N)
congiunta , Che segno fu ch'io dovessi posarmi. Petr. cap. 7. Questi
6 - Fare un segno in sulla faccia ad alcuno= Fargli uno sfre
corso A morte, non l'aitando: i' veggio i segni. Segner. Mann.
gio. V. Fare segno , S. 4. (A)
Genn. 6. . ll vero segno a conoscere, se il Signore viene amato 15 - Col v.Ridurre: Ridurre al segno=Ridurre all'ubbidienza. Borgh.
con fedelt , confermarsi al suo santo voler divino. (V)
Vesc. Fior. 59. Gli riusc con minor fatica di ridurre di mano in
2 - Contrassegno, Indizio, Distintivo. Lat. signum, symbolum. Gr. mano or questi or quelli al segno. (V)
nior, cafoAcr. Bocc. nov. a7. 47. Tra per questo e per gli al 16 - [Col v. Stare : Stare a segno o al segno=Stare con rispetto ,
tri segni riconosciuto fu colui, ch'era stato ucciso, essere stato Fa
con timore, Stare a ubbidienza e dentro a' termini del convenevole.
tiuolo. E nov. 5o. 9. Del quale tutti i segni le disse.
Onde) Fare stare o Tenere a segno=Costrignere a ubbidire. Lat. in
3 - Figura impressa, Sigillo. Lat. signum. Gr. ormuiov. Pass. 342.
officio continere. Gr. i rg rporinorr marxiv. Petr. cap. . Pur
Involgono scritte di nomi di demoni e di segni, e di figure, e di
Faustina il fa qui stare a segno. Sen. Ben. Varch. 3. 36. A nes
caratteri da' denuoni trovati e segnati. Daunt. Purg. 8.38. Ma non sun altro fu lecito fare stare un tribuno del popolo a segno, senza
-

ciascun seguo E buono, ancorch buona sia la cera. But. ivi: Lo

csserne gastigato.

cattivo suggello, che fa lo segno nella cera, fa cattivo seguo nella 17 - Col v. Tenere :) Tenere a segno=Costrignere a ubbidire. Menz.
sat. 8. Se non che gli occhi stralun il padrone , E tenne quelli

cera , bench'ella sia buona.

4 - Miracolo, ma in questo senso oggi inusitato. Lat. portentum.


scimuniti a segno.
Gr. nior. Dant. Par. 8. 23. Dentro al templo , Che si mur 18 - [Col v. Tornare :) Tornare a segno= Ridursi al luogo, o all'es
di segni e di martiri. Amm. Ant. 9. . 3. Io reputo che la virt
ser di prima; e pigliasi in buona parte. Lat. resipiscere. Gr.
della pazienzia sia maggiore che segni o miracoli.
invi0euv. Tac. Dav. Stor. s. 44. Le legioni quarta e diciottesima,
5 - Cenno. V. S. 6.
soddotte da pochi, non esser passate oltre alle parole e le grida, e
-

- Volere, Arbitrio; t ora inusitato. Lat. nutus. Gr. vicus. M.V.

tosto sarieno tornate a segno.(Il testo lat. ha : in officio fore.) Morg.

2. *o. I Gambacorti, a cui segno Pisa si governava, non vollono

2 . oo. Come falcon che s' levato a gioco, Ed ba disposto paese

rompere la pace. E 47. Mostr di volere fare dell'Aquila la volont


vagare, E non tornare al suo signor pi a segno,
del Re; ma con astuzia e segno, dissimulando col Re, tenca l'Aquila 19 - Modi avverb. A gran segno, Sommamente. V. A gran segno,(V)
continuamente al suo seguo
2o * A segno, posto avverb. A perfezione. V. A segno. (V)
7 - Vestigio, Orma. Lat. vestigium. Gr. xos. Petr. son. 7 . Or 2 1 - A segno che , In segno che, posti avverb. In guisa che, Di
luce
e
con
tai
segni
Errar
non
dessi
in
quel
breve
maniera che. V. A segno chc. (O) Vit. SS. Pad. . 4fo. Cadde
O
morto, in segno che il demonio era sconfitto. (V)
8 Cifra o Impronta solita farsi da' notai nelle scritturc. Stor. Se 22quasi
- Per filo e per segno, posto avverb. Per l'appunto..]VFilo, 5.37.
mf 93. Appo la mte di mio padre sommi grande parte delle fac 25 - Segno per segno, posto avverb. Punto per punto, A un pun

SEGNO

225

SEGO

tino, Minutamente , Esattamente , Puntualmente. Lat. ad amussim. 28 - (Ar.Mes.) Segno chiamano i sarti Una stecca semplice di tutte
GrimrorSumv. Fir. Disc. an. 9o. La putta, che aveva osservato
, che serve per segnare gli ucchielli di tutte le gran
ezze. (A
ci che vi si era fatto il d, filo per filo e segno per segno gliele
raccontava. E As. 33. N restava una di domandare Psiche punto 29 (Med.) L' orina degli ammalati che si mostra al medico. Bocc.
per punto, filo per filo e segno per segno, chi fusse il padrone di nov. &7. 7. Bruno, andatosene al maestro Simone, vi fu prima che
la fanticella, che il segno portava. E num. &. Il maestr , veduto
quelle maravigliose ricchezze.
a4 (B. A.) Statua o altro lavoro di scoltura. Ar. Fur. 4. 8. il segno, disse : ec. Franc. Sacch. nov. 67. Costui porta non il
segno, ma un diluvio d' orina al medico. E' appresso: Aveagli re
Fermava il pi ciascun di questi segni Sopra due belle immagini pi
basse. E' st. 95. Dolce quantunque e pien di grazia tanto Fosse il
cato un segno maraviglioso e sformato, d'uno rinale pieno, e d'uno
orciuolo. Burch. 2. 63. Mandagli il segno tuo nell' orinale.
suo bello e ben formato segno. Tass. Ger. 6. 7. Di cotai segni va
riato e scolto Era il metallo delle regie porte. (M) Dant. Purg. 12.
Qualunque accidente o circostanza presente o trascorsa che
ricavasi dall'esame dell'individuo , o da ci che lo circonda, e
O Roboam, gi non par che minacci Quivi il tuo segno. (Cio, l'im
da
cui
si pu tirare una conclusione qualunque sopra la natura, e
magine scolpita.) E appresso. O Ilion , come te basso e vile Mo
strava il segno che l si discerne! (V)
la sede della sua malattia. I fenomeni che hanno preceduto la ma
, Pittura o Disegno. Firenz. (Son. Donna, s'io mostrai gi ec.)
lattia prendono il nome di Segni anamnestici , o commemorativi;
quelli che lo accompagnano sono detti diagnostici , se rilevano la
Potrsi amar d'Apelle anche un bel segno. E As. I bicchieri grandi
natura o la sede del male , e pronostici quando indicano la durata
di varie foggie , ma tutti d'un
quello era di vetro ornato
e l'esito probabili; prodromi di precussori o preludenti i Fenomeni
di bellissimi segni ; quell'altro di cristall tutto dipinto. (B)
a5 -- * (Mus.) Segni: cos diconsi in generale Tutti i caratteri mu
morbosi fugaci che precedono i morbi. Lat. signum. ] Bocc. nov.
sicali. Dicesi Al segno , Dal segno. V. Al segno. (L)
18. 2 . Avendo un segno e altro guardato di lui, e non potendo la
sua infermit tanto conoscere, tutti comunemente si disperavan della
, - * Dicesi Segno d'aspetto La pausa. (L)
-

- Diconsi Segni di richiamo, il Ritornello doppio e semplice,

sua salute.

il Bis, la Ripresa ed il Da capo. V. a' lor luoghi. (L)


26 - (Milit.) Cenno, Avviso dato ai soldati colla voce o col suono
o con altro. Onde Dare il segno, in questo sign.] Lat. signnm, si
gnificatio, indicium. Gr. onusio, onuxoria, iuparis. Amet.89. Percioc
ch essi sono alle mie battaglie disposti, e senza segno contra i mi
mici si affrontano, per vittorioso segnale il mio scud voglio a quella
lasciare. M. V. . 22. A uno segno dato, ordinate le guardie de'

Segno diff. da Segnale, Indizio , Argomento, Contrassegno, Se


gnacolo, Cenno , Gesto. Segno propriamente tutto ci che per
sua natura serve d' indizio o di marca per determinare l'identit
della cosa. Per similitudine si chiamano Segni le cose che servono a
qualificare, come le Insegne, i Bersagli, le Orme, le Cicatrici, ec.;
ed in via figurata anche i Cenni, le Intenzioni, i Miracoli, ec. Sic
come i Segni servono sovente d' indizi a riconoscere le cose, cos

sergenti sopra il carriaggio, corsono i cavalieri a' loro cavalli. Fr.

fu talvolta accordata a Segno la significazione d'Indizio. Indizio non

As 38. Gi hanno mosso il campo, ordinate le squadre, dato il segno.


- * E Dare il segno per Dare l'ultimo cenno, l' ordine fi
nale di fare una fazione. V. Dare segno , $. 2. (Gr)

precisamente sinonimo di Segno, massime quando questo preso


nel proprio, ossia nel fisico significato , perch, filosoficamente par
lando, dai segni fisici si traggono gl'indizi che danno una nozione
astratta. Ma quando Segno applicato al metaforico, nulla allora
ritenendo di sensibile , pu usarsi come Indizio. Essendo Argomento
mn raziocinio atto a provare o a dimostrare una verit, non pu nel
proprio convenire con Indizio o Segno, le cui nozioni non impor
tano la minima dimostrazione, ma una semplice indicazion delle cose.
Non pertanto venne talvolta adoperato Argomento in luogo d'Indizio,
forse perch s l'uno che l'altro sono capaci di nozione induttiva.
Ma Argomento non potr mai supplire a Segno, quando questo fi

3 - Insegna; ma in questo sign. pi della poesia che della


prosa.] Lat. signum , insigne. Gr. ormusov , rapirnov. Dant. Par.
6. 3. Perch tu veggi con quanta

Si muove contra 'l sa

crosanto segno. E v. 82. Ma ci che 'l segno , che parlar mi face,


Fatto avea prima , e poi era fatturo , ec. Borgh. Rip. 6o5. Fece
il segno della compagnia degli uomini di quel paese. Teseid. .
64. Entri nell' armi dunque chi n' degno. . . . ; Ed a
pi con disonore Vita che pregio , non segna mio segno; Vivasi
quanto vuol senza valore. (B) Ar. Fur. 36. 2. In quella guerra ,
Ippolito, che i tempi Di segni ornaste agl'inimici tolti. (P) Tass.
. Che il Ciel gli die'favore , e sotto ai santi Segni ridusse
i suoi compagni erranti. (Gr)

4 [Chiamasi anche con questo nome Il Berzaglio [od il Pun


to al quale si dee porre la mira nel tirare.] Lat. signum, scopus, ter
minus. Gr. orzord. Petr. son. 1 o3. Amor m'ha posto come segno
a strale. Dant.Par.. 26. Che ci che scocca, drizza in segno lieto.
5 Onde Dare o Trar nel segno , [ Ferire un segno , Toccare
il segno ec.]= Colpire nel bersaglio, che anche diciamo Imberciare.
IV. Dare nel segno, $. 1.] Lat. scopum attingere. Gr. rov cxorov
rvyxcivav. Bocc. nov. 7. 1. Bella cosa ec. il ferire un segno che
mai non si muti. Dant. Purg. 3. 18. E con men foga l'asta il se

gura nel

Segnale spesso fu detto per Segno; ma general

mente a Segnale appartengono tutte le indicazioni artificiali o con


venzionali , laddove a Segno competono soltanto le indicazioni na
turali. Contrassegno, a cui fu talvolta concessa la mozione impro

ria d' Indizio, propriamente un segno materiale, che serve di con


fronto per riconoscere una cosa qualunque. Segnacolo, che fu alcune
volte adoperato per Segno o Contrassegno, propriamente parlando
riguardato dall'uso per mno strumento, di qualunque materia o
forma, che serve a segnare o marcare qualche cosa. Gesto come
ognun sa , una specie particolare di Cenno, e Cenno una specie
particolare di Segno. Trovasi non pertanto usato talvolta Segno per
Cenno e Gesto ; e Cenno in luogo di Segno.
Segno nel senso medico diff. da Sintoma. Segno un fenomeno

gno tocca.

antecedente o morboso considerato nel suo significato di Agnostico o

6 - E per metaf Trar nel segno = Porre la mira addosso ad


alcuno, Giudicarlo atto a checchessia.Franc. Sacch. nov. 49. Tutti
traevano nel segno con le voci a questo abate, per lo pi santo uomo

Pronostico; il Sintoma costituisce un fenomeno morboso considerato

in se stesso. Il primo spesso non che una circostanza dello stato di


sanit, della costituzione dell'individuo, od anche delle condizioni

che fosse in Francia.

fra le quali posto; il secondo sempre un fenomeno dello stato di


7 Pure per metaf Dare o Trar nel segno = Apporsi, Pigliare
il nerbo della cosa. (V. Dare nel segno, SS. 2. e 3.] Lat. rem acu SegnoRAGoio , Se-gno-rg-gio. Sm. V.A. Lo stesso che Signoraggio.
tangere, scopum attingere. Gr. rov crxorov rvyxdivetv. Sagg. nat.
I V. e di''Signoria. Rim. Ant. Dant. Majan. 78. Che fora son del
esp. 7. Provando e riprovando , scemando e crescendo ec. , finch suo mal segnoraggio.
si dia nel segno.
SeconanzA , Se-gno-rn-za. Sf. V. A. V. e di' Signoria. Rim. ant.
8 - * Dicesi per lo contrario Sfallire dal segno e vale Andar col Dant. Majan. (son. Ahi gentil donna , ec.) Ched eo servendo a
tiro fuori dello scopo o segno cui si posta la mira.Salvin. N dal voi di bun coraggio , Mi pur disdegna vostra segnoranza. (L'ediz.
segno sfalli punto, N troppa punto fatica durai A tender l'arco.(Gr) dello Zane a pag. 23 legge signoranza.) (V)
9 * Ed Essere fuor del segno=Fallire, Errare. Borgh. Orig. Szomoae, Se-gn-re. [Add. e sm. V. A. V. e di] Signore. Guitt.
Fr. 7o. Non era dunque n fuor del segno , n senza ragione l'o Lett. . 4. Pi soave dorme in vile e picciul letto, non face se
pinione , si pu dire, comune del nostri scrittori, che questa citt gnore en grande e caro suo. (V)
fusse colonia romana. (V)
2 Titolo di maggioranza e di riverenza. Vit. S. Margh. 4. Se
1 o * Tornare al medesimo segno, Battere ad un segno=Esser gnori, per Dio ogni uomo m'intenda.
lo stesso , Andare a finire alla medesima cosa. Borgh. Arm. Fam. 3 - Detto assolutamente s'intende di Dio, e pi particolarmente di
7o. Ma il modo del fare torna, come si vede , al medesimo segno. Ges Cristo. Vit. S. Margh. 15. Non possono aver ragione nella
E 75. Che tutto finalmente batte ad un segno. (V)
Vergine del Segnore.
- [Tirare o Trarre a segno od al segno=Tirare per esercizio Sscozcoan, Se-gno-reg-gi-re. Att. e n. V. A. V. e di''Signoreggiare.
grande briga e rischio a segnoreggiare gente,
contro un obbietto determinato o colle armi da fuoco o con altr'ar Fr. Giord. 8o.
re da tiro per farvi colpo dentro. Bern. Orl... 9. . Forse chi e a correggerli : no 'l sa ogn'uomo? (V) .. .
t' insegn di trarre a segno Con quel tuo arco, a non volere errare, Sonoana, Segnori-a. Sf) V. A. V. e di Signoria. Sen. Pit. 7da
Ti disse che la vera maestria Era dar nella testa tuttavia. E 3. 8. Egli tanto grande la loro schifilt e segnoria, che si fanno portar
5. Certi strumenti da tirare a segno, Qual s'apre con romore , e dietro la cucina. Amm. Ant. P. N. Le segnorie sforzate niuno tenne
qual si serra.
lungamente. (V)
malattia.

27 - (Astr.) Segno, Segno celeste di Segno del zodiaco si dicono le Co

Szcuzzo, Se-gnzzo. (Sm.) dim. di Segno. Lo stesso che Segnetto,

stellazioni che in esso, o vicino ad esso, si trovano; e anche le Dodici


parti, nelle quali si divide l'eclittica. Lat. signum, dodecatemo
ron. Franc. Sacch. rim. 6. Passato ha 'l sol tutti i celesti segni
Gi l'undecima volta. G. V. 2. 4fo. 4. Il pianeto di Marti entr

sospetto, e averle con ogni diligenza lavate , e nette, senza avervi


su pure un segnuzzo di bruttura. Fir.As. 34. Egli era un certo bel

V Galat.3. Le deono tenere in palese (le mani), e fuori d'ogni


giovane, nel cui bel volto appena appariva alcun segnuzzo di barba.
.
Sopra due rocchetti Pillottati di sego antico e nuovo. Sagg. nat. ep.
44. Vi cacciammo dentro un cilindro di legno di bossolo ec., be
nissimo imbevuto d' olio e di sego, perch non avesse a inzupparsi.

nel segno del Cancro add 12 di Settembre. Guid. G. Poich furono Szco, S-go. Sm. Lo stesso che] Sevo, V. Buon. Fier. 4. .

ricevuti in cielo, fecero il segno del cerchio del Zodiaco, il quale

fino al di d'oggi si chiama il segno di Gemini. Borgh. Rip. 7o. Quai


segni son quelli che dal mare dipendono ? Il Montone , il Toro, il
Granchio, lo Scorpione, il Capricorno, l'Aquario ed i Pesci. G. 2 - Dicesi Sego da intagliare in acqua forte, Una sorta di sego, per
V. . a. 5. La pianeta di Mars alla venuta del diluvio si trov dare sopra i rami vernicati per l'acqua forte; ed una mescolanza
nel segno del Sagittario. (N)
di sego e d' olio. Baldin. (B)

226

SEGO

3 - * (Bot.) Albero del sego. V. Albero del sego. (N)


Szoo. [Pronome comp. V. A. V. e di1 Seco. V. Seco, 5. 6.
Szco. * (Geog) Citt della Nigrizia , capitale del Bambaru.-Lago
della Russia europea, detto anche Segozero. (G)

SEcoLA. (Bot) Sgo-la. [Sf V. e di Segale. Cant. Carn. 9. Non ci

SEGRETARIONE
3 - (Eccl.) Quella parte della Messa, che il sacerdote dice sotto

voce. -, Secreta, sin- Lat. secreta. Gr. uvarxi. Maestruzz. . 4.


Se innanzi alla consecrazione tu t'avvedi che l'ostia corrotta, ov
vero che non fosse di grano , levala , e tone un' altra e ricomincia

la segreta. E .7. Nota che se 'l prete si ricorda, dicendo la segre

mandate segola, n vena; Qui entran biade grosse.


ta, che commise alcuno mortale peccato, dolgasene, e propongasi
SecoLEA, Segol-na. N. prf Lat. Segolena. (In ebr. sceghel re
di
confessare il pi tosto che potr, e cos sacrifichi, e pigli il Sa
Cramento.
gina. In celt. gall. seaghlan re, persona inferma, colonna.) (B)
Secolo. (Agr) Sgo-lo. Sm. Lo stesso che Pennato, V. Lat. serra. 4 (Milit.) [Nome particolare di una Cuffia d'acciajo, che si por
Gr. rpiar. (Da Segare) Pallad. Febbr. 2. Il segolo, con che poti, tava sotto l'elmo a maggior difesa del capo. Cos chiamavasi an
non in gi ec. , ma in su sempre si vuole menare. Fr. Jac. Cess.
cora una Maglia finissima d'acciajo o d'ottone a tutta prova, che
Alla cinta aveva un segolo, ovvero pennato, con che si potan le si portava da' cavalieri anche quando erano spogliati delle altre ar
vigne e gli alberi, tagliandone il soperchio. Vett. Colt. 34. Deesi ec.
mi per difesa dal pugnale dell'assassino; cos detta quasi Difesa

levar via col segolo quel poco che ha roso e quasi abbruciato la se
ga. Buon. Fier 2. 4. 5. E potatoi, e segoli da nesti. E 3. 5. 5.
Buon villan qua giri segolo, Piantatore or curvi l'omero. E Salvin.
Annot. ivi Segolo, pennato, quasi piccola sega. (N)

Secomone. * (Mit) Se-go-m-n. Epiteto dato a Marte in una iscri

segreta..] Cecch. Servig. 3. 3. Fu fatto una sera correr tutta Via

Ghibellina, ed aveva la spada , Il giaco, la segreta, la rotella, I


guanti, gli stinieri. Corsin. Torracch. 4. 26. E fu il capo stor

dito, ma non tocco, Perocch'egli portava in pro di quelloUna sc


greta da pi d'un bajocco. (N)

zione e del quale non si conosce ilsignificato. (Par che vaglia prin SEGRETAMente, Se-gre-ta-mn-te. Avv. Con segretezza, [In segreto..] -,
cipe, capo, dall'ebr. seganim principi, capi. In ar. sciagiamon leone, Secretamente , Sagretamente, sin. Lat. secreto , clam, occulte. Gr.
sciaghemon avido ; sceg bellicoso, e muhejmin tutans Deus.) (Mit) xpv. Bocc. nov. 42. 14. E questo conviene che sia si segretamente
Seconbo, * Se-gn-do. Preposizione. V. A. V. e di Secondo. Guitt.
Lett. . . Recedestemi amico, che dovessi voi ammaestrare segondo

fatto, che il vostro avversario nol sappia. E nov. 77. 29. E appresso

lo stato vostro di vostra vita. E . 2. Segondo'l sommo saggio buono


Maestro mio mi degner di mostrare. E 25. 65. Segondo naturale

If 8. 86. E'l savio mio maestro fece segno Di voler lor parlar
segretamente Maestruzz. 2. 34. 2. Quando alcuno parla segretamente,
o manda alcuna scrittura ovvero messo ad alcuno Cardinale, quando

ed orrata giustizia. (V)


2 -* E nel sign. di Secondo, S. 4. Guitt. Lett. 3. 5. Segondo

segretamente con un suo fante se n'and a casa d'un suo amico. Dant.

sono rinchiusi per cagione della elezione del Papa. Vit. S. Gio.Bat.

anima vegetabile, participa l'uomo a piante, e segondo sensibile

258. Tolse questa testa , e involsela in qualche panno, e segreta

ad animale. Atto nel


non participa nulla lui , e atto segondo
ragione. E 22. 59. Savere vivere segondo carne secularmente. (V)

mente la sotterr.

3 -* Per Secondoch. Guitt. Lett.

4 Catuno animale, (segond

natura ammaestrato ha lui) fugge male e cher bene. (V)

SeconDo. * Avv. V. e di' Secondo. Guitt. Lett. 25. 6. Licite sono


divizie , acciocch tre cose vi siano : prima che giustamente siano

accattate ; segondo, che non siano tenute avaramente; terza, che


non siano male dispese. (V)

Segretamente diff. da In segreto. Segretamente indica un'azione

che si vuol tenere segreta. In segreto esprime qualche particolarit


dell'azione che non si vuole sia pubblica. Ci che si fa segreta
mente ignorato o vuolsi almeno che sia ignorato dai molti. Ci che
si fa in segreto, si fa in particolare non in pubblico, senza testi
moni. Segretamente si trama una congiura; In segreto si conferisce
qualche cosa all'amico. Si dir : Uscire, Andare, Venire segreta

Secone. (Ar. Mes) Se-gne. Sm. accr. di Sega. Sega grande; te mente, cio in modo e con fine di non essere visto; ma non si dir:
Venire, Andare in segreto. L'orgoglio s'insinua segretamente nel
Pi propriamente Sega senza telajo, in luogo del quale ha due ma
richetti. Lat. lupus. Gr. ropds , pravcv. Pallad cap. 4. Falci cuore dell'uomo ; anche l'uomo non orgoglioso s'applaude nel suo
da mietere, falci fienali, marroni e' scgoni per ricidere, lunghi d'un segreto d'una buona opera non compiuta. Segretamente si contrap
pone a Pubblicamente , In segreto ad In pubblico.
braccio, o cosi. Baldin. Voc. Dis. Segone, sega senza telajo, in
luogo del quale ha due manichetti; serve per rccidere a traverso il SecaETANo, Se-gre-t-no. Add. e sm. V.A. V. e di' Segretario. Dep.
Decam. 76. In certi testi antichi si truova segretano, in cambio di
legname intero, per farne toppi o rocchi come altri dicono. (A)
a - (Agr) Pennato o Segolo. Lat. serra. Gr. rpiav. Pallad. cap. 37. segretario, perch pu anche esser detto. (V)
Alcuni serbano il grasso dell'orso pesto coll' olio, e ungonn i se SeoRETARIA, Se-gre-t-ri-a. [Add. e sf Femmina, cui si confidano i
goni , co' quali potano.

SeconniA. * (Geog) Se-gr-bi-a. Lat.Segobriga. Citt di Spagna nella


provincia di Valenza. (G)

segreti.- , Secretaria, Segretcssa, Segretiera, sin..] Cr. alia v. Se

gretessa. Lib. Amor. 6. All'amatrice conceduto d'aver simile se


retaria,

(Colei che tiene segrete le cose che gli son conferite.]Franc.Sac


ch. Op. div. 43. Le femmine non sono segretarie, ch per la fra
dell'isola di Lusson della Columbia, detta anche Barquisimeto.(G) gilit tosto dicono il segreto.
Seca. *(Gcog-) Fiume di Spagna nella Catalogna.-Citt di Francia SEGRETAaAL, Se-gre-ta-ri--le. Add. com. Lo stesso che Segretariesco,

ScoviA (Geog) Se-g-via. Lat. Sccubia. Citt e Provincia di Spa

8na. - Nuova Segovia. Citt e Dipartimento del Guatimala. Citt

V. Leoni Lett. Berg. (Min)


nel dipartimento di Maina e Loira. (G)
Scaccante, Se-gre-gn-te. Part. di Segregare. Che segrega. V.di reg.(O) SeoneTARIATo , Se-gre-ta-ri--to. Sm. Carica o Uffizio di segretario.
Cas. lett. 38. Io ho avuto in animo di risegnare il segretariato a
Secnoaa, Segre-gre. [Att.] Separare. Lat. segregare, separare. Gr.
copie. Vend. Crist. Op. div. Andr. oa. Segregatemi''Barnaba e uno di questi miei nipoti. E 73. Tuo padre mi ha liberato il se
gretariato, cio rimborsato del costo di esso di avanzi fatti in quella
Paolo, in quella opera, cio dell'Apostolato, al quale io gli ho assunti.
ragione per mio conto. Buon. Fier. n. 3. q. Or torneremo a digru
2 - E n. pass. Separarsi, Disunirsi, Dividersi. Mor. S. Greg. Se
mar la biada Bel segretariato.
gregate da loro corpi, come si segregano le mature biade dalla terra.
SEGREGATo , Sc-gre-g-to. Add. m.
Segregare. Separato.] Lat. se SesRETARuesco , Se-gre-ta-ri--sco. Add. m. Di segretario, Apparte
nente a segretario. - , Segretariale, Segretarizio , sin. Salv. Av
gregatus, separatus. Gr. xpuo3iis. Mor. S. Greg. Segregate da' loro
vert. . 2. 5. Tra que' lor nuovi termini cortigiani, che essi appel
corpi, come si segregano le mature biade dalla terra. Serm. S. Ag.
lan segretarieschi, e pajon loro s leggiadri, non m'ha niuno che ec.
56. Ma voi , che siete segregati dal secolo, e sicte al tutto fuori del
non possa esprimersi nella pura favella.
mondo ec., dovete amare giustizia in ogni vostra operazione.
Scassa, Se-grn-na. tAdd e sost. com Dicesi in modo basso, a SEGRETAaio , Se-gre-t-ri-o. [Add. e sm.) Che s'adopera negli affari

Persona magra, sparuta, e di non buon colore. (Dall' ingl. scrag


gines astratto di scraggy sparuto, gracile, magro; o piuttosto dal
l'ar, che ha saghrr picciolo, esile, e sughran parvam, exilem rem
esse) Fir. Luc... Cos bisogna fare a queste segrenne, che ti han

segreti, e scrive lettere del suo signore. Altrimenti Segreto , Se


gretaro , Segretano, Secretano, Secretario, Secretiere, Segretiere ,
sin. Lat. a secretis , ab epistolis, intimus alicujus a consilis. Gr.
rv droppi ruv ypauuxrvs.

no cura alle mani. Buon. Fier intr..z.8. Io non vo' pi caccia Di que 2 - [Chi conserva, dispone e distende gli atti delle Accademie e delle

ste salamistre, Di queste spigolistre, Di queste tue segrenne. Alleg.

supreme magistrature Red. Ditir. 7. Ed il Segni segretario Scriva

gli atti al calendario.


67. Fingon la Fama sollazzante, vergine ec., e l'Avarizia una sc
grenna. Malm. a. 64. Eveduto ch'egli era una segrenna, Idest asciut 3 - Colui che tiene segrete le cose che gli son conferite, [Colui col
quale si conferiscono le cose segrete.] Lat. arcanorum celantissimus.
to, e ben condizionato, ec. Fortig. Ricc. La moglie ha da ire, Ma
senza te, che saresti un segrenna, Un fistelo da farla intisichire.(A)
Gr. r dirodinra sudAuora dropvrruvos. G. V. 9. 62. 1. La
SecaesucciA , Se-grennc-cia. Add. e sf: dim. di Segrenna, Red.Di cagione nullo sapea, se non certi segretari.
4 - * Spia. Buon. Fier. 2.5.7. Il dicon tutti i segretari miei. (E il
tur. Arian. Berg. (Min)
SEonennucciaccia , Se-gren-nuccic-cia. Add. e sf dim. ed avvilit. di Bargello che parla.) Salvin. Annot. ivi: Segretarii ... detto faceta
Segrenna ; e dicesi di Donna magra, accidiosa. Red. Ditir. Arian. mente, per le spie , che per onor di lettera s'appellano ne' bandi
i delatori segreti. (N)
Vattcne in precipizio, Brutta, segrennucciaccia, salamistra , Dot
5 - Domestico, Famigliare. V. A. non pi in uso. Vit. SS. Pad.
toressa indiscreta e spigolistra. (A)
-

Sroata, Segr-ta. Sf. Luogo segreto, tma in questo senso V.A.


e non piu in uso.] Lat. secrctum , locus secretus. Gr. drdpvpo

xepio. Virg. Eneid. M. E per la spilunca pauroso, dove sono le


segrete della Sibilla.

2 - Quella prigione nella quale i ministri dclla giustizia non conce


dono che si favelli a' rei che vi sono ritenuti. (V. Prigione.) Lat.

Occultamente con alquanti suoi segretari donzelli e donne se n'and


in Alessandria. Vit. S. Gio. Bat. 228. Scontr Pietro e Andrea, e

alcuni degli altri pi segretari , e partironsi dalle turbc. (A) (V)

6- [Usato solamente in forza di sm.fu detto dagli antichi per Luogo


segreto, Ripostiglio. Lat.secretum , locus secretus , conditorium. Gr.

drdpvtov xpio. Mor. S. Greg. Dee sollecitamente attendere di

volere
di s stesso nel segretario della sua mente sedere nclla
carcer secretns. Gr. drpvpcv 8segaarpucv. Varch. Stor. 6. 3. Tro
cattedra dell'umiltade.
vavasi in questo tempo nelle segrete, per dovere essere dalla Qua
rantia giudicato, il capitan Pandolfo Puccini. Salv. Spin. 4. 5. Ber 7 E per Sacrario , Sagrestia. Borgh. Vesc. Fior.422. Se n'aggiu
nab a quell'ora, e cosi la Rosa, saranno menati nelle segrete. Buon.
gmeva un'altra per quarta (parte delle Chiese), che e' chiamavano
er 4 ... Provai qual fusse pi Nero, oi bujo notturno, O quel Segretario , e altri Sacrario, e noi, come credo , Sagrestia. (V)
delle segrete, Ov'io rinchiuso fui. E Salvin. Annot. ivi: Segrete , SrcaeTaRione , Se-gre-ta-ri--ne. [Add. e sm.] accr. di Segretario. Al
Prigioni strette, dette in gergo dalla loro oscurit. Le bujose. (N)
leg. 163, Quelli antichi segretarioni della natura, del ciclo e della

SEGUENTE

SEGRETARZIO
terra cc. insegnavano agl'idioti dell'et loro la regola vera del viver

227

tutta rimessa obbedienza; e particolarmente allora quando, lo

trova

(ui Persona molto dotta nelle scienze naturali.) (A)

renitente a somministrarle quei medicamenti che con enconi di ni


Secretanzio, Se-gre-ta-ri-zi-o. Add. m. V. e di' Segretariesco. Gua racoli e con nomi di segreti pellegrini e reconditi, sogliono essere
giornalmente proposti e celebrati dal volgo ignorante.
rin. (A
se-gret-ro. Add. e sm. V. A. V. e di Segretario.Bocc. 4 - Al segreto, Di segreto, In segreto e simili posti avverbialm. vagliono
nov. 79.3. Perch mi trovava cos buon segretaro. (Qui nel sign. lo stesso che Segretamente. [V. Di segreto, e In segreto. (V. Segreta
mente.) Lat. secreto, clam, occulte. Gr. xpv. G. V. 9.94 . Rifecero
di Segretario, S. 3) (N)
Secnrreana, se-greteria. Sf) Luogo dove stanno i segretari a scri lega ec. co' Pisani ancora al segreto. Bocc. nov. 6. 35. Si fece in se
greto chiamar la balia. Maestruzz. 2.32.3. licito all'uomo di te
ver le lettere, e dove tali scritture si conservano
so
Non ritrovandosi nella segreteria alcuni libri pubblici ec. , fui co stimoniare di quelle cose che gli sono poste in segreto? Risponde san
stretto cc.
Tommaso: Di quelle cose che sono commesse all'uomo per confes
2 Le persone che s'impiegano in tal luogo. Bern. rim. - 2o. Se sione in segreto, in niuno modo ne dee testimoniare. Fir. Disc.an.
mondano.

- -

mi vedesse la segreteria 'ecCom'io m'adatto a bollire un bucato, ec.


3 * (Ar.Mes.) cassetta da riporvi lettere e scritture; altrimenti

24. Con questo bel discorso espeditosi il Re dagli altri della corte,

Scannello. Salvin. Annot. F. B. 5. 5. 2. Cassette per riporre le lettere


5

c scritture le chiamano oggi segreterie. (A) (N)

Szcneressa, Se-gre-ts-sa. Add. e sf. V. A. e probabilmente erronea.]


Femmina cui si confidano i segreti o che tiene segrete le cose. V.

e di Segretaria. Virg. Eneid. Grande segretessa aspetta le segrete


camere de' vostri regni. (Il Monti pensa che questo luogo del vol
garizzamento dell'Eneide sia guasto dai copisti, e per conseguente
la voce segretessa sia falsa. Egli opina che il citato luogo debba leg
gersi cos Te ancora, grande sacerdotessa, aspettano le segrete ca
mere de' nostri regni. Ved. Proposta, vol. 3. P. 2. p. 282.) (B)

si ritir cl Carpigna nella camera sua al segret. Bart. Uom. lett.


3o. Il bisogno non permette che stia ritirata, in segreto. (N)
- Proverb. Ingerirsi ne' segreti di Santa Marta: si dice di Chi s'in
o vuole inframmettersi nelle cose che non gli appartengono.Fir.
isc. an. 4. E
non bene ingerirsi ne' segreti di santa Mar
ta, n pigliarsi fastidio di quello che poco c'importa.
- (Ar. Mcs.) Cos chiamasi da' cappellai. Quella soluzione mer

curiale che serve a dare ai peli di lepre e di coniglio la propriet


di feltrarsi da s. (D. T.)
7

- (Marin.) Luogo del brulotto, dove il capitano d fuoco perfarlo


saltare, mentr'egli si ritira. (A) (S)

Szcnerezza, Segre-tz-za. (Sf) asi. di Segreto. Il tener segreto. Lat. SecRETo. Add. m. Contrario di Palese; altrimenti Occulto, (Nascosto,
fidelitas , fides. Gr. r riord, riordrms. Segn.

Pred. 2. 5. Lascia

Coperto, Celato, Riposto, Sepolto, Recondito ec., Secreto, Sagreto,


sin..] Lat. secretus, occultus, arcanus. Gr. xpvos. Bocc. nov. 7. 2.
Di ci ebbero insieme segreto ragionamento. E nov. 47. 7. Con as

mo stare ec., che cal le portiere, che chiuse le porte, che diman
d segretczza.
2 * (Icon.) Donna coperta di velo nero, seduta sul limitare d'una

sai discreto ordine e segreto , con gran consolazione insieme si ri

caverna, che sostiene sulle ginocchia un cofanetto chiuso, e che

ella in atto di sigillare; l' aperta a piedi una fossa per riporve
lo; dirimpetto le sia sulla roccia un'immagine di Arpocrate. (Mit)
Sccetena,Se-greti-ra. [Add. e sf V.A. V. e di' Segretaria..]Guid.
G. Per la mia segretiera addomandato, alla mia camera segreta

trovarono. E nov. 79. 4. Quanto questo voglia esser segreto , voi

il vi potete vedere. Varch. Ercol. 72. Tali persone, che non si vo


2

mente vieni.

gliono lasciare intendere, si chiamano coperte, segrete , e talvolta


cupe, e dalla plebe, soppiattoni , o golponi, o lumaconi.
- * Aggiunto di Porta. V. Porta, S. , 4. (N)
- * Segreto come un- dado : dicesi di Chi si lascia facilmente sco

Seoherene,Segre-ti-re. Add. e sm.1 V.A. V. e di Segretario.Guid. prire un segreto; detto cos perch il dado sempre scuopre qualche
G. Udendo egli la risposta del suo segreticre, ne'suoi dolori alquanto numero. (A)
trcspir.
4 - In forza di sm. parlando di Persona per Colui al quale si con
mo segreto, che non manifesta i segreti. Lat. arcanorum ce fidano i segreti; [ma in questo senso V. A. e dicesi meglio Se
landorum temax, tacitus, fidelis, fidus. Gr. r ardimrz rompv gretario. Lat. arcanorum celandorum tenax. Teseid. 4. 59. Che egli
rrdavos. Pass. 35. Dee essere ec. paziente , fedele, segretiere, ta

in tutto suo segreto il feo , Amando lui pi ch'altro servitore.

cito, pacifico.

Secnerissimamente, Se-gre-tis-si-ma-mn-te. [Avv.] superl. di Segreta


mcnte. Lat. occultissime. Gr. xprpirarx. Bocc. nov. 17. 28. Se

grctissimamente tutti i suoi cavalli e le sue cose fece mettere in


assetto. Varch. Stor. 15. 594. Venuta la sera, fecero segretissima
mente aprir la camera.

- Detto nel sign. di Segretario, S. 3. Filoc. l. 5. n. 57. O


notte fidatissima, segreta dell' alte cose, e voi, o stelle ec. (Nj
- (Segregato, Riposto, alla latina. Lat. secretus.1Bocc.nov.65. 6. Vide
per avventura in una parte assai segreta di quella, il muro alquanto
da una fessura essere aperto. Dant. Par. 25. 42. Poich per grazia

vuol che tu t'affronti. Lo nostro Imperadore anzi la morte''Nell'aula

Secaerissimo, Se-gretis-si-mo. [Add. m.1 superl. di Segreto.-, Secre

pi scgreta co'suo' Conti.

tissimo , sin. Lat. intimus, fidissimus. Gr. riordraros.


a - Confidentissimo , Fidatissimo. Bocc. nov. 17. 28. Con un segre
tissimo cameriere del Prenze , il quale aveva nome Ciuriaci segre

- " (Mit) Soprannome od Epiteto di Giove, quando era onorato


in particolare e senza confonderlo con gli altri Dei. (Mit)
Segreto diff. da Nascosto e da Occulto. Segreto indica Ci che non
dovrebbe manifestarsi, ma non sempre cos; Nascosto indica il

tissimamente tutti i suoi cavalli e le sue cose fece mettere in asset


3

io. E nov. 3.24. Per un suo segretissimo famigliare il mand alla

semplice fatto. Onde diciamo : Tenere nascosta una cosa segreta ;

figliuola.

e Palesare un segreto. Scala o Porta segreta, Stanza segreta; e non

ug

Occultissimo. F. V. Vit. Tadd. Dimostr le segretissime cose

altrimenti. Ognun vede che l'Occulto dei cuori Dio solo pu cono

dell' arti, nascoste sotto i detti degli autori. (N)

scerlo; ogni uomo avveduto legge spesso nel Segreto de'cuori.

Secnero, Segrto. Sm. Cosa occulta o tenuta occulta; altrimenti Sconero.


Avv. Occultamente, Segretamente. Lat secreto, clam, oc
Arcano, Mistero ec. Il Segreto alto, importante, profondo, po cultc. Gr. pvp. Bocc. nov. 6o. 8. Perciocch mai niuno non mi
litico cc. , Secreto , Sacreto , Sagreto , sin.1 (P. Arcano.) Lat.
arcanum , secretum. Gr. drpvpov, drpprov. ( Da secretum part.

di secerno io separo : e vale Cosa separata dalla comun conoscenza)


Bocc. nov. 27.3. Un segreto mi vi convien dimostrare. E nov. 65.
2 . Se tu fussi savio, come esser ti
, non avresti per quel modo

tentato di sapere i segreti della tua buona donna.E nov. 79.7. Egli
troppo gran segreto quello che voi volete sapere. Lab79. Al quale

posciach'io amic divenni, ogni mio segreto fu palese. Dant. Inf

vuol si segreto parlare, che egli non voglia la sua parte udire. Pe
cor. g. 4. n. 2. Torn in trenta di da Parigi molto segreto. (V)
Seouace , Se-gu-ce. Add. e sost. com. parlando di persona. Che
segue, Che va dietro. Lat. sequax. Gr. cxoxov9mrds. Dant. Inr:
. o. Per s natura e per la sua seguace Dispregia. E Purg. 8.
4o. Le tue parole e 'l mio seguace ingegno , Risposi lui , m' hanno
amor discoverto. Tass. Ger. 3. 3. La gencrosa i suoi seguaci incita
Co'
detti eec.coll'intrepido
sembiante.
il Lauro
Non pi l' edra
seguace. Atam.
(V) Colt. 5. 125. Non aggia
orb

3. 6. Che dal segreto suo quasi ogni uom tolsi. But. ivi: Tanto
gli venni in grazia, e tanta fede mi dava, che ec. quasi a nessuno

a Onde Esser seguace = Seguire. Dant. Purg. 2. o6. Ch


riso e pianto son tanto seguaci Alla passion, da che ciascun si spicca,
Chc men seguon voler da' pi veraci.
- Aderente, [Devoto..] Lat. scctator. Gr. dxdAovSos. G. V. . 7. 2.
Il figliuolo di Romeo de' Peppoli, e Goggiadini, e' loro seguaci. Pass.
235. Per la superbia cadde il primo Angelo, e rovin di cielo con
tutti i suoi seguaci. Dant.
9. 1. O Siumon mago, o miscrise
guaci. Petr. son.
. Quand'io v' odo parlar s dolcemente, Come

fidava suo segreto, se non a me.

, Onde Tenere il segreto= Non manifestare le cose occulte o


confidate. Lat. promisso secreto stare. Maestruzz. 2. 32. 3. Impe
n occh tenere il segreto di ragione naturale.

3 . * Esser lubrico nel segreto, cio Esser fucile a palesarlo;


contrario di Tenere il segreto. Pallav. Ist. Conc. 3. 4o8. E per

altra parte questa maniera di famigliari n anche sicura al nuovo


signore; imperocch sempre ritengono um non so qual affetto alla
parte antica, e se non per amore, per iattanza d' esser potenti a
farle pro , sono con essa lubrichi nel segreto. (Pe)
4 -- * E variamente. Alam. Colt. 5. 5f. Gi non voglio io pen

Amor proprio a' suoi seguaci instilla.


- * Susseguente. Ar.
o. o5. Simil battaglia fa la mosca au

dace Contro il mastin nel polveroso agosto , O nel mese dinanzi o


nel seguace , L'uno di spiche e l'altro pien di mosto. (Br)
sar ch'angello o fera Per segreto divin (per occulta virt divina) SEGueLA , Se-gu-la. Sf Lo stesso che Sequela, P. G. V. 9.3o5. 4.
Lasceremo alquanto delle seguele e avversit, che per la detta scon
prevegga il tempo Chiaro, o fosco che vien. (V)
a La parte intima del cuor nostro, Lo 'ntrinseco dell'animo. Lat. fitta avvennero. Esp. Salm. Onde non solo il Signore da' peccatori
animi latebrae, sinus, secretum. Dant. Purg. 2o. 96. Fa dolce l'ira
lieva il peccato , ma la seguela e l'uso del peccato.(Cio, quel che
-

tua nel tuo segreto. Lab. 5. Nel segreto loro hanno per bestia cia

seguita il peccato.)

scuno uomo che l' ama. Pass. 97. Il pcccatore risuscitato da Dio Sectente, Se-gun-te. Part. di Seguire. Che segue, Che viene dopo
dalla morte del peccato alla vita della grazia nel segreto della co immediatamente. -, Sequente , sin. Lat. proximus, scquens, sub
SC1clnd.
sequens. Gr. psgs, i dxdaouSos. Bocc. nov. 44. 5. Il d seguente,
vicino alla fine di Maggio, la giovane cominci davanti
3 Ricetta o Modo saputo da pochi di far checchessia. Lat. arcanum
inventum. Morg. 8' 23. Qui si conviene aver gran discrezione, alla madre a rammaricarsi. Dant. Par. 2. 5. Lo cicl seguente ,
Saper tutti i segreti a quant carte Del fagian , della starna e del c'ha tante vedute, Quell'esser parte per diverse essenze. E 5. 239.
cappone. E 8.28. Quanti segreti infino a domattina Ti potrei di Mi rispose Nel modo che 'l seguente canto canta. E 6, 73. Di quel
quest' arte rivelare! Red. nel Diz. di A. Pasta. In quelle ricette, che fe' col bajulo seguente , Bruto con Cassio nello 'nferno latra.
che dal volgo son chiamate segreti , si corre di strani pericoli ad - In forza di sm. e nel num. del pi Li seguenti si disse, antica

empiersene lo stomaco. Lo obbedisca (il medico) con una cicca e

mente per Li posteri. S. Agost. C, D. 1. 32, Eziandio sar forse

228

SEGUITABILE

SEGUENTEMENTE

incredibile , se fia inteso dalli nostri seguenti. ( Il lat. ha : a no a tProseguire, Continuare. Lat. continuare, pergere, prosequi. Gr.
stris posteris audietur.) (V)
staa. Bocc. nov. a. . Le comand la Reina, che una dicendone,
3 - E variamente. Bemb.Pros. 2. 89. Alquante stanze seguentisi l' ordine dello incominciato sollazzo seguisse. E nov. 5. 6. Quella
con le rime acconce a generar gravit. Vit. S. Dorot. 33 A sei che cominciata avea , e mal seguita, senza finita, lasci stare.
d del mese di febbrajo, cio il seguente di dopo la festa di ma 3 - Continuar a raccontare. Pecor. g. 1 . n. . Mi conviene dire l'o
donna Santa Agata , ec. Cavalc. Ati. Apost.73. In quella notte che rigine e la cagione, perch Fiesole fu disfatta, e poi seguire la e
dificazione di Fiorenza.(V) Ar. Fur. 2.76. Giacch stordita la don
'l d seguente intendea Erode di producerlo ai populo ec. Bocc. g.
2. n. 4. Il d seguente appresso ec. pervenne al lido. (V) G. V. zella giacque, Come io vi seguir nell'altro canto. E 5. 9a. Si lev
8. 3. Partitosene Giano, Federigo seguente suo fratello vi rimase l'elmo e f palese e certo Quel che nell'altro canto ho da seguire.(Br)
signore. (Cio, suo fratello seguente) (Pr)
4 Secondare. V. S. , . Lat. obsecundare, obsequi. Gr rx
Conforme , Somigliante. Vit. S. Gir. 2 . Egli m' iguale in priv.Bocc. intr. 5. Disposta sono in ci di seguire il piacer vostro
e in santit, perocch in tutta la sua vita fu seguente con E nov. 47. 2o. Rispose, che se ella il suo disidero di ci seguisse,
a mia. (V)

miuna cosa pi lieta le poteva avvenire.

5 - Col terzo caso e col v. Essere. Comm. Dant. Inf 6.3o4. Tra 5 - Escguire, Appigliarsi ad alcuna cosa, Metterla in esecuzione, in
li quali quello altro che seguente a lui . .. si chiama Montone.(N) effetto; ma in questo senso V. A. ) Lat. exequi, pergere. Gr.
6 - Di seguente, posto avverb. Successivamente, Susseguentemente. 8iarxiv. Bocc. introd. 39. Niuna riprensione adunque pu cadere
V. Di seguente. (A)

Per seguente, posto avverb. Per conseguente. V. Per seguente.(N)


- * In forza di avv. o prep. per Dopo Amm. Ant. 93. Coman
damento di Pitagora fu, ch seguente a Dio da venerare la ve
rit. (Iat. proxime a Deo.) (V)

ScueTruere, Seguen-te-mnte. Avv. Conseguentemente. Lat. ex

in cotal consiglio seguire ; dolore e noja , e forse morte, non se


guendolo, potrebbe avvenire. E nov. 25. 1o. Quantunque, per segui
re il comandamento fattole dal marito, tacesse. E nov. &o. 23. Al
quale piacendo il fatto, si mise in avventura di volerlo seguire.
Car. Lett. ined. . no3. E se altro vi pare ch'io debba seguire
intorno a ci cc. (Quasi Seguir di fare, Seguitare, Continuare) (N)

consequenti , consequenter , Ulpian. Gr. cxoxov9s. Filoc. . 3o. E 6 - * Portare innanzi o Sccondare. Petr. canz. ( Nel dolce tempo)
seguentemente essi con tutti i loro discendenti rivolse alle sue case.
st. 3. Io segui tanto avanti il mio desire Ch'un di cacciando ec.(V)
Coll. SS. Pad. E poi seguentemente quello che dice che fu posto 7 Dicesi Seguire alcuno e vale Essergli seguace. Poliz. Orfatt.
in umoroso , e sotterrato in terra. Difend. Pac. A cui sia l'autorit
5. Ciascun segua, o Bacco, te. Gozz. Rim. (Bibl.Enc. It. 17. 246)

dell' leggere , e seguentemente d'instituire l'altre parti della citt. Ognun segua e imiti me. (N)
a - Poscia, Appresso. Lat. proxime , subinde Dant. Purgao. 25. 8 Dicesi Seguire alcun alla seconda e vale Andargli a verso. V.
Seconda , S. 3. (N)
Seguent nente intesi: o buon Fabbrizio , Con povert volesti anzi
vii tute , Che gran richezze posseder con vizio. Fior. S. Franc. 9 Dicesi Seguire il passo e vale Continuare il cammino. V. Passo
&9.
Venne san Francesco
a porgere il calice della vita all'i suoi frati, sm., S. 36. (N)
e cominci a
a fate Giovanni cc. E dopo lui seguentemente
-* E Seguire i passi di alcuno = Camminargli d'appresso. V
santo Francesco il porgea a tutti gli altri, ec. (V)
Passo sm., S. 36, 2. (N)
Srouesza, Seguen-za. Sf) Quel che seguita, Continuazione. Lat. hi 1o Dicesi Seguire il sembiante, i sembianti di alcuno e vale Ac
storiae tenor, series. Gr. icropias 3cxi. M. V. 9. 5o. tit. Sc compagnarlo con gli occhi. Dant. Par. 27. Lo viso mio seguia li
guita la seguenza della compagna. Franc Barb. 96 a 1. Come di suoi sembianti , E segni fin che 'l mezzo per lo molto Gli tolse 'l
mostra ben la sua seguenza.
trapassar del pi avanti. (N)
2 - Gran numero di cose , come Seguenza di uccelli, di topi e si 11 Dicesi di cose vedute o simili. Seguir la mente e vale Rimanere
mili. Lat. copia, vis. Gr. iv regia.
nella memoria Dant. Par. 14. Ma Beatrice, s bella e ridente Mi si most
che tra l' altre vedute Si vuol lasciar che non seguir la mente. (N)
Seouestao, Se-gu-stro. Sm. V. e di''Sequestro. Salo. Avvert. . 3.3.
19. Seguente e sequente, seguestro e sequestro , freguentare e fre 12 Dicesi Seguir la norma, e vale Tener l'ordine, Seguiture
il costume o simile. V. Norma, S. 3. (N)
quentare, e qualunque altri del medesim genere. (V)
Srcucio, Se-g-gio. [Sm.] Spezie di bracco i detto cos dal seguitar 13 - Dicesi Seguir l'orma, e vale Tener dietro. V. Orma, $. 3.(N)
ch'e' fa lungamente la traccia delle fiere. Lat. canis odorus, vel sa 14 Dicesi Seguire una strada e vale Batterla, Camminar per essa.
gax. Gr. xvur indirns. Gr. o. 29. . Le lepri spezialmente si Petr. canz. 39. 6. Che la strada d' onore Mai nol lassa seguir chi
prendono con cani; ma per trovarle bisogna cani chiamati segugi , troppo il crede. Fr. Jac. T5. . . . Correndo va allo 'nferuo Chi
cotal via scguisce. (In
esempi detto figuratamente.)
ovvero bracchetti , i quali quanto pi sottile odorato hanno, tanto
migliori sono. Lib. Viagg. A Cana sono molti lioni, i quali sono 15 - Dicesi di alcuno che Segue al nome il fatto e va'e Divenir tale
di nome e di fatto. G. V. lib. 7. cap. 3. Ma poco dur , che se
s grandi razze, come di segugi. Lor. Med. canz. 75. 2. Co' miei
guirono al nome il fatto (i frati Godenti). (V)
segugi ed io la seguitai. Bart. Ben. rim. pag. 3. io
1799)
16 * E nel sign. del $. . col Di. Mor. S. Greg. T. . 72. Ora
Quand'io la veggo, ... Dietro le vo, com' a lepre il segugio;
tener non mi pu siepe n fosso. (B)
mai segue di parlare ec. (Cio, tempo che si proceda a parlare.)
- Per simil. (anzi con traslato arditissimo e non imitabile.1 Fir.
Borgh. Fr. Disf 33. Segua di considerare la voce gallos. ec. (V)
Car. Am. Past. l. 4. Seguirono poi per molti giorni di sacrificare,
Trin. . 2. Il traditore si credeva torni la preda, la quale tanto
di festeggiare e di far pasti. (Br) Segm. Stor. ( Bibl. Enc. It. 36.
tempo fa io ho seguitata co' segugi de'miei pensieri.
SrcuiDiLLA. * (Mus.) Sc-gui-dil-la. Sf. Aria di canto e di ballo molto
.) Seguir nel secondo luogo di mettere le cose seguite in Italia e
fuor d' Italia con brevit.
in uso nella Spagna, la cui melodia d' un movimento vivace. (L)
SecuienA (Bot) Se-guira. Sf. Genere di piante dicotiledonee a fiori 17 * N. ass. nel sign. del S. . Alam. Colt. n. 7. Mostra Quel
imperfetti, di famiglia indeterminata, e della poliandria monoginia che val l' arte ch'a natura segua. (V)
di Linneo, che lo intitol al botanico francese Gian-Francesco Se 18 Ripigliare il ragionamento. Bocc.g. 6. n. 7. Adunque segu pre
-

guier. Vien caratterizzato dal calice a cinque sepali persistente, stamente la donna, dimando io , ec. (V)
dalla mancanza della corolla, e da una capsola a qualuro ali con 19 Venire in conseguenza. Borgh. Vesc. Fior. 366. Da tutto que
una sola celletta indeiscente che contiene un solo seme. Lat. se
guiera. (N)
-

sto ne segue conseguentemente, che ec. quello non sia il legittimo


titolo ec. (V)

Secumento, Se-gui-mn-to. [Sm.1 Il seguire ; altrimentiSeguitamento, 2o - Succcdere, Accadere, Avvenire. (V.Nascere.) Lat. sequi, accidere,
Proseguimento , Continuazione. Salvin. Disc. 3. 2. La virt ed ii
vizio, e il seguimento di quella, e lo scansameuto di questo Bemb.

contingere, evenire. Gr. vvu 8aivstv. Bocc. intr. 7. Oltre a questo, ne

Lett.

seguio la morte di molti. E nov. 29.7. Se voi non ci guerite, fac


cendoci rompere il nostro proponimento, che volete voi che ve ne

aveva cominciato a dispensarsi dall'obbedienza, in seguimento della

segua ? E num. 8. Se io vi guerisco, che merito me ne seguir? E


nov. 45. no. Conoscendo il male che a' prcsi giovani ne poteva se

sua ambizione , rispose ec. (A)

guire. Cas. lett. g. Monsignor d'Avanzone scrive a V. M. Cristia

Hovvene dato conto volentieri, acci vediate che i vostri prin


cipi hanno buon seguimento. Accad. Cr. Mess. Ma egli che gi

Srcuire , Se-gui-re. [Att. anom. Andare o Venir dietro; e dicesi tanto


nissima tutto quello che seguito di qua. E 55. Ringrazio la sua
divina bont di quello che seguito e seguir di me. Petr. Tr.
del corpo quanto dell'animo, e d'altre cose ; altrimenti Seguilare.
Continuare.) Lat. se qui. Gr. axoxov9 riv. (In lat. secum con se.
Mort. cap. 2. La notte che segui l'orribil caso. (N)
n ar... sej seguente. In cbr. tsuq aderire tenacemente. In sass. secan, 21 - Ridondare, Tornare. Moral. S. Greg. T. . 26o. Ci gli segue
in ingl. io seek andar ci
Bocc. nov. 43. 6. Cominciarono a
in gravissima pena. (V)
fuggire, e costoro a segui gli. Petr. son. 265. Ed or convicn che col o2 Passare Borgh. Orig. Fr. 277. Or seguendo all'altre consi
derazioni che ci sono, resta a parlare della trib. (V)
pensier la segua. Dant. If . 13. Ond'io per lo tuo me' penso
23 Restare, Rimanere. Bar. Giamp.lib. 2. Per pi chiara notizia delle
e discerno. Che tu mi segui, ed io sar tua guida.
2 [Nota uscite antiche. ] Franc. Barb. 223. 3. Perocch chi
cose che seguono a dire, mi fa bisogno mettere qui avanti la figura.(Br)
sguisce (segue) ben costei, Averia gi per lei Stato tra i buoni, e cam 24 Avere effetto. Vit. S. Gir. 95. Se ci siamo colpevoli , siamo
paria da'rei. Tesorett. Br. Che la buona natura Si rischiara e pulisce,
contente che tu lasci seguire la giustizia. (In questo senso il Bocc
disse in Teodoro e la Volante : Vada innanzi la sentenza.) (V)
Se il buon uso seguisce. (Cio, seconda. ) Cr. n. 1. 2. Innanzich
non ispirato pentimento con danno di persone, o d'altra familiar 25 - * (Mus) Segne, Siegue, Poi segue : simili espressioni trovansi
alle volte negli spartiti manoscritti dopo qualche segno di richiamo,
cosa, poi tostamente seguisca (segua) Dant. Par. 9. 24. Del suo pro
indicando cos f copista di continuare nel testo musicale dopo la
fondo, ond'ella pria cantava, Seguette, come a cui di ben far giova.
-

tale ripresa. Talora si mette a pi della pagina la parola Segue ,


(Segu, cio, continu,prosegui, n. ass. e nel significato del Sig.)(N)
invece del V. S. o V. cio Volta subito o Volta. (L)
Cavale. Espos. Simb.
85. Retardandoti che non lo seguischi (se
guo) E. 39. Acciocch meriti d'impetrare lo suo ajuto, seguisci Sscorta, Sc-gu-ta. Sf. V. e di' Seguitamento. Dep. Decam. of
(segui) l'esempio della sua santa vita. Stor. Barl. 4. fo lassai tutto
Quanto al trovarsi ialora ( il verbo Potere) senza seguita di altro
quanto io aveva e
(seguolo, cio Iddio,) e faccioli grazia
verbo, non pu aver dubbio. (V)
cc. E 45. Lassarono le ricchezze di questo mondo e seguiscono (se Srourt Aeile, Se-gui-t-bi-le. Add. com. Da esser seguito. Lat. dignus,
guono) Ges Cristo. Bocc. g. 4, n. . Voglio che ne
ragiona
quem
scquatur.Com. Par. 3. Iddio conosce l'essenza sua, siccome
menti cc Pampinea ragionandosguisca (segua) (V)
seguitabile dall'uomo; cognosce quella, siccome propria idea dell'uomo,

SEGUITAFUMO

229
sesurraruno, Se-gui-ta-f-mo. Add. m. comp. indecl. Soprannome sign.1 Lat. quem qnis sequitur. M. V. 3. 33. In questa contenzio
dato da Omero al topo domestico. Salvin. Bratrac. (A)
ne messer Rinaldo Orsini, ch'era senatore, prese l' arme , e segui
Securtamente, Se-gui-ta-mn-te. Avv. Di seguito, Continuatamente. Lat.
tato dal popolo cacci di Roma Luca Savelli co'suoi seguaci.
Agost.
Mann.
pugiter , assidue. Gr. Bmvsxs, d8a Asirras. Segner.
2 Succeduto, Conseguito. Amet. 5o. Qual selva fu, o qual lieta
SEICELLE

. 3. Non solo al principio della vita spirituale hai bisogno d'una


speranza) Col seguitat ben , mi desse mai Tanto di gioja , ec
tal grazia, ma successivamente, ma seguitamente, ma sempre Sal 3 - Secondato , Contentato. Fav. Esop. 64. Si pu intendere per
Non
pi
queste
,
i compagni avran passate
vin. Odiss. 2. 74. Poich
la scure i cinque sentimenti del corpo, i quali ec, seguitati ne'loro
di otti allor seguitamente. Quale a te degli due sar il cammino. (B) appetiti ec., levansi in superbia.
Seeurtamento, Se-gui-ta-mn-to. [Sm.]

seguitare. [I Altrimenti Se

Securtatone, Se-gui-ta-to-re

Verb.m. di Seguitare. Che seguita, Se

quela , Seguimento ec. -, Seguita, Inseguitamento, sin. 1 Lat. se

guace. , Secitore, sin. Lat. sectator. Gr. dxd'Aov9os. Amm. Ant

quela. Graxoxo9ia. Sen. Pist. Che cosa ragione? Seguitamento

&.. ... La mondana gloria fugge i suoi seguitatori, e seguita i fug

della natura. Com. Inf. 8. Ragione seguitamento di natura, o vero gitori. Floc. 5. 267, Come adunque diremo che tal signore si deg
una potenzia che discerne il bene dal male. Albert. cap. 45. La ra gia seguir per bene proprio del seguitatore ? Cavalc. Med.cuor.So
gion della natura chc dunque? E seguitamento della natura.
no dunque questi tali figliuoli e seguitatori del Diavolo. Mor. S
scorranr, Se-gni-tn-te. Part. di Scguitare.) Che seguita ; (altri
si pensano molti seguitatori d'errori. Coll.Ab. Isaac
Come
Greg.17.
cap.
E per il Salvatore comande al suo seguitatore, ch'egli si
menti Seguitatore , ] Seguace. Lat. sectator. Gr. dxdxovSos. Franc.
Barb. g. 1 . Se con medici sarai , Tratta con lor del conservar spogliasse , e uscisse dal mondo.
sautade , E di moralitade Colli filosofi e lor seguitanti. Dav. Tac. SecuitATRIce, Se-gui-ta-tri-ce. Verb. f I di Seguitare. l Che seguita
-, Seguitrice , sin. Lat. sectatrix, consectatrix. Gr. i dxAov9os.
Perd. Eloq. 4zo. Lo giovane discepolo ajutante, e li giudizi se
guitante, dirozzato e avvezzo alle spese altrui ec.poteva da s solo Vit. SS. Pad. Di cotesti fue discepola e seguitatrice la santissima
Candida, figliuola di Trojano maestro delle milizie dello 'mperado
subito trattare ogni causa. (N)
Scorran, Se-gui-t-re. [Att. Seguire, in tutti i suoi significati-, re. Teol. Mist. Cos la gente disposta espressamente seguitatrice

L' anima non possente di virt segui


Asseguitare , Inseguitare , sin. (V. Continuare.) Lat. sequ . perse degli atti eterni. Fue.
qui, sectari, insectari, pergere. Gr. docv9 , 8xsv, giva. tatrice la volont del corpo. Dant. Conv. 64. Altre leggi sono, che
seguitatrici
di natura.
part. di seguire. ) Petr. canz. 4o. 6. S'altri mi serra sono quasi
(Lungo
Da seguito
tempo il cammin da seguitarla. Ovid. Pist. Colli miei occhi Srouro, S-guito.(Sm. Seguitamento ; e comunemente s'intende d'uo
,
e
io
io
non
ti
potei
pi
discernere
Corteo-l
sempre ti seguitai; e quando
Compagnia, Accompagnamento, Corteggio,
mini; altrimenticomitatus
Grrripos, orripm, dxoAcvSiz.
colli occhi nmiei seguitai le tue vele.
-

Onde Seguitare le pedate di alcuno = Andargli dietro. V.


Pedata , S. , 2. (N) .

- - Proseguire o Ripigliar la domanda. Bocc. g. 4. n. 6. Quindi,


dopo alquanti di seguitando il podest quello che domandato a
vea ec. (V)
3 Conseguire, Acquistare, Ottenere. Cavalc. Frutt. ling. 37.Con
siderando lo smisurato beneficio e frutto che ne seguitiamo. E Espos.

, famulatus.
Lat. caterva ,
Bocc. nov. 4f. 4. Senza altro seguito d'alcuno, sopra. la nave
de' Rodiani salt. M. V. 9. 8. Ciascuno de' banderesi ha il seguito
di mille cinquecento popolari bene armati, e in punto a seguirgli
a ogni loro posta.
2 - Aderenze. G. V. r. 2. . Per la sua forza e seguito signoreggi
tutte le schiatte de' figliuoli di No.
3 - Esito, o piuttosto Progresso, Ci che va seguendo o succedendo

Smb. . 69. Poco e breve 'l diletto, per rispetto del fastidio e
on. Giamp. p. 96. Se siamo buoni, seguiteremo la beatitudine di

o progredendo. Lat. progressus. Grarics. Albert. cap. 6o. I

cominciamenti sono in nostra balia, ma lo seguito e la fine giudica


ventura,
Secuito , Se-gni-to. Add. m. da Seguire. Che seguito , e' succeduto.
vita eterna. (N)
- - Conservare, quasi Continuare o simile. Fior. S. Franc. 77. Red. lett. Occh. Dmr poscia a scrivere fino alla sua morte, seguita
L'uomo non debbe mai cessare di combattere , per poter seguitare nel mese di Dicembre dell'anno 14o8.
2 - Preterito. Lat. praeteritus. Gr. rposAA9s. Dant. Par. 24. 1o .
la grazia che ha ricevuta da Dio. (V)
5 Produrre, Portar di conseguenza. Din. Comp. l. . Questo La pruova , che' ver mi dischiude , Son l'opere seguite.
vituperio e danno che l'uomo ne seguita in presente ed in futuro. (V)
-

rincipio seguit agli altri gonfalonieri uno male uso, perch, se dis 3 - Riputato , Accreditato, parlando di persona.1 Stor.Pist.52. Ban
secondo le leggi , il popolo dicea ch' erano crudeli ; e che duccio de Bonconti ec. , uno de'pi seguiti cittadini di Pisa
4 - Ed in forza di sm. Avvenimento, Successo. Fir Dise a 3o.
erano vili, se non disfaceano bene affatto. (P)
- Compiere di formare disegno o altro che si stava facendo. Dant. Di poi avuto il Re in disparte, gli domand del seguito. Fag.Com.
Pur. 8. Con poco moto seguit l'imprenta. (Cio, condusse a fine Non doveva alla fine venir pubblicamente alla luce dopo qualche
l' immagine) (N)
il seguito ? (A) Ner. Samin. 1 . 19. Per farlo alfin capace
Perseguitare , I Inseguire. Lat. persequi , insectari. Gr. xtv. dimora
del seguito. (N)
Ricordialesp. io. E per non lasci di seguitare la Chiesa. Boco. Seountaice, Segni-tri-ce. Verb. f di Sguire. Che segue, Lo stesso
nov. 43. 4. Non avendo spazio di far nozze, perciocch temevano che Seguitatrice , V. Vit. SS. Pad. . 253. Di costei fu discepola
dr esser seguitati. Nov. ani. 9. Li venne un quadrello per la fronte e seguitrice la santissima e nobilissima Candida, 'figliuola di Trajano
-

disavventuratamente, ch la contraria fortuna, che 'l seguitava,

maestro della milizia dell'Imperadore. (V) (La Cr. qui legge Segui

l'uccise. (V)

tatrice.) (N)

N. ass. Venir dietro. Bocc. nov. 43. . Ad essa seguitarono Seounzione, Se-gui-zi-6-ne. Sf1 V. A. V. e di Esecuzione. Eat. exe

molti lieti giorni. Dant. Par. . 72. E quei , fuor ch'uno , S

gni

quutio. Gr. arascrs. G. V. 7. 37. . E cosi con grande effetto e

terino a tua ragion distrutti. Stor. Barl. 44. Conviene che tu ec. dpere mise a seguizione. Ovid Pt. 47. Che dinanzi a suoi cocchi
seguiti a colui che t'ha chiamato. (V)
il suo comandamento si mettesse a seguizione.
venir in conseguenza, Risultare. Bocc. nov. 6o. 7. Poco del Secullo. * (Min.) Se-gl-lo. Sm. Specie di terra o sabbia, dall'ispe
t' altrui fatiche curandosi , dove la loro utilit vedessero seguitare. zione della quale pretendono alcuni conoscervi al disotto una vena
, Cavalc..Specch. Cr. cap. 4. Poniamo che altro uomo o angelo d'oro. (Segulla dicesi in ebraico il peculio, il tesoro, e vale an
Singolare.) (O
che Esimio,
avesse potuto satisfare e ricomperare,s ne seguitava questa incon Secundo.
Fiume della Repubblica di Buenos
* (Geog.)
venienza, che l'uomo sarebbe rimaso scrvo di quello uomo o di
(G)
Ayres.
quello angelo che lo avesse ricomperato. Passav.Specch. Penit. Distin. Sectaa. (Geog) Se-g-ra. Una delle Sierre o Catene di monti nella
-

. cap. . Conciossiacosach tutti siamo malfattori ec., seguita che


Spagna. iume di Spagna. (G)
giustamente noi meritiamo tormento e pena. (P)
(Geog) se gu-si--ni. Abitanti del piccolo Stato di Se
, E col Si. Sallust. Catil. 5. Avvegnach non egual gloria sectssi.
gusio nella Gallia Cisalpina Transpadana. - Antichi popoli della
si seguiti allo scrittore che al fattore delle cose. (N)
no Continuare , col Di. Borgh. Orig. Fir. 28. Seguitarono di mano Gallia Celtica. (G)
Secusio. * (Geog) seg-si-o. Antica citt della Gallia Transpadana,
in mano gli altri Pontefici di batterla (quella moneta.) (V)
oggi Susa. (G)
1 Continuare a dire, a scrivere..] Bocc. nov.56. 1. La Reina im Sri,
S-i. Add numerale tcom. indecl. composto di due volte tre, e
Seguita ora collocato tra 'l cinque e 'l sette. 1 Lat. sex. Gr. g. ( In celt. gall.
pose il seguitare alla Fiammetta Cavalc. Pungil. 6.detrazioni
E
coloro
le
odono
che
volentieri
di vedere il peccato di
32. Or seguita di vedere del peccato degli adulateri. (V) Varch. s e sea, in irland. s, in basco seyr, in ebr- scese , in pers. sces,
Lez. ined. nella collez. d' Op.Sc. lett. T. 2. p. 4. Come quando come pnre in illir., in tcut. sehs, in ted. sechs, in island, in isved
in indost. xax, in kanurino so, in
a uno che gi abbia cominciato a scrivere, e scriva tuttavia, di ed in dan. sex, in fiamm. ses,
marasato saha, in kuncano soh, in Tonkinese sau ec) Dant. Par
ciamo Scrivi , cio, Seguita di scrivere. (P)
no - Avvenire, Succedere. Dant. If 25. Io non gli conoscea ; ma 978. Che di sei alle fannosi cncuila. Fr. Rag. 38. Ma a cagione che
al voi non vi maravigliatech io vada distribuendo cos ogni cosa per
per Vole.
alcun caso,
Come suol
c'seguette,
Se. 2.Che
. l'un
. . Enomare
per per
(V) seguitar
Jac. Cess.
convenette.
l'altro
sei , e' mi par convenevole il mostrarvi che cosa me ne porga ca
-

temperamento e pietade gli seguit questo che cc.

rg. 24.

9. Quant mal , quante guerre, quante risse Son per te seguitate,


oi rendo mostro. (N)

a me in volgar per sei befane.

2 Per Molti Lasc. Spir. . 3. A che si vorr egli servire della

3 - - Riuscire , Venir fatto. Introd. Virt. 85. Perch non li segui


* tavan le cose del mondo tutto a sua volont, ne fu tanto nell'animo

dolente, che ne infern della persona. (Pr)

gione. Malm. 9. . La guerra, che in latino detta bello, Par brutta


mia negromanzia? Tr. A sei cose. (Qui il numero determinato pel
numero indeterninato.) (V)

3 - Dicesi, in modo basso, Porre cinque e levar sei, e vale Rubare

Procedere, Tirare innanzi. Vit. S. Gio. Batt. 213. Confor

V. Porre cinque e levar sei. (A)

tati, fratel mio, di seguitare per innanzi grandemente e perfetta Sei. Pronome. p. A. p. e di S. Gr. S. Gir. 3. Perocch tal fede
mente in tutte le cose. (V)
morta in si medesimo. E 9. Chi verace carit vuole avere, tra
5 - Lasciarsi trascorrere , Ridursi o simile. Vit. S. M. Madil.8.
vaglisi d'amare tutti uomini comunalmente, come s medesimo. (V)
-

onde (ta Maddalena per lo esserle stato tolto lo sposo) poi se Sense. (Geog) Se i-be. Citt dell'Isola
(G)di Barberia.(G)
di Haiti F.
Seuno. * (Geog.) Se-i-bo. Lat. Seibus, Rubricatas.
guitata a tanta disperazione. (V)
surro, Se-gui-t-to. Add. m. da Seguitare. Seguito, nel primo Seuceta. (Geog) Se-i-clle... Fr. Sechclies. Arcipelago dell'Oceano
ocat. VI,

3o

23o

SEICENTO

SELENE

N. pr.. m. Lat. Scla. (Dall'ebr. scialahh inviare, rilc

SeLA,

indiano, che comprende le isole Seicelle propriamente dette o di


gare.
lahe , ed il gruppo delle Alniranti. (G)
Seicento, Sc-i-cen-to. Add. numerale indecl. che contiene sei centi Soter(Bot)Sc-la-gine-e. Add. e sf pl. Lat. selagineae. Famiglia

moja., Sccento, sin. Lat. sevcenti. Gr. gaxro.M. V.6.35 Sci

di piante erbacee o suffruticose, caratterizzate da fiori spicati o aco

cento de' loro fanti ppi, forniti di seghe cc., furono mandati per

rimbo terminali cinti da brattee; il calice monofillo tuboloso persistente

acqua al navilio.

variamente diviso; la corolla ipogina, monopetala fatta a tubo cot

2 Parere il seicento, dicesi di Persona che in fatti o in parole si


stimi oltre al convenevole o che abbia grande apparenza. [V. Secen
to, S. 3, 2.] Varch. Ercol. 67. Fu tratto da quelli che, parendo
loro essere il seicento, hanno sempre in bocca mille.

lembo diviso in tre o cinque parti; stami aumccati al tubo in numero


di quattro, didinamici o eguali; l'ovario semplice superiore e non ade
rente al calice collo stilo semplice ; il frutto membranoso a due cet.

lette con uno o due semi attaccati all'apice diquesto, embrione d

Sep. N. pr. m. (Dall'ar. scejjid principe , signore.) Figlio di

ritto con radicetta ascendente nell'asse di un persperma carnoso. (N)


Zopiro nella tragedia del Maometto. E perch egli indotto per SLAco. *(Bot) S-la-go. Sm. V. G. Lat. sclago. (Da selas, selaosu
zelo di religione a trafiggere il padre, si d per antonomasia il suo
c). Genere di piante e tipo d'una famiglia dello stesso nome, della
nome a Chu fanatico partigiano di qualche setta, od anche ad un
didinamia giunospermia di Linneo, che ne comprende alcune del ca
po di Buona Speranza, di vago aspetto e che amano i luoghi aprici
sicario per fanatismo politico. (O)
SeiDrmeEnoA. * (Geog.) Se-i-dem-br-ga. Citt della Slesia. (G)
ed esposti alla luce. Il carattere di tal genere e un calice persisten
SrupUR. (Mit.Scand) Se-i-dr. Sm. Cos chiamavano gli antichi Islan
te, "loso, diviso in quattro o cinque lobi, la corolla tubotosa cot
desi la pi terribile delle malie che opravasi col fuoco. (Mit)
leno tre a cinque lobi , l' ovario superiore, uno o due semi in
Seioni. (Mit. Maom.) Se-i-ghi. Cos chiamasi il predicatore delle Mo viluppati dal calice. (Aq) (N)
schee. (Mit)
2 - Nome di una specie di Licopodium , osservabile per le sue
figlie lucenti. (Aq)
Seri. * (Geog) Sei-ki. Popoli dell'Indostan. (G)
SeL. * (Gcog.) S-il. Una delle isole Ebridi. (G)
Seaconrrr. (Mit.) Se-lago-n-te. Epiteto di Apollo, come padre

SELANDA. (Gcog) Se-i-ln-da. Isola della Norvegia. (G)

SrLLE. (Geog) Fiume di Francia. (G)


SENI. * (Milit.) Se-i-m-ni. Add. e sm. pl. Specie di soldatesca
turca a cavallo, che fornita dalle famiglie infeudate di terre in
ricambio di tal benefizi e ragguagliatamente alle loro rendite. Detti
anche Timarioti o Timariotti. (In pers. semend cavallo. ) (O)
Seimila, * Se-i-ni-la. Add. numerale com. comp. indecl. contenente sei
migliaja. , Semila, sin. Bemb. Stor. 3. 34. I Fiorentini ec. con
ogni cura e diligentia fatti seimila fanti, a Pisa ec. n' andarono. (V)
Seis. (Geog.) Isola dell'Atlantico. (G)
SNNI. (Geog) Sc-in-ni. Citt dell' Impero Birmano. (G)
Sei No , Se-i-no. [Sm.] Si dice ne' dadi Quando due hanno scoperto
sei; oggi pi comunemente Sino. But. Purg. 6. . Cio terno cd
asso, cinque e ambassi , duino e tre, e cos quattordici, seino e due.

tore.

Sein.
N. pr. m. Lat. Seir. (Dall' cbr. saghuir ispido.) (B)
SEIRAM. * Cog) Se-i-rm. Citt della Tartaria

(G)

, Sclagono , sin. (Dal gr. selas luce , e gonevs geni


it

SeLacono.
* (Mit)N.Se-l
go-no. Lo stesso che Selagonete, V. (Mit)
SELAI ,
pr.. m. Lat. Selhai. (Dall' cbr sceluhhoth propa
gini.) (B)

SeLAMANr. * (Mit.) Se-la-m-ne. Nome sirio di Giove. (Mit)

SeLamaica. * (Geog) Se-lmbri-ca. Lo stesso che Agromela, V.(G)


SELAM . (Geog) Se-la-m. Isoletta dello Stretto d'Ormus sulla costa
d'Arabia. (G)

SLAnca. (Geog)Se-ln-ga. Isoletta dell'Arcipelago delle Molucche.(G)


* (Geog) Se-lan-gis Fume detl' Isola di Sumatra (G)
sSELAncis.
Se-lr-gi-o. Lat. Selargius. Citt dell'isola di Sar
degna. (G)
-

SELAsroRA. (Mit) Se-l-sfo-ra. Lat. Sclaphora. Epiteto di Diana ,


considerata come Lucina. (Dal gr. selas luce, e phero io porto.)(Mit)
SrLAsia. (Mit) Se l-si-a. Epiteto di Diana, considerata come Luna.

SERIDio. (Bot.) Se-i-ri-di-o. S m. V. G. Lat. seiridium. ( Da sira (Dal gr. selas luce.) (Mit)
catena, fune.) Genere di piante crittogame della famiglia de' fun SEL. * (Geog) Citt della Baviera. (G)
ghi , stabilito da Nees d' Esenbek, distinte da sporadi oblunghe SELEA. * (Gcog) Sl-ba. Isola dell' Adriatico. (G)

riunite da filamenti in guisa che presentano una catenella. (Aq)


Sensi. * (Chi) S-i-si. Sf V. G. Lat. seisis. (Da siso fut. di sio io vi
bro) Specie di protuberanza della spina dorsale dell'omoplata, o
delle ossa del torace. (Aq)

SEL AsTRELLA. (Bot.) Sel-ba-strel-la. [Sf. Lo stesso che) Selvastrella ,

[Pimpinella , V.] Dav. Colt. 98. Di Febbrajo semina cavoli ec.,


prezzemolo , selbastrella , ec. Soder. Colt. 83. Se tu metterai nel

fondo loro ( de' tini ) a bollire cc. mughetto , selbastrella e simili,

SrusTTono.* (Mit.) Se i-it-to-no. Epiteto di Nettuno, come scuotitor prenderanno l' odor medesimo che hanno dette erbe.
della terra. (Da sio io scuoto , e cthon terra.) (Mit)
SeLoe. * (Geog) Sl-bo-e. Isola, Lago e Citt della Norvegia. (G)
SesLAo, Se isla-o, Ciaslas. N. pr. m. (Dall'illi. cjelosilan poten SELEv. * (Geog) Lat. Salebia. Citt d'Inghilterra. (G)
SeLce. (Min.) S-ce. [Sf V. L. sinc. di Selice.] Pietra; (ma per lo
tissimo) Re di Dalmazia nel nono secolo. (Mit)
Seismometno. * (Fis.) Se-i-sm-me-tro. Sm. V. G. ( Da sismos tre
pi si dice di una Pietra dura, liscia, simile al corno, che taglia
muoto, e metron misura.) Istrumento di fisica recentemente inven il vetro, o almeno lo solca, e percossa coll' acciajo scintilla.],

tato da Coulier, e col quale ei crede poter misurare l' intensit ed

Selice, Silice, sin. (V. Focaja.) Lat. silex. Gr. riprns. (Silex dal

osservare la direzione dei tremuoti. Esso consiste in un vaso pieno

l'ebr. selegh che vale il medesimo.) Petr. son. 64. Pu quello in


ne, che nel gran vecchio Mauro Medusa , quando in selce trasfor

di mercurio in forma di segmento di sfera, alla cuiparte superiore


troncata , sono radicati molti orifizii , da' quali esce il mercurio ed
in quantit facile a misurarsi se si comunica all' apparato qualun
que movimento. Cos l'intensit della scossa si misura colla quan
tit di mercurio uscito , e la direzione se ne determina col prendere

mollo. Cr. 1. 8.3. Ancora sotto le radici de' monti e nelle dure sel
ci si truovano l'acque abbondevoli, fredde e sane.
2 Usato anche come sm. in sign. di Pietra in

Maff. Vit. S. Anselm. cap. 6. E non pass molto che da quel

duro selce cominci a sorgere una limpidissima acqua cd ottima.(P.V.)


una media fra gli orifizi estremi pe'quali uscito. (O)
SisorioDe. * (Zool.) Se-i-so pi-gi-de. Sm. V. G. Lat. seisopygis. (Da 2 - Spezie di pietra naturale pi dura. LV. Selice, 5. 2.]
siso fut. di sio io agito, e pge natiche.) Cos denominato un 3 Dicesi Selce viva La Pietra viva. (A)

genere d' uccelli dall' abitudine che hanno di scuotere la parte po

4 - * Dicesi Selce romana la Melilite. (O)

steriore del loro corpo; onde i Latini li dissero Motacilla, e gl'Ita SecIARE, Sel-ci-re. [Aut.] Lastricare ( di selci; altrimenti Acciot

liani Squassa coda o Codatremola: appartengono all'ordine de' pas


seri. (Aq) (N
SeisTan

tolare , Ciottolare. , Inselciare , sin.1 Lat. silicibus sternere. Gr.

A9 orrporvvstv. Cr. alla v. Ciottolare, S.


Se-i-stn. Sm. Paese dell'Afganistan, gi provin SELcATA,
Sel-ci-ta. Sf Lastrico di strade, e propriamente Quella

cia dell'impero Persiano, oggi deserto. (G)

SistrA. (Zool) Se-i-s-ra. Sf. G. Lat. seisura. (Da siso fut. di


sio io agito, e ura coda.) Genere d' uccelli compreso nell'ordine de'
posseri, stabilito da Vigors e Horsfield, ai quali applicarono tal no
me dai moto irregolare della loro coda. (Aq) (N)

spessa e regolare unione di selci onde si cuoprono regolarmente le


strade, e che battute formano un pavimento forte, unito e resistente
al peso de'carri. Altrimenti Lastrico.-, Seliciato, sin. Baldin. Dec.
Dipinse due facciate d'una casa di cantonata verso la selciata di S.

Francesco. (A)
SeLcIATo , Sel ci-to. Add. m. da Selciare. Lat. silicibus, stratus. Gr.
19dovrperros. Cr. alla v. Ciottolato , sm.
siste in un pezzo di pietra senza alcuna forma determinata. (Mit)
SevA. (Mit) Se-i-vi-a. Setta di Bramini specialmente consacrati SELcioso,Sel-ci-so. Add. m. Che della natura della selce. Gab. Fis.(A)
-

A. (Mit. Scand) Sei-ta. Idolo adorato da Lapponi, che con

al culto d'Irora o Eswara, ch'essi riguardano come superiore a Sele. (Geog.) S-le. Lat. Silaris. Fiume del Regno di Napoli che
sbocca nel golfo di Salerno. (G)

Visn. (Mit)

Srx. * (Geog.) Citt di Francia nel dipartimento dell'Arriege. (G) Selec , S-lec. N. pr. m. Lat. Selec. (Dall' ebr. tzel ombra , prote
SA. * (Mit.) S-ja. Una delle campestri divinit de'Romani, che pre zione, onde tzillech la tua ombra, la tua protezione.) (B)
sedeva alla conservazione delle biade finche erano rinchiuse nella ter SELEE, * S-lef. N. pr. m. Lat. Seleph. (In ebr. tzeleth , da tzel om
ra o, come altri dicono, alla seminagione. (In celt. gall. siol, in sass. bra , protezione) (B)
sawan, in iugl. sow, in ted. sdien, in illir. sejati seminare. (Mit) (N) SeLeima. * (Zool.) Se-l-i-ma. Sf V. G. Lat. seleima. (Da selas ful
Saniano, Se-ja-ni--no. N. pr. m. Lat. Sjanianus. (Appartenente gore.) Nuovo genere di pesci, proposto da Bovdich con un pesce
a Sejano.) (B)
delle isole di Capoverde, ragguardevole pel lucidissimo color d'oro
ro, Se-j-no. Npr. m. Lat. Sejanus.(Attinente a Sjo) Elio, di cui ornato; vien compreso fra gli acantopterigi. Cuvier sospet
Prefetto del Pretorio, primo ministro e favorito di Tiberio, poi fatto ta che sia lo Sparus salpa. (A) (N)
Seesrr, S-le-mit, Selomit. N. pr. m. Lat. Selemith. ( Dall'ebr
da lui strangolare. (B) (Mit)
Sio, Sejo, N. pr. m, Lat. Sejus. (Dal celt. gall. seiseil piacevole, scelemoth perfetti.) (B)
gentile.) Gne. Cavaliere romano fatto uccidere da Antonio , e Selene. (Mit.) Se-l-ne. Nome greco della Luna, e vuolsi cos detta
-

---

padrone del celebre cavallo che diede origine al proverbio : Avere


il cavallo di Sejo, o il cavallo sejano, per indicare un disgraziato
ogetto ad un funesto fine, perch tanto egli quanto i tre altri pos

perch splende di una luce rinnovata, non ricevendola che dal Sole.
(Secondo i pi, vien da selas, luce, e nea nuova. Per altro in celt.
gall. solus vale luce e luna. Di pi sol val sole, e lean seguitare ,

esori di quel cavallo malamente e prematuramente finirono.-Stra imitare, andar su le tracce ; onde selene o sia sol lean naturalmente
bone. Cavaliere romano, padre di Sejano. (Mit)
significa seguace, imitatrice del sole.) (Mit)
eta. (Geog) Se-jur. Fiume della Turchia asiatica in Siria. (G) Serne. * (Zool.) Sf . G. Lat. selcuc. (V. Seleniani.) Genere di

23

SELICIATO

SE IL ENEGONIA

pesci, stabilito da Lacpde nella divisione de'toracici con due spe SeLesocnosia. * (Astr.) Se-le-no-gno-si-a. Sf V G. Lat. selenognosia.
cie del genere Zea di Linneo ; e cos denominati dalla conforma
(Da selene luna, e gnosis cognizione.) Conoscenza, Dottrina, Scian
za della Luna. (O)
zione del loro corpo, e dal colore generalmente argenteo d'una delle
dette due specie. Abitano ne' mari dell'America meridionale , ove Salesocnosra. - (str.) Se-le-no-gn-sta. Add. e sm.
G. Lat. e
lenognosta.
(V. Selenognosia.) Chi ha conoscenza della Luna, Co
sono noti col nome di Guarperva o Pesce luna. (Aq)
a - * (Chir.) Macchia bianca nella cornea, secondo un' altra pro

noscitor della Luna. (O)

nuncia detta anche Seline. Dicesi pur cos una Macchia semilunare Selesocoso. - (Bot) salen-go-no. Sm. V. G. Lat. selenogonos. (Da
selene Luna, e gonevs genitore.) Nome col quale dagli antichi ai
delle unghie. (Aq)
conosceva la peonia,perch si credeva atta a far comparire o na
SeleNeconiA. * (Bot.) Se-le-ne-g-ni-a. Sf. V. G. (Da selene Luna, e
scere i corsi lunari o mestrui. (Aq)
gone genitura.) Lo stesso che Peonia , V. (Aq)
SeLENGA. * (Geog.) Se-ln-ga. Fiume della Mongolia e della Russia.(G) SeLenocnaria. (Astr.) Se-le-no-grafi-a. Sf VG. Lat. selenographia.
(
Da selene Luna, e grapho io descrivo. ) Descrizione delle parti e
SelenchiskA. * (Geog) Se-len-ghi-ska. Citt della Russia asiatica. (G)
delle varie fasi della Luna. -, Selinografia, sin. (A) (Aq)
Seleni.* (Arche.) Se-l-ni.Sm. pl. Specie di focacce rotonde e larghe
a foggia di dischi lunari, o, secondo altri, cornute a mezzaluna, SelesocnApico. (Astr.) Se-le-no-gr-fi-co. Add. m. -Appartenente a se
lenografia. (A)
delle quali facevasi uso ne'sacrifici alla Luna. (Aq) (Mit)
Selenia. * (Bot) Se-l-ni-a. Sf. V. G. Lat. Selenia.(V.Seleniasi.) Ge Selenoocna. * (Astr) Se-le-no-lo-g-a. Sf VG. Lat. selenologia. (Da
selene
Luna, e logos discorso) Discorso intorno alla Luna. (O)
nere di piante della famiglia delle crucifere , e della tetradinamia
Sf V. G. Lat. se
siliquosa di Linneo, stabilita da Nuttal, che comprende una sola SELenoTopocRAFIA. * (Astr.) so
lenotopographia.(Da selene Luna, topos luogo, e grapho io descrivo.)
specie, cio la Selenia aurea, che ha l'aspetto d'una brassica, ma
Descrizione topografica della Luna. (O) (N)
il frutto della lunaria. (Aq)
-

SeLEI Asi. * (Med.) Se-le-ni-a-si. Sf V. G. Lat. seleniasis. (Da sele

Selesoropocnarico

(Astr.) Se-le-no-to-po-gr-fi-co. Add. m. V. G.

Aggiunto di tutto ci che spetta a selenotopografia. (O)


ne Luna.) Malattia in cui gl'
risentono l'influenza della luna,
ed a certe fasi vengono presi da sonnambolismo, da epilessia ec.(Aq) SeLesio, se-lsi-o.N. pr. m. Lat. Selesius. (Dall'ebr. tel ombra.)(B)
* (Geog.) Se-le-snd. Stretto del Mar Baltico sulla costa
SELENATo.* (Chim.) Se-le-ni--to. Sm. V. G. Lat. selenias. (V. Sele s
niasi.) Sale formato dalla combinazione dell'acido selenico con una

della Russia. (G

SeLETAI , *
base salificabile. (Aq)
scodella.) (B)
Selenico. * (Filol.) Se-l-ni-co. Add. m. V. G. Di luna, Apparte

N. pr. m. Lat. Selethai. (Dall'ebr. tzalahhauh


-

Sere. (Mft Egiz.) se-l te. Nome egizio della seconda Minerva ,

nente alla luna. (O)

2 - * (Chim.) Acido selenico : Acido che risulta dalla combinazione


dell'ossigeno col selenio, il quale si ha cristallizzato in tetraedri, che
ottiensi trattando il selenio coll'acido nitrico. Quest'acido si vola
tilizza in vapori giullo-carichi, sublimandosi sotto la forma di te
traedri bislunghi, che godono di certo loro splendore particolare;
attrae l'umido dall'aria, si stempera facilmente nell' acqua calda,
da cui si precipita sotto forma di prismi bislunghi dopo un lungo
raffreddamento. E pure solubile nell'alcool. (Aq) (O)
SeLenno.* (Chim.) Se-l-ni-o. Sm. V. G. Lat. selenium. (V. Seleniasi.)
Corpo combustibile semplice, che ha molta relazione col solfo, sco
perto da Berzelio nel 1817 nelle miniere di Fahlan in istato di
combinazione col rame , coll' argento e col piombo; e secondo lo
stile degli alchimisti cos denominato. Questo metallo ha colore gri
gio con grande lucentezza metallica; la sua spezzatura vitrea :
sebbene duro e friabile, riesce tanto tenero da potersi scalfire col
coltello e ridurre facilmente in polvere dotata di colore rosso-cari
co. E' un cattivo conduttore dell' elettricit e del calorico, si ram

figlia del Nilo.

9)

Serro, Se-ltto. Add. m. V. L. V. e di''Scelto. (Dal lat. selectus scel


to.) Baldin. Dec. Che il dottissimo Possevino nella sua biblioteca
seletta parlasse di lui. (A)
2
(Mit) Dei seletti, lo stesso che Dei scelti. V. Scelto , 5. 5.
Tass. lett. famil. 8. Ma il Petrarca nel Trionfo di Amore la com

prende ( Minerva ) sotto quello universale : Tutti son qui prigion


gli Dei di Varro. Perciocch ella non solo fra gli Dei di Varrone,
ma fra' seletti. (V) (N)

-- _

SeleuciA. * (Geog) Seln-ci-a. Lat. Seleucia. Antica citt della Ba


bilonia dell' Asia Minore nella Cilicia. (G)

Seleuciani. (St. Eccl) Seleu-cini. Eretici del quarto secolo, che


elbero per capi Seleuco ed Ermia, perci detti anche Ernani. Essi
sostenevano che la materia eterna, che Dio ha corpo, che le

anime furon tratte dalla materia , od almeno che essendo compo

ste di fuoco e di spirito, non dovevano esser battezzate coll'acqua;


in conseguenza, in luogo di battesimo, marchiavano in fronte i loro
proseliti
con un ferro rovente. Pretendevano poi che tutto il male
sparso nel mondo proceda da Dio o dalla materia ; che non v

mollisce quando venga esposto al calore ; alla temperatura dell' a


cqua bollente diventa semiliquido, e si fonde compiutamente a qual
alcuna risurrezione da attendere , oppure ch'essa non altro che
che grado di pi, riducendosi finalmente in certo vapore rosso privo
di odore, il quale diretto sulla fiamma di una candela si tinge in la continua generazione degli uomini; che il paradiso visibile ;
azzurro e sparge un forte odore metallico : questo vapore si con che G. C. ha fermato il suo trono nel Sole ec. (O)
densa in una massa rossa a cui la fusione fu riprendere il proprio SeleccioE. - (Geog) Selu-ci-de. Sf Antica provincia della Siria,
detta anche Tetrapoli. (G)
colore grigio e l'aspetto metallico. (Aq) (O)
2 (Bot.) Cos chiamasi anche la Peonia, altrimenti Selenegonia.(Aq) Seleccioe. * (Zool. e Archi.) Add. e sm. Nome dato dagli antichi a
Selenire. (Min. e Filol.) Se-le-ni-te. Sf V. G. Lat. selenites. (Da selene qualche specie di uccelli che si credevano mandati da Giove a di
struggere le cavallette; ed in generale cos chiamasi ogni Uccello
Luma.) Sorta di pietra che gli antichi credevano nascere nell'Ara
che si pasce di locuste. Domenic. Dial. Impr. 2. L'una delle quali
bia , diafana e contenente l'immagine di una Luna, ed avesse la
propriet di crescere o diminuire al pari di lei. Presso i moderni (imprese) fu quando egli venne alla guerra di Siena , ch' egli port
non che il Solfato di calce nativa, o pi propriamente una varie nella bandiera per impresa un uccello chiamato Seleucide , il quale
del monte Cassino , per distruggere le
t del solfato di calce naturale trasparente come il vetro, e fendesi fu dato da Dio agli
locuste
che
mangiavano
loro
tutte
le biade. (P. V) .
in sottilissime lamine. In alcuni luoghi si usa in cambio di vetro ,
' per serrare le finestre delle case; ond' chiamata ancora Speculare , Seleucio , Se-lu-ci-di. Add. pr. pl. Di Seleuco , Discendenti di
Seleuco. (Mit)
per essere trasparente e lucida come sono gli specchi. Mattiol. (A) (O)
SrLenti. * (Filol.) Sele-ni-ti. Cos chiamaronsi i supposti abitanti a * (Crn.) Era de' Seleucidi. Due portano questo nome: la prima
dalla morte di Alessandro, l'altra detta anche de' Siro-macedoni,
della Luna. (Aq)
Setenrrico. (St. Nat.) Se-le-niti-co. Add. m. Di selenite. Che contie dalle prime conquiste di Seleuco Nicatore nella parte d'Oriente
ne selenite, Che della natura della selenite. Gab. Fis. Cristallo
quando form il suo regno di Siria. (Mit)
-

- -

selenitico. Targ. Selenitico ingemnuamento. (A)

2 - * Dicesi Materia selenitica La materia speculare o gessosa. (A)


S Lennroso. * (Chim.) Se-le-nit-so. Add. m. Che contiene solfato di
calce. Lat. seneliticus. (A. O.)

Selecciese, Se-leu-ci -se. Add. pr. com. Di Seleucia. (B)


Seleuco, * Se-l-u-co , Zaleuco. N. pr. m. Lat. Seleucus, Zeleucus.
( In illir. o slavo seljak contadino, da selo villa, terra. In celt. gall.
seochlan un vecchi, seulaich suggellare, siolach prolifico, seolach
direttore, ingegnoso ec.) Fondatore della dinastia macedone detta
dal suo nome de' Seleucidi, che regn dopo Alessandro per circa
tre secoli sulla Siria e la maggior parte dell'Oriente; fondatore di

Seleniuro. (Chim.) Se le-ni -ro. Sm. V. G. Lat. seleniurus. (V.Se


leniasi.) Sostanza composta di selenio e di un corpo semplice, diverso
dall'ossigeno, e dall'idrogeno , che corrisponde ai solfuri idru
Seleucia, di Antiochia, di Apamea, di Stratonicea ec. ; sopran
ri ec. (Aq) (O)
nomato Nicanore o Il vincitore de'vincitori.- Nonne di cinque altri
Sennak. (Geog) Se-len-nk. Fiume della Russia asiatica. (G)
suoi discendenti, il secondo soprannomato Callinico, il quarto
Seteno, * Se-l-no. N.pr. m. Lat. Selenus. (V. Seleniasi.) Pastore
ilopatore, il quinto Nicatore, e ilsesto Epifane.- Re del Bosforo.
Tessalo sposo della ninfa Argiria. (B) (Mit)
Matematico favorito di Vespasiano.- Eresiarca del quarto secolo,
2 (Mit.) N.
Una delle Plejadi. (Mit)
capo de' Seleuciani. (B) (Mit) (O) Selesocr'ALo. * (Filol.) S-le-no-c-fa-l. Add. m. V. G. ( Da selene
Servcast.
* (st. Ecc) sei-fugi-ni. Setta di Eretici, detti anche
Luna, e cephale capo.) Figura, che ha una luna in luogo di capo;
Ermogeniani. (Ber)
vedesi nello Zodiaco di Tentira. (Mit)
set esopia. * (Poes.) Se-le-no-di-a. Sf. V. G. Lat. selenodia.(Da Se. Sclese. * (Geog) Sl-ge. Antica citt dell'Asia nella Panfilia. (G)
Settee. (Min.) S-li-ce. Sf Lo stesso chel Selce , V. annaz.Ar.
lene Luna, ode canto.) Inno alla luna. (O)
SrLeNodroMA. * (Astr.) Se-le no
V. G. Lat. selenodro
cad. egl. no. Gi mi rimembra che da cina un clice La sinistra
cornice, oim, predisselo, Che'l petto mi si fe quasi una selice. (B)
mia. (Da selene Luna, e dromos corso) Trattato del corso della luna
2

[E nel sign. di Selce, $. 2.1 Fr. Giord. Pred. S. 4. Ancora si


e de' prognostici da ricavarsene. (Aq) (N)
Setenolo. - (Bot.) Se-le-no-fil-lo. Sm. V. G. Lat. selenophyllos. scrive con penna di ferro in pietra di selice, acciocch sieno lettere
(Da selene Luna, e phyllon foglia.) Nome specifico dato da Taber cavate in pietra fortissima, che non ne vanno.
-

---

na Montanus all' oenanthe fistulosa , a cagione delle sue figlie so

miglianti al selenio o peonia. (Aq)


SelenocAmiA. (Med.) Sc-le-no-ga-mia. Sf V. G. Lat.

Seliciaro, Se-li-ci-to. w m. Pavimento o Strada coperta o lastricata


di selici. Lo stesso che Selciata , V) Lat. silic un , stratum. Gr.
rvprderprov. Viv. Disc. Arn. 7. Compresivi ec. lastrichi e sli

nottambulismo, tratta dal volgar pregiudizio che la Luna, essendo

ciati per nuova strada, ed altro. Buon. Fier.2. . 7. Per le medesine


piogge Rotte le strade, e i seliciati sconci, A schivarne lo 'nciampo

particolarmente ie finestre aperte, attiri i sonnamboli. (A)

all'ore oscure Le lanterne assai giovato

(Da selene Luna, e gamos nozze) Denominazione data da taluni al

232

SELDAR

SELLOA

SLIDAR. * (St. Mod) Se-li-dr. Add. e sm. Titolo di uno de'quattro


grandi ufficiali della porta Ottomana ; i pi vicini alla persona del

o - Dicesi Tornare in sella e fig. vale Rimettersi in essere,


come i bravi cavalieri in giostra che caduti da cavallo subito si ri
mettono in sella. Monigl. Dram. (A)

Gran-Signore. -, Silidar, sin. (O)

Ssionomi. * (Geog) Se-li-dr-mi. Lat. Halonnesus, Chelidromia. Iso


la dell'Arcipelago. (G)
SeLioEmsTADIA. * (Geog.) Se-li-gem-st-di-a. Citt del Granducato di
Assia Darmstadia.

11 Dicesi Votar la sella e vale Cader da cavallo, propria


mente nel giostrare. Nov. ant. 39. . Guilielmo si vant, che non

avea cavaliere in Proenza, ch'e' non gli avesse fatto votare la sella,
e giaciuto con sua mogliera.

SrLichen. * (Geog.) Se-li-ghr. Lago della Russia europea. (G)


2 E per simil. Dant. Purg. 6. 89. Che val, perch ti raccon
ciasse il freno Giustiniano , se la sella vota ?
SELim, * S-lim. N. pr.. m. ( In ar. selim integer vitis , incolumis ,
pacificus.) Nome di tre imperatori ottomani. (Mit)
13 Per simil. del S. . Sedia, Sede. Onde i significati meta
SamenuA. * (Geog.) Se-lim-bri-a. Antica citt della Tracia. (Mit)
forici test mentovati. Lat. sedes. Gr. px. Dant. Purg. 6. 92. Ahi
SsLimno. * (Geog) Se-li-mno. Lat. Selymnia. Citt della Turchia eu
gente, che dovresti esser divota, E lasciar sederCesar nella sella.
ropea nella Bulgaria. (G)
2 Predella , Seggetta ; onde Andare a sella = Cacare. I V. Andare
Se-li-na, Selino. Lat.Lissa. Citt dell'isola di Can
a sella, S. 2. Lat. cacare, ventris onus deponere, egerere. Gr.xesuv.
C,
3 * (Arche.) Sella solida : cos chiamavasi una Sedia fatta di un
SrLirA. * (Chir.) Sf. Lo stesso che Selene , V. (Aq)
sol tronco di legno, su cui sedevano gli Auguri allorch prendevano
Selirico- (Chim.) Se-li-ni-co. Add. m. Aggiunto di un acido parti l' augurio. (Mit)
colare, scoperto da Peschier nel selinum palustre. (O)
cuaule: * Sedia guernita d'avorio, sulla quale avevano di
SELno , * Seli-no. N. pr. m. ( In gr. hals, halos mare. In celt.gall. ritto di assidersi i grandi magistrati di Roma, che se la facevano
seol navigare , sail mare, sailean braccio di mare, salina baja pro portar dietro dovunque andavano. (Mit)
fonda.) - Figlio di Nettuno e padre di Elice. (Mit)
3 Familia Rica : * Seggetta
per le necessit corporali. (Mit)
4 GestAroRIA : *
ttiga o Portantina ordinaria, il cui uso
2 - (Geog.) Fiume della Acaja dell'Elide della Sicilia. -

co

Citt della Cilicia. Citt di Sicilia, detta anche Selinunte. (G)

era permesso a chicchessia. (Mit)

SeLino. (Bot) Sm. V.G. Lat. selinum. (V. Seleniasi.) Genere di piante
a fiori polipetali della pentandria diginia , famiglia delle ombrel
lifere, che ha per caratiere l'involucro universale e parziale di mol
te foglioline , il calice monofillo brevissimo, la corolla di cinque
petali a forma di cuore , l'ovario inferiore con due stili ripiegati,
frutto ovale-bislungo formato da due seni piani schiacciati applicati
l'uno rimpetto l'altr con tre o cinque nervi pi o meno rilevati, ed i
quali hanno la forma di una luna crescente., Ipposelino, sin.(Aq)(N)

4 - * (Anat.) Sella equina, Sella turcica: Escavazione nella super

ficie superiore dell'osso sfenoide che d ricetto alla ghiandola pi


tuitaria. Lat. sella equina , sella turciqua.
O.)
SeLLA. N. pr. f. Lat. Sella. (Dall'ebr. tzel ombra, protezione.)(B)
2 - * (Geog.) ntica citta dell'Egitto dell' Epiro. Fiume della
Messenia. Fiume di Spagna. Una delle Orcadi australi uel
l'Atlantico.

SELLAcciA , Sel-lc-cia. Sf pegg. di Sella. Capor. (A)


SELLA1, Sl-la-i. N.pr. m. Lat. Sellai. (Dall'ebr. selah esaltazione.)(B)
SELLAo. (Ar. Mes.) Sel-l-jo. [Add. e sm.] Che fa le selle , [e le al
tre parti del finimento de' cavalli, non che tutte le cose necessarie
per adoprare i cavalli da sella o da tiro.1 Lat. ephippiarius. Gr.
irriorods. Conv. 155. Al cavaliere dee credere lo spadajo, il fre
najo , e 'l sellajo, e lo scudajo. Franc. Sacch. Op. div. 137. ll frc
najo e 'l scllajo serve al maggiore: a cui serve ? alla cavalleria.
-

SrinocALnno. * (Arche.) Se-li-no-c-li-no. Sm. V. G. Lat. selinocha

limon. (Da selene luna, e chalinon freno.) Cos in Critodemo, citato


da Du-Cange , viene chiamato il freno de'cavalli, perch curvo a
guisa di mezza luna. (Aq)

SELinocRAFIA. (Astr.) Se-li-no-gra-fi-a. Sf. V. e di Selenografia. Gal.


S st. 4. lo non so che ci sieno stati in terra selinografi curiosi ,

che per lunghissima serie di anni ci abbiano tenuti provvisti di se


linografie cosi esatte, che ci possano render sicuri nessuna tal mu SELLARE , Sel-l-re. [Att.] Metter la sella. Lat. ephippium imponcre.
Bocc. nov. 39. o. Fatti sellare i cavalli, and via. Pass. 6. Conan
tazione esser gi mai seguita nella faccia della Luna. (N. S.)
SELinooRaro. (Astr.) Se-li-n-gra-fo. Add. e sm. Descrittore delle cose d che i cavalli tosto fossero sellati, e immantanente ogni uomo si par
lunari. Lat. selinographus. Gal. Sist. 4. lo non so che vi sieno tisse. Alam. Gir. 17.3o. Fa scllare i cavai; l'arme si veste Con la
fretta maggior, che voi vedeste. Montecucc. Imparando il cavaliere
stati in terra selinografi curiosi , che cc. (N. S.)
Selinunzuo. * (Mit.) Se-li-nn-zi-o. Epiteto di Apollo , perch aveva ad armeggiare, a salire, scendere, sellare e dissellare i cavalli.(Gr)
2 [E n. ass.] Pataff . Or non sellar, ma leva lo camato.
un tempio ed un oracolo a Selino o Selinunte. (Mit)
Seliqua. (Bot.) Se-li-qua. Sf Lo stesso che Siliqua, V. Pallad. B. D. SELLARIA, * Sel-la-ri-a. Sf Strada dove stanno i sellai. Capor Berg (O)
Dic. 3. Le selique si serbano lungo tempo , se si spandono sulle SrLLA Rio. * (A clie.) Sel-l-ri-o. Add. e sm. V. L. Il servo che por
tava la sedia al suo padrone; Quello che ne' circhi e ne'teatri dava
grati, o graticci. (V)
-

senooasrao. * (Filo.) Se-li-qu-stro. Sm. V. L. Specie particolare di

a nolo i cuscini da porsi su' gradini. Lat. sellarius. (Mit)

2 * E nel fem. Sellaria dicevasi un Roma Qualunque donna di


mala vita, dal costume che tali femmine aveano di sedere alla porta
Selia. * (Geog.) Selkirk. Ciu e Contea della Scozia- (G)
SeL.A. (Ar. Mes) Slla. Sf) Arnese delle cavalcature, che loro si de'lupanari. Lat. sellaria. (Mit)
sedile ad uso delle donne. (Mit)

pone sopralla schiena, per poterle acconciamente cavalcare. Varie SELLAsiA. (Geog) Scl-l-si-a. Lat. Scllasia. Antica citt della La
ne sono le forme. Le parti principali di questo arnese sono: l'archet conia. (G)
to, l'arcione, l'arcione di dietro, gli ardiglioni, le bande dell'arcio SeLLAto, Sel-l-to. Add. m. da Sellare. Che ha la sella in dosso. Lat.
ne, la bardella, il burello, il cappelletto della fonda, la ciappa, le instratus, ephippiatus. Gr. ricrearxyuvos. Nov. art. 39. 1. Fcce ve
cinghie, il codone della groppier, i controcignoni, le correggie, la nire suo destriere sellato e cinghiato bene. Stor. Pist. 7. Lo cavallo
falsa martingala, il falso seggio, le fibbie, le fonde , il fusto della di messer Zarino, ch'era sellato e covertato. Serd. S tor. Ind. .
sella, il garbo , la groppiera, la gualdrappa, la paletta, le paniot 448. Fece condurre mule sellate e addobbate. Ner. Samin. 1 n. 62.
tine, il pettorale, il pomo, il porta-staffile, le punte dell'arcione, Si parte , ed un destrier sellato trova A pi dell'alta tenda. (N)
i quartieri o quarti, il randello, il seggio, i soatti , il soatto della 2 - Cos anche si dice Il cavallo , quando ha la schiena che piega
oppiera, la sopracinghia, le staffe, gli staffili, i sugheri. Lat. troppo verso la pancia.
ephippium. Gr. cirrov. (Dal lat. sella sedia, che vuolsi derivato 3 * Detto per simul. di persona , e fig. vale Pronto, Apparecchia

non terrebbe sicuro s, n gli amici , n gli eserciti , sino a che

to. Morg. 22. 3. Orlando disse: io son sempre scllato, Parmi mill'anui
Rinaldo veggiamo. (N)
SeLL. * (Geog.) Sel-l. Fiume di Francia che sbocca nel Lot. (G)
SELLEITE. * (Geog) Sel-le-i-te. Antico fiume del Peloponneso. (Mit)
SeLEM , Sel-lem , Sellum. N. pr. m. Lat. Sellem. (Dall'ebr. scia
lem pacifico, perfetto.) (B)
Selles, * Sl-les. N. pr.. m. Lat. Sclles. (Dall'ebr. scialisc tribuno,
trino , principe.) (B)
SeLLETI. * (Geog.) Sel-l-ti. Antichi popoli della Tracia. (G)
Selli. * (Mit.) Sl-li. Vome che davasi ai Sacerdoti, che da prin
cipio rendettero gli oracoli a Dodona. (In celt. gall. sealladh vi

non vedesse spento il tuo seme emolo.(Il testo lat. ha: cum impe

sione, veduta sopra naturale , che vien da seall vedere. Nella stessa

rium invaserit.)

lingua sail guardia, custodia.) (Mit)

da sedula dim. di sedes sede. In celt. gall. sadhal, in ingl. saddle,


in sass. sadl, in ted. sattel, in illir. sedlo , in franc. selle, in isp

silla vagliono pur sella) Bocc. nov. 43. 3.Trovato il ronzino della
giovane ancora con tutta la sella , domandarono chi vi fosse. Franc.
Sacch. nov. 225. Si mise un asino innanzi, il quale aveva appiccato
uno cembalo alla sella.
a Dicesi Andare a sella cos del cavallo da cavalcare, come

dell'uomo che va a cavallo. V. Andare a sella , S. . (A) . .


3 [ Dicesi Essere in sella, e fig, vale Tener ta potest, l' umpc

ro e simili. Tac. Dav. Stor. 3.3 . Come Vespasiano fosse in sella,

4 -- Dicesi Mettere o Porre la sella, e vale Sellare. Allam. eleg. SELLERA. (Bot.) Sel-li-ra. Sf. Genere di piante della pentandria mo
. . Non avea Marte ancor qua gi ripieno Del suo fero voler , noginia, famiglia delle lobeliacee , caratterizzato da un calice cin
n posto avea Al feroce corsier la sella e 'l freno. (B)
o dalla corolla fessa da un lato colle lacinie prive di ali;
s Dicesi Montare in sella e vale Montare a cavallo. V. Mon

e antere separate ; e da un frutto capsolare baccato con una cel


letta e la placenta centrale co'semi otricolati. Cavailles intitol tal
genere all'incisore Sellier che lavor le tavole delle di lui opere.
sia montato in sella.
Lat. sclliera. (N)
s E fig. Venire in grande stato, Montare in possanza1 Tac. Selicuea.
(Bot.) Sel-li-gua. Sf Genere di piante crittogame della
Dav. ann.. 38. Di questo dire ella non fa capitale , non per
amor del marito, ma perch Silio, montato in sella, non la spre famiglia delle felci, stabilito da Borr de Saint-Vincent con una
polipodiacea esotica, che dedic a Selligues: ha per carattere i sori
giasse. (Il testo lat. ha: summa adeptus.)
solitari disposti in una linea spessa oblonga e parallela ai due nervi
7
* Dicesi Rassettarsi in sella per Accomodarsi in sulla sella.
della fronda. Lat. selliguea.
V. Rassettare , S. 5. (N)
SeLLisTERNio.
(Arche.) Sel-li-str-nio. Sm. V. L. Banchetti che si da
g Dicesi iimanere in sella e fig.1 vale Star disopra, Rima
vano alle Dee, cos chiamati, perch le loro statue eran coricate sopra
ner vincente. Peur. canz.34. 6. Vinca 'l ver dunque, e si rimauga
in sella, E vinta a terra caggia la bugia. Varch. Ercol. 2 . Il vero i sedili chiamati Sellae solidae , onde fare allusione all'antica loro
fugalit. Lat. scllisternium. (Dal lat. sella sedia, e sterno io at
non vince egli sempre alla fine, e si rimane in sella?
9 Dicesi Stare in sella e vale Essere accomodato nella sella;
terro. ) (Mit)
e fig. Essere un vantaggio. V. Stare in sella. (A)
Selloa. * (Bot) Sci-l6-a. Sf Genere di piante da Kunth dedicato al

tare, $ 2. Tav. Rit. Lo pi alto e lo pi pro' cavaliere che mai

--

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SELLOE

SEMAIFORO

botanico tedesco Sello che ha esplorato il Brasile. Tal genere della

gia , perch di quella parte erano li Cerchi, li quali erano venuti


di contado.

singenesia poligamia superflua, e della famiglia delle composte,


caratterizzato dall' antodio emisferico a doppio ordine di foglioline,
le esterne pi grandi; dalle corolle raggiate, co'fiorellini del disco
ermafroditi, ed i semi-fiorellini del raggio femminei cogli stamiste
rili dal ricettacolo palcaceo ; e dai semi pentagoni coronati da
poche setole caduche. Lat. selloa. (N)
SsLoe. * (Geog) Sl-lo-e. Isoletta della Norvegia. (G)
Sec , * Sl-lu N. pr. m. Lat. Sllu. (Dall'ebr. sal canestro) (B)
Scuo, * Sel-lum. N. pr. m. Lat. Sellum. Lo stesso cheSellem, V(B)
suuu
Sl-lun. N.pr.. m. lat.Sellun.(Dall'ebr. scialem pacifico.)(B)
Selmai, * Sl-ma-i. N. pr. m. Lat.Selmai. (Dall' ebr.salma veste.)(R)
Selmas. * (Geog.) Sl-mas. Citt della Persia. (G)

2 - [Ed anche per Rozzo, Zotico ec. Petr. son. o7. Con s
dolco parlar, e con un riso Da far innamorare un uom selvaggio.

3 - [Dicesi Selvaggio di un luogo e vale Nuovo, Mal pratico,


Straniero. Dant. Purg. 2. 52. La turba, che rimase l , selvaggia
Parea del loco , rimirando intorno.

Guerr. Got
ma Si
nello
atto.unChiabr.
4 * E
variamente,
animo selvaggio.(A
onde ferire
pustesso
d'Amore
le parole

Gi

G. V. . 22. E quella fortezza fecero per tema de' paesani i quali


per paura di loro, siccome gente straniera e da'lor costumi selvag
gia, per nimici li trattavano. (P)
5 - [Dicesi Esser selvaggio con alcuno e 1 vale Non trattare insie
me, Non essere confidente con esso. G. V. 7. 85. 5. Egli e sua gente,
Catalana erano ancora con loro selvaggi, come nuovo signore e nuo

N. pr. m. Lo stesso che Selemit, V. Lat. Se


lomith. (Dall'ebr. scelemoth cose pacifiche o perfette.) (B)

SeLomrr ,

(Geog) Citt della Boemia. della Francia nel diparti

Seutz.

233

va gente,

mento del Basso Reno. (G)

sauu. - (Geog)Se-l-ne. Fiume di Francia nel dip. della Manica(G)


Selva, S-va. Sf. Luogo piantato di alberi folti; altrimenti Bosca
glia , Bosco , [Foresta. La Selva e orrida , fosca, oscura , ampia ,

vasta, immensa, intricata , ombrosa, selvaggia, solitaria, frondosa,


negra, spaventosa, verde, dilettevole, amena, antica, aspra, romita ec.l

Bosco.) Lat. sylva. Gr. An. Bocc. nov.43. 5. E come seppe,


verso una selva grandissima volse il suo ronzino. Dant. Inf - 5.
E quanto a dir qual era cosa dura Esta selva selvaggia cd aspra
e forte. E 2o. 29. Ben ten dee ricordar, che non ti nocque Al
cuna volta per la selva fonda. Petr. canz. 42. 5. Una strania fe
nice ec. Vedendo per la selva altera e sola, ec.

etto di Cuore o simile per Duro, Crudele. Giust. Cont. Bell.


Man. 87. E s'esser pu , quel freddo cor selvaggio Di lei, che sta
ver me si ferma e salda Al vento acceso de' sospir miei, scalda ,
Che lacrimando notte e giorno io traggio. (B)
5 - [ Detto di Luogo , Cammino o simile per Aspro , Solitario ec. 1
Dant. Inf . 93. A te convien tenere altro viaggio ec., Se vuoi cam
par d' esto luogo selvaggio.
6 - tDetto di fanno vale ) Rozzo. Amet. 95. Insino a tanto ehe di
selvaggi , nella chiara fonte il tuff.
dosso gittatili
7 - * Detto degli Umori del corpo vale Fuori della sua tempera

naturale. Del Pap. Cons. Fermenti e liquidi delle viscere ec. di


venuti selvaggi, austeri, acidi e perci molesti ed ingiuriosi ai nervi.(A)

Arbori. Pallad. cap. 6. Se 'l campo pieno di selva disu

Alla selvaggia, posto avverb. Selvaggiamente. V. Alla sel


* (Geog)Selvaggi diconsi Quegli uomini che non ancora uniti

vaggia. (P)

tile, dividilo in tal modo, cc. (V) Pallad. lib. . c. 6. I luoghi


steriii lascia stare e coprire di selve, imperocch naturalmente ri

in societ stabile ed ordinata, vanno errando nelle foreste come le

sponderanno poi in abbondanza (Br)


3 - - Le stesse bestie che abitano nelle selve : metonimia ardita
ma poetica. Mur hett. Lucr. l. 5. E co' bracchi, e co' veltri, e coma

belve, o che, raccolti anco in orde o trib non riconoscono leggi,

stini Destar lc selve. (Br)

Selvaggio diff. da Barbaro. Selvaggio Chi vive nelle selve, in


uno stato pi prossimo alla natura bruta ; i Barbari possono avere

-----

n ammettono subordinazione alcuna. (G)

per metaf: detto de' Peli delle sopracciglia. Mur. Rim.

c case e citt. Quindi che diciano Nazioni barbare , non Na


zioni selvagge, perch la nazione suppone un fondamento d'istitu

bur. sol per mirar le tenebre degli occhi E l'alta selva degli oscuri
cigli. (Br

zioni, di patti.

detto di Quantit di aste, di alberi di navi ec.Ar. Fur. 18.

senso di Barbaro domina l'idea di ferocia, nel

senso di Selvaggio l'idea d'ignoranza. Il Selvaggio l'uomo del


l'infanzia del mondo, il Barbaro l'uomo suaturato. Selvaggio chia
miamo in senso traslato l'uomo che sfugge gli uomini; Barbaro

2a.Da strana circondato e fiera selva D'aste e di spade, e di volanti

dardi. (B) Ruccell. Orest. Au. . Fu costretto lo scudo abbandona


e ove eran fitti una selva di strali. E appresso : Le instrutte navi

chiamiamo l'uomo che non ha umanit.

e le natanti selve. (Pe)

s -. - E' di una Folla di persone, ombre o simili. Dant.

Inf 4. Selvaccio, * Vaggio. N. pr. m. Lo stesso che Silvestro , V. (B)

Selvag-gi-me. Sm. V. e di''Salvaggiume. Dittum. 4.


Noi passavam la selva tuttavia, La selva , dico, di spiriti spessi(P) SelvAcciume,
2. Assai v' pesce , selvaggiume, e belve, Onde han la vita lor-(B)
E But. ivi: E perch non s'intenda che fosse di virgulti e d'ar

Nena. * (Geog) Catena di Montagne e circolo del Regno di


bori, dice: io dico la selva di spiriti spessi; imperocch quegli spi SELvA
VVrtemberga. (G)
riti stavan fermi come se fossono virgulti. (Br)
, Proverb. Portare alberi alla selva, lo stesso che Portar a SELvano, Sel-vnio. Add. m.1 V. e di Silvano. Bocc. Teseid. 8. 5.

Ciascun uccello di volar ristette E svennon tutti gli anima' selvani.(B)

cqua al mare. V. Portare alberi alla selva. (N)


a

7. I suoi seguendo pe'luoghi sclvani. (Cio, selvosi) (N)


s Aggiugnere legna alla selva, nello stesso significato. Tolom. E 2.
(Mit.) (Selvani assolutam, o piuttosto Silvani, chiamavausi gli Dei
letu. . 29 Srebbe un volere aggiugnere legna alla selva, acqua 2 de' boschi presso i Gentili. Alam. Colt. . 2. Il cornuto Pastor co'
al mare , ec. (N) .
-

Filoi.) siva si dice ad una Specie di raccolta di squarci


-

di

suoi Selvani, Co' suoi Satiri e Fauni a lui compagni Vengan con le

zampogne a schiera a schiera.


opere per valersene a compor checchessia. Anticamente fu detto d'una Selvaeccio,
Sel-va-rc-cio. Add. m. Di selva. Lat. silvester. Gr.
Specie di componimento poetico. Magal. Letu. Ecco roba per la vo bAds. Bemb.
Asol. 3. 83. Dalla vaghezza delle belle ombre e del
tra istoria de'diamanti intagliati : mettete da banda per arricchire selvareccio silenzio
invitato, mi prese disiderio di passar tra loro.
la vostra selva. (A)
Sevaccia , Sel-vccia. (Sf) Pegg. di Selva. Lat. saltus. Gr. 8pvuv. SevastaeLLA. (Bot) Sel-va-strl-la. Sf. Lo stesso che Salvastrella, Sel
Pimpinella, V. M. Bin. rim. burl. . 2o7. Io potrei bene
Bern. Orl. . 3. 59. Or in quella selvaccia disadatta Abitava un bastrella,
offerirvi due torsi Di lattuga , ed un po' di selvastrella.
centauro orrendo e fiero.
-

(Filol.) Raccolta di brani d'opere. Magal. Lett. In una sel Selvatichezza , Sel-va-ti-chz-za. Sf. Lo stesso che Salvatichezza, V.

vaccia, che aveva fatto, di luoghi d'autori e di poeti stiracchiabili Alagar. Lett. (A)
. a diritto o a traverso ai buccheri , non ci aveva questi due, ec.(A) Selvatico, Sel-vtico. Add. m. Lo stesso che Salvatico, V. Sannaz.
7. Appena mi si lascia credere che le selvatiche bestie
svaccia. * (Geog) Sel-vggia. Isola del Grande Oceano equino Arcad.pros.
vi possano con diletto dimorare. (In Arcadia) Berg. (N)
ziale. (G)
Sel-vt-ta. (Sf) dim. di Selva. Lat. silvula, nemus. Gr.
svacciurre, Sel-vag-gia-mn-te. Avv. Con maniera selvaggia. Rim Szlvarra,
xaptov. Fior. Ital. D. In mezzo di quel terreno, che Didone prese
ant. M. Cin. pag. 4o. (Zane 73.) Insin che morte . . . Non per
far la citt, era una molto bella selvetta. Bemb. Asol. . . .
entrer nel loco dov'ci siede, Vita no avr se non selvaggiamente. Facevano
gli allori senza legge, ed in maggior quantit cresciuti ,
Salin. opp. Cacc. a. 49. Guatando l'un nell'altro, con bollente due selvette
pari , e nere per l'ombra.
selvaggiamente collera scn vanno Precipitosi. (A) (B) (N) __
di selve.-, Silvoso, sin. Lat. silvosus,
Sel-v-so. Add. m.
selvacca, Sel-vag-gi-na. Sf Lo stesso che Salvaggina, V. Sen. Sevoso,
Auxd.
Petr
Uom.ill. Il quale si ritraeva del
Gr.
Ar8s,
nemorosus.
pia. Tu ti diletti veder messe per ordine dinanzi da te le vena piano a luoghi selvosi. Segr. Fior. Art.
guerr. 5. 2o. Avendo fatto
gioni e le selvaggine.
Cesare un alloggiamento in un luogo selvoso, e atto a nascondere
viene in selva, Che gente,
svacco, Sel-vaggio. Add. [m. Di selva, diChe
trasse da ogni legione tre coorti, e fecele fermare in quel
Fiere; altrimenti) Sal
trovasi nella selva, e dicesi p
luogo. Buon.Fer.Initr. 3. Dell'Apennin selvoso Invano urtando ilvarco.
vatico. --, Salvaggio, sin. Lat. silvester, silvaticus, agrestis. Gr. Sem.
N. pr. m. Lat. Sem. (Dall'ebr. scem nome, fama.)- Patriar
,pios. Dant. If 3. 8. Non han si aspri sterpi, n si folti, Quelle ca *, figlio
primogenito di No. (B) (O)
fiere selvagge, che ''n odio hanno Tra Cecina e Corneto i luoghi Semar,
S-ma-at. N. pr. f Lat.Semaath. (Dall'ebr. scemaghuoth
colti. E Purg. 3. 7. Ch'a tutte un fil di ferro il ciglio fora E
(B)
romori.)
cuce s, come a sparvier selvaggio Si fa. Petr. son. 247. N fiere
Semacco. (Miarin.) Se-mc-co. Sm. Lo stesso che Semalo , PG (S)
han questi boschi si selvagge, Che non sappian quant' mia
acerba. M. Aldobr. Carne di porco selvaggio a comparazion della Szmacano. * (Arche.) Se-m-chi-de. Ant. trib dell'Attica. (Mit)
---------

Semaco, S-ma-co.Npr. m.(Dall'ebr. tsimmuqim grappoli di uve sccche,


Cittadino dell'Attica,
Detto di Pianta, anche vale Selvatica, in opposizione a Dome che viene da tsamaq inaridirsi, seccarsi) capo della trib del suo nome, ed i cui discen
tica, e cos fig. rusportato a cose astratte Segner Mann. Lugl. ospite di Bacco,
ebbero il privilegio di esser sempre scelti per sacerdoti di quel
g. a. Inserisce nell' umana volont la divina, e cosi fa che l'umana
io. (Mit)
volont per altro selvaggia (salvatica, come sono le piante che non
hanno innesto) produca frutti di una tal qualit, quali clla stande Semarono. (Ar. Mes.) Se-ma-f-ro. Sm. V. G. Cos chiamavasi dap
nel
puro suo naturale, non sau ebbe mai abile a generare da s me prima quella Specie di segnali marittimi che si adoprano lungo le
desima. (V
dimestica calda e secca.

--

--- --- ---

--- --

persona per Villereccio, opposto di Cittadinesco.1bant.


e la pantc selvaggia Caccer l'al
inf 6. 65. Verranno al sang
tra But. ivi: Cio la parte de' Bianchi, la quale egli chiana selvag

coste ; ma questa voce oggi ha quasi surrogata l'altra di Telegafo,


ed a buon dritto, per migliore derivazione, poich espriue appunto
uno strumento che trasmette segni. Da essa si fatto anche l'add.

Semaforico (Dal gr sena gu, e phcro io porto) (D. T) N)

SE MIA1

234
se
mai. Particelle cosi unite per Se anche Vit.SS. Pad. 3. 2. Oh che
ho io fatto, e che vita stata la mia infangata e involta in tutte le
brutture e piena di tanta miseria, che se mai non fusse Iddio, n
bene d'anima, s dovrei io piagnere e soprappiagnere di vedermi

SEMBRAGLIA
Lat. ficte, simulate. Gr. siparizs. Nov. ant. 24. 5. Cosi

pare che

voi amiate vostro Dio in sembianti di parole, ma non in opera. Liv.

M. E cosi fu la cosa per sembiante indugiata. Bocc. nov. oo. .


Finita la lunga novella del re, molto a tutti nel sembiante piaciu

a , Dioneo ridendo disse: ec. Petr. canz. 47. 2. Se tu m'amasti


cosi avvilita e vituperata nel cospetto di tutti i buoni. (V). .
sea, , se-ma-ia.'Npr. m. Lat. Semaia. Lo stesso che Semeia , Quanto in sembianti e nel tuo dir mostrasti.
A. B
6 - E variamente. Passav. 326. Non solamente per operazioni di
(Mht.) Se-mleo. Soprannome od Epiteto di Gioe, sic fuori, ma per uno sembiante , per uno mutamento di viso si avve
s
come quello che manda agli uomini presagi sul futuro (Dal gr. se dr l'uomo del pensiere e dell'affezione ch' dentro. E 37. Non
maleos significativo, che vien da sema segno) (Mit)
puote adunque il diavolo sapere i pensieri e la volont del cuore,
semane. (Arche) Se-m-li-e. Add. e sf pl. Feste e giuochi che ce
se in alcun modo non s'aprono per atto, o per segno, o per sem
lelravansi per placare l'ira di Giove Seimaleo, ed allontanare gli biante di fuori. (V)
effetti de' segni che sembravano pronosticare qualche disgrazia.(Mit) Semeiante. Add. com. Simigliante. Lat.similis. Gr. duouos. Petr..son.
153. Quel fiore antico di virtuti e d'armi Come sembiante stella ebbe
SeaLo. (Marin) S-ma-lo. Sm. Sorta di bastimento da pesca e da
cabottaggio ne' mari di Scozia e d' Inghilterra , la cui attrezzatura
con questo Nuovo fior d' onestate e di bellezze ! E 2 7. Di beltate
simule a quella degli Slop , o battelli di Bermuda. -, Semacco, e di lumi si sembianti, Che anco'l ciel della terra s'innamora.Liv,
Smacco, sii. (Dal celt. gall. seol naviglio, e mion piccolo.) (S)
M Subitamente torn tutta sua intenzione a religione e a sacrifica
Semancoa. * (Geog) Se-managr. Citt dell'Indostui (G)
re; tutto 'l popolo ne fece il sembiante. Qui a modo di sost. Vit.
(G)
Semao. (Gcog.) Se-m-o. Lo stesso che Simao,
Bari. . Questi sono sembianti a' ricchi a' possenti uomini di que
Sesaar , Semrit. N. pr.f. Lat. Semarith. ( Dall'ebr. scemuroth sto mondo.
guardie notturne , custodie , palpebre , da sciamar custodire) (B) Seunanza, Sem-binza. Sf) Simiglianza, Apparenza., Sembiansa,
Seanei, Se-mtei. N. pr. m. Lat. Semathei. ( Dall'ebr. scemoth Assembranza, Semblanza, sin. ( V. Apparenza. ) Lat. similitudo
nonni: Nominato.) (B)
species, forma. Gr. buorns. Bocc. nov. 28.2. A me si para davanti
Lo stesso che Samava, V. (G)
SeMavA. * (Geog.)
a doversi far raccontare una verit, che ha troppo pi, che di quello
Seuea. * (Geog) Sm-ba. Citt della Guinea superiore. (G)
che ella fu, di menzogna sembianza. Petr. canz. 49. 9.Non guardar
Sameela. (A che.) Sem-bl-la. Sf Moneta degli antichi Romani, me, ma chi degn crearme; No 'l mio valor, ma l'alta sua sembian
ch'era la met della limbella. ( Da semis mezzo, e da limbella) (Mit) za. G. V. . 2. 2o. Visibilmente ud un fracasso di demonia , e di
SemeiAile , Sem-bi-bi-le. Ald. com. V. A, [ V. e di Simigliante.1
sembianza di schiere di cavalieri armati. Sen. Pist. Siccome avviene
(V. Semlilare. In clt. gall. samhail simile, e bladh essenza: Di simil di due edifici alti igualmente e d'una sembianza. Borgh. Org.
matum a.) Lib. Dod. Artic. Dee l'uomo intendere e credere che egli Fr. 3oo. Rendono la vera sembianza d'una croce, ed in questo tanto
sembiabile ed iguale al padre in tutte cose. Tratt. pecc. mort. Li (le chiese) sono differenti dall'antichc. (V)
-

piedi erano sembiabili a piedi d' orso.

- -

- Aspetto, Faccia, Volto,) Sembiante. Lat. vultus, aspectus. Gr.

Sem-biabole. Add. com. V. A. V. e di Simigliante


Seusarote,
Vt. Barl. . . Queste cose sono sembiabolia' due nomini, che tanto

, rpdorov. Dant. Par. 8. 56. Che la sua sembianza Vinceva

gli altri. Petr canz. 4. 6. L'angelica sembianza, umile e piona.


a - [Onde Buona sembianza per Buona cera.] Danut. Par.aa. 53.
E la buona scmbianza Ch'io veggio e noto in tutti gli ardorvostri.

erano poveramente vestiti. E 2. Quello uomo istabilio in terra, e


SexeAGLIA, Sem-bi-glia. [Sf. V. A. Lo stesso che) Sembraglia, v 3 - Immagine, Ritratto, Figura. Petr. son. 4. E viene a Roma se
guendo il desio , Pcr mirar la sembianza di Colui Che ancor l s
Seae AMENro, Seun-bla-mn-to. Sm. Quello per cui tutti cosa somiglia
ad un'altra ; meglio Sembianza. Bellin. Bucch. 48. Parve all'Indian nel ciel vedere spera. E canz. Vergine cc. Non guardar me, ma l'al
ec. Diarieggiar molto alla manifattura, E alla polpa e al colore e ta sua sembianza (cio di Dio) Ch''n me, ti muova a curar d' uom
a' sembiamenti Che aveva dati la madre natura , ec. (A) (B)
si basso. Dod. Job. 4. 16. Una sembianza stata d'avanti agli oc
Semiassa, Sembin sa. Sf. V. A. V, e di''Sembianza. Gr. S. Gir. chi mici. (N)
di lui incdesimo fece femina senbiabole a lui.

fo. L' uomo truova nella santa Scrittura, che 'l Nostro Signore e 4 - Cenno , Dimostrazione , Vista. Onde Fare sembianza = Far
santi Angioli in sembiansa d'uomo vennono ad albergare con un uo cenno. V. Fare scmbianza..] Bocc. nov. 97. . Ch'a messer far sa
mo santo. (V
vessi lo mio core, Lasso , per messo mai , o per sembianza. But.
Sm. Apparenza , Similitudine. Lat.
SexeiAmre ,
Par. 24. Pronte sembianze femmi, cio fece a me Dante manifesti e
-

forma , imago. Gr. 3, 3cs, ixs. (V. l'ctim. di Sembiabile. Il apparecchiati cenni e viste.
Bullet ha il gall. semblant per volto: forse una delle tante voci SuniAne, Sem-bi-re. Nass. V. A. Parere. [V. e di' Sembrare ] Lat.
da lui congetturate , non lette.) G. V. 2. 1. 5. Con falsi sembianti videri, apparere. Gr. pzivec Sz. Dant. Inf . 5o. E una lupa, che di
mostrava amore a cittadini. Dant. Inf. 32. 24. Avea di vetro, e tutte brame Sembiava carca con la sua magrezza. E Paro. 76. Tal
non d'acqua, sembiante. E Par. 2. 35. Vidi questo globo Tal, mi sembi l'imago della 'mprenta Dell'eterno piacere. Petr. canz. 28.
ch'io sorrisi del suo vil sembiante. But. ivi: Del suo vil sembiante, 3. Ch' ogni altro piacer vile Sembiar mi fa.
cio si vile vidi la terra, che io Dante mi feci beffe della sua appa SEMinievole, Sem-bivo-le. Add. com. V.A. V. e di''Simiglievole. M.
renzia vilissima.
-Aldobr. Hanno sembievole matura in tutte opere ch'elle fanno nel
2 Aspetto, Faccia, Volto, (Sembianza, Sembiamento (V. Faccia) corpo dell'uomo.
S m-bl-bi-le. Add. com.VA. V. e di''Simiglievole.Lib.
Lat. aspectus, forna, vultus. Gr. d, prc, 3s. Dant. Par. 3. SEwnlAnile,
M. Enga, il qual per semblabile cagione era fuggito di suo paese.
sembianti. But. ivi : Specchiati sem SubLANTE,
2o. Quelle stimando specchiati
Sem-blnte. Sm.) V.A. V. e di' Sembiante. Franc. Barb.
bianti, cio immagini che si rappresentassono nella Luna, comc nello
376.
6.
Il
bel parlare, e l'onesto semblante. Ret. d' Arist. Ms.
specchio si rappresentano le cose poste dinanzi a lui. Dant. Par.
Corbellini nella Tav. Barb. Rappresentavano li semblanti di coloro
5. e8. Lo suo piacere e il tanmutar sembiante Poser silenzio al mio delli
quali parlavano. (V) ( In questi esempi e nel sign. di Sem
cupido ingegno. E 32. 93. N mi mostr di Dio tanto sembiante.
biante, $. .) (N)
-

Gli

sembiante umano Baciol

occhi e la fronte con


Petr. son. 2o.
Sem-bln-za. (Sf) V. A. V. e di' Sembianza. Tesorett.
le si , che ralleg ciascuna. Bocc. nov. 1oo. 6- Con sembiante SeulanzA,
5. E fa questa semblanza Lo mondo in simiglianza. Rim. ant.
turbato un di le disse: ec. Nov. ant. oo. 1. Dico, che se io ta Br.
Guid. Colon. . I'allumo entro, e forzo a far senblanza Di non
gliere a questo mio cane il piede, che s' io il chiamer poi , e mostrar
ci che lo mco cor sente. Franc. Barb. 57. . Prima ti

moster olli belli sembianti, chielli mi seguir volentieri con amo


lauda con fitta semblanza. (Tutt'i codici hanno Sembianza.) (P)
re. (Nell'esempio di Dant. Par. 32. Sembiante non sust. Cos 2 In sign. di Sembraglia. Rim. ant. M. Cin. 275. Al meo parer
osserva il Monti. Il poeta parla della B. Verine , ed chiaro
non chi en Pisa porti La si tagliente spada d'Amor cinta, Come
veduto per il
di dire, che tutto quello che
aveva
che egli intende gli
bel cavalier, c' ha oggi vinta Tutta questa semblanza. ( PV. nota
aveva mostrato giannai cosa che tanto a Dio
lo innanzi, non
8. Guiat. Leut.) (V)
si assomigliasse; perci quel tanto sta in forza di sust. V. Tanto,
SMELA ne, Scm-bl-r. I N. ass. ] V. A. V. e di''Sembrare. (Secondo
e sembiante il suo aggiunto.) (B)

3 I L'immagine dell'animo, cio Pensicro, Affetto.1 Dant. Purg.

il Muratori, vien dal franc. sembler: e questo da similare per in

2 . . . Perch l'ombra si tacque e riguardommi Negli occhi ove l

serzione del B. In isp antiquato, ed in provenz. semblar vale Sem


brare : e lo stesso significato , dice il Bullet, ha in brettone. In
gall. samhail simile, e beir produrre : e per semblar, embler e
tradursi per produrre
Sembrare , riferiti a queste radici, t
una simile impressione.) Franc. Barb. 2. 18. Vengon vizi da lato,
Che semblan noi alcun' ora ve tuti. E 3o. 4. E color che digiuni

sembiante pi si ticca.

4 Fare o Mostrar sembiante=Far segno, dimostrazione, vista. I V.


facere , fin
Fare sembiante, e V. Mostrarc , S. 2o. 1 Lat.
gere , simulare. Gr. rporrousio9x, troxpivec9x. ant. Par. 9. 6f.
Qui si tacette, c fecemi sembiante Che fosse ad altro volta. Bocc.nov.

Pi semblan alla fin ch'al cominciare.


6 . 7. Acciocch Gianni nulla suspicar potesse di lei, di dormire fece SEMBLEA
, Sem-bl-a. [Sf. V. A. Lo stesso che 1 Sembraglia , V. Lab.
sembiante. E nov. 73. no. Fecer sembianti di maravigliarsi forte, e

lodarono il consiglio di Calandrino. E nov. 98. 6. Senza alcun sen

282. Ella legge di Lancelotto, e di Ginevra, e di Tristano, e d' Isot

di lei s'accese.
biante
mal sembiante. Teseid. 1. o5. Per che
a mostrarne
E Fare o ,Mostrare

ti , e le

ta, e le loro prodezze, e i loro amori, e le giostre, e i torniamen

mal senbiante mai non feo Nessuna ancora delle mic donzelle, Che

Sevsola, Sm-bo-la. Sf. V.Aret. P. e di Semola. Red. Voc.Ar. (A)


tutte sono ardite , prode e belle. (B) (Ma qui per altro potrebbe si Sevolino , * Sem-bo-li-no. Sm. P. Aret. Cos chiamano gli Aretini
gnificare mal somigliante.) Sen. Pist. g6. Giammai non l'avverr
quel Giuoco che i Fiorentini dicono Cruscherella. Red. Voc.Ar. (A)
cosa della quale i' sia cruccioso , ne della quale i' faccia mal sm SEMBRARILE
, Sembr bi-le. [Adl. com. V. A. Lo stesso che] Sembla
biante. (P)
bile.
[V.
e di' Siniglievole. ] Tes. Br. 8. 53. Or sappiate che questi
3 - [E Fare strano senbiante1 = Mostrarsi adirato. Nov. ant.
argomenti , e altri sembrabili, sono necessari in questa maniera.
33.
- Cominci a fare strano sembiante , e ingross contro all' a SevenaoA
, Sem-bglia. (Sf. V. 1) Raguuta, Ragunamento, Ap
InlCO SUIO.
parecchio di ajuti, ed anche Adunanza di cavatieri. , Sembia
5 - In senubianti, Per scumbiante, Per sembianti, Nel sembiante,1 e
glia ,Semblca , sin. Lat. equitum coctus, collectio , coaco. Gr.
simili, Post avverb. vagono In apparenza. [ /V. Per sembiauti.

nr.

, cvo, vvf (V. Asseumbrare.) Tav. Rit. G.

SEMIBRANTE

235

SEMIELE

S. Tantosto s'arma , e monta a cavallo , e tutto solo si mette al

-E simile. Dant.Par. 8. 93. Poich parlando a dubitar m'hai


mosso , Come uscir pu di dolce, seme amaro. (N)
s Ogni erba si conosce al seme o per lo scme= Dalle opere
cotesto elmo tanto leggiadro per tal convenente, che voi lo portiate
a questa sembraglia. Fr. Jac, T. 2. 7. o. E fugar fa le sembra si conosce quel che uom vale. V. S. 3, e V. Erba, $. 6. (N)
glie De' potenti suoi nemici.
4 - Principio, Origine , Cagione. Dant. Inf33.7. Ma se le mie parole
2 E fg. Fr. Jac. T. 2. 8. 3. La carne fa sembraglia (l' ediz. ci esser den seme Che frutti infamia al traditor ch'i' rodo, ec. E Purg.
3. 46. Pon gi 'l seme del piangere, ed ascolta E Purg. 2. Al
tata legge sembiaglia), E contra la ragione Muove grand battaglia.
mio ardor fur seme le faville , Che mi scaldar della divina fiamma,
SEMBRANTE , Sem-bru-te. Part. di Sembrare. Che sembra, Rassem
brante. Ares Impr. Berg. (Min)
Onde sono allumati pi di mille: Dell'Eneida dico. (N)
SEMenaaE, Scm-br-re. [N. ass. Parere.] , Sembiare, Semblare, sin. (V. 5 - Stirpe , Discendenza , Razza , [Nome e simili..] Lat. stirps, pro
Parere.) Lat.videri, apparere. Gr. zivso 9x. Bocc. introd.34. Equi, genies. Gr. yevsc, Cron. Morell. 23. Col suo ajuto certo seme di
e fuor di qui, e in casa mi sembra star male. E nov.22. no. Donna,
Ubaldini, rimaso ancora nel mondo, vennono nell'Alpe. E' 247. Il
di dopo si mori il fanciullo , sicch di lei non rimase seme. Stor.
non vi sembro io uomo da poterci altra volta essere stato? Dant. Inf6.
cammino, dove la sembraglia esser dovea. E altrove : Io vi dono

6. Sostati tu, che all'abito ne sembri Essere alcun di nostra terra pra
va. E 35. 2. Fiorentino. Mi sembri veramente, quand'io t'do.

Eur.8. E'cercava con quella guerra annullare per sempre laguer

ra, ed cstinguere si fattamente quel seme pessimo, che e' non potesse
mai germogliare. Tac. Dav. ann. 1 2. 52. Ma de'Siluri bisognava
E Purg. 19. 1o5. Che piuma sembran tutte l'altre some.
2 - Somigliare, col terzo caso. Sen. Pist. 4o. (V. nota 89. Guitt.
spegnere il seme. ( Il testo lat. ha nomen.) Buon. Fier. . 3. 3. E
Lett.) Meglio che tu sembri nel parlare a Vinizio, il quale sem si pu dir , che delle buone lingue Se ne sia spento il seme.
pre parlava a tratti , che a Tezio. ( Il Vocabol. alle voci A tratti 6 - * Indizio, Vestigio , Augurio. Chiabr. Che sorte il varco a mie
vittorie or serra , Dice ei, con seme di dolori indegni? (A)
Arringatore ci a questo passo diversamente.) (V)
E variamente. Guitt. Lett. 25.64. Uom' mezzo intra An 7 - (Bot.) Dicesi Seme santo la Semenzina, V. (A)
F go.
volgarmente Seme da pappagalli il Cartamo. Ricett.
geli e bestie. In quanto segue carnal diletto simiglia bestia, e in quanto

ragione, Angelo sembra e Dio. (V)


3 Assimigliare , Ritrarre , Far simile. Salvin. Bs. Il. G. E l' im
-

3
* Dicesi Seme di corallo una Specie di pianta del genere
abrus della diadelfia decandria, fumiglia delle leguminose, che un
futice che si avviticchia ad altre piante, fornito di foglie pennate
a molte coppie, di fiori a grappolo e di belli semi scarlatto con bel
luco nero. Lat. abrus precatorius. (N)
5 - * Att. Mostrare, Far apparire. Poliz. Stanz. 1. no3. L'aere tre
mante ti parria vedere Nel duro sasso e tutto 'l ciel contento: Tutti li 8 (Farm.) Semi freddi maggiori, diconsi i Germi del cocomero ,

mortali Dee scmbrar nel viso Di fanciulla amorosa almo sembiante.(A)


- Dicesi Sembrare un oro e vale Spiccare per eccellenza, Far
mostra di buono. V. Oro, S. 9. (N)
Dii di sua belt godere E del felice letto aver talento : Ciascun sem

o citriuolo, del mellone , della zucca e dell'anguria ; Semi freddi

brar nel volto maraviglia Con fronte crespa e rilevate ciglia. (Br) (N)
SemerAro , * Sembr-to. Add. m. da Sembrare. V. di reg. (O)
Seme, S-me. [Sm.) Sustanzia, nella quale virt di generare, e che

minori i Germi della lattuga, della porcellana, della endivia e della


cicorea salvatica o scariola. Nell'antica farmacologia v'erano pure
i quattri semi caldi, uno de'quali era l'ammi. Semi d'ambre o d'am

Semenza. ] Lat. semen, Gr. arpax. (Semen, quasi serimen, dice

bretta il Nome officinale de' semi dell' hibiscus abelmoscus; Seme


badian , il Nome officinale dell'anice stellato ; Scmi moluccani ,

il Vossio, dal lat. sero io semino. In ted. saamen , in illir. sjemme

quello de'semi del croton tiglium; Seme di scarlatto, quello del Kermes

seme. In ebr. tsemehh germe. In ar. zer seminare , zer-aet seme.)

animale;Seme di paradiso, quello delle semenze dell'amomum granum


paradisi, ec. (A.O.) (O) Red. lett. 2. 24jo. Le lattate fatte co' scmi
freddi , le orzate e le panatelle saranno a proposito. (N)
T. di giuoco. Semi si dicono le Quattro diverse sorte nelle quali
sono divise le carte da giucare; [cio Cuori, Quadri o Mattoni, Pic
che e Fiori. I semi de'tarocchi, minchiate ec. sono Bastoni, Spade,
Coppe e Danari..] Buon. Fier. 2. 4. 3. Doman rassembra Non pu
re il fante , e non pur quel di coppe, Ma di mattoni, e muta seme

genera cosa simile al suo subbietto. [Atrimenti Sementa , Semente,

Dant. Par. 13. 66. Le cose generate, che produce Con seme e senza
seme il ciel , movendo.

2 Parlando dell'uomo,1 Scme particolarmente si dice quell'Umore


bianco , viscoso e spiritoso che si forma ne'testicoli per la genera
zione del feto. [Altrimenti Sperma.] Lat. sperma. Maestruzz.. 84.

Se l'uomo pervenne al gittamento del seme , eziandio che la donna


nol mandi fuori, da dire che , secondo Ostiense , si contrae affi
nit. Red.Cons. n. 263. Poscia son fecondate dall'aura ec. del seme
maschile.

e stampa. Bisc. Malm. 3. 57. Questo un giuoco che richicde

attenzione , per indovinare che seme tengano gli avversari ec. (N)
Seme diff. da Semenza. Per Seme s' intende in astratto quel Prin
2 [Onde Pinca da seme , detto per ingiuria ad alcuno vale 1
Sciocco , Scempio, n buono ad altro che a razza. Lat. caudex, cipio generatore degl'individui animali e vegetali; od anche La na
stipcs , fungus. Gr. xopuds. Bocc. nov. 79. 3. Pinca mia da seme,
teria stessa od Il rudimento formato, da cui pu uscire l'essere ge--nerato. Per Semenza poi o Sementa s'intende particolarmnente Quel
ella una troppo gran donna.
scme
ch' destinato l esser seminato per la riproduzione.
3 Efg. (L'umana generazione; e talora si dice in particola
re di alcuna famiglia e d' altre cose. V. S. 5.] Dant., Inf. 3. of. SEMEeeR , * Se-m-ber. N. pr. m. Lat. Semcber. (Dall'cbr. scem fama,
ed abir forte : Fama di forte.) (B)
Bestemmiavano Iddio e i lor parenti , L'umana spezie, il luogo, il

tempo e 'l senne Di lor semcnza e di lor nascimenti. E Par. 7. 86. SEMEcAnpo. *(Bot.) Se-me-cr-po. Sm. V. G. Lat. semecarpus. (Da se
ma nota, e carpos frutto. ) Genere di piante della pentandrua tri
ginia, famiglia delle terebintacec, a fiori completi dici, il calice de
di , Come di Paradiso , fu remota. But. ivi: Nel seme suo, cio ne
Vostra natura , quando pecc tota Nel seme suo , da queste dignita
rimi parenti , che furono scme di tutta la natura unmana. Dant.
Inf: 3 1 5. Similemente il mal seme d'Adamo. (N)

quali tagliato in cinque parti, ed il frutto una noce reniforme

3 Parlando delle piante, il Seme l'embrione del frutto, il granello

l'Anacardo, il cui frutto ha la forma o figura d'un cuore, e sot.


to il quale si comprende anche l'Anarcardium longifolium di La
mark. (Aq) (N)
SEMEo. (Gcog.) S-med. Citt dell'Arabia. (G)
SEMEoAR ,* Se-me-gr. N. pr. m. Lat. Semcgar. (Dall'ebr. samim aro
mi , e gher peregrino : Peregrini.) (B)

che sparso nella terra produce e si moltiplica; esso inchiude entro


di s i rudimenti di una nuova pianta simile a quella che l'ha pro

sostenuta dal ricettacolo carnoso. Nome dato da Linneo figlio, a.

dotto ed a cui appartiene. Questi semi sono ordinariamente involti


in un
di organizzazione oltremodo varia, che dicesi Peri
carpio, e ad esso stanno appesi mediante un picciuolo o gambetto che
dicesi Attaccagnolo o Funicolo , il quale fa le veci di cordone om Sewei , S-me-i. N. pr. m. Lat.Semei. Lo stesso che Scmmna, P.(B)
belicale. La parte del pericarpio da cui ha origine il detto funicolo SemeiA , * Se-me-i-a , Semaia. N. pr. m. Lat. Semeia. (In ebr. scin
nomasi Placenta; la parte o macchia che si osserva nel seme staccato ghui, da sciamagh udire, obbedire : Che obbedisce, o Che ode.) (B)
dal suo attacagnolo dicesi Occhio o Ombellico esteriore o Cicatri Sexeorono. * (Milit.) Se-me-j-fo-ro. Add. e sm. V. G. Lat. seme
jophoros. ( Da semion stendardo , c phero io porto.) Il Vessillaro
ce. Se i semi sono nudi , vale a dire mancanti di pericarpio , al
lo a riposano immediatamente sopra il ricettacolo, il quale ne di o Porta bandiera. (Aq)
viene la placenta. ]

. Nocciolo.) Dant. Purg. 6. i4. Ch'ogni SexesocraFIA.(Filol) Se-me-jo-grafi-a. Sf VG. Lat. senejographia.

erba si conosce per lo seme. But. ivi : Cio per lo frutto che fa,
che poi seme, di che nasce l'erba , quando l'uomo lo semina.
Cr. 648. 1. Il seme (del finocchio) si coglie nel principio dell'au
tunno, e serbasi per tre anni. E num. 2. Quel medesimo fa la pol 2
vere del suo seme.

a -. * Onde Porre a seme = Disporre il terreno per seminarvi.


V. Porre a semc. (A)

( Da semion segno, nota , e grapho io scrivo.) Arte di scrivere in


note od abbreviature, praticata da'Greci e da' Latini, rispondente
in certo modo all'odierna

- , Semiografia , sin. (Aq)

* (Mus) La Senejografia musicale la Descrizione de'segni ado


perati nella musica, i quali sono il Rigo, le Chiavi, te
, le
Pause, gli Accidenti, gli Archi e Segni di abbellimenti, le Stan
ghette , e l'ortografia musicale. (L)
-

3 * Quel granello che taluni frutti contengono. Benv. Cell. SeteoLiro. * (Fil1) Se-ne-j lito. Sm. V.G. Lat. semejolytos. (Da
Oref: 38. Si dec pigliare delle granella di pera , cio di quei semi semion noto, e da lyteon verb. di yo io sciolgo) Interprete delle
note o abbreviature. (Aq)
che sono nelle pere. (
- - - - 4 * E in generale detto degli Acini di grano e simili. Ricett. SezioLocIA. (Med.) Se-me-jo-lo-gi-a. Sf VG. Lat. semejologia. (Da
Fior. Si macinano certi semi, come il grano, il loglio , i lupini , semion segno, e logos discorso.) Quella parte della patologia, la
quale tratta de' segni delle malattie e della sanit , massimamente
il linseme, ed il fiengreco. (N)
s - E fig.1 Dant Par. 2. 95. Addimand, ma contra 'l mondo studiati sotto l' aspetto della diagnosi e del prognostico ; altrimenti
errante, Licenzia di combatter per lo seme, Del qual ti fascian venti Semejotica. , Semiologia , sin:
quattro piante. But. iv : Cio per la fede, che seme che produce mi Semeiosi. * (Filol.)Seme-i-si. Sf V. G. Lat. semejosis. (Da semion
glior frutto, che mai producesse alcuno altro seme, cio vita eterna.
segno.) Indicazione, Designazione, Significazione. (A. O.)
6 - Onde i modi proverb. e simili. Di mal seme mietere peggior SemeioticA. (Med.) Se-me-j-ti-ca. Sf. V. G. Lat. semejotica. (Da se
mioticos che tratta di segni.) Parte della patologia relativa ai segni
frutto , o Di buou seme mal frutto ec.] Petr. canz. 48. 8. Di buon
-

seme mal frutto Mieto. Bern. Orl. n. 24. 59. E ben misero quello

delle malattie, ovvero La pratica applicazione della semejologia.

e pazzo in tutto , Che di mal seme miete


frutto. Dittam.
Chiamasi ancora Fenomenologia medica., Semiotica, sin. (A) (Aq)
. 2o. D' amaro seme nasce amaro frutto ; E cosi di mal fa si vede SEMELE , S-mele.N. pr. f. (Dall'ar. semel ubbriachezza.) Figlia
di Cudno, rcsa da Giove nadi e ti Bacco, (Mit)
ancora Che alla fine ne segue pianto e lutto. (P)

SEMIlADDOTTORATO
236
SEMIELEGENETE
Sanaa,
Se-mnza.
Sfl Seme, (cos vegetale come animale; ma ne
seescere. (Mit) se-me-le-g-ne-te. Epiteto di Bacco, perch
primo sign.

generato da Semele. (Mit)

* comune.1 (VSeme.)Lat. semen.Gr. vripua.Cr.2a.

Seeuso, se-me-l-o. Add. pr. m. Di Semele. E per Bacco figlio


di Semele venne nominato Il dio , l'eroe Semeleo, la prole, la

progenie Semelea.(Mit) Salvin.Cas.27. Satiro, Saltatore, Semeleo(N)


Seneto. (Geog) Se-me-li-no ,Semlino. Citt della Sehiavonia. (G)
Seue corna. * (Farm.) Sm. V. L. Nome farmaceutico de'semi aro
matici acri, e creduti vermifugi, delle tre artemisie, contra, judaica
e santonica. Lo stesso che Sementina , V. (A.O)

semesoana. * (Geog) Se-mn dri-a. Citt e Sangiacato della Turchia


europea nella Servia. (G)

---

. Altri (arbori) sono, che non menano frutto alcuno, ne'quali si


truovi alcune semenze, di che si possa generar simigliante pianta.
Dant. Purg. 14. 35. Di mia semenza cotal paglia mieto. E Par. 3.

35. E disse : quando l'una paglia trita, Quando la sua semenza


gi riposta, A batter l'altra dolce amor m'invita. Tes.Br. 3. 5.
Secondo le sue maniere, che ella , cos divengono le sue semenze
e 'l suo frutto. E 5. 22. E sappiate che le loro vivande sono ve
lenose semenze. Petr. cap. 8. purgar venne Di ria semenza il
buon campo romano.

scempmn. * (Mit.Pers.) Semen-dn. Nome d'un gigante ch' il Bria 2 - Il seminato. G. V. 9. 78. . L'acqua soperchi il terreno, e
guast ogni semenza.
reo de' Persiani. (Mit)
Sevesor. * (Geog) Se-me-nf. Citt della Russia europea (G)
- Discendenza , Stirpe. Lat. semen, stirps, progenies. Gr. yws.
Sevenra, Se-mn-ta. ISf) Seme ; e per lo pi si dice delle cose che Dant. Par9.3. Mi narr gl'inganni Che ricever dovea la sua semenza.
si seminano in terra acci si moltiplicano. ] -, Semente, Scmenti, 4 - Cagione. Lat. semen, caussa, principium, origo. Gr. px. Dant.
-

Par. 2. ao. Le distinzion, che dentro da s hanno , Dispongono


sin. Lat. semen. Gr. cripua. Bocc. nov. 72. 7. Cominci a nettar
a lor fini e lor semenze.
sementa di cavolini che il marito avea poco innanzi trebbiati.
- Onde per metaf Cagione ,
Lat. causa, origo, se Semenzaio , Se-men-z-jo. Sm.1 Luogo dove si semina, e dove na
men. Gr. 2px. Dat. Inf 23. 23. E gli altri del concilio, Che scono le piante che si debbono trapiantare. Oggid cos chiamasi

fu per li Giudei mala scmenta. E Purg. 7. o4 Quinci compren


der puoi , ch'esser conviene Amor scmenta in voi d'ogni virtute
il seminare. Lat. satio. Gr. orropa. G. V. 2. 72. . Al tempo
della sementa furono soperchie piove, sicch corruppono la semen

ta. Cr. 2. 72. . Ma nel caldo campo e grasso si dee indugiar la


sementa , quanto si pu, innanzi il freddo del verno. M. V. 6. 12.

luogo ove si tengono gli alberi fruttiferi, da bosco o da giar


ino, per farne vendita. Anticamente Sementario e Seminario -,
Bastardiera , sin..] Lat. seminarium. Gr. cvrsvrpnov. Pallad. cap. 6.

Il semenzajo si vuolfare in terzolana, sicchquellovi nasce si possa


traspiantare. E Genn. 16. La terra del semenzajo de'avere letame

Da mezzo Ottobre e calen di Gennaio furono acque continove con

secco mescolato.Cr. 2. 2. 8. Ancora si fanno semenzai, ne' quali


si crescono e nutriscono cos semi, come arbucelli. E cap. 2. 4.

gran diluvi, e perdesseme il terzo della scmenta; ma il Gennajove


gnente fi si bcl'tempo, che la sementa perduta si racquist. (Cio,

Tutti i semi e rami e piante due piedi di lungi, od uno, nel senen
zajo si piantino. (Correggi nel primo esempio lo sconcio in terzo

si semin manco il terzo. ) Pallad. cap. 6. Di questo mese si


solenne scmenta di grano e farro. (N)

lana il quale ebbe origine dal Testo a penna del Davanz. usato dagli
Accademici. Il Testo Salvini seguito nella stampa di Verona legge

3 Il tempo della sementa. Lat.sementis, tempus sementis. Grrropa.


Segn. Pred. . 9. Se un agricoltore arrischia molte moggia di grano

in terra mezzolana che corrisponde al lat. mediocri terra.) (P.

Semenzajo diff, da Seminario. Semenzajo deriva da Semenie o se

mella sementa.

menza ed indica il Luogo ove sono state seminate le semenze. Se

. - Onde Di sementa posto avverb. Nel tempo della sementa.


Salv.Avvert. 2. 2. 9. Di vendemmia per Nel tempo della vendem
mia, e Da vendemmia, A ricolta uso di tutti i buoni, perciocch

miuario derivato dal latino Semen significa un Luogo apposito per


custodire i semi fuori del terreno. Ma la pi comune significazione

ricevuta di Seminario quella di Luogo dove si tengono in educa


zioni i giovanetti, la quale affatto negata a Semenzaio.
verbi di tempo; nella qual guisa non pur di ricolta, non tanto di se SemenzETTA , Se-men-zt-ta. Sf dim. di Scmenza. Fracast. Lett. al
Ramusio. Berg. (Min)
menta, anche di battitura ben detto. (V)
e ricolta e Sementa ec. se vengono appresso a Di , sono il pi av

4 Razza. Lat. soboles, progenics, semen. Gr. yev. Stor. Eur. 5.

SEMENziNA. (Farm.) Se-men-zi-na. [Sf] Seme d' un'erba che nasce nel

18. Per estirpar finalmente quella sententa per niziosa, che gi tanti
anni guastava Italia.
.
Semenraaz, Se-men-t-re. [Att. V. e di' Scminare. Lat. serere, semi
narc, sementem facere. Gr. carps. Guitt. lett. 9. Il Maggio semen
tatore benigno dio ha sementato nel campo del vostro cuore la caris
sima sua nagna mercede. E appresso: Non gi solo sementando gra
no, grano prezioso e sonmo rende. Bomb. Stor. 3o. Non basta il
campo aver lieto cd a orico, Se non s'ara, e sementa, e miete poi.(N)
Seuenraao , Se-men-t-ri-o. Sm. V. e di'Semenzajo. Soder. Colt. 26.

regno di Bantan , e a noi viene di Persia ; e minuto, bislungo, di

Avvertendo, che se s' ha a

piantare

in collima, di farne il semen

tario in collina ; se in poggio, in poggio. (V)

odore ingrato, di sapore amaro , e assai aromatico. Si adopera


unicamente contro i vermi, d'onde gli venne il nome latino Semen
contra vermes, omettendosi volgarmente l'ultima parola. V. Santo

nico, S. 2. -, Semesanto, Sementina, Semen contra, sin.1 Lat. semenr


contra vermes, semen santonicum. Red. Oss. an. ro8. Di quel seme
che semenzina o seme santo appellasi nelle spezierie , ne feci una
buona e piena infusione nell'acqua comune calda. E appresso: Vi
dunque qualche ragione , che la semenzina confettata con zucchero

sia frequentemente usata nelle spezierie.


SEMenziRE , Se-men-zi-re. [N. ass. Far seme , Produr seme. Lat. se

men producere. Gr. orpua rimrur. Cr. 6. 98. 3. Colgonsi le rape


del mese d'Ottobre, e quelle che saranno pi belle, levate via le
foglie , si piantano , acciocch semenziscano la state seguente.
Semerarone , Se-men-ta-t-re. [ Verb. m. di Sementare. V. e di')Se SemenziTo, * Se-menzi-to. Add. m. da Semenzire. V. di reg. (O)
minatore. Guitt. lett. 9. Il Maggio semeulatore benigno dio ha se SeMea, Se-nr, Semran, Semri. N. pr. m. Lat. Semer. ( ibell' ebr.
sciamar custodire: Custode.) (B)
mentato nel campo del vostro cuore la carissima sua magna mercede.
SEMERA, * Sc-me-ri-a. N. pr. m. Lat. Semeria. (Dall'ebr. sciamar cu
E appresso : E se tale e tanto 'l sementatore e 'l seme , ec.
Sextentatrice , Sc-men-ta-tri ce. Venb.f di Sementare. V. di reg.
stodire, e fah signore : Custodia del Signore.) (B)
Semenone. * (Geog) Se-me-r-ne. Fiume degli Stati Uniti. (G)
V. e di' Seminatrice. (O)
Seenre, Se-nn-te. Sf Lo stesso che Sementa, V. Dant. Par. 8 SemesAnTo. (Farm.) Se-me-sn-to. Sm. conp. che scrivesi anche Se
me santo. Lo stesso che Semenzina , V. (O)
4fo. Sempre natura , se fortuna truova Discorde a s, come ogni
, Se-me-strle. Add. com. Appurtenente a semestre. Pros.
altra scmente , Fuor di sua region fa mala pruova. Tesorett. Br. s
ior.(A)
Facea la terra frutto Senza nulla semcnte, O briga d'uom vivente.
Dav. Colt. 185. Perch non pure il susino , ma ogni altra semente Semestne, Se-m-stre. [Sm.] Spazio di sei mesi. Lat. semestre spatium
Gr. rc aumvalov.
fuor di sua regione fa mala pruova. Alam. Colt. . 7. Gi com

Sventato, Se-men-t-to. Add. m. da Sementare. V. e di Seminato.

Lat. seminatus, seminibus sparsus. Gr. ferrapuivos. Alam. Colt. 5.


o. Poi dritte e lunghe Le sementate corde in essi stendi.

metta al terren la sua semente.

2 Per metaf Cagione , Origine. Dant. Inf. 25. 57. Ed ivi imprende
Ad organar le posse, ond scmente.
3 * E' anticamente usato anche in genere mascolino. S. Ag. C.

2 - Il Damaro della pigione dovuto ogni semestre. Mulm. 8. 8. Quando

quell'insolente del padrone Ti picchia a casa, e con s poca grazia


Cbiede il senestre , che non v' una crazia.
3 * (Milit.) Spazio di sei mesi o meno che si concede al soldato

per lasciar le bandiere e recarsi alle sue domestiche faccende.(Gr)


D. l. 7. c. 13. Saturno, uno delli principali di, appo il quale la
SeMevA. * (Geog.) Se-m-va. Lo stesso che Samava , V. (G)
sigmoria di tutti li sementi. (N)
Se
McA. (5) Sm-ga. Fiume della Russia europea. (G)
Severrella. * (Milit.) Semen-tel-la. Sf. Lo stesso che Seminella, V.
Montecucc. Tutta l'industria consiste nel turare fortenente la bocca SEMI , S-mi. V. L. Particella che, aggiunta ad altre voci, significa
il lor concetto solo per met , come Semicapro, Semicavallo , Se
della camera (della mina), e tutto all'intorno , lasciandovi lo spa
mibue , e molte altre tralasciate dalla Crusca. Usasi anche in
zio sotto per lo stoppino, o salsiccia, o sementella. (Gr)
di nome e come avv. Met, Mezzo. Lat. semis. Gr. gaucvs. Buon.
SemenTerro. * (Mus) Se-men-t-ri-o. Sm. Specie di raganella di cui
Fier.3 r. g. In ogni arte un tal po' mi fo far lato. Son, verbigrazia,
si servivano gli antichi sacerdoti greci, il quale non era altro che un'
tsse sopra cui si batteva con un martello.Gronuxvrp. (Da semanteon
il semi, Il semiaddottorato, il semimusico, Semipoeta, semi son fi
verb.
io do il segno, io
e questo da sena segno.)(L)
losofo , E scminon di disegno, E semi ho e semi non ho 'ngegno.
E Salvin. Aunot. ivi : Semis fatto da hemusi, uver ; dando i
Severi , * Se-mn-ti. Sm. P. A. V. e di Semente o Scmenta. Guitt.
Latini corpo alla aspirazione col profferire dove quella la s, huper,
Lett. 9. 25. Quale sementi sembra grave maggio, periglioso, util
super, hupo, sub, hudor ?ap (cio acqua) sudor; onde noi dichiamo
, e grazioso sovr'ogmi sementi. (V)
d'un che suda forte ; Andarsene in acqua. Da semis, cio la met, si
Sewesri. (Farm.) Sementi-na. Sf. Lo stesso che Semenzina, V. (N)
Sementine. * (Archc.) Se-mcn-ti-mc. Add. e sf Feste che i Romani
fece un latino semus ; onde scemo. (A) (B) (N)
celebravano ogni anno per ottenere delle buone sementi. Lat. se SemaBBRacciarusro. (Bot.) Se-mi-ab-brac-cia-f-sto. Add. f comp. Ag
giunto di Foglia e dicesi Quella che essendo sessile attornia e circon
mentinae feriae. Barff Camap. lib. 4. Tutto gi mostra a segni a
perti e chiari Che son le ferie scmcmttime queste. (Mit) (P. V.)
da colla sua base la met soltanto del fusto.-, Semiamplessicaule,
sin. Bertoloni. (O)
SeiaEsriso* (Bot) Se-men-ti-no.Sm. Specie di fungo, il quale ha il eap
pello conico bruno , le lamine bianche ed e sostenuto da un lungo Semiacuto. (Med.) Se-mi-a-c-to. Add. m. comp. Aggiunto dato dai
medici a Quello stato medio d'infermit, che tra l'acuto e il non
stipite nella parte interna del quale produce de' tuber, oletti che lo
acuto. Celott. Lett. Berg. (Min)
semiano ; viene in gruppi e fa in alcuni poggi e ciocche dr al
heni nel tempo della sementa, di onde gli venuto il uone. (A) N) SexAeocaA1o, Semi addotto-r-to. Add. (m. comp,l Mezzoad

237

SEMIFILOSOFO

SEMIAMIPLESSICAULE

dottorato. Buon. Fier. 3. . 9. Son, verbigrazia. il semi, II semiad sauna. * (Geog) Se-midr. Sm. Paese dell'Afganistan proprio. (G)
setpea, * Se-mi-d-a. N. prf. Lo stesso che Emidia, V. (B)
dottorato, il semimusico, Semipoeta , semi son filosofo.
SemiAmplessicAuL. (Bot) Se-mi-am-ples-si-c-u-le.Add. com. comp. Lo a (Mit) Add. e sf comp. Fem. di Semideo. La storia greca non
fa menzione che di una sola Semidea ( Emitea.) Chiamavansi per
stesso che Semiabbracciafusto, V. (A) (O)
Semidee tute quelle donne illustri a cui rendevansi dopo morte o
SemaponeuroTico. ' (Anat.) Se-mi-a-po-neu-r-ti-co. Add. e sm. comp.
Iome dato talvolta al muscolo semimembranoso. Lat. semiaponeu

nori divini. (Mit)

roticus. (Dal gr. hemisyrs mezzo, apo da, e nevron nervo.)


5 Senoecoanere. * (Bot.) Se-mi-de-cor-rn-te. Add. f comp. Aggiunto
Semmaanani. * (St. Eccl.) Se-mi-a-ri-ni. Eretici i quali sostenevano che
di Foglia, ed quella scorrente a met. - , Semiscorrente, sin.
V. Scorrente, S. 3. Bertoloni. (O)
G. C. non fosse consostanziale al Padre, ma riconoscevano ch'egli
fosse d'una natura eguale. (G. F.)
Suoco. (Mit.) Semi-do. Add. e sm. comp. V. L. Quasi Iddio,
Che ha del divino. I Davano gli antichi tal nome agli Dei di se
SemiAzioo.(Anat.)Se-mi--zigo. Adde sost. com. comp. V. G. Lat.semia
condo ordine, che traevano la loro origine da'Numi; agli eroi che
zygos. (Da
mezzo, e azrgos impari.) Nome d'una vena impa
per virt superiori erano stati innalzati al grado delle divinit; agli
ri, che nascendo dalle prime lombari, penetra nel petto attraverso
Dei delle
ec. -, Semidio , Emiteo, sin..] Lat. semideus. Gr.
un'apertura particolare del diaframma, e va a finire nell'azigo. (Aq)
uSsos. (Dal lat. semis mezzo, e Deus Dio : Mezzo Iddio.) Petr.
Samiaecco. Se-mi-bc-co. Sm. comp. Becco per met, Mezzo becco(A)
son. 53. Di che sarebbe Enea turbato e tristo, Achille , Ulisse, e
Pros. Fior. P. 4. vol. 1. Cic. 8. pag. 75. A Bacco si sacrifica il
gli altri semidei. Fir. As. 26. Si poteva giudicare che uomo certa
becco , e da molti era dipinto cornuto, e becco intero ; fra i se
mibcochi si levi. (B)
mente ingegnoso e grande, anzi un semideo, anzi uno Iddio fusse
stato quegli che con si sottile intaglio avesse lavorato quello argento.
Smunaev. (Mus.) Se-mi-br-ve. Add. e sf comp. Nota musicale che
-

Alam Gir. 22. 3o. Ride in suo cor quel re de' semidei.

vale una battuta, cio due minime, o quattro semiminime. (A)

Seuca. * (Mit. Ebr) S-mi-ca. Sf. Nome che danno i moderni Ebrei Seunbiamerao. (Geom.) Se-mi-di--me-tro. (Sm. comp..] Mezzo diametro;
ed quella linea che partendosi dal centro del cerchio arriva alla
alla cerimonia che altre volte praticavasi, allorch taluno era am
; dicesi anche Raggio.] Gal. Sist. no. Contenendo tanto
messo nel numero de' dottori o senatori. Il capo del sinedrio o sol
quelli
, quanto questi, due semidiametri. E'263. Intendendosi poi il
tanto un altro seniore poneva le mani sul candidato pronunciando
suo semidiametro prolungato sino alla distanza del sole.
certe parole. (Semica vale propriamente manuum impositio , da sa
- --- -

Sewiniapason. (Mus) Sc-mi-di--pa-son.Sm. comp. V.G. Lat. semidia


pason.(Da hemisrs mezzo, e diapason diapason.) Ottava diminuita
SamucaDzzA. * (Mus.) Se-mi-ca-dn-za. Sf comp. Cadenza imperfet
mach imporre.) (Mit)

di un semituono minore o di quattro comme. (Aq)

ta, irregolare, che sospende il senso musicale , senza terminarlo;

dicesi anche Cadenza aritmetica. (L)


Semicamuto, Se-mi-ca-n-to. Add. [m. comp. Mezzo canuto. Lat, se
micanus. Gr. muroNds. Buon. Fer. 3. 4. 9. Erami accanto un certo
tal di tale cc. Semicanuto, e d'un sajon vestito.
SamucAPno, Se-mi-c-pro. Add. e sm. comp. Mezzo capro e mezzo uomo,
Capro per met ; ed aggiunto che si d a' Fauni ed a' Satiri, i
quali sono dipinti dal mezzo in gi simili alle capre. Sannaz. Ar
cad. pros. 8. Se, entrando per gli inviolabili boschi , avesse con la
sua venuta turbate le sante Driade e i semicapri Di dai sollazzi
loro , ec. E egl. 9. E 'l semicapro Pan alza le corna Alla sampo
gna mia sonora, ec. Sold. sat. 5. Gonfio farsi veder per quei coc
chioni , Ove il gran Semideo solo imbarcava Il semicapro, ec. Fir.
Sacr. Past. Securo albergo ai Satiri, ai Silvani, Agli Egipani, ai
Sacri Semicapri. (A) (M) (B)

Seunniapente. (Mus.) Se-mi-di-a-pn-te. Sf comp. V. G. C'os chia


masi grecamente la Falsa quinta o Quinta imperfetta o diminuita.
Lat. semidiapente. (Da hemisyrs mezzo, e diapente diapente) Gal.

SemicAvALLo ,* Se-mi-ca-vl-lo. Sm. comp. Met cavallo e met uomo ;

dinota Un tuono e mezzo, o piuttosto Un ditono imperfetto, e da'

Dial. nov. scien. 543. Dissonanza simile al tritono, o semidiapente.


Samuoiarsssanon. * (Mus.) Se-mi-di-a-ts-sa-ron. Sm. V. G. Lat. semi
diatesseron. (Da hemisyrs mezzo, e diatessaron diatessaron.) Quarta
diminuita d'un semitono minore o Falsa quarta.(Aq)

Samuoionono, Se-mi-di-gi-no. Sm. comp. Digiuno per met, cio non


rigoroso. Battagl. Berg. (O)

Samoto, Se-mi-di-o. Add e sm. comp. Lo stesso che Semideo, Bocc.Teseid. . E quindi ciascun altro Dio De'lochi amati si partio
intanto Dolente certo, contra suo disio, E l'arbitro dell'ombre, Pan,
che tanto Quel loco amava , e ciascun semidio. (N)
Semiorrono. (Mus.) Se-mi-di-to-no. [Sm. comp. V. G. Termine che
-

musici si dice anche Terza minore. Varch. Giuos. Pitt. Dico sen
pi comunemente Centauro. Anguill. Metam. 2. 27. Gravida lasci
plici, perch se ne trovano molte composte, come il ditono, cio di
poi la ninfa bella , Onde nacque Chiron semicavallo. (M)
due tuoni, semiditono , tritono, cc.
Semicerato. * (Fisiol.) Se-mi-c-fa-lo. Add. e sm. Lo stesso che E
micefalo, V. (Aq)
Senniuano,* Se-mi-di-r-no. Add. m. comp. Della met del giorno.
SexicEaciuto. (Geom.) Se-mi-cr-chio. (Sm. comp. Lo stesso che n Se

Pin. Berg. (O)

micircolo, V. Gal. Sist. 343. ll diametro dei cerchio massimo sar Szumboppio. (Eccl.) Se-mi-dp-pi-o. Add. m. comp. detto di Uffizio nel
F O G , ed il semicerchio apparente F N G.
quale non si duplica, cio non si replica la recita delle antifone.(A)
SeatoulinDaico, Se-mi-ci-lin-dri-co.Add. m. comp. Cilindrico da una 2 - (Bot.) Fiore semidoppio: Quello che ha una quantit maggiore
parte e piano dall'altra. I botanici lo dicono di Fusto , se da una
di petali dell'ordinario, e ci per lo cambiamento di alcuni stami
parte piano e dall'altra cilindrico; e Foglia semicilindrica chia
in petali, di modo che suscettivo di dare semi fecondi come si
osserva in alcune variet di garofano. (O)
mano Quella ch' rotonda da una parte e piana dall'altra, -, Qa
Seunporro, Se-mi-dt-to. Add.fm.comp..] Mezzanamente dotto, Dotto
sicilindrico , sin. Bertoloni. (O) (N)
a mezzo Lat. semidoctus, sciolus. Gr. nuaShs.
Semicircolo, Se-mi-cin-go-lo. Sm. comp. Mezzo cingolo. Muss. Berg.(O)
SeMicunTo. * (Arche.) Se-mi-cn-to. Sm. V. L. Specie di vestimento

2 In forza di sm. La persona semidotta. Tac. Dav. Post. 4f7. La

brevissimo che circondava per met la cintura, ed era il solo di


cui fossero il pi sovente coperti gli schiavi. Lat. semicinctium.(Mit)
SemiciacoLARE , Se-mi-cir-co-l-re. Add. [com. comp.) Di mezzo cer
chio. - , Semicirculare, sin. Lat. semicircularis. Gr. iuxvxAxds.
Red. Oss. an. 92. Alla base della quale in uno de'suoi li si sten

scorrezion sua, passata in uso, s' convertita in sua naturale essenza,


contro alla quale il semidotto, che troppo vuole ortografizzare, ca

cografizza. Salvin. Annot. F. B. 3. . 9. Cosi i semidotti, dotti


a mezzo, i quali son peggio che gl'ignoranti docili, e che sanno di
non sapere, e perci vogliono imparare da chi sa. I semidotti sono
prosuniuosi, si danno a intendere di sapere; latino scioli ; greco, e

de un'ala semicircolare membranosa.

condo Platone, cincurpo, che hanno oppinione cio di dottrina(N)


2 * (Anat.) Canali semicircolari. V. Canale , S. 5, 5. (A. O.)
Srmicincolo. (Gcom.) Se-mi-cir-co-lo. [Sm. comp. Mezzo cerchio. -, Semmootroae, Se-mi-dot-t-re. Add. e sm. comp. Mezzo o Mezza
namente dottore. Tesaur. Berg. (O)

Semicerchio, Mezzocerchio, sin. Lat. semicirculus. Gr. uivAos.


V. Flos, 8. Dant. Par. 32. 26. Dall'altra parte, onde sono intercisi

Semipulrri. * (St. Eccl.) Se-mi-du-li-ti. Lo stesso che Barsaniani,


Di voto i semicircoli, si stanno Quei ch'a Cristo venuto cbber li
V. (Da hemiche in composizione val mezzo, e da dulevteon verb.
di dulevo io servo.) (Ber)

visi. Cr. 6. 73. . E anche s'appella Corona regis, imperocch


fatta a modo d'un semicircolo.

Semicirculaaz, Se-mi-cir-cu-l-re. [Add. com. comp. V. e di'1 Semi


circolare. Fir. Dial.bell. donn. 366. Sulla quarta parte della quale ec.
si muove una linea quasi semicirculare.

Semicollo. (Milit.) Sc-mi-cl-lo. Sm. comp. V. e di'Semigola. (Gr)


Semicolon. * (Gram.) Se-mi-c-lon. Sm. V. G. Lat. semicolon. ( Da

Seunesse. (Geom.) Semi-el-lis-se. Sf comp. Mezza ellisse. Vivian.


T. Resist. Con una semiellisse, o con due semiellissi ee. , si pos

sono avere solidi, che essendo sostenuti nel loro termini , ec. (A)
Seunettrrrico. (Geom.) Se-mi-el-lit-tico. Add. m. comp. Di semial
lisse. (A

, Se-mi-e-sp-si-to. Add. m.

Mezzo esposto, Mezzo

hemisys mezzo , e colon membro.) Dicesi cos il Punto e la Vir

dichiarato. Lat. semiexpositus, semiexplanatus. Prot. For 3. .

gola posti tra un membro e l'altro del periodo. (Aq)


Srmncone. (Mus.) Se-mi-cd-ne.Sm. Strumento musicale de' Greci, che
avea trentacinque corde e dava sedici o diciassette suoni diversi,
essendovi esse poste due a due, accordate all'unisono o all'ottava.(Mit)
SemicRomA. (Mus) Se-mi-cr-ma. (Sf comp. V. G. Lat. semicroma.
Una delle figure o note musicali, Met della croma. Lall. En.
Trav. 2.6. Tosto ch'egli sent di Turno il nome, Fe'd'allegria
battute e semicrome. (N)
Semicupio, Se-mi-c-pi-o. [Sm. Bagno in cui il corpo sta immersofino
all' ombelico; ] e si dice ancora del Sedersi in tal bagno. Lat. se
micupium. Gr. lyncSucua. ( Dal lat. semis mezzo, e capio io pren
do) Red.Cons. . 36. Il bagno non sia di tutta la persona, ma sia

2. 28. N s'intese, se non tardi, che luogo egli (il personaggio)


vi potesse avere; ma si comprese come
comentatore , doven
pure finire il simiesposito Terenzio. (N. S.)

in foggia di semicupio.

2 - Vaso a modo di barchetta in cui l'uomo pu giacere resupino.

Semralaauea.(Milit.) Se-mi-fa-l-ri-ca. Sf comp. P. L... Lat- semiphala


rica.(Da semis mezzo, ephalarica falarica.) Spezie di giavellotto lun
go u cubito, che veniva quindi ad essere la met d'unafalarica(O)
Seureata, * Se-mi-f-ri-a. Sf comp. Mezza feria. Fag. Berg. (O)

Seanreno (Mit.)Se-mi-f-ro. Add. m.comp. Mezzofiera. Soprannome del


centauro Chirone, met uomo e met cavallo. Lat. semifer. (Semi

fera) Adim. Pind. Il semifero mio mastro beato(Chirone) Nell'an


tro suo mi nomin Giasone. (A) (Mit) (N)

SemFilLiDiani. * (Zool.) Se-mi-fil-li-di-ni. Sm. pl. V. G. Lat. semi


phyllidiani. (Da hemisys mezzo, e phyllon foglia. ) INome di una

famiglia di molluschi proposta da Lamarck, la quale comprende i

Forcellin. (M)
generi che pei loro caratteri sembrano mezzo fillidee. ()
EmiDA, * S-mi-da. N. pr. m. Lat. Semida. (Dall'ebr. scem nonne, SemirLosoro, Se-mi-fi-l-so-fo. Add. e sm. com. Mezzo filosofo. (A)

fama, e deghua cognizione, che viene da jadagh conoscere : Fa 2 - E talora con parola interposta. Buon. Fier. 3. . 9. Son, ve
moso per cognizioni, o Cognizione fanuosa.) (B)
bigrazia ec. il
semi son filonofo, ec. (A) (8)

Vocab. VI,

31

38

SIEN

I LO)SCU LO

IN ARt)

Srxri osculo. (Bot.) Se-mi-fl-scu-lo. Sm comp. Cos dicesi Il fioretto ne , V. Cr. 3, 22. , Allora quella medesima scminagione da capo
si rifa.
di un fiore composto, che irregolare, cio dimezzato, ed in forma
di linguetta , o striscia ; e per tali fiori diconsi Semiflosculosi, o Seunano,Semi-njo. Sm. Il vivajo degli uovoli. Cos dice lo Stra
Linguettati , o Cicoriacei. (A)

tico alla V. Ovolajo. (B)

Semroscvoso. (Bot.) Semi-flo-scn-l-so. Add. m. comp. Aggiunto del Semnale, Se-min-le. Add. com. Di seme. Lat. seminalis. Gr. ord
Fiore composto, i cui fiorellini sono formati di
e Semi
pipos.Com. Par. 7. Perocch noi fummo in Adam secondo seminale
flosculose diconsi le sinanteree, sezione delle singenesiche. (A) (N)
ragione , e secondo congiugnimento di sustanza. Pass. 24f9. Come
sia
brutta e vile la materia seminale del padre e della madre, di che
SearLozIA. * (Arche.) Se-mi-fl-zi-a. Sf Spezie di calzatura leggiera
molto usata da' Greci. Lat. semiflotia. Gr. arx2vrx. (Mit)
l'uono s'ingenera, non bisogno di dir ch'egli manifesto. Red.
SevirusA. (Mus.) Se-mi-f sa. Add. e sf comp. Figura o Nota musi
Cons. n. 148. Da questo imbrattamento si solleva un'aura scminale
cale ch' la met della fusa. (L) (N)
e uno spirito fecondatore cc. (N)
SevioALLA. * (Geog) Se-migl-li-a. Sf Antico Ducato che forma oggi
* Onde Iiquore seminale chiamasi Lo sperma ; Vescichette
la parte orientate del Coverno di Curlandia. (G)
seminali Que'due serbatoi attaccati immediatamente alla faccia po
SemicemAni. (Geog.) Se-mi-germ-ni. Antico nome degli Elvezii.(Mit)
steriore della vescica, e rivestiti posteriormente dal peritoneo che de
Semicic Ante . Se-mi-gi-gn-te. [Add. e sm. comp. Mezzo gigante. Lat.
scrivono molte tortuosit e spesso sono ramificati, le cui estremit
seniggas. Buon. Fier.5. 3. 8. Che di repente Andrio semigigante ec.,
si aprono nel canale jaculatore e vi versano lo sperma recato in
Fatta mostra di s fra la gran turba , cc.
essi dal testicolo per mezzo del canale deferente. (A.O) (o)
SEGNorAnTE , Se-mi-gno-rn-te. Add.te sm. comp.] Mezzo ignorante. 2 (Bo.) Da seme, D potere essere seminato. Lat. sationi aptus.
Lat. scmidoctus. Gr. uuz9s. Alleg. 52. Diceva adunque cc. il
Gr. 27p cruc. Cr. 5. 6. 4. Ne' boschi pi spessi , e ne'semi
mio scmignorante pedagogo della terza classe, cc.
nali campi pi radi si pongano.
2 Onide Polvere seminale chiamasi Il polline ; Foglie semi
SEMIGNUoo , Scmi gn-do. Add. e sm comp. Mezzo nudo, Mal co
perto. , Sminudo , sin. Grazzini Poet. Oraz. Amati. (B)
nali I cotiledoni che trasformati in foglie spuntano prime a fior di
terra nel termine della germinazione de' seni e servono ad elaborare
Senico A. (Milit.) Semi-g-la. Sf comp. La distanza dell'angolo del
poligono interno all'angolo del fianco. Il Guarini la chiama Se gli alimenti alle nascenti pianticelle; di consi pigce le foglie seminali
micollo. (Gr)
che spuntano fuori terra, ed ipogee quelle che nello sviluppo vi re
Seno AriA. * (Filol.) Se-mi-gra-fi-a. Sf. V. G. Lat. semigraphia.(Da
stano sepolte, come nelle graminacee. (A. O.) (O) (N)
sema nota, e grapho io scrivo.) Scrittura per segni, che oggi di Seminamenro, Se-mi-ma-mn-to. Sm. Lo stesso che Seminazione , V.
ciano Stenografia. (O)
Lat. seminatio , satio. Gr. crepa. Bellin. Disc. 3. 45. Tanto quel
Se Mounro, * Sc-mi-gnto. N. pr. m. (In ted. scham pudore, e kunde
solo e unico e primo uomo di mia mano fabbricato, quanto tutto
scienza: Scienza vereconda.) Generale de' Cherusci, fatto pri il suo innumerabile seminamento, moltiplicato senza mia opera, deve,
fatto ch'ei sia , rifarsi continuamente. (Miu)
gioniero da Germanico. (Mit)
SunFrRo. (Bot.) Se-mi-in-fe-ro. Add. m. comp. Aggiunto di Germe, 2 Per metaf But. Inf 8. . Ipocrisia, ladroneccio, fraudolente
consiglio, seminamento di scandolo, falsit.
ed quello che per met vien ricoperto dal calice. Bertoloni. (O)
SirTenossEo."(Anat.) Se-mi-in-ters-sc-o. Add. e sm. comp. Semin SeMINAnre, Se-mi-nn-te. I Part. di Seminare.) Che semina. Lat. serens.
terosseo del pollice chiam VWinslov il muscolo flessore breve del
Gr. rripv. Dant. Conv. 88. La complessione del seme pu es
pollice. Lat. semiinterosseus pollicis manus. (Da semis mezzo, inter
sere migliore e men buona , e la disposizione del seminante pu es
-

tra , ed os osso) (A. O.)

sere migliore c men buona.

---

Semraaa. * (Geog.) Se-mi-n-ra. Lat. Seminara. Citt del Regno di


SemL. * (Geog) S-mil, Semilovia. Citt della Boemia. (G)
SEMulA , Se-mi-la. Add. mamerale [ com. comp. indecl. ] che compren
Napoli nella Prima Calabria ulteriore. (G)
de sei migliaja. I Lo stesso che Seimila, V.] Lai. sexmillia. Gr. SEMINARE , Se-mi-n-re. Att. Gettare e spargere il seme sopra la ma
2x7xio. Dant. Par. 3o. 1. Forse semila miglia di lontano Ci ferve
teria atta a produrre. , Sementare , sin. Lat. seminare , serere.
l' ora sesta.
Gr. crepatr. Cr. 6. 2. 4. Quelle che nella primavera scmineremo ,
nel tempo dell'autunno dobbiam cavare. G. V. . . 1. 2. E simile
SeMILIANzA , Se-mi-li-n-za. Sf V. A. V. e di' Simiglianza. Rim.
di
grano e biada , ch'erano per le case, sanza la perdita di quello
ant. Dant. Majan. 81. A semilianza come audi nomare Del par
ch'era seminato. E n 2.4f9. 3. Le terre si poterono male lavorare e
palione, che ii foco fede. E appresso : Voi che semilianza Avete
seminare. Dant. Par. 24. o. Che tu entrasti povero e digiuno In
di ciascuna, ec. (V) ( L'ediz. dello Zane 73 a pag. 228 legge:
-

A somiglianza , come ud nomare , Del

parpallione, che lo foco fe

campo a seminar la buona pianta,Che fa gi vite, e ora fatta pruno.

de, ec. E 229. Ed eo guardando voi, che simiglianza Avete ec.) (B) 2 Per metaf Spargere, Divolgare. Lat.seminare, disseminare, spar
8enlonAr, Se-mi-lu-n-re. Add. com. comp. V. L. Che ha figura gere , divulgare. Gr. amai3ev. Maestruzz. 2. 7. 2. S'infigne di
essere santo, acciocch semini falsa dottrina. Dant. Par. 2g. 92.
di mezza luna. Lat. semilunaris, arcuatus. Red. Oss. an. 4. In
vicinanza dello stretto passaggio che va dal gozzo allo stomaco, sta
Non vi si pensa quanto sangue costa Seminarla nel mondo. Vinc.
Mart. lett. 5o. Ma qual fu mai pi bella sottilit , che dopo aver
piantato da una delle bande un ossetto semilunare assai tagliente.
2 -(Anat.) Dicesi Ganglio semilunare, Quello ch' posto nell'addome,
seminate le mie calunnie per tutte le parti d'Italia, ec. Galat. 43.
hi va proferendo e seminando il suo consiglio , mostra di portar
al di sopra e dietro alla capsula soprarenale. Dicesi Osso semilu
openione , che il senno a lui avanzi, e ad altri manchi. Bocc. Te
nare , il secondo della prima linea del carpo , partendo dal radio.
seid. 6. 3o. Nelle vermiglie guance primo fiore Mostrava ancora,
Diconsi Fibrocartilagini semilunari , Quelle poste tra i condili dal
poich seminate Le avea di fresco pel aureo colore. (N)
femore e le superficie articolari della tibia. (A. O)
2 - Dicesi Valvula semilunare una Specie di Valvula spettante 3 -* Dicesi Seminar la discordia, la zizzania e vale nell'uso Com
metter male fra le persone. (A)
al cuore; detta anche Sigmoidea, V. (A) (A. O.)
SeM1 UNIo. * (Astr.) Se-mi-l-ni-o. Sm. Quel tempo in cui la Luna si 4 tN. ass. nel primo significato. Sen. Pist. Perciocch s'era da
-

vede sol per met. Caraff Berg. (O)

seminare menato al consolato di Roma.

SEMMAssiMA. (Mns.) Se-mims-si-ma. Add. e sf comp. Nota musi 5 (Egel sign. del S. 2.) Varch. Stor.o.327. Onde i Panciatichi erano
iti
o, che Pistoja s' aveva a spogliare di tutte le grasce e
cale ch' la met della massima. Sanseverin. Berg. (O)
SFMMEMnRANoso. (Anat.) Se-mi-mem-bra-n-so. Add. e sm. comp. Musco vettovaglie, insino a cavare gli zaffi de'tini, e le cannelle delle botti.
to pari che occupa la parte posteriore della coscia, e serve a piegare 6 Proverb.Altri semina, altri poi raccoglie=Altri fatica ed altri
la samba ed a girarla indietro. Fu cos appellato perch sottile ed gode.Salvin. Disc. 3. 34. Altri semina, altri poi raccoglie, simile
appianato, stretto ed aponeurotico nel suo terzo superiore. Chaus
al nostro: Un fa la roba, e l'altro la manda male . . . . Pi pro
si lo chiama Iliopoplitotibiale. Lat. semimembranosus. Baldin. Voc.
priamente secondo lui (l'Apostolio) al nostro proverbio tornerebbe
Dis (A) (A. O.)
quest'altro : altri fatic, altri gode, di quei che fuor di speranza a
un tratto ereditarono la roba altrui. (Pe)
SEMETALLo. (Chim.) Se-mi-me-tl-lo. Sm. comp. Gli antichi cos
chiamavano quel metallo che in vece di essere duttile e malleabile, 7 - Chi semina e non custode, Assai tribola e poco gode. l Soder.
siccome il ferro , l' oro , l' argento ec. cui riserbavano il nome di
Colt. . . Di qui viene certificatissimo il proverbio: chi semina e
Metalli o di Metalli perfetti, riesciva all' opposto frangibile e facile
non custode, Assai tribola e poco gode.
a ridursi in polvere, come l'antimonio, l'arsenico, lo zinco, il co 8 Chi ha paura di passere'non semini panico = Chi ha paura
batto ec. (A. O.) (G. P)
di pericoli non si metta a fare imprese, ovvero si guardi da quelle
SEMimeTore. * (Arch.) Se-mi-m-to-pe. Sf comp. V. G. Lat. semi
che gli cagionano. V. Panico sm. , S. 3.
9

* Seminare in sabbia, nell' arene = Operare senza frutto, Per


metope. (Da hemi mezzo, e da metope.) Mezza metope, cio La me
-

t dello spazio tra due triglifi e i loro capitelli. (O)

dere il tempo e la fatica. V. Sabbia, S. 4. e Arena, S. 3. (N) .

SEMIMINMA. (Mus) Se-mi-mi-ni-ma. [Add. e sf comp.j Una delle figure Seusanio, Se-min-ri-o. (Sm. Propriamente Luogo dove si custodi
e note musicali, Met della minima; e ne va quattro a battuta. Varch,
scono i semi fuori del terreno; ma fu preso anche per Semenza)o.
Lkz.636. Se era breve, la pronunziavano brevemente e con un tem
Semenzajo.) Lat. seminarium. Cr. 2. 28. 1. Si ricolgano i
rutti nel tempo che si maturano, e 'l seme si secchi al sole, ed in
po solo, come si fa nella musica, verbigrazia , una semiminima.

Sentorto," Semimr-to. Add. m. comp. Mezzo morto. Faust. Berg.(o)

seminario seminate ec. , si nutriscano.

SEM Usico , Se-mi-m-si-co. [Add. e sm. comp..] Mezzo musico. Lat. 2 Per metaf: detto di cose immateriali. Salvin. Disc..o. Ter

semiperitus musicae. Buon. Fier. 3. . 9. Son, verbigrazia, il semi,

tulliano non dubit di dire, non so quale antica filosofia essere stata

Il semiaddottorato, il semimusico , Semipoeta, seuni son filosofo.

seminario d'crcsie.

--------

SEMIMcToo , * Se-mi-m-to-lo. Add. e sm. comp. Mezzo mutolo. Mon

3 Luogo, dove si tengono in educazione i giovanetti avviati allo


tanar. Gen. Berg. (O)
stato ecclesiastico. Lat. seminarium. Gr. porrarngor. Serd. Stor.
SenIA, Smi-na. Sf. V. A. V. e d' Seme nel sign. del a. Fr. Jac.
ind. 4. 54; Provvedde alla cura e disciplica domestica del collegio
3; c. 9. O pregna senza semina , Non fa mai fatto in femina. e del seminario di Goa. Lazzer. Cicc. son. 8. Il supplic di far
(Parla di Ilaria Vergine) (V)
gli aver l'ingresso Nel seminario. (N)
Sea- (Mit) Dea poco nota, la quale presiedeva alla semina 4 - (Amat.) L'aggregato dei vasi spermatici. Lazzer. Cicc. sond
gione. (Mit)
Dio form l'uomo e quasi in propria sede Ne'suoi coglion vi pose
-

ioios. (Agr) Se-mi-na-gi-ue. Sf. Lo stesso che i seminazio

il seminario. (N)

SEMINAR1O

239

SEMIIQUADRATO

SeuNARuo. Add. m. Da seme; [ed aggiunto di Que' vasi che an Senisrt A. * (Milit.) Se-mi-nl-la. Sf Propriamente. Quella porzione
che son detti Spermatici o Seminali. Lat. seminarius. Varch. Lez.
di polvere che dal luogo dove s'appicca il fuoco si distende sino
agli strumenti, arme o macchine da fuoco che si vogliono scarica
38. Sono (i testicoli), secondo lui, come due piombi , o pesi, che
tengono aperti i vasi spermatici ovvero seminari. E 39. Ancoracb
re senza pericolo, e da lontano; ma si adopera particolarmente per
Quella striscia di polvere colla quale si d talvolta fuoco alle mine
la femmina abbia i vasi seminari poco differenti da quelli dell'uomo.
SEMINARIsTA , Se-mi-na-ri-sta. Add. e sun. V. dell'uso. Colui che in
ed ai fornelli. Dicesi anche Traccia. , Sementella , sin. Segner.
educazione in un seminario. (A)
E formando in terra una lunga striscia di polvere, coperta da un
canaletto pertugiato in alcuna parte , perch non restasse il fuoco
SeminATAMENTE,* Se-mi-na-ta-mn-te. Avv. Qua e l. (Scmbra che da
disseminare in questo senso abbia potuto formarsi Disseminatamen
soffocato dal fumo . . . . comand che s'appiccasse il fuoco alla mi
te, e per aferesi Seminatamente.) Adr. Plut. T'. . f 2 15. (Ediz.
na; il quale appreso alla seminella , and velocemente. (Gr)
Fior) Il divino Platone nel trattato dell'anima molto discorre del Seminenvoso. (Anat.) Se-mi-ner-v-so. Add. e sm. comp. Nome dato tal
volta ad uno de'muscoli della gamba; detto anche Muscolo semitendi
l'eternit di lei , e non poco ne' libri della Republica, nel Memno
ne , e nel Gorgia , e seminatamente negli altri dialoghi. (P. V.)
noso, perch per un tratto della sua estensione rassomiglia ad un cor
Senato, Se-mi-n-to. Sm. Luogo dove sparso su il seme. -, Se
done nervoso. Lat. seminervosus. Baldin. Voc. Dis. (A) (A. O)
mentato , sin. Lat. satum. Gr. arcpos. M1. V. no. o 1. Dandovi il

SemiNETTARE , * Se-mi-ntta-re. Sn. comp. Mezzo nettar, Liquore

che quasi eguaglia il nettare. Carl. Svin. o. Ors , porgimi qua,


Menghin , quel cantero, Che spuma del novel tuo seninettarc. (N)
23o. In Terra di Lavoro nodi di venti abbatterono ville e arbori e se SemnireRo. (Anat.) Se-mi-ni-fe-r. Add. m. Che reca, Che conduce
minati sin presso a Roma. Serd. Stor. Ind. 13.538. Abbruci i semi o serve a condurre il seme. Lat. seminiferus. (A)
nati e le ville.
2 * (Bot.) Dicesi di quella parte del pericarpio su cui si attac
3 - Proverb. [ Esser fuori del seninato, ] Uscir del seminato, fuor
cano i semi, come l'asse della capsola, le valve , i setti. (N)
del seminato o simili = Impazzare , [ Uscir di proposito. V. Usci Semino. (Ar.Mes.)Se-mi-no. Sn. Specie di lustrino, come i fagiuoli.(A)
re del seminato..] Lat. delirare. Gr. rapappova. Morg. 15.3o. Non SEMmnoli. (Bot) Se-mi-no-li. Sm. Sotto questa voce s'intendono le
m'avrebbe per voluti tre , Ch' uscito sare' fuor del seminato. Fir.
Spore , Sporule , Gongili ec. ossia que' corpicciuoli riproduttori
guasto, arando i seminati con pi di cento paja di buoi.

2 - [ Frutto della semenza , Messe o simile. ) Tac. Dav. ann. 6.

As. 36. Anzi per la stemperata voglia mezzo fuor del seminato cc.

delle piante crittogame , ed agame. (N)

me ne andava ogni cosa circuendo. Buon. Fier. 4. 4. 2. Tu dai nel SeminoL. * (Geog) Indiani della Florida occidentale. (G)
fanatico, E mi rasscmbri uscito Del seminato. Maln. n. 28. Non Seutsorruano, * Semi-not-tr-no. Add. m. comp. Che indica la met
della notte. Pin. Berg. (O)
cos tosto al campo si conduce ec. , Ch'ell' esce affatto fuor del se
minato. Fir. Disc. lett. (Bibl. Enc. It. n. 5) E perci coloro a' SEMinuoo , * si Add. m. comp. Mezzo nudo, Mal coperto.
Lo stesso che Semignudo, V.
Berg. (O)
quali non piacer questa tale innovazione, non saranno al tutto fuori
del seminato. (N)
SEMioBolo. * (Arche.) Se-mi--bo-lo. Sm. comp. V. G. Lat. semiobo
lus. (Da hemi sinc. di hemisys met, e obolos obolo.) Moneta conta
4 Cavare o Trar del seminato= Fare impazzare ; e talora Fare uscir
nente sette grani, ossia la met di un obolo. (Aq)
di tema o del soggetto che si ha fra mano. Lat.in errorem aliqucm
inducere, mentem alicui adimere. Gr: ariv, epaivav. Lasc. Pa SEMooaarna. * (Filol.) Se-mio-gra-fi-a. Sf. V. G. L stesso che Seme
rent. 2. Tu m'hai quasi cavato del seminato: oh stammi a udire.

jografia, V.

Cecch. Dot. prol. Acciocch i recitanti, tratti Da voi del semina Semioloo1A. * (Med.) Se-mio-lo-gia. Sf. V. G. Lo stesso che Semejo
logia, V. (Aq)
to , non facessero Ch'ella paresse ancor pi brutta.
5 * Per Seminatura. B. Tass. lett. 2. 2. I contadini al tempo del SEMoReicoLARE. * (Anat.) Se-mi-or-bi-co-l-re. Add. com. comp. Nome
dato
da Vinslow a ciascuna delle due porzioni superiore ed inferiore
seminato pongono alcuni spaventacchi ne' campi. (N)
Seminato. Add. m. da Seminare. [Dicesi tanto nel senso att. quanto
del muscolo orbicolare delle due labbra. Lat.semis orbicularis (A.O)
nel pass. ; cio tanto di germe , frutto ec. quanto di terreno , cam Semmonoinara. * (Geom.) Se-mi-or-di-nta. Sf comp. La met della or
po ec.1 Lat. consitus. Gr. revrtufos. Amm. Ant. 7. 3. 3. Esem dinata. V. Ascissa. (A)
plo ci d la terra , la quale rende i frutti non seminati. M. V. 3. SemioticA. * (Med.) Se-mi- ti ca. Sf comp. V. G. Lo stesso che Sc
mejotica, V. (Aq)
4. Essendo ne' campi seminati cresciute le biade , e' grani d'aspetto
d' ubertosa ricolta vicino alla falce.
Sempa RAsola. (Geoin.) Se-mi-pa-r-bo-la. [Sf comp..] Mezza parabola,
sezione conica. Lat. semiparabola. Gr. mura px Box. Gal Dial. mot.
2 Per metaf Sparso. Lat. disseminatus , conspersus. Gr. xxrx
loc. 567. Si fa manifesto perch la semiparabola ec. e il rettangolo ec.
vra cSsis. Bocc. g. 6. p.2. E quivi , essendo gi le tavole messe, e
son basi di due solidi compresi tra due piani paralleli.
ogni cosa d' erbucce odorose e di bei fiori seminata ec., si misero a
mangiare. Floc. 2. 289. Prese due grosse lance, con duo pennon SEMPARALI. (Med.) Se-mi-pa-r-li-si. Sfcomp. Paralisia imperfetta,
[che fa diminuire di molto il moto ed il senso della parte affetta
celli d'oro lavorati, e seminati di vermiglie rose. Amet. 2 . Ve
senza farli interamente cessare; altrimenti Paresi.] Lat. paralysis im
stita di sottilissimo drappo sanguigno , seminato di piccioli uccelletti
perfecta , paresis. Gr. arpsas. Red. Cons. 2. 23. Non bisogna
d' oro. E' 91. Tesifone con seminate zizzanie , e Giunone con tur
dunque perdersi di animo , ma bens incontrare il male con nuovi
bamenti contrari i pi volte si sieno gravemente opposti alla sua salute.
rimedi adeguati e alla semiparalisi e alla nefritica.
Srminato , Se-mi-na-td-jo. Add. m. P. A. Che semina. S. Agost.
C. D. 4. 8. Gli formenti seminati vollono, mentre stavano sotterra , Sueecaneso. (St. Eccl) Sc-mi-pe-la-gian-si-mo. Sm. comp.Si
stema sulla grazia e la predestinazione. poco diverso da quello di
che avessono la dea Seja , cio Dea seminatoja. (V)
Pelagio, e che fu abbracciato da molti teologi Galli nel principio
Semuratore, Se-mi-nat-re. L'erbm. di Seminare. Che semina-, Se
del quinto secolo. Essi costretti di riconoscere il peccato originale e
montatore, sin. Lat. seminator, sator. Gr. rropeis. Cr. 2. 2. 9.
la necessit di una grazia interiore , ma volendo sempre far dipen
Le salvatiche piante , alle quali il seminatore non sar andato , n
dere dall'uomo la sua salute e la sua virt, pretendevano che que
cultivatole , cosi ne 'nsegnano. Mor. S. Greg. n. 7. Nell'Evangelio
sta grazia dovea provenire dai neriti. (Ber)
ben fu dichiarato in quella parabola del seminatoreo Bracciol. Schern.
1 9. 7. O del seminator primo parente Nell' ort d'Eva generazione Semiaoasi. * (St. Eccl.) Se-mi-pe-la-gi-ni. Eretici settatori del se
mipelagianesimo, appellati Massiliensi, perch Cassano, abate di un
Tutta discesa. (N)
monastero da lui fndato in Mursiglia, fu il loro capo. (Ber)
2 Per metaf Spargitore, Che sparge , Che cagiona. Lat. semina
tor, disseminator, sator. Gr. rro psvs. Dant. Inf 28. 35. Seminator SEMPERIFERIA. * (Geom.) Sc-mi-pe-ri-fe-ri-a. Si comp. La met di
una periferia. Guid. Gr. Tr. Mot. Perch il rettangolo del dia
di scandalo e di scisma. C'avalc. Frutt. ling. Sicch, come dice santo
metro ET nella semiperiferia A OT uguaglia il quadruplo del mezzo
Agostino, Cisto il principal seminatore.
cerchio A C) MI T.(A)
3 Conmettitore del male. Lib. Op. div. Acciocch 'l seminatore per
lo suo seme medesimo fosse morto.
SEMIPesre. (Mcd.) Se-mi-pste. Sf comp. Nome che alcuni medici
impropriamente danno al tifo. (A. O.)
SEMisa roae. (Agr.) S m. Sorta di macchina di nuova invenzione, la quale
serve a spanuler meglio il grano nel seminarlo, ed a risparmiarne Semmiieno, Se-mi-pi-no. Add. m. comp.- Pieno per met. - , Sc
mipleno , sin. Garz. Berg. (O)
pi che se si facesse colla nuano. (A)
Seina rence, Se-mi-na-tri-ce. Verb. f [di Seminare.] Che semina. -, 2 (Bot.) Lo stesso che Semidoppio, V. (N)
SEMIPLeciA. * (Med.) Se-mi-ple-gi-a. Sf. V. G. Lo stesso che Emi
Sementatrice , sin. Lat. seminatrix.
plegia , V. (Aq)
. .
o Per metaf Spa gitrice, Che cagiona. Introd. Virt. O superbia,
capo e seminatrice di quanti mali al mondo si fanno. Coll.SS.Pad. Seuples, Se-mi-pl-no- Add. m. comp. Lo stesso che Semipieno ,
V. Adim. Pind. Os. Che la luna quand' semiplena faciliti l' e
Per la grazia d'Iddio esser liberi di corruzione seminatrice. Tratt.
sito della creatura. (A)
gov fam. Non si ec. adulatrice, non seminatrice di discordia. Coll. SemipoeTA,
Se-mi-po--ta. [Add. e sm. comp.] Mezco poeta. Lat. Sem
Ab. Isac. cap. 32. Sia ancora la detta orazione seminatrice continua
nell'anima sua della divina memoria e della via de'Santi.
poeta. Gr. iuromrs. Buon. Fer. 3. n. 9 Son, verbigrazia, il semi,
Il semiaddottorato, il semimusico , Semipoeta , semi son filosofo.
-SerumarunA , Se-mi-na-t-ra. USf. Lo stesso che Seminazione, V] Cr.
2. 9. 9. Ogni grano nella uliginosa terra dopo le tre seminature si Semnpoetico, * Se-mi-poti-co. Add. m. comp. Mezzo poetico. Grill.
Berg. (O)
nuta in generazion di segule. E 1 - o. 3. ll giunco , gramigna e
felci, e tutte altre e be nocive, del mese di Luglio si vincono per Senporrricale,* Se-mi-pon-ti-fi-c-le. Add. com. comp. Aggiunto di
Rito o simile. Meno che pontificale. Leon. Pascol. Berg. (O)
ispessa aratura, o per seminatura di lupini. E i n. 1. 3. Ogni se
nimatura la quale fatta quando il sole da Arietc va in Cancro, Semmporesziato. (Arald.) Se-ini-po-ten-zi-to. Add. m. Dicesi di quei
pezzi le cui estremit sono ricurve. (A)
perfetta.
Sestinazione, Se-mi-na-zi-ne. Sf) Il seminare, [ Lo spargere chef Semiprezioso , Se-mi-pre-zi-so. Add. m. comp. Prezioso per met.
Battagl. Berg. (O)
i semi sul terreno la mano dell'agricoltore. ] - , Seminagione, Se
minamento, Semimatum a , sin. Lat. seminatio , satio. Gr. crop. Cr. Sempusco, Se-mi-pb-bli-co. Add. m. comp. Mezzo pubblico. De
Luc. Berg. (O)
2. 17. 8. Cotali campi diventano abbondanti per seminazion di fava
o di lino , se alcuna volta fossono sterili. E 3. 17. 2. Ma per la SEMiouAorAro. * (Astr.) Se-mi-qua-dr-to. Add. m. comp. Gos chia
masi l' aspetto de' pianeti, quando sono l'uno dall'altro distauti qua
troppa grassezza di cotal luogo il grano e la fava perirebbe in quel
lo , s ella non consuminata prima per seminazion li aggina,
rantacinque gradi. (G)
-

24 o

SEMINOLOGEMA

SEMIIQUARTANA

8nuiovanrana. * (Med.) Se-mi-quar-t-na. Add. f. Febbre intermitten Sentennestra, * Se-mi-ter-r-stre. Add. com. comp. Terrestre per me
te che ritorna ogni terzo d, lasciatone uno d'intervallo. (A. O) (N) t. Grill. Berg. (O)
Sanaa, * Se-mi-ra. N. pr..f Lo stesso che Semiramide, V. (In ar.
semir pur n. pr. e vale Tempo, Colloquio notturno ; scimmir vale
studioso, spedito.) (N)
Szumaaune, * Se-mi-r-mi-de, Semira , Semiramis. N. pr.f Lat. Se
Bochart trae questa voce dall'ar. sera ch'ei traduce per
monte , ed hemame colomba : Quasi colomba in sul monte : poich
la colomba era effigiata nelle insegne Babilonesi. V.
- Moglie di Nino, madre di Ninia, regina di Assiria. (B) (Mit
Bennaanuoccata. * (Geog.) Se-mi-ra-mo-cr-ta. Antica citt dell'Arme

Szurreazana. * (Med.) Se-mi-ter-z-na. Sf comp. V. Febbre, 5 , 5,


e V. Terzana. (A.O)

Szmirico , * Se-mi-ti-co. Add. pr. m. Di Sem ; e dicesi di uomini,


di cose e di lingue. (B) (N)

Semrrizao, Se-mi-ti-ro.Sm. dim. di Semita. Piccola via, posta per lo pi


allato alle fini de'campi. But. Purg.7.2. E Sentiero sincopato da Scmitie
ro, diminutivo della Semita , che piccola via ec.(A)(B) (Ma ques

propriamente non che voce foggiata per mostrare l'etimologia.) (N)

Sawironico. * (Mus.) Se-mi-t-ni-co. Add.m. Di semituono. Dicesi Scala


nia Maggiore, detta anche Artemita. (N)
semitonica, e pi comunemente semitonata , La scala musicale i cui
Szumaanor, * Se-mi-ra-mot. N. pr. m. Lat. Semiramoth. ( Dall'ebr.
gradi procedono per semituoni. (Aq) (N)
Seurrono. * (Mus.) Se-mi-t-mo. Sm. V. e di''Semituono. (O)
sciamojim cieli, e ramuth altezza: Altezza de'cieli.) (B)
Suaza. (Mit. Rab.) Se-mi-re-a. Uno degli Angeli che furono sedotti Scmirrullo. * (Mus) Se-mi-tril-lo. Sm. comp. Il trillo che alterna una
dalla bellezza delle donne. (In ebr. sciomer custode.) (Mit)
sola volta il primo di due suoni consecutivi, per cui si compone di
Sziaztto, Se-mi-rtto. Add. m. comp.) Mezzo retto. Gal. Dial. mot. tre sole note, e richiede egual precisione e chiarezza del trullo, per
ch sia leggiadro e piacevole. (L)
loc.65. Guadagnata per lo discorso dimostrativo la certezza dell'es
sere il massimo di tutti i tiri di volata quello dell'elevazione del Serrvono. (Mms.) Se-mi-tu-no. (Sm. comp.) Mezzo tuono, [o sia Met
l'angolo semiretto, ci dimostra l'autore quello che ec.
di quella differenza che passa tra una voce e l'altra consecutiva.
-, Semitono, Emitono, sin..] Lat. hemitonium, diesis. Gr. hard
2 - ( In forza di sf. Semiletta dicesi di Linea al pari di Retta. ]
vnov, Bisorus. Car. Mattacc. 7. Avea quest'uccellaccio omai ridotta La
al. Dal mot. loc. 65. Le elevazioni de i quali superano o man
-

musica in falsetti e 'n semituoni. Matt. Franz. rim. hurl. 2. 58. Dir

cano per angoli eguali della semiretta.

Szmnatnno , Se-mi-ri-tn-do. Add. m, comp. Mezzo rotondo, Al non potrei quanto mi parve buono Il gracchiare e 'l russar, ehe si
sentiva Pi d' alta voce, che di semituono.
quanto ritondo. Lat. subrotundus. Gr. vrorpdx Aaos. Red. Oss. an.
74. Dove questo canale suddetto esce dalla vescica, si veggono in 2 - * Quando il semituono occupa nella musica due gradi differenti,
essa vescica due corpi 1 ossi quasi scmiritondi, i quali con le loro estre chiamasi Semituono maggiore; quando occupa il medesimo grado ac
mit tendinose vanno a formare le due tuniche proprie della vescica. cresciuto o diminuito, chiamasi Semituono minore. (L)
Semino.(Geog.)Se-mi-ro. Lat Semirus. Antico nome del Simmari, P.(N) Szwnumino , * Se-mi--mi-do. Add. m. comp. Mezzo umido. Tasson.
Semisat. (Geog.) Se-mi-st. Citt della Turchia asiatica, anticamente

Samosata. (G)

Sznisconnet.* (Bot.) Se-mi-scor-rn-te. Add. com. comp. Ageiunto di


Foglia. Lo stesso che Semidecorrente, V. V. Scorrente , $- 3. (O)
SEMisreaoide. (Geom.) Se-mi-sfe-r-i-de. Sf. comp. La met d'una
sferoide. (A)

Szwisuorismo. * (Mcd) Se-mi-si-de-ri-smo. Sm. Lo stesso che Emiple


gia, V. ( Dal lat. semis mezzo, e sideratio assiderazione , attrazione

Pens. div. l. . Berg. (O)

Sevicoo, Se-mi-u-mo. Sm. comp.] Mezzo uomo. Lat. semihomo. Gr.


audioSpror. Buon. Fier. 3. . 9. Son, verbigrazia, il semi , Il se
miaddottorato , il semimusico ,Semipoeta , semi son filosofo, E se
miuon di disegno , E semi ho e semi non ho 'ngegno.
Seivesrrro, Se-mi-ve-ati-to. Add.m.comp. Mezzo vestito. Tesaur Berg.(O)
Szwvinto , * Se-mi-vir-t. Sf comp. indecl. Virt per met. 5
nozz. Berg. (O)

di membra.) (A. O)

Semivirtuoso, * Se-mi-vir-tu-6-so. Add. m. comp. Virtuoso per met.


Seulsolenne, Se-mi-so-ln-ne. Add. com. comp. Mezzo solenne. De Tesaur. Berg. (O)
Luc. Berg. (O)
Servivo, Se-mi-vi-vo. Add. (m. comp.1 Mezzo vivo Lat. semivivus,

SIsonno , Semi-sn-no. Add. m. Mezzo sognante, Mezzo addor

semianimis , semimortuus. Gr.

19 vs. Fiamm. 5. 43. E me veg

mentato, e sembra apocope di Semisonnolento, voce che manca al

gendo ec. quasi semiviva ancora giacere, con parole diverse si co

Vocabolario. Buon. Fier. 3. 5. 2. Ebbevene di quei tanto storditi,


Che semisonni sognar si pensaro , E tai si giudicar sommersi al

minci ad ingegnare di mitigare i furiosi mali. Stor. Eur. 6. 25.


Chi morto affatto, e chi senni vivo , in s diverse e strane attitudini,

tutto. (Pr)

che non possibile il dirle. Bellinc. son. 6o. Ma quando io penso


a te s vituoso, Di maraviglia i' resto semivivo. Cirff Calv. 3. 8o.
Ciriffo si pu dir qual semivivo.
rietra. Lat. semispeculum.(In lat. speculor io spio, osservo)(A.O) Szwrvizio, '' Se-mi-vi-zio.Sm. comp. Vizio per met. Tesaur. Berz.(O)
Sruspento , Se-mi-spn-to. Addm. comp. Mezzo spento. CaraffQuar. Servizioso, Sc-mi-vi-zi-6 so. Add. m. comp. Vizioso per met.Tesaur.
Pred. 4. Berg. (Min)
Berg. (O)
SemtsPsAto. (Anat.) Se-mi-spi-n-to. Add. e sm. Uno de' muscoli della Sewivocale. (Gram.) Se-mi-vo-c-le. tAdd. e sf comp.) Aggiunto che si
scapula, e propriamente quello che alza il torace. Baldin. Voc. Dis. d da' grammatici ad alcune lettere consonanti, [che nel pronunziarsi
alla v. Muscolo. (A)
cominciano e finiscono con vocale : tali sono F, L, M, N, R, S,
Semispinoso. * (Anat.) Se-mi-spi-n-so. Add. m. comp. Epiteto dato a e tra esse potrebbe forse entrar l'H. Di queste semivocali quattro
due fascicoli carnei che fanno parte de' muscoli trasversali. Lat. se si dicono liquide, cio L, M, N, R.-, Mezzavocale , sin. Lat.
semivocalis. Salvin. Pros. Tosc. 2. o
N nelle voci corporeo e
mispinosus. (A. O.)
Seusse. * (Arche) Se-mis-se. Sm. V. L. Lat. semis. (Il lat. semis viene frale si sente bassezza. n nelle voci in questo basso ostello si sente
dal gr. hemisrs met) Piccola moneta amt. romana di rame per va asprezza della semivocale S. Salv.Avvert. 3. . 6. Vorale quella
lore e peso eguale alla met dell'asse: rappresenta da una parte il che senza percotimento abbia voce che possa udirsi; semivocale quella

Sexispscolo.* (Chir.) Se-mi-sp co-lo. Sm, Strumento di cui si faceva


uso per dilatare il collo della vescica tagliato nell'operazione della

capo di Giano, e dall' altra una nave. (Aq) (N)


Seistante , Se-mi-stnte. (Sost. com. Nome vano e finto per baja.]
Bocc. nov. 79. 2. La semistante di Berlinzone, e la Scalpedra di
Narsia. Varch. Ercol. s. 353. Tanto uomo il Bratti ec. quanto

che udir si possa, ma con percotimento. E part. 8. Si chiamano


semi vocali , perocch il loro movimento sentiamo espressamente che

comincia dall'ugola, che quasi la madre delle vocali, e si,fini


sce nelle labbra o ne' denti. (V)

il gran Turco e 'l Prete Janni , o volete l'arcifanfano d Baldacco Senzona ani. (Arche.) Se-mi-vona-ri-i. Add. e sm. pl. V. L. Coloro
e il semistante di Berlinzone. (N)

Sestnorno. (Arche.) Se-mi-str-fi-o. Sm. V. G. Lat. semistrophium.

che presso i Romani facevano le mezze cinture.(Dal gr. hemi met,


e zone zona.) (Mit)

( Da hemisys met, mezzo, e strophion strofio)Macchina teatrale scuta, semia Npr. m. Lat. Semla. (Dall'ebr. simla veste, ov
ersatile, che conteneva la met degli Dei che nella catastrofe della vero da semali mancino.) (B)
Suat , sm-la-i. N. pr.m. Lat. Semlai. (V. Semla.) (B)
tragedia facevansi intervenire. (Aq)
Swisupeao. * (Bot.) Se-mi-s-pe-ro. Add. m. comp. Aggiunto di Ca Sawt1so. * (Geog) Sem-li-no. Lo stesso che Semelino, V. (G)
-

lice quando l'ovario seminfero, e dell'Ovario quando per met spor sua , Sm-ma. N. pr. m. Lat. Semma. ( Dall'ebr. semama deso
lazione , perdizione.) (B)
ge sotto del calice. Bertoloni. (O) (N)
-

sisvolto , Se-mi-svl-to. Add. (m. comp..] Mezzo svolto. Buon. Fier. Sea A, 'Sm-ma-a, Semei. N. pr. m. Lat. Semmaa. (Dall'ebr. scia
magh ascoltare, obbedire : Che ascolta, Che obbedisce.) (B)
4 s. 7. Drapperie suntuose semisvolte.
Sem-ma-na. (Sf) V. A. V. e di' Settimana. Tesorett. fr.
Sarra , Se-ni-ta. (Sf) V. L. Stradetta. Lat, senita. Gr. rrer b8d. Sana,
(in ar. semi via, semita.) But. Purg. 7.2. E Sentiero sincopato da Guardi nel gran cammino, Non torni alla semmana. Libr. Am Tutta
Semitiero , diminutivo della Semita, che piccola via posta allato la semmana intende con tutta la mente a' guadagni. Franc, Barb. 74
3. Una cosa ben nota, Che non si dea troppo tosto allargare Ia lui
alle fini de' campi, cio secus metas, vel segregans metas. Vit. SS.
Pad. . 38. Andavasi a lui p r una semita molto stretta e occulta troppo onorare, Che son famiglia di semmana o mese. Pataff o.
e difficile. E 58. A questo luogo nulla via n semita propriamente Boccapecciola fece in tre semmane. (L'ediz. di Fir. 34 nell'e
mcna, n non vi si pu andare se non per segni di stelle. E a. sempio del Tesorett. Br. al cap. 2. legge : Guarda che "il gran cam
35o. Entr per una semita molto istretta e piccola, e per quella semita mino Non torni esta semmana.) (B)
gli andai dietro. Serm. S. Ag. 3. Il sole non esce dalla sua semi sassro. (Geom.) sem-mn-to. Sm. Parte d'un cerohio compreso tra
a. (V) Car. En. 1.839. Ha nell'imo una semita per mezzo Angu qualsivoglia arco e la sua corda.- , Segmento, in- (A)
- (Geog)s-mne.
s-mnan,
Simnan. Citt
della Persia.
(G)alle Eu
sta, malagevole e scontorta, Chc d' ogn' intorno dalle ripe offesa. (B) Semar.
sease. (Milit)
Soprannome
che davano
i Greci
Szirali. (Mit.) Se-mi-t-li. Dei presso i Romani , che presedevano
tle strade. Detti anche Viali. ( Dal lat. semita sentiero.) (Mit)

menidi, per rendersele favorevoli. (In gr. semnos casto, venerando

Satososo (Anat) Se-mi-ten-di-no-so. Add. e sm. comp. Muscolo

religioso.) (Mit)

--

---

(Mit.ind) smni. Setta di Gimnosofisti eomposta di uomini


della parte posteriore della coscia , che piega ta e amba sopra la sur
coscia e la gira alquanto in dentro,
l'ischiopretibiale di Chaus e di donne, che conservavano la verginit, si occupavano di atto
sier. Lat. semitendinosus. (A. O.)

gia giudiziaria e predicevano il futuro.(Dal gr. senno

casto.) (Mt)

emittente. (Bot.) Se-mi-t-re-te. Add. con. V. L. Aggiunto di Tron Se noiocca. (Fiiol.) Se-mno l-ge-ma, m. V. G. Lat. semn lo
co , famo, o Foglia che mezzo cilindrico , co e lo Scirpo ro gena. (ba seno grave , religioso, e logo discorso.) Conco
mano (Dal lat. se mi unczzo , e teres, teretis lungo e rotondo ) (A)

grave e

venernbute. (O)

SEMINONI

24 l

SEMIPLICE

Szunori. * (Geog) Se-mn-ni. V. e di' Sennoni o Senoui. (G) (N) Sempione. * (Geog) Sem-pi-ne. Sm. Lat. Mons Caepionis, Mons Sci
Sennoprreco.* (Zool.) Se-mno-pi-t-co. Sm. V. G. Lat. semnopithccus.
pionis , Mons Sempronius. Fr. Simplon. Ted. Simpelen. Montagna
(Da semnos rispettabile , e pithecos scimia.) Nonne della seconda
delle Alpi lepontine in Isvizzera. (G)
ha per Semprrenna Le , Sem-pi-ter-n-le. Add. [com. Lo stesso che] Sempiterno,
sezione del genere delle scimie , dette Bertuccie, la
tipo la Scimia entellus , venerata dagli adoratori di Brama. (Aq)
V. Tes. Br. . 4. L' altre sono sempiternali, che non cominciano,
SensoPaosoPA. * (Filol.) Sc-mno-pro-so-pi-a. Sf. V. G. Lat. semno
n non finiscono, cio Iddio e la sua divinitade. Mor. S. Greg. Ve
prosopia. (Da semnos grave, e prosopon faccia. ) Dignit di por dendo morire i fedeli, perdono ogni speranza della vita sempiter
nale. Coll. SS. Pad. N
tramonter pi il sole tuo , n la luna
tamento , Aspetto venerabile. (O)
Semoraro. * (Filol.) Se-mn-tato. Add. m. P. G. (Super l. di sem
tua non iscemer, ma sar a te il Signore luce sempiternale. Vit.
nos grave : Gravissimo.) Soprannome od Epiteto dato da Plinio il
Barl. Ma guardami alla tua gloriosa vita sempiternale. Fr. Jac.T.
giovane a Tacito. (O)
6. 4o. 9. ierusalem, citt celestiale, Ornata se' del regno imperiale:
Seasoteo. (Mit. e Filol.) Se-mno-t-o. Add. m. V. G. Lat. senno

In te la vita sempiternale. (B)

theus. (Da semnos venerabile, e theos Dio.) Nome che davano i Greci SemprTeanalmente, Sem-pi-ter-nal-mn-te. Avv. [ Lo stesso che Sempi
au pi antichi Druidi Galli. Epiteto de' filosofi istruiti nelle di
ternamente, V. Mor. S. Greg. Ed allora ivi sempiternalmente per
vine ed umane leggi, e dedicati alla religione. (Aq) (Mit)
quello, che ella ha acquistata la perpetua fermezza. S. Ag. C. D.
Sewooio.* (Metrol) Se-m-di-o. Sm. comp. V. G. L. Lut. senmod us. (Dal
Virt , che sempiternalmente dura, e temporalmente adopera. But.
gr. hemi met, e dal lat. modius moggio. ) La met del noggio,
Purg. 3o. 2. Dei cieli, che girano sempiternalmente, Come Dio gli
ossia La sesta parte dell' anfora. (Aq) Landin. Berg. (O)
fa girare. Fr. Giord. Pred. S. 25. E per sempiternalmente, e cosi
Scuola, S-mo la. Sf Buccia di grano separata dalla farina ; al
anche li giusti.
trimenti) Crusca. - , Sembola , sin. Lat. furfar. Gr. ritrvex. (Se Sewrrensamente, Sem-pi-ter-na-mn-te. Avv. Con durazione sempi
condo il Menagio , vien da sum'nula dim. di summa : e sunnafu
terna , Eternamente. -, Sempiternalmente , sin. Lat. aeterne, sen
rina dicevasi da' Latini la farina pi grossa. ln lat. simila fior di
piterne. Gr. diio, si auva. Bocc. Amor. Vis. 2. Parevami nel
farina : in ted. sennel pan bianco , in isp. soma crusca.) G. V
creder veramente Che loro eccelsa fama gloriosi Far li dovesse sem
8. 82. 6. Avendo mangiati tutti i cavalli , e pane di saggina e di
piternamente. Bemb. Asol. 2. 74. L'animo sempiterno sempiterna
mente rimane.
semola ncro come mora. Cr. 9. 8. 4. Vi si giunga mcle , sale e
olio, e semola di grano. Burch. . 12o. Lappole , e spella e sc Se uptrenna ne, Scm-pi-ter-n-re. [Att.1 Fursempiterno. Lat. aeternare.
Gr ra9avarigav. Dant. Par. . 76. Quando la ruota, che tu sem
mola di farro. (N)
-

Semola diff. da Crusca. Semota propriamente una specie di


Crusca. Nella prima stacciata della farina, uscitone il fiore, tutto

piterni Desiderato, a s mi fece atteso. Com. Par.3o. Il qual fiore


ridole di quello odor sempiterno ch' degno di lode a questo Si

ci che rinanello staccio chiamasi Crusca.Se questa nuovamente

gnore , che esso sempiterna. (B)

si stacci, n' esce la codetta, poi il tritello , e l'ultimo rimasuglio Serenata , Sem-pi-ter-ni-t. Sf Misura interminabile di ci che
dl rivello la Semola. Questa poi non ha significato alcuno me

non ha principio n fine. Lo stesso che Etcrnit , V. (A) Bellini

taforico siccome l ha Crusca, parola che acquist inoltre quella ce


Disc. 3.87. Quivi sta quasi in un piccolo seggio la sua potenza, la sua
lebrit letteraria che tutti sanno dopo che l' Accademia fiorentina bont , . . .. l'incorporalit, la sempiternit, la sua divinit. (Min)
Semprzano, Sem-pi-tr-no. Add. (m.
stesso che] Eterno , V.-,
la prese a sua denominazione.

scuotaio, * Sc-no-l jo. Add. m. Di semola , Composto di semola.

sempiternale, sin. (V. Perenne) Lat. sempiternus. Gr. dios. (Sem


per aeternus.) Dant. Par. 2. g. Cos di quelle sempiterne rose Vol
gensi circa noi le duo ghirlande. E 4 66. Per li padri,
gli

Bemb. Stor. g7. E molti di farina corrotta e di pane semolajo pa


scendosi . . . si morivano. (Pe)

SemoLella. (Ar. Mes.) Se-no-ll-la.[Sf] Sorta di pasta che si usa per


farne minestre; detta anche Semolino. Red. lett. . 6o. Una volta

altri che fur cari, Anzi che fosser sempiterne fiamme. E 28.

la settimana pigliasse la sera per cena una minestra o di lasagne, o

di riso, o di semolella, cotte in brodo. E Cons. 2. 9. Non si fa

un patto sempiterno , e non

cesse scrupolo di servirsi di quando in quando di qualche gentil mi


nestra, e assai brodosa, di paste non li vite, come sarebbono le la
sagne, la semolella, il farro passato, e simili. Fr. Giord. 82. Vi
solevano andare le vergini, e portavanli da mangiarc senolella, e

For. 67. Fa il gambo sottile(ul tlaspi), alto due spanne, con pochi
rami, pieno tutto di frutti larghetti in punta, ne'quali un semo
a-Nome che si adopra in Toscana pel timo comune. Targ.Di.(N)
3 - * Dicesi Semolino salvatico il Timo serpillo. Targ. Diz.(N)
2 (Ar. Mes) Per siml. Sorta di pasta ridotta in forma di piccolis
simi granelli, che cotta si mangia in minestra; altrimenti Semolella-1
Szmoloso, Se-mo-lso. Add. m. Di semola, Simile alla semola. Lat.
furfurosus. Gr. rrup8ms. Ricett. For. 68. Vituperasi la nera (sto

cesser di far lor bene.

- ln sempiterno posto avverb. Sempiternalmente, Eternamente ,

Per sempre. Lat. acterne, sempiterne. Gr. dios, is alivo. Fr. Jac.
T. 2. 25. a. Del carcere d'inferno Non esce in sempiterno. E 4. 9.
5. Gite al fuoco dell'inferno, Maladetti in sempiterno.
* Ed anche Sempiterno in forza di avv. in luogo di In sempiterno.

cotali buone cose. (V)

Semolino. (Bot.) Se-mo-li-no. (Sm. dim. di Seme.] Piccol seme. Ricett.


lino simile al nasturzio , di figura simile alla lente.

6.

in questa primavera sempiterna. E 3o. 24. Nel giallo della rosa sem
piterna. Petr. son. a 4 Renda a quest'occhi le lor luci prime ec.,
(o li condanni a sempiterno pianto. Coll. SS. Pad. Far con loro

Din. Comp. Dic. Quella comunit di Firenze la quale del tutto


vostra e sar sempiterno ec. (N)

Semplice, Sm-pli-ce. Add. com. Puro, Senza mistione. -, Sempice,


Semprice, Semprisce, sin. Lat. purus. Gr Sap (Simplex da
sineplicis
pieghe.
In gall.
e in irland
simplidh,
l'ingl.simpl,.
il franc. e senza
lo spagn.
simple
vagliono
il medesimo.
) Maestruzz.
2 . Quante sono le spezie de'boti? R. Due imperocch egli alcu
no bto semplice, e'alcuno boto solenne. Dant. Par339o. Che ci

ch' io dico un semplice lume.


a Schietto, Senza artificio. Lat. nudus. Gr, vuvs. Petr. cap. 8.
race) fragile e senolosa.
Sexton. * (Mit.) Se-m-ne. Dio che credesi esser lo stesso che Fidio Quel ch'i' vo'dire in semplici parole. Liv. M. Senza fallo egli era
o Sanco. Davasi pure questo nome a Mercurio e ad alcuni altri. rozzo, e di semplice maniera.
Seumoni chiamavano i Romani generalmente gli Dei inferiori o Se 3 -- Inesperto, Soro, senza malizia. Lat. rudis, simplex, idiota ,
midei, quasi Scmi homines. (In gr. semnos, e , on venerando, au imperitus. Gr. aaaS. Dant. Purg. 6. 1 a6. Che me' si noma Fran
-

gusto.) (Mit)

8eontol. (Agr.) Se-mn-zo-lo. Sm. Quel grano minutissimo che si


ricava dalla battitura della paglia. (A)

Sexosaro.*(Mit.) Se-no-sn-to. Dio de'Romani, uno degl'Indigeti.(Mit)


Sgoro, Se-m-to. Add. m. V. L. Separato , Disgiunto. Lat. semo
tus. Bemb. Suor. 27. Quinci sono da molto mare semoti e separati.(Pe)
semovente, Sc-mo-ven-te. (Add. com. comp] Che si muove per pro

cecamente il semplice Lombardo. E Par. 5. 83. Non fate come a


gnel, che lascia il latte Della sua madre, e semplice e lascivo Seco
nelesmo a suo piacer combatte. Bocc. nov. 6o 13. Gli uomini e
le femmine semplici, che nella chiesa erano ec., si tornarono a casa
Onde Farsi semplice altrui:= Assumer sembianze , Procac

ciar che,
di apparire,
Fingere
di essere
di al
cun
e non esser
veramente
tale.semplice,
Zanob. cioe
''olsgnorante
della lett. di
io moto. 1.at. se movens. Gr. r zurizrov. Buon. Fier. 2.4.3o.
S. Gir. a Sigismonda. Sono anco in questa seconda generazione certe
igurette e fantocci semoventi. Red. Ins. 26. Partorissero poi ivermi vedove, leq ali ... vivono occulte ed ipocrite, e sotto una onesta
vivi e semoventi. E 66. Quei bachi non son altro che uova semo similitudine prendono notizia di certi religiosi, e a ciascuno si fanno
venti. E Oss. un. 33. Come se fossero animali semoventi, stava semplici, e priegano d'essere ammaestrate nella via di Dio (Pe)
4 Scempio; contrario di Doppio. Lat. simplex Gr.,do p
no libere e sciolte nella gran cavit del ventre inferiore.
- (Leg.) (Beni semoventi, cos diconsi Tutti i bestiami, ec. in op Flos, 4. M. V. 8. 59. Furono nel verno malattie di freddo , e
posizione a Beni stabili. Varch. Stor io. 36. All'ufficio loro s'a nella state molte febbri terzane e semplici e doppie.
-- E detto di Lettera, rispetto alla pronunzia,SalAvvert.
pettava incorporare tutti i beni mobili e immobili e semoventi.
&Salvin. Disc. 3. 45. Per una maggior sottigliezza Mobili si soddi
. 3. . 3. Le pronunzie son queste : Z semplice, Z aspra , Z sot

vidino in Semoventi, che noi diremo Robe che si muovono da per tile , Z rozza. (V)
5 - Solo. Bocc. nov. 8o. 2o. Le port cinquecento be' fiorin d'oro,
s. (Qui pare in forza di sm. pl.) (Pe)
seupac. * (Geog.) Sun-pach. Lago e Citt della Svizzera nel Can li qali ella ec. prese, attenendosene Salabaetto alla sua semplice
promcssione. Espos. pat. Nost. Siccome l'usuriere s'attiene al gag
tone di Lucerna. (G)
gio-, piu che alla semplice parola. (V)
surao, Sm-pad. N. pr. mr- Nome di alcuni re Armeni. (O
-

Sempervivo. (Bot.) Scm-per-vi-vo. Sm. V. e di''Sempreviva: Pasta Diz.


so e sempreviva: Erba nota assai, rinfrescativa ed incras

6 - Alla semplice, posto avveb.semplicemente. Soder.Col.32. Ficcm

sante.
SwPice

7 In forza di sm. per Uomo semplice. Bocc. nov6. Tenendo


egli del semplice, era molto spesso fatto capitato de Laudesi. Fav.

i-ce, Add. com. V. A. V. e di'Semplice. M. Aldobr.

do da capo alla semplice piuoli o randelli di scopa, corniolo, ec.(V)

P. N. Oscimelo sempice e composto. Liv. M. La moltitudine sem

.op. . Per lo topo (s'intende) lo semplice ,

pice e composta. (V)

pon mente. (V)

che si fida e non

Septcevere, Sempi-ce-mnte. Avv. V. A. V. e di Semplice 8 (Filos.) Contrario di Composto. Che non ha parti, Che non
mente. Ltv. M. Egli parl loro sempicemente. Etic. Brun. Adun divisibile. (N)
o polipetali,
que non sempicemente reo , ma mezzo reo. (V) E Tesor. 1o. o (Bot) Fiori semplici diconsi Que' fiori monopctaliche
gli stami
53. Ma tu semplicemente Crdi veracemente. Ci che la chiesa santa
Ne predica e ne canta. (N)

che conservano inalterato il loro numero, egualmente


nello stato nornale. (A) (N)

242

SEMIPRE

SEMIPLICEL LO

- Dicesi Antera semplice se il filamento non ne porta che una Semplicio , * Sem-pli-ci-o. N. pr. m. Lat. Simplicius. (B)
sola ; Calice semplice, Quello ch' formato di un solo pezzo, o di SempLuctonaccio , Sem-pli-cio-nc-cio. Add. e s n.pegg. di Semplicione.
una sola serie di fogliette o squame; Casella semplice,quella ch' so Doni Fil. mor. 75. Berg. (Min)
-

litaria; Caprcolo di Viticcio semplice, se non ramioso; Coda semplice, SEMPLncione, Sem-pli-ci-ne. [Add. e sm.] accr. di Semplice. Lat. sim
plex , fatuus. Gr. sv hSms. Lasc. Spir. 5. . Sta molto bene : odi
se si assomiglia ad una lunga seta ; Corimbo o Mazzetto semplice ,

semplicioni ! Ner. Samin. 2. 69. N alcun s'appose al ver, tanto

quando i suoi peduncoli non sono ramosi; Frutto semplice, quan

ingannaro Le fiammifere corna i semplicioni. (N)


il cui picciuolo non sostiene che una sola foglia ; Fusto sem Sempliciotto , Sem-pli-cit-to. (Add. e sm. accr. di Semplice. Molto
plice, se non si divide in rami ; Grappolo semplice, se i peduncoli
semplice, o piuttosto Alquanto semplice. 1 Lat. simplex, stultus,
imperitus. Gr. 9ms. Morg. 9. 2o. Il gallo scimpliciotto in basso
parziali defiori che lo costituiscono nion si suddividono ; Ombrella
scende
; Allor la volpe altra milizia prende. Cirff Calv. 3. 85. O
semplice, Quella che forma un solo ordine di raggi, ovvero quella
i cui peduncoli o raggi partono dal medesimo punto portando ognu
sempliciotti , specchiatevi in lei. E' 85. Ah sempliciotto, credevi tu
ch' io Fussi tanto crudele , o tanto stolta ?
no n solo fiore; Ovario semplice, quello che esiste solo in ciascun
fore; Pannocchia semplice , se i suoi peduncoli non sono ramosi, Semplicissimamente , Sem-pli-cis-si-ma-mn-te. [Avv.] superl. di Seun
plicemente. Tratt. segr. cos. donn. Governano i piccoli figliuoli sem
o almeno si suddividono appena; Peduncolo semplice , quello che
plicissimamente, e senza le solite vanit. Varch. Lez. 4no. Sebbene
non si suddivide in altri pi piccoli, e conseguentemente non por
egli
(Dio) non solamente uno, ma uno semplicissimamente , e in
ta che uno solo fiore o frutto; Picciuolo semplice, se non porta che
una sola foglia; Radice semplice, quella che non si divide con al intera e perfettissima unit. Gal. Sist. 44. Col far muovere il vaso
senza artifizio nessuno, anzi semplicissimamente.
, cuna ramificazione, ma al pi mette qualche sottile barbolina; Spiga
semplice quando tutta l'estensione
asseformante l'insieme della Semplicissimo , Sem-pli-cis-si-mo. (Add. m.1 superl. di Semplice.
spiga consiste di fiori solitari ed isolati; Spina semplice, se non si Sempricissimo, sin. Lat. simplicissimus. Gr. raovoraro.
diruma, ma rimane isolata; Stilo semplice, quello ch' unico; Stim 2 - Senza nessuna composizione, Purissimo. Com. Inf. 7. Costretto
ma semplice, se la sua figura non dissimile da quella dello stilo, dalli principi di filosofia, che di necessitade vuole uno primo mo
bile semplicissimo.
o non si suddivide nella cima. Bertoloni. (O) (N)
io -(Farm.) Semplici cos nel pl. e come sm.) diconsi le Erbe che pi 3 - Senza malizia. Bocc. nov. 3o. 3. La giovane, che semplicissima
era ec. , ad andar verso il deserto di Tehaida nascosamente tutta
comunemente si usano per medicina. Buon. Fier. . 3. 3. C' lettura sola
si mise.
de'semplici ? E' appresso : Ma fra i semplici gravi e di pi stima
Havvi chi, due di sono , Ci espresse la virt del reobarbaro. Cecch. 4 -* Solissimo; superl. di Semplice nel sign. del 5. 6. Segner. Mann.
Magg. . . Egli form tutto ci , n con altra forza, che della
Spir. 2. . Sapete ch'io fo fuori Profession di stillare e di semplici.
1 - (Med.) Aggiunto delle malattie che si credono formate da una sua semplicissima volont. E Ag. 4. . Sarebbe bastato, che del suo
sangue prezioso ne desse pi, che una semplicissima stilla. (V) (N)
sola specie di disordine nell' azione organica. (O)
2 - Agg. di Terzana e Febbre terzana. V. . 4 , e V. Feb 5 - [Dicesi Errore semplicissimo e vale] Derivante da grandissima
bre , 5. , 52. (N)
ignoranza e semplicit. Borgh. Orig. Fr. 89. E altri tali sempli
do non si compone dall'aggregato di altri frutti; Foglia semplice,

12 - Mus) Nella musica ogni Semplice ha il suo Doppio o com cissimi errori fecero ec.
posto. Contrappunto semplice e doppi; Fuga semplice e doppia ec. SupLicsTA, Sem-plici-sta.[Add. e sost. com. detto di persona.)
che conosce la qualit e le virt dell'erbe dette Semplici , e le ca

La parola Semplice ancora opposta alla parola Ricercato. Cos,


Canto semplice vale Senza ricerca , Con proporzion naturale. (L)
Semplice diff da Puro. Semplice il contrario di Composto; e

stodice; Botanico. Lat. herbarius. Gr. 8oravxd.

Ins.

36.

quando si concepisce sce

Delle lor nascenze non stata fatta mai menzione , ch'io sappia ,
da'semplicisti. Cecch. Spir. 2. . Egli era ottino semplicista Ner

vra da qualunque estranea mistione, ma anche ad ogni sorta di og

Samin. 7. 48. Che fama non s'acquista L'ortolano facendo e il seum

si applica non solo alla materia informe,

plicista. (N)
alla matria informe, che non contiene alcuna terogenea sostanza; 2 - [In forza di sm. detto di Luogo :] Il luogo dove son piantati i
cd l'opposto d'lnpuro o di Misto. Mla, entrando nella nozione di semplici. Buon. Fier. 5. 4. 2. Io dir non saprei Quanto mi sia quel
Mlistione quella pi generica di Composizione, l'analogia di Misto e gentiluom sembrato Felice nel goder degli oi ti suoi, Suoi semplici
Composto fu eniandio estesa ai loro opposti Puro e Semplice; la quale
sti, suoi boschetti e prati.

getti formati , astratti, ec. Puro, propriamente parlando,si applica

analoga pu solo sussistere quando si tratta di applicazione a ma Semplicit , Sem-pli-ci-l. Sf1 ast. di Semplice. (Qualit e Stato di
te ia informe, non gi quando la semplicit si riferisce ad oggetti di ci che semplice] , Semplicitade , Semplicitte , Semplicezza,
versi. E per si potr dire: Moto semplice e Moto composto, Tesi Setnpricit, sin.Gal.Sist. 8. Se il moto retto semplice per la sem
semplice e Tesi composta, e non : Moto puro e Moto misto, Tesi plicit della linea retta ec., dovr convenire a qualche corpo natu
pura e Tesi mista,
alle semplice. E 9. Sicch la semplicit del moto non si attende pi
SEMPLicello , Sem-pli-cel-lo. [I Add. usato in forza di sm. ] dim. di

Semplice. Lo stesso che Semplicetto, V.l S. Ag. C. D. Non ncci


danno s medesimi colle sciocche contradie lingue , e non ingannino

dalla semplicit della linea solamente.


2

- Inesperienza; contrario d' Accortezza. Lat. simplicitas , fatuitas,

imperitia. Gr. &rdirns. Bocc. nov. 28. 4. N per altro la sua di

i semplicelli. Fir. As. 14f7. E cosi la semplicella, senza saper come,

mestichezza piaceva all'abate , se non per alcune recreazioni, le

da se a s s'accese dello amore di ceso Amore. E Dial. bell.donn.

quali talvolta pigliava delle sue semplicit. E nov. 6 . 3. La quale

47- Credon forse queste semplicelle che gli uomini, a quali elle
cercan piacere, non conoscano quegl' imbratti.
Semplicemente , Sem-pli-ce-mn-te. Avv. Con semplicit , [ Schietta

conoscendo la semplicit del marito cc., ordin con una sua finte,

ente- , Sempricenente, Sempicemente, sin 1 Lat. simpliciter. Gr.


s. Bocc. nov. o6. 1. Molti sono , li quali semplicemente par

che Federigo le venisse a parlare. E nov. 73. 2. Della sua sempli


cit sovente gran festa prendevano. E num. 3. Il quale udendo al
cune cose della semplicit di Calandrino, propose di voler prender
diletto de' fatti suoi.

lando, dicono che anore trae altrui del senno. Fr. Giord. Pred.

- Ingenuit, contrario di Malizia ; Spezie di virt cristiana che

5. Un di si gitt in orazione semplicemente.


2 - [Assolutamente. Maestruzz. . 26. Questa autorit ec. non da

consiste nel dire sinceramente ci che si pensa, nel credere facil


mente ci che si dice, senza diffidare di alcuno, e presumendo sen
pre il bene piuttosto che il male. Fr. Giord. Pred. S. Era uomo
d'una buona semplicit. S. Bern. Lett. Semplicit propriamente
una volont convertita a Dio la quale chiede una cosa al Signore ,
e questa va cercando, la quale abbraccia piuttosto la virt che la
fana, cio d'essere piuttosto virtuosa che famosa. Fior. S. Franc.
7. Frate Lione con semplicitade colombina rispuose : ec.
4 - Naturalezza, contrario d' Ailettazione. Amm. Ant. 1. 3. 3. La
semplicit delle non composte parole suole tollere sospeccione di bugia.
5 - (Teol.) Attributo di Dio, per cui lo concepiamo come perfetta
mente uno, cio come un Ente che non solo non composto di parti,
ma cui non sopravviene mai alcuna modificazione che ne cangi lo

intendere semplicemente , ma quando il prete giustamente lega o


scioglie.
. Avvert. . 3. t. 1. Alla regola della terminazione
in a, i nomi che l'accento abbiano sopra l'ultima sillaba , o che

dna sola sillaba sien composti, non soggiacciono semplicemente.


(Lat. simpliciter et absolute.) (V)
3 Solamente, Senza aggiunta. Segner Mann.Nov.2 . . N anche vien
rassomigliata senplicemente all'aurora , ma all'aurora sorgente. (V)
Spicerro, Sem-pli-ct-to. I Add. e sm. detto di persona, dim. di
Senplice- , Semplicello, sin. Dant. Purg. 6. 88. Esce di mano
a lui , che la vagheggia ec. , L' anima semplicetta , che sa nulla.
Petr. son. io. Scmplicetta farfalla, al lume avvezza. Bocc. nov.

f - lo una n'aggiugner da una semplicetta donna adoperata. stuto. (Ber)


Ger. 4 go. con quest'arti a lagrimare intanto Scco mil 6 (B. A.) Soppressione di tutto ci che accessorio al disegno
l alme sempliceite astringe.
principale. (Ne)
Semplcezza, Sen-pli-cz-za Sf1 V.A. V. e di' Semplicit. Sen. Pist. (Filos.) Attributo dell'anima e degli Angeli, come quelli che
Non ci tegnamo appagati di neuna ricchezza, n di folle sempli son privi di parti. Il Leibnitz supponeva la stessa qualit ne' primi
cezza.
Com. Inf7. E anche non dovesse loro giovare la senplicezza elementi de' corpi. (N)
della virt.
8 * (lcon.) Donzella vestita di bianco che tiene in mano una co
Sewplica , Sm-pli-ci-a. N. pr. f. Lat. Simplicia. (B)
lonba. (Mit)
*Piciaccio, Sm-pli-cicciodd. e sm. pegg. di Scmplice, nel sign.
Semplicit diff. da Bonariet e da Dabbenaggine. Dabbenaggine
del 5. 3. Buon. Tanc. 4 4. Io te 'l dissi , e 'l confermo , e me ne per la sua desinenza spregiativa offre una nozione avvilitiva , affine
grolio : L' sempliciaccia. (L' ediz. de' Tartini e Franchi 726 legge a quella di Goffaggine, Melensaggine , ec. Quindi si appropria alle
cmpiciaccia, e cos pure quelta di Fr. 75o.) Magal. Leut. Il male persone, che per la eccessiva buona fede sogliono cadere in errori
inciato, ed alla graduata a profeta, essendo stato io il sempli grossolani o lasciarsi facilmente ingannare da altri. Bonariet espri
caccio. (A) (b)
me Bont naturale o abituale, Una certa disposizione ad accomodarsi
Sewcas, Scm-pli-ci--na. N. pr. f. Lat. Simpliciana. (B)
a tutto, a contentarsi di tutto ec. Semplicit opposto a Malizia ,
*Picaso, Sempliciano. N. pr. m. Lat. Simplicianus. (Spet- ed indica d' ordinario Naturalezza , Candore , Schiettezza di animo,
-

tante a Simplicio.)(B)
di linguaggio , di modi ec.
Sev a Luciano , Sempli-ci--rio. Sm.1 Libro che tratta de' semplici. Sempre , Sim-pre. Avv. di tempo.Senza intermissione, Tuttavia, Con

***
: *2. Lggi i sempliciari, Studia gli antidotari;
cci il V che o ; Fa drar nel cervello il Xlattiolo.

tinumente. hat. semper. Gr. d. (Senqper, secondo


sin, d l gr ais

alcuni, vien da

ll so, e peras fine : Illeso dal fine, V, molte al

SEMIIIRV EIDE

SIENAGIA

tre etimologie presso il Littleton. Il Bullet ha il brett. hemp , che


ora pi facilmente dicesi hep, per senza, ed er o ar per finc.) Dant.
Par . 22. Del suo lume fa 'l ciel sempre quieto. Bocc. nov. 48.
2. Il qual colpo come la giovane ebbe ricevuio, cos cadde boccone,

243

alto anco due braccia, liscio, nudo fino alla sommit, dronde
scono molti rami ; le foglie spatolate, carnose, finamente cigliose

nei bodi, terminate da una piccola punta, riunite a rosetta nella


eima de' rami; i fiori peduncolati, alquanto gialli, disposti sopra

sempre piagnendo.

una pannocchia terminante. Fiorisce nell'Inverno fino a rimave


Ogni volta , [ per lo pi legato col Quando. V. Quando, S. 61
ed indigena nel Portogallo,e lungo le spiagge della ,arberia
ed in Grecia. Lat. sempervivum arboreum Lin (Gali) (N) Lat. toties quoties. Gr. brxus dv. Bocc. nov. 83. 3. Con quanti
SEMPnice,
sensali aveva in Firenze ec. teneva mercato, il quale sempre si gua
Sm-pri-ce. Add. e sost. com. V. A. P. e di Semplice. D.
stava quando al prezzo del poder domandato si perveniva. Cas. lett.
Gio. Cell. lett. 19. O sempricissima sopra tutte le semprici, non
no. Che cos ha commessione da me di fare sempre.
dice egli nel Vangelo: dove saranno raunati due o tre nel nome
3 * Talora prende innanzi a s i segni de' casi. Morg. 9. . Sia
mio, io sar nel mezzo di loro 2
benedetto il nome del re nostro Da ora a scmpre insino all'ultim'ore. SEPricevere . Sem-pri-ce-mn-te. Avv. V. A. V. e di Semplice
Car. Lett. t. 2. p. 373. Il P. Guglielmo quel medesimo di scm
mente. it. S. Pad. 2. 24. Cessa, misera anima, di
ld
pre. (Cin)
dio , e servirgli sempricemente. Dant. Conv. 9. E questi cotali
4 - * Talora si replica per maggior enfasi. Bern. Rim. som. o. Non
non conoscono le cose , se non sempricemente di fuori (V)
le fu dato in fallo La lingua e' denti, di mirabil tempre, Perch'ella SEMPRicissimo , Sempri-cis-si-mo. T Adl. m.1 superl. di Semprice. tv.
e d'Semplicissimo.
D. Gio. Cell. lett. 9. O sempricissima sopra
ciarla e mangia sempre sempre. (Cin) Vit. S. Gir. 3. Avvegnadio
che questa leggenda dica ch'ei fosse sempre sempre vergine, pure cc.(V) tutte le semprici, non dice egli nel Vangelo: dove saranno raumati
Talora sta in forza di Per tutto il tempo avvenire.] Petr son.
due o tre nel nome mio, io sar nel mezzo di loro
2 no. Ma , se pi tarda , avr da pianger sempre. Ar. Fur. 3o. SEMPRcira' ,Sem-pri-ci-t. Sf. V. A. V. e di Semplicit. -- , Sem
58. E s'elmo in capo avea di peggior tempre, Gli cra quel colpo
pricitade , Sempricitate, sin. Vit. SS. Pad. g. 357. Ubbidiva con
memorabili sempre. (Cin)
ogni scopricitade e riverenza. Gr. S. Gir. 2 . Lo sesto grado di
Ed in questo medesimo senso si dice anche Per sempre.
questa santa iscala si bont e sempricit. (V)
Varch. Sen. ben. 3. 1 n. Oltra ci, il benefizio di tutti i padri cra SepiscE , * Sm-pri-scc. Add. com. . A. V. e di''Semplice. Gr. 5.
un medesimo , onde si pot stimare in una volta per sempre. (Cin)
Gir. 66. Siate savi come serpente, e scmprisci come colomba.(V)
- Legato col Che per Ogni volta che. (V. Qualora.) Lat. quoti scum Seiosa Sem-pr-ni-a. N. pr. f. Lat. Sempronia. Nome di molte
que. Gr.czcs v. Bocc.nov. 4. no. Sempre che presso gli veniva, quanto
illustri romane della famiglia Semprona. (B) (Mit)
potca con mano ec. la lontanava. Car. lett. 1.79. Me li sono ollerto, Sosa: (Arche.) Add. f Nome d' antica famiglia romana,
Nome di molte leggi proposte dal tribuno Sempronio Gracco o da
e me li dar prontissimamente, e sempre che si vorr servir di me.
2 E per Mentrech, Finch. Lat. quamdiu , donec. Gr. ws,
Cojo Sempronio Gracco (Mit)
up dv. Bocc. nov. 54. 5. Ma io ti giuro ec. che io ti fai con Sevrosio, Sem-pr-ni-o. N. pr. m. Lat. Sempronius. (Dal gr. sym
-

ciare in maniera , che tu con tuo danno ti ricorderai , sempre che


1n ci viverai , del nome mio. Dant. rim. 33. Perch'io son fermo

di portarla sempre Ch' io sar in vita, s'io vivessi sempre.


[Legato col Mai) dicesi Sempre mai, che si scrive anche Sempre
mai e si dice anche Mai sempre; [ma il primo della prosa e del
verso, il secondo solamente del verso. Sempre, e la particeila Mai

affermativa v' posta per confermar pi la continuazione, quasi equi


vaglia a Sempre sempre. [V. Mai, S. 9.1 Lat. semper, jugiter, per
petuo. Gr. csi. Bocc. nov. 72. 7. Bene, Belcolore , dmi tu far sem
pre mai morire a questo modo ? Rim. amt. Cin. Pist. 53. Quella
donna gentil , che sempremai , Poich io la vidi, disdegn pietanza.
so Vit. S. Gir. 64. Sempremai non mangiava il d pi che una volta
dopo vespro (V)
E' preceduto dalla particella Per. Vit. S. M. Madd. 7.
Ci che ti dispiace in me, tu il levi via per ora e per sempre mai.
E o . Questo voglio che sia nella memoria mia per sempremai.
E o6. Oh trist' a me per sempremai! (V) Lor. Med. Rappres.S.

-- --

piro qui idem experitur, e questo da syn con, e pira esperienza.)


- Aulo. Romano dell'ordine plebeo, due volte console.-Atratino
Console romano vinto da' Volsci. Sofo. Nome di un tribuno e di
un console romano. Longo. Console vinto da Annibale. - Tudi
tano. Edile, Pretore , Console e Censore romano, che con vari
fortuna pugn contro Annibale. Gracco. Console e Proconsole
romano che vinse pi volte i Cartaginesi.Tiberio. Padre de'due
celebri Gracchi, marito di Cornelia e fratello della famosa Sem
pronia, ec. (B) (Mit)

SmaAN, "Sm-ran. N. pr. m. Lat. Semran. Lo stesso che Semer, V.(B)


Sua , Smri. N. pr.. m. Lat. Semri. Lo stesso che semer, V. (Bj
Sevnoncon. (Geog) Sem-ron-gr. Citt dell'Indostan. (G)
SEMUNA. (Arche) Se-m-na. of Antica moneta dell'Egitto e del
l'Asua. (Mit)

SucA. (Arche) Se mn-cia. Sf. V. L. Mezz'oncia; e prende


vasi per la ventiquattresima parte di un tutto qualunque. Lat. se
muncia. ( Dal lat. semis, mezzo ed uncia oncia.) (Mitj
G. e P. st. 25. E' son per sempremai domati e vinti. (Ciu)
Se uun.(Geog) S-mur. Citt di Francia nel dip.della Costa d'Oro.(G)
3 E' Sempremai che pure si disse dagli antichi in forza del Suurino , Se-mu-ri-no. Add. pr. m. Di Seimurio. (B)

latino quamdiu.Bocc. Teseid. 2. 26. Ond'io sar Sempremai tristo Sznuato. (Arche.)Se-m-ri-o.
pollo aveva un tempio. (Mit)

uogo poco distante da Roma ove A

ch'io ci viver. (Cin)

* Legato con Ogni per Continuamente , Sempremai. V. Ogni, SeMuro. (Bot)Se-m-to. Add. m. Pieno di semi.Cavale. Espos.Simh.
8. (N)
... 420. Incontinente produsse erba verde e semuta , e arbori frut
* In forza di sm. Salvin. Disc. 3. 23o. Costui nel sempre gene
tiferi con li frutti perfetti. (V)
rato ed eterno, il bello cerca, e seminando nel sempre ec. E ap SzNA. (Bot.) Sna. Sf Nome officinale delle figlie di molte cassie.
La pi comune la Sena orientale o Alessandrina, pianta che ha lo
presso : Acciocch in queste il sempre non isfalliscano. (Pe)
SerreverDe. (Bot.) Sem-pre-vr-de. Add. com. comp. Aggiunto di stelo alto da tre a quattro palmi, quasi legnoso; i rami pieghevoli; le
foglie alterne, a cinque coppie di foglioline lanceolate, appuntate;
pianta che sempre conserva le sue foglie. (Ga)
2 Aggiunto di Foglia vale Quella che regge e verdeggia sulle
il peziolo comune glanduloso nella base; i fiori gialli a grappoli;
il legume membranaceo , bislungo, ricurvo, appianato. E indigena
piante in tutte le stagioni dell'anno, talch cadendo la vecchia,suc
dell'Egitto e dell'Arabia. Le sue foglie hanno sapore amaro un
cede la nuova senza che un se ne avvegga. (O)
certo odore nauseoso particolare assai tenace, ed hanno virt pur
SemprevivA. (Bot.) Sempre-vi-va. [ Sf enere di piante della dode
gativa ; onde i medici ne ordinano l'infusione come purgante. Sotto
candria dodecaginia, famiglia delle crassule, che ha per caratteri :
catice persistente a dieci o dodici frastagli profondi, dieci a dodici il nome di Sena pi piante si confondono, alcune del genere Cas
sia , ed il Cinauchum Argel Delile , tutte native dell' Egitto; ma
petali connati alla loro base, dodici a trentasei stami, dieci a do
la Sena orientale , cassia lanceolata Forskal pi attiva della Cas
dici germi bislunghi, appuntati e terminati ciascuno da uno stilo
avente per stimma un solco iongitudinale, attaccato nella sua faccia sia lanceolata di Colladon Cassia sena di Linneo che ha le foglio
line ovate a rovescio troncate nell'apice col picciuolo privo di glan
interna, dieci a dodici capsule bislunghe appuntate alquanto com
dole, ed il legume schiacciato reniforme. Il Cinanco Argel che da
presse sui lati uniloculari, che apronsi longitudinalmente nel mezzo
gli Arabi si mischia colla foglie di sena e quello che produce de'
e contengono molti semi attaccati alla sutura. 1 Lat. sempervivum.
tormini di viscere i quali si attribuiscono ai piciuoli delle foglie.
2 La specie pi comune di questo genere la Sempreviva maggio
- , Senna , sin..] Lat. senna Alexandrina, [I cassia orientalis Lin. 1
re , detta anche Semprevivo, Sempervivo, Sopravvivolo, Aizoo, ec.

S.

Pianta che ha la radice ramosa, tracciante, fibrosa ; lo stelo alto

(Dall'arsena che vale il medesimo. Il Lemery da sana, perch giova

circa due palmi , diritto , peloso, fondoso, molto ramoso nella ci


ma , e che ha origine di un gruppo rotondo di foglie ovate, car

alla salute.) Cr. 6. 1. 3. Siccome quello che con alcuna virt purga la
collera, siccome la scamonea; e che per alcuna virt purga la flem

nose, lisce , cigliate nel bordo, embricate, spesso alquanto rosse

ma , siccome l' ebbio ; e altra la malinconia, siccome la sena.

nella cima ; i fiori alterni, porporini , disposti quasi tutti per un


sol verso sopra una spiga. Fiorisce dal Luglio al Settembre, ed
comune sopra i muri umidi, nei luoghi sassosi delle colline , e su'
tetui. Questa pianta contiene molto succo, il quale rinfrescante ,

e vuolsi alquanto astringente: le sue figlie entrato nella composi


zione dell'unguento populeon. Lat. sempervivum tectorum Lin. ]
Cr. 6. no5. . La sempreviva, cio barba Jovis, un'erba cosi
nominata, perocch sempre si truova verde. M.Aldobr. B. V. Re
cipc sugo di porcellana e di zucca e di cavolo, sempreviva, e virga
pasto is. E M1. Aldobr. P. N. Sempreviva e barba Jovis si una
inedesima cosa, ed erba cosi detta, perocch sempre trovata ver
dc , e volgarmente detta sopravvivolo.
SEuPRevivo. (Bot.) Sem-pre-vi-vo. Sm. Lo stesso che Sempreviva, V.
Atam Colt. 3. 77. Altri cc. L'han tenuto (il frumento) fra l'onde,
ove sia infuso Del gelato liquor del semprevivo, O del torto co

Ricett. Fior. Cuscuta , amici, follicoli di sena , ana , oncia mezza.


E altrove : Follicoli di sena oncc due. Pasta Diz. Avvene di orien.

tale. La sena orientale pi solutiva , opera con minor dolore di


corpo, ha le foglie simili l mortine, i follicoli stiacciati larghi e
lisci , e il seme stiacciato e chiaro. La migliore si conosce dalle fo

glie lunghe, strette, appuntate, ed alquanto polpute ; il colore delle


quali verdognolo inverso il giallo. (N)
Sera. * (Geog.) Fiume d' Italia nell' Umbria.Citt del Capitanato

di Mozambico. Diconsi Sena Gallica, Sena Giulia , due antiche


citt d'Italia, una nell' Unbria , l' altra nell'Etruria. (G) (Mit)
SENAas, * Se-n-ab. N. pr. m. Lat. Senaab. ( Dall' chr. scen dente ,
scoglio , rupe , ed ab padre.) (B)
Senacolo. * (Filol.) Sc-n-co-lo. Sm. V. L. Luogo dove in Roma a
dunavasi il senato. Lat. senaculum. (Mt)

Sesaaia. (Milit.) Se-na-gi-a. Sf. Ordine della falange di dugento


cinquantasei uomini o sia di due tassiarchie. , Sintagmarchia ,
comer. (V)
a Ducesi Semprevivo arboreo, Una pianta che ha lo stelo grosso, sin. (V. Senago.) Caran. Trud. El. Dugento cinquanta sei uomini

SENECIO

244

SENAGO
fanno la sintagmarchia, quantunque e'ci siano alcuni, che chi

de' soldati pati


quest'ordine senagia, cio l'
2 - Corpo di milizia leggiera greca, formato di due psilagie di

cinquecento dodici uomini. Caran. Trad. El. Due di queste psilagie


vengono a fare senagia, cio il colonnello minore de' soldati stra
nieri. (Gr)
Seaco.* (Milit.) Se-n-go. Add. e sm. V. G. Lat. xenagos. (Da xenos

Dav. ann. 2. 4. Venne adunque in senato, che si tenne in pa


porta. de'beati nel cielo. Vit. S.
figliuoliperallaConsorzio
quattro senato
lagio,
Celestiale
a Fig.con
-

Euf.

quale merit il celestiale senato, perch questo

di

spregie. (

senatore. G. V. 7. 54. In tutte cose al segreto gli

fu contrario, e del palese gli fece rifiutare il senato di Roma, e il

vicariato dello 'mperio. (Pr)


, Se-na-to-con-sl-to. Sm.comP. Pl. Sematiconsulti. P.
truppe estere al soldo degli Ateniesi. , Sintagmarca , sin. Caran. Searoconsuro
del senato ; e fu detto propriamente del Senato
Deliberazione
soldati
de'
quest' ordine senagia , cio l'ordine
El.
Romano. . senatusconsulto, sin. Lat. senatusconsultum. Borgh.
, e perci n I lor capo vien detto senago , cio condottiere
de' soldati
pc Fior. 3. si truova una deliberazione del Consiglio pubbli
co , che si direbbe alla romana senatoconsulto, per la Chiesa e suoi
SemAcona , Se-n-go-ra. N. pr. m. Lat. Xenagoras. (Dal gr. xenos
beni e ministri favoritissima. E Orig. Fr. 284. Alcuni senaticon
forestiero, ed ago io conduco.) Cos chiamavasi Il comandante delle

--

forestiere, ed agoretes oratore.) (B)

ulti che si truovano nel volume delle sue lettere. E Col. Rom. 579.
SENALE. (Marin.) Se-n-le. Sm. Sorta di bastimento in uso appresso i
(V) del numero di quelli che
leggi e senaticonsulti
oltre alle
Francesi e gl' Inglesi e sopratutto gli Svedesi, per lo pi pel com Semarone,
tAdd. e sm., ecPersona
Se-nat-re.
mercio. (In celt. gall. seol' nave.) (S)
compongono il senato. Lat. senator. G: BovAvrs. Dittam. . 7.
anche all'albero. Fr.
2 - Quella fune con cui si carica, e serve
Barb. 258. 7. Quinal porta, e ternale, Senale e quadernale.(V)
Srara. (Bot) Sna-pa. Sf Genere di piante della tetradinamia si

che contro ai senatori era sdegnato. Lab. 33. Non da' vostria

natori orecchia porta a' rapaci lupi dell'alto legnaggio e del nobile,
discesa.
ella De'
del
Senatori romani chiamavansi Alletti quelli ch'e
'(Arche)
-- quale

liquosa, famiglia delle crocifere, che ha per caratteri : calice a

perto in quattro divisioni lincari concave e caduche, unghie de'pe


nella sua parte
siliqua bislunga,
diritte,
tali
tra
dellainfe
dal prolungamento
becco soltanto
a foggia dinodosa
e terminata
riore,
mezza, spesso pi lunga del doppio delle valve.1 , Senape , sin.
at. sinapts. Gr. cir. (Da sino io offendo, e ops occhio : poi

ramo, tati tratti dall'ordine de' cavalieri per compiere il numero or


dinario che vari da cento a mille ; Orcini , quelli fatti entrare in
gran numero nel Senato da Cesare , che dopo la morte di lui
non poterono giustificare la loro qualificazione se non col mezzo
de registri mortuarii i Pedari o di piede, quegli che non erano stati
eletti tali espressamente, ma che avendo sostenuto magistrature cu

di questa pianta tramandano qualche cosa che offende gli


il

ruli, avevano il diritto di suffragio in senato. V. Piede, 5 86.(Mit)(V)


2 - La specie principale la Senapa negra. Pianta annua che ha Sznarone.
* IN. pr. m. Lat. Senator. (B)
gli steli ramosi, striati, un poco pelosi; le foglie inferiori piccio searonessa,
sena-to-rs-sa. Add. e f. V e di Senatrice. Dav. Tac.
late , lirate, scabre, con un lobo terminante assai grande , ap
postiu. 47. 38. Non poteva pi anticamente - . . andare in Cam
puntato, dentato ; le superiori lanceolate ; i fiori gialli,piccoli, a
pidoglio in carretta se non i sacerdoti e le cose sante. Agrippina
spiga ruda; le silique tisce, approssimate all'asse della spiga, ter
madre di Nerone per gran superbia vand Le donne nostre oggi
Fiorisce dal Maggio al Giugno, ed co
muinate da un corto stilo.de'
paesi settentrionali, manamente ne'
son pi che Agrippine e senatoresse (V)
mune nei terreni incolti
senatori-a. Sf. L'uffizio e grado di senatore Fag. Sar
siti aridi e petrosi. I suoi distintivi pi notevoli sono: le foglie com searo,
per voi questo il divertimento che vi dar la senatoria. (A)
poste a foggia di lira ed alquanto simili a quelle della rapa, ma
pi piccole e pi aspre ; le silique quadrangolari. Tutte le sue

arti

a * (Geog) Una delle divisioni territoriali della Francia, durante

il governo imperiale, Residenza di un senatore (G)


hanno poco odore ma sapore acre caldo. Si mangiano in alcune Sesaroaio,
Se-na-t-ri-o. Add. m. Di senatore Lat. senatorius. Gr. Bov
contrude le sue figlie in insalata o cotte alla maniera de'cavoli; ma
ina. . Guarda questo villan, che sol risponde Col
po
di
dotati
e
bruni
sono
che
semi
i
specialmente ricercansi
stropicciar la senatoria setola.. Tac. Dav. Post. 44. Tiberio so
ucre e pungente che fa lagrimare con facilit, d'onde le venne il
(N)
lamente tolse la dignit senatoria a questi quattro scapigliati.
nome ; macinati ed infusi nell'aceto e talvolta anche nel mosto ser Scaronista
, Se-na-to-ri-sta. Sm. Libro ove sono scritti i senatori.
vono a comporre la mostarda. I medici se ne servono a causa della
signor
del
Magal. Lett. scient. pag. 26. Nel Senatorista fiorentino
loro virt eccitante, ma pi spesso all'esterno che all'interno. Lat.
che ec. (A) (B)
ha di gi veduto
conte Capponi ellace.
sinapia nigra Lin.1 Cr. 3 o. 2. La senapa cessa h nocimento loro Searance,
Add. e sf Moglie di senatore. - , Senato
Se-na-tr
e similmente l'aceto con sale, pepe e origano. Alam. Colt. 5. 3g
Il forte seme Della piangente senapa or si asconda. Pasta Diz. se
resa in Via S. Euf. 82. Questa la vita ec. della vera, se
natrice Eufragia. (Cos la chiama, perch in vece di sposarsi adun
mapa e senape : erba nota, il cui seme minutissimo e di acutis
(V)V.
santa)
monaca, e divenne
rendse-na-tus-con-s
senatore, si ,
e penetrante. (N)
simo sapore, ed ha virt sottigliativa
P., e di'
l-to. Sm.
comp.
sartoro
e vale l stesso che Venir la muffa
3 ai
il
la sena
vi sarebbe venutaOle

Colle

ri

Car. lett. n. 7. Ch come

Senatoconsulto. (Mit) i-ne. Sf Lo stesso che Nasturzio. V. e di Cre


Senazione.(Bot)Se-na-z
scione. (in lat. naso itio l'andare al naso Si sa che questa pianta
(Bot.)
SenaPAcciA.*
volgarmente Senapac
l'E Se-na-pc-cia. Sf
cia
irrita le narici, ed eccita la starnuto) Cr. 6. . . . Le senazioni,
Szapr. (Bot) S na-pe. fSf Lo stesso che Senapa, V. Cr. 6. . cio crescioni, che per altro vocabolo ' appellano masturcio aquati
secondo
e secchi
co, son
n. La senape si semina innanzi al verno e dop, e desidera terra
e di Zcndado. (Dal lat. sindon
A. V.grado
Sm.inV.
Sen-dle.
, caldi
grassa Enum. 2. Contro all'asma antica per umor viscoso si dia senoa
dal gr. sindon di simil scnso; e que
vien
che
sottilissimo,
drappo
fichi secchi. Amet. 44. In uno canto
molta della frigi
todair ebradin'inteum tam nocturnum, quam diurnum. In ar
ta e d'alta senape, del naso ne sidl
a purgarsi la
S mica, e
ed in franc.
In ingl.lenzuolo
di operimentum.
, velum
mor
ha il gall.
Il ;Bullet
pezie di drappo.
satinoperimentum
arm.) Se-na-pi-smo. [Sm. Cataplasma irritante che oggi
esarismo.
borse,
Di
92Frunc.Burb.
dizionari.)
in
altri
trovo
lo
non
tuario
si prepara con farina di senapa, lievito fromento,
, sin. Lat. sinapismus. Gr. rivarouds.
e di sendali (parla) Con setajuoli (V)
Rim. Ant.
una, senapa pesta di fre Serpen, * Snde-re. N. ass. V. A- . e s() tr. Guitt.
di li
fa Ficini secchi grassi
c . 27b.
S CO
Guid'Novello. Adorno del plaser che nel cor sende
Soe-nar-co.
, ed
ENARCO
Lett. (V)
ivi. V. Nota 2o. Guitt.
Xenarchus. (Dal gr. xenos fo Sese,
archo ioIV. pr., m.
restiere,
s-ne. Pronome. UVA.V. e dilSc: Fr Jac. T5. 4.75. Accorta
bene. La bellezza che tiene, Che la trae fuor di scnc. Rim.ant.
vede
Senaa. (Geog)Se-na-. Citt dell' Abissinia. (G)
ur. Le sembra allora d'esser fuor di sene. Rim. antGuitR.
Sranio, Se-n-ri-o. Add. m. Che in ragione di sei numeri. S.Agn
C'. D. 1. 3o. Queste cose sono narrate csser fatte e compiute
E discorre con sene entro'l suo core
Add. e sm. parlando di personal p. L. e A. V. e di Vecchio.
sei di per la perfezione del numero senario, repetendo sei volte esso Sese.
senex. Gr. p. Dant. Par. 3: 59. Credea veder Beatrice,
Lat.
si
che
primo
il

di , ec. E appresso : Per che il numero senario


-

----

ll

e vidi un sene Vestito colle genti gloriose.


compone di tutte le sue parti, sanza avanzare n mancare, cio
Segn. Etic. lib. 5. pag. 45. ( Per 2 - In forza solo di add. com. anche anticamente per Senile. Lat.
che
col 2 i
6 volte.
l'eccesso
Mla senario
2 tre
il del
numero
il55.)

tripla, contenendo

SenAsuo , * Sen-si-o. N. pr. m. Figlio di Remo. (O) Repubbliche


Srsano, Se-nto.Sm. VL.1 Adunanza d'uomini eletti dalle

mili riman. B. n. sennuc. Ben. Punsemi il fiauco Amor con


nuovi sproni Cinque anni son di questa sene etate (N. S)
Sene. * (Mit. Celt.) Nome delle Druidesse; e particolarmente delle

vergin dell'isola di Sam, le quali dedite

al culto di una divinit

dati erano nel numero di nove e serbavano perpetua verginit


(In celt. gall. seonadh augurio , incantesino, druidismo.) (Mit)
* (Bot.) Se-ne-bira. Sf Genere di piante della tetradi
di vecchi fu composto in su le prime. In cel, gall. seanadh e seana t Seenuera.
mamia siliculosa, famiglia delle crocifere, da Decandolle intitolato
da sean antico, vecchio) Bocc. nov. 4f. 2. Siccome Pasimunda ce
a Senelbier botanico di Ginevra , caratteriata dalla seliquetta re
avea, col senato di Rodi dolendosi, ordinato. Amet. 9o. Per la
schiacciata rugosa indescente, colle cellette ad un sene.
qual cosa gli animi egregi disposero ad alte cose, ed ampliato il niforme
Smith ha riportato le specie di tal genere sotto il Coronopus- Lat

o governare ne'casi di maggiore impor


e da'Principi per
tanza. (V.Assemblea.) at. senatus. (Senatus, da senis vecchio: poich

loro senato, e il numero de'Padri cresciuto, e tutti armigeri di


venuti ec., si rintuzzarono le loro forze. Diuam. . a6. Che il suo

senebiera. (N)

Lat. Seneca. (Dal cclt. gall. seanach


N. pr.
, *, S-ne-ca.
len dir piacque a tutto il senato. Ricord. Malesp. cap. 6. La tri Seneca
Marco Anneo- Retore e tragico latino ,
- m.
avventuroso)
stizia e 'l dolore fue grande per tutto 'l senato e l'altra buona gente accorto
mato in 'cordova - Lucio Anneo, detto il filosofo. glio del pre
di Roma. Cronichett. d Amar. 56. Il padre preg il senato, che cedente,
maestro di Nerone e da lui fatto morire (B) (Mit)
ci non facesse. Jac. Cess. Volg. Sc. 1. a. 3. Le femmine di
Roma ec. si

o tutte al Senato, pregandoli, che facessero an

a * (Geog.) Lago, Fiume, Canale e Contea degli Stati Uniti.(G)

Ny

- Onde Tenere il senato=Adunarlo. Lat. senatum habere, Tac,

saccio

(fo.) se u-ci-o. Sm. Lo stesso che Crescione, V. La se

necio. (0)

---

--- ---

SENECIONE
Serecone,* Se-ne-ci--ne. V. pr.. m. Lat. Senectio, (Dal lat. senex vec
chio : Figlio di un vecchio.) (B)

Senecuone. * (Bot) Sm. Genere di piante della singenesia superflua,


famiglia delle raggiate, che vien caratterizzato dall'antodio cilin
drico, diviso in molte foglioline, le inferiori per lo pi ripiegate in
sotto, tutte con una macchia nell'apice, dal ricettacolo nudo, e dal

pappo semplice. Lat. senecio. (Da senex vecchio, pel ricettacolo che

245

SENNO

siccome per l'adolescenza, per la gioventute, per la senettute e per


lo senio. E 9. La quarta si senio, che s'appropia al freddo e
al secco. E appresso La terza si chiama seneitute, la quarta si
chiama
siccome
di sopraFr.
detto.
zo6.Son
Persei
lo iquale
vaggio senio,
sin significa
lo senio.
Giord.E 58.
tempivedo
del
l'uomo : infanzia, puerizia, adolescenzia, gioventudine, vecchiezza
e senio. E appresso. L'ultima tade, il senio, da' settanta in su (V)

rassembra una testa calva.) (N)

Ros-Sat. 5 zo4. Lo sapete ben voi ec. Se, nell'andar precipitoso


al senio, Sotto gli occhi mi muore ogni fatica. (N)
pianta originaria dell'America settentrionale. La radice di tal pian 2 -* (Mit) Dio che presedeva alla vecchiezza. -- Epiteto di Giove
ta e di color grigio alquanto rossastro all'esterno, rugosa, scabro
col quale veniva invocato dagli ospiti. Lat. Senius. (Dal gr. zenos

sesca.* (Farm.) Sne-ga. SfNome specifico della polygala senega,

sa, irregolare, in piccoli stipiti agglomerati od in pezzetti semplici,


ospite.) (Mit)
grossi quanto un cannello di penna, armati e forniti sulla curva 3 - * (Filol.) Senio chiamavano i Latini il Colpo di sei al giuoco
tura di certo prolungamento lamellato fatto a guisa di cresta. Nel
interno e banca ; ha odore alquanto aromatico, sapore acre e

pungente, opera quale eccitante delle vie gastriche, spesso promoven

de' dadi, allorch i tre dadi gittati presentavano il numero sei e

guadagnavasi tutto il danaro ch'era in giuoco. Oggi Seino. (Dal lat


sex sei.) (Mit)

do lifetto vomitivo o purgante e


l' espettorante; detta comu Senno. (Geog) Fiume della Toscana, (G)
nemente Poligala Virginiana. (O) (
Sentone , Sc-ni-6-re. Add. m. V. L. Il pi vecchio. Lat. senior.(A)
Seneca. * (Geog) Sc-negl. Sm. Fiume della Senegambia, dal quale
Fracchett. Berg. (O)
prende il nome una Colonia francese, divisa ne' circondarii di S. 2 - In forza di sm e per lo pi nel pl. Uomo principale, Magnate,
Luigi e Gorea. (G)
Senatore. Pist. 5. Gir. 437. Migliaja di Vergini ec., che vide nel
Seneoamria.
Sene gambia. Sf Regione dell'Africa occiden cospetto della divina maest, e degli seniori e santi Padri, ec. Ca
valc. Att. Aost. 9. Giunti che furono in Gerusalem , furono ri
tale, tra la Nigrizia, la Guinea e l'Atlantico. (G)
Sesena , " Se-ne-i a.
pr. m. Lat. Semeia. (Dall'ebr. sene rovo.) (B)
cevuti dagli Apostoli e da seniori e da tutta la Ecclesia con grande

seasa. (Filol.) Sene-la-sia. Sf. V. G. Lat. xenelasia. (Da xenos


straniero, ed elaso fut. di elao, inusit.per elano io scaccio) Cos

gaudio. (V) () Mor. s. Greg. Alla porta della citt sedevano i


seniori savi, i quali per esaminazione giudiciaria terminavano.(N)

chiamossi una legge di Licurgo, la quale vietava agli stranieri l'in Seniscalco, Se-ni-scal-co. Add. e sm V. A. V. e di' Siniscalco. Te
sorett. Br. Non chiamare a consiglio Seniscalco , o sergente (Sini
altre nazioni. (Aq)
scalco legge il Zannoni.) (P)
sao (Bot) Snero Sm. Senero salvatico. Con questo nome viene Sensu (Filol.) Se-ni-smi Sm. pl. V. G. Lat. xenismi. (Da xenos
indicato in Toscana it Ranuncolo bulboso. (N)
ospite) Sacrifici d'un porco, d'un becco , o d'un montone, che
senese , ,- Sc-n-se.
Io stesso
cheSinistro.
Sanese,Franc.
P. (B)Barb, in Ateneofferivansi ai Dioscuri riputati pellegrini. (Aq)
sesrao
Sen-stro.Add.
Add.pr.e com.
sm.V.A.V.
e di
Sensi. * (Med.) Sm-ki. Sm. Colica intestinale comunissima al Giap
5 5 Guardate Lass da parte destra, Che l'altra da senestra. E
pone, che coglie lo straniero dopo breve soggiorno in quell'isole
84. 7. Che s'el t'avvien senestro, Disval vergogna pi che val di
Accagiona un senso di soffocazione che pare venga dal pube sino
letto. Petr. cap. a. E quella che, la penna da man destra , Come alla regione della cartilagine afoide, con dolori atroci a'muscoli
dogliosa e disperata scriva, E'l ferro ignudo tien da la senestra (V) addominali, con orribile spasmo all'ano (donde il nome): alcuna
Sentemeenca. * (Geog) Se-ne-tem-brga. Citt di Boemia. - Citt
volta va a fatal termine ; e svanita, vedonsi comparire sul corpo
diversi tumori. Pi comunemente Colica del Giappone. (A.O)
degli stati Prussiani nella provincia di Brandeburgo. (G)
serra, Se-ntta. Sfl VL. Lo stesso cheSenett, V. IV. e d'Vec Senlis. * (Geog) Sn-lis. Lat. Augustomagus, Sylvanectes. Citt di
chiezza. Lat. senecta. Dittam. 3. 4. Siccome un vecchio fuor di sua
Francia nel dipartimento dell'Oise. (G)
senetta. Dant. rim. 3g. Poi nella sua senetta Prudente e giusta , e Senna. * (Bot) Sn-na. Sf V. e di Sena. (O)
larghezza se n'ode
Sesna. * (Geog) Sf Lat Sequana. Fr, Seine. Fiume di Francia che
ser, Se-net-t. Sf) ast. di Sene. [IP. A. e L. P. e di] Vcc
attraversa Parigi, e si scarica nella Manica. - Dipartimento della
chiezza. - , Senettude, Senettute, Senetta, sin. Lat. senectus. Gr.
Senna , Dipartimento di Senna e Marna, di Senna ed Oisa , della
pas. (V. l'etim. di Senato e di Senio.) Franc. Barb, 35. 12.
Senna inferiore. Nomi di quattro dipartimenti di Francia. (G)
iranno vertuti vecchio, e gioven vizi, Non giovent novizi, O se Sennaaa. * (Geog) Sn-na-ar, Sennar. Sm. Paese della Nubia supe
nettute vegli. Zibald. Andr. 1 4. Presero i Romani gli uomini da'
riore e meridionale. - Citt capitale di esso. (G)
5o anni in su per sanatori , perch in senettute quell'et. Morg. Sennacnenne, Sen-na-che-rib. N. pr.. m. Lat. Sennacherib. (In ehr.
sene
rovo, e hhareb o, come altri pronunzia , care b secco) - Re
5. 37. E Chite, uccello ignorato dal vulgo , La madre e 'l pa

gresso nella Laconia, onde preservare i Lacedemoni da'vizi delle

dre in sencttute imbecca.

E 27.

29. Abbi piet della mia senettute,

d'Assiria, figlio di Salmanasar, che dov ritrarsi dall'assedio di

Non mi negare il porto di salute. Vit. SS. Pad. 2. 4o5, Priego


ti, figliuola, che ec. mi ti lasci congiugnere al celestiale sposo, sic
che tu non mandi la mia senett con dolore a morte. (V) Cant.
Car. 25. Quel primo eterno amor, somma giustizia, Fiorenza, a
te n'adduce. Queste tre Parche, in cui la puerizia, La giovent, la
senett riluce. (B)
senez. * (Geog) Citt di Francia nel dip. delle Basse Alpi. (G)
senoa (Geog) Sn-ga Sangiaccato della Turchia asiatica, nel Pa

Sennaro, Sennto. Add m. aferesi di Assennato. V. A. V. e di As


sennato. Guiu. lett. 3. Vostro sennato e retto e car savere. (V)
Senne. * (Geog.) Snne. Fiume del Belgio. (G)
Sennecciane, Sen-neg-gi-re. N. ass. Far l'assennato, il saputo. Rim.
ant. BindBonichi. Vuol senneggiare, e scendene schernito P. IVot,
4o2. Guitt. Lett. (A) (V)

scialato di Chehrezur (G)

Gerusalemme. (B) (Mit)

Senne, sennen. N. p. m. Lat. Sennen.(In ebr. Scenina proverbio,


detto acuto) (B)

scaaan. * (Geog) Senga-bd. Sangiaccato della Turchia asiatica Senesen, * Scn-ne-ser. N.pr. m. Lat. Senneser, (Dall'ebr. scendente,
che qui vale dente dell'elefante, o avorio, ed otsar tesoro Tesoro
nel pascialato di Bagdad. (G)
secana. * (Gcog) Sn-gama Citt della Guinea superiore. (G)
di avorio.) (B)
Senoun, * (Geog) s
Citt del Turchestan chinese. (G)
sessuno, sennino. Sm. dim. di Senno.1 Voce che si dice per vezzo

ssa. (zool) se ni-a. Sf Nome di un genere di zoofiti dell' ordine a persona giovane, graziosa ed assennata-, Sennuccio, sin.Malm.
degl' ideformi annidati: Corpo a base rampante , crassa , breve ,
che gi l'ha tratta fuor bella e galante, Che non si vide mail
nuda, superiormente diviso in rami corti, polipiferi; polipi non re
pi bel sennino,
trattili, fascicolati , inombrellati , con otto tentacoli profondamente Senno, Snno. Sm.1 Sapienza, Prudenza, Sapere. Il Senno grave,
pettinati, la sommit de'rami globulosa. Renier (Min)
maturo, da vecchio, da pratico ec. Dicesi Uomo d'alto senno, Parole
Sena. * (Geog) Antica citt della Liburnia, oggi Segna. (G)
condite di senno ec. (V. Assennatezza e Saviezza.) Lat. sapientia, pru
sennavine (Geog) Senia-vi-ne. Gruppo d'isole nell'Arcipelago delle dentia.Gr. rooia, pdmrs. (Dalted, sinn che vale il medesimo. In para
scinev intellige: in ar. scenef'essere intelligente, sinet fantasia, ira,
Caroline. (G)
snc. (Chir) S-ni-ci. Sf pll Tumore, ovvero Enfiato nelle parti libidine. In turco sana pensiero. In illir. znanje scienza, sapere in
gangolose della gola. (Dall'ing siek infermo, ammalato, e neck oland.zin senno) Alber. cap. 49. Nel mondo (sono) due cose, che
collo. v. qui sotto l'opinion dl Salvini. In turco scise tumore. In ascose non fanno prode: avere sotterraposto, e senno in petto chiuso
illir. scesce pustole vajuolose, che il volgo di Napoli chiama cecce) Dant. Inf7. 8. Oltre la difension de senmi umani. E8.7Ed io,
Pass. 347. Altri dicono che sanno incantare il mal degli occhi, il
duolo dei denti, la magrana, le semici, e il dolore del corpo. Buon.
Fier, 4.2. . Annunziate lor cancheri, Predite lor gavoccioli, Ga

parlato s, che tu non posse Ben veder ch'ei fu re che chiese senne

vine, e in gola noccioli, Natte e perpetue semici E Salvin. An

58. 5, Aben
cui senno
di senno
pareva pareggiar
Tes. Br33. EE
perci
a mostrare
che campiSalamone.
l'uomo deeiscegliere

not, ivi : Senici, grumi di sangue duri, come selici, cio selci, vi
cino al polso, che si schiacciano con freghe forti. (Qui la dichia
razione in contrasto colla Crusca) (N)

sesne, Se-ni-le. Add.com. Di vecchia et, Da vecchio. Lat. se


milis. Gr, ysporrxds Petr son 79. Frutto senile in sul giovinil
fiore. Fiamm. n. 89. Vestita la splendida forma tale quale quella si
vesti la senile, cos mi si fece vedere, come essa a Semele M.V.
. 3. Sforzando la natura gi senile nella bellezza della damigella,
raccorci il tempo della sua vita. Red. Pip. n. 73. Se alla senile

rivolto ai mar di tutto il senno, Dissi ec. E Par.395. Non ho


Petr. son. 258. Ov'

valor, la conoscenza e 'l senno? Bocc nov.

8.3a. Senno non vale l ove l'uomo vuol seguire in tutto suo vo
lere. amm.

nt., n. 5, Di rado fa meschianza bellezza con sen

no. E n. 2, 6. Senno e consiglio spesso si truova in colui , al quale


natura non ha dato forza. Cavalc.Med. cuor. Dunque senno amar

etade il perduto bello restituisca , io non ne sono ancora venuto in

lo mimico, e rendergli beni per male. Dittam. 25. oh quanto


senno, quando cosa alcuna Buona innanzi tappa, prenderla tosto,
che poi passata riguardar la lunal Cron, Morell.a8. Il domandare
senno a chi sa pi di s.
- Ed anche per Compagnia di sapienti, Unione di savi.1 Dant

chiaro.

Inf 4. no2. Sicch'io fui sesto tra cotanto senno.

Sesto, S-ni-o. SmVL- Ultima vecchiaia, Decrepit. Lat. senium. 2 - Intelletto, Cervello, Giudizio. Lat. intellectus, mens. Gr. vos.
Gr. iararcv pa(ll lat. senio vecchio, dal celi. gall. sean di si Bocc. nov. 64 . Ben potete a questo conoscere il senno suo. E
unil senso, ) Dant. Cong2. Partesi questa parte in quattro ec. , nov. 77. 5. Hai veduto dove costui venuto a perdere il senno
Vocab, VI,

32

246

SENO
SENNO
dr. Fur. 34. 82, Poi giunse a quel che par s averlo a nui , Che 17 - [Col v. Uscire : Uscire di senno, del senno , Uscir fuori del seh
nol = Impazzare. [V. Uscire e V. S. o, 2.1 Lat. delirare, insanire.
mai per ess a Dio voti non fesse: Io dico il senno; e nera quivi

un monte, Solo assai pi che l'altre cose conte. E 83. Quella mag

gior di tutte, in che del folle Signor d'Anglante era il gran senno

Grrapapcvi.Nov.ant.gg. o. E cosi uscirete voi di senno, e farete


vergogna a tutta cavalleria. Amet. 26. Laonde Ameto riguardandole,

infuso; E fu tra l'altre conosciuta, quando Avca scritto di fuor :


in s multiplicando le ammirazioni, quasi di senno esce. Vit. 5
senno d'Orlando. Buon. Fier. 5. 3. 8. E l'anticata f vi passi in
Domitill 29. Ora dicono che tu se' uscita fuori del senno. (v)
tera, Che sperienza indura e senno folce. E Salvin. Annot. ivi : 18 [Modi avverb.1 A senno , Per semno, valgono A volont, Ad ar
vocabolario. (N)

bitrio, Secondo il modo e il piacere di alcuno. [V$$8, S. , 2. e $ 21


Dant. Inf 2. 34. Lasciali digrignar pure a lor senno. Bocc.nov.

a Onde Munto di senno, fig. per Dissennato. V. Munto, $4(A)


3 - * E Cresciuto innanzi al senno, dicesi Chi venuto in et
prima di acquistare senno. Bocc. nov. 2 n. 13. Egli un cotal gio

Dormavi, e oda cantar l'usignuolo a suo senno. E nov. 84.


8. Non ne vorr meno di trentotto, come egli me ne prest, e fan
mene questo piacere, perch io gli misi a suo senno. 'Pass. 27. lo

Senno, cio senso interno , giudizio. I cinque senni, si trova nel

vanaccio sciocco, cresciuto innanzi al senno. Cecch. Dot. 3. 2. Un

voglio dare a costui, che venne tardi, del mio a mio

pollastrone cresciuto innanzi al senno. (N)

gnach non l'abbia meritato.

Senso ,Sentimento corporale; maniera antica. Lat. sensus. Gr.


cxoSmrs. Albert. cap. 1o. Li primi movimenti, li quali nascono
dalli cinque senni, cio dal viso, dall'udito , dall'odorato , dal gu

senno, avve

9 - I Da senno, Ba buon senno, e simili. 1 In sul sodo, Seriosa


mente. [ . Da semmo , SS. 1 e 2.] Lat. vehementer, serio, ex corde,

ex animo. Gr. rovaia, i rapz Franc.Sacch. nov.5o. Ribi,

n'apparecchia quelli senni, perch solo per vedere o udire cosa pia

se' tu per motteggiare ? disse Ribi : Madonna no , anzi del miglior


senno ch'io ho cc. (V) Bracciot.Schern. 5. 2. Dice Venere allor:

cevole ti muovi ad amarla. Tes.Br. . 5. Noi avanziamo gli altri

Dimmi da senno, Che segu poi del mio consorte ec. ? (N)

sto , dal toccamento, in noi non sono, ma da Domeneddio, lo quale

2 - [E' Da maladetto senno vale il contrario1 V. Da senno, S. 3.


animali, non per forza n per senno, ma per ragione: e la ragione
nell'anima; ma senno e forza sono nel corpo : e alle corporali cose 2o - Di senno, copronomi Suo, Tuo ec. usasi nello stesso modo che
A senno. Segner. Mann Giugn. 5. 3. Non ec. che sia miglior per
basta bene lo senno della carne ; ma alle cose non corporali me
stiere la ragione dell'anima. Volg. Ras. Il cerebro fece Iddio , ac
te quello stato in cui Dio ti ha posto, che non quell'altro, a cui
tu intendi innalzarti di senno tu? (V)
ciocch egli fosse origine e radice de senni e de'movimenti volontari.
4 Sentimento , Significato. Lat. sensus, sententia. Gr. airoux. 21 - Proverb.Ognun va col suo senno al mercato=Ognun sa tanto,
o quanto, ovvero gli par sapere ; o veramente: A ognuno pare aver
Amm. Ant. 9. 4. 7. Pregoti che non metti parola per parola, ma
senno a sufficienza.
senno per senno, perocch spesso , quando s'attende la propriet
delle parole , si perde il verace intendimento. Fr. Giord. 63. Una 22 - Del senno di poi nc son ripiene le fosse: si dice a coloro che
dopo il fatto dicono quel che si doveva o si poteva far prima. Lat.
medesima parola della scrittura . . . . non la dispone l'uno in quel
modo che
ciascuno la dispone per diverso senno. E se mi
post facta Prometheus; sero sapiumt Phryges. Lasc. Sibill.5. 8. Del
senno di
ne son piene le fosse.
domandassi : Fu detta per tanti senni questa parola ? E 154. Nella
Senose,
Sen-nne. Sm. accr. di Senno. Gran senno. Liburn. Tre
qual parola hae molto senno da quattro parti. (V) E Pred. 2. 54.
Font. 3. Berg. (Min)
Questo verbo reficere nella Scrittura a dirc pascere, ed ha un altro
SENnoni. * (Geog) Senn6ni. V. e di Senoni. (G)
senno , ch reficere a dire rifare ; questi due scnni hae. (Pe)
Sennuccio,
Sen-nc-cio. [Sm.) dim. di Senno. Lo stesso che Sennino,
5 - Saggio consiglio. V. S. 13. Cavalc.Med. cuor. 169. Ci ammonisce
e si dice per vezzo. Salvin. Disc. . 349. Il Nasica [ ottimo del
la Scrittura , e dice : Non dar tristizia all'animo tuo (per la morte

dogli morto un suo figliuolo ec. non ne pianse, anzi mut miglior ve

Senato fu giudicato , quando per occasione di far venire a Roma da


Pesinunte, citt dell'Asia, la Dea frigia, 1 fu scelto , come il pi

stire, e tenne corte, e fece convito. (V)

santo e il migliore cittadino, a riceverla , e per la prudenza fu so

Parere. Lat. sententia. Gr. yvum. Cas. lett. 6o. Se io debbo dire

prannominato corculum , cio sennuccio,

d'alcuno) ec. A questo senno si tenne Davide santissimo, che essen

Seo (Anat) S-mo. Sm. Quella parte del corpo umano, che tra
la fontanella della gola e il bellico. La sinus. Gr. dro. Bocc.
7 Astuzia, Inganno. Lat. calliditas, callidus sensus. Gr. 3wdrms.
interamente il mio senno, ec.

Stor. Pist. 29. Credette con senno ingannare lo re Giovanni. E

3o. Temerono che lo Re non lo ingannasse, e per senno li toglies


se Bologna.

8 - [Volont, Arbitrio , Modo, Piacere, quando per unito alle


prep. A e Per. V. S. 81 Lat. arbitrium, volmntas, placitum. Gr.
Szux. G. V. . 38. 6. Nessuno di loro ebbe acquistata la grazia
di nominare la citt per lo suo senno e sua volont.

no. 36 g. Mi pareva che ella mi mettesse il muso in seno nel si


nistro lato, e quello tanto rodesse, che al cuor perveniva.Peurson.
2oo. Ma fo si , com'uom ch' arde , e 'l fuoco ha 'n seno. Fir.As.

49. Ecco la mia Lucia, che gi aveva messo a letto la sua padro
ma, tutta di rose inghirlandata, fiorita la fronte, e avendone ripie
no il seno di spicciolate, allegra se ne venne da me.
- Cos chiamansi ancora Le mammelle delle donne. (A)

9 * Col v. Avere : Aver senno folto o simili = Esser ricco di co

- Ed in sign. di Utero. Segner. Crist. instr. 3. 34. 6. Non

Salvin. Iliad. 249. Bench abbian folto e stagionato sen

volete voi . . . che la divina provvidenza abbia fatto altrettanto nel

no. (N)

a o [Col v. Essere :] Essere in buon senno= Essere in cervello. Lat.


apud se esse. Gr. povsi. Bocc. nov. 66. 1o. Io credo fermamente
ch' egli non sia in buon senno.
2 - E' per lo contrario Esser fuori del senno , fuor di semno =

Essere impazzato. V. Essere fuori di senno. Cavalc. Att. Apost.58.


Tu se' fuori del senno, o Paolo, e parmi che la molta lettera ti fa
uscire del senno. Allora Paolo rispuose : Non sono pazzo, e non
sono fuori del senno. (V) -

1r (Col v. Fare:] Far senno, Fare gran senno, ed anche con vario
costrutto =Operar] saviamente, e si usa quasi in forza di avv. V.
Fare senno , SS. 1 e 2.] Lat. sapienter. Gr. crops. Petr. son. 2o6. Il
mio cor, che per lei lasciar mi volle, E fe' gran senno, e pi se
mai non riede, Va or contando ec. Nov. ant. oo. 2. Voi volete

credere ad altrui pi ch'a me ; e di ci non fate n bene n senno.


2 - [ Fare a senno di alcuno = Fare secondo il suo giudizio.
V, Fare a senno di alcuno. Dant. Purg. 27. 4. Libero, dritto ,
sano tuo arbitrio, E fallo fora non fare a suo senno. Tass. Am.
2. 3. S'a mio senno farai, sarai felice.

3 - *Fare da senno, da buon senno = Operare risolutamente.


V'. Fare da senno. (N)

12 - [Co' v. Dire o Favellare : Dire da senno, da buon senno, del

formare un seno, dentro cui aveva da nascere il Re dei Re? (B)


- Detto ancora di alcune Cavit superficiali e non molto pro
fonde delle ossa. (A)
5 - Chiamano gli anatomici Seni cavernosi
li ammassi del
tessuto spugnoso che forma un de' seni venosi della dura madre alla

base del cranio; Seno circolare o coronario , Quello che circonda


la fossa ed il corpo pituitario; Seno del cuore, Lavena che si apre
alla parte posteriore ed inferiore dell'orecchietta destra del cuore ,
Seno retto o coroideo, Quello che scorre lungo la base della falce

del cervello; Seno falciforme inferiore o longitudinale inferiore, Quello


posto al margine inferiore della gran falce cerebrale; Seno falci
forme superiore o longitudinale superiore, Quello che occupa tutto
il margine superiore della falce del cervello; Seno laterale, Quello
che esteso dal confluente deseni sino al golfo della vena giugola
re , e ve n'ha due, uno per lato ; Seno occipitale anteriore o tra
verso, Quello ch' posto trasversalmente all'apofisi basilare ; Seno
della vena porta, La dilatazione di questa vena al suo ingresso nel
fegato ; Semio delle vene cave, L'orecchietta destra del cuore; Seno
delle vene polmonari, L'orecchietta sinistra del cuore; Seni muco
si di Morgagni, Quelli che rinvengonsi nello spessore della membrana

interna dell'uretra; Seni occipitali posteriori, Que due che ascendo

senno e ] V. Dire del miglior senno ec. Franc. Sacch. nov. 197.

no nella falce del cervelletto e si aprono nel confluente del seni; Seni
uterini , Le cavit che le vene uterine formano nello spessore delle
pareti dell'utero ; Senide vasi seminiferi , I corpi d'Igmoro ; Seni

Ser Francesco disse : Motteggi tu ? Il Calonaco disse : Io dico del

vertebrali, Que due che scorrono in tutta la lunghezza del canale

miglior senno ec. =: Favellare consideratamente. V'. Favellare da

miglior senno che io ho. (V)


13 * Col v. Riputare: Riputar senno= Credersano consiglio. Pal

lav. Ist. Conc. 2. 248. Nn riput senno il Pontefice divolgare in


Roma queste solenni contenzioni di scritture fra lui e il re. (Pe)
14 * Col v. Rivolgere : Rivolgere il senno= Fare impazzareAlam.
-Antig. Or a te, figlio, un van piacer di donna Frale e caduco non
rivolga il senno. (P)
2 - * Rivolgere pel senno = Rivolgere in mente. Salvin. Odiss.

Mentr'ci queste cose Rivolgeva pel senno e per lo cuore. (Pe)


5 - Col v. Sapere Sapere per lo senno a mente=Aver piena e in
dubitata contezza; Saper benissimo, minutamente; Avere esattamente
memori; i V. Sapere, S. 45. Lat.probe scire , callere, tenere.
Gr. e ix.
16 - UCol v. Trarre :) Trarre del sennoPare impazzare. Lat. ex
terre, mentem adimere. Gr. ixrarre, Sopvgi. Bocc. nov. 66.

ti ono, li quali, semplicemente parlando, dicouo che amore


trae altrui del seuuo,

vertebrale , avanti la dura madre. Diconsi Seni frontali , Seni sfe


noidali cc. V. Frontale add. , e p. Sfenoidale. (A. O.)

6 Per simil. si dice anche di cose immateriali, e ale Il mezzo,


Il centro di checchessia. Dant. Par. 25. 79. Dentro al vivo seno Di
quello "ncendio tremolava un lampo.
7 - Fig. Animo o Cnore che ha il seggio nel seno. Lat. cor,

animus, sinus. Gr. zapia. Bocc. Lett. Pin. Ross. 75. Conside
rando, che se alcuno trovate al presente,
che

vostro amico sia, sa

pete nel cui seno i vostri consigli e la vostra anima fidare possiate.
s Patria, Citt. Dant. If 9. 63Recati a mente il nostro
avaro seno ( penedico Bolognese che parla e ricorda a Dante
l'avara Bologna.) (P)

Anche fg. capacit.Dan.Ifa. 6. C'hanno a tanto com


prender poco seno.
o
Dicesinettere in seno e inili e vagliono Mettere checches
sia nella parte del vestimento che cuopre il seno. Lat. in sinta pone
re, G. i, grorBocc, no. 73, 13. Dovunque alcuna pie
-

--

247

SE NON

S E N (O

xenos straniero, e comeo io curo) Opitale destinato a curarvi i


tra mera vedeva , si gittava ; e quella ricogliendo, si metteva in se
pellegrini infermi. , Xenocomio, sin (Aq)
no. Dav. Camb. o4f. Ma se le tenesse in sen (le lettere), facendosene
N. pr. m. Lat. Xemocrates
(Dal gr.dizenos
poi rimborsare ec., costui certamente non gitterebbe in terra il for Sesocare,
forestiere, esen
crateocrate.
io comando.)Filosofo
greco, discepolo
Pla
mento , e non sarebbe utile se non a s.
tone,
lodato
sopratutto
per
la
sua
castit,
e
terzo
capo dell'Ac
1 Dicesi Trarie di seno e simili e vale il contrario del S. , no..]
Lat. e sinu extrahere. Gr. r xdxrov gAzu. Bocc. nov.7 1o. Si cademia. -- Valente pittore e scultore, autore di un trattato della
pittura citato da Plinio. - Antico poeta greco, che fa parte del
trasse di seno l'un de' tre pani.
-

12 -"Dicesi Portare in seno e fig. vale Tener dentro di s , aver

l'Antologia.Medico greco. (B) (Mit)

nell'animo. Petr. son. 228. Un lauro verde , una gentil colonna SenonAmo , Se-n da-mo , Senodemo. V. pr.. m. Lat. Xenodemus. (In
gr. xenos forestiere , e damao io domo : Domator forestiere. Nella
Quindici l'una, l'altro diciotto anni Portato ho in seno, e giam
stessa lingua demos val popolo;
pu significare Chi
mai non mi scinsi. (Cos i Latini dissero: Gestare in sinu, ed esse
in sinu.) (N)

2 (Eccl.) Seno d'Abramo : dicesi nella Sacra Scrittura Quel luo

appartiene ad un popolo straniero.


,
. pr. m.

Lo stesso che Senodamo, V(B)

go di riposo, dov'erano l'anime degli eletti prima della venuta di SenoDochio.*(Filol.) Senod-chi-o,Sm. V. G. Lat. xenodochium. (Da xe
nos straniero, e dechome io accolgo) Lo stesso che Senotrofio V. (Aq)
nostro Signor Ges Cristo; altrimenti Limbo. Bocc. Comm. Dant.(A)

per simil. detto parlando di Maometto. Onde la frase: An SeNonoco. * (Bot) Se-n-do-co. Sm- V. G. Lat. xenodochus. (Da ze
nos straniero, dechone io accolgo. ). Genere di funghi stabilito
dargli a stare in seno per Andare al paradiso da lui promesso ai
da ciechtendali coi denominati dall'accogliere nel loro interno
suoi credenti..] Bern. Orl. . 2o. 8. Per Macometto facea penitenza,
2

degli sporiti che si presentano come d'una

Con animo di andarli a stare in seno.

3 - * Nella Sacra Scrittura questa parola prendesi per la parte

forma nuova o stra

niera. , Xenodoco , sin (Aq)

del corpo contenuta fra le braccia ;


Tenere la mano nel suo SeNonoco. * (Eccl.) Add. e smi. V. G. officiale della chiesa greca,
seno, detto degli oziosi; Portare nel suo seno Amare teneramente,
ordinariamente sacerdote , incaricato di dare ospitalit ai pellegri
come fauno le madri e le nutrici ; La sposa del seno La sposa le
ni. (Aq)

gittima ; Dormire nel seno di qualcuno Dormire presso di lui, e


come nel di lui seno; Scuotere il seno della propria veste, un Se
gno d'orrore per qualche cosa ; Nascondere
fuoco nel seno
della veste, Nutrire segretamente sentimenti di vendetta, ec.(Ber)
3 (Geog.) Porzione di mare che s'insinua dentro terra, Golfo.Lat.
sinus. Bocc. nov. 4. 6. In uno seno di mare , il quale una pic
ciola isoletta faceva, da quel vento coperto si raccolse. M. V. 1 .
3o. Temendo che l'armata de'Fiorentini non gli danneggiasse nel
, seno del porto loro. (Cio, dentro del porto.) Franc Sacch. Op div.
12. Uno seno, come uno seno di mare, uno porto, che a tempo di
fortuna v'entrano i navili per istare sicuri. G. V. 1. 5. Il mare
detto Seno Adriatico, chiamato oggi Golfo di Vinegia. (N)
a E per simil. si dice di Qualunque curvit. Lat. sinus, ca
vitas , spatium. Gr. xoiAwax. Dant. Par. 23. 27. Trivia ride tra
le Ninfe eterne, Che, dipingono il ciel per tutti i seni. But. ivi: Per
tutti i seni ec. , cio per tutte le sue piegature, imperocch lo cielo
curvo e piegato. Vegez. E cosi fa nel mezzo alcun seno , ovver
piegatura. Pallad. Febbr. 42. Si vuol fare uno seno cavando.
4 (Cihir.) Ifossamento che sopraggiugne nel fondo di una ferita
o di un ulcera, ed in cui si accumula la marcia. In questo senso
il Seno retto, obbliquo , tortuoso, trasversale , stretto , angusto,
calloso, fistoloso , infistolito, lungo, corto, superficiale , profon
do ec. Red. nel Diz. di A. Pasta. Tutti questi tre ascessi , ancor
ch ognuno di essi abbia il proprio e profondo seno , con tutto ci
si comunicano tutti scambievolmente l'uno coll'altro con segreti e
profondi canali e laberinti. L appresso : Non parmi sia permesso
dalla piccola febbre continua e dalla profondit
seni : al che si
aggiunga , che credibile , che , oltre i tre seni principali, ve ne
sieno ancora degli altri minori pi riposti e trasversali. (N)
5

Sexorse, * Sen-fa-ne. N. pr. m. Lat. Xenophanes. (Dal gr.


forestiere, e phanos chiar , splendido : Forestiere illustre) Fi

losofo greco fondatore della scuola eleatica ed autore di un Poema


della tua
imbasciatore di Filippo, re di Macedonia, ad An
nibale. (B) (Mit
SenormLo
'so, N. pr.. nn. Lat. Xenophilus. (Dal gr. xenos
-

forestiere , e philos
Amico de' forestieri.) - Scultore gre
co. Storico greco. (B) (Mit
SrnoFonte, *
m. Lat. Xenophon. (Dal gr.reno
-

forestiere, e phoneo io uccido: Uccisore degli 'ospiti.) Flosofo


etico
storico
greco,
generale
ateniese.-Storico e comico
poeta atenieseA
scrittore
di una
vita d'Annibale.-Poeta
eco- Me
dico di Coo. Geografo di Lampsaco. - Scultore ateniese-Ro
manziere greco di Efeso. (B) (Mit)

SENoLore, * Se-nolnte. N. pr.. m. Lat. xenolon. (Dal gr. zenos


e leon,
leontos leone.)
(B)Fuorch ; altrimenti Se no.
Seforestiere,
no. Particella
eccettuativa,
e vale
-

Lat. nisi , praeter. Gr. si fi, rx%. Bocc. nov. 5.3. D


opportuna a dovere onorevolmente andare fornito s'cra, e non
palafreno. E nov.f3.5. Che ne dobbiam fare altro, se non torgli

un
que
panni e quel ronzino, e impiccarlo? it Barl. 83. Qr t' ho divi
sate tutte maniere di credenze; or puoi vedere che sono tutte ree
se non la legge de' Cristiani.
2 - Talora si trova presso gli antichi congiunto col verbo Essere,
il quale vi sta a maniera di ripieno, e vale lo stesso Stor Pist.38.
-

---

Li Terrazzani
, se non
furono
quelli ch'aveano
fatto
guerra ec., ri
masono
nella terra.
E 39.
Sgomberarono
tutta la
citt, se non fue
le masserizie grosse. E 45. Quando ebbe avuta la rocca, lasci au

dare ogni persona, che v' era dentro, sano e salvo, se non

fue due

conestaboli. , Introd. Virt. 77. Annegoli tutti per acqua , se non


fue No e tre suoi figliuoli. (V)
S. 2 , 3.] Tass. Ger. 2. 89. Indi il suo manto per lo lembo prese,
Quando a Se non si fecer seguire le voci del v. Essere ci si ag
Curvollo , e f nne un seno ; e 'l seno sporto , Cos pur anco a ra 3 giunse
ordinariamente la Che, ma talvolta altres Perci che. Stor.
gionar riprese , ec.: O sprezzator delle pi dubbie imprese , E guer

- (Ar. Mes.) Puegatura della veste atta a contener checchessia. [V.

bar.governare,
4. D'uno re
cheeseppe
lo suoseregno
bene
e loudio
suo(udi)
popolodire,
amare
guardare,
no molto
fusse

ra e pace in questo sen t'apporto.

* (Bot.) Lo spazio o Vuoto che avvi tra le divisioni di una parte


perci ch'elli dimorava nello errore dell'ldole. (V), , ,
qualunque di una pianta. Bertoloni. (O) - (Mat.) Linea perpendicolare, condotta dall'estremit d'un arco 4 Ai verbi che precedono Se non si suole per l'ordinario pre
ad un raggio tirato all' altra estremit. (A)
Seno diff. da Grembo.Il Seno dal collo alle costole; il Grembo

dalla cintura ai ginocchi.Ma Seno talvolta comprende anco parti infe


riori ; sempre per indica non so che di pi intimo. Recarsi in seno
una cosa , Tenerla stretta al seno, Portare in seno. Tenere in grem
bo esprime l'atto di persona seduta che tiene persona a sedere o cosa
a posare sopra di s. Seno pertanto ha senso quasi traslato e indica
l'interior parte dell'uomo. Grembo esprime in certa guisa la capa
cit di contenere , esprime lo spazio che circonda e rinchiude , che
sostiene e ricinge.

mettere la negazione; ma talora si lasci anche fuori. Pecor. g.


6. n. . Ne segu lo sponsalizio fra lui (Enea) e Lavinia, ed ebbe
in dote mezzo i reame del suocero, ancora che dappoi la morte di
Latino lo possedesse tutto, ma visse se non tre anni dopo la morte

di Latino."(cioe, non visse se non tre anni) (V) (Cin)


5 - Talora a Se non si pose dinanzi un altro. Non nella forza del
Non nisi de' Latini. S. Ag. C. D. 2o. . Allora (nel d dell'ultimo
giudizio) di tutti apparir la vera felicit non se non delli buoni, e
di tutti apparir la degna e somma infelicit non se non delli ret.
(Il lat. ha: non nisi bonorum . . . non nisi malorum.) vi. S. Gio.

Se no. Particella eccettuativa che vale Fuorch, [e si adopra in vece


di Se non tquando la pronunzia il richiede o se ne accomoda il ver
so. Petr. son. 22g. Ma se consentimento di destino, Che poss'io
pi, se no aver l'alma trista ?
2 * E nello stesso modo ancora si scrisse, quando la no , sepa
rata da se , con parola frapposta si colloc alla fine del periodo.
Castigl. Cortg. l. 3. Non vedete voi che di tutti gli esercizi gra
ziosi e che piaceno al mondo, a niun altro s'ha da attribuire la causa,

Gualb. 34. Adunque quando il tempo sar d' ordinare i cherici a


divino servigio, niuno per alcuno prezzo, che occultamente o pale
semente desse,
ecclesiasticoall'ufficio
ufficio sia, promosso
n niuno
indegno,
ovveroadinsufficiente
n alcunoe ,eletto
il quale
d al

cuno peccato infamato fosse, non se non vergine, och abbia avuto
una sposa vergine. (Cin) Vit. SS. Pad. a. Per una fin-trella
a lava altrui, ma non se non lo sabbato. (Ma non altro che 'l sa
to) (V)
6 -

se alle donne no. (Cin)

prese dopo di se l'avv. Solamonte

Stor.

Barl. p. 24.

Tutte le persone uccise per diluvio, se non solanente No, che fu


Senocaapo. * (Bot.) Se-no-cr-po. Sm. P. G. Lat. xenocarpus. ( Da
buono uomo e giusto, e lui salv in un'arca con sua moglie, e con
- aenos forestiero , e carpos frutto.) Genere di piante della famiglia
suoi figliuoli. (Cin)
delle sinanteree , stabilito da Enrico Cassini colla cineraria geifolia
talora
prese Bocc.
dopo g.
di 4sn.l'avv.
in lui
quanto
e simili.
di Linneo, la quale presenta i frutti specialmente del raggio di una 7
Lat. nisi
quando.
1o. MaQuando,
che poi di
stato si fosse,
forna struniera alie congeneri. (Aq).
se non quando in casa de' prestatori destandosi s'era trovato in uti
Snocle , Se-n-cle , Senoclete. V.pr. m. Lat. Xenocles. ( Dal gr.
arca , egli non sapeva. (Cin) Bemb. Asol. 72. Se la nostra fanciulla
arenos forestiere , e cleos gloria : Forestiere glorioso ) - Figlio di
di lui si duole accusandolo, dee ringraziarnela Gismondo; se non
Carcino ateniese , poeta greco , che foniva sotto il regno di Fi
in quanto contro s colpevole e c. porge ec. cosi lieve querela. (V)
lippo. (B) (Mit)
Serocler , * Se-to-cl-te. N. pr. m. Lo stesso che Senocle , V. (B) 8 Talora sta in forza di se noi che, Eccetto che Atr, Fur5o.
4. E lo facea , se non tosto ch' al sole. La vaga aurora fe'l'usata
SesocroA. * (Bot.) Se-no-clo-a. Sf V. G. Lat. xenochloa. (Da xenos
scorta, L'animoso Ruggier, che mostrar vuole, Che con, ragion . . .
straniero , c chloa gramigna.) Genere di gramigne proposto da Roe
Dove circonda il popol lo steccato, Sonando il corno, s'appresenta
mer e Schultes, il quale comprende una sola specie straniera al
armato. (Cin) Fr.
2g9. Questa cresima olio di sua sustan
l' Furopa. (Aq)
Senocoxi. * (Filol.) Se-noc-mi-o. Sm, VG, Lat. xenocomiun. (Da zia , se non balsino ci si mescola. (V)
-

- -

248

SE NON ALTRO

SENSALE

9 - Talora si tacque il Se da alcuni degli antichi poeti, costretti Senones. * (Geog) Se-n-nes. Citt di Francia nel dip. de'Vosgi(G)
dall'angustia del verso. Lap. G. canz. Amor, poich tu se' del tutto Ssnoni. * (Geog.) Se-n-ni, Semnoni , Sennoni. Lat. Senones. Antichi
ignudo , Non fosti alato, morresti di freddo. Cin)
popoli d'Italia nella Gallia Cispadana.-Antichi popoli della Gal
io - * Per Altrimenti. Dant. Inf. 2. E l'un grid da lungi: A qual lia Celtica, confinanti coi Belgi. (G)
martiro Venite voi, che scendete la costa ? Ditel costinci, se non, Se non pea Atao. Modo di dire che si suole usare in luogo di Per

l'arco tiro. Bocc. nov. 47. E dicendolo essa, potrebbe la sua gra

lo meno o simile, e gli si fece seguitare la congiunzione dinotante

zia racquistare; se non , pensasse senza

cuna misericordia di mo

cagione. Borg. Orig. Fir. 88. Ne invita a ragionare delle statue

rire. E g. 5. fin. Dioneo lascia stare il motteggiare, e dinne una


bella 5 e se non , tu potresti provare come io ec. (N)
a -* E con interruzione. Dant. Inf. 9. 8. Pur a noi converr

trovate , e che talvolta ancora si truovano , per queste colonie ec.,

se non per altro, perch non si credano d'altronde portateci.(V)(Cin)

Se non se. [Modo di dire usato per Eccetto che;] e talora il secondo
vincer la pugna , Cominci ei: se non . . . . tal ne s'offerse.(G.V.)
Se pare che abbia forza di Forse. Lat. praeter , praeterquam, nisi,
11 - * Per Senza. Cavalc.

Espos. Simb. . 385. Chiunque si crede

avere alcuna potenza ec. se non per ajuto di Dio, questi quanto
in s usurpa e vitupera la potenza di Dio. (V)
12 Nota costrutto. Vit. SS. Pad. . 7. N mani n capo, se non

nisi forte. Gr. si ai dpx. G. V. 2. 73. 2. E nota s'egli ha tra' Cri


tempo nullo Re , se non se quello di Francia e quello
d'Inghilterra e d'Ungheria, di tanto podere,
messer Luchi

stiani al suo

no. E num. 3. Messer Mastino , Signore d'undici cittadi, le perd

la lingua , poteva menare. (N altro che pur la lingua.) (V)


Se non arao-Modo di dire che si suole usare in forza di Almeno

tutte, se non se Verona e Vincenza, e in quelle fu osteggiato. Pass.

o simile. Borgh. Orig. Fir. 26. Per rinnovar la memoria del lor
Simoente e del Xanto (fiumi), e vedere la intera e compita im
magine della lor Troja , che, se non altro, bastava a insegnarlo
a' nostri Romani, nati di quel sangue. Salv. Avvert. 2. 2. 22. 2. Che,

caso, dove tu non potessi o non sapessi. Petr. canz. 3. . A qua


lunque animale alberga in terra , Se non se alquanti che hanno in
odi il sole, Tempo da travagliare quanto 'l giorno. Fr. Giord.
Pred. I regnami tutti son novelli, se non se un poco il Re di Fran

se non altro, sono in costume del domestico favellare. Borgh.Orig.


Fr. 96. Ne condusse (delle colonie), e , se non altro, Pesaro e

cia. Fiamm. .

na , metterti l dove ella fosse. E g. 3. n. 3. Io non so qual

ha appellato a Cesare. (V)

no. Non dice : dicale il confessore, o altri per te , se non se in

. Il sommo colmo della beatitudine a tenere repu

tava, se non se solamente in aperto poter dimostrare la cagione


Casilino. (V), Giacomin. Tebald. Lez. Pros. Fior. P. 2. vol. a. p.
la mia gioja. Tac. Dav. Stor. 4. 353. Perch noi non ci possiauno
ragunare e parlare, se non se disarmati e come ignudi.
25. A voi, nobilissimi spirti non potr non esser discaro, se non
2 - * Anticamente invece di Se non se alcuna volta fu scritto Se
altro , il sentire di quel poeta ragionare. (Cin)
Se non che. Modo di dire usato nel sign. medesimo di ] Se non, Fuor
non si. Fiamm. l. 2. Ma oim chi avrebbe a quelle parole risposto,
ch, Eccettoch. Lat. praeterquamquod, nisi quod. Gr. rx . Bocc. se non si: fa quel che ti piace e torna tosto? (Cin) Bemb. Pros. 3.
2 5. Ed ssi detto se non se , e se non si ec. come che se non si
introd. 26. Che pi si pu dire, lasciando stare il contado, e alla
citt ritornando, se non che tanta e tal fu la crudelt del cielo, ec. si pose sempre col verbo essere : E se non si furono i tali. (V)
E nov. 45. 5. Vedi, in questo io non potrei per te altro adopera 3 - E' Se non se che per Se non fosse che , Se non che. Cavalc.
re, se non che, quando Giacomino andasse in alcuna parte a ce Att. Apost. 59. Lasciare si potea questo uomo, se non se ch'egli
malaventura gli facesse a sapere, che il marito mio andasse jer Se non si ru. * Modo di dire usato avverbial. per Eccetto; allo stesso
modo si disse Se non si fuoro , Se non fue ec. Introd. Virt. 72.
mattina a Genova , se non che sta mane all' ora ch' io v'ho detta
egli entr in un mio giardino. (Cin)
L' ebber vinte tutte le provincie e reami cc. se non si fuoro (fu
rono) certe castella. E'77. Tutti ubbidivano le nostre comandanen
- Per Se non fosse che o Se non fosse stato che, t rimanendo il
v. sottinteso. Lat. misi. Gr. si pu. Bocc. nov. 23.2. E avrei gridato;
ta , ec. se non si fuor certi che i fuor del seme d'Abel. (V)

se non che gli , che ancor dentro non era, mi chiese mercper Dio

SenoPARroco. * (Filol.) Se-no-pr-ro-co. Add. e sm. V. G. Lat. xe

e per voi. Petr. son. 64. E, se non ch'al desio cresce la speme,

I' cadrei morto ove pi viver bramo. E cap. 7. Che 'n tutto quei

noparochus. (Da renos straniero, e parochos chi presenta la cena.)


Ufficiale incaricato di preparare e somministrare agli ambasciadori

mio passo er'io pi lieta, Che qual d' esilio al dolce albergo riede,

delle straniere nazioni inviati a Roma sale legna e tutto il bisogne

Se non che mi strignea sol di t pieta. E caz. 8. 4. Luci beate

vole per l'uso e pel vitto. -, Xenoparroco , sin. (Aq)

e liete, Se non che 'l veder voi stesse v' tolto. Cas. lett. 28. E la Senope, Se-n-pe. Add. com. Di color rosso; cosi detto da Senopia,
causa mia non ha alcun dubbio, se non che V. Ecc. ha fatto un sal
terra di tal colore. Lat. rubor, rubrus. Burch. 2. 83. Carretton ,

vocoudotto ne' beni e nella persona. Fior. S. Franc. 53. E dicea:


vetturin, bolso e rappreso, Or, senza cassia, pillole e scilopi , Ca
car ti far stronzoli senopi, E duri si che il culti parr acceso. (N.S.)
se non che non potrei aver pace con li frati , io andrei al sepolcro
suo Fir. As. 24. E sarebbe venuto fatto, s non che il ferro ec. SenoPelride. (Zool.) Se-no-pl-ti-de. Sf VG. Lat. xenopeltis. (Da
non si li fusse tolto di mano. Petr. Uom. Ill. 64. Nacque fra loro xenos straniero , e pelte piccolo scudo.) Sottogenere di serpenti o
gravissima guerra ; e se non che il Pontefice la scd, gran parte ne fidiani , nuovamente proposto da Reinwasdt; cos denominati dalle
sarebbe morta. (V)
loro squame fatte a modo di piccoli scudi, che guarniscono la parte
3 - * Per Che. Vit. SS. Pad. 2. 67, Or non bastava d'avergli tolto posteriore degli occhi. Queste squame hanno una forma nuova e
il suo catino, se non che gli abbiamo anche ucciso lo figliuolo? E pellegrina. , Xenopeltide , sin. (Aq)
2. 335. Non ti bastava tanti Pagani che hai convertiti e battezzati, SenoPA. (Min.) Se-n-pi-a. Sf Lo stesso che Sinopia, V. Vett. Colt.
se non che m'hai anche tolta questa mia isperanza, cio Pelagia?(V) 33. Si segnino''queste talee con senopia , o altro colore , per porle
4 -Talora il verbo Essere espresso e compie il parlare di
InOn
poi ne'divelti, come elle stavano in sull'ulivo , e non sottosopra.
Cant. Carn. 191. Prima si seghi, s'usa di conciarlo; Poi colle corde
che. Bocc. g. 8. n. 7. E pi n'avrebbono ancora riso, se stato non

fosse che loro increbbe di vedergli torre ancora i capponi a coloro

e senopia segnarlo.

che tolto gli aveano il porco. Dant. Inf 24. E se non fosse che da 2 - Proverb. Andare , [ Rigare in sul filo o 1 pcl filo della scnopia
quel precinto Pi che
altro era la costa corta, Non so di lui,
o simili. [V. Sinopia, $. 2.] Lib. Son. . Non comparo l' inezie e
i versi bigi Con chi riga in sul fil della senopia.
ma io sare'ben vinto. (Cin) Bocc. g. . n. 6. Se non fosse che bia
simo portava di quello che fatto avea, un altro processogli avrebbe SsnoPoMA. * (Bot.) Se-n-po-ma. Sf. V. G. Lat. xenopoma. (Da xe
adosso fatto. (V)
nos straniero, e poma coperchio.) Genere di piante stabilito da
VVillaenow nella didinamia angiospermia, di famiglia indetermina
5 - PerAltrimenti , Caso che no. Lat. sin secus, alioquin. Bocc.
ta; cos denominate dall'avere un secondo calice, che forma una
nov. 2o a . Come piuttosto potete, v'andate con Dio, se non che
specie di coperchio straniero al fiore. L'esterno inferiore tuboloso
io griderr , che voi mi vogliate sforzare. E nov. 76. 18. Noi inten
con cinque denti, l' interno cinquepartito, ciglioso ne' margini, la
diamo che tu ci doni due paja di capponi , se non che noi diremo
corolla tubolosa colla fuuce slargata , ed un pericarpio baccato.-,
a monna Tessa ogni cosa. Morg. io. 83. Mandami in drietro la
spada e 'l cavallo, Se non che caro ti far costallo. (Cin)
Xenopoma , sin. (Aq) (N)
6- * Per Anzi, Ma. Nov. Ant. 54. Molti dimandavano della con Senopsibe. * (Zool.) Se-n-psi-de. Sf. V. G. Lat. xenops. (Da xenos
dizione del cavallo, e cui era : a neuno il diceano, se non che an

straniero , e ops, opsis

) Genere d'uccelli dell' ordine de

davano oltre per li fatti loro. Stor. Barl. 94. Da quinci innanzi non
ti dimander alcuna cosa, se non ch' io far la tua volontade. (V)
Per Quantunque. Nov. Ant. 5. E pensavano li cavalieri ( se
non che lo Duca l'avea innanzi avuta in mano) che ella (la coppa)

gli anisodattiti, stabilito da Hoffmannsegg, ed adottato da Illiger


e da Veillot, il quale diede ad esso il nome di Neops. Il suo tipo
la Xenops anabatoides, uccello veramente di strano e nuovo aspet
to. , Xenopside, sin. (Aq)
fosse avvelenata. (Cio, quantunque non fosse da credere, perch SenoaFicA.* (Mus.) Se-nr-fi-ca. Sf. Lat. xenorphica. (Da xenos ospite,
il duca ec.)

(V)

Se non come, Se non come se. Modi di dire che vagliono Eccetto che.
Lat. nisi ut..] Dant. Par. n. 37. Non dei pi ammirar, se bene sti

straniero, e da Orphevs Orfeo.) Nome di un cembalo ad arco inven

tato da Rllig a Vienna verso il fiue dello scorso secolo. , Xe

norfica , sin. (Aq)


mo, Lo tuo salir , se non come d' un rivo, Se d' alto monte scen Senorario.* (Filol.) Se-no-t-fi-o. Sm. V. G. Lat. xenotaphium. (Da

xenos straniero, e taphos fossa.) Tomla per gli stranieri. -, Xe


notafio, sin. (Aq)
lor solo. Bocc. g. 4. n. &. Credendo, ch'ella non avesse lui di Senotaorio. * (Filol.) Se-no-tr-fi-o. Sm. V. G. Lat. xenotrophium.
(Da xenos straniero , e trepho io nutro.) Luogo per l'alloggio ed
menticato, se non come egli aveva lei. E g. 2. n. 2. Io per me
miuna conoscenza avea di voi , se non come se non foste.(Cin) Vit.
il nutrimento de' forestieri. - , Xenotrofio , Senodochio, Xenodo
de giuso ad imo. Petr. son. 224. N di Lucrezia mi maravigliai,
Se non come a morir le bisognasse Ferro , e non le bastasse il do

S. Pad.

o. Ecco subitamente vidde uscire del diserto molto


chio , sin. (Aq)
adentro due bellissimi lioni , e venire molto correndo verso lui, li Sens. * (Geog) Lau. Agedicum , Senones, Citt di Francia. (G)

quali vedendo cos venire, nel primo loro aspetto temette , ma in Sensa, Sn-sa. Preposizione. V.A. e di Senza. FrBarb. 166. 8. Cos
male volta sens'ale.(V)
contamente levando la mente a Dio prese fiducia e non temette, se
non come di due colombe. E 2, 39g. La fece mettere in una cal Sensale, Sen-s-le. Add. usato in forza di sm. Quegli che s'intromette

daja di piombo liquefatto; non sentendovi ella pena, se non come


ip un bagno temperato. Vit. S. Gir. 96. Levano adunque alto le
pade i giustizieri e percuotono in su i colli loro; e nullo male fauno
loro, se uon come se dessono nel poderito. (V)

tra i contraenti per la conclusioni del negozio,e particolarmente tra


'l venditore e 'l oompratore. (V. Mezzano.) Lat. proxeneta, pararius.
Gr. rpogmrs. (Da simsar che in ar., in pers. ed in turco val sen
sale. lui proveuz. dicesi censaou. In gall, saunuseal st euna.) Boco.

SENSALUCCIO

SENSIBILISSIMIO

249

interne , quelle procedenti dalla mancanza o dalla presenza

nov. . g. Le divine cose ec. comperavano , maggior mercatanze


faccendone, e pi sensali avendone, che a Parigi di drappi o d'al

del

, dagli alimenti nello stomaco ec.; attive o nor


l'aria ne
mali Quelle che accadono mentre vi si presta attenzione; passive
o accidentali, Quelle che si ricevono all'improviso, ma nelle quali
anche la percezione attiva. In questi sensi le Sensazioni sono pia

cun'altra cosa non erano. E nov. 8o. 3. Da questo libro della do

gana assai volte s'informano i sensali e della qualit e della quantit


delle mercatanzie. E num.3. E perci, come il di fu venuto, ella
mand per un sensale. Maestruzz. 2. . . 2. Nota qui che 'l compra
ha buona fede, non tenuto dello 'nganno del sensale che

cevoli, fastidiose, ec. (O) Red. nel Diz. di A. Pasta. Non si metta in
apprensione il signor N. N. per quelle sensazioni fastidiosette che egli

torc ,

fa vendere, ma piuttosto il sensale.Lasc.Streg. 2. Tu hai pi in talvolta prova , ora in una, ora in un'altra parte del suo corpo.(N)
trighi e imbrogli alle mani, che un sensal di scrocchi. Buon Fier. SenseuRoo. * (Geog.) Sens-br-go. Citt della Russia orientale. (G)
a..4. Un uom di fieno , Il sensale e 'l mercante ec. Salvin. Annot. SenseaIA , Sen-se-ri-a. [Sf] La mercede dovuta al sensale per le sue
vi 'Sensale, quasi forse prosenetale, dal latino e dal greco prore fatiche. Lat. proxenetae merces. Gr. rpogro uno d. (V. l'etim.
neta, pararius. E Annot. F.B. 2. 5. 6. l sensali, latino proxene di Sensale.) Vit. Benv.Cell. 486. Egli si guadagnava la grazia della
tae, si domandano mezzani e turcimanni, anticamente dragomanni,
Duchessa, e di pi la sua senseria, la quale montava a parecchie
centinaja di scudi. Fag. Com. Mi maraviglio di voi, non fo i pa
pi accosto all'origine, cio Interpreti , che vanno di qua e di l a
rentadi per averne la senseria. (N)
entire la volont de' contraenti e riferire. (N)
, -- Diconsi Sensali di mercanzia, Quelli che s'intromettono 2 L'opera dello stesso sensale nel trattare e concludere il partito.
nelle vendite e compre ed in ogni altro traffico di merci; Sensali
Malm6. 67. Ma la glosa Uom di fandonie dice e di buge, Perch
di cambio, detti anche Agenti di banca o di cambio , Quelli che
in esse fond le senserie.
attendono soltanto a facilitare la negoziazione del danaro per mezzo SensieILE, Sen-si-bile. Add. com.Atto a comprendersi dall'anima col
di lettere e biglietti di cambio ; Sensali di assicuranza, Quelli che
mezzo1 de sensi. (V. Sensitivo.) Lat. sensilis, sensibilis. Gr. procurano di cercare assicuratori pe' rischi marittimi, far sotto c3rd, zio 9mrixd. Dant. Par no. 54. Ringrazia il Sol degli An
crivere le opportune polize, riscuotere le prime e fare tutte le ope geli, ch'a questo Sensibil t'ha levato. But. ivi: Ha levato te Daute
ioni dipendenti dal contratto di assicurazione. Per lo pi queste a questo Sole sensibile, cio che si comprende col sentimento del ve
tre funzioni sono riunite in una sola persona sotto il titolo generico dere. Dant. Par. 28. 49. Ma nel mondo sensibile si puote Veder

)
t Deuo anche di Chi s'interpone per conchiuder nozze, ed in
generale per Mediatore. Quad. Cont. Demmone per lui fiorino uno
oro a Puccio da Barberino, sensal di mogliazzi; ebbe in sua ma
no, perch si imbrig in detto matrimonio... Fr. Giord. 237. Gli

le volte. But. Purg.3. 1. Sensibile ci che per li sensi si com


prende. Maestruzz. 2. 6. 4. Lo studio del cognoscere intorno alle
cose sensibili in due modi puote essere vizioso. Pass. 8. Si puote
intendere e considerare il dolore, in quanto sensibile, cio nella

angeli sono come sensali di mezzo. Possonsi ben fare matrim nii . . . .

quanto n'era capace materia sensibile, disegn ec. lineamenti di si

di Sensale.

parte sensitiva. Bart. Uom. lett. pag. 2 . Il cielo, in cui Dio ,

mediatore, cio a dire per sensale. (V)


rare bellezze ec. (N)
3 - Usato anche nel fem. fig. in sgn. di Ruffiana. Lab. 98. Le donne 2
I Che ha sentimento, Che sente, Atto a ricevere sensazionel
sono ottime sensali a fare che messer Mazza rientri in valle bruna.
But. Purg. 9.. Conforta le fredde membra, cio degli animali sen
s, satuccio, Sen-sa-lccio. Add. e sm. dim. di Sensale. V. e di''Sen sibili. Petr. canz. 3. 3. Miro pensoso le crudeli stelle, Che m'hanno
saluzzo. (A)

fatto di sensibil terra (Qui detto poeticamente e cristianamente di


Terra nel sign. di Corpo per Terra animata, Terra che sente i con
trario di Terra insensibile. (M) Rucell. Dial. filos. 5. Non a torto
disse quel savio: infra lo stremo peggiore delle nature ragionevoli, e
la natura donnesca essere stata locata. E 6
il meglio delle sensibili,
Con pi sublime concetto e pi alta mente a pro nostro si luminose
scintille e cos sfavillanti nella femminea beltade il Manifattore eterno
ripose, acci con la parte sensibile a questa piccola favilla di luce via

sensaluzzo,Sen-sa-l-zo tAdd. e sm.) dim. di Sensale. , Sensaluc


cio, sin. Cecch. Esalt. Cr. 3. 2. Io vo' far anco Un po' di giarda
a questo sensaluzzo.
-

----

SensATAMENTE ,

Sen-sa-ta-mnte. Avv. Sensibilmente, Per via

de'sensi.

Lat. sensuum ductu. Gr n rv xio9orsov. Gal. Sist. 4o. Ancor


ch io non abbia vedute queste alterazioni sensatamente in quei luo
ghi, ce ne sono per le relazioni sicure. E 4. Non avrebbe al

via dietro avviandoci, ec. E 9. Muovegli cos a un tratto a dar godi

eno, dal non si vedere sensatamente mutazione alcuna, argumen


tata l'immutabilit.

E 63. Il morireper
mento alle partie corporali
di gravezza
necessit
quelle accompagnano,
di doglie echesensibili.
d'infermitadi,
allo scioglimento che si fa di tutte le parti sensibili a poco a poco
E Pros Rim. 94. Che il moto anzi sia effetto che cagione del cal

, Con giudicio , Con aggiustatezza, Con seriet, Seriosamente, Sul


sodo. Lat. serio , prudenter. Gr vovrxrres, porius. Car. lett.

Considerando io quali cose e quanto sensatamente mi scri


vete mi fa parere che siate pure il medesimo.
sassarezza, Sen-sa-tz-za. Sfl aviezzen Lat. sensus , pru
2. 44

do , e che siccome questo non si trova salvoch nelle nostre sensa


zioni , per lo fregamento con esse delle parti sensibili, ec (Min)
Guitt. Lett. (cit. dall'Alberti alla V. Partecipare.) Secondo anima

dentia. Gr. vnuz, pdmais, Fr Giord. Pred. R. Il venerando vec


chio con molta sensatezza rispose : CC,
SansAtissiMAMENTE,

vegetabile, partecipa a piante, e secondo sensibile, ad animale. Ott.

sen-sa-tis-si-ma-mn-te. Avv1 superl. di Sensatamen

Comm. Dant.

mente nelle stelle mcdicee.


Sen-sa-ts-si-mo.

da notare che Dante pone s in forma co

mune d'uomo, nel quale l'anima razionevole, la potenza sensi

Gal, sist. 264. Siccome veggiamo nei pianeti, e sensatissima

bile ec. e lo libero arbitrio. E c. 32. Meglio sarebbe suto per loro,

superl. di Sensato. Varch.


25. Plinio scrittore sensatissimo , e di grandissimo giudizio.

t Add. m. ]

Lez.
(Cioe, savissimo.)
a - Assennatissimo, Giudiziosissimo. Gal. Sist. 8. Io v'ho per uo
mo sensatissimo, e fo la domanda sul saldo.

che nella prima vita fossero suti animali solamente sensibili e pro
tervi, come capre, che essere razionali, perocch una medisima
fine sarebbe essuta dell'anima sensibile e del corpo vegetabile. Bocc.
Comm. Dant. ( cit. dalla Cr. alla v. Animale add.) Di che adi:
viene che le forze sensibili si dileguano, e le animali rifuggono al

Evidentissimo. Gal. Sist. 8o. Uno che ec- non restasse capace

cuore. Medit. Alb. Cr. p. 38. In quell'ora fu s orribile e paurosa

di questa sensatissima verit , si potrebbe ben sentenziare per privo

la immaginazione della morte nella sensibile natura della mente di

SensAT15sl Mo

- -

Cristo, che preg tre volte prolissimamente il suo Padre. E p. 55.

cl tutto di giudicio.

Sensibile. (V. Sensitivo.) Lat. sensilis.


dalle cose sen
risard. But. Par. 4. Cio lo 'ngegno
ate lo cognoscimento della cosa, sopra la quale lo "ntelletto fa poi
Add. m.

Alla perfine quando ec. questo sole visibile che d lume alla terra,
come sensibile e ragionevole creatura mostrando compassione al fattore
suo, avesse nascosi e sottratti i suoi razzi. (P) Coll.SS.Pad. Per la
sua compagnia fa esser sensibile la mutola e la insensibil materia della

dello 'ntendere. Rim. ant. Guid. Cavalc. 7o. Egli


creato, ed ha sensato none- Gal.Sist. 42. Averebbe ec. anteposto,
carne. Magal. Lett. Scient. pag. 131. (Fir. 72 .) Era il discorso
come conviene, la sensata esperienza al natural discorso. E 43.Il me
della solenne degradazione de'bruti da animali sensibili a puri insen
desimo Aristotile antepone eC l'esperienze sensate a tutti i discorsi. 3 sibili automati. (N)

la sua operazione

a - Saggio, Giudizioso , Prudente. Lat. prudens. Gr. (0pduos. Stor.

- E per riferito a passione d'animo, a cuore, e simili, ed an

8o. Lo Arcivescovo, come persona sensata, fece capitale

che a sensazione interna o esterna dell'animale; contrario d'Insen


sibile; altrimenti Sensitivo. (M) Segner Crist. instr. 3. 27. 4. L'amore

dello avviso. Salvin. Disc

. 7. Un sensato timore della Divinit,

o sensibile o sensuale, come acceso in materia di grossa terra, si

impresso ne' cuori degli uomini, gli prepar a quella cognizione che
per loro stessi non sarebbero giunti a possedere.
3 - (Ed in forza di sost., per elissi del nome Obbietto o simile.] Dant.
Par. 4. 4. Perocch solo da scnsato apprende Ci che fa poscia
d' intelletto degno. Ou. Com. Par. 33. Nelle cose visibili

mostra anche in ci similissimo al nostro fuoco, il quale non saab


bruciare senza annerire. Red. nel Diz. di A. Pasta alla V. Sensibili

---

t. I clisteri sono a lui molto sensibili. (N)

- * Significante. V, Sensibilissimo. (N
- (Mus.) Nota sensibile. V. Nota , 5. 8, 9. (L)

gi cotanto quanto il sensato puu vivifica , cotanto maggior danno


riceve il senso , come appare a chi guata fisso fiel sole, per che la

- In forza di sm. Ci ch' sensibilei Curc. Gell. o. 39. Nes


sun senso pu essere ingannato nella cognizione de suoi propri sen
sibili. E appresso : Pu esserefacilmente ingannato da i sensibili comu

eccellenza del sensato corrompe il senso. (P)


Sf Modificazione dello spirito umano
sassazione, Sen-sa-zi-6-ne
,e quindi indefinibile per s, occasionata dall' im
-

semplicissima

pressione che fanno nei nervi le cose fuori, o quelle

ni. Segner Mann. Dic. az. 3. Astrarre da tutto il sensibile, rimuo


vere ogni figura, ributtare ogni forma. (V) Dant. Conv- tra 3.

che stanno

di esso. (V. Pensiero)


. Nullo sensibile in tutto il mondo pi degno di farsi esemplo di
Dio, che "i sole, lo quale di sensibile luce s prima, e poi tutte le
dire Gell. 7. 77. Tutti gli organi ed i membri, ne i quali si fan
no le sensazioni, bisogna che sieno al tutto privi e spogliati de' loro corpora celestiali ed elementali allumina. (Min)
obietti. E Lett. 2. Lez. 9.183. Ragguarda e considera quali sien le Sssstutzuzr, Sen-si-bi-le-mn-te.Avv. V. di Sensibilmente.Conv
esso senso, e fa la sensazio
cose, dalle quali mosso
eclissi del Sole appare sensibilemente la Luna essere sot
C
ne e il giudicio. E'80 on si pu fare il giudicio di sensazione
alcuna nell'organo e nello strumento stesso del suo senso. Varch. Sensiamussuo, Sen-si-bi-lis-si-mo. Add, m. superl. di Sensibile. Galil
Lett. (A) Segn. Pred.prol. Moltissime interpretazioni di Scritture ,
Ogni senso ha bisogno nella seusazione, cio operazione
Lez.
dentro al corpo animato, o

che sono parte

curiose

sua , d' alcuno mezzo .

Diconsi Sensazioni eterne Quelle che vengono trasmesse dagli


organi della vita, dell'udito, dell odorato, del gusto, e del tatto;

a -.

s, ma svegolate o stravolte , che di l passano a

trionfar

poi su' pergami, con applauso sensibilissiuo, bench ingiusto, cc.(V)


(Cioe significautissimo) (N)

25o

SENSO

SENSIBILITA

Sensalir, Sen-si-bi-li-t. Sfl ast. di Sensibile.


sita
l'anima di avvertire gli oggetti esterni mediante
impressione cne
essi fanno sui nervi ; Facolt delle sensazioni , Facoli
di sentire.
La Sensibilit grande , somma , estrema , svegliata, risentita, vi
vace , mite , mediocre, ottusa rintuzzata, intormentita cc. ] ,
Sensibilitade, Sensibilitate , sin. Lat. sensilitas, sensibilita, sensus.
Gr. ai 9mc. (V. Sensazione.) Com. Pur. 16. Voi, secondo sensi

bilitade, dite che il moto del cielo, e le congiunzioni

1. 3. Eranci poi l' izze donnesche ; Livia si sarebbe rosa Agrip

a -. Dicesi sensibilit accidentale od animale, Quella che si esegue


con coscienza; organica quella che succede senza coscienza, o pit
propriamente Quella in cui l'attivit cerebrale preoccupata, sospe
sa od abolita. La Sensibilit o normale o anormale Secondo i
sensi in cui si esercita, la Sensibilit visuale, olfattoria, uditiva,
gustatoria e tattile. La Sensibilit accidentale pu essere oculare ,
nasale,
iculare , linguale , cutanea , laringea faringea , stoma
cale, intestinale
, cardiaca, sessuale e simili. (O) Red. nel Diz. di
A. Pasta. I clisteri sono a lui troppo sensibili, e per la troppo de
licata sensibilit delle parti impossibile il servirsene frequente
-

cap. 3. E per la natura quarta degli animali, cio sensitiva, ha

l' uomo altro amore, per lo quale ama secondo sensibile apparenza,
siccome bestia. (P)

ed aspetti 2 - Chi agevolmente comosso da alcuna passione. Tac. Dav. an.

causano negli uomini di essere virtuosi o viziosi

mente. (N)

l'ajuta. Cavalc. Specch. Cr. 9. Per un modo maraviglioso lasci,


Iddio la parte sensitiva in pura natura , cio senza darle cons,la
zione.E 92. Fu pieno di gravi dolori ; e quanto all'anima, secondo
la parte sensitiva , e quanto al corpo. (V) Dant. Cono. Tratt. 3

pina ; questa era sensitiva. ( Il testo lat. ha : paulo commotior


-Alam. Gir. 2 .

)
. Il cavaliero, Ch' sdegnoso oltra modo e sen

sitivo , Sentendo il colpo altrui poco leggiero, Anch'ei di carit si


fece privo. Boez. Varch. 2. 4. Aggiugui a queste cose , che tutti
coloro che sono felici , sono ancora sensitivi. Car. lett. e. 46. Si

mostra molto sensitivo d'una perdita d'un tal suo servitore. Pasta
Dz. Sensitivo, diciamo d'uno che per ogni minima cosa si muova

ad ira, a cui diciamo ancora Colleroso, Collerico, Iracondo, Ri


sentito. (N)

Sensitivo diff. da Sensibile, Sensato , Sensivo. Sensitivo espri


me La virt o La forza di sentire, ma esprime ancora Chi cole

- - -

3 - (Bot) t Dicesi Sensibilit vegetale o delle piante La facolt


ch'essedihanno
d essere
impressione
dei corpi esterni
in
modo
divenire
capaciaffette
di motidalla
particolari
che influiscono
nell'eser

rico, risentito. Sensivo pu dirsi nel primo ma non gi nel secon


do di questi significati. Ambedue differiscono poi da Sensibile e da

cizio e mantenimento della loro vita. Red Ins. 6. Per prova pa

od fornito di senso, e si oppone ad Insensato; Sensibile significa

Sensato : poich Sensato significa propriamente Ci che ha senso

rincnte della suddetta sensibilit delle piante, non fia che vi ram Ci che atto a comprendersi coi sensi , ed anche Ci che atto
menti i virgulti di Tracia, animati dello spirito del morto Polidoro. a sentire , e si oppone ad Insensibile.
4 (Icon.) Giovane bella, cogli occhi languidi, coi capelli intrec Sessivamente, Sen-si-vamn-te Avv. V. A. V. e di Sensibilmente,
ciati di mirto, e con un Amore senz'ali prostrato alle sue ginoc G. V. . 47. a. Dopo il giudicio la detta gloria sarebbe stensiva
nell'anima e nel corp6, ma per non crescerebbe all'anima sensiva

chia, cui tiene strettamente abbracciate. (Mit)

Sensinimante, Sen-si-bil-mnte. Avv. Col senso, Con comprendimento Incnte.


del senso.,Sensibilemente, Sensivamente, sin. Lat sensiliter, sensi SnNsivo , Sens-vo. Add. m. V. A. V. e di' Sensitivo nel primo
biliter. Graiesr, zi9rz. Cavalc. Med. cuor Neuna cosa addi sign] (V. Sensitivo.) I'ranc. Sacch. rim. 2o. Che la forza d'amor
viene in questa vita visibilmente e sensibilmente, che un prima non si

in te sensiva Non fosse giunta allor quando s'udiva Cantar le donne,

detti nella cancelleria del Giudice eterno. Conv. 74.Se l'amist s'ac e ballar senza sdegno.
cresce per la consuetudine , siccome sensibilmente appare, manifesto Sesso, Sn-so. (Sm. Pl. Sensi m. , e Sensora f Il sentire, Sentimento,
che essa in me massimamente cresciuta Tratt. Gov.fam. Ratta
in ispirito, non dormendo, vide sensibilmente l'anima sua. (N)

2 Secondo il corpo; cpposto di Spin itualmente. Dant. If a 5.Ad


immortale Secolo and, e fu scnsibilmente. But. ivi: Sensibilmente,
cio secondo il corpo, dove sono gl'instrumenti de'sensi, accioc

Sensazione;] Potenzia o Facolt, per la quale l'anima, metian


te un moto nervoso, percepisce gli oggetti esterni; Atto di questa

facolt ; altrimenti La sensibilit considerata negli apparati"della


visione, dell'udito, dell'olfatto, del gusto e del tatuo; e Gli

appa

rati stessi o sia Gli organi, Gli strumenti de' sensi, e perci detti

stri dei sensi, e singolarmente Aggiunto de' nervi spettanti ai sensi

anche Sensori. Il Senso vivo, grande, acuto, Pronto, squisito, sdc


gnoso svegliato, rozzo, ottuso, fiacco, debole, stupido, ammortito,
stramortito, nortificato, spento, estinto, perduto, ripigliato, ravvivato,

esterni. Lat. sensifer Marchett. Lucr. lib. 3. v. 937. E pur dell'alma

restituito, repristinato, molesto, doloroso, dolorifico, fastidioso ec.

ch non s' intenda che v' andasse spiritualmente.

Sessreno, Sen-si-fe-ro. Add. m. V.'L. Aggiunto degli organi mini


i primi semi allora Non vanno per le membra errando lungi Dai
sensiferi moti.(A) (M) Ed ivi : Ristretti insieme Creano i moti sen
siferi , che poscia Dopo morte a crear non son bastanti. (Br)
SensiFicARE, * Sen-si-fi-c-re. Aut. Dar senso. V. di reg. Muzz. (O)

SessFicATone , * Sem-si-fi-ca-t-re. Verb. m. di Sensificare. Che sen


sifica, Ch d senso ; meglio che Sentificatore, V. Muzzi. (O)
Sensuricatruce, Scn-si fi-ca-tri-ce. Verb. f di Sensificare. Che sen
sifica. V. di reg. (O)

at. sensus, sensum. Gr. alesma, va. ( Dal celit. gali. siansa
che vale il medesimo. Nella stessa lingua seis cognizione, sei seachd
sensualit. In copto sensen val suono.) Bocc. nov. 4o. 3. Comech

rotto fosse il sonno, e'sensi avessero la loro virt ricuperata, pur


gli rimase nel cerebro una stupefazione. E nov. 55. 3. Si'truova, che
il visivo senso degli uomini vi prese errore, quello credendo esser
vero, ch'era dipinto. Introd. Virt. Per se nungono tutte le sen
sora, colle quali spesso si pecca venialmente. Fr. Jac. T. 5. ag.7.

SENsista.* (Flos.) Sensi-sta. Add. e sm. Filosofo che non discorre se


non secondo i sensi. Doria Berg. (O)

Che'l divino Amor pio S 'l tragge tanto forte, Che fa serrarle por
te A sensora di fuore. Dant. Purg. 7. 6. Chi muove te, se "il sen

Sensitiva , Sen-si-ti-va. Sf: Facult de'sensi, Facolt di compren


dere per mezzo de' sensi. But. Alcuni sono, che participano della
speculativa e sensitiva, sicch sono in mezzo grado tra'detti due

so non ti porge? E Par. 2. 5f. Dove chiave di senso non disserra,

estremi. Franc. 8 ace h. Op. div. g8. E questo la nostra sensitiva,

Cingol . . . . soave . . . . in macerando i duri Tiranni del desio sensi

con la quale vogliamo certificarci di Dio e dell'altra vita.


2 - (Bot) Pianta simile ad una piccola gaggia, che viene a noi dal
l'America e dal Brasile, la quale appartiene al genere Mimosa, v
Piccolo futice co' rami irsuto-aculeati, colle foglie a quattro pin
ne ciascuna di molte foglioline opposte irsute,e co'lomenti aggrup
pati e setoso-spinosi ncl margine.] Ha cotal propriet, che ad ogni

mendaci. E Salvin. Annot. ivi: Perch ci mostrano beni apparenti,

semplice toccamento, o soffio, tosto riserra le foglie, e ritira a s i ra

E v. 56. Poi dietro a' sensi Vedi che la ragione ha corte l'ali. Petr

son. 219. Al ver non volse gli occupati sensi. Buon. Fier. 4.5. 4.
offuscandoci la ragione, acciocch non conoschiamo i veri
E per bisogna ricorrere coll' orazione a Dio, perch ci dia vittoria
-

contra i sensi bugiardi, e vinca il vero e si rimanga in sella.(N)


- * Senso interno dicesi La sensibilit oscura, La eccitabilit

talvolta dolorosa delle membrane mucosa, polmonare,gastrica, inte


stinale , cistica, uterina e simili. (O) Red. nel Diz. di A. Pasta.

mi ; ma dopo breve spazio nel primiero staio ritorna: onde detta Si lamenta continuamente di nn senso molesto sotto lo stomaco. (N)
2 - Per simil. Propriet di rispondere al proprio scopo, che risulta
anche Vergognosa , Erba cast, V.) Lat. nimosa pudica.
a Specie di pianta del genere Edisaro che ha la radice ra in alcuni strumenti dalla esattezza della loro costruzione 1 Lat. sen
mosa; lo stelo diritto, semplice, liscio, frondoso, alto circa un sus. Gr. z9mas. Sagg. nat. esp. g. S'aver un termometro tal
mente sdegnoso , e , per cos di , d'un senso cos squisito, che la
braccio; le foglie alterne, picciolate, integerrime, di un verde glau
co, ternate , con la fogliolina terminante molto pi grande, ovato
fiammella d'una candela, che gli asoli punto d'attorno, sar abile
a mettere in fuga l'acquarzente in esso racchiusa.
bislunga ed i picciuli irsuti; i fiori con lo stendardo roseo, ceruleo
nel contorno, e con le ale e la carena parimente rosee, a grappoli 3 - Appetito, Sensualit. Lat. appetitus, sensus. Gr. epgs, ate9mr.
diritti, terminanti.
originaria di Bengala , ove fiorisce nel Set Petr son. 76. Regnano i sensi, e la ragione morta. Inant. Conv.
tembre. Vi fu scoperta da Milady Monson in un luogo umido e ar 59. La maggior parte degli uomini vivono sccondo senso, e non sc
gilloso nelle vicinanze di Darca. Le piccole foglie laterali sono do condo ragione , a guisa di pargoli.
tate di un movimento spontaneo estraneo all'azione di qualunque
- Opinione , Pensiero, Sentimento. Segner. Parr. Instr. 6. .
corpo , e perci diverso da quello delle altre piante sensitive , per Cos almeno S. Giovanni Grisostomo fu di senso che succedesse.(V)
- Intelligenza, Intelletto. Lat. intellectus. Gr. vdua. Petr. canz
cui il gran Linneo esclam maturae miraculum. Lat. hedysarum gy
rans Lin. (Gall) (N)
49. 8. Vergine d'alti sensi , Tu vedi il tutto. Ar. Fur. . 56. Forse
SensitivaMente , Sen-si-ti-va-mn-te. Avv. In modo sensitivo, Piccol,
era ver, ma non per credibile A chi del senso suo fosse signore.
Poet. Arist. 78. Berg. (Min)
a - In questo sign. trovasi pur dettoSenso della ragione Mae
Sensitivissimo, Sen-si-ti-vis-si-mo. t Add. m. 1 superl. di Sensitivo. struzz. 2. o. . Se il cominciamento del pcccato sia in sola la sen
Tratt. segr. cos. donn. Sono donne sensitivissime e implacabili.
sualitade, e non pervenga infino al senso della ragione, allora per
SENsrvo, Sen-si-ti-vo. Add. m. Che ha senso, Di scnso; altrimenti Sen
la imperfezione dell'atto peccato veniale. (N)
sivo. ] Lat. sentiens. Gr. lSe davos. But. Purg. 8. . Ogni no 6 - Significato. Lat. sensus sententia. Dunt. Inf. 3. 2. Queste pa
stra virt sensitiva richiede l' obietto contemperato a s, altramente
role di colore oscuro Vid'io scritte al somm d'una porta , Per
ch'io : maestro , il senso lor m' duro.
viene meno , come veggiamo della virt visiva , che non sofferisce
di vedere la ruota del sole. Bocc. nov. 6. 3. Anzi s ogni virt 7 - * Constituzione. Vit. SS. Pad. 3. 297. Avendo adunque il servo
sensitiva le chiasero, che quasi morta nelle braccia del figliuolo di Dio pigliato l'ufizio, e 'l titolo dello Abate, incominci diligen
cadde. Com. Inf. 3. Quando uomo nel mondo, s animale ra temente a riguardare il senso della regola , e dare opera con tutte
zionale e sensitivo e vegetativo. Pass. 2. La loro ragione si offu
le sue virt ad osservarla. (V)
-

- _ -

scata , e sottomessa all'appetito sensitivo , e il libero arbitrio s 8 - Dicesi comunemente Senso comune e vale Senno comune a tutti

legato, che non si puote recare al bene, se speziale grazia non

8li uomini, (O)

SENSORIO

25 1

SENTENZA

sentati, Della bella Griselda ragionaro. Cortig. Castigl. a. 85. E


Cell. Vit. T. 3. f g8. Io sentendomi ardere il senso , volsi vedere
subito esso medesimo si lev , e fece levar tutti gli altri, e far loco
che cosa ella fussi : trovai la pezza molto sanguinosa. E o2 Perch
a quei dui , e disse : lasciate sentare a mangiar questi signori.(N.S.)
quel solimato m'aveva di sorte arso il budello del senso ch'io non 2 * N. pass. Ullou Berg. (O)
Senrato , Sen-t-to. Add. m. da Sentare, V. (O)
ritenevo punto lo sterco. (Altre ediz. leggono Sesso.) (N)
1o * Dicesi Essere in suo senso e vale Essere ini sentimento, in SenTente , Sen-tn-te. Part. di Sentire. Che sente, Ch' dotato di
senso ; ed in questo sign. meglio dicesi Senziente. ] Lat. sentiens.
senno. Cavalc. Pungil. 73. Conoscendo il prete ch'egli non era bene
Gr. aia9xvda.svos. Amet. 43. Egli, gi sentente il terzo fuoco , ri
in suo senso, per nullo modo non glien voleva dare. (Il corpo di
Cristo.) (V)
voc gli occhi dallo angelico viso di lei. E 58. Io stetti in quella

9 - Qnella parte per cui escono gli escrementi del corpo. Benv.

1 1 - Dicesi Uscire del senso e vale Uscir de'sentimenti, di senno.

alquanto non altramente che la timida pecora dintorno a chiusi ovili

Cavalc. Pungil. 74. Venendo a morte usci del senso, e non poteva
sentente i frementi lupi.
dire altro. Fior. S. Franc. 49. Essendo costui quivi ignudo, li 2 - Efig. Amet. 75. I cieli, le future cose sententi, parte delle
fanciulli e giovani , riputandolo fuori del senso, gli feciono molta fiamme che si dovcano acquistare nel luogo mai non veduto , mi
-

villania. (V)

vollono aprire.

12 * Di questo senso, posto avverb. In questa sentenza, In questo Sentenza , Sen-tn-za. [Sf] Decisione di lite pronunziatq, dal giudice;
modo. Pallav. Ist. Conc. 3. 323. E dopo essersi ponderate le scrit [L' opinione emessa dal giudice sull'applicazion della legge al fatto
ture venute di Trento . . . . fu risposto a'Legati di questo senso.(Pe)
in quistione; e dicesi Sentenza finale Quella determinazion decisiva ed
13 - * (Icon.) I Sensi sono rappresentati da Genii di Ninfe con at
irretrattabile del giudice, la quale
al giudizio ed alla di
tributi diversi che servono a farli riconoscere. Dansi de' futti al lui giurisdizione. La Sentenza giusta, dura, inappellabile, terribile,
Gusto, de' fiori all' Odorato, degl' istrumenti all' Udito, uno spec severa, retta, pesata , mite , crudele, iniqua, grave, favorevole, ir
revocabile , rigidissima, precipitata ec.
Giudicio, Giu
chio alla Vista, ed il Tatto porta un uccello che lo va beccando.(Mit)
Senso comune diff. da Buon senso, Buon gusto. L'uomo provve dicamento. , Sentenzia , sin. Lat. sententia, judicium. Gr. yvaz.
duto di senso comune , cio Colui che, facendo uso delle intellet
2 - * Dicesi Sentenza preparatoria, quella la quale senza niente
tuali sue facolt , sa distinguere il vero dal falso , il bene dal male,

pregiudicare il merito, ordina un atto d'istruzione ; interlocutoria ,

diventa Uomo di buon senso quando , col mezzo della meditazione,

quella che ordina pure una istruzione , ma che pi pregiudica il


merito, indicando la decisione diffinitiva; provvisoria, che pro
nunzia provvisoriamente una determinazione di urgenza , la quale
non pu attendere l'esito della causa; diffinitiva, quella che mette
fine alla lite ; in contraddizione , quando fatta in contradittorio
intese le parti; in contumacia, se fitta in assenza di una delle par
ti ; in prima istanza se suscettiva di appello ; in ultima istanza
quando inappellabile. (N)
2 Condanna. Lat. damnatio , poena , judicium. Fr. Jac. T. Ell'e

della riflessione e dello studio, sa raffinare le sue intellettuali facolt

in modo di rettamente giudicare della verit o falsit delle cose, della


bont o malignit degli oggetti, e giugne a stabilire regole certe per
ottenere qualche utile scopo. Se quest'Uomo di buon senso promuove
vieppi le sue riflessioni, e vieppi sublima le sue inquisizioni , in
modo che giunga a penetrare l'intimo degli oggetti , ed a ben cono

scere le finezze pi delicate del buono e del bello, e sappia poifarne


utili applicazioni, pu meritare il nome di Uomo di buon gusto.
Sensorio, Sen-s-ri-o. [Sm.1 Sentimento , Senso; e pi propriamente

la santa pace , Che 'l mondo liber d'ogni sentenza.

lo Strumento del senso. Lat. sensum. Gr. drux. Lib. cur. malatt.

Per simil. del primo sign. Decisione o Soluzione di dubbio. (V.


Sentenzia, $. 3.]
- Opinione, Parere. [V. S. 9.] Lat. sententia , opinio. Gr. yva.
G. V. 1 . 2. 24. Ed io autore sono di questa sentenza sopra questo

Pruovano gravissimo il sensorio dell'udito. Gal. Sist. 248. Convien


dire che 'Il senso del tatto non senta 'l proprio ebietto congiunto,
n la sua impressione nel sensorio. Salvin. Disc. . 132. Per que
sto nel capo , metropoli degli spiriti ec., vengono ad esser dalla
provida architettrice natura collocati i loro sensori, o vogliamo dire
strumenti di loro eccellenti funzioni.

diluvio. Dant. Inf. 7. 72. Or vo' che tu mia sentenza n 'mbocche.


E' Par. 4. a 4. Secondo la sentenza di Platone.
5

2 - * Comunemente prendesi questa voce per La parte del cervello


ove si crede che l'anima sensibile risieda pi immediatamente, cioe
Quel punto del cervello ove si raccolgono i nervi. (Ne)

- Motto breve e arguto approvato comunemente per vero; taluri


menti Aforismo. In questo senso la Sentenza e grave, antica, vera,
comune , innegabile, trita, sottile , passata in proverbio ec. VSen
tenzia, S. 5.] Lat. dictum, verbum, sententia. Gr. yvam.

Sensuar, Sen-su--le. Add. com. Di senso , Secondo il senso. Lat. 6 Senso , Significato. Vit. SS. Pad. 2. 138. Pognamo che noi non
sensualis. Pass. prol. Per vaghezza di vana dilettanza , o per sen

intendiamo la sentenza delle parole che diciamo , nondimeno non

suale e viziosa concupiscenzia. Dant. Conv. 28. E secondo questo


cotale sensuale giudicio parl quella ballatetta. E 16o. Quando il fi

dobbiamo per lasciare di dirle , ec. Cavalc. Espos. Simb. .467.


Or ccco dunque in breve posti gli errori, che si sono levati contra
li sei articoli che partengono alla divinit. Avvegnach alcuni pon
gano sette articoli ec. che del primo fanno tre e del quinto e del
sesto fanno uno, ma quanto alla verit della fede tutto torna in una
sentenza. (V)
7 Col v. Andare : Andar la sentenza = Darsi la sentenza. V.

losofo dice quello che pare alli pi impossibile, e del tutto esser
falso, non s'intende dire del parere di fuori, cio sensuale, ma di
quello d'entro, cio razionale. Bellinc. Son. 238. Se l'uom , qual
limo frale e scnsuale , Nel cammin suo commetta qualche errore.

2 - Per lo pi aggiunto ad Uomo e vale Dato a' piaceri del sen


so; ed in questo sign. si usa anche in forza di sm. (A)
sensu ALIT , Sen-sua-li-t. I Sf ast. di Sensuale. Stimolo del senso,
Forza dell'appetito. , Sensualitade, Sensualitate , sin. Lat. ap
petitus, sensus. Gr. 3pezis , x9mrs. Annot. Salm. Combattendo la
ragione contro la sensualitade. Serm. S. Ag. D. Contristi lo spirito
la carne , e la ragione la sensualit. Maestruzz. 2. 2. La concupi

Andare la sentenza. (A)

2 * Andare nella sentenza di alcuno = Essere del suo parere.


Fir.As. 53. (Ediz. 598.) Con tutti gli animi andarono i ladroni
nella sua sentenza. (Pe)
8 - * Col v. Dare : Dar sentenza o la sentenza = Sentenziare. V.

Dare sentenza, $. . (A)


2 - * Dare sentenza finale = Sentenziare senza dar luogo ad
appellarsene. V. Dare sentenza , $. 2. (A) (N)
-

scenzia nella generazione dell'avolterio , la quale ist solamente nella

sensualit, peccato veniale. E 2. o. . Se il cominciamento del


peccato sia in sola la sensualitade, e non pervenga infino al senso

3 - * Dar sentenza con l'accetta ==: Sentenziare all'impazzata;

della ragione , allora per la imperfezione dell'atto peccato veniale. lo stesso che Far la giustizia coll'asce. Salvin. Annot. F. B. 45.
Pass. 81. La carne stea soggetta allo spirito, e la sensualit alla
6. Ognun volentieri alza la scure , per dare la sentenza con l'ac
cetta , e proscindere conviciis. (N)
ragione.
2 Comprendimento per via di sensi. But. Purg. 9. . La sua sen 9 - * Col v. Essere: Esser di sentenze= Esser di parere, o in pa
sualit dubitava di potere bastare all'altezza della materia. E 17. 1. rere. Pallav. Ist. Conc. 2. 272. Onde in fine la maggior parte fu
Dimostra come nostra sensualit non pu comprendere la natura an
rono di sentenza, riceversi grazia uguale in amendue i casi. (Pe)
gelica. E altrove : N la sensualit, n la ragione sa la via che dee 1o Col v. Sboggettare: Sboggettar sentenze, lo stesso che Spu
tenere nella preseverazione della penitenzia, s'ella non lor mostrata star. sentenze. V. Sboggettare. (N)
dalla grazia
Dio,
1 Col v. Sputare:j Sputar sentenze= Profferir sentenze o detti
3 . Senso assolutamente. Cavalc. Med. cuor. Pognamo che l'uomo sentenziosi per lo pi con affettazione, e dove non occorre. Tac.
si ridoglia secondo la sensualit.
Dav.Stor. 3. 326. Ingerissi tra gli ambasciadori Musonio Rufo ec.,
4 * La parte sensitiva. Cavalc. Specch. Cr. o3. In questa ango e sputava sentenze de'beni della pace e mali della guerra frafle squa
scia fu confortato dall' angelo, perch la sensualitade era molto im dre de' soldati. (Il testo lat. ha disserens.) Lasc. Streg. 4f. . Voi
paurita. (V)
mi parete una dottoressa: oh voi sputate tutte sentenze ! Buon.Fer.
Sensualmenre, Sen-sual-mn-te. Avv. Con sensualit, Secondo 'l senso. 4. 5. 16. S'alcun di noi talor conferma Quelle , ch' elle sputar,
reste sentenze. E Salvin. Annot. ivi : Sentenze pronte, mandate
Lat. sensualiter. Mor. S. Greg. Siccome di minor colpa quando
la mente rapita sensualmente in diletto del peccato. Coll. db. I
uori dalla bocca con facilit, e scagliate con qualche forza , onde
sac. cap. 35.
via la scienza , e 'l suo vedere naturale , e non
una persona si dice : Sputasentenze , che n'ha sempre qualcuna in
intende sensualmente il movimento ch' nelle sue cose.
cocca della bocca. Dallo Sputo i Greci fecero drorri, i Latini
Senta, Sn-ta. N. pr. f. (Dal celt.
seanta o seunuta consacra
expuere, respuere. (N)
12
-- * Col v. Stare. Stare alla sentenza di alcuno=Dipendere da
to) Figlia di Pico, e moglie di Fauno, pi comunemente detta
Fauna. (Mit)
.
lui, Essere in suo arbitrio. V. Stare alla sentenza. (A)
Serraccumo, Sn-tc-chio. Add. m. D' acuto sentire. -, Sentacchioso, 13 - In sentenza, posto avverb. In conclusione, In susianzia.tvsen
--

---

sin. Lat., sagax , odorem praesentiens. Gr. rmirns.Morg. 4.78.


Molto semtacchio pareva il cinghiale.

Serracchinoso, Sen-tac-chi-so. Add. t m. Lo stesso che il Sentacchio,

tenzia, 57 Lat, in summa, in sententia. Gr. i sazi, ovvisr.


prer. meglio un magro accordo che una grassa sentenza=
Il disastro e la spesa della lite supera bene spesso il pregio della
cosa litigata. Lasc. Streg. 4. . E per si dice, ch'egli meglio

14 -

V. Lat. odorus. Gr. vmxrns. Vegez. Agri e sentacchiosi cani nelle


bertesche si tengano , i quali la venuta de'nimici all'odore senta assai, un magro accordo, che una grassa sentenza.
no, e con latramento gli mostrino. (Il testo lat. ha sagacissimus.) 15 -** Tanti capi , tante sentenze= Quanti sono gli uomini, tante
Serane , Sen-t-re. N. ass. Porsi a sedere. ( E aferesi di Assenta sono le diversit de' pareri. Fr. Giord. G. 1 4. Onde per si dice :
re) Bocc. Filostr. part. 7 st. 48. Dopo che furo in casa ritornati, tanti capi , tante sentenze. (Pe)
Dentro una sala soli se ne andaro; Quinci in faccia dell'un l'altro 16 - (Re) Figura retorica, V, Sentenzia, 5, 1o. Lat. sententia,
-

SENTIMIENTO

252
SENTENZA
Senranzia, Sen-tn-zi-a. Sf. V. e di Sentenza. G. V. 8. 54. 3. Il

ter, graviter. Gr paxos, dgs, opoviuo, gaps. Coll. SS.

popolo minuto ebbe la sentenzia incontro. Petr. canz. 4. 7. Qual

Pad. Bene avete detto sentenziosamente del fine. Buet. Per si fatto

sentenzia divina Me leg innanzi, e te prima disciolse ? Dant. Inf


6. o4. Esti tormenti Crescerann'ei dopo la gran sentenzia ?

ramente.

modo parli a tua posta, cio s bene, s sentenziosamente e seve

SENTENzuosissIMAMENTE, Sen-ten-zio-sis-si-ma-mn-te.Avv. super di Sen


di Milano veggendosi scomunicati ed in sentenzia della Chiesa. (Pr) tenziosamente. Uden. Nis. (A)
3 E nel sign. di Sentenza , . 3) Dant. Par. 7. 24. Le mie pa Sentenziosissimo, Sen-ten-zio-ss-si-mo. Add. m.) superl. di Senten
zioso. Lat. maxime sententiosus. Gr. yvuoaoyxraros, Varch. Lez.
role Di gran sentenzia ti faran presente.
4 Nel sign. di Sentenza, 5. 41 Bocc. nov. 94. 3. Tutti in una 45g. Essendo stato oltra ogni credere e quasi umano potere nume
rosissimo , leggiadrissimo, sentenziosissimo. (Parla del Petrarca.)
sentenzia concorrendo, a Niccoluccio Caccianimico ec. commisero
la risposta. Bern. Orl. 2. . 46. Magnanimo signor, tre modi pone Sentenzioso, Sen-ten-zi--so. Add. m. Pieno di sentenzie, t di motti
brevi ed arguti, Che dice molto in poco. Lat. gravis, sententiis
L'arte, da disputare una sentenzia, Anzi ogni cosa : il primo la
scatens. Gr. voppaod. Tratt. gov.fam. Tutto espresso nel breve
ragione, Esemplo l' altro, il terzo

2 - * E nel sign. di Sentenza, 5. 2. G. V. 9. 8. I nobili e il popolo


-

e sentenzioso parlare. Ros. Vit. F. P. cap. 77. Ottimo parlatore

(E nel sign. di Sentenza, $ 5) But. Spesse volte dice l'uomo

quello che dice in poche parole molte cose sentenziose.

una vera sentenzia ; e poich viene a' fatti e alla pratica, non osser

SenTeRo , * Sen-t-ro. Sm. V. A. V. e di' Sentiero. Fr. Barb.

va la sua vera sentenzia.


ch non intendano la sentenzia delle cose che dicono , non lasciano

fo,

18. Pare che 'l suo sentiero voglia seguir errando. (V)

6 Nel sign. di Sentenza, S. 6. Vit. SS. Pad. 2. 38. Avvegna

SeriA. (Mit) Sn-ti-a. Dea Romana, tutelare dell' infanzia, quella

che ispirava agli uomini i pensieri e i sentimenti. (Mit)


re d' incantargli , ec. Fior. S. Franc. 8o. Santo Bernardo una
volta disse li setti salmi penitenziali ec., che non pens e non co SenTieRe, Sen-ti-re. Sm. Lo stesso che Sentiero, V(A) Dant. Purg.
git in nessuna altra cosa, se non in nella propria sentenzia delli 7.7o. Tra erto e piano era un sentiere sghembo.(Cos molte ediz;
altre Sentiero.) (N)
predetti
(V)
,
Nel salmi.
sign. di
Sentenza,
S. 13.] Pass. oo. In sentenzia dicono SesTIERI , Sen-ti-ri. Sm. V. A. V. e di Sentiero. But. Inf. 3. lez.
- Entrati per un bosco che non avea nessuno sentieri. (Come dicesi
quel medesimo, e comprendono tutto ci che si richiede a fare la
leggieri, leggiero, leggiere.) (V)
buona e legittima confessione. E' 285. Per tutti questi detti, che in
-

--

Serieno, Sen-ti-ro. Sm. Picciola strada, t Viuzza. -, Sentiere,


Sentieri, Sentero, sin. Lat. semita. Gr. arpard. ( Quasi semitiero,
dal lat. semis iter mezza via pubblica. Indi pre Varrone cava semita.
In ar. sunnet via , sunen viae ductus. In brett. hent, in isp. senda
e sendero, in franc. sentier sentiero.) Bocc. nov. 43.7. Non veden
do per la selva n via n sentiero. Tav. Rit. Nuna persona vi potea
andare, se non per un picciol sentiero. But. Purg. 7. 2. sentiero
sentenzia che s'appella spessamento, la quale ha luogo quando molte sincopato da semitiero, diminutivo della semita , che piccola via
posta allato alle fini de' campi, cio secus metas, vel segregauns metas.
cose, che spartamente son dette in una diceria , si raccolgon da
szzo in un luogo, acciocch si renda pi grave quel che si dice.
- Cammino , Viaggio. Ar. Fur . 6o. Re Sacripante che non pu
sentenzia dicono una medesima cosa, si d ad intendere ec.

8 [Dare sentenzia = Sentenziare.] V. Dare sentenzia , S. 1.


E Dar sentenzia finale. V. Sentenza, S. 8, 2, e l V. Dare
sentenzia , S. 2.
9 Dicesi Cose di sentenzia per Sentenziose. Franc. Sacch. nov,
93. Cos l'uno all'altro dissono assai cose di sentenzia. (V)
1 o (Rett.) [Nel sign. di Sentenza, S. 6 Rett. Tull.93. un'altra
-

patire Che quel, con l'

SentenziacciA, Sen-ten-zic-cia. Sf pegg. di Sentenza. Dati Lepid.

suo sentiero, Gli abbia interrotto

il gran piacer ch'avea , Con vista il guarda disdegnosa e rea. (N)

33. Sig. Andrea, come si danno belle sentenziacce al suo magi

- Per metf si dice anche di cose morali, filosofiche ec. Tes.

strato? (Min)

Sentenziale , * Sen-ten-zi-- . Add. usato in forza di sm. Detto di


Libro. Che contiene sentenze. Diod. Avv. Lib. Apocr. Sotto pre
testo d'accoppiare istorici con istorici , e sentenziali con sentenziali,
furono rimescolati insieme gli uni con gli altri. (N)

Br. d. io. Ma lo sentiero di rima pi stretto e pi forte, sicco


me quello ch' chiuso e fermato di muri e di palagi , cio a dire
di peso e di misura e di numero certo. Dant. Par. 9. Voi non an
date gi per un sentiero Filosofando. Petr. son. ao. Se con piena

SenTenzialmente , Sen-ten-zial-mn-te. Avv. [ V. A. V. e di'] Sen

Fede dal diritto mio sentier mi piego.


tenziosamente. Lat. argute , prudenter. Gr. vouxs , apoptors. 4 - Dicesi Far sentiero, ma non si direbbe assolutamente senza
But. Quando s' ode sentenzialmente parlare, gli uomini maraviglian
-Ar. Fur. no. 69. Volse al ritorno far nuovo sen
leTO,
dosi guardan l'un l'altro.
Sentenziante , * Sem-ten-zi-n-te. Part. di Sentenziare. Che sentenzia. 5 - Dicesi Pigliare il sentiero per un luogo e vale Incamminarvi
S. Ag. C. D. 9. 23. Dicono essere stato morto dalli giudici di
si. V. Pigliare il sentiero per un luogo. (N)
6 - Dicesi Prendere il sentiero, i sentieri vale Incamminarvisi.V.
rettamente credenti, e giustamente sentenzianti. (O) (N)

Sentenziaae , Sem-ten-zi--re. [Att. e n. ass..] Dar sentenzia , Giudi

Prendere il sentiero, Dan. Conv. Preamb. Delli due sentieri pren

dere lo meno reo,


prendere un buono. (P)
care. Lat. sententian ferre , definire, statuere. Gr. yvan huva.
G. V. 1 n. 52. 3. I quali sentenziarono add 22 di Novembre , che SenTienuoLo, Sen-tic-ru-lo. Sm. dim. di Sentiero-, Sentieruzzo,
le dette terre fossono del Comune di Firenze. Boez. Varch. 5.pros.

sin. Bocc. nov. 43. o. S'abbatte ad un sentieruolo, per lo quale

messasi ec., di lontano si vide una casetta.


SENTIearzzo, Sen-tic-rz-zo.Sm. dim. di Sentiero. Lo stesso che Sen
tutti eguale.
tieruolo, V. Gozz. Osserv.5.7.
83.) Vi troverete la strada se
2 Condennare per sentenza. Lat. damnare. Gr. xaraxpiruv. Pass.

2. Ma io non sentenzio gi , n ditermino che questa libert sia in


-

o. Tra per l'omicidio e per lo furto furo amendue sentenziati al

con acut'occhio spie ete qualche sentieruzzo che guidi alla cima.(N)

fuoco. Dittam. 6. 6. A sentenziar li rei , e farne scede. Vit. S. SETFicAtone , " Sen-ti-fi-ca-t-re. Add. e sm. V. e di' Sensificatore

Margh. 155. E Margherita fue sentenziata , Ch'a lei fosse fatto il


S. Ag. C. D. Muzzi. (O)
simigliante. Cronichett. d'Amar. 79. I Romani sentenziarono ch'egli SETime. (Med.) Sen-ti-me. Sm. Doglia che si risente di quando in
quando in alcune parti del corpo gi travagliate da
malo
fosse gittato del Campidoglio in terra, e cos fu fatto.
SentenzATo, Sen-ten-zi--to. Add. m. da Sentenziare.[Giudicato.] Gal.

re, ancorch sanate. Tag. Viagg. Ricevono gran sollievo per la


scabbia, e per i sentimi dolori antichi. (A)

Sist. 94. Il sapientissimo della Grecia, e per tale sentenziato dagli


oracoli , diceva apertamente conoscer di non saper nulla.

SENTIMENTo, Sen-ti-mn-to. [ Sm. Pl. Sentimenti m. e Sentimenta f.

2 Condennato per sentenzia. Lat. damnatus. Gr. xaraxaouiros.

Potenza e Facolt di sentire; Percepimento di qualche impressione;


Esercizio della sensibilit; altrimenti Senso; e dicesipropriamente

Rim. ant. Guitt. 92. Credomi che s'aria per sentenziato Come omi
cida , qual uom m' offendesse.
[Ed in forza di sm. Vit. Plut. Quando si disfece la con

degli uomini e di quasi tutti gli animali. Secondo alcuni, dinota


ancora un pensiero in stintivo, o sia un pensiero che sgorga senza
riflessione dalla intelligenza..] Lat. sensus. Gr. alr9mr. Bocc. noc.

gregazione , menavansi li sentenziati nella carcere.Borgh. Orig. Fr.


76. Co' quali (animali) faceano per lo pi combattere i sentenziati

7 9. Poche ve ne trov, che avessero sentimento. Dant. Inf. 33.

a morte pcr loro misfatti.


SentenzAtoRE, Sen-ten-zia-t-re. [Verb. m. di Sentenziare.] Che sen

stallo. Red. Ins. 5. Sentimento intormentito e stupido, della stes

no. Per la freddura ciascun sentimento Cessato avesse del mio viso

tenzia, Giudice. Lat. judex, quaesitor. Gr. pris, xzorris.Mor.


S. Greg. Allora si
il peccatore apertamente nella presenzia
del sentenziatore. Stor. Pist. 73. Messer Guiglielmo d'Assisi, lo
quale era stato sentenziatore di coloro ch'erano stati guasti. Bocc.

sa maniera che lo hanno l'ostriche, le spugne e gli altri simili an


mali che piantanimali nelle scuole son chiamati. E Pasta Diz. Senti
mento , senso , sensazione ec. Muovere o risvegliare sentimento dc

lorifico in alcuna parte. (N)

n. 12. Dicono , oltre a ci, sedere in questo in

* Dicesi Sntinento fisico L'adempimento della sensibilit

ferno Minos , Eaco e Radamanto giudici e sentenziatori delle colpe


dell'anime che in quello inferno vanno. Fr. Giord. Pred. S. 25.

visuale, uditoria, olfattoria, gustativa, tattile e sessuale ; Senti

Com. Dant.

Avracci altri giudici , o altri sentenziatori ? S.


Verb. f. di Sentenziare. Che senten

SENTENzi ATRIce,

zia. Uden. Nis. 39. La diffinizione qui segnata sar sentenziatrice


del vero. (A)(B)

SentenzIEcoIARE, Senten-zicg-gi-re. N. ass. Recare scrivendo molte


sentenze, Stare sulle sentenze. Uden. Nis. 4. 63. Dell'eccesso del

sentenzieggiare, per non vaneggiare in cose vane, tacer. (A) (B)


SrnTenzievolmente, Sen-ten-zie-vol-mn-te. Avv. Per sentenzia. Lat.
judicio , sententia. Gr. xarapiras, 8xarxs. Lett. Com. Fir. G.
S. Avvegna certo che da nostra potestade sentenzievolmente non
fosse ucciso,

Snaio , Sen-ten-zi--la. Sf dim. di Sentenza. Faust. Filip, 3.


Berg. (Min)
Sreziosamere, Sen-ten-zio-sa-mn-te. Avv. Saviamente, Giudizio
amene - , Sentenzialmente , sin. Lat. breviter, acute , pruden

mento morale Denominazione che abbraccia le affezioni, le ten


denze e le passioni. (O)
2

- Dolore, Patimento. Segner. Pal. Ap. Pr.

. o. Qual fosse

il sentimento di quella testa (di Cristo), argomentatelo alquanto dal

risapere, che una sola di tali spine ficcata in un piede incauto,ha


talora fatto urlar le fiere. (N)
stessi della sensazione, che pi comunemente chiamausi
Sensi..] Lab. 23. Con tanta pi forza si mise ne' miei sentimenti il

3 [Gli

sonno, quanto pi gli avea il dolce pensier trapassato di tempo tol


to. Dant. Inf. 3. 35. Che balen una luce vermiglia, La qual mi
vinse ciascun sentimento. But. Li sentimenti apprendono e ministra

no alla ragione, ed ella giudica secondo le cose apprese, secondo


che li sentimenti alcuna volta miuistrano, alcuna volta secondo che

ella gl'intende. E Purgas. 2. Lo 'ntelletto passibile , che opera


sopra quello che gli ministrato e apparecchiat da'sentimenti. Boez.
arch. 5. rim. 5. Che la faccia inchinata ver la terra. Le sentimenta

SENTIMIENTOSO

SENTINELLA

53

rintuzzate atterra. E pros.6. Tutto quello che alle sentimenta pa-serra.(Geog) Citt dell' Umbria. (B)
se ec. universale ma se verso s stesso lo risguardi, parti-Serrara, Senti-na-te. Add. pr.com. Di Sentina. (B)
colare. E Lez. 675. Aver dunque buon giudizio quanto alle cose sen-Srineria. (Milit.) sentinel-la. Add. e fl Soldato collocato in ar
ibili, non altro che avere buone sentimenta. Bemb. Asol5. 7.
mi alla guardia di un luogo per un tempo determinato. Altrimenti
se alla bellezza altro di noi e delle nostre sentimenta non ci scorge,
che l'occhio e l'orecchio ed il pensiero, eco Fav.Esop. 64. Si pu Escubia, Scolta, Guardia.iLat. vigilia, excubiae. Gr. povpd. (Co
intendere per la scure i cinque sentimenti del corpo, i quali ec.Allegr. munemente da sentire, quasi voglia indicare Chi posto in un luogo
gas. Nella ghiottornia del goder le bellezze delle soprane giammengole, per sentire ogni movimento ostile. Cos puredetta da vedere. In
celt.gall. se alluinn il guardare, l'osservare. Il Bullet hailbrett
e non comanda se non ad un solo del cinque esterni sentimenti. (N)
sentinell che non trovo in altri dizionari. In franc. sentinelle, in
4 - Detto del polso. Bocc. g. 3, n. 8. Toccandogli il polso e niun
sentimento trovandogli, tutti per costante ebbero che fosse morto,(V)
ingl. sentinel, in isp. ccntinela, in provenz. sentinello ec) Fir. A.
In guisa di sentinelle facevan buona guardia. Tac. Dav. tor
intelletto, Senno. Lat. intellectus, sapientia. Gr.cbs , rotia.
4.33a. Tenere arredo, sentinelle, ogni cosa da Principe, dal nome
pee. intr. 3. Avvedendomi , ciascuna di voi aver sentimento di
in
fuori
.o Gucc. Stor, Presentatesi la mattina in sul far deldi alle
donna. E nov. 55. 2. Fu di tanto sentimento nelle leggi, che da
mura, dove non erano ponte, ma solamente la sbarra, prese, e mor
molti valenti uomini uno armario di ragione civile fu riputato. E
te prima le sentinelle, la espugnarono al secondo assalto. (Gr)
o 65. 4. tEstimava ee che ella s'ingegnasse cos di piacere altrui,
come a lui argomento di cattivo tuomo, e con poco sentimento era.
- Dicesi Sentinella morta, Quel soldato di fanteria ehe si pone
in gran vicinanza dell' inimico, per sentirne le mosse in luogo na
ab. 35. Se tu hai sentimento quanto solevi , non discerni tu che
scost
o da esso, e senz'armi da fuoco, col solo fine di scoprire
questo luogo di corporal morte? Pecor.g. 4. nov. . Uomo di mol
senza essere scoperto, chiamato con questo nome dallapositurafer
to valore e sentimento
ma ed immobile nella quale destare in questa fazione. Altri con
s . Concetto, Pensiero, Opinione. Lat sententia, opinio. Gran,
fondono sovente la Sentinella morta colla Sentinella perduta. Davil.
ga. Bcc. Intr. 3. Alcuni erano di pi crudel sentimento. E nov.
Non avendo trovato ostacolo n di sentinelle, n di ronde che ba
7g. 8. Chi avrebbe tosto ogni particularit compresa del mio sen
tessero la campagna. (Qui sottinteso l'aggettivo) Cinuzzi. E si dice
timento, come ha questo valent'uomo?
sentinella morta, non tanto per essere come perduta e morta - - sentore, Indiaio. M1. V. lib. 5. cap. 3. Il Doge annull molto
come per avere a stare in terra a giacere, ovvero ferma come mor
il fatto, e dicea per alcuno sentimento ch'e' n'avea avuto, e avea
ta, senza muoversi, acci che non sia veduta n dal nimico sentita.
fatto spiare, e trovato avea che la cosa era nulla.(Fu il Doge Fa
Ugo Caciotti, Sentinella nota quella, alla quale con evidentis
liero
n (v)
s - Dilignzia, Attenzione. Lat. sollicitudo, solertia, cura. Gr. pc simo pericolo della vita ordinato, che vadia di notte tempo a spiare
gli andamenti dell'esercito nemico, e si dice morta, perch essendo
-.- Boc. nov. g4. 6. Poich ogni paura ebbe cacciata da s, coa
trovata, sicuramente sar ammazzata; e per lo pi si d questa ca
i sentimento cercando, trov costei per certo non esser morta.
a soldato che per suo demerito abbia meritata prima la morte
9 - Consentimento. Pass. 33 Non pnote (il diavolo) entrare, n erica
se gli sia salvata la vita con questo fine. Tensini. Se io mi ritrovassi
adoperare dentro dal cuore e dalla mente, se l'uomo non gli apre
con poca gente nella fortezza, mtterei solamente una sentinella morta,
cio, col sentimento della volontade. (V) (La ediz. del Pangeli
la quale venendo l'inimico m'avvisasse con un tiro di moschetto. (In
ti alle citate pag. legge : Non pu entrare , n adoperare entro nel
questi due ultimi esempii Sentinella morta sta per Sentinella perduta
cuore e nella mente, se l'uomo non gli apre l'uscio col consenti
V. il 5. seguente) (Gr)
mento della volont.) (B)

Affetto. Feo Belc. Vi. Colomb. 6a. Gridavano Cristo con tanto
rore, e con tanto sentimento di Dio. Fior. S. Frane. 88. Che

- Dicesi sentinella perduta, Quel soldato posto a far la sen*


tinella nel luogo pi vicino al nemic
o fuori della citt o del campo,

giova all'uomo il molto digiunare ed orare ec. con grande sentimento

e cos lontano dalle guardia da poter essere agevolmente oppresso


prima di essere soccorso dai suoi. Chiamasi anche comunente Senti

alle cose celestiali ? (V)

nella morta. Cinuzzi. N anco ha mai da ritirar alcuna sentinella

1 Significanza, Eccellenza e Bellezza di concetto. Lat. sensi prae


stantia, excellentia, Gr.ms gox. Bocc. nov. 59. a. Nella con
clusione della quale si contiene un s fatto motto, che forse non ci

fino all'ordine del sergente maggiore, eccettuate per le sentinelle


perdute. (Gr)

4 - Diconsi Sentinelle doppie, Quelle due sentinelle che si pone


gono a guardia nello stesso sito quando questo e di tal gelosia che
abbisogni di essere guardato ad un tempo da pi parti Mlzo.Con
viene che il quartiero sia d'ogni intorno cinto da sentinelle doppie
particolarmente sopra le venute, nelle quali vanno a terminare pi

se n' alcuno di tanto sentimento contato,

1a - significato. Bemb.pros. 3. ao5. Lontana da


di senti
mento che di scrittura, da canto, cio da parte. Ed verso che
us il Boccaccio, e vale oltre il proprio sentimento suo quanto a
comperazione. E ivi: La voce Chente vale non solamente quello

che val Quanto ec., ma ancora quello che val Quale ec. Anzi la

strade. (Gr)

presero i pi antichi quasi sempre a questo sentimento. (V)


2 La gardia stessa fatta
dal soldato, ed il tempo di questa
zione. Indi i modi Fare sentinella o la sentinella,
5. 6. (Gr)
3
- Dicesi Uomo di buon sentimento per Uomo dabbene, di buo
ne massime.
5 n. 5. Era di buon sentimento. (V)
metaf
3 - Per
del 5.. detto anche di cose immateriali, Fir. rim,
8. Gi tante e tante Volte and sentinella del mio cuore
4 - Dicesi Uscire del sentimento e Esser fuor del sentimento, e va
gliono Perdere il senno, Impazzare, Esser pazzo.Iat. delirare, 4 - Col v. Disporre: Disporre sentinelle, le sentinelle e lo stesso che

Posare le scntinelle. Vg. Car. En.g, 237 India Messapo in


carco si d, che sentinelli e guardie e fochi Disponga anzi alle porte

desipere. Gr, rapapi, aspora.Lab. 39. Veramente mi fa


il qui vederti e le tue parole assai manifesto, se altrimenti nol co
noscessi, te del vero sentimento essere uscito. E

e intorno al muro. (B)

. Se da te ,

uscito forse del diritto sentimento , nol vedi. Ar. Fur. 23.

a. Fu

5 --

col. Essere

essere in sentinella o di sentinella, dicesi del

soldato che fa la sentinella. C'inuzzi Qualunque

allora per uscir del sentimento, S tutto in preda del dolor silassa.
5 - - (B. A.) Espressione e fermezza ne tocchi. (Ne)

metter in senti

nella, o in altra fazione alcun soldato, e poi sotto quel pretesto o

curti, che sia in sentinella, gli far danno nella roba e nello
e,
altrove. Qualunque essendo in sentinella lascer entrare o

sernenroso, Sen-ti-men-t-so. Add. m. Aggiunto che si d a Stile,


a Discorso, o simili; Sentenzioso, Grave. Ares. Impr. Berg. (Min)
Senaruzzo , Sen-ti-men-tzzo. Sm.1 dim. di Sentimento,

detto
passare alcuno senza il nome buono ec. (Gr)
per ischerzo. Lib. Sou.45 O srmollino, o buon sentimentuzzo, 6 tcol . FareFare sentinella, Farla sentinella= Fare la guar*
dia, Star di guardia. t V. Fare sentinella. Lat. excubare, ecu
Senna, Sen-ti-na. Sf. Propriamente Fogna della nave. Lat. sentina.
bas facere. Gr. povp
Gr. axos. (Senuinia, da sentia, dice il Littleton, a motivo della
puzza che vi si sente.) Franc. Barba7o. 24. Al navigar reddiamo,
- E per simi.tp. Fare sentinella1 Buon. Fier: 3 5 Un
di color, che fan sera e mattina La sentinella
d una finestra,
E qui ci ricordiamo, Che sovente guardare. E quasi ognor cercare
Tufacci la sentina. Bocc, Lett. Pr. S. Ap. 29. La quale io spes
Anguill. Metam. n. 69. Altri avean l'occhio alla giovenca bella,
Altri intorno facean la sentinella. (Br)
sissime volte teco, quasi d'uno grande navilio la pi bassa parte
d'ogni bruttura recettacolo, sentina chiamai.
7 - col v. Mettere: Mettere in utinella, le sentinelle, sto

che Posare le sentinelle. 5. g; e P. Mettere le sentinelle Cinus


Qualunque metter in sentinella, o in altra fazione alcun soldato,

2 Fogna assolutamente. Lat. cloaca. Gr. ppv. Sallust. Catell.


. Erano venuti a Roma, siccome acqua in sentina.

e poi sotto quel pretesto, o sicurt che sia in sentinella, gli

3 - Per metaf Ogni ricettacolo s di brutture materiali come di scel


lerataza. Cavac. Med. cuor. L'ozio sentina e cagione d'ogni mala
tentazione e cogitazione. G.
. o, 55, 5. Nota che col detto Ba
vero vennero in Roma molti cherici e prelati e frati di tutti gli or

dini, i quali erano rubelli e sismatici di santa Chiesa, e tutta la


sentina degli eretici cristiani. Franc. Sacch. Op. div. Quel tale esce
della terrena sentina, ovvero stalla, e vanne al sommo cielo, Ar.

Fur. 7. 76, 0 d'ogni vizio fetida sentina, Dormi, Italia imbriaca, ec.

. Gio Grisost. Bene questa certo grande cechitade e ritrosia,

avere a schifo uno sputo , e amare e abbracciare la conca e la sen


tina della putredine universale. (N)
- (Ar. Mes.) La parte acquosa che si tragge dalle olive unitamente
olio , e su cui l'olio soprannuota. (Ga)

5- (Marin.) Una separazione che si fa in giro intorno al piede

far

danno nella roba e nell'onora. (G)

- colo, porre porre in sentinella lo stesso che Posare le sen

tinelle. Cinuai. Consegnar loro. . . , le sentinelle

che s' hanno a

porre. (Gr)

9 - colo. Posare pare sentinelle, Mettere o Porre in sentinella


Disporre le sentinell= collocarle nel sito dove debbonfare la loro
fazione. Montecucc. Si posano sentinelle, si mandano rnde, bal
titori di strade. (Gr)

no -

Col v. Raddoppiare

Raddoppiare

le sentinelle = Collocare

due soldati a far laentinella nello stesso luogo per maggior vig
lanza e sicurezza; Aggiugnere in caso di pericolo o di
so
petto una sentinella a
li gi collocata Cinuzzi. Mandando subito
segretamente e con diligenza a raddoppiarle sentinelle semplici.(Gr)

dell'albero di maestra con tavole, e serve acciocch la zavorra non

in - col v. Stareste in sentinella lo stesso che Essere in sen

possa entrarvi, ma il luogo si mantenga netto e sgombro, stante


che nell'interno vengono situate le trombe P. Ponzo, 5.6, 3. (S)
- Cos chiamansi anche le Anguillare. Sav. (O)
a - L'acqua puzzolente e stantia che si corrompe nelle anguil

12 -- (Marin.) sentinella di mare. Guardia che gli abitanti delle

lar, Sav, (O)


o ab.l.

tinella, Farla sentinella. P. Stare in sentinella, (A)


parrocchie, de borghi e del villaggi situati sulla spiaggia
sono obbligati a fare sopra le spiagge. Sav. (O)

13 - (Gegy

ael mare

ande piccola sentinella. Due isolette del Golo

di Bengala, nell'Arcipelago dell'Andaman. (G)


33

SENTINO

254

SENTIRE

Stso. * (Mit.) 8enti-no. Divinit che aveva, secondo alcuni,fa


colt su tutto ci che ha sentimento, e veniva invocata ne parti onde
proteggesse laprole nascente; secondo altri, lo stesso che Sentia-(Mi)
2

(Geog) Antica citt d'Italia nell'Umbria. (G)

Sacch. nov. 78. Ballerino , che ogni cosa udia, e scntlasi bene in
gambe, si ferma ed aspetta quello che Ugolotto dee fare. (V)

3 Dicesi Sentire o Sentirsi d'alcuna o ad alcuna parte del corpo


e vale Averla per qualche infermit alterata, Sentirvi dolore. Pal

sanrio, Sn-ti-o. N.pr. m. (Dal lat. sentio io sento.) - Cajo. Con

lad. Lugl. 6. Giova a coloro che sentono della milza. Bern. rim.

sole romano, autore della legge che avea per iscopo la nomina di

a. 2. Di' che tu hai Doglie di testa, e che ti senti al braccio: Co

un certo numero di senatori, e che da lui fu detta Scntia.- Go

lui va via senza voltarsi mai.

vernatore di Macedonia. Settimio. Soldato di Pompeo che cooper con gli Egizii ad assassinarlo. (Mit)
Santipac. *(Gcog) Sen-ti-pc. Citt del Messico. (G)
Sentine , Sen-ti-re. (Att. n. ass. e pass.] Termine generico, col quale
si esprime il modificarsi dell'anima, avvertendo alcun che, in con
seguenza delle impressioni fatte sul sistema nervoso. V. Sensazione
e Sentimento..] Lat. sentire, sensu percipere. Gr. zia9 ver9x. Dant.
Purg. 2.25. Che non pur non fatica sentiranno, Ma fia diletto loro
esser s pinti. E 2q. 33. Ebbe spazio Gi di bere a Forli con men
secchezza, E s fu tal, che non si senti sazio. E Par. 4.36. Per sentir
i e men l'eterno spiro. E 18.58. E come per sentir pi dilcttanza,
operando l'uom , di giorno in giorno S'accorge che la sua vir
tute avanza. Bocc. uov. 7. 47. Grave m' cc., e pi sarebbe grave
ancora, se io qui non sentissi te. E nov. 18. 2 . O sospiri per ri

4 - E per metaf detto di cosa inanimata. Cecch. Assiuol. 2.

6. Io me ne sentir alla borsa parecchie settimane. (Come a dire:

E' me ne dorr la borsa; perch avea dovuto spendere.) (V)


5 -Dicesi Sentirsi di mala voglia e talora vale Essere alquanto
incomodato d'animo o di corpo. V. Voglia. (N)
6 -E Sentire di febbre, d'infermit ec., Sentir febbre ec. valgono
-

Patila. V. Febbre, S. no. Vit. S. Franc. 22. Divent libero,


sicch mai pi non senti di quella infermit. Vit. SS. Pad. a. a.fi.
Per gran dolore incominci a sentire di febbre. (V)
7 - E in generale Patire . Sofferire, Travagliare. V. Senti

to , S. 3. Lat. pati. Red. nel Diz. di A. Pasta. Tutti gli uomini ,


mentre che stanno in vita, debbono sentire qualche cosa nel loro
corpo ; ma se le cose che vi si sentono non sono abili ad attaccare

la vita istessa, non se ne dee avere pauroso timore e perpetua in

quietudine. (N)
pi forza nel cuore l' amoroso ardore. E nov. 4/o. 8. La donna sen 8 - Conoscere , Intendere, Sapere , Accorgersi. Iat. sentire, intel
sposta dava , o che tutto si sentia consumare. E num. 22. Senti con

tiva s fatto dolore, che quasi n'era per impazzare. E canz. 8. .


Tanto , Amore , il bene Ch'i'per te sento. Petr. son. 18 . Ch' un
fuoco di piet fessi sentire Al duro cuor, ch'a mezza state gela.E

son. 2 g. L'alma tra l'una e l'altra gloria mia Qual celeste non so
nuovo diletto, E qual strania dolcezza si sentia. E canz. 39. 6. E
sento ad ora ad or venirmi al core Un leggiadro disdegno. E cap.
2. Ella il crede , E tu , se tanto o quanto d'amor senti.
a I Uscite antiche.] Ovid. Metam. E sentiesi (si sentia) arder
le 'nteriora delle cieche fiamme. C'avalc. Espos. Simb. n. 27 .
Ecco perch disse , cio propose e deliber di confessarsi , e sen
titte ( senti) la divina misericordia. Guitt. Lett. 3. 14f. Nulla bra
2

mano e senteno (sentono) s' manco. E 25. 66. Breve che scntimolo
(lo sentiamo) ora, e non gi ec. (V)
- Detto pi particolarmente d'alcuni sensi; e prima e pi frequen
temente dell'Udito. [ V. Dire, S. 4.] (V. Udire.) Lat. audire, sentire,
accipere, percipere, intelligere. Gr. xosv, xio) avez, rpo Axafi
vuv, xxx avev, avvic. Dant. Purg. 24. 149. E ben senti' mino
ver la piuma ec., E senti' dir: Bcati cui alluma Tanto di grazia, cc.
Petr. canz. 38. 6. Esser non pu che quell'angelic' alma Non senta
'l suon delle amorose note. Bocc. nov. 43. 13. Ed essendo gi vicino
al mattutino, ella sent un gran calpestio di gente andare. E nov.6o.
9. Guccio Imbratta, il quale era pi vago di stare in cucina , che

ligere , existimare. Gr. cvvv. Dant. Purg. 27. 69. E di pochi sca
glion levammo i saggi , Che 'l sol corcar per l' ombra, che si spense,
Sentimmo dietro ed io e li miei saggi. E Par. 15. 82. Ond'io, che
son mortal , mi sento in questa Disagguaglianza. E 33, 93. Pi di
largo , Dicendo questo, mi sento ch' io godo. Petr. canz. 28. 5.
Sento il lume apparir che m'innamora. E canz. 35. 4. S ricca
donna deve csser contenta , S'altri vive del suo, ch'ella nol senta.

L 4 . . Quel che tu vali e puoi , Credo che 'l senta ogni gentil
persona. Din. Comp. Ma uno , il quale sapea il segreto, il palcs;
onde gli Aretini lo sentirono , c al cavaliere dieron licenza. Bocc.

nov. 42. 6. La mand a sentire quello che di Martuccio trovar po


tesse. E nov. 43. 3. E per interposita persona sentito che a grado
l' era , con lei si convenne di doversi con lui di Roma fuggire... E
nov. 47. 2o. Mandossi adunque alla giovane a sentire del suo vole
re. E nov. 5o. 2o. Come ti sofferiva l'animo di dir di lei , sen
tendoti quel medesimo aver fatto , che ella fatto avea? E nov. 53.
4. Come savio , s'infinse di queste cose niente sentire. E nov. 7 n.
5. N che mai di questa cosa alcun sentirebbe, se non uno suo com

pagno. E nov. 79. 26. Sentendogli bonissimi vini, e di grassi cap


poni , e d'altre buone cose assai, ec. E nov. 98.5o. Della pro
videnza degli Iddii niente mi pare che voi sentiate , e molto imcn

conosciate
amicizia gli cffetti.
sopra i verdi raumi l'usignuolo , e massimamente se fante vi sentia 9 - Credere, Ripntane , Avere opinione , Giudicare , Stimare , Es

niuna, avendone in quella dell'oste una veduta grassa e grossa e pic


cola e mal fatta ec., l si cal. E nov. 68. 8. Sentendo Arriguccio
esser corso dietro a Ruberto , prcstamente levatasi cc., chiam la
fante sua. E nun. a. E quivi tanto picchi, che fu sentito. Amet.
4. Metti nel petto mio la voce talc cc., Sicch il mio dire al sen
tir sia eguale. Cas. lett. 6. Non potrei sentir cosa alcuna, che mi
fusse pi grata, che l'esser nella sua buona grazia. Bocc. nov. .5.
La cagioni del dubbio cra sentire li Borgognoni, uomini riottosi, e

nov. 9. 7. Non ti sento di s grosso ingegno , che ec. Amet. 5. E


si, che possa il tuo suggetto Della tua gran bellezza appien
are. Ci che ne sente nel ferito petto. Dant. Par. 24. 67. Allora

udi': dirittamente senti, Se bene intendi, perch la ripose Tra le


sustanze. G. V. no. 23o. 3. Ciascuno studiasse sopra la quistione
della visione de'Santi, e facessene a lui relazione , secondo che

- Detto del Gusto. Lat. sentire,gustare. Gr. yssa9a. Dant.Purg.

ciascuno sentisse , o del pro o del contro. Cr. 9.7. 2. Del suo pelo
(del cavallo) diversi uomini diverse cose sentirono ; ma pare a pi,
che bago scuro da lodar sopra tutti. Med. Vit. Cr. Questo me
desimo pare che senta santo Agostino, quando parla della resurre

16. 9. Di picciol bene in pria sente sapore.

zione di Cristo. Franc. Barb. 323. 6. "Trattar nemici e amici e

di mala condizione . e misleali. ( Qui e da notare quel Sentire che


Udir dire.) (N)
3

sere di parere. Lat. sentire, opinari, existimare. Gr. vouisv. Bocc.

2 * Cnde Sentire o Sentirsi vino o altro liquo

per Gustarlo,

Saggiarlo. Trinc. Agr. tratt. ult. cap. 9.Si sentono i vini , esitando
subito tutti quelli che non si trovano totalmente sani e perfetti.(P)
3 - Aver sapore. Lat. sapere. Gr. xggi.Sen.Pist. 63. Come
il sapore del vino vecchio, che per vecchiezza sente d' amaro. E
93. L'altre cose picne di fracidume, che ghiottoni ingojano incon
tanente ch'elle sentono di cotto.

s medesimo amare, di Dio sentire lo vero, e del prossimo stimare


meglio che di s. Cavalc. Discipl. spir. Virt, dice, dirittamente
di Dio sentire, e dirittamente tra gli uomini vivere e operare. Cas.

lett. 9. Conferiscagli tutto quello ch'ella sente , come farebbe a me

Magal. Lett. Vi prego a dirmi ci che voi ne sentite.

4 - Efig. Gustare, ma non riferito al senso del gusto. Bocc.


no. 45. a. E quivi i primi frutti del loro amore dolcissimamente
sentirono. .

parenti Nel judicar tra lor come tu senti. Amm. Ant. 4. 4. 5. Lo


provamento della santit non miracoli fare, ma il prossimo come

4 - Detto dell'Odorato. Lat. sentire, naribus percipere. Gr. copzi


vezza. Dant. Par. 24. 15o. E ben senti' muover la piuma, Che fe'

appresso : Mesi sono ne avrei giudicato l'istesso , oggi ne sento

diversamente. (A) Dant. Inf. 4. L'angoscia delle genti Che son quag
gi , nel viso mi dipinge Quella piet che tu per tema senti. Tass
Ger. 1o. 42. Noi ( se lece a me dir quel ch' io ne sento) Siamo in
forte citt di siti e d'arte. (P)

sentir d'ambrosia l'orezza. Bocc. nov. 5, 27. Io sento il maggior 1o * Curarsi , Far conto. Guitt. Lett. 4. 42. E se tutto ci pre
Puzzo , che mai mi paresse sentire.
a - Onde Sentir fiato = Fiutare. V. Fiato, S. 4. (N)
5

- Detto del Tatto. Lat. sentire. Gr. arrer 9z. Dant. Pug. . .
Di cui le Piche misere sentiro Lo colpo tal, che disperr perdono.
Purg- 24. 48. Tal mi senti un vento dar per mezza La fronte.

poco , n di loro non sentite , pregiate e sentite almeno


di voi. (V)

Dant. Purg- n6. O tuo parlar m'inganna, o e'


mi tenta, Rispose a me ; ch, parlandomi Tosco, Par che del buona

11 Aver notizia,

Gherardo nulla senta. (V)

occ- nov. 43. 5. Il ronzino, sentendosi pugnere, correndo per 12 Essere consapevole a s medesimo. Franc. Sacch.. nov. 77.

quella selva ne lo portava. E nov. 6o. 2. Chiunque di questi car Messer Niccoloso , come colui che si sentia avere ben servito, l'a
ni in segno di croce tocco, tutto quello anno pu viver si mico suo , subito si turbe , ec.(V)
curo che fuoco nol toccher , che non si scnta. E nov. 77. io.Egli 13 - * Riflettere, Considerare. Bocc. g. 7. n. 6. La donna udendo
cominci a sentir pi freddo, che voluto non avrebbe.
6

questo, e sentendosi aver due uomini in casa ec. si tenne morta.(VO

- Detto della Vista..] Dant. If 23. 24. Io gl' immagino s, che 14 Acconsentire. Lat. assentiri, ratum habere. Gr. szrv ysic9o gi gli sento. Lab. 96. Emeglio col naso quella biuta , che cogli G. V. 4. 26. 4. Il detto Arrigo non senti la sua lezione , n vi fu
occhi sentendo ec., appena gli spiriti ritenea nel petto. . . .
resente. E g. 2 19. 3. Confessarono che sentirono il trattatoStor
Pist. 33. Faceano ragionare a quelli che sentiano lo trattato.
- Si riferisce anche alla sanit corporale, e corrisponde al Lat.
valerePet son. 284. Quale ha gi i nervi, e i polsi, e i pensier 15 * Scoprire. Vit. SS. Pad. 2. 3oo. La leonessa vedendosi sen
egi, Ci dimestica febbre assalir deve; Tali mi sentia ec. ,
- Onde Sentirsi bene vale Esser sano; Non si sentir bene o
Sentirsi male vale Essere infermo. E anche si usa assolutamente ;
come Per esempio, quando domandando dell'altrui sanit, diciamo

tita, e temendo ec. prese un suo lconcino cc. e fuggi. Pecor. g. a .


n. . Egli (Catilina) si parti da Fiesole, e arriv nel piano di Pi
stoja; ma sendo sentito, di tratto gli fu gito dietro. (Cio, ma es
sendo egli stato sentito, ovvero: avendosi della cosa avuto sentorc-)(V)

Come ti senti tu? Bocc. nov. 36. . . o signor mio dolce, o che 16 * Dicesi Sentir bene e vale Ricever conforto, Aver diletto. V
, sentitu? E nov. 46. 9. Sentendosi bene della persona ec., de Bene sm., $. 25. (N)
liber d andare a starsi alquanto con lei. E nov. 92. &. Messere,
, E Sentir bene o male alcuna cosa vale Averne piacere o dis
Poich voi bea vi sentite, tempo d'uscire d'infermcria. Franc
piacere. La. leviter,graviter ferre. Gr. xxx, xxxri
-

SENTIRE
- " E Sentire bene o male di checchessia vale Alverne biona

o cattiva opinione Petr Uom. lll. 46. I Jacobiti sono cristiani ec.

nondimeno male della fede cristiana sentono. (V) Car Leu. Sen, .
Molti anco, ne senton male, e non ne sono gastigati. (Br)

dica che i membro stupido, e che non si sente, pi di lungi dalla


salute, noce. nov. 77. 7. Io son tutto divenuto s freddo, che ap
pena sento di me.

39'

-----

sentirsi vale anche Esser in s, in senno. Frane

acchno.

- Dicesi Sentire colle proprie orecchie

orecchio, S. 9. (N)
ga. Costui avea tanta ira sopra la donna, che quasi non si sentia(M)
18-Dicesi Sentire contento. V Contento sn.,
, o (N)
4o
Dicesi rarsi sentire e vale Dir con forza le sue ragioni
9 - licei Sentire d'alcuna cosa e vale Parteciparne, Rassomi
gliarla. La participem esse , rodolere, vergere. Gr urz. Bocc.
g 6
a 1, N da altra ripa era chiuso, che dal suolo del prato,
tanto dintorno a quel pi bello, quanto pi dell'umido sentiva di
quello. E no. 74 g. Ella aveva il naso schiacciato forte, e la bocca
torta e le labbra grosse, ei denti mal composti e grandi, e sen

Farsi sentire, S. . (A)

- prove, chi si sente scottare tiri a s i piedi. P. Scottare


. 5.

in forza di sm. per senso , sensazione. La sensus

tiva del guercio lanc, Burl. 2.3. Questo gran vizio e ingan
no , E quei del primo senton del Pagano. M.

,
- Farsi sentire dicesi anche degli animali quando stridono
e fanno rumore, ed anche del caldo e del freddo quando sono in
grado eccessivo. Farsi sentire, 3.ae 3.(A)
Red.

4, 3, Salvo nes

nel D. di A.Pasta. Similmente vedendosi libero e franco il moto

era grande, e sentia del tiranno.

in un altro membro, chi crederebbe giammai , che non vi fosse an

Guitt. Letto 3o. Quelle che tra voi senton di Dio, seguan la

che il sentire, se i malato stesso ne desse contrassegni (N)


serrra , sentita.
Il sentire. M. Cin. rin. 33. Ah Signor mio,

scr Jacopo Gabbrielli ec.,


forma loro, (V)

no- Dicesi Sentire dello scemo, della testa, e vale Aver

no,

area divedere di non esser molto savio.

poco sen

Scemo allu., 3.41

Stor Pist. 7. Loro capo si fece uno cavalieri che avea nome mes
ser Andrea delli Strozzi, lo quale era molto ricco e poco savio, e
sentia alquanto della testa

non si chiamando Da me si parta l'anima mia trista, Cho fa


si lieta di quella sentita,

Accortezza, sagacit. Lat. calliditas, versutia Gr


ae, , bers. G. . 7. 5. 4Dissesi, e fu manifesto, che
la maggior cagione, perch lo Re d'Araona ingaggi la detta bat
taglia, fu fatto per lui con gran senno e
grande sentita di
guerra, per far partire lo re Carlo Italia. con

--------

2 -Dicesi Sentir frutto = Ricavar vantaggio. V. Frutto, 4. (N)


no-lDicesi Sentire molto avanti in alcuna cosa e vale intenderla
Sanrrrar, Senti-tamn-te. Av. Cautamente, Accortamente, Lat.
bene. Penetrari molto a fondo. Avanti, 5. o.
23 - Dicesi Sentire molto di s e vale vere grande opinione di s.
caute.gr.ga,
zibala. Andr. 7. Parlante con baldanza,
Guicc Storton.fcc. 52 (ediz. 89) ll quale, come sentiva molto

ma non ben sentitamente,

discretamente

n
di s medesimo, giudicava conveniente che quello sno appetito ... . Sanrro, Sen-tito. Add. m. da Sentire Compreso con l'organo dal
anteposto
fosse
ad ogni altro bench giustissimo rispetto, (ie)
cumano. Lat.auditus. Gr.ovo.
24 - Dicesi Sentir obbligo , gratitudine cc e vale Cedersi obbligato. a - Riconosciuto. Dant. Par. 7. Tale era io, e tale era sentito
Benv. Cell. Oref 43. Non prima hanno ricevuto benefizio, che in
E da Beatrice e dalla santa lampa. Che pria per me avea mutato i
cambio di sentirme obbligo al beneficatore ec. (V)
to. Da Cacciaguida.) (N)
25-*Dicesi Sentire o Sentirsi pena = Penare , Soffir male o do
3T. 433. 3. Caduta m' la reuna
lore
Pena , . 8. (N)
peri, nello sentito(cos legge il Vocabol, alla voce Reuma, ec) (B)
a - E Senti pena talora vale Esser posto alla tortura. Pe 4 - Accorto, Cauto , Giudizioso. La cautus prudens Griz,
na,
18, 2. (N)
por.cron. tel. 5. Il detto Tommaso era molto subito e nuovo
26-Dicesi Sentire per alcuno o con alcuno e vale Favorirlo col pro
pesce, quantoch fosse bene savio e sentito poi Bocc. nov. 69.
prio sentimento, o Accomunare il proprio al sentimento di lui, o
3. sia con la malaventura, se tu m'hai persi poco sentita che
Seguitarne la credenza, la parte. Cron. Vell ao. Intervenne che i

popolo si senti col detto Messer Piero Borghese, Fior. goFac


cendo forza il re Agilulfo di dare a quella Chiesa un vescovo della
setla Arriana, con la quale e sentiva. (Cio, la quale egli seguita
va , la cui credenza teneva)(V) Car. En. n. 733. E chi periurno
Sentendo e chi per Drance, avean tra loro. Vari bisbigli. (M) car.

Lettined 3 a 2. Io non so perch monsignor illustr. e vi pos


ch'egli dice, e per falso quello che noi proviamo. (Pe)

siate sentire con l'avversario, se non presupponete per vero quello


4o Come Catilina fu giudicato per mimico, e come molta gente era
in Roma che sentia per lui. (Pr) Car Lett. ined. n. 78. Tanto che
fino a ora sentono con noi in questo articolo, ( Cio, sono del me

se io volessi attendere a queste tristezze, che tu di che vedevi, io


le venissi a fare dinanzi agli occhi tuoi. M.
9. 52. Il quale fu
messer cappo da Narni, uomo d'arme valoroso, e sentito assai
Borgh. A. Fam. 5. Mand fuore un Discorso sopra l'ammo
nire, molto grave e sentito. Dep. Decam. 33. Il Mannelli, che fu
tanto sentito, vigilante in simili casi, non ne fa romore(''u tanto
dilicato e vigilante.) (V
5lo, detto di parole o simili Franc,
Barb. 294. . Ma in penna non ti lasso Cotal sentito passo Bocc.
nov. oo. Imposto silenzio a quegli che il sentito molto di Guido
lodavano, incominci cc, Dep.Decam.45, oltre al sentito giu
dizio di cosi pratichi, e tanto intendenti. (V)
Serrone, sentire. Sm. Impressione in generale che gli oggetti ester
ni eccitano negli organi sensori; Senso, sentimento. (Odore)
-

desimo nostro parere) (N)


Dicesi Sentir rumore di alcuna cosa e valesserne rimpro
27 -

erato. Car. Lettineda.ga. E il Sala resta quieto a quanto v. S.


reo Bele.prolomi.,5. Cadde in terra come morto, e cosi stette
Rev. comanda, ancora che dubiti che sia per sentirne rumore. (N)
tre di e tre notti senza alcuno sentore o movimento. (V) (N)
a -Ed in altro significato. . Rumore, 7. (N)
2 - In particolare si riferisce principalmente all'udito e vale Stre
28 - Dicesi Sentir grado e vale Aver gratitudine, Restare obbliga
pito, Romore. Lat. strepitus.Gr.
Bocc.nov, 69.6.1 vini
to
Grado, S. 8. (N)
vi furono ottimi e preziosi, e l'ordine bello e laudevole molto,
29 - Dicesi Seutirvizio o simili e vale Aver del vizioso ec. Franc,

senza alcun sentore e senza noja.


Barb. Ancorvizio sentire detto quel che ec (V)
tonae Far sentore=Farromore.
Fare sentore.
3o - I Dicesi Far sentire alcuna cosa ad alcuno e vale Fargli inten 3 - indizio o Avviso di qualche
cosa ti accaduta o che sia per acca
conoscere
quella tal cosa.
dere,
Fare sentire. Bocc.go. f .
dere, avuto quasi di nascoso o non ben certo. Lat. rumor, indicium,

Senza farne alcuna cosa sentire a giovani, si misero in via Eg. 3.


no. Senza altro farne ad alcuna persona sentire, la seguente mat
tina ad andar verso il diserto di Tebaida, nascosamente tutta sola si

Gr. 4, 2. M. . 7.64. Avendo alcun sentore, che sanza


sua saputa l'antico amico del capitano ec. trattava alcuno accordo
col Legato ec., il fece prendere ir. Trin. 3.3. Se egli avviene

mise. E g. 5. n. 5. Fattolo sentire a Giannole, compose con lui,


che Alessandro ne abbia sentore. Cirff. Calv. 3. 98. Avendo avuto
che quando un certo cenno facesse, egli venisse. E' appresso : La
sentore e notizia che in Tunisi bandito torniamento. Parch.Stor.
fante d'altra parte niente di questo sappiendo, fece sentire a Min
4. on. Avendo il Marchese cc. avuto prima sentore, e poi certez
ghilino, che Giacomino non vi cenava. (V)
za, checc.
3 - Sentirsi vale talora Risentirsi, Destarsi. Lat.expergisci, exper 4 Intelligenza, ma in questo senso antiquato Guit3 7: Vi
gefieri.Gropca. Bocc. nov. 4o. tit. Questi si sente preso domando che sia brunito lo mio rugginoso sentore della questione
per ladro. E nov. 6. 6. Tirato lo spago, come usato era, Arriguc
di sotto. (V)
cio si sentio Bocc. g. on. o. Chi allora l'avesse punto, non si 5 - Riferito all'odorato e vale Odore. Lat. odor-Gra- Alam,
-

sarebbe sentito. (V)


EFar sentire alcuno = Farlo risentire, Farlo tornare in
-

col. 3 59, il dorato color che lunge splende, E'l soave sentor

che largo sparge , la sua maturit palese fanno


sentimento. Danti.Nov. 27. Ed appressarsi per fargli sentire. (V) 6
Dicesi Mettersi in sentore, e vale Mettersi a indagare, a spia
32 - E per Accorgersi, nel sign,
81 Bocc.nov, 65.5, Ed essa
re. M. lib. 8. cap. g. Perch mettendosi pi innanzi in settore
tanto pi impazientemente sosteneva questa noja, quanto meno si sen
intese, come il Proposto co' suoi consiglieri erano stati morti dal
tiva nocente,oo Fr. Giord. a. 8. Tu se' tenuto di confessarti inconta
popolo. (V)
mente che tu ti senti in peccato mortale. Fior... Franc. g6. Avea 7 - Dicesi
Stare in sentore e vale. Stare aspettando con attenzione
-

tanta allegrezza per la salute dell'anima, che della morte del corpo
non si sentia niente. (V)

qualunque notizia. Lat. animum attendere. Grox


o..
7. 3o, no. Tutti i Fiorentini si ammiraro, onde ci fosse av

33 - Dicesi Sentirsi a giuoco, cio Libero per l'aria come gli uc


venuto, e tutti stavano in sentore
celli. . A giuoco, 5. (N)
Senza,
senza, Preposizione separativa che per lo pi si unisce al quar
34 Dicesi Sentirsi in podere e vale Sentirsi in forze. V. Pode
to caso. Scrivesi inuero nelle prose comunemente eziando innanzi a
---------

resm.,

2 (N)

35 Sentirsi schivo e vale Aver riprezzo... Schivo m.,


2. (Pe)
Dicesi Sentirsi d'alcuna cosa o simili e viale Avere occasione di

ricordarsene, per danno o dispiacere ricevutone. Stor. Eur. 5.

2.

E sentironsi tanto di questa rotta, che lungamente stettero a casa.


3-Dicesi Sentirsi grave e vale Essere gravemente ammalato.
Grave add, Sag, a (N)
38 - Dicesi Sentirsi o Sentir di s e vale Aver senso. Lat, sentire,
sensu praeditumesse. Gr, allora, l'ass. 247. Santo Bernardo

vocale, san, sanza, sensa, sin. Lat. sine, absque. Gre(la


franc. an, in isp. san ed avanti le vocali sans, in provenz senzo,
dal celt, gall. cinneal mancanza. Nella stessa lingua san disciogliere,
liberare, esentare. Il Bullet ha pure sens per senza ignoro su qual on
damento, in ar, scezzan e sizzan separato)Dant.Par 5.4a-Che
non fa scienza, Senza lo ritenere, avere inteso. E rima. Canzon ,
tu vedi ben come sottile. Quel filo a cui satin la mia speranza,

E quel che senza questa donna io possoo Bocc. introd. E non es


sendo n serviti , natati d'alcuna cosa, quasi senza alcuna reden
zione tutti morivano. (Cin)

256

SEPARANTE

SENZA

da' poeti alla fine del verso, appoggiandolo al no


me ch' nel principio del vers seguente. Per pa sanz. 4o. Ma
io, lasso, che senza Lei n vita mortal, n me stess'amo, Piangen
a -* E

do la richiamo. Ar. Fur. 3. 35. Non potendo prestargli ajuto senza


Molto tesor, ne chieder a Fiorenza. Cas. canz. 4. Come non sia

valor, ''altri nol segna Di gemme e d'ostro, o come virt, senza


Alcun fregio, per s sia manca e vile. (Cin)

del pesce d'Arno fritto senza pi. E nov.ag. Avea un suo figliuolo
piccolo senza pi. E nov. 8. Essendosi morta la donna di Gual
tieri ed a lui un figliuol maschio ed una femmina piccoli fanciulli
rimasi di lei senza pi. E nov. 69. 9. Ricordatevi che una volta,
senza pi , suole avvenire che la fortuna si fa altrui incontro col
viso lieto. (Cio, e non pi, una volta sola.) (N)
a - Senza pi t vale anche Tosto, Senza indugio, Senza frap
por dimora, Speditamente. Lat. continuo, extemplo, statim.1 Boce.

2 - Unito ancora col secondo caso, o col segno di esso. V.Sanza,


. (Cin) Bocc. Teseid. Perch non m'era la prigion men ria ,
introd. 59. Le vivande dilicatamente fatte vennero, e finissimi vini
'otendo alcuna volta te vedere, Ch'avere il mondo tutto in mia ba fur presti, e senza pi chetamente gli tre famigliari servirore le ta
vole. Cecch.Assiuol. 5. 2. Conferii il tutto col mio Giorgetto cc.,
lia Senza di te cui, pi che me stesso, amo. (N)
e senza pi mi stavo travestito a uso di serva ec., aspettando ec.(V)
3 - (Talora seguito dall'infinito. V. Sanza, S. 5.1 Bocc. nov.56.
- Senza dal nostro proposito deviare. Fior. s. Franc. a. Ca 24 - Dicesi Senza quasi in senso di Anzi certamente, o di Senza
dendo il frate . . . si raccomand a Santo Francesco : ed egli pren
niun dubbio. V. Quasi, 5. 3. (N)
dendolo lo pos gi in su li sassi, senza fargli avere nessuna per 25 -"Dicesi Senza ragione e vale Ingiustamente. V. Ragione, 5 65 (N)
26 - * Dicesi Senza rifitto e vale Senza replicare, Senza tardare,
cosa (Cio, non lasciandogli avere.) (v)
V. Rifitto, 5. . (N)
- " Talora si un ancor col gerundio. Bocc. Lab. 74. Senza al

suo o al mio onore avendo riguardo, cos la sua dimestichezza usa 27 - * Dicesi Senza rimedio, Senza redenzione, e scambiansi l'uno
per l'altro. Buon. Tanc. 5. 5. Pietro ito in prigion senza rime
va , come ec. (Cin)

5 - Talora fu accordato col participio.1Bocc.nov. 5. 5. Mise mano


in altre novelle, e quella che cominciata avea, e mal seguita, senza
finita lasci stare.

6 - * Talora si rifer al nome antecedente. Bocc. Teseid. 4. 67.


Quando con arme, e quando senza, gire Pentheo usava. Ar. Fur.
4- 5. Questo volgo, per dir quel ch'io vo dire, Ch' altro non
riverisce che ricchezza, N vede cosa al mondo che pi ammire, E
senza, nulla cura e nulla apprezza. E'
9. no. Colson dell' erbe

con

radici e senza. (Cin)

dio. E' Salvin. Annot. ivi: Senza redenzione. In ispagnuolo redemir


vale Redimere, che uno mal tradusse rimediare. Cos in un certo
modo scambiando, Senza redenzione lo stesso che Senza rimedio.

O pure venuto dal Nulla est redemptio. (N)


28 - Dicesi Fare senza assolutamente o Far senza alcuna cosa e vale

Vivere, Operare senza quella cotal cosa di cui s'intende. VFare


senza. (A) Bern. rim. cap. Piva. Ma vo' che sempre abbian buona

, Se possibil, acciocch siam pi grati I Piffer, bench an


che potria far senza. (Cin)
* E Fare senza rispetto di alcuna cosa = Senza avervi ri

- " Talora rimase sottinteso nel costrutto invece di replicarsi. V.


guardo. V. Fare senza, 5. a. (N)
- Talora vale Oltre, cio Non contando quella tal cosa. V. Sanza 29 Dicesi Star senza di alcuna cosa e vale Rimanerne privo.Ar.
Fur. 2o. a. Se il mondo n' gran tempo stato senza, Non per scm
.3.1 Lat. praeter. Dant. If 3. 4. (E venimmo ad Anteo, che
cn cinqu'alle, Senza la testa , uscia fuor della grotta. Bocc. nov. pre il mal influsso dura.(P)
co. 9. Aveva de' fiorini pi di millantanove, senza quelli che egli 3o Dicesi Essere senza propio, e vale essersi spropiato, Aver dato
aveva a dare altrui.
tutto e Non aver pi alcuna cosa del suo. V. Propio sm., 5 , a. (N)
9 - Talora si adoper altres per escludere, in senso di Eccetto o 31 * Dicesi Trovarsi senza e vale Rimaner privo. Car. Lett. tam.
inile. Bocc. g3. n. 8. Monsignore, veramente mi piace, che voi mi l. ,f 83. (Ediz. Ald.) Non ne date intenzione all'amico, n voi
Sanza, S. 5. (Cin)

nitiate, ma io voglio un marito tale, quale io vi domander, senza

ve la promettete, perch non vi trovaste senza. (P)

dovervi domandare alcun de' vostri figliuoli, o della casa reale.(Cin) 32 - (Bot.) Corolla senza barba. V. Imberbe , 5. a. Foglie scnza

so. n. 8. Io ho assai con una colpa offesi gl' Iddi, uccidendo


colui , il quale i tuoi sergenti questa mattina morto trovarono, senza

barba, senza gambo , senza nodi, ec. P. Afillo , Sessile. Foglie

aenza vene, Quelle che non sono venose, cio che mancano di vene.

Piante senza radice , senza scapo. P. Arrizo e Scapo. Pericarpio


volere ora con la morte d'un altro innocente offendergli. (V)
o - Dicesi Senz'altro, posto avverb. e vale. Certamente, Senza dub senza valvole. V. Evalve nel supplimento. (O)
bio, Assolutamente. Lat. sane, proculdobio. Gr.aron, draudAws. 33 * (Mus)Senza: Questa parola posta innanzi a Ritornelli, Stru
Malm. 7. 2. Questo ha'l vantaggio, al mio parer, senz' altro.
menti, Sordini ec. serve ad indicare che non sen dee far uso. Ne'

11 - Dicesi Senza appello, posto avverb. e viale Inappellabilmente,


e per estens. Indubitatamente.

pezzi di musica di chiesa scrivesi Senza organo ed abbreviatamente

. Appello , S 2. (Pe)

S. O. per dinotare che l'organo, e ordinarimente anco il contrab


12 - Dicesi Senza che, che anche scrive senzach, e vale Oltre
basso , si tacciono, e l'accompagnamento si eseguo da' violoncelli.(L)
che. Lat. praeterquamquod.Gr. x 3r. Bocc. nov. 5. 4. Senza Senziente, Sen-zi-n-te. Add. com. Ch' dotato di senso; altrimenti
ch egli pessimamente, secondo le qualit delle persone, e gli atti Sentente. Cocch. Lez. Questa materia in generale senziente, viva e

che accadevano, proffereva. E nov. 6o. 7 Senzach egli ha alcune


6. Senza che l'altre virt hanno mestiero di pi arredi, i quali man
cando, esse nulla o poco adoperano. E . Senza che mostra che
altre taccherelle con queste, che si taccion per lo migliore. Galat.

il convito non sia abbondevole d'intromessi. Bocc. g. 8. n.7. E fu

ai lungo l'aspettare, senza che fresco le faceva troppo pi che vo


luto non avrebbe , ch'ella vide l'aurora apparire. (din)
- Ed usato eziandio in forza di negare o di escludere. Bocc.
nov 16. 5. Senzach alcuno, o marinajo o altri, se ne accorgesse,
una galea di corsari sopravvenne. E nov. g8. 3. Lungo e amo
roso piacere prese di lei, senzach ella o altri mai s'accorgesse che
altri, che Gisippo , giacesse con lei. Petr. son. 74. Basti dunque il
desio , senza ch' io dica.
13 - " Dicesi Senza colpo di spada, Senza ferir colpo e vale Senza
combattere, Senza far uso dell' armi. V. Spada. G V. 3. 7. Il re
Carlo e sua oste erano presi e morti senza colpo di spada. (N)
14 -Dicesi Senza dimora o dimoro e vale Tosto, V. limoro, S. .

pensante , e quest'anima nostra divisa in molecule, non merita se

ria risposta. (A) S. Ag. C. D. n. 28. Ancora se noi fossimo ar


ri , non poteremmo amare alcuna cosa con movimento senziente;
nondimeno ec. E 3. 2. Pu parere maraviglioso come il corpo si
dica essere ucciso per quella, per la quale non essa anima abban
dona il corpo, ma l'anima senziente nondimeno tormentata. (B

Senzione, * Sen-zi-6-ne. Sf. V. A. . e di Esenzione. Stor. Semif


83. Funne ec. brivilegiato di Cavaliere a sperone d oro , e Conte
Palatino cc. e ottennene carta di senzione per esso Otto cc. (V)
Srona. (Geog) Se--da. Citt del Giappone. (G)
Szocu.*(St.Mod.) Se-ogn. Add. e sm. Titolo che ha il generale del
l'esercito il quale e nel Giappone l'imperatore di fatto, mentre il Daio
l'imperatore di dritto, ma solo di nome e in apparenza. (O)
Seon , S-on. N. pr. m. Lat. Schon. (Dall' ebr. sciaonsuono.) (B)
Sconi. * (Geog.) Se-6-ni. Trib indiana della Nuova Granata. (G)
Soa , * S-or. N. pr.. m. Lat. Seor, (In ebr. tsehhor da tsahh puro,
candido , lucido.) (B)

Benb. Pros. 3. 2o. Al qual il Magnifico rispose senza dimora che Seonino , * Se-o-ri-mo. N. pr, m. Lat. Seorim. (In ebr. sceghuorim,
da sceghuarim porte.) (B)
volentieri. (V)
15 - Dicesi Senza dubbio e vale Certamente, Sicuramente. ( V. Srpa. * (Zool.) S-pa. Sf Specie di lucertola, detta anche Lucertola
Per certo) Cecch. (O) Lab. 48. Se tu se' nella prigione eterna, sen calcidica, che trovasi nella Libia ed in Cipro, solita per la pi
za dubbio pi dura dimora credo che vi sia, che qui non . (N)
parte starsi fra sassi. Lo stesso che Sepe, V. (A)
6 - * Dicesi Senza fallo e vale Ifallibilmente, V. Fallo, S.o. (V. Spavola. (Zool) Sc-pa-ju-la. tSf) Soria d'uccello t mentovato dal
Per certo.) (A)
Pulci nel suo Morgante, e forse cos detto dallo star fra le siepi;
17 Dicesi Senza fine e vale Infinitamente. P. Fine sm. Sao. (Cin)
onde probabilmente lo stesso che il Re di siepe. Morg. 4. 58,

Cas. Lett. 23. Come quella, ch' scnza fine, e che non inganna
mai le speranze de i suoi servidori. (N)

Avelia e capitorza e sepajuola.

Srpate, Se-p-le. Sm. V, A. V. e d'Sicpe, Pecorg, 9 nov. a. Essendo


18 * Dicesi Senza manco , Senza manco nessuno e vale Immanca
ordinate e fatte le schiere dall'una parte e dall'altra, venuti innanzi
bilmente, Infallibilmente. P. Manco , S. 2. (N)
gli spianatori tagliando sepali e arbori, e ricmpiendo fosse
19- * Dicesi Senza mezzo e vale 1mmediatamente. V. Mezzo avv., Sepato. (Bot) S-palo. Sm, Le foglioline che separate fra se costi
tuiscono il calice chiamansi Sepali, e vengon dette ancora Foglie
5. 9. (Cin)
2o - Dicesi Senza misura e valeSmisuratamente. V. Misura, 5. 6. (A) calicine, (O) (N)
2i - Dicesi Senza modo, posto avverb. e vale Smisuratamente, Fuor SerAaAate, Se-pa-r-bi-le. Add. com. Atto a potersi separare. Lat.
separabilis. Gr. xapurrds. Varch.lez. a 45,
di modo, Lat, extra modum, immodice. Bocc. nov. 25.2. Uomo molto
dellese
ricco e savio, ed avveduto per altro, ma avarissimo senza modo.
e di quelle che non si possono separare, Bartol. Ghiacc,
22 - * Dicesi Senza niego e vale Affermativamente, Senza negazio
3. Conciosiecosa che da qualunque moto si dia, mai non sia sepa
rabile ogni velocit. (N)
ne. P. Niego , S. 5. (N)
a E Senza alcun niego = Senza dubbio, Senza contrasto Seranamento, Se-pa-ra-unn-to, tSm. Lo stesso che Separazione, V.
Put. Crist. D. Desideriamo adunque noi questo separamento de
n opposizione.
Niego, 56. (N)
3 Diaesi Senza pi, posto avverb. e vale Solamente , Senz'altra corpo nostro ec. Ed in questo mezzo, mentrech noi peuiamo ad
compagnia , Senz'altro. P. Pi , 5. 2 , e P. Sanza, S. 4.1 Lat. avere questo separamcuto, stiamo morti al mondo. Dav, Scism,9,
solum , dumtaxat. Gr. adow. Bocc. nov.13.2o. L'abate con gli Avvertissero molto e molto quanti mali questo separamento appor
due cavalieri, e con Alessandro senza pi , entrarono al Papa. E terbloc.
nov. 88. 4. Primaieramente ebbero del cece e della sorra, e appresso Stratante, Separn-tc. Irrt. di Separare. Che separa. (V. sepa
-

SEPARANZA

257

SEPOLCRO

ratorio.) Lat. segregans, separans. Gr. ampl. Piv. Dir.Arn.7.

: Speie di ueerola, il cui dorso e vergolato di color bronzino.

Quanto le case ec. co' lor piani terreni scendano sotto 'l piano de' Qin ar: zabb spezie di lucerta di Arabia o di Libia) Salvin. Nic.
predetti lastrichi, separantile da Arno.
Ter. E ancor la sepe, All'umili lucerte somigliante, schiferai. (A)
saaaanza, Se-pa-rn-za. Sf] V. A. V. e di''Separamento , Sepa SzpeDoomsi.
Se-pe-do-g-ne-si. Sf. V. G. Lat. sepedogene
razione. Fr. Jae. T. 3. 4. 6. Giunta m' la coltellata Di s
grande separanza.

- (Da epedon putredine, e questo da sepo io corrompo, e ge


nei nascita) Sviluppo della putrescenza o del carattere putrido

Saraaar, Se-pa-r-re. Att. Disgiugnere , Spartire, Disunire; (altri


nelle malattie. -, Sepedonogenesi, sin. (Aq)
menti Disgregare , Sceverare, Dividere , Scompagnare , Partire , Serenon. (Zool) Se-pe-d-ne. Sm. V. G. Lat. sepedon. (Da sepo
Spajare, Dispajare, Sequestrare, Segregare, Spiccare , Smembrare,
io imputridisco.) Genere d'insetti dell'ordine de'ditteri, della fir
Tagliare , Risecare cc. Dicesi Separare cautamente, diligentemente,
miglia degli atericeri, e della trib de' muscidei, stabilito da La
a forza, violentemente cc. -, Disseparare, sin..] Lat. separare, se treille , i quali frequentano le paludi, la cui aria infetta di pu
gregare, abalienare. Gr. Baxapiu. (Separare, secondo i pi, da se
tride emanazioni. Hanno le antenne pi lunghe della testa inserita
erseorsim separatamente, e parare apparechiare. Altri forse dal
pra una prominenza, col secondo articolo molto allungato e cilin
ebr. paras o parats dividere. In ar. sef separare. In ebr. tsafar drico. (Aq) (N)
discedere.) Bocc. nov. 36. 5. Acciocch niuna cagione mai, se non Spoonio. (Bot) Se-pednio. Sm. V. G. sepedonium. (Da sepe
morte, potesse questo lor dilettevole amor separare, marito e mo
don putredine) Genere di piante criuogame, della famiglia dei funghi,
glie segretamente divennero. E nov. 98. 4. Una amicizia si grande
e della sezione delle mucidinee, stabilito da Link colturedo myco
me nacque tra loro , che mai poi da altro caso che da morte non
phyla di Persoon, e colla aegerita crustacea di Decandolle; la prima
fu separata.
cresce, particolarmente sopra i boleti che entrano in putrefazione, la
- .-. E n. pass. Bocc. nov. 6o. 2. Oggi io non intendo di volere da
seconda copre di rosso la crosta e le fessure del formaggio. (Aq)(N)
quella materia separarmi, della qual voi tutte avete assai acconciamente SPDomocassi. * (Med.) Se-pe-do-no-g-ne-si. Sf. V. G. Lo stesso
parlato. Sagg. nat. esp. 34. Rompendo quel velo sottilissimo che la
che Sepedogenesi, V. (Aq)
circonda, verr a liberarsi e interamente separarsi dall'acqua.
Serrun, * Sepelli-re. Att. V. e di Seppellire. Bartol. Uom. lett. pag.
gapaaaramentre, Se-pa-ra-ta-mn-te. Avv. Con separazione , ( Distin
a. Indi sepellire sotterra gli Elisi e mettergli presso all'Inferno.(N)
-

tamente, Sceveratamente, Spartitamente ec. -, Separativamente ,

in.1 Lat. separatin , distinctin, seorsim. Gr. xpis. Cr. 6. 2. 8.


Possonsi accomodevolmente seminar l'erbe separatamente e mescola
amentc. Bemb. Stor. 5. 58. Conveniva scparatamente mandar de
mari e all'arnata e all' esercito di terra. Ar. Sat. 2. Se separata

mente cucuinarme Vorr nastro Pasquino una o due volte, (

Sarro, Se-pel-li-to. Add m. da Sepellire.VA. V. e di Seppellto.


MorS. Greg 6. 25. Per l'una vita (attiva) e per l'altra (la contem
plativa ) si pu dire che l'anima sia nascosa e sepellita dalle con
cupiscenze carnali. (V)

SPzriva. * (Geog) Se-pe-ti-va, Sipotuba. Fiume del Brasile. (G)


Sea. * (Zool.) S-pi-a Sf: vi e d'Seppia. (O) (N)

o sci mi fai 'l viso dell'arme. (B)

SPA. (Geog.) Antica montagna d'Arcadia. (Mit)


sana rivaenz , Sc-pa-ra-ti-va-mn-tc. Avv. Lo stesso che Separata Searzurrior. * (Zool) Sc-pia te--ti-de. Sf: V. G. Lat. sepiateuthis.
mente , V. Bellin. Disc. 3. Abbia una cordicella distinta e sepa ( Da sepia seppia , e tevthis loll ginc , totano. ) Nome proposto da
rativamente da tutte l'altre. (Min)
Blainville per indicare un divisione di molluschi del genere Lo
saraa, rivo, Sc-pa-ra-ti-vo. Add. m. Che separa. (P'. Separatorio.) Lat. ligo di Lamark, nella quale vengono comprese le specie che pre
separans, segregans. Gr. zxpiro, Baxai3 .
sentano alcuna somiglianza colla seppia, e che hanno una natatoja
garo, Sc-pa-ra-to. Add. m. da Separare. [Disgiunto, Diviso. Lat.
laterale in tutta la lunghezza del loro sacco. (Aq)
scparatus. Gr. xpo 9si. Bocc. nov. 4f. 4. Trov per ventura al Spinio. (Zool.) Se-pi-di-o. Sm. V.G. Lat. sepilium. (Dim. di sepia
uanto separata dall' altre navi una navicella di pescatori. E Vit.
seppia.) Genere
dell'ordine de' coleotteri , della sezione
ant. aa4. Con assiduo studio pervenne a conoscere della divina degli eteromeri, ed'insetti
della famiglia de' melastomi, stabilito da Fabri
essenzia e delle altrc separate intelligcnzie quello che per umano in eno, i qaali in piccolo rassomigliano la Sepiola di Linneo. Il terzo
gegno qui se ne pu comprendere. M. V. 2. 3a. quali bene ar articolo delle l ro antenne assai pi lungo di quello che segue,
il decimo quasi in forma di trottola e
ovoidale. Il corsa
mati, separati dall' altra gente , con le scale a ci diputate ec. si
dirizzarono verso quella parte della terra, ove l'ombra gli copriva.
letto allungato in mezzo a' suoi lati. (Aq) (N)
- - - Distinto, Diverso. vegr. Fior. Art. Guerr. proeni. Per es Senzroaa. * (Zool.) Sr-pi--fo-ra. Sf V G. Lat. se piephora. ( Da

aere gli ordini militari al tutto corrotti e di gran lunga dagli an

sepia inchiostro, e phero io porto.) Nome dall' ordine secondo pro

tichi modi separati. (N)


saraaaronr, Scpa-ra tre. Verb. m. di Separare. Che separa. Vallisn.
. 476. Berg. (Min)

posto da Grar nella sua clasificazione de' molluschi, il quale co


tiene soltanto due generi, cio la Sepiola e la Sepia , e cos deno
minato dall' inchiostro che fanno le specie che lo compongono.(Aq)

seraronno, Se-pa ra-t-ri-o. Add. m. Separativo. Lat. separana. Gr. Spozz. (Zool.) Se-pi-i-d-e. Sf pl. V. G. Lat. spideae.(Da e
3apizor. Red. Cons. . 22o. Suppongo in primo luogo, che nel pia seppia.) Leach sotto questa denominazione propose lo stabilimento
fegato ec., come glandula separatoria della bile, non si separi be di una famiglia di molluschi, la quale avrebbe per tipo il genere
ae essa bilc dal sangne. E a 24f. Fa di mestiere proccurar che il fe
Sepia. -, Sepidene , sin. (Aq)
gato, come glandula separatoria , separi perfettamente la bile dal Spubese. (Zool.) Se-pi-i-dne. Sf. V. G. Lat. sepidemac. V. e di
-

angne, ec. Del Pap. Cons. Onde le glandulc separatorie de' sud Scpidee. (Aq)
dttii escrementi che sono di nervi ricchissime, restano anch'elleno S parz, * Se-pi-n-te. Add. pr. com. Di Sepino. (N)
convulse- (A)

Sepino. (Gcog) Se-pino, Supino. Lat. Saepinum. Citt del Regno


-

Separatorio diff. da Separativo e da Separante. Separatorio si di Napoli nella provincia di Molise. (G)
gnifica Ci che scrve o destinato a separare ; Sepau ativo Ci che Spina. * (Geog) Se-pi-ra. Lat. Sepyra. Antica citt della cilicia.(G)
(St. Nat.) Se-pi-te. Sf VG. Lat. sepites. (V. Sepidemie...)
ha la potenza o la virt di separare , Separante Ci che separa. E Serre.
Specie di verme confuso dagli antichi tra i pesci. Corpo pietrifi
per, dicesi Andito separatorio degli appartamenti, Vento separativo
cato
a
cui Aldovrando impose questo nome , perch gli parve scor
delle nebbie , Linea separante due piani. Laonde questi tre voca
gervi qualche somiglianza coll' osso della seppia. (Aq)
boli differiscono nelle particolari loro mozioni. Ma perch lo stesso Splasia.
(Arche.) Se-pl-si-a. Sf. Lat. seplasia. Nome d' un' arm
soggetto pu assumerle tutte e tre , come per esempio Glandula e
tica piazza di Capua dov'erano le botteghe de' profumteri i perci
parante, cio che scpara la bile , Glandula separatoria cio che
erve a separare la bile , Glandula separativa della bile , cio che detti anche Seplasii o Seplasiari. (Mit)
ha la virt di separarla, avvenne che taluni considerassero i detti Sepocale, Se-pol-cr-le. Add. com. Di sepolcro.-, Sepulcrale,
Lat. sepulcralis. Gr. irraouds. Red. Lett. Occh. N mai ignoto
aggiunti come sinonimi e che gli applicassero senza riguardo alle
il faber ocularius et oculariarius de'marmi sepolcraliculiari nozioni di ciaschcduino.
sanarnicz, Se-pa-ratrice. Veb. f di Separare. Che separa. Dardi Sepocaal. * (St. Eccl.) Sc-pol-cr-li. Sorta di eretici, i quali nega
vano la discesa di G. C. all' inferno. (Ber)
emb. Plat. 7., Vallian. 2.476. Berg. (Min) .
saranantona, Sc-pa-razi6-ne- Sf) Il separare; Disgiugnimento; tal Sepolcaro , Se-pol-crto. Sm. Luogo dove si trovano molti antichi
trimenti Sceveramento, Scernimento.l-, Sparanza, Separamento, sin. sepolcri. (V. Sepolcro.) Lam. Lez. Ant. Molto pi le persuade l'e
sistenza de' sepolcreti cimiteri, i quali erano oltre Arno. P. ap
(v. Precisione) Lat.scparatio, dissolutio,divisio. Gr.ipos, davcs presso:
lapide e iscrizioni sepolcrali vi furono trovate romane
piends. Capr.Bott. 3. Conciossiach dalla mia separazione nasce e grecheMolte
di anticoSm
sepolcreto
cimitero. (A)
be la morte tua. E .22. Di grazia ricordati di quello che ti dissi. Sepocaino,, segno
Se-pol-cri-no.
dim. dioSepolcro.
Per lo pi dicesi
a. Di che? G.Che di questa separazione, che tu vuoi fare da me, non
nelle belle arti di Figura in piccolo rappresentante un sepolcro.(A)
nascesse la morte mia. Sagg. nat. ep. 5o. Questa separazione
Srrotcao,
-

non cominciava se non dopo che l'acqua avea cominciato a pigliare


ilardite
freddo
gagliardo
Redniel
Diz. di A.
Pasta. Separazioni
troppo
di quelle
particelle
componenti
i fluidi bianchi
e rossi che con
tuo circolo corrono e ricorrono per li canali del corpo). (N)
cr

pe a morte. Vit. SS. Pad. 4. 56 Annunzia

lro quello chai

duto, acciocch da loro si parta ogni risia della mia

ione. (E l'anima di san Girolamo , che parla

para

in visione al vesco

rillo.) (V

vo

di letto e del toro , La divisione di letto

___

Sepolcro. Sm. Luogo dove si seppelliscono i morti 5 ar

menti Avello, Sepoltura , Tomba, Fossa, Monumento , Mausoleo,

Arca, Tumulo, Urna ec. Il Sepolcro angusto, basso, cieco, cipo


famoso, funesto, glorioso, magnifico, ornato , profondo, unite

vite cc.-, Sepulcro, sin. i Lat sepulcrum. Gr. ritos. (Sepulcri


e sepetio, da spio io assiepo, circondo.) Petr. conz. 39- 4. E temo
ch'un sepolcro ambeduo chiuda. Bocc. nov. 3.32. Onorevolmente
amenduni in un medesimo sepolcro gli fe' seppellire. Franc- Sacch
nov. aag. Volle il suo consiglio, donde ne potesse aver uno, che n

detto sepolcro gli facesse. Vit. S. Gio. Bat. 257. Fcciono fare il
fra marito e moglie. Fag. Com. Ma se questo sar, Signora mia, sepolcro bellissimo,
e portarono questo venerabile corpo al sepolcro
atentcr la separazione del toro (A)
e misonlo entro. Innanzi che 'l sepolcro si richiudesse, i discepoli
szool)
se-pe.
Sost.
com.
V.
.
La
sepDasepio
cor
vo Tass. Ger. . . Che il gran sepolcro liber di
rompo, putrefaccio) Genere di rettili innocui dell ordina de'sauri
(N)
(lucertole) che per la loro conformazione, somigliando il sepe (spe a -risto.
Per eccellenza Sepolcro detto assolutamente s'intende quello di
ed etola, il cui morso dagli antichi fu creduto mortale); Ges
Cristo. Lat. sanctum sepulcrum. Gr. 3 dye; ros. Bocc. no'
ne hanno tratto cotal nome. -, Sepa, sin (Aq) (N)

SEPULCRO
SEPOLTO
67. a. Li quali tornati erano dal sepolcro. Pan- Par. 24. 26. Sic 3 - N. ass. efs. Immergersi. Fr. As. aa7. In cosi profondo sonno

o 58

ci tu vincesti verlo sepolcro pi giovani piedi. Franc. Sacch. Op.


div. oo. Im

a san Jacopo, ec.

te

si seppelli , che egli, non altrimenti che se morto fusse, s' espose

a ricevere tutti gli oltraggi del mondo. (V) (B)


SappELLrto, Sep-pel-li-to. Add. m. da Seppellire. Riposto sotto terra,
Sepolto. - , Sepellito, sin..] Lat. sepultus , tumulatus. Gr. rxis.
comune, quello

onendo a chi ha fatta la ingiuria, vada cc, chi al Se

- Dicesi Senolcro onorario o voto , II

---

- -

--

per s e per la famig ta; crcditario


ulo
che il testatore ordinava per s e pe'suoi eredi, o che
stato per diritto di eredit ; - privato o singolare, quello c ti
cuno facea costruire per s solo dove
di seppellire

3 che

Dial. S. Greg. Incontinente che fu giunto a quel luogo, dove era


seppellito quel prete, fu staggito per virt di Dio, e non si pot
muovere. Buon. Fier. 4 5. 3. Un altro maschio, seppellita quella,

--

lun

altra persona , tranne la moglie.

- -

Nacquegli desiato.

Seppellirone, Seppelli-tre. Verb. m. di Seppellire. Che seppelli.

e vale Seppellire. Ar. Fur. o. 28. Di di sce. Dav. Scism. Berg. (Min)
sagio morr ; n chi mi cuopra Gli occhi sar, ne chi sepolcro dia.(P) Seppelinice, Seppel-li-tri-ce. Verb. f di Seppellire. V. di reg.(o)
Sepolcro diff. da Sepoltura, Avello, Tumulo, Tomba, Sotter SEPPA. (Zool.) Sp-pi-a. Sf. Genere di molluschi dell'ordine del ce
ratorio , Fossa, Buca, Sepolcreto, Cimiterio Sepolcro nome ge falopodi che vivono in mare ed hanno la forma di un sacco con
nerico che indica Ogni sorta di luogo in cui si seppelliscono o si sot
sopra una testa, armata di dieci braccia coperte di spiragli, due
quali sono molto lunghe n hanno spiragli che all'estremit.
terrano i cadaveri. Quantunque Sepoltura prendesi sovente nel va delle
La loro bocca armata d'un becco, come quella del pappagallo ,
lore di Sepolcro, pure propriamente parlando significa L'atto stesso nel
dorso del sacco un osso ovale, poroso , grosso e schiacciato,
del seppellire.
propriamente una particolare specie di sepol
cro, consistente in un recipiente di marmo, di pietra, di mattoni
cc., capace di ricevere uno o pi cadaveri. Tumulo quella specie
di sepolcro che si eleva da terra a forma di cono, di piramide, ec.
Tomba solo per similitudine significa quella particolare specie di so
polcro che trovasi incavato o murato sotto terraSotterratorio Luo
go destinato a sotterrare i cadaveri, e per pi alline a Cimiterio
che a Sepolcro. Siccome soglionsi seppellire i cadaveri nelle fosse
cosi per Sepolcro fu detto Fossa ch' nome generico Lo stesso a
dire di Buca. Sepolcreto Luogo ove si trovano pi sepolcri,e con
tal nome per lo pi s'indicano i sepolcri antichi. Cumuiterio luogo
sacrato ove si seppelliscono i morti. -

Seroto,
Add.
da Seppellire.
Ripeto sotto
terra;Gr.
al
trimenti Se-plto
Seppellito.
, m.
Sepulto,
sin. Lat. sepultus
humatus.
rapsis. Dant. Purg. 3. 25. Vespero gi col , dove sepolto Lo
corpo. E3.48. Muover dovcati mia carne sepolta Pecor. g. 6.
n. ... E fu con onore, quale si poteva fare, dal figliuolo, sepolto.(V)
a E detto di persona, si adopera anche in forza di sin1 Dant.
Purg. 2. 7. Sovra'sepolti le tombe terragne Portan segnato quel
ch' egli cra pria.
a - Per metaf Occulto, Nascosto, Perduto, Sconosciuto. [V. Sepulto,
S. 2.1 Lat. sepultus. Gr. droxsxpvuuvos.
-

3 Immers, Picno. Car. Leit. Sen. 5. Quando uno nel tor


mentar altri con supplici, allora che volentier ascolta d'esser chia
mato mansuelo;

che viene adoperato dagli orefici per gettare le minuterie dello


vori, ed anche ad altri usi. Quando la Seppia si pede in pericolo,
per isfuggire delle mani de' suoi nemici, turba l'acqua che la cinge
spargendo un liquor nero contenuto in una grossa glandula a fog
8ia di spugna che imita una borsa interna. Le uova della Seppia co
nosconsi col nome d'Uva marina, perch la loro unione in
8rappolo d'uva , e sono di color bruno carico. Quella coperta solida
ed ossea, in gran parte calcarea eul a laminette sovrapposte che a

derisce alla cute di questi molluschi, chiamasi Osso di seppia.-, Se


pia, sin. Latsepia. Gr. cmrix.(Sepia dal pers. sipfa di simil senso)
M.Aldobr. P. N. 9o. Togli marmo bianco, coraio bianco, osso di

seppia, incenso e mastice, tanto dell' uno quanto dell' altro.

9.

zo. 2. Ma se fosse panno sopra gli occhi generato di nuovo, o invec


chiato, si prenda osso di seppia, tartaro e salgemmo, con igual mi
sura , ec. Morg. 4. 66. Gambero, e nicchio, e calcinello, e sep

pia, E sgombero , e morena, e scarza, e cheppia. (N)


a - Dicesi Seppia comune, (sepia officinalis) Quella de' mtri
europei, che giugne a
di lunghezza ec. In Italia
in Grecia ec. mangiasi fritta ed in diverse gie condita; adoprasi
anche spesso come esca per pescare. Altra specie
di questo genen e

la Seppia rugosa che vive ne' mari d' Asia, e somministra il li


quor nero con cui si pretende che sia fatto l'inchiostro dita di
na: taluni per altro ne formano un genere a parte. I calamai
(sepia caligo) sono pure somigliantissimi alte seppie; hanno natatoia
ed un ossicino interno sottile e cartilaginoso; mangiansi come ''le

quando ruba, liberalissimo; quando


nel
vino e nella libidine, temperantissimo. Segner. Pred. 7. a. vi pensa
seppie. (D. T.)
il giorno , vi ripensa la notte, l' ha fin presente nell'animo allora
2 - (Pitt) Pittura alla seppia: cos dicesi La puura che,
ch'ei giace sepolto in un alto sonno. (Br)
-

l Cor

un pennello ed un'acqua prep rata col liquore delle seppie, acqua


4 - * Basso, Cupo, Profondo. Anguill. Metam. 2. 84. Il dubbio che
coll' inchiostro della Cina. (D. T.)
Proteo e le Nereide e Dori Trovar del mar il pi sepolto fondo (lr) Srpsi. *s'imita
(Med. e Chir.) S-psi. Sf. V. G. Lat. sepsis. Gr. cs.
SpolTuario , Se-pol-tu--ri-o. Add. e sm. detto di persona per Chi

p
possiede propria sepoltura; c dicesi rispetto al luogo dov'ella si tro sepo io putref) Putredine. (Aq)
va. -, Sepultuario, sin. Vasar. Vit. Secondo che erano tassati se SarsichinA* (Med.) Se-psi-chi-mi-a. Sf. V. G. Lat. sepsichimia. (Da
poltuari , e chi ci aveva cappelle. (A)
psis putredine, e questo da sepo io putrefaccio, e chyno, sugo.)
a - In forza di sm. Libro dove sono registrate e descritte le se
Putredine degli umori, o loro tendenza a corrompersi (Aq)
STARA.
(Bot) Sept-ri-a. Sf. Lat. septaria. Genere di piante del
polture delle famiglie, delle compagnie, ec. Manni Tern. Nel se
la crittogamia di Linneo ordine de'funghi; caratterizzato di spo
poltuario vecchio di S. Maria Novella. (A)
-.
-

ridi cilindrici, pellucidi, attaccati ad una sostanza gelatinosa, ed


SPoLTuna, Se-pol-t-ra. tvf. Luogo ove si seppelliscono i morti; al
trimenti) Sepolcro., Sepultura, sin. (V. Avello e Sepolcro) Lat. i quali sbucano da sotto l'epiderme delle foglie morte a guisa di
escrescenze allungate. (N)
sepultura, sepulcrum. Gr. roos. Bocc. nov. 8. 6. Ti debba pia
ccre d'andare stasera in sul primo sonno, ed entrare in quella se Saras. (Bot) S-ptas. Sf Lat. septas. Genere di piante dicotiledo
poltura, dove Scannadio seppellito. E num. 8. Che non che lllla
ni con fiori completi polipetali della ettandria ettaginia di Linneo,
e della fumiglia delle crassulacee, che presenta il singolare ed e'
cpoltura, ma in Inferno andrebber, quando le iacesse. Dant. ug.
senzial carattere del calice a sette strataglie, della corolla a sette
3. 95. Che non si seppe mai tua sepoltura. E Par.
cia
scuna era certa Della sua sepoltura. Petr. cap.
9. A5.tutti9.fuE cru
petali, sette stami, e sette caselle riunite nella base, acute, sormo
delmente interdetta La patria sepoltura Petr. Uom. ill. 7. Sep
tata ciascuna da uno stilo ed uno stimma, e contenenti una celletta
uuivalve con molti semi. Alcuni botanici riportano le specie di esso
pelliscilo lungo me, acciocch con coloro a'quali io ho giustificato
la grazia, non divida la sepoltura. (N)

sotto il genere Crassula. -, Setta, sin.

- * Onde Dare sepoltura = Seppellire. V. Dare sepoltura.(A) SeremeepA. (Geog) Septem-p-da. Antica citt del Piceno , oa
San Severino nella Marca d'Ancona. (Mit)
a - L'atto stesso del seppellire. V.Sepultura.1 Lat. funeratio, humatio.
3 - Per simil. detto anche di altre cose e vale Il luogo dove son ri Serreu. - (Aiche.) Septri-e. Add. e si pl. Feste che gli abitanti
poste. Soder. Colt. 9. Il lor vero deposito (de'magliuoli), anzi se di Delf, celebravano ogni sette anni, in memoria della vittoria
poltura perpetua, ha a cssere la terra.
portata da Apollo contro il serpente Pitone. (Mit)
Esser ricevuto a sepoltura. Bocc. g. . n. . Si aveva detto, Sepricino. * (Bot.) Se-pti-ci-do. Add. m. Aggiunto dato ai pericarpi
che egli sarebbe a sepoltura ricevuto in chiesa. (V)
che si aprno per mezzo di suture corrispondenti agl' intermezzi.
5 - Dicesi Portar l'arme alla sepoltura, quando alcuno muore ( Dal lat. septum barra, stcccato , e caedo io taglio.) (A. O.)
SerTico. (Med. e Chir) S-ptico. Add. m. V. G. iat. septicus. Cos
l'ultimo di sua famiglia. V. Portare arme, S. 2. (A)
SEPPELLIMenro, Sep-pel-li-mn-to. Sm. Il seppellire; altrimenti Sot
chiamansi di chiugi Quelle sostanze che corrodono le carni senza
-

terramento. (A)

cagionr molto dolore. (Dal gr. septicos che putref : e

questo da

sepo io putref.) (A)


a - Fg. Nascondimento. Segner. Mann. (A)
Seppelline, Sep-pel-li-re. [Att. Mettere i corpi morti nella sepoltura; 2 - (Farm.) Lo stesso che Settico, V. (Aq)
altrimenti Sotterrare, [Interrare.-,Sepellire, sin..] Lat. sepelire, tunnu SerriFeno. * (Bot) Se-pti-fe-ro. Sm. Lo stesso che Settifero,p. (O)
lare, humare. Gr. Sara. (V. Sepolcro. Ii Bullet ha il brett. sebeya SzprironMe. (Bot) Se-pti-fr-me. Sm. Lo stesso che Settiforme, V.(N)
nel medesimo senso. voce che non trovo in altri dizionari.) But. SepTMiAno. * (Mit.) Se-pti-mi- no. Soprannome di Giano, da un team
Seppellire appiattare i corpi morti nel sepolcro. Bocc.nov. . 6. A
pio che gli venne
da Settimio Severo. (Mit)
lei dee ec. questa notte essere da un suo parente reeato a casa il COI' Sprono. (Fis) Se-pt-no. Sm. Lo stesso che Settne, pr. (Aq)
po di Scannadio, che stamane fu seppellito. Petr. son. a7. N altro SartorA. (Med.) S-pto-pi-ra. Sf. P. G. Lo stesso che Sottopira
sar mai ch' al cuor m' aggiunga, Si seco il seppe quella seppellire.
e Settorrepira, V. (Aq)
-Fior. Viri. Vestire gl'ignudi , albergare i pellegrini , e
SerTonnPiaA. (Med) Sc-ptor-re-pi-ra. Sf. V. G. Lo stesso che se
i morti. Vit. S. Gi. Bat. 255. Ecco che se ne portano il corpo torrepira, V. (O)
.
a seppellirlo. Bocc. g. . n. . Piacev' egli, che 'l vostro corpo SEPrusse. " (Arche) Se-pts-se. Sm. VL. Moneta romana che pare
-

sia seppellito al nostro luogo ? (IVota al pernel.) (V)


albia avuto il valore sette lire di Francia, Lat. septussis, (Mit)
* - Per metaf Nascondere, occultare. Lat. abscondere, occultare, SBpulcaALe, Sc-pul-crle.diIdd.com,
V.A. . e di Sepolcrale. Dant
sepellire Gr. dro.grra. Bocc. no. 5. . Le loro pi care cose
Purg. 2 n.9. Gi surto fuori della sepulcral buca.
ne pi vili luoghi delle lor case, siccome meno sospetti seppelliscono. Serulcao Sepl crotSm. PA. P. e di' 1 Sepolcro. Vi.SS.pna,
ain.C. 5o. Tra questi da annoverarsi Varrone Atacino, - 7. And cc in uno diserto, dove erano certi sepulcri antichi, Guitt.
con alcuni altri, i cui noui la fama oscura seppellisce, (N)
e 1443, no rifiutare a padre voi, e nel sepulcro ispogliarsi,(V)

SEULTO

259

SERAFINO

sporro, Sep-to, tAd. m. Lo stesso che sepolto, v. pri, Ss. Seorstno, Sequstro. Sm. Separazione reale di una cosa controvera
Pad. . . Paolo, sepulto vilmente in terra, risusciter conglo
dal possesso delle parti, finch sia decisa a ragione secondo la
legge. Onde cos anche dicesi Quell'atto esecutivo fatto con auto
ria E a. 63. E incontamente ch'io l'ebbi sepulto, e quella
si secc, e l'abitacolo cadde. (V)
rit del giudice de'beni mobili od immobili di un debitore esten
a - E per metaft. Sepolto, $ 2.1 Dant.Par. 7. 58. Questo de
presso il medesimo o nelle mani di un terzo, aa effetto che il cr
creto, frate, sta sepulto Agli occhi di ciascuno. Bocc. nov.55. 3.
ditore possa esser sicuro di venir soddisfatto del suo avere. Esso e
o convenzionale quando fitto di consenso delle parti; o giudiziale
Avendo egli quell'arte ritornata in luce, che molti secoli ec. era
stata sepulta.
quando ordinato dal giudice. Talora l'effetto a una punizione
altrimenti Sequestrazione, Staggimento.-, Seguestro, sin. Lat. se
3 Ed in forza di sm. parlando di persona. Ott. Comm, Dant,
Purg. a. Siccome sopra la sepoltura molte fiate figurata l'imma
questrum, sequestratio. (Dal lat. se per seorimi in disparte, e quae
gine del sepulto. (Br)
situm o quaestum part..di quaero io disputo.) Stat.Mer. Nessunber
Sepuruano, Sepul-tu--ri-o. Addesm. Lo stesso che Sepoltua
roviere possa andare ad alcuno staggimento, o sequestro fare d'alcun
rio ,

. (A)

ditenuto, ovvero preso.

Sponruna, Se-pol-t-ra. Sfe di Sepoltura. Maestruzz. 2. g...


E nella morte dee essere privato della ecclesiastica sepultura.
Seoana. (Geog) Sequ-na. Lat. Sequana, Antico nome della Senna.(G)
Seouanese.(Geog) Sequa-n-se. Sf Antica provincia della Gallia

- Dicesi Sequestro personale. L'obbligo imposto ad alcuno di


non uscire dalla casa o dalla citt. (Ne)
-* (Anat.)Porzione di osso necrotica e separata dalle altre parti
ossee rimaste vie, e pi particolarmente Porzione maggiore
omi
nore di un osso morto e rinchiusa in un osso di nuova conforma
zione. Lat. sequestrum. (A. O.)

orientale, (G)

Seouani.(Geog) Se-qu-ni, Sequanesi. Antichi popoli della Gallia.(G)


Seouano, Sequno.N. prm. lat. Sequanus. (Da sequor io seguo.)(B)
Seou nea. * (Geog) Sequa-r-ma, Sagoarma. Lago del Brasile. (G)

Seoueta, Se-qu-la. Sf. L. Successo, Conseguente.-, Seguela, sin.


Lat. successus, eventus, sequela.Gr.rxr. G...5. Ed ebbe
poi molte e diverse sequele in bene e in male del nostro Comune,
E n. 6o. tit. Ancora delle seqnele de'fatti d'Arezzo da noi a Pe
rugini. E cap. a 7.1o. La detta congiura ebbe appresso di male
sequele a danno della nostra citt
a Il seguitare. Segner Mann.Agost. 3o. 3. Come fanno coloro che,
abbandonato il secolo, vogliono darsi alla sua sequela perfetta (a seguitar

su. - (st Mod) s qui. Nome che gli Arabi davano ai capi due
toro trib. (Mit)
Sroumto. (Geog) Se-qui-lo. Fiume di Spagna. (G)

Srouno , * Se-qui-ni-o. AV. pr.. m.(Dal lat. sequor io segno)- Al


tante d'Alba, padre delle due donne che furon madri detre oa
zii e de'tre Curiazi. (Mit)

Sen. - (Geog) Omana, Julfa. Citt d'Arabia, capitale dello stato


del suo nome. (G)
Sen. Poce accorciata da Sere , che suole proporsi divisa o unita ad

altri vocaboli, co quali nondimeno dinota per lo pi dispregio o


derisione; come sono Ser appuntino , Ser contrapponi, serpotta,

G. C. perfettamente) con l'osservanza detre consigli evangelici. (V)

3 -* Conseguenza, detto del peccato o simile.


Sournire,

sequente

Add. com. P. L.

Sersaccente, Ser sacciuto, Servinciguerra, Ser tutte saile,


t
gliono lo stesso che Presuntuosello, Saccentino, Foramello.tp.
lor luoghi. Lat.andaculus, sciolus, impudentiusculus.Gr. sparirpo,

Seguela. (N)

. e di Seguente. Lat. se

qmens.Gr. zoov9v Maestruzz. 2.27. Ancora non si crede che


pecchino mortalmente i beccari, i quali apparecchiano la vittuaglia,
cinuzriz. Varch Ercol. 96. Questi tali foramelli e tignosizzi, che
acciocch nel sequente dila vendano. Guicc. Stor. n. 552. Le cose
vogliono contrapporsi a ognuno, si chiamano ser saccenti, ser sac
ciuti, ser contrapponi, servinciguerra, serttutte salle, dottori sot
scquenti tirano a s le precedenti.
tili, nuovi Salamoni, Aristarchi, o Quintiliani salvatichi,
Seouenza, Se-qun-za.
giuoco. Tutte le carte del medesimo
sene.
3 ' T.V.delQuinta,
S. 2. (B)
SERA, S-ra. Sf) L'estrema parte del giorno. Il tempo del cader del
a -* (Eccl.) Quell' inno che si canta immediatamente dopo il gra
sole, dell'imbrunir del giorno, La prima parte della notte. La sera
duale e prima del Vangelo ; tali sono il Veni Sancte Spiritus, il
fosca , fresca, oscura, umida ec. Lat. vesper, vespera, scrus vesper. Gr.im. (Dal lat. serum che vale il medesimo, e che viene
Lauda Sion, il Dies iraecc. Quest'ultimo chiamasi Sequenza de'morti,
e si attribuisce al Cardinal Matteo Orsini nel 2g4, ovvero al P.
al celt.gall. ciarsera, oscurit.) Bocc. nov. g3. 7. Quivi in aul
Matteo Acquasparta, undecimo generale de' Converituali, che mor
far della sera pervenuto, e solo rimaso, non guari lontano al bel
-

nel n32. (G. F.) (N)

trov Natan tutto solo. Petr..son. 22. Non ti sovvien di quel

Sequestraenro , Se-que-stra-mn-to. Sm.1 Il sequestrare, Sequestro.

'ultima sera , Dicella, ch'i' lasciai gli occhi tuoi molli? E 27.

Lat. sequestratio.
e - Fg. Allontanamento. Segn. Mann. Giugn. 27. 6. Il sequestra
mento dalle creature si quello che pu farsi, che da veronel
l'orazione ti sposi colla sapienza.

La sera desiare, odiarl'aurora Soglion questitranquilli e lieti amanti.


Boez. arch. 4.rim. 6. Sempre con volte eguai di tempo adduce

Sequestrarre, Se-questrn-te. Part. di Sequestrare, Che sequestra.


di reg. (O)
Seouesrnare, Sequestr-re. Att. Allontanare. Separare. Lat. sepa
are , segregare, sequestrare. Gr. zxaptv. Dant. Purg, 25.4.

Vener la sera ombrosa.


Onde dicesi Dare la buona sera, ed modo di salutare al
trui nel tempo della sera. . Dare la buona sera. (A)
*Dicesi Farc sera e vale Consumare il tempo sino alla se

ra. V. Fare sera, . . (A)


4
Fare sera o Farsi sera vale Venir la sera. V. Fare sera,
2.

la cornice spira fiato in suso, Che la riflette, e via da lei se

qestra. Gal. Sist. 26. Sequestrar i puri dagl'impuri, i mortali


dagl'immortali. E 394. Conosco di essermi alquanto sequestrato dalle

5 - Far sera ad alcuno innanzi vespro, fg.= Morire prema


turamente. Fare sera, S. 3. (N)
2-Dicesi Prima sera e vale la Sra appena cominciata, durato
il crepuscolo. Dant.Par. 4. E si comie al salir di prima sera Co
mincianperlo ciel nuove parvenze, S che la cosa pare e non pa
vera.(Cio, sul far notte.) (V)
3 Dicesi Ultima sera e fig. vale Morte, Dant. Purg.58 Questi
non vide mai l'ultima sera. But. ivi : No, vide mai l'ultima sera,

strade trite e popolari. Bracciol. Schern.8. Di lodarte, cui


dal volgare stofo Virt sequestra inusitata e rara. (N)
2 I Porre il sequestro su beni mobili o immobili; altrimenti 1 Stag
gire.t. Sequestrato, 2.1 Lat. sequestrare.
3 Dicesi Sequestrare alcuno e vale Obbligarlo a non uscire d'alcun
luogo. Fag. Com. Si sfidarono a duello ec. In questo il Signor
cio non mori ancora.
S. sequestr i medesimi , onde poi n seguito l'aggiustamento. (A)
SequestraAranto.
Seque-stra-t-ri-o. Add. e sm. Colui cui si fa 4 Fg1 Notte. Lat.nox. Gr. , Bocc. nov. 43. i. Giovane, che
tu con noi ti rimanga per questa sera, m' caro.
il sequestro. De Luc.Ist. Berg (Min)
- Onde Sera e dimane posto avverb. poeticam. vale Notte e
Saesinaro, Sequestr-to. Add. m. da Sequestrare. Separato, Al
giorno. 1 Ar. Fur. a. 2. Non cessa cavalcar sera e dimane, Che
lontanato. La segregatus, secretus. Grxporos. Fior. S. Franc.
si vede apparir la terra avante.
55. Abitava sequestrato in un tugurio di somma umilitade.ir.As.
53. Amore per li monti colle meretrici, ed ella per le onde marine 5 L'et senile. Petr. son.6. E compi mia giornata innanzi

diportandosi, dal consorzio umano si stavano sequestrati. E67.

scra. (P)

Ecosi sotto un medesimo tetto sequestrati, disgiunti i due ferventis 6 tDicesi A sera, Da sera, posti avverb. e vugliono Nel tempo
della sera. V. Da scra. Dav.Scism. 5o. Giunto a sera in Londra
simi amanti, si passarono quella orrenda notte. Red.Cons.. a 7.
cinque miglia lontano, entr nel palagio di Vestmonaster
Quel liquido mucillaginoso sequestrato fra le menzionate fibre liga
mentose e tendinose del femore cc.
* Dicesi Sopra sera o simili e vale. Gi venuta la sera. P. So
ra. (A)
- E' trasportato al morale. Gal. Mem. e Lett. T2. p.27g.
s
(Mit.) Divinit romana che presedeva alle semine. (Dal lat.
L'aver conosciuto V.S. per ingegno singolare e molto sequestrato
sero io semino) (Mit)
dagl'intendimenti popolari, mi d ardire di ricercarla di tali cu
Seracinesca. (Ar.Mles.) Seraci-n-sca. Sf Pe di Saracinesca.
riosit. (Pe)
Segr. Fior Art. Guerr..5. Affortificansi ancora le porte con
- staggito. inc.Mart. lett. 64. L'Ecc. del Duca ha fattomi pi
le seracinesche. ( Cos legge la Cr. alla v. Afforlificare) (N)
gliare i beni demiei fratelli ec., e la mia terza parte sequestrata
per la gabella della dote di mia figlia.
serrica, serafica. Npr.f. Lat. Seraphica. (Da Serafino) (B)
3 - Dicesi Aver sequestrata la lingua in bocca e vale Stare in com Senarico, Se-r-fi-co. Add. m. Di serafino, inile a serafino. Lat.
ardens, fervens, seraphicus.Gr. rpas, rpen, repxds.
pagnia d'altri senza parlare. (A)
Dant. Par. . . 37. L'un fu tutto serafico in ardore. ior S. Franc,
sosruzione, Sequestra-zio-ne. Sf1. Il sequestrare, tAllontana
3. Dove si crede che fu quella apparizione serafica. Morg. 27.
mento, Separazione, Sequestramento. Lat. segregatio, sequestratio.
-

Gr.

53. Cos tutto serafico, al ciel fisso, Una cosa parea trasfigurata,

purs.

- Staggimento. Lat. sequestrum , sequestratio. Strum. Pacial. Ov 2 * (Eccl.) aggiunto dell'Ordine o simili di S. Francesco, cos
detto, perch egli riceve le stimmate di Ges Cristo apparsogli in
vero per istaggimenti, o sequestrazioni di cose, e pignoramenti, e
forma di
(A)
rivocagioni diesse, o per alcuna richiesta.
Seouzsr. -(Arche) Se-qustri. Add. e sm. V. L. Mediatori, Man Seaarico.* N. pr... m. Lat. Seraphicus. (Appartenente a Serafino),(B)
datarii, incaricati di comperare i suffragi del popolo, e presso i Serara, Se-ra-fi-na. N. prf Lat. Seraphina (B)
quali si depositavano le somme
a coloro che vendevano il SeaAruso, Se-ra-fi-no. tadal e sm. . Ebr. Nome degli Spiriti ce
lesti della prima gerarchia., Serafo, sin.) Lat. seraphim. Grozt.
proprio voto. Lat. sequestres.( Dal lat. se perseorsin in disparte,
(Dall'ebr.iar.fbruciare.adierfme serpenti di fuoco) Cavalera,
e quaestulucro Lucro messo in
(Mit)
-

26o

SERBAIRE

SERAFINO

ginia di Linneo, famiglia delle rubicee, che portano la corolla ad


imbuto divisa in quattro lacinie, ed i semi sono due achene coro
nate dul calice quatridentato. Tal genere cos chiamato per me

ling. g. serafini son quelli, li quali, per pi singular propinqui


tade d' f

, del suo amore pi sono accesi, e pi noi accendono;

onde serafino''viene a dire ardente, incendente. Legg- S. Gio. Bat


di un botanico inglese per nome Sherard. (N)
S.B. Prima ebbe officio de'serafini: tanto a dicerc serafino, quanto moria
ascinea. (Milit.) Se-raschi-re. Add. e sm V. Turca. Titolo del
ardente spirito nel divino amore , imperciocch li serafiui pi che Szacapitano
supremo d'un esercito nell'impero ottomano. (In ar. sera
tutti gli altri , sono accesi dell'amor di Dio, Dant. Par. 4. a8. De
dal pers. ser capo, e da lesker, in ar. asker esercito.) Algar.
serafim colui che pi s'india. E a . g. Quel serafin , che ''n Dio scher,
Topal Osmano fu nominato dalla Porta capitano e seraschiere di
nondisoddisfara..
dimanda tua
ha fisso,
pi
cavalleria fondato
Ordine
quella guerra. (A) (Gr)
de'Serafini.
OrdineAlla
(St. Mod.)
- *l'occhio
asma. * (Med.) Se-ra-si-a. Sf V. G. Lat. zerasia. (Da aeros arido,
in Ivezia dal re Magno IV; cos detto perch nel gran collare veg Szavacuo)
Sottigliezza eccessiva de' capelli, onde assomigliansi alla
gonsi alternativamente serafini e croci. (O)
lanugine, quasi sparsi fossero di polvere. Dicesi anche Sirasia.Aq)
sarno N. pr. m. Lat. Seraphim. (V. Serafino add.) (B)
(Bot.). Genere di licheni incompletamente descritti da Miller,
scarno. * (Farm) se-r-fi-o. Sm. V. G. Lat. xeraphium. (Da ero a che trae tal nome dai luoghi aridi frequentati dalle specie che lo
arido, asciutto.) Medicamento disseccante. (Aq)
compongono. E per abbandonato da tutti gli altri botanici. (Aq)
scnaro, stra-fotAdd. e sm. V. Poet. Lo stesso chei Serafino, VDart Saaasma.
(Geog) Se-ra s na. Citt dell' Indostan inglese (G)
Par. 8. 99. i cerchi primi T'hanno mostrato i serafi e i cherubi SenAsrr. * (Min.)Se-ra-si-te.
V. G. Lat. xerasites. (Dareros a
sen. - (Gog) s.rai. Citt della Turchia europea in Romelia(G) rido.) Nome dato da HairSf.
afunite decomposta, da Brongniart
Senazi. (Mit Maom.) serki. Ramo di Settari musulmani che go detta Spilite. Questa sostanzaallminerale
molto arida. (Aq)
-

dono l'arbitrio di osservare a loro piacere le ore della preghiera e


SaaAsuo* (Med.) Se-r-smo. Sm. V. G. Lat. xeranus. (Dareroo io
gli altri esercizi di piet prescritti dal Corano, per cui sono in
, -Aridit, p. e. della cute, ma segnatamente deca
merosissimi. Chiaomaiusi anche Betassi o Bectachi. (Mit)

Saaaaansa. (Agr) Ser-a-la-mn-na. Add. e sf Lo stesso

che Ala

petit. (Aq

Sznara, Se-r-ta. Sf) Lo spazio della sera, in cui si veglia. Vit. Benv.
con queste medcsinc difficult parecchi serate.
sena," serale. Add. com. Della sera o D'ogni sora. V. del Cell. 49. Continuai
lo spazio della sera. V. Fare serata.(N)
Passare
=
serata

Far
a
l'uso. (A)
Cr. 446
Novell. Sinnani, Ser-b-bi-le. Add. [com. V. e di Serbevole.
Cocch. S. M.
sera.
Ogni
Avv.
se-ral-mn-te.
senate,seralmente
seralmen
Fare
e bont, e non molto sottile, n molto
E
ec.
appresso:
potenzia
luogo
in un dato
Il vino fa di mezzana
Trovarsi
serbabile , e questo molto commendato a Bologna. Ed un'altra
te diverse visite cc. (A)
(Geog) Seram-pi. Sm. Contrada interna dell'Isola di maniera, che garganega detta ec., serbabile oltre a tutte l'attre.
manna, V. (V)

Senauret. -

Sennare, Serbn-te. Part. di Serbare. Che serba. Delnin. Ermog.


3. Berg. (Min)
(Arche) Seram-pe-li-ne. Add. e sfpl. V.G. Lat.teram SanAszA
Ser-bn-za. [Sf] Il serbare, L' atto del serbare altrimenti
Nome ed Epiteto delle Serbo. ,Lat.
)
pelinae. (Da areros arido, e ampelos
depositum. Gr. ragaxara94m. Tav. Rit. Strad. Dicendo
vesti usate dalle matrone romane, del colore dell'aride foglie della
che di cos poca cosa non volea far serbanza. Pass. 26. Chi gli
vite, ossia rosso temperato di giallo e fosco. (Aq)
ricuopre o scusa con nome di cambio, chi d' interesso, altri di di
Srnauva. * (Geog) Se-ram-pr. Citt dell'Indostin danese. (G)
Sumatra. (G)

seaauretis

posito e di serbanza. Maestruzz 2. . . Lo 'nganno una insidiosa


malizia , quando alcuno si fa involare la cosa che gli stata data

Seaam. * (Geog) Se-rn. Citt dell' Indostan. (G)


Srnano, * Sc-rno. N. pr. m. Lat. Seranus. (Dal lat. sero io semino:
Seminatore. In ebr. seranim regoli, satrapi , principi.) (B)
-

in serbanza.Sen. Ben. Varch. 6.5. Se alcuno m'ar dato in serbanza

Senano. * (Arche.) Soprannome dell'antica famiglia romana -Atti alcuna somma di danari , poi m'ar rubato , io accuser lui per
ladro, ed egli si richiamer di me d'avermi dato danari in diposito.
lia. (V. Serano m. pr. m.) (Mit)
Srnanruee. * (Bot.) Sc-ran-te-m-e. Sfpl. V. G. Lat.xeranlhemeae. Szaraa, Ser-b-re. [Att. Mettere in serbo; altrimenti Servare, Conser
(V. Serantemo.) Nome di una sezione di piante della famiglia delle vare. (V. Servare.) Lat. servarc, custodire, tucri. Gr. rnps, vxrrsur,
crusivo PandolfGov. Fam.Veduto che la masserizia sta in usare e
serbare le cosc, veggiamo quali cose s'han no a serbare e a usare.(P)
Salvin. Annot. F. B. 4. 5. 9. I forestieri qni talora scambiano,
con usare la parola Serbare , tanto nelle cose immateriali, come
Servar la giustizia , justitiam servare ; e Serbare , cio Conservare
una cosa per scrvirsene a tempo . . . . Sicch dal latino medesimo
Servure , si fatto Servare , Osservare ; e Serbare , Conscrvare ,

sinanteree , il cui tipo il genere Serantemo. (Aq)


Senartemo.* (Bot.) Sc-ran-t-mo. Sm. V. G. Lat. xeranthemum. (Da
areros arido, e anthos fiore. ) Genere di piante a fiori composti e

flosculosi, della siogenesia poligamia superflua , e della funiglia


delle corimbifre; caratterizzato dall'antodio embriciato le cui squame
interiori sono scariose

a raggio, dai fiori del raggio fem

minei appena visibili e bilabiati, dal ricettacolo paleaceo, e dal pap


po formato da reste polencee; e ces denominate dalla durata del

tro fiore, il quale secco conservasi all'infinito; o piuttosto dalla

Tenere in serbo. (N)


- Ritenere. Lat. retinere, reservare. Gr. 8avArru. Dant. Inf.

5. 89. E scrbolo a chiosar con altro testo. (N)


durata del loro calice colorato come un fiore. (Aq) (N)
- * Onde Serbare in memoria = Runnmentare. Vit. SS. Pad.
Seaamremonoz * (Bot.) Se-ran-te-m-i-de. Sost. com. V. G. Lat. xe
2. 36. Tiene e serba in memoria le ingiurie ricevute. (V)
ranthemoides. (V. Serantemo. ) Nome col quale il Dillenio indica
l'elychrysum, che presenta molta somiglianza col serantemo. (Aq) 3 - Indugiare, Differire. Lat. differre , rcjicere, reservare. Gr. va
8AASa. Bocc. g. . n. 2. E perci questa fatica, per mio con
SenApco. (Arche) Se-ra-p-o. Sm. Lat. serapeum. Nome che aveva il
Tempio di Serapide presso gli antichi; dicevasi anche Seraprone.(Mit) siglio ti serberai in altra volta. (V)
4 - Aver cura, Conservare. G. V. . 3. 7. Perch'io viva, quelli
Seaari * (Mit) Sra-pi. Lo stesso che Serapide , V. (Mit)
muojono ; perch' io sia serbato , quelli son perduti.
SenaPA , * Se-r-pi-a. N. pr. f. Lat. Serapia. (B)
Lat. scrapias. ( Da Se 5 - Dicesi Serbar la tal cosa e viale Porre o Tenere a parte o in
Senapane. * (Bot.) Se-ra-pi-a-de. Sf V.
custodia checchessia, perch sia d'uso al tempo opportuno. Bocc.
ripis Serapi, deit egizia.) Genere di piante unilobee, della ginan
nov. 3. 3. Di che io in questo poco di rimanente di vita, che la
dria diandria, e della famiglia delle orchidee, il quale contradi
5.
mia vccchiezza mi serba, sempre star dolente. Dant. eIf
stinto dai sepali agglutinati e disposti ad elmo, dal labbro privo di
7o. La tua fortuna tanto onor ti serba , Che l' una parte l' altra
sperone e ripiegato in gi , dalla colonnetta libera acuta, e dalle
avranno fame Di tc. Petr. son.

masse pol'inifere riunite da una glandola comun; grazie a' loro nfro
Serapio, sim. (Aq) (N)

Senapmoe. * (Mit.) S-r-pi-de , Serapi. Nome del grn Dio degli E


gzi, so ente preso per G ove e pel Sole, e tlora anche per Plu

Dicesi Serbarla ad uno e vale Tener bene a mente un' ingiu

ria ricevuta per farne la vendetta a suo tempo- org.24 49. Gan
bisogn che avesse pazienza , E disse: va pur l. ch' io te la serho.
Car Lett., vol. . pag. 23. Duolmi di non essere stato tanto soll cito

tone ; culto adottato ancora da' Greci e da' Romani. ( Pretende il

Vossio che Serapis dorivi, sia dall'chr. scior buc, sia da sar prin
ripe, e da Apis. Altri han proposto altre origini. In ar. seru va
lido , grande ; sciarafa fu cccelso , nobile, sopra gli altri emimcm
te saraf agi con pieno arbitrio, con libert illimitata.) (Mit)

13. Pommi ov' 'l carro suo ten

prato e leve , Ed ov' chi ce 'l rende, o chi ce 'l serba. Varca
Ercol. 94 Vol ndo che si chetino ( si suol dire ), far punto, far
pausa, soprassedere, indugiare, serbare il resto a un altra volta.

disiaci effetti ebbero questo nome per una remotissima allusione.-,

chc mi sia venuto fatto ec. , ma io ve la serbo alla ripassata. (Br)


7

Srnarino. (Bot. e Farm) Se-ra pi-no Sm. Lo stesso che Segapcno, V.


Riceti. Fior. 65. Il serapimn, chiamato da' Grcci segapeno, nn liqnore

- * Dicesi Serbar fuori alcuna cosa e vale Eccettuarla.

r. I'ur.

28. 78. Non biasmar tutte, ma serbarne fuore La ibont d' infinite
si dovrebbe. (Br)

di una ferula cosi detta. Tes Pov. P.S. cap. 5 Io srapino, messo 8 Dicesi Srbare la norma e vale Continuare il primo costume. V
nel cavato del dente, toglie la doglia. M Aldobr. Rccipe armoniaco,
Norma, $. 3. (N)
scrapino, bd lli, oppoponaco, alo, scrcocolla. (Forse qui va letto 9 Dicei Serbare nel pellicino e fig. vale Dire ad altrui con ogni
rispetto o ritegno tutto quello che l'uom sa. V. Pellicino, 5. 3.(N)
sarcocolla.) (B)
-

2 - * E come add... m. Volg. Mes. Premitura, ovvero cspressione 1o - N. ass. nel primo sign. Sulvin Annot. F. B. 4 5 9. Uva
di pomi, di mandragora e d'olio serapino , ana parti eguali. (N)
da serbare, rpgpuo commestibile. (N)
Sea aro. * (Bot) Sc-r-pi-o. Sn. V. G. Lat. seraphium. Lo stesso che 1 1 tN. pass. nel sign. del 5. 2.] Tes. Br. r. 8. lo gli dir che na
-

Serapiade, V. (Aq)

tra non ha che fare nelle cose che Dio si serb in sua podestate.

SeaApione. * (Arche.) Se-ra-pi-3-ne. Sm. Lo stesso che Serapeone, Sc 12 - E' nel sign. del 5- 3.1 Bocc. nov. 2o 7. Con lui intendo di
rapeo , V. (Mit)

starmi e di lavorare, mentrc son giovane, e le feste e le perdonanze

e i digiuni scrharmi a far quando sar vecchia,


SenaPiose. * N. pr. m. Lat. Serapion. (V. Serapide.) (B)
SenapPro, Ser appun-ti-no. [Add. e sm. comp. che anche scri 13 - (E nel sign. del 3. 4) Bocc. nov. 6. 3. E tutti per la salute
vesi Ser appuntino. Stccentuzzo, Pedantello. V. Appuntino, 5 , dell'anima sua se gli serbava molto diligentemente.
Ser Varch. Ercol. 75- Appuntare alcuno, vuol dire ripren n4 - * Dicesi Serbarsi a checchessia e vale Aspettare che avvenga.
derlo, e massimamente nel favellare; onde certi saccentuzzi , che
Bern. Orl. 3. 3. Non rispondeva il giovane valente Al ragionar
vogliono riprendere ognnno, si chiamano ser appuntini.
di Rinaldo superbo ; Ma stropicciando l'un con l'altro dente Fra
(Bot) Se-rar-di-a. Sf: V. G. Lat. herardha. Cenere di se dieeva : A gli effetti mi serbo. Tuss. Ger. 9. 5. O durate ma
Ssan

Piunte dicotiledoni a fiori completi monopetali della tetrandria mono

gnanimi, e voi stessi Scrbate, prego, ai prosperi successi. (Br)

SERBASTREE, LA
sanastrella(Bot.) Serba-strl-la.[Sf] Lo stesso che Selvastrella, Pim

SERENIT

261

vicenda, e porto queste cose a ser Bonaccorri da Ginestreto. E num.


4f. Dunque toi tu ricordanza al sere ? Menz. sat. 8. Voi, che quas
suso introduceste un sere, Che , colto in chiasso, venne po' a dir

pinella, P. Lib. Son. 72. E il prezzemol cantar vi si sentia, Ru


chetta e serbastrella tutta in quilo.
Sennaro, Ser-b-to. Add. m. da Serbare. Posto in serbo ; altrimenti
Conservato , Servato..] Lat. servatus. Gr. revano. Lab. 77.

messa. Buon. Tanc. 2. 5. Canchitra , cos ben non canta il sere.

E Salvin. Annot. ivi : Cio il prete ; Boccaccio, il sere di Var


Ella non vide prima tempo all'occulte insidie , e forse lungamente
lungo. (N)
serbate, poter discoprire. Tratt. segr. cos donn. Prendono i rimedi 3 - Titolo di notajo. M. V. 3. 6. A ser Francesco di ser Rosso,
serbati per molti mesi, e ne sono segretissime serbatrici.
notajo di grande autorit ec. , fu portata carta d'una dichiarazione.
Senearono. (Ar.Mes.) Ser-ba-t-jo. Sm. Luogo chiuso, od Utensile de SenEBA, * Se-re-bi-a. N. pr. m. Lat. Serebia. (Dall'ebr. sciarab
ca
stinato a serbare o custodire ogni sorta di cose. In particolare ri
lore, e jah Iddio : Calore per Dio) (B)
ceve poi diverse denominazioni secondo i peculiari oggetti che con SenzsaaaA. * (Geog)Se-re-br
a-n-ja. Fiume della Russia europea. (G)
tiene. E per il Serbatoio dell'acqua dicesi Cisterna, quello del Seaecipe. * (Geog.) Se-re-gipe. Chiamasi Seregipe del Re o San Gri
ghiaccio Ghiacciaja, quello del fieno Fienile, quello del grano Gra
stofaro, una Citt e provincia del Brasile. (G)
majo, quello delle fiere Serraglio, quello de'pesci Piscina o Peschiera, SeaEA. (Geog.) Sc-r-ja. Fiume della Russia. (G)
quello degli uccelli Uccelliera, ec. ec.1 Serd. Stor. 6. 2 9. Vi sono Senena. (Mit) Se-r-na. (Add. e sf. V. A. V. e di Sirena. Tes. Br47.
ancora serbatoi di uccelli, e barchi di fiere. Borgh. Rip. 25. Ha la
Sercne furono tre, secondoch le storie antiche contano , e aveano
capace grotta ec. appresso di s , in una stanza separata, pi ser
sembianze di f mmine dal capo infino alla coscia , e dalle cosce in
baioi di diversi pesci. o Salvin. Annot. F. B. Gli ortolani, quando
gi aveano sembianza di pesce , e aveano ale e unghie , onde luna
sono di serbatojo , sono tutti sugna. (A)

cantava molto ben con la bocca , e l' altra sonava di flauto, e l'al

a -* Specie di peschiera da ritenere e conservar l' acqua a vari

tra di cetera ; e per loro dolce canto e suono facevano perire le


navi che andavano per mare , udendole. Fior. Virt. A. M. Puotesi
appropiare il vizio della lusinga alla Serena, che un animale che

usi. (A)

a (Agr) La stanza ove nell'inverno custodisconsi quelle piante che


temono il freddo, (Ga)

3-

dal mezzo in su una mezza donna, e dal mezzo in gi due begli

(Amat) Nome che si d alla cavit nella quale si raccoglie

pesci colle code rivolte in su. Cirff Calv. 2. 67. E per iscudo un
teschio ha di balena , Covertato di scaglie di Serena. Dant. Purg.
9. 9. Io son, cantava, io son dolce Serena Che i marinari in mezzo
'l mar dismago. (I buoni testi leggono Sirena.) (B) Buon. l'er. 2.
4. 15. Una che la Serena dimandata, Che di strumenti musicali
carca. (Qui nome d'una nave.) (N)

qualche liquido. E per chiamasi Serbatoio della bile, la Vescichet

a biliare o Colecisti ; Serbatoio del chilo, Quella dilatazione che


il canale toracico appresenta dinanzi alla regione lombare della colonna spinale ; Serbatoio delle lagrime, il sacco lagrimale; Serba
toio dell'orina, la Vescica; Serbatoio di Pequeto, la Cisterna del
Pequeto. (A. O.)
SeneNA. * N. pr. f. Lat. Serena. (V. Sereno.) (B)
Seanarono. Add. m. Da serbare. V. A. V. e di''Serbevole. Lat. ser 2 - * G
Fiume della Russia europea. (G)
vabilis. Gr. vard, Cr. 4. 4. 5. La trebbiana (uva) nella giovent SenenANre, *Se-re-man-te.Part. di Serenare. Che
serena. P. di reg. (O)
sterile, e procedendo in tempo diventa feconda , faccente nobile SeaENARe, Se-re-nre. [Att.1 Ilar sereno; ed proprio del cielo.-, ln
vino e ben serbatojo,
serenare, sin. Lat. serenare, tranquillare. Gr. yxAmvdiv, 2nvoro,
Senarone, Ser-ba-to-re. Verb. m. di Serbare. Che serba. Lat. servator, 2 - E per metaf Quietare, Tranquillare. Petr. canz. 4. 3. La quale
depositarius. Gr. cv9mo cag.aestruzz. 2. . 2. Quando il serbato era possente ec. Di screnar la tempestosa mente. Buon. Fier. 2.5.
remise la cosa nella camera sua, e lasci l'uscio aperto,partendosi.
5. Poi serenato s , seren gli altri, Altamente ridendo.
Senna race, Ser-ba-tri-ce.
-

Perl. f di Serbare. Che serba. Lat. ser


vatrix. Gr. i virrovra. Tratt, segr. cos. donn. Prendono i ri

3 N. pass. Divenir sereno. Menz. rim. . 22. E fiammeggi d'iu

medi serbati per molti mesi, e ne sono segretissime serbatrici.

4 (Milit.) N. ass. Accampare, a ciclo scoperto, al sereno, senza


tende e pronto a combattere. E voce nuova, la quale da pochi anni
in qua stata confernata dal consenso universale, dall'uso e dal
l'autorit di gravi scrittori. Botta. Il generale Bagdelone, dopo d'aver
serenato due giorni sulle nevi delle pi alte cime de'monti, ec (Car)
Serenata, Se-renta. (Sf. Chiarezza dell'aria; ma in questo senso
V. A.; pi comunemente 1 Sereno. Lat. sudum , serenum. Gr
yaxmvcrm.
Aldobr. Sono grandi serenate di chiarezze nell'aere.
Volg. Diosc. La barba dell'altea, tenuta per una notte alla serenata.
2 - Il cantare e Il sonare che fanno gli amanti la notte al sereno
davanti alla casa della dama (V. Sirena.) Buon. Fier. 4. 1. 7. Che
uscir dianzi sgridando e minacciando Que' tentennoni della serenata.

sennevole, Ser-b-vo-le. Add. com. Da serbare.-, Serbabile, Serbatojo,


sin. Lat. servabilis. Gr. vards. Cr. 4. 4. 4. Il vino suo molto
potente e di nobl sapore , ben serbevole , e mezzanamente sottile.
Senno, Sr-bo. [m.1 Serbanza. Lat. depositum. Gr rapzxzran.

a Dicesi Avere o Tenere in serbo e vagliono Custodire alcuna


cosa con patto di restituirla.
3 - Dices Consegnare in serbo e vale Dare a custodire alcuna cosa

per poi farne uso. Dep Decam. proem. 7. Le ripone (certe parole) e
consegna in serbo, come a suo guardarobe, agli scrittori antichi.(V)
4 - Dicesi Dar chccchessia a serbo e pi comunemente in serbo e
vale Dare in custodia o in cura per qualche tempo, con patto di

torno Pi lieto il sole, e serenossi il giorno.

a - [Onde Far serenata = Andar con canti e suoni

riaverlo. Fr. Disc. an. o4. Un mercatante ec. , accadendoli per


sue faccende andare in lontano paese , diede a serbo questo ferro a

un suo compagno quivi della terra. Sen. Ben. arch. 3. 26. Quello
schiavo, aperta la mano e mostrato l'anello, disse, che prima se l'era
cavato, e datolo a serbo a lui.

Luogo di educazione delle fanciulle, per lo pi ne'monasteri delle


monache Fag. Com. Pagar nn tanto l'anno pel serbo del convento

per la figliuola ec. E appresso: E bisogner pagare, oltre il serbo


per la figlinola, anche il seminario pel vostro figliuolo. (A)
a

Onde Andare in serbo modo con che s'esprime l'andare

le fanciulle ne' monisteri delle monache a oggetto di educazione.


V, Andare in serbo. (A)

3 - E Stare in serbo vale Rimanere le fanciulle in detti luoghi.


Fag. Com. Io per vo veder pi d'un monastero ec. io vo' stare

avanti la

casa della dama per lo sereno della notte. V. Fare serenatal Luig
Pulc. Bec. 22. Questi altri gaveggini stanno in bilico Per farti se
renate a mio dispetto. Ner.Samin. 4 6o. Gli fa sovente delle se
renate Con la piva , col zufolo e col corno. (N)
- * (Mus.) Pezzo di musica composto per l'occasione di dar la
sera sotto le finestre di una casa alcun concerto; ordinariamente
di musica istrumentale , ma talvolta anche di vocale. (L)
Seaenato, Sc-re-n-to. Add. m. da Serenare. (Propriamente Fatto se
reno , e fig. Tranquillato.-, Inserenato, sin. Lat. serenatus, tran
quillatus. Gr. yxxv 9tis. Buon. Fier. 2. 5. 5. Poi serenato s,
seren gli altri Altamente ridendo , E disse : ec. (B)
SeneNatone, Se-re-na-t-re. Verb. m. di Serenare. Che serena. Tas
3

Lett. (A)

in serbo almeno sei mesi. (A)

2 * (Mit) Soprannome di Giove. (Mit)


Sennonrre. (Geog) Ser-bo-ni-te. Lat. Lacus Serbonis. Antico lago Serena ranca , Se-re-na-tri-ce. Verb. f. (di Serenare. Che serena.
situato fra l'Egitto e la Palestina. (Mit)
a Per metaf: Che quieta,
tranquilla.1 Bemb. Asol.3. 6o. Delle
Sencarrivo, Ser-cat-ti-vo. Add. e sm, comp. A. Uomo cattivo, Uomo vane paure discacciatrice (laChe
natura), e
nostre menti ne'suoi
rio. Cavalc, Frutt. ling. go. Oggi molti, sotto questo titolo d' essere dolori serenatrice, e d'ogni male nemica delle
e guerriera...
contemplativi, sono sertristi e sercattivi , ed oziosi e gaglioffi. (V) Seaennie. (Mit. Maom.) Se-ren-dib. Sm. Luogo in cui i. Musulmani
sencato. * (Geog.) Sr-chio, Anser. Sm. Fiume d'Italia che passa pongono il Paradiso terrestre. (Mit)
pel Ducato di Lucca e la Toscana. (G)
Senenissimo, Se-re-mis-si-mo. Add. m.1 superl. di Sereno. Lat. sere
secocona. * (Bot) Ser-cocl-la. Sf Lo stesso che Sarcocolla, V. nissimus. Gr. yaxm raros. M. V. 6. 2. Vedemmo continovamente
M. Aldobr. Recipe armoniaco, serapino, bdelli, oppoponaco, alo, insino a mezzo Aprile serenissimo ciclo. Guar. Past fid. prol. Se
-

sercocolla (Cosi legge la Cr. alla

senoosa.

seanoro.

(N)

(Geog) Ser-d-ba Fiume della Russia europea. (G)

(Geog) Ser-do-bl, Sordaval, Sordevala. Citt della Rus

dal vostro Serenissimo ciel d'aura cortese Qualche spirto

manca
2 Per metaf: Tranquillissimo. Lett. Rom. S tat. di non
Gesucr. La
fronte piccina e serenissima, colla faccia sanza alcuna crespa o

sia europea nella Finlandia. (G)


macola.
Sennosi. * (Geog) Ser-d-ski. Citt della Russia europea. (G)
Titolo che davasi prima a'gran Principi , al Doge ed alla Re
3

Sene, S-re. Ada. e sm. che si accorcia in Ser, l Signore, Sire. pubblica di Venezia e'di Genova,
ed ora
si d a Quei principi della
famiglia reale che appartengono a' rami
Lat, dominus. Gr. pos. (ln pers. ser capo, principale, supremo
cadetti, e si aggiunge d ordi
sar titolo di principi della Georgia. In ebr. sar principe, patrizio. In nario a quello di
Lat. serenissimus. Gr vaarraro (V.
celt. gall. sar nobile, bravo, un eroe, un uom degno , eccellente.
Sere.) G.V... io8. . Serenissimo Principe, il quale a tutti gl Italiani,
siccome
splendida

In ingl. sir che si pronunzia ser, signore) Dant. lnf5. 3o. Ri


sposi siete voi qui, ser Brunetto ? E Par. 3. 39. Non creda
donna Berta e ser Martino ec. Vedergli dentro al consiglio divino.

e chiara stella, gitti razzi. Crtit. Incomincia il libro

dell'agricoltura di Pietro Crescenzio , cittadino di Bologna, a onor


d' iddio e del serenissimo re Carlo. Franc. Sacch. nov. 3. Dapoich
io sono innanzi a quella Serenissima Corona , ec.

Gr. S. Gir. 4. Siccome disse Davit : O sere, gran pace hanno co


loro che amano la tua legge. E g. Tutti quelli che dicono sere sere, Saenr, se-re-ni-t Sf1 ast. di Sereno. Chiarezza, Nettezza i
non avranno mai lo regno del cielo. E 64. Sere Dio, riceve la si dice pi propriamente dell'aria e del cielo , liberi da' nugoli e
mia orazione, siccome tu ricevi lo 'ncenso. (V)(ln questi due ultimi dalle nebbie , Serenitade, Serenitate, sin. Lat. serenitas.
Gran
es detto a Dio, che i pi antichi chiamarono pure Messere) (N) virns, i8ia. Dial. S. Greg. M. 2. 36. La serenit dell'aere mut

2 - Titolo di semplice prete. Lat. dominus, domnus. Bocc. no. 7.


6, Gnaffe, sere, in buona verit io vo intino a citt per alcuna mia
ocab.

Il

in piova. E Mor. Quel misero, che ha perduta l'eterna serenit della


luce. Petr. Uom, ill.iornato il tempo a subita e a maravigliosa srenit
34

262
SERENO
a Per metf: Quiete, Tranquillit. Lat. tranquillitas, quies Gr.

SERGENTE

star pi a questa serezzana. (A) Salvin.Annot. T. B.4. 4. Non lo

casa n tetto : modo proverbiale, quasi sia nato accanto a un pa


gliajo, e abiti in una capanna , o pure dorma alla serezzana, cio
e in serenit e pienezza di coscienza.
al
sereno. (N) '
3 Ast. del titolo di Serenissimo. Lat. serenitas. Granvrns. Lib.
Am. Imprenda dunque la serenit di dispregiar lo vano parlar de'mal SenFaccenda, * Ser-fac-cn-da. Add. e sm. comp. Bracciol. Scheri. 3.
vagi. Cas. lett. 58. Io fui ricercato a Venezia di fare una dedica 4. E se mal ne diranno i serfaccendi , Pi d'albagia che di scienza
pieni, ec. (N)
zione delle Storie di Monsignor Bembo , le quali s' intitolavano al
Doge; e perch Sua Serenit molto buono, e molto mio amico e si SenFAnTo. * (Geog) Ser-fn-to , Serfo. Lat. Seriphos. Isola dell' Ar.
cipelago, nel dipartimento delle Cicladi centrali. (G)
gnore, io la presi volentieri a fare.

raxim , ir3ia. Cavalc. Med. cuor. Questa bellezza sta in carit,


-

4 (Icon.) Serenit del giorno: Donzella assisa su di un globo di


argento, in atto di contemplare il sole raggiante sopra il suo cor
po; ha biondi capelli intrecciati e adorni di fiori ; d'una leggiera

SeaFeDocco, Ser-fe-dc-co. [Add. e sm. comp.) Scioccone. [Onde Fare


il serfedocco vale Fare il nescio , lo smemorato. Lat. stultus, insi

stoffa d'oro e d'azzurro il suo vestito. (Mit)


* Serenit della notte : Giovinetta assisa sul globo terrestre,
alquanto oscuro, in atto di contemplare la luna; di carnagione bru
na, coi capelli neri, adorni di perle ; il suo abito di colore az

stupidit. Nella stessa lingua serseri stolto. In a saedaghaet essre

pidus. Gr. fg. (In pers. ser capo, cima, fastigio, colmo, e scejd
imbecille, debole.) Salv. Granch.4. Faccendo 'l babbione. E i ser

fedocco , far vista d' avere. Pensato che cc. Buon. Tanc. 4. g. Fa
un poco il serfedocco.

SEnoAce. * (Geog) Ser-g ce. Citt della Russia Europea. (G)


Sereno , Se-r-no. Sm. Chiarezza ; contrario di Oscurit, e di Tor Sercan. (Gcog.) Sr-gan. Citt della Persia nel Farsistan. (G)
bidezza ; ma si dice del cielo e dell'aria pura, chiara e senza nu SenoENTE , Ser-gn-te. [ Add. e sm.] Birro. Lat. lictor, satelles. Gr.
voli. Anticamente Serenata. Lat. serenum.Gr. siiz. Dart. Par. 3.
opv6pos. ( Dal ted. scherge birro. Il Bullet ha il brett. sejant per
sergente. Non so donde lo abbia attinto. Il Menagio da Seriente.V.
5. Lo cielo avvivan di tanto sereno , Che soverchia dell' aere ogni
compage. E 5.3. Quale per li seren tranquilli e puri Discorre ad
il 5.3. Altri forse da Esercente) Bocc.nov. 459. N prima si parti
ora ad or subito fuoco. Bocc. nov. 5 t. n. Ne' lucidi sereni sono le
la mischia, che i sergenti del capitan della terra vi sopraggiunsero.
stelle ornamento del cielo. Petr. canz. 4o. 8. Fuggi il sereno e 'l 2 - Ministro, Servente. Lat. minister, accensus, servus. Gr. rmprs,
9spiro, cios. Bocc. nov.79.32. Ben vanno perci de' suoi sergenti
verde ; Non t'appressare ove sia riso o canto.
2 - Il Cielo o Aria scoperta. Lat. sudum , dium. Gr. xi9piz. Bocc.
spesso dattorno. Lib. Sagram. La terza maniera d'usura in quelli
nov. 77. 2. N aveva dove porsi a scdere , n dove fuggire il se
che non voglion prestar di lor mano , ma fanno prestare a' lor ser
reno. Soder. Colt. 128. S'assettino su' graticci (l'uve), difendendole
genti. Tes. Br. 7. 69. L'ufficio del sergente conformare s pari
zurro carico , seminato di stelle d'oro. (Mit)

la notte dal sercmo.

mente alla maniera del signore. Vut. Barl. 32. Fa di me la tua volon

a (Onde Stare o Giacere al sereno, cio all'aria scoperta. Sen.


Pist. Non aveano guardarobe n camere inciamberlate, anzi giacea

t, ch'i'son sergente di Ges Cristo.


2 - [In questo sign. anticamente trovasi anche nel fem.) S. Gio.
Grisost. Vedendosi bisogno ci a far di molti ministri, sollecita le

no al sereno.

3 [Per metaf del primo sign. Dant. Par. 19. 64. Lume non ,
se non vien dal sereno, Che non si turba mai. But. ivi : Se non vien

da sereno , cio da chiarit , che ec. non si turba mai; e questo


lo splendore divino , che mai non si turba , ma sempre sta chiaro.
Petr. canz. 39. 5. E'l lume de' begli occhi, che mi strugge Soave
mente al suo caldo sereno , Mi ritien con un freno. Sen. Ben. Varch.
7. 1. Se, toltosi dalle mondane tempeste , s' ritornato al sereno c
al sicuro.

4 - Proverb. Seren di verno, nugolo di state , e vecchia prosperita


te: [dices cos perch s'annoverano tra le cose di cui l'uom si deb
be poco fidare , perciocch per ordinario sogliono durar poco. V.
Prosperit, S. 3. Aret. Rag. I favori delle Corti sono sereni di ver
no e nuvoli di state, cio non hanno fermezza , poco durano. (A)

5 -Chi fece del scren troppo gran festa, Avr doglia maggior nella
tempesta= Chi di soverchio si rallegra nelle prosperit, sente poi mag
gior travaglio nelle avversit. Serd. Pro. (A)

6 - (Ar. Mes.) T. degli scarpellini, e dicesi al masso buono e


grosso. (A)
Sereno. Add. m. Chiaro, Che ha in s serenit. Lat. serenus, tran

q'illus. Gr. xi9 pos, yxxvds. (Serenus, dal celt. gall. soiriouta che
vale il medesim e che vale anche piacevole. Nella stessa lingua soi
rion serenitas. In pers. revscen lucido, chiaro ; ruscen luminoso.)
Petr. son. 26o. Aria de' miei sospir calda e serena.Soder. Colt. 6.
Per di necessit eleggere giornate serene e asciutte.
2 - Per metaf Lieto, Tranquillo, Allegro. Lat. tranquillus, jucun
dus. Gr. xpds. Dant. Inf 6. 5. Scco mi tenne in la vita sere
na. E Par6.56. Poi prosso 'l tempo, che tutto 'l ciel volle Ridur lo

sue sergenti.
3

(Milit.) Soldato a pi, talvolta di nobile condizione, che ne'tem


pi feudali serviva a'baroni cos negli uffizi, come nelle fazioni mi
litari. Con questa qualit il sergente guidava in guerra le masna
de e le bande che si raccoglievano sotto la bandiera del suo signo
re , al quale assisteva in pace come mazziere. Di questi sergenti
ebbero gli antichi re di Francia una guardia per la loro persona.
A que' tempi stessi indicavasi ancora con questo nome Una qualit
particolare di milizia pedestre , diversa degli arcieri, non che dai
Ribaldi , che aveva per lo pi la guardia del bagaglio, ma che
combatteva altres in ordinanza armata di mazze ferrate e d'armi

in asta..] Lat. pedes. Gr. re(s. (In questo significato Sergente po


trebbe esser tolto da sere, e da gente; quasi sere, signore, di genti,
cio conduttore, capo. In ar. sergenk prefetto.) G. V. 1 . o 9.2. Fece
armare i suoi cavalieri e sergenti. E cap. 1 n. 2. In Tornai era il cone

stabole di Francia con bene 4ooo cavalieri e 1oooo scrgenti a pi.


[Ne'tempi moderni, cio dal secolo xr 1 in poi, il Sergente
il primo degli uffiziali minori o sotto-uffiziali
una compagnia
per governarla, ed amministrarla in tutti i particolari della disci

plina militare, secondo gli ordini che riceve da' suoi superiori.
Ve n'ebbe da principio due per ogni compagnia di dugento uomi
ni, ma dopo i nuovi scompartimenti se ne accrebbe il numero sino
a quattro, con uno di pi che vien distinto col titolo di Sergente
maggiore , al quale viene affidata la cura speziale de' ruoli e con
traruoli della compagnia, la polizia di essa, con tutte quelle altre

funzioni esercitate gi dal quartiermastro o dal maresciallo degli al

mondo a suo modo sereno. E32. 99. Si ch'ogni vista sen fe' pi se

loggi. I suoi distintivi sono per lo pi alcuni ornamenti di gallone


d'oro o d'argento..] Buon. Fer. 2. 2. 9. Io credo aver mostrato che

rena. Lab. 2o. Della mia camera con faccia assai, secondo la malvagia

l'ufizio Di sergente a proposito Nell'ultima rassegna Non mi fosse

disposizion trapassata, serena usci. Bern. Orl. 2. 22. 32. Quivi si


stanno allegri ad armeggiare Con balli e canti, e fan serena vita.
3 (Min.) Pietra serena. V. Pietra, S. , 51]Gal. Sist.396. Quando
il Gilberto avesse scritto che questo globo interiormente fatto di
pietra serena, o di calcidonio, il paradosso vi sarebbe parso manco
esorbitante ? Benv. Cell. Oref: 139. Nelle montagne di Fiesole ed
a Settignano si ritrovano pietre di colore azzurro, chiamate serene.

a sproposito commesso. E' appresso: Parlagli tu, domandal tu, ser


gente, Ch' oggi se' riuscito cos accorto. Davil. Impcrocch dando
di mano alle picche con due capitani, un alfiere, ed un sergente ,
sostenne cos vivamente l'impeto degli assalitori cc. Cinuzzi. La

4 - (Chir) Gotta o Gutta serena. V. Gotta, S. , 6. (A)


Seneno.'Npr.m. Lat.Serenus.(Dal lat. serenus sereno, puro, felice.)
Sammonico o Samonico. V. Samonico. Vibio. Governatore di Spa

suoi maggiori della compagnia, quanto dagli altri offiziali maggiori

principale e maggior parte delle cose da cseguirsi in una compa


gnia, consiste nci carico ed offizio del sergente , poich da lui s'
hanno da eseguir tutti gli ordini , che gli sarauno dati, tanto da'

gna sotto il regno di Tiberio, e da lui punito di morte. (B) (Mit)

del Terzo e dell'esercito Ferretti. Colui che disegna di venire pronto


c buon sergente , dee per li due antecedenti gradi di soldato e ca
porale csser passato. (Gr)

Senno. (Mit) Soprannome od Epiteto di Giove, considerato come

3 Sergente generale dell'infanteria: Titolo di quell'uffiziale

l'etere, e che invocavasi per aver bel tempo. (Mit)

che si distingue per le foglie intere o pennatfide acutamente seghet


tate, pel corimbo de fiori disposto in un piano, e per le squame
dell'autodio ovale lanciolate aguzze avvicinate e dritte. Nasce in

che negli antichi eserciti aveva comando speciale sopra


'infanteria, e ne era come capo supremo, colle stesse facolt e
preiogative del generale della cavalleria e del generale dell'artiglie
ria. MS. Ugo Caciotti. Sergente generale dell' infanteria , carica
principale , che ha cura di tenerla ordinata in uno esercito. (Gr)
4 Sergente generale di battaglia, lo stesso che Sergente mag
giore di battaglia, ma con qualche differenza di grado ne varii eser
citi imperiali,
e francesi, e secondo le loro particolari
ordinanze: in a
i di questi era pienamente uguale al grado di
Sergente maggiore di battaglia, che si trova definito qui appresso
ed era dopo il Generalissimo la pi alta carica dell'esercito in cam
po ; in altri era preceduto nell'esercizio delle stesse funzioni da
attri uffiziali generali. Montecucc. Stato generale Generalissimo
che suol essere un principe del sangue; tenente generale unico; ma
resciallo di campo ; commissario generale; generale della cavalleria ;
generale dell'artiglieria ; tenentemaresciallo di campo ; sergente ge

terreni umidi, freddi cd argillosi, si adopera nella tintoria. Lat. ser

ncrale di battaglia ec. (Gr)

ratula tinctoria, (N)

e di cui sembra corruzione. Fg. Com. Che questa brezza in quest'orto

5 * Sergente maggiore : Titolo di quell'uffiziale maggiore negli


antichi terzi o regginenti, che sotto gli ordini del maestro di cam
po aveva il carico di tutte le parti del servizio e della disciplina

su quest'ora non vi faccia pigliar l' imbcccata; e io non mi scnto di

de'soldati, cos nel marciare cong nell'alloggiare e nel combattere

SenenrinA. (Chir.) Se-ren-ti-na. Sf. Specie d'infermit degli occhi, la


quale consiste in veder male e corto dal tramontare fino al rinascere
del sole. Red. Voc. Ar, Aver la serentina. (A)
Seneni. * (Gcog) Se-r-ri. Popoli della Senegambia. (G)
SEREs. (Geog) Sres. Cit. della Turchia europea nella Romelia.(G)
SEReser , Sc-r-ser. N. pr. m. Lat. Sereser.
ebr. sar principe,
ed otsar tesoro: Principe del tesoro.) (B)
Serrt , * S-ret. N. pr. m. Lat. Screth. (Dall'ebr, tsar o tsarath an

gustia, tribulazione.) (B)


2 - (Geog.) Lat. Ararus. Fiume e citt e della Gallizia. (G)
Seneto. (Geog)Ser-to. Lat. 8eretium. Ant. cit. della Dalmazia. (Mit)
Se arrA. (Bot) Se-rt-ta. Sf Specie di pianta del genere Serratula,

Serezzana, Se-rez-zna. Sf Sereno, Serenit ; Serenata, nel . sign.

SERGENTINA
SERIA
263
risponde al grado di Maggiore de'nostri tempi. Non da confon SeriAAaA. (Zool.) Se-ria-l-ri-a. Sf Genea di zoofiti dell' ordine

dere col moderno Sergente maggiore. Davil. Due terzi d' Italiani ,
uello di Camillo Capizucchi , ed una parte di quello che gi fu di

Gaetano condotto dal suo sergente maggiore. Cinuzzi. ser.


gente maggiore d'un terzo, o reggimento,si dice poi a distinzion del

degl'idreformi annidati: Polipajo piantiforme, con germogli souili,


tubolosi, ramosi, forniti di calici cilindracei, prominenti,paralelti,
in serie coerenti, od in masse distinte, od in spira continuata di
sposti. Renier. (Min) (N)

Sergente d'una compagnia , perch serve ed obbedisce al suo gene SeanAle. * (Bot) Se-ri--le. Add. com. Disposto in serie, come i semi,
rale e al maestro di campo generale , e al suo maestro di campo gli stami, i peli ec. , Seriato, sin. Lat. serialis. (N)
del terzo, con ricever da loro gli ordini per tutto il terzo per ben Seriamente, Se-ria-mn-te. Avv. Con seriet , [Da senno, Iu sul sa
governarlo e reggerlo....... Onde essendo, come , luogotenente del suo
rio; altrimenti Sensatamente.) -, Seriosamente, sin. Lat. serio. Gr.
maestro di campo, un offizial maggiore di tutto un terzo ... Ed
arcvzios. Segn. Conf istr. Un nobile oltramontano dimand seria

acciocch da tutti sia conosciuto, apprezzato, e stimato per tale , mente ad un uomo dotto, se ec.
quando cavalca ha da portare in mano, per suo legittimo ed ono Seriana. * (Bot) Se-ri--na. Sf. Lat. seriana. Genere di piante da
rato segnale,un bastone lungo tre piedi, misura che occupa ciascun Plumier deuo Serjania in onore di Paolo Sergeant. Appartiene alla
soldato di costa in isquadrone ed in battaglia, col quale mostri,in ottandria triginia di Linneo, famiglia delle sapindee, ed caratue
segni ed ordini quel che comanda. Bentiv. Con nolta lode in

rizzato dal calice a cinque sepali , da quattro petali interiormente


con appendici, e da tre samare riunite. (N)
spagnuolo. (Gr)
SERIATA mentre, * Se-ria-ta-mn-te. Avv. Per serie o Secondo la serie.
6 -Fu chiamato Sergente maggiore Ogni uffiziale incaricato d'un
De Luc. Berg. (O)
comando particolare. MS. Ugo Caciotti. (G)
SeanAro.* (Bot.) Seri--to. Add. m. Lo stesso che Seriale , V. (N)
par

ticolare d'Hernardo Teglio Portocarrero sergente maggiore d'un terzo

7 Sergente maggiore di battaglia: Titolo di quell'uffiziale ge SeaiaToPona. (Zool.) Se-ria-t-po-ra.Sf. V. G. L. Lat. seriatopora. (Dal
nerale cui veniva in tempo di guerra affidato il carico di tutto un
lat. series serie , e dal gr. poros meato.) Genere di zoofiti dell' or
esercito , sotto gli ordini del generalissimo, e che ne'giorni di bat
dine degli attinieformi nidulati : Polipajo pietroso, stabilmente at
taglia aveva in particolar cura l'ordinamento e le mosse delle schie
taccato, ramoso, a rami soutili, pressoch ordinati, colle cellule
re. Questa carica si trova menzionata fin dal secolo xvr. nelle or.
perfrate, sublamellate o ciliate , disposte in serie trasversali e lon
dinanze imperiali e spaguole, e gli eserciti francesi l'ebbero col gitudinali. Renier. (Mim) (N)
titolo di Sergenti generali di battaglia , che andato poscia in disuso SenuBRAnchue. * (Zool.) Se-ri-brnchi-e.
pl. V. G. L. Lat. seribran
venne a confondersi col moderno Generale maggiore. Fu pur chia chiac. (Dal lat. series serie, e dal gr. branchia branchie.) Famiglia
mato Sergente maggiore di battaglia. Davil. Elesse Monsignor di Vic
seconda del primo ordine di molluschi gasteropodi nudibranchi, pro
antico colonnello della fanteria fancese, e uomo di grandissima espe
posta da Latreille , la quale comprende i generi caratterizzati da
rienza e valore, sergente maggiore di battaglia , carico non solito
branchie disposte in serie lungo il dorso o sopra i lati. (Aq)
per la somma importanza a conferirsi se non a persone che per Serica. (Geog) S-ri-ca. Sf. Lat. Serica, Paese abitato da' Seri.(G)
chiarissime esperienze e con lunga pratica di segnalate occasioni Senica. (Zool.) Sf. V. G. Lat. serica. (Da sericos serico.) Genere
d'insetti dell'ordine de' coleotteri, della sezione de' pentameri, e
s'abbiano acquistato il credito e la riputazione di comandare. (Gr)
4 (Ar. Mes.) Strumento che serve a tener fermo il legname che
della famiglia de' lamellicorni, stabilito da Muclear, il cui capo
si vuol unire con colla o con altro. (Corrotto da Esercente.) (A)
vellutato o coperto da lanugine setosa. (A)
SencertinA. (Milit.) Ser-gen-ti-na. (Sf) Arme in asta I a fggia di SeaucaaA. * (Arche) se-ricri-a. Sf. V. L. Parola che trovasi in

spuntone , della quale andavano armati gli uffiziali della fanteria, una iscrizione appo Muratori, e significa o L'arte di lavorare la
e quindi i sergenti: l'uso delle sergentine dur sino al tempo delle seta , od Una lavoratrice occupata in tale industria. (Mit)
guerre della rivoluzione francese, e dura ancora in alcuni luoghi. Seauco, S-ri-co. Add. [m. V. L.1 Di seta. Lat. scricus. Gr. onpixds.
Fu pure anticamente chiamata Giannetta. Buon. Fier. 1. 3. 3. E
( In pers. sersach sericum acquale et subtile- In celt. gall. sei ich
mazze , e azze , e sergentine, e dardi, E stocchi, e daghe, accette

e costolieri. Cinuzzi. Avendo (il capitano di picche) uno scudo,

seta.) Fiamm. 4. 39. Vestito di drappi sottilissimi serici. Petr.


son. 68. Mia ventura cd amor m'avcan s adorno D'un bell'aura

che accompagni il corsaletto, e una bella sergentina, per portarla

to e serico trapunto. Tass. Ger. 3. 7. Serico fregio d'or, piuma o

ordinariamente quando egli in guardia, e ancora quando si mar

cimiero Superbo dal suo capo ognun rimuove


cia , per esser conosciuto per capitano. (Gr) Salvin. Annot. F. B. Seaicomna. * (Zool.) Se-ri-co-mi-i-a. Sf V. G. Lat. sericomyia. (Da
1. 3. 3. Sergentina , arme in asta a guisa di labarda, della quale
sericos serico, di seta , e myia mosca.) Genere d'insetti dell'ordine
-

si servono i sergenti nella milizia. (A) (B)


SeroERI , * Ser-g-ri. Sm. comp. indecl. che anche si scrive Ser Geri.
Grazioso, Cerimonioso, Damerino. Onde Fare il ser Geri = Fare
il bello, il grazioso, il galante (Forse da quel Geri del Bello no
minato da Dante nel 29. dell' Inf.) Segr.
Mandr. prol. Non

de'ditteri, della famiglia degli atericeri, e della trib de'sifdei,


stabilito da Latreitle, e cos denominati pel loro corpo coperto d'una
peluria setolosa, lucente, e somigliante quella delle mosche, colla
paletta delle antenne con ti quasi rotonda, come nella mosca del Giap
pone di Linneo ec. (Aq) (N)

istima persona Ancorch facci e' ser Geri a colui Che pu portar SeaicosToma. * (Zool.) Seri-c-sto-ma. Sf V. G. Lat. sericostoma.
miglior mantel di lui. (Cos l'ediz. di Parigi 1768 per Prault. La
( Da sericos serico, e stoma bocca.) Genere d'insetti dell'ordine
Cr. legge Sergiere.) Poliz. Rim. p. 23. Costor son certi be'ceri
de' neuroueri, e della famiglia de'plicipenni, stabilito da Latreil
le ; i quali desumono tal nome da una specie di muso o bocca ro
C'han pi vento ch' una palla , Pien d' inchini da Sergeri, Stanuo

tondata, formata da tre articoli e coperta di pelo setoso. (Aq)

in bruco ed in farfalla. (M) (N)

Seacesto, *Ser-g-sto N. pr. m. Lat. Sergestes. ( In celt. gall. sar Seaudia. * (Bot) Se-ri-di-a. Sf. V. G. Genere di piante dell' ordine
campione, e geiseadh che impone tributo. In pers. sergeste attoni
delle sinainterce, le quali vennero cos denominate a cagione del loro
to, vagabondo)- Trojano che segu Enea in Italia, e che Vir fogliame somigliante a quello della cicoria. La Centaurea scridis il
gilio fa autore della famiglia romana de' Sergii. (Mit)
tipo di questa piccola divisione delle sinanteree sotto il nome di Seri
SERGIA , * Sr-gi-a. N. prf. Lat. Sergia. - Dama romana complice
diee. Lat. seridia megacephala. (Da seris cicoria) (Aq) (N)
della congiura fatta da
mogli di avvelenare i mariti.(B)(Mit) Seamonee. * (Bot.) Se-ri-di--e. Sfpl. V. G. Lat. seridieae. (V. Se
ridia.) Nome di una divisione l piante dell'ordine delle sinanteree,
2 - * (Arche.) Nome di una trib romana, cos detta dalla famiglia
dello stesso nome, la quale era patrizia e si divise in sei rami, cio i

il cui tipo il genere seridia, caratterizzato dalle appendici del pe

Fidenati, i Slii, i Catilina, i Nata, gli Ocelli ed i Ptanchi.(Mit)(N)


riclinio palmate, ed in essa si comprendono la Centaurea ferox ,
3 (Agr.) Variet dell'olivo comune. Lat. olea europaea Var. (N)
Centaurea napifolia , e Centaurca seridis. (Aq) (N)
Senciere, Ser-gi-re. [Add. e sm. ] V. A. Sergente. f V. Sergeri. i Seane, S-ri-e. f) Ordine e Disposizione di cose fa loro correlative.
Segr. Fior. Mandr. prol. Ancorch faccia il sergiere a colui, Che
(VOrdine.)(In pers. zere, in turco sira : gli Arabi dicono serif"una
serie di viti.) Segner. Mann. Febbr. 19. 3. Rimira un poco, come il
pu portar miglior mantel di lui.
Senoneschi. * (Geog) Ser-gi--schi. Citt della Russia europea. (G)
Signore ha disposto dalla sua parte la serie delle tue cose sin al d d'og
Sencio , * Sr-gi-o, Sergiolo. N. pr. m. Lat. Sergius. (Dall' ebr. sa
gi, I la comodit che ti ha data di far del bene , l' ispirazioni, ec.]
ruagh praelongus, distentus membris. In ar. sceryk bello. In celt. gall.
(Mat.) Seguito di grandezze che crescono o scemano, secondo
seirich forte , abile.) Tribuno militare che si trov all'assedio di
alcune regole determinate. (A)
Veja. Uno de' prenomi di Catilina. Nome di quattro pa 3 - * (Numis.) Serie delle medaglie. Secondo i metalli, esse distri
buisconsi in tre, cio d'oro, d'argento, di bronzo; secondo la
s i. (B),(Mit)
* Ser-gi-lo. N. pr. m. dim. di Sergio, V. Lat. Sergiolus.
grandezza, sono o di prima o di seconda o di terza grandezza o
medaglioni; secondo i tipi, sono greche, latine , eufiche ec. Si
Giovane citato da Giovenale come quegli che, sebbene brutto,
distribuiscono anche in altre serie, come le medaglie de're ; quelle

piaceva a utte le donne. (Mit)


Sencoscello. (Bot.) Scr-gon-cel-lo. Sm. Lo stesso che] Cerconcello,
V. Lat. nasturtium hortense, lapidium sativum Lin..] Gr. xapaao
xmrsvrdv.

Sencozzose, Ser-goz-z-ne. Sm. Colpo che si d nella gola a man

delle citt greche o latine, che chiamansi Urbiche; quelle%


delle f
de

miglie romane che chiamansi Famigliari o Consolari;

gl'imperatori romani o d' Oriente, dette Imperiali quelle delle deit,


quelle delte persone illustri. Ancora si fa serie delle medaglie im

periali piccole di bronzo battute in Egitto o in Alessandria, di quel


le delle Colonie , e delle quinarie. (Mlit)
recchiata. Salvin. Disc. 2. 87. Dalle parti che si feriscono col colpo Seaner , Se-rie-t. Sf) ast di Serio. Propriamente opposto di Riso;
ed
anche
Senno,
Ponderazione,
Gravit.]
-,
Serictade,
Serietate,
della mano, sortirono questi colpi vari nomi, come ec. dal darsi sor,
sin. Lat. serietas. Gr. rrovn. Segn. Mann. April. 5. 2. Pensavi un
cio sopra il gozzo, sorgozzoni e sergozzoni.
poco con seriet, perch punto che importa troppo.
2 - E per simil. Ciriff. Calv. a. 57. Col sorbo crivella Ispesso al
2 - *Cosa seria, Detto o Materia grave ; opposto di Piacevolezza.
ceffo qualche sergozzone.
Salvin. Pros. Tosc. Dove tanta variet di cose si aveva alle mani,
3 (Archi.) Sostegno,l Mensola, ch' pi in uso. Latemensula.
e che la fatica con s bei discorsi di tante seriet e di tante piace
Seat. * (Gcog) s-ri Lat. Seres. Antichi popoli situati verso l'ori
volezze ec. mirabilmente temnperava. (A)
ente dell'India, probabilmente i Chinesi. (G)
Senna. (Arche.) S-ri-a. Sf. V. L. Vaso di terra cotta piuttosto lungo Saura. * (Geog) S-ri-fa , Serifo, Antica isola del Mare Egeo nelle
Sporadi. (Mit)
diforma, usato da' Romani. (Mi)
chiusa allo 'ns., Sorgozzone, sin (V. Dare de'sergozzoni.] (Da

sur per sopra, e da gozzo) Pataff . Punzone, e sergozzone, e la

264

SERMONARE

SERIFFO

Sanrro. * (St. Mod) Se-rif-fo. Add. e sm. Cos chiamasi nella Gran Seamento. (Agr) Ser-mn-to. [Sm.] Propriamente Ramo secco della
Brettagna un Magistrato provinciale , la cui
funzione vite. Lo stesso che Sarmento, V] Lat. sarmentum. Gr. opyaror,
il nominare i Giurati e fare eseguire le sentenze de' giudici. Pi

Liv. M. Ragun grande abbondanza di fastelli e di sermenti, e fece

comunemente Sceriffo, V. (O)

Senuria. * (Filol.) Se-ri-fi-a. Add. f Aggiunto di Rana, e dicevasi

empiere i fossi. Alam. Colt. . o. Taglie i torti sermenti, i lar


ghi, e quelli Che contra ogni dever e 'ndarno veggia Crescer nel

di quelle di Serif, le quali, correva opinione generale che non


gracidassero ; onde proverbialmente Rana serifia si disse per indicare

Cercavan d'Ipocrate gli argomenti, Per mettere in molticcio trenta

tronco. Franc. Sacch. rim. 47. Nibbi arzagoghi, e balle di sermenti

frati. (Il Vocabol. alla voce Molticcio legge Ippocrasse.) (B)


una persona taciturna. (Mit)
Sernrio. * (Bot) Se-ri-fi-o. Sm. V. G. Lat. seriphium. (Da seriphion 2 Tralcio semplicemente. Lat. sarmentum , palmes. Cr. 4. 5.
Si potranno i sermenti nuovi nel nuovo sermento e nel vecchio per
serifio, questo da Seriphos Serifo, isola arida dell'Arcipelago.)
Genere di piante della
delle sinanteree, e della trib delle
l'usato modo congiugnersi. E cap. 2. 2. Il sermento, che intra
due braccia nato , si dee tagliare. Pallad. cap. 6. Si governi il luogo
eupatorine, e della singenesia segregata di Linneo, che ha per ca
s ch'egli conservi e ritenga a s ] la vite. Se poterai avaccio, molti
ratteri, il calice con un fiore , la corolla tubolosa ermafrodita , il
ricettacolo nudo, ed il seme solitario. Da Villaenow riportato al ge
sermenti ; se tardi, molto frutto (aspetta. E Febbr. 9. I primai ser
menti e magliuoli, che fa la vite, scuseremo.
nere Stoebe. Cos denominata per la simiglianza coll'Assenzio se
Seamentoso. (Agr) Ser-men-t-so. Add. m. Che ha sermenti. Lo stes.
rifio. (Aq) (N
so che Sarmentoso , V.] Lat. sarmentosus. Gr. ppvyavns.
2 - * (Bot.) Nome che gli scrittori greci davano ad una specie di
2 Per simil. Che ha rami a guisa di sermenti. Ricett. Fior. 17.
artemisia, detta da Linneo Artemisia pontica. 3)
L'aspalato ec. un arbuscello sermentoso e spinoso. E 67. Il timo,
SERFo. * (Geog) S-ri-fo. Lo stesso che Serifa , V. (Mit)
Senix. * (Gog.) S-rik. Citt della Persia. (G)
pianta, secondo Dioscoride, sermentosa, fa le foglie piccole, strette,
appuntate e folte.
SeRinacon. * (Geog) Se-ri-na-gr. Citt e Provincia dell'Indostan.(G)
SERmEsTA , Ser-m-sta. [Add. e sm. comp. che anche scrivesi Ser me
SERunDA. * (Geog) Se-rin-da. Antica citt dell'India. (G)
sta..] Faccendiere. Lat. ardelio. Gr. roAvrpayaor. Buon. Fer. a. intr.
Sernese , * Se-ri-n-se. Add. pr. com. Di Serino. (N)
SeaInGaM. * (Geog.) Se-rin-gm. Isola dell'Indostan inglese. (G)
3. Vadia, vadia a sudar colle faccende, Vadia, e crepi con esse
Questo nostro ser mesta.
Seannoani. * (Gog.) Se-rin-g-ni, Sirangan. Gruppo d'isole dell'Ar
SER MesroLA, Ser-m-sto-la. [Add. e sm. eom. che anche scrivesi) Ser
cipelago delle Filippine. (G)
mestola. Baccellone, Scimunito. Lat. bliteus, vacerra. Gr.
Sos,
SenincapATAM.(Geog) Se-rin-ga-pa-tm. Citt dell'Indostan inglese.(G)
dvdros. Lab. 29 . E te or gocciolone , or mellone, or sermestola,
SenunciA. (Bot) Se-rin-gi-a. Sf Genere di piante consacrato a Serin
e
talor
cenato
chiamando.
ge botanico svizzero: appartiene alla tetraindria monoginia di Linneo,
ed alla famiglia delle acerine , caratterizzato dal calice a quattro Seammone. (Geog) Ser-mi--ne. Lo stesso che Sirmio, V. (Mit)
lobi, dalla corolla a quattro petali, e da una samara a due cellette.(N) Sermo, Sr-mo. (Sm. indecl. V. L. e poet. Lo stesso che Sermone, Vr.
SerinMen. * (Mit. Scand) Se-rin-mer. Nome del cinghiale miracoloso 2 Semplice ragionamento. Dant. Inf. 3. 38. Chi fusti , che per
tante punte Soffi col sangue doloroso sermo ? E Par. 2 n. 2. Cosi
che nutrisce ogni mattina gli eroi uccisi in guerra che si recano al
riconminciommi il terzo sermo.
palagio di Odino, e la sera ritorna intero. (Dal celt. gall. sar cam
pione , e maran banchetto.) (Mit)
SenMocinaLe , Ser-mo-ci-n-le. Add. com. Appartenente a sermone.
Seiino. * (Gcog) Sc-ri-no. Citt del Regno di Napoli nel Principato
Mazz. Df Dant. 2. 6. Berg. (Min)
Ulteriore. Chiamasi pi propriamente Stato di Serino, perch compo SERMocinARE , Ser-mo-ci-n-re. f N. ass. V. L. Lo stesso che Sermo
nare , V. Lat. sermocinari. But. Par. 8. 2. Secondo la sua incli
sto di ventiquattro casali. (G) (N)
Serio , S-ri-o. Add. [e sm. detto di persona. Chi usa ne' suoi modi
nazione naturale sarebbe da essere religioso per sermocinare e prc
gravit e circospezione. (V.Grave) Lat. gravis, serius. Grrrovzios.
dicare. Fir. rim. 87. Che pur diletta Si gli uomini, fra lor sermo
-

2 Detto di Discorso e di altre cose, vale Grave, Considerato. Lat.

gravis, serius. Gr. crovzios.

cinando Passar il tempo.


SERwocinativo, Ser-mo-cina-ti-vo. Add. m. Atto a sermocinare. To

3 - In forza di sm. per Seriet. Lat. serietas. Gr. orovn. Salvin.

scanel. Precett. Berg. (Min)


Disc. . 43o. Essendo la nostra vita tra 'l serio e 'l divertimento SeamocinAzione , * Ser-mo-ci-na-zi-ne. Sf. Il recitare ragionando. Sal
vin. Cas. 142. Siccome la comedia formata di sermone , cio di
necessariamente partita. E appresso : Col vero e col serio, e colle
gravi e sode persuasioni intendono a muover l' intelletto.
ragionare , cos l'azione del comedo formata di sermocinazione ,
a Onde In sul serio , Sul serio , posti avverb.
ln sul
cio del recitare ragionando. (A) (N)
sodo, Da senno, Con seriet, Seriamente. lat. serio. Grarovzis. 2 (Rett) Figura rettorica. Il sermonare nel sign. del $. . V.(N)
Seaio. (Geog) Fiume del Regno Lombardo-Veneto. (G)
SERmolino. (Bot.) Ser-mol-li-no. Sun. Pianta che ha gli steli legnosi,
Seriociocoso , Se-rio gioc-so. Add. [m. comp. Misto di serio e gio
striscianti, ramosi, pi o meno pelosi ; le foglie opposte , ovate ,
coso. Salvin. Pros. Tosc. . . . Del resto, un certo Filippo, ar
tigiano di riso , fu allontanato dal convito ec. , e dato luogo a' ra

gionamenti piacevoli , seriogiocosi , filosofici , ma da convito. E


C'as. 64. Imitazione per mezzo di Satiri d'azione seriogiocosa. (N)
SerioLA. (Bot.) Se-r-ola. Sf. V. G. Lat. seriola.
Serida.) Ge
nere di piante della famiglia delle sinanteree , della trib delle ci
coriacee, e della singenesia poligamia eguale di Linneo , che ha
per tipo la Scriola Aethnensis.

caratterizzato dall' antodio sem

plice diviso in molte foglioline, dal ricettacolo poleaceo, e dai semi


con pappo stipitato piumoso. (Aq) (N)
SERuosAMENTE , Se-rio-sa-mn-te. Avv.[V. a di'Seriamente.] Tratt. pecc.

ciliate alle base ; i

rossi o bianchi, a capolino. comune ne'

terreni aridi , ne' monti , ec. Fiorisce dal Maggio al Settembre.


Ha molte variet, fra le quali si distingue il imo cedrato , che
ha gli steli pi grandi, fragili e
, con le foglie superiori al
quanto grigie. Questo erbuccio odoroso di sapore acuto. Lat. thy

mus serpyllum Lin.) Gr. prvAAov. (Da Serpollino dim. di serpillo. l


pers. sisiper serpyllum
Pallad. Di sua generazione an
che lo sermollino colla foglia tenera. Franc. Sacch. rim. 5. Vien
qua , vien qua pe' funghi, Cost , cost pel sermollino. C'ron. Mo
rell. 22o. Pi di presso seguente i sopraddetti vedi grandi scoperti
adorni di olorifiche erbe , serpillo, sermollino, tignamica e ginepri.

Alam. Colt. 5. 23. Il sermollin vezzoso , E 'l basilico accanto.


mort. Non lo credendo, dicendo seriosamente , peccato mortale.
Soder. Colt. 83. Metterai nel fondo loro ( de'tini) a bollire ec.,
Diod. Prol. lib. Zacc. Rappresentare seriosamente a'Judei ec. (N)
Sennoso , Se-ri--so. Add. m. Importante, Grave. Lat. serius. Gr.
menta , sermollino , vivuole mammole.
8aps. (Serius, secondo i pi, vien detto da sinc. di sine risu, senza 2 Fig. Galante, Vezzoso , Gentile , cio Simile ad una vaga e
odorosa pianta di sermollino.(A) Lib. Son.45. O sermollino, o buon
riso) Lab. 228. Dopo lunga e seriosa disputazione fu nel concilio
delle donne discrete e per conclusione posto, che ec. Salvin. Disc.
sentimentuzzo , Se Dio m' ajuti, Gigi, i' non dileggio. (B)
n. 43o. La rettorica una faccenda, e faccenda seriosa. E An

a - Onde Bocca di sermollino per Bocca saporita, odorosa o

not. T. B. 5. 7. Serioso disse il Boccaccio alla franzese per Serio


simile. Buon. Tanc. 3. 7. Dillo, boccuccia mia di sermollino. (A) (B)
nel Laberinto , e par che dica l'abito di esser tale. (A) (N)
E Salvin. Annot. ivi : Cio bocchin mio saporito, prvAAos. Latino
serpyrllum, un erbuccio odoroso, di sapore acuto, che prima chia
Seais. * (Geog) S-ris. Popoli indiani del Messico. (G)
SERussa. * (Bot.) Se-ris-sa. Sf Lat. serissa. Genere di piante a fiori
mavasi. Serpello , poi Sermollo, e in fine Sermollino; detto cos dal
completi monopetali della pentandria monoginia di Linneo , e della
serpeggiare per terra, come dice Dioscoride, e dall'attaccarsi in qua
famiglia delle robiacee, caratterizzato da un calice a cinque lacinie,
lunque parte del terreno , che esso tocchi. (N)
dalla corolla ad imbuto con corto tubo ciglioso nell'orifizio, col lem SeaMoLooio. * (Filol.) Ser-mo-l-gi-o. Sm. V. G. Lat. sermologium.
bo a cinque lobi, da una bacca con due semi. (N)

(Dal lat. sermo sermone , e dal gr. lego io scelgo.) Raccolta scelta

di sacre concioni, di prediche. (O)


Senissimo, Se-rs-si-mo. Add. m. superl. di Serio. Magal. Lett. fam.
. 27. Berg. (Min)
SeaMonAccio, Ser-mo-nc-cio. Sm. pegg. di Sermone. Pignor. Lett.
Berg. (Min)
SeakAai. * (Geog.) Ser-k-ri. Sm. Provincia dell'Indostan inglese. (G)
SeaLE. (Gog) Sr-le. Isola del Grande Oceano equinoziale, nell'Ar SenmonALE , Ser-mo-n-le. Sm. Volume, che contiene sermoni. Panig.
cipelago pericoloso. (G)
Demetr. Fal. Berg. (Min)
-

Seamani (Mit. Pers.) Ser-m-ni. Popoli favolosi, de'quali parlasi

SeaMonamento , Ser-mo-na-mn-to. Sm. Sermone , Il sermonare. Vo.


ne' romanzi orientali, e che sono forse gli stessi dai Latini chia
cab. Piem. Berg. (Min)

SermontsTE , Ser-mo-nn-te. Part. di Sermonare. Che sermona, Che


mati Ichthyophagi. (In ar. saerman deserto.) (Mit)
SenmARootro, * Ser-mar-gt-to. Add. e sm. comp. V. bassa. Scimu fa sermoni. - , Sermoneggiante, sin. (A) Uden. Nis. Berg. (O)
Trau. M. T. Cic. f 48. Secondo ch' io feci nel libro il quale io
nito. (Composto da ser, e margotto, o margutto. V. Magogo e Mar
gutto.) Cant. Carn. 5. E da far dei sermargotti, Se la coda in man
scrissi a te della senettute, pognendo Cato maggiore in sua persona
senmonante e disputante.
ti tieni. (G. V.)
Senmatta. * (Geog) Ser-mt-ta. Isola dell'Arcipelago della Sonda.(G) SERuonARE, Ser-mo-n-re. Att. e n. ass. Parlare a lungo, Far sermone,
SeaMente. (Agr.) Ser-mn-te. Sm. Lo stesso che Sermento, Sarmento; - Predicare, Orare, nel sign. del S. a. - , Sermoneggiare , Sermo
siccome fu anche detto Tralce per Tralcio. Pallad. Febbr. 9. Nulla
cinare, sin. Lat. orationem habere, sermocinari , concionari. Gr.
ingiuria n tortura si vuole fare in quella parte del sermente , l
buAsi. G. V. o. 23o. 3. La quale opinione sermonandola a Pa
onde si spera cc. E appresso: Sia la misura del sermente , che si
rigi il Ministro generale de' frati Minori ec., fu riprovato per tutti
pone , lungo uno cubit, l ov' grassa la terra. (A) (V)
i maestri di divinit di Parigi. E' st. 9. 4. Se alcune altre cose,

SERMIONATO

265
SEROTINE
posto da Enrico Cassini: sono cos denominate dal vivere ne' luo

sermonando, disputando ec., dicemmo. B 2-3. 8. E '1 nostro Ve


scovo , sermonando, molto il lod e magnific. Lett. Feder. Imp.
G.s. Non sofferendo suo messo e legato venir nelle vostre terre a
sermonare, o a convertir la gente ch' sotto voi. Burch. - 1o7.
E sermonando Ovvidio alle gazzuole , Gridavan tutti: va, uccella
in corte, Ch vi si piglian colle vangajuole. Varch. Ercol. 5o. Ser
monare ec. vuole propriamente significare parlare a lungo, e, come

SeaocchiA, Se-rc-chia. Add. e sf: VA. V. e di Sirocchia. G. V.


. 3- 4. La detta Elena fu serocchia di Castore e di Polluce. E

ha luogo quando il dicitore favella in luogo

arido,
generalmente de' primitivi Cristiani di astenersi, non che dalla carne
e dal vino, ma anche da' frutti secchi. -, Xerofagia, sin. (Aq)

ghi aridi-, Xerobio, sin. (Aq)

& co. 5. Il Re d'Inghilterra prese per moglie la serocchia del Re


di Francia. E9. 77. 2. Venne in quel tempo la figliuola del re Al
berto della Magna, serocchia del Dogio di Osterich.
. .
i diciamo , fare un sermone.
mo (Rett.) i fra di nome , Quella figura da rettorici detta la Senoczino. * (Geog) Se-ro-czi-no.SfCitt della Polonia. (G)(Da xero,
(Eccl.) Se-ro-fa-gi-a. V.G. Lat. xerophagia.
tinamente sermocinatio. Rett. Tull. o4 E un altra sentenzia , che SenorAcIA-"
Solitarii, e
e phago io mangio) Abitudine degli Atleti,
s'appella sermonare,
' un' altra persona.

Add. m. da Sermonare. -, Sermoneggia


s
* (Bot) Se-ro-fil-lo.Sm. V. G. Lat.xerophillum. (Da xeros,
to sin. G. V. 7. 54. 4. E in quello, per lo detto Legato nobile SenoriLLo.
arido, e phrlon foglia.) Nuovo genere di piante dell'esandria tri
mente sermonato ec., si fece baciare In bocca i sindachi. E 6.
famiglia delle giuncacee, stabilito da Michaux, con una spe
a54. E ci detto e sermonato, fece piuvicare il processo contra l ginia,
genere helonias di Linneo, le cui foglie filiformi sembrano
del
cie
adore. (B
Vien caratterizzato dalla corolla quasi rotata, dai filamenti
secche.
o IVerb. m. diSermonare Che sermona. delle antere
schiacciati nella base cosicch si toccano, e da una

s Lat. orator, sermocinator, concionator.

Gr. sxxAmazorns, muro.


casella a tre logge, ciascuna con due semi.-, Xerofillo, sin.(Aq)(N)
Sen. Pist. Anzi lascerei tutte queste cose a' sermonatori- Com.Par. Ssaorrro*(Bot Se-r-fi-to.Sm. VG. Lat. xerophyta. (Da xeros arido,
)
33. E qui tocca tutto quello che bisogna a sermonatore.
e phron pianta.) Arbusto del Madagascar, ''che forma un genere
sanorarnice,Sermo-natri-ce. Verbf di Sermonare. Che sermona1 stabilito da Commerson nell'esandria monoginia, e nella famiglia

tutoratriz Guitt.leu.34. Dicendo lei, poich ripreso spirito ebbi : delle sarmentacee , il quale apparisce arido e secco. La corolla n'
trice . ec.
in sei stratagli, gli esterni pi stretti, e la casella inferio
sermoncello. Sm. dim. di Sermone. Lo stesso che Ser spartita
s
re a tre cellette con molti semi. (Aq) (N)
moncino, V. Bemb.Stor. . 164Questo sermoncello detto da Loredano,
molti a iui e a' magistrati dissero s essere apparecchiati ec. (A)(V) s mia. (O) * (Chir.) Se-ro-ftal-mi-a. Sf. V. G. V. e di' Serottal
saorciso, ser-mon-ci-no. Sml dim. di Sermone-, Sermoncello, SenoFrAlmico. * (Chir) Se-ro-fl-mi-co. Add. m. V. G. V. e di Se
Sermonetto, sin. Lat. perbrevis sermo. Gr. Aoypiov. Menz. sat. 4
rottalmico. (O)
Ed ecco schinchimurra, che mi dice Un sermoncino, ed anco un SrnokomLA. * (Geog.) Se- ro-km-la. Citt della Polonia. (G) ,

Se-ro-l-ne. (Sm. Lo stesso che Segalone, V. Red.


Sm. Ragionamento in adunanza, e propriamente Senolone. (Zool)
Oss. an. 154. Merghi o marangoni, che ec. in Toscana dall'avere
spirituale. Poeticamente Sermo; altrimenti Discorso, Orazione, Pre
il rostro fatto a foggia di sega son detti segaloni o seroloni.
ica. Il Sermone dotto, elegante, grave ecl (V.Aringa.) Lat. oratio, Senonuci. * (Bot.)Se-r-mi-ci. Sm. pl. V. G. Lat. xeromyces. ( Da
concio, sermo. Gr. Adyos. (Dall' ebr. emra sermone. La S ha supplito,
xeros arido, e mrces fungo.) Nome di un genere di funghi, propo
come per solito, l'aspirazione della lettera iniziale alef. In gall. sermoin sto da Browne per un fungo dell'Africa, che ha molta simiglian
gall.

sermone, e par fatto dall'ing. sermon che vien dal latino. In


za col cantarellus , ed di tessuto arido. , Xeromici, sin. (Aq)
seirm melodia. In pers. sermes'k esemplare di scrittura. Il Bullet ha Senomino. (Farm.) Se-r-mi-ro.Sm. V. G. Lat. xeromyron. (Da xeros
il brett sarmonn per sermone: non lo trovo in altri dizionari. ) arido, e mrron unguento.) Composizione di aromi secchi, propria
bit.Par. s. 47. Ma voi torcete alla religione Tal che fu nato a
far de' profumi, a risolvere la flussione ed a togliere l'odore cat
cingersi la spada, E fate Re di tal ch' da sermone. Cavalc. Specch. ativo dalla
superficie del corpo. E singolarmente usata dagli Orien
d Se tu lussi occupato, e non puoi attendere a leggere tutta la tali.-, Xeromiro
, sin. (Aq)
-

ittura , e li molti sermoni.

Lat. sermo. Gr. Nos. Dant. Inf 2 .


*o3. Ma quelragionamento.
demonio , che tenne sermone Col Duca mio, si volse

Senone , * Se-r-ne. N. pr. m. Lat. Seron. ( Dall'ebr. sur principe,


ed on dolore, mestizia i Principe di mestizia.) (B)
Senonoe. (Geog.) Se-rn-ge. Citt dell'Indostan. (G)

tutto presto. E 29. 7o. Passo passo andavam senza sermone, Guar
Se-ro-p-ta-lo. Sm. V. G. Lat.xeropetalum. (Da
dando e ascoltando gli ammalati. E 32. 67. E perch non mi metti SenoPETALo. * (Bot.)
petalon
petalo.) Genere di piante della famiglia delle
xeros

arido,
in pi sermoni, Sappi ch' i' fui il Camicion de' Pazzi. E Par. 9.
stabilito
da
tigliacee
Delille, e cos denominato dai petali aridi e
,
e
V
12.
82.
nov.
sermoni.
Bocc.
od
in
75. Senza peccati in vita,
formata la loro corolla. - , Xeropetalo ,
quali

de'
,
sermone
mut
dendo che da tutte veduto era, n aveva ricoperta,
sin. (Aq)
cavalc. Frut. ling. Dice san Gregorio , che cibo della mente e il
Indostan
(G)
come dispensatori d' Iddio , SeaoPILLx. * (Geog) Se-ro-pil-ly. Citt dell'

sermone d' Iddio, il quale i predicatori,


pr. m. Lat. Scror. (Dall' cbr. tsir dolore , augu
SsRoa , * S-ror.
distribuiscono alli poveri spirituali. G- V- . 23. 2. Le dette sue stia , ovvcro nunzio , ambasciadore.) (B)
prediche non erano per di sottili sermoni, n di profonda iscicnza. SERosco. * (Mit. Pers.) Se-r-sco. Nome del Genio della Terra presso
it. S. Domitil. 79. Non sermone, che possa dire la grande i Persiani. (Mit)
allegrezza di quella gloria. Bocc. 8. - can Si fa incontro al pia Seaosi. * (Med.) S-ro-si. Sf VG. Lo stesso che Serasmo, V. (AO)
cer*nio. Tanto soave a sentir , che sermone Dir nol potria.(V)-Ar. Senostra''. (Fisiol.) Se-ro-sit. Sf1 Lo stesso che Sierosit , V. Red.
Fur. 3. 5. E venne con Grifon , con Aquilante ec. A cheti passi,

Cons. . 77. Io presuppongo per cosa verissima, che la serosit del


e senza alcun sermone. (Pe)
del nobilissimo...i sia una serosit salsuginosa, acre e mor
3 -- idioma , (Favella , Lingua, Linguaggiol (V. Linguaggio) Lat. sangue
E 78. Poich coll'urina si purga il sangue dalle serosit sen
Petr..son.3a. Tra lo stil de dace.
sermo, lungua. Gr. airos.
za pericolo.
moderni e il sermon prisco. Mor. S. Greg. 4 . La quale in nostra Sznoso , Se-r-so. [Add. m.1 Lo stesso che Sieroso, V. Red. Cons
lingua traslata dell'ebreo ed arabico sermone. Dant. Conv. 6.
o. Ma bensi congiunta con nmori pituitosi, freddi, umidi e s
Lo latino molte cose manifesta concepute nella mente, che 'l volgare
rosi. E 197. Egli ben vero, che necessario ec. addolcire quelle
far non pu, siccome sanno quelli che hanno l' uno e l altro SCITll'OIC.
sanguigne, serose, livide e mordaci escrezioni. E lett. 2. 84. Con
Dicei Far sermone, un sermone e vale Parlare, Sermonare;
esso credo che il petto si sia un poco scaricato dalle materie serose,
ed anche Parlare a lungo. V. Fare sermone , e V. Sermonare ,
le quali cagionano quell'affanno che talvolta sente la signora. . .
N
-

Seaor. * (Bot) Se-r-te. Sf. Genere di piante della esandria trigi


nua, famiglia delle giuncacee, i di cui fiori dioici variamente dispo
nelle diverse specie si compongono di un perianzio colorato di
rim. burl. 4. Chi le vuole spagnuole e chi fiamminghe, E chi le sti
viso in sei parti, cogli stami attaccati alla base , le antere peltate
fa venir sin d'Inghilterra , Come se fossin sermoni e aringhe. (B)
col lembo membranoso trasparente, e la casella triloculare coi semi
saoreccianre , Ser-mo-neggin-te. Part di Sermoneggiare. Che ser
-.
peltati. Lat. xerotes. (N)
moneggia. Lo stesso che Sermonante, V. Liburn. Occorr. 4., Bat Saorina, Se-rti-na.Npr fLat.Serotina.(Dal lat.serotina tardiva)(B)
tagl. Ann. 693. . Berg. (Min)
, Seroti-na-mnte. Avv. V. L.1 Tardi, Quasi fuor
saomeccaae, Ser-mo-neg-gi-re. Att. en, as; Lo stesso che Sermo Senorinamente
di tempo. -, Serotine , sin. Lat. serotine , tarde. Gr. 5 , p
nare, V. Lat. sermocunari, concionari Gr. numyopsiv. Tac. Dav.
s. Pallad. Marz. . Se vuoi fare che il fico maturi serotinamen
-

t Sm. Idiotismo toscano. 1 Sorta di pesce di mare,


s'
comunemente Salamone. V. Salamone, 5. 2.1 Lat. salmo. Bin.
pi

ann. 2.4o. Sermoneggiava, grave cssere alla modestia sua tanti eleg
te , scuotilo quando ec.
gerne, tanti mandarne in lungo. (Il testo lat. ha disseruit.)
Se-r-ti-ne. Ada. com. V. L. Prossimo a sera, to Che suc
SeaMonEGGIATo ,
Add. m. da Sermoneggiare. [.. Lo Szaotine,
cede nella sera; ed propriamente opposto a Mattutino. - , Sero
ermonato
Purg. 5. 14. Noi andavam per lo vespero at
dim. di Sermone. Lo stesso che Ser tino, sin. Dant.
poten gli occhi allungarsi, Contra i raggi sero
quanto
tenti
Oltre,
coscienza
della
e
moncino, V. Boez. 5. Lasciata l' eccellenza della
tini e lucenti. But. ivi. Contra i raggi serotini, cio contra i raggi
virtude , aspettate guiderdone de sermonetti altrui. (V)
calava
in ver la sera.
che
si
del
sole,
Szamontaro. * (Bot) Ser-mon-ta-no. Sm. Specie di pianta del genere
indugio. (V. Serotino , 5. 2.] Lat. e
Con
metaf
Per
Tardo,
2
laserpitium
(N)
silcr.
sin
Lat.
laserpizio, -, Siler montano,
8pzvs.

so

sano. (Geog) Ser-ni-no. Citt di Francia nel dipartimento del- 3 rotinus, serus. Gr. duos,
- Per simil..] Detto dei frutti che vengono allo scorcio della loro
ron. (G
Lat. serotinus. Gr. dnaos. Cr. 5. g. 3. Quello che si
s. Dio del tempo opportuno, cos chiamato perch stagione.
far dell'ulive serotini, ricompenser la sua tardezza in abbondanza.
veniva sempre tardi. (Dal lat. sero tardi) (Mit)
acconciamente seminare (i navoni) in
E 6. 8. 2. Possonsi eziandi
seno. Add m. V. L. e A. V. e di Tardo. Volg. Liv. d. l. lib. 6.
tra 'I
e 'l panico massimamente serotine, quando si sarchier
(N).
cap. a. La fuga ed il cacciar dur insino alla sera(Danotte.
a volta. Annot. Vang. Come l'erba serotine, ehe nasce
la
xeros arido,
Szaorio. * (Bot,) Se-r-bi-o.Sn. V.G. Lat. xerobius.
nella letrra.
e bios vita.) Genere di piante della famiglia delle sinanteee, pro 4 - Detto di Pecore e simili per Autunnali. V.Scrotino, $. 4 (B)
-

o66

SEROTINO

SERPENTARIANO

5 Ed in forza d'avv. Lo stesso che Serotinamente, V. Dav.Colt.


6o. Per aver vin dolce vermiglio, poni vigne e luon pancate in

aeme non che altro l'ombra di esso o de' simili a li,


volta offeso sta con timore di nuovi danni e
- Serpee chiamasi
anche
Pesce
del9 grongo
pi liscoso,
maunnon
se nedifacolor
uso.bianco
(A)

terre castagnine ec. , non colombine e alberesi che son fresche e


i lu
p
go
fondate, e gittan serotiue. Buon. Fier. 3. 48. E tu torniajo, Per
ch vien si serotine, tre giorni Corsi omai della fiera ? E Salvin. 2 (Filol.) Fare alla serpe : dicesi di un Giuoco fanciullesco eh
si fa con noccioli o simili disposti in figura di serpe. Min.Malm
Annot. ivi i S serotine. Si tardi. (N)
3 - (Ar. Mes) T.
de'razzai.
Sorta di salterello che si spicca
c g)
Senorino, Se-r-ti-no. [Add. m. Lo stesso chel Scrotine
fuochi
artifiziati.(A)
p
a Per metaf [nel sign. di Serotine, 5 al Pass. 23. La
tua non sia serotina tarda, acciocch sia fruttuosa Sa vin.Cas.
- .T. de' distillatori. Canna serpiculata con pi ri
4a. Vizio che i Greci chiamano opsimatheia, ovvero Mostra d'a di distillare ; altrimenti Serpentina sti
pag&3. Una campana di piombo duri a stillare dieci anni llOil im
vere imparato tardi, d'un imparare serotino. (N)
a farmi quelle
mi far
cl
3- * E' nel sign. di Serotine , 5. 3. Salvin. Annot.F B. 3. 4. 8. Parera
mi farmai
un tamburlano,
cheseparazioni
mi far unache
serpe.
(A) un
(B) go CIne
-

ossi

Serotino, nelle frutta, opposto al primiticcio.-- quasi vecchianiccio,


3 T. de carrozzieri. La cassetta delle carrozze, ove

che vien tardi. (N)

oltre al

4 - E nel sign. di Serotine, 5. 4. Diod. Gen. 3o. 4a. Quando le cocchiere abbia posto un servitore. V. Francese e dello (A)(Ne)
pecore erano serotine, egli non vele poneva, e cos le pecore serotine 4 - (Marin.) T. de'costruttori di navi. Pezzo di legno cosi
a cagione
della sua ,figura,
il quale
si unisce
eran di Laban, e le primajuole di Jacob. DiodNot. al cap.3o. Gen. S riore
del
come suo
finimento.
(A) ai treni Slug
up
-

Serotine, cio quelle che nasceranno dell'ammontare autunnale. (N)

Senoranea (Chir) Se-ro-tri-bi-a. SfVG. Lat. xerotribia. (Da xeros


arido, e tribo io frego.) Frizione asciutta, per chiamare sulla parte
affetta il calore e la circolazione del sangue.-, Xerotribia, sin.(Aq)
SznorTalma. (Chir.) Se-rot-tal-mi-a. Sf. V. G. Lat. serophthalmia.

enPecciAuero , Ser-peg-gia-mn-to. Sm. Il e

maeander. Gr. zaur, pr. Red. Oss.


niche proprie, l'esterna riceve molti e molti
sanguigni.

Mod

iare. Lat.

serpeggiamenti di vasi

(Da xeros arido, ed ophthalmos occhio.) Ottalmia secca, che con 2 - " (Milit.) Modo tortuoso di procedere ne' lavori
siste in un bruciore, prurito e rossore d' occhi, senza gonfiezza e
scolo di lagrime.-,Seroftalmia, Oftalmoseroma, Xerottalmia, sin.(Aq)

onde evitare d'essere imboccato

% tiri del nemico.

profondavano tanto pi le trincere, quanto pi venivano


SeRottalmuco. * (Chir.) Se-rot-tl-mi-co. Add. m. Aggiunto di ci
tirate avanti, ed in esse oltre al serpeggiamento ordinario , s'alza
vano spessi ridotti per assicurarne tanto pi la difesa. (Gr)
che ha relazione a serottalmia; e di chi n' affetto. - , Seroftal
SenpaooAmre, Ser-peg-gin-te. Part. di Serpeggiare. Ch serpeggia
mico , Xerottalmico, sin. (O)
Lat. serpens , flexuosus. Gr. parrs, zaurios. Red. Oss. s
(Farm.) Epiteto de'rimedi per l'arida infiammazione degli oc
Ne'canali sanguigni , serpeggianti per essi polmoni, non ne ho mi
s chi. (Aq) * (Geog.) Se-ro-viz-za. Citt di Boemia. (G)
veduto pur uno.
SeaPa. * (Geog.) Srpa. Citt del Brasile. (G)
a - (Bot) Foglie serpeggianti o tortuose : Quelle che fra i seni ot
-

gavano e

SERPAso, Ser-p-jo.Sm. Luogo pieno di serpi, o Luogo molto umido,

tusi e poco profondi del margine hanno le corrispondenti porzioni

auggiato. Sacc.rim. Un povero notajo, Ignorante di bindoli e d'in


gamini, Fu mandato a confino in un serpajo. (A)
SeaPATA, Ser-p-ta. Sf Colpo dato con una
con un mazzo di serpi.
Lasc. Cen. 2. nov. 8. A prima giunta, fattomi una paura grandis
sima, mi dettero forse cento serpate, che tutte mi fiaccarono l'ossa

di cerchio, e formano
tortuosit che descrive un serpe nel
muoversi. Lo stesso che Ondulato, V. Lat. repandum. (A)(N)

di sorte che io non credo mai cc. (A) (B)

SERPATo, Ser-p-to. Add. m. Di pi colori a guisa della serpe. Lat.


variegatus. Gr.roxixos. Cant. Carn. 49. Dolci popon serpati, Bian
chi e vermigli c' d' ogni ragione.
Seape. (Zool.) Sr-pe. Sost. com. Propriamente Serpente senza piedi,
[che costituiscono la sezione de'rettili ofidiani,] come Vipera, Aspido,
[Biscia] e simili. Poeticamente Angue. Il Serpe crudo, orribile ,
velenoso, fiero, freddo, livido, arrabbiato, squamoso, tortuoso, pesti

lentissimo ec.] (V. Angue.) Lat. anguis, serpens.Gr. 3pts. (Serpens,


da serpo io serpeggio: e questo dal gr. herpo di simil senso.)Bocc.
nov. 77. 4. Te non colomba , ma velenosa serpe conoscendo ec.,
con tutta la forza di perseguire intendo. E num. 59. Tu , da que

&

- Radici serpeggianti: Lo stesso che RepentiV. Reente, 3.5.(A)


3 - ' Fusto serpeggiante o strisciante: Quello che mentre si di

stende sopra la terra o si aggrappa sopra qualche muro

di

tacca col mezzo di alcune appendici radiciformi che mette di di


stanza in distanza , e specialmente dai nodi. Bertoloni (O) (N)
SERPEGGIAne, Ser-peg-gi-re. (N. ass. L'andar della serpe; e per si
milit. dicesi dello ] Andar torto a guisa di serpe, [I ed anche dello
Stare o Giacer serpeggiante, tortuoso ; altrimenti Serpere. ] Lut
serpere. Gr. priv. (V. Serpe.) Tac. Dav. ann. . 34. Cosi risca
dati , e chicdenti battaglia, li conducono nel piano d'Idistaviso, che
tra' l Visurgo e i colli serpeggia. ( Il testo tat. ha : inacqualit si
nuatur) Disc. Calc. 22. Quando punto punto ella usciva , ei la car
piva , e serpeggiando correva. Poliz. st. 1.

9. Intorno al bel lavor

serpeggia acanto Di rose e mirti e lieti fior contesto. Red.Inso


Questi (bachi) de'funghi non vanno strascicando il loro corpo per
sto caldo scorticata, non altramenti rimarrai bella , che faccia la
terra , n vanno serpeggiando come quelli. Cocch. Lea. Questo li
quore serpeggiando, sale per un
nel ventre. (A)
serpe lasciando il vecchio cuojo. Fiamm. 7. 5o. Vengonmi ancora
nella mente talvolta le pietose lagrime di Licurgo e della sua casa, 2 - " Detto anche di cosa che sventoli all'aria. Borghim,6. Co
meritamente avute del morto Archemoro dal serpe. Dant. Inf. 3.
ta' veli son lunghi e larghetti da capo ec., e dati al vento, e se
39. Ben dovrebb'esser la tua man pi pia, Se state fossimo anime
peggiando per l'aria , o vogliam dire ondeggiando, rendono una
nolta propria simiglianza di fiamma viva. (Br)
di serpi. E 25. 4. Da indi in qua mi fur le serpi amiche. Dittam.
2. 2. Non credo un serpe, che
'l cor cotanto Acerbo. Bell.Man. 3 - Efg. Cocch.Disc. Proibisce ec: perch il male non si dilati
e serpeggi. (A)
Giust. Cont. no. Se il serpe, che guardava il mio tesoro , Fusse
dal sonno stato allor pi desto. Franc. Sacch. nov. o6. Deh dim SERPEGGIATo , Ser-peg-gi-to. Add. m. da Serpeggiare.
mi , buona femmina, che ti par essere santa Verdiana , che dava 2 - Fig. (Sparso di cose serpeggianti. Red. Oss. an. 57. Con una
larga membrana tutta serpeggiata di minutissimi canaletti..., Chiabr,
mangiare alle serpi ? Buon. Fier. 3, 4. n . E delle serpi Celebra
Poem. Era sua gonna di cerulee sete Serpeggiata d'argento. (A)
la prudenza. E Salvin. Annot. ivi : Il vangelo : estote prudentes
sicut serpentes; che per la Prudenza si ritrae colla serpe, siccome SeaPeskA. * (Geog) Ser-pe-i-ska. Citt della Russia europea. (G)

la salute o la sanit, la hygeja presso i Gentili. (N

SeaPenTAccio, Serpen-tc-cio. Sm.l pegg. di Serpente.

poi beneficato abbia a nuocerti. Lat. colubrum in sinu fovere. Gr.

Segn. Crist.
instr. 3. 29. 2. Il demonio fu , che co' suoi giri da serpentaccio
tortuoso mostr tal arte. Menz. sat. 3. Fur serpentacci intormo della

di

culla D' Ercole.

- Proverb. Allevarsi la serpe in seno = Benficare uno, che

4 xdxr 9axrav. Buon. Fier. 2. 2. o. Veggo quel che

s'alleva in sen la serpe. Salvin. Disc. n. 363. Conoscendo quanto SERPENTARE, Ser-pen-tre. [N. ass. e pass. V. del dialetto fiorentino
gli uomini sieno ingrati e sconoscenti, e quanto s'avvantaggino del
secondo il quale invece di significare Muoversi od Agitare a guisa
de'serpenti, come vorrebbe la sue derivazione, vale 1 Importunare
le altrui fatiche, per non allevarsi, come si dice, la serpe in seno,
non fa allievi.
Tempestare. Varch. Ercol. 73. Si dice ancora serpentare e tempe
stare, quando colui non lo lascia vivere, n tenere i piedi in terra ;
3 - Come disse lo spinoso alla serpe. V. Spinoso.
il
che i Latini dicevano propriamente sollicitare. Tac. Duv. an
4 - Ogni serpe ha 'l suo veleno=Ognuno ha la sua ira. Lat. inest
et fornicae bilis. Gr. ivori xa pux x&Aos. Varch. Suoc. 53.
6. 7. Cosi si serpentava, tranquillava, alla ragion si gridava. (Il
Non guardate ch'io stia con altri , eh ogni serpe ha 'l suo veleno.
testo lat. ha: ita primo concursatio et preces.)
5 - Mettere o Mescolare la serpe tra l' anguille o simili, si dice SenpenTARIA. * (Geog) Ser-pen-t-ri-a. Isola del Mediterraneo. (G)
dell'Accompagnare un astuto con brigata sora e semplice. IV. An SERPENTAaA. (Bot) (Sf. Pianta che ha i fusti cilindrici, serpeggianti,
guilla , 5. 4] Buon. Fer.2.3. 9. Come s' mescolata (Or me n'av
rampicanti, con dieci angoli, con molte spine setacee pi lunghe della
lanugine che le cinge i fiori laterali, sessili, di un rosso vivace, con
veggio ) quella serpe bigia Tra quelle belle anguille ?
2. 4.26. Quella che dianzi tra

gli stami bianchi, e le antere gialle.Fiorisce dal Marzo al Giugno, eu

l'anguille Fu interpetrata serpe. E Salvin. Annot. ivi : La serpe,


bestia velenosa , tra le anguille innocenti, che inganna per la simi
litudine di figura. Giovenale Sat. 5. Vos anguilla manet, longae

originaria del Per. Lat. cactus flagelliformis Lin.), dracunculus.


Gr. pznrrov. Cr. 6. 9. . La serpentaria, la columbaria e la dra
gontea sono una medesima cosa, e chiamasi serpentaria, ovvero dra

6 - * E' variamente. Buon.

cognata colubrae. Buon. Fier. 4. 3. 6. Via via, le serpi al bosco,


gontea, perciocch 'l suo gambo pieno di macule a modo di serpente.
2 - * Dicesi Serpentaria Virginiana, una Pianta dell' America set
e i fiumi e i laghi Sian ricetto alle anguille. (N)
7 - Essere o Far la serpe tra le anguille: dicesi dell'Essere ac tentrionale, con fusto ascendente e piegature nodose, foglie corda
to-bislunghe acute, peduncoli radicali e labbro del calice lanceolato,
eoto e trattar co' scmplici, V. Fare la serpe tra le anguille ; e V.
Anguilla , S. 4 (A) Salvin. Annot. F. B. 4. 3. 6. Noi : far la serpe di cui si usa la radice sotto lo stesso nome di Serpentaria, venutole
fra l anguille, diciamo di Chi maliziuto, e si mescola fra le per
dal pregiudizio volgare che essa giovi contro le morsicature deser
one semplici, facendo sembianze d'esser di quelle,e ingannando colla penti. at. aristolochia serpentaria. (O) (N)

similitudine. Angue

e anguillae hanno

anche nel nome.(N)

3 -* Chiamasi Serpentaria e Serpentaria maggiore una Specie di ano


ne; detta anche Draconzio. V. Draconzio , S. a.(N)
sepe e Punto o Chi inciampa nelle serpi ha paura delle lucertole : SenpenTARIAmo. (Astr) Serpen-ta-rino. Add. m. Djel serpentario.
Piverbi che vaglieno che Chi stato offeso da un maligno Salvin Arat, Feil Oumeri serpentariani (A)
* - Al tempo delle serpi le luecrtole fanno paura o Chi dalla

SERPENTARIO

267

SERPERE

SeapentAnto. (Astr) Ser-pen-t-ri-o. Sm.] Costellazione celeste, figu Senpentinamente, * Ser-pen-ti-na-mu-te. Avv. A guisa di serpente.
Vallisn. Berg. (O)
rati in un uomo con un serpe in mano. Lat. serpentarius.Lib.cur.
malatt. In un pezzo di carta pergamena, tagliata in settagono de Senpentino. (Min) Ser-pen-ti-no. Sm. t Pietra dura ch' una specie
scrivi la figura del serpentario celeste.
di roccia porfiritica, nera o verdastra , con cristalli grandi di
scherlo, che imitano in qualche modo le macchie de' serpenti. Lat.
Seniente. (Zool.) Ser-pn-te.[Sm..] Propriamente Serpe grande; e talora
ophites. Gr. dirzs. Morg. 27. 2. E una punta per modo disserra,
si prende per Serpe semplicemente.(V.Angue.)Lat.draco, serpens. Gr.
Ch'egli arebbe forato il serpentino. Benv. Cell. Oref 34. Hanno
8pxov, 8s (V.Serpe) Bocc concl4. Lasciamo stare che egli (il dipin
avuto in costume di pestargli in sulle pietre di porfido o di serpen
ore) faccia a san Michele ferire il serpente colla spada o colla lancia.
tino, (V) Ar. Fur. 42. 74. Di serpentin, di porfido le dure Pietre
Dant. Infa5.5o. E un serpente con sei pi si lancia Dinanzi all'uno.
Petr. son.78. Questa vita terrena quasi un prato, Che il serpente fan della porta il ricco volto. (Pe) Baldin. Voc. Dis. Serpentino,
Pietra diversa da quella che chiamano Pietra serpentina.Questo di
tra' fiori e l'erba giace. Stor. Ajolf. Il Saracino ripercosse Ajolfo
color verde, alquanto scuro, ha in s alcune crocette pendenti in
di s gran forza, che si divincol come serpente. Bemb. Stor. 6.74
8 i serpenti nuova generazione e forma di tutto il corpo hanno. giallo per la lunghezza di tutta la pietra. E duro pi del porfido ,
ma pi facile a lavorare. Cavasi nella Grecia ; serve per lo pi a
iriff Calv. n. 34. E non si vide mai serpenti in caldo Combat
fare colonne e pavimenti , base, maschere, e altri simili ornati : e

tere , o lcon gelosi in cruccio.

perch, con tutta la sua durezza ad ogni modo facilmente schianta,


2 Dicesi Serpente marino o Anguilla di mare, Una specie di
non serve a far figure. (N)
pesce, dell'ordine de'condropterigi, che distinguesi dall'anguilla per
la grandezza degli occhi , la cui periferia per poco arriva quasi a 2 (Chim.) Serpentino da stillare. Tubo tortuoso a modo che fa la
toccarsi, e perch la sua mascella superiore eccede assai l' inferio
serpe nello strisciarsi. Meglio Serpentina, V; e V.Serpe, $3,2 (A)(N)
re, laddove nell'anguilla la mascella inferiore pi lunga della su 3 * (Milit.) Quel pezzo d'un archibugio al quale si appiccava la

periore. (A)
3 - * Dicesi Serpente cappelluto Una specie di vipera delle In

miccia ; pi comunemente Serpentina. V. Serpentina, S. 3. (A)


a * Piccolo razzo volante che scorre per l'aria serpeggiando, del

die orientali, cos

quale si fa uso talora ne' fuochi artifiziati.G.B. Albert. Chiamansi

per avere la pelle del collo s disposta da

serpentini tutti i piccoli razzi volanti , i quali non sono attaccati


alle bacchette. (Gr)
una linea nera in forma di lunetta sulla parte larga del suo disco.
E specie velenosissima, e credesi che la radice dell'ophyniza mun Senpenrino. Add. m. Di serpente, A guisa di serpente. Nel . sign.
dicesi anche Serpentile , Serpigno. ] Lat. serpentinus , anguineus.
gos n' il suo contravveleno. V. Cappelluto, $. 2. Lat. vipera o
Gr. 3pums. Amet. 88. Ne''Colchidi campi, arati dal Tessalico gio
coluber naia. (Pr) (N)
vane, subito di serpentini denti si videro surgere armigeri. Com.
2 (Eccl.) Serpente di bronzo : Quello che Dio fece fare a Mos
Inf. 7. Dopo la prima parte che umana, e la seconda serpen
nel deserto per guarire da' morsi de'serpi avvelenati tutti coloro
tina, pone la terza bestiale , sopra la quale si ferma , e dice : ec.
che lo riguardassero. (Bcr)
Tes.
5. no. Il suo collo ( dell'astore ) sia lungo e serpentino,
3 (Mus) Strumento da fiato pi comunemente detto Serpentone,
e 'l petto grosso e ritondo , come colombo. M. P. 3.74. Ove il va
V. (A) (N)
pore mosse simigliante a capo serpentino. Pass. 277. Di certe mem
4 (Marin.) Una corda con cui s'avvolge spralmente un cavo.(S)
bra dell'uomo, come dicono i savi esperti, nasce uno scorzone ser
5 * (Geog) Isola de' Serpenti. Lat. Leuce. Isola del Mar Nero,
pentino , velenoso e nero. Guid. G. Erano li detti capelli costretti
presso le bocche del Danubio. (G)
con fila d' oro, ed erano avvolti con legge serpentina sotto certo modo,
SerpenTe. * Part. di Serpere. Che serpe, Che serpeggia. Pallav. Ist.
[Fig.] Lingua serpentina vale Maledica, Mordace. V. Lingua
Conc. . 53. Stimol il Papa , che andasse incontro a quella ser
io. Lat. mordax, viperina. Gr. nxrz, xrios. Ambr. ur
pente eresia con l'autorit delle sue difinizioni. (Qui fig.) (Pe)
SenpenTeLLo. (Zool.) Ser-pcn-tl-lo.[Sm. dim. di Serpente. Piccolser
. 4. Voi non sapete che lingue serpentine ci va attorno, ch? Varch,
pente. Lat. brevis colubcr, anguiculus. Gr. diov. Dant. Inf 9.
Suoc. 3. 3. Sai chi noi siamo a Firenze, e che perfide lingue e ser
4. Serpentelli e ceraste avean per crine. E 25. 83. Cos parea, ve
pentine ci si ritruovano.
nendo verso l'epe Degli altri due, un serpentello acceso. Ovid Pist.
(Occhio serpentino, cio Simile a quello del serpente; e per ta
lora vale anche Affascinante. V. Occhio, S. 16.] Bern. Orl. 2. 19
Qui vi fu presente la Dea infernale, attortigliata con certi sepentelli.
red. Ins.64. Che vi si vedessero de' piccoli serpentelli nati su quella
uando Marfisa l'occhio serpentino Di doglia volse e di super

potere, arrovesciandola sul capo, farne come un cappuccio. Ha

corrotta fracidezza , oh questo non mi sento da crederlo.

la

D1CIla.

5 Pictra , Marmo [, Porfido ] serpentino vale Di vari co


a (Milit.) Fuoco lavorato, composto di polverino e di carbone posti 4
in una cartuccia inastata ad una asticciuola di ferro. I Serpentelti
lori. IV. Pietra , S. 1 , 52 , e Porfido ,
Lat. versicolor, va
ordinari si fanno con polverino , carbone e salnutro, e si pongono
riegatus. Cant. Carn. 24. Noi abbiam plasme, amatiste e turchi
sopra un fondello di legno senza asta. (Gr)
ne, ec. E cose ancor pi fine , Di color gialle, bianche e serpen
SenpenTicoLi. * (Filol.) Ser-pen-ti-co-li. Add. e sm. pl. V. L. Nome
tine. Borgh. Orig. Pir. 156. Si scoperse molte braccia sotterra un
od Epiteto che dassi agl'idolatri adoratori di serpenti; grecamente
bellissimo pavimento di musaico di porfidi serpentini. Buon. Fier.
-

Ofilatri. (Dal lat. serpens serpente, e colo io adoro.) (Aq)

Serpentireno, Ser-pen-ti-fe-ro. Add. m. Che produce serpenti. Lat.

2. 4.

sotto questo marmo serpentino ? 5 E' Salvin. Annot.

ivi: Marmo serpentino. Lat. ophites, dirns. (N)

anguifer, serpentifer. Gr. doixos. Red. Vip. 34. Me ne rimetto

5 - (Bot) Lingua serpentina: Erba comunemente detta Erba lucciola.

al prudentissimo giudizio di quegli autori che di questa grotta ser

V. Lucciola , S. 3, e Lingua, S. 35, 3. (A)


a * Legno serpentino, Verzino serpentino: Sorta di legno in

penitifera accuratissimamente hanno scritto.


SepesriroRmE, * Ser-pen-ti-fr-me. Add. com. comp.Che ha forma di

diano, ottimo per fare archi da violino. V. Legno, S. , 27. (A)

serpente. Vallisn. Berg. (O)


Serpentino. * (Geog.) Fiume della Turchia asiatica.Fiume di Fran
cia nel dipartimento del Giura. (G)
SenpenTile , Ser-pen-ti-le. Add. com. Di serpente; altrimenti Serpen
tino. Ar. Fur. 43. no2. Perch quei giorni che per terra il petto SeaParrone.* (Mus.)Ser-pen-t-ne. Sm. Strumento da fiato in forma di
serpente, che fa le veci di contrabbasso colla sua grave ed assai
Traemo, avvolte in serpentile scorza, Il Ciel, che in altri tempi a
noi soggetto, Nega ubbidirci, e prive siam di forza. (V) (Pe)
energica voce, rinforza anche tutti gli altri strumenti da fiato co'suoi
Senpenrina. (Ar.Mes.) Ser-pen-ti-na. Sf. Sorta di vaso di vetro; detto
suoni acuti, e ravviva un'orchestra intera. Fu inventato nel 59o da
anche Serpentino e Serpe. Ner.Art. Vetr. proem. Di questo (vetro)
un canonico di Auxerre. La sua presente lunghezza, compreso il boc
si fanno tante sorti di vasi e istromenti, come bozze, cappelli , re
chino, circa otto piedi e tre pollici; ha sette buchi e due chiavi,
la sua estensione di quattro piene ottave ; si usa per esso la stessa
cipienti cc., serpentine , fiale , ec. (V) (N)
a - (Min.) Specie di pietra untuosa, con frattura non lucida, anzi . scala che pel fagotto; ordinariamente di legno, ma ve n'ha pure
d'ottone. Dicesi anche Serpente. (L) (D. T.)
terrosa, talvolta squammosa; morbida al tatto ed untuosa , ove sia
polverizzata; non attaccabile dall'unghia, ed atta anzi ad intaccare
2 Nome d'un regisiro d'organo di canne a lingua.(L)
i carbonati calcarei. Internamente sbiadata ; frequentemente le dan
- * (Bot.) Serpentone rosso. Specie di pianta del genere trichos
anthes
con f
cordate sinuoso-lobate pubescenti ed il cui frutto
no splendore delle particelle di talco o di asbesto che vi sono me
scolate. I suoi colori hanno diverse gradazioni di verde , giallo ,
simile al cetriuolo bislungo tortuoso di color rosso. Lat. trichosan
rosso, bruno , azzurro; ordinariamente due o tre ne formano il fon
thes anguina. (N)
do , ed uno o molti
delle macchie o vene. Avendo essi SERPENToso, Ser-pen-t-so. Add. m. Che ha serpenti, Che produce
colori cangianti qualche somiglianza colla pelle de'serpenti, da ci
serpenti. , Serposo , sin. Lat. anguifer. Gr dovx2s. Lib. cu.
malatt. Con questo viaggiava sicuro per li deserti serpentosi dell'Affrica.
deriv a questa pietra il nome. (Boss) (G. P)
2
* Per metf Che facilmente s' adira , Colleroso , Stizzoso. Car.
3- *
Pezzo dell'acciarino dell'archibugio, al quale s'attac
Strac. 2. 3. Nut. Non mi toccare. Mur. U , serpentosa, lassati al
cava la miccia accesa , e che scoccando ad un tocco del grilletto
veniva a cadere sul focone per dar fuoco alla polvere dell'innesca
men parlare. (Br)
tura. Ebbe questo nome dalla forma, e fu detto anche Serpentino o SERPERAsTao. * (Filol.) Ser-pe-r-stro. Sm. Stecca di legno che i Ro
Draghetto.
Subito nello stesso atto del metter ben soda la
mani attaccavano alle gambe de' fanciulli per raddrizzarle. Lat.
corda , pur con la man destra, nella serpentina , con aggiustarla,
serperastrum. (Mit)
se battc ben nel focone gi coperto, soffier nella corda, acciocch SERPRE, Sr-pe-re. i N. ass. anom. V. per lo pi poetica. Andar
gli levi la cenere , e faccia miglior carbone, e pigli in conseguenza
torto a guisa di serpe , Volteggiare; pi comunemente Serpeggiare.
Lat. serpere. Gr. priv. Petr. son. 277. Qual pcr tronco o per
anche meglio il fuoco ; fatto questo scoprir subito il focone. E al
muro edera serpe. Tass. Ger. 12. 45. Chi pu dir come serpa o
trove : E l' archibuso procurer, che sia senza difetto alcuno, ed in
come cresca Gi da pi lati il foco? Diod. Gen. n. 2 . Iddio a
particolare di buona culatta , e di buona munizione, e con la ser
dunque cre le gran balene , ed
animal vivente , che va ser
pentina che giuochi bene. (Gr)
E 26. Sopra ogni rettil che serpe sopra la terra. (N)
* Nome ancora di una grossa artiglieria antica, forse il
Dragone volante de' Francesi. Ugo Caciotti. Serpentina, il mag 2 Fig. Sen. Ben. Varch. 5. 19. Questo uno di quelli argomenti
fallaci e ingannevoli, al quale non si pu imporre fine, perch egli
giore de' pezzi dell'artiglieria. (L'autore scriveva sul principio del
-

6oo.) (Gr)

4 (Bot) Nome di una specie di anonide, V. Anonide, $. a. (N)

serpe a poco a poco, e non finisce mai. Car. En.

. 39g. iba

questo dir la giovent commossa Via pi s'accende, e 'l mormorio

o 68

SERRAGLIO

SERPETTA

serpendo, Pi cresee per le squadre- (B) Tass. Ger. 2. 9o. Al fiu


col'nuovo di rinchiude alquanto I lumi, e 'l sonno in lor scrpe fra
'l pianto. (P)

seaorra. (zool) Serpt-ta. tSf1 Picciola, serpe; altrimenti Serpi


cino, 1 Serpicella. Lat. serpula. Gr. dov. Segner. Pred. g. 2.

uno pesce c'ha una cresta che alla maniera di serre, onde rompe
le navi di sotto, e le sue ali sono s grandi , ch'elli ne fa vela , e
va bene otto leghe contro alle navi; t ma alla fine, che egli non
puote pi sofferire, s ne va in profondo di mare. Rim. ant. P. N.
ser Pace not. Aggia umilt chi vuol , che io pur lasso, Che lo cuor
m' ha segato, come serra.

li far cosi non altro che immitare le talpe , immitare i topi , i

--

- Ogni luogo stretto o serrato, (e spezialmente Monte, la cui gia


citura in traverso chiuda o serri il passo da un luogo all'altro. Lat.

quali mordono s, ma sol di nascosto; o pi tosto far come l'Ec


clesiaste afferm di alcune serpette , le quali ec.

clausus locus, vallis angusta. Gr. rrvs usordyxsua. (In isp. sierra

o - Strisciolina fatta a biscia. Magal. Lett. (A)

--- -

montes praerupti. In ar. zerarh montes. In cbr. tsur stringere, as


sediare , ridurre in angustia; tsar stretto, angusto; tsur cima, ru
pe, sasso , onde tseriahh cittadella, fortezza, presidio, munizione.)
Rim. ant. P. N. ser Pace not. Di gran ricchezze giunto sono ai

Searcela. (Zool.) Ser-pi-cl-la. Sf) dim. di Serpe ; altrimenti Ser


picino, Serpetta1 Lat. serpula. Gr diov. Franc. Sacch. nov. 29.
Andata alla cassa, e aperta che l'ebbe, tra quello lino trov e vide
avvolte certe serpicelle.
o Dicesi Dannare a serpicella I e vale Canoellar la scrittura con
linea torta. V. Dannare, S. 3, 2.
Seapicino. (Zool.) Ser-pi-ci-no.
dim.
altrimenti Serpetta

basso, E d'alta rocca sono in bassa serra. Dittam. 5. 8. Cosi

pas

sando noi di serra in serra, Giungemmo nel paese di Bisanzi, Che


da Levante Tripoli s' afferra.

Giogo , Collina ; ed anche Montagna. (In pers. sar


e serpicella. Lat. serpula Gr. cicv. Franc. Sacch. nov. 2 9. Sicch 3 - Sommit,
vertice. In ebr. tsur cima. ln ar. suruh alti edifizi o co
li serpicini , correndo al latte, n'uscissono. E appresso : Li serpi sommit,
struzioni. V. Serra, S. 2 ) Bisc. Malm. (A)
cini per la bocca uscirono fuora al latte. . .
Riparo di muro o simili fatto per reggere il terreno o impedire
Senpicca. * (Bot) Serpi-cu-la. Sf Genere di pianta a fiori incom 4 scorrer dell'acque, [o restrignerne il corso ; altrimenti Steccaja ,
pleti polipeiali della dioecia tetrandria di Linneo, famiglia delle ona lo
Chiusa , Serrata ec. (V. l'etim. del $. 2. In ar. suruh ar
grarie, che si distingue pe'fiori dioici ed alle volte monoici, il ma Cateratta,
Viv. Disc. Arn.37. Simiglianti ripari di serre, di piantate, di
schio col calice di un sol pezzo a quattro lobi assai corti, e la co ces)
boschi
utilissimi
senza dubbio si farebbero conoscere , ec.
rolla a quattro petali caduchi, il femmineo privo di calice e corol 5 - Tumulto , Impeto
o Furia nell'azzuffarsi, (o Affoltata di soldati
la, alle volte essendovi caduca; l'ovario inferiore piccolo che di
per chiudere l'entrata di un luogo e d'impedirne il passo al nemico,
venta una noce cilindrica torulosa ottangolare con una loggia ed un
-

la medesima pelle. Detta anche Erpete, Volatica,) Impetigine. Lat.


impetigo. Gr. Aaxi. Cr. 3. 4. 3. Se col brodo suo (del cece) ti

o per serrarsegli addosso e strignerlo da vicino. Lat. concursus, l


impetus. Gr. pu. (Iu ar. sciraz combattere. In pers. sciur lite,
tumulto, rissa, che i Napolitani dicono Sciara.) Franc.Sacch. rim.
19. O che e' vegnan a si fatta serra, Chc ti alle spade ognun suo san
gue spanda. Tac. Dav. Stor. 3. 3o 9. Vedendo i Vitelliani non poter
reggere a tanta serra ec., diedono al manganone la pinta. Morg. 5.
85. Che spesse volte si trova a gran serra. iur h. .75. Quattro cor

lavi , monda la serpigine e la 'mpetigine. Tes. Pov. P. S. cap. 3.

ra, E gi gli avevan messi a s gran serra, Che di fatica erau su

seme. Lat. serpicula. (N)

SeariccLaro , Scr-pi-cu-l-to. Add. m. Fatto a guisa di serpe; ed per


lo pi
di canna ad uso di distillare. (A)
Seapicine.aggiunto
(Med.) Ser-pigi-ne.
[Sf] Macchia o Infiammazione

della

pelle, che oon diverse pustulette e scorticature va serpeggiando per

nacchie con tutte lor posse A quattro nibbi vollon far gran guer

Medicina a ogni scabbia e serpigine ; togli il litargirio , ec.


Senpicinoso. (Med.) Ser-pi-gi-n-so. Add. m. Che serpe, Serpiculato;
e dicesi di Piaga, Ulcera , Erpete e seneralmente delle %
cutanee, le quali sembra che scorrano lungo la superficie di quel tes
suto invadendo una parte secondo che ne abbandonano un' altra, e
ci senza interruzione. Matt. Diosc. . 4. Berg. (Min) (O)
Senpicno, Ser-pi-gno. Add. m. Di serpente , Serpentino. Lat. angui
fer. Anguill. Metam. 4f. 362. Gi la serpigna squama asconde il

date e rosse.

2 (Onde Far serra = Incalzare aspramente, Serrarsi addosso


al nemico con furia , Opporsi con tutte le forze ; ed anche Fare

alcuna cosa prontissimamente e con tutte le forze.] V.Fare serra, $.


3 * Fare la serra vale Circondare. V. Fare serra , S. 2. (V.
pure l'etim. del S. 2.) (A)
4 [In questo senso dicesi anche replicatamente per pi energia.
Malm. g. 13. Non prima stabil l' andare in guerra, Che vedesti,

volto; E se vuol favellare, il sibil rende. (B)

pi presto ch'io nol dico , Un leva leva a un tratto, un serra serra.

SenrilliroLIA.* (Bot.) Ser-pi-li-f-li-a. Add. f Aggiunto che si d ad


alcune piante che hanno
somiglianti quelle del serpillo. (N)
Seapnllo. (Bot.) Ser-pil-lo. [I Sm. V. G. Specie di pianta odorosa ap
partenente al genere timo, cos denominata dal fusto strisciante ;
altrimenti Serpollo, 1 Sermollino. Lat. serpyllum Gr. prvAAov. (In

5 E per Grido di soldati quando si scagliano addosso al


nemico per mescolarsi con esso. (In cbr. tsarah schiamazzare. In ar.
sarych esclamante.) Varch. Stor. Gl'Italiani si spinsero innanzi, e

gridando serra serra, a viva forza, avendo gi preso il poggio, pi


gliarono ancora la chicsa. (Gr)

pers. sisper serpillo. Ordinariamente serpyllum si cava dal gr. her

Pressa , Calca.(V. Calca.)(Dall'ar. sairet turba euntium. In ted.


pyllon: e questo da herpe io serpeggio; poich questa pianta stri 6 schaar schiera, turba) Varch.Suoc. 2. 1. Intorno all'uscio mio era si
scia su la terra.) Anet. 4f4. Quivi ancora abbonda il serpillo, occu
grande la serra, che pareva che alla mia casa fussc la sagra.
pante la terra con sottilissime braccia. Cr. 8. 8. 5. Se di quel seme ,
cio del bassilico, si semina , spesso si muta , quando in serpillo , 7 Importunit, Instanza premurosa. (In ebr. tsur tribolare. In pers.
petizione, scongiuro; suragh dimanda. ) Buon. Fier. 2. . .
e quando in sisimbrio. Cron. Morell. no. Pi di presso seguente i zari
Quest' una grand' istanza, Quest' una gran serra, Un'amorevol
sopraddetti vedi grandi scoperti adorni di olorifiche erbe , serpillo , serra,
Una benigna istanza.
sermollino , tignamica e ginepri. Burch. n. 4fo. La salsa nihil val
- * Tutta la superior parte o cintura de'calzoni con coda e codino
senza serpillo. Alam. Coli 4.86. Altri metton nel vino olio e mar- 8 per
affibbiarli
parte di dietro c bottoni con ucchielli dalla parte
robbio ec., Chi il minuto serpillo e chi la squilla, E chi d'orrida davanti.
(V.
3) Baldin. Dec. Uno
birri , abbrancata al
serpe il trito scoglio. Past. Diz. Serpillo , erba incisiva e discu contadino la serra de' calzoni, lo fa prigione. de'
Bisc. Malm. Nella borsa
ziente. (N)

de' danari cc. attaccata alla serra de'calzoni, come usavano i nostri
antichi. Fag. Rim. Se buone tasche avesse , E serra di calzon che
le reggesse. (A)

Seapine, * Scr-pi-re. Att. Cingere e Avvinghiar checchessia alla guisa


che fanno i serpi. Anguill Metam. 3.273. L'edera sacra al gran
signr di Dia Serpi , come voll' ei , quel legno in modo, Che tutti
i rami in un legati avia. (Br)
SerpoLlo. (Bot.) Ser-pl-lo. Sm. V. e di si
Sermollino. Car.
Mattacc. son. 9. E con un buon rampollo Gli empia il teschio di
menta e di serpollo.
Serposo , Ser-pso. Add. m. Da serpi. Lo stesso che Serpentoso, V.
Iat. anguifer. Gr. dpuoixos. Buon. Fier. 2. 2.3. Scorrendo un giorno

9 * Luogo chiuso con vetri ove nell'inverno si custodiscon le piante


che non reggono al gelo. V. Francese. V. e d'Stufa (Ne) (O) (N)
SERRABAB. (Geog.) Serra ba-b. Citt della Senegambia. (G)
SERRABANoA. (Mus. Ser-ra-bn da Sf V. e di''Sarabanda. Gianelli (B)(N)

SerpoTTA, Ser-pt-ta. [Add. e sm. comp. Vocabolo ingiurioso. V. Ser.]


Menz. sat. 7. E vi sar qualche dottor serpotta, Chc ardisca dir

fiziale che sta dietro alla squadra , al drappello, invigilando l'e


secuzione delle evoluzioni ed operazioni comandate. Questo nome

SERRABozze. (Marin.) Ser-ra-bz-ze. Sm. comp. Grosso cavo, che serva

a tener fermo al bordo del castello di prua la marra d'un'ncora,

messa al suo posto nel tempo della navigazione. (S)


L'erta, ch' tutta sassi e tutta sterpi, Di Monsomman serposo, ec. Serra
Fia. (Milit.) Serra-f-l. Add. e sm. comp. Uffiziale o Sotto-af
ch'elle non sien virtudi Bastanti a mcttcr le disgrazie in rotta?

SeapUcovIA.*

) Ser-pu-c-vi-a. Citt della Russia europea nel go

non si prende che stando in ordinanze. ( E la v. franc. serre-file

che vale il medesimo. ) Regis Trud. Senof Il serrafila appunto


dell'ultima squadra, mena fuori essa squadra , lasciando ultimi quelli
Seapua. * (Geog) Sr-pur. Citt dell'Indostan. (G)
che , quando trattasi di battaglia, schierati sono i primi. (Gr)
Sznova, Sr-qua. I Sm. 1 Numero di dodici; e dicesi propriamente 2
(Marin.) Nome che prende l'ultima nave nella linea di una
d' uova, di pere, di pani, o altre cose simili; e pi comunemente
di agli e cipolle. In Roma di due dozzine.1 ( Da sinc. del lat. serta squadra o di una divisione. (S)
, Ser-r-glia. Sf. V. A. V. e di' Serraglio. Petr. Uom.
quaevis tutte le cose connesse, insieme legate; o forse anche da cor SEnacLIA
Da Levante le serraglie dell'Alpi dispartono gli Elvezi dagl' I
ruzione di serta. In Napoli dicesi nzerta di cipolle o di agli, dal lat. ill.
serta cose insieme legate. In ar. sirk comunione , consorzio , sirak taliani. (Qui nel senso di Serraglio, S. 2.) (N)
correggia, che in ebr. dicesi sceroch.) G. V. 2. 72. 8. Se ne fa SeraAclio , Ser-r-glio. [Sm. Pl. Serragli m. e ant. Serraglia f] Stec
o Chiusura fatta per riparo e difesa. , Serraglia, sin. Lat.
cea per istajo da nove serque. Dav. Mon. 2o. La villanella usata cato
a vender la sua serqua
uova un asse di dodici once, vedendolsi vallum, septum. Gr. pxcs. G. V. . 42. 2. Quivi s'afforzarono con
barre e con serragli. Petr. Uom. ill. Rotte le serraglia de'carri, per
in mano s scriato, e ridotto a un'oncia , avrebbe detto ec. Buon.
le quali il Re sperava aver fatto fermo l'oste.
Fier. 4. . . Di vino e d'olio un fiasco, o un prosciutto, O d'uo 2
Per simil. (e pi largamente Ogni chiusura naturale, Ogni cosa
va un par di serque, o pane , o altro.
SeaquettinA, Ser-quet-ti-na. Sf) dim. di Serqua; (ma vale lo stesso, che impedisce il passo; altrimenti Serra. V. Serraglia..] Latseptum,
vallum, munitio. Gr. pxos.
se non che fu detto per numero indeterminato Pataff 5. E delle 3
Per metaf (del primo sign.1 Petr. Uom. ill. Questo per tutto 'l
frottole una serquettina.
del suo regno stette serrato co' serragli della sua provcdenza.
Senna, Ser-ra. Sf) V. L. Sega. Lat. serra. (Serra, dal celt. gall. tempo
serrach tagliente. Altri da secare, quasi secerra. In ebr. tsor col- 4 - Luogo murat dove si tengono serrate le fiere e gli animali ve
verno di Mosca. (G)

tello aguzzo, sered pialla, sarat tagliarc..) Tes. Br, 4. 1. Sara

nuti da paesi strani. Lat.vivarium. Gr. 3corpo piov. Red. Esp. nat.

SERRAME
62. Tra gli animali stranieri, che con antico e real costume si man

269

SERRARE

mrruv. ( In ar. sirr segreto, arcano.) Dant. Pure. 8. 5. Ma non si

tengono ne'serragli del Serenissimo Granduca, vi si vede un uccello che tra gli occhi suoi e' miei Non dichiarasse ci che pria serrava.
di rapina ,che ec. similissimo al bozzagro.
But. ivi : Pria serrava, cio teneva ascoso.
- " Luogo dove si tengono in serbo i pesci, e in generale Qua 5 - Contenere. Lat. claudere , complecti , continere. Gr. xarysuv.
lunque luogo serrato. Tass. Ger.7. 46. Come il pesce col, dove im Franc. Barb. 23e. 7. [Le infrascritte cautele Han principal tre vele:1
-

paluda Ne seni di Comacchio il nostro mare cc. E vien che da s

stesso ci si rinchiuda In palustre prigion, n pu tornare; Che quel

La prima, che la gente. Ci fa schifar nocente ; Sotto s l'altra serra


Pericoli di terra; [La terza ec.]

serraglio con mirabil usoSempre l


aperto, all'uscir chiuso.(Br) 6 - Terminare. Lat. claudere , terminare. Gr. irrA, puv. Petr.
Castello con giardino sempre chiuso e custodito, dove i Principi canz. 39. 7. N posso il giorno, che la vita serra, Antiveder pcr
orientali tengono serrate le loro femmine; propriamente Harem.
lo corporeo velo.
Diod. Nahum. 2. 7. Le dame del serraglio saran menate in catti 7 - Incalzare , Quasi violentare , Far serra, [Instare.] Lat. instare,
vit e tratte fuori. (N)
fatigare. Gr. irtyauv. (V. Serra. In ebr. tsarar tribolare, affliggere;
a - . E Le femmine stesse che ivi son chiuse. (A)
tsur ha gli stessi sensi, e val anche infestare.) Tac. Dav. ann. 2
- E per simil. Ner Samin. 1.3o. Ma sappiate che tutto per E una, serrandola Tigellino, gli disse: pi casta ha la natura Ot
incanti Facea quella fataccia indiavolata , Un serraglio volendo aver
tavia, che tu la bocca. (Il testo lat. ha : instanti Tigellino.) E Stor.
d'amanti , Per mutar, se mai d'uno era stuccata. (B)
4. 344f. Ma voltatosi a Vibio Crispo, che lo serrava colle domande
4 - (Il palazzo stesso dell'imperatore deTurchi, Lat.Turcarum ec. , mitig l' odio. n testo lat. ha : cujus interrogationibus fatiga
Imperatoris palatium.
batur.) Varch. Ercol. 2 7. Io so molto io, voi mi serrate troppo.
Malm. . 6. Sai, che la morte ne molesta e serra.
5 E e palazzo, o Luogo chiuso da muro. Car. En.
1.82o. Cinquanta maritali appartamenti Eran ncl suo serraglio.(N) 8 - Strignere. Comprimere. Lat. stringere, constringere, arctare.
- Quello impedir che facevano gi i giovani uomini la donna no Gr. Bovv. ( E il preciso senso dell' ebr. tsarar, e di tsur. ) Dant.
vella, non lasciandola passare , quand la prima mattina usciva fuora Inf3.23. Dove Cocito la freddura serra. Tes.Br. 2.37. Se egli (il
sposa. Fr. nov. 8. 294. Sapend ch' un suo amico menava moglie,
sole) truova alcuno vapore gelato, egli il serra e indura, fanne gra
pens subito, com' usanza di queste contrade ec., di farle un ser
gnuola molto grossa, e cacciala per lo suo calore infino entro la ter
raglio, per averne qualche cosa dalla sposa, e darne poi la baja al ra. Bocc. nov. 5o. 4. Gli avea gi il solfo s il petto serrato, che
maritO.
poco a stare avea, che n starnutito, n altro non avrebbe mai.
-

- (Milit-) Ordinanza di battaglia usata dagli antichi, e da noidetta 9 - Impedire, Contenere. Car. Lett. ined. 2. 66. Penso che da molti
pure Sega. V. Sga, 5. 5. Giamp. Vegez. Ancora serraglio si di giorni in qua gli sia stata serrata la tratta dal Papa, e che Sua San

tit voglia che si taccia. (N)


ce che compagnia di soccorso, la quale di bontadosi fatta, dinan
zi alla faccia de'nemici s'oppone, acciocch la tubata schiera si 1o - Tirare, Scagliare. Bern. Orl. . 7. 6. Senza che Carlo lo go
racconci. (Gr)
verni o guide, Volta lagroppa (il cavallo), e un par di calci ser
(Archi.) Pietra tagliata a cono o sia a coda di rondine, che si
ra : Appunto dove l'osso si divide Della spalla lo giugne , c getta
mette nella parte pi alta degli archi, cio nel mezzo. Pi comune

in terra. (V) E 33. 53. Il conte ad esso un manrovescio scrra. (N)

mente Chiave. Baldin. Voc. Dis. (A) (N)


no -* (Ar. Mes) Serratura, Serrame. Jac. Ces. 38. pag. 14. Sup
pidiano bene forte a tre serragli di chiavi. (N)

11 - * Dicesi Serrare alcuno tra l'uscio e 'l muro allo stesso modo

che Strignere fra l'uscio e 'l muro. V. Muro, S. 9 ; e V. Uscio.


Cecch. Comm. S'i' lo posso serrar tra l'uscio e il muro, Mio danno
poi se infreddo. (N)
casse e simili, e per lo pi s'apre colla chiave. I Altrimenti Ser 12 Dicesi Serrare alla vita, parlando delle Vesti strette, che com
raglio,
, Serratura. Lat. sera. Gr. xx9 pov. Dant. If 8.
bagiano alla persona. Salvin. Disc. n. 193. Dove prima gli oratori

SeanAME. (Ar. Mes) Ser-r-me. [Sm.] Strumento che tiene serrati usci,

26. Questa lor tracotanza non nuova ; Ch gi l'usaro a men, se

facevano collampie pieghe della loro maestosa toga fracasso, poi gli

greta porta , La qual senza serrame ancor si truova. E Purg. 9. 1o8.


Chiedi Umilemente che 'l serrame scioglia. M. V8.88. Alle bestie

avvocati e i patrocinatori di cause , che a quelli succederono , si


servirono d'una veste men nobile e ristretta, che gli serrava alla vita.
rinnovellarono e guardie e serrami. D. Gio. Cell. Non dico se sono n3 Dicesi Serrar fuora alcuno e) vale Mandarlo fuora, Cacciar
uficiati , e cantare l'ore , ma se hanno tetto, uscia o serrame. Pass.
lo via. Lat. excludere, expellere. Gr. x8Axsuv. Dant. Par. 25. 4.
Vinca la crudelt, che fuor mi serra Del bell'ovile , ec.
78. Aprendo il suggellato serrame della cella , la domand quello
ch'ella avca fatto in questi tre anni.
14 * Dicesi Serrar gli occhi, e vale lo stesso che Chiudere gli oc
- Luogo serrato , Cassa o simili. Cavalc. Med. cuor. 249. Il ve
chi. V. Ccchio , S. 66. (N)
stimento rinchiuso in alcun serrame v'infracida , se non se ne trae.
*Onde proverbial. Al serrar degli occhi si saldano i conti. V.
E' Att. Apost. 165. Gli altri si misono in su certe tavole e assi Occhio, S. 66, 2. (N)
-

della nave, e altre masserizie e serrami ch'erano nella nave, e mi


sonsi in mare. (V)

15 Dicesi Serrare il basto, i basti o i panni addossd altrui e fig.

vale Strignere e quasi Violentare alcuno a far la tua volont. V.


3 - Per metaf Lat. obex. Guid. G. Prego divotamente, che tu m'apra Basto, S. , 6, e V. Panno , S. , 35.] Lat. premere, urgere. Gr.
riuv, iriyuv.
i serrami del tuo consiglio. Maestruzz. a. 17. In questo caso pecca
16 Dicesi Serrare in un groppo, e vale Stringere insieme come in
giurando , imperocch pone alcuno serrame allo Spiritossanto.
Sennamento, Ser ra-mn-to. [S m.) Il serrare. Lat. conclusio. Gr. xA

un groppo. Bracciol. Schern. . 4. E te con l'amator serra in un

Spov. But. If 9. Finge che gli serrasson le porte; il quale serra

groppo (Vulcano), E poi stretti e legati ambo schernisce. (N)


17 - * Dicesi Serrar la coda e vale Stringerla al ventre, alle cosce.
More. 5. no7. Serra la coda e annitrisce e raspa. (N)
18 Dicesi Serrar la mano e talora fig. vale Negar la limosina. Diod.
Deut. 57. E non serrar la mano inverso 'l tuo fratello bisognoso. (N)

mento significa difficult e ostacolo. Red. Lett. Pare che cost si

dubiti se possa serrarsi quel piccolissimo forame ec. . . . si abbia a


dilatare con un poco di taglio acciocch non segua il serramento. (A)
SERRAA. * (Geog.) Ser-r-na. Isoletta del Mar delle Antille , detta

anche Isola delle Perle. (G)


19 Dicesi Serrar la porta e vale Chiuderla. Cronichett. d'Amar.
SERnarilla. * (Geog) Ser-ra-nil-la. Gruppo d' isolotti nel Mare delle 243. Tornando i fanti de'signori da serrare le porti della citt.(N)

* E fig. Opporsi. M. V. . . . In diverse contrade il di

Antille. (G)

Sea Rano, * Scr-rno. N. pr. m. Lat. Serranus. ( Dall' ebr. seranim vino giudici (a cui non si puote serrare la porta ) gli abbutt. (V)
principi, satrapi In celt. gall. seirean che ha gambe sottili.)-Uno 2o - * Dicesi Serrar la porta, la fortezza o simili sopra il volto d'al
de' capitani di Turno, ucciso da Niso. - Poeta latino sotto Do cuno e vale Chiuderle in faccia ad alcuno. Machiav. Stor. Fior.
315. (Ediz. 55o) Alle guardie comand che sopra il volto di si
miziano. (Mit)
Sennanobo. * (Chir.) Ser-ra-n do. Sm. comp. Strumento inventato da scellerato uomo, quella fortezza serrassero, ed alla Repubblica Fio
Dessault, che forma parte del suo apparecchio destinato per la lega rentina le conservassero. (Pe)
tura de' polipi profondi. Consiste in un gambo d' argento terminato 21 - Dicesi Serrare le lettere o simili e vale Sigillarle. Lat. litte
da un anello in cui si passano i due capi dell'allacciatura , che ras obsignare. Gr. irrorroAv riappai3tv.
2 - Serrar le lettere dicesi anche per Finirle, Terminarle.Sen.
vanno quindi ad attaccarsi a certa scanalatura presentata dall'altra
estremit dello strumento. (O)
Pist. a. Io volea qui serrare la mia pistola, ma sostenni ec.
-

Sennante , Ser-rn-te. Part. di Serrare. Che serra. V. di reg. (O) 22 Dicesi Serrare le pugna, fig=Morire... Pugno , 5. a. (N)
Sen Rapennoni. (Marin.) Ser-ra-penn-ni. Sm. pl. comp. Imbrogli di 3 Dicesi Serrar l'uscio sulle calcagna ad alcuno e vale Sernarlo,
bolina. Nella vela di maestra sono quattro corde, due da ciascun fuori della porta, Mandarlo via. Maln. 3. 5o. E mentre ei pur
lato della vela : servono a raccogliere le vele ai loro pennoni. (S) voleambrogliar la Spagna, Gli fa l'uscio serrar sulle calcagna.
SranARE , Ser-r-re. Att. Impedire che per l' aperture non entri o esca 24 tN. ass. nel primo sign.1 Dani.Inf3 6o. I'son, colui che tenni
ambo le chiavi Dl cuor di Federigo, e che le volsi, Serrando e
cosa alcuna, opponendo a ciascheduna lo strumento suo
come il coperchio alle casse , le 'mposte e gli sportelli agli usci e disserrando, si soavi.
.
Dicesi Esser serrato e talora vale Non voler ricevere alcuno
alle finestre. , Inserrare, sin. (V. Chiudere.) Lat. claudere , fse a5
rarc.] Gr. xAsisv. (Comunemente si cava serare dal lat. sera serrame: in casa propria per qual si sia impedimento. Salvin. Disc. 3. 73.
-

Quando vai a trovar alcuno di quelli che possono, figurati che non

e questo poi da insero inserisco. In ebr. tsarar stringere, legare. V.


il $ 8) Dant. Par. 6. 8. Con costui pose il mondo in tanta pace,

lo troverai in casa, che sar serrato, che ti si chiuderanno le porte

Che fu serrato a Giano il suo dclubro. Bocc. nov. 15. 25. E torna

in faccia. (Pe)

tosi dentro, serr la finestra. E nov. 78. 9. Accostatosi alla cassa , o6 * N. pass. nel . sign. Sig. Viagg. Mont. Sin. 16. Sono cate
dove serrato era il marito di lei, e tenendola bene, disse : ec. Petr. ratte le quali si serrano e aprono quando vogliono. Red. Lett. Pare
che cost si dubiti se possa serrarsi quel piccolissimo forame ec.(N)
son. o4. Tal m' ha in prigion, che non m'apre, n srra.
2 - Chiudere; contrario
Aprire,1
prono , come borse , libri ec.

e dicesi di tutte le cose che s'a 2 Accostarsi, Unirsi, Congiugnersi con altri. Franc.Saceh. nov.

3 - Fig. Ritenere in s Tes. Br. . 6. La memoria s tenente

5. Ser Ciolo si seri s con gli altri , che, come furono per anda
re a tavola , si ficc tra loro.

che se alcuna cosa si leva dinanzi del corpo, ella serra in s la si 28 (Strignersi , Comprimersi. Sagg. nat. esp. 33. Essa (acqua),
per paura di lasciar voto il luogo, di cui andava a mano a mano
militudine di quella cotal cosa.
4 - Tenere ascoso , Occultare, Lat. abscondere, celare. Gr. drop
Vocab. VI,

ritirandosi , era sempre

ve

addsso il coperchio. E
)

27o

S ET1RETISTI

SERRATA

39. Lo stagno , e l'argento, e l'oro stesso si scrrano maggiormcntc


in tutta la sostanza loro.

29 - Dicesi Scrrarsi addosso , attorno o simili a chccchessia e cale

Accostarsi a checchessia con forza o con violenza. I V. $.33, 2. Lat.


adorii, aggredi, impetum facere. Gr. ripxec9au, sic 8a giu. (ln ebr.
tsur stringere, infestare; hetser premere, vessare, molestare.) org. 2.
7. Parea quando alle pecore si serra Il lupo. Alam. Gir. 3. 67. N
qui l' ardito Re resta contento , Ma si serra con lui di mal talento.

79. 3. Or che menar di calcole e di tirar le casse a s, per fare


il panno serrato, faccian le tessitrici, lascer io pensar punre a voi.
Disc. Calo. 15. Noi troviano che va pi serrato ilgiuoco a partire
gl'innanzi in tre squadre. (Cio, pi unito.)
4 Unito, Aggiunto. Da Serrare nel sign. del S. 27. Cron. Strin.
o6. Quando il palagio nostro di Mercato vecchio, ch'cra langhesso
la torre de'Tornaquinci , fu disfatto , fecero trarre quei da casa una
carta, come il muro del detto palagio era serrato lungo la detta torre

e accostato. (V)
Franc. Sacch. nov. 7o. Questi porci fanno ricordare d'alcun'al
tra novella, per lo serrarsi insieme quando sono offesi, la quale cc. 5 - * Compendioso, Succinto, Conciso. Varch. Stor. lib. . L' oscu
E nov. 7. Voi percotesti l'altro di li Viniziani: e'si sono scrrati rit nasce non tanto dalle parole rimote , o dal favellare del volgo,
o dallo scrivere de'dotti , o da certi modi di dire storti e strava
verso voi a lor difesa ed a vostra offesa. (V)
3o - Proverb. (Chi ben serra ben troval= Le cose ben chiuse sono
ganti , ora troppo brevi e serrati e ora troppo lunghi e confusi ,
sicure. Salv. Granch. 3. 2. Chi ben serra , ben trova.
quanto dal non sapere cc. (Br)
31 (Ar. Mes.) Serrare dicono i muratori il Tenere il canapo in 6 - Congelato , [detto di Fiume o simili. M. V. 4.65. Il nostro fiume
d'Arno, ch' corrente come uno fossato , stette fermo e serrato di
tirare quando s'alzan pesi; lo stesso che i marinai dicono Alare.(A)
a -* Incastonare , Legare, parlando di gioje o simili. Benv. Cell.
ghiaccio che lungamente sanza pericolo in ogni parte si poteva so

Oref 47. Io era obbligat ad alcune gioje, ch nello scompartimento

pra il ghiaccio valicare.]

di detto bottone si avevano a serrare. (N)

* Segreto, detto di Ragionamento o simili. Benv. Cell. Vit. Vc

3a -* (Eccl.) Serrar la bocca ai cardinali. V. Aprire, S. 7, 3. (A) dutoci la madre a questi serrati ragionamenti, si accost a noi. (A)
33 - (Milit.) Incalzare il nimico da vicino, Far serra. (In ebr. su 8 * Sospeso , Interrotto. Cecch. Assiuol. 2. 7. Sino a quaresima
stringere, infestare ; hetser vessare, premere, assediare.) Varch.Stor.

stanno serrate le giura. (Cio, le ferie del Foro, preso dall'essere chiu

I primi che andassero ad investirlo furono il conte e sei altri de'suoi

so il palagio della ragione) (V)

cavalli , i quali non restavano di serrarlo, ma egli pi che franca 9 * Denso , Folto, detto di Tenebre o simili. Feo Belc. Rappre
mente difendendosi cc. (Gr)
sentaz. Annunz. 7. Ecco che prcsto ne verr quel die Che luceran
le tenebre serrate. (N)
2 -* Accostare, Unire, Congiungere, ed anche Accostarsi, Unirsi,
Strignersi , detto delle colonne delle schiere , quando si diminuisce 1o * Stretto, detto di pronunzia. Fir. Disc. lett. ( Bibl. Enc. It.
lo spazio ordinario che tra fila e fila, tra drappello e drappello.Atc
n. 2) E' aperto, e serrato, o aperto, o serrato. (N)
cad. Cr. Conq. Mess. Erano tanto ostinati, che passata che era la 11 * Congiunto , Unito. Diod. Esod. 27. 28. E giungasi il petto
rale serrato da' suoi anelli agli anclli dell'Efod, con una bendella
palla, si tornavano a serrare. Algar. Fa serrar gli rdini a' principi,
di violato. (N)
e a'triari sull'una e l'altr'ala, e gli fa ire innanzi. (Gr)
3 -* Dicesi Serrare assolutamente e vale Muoversi con furia per 12 (Anat.) Nome di alcuni muscoli del torace, che si distinguono
dare addosso al nimico. Cinuzzi. Ordiner alla sua cavalleria che
in serrati antici e serrati postici. Baldin. Voc. Dus. (A)
sar ivi, la pi sciolta e la pi pronta, e la pi risoluta, che serri 13 (Ar. Mes) Cardi serrati: Quelli i cui denti non sono troppo
animosament, mescolandosi fra i nemici. (Gr)
staccati. (A
4 -* Dicesi Serrare una citt o simile, e Serrare in assedio una 14 (Bot.) Aggiunto delle figlie che hanno nel contorno de' piccoli
citt cc. e vale Assediarla, Porle assedio stretto. V.Assedio nell'ag denti acuti, e volti verso la punta della foglia ; altrimenti Seghct
-

giunte. (Gr) Guicc. Stor. l. 7. Essendo gi arrivato in campo il

tato. (A) (O)

a * Detto di Pigna o Grappolo; il contrario di Spargolo.


numero intero tanto desiderato degli Svizzeri, si poteva facilmente,
serrando Milano , secondo che sempre si era disegnato, con due e
Trinc. Agr. Tratt. 2. cap. 3. Ne fa molte di pigne rosse , alcune
serciti, impedire la copia grande
vettovaglie. (Br)
serrate e altre spargole. (P)
5 -* Dicesi Serrare i passi, il passo e vale mpedire il passaggio. 15 (Milit.) Serrate, parlando di truppe, diconsi Quelle che sono
V. Passo , S. 37. (Gr)
congiunte insieme senza che vi sia lo spazio ordinario tra fila e fila.
6 - * Dicesi Serrarsi addosso al nemico e vale Scagliarsegli ad.
Accad. Cr. Conq. Mess. Essendo il proprio delle corazze d'inve

dosso con impeto , Assaltarlo risolutamente e con furia. V. . 29.


stir ben serratc c unite insieme. (Gr)
Guicc. Stor. Ma fattasi innanzi per questo pericol la
del 16 (Arche.) Nummi serrati chiamano gli antiquarii Le medaglie
l'esrcio franzese, nella quale era la persona del re, si serrarono
di diverse forme intagliate e terminanti in denti o in punte, (Mit)
i due primi squadroni addosso alla gente dell'Alviano Davi. Fu fi SeRRAto. * Sm. Luogo chiuso. Ott. Comm. Dant. If 7. 324. Poi
nalmente costretto a fermarsi, e voltando la faccia serrarsi addosso
dovendo (Dedalo) uscire dello serrato della detta torre, e prendere
a nemici , l'ardire de' quali repressc. (Gr)
il cammino per l'aere , mostr a Icaro la via che dovesse tenere.
54 - (Marin.) Oltre il senso noto di questo verbo, che di Chinde (La Cr. legge, men rettamente, Terrato.) (N)
re, si usa nella marina, parlando della posizione degli oggetti ve SERRAToLA.* (Bot.) Ser-r-to-la. Sf Genere di piante della singenesia
duti dal mare in terra l'uno rispetto all'altro, che servono a di
poligamia eguale, famiglia delle composte flosculose, che ha per
rigere le navi al loro arrivo alle coste , ai porti, o agli ancoraggi.
caratteri, l' antodi cilindrico colle scaglie emlircuate prive di spine
Srrare in questo caso
Trovare d
oggetti nello stesso
ed il ricettacolo peloso sul quale stanno i semi forniti di pappo piu
ragio visuale , sicch di due oggetti, che per lo innanzi vedevansi
moso. Lat. serratula. (N)
separati ed aperti, l'uno si veda nascosto dall' altro. (S)
2 - Dicesi Serratola de' tintori , Una pianta che ha la radice fibro

- Dicesi Serrar le vele e vale Portar poche vele. Sao, (O)


- Esser
serrato
alla alla
spiaggia
dicesi
quando
nave bordeg
tirata
dalla
corrente
volta, di
terra,
senzalapoter

dal
giare. (

sa; lo stelo diritto, solido, liscio, un poco ramoso nella sommit;


le foglie alterne , picciolate , bislunghe, dentate; le inferiori pen
natofesse, col lob terminante dentato ; i fiori porporini , pecoli,
terminali. Fiorisce nell'Agosto, ed comune ne'campi argillosi umi

35 - (Veter) Aver serrato dicesi del cavallo qudndo non si pu

di. Fornisce una tinta gialla che si fissa mediante l'allume. Lat. ser
conoscere quanti anni abbia. Magal. Lett. Sarebbe cos difficile il
ratula tinctoria Lin. (Gall) (N)
i suoi anni ec. poich il cavallo avrebbe serrato d'un SennaroRe,Ser-ra-t6-re. Verb. m. di Scrrare. Che serra. Salvin. O
pczzo.
diss. n. 355. E quella scese A casa Dite, serrator di porte Robu
-

ScanATA. * (Idraul) Serr-ta. Sf. Cateratta artificiale,pi comune

sto, alto legando da sublime ec. (A) (B)

mente Chiusa. V.Serra, S. 4, Sig. Viagg. Mont. Sin 6. Poi giun Senaarauce, * Ser-ra-tri-ce. Verb.f di Serrare. Che serra. V. di reg.(O)
gemmo a una serrata di questo canale che sono cateratte le quali si SennATuRA , Ser-ra-t-ra. Sf] Serrame (di usci , casse, armadi
C'C'

scrrano e aprono quando vogliono.

(N)

fieRRATAmente, Ser-rata-mn-te. Avv. Con modo serrato, Strettamente,


Lat. arcte. Gr. orrss.

che si apre per mezzo di chiavi.) Lat. sera , clausura. Gr. napov.
Fav. Esop. Serr la casa dentro con buona serratura. Bern. Orl. 2.
9. 26. Vanne alla porta, e si destro lavora, Che tu non rompa quella

a - Per metaf Profondamente. M. Aldobr. Avr 'l viso pallido,

srratura.

dormir serratamente , e sogner spesso.


3 - Dire o simili serratamente = Dire 1 in maniera concisa. Sal
vin. Pros. Tosc. 2.24. Al primo dell'Iliade dicendo serratamente ec.

a Dicesi da'magnani Serratura a sdrucciolo o a colpo Una


piccola serratura, la cui stanghetta a mezza mandata smussa in
guisa che l'uscio, spingendolo, si chiude da s; e dicesi partico

SennATsr. * (Ar. Mes.) Ser-ra-tste. Sf comp. indecl. sorta di cui


fia che le donne portano talora legate al capo.( il franc. serretete

e s'aprono girando un pallino. (A)

larmente di quelle piccole serrature che non si chiudono a chiave,


-

che vale il medesimo.) (A)

2 Per metaf Mor. S. Greg. Iddio chiude il mar colle porti, quando
Senarti. * (Med.) Ser-r-ti-le. Add. com. Epiteto dato al polso, oppone a' perversi movimenti del cuore la serratura della sua fortezza.
qualora le dita sentono, invece di un battito unico per tutta la esten 3 - Suggello, Termine. Lat. coronis. Gr. xoporis. Vit. Crist. D.
ine che palpano, diverse pulsazioni ad un tempo in punti differenti. Questa solennitade gloriosa fine e compimento di tutte l'altre so
Dz. Sc. Med. (O)
Senato, Ser-r-to. Add. m. da Serrare. Impedito di uscire, Chiuso.,

lennitadi, e benavventurata serratura di tutto 'l viaggio di Cristo

figliuol di Dio.
Inserrato, sin 1 Lat. clausus.Gr. Aurrds.Bocc. nov.77. 9. Messo dalla 4 (Marin.) serratura di bordo. Pezzo di legno che serve a chiu
fante iu una corte, e denti o serratovi, quivi la donna cominci ad dere in gran fro quando il vascello allestito per gittarsi all'acqua;
aspettare. Dant. Purg.9. 28. Da Pier le tengo, e dissemi chierri e quel foro che d'ordinario si lascia nel bastimento vicino alla co
Aizi ad aprir, ch'a tenerla serrata.
lomba per passare i grossi pezzi i quali servono alla fabbrica del
2 - Stretto. Da Serrare nel sign. del S. 2.1 Sagg. nat. esp. 84, sia di dentro. (A) (O)
il luogo, dove s'ha a fare la legatura, armato di un braccialetto di SenaAvalle. (Geog) Ser-rav-le. Citt e Distretto del Regno Lom
cuojo fortissimamente serrato alla carne. E zo2. Sia un vaso dive.
bardo-Veneto, nella provincia di Treviso. (G)
tro ec, capace nella sua bocca d'una canna di cristallo , rinfor. Ssane. (Geog) sr-r. Fiume e citt di Francia nel dipartimento
delle Alte Alpi. (G
zata esteriormente con una fasciatura di piombo serratale squisita
mente all'intorno.
SERRETisTI. *
Ser-re-ti-sti. Eretici seguaci di Michele Ser
3 - Fitto, contrario di Rado. Lat. densus. Gr. red. Bocc. no, reto nella met del sccolo xri, , ed il cui principale errore consi
-

STRIRIETTE
steva nel negare la Trinit e nel considerare inutile ed invenzione

27 i

SERVATRICE

se dell'altro, per suo orgoglio si sottometteva il menipossente del ser

puramente umana il battesimo de' fanciulli ; aggiungendo che a

vaggio, e conveniva per forza che coloro, che volcano vivere di

vanti l' et di venti anni non si pu commettere alcun peccato, che


l'anima per cagione del peccato si rende nuortale ec. (O)

loro diritto ec., si riducessono insieme in uno ordine. Petr. cap.4.

Senner Te.(Marin.)Ser-rt-te. Sf pl. Con questo nome o con quel di


Verincole chiumansi i majeri e fusciane con cui si ricuopre inter
namente il corpo della nave, inchiodandole ai membri, come si fa
di quelli che lo ricuoprono esternamente. (S)
Senau (Marin.) Sr-ri. S m. pl. V. Trecce. (s)

come hanno gli stampati) Tass. Ger. . 5. Or, se tu se vi


serva, il tuo servaggio (Non ti lagnar)giustizia, e non oltraggio.(N)
Menare in scrvaggio = Condurre schiavo. V. Mienare,

Evidi a qual servaggio c a qual morte. E a che strazio va chi s'in


namora. (Cos si legge ne' migliori testi a penna , e non servigio
2

. 52. (

2 - Diconsi Serri di morsello pel seno della vela, le Gaschette. (S) Serva Menro, Ser-va-mn-to. [Sm. Il servare, [Mantenimento, Osser
Seanio. * (Gcog)Sr-ri-o. Lat. Serrhium. Antico promontorio di Tra vanza ; aferesi di Conservamento. ] Lat. conservatio, observatio. Gr.
cia sull'Egeo. (G)
cv. But. Par. 9. . Venus ec. significa ec. servamento di fede
e di justizia.
SERnis. (Geog) Sr-ris. Citt dell'Indostan inglese. (G)
SenRoncELLETTo. (Zool.) Ser-ron-cel-lt-to. Sm, dim. di Serroncello.(A) ServAn. (Geog) Sr-van,San Servano. Citt di Francia. (G)
SennonceLo. (Zool.) Ser-ron-cl-lo. Sm. dim. di Serrone. Serrone gio SrrvanDio , Ser-vandi-o. N. pr. m. Lat. Servusdeus. (B)
vane. (A)
SeavAnDo, Ser-vn do. N. pr.. m. Lat. Servandus. (B)
Sennone. (Zool.) Ser-r-ne. Sm. Specie di razza pastinaca, detta an SavAntre , Ser-vu-te. Part. di Servare.] Che serva, Che conserva,
che Ferraccione, la quale cresce fino alla grandezza di millecin mantiene o osserva. Lat. servans. Gr. crov. Fiamm. 4. 55. Oim,

quecento libbre di peso. Il colore della sua poncia bianco come

che chiunque colui

riti servante, non nella mente infiam

mato dal cicco furore della non sana Venere, siccome io sono.
la carta, e si attacca in fondo al mare cos tenacemente, che niuna
forza bastevole a distaccarta. (A)
SenvAntissimo , Servantis-si-mo. Add. m. superl. di Servante. Boez.
SeraULATo. (Bot) Ser-ru-l-to. Add. m. Aggiunto di Foglia, Stipula,
7. Colui, il quale tu giustissimo e servantissimo riputi del diritto,
Brattea ec. il cui margine porta denti quasi insensibili. (O) (N)
alla providenza , che sa tutto, pare tutto altramente diverso. (V)
SeRRunnA.(Bot.) Scr-r-ri-a. Sf. Genere dl piante della tetrandia no SenvARE , Scr-v-re. [Att. aferesi di Conservare. Serbare. Lat. ser
noginia, famiglia delle proteacee , che ha per caratteri i fiori ag
vare , reservare. Gr. or(suv. Petr. son. no . Mi glorio d'esser ser
gregati in calice comune, il particolare o proprio mancante; la co
vato alla stagion pi tarda. E' 278. E poche ore serene, Ch'amaro
rolla con quattro divisioni ; un ovario superiore ; quattro squame e dolci nella mente servo. Bocc. nov. 5.3. Quindi ne' maggiori bi
sul ricettacolo che cingono ciascuno fiorelluno ; il frutto una noce
sogni le traggono , avendole il vil luogo pi sicuramente servate.
ventrosa appena pedicellata, ed il ricettacolo comune paleaceo. Lat. 2 - Guardare , Custodire. Lat. custodire, tueri, servare. Gr. var
serraria. (N)
rev. Bocc. nov. 17. 5. Dubitando, non ella confessasse cosa,per la
SensAccENTE , Ser-sac-cn-te. (Add. e sm. Soprannome che si d a colui quale a lui convenisse , volendo il suo onor servare , farla morire.
che fa il saputo. Presuntuosello, che gli par di sapore. V.Ser.] Buon.
E nov. 65. 4. Forse assai son di quegli che a capital pena son dan
Fier. 2.5.5. Dicca risposto aver come adirato A lui ( ch'era un sazie nati , che non sono da' prigionieri con tanta guardia servati. Vit.S.
vol scrsaccente ,

Margh. 3. Lo quale ha servata la mia virginit infino ad ora sanza

Sense, * Sr-se. N. pr. m. Lat. Xerxes. ( Dal pers. scerze avido di corrompimcnto.
vendetta. In celt. gall. seirsean persona robusta.) - Nome di due 3 Riservare. Lat. reservare. Gr. 8xxrretv. Tesorett. Br. Che
re di Persia. - Re d' Armenia. (B) (Mit)
puote a compimento Aver conoscimento Di ci ch' ordinato , Sl
SERsi. * V. comp. Modo contadinesco che corrisponde al nostro Si
se non fu servato In divina potenza. (L'ediz. di Fir. 82o al cap.
gnors. Buon. Tanc.4. Sersi, la fa un po' la monn'Onesta. E Salvin.
7. v. zo2 legge: Di ci c' liae ordinato (Se 'l senno fue servato.) (B)
Annot. ivi : Sers o Ser si: Cos i contadini, all'antica , in cambio 4 - Mantenere, Conservare. [V. Fede, S. 8) Lat. servare. Gr. vAdr
rev. Bocc. nov. 17. 45. Veggendola cos bella , senza servare al suo
di Signors, sendo avvezzi a parlare col prete o col notajo. (N)
SERT. * (Geog.) Citt della Turchia asiatica. (G)
amico e signor fede, di lei s'innamor. Ar. Fur. 2 . 18. Elesse, pcr
SeaTAo.* (Geog.) Scr-t-o. Sm. Cos chiamansi nel Brasile Certe con
servar sua fede a pieno, Li molti mal quel chegli parve meno. Bern.
trade poco popolate di alcune provincie. (G)
Orl. 1. 23. 2. Che ne cavate, miscri, in effetto? Favvi l'oro servar
SERTo , Sr-to. [Sm. V. L. Ghirlanda , Cerchio , I Corona. ] (V.
pi sani e grassi ?
Corona.) Lat. sertum. Gr. oravos. Dant. Par. o.o2. Diretro al 5 - Osservare; ( ed in questo sign. non si pu scambiare colla voca
mio parlar ten vien col viso Girando su per lo beato serto. Red. Serbare.] Lat. observare, servare. Gr. pop3v. Bocc. nov. 7. 6. E
Ditir. 9. Gli esperti Fauni Al crin m'intreccino Serti di panpano.
assai volte in assai cose , per tema li peggio , scrvai i lor costumi.
SERroato,* Ser-t-ri-o.N. pr. m. Lat. Sertorius. (Dal celt gall. searthan E nov. 97. 22. Secondoch molti affermano, il Re molto bene serv
principe, primo poeta. Nella stessa lingua seirt potere) - Quinto. alla giovane il convenente. Dant. Purg. 26. 83. Non servammo u

Generale romano, partigiano di Mario, che comand quasi asso

mana legge , Seguendo come bestie l'appetito. E Par. 2. 4. Metter

lutamente le Spagne e fu ucciso a tradimento. (B) (Mit)


SerTrisTo, Ser-tri-sto. Add. e sm. comp. V. A. Uomio rio. Cavalc.

potete ben per l'alto sale Vostro navigio, servando mio solco Di
nanzi all'acqua che ritorna eguale. Pass. 188. Se vuoli entrare a
vita eterna, serva i comandamenti. E 3o7. Quello , che vi dicono,
servate , e fate ; ma non vogliate fare secondo l' opere loro; che di
cono parole, ma non fanno i fatti. (V) Ar. Fur. 42. . Qnal (s'es

Frutt. ling. 1 go. Oggi molti sotto questo titolo d'essere contempla

tivi sono sertristi , scrcattivi , ed oziosi e gaglioffi. (V)


SrnTuLA. (Bot.) Sr-tu-la. [Sf. Dicesi Sertula campana Un' erba simile
al trifoglio che produce spighe di fiori gialli (V. Meliloto..] Lat.

ser pu) catena di diamante Far che l'ira scrvi ordine e modo?(P)

sertula campana, mclilotus fofficinalis (Da sertum part. di sero io

Tes. Br. 7. 64. Giustizia guarda di fare troppo e poco, e di ser

connetto: e ci per la connession de' fiori nelle spighc.) Ricett.Fo.


44. Intorno al quale sono le foglie simili a quelle della sertula cam
pana. Pasta Diz. Sertula campana, crba lassativa, mollificante e

vare lo mczzo. But. Giustizia abito dell'animo, servata la comune


utilit, dante a ciascuno la sua ragione. (N)

risolvente. (N)

* Dicesi Servare i patti e vale Stare alle condizioni pattuite. V. Pat


to, $. 3. (N)
e

Sentuania. (Zool.) Ser-tu-l-ri-a. Sf Nome di un genere di zoofiti 7 - Dicesi Servare la norma e vala Continuare il primo costume.
dell'ordine degl'idreformi annidati: polipajo piantiforme, con ger V.Norma , S. 4. (N)
mogli sottili , tubolosi , semplici o ramosi , lateralmente dentati, e 8 DicesiServare in petto evale Custodire nell'anino. VPetto,S6(N)
con cellule caliciformi, distinte, dentato-prominenti, sessili o subpie- 9 - [N. pass.) Pallad. cap. 29. Nel sottoporle (l'uova) si servi la luna.
dicillate, poste in due parti , o sparse. Delle vescicolette gemmi (Qui nel sign. del S. 5) (N)
no -* Mantenere, Osservarc. Buon. Fier. 4. 5. 9. E cos serverassi
fere, maggiori dei calici. Renier. (Min)
Seatulati. * (Bot.) Scr-tu-l-ti. Add. m. pl. Aggiunto di fiori dispo anche nel caso. E Salvin. Annot. ivi : Serverassi, cio osserverassi,
servarbitur . . . e dal latino medesimo servare si fatto Servare ,

sti in sertulo. (O)

SERTulo. * (Bot.) Sr-tu-lo. Sm. Riunione di peduncoli uniflori che


nascono tutti da uno stesso punto. Lat. sertulum. (Da sertum pa t.
di sero io connetto.) (A. C).

SERuAie. * (Geog) Se-ru--je. Citt dell' Indostan. (G)

Seause. * (Geog) Se-r-je. Citt della Turchia asiatica. (G) .

Osservare ; e Serbare, Conservare, Tenere in serbo. (N)

Se vare diff. da Serbare. Serbare pu dirsi in quasi tutti i signi


ficati di Servare, meno che quando questo significa Osservare. I fo
restieri, dice il Salvini, qui talora scambiano, con usare la parola
Serbare tanto nelle cose immateriali , quanto nelle cose da conser

SenvA, Sr-va. Add. e sf Servitrice, Ancella.] Lant. Parz 1.7o. Ma vare per servirsene a tempo. Ma come non pu dirsi. Uva da ser
l' alta carit , che ci fa serve Pronte al consiglio che 'l mondo go vare, per Uva da tenere in serbo, cos non si pu dire Serbar la
verna , Sorteggia qui. Bocc. nov. 16. 4. Vide le lagrime niente gio giustizia in cambio di Serva e la giustizia.
vare , e s esser serva con loro insieme. Tratt. segr. cos. donn. Senvaro, Ser-vto. Add. m. da Servare. Aferesi di Conservato.Ser
bato. Lat.servatus, reservatus. Gr. arpvAzaos. Amet. 77-Ma
Tengono in casa molti servi e molte serve, (A) (B)
ServA. * N. pr.f Lat. Serva. (B)
sedici volte tonda, ed altrettante bicorne ci si mostr la luna, avanti
Seavamle, Ser-v-bi-le. Add. com. Da esser servato. Lat. servabilis,
che la servata immagine in me avesse a cui somigliarsi tra molte in
servando aptus. Gr. ororuos.
questo mezzo da me vedute. Pallad. Genn. 4. Tutti gli altri semi
SenvAccio, Ser-vc-cio. [Add. e sm. pegg. di Servo; e cos Servac
insieme nascono e vengono su colla lattuga, servato in s la lattuga
cia pegg. di Serva.1 Tac. Dav. Perd. eloq. 47. Oggid come il fi il sapore di tutti,
gliuolo nato, si raccomanda a una servaccia greca. ( Il testo lat. Senvarone, Ser-va-t-re. tVerb. m. di Servare. Che serva. - , Ser
vadore , sin. Lat. servator.
ha: gracculae alicui ancillae.)
nov.
SanvAoone, Ser-va-d-re. Verb. m. di Servare. Lo stesso che Servato 2 - Osservatore. Lat. observator, servator. Gr.
--

rc , V. Liburn. Occorr. 13. Berg. (Min)


7o. . Ognigiusto Re primo servatore dee essere delle leggi fatte da lui.
Servaccio , Ser-vggio. Sm. Lo stesso che 1 Servit nel primo sign., 3 - * Salvatore, nel sign. del $. 2. Pallav. Ist. Conc. a. 284. Os
serv parimente .... la parola che quivi usavasi Scrvatore, stiman
se non che pi poetico.l 9 Servigio e Servit) Lat. servitus ,
servitium. Gr. 8ovia. G. V. 8. 79. 3. Meglio amavano di morire dola pi elegante, e meno significante del dovuto; n adoperata da
Padri antichi in sentimento di Salvatore. (Pe)
alla battaglia, che vivere in servaggio. E 1 2. 3. 9. Di libert rccati SsnvATaice
, Ser-va-tri-ce, V'erb. f di sare Che serva Lat. ser
-

a tirannica signoria e servaggio. Tes, Br. 9. 1. L'un desiderata le co

la fama servatrice delle antiche virt e predicatrice de'vizi, sanza

SERVIGIO
Savicina, Ser-vi-ci-na. tAdd. e sf) dim. di Serva. Lo stesso che
Servetta , V. Lat. servula. Gr. Bovaipov. Lib. Pred. R. Teneva
in casa quella sua servicina giovanetta e fanciulla.
Servibonamz , Ser-vi-do-r-me. Sm.] Massa, Numero o Quantit di

restare , sommamente si guardano i savi di non contaminarla, o di

servidori. Lat. servitium, servitia. Gr. 8ovAia. Tac. Dav. ann. 2.

272

SERVAZIO

vatrix. Gr. c.rupa. Filoc. 7. 77. Che colpa hanno le buone, edi
chiara fede servatrici, se a te una malvagia persona ec. nocque, non
osservando la promessa? Bocc. Lett. Pin. Ross. 283. E perciocch

54. Avendo tra di truffatori e gentame dianzi


e servidora
me di Plancina e suo ec. , racimolato il novero d'una legione.

fama trasmutarla in infamia. (B)

Seavazio , * Ser-v-zi-o. N. pr. m. Lat. Servatius. (B)


Szavente , Ser-vn-te. [Part. di Servire.] Che serve.-, Serviente, sin.

Lat. serviens, obediens. Gr. ovAsva, braxovar. Bocc. nov. 2. 9.


Al ventre serventi, a guisa d'animali bruti.

2 - (Utile , Vantaggioso..] Cr. . 2. 4. Procacci che sia a' bifolchi


in alcuna cosa servente, acciocchpi volentieri abbiano cura de'buoi.

Servioonz, Scr-vi-d-re. tAdd. e sm. Colui che presta l'opera sua al


padrone per meroede; altrimenti. Servo, Familiare, Ministro, Fa
miglio, Mercenario , Donzello , Valletto, Fante, Servigiale, Gar
zone, Inserviente, Domestico , ec. Il Servidore, e fedele, buono ,
sagace, accorto, ubbidiente, leale, sollecito, pigro, diligente, dimestico,

del lavoratore. Tes. Hr. 3. 5. Noi dovemo guardare l'aere , che sia

pronto ec.,Servitore, sin..] (VServente.)Lat. servus,servulus, fa


mulus. Gr. 8oixos, bovipio. Bocc.nov. 4. 7. Martuccio, in casa

sano e netto e dolce , e che l'acqua sia buona e leggieri, e la terra

mia capitato un tuo servidore , che vien da Lipari. E nov. 46.

fruttifera e bene servente.

g. E con alcuno de' suoi servidori chetamente se n'and alla Cuba.

3 [Dicesi Terra bene servente, cio Corrispondente all'industria

4 - [Posto anche per Aggiunto di persona pronta agli uffizi di bene


ficenza e di cortesia..] Bocc. nov.oo. . Era tanto obbediente al ma
rito , e tanto servente, che egli si teneva il pi contento e il pi

Maestruzz. 2. 4. Sono scusati i servi , le fanti, i lavoratori, i ser


vidori, e gli altri sudditi, che non sono da tanto, che per loro con

appagato uomo del mondo. Din. Comp. l. 1. Eran ben veduti, s

a -. * Onde Mettere alcuno pcr servidore=Porlo al servigio al


trui. V. Mettere per servidore. (A)

perch uomini di buona condizione e umani, e s perch erano molto


serventi , per modo che da loro aveano quello che voleano. (P)
5 - [In forza di add. e) sost. com. Servo, (Serva. Lat. servus. Gr.

siglio i

peccati

iscellerati si facciano.

---

3 - E Mettersi per servidore=Andare a star per servidore con


altri. V. Mettersi per servidore. (A)

- [Persona dipendente ; detto anche di Chi non riceve stipendio.


Bocc. nov. 8o. 9. Per mostrarsi bene liberalissimo suo servidore. E
canz. 4. 3. Ch'allora ch'i' pi esser mi pensava Nella sua grazia ,

ovAcs. Bocc. introd. 6. Niuno altro sussidio rimase, che ec. l'a
varizia de' serventi, li quali, da grossi salari e sconvenevoli tratti,
servieno. E nov. 3. 5. Farane questa sera un soffione alla tua ser
vente , col quale ella raccenda il fuoco. Maestruzz. s. 4. Il ser
vente tenuto di servii e come egli promise. Dant. rim. 26. Io son
servente ; e quando penso a cui , Quel che ella sia , di tutto son

e servidore a lei ec., Mi accorsi ec. Cas. lett. 23. Come quella
ch'

ema fine, e che non inganna mai le speranze de i suoi scr

vidori.

- Ligio, Affezionato, Dedito. Dav. Scism. 5o. (Comino 754) Due


Duchi di seguito grande, Carlo cc. e Tommaso Hawardo di Norfolc,
gran soldato, cattolico, ma troppo servidore al Re. (V)
Il qual mi porta tanto vero amore; Digli che sopra 'l tutto i' l'avr Senvienra, Ser-vi-n-te. Part. di Servire. V. A. V. e di' Servcnte.
S. Ag. C.D. a. 6. Se io risponder questo a coloro che doman
a mente, [Perch'egli bono e leal servitore.1
7 - (Milit.) Che serve, Che ministra, Che ajuta; e si chiamano dano come il Creatore fu sempre Signor , se la serviente creatura
non fu sempre, ovvero come creata , ec. (N. S)
con questo nome nelle fazioni tutti i Soldati d'artiglieria che mi
[Sm.1 dim. di
g - , Servigiuzzo ,
nistrano e governano un pezzo, ponendolo in batteria e ritirandolo, Saviozrro ,
caricandolo, rinfrescandolo e simili. I serventi cambiano sovente di Serviziuccio, sin. Lat. recula, negotiolum. Gr.rpzurior. Bocc.
nov. 2 . 5. Attigneva acqua , e facea cotali altri servigetti. Franc.
numero e di funzione. In questo
la voce Servente af
Barb. 68. . Colui forte mi spiace, Che li minuti servigetti sde
fatto tecnica e tutta moderna: si c iamavano anticamente Ajutanti,
gna. Fir. nov. 4. 26. Egli pascendosi come il caval del Ciolle, ed
ma questo appellativo avendo nella milizia il suo significato solenne
ella cavandone cotai servigetti , e' non andavan pi oltre.
non potrebbe pi convenire. D'Antonj. Il comandante dell'artiglie SeavioALE,
Ser-vi-gi-le. Add. e sost. com.] Servidore, ma in questo
ria, avendo gi fatto provvedere nei bastioni e nelle opere tutto
senso V. A.)
Servente.) Lat. famulus, servus, famula, serva. Gr.
il necessario, e avend distribuiti a debiti posti i cannonieri e sol Speror,
Sspirava. Bocc.nov. 5. . Una delle servigiali della donna,
dati scrventi, ec. (Gr)
in vista tutta sonnacchiosa , fattasi alla finestra , proverbiosamente
8 - (Poes) Serventese. Cavalc. Med. Cuor. 27. Finisce il servente
disse: ec. E nov. 85. 9. Tu le dirai ec. che io son suo servigiale,
del secondo libro della Pazienza. (V)
Servente diff. da Cameriere, Servitore, Servo, Servigiale, Do e se ella vuol nulla. Tav. Rit. Servigial di Dio , in che parte di
mestico. Il Cameriere un servo men tenuto a vile, perch pi in questo diserto si truovano pi avventure? Virg. Eneid. M. E lci
caduta, le servigiali la portano pella camera.
contatto col padrone. Servitore chiunque attende nella casa a ser
i Servi degli spedali, le
vigi. Domestico indica l'uomo costretto a servirci come uno appar - [ Diconsi oggi in Toscana
Monache
non velate, ed i Torzoni o Conversi. Vend. Crist. Op. div.
tenente alla casa nostra, non come qualcosa d'estraneo, di mate
Andr. 45. Suora Iddea rimase sola nella cella, e fasciossi e velossi,
riale o d' ostile. Servo voce pi ignobile e vile di Servitore. Dove
poi chiam la servigiale: Salvin. Disc. 2. 325. Lo che udendo il
si tratti d'un servizio ristretto a certi uffizi si potr meglio usare epriore
, che in refettorio mangiava, comand che non si mettessero
la voce Servente: cos Uu servente di sagrestia, di laboratorio e
foresteria, ma disse al servigiale: va, e apparecchia a quei Lom
simile. Servigiale voce del trecento, rimasta in Toscana per in in
bardi nell'ultimo della tavola , E Annot. T B. 2. 3. Le monache
contento.

6 - [In forza di add. e sm.] Amante , Amatore. Lat. amasius. Gr.


puvos. Pecor. g. 2 . Ball. Va, ballata anorosa, al mio servente,

dicare la servente delle monache.

Savents. (Poes.) Ser-ven-t-se. Sm.1 Spezie di poesia

alle loro serventi, per non le chiamar serve, poich come religiose

lirica , ted

son tutte sorelle , danno il nome di servigiali. (N)


Terzine , i quali non sono altro che versi di undici sitaberinter Servicatissimo, * Ser-vi-gia-lis-si-mo. Add.maccr. di Servigiale. Legg.
zati; onde si dicono volgarmente Terze rime.1 cavalc. Med. cuor. S. Gio. Bau. so. stette la Beata Vergine Maria tre mesi colla pa
rente sua servendo a lei, e nato il fanciullo s lo lev di terra colle
Nello 'nfrascritto serventese si contiene la sentenzia del precedente
, e compiette l'ufficio come di servigialissima
trattato della pazienza. Com. Par. 9. Costui ec. trove in Proven
ia. (
zale coble , serventesi, e altri diri per rima. Dant. pit. Nuo. 5g.
Composi una pistola sotto forma di serventese. Red. Annot Diti, Servolana, Ser-vi-gi-na. Add. e sf: Donna secolare, che serve le mo
d. Giuffredi di Tolosa, nel serventese ch'ei fece per amore di A nache nei loro affari fuori del monastero. Red. Voc. Ar. (A)
lisa. Varch. Lez. 643. Questa maniera di versi, chiamati ora ter Szavioio , Ser-vi-gi. Sm. Il servire, t ed propriamente Il prestare
l'opera sua ad un padrone in cambio di pattuita mercede; ma di
zetti, ora ternari, e quando terzine, i quali non sono altro che
cesi pi generalmente e per simil. anche di qualunque opera, non
versi d'undici sillabe rinterzati, onde si dicono volgarmente terze
retribuita da mercede, con cui si serve all'altrui desiderio o bisogno ;
rime ec., e da messer Antonio da Tempo serventesi
altrimenti. Servit, Servizio., Serviscio, Serviso, Servizia, sin.
Benvzo, * Ser-vo. N.
m.-Romano, accusato da Tiberio di com
( V. Beneficio.) Lat. servitium, servitus, famulatus. Gr. ovAriz,
plicit con Sejano. (Mit
irpsoria. Dant. Purg. . 8. Vedi che torna Dal servigio del d
Serverra , Servt-ta- Add. e sf dim. di Serva. -, Servicella, servi l'ancella
sesta. Bocc. nov. 42. o. Alla quale io fo mlto spesso ser
cina, sin. Buon. Fier. e Salvin. (A)
vigio di sue bisogne. E nov. 67. 2. L'avea messo ad essere con al
Sanvi .(Gcog) Servi, Serbi. Popoli che formavano un ramo con
tri gentiluomini al servigio del Re di Francia. G. V. 7. 48. 2. Fu
siderabile della
famiglia degli Slavi. Abitavano gi nell'Alta
Mesia, nell'Albania, nella Bulgaria ed in una gran parte della con sua gente al loro servigio. Cavalc. Med. cuor. Stolta cosa
servire al Demonio, lo quale mai si riconcilia per alcun servigio.
Grecia propriamente detta, ed ora nella Servia,
Cas. lett. o. V. M. Cristianissima potr intendere ec. tutto quello
SEnvia (Geog) Sr-vi-a. Sf Provincia della Turchia europea con
si fatto per servigio del Cristianissimo Re. Bocc. g. o. n. 4.
titolo di Principato fra la Schiavonia, l'Ungheria, la Piccola Va che
Bicchia, la Bulgaria, la Romelia, l'Albania, e ia Bosnia-Nuo Vorrei io ora sapere, se tenendolsi (questo servidore) ed usando i

quella maniera di versi chiamati ora Terzetti, ora''Ternari, e quando

suoi

a Servio. Nome che davasi ad una parte della Nuova Russia


8eva. (Geog) Sr-vi-an.Citt di Francia nel dip. dinerani. G)

Servia. Citt della Turchia europea nella Romelia (G)

Saviano, Ser-vi--no. N. pr. m. Lat. Servianus, (V. Servio.)-Con

g , il primo signore si possa a buona cquit dolere. (V)


tEd in senso equivoco. Bocc. nov. 7. 3. Gagliardo della

persona ne' servigi delle donne.


* Nome collettivo de' servitori che servono attualmente una per
2

sona o famiglia ; pi comunemente Servizio. (Ne)


3 - Operazione. Lat. opus. Gr. pyov.
buona. Dant. Par. 5. 3. Tu vuoi saper se con altro
SsavicciuotA, Ser-vic-ciu-la. Add. e sfl dim. e avvilit. di Serva. 4 Buon Fiera. 4. 7. S'e'non v'era una gobba servicciuola , Che servigio Per manco voto si pu render tanto, che l'anima si curi
litigio. But. ivi : Con altro scrvigio , cio con altra buona ope
guardava l i polli appo la stalla, E"ntanto i spulciava sonnacchioni. di
ralOne,
ractServicl-la. [Add. e sf1 dim. d"serva. (Lo stesso che
Bencficio, Prode , Comodo, Utile.] Lat. beneficium, commodi
Gr. ovAdpo. Benv. Cell. 49. Seco a 5 tas. Gr. cspysorix,
xix. Petr. canz. 48. 9. E per dire all'estremo
vicella
tredici in quattordici
i fr.
fr. Guitt.
itt, Fatt.En
Fatt.En.
f. 54. Pigliala
perditua
(N) anni.
il gran scrvigio , Da millc atti inoncsti l'ho ritratto. Bocc. nov. 42.

solo romano favorito di Trojano. (B) (Mit)


8envano. Add. pr. m. Della servia. ()

SERVIGIUZZO
9. Ringraziatala di ci che in servigio di lei aveva adoperato. E

---

SERVIRE

273

2 * Add.
molte leggi cos dette perch
proposte
da
consoli
o pr... f Agg. diOlle,
p
prop

ov.85.o. Alquanto in servigio di Calandrino ivi si posero a stare.


Bern. Orl. 2. 2 . 4. Ch''un servigio val pi , che s'abbia a fare, SenvuliAmo, * Ser-vi-li--no. N. pr. m. Lat. Servilianus.(V.Servilio)
Che centomila milion de'fatti.
Fabio. Console romano disfatto da Viriate. (B) (Mit)
Onde In servigio di alcuno vale Per parte di lui, o Per SEnviLio,* Ser-vi-li-o. N. pr. m.Lat. Scrvilius. (Dal lat.servilis servile)
bene suo. Bocc. g. 2. n. 8. Io estimo che grandisshna parte di scusa - Nome di molti illustri romani, la pi parte consoli. (B) (Mit)
debbian fare le dette cose in servigio di colei che le possiede, se ella SenviLissimo, Ser-vi-lis-si-mo. Add. m. superl. di Servile. Bellin. Disc.
per avventura si lascia trascorrere ad amare. E' appresso: Le quali
6. Gli uomini non nati a quel duro e servilissimo uso, al quale son
cose ec. ora convien che surgano in servigio di me alla difesa del
nate le piante. (Min)
mio focoso amore. Ccch. Dissim. . . E simili sue fole tanto scioc SERvILIT, Ser-vi-li-t. Sf ast. di Servile. Azione o Incumbenza spet
che e con s poco discorso, che in servigio di lui io me ne vergo
tante al servo. Salv. Avvert. (A)
gno. E' Stiav. 4. 3. Che ci ? tornata mia madre? Ser. Cosi non ServiLMENTE , Ser-vil-mn-te. Avv. A maniera di servo. -, Servile

fussila! in suo servigio. (Cio, che era meglio per lei.) Vit.S. Dorot.
mente, sin. Lat. serviliter. Gr. 8ovAxs. Red. Vip. n. 63. Non fia
18. Preg questo fanciullo, che in suo servigio (a farle servigio, o
per ch'io voglia servilmente legarmi a giurar per vero tutto quello
che hanno detto o scritto ec. Varch. Stor. a. 5. Come comandano
pure a suo nome) portasse quelle rose e quelle mele a Teofilo. (V)
6 - Negozio, Faccenda. Lat. res, negocium. Gr. rpyua. Bocc.nov.
mente a' minori di loro, cos a i maggiori servilmente ub
bidiscono.
5. 7. Compagni , tiratevi indietro, e lasciate questo servigio fare a
me. E nov. 63. 2. Altri, che la madre del fanciullo non pu es Servimento, Ser-vi-mn-to. [Sm.] V. A. Il servire. Lat. servitus. Gr.
sere a cos fatto servigio.

7 - Uopo, Bisogno. Bocc. nov. 4. 5. Comper un legnetto sottile

da corseggiare, e quello d'ogni cosa opportuna a tal servigio arm

ovAsia. Rim. ant. P. N. Re Enzo. Per lealt convien che si man

tegna , E per bel servimento. Fr.Jac. T. 4. a. 6. Del tuo coman


damento A chi fece il servimento Lo ne dee meritare.

e guernm.
Servio, Sr-vi-o.N.pr. m. Lat. Servius.-Tullio. Sesto re di Roma.
8 - Dicesi Cavar servigio , cio Ritrarre, Ricavar servigio. Lat. ali
Nome di molti illustri romani. (B) (Mit)
cujus opera uti. V. Cavare, $. 65. (V)
ServiRE, Ser-vi-re. [Att. e n. ass.1 col terzo o col quarto caso dopo,
9 - Dicesi Fare servigio, e vale Servire o Far cosa che sia in ser vale Far servit e Ministrare ad altrui, Adoperarsi a suo pro; Im
vigio altrui e si costruisce anche col di. V. Fare servigio.(A) Buon. piegar sua opera ne'servigi altrui, Adoperarsi in altrui servigio ,
Tanc. 2.3. O, io gli posso far poco servigio. E Salvin. Annot. ivi: Prestar opera. Dicesi Servire fedelmente, bene, secondo gli ordini,
Fare servigio: questa buona voce quasi rimasa in contado. (N)
accortamente, per forza, sollecitamente, per mercede, volontieri,
a Dicesi Fare un viaggio, t una via ] e due servigi , [ovvero con aggradimento altrui ec. , Inservire,sin.] Lat.servire, famulari,
ministrare.
Gr. ovAssiv, brmperi, Ssparsvsuv. Bocc. introd. 26. Per l' es
e tre servigi e vale Colla stessa operazione condurre a buon fine
ser molti infermi mal serviti e abbandonati ne' lor bisogni.E nov. 7.
due o tre negozi. V. Via, e ] V. Fare viaggio , $. a.

1o - Dicesi Offerire, Esibire o simili s o le sue cose al servigio

16. Ordin con colui, che a lei serviva, che di vari vini mescolati le

altrui , ed maniera di cirimonia che vale Esser pronto e appa


recchiato a pro e comodo altrui.Bocc. nov. 3. 2. S ad ogni suo
servigio , quantunque poco potesse, offerse. E 7.5. E appresso sem
pre sarebbe al suo servigio. Dant. Purg. s6. o4. Tutto m'offersi
pronto al suo servigio.
n 1 Dicesi Prender servigio di alcuna cosa e vale Servirsene, Gio

desse bere. E nov.4f.g. E quivi serviva certi pescatori cristiani. Dant.


Purg. 27. 8. Guardate dal pastor, che 'n sulla verga Poggiato s',

varsene. V. Prendere servigio di alcuna cosa. (V)

12 - * Dicesi Partirsi dal servigio di alcuno e vale Lasciar di ser


virlo. Bocc. nov. 6. 6. Sdegnando la vilt della vil condizione ec.,
dal servigio di Messer Guasparrino si parti. (N)
13 -* Dicesi Trovarsi buon servigio di alcuno e vale Trovarsi da lui
ben servito. Modo antico. Fav. sop. 185. E trovandosi di lui buo
no e leale servigio. (V) (N)

14 - Esequie, Funerale. Lat. justa. Gr.r rs rags 3rna. Vit. Barl.


42. Quanto Giusaff vide il suo padre morto, si cominci molto du
ramente a piangere , e fece fare il suo servigio molto altamente.
15 -* (Ar.
Tutto il fornimento e vasellame da tavola. Bart.

Simb3. 3. Tanta era la nausea e la schifezza che la prendeva delle

vivande postele davanti in que' poveri piatti, che non altrimenti che
se in essi perdessero ogni buon sapore, stomacatane, alla fine si
formar tutto d'oro e d'argento il gran servigio della sua ta
vola. (Br
C ) Tutto l'equipaggio d'un signore nelle solenni comparse ,
cio cavalli, carrozze, livree di gala ec. ; pi comunemente Ser
vizio. (Ne)

c lor poggiato serve. Cronichett. d' Amar. 8. Per questo servia a


tutti i Re volentieri. Car. Lett. ined. 3. 236. In ogni sua occor

renza conoscer quanto io sia desideroso di servire a lei. (Pe)


2 -Col quarto e col secondo caso, come Servire alcuno di danari o
simili e vale Prestargliene, Accomodarnelo , Provvedermelo. Bocc.
nov.3.3. Pensossi , costui avere da poterlo servire , quando volesse.
E nov.57.8. Non egli molto meglio servirne un gentiluomo, che pi
che s m'ama? E nov. 8o. 7. Madonna , io non vi potrei servire
di mille, ma di cinquecento fiorin d' oro s bene. Ar. Len. . .
Mi fe' intendere, Che non me gli dava egli , ma servirmene Facca
da un suo, senza pagargliene utile, Per quattro mesi. Bocc. introd.
Quasi di niuna altra cosa servieno che di porgere alcune cose da

gl'infermi addomandate, o di riguardare quand morieno. E g. 2.


n. 1. Povero uomo esscndo , di portar pesi a prezzo scrviva chi il
richiedeva. (V)

3 - * E col 3. e 4. caso insieme. Bemb. Lett. ined. T. . l


2. c. 257. N per tutt ci mi pento d'esser ubligato a VS. della
ta che ella pose e mi dimostr in servirmegli (i da

infinita

nari). (Pe)
4 ) ( Detto rispetto a Dio. Vit. SS. Pad. 2. 23. Magnificai Id
dio e il bencdissi, il quale onora e difende e magnifica quelli, li quali
in virt e in sincero cuore il servono. Cavalc. Pungil. 2. 8. Deb
bono servire a Dio o di tacere o di ben parlare. ( Qui nota il co

Servigio diff. da Servaggio. Servigio csprime prestazione d'opera strutto.) Vit. SS. Pad. 3. 67. Orate per questa vostra ancillai o
che uno per forza o per spontaneit fa ad altri. Servaggio affatto ratene , pregovi, acciocch possiate meritare solo di servire io a Cri
identico a Servit, ch' lo stato di chi forzato a prestar servigio.
sto. (Cio, perch possiate ottenere, che io possa servire solo a
Servigio diff. da Servizio. Queste due voci promiscuamente s'a Cristo.) (V)
2

Ed assolutamente, Stare in servit , Essere schiavo. Lat. servire,


doprano in molti casi, ma ve n' dove non si scambierebbero ac
in servitute esse. Gr. ovavsuv. Petr. cap. 2. Che, vedendosi giunta
conciamente. Si fa , Si rende un servigio ; Si sta , Si va al ser
vizio d'una persona. Il Servigio un atto con cui si serve all'al in forza altrui, Morire innanzi , che servir, sostenne.
trui desiderio o bisogno; il Servizio uno stato in cui si serve al 3- Anche assolutamente nel primo sign. S. Agost. C. D. 5. 4. L' uno
di loro stette a servire per mercede , e l'altro non servitte. (V)
l'altrui autorit e volont. I Servigi possono essere spontanei ; il
Servizio , almeno in parte, obbligato.
4 - (Esser utile, Recar giovamento. Onde dicesi
cosa serve
Seavicizzo, Ser-vi-giz-zo. Sm. dim. di Servigio. Lo stesso che Ser
a questo, cio S"usa e s'adopera a questo, e ha facolt di questos
come Il fuoco serve a scaldare. Lat. conducere, prodesse, bonum,
vigetto , V. Cecch. Assiuol. 1. 2. Se ella facesse a un giovane par
utilem esse. Gr. AversAir. Dav. Colt. 73. (Comin. 754) L'uve
vostro un servigiuzzo di quattro paroline a una giovane, questo, sc
-

condo me, non sarebbe male nessuno. (V)


Seavile, Ser-vi-le. Add. com. Di servo, o Da servo. Lat. servilis.

delle pergole e degli orti bene che siano grasse, avendo a servire

Gr. ovauxds. Bocc. nov. 3. 2. Lui seco cstimando, comech il


auo mestiere fosse stato servile , essere gentile uomo, pi del piacer

per mangiare, e incn per vino. E Gell.


rt. 5. 4. Se io fo ope
ra che eservino per sua dota. (V) Soder. Colt. Quando non serva
questo, si scalzino (le viti), e la scalzatura si riempia di sabbia di

di lui s'accese. E nov. 6. 6. Sdegnando la vilt della servil con

fiume, o veramente di cenere. (Br)

dizione ec., dal servigio di messer Guasparrino si parti. Maestruzz. 5 -- Rimeritare, Ristorare. Lat. referre. Gr. dirdra. Bocc. nov.
2. 27. Debbonsi astener le persone da ogni operazion servile, ac
84. 9. Deh !
non mi vuo'tu migliorar qui tre soldi non credi
ciocch possano meglio vacare nelle cose divine. Petr. cap. 3. In
tu ch'io te gli possa ancor servire? Fr. Giord. Pred S. Che per
Ponto fu reina , Ora in atto servil s stessa doma. Pass. 8o, Con

ch egli vegna per aver del tuo, nol dei per cacciare, che egli il

ti serve molto bene.


ciossiacosach ec. questo dolore debbia procedere e nascere non da
scrvile timore di tormento e di pena , ma dall'amore della caritade, 6 - Meritare, Guadagnare, tma in questo senso VA e non pi
che s' ha a Dio.
*
in uso. Lat. merere. Gr ucSoyovic-Sau. G. V. 7. 67. 4. I nostri
2 - Dicesi Tener servile e vale Tener soggetto , Tenere in servit.
sudditi, che contro a noi hanno servita morte, domandan patti
Nov. ant. 6o.3. Perch menate voi a
questo cavaliere? ec.
Franc. Sacch. rim. mor. Voi che prudente sempre sicte-visso, Te
Ed elli risposero : Messere, perocch'egli ha bene morte servita.M.
nendo il corpo all'anima servile.
V. . 8 Avendo dal Comune di Firenze le paghe ch' avea ser
- *Diconsi Opere servili, Quelle nelle quali un uomo serve un al
vite. Tav. Dicer. Non ti voglion rendere il trionfo che tu hai ser
tr'uomo. V. Opera, S. 7. (G. F)
-,

SzavuLeaemrz, Ser-vi-lemn-te.Avv. V. e di'Servilmente. Bemb.pros.


4, Deh voglia Iddio ec. che ella ec. a pi che mai servilenmente
ragionare non si ritorni.

vito nelle lontane battaglie.

-- - Parlando delle potenze dell'anima o de' sensi, vale Prestare


l'usato uffizio. Borgh. Fir. lib. 34. Ne dava la colpa parte alla me

ServiliA, * Ser-vi-li-a. N. pr. f. Lat. Servilia. Nome di molte il

moria di lui, che non gli avesse sempre servito di quel ch'egli avea

lustri romane, e particolarmente di due sorelle di Catone, l'una delle

per s operato. E 35. Ricordandosi che la memoria non serve sem


pre. Cecch. Assiuol. 2. 2. questa qua Madonna Verdiana? ella

quali fu moglie di Cesare, e l'altra di Lucullo.- Moglie di Lepi


do. Moglie di Asinio Pollione. (B) (Mit)

mi pare; mai no; auzi si: iu lato la vista non nu scrve pi (V)

274

sERvIT
SERVISCIO
8 -r Sconciare, Rovinare, detto ironicamente. Cecch. Dot. a. 3. sc. 4 - [Parlando di Mensa o simile, nel sign. di 8ervire, S. g.l Boca.
6. Quel furfante asino m'ha servito. (V)
Vit. Dant. 225. Servite le prime mense di ci che la sua picciola
et poteva operare , puerilmente si diede cogli altri a trastullare.
9 -"Dicesi Servire ad alcuno, Servire innanzi ad alcuno e talora val
SeaviToaA
Ser-vi-t-ra. Add. e sf Serva , Servente. Doni A. F.
gono Ministrare a mensa. Vit.SS.Pad. 2.37 . Servendo egli un giorno
Bere. (O
a molti Santi Padri, che v'erano congregati, perch non rec lo fercolo
, Servito-rc-cio. Add. e sm. pegg. diServitore. Fag.(A)
cos tosto ec. Fior. S.Franc. 34. Eziandio i cavalieri e li baroni con s
grande umiltade e divozione servirono loro innanzi. (Si parla del man SERvrrone , Ser-vi-t-re. [Verb. m. di Servire ; adoperato per lo pi
giare che porgeano a'frati.) Fav, Esop. 8. Il Re chiam a s il in forza di sm.] Lo stesso che Servidore , V. (V. Servente.) Lat.
suo donzello, che serviva innanzi ec., e comandgli ec.(V) (L'edizione servus, famulus. Gr. ovAos. Cas. Lett. 4fo. Lo allever scrvitore di

di Padova 8 a pag. 37legge : Lo Re chiam a s il suo donzello,

V. S. Illustrissima insieme con i miei. E 56. Farle conoscere uno

il pi segreto e caro che gli servisse in camera, e comandgli ec.) (B)


io - Dicesi Servire a grado e vale Con gradimento del signore.

inutile ma dedito suo servitore. Red. lett. 2. 3o. Mi ricordi servi

l'un gli serve di taglieri, L'altro gli porta davanti la spada. Pe

ServrToaELLo , Ser-vi-to-rl-lo. Add. e sm. dim. di Servitore. Lo stesso

tore a tutti cotesti miei signori e padroni.


2 - * Dicesi Essere servitore o simile ad uno da maladetto senno ,
V. A grado, $. a. (N)
I 1 - Dicesi Servir di coppa o di coltello, [della coppa, del coltel cio, Quanto si pu essere. V. Essere servitore ec. (N)
lo , di taglieri, di credenza, e simili 1 e vale Fare altrui da scal 3 - Servente, Amatore. Pecor. g. 2. Ball. Va, ballata amorosa, al
co o da coppiere, servendolo alla mensa. [V. Coltello, S. 7; Cop
mio servente , Il qual mi porta tanto vero amore: Digli che sovr''al
pa ,
2 e 6; e V. Credenza, S. 29. ] Lat. ministrare. Filoc. a. tutto i' l'avr a nente, Perch' egli bono e leal servitore.(B) Gozz.
Serm. . Servitor di dama Tu se' novello. E' appresso: Hla gi tre
ao4 ll giorno, che novella sposa sarete, e appresso tanto quanto la
volte corso La luna il ciel, che servitor son fatto Anch'io di donna.(N)
vostra festa durer, di mia mano della coppa vi servir. G. V4.2.6.
Il Re di Buemme, che 'l serve della coppa. Diutam.2. 23. De'quattro, 4 - * (Milit.) Antico nome del mascolo. V. Mascolo , S. 3. (Gr)
che Servitorino , V. Oliv. Pal. Ap. Pred. 35. , Recan. Pal. Ap.
pag. o2., Casin. Pred. n. 27. Berg. (Min)
2 - * E' variamente. G. V. 4.2.6. E'l conte palatino del Reno. Seev Tonino , Ser-vi-to-ri-no. [Add. e sm.] dim. di Servitore., Ser
servelo a tavola del primo mess.(Cio, delle prime imbandigioni) (N) vitorello, sin. Lat. servulus. Gr. avxapucv. Vit. Beuv. Cell. 2 3.
3 - Efg. Servir di coppa e di coltello= Fare a uno ogni sor La facevano contare a qucl Cencio mio servitorino.
ta di servit, Servirlo di iutto punto. [V. Coltello, S. 7, 2.] Lat. SEnviTnucE , Ser-vi-tri-ce, Verb. f [ di Sea vire. ] Che serve. Lat. fa
cor g. 3 nov. 2. Si pose per donzello con questo Lapo, marito di

questa madonna

il

, e servivalo di coltello.

ad nutum omnia peragere. Gr. apprrara 8cvAvetv


12 - * Dicesi Servir d'occhi ad alcuno e vale Essergli guida. Diod.

Num. o. 3. Conoscendo tu i luoghi dove noi abbiamo da accam


parci nel diserto , tu ci servirai d' occhi. (N)
13 - Dicesi Servirsi d'alcuna cosa e vale Adoperarla, Usarla. Lat.
uti , adhibere. Gr. xp 9a. Circ. Gell. n. 2o. Se voi volete ser
virvi delle nostre pelli, e' vi bisogna conciarle, e' nostri peli vi bi
sogna filargli , tessergli , e far loro mille altre cose, innanzi che voi

gli riduciate di maniera che voi possiate servirvene.


14 Dicesi Servir le tavole, quando i famigliari servono i padroni a
mensal Bocc. introd.54. (Le vivande cc. vennero, e finissimi vini fur
presti , e senza pi,] chetamente li tre famigliari servirono le tavole.

mula , ancilla , cultrix, ministra. Gr. Sparziva. Amet. 33. Io sono


di nobili parenti discesa , servitrice di Pallade, a tutto il mondo re
verenda Dca. Fir. As. 28. Noi , delle quali tu sola ascolti le voci,

preste scrvitrici a' tuoi bisogni, con gran diligenzia ti amministrer


rcmo tutto quello che ti sara di mestiero. Car. Lett. iued. 3. 268.

Offerendole finalmente per sua servitrice la nfiia consorte , la quale


inchinandosi con ogni reverenza cd umilt le bacia le belle mani.

Salvin. Om. Inn.5fo. Deliade donzelle, servitrici Del lungi-feritor.(Pe)


Seavit , Ser-vi-t. [Sf] Il servire , ed Opera o Impiego servile; al
trimenti Schiavit, Vassallaggio, Soggezione, Servaggio cc. [La Ser
vit fida, leale, antica, molesta, abbietta , vile , dura , grave ,
lunga , faticosa , volontaria, forzata , riconosciuta, mal gradita, tra

5- Dicesi servire per lucerniere, e vale lo stesso che tenere i

vagliosa , intollerabile , ingnobile ec. Dicesi Stare, Vivere, Dimo

lume, e fg. dicesi dell'Intervenire in alcun fatto senza utile o inte

rare ec. in servit.] -, Servitude , Servitute, Servitudine, sin. Lat.

(N)

resse proprio. V. Lucerniere, S. 2.

o - Dicesi Servire uno col capo nel sacco, e vale Fornirgli ogni
sua comodit. V. Sacco, S. 8' (N
7 - Dicesi Dare a servire e vale

sser posto al servizio di alcuno.


V. Dare a servire. (N)
8 - Dicesi Esser servito o Restar servito di fare una cosa , e val-

8ono Degnarsi, Compiacersi, Favorire, Fargrazia. V. Essere ser


vito, e P. Restare, S. 42. Car, Lett. Sia servita di non ritirarsi per
questo dal comandarni. (A) E Lett. Fam. Dio sia servito metterci la

sua santa mano, e conservar la Beatitudine Vostra in prosperit e

lunga vita, quando ella desidera.(Min) E vol. 2. lett.4.p.73. Resta ora


che sia servita di dare ordine ch'i sia ricevuto nel numero de' suoi. (N)
19 - * (Milit.) Militare, Esercitare la professione delle armi agli
stipendii d'uno Stato. Varch. Stor. Con patto, che non potessero
in quella guerra servire contro Cesare, die' loro licenza. Davii. Gli Ar
cieri, che sogliono servire per quartiere tre soli mesi dell'anno.(Gr)

. - Ministrare, Governare le artiglierie, cio aggiustarle, ci


ricarle , e spararle. Montecucc. Imperciocch l'artiglieria troppo
grossa e pesante costa molto in riguardo della fusione del metallo e

della polvere ch'ella consuma e dei cavalli che hanno a tirarla, e

servitus. Gr. ovAsiz. Petr. cap.6. Nessun di servit giammai si dolsc,


N di norte , quant'io di libertate. Pass. 239. Quel che si dovrebbe
levare in Dio , levandosi in superbia, cade, ed sottomesso alla mi
sera servit del vizio. Franc. Sacch. nov. 93. La signoria vicne
in fine in servitute. Car. En. 2. 396. La patria perderemo ? e
da stranieri E da superbi in servitute addotti, Prcda e scherno d' al

trui scmpre saremo ? (B)


2 Dicesi Servit naturale, Quella per la quale i pi deboli e i
pi ignobili sono soggetti volontariamente agli uomini pi forti e pi
nobili , servit che non arreca alcun diritto n su la persona, n
su le azioni. Dicesi Servit legale o civile quella introdotta colle
leggi , per la quale gli uomini sono soggetti ai padroni in loro co
modo e vantaggio, diritto che si estende tanto nelle persone, quanto
nelle azioni; la quale servit s' induce per diritto di guerra, per na
scita o per delitto. Dicesi in fine Servit condattizia quella che gli
uomini contraggono per certe opere da eseguirsi. (G.

Fig. Obbligo, Legame. Vinc.Mart. lett.3. N sperate che io tenti


colla risposta del sonetto il mar delle vostre lodi, perch son tali,
che spaventano la libert della prosa, non che la servit della rima.
3 - Famiglia di serventi.

delle persone che deono servirla. (Gr)


4 Famigliarit o Amicizia coi superiori, ma nell'uso dicesi pure
2o - * (Marin.) Fare servire. V. are servire. (N)
di quella tra' pari quando non giunge alla intrinsichezzi..] Caslett.
o. Come son debitore di fare per la servit che le porto. Segn.
Senviscio, Ser-vi-scio. Sm. V. A. V. e di Servigio. Rim. Ant. F
R. Lapo Salterelli. Son.56. Non si conviene a me, se voglio (leggi Stor. (Bibl. Enc. It. 36. 2) Piero Salviati . . che teneva stretta
famigliarit ed amicizia, o vogliamo dire servit col Magnifico Ip
vo') ignare, In tuo serviscio stare a tutte l'ore. (V)
SEaviso Ser-vi-so. [Sm. V. A. e detta per la rima. V. e di'] Servi
polito. (N)

zio, Servigio Franc. Barb. 65. 7. Pon cura, ch'in ogni opra 5 Dicesi Fare servit con alcuno e vale Acquistare la buona gra
Che fa' davanti a lui, ovver serviso, Ti convien pensar fiso A qucl
zia e famigliarit sua. V. Fare servit con alcuno. (N)
6 * Dicesi Mettere in servit e vale Soggettare. Donen. Ist. Giov.
che fai. E 28. 2. Farae Sol per te lo serviso. (V)
Savi.
(St. Eccl.) Ser-vi-ti. Ordine di religiosi, cos chiamati per
lib. 25. Giurarono cc. che non avrebbero adoperate quelle armi se
ch prof.ssano essere servi della Santa Vergine; e per detti anche
non contra il mimico che venisse per mettere la Repubblica in ser
vit. (P)
Servi. Fu istituito in Firenze nel 23, sotto la regola di S. -Ago
stino, ed annoverato poi tra gli Ordini mendicanti. (Ber)

Seavitissimo
, Ser-vi-tis-simo. Add. m. superl. di Servito. Cas. Lett.
al Gualter. 222. Io mi chiamo servitissimo anco di questo. (V)
Servito Scr-vi-to. Sm. Servizio, Servit; ma in questo senso non

Recare in servit alcuno e vale Farlo servo, Ridurlo in


servit. V. Rccare in servit. (N)
8 - * Dicesi Tener servit e vale Aver genti al suo servizio;Tener
- *

servit con alcuno, e vale Aver conoscenza o fanigliarit con esso


e pi in uso. 1 Lat. servitium, famulatus. Tuc, Dav. llegando trenta , lui. V. 5. 4, e V. Tenere. (A)
anni di servito e,pi.
9 .(Lg) Diritto fondato sopra luogo stabile a pro di alcuna per
2 - Muta di vivande, [Messo. Lat. missus. Gr. isrus. Buon. Fer.5 4 5.
sona, o d' altro luogo stabile; [o meglio, Dritto inerente in una pos
sessione , pel quale cresce l utilit dell'uno e dimunuisce la libert
Ciport gli antipasti De'berlingozzi colle melarance ec., Per darci

poi 'l servito a solinato Condito e 'nzuccherato. E 5. 5. i. Che con


fezioni e paste e cotognati Accompagnin servito per servito.

dell' altro.j Lat. servitus. Gr. ovAix.

* Dicesi Servit affermativa, Quella che impone soltanto al

, a - E detto delle Frutte. Cr. alla V. Frutta: Ne'conviti Frutte

proprietario del fondo serviente l'obbligo di lasciar fare; apparen

s'intende per lo stesso che il Messo o Servito delle frutte. (N)


3
d anche per L'intero convito, Tutto il pranzo. Salvin.
Iliad. 28-Fino del sole al tramontar mangiarono, N servito manc
ben ripartito.(Pe)
Sevro Add m. da servire. Cui stato prestato servigio.]

te , Quella che si manifesta con opere esteriori; continua, Quella


il cui uso o pu essere continuo, senza richiedere il fatto attuale
dell' uomo ; discontinua , Quella che richiede un fatto attuale del
l'uomo per essere esercitata; negativa, Quella in virt della quale

* - Guadagnato, Meritato; da servire nel sign. del 5.6. ed an


quato

M. V. n. 66. Dissono che di quel luogo non si partireb

bono, se prima non fossono


3

pagati de' loro soldi serviti.

- Coi teggiato. Buen. Fier. 3. 5. O di donna , o d' amico, o di


signore, O lungamente amata, o gran tempo servita

il proprietario del fondo serviente pu esser impedito dal fare so


pra il suo fondo ci che avrebbe naturalmente dritto di farci ove
servit non vi fosse ; non apparente , Quella che non ha segni vi
sibili d'esistenza. Chiamansi rustiche o rediali le Servit che ri
guardano i terreni; urbane, Quelle stabilite sulle fabbriche , co
munque sietn queste in citt o in campagna, (N)

S RVIDNE

275

SESAMIolpE

o - *(Eccl.) Questo termine nella Sacra Scrittura sovente significa Serviztor , Servi-zio-ne. Sm. accr. di Servizio o servigio, ea
soltanto Lo stato di un popolo tributario e soggetto ed un altro ;
cesi fumiliarmente nel senso di Benefizio di grande importanza. For
talvolta s'intende per essa una ubbidienza volontaria. (Ber)
tig. Ricc5 66. Ma mi faresti il bel servizione A non mi porre nel
Servit ditt. da Schiavt e Cuttivit. Schiavit lo stato degli l'occasione. (A) (B)
schiavi, cio di coloro che sono posti nel pieno potere di un altro, Senvznuccio, Ser-vizi-c-cio. Sm. dim. di Servizio. Lo stesso aeser
che sono affatto privi della propria libert, o perch si sono da per vigetto, il Lat. opclla, Horat.Gr.rpzyurno, segner. Pred. a.
s venduti, o perch furono venduti da' propri genitori, o perch
5. Cortesie minime, serviziucci da niente non si posson oggi da ve
lllll

nacquero in siffatta condizione. Servit dovrebbe valere Lo stato di

Cee'.

coloro che prestano un servigio volontario e temporario, ma si trova Scavo, Sr-vo. Add. elsm. parlando di persona. Colui che serve o sia
adoperato pure con la significazione di Schiavit. Cattivit Lo stato
per forza, o sia per volont; altrimenti Servitore, Servidore, Famulo
di coloro che hanno dovuto perdere la propria libert, o perch fatti
( Servente) Lat. servus,famulus.Gr. 3oixos. (In celt gall seirbhei
prigionieri in guerra, o perch venuti in potere della giustizia per
servitium: seirbheiseach servus) Dant. Inf22.49. Mia madre a servo
pubblici delitti, o perch dall'altrui violenza presi e trattenuti.
d'un signor mi pose. E Par. 244g. Come il signor, ch'ascolta quel che
Sevrruone, Servi-f-di-ne. Sf VA.. e di Servit. Lai. 4.
piace, Da indi abbraccia 'l servo gratulando. Bocc. nov.47. 2. Conne
Da questo innanzi sempre una redazione in servitudine l'essere ob
che egli a guisa di servo trattato fosse. E nov. gg. 7. sigiori, questa
bedienti si credono.Com.If 5. Consigli di vendicare la morte di
donna quello leale e fedel servo, del quale io poco avanti
Laumedonte e di tre suoi figliuoli, e il cattivaggio e servitudine

d'Issiona. Tes. Br. 2. 24. Qui dice il conto, che 'l nostro Signor
Ges Cristo venne in questo secolo per ricomperare l'umana gene

la dimanda. Gr. S.Gir. Quelli che tiene li suoi peccati di qui alla
morte, non lascia unque mai lo peccato, ma lo peccato lascia lui,
che non lo vuol pi a servo. Tratt. segr. cos. donn. Tengono in

razione della servitudine, in che ella era, delli demoni dell'Inferno.

casa mlti servi e molte serve.

S. Gio. Grisost. Uscire della servitudine vilissima della lussuria.

2 - Proverb. A tal signore, tal servo: dicesi per fare intendere che
Bocc.Lett. Pin. Ros. 274. Hanno in miseria tirata, e tirano in ser secondo le qualit de' soggetti si accomodano le cose che loro con
vitudine la citt. Maestruzz. 2. 3o. 6. Ma non cos, se ella
vengono. Serd. Prov. (A)
scrva, o liberata da servitudine.

Servo diff da Schiavo. L'uno e l'altro servono, ma lo Schiavo

2 E nel sign. di Servit, S. g 1 Maestruzz.. 3o. . N anche


nelle incorporali, come si azioni e servitudini
ServiziA, * Scr-vi-zi-a. Sf V. A. V. e di Servizio, Servigio. Fr.

serve per forza, ed avendo perduto la libert, o perch comperato

Jac. T . 3. 24. L'altro capo l'avarizia, Che l cor tiene in sua

impiegato in ogni sorta di servigi a capriccio del suo padrone ;

servizia. (V)
Servziale, Servi-zi-le. Sm. lavativo, che fu detto anche Argomento,

Servo, secondo l'accezione moderna del vocabolo, Chi prende vo


lontario e convenzionale servigio per pattuita mercede sotto qualche
padrone che non pu abusarne. Cos i Latini distinguevano al modo
stesso le voci Servus e Famulus, e quello equivaleva al nostro Schia

da un padrone, o perch vinto da un nemico in battaglia come pra


tiravasi presso gli antichi, ed anche ora presso i Selvaggi, e per

te pi comunemente Clistere, Cristiere, Cristiero, Cristeo. Il Serviziale

semplice, composto, mollitivo, lenitivo, olioso, butiroso, latteo, bro


doso, anodino, nutritivo, incrassante, astringente, corroborante, rin

fescativo, diluente, stimolante, purgativo, detergente, astersivo, di


scuziente, oppiato ec. Lat. clyster, clysterium. Gr. zvrrip, zav
criptor, Bern rim. n. 8. Io vi scongiuro, se voi mai venite Chia
mato a medicar quest'oste nostro, Dategli bere a pasto acqua di
vite, Fategli fare un servizial d'inchiostro. Buon. Fier3. 2. 6. Che
medicine ognora e serviziali, Malati e mali e cataletti sogno. E 3.
4. 4. Perch' ei non v'abbia a gettar ora in faccia Quei serviziali e
quelle medicine. Menz. sat. 4.Che s, ch'io aspetto ancor che lo
speziale Meco contenda del Pierio alloro In quel ch'ei mette 'n caldo
il serviziale.

vo, questo al nostro Servo.


Scavo. Add. m. Di servit, Servile. Lat. servus.Gr. Bovuxds. Petr.

son. 267. Quella, per cui con Sorga ho cangiato Arno,Con franca
povert serve ricchezze. Tass. Ger. 5. g. Signor che nella serva
ltalia nato ! (N
Senvo, * Servolo. N. pr. m. Lat. Servus.(B)

Senvono, Sr-vo-lo. N. pr. m. din. di Servo, P. Lat. Servulus(B)


Servotta , * Ser-vt-ta. Add. e sf: dim. di Serva. Piccola serva e
briosa. Lall.En. Trav. 5. 73. Una servotta bella e delicata. (O) (N)
Sesa, * S-sa, Sesai. N. pr. m. Lat. Sesa. (Dall'ebr. scisci-sesto.)(B)
Sesac,* Ssac. N. pr. m. Lat. Sesac. (Dall'ebr. scia dono, e saq sacco:

Senvziale. Add. e sost. com. Lo stesso che Servigiale, nel sign. del Dono del sacco.) (B)
5. . ma in questo senso V. A. e da schivarsi. Lat. famulus, fa Sesac. * (Mit) Dea del riposo adorata in Babilonia. (E sensibile l'a
nula Gr. 9 prov, 9pravz. Dant. it. Nuov. 2o. La terza nalogia di questa voce col celt.gall. seiseich piacevole, soddisfa
quasi una serviziale delle precedenti parole. But. Purg. 3. 2. Per ccnte, voluttuoso.) (Mit)
Sesar, * S-sa-i. N. pr. m. Lo stesso che Sesa, V. Lat. Sesai. (B)
sue ancelle, cio per sue serviziali.
Sanviziaato, Ser-vizi--ri-o. Add. e sm. Uomo di servizio. Borgh. Sesamo. (Bot) S-sa-mo. Sm. V. G. Genere di piante, della didi
esc. Fior. 525. Tutti questi vassalli, fedeli, fittajuoli, e, dir cos, mamia angiospermia, famiglia delle bignoniacee, i cui caratteri sono
serviziari, restasson liberi. (V)
calice persistente, a cinque divisioni, una delle quali superiore pi
Seanzaro, Ser-vi-zi-to. Add m. Che volentieri fa servizio. - , In cota ; la corolla monopetala a tubo breve, ad orlo obliquo, divi
serviziato, sin. (V. Obbligante) Lat. officiosus. Dati Lepid. 84 sa in cinque parti, la inferiore delle quali pi lunga ; capsula bis
a quattro cellette, separate a tranezze dop
Incontr un terrazzano, che li propose L. Bart. uomo serviziato, ma lunga a quattro
dal giovane non conosciuto. (Min)
pie e polisperme, Ha per tipo il Sesamo orientale, il cui seme, come
Senvizio, Ser-vi-zi-o. tSm. Il servirete L'effetto di esso; altrimenti
quello del sesamo indico, fornisee olio e farina, la quale all'uopo
fa le veci di quella di frumento. - , Sisamo, sin. Lat. sesamum.
Servigio. (V. Beneficio e Servigio)
a - - Dicesi Avere alcuno in quel servizio ed modo plebeo, usato (Il gr. sesamon vale appunto una sorta di frumento d'India. In ar.
volgarmente quando non si vuol nominare una cosa poco onesta, simsim sesamo)
allo stesso modo che dicesi Avere uno in cupola. (A)
2 - Chiamasi Sesamo d'oriente od orientale e volgarmente Giuggio
3 Dicesi Fare servizio e val Servire. V. Fare servizio, Car. Lett.
lena, una specie di sesamo che si coltiva nell'Egitto, nella Siria,
ined. 2.263. Fate ogni servizio che potete alle cose del signor Giu nella Sicilia ec. Porta un fusto dritto erbaceo, quasi cilindrico,
liano, ma non pigliate gatta a pelare, cio, che non facciate di quel tomentoso, ramoso dalla base, con foglie ovali allungate con lungo
le dimostrazioni arrabbiate che fanno certi, perch non manco picciuolo, le inferiori opposte, le superiori alterne e con qualche
dente nel margine ; i fiori sono solitari ascellari e quasi sessili, con
servizio suo. (Pe) (N)
-

Dicesi Far mal servizio e vale Disservire, Mancar del servizio.

brattee lineari alla base. I suoi semi, che hanno lo stesso nome, sono

Car. Lett.Fam.f 3.(Ediz. Ald. 574) Ma io ho usata buona diligen


za a mandarle (le lettere.) E
mi risolvo che i difetto venga

alimento piacevolissimo e molto nutritivo. Da essi cavasi un olio dolce,


privo di odore, insipido, che non si congela mai, e difficilmente
s'inrancidisce: i medici se ne servono come emolliente. Gli antichi lo

da qualch'uno di qua gi, che me ne faccia mal servizio. (P)


5 Proverb. Fare un viaggio e due ovvero tre servizi. V. Servi
gio, S.g,a; e P. Fare viaggio, S. 2. (N)
6 - (A. Mes) Tutto il vasellame da tavola. Magal. Lett. O si vo:

ponevano nella classe del frumenti, ovvero in quella delegumi; ma

la pianta che essi chiamavano con questo nome non pare sia la stessa
che il Sesamo odierno, al quale non convengono per niun conto le
virt attribuite all'antico. Detto anche Inghiolina Serd. Stor. Ind.
. 49. Ungendogli spesso con l'olio di sesamo, rendono i corpi loro
incredibilmente agili. Ricett. Fior. gf. Gli olii ec. d'alcuni semi,
come di lino, di sesamo, di chersa, e d'altri, si traggono in que
sto modo. E n . Quelli (olii) che si traggono de'frutti e desemi ec.,

glia tra il servizio debuccheri, o tra quello delle porcellane, ci vuol


pure in sulla credenza qualche pezzo di murrina. (A)
(Eccl.) Chiamasi Servizio divino. Le preghiere, Il santo sacri
fizio, Gliffizi e le cerimonie che si celebrano nella Chiesa cri
stiana, nel che consiste la sua liturgia. (Ber) Salvin. T. B...
La messa cantata, e l'ufizio de'morti, si trova in antichissimo MS.

come l'olio di mandorle e di sesamo, si debbono trarre quando s'han

no a usare Salvin. Batrac.59. N scappami gi il pane Ben levi

che son detti il mestiere, cio ministero, in latino ecclesiastico,

tato dal panier rotondo: N la torta sfogliata cha gran sesamo.(Pe)


agenda, cio faccenda, funzione, xeropyi, servizio divino. (N)
8 - (Milit.) Il servire nella milizia, il militare agli stipendii di Sesamo.*(Geog) Lat.Scsamus, Amastris. Antica citt dell'Asia,
questo o quello stato. Macchiav. Quando si partono alcuni dalla nella Paflagonia. (G)
parte ninnica per venire a servizi tuoi, quando siano fedefi , vi Sesamouoe (Bot) Sesa-m-i-de. Sf. G. Antico nome di varie pian
sar sempre grandi acquisti. Castiglione. Milit con onorevolissime
condizioni al servizio dei Serenissimi re di Napoli. Bentiv. Risolu

tosi egli finalmente di stabilirsi nel servizio del Re di Spagna, vera


stato ricevuto con un grosso stipendio, e costituito maestro di cam
po generale dell'esercito.(Gr)
- Nelle cose d'artiglieria chiamasi particolarmente Servizio
Tutto ci che si fa o si adopera per caricare, aggiustare e sparare
un pezzo nelle fazioni. D'Antonj. Col quale mezzo sar interrotto
e disturbato il servizio dell'artiglieria nemica, le loro punterie non
saranno cos giuste ec.E appresso. Si destineranno gli uomini ne
ceaaari pel servizio de'cannoni. (Gr)
-

---

te, come della dafne, dell'adomide, ec. con cui Tourneforista


bili un genere molto analogo alla reseda, desumendone il nome dalla
somiglianza del loro semi con quelli del sesamo, e che Linneo riport
come specie sotto il genere Reseda che distinse cotl'aggiunto di Se
Gli antichi ne distinsero due sore, la Maggiore e la Mi
nore. Lat. sesamoides. (Da sesame sesamo, eidossomiglianza.)
Vog. Diose. Que' d'Anticira chiamarono elleboro la sesamoide mag
giore. E appresso. La sesamoide minore ha il gambo alto una spanna.
Sesamonoz. (Anat.) Add. nn. Diconsi Sesamoidi o Sesamoidei Certipic
coli ossicelli di varie figure, e particolarmente quelti che si trovano
involti ne ligumenti di alcune articolazioni, nell'interno stesso deten
-

276

SESSANTA

SESAMIO]DEO

dini. Cos chiamasi in fatti l'ossicino situato nella fossetta tra i a * (Bot) Dicesi per esprimere che gli stami di alcune piante sono
una volta e mezzo di pi di quello de' petali. (O)
condili ed i due grossi tubercoli del femore ; i due ossetti del me
tutarso, gli altri due posti nel metacarpo ed alla fine della prima SesQuinopPio. (Mat.) Ses-qui-dp-pio. Add. m. comp. Dicesi Ragion
falange dell'indice ec. Questi ossi generalmente assai piccoli de sesquidoppia, quando il maggior termine contiene due volte e mezzo
sunsero tal nome od epiteto dal grano del sesamo al quale par che il minore : tale la ragione di cinque a due, e di quindici a sei.(A)
somigliano. (B)(A. O)
Sesqunottavo,(Mat.) Ses-qui-ot-t-vo. [Add. m. comp. Aggiunto di una]
SesAMoIDEo.
Se-sa-mo-i-d-o.
Ca Sesamo
NC
ide, V. (Anat.) Voc.
Dis. (A) Add. m. Lo stesso che
Specie di proporzione.
2 -- (Mus.) Aggiunto di Tuono. Gal. Dial. mot. loc.543. Nel tuono
N. pr.. m. Lat. Sesan. (Dall'ebr. sciuscian giglio e sesquiottavo per ogni nove pulsazioni una sola arriva concordemente
a percuotere coll'altra della corda pi grave; tutte l'altre sono discordi.
a * Nella musica antica la Sesquiottava era il nome della no
Sana , Ssara. N. pr..f (In celt. gall. seisear sei; seis piacere,
ed ar guida: Che guida al piacere)-Figlia di Celeo, re d'Eleusi,
nupla. (I)
sorella di Trittolemo. (Mit
SesquupenAL, Ses-qui-pc-d-lc. [Add. com. comp.] V. L. Di un piede
Ssnasia. (Bot) Sesb-ni-a. Sf Genere di piante a fiori completi e mezzo. Lat. sesquipedalis. Gr. uiyas. Varch. lez. 6o4. La poesia
papiglionacei, della diadelfia decandria,finiglia delle leguminose; de'quali era piena di parole composte e lunghe, chiamate da'Latini
canatterizzato da un calice orciolato con cinque denti quasi eguali;
sesquipedali, cio d'un piede e mezzo.
eorolla papiglionacea collo stendardo aperto e piegato in dietro, e 2 - Fig.] Smisurato. Car. lett. . . Uno di questi Re stato M.
Gio.
Lione, il quale si trova (come sapete) un naso ses
le ali pi corte; l'ovario superiore; un legune schiacciato bislungo
tl)CCC,
senza articolazioni e molti semi separati da setti traversi. Lat. se
sbania, (N)
s. * (Arche.) Ses-qui-pl-ri-o.Add. e sm. V. L. Cos i Ro
Srscalco, Se-sclco. Add. e sm. sinc. di Siniscalco. V. e di' Sini
mani chiamavano Que'soldati che in ricompensa de' loro servigi ri
scalco. Bemb. Lett. (A) Fr. Barb. 68. 2 . Scscalco, che rampo
cevevano una paga e mezzo al giorno. Lat. sesquiplarius , sequi
gua Palesemente. E 69. 3. Scscalco vantadore Dispiace. Brun. Te plaris, sesquiplex. (Mit)
sor. Egli detto celatamente per lo sescalco del re d'Inghilterra; si Sesoupleee. * (Filol.) Ses-qui-pl-be. Sf comp. Nome con cui Alfieri
come vi si pensava d'usare tradimento. (V)
indic nelle sue satire il Ceto medio, quasi Peggior della plebe ,
Sscuro , Sscu-plo. Add m. Sei volte maggiore. Gal. Meccan.
cio Plebe una volta e mezzo. (Dal lat. sesqui una volta e mezzo ,
63. Se vorremo crescer la forza in proporzione sescupla , bisogner
e plebs plebe.) (O)
ec. CV) (Qui l'errore evidente, e convien leggere Sestupla.) (N) Srsounoua aro. (Mat.) Ses-qui-qur-to. Add. m. comp. Di una volta e
Srse. (Bot) Sse-li. Sm. V. G. Specie di pianta erlacea della peni un quarto. Lat. sesquiquartus. Gr. rrrapros. Gal. Dial. mot. loc.
andria diginia, famiglia delle ombrellifere; il cui seme e la radice 54. Bisogna duplicar la proporzione sesquialtera pigliando la dupla
credevansi dotati di ficolt attenuante, risolvente ed aperitiva, ed en
sesquiquarta, cc. E' appresso: Non mi pareva scorger ragione al
trano nella teriaca; altrimenti Capo bianco, Ombrellino de' prati ,
cuna , per la quale avessero i sagaci filosofi a stabilir la forma del
Seselio, sin. Lat. seseli crcticum Lin 1 Gr. crax, osvsAds. (Il Greco
l' ottava esser pi la dupla che la quadrupla , e della quinta pi la
seseli, secondo alcuni, viene dall'arabo.) Ricett. Fior. 65. Il seseli
sesquialtera,
la dupla sesquiquarta.
ha le foglie simili al finocchio, ed il fusto pi grosso, e l'ombrella SesQuiquinto. * (Mat.) Ses-qui-quin-to. Add. m. comp. Di una volta
e un quinto. Piccolom. Berg. (O)
simile all'aneto. E appresso: Questi segni attribuisce Dioscoride al
seseli Massiliense Pasta Diz. Il seme e la radice del seseli ha fa SesQuisesto.*(Mat.) Scs-qui-ss-to. Add. m. comp. Di una volta ed un
colt attenuante, risolvente ed aperitiva. (N)
sesto. Galil. Lett. Cosi si fa manifesto che la velocit per A C non
2 - * Coll'erba designata da questo nome greco, Linneo stabil un sar pi doppia della velocit per A B, ma sesquisesta, cio la sesta
genere di piante a fiori polipetali della pentandria diginia, distin parte solamente di pi. (
te dal calice intero, da corolla a cinque petali e cinque stami, SEQtisettimo. (Mat.) Ses-qui-st-ti-mo. [Add. m. comp. Di una volta
dalla mancanza dell'involucro universale, e del parziale di una o e un settimo.] Lat. sesquiseptimus. Gr. rigouos. Gal. Macch. sol.
-

pi foglioline , dall'ovario sormontato da due stili divergenti, se

16. Sia tirata la D LE parallela alla A C, e di una sfera che ,

me ovale piecolo, striato, convesso dalla parte esterna, e dalla in

rivolgendosi intorno al sole, porti le macchie , che traversino la


linea B A e la L D , e quella in tempo sesquisettimo al tempo di
questa , cc. E vi : Posto che una macchia traversasse il diametro

terna, per la quale combaciano, piano. Lat seseli. (O) (N)


SeseLlo. (Bot.) Se-s-li-o. [Sm. Lo stesso che Seseli, V.Soder. Colt.
15. Once una e mezzo di sselio.

del Sole in un tempo sesquisettimo al tempo del passaggio di un'al

Sesia (Geog) S-si-a. Sf Fiume degli Stati Sardi che si searica


nel Po. (G)

tra , ec. (B)


sa
Ses-qui-tr-zo. [Add. m.

Di una volta e un

o Sskar.Isola della Russia europea nel golfo di Fin

terzo.] Lat. sesquitertius. Gr. irrpiros. Varch. Giuoc. Pitt. Aggua


gliando otto a sei , e nove a dodici, si fa la proporzione sesquiterza,
SesxAaoe. * (Geog) Se-ska-r-e. Isola del golfo di Botnia, sulla costa cio la consonanza diatessaron. E Ercol. 264. Il tempo d'un mo
della Svezia. (G)
vimento al tempo d'un altro movimento ha necessariamente alcuna
Sesenna. * (Bot) Scs-l-ri-a. Sf Genere di piante della triandria di proporzione, o doppia, o sesquialtera , o sesquiterza , cc.
ginia, famiglia delle graminacee, cofiori spicati; il calice glu 2 -* (Bot.) Dicesi Avena sesquiterza Una specie di avena che ha
maceo bivalve acuto contenente due a tre fiori fino a cinque, co i fiori met pi piccoli di quelli delle altre sue congeneri. (O)
rolla bivalve, la valva esterna divisa in tre o cinque punte, e l'in SEsQuiULisse.*
Se-squi-ti-lis-se. S m.Titolo di una satira di Var
tl.

teriore bifida; un seme bislungo in ciascun fiore rinchiuso dalle


valve corolline. Lat. sesleria. (N)

rone , cio Un Ulisse e mezzo. (O)

Sessa. * (Geog) Ss-sa. Lat. Suessa. Citt del Regno di Napoli in

Se solamente. Specie di congiunzione che vale Purch. Stor. Barl.


Terra di Lavoro. (G)
c6. Voglio addomandare penitenzia de' miei peccati ch'io abbo fat Sessacerano, Sessa ge-n-ri-o. [Add. m.1 Che ha sessanta anni. Lat
-

ti , se solamente la misericordia di Dio mi degni ricevere. (V)

sexagenarius. Gr. 3mxovrzarns. Car. lett. 2.24ff. Lo stato mio non

Ssocosi. (St.Ant.) Seson-c-si, Sesonchi. Nome di parecchi Faraoni solo scusabile, na compassionevole, essendo ormai sessagenario
o Re d'Egitto, il pi antico dei quali fu avo del primo Sesostri.(O) SessacesinA. (Eccl.) Ses-sa-g-si-ma. Add. e sf. La domenica che pre
SesosTn1, * Se-s-stri. N. pr. m. Lat. Sesostris. Nome di parecchi cede la Quinqugesima. (A)
monarchi egiziani, e particolarmente di quello che fu terzo di tal Ssssacesimo, Sessa-g si-mo.Add. m. numerale ordinativo di Sessanta
nome, e cognominato il Grande ; altrimenti Ramsete , celeberrimo
Lo stesso che Sessantesimo, V. Varch. Lez. (A) Pist.S. Gir-4 1 per le sue conquiste e come legislatore dell'Egitto. (B) (Mit)
Non simile lo suo frutto , cio sessagesimo. (V)
SrsoomaLTEno. (Mit- e Mus.) Ses-qui-l-te-ro. [Add. m. Aggiunto di SessAcoso. (Geom.) Sess-go-no. Sm. Figura geometrica di sei lati, e
proporzione detta anche Emiolia , V. Lat. sesquialter. Gr. aud sei angoli; altrimenti Esagono., Sessangolo, sin] Lat. sexangulum
Aos. (Sesquialter vien dal lat. semisqua che equivale ad et semis e
Gr. gyavv.Lib. curmalatt.Nella carta bianca, alluminata di verde,
mezzo, e da alter altro : poich la ragion sesquialtera la ragione Sessanouesnuo
scrivi il sessagono, e entro 'l sessagono segna la stella di Mercurio
, Scs san-du--si-mo. Add. m. numerale ordinativo di
di un numero a questo numero accresciuto della sua met.) Varch.
Giuoc. Pitt. Agguagliando sei a nove, e otto a dodici, si fa la pro Sessanta e due. Bocc. Com. Dunt. Inf (A)
porzione sesquialtera , cio la diapente. Gal. Dial. mot. loc. 535. Le Sessascolane, Ses-sau-go-l-re. Add. com. Di sei angoli. Bart. Po'.
moli de i quali sono in sesquialtera proporzione delle lor superficie. Cont. c. 8. Elle ec. intendono per natura che delle figure isoperi
E 54. Questa ragione , dico, non mi pareva concludente per po metre, ch'empiono spazio, niuna ve n'ha pi capevole della ses
-

ter assegnare iuridicamente la dupla e la sesquialtera per forme na

- -

sangolare. (Br)

turali della diapason e della diapente. E appresso: Non mi pareva Sessacolo. (Geom.) Ses-sn-go-lo. Sm. Lo stesso che Sessagono. V
corger ragione alcuna , per la quale avessero i sagaci filosofi a sta Salvin. Mialm. La sesta, nel fare il cerchio, apre tanto quanto il
bilir la forma dell'ottava esser pi la dupla che la quadrupla , e
lato del sessangolo inscritto nel cerchio; e perci ec. (B) .
della quinta pi la sesquialtera,che la dupla sesquiquarta. E544. I Sessanta , Ses-sn-ta. Add. numerale [ com. indecl. ] che contiene sei
decine. I numeri numerali ordinativi di Sessanta sono i Sessantesimo
tempi delle quali sono in proporzion sesquialtcra.
a -Nella musica antica la Sesquialtera maggiore imperfetta in primo o Sessantunesimo , Sessantesimo secondo o Scssantaduesimo ,
dicava una tripla in cui la semibreve non puntata valeva due se Sessantesimo terzo o Sessantatrcesimo, Sessantesimo quarto o Sessan
mibrevi, ed avendo il punto ne valeva tre ; la Sesquialtera maggiore taquattresimo; Sessantesimo quinto o Sessantacinquesimo; Sessantesi
perfetta era il nome della tripla, in cui la breve tiene il valore di mo sesto ; Sessantesimo settimo o Sessantasettesimo ; Sessantesimo ot
tre semibrevi, bench non sia puntata ; la Sesquialtera minore im
tavo o Sessantottesimo; e Sessantesimo nono o Sessantanovesimo1.at.
perfetta dinotava la tripla di cui la semibreve puntata valeva tre
sexaginta. Gr. igorra. G. V. 8. 54. 2. Questo Piero era tessitor
u
sole; la Sesquialtera minore perfetta in di panni, pover uomo, e piccolo di persona, e isparuto, e cieco
l
occhio, e d'et di pi di sessanta anni. E num. 4. V'era
ini (% in cui la semibreve non puntuta equivaleva a tre
-

- " Cos chiamasi anche una Voce d'or ano, la quale , in

vece del suo proprio uono, fa sentire la quinta e

decima

eso()

dentro il balio di Bruggia, e da sessanta sergenti del Re. Croni


chett. d'Amar.57. L' altro consolo apparecchi il suo navilio ch'era
no trenta navi, e and a combattere con loro, ch'erano sessanta

sEssANTAMILA
2 - Dicesi Sessanta o Resto, al giuoco delle minchiate il numero di
sessanta punti, che si segna all'avversario con altrettanti punti
quanti sono sessanti che si contano. In questo sign. Sessanta de

clinabile. V. Resto am, S. 7. Malm. E perde una gran mano di ses


santi. (A) (N)

Sessant'AmmlA , Ses-san-ta-mi-la. Add.numerale (com. comp. indecl..] che


contiene sessanta
Lat. sexaginta millia. Guicc. Stor5. Si

accord subito con condizione di pagare sessantamila ducati a vin


cutori.

e di poco senno. Lat. inconcinnum , ineptum, inconditum esse. Gr.

d'uovo, divpuooro divz. (Dal celt. gall. seis intelligenza, cogni


zione, senno in ispagn. ceso (seso) vuol dir Cervello) Malm. o.
34. Un gran villan, un uom d' et matura ec., Che, perch'ei non
ha troppa sessitura ec. , Innanzi se gli fece addirittura.

Sesso, Ssso. tSm. L'esser proprio del maschio e della femmina, che
distingue l'uno dall' altro. Lat. sexus. Gr. yos. (Sexus dal gr. he

ais abito, natura. Il Billet ha il brett. sexe che non trovasi in altri
dizionari.) Lab. 32. questo esecrabil sesso femminco oltre ad ogni

SessANTAnovesiMo, Ses-san-ta-mo-v-si-mo.Add.m. numerale ordinativo di


altra comparazione sospettoso e iracondo.
Salv. -Avvert. 2. 2. 2o. Seneca, pistola sessantanovesi 2 Amendue le parti vergognose si del maschio e s della femmina
Illa
Pataff 7.
la gatta impregna per lo sesso. (Cos in alcuni
Sessanr AQUATTnesiMo, Ses-san-ta-quat-tr-si-mo. Add.
testi; altri leggono fesso.) Marchett. Lucr. lib. 6. Altri temendo
dinativo di Sessantaquattro..] L'ultimo o uno di

Gravemente la morte, il viril sesso Troncar col ferro. (Br) Baldin.

sexagesimus quartus. Gr. ignors rrapros. Gal. Dii motoc


535. La sua mole solamente la sessantaquattresima. Salo. avver
2. n. 6. Seneca pistola sessantaquattresima. Cr. alla V. Quartuccio
Misura che contiene la sessantaquattresima parte dello stajo. (V)

Voc. Dis. Sesso dicesi l'una e l'altra parte vergognosa, s dell'uo


mo che della donna; onde lo spazio che fra l'una e l'altra di
esse parti vergognose dicesi , Infra i due sessi. (N)
orifizio dell'ano, Ano, Podice. V. il S. 2. (Dal lat. sessio il se

SessantaquatTao, Sessan-taqut-tro. Add. numerale com compin

dere.) Red. Lett. Si faccia non di rado qualche piccolo schizzetto nel

gen

sesso ec. per corrugare le emorroidi.(A) Benv. Cell. Vit. 2.56 . Sen

tile uomo di questa citt di et di sessantaquattro anni. (V)


Sessantasettesimo , Ses-san-ta-set-t-si-mo.Add. m. numerale ordinativo

tendomi ardere il sesso, volsi vedere che cosa la fusse. E 367. Quel

di Sessantasette. Bemb. Stor. 1o. Si mor in Loricco, nell'anno ses

nevo punto lo sterco. (G. V) (Alcune ediz. leggono Senso) Red.

decl. che contiene Sessanta e quattro. Bemb. Stor. 6. 78. Un

silimato mi aveva di sorte arso il budello del sesso, ch'io non rite

santasettesimo suo. (V)


Lett... 6. Gli umori mordaci , salsuginosi e pungenti possono fie
SessasTATn,* Ses-san-ta-tr. Add. numerale com. comp. indecl. che ramente stimolare le vene del sesso a gettar fuora il sangue. (N)
comprende Sessanta e tre. (A)
4 - In senso pi generale, Sesso umano fu detto per l'Umana Na
SessantaTReesmo,* Ses-san-ta-tre--si-mo. Add. m. numerale ordinativo
tura.n Franc. Sacch. nov. 3. E qui si puote vedere da quanto prez
di Sessantatr. Vasar. Vit. L'anno sessantatreesimo di sua vita.(A)
zo il sesso umano, che d'ogni animale fatto stima di valuta, ec
Sessantesimo, Ses-san-t-si-mo. Add. m. numerale ordinativo I di Ses
santa..] L' ultimo o uno di sessanta.-, Sessagesimo, sin. Lat. sexa

cetto che dell'uomo.

5 (Bot.) Ne' vegetabili distinguesi anche il Sesso, e chiamansi Or


gesimus. Gr. ixoord. Bemb. Stor. . . Nell'anno della mia vita gani sessuali quelli dalla cui reciproca azione ha effetto la riprodu

sessantesimo. (V) Segner. Incred. . 1o. 6. In qualunque minuto se


condo, che la sessantesima parte di un minuto primo. (N)
a - In forza di sm. La sessantesima parte. Gal. Sagg. 276. Io ho
voluto servirmi d'una bilancia da saggiatori, che sono cos esatte
che tirano a meno d'un sessantesimo di grano.

zione delle piante fanerogame. Questi organi si dicono Stami se ap

partengono al sesso mascolino, Pistilli se al femminile. La maggior


parte delle piante portano fiori che dentro rinchiudono i due sessi
e per chiamansi Ermafrodite o A fiore completo; quelle che met
tono soltanto fiori pistilliferi, diconsi Piante
e quelle che

SessantesimosEstro, Ses-san-te-si-mo-ss-to. Add. m. comp. numerale

portano solo fiori staminei e quindi non possono portar frutti, si di

ordinativo di Sessantasei, che scrivesi anche Sessantesimo sesto. Bemb.


Stor. . . L'anno millesimo e sessantesimo sesto della creazione di
Venezia. (V)

cono Piante maschie o a fiori maschi o a fiori incompleti. Infine


chiamansi Fiori senza sesso o neutri i fiori di quelle piante che ,

sebbene fornite di stami e pistilli, pure sono infeconde, perch man

cano di antere o di stimmi o di germe , o hanno germe imperfetto..]


SessantunA, Ses-san-ti-na. Sfl Quantit di sessanta.
Cr5.23.4. La palma d'una virt e potenzia non viene a perfezione,
a - L' et di sessanta anni. Lib. S on. 8. Poi per morto ti getti, Se
s per lo sesso, ovvero natura, che in esso pi distinto che negli
non ti giova la mia medicina, Che fia difetto della sessantina.
Sessastno. * (Arche.) Ses-s-stro. Sm. V. L. Il sesto giorno d'una
altri arbori, e s per la debilit del legno.
festa, d'una solennit. (Mit)
Sessola.
(Marin.)
Ssso-la.
Sf. Arnese
scanalato
estrarre a susak
mano
l'acqua
da barchetta
o simile.
(In turco
susyrzda
senz'acqua
Sessatno. * (Arche) Ses-s-tro. Sm, V. L. Il sesto giorno dopo gl'idi.
legn scavato per attinger l' acqua e beverla, e su soghulmak aquan
Lat. sexatrus. (Mit)
Ssssea.(Bot.) Ses-s-a. Sf Genere di piante che nella Flora peruviana
exiccari,
secondoMetam.
il Meniski
allaEvoce
In ar. sciassa
ruit.) Anguill.
g. 2oa.
con Exiccare.
sessole e spugne
empionea
le
consacrato alla memoria di Sess, direttore del giardino botanico
del Messico. Tal genere della pentandria monoginia e della fami
secchie. (B)
glia delle bignoniee vien caratterizzato da un calice tuboloso pen Sessuale. (st. Nat.) sessu--le. Add. com. Ch' relativo al sesso

tagono, dalla corolla ad imbuto


nel lembo, l'ovario su
che lo concerne , onde Organi sessuali ec. Lat. sexualis (AO)
periore, e la capsola cilindrica pi lunga del calice, uniloculare bi 2 -(Bot.) Preceduto dalle preposizioni di numero Uni . - Bi. . . ec.
semi embriciati attaccati ne' margini delle valve. Lat. ses
o dalla lettera privativa A , serve a formare aggettivi composti ,

s sea. (N) Ses-sn-mi-o. [Sm.] Lo spazio di sei anni. Lat. sexennium.

come Unisessuale, Bisessuale, ed Asessuale cio Senza sesso o neu

Gr. garia. Lib. cur. febbr. Si osserva che la quartana talvolta ar

a sistema sessuale: cos chiamasi il Sistema di Linneo, per


ch fondato sugli stami e pistilli che distinguono il sesso delle piante.

riva continuando al quiuquennio e al sessennio.


Ssssne. * (Mit.) Ss-si-e. Dee che venivano invocate quando si semi

tro. Bertoloni. (O)

Bertoloni. (O)
navano i terreni ; se ne contavano tante quante erano le diverse se SestA. (Geom.) S-sta. [Sf usato per lo pi nel pl. Seste. Strumento

minazioni. (Dal lat. sesiae , cos dette a serendo, seminare. In ted.


siezeit scmenta , da sien seminare.) (Mit)
Sessile. (Bot.) Ss-si-le. Add.com. Che senza picciuolo o sostegno, quasi
dicasi Sedente; ed

delle foglie, le quali non hanno il

gambo, ma sono immediatamente unite al fusto; delle antere, e de


gli stimmi privi di filamento o di stilo; delle glandule che non sono

da misurare, cos deu perch l'apertura delle sue due gambe mi


sura in sei volte con poco divario la circonferenza, del circolo che
si descrive; altrimenti] Compasso. Lat. circinus.Gr. a firms. Introd.

Virt. Tiene
un freno
in bocca,
ed E
hapiu
nell'una
mano
paio di
seste,
e nell'altra
un pajo
di forci.
sotto: Le
sesteun
della mano
significano , che chi ha questa virt , fa tutte

le cose con

misura

con senno , e discretamente. Fr. Giord.

pedicellate, cio che mancano del gambetto che le sostenga. (A)


a -- Dicesi Fiore sessile o sgambato o spicciolato, Quello che sta

Pred. S. 34. Siccome ti


dicessi del punto che si fa colla sesta in mezzo de' circuli, che son

immediatamente attaccato al tronco o ai rami; Ovario sessile, quello

dette linee. lib. son. 8. Fa scriva con la sesta e con la squadra.Cas.


rim. burl. . aa. o fortunata voi, che la natura Fe con le seste e
le bilance in mano! Dittam. . 5. Un libro avea nella sinistra una

mancante di gambo, onde a


tacolo ; Verticello sessile,
toloni. (O)

immediatamente sopra il ricet

formato da fiori sessuli, ec. Ber

Sessione, Scs-si--ne. [Sf Unione di pi persone per consultare sopra


alcun affare ; altrimenti Consulta,l Congresso. Lat. congressus. Gr.
cvvava. (1 pi credono che venga dal lat. sessio il sedere ; poich
le persone che consultano, d' ordinario il fanno sedendo. In celt.
. seisean vale il medesimo. In ingl. session , in franc. session.

no,
( L'edizione
di Annot.
Ven, do
leggeE: .tenca
. . Enella
nelladiritta
drittauna
teneasesta.
una sesta)
(B) Salvin.
F
B*. . 7. Le seste son dette, perch volendo con esse fare un cer
chio,
fermando una gamba della sesta, e coll'altra girando into
no, ne nasce lo spazio o intervallo del semidiametro , che si vede
esser la sesta parte del cerchio. (Cio, il semidiametro uguale al

lato dell' esagono inscritto nel cerchio) (N)


n ted. sitzung sessione da sitzen sedere.) Gal. Sist. 54. Se voglia
Dicesi Parlar colle seste o simili e figvaliono Parlar con cau
mo differir questo discorso tra gli altri che siam convenuti rimettere a -tela. V. Parlare, S. 6.) Buon. Fier. - - 7. Con le mollette ain
ad una particolar sessione, sar forse ben fatto.
date con le seste Parole e locuzioni organizzando
a Onde Far sessione=Unirsi a consultare sopra alcun affare.
- Dicesi Menar le seste e fig. vale Camminar velocemente Lat.
V. Fare sessione.] Gal. Sist. 27 n. O ditemele al presente, o alme 3 veloci
gressu incedere. Malin. o. 25. Cos mena le scste E intana
-

no datemi ferma parola di farne meco una particolare sessione.


L'atto del sedere. Adim. Pind. Pindaro ec. aveva attribuito a

Minerva l' onore di sedere alla destra di Giove , la quale augusta


sessione denota non solamente l'onore ma anche la podest. (A)

Sssrrona. (Ar. Mcs.) Ses-si-t-ra. Sf1 Piegatura che si fa per lo pi

di ritorno nel castello.

4 A sesta, posto avverbialm., vale Colle seste e fig. Per l'ap


punto , Misuratamente. Lau. adamussim. t P. A sesta , S. 1.
a - A proposito, In acconcio. V. A sesta , S. 2. (N)

da pi alle vesti, fermandola col cucito, per iscorciarle o allun 5 (Mus.) Intervallo di sei gradi, che comprende in se le specie
la maggiore , la minore e l'eccedente. (L)
gale a misura del bisogno. (I Romani disono Ritreppio , altri Ba SesrA.
(Eccl.) Sf] Nome d'una delle ore canoniche, e corrisponde
sta. Lat. lacinia. Gr. rapvn. (Dal tcd. setzung ordinamento , po
a quella del mezzogiorno.] Lat. sexta. Gr. irm. Dial. S. Greg. 3.
sizione , composizione. In pers. saziden acconciare, apparecchiare)
15. Va, e mena queste pecore a pascere, e torna all' on a della sc
Fr. Giord. Pred. S. 27. Portavano altres le grandi fimbrie, cio gli
orli alle toniche loro, a modo di sessiture.

a Aver poca sessitura e simili, si dice di Persona inconsiderata


Vocab. VI.

sta. Vit. ss.Pad. . 2. Giunse a loro in sull'ora della sesta lo


predetto santissimo Priore vestito di pelli
36

278

SESTO

SESTAO
2 Ondle Inno a scsto vale Insino all'ora di sesta. Bern, Orl. 1.
6. 2o. Gi durata la battaglia, e dura Insino a sesta, dal levar
del sole.

SssTAo. * (Metrol) Se-st-jo. Sm. Lo stesso che Sestario, V. Garz.


Berg. (O

s i cui accessi
(
Se-st-na. Add. f Epiteto dato a quelle malattie
ritornano ogni sesto giorno. (O)
Sestano. (Milit.) Sc-st-no. Sm. Nome di un'antica legione romana.
Borgh. Col. Milit. 432. Delle sue furono i Sestani cd i Decumani

diato intra le due infortnnate , cio Saturno e Mars, congiunte in


sieme per sestile aspetto. Lib. Astrol. E se volessi sapere il ritto
sestile tra il serbat del luogo della stella , e dove verr il conto,
csso sare lo luogo del gittamento del suo raggio ritto sestile.
2 Onde per simil. Guardar di sestile fu detto per Guardar di
traverso. ] Buon. Fier. 4. 4. 2. E lo guarda a traverso e di sestile.
(Arche.) [Nome che davano gli antichi Romani al sesto mese del
loro anno, che dissero poi Augustus in onore di Cesare Ottaviano

Augusto) Lat. Sextilis, Augustus. Gr. zii, cucros. Ar-sat.5. Erano


allora gli anni mici fra Aprile E Maggio belli, ch or l Ottobre die
condotti. (V)
SesTANTE. (Astr.) Se-stn-te. Sm.] Strumento astronomico, che con tro Si lasciano, e non pur Luglio e Sestile.
2 Ed usato anche in forza di add. com. Borgh. Fast. 47. Il
tiene la sesta parte della circonferenza del cerchio, come il Qua
drante ne contiene la quarta parte ; altrimenti Sestile.] Gal. Sist.
giorno delle calcnde sestili. (V)
34. Non potendo costituire il centro della pupilla dell'occhio nel SesTA, * Se-sti-li-a. N. pr. f. Lat. Sextilia. (Dal lat. sextus sesto.)
centro del sestante , strumento adoperato nell' osservare gl' intervalli
Moglie di Vitellio. (Mit)
tra due stellc ec. E appresso : Si viene a formar nell'occhio un an Sestilio, * Sc-sti-li-o. IN pr, m. Lat. Sextilius. (V. Sestilia.) Uno
de' luogotenenti di Lucullo. Governatore di Africa , nemico di
golo pi acuto di quello che si forma dai lati del scstante. E ap
Mario.Poeta latino. (Mit)
presso : Ne i lati del sestante cc. si accomodano due traguardi, uno
incl centro, c l'altro nell' estremit opposta , cc.
SesTINA. (Poct.) Se-sti-na. [Sf1 Canzone lirica, per lo pi di sei stanze,
SrsTARE, Se-st-re. [Att.] Assestare, Aggiustare, Bilicare. Lat. lira
e di sci versi d'undici sillabe per istanza, l'ultime parole dequali
sono in ciascheduna stanza le medesime , col ritornello o coda di
re, acquare. Gr. raAzrrever, cra99 a. (Secondo i pi , vicn
soli tre versi , che tutte le sei parole finali comprendono , ed ogni
da sesta, e val disporre, misurando con la sesta. E per da sapere
che
in illir. sastavitival comporre, compaginare. In cbr. sciuth di primo verso di ciascheduna stanza termina colla parola medesima,
colla
quale termina l'ultimo verso della stanza antecedente. Ora cos
sporre. In ted. schichten che si pronunzia quasi scihhten , ordina
re: Er schichtef cgli ordina, mette in serie, colloca. In pers. se
chiamasi una Stanza di sei versi endecasillabi, rimati i primi quattro
alternativamente ed i due ultimi insieme.] Fir. Rag. 4j. Fu, rispose
zed convenit.) M. V. 1 1. 5. Prese una macinetta da savore cc. , e
la Reina, una di quelle canzoni che i poeti chiaman sestine, in cosi
resola a due mani, la sest sopra il capo di Leggieri, e lo batt
basso suggetto tanto elegantemente composta , che io non posso non
in terra molto, che non fe' parola. 1. Aldobr. P. N. 189. Com
me ne maravigliare. Bemb.pros. n. 18.Siccome si pu dire delle sestine,
pass e sest le sue parti alle parti d' Ipocrate.
SETARio. (Metrol.) Se-st-rio. Sm. Sorta di misura antica ch'era la delle quali mostra che fosse il ritrovatore Arnaldo Daniello. E pros.
2. 7o. Sono medesimamente regolate le sestine , ingegnoso ritrova
sesta parte del congio, e serviva, a misurare cos le cose liquide co
me te sole. Era anche misura la sesta parte del sestario, cio due
mento de' Provenzali compositori. Cant. Carn. 429. Di compor ma
drigali , Canzoni , stanze, sestine e sonetti, Non hanno par, ben
ciati delle cose liquide, e dodici ciati facevano un sestario. E va
ch sien giovinetti.
leva ancora La sesta parte del jugero. Altrimenti Sestiere. -, Se
stajo, sin. Lat. sextarius. Borgh. Orig. Fir. 137. Ma quanto alle misure, 2 (Mus) Complesso di sei note contro quattro. (L)

generalmente e' si son ben mantenuti spesso i medesimi nomi romani Sestio , * S-sti-o. N. pr. m. Lat. Sextius. Lo stesso che Sesto, V. (B)
Modio , Sestario , Mina , Passo, Piede, Braccio, se questo risponde Sestro , * S-sto, Sestio. N. pr. m. Lat. Sextus. (Nato in sesto luogo.)
a quello che c'dicono Cubito, e molti altri ; ma non sia per chi
- Nome di uno de'figli di Tarquinio, del primo console plebeo ,
crcda che la cosa sia la medesima. E Vesc. Fior. 495. LX mila
del console vincitore de' Salii e fondatore di Acque Sestie, del Pre
tore difeso da Cicerone , di un luogotenente di Cesare nelle Gal
sestari di vino da distribuire. (V) Mattiol. Berg. (O) Cr. 4. 4o.
Anche il torbido incontancnte chiaro farsi, se sette pinocchi in un
lie, di un partigiano di Bruto , amico poi di Orazio e fatto con
sestario di vino metterai. (N)
sole da Augusto, ec.Pompeo. Uno de' figli di Pompeo Magno. SesTE. (Gcom.) S-ste. [Sf. pl. V. Scsta.
Empirico. Medico e filosofo greco del terzo secolo. Filosofo stoi
SEsTerzio. (Arche.) Se-str-zi-o. [Sm. V. L.1 Sorta di moneta antica
co, precettore di Marco Aurelio ec. (B) (Mit
romana che si distingueva in grandi e piccoli sesterzii. Questi e- 2 * (Geog) Lat. Scstus. Antica citt del Chersoneso Tratcio sul
rano una moneta reale d' argento, che ebbe in diversi tempi diverso
l'Ellesponto. Piccolo paese della Toscana del Milanese. (G)
valore s quelli erano una moneta di calcolo , ognuno de' quali va- Sesro. Sm. Ordine , Misura. Lat. ordo, mensura, modus. Gr. rzs,
leva dieci monete d'oro, ossia mille piccoli sesterzii. [Lat. sextertius.)
purpor. (V. Sestare. In illir. sastav compagine, struttura. In ebr.
semis mezzo , e da tertius terzo : poich sul principio valse
scith disposizione , ornamento. In ted. schicht che si pronunzia
ue assi c mezzo, di tal che dopo il primo ed il secondo asse , il
scihht ordine , rango. In ar. sater ordine. In ungh. szedes riunio
terzo era dimezzato. Altri crede che cos fosse detto,poich da tre ne, compilazione, combinazione.) Buon. Fier. 3. . 9. Olr che fron
te ! oh che occhi fuor di sesto ! Car. lett. 1. 1o6. Intendo che la
assi mancava una mct , semis.) Segner. Crist. instr. . 25. 12. Con

la sua compagna fu apprezzata (una perla) da centomila sesterzi,


cio dire dugento cinquantamila de'nostri scudi. Borgh. Mlon. 172.

Tanti sesterzi scimpre, o centinaja o migliaja di sesterzi. E ivi:


Col nome di cos piccola moneta , come era il sesterzio, governa
ono sempre la stima del valsente e delle spese loro. (V) Ballin.
Lez. pag. 6. (Fir. 6g2.) Quando l'occhio dello 'mperadore dal con
cetto, che nel quadro appariva cspresso, . . . . il volesse rccusare,
allora fussergli dati in contraccambio mille grandi sesterzi, che, se
condo il comunemente accettato computo , fanno il numero di ven
ticinquemila romani scudi. (D)

Ssreiro. * (Mus.) Sestt-to. Sm. Pezzo vocale od istrumentale a sei


oci o a sei strumenti obbligati. (L)

SsrA, S-sti-a. Add. pr. f. Di Sesto; ed Soprannome od Epiteto


di Ero. (Mit)
2 - " (Arche.) Nome di alcune leggi romane decretate sotto gli au
spici del tribuno Lucio Sestio. (Mit)
3 - (Geog) Acque Sestie. Antico nome di Aix. (Mit)
SesTA. * N. prf. Lat. Sextia. (Da seztus scsto) Dama romana,

celebre per virt e coraggio, condannata a morte da Nerone.(Mit)


SesTANo,
* Se-sti--no. Add. pr. n. Di Sesto. (O)
SesTIERE. (Metrol.) Se-sti-re. [Sm.1 Sorta di misura [di vino; dicesi

bocca torna al suo sesto, e l'orecchio fa l'ufizio suo Salvin. An


not. F. B. 1. 4. 6. Sesto, cio acconcio, accomodamento, misura; dalle

seste; onde Assestare lo stesso che Assettare, porre a suoi luoghi.(N)


2 - [Onde Dar sesto=Ordinare, Accomodare, Assestare.V. Dare

sesto. ] Buon. Fier. . 4. 6. Giacch quel tanto, Che di sesto pu dar


si Alla confusion di questo luogo ec. , Per me s' messo in ordine.
3 -* Mettere in sesto=Assestare, Disporre. V'. Mettere in sesto.(N)

4 - [Pigliare, Trovar sesto ad alcuna cosa=Porvi riparo, Met


tervi ordine. ] Salv. Granch. 2. 1. Non dubitar; noi ci troverrem

sesto. Lasc. Gelos. 2. 4. Se voi m'aveste da principio conferito


questa vostra pratica, ci piglierci io qualche sesto.
5 - * Porre a sesto = Mettere in ordine. V. Porre a sesto. (N)
6 - * Rimettere in sesto = Ridurre in buono stato, Riordinare.

V. Rimettere, S. 26. (A) Pasta Diz. Rimettere in sesto le viscere,


le fibre , i fluidi , le forze cc. (N)
7 * E Rimettersi in sesto = Ristabilirsi, Risarcirsi, Ristau

rarsi. Pasta. (N)


8 A sest , posto avverb. Opportunamente ; ed anche In or

dine. V. A sesto. Car. Lett. Fain. 3. 7. Vostra Signoria ha due


figliuoli, uno maschio e una femmina : . . e alfine mi son risoluto,
che maritandoli con due altri , che si ha messer Jacomo Jacobacci,
non potrebbe far cosa che tornasse pi a sesto. (Min) (N)

anche
Sestario., Sestiero, sin. Lat. sextarius. Gr. rms (Sexta
us fu cosi detto, perch era la scsta parte del cogno.) Cr. 4. 4. 2
- (Archi.) La Curvit o Rotondit degli archi e delle volte.
3. Il vino in quel di diventer chiaro buono, se dieci granelli di
lepe cc. mctterai in sei sestieri di vino. E 5. 13. 9. In ciascun se
sticre mettono una libbra di mele, e nel predetto vaso lo conservano.
2 - (Filol) Ciascuna delle sei parti, nelle quali per comodo di go
erio e divisa alcuna citt; [altrimenti Sest.] Lat. sex regiones ur

2 Onide Archi di grande o di picciol sesto, diconsi gli Archi


grandi o piccoli, cio di lungo o corto semidiametro; e dicesi Se

sto dal distendersi sei volte sulla circonferenza. Quindi che al


cuni archi si chiamano A tutto sesto, cio d'un solo arco di cir
conferenza, e per conseguenza con un sol centro. Alcuni si dicono

lis. Buon. Fier: 1. 2. 5. Sei son l'insegne, e sei voi capitani, Ch

A sesto acuto, cio di due archi che s' incontrano, fatti in due

divisa in sestieri questa terra ; E siccome ha ciascun sestiere un


proprio Suo capitano , ha titol roprio. E Salvin.Aunot. ivi: La
citt' di Firenze nell'antico cra
in sestieri, siccone di prescnte
in quartieri. (N)

cio di mezzo cerchio , o di meno che tutto sesto, cio minore di


mezzo cerchio : l dove il scsto acuto un arco composto di due

Sesto. (Metrl. Se-sti-ro. Sm. Lo stesso che Sestiere, V.


2 (Filol.) . E nel sign. di Sestiere, $.2.] Din. Comp. 1. 5. Il detto
uficio fu creato per
mesi , ec.; il quale finito, se ne crc sei ,
uno per sestiero per due mesi.

Si (Astr.) Sesti-le. Add. com. usato anche in forza di sm.


esta parte della circonferenza del cerchio; e si dice propriamente
quando le distanze delle stelle tra di loro sono 6o gradi, o due se
gni del Zodiaco cio la sesta parte di tutta la circonferenza. Lat.
*clis. G. . . 2. 4. Il Sole in tal congiunzione si trov ass

centri. (A) Baldin. Voc. Dis. Sesto acuto. Qualit d'arco; si dice
a distinzione di quelli archi, che sono a punto fermo di tutto sesto
ai cli, che nel colino fanno angolo acuto. (N)
3 * Dicesi Di sesto rampante, un Arco, che sebbene fatto a

semicircolo, si piega tuttavia da una parte; e si usa d'ordinario


per sostenere le scale che diconsi A rampa. (Mil)
4 * Dicesi Mettere in sesto e vale Disegnar l' arco. (A)
3 (Ar. Mes) Sesta , Compasso, e cos anche dicesi oggid dagli

artefici in alcuni luoghi della Lombardia. Dittan. 1. 6. Pi e pi


luoghi alpestri, oscuri e cavi Poi mi mostr , formando col suo se
sto , Che al mondo son pericolosi e gravi. (MI)

SESTO

to e manifesto.

3 - Dicesi dagli stampatori e librai Sesto d' un libro, La lun


ghezza e larghezza di un libro. E dicono In foglio, in quarto, In
ottavo ec., secondo che il figlio stampato diviso in due, quattro,
otto ec. carte lugal. Lett. Non sarebbe egli bene che voi mi man
daste in un foglio il sesto del libro, ove vanno inseriti cc. (A)

4 - (Filol.) Sestiere, nel sign. del S. 2. Dant. Par. 6. 4. Gli an

cherozzoli o Vermi da seta , i quali nututricandosi di figlie di gelso


cacciano fuori una specie di mucillagine ch'essi filano talvolta fino
alla lunghezza di trecento metri, e che col movimento regolare dal
capo ravvolgono in un bozzolo, il quale terminano in capo a sette o

otto giorni. La sola parte del bozzolo che si pu dipanare chiamasi


propriamente Seta ; i primi fili di esso fornano la borra che non
si pu dipanare, e gli ultimi sono quasi sempre troppo fini e gom
mati per poterli staccare l'uno dall'altro. La seta cruda, vale a dira
quale la somministra questo prezioso insetto di due sorte: bianca

tichi miei cd io nacqui nel loco , Dove si trova pria l'ultimo sc

o gialla ; essa dev'essere cotta e sgommata, e mediante un bagno

sto. G. V. 1o. 16. . Si trasse in Firenze un nuovo estimo ordi


nato per lo Duca, e fatto con ordine per un giudice forestiere per
sesto. E . 6. 1. In ogni sesto della citt ne stava uno, e nel''se

d'acqua caldissima si svolge dal bozzolo, il che chiamasi Trattura


della seta. Lat. sericum. Gr. cmpixd. ( Dal Kanarino suta che vale
il medesimo. In celt. gall. sid e siod. In ted. seide. In oland. zyde.)

sto d'oltr'Arno due. Cron. Vell. 74. Si mossono grande parte di


que'del quartiere di santo Spirito, che allotta era sesto, ed'cra di

Dant. Par. 8. 54. E mi nasconde, Quasi animal di sua seta fasciato.


-OndleTrarre la seta=Cavar la seta da'bozzoli. V. Trarre.(A)

visa la citt per sesti: l'uno sesto di qua da Arno, e chiamavasi


scsto d'Oltrarno ; ec.

- In questo senso gli antichi dissero al pl. Sestora f: in luogo


di Sesti m. ] G. V. 3. 2. 5. Era la detta citt partita a quartieri
ci sono le dette quattro porti; ma poi quanto si crebbe la cittade
si rec a sci sestora , come numero perfetto,perocchvi s'aggiunse

3 - Dicesi Stare all'arte della seta e vale Escrcitarsi nel traffico

della seta. (A)


4 * Consumar di seta fu detto per Fare spendere gran danari
nel comprar seta. Car. Lett. ined. 2. 3o2. Voi ve n'avvedrete fra
pochi di , che avr finito un altro par di fodrette , che per dispet
to di esser tenuta infingarda da voi , vuol pigliare impresa di

il sesto d' oltr'Arno quando s'abit.


5

279

SETANASSO

- E fg. Dan. Par. 9.4o. Poi cominci: colui che volse il


sesto Allo stremo del mondo, e dentro ad esso Distinse tanto occul

gran cose, per far restar bugiardo voi, e consumarvi

- (Arit.) Sesto di lbraccio o simili vale La sesta parte. Ar. Len.3.

7. Appunto mancano Due scsti, che tre picdi non ponno essere.
6 - " (Eccl.) Il Sesto chiamasi. Uno de' libri del diritto canonico;

1 scla.
2 --

ancora Il Filo del baco anche dopo che fu dipa

nato e accomodato agli usi dell' industria. ] Bocc. nov. 42. r . Tutte

cos detto perch una raccolta di Decretali che Bonifacio VIII

di diverse cose lavoravano di lor mano, di seta, di palma, di cuojo

aggiunse a quelle che Gregorio XI. a ea raccolte e pubblicate in


cinque libri. Lazzer. Cicc. son. 9. L'Estravagante, il Decretale,

al vestire , come cuojo , pelle , lana , lino, bambagia, seta. Petr.

il Sesto. (N)

canz. 23. . Un laccio, che di seta ordiva, Tese fra l' crba, ond'

Sesto. Add. m. mumerale ordinativo di Sei.1 Lat. sextus. Gr.

ro.

Petr son. 29. ll di sesto d'Aprile, in l' ora prima, Del corpo uscio
quell'anima beata. Dant. Par. 18. 69. Per lo candor della temprata

diversi lavori faccendo Com. Par. . Alcune ( cose sono ordinate)

verde l cammino. E canz. 42. 2. Indi per alto mar vidi una nave,
Colle sarte di seta , e d' or la vela.

2 * Dicesi Torcere la seta e vale Avvolgere le fila quando sono


addoppiate. (A)
i detti due sesti (d'Oltrarno e di San Piero scheraggio) pi gravez 3 [Dicesi Drappo di seta o Seta assolutamente] Il drappo medesimo
za, che per sesta parte, e gli ufici solamente per sesta parte. Dant. fatto di seta. Lat. serica tela. Gr. ampixdv izoux. Bocc. nov. 36.
stella Sesta, che dentro a s n'avea ricolto. Cron. Vell. 7. Aveano

Pug. a. Vedi che ritorna Dai servigi del d l'ancella sesta.(Cio


l' Ora di sesta.) (P)

2 - Aggiunto di Compagnia o simili vale anche Il complesso di sei

cose. Dant. If 4. La sesta compagnia in due si scema. (Cio : la


compagnia di sei, che eravamo, si scema e resta in due; essendo

partiti Dante e Virgilio, lasciando ivi li quattro poeti.) (v)


Sesto. * Avv. In sesto luogo. Gall. N. Sp. (O)
SesToDeciMo, Se-sto-d-ci-mo. [Add. m. numerale ordinativo comp. Che

comprende sei oltre la decina. Lo stesso che ] Sedecimo, Decimosc

4. Prestamente per una pezza di drappo di seta, la quale aveva in


un suo forziere , la mand. Vit. SS. Pad. . 1 t. Or non possono
infracidire i corpi de' ricchi , se non s'involgono in seta ? Bart.
Uom. lett. 39. Fra le sete i cenci, fra le porpore il ruvido panno. (N)
* Dicesi Scala di seta, Quella che di tal materia si compone in
luogo di legno. V. Scala, S. 7. (N)
5 - Dicesi Seta da cucire, la Seta filata e torta ad uso di cucire.(A)
6 Dicesi Barba sta da lanajuoli, Que'filamenti sottili che pendono
da cannetui quando le lane sono state cardate bene. V. Barba, $. 23.

Lat. sextusdecimus. Gr. xroxxuxxros. Petr. son. 95. Ri (A) (D. T.)
mansi addietro il sestodecimo anno De'miei sospiri. Pass. 7. La 7 (Bot.) Quella specie di lanugine formata da peli biancastri o
sestadecima condizione , che si richicde alla confessione, si , cc. bianchi i quali rendono le parte su cui si trovano molle al tatto e
sto , V.]

Red. Annot. Ditir. n 5. Tra' poeti di monsignor Allacci cc. vi sono


ancora sonetti di Gillio Lelli colla coda, aventi diciassette versi, che
hanno il sestodecimo di sctte sillabc.

SestomizA. (Zool) Sc-sto-mi-za. Sf. V. G. Lat. xestomyza. ( Da


xyo io rodo, e myrzo io succhio.) Genere d'insetti dell'ordine dedit

teri, della famiglia de'tanistomi, e della famiglia de'bombilieri,


stabilito da Viedeman : sono cos denominati dall' abitudine che

--

lucida come la seta, ed acquista l'epiteto di Setosa. Bertoloni. (O)


2 - * Cos alcuni chiamano il Gambo o Filetto che porta la pis
side o frutto de' muschi, e ch' diverso dal peduncolo ; altri lo chia
mano Carpoforo o Tecaforo. (O)

3 sete chiamansi ancora. Quelle parti accessorie delle piante,


o Que' filamenti o peli duri, rigidi e quasi pungenti che rassomi
gliano alle setole det porco e difendono la pianta dagl'insulti de'pic

hanno di rodere, per indi succhiare il loro alimento. Questo ge

coli animali. Le parti che vanno munite di questa sorta di sete di

nere si compone di due specie esotiche : la Sistomyza lugubris, e la


Sistomyza costalis. (Aq)
SestaA. * (Gcog) Sstra. Fiume della Russia europea. (G)
SesTRE. * (Geog) S-stre. Fiume della Guinea. Sestre grande, Sc
stre piccolo. Nomi di due citt della Costa de' Grani nella Guinea
superiore. (G)
Sestu. * (Gcog) S-stri. Nome di due Citt della Riviera di Genova,
una detta Sestri a levante , l'altra Sestri a ponente. (G) ,
SesTULA. * (Metrol.) S-stu-la. Sf
di peso ch' la sesta parte di
un'oncia, o sia quattro scrupoli. (A)
2 * Misura lineare di circa quattrocento piedi. (O)

consi Setacce. (O)


4 - * Dicesi Seta salvatica il Vincitossico , V. (O)
5 * Dicesi Seta orientale Il prodotto d'una pianta provveniente

a - * (Filol.) Piccolissima moneta d'oro del valore di circa mezzo

dalla Siria sotto il nome di Asclepiade , detta da Linunco asclepias


syriaca; le sue coccole contengono una caluggine bianca, setacea,

fina e alquanto lucida. Questa sorta di seta filasi facilmente, facen


dola entrare nei fili ond si fanno vari tessuti delle Indie e della
Cina. (D. T)

6 Scta dicesi anche una Pianta aquatica verdognola che gal

leggia sulle acque stagnanti o che scorrono lentamente. Lat. con


ferva bulbosa. (N)

Setani. - (Gcog)set-bi. Antica citt della Spagna Tarragonese (G)

SETAceo. (St. Nat.) Se t-cc-o. Add. m. V. L. he somiglia alla seta

franco. (O)
od alla setola. Lat. setacens. (O)
SesTuLTiMo, Sest-l-ti-mo. Add. m. comp. Sesto avanti l'ultimo. Buommat.
Tratt. Accent. cap. L'accento nella nostra lingua comportato sino 2 (Bot.) Aggiunto di Parte ch' allungata e pi grossa alla base
che al vertice. (A. O.)
alla sestultima. E appresso : Potrebbe dire alcuno, che sulla quinta
, - Agg. di Parte ch' coperta di peli molli, morbidi, uniti,
e sulla sestultima se ne trovin di rado. (A) (B)
SesTupLo , S-stu-plo. Add. m. Che contiene sei volte. Tagl. Lett. Es lucenti. (A. O.)
* Dicesi Fusto setacco , Foglia setacea, Il fusto o la figlia
sendo il cubo all'ottaedro in proporzione scstupla. (A)
capillare. (O
2 -* (Mus.) Diresi Sestupla di semiminime quel Tempo musicale che
Ricettacolo sctaceo, Quello ch' guarnito di fili rigidi
si divide in due tempi, ovvero due minime puntate , o altre figure
-

che uguagliano queste in valore e si marcano una in battere, e l'altra

o sctolosi o secchi. (O) (N)

---

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in levare. La Sestupla bicrome dividesi in due parti o due semiminime 3 (Min.) Aggiunto di una specie di Amianto simile alla seta, per
puntate, ovvero altre figure di egual valore, e si batte come la pre
cedente. (L)
SEsuvio. (Bot.) Se-s-vi-o. Sm. Lat. scsuvium. Genere di piante

dicotiledoni con fiori incompleti, della icosandria triginia di Lin


neo, famiglia delle ficoidee, il cui principal carattere il calice
campaniforme persistente diviso in cinque stratagli ed internamente
colorato, niuna corolla, gli stami attaccati sull'orlo del tubo del ca

lice che cinge una capsola trilo culare la quale si apre orizzontal
mente, e contiene molti semi attaccati all' asse centrale. (N)

la sottigliezza e lucentezza delle sue fibre. Gab. lis. Amianto se


tacco. (A)

- -

Serauoto. (Ar. Mes) se-ta-jn-lo. Add. e sm. Facitore o Venditore


di lavori di seta..] Lat. sericorum pannorum venditor, mercator. Gr.
rnpixv aropos. G. V. 7. 3. 5. L'arte de' setajuoli e merciai
ilrwcampo
bianco, iv cntro una porta rossa. Tratt. gov.fm Richie
desi appresso alla comunit universale diversi esercizi, come cc-la
najuoli, cambiatori, setajuoli, ec. Franc. Barb. 3o2. 2. Guarda
dai setajuolo, Che ti invita a lacciuolo Maur. rim. burl. .78. Mla

ST. * N. pr. m. Lat. Seth. (Dall'ebr. sciuth porre; onde sciith di


vanti pur vinegia i suoi figliuoli, E Fiorenza gli suoi, che altin
sposizione, ornamento.)Uno de' figli di Adamo e di Eva.(B) (N)
saranno Quei marinari, e questi setajuoli. (B)
SETA, * S-ta. N. pr. f (Ornata, dall' cbr. scith ornamento : ovvero SeTANAsso. (Filol.) Se-ta-ms-so. [IN. pr. m. usato anche n forza di
sm. V. e di Satanasso , (Satan..]Vit. S. Margh. Oh isvergognato
buona , forte dal celt. gall. seathar.) Sorella di Reso , una delle
cane senza senno , tu fai l'opere del tuo padre Setanasso. Bern. rim.
favorite di Marte. (Mit)
n. 34. E ch'egli era il demonio, e 'l Setanasso, E 'l diavolo e 'l
Sra. (Zool. c Ar. Mes.) Sf) Spezie di filo prezioso, prodotto da
alcuni vermi chiamati volgarmente Bachi da seta o Filugelli o Ba nemico e la versiera,
-

SETOLOSO
SETAR
2 E per simili. Malm. o. 36. Ma egli un Setanasso scatenato. Serino. * Add. pr. m. Di Setia. Aggiunto propriamente del vino di
quella citt, molto pregiato dagli antichi (O)
SETAR, S-tar. N. pr. m. Lat. Sethar. (Dall'ebr.sciut esplorare : Esplo
Sei iponi.*(Zool.) Se-ti-po-di. Add. e sm. pl. V. G. L. Lat. setipoda. (Dal
ratore.) (B)
lat. seta setola, e dal gr. pus, podos piede) Classe di animali a
SETARA. * (Geog.) Se-t-ra. Citt dell'Indostan , capitale di uno Stato
nellidi,
da blainville, la quale comprende i generi che
dello stesso nome. (G)
in vece di piedi hanno setole che ne compiono l'officio. Questo nome
SerAnna. * (Bot.) Se-t-ri-a Sf Lat. sctaria. Genere di piante stabi
lito a scapito del Panico, dal quale quello disconviene pe' fiori po
venne dappoi dallo stesso autore cambiato in quello di Chetopodi.(Aq)
ligami glumacei con involucro laterale setaceo persistente; calice di SETo, * Se-to. Sm. V. A. V. e di''Sito, nel sign. di Odore. Lai. si
tus. Soder. Colt. 71. Ogni bruttura o schifezza si dee levar via, che
due glume mutiche che contiene due fiori, e l'esteriore pi picco
la; due glume corolline pel fiore ermafrodito, una gluma o due pel
sebbene il vino bollendo ha forza di purgare , e levare in capo ogni
fiore neutro. Appartiene alla triandria diginia di Linneo, ed alla
cosa, tanto atto a imprimere in s stesso, e incorporare le qua
lit, che ogni tristo seto e corrotto gli nuoce. E 77. Imbottandolo,
famiglia delle graminacee: altri lo ripongono nella classe poligamia
in botte pulita e netta e di seto buono. E no. Otto o dieci aranzi
monoecia. (N)
SETATA , Se-t-ta. (Sf1 V. A. Gran sete e continua. Lat. sitis vehe forti ec. pendendogli dal cocchiume ec. lo ridurranno , se non sia
mens. Gr. sv ia. Zibald. Andr. 12. Con riscaldamento delle
molto guasto , e gli
odorato seto. E o3. Altri piglia
piante de' piedi, delle palme delle mani, e con grandi setate. M.
no le conjetture dal fondo del cocchiume, e secondo quel seto,
Aldolr. P. N. 39. Mangiate a digiuno (le more) nell'acqua fredda, cavano l'indizio del rimanente. E o6. Se il vino abbia preso la
muffa ec. si tramuti in botte di buon seto. (V) si tolgono la setata , e raffreddano la forcella e 'l fegato.
SETE , S-te. [Sf1 Dsiderio o Bisogno di bere, ed proprio degli SeroracA. * (Zool.) Se-t-fa-ga. Sf. V. G. Lat. setophaga. (Dal lat.
seta setola, e phago io mangio) Genere d'uccelli, dell'ordine de
animali. La Sete grande , molesta, intensa, comtinua , veemente,
passeri, stabilito da Svaison colla Muscicapa ruticilla, e cos deno
ardente, crudele, rabbiosa, implacabile, inestinguibile , crucciosa ec.
minati dalle setole di cui preferiscono di cibarsi. (Aq) (N)
Dicesi Spasimar di sete, Temperare o Moderar la sete , Spegnere
o Estinguer la sete.] Lat. sitis. Gr. bix. ( In ar. aets ovvero sarret SetoLA, S-to-la. [Sf] Propriamente il Pelo che ha in sul filo della

28o

scte.) Bocc.nov. 5o. 17. L'un degli asini, che grandissima sete avea,

schiena il porco; ma si trasferisce anche ai peli lunghi, partico

tratto il capo del capestro , era uscito della stalla. Amet. 48. Nifate
similmente era nella sua chiarezza con diligenzia dagli Ermini ser
vato a mitigare le seti. Med. Arb. Cr. Fatiche e lassezze , e fami

larmente della coda dei cavalli e d'altri animali. Lat. seta. Gr.

a seti tormentose e crudeli.

2 - Per simil. [detto, parlando di piante, del bisogno di umido che


esse hanno..] Alam. Colt. 5. no6. N il lucente cristallo e 'l puro ar
gento Per gli erbosi cammin con arte spinti A trar l'cstiva sete ai
fiori e all'erbe.

xxirm. (Il gr. chete dall' ebr. hhut filo , funicello, che alcuni pro
nunziano cut. L'aspirazione sovente convertesi in S ; e quindi hhua
ha ben potuto dar seta.) Pallad. Marz. . Altri sono, che ne'loro

androni fanno lacciuoli di setole pendenti. Cr. no.38. 2. A una fu


nicella di peli bianchi di setole di cavallo s'annoda un amo. Vit.
Plut. Sicch in poca d'ora egli lasci il cavallo senza setole. Poliz.

st. . 3o. Gi le setole arriccia, e arruota i denti Il porco ento

il burron.
3 Per metaf Ardente disiderio , Avidit di checchessia. Lat. sitis,
cupiditas, desiderium. Gr. ia, dpgs , rSvpiz. Dant. Purg. 18. 2 - [E perch colle setole si fanno i pennelli, Le setole si dice an
4. Ed io , cui nuova sete ancor frugava , Di fuor taceva. E Par. 2.
che per Pennello fatto colle setole. Franc. Sacch. nov.75. Ho gua
dagnato a' miei d con le setole loro (de'porci) migliaja di lire
9. La concreata e perpetua sete Del deiforme regno cen portava.
Coll. SS. Pad. Acciocch per questo veggia manifestamente, che 3 - Spazzola fatta di setole di porco per nettare i panni.Buon. Fier.
voi in verit abbiate sete di udire. Bern. Orl. 1. 23. 1. O cieca sete,
2. n. 15. Voi non badate. A quel che v' alle spalle, Ch'e carico
di pettini da lino, Di scardassi e di setola.
che non sai tu fare Con quei tuoi scrigni e con quelle tue casse, E
colla chiave che 'l tesoro serra?
4 - (Chir.) Nome che si d a certe piccole scoppiature o fessure
4 * Dicesi Dar sete e fig. vale Eccitar desiderio ardentissimo di
che si producono nelle mani, nelle labbra, nelle palpebre, e spe
zialmente ne' capezzoli delle poppe delle donne, e
cagionano una
checchessia. Dant. Conv. 4. 12. Dicendo quelle (ricchezze) ec. non
solamente non quietare, ma dare pi sete. (P)
dolorosa lacerazione. Lat. scissura scu fissura papillarum, ctc. (Cre
* Dicesi Essere in sete e vale
sete. V. Essere in sete. (N)
donsi cosi dette dalla figura lineare, per cui somigliano alle setole.
In ted. siech infermo, e theil parte. Di pi suchu malattia.)
[Dicesi Cacciare, Levare, Spegner la sete e valgono Farla ces
sare..] Petr. canz. 22. 1. Chi non ha l'auro , o 'l perde, Spenga la 5 (Veter.) Sorta di malore l viene e piedi de' cavalui. (Comu
sete sua con un bel vetro. Cavalc. Discipl. spir. Come l'acqua, che
ncmente da setola : poich in questa malattia l'unghia offre una fon
ditura simile ad una setola. Altri forse dal tcd. siech thum malat
altri ha in mano , non ispegne la sete della bocca ; cosi l'oro in
tia.) Cr. 9. 5o. . Resta a dire ec. della setola, la qual si fa nel
borsa non pu tor la sete del cuore. Vit. S. Franc. 177. Del vino
l'unghia del cavallo, ovvero nel pi. E num. 2. Con la rosetta di
non ne beeva, che appena volea egli levarsi la sete dell' acqua. (P)
sopra si tagli la setola. E num. 3. S'ungano le radici delle setole due
Bocc. lett. Pin. Ross. 278. Ne' primi secoli ec. le ghiande caccia
volte il giorno.
vano la fame , e i fiumi la sete degli uomini. (N)
7 Dicesi Fare sete e vale Indurla; Farsi sete ad alcuno e vale Ve 6 - *(Bot.) Diconsi Setole que' peli dritti rigidi che covrono diverse
nirgli sete. V. Fare sete, e Farsi sete. Fir.
236.(Ediz. 1598)
parti delle piante ; altrimenti Scte. (N)
2 In Toscana col nome di Setola o Setolino o Setolone si de
Ed avendo fatto un poco di colezione, se gli fece sete. (Nel vocab.
di Verona questo luogo attribuito malamente al Pecorone.) (Pe)
nota Una specie di Equisetum detta anche Coda cavallina, V. (N)
- Dicesi Morir di sete, Affogar di sete e simili e significano A SaroAcciA , Se-to-lc-cia- [Sfl pegg. di Sctola. Lat. ingens seta G.
dais xairn. Fir As. 22o. Ed eranseli ritte in sul fil della schiena
vere intensissimo disiderio o grandissimo bisogno di bere. [V. Affo
gare,S. , e V. Morire, $. 8.1 Lat. siti perire, emori. Gr. srs certe setolacce, che non parevan altro che spiedi.
arav. Boez. Varch.3. rim. 2. Tantal, morto di scte , L'acque SEroLARE , Se-to-l-re. [Att. e n. pass. ] N ettare i panni colla setola.
Lat. setis polire. Segr. For. Cliz. . 3. Va al barbiere, lavati il
non pur rimira.
viso , setolati cotesti panni, acciocch Clizia non t'abbia a rifiutare
g - *Dicesi Patir la sete o simili e vale Non bere bench asseta
per
b
to. V. Patire , S. 6. (N)
ro * Dicesi Riscuotere la sete e vale Estinguerla. V. Riscuotere, a Dicesi anche del Fregare , Stropicciare i lavori dorati o da do
. 3. (N
rarsi col martello, o pennello di setole di poro. Baldin. Voc. Dis.
,
Trarre la sete e vale Dissetare. V. S. 2. (A)
Stolare: Termine degli orefici, e pi propriamente di doratori a fuo
12 * Proverb. A ogni gran sete ogni acqua buona; simile a quel
co; e vale stropiccia e lavando i lavori dorati o da dorarsi, e fare
l'altro : Appetito non vuol salsa; e vale che Quando la volont brama
altri simili servigi col mazzetto o pennello disetole di porco.(A) (N)
una cosa, non vi bisogna stimolo che l'infiammi , anzi che ogni SeToLARE. Add. com. Che ha setole; altrimenti Setolato. (B)
cosa accomodata a soddisfare a tal desiderio si reputa buona ed op SEToLATo , Se-to-l-to. Add. m. da Setolare. Nettato collastola.
2 - Che ha setola; [altrinerti Setolare.] Cant. Carn. 94. Spago ab
portuna. Serd. Prov. (A)
biam perfetto e buono , Da duoi capi setolato.
13 - * Anche proverb. Sete e acqua , Sonno e panca = Qualsivo
altrimenti ] Spazzolino.
bevanda o letto sufficiente a chi ha gran sete o sonno. V. SEToLETTA , Sc-to-lt-ta. [ Sf dim. di
-, Setolina, sin. Benv.Cell. Oref 52. Si debbe per cotal via nettare
anca , S. 6. (N)
colle setolette di porco.
Cavarsi la sete diff. da Dissetarsi. Chi beve una piccola quantit
d'acqua, di cui scntiva grandissima voglia e bisogno, si disseta in SEToLINA , Se-to-li-na. [Sf] dim. di Sctola. Lo stesso che Setoletta ,
V.] Benv. Cell. Oref 42. Prestamente eon una setolina infusa in
parte senza cavarsi la sete. L'idropico non si cava la sete mai.
Dissetarsi ha sensi traslati che l' altra frase non ha.
un poco d'acqua spruzzava sopra il detto lavoro. E 52. Oltrcch
ti sarebbe difficile poi lo spiccarlo colle set line.
SeTerana. * (Geog) Sc-te-r-na. Citt di Timor, una delle isole della
SEToLinAio. (Ar. Mcs.) S-to-li-n-jo. Add. e sm. Colui che fa ogni
Sonda. (G)
, pennelli ec. servendosi o di peli e se
Serena.(Ar. Mes)Se-te-ri-a. Sf Termine collettivo, che abbraccia sorta di spazzole , f
tutte le mercanzie di seta. (A)
tole del porco e del cignale o del crini del cavallo o della grani
gna o dell'erica. (D, T.)
Seria. * (Geog) Se-ti-a. Antica citt della
(Mit)
sono Sm. Lo stesso che Equiseto e Coda ca
Seris. * (Geogj Lat. Sitiphis, Sitipha. Citt di Barberia, nella pro SEToLaNo. *
vallina, V. (N)
vincia di Costantina. (G)
Seruricio. (Ar. Mes.) Se-ti-fi-ci-o. Sm. L'arte di preparar la seta per SeroLone. (Bot.) Se-to l-ne. [Sm. Lo stesso che Equiseto, V.
-

l' uso delle manifatture. (A)

SrricancA. * (Geog.) Se-ti-gn-ga. Fiume dell' Indostan. (C)


Seruso. (Ar. Mies.) Se-ti-no. Sm. Paramento di seta, raso, dammasco,
velluto e simili. Pros. Fior. P. 4. vol. 2. pag. 25. Si abbori isce

ancora dalle genti di buon gusto il nascondere le colonne sotto i se


tini e parati , bench sontuosi, in occasione di feste; perch la pi
bella festa e 'l pi vago apparato lo fanno esse colla loro nudit ,
mostrando cos pi l' avvcinenza di loro proporzione. (N. S.)

SeToloso , S-to-l-so. Add. m. Pieno di setole ; [aurinenti Setoso.1


-, Sctoluto, sin. Lat. sctosus, hirsutus. Gr. xxurneus. Pallad.Murz.

23. Voglionsi scegliere ( i buoi) novelli , colle membra quadrate e


grandi ec., unghie lunghe , e code grandi e setolose. E altrove: La
coda del bue sia setolosa. Ar. ''ur. 2. 77. Con qual romor la se
tolosa frotta Correr da monti suole o da campagne. Bracciol.
Schei n. 2o.

f. E dalla sch ena setlosa e folta Scude la coda in

piccol giro accolta. (Paula di un porco.) (N)

281
SETTECENTO
a -. Per simi. Buon. Fier. 3. 2. 2. E quegli occhi di fuoco, Sof 2 -* (Eccl.) Versione de'Settanta: cos chiamasi la Traduzione greca
fornati in quegli archi delle ciglia Ispide e setolose
de'libri dell'antico Testamento, futa fare da Tolommeo Filadelfo
3 (Bot.) Aggiunto di Fusto, Foglia, Stipola, Calice, Ricetta re di Egitto da settantadue seniori ebrei che terminarono l'opera
in settantadue giorni , come comunemente si narra. (Ber)
colo ec. nelle piante. (N)
Serouro, Se-to--to. Add. m. Lo stesso che 1 Setoloso, V. Lat. Erantacinque, Set-tan-ta-cin-que. Add. numerale com. comp. indecl.
Che contiene sette decine e cinque unit. Vit.SS.Pad. . 86. Essendo
setosus, hirsutus. Gr.xarheus. Morg. 5. 4o. Le braccia lungle, se
Calv. in et di settantacinque anni, mor in Isciti, dove era ordinato pie
e 'l corpo piloso era tutto. Cirff
tolute e strane, E i pettoCio
della sua barba setoluta , Di variati te , cc. Bemb. Stor. 2. 165. Di cento cavalli grossi ec., settanta
a. 67. Coperto di lana,
SETOLUTO

color , crespa e canuta. Red. Oss. an. 187. In altri per di questi cinque al conte Guido di Rangone, gli altri a Matteo della Volpe
animaletti ho contati i suddetti pennellini fino al numero di quaranta
si distribuirono. (V)
per banda , essendo quegli delle estremit molto minori, e meno se SerranTabue, Set-fanta-d-e. Add. numerale com. comp. indecl... Che
contiene, sette decine e due unit. Vit. S. M. Madd. 67. Si rac
toluti di quegli dei mezzi.
srona. - (Geog) Se-tn-da. Isoletta dell'Arcipelago della Sonda.(G) conta nella Passione, che vi andavano de' servidori di quelli setlan
re
d'E
seroe, * Se-to-me,Setos. N. pr. m. Lat. Seto. - Antico
tadue discepoli. (V)
SETTANTANovesimo , Set-tan-ta-no-v-si-mo. Add. m. numerale ordina
gitto. (B) (Mit)
ne' margi tivo di nove sopra settanta. Pros. Fior. P. . vol. 1. Or. 7. Pa3
fo sfilato
Srose. (Chir) Sm Nastro o Lista di
22o. Essendo al settantanovesimo anno di sua et pervenuto, fu da
ni, oppure di seta, che si passa per mezzo di certe parti animali,
quando si vuole eccitarvi suppurazione abbondante o forte irritazione;
infermit soprappreso. (N. S.)
altrimenti1 Laccio. Lat. funis ex setis. Cr9. 4. 2. Si metta nel petto SETTATAquaraesuo , Set-tan-ta-quat-tr-si-mo. Add. m. numerale
e nelle cosce convenienti sctoni, i quali continuamente attraggano gli
ordinativo di quattro sopra settanta. Tasson. Pens. Div. l. 9. (O)
umori per convenevole e spesso fregamento d' essi setoni. E cap. 6. SETTANTAQUATTRo, Set-tan-ta-qut-tro. Add. numerale com. comp. in

-. Quando le dette gangole pajono subitamente crescere ec. , incon


tanente si mettano convenevoli setoni sotto la gola del cavallo, e suf
ficientemente si menino la sera e la mattina. E cap. 25. 2. Ancora

decl. che contiene sette decine e quattro unit. Vit.

Crist. P. N.
Comincie ad andare da Nazaret verso Jerusalem , che vae da set

tantaquattro miglia, ec. (Cos il Salviati negli Avvert. La Crusca


alla voce Da per Intorno legge v'hae.) (V)
iiano via d'andar fuori. (Il testo lat. ha setones.) Red. nel Diz. di Settantasei, set-tan-tas-i. Add. numerale com. comp. indecl. che
A. Pasta, se questo male pi ostinato degli altri non volesse cedere, contiene sette decine e sei unit. Bemb. Stor. g. 27. Come costoro

gli si mettano sotto la gola setoni, acciocch per loro gli umori ab

allora bisognerebbe fare della necessit virt, ed accomodarsi al cau furo in Padova, si fece il conto di quanti gentiluomini a sostener
terio della nuca, anzi piuttosto ad un laccio o setone, che si chia l'asscdio v' erano , che furono cento settantasei. (V)
mi, come quello che pi prontamente e con miglior vigore potr Settantasettesimo, Set-tan-ta-set-t-si-mo. Add. m. numerale comP
ordinativo di sette sopra settanta. Tasson. Pens. Div. l. 2. (O)

fare la sua operazione. (N)

Set-tan-t-si-mo. Add. m. numerale ordinativo di Sci


sroso, Se-t6-so. Add. (m. Pieno di setole , e pi comunementel Se Settantesimo,
tanta, cio Uno o L'ultimo di settanta., Settuagesimo, sin. Lat
toloso. Lat. setosus. Gr. xaris. Cr. 9. 64. 2. Abbiano (i buoi)
il petto grande ec. , le code lunghe e setose. Alam. Colt. 2. 54. Sia septuagesimus.Gr. i3o umorrds. Salvin. Disc..2o8. Del resto, quello
e giunta che alcuni di sopra descritti dal Nazianzeno ec. adducono dal salmo
e sia la coda Larga , crespa, setosa,
ritondo il ginocchio,
testa,
all' anche. Menz. sat. 8. D'un setoso cinghial
settantesimo cc. in primo luogo falso. Salv. Avvert. 2. 1. 5. Se
neca, pistola settantesima. Bemb. Stor.6. 73. L'anno della citt di
a sitibondo. Benv. Cell. Vit.3.1. Non fu mai lupo, lion, tigre od orso
Pi setoso di quel del sangue umano.(Min) Alam.Gir.l. 8. Noi discen
Vinegia millesimo settantesimo primo. (V)
demmo al bel cristallo vivo, Per rinfrescarci, con setoso affetto.(N) Settantottesimo, Settan-tot-t-si-mo. Add. m. numerale ordinativo di
3 -- (Bot.) Fusto setoso , quello ch' coperto di peli molli, distesi, otto sopra settanta. Salvin. Avvert. 2. 2. 7. Seneca, pistola settan
bianchi e splendenti; Foglia setosa o rasata, quella ch' coperta tottesima. (V) Benv. Cell. Vit. 495. Questione settantottesima, a

di peli bianchi distesi, molli, e splendenti che le danno l'aspetto ticolo primo. (G. V.)
della seta. Bertoloni. (O) (N)
SerTantissimo * Settan-tu-nsi-mo. Add. m. numerale ordinatio
sai, - se-tra-i. N. pr. m. Lat. Setrai. (Dall'ebr. scioter Prefetto, di uno sopra settanta. Salv. Avvert. 2. . 5. Seneca, pistola scan
tunesima. (V)
Preposto.) (B)
sera - stri N. pr, m. Lat.Sethri. (Dall'ebr. sathar occultare: Oc Serrania. * (Zool.) Set-t-ri-a. Sf. V. G. Lat. septaria. (Da septeo
verb. sepo io imputridisco.) Genere di molluschi, proposto da Fer

culto, Nascosto.) (B)

sr. - (Geog) Str. Sm.Sangiaccato della Turchia asiatica.(G)

russac per la Patella borbonica di Lamarck, forse cos denominato

Senauoa. * (Geog) Se-tr da Lat. Hysudrus. Fiume del Tibet. (G)


dall'animale di questa conchiglia, il quale va soggetto facilmente
Serta, St-ta. tf Quantit di persone che aderiscono a qualcheduno,
alla putrefazione. (Aq)
o seguitano qualche particolare opinione, o dottrina, o regola di 2 (St. Nat.) Nome imposto da qualche geologo ad una Concre
vita religiosa. - , Scetta, sin. (V. Fazione.) Lat. disciplina , factio,
zione calcarea compatta ferrugginosa, desunto forte dall'odore in

secta. Gr. apr. (Quasi secta pars parte tagliata, separata dal resto.

grato putrido che emana bagnandola. I mineralogisti antichi coro


scevano questa sostanza sotto il nome di Ludus Helmonti. (Aq) ..
arte e dissensione nella Chiesa, tenendo setta contral Papa. E 7. 3 * (Bot.) Genere di piante crittogame della famiglia defunghi
I quali erano capo della loro setta. E &. 8.3. I quali grandi, epifilli. Lo stesso che Septaria, V. (N)
veggendosi cosi trattare, accostaro in setta col collegio de' giudici e Serrno, set-t-ri-o. Add e sm. Seguace di setta, e per lo pi si

in ted. seite partito.) G. V. 42 . . Il detto Imperadore ec. si mise

notai, Dant. Purg. 22. 87. E i lor dritti costumi Fer dispregiare a
me tutte altre sette. E Par. 3. 1o5. E pronnisi la via della sua setta.

prende in cattiva parte; (altrimenti Settatore, Setteggiante.- , Con

settajuolo, sin Lat. sectae addictus, factiosus. Red. Vip. : 63.

Come lo fa giornalmente la pi minuta plebe di molti protervissima


donna ec. , che fu chiamata madonna Cianghella.
- Compagnia semplicemente, Moltitudine, Turba , ma quasi sem Serrarone, Set-ta-t6-re. Add. e sm. Seguace. Lat. sectae addictus,
factiosus. Red. Annot. Ditir. 79. I Platonici, settatori della teologia
pre in mal senso Petr.cap.9. Temistocle e Teseo con questa setta.
Lab. a28, Hla questo nome preso la nuova sctta da una gran valente

settari.

Tass. Ger. 7.93. Quale ei giusta faria grave vendetta Sul gran

d'Orfeo, stimavano l'anime pi pure degli eroi pigliare

celesti.

tiranno e sull'iniqua setta. Dant. Inf. 3. Incontanente intesi e certo serrarance, set-ta-trice. Add. esf Seguace di setta. V. di reg-(O)
Serre , St-te.Add numerale [com. indecl..] Che segue al sei; tesi fui Che quest'era la setta de'cattivi. (Br)
3 Fazione, Congiura. Lat. conspiratio. Maestruzz. 2. 2. Conten dopera anche talora come sm.1 Lat. septem. Gr irr. (In irland.
zioni, risse, dissensioni, sette, invidie, omicidi, ec. Tac. Dav.
seacht, in celt. gall. seachd, in ar. sebat, in ebr. scebag, in
Perd eloq. 4o. Ben sapete , disse Apro , che io non patir che il illir. sedam, in tcd. sieben, in ungh. het ec. Non so dove il Bullet
nostro secolo per questa setta, che voi gli fate contro, si condanni abbia trovato il celt. saith per sette.) Dant. Par. 6. 38. Che gli
senza ragione udita e difesa.
assegn sette o cinque per diece.Peti. son. 8o. La voglia e la ragion
4 Dicesi Farsetta e vale Unirsi per alcun fine particolare o per combattut' hanno Sette sctt'anni. Bocc. g. 6. f 12. Tutte e sette
sostenere la medesima opinione e dottrina. V. Fare setta. (A)
si spogliarono , ed entrarono in esso.
5 - - Dicesi Prender la setta di alcuno e vale Farsi di quello setta, 2 Dicesi Sette suo, Sette vostro o simili, modi bassi, che o liono

Abbracciarne i dogmi. V. Prendere la setta di alcuno. (N)


6 --- (Med.) Setta pneumatica : Scuola medica fondata da Ateneo

e proseguita da Aeteo. V. Pneumatico, 5

3. (N)

Suo danno, Vostro dauno, Tal sia di lui o di voi, ec Sain:


Pros. Tosc. . 522. Se ho colto i fichi in vetta, con pericolo di
rompere il collo, sette vostro.

-(Bot) Genere di piante della famiglia delle crassulacee. Lo stesso 3 Dicesi E sette, per mostrare d'esser nojati di dir la medesima
cosa. Cecch. Dot. 47. Filippo padre di questo giovane e sette(V)
che septas, V. (Aq) (N)
secc , S-tac-cia. Sf pegg. di Setta Fag. Com. (A)
4 - Dicesi Essere di sette mesi, e fig. vale Essere tenero ,
serracoso (Geom.) Set-t go-no. In Figura di sette angoli e sette
cato, ovvero dappoco. V. Essere di sette mesi. (N)
lati. Lat. heptagonum Gr iro. Lab. cur. matatt. In un pezzo 5 Proverb. Sguar sette e tagliar uno = Far molti esami prima di
figura
del ser eseguire una cosa. Benv. Cell. Vit. , 33. Usando dire che si deve
di carta pergamena, tagliata in settagono, fdescrivi la
pentario celeste
segnar sette e tagliare uno. (G. V.)
serascolane, Set-tango-l-re Add. com. Spettante a settangolo. 6 * (St. Ant.) I sette a Tebe : sono I sette capi i quali posero
Gozz. Ben

(O)

secoto(Geom)Set-tn-go-lo. Add m. Di sette angoli. Lat. septan


guius, Gr irro. Segn. Am : 7 Al quale aggiunto il se

assedio a Tebe per cacciarne Eteocle e porre sul trono Polinice.


Essi erano Adrasto , Polinice, Tideo, Anfiarao, Capaneo, Ippo
domonte e Partenopeo. (Mit)

condo pari, che quattro risulta sette, che figura settangola e diversa. SETT. * (Geog) Set-t. Sm. Fiume e Paese della parte settentrionale
Serrara, St-n-ta. Add con numerale indecl. Che contiene sette
della Guinea inferiore. (G)
decineLat. septuaginta. Gr. oporra. Bocc. nov. o. 5. Essendo
Set-te-cn-to. Add. numerale com comp. indecl. che
gi vecchio di presso a settanta anni ec. , in s non ischif di rice Serrecento,
contiene sette centinaja. Bemb Stor.335. Mosso a ci spezialmente
vere l'amorose fiamme. Red ins. o2. In un solo animale ne con
per cagione che i Francesi aveano intrapresi , e male trattati sette
tammo fino a settanta

cento fanti tedeschi. (V)

SETTIMIO

SETTEGGIANTE

282

la

rracciarne, Set-teg-gin-te. Part. di Setteggiare Che setteggia. La.

ma straccia, divide e guasta.

SerTeNvinATo, Set-ten-vi-r-to. Sm. Magistrato de' Settemviri ; meglio

Settemvirato. Faust. Berg. (O) (N)


43. Anzi cominciarono a setteggiare, e SETErAni. (Anat) Set-te-p-ri. Add. m.pl. comp. Aggiunto denervi
che ricevono la loro origine dal cervello, e discendendo per la spi
l'altro.

N. ass. Farsetta, Lat. sectam inirc.Gr.

apscriv puerivzi. M.
volere cacciare l'uno

, Set-teggia-t-re. Verb. m. di Sctteggiare. Che setteg

gia, Settatore. Uden. Nis. 5. 53. Berg. (Min)

SETTEGGIATRICE, *
ia . Settatrice. V. di reg.

st. Conc. 3. 348. Si promettevano grandi ajuti dalle forze oon

giunte di quasi tutto il Settentrione. (Pe)

fam. 84. Setteggiante non regge la repubblica,

Tratt.

, Set-tm-bre.

evi

Verb. f. di Setteggiare.

nale midolla, si propagano all' universale del corpo. (A)


SETTesuLLAno, Set-tesil-la-bo. Add. m. comp. Ch' di seu sillabe, al.

Che setteg
setteg

trimenti Settenario. -, Settisillabo , sin. Uden. Nis. 3. 46. Moltissimi

versetti settesillabi della tragedia ec. sono molto pi gravi e numerosi


che non sono gli undicisillabi delle commedie, ec. (A) (B)

li settimo mese dell' anno, secondo gli

SETTEzoio. * (Arche) Set-te-z-ni-o. Sm. V. G. Lo stesso che set


astronomi, ed il nono, secondo il calendario romano. La
ber. Gr. zuxxrmpi, carrupios. Dant. Inf 29. 47. Qua
tizonio, V. Bern. Rim. (A) (N)
fora, se degli spedali Di Val di Chiana tra l Luglio e 1 Settembre, SETTIANI. * (St. Eccl.) Set-ti--ni. Eretici del secondo secolo, che era
E di Maremma e di Sardigna i mali Fossero in una fossa tutti in no un ramo de' Valentiniani; cos detti perch onoravano partico
sembre. G. V. 9. 9. 1. Nel detto anno
uscita di Settembre lo
larmente il Patriarca Set, figlio di Adamo. (Ber)
'Imperatore si part da Losanna con sua gente
SerricA" (Bot) Setti-ca. Addf V. G. Lat. septica. (Da septeon verb.
s
Sf1 V. A. Lo stesso che Settembre
di sepo io marcisco.) Aggiunto di una specie di pianta crittogama
sca e Settembria. V. e ali'] Autunno. Lat. autumnus, tcInmpestas au
del genere Byssus, la quale cresce su i corpi che cominciano a
tumni. Gr. 3rpa.M. Aldobr. Se la settembreccia tien della natura putrefarsi. Il Bisso settico ora fa parte del genere Rhacodium ed
detto Rhacodium cellare da Persoon. (Aq) (N)
della state, siccome di caldo, si val meglio a darla di notte a
trove : Lo malinconoso freddo e secco, ch'e' sembra vile alla set 2 - (Med.) Febbre infiammatoria che dimagra il paziente, (Aq)
tembreccia.
SerricAvio (Mus) Set-ti-cl-vio. Sm. Le sette chiavi della musica. (A)
SETTEMnnescA, Set-tem-brsca. [Sfl V. A. Lo stesso che
Serrico. (Terap) St-ti-co. Add. e sm. V. G. Lat. septicus. (v
e Settembria. V. e d'Autunno. M. Aldobr. Sappiate che queste pi
5ettica) Rimedio topico, il quale come la pietra caustica, e di
stolenze avvegnono pi nella settembresca, che nell'altre stagioni butirro di antimonio, corrode le carni, disponendole, con poco
dell' anno.
breccia [e Set
dolore alla putrefazione. , Septico, sin. (Aq)
Serreupnia, Set-tmbri-a. Sf) V.A. Lo stesso che Settembreccia
c SETTtreno. * (Bot) Setti-fe-ro. All. m. Epito che si applica ad
tembresca. V. e di' Autunno.1 G. V. 1. 7. 3. Gli
un pericarpio che abbia tramezzi (setti). Perci si dice ce la e
d'

lo

promisono 1 gaggi ec. , e

la venuta del Re

sella p. e delle gigliacee a valvole settifere, perch viene divisa in


tre concammerazioni mediante tre tramezzi

in persona alla settembria.

, Settembrino. Add. m. Di Settembre, Attenente a Set


tembre.

Serrrone, Set-ti-for-me. Add. com. comp. V. L. Di sette forme ed

2 - Detto di Vino vale Svigorito. Salvin.

Disc. 2. 4o9. Il vino che

e aggiunto dello Spirito Santo , Septiforme, sin. Muss. Berg.(C)


Petr. Uom. ill. 35. Ordin anche le letanie, le quali settiform si
chiamano ec. Ed a questa ragione settiforme son dette, che ec.(V)

stato alla prova de' rigori del verno e de'calori della estate, piglia
in questo mese la qualit, come noi diciamo, di settembrino, cio
di svigorito e passato.

partono dal mezzo

delle valvole., Septifero, sin. (O) (N)

2 - (Bot) Dicesi delle divisioni di una casella o delle vallo


--------

Proverb."Alla luna settembrina sette lune se le inchina : dicesi che rientrando nella casella formano tante specie di tramezzi a
come prognostico per fare intendere che la luna di settembre ci fu
quali per lo pi sono attaccati i semi. (N)
Serrile , St-ti-le. Add. com. . L. Da segare.-, Septile, sin, Lat.
prevedere leSettemi-la.
sette altre Add.
che lenumerale
succedono.
SerremmLA,
com.Serd.
comp.r)
in ecl. che con sectilis. Pallad.Febbra5. Di questo mese si semina il porro, il quale
tiene sette miglioja. Legg. Ascens. 343. Tanto spazio, quanto po se vorrai settile,cio da segare, cc.(V)(Altre ediz.leggono settivo)(N)
trebbe altri andare di via piena in settemila anni. (V)
2 - (Bot) Settile dicesi quel tramezzo saldato alle chiusure come
Serremlacusovecento, Sette-mi-la-cin-que-cn-to. Add numerale com, il placentario del papavero. (N
comp. indect. Vit. SS. Pad. g. zo9. Tutti li poveri della citt, che Srrino. (Geom.) Settili-neo. Add. m. Che formato di sette i
erano per numero settemilacinquecento, gli furono recati scritti(V) nee. Vivian. Trattat. Resist. La scala dei momenti di tutte le linee
sottotese ad un angolo settilineo ec. sono come le linee determinate
Serreupice, Set-tm-pli-ce. Add. com. Aggiunto dato alla luce, se
condo il sistema dei sette colori. Algar. Newton.Dial..Beig (Min) dal trilineo parabolico. (B
SETrevini, Set-tm-vi-ri. Add. e sm. V. L. Magistrato di sette Serrna. (Mus) Setti-ma. Sf Intervallo dissonante di sette gradi,
che comprende tre specie, la minore,la maggiore e la diminuita.(L)
Chiamavansi Settemviri epuloni Que' ministri sacri, istituti presso
i Romani per preparare' i sacri banchetti ne'giorni solenni. Lat. SerrimAsa, Set-ti-m-na. Sf Spazio di sette giorni. , Dima, Sem
septemviri epulones. (Mit)

mana , sin. Lat. hebdomas, hebdomada. Gr. 33oga, (Hebdomas,

da hebdomos settimo ed hebdomos da hepta sette. Cos

SETTENanio, Set-te-n-rio. Add. m. Di sette, ed per lo pi aggiunto


di numero..] Lat. septenarius. Gr. rrs. Mor. S. Greg. Il numero
settenario appresso i savi di questo mondo tenuto perfetto per
certa loro ragione, cio perch si compie per lo primo pari e per
lo primo caffo : il primo caffo s tre, il primo pari si quattro.
2 Agg. di Verso: Quello che si compone di sette sillabe e che
dicesi ancora Settesillabo, V. (N) .

vicissitudine o divario.

3 In forza di sm. Spazio di sette giorni. Segn. Mann. Noo. 4

- Dicesi nell'uso Far rendere la settimana o di settimana e al


Far render conto di ogni cosa; frase tratta da fanciuti delle sei
che il sabato recitano tutto quello che hanno imparato nella setti

a. Tutte quelle virt che Cristo restrinse in questo tuo tanto no


bile settenario , ec. (V
SETTemATE. *

(ot) sa Add. fpl. Aggiunto di Foglie: Quelle


che
stanno
nella
sommit del picciuoloAdd.fpl.
in numero disette.
SETTENEavose. * (Bot)Set-te-ner-v-se.
comp. Bertoloni.(O)
aggiunto di

pure setti

mana da settimo ed in ebr. sciabugh settimana da scelagh sett.


Altri cavano settimana da septen mane sette mattine, v. settimo
per Settimo) Bocc. nov. 65. 2. Esse stanno tutta la settimana rin
chiuse, e attendono alle bisogne familiari. Vit. S. Gir. . Per tutta
la settimana cos affiggendomi ec., la mia celluzza avea in odio
Bern. Orl. 3. 7. 54. Mai non entrava settimana, o usciva Senza

mana. (A)
3

Foglie, e cos diconsi quelle che hanno sette nervi. Bertoloni (O)
SETTENNALE, Set-tcn-n-le. Add. com. Di sette anni. C'occh. Anat. Que

- " Dicesi Fare la settimana, la sua settimana, Quando di pi per


one incaricate di alcun officio o servigio , ognuna l' adempie per

quello spazio di tempo. Leg. Nat. S. Gio Bat. 5. E secondi la


sotti diede a catuno a fare la sua settimana, sicch l' uno di loro,

sta vostra onorata giovent venuta spontaneamente a servirvi nella


settennale, assistenza
ai vostri
infermi.
SETTEnnio
Set-tn-ni-o.
Sm. Spazio
di (A)
sette anni. pr. dell uso. (O)

ci fu Abias, ebbe a fare l'ottava settimana, della cui schiatta fa

Zaccheria. (N)

SETTETRionALE.
(Geog.) Set-tentrio-nle. Add. com. Di Settentrione;
I che dicesi anche Boreale, Iperborco , cc. l . Lat. septemtrionalis.
Gr. 2pxrixds. Dant. Purg. 1. 26. O settentrional vedovo sito. C'r.

- Talora signific Spazio di sette anni.Com. Dunt. In: 8.33,


il quale (l'anno del giubbileo) era ogni sette settimane,cio quaran

n. 3. 2. I venti settentrionali sono freddi, imperocch passano sopra


i umonti e le fredde terre di molte nevi. Red. Ins. 45. Nulla contro

- (Eccl) Settimana santa, Settimana maggiore o grande o peno

di quella provano l'esperienze fatte in Danimarca, per essere i paesi


settentrionali in ogni iempo privi affatto di scorpioni
2 Settentrione. Cresc. p. 8. (Ediz. di Bologna.) Dalla parte del
settentrionale si fa meno risoluzione. (V)

tanove anni una volta. (N)


cos dicesi L'ultima settimana della Quadragesima. t. Pe
noso , 5. 2.1 Salvin. Disc. 2. 362. Dubbio gli a questa stagione
convenientissimo della settimana, che precede quella che gran set
sa

timana, e settimana penosa dagli antichi, da noi comunemente san


ta s'appella,
SerrmaAmrrr, Set-ti-ma-nal-mn-te.Avv. In ciascuna settimana, pr.

3 * (Astr.)(Geog)
Corona Set-ten-tri--ne.
settentrionale. V.
Corona,
S. 28.
SETTENTRione.
[Sm.]
La plaga
del(A)
mondo SOt dell'uso. (A)
Set-ti-m-no. Add. tm. Meglio Settimo. Lt. septimus, sep
toposta al Polo drico, o alla Tramontana. Lat. septemtrio, septem Serumano,
triones. Gr. dpxros. (Dal lat. septen sette, e triones stelle borcali; timanus. Gr. caos. Tac. Dav.Gen. 372. Il Danubio ec. sino con
cosi dette da triones buoi da lavoro : poich erano dagli antichi
sci bocche sbocca nel mar maggiore; la settimana inghiottiscon paludi.
paragonate ad un carro tratto da sette buoi. Triones, quasi terones, 2 - (Milit.) Settimani, in forza di sm. pl., I soldati della settima
da tero io trituro. Altri le crede cosi dette, perch formate in tre legione romana. Lat. septimani. Tac,Da. Mentre i settimani s'ajn
triangoli.) Dant. Pug.4 83. Per la cagion che di', quinci si parte tavano a montare con serrate frotte. (Gr)
Verso Settentrion. Petrson.26. Nel Settentrione Rotava i raggi suoi Serra , Setti-mia. N. prf Lat. Septimia.(B)
lucente e bella. G.V. 9.64. . Apparve una stella cometa di verso

Serranano (Mit.) Setti-mi--no. Soprannome di Giano, preso da un


tempio che gli fu eretto da Settimio Severo-, Septimiano, sin.(Mit)
Lat. Septimius. (Da septimus nato
2 (Eccl.) Fig. I sette doni dello Spirito Santo.1 Dant. Pug. 3o.
in settimo luogo)-Aulo. Poeta latino cognominato Sereno, amico
. Quando 'l Settentrion del primo cielo, Che n Occaso mai seppe
Settentrione.

Serrno , * Set-ti-mi-o.N. prm

n Orto ec. , Fermo s'affisse

3 - * (Polit) I potentati della parte settentrionale di Europa, Pal

di stazio-Tito Poeta latino amico d'Orazio, -severo, impara


tore romano, (B) (Mi)

SETTIMO

o83

SEVERISSIMIAMIENTE

Serrino, St-ti-mo.Add. m. numerale ordinativo di Sette ; altrimenti

sim. Lat. septuagesima. Gr. 3onxori. Maestruz. n.87. Dalla Set

Settimano. ] Lat. septimus. Gr. 3oucs. Dant. Inf. 25. 42. Cos

tuagesima infino all'Ottava della Pasqua per la comunione pasquale


SETTUAGEsiMo , * Set-tua-g-si-mo. Add. n. numerale ordinativo di
vra seguiva il settimo s sparto Gi di larghezza. Vit. SS. Pad. 1.
Settanta. Lo stesso che Settantesimo, V. Comm. Dant. Info. 74.
Come pruova santo Tommaso d'Aquino, nella prima parte, articolo
67. Lo settimo (pericolo) fu, che navigando noi per uno stagno ec.,

vid'io la settima zavorra Miutarc e trasmutare. E Par. 28. 31. So

venne un vento grandissimo, e gittocci cc.

settuagesimo quinto , questione terza. (N)

2 * Usato anticamente in luogo di Sette, l' ordinativo pel nume SzTTUplo, St-tu-plo. Add. m. Sette volte tanto. Onde Proporzione
rale. Com. Dant. Inf 25. 438. Bench alcuno dice delle settime
o Ragione settupla dicesi Quando la maggior grandezza contiene in
anime , delle quali fa menzione. (N)
s sette volte la minore. Gal. Comp. 2. Prolunghisi occultamente essa
3 [ Detto assolutamente, parlando di Opera o simile divisa in li linea A B sino in C, e misurate in essa altre linee, quante ci pia
bri , canti ec. vale Il settimo libro o canto. Red. Ins. 74. Molti e
ceranno, eguali alla A B, e sieno nel presente esempio altre sei ,
sicch A C sia settupla di essa A B, manifesto che ec. E 3. Ora...
sempli se ne trovano in Virgilio, ma particolarmente nel settimo del
l' Eneide.
avendoci prima immaginati due numeri, l'uno settuplo dell'altro, quali
Settimo , * N. pr. m. Lat. Septimus. (B)
sicno , v. g. 14o e 2o , costituiscasi lo strumento ec. (A) (B)
SerTimonzio.* (Arche.) Set-ti-mn-zi-o. Sm. V. L. Lat. septimontium. 2 * Ed in forza di sm. Gal.Mem. e Lett.T. 2. f. 249. V. S. potr
(Da septem sette , e mons monte.) Festa istituita da' Romani dopo
assicurare che gli ultimi esemplari, che si trovarono, furono pagati
che fu rinchiuso il settimo monte nella citt. (Mit)
il quadruplo o il settuplo pi del prezzo corrente ordinario. (Pe)
SETUAL.
* (5 Se-tu-bl. Citt del Portogallo. (G)
SettimovITTone. * (Geog) Set-ti-mo-vit-t-ne. Citt degli Stati Sardi
nella provincia d'Ivrea. (G)

SE TUTTo.* Posto avverb. V. A. Quantunque, Tuttoch. Guitt. Lett. .

SettiMuLeo , * Sct-ti-mu-l-jo. N. pr. m. Lat. Septimulejus. (Septi


mulejus, dal lat. septem sette , e dal celt. gall. leise felicit: Nato
al settimo fortunato avvenimento , ovvero Sette volte felice.) - Lu
cio. Partigiano e poi nemico di Cajo Gracco. (Mit)
SETTInA , Set-ti-na. Sf] Quantit minimerata, che arriva alla somma
di sette. Cocch. Ascl. Cento ebdomadi o settine. (A)

4. Chi chi vago tanto d'alcuna cosa, se tutto hae moneta assai ,
che cosa che valesse una medaglia comprasse una livra? E 3. 9. Se
tutto non degnamente l'amico duole, degno con lui dolere. E 3.
35. Certo se tutto il tace la verit, ogni testimonianza parla di lui.
Gr.S. Gir. 2. Se tutto mostra ch'egli abbia buona credenza, guaire
non li vale la credenza l'opera ec. (V)
SETUvAL. * (Geog.) Se-tu-vl, Hamarantiba. Fiume del Brasile. (G)
SeUnoAPosTomo. * (Lett.) Seu-do-a-p-sto-lo. Add. e sm. comp. V. G.
V. e di' Pseudoapostolo. Muss. Berg. (O)
SEUDoAncApe. * (Lett.) Seu-do-r-ca-de. Add. e sost. com. comp. V. G.
Falso arcade. Manfred. Berg. (O)

a (St.Mod.) Numero de' ministri delle prestanze in Firenze.] Franc.


Sacch. nov. 148. Si chiameranno quelli delle settine, e fiano una
brigata, che caricheranno pur li mercatanti. E' appresso : Le settine
si cominciarono a ragunare, e fare l'estimo e le prestanze. Cron.
Morell. 295. Fra questo tempo si mut la prestanza per settina e
SeupocAttolico. * (Eccl.) Seu-dio-cat-t-li-co. Add. e sm. comp. V. G.
per gonfalone.
- SerrisiLLABo ,* Set-ti-sil-la-bo. Add. m. comp. Lo stesso che Settesilla Falso cattolico. Boccalin. Berg. (O)
bo, V. Salvin. Annot. F. B. Misericordiosa, voce scttisillalba. (A) SzunoriLosoro. * (Filol.) Seu-dofi-l-so-fo. Add. e sm. comp. V. G.
SETTzonio. * (Arche.) Set-ti-z-ni-o. Sm. V. G. Lat. septixoniumn. ( Da
Falso filosofo. Da Recanat. Berg. (O)
hepta sette , e zone fascia.) Edifizio eretto da Settimio Severo vici SeunomaiolicA (Ar.Mes.) Seu-do-maj-li-ca. Sf comp. Falsa majolica,
Terra cotta ordinaria. Carl. Svin. no. Ecco che a' labbri imiei le
no la porta Capena, per servire di mausoleo a s ed alla famiglia;
labbra accostomi Dell' ampia bassarea seudomajolica. (N)
cos detto da sette ordini di colonne che quasi come sette zone l'or.
navano. Altri danno lo stesso nome ad un edifizio a tre piani, so SeunoMANTE. (Filol.) Seu-do-mn-te. Add. e sost. com. V. A. V. e
stenuto da colonne, che servir dovea di prospetto e d'ingresso al di' Pseudomante. Min. Malm. (A) (O)
suo palazzo,, Scttezonio , sin. (Aq) (N)
SEUpoproreTA. * (Filol.) Seu-do-pro-f-ta. Add. e sm. comp. V. G.
SerrLe. (Geog) St-tle. Citt d' Inghilterra. (G)
V. e d'Pseudoprofeta. Muss. Berg. (O)
SerTo , St-to. Add. m. V. L. Diviso, Separato. Lat. sectus, divisus. SEunoaomiro. (Filol.) Scu-do-ro-mi-to. Add. e sm. comp. V. G.] Romito
Gr. axos, upuis. (Sectus, da sectum pat. di seco.) Dant. falso,finto, cattivo.Lat. falsus anachoreta. Gr. Ns pnairns. Buon.
Purg. n8.4f9. Ogni forma sustanzial, che setta E da materia, cd Fier. 4. 4. 5. Vero romito questo , E non seudoromito , e non
con lei unita, Specifica virtude ha in s colletta Cavalc. Specch.
ipocrito , Ma benigno e pictos ed ospitale.
Cr. cap. 4. Come putrido membro, sctto c diviso dal corpo della SeunoTeoLoco. * (Filol.) Scu-do-te--lo-go. Add. e sm. comp. V. G.
chiesa. (P)
Falso teologo. De Recanat. Berg. (O)
2 (Ana".)
di sm. dicesi Setto o Setto trasverso Il dia SeU D'urGEL. * (Geog) Lat. Urgellium. Citt di Spagna in Cata
framma. V. Diafragma ; Setto medio del cervelletto o del cervello,
logna. (G)
La falce del cervelletto, del cervello ; Setto stafilino , Il velo del Secine. * (Geog) Citt di Francia nel dip. della Costa d' Oro. (G)
palato. (B) (A. O) Rcd. nel Diz. di A. Pasta. Da' filati che riem Seutz;* Su-te. N. pr. m. Lat. Seuthes. (Dal celt. seud che fra i Gal
piono la regione degl' ipocondri, si preme in s fatta maniera il lesival gemma.) - Quarto re degli Odristi. (B) (Mit)
setto , che se ne offende
o meno la respirazione. (N)
SevAnca. * (Geog) Svn-ga , Sebanga, Sivan. Lago della Russia a
SETTopio. * (Arche) Set-t-di-o. Sm. V. G. Lat. septodiim. (Da hepta siatica. (G)
sette , ed hodos via.) Spazio in Roma tra la Porta Mugonia e la Sevastopoli. * (Gcog) Se-va-st-po-li. Lo stesso che Sebastopoli, V(G)
SEv. * (Gcog) S-ve, Fiume di Francia nel dipart. della Manica.(G)
Trigonia, ove concorrevano sette strade. (Aq)
-

SETTone. * (Fis.) Set-t-ne. Sm. V. G. Lat. septon. ( Da septeon verb.

Sevrccme. (Bot) Se-vec-chi-me. Sm.1 Spezie di erba. M1. Aldobr P.

di sepo io imputridisco) Cos Salstonstall chiam quel gas non respi N. 46. Fa cuocere in acqua polipodio , sevecchime , epitimo, cu
rabile dell' aria atmosferica, il quale dagli antichi dicevasi Mofetta , scute , agarico, radici di finocchio.
perch vien riputato la base di tutte le sostanze putrefattibili. -, Seveccs , Se-vchus. N. pr. m. Re d' Egitto. (Mit)
-

Sever. * (Geog) S-ver. Citt e fiume di Francia.(G) . .

Septono, sin. (Aq)

SETTopinA.* (Med.) Set-to-pi-ra. Add. e sf. V.G. Lat. septopira. (Da SeverA, sc-vra, Severina. Npr. f. Lat. Severa - Giulia Aqui
septeon verb. di sepo io corrompo , e pyr fuoco. ) Lo stesso che lia. Moglie di EtiogalaloValeria. Moglie di Valentiniano e ma
Settorrepira, V. (Aq)
dre di Graziano. -- Moglie di Filippo.(B) (Mit)
SETTone. (Geom) Set-t-re. [Sm.1 Figura piana triangolare, compresa Sevenawenre , Se-ve-ra-mn-te. Avv. Con severit. Lat. severe. Gr.
da due semidiametri del cerchio, e un arco di circonferenza. Lat.
aborps. But. Per s fatto modo parli a tua posta, cio si bene,
sector. Gr. ropes. Gal. Macch. sol. 61. Essendo il triangolo ec. s sentenziosamente e severamente. S. Agost. C. D. Li quali seve
---

minore del settore.

ramente si fossono partiti per tutte le loro cupiditadi.

2 (Astr) Strumento che serve a prendere le diversit dell'ascen SevERARE , Se-ve-r-re. Att. V. A. V. e di Scevrare , Sparare.-,
sione retta e della declinazione di due astri che riuscirebbero troppo Sevrare , sin. Lat. separare. Gr. xopsiv. Bemb.pros. 3. 1 13. Sic
grandi e troppo distanti per essere osservate con telescopio immobile. come quelli che severare in vece di separare dicevano. (Parla degli
Fu inventato nel 1725 da Giorgio Graham inglese. (A) (O)
antichi.)
-

Setrone. Add. e sm. V. L. Tagliatore di cadaveri , Notomista. Lat.


scctor. Sacc. Rim. Sicch da me io mi far il settore. (A)

Severiani. (St. Eccl.) Severi--mi. Eretici del secondo secolo, di


scepoli di Taziano e poi di Severo che diede il nome alla setta,
Serronia. * (Bot.) Set-t-ri-a. Sf. V. G. Lat. septori. (V. Settone.) ed il quale credeva che il mondo fosse governato da spiriti buoni o
Gencie di piante crittogame, della famiglia defunghi, e delta tri cattivi, rigettava gli Atti degli Apostoli e negava la risurrezione
b delle uredinee , stabilito da Fries, le quali nascendo sulle piante
morte o putrefatte, si presentano sotto forma gelatinosa e di odore
putrido. Tal genere non stato riconosciuto. (A) (N)

SerroanepinA. * (Med.) Set-tor-r pi-ra. Sf

. G. Lat. septorrhepy

della carne. Cosi chiamaronsi ancora i Partigiani di Severo, pa


triarca di Antiochia, il quale form nel sesto secolo una setta tra

li Eutichiani (Ber
,-

N. pr... m. Governatore della Maccdo


nia, suocero dell' imperadore Filippo. Generale rvnuo , vinto

ra. Nome od Epiteto della febbre putrida., Septopira, Septorre


pira, Settopira , sin. ( Dal gr. hepta sette, rheo scorro, e pyr fuo da' Germani sotto il regno di Valentiniano. (Mit)
co: Fcbbi , in cui scorre fuoco per le vene.) (Aq)
Sevenna , Se-ve-ri-na. N. pr. f dim. di Severa,
(N)
Serrotrasverso. (Anat.) Sct-to-tra-svr-so. [Sm. comp. che scrivesi an * (Geog) Santa Severina. Citt del Regno di Napoli nella se
che Setto trasverso.] Pannicolo muscoloso, che divide la cavit del

conda Calabria ulteriore. Lat. Siberena. (C)

petto dalla cavit del ventre inferiore. [V. Sctto, S. 2.] Lat. septum Severino, se-verino. N. pr. m. dim. di Severo, V. Lat. Severinus (B)
2 * (Geog) San Severino. Lat. Septempeda. Citt degli Stati della
transversum, diaphragma. Gr. cipzuz.
SeTTUAGENA Rio, Set-tua-ge-n-ri-o. [Add. e sm.] Che ha settanta anni.
Chiesa nella Delegazione di Macerata. (G)
Lat. scptuagenarius. Gr. po umorraris. Red. Vip. 1. 72. Un vec Severissimamente, Se-ve-ris-si-ma-mn-te. Avv.1 superl. di Severamen
chio ancora settuagenario non ebbe mai sete, e si mangi in un mese te. Lat. severissime. Gr. zarzpdrxrx. C)mel. S. Greg. Non perco
e mezzo pi di novanta vipcre prese di state , cd arrostite.
ierebb' egli la superbia del servo , e severissimamente punirebbe 2
Settuagesima, Set-tua-g-si-na. [idd. e sf] La terza Domenica avan Borgh. Col. Lai. 48. Questi, come traditori, furono severissima
ti la Quaresima ; [ cos detta la settima domenica avanti quella
mente fin alla morte perseguitati, e ne' patti della pace eo''Cartagi
di Passione, e da essa taluni cominciarato il digiuno della quare nesi i primi richiesti per gastigarli, com c'feciouo, severissimamente,

284
SEVERISSIMO
Seveaissimo , Se-ve-ris-si-mo. Add. m..] superl. di Severo. Lat.

SFACCENDATO
rare. E pros. 2- 62. Dove incontra disse il medesimo poeta, piut
tosto che contra , e sface molte volte volte us, e sevri alcuna

Seve

rissimus. Gr. avarnpdraros. Mor. S. Greg. Ancora teme di ricevere


(Geog) Svre. Nome di due fiumi di francia
degna pena da quel severissimo giudice. Coll. SS. Pad. Che fosse SevaE.
nome ad un dipartimento. (G)

, che danno

migliore la misericordia sua, che non era la severissima asseguizione

del comandamento d'Iddio. Lall. En. Trav. 6. 2o8. I Drusi e l Sevai-ussAa. (Gcog) Citt della Turchia asiatica nell'Anatolia

anticamente Gordio o Giuliopoli. (G)


severissimo Torquato. (N)
Sevenuta , Se-ve-rit. (Sf) ast. di Severo. L'operazione, [ la qualit ] Sevno, Svro. [Add. m v. A. V. e di'Scevro. Bemb. pros. 3. 3.
Perciocch in vece di ec. ingombrato ec., essi alle volte dissero in
di chi severo ; altrimenti Rigore , [Asprezza , Rigidit , Durezza ,
gombro ec., e di separato , sevro.
Austerit, Acerbezza, Rigidezza ccl - , Severitade, Severitate, sin.
-

(V. Austerit.) Lat.severitas, saevitia. Gr. drivez , dpurms. Bu

SrzanA. (Geog)Seznna. Cittdi Francia nel dip. della Marna.(G)

Sezione, Sezi--ne. Sfl Tagliamento, Divisione; altrimenti luer


Par. 4f. 2. Severit giustizia senza misericordia. Albert. cap. 4f.
la severit una virtude che costrigne le 'ngiurie con convenevol tor
sezionel. Lat. sectio Gr. rouh. (Da sectum pari. di seco)
mento. Bocc. nov. 78. 2. Mi pare che alquanto trafitto v'abbia la se 2 - (Mat) [Dicesi Sezione La superficie risultante da un piano che
attraversi un solido: se il solido un cono, le sezioni son dette co
verit dell' offeso scolare. Cavalc. Frutt. ling. Lentamente procede
niche, nome che si d pure alle curve che le circoscrivono, che me
la divina severit, ma poi ricompensando lo 'ndugio , maggior pena

glio diconsi Curve comiche, e sono la parabola, l'ellissi e l'iperbole.

d. Fr. Jac. T. 4. 28. 4. Nulla ver me tengo severitade.

Son pure Sezioni coniche il Triangolo e il Cerchio. Gal. Sagg. 295.


o - * Fu detto Sguainare la severit per Incominciare ad usarla.
Cosi
l'ellittica, nascendo dalla sezion del cono e del cilindro,
Pallav. Ist. Conc. 2. 517. Incominci a sguainar la severit con esclu
lett. n. 2o 5. Fuoco appresso i geometri significa quel punto determi
dere il Cardinale dal suo cospetto. (Pe)
nato nell'asse delle sezioni del cono, al quale ec.
3 * (lcon.) Vecchia, vestita d'abiti reali e coronata d'alloro, che
tiene in una mano lo sceturo o la scure e nell'altra un plinto nel 3 - (Idraul.) Sezione di un fiume : Quel piano pressoch verticale o
alla corrente, da cui si suppone essersegato un fiume
quale fiuto uri pugnale. (Mit)
dalla superficie al fondo dell'acqua, o dall'una all'altra sponda.(A)
Sevean. * (Geog.) Svern. Fiume della Nuova Bretagna. (G)
Seveao, Se-v-ro. Add. m. Che usa severit; [opposto di Clemente i

4 - (Filol.) Parte di trattato. Salvin. Disc. a. 9. famoso il parere

d'Aristotile alla sezione trentesima, quistione prima de suoi problemi.


altrimenti] Rigido, Aspro , [Rigoroso , Acerbo , Duro, Austero ,
Crudele, inflessibile ec.] (V. Rigido.) Lat. severus, asper, rigidus. 5 - * (Anat) Taglio de'cadaveri, Dissecazione. (A. o)
* (Med.)
nelle
parti
Gr. avrps, rdrouos, dpigoiaios. (Severus, dal celt. gall. o 6 della
morte,Ispezione
la sede del
male.
(A.interne
O. onde scoprirvi la cagiona
o
irland. searbh o seirbh che val severo, aspro, amaro. Il b , come

per solito, ha acquistato il suono di v.) Bocc. nov. 77. 4. La tua 7 - (Bot) Nome che si d alle suddivisioni degli ordini o famiglie
formate da un dato numero di generi che tra loro hanno uno o
severa rigidezza diminuisca questo solo mio atto. Dant. Inf 24. 9
pi segni di rassomiglianza. Bertoloni. (O)
C) giustizia di Dio, quanto severa, Che cota' colpi per vendetta cro
3g. 6. E sento ad ora ad or venirmi al cuore Un leggiadro disdegno

(Milit.) Seconda suddivisione d'un drappello o d'altra


schiera di soldati: scompartimento che si fa stando i so dati

aspro e severo. Pass. 9. L'uomo giudichi s medesimo col giudicio

armi. Allgar. Ciascuna colonna era di tre sezioni. (Gr)

scia. E Par. 4. 84. E fece Muzio alla sua man severo, Petr. canz.

8 -----

in

penitenza, acciocch Dio nol giudichi colla severa e aspra giu 9 - (Marin.) Sezione di una nave a traverso della sua larghezza: La
stizia. Tac. Dav. anun. 2. 47. Cassar vecchi capitani e severi tribuni,
figura risultante in un piano verticale, dal quale s'intenda uaglia
ta di traverso nella sua maggiore larghezza. (S)
e mettervi suoi cagnotti o cerne.
Sezo
, Szo. Addm. V. A.V e di' Sezzo. Matt. Palm. Gi sarebbe
Aggiunto che si d agli studi delle scienze, che richieggono
molta astrazione di mente. Grave , Serio , Arduo. Filic. rim. pag.
perduta la prima dottrina quando fosse acquistata la seza. (A)
54. ( Son. Poich ec.) Coglieste voi d' ogni dottrina il fiore Nel Sezza amere , Sez-za-ja-mn-te.Avv. V. A. Ultimamente , In ultimo
luogo. Stor. Semif 4, Sezzaiamente dico, che fino che aver fiato,
quarto lustro , e i tanto gravi e tanto Severi studi a raddolcir col
mai condescender allo arrendermi, con fermo proponimento di vo
canto , V' inebriaste del Castalio umore. (N. S.)
ler libero morire, o libero vivere. (A) (V)
3 -* Dicesi Star severo e vale Usare severit. V. Stare severo. (A)
a E Stare in sui severo (vale Tenere una certa gravit con SezzA. (Geog) Sz-za , Sezze, Sesse. Lat. Setia, Setinum. Citt
della Chiesa nella Delegazione di Frosinone. (G)
veniente al grado o maggiore.] V. Stare in sul severo.
Severo, * Severino. N. pr. m. Lat. Severus. Lucio Settimio. Im Sezzaio , Sez-z-jo.Add e sm. P. fuor d'uso. Lo stesso che Sezzo, V.
Lat. ultimus, postremus. Gr vararos , oxaros. Dant. Pur. 8.o3.
peratore romano che successe a Didio Giuliano e fu padre di Ca
racalla. Flavio Valerio. Imperatore romano associato all'impero

Dilgite justitiam, primai Fur verbo e nome ditutto 'l dipinto ; Qui
judicati terram, fur sezzai. Bocc.nov. 73. 2. Ma per certo questa

da Galerio. Libio. Imperatore romano , creato Augusto da Rici

fia la sezzaja che tu ci farai mai. G. V. 2. 8. 9. Fu la prima e


sezzaja che dovea fare in Firenze. Ovid. Pist. Or volesse Iddio che
quella notte, che fu dinanzi a quella, mi fosse stata la sezzaja. Vit.
Barl. 47. Questo il sezzajo manicare corporale che noi faremo
insieme. Tuss. Ger. 2o. 77. Da i primieri a' sezzai di voce in voce

mero. Alessandro. Imperatore romano successore di Eliogabalo. -

Lucio Cornelio. Poeta latino sotto il regno di Augusto. -Sulpicio.


Autore d'una storia sacra dalla creazione del mondo sino al con

solato di Stilicone.-Aquilio. Storico spagnuolo sotto l'impero di

Valente. - Architetto della casa aurea di Nerone. (B) (Mit)


Passa il terror, vanno i dolenti avvisi. Salvin. Annot. F. B. a,
2 -* (Geog) San Severo. Citt del Regno di Napoli nella provincia
di Capitanata. (G)
2. 5. Sezzaio , novissimus, quasi in latino barbaro seciarius, come
primarius primajo. (N)
SeveRonna. * (Mit) Se-ve-rn-da. Sf. Luogo ove gli antichi aveano
stabilito il soggiorno delle anime de' Bambini morti prima dell'et Sezzano , " Sez-z-no. Add. pr. m. Di Sezza. (B)
di quaranta giorni e divenuti i Lari della casa paterna. ( In ebr. Sezzo, Sz-zo. Addl e sm. V, fuor d'uso; meglio. Ultimo-,Szo, Sez
scehharhhoreuh fosca.) (Mit
zajo, sin. Lat extremus, novissimus, ultimus. Gr. irrepos, veraro,
SevET. * (Crom. e Filol.) S-vet. Sm. Undecimo mese dell'anno sacro
xxros. (Dall'ungh. szels ultimo. In ted. letzt ultimo, zu letzu da
ultimo. In brett. diveea ultimo. Altri da sequius neutro di sequior
degli Ebrei, e quinto del loro anno civile; era la luna di Gennajo.(Mit)
la peggior parte, ovvero da secus appresso) Tac. Dav. ann. . .
SevibeNTno. * (Geog) Se-vi-dn-tro. Cantone della Corsica. (G)
Sevmea. * (Geog.) Sm. Contea degli Stati Uniti. (G)
Chieggiamo piuttosto perdono, non insieme, ma quelli i primi che
colpammo i sezzi. E Stor. 3. 3o5. I primi all'affrontare rimasero
SevierviLLA. * (Geog) Se-vi-er-vil-la. Citt degli Stati Uniti. (G)
SevioLIA. (Geog) Se-vi-glia. Citt della Giammaica. (G
sezzi al fuggire. Alam. Colt. 5. o8. Pi a dentro cacci , Quando
SevmNFuori. * (Geog) Se-vin-fu-ri. Sm. Cantone della Corsica. (G)
zappa il marron, ch' 'l sezzo schermo Contro al secco calor del Si
SeviRi. * (Filol.) Se-vi-ri. Add. e sm. pl. V. L. Magistrato di sei
rio ardente. Buon. rim.46. Or peggio al sezzo strale La riper
cossa , che'l mio primo male. E ier. . 4. 6. E per lui non fini
persone. Cos chiamavansi Seviri Augustali i Sei pi auntichi sacri
la scena sezza , Siccome soglion l'altre, in allegrezza. E Salvin.
ficatori di Augusto. (Dal lat. sex sei , e vir uomo.) (Mit)
SviRo. (Milit.) Se-vi-ro. Add. e sm. Cos chiamavasi presso i Romani
Annot. ii Sezzo, ultimo, da secus, sequior (N)
2 - [Modi avverh.1 Da sezzo, [Al da sezzo. V. Al da sezzo, e V.
il Comandante d'uno squadrone di cavalleria. (Mii)
SevizIA , Se-vi-zi-a. [Sf] V. L. Crudelt. Lat. saevities. Gr. &rvaux.
Da sezzo. Tass. Am. . . Cangia, cangia consiglio, Pazzerella
che sei; Che 'l pentirsi da sezzo nulla giova. (N)
M. V. 2. 6. Chi si crederrebbe questa sevizia trovare tra fieri po
poli delle barbare nazioni, ec.
Sannicane , Sfab-bricre. Att. Difare la fabbrica. Caraf Quar.
Pred. 2 . Berg. (Min)
Sevo, S-vo. (Sm. Sostanza grassa, insipida, senza odore, di con
sistenza soda , che trovasi vicino ai reni ed alle viscere mobili de SraccenDarissimo, Sfac-cen-da-tis-si-mo.Addm, superl, di Sfaccendato.
Alleg. Sfaccendatissimo lavaceci. (A)
gli animali ruminanti, e si adopera per far candele; altrimenti Se
go..] Lat. [ scbum , 1 sevum. Gr. orap. (Sebum dai celt. gall. sub SFaccendato, Sfac-cen-d-to. Add. m. Contrario d'Infaccendato. Che
unguento , untume.) Fav. Esop. Ragazzina del sottocuoco , facitor
non ha faccende; (altrimenti Disoccupato , Ozioso. Lat. otiosus,
solutus curis. Gr. cxoaos.Fir. Trin. . . Ella bella alle man d'una
di candele di sevo. Cr. . no.3. Prendasi di pece liquida quella quan
tit che piacer di torre , e altrettanto di sugna di sevo. E5. .
vedova: voi giovane e sfaccendato. Alleg. 49. Accuserete la foga de'
no. S'impiastrino d'argilla viscosa, o con sevo, o con olio, o con
capricci, che voglion venire otta catotta agli uomini sfaccendati mici
freddo unguento s'unga la corteccia.
pari. Lasc. rim. burl. 3. 36. Or ch'io non dormo, e sono sfac
cendato, Tuttavia penso , e giammai non rifino : Ma ec. (B)
2 (Min.) Dicesi Sevo minerale Una sostanza bianca e frangibile
che si trova ne' laghi di Svezia e che si colloca tra gli oli bitumi
a (Ed in forza di sm, detto di persona. Tac. Dav. ann. 4.
-

nosi. (A. O)

2oo, Queste cose dicevano e credevano gli sfaccendati.

3 - * (Bot.) Sevo vegetale chiamasi una sostanza oleosa concreta


che si ottiene da diverse piante. (N)
Sevo , S-vo. Add. m. V. L. Crudele, Rarbaro, Inumano. Lat. soe
vus. Sacch. rim. Seva morte. (A) (N)
Sevn Are , Sevrre. (Att. V. A. [ si c. di Severare. Lo stesso che 1
Severare, V. Bemb.pros. n. 22. Fu in queste imitazioni, come io

dico, molto meno ardito il Petrarca; pure us gajo e lassato e se


-

----

-Fi. Inutile. Lat. otiosus, inntilis.Gr. pds, dxpmrros. Sen.


Ben. Varch. 4. 23. Non
che la luna , posto ancora
che fusse un pianeta sfaccendato, che senza nulla fare corresse di qua
e di l, dovesse essere con meraviglia guardata ?

Sfaccendato diffida inerte, Pigro, Scioperato, Ozioso,Poltrone,


Accidioso.Sfaccendato Chi non ha faccende e Chi non cerca d'aver
ne, Spesso gli Sfaccendati son quelli che si occupano nelle fiaccen

SFACCETTARE
SFACIMENTO
285
Sfucciatezzn diff. da Sfacciataggine. Sfacciataggine pare pi forte
de altrui, e non sempre a buon fine. Scioperato peggio che sfio
cendato. Scioperato Chi nulla fa perch nulla vuol fare; e sciope di Sfacciatezza, almeno se stiamo alla sua desinenza, ed pi so
nato pu anche chiamarsi l'uomo che fa, ma non fa quello in che dovreb mune di molto.
be essere utilmente occupato.Accidioso dicesi l'uomo che manca di quel Sracciatissimamente, Sfaccia-tis-si-ma-mn-te.Avv. superl. di Sfaccia
la cura che si deve al bene, la qual mancanza per necessit unita tamente. Pros. Fior. P. 4. vol. 2. pag. 24o. Bench sia un opera
a certa cupa tristezza , a certa tepidezza nojosa, che rende l'uomo
scritta ex professo sfacciatissimamente contra di noi Cattolici , cota
men atto all'adempimento pur de'sociali doveri. L'uomo pigro nelle tutto ci per opporsi a' Calvinisti v'inserisce anche moltissime cose
cose del mondo non si chiamerebbe Accidioso se non quando la sua in nostro favore. (N, S.)
pigrizia avesse non so che d'immorale. Si pigro al fare, inerte Sracciatissimo, Sfac-cia-tis-si-mo. [Add. m.1 superl. di Sfacciato. Eat.
anco al pensare. Ci ha degli uomini di mente operosissima, ma che impudentissimus, impudenter,impudens, Plaut.Gr. &vaixurdraro
fan poco, e son pgr. L'Inerte rifugge da qualunque esercizio. L'I

Sen. nen. Varch.438. Egli meglio ec. che costui ec. quelle lettere

nerzia ha in parte per causa l' Incapacit, la Pigrizia il non volere.

le quali meritava che gli fussero scritte negli occhi, porti per tutto
in quella sua sfacciatissima fronte segnate.Red. Esp. nat. 7. Il che

Cli Inerte fa adagio e male ; Chi Pigro fa adagio e a stento. Si

pu essere Inerte al bene e non Pigro al male. si pu non essere veduto dallo scaltrito sfacciatissimo ciurmatore, volle cautamente
Sfaccendato ed essere Pigro e ognun vede che il Pigro non punto salvarsi.
Scioperato. Inerte direbbesi la vecchiaja e Pigra altresi. Inerte e Pi Sraccaro,
sfac-cito. Add. n. usato in forza di sm. parlando di
gra un'acqua di poco o quasi nessun corso. Inerte lo stomaco che persona. Senza faccia, cio Senza vergogna, Non curante di ver
gogna ; altrimenti Sfrontato, tInverecondo , Temerario, Audace ,
pena a digerire, non Pigro ; Inerte, non Pigra, la fibra; Inerti, Svergognato,
Impudente, Arrogante, Iusolente, Ardito cc. - , Di
non pigre, le glebe infeconde. Ne qnali casi si considera sempre nel

l'attributo Inerte la mancanza della capacit di fare, o nell'attri

sfacciato, sin. Lat. impudens, inverecundus, temerarius, andax. Gr.

buto Pigro la lentezza del fare. L'Inerte fa poco, fa male, per tem

ava. But. Purg. 23.. Chi non si vergogna, si dice sfacciato, im


perocch nella faccia stanno li segni della vergogna, cio nella fronte
che s'abbassa, e negli occhi che si calano, e nella faccia tutta, che
si
china alla terra quando l'uomo si vergogna. Bocc.nov.3. 3. Ma
egli stato si ardito e si sfacciato, che pur jeri mi mand una fem

ramento; l'Ozioso fa nulla, o quasi nulla, per volont. Ozioso


chi ha l'abito di non far nulla; Poltrone peggio che Ozioso. Pol
trone Chi non solo schifa il lavoro, ma cerca il piacere e la vita
molle. Si pu essere ozioso e non poltrone: Si pu essere un popol
trone e non sempre ozioso. Chi vuole altre differenze tra questa vo

ce, e quelle di Ozioso, Infingardo, Disoccupato, Inoperante, vegga


alla V. Disoccupato.

mina in casa con sue novelle. Petr. son. 1 o7.

sfacciata, e dove

hai posto spene? Ovid. Pist. Ancora se' stato s sfacciato , che so
pra li tuoi riccinti capelli hai posta l'ornata ghirlanda della tua donna

nuova. Fanc.Sacch nov. 66. Pensando che quelle sfacciate, quelle


Sraccerraar. (Ar.Mes) Sfac-cet--re. Au. Lo stesso che Affaccettare,
V (A) Bellin. Dsc . 6. Cosi fa . . . . il segatore con la sega nel
puttane ec. abbiano avuto tanto ardire , ec.
far assi delle sue travi , e il giojelliere con la ruota nello sfaccettar 2 (Veter) Cavallo sfacciato: Quello che abbia per lo lungo della
fronte una pezza bianca. Bern. Ort. 2. 16. 6o. Balzan , sfacciato ,
le sue gemme , ec. (B)
Sraccerraro. (Ar. Mes.) Sfaccet-t-to. Add. m. da Sfaccettare. Lo stesso

e biondo coda e chiome.

che Affaccettato,
Brucci Appar. Piedestallo ed imbasamento sfac
cettato negli angoli. (A)
Sr accertaruna, Sfaccet-tatra. Sf Lo sfaccettare, e La parte sfac
ceuata. Brucci Appar. Piedestallo ed imbasamento sfaccettato negli
angoli, dalle quali sfaccettature quattro festoni ec. pendeano. (A)
se accusare, Sfac-chi-n-re-N. ass. Lo stesso che Affacchinare, (A)
staccamento, Sfac-cia-mnto.Sn. P. e di Sfacciatezza. Com. Pug.
23. Andranno si disoneste e si sfrontate nell'abito del corpo , che
fia bisogno che li frati e li religiosi interdicano loro e

facciato diff. da svergognato, Impudente, Sfrontato, Invere


conido, Ardito. Sfucciato e Sfrontato sono affimissimi. Sfacciato
pi comune nella lingua che si parla in Toscana, e s'applica a
casi
men gravi. A un ragazzo ch non accoglie la correzione col
dovuto contegno si dice Sfacciato: un debitore che, invece di pa

uello sfacciamento. Sallust. Jg. R. Pur vinse lo sfacciamento di

Cavale. Pungil. La seconda cosa, che ci mostra lagravezza


di questo peccato , si considerare il suo sfacciamento e ardire. E
irut. ling. Nella settima parte dico che una confessione, con

isfacciamento e dissoluzione S. Gio. Grisost. Ma questo cotale con


fessare veramente viene da una disperazione, o da una insensibilit
e sfacciamento , che la persona non teme vergogna.
Saccaracuo, Sfac-ciatccio. Add. e sm.1 pegg. di Sfacciato. Lat.
perfrictae frontis homo
racxvorrpo. Fir. Luc. 4. n. E mi

guarda anche, sfacciataccio Ver.amino 29. Passa soletta in quelle


spiagge erbose , Dove vive Casten contento e lieto Con quella sfac
cataccia , cc.

Saccatacone, Sfaccia-tggi-ne. Sf) Sfacciatezza. (V. Sfacciatez


za.) Lat. imprudentia, inverecundia. Gr. dzica, dvxzurra. Salvi.
Spin. 39. Io sto pur a pensar, s'egli vero che tanta sfacciataggine
possa trovarsi in chi abbia pur forma d'uomo. T'ac. Dav. tor. a.
96. Mosse riso la sua sfacciataggine d' agguagliarsi a Trasea. Ner.
Samin. a 1.53. Briccon, Silvera disse, a coprir vatti, Se non vuoi
ch'io ti dia la ricordanza Della tua sfacciataggine, (B)

gare , ritorna a chiedere, uno sfacciato. Chi troppo

ingenuamente

si gloria di meriti che non ha, sfacciato anch'esso. Lo Sfrontato non


solo
si vergogna,
porta alta
fronte.
Sfacciato talvolta
ha
sensonon
gravissimo,
ma ma
Sfrontato
non la
l'ha
mai leggiero;
e un fan
cinllo indocile, un chieditore impronto, non si chiamerebbero pro
priamente Sfrontati. Sfrontato e Sfacciato riguardano il contegno
esteriore; ma Ardito riguarda solo l'anima ; e per l'Ardito pu
non essere condannabile come lo Sfacciato e lo frontato. Quando
Svergognato vale Uomo senza vergogna pare ancor pi di Sironta
to. Ei non si vergogna di nulla, nemmeno di quelle cose che pa

jono le pi vergognose. Si dir quindi pi propriamente di donne o


di difetti nei quali la vergogna suole pi naturalmente destarsi. L'Iui
pudente offende le convenienze, e si fa giuoco de riguardi dovuti
alle persone ed alle cose. Lo Sfrontato affronta ci che dovrebbe
onorare, soverchia le regole naturali e sociali. Lo Svergognato non
rispetta n decenza n onore. Affinissimo a Svergognato e Invere
condo. L' Impudente non rispetta cosa alcuna 5 l' Inverecondo di
nulla arrossisce. Inverecondo, pi in genere , Colui che opera o
dice cose delle quali dovrebbesi vergognare. In
sensO Itiere
condo pu essere meno d'Impudente. Inverecondi, e non Impudenti,
vorrebbonsi chiamare i sistemi di certi filosofi. La presunzione parte

d' inverecondia ; e per Fronte invereconda, Animo inverecondo ,


meglio si dir che impudente.

Sracciaramenre, Sfac-cia-ta-mn-te. Avv. I Senza verecondia, 1 Con SFaccrruone, Sfacci-t-di-ne. sf: V. e d' Sfacciatezza. Car. Apol.

isfacciatezza.-, Ailacciatamente, sin. Lat. impudenter, inverecun

Bur. pag. 93. Cos de'costumi, quel che s'ha pi tosto da pensare ,

de. Gr. dras, avaexrs. M. P. 8. 7. Molto sfacciatamente e


o che la vanit, la malignit, la mordacit , l'invidia, la bugia ,
la sfaccitudine non siano vizi ; o che voi ec. lmati. (B)
con grande arroganza ec. domandarono ajuto di gente d'arme a quello
assedio. Pass. 7f. E uno secondo bene, che ec. gittando gli occhi SFaceAaA (Bot.) Sfa-ce-l-ri-a. Sf. V. G. Lat. sphacelaria. (Da spha
a terra vergognosi, non difendiamo il male sfacciatamente. albert.

cap. 25. Molto meglio nascondere in tenebre la cosa viziosa, che


sfacciatamente divolgar quello che da incolpare, Cavalc. Fruuling.
Grande adunque la potenza d'Iddid, il quale spesso perdona, e
grande in verit la nostra sconoscenza, cosi sfacciatamente offen
dere il nostro pietoso padre Iddio.
Sracciatelo, Sfaccia-tel-lo. Add. e sm dim. di Sfacciato. Libson.
6. Don sfacciatel, c hai pi veli 'n sugli occhi, Che non ha ''n sulle
spalle monna Pagola.Alleg24. Forse che gli adulteri sfacciatelli non

si son impadroniti del significato e della pronunzia delle parole


Sraccarezza, Sfac-cia-tz-za,

f] ast. di Sfacciato. Impudenza, Au

dacia, linverecondia nel fine o nel dire ; altrimenti sfrontatezza,

cetos sfacelo.) Genere di piante crittogame, proposto da Lrngbre a


scapito de' ceramii, che
per tipo il Ceranium scoparium, ossia
la Conferva scoparia di Linneo. Queste piante sono osservabili per

le estremit del loro rami rigonfi , brunastri , abbruciati ed essic


cati; ossia completamente mortificati, come le membra degli animali
caduti nella matattia dello sfincelo. (Aq)

SrAcr.aro. (Med.) Sfa-ce-l-to.Add. m. Attaccato dallo sfacelo.(AO)


Sracetto. * (Bot.) Sfa-c-li-o. Sf. V. G. Lat. sphacelia. (V. Sfiela
ria.) Genere di piante della famiglia de'funghi, stabilito con que
sto nome da Lveille, perch vegetano sopra piante morte, o sopra

parti delle stesse cadute in putrefazione. Corrisponde alla Spernoe


dia di Fries ed allo Sclerotium di Decandolle. (Aq) (N)

Licenza, Temerita, insolenza, Tracotanza , Arroganza, Svergognatez SFAcetismo. (Med.) Sface-li-suno. Sm. Infiammazione del cervello.
za, Irriverenza , Immodestia, Sfacciataggine, ec. - , Sfacciamento,
Lat. sphacelismus. (V. Sfacelaria.) (A)
Sfaccitudine, sin. Lat. impudentia, inverecundia. Gr. cana, va SFaceto.' (Med.) Sfa-cl. Sn. V. G. Lat. sphacelus. Groos.
cxuriz. But. If 32. . Col capo rivertato, a denotare la sfac
(v. Sfucelaria.) Malattia che quando ha attaccato una prte, va
ciatezza d'alquanti. E altrove. Qui dimostra l'autore letteralmente
rdinariamente tendendosi, e facendo progressi nelle parti vicine,

che l'ardire e la timidezza si dimostra nella fronte, imperocch lo

va a mano a mano tanto avanzandosi che reca inevitabilmente la

levare significa ardire, e lo calare paura, e cos la vergogna e la morte. Chiamasi anche Necrosi o Cancrena o Gangrena- (Aq) (O)
sfacciatezza. Dant. Con 85. Nobilt si pu credere il bor chiamare, Siracuurnto, Sfa-ci-mn-to.Sm.) Lo sfare. Lo stesso che Disfacimento,
siccome vilt e immobilit la sfacciatezza.

2 - Atto da persona sfacciata.Salvin. Op. Cacc. a 63. Ma morendo


dure. Stanno e con caore intrepido, di mente Com sfacciatezze tene
rarie e folli. (A) (N)

3 - * (con.) Donna con la fronte spaziosa, lo sguardo fisso, le pal


pebre rosse ed il colore infiammato, in lascivo atteggiamento e in

decentemente vestita; ha il seno scoperto e la veste riulzata; le sta


vicino ama bereccia od un cane. (Mlit
oculi, V,

V. Lat. destructio Gr. vaccsv. Pros. Fior. 6. 24o. Considerando

saviaumente da quanti accidenti cc: possa depcndere lo sfacimento e la


morte dell'individuo. Stor.emf72. Non truovo di qual lignaggio
ella si fosse, per csser quelle memorie con lo sfacimento di quella
terra ite alla malora. E co. Nello tempo di quello sfacimento e a

piananento, che per gli Fiorentini della rocca di quella terra si


ea , ec. Caval. Espos. Simb. n. 265. Fallo venire in dispregio a
Dio, e in uno sfacimento. (Parla della disperazione del peccatore)
3

o86

SFACTERIE
E appresso; All'uomo disperato fa fare infiniti mali e con ogni isfa
cimento. (V)
SFACTenne. * (Geog.) Sfa-ct-ri-e. Antico nome di tre piccole isole di
rimpetto a Pulo, dette anche Sfagie. (Mit)
-

SFARFALLATURA

74. Quando furono cosi sfa


satiare, explere. Gr. zoi. Stor. Pist. dimandarono
neente. -.
pi

mati di loro, stettono cheti, e non

Jac. T. Amore infiamma , e d'amar sempre brama ; Amor d'amar


non sfama. Buon. Fer. Intr. 3. Ma quando ascolterem Quell'esca

Srcenaco. (Zool) Sfa-ge-brn-co. Sm. V. G. Lat. sfagebrancus.


(Da sphage gola, e branchia branchie.) Genere di pesci dell'ordine
de malucotterigi apodi, e della famiglia degli anguilliformi , sta
bilito da Bloch , che si distinguono per le loro aperture branchiali

ravvicinate le une alle altre e poste vicino alla gola. (Aq)


SrAcmo. (Bot) Sm. V.G. Lat. sphagnum.(Da sphago io solfoco) Ge

apparecchiar, Che ci debbe sfamar, ec. (Qui son le Procelle che


arlano.) (N
primo sign.) Bern. rim. . 9. Onde abbiano a sfa
pa IN.
-

'

rsi le brigate.

Fr. Giord. S. Pred. 29. Alcuno di loro tiene ca

per

stit ec.: ma ec. si il fa per

nere di piante crittogame, della famiglia de'muschi frondosi, ca

pi sfamare. Morg. 22. 184f.

Macon , disse, bcn ti puoi sfamare.


L'uno
diff. da

l'altro significano Satollare,


b.
e Soddisfare ogni desiderio. Ma Disfumare trae pure l'origine da
iscono ammassate, e formando dei tapeti su i terreni torbosi, soffo
Fama e per vale anche Infamare, il che non conceduto a Sfumare.
SrAmaro, Sfa-m-to. Add. m. da Sfamare. Satollato ; (altrimenti Disfa
cano le altre piccole piante. (Aq) (N)
2 -* Sorta di resina o lagrima che stilla da certi alberi in Cirene,
mato..] Lat. saturatus. Gr. xzrros. Segner. Crist. instr. 3. 2o. 19.
e di cui parla Plinio. Lat. sphagnos. (O)
Per riceverne in premio quella rifezione beata, che ci render sem
SATLA. (Geog) Sfa-i-tla. Antica citt dell' Africa, di cui veggonsi pre sazi, e non mai ristucchi, anzi n anche sfamati.
le ruine nella Reggenza di Tunisi. (G)
SFAMAruna, Sfa-ma-t-ra. Sf. Il trarsi la fune; altrimenti Saziamento,
Saes (Geog) Citt di Barberia nella Reggenza di Tunisi. (G)
Satollamento. Doni la Zucc. Berg. (Min)
SAuancLaro, * Sfa-lan-gi-to. Add. m. Commosso, Ondeggiante a Srasranane, Sfan-fa-n-re. tAtt. e n. 1 Struggere, Disfare , Consu
guisa di commossa falange. Adrian. Muzz. (O)
mare. Lat. perdere, perimere, absumere. Gr. z9 api, aroxvv.
SFAlbanir. * (Fis.) Sfai-da-bi-li-t. Sf. La propriet che hanno ( Dal celt. gall. fas desolato, distrutto, inservibile, e da fun
alcune sostanze minerali di potersi dividere in lamine parallele sotto re.) Bern.
Costui ha denti da mangiar le ghiande, E'n quattro
talune stabilite direzioni. ( Dalla s privativa, e da falda.) (D. T.)
volte e' l'ar sfanfanata. Buon. Tunc. . . Ma tu se' sempremai
SFALDAne, Sfal-d-re. [Att. Dividere in falde.
sulle billere, E i' mi sento sfanfanar d'amore. E Salvin. Annot.
2 - E n. pass. Dividersi in falde. Salvin. Disc.2.55. L'altre, che egli
ivi: Sfanfanare, divampare. (B)
m. da Sfanfanare, V. (A)
non vede, e che vere sostanze sono, onde quelle immagini,come sot SranFAnaro, * s
tili spoglie, si partirono e sfaldaronsi, non pu di leggiero immaginare. SrancAne, Sfan g-re. Aut. Cavar del fungo. Fav. Esop. Volg.San.
SFALDao, Sfal-d-to. Add. m. da Sfaldare. Lat. dissectus. Gr. bua
55. E tanto gli par dolce il goliare, Che non ne sa fuori il becco
cxoSi. Buon.Fier. 2. 4. 8. Quell'eran , signor mio , di pi mo
Barb. 7. 8. Fallo sfangar la sera, Che
i
nete Le miserabil teste scorticate, Sfaldate, tose, stronze, sdottorate.
SrAinara. (A. Mes.) Sfal-da-t-ra. Sf Lo sfaldarsi e Le cose che t' cosa leggera.(Parla delle cure che debbonsi avere pe'cavalli)(P)
si sfidano. Onde Sfaldature o Sfogliami chiamansi nelle magone 3 Dicesi nell'uso Sfangar le scarpe e vale Ripulirle dal fungo.(A)
quelle piccole aperture che si veggono nel ferro quando non stato 4 - N. ass. e pass. Uscir del fango, e per metaf Uscire destramente
ben fabbricato. E Sfaldatura di polso, dicono i macellai, quella degl' imbrogli , Superare le difficolt in qualche affare. Lat. rerum
paletta che resta attaccata alla spalla. (A)
discrimina vincere. Pataff 6. Or lima, e or vendemmia, e or ti sfanga.
Ridurre in faldelle ; altrimentiAffal 5 Camminar per lo fango, Trapassare scalpitando il fango. Lat.
Sraneane, Sfal-del-l-re.[Aut.]
dellare. Cr. alla v. Affaldellare.
per coenosa pergere. Matt. Franz. 3. oa. Ma chi investisce e sfanga
a drorpi3suv.
- Stritolare, Sfarinare. Lat. comminuere, deterere. Gr. cvrpiga, pe' pantani, ' imberciator valente sopra tutti.
Ed attivamente. Matt. Franz. rim. burl. 2. 52. Da prima
3 - En pass1 Redlett. . 4. In questo luogaccio vi si raduna una trattenetelo pian piano Fin quasi a mezza posta, acci la lena Gli
certa poltiglia bianca, che rasciutta si sfaldella. ( Qui nel 2. sign.) duri, e sfangar possa ogni pantano.
Sfaldellare diff. da Affaldellare. Sfaldellare indica meglio ratto sacro,
da Sfangare. Uscito del fango. Tac.
del dividere in faldelle la seta o le fila ; l' Affaldelulare, l'atto del
Dav. Vit. Agr. 397. Conciossiach l'esser tanto camminati, usciti
ridurre in faldelle, specialmente la seta. Un cerusico piglia un ba
di tanti boschi, sfangati di tante paludi , che pajon belle cose e pro
tuffoletto di fila, e le sfaldella per i molti ammalati che ha da cu spere, vi tornerebbono, se fuggiste , pericolosissime
'al
Sraadaar, Sfar-d-re. Au. V. Bassa. Smascherare, Manifestare l'a
rare. Non si dir, le affldella.
ratterizzati dalla capsola con peristoma quasi nudo, e la cuffia che
si apre per traverso, ed aderente alla base della capsola, le quali

ill

all'o,

trui malizia o diftui.(Piuttosto dal franc. farder imbellettare, che


vien da fard belletto, biacca, che da farda che potrai vedere.)

Srapruaro, Sfaldel-lto. Add. m. da Sfaldellare. V. di reg. Al


trimenti Affaldellato. (O)
SALAne, Sfal-l-re. [Att. e n. ass. V. A. V. e di Sfallire. Tratt.

segr. cos. donn. Vivono in timore di potere sfallare la strada, con


forme altre volte la sfallarono.

fu quel che allor s'udi, E quanto il co

Sacc. rim. Che


spetton rest sfardato !

, * Sfar-d-to.

m. da Sfardare , V. (A)

SFA Lentre , Sfal-ln-te. I Part. di 1 Sfallire. Che sfallisce ; altrimenti SFARDELLAne, Sfar-del-l-re. Att. Cavare dal fardello. Quattrom. Poet.

Errante. Lat. aberrans.Gr. auapr. Rim. ani.P.N. inghilf. Li


qua' devriano onore mantenere, E fermi stare in alto paraggio, Son

d' Oraz.

g. (Min)

ssino.

Add. m. da Sfardellare. Car.

Ficheid.

pi sfallenti. (L'edizione di Venezia 8,9 nel Parnaso vol. t.


43. Con una brachetta in modo sgonfia e sfardellata ec. (P. V)
onor mantenere, ec) (B) SrAne, Sf-re. Att. anom. Guastare, Distruggere altrimenti Disfare.
a Pag. g3, legge : Que' che desiano
altrimenti
Erra
Far
;
male il conto
SFALLine, Sfal-li-re. [Att. e n.
destruere Gr. 2zia. Petr..son.
Lat, consumere, corrumpere,
32. Vcggio , penso , ardo, piango, e chi ml sface
re , (Sbagliare, Fallare , Fallire. -, Sfallare , sin..] Lat. aberrare.
Non
pi ; tu segia tutto stat
pianger
2o.
rim.
Dant.
nanzi.
Gr rea3a. Sagg. nat. esp. 8. Quando mai nel novero di
I

molte vibrazioni una se ne sfallisca. Salvin.Pros. Tosc.. , 83. Porta


seco dalla nascita, come necessario corredo, lo sbagliare e sfallire.

cosse , o da ventura sfatte. Cavalc. Med. cuor.

(Cos tegge il Vocabol. alla voce Sbagliare.) (B)


2 -"Dicesi Sfallire la navigazione e vale Smarrire il diritto viaggio

mente sfatta, ma biasimata Franc. Barb. 47. o.

Ant. 38. 5. 9. L' alte case spesse volte sono dalle tempestadi per

a non

zientemente , quando la sua scrittura o

guerra is

per mare. Salvin. Senof La nave ec. sfallisce la navigazione verso

ge e isface, Come cresce e rif pace. ( Qui l'accusativo sot

Alessandria e d nelle bocche del Nilo. (A)

linteso.

3 Dicesi Sfallire in alcuno e vale Non colpirlo.Salvin. Iliad.2o7.

Mentr'ei dritto venia, trasse Tidide , E in lui sfalli

; ma lo scu

diere auriga Feri nel petto. (Min) (Pe)


4 -* Dicesi Sfallire l' segno e vale Non colpire nel segno. V. Se
gno, 5- 26, 8. Salvin. Odiss. 453. N dal segno sfalli punto , N
troppa punto fatica durai A tender l'arco. (Pe)
SFaliro, Sfal-li-to. Add. m. da Sfallire. P. di reg. (O)
Srama. (Filol) Sm. V. G. Lat. sphalma. Gr. coda (Da sphallo
io erro.) Errore, Passo falso, Strafalcione. (O)

SAAroonarico. * (Filol) Sfal-ma-to-grfico. Add. m. V. G. (Da


sphalma errore, e grapho io descrivo.) Aggiunto di un dizionario
in cui sono descritti gli errori letterarii o quelli che l'autore di esso,

il bibliografo Rive , considerava come tali.(O)


Srasa. (Milit) Sfal-s-re. Au.1 T. della scherma e di altri eserci
zii, e vale Render falsi, scansando, li colpi dell'avversario; altri
netti Scansare. Disc. Calc. 9. In oltre non potr egli con le braccia
sfalsare i rincontri che con gl'Innanzi far, se non sar esercitato

in maneggiar l' armi. ( Qui per simil.) (N)

--

Consumarsi, Struggersi; e dicesi cosi di cose mate


in
astratto. 1 Petr. canz. 18. 3. Dunque, ch non
come
riali,
sfaccia Si frale oggetto a s possente foco, Non
o,
che me ne scampi. Bocc. canz. 5. 3. Gi mi consumo
martire Mi sfaccio a poco a poco. But. Pu5- 7 - Si fece tale ,
Vin

si sfa.

bol

--

---

---

Entrambi sono in origine il contrario


Fare ed esprimono perci nel proprio e nel figurato le azioni c
ha dato a Disfare pi
ne dipendono. Ma
se gli potrebbe sempre sostituire il suo affine. Il primo

e
ne

ne i ver
bi rappresenta in fatti l'azione del vocabolo Disfatta, e siccome non
nome astratto Sfatta, cos non pu il verbo fure avere i
v' ha
significati che ne deriverebbero.
il bozzolo , ed uscirne
N.
s
s
venuti farfalle.
detto anche delle cicale,
fr i
-

- -

non

de' bozzoli..] Salvin. Pros.


ale , che , come dice Plinio, sfarfallan di

aT COnne ie C
-

Srasato. * (Milit.) Sfal-s-t. Add. m. da Sfalsare. pr... di reg. (Gr) 2 ca Dire farfalloni, tCinguettare a sproposito
CO
8FAITe. (Mii.) Sopronnome od Epiteto di Bacco, statogli dato quando loquendo errata committere. Gr. Qpr
ar
rimase ferito per effetto d'una caduta di Telefo sopra un ceppo di taven una solamente,
vera ;m.ndacrediate,
Ch'Add.
Sfarfallare. Uscito dal boz
SpAnp ALLaro, * Sfar-fal-l-to.
ite. (Dal gr. sphalteon verb. di sphallo io cado.) (Mit)
, [ Dar da mangiare finch
SFAMARE, Sf-m-re. Au. Tar
insett. (Ga)
zolo ; e dicesi propriamente de bachi da seta.
uno *a satollo ; altrimenti Satollare, Saziare , Disfamare. Lat. sa 2 (Agr) Aggiunto del frumento e;
alcest
e ci explere. Gr. xopra, xi. r rim. 5. E raltro Ss,
un sfarfallat-ra. Sf. L'azione dello sfarfalla dell
fe' Diana Sfamare i cani suoi' del proprio fianco.
e Cominciano a diventare livide , ed a passare il tempo della
2 - Per metf Saziare, Contentare qualsisia appetito o desiderio. Lat. loro sfarfallatura. (A)

--------- -

SFAVILLANTE
a87
SFARFALLone, Sfar-fall-ne. [Sm. Detto spropositato e sciocco ; altri 5 - (Ar. Mes.) Dislegare le gioje. Benv. Cell. Vit. Mi commise che
(le gioie) tutte sfasciare dell' oro , in che ell' erano le
menti] Farfallone. Red. lett. n. 233. Ilo detto vescovo con cognizione io le
SRARFALLONE

di causa, e non ho detto n uno sfarfallone, n uno sproposito.


SFA nnAcciARE , Sfa-ri-nac-ci-re. [Att. e n. ass. V.A. V. e di Sfa
rinare. Pataff. 3. Non metton leppo , e l'uva sfarinaccia.
Sr AnuNaccioLo , Sfa-ri-nacci-lo. Add. m. Che sfarina. Pallad. cap.

s gate. (B) Sfa-sci-to. Add.m. da Sfasciare. (Sciolto dalle fasce. , Di


sfasciato, sin..] For. S. Franc. vol. 2. pag. 152. (Bol.817.) Lie

va la fascia della piaga, e benedicelo..., e poi colle sue mani si lo

da scegliere il campo grasso e sfarinacciolo, che richiede poca

rifascia, ec. Va poi costei la mattina per trarre il figliuolo del letto, e
trovollo sfasciato, e guardalo, e trovalo s perfettamente guarito, ec. (B)

atica.

SrAnnamento, Sfa-ri-na-mn-to. Sm. Disfacimento di checchessia, ri 2 - [Rovinato, Atterrato, Abbattuto, e dicesi di Recinto, Muro ec.1
dotto come in furina. Targ. Prodr. Tritumi di petrificazioni, sfa
Borgh. Orig. Fir. 3o5. In parte rovinato ( il circuito), e quasi tutto
rinamenti di terre primigenie. (A) Del Pap. Nat. um. secc. n 5.
sfasciato, e la citt tutta sottosopra malcondotta. E Fir. disf26. A
E chi sa che la materia, di cui son formate cc., non sia in gran citt pure sfasciata di mura, non che al tutto spianata ec. , era ve
ramente
di soncrchio.
parte una limatura dei medesimi sferici corpicelli ec. , un certo sfa
rinamento , il quale poscia unendosi, ec. (B)Bartol.Ghiacc. 27. Com 3 - * Detto di Nave. Bartol. Uom. lett. 4o. N l'essere in parte sfa
proviamo del nostro questo invisibile sfarinamento dell'acqua. (N) sciata, coll'albero debole , colle antenne ricommesse ec. E 4. La
SFARINARE, Sfa-ri n-re. Att. Disfare in farina, o Rudurre in polvere Vittoria (nome di nave) vota , sdruscita , sfasciata. (N)
a guisa di farina. -, Sfarinacciare , sin. Lat. in pulverem resol- 4 (Ar. Mes.) [ Detto di Pietre preziose nel sign. di Sfasciare, S.5.]
vere. Gr. dua9 vsv.
Benv. Cell.Oref 23. Piglisi la forma che si sar sfaciata da que'mattoni.
2 N. ass. e pass. Art. Vetr. Ner. 5. 76. Si macini sopra porfido so
* Sfa-scia-t-re. Verb. m. di Sfasciare. Che sfascia. V.
con macinello pur di porfido al solito , che si stritoler e sfariner
reg.
come fusse zucchero raffinato.
Sfa-scia-tri-ce. Verb. f di Sfasciare. V. di reg. (A)
SraRinaTo, Sfa-ri-n-to. Add. m. da Sfarinare. [Ridotto in farina o in 2 - Per simil. Che slega , Che scioglie o debilita.Salvin. Teogni.Sete,
polvere. Lat. in pulverem resolutus. Gr. dux9vv9 ss. Pallad. Sett.
di membra sfasciatrice, e dura Ebriet. E Inn. Orf Eumenidi... ,
af. Altri tolgono tre de' suo pomi, e incontanente scossa e lavorata sfasciatrici di membra. (A)
la terra , e secca al sole, e quasi sfarinata , e grassa. (Il testo lat. SFAsciatura. (Ar. Mes.) Sfa-scia-t-ra. Sf. T. de'legnajuoli, sega
ha prope cribrata.) Buon. Fier. 3. 4. 8. O si ver fatti all'uggia, tori, ec. Lo sfasciare il legname segandolo. (A)
sfarinati , Imporrati, intarlati, Stritolandosi, in polvere si sfanno. 2 - Dicesi anche di ci che la sega toglie dal legno o dalla pietra
(Parla di legnami.) Soder. Colt. 37. Nei luoghi renisti, e dove sia
che si sega. (A)
tufo sfarinat ec., si possono lasciare (le viti) un po' pi presso a terra. SFAsciume , Sfa-sci-me. [Sm. Propriamente Nome generico di tutto
-

Bartol. Ghiacc. 26. L'acqua essere un corpo sfarinato , cio tutto

ci che ridotto a disfacimento o scomponimento, presentando una

atomi o particelle disgiunte l'una dall'altra. (N)


2 Parlando di frutte, dicesi di Quelle che non reggono al dente,
come pere, mele , o simili, le quali sogliono essere anche scipite.

massa informe ed indigesta ; ed anche ] Moltitudine di rovine. ,


Fasciume , sin. Car. Matt. . Riduce il suo sfasciume in bastioni ,

Per far contr'a'Pigmei nuova riotta. Car. Son. Burl. Un pezzo di


sfasciume d'una rocca. (Br)

3 Dicesi anche d'Ogni colore sbiancato e pallido.

- E per simil. (Mellonaggine o simili sfarinata, cio Strambalata 1 Srasriniane, Sfa-sti-di--re. Att.) V.A.Tor via il fastidio o la noja;
contrario di Fastidiare. Lat. nauseam discutere , nauseam coercere.
Firnov. 8. 29&. Lo facessero per mantenergli nella loro sfarinata mel
lonaggine.

Gr. vavrias xporsiv.

SrAnzacco, Sfar-zc-cio. Sm. accr. di Sfarzo.Bellin. Bucch. 24. Lo 2 - N. pass. Racquistare il gusto. Esp. Vang. Alcuni di pochi cibi
sciupinio, lo scialo , lo sfarzaccio. Da qualsivoglia gran signoraz
zaccio. (A) (B)

Sraazo, Sfr-zo. [Sm.] Pompa, Gala, Magnificenza. (V. Gala.) ( In


pers.fr pompa, magnificenza, e fus pubblico, chiaro: serfirazi glo
ria, eminenza. In ar. zerafet lganza , venust ; sciarafa orm di
veste regia , fu eminente ; sarafa fu prodigo in qualche cosa; sciur
fet la migliore e pi appariscente parte delle ricchezze. In ebr. sce
fer eleganza , bellezza , decoro. ln ted. verzieren che si pronunzia
ferziren ormare.)

2 Fasto o Disprezzo. (Secondo alcuni una corruzione di Fasto. A


me sembra verisimile che venga dal ted. hoffurt che vale il niede

simo) Segn. Mann. Mag. 16. 4.Tanti altri idoli, che in te sono,
massimamente e di spietatezza verso i poveri , e di sfarzo verso i
plebei. (V) Ner. Samin. 8. o 9. Marcia Tognaccio a tutti gli altri
avante , E con guerriero sfarzo i suoi rimena, Maestoso negli atti .

e nel sembiante. Che non la cede al Duca di Lorena. (Contegno al


tiero , fustoso) (N)
Sranzosamente, Sfar-zo-sa-mn-te. Avv. Con isfarzo, Sfoggiatamente.
Accad. Cr.Mess. Per affettare sfarzosamente una certa superiorit (A)
Sranzosit, Sfar-zo-si-t. Sf. L' essere sfarzoso. Magnificenza. Belin.

si satollano, e lo stomaco si sfastidia, e 'l corpo non diventa magro,


n debole ; ed alcuni mangiano molto , e non si satollano , n lo
stomaco si sfastidia. (Qui par che valga piuttosto Fastidiare.)
SFATAMEnro, Sfa-ta-mnto. Sm. Lo sfatare; Dispregio, Smacco, Sver
gognamento. Lam. Dial. (A) Gori Df Alf Tosc., Pascol. Risp.
Novell. Fior. Berg.
)
Sraraste , Sfa-tn-te. Part. di Satare. Che sfata , Che si fa beffe.
Bellin. Bucch. 76. I buccherini uiloqui sfatanti , Che i barri stiman
quanto un greppio, un coccio, Finiran d'esser pi tanto arroganti ,
ec. E Disc. . , 3. Parole differenti bens in suono, ma quanto al
senso tutte significanti svilimento, e tutte sfatanti , ec. (A) (B)
SFATARe, Sfa-t-re. Att. Mettere in derisione, ] Dispregiare , Iarsi
beffe. Lat. despicere, abjicere. Gr. vrai(uv. (Dal lat.foedare di
sonorare. Altri forse da fatuus fatuo, quasi Dar del fatuo , Trattar

da fatuo ; ovvero da effuire cianciare. In celt. gall. faite sorriso.)


Tac. Dav. ann. n. 9. Fu moglie di Tiberio, viventi Gajo e Lu
cio Cesari , e lo sfatava , come da meno. (Il testo lat. ha : spreve
ratque ut imparen.) E 5.o5. E Peto, che si dovea gloriare d' es
ser secondo , sfatava le cose fatte senza sangue , senza preda. (Il te

sto lat. ha despiciebat.) Serd. Stor. o. 378. Sfatando con parole i


confini e le forze del regno di Portogallo. Salvin. Cdiss. 453. Non
come i Proci me vituperando Sfatano. (Pe)
gatte pelate, E da stimarsi tutte insieme manco ec. (A) (B)
SFa Rzoso , Sfarz-so. [Add. m. Splendido,] Magnifico. Salvin. Pros. SFATATA menTe, Sfa-ta-ta-mn-te. Avv. Con dispregio , Ignominiosa
mente. Bellin. Disc. 2. C con abbiezione di grado sol fra chi men
Tosc. . 284. Fa ci magnificenza presso a Greci e Latini , e gli
strascichi son sempre sfarzosi e magnifici.
si cura, e fra i pi sfuggiti ricoveri sfatatamente la spingono.(Mn)
m. da Sfatare. Messo in ridicolo, Deriso,
SFAsciamento, Sfa-scia-mn-to. Sm. Lo sfasciare, nel sign. di Sfasciare, SFATAto , *Sfa-t-to. X
Sbeffeggiato. (A) (O)
5. 3. Altrimenti Disfacimento. Faust. Ep. Cic. lib. 6., Battagl.ann.
2 Straordinariamente grande. Fortig. Ricc. Alla vendetta vien con
6o5. 8. Berg. (Mn)
2 Sfasciatura, nel sign. del S. 2. Salvin. Cas. 88. E questi phi una mazza Di ferro ec. Ed una danne si sfatata e pazza Sul capo
di Rinaldo che lo getta Al suolo. (A)
tri o legne, la poetica lingua chiama eclemadas, quasi sfascianuen
3 * Alla sfatata, posto avverb. par che vaglia Neeligentemente,
ti , trucioli. (N)
Quasi senza curarsi, Fortg. Ricc. Ma pensa con la lancia alla sfa
SFasciAae, Sfa-sci-re. [Att. n. ass. e pass.l Levar le fasce; (e dicesi
tata Tirare un colpo e subito sbrigarsi. (A)
tanto di quelle de' bambini, quanto di quelle con che si avvolgono
le ferite ;) contrario di Fasciare. -, Disfasciare , sin. Lat. fascis SFataTore, Sfa-ta-t6re. Verb. m. di Sfatare. Che sfata.Salvin. Pros.
Tosc. 1. 1 8. Ma venga pure lo sfatatore di Giove, e mi dica, se
exuere, fascias tollere. Gr. drocrap zoi. Lib segr. cos. donn. In
ha mai matura reflessione ec.
quella maniera, che si fasciano e si sfasciano i fanciulli. Cronichett.
d'Amar. 96. Si lasci medicare ; e poich fu messo a letto si sfa SrataToano, * Sfa-ta-t ri-o. Add. m. Derisorio. Lam. Dial. Lo scusa
in parte dall'aver usata una maniera fredda si ma sfatatoria. (A)
sci, e mise le mani nelle fedite, e mori per lo sangue ch'egli perd.
Franc. Sacch. nov. 56. Torn al suo magistero, e sfascia la fan SFatar Rice, * Sfa-ta-tri-ce. Verb. f di Sfatare. V. di me. (O)

Bucch. a 1. Perch vo'siete in paragon di noi,Quanto a sfarzosit,

ciulla. Cant. Carn. 58. Chi lo sfasciasse allora, e non c' grascia, Sratto Add. m. da Sfare. Disfatto, Consumato1. Lat. consumptis.
Che non facesse la marza appiccare.

2 - Per simil. Togliere via una cosa che circondi checchessia.Bern.Orl.


. 6. 22. E proprio il colse sotto la corona, Della qual tutta la
testa gli sfascia.

Gr. aravaASsis. Fr.Jac. T. 6. 6. 2. Lo cor si strugge cene ce

ra sfatto, Rucell. Dial.filos. 83. L' alte case sono spesse volte o

da fulmini percosse, o da improvvisi turbini sfatte. (Min) .

2 Distrutto.) Dittam. 2. 2 . Ti dico che rimase la gran pianta Di

3 - Rovinare e Abbattere le mura di una terra, il recinto , le for


tificazioni d'una citt ; pi comunemente Smantellare. ] ( Dal celt. 3 - Logorato, Guasto, Fag.Com. Tu non hai come me il capo sfatto
dallo studiare. (A)
gall. fusaich distruggere, devastare. In franc. effacer, in ingl. to
efface cancellare. In quest'ultima lingua to effice val pure distrug SravATA, Sfa-v-ta. Sf Minestra o Mangiata di fave. Aret Rag.Vuoi
gere. In cbr. pasciauh devastare.) Varch. Stor7. 7. a non molto
del baccello, o vuoi della sfavata asciutta e molle , e in concia? (A)
dipoi smantellarono , come si dice oggi, cio sfasciarono la citt di SFAviLlamento, Sfa-vil-la-nn-to.Sm] Lo sfavillare; altrimenti Scin
tillamento. Lat. scintillatio. Gr. rr Snpads.
muro. Galil. I siti di monte , quando avessero altri luoghi pi emi
menti da' quali fossero scoperti e signoreggiati, non solo non devono 2 IE per miaf) Tratt. segr. cos. donn. Sembra loro di avere gli
occhi sempre ingombri d'un folto sfavillamento. Car. Apol. 37.
fortificarsi per essere inutili, anzi si devono sfasciare e smantellare.(Gr)
4 - * Detto di nave che rompa in scoglio o simili. Bart. As. part. Da questi due lumi, uniti insieme, nasce lo sfavillar dell'uno e del
l'altro ; e dallo sfavillamento l'ardore e'l foco. (Br)
. lib. 2. pag. 86. Batt con la proda a uno scoglio secco, e n'ebbe
Siavillane, Sfa-villan-te. Part. di Sfavillare. Che sfavilla; altri
a rompere e sfasciarsi, (P)
Carlo senza erede sfatta e strutta.

288

SFAVILLARE

SF ENOCEIF ALO

acuta,
menti Scintillante , Disfavillante.) Lat. scintillans. Gr. ori)mplov.
triscono. Hanno ilbecco meno compresso colla resta
egualmente fatta ad arco in tutta la sua lunghezza. engono da' pi
Amet. 95. Quello , n pi n meno che il bollente ferro tratto del
rimoti mari delle Indie. (Aq) (N)
l'ardente fucina, vide d' infinite faville sfavillante. M.V. 3 74. Si
mosse da mezzo il cielo fuori del zodiaco uno vapore grande info SFEoE Aae, Sfede-r-re. [Att.] Cavar la federa , proprio de'guan
ciati; contrario d'Infederare.
cato e sfavillante. Pass. 5o. Vidc uscire di quello monte grande fiam
ma di sfavillante fuoco. Marchett. Lucr. 5. 69. Spesso avvien SreoEr Aro , Sfc-de-r-to. Add. m. da Sfedcrare.
ch' cccitata, e fuori espressa Dal fregar violento , alfin s'accende SrataTAwente, Sfe-ga-ta-ta-mn-te. Avv. V. Bassa. Spasimatamente,
Fiamma che sfavillante alluma il bosco. (B)
Svisceratamente. Rim. burl. 3. 3. Poco manc che con l'Impera
-

- Per metaf. Lucido. Lat. micans , scintillans. Gr. orriv9mpigov.

dore, Sebben l'adoro sfegatatamente, Nou feci a che l' dentro e che

l' fuore. (B)


Fiamm. 5. 6 . Mentre che io queste parole diceva, cogli occhi sfa
villanti e co' denti serrati ec. dimorava. Petr.son. 2o7. Di sfavillante SFEGATATo , Sfe-ga-t-to. Add. m. V. Bassa. Sviscerato , Spasimato,
ed annoroso raggio.
Cascante. Bronz. rim. burl. 2. 243. Ch' e' s' gi visto un uom pi
3 Ed aggiunto a Vino , cio Vino che smaglia. Chiabr. Rim.
ch' all'estremo Fracido , marcio, sfegatato e morto Per una don
na, ec. (A) (B)
Ivano i rivi Altri di puro latte, altri di vino Isfavillante, allegrator
de'cuori. (Br)
Srecioee. * (Zool) Sfe-gi-d-e. Add e sf pl. V. G. Lat. sphegideae.
(Da sphex vespa , e idos forma.) Trib d'insetti dell' ordine degl'i
SrAvillARE, Sfa-vil-l re. N. ass..] Mandar fuori fville ; ed pro
prio del fuoco. [ Altrimenti Disfavillare. --, Favillare , sin.] ( V.
menotteri , della sezione de' pungolati, e della famiglia de' fossori,
stabilita da Latreille. Questa trib ha per tipo il genere Sphex di
Brillare. ) Lat. scintillare , micarc. Gr. rru 9mpziv. Dant. Par. .
Linuneo, e comprende sei generi, distinti da un pungolo nelle fem
5o. Io nol soffersi molto , n si poco , Ch' io nol vedessi sfavillar
d'intorno, Qual ferro che bollente esce del fuoco. E 7.65. Ardendo mine, e dalle altre forme della vespa : fanno i loro nidi nella sab
in s sfavilla Sicch dispiega le bellezze eterne. E 4. 76. Oh vero
bia e ne' muri, e nutronsi d' altri insetti o delle loro larve. (Aq)
di sphex
villa del santo spiro , Come si fece subito e cadente Agli occhi SreonA. * (Zool.) Sfe-gi-na. Sf. V. G. Lat. sph
nel
vespa.) Genere d'insetti dell'ordine de'ditteri, e della famiglia de
-

Per metaf Dicesi di Ogni altra cosa che sparga raggi o splen

gli atericeri, stabilito da Meigen : sono cos denominati dall'avere

dore. Scintillare , Risplendere. Amet.67. Ma lieto tutto splende, di

l' aspetto di piccole vespe. (Aq)

nirabile luce sfavillando. Ovid. Pist. Il lume, che m'era dinanzi Srelaro, Sfe-l-to. Add. m. V.A. V. e di''Trafelato. Lat. pene exa

nimatus. Gr. Aero9 vuhax. ( Dall'ungh. felholt mezzo morto, che


acceso , sfavill , e sfavillando mi diede, al mio parere, buoni se
vien da fel mct , e holt morto.) Stor. Pist. 185. Tanto forte caval
gnali. Petr. son. 155. Ove sfavilla il mio soave foco. Dant Inf. 23.
carono, che molta gente rimase sfelata per l'affanno dell'andare.
99. E che pena in voi , che si sfavilla? But. ivi : Sfavilla, cio
Srelice,
Sfc-li-ce. Add. com. V. Contadinesca. Contrario di Fclicc. V.
si mostra per gli occhi sfavillanti , e per le facce rosse. Ar. Fur.
e di Infelice. Lat.infclix. Gr. vorrvxhs. Buon. Tanc. 5. 2. Io che
o,.52. E Sof osina casta che, come aggia Quivi a far pi che l'al
far , pover a me

tre, arde e sfavilla. (P)

e ? Io mi vo' dileguar dalle persone.

E detto de' Fiori. Molz. NinfTib. 28. Ridono i campi, e in SreLo, Sf-lo. N. pr.. m. (Dal gr. sphelos che facilmente si muove.)
Ateniese , padre di Jaso. (Mit)
mezzo i verdi prati Ogni tenero fior par che sfaville. (Br)
4 * IE detto del Brillare del vino. Diod. Prov. 23. 3. Non ri SFENA. (Min.) Sf-na. Sf. V. G. Lat. sphcna. (Da sphen comio.) Ma
teria
pietrosa, o Silicio-titanto di calce che trovasi in piccoli cri
guardare il vino quando rosseggia, quando sfavilla nella coppa. (N)
5 [g. Iar nelle furie , Infuriarc, Adirarsi.) Filoc. 2.298. Marte,
stalli in alcune roccie primitive. I suoi colori ehe variano dal bianco
che di ci s'accorse, sfavillando corse in quella parte, e lei nella sua
sino al nero opaco e la sua trasparenza l'han fatta appellare Rag
giante. L'unione de' suoi prismi romboidali forma un prisma esa
luce nascosc. (Cio, furiando infocato.) Bocc. Pist. Pr. S. Ap.
gono , il cui angolo rientrante fa l' effetto di una gronda nella lun
Egli Signore della sua indegnazione , e pu come gli pare in ver
so ciascuno a dritto e a torto sfavillare. (Br)

ghezza del prisma stesso. (Aq)

[ Att. nel 1. sign. ] Teol. Mist. Il cui movimento dirittamente SFenoeRe, Sfn-de-re. I 1tt. anom. Spaccare , Dividere per lungo, e
Dividere assolutamente. Lo stesso cheil Fendere , V. Lat. findere ,
sarebbe simile alla stella, che sfavilla i raggi suoi, se quegli splen
diffiiudere. Gr. cx3ev , 8xaxier. Bern. Orl. 3. 8. 42. Alla sua
dori sfavillassouo da lei per libera volont, e di sua potenza proce
stirpe il cavalier non mente , Ch 'l re Grifaldo infino al petto ha
dessono. fior. S. Frunc. 58. Era al grande il percuotere, che fa
ceano insieme (le pietre) nel rotolare, che sfavillavano fuoco orribi
le per la valle. (V)

sfesso. Soder. Colt. 53. Sfendendo il tralcio della vite, che ne metti

sotto, in cima , dandoli forma di comio obietta da sfender legne, ec.


E 58. Alcuni, senza sfender la vite, scostano la buccia dal tronco
pulito con un ferretto, o bietta pur d'osso o d'avorio.
e sfavillan fuoco e fiamma. (Br)
Srr sorruRA, Sfen-di-t-ra. Sf. Lo stesso che] Fendttura, V. Lat. fis
sio. Gr. axiris. Soder. Colt. 56. Ma fendasi in un colpo affatto,
SFAvaro, Sfa-vil-la-to. Add. m. da Sfavillare. Ed anche Sparso
o Pieno di faville, o vero semplicemente Illuminato, illustrat. Ott.
che arrivi la sfenditura dall'una e dall'altra parte in gi quanto
s' detto.
Comm. Par. 15. A lui si dimostraro anime beate in quella spera in
Se enoone. * (Milit.) Sfen-dne. Sm. V. G. Lat. funda. Gr. rparn.
forma d'una ci oce sfavillata di splendori. (Br)
SrAvoRevoLE , Sfa-vo-r-vo-le. Add. com. Avverso; contrario di Favo
Cos i Greci chiamavano la fionda. (Aq) (N)
revole.-, Disfavorevole, sin. Be lat. Disc. S. Franc. Sav. Berg.(Min) 2 (Arche.) Cos chiamavasi il Castone dell' anello. (Aq)
SFAvoRure, Sfa-vo-ri-re. Att. Esser contrario o nemico o C'essare di
. Specie particolare di diadema,usato dalle donne antiche,
imitate dalle moderne, e cos detto per la sua similitudine con una
assistere, di proteggere;] contrario di Favorire. , Disfavorire, sin.
Lat. minime favere. Gr. oi rporr9ec9al riva. Segr. Fior. Stor.4. fionda, essendo largo nel mezzo che sta sulla fronte e pi stretto
53. Quelli che la sfavorivano, erano Niccol da Uzzano e la parte sua.
e sottile verso le estremit , per le quali si lega dietro alla testa
Essa non era metallica , ma tessuta o lavorata a rete. (Aq)
SrAvoarro, * Sfa-vo-ri-to. Add. m. da Sfavorire. Mal accolto, Sgra
Spence. (Bot.) Sf-ni-ce. Sm. Specie di pianta del genere Epilobio,
dito. V. di reg. , Disfavorito , sin. (O)
che ha gli steli cilindrici, alti un braccio e mezzo o due, semplici,
SrrccARE. (Ar. Mes.) Sfec-ci-re. Att. Togliere dai piani delle cot
toje e delle saline tutte le fecce e sedimenti che vi sono depositati
lisci ; le foglie alterne, lisce, venose, lanceolate , dentellate, si
mili a quelle del mandorlo ; i fiori grandi, rossi , o quasi violetti,
nel corso dell' inverno. (A)
SreciERA. (Bot) Sfe-cife-ra. Add. f V. G. Lat. spheciphera. ( Da
terminanti a spiga piramidale , coi %
che escono da una
sphex , sphecos vespa , e phero io porto.) Aggiunto di una specie
brattea. Fiorisce nel Giugno fino al Settembre, ed comune ne'
boschi.
Persoon,
ad
imitazione
di
Lamarck,
distingue
questa specie
di piante del genere Ophrys , il cui fiore porta le forme della ve

7 E per metaf Chiabr. Rim. E dalle ciglia sfavillava ardore.


Gigant. st. 2. Tiransi addictro pi d'una giornata Per scontrarsi,

spa. (Aq) (N)

col nome di Epilobium spicatum. Ha una variet a fiori bianchi.

Srecismo. * (Mus.) Sfe-ci-smo. Sm. V. G. Lat. sphecismus. (Da sphex,


Lat. epilobium angustifolium Lin. (Gall) (N)
sphecos vespa.) Suono d'un flauto che nella musica antica imitava Srenvasculano. * (Amat.) Sfe-ni-ma-sci-li--no. Add. e sm. Nome dato
il ronzio delle vespe. (Aq)
da alcuni al muscolo pterigoideo esterno. (A. O.) .
Sreco. *(Zool.) Sf-co. Sm. V. G. Lat. sphex. (V. Sfcismo) Genere Srerisco. * (Zool.) Sfe-ni-sco. Sm. V. G. Lat. spheniscus. (Dim. di
d'insetti dell' ordine degl' imenotteri, della sezione degli aculeati,
sphen conio) Genere d'insetti dell'ordine de'coleotteri , della se
zione degli eteromeri, e della famiglia degli stenelitri, stabilito da
della famiglia dei fossori, e della trib delle sfgidee, stabilito da
Linneo , e che ha per tipo la vespa comune. Le loro larve son pri
Kirby. Sono forse cos denominati dalla forma di conio o caviochio
del
corpo. (Aq)
ve di piedi, come piccoli vermini. Questi insetti agilissimi che vi
vona sui fiori, sono divisi da Cuvier in sei piccole divisioni.(Aq)(N) a specie di Pinguino, detto volgarmente Pinguino degli Olandesi.
Lo Sfenisco brizzolato e anche detto Diomedea. Questa specie ap
SrEcode. * (Zool.) Sfe-c-de. Sm. V. G. Lat. sphccodes. (Da sphex,
partiene all'ordine dei palmipedi, ed cos denominata dalla forma
sphecos vespa, e idossomiglianza.) Genere d'insetti dell'ordine de
-

gl'imenotteri, della famiglia de'melliferi, e della trib degli andre

conica del becco. Oggi costituisce un genere stabilito da Brisson col

becco compresso, dritto irregolarmente solcato alla base, l'estremit


neti, stabilito da Latreille a scapito di alcune specie del genere sphex
della mandibola superiore curva, quella dell'inferiore troncata, na
di Linneo; sono cos denominati a cagione della somiglianza nella
rici alla parte mediana scoverte. (A) (Aq) (N)
loro conformazione con quelli dell' indicato genere Linneano. Hanno
Sreroe asmaar. - (Amat.) Sfe-noba-si-l-re. Add. com. Nome dato da
la linguetta diritta e poco curva sotto la sua estremit. (Aq) (N)
Soemmering all'osso occipitale. Lat. sphenobasilaris. (AO)
SFEcomuiA. (Zool.) Sfeco-mi-i-a. Sf. V. G. Lat. sphecomyia. ( Da
sphex, sphecos vespa , e myria msca.) Genere d'insetti dell'ordine Sresocaapo. * (Bot.)Sfe-no-cr-po. Sm. V.G. Lat. sphenocarpus (Da
sphen conio, e carpos frutto. ) Nome duto da Richard al genere
de' ditteri, e della famiglia degli aterceri, stabilito da Latreille con
Conocarpo di
Linneo.Sfe-no-c-fa-lo.
(Aq)
una specie che Bosc port dalla Carolina, la quale ne' caratteri Sresoceraio.
* (Fisiol.)
Sm. V. G. Lat. sphenocepha
partecipa della vespa e della mosca. (Aq)
Srecorera. (Zool.) Sfe-c-tera. Sf. V. G. Lat, sphecothera. ( Da

lus. (Da sphen conio, e cephale capo) Specie di Acefalo o Mostro

spnea, sphecos vespa, e uhera caccia.) Genere d' uccelli dell' ordine

colla testi osservabile per la porzione posteriore del suo osso sferoide,
che ha le due apofisi pterigoide esterne congiunte per nove decimi

ae' Passeri, proposto da Vieillot, che corrisponde al genere Graucalus


di Cuvier. Questi uccelli sono cacciatori delle vespe di cui si nu

della loro lunghezza, per cui si presenta sotto forma di cono, (Aq)

SIFIENC)CLEA
SezsocieA. * (Bot) Sfeno-cl-a. Sf. V. G. Lat. spnenoclea. (Da sphen

conio, e cleos gloria.) Genere di piante della peutandriai noiogi


rnia di Linneo, famiglia delle azoidee, stabilito da Gaertner e ca
vatterizzato dal calice orciolato

%,

dalla corolla stamini

fera aderente al calice, e da una casella cuneiforme che si apre oriz


zontalmente. Comprende una sola specie, cio la Sphcnoclea zeyla
nica , che il Pogantium indicum di Lamark. (Aq) (N)
SrenoFARuNGEo. (Anat.) Sfe-no-fa-rin-g-o. Add. e sm. comp. Lat. sphe
nopharyngcus. (Da sphen conio , e pharynx faringe.) Aggiunto di
due muscoli appartenenti all'osso sfenoide ed alla faringe , i quali
servono alla deglutizione. Baldin. Voc. Dis (A) (Aq)
SresociNE.* (Bot) Sfe-n-gi-ne. Sf V. G. Lat. sphenogyne. (Da sphen
conio, e gyne femmina, e per estens. pistillo.) Genere di piante della
famiglia delle sinanteree, stabilito da Browne , con alcune specie
del genere arctotis di Linneo, le quali presentano lo stimma, ossia
l'estremit dell'organo femminino in forma di cono. (Aq)
SreNoioALE. * (Anat.) Sfe-no-i-d-le. Add. com. Che appartiene o Che
ha relazione allo sfenoide. Lat. sphenoidalis. (A.
2 Dicesi Cornetto sfenoidale o Corna sfenoidali , Quella lamina
sottile ed incurvata che forma la parete infriore del seno sfenoi
dale; Sutura sfenoidale, Quella che separa l'osso sfenoide dal fron
tale in quasi tutta la sua lunghezza e tocca i parietali con ambe
le sue estremit; Fessura o Scanalatura sfenoidale , Quella ch' po
sta tra la grande e la piccola ala dello sfenoide; Spina sfenoidale,
La cresta sporgente dalla faccia inferiore dello sfenoide, che si ar
ticola col vomero ; Sella sfenoidale , Quell'incavo della faccia su
periore del corpo dello sfenoide, dove si alloga la glandula pitui
taria, e per detto

anche Sclla pituitaria o turca.

(Aq) (A. O.)

3 * Diconsi Apofisi sfenoidali, Quelle due apofisi, l'una delle quali


consiste in una protuberanza rostriforme che attraversa la faccia
inferiore del corpo dello sfenoide dal di dietro al davanti e si an
nida in certa infossatura spettante all' orlo superiore del vomere ;
l'altra appartiene all'osso del palato, e si scorge sull'orlo supe
riore della sua porzione verticale, articolandosi col corpo dello sf
noide superiormente. Diconsi Seni sfenoidali , Due cavit esistenti
nella grossezza del corpo dello sfenoide , e separate l'una dall' al
tra per certo tramezzo che si articola nel davanti coll'orlo poste
riore della lamina perpendicolare dell'etmoide; sono tapezzati da un
prolungamento della membrana pituitaria , e si aprono nella faccia
anteriore del corpo dello sfenoide mediante due fori che comunicano
con le cellule etnoidee posteriori. (A. o)9)
Srenoide. (Anat.) Sfe-n-i-de. Add. e sm. V. G. Lat. sphenoides. (Da
sphen cono , e idos rassomiglianza.) Osso impari, posto alla base

del cranio, al disopra della linea mediana , e che sostiene tutti gli

altri ossi del cranio, cui serve quasi di chiave. il pi complicato


di tutti gli ossi del corpo e va diviso in sette parti, cio il corpo
e sei apofisi dette Grandi ale, Piccole ale , el Apofisi pterigoidee.
Chiamasi anche Osso basilare o

(A. O.) (Aq)

Srenoideo. * (Anat.) Sfe-no-i-d-o. Add. m.


G. Sfenoidale , Cu
neiforme. V. Sfenoide. (O)
SFenomAsceLLARE.* (Anat.) Sfe-no-ma-sccl-l-re. Add. com. comp. Che
ha relazione cogli ossi sfenoide e mascellare. Lat. spheno-mascella
ris.

O.)

veva la bara terminuite in punta a guisa di cono ; o perche ea


talvolta cos rappresentato. Lat. sphenopogon. ( Da sphen conio ,
e pogon barba.) (Aq) (Mit)
SFenopn encoPALATino. (Amat.) Sfe-no pte-ri-go-pa-la-ti-no. Add. m.
comp. Aggiunto del muscolo del velo pendolo palatino , o dell'ugo
la , che ha relazione all'osso sfenoide, all'
pterigoidea ed al
palato. Lat. splhenopterygopalatinus. (Aq) (A. O.)
SrEvoRRAMF. * (Zool) Sfc-nor-rm-fi. Sm. pl. V. G. Lat. sphenor.
rhamphi. (Da sphen conio o cunco, e rhamphos rostro) Nome ap
plicato agli uccelli che hanno il rostro robusto e fatto a modo di

cuneo per cui vengono anche detti Cuncirostri. (Aq)


SrEnosALPINGoFARINGEo. (Anat.)

ste-no-salpingofaringo,

Add. m.

comp. Epiteto di due muscoli che in parte s'attaccano all'osso sf


noide, direttamente al di sopra dell'ala interna dell' apofisi pteri
goide , ed in parte alla porzione vicina e cartilaginosa della tromba
d' Eustachio, e terminano alla linea bianca della faringe.
)

SFenosALPncosTAFiLiso. (Anat.) Sfe-no-sal-pin-go-sta-fi-li-no.


comp. V. G. Lat. sphenosalpingostaphylinus. (Da sphen conio, salpinx
tromba , c staphrle ugola.) Muscolo che si riferisce all'osso sfenoide,
alla tromba Eustachiana, ed all'ugola. (Aq)
SFEnospinoso. (Anat.) Sfe-no-spi-n-so. Add m. comp. Che appartiene
od relativo alla spina dello sfenoide. Lat. sphemospinosus. (A.O.)
2 * Dicesi Arteria sfenospinosa, altrimenti Meningea media, l'Ar
teria media della dura madre ch' un ramo della mascellare interna,

il quale attraversa il foro sfenospinoso , penetra nel cranio e si


caccia sotto la dura madre. Dicesi Vena sfenospinosa, Quella che
accompagna l'arteria e sbocca entro la vena mascellare interna.

Dicesi Foro sfenospinoso, o anche piccolo rotondo, Quello che si


estende dalla faccia superiore delle grandi ali dello sfenoide fino
alla fossa zigomatica, e serve ad introdurre l' arteria meningea
media nel cranio. (Aq) (A. O.)
SFENostAriLiNo. * (Anat) Sfe-no-sta-fi-li-no. Add. e sm. V. G. Lat.
( Da sphen conio , c staphyle ugola.) Muscolo

ella laringe , che si rapporta all'osso sfenoide ed all'ugola. (Aq)


SreNoTruPon ALE. * (Anat.) Sfe-no-tem-po-r-le. Add. com. comp. Ch'
relativo alle ossa sfenonde e temporale. Lat. sfenotemporalis.(A O.)
2 * Diesi Osso sfenotemporale, La parte posteriore del corpo dello
sfenoide; Sutura sfenotemporale , Quella che risulta dall' articola
zione delle grandi ali dello sfenoide colla porzione squamosa del
temporale. (A. O.)

SreRA. (Gcom) Sfe-ra. Sf V. G. Corpo solido compreso sotto una


sola superficie , con un punto in mezzo, detto il centro, da cui le
linee tirate sino alla superficie sono eguali ; formasi colla rivolu
zione di un semicerchio intorno al suo diametro ; altrimenti ] Spcra.

(. Globo.) Lat. orbis, globus, splhacra Gr. ozpz. Gal. Sist. gg.
Credo che l' essere sfera consista nell'aver tutte le lince rette pro
dotte dal suo centro sino alla circonferenza cgali. Sugg. nat. esp.
76. In un gelosissimo termometro di 4oo gali, collocato nel foco
della sua sfera.

(Astr.) Quella scienza che insegna il moto e la disposizione de'


corpi celesti. Buon. Fier. . 3. 3. Legge un alto la sfera, e del
l' cclisse Parlando della Luna , a' d passati Dichiar qucl prover
bio , onde si dice Mostra la altrui ncl pozzo, ch' s in uso.
a Dicesi Sfera armillare, Quella macchina tonda e mobile, com

a-Dicesi Fessura sfenomasccllare o orbitale inferiore , Quella for


mata dallo sfenoide, dall'osso mascellare superiore, dal palatino e posta di vari cerchi, rappresentanti quelli che dagli astronomi
dal molare ; posta alla parte posteriore delle pareti inferiore ed sono stati immaginati ne' cieli. V. Armillare , S. 2. (A)
interna dell'orbita. Dicesi
sfenomascellare. Quella depressione 3 - (Ar. Mes.) Sfera dell' ostensorio chiamasi dagli orefici quella
che v'ha alla riunione delle fosse sfenomascellare e pterigomascel parte dello stesso Ostensorio, che comprende le ciambelle, la rag
tare. (Aq) (A. O.) ,
nuvole, le testine degli angioli, ed altri ornamenti sin
SrenoMascelliano. * (Anat.) Sfe-no-ma scel-li--no. Add. e sm. No
ici. (A)
me dato da qualche anatomico al muscolo pterigoideo interno.(A.O.) 4 - * (Bot.) Nome imposto da Acharius ad una specie di
SFEnoocciprTALE. (Anat.) Sf-no-oc-ci-pi-t le. Add. com. comp. Che zione di licheni, che presentansi sotto forma rotonda e che Persoon
chiama Giroma. (Aq)
appartiene allo sfenoide, ed all' osso occipitale. Onde Osso sfonooc
cipitale nome che si d allo sfenoide, ed allo occipitale quando 5 * (Zool) Genere di conchiglie fossili stabilito da Sowerby con
sono insieme uniti per la ossificazione della cartilagine interposta una specie inesattamente descritta, ma ch' di forma sfroudea (Aq)
Sfe-ral-c-a. Sf: V. G. Lat. sphcralcea. (Da sphe
fra la faccia posteriore del corpo del primo e l'anteriore dell'apofisi SFERALcEA.
ra sfera , ed alcea malva.) Genere di piante della famiglia delle
basilare appartenente al secondo.Sutura sfenooccipitale : Nome dato malvacee,
e
della
monadelfia poliandria di Linneo, stabilito da
da aleuni alla Sutura basilare. (O)
SPenoonerTALE.
) Sfe-no-or-bi-t-le. Add. e sm. comp. Nome dato Saint-Hilaire , da De Jussieu e da Cambassde; le
differi
da Beclard alla parte anteriore del corpo dello sfenoide. Lat. sphe scono dalla Malva alcea soltanto del loro frutto sferoideo. E' il tipo
noorbitalis. (A. d
di una divisione del genere Malva, stabilito da Decandolle col nome
SrenoPalatino. * (Anat.) Sfe-no-pa-la-ti-no. Add. m.comp. Che appar di Sphacroma. (Aq)
tiene agli ossi sfenoide e palatino. Lat. sphcnopalatinus. (A. O.) Srenate, sfer-le. Add. com. Sfrico, Di sfera , Appartenente a
2 Dicesi Artcria sfenopalatina, L'ultima porzione della mascella sfera , Di forma sferica. Lat. sphaericus. Gr. ozpixd. Buon. 'her.
re interna; Ganglio sfenopalatino o di Nechel, Quello ch' posto 4. 2. 7. I gusti vari Vario il lor mondo amavan: chi 'l voleva
all'infuori del foro sfenopalatino, nella fessura pterigomascellare; Sferale, e chi quadrato.
Foro sfenopalatino, Quell' apertura rotonda formata dallo sfenoide e Srenasro (Bot) sfe-rn-to. Sn. V. G. Lat. sphaeranthus. (Da sphera
dalla porzione verticale dell'osso del palato; Muscolo sfenopalatino,
, e anthos fiore.) Genere di piante esotiche a fiori composti
Il peristafilino interno; Nervi sfcnopalatini, Quelli nati dalla par
ella singenesia poligamia necessaria, e della famiglia delle snan
te interna del
in numero di cinque o sei; Vena sfenopala teree, cos denominate dalla forma della loro inflorescenza, che
tina, Quel ramo della mascellare interna, che si allontana di poco presenta i fiori disposti in capolino sferico terminale; il carattere
dalla distribuzione dell'arteria. (Aq) (A. O.)

generico e antodidi molte foglioline, i calicetti di cinquefoglioline,

Sresoparietale. * (Anat.) Sfe-no-pa-ri-e-t-le. Add. com. comp. Nome ed otto fiori, fiori centrali perfetti tuholosi a cinque divisioni, e
dato alla sutura che unisce le estremit delle grandi ali dello sf dallaperiferia femminei tridentati, i semi senza pappo. (Aq) (N)
noide coll'anteriore ed inferiore dell'osso parietale. Lat. spheno SFEREBRARE, * Sfe-re-br-re. Att. Rompere la vertebra, la congiuntura
dove si collegano le coste. Car. Ficheid. 64f. Aveva troppo grande
parictalis. (A. O.)
Srinopea. * (Bot.) Sfe-no-pl-a. Sf Lo stesso che s
V.(Aq)
schidione. . . e che all' infilzare (gli uccelli) gli sferebrava tutti.(P.V)
Sresopo. * (Bt.) Sfe-n-po. Sm. V.G. Lat.sphcnopus. (Da sphen co Srzietra , Sfe-rt-ta. Sf1 dim. di Sfera. Gal. Sist. 397. Stando bi
lanciato sotto il meridiano gi segnato sopra una sferetta di calamita.
mio , e pus, podos piede.) Genere di piante della famiglia delle
graminee, e della triandria diginia di Linneo, stabilito da Tri SFEniA. * (Bot.) Sf-ri-a. Sf V. G. Lat. sphaeria. (Da sphera sfera.)
Genere di piante della famiglia de'
proposta da Haller,
nus colla Poa divaricata di Govan , desumendo tal nome dalla
che comprende un numero grandissimo di specie, diviso da Fries
base o piede del fusto fatto a cono ; ma non riconosciuto da tutt'i
botanici. (Aq) (N)
in quattro gereri . cioe, Hypocrca , Hypoxylon, Valsa e Sphacria.
Le Sferte propriamente dette presciutarto un peritecio di consistenza
resorooono. * (Mit.)Sfe-no-p-go-no. Epiteto di Mercurio perch a

SPERIA
SFERO MIID]
29o
Sm. P. G. Lat. sphaerocarpus.
s
della cera, ripieno d'una massa gelatinosa, teche informa di mazza, Srcaocampo. * (Bot.)
(Da sphera sfera, e carpos frutto.) Koenig con questa denomin
ed il complesso del loro fungo in forma di sfera. (Aq)
Srna. * (Geog) Antica isola del Peloponneso sulla costa dell'Ar zione ha stabilito nella monandria monoginia un genere di piante,
il cui frutto e una casella globosa. Questo genere venne riunito da

golide , detta anche Isola Sacra. (G)

SeraAcee. * (Bot) Sfe-ri--ce-e. Sf pl. V. G. Lat. sphaeriaceae. (V. Retz all'hura, sotto il nome di Hura Kaenigi. (Aq)
Seria.) Nome di una sezione di piante della famiglia degl' ipos 2 - * Genere di piante crittogame della famiglia defunghi, stabi
lito da Bulliard, il quale comprende piccoli funghi a fruttifica
sili, il cui tipo il genere sferia. (Aq)
Oe
, da' moderni diviso in molti generi. (Aq)
SreaicAMETE , Sfe-ri-ca-mn-te. Avv. In maniera sferica. Lat. sphae
rice. Gr. oaguxs. Gal. Sist. 89. Per andare elle sfericamente in 3 - * Michelt d questo nome ad un Genere di piante crittogame della

clinandosi. E 323. Collocate in una superficie sfericamente distesa sezione delle alghe frondose, che ha per tipo la Targionia sphaero
intorno a un suo centro.
carpa di Decandolle, e che presenta la fruttificazione in un ricet
SFenucT , Sfe-ri-ci-t. (Sf1 ast. di Sferico. Rotondit. 1 Gal. Sist. tacolo periforme forato nell'apice posto nella superficie della f
da , la capsola lobolosa , ed i semi mancanti di spire elastiche.
72. Bisogna che la sfericit di quei globi celesti sia assolutissima.
Sreco, Sf-ri co. Add. [m. Di forma di sfera; altrimenti Rotondo,
Lat. sphaerocarpus terrestris Micheli. (Aq) (N)
S erale, Sperale. - , Sperico , sin. Lat. globosus, sphaericus. Gr. Srenocera. * (Zool.) Sfe-ro-c-fa-li. Add. e sm.pl. V. G. Lat. splhae
capids. Sagg. nat. esp. 72. Alla quale impedisca nell'empiersi la
sua massima sferica dilatazione. E' 76. Va maggiormente adattandosi

alla figura sferica. Gal. Sist. 47. Nissuna di esse (macchie solari)
stella, o altro corpo di figura sferica.
2 - Ed un forza di sm. Baruol- Ghiacc. 3. Lo sferico non fi
gura che riempia lo spazio. (N)

3 - (Zool.) Specie di crustaceo a testa globosa. (Aq)


SFEnioio. (Zool) Sfe-ri-di-o. w m. V. G. Lat sphaeridium. (V. Sferia.)
Genere insetti dell' ordine de' coleotteri della sezione prima, e della
famiglia degli sfridioti, stabilito da Fabricio che ha desunto cotal
denominazione dalla loro forma ovale, rotonda e quasi sferica. Sono
insetti terrestri con i tarsi di cinque distinti articoli, dei quali il pri
2

rocephale. (V. Sferocefalo) Epiteto generico d'insetui o di altri a


nimali di capo rotondo. (Aq)
Srenoceralo.* (Bot.) Sfe-ro-cefalo. Add. m. P.G. Lat. sphaerocepha
Aggiunto di una specie di
lus. ( Da sphera sfera, e cephate
pianta a fiori composti del genere Echinope, della singenesia poli
gamia separata, e della famiglia delle cinarocefali, distinte da fiori
riuniti a foggia di capolino sferico. (Aq) (N)
2 Genere di piante crittogame della famiglia delle licopodiacee,
stabilito da Haller, che poi riport alle urichie. (Aq)
Sreaocera. (Zool.) Sfe-r-ce-ra. Sf. V. G. Lat. sphaerocera. ( Da
sphera sfera , e ceras corno.) Genere d'insetti dell'ordine de'dit
teri , della famiglia degli atericeri, e della trib delle muscdee ,

mo e anche lungo meno dal secondo ; hanno le divisioni delle mascelle


distinti dalle estremit sferiche delle loro antenne. Latreille riporta
a questo genere la Musca grossipes di Linneo, (Aq)
membranacee; il corpo conisferico: si trovano nello sterco. (Aq(N)
rac
di
il
quale
ricettacolo
sferica,
Specie
forma
- * (Bot.)
Sreaococco. (Bot) Sfe-ro-cc-co. m. V. G. Lat. sphaerococcus (Da

chiude delle teche con due a quattro semi. (Aq)

sphera sfera , e coccos cocco. ) Genere di piante crittogame della

- Genere di piante della famiglia de'muschi, stabilito da famiglia degl'idrofiti, stabilito da Stackhouse, che comprende tutte
Bridel col phascum alternifolium di 5, , e cos denominate
le specie provvedute di un frutto uniforme, o casella contenente un
dulle loro caselle sferiche. Questo genere venne dallo stesso Bridel
ammasso numeroso di seminelle sferiche. (Aq)
detto Pleuridium. (Aq)
Srenoneno. * (Zool.) Sfe-r de-ro. Sm. V. G. Lat. sphaerodorus. (Da
Srriotorono. (Bot) Sfe-ri-di--fo-ro. Sm. V. L. Lat. sphaeridiopho
sphera sfera, e doros pelle) Genere d'insetti dell'ordine decoleot
um. (Da spheridion dim. di sphera sfera, globo e da phro io porto.) teri, della sezione de' pentameri della famiglia de'carnivori e della

Genere di piante della fumiglia delle leguminose, e della dindelfia


ducandria di Linneo, stabilito da Desvaux a scapito dell'Indigo
foru, che non differisce dalle alure, se non pel loro legume rotondo
o sferico. (Aq)
SFEnioioTi. (Zool.) Sfe-ri-di-.ti. Sm. pl. V. G. Lat. sphaeridiota.
di sphera sfera) Famiglia d'insetti della prima sezione del

ordine del coleotteri, stabilita da Laureille, la quale comprende


cinque generi. Vengono singolarmente caratterizzati da un corpo
quasi emisferico ed ovale, ordinariamente incurvato, rotondo al di

trib de'carabici addominali; cos denominati dal loro corsuletto

arrotondato o sferico. (Aq)


Srenoroaee. (Bot) Sfe-rofo-r-e. Sfpl. V. G. Lat. sphaerophoreae.
(V. Sferoforo.) Vome d'una sezione della famiglia de licheni, il
quale ha per tipo il genere Sferoforo. (Aq)
Srnor oro. * (Bot) Sfe-r-fo-ro. Sm. . G. Lat. sphaerophorus. (Da
sphera sfera, e pero io porto. ) Genere di piante crittogame de
famiglia de licheni, stabilito da Persoon coi licheni globiferi e fra
gili di Linneo : sono caratterizzate da tubercoli terminali rotondi

sopra e piano al disotto. (Aq)


che si aprono irregolarmente; il nocciuolo fosco polveroso.(Aq)(N)
SreaisTenuo. (Arche.) Sfe-ri-st-ri-o. Sm. V. G. Lat. sphaerinsterium. Sreaooastro. (Zool.) Sfe-ro-g-stro. Sm. V. G. Lat, sphaerogaster
(V. Sferia.) Luogo comodo pel giuoco della palla e per diversi al
(Da sphera sfera , e gaster ventre. ) Genere d'insetti dell'oraline
tri esercizi. Gli antichi lo avevano in tutui i ginnasii, ed anche
in palagi e case private. In esso giuocavasi alla grande e alla pic
cola palla, ed anche alla vuota o pallone. (A) (Mit)
G. Lat. sphaeristica. ( Da
Srealistica. * (Filol.) Sfe-ri-sti-ca.

phera globo, palla) Parte della ginnastica presso gli antichi che
comprendeva tutti gli esercizi in cui facevano uso delle palle. ,

del coleotteri tetrameri, stabilito da Dejean, a cui d tal nome il


loro ventre o addome sferico. (Aq)
Figura geometrica solida, di
Srenooe. (Geom.) Sfe-r-de. Sf
forma ovale, cio che ha uno de' suoi assi maggiore dell'altro, ma che
sferica, somiglia alla sfe
ci non ostante si approssima alla

ra. Lat. sphaeroides. (Da sphera sfera, e idos somiglianza.) Viv.


Feristica, sin. (A) (Aq
Prop. 8. Questo pure del Commandino la proposizione ottava delle
m.
Add.
Srentsrico. (Filol) Sfe-ri-sti-co.
sue aggiunte nel commento del trattato d' Archimede delle conoidi e
Appartenente alla sferistica;
delle sferoidi.
all'esercizio del giuoco della palla. Adum. Pund. (A)
2 Ed in forza di sm. pl. deuto di persona , Sferistici chiamansi Sreaonosa. * (Zool) Sf-ro-i-di-na. Sf V.G. Lat. sphaeroidina. (Da
i Maestri de' vari eserciti di sferistica. (Aq) (O)
spheroides sferoide.) Nuovo genere di molluschi conchigliferi, sta
Sraira. (Arche.) Sf-ri-ta. Sf. V. L. Vianda che facevasi come bilito da Orbigny con una conchiglietta del littorale di Rimini, la
la spira , ove per la differenza non consistesse nel fare entrare nella
quale presenta il guscio sferoidale, e vien detua Sphaeroidina bul
*ta coPosztovue pezzi di pasticceria sferici, senza porvi ne cacio,
loides. Trovasi anche nello stato fossile. (Aq)
di
pa
massa
sferita
quella
sopra
Accomodavasi
la
poscia
ne miele.
Senoloeto. * (Bot) Sfe-ro l-bi-o. Sm. V. G. Lat.sphaerolobium.
sta spianata che serviva a formare la crosta di sotto, e si faceva
(Da sphera sfera, e lobos baccello.) Genere di piante della funi
cuocere come la spira. (O)
glia delle leguminose , della trib delle sofree , e della decanalina

Srzare. (Zool) Sfe-ri-te. Sm. V.G. Lat. sphaerites. (V. Sferia.)


Genere d'insetti dell' ordine del coleotteri , della sezione de'penta
meri, della famiglia de' clavicorni , e della trib delle silfuli ,
stabilito da Dfsechmid, il cui corpo quasi sferico. Comprende

monoginia di Linneo, stabilito da Smith ; caratterizzato dal ca

lice a due labbra, dalla corolla papiglionacea, ed il cui frutto una


legume pedicellato rigonfio contenente un seme sferico e pedicellato,
omprende due sole specie indigene della Nuova Olanda. (Aq) (N)
una sola specie. Distinguesi dai nitidali per le mandibole, antenne, SreaoLocA. (Astr.) Sfe-ro-lo-gi-a. S
. G. Lat. sphaerologia, (Da
e tarsi non allargati. (Aq) (N)
sphera sfera , e logos discorso) Trattato della sfera. (Aq)
Srrao, Sf-ro N. pr. m. Lat. Sphaerus. (Dall'ebr. sciafar esser bel Sreaona. (Zool) Sfro-ma. Sm. VG. Lat.sphaeroma. (V. Sferia)
lo) - Scudiere di Pelope che diede il nome altisola Sferia. Fi
Genere di crostacei della divisione de sessiliotti, nell'ordine degli
losofo greco discepolo di Zenone di Cizco. (B) (Mit)
sopodi, stabilito da Latreille a scapito del genere Oniscus di Linneo,
sphe
(Da
Sreacolo. (Bot) Sc-r-bo-lo. Sm. V. G. Lat. sphaerobolus.
i quali si assomigliano assai ai millepiedi, ne hanno compiutamente
ra sfera e bole il getto.) Genere di piante crittogame, della fami la firma, e qualora veggansi da qualche pericolo minacciati, han
gia del funehi, stabilito da Tode, e caratterizzate da una giobosa no la facolt di contrarsi in forma di palla. Hanno due segmenti
Jigosit, la quale, aprendosi con elasticit, slancia le sporule alla coda , de' quali l'ultimo assai curvo (Aq) (N)
contenute, in uno sporangio globoso o sferico. Questo genere corri Sremonacina. (Filol.) Sfe-ro-ma-chi-a Sfl P. G. Giuoco di palla detto
anche Sferistica 1 Lat. sphaeromachia Gr apapozxia. (Da sphera
sponde al Carpobolus del Micheli. (Aq)
SFERocaPro. * (Bot) Sfe-ro-c-pno. Sm. V. G. Lat. sphaerocapnos.
, - .
sfera, e mache combattimento.) Cr, alla
(Da sphera sfera, e capnos fumo.) Divisione o Sezione seconda del 2 - Taluni chiamano cos lo Sferisterio. (Aq)
inaria, stabilita da Decandolle , la quale comprende le Senomeno. (Ott) Sfe-rme-tro. Sm.
G. Lat. sphaerometron.
genere
specie di tute col baccellotto globoso. (Aq)
(Da sphera sfera, e metron misura. ) Strumento cos immaginato
(Da
sphaerocarya.
Lat.
V.G.
Srinocaaa. (Bot)Sfe-ro c-ri-a. Sf
e denominato da Cauchoir , il quale serve per misurare la cu
phera sfera, e carron noce) Genere di piante della pentandria di
vatura de' etri sferici, delle lenti e de' vetri di qualunque altra
gia di inneo, talilita da mvaulich, i cui frutto una noce figura. (Aq)
ferica. Comprende una sola specie. (Aq)
G. Lat. sphaeromides.
Senono. * (Zool) Sfe-r-mi-di. Sm., pl.
G. Lat. sphaerocarpa. Ge
Srerocapa. (Bot.) Sfe-ro-cr-pa. Sf
(Da sphera sfera , e idossomiglianza) Famiglia di crostacei del
nere di piante crittogame della famiglia delle licopordiacee, stabi l'ordine degl'isopodi, e della sezione degli acquatici, stabilita la
to da Schumacher sono coi denominate dai presentare la loro
Latreille : cos denominati dall'avere la propriet di contrarre o
fruttificazione otto la forma sferica. Questo genere nuolto vicino
rotolare il loro corpo sopra se stesso in modo da prendere la somi
ul Craterium. (Aq)
lianza d'una era. (A)
-

SIEI () MISSA

SrrromissA. (Bot.) Sfe-ro-inis-sa. Sf. V. G. Lat.

( Da

sphera sfera, e myaa muco. ) Nome da Sprengel imposto al gene


re sferoneuna di
desunto dagli sporidi sferici rinchiusi in un
sacco ripieno di sostanza mucosa. (Aq) (N)
rEnonAMA. (Bot.) Sfe-ro-n-ma. Sf ) G. Lat. sphaeronama. Lo
stesso che Sferonema , V. (Aq)

, "
29 1
S'ERZA
i marinari mori e turchi, i quali , avendogli sferrati , e prome, o

loro la libert , e distribuitegli l'armi, aveva infiammato alla bat


taglia. (P)

- Talora Sciorre assolutamente. Bern. Oil. 2. n. 46. Brandimarte


torn dov' era Orlando , E lo sferr dal laccio incontamente.

4 - Per metaf Rimuovere violentemente. Lat. arcere, eripeve , pro

Sreaone. (Ar. Mes.) Sfer6ne Sm. Sorta di rete da pescare, di fi

gura rotonda. Salvin. Op. Pesc. 3. 296. E gli sferoni insieme e 'i

hibere. Burch. . 35. E la notturna spera pi ritonda

Ogni natura

di suo corso sferra.

5 - [Fig. Sferrare l'anima ad alcuno= Cavargli l'anima, Ucciderlo. 1

torto panagro. (A) (N)

Sreaosea. * (Boi.) Sfero-n-ma. SfV. G. Lat. sphaeronaema. (Da


sphera sfera, e nama umore. ) Genere di piante crittogame , della
famiglia de' funghi mielomiceti, e della trib degl'ipossili, stabilito

da Fries, il quale comprende alcune specie un tempo classificate


ne generi Sphaeria e Calycium, perch non diversificano dalle ferie
se non per la loro sostanza gelatinosa che inviluppa gli ascidi conte
nenti le sporule. , Sferonama , sin. (Aq) (N)

Bern. Orl. 2. o. 26. Si lo strigne e lo baite e lo

tempesta , Che

quasi il fiato e l'anima gli sferra.


- [

n. pass. in questo stesso sign. Morg. 22. 23. Dico in quel

punto, che l'alma si sferra.


7- *

Prorom

ere, Uscire od Avventarsi con

impeto; altrimenti Sca

tenarsi. dr. l'ur. 36. 54f. Una Furia infernal quando si sferra,Sem
bra Marfisa , se quel sembra Marte. (P)

Sreaopea. (Bot) Sfe-ro-pla. Sf VG. Lat. sphaeroplea. (Da sphe

- " Dicesi Sferrarsi dell'arcione o simili e vale Sciogliersi, Escire


di sella. -Ar. Fur. 6. 23. Ruggier con fretta dell'arcion si sferra.(P)
ra sfera , e pleo io nuoto. ) Genere di piante crittogame della
liglia delle confere, stabilito da Agardh , caratterizzate dai fila 9 - (Chir.) Trarre il ferro dello strale, della lancia, o d'altro, re
menti continui, ed interiormente ripieni di globetti nuotanti nelle
stato nella carne per colpo ricevuto con tali armi. Guid. G. Deh,
acque in cui vivono : genere non annesso da tutti i botanici-, Sfe
fratel mio, lascera'mi tu scendere all'Inferno , ch' io non sia ven
moplea, sin. (Aq) (N)
dicato ? io ti prego, che innanzi ch'io sia sferrato, tu vada incon
seroeo. (Bot) Sferpo. Sm. V. G. Lat. sphaeropus (Da sphera tinente contro al mio ucciditore. Franc. Sacch. nov. a 5. Giannino

sfera , e ops aspetto.) 'Genere di piante crittogame della famiglia


de' funghi, che Paulet propose di stabilire per riunire gli Agarici
col cappello sferico, ed il gambo pieno, traendo cotal nome dal

l'aspetto di sfera che rappresentano nel loro complesso; siffattoge


Srnopsoe (Bot) Sfe-r-psi-de. Sf. V.G. Lat. sphaeropsis. (V. 8f
ropo.) Genere di piante criuogame della famiglia de funghi, e della
nere non stato riconosciuto. (Aq) (N)

nel fine sferra l'asta (la quale nel vero tra pelle e pelle era entrata),
e viene verso Cecco , e dice : ec.
*-* E n. pass. F. V. 5.29. E massimamente gl'Inghilesi ch'era
no fediti e rifuggiti in San Savino, n osavano sferrarsi da verret
toni che giunti in Pisa, dov'ebbono solenni medici. (Pe)
3 - E per metf Petr. son. o4. E non m'ancnde Amore, e
non mi sferra.

trib delle ipossilee, proposto da Rafineschi, in cui si compren 1o - (Veter) Sferrarsi dicesi de' cavalli, o altri animali, quando
dono alcuni esseri che hanno l'aspetto d'una sfera. (Aq)
escono loro i ferri da'piedi. Tratt. Cav. . cap. 83. Sappi , che
Senoanea. (Fis.) Sfe-ror-r-a. Sf. V. G. Lat. sphaerorrhea. ( Da
qualunque ora lo cavallo si sferra , e sangue ne comincia uscire,
sphera sfera, e rheo io scorro) Trattato del moto de'corpi sferici
sferralo tosto dal piede, e s'egli non pu portar lo ferro , fendi
gravit
ec.
(Aq)
di
intorno al loro centro, verso il centro
l'unghia. (P) Mait. Franz. rim. buri. L'uomo si stracca ed il ca
Senosoenrre. (Min.) Sfe-ro-si-de-ri-te. Sf. G. Lat. sphaeroside
val si sferra. (Br)
carbo
di
ferro
rites. (Da sphera sfera , e sideros ferro.) Variet
1 - (Marin.) Sferrarsi un vascello, si dice quando l'ncora non
nato , che presentasi in masse sferoidali. (Aq)
e bene l'errata al fondo, ed il vascello va dov' portato dal vento
sphaerosperma.
V
G.
Lat.
Sf
Saoseeama. * (Bot) Sfe-ro-spr-na.
o dalla corrente. Si dice anche Sferrarsi un vascello, quando
del
di
crittogame
(ba sphera sfera, e sperma seme.) Specie piante
forzato dal vento a separarsi dalla conserva, e ad andare dove
genere Pariolaria, distinte da una capsola ripiena di semi sfe spunto dalla fortuna. (S)
rici. (Aq)
sreanaro, Sfr-ra-to. Add. m. da Sferrare. I Sciolto dal ferro. Altri
* (Bot.) Sfe-r-stema. Sf V G. Lat. sphaerostema.
Si
menti Disferrato..] Lat. vinculis liberatus. Gr. dr era coSi.,,
sphera sfera, e stemon stame.) Genere di piante della monadelfia
Diod. Sap. 7. 6. Serrato dentro una carcere sferrata. (N)
esandria di Linneo, famiglia delle anonee, stabilita da Blume , 2 - Cui stato tratto il ferro di strale o simili dalla carne.1 G. V.
caratterizzate dai fiori dioeci col calice di tre sepali fornito di brat
o. a 25. . Gli venne un quadrello di balestro grosso per tal modo
tee nella base, dai petati che giungono fino a nove, dagli stami che lui , recato al padiglione e sferrato, pass di questa vita.
soprapposti ad un disco globoso, cofilamenti riuniti, e dal futto 3 - -Aggiunto di Bestia da soma allora che le manca alcuna delle
che si compone di bacche disposte a spiga, ciascuna con due semi. ferrature a piedi. G.V. 6. 73. . Tutti vanno a cavallo in su ogni
-

Comprende due specie. (Aq) (N)

Sisaosrumma. * (Bot.) Sfe-ro-stim-ma. Sm. V. G. Lat. sphaerostigma.


(Da sphera sfera, e stigma stimma. ) Nome da Sringe imposto
alla sezione prima delle piante del genere Oenothera, in cui vengono

comprese le specie distinte da uno stimma globoso o sferico. (Aq)


Si eaoreca. (Bot.) Sfe-ro-t-ca. Sf. V. G. Lat. sphaerotbeca. ( Da
sphera sfera, e uhece ripostiglio) Genere di piante crittogame della
fumiglia dei funghi, e della trib delle uredinee; proposto da Des
vaux , e carauerizzate da una fruttificazione in forma di teca sfe
rica. Cotal genere non stato ammesso. (Aq) (N)
Srenoro. * (Zool.) Sfe-rto. Sm. VG. Lat. sphaerotus. (Da spheroo
io arrotondo; e questo da sphera sfera , globo. ) Genere d'insetti
dell'ordine de'coleotteri, della sezione degli eteromeri, e della fa

ronzino sferrato o ferrato. Franc. Sacch. nov. 97. Io non dico che'l
ronzino sia sferrato, anzi dico ch'egli guasto. Ar. sat. 3. Fuori
la mula, o che si duol d'un'anca, O che le cinghie o che la sella

ha rotta, O che da Ripa vien sferrata e stanca.


4 - Bocca sferrata, dicesi ad uno che abbia meno i denti dinanzi,
Min. Malm. (A)

SrenaArona. (Milit) Sfer-ra-t-ja. Sf. V. e di Feritoja. Car. En. 9.


25o. E per timore armati Visitavan le porte , e 'n su' ripari Facean

bertesche e sferratoje e ponti. (A) (B)


SrzaRAToni. (Marin.) Sfer-ra-t-ri. Sm.pl. Nome che si d a' ventiga
gliardi che hanno forza di sferrare i navigli. (S)
SFERRArunA, * Sfer-ra-t-ra. Sf Lo sferrarsi delle bestie. V. Sferrare,
So.Tratt. Cav. . cap. 83. tit. Della sferratura del piede. E prunc.
Alla sferratura del piede del cavallo ec. (P)
SrzanuzzAro. (Ar. Mes.) Sfer-ruz-z-to. Add. m. Aggiunto che si d
a que' pezzi di calcina non bene spenti, i quali sono particelle di
alcuni sassi che nella fornace son venuti eccessivamente cotti. Baldin.
Vocab. Dis. in Sbullettare. Questo male deriva da alcuni minuti pezzi
di calcina non bene spenti , che sono particelle di alcuni sassi che
nella fornace sono venuti eccessivamente cotti ( che i fornaciai di
cono sferruzzati), i quali sassi ec. (A) (B)

miglia degli steneltri; cos denominati dal loro corpo ovale e glo
boso. L'unica specie lo Sphaerotus curvipes. (Aq)
Si enorrenuoe. * (Bot.) Sfe-rot-t-ri-de. Sf V. G. Lat. sphaeropteris.
( Da sphera sfera , e pueris ala. ) Genere di piante della famiglia
delle felci, stabilito da Bernhardi, a cui serv di tipo il polypo
dium medullare, le quali presentano la loro fruttificazione sferica.(Aq)
Senna, Sfr-ra. Sf Ferro rotto o vecchio, che si leva dal pi del
cavallo. (Secondo i pi, vien da ex particella peggiorativa, e da ferro.
V. l'etim. del S.
SFEauLA. (Bot) Sf-ru-la. SfSpecie di fruttificazione de'funghi ipos
Sferre diciano a' Vestimenti consumati e dismessi. Lat. vestis obso
sili formata da un globetto che si apre nell' apice o con un poro o
Altri
pers.fersa
tritus.
vetus,
(Dal
leta, Gr. iurnov razuovov.
con una fissura dalla quale escono i granelli seminiferi sotto la for
ve
da sferra nel primo senso. In ar. fezer ruptam ac tritam esse
ma di finissima polvere. (O) (N)
sten.) Buon. Fier. intr. 2. 4. Qui non ho io scorto Altro che cen SFERulAceA. (Zool.) Sfe-ru-l-ce-a. Sf. V. G. Lat. splhaerulacea. (V.
ceria , E sferre vecchie , e rattacconamenti.
Sferia.) Nome d'una famiglia di molluschi conchigliferi dell'ordine
Ed anche per Cose inutili e vane. Buon. Fier. 1. 2. 3. Del delle cellulacee, la quale comprende i generi provveduti di conchi
l'Indie ci s'appiattan di gran sferre, E di strane miscee. E Salvin. glie sferiche o globose. (A
Annot. ivi; Sferre , quasi ferri rotti, cose inutili, vane. (N)
SFERulee. * (Zool.) Sfe-ru-l-e. Sf pl. V. G. Lat. sphaeruleae. (V.
3 Onde Sferra dicesi anche ad Uomo inabile, e dappoco, ec. Lat.
Sferia.) Famiglia di conchiglie stabilita da Lamarck, in cui ven
homo nihili. Gr.
Sacc. rim. . 2. Al pi, per non parere gono
comprese le conchigliette moltiloculari, sferoidi ed ovati.(Aq)
anco una sferra, Dir con verit , che un Rodomonte Fui sempre SFERulire. * (St. Nat.) Sfe-ru-li-te. SfSpecie di conchiglie fossili della
in pace, e un mammalucco in guerra. (B) Salvin. Annot. F. B. . figura di una sfera. (O)
2. 3. A un uomo diciamo: Egli una sferra , cio non buone a Srzauliti.* (Min.) Sfe-ru-liti. Sf pl. V. G. Lat. sphaerulithes. (Da
nulla. (N)
sphera sfera , e lithos pietra. ) Nome d'una variet di feldspato
Srzanasolane, Sfer-ra-jo-l-re.Aut. Levar di dosso il ferrajuolo.Salvin. globulare proposto da Beudant, e da Werner attributo ai globuli li
Disc. . 3. f 23. Onde, sferrajolandolo, lo trovano spiato. (A) (Pe) toidei di natura feldspatica, che trovansi nelle roccie vulcaniche
Sennaionaro, Sferra-jo-l-to. Add. m. da Sferrajolare.Fag. Rim.(A)
a pasta vetrosa. Tali sono le Ossidiane , ec. (Aq)
Seenna ne, Sfer-r-re. Att. Levare , Cavare o Sciorre il ferro; al Sreavorare , * Sfer-vo-r-re. Att. Far perdere altrui il fervore. E n.
trimenti Disferrare. Lat. ferrum adimere. Gr. ampo daptiv. M.
pass. Rallentare, Scemare il fervore nell'operazione o nell'affetto.
. . o. E tutte mulina di quelle contrade erano state sferrate e
V. di reg. (O)
aste.
SFERvorato , Sfer-vo-r-to. Add. [m. da Sfervorare. Senza fervore ;1
Levare i ceppi, le catene e simili. Domenic. Ist. Giov. lib.
contrario d'Infervorato. Lat. tepidus, frigidus. Gr. xauapds.
5. Fecero gran servigio al Conte Filippo, in acquistargli la vittoria, SFERza, Sfr-za. Sf.Strumento per battere; altrimenti Verga, Staffile,1
-

292

SFERZANTE

SFIBRARE

l'erza. (V. Ferza.) Lat. ferula , verber, flagemlnm. Gp- goe 2 - (Veter) Cavallo sfiancato, dicesi quando i di lui fianchi sono
dart (Secondo i pi , vien da ferula. Io credo che sferza e sfer
cavi, non a livello delle costole e delle tinche, e come ritratti in su.(A)
zare sicn dall' ar,
in dorso percutere fuste. Nella stessa lingua SFiAnoronata
, Sfian-dro-n-ta. Sf V. Bassa. Rodomontata, Smar
ref e fers percutere) Vit. Plut. E da poi stavano li servidori colle
Fag. Com. Le bestialit e le sfiandronate del vostro prin
sferze, e battevanli. Bern. Orl. 2. 9. 2. Perch , accostata con la ClDllo.

sferza in mano, Sconciamente di dietro lo batteva. Buon. Fier. 3. a.

2. Ecco da pedagogo colla sferza. Questo guastamestieri. E Intr. 5.


. Maestra e disciplina e sferza e libro,
2 [Fig.] Sferza el caldo si dice dell' Ora nella quale il Sole pi

fervente e gagliardo.Red. Annot. Ditir. 75. Poscia levandole sulla


sferza del caldo, le portano al tino, e ivi le lasciano il restante

Sfia-ta-mn-to. [Sm.] Lo sfiatare i altrimenti Svapora


mento , Esalazione, ec.] Lat.cvaporatio, exhalatio.Gr. druis, arro
op. Mor. S. Greg. Ecco 'l ventre, quasi mosto sanza sfiatamento,
il quale rompe i barili nuovi. Com. Purg.2. L'aere terrestre pi
torbido, lo quale per gli sfiatamenti umidi si fa corputo.

SFIATANTE, * Sfia-tn-te. Part. di Sfiatare. Che sfiata. V. di reg.(O)


SFIATARE, Sfia-t-re. N. ass. Svaporare, Mandar fuori fiato. Lat. cva

del giorno. Car. Am. Past. l. . Un giorno, tra gli altri, in su


la sferza del caldo ec. la Cloe per dormire si trasse chetamente die.
tro ad una macchia di lentischi. (Br)
- Nello stesso senso dicesi Sferza del sole. Segner. Pred. 3o. 5.

porare, vaporem emittere , exhalare. Gr. zrui&ev. Pallad. cap.37.

Egli si rimase alla sferza del sol coccnte. (Br

istuoje e panni per modo, che poco sfiatino. MorS. Greg. Col solo

Sicch dentro al buco riceva l'aria dall'uno lato e dall' altro stiati.

Cr. 4. 44. 7. Perch non si possono cosi chiudere, si cuoprano con

enzare,* Sfer-zn-te. Part. di Sferzare. Che sferza. V. di reg.(O)


Srenzane, Sfer-z-re. [Att.] Dare e Percuoter colla sferza , Ferzare,
sin. Lat. ferula cacdere , verberare. Gr. pagv, uzcriv. Com.
Inf 18. Dice ch'erano ignudi, e che i demoni gli venivano sferzan
do. Petr. cap. . Quattro cavai, con quanto studio como , Pasco
nell'Oceano, e sprono e sferzo.
2 - Fg. Incitare, Commuovere. Lat. agitare.Gr.ravi. Petr. canz.
95. Ma 'l vostro sangue piove Pi largamente, ch'altr'ira vi sferza.
3 - Gastigare, Punirc. Lat. flagellare, punire. Dant. Purg. 13.37.

sfiatar delle nari corrompe tutto ci che egli toccasse, eziandio dalla

lunge. Ricett Fior. 97. Si mette un coperchio di rame, che incassi


benissimo dentro all'orlo della caldaja , tantoch non isfiati niente.
Baldin. Voc. Dis. Sfiatare , Lasciare andare il fiato; e si dice di

quella cosa che piena di fiato, e non lo ritiene. (N)


2 - * E n. pass. Buon. Tunc. 3. . Oim che 'l cuore sfiatami. E
Salvin. Annot. ivi : Sfiatare , propriamente si dice delle ferite che
assano banda banda , onde entrandovi l'aria, fanno un "certo ri
, per avventura simile al rantolo de' moribondi : e la Tancia
era trafitta d'amorc. (N)

Questo cinghio sferza La colpa della 'nvidia.

4 - Censurare acerbamente.Car.Lett.Vol. . pag. 85. Sa con questa 3 Perdere il fiato per lo pi per lo soverchio gridare. Segn. Pred.
un altro mio sonetto. Io ve li mando tutti perch me gli sferziate,

2. 6. Pu sfiatarsi Mica in

quanto a lui piace, ch il sac r

dote gi lontano nol sente. E 3. 1. Potr ben io per ventura sfiatarmi


e m'avvertiate di quel che non vi va per fantasia. (Br)
5 - N. asl Percuotere, Battere, e dicesidel Sole. Tac. Daw.ann. 5.
in grida, e dileguarmi in sudori ; ma poi che pro ?
26. Quelle vie strette, e case alte, facevano qualche rezzo alle vampe 4 Au. Mandare soffio, Soffiare. Pallad. 1.7. Se alcuno fiume fusse

del sole, che in queste larghe e aperte diritture sferza e riverbera pi

vicino al luogo , l ove ci poniamo in cuore di fare l' cdificio da

abitare, dobbiamo prima ispermentare la natura del fiume , se egli


rovente. (Qui il testo lat. ha : graviore aestu ardescere.)
SrenzaA, Sferza-ta. Sf) Colpo di sferza ; I altrimenti Staffilata,
sfiata alcun vento o fiato nocivo. (V)
Staffilatura , Baltimento ec.] Lat.ferulae ictus. Gr. arryos rxmy. 5 - * (Milit.) Dicesi Sfiatare la mina. V. Mina , S. 5, 34. (Gr)
-Annot aug Cinque volte ricevetti quaranta, e una meno sfer SFIATATo , Sfia-t-to. Add. m. da Sfiatare. [Svaporato, Esalato..] Buon.
zate. But. Dopo la prima sferzata non s' aspetta n la scconda, n

la terza. Franc. Sacch. nov. 95. E io, disse il Re , dono a

Tanc. 5. 5. A me l'umore De' fatti suoi sfiatato a ritrosa.

2 * Trafelato, Spossato. Magal. Lett. A risico di andare una volta


di precipizio ec. sentirsele cascar sotto sfiatate e strafelate tutte a

que

sto contadino cinquanta sferzate a carni nude.

un modo o vcdcrle scoppiar sull'erta ? (A)


2 - Per metaf (Gastigo, Punizione. Lat. plaga. Stor. Eur. 5. 3.
Le sopraddette sferzate, ancora che gravissime, non rimutarono per 3 * Che ha perduto il fiato, Morto. Lall. En. Trav. 6. 78. E v'era
in somma ciascun uom sfiatato , D'ogni ct, d'ogni sesso e d'ogni
altrimenti l'animo di Lagapeno. Carlett. n. 7. Vi piace di darmi
di queste sferzate, cd io sono disposto di riceverle davoi pazientemente.
stato. (Parla dell'Inferno.) (N)
- Mottggio, Critica , Biasimo , Rimprovero, e simili. Segner. S IATAroo , Sfia-ta-t-jo. [Sm. Luogo donde sfiata checchessia.
Mann. Ed una sferzata data a coloro che danno opera alla scolasti
2 (Ar. Mes.) (Quell'apertura che vien lasciata nelle forme da get
tatori di metallo; altrimenti Sfiato..] Vit. Benv. Cell. 473. Comin
ca. (A) Salvin. Annot. F. B.3. 49. Staffilate ... che si dicono an
che sferzate, botte, cio colpi di lingua che fende e taglia, che lacc
ciai con lento fuoco a trarne la cera, la quale usciva per molti sfia
ra e batte e ferisce sul vivo. (N)
tatoi. E 47.f. Di mano in mano che io vi alzavo la terra , vi met
-

SFenzato, Sfer-z-to. Add. m. da Sferzare. -, Ferzato, sin. Lat. ferula


caesus, ven beratus, [flagellatus. Gr. puacryoSsis. Dant. Inf. 8. 74.
noi fummo l dov'ci vaneggia Di solito, per dar passo agli
sferzati, Lo duca disse: cc. But. ivi: Quando furono in sul mezzo

tevo i suoi sfiatatoi. E Oref 6o. Faccianvisi le sue bocche , e due


sfiatatoi dalla banda di sotto. Baldin. Voc. Dis.Sfiatatoi. Alcune

aperture, che lasciano i gettatori di metallo nelle forme affinch nel


gittare in esse o cera o metallo , possa uscirne l'aria, e cos restino

del ponte , sotto il quale passavano l'anime sferzate da demonii.


le cavit di esse forme del tutto piene , e la statua non venga spez
SFERzaron, Sfer-za-to-re. Verb. m. di Sferzare. Che sferza , Staffi
zata o bucata. Lo stesso fanno gli architetti a condotti dell'acque ,
latore. Salvin. Iliad. lib. 5. v. o32. Il divin Teutrante, e poscia
acciocch l'aria non faccia a'medesimi nocumento. (N)
Oreste Sferzator di cavalli , ec. (A) (B
3 - (Milit.) Sfiatatojo della galleria della mina. V. Mina, 5.5,2o.(Gr)
SFEnz Araice, Sfer-za-trice. Verb. f. di Sferzare. p. di reg. (O)
4 * (Zool.) Nome delle aperture che i cetacei hanno un sul capo
SrenzinA. (Ar.Mes.) Sfer-zi-na. Sf T. de'pescatori. Quella corda che,
e per le quali rigettano con forza l'acqua che s'introduce nella loro
attaccata alla rete delle bilancelle, serve come per allungarla, e ti
bocca insieme cogli alimenti. (A. O.)
rarla in barca , e viene a far lo stesso servizio che ti Spilorcia SFATATURA , Sfia-ta-t-ra. Sf Lo sfiatare. - , Sfiatazione, sin. Bel
per la rezzola. (In ted. fermi zichn vale alla lettera lungi-tirare.)(A)
lin. Disc. . Il qual fatto essendo verissimo , o facilissimo a ri
SFEnzino. (Marin.) Sferzi-no. Sm. Minutissima cordicella , che serve
scontrarsi , non richiedendosi altro per riconoscerlo, che quelle re
per fare delle attaccature di corda, o a fortificar le manovre. (A)
plicate e moltiplicate sfiatature. E poco dopo: E questo manife
SessAruna , Sfessa-t-ra. Sf] Lo sfender; altrimenti sfenditua
slo in queste sfiatature , di cui si parla. (Mlin)
-

Crepatural Fssura , Fesso cc. Lat. divisura, fissura, rima.Soder SriArAzione , Sfia-ta-zi--ne. Sf Lo stesso che Sfiatatura, V. Bellin.
Colt. 59. Fendendo l'altro, taglierai d'esso le due bande contrarie
della sfssatura da un di sotto, dall'altro di sopra.
SFEsso,

Sfs-so.

Add. m. da Sfendere. [Spaccato. V. e di' Fesso. Lat.

Disc. 1 . Voi vedrete che quello che in una sola sfiatazione parve
un sottilissimo velo di non conoscibil materia , . . . diventer una

di grossissime gocciole. (Min)


s gran moltitudine
Me) Sfi-to. Sm. Lo stesso che Sfiatatojo , nel sign. del
-

fissus. Gr. ioxicuvos. Tes.Br. 5. 46. Li lor piedi son quasi callo, c
hanno poca unghia, cd sfessa, e non si guastano per cammino, ch'egli

- 2.

facciano. Berni rim. 1. 96. Son forti , vaghe ghiotte Le maniche SrinBIARE, Sfib-bi re. Au. c n. pass) Sciorre; contrario di Affibbiare.
in
un, modo
strano
sfesse. Soder.Colt. 5 9.. Leeh
sfessi
o giunchi
sodi.
Legheragli forte con
-

--

SFETTEcoAn, Sft-teg-gi-re.[Att.e n. ass.1 Ridurre in fette. Lat. in


menta reducere. Gr. s rous

salci
-

seg

piev.Alleg.8. Increscendole forse lo

scomodo sfetteggiar del costereccio del porco mastio dell'anno passato.


SFAccATo , Sfiac-c to. Add. m. Spossato, Snervato, Svalorito. Val
lisn. 2. 437. Berg. (Mim)
SrIANCAMENTo , Sfian-ca-nn-to. Sm.

Rompimento de'fianchi. Vallisn.

Lat. diffibulare. Gr. drorepcriv. Franc. Sacch. nov. 178. E sulbito


spogliatosi , si sfibbia la gorgiera, e dila a Piero. Mong. 9. 14G.
Tanto che 'l petto avea tanto serrato , Che si volea sfibbiare, e non
potca. Bern. Orl. n. 23. 36. Rinaldo, che al ferire attento stava ,
Perch l'anima troppo ha riscaldata , Ad Aquilante l'elnno gi sfib
biava ; E ben gli arebbe la testa levata. Buon. Tunc. 3. 7. Stibbiati
il sen. T. C' il nodo. E. To''l coltello. Fir. Rim. burl. 1 15. Se
mi si
dunque e mi si sganghe a Il cuor di colpo cc. ( Qai

2. 224. Berg. (Min)


,
S ANcAnTe , Stian-cn-te. Part. di Sfiancare. Che sfianca. Vallisn.2.
Cominciare a dire o Manifestare checchessia con molte
2 13. Berg. (Min)
parole. Menz. sat. 8. Or prendi e suona Quel tuo buon colascon
SFIA scARE, Sfian-c-re. IN. ass. e pass. Rompersi checchessia per in
dal di di festa , In quel ch' io sfibbio certa mia canzona. (A) (V )
terna forza nelle parti laterali. Lat. lateribus infringi. Bellu. Disc. SrieenATo , Sfib-bi-to. Add. m. da Sfibbia. e. Paol. Oros. Sanza niuna
Gli ossi del femore cc. che sono ec. collegati all' ischio, sfiancano
rottura di panni sfibbiatola. Lor. Med. Beon. 6. Quello sfibbiato

all'infuora obliquamente. (A)


Srascara,
Sfian-c-ta.
fianco. E fig .
impulso. Giov.
Leu. Sf.
Berg.Colpo forte nel fi

Pippo Giugni mio. Zibald. Adr. o2. La pulcella ha sfibbiato il petto.


2 Fig. Alleg. 267. Mla rannodando il mio ragionamento sfibbiato.(V)
Si ierAMENro , Sfi-bra-mn-to. Sm. Lo sfibrare. Bellin. Disc. 2. 3co.
Sriacativo, Sfian-ca-ti-vo. Add. m. Atto a sfiancare. Bellin. Giorn.
Pieno d'anni , e di vittime che da ogni parte del gran regno de'sen
4-1. La pressione dell'ambiente di un contrasforzo ch'equilibra
sitivi aver nel tempio condotte , e dedicate e sfatte fino al pi
o supera tale sforzo sfiancativo. (Min)
ultimo sfibramento in sull'altare , mi veda cc. (B)
SF a Ncato , Sfian-ca-to. Add. m. da Sfiancare.
Rotto ne' fianchi ; e Srinare, - Sfi-brn-te. Part. di Sfibrare. Che sfibra. V. di reg (O)
per estens. Stanco, Spossato. Ner. yamin
45. Pure anclamte im SiraAre , Sfi-br- c. Att. Sconcertare le fibre , Guastare le fie.
fino a mezzo il monte Sale sfiancato (A) (
Buon. rim. pag. 78. (Edia. Mil. 12 1) E'l sange a lba a lib. a
Gagliardo
gtta

SFIBRATO
SFILARE
293
Mi svena e sfibra, E n corpo e l'alma sconcia, Del Pap. Cons. Il Srn Arrice. * Sfi-da-tri-ce. Verb. f di Sfidare. Che sfida; altrimenti
torrente copioso di umido ec. sfibrerebbe via pi il sangue , e lo
Disfidatrice. V. di reg. (O)
renderebbe sempre pi disciolto. (A) (B)
SFIpucci Aro, Sfi-duc-ci-to. Add. m. Che non si fida. Lat. diffidens,
Srianaro, Sfi-br-to. Add. [m. da Sfibrare.1 Snervato. Lat. enervatus.
timidus, desperationis plenus. Gr. & rarv, ais, draAriev. Sal.
Gr. ixAvros. Red. Cons. 2. 97. Lasciano poi le viscere cos infra
Spin. 4. 2. Voi siete sfidacciato ; in breve , io ho accettato il
lite , e per cos dire, cotanto sfibrate , che la generazione de' sieri
partito , e l'Agata m'ha promesso che ec. Segr. Fior. Cliz. 3. 7.
cresce strabocchevolmente , ec. Del Pap. Cons. Sangue floscio ,
Gli uomini sfiducciati non sono buoni. Varch. Stor. 12. 439. Le
fiacco , sfibrato e quasi tutto acquidoso. (A)
donne oltra misura, incredule e sfiducciate. Ambr. Cof. 3. 7. Oh che
Srina. Sf. L'atto dello sfidare. V. e di''Disfida. (Fatto per sincope
sfiducciata vedova questa !
dal ted.fehde brief cartello di st la, che vien da fehde ostilit, guerra 2
fili
in franc. dfier, in ingl. to defr vogliono il medesino. In quest'ul
tima lingua to fight combattere, duellare, dal sass. feohtan. in gall.
feachd, in iscoz. feicht, inirifac t combattimento. ) Maffei. Fu
e da brief lettera. In isp. d safar; in provinz. defdar e

Bl in forza di sm. parlando di persona. Red. lett. Se R. S. non


si fidasse, e fosse uno sfiducciato , dar mallevadore.(A) Palau. Ist.
Conc. 2.674. Dava a divedere ch'ella volea continuare e nell'ub
bidienza e nel buono intendimento col Papa , contra la

di quegli sfiducciati , i quali . . . avean biasimato il Cardinale (Pe)

tosto sentenziato, che il provocat in nessun modo sia obbligato ad SFc MicA. (Med.) Sfig-mi-ca. Sf. V. G. Lat. sphygmica. (Da sphygnos

accettar queste spade ; ma bens la sfida, spettando a lui l'elezione

polso.) Arte di esplorare il polso e conoscerne gl'indizii, e rilevare


delle armi e del luogo. (Gr)
da questi la natura , lo stato e l'andamento delle malattie.(Aq)(O)
Sruoanenro , Sfi-da-mn-to. [Sm.] Lo sfidare altrui a battaglia; pi SPcxico. (Med.) Sfig-mi-co. Add. m. V. G. Lat. sphygmicus. (V.
comunemente Disfida. l Lat. incitatio , provocatio. Gr. rxppuns,
Sfigmica.) Relativo al polso. Onde Arte sfigmica chiamasi L'esplo

rapogvaus. G. V. 1. 44. 7. Le sue masnade, ch'erano in Lucca,

razione o Cognizione del polso , detta anche Sfigmica. (A. O.)

sanza richiesta o sfidamento niuno , corsono Valdinievole. E i 1.7 . SFicoca nrrao. (Med.) Sfig-mo-cr-te-ro. Add. m. V. G. (Da sphig
3. Del quale sfidamento il Re di Francia prese sdegno e onta.
mos polso, e carteros forte: Di polso forte.) Epiteto di ammalato
Srnante , * Sfi-dn-te. Part. di Sfidare. Che sfida; altrimenti Disfi
il cui polso batte con forza. (A)
dante. V. di reg. (O)

Srinanza , Sfi-dn-za. [Sf] Diffidenza ; contrario di Fidanza. t Al


trimenti Disfidanza.] Lat. diffidentia. Gr. druarrix.

Mor.S. Greg.

Sricvocato (Mcd.) sfig-mo-c-fa-lo. Sm. V. G. Lat. sphygmoce


phalus. ( Da phygmos battuta, e cephale testa.) Sensazione inco

8.

moda di eontinue pulsazioni nella testa. (Aq)


3. Certamente non per da prendere sfidanza , perocch in que Sricwoonaria. * (Med.) Sfig-mo-gra-fia. Sf. G. Lat. sphygmogra
sta vita questo ottimo rimedio di nostro scampo. Franc. Sacch.
pbia. (Da sphygmos polso, e grapho io descrivo) Descrizione del

nov. 199. Egli ha preso sfidanza, e voglio lasciare ogni altra cosa,

polso. (A

s
(Mcd) sfig-mo-lo-gia. Sf. V. G. Lat. sphygmologia
per servir lui.
Srioaae , Sfi-d-re. [Att.] Invitare o Chiamare a battaglia ; e dicesi
(Da sphygmos polso, e logos discorso) Trattato del polso. (Aq)
cos di Combattimento a corpo a corpo, come di Battaglia campale; Sriconoco (Micd) sfig-m-lo-go. Add. m. Epiteto di medico molto
pratico del polso, conoscitore profondo delle sue modificazioni e
altrimenti) Disfidare. Lat. lacessere , provocare , incitare. Gr.rpo
xaxsio9xi, ovv9siv , rxpo3vsv. M. V. 9. 56. Sfidandolo , e appel
degl' indizi che se ne possono desumere. (V. Sfigmologia.) (O)
landolo per traditore. Bern. Orl. n. 9. 62. Tu non se' cavalier, ma 2 In forza di sm. Strumento atto a rappresentare le varie modi
se'assassino , Ed un trist'uomo , e fai gran villania, Gli disse Bran

ficazioni del polso. Meglio Sfigmometro. (Aq) (N)

dimarte , che con gridi , Stando a cavallo, un altro a piede sfidi. SromovanniA. * (Filol) Sfig-momanz-a. Sf. V. G. Lat. sphygmo
Tass. Ger. 6. 14. Che tu sfidi per, se ci t'aggrada,
guer
mantia. (Da sphygmos polso , e mantia divinazione.) Pretesa arte
rier nemico , io non ricuso.

a [ In questo senso dicesi Sfidare a guerra, a battaglia, a mor


te, di morte e sinili. V. Battaglia, S. 2o.] Petr. canz. 48. 5. Ch

legno vecchio mai non rose tarlo. Come questi il mio core, in che

di predire il futuro dalle pulsazioni, ossia da' moti differenti del


olso. (A
Arte di predire il corso della malattia dalle vibrazioni

po

del

polso. (Aq)

s'annida , E di morte lo sfida. T'ass. Ger. 2. 9o. Spieg quel cru Sricucerao (Mcd. e Terap.) Sfig-m-me-tro. Sm. V. G. Lat. spbyg
do il seno, e 'l manto scosse , E A guerra mortal , disse , vi sfido.

nomtrum. (Da sphygmos polso, e metron misura.) Strumento atto


l
del polso. (Aq)
Sricstoscopio. (Med.) Sfig-mo-sc-pi-o. Sm. V. G. ( Da sphygmos
danzosamente a battaglia. (Gr)
polso,
e
scopeo
io
osservo.)
Lo
stesso
che Sfigmologo, nel secondo
, Disanimare , Tor l'animo. Lat. animum auferre. Varch. Lez.
a misurare la fequenza e

Bentiv. Comparendo a vista loro con tutto l'esercito, gli sfid bal
569. Quanto mi sfidano queste cose da una parte , tanto m'assicura
dall'altra il sapere ec.

3 Dicesi Sfidare alcuno , [parlando d'infermi ,] e vale Dichiara


re o Pronosticare per disperata la sua guarigione. Lat. desperare

sign. ; altrimenti Pulsilogio, V. (O) (N)

spicuara, sfiguran-te. Part. di Sfigurare. Che sfigura. V. di

s reg. (O

Sfi-gu-r-re. Att. Far divenire deforme, Cangiarla figura


in
altra peggiore.1,
Lat. deformare.
Gr la lividezza
89
Seguer.Pred.
2.4. PerDisfigurare,sin.
molto che procurisi
di occultare

salutem. Gr. drovoruv rv orarnpixv. Varch. Ercol. &. Sfidare


il contrario d' Affidare , e significa due cose : Prima quello che i
Latini dicevano desperare salutem, con due parole; onde d'uno in

del suo veleno, trasparisce nel volto, lo scolora, lo macera, lo sfigura.


fermo, il quale ec. sia via l via l, o a' confitemini ec., s'usa dire: Sricuaaro, sfigu-r-to. Add. (m. da Sfigurare; altrimenti Trasfigurato,
i medici l'hanno sfidato ; E poi quello che io non so come i Latini

Diformato. -, sfigurito, Disfigurato, sin.1 Lat. deformatus, pal


guai , e viso sfigurato, di motto al motto il fatto gli cont Dant.
rim. 6. E veggovi venir si sfigurate , Che'l cor mi trema dive

idus. Gr. 8vrpireos, xpds. Fav. Esop. Il donzello con mortali

sel dicessero , se non indicere bellum ec. , cio sfidare a battaglia.


E Stor. 2. 15. Si gravemente ammal , che i medici lo sfidarono.
Salv. Granch. n. 4. Frocacciati pur d'un altro medico, Ch' io per

derne tanto. Bocc. Teseid. 5. 6. E bench siasi molto isfigurato,


la parte mia ti sfido , e lascioti Per cura giudicata.] Belc. Vit.
Colomb. 273. Romolo aggrav fortemente, intanto che il medico lo
Egli pur desso, tanto l'ho mirato. (N)
.
SFtcuRaton, Sfi-gu-ra-t-re. Verb. m. di
. Che sfigura.Oliv.
sfid , dicendo che era impossibile che campasse. (Pr)
4 - Detto di Speranza, vale semplicemente Privarne, Spogliarne. Lat.
Pal. Ap. Pred g. Berg. (Min)
rivare. Bell. Man. 34. Sfidando di speranza il tristo core , Ahi Sricuaarice, sfigu-ra-tric. Verb.f di Sfigurare V di reg. (O)
SFicuRuro
, Sfi-gu-rito. Add. [m. V. A. V. e d'l Sfigurato. Lat. de
me dolente. (N. S)
-

formatus. Gracco, Fr. Jac. T. 4. 1.4. Ecco la pallida Morte,

5 N pass. Diffidare. Lat. diffidere. Gr. arcriv. Bocc. nov. 79.37.

E perci di questo non vi sfidate, che sicuro e gagliardo son io troppo.


Laida, scura e sfigurita.
Pist. Cic. Quint. Ch io non mi sfidava, la cosa dover venir fatta. SriLaccae , stilacci-re. Att. Farle filaccia.-, Sfilaccicare, sin.
V. Filaccica. Lat. fila ducere. Gr. xN9suv.
Borgh. Orig. Fir. 3o. O che noi ci sfidassimo che ogni mezzano in
-

gegno fosse per s medesimo atto a riconoscere queste opinioni, ec. 2 N. ass. e pass. L'uscir che fanno le fila sul taglio o straccio
Sfidare diff. da Disfidare. Disfidare e Sfidare , chiamar l' av de panni. Buon. Fier. a. 4. 1 1. Le mercanzie ec. S'allentan, si di
versario a battaglia. Si sono sfidati s'usa pi che : si sono disfidati.
raman, si sfilacciano.
Parlando del giuoco dicesi comunemente Disfida. La frase Sfido io Srinacciaro, sfi-laccito. Add. m. da Sfilacciare. V. di reg- Sfi
non ammette lo scambio. Sfidare uno , vale Pronosticare disperata
laccicato, sin. (A)
la sua guarigione. Sfidato, uomo che non si fida. Disfidare e Di Sritacciarono. (A. Mes.) Sfi-lac-cia-t-jo. Sm. Strumento col quale
i cartai riducono in filaccia la tela e i tessuti degli stracci con
sfidato non hanno questi sensi nell'uso vivente.
cui si lavora la carta. E' un cilindro armato di lamine di ferro,
Sroaro, Sfi-d-to. Add. m. da Sfidare. Chiamato a battaglia ; [ al
le
quali non hanno che una scanalatura ed una grossa costola alla
-

trimenti Disfidato..] Lat. lacessitus , provocatus. Gr. rpoxAmSsis,

rapeguv9sis. Pass. 343. Anzi ci comandato da Dio, che l'abbiamo


per isfidato ninnico.
2 Che non si fida , Sfiducciato. Lat. diffidens. Gr. drorhoras Nov.
unt. 94. . Ed era si iscarsissimo e sfidato , che facca i mezzi del
camangiare con le sue mani, e annoveravagli alla fante. Agn. Pand.
32. Bench io sapessi ogni cosa, di nuovo spesso ne domanderei per
mostrarmi sollecito, con tale modo per, ch'io non mi mostrassi
sospettoso o sfidato. Bemb. Stor. 2. 9. Il re Alfonso, della sua
fotuna sfidatosi , chiam a Napoli Ferdinando suo figliuolo.
3 (Ch' spedito [da' medici, Disperato, (Spacciato. V. Sfilare, $.
31 Lat. desperatus. Gr. rsyvoca os. Cr. alla V. Spacciato.
SoaroRe, Sfi da-t-re. I Verb. m. di Sfidare.] Che sfida ; [altrimenti

lor faccia esterna, e son poste alquanto distanti fra loro. (D.T.)
SFmlacciAroae, * Sfi-lac-cia-t-re. Add e sm Operajo che sfilaccia

gli stracci per mezzo dello sfilacciatoio (DT)


spiaccicaas" stilaccicare. Aiu. e n.ass, V di reg. Lo stesso che Sfi
lacciare, V.

SFILAccicaro, Sfi-lac-ci-c-to. Add. (m. da Sfilaccicare. Lo stesso che


Sfilacciato , V.]

Che sfilaccia. Red. Ins. 78. Il filo del ragno non un semplice
filo e pulito, ma ramoso e sfilaccicato, o , per meglio dire, ch'egli
un

dal quale hanno origine molti

altri sottilissimi fili.

Srutccico, sfilacci-co. Sm. Filuzzo, Scamozzolo. Salvin. Ca.


5. Titivillitium, sfilaccico, filo fradicio, scanozzolo. (N)
Disfidatore. Lat. provocator. Gr. rpoxAmris Bartol. Geogr. cap. 2. Sritas, sfi-l-re. tN.ass.) Da Fila (in sign. di Schiera. Camminare
Otto volte sfidato ec. e altrettante tornatone colle spoglie dello sfi
ristretto e di buon passo l'uno dietro all'altro; e si dice di soldati,
datore ucciso. (P) Chiabr. Rim. E d'altra parte minaccioso i passi quando in certe occasioni di guerra disfanno camminando le loro
file
di fonte; altrimenti Filare D
Era necessario, tenendo la
Contra movea lo sfidator Geteo. (Br)
Vocab. VI.

294

SFILARE

SFINTERE

stiada ordinaria, di passare tra due grandissimi parchi , l' uno de '
quali era alla destra , e l'altro alla sinistra, essendo la strada mae
stra in mezzo dell'uno e dell'altro, per la qual cosa convenendo e la
cavalleria e la fanteria, sfilati gli squadroni, cammina e molto ristret
ta, l'esercito del re s'era condotto in tale stato, cc. Montecucc. Porsi
innanzi ad un passaggio, dove l'oste dee sfilare. Algar. Fatte sfilare
le fanterie, le coperse colla cavalleria. (Gr)
2 * Marciare in ordinanza. Ner. Samin. 7. 33. Sotto il comando
-

di cos gran duce Sfila ogni reggimento in ordinanza Verso quell'alta


porta ec. E 8.52. Tognaccio ec. Alla testa sfil del reggimento. E
2. 7 . Prestamente Baronto allor comanda Ch' ogni duce coi suoi
sfili alle nura. (N)

3 * Andar via di fretta, Scappare; ed voce famigliare. (Dal ted.


aus fuori, e flichen scappare. Ausfliegen vale il medesimo. In ing.
to fiy. In ar.firar fuggire.) Fag. Com. Sfila , o che fretta ? (A)

SFILosorAro, * Sfi-lo-so-fa-to. Add. m. da Sfilosofare. V. di reg. (O)


SFNCTRINA. * (Bot.) Sfin-ctri-na. SfV. G. Lat. sphinctrina. Lo stesso
che Sfintrina, V. (Aq)
Srneo, Sfi-n-jo. N. pr. m. (Dall' ebr. tsefoni boreale, settentrio
nale.) Figlio di Atamante e di Temisto, da taluni chiamato Sche
neo. (Mit)

SFINGARDAccine, Sfin-gar-dg-gi-ne. Sf1-V. Contadinesca. V. e d'


Infingardaggine. Lat. pigritia, inertia. Gr. dxwmaus. ( Dal lat. ex par
ticella privativa , e da fingere fare, formare. Cos pure Infingardag
gine, Infingardo ec., da in privativo, e da fingere. Quindi Infingar
daggine il vizio del non fare. Correggi, secondo queste idee, l'eti
mologia d'Infingardo. ) Buon. Tanc. 2. 5. So potar, so diver e e
far propaggine , E son nimico della sfingardaggine.
SrinGE. (Mit.) Sf. V. G. Mostro con volto di donzella, corpo di ca
-

ne , coda di serpente , artigli di leone , voce unana ed ali d'uc

4 * Dicesi in modo familiare e proverb. Fare Marco sfila e vale

cello, che sul ponte di Tebe lacerava i passaggieri i quali non sa


peano sciogliere l'enigma da esso proposto. (Dall ebr. tsafun arcano,
che vien da tsafan nascondere , cd anche insidiare. Quindi Giusep
pe, avendo interpetrato il sogno di Faraone , fu da lui nominato

Fuggire. Fortig.Ricc. . 2o. Chi raggiusta le selle e chi gli elmetti,


E chi per lo timor fa Marco sfila. (N)
5 Dicesi Sfilare allo stretto , e vale Diminuir la fonte di tanto
quanto lo richiede lo spazio dello stretto che si ha da passare. Mi on
tecucc. Nello sfilare allo stretto, dove convenga passare a uno a uno,
la prina fila va innanzi. (Gr)
6 - [V. pass..] Uscir di fila (senza ordine ,] Sbandarsi , Disunirsi ;
-

tsofath. Poich tsofhath paghuaneahh vale occultorum revelator.)


Gul. Sist. 54. Quello che noi ci immaginiano , bisogua che sia o
una delle cose gi vedute , o un composto di cose , o di parti dclle

cose altra volta vedute; ch tali sono le Sfingi, le Sirene, le Chimc

contrario di Affilarsi. Lat. ordinem deserere, discedere ex acie. Gr.

re, i Centauri, ec. (NS) Daut.Purg. 33. E forse che la mia nar

2stro razri. M. V. 5. 64. Per la qual cosa gli usciti Guelfi, so

razion buja Qual Tcmi o Sfinge, men ti persuade , Perch a lor


modo lo intelletto attuja. (N)
2 * Talora la Sfinge ha il sembiante di donna ed il corpo di
leone sdrajato, talora ha le ali o n' e sprovveduta, ed ha invece lun

prastati al termine pi di, e non avendo novelle che venissoino, si

cominciarono a sfilare. Varch. Stor. 4. 9 f. La cavalleria anch'ella


non aveva numero certo, perch non avendo in Roma di che pascersi,

ghe trecc di capelli ; talora infine ha la testa di uomo : di tutte

e non essendo pagata, si andava sfilando e risolvendo a poco a poco.


7 - Dicesi Sfilarsi e vale Uscir dal suo luogo una o pi vertebre

queste specie furono figurate dagli Egizi. (Mit)

nelle reni.

3 - Efig. Filic. Rim. pag. 2o8. (Canz. Acqz ec.) Onde a gallica

8 - Dicesi Sfilarsi dietro e vale Andar alla fila l'uno dietro all'altro.
acc. l'itm. Cento ragazzi armati di labarda , Come sarebbe a dir
canic appuntate , Si sfilan dietro al tamburin che guarda. (A)
SriLane. La ti..] Da Filo. Disunir lo 'infilato; contrario d'Infilare. Fir.
Luc. 4. 5. Oh madonna , voi vi siete sfilata la corona. F. S' i' l'ho
sfilata, mio danno; rinfikerenla.

2 - (Pitt) Sfilare i capelli, dicesi del Dipignerli con ogni maggior

diligenza e distinzione, quasi filo per filo. Vasar. Vit. P. 3. proen.


(bibl. Enc. t. a. p. 25o. col. 2.) Non si pu esprimere le leggiadrissi
me vivacit che fece nell'opere sue Antonio da Correggio, sfilando
i suoi capelli con un modo, non di quella maniera fine che face
vano gl' innanzi a lui, ch'era difficile, tagliente e secca, ma d'una

piuminosit morbidi, che si scorgevano le fila nella facilit del falli,


che parevano d'oro e pi belli che i vivi, i quali restano vinti dai
suoi coloriti. (N)

SriLATA, " Sfi-la-ta. Sf Filare. Ner. Samin. 7. 53. Se la vi fosse in

cambio di sollati. Una bella sfilata di pan tondi, Oh come presto vi


sareste andati ! (N)

SFILATAMENTE , Sfi-la-ta-mn-te. Avv. A pochi per volta, gli uni qua,

Sfinge in si diverse Forme gli astrusi oscuri Enigmi aperse. (N. S )


2

- (Poes.) Specie d'enigma che prende tal nome dalla favola ; e

Mlm.

Titolo di una s elta d' indovinelli di Antonio Malatesti.

&.

7t. Un ve n' in rima , che la Sfinge detto , Scelta d' enigni ,


che non hanno eguali , ec. Minucc. ivi : Fra questi libri delle fate
si trova anche la Sfinge , ch una scelta d'indovinelli..., opera del
sig. Antonio Malatesti. (A) (B)
3 - (Zool.) Genere d'insetti dell'ordine de'lemidotteri, della famiglia
de' crepuscolari, stabilito da Linneo, e cos denomninati dalle forne
mostruose che presentano nel complesso delle macchie del loro to
ruce : come la Sphinx atropa, la quale ha immagine d'una testa di
morto. Le antenne cominciando dal mezzo firmano una clava prisma
tica, semplicemente cigliosa o con istrie trasversali a guisa di raspo
uva sopra un lato ; hanno una lingua assai distinta. Voluno ra
pidissimamente. Si sostengono all'aria sopra i fiori, onde si son
chiamati Sfingi sparviere , e ronzano ad un tempo. (Aq) (N)
SFINcinea. (Zool.) Sfingi d-a. Sf. V. G. Lat. sphiugilea. (Da sphinx
sfinge.) Nome d'una trib d'insetti lepidotteri, della famiglia de'cre
puscolari, che ha per tipo il genere sphinx di Linneo. (Aq)
SriNouno. (Zool.) Sfin-g-ro. Sn. V. G. Lat. sphingarus. (Da sphin
8o io stringo , e ura coda.) Genere di mammiferi dell'ordine dero
sicanti; proposto da Cuvier a scapito del genere hystrix , e cos
denominati, o dalla loro coda che ha la forma di una sfinge, o
dall' avere quest'organo la propriet di prendere e stringere ; onde
-

sli altri l, l Alla sfilata, e dicesi propriamente parlando di soldati


che se ne vadano.] Davil. I soldati privati parte per impazienza,

parte per mancamento di danari, parte per timore delle fatiche fu


ture, cominciarono da se stessi sfilatamente a sbandarsi. (Gr)

2 - Disordinatamente, [Senz' ordine, e dicesi di parole, e di cose


scritte e simili. Salvin. Pros. Tosc. n. 439. Soffrirete, come l'altra
volta, d'udire ci che in questo proposito sfilatamente notato man

Gmelin cos denomina la prima specie di questo genere, comune


mente detua Sphingurus spinosus, e la seconda specie lo Sphiu

gurus villosus. (Aq) dai ad amico, e senz' ordine.


Sri ATo , Sfi-l-to. Add. m. da Sfilare. Uscito di fila , Disordinato, Sri senro , Sfi-ni-mn-to. Sm.] Smarrimento di spiriti; [e pi pro
priamente Esaurimento di forze, Senso di debolezza estrema, Stato
Duuto, Sbandato. Lat. palans. Gr. droczuto. Tac. Dav
d' un animale che ha perduto gran parte de'materiali ond' costi
a
. - A vendogli tagliati come pecore , sonnacchiosi , disar
nati e sfilati Bartol. E sceltine mille ducento valent'uomini, gl'in tuito , o di cui sembra estinta la sensibilit dopo d'essere stata for
cammin bene in arme al porto di Nangasachi, sfilati e da pi vie temente stimolata ; altrimenti Sveninmento, Languidezza, Languore,
-

pr non dar mostra d'esercito e sospett di s, che veniva lor die

tro. (Gr) AVer Sumin. 3. 73. Stracchi, e sfilati, e di gran prede


onusti. (N)
a Ed in forza di sm.] Tac. Dav. ann. 3. 69. Fccesi cc. ma
cello di male armati, sfilati, e senza nostro

sangue.

3 - Oude Alla sfilata posto avverbialm. vale 1'uor di fila, Senza


ordinanza, A pochi per volta, anzi A uno a uno, Senz' ordine. V.
Alla sfilata. f
singillatim. Gr. 2raudzs. Iern. Orl. . 4. 79.
cco fuggi la gente alla sfilata, Che par quando si fugge a Roma
il toro Davil. Fu tanto il terrore di ciascuno ec. che ognuno prese
di salvare se medesimo alla sfilata. (Gr) Ner. Samin. n. 6a.

Deliquio , Tramortimento , Trambasciamento ec. Lo Sfinimento e


grave , mortale, fiero, subito ec.] Lat. consternatio, animi defectio.
Gr. 2eroSvuiz. ( Dal cclt. gall. fantas debolezza , languore , se
non pnre da fainne indebolimento, languidezza , sfinimento.) Bocc.
nov. 5. 5. A madonna Oretta , udendolo , spesse volte veniva un

sndore, e uno sfinimento di cuore , come se inferna fosse. E nov.


subito ll In

63. 1 . E' gli venne dinanzi di subito uno sfinimento, che io mi cre
dtti ch'ei fosse morto.Serd. Stor. 14. 572. Gli venne

sfinimento, che rimase quasi morto. Buon. Tanc, 3. o. Oim ecco


un altro sfinimento. E' Salvin. Annot. ivi: Sfinimento, quasi sur mezza fine, mezza morte, svenimento, mancauza,

deliquio(N)

queste cose udimmo anco da molti , Che ver noi si fuggiro alla SFINIRE, Sfi-ni-re. Att. Compiere, il Terminare. (V. Disfinirc.) Lat.

efilata. E 12. G6. E marciando furtivo e alla sfilata, La via che

definire, decidere. Gr. za opv, ziz. Franc. Sacch. Op

volta Poggighisi prese. (N)


4 - "Andare alla sfilata = Andare pochi per volta e non in ordi

div. 57. Se questo mancasse , il magno Re gallico sfinir la quistione


E nov. 65. tit. Carmignano da Fortune con una nuova immagina

nanza. V. Andare alla sfilata. (A)


2 Che ha le fila sviluppate o pure Che condotto a guisa di filo,

zione sfinisce una questione di tavole, passando per la via, la quale

non si potea sfinire per chi non avesse veduto.


ben distinto, Sciolto , Spiccato. Cude Capelli sfilati , disse il Va SFinto , * Sfi-ni-to. Add. m. da Sfinire. Terminato. V. di reg. (O)
sari. P. Sfilare att., S. a. (P)
2 - * E' nell'uso , Abbandonato di forze, Spossato. (O)
(Da sphyngo
3 - Cui uscito di luogo una o pi vertebre delle reni, Chi s' SFINTERE. (Anat.) Sfin-t-rc. Sm. V. G. Lat.
guasto il fil delle reni. 1 C on. Miorell. 362. Adesso aveva la con
io chiudo.) Nome comune a molti muscoli che la loro forma anu
lare rende propri a chiudere certe aperture naturali. Onde dicesi
tinua , e due febbri flemmatiche, ed era isfilato. Bern. Orl. t. ao.
Sfintere esterno dell'ano, Quel muscolo ellittico e schiacciato che
21. Dietro alla sella in sulla groppa il prese , Sicch sfilato in ter
ra lo distese.

circonda l'ano, si attacca da una parte al coccige, e si confonde

4 - Sfilacciato; contrario d'infilato. Face. (O)


Sio. (Chir) Sm. Gonorrea, Scolazione di [I seme. ] Lat. gonor
boea , seminis fluxus. Gr. yo&p poux. Cr. alla V. Gonorrea.

SFososare , Sti-lo-so-fre. N a

e pass. Deporre la qualita di fi

dall'altra coi muscoli bulbo-cavernosi a traverso del perineo ; inter

no dell'ano, La riunione di fibre circolari che circondano la estre


mit inferiore del retto per l' estensione di circa un dito ; della gola,
Nome dato da Cowper ai tre muscoli costrittori delle faringe ; delle
labbra, Nome dato da Douglas al muscolo orbicolare delle labbra ;

of. Jac 9'old sat. 3. Alla fin i tel dico fuor dei denti hi
vu, venti innanzi a filosa , o si rimanga a casa ne' suoi sten

della vagina , Nome dato da vari anatonici al muscolo costrittore

ti. (A) (N. S.)

della vagina ; della vessica, Ruunione delle fibre bianchicce e fibro

SFIN TRINA
cellulose che circondano il collo della vessica ; falso della vessica,
Nome dato da Morgagni alle fibre interne del muscolo elevatore
dell'ano, perch possuno, contraendosi, stringere il collo della ve
scica al disotto del quale esse passano. Volg. Mes. Il tencsmo ca

295

SITODRIA

il migliore,
4 PermetafPerdere il pi vago della bellezza, Perdere
La deflorescere. Gr. drawicz. Ovid. Pist. Questa tua faccia
non lasciare sfiorire; piacciati innanzi di lasciarlami

godere.

5 E detto di merci o simili. Buon. Fier. 2. 4. 1. Le mercanzie


gionato dalla ulcerazione dello sfintere. (A) (V) (A. O.)
ec. Sfioriscono , s'insudician , si spolverano- .
Srini nuNA.(Bot.) Sfin-tri-na. Sf. V. G. Lat. sphinctrina. (Da sphincteon 6 - Detto di Linguaggio. Salv. Parer. Innanzi (al 3oo) non era
verb. di sphingo io stringo. ) Genere di piante crittogame della fa
ancor venuto al colmo del suo pi bel fiore il linguaggio, e dopo
miglia dei funghi, della sezione delle ipossilee , stabilito da Fries ,

subitamente diede principio a sfiorire. (A)


il quale ha per tipo la Sphaeria sphincterica di Decandolle , ed il
sfio-rito. "Add.m. da Sfiorire. I Che ha perduto il fiore1
Calyctim turbinatum di charius; la quale si presenta sotto la for Srientro,
Lau. qui defloruit. Gr. drmv9ms. Ner. Samin. 8. 35. Mirate un
ma sferica , con ricettacolo o peritecio intiero, chiuso da prima, sul mattin vermiglia rosa ec. Ma sfiorita la sera e vergognosa ec.(N)
undi si apre nell'apice, con orificio rotondato a modo di piccolo sfin a Detto anche di Frutte o d'altre cose, quando me stato trascelto
tere ; gli sporidii sono globosi accumulati sul disco. -, Sfinctrina,
il meglio, o quando, sendo brancicate, hanno perduto il fiore. Lat.
sin. (Aq)(N)
G. razdasvos. Cant. Carn. 2o5. I fichi e non se
defloratus.
SrioccARE , Sfioc-c-re. [Att.] Da Fiocco , in sign, di Nappa. Spic
Ch marciscon in breve tutti quanti, E sfioriti son
pu
ne
incettare,
ciare , Sfilacciare a guisa di nappa ; ed proprio delle drapperue.
cibo da furfanti.
Srnoccaro , Stioc-c-to. Add. m. da Sfioccare. [Sfilacciato.).
2. 5. Io non ti posi
2 - Ornato di fiocchi [o nastri, Frastagliato. Buon. Fier. 5.5. 6. E 3 Efig. nel primo sign.1 Buon. Fer. 3. spicciolata
d' ogni gen
nome itosa , perch tu andassi si sfiorita E
a quell' altra col drappo mavi ec. Sfioccato, rabescato, tempestato
tilezza.
Tutto di perle.
che ca
stessi
fiori
ed
I
Lo
Sf1
sfiorire;
SrioarronA
, sfiori-t-ra.
3 Senza fiocco, detto di pennello. Bart. Geogr. o. I pennelli sfioc dono dall' albero., Sfiorimento , sin. Lib. cur malatt. Quando il
avvolte
, laceri i disegni. (N)
cati, le tavole
pesco si avvicina alla sfioritura, e che i fiori vogliono cominciare a
SFiocinare. (Agr.) Sfio-ci-n-re. [Att.) Cavare i fiocini.
E appresso : La sfioritura caduta in terra non e cotanto buona,
cadere.
Schgliar
fig
fionda
Scagliar
colla
e
;
SrioNDARE , Sfion-d-re. Att.
buoni i fiori de' rami.
son
quanto
sfiondi
Tu
sat.
4.
Lanciar
Sold.
Jac.
fandonie
campanili.
;
bugie,
(Zool.) sfi-re-na.Sf. Genere di pesci della famiglia deper
gran fandonie , mentre neghi Con tanto ardor quel ch'al senso sog Srinca.
stabilito
da Lacepede fra gli acantotterigi, i quali fa gli
coidi
giace. (A) (V)
presentano
caratteri
le mascelle molto allungate e terminate in
altri
oggid
bravo
Non
49.

n.
Rap.
Secch.
2 * E n. ass. Tasson.
serv di tipo ese sphyraena di Linneo,
Gli
come
cono.
punta
un
(Br)
chi
sfiondare.
sa
diciam
noi,
come
bava
,E
se non chi
pesce molto dilicato e ricercatissimo, che vive nel Mediterraneo e
Srionnato , * Sfiom-d-to. Add. m da Sfiondare. V. di reg. (O)
nell'Atlantico. In alcuni luoghi d'Italia, dicesi Luccio marino, e
Srion ATuna , Sfion-da t-ra. Sf) Scagliamento colla fionda.
da pescatori Toscani Scalmo quel pesce che da Latini fu detto Mal
2 E fg. Bugia solenne, con raggiro scagliata. Buon. Fier. 2.5.7.
leolus, e da' Greci Sfirena..] Lat. sudis, sphyraena. Grepara. Red.
Altra per or non ci occupa L'orecchie , o sfiondatura o verit, Che
Oss. an. 58. Quel pesce di mare, che da' pescatori Livornesi
questa tua si sia. E Salvin. Annot. ivi: Sfiondatura , da fionda ,
chiamato pesce argentino , per aver la pelle senza scaglia veruna,
trombola, latino fiunda i quasi bugia solenne, scagliata , e con rag liscia,
di color d'argento velato di mavi, io credo che sia un pesce della
giro vibrata. (N)
spezie delle sfirene Salvin. Opp. Pese. 3. 29 Le sfirene allor
Srioaaae , Sfio-rre. [Att. Abbattere i fiori dell'erbe e delle piante; quando
negli lini S' imbatteran , cercando il laccio largo , Girando
altrimenti) Disfiorare. Lat. deflorare. Gr. draw9 i3suv. Bern. Orl. 1.
muraglia della rete. (A) (N)
la
con
vien
Che
tempestoso
strano,
e
tempo
un
Come
in
24. 12.
(Agr) sfit-to-n-re. Att. e n.ass-Sterpare i fittoni nel diverre
e vento furioso, Grandine e pioggia abbatte e sfronda e sfiora L'erbe, Srrrrosaa.
la terra per ripulirla da tutto ci che pu nuocere alle arature; al
e gli arbori scorza e disonora. Lod. Mart. rim. 3. Non temer mai
trimenti Scassare, Divegliere. Tag- tage (A)
che 'l ciel con quelle offese , Che i monti avvanpa e le campagne SrlaceLLARE, Sfla-gel-lre. Att. V. e d' sfagellare, tSfracellare
sfiora , Opre sovra di te sue forze un' ora.
torre, Se tu non
Buon. Fier. 1.4. 12. Ch si sa,
2 (Efig.) But. (Purg. 7.] E per si dee sfiorar lo giglio, imperoc
ri largo , Pu dar la pinta a sflagellarti a' merli.
ch tcce vergogna alla casa sua, fuggendo in battaglia. Dant. Purg. s'
m. da Sflagellare V. di reg. V.
7. Mori fuggendo ed isfiorando il giglio. ( Cio, colla fuga guast
e di' Sfragellato, Sfracellato. (
l' onore della corona di Francia , di cui il giglio l'insegna, e qui SFocaro, scato add. m. Rimso senza fuoco, Raffddato. Iat.
parla di 1ilippo III di Francia.) (N)
frigefactus. Gr. vxza 0. Dant. Par. 15: 4 f. E quando l'arco del
3 Cogliere il meglio di checchessia. Bart. Pov. Cont. 1. A mille
l'ardente affetto Fu si sfocato, che "l parlar discese Inver lo segno
doppi avanzavano quanto dallo sfiorar ch' altri fa tutto il godevole
del nostro intelletto, cc.(Qui per metafora, e vale temperato) (ll
delle ricchezze , giammai non pu cavarsi. (Br)
Lombardi legge sfogato, interpreta rallentato dalla foga , dall'im
- N. ass. e pass. Perde e il fiore , e fg. Perdere il pi vago
peto, che solo proprio dell'arco Il codice Bartoliniano legge
della bellezza , Pedere il migliore ; altrumenti Sfiorire. Liburn.
scoccato.) (B
Berg. (A) (O)
Srocia ae.
sfoci-re. Aut. Sgombrarla fce, Spurgar la foce
oyioia e dif. da Disfiorare, Deflorare, Sfiorire. Sfiorare e Di
sbocco
un
di un canale, di un fiume. Targ. Viagg.(A)
fosso,
di
o
sfiorare dicesi d'atto violento; ma se con la mano o di forza, sar
(Milit.) Sfo-co-ma-to. Add. m. Che ha guasto il focone ,
meglio Disfiorare ; se con mezzo men violento, Sfiorare. Sforare SroconAro.
Ner. Samin. 5. 18. Fa per corpo
[e dicesi di ogni arma da fuoco
ha nell'uso un senso suo proprio, ed di Eleggere e Cogliere il fio
in campo aurato Un archibso rotto e sfoconato (b) Dain
re , la parte pi bella di qualunque cosa. Cnde : Sfiorare una bi d'impresa
tonj. Succedendo in fazione cle per li replicati spari il focone si
Togliere il fiore della ver dilati
blioteca, un libro, un autore.
fuor di misura , sono stati ideati vari ripieghi per raccon
ginit. Sfiorire Cessar di fiorire. Un fiore si dice sforito quando ciare le artiglierie sfoconate. (Gr) .
e sbucciato troppo e comincia a perdere la freschezza e appassire. Sroconarono. Milit) sfoco-na-t-jo. Sm. Lo stesso che Sfondatojo nel
-

__

--

Sforuto dicesi un frutto o altra cosa quando n' stato trascelto il

1. sign., V. (Gr

5,

fiore , o quando troppo brancicato si che perda quel fiore di fre so (


Cavamento fatto dal fdero.
schezza che lo ricopriva. Bellezza sfiorita , Roba sfiorita , ci che , Sfodramento, sin. V. di reg. (
ha perduto quella vaghezza che n'era quasi il tiore.
sroo
sfode-ac. Att.1 Da Fodera. Levar la fodera. Matt.
SFioRATo,Sfio-ra-to. Adam.da Sfiorare. Vdi reg. Altrimenti Disfiorato.(A) Franz. rim. burl. 2. io9. A chi calvo, o chi per
Rin
2 - (Ar. Mes.) Diconsi nelle cartaje Pile a sfiorato le seconde ove giovanisce , non si pu far prggio, Che-fargli sfoderar la cappellina.
si ripassano gli stracci. V. Pila , S. 2, 1o. ) (D. T.)
a . Da Foiero. Cavar l'arni) del fodero. Lat. vagina promere, e
SrioRATone. (Idraul.) Sfio-ra-t-re. Smi. Cos chiamasi diversamente il vaginare. Gr. cao, zeri. Tc Dav. amm.: 9,9 Sfoder il
Diversivo a fior d' a qua o Rifiuto. V. Diversivo. (A)
pugnale, mangiato dalla ruggine. Benv. Cell. Vit. A un tratto
SrioneocAte, Stio-reggia-rc.N. dss. Spargere di fiori; e fig. Ador detto
tutte'de mettemmo mano in sulle nostre spade, e non le sfode
Berg. (Min)
nare. Doni,
ranno affatto, che subito si mosse cc. (Gr)
SrioRecciaro , Sfio-reg-gi-to. add. m. da Sfioreggiare. Doni, I Marm.
--- onde senza sfoderare spada o simili, vale Senza colpo di
Berg. (Min)
Senza trar l' armi. Ner. Samin. . 48. E senza sfoderare uno
spada,
SFiorentinane, Sfio-ren-ti-n-re. N. ass. e pass. Lasciar l'uso de'Fio spadino, Lasciala (la rocca) in man della nemica gente. (N)
-

rentini, Cessar di esser Fiorentino. -, Disfiorentinare, sin. Salvin.

Pros. Tosc. 1.32o. N io gi mi vorrei per una lettera sfiorentinare ;


che laddove tutta la mia contrada dice burbero, io volessi a suo di
spetto dire barbaro, e fare un barbarismo (A) (B)

Srnonentunaro, * Sfio-ren-ti-n-lo. Add. m. da Sfiorentinare. V.di reg.(O)


Srionimento , Sfio-ri-mn-to.S m. Lo stesso che Sfioritura , V. Piccol.

Poet. Arist. 3 9. Beig. (Mlin)


Srionune, Sfio-ri-re. N. ass. Perdere il fiore; contrario di Fiorire.
(V. Sfiorare.) Lat. deflorescere. Gr. draw9si. Cr. 38. 3. Quando
la fava in fiore , l' acqua massimamcnte desidera ; ma quando
sfiorita, ama secco. Guitt. Lett. 25. Disfogliare e sfiorire e dinu

dare e luidare, malvagita fae (N)

3 - E per metf Cavar fuori. Tac.

Duv.

Perd.

4fo5 Che al

tro, che la tua eloquenza , sfoder poco fa Eprio Marcello contro

all'ira de Padri ? (il testo lat. ha : infestis Patribus opposuit) Car.


leu. . 24. Sfoderatemi qualche sonetto addosso, che
- Dicesi sfoderare di scco in secco un complimento o simile e vale
cavarlo finori inaspettatamente. Leon. Panc.Vi sfodera di secco in
secco un complimento alla boccaccevole. (A)
SropeaAto, Sfo-de-r-to. Add. m. da sfoderare. Sguainato. 1 Lat.
evaginatts, strictus. Gr. yvuvoSel. Alam. Son. 27. Patti dovuto
che i vermo, e la state Le spade stieno ignude e sfoderate, ec-Tac.
Div. sor .5. Sempronio Denso, sfoderato il pugnale, si av
vent agli armati. Segn. Saremo pi timidi, quanto pi s'avvici
ner il pericolo nostro, e men forti, quanti pi vedremo l'armi sfo
derate contro al nostro capo? Baldin. Il Valdestain senza far motto,
sfoderata la spada, la dirizz alla vita dell innocente mandato, Gr)
-

2 - Dicesi pure di futte o d'altre cose nel sign. di Sfiorito, S. 2.


Pallad. I Fel br. 9.j Spezialmente quelle che tostamente sfioriscono ,
veggiamo che si serbano per vino.
3 i g.1 Med. Ari. Cr. Egli sfiori nella sua dolce incarnazione, SroprAvesro, Sfodra nn-to. Sun. sinc. di Sfoderamento , V. Garz.
e poi sfiori e mori nella acerba e dura sua passione , e cosi ritiri
Pinz . d. l'erg. (Mit)
e gueri nella sua maravigliosa resurressione.
Sroua , St-di-a. A. Pr. m. Lat. sui (B)
-

sFoDRo

SFOGLIA
eminenti e sfogati. Vasar. Vit. La chiesa, le cui vcite sono a bott

29
Srobao. * (2ool.) Sfo-dro. Sm. V. G. Lat. sphodrus.(Da sphodros vio
lento, impetuoso.) Genere d'insetti dell'ordine de'coleotteri, della

e sfogate. (A) Salvin. Odiss. 6o. Cosi

quei

mangiavano Per lo

sezione depenuameri, della famiglia de'carnivori, e della trib de'ca


gato grande alto palagio. (Pe)
rabici , stabilito da Clairville, e cos denominati dalle loro violenti Srooatoio. (Milit) Sfo-ga-to-jo. Sm. Apertura fatta per dare sfogo
abitudini. Il suo tipo il Carabus leucophathalmus di Linneo. Ha
ed esito a checchessia, come al fumo, ec. e a dar adito alla luce
i papi filiformi coi terzo articolo delle antenne pi lungo de due ed all'aria Salvin. Siccome dentro alle mura delle fortezze ci sono
precedenti riuniti. Vi compreso il carabus planus Fab. (Aq) (N)
alcuni pozzi profondi, che s'addimandano sfogatoi.(Gr)Batdin. Voc
srocamento, Sfo-ga-mn-to.[Sm. Lo sfogare, in tutti i suoi significati-,
Dis. Sfogatoi. Alcuni vacui che lasciano gli architetti nelle gros
Disfogamento, sin. Lat. evaporati, diffusio.Gr. zzrunaud. Filoc.3.
sezze del fondamenti e muri da imo a sommo, quando son grossi
7o. Pare che sia alcuno sfogamento di dolore a'miseri il ricordarcen
assai , affinch per essi possano traspirare i vapori che si generano
lamentevoli voci le preterite prosperit. Com. Inf. 33. Cio il ghiaccio,
sotto il terreno, senza nuocere alla muraglia. (B)
il quale levato , usciranno le seconde lagrime, sfogaumento del dolore. 2 - Apertura che si fa dal di fuori per arrivare alla mina del ni
V. g. 25. E questo accidente si pens per li savii che proce
mico onde sventarla, col darle sfogo ed esalazione.Segr. FiorArt.
guerr. 7. 6o. Non puoi rimediarvi con altro, che fare dentro alle
desse dal cielo, e in brieve tempo non avesse fornito suo grande sfo
gamento. Car. lett. 1. 82. Potrebbe essere che questo sfogamento
tue mura assai pozzipotesse
profondi,
i quali sono come sfogatoi a quelle
ordinare contra.
peravventura l'alleggerisse, o la disponesse almeno a consolazione. S cave che
Rim. Burl. 2. 1o 1. Quest' uno sfogamento di cervello, Quest' la FocciAsre, "Sfog-gin-te. Part. di Sfoggiare. Che sfoggia. V.di reg.(O
SFooGAas, Sfog-gi-re. I N. ass. 1
Gr.
vera trasfigurazione , E d'ogni fantasia vero modello. (B)
Srocante,

rais az, disse Isocrate, che forse corrisponde al Lat. delicias


in vestita ostendere. (Secondo i pi, sfoggiare e Sfiggio vengono
da Foggia poich Sfoggiare l'uscire dalle fogge ordinarie. In ar.
feger magnificenza ; fgs , dove il G si pronunzia come in gi, val
fasto, superbia, ed anche fustu se efferre) Segn. Pred. a 9. Mi

Sfo-gn-te. Part. di Sfogare. Che sfoga, Che d sfogo.

Liburn. Selvett. 5. Berg. (Min)


SrooAne, Sfo-g-re.N.ass. Esalare, Sgorgare, Uscir fuora.-, Disfogare,
sin. Lat.evaporare, diffundi, exhalare. Gr. garui(v. (Comunemente da
ex fuori, e da focus fuoco, quasi che Sfogare sia l'uscire che fa il
fuoco dal chiuso, ovvero il fumo dal fuoco. Secondo altri, vien dafau
ce, come Affocare : e significa Uscir dalle fauci. In celt. gall.fogail
sciogliere, slegare : fuasgail mettere in libert: In ar. fekk scompa
ginare, fukuk sciogliere, fevka fuori, oltre, feghghaet spargimento
di odore) Bocc. nov. 5o. 3. Poich Ercolano aperto ebbe l'usciuo
lo, e sfogato fu alquanto il fummo, guardando dentro, vide colui.
G. V. . . 9. Per la qual rottura sfog l'abbondanza dell'acqua

rate ec. costui, il quale ora qui sfoggia con tanto lusso.
2

Per metaf Eccedere. Lat. modum excedere. Gr. arpov rap


8aiuv. Alleg. 2i. Che nel dir mal d'ognun si sbraca e sfoggia E
44 E l'una e l'altro nel cantare sfoggia, Perch la fameior fa

5 r. a

- (Aforma.
r. Mes.)
T de' cappellai.
Allargar il
i cappello per metterlo
sulla
(A)
pp ll
Allargar
-

raccolta nella citt.


4 - (Agr.) Fare sfggio, detto de' frutti. V. Sfoggio, $. . (A)
2 Nel sign. del $. 5.] Cant. Carn. Ott. 29. Sfogar gli abbiam la SFocciatamente , Sfog-gia-ta-mn-te. Avv. Smoderatamente, Fuor di
misura. Lat. mirum in modum. Gr. Savuzorrs. G. V. . . 2. .
sciati In questo carnovale.
3 - Parlandosi di piaghe e simili, Purgarsi. Fir. Luc. 5. 2. Chi vuole
Fu tanta piova, che il fiume d'Arno crebbe sfoggiatamente. Red.
che una piaga sfoghi bene , paghi bene il medico.
Oss. an. 26. Il rene sinistro a prima fronte mi apparve sfoggiata
mente cresciuto ia foggia di una grandissima borsa.
E per simil. I detto delle piante. Dav. Colt. 56. Farivi

quattro dita sotto un rottorio di tre o quattro tacche, onde egli sfo SFocolarissimo, Sfoggiatis-simo. (Add. m.1 superl. di Sfogiato.Lat.

immensus. Gr. vrpurpos. Alleg. no8. Non m' avendo affaticato in


ghi (l'umor della vite), e si temperi.
- Terminare, Finire , Risolversi , Passare. Lat. transire Red.
in ricevere gli sfoggiatissimi vostri favori. (Qui vale gran
S3ll'1.
nel Diz. di A. Pasta. ll tutto poi sfoga in urine copiose, chiare
come acque della fontana. (N)
Sroooaro , Sfog-gi to. Add. m. da Sfoggiare. Propriamente Vestito
(Aut.i Mandar fuora , Dare esito, Alleggerire, Sminuire; ed il pi
sontuosamente; e per simil. 1 Pomposo, Eccellente nel suo genere.
delle volte si dice di passione e d' effetti. Lat. imminuere, levare,
Lui eminens, excellens. Gr. igoxos, gziperos. Allegr. 26. Tutte
mitigare , lenire, consolari, genio indulgere. Gr. rxpouv9s. Dant.
l'altre prerogative, per isfoggiate che elle sieno, non vagliono una
misera
ghierabaldana. (N)
Inf33. 3. Levatemi dal viso i duri veli, Si ch' i'sfoghi 'l dolor
che 'l cor m'impregna. Petr. son. 2 14. Ed in sospiri e 'n rime Sfogo a -- Fuor di foggia, cio, Fuor di nodo o misura, Straordinario.
il mio incarco. E son. 254. E certo ogni mio studio in quel tempo
Lat. immensus , inumanis. Gr. tripurpos. G. V. 2. 4. 3. si ve
era Pur di sfogare il doloroso core. Bocc. nov. 9. 3. Intanto
stieno i giovani una cotta ec. e una coreggia, come cinghia di ca
vallo
, con isfoggiate fibbie e puntale. M. V. o. 65. Furono ancora
chiunque avea cruccio alcuno, quello, col fargli alcuna onta over
in questo anno grandini molte e sfoggiate. F. V. . 69. Ordin di
gogna, sfogava. Disc. Calc. 33. Non dee ad alcuno di essi la stizza
montare, o sdegnarsi per esser troppo stato dalla zuffa divelto, come
porre campo di impetto all'Ancisa, il quale ad arte il prese di sfog
giata grandezza. Bern rim. 1. 25. Io mi propongo fra gli altri sol
se quivi la sua collera dovesse sfogare. Dant. Par. 15. E quando l'arco
dell'ardente affetto Fu si sfogato , ec. (N
lazzi. Uno sfoggiato. Buon. Fer. 3. 3. 2. Cacciar, ragnar, tordi
- E n. pass. ( nel primo sign.l Alam. Colt. 5. 138. La crescente
sfeggiati , merle Quartate , c (B)
virt nelle radici Si sfoghi adentro, ove non passa il gielo.
- On.le Parlando di frutta, cos dicesi Quella che supera in
IE nel sign. del S. 5.] Dav. Accus. 4o. Tanto ti dia (il popo
grossezza o bellezza le altre della sua specie. P. Sfoggio, $ . (A)
laccio), che ti sforacchi tutto , e ti cincischi, e si sfoghi. C'alett. 3 - In forza di avv. per Isfoggiatamente. Agn. Pand. 69. Non lo
. 18. E venuta liberamente ec. a sfogarsi ogni giorno meco della

lascer vestire sfoggiato, n con alcuna leggerezza.

randissima pena che sostiene della vostra lontananza. Vit. S. M. 4 - In forza di sf La sfoggiata per La vesta sfoggiata. Fir. Luc.
Ivi si sfog di piagnere e di dolersi a suo senno. Cavalc.

4 . Bella cosa vedere un gentiluomo con la sfoggiata andare a casa

le femmine ! belle prodezze per Dio !


Specch. Cr. 2o . Infinch non sono sfogati di gridare. (Nota il co
strutto.) (V) Car. Lett. Farn. Ho detto assai, perdonatemi , perch SoccATo1To, Sfoggia-tt-to. Add. m. dim.) di Sfoggiato. Alquanto
sfegiato. l Allee. 9. Io mi dava ad intendere che la pazzia fosse ,
bisogna sfogarsi, e chiarir le partite per sempre. (Mlin)
come dire , un solennissimo pa' di corna a penna e
fatte ,
8 * Avacciarsi, Menar le mani. Vit. SS. Pad. . 17o. Vedere l'uno
come son quelle del cervio, ma alquanto pi sfoggiatotte e badiali.
portare pietre, l'altro loto , e chi una cosa e chi un'altra,peruna
Soccio , Sl-gio. [Sm.] Lo sfoggiare , [ Usanza sontuosa di vesti
santa umilt sfogarsi ciascuno di fare le pi vili cose. (V)
9 Sfogar le vele = Acconciarle in modo che diano sf
mento e di suppetlettili, Splendidezza fuor del consueto e in ogni
genere; altrimenti Lusso, Pompa, Sfarzo, Sontuosit ec. Lo Sfoggio
go e esito al vento , non ricevendolo in pieno. Bart. Ricr. 2. o.
e signorile, reale, nobile, ricco, soverchio, smoderato, grande, magni
V' insegnano come sfogar la vela , quando troppo favorevole il
vento ; a temperarla, quando carica tempestoso. (Qui allegorica
fico,vano, superbo,sontuoso ec. (V. Gala.) Lat. luxus,in vesttu de
liciae. Gr. rpvn. Alleg. no7. Non potendo arrivare a tanto sfoggio.
mente.) (Br)
SrocarArr, Sfo-ga-ta-mn-te. Avv. Con isfogo. Accad. Cr. Mes.
Buon. Fer. 3. 2. 5. A queste due persone io ho gran fede Di do
Dispose Ferdinando i suoi brigantini in forma di una mezza luna,
ver far gran sfoggi in sulla fiera. 3. 4. 2. Si dolgon , quel del
figlio miscredente , Quel della moglie altiera e dispettosa E vana,
per aver quel pi di fronte, e combattere pi sfogatamente. (A)
S rocatissimo , Sfoga-tis-si-mo. [Add. n.1 super di Sfogato. dlleg45.
che fa troppi Sfoggi. E Tanc. 4f. 2. Che le padrone per nulla non
sonci, Che fanno pur tanti sbraci e sfoggi. Malm.
14. Molti si
Non altrimenti che posate in camera terrena, sotto la sfogatissima
volta della luna, o come i legnani inta lano , o come le pelli in
veggon far grandezze e sfoggi, Che sono a specchio poi col rigattie
tignano. (Qui nel sign. di Sfogato, S. 3) (N)
re. E Mlin. Annot. ivi: Sfoggio, da foggia, e per la forza del
S Fodaro , Sfo-g-to. Add. m. da Sfogare. [L salato, Sgorgato, Uscito
la lettera S antepostavi vuol dire Fuori della foggia, Fuori del so
lito e del consueto. Onde Fare sfoggio o Sfoggiare, dicesi quando i
fuori. , lisfogato , sin.
2 Dininuito , Sminuito. Lat. mitigatus. Gr. rpaures. M. V. 5.
frutti fanno quantit grandissima di frutte , quando chicchessia la
3

43. La 'ngiuria e la vergogna sfogata nel sangue degl'innocenti,con


pi gravezza il seguit per lunghi tempi infino nella Magna.
Agg. di Aria, di Mlare e simili vale Aperto, Non impedito.

vora pi del solito ; ed insomma s'intende d'ogni operazione che

apertus, apricus. Gr. xpos rpocitos. Red. Ins. a 9.


Cercano con ansiet il sole, e l'aria aperta e sfogata. Car Long.

sua specie. (A)

Lat.

Sof Rag. 3. pag. 65. (Fir. & .) E mentre ci faceano, dove il


mar d' ogn' intorno era sfogato, quel lor canto, per l'ampiezza del
l'aria dileguandosi, isvaniva. (B)

- tAgg. di Rami o simili vale Diradati] Soder. Colt.35. Agli altri


si tengano bene aperti i rami e sfogati , affinch manco che si pu
gli abbia a occupar l' ombra.
5 - Agg. di Stanza o di Fabbrica
vale Alto , (o piuttosto Atto a
ricevere molta aria e molto lume, Arioso. ] o eg. Descr. Portici

esca del consueto o del naturale, come si dice Frutta sfoggiata, quella

che cccede in grossezza e in bellezza, e supera l'altre frutte della


Dicesi Non v' sfoggi , ed espressione famigliare che s'usa
talvolta ironicamente per qire Non gran fatto, Non v' e g an cosa.
Sacc. Rim. Non dico gi che manchino d'appoggi ec. Ma per an
dare innanzi non v' sfoggi. Fag. Com. Tu ne lo dici in un modo
cosi misero e scarso che nota par che ci siano sfoggi. (A)
SFocLIA , Sf-glia. [Sf] Falda sottilissima di checchessia. Lat. foliun,
bractea. Gr. rro Aov. Sagg. nat. esp. 14. Si rimesse per tanto la
palla sul torno, e proccurando di mantenerla il pi che fosse pos
sbile la similitudine della figura , se ne and levata do per tutto cc.

---

-****

SPOGLIAME
297
SFONDATOJO
una sottilissima sfoglia. Red. Esp, nat. 58. pietra per di fuora Sroooraro , Sfol-go-r to. Add. m. da Sfolgorare. Salvin. Disc. 2.
bernoccolata, e composta d'infinite sfoglie soprapposte l'una all'altra.
93. Entrava pe''bordelli coprendo cosi il suo nero capello, il quale
a -- Dicesi A sfoglie , parlando della cipolla, o di cosa fatta a guisa
direi io colore matronale e venerabile, dove l'altro cos sfolgorato
della cipolla , riguardo alle varie sue coperture, che sono come sf
non ha cosi dello schietto, del grave e del verecondo.
lie. Cr. alla v. Tubero. (A)
2 - Per metaf Smoderato, che anche diremmo Disorbitante, e in
3 - (Zool) Nome comune della Linguattola, che i Toscani dicono
modo basso Sbardellato. Lat. immensus , immoderatus. Gr. &usrpos.
Com. Inf 29. Stricca fue un ricco giovane di Siena , e fece sfol
soglia o Sogliola. Lau. solea. Tasson. (P)
sociate , Sfogli-ne. Sm. Sfaldatura ; ed per lo pi termine gorate spese nella detta brigata spendereccia. G. V. 6. 7. 3.Libbre

de magnani ec. V.Sfaldatura. (A)


dugento o trecento era tenuto a quel tempo sfolgorata dota. Patff.
6. E grossa e mazzocchiuta e sfolgorata.
gliare, sin. Lat. follia decerpere Gr. vAXoxorsiv.
3 Subitaneo , Sollecito, a guisa di folgore Vit. Crist. Or dove
a - Per simil. Dividere in falle l Sfaldare.
si trov mai neuno s scelerato peccatore, la cui morte fosse affret
3 - per metaf: Dimagrare, Disseccare. Dant. Purg. 23. 58. Per tata e sfolgorata, come suta quella del Figliuol mio ?
mi di, per ibio, che si vi sfoglia? But. ivi : Si vi sfoglia, cio si 4 - Disgraziato, Sperperato , Mal concio. [ Privato del suo fulgore,
del suo lustro. Pecor proem. Ritrovandomi io a Dovadola sfolgorato
vi dimagra e cambia.
4 N. ass. e pass. Uscire o Separarsi le foglie.
e cacciato dalla fortuna. E g. 16. Ballat. E cosi io vivo lasso sfol
SroclaTA, Sfo-glia-ta. Sfl Spezie di torta, fatta di sfglie di pasta.
gorato, Perch aitar da lei pi non mi posso.
di Sfolgoreggiare. V. di
Buon.Fier.2. 4. no. E non pertanto l'araguanto mi vien, che prezzo SFoLooReooANTE , * Sfol-go-reg-ginte.

socLar, Sfo-gli-re. (Attl Levar le foglie , Sfondare -, Disfo

sia Del carbon che chiedesse. Per rosolarsi una sottill sfogliata Fag.
reg. V. e di''Sfolgorante. (A)
Sfolgo-regg-re. N. ass. V. e di Sfolgorare. Chiabr.
Rim. Se ne vanno le sfogliate, I pasticci o animelle ec. (A)
ll.
sono
foglie, CuiColt.
Add. m. dasin
Sfoliare,enza
srocuaro, Sfo-glito. Disfogliato,
Lat. foliis carens.Soder.
cadute le foglie.-,
Srocoa, Sfol-go-rio. Sm.) Sfolgoramento, Balenamento, Splendore.
co. Si far odorato e saporito (il vino), mettendovi coccole di mor
-, Sfulgorio , sin..] Lat. micatio. Gr. uapazpvy.
2 - l'ig. Il saltabeccare, Il saltabellare. Salvini. Pros. Tosc. .334.
talla salvatica, secca e sfogliata, per dici di

src,runa. . (Agr.) Sfoglia-t-ra. Sf. Il privare una pianta frutti


fra di una parte delle sue foglie perutare il maturamento delle
futta , esponendole al sole. - , Defogliazione , sin. (D. T.)

Non senza ragione gl' intrecci e i raddoppiamenti de' salti Omero


chiam azpvais rov , micaticnes pedum, sfolgori delle pian
te. E Odiss. 8. 345. E intorno in piedi Donzelli stavan di pri

Sociliazione. (Chir.) Sfo-glia-zione Sf. Chianasi con tal nome la


separazione di un pezzo morto di osso dall'osso vivo.Cooper.(Min)
srotiazzo. * (Comm.) Sfo-gliazzo. Sm. Quel quaderno che tengono

miero pelo, Dotti nel ballo, ed il divino luogo Battean co' pi: in
questo , mentre Ulisse Ammirava de' pi gli sfolgori , E nel cuor
si stupia , ec. (B
Diradare. Sir. Merc. Ist.
mercanti per semplice ricordo ; pi comunemente Stracciafoglio.(O) SroLLARE, Sfol-l-re. Att. Difar la folla,
Berg. (Min)
srocuerra , Sfo-glit-ta. Sfl dim. di Sfoglia Lat. bract ola, squamula.
dr. rrov, ripov. Benv. Cell Oref 86. Proccurando di levar SroNDAGAcco. (Milit.) Sfon-da-gic-co. Sm. Sorta d'arme appuntata,
atta a sfondare il giacco. Band. ant. (A)
sempre con diligenza qualche sfoglietta che apparisce nel lavoro.
SronDAMENTo , Sfon-da-mn-to. Sm. Lo sfondare.
socsa, Sfo-gn-re. N. ass.) Uscir della fisa
2 Fig. [ e in nodo basso, Nascere. Menz. sat. 2. Il figliuol della 2 Uccisione, Sbudellamento. Lat. caedes. Gr. xrdos. G. V. 12.
66. 4. Con grande uccisione di gente , e sfondamento di cavalli.
Togna e della Geva, Che i cavolfiori concim a Varlungo, Lo mostra
SroNoa nTe, Sfon-dn-te. (Part. di Sfondare. Che sfonda. Lat. minime
il primo che sfognasse d'Eva.
solidus , incertus. Gr. 33xos.
Soaro, Sfo-gn-to. Add. n. da Sfognare. V. di reg. (O)

Lat.exitus. 2 Agg. di Luogo dove si affonda. Tac. Dav. ann. . 23. Que
altrimenti)
tSm.
Uscita, Esito
sit-go.(V.
srooo,
eP. 3.Sfogamento.
Avendo l'aria il suo
Sagg.; nat.
Sfogare.)
Grigo.
sto un sentiero che Lucio Domizio fabbric sopra larghe paludi ,
e memme e fitte tenaci , o fiumicelli sfondanti.
sfogo dal beccuccio aperto.
, Sfon-d-re.(Att. Levare e Rompere il fondo. Lat. fundum
Sronoane
,
per metaf: Alleggerimento, Sgravamento. In questo senso loSfogo
e dolce, necessario, opportuno, onesto, cccessivo ec.l

Dav. Scism.

adimere. Gr. rv9ura dxpsi. Bocc. nov. 4. 8. Ogni cosa del le

38. E che col tempo e con lo sfogo questo folle amore verrebbe a noja.

gnetto tolta, quello sfondarono. Fir.As. 56. Niun'altra al mondo,


che meglio possa gastigare questo cianciatore, sfondarli la faretra ,
spuntargli le saette, spezzargli l'arco, spegnergli le faci.Buon. Tanc.

3 * (Med.) Sgorgo , Scarico , Uscita , Uscimento, Evacuazione,

Esito Lat exitus. Red. nel Diz. di A. Pasta. Non so, se in oggi

fosse bene per la lunghezza del suo vivere, che ella ne restasse total 5. 5. Credei del ventre sfondare il liuto.
mente guarita, e che la natura non avesse pi quello sfogo, al quale 2 Rompere ch cchessia passandolo da una parte all'altra, Penetrar
tanti e tanti anni si assuefatta. (N)
con violenza. Lat. perfringere. Gr. 3x myvvxa. Tac. Dav. Stor.
(Archi.) Parlandosi d'archi o suilli vale La massima loro al 4 329. Quindi si cominci a sfondar case, ammazzando chi s'oppo
neva. Buon. Fier. 1. 3. 3. E penetrabilissimi verduchi, E lame della
tezza, Rigoglio nel sign. del S. 4. Viv. Disc. Arn. 16. Lo sfogo o
rigoglio di tal arco ec. sempre poco men della terza parte della
lupa Da sfondar qualsisia sberghe e loriche. corda o base dell'arco descritto.

Parlando di botti, vale Cavarne tutto il vino.

Dav. Colt. A

vini di Poggio non sfondar mai botte e non l'alzare , ma come ella
sgoaa, sfo-j-re. N. pass. Cavarsi la fja. (V. Fja. In celt. gall.
fuinn genitivo singolare di fonn desiderio, appetito.) Copp run. burl.
non getta pi , turala bene. (A)
a 4a. Q, ivi, miseri, 'l nettare e la gioia, Del cui dolce liquor pi 4 (N. ass.) Affondare. Lat. demergi. Grxarxrori(Sza. Buon. Fier.
volte ioveVestito a peregrin si sazia e sfoja. (A) (B)
3. 3. 2. N allorch Fabio sfondn quella memma.
sroconamento,Sfol-go-ra-mn-to. nl Lo sfolgorare, Balenamento. 5 - Entrar con violenza in un luogo. Buon. Fier. Finch sfondato
Lat. fulgor. Gr. zv ards.

C. alla V. Balenamento. Baldin.

drento , Non si facea tiranno della stanza. (A)

tal volta alcuni, che sul primo rom 6 - [E n. pass. nel primo sign. Buon. Fier. Sente sotterra Sfondarsi
per dell'alba degli auni loro le scintille dell'animo in tanta copia e
a' colpi suoi pignatta ed orcio.
Vit. Bernin. pag. 2.

con si fatto sfolgoramento tramandano fuori degli occhi, che ec (B)


seocoaArte,Sfol-go-rn-te. (Part. di Sfolgorare. Che sfolgora-, Sfol
goreggiante, sin. Lat. coruscans Gr zs.Salvin. Disc. 2.535. Ma la
iuce sfolgorante d'una grandezza felice si ci abbaglia, e ci fa ciechi, e
dimentichi di noi medesimi. EPros.Tosc. 1. 39 Collo stile eguagliante

(Milit.) Tirar colla fonda. Buon. Fier. 2. 1. 6. E

si sbalestri,

imberci , sfondi e scaglisi.

(Pitt) Apparir lontano, o in lontananza. Varch. Lez. 25 Fac


cendolo sfondare e parere lontano con tutte le apparenze e vaghezze
che si possono disiderare.

per tutto la medesima, voler collocare in pi alto grado e in lume 9 (Ar. Mes.) sfondare il panno dicono i lanajuoli e vale Rom
pi sfolgorante la chiarissima

favella nostra. E 2. 56. Con questa pa

rola c.ana d'essere chiamato ed adorato lo stesso Figliuol di Dio,

pere la lana in cambio di tirarla fuora nella superficie, il che e'


cade quando si garza asciutto e s'impiegano subito de'cardi nuovi.(A)

Sfon-da-to. Sm. [ Cavit, il fondo. Car. lett. 2. 18o. La


Sronoato,
la immagine sfolgorante dell eterno l'adre.
volta poi ( divisa) in uno sfondato di forma ovale nel mezzo, e in
srotcouaa, Sfol-go-r-re.N. ass. Risplendere a guisa di folgore; al
quattro peducci grandi in su' canti. Benv. Cell. Oref 29. Intra
trimenti, Folgorare , Folgoreggiare. -, Sfolgorcggiare, sin.) Lat.
-

fulgurare , coruscare , emicare. Gr. darp&rrsiv. Com. Par. 3. Per

i fogliami e i partimenti, quegli sfondati erano stati ec. ripieni di

quello sfolgorare intende l'autore, che 'l suo intelletto voleva salir

smalti di vari colori. (V)

2 (Pitt.) Una veduta di prospettiva,che dimostri gran lontananza

tanto alto, ec.

a Per metaf [ Venir fuori , Comparire. ] Tac. Dav. Perd. eloq.

Baldin. (B)

Cui levato il fondo


4,3. Mostransi e scrivonsi per le colonie e provincie , quando tra SronoAro. Add. m. da Sfondare. Senza fondo,
o in tutto o in parte. lat. cui fundus ademptus. Gr a rvSvos.
loro qualche arguta e breve sentenza sfolgora.
soverchia
brama, Non
per
sfondato
Fer.
3.
a.
9.
Quando
Buon.
3 - - E detto del Riso. Salvin. Annot. I'. B. 5. 5. 6. Queste piccole
fosse delle gote, che nello sfolgorar del riso fanno mostra graziosa.(N) v' chi pi 'l rattoppi.
4 Att. Affrettare , Eseguir con prestezza. Lat. accelerare , ocyus 2 Fig. ''Insaziabile. 'Lat. insatiabilis. Tac. Dav. Stor... 297.Sola
exeqmi. Gr. crsvsuv, rxxvviv.
via alla grandezza era enpiere di prodigiose vivande di qualunque
5 ibissipare , Sperperare, Cacciar via [ con prestezza, a guisa di
spendio la sfondata gola a Vitellio.
foigore.'Lat. funditns perdete Dant. Vit.Nuov. 4. Se questi non 3 Guasto, Rovinato. Lat. corruptus, minime solidus, incertus. Gr.
ci sfolgorassono cos fuori del nostro luogo , noi potremmo stare a
8ssapaio, G. V. 8. 58. 5. ll carreggio del Re, ch'adducca la
per li sfondati cammini non potea venire.
vivanda all'oste,
vedere la maraviglia di questa donna , siccome stanno gli altri no 4 Smisurato. Onde Ricco sfondato per Ricchissimo. Lnt. ditissi
non sieno
la diventino
troppa asprezza
Li benignita
sudditi perin
stri
pari. Mor.
dissoluti.
troppa
e perS.laGreg.
sfolgorati,
mus. Gr. rxoviraros. (In brett. fonn ovvero founn abbondante
soconarese, Sfolgora-ta-mnte. Avv. Risplendentissimamente Srosparo.
sufficienza.)
In gall. fonadh
stondatjo. Sm. Piccolo strumento di ferro
(Milt.)
Lat. lucidissime.
faccettato sulla punta e guarnito all'altro capo d'un anello che
-

per metaf. Eccedentemente. Lat admodum. Gr. ctdpa, Franc.


sacch. nov. 53.Seupr avea prcstato a usura,
mente ricco.

ed era sfolgorata

s' introduce nel focone dell'artigliere per ripulirlo dalla polvere o


altro sudiciume, e forar il cartoccio di cui sono cariche, cccio

298

SFONDILl
r innescatura comunichi colla polvere che v' dentro. Altrimenti

Sfoconatojo. (A) (Gr)


gli occhi della

d' acciajo per aprire


o (Marin) Sfondatojo per la tromba: Conio allorch
se ne vuole
re di cuoi i fondelli. (

(5. pl.

a ruota ,

- -

la

(Da sphonudyrlosuna
bischero.
rune , fatte
a foggiaa di bischeri.
ischeri. (
specie di
. (Bot) Sfon-di-li-o Add.m.
ian
delle ombrellifere e del genere Heracleum, l fa

iondi quasi di platano, ed ha il fusto molto simile a quello del


%
Panace o
V. Panace, S. 2., e Pana
cca . . 2. - , Spondilio , sin.

si

SF()RTUNATO
s'impronta nell'anima, e tante sformate immagini, sozze e stravolte
a qualute cose superbamente con vizioso affitto la mente si rivolg

Salvin. Annot. F. B. 4. 4. 2o. Qui mi viene in acconcio di


mendare un passo di Gio. Villani, citato nel Vocabolario, alla voce
Efformato, ove parlando della visione del Cont Ugo, avuta a Buon
sollazzo, dice lib. 4. 2. 3 Qui trovando huomini neri effamati. Il
MS. Ottimo dice e sformati, latino iformes. Virgilio : Monstrum
horrendum, informe, ingens, cui lumien adeptum. Mostro orribil
sformato , grande e cieco. (N)
Efg. (si dice anche di cose immateriali. Guid. G. Soll
citamente essi riformarono le loro cittadi, e paesi sformati per la
-

loro assenza.

soldilococco. Sm. V. G. Lat. sphondy

2 - Smisurato , Smoderato , Eccedente, Grande. Lat. immensus, in


ens- Gr. darpos , irpay9ms. G. V no. 22o. . Si comincio d
fondare la gran porta di san Friano, ovvero da Verzaja, e fu molto
isformata a comperazione dell'altre della citt. E
29. 2. A c
Quello spazio vano lasciato nepalchi o nelle ciocch i nostri successori si guardino di dare le sformate balie.M1.

lococcus. (Da sphondylos bischero, fusajuolo, e cocco cocco.) Noe


dato da Mitchell alla Callicarpa, tratto dalla forma di cocco che
ha il suo frutto. (A

Sronoo ,

- 44 Subitamente del mese di Luglio si mosse una sformata tem

volte per dipignesi; ed anche la Pittura medesima fatta in simili


tl. ll.

di vento. M. V. 3. of. Si mosse uno sformato fuoco

, Sfondo-lre. Att. Levare o Rompere il fondo; altri


menti) Sfondare. Bocc. nov. 4- 4. Ed isfondolato il legno, esso
menato a Tunisi, fu messo in prigione.
g. 2, n. 4. Ogni cosa
del legnetto tolta, quello sfondolarono ( Cos nel testo Mannelli,

Veggasi per ivi la nota 28 alla pag. 46 tergo)(V)


8opr
2 Passare da parte a parte , Bucare. Lat. confodere Gr. 3o
rur. M. Bin. im. buri. . 182. Ma chi mi va con si fatte moine ,

nel

'aria, il quale corse per Gherbino inverso Greco. (N)


Fuor del comune uso, che anche diremmo Stravagante. Lat. e
normis. G. V. 2. 4. 3. Non da lasciare di far memoria di una
sformata mutazione d'abito, che ci recaro di nuovo i Franceschi.
Franc. Sacch. nov. 5a. Venutogli uno pensiero assai sformato, che
se trovare potesse due belli asini ec., poter venire grandemente nella
sua grazia. Maestruzz. . 18. Se gi non si temesse dello scandalo

Pr lo troppo isformato vizio, ovvero pericolo per la troppa debilitate


54. Non solamente uccidono i Sroamazione , Sfor-ma-zi--ne. [Sf] Bruttezza, Deformit. -, Disfor
nemici cui egli colgono, ma spezzano ed isfondolano ogni altro di mazione , sin. Lat. deformitas. Gr. duo piz. Maestruzz. . . Se
Vorrei potergli sfondolar la pancia.

3 - *

Al

, Rovinare.

ficio ove caggiono. (Pr)

N. ass. cadere in fondo, Precipitare. Lat. proruere , demergi.


Cr. xaravecoa. Buon. Tanc. 5. 5. Noi sfondolammo con si gran

fracasso, cc. E Salvin. Annot. ivi: Sfondolammo, andammo gi

s al fondo, precipitammo. (N

superl.

Srosa , Sfor-n-re. I Att. e n. ass. 1 Cavar del forno; contrari,


lnfornare.-, Disfornare, sin. Lat. e furno educere. Gr.
ci
4. Franc. Sacch. rim. 9. Tal inforna, che non isforna.

[Add.m.]

non perde tutto 'l membro , ma tale Parte , che genera isformazio
ne , donde ne potesse essere scandalo.

di Sfondolato.

Per metaf [Sfornare il parto = Partorire. Menz. sat. 6. Ma


Mon. 2 v' pi d'una putta sciaurata , Che sforna il parto, e quello int
4. Apizio, chiamato da Plinio fogna sfondolatissima, due milioni qua ancide. ( L'ediz. di Fir. 753 legge Sforza ) (N)
e mezzo d' oro si manic.
SronNAro, Sfor-nto. Add. n. da Sfornarc. V. di reg (O)
Srospotaro, sfon-do lato. Add. m. da Sfondolare. Lat.fundo carens. Sronnesro , Sfor-ni-mn-to. [Sm.] Lo sfornire. Lat. expoliatio, pri
vatio. Gr. crpmrs. Buon. Fer. 4f. 2. 7. E de'giovani' Domestiche
Gr. di sv rv9vos.
2
Forato, Aperto. Lib.Son. 92. Tant'eran duri, sfondolati e ne. spogliazze
, e sfornimenti Di sajone, giornee , guarnacche e robe.
3 Insaziabile. Lat. inexplebilis. Gr. rro. Cut Carn. 3. SroaNine, Sfor-n-re. Au. anom. Tor ia i frnimenti , Privare ,
Lut. immensus, inevplebilis. Gr. urps, rros.

Dav.

Ancor ci bisognava alla giornata La casa provvedere , E saziar la


lor gola sfondolata.

4 Smisurato, Grandissimo. Lat. immensus. Gro Tac. Dav.


Post. 45o. Fece accusar di giacimento con la figliola Sestio Mario
sfondolata ricchezza, e quelle cave
dell' oro. Alleg. oo. Per la qual cosa i' sono oggi costretto A ren
Spagnolo , adocchiando la sua

dermi per vinio , e incatenato Darmi al vostro sapere

sfondolato ,

plare di questa o di quella cosa; contrario di Fornire.


lDisfonire , sin.1 Lat. privare, spoliarc. Gr. a repev, oxvAsvuv. Peur.
cauz. 31. 2. Cos l'alma ha sfornita , Furando 'I cor , che fu gi
cosa dura. Ar. Cass. 2. . Sfornite tutti li letti, e piegate le Leu

zola con le coltre, e riponete le Camice, cc. Varch. Stor. 1.43o.


Ma perch questi sfornivano la piazza di grasce, fu mandato ec.(N)
2 - [E nel senso militare. V. Sfornito , S. 2. M. p. 8.88. Quella

in gran parte sforni d'armadura atta a difesa.


Al quale i' fo l' inchino , e mi sberretto.
S onAcciare , Sfo-racchire. Att. Lo stesso che l Foracchiare , V. Seoanrissimo , Sfor-ni-tissimo. Add. m. superl. di sfornito. Sprov
edutissimo. Tts. lett. fumit. 28. E perch io mi trovo sfornitissimo.
Lat. perforare. Gr. arpv. Fir. As. * . Quelle pietre aguzze cc.,
da ogni canto che tu cadrai, ti sforacchicranno in mille parti. E Dise.
di denari , pregher il Tesoriero di Nostro Signore, che me gli vo
an. 35. Fu sforacchiata dalle corna de' combattenti caproni. Cirff.
glia prestare. (A) (V)
C'avalc. 2. 68: io ti sforacchier tanto la buccia , Cle brevemente Sorro, Sfor-ni-to. Add. m. da Sfornire. Spogliato, Privato.
-

ti far bugiardo. E appresso: E tanto sforacchiate gli ha le chiappe,

Disfortuito, sin.1 Lat. spoliatus, privatus, imparatus. Gr. ccoxvosi,

rpm9 is , drxvos. Gell. Sport. 2. 5. Bisogna di molte cose a con


Che il sangueSfointorno
gli facca
le mappe.
Soracciato,
ac-chia-to.
Add.
m. da sforacchiare. Lo stesso che
tentare una moglie, delle quali io sono sfornito.
Foracchiato, . Lat. per foratus. Gr. rpmros. Fir. s. o. Tutto 2 - (Milit) . Privato d' ajuto , di difesa, di questa o quella cosa
strambellato da' morsi , e sforac hiato dalle ferite e, a se riscrv
necessaria in guerra..] G. P. . 14. . La citt di Lucca era sfor
la gloria, e alla necessit de' fati restitui la vita. Tac. Dav. ann.
nita di gente d'arme. M. V. 9. 56. Trovandosi ignudo, e sfornito
di gente d'armc a difesa.
2. 3. Disperati tornano con lor malanno a pasturare le spade ger
-

mane delle loro nembra sforacchiate di dietro, o macinate dalle


tempeste. (Il testo lat. ha : onusta vulnerabus tergum) Rm. burl 2.
96. La fronte e gli occhi fan vario smaltato D agate e g inze, e

2 - E' detto assolutamente. Non fortificato, Debole. Tass. Ger.

.8o. S eran carchi e provvisti in vari liti )i ci ch' d' uopo alle
terrestri schiere, Le quai trovando liberi e sforniti I passi de' nemici
alle frontiere , ec. (B) Diod. Gen. 42. 2. No : anzi voi siete ve
l naso in prospettiva Ne mostra un barbacane sforacchiato. (B)
SForcAne. (Marin.) Sfor-c-re. Att. Levar l'ncora d' afforcamento ,
nuti per vedere i laghi sforniti del paese. (N)
SronTiFicAae , Sfor-ti-fi-c-re. [Att. Propranente contrario di For
e ricondurla al bordo. (A)
SronMARe, Sfor-ni re. Ait.i Mutar la forma; altrimenti ITrasformare,
tificare ; ma fu usato come) V. A. per Fortificare. Lat. roborare,
Trasfigurare, Difformare , Disformare.) (V. Disformare) Lat. dc
corroborare, confirmare. Gr. mpxrvvsuv, p xrziobv, ioxupsiv. Mor.
S. Greg. Con sollecitudine sia tagliato da noi , sicch non cresca
formare, deformem reddere. Gr. drouopov. Cr. 9. 99. 3. Le 'nfer
per processo di tempo , e non sia sfortificato dalla cattiva usanza.
me (pecchie) hanno altro colore, e paurosa magrezza, che molto le
sfornia. Mor. S. Greg. Sformano le facce loro , per mostrare agli SronTvA, Sfor-t-na. Sf. Mala sorte, Infortunio. Salvin. Buon. Tanc.
5. 2.Sfelice, infelice; come sfortuna, nala fortuna, infortunio.(A)(B)
uomini che essi digiunano.
-

-- -

2 Cavar di fo ma, come Sformar le scarpe o simili.

Sronruna Menro , Sfor-tu-ma-nn-to. Sun.1 Lo sfortunare ; Disavven


-

SForwanamente, Sforma-ta-mn-te. Avv. l'uor di forma, Smisurata

tura, Disgrazia..] Buon. Fer. 4.4. 5. Almen pcr oggi N per doman

mente; che anche diremmo, ma in modo basso, Sbardellatamente-, tu non ci ritrovavi, S e' non ne sfortunava , Conu egli ha fatto. S.
Lisformatamente , sin. Lat. in immensum. Gr. irparps. G. V.
E che sfortunamento E stato questo?
2. 4g. 3. Per le quali soperchie pioggie crebbe l'Arno per due vol SForTUNARE , Sfor-tu-n-re. [Att.] Rendere sfortunato. Lat. infelicem
reddere. Gr. &9xow roisi. Buon. Fer. 4. 4. 5. Almen per oggi N
per doman tu non ci ritrovavi , Se' non ne sfortunava, Com'egli
ha fatto. . E che sfortunamento E stato questo?
sformatamente grande e grassa, la present a msser Bernab. Sagg.
mat. esp. 1 7. La quale (bocca) spalancata stavasi , e ripiena dalla SFonTuArissimo , Stor-tu-na-tis-si-imo. [Addmil superl. di Sfortunato.
te sfomatamente cc., e la Terzolla crebbe si sforunatamente, che

valic il ponte a Rifredi. M. V. 7. 48. Veggendo costui la lepre

lingua stessa, e da altre vescichette e membrane, tutte sforunatamen


te enfiate, si stette ec. (B)

Srorwarissimo , Sfor-una-tis-si-mo. [Add. m..] superl. di Sformato. -,


Disformatissimo , sin.

Lat. infelicissimus. Gr. d'9Aura ros. Fir. As.

6. Mi pareva ec.

per luoghi strani e inaccessibili chiamare il nome del mio sfortuna


tissimo consorte. Ambr. Bern. 3. o. E l padre mio si domand Gi
rolamo Fortuna, e si pu dir sfortunatissimo.

2 Eccedente, Smisurato. Borgh. Orig. Fir. 266. Si potetter, per SFonruNATo , Sfor-tu-nto. Add. [m. da Sfortunare.] Contrario di For
tunato; altrimenti Infelice, Disgraziato,] Sventurato., Disfortunato,
grandissiumi e sformatissimi donativi che fossero loro fatti, contentare.
sin. Lat. infelix, infortunatus, miser. Gr. &9Aos. Lib. Dicer G.S. Noi
SFoamaro, Sfor-m-to. Add. m. da Sformare. Proprianente Senza for
ma, e per estens.] Di brutta forma , Deforme. (V. Disformato.) Lat. - non sapemo se non che troppo sarebbe sfortunata, se cc. Floc. 4. rog.
Io, dal mio nascimento sfortunata, non saprei da qual capo incomincia e
deformis, deformatus. Gr. opos, ziaxpd. Bocc. nov. 55. 2. Essendo
a narrarvi i mici infortuni. Fr. As. 45Avendo colle accese fiamme
di persona piccolo e sformato. Introd. Virt. Venne contro a lei un
di queste parole riscaldato le viscere della sfotunata ec., subito se
grandissimo cavaliere molto sformato. Puss. 24o. La figura del diavolo

SFORTUNEVOLE
2O)
SFORZO
ne fuggirono. Car. En. n .46. Di Palla il sa la sfortunata stella; a - Contro voglia, Forzatamente. Lat. coacte, invite. Filoc. a. f3.
Sallo il vendicator Cafreo monte, ec. E v. 889. lo padre stesso Que

Quando Florio vide questo, sforzatamente si cambi nel viso, no

sta mia sfortunata figlioletta Per ministra ti dedico e per serva. (B)
strando quell'allegrezza e festa che del tutto era di lungi da lui.
SroaTunevole , Sfor-tu-n-vo-le. Add. com. Infortunato, Sfortunato. 3 Violentemente. Lat. violenter, vi. Gr. 3izias, Bizarxs. Mte
Battagl. ann. 16o 1. Berg. (Min)
SFortunio, Sfor-t-ni-o. Sm. Lo stesso che Infortunio.Salvin. Annot.

F. B. 4. 4. 5. S'e' non ne sfortunava. Il greco per l'appunto :

struzz. 2. 4. Se pose le mani violentemente, cio sforzatamente, nel

Vescovo o nell'Abate propio. E 2.3o. . Ma se egli pi che ladro,


cio quatdo col'arme e sanza arme sforzatamente assalisce in casa,
o in cammino, o in mare, allora si procede pi aspramente contra loro.

ruxeu, sfortunio, infortunio. (B)


SForzamento , Sfor-za-mnto. Sm.] Lo sforzare, Sforzo. Lat.coactio, 4 - Per forza. Vt. S. Nicola. E quasi isforzatamente il puosono
coactus. Gr. dvdyxm. Maestruzz. . 4. F tenuto a castit colui che
nella sedia vescovale e consacrarolo vescovo. (N)
er forza ordinato ? Risponde : Se lo sforzamento fu assoluto, non SFonzaTiccio , Sfor-za-tic-cio. Add. m. Alquanto sforzato, to piutto
22.
dubbio che non tenuto, imperocch non ordinato. G. V.

o&. o. Acciocch nelle vie de' suo' progenitori fermamente perse


verante, gli sforzamenti di quegli emuli cc. da s cacci e distrugga.

sto, Ottenuto con alquanto di forza..] Lat.vix vi expressus, Terenz.


Grrersavos. Col. Ab. Isac. La costrigneranno di fermare a cota
li asciutte e sforzaticce gocciole di lagrime.

M. V. 1. 1o. Ma li mercatanti, e altri cittadini, a tutti suoi avvisi 2 - Ed in forza di sm. Pallav. Ist. Conc. 3.55. Sotto quella sem
e sforzamenti s'opposono. Pust. S. Gir. Nascosamente dentro com
bianza di volontario potrebbe ascondersi qualche parte di sforza
ne l' uomo con ispirituale studio , e inescalo, come fa il medico
sforzamenti delle forze menimate sotto il peso ticcio. (Pe)

, e ajuta gli

di lunga fatica. Ninf Ies. 265. Per, s'io ho usato sforzamento,


L'ho fatto sol perch forza m' suto, Non perch'io sia di nojarti
contento. (B)

Sronzatissimamenre, Sfor-za-tis-si-ma-mn-te. Avv.1 superl..di Sforzata


mente. Lat. violentissime. Gr. usyirr 9 ic. Cr. alla V. Vivo , add.
S. xx. Per viva forza e Aviva forza,vagliono ancora Sforzatissi
mamente, ec. (B)

SrorzanTe,Sfor-zn-te. [Part. di Sforzare.] Che sforza. Lat. nitens, SronzArissimo , Sfor-za-tis-si-mo. Add. m. superl. di Sforzato. Coppett.
cogens. Gr. ps duevos, azov. Amet. 64. Egli sforzantesi, colle rim. burl. 2. 52. Coi galantuomin star sulle grandezze,E poi lasciar
deboli braccia strignentemi , o mi ritiene, o lieve di carne si volge
goder iufino a' cani Le vostre sforzatissime bellezze. (A) (B)
22. Onde quello , di che non gli

con meco. Sen. Ben. Varch. 6.


a - Che dimostra grandissimo sforzo. Vasar. Belle e sforzatissime
doverrei esser tenuto , come a sforzato , gli sono tenuto, come a
attitudini di coloro che sflagellano Cristo. (A)
sforzante.
SForzaro, Sfor-z-to. Add. m. da Sforzare. Costretto, Violentato.
Sronzane, Sfor-z-re. [I Att. ] Costrignere I colla forza ; altrimenti 1
Lat. coactus. Gr. zyxzuos. Petr..son.22. E sforzata dal tempo
Forzare. [Dicesi Sforzare diligentemente, ostinatamente , costante ne n'andai.Tesorett.Br. Ch dare tostamente donar doppiamente
mente , affannosamente , con ogni arte , sollecitudine, ingegno ec.]
E dar come sforzato, Perde lo dono e'l grato. Bronz. rim. bul.2.
V. Necessitare.) Lat. cogere, urgere . compellere. Gr.dvxyz43,
2fo. I' non vogi agguagliar il paradiso Allo star in galea, ch'e'non
reys, 4 grai. Dant. If 18. 55. Malvolentier lo dico ; Ma
parisse Cosa sforzata, e da muover a riso ; E che poi ec. (B)
sforzami la tua chiara favlla. Maestruzz. n. 8o. Il consentimento 2 - Per forza. Amet. 75. La quale similmente m'averebbe nel tuo,
isforzato, almeno dalla parte di colui che sforza, fa egli matrimonio
petto, data , se io i tuoi amori volessi sforzati. G. V. 1 1. 89. 6.E
Franc. Sacch. nov. 29. Molto pi nuova cosa, che una donna cosi ferm la sforzata e non volontaria pace.
voglia sforzare Dio e la natura b avere figliuoli.
3 - Privo di forza, Spossato. Cron. Morell. 3 1. Diliber mandare
2 Occupar con la forza. Tac. Dav. auun. 2. 62. (Ediz. Bass 179o.) la sua forza contro a lui, e pens disfarlo, perch era signore isfor
Con intendimento de' principali sforz la citt reale, e la cittadel zato, debole di gente e di vettovaglia.
la accanto. (Lat. inrumpit regiam.) (V)
4 - Violento, Ingiusto. G. V. 12. 7. io. E facca criare e crescere
3 - Violare, Usar forza o violenza. Lat. vim inferre. Gr. Bair.
nuove e sforzate gabelle.
G. V. 5. 7. . Alcuno giovane fiorentino sforz nel detto borgo una 5 Straordinario. Tav. Rit. Tristano volenticri ricev la spada, im
pulcella. Bocc. nov. 2o. 2o. Se non che io griderr, che voi mi vo
perocch ella era di sforzata gravezza. Bartol. Ghiacc. 2o. Mlico
gliate sforzare.
- Torre e Levar via la forza, [Snervare, Indebolire.1 Lat. vires

scopio di cosi sforzata potenza nell' ingrandire cc. (N)


6 Artifiziato, Premeditato. Sen Pist. oo. Dice che 'l suo parlare

adimere , debilitare. Gr. devovv. Petr canz. 26. 2. Perocch Amor

non lungamente trattato, n provveduto, n sforzato.


mi sforza , E di saver mi spoglia. Dep. Decam. oo. Snervare e 7 - Addobbato con ogni sforzo e potere. M1. V. 4. 39. Tutti sforzati
spolpare e spossato disse il nostro: per torla via e privar di forza ;
di coperte , e d'altri paramenti , e avvistate sopravveste.
e cosi si crede che l' usasse il nostro gentil poeta : Perocch Amor 8 - * Violato, e dicesi de' due sessi. S. Agost. C. D. . 9. Quella
mi sforza. Varch. Lez. 2. Sforza in questo luogo non vuol signi
cos pudica Lucrezia uccise la innocente e casta e sforzata Lucrezia (P)
ficare altro, che priva di forza, e toglie la possibilit. Soder. Colt. 9 - Fortificato , uso ant. da non imitarsi. G. V. 7. 37. E di quella
36. Guardisi di mettere il palo di sotto alla vite un quattro o sei
(citt di Cartagine) alcuna parte n' era rifatta e sforzata per li Sa
racini, per guardia del porto. (V) (N)
dita, affinch non ispolpi e sforzi la vite , e massimamente sendo
di castagno, il quale ha questa natura di attraere fuor di modo a s. 1o - * Agg. di Citt o simili vale Presa d'assalto, per forza. Diod.
Ezech. 26. 1o. Entrer dentro alle tue porte, come s' entra in una
5 - N. ass. e pass. Ingegnarsi, Affaticarsi, Far diligenza, Far forza.
nov. citt sforzata. (N)
studere. Gr. ripra, rrov3ev. EBocc.
Lat. conari, niti,
73.
nov.
o7. 4. S'era sforzato d'uscire delle mani della donna.
11 * Agg. di Morte, cio Violenta; opposto a Naturale. Passav.
Prol. Furono tratti per morte naturale o sforzata dalla presente vita
2 t. A queste parole Calandrino sforzandosi rispose : cc. Nov. ant.
corporale. (A)
oo. 13. Signori, qui non mi bisogna di sforzare a dimostrarcone
ella mi sia nemica. Guid. G. Medea, infiammata di tanto fervente 12 - * (Poes.) Rime sforzate : Rime a cui altri legato. (A)
amore, il concetto peccato assai sforza di coprire. Vit. SS. Pad. 13 - * (Mus.) Note sforzate: Quelle che richiedono una intonazione
-

. 15. Ciascuno si sforzava di poterci menare al suo convento. Cas.


assai sensibile e con violenza. (L)
lett. 2 1. Bench in questa parte non stato di bisogno che io mi r4 - In forza di sm. detto di persona in luogo di Forzato, cio
--

sia sforzato. Vit. S. Franc. 8o. In tutto suo podere si sforzava


di riducere i frati suoi ad aspramente vivere. Fav. Esop. . Sfor

Che serve per forza o Ch' condannato al reno. Domen. Ist. Giov.
lib. 25. Il conte Filippo vincitore perd in tutto da cinquccelto uo

zasi la presente scrittura acciocch con diletto faccia utilitade il leg

mini tra soldati e sforzati. (P)


SForzaTone, Sfor-za-t-re. t Verb. m. di Sforzare.] Che sforza. Lat.
violator, violentus. Gr. 3xrris. Sen. Declam. Mostr di voler che
6 * Appoggiarsi. Lat. niti. Tratt. M.T.Cic. Sogn. Scip. f. 1o6.Tu
sarai solo in cui si sforzer la salute della citt. (N)
tu muoja comc sforzator di vergini. Pass. 139. lo sforzatore di no
gere. (V)

- ---

7 (Mus.) Sforzar la voce= Eccedere l'estensione della voce a

gli e di figliuole altrui. Mor. S. Greg. Per la mano dello sforza

forza di fiato, o in alto o in basso: il che succede anche agli stru tore s'intende il popolo de' Pagani, quale il crocifisse. Cosc. S.
menti, sforzandone il vento o l'arco. (L)
Bern. Il regno de' cieli s'acquista per forza , e gli sforzatori di s
8 * (Milit.) Occupar con la forza una citt, una fortezza , un medesimi lo rapiscono.
campo ; Superare un passo, un ostacolo con impeto e per forza SporzATRice , * S or-za-tri-ce. Verb. f di Sforzare. V. di reg. (O)
d'arme. V. S. 2. Guicc. Stor. Per non avere artiglierie e inoni Sronzevole , Sfor-z-vo-le. Add. (com. Propriamente Ci che cede o
zioni di qualit da sforzare le terre. Davil. Ma il conte... sforz che si arrende allo sforzo ; ma fu trasportato a significare, al pari
finalmente con pochi de' suoi soldati un corpo di guardia , il quale di Forzevole,] Che sforza , Che fa forza. Lat. violentus, rapax.
custodiva un posto dalla parte di terra e si salv. Montecucc. Cos
Gr. Bizrris, dp-rzg. But. Inf a7. . Erano uomini sforzevoli , e
o dar il guasto ad
avriasi pi libero campo di sforzar una
di rapace condizione.
un paese, prima d'essere frastornato. (Gr)
Sroazevolmenre , Sfor-ze-volmn-te. Avv. Con isforzo. Lat. enixe.
Diminuire le forze altrui; e n.pass. Esser privo di forza, Gr. Bixis, xorios. Guid. G. Per portare le battaglieresche armi
-

de' necessari futi. V. Sforzato, 5. 3. (Gr)


3 Rinforzare, e n. pass. Rinforzarsi. Modo antico e da fuggire

sforzevolmente contra i nemici. Sallust. Giug. 28'. Fu fatta la

inquisizione da altrui aspramente e sforzevolmente. (Pr)

a cagione del doppio senso che trae con se, quantunque non con Sronzo, Sfr-zo. Sm. Lo sforzarsi , Ogni maggior forza , potere,
trario alle analogie della lingua. V. Sforzato, 5. 9. M. V. lib. . possibilit. Lat. conatus, nisus, vires. Gr. ripa, irxipraz. Petr.
cap. 47. Fece comandamento a tutti i suoi Baroni che teneano con
son. 68. E non fui pi costante Contro lo sforzo sol d'un'Angio
lui, che si isforzassono d'arme e di cavalli. (V) (Gr)
letta. Coll. SS.Pad. Adunque con tutto sforzo si dee acquistare
4 Dicesi Sforzar le marce e vale Raddoppiare ed anche Tri il bene della discrezione. Tratt. govern. fam. L' un membro ajuta
plicare le marce ordinarie. (Gr)
l'altro in bene quanto pu , e guardasi del nuocere a suo sforzo,
Sporzatamenre, Sfor-za-ta-mn-tc. Avv. Con isforzo, Con forza grande. e offeso non sa che sia vendetta.
Lat. magno conatu , magna audacia , vi. G. V. 7. 3. 2. Sanesi
2 * (Med.) Dolore vivissimo che si manifesta nel corpo di un mu
vi vennero per comune molto sforzatamente. Liv. M. Assalirono i scolo o verso i suoi punti di attacco in occasione di violenta con
nemici si sforzatamente , che non gli poterono sostenere. Vit, SS. trazione delle sue fibre, e che dipende tanto dalla rottura di alcuno
Pad. S' apparecchiavano sforzatamente di venire addosso a quella de' suoi fascicoli costitunti , che dalla separazione delle fibre car
cotale terra , dov'ella stava,
nee dalle fibre tendunose. (A. O.)
-

SFREGARE
SFORZOSAMENTE
, Nome voleare delle ernie, quando furono cagionate da vio SFRAcsTica. (Arche) Sfra-gi-sti-ca. S: V. G. Lat. sphragistica. (Da

3oo

sphrags suggello.) Scienza de' sigilli e delle impronte atiche. he

lente contrazioni muscolari. (O)

3 (veter) Distensione dei legamenti che rassodano le varie ar parte dell'Antiquaria e delle belle arti. (Aq)
ticolazioni del cavallo , specialmente al tarso, al garetto, alle re SrnascosA , Sfrancio-s-re. Aut. V. Bassa Sanare, Liberare dalla
lue venerea, che comunemente dicesi Mal franzese. , Disfrancio
ni ec. (A. O.)
-

-- --

4 (Milit.) tNome generico d'ogni preparamento militare; [ma in


sare, sin. Aret. Rag. (A) (O)
questo senso V. A. ed ora si adopera meglio Forza o Foize. Lat. Srnascosaro, Sfran-cio-s to. Add. m. da Sfranciosare. V. di reg.(o)
SFRANcie,
Sfran-gi-re. [Att.] Sfilaccicare il tessuto , e ridurl a
copiae , exerctus. Gr. ras. G.. 2. 5. 2. Evancer gli si fece

incontro in Aquilea con tutto lo sforzo d' Italia. (Cos il testo Da'. gusa di frangia o cerro.
ed altri, bench lo stampato al bia forzo.) M. V. 6. 2. Qe' da 2 - (Bo) Dicesi di alcune parti delle piante le quali sono fina
Beccheria anche vi mandarono loro sforzo Benv. Cell. Vit. Ho la
stratagliate , come i petali, gli stemmi. Lat.
sciato indieti o la venuta dell' imperatore col suo grande esercito,
SFaasolaTo, Sfran-gi to. Add. m. da Sfrangiare. P. di reg. (A)
ed il re con tutto il suo grande sforzo armato. (Gr)
, Oude Fare sforzo = Sforzarsi; e per estens. Far prepara SFRANcarna , Sfanga-t-ra. Sf Lo sfrangiare, e La cosa sfran
giata. Magal. Lett. Perch questo grande sconcerto ? Chi potesse ve
tivi cli guerra. V. Fare sforzo 1 Bocc. nov. 42. 3. Udendo che il
dere , sar un gi ancllo di polvere, una sfrangiatura di corda con
1 e di Tunisi faceva grandissimo sforzo a sua difesa.
sumata , o qualche alo minimo accidente. (A)
(Mu.) Difuo della voce, che proviene da una contrazione
violenta della glouide, per cui l'aria cacciata da' polmoni lanciasi SFRAsca RE, Sira-sc-re. N. ass. Il muoversi che fanno le frasche per
-

in fuori nello stesso tempo , ed il suono sembra allora caniare di


natura, perde la dolcezza di cui era suscettivo ed acquista una
durezza disgustosa all'uditore. (I)

venuto o simle. Ner. Sannin. 4. 26. E quando per l' appunto ella
si muove Per gir da quella incantatrice vaga, Gde sfrascar la selva,
e genti nuove Mira l dove il rio scorrendo allag. (A) (B)

Sronosws re . Sforzo-sa-mn-te. Avv. Per forza , Con violenza. a Dicesi Sfrascare i capelli e vale Divizzargli, Ravviari Fortig.
Ricc. 36. Astolfo a questo dir si nette in tasca. La mano, e tranne
com. Dunt. Par. 3. Si che fue consigliato, toi Piccarda dal uno
mist no e fa tale parentado : credette costui a tal consiglio e sfor fuora un pettin rado , E me' che sa i suoi caplli sf asca cc. (N)

3 - (Ar. Me). Atti aumente dicesi nell'uso per Levare i bozzoli

zosannte la trase del moniste o. (N)

sorzoso
, Sfo 6- o. Add. m. Che fa forza; meglio Forzoso. Bel
lin. L'isc. . . Possanza d'impeto, traportamento di moto, che renda
lei sforzosa . concitata e vcemente. (Min)

dalla frasca. (A)

. - Onde in proverb. All sfrascare si vede quello che hanno fatto


i bigatti ; ovvero Allo sfrascare si vede se i bachi hanno fatto assai
seta , e valgono che Nel fine e al levar delte tende si conosce il
guadagno. Serd. Prov. (A)

Srossare , Sfos-s-re. Aut. Cavar della fossa, e dicesi propriamente


del grano ; contrario d' Infossare. V. dell'uso. (A)
Srosso, Sfss-to. Add. m. da Sfossare. Cavato dalla fossa. (A) SFATARE, Sfra-t re. [Att. Cavar dalla religione. , Disfratare, sin.

2 Agg. di Terreno, vale Intralciato , Intrigato , Aviluppato da

Lat. ex ordine monahorum expellere. Aret. Rag. Cos lo s rati la

peste , come ec. (N)


fissi. (A) Del Rosso Set. 278. Berg. (Min)
3 * Agg. d. Occhio: Occhi sfossati per Occhi tincavati, affossati. 2 - E n. pass. Uscir dalla religione. Lat. monachi habitum depo
Marchett. Lucr. 6. Tente il naso ed aguzzo, occhi sfossati, Cave nere. Dav... Sism. 5. Concedette a' frati non sacerdoti la moglie,
a' minori di 24 anni lo sfratarsi.
tenpie e contratte. (A) (N)
Srna css, wenno, Sfra-cas-sa-mn to. Sm. Lo stesso che Fracassamento, SFRATATo, Sfrat-to. Add. m. da Sfratare. Uscito dalla religione mo
/ . Mtagal. Operetu 74. Clhe bel volar di mezzine per aria, che nastica. - , Disfratato, sin Lat. religiosi instituti desertor. Dav.
-

Scism. 71. Martino Bucero ec., Pietro Martire e Bernardino Occhi

sfa assamento di cocci , ec. (B)

no, e altri simili sfratati. E 72. Domandiamo chi si dea credere aver
Sracassare, Sfa-cas-sre. (Att. Lo stesso che) Fracassare, V. Lat.
c quasa e . vastare , confringere. Gr. ro 9 , ovvrpiv.
meglio dichiarato la Scrittura, o questi sfratati, o que'santi dottori
L fig. Detto anche di cose immateriali..] Fr. Jac. T. 5. 23. 2. Srattare Sfrat-t-re. ut. andar via, [Dare lo sfratto, Esiliare.
In ui al virtute si fa massa, Nulla tentazion dentro gli passa, Ed
Lat. cjicere, Gr.
Av. ( Forse corruzione di Sbarattare, in

ispagn. Desbaratar.V. il $ 2.) Tav. Rit. Quando egli vide venire li

ogni suo contrario sfracassa.

Srncassaro , Sfa-cas-s to. Add. m. da Sfracassare. I Lo stesso che


Fracassato , V.)

cinque cavalieri incontra di lui , si si riconforta tutto nel suo cuo


re, e divenne tutto fresco, e feria tanto pi forte, che tutti gli cre

dea sfrattare.
2 Per sunuil. Ucciso, Tagliato a pezzi. Lat. caede affects. Gr.
xxo
evos.
os. Segner. Mann. Dic. 28. i. Questi bambini innocenti per 2 - E n. ass. Andar via con prestezza. Lat. aufugere, excedere, e
rumpere , evadere. Gr. 2 pav. (Dalla S intensiva , e dall' ar. fa
conseguirlo ebbero a pena nati a soffrire una crudelissima morte,
rada separatus fut, secessit, segregavit se a caeteris. Altri da fiat
scannati e sfracassati su gli occhi delle loro nnadri.
Sra Acassatorio, Sfra-ca-sa-tri o. Add. m. Atto a fracassare; e ta, quasi che sfrattare sia uscire o esser cacciato dalla fratta.) Buon.

fig. Che guasta, Che listrugge. Magal. Lett. Ma che ha detto

Fer. 4 4.

quel Marchese a quella fantasia sfracassatoria de'porcellanogeniti, e

fare alla pugna , urlar, sfrattare.


2 - Anche in questo senso usato attivamente. Malm. 5. 3. Gli

del vaso fittile? (A)

sr a cena ne, Sfra-cell-re. Att. Quasi interamente disfare infagnen


do., Sfragellare, Sflagellare, sin. Lat. frangere, elidere. Gr. in rivz,

xxv. ( In ar.faragia spezz , ruppe, fendette ; faraqa separ, di

. E qusti e quel strapparsele l'un l'altro Di man ,

prega che le dien qualche segreto Da far, senz' altre guerre ovver
contese , Che quelle genti sfrattino il paese. (B)
SraATTATo , Sfrat-t-to. Add. m. da Sfrattare. Buon. Fier. . 5. . .

sgreg In ebr. paraq sfracell. In pcrs. fekende logoro, sdrucito)


Sfrattata quella diversa bruzzaglia, Tutti cccoci all'aperto; or re
spiriamo.
1 iv M1. Egli fei i il porco d'una pietra, sicch tutta la testa gli sfra
SFRATTo. [Sm.] Lo sfrattare; (e parlando di persone, Bando, Esilio,
cell. Cirff Calv. 3. 72. Pe' colpi che sfracellan l arme e l' osso.
Proscrizione.] Lat. excessus, fuga. Gr. gpumors, pvy. Viv. Disc.
2 E n.pass. Cirff. Calv.3. 7.Caduto, isfracellossi in sullosmalto.
SrraceLLATo , Sfra-cell-to. idi m. da Sfracellare. I Quasi intera
Arn. 3. Credo bens , che di questi gran rialti, greti e ridossi ec. se
ne faccia talvolta un grandissimo sfratto.
22. Che gli cadde vicino a 2 [ Dicesi Dare sfratto, ] Dare altrui lo sfratto, e valgono Farlo

nente infranto.], Sflagellato , Sfragellato, sin. Lat. fractus, eli


sus. Gr. xxAxcurcs. Bern. Orl. 1.

ncn d'un passo , A guisa di focaccia, sfracellato. Soder. Colt. 29.


Scrivono i Grci , che le ghiande sfracellate alla grandezza delle fave,
sparse intorno alle radici de' magliuoli, danno abbondanza di frutto.
SFaAceLLARE , Sfra-gel-l-re. [Att. Lo stesso che)Sfracellare, VMorg.
6. 15. E molti gi di mia gente Pagana Ha sfragellati , e dato lor
che asciolvere. Bartol. Uom. lett. ti8. Sparsa, ma non iscossa dalle
onde (una rupe) , se la sfragella al pi e le spolvera in ispuma(N)
2 Per metaf Tac. Dav. S tor. 4. 33 . Se Marcello cadeva , sfra
gellava un mondo di rei. ( Qui il testo latino ha : agmen reorum

sfrattare. [V. Dare sfratto ] Lat. in exilium mittere, fugae tradere,


amandare, eliminare. Gr. vyzsv , droeurev, 8xxiv.
3 * Proverb. Trovar la gretola per lo sfratto=Trovar modo di scam
pare da qualche grave pericolo coil' andar via. Baldin. Dec. (A)
SFEoonMENTo , Sfred-di-mn-to. Sm. Raffreddore, Infreddatura. Aires.
Impr. Berg. (Mit)

SFEGAcciola Re, Sfre-gac-ciol-re.Att. Leggiermente fregare. Lo stesso


che Fregacciolare, V. (A

SFaEcAccioLATA, Sfre-gac cio-l-ta. Sf Leggiero sfregamento. Red. Lett.


ste nebaumtur.)
Al ditirambo dell'acque do di quando in quando qualche sfregac
SFAcELLATo , Sfra-gel-l-to. Add. m. da Sfragollare. Lo stesso che
ciolata di pennello, ma non concludo il lavoro. (Qui per metaf)(A)
Sfacellato , V.
S, neoAcciolato , Sfregac-cio-la-to. Add. m. da Sfregacciolare. Accad.
Cr. Mess. Gli alti i erano nudi, e tutti sfregacciolati con varie tinte
SFa a gioE. (Min.) Sf-gi-de. Sf V'. G. Lat. sphragis. (Da sphragis ,
sphragidos suggello.)
con cui gli antichi indicavano la terra
e colori, coi quali si dipignevano tutto il corpo e la faccia. (A)
Propriamente Pezzetto di roba atta
sigillata dell'isola di Lenno : specie di terra bolare, od argilla usata SFREGAccioLo , s
come amuleto, sulla quale con suggello facevasi l'impronta di qual
a fregare; e pi estesamente] Pezzetto, Scamuzzolo, Scampolo. Lat.
che figura. Plinio d questo nome ad una variet di diaspro con
frustulum. Gr. rudxor. Pros. Fior. 6. 28. Fuvvi un pratico in
cui , a' tempi suoi , si fabbricavano i suggelli. (Aq
iscritture antiche , e che intendeva ogni sfregacciolo, ogni strac
ciato cc. , che disse , che ec.
Srnacioi. * (Mit.) Sf-gidi. Nome dato alle ninfe del Monte Cite
rone , a cagione di un antro solitario e recondito di questo nome ; SreoAMENTo, Sfi e-ga-nn-to. [Sm.) Lo sfregare. [ Altrimenti Frega
dette anche Sfragitidi. (Mt)
mento. 1 Lat. fricts. Gr. rpus. Com Purg. 2 . Il qale per v
cendevole sfregamento e forte movimento s'affuoca. Red. nel Diz.
Sra Aoibit. * (An che.) Sfra-gi-di-i. Sm. pl. Nome che davano gli an
tichi a certi sigilli fatti d'un pezzo di legno rosicchiato da tarli ,
di A. Pasta. Nelle ostruzioni da promovere le sfregamento delle
perch era difficile contraffarlo a motivo della irregolarit de'segni
particelle de' iluidi, e il loro rotamento. (N)
SrREGARE, Sfre-gre. [Att. e n. pass. Altrimenti ] Fregare. Lat. fri
prodottivi dal rosicchiamento. (V. Sfragistica.) (Mit)
SrnacibonicAncocometa. * (Archc) Sfra-g-do-ni-car-go-co-m-ta. Add.
care, perfricare. Gr. rpier, avz rpfiev. Pallad. Novemb. 5. E mezzo
m. V. G. Lat. sphragidonychargocometa. ( Da sphragis anello, si lanamente rinnosso da umore, scavarlo spesso, e sfregarlo. Tes. Pov.
gillo , on)r unghia, a gos ozio, e cometes chionato.) Cos da A P. S. cap. 15. Sfrega spesso il dente con sugo di pastinaca , e an
ristofane e da Ippocrate vien chiamato un Cerretauno ridicolo che der via la doglia grande. (Cos ne' testi a penna; alcune stampe
ha le dita coperte di anelli sino all' unghie. (Aq)
hanno fega) Red. Oss. aum.
. Feci sfregare ben bene tutta l' in

SFREGATO

3o 1

SFRONDATO

terna cavit d'un vaso di terra con spicchi d'aglio. o Libr. cur. SrnenArissimo , Sfre-na-tis-si-no. Adal. m.1 superl di Sfrenato. Fr.
Giord. PredR. Uomini largacci di bocca, e di lingua sfrenatissima.
malatt. Si sfregano diligentemente in una grattugina bene stagnata.(N)
Saecato, Sfre-g-to. Add. m. da Sfregare. Altrimenti Fregato. Lat.
o Petr. Uom. ill. g. Fu (Claudio imperatore) in libidine di femi
fricatus, perfricatus. Gr. rsrpigos. Tes. Pov. P. S. cap. 5. La
ne sfrenatissimo. (V)
radice dello elleboro, sfregata al dente, caccia la doglia. (Cos ne' te Sraenaro, Sfre-mato.Addm. da Sfrenare. Senza freno. -, Disfreno,
Disfrenato, sin 1 Lat. effraenus, effiraenis.Gr. xxvos, Bocc.nov. 62.
sti a penna; gli stampati hanno fregata.)
sraecarono.(Ar. Mes.) Sfre-ga-to-jom. Strumento che serve a sfre
12. In quella guisa, che negli ampi campi gli sfrenati cavalli, e d'amor
caldi, le cavalle di Partia assaliscono, ad effetto rec il giovenil de
gare. Garz. Piazz. 468. Berg. (Min)
Srneoiane, Sfre-gi-re.Att.] Tor viu il fregio, cio l'ornamento. Lat.
siderio. Franc. Sacch. Op. div. 4g. Voi siete costi capitano, e do
matore d'un cavallo sfrenato,
honore spoliare. Gr. dr.
a- Fare un taglio nel viso altrui. Lat. vulnus ori infligere. Varch. 2 Per simil detto d'ogni saettamento scoccato dall'arco.1 But.Purg.
32. . Forsi la saetta sfrenata va tanto in tre saettate, quanto era
Suoc. 2. , Io non ho bisogno della nimicizia di persona , e d'es
sere una sera sfregiata a vedere e non vedere.
3 - Offendere nell' onore, Disonorare , Ingiuriare. (A)

O l'inossi.

3 - Fg. Licenzioso , Repente, Impetuoso. Lat. effraenatus, insolens.


Gr. xavos. G. V. i. 6. 6. Lo sfrenato popolo di Bologna gli
4 tN. pass. Perdere il fregio , Sfiorarsi. Dant. Purg. 828. Che
vostra gente onrata non si sfregia Del pregio della borsa e della spada.
vennero dietro, sgridando con villane parole. Petr. son. 4o. Cosi'l
desio, che seco non s'accorda, Nello sfrenato obietto vien perdendo.
5 N. ass. nel sign. del 5.2.i Tac. Dav. Vit. Agr. 398. I Batavi
Com. Par. . Consumate le forze , e vinta per la fatica della sfre
adunque, stoccheggiando, sfregiando, con le punte degli scudi fe
rendo, rotti quei del piano, si spinsero verso i colli. (Il testo lat.
mata fuga. Albert. cap. 33. E se vuoi aver lode e buona fama,
hai: ora foedare)

fuggi d'esser lascivolo, cio sfrenato.

sraeoaro, Sfre-gi-to. Add. m. da Sfregiare.


4 - Eccessivo. Lat. immodicus , immanis. Gr. durpos, ripurpos.
Saecio, Sfr-gio. Sm. Taglio fatto altrui sul viso. Lat. vulnus ori
Maestruzz. 2. 3. 3. Quante cose sono quelle che tolgono la copia
inflictum.
di provare per testimoni? ec. item il numero de testimoni sfrenato.
a - La cicatrice che di tal taglio rimane. Malm. n. 66Gobba e zoppa
Petr Uom. ill. 9. Fu nondimeno Claudio di mangiare e di bere,
costei, orba e mancina; Ha il gozzo, e da due sfregi il viso guasto.
in ogni tempo e in ogni luogo, molto sfrenato. (V)
3 Fig. Smacco, Infamia, Disonore Lasc. rim .o7. (Fir. 74.) 5 - Alla sfrenata, posto avverb. vale Sfrenatamente. Lat. effraenate,
Fiorenza mia, va , ficcati'n un forno, S'al gran Boccaccio tuo con
licenter, dissolute. Gr. dxaxuvros. Fr. Jac. T. n. 9.5a. Ve n'an
date alla sfrenata Con la faccia ben lisciata.
tanto scorno Lasci far tanti sfregi in sulla faccia. (Parla contro il
Ruscelli.) (B) Menz. Poet. E tu segui color che son di sfregio Alle Sraenazione , Sfre-na-zi-6ne. Sf V, e di' Sfrenatezza. 1 Coll. Ab.
mobili Muse. (V)
Isae. cap. 7. Mentre che ella sta di lungi a quelle cose che hanno
sraecollane, Sfre-go-l-re.Aut. Frequentativo di Fregare. V. di reg(N)
ad operare isfrenazione. E cap. 3o. Che tu per isfrenazione di par
lare
non raffreddi l'anima tua.
Srnecolaro,* Sfre-go-l-to. Add. n. da Sfregolare. Diod. Lev. 2. f.
Offerisci . . . granelli sfregolati di fior di formento. (Cio, stropicciati Sraenelaae, Sfre-nel-l-re.N.ass.) Far quel romore che fa la ciurma
e mondati della buccia esterna col fior di formento.) (N)
nel calare i remi in acqua per sarpare. (Le lettere
ed R sono
Sraesaenro, Sfre-na-mn-to.[Sm. Lo stesso che Disfrenamento, Sfrena
unite per indicar questo romnore.) Poliz.St. 2 7. Come al fischiar
del comito sfrenella. La nuda ciurma, e i remi mette in voga.
tezza, V. Pist. Cic. a Quint. Dov' infinita licenzia, cio sfrena
mento degli uomini. Mor. S. Greg. Lo ridere corporale procede in Srenooolane , Sfrig-go-l-re. N. ass. Quel romoretto o fragore che fa
il pesce o la frittura nella padella, mentre si frigge-, Sfrigolare,
questa vita da uno sfrenamento di dissoluzione. Com Purg. 2. Cre
sin. Sacc. rim. n. 223. Sento cuocermi deutro a poco a poco Il
spamento di naso, levar di ciglia, sfrenamento d'occhio.
sraesane, Sfre-n-re. Att. Cavare il freno. , Disfrenare , sin. Lat.
fegato, che sfriggola e scoppietta, Come nella padella sopra il fuo
co. (A) (B)
effiraemare. Gr, xavovo Tratt. cav.2. E prima abbi lo cavallo,
Sfrigo-l-re.N. ass. Lo stesso che Sfriggolare, V.Bart.
e fallo sfrenare e rinfrenare, e vedi come agevole, perocch molti
non si lasciano rinfrenare. Ottonelli. (N)
Ben. rim. 3. ( Livorno 799. ) Ponla pur giuso (la lira) , e piglia
a E per metaf Franc. Sacch. rim. 32. Lussuria sfrena ogni tua una padella ; E voi , Muse, un leggiadro contrappunto In sullo
vena.
Franc. Barb. 36. no. Per che non Amor, ma il servo sfre
sfrigolar fate di quella. (A) (B)
na, Mor. S. Greg. 7. 15, Ingannandoci sotto colore di ragione (la Sacsaparesi. * (Bot) Sfei-go-sa-pan-tesia. Sf V. G. Lat. sphri
lussuria), s ci sfrena la mente agli appetiti disordinati. (V)
gosapantesia.(Da sphringo io lussureggio, aposenza, ed anthos fiore.)
3 - Dicesi Sfrenar la lingua e fig. valeSciorle il freno , Comin
Malattia delle piante che per eccesso di vigore lussureggiano di
ciare a parlare.1 Mor S.Grega
. Perocch tacendo non macul
foglie, ma non mettono n fiori ne frutti. (Aq)
la coscienzia, n in parole d'impazienza sfren la lingua. E. 5. Saucuelane, Sfringuel-l-re. N. ass. Cantare ; e dicesi propria
a. Allora si d vita all'acqua quando l'uomo sfrena la lingua sua. E
mente del fringuello, quando canta alla distesa, e fa il suo verso

7. 25. Quando dobbiamo restringere la lingua, non la sfreniamo a


rlare senza utilit. (V)
-- Dicesi Sfrenarla saetta o simile, e vale Scoccarla. V. Sfrenato,
..(Gr

s n

Trarsi il freno. Latsibifraenum detrahere. Gr. zoro

erdavrocps.
6 rig.Divenire sfrenato, licenzioso ; Eccedere. Lat. effraenum

assai luogo.
o per metafParlare arditamente defatti altrui. Lat, atrociter oblo

qui; aulacter , palan, libere loqui. Gr. ranrd. Tac. Dav.


ann. 4, 85. Nelle morti dei padroni le lingue sfringuellano (il testo
lat. ha : atrociore semper fama erga dominantium exitus)
Srauzza ae, Sfrizz-re. Aut. Lo stesso che Frizzare, P. Buon Tanc.

. . E par'n un certo mo'chel cuor mi sfrizzi, Come chi mangia

fieri, effraemari. Gr. xvovie S.Amm. Ant. 3o, 1, 1 , L'ira

cipolla acetosa
si palesa, e nella faccia esce , e quanto maggiore, tanto pi ma Sradoro , sfro gi-to. Add m. Aggiunto del Naso, quando ha
mifestamente si sfrena. Frue.Sach.rim. 3. E l'aspettar gli grava;
larghe froge e grandi, car. Nas. 7. Si trovano certi nasoni stiac
onde si sfena Ciascun nel pianto. Mr. S. Greg. Quegli sostiene
ciati alla iataresca, certi sfrogiati alla corvatesca, certi bitorzoluti
l'avversitade di questo mondo , siccome maldicente, lo quale per
a guisa di limoni, (P. V.)
quelle si sfrena a dire ingiuria contra li suoi persecutori. E altrove: Srnoolaae, sfron-bo-la-re, Aut.1 Tirar colla fombola. Lat. funda
jacere. Gr, cto. Corsin. To racch, 9.69. Segue pur di Meon
Alcuni per paura di sfrenarsi in toppo parlare, si chiudono den
tro alle mura del silenzio pi del bisogno. E 7. 4. Sono altri ac
iagra tempesta, Perch'egli tuttavia ciottoli sfrombola; Onde ec (B)
cesi d'ira, e in questo peccato si sfrenano infino a ogni villania fare a E per metaf Buon. Fier. q. 2.7. E sfromboli zecchini, e doppie
contra i loro prossimi 27.5. Per paura che hanno di sfrenarsi in
snoccioli. Bracciol. Schern. ao. 7. Sfrombola calci e morde come
troppo parlare. E &... Cominciando gli Eretici alcun ragionamento
un cane. (Br)
si sfrenano a dire parole di villania. E 8.27. Senza alcun ritegno Sraoveolar, * Sfrom-bo-lto. Add. m. da Sfrombolare di reg.(O)
si sfrenano a queste lascive mondane. (V)
Srnonoamero, Sfron-da-mn-to. Sm. Levamento delle fondi, lo
SraenarAccuse, Sfre-na-tg-gi-ne.[S/ Lo stesso che Sfrenatezza, V.
sfondare. Oliv. Pal. Ap. Pred. 8. Berg. (Min)
Segner. Pred. 7. 4. Fate che dopo contumacissima infernit ripor a -- (Bot) La natural caduta delle foglie nelle piante o il tempo
tiam perfetta salute: non torniam subito agli amori, alle sfrenatag
in cui spontaneamente cadono nelle piante non sempre verdi. Lat.
gini, alle rivalit?

defoliatio. (N)

Sraemaramente, Sfrena-ta-mn-te. Avv. Con modo sfrenato, Licen Srnosoaae, Sfrond-re. tAut.1 Levar via le fronde. - ,Sfrondeare ,
Sfronzare, sin. Lat. frondare , frondes divellere, frondibus vacuum
ziosamente , Impetuosamente. -, Disfrenatamente, sin. Lat. cffrae
mate, laxe, licenter, dissolute.Gr. dxauvrs. Com.Par. o. Accioc
reddere.Gr. vxxoroga. Salv, rim. Scuota pur , se gli aggrada, e
ch questo male cos sfrenatamente non si facesse. Pass. 33a. Sav
sfrondi e schiante O ramo o troncoaspra tempesta e fella. Beru. Orl.
6. 3. Siccome un arbuscello sfonda e scorza Colla grandine
ventano sfrenatamente a seguire appetitosensitivo, Filoc. n. 166,
Bagnando delle sue lagrime il bianco petto, sfrenatamente sicura con
spessa la tempesta. E 2. 5. 2. Qual suol di Maggio La dolorosa
tra i mimici ferri , incominci a cercare tra morti il corpo del suo
ed orrida tempesta sfrondargli alberi e l'ebe alla foresta. Alam.
caro marito. Introd. Virt. S'accorsono che venivano molto sfrenata

Colt.358. Indarno spendi Tanti affanni e sudor d'un anno inte o

mente con gran furore, (L'ediz. di Frasio, a pag. 6, legge :

A potare, a zappare, e sfrondar viti. Soder Colt. n. ll sole nella

Aperse loro la via, e lasciolli venire, perch s'accorse che veniano

prima stagione veste gli arbori ec., nella quarta gli sfonda

molto sfrenatamente e con gran furore.) (B)


- E fig. Bemb. Rimst. ult. Oltra ch'io vedo Questa selva d' a
Srnenarezza, Sfre-na-tz-za. tSf. L'essere sfrenato o licenzioso, Sover
mor farsi pi folta , Quantio parlando pi sfrondarla credo (P)
chia licenzia. -- , Sfenamento, Sfrenataggine,Sfrenazione, Disfrena 3 --N, ass e pass. Perder le foglie. Sannaz. Arcad. egl. 2 Cosi per
mento, sin. Lat. cifracnatio, licentia, insolentia. Grazaxwrix, dvx
ben guardar (le mandre) sempre n'abbondano. In latte en lane , e
a, caoga. But.If . Significando ec. per la dolce stagione, ch'
d'ogni tempo aumentano, Quando i boschi son verdi, e quando
la primavera, la sua giovanezza, la quale era domevole, passata la
sfrondano, (V)
sfrenatezza dell'adolescenza. Tac. Dav. ann. 3. 72. Egli un pezzo Sroso Ato, Sfron-d-to. Addmda Sfrondare.-,Sfronzato, sin Lat, fron
datus. Car. En. n 2.35o. Poich reciso Dal vivo tronco, o da radice
pens , serattenere tanta sfrenatezza di voglie sarebbe possibile, (li
testo lat. ha profusae cupidines)
svelto, Manc di madre, e gi, d'arbore ch'era, Sfrondato, diramato e
Pooab, VI,

39

Il buono sfrondator, ch'all'altra prole Di legittimo amor non furi il

SFUMIATEZZA
narsi. Lo stesso che Fuggiascamente , V. Lasc. Cen. . nov. 6,
Cosi un giorno in sull'ora medesima sfuggiascamente se ne venna
alla strada per la via del Galluzzo , ec. Auuati. (B) .
Sruooiasco, Sfug-gi-sco. Add. [m. Lo stesso che Fuggiasco, V. Lat.
profugus, Gr. pzrrms. Varch. Stor. 12. 4 f8. Michelagnolo cc. cra

latte. Torell. Volg. Catul. (Teti e Pelco) Non lo sfondator di


rada L'ombra degli albor con sua falcc. (P. V.)
SFnonoArrice, Sfron-da-tri-ce. Verb. f di Sfondare. V. di reg. (O)

stato negli ultimi giorui dell'assedio sempre sfuggiasco. Alleg. 23.


Venutosene per questo in terra sfuggiasco.
Orig. Fr. 4g.
Sfuggiaschi (i Cristiani), e occultamente, e in luoghi spesso privati

3o2

SFRONDATORE

seco legno Di gi venuto, cc. (B) Bart. Uom. lett. 4. Un povero


letterato un tronco sfrondato. (N)
Srnondarone,Sfron-da-t-re. [Verb.m. di Sfrondare.1 Colui che sfronda,
Lat. fondator. Gr. voruos. Alam. Colt. n. 3. Accorto sveglia

e sempre segreti si ragunavano a celebrare i divini ufizi. Lasc.


Gelos. . 5. Terrollo isfuggiasco. (V)
sou- 22. Ma poich 'l Borco vento le sfrondea , Rare volte, signor
mio, se ne coglie. (La moderna ediz. legge : Che poich al Boreo 2 Alla sfuggiasca , Di sfuggiasco, posti avverbialm. vagliono Di
nascoso, Nascosamente, Di passaggio. [.. Alla sfuggiasca, e P. Di
vento alma donnea.)
sfuggiasco. Lat. clam, in transitu. Gr. zpzio, i rap.
Sraontane , Sfron-t-re. N. pass. Prendere ardire o fidanza, Vin
cere la verecondla..] Lat. animossumere. Gr. rsyvoxdros xeuv.Car. Sruciero, Sfug-gimnto. I m. Lo sfuggire. Lat. fuga, evitatio.
Gr. gv, expez. Ied. Annot. Ditir. 26. S' indirizzano le dette
lett. n. 62. Poich mi sono sfrontato a venirvi ora innanzi, perch
operazioni al conseguimento della virt, e allo sfuggimento del vizio.
non sia in vano , vi domando in grazia che vi degnate accettarmi
orgh. Rip. 4o. Colle intersecazioni e sfuggimenti che si allonta
per servidore.

Srnonoeane, Sfron-de--re. [Aut.] V. A. V. e di' Sfrondare. Montem.

2 - " -Att. Levare o Tor via la vergogna. Bart. Geogr. 25. L'assue

nino dall'orecchio come conviene.

fare ad uno la fronte al rossore della vergogna, che ammonendolo Sucone, Sfuggi-re. Aut. Evitare,1 Scansare, Schifure. (VFuggire)
Lat.cifugere, fgere, vitare, detrcctare. Gr. sa. Fir.as. givendo
se ne trae , finalmente sfrontarlo, e col tanto usarlo a vergogua,
avuto indizio ch'egli, per isfuggir l' onde del mare, se n'era entrato
condurlo a uon patir di vergogna. (Br)
SrnoTaacone, Sfron-ta-tg-gi-ne. Sf. Lo stesso che Sfrontatezza, in una certa botteghetta assai vicina al mare e alla nave, l in sul
primo sonno noi l' assaltammo , e toglienmogli ogni cosa. Tac. Dav.
V. Morell. Gentil. (A)
SrnoATAMesre, Sfron-ta-ta-mn-te. Avv. Sfacciatamente. Lat. impu ann. 4. oo. Anche in Rodi sfuggiva la brigata, e i piaceri nascon
denter, inverecunde. Gr. dvaus, dvziaxuvrs.
deva. Sagg. nat. esp. 23. Non era n meno si piccolo, che sfug
SnonArezza, Sfron-ta-tz-za. Sf. L'essere sfontato, facciatezza., gisse l' occhio di chi l'osservava. Libr. cur. malatt. Nelle esulce
razioni proccuri il buon chirurgo di sfuggire la infiammagione. (N)
Sfrontataggine, sin. Salvin. Opp. cacc. 3. 2. Allora alla cittade

Presso ne viene la maligna bestia (il lupo), Di tutta sfrontatezza ri

N. ass. Detto di cose che mancano all'attenzioni della mente.

Alfier. Leu. Gor. (avanti all' Antigone.) Moltissime cose che forse
vestita, Per cagion di mangiare. (A) (N)
nella recita le sarebbono sfuggite , clla tutte velr leggendola. (N)
SroTAT. * (St. Eccl.) Sfront-ti. Eretici che comparvero verso la
met del secolo xr 11. ; cos detti perch si graffiavano la fonte 3 (l'itte Prospet.) Sfuggire: E quell'allontanarsi che par che facciano
dall'occhio i casamenti e fabbriche tirate in prospettiva col punto,
fino che mandasse sangue, e la ungevano poi con olio. Con ci si
e le figure dal pittore rappresentate in lontananza , che a propor
credevano cristiani senza aver ricevuto il battesimo, e sostenevano
che lo Spirito Santo non una persona divina, e che il culto che zione diminuiscono, seguendo la proporzione dello sfuggire di piani
gli si presta una pretta idolatria, per non esser egli che l'imma o delle medesime prospettive; il che si fa dall'artefice non tanto
col diminuire della grandezza , che con la degradazione del colo
gine de'movimenti che innalzano un' anima a Dio. (Ber)
rito. Ballin. (B)
BraonTatissimo, Sfron-ta-tis-si-mo. Add. m.1 superl. di Sfrontato. Lat.
impudentissimus. Gr. irauraro. Segner. Pred. 35. 1 . Ma, o tra Sruoorto, Sfug-gi-to. Add. m. da Sfuggire. Scansato, Evitato..]
2 Fuggitivo. Lat. fugitivus, exul. Gr. v. G. . . . . Ove
cotanza di giudice sfrontatissimo !
BFnonTato, Sfron-t-to. Add. m. da Sfrontare. Sfacciato, [Impudente, abitava il padre e la madre d'Arrigo, isfggito e in bando dello 'mpe
rio, per unicidio fatto. Tac. Dav. ann. 6. 22. Ad Orode adunque,
-Audace.] (V. Audace e Sfacciato.) Lat. impudicus, inhonestus. Gr.
cos d'ajuti sfornito , Farasumane ingrossato presentava battaglia, e
dicas, dayvos. Coll.Ab. Isac. cap. 3o. Gli sfrontati e gli svergognati
sfuggito lo travagliava. (lt testo lat. ha detrectantem.)
saranno sanza la fiamma dello Spirito Santo. Com. Purg. 23. Verr il
tempo, che le donne fiorentine andranno s disoneste e s sfrontate nel 3 Alla sfuggita , posto avverbialm. vale Con poco agio , Quasi
pa,
l'abito dello corpo, che sia bisogno che li frati e li religiosi inter furtivamente. V. Alla sfuggita..] Lat. latenter, furtin. Gr.
rapd.
dicano loro e divietino quello sfacciamento. Buon. Fier. . 4. 6.
Toh sguardo altiero! toh sfrontata fronte! E 3.5. 5. Sfrontato ebbe Sruco io, Sfulgori-o. Sm. Lo stesso che Sfolgorio , V. (A) (O)
Sruamenro , Sfi-ma-mnto Sm. Lo sfianare ; e fig. Segno , Appa
a depor quella salicra.
-

SraonzAne, Sfron-z-re. [I Att. Lo stesso che ] Sfrondare, V. Menz.

renza. Bellin. Bucch. o. Di cui solo son ombra e sfumamento Le

poche che toccar di sopra osai, El ogni lor materia ec. (A) (B)
sat. 4 Che vi sbarbichi Apollo e che vi sfronzi. ( Qui per metaf)
ed per lo pi
Sraonzaro , " Sfron-z-to. Add. m. da Sfronzare. V. di reg. Lo stesso Srumanre, Sfu-mn-te. Part. di Sfumare. Che
aggiunto di colore digradato in modo che lo scuro sia dolcemente
che Sfrondato, V. (O)
Srnottaae , Sfrut-t-re. Att. Parlandosi di terreni, vale Renderli confuso col chiaro. . Sfumare, 4. Cenn. Cenn. pag. 5. Ed eziandio
l'acquerelle, che ci di su , non vi appariscono sfumanti e chiare,
, sterili, e meno atti al frutto ; Indebolirli. Lat. cffoetum
come fa a nuolo detto in prima. Baldini. Vocab. Dis. alla ... Amatista.
reddrre,
Gioja di molto valore , del colore del fior del pesco , e per lo pi
2 - Trattandosi d'altre cose, vale Cercar di trarne pi frutto che
di color paonazzo, o del color dell'uva, con le macchie granellose
si pu , senza aver riguardo al mantenimento. Lat. fructibus va
dello
stesso colore, ma pi chiare, o bianche sudice sfumanti. (A) (B)
cuum reddere. Gr. dxaprov mrousiv.
3 - (N. pass. Divenire infruttuoso, Sterilire.Salvin. Pros. Tosc.. 68. Srumane, Sf-m-re. Att. e n. ass. Esalare, Mandar fuori il fumo, il va
Qualunque terreno, bench d'indole feconda , e di genio pronto a pore o altra cosa simile.-, Sfummare, sin. Lat. vaporare, evaporare.
Gr. drais. Cr. 4. o. 3. S' egli non sar poco, e si maturo e
fruttificare, se non fatto alcun tempo riposare, si sfrutta e stancasi.
vecchio, che ogni calore del letame sia esalato, cio sfumato. Ciriff
SFRUrrtato , Sfrut-t-to. Add. m. da Sfruttare. [Reso infruttuoso, Ste
Calv. . 25. Per gentilezza si trae qualche rutto, E sfuma un poco
rile.] Lat. effoetus. Lib. Pred. Possedeva un poderino sfruttato, e
male in arnese.

a -- [Efg.] Red. Ins. 7. La quale avendo per qualche tempo durato


ad cssere di cosi maravigliose generazioni feconda, in breve, quasi
fatta vccchia
3

il vin per la visiera.Sagg. nat. esp. a63. Quell'alito ancora di finissimo


spirito, che sfuma nel tagliar la buccia d'un cedrato acerbo cc., non

penetra a dare odore all'acqua che in vasetto di sfoglia sottilissima


di cristallo ermeticamente sia chiusa.
e sfruttata, divent sterile.
della poppa delle balie, Smunta, Scarsa di latte. Red. a E per metaf (Spiccarel Buon. Fier. 4 2. 7. L cavalieri ma
-

neggiar cavalli, Sfumare, far le smorfie


.
Sfruttato diff. da Stracco. Parlandosi di terreni, diccsi Stracco 3 Svanire. Car. Lett. 2. 47. Fin che sfumi la memoria di questo
vostro accidente. E Lett. vol. . pag. c5. lo dubito, come per
quello ch' affaticato per continue raccolte , e vale men che Sfrut
altro vi ho detto, che la cosa non sfumi. (Br)
tato , perch questo ha gi perduto gran parte della sua fecondit,
ett,

quello men atto al genere di coltivazione a cui fu tenuto per troppo 4 (Pitt.) sfumar vale Unire i colori, confondendoli dolcemente
fra di loro ; e in significato neutr. vale Essere digradato in modo
il colore, che lo scuro sia dolcemente confuso col chiaro. In questo
SrucINATA, Sfu-ci-n-ta, [Sfl V. bassa. Moltitudine, Gran quantit.,
significato di colore cos digradato si dice Sfumante. Baldin. Mac
lsfrucinata, sin. Lat. agmen. (Dal pers. fuzun moltitudine. Alcuni han
lungo tempo.

no sfucinata per subita uscita del popolo: e per cavan la voce da ex, e
da fucina. In ted. volk che si pronunzia folk popolo.)Malm.12. 9. E che

fuor del castello il popol piove, Che ognor ne scappa qualche sfucinata.
Srucoevole , Sfug-g-vo-le. Add. com. Che sfugge, Atto a sfuggire,
Labile. Lo stesso che Fuggevole, V.] Lat. fugax, fluxus.Gr. psv
xrixds, psvorruxds. Amm. Ant. 9. 8. 33. Ella (la memoria) cosa sfug
gevole, e alla turba delle cose non basta. E 37.4. 6. Di tutte cose,

che di fuori abbondano , isfuggevole e non certa la possessione.

chie di color nero, che dolcemente sfumano in alcune onde o vene


di color capellino, a similitudine delle macchie del legno. (A) E
Voc. Dis. Sfumare quello che fanno i pittori dopo aver posato il
colore a suo luogo nella tela o tavola, per levare tutte le crudezze

de'colpi, confondendo dolcemente fra di loro chiaro con mezza tinta,


o mezza tinta con lo scuro, a fine che il passaggio dall'uno all'altro
venga fatto con un tal digradamento , che la pittura anche a vista
vicina apparisca morbida e delicata senza colpi di pennello. Lo stesso

2 - Per cui agevolmente si sfugge, Liscio, Lubrico. Sagg. nat.esp.


14. Il sottilissimo umido ec. , gi per lo dosso
del cri
stallo sdrucciolando, a mano a mano distilla. E 24. Ma al contrario

che segue nel dipignere occorre ancora nel disegnare , quando colui
che disegna strofinando con carta, con esca o altro i colpi della
matita,
cosi bene gli unisce fra di loro e col bianco della carta che
fa apparire il termine

i liquori, forse per lo liscio sfuggevole ec, cedono per ogni verso,
Suorvolezza, Sfugge-vo-lz-za. Sf1 ast. di Sfuggevole.Salvin. Disc.

nell'aria si dilegua; e coi fatte pitture e disegni diconsi sfumati. Va


sar, Vit. P. 3 proem. Seguit - - . Giorgione da Castelfranco , il

e sparpagliansi.

della

muacchia non

altrimenti che un fumo che

quale sfum le sue pitture (N)


n. 18. In tanta brevit della vita, in tanta sfuggevolezza del tempo.
SFuooevolmere, Sfugge-vol-mn-te. Avv. In modo sfuggevole. Mla Suarezza, Sfa-na-tzza. SfCi che fanno i pittori dopo che hanno
posato il colore al suo luogo nella tela o tavola, per levar tutte le
scard. Pros. n. 67. Berg. (Min)
crudezza de'copi. (A)
SFucoscamente, Siuggia-sca-mu-te. Avv. Alla figgs Senza fer.

SIFUMIATISSIMIO
Suarissimo, Sfumatissimo. Add. m. super di Sfumato. Magal.
Lett part 1. lett. f. Appena da certi sfumatissimi sbattimenti si ac

corgevano che vi fossero inuguaglianze. (A) (B


Sruaro, Sfu-m-to. Add. m. da Sfumare. Esatto, Svaporato. Lat.
vaporatus. Sagg. nat. esp. 5. Per leggiera e sfumata che sia la tinta,
nondimeno il cristallo non acquista niente. E a6. Finch dissipato
e sfumato il sale , cessa il bollore, e l'olio ritorna al suo stato na
turale.

- (Pitt) Detto di Colore, di Pittura o Disegno nel sign, di Sfu


mare, 3- 4; ed anche un modo di dipingere, che lascia una in
ne particolari delle firme,

certezza nella terminazione del contorno e

quando si guarda l'opera da vicino ma in giusta distanza sparisce


ogni indecisione. Red Oss, an. Le macchie del dorso, defianchi
erano veramente pi fosche e quelle del ventre pi chiare, ed all'in
torno, per cos dire, pi sfumate. Baldin. Voc. Dis. nella .
Agata : Agata di color bigio, nericcio, capellino bianco e azzurri

gno sfumato. Vasar. Vit. Buon. V'erano ancora molte figure ag

3o3

SGANASCIARE

cuno facendolo rimanere come un gaglioffo, o trauuandolo da ga


gliffo; altrimenti Sgattigliare. (Par che questa voce abbia significato
in su le prime il pagare per la persona mallevata, dall'argafula
si costituimallevadore.) Car. Stracc.. 4. Ors, mi fido di te ma
perch mi fo coscienza di sgaglioffarteli (i contanti), li voglio meri
tare, con darti veramente la nuova che tu desideri del padrone (Br)(N)
Soaante, Sga-ln-te. Add. t.com, contrario di Galante. Svenevole,
Sgraziato. Lat. ineptus, inelegans. Salvin. Pros. Tosc, n. 477. Io
credo, come altri ancora osservarono, che dpvs e drapdcao, cio
disadatto per natura, e non perito del bello, e, per cos dire, sga
lante, potessero ec. convenire.
Scamena. * (Bot) Sgal-ra. Sf Nome che si d nelle Maremme di
Siena ed in qualche provincia del Regno di Napoli al carciof, sal
vatico. Lat. cynara cardunculus. (A) (N)
Scalesraare. (Ar. Mcs.) Sga-lc-str-re. Att. Cos dicesi dagli scarpel
lini lo Staccare il galestro dal masso. (A)
Soallertane, * Sgal-let-t-re. N.ass. Far mostra di vivezza e di brio

gruppate, ed in varie materie abbozzate; chi contornato di carbone,


per parere amabile e spiritoso ; tolta la metafora dal galletto. V.
chi disegnato di tratti, e chi sfumato, ec. (B)
dell'uso. (A)
cantare che
* (Mus) Sgal-li-nac-ci-re. N. ass.
Scammaccane.
Srounno. * (Ar. Mes) Sfu-mino. Sm. Pezzuccio di pelle o di carta
ravvoltolato in forma di cono, che si adopera per istendere la ma si fa battendo tutte le note con smisurata forza e disuguaglianza di
tita o l'acquerello sulla carta. (D. T.) (N)
voce, onde nasce una caricatura che somiglia al rozzo e disgustoso
Sromane, Sfum-m-re. Att. Lo stesso chej Sfumare, V.
canto del gallinaccio. (L)
Far
versi Scalinare, Sgalli-n-re. Att. V. bassa. Rubar le galline. Aret. Rag.
2 - N. ass. Ben comparire, Spiccare. Bern, rim. n. 4.
di voi, che sfummeranno.
Un soldato, che valente in sgallinare i pollai de'villani, c. (A)

Srcuata, Sfu-ri--ta. Sf. V. bassa. Quantit di parole ingiuriose o

2 - V. ass. Dicesi nell'uso per Mangiar lautamente, girando da un

luogo all'altro; altrimenti Spollastrare. (A) Giov. Berg. (O)


simili provenienti per lo pi da collera. Magal Lett. Di quel di
scredito o di quella odiosit che poteva risultargli da quelle sue pic 3 - * Buscarsi checchessia. Lett. Biag. Buonacc. al Macchiav, Voi
che, e da quelle sue sfuriate. Lami. Dial. A principio vi una fu sgallinerete pure un farsetto di questo drappo, tristaccio che voi
siete. (Br
riata d'ingiurie e villanie degne dell'atro e stolto autore. (A)
N. ass. Menar le gambe, Camminar di fretta.
Soanare, Sgab-bi-re. Aut. Cavar della gabbia; contrario d'In s
Sacc. rim. 2. 25. Incontra Zaccheran quel buon figliuolo, Che
gabbiare. Lat. cavea emittere. Gr, prns tua.
Soarenato, Sgab-bi-to. Add. m. da Sgabbiare.
sgamba, e porta in mano uno stacciuolo. (A) (B)
Soaeelane, Sga-bel-l-re. Att.e n.ass. Trarre le mercanzie di dogana, 2 - Dicesi Sgambar via, e vale Fuggire, Correre nell'andar via, Darla
pagandone la gabella. Lat. mercem , soluto vectigali, liberare. Gr.
a gambe. Baldov. Dr. L'ho fatto sgambar via di galoppo. (A)
rd nozipero roui. Ambr. Cof 2. . Dicdeni Tele di rensa 3 N. pass. Affaticare e stancare sommamente le gambe. Malm. 7.
Fir.
a
sgabellare.
L'andammo
ec.
,
e
di
subito
in
un
cofano
sottili
88. Cos conchiuso, corre, ch'ei si sgamba , E come un bracco va

rim.

5. E le spalle si possono agguagliare. A due balle di foglifin

per quel deserto. (A) (B)

da Colle , Chesien messi in dogana a sgabellare.


Sgambare diff. da Sgambettare , Spulezzare. Mi sono sgambato,
dice chi ha camminato molto, e si sente bene stanco. Sgambetta
2 - N. passl per simil. Sgabellarsi di checchessia = Liberarsene.
chi
cammina lesto e forte. Chi sgambetta bene non facile a sen
5.
ev9 pov, Varch. Stor.
Lat. liberari, se eximere. Gr. zvr
66. Ma Filippo ec. se n'era sgabellato, scusandosi con dire, ec.
tirsi sgambato.In altro senso Si sgamba una pera, un limone, tron
candone il picciuolo , staccato ch' il frutto dall'albero. Spulezza
E Suoc. 5. Io non me ne potrei sgabellare. Tac. Dav. ann. 6.
27. La madre gi rimandata l'aveva con carezze lascive , indotto
re Sgambettare per fuggirsene, per andarsene via. Chi sgambetta
a cosa che non seppe sgabellarsene che colla morte. (Il testo lat. ha
passeggiando non ispulezza.
Soannaro, Sgamb-to. Add.m. Senza gambe. Altrimenti Disambato.l
quorum effigium , misi morte, inveniret.)
Lat. cruribus mancus. Gr. dr.ms.
Sgabellare diff da Sdoganare. Si sdoganano le merci, pagando

la gabella; lo sgabellare il mezzo dello sdoganare. Ma dove non


dogana si sgabella e non si sdogana.Sgabellarsi ha poi senso tras
lato affine a Liberarsi, Disimpegnarsi. Diremo dunque Sgabellarsi

2 Fg. si dice di Chi sia stracco per soverchio cammino. Lat. ni

mio itineris labore fessus. Gr. i r

ropea9a uap

raza

rpm9eis.

d'un invito nojoso; Sgabellarsi d'una nojosa compagnia, non gi 3 (Ar. Mes) Aggiunto di una foggia antica di calze. Franc.Sacch.
sdoganarsi.

nov. 76. Avendo le calze sgambate, e le brache all' antica, cogam


Seatro, Sgabel-l-to. Add. m. da Sgabellare. Tratto di dogana
buli larghi in giuso. E appresso : Brievemente e'si bot alla Nun
ziata di non portar mai in tutta la sua vita pi le calze sgambate,
dopo averne pagato la gabella Cecch. Spir. 4. . Egli ha man
e cos attenne.
datoci A tutti e duoi dieci balle di cancheri Sgabellati per qui.
(Qui fig) (N)
4 (Bot.) Sgambato dicesi da' giardinieri il fiore di cui sia rotto il
Scarcerro, Sga-bellt-to. Sm. dim. di Sgabello. -, Scabelletto ,
gambo. (A)
Sgabellino, sin. Lat. scamnulum. Benv. Cell. Oref 5. Io aveva Scamberrante, Sgam-bett-re. N. ass1 Dimenar le gambe.-, Gambet
tare, sin. (V. Sgambare.) Lat. crura agitare. Gr. ra con dxvv.
posto il diamante in guisa di uno sgabelletto, dove il Dio Padre
sopra si posasse,
Buon. Fie. 4. 2. 7. Fummi in trastullo Pormi a considerar conver
samente Quei che, passi chi vuole, sgambettando Stansi a sedere.
Scanno, Sga-bel-lino. Sm.1 dim. di Sgabello. Lo stesso che Sga
belletto, V.

Luig. Pule. Bec. (Ediz. 759) Chi mi sollucro, quando ella sgam

Soaretto, Sga-bl-lo. Sm. Arnese, sopra 'l quale si siede. -, Sca


betta, Di procurar pi su che la scarpetta. (N)
cxos,
bello, sin. Lat. scamnum, scabellum.Gr. Bipov, drzdirns. (Sca 2 - Per meaf. Stare in ozio. Latotiariotio
su parch. Stor. 2. 465. Standosene Lutero a sgambet
bellum, secondo i pi, vien da scamellum, dim. di scamnum. In
cxox
tare e a ridere.
ted.schanel, in turco islkemle sgabello. In franc. escabeau, in isp.
-

3 Proverb.Siedi e sgambetta, E vedrai tua vendetta=Non correre


per mezzo
L'anima tua hai postatrono,
escabelo) Tratt. gov. fum. del. sedente
e la
sopra l'eccelso
a furia a vendicarti, potendo conseguire col benefizio del tempo la

d'uno strumento sotto i

tua vendetta.

terra tenente per suo sgabello.

2 - Dicesi in ischerzo ed in modo basso: Alla larga sgabelli, e vale Scauserrata, Sgam-bet--ta. Sf Sgambetto; e fig. Cavalletta, Sup
planto. (A) Sansev. Quar. pag. 28. Berg. (Min)
propriamente Levar di mezzo ogni impedimento, Farala, Parlar
go; ma per lo pi vale Allontanarsi da' pericoli. Malm. Gli altri Sameerro, Sgam-bt-totSm. Propriamente. Attraversamento, Impe
soldati a gambe se la danno Ed ognun dice: alla larga sgabelli.(A)
dimento alle gambe di chi cammina; e fig. Ingunno, Doppio; altri
3 - (Pitt) Pittor da sgabelli dicesi nel modo stesso che Pittore o
menti Gambetto. Buon. Fier3.49. Gran paura ch'i'ho degli sgambetti.
a * Dare degli sgambetti, dicesi in modo basso tanto di chi ferito
Scultore da boti.. Boto, S. 7. , e. Pittore, 3-4. (A)
mortalmente od appiccato, che d gli ultimi segni di vita sam
- (Marin.) Sgabello di caiaiato. E' una specie di piccola cassa,
chi gravemente, ma non mortalmente ferito e
nella quale il calafato, ripone i suoi strumenti, valendosi di un buco
bettando, quanto
caduto, pur dimena le gambe. Salvin. Odiss, 379. Tosto veune per
rotondo, aperto nei fianchi della stessa, che gli serve insieme di
la bocca. Il rosso sangue, e cadde tra la polveMugghiando, e in
scranna, per vedere quando lavora. (S)
Scabellone, Sga-bell-ne. Sm. accr, di Sgabello. (A)

2 - Mensola di stucco o di legno. Magal. Leut. L'accluso foglio bianco


la misura del piano degli sgabelloni; ma avvertite che non sono

sgabelloni di legno da poter, bisognando, acquistare quattro dita

sieme dibatteva i denti, Dando degli sgambetti sul terreno. (Pe)

E' g. Dar lo sgambetto ad alcuno= Dargli l'esclusione

Ed anche Aver lo sgambetto. V. Gambata, $ 2. Salvin. Annot B. 3. 4. 9. Comunemente il volgo dice Sgambetto . . . . da dar sotto

gamba Jacob... che diede lo sgambetto al fratello (N)


di spazio con discostargli dal muro. (A)
Scamuzzino, Sga-buz-zi-no, Sm. Gabinetto segreto. (Sembra voce cor Scannucciaro, sgambuc-cito. Addm. Dicesi di Chi sta senza calze.
nude.
Lat. nudus crra. Gr. r rx
rotta da Gabinettuzzino.) Fag. Rim. Provati un tantino, S' entrar
Scanasciare, sga-na-scin-te. Part. di Sganasciare. Che sganascia.
potessi 'n un certo Suo segreto sgabuzzino. (A)
Crud. rim. oo. Ma del riso sganasciante L'alto applauso strepitoso
Scaotianoare, Sga-gliar-d-re. Att. Tor la gagliardia. Lat.debili
Non godr lo scrupoloso, cc. (A) (B)
tare, vires adimere. Gr. dovo. Dant. ln 2. 27. Allor mi volsi,
come l'uom cui tarda Di veder quel che gli convien fuggire, Ecni Soanascane, Sga-na-sci-retAu. Slogarle ganasce. Lat.maxillas luxare.
Varch. Lez. 2. Sforza in questo luogo 2 - N.ass. Dicesi Sganasciare assolutamente, olSganasciar dalle risa o
paura subita
Riso, 59.1
per le risa o simili, e vagliono Ridere smoderatamente.
non vuol significare altro che, priva di forze, e toglie la possibilit,
Lat. risu emori. Gr. yor 9rrev. Buon. Tanc. 4. g. lo , che
e (come noi diciamo) sgagliarda.
-

Scacuorraae ,*Sga-glio-f-re.Att. Tff

danaro od altro ad al

stava per rider tratto tratto, Qui mi lasciai scapparle risa affatto,

3o4

SGANGASCIAMENTO

SGARRIMENTO

E a sganasciar incominciai si forte, Ch' io credo che, s'ell'era ivi Somaro - Sgannto. Add. m. da Sgannare. Tratto d'inganno o der
rore. Lo stesso che Disgannato, Disingannato,
1 Lat. cui falsa
vicina , Voglia di rider venisse alla morte. E Fier. 3. 3, 2. Quel
che te n' avvenisse tu te 'l sai, Per fare sganasciar chi t'era sotto.

opinio erepta est.Gr. ar rom in9pi, Parch Ercol. 73.

E alvin. Anno. ivi : Sganasciare, mettere le ganasce a leva e


Sgannati si dicono quelli, i quali, persuasi da vere ragioni, sono
porle fuori del suo posto per le risa grandi ; in quella guisa , dice
stati tratti e cavati d'errore. Bemb- pros. 3. 6. Cosi n pi n
il Boccaccio, che tutti i denti si potessero trarre. E Annot. TB.
meno si scrive, come se ella da vocale incominciasse, gli sbanditi,
gli sciocchi, gli scherani, gli sgannati, ec.
49. A sganasciarmi delle risa, quasi a sgangherarmi, e dislogarmi
le ganasce , a smascellarmi (N)
Scanarrare , Sga-raf-f-re. Att. Sgraffignare , Graffiare, ed anche
Scancascimento, Sgan-ga scia-nnto, Sm Lo sgangasciare.
Rubare o Portar via. - , Scaraffare, sim. (Dalcelt brett. krafa
Soaoasca e , Sganga-sci-re. Mass.1 Rider s forte, che quasi la
sgraffignare, ed anche prendere, rapire. In ted. greifn aggrappare.
ganascia si
Comp.antell. Onde l mio ser per le risa sgan
In ebr. garaftogliere) Rusp. son 6. Ma se in casa altri batte pu
gascia, (Questo esempio non tratto dalla Compagnia del Mantellac
i dentoni , sgonnella le pagnotte a luci torte, Sgaraffa le vivande
cio, ma dai Beoni, cap. 5. . le Rime burl vol. 3 ag. 64) (B)
con gli ingnoni. (A) (B)
Soonamento, Sganghera-mn-to.Sm. C'avamento da ganghcr. (A) Scanare , Sga-r-re. Att. Vincer la gara, Rimanere al disopra nella
Grill. Berg. (O)

contesa - , Sgarire, sin Lat. concertando aliquem superare. Gr.

2 - Fig. Disordine. Sperchianza, Eccesso. Altrimenti Sgangheri


tudine. Caricheid. Per questi sgangheramenti, e per gli inocu

- raro
pari rids. arch. Ercol. 7. Perfidiare, o stare
in sulla perfidia , volere per tirare o mantenere la sua, cio per
isgarare alcuno , che la sua vada innanzi a ogni modo, o a torto
o a ragione. Fir. Trin. . 2. Che partito ha a essere il mio 2 ec.

menti che si son detti (A) (N)


cancrenare , Sgan-ghe-r-re. Att1 Cavar de' gangheri to cardini;
ho io a essere sgarato dal maggior inimico ch' io abbia ? Tac. Daw,
altrimenti. Scommettere.- , Disgangherare, sin Lat emovere car
ann. 5. 22 . N verga , n fuoco , n ira de' martorianti del non
dinibus. Gr. ra
dro. Fir. As. 99. La vegnente notte ec.
gli fmmo intorno all'uscio, il quale trovammo cosi ben serrato ,
sapere sgara e una femmina la fecero confessare. (Il testo lat. ha
che noi non lo potemmo mai pur muovere, non che sgangherare.Burch.
ne a femina spernerentur) Cecch. Dission, az. Vincere e sgarar
la voglio a ogni modo (V)
a 63. Non fe' tal viso il popol filisteo, Quando Sansone isghangher
la porta, Portandola in sul monte Citareo.
2 Per simil. Affrontare il pericolo.1 Tac. Davanna.32.Ma gli ajuti
- Per simil. Detto della Scarsella o simili.1 Buon. Fier. 4. 2. 7.
diretani, volendovi sgarar l'acque e mostrarvalentie di notare, si di
Tal riguardar, che prodigo s'avventi ec. , Sgangheri la scarsella, sordinarono, e ve ne anneg. (Qui il testo lat. ha: dum insultantaquis)
e piastre ruzzoli.
3 - N. pass. Cavarsi d'impegno, di gara. Buon. Fier. . 2. 6. Una
3 - Per metaf Levare di sesto, Slogare. Morg. 8. 8. Morgante le capona voglia non si sgara. (A) (N)
mascella ha sgangherate. Per le risa talvolta che gli abbonda, Bern.

Soanaro, Sgar-to. Add. m. da Sgarare. tinto nella gara o con

rim. 1. aq. So, che i pidocchi, le cimici e 'l puzzo M1' hanno la co
tesa. 1 , Sgarito , sin. Segr. Fior ram. Ist. f 7f Voleva
ratella a sgangherare.
Ditir. 21. Che per ischerzo baldanzosa
piuttosto veder rovinare la Chiesa, che dare a quello riputazione e
mente Sbarbica i denti, e le mascelle sganghera. Malm.4. 4.. Che,
che si potesse vantare di avere sgarati i Viniziani. (N)
sempre ch'ei si muove o ch'ei favella, Fa proprio sgangherarti le mascella Soanaaracine, Sgar-ba-tggi-ne. Sf Lo stesso che Sgarbatezza, V.
- E n. pass. Fir. Rim. burl. 5 Se mi si sfibbia dunque e mi
ag. Comm. (A)
Scantamente, Sgar-ba-ta-mnte. A Con maniera sgarbata, Senza
si sganghera Il cuor di corpo ec. (N)
Sgangherare diff. da Scommettere. Questi due verbi han comune garbo; altrimenti Golfamente, Sconciamente, sgraziatamente ec. Lat.
la nozione di Smovere, Slogare , ec. Ma nella voce Sgangherare lo
inepte, inconcinne. Gr. rspozios, azurros. Segner. Cristinstr.
smovimento s'intende avvenire per via d'estrazione o di sollevamento, ed
. 2o. 22. Questi ec. che ora si sgarbatamente mi offende nella sua
in quella di Scommettere s'immagina succedere in forza di sconnessione
infanzia, ridotto un di allo stato perfetto su in paradiso, sar un
-

o disgiunzione. Nel senso figurato s'usa talvolta l'un verbo per l'altro, re d'immensa grandezza.
Soacnerataccio , Sgangheratac-cio. Add. e smaccr. di Sgangherato. Soarnarezza, Sgar-ba-tz-za. Sf1 ast. di Sgarbato; altrimenti Inur
Bellin. Buch. 2 . Quegli sgangheratacci bacchilloni, Ch' or si chia
banit, Sgraziataggine. , Sgarbataggine, sin. 1 Lat. inelegantia,
inconcinnitas , inurbanitas. Gr, drspoziz.
man giganti, Perch' e' toccava a loro ec. (A) (B)
Scorraraoon , Sganghe-ra taggi-ne. Sf) ast. di Sgangherato. Soaaaatisso, Sgarbatis-si-mo. Add n.1 superl. di Sgarbato. Salvin.
Qualit di ci che sgangherato, 1 Sconcezza. Lat. ineptia. Gr.
Pros. Tosc. . oo. Egli altra cosa il canto delle cicale, che non
roaz Allee. 3. La brigata, chimerizzando, considera le par quello de' cigni, a quali s'assomigliano volgarmente i poeti, canto
roco e sgarbatissimo,
ticulari sgangherataggini della sua persona.
ScanonerAramrre , Sgan-ghe-ra-ta-min-te, Avv. Con maniere sgan Scarnato, sgarbato. Add. m. Senza garbo to grazia; altrimenti Sgra

gherate. Lat. incondite , ineleganter. Gr.

pdra.

So anoneRatissimo , Sgan-ghe-ra-tissi-mo. I dd. mi superl. di Sgan


gherato, nel sign del $ 2.1 Lat. inmanissimus , inelegantissimus.
aree o

aros. Car. lett. 2. o3. Buoni mostacciuoli ec., ve

zato, Incivile, Goffo, Disadatto, Svenevole - , Disgarbato, sin.


Lat. inelegans, inconcinnus, innrbanus, rudis Gr. agozzo (v.
Garbato. In celt. gall. sgrabach ruvido , rozzo , zotico) Fir. Dial.

belt. donn. 38o. Se ne veggono tutto il di molte di loro tanto sgar

nuti opportunamente per soccorrere a uno stomaco che mi truovo


bate, ec. E 4o6. Che a me par pure la pi sgarbata cosa del non
sgangheratissimo. Baldin. Dec. Cose torbide, fantastiche , o come
do. Lasc. streg, prol. N in lei saranno cc. quelle recognizioni de
boli e sgarbate, che in molte, molte volte si sono vedute.
suol dire il volgo , sgangheratissime. (A)
- Detto di Paura , vale Paura fuor de'gangheri , cio fuor di So anno. Sm. Maniera incivile e disobbligante, Mala grazia nel trat
tare con alcuno. Red. lett. n. 25. Mentre stima vivezze di spirito
misura, sfrenatal Buon. Fier. 3.2. 8. E poi fatti da capo, e lo
riguarda , N una sgangheratissima paura Perduto errando sempre,
gli sgarbi e le avventataggini della sua fanciullesca et. (A) (B)
Soonenaro , Sgan-ghe--to. Addm da Sgangherare. Cavato dean scacazzane. (Med.) Sgarga-riz-zre. N. ass.
e di Gargariz
eheri. -, Disgangherato , sin Lat. emotus cardinibus. Gr. rrac
zare. Lat. gargarizare. Gr. apapi. Lib. cur malati. Si potranno
a rovis, Bern. rim. 97. Ha pi funi e pi corde Intorno a for
sgargarizzare frequentemente con lo scritto gargarismo tiepido
nimenti sgangherati. Che non han sei navili bene armati. Burch.
n. 5o. Se la chiudenda tua del

mellonajo Avesse sgangherato l'uscio

Scancazzaro. (Med.) Sgarga-riz-z-to Add m. da Sgargarizzare


di reg.

. e di Gargarizzato. (O)

lino, Serd Stor. 3 ze. Ruinato il bastione, e sgangherate le porte, scroazzo.


(Me)
Sm. Lo stesso
che Gargarismo,
Salvin. Annot.
F. sgargarizzo,
B. 1.2.3 Gargorismi,
rapine,
solleticamen
entr a combattere dentro la citt.

2 - Per metf Sciamannato, Scomposto, Disadatto, Sconcio. Lat.


inconditus , incompositus , inelegans. Gr.
puceros, docs,
avraros.Alleg. 8g. A confusion de' moderni poetacci sgangherati.

ti. Latino titillationes, sgargarizzi (A) (5)

scarico. (Milit) sgariglio. Add. e sm Soldato armato alla les


giera che combatteva a piedi; cosi chiamato da combattere che fa

imbalsimare al doccion delle loffe Lasc.rim. . zo2. (Fr. 74.) Dum

ceva fuori della schiera. - Sgheriglio, scheriglio, sin Din. Comp.


3.5 v'erano tutti i gonfaloni del popolo, cosoldati e con gli sgargli

que per che cagione Scioccamente volete, Con altre invenzion goffe

a serragli. E pi sotto: Messer Corso ec. fuggia verso la Badia di S.

E 9o. Son le composizioni vostre, balordi, sgangherate e goffe, Da


e sgarbate, Con musicacce ladre e sgangherate, Allungare e guastar
la pricissione? (B

Salvi , ec. : gli sgarigli il presono

ss

Lo stesso che Sgarare,V Salvin.

not. F. B. . 2. 6. Non si sgara , cio non si sgarisce, non si

3 - ' Balordo. Fuor di cervello, cio Uscito o Fuori dei gangheri.

Baldo. D. Mi puoi credere tu tanto Baggiano e sgangherato Ch'io cava d'impegno, di gara. Dicesi Sgarire un ragazzo quando piagnendo
a distesa per essersi incapriccito di qualche cosa si batte; ed egli
non ti abbia squadrato. (A)
al fine depone il suo capriccio e la gara presa (N)
Soacnenrrunie , Sgan-ghe-ri-t-di-ne. S/ Lo stesso che Sganghe
ramento, nel 2 significato. Car. Ficheid. 36. Quella sgangheritudine Scarro , Sga-ri-to. Add. m. da Sgarire. Lo stesso che Sgarato,
Scaanaa, Sgar-r-re.Att. Prendere errore o sbaglio, tPerder la strada;
della pioggia serve ec. (P. V.)
altrimenti rallire, Errare, sbagliare. Lat. falli, errore decipi Gr.
Soassan, Sgan-na-re.Att.1 Cavare altrui d'inganno con vere ragioni.
Lo stesso che Disgannare, Disingannare, . Lat. errorem depellere,
falsam opinionem eripere.Gr. r rxis v9pc.Bocc. nov67, 3.
Io mi credeva che fosse ci che tu di ec., ma me ha egli sgannata.

ant. Inf92. E questo fia suggel ch'ogni uomo sganni. Varch.


Ercol37. Ma facciasi una cosa, la quale potra sgannarli tutti. Bocc.
rim. pag. 38 (Livorno co.) Veggo il pericol corso, ed il martiro
Soleto invan in gli amorosi affanni, N trovar credo che di ci
mi sganni (B)

assepass. Uscir d'inganno. Bocc.nov. gg. 3o. Il caso, che


soprvenne della presura, non lasci sgannar gli ingannati. Varch.

col 73. Ma se colui, conosciuto l'error suo, muta oppenione, si


chiama sgannare. Borgh. Orig. Fir.

o sgannandosi alcuni , che

aveano in questa parte gli scritti del Villani per novelle.

rzera. (Dal franc. s'garer errare. In


sci

ebr, sciaga , ovvero

in lir. sagrjesciti errare. In pers, ghrre socordia. In ar.

a via,
isp, desgaritardilectere a proposito) Menz.
sat 6. Meglio sarebbe il dir, s' io non la sgarro. Che contra il pa
dre crudelt gl'inspira D'un tal bargello il sudicio tabarro. Salvin.
Pros. Tosc.. 4. Essendosi tanto corso oltre e, per cosi dire ,
sgarrato da quella semplice e schietta originale eguaglianza, biso
gnava in certo determinato tempo dell'anno in quella restituirsi.
sonnaro, sgarrto. Addm. da Sgarrare
di reg (O)
Scannerra ne, Sgar-rettre. Al Tagliare i garretti-, Sgherrettare,
sin. Lat. tals
praecidere. Gr
provori.
Scaannenro,
sgar-ri-mn-to.
Sm, prensione,
Risciacquata Ram

manzina. (v. Garrire.) Adrian. Demetr Berg (Min)

SGARRO
sca anto. * Sm. Lo sgarrare, Errore, Sbaglio. (V. Sgarrare. In ebr.
scegaga , in illir. sagreha, in franc. garement errore.) Algar. E

3o5
SGOCCIOLARE
parola che vien dal sassone.
oputpos. (Dall'ingl. swaggerer
VJohnson. In tedschligervale il medesimo. In turco saryge satelles.

ogni menomo sgarro che avessero fatto i soldati ec. (A)

In argerrar soldato valoroso, geri audace, scighghgr di prava indole,


Soarza. (Zool) Sgr-za. Sf. Uccello del genere degli aironi, poco
geriret perfidia. In cbr scioghuer orrendo, turpe; in cell. gall. sgior
maggiore di un tordo ; altrimenti Ciuffetto, Tarabuso, Beccarivale.
rah temerario. In pers. giurre valoroso) Cavalc Discipl. spir. Pa
Lo stesso che Aghirone, V. Lat. ardeola. (A)
role pi ingiuriose e villane, che non direbbe uno sgherro a un suo
Soaazera. (Zool) Sgar-zt-ta. I dim. di Sgarza. (A) (N)
ragazzo. arch. Storg. 265. E dove gi chi portava i capelli, e non
Sgarranoaa, Sgat-ta-jo-l-re. N. ass. Da Gattajola nel senso fig. di
si radeva la barba, era tenuto sgherro e persona di malaffare, oggi
Ripiego. Trovar ripieghi e sutterfugi, Scansare la difficolt e il
di cento novantacinque sono zucconi, e portano la barba. Bern, rim.
pericolo, Trarsi d'impaccio; Fuggire quasi furtivamenta come il
1. gg. Bravi, sgherri, barbon, gente bestiale. Morg.27.25g. Pen
dell'uso. (A) (O)
gatto della gattajola,
sa che insino aTurpin pare sgherro. Salvin. Annot. FB. 4.
Lat.
expedire,
Scarruolane, Sgatti-gli-re. Att. Cavare, Tirar fuori.
6. Sgherro, bravo, forse da scherano, assassino. (N)
vs, axev. Car. lett. n. 75. In tanto fatemi sgat 2 - Ed in forza di add. m. Buon. Fier. n. 4, 6. Il pi importuno,
exsolvere. Gr.
mi
trovo
rifondetemelo
perch
prestamente,
tigliare il danajo, te
Superbo, imperioso e soprastante. Di qualsivoglia mai persona sgherra.
questa voce non stata scherzevol
nelle secche a gola.lo (Se
Menz. sat. 7. Ch' e' par per Dio ch'una razzaccia sgherra Pretenda
mente creata dal Caro, alludendo ad un certo Della Gatta che teneva
sol co' suoi costumi indegni Muovere al valor prisco ignobil guerra,
suoi danari; ond' che poco dianzi avea detto: N per questa saprei 3 -* Alla sgherra, posto avverb. A modo di sgherro. Alla sgherra.(A)
che mi vi dire, se non avessi un gran bisogno che Messer Martino mi Scaccane, Sghiac-ci-re. Att. e n. Disfure, Sciogliere il ghiaccio.
sgraffignasse certi danari dall'unghie di quel della Gatta, ch'egli sa.)(P)
Lo stesso che Sdiacciare , Dighiacciare, Didiacciare , Disghiaccia
- Dicesi Sgattigliarsi le budella e vale Mangiar a crepacuore, di
re, . Sagg. nat. esp. Lasciata sghiacciare tutta l'acqua che nella
mala voglia ; ma modo antiquato. Serd. Prov. (A)
boccia era si vide ridurre al segno, al quale si stava prima di ag
Saavazza, Sga-vaz-z-re. N. ass. e pass.1 Iarsi buon tempo, Ralle
ghiacciarsi. (A)
V.
Lat.
che
Gavazzare,
Lo
stesso
allegramente.
Godersela
grarsi,
Sonnacciano, Sghiacci-to. Add. m. da Sghiacciare. P. di reg. Lo
enio et hilaritati indulgere. Grza rais ova. (V. Gavazzare.
stesso che Disghiacciato, V. (O)
n ar-ghazrf mollior vita, ghazr copiosus. In pers. sciazi laetitia.) SchuemaPareo, Sghi-gna-pp-po-le. Add. e sm. com. Che ride sgan
Tac. Dav. Stor. 4. 34a. Datisi a spendere , a sgavazzare, e far la
gheratamente; altrimenti Ridone. Salvin Annot. F. B. a. a. 8. Ri
notte ragunate, rinnuovano contro a Ordeonio l'ira. ( Il testo lat.
done, in basso modo diciamo Sghignapappole, per avere un ghigno
ha : effusi in luxum etepulas) Buon. Fier. 5. 5. - Si mangia, si zin
o ec. un cachinno spappolato. (A) (B)
zina, si sgavazza. o E Salvin. Annot. ivi: Sgavazzare , quasi da Sonuomane, Sghign-re. Att. e n. ass. Farsi beff, Burlare, Scher
un latino barbaro gavisare, dal participio gavisus, spagnuolo gozar.
nire. (
Ghignare.) Lat. irridere, despicere, subsannare.Gr. xa
E di qui peravventura Sguazzare. (N)
viv. (V. Ghignare. In celt gall.geon, ovvero sgeig derisione, gen
Soelane, Sge-la-re. Att. Sciogliere il gelo, Liquefare. P. di reg.(N)
sorriso) Mor. S.Greg. Ecco che mi far beffe e rider nella vostra
Scenaro, Sge-la-to. Add. m. da Sgelare. Bart. Geogr. 2 . E sgelato
morte , e sghignerovvi. E appresso : L'occhio che sghigna, e che
il mare veramente il trovarono. (N)
dispregia il parto della madre sua, sia tratto da' corvi delli torrenti,
Sceane, Sgem-m-re. Att.1 Torre o Cavare le gemme. Buon. Fler.
Patuff 2. E non ha una bogia, e sempre sghigna. Frunc. Sacch.
4 4 2. Alle donne impotenti, e non difese , Trovandole sparta
nov. 82. Messer Ridolfo guarda costui, e sghignando chiam un
te ec., Le sfiorano, le sgemman , disanellano , ec.
suo famiglio, e disse: ec. E nov. 94. Sghignavano per invidia.
Scenaro, Sgem-mto. Add. m. da Sgemmare. Privato, Spogliato SonionAro , Sghi-gn-to. Add. m. da Sghignare. P. di reg. (O)
- delle gemme. .deg. (O)
SonionAzzamenro , Sghi-gnaz-za-mn-to. Sm.1 Lo sghignazzare. Lat.
Scuenco, Sghm-bo. Sm. Tortuosit. Lat. obliquitas. Gr. arm. Dit cachimnatio. Gr. axaca. Fir. As. 52. In questo mezzo il con
vito s'era universalmente risoluto in licenziosi
tam. 3, 2, Saliti al sommo del pi alto sghembo , Le citt vidi
che meran dintormo E sotto a me, com'io l'avessi in grembo.
Fior. Cliz. 4. 8. Io ho sentito per casa certi sghignazzamenti.
(Qui lat. flexuosus clivus)
Scaonazzante , Sghi-gnaz-zn-te. Part. di Sghignazzare. Che sghi
a -- Fig. Scempiataggine, Sciocchezza. Lat. fatuitas , ineptia. Gr.
gnazza. P. di reg. (O)
opta, 49. Bn. Fier. 2. 4. 5. Acciocchio sia quell'io che Soiancazzase , Sghi-gnaz-z-re. N. ass. 1 Ridere con istrepito t in
debba poi Raddirizzar suoi sghembi e capopiedi.
modo sconcio , ed anche beffardo. Lo stesso che Ghignazzare, Vl

3 - A sghembo, posto avverbialm., vale Asghimbescio, A schiancio,

Lat. cachinnari. Gr. zzyxv. Franc. Succh. nov. 43. Molti ghi

A schisa. V. A sghembo. Lat. oblique. Grrrzio. Buo. "er


3. a. 7, Campi divisati. Per piano, a piombo , a sghembo, Armi
al pizzicagnol , chieggo un pezzo Di
a quartieri. E 4. 5. 3,
salsicciotto, ed ei nel taglia a sghembo. Morg. 26. 52. Se non che

gnavano e sghignazzavano della sua sparuta personcina. Bellinc.son.


265. Ma sai di che sghignazza la brigata ? ir. nov. 8. 298. E quivi
sghignazzando , e facendo un rumore che mai il maggiore, mostra
vano d'aver fatto qualche gran fazione.
a sghembo la lancia lo prese
Ssnucrazzara , Sghignazzta. Sf Riso strepitoso e beffardo. Altri
- tOne Andare a sghembo o sghembo = Andare storcendosi
menti) Ghignata, Sghignazzamento. Lat. cachinnatio. Gr. zxards
alcun naturale impedimento o per altra cagione. 1 - Andare Soniosazzo , Sghignazzi-o. Sm.lSghignazzata frequente e ripe
hembo.
tuta. Lat, cachimnatio. Gr. xayxxrud Sacc. rim. Che sghignaz
Per isghembo, posto avverb. A schiancio. Per isghembo.(N)
zio fu quel che allor s'udi, E quanto il cospetton rest sfardato (N)
obli
Lat.
tortuosus,
caeno. Addtn.Storto, Olbliquo (Obbliquo)
Scimono. * Sm. Lo stesso che Ghigno, V. (A)
scambos qui obliquus in latu ince Soanososo, Sghign-so. Add. m. sinc. di Schizzignoso. Morg
quus.Gr.
.
dit.)Dant.Pug7,7o Traeto e piano era un sentiere sghembo, Che
ga. Astolfo . . . . Comincia a bastonarli come micci, Dicendo. Al
co
,
cio
torto,
condusse
But.
ivi:
Sghembo
in fianco della lacca.
ne
cul l'avr chi fia sghignoso. (N)
me conviene che girino le vie de'monti.
Sonuoruzzo, Sghignzzo. Sm. dim. di Sghigno. Lasc. Cena novg.
2 * E detto di persona. Celid. . 5. Era sghemba, mal par, grin
Non si potette tanto contenere, che rivoltoseli con uno sghignuzzo
-

zosa e goffa. (N)

adiraticcio, non gli dicesse: ec. (A) (B)

Sneauco.(Milt.) Sghe-ri-glio. Add. e sm. Lo stesso che Sgariglio, V. Sonumeescio , Sghimb-scio. Add. m. Lo stesso che Schimbescio, (A)
Din.Comp.374. Costoro hanno gli sgherigli, i quali gli seguitano 2 A sghimbescio, posto avverb. Lo stesso che Aschimbescio. V.
au. Mass. Veliti sono pedoni lievi, quasi dica volanti, come sono
A sghimbescio,
gli sgherigli. (Gr)
Sonianzzoso, Sghi-ri-biz-zo-so. Add. m. V. e di Schiribizzoso.Ner.
Scnenne, Sgher-mi-re. Att. e n. pass.1 Rilasciare, Staccare con
Samin. 2.6o. Senza tanti scalpori e tanta lite, Billere far io sghi
trario di Ghermire. Lat disglutinare. Gr. droo. But. Infaaa.
ribizzose. (N)
si
di
subito
Seutendo lo caldo della pegola, sghermiron
ornamento , Sgit-ta-mn-to, tSm.1 V A. Agitazione, Dibattimento.
Scazarro, Sghermito. Add. m. da Sghermire... di reg. (O)
Lat, agitatio, perturbatio. Gr ins (Quasi disagitamento.) De
Che
sghermisce.
m.
di
Sghermire.
terb.
Scaemrrone, Sgher-mi-to-re.
clam. Quintil. C. Il grave sgittamento si trasse i corpi attortigliati
But. Infa2.2. Caddon nel mezzo del bollente stagno ec , perch
per le dirotte ripe.
un tirava qua , e l'altro l, lo caldo della pegola bogliente sgher Scusaac, Sgob-b-re. Att. e n, Portar sul dorso, sulle spalle alcun peso.
mitor subito fue, cio, che sentendo il caldo, si sghermiron di
(Portare al peso, che l'uomo sia costretto a curvarsi ed a sembrar
subito, e cos lo caldo fu sghermitore.
gobbo) Ner. Samin. n. 68. E trova li tutti affannati e pronti. Alle
Scuerrrnce, Sgher-mi-tri-ce. Verb. f di Sghermire. V. di reg(O)
difese i cari cittadini , E senza distinzioni Marchesi e Conti Sgobbana
Tagliato
a
a
gheroni;
m.
Fatto
Scenosaro, Sghero-nto. Add.
sopra le schiene i corbellini (A) (B)
sghimbescio, o a schisa, e in tralice, largo di sotto e stretto di 2 - Efig. Fag. rim. Dite, a che serve lo sgobbar le some Degravi
---

---

---

---

propriamente di tela o panno. Baldin. (A)


spra; e dicesi
affari, e indebolirl'ingegno, Per circondar d'un po'd'allor le chiome?(A)
Sgher-rac-cio. Add, e sml pegg. di Sgherro. LascGe 3 -*Ed
Scanaccio,
in forza di nome, Eag.Rim,Mi crescono le some De'guai, che ognor
lo. 2. 2. S'io fussi qui colta all'improvvista, e unassimamente da
mopprimono le schiene, ball continuo sgobbar sempre pi dome(A)
qalcuni di questi sgherracci.
Sgoc-cio-la-boccli. Adde sostcom comp indecl.
scarano, sgherra-no. Add. e sm, V e di Scherano, CarfQuar. Scocciolarocca,
aao. Cos un infame
V, Bassa. Detto di Chi bee assai
-

Pred. 5. Berg (Min)


Soenraar, Sgher-ret--re Aut. Lo stesso che Sgarrettare,

sgocciolaboccali Vi

degli zoccoli. (V)

tien sotto la tacca


scocciolane, sgocciolare,
aut. e n. pass1 Versare infino all'ultima
car. En. lib. gv. g. In Falari ed in Gige S abbatt prima
gocciola, altrimenti Gocciolare. Lo stesso che Digocciolare , Dis
all'uno il petto, aperse, Sgherrett l'altro-(B)
gocciolare,p.1 Lat. exhaurire. Gr. zari. Fav. Esop. Andate,
- Per simil. Sbudellare, Ammazzare Bern.Catr4 Io ho di loro
--------

a sgherrettare un pajo,

Ecavar loro il ventre e le budella.

sce errore, Sgher-retto-ne. Add. e sm. Sgherrano Spadaccino,


bravaccio. Buonaccorsi. Pros e Rim. pag. 93. Beng- (Min)

socaao, sghr-ro. tsm. Brigante, Chef del bravo che anche


diremmo iagliacantoni, Mangiaferro. Lat. thraso, satelles.Gr. sera,

messerlo lupo, sollecitamente al latte che la mia madre hae, e dite


che lo sgoccioli nella vostra bocca, Burch. . 44. Che sgocciolava gli
Cant.Carn. 163 E se la pecorella attempata, Sta
orciolin per canto.
sopra il vaso, chella par murata, Tanto clh'ella sia munta e sgocciolata.
- Asciugare, Szzare. Cr. 4. 8. 2. Pongansi al sole tanto che al
quanto sieno seccate, ovvero alquanto dal mosto sgocciolate,

3o6

SGOCCIOLATO

il barlotto, l'orciuolol o simili,


3 - DicesiSgocciolare il barletto oquel
che un sa, o che ha da dire.
in modo proverb. e vale Dir tutto
V. Barletto, $. a ; e V. Orciuolo, S. 5) Lat. nihil dicendo prae
termittere.

4 - * Dicesi fig. Sgocciolare parole e vale Dirle a poco a pooo ,


Smozzicarle. Buon. Fier. 2. 4. 5. Quella ode il caso Stupida da
costei, (ch'ansando forte, Pur certe tronche sgocciol parole. E Salvin.
Annot. ivi: Sgocciol parole , still a poco a poco. Franz- degouta.
Il canto assomigli Teocrito a cascata d'acqua. (N)
Sgocciolare diff da Gocciare , Gocciolare, Filare. Gocciare non
molto in uso ; se non che dove si tratti non di minute gocciole,
ma di goccie vere, Gocciare proprio. E similmente dove non si

tratti di liquore gentile o di cosa piacevole, il positivo Gocciare


potr forse parer meglio acconcio di Gocciolare. Gocciola , non
Goccia il naso : Gocciola da' sassi l'umore che si raccoglie in ru

scelli. Sgocciolare pi d' ordinario attivo ; vale , Far gocciolare


fino all'ultimo. Quando da una ferita o puntura il sangue goccio
lando fa

qhasi

una striscia , dicesi che il ferito Fila sangue. Goc

SGOMIENTARE
scombros sgombro. ) Genere di pesci marini, stabilito da Linneo
nella divisione de' toracici, distinti da due pinne dorsali e da una
o parecchie pinne sopra e sotto la coda. I moderni vi sostituirono
vari sottogeneri. -, Sgombro, Scombro, sin. (Aq)
2 - Il pi comune di questi sottogeneri lo] Sgombero [o Sgomb
propriamente detto; Pesce che ha il corpo bisungo la testa lunga,
terminante in punta ottusa ; l'apertura della bocca larga; la lingua
libera , puntuta e liscia ; il palato liscio sul mezzo, ma agli orli
guernito, come da ambedue le mascelle, d'una fila di piccoli denti
acuti, e di questi ultimi s'incastrano que' di sopra con que' di sotto.
grande consumo. Morg.
Di questo pesce assai delicato al gusto
4. 66. Gambero , e nicchio , e calcinello, e seppia, E sgombero,
morena , e scarza , e cheppia.
Scombeno. Add. m. da Sgomberare. Lo stesso che Sgomberato, V.
Scombinane, Sgom-bi-n-re. [Att. V. e di] Sgominare. Lat. perturbare,
versare. Gr Baraprrtv, ripudysur.
Scombinaro, Sgom-bi-n-to. Add. m. da Sgombinare. V. e di' Sgomi
--

nato. Lat. perturbatus, confusus. Gr. rrapayuivos.G.V. Ms. Sper.

Tutto 'l regno stava sciolto , e sgombinato in tremore.


ciare usa il libro di mascalcia per ispargere a gocce modo non co
Scomenamento, Sgom-bra-mn-to. [Sm. sinc. di Sgomberamento. Lo
mune, ma che pu tornar comodo.
stesso che] Sgomberamento, V. Bemb.Asol. 3. 69. Quelle venture
Scocciolato, Sgoc-cio-l-to. Add. m. da Sgocciolare.[Versato a goccia
lo seguono ec., che seguivano gli amanti, risvegliamento d'ingegno,
a goccia; altrimenti Gocciolato. Lat. cxhaustus.
sgombramento di sciocchezza, accrescimento di valore, ec.
Scocciolatoio, Sgoc-cio-la-t-jo. Sm. Lo stesso che Gocciolatojo, V.
ScombaAaE , Sgom-br-re. I Att. e n. sinc. di Sgomberare. Lo stesso
Sansovin. Cap. del naso. Berg. (Min)
, V. G. V. 12. 16. 2. Incontamente tutta corse a
SooccioaTuna, Sgoc-cio-la-t-ra. Sf Lo sgocciolare.-,Sgocciolo, sin. che] Sgomberare
furore , e a sgombrare i cari luoghi. Din. Comp. 3. 63. Molti cit
2 - * E per smil. Salvin. Annot. T. B. Cosi 'l cittadino per mag
tadini, temendo il fuoco , sgombravano i loro arnesi.
giore sgocciolatura dicendo i' pero coll'e stretta, dovette dare oc
2 - Abbandonare alcun luogo, nel sign. di Sgomberare, 5. 3.] G. V.
casione alla ragazza di fare il concettino. (A)
avere e delle
3 - Dicesi Indugiare , Ridursi, Giugnere o simili alla sgocciolatura, 6. 87. 2. A tutti fu comandato che, sotto pena dello
persone , dovessero sgombrare Lucca e 'l contado infra tre di. E 7.
e in modo basso vagliono Indugiare ec. all'ultimo termine. Segr.
72. . Comandandogli che sgombrasse l'isola. But. Purg. 2o. 2. Infra
Fior. Mandr. 5. . Ben si sono indugiati alla sgocciolatura. Ciriff
tre di dovesse avere sgombrato lo suo terreno e regno. Ar. Cass.
Calo. 3. 78. E giunse appunto alla sgocciolatura.

Scocciolo, Sgc-cio-lo. Sm. Lo stesso che Sgocciolatura , V. Carl.

. . Tutti anderemo a un tratto, e sgombreremovi La casa. Bern.

Svin. 6. Pur sempre al boccalon la mano intrepida Tenendo ferma,

Orl. 2. 2o. 4o. S'egli era quel, sgombrasse tosto il piano, Ch male

e spesso alto levandola, Fintantoch gli di l'ultimo sgocciolo.(A) (B)

i fatti suoi potrebbe fave.

2 - Dicesi Indugiare cc. allo sgocciolo ed lo stesso che Indugiare ec. 3 - Portar via semplicemente. V. Sgomberare, $.41 Petr. canz. 39.
alla sgocciolatura. V. Sgocciolatura , $. 3. Fag. Com. Non poco 4.Ond'io, perch spavento Adunar sempre quel ch'un'ora sgombre,
Vorre' il vero abbracciar, lassando l'ombre. E' cap. 3. Vidi 'l vitto
che non indugino allo sgocciolo, quando non v' pi tempo. (A)
rioso e gran Camillo Sgombrar l'oro, e menar la spada a cerco.
Scolaro, Sgo-lato. Add. m. Senza gola.
scoperta, Scollato. But. Purg. 23. 2. Le donne fio 4 - Portar checchessia in qualche luogo. Cron. ant. 222. Andarono
2 - Colla

al luogo de' romiti , e per forza entrarono dentro, e feciono gran


dissime ruberie di robe, e di giojelli, e di danari contanti ec., perch
molti cittadini avcamo sgombrato in detto luogo gran parte di loro
sustanzie , cio masserizie , e robe sottili, e danari. (V)
manda, s'egli lusingatore sgolato, ch'egli non pu celare quello 5 - Fig. Purgare , Liberare. Petr. canz. 4. 3. Di sercnar la tom

rentine andavano tanto sgolate, e scollate gli panni, che mostravano


ec. Franc. Sacch. nov. 138. Andava con un tabarro sempre sgolato.
3 - Efg. Che ridice facilmente le cose , Ciarliero. Lat. garrulus.
Gr. orauxos. Tes. Br. 7. 26. E si ti guarda da quello che ti di

pestosa mente , E sgombrar d' ogni nebbia oscura e vilc. G. V. 7.


ch'egli,ode , n ritener quello che gli entra per li orecchi.
54. Sanando infermi, e rizzando attratti, e sgombrando imperversati.
bramento, Sgomberatura, Sgombero, Sgombro, sin. Lat. depulsio, 6 - Discacciare. Sen. Ben. Varch. 7. . Se sgombr da s la paura

ScoMeer Aenro, Sgom-be-ra-ma-to. Sm. Lo sgombrare. , Sgom

cosi degli Di , come degli uomini , ec.


vacuitas. Gr. dir. cs, xv 3rs.
ScowBerARE , Sgom-be-r-re. t Att, e n. Vuotare un luogo di mas 7 [Dicesi poeticamente Sgombrare alcuno da s e vale Mandarlo
via , Licenziarlo. V. Sgomberare, $. 5.] Dant. Purg. 23. 33. Q ue
serizie ; e pi comunemente dicesi in modo assoluto del Lear le
st altra quell'ombra Per cui scosse dianzi ogni pendice Lo vostro
masserizie di una casa che si abbandona, recandole in altra che si
regno , che da s la sgombra.
va ad abitare , Sgombiare, sim. Lat. merces vel supellectile nn in
alium locum transfrre. Gr. xxos. (V. Igombrare. In celt. gail. SoonERATo , Sgom-br-to. Add. m. da Sgombrare. Lo stesso che Sgom
beato , V. Bemb. pros. 3. i 12. Perciocch in vece di questa ingon
cumraich, in ingl. to cumber ingombrare.) M1. V. 8. 6. Molto danneg
trato , che io dissi, e sgombrato che si dice, essi alle volte dissevo
gio le case c' mercatanti lamajuoli ch'ebbono a sgomberare. Vit.S.MI.

Madd. 25. Feciono sgomberare e acconciare una bella sala, dove si


mangiasse. Salvin. Annot. F. B. 5. 3. 2. Sgomberare, da un latino
barbaro excumulere , siccome Ingombrare da un latino simile incu
mulare ; da cumulus e cumulatus. (N)
o
- Dicesi Sgomberare assolutamente, e vale Uscirsi, Andar via. Lat.
demigrare, migrare. Gr. arcixz. Ar. Negr. 2. 2. Con s poco
bottin tu vuoi ch'io sgomberi. (N)
3
- Parlandosi di Paese, di Citt, di Campo, vale Abbandonarlo, Par
tirsete , Uscirne.] Lat. terra excedere, demigrarc Gr. exxopsiv.Stor.
Aiolf Niuno signore potesse entrare nella citt se non con tre scu
dieri, e la sera la sgomberasse:
4 - Portar via semplicemente. V. Sgombrare, $.31 Lat. exportare,
auferre, exhaustare, Fest. Gr. ixtpsuv.
5 Di artire, Mandar via. I VSgombrare, 5.7. E cos per gli altri
sign. di questo verbo..] Lat.dimovere, depellere. Gr droxvi, dr.9si.
6 - (Milit) Portar via o Mandar addietro ed in luogo sicuro le ar
tiglierie, i magazzini, gli ospedali, le bagaglie ec. Bott.Stor.Amer
Sgomberarono le artiglierie, le altre armi, le bagaglie, le munizioni
e tutta la salmeria. (Gr)
Sgomberare diff. da Disgomberare. Hanno essi comuni i signifi
cati generali , cos attivi come neutri. Ma ve n'ha uno particolare
a Sgomberare che risponde al latino Suppellectilem in alium locum
transferre, che i Napolitani dicono Sfrattare. Lo stesso delle voci
sincopate Sgombrare e Disgombrare. Infatti abbiamo il sost. Sgom

ingombro , sgombro.

SoonRAToRE , Sgom-bra-t-re. [Verb. m. di Sgombrare. Lo stesso che]


Sgomberatore , V. Buon. Fier. f. 2. 2. Scorticator del pan caldo,
Scannator delle cantine , Sgombrator delle cucine.

ScoMBRATaice, * Sgom-bra-tri-ce. Verb. f. di Sgombrare. V. di reg. Lo


stesso che Sgomberatrice , V. (O)
Scomano, Sgm-bro. [Sm. sinc. di Sgombero. [Lo stesso che Sgom
bcramento, V.)

2 - Discacciamcnto. Lat. depulsio. Diutam. i. 22. Che de'nimic pi


volte fe' sgonbro.

Scombao. (Zool.) Sm. Lo stesso che Sgombero, V. (B)


Soomrao. Add. (m. da Sgombrare. Lo stesso che Sgombero, l Sgom
berato, V. M. V. 3. 38. Non era isgombro, ma pieno di masserizie
e di vittuaglia e di bestiame. Cron. Vell. 8o. In questo mezzo l'oste
si lev, ma il detto Leggieri non ardiva tornare dentro, e tutta sua
famiglia guasta, e le case sgombre.
2 Pcr metaf. Scarico. Lat. expoliatus, nudus. Gr. yvuvds. Petr.
son. 7o. Poich se' sgombro della maggior salma, L'altre puoi giuso
agevolmente porre. Buon. Fier. . 2. 2. A quell'altro, che sgombra
ha si la mente E 'l sen d'ottusit , lieve di carne, ec.

ScowenTAmenro, Sgo men-ta-mn-to.[Sm.] Lo sgomentarsi; altrimenti


Sbigottimento, Costernazione. - , Sgomento, sin..] Lat- consterna

tio. Gr. xararAm3s. Guid. G. Uno fante, quasi volando, con ro


morosi apportamenti assalio gli orecchi di Menelao con molto sgo

bero da cui dipende questa significazione propria di Sgomberare, ma mcntamento. (La Cr. alle voci Rapportamento e Romoroso, in
vece di Apportamenti qui legge Rapportamenti.) (B),
ScomBERAto, Sgom-bc-r-to. Add. m. da Sgomberare. -, Sgombrato, Scomentane, Sgo-men-t-re. Att. Dare sgomento,l Sbigottire.-,Sgo
non abbiamo Disgombero.

Sgombero , sin. Lat. vacuus. Gr. xvs.

ScouBenators, Sgom-be-ra-to-re. Verb. m. di Sgomberare. Che sgom


bera.1 - , Sgombratore, sin. Lat. depulsor. Gr. 5 reazvrov.
ScommenArace, * Sgom-bc-ra-tri-ce. Verb. f di Sgomberare. V. di
reg.-, Sgombratrice, sin. (O)

mentire , sin. Lat. terrere , perterrefacere. Gr. os, ixtrArrev.


(Sgomento e Sgomentare dal celt. gall. sgaoim terrore, paura, so

prassalto, commozione per subita paura. Indi sgaoimeaclid timidita,


spavento, sgaoimear timido, che dicesi ancora sgallmhor) Dumt.
4. o. I'veggio tuo nipote, che diventa Cacciator di que'lupi

in sulla riva Del fiero fiume, e tutti gli sgomenta. Pataff 4. Pur
non lo sgomentar, che intrista agli occhi.
V. Fag. Com. (A)
Scomneno, Sgm-bc-ro. Sm. Lo sgomberare. Lo stesso che Sgombera 2 - N. ass. e pass. , siccome pi comunemente si usa..] Lat. animo
cadere, consternari. Gr. xararAirrec9xa. Bocc. nov. 83. o. Ca
mento, V. Lat. demigratio. r. droxix. M. V. g. 57. Attendea
con sollicitudine allo sgombero, e apparccchiare la citt a difesa.
landrino , io non voglio che tu ti sgomenti. Petr. canz. 42. 4. E
sol della memoria mi sgomento Bemb. Asol. n. 53. Questi al sasso
Scombeao. (Zool) Sm. V. G. Lat. scomberus. Gr. exopfpws. (Da

ScornArua, Sgomberat-ra. Sf. Lo stesso che Sgomberamento,

SGO GARE
SGOMENTATO
3o7
risguardando, e della caduta sgomentandosi , sta continuamente in Sosraro, Sgonfito. Add m. da sgonfiare. -, Sgonfio, sin. La.
questa pena. (B) Tes. Br. 5. 48. E non vo' che sgomente. Se pi
detumefactus. Gr xaap, Lab, 257 Non altrimenti vote e vizze ,
che sia una vescica sgonfiata,
che sia ragione Dispendi alla stagione. (N)
Scourrraro, Sgo-men-t-to. Add. m. da Sgomentare. Costernato, Sbi Scorerro, Sgonfi-to. Sm, dim. di Sgonfio. Bellin. Disc, Polmoni
fatti a sgonfitti d'aria, che tosto schiantansi e scoppiano, dalin.
gotito.-, Sgomentito, sin.1 Lat. consternatus Gr. zararatis. Bocc.
nov. 66. 8. Trov la donna sua in capo della scala tutta sgomen
a 4C abbia la falbal pochi sgonfietti, o lo strascico sianali
visato.(A) (N)

tata. E nov 83. 6. E tutto sgomentato gli domand: che fo? Tes.
Br. 5. 4. Dicono alcuni, che per lo grande dolore ch'e'leoni hanno
al nascimento, nascono quasi tutti sgomentati, ch'egli giacciono tre
di quasi come tramortiti, Cavalc. Med. cuor. Andava tutto sgomen

Scosio, Sgnfio. Sm. Enfiatura prodotta dall'aria in alcuni corpi


come nel pane nelle vesti , o simili. Dicesi ancora di quelle
eredes. SegnVestimenti con nobili sgonfi di tela d'oro ra.

sono prodotte dall'arte in cose che hanno la parenza di esser leg

tato errando e vagando.

Sgonfi di pane. (A)


Soomerevor, Sgomen-t-vo-le. Add. com. Che si sgomenta. Lat. a
gonfio diff da Gonfio. Gonfio voce generica, e s'applica anco
mimum despondens. Gr. drovevo maos xav. Buon. Fier. 4. 3. 8.
a qualunque risalto di cosa diversa dall'animale, gonfio non si ap
Attendete ora a questa Manco appassionata , Non tanto sgomente
plica
che alle vesti o al pane.
vole, N si spericolata.
Sgonfiato. Lo stesso che Sgonfiato, .
Soonesiae, Sgo-men-ti-re. t Att. e n. 1 P. A. V. e di''Sgomentare. Scomeno. Add. I m. sinc.
Lat detumefactus, flaccidus Gr. xxzpos. asg- nat. esp. 33. Ser
Esp, alm. E perch questa giustizia non ti sgomentisca, soggiugneec.
ratavi dentro una vescica d'agnello attorcigliata e quasi interamente
Scometro, * Sgo-men-ti-to. Add. m. da Sgomentire. . di reg, V.
gonfia. E' 18. Appresso sparandone uno, si trov affatto sgonfia
e di''Sgomentato- (O)
la vescichetta dell'aria. (B) Bellin. Disc. I palloni sgonfi non
Soomero, Sgo-mnto. Sm. sinc, di Sgomentamento. Lo stesso che
Sgomentamento, V. 1 Lat. consternatio. Gr. arirns. Cavalc.
egli vero che sono cedenti (N)
Med. cuor. Avendo contate molte tentazioni del nimico, massima Scoriane, Sgon-nel-l-re. tu. Levar la gonnella.

nente come era indotto a sgomento e disperazione, soggiugne : ec. 2 - Persimil. Consumare, Finire qualche cosa mangiandola, in quella
Stor. Pist. 53. Presono di ci tanto sgomento , che nessuno ardio
maniera in cui si usano i vocaboli Smantellare, Sfasciare, Sconoc
chiare ed altri. Prs. Fior. 6. ga. Essendo io a tavola con un brano
uscire di Lucca. E'6o. Per lo grande sgomento ch'aveano preso del
la sconfitta del Prinze.
d' Accademici, sgonnellando a luci torte le pagnotte, e sbaragliando
le vivande con gli ugnoni, cominciammo a discorrere delle cede
Soounamenro, Sgo-mi-na-mn-to. Sm. Propriamente Sgominio; e fg.

Scompiglio, Rovesciamento. Stor. Semif . Truovo ec.tale opera


molto male andata, per gli tanti sgominamenti che di nostra casa si

l'Accademia Rusp.son, 6. Ma se in casa altri batter pu i dentoni

l'uor. Mandr. , 2, Pare a te una favola avere a sgominare tutta la


casa. Buon. Tanc. . . Per toccare or nel
questa piota, Che

Sgrbie succhielli, aguti, cacciatoje Diqualunque misura. Soder

sgonnella le pagnotte a luci torte, Sgaraffa le vivande con gliugnoni, (5


Scoraiara. (Idraul) Sgo-ra-j-ta. f Spurgo della gora. (A)
fatto, per le tante avversitadi di guerre, ec. (A) (V)
Soomrane, Sgomi-n-re. Att1 Mettere un confusione, Mettersossopra, Sconnia. (Ar.Mes.) Sgr-bia. Sfl Scarpello fatto a doccia, cio ri
tretto in punta, coll'estremit delati tagliente, per intagliare il
Disordinare, Scompigliare. -, Sgombinare, Scombinare, sin. Lat.
legno. (In celt. gall. gearrbhan tagliar gi) Buon. Fiera, 4. 5.
perturbare, versare. Gr. araparru, rpusv. (V. Sgominio) Segr.
mi sgomini tutto a inno a sommo. Malm. 7. 39. Sgomina ci che
v' da sommo a imo.

Colt. 58. Con uno scarpello di mezzo


a uso di sgorbia fan
no un foro della grossezza che v'ha a entrare la marza.
Scona, Sgorbia-re. Aut.1 Imbrauar con inchiostro, o con freghi
schizzi d'inchiostro clecchessia.-, Scorbiare, sin. Lat.atramento
.ava ovsu. Burch. 3. 2. L'ape e bigie len
zuola , ond'io gi aveva sgorbiate tutte a ben mille colori. (V)
- Schiccherare, Screziare, Macchiare generalmente. Lat. maculare.

Scontaro, Sgo-mi-n-to. Add. m. da Sgominare. Messo in confi

inquinare. Gr. r

sione, compigliato. -, Sgombinato, Scombinato, sin. Lat. pertur


batus.Gr. rrapagos. Burch. 2. 42. Fratel, se tu vedessi questa
gente Passar per Banchi tutti sgominati, ec. Alleg. 185. Ve ne dar

G. vzia.
Scontro, Sgorbito. Add... m. da Sgorbiare, V. , Scoriato,sin (N)
ragguaglio che pu un che vi sia stato una di intero.
Soontinuo, Sgo-mini-o. Sm1 Lo sgominare; altrimenti Scombinazione, Sconio, Sgr-bi-o.Sm.) Macchia fatta in sul foglio con inchiostro.-,
Scorbio, sin. Lat. litura. Gr. zararyua..(all'ar. glyrbib molto
Scompiglio, Confusione, Sconcerto ecl-, Sgomino, sin. Lat. per
nero. Altri da Corlo.) Burch. . 29. Ma e' gli pareva essere appun
turbatio.Gr. rapax. (Dal dam. skam confusione. In illir. smucha
tato IDa un notaio col fucile allato, Che di non fare sgorbi era bo
confusione, smuehati confondere. V. l'Armstrong alla voce sgaoim.
tio. E a. o. N tanti sgorbi fa l'anno un notajo. Car. lett. vol.
In gr. rncheo io confondo, sncechymenos confuso.) Salvin. An
*: pg 34a (Comino 734)Fino a ora stanno nel modo medesimo
not.
B. 4. . . Sgomino, sgominio, cio scombinazione, scom
che il giovine l'ha cavate dalle minute,ed anco peggio, per gli sgor
piglio. (N)
bii e per le rimesse, alle volte poco leggibili, che
minute si
Soono , Sgo-mi-no. Sm. Lo stesso che Sgominio, V. Buon. Fier.
fanno. E Apolog. 8o. Non siete n litterato, n costumato, e la
4. . . Riguardo lo sgomino, e veggo a un tratto Rastrellar quella
tintura, che voi dite, non di lettere; di sgorbii, di cc. (B)
mensa. E Tanc. a. 7. Tancia, accorda tra lor questo sgomino. E
Salvin Annot. F. B. 4 , , Sgomino . . . qui sciupinio di vivande; Soonmoina. (Ar. Mes.) Sgor-bio-li-na. Sf dim. uli Sgorbia. Piccola
sgorbia. Voc. Dis. (A)
da sciupare , vocabolo basso, fatto dal latino dissipare. E Annot.
T. B.z. 7. Accorda questo sgomino. Sgomino, sgominio, scom Scootero, Sgorgann-to. Sn. Lo sgorgare-, Sgorgo, sin. La.
egestio , egestus. Gr. ipop,
bussolamento. Pongli tu d'accordo ; latino lites compone : aggiusta
dpnr. G. V. , 3.5. La citt

con questa mia nuova e sgominata capitolessa quel breve e semplice

per ciascuna festa dallo sgorgamento di quello era lavata.

gli, accomodagli. (N)

Soomroaaz , Sgo-mi-to-l-re. Att. Disfare i gomitoli; 1 contrario di Sconare, Sgorgante. Part di Sgorgare. Che sgorga., Disgor
Aggomitolare. Lat. glomerem dissolvere. Graya9ia aza, Fior.
gante, sin Lateflluens. Gr. Avv. Red. lett. 42, Qnei medi
ltal. D. Porta un gomitolo di spago in mano, legato in capo al
camenti, che dal volgo avvezzo a grandi errori sono crediti cc. po
ter fermare e stagnare il sangue sgorgante cc., sono mere baje.
l'entrare della porta, e poi sgomitolandolo infino ch' giunto nel

fondo, ec.

Soomrrotaro, Sgo-mi-to-l-to. Add. m. da Sgomitolare. Cr. alla V.

, Sgorgan-te-mu-tedvv. A sgorgo. Lat. affluenter.


r. pvpomv.

Sooaoan, Sgorgre.N. ass. Lo sboccare, il Traboccare, e l'Uscir

Raggomitolare.

Soonriamento, Sgom-fia-mn-to. Sm. Svanimento dell'enfiagione. Il di

fuori che fanno l'acque, l'Uscir del gorgo; opposto d'Ingorgare. ,

Disgorgare, sin (V. Scaturire) Lat. se egerere, exonerari. Gr


p
ra, drooprirza. But. Par. 8. Conne ingorgare mettere dentro in
Soosanre , Sgonfin-te. Part. di Sgonfiare. Che sgonfia. Landin.
gola, cosi sgorgare mettere fuora. G. V. 7. 34. 2. Ancora per lo
Ist. Plin. lib. 3. Berg. (Min)
Soonriane, Sgon-fi-re. Au. Levar l'enfiagione 1 contrario di Gon
sgorgare di quello cmpito dell'acqua e del legname percosse e fece
rovinare
il ponte alla Carraja.
fiare.-, Disgonfiare, sin. Lat. tumorem adimere, detumescere.
2 - Metter
Dant. Par.8.63. Da ove Tronto e Verde in mare
Grcrozozza, xxxv.
sgorga. Lall. En. Trav. 676. Giunser, tra questo mentre, a una
2 - Per metaf Umiliare, Deprimere ec. Menz. sat. 3. Io non avr
fiumana ec. Sgorga in Cocito (N)
satirico flagello, Che la vostra superbia opprima e sgonfi.
3 - Fare sparire. Dicesi in modo basso: Sgonfiare o Fare sgonfiare 3 - Per simil. detto di Lagrime ec.1 Med.Arb.Cr. Di quegli pietosi
e dolcissimi occhi, a purgamento e consumazioni di tutti i nostri
alcuno dal nondo e vale Farmelo sparire , Ammazzarlo ; tolta l'e
sgorgarono fiumi di lagrime, Red. nel Diz,
A. Pasta. Se dalla fe
spressione dalle bolle di sapone che
svaniscono. Benv.Cell.
rita della vipera sgorga molto sangue, avviene alcuna volta che l'animale
t. Io ti far sgonfiare dal mondo. E t. 2.f38. Io ti dico espres
sefarsi. Red. Etim. Ital. (A)

so che se tu non mi mandi il marmo infino a casa, cercati d'un

non solamente non ne muoja , ma che n meno abbia gran male(N)

altro mondo perch in questo io ti sgonfier a ogni modo. (A) (N) 4 - Per metf Diffondersi, Spandersi ; e dicesi di moltitudine. Lat.
exonerari. Gr, roopriro, Tac. Dav. tor. 5 363. Altri (vo
4 - N. ass. e pass. nel primo sign,l Sagg. nat, esp. 53. Ed allora
gliono), che regnante Iside, soperchiando in Egitto la moltitudine,
solamente si sgonfier, quando aprendosi il vaso in 1 , potr sopra
sotto Gerosolimo e Giuda capitani sgorg nelle terre vicine Segner.
piombarsele l'aria di fuori. E 7. Introdotta l'aria, (il granchio)
sgonfi in un tratto, restando sformato e smunto con ultima e pa
Pred. 2. Sgorgarono da tutti i pantani, da tutti i fiumi, da tutti
i fonti eserciti innumerabili di strepitosi ranocchi (N)
rosa magrezza.
- E per metaf Mor. S. Greg. 23.18. Considerata la potenza del 5 - Dire tutto quello che alcuno ha fatto o detto a chiunque ne lo
domanda
arch, Ercol. 58. Di coloro, i quali ec, confessano il
Creatore, sgonfi il gonfiamento della mente per la memoria della sua
-

condizione.

--

---

Sgonfiare diff. da Disefiare. Disenfiare dicesi di enfiature mor


bo, timori, nascenze e simili. Sgonfiare, di natural gonfiamento

cacio, cio dicono tutto quanto quello che hanno detto e fatto a chi

ne gli domanda cc., s'usano questi verbi svertare, sborrare, schio


dare, sgorgare, ec

Disefa un piede, Sgofia un pallone. Disenfiare attivo e neutro 6 - *Ait. nel primo sign. Cr. alla P. Fogna. Condotto sotterraneo
assoluto;
attivo di rado nell'uso comune, Sgonfiare ha
per ricevere e sgorgare acqua e immondizie. (N)
-qualche senso traslato non proprio dell'altro. Sarebbe pi facile Di
- E per simil. Spargere abbondantemente, i detto di lagrime, di

efiare un idropico che Sgonfiare l'orgoglio d'un pedante,

sangue ecl Lat, effuudere, egurgitare. G.

, Dant, Purg 3.

3o8

SGRAMMATICARE

SGORGATA

ao. Fuori sgorgando lagrime e sospiri. Tass. Ger.

pezzo solo, e servono nella stampa per raccogliere diversi articoli,

2. g6. Al fin

(v. Graffio. In ingl. gaff, in isp.gafo graffio, uncino) (A)

sgorgando un lagrimoso rivo, In un languido oim proruppe, e disse

8 - Dare scolo, detto di fiume o simili. Borgh. Orig.


4. Er scnarrant, - Sgraffin-te.Part. di Sgraffiare. Che sgraffia.
cole ec. sgorgando il fiume d'Arno che ritenuto dalla Golfolina sta
reg. Lo stesso che Graffiante, V. (O)

. di

scariane, sgraffi-re. Att. e n. ass. Stracciare la pelle coll'unghie


gnava tutto questo piano ec. (V)
o con altra cosa a somiglianza di graffio. Lo stesso che Graffiare
9 - Profferire a piena bocca. Diod. Prov. 5. 2. La bocca degli
Lat.ungnibus lacerare, scarificare, lancinare. Gr. rappo9. (Dal
celt, breit. crafa che vale il medesimo. Dicesi anche crafnu. In
ted. kratzen; in ingl. to scratch e toscrape in sass. screopa

stolti sgorga follia. E 23. La bocca degli empii sgorga cose malvage.(N)
Sconoara , Sgor-g-ta.Sf. Quella quantit d'acqua che attrae lo stan
uffo della tromba ad ogni impulso del movente; o piuttosto Quello
spazio che rimane voto d'aria nella tromba ad ogni alzata dello
stantuffo. Galil.Fam.Par., vol. 3. pag. 4o. Poco s'alza la stremit
della zanca E, ed in conseguenza poca l'acqua che si cava in una
sgorgata cc., sicch si pu continuare quanto ne piace a fare la sgor
gata lunga, e cavar in conseguenza pi acqua. (A) (B)
Sconoato, * Sgorg-to. Add... m. da Sgorgare , V. di reg. (O)
scoacarone, Sgorgatore. Perb. m. di Sgorgare. Che sgorga ; e fu
detto di que''fossi che si fanno ne' campi in cui si coltiva il riso,

in isved. scrap ; in boemo sskrabati; in oland.schappens in celt.


gall. sgriob graffiare. Correggi , secondo queste nozioni l'etimolo
gia di Graffiare.) But. If 22. . Per la figura ch'egli ha di gatta
che sgraffia cogli artigli.
per simili dicesi dagli artefici L' intaccare il metallo o simile
con ferri adatti per lo traverso Benv. Cell. Oref 5. Per fare le

separazioni del campi, si prende una ciappoletta sottile, e bene a


rotata, graffiando tutti i detti campi per lo traverso, perch in al
tra guisa non apparirebbono punto bene; e questo si chiama sgraf

perch servono ad iscaricarli dell'acqua. Spolver. Colt. Ris.344.

fiare Baldin. Voc. Dis. Sgraffiare , voce usata da coloro che la


vorano figure di metallo, cio, il graffiare per lo traverso con una

Chi recider volesse, ove il bisogno L chiegga, i giunchi e gli altri


erbosi letti De' fossi

, pi non indugi. (A) (M)

ciappoletta sottile e bene arrotata i campi delle piccole figurine, per


quellie far maggiormente spiccare sopra il campo. (N)
2 - A sgogo , posto avverbialm., vale Con grande sgorgamento , 3 - Fig. Rubare. Salvin. Annot. B, 4. intr. Rapacit, che sem
Copiosamente, Abbondantemente. Lat. affluenter. Gr.
n. V.
re leva e sgraffia qalche cosa. (N)

Sconco, Sgr-go. Im. Lo stesso che] Sgorgamento, V. Lat. effusio, af


fluentia. Gr. ixurs

4 - (Pitt) Lavorare di sgro,

A sgorgo.

3 * (Mcd) Il venir fuora che fa l'umore che cagiona ingorgo e Scarano, Sgraffi-to. Addm. da Sgraffiare. Lo stesso che Graffiato,
trattiensi nelle parti; che dicesi anche Sgorgamento , Uscita , Vo
Lat. unguibus laceratus, scarificatus, lancinatus. Gr. zaroxaco
Buf,3 . videro venire due dalla parte manca nudi e sgraffiati.
tamento, Effusione. Lat. effluxus. Red. nel Diz. di A.Pasta. Fluidi
che nelle viscere ringorgano e si trattengono, senza poter ritrovare

NerSamin. c. 64. Ceccon di sangue la corazza intrise , Sgraffiato

il necessario sgorgo. (A. O.) (N)

un po' nella mammella destra: Fortuna fu che il ferro non recise Al

scovenane , * Sgo-ver-mre. Aut. Governar male, Maltrattare. E n.


pass. Spogliarsi del governo, Deporre il governo; o piuttosto Go

cavalier la via della minestra, ec. (B)


- Per simil. Alquanto consumato o rigato. Red. esp. nat. 74. In

vernarsi , Regolarsi male. V. di reg. (O)


Scovennaro, Sgo-ver-n-to. Add. [m. da Sgovernare. Non governato,

un altro cappone, che avea ingozzato quattro delle suddette palline

massicce ec, si vedeano sgraffiate e sminuite di mole


scnarrarone, Sgraffiato-re. Verb. m. di Sgraffiare. (A)
Franc. Scch. nov. 2 io. Erano continuo, come d'usanza, a far a (Pitt) Pure che dipinge a sgraffio.Salin.Anuot. FB4. Intr.
I pittori da Greci eran chiamati
o cio delineatori e dise
governar le lor bestie ; e quanto pi s'affaticavano, pi le vedevano
gnatori d'animali,ch questi dovettero essere i primi a essere dipinti,
sgovernate.
e perci diede il nome agli artefici, che al principio piuttosto sgraf
a Senza governo, Trascurato. Franc.Sacchnov. 63. E con questo
Mal trattato. Lat. male habitus, male curatus. Grze

rux9tis,

fiatori erano che pittori. (A) (B)


era sgovernato, che mai nel pennajuolo , che portava, non avea n
Sgrarencnaae , Sgraffi-gn-re,Atten. ass.
bassa. Rubare, Por
calamajo, n penna, n inchiostro.
tar via. Lat. clepere Gr. zorre. (Dal ted, greifen atterrare, ed
Scozza ae, Sgoz-z re. Att. Tagliare il gozzo; t detto propriamente
anche rapire. Egreif gern zu vale alla lettera Egli porta volen
del pollami e pi largamente, parlando dell'uomo, Tagliar la testa;
altrimenti] Scannare. Lat. jugulare. Gr. correv. (Inar, gezr ma
nieri via e propriamente Egli ladro. Anche in bett. caf ha il
senso di rapire. In molti luoghi d'Italia sgraffignare sta per graf
ctare yumentum , e mactatio : gezzar bcccajo.) Fir. As.
Tenni

per certo, che la buona donna non avesse mica lasciato di sgozzarmi
per misericordia.
- Votare il gozzo.

fare. Cosi anche in provenz, grafignar)Man79

Se il monello ha

le mani fatte a oncino. Per gire a sgraffignarpel vicinato. Car. Lett. .


zo. volendosi far r esecuzione da s stessa, gli volle sgraffignardi

testa la berretta.
- Per metaf Dimenticare una cosa , Comportarla. Franc. Sacch. Scarronaro,
sgraffignto.Addm. da Sgraffignare Car. Son, burl.
nov, 86. Fra Michele , che non avea sgozzato ancora la 'nsalata da
. Tenea certi fantastichi alfabeti, Sgraffignati da lui nella sua fece.(B)
Tossignano, la vicita con un bastone. arch. Stor. 8. 93. La plebe,

Sgraffi-o. Sm. Straccio che fa lo sgraffiare; altrimen


perch oltre la morte di Jacopo Alamanni, la qual non poteva patto Scaarrio,
ui Graffio, Graffiatura , ec. Lat. laceratio. Gr. zaraxacad. Fr.

nessuno sgozzare , mancava d'un gran capo, ec. E 5. 6og. Questa


Gora. Pred. R. Con tutta la faccia coperta di lividi e di sangui
fu una giostra , come si dice, fattagli per burla da Giomo, ec.; ma
nosi sgraffi.
egli, che n' usci mezzo morto e tutto smarrito dalla paura, ha detto
sempre e dice, che ella fu pi che da vero, n mai ha potuto sgoz 2 (Pitt.) sorta di pittura che consiste in una preparazione di stucco
di un fondo nero su cui si applica un intonaco bianco, e togliendo
zarla. Tac. Dav. Stor. 2. 294. Non potendo sgozzare quella gior
di questo intonaco con una punta di ferro si scuoprono depezzi neri
nata di Bedriaco, si accostarono a Vespasiano incontamente. (Il testo
lat. ha : dolorem, iramque Bedriacensis pugnae retinentes.) Franc.

Sacch. nov. 87. Dolcibene non la sgozz mai (l'ingiuria) ; tanto


ch, colto un di tempo , con un ventre pieno il giunse ec., e in
resenza di tutti i mercatanti gli lo percosse al viso. E nov.
4
a ivi a pochi di fu condannato in lire mille, ec. ; onde mai non
lo pot sgozzare, n elli n tutta la casa degli Adimari. (V)

4 E n. pass. nel primo sign1 Morg. 27. 254 Perocchi alla fran
ciosa qui si sgozza.

Scozzaro, Sgozzto. Add... m. da Sgozzare. Varch. Stor. 5. 5g.


Era rimasto racchiuso il Duca Alessandro, sgozzato e morto di pi
ferite.

che fanno le ombre, e si ha una specie di chiaroscuro ad imita


zione delle stampe, il quale resiste pi d'ogni altro alle ingiurie
del tempo, ma disaggradevole alla vista ( Dal lat.graphium,
in gr. graphton stilo) Borgh. Rip, 43. Una facciata di sgraffio in
Borgo nuvo. , Baldin. Voc. Dis. Sgraffio o Sgraffito. Una sorta
di
pittura, che disegno e pittura insieme serve
lo pi per or
namenti di facciate di case, palazzi, e cortili ed esicurissimo al
racque,
perch tutti
i dintorni
un ferro,
inca
vando
lo intonaco
prima
tinto di son
colortratteggiati
nero, e poicon
coperto
di bianco
fatto di calcina di travertino ; e cosi con quel tratteggini , levato il
bianco, e scoperto il nero rimane una pittura o disegno, che vo

gliamo dire, cosuoi chiari e scuri, che aiutata con alcuni acque
Scaacinomane, Sgraci-mo-l-re. Att. Levare i gracimoli, e fig. Levar
relli scuretti ha un bel rilievo, e fa bellissima vista (N)
via, Diminuire ; preso il dettato dal grappolo dell'uva, dal quale
levandosi i gracimoli che lo compongono, e mangiandosi a poco a Scnarrone, Sgraffi6-ne. Sm. accr. di Sgraffio. Sgraffio grande.Car.
attacc. son. . Dava a chiunque vedea morsi e sgraffioni
poco, il grappolo divien minore e rimpiccolisce. Monigl. Dr. (A)
scacumotaro, Sgra-ci-nolato, dd. m. da Sgracimolare di rego) scarro. (Pitt) sgraffito.sm. Sorta di pittura in muro a chiaro
scnanaae, Sgra-d-re. Att. Distinguere per gradi; altrimenti Disgra scuro, detta anche Graffito e Sgraffio. Salin. Annot. F. 4 Intr
Di qui graffito e sgraffito, sorta di pittura in muro a chiaro-scuro,
dare, Digradare. Fior.
rt. cap. 38. Per pi piena dottrina da
con certe finee profondamente impresse nel muro. (A) (B)
sgradare in ispezialit per ordine il modo e la forma che da os
Scnamaricane, sgra-ma-ti-c-re. Nass. Propriamente Parlare o Seri
servare in tutte le cose che l'uomo viene a fare. (V
vere contro le regole grammaticali.-, sgrammaticare sin Alf
sonanevone, Sgra-d-vole. Add. com. Lo stesso che Disgradevole,
Risp. Calsab. Il secento delirava, il cinquecento chiacchierava, il
V. (A) Zen.Berg. (O)
quattrocento sgrammaticava, ed il trecento diceva (M)
scnape, Sgra-di-re. Nass. Non avere a grado, Esser discaro,
- Per ischerzo. Esplicare per grammatica, Dichiarare secondo che
Riuscir molesto, spiacevole, 1 Dispiacere; contrario d'Aggradire. ,
fanno li grammatici. Lat. grammaticorum more enucleare. Grpaa
Disgradire, sin. Lat. displicere. Gr. crapas. Dant. trim. a. Pen
soso dell'andar, che mi
Sonantissimo
di Sgradito.
Crescimb.
Volg, poes., Sgra-di-tis-simo.
Berg (Min) Add. m. superl.
p
gradito, Crescimb

rze razo. carl. Fior. 32 Sio volessi stare a sgranaticare


siccome voi fate, io vi direi ec Atimuc. Annot.Malm. pag.39 Per
ch la granatica cosa spinosa e difficile, per questo il dichiarare e

Scaanto , Sgra-dito. Add. m. da Sgradire; altrimenti Misgradito, agevolare intelligenza di qualche fatto o questione oscura e imbro
Malgradito. Lat. male exceptus, ingratus. Gr. zaros. Salvin.
gliata, dichiamo sgramaticare)
Dise. a. 25o. Sommissimo pregio delle lettere , che quantunque scaricaro, sgrammatic-to. Addm. da sgramaticare. Scritto co
in alcuni scuri tempi non guiderdonate ec., ma piuttosto sgradite e rettamente in fuo di granatica. Ed in senso contrario da non im
tari, spiegaio, Dichiarato secondo le regole grannatieali Carl
svilite , sieno state da alcuno gentile ed onorato spirito maisempre
coltivate.
or. 5. Troverr il signore Ottonelli sgramaticate quelle parole
Soaara (Ar Mes) Sgrffa. S/ T degli stampatori, Unione di di degli Accademici, che fa sembiante di non intendere
versi pezzi di piccole linee, che, unendosi nel mezzo, formano un scartane, sgram-ma-t-care. Mass. Lo stesso che Sgrama

SGRAMUFFARE

3o9

SGRETOLARE

Salvin. Annot. F. B. f. 5. 19. Sgramuffando cio


sgrammaticando , che grammatica diceano gli antichi il latino. (N)

p.

ticare ,

l'altro; ma propriamente Sgravare Togliere per intero il peso


onde altri gravato, cd in Alleggerire si concepisce una diminu

SonAmurrARE, Sgra-muffre. [N.ass.) V. di gergo. Slatinare, Parla e


zione soltanto di peso.
in grammatica. Buon. Fier. 4. 5. 19. Io non vorrei ch dove le SonAvaro, Sgra-v-to. Add. m. da Sgravare. Alleggerito.- , Disgra
persone altra non hanno Lingua, che la materna, i letterati Parlasser
vato, sin. Lat. levatus. Gr. xovasis. MI. V. 3. 42. Gi il cielo
sgramuffando E Salvin. Annot. ivi : Sgramuiiando, cio sgran sgravato da impetuoso caldo solare ec., una disusata fortuna di venti

maticando; che grammatica diccanogli antichi il latino; latmanN) e di tuoni turb l'aria.
SGRANAne, Sgran-bile. Add.com. Che si pu sgranare.Bellin. Disc SGnAvioanza , Sgra-vidn-za. Sf Uscimento del parto. , Disgravi
1 . Ne' nostri articoli , armati tutti d'un facilissimamente sgranabile

damento, sin. Salvin. Op. Cacc. Povera me, del tutto sventurata,

tenerume. E poco dopo : Gli mantiene sempre nella sua tempera d

Per molto intempestiva sgravidanza ! E Teocr. Idill. 25. E mi con

salda e non isgranabile durezza. (Min)

dusse sulle porte a Pluto, Cos cattiva sgravidanza io ebbi , E so


stenni nel parto acerbe doglie. (A) (B)
rinforzate code e tiranti de'muscoli, i lubrici tenerumi e ScnAvina ne, Sgra-vi-d-re.t N. ass. Lo stesso che] Disgravidare, V. Franc.

SonANANTE , Sgra nn-te. Part. di Sgranare. Che sgrana. Bellin. Disc.


12. Le

sgrananti le distendevoli e mobile pelli. E poco dopo Magre e

Sacch. Op. div. 93. Chi la portasse appiccata a collo , non porria

sgrananti zolle. (Min)

ingravidare, e se fosse gravida , sgraviderebbe. C'ant. Carn. 17. Ac


que abbiam di pi virt Per chi non pu sgravidare. Bemb. Stor.
6. 74. Dicono cziandio esser cosa servile , che le fanciulle partori
scan; e perci, se elle s'impregnano, con cert'erba a, ci buona
isgravilano. Varch. Ercol. 95. Mai voi, per quanto mi par di

ScRANAne, Sgran-rc. Att.1Cavare i legumi del guscio., Digranare


sin. Lat. e siliquis grana educere. Gr. ar rv aspx riv zxxovs

ystv. Burch. . 77. Disse un baccel, che s'aveva a sgranare. Lor.


Med. canz. 18. 1. Ogni civaja al gusto mi par grave, Fuorch sgra

nar baccelli , e mangiar fave. Cavalc. Specch. Cr. pag. 64.(Bre vedere , l'avete fatta sgravidare e spregnare.
scia 822.) l discepoli, passando per le biade,sgranavano le spighe, ScnAvnAro, Sgra-vi-d-to. Add. m. da Sgravidare. V. di reg. Lo
e mangiavanle per fame. (L'ediz. del Bottari a pag. 72 legge :
disgranellavano le spighe, e se le manicavano cc.) (B)

stesso che Disgravidato, V. (O)

SonA io, Sgr-vi-o. Sm. Lo sgravare. , Sgravo, sin. Lat. leva


men. Gr. xovunuds.
2 Per metaf Burch. 1. 25. Sicch, se i pedignon sono sgranati , 2
(Dcesi Sgravio d'errore e vale Emenda.1 Gal. Sist.256. Ho inteso
Dolgasi la citt de pancruzzoli.
3 * N. pass. Dicesi anche della terra facile a separarsi in gra benissimo,
n saprei qual cosa produr per isgravio di un tanto errore.
Dicesi Sgravio di un fiume e vale Spurgamento del suo letto dalle

nelli. Trinc. Agr. Tr. 2. cap. 4. Essendo molto propria nna certa
qualit di terra serrata che facilmente si sgrana e si scioglie. (P)
ScaANATo, Sgran-to. -Add. m. da Sgranare. (V. Sbaccellato.) Lor.
Mled. canz. 1 18. 15. A chi piacesser le fave sgranate cc. , A casa
mia n'ar buone derrate.

SonANchiARE, Sgran-chi-re. Att. e n. ass. Contrario di Aggranchiare.

materie che lo ingombrano. Viv. Disc. Arn. 36. Quando ben non
si ottenesse interamente il desiderato sgravio d'Arno da quelle ma
tcric che lo riempiono.

scnavo, - sgr-vo.'Sm. V. e di'Sgravio. Machiav. Stor. Fior. 8 Questa gravezza offese assai i cittadini grandi . . . e consigliavano

che si dovesse fare uno sgravo. (Pe)


Quasi uscir dal buco come i granchi. , Sgranelbire, sin. ] Lat.
membra explicare. Mong. 3. 71. Gli pass la corazza , e poi la pan scnaza , sgr zia. Sf1 V.A. V. e di Disgrazia. Lat. infortunium.
Gr. 2rvx Diutam.. 2o. Ahi lassa me ! che ancor par che mi sia
cia ; Poi con Fusberta sgranchiava le mani.. Lor. Martel. rim. l un l.
2. 58. Fa volar l' Altalena senza penne , Fa sgranchiar l' Altalena Un gladio fitto per mezzo del cuore, Pensando quale fu la sgrazia mia.

gli aggranchiati : Felice il di che nel nostro uso venne! (B)


o -. Per metf Smighittirsi , Svegliarsi. Tac. Dav. Stor. 3. 298. Non
potevano i cavalli sgranchiare.(ll testo lat. ha: sgnes cqui.) Ambr.
Furt. 4. 2. Io so che tu sgranchierai, se tu vai dove t'ho mandato.
Buon. Fier. 3. 3. 8. Sgranchia , e non esser lento ; Dileguati , va
via , Sgranchia , e riponti la catena al mento. E 4. 3. 1. Tu, Man

Scr Az Araccise , Sgra-zia-tag-gi-ne. (Sf) ast. di Sgraziato(98 arbtezza,


Sconcezza,
Malagrazia,
Goffaggine.
Alleg. 149.
il disc
gno
singolare,
ombreggiato
dalla sgraziataggine
in Non
carneche Baldin.
Lez. pg. 8 (tr. 692) Entra qui ora lo spiritoso pittore cc e
in
primo luogo conosce non solo quali siano i difetti di quel volto
e la sgraziataggine d' ogni parte, ma ec. (B)
ziataggine., Ibisgraziatamente, sin. La inconcinne, inepte. Gr.

fredino, sgranchia ; E tu, Smeraldo, non t'addormentare. E' Salvin. ScAzArAMEvre, Sgra-zia-ta-mn-te. Avv. Senza grazia , Con isgra

Annot. ivi : Sgranchia, da Sgranchiare, che si dice anche Sgranchire.(N)


ScuAncuine, Sgran-chi-re V. ass. Lo stesso che Sgranchiare, V. Salvin.
&rspoos, dvzpurros.
Gr.
Annot. F. B. 4. 3. 1. Sgranchia, da Sgranchiare, che si dice anche 2 Con disgrazia, Per disgrazia. Lat. misere , infeliciter, casu.
89-rox, 9xi, 2r rizs. Fr. As. 222. Non averebbe mancato
sgranchire, come incenerure, incenerire, ec. Sgranchire, uscire dal
-----------

buco , come i granchi. (A) (B)


SoanousARE, * Sgran-di-m- e. N. ass. V. e di' Grandinare. Franc.

d'
uilicio alcuno,
che si appartenga
ad un Cecch.
fido amicoPurche2 cosi
sgri
ziatamente
abbia perdito
il suo compagno.
3. Sendo

Berg. (O) .
ScrAsELLARE, Sgra-nel-l-re.[Att] Spiccare gli acini o granelli dell'uva

a Venezia, (o ammazzai un gentiluomo in vero Quasi sgraziatamente

Borgh. Col. Rom. 377. Essendo poi- sgraziatamente presa quando


men doveva , e manco se l' aspettava.
dal grappolo e da'picciuoli. - , Disgranellare , sin. Lat. uva un ScaAzareno,
Sgra-zia-tl-lo. [Add. e sml dim. di Sgraziato. Alleg.8g.
acinos legere. Gr. ixs avev. Sodler. Colt. 84. Il quale (vino)

Chio abbia saputo cc. il seguentesonettuccio sgraziatello, a confusion


volendo fare e dilettevole e utile, sgranellerai quella quantita d'uva
raccolta da diverse viti perfette, che si para ben asciutta, cc. E
de' moderni poetacci sgangherati
-, Di
appresso : Eleggerai ancora uva della migliore che si possa trovare, ScaAziArissimo, Sgra-zia-tis-si-mo. Add. m. superl.
ec; sgranellala , senza premerla , con diligenza.
sgraziatissimo,
sin. Caruar,
Dei.grazia
Berg (o(Miu
SoRAziAro
, Sgra-zi--to.
Add. Imag.
m. Senza
garbo, Senza av
2 Per simil. (Dir varie cose una dopo l'altra ) Lib. Son.fo. Tu si
venentezza; ( altrimenti Scipito, Goffo, Sgarbato, Disavvenente, l
m'hai tanti cujus sgranellato Con tuoi fabrilia fabri, e stran mottetti.
Svenevole. ,Disgraziato, sin. Lat. invenustus, illepidus. Gr. 3xps.
SoRANELLATo , Sgra-nel-l-to. Add. m. da Sgranellare, V. , Disgra
cron. Morei 27o. Scaccia paura ec. , mentecattaggine svenevolez
nellato, sin. (V. Sbaccellato.) (A) Bartol. Ghiacc. 3. La quidit del
za, e altre simili, le quali ti fanno tristo e sgrato e fannoti es
liquido... importa l'essere sgranellato.(C'io, Composto di granelli.) (N)
ser non riputato, da niente, e schifato. Fanc. Sacch. nov. 59. Tutti
ScRANELLATURA. (Agr.) Sgra-nel-la-t-ra. Sf. Lo sgranellare. (Ga)
pareano pi sgraziato l'uno che l' altro. Bron. r. burl 3, 4fo.
ScaANocciniAae, Sgra-nocchi-re. (Att.) Mangiar cose che masticandole
Ma fate conto che trovar bisogni Il pi sgraziato, il pi schifo , il
sgretolino. Muln. 2. 63. Come la gatta, quando ha preso il topo ec,
pi brutto. Buon. Tanc. 5. 3. O va or tu , e leccati le dita , Sgra
Te lo sgranocchia come un beccafico.

so , Sgra-noc-chi-to. Add. m. da Sgranocchiare. V. di

ziata , mona merda , scimunita.

reg. (O)

--

sca, Sgrat-re. Att. e n. pass. V. A. V. e di'Spiacere. Bocc.Am.


is. 6. Tu hai costui veduto: volgi omai Gli occhi a quei del mon
dan romore eredi; I quali quando riguardato avrai, Di quinci an
drenci, ch lo star mi sgrata. Amati. (B)
ScaAvAMENTo , Sgra-va-mn-to. [Sm. ] Lo sgravare, [Scemamento di pe
so. , Disgravamento , sin..] Lat. levamentum , levamen. Gr. x2v

Migradito sic nte; contrario di Grazioso. Sallust, Cat. cap.

a6. Certi uomini giovani, li quali erano usati lavorar ne'campi per
povert che sosteneano ec. , presono per migliore lo cittadinesco ri
poso , che quella sgraziata fatica (il lat. ha: ingrato labori) (V)
- Sfortunato , Disavventurato..] lat. infortunatus, infeli , nmpro
sper.
Gr.64.zxio,
xrpubbliche
v. felice,
Plos, in194.
Tac.di Dav.
ann. 3.
Agustovarrx,
fu nelle cose
quelle
casa

sgraziato, per la figliuola e nipoti disoneste Buon. Tanc. a. 9.

gauds. Sen. Mann. Agost. 16. 3. Ia refezione doppia : l' una


quando ? e dove? e come? oh me sg aziata ! E 3. 1. Ciapin sgra
negativa , l' altra positiva, ec.; la negativa sar lo sgravamento dal
ziato , i'mi ti raccomando.
peso e dalla fatica, cc.
-- E in forza di sm. Braccio schern. 8. 23. E non per
ScAvAste, * Sgra-vnte. Part. di Sgravare. Che sgrava. V. di reg.
un castel,per una terra A prender o salar quattro sgraziati, Ma per
, Disgravante , sin. (O)
difension prendi la guerra. Di quant'uomini, sono al mondo nati.(N)
SchAvARE , Sgra-v-re. [dtt. Scemare il peso,] Alleggerire; contrario
di Sgraziato, in sig. di
d'Aggravare. , Disgravare, sun. Lat. levare. Gr. xovir. Franc. ScaAziarone, Sgra-zia-t-ne. Idl. n.
Sguajato , Sv nevole. helline. Son. (A)
Stritola
Sach. nov. 176. Troverr modo , chc me' loro estimi e nelle loro
imposte e'saranno sgravati. Segr. l'ior. Stor. . 9. Quando una ScaroLAMENro , Sgre-to-la-mnto sm. Lo sgretolare , Stritolamen
-

to. , Sgretolio, sin. Bargag Impr. 9f Berg. (Min) Stri


di quelle provincie si vuole sgravare di abitatori. Buon. Fer. 5. f. Soaerolaas,
Sgre-to-l-re. Att. -Aprire Rompere , Tritare, Strito
6. Insi me amati, egualmente temuti, Vi sgraveran da qualsisia gran
ondo. E 3. 1. 7. Sfibbianci quelle cigne , E sgravianci le spalle

i queste casse , o stipi , o scatoloni. (B)


2 Liberare dal sospetto. Sen. Pist. Se n'and tutto di grado in i
sbandimento, e sgrav la citt di Roma.

3 N. pass. Sollevarsi, Liberarsi, Scaricarsi. Lat. exonerari. Red.


nel Diz. di A. Pasta. Le mosche, subito che scappano fuori del

cbr. ghu rats conterere.


lare. Lat. confringere. Gr. in
Alcuni da creta, come quella che acilmente si stritola. In cclt.
gall. sgoilt fendere, spaccare i pers scikesten frangere. In lat.
secretis separato) Morg. 4 66. E si senti l'arnese sgretolare , Che

non isgretol mai osso cane. Red Diti: Con alti picchi Demaz:
zapicchi Dirompetelo , Sgretolatelo, Infragnctlo, Stritolatelo. Cirff

Clo. 3. 83. E' cominciava a sgretolare i


Ttc. Duv.
guscio, cominciano a sgravarsi delle naturali immondizie del ventre (N) a
Per metaf (Ridurre in pezzi, in frantuini,
4 - Parlandosi di donna, Partorire. V. lell' uso. (O)
gran sassi , sgre
Sgravare diff. da Alleggerire. Talvolta si usato l un veibo per Stor. 3. 3og. I Vitelliani ruotol uno loro addosso
4O
Vocab. VI.

31 o
SGRETOLATO
SGUAINARE
tolamro, aprono, e con pale e lance frugano e disfanno la collegata SonicNuro , Sgri-gr-to. Adl. n. V. e d' Scrignuto. Segr. Fior.
Mandrag. 4f. 4. (Ediz. del 55o.) Uno che parc sgrignuto , zoppo,
testuggine delle targhe.
3 N ass. e pass nel primo sign.1 Dav.Colt. 98. Si volge e piega ec. (Mlin) A1 r. ''ur. 23. 35. A uno sgrignuto mostro e contrafatto.
la vite vecchia, pericolosa di sgretolare, o schiantare per la sua scc (Cos ha l' ediz. del 532, copiata dalle altre pi riputate.) (Pe)
-

chezza , Cocchi. Disc. Prov. 7. Sgretolare rompere facendo scheg SonnlerTAR. (Mlil t.) Sgril-let-tare. Att. Fare scoccare la molla delle
armi da fuoco portatili , toccandone il grilletto, onde prendano

gie, e ancora si chiamano gretole: per quando l'osso di una gamba

si rompe in i parti e con pi pezzi, cio che l'osso si stiaccia,


fuoco. (A) (Gr)
SGnisciAne. (Mus) Sgri-sci-rc. N. ass. Cos dicesi quando sonando
e si fende, e'si
e' s' sgretolato. (N)
-

l'olio o il fagotto, si tira un suono nasale e roco, che somiglia al


grudo dell'anatra : difetto comune a' principianti, particolarmente ne'
suoni bassi, perch non istringono abbastanza l'ancia colle labbra. (L)
scaeroLaro, Sgre-to-l-to. Addm. da Sgretolare. f Stritolato Ifanto, SoaoPrAne , Sgrp-pre. [Att.] Disfare il groppo, Sciorre ; che pii
Lat. confractus. Gr. xz zavos. Buon. Fier. 1. 5. 3. Gli fu tra lo comunemente diciamo Sgruppare. , Disgroppare , sin. Lat. solve
re- Gr. sv. Franc. Barb. 288. 2. Ancor ti dico pie : Le filat
sportello stretto il braccio , Che sgretolato , divenne una rocca.
tere sue Non den far lunghe troppo , E sgroppare ogni groppo.Ar.
Scnerolo, Sgrc-to-li-o. Sm. Lo stesso che Sgretolamento, V. (A)
l'ur. 8. 26. La fune indi al viaggio il nocchie sgroppa, Tanito che
2 Moto fermentativo. Red. Lett.3.2o3. Sebbene qualche volta si vede
qualche sgretolio di bollor fermentativo di febbre c, questi rialti si gingue ove nei salsi flutti Il bel Tamigi amareggiando intoppa.
hanno a vedere cc. Bellin. Bucch. Quella porcheria ec. dallo sgre ScopPARe, Sgrp-p-re. I ttt.] Guastare la groppa. Lat. clinnes per

. Ed usato in forza di sun. Salvin. Iliad. 649 Ambodue insieme

colle sode mani Vennonsi addosso . . . ed un orrendo Sgretolar di


mascelle indi si feo. (Pe)
-

tolio , dal crocchiare , ec. (A) (N)

fringerc. Morg

. 6. Un sasso par che Rondel quasi sgroppi.

Scaeromoso, Sgre-to-lso. Add. m. Che sgretola o si sbriciola; e di SoropPAro, Sgp-pto. Add. m. da Sgroppare.

ces propriamente del pane. Serd. Prov. Il pane dee essere spugnoso
e sgretoloso.

g)

Scnicno an: , Sgricchio-l-re. N. ass. Lo stesso che Sgrigiolare, V.


Salvin. Annot. F. B. 4. . no. Lo sgrigiolar, ec. Dichiamo anche

di reg. Dis

groppato , sin. (O)

Scorparo, Sgrp-p-to. Add. m. da Sgroppare. Senza groppa. Bocc.


ov. 75. 7. Le brache ne venner gi incntanente,perciocch il giu

dice era mago e sgroppato.


sgricchiolare, ec. Questo sgricchiolare viene da cric, colla, qual voce SonossAMEnro, Sgros-sa-mn-to. [Sm.) Lo sgrossare. Lo stesso che Di
grossamento, Disgrossamento, V.) Lat. informatio. Gr. trorrors.
s imita il suono acuto di roba che batta o si franga. (A) (B)
emb. Pros. 2. 6. Vi vo le minute cose ec., gi da voi mentre era
Sc nicciolo. (Zool.) Sgric-cio-lo. Sm. Lo stesso che ] Scricciolo ,
vate fanciullo ne' latini sgrossamenti udite , raccontando. (V)
Car. AIati. son. 9 Allor gli fur d' intorno a centinaja E cutrettole
SonossAnE , Sgros-sa-re. [Att. Lo stesso che Disgrossare, Digrossare ,
e sgriccioli e fringuelli.
-

Sonnamento, Sgri-da-mn-to. (Sm. Lo sgridare.-,Sgrido, sin. Lut.

V. Lat. informare. Gr.

rrorvrovv.

objurgatio. Gr. r riacs. Sen. Pist. Viene con maggiore sgrida SonossAro, Sgros-s-to. Addm. da Sgrossare. [Lo stesso che Digrossato,
Disgrossato , V.1 Lat. informatus. Gr. vrrorvro9 is.

neto e con gran roInOre.

SoniANTE ,

Part. di Sgridare. Che sgrida. Corsin. Tor StorrA ne , Sgrot-t-re. [Att.] Disfur la grotta. Lat. deradere. Gr.

racch. o. o7. Ma via sgombr dgli sgridanti il coro, Siccome al


ventilar di un cencio bigio cc. da' paschi loro Sgombran con fieri im 2 -- Per simil. [e n. ass. Rovinare a poco a poco, Smottare. I Dav.
Colt. 176. Ricuoprigli le barbe di terra cotta , e segui un suol di
petuosi rombi Li stornelli , le passer, i colombi. (B)
Sonare, Sgri d re. [Att. e n. ass. Riprendere con grida minacce roba , e uno di terra cotta ,. sinch la fossa piena, sgrottando
voli ; (altrimenti Rampognare , Poverbiare , Riprendcre, ] Garrire.
sempre intorno e allargando.
Lat. objungare , increpare. Gr. rri. ( In lt.
scread e ScroTATo , Sgrott-to. All. m. da Sgrottare. V. di reg. (O)
sgead g ido, sgrid voce, garaid strepito. In brett. kri grido, kria SoauroLARE , Sgru-fo-l re. N. ass. Lo stesso che Grufolare , V. (A)
-

gridare in lat.quirita e gridare accorr'uomo. V. Gridare.) Bocc.

2 - V. pass. e per metaf si dice di chi prende tutti i suoi comodi

mov. 64. tit. Ella in casa se n'entra, e serra lui di fuori , e sgi

nel fare una cosa. Magal. Lett. vol. 2. pag. 39. (Fr. 769.) Dopo

dandolo il vitupera. E nov. 87. 7. Li quali sgridandolo, a lasciarla

avere ammirato e riammirato la vostra tremcnda canzone, e lettala

c rilttala, e sgrulol atomici e rivoltatomici e crogiolatomici insino alle


il costrinsero.' Dant. If 8. 8. Quei mi sgrid : perch se' tu si
ore 24, stamane, subito levatomi, mi ci son rimesso dattorno, ec.(A) (B)
ingord, Di riguardar pi me che gli altri brutti 2 E 32. 7o. Pian
gendo mi sg, id i perch mi peste ? M. . . . 5o. Messer Piero, sgri SorvoNARE, Sgri-gn-re. V.pass. Darsi de' colpi nel viso, che dicesi an
dati e confortati i suoi a ben fare , colla sua schiera si mise sopra
che Grugno. Fortig. Ricc.433. Dalla notte furono chiappati Presso alla
i mimici. Varh. Ercol 6o. Gridare cc. si dice da noi eziandio at
cella dove si sgrugnavano Rinaldo e il frate ei menti si pelavano.(A)(N)
tivamente, come anco garrire; ma sgridare, onde il Boccaccio form 2 - E att.Guastare il grugno. Car. Ficheid. 22. Vorrei che la Ficarda
desse loro tante ficate nel ceffo che gli sgrugnasse tutti. (P. V.)
sgridatori, solamente attivo.
-- E col terzo caso. Giamp. Maff Vit. S. Mart. cap. 2.Sde SGroos ATA, Sgru-gn ta. [Sf. Colpo dato nel grugno, cioe nel viso
gnossi al principio, e con torti occhi sgrid alle guardie che intro cola mano serrata. , Sgrugnone, sin.) C'ar. lett. 1. of. Voi siete
-

dotto l'avessero. E Vit S. Fulgenz. cap. 2. Con un carico di villanie

un uomo cosi fatto , e meritereste un' altra sgrugnata nel naso.

Sono ono. Sn. Propriamente par che valga Grugno , ma fu traspor


cominci a sgridare a Fausto. (P. V.)
-3 Ed in forza di nome Cr. 9. 64 2. Sieno (i buoi) arguti e tato poeticamente a significare anche Sgrugnata, o Sgrugnone. Lat.
pignus in os inflictus. Gr. xvvos. Car. Matu. son. o. Forse ha
costumati e mansueti, e che temano lo sgridare e le battiture.
SRoaTo, Sgri-da-to. Add. m. da Sgridare. Ripreso , Rampognato..]
dagre , o dgli una dirotta Di strccole , di sgrugni e di frugoni.
-

Lat. objurgatus, admonitus, increpatus. Gr. rxpouvos. Bern. SoruoNoNr, Sgru-gnme. [S m.) Sgrugno. [ Lo stesso che Sgrugnata, V.
Orl. . 6. 9. Quella gente sgridata ed ammonita, Umilmente chi 2 - Oude Fare agli sgugnoni= Fare alle pugna insieme, con la mira
di colpirsi l'un l'altro nella faccia.) Maln. 1 n. 39. E perch'ei nol
nando il capo, mostra Che la voce del Re sar ubbidita. Dav. Mon.
pag mai del ritratto , Per fa seco adesso agli sgrugnoni.
6. Si dee ec, guardarlo da que' malori che in lui mal custodito si
sogliono ingenerare , falsit, monopolio, sinonia , usura, e gli altri SontPPAae , Sgrup-p-re. [ tt. Sciorre il gruppo, o Cavar del gruppo;
altrimenti Sgroppare,] Svoltare., Disgruppare, sin. Lat.involucrum
gi sgridati e noti per tutto. . .
2 Ed in forza di sm. detto di persona. Bocc. nov. 27. 2o. Sgri vel glomeramen reducere, solvere. Buon. Fer. 4. 4. no. Io entro in un
merciajo, compro stringhe, ec. Mestieri ho di servirmene, le sgruppo.
dano contra gli uomini la lussuria, acciocch rimovendosene gli sgri
dati , agli sgridatori rimangano le femmine.
ScRuPPAro, Sgrup-p-to. Add. m. da Sgruppare. V. di reg. (O)
Scato aTore , Sgri-da-t-re. [Verb. m. di Sgridare.1 Che sgrida. Lat. SuAGLIAnzA , Sgua-glin-za.[Sf] V.A. V. e di' Disuguaglianza. Lat. di
objurgator. Gr.rurpris. Bocc. nov. 27. 2o. Acciocch rimovendosene scrimen, inacqualitas.Gr. x2p.Albert. 3. 93. Non dee avere isgu glianza dalla tua semplice parola al saramento. (Qui per l)fierenza.)
gli sgridati , agli sgridatori rimangano le femmine.
Scuoa ricr, * Sgri-da-ti-ce. Verb.f di Sgridare. V. di reg. (O)
ScuAoLIARE , Sgua-gli-re. Att. V.A.] Contrario d'Agguagliare. (Ren
Scano. t Sm. Lo stesso che l Sgridamento, V. Com. Purg. 2. Cos
dere disuguale; meglio Disguagliare..] Lat. inaequalem reddere. Gr.
divuorov rousiv.
questa masnada , per lo sgrido di Cato lasciato ogni loro orgoglio
che avere soleano nel mondo , subitamente lasciarono la sollecitudine 2 - Per metaf Disunire. Lat. dissolvere. Gr. 8oxeur. Albert. cap.
del canto.
5o. A buono mantenimento dello studio non dovemo solamente leg
Scara ne, Sgri-f-rc. Att. e n. pass. Guastare il grifo. Aret. Com.
gere, ne solamente scrivere, perciocch l'uno costrigne e inarida le
Vorrei svisare gli sfacciati a quel modo che si sgrifano i porci.(A) forze , e l'altro le dissolve e le sguaglia.
SorioIATo , Sgri-gi-to. Add.m. Di color grigio. Lut.cinereus, ClIeraces. SouAcLATo , Sgua-gli-to. Add. m. da Sguagliare. I V. A. Meglio
Gr. rsps , repns. G. V. 2. 8. 9. Fece aggiugnere al palio Differente, [Disuguale, Diverso, Disgnagliato. Lat. inacqualis, diver
dello sciamito che misi da rovescio una fodera di vajo isgrigiato ,
sus, discrepans. Gr. zepdusvos. Coll. Ab. Isac. Da queste cotali
quant'era lunga l'aste. (Cos nel testo Riccardi.) Quad. Cont. A Dino , lagrime molto sono sguagliate quelle che vengono da occhi asciutti per
-

--

Bonaguida e compagni fiorini 15 d'oro, soldi 9 e danari 6 port

lo cuore indurato.

Vanni per un naitel di vajo sgrigiato per la moglie d' Andrea suo SouAoLio, Sgu-glio. tSm. V. A.] Contrario d'Agguaglio; (meglio
figliuolo, che furo 18o pance.
glio,] Disuguaglianza, Differenza. Lat. discrimen,differentia. Gr.Xia
scaicioLARE, Sgrigio-l-re. N. ass. 1 Dicesi per lo pi del romore che
opi. Mir. Mlad. M. Figliuolo, che sguaglio ebbe dalle lagrime della
fanno l'armi battute insieme. Altrimenti Scricchiolare. -, Sgricchio Maddalena a quelle di costei? Pass. 288. Tuttavia, considerandogli
lare, sin. Buon. Fier. 4. . no. Non sentite voi Lo sgrigiolar dell'ar sottilmente , hanno grande differenza e sguaglio l'uno dall' altro.
mi, e la favella Rodomontesca?
Guid. G. Cos furono d'una forma e di pari simiglianza che nullo
-

Scnicare , Sgrigna-re. [N. ass.1 Rider per beff. (V. Disgrignare.)


Lat. irridere. Gr. rysz. (V. Sghignare.) Arrigh. 59. Che mi
pu fare la tua beffa e il tuo sgrignare? Se alcuno suole essere beffar
do, ei medesimo suole essere schernito da tutte le genti.

sguaglio era in loro.

UAINARE, Sgua-i-n-re.(Att.] Cavar (l' armi della guaina; [e dicesi di spada, di sciabola e simili; opposto d' Inguainare. l Lat. evaginare,
vagina educere. Gr. xoAsov zysuv. Tac. Dav, S tor. n. 2 f7. Chi sa

o - Quel verso che fanno le bertucca battendo i denti e arricciando

il fatto, chi stupisce, chi grida, chi sguaina , chi tace per tenere

le lal bra. all. Enc. Trav. 2. 1 no. Gioca a la larga , e come


una bertuccia Sgrigna , alza il muso , si ritira e mucca. (N)

da chi vincesse. Varch. Stor. 5. 5go. Arrivato il Duca in camcra

di Lorenzo ec. , si sciuse la spada , ec.; la quale spada prese subito

--------------

SGUA i NATO
Lorenzo , ed

==-----

3n i
Sguaraguardare , V. Pataff 8. Sempre mi sguaraguati, se mi trovi.
SCUI AZZAR

avvolta presto presto la cintura agli elsi, perch non

si potesse cos tosto sguainare , gliele pose al capezzale.


Franc. Sacch. no noo. Appena si conoscono insieme , sguaragua
metafCavar fuora (semplicemente.] Lat. proferre, promere, tando l'uno insino in sul viso all altro prima che si conoscano.
producere. Gr.
v. Iliurch. 2. 48. Quando la sera ritornano i ScuAnacuato. (Milit.) Sguara-gulo Sm. Schiera di soldati mandata
micci, L'un l'altro in sulla schiena si si morde, Isguainando bocciardi
a guatare od a riconoscere cautamente il nemico , Sguarguato, Schi
massicci. Tac. Duv. anun. 16. 25o. E nel medesimo tempo seppe
raguaito, sin. (Dal ted, scharwichter, composto di schr schiera, e di
che il Senato gli sguainava orribil sentenza.(Il testo lat. hai parari.) wichter guardia , aguato , quasi Guardia della schiera, o Schiera a
Maln. 9. 9. Sguaina l'ugna, e colla bocca aperta Grida inasprito
guardia.)Stor Semif34. La oste de Fiorentini ec. fa incamminata alla
in suo parlar sorano. E . 53. Armato a privilegi ormai Rosaccio
via della Valdelsa, e arrivatone lo isguaraguato una mattina innanzi
Marte sguaina , e Vencc influente.
sole presso alla porta di Borgo , cc. ( In un istrumento del 223 ,

2 - Per

3 * Dicesi fig. Sguainare la severit e vale Cominciare ad usarla.


V. Severit , S. 2. (N

meritovato dall' antico libro del Vescovado Fiorentino, detto il Bul

lettone, si legge : Mittat continue guardias ct scaragmatas in dicto


Scansano, Sgua-i-na-to. Add. m. da Sguainare. Lat. evaginatus. Gr.
Castro de l)ecimo.) (V)
cxeo gaxis Mur. Mad M. Andando uccidendo col cultello sguainato SouAnnAmenro, Sgnar-da-mnto. [Sm 1 Lo sguardare. Meglio Sguardo.]
tutti i cavalli che potea trovare. Dl. S. Greg. Risguardando la
Lau. aspectus, visus , intuitus. Gr. 3. Declam. Quintil. C. Ecco
sada sgua nata in mano a colui che'l doveva decapitare, dicesi che
il disavventurato nel primo sguardamento del padre sforzossi cc.
o ec.) Cr. o. 3. 1. Con l'una mano sguainato il coltello, il luogo
Coll.SS. Pad. Coll' ajuto sano perverr a quella cosa ch' detta una
del cuore fora , e uccidelo.
sola, cio allo sguardamento di solo Dio. Fr. Jac. T. 4. 25. 6.
o E per smil.) Red. Oss. an. 18. Con la bocca spalancata, e co'denti
Qnando cn assembiamento (cio in radunanza) Bella donna io vedia,
cauni o maggiori sguainati fuor delle loro guaine in atto di mordere.

Faceagli sgiardamento E cenni per maestria. (B)

3 E per metaf ho gh. Fr. df 20g. La crudele moltitudine de' Scu anna Nre , Sgar-dnte. Part. di Sguardare. Che sguarda. S. Ag.
C. D. 2. 6. Or se ne fa cagione la carne dell , sguardante, or perch
Longobardi, come sguainata de' suoi abituri , corse sopra le nostre
teste ad insanguinarsi. (V)
non la carne di quell'altro ? (Qui in forza di sust.) (N. S.)
Sot A1AtaccN: , Sgna-ja-tag-gi-ne. Sf. Sgraziataggine, Disadattaggine. Scra anAne, Sguardare. Att. e n. ass. Dirizzarla vista verso alcuno
oggetto. Meglio1 Guardare. , Esguarlare, Disguardare, sin. Lat.
Magal. Lett. Vale , e che no ? (vedete sguajataggine!) val due par
di guanti d' aumbra. Vale detto fatto. (A)
aspiccre, inspice e , intneri. Gr. arabrr. (In ant. spag, esgtar
graziatamente , Scarlata

dir, in provenz. gueirr, in ingl. to regard, in franc. regarder, in

mente , Dusadattamente. I'ascol. Risp. Vovell. For. Berg. (Mlin)


Scu a 1 aro, Sgua jato. Add. I nu. Imprudente , o Incivile nel dire e

illir. gledati e vogjad ti, in ebr. hisghuahh.) G. V. 8. o. 1. Sguar


dando insieme l'una parte e l'altra, si vollono assalire. No. tnt 25.
n. Avevavi una molto bella donna, la quale era molto sguardata dalle
genti. E nov. 8. . Il veglio per mostrargli come era temuto ,
sguard in alto, e vide in sulla torre due assassini. Cavalc. led.
cor. Non c' lecito a sguardare quel che non c' lecito a disidra
re. Dep. Decam. oo. Onde si dice stendere per allargarsi e occipr

Scca iaramente , Sgua ja-ta-mnt.

vv.

nell'operare; altrimenti Sgranato, Sgarbato ,1 Sven vole. Lat. inve

mustus. Gr. uovo. ( Dalla S pt i vativa , e dall'ebr. ghuitthi pre


parato , opportuno , fatto in tempo ; di tal che sgu juto chi opera
senza riflessione, senza il dovuto riguardo al tempo ed alle circo
stanze. Nella stessa lingua ghuala adornare , decorare, allinda

luogo cc. , che detto come sguardare , spignere.


re. ) . alv. Granch. 2. g. O vanne, vanne, sgajato, che ci hai Fia
cido. Buon. Ier. 3. n. 5. Con un tale argomento Ti asformerati 2 Avr riguardo e considerazione. Lau. inspicere, rationem habere.
lei di bella in brutta , Di vaga in isgajata, ec. Che se brutta e
Gr. x, o
. Petr. son. 5o. Questi preghi mortali Aumore sguarda.
sguajata ella ti pare , Che puo' tu 'n le sciare?
Nov. ant. 5. 4. Molto dee un cavaliere sguardare al suo alfare ,

scaruccio , Sgua jatc-cio. Adlm. din. di Sguajato.Svenevoluccio.

sgraziatello. Min. Maln. p.

25. Danno alla creatura epiteti d'avvilimen


to, come piscialletto, pisciacchera, una s;uajauccia, e simili. (A)(B)

Scoca ne, Sgual-ci-re. (N. pass. Lo stesso che ] Gualcire, V. Lat. in u

gas reducere. (V. Gualcire.)

Buon. I'ier. 2. 4. 1 . Le mercanzie ec.


Simbrattan, si stazzonan , si sgualciscono.

sco acro , Sgual-cito. Add. m. da Sgualcire. V'. di reg. Lo stesso

innanzi che egli pecchi villanamente del suo corpo.

Sccanoara, sgua-dta. l f Occhiata, sguardo, Sguardamento. Lat.


aspectus , visus, intuitis. Gr. cs. Fr. Jac. T'. . 6. 3. L'anime
vulnerando Con le false sguardlate. E' 4. 36. 17. Non potria la tua
natma Sostener la mia sguardata.

ScoAnn Aron , Sguar-da-to- c. t Verb m. di Sguardare.1 Che sguarla.


Lat. aspicensir. 2, Declan Quintil. C. Pi lieto che non suole,

l' orto suo avere innaffiato quel md siimo sguardator dell' opera. S.
Ag. C' D. Destando gli coltivatori al culto loro con immondissimi
studi, porgendo agli sguarlatori di s medesimi dilettevoli uochi.
di geld danajo , ed hure meretrice : Meretrice prezzolata. V. l' ono Scuano attina , Sguarda-tu-ra. Sf. Guardatura, Sguardata, Occhia.
Lall. En. Trao. 6. 7. Si disse ; ed ella gli girava intanto Tarde,
mast. del Men. alla V. neret i.) Alle; 145. La contrariet ec. essendo,
bieche e tremende sguardature. (Berg) (N)
come dire prosuttuosa ruffiata della privazione , sgualdrina sfacciata
l avarissinna adulteratrice nella fiorita giovent delle cose mondane. SGUA RoEvoLe, Sguar-dvo-te. Add. (com. Degno di riguardo. V. e di')
fluo. Fer.5. intr. 3. E noi tapiume, Comme quattro sgualdrine, Lasciate
Riguardevole, Ragguardevole. Lat. spectabilis. Gr. 3 sar. Dav.Scism,
f2. Esso, come nuovo capo della Chiesa, e per parer pi sguardevole
fra la turba e fra gli un toni. Jtc. Sold. sat. . Il giuntato garzon
bocia e di volga Tua infame pazienza , e la sgualdrina Q alunque
e giovane, e piacere alla noglie , si fece tondere, e galante vesti.
SGUA Roo. [Sm. Lo sguardare ; altrimenti Veduta , Occhiata, [Vista,
parte ove tua lingua molga.
statoanecoAae, Sgualdri-neg-gi re. N. ass. Usar modi da sgual
Sguardata, Sguardamento, Guardo ec. Lo Sguardo e bieco, accigliato,
dina. Alleg. 99. Ma la naturale e solita ignoranza nostra, vaga di
accipigliato, fisso, attento, accorto, pructrevole, acuto,furtivo, dime
so, cortese, amabile, onesto, dolce, placido, sereno, soave, lusinghie
be tiri , fattasene ruffiana , sgualdrineggiar la fa spesso spesso con
ro,vago, vezzoso ec. Altrimenti Rimiro.) (. Occhiata) Lat. intuitus,
l'apparente ec. (Qui metaforicam) (A) (V)
stannnel.A , Sgual-d inl-la.(Add. e sf. din. di Sgualdrina.1 Put
prospectus. Gr. ''ros. Dant. Inf. 7.6 . Poi procedendo di mio sguardo
il cui ro, Vidine un'altra. E Par. 3. 28. Ma quella folgor nello mo
taetta.Matt. Franz. rim. burl. 2. 89. Lasciata in asso questa sgual
drinella, Ne venimmo trotton fino alla scala.
sguardo. Petr..son. 2 5. O dolci sguardi, o parolette accorte ! E son.
socascia. (Ar. Mes.) Sgun-cia. (Sf) Una delle parti di che com
256 E 'l dolce sguardo , Che piagava il mio core, ancor l' accenna.
posta la briglia, che una Striscia di cu jo dlla medesima lun Bocc. nov. 94. 5. Mentrcch vi vesti, ma un solo sguardo da te aver
ghezza della testiera, alla quale attaccato il portamorso dalla ban
non potei. Pass.23 . Gittava inverso il servo di Dio un pudico sguar
da sinistra.
do. 1gn. Pand. 26. In quello di Firenze ne sono molti posti in
scasciane, Sguan-ci-re [Att.1 Guastare o Romper la guancia.Omel.
aere cristallina, in paese lieto , bello isguardo , rare nebbie, ec.
S. Greg. Chi non si leverebbe in superbia a sguanciare le bocche 2 Considerazione , Riguardo ; [ una modo antico e non da imi
de' lioni, a spizzar le braccia degli o si ?
tarsi.) Lat. respects, ratio. Gr. rpirs. Tes. Br. . 6. Non
o -- Assottiglia e cosa convessa. . dell' uso. (Ne)
fanno alto, che seguire la lor volont, sanza niuno sguardo di ragione.
Souacto, Sguan cio. S n. Obliquo; alimenti Schiancio o] Scancio; Scu a polso , Sguardo lino. [Sm.) din. di Sguardo l'ir. Luc. 3. 4.
e si usa avverbialm. , come A sguancio , Pr isgancio , o simili.
Non hanno mai altro da loro , che cc. uno sguardolino attraveso.
Lat. obliquiter. ( V. Schiancio ) Alles. 22 . Quando su cte for i ScuAtu Ato. (Mlit) Sgua-gua-to. [Sun.) V. A. (e probabulneue cor
e per isgancio , Potrete , conne io fo , senza intersse Liberamente
rotta..] Sgu roguardia. Lo stesso che Sguaraguato, V.) Lut. spe
culator , explorator. Gr. xzraccorcs. (V. Sguarauato.) G. V. 2.
v derne il bilancio.
o (Ar. Mes) Sguancio o Spalletta di porta ofinestra o simili, dicesi 34. 3. Mand innanzi per isguarguato messer Ghiberto da Fogliano.
che Gualcito , V. (O)

stannna, Sgal-dri-na. [Add. e sf] Puttana cile. Lat. meretricula,


ambubaia. Gr. rapiov. ( Dim. del led. seldhure, voce composta

d'muratori Qeila parte di l muro, tagliata a sghimbescio, accanto


agli stipiti e architrave delle porte , finestre o simili. Vasar. Sono

(Alcuni testi a pena leggono per iscoprire agato.)

Scu annue, sguarnire. aut. Tor via le guarnizioni. . di rg. .

e di'Sguernire. (O)
negli sguanci e grosse
degli amarini in quattro quadri quattro
mezze palle in prospettiva Ifr. App. Negli sguanci d'd tti gradi, allato SGuarniTo , Sgar-m-to. Add. m. da Sguarnire. V. e di''Sgue riito.
alla porta a man ritta , era una gran figura di chiaro oscuro. (A)
Accad. Cr. Mess. (A)
Staaacuaro Ane, Sgua ra-guar-da re. i dtt. e - ass. ] E' vocab. antuco Scuazzare, Sguazz-r. (N. ass. e pass. Passare a guazzo un fiume
dove e pi basso, o dov' minor la corrente ; altrimenti Guadare, l
I che significa ) C tarda e guardare , Andare squadrando , ( e

fa detto militarmente dell'Eporare con tigenza il campo oGr.


le

Guazzarc. Lat. matare , va dare. Gr. ixar Sa. Buon. Fer.4. 4. 2.

mosse degl'inimici. , Sgua agitare, simil Iat. circuinspice e.

Sguazzar la state all' acqua, o pe terreni Spogliazzato, in tendado,

rprori.(V. Sgai aguato.) Sor. Ajolf. And Elia di fuori della


citt con ceti pedoni sguaragalando il capo de'nimici. (Il vocab.
di Verona qui legge campo.) (5) .

in man la rosta.

data a sguaraguardare. . e di l Avantgardia, Vanguardia. Lat.


speculatores. Gr, rico. Stor. Ajo. La sgarguardia fe ono

indulgere. Gr. 3z rzis 32vais , rpv v. (V. Gavazzare. In ebr.


ghultz rallegrarsi, esultare. Cnt. Carn. 459. Pippion sempre
togliete , Se far volete la gente sguazzare. Beri. rin. . co. Erci
comodameute da sguazzare, Secondo il tempo. Fr. As. 98. Io vo

2 Per sintil 1 Morg. 3. 73. Rinaldo tanti quel di n'affettava,

Che in ogni luogo pel sangue si sguaua.


, Fa buona cra, Far tempone. Lat. genio
scta aacuaania. (Mlt.) Sgua-ra-guar-di-a. [Sfl P. A. [Schiera man 2 Godere ,

sentore a Rinieri , come i Saracini andavano via.

scuanacuataaz, Sgua-ragua-t-re. dtt. e n.l V. 4. Lo stesso che

312

SGUAZZATO

SI

con quanti sotterfugi s' tolto d'innanzi all'importunit mia, direbbe


lio che doniani dopo desinare noi ce ne andiamo a Milano, dove
e' mi basta l'animo di vendere questa donzella, e di trovar de'nuovi
che fosse pi sguizzante e pi bel piantatore che Papa Paolo. (Br)
; e in questo mezzo attendiamo a sguazzare c far buona Scuzzane, Sguizz re. N. ass. Lo scappare che funno i pesci di
cera. Gell. Sport. f. 4. Io non vo' spendere in una sera ci ch'i'ho;

mano a chi gli tieni presi ; o Il saltar fuor dell' acqua , " o sulla

ch chi sguazza pcr le feste, stenta il di di lavorare. Buon. Fier.

superficie di essa; altrimenti Gmizzare. , Sguisciare, sin

2. 2 Tu l'anno tutto quanto e godi e sguazzi. E Salvin. Annot.

elabi. Gr. xrrrr. Fr. Jac. T. . .25. Quanto pi si mostra bel

Lut.

la , Come anguilla sguizza via. Buon. Tanc. Interm. 3. Vcdi qua


ivi : Sguazzi, quasi sgavazzi , dal latino gaudeo , gavisus , e 'l la
com' egli sguizzano , E la coda in alto di izzano.
tino barbaro gavisare; se non da guazzo , latino vadum. Sguaz
zare , quasi luxu dffluere. E Annot. F. B. 2. 2. 4. Sguazzare, dal 2 - Per simul. si dice di qualunque cosa che scappi o schizzi via.
Lat. elabi, effigere. Gr. tzrrrstv,
sysuv. Mog. 1 9. 4f Allor
latino barbaro gavisare , spagnuolo gozar godere. Sguazzare vale
Stragodere , Far tempone , Trionfare. (N)
Margutte
in epi
subito
sguizza.
Bern.,Orl.
3. 6.e giuoca
2. Fugge
il
Pagano,
non
aspetta,
Poi
torna
e
gira,
allaesguizza
civetta.
3 - Scialacquare , Dissipare. Tac. Dav. ann. 12. 49. Una parte a
sinistra circond quelli che tornavano sguazzandosi la preda e pol
Varch. rim. past. 2 . Vedila l, ch ella si fugge , e incrba Fra
cespo e cespo , e via sguizzando striscia.
trendo. (Il testo lat. ha : per luxum usos.) Buon. Fier. 1. 5. 3. Pu
egli essere Che vo' abbiate a mangiare a tradimento Si fattamente il
- (Att. Dicesi Sguizzar lanci e vale Saltare. Cant. Carn. 84%. Se
pane ? e s 'l salario Sguazzar bricconeggiando ?
si scuote un po' la briglia, Prestamente in pi si rizza, E cosi duoi
lanci sguizza.
SouazzATo , Sguaz-zto. Add. m. da Sguazzare. (A)
2 - Che si dato all'allegria. Maur. rim. burl. n. 49. Allor vengon 4 Dicesi Sguizzar la spada e vale Cavarla fuori. Morg. 18. 3a.
Orlando fuor la spada non isguizza, Che conosciuta non sia da ba
allegri li villani Sgnazzati per li campi alla verdura. (A) (B)
roni. (N)
Souazzarone, Sguaz-za-to-re. t Verb. m di Sguazzare.] Che sguazza.
Lat. luxui indulgens. Gr. 8 rptv. Tac. Dav. ann. 5. 2 7. Di ScusciAre, Sgusci-re. I Att.1 Cavar del guscio. , Digusciare, sin. Lat.
e siliqua educere, e putamine extrahce. Gr. arvp v3tv. Lor. Med.
costumi non grave , sottoposto a' piaceri, dolce , magnifico , e ta
lora sguazzatore.
canz. 56. 5. Quelle fave che son grosse, Chetamente le sgusciate.
ScUAzzArruce , * Sguaz-za-trice. Verb. f. di Sguazzare. V. di reg.(O) 2 - [E n. ass] Pataff o. Perch a mie spese rosicchio ed isguscio.
SoerciATURA, Sgner-cia-t-ra. Sf. Guardatura da guercio. Contil. 3 Fig.Scappar via o Sfuggir dalla presa; altrimenti e meglio Sgui
sciarc. Lat. dilabi. Gr. rrrs. Serd. Stor. 1.49. Inparano ec. in
Lett. 18. Berg (Min)
Scurcio, Sguercio. Add. e sm. detto di persona. V. dell'uso. V. lottando a far varie prese, e sgusciare di esse. Allegr. 3o. Dond egli
avvien che il vento, e l'acqua sgusci Liberamente. (V) Buon. Ier.
e di' Gucrcio. (O)
SouERNure , Sguer-mi-re. [Att. e n. pass. Tor via le guarnizioni , gli
f . 1. A cui sgusciar di mano A chi asta , a chi stioppo, a chi
lanterna. (B) Cr. alla . Fuso : Al quale s'accoppia il iilo, ac
ornamenti ; ] contrario di Guermire ; altrimenti Sfornire.-, Sguar

ciocch torcendosi non isgusci. Fug. Itum. E come anguille serpeg

nire, stn.

giando sgusciano. (N)


2 (Milit.) [Sfornire una fortezza, un campo delle cose necessarie
alla difesa..] Lat. imparatum reddere. Gr. & revav roso. G. V. 1 . ScusciAro, Sgu-sci-to. Add. m. da Sgusciare. Tratto dal guscio; al
trimenti Scortecciato , Scorzato , Di bucciato. -, Digisciato , sin.
& . . Avvisandosi ch'ella fosse sguernita. D'Antonj. Ridotta a
Lat. siliqua spoliatus, e putamine eductus. Gr. xpr 2 22pis.
maturit la breccia di una qualsivoglia opera esteriore, converr ri

trarne le artiglierie per collocarle in qualche opera deretana, che

Cr. nella voce Mlacco. IRicett. Fior. Fava sgusciata. Bartol. Ghiacc.

abbia comando su quella che si sguernisce. (Gr)


ScuenniTo , Sguer-ni-to. Add. m. da Sguernire. (Che non guarnito,

25. Che l'acqua non sia un corpo unito per continuazione di parti,
ma tutto, dir cosi , sbriciolato e trito , e come granella sgusciate,

scommesse e solamente contigue. (N)

Sfortuito , S provveduto. , Sguarnito, sin.)

2 [E nel senso militare. Lat. non munitus, imparatus. Gr. axevos. 2 (Ar. Mes.) Sgusciato usasi in forza di sust. ed voce usata
dagli argentieri, cesellatori e simili , e vale Sguscio fatto in un
G. V. no. 49. 2. Temendo di lasciare sguernita la citt. Liv. M.
lavoro. (A)
Truovano le tende de' Galli sgucrinite e scnza guardia da tutte parti.
Soscio.
(A r. Mes) Sg-scio. Sn. T. do' cesellatori e simili. Incavo
3 (E fig.) Sen. Pist. Fortuna mi assali subitamente , e trovommi
sgucrnito. Bund. Bon. canz. 4. 2. Nulla cosa su grande, Che pu fatto in qualunque lavoro. (A)
virt non vaglia : Ed io senza battaglia Contro a voler son di virtu 2 Specie di profilaojo o ferro incavato. (A)
SocsTARE , Sgu-sta-te. N. ass. Iufstidre , Cagionare dispiacere ,
sguernto. (B)
Scornrcccia. (Milit) Sguerrccia. Sf. Specie d'arme offensiva.hern. noja , fastidio. E il contrario di Gustare. Lo stesso che Disgusta
re, V. Giambull. Sonagl. delle donn. (Leida 1823. Van-der Bet.)
Catr. 17o. ( Nel Saggio di Rime , Fir. 1825. ) Ve' tu ch' egli ha
Del vin di casa non ti sgstar mai. Anche si dice con metafora
il pugnale e la sguerruccia, E vien bollendo come una bertuccia.(Pr)
proverbialmente: Ci che piace alla bocca, sgusta alla borsa.(A)(B)
SourAne, Sgu-fa-re. [Au.] V. bassa. Da Gufo , uccello notturno
-

Uccellare, Burlare. , Gufare ,Sgufoneare , sin. Lat. irridere.

Si. [Particella che talora sta in luogo del pronome Sc, e serve per

Gr. xvv. (V. Gufare.) Bellinc. son. 256. Perch voi non crc

terzo e per quarto] caso d' amendue i generi dell'uno e dell'altro


numero, immediatamente dinanzi o dopo il verbo. Lat. sibi. Gr. o.
Bocc. introd. 9. Co'denti presigli , e scossiglisi alle guance ec.,
amenduni sopra gli maltirati stracci morti caddero in terra. E nov.

diate che io vi sgufi.

ScuroneAne, * Sgu-fo-ne--re. Att. Da Gufone. Lo stesso che Sgufaro,


V. Magal. Lett. Non lasci gi S. A. , quando glie lo chiesi, di sg
fonearmi , domandandomi che cosa averebbe trovato ec. (A)
SculceAre , Sguig-gi-re. I tt.] Strappare o Sconficcare la guigia.
Lasc. Streg. 4. 1. Io sono stata per isguiggiare una pianella, e per

5. 26. Per ventura davanti si vide due che verso di lui con una

lanterna in mano venieno E g. 2. n. 9. Preso tempo convenevole


dal Soldano impetr, che davanti venir si facesse Ambrogiuolo. E

rompermi una gamba , che era molto peggio.


2 - * Dicesi Sguiggiare alcuna cosa e l Rubarla. Salvin. Annot.T.

g. 2. n. 8. Essa, bassato il viso, piangendo, sopra il seno del Conte

B. 5. 7. Sguiggiare una cosa, rubarla, quasi torla da suoi vincoli.(N)


Scuncio, Sguin-cio. V. usata nel modo avverb. Di sguincio, e che
vale siccome pare Di traverso, Olbliquamente. Pallav. Ist. Conc.
n. 565. Succede un abbaglio di stampa arrecato dal Soave di sguin

2 -* E quando vale il quarto oaso, allora gli antichi usarono di


replicare il nome della persona accennata nel Si , pure nel mede

si lasci con la testa cadere. (Cin)

simo caso quarto. For. S. Frauc. . 2. Giuda Scariotto apostato

gliere il guinzaglio. Cirff. Calv. . 27. Parvegli tempo a sguinza


gliar Falcone, Perocch egli malvagio e pieni di froda, E sa ben

dallo apostolato , tra lendo Cristo impiccossi se medesimo. E ap


presso : Frate Giovanni della Cappella apostato , e finalmente s'im
s medesimo per la gola. Fr. Giord. 77. Niegano ancora che
ddio non ci possa fare beato , se non per le criature ; ma che s
medesimo si dea , nol possono credere. E 191. Anche s' manife

dov' il diavol tien la coda.

stato Iddio s mcdesimo. (V)

cio , quasi una sciocchezza del Musso. (Pe)

ScunzAdLIARe, Sguin-za-gli-re. [Aut.1 Cavar del guinzaglio , Scio


-

2 [Dicesi Sguinzagliare i bracchi e fig. vule Lanciar maraviglie.1 2 - Aggiunta al verbo davanti, o dopo, lo fa alcuna volta nella
Cecch. Servig. a. 5. Non cominciamo a sguinzagliare i bracchi.
terza persona di significato o passivo o neutr. pass., I e talora di
forma impersonale.] Bocc. nov. 2. o. Gran festa insieme si fecero.
2 Per simil e nel linguaggio militare Lauciare i soldati tenuti in
serbo addosso al nemico; presa la metafora dai cani, cui si scio
E nov. 5. 12. Del palagio s'usci, e fuggissi a casa sua. E nov. 25.
glie il guinzaglio nelle cacce perch corrano alla preda. Ciriff
7. Si egli meglio fa e e pentcre, che starsi e pentersi. (Cio, di
Calv. 2. 42. io gli sguinzaglier i giganti addosso.
certo , per certo. Lat. profecto, quidem.) E nov. 31. io. Prese par
Socinzaoliaro, Sguin-za-gla-to. Add. m. da Sgninzagliare. t Cavato tito di tacersi , e starsi nascoso. E nov. 36. 6. Dopo alquanto ri
del guinzaglio. Alleg. co. Gli contai la storia de' due can da giu
sentita, e levatasi colla fante, insieme ec. verso la casa di lui si di
gnere cc. , l' uno alla cucina avvezzo , e alla caccia l' altro , com
rizzaro. E nov. 59. 4. Oltre a quello che egli fu ec. ottimo filo
dotti in piazza c sguinzagliati, a un tratto alla minestra quello, e sofo naturale ec. , si fu egli leggiad issimo e costumato. E nov. 8g.
2. Se ti piace, si ti piaccia ; se non, si te ne sta. E nov. gg. 42. E
questo alla fiera corse.
o Per metaf Sciolto dall' ubbidienza. Tac. Dav. ann. 5. 1o8. Quasi si non se'tu ogginai fanciullo. E introd. 57. L'animo dell' una
sguinzagliati corsero a mandare al Senato una mala lettera conta A delle parti convien che si turbi. Petr. canz. 27. q. Ed ella si scdea
grippina e Nerone. (Il testo tat. la : fra enis cxsoluti)
Umile in tanta gloria. Dant. Par. 32. E sappi, che del grado iu
soscane, Sgui-scia-re. N. asss. Lo stesso che Sguizzare , V. Sal su che fiede A mezzo 'l tratto le due discrezioni, Per nullo propio

vin. Op. Pesc. 3. 298. Le sfirene cc. tutte colle membra Sdi ucci
levoli scappano sgusciando. L 3oo. Spesso ancora sguisciano Dal
l amo. (A) (N)

Sourt 1 e, sguitti-re. (N. ass. V. e di Squittire. La garrire, ulure,


latrare. Cr. zar. (In ingl. to squeak, in ted. qtelen vaglion
il medesimo : e scmbran voci imitativ.) Patff. 8. Sguttudo ii al
bagia rimbrottatori.

Scuzzante, * Sguiz-zn-te. Part. di Sguizzare. Che sguizza. E fg.


detto di uomo, Cne sa prontamente trova- modi e vie da uscir d'n
pegno. Car. Lett., vol. 1. p. 12a. Sc Vost a Siguoria avce visto

merito si siede, ma per altrui. E 35. A,quella luce cotal si diven


ta, Che volgersi da lei per altro aspetto E impossibil che mai si cou
senta. Pecor. g. 1. n. 2. Io vorrei apparare come s'innamora. Lasc.
Gelos. 3. no. In queste acque chete si rimane spesso ; che non mo
strato, e son profondissime. (V) bocc. g. 4. n. 8. passato quel
tempo che alla nostra fanciullezza non si disdisse l'esser inuaunoati.
et. p. 1. no. E 'I rossignu l che dolcemente all' ombra Tutte ie
notti si lamenta e piagne D'annorosi pensieri il cor m' iugoubra.
Varch.

Ercol. p.

La particella si, olta l'altre molte e dive, e

guificazioni sue, si islia il pontuento nosto, cio quando

SI

opera
congiunto a verbi, in quattro modi: perch alcuna volta non
vi fosse, cone chi

cosa nessuna, ed non altramente che se ella non


dimandasse alcuno: che fa il tale? e colui gli rispondesse, vivesi; che
tanto quanto vive, perch il verbo vivo uno di quelli, il quale pu
mancare della particella mi, dicendosi nel medesimo significato ap
punto Io vivo e Io mi vivo; alcuna volta dimostra quel verbo esser
tale, che non pu stare senza essa, come: che fa il tale stassi; cio
si sta, che in questo caso non basterebbe dire sta semplicemente; alcu

na volta d a divedere il verbo essere passivo, e ci tanto nel nu


mero del meno , quanto in quello del pi . . . Alcuna volta signi
fica il verbo essere impersonale , come a chi dimandasse che si f? si
rispondesse, godesi, cantasi , e altri tali. (Cin)
3 - Accompagnandosi con gl'infiniti del verbi per l'ordinario si col
loc dopo di essi, ma pure alcuna volta ancora ci si pose dinanzi.
Vit. SS. Pad. . 2o2. E dicca , che non sapca bene che si rispon
dere. (V) Gell. Capricc. Rag. 6. Come fanno tutti quelli che a
non sanno
mano pi la gloria del mondo, che la verit; che
-

una cosa , per non si torre di reputazione, non io vogliono con

fessare. Bemb. Asol. lib. n. Niuna lor foglia fuori del comanto

no. Perch

ordine parca che ardisse di si mostrare. Ar. Fur. 4

non sa dove si por, cammina Tutta la notte , ne d'arcion mai


scende. (Cin)

Accompagnandosi cogerundi, d'ordinario li segue, ma pur


talora li precede , ed anche elegantemente, quando nel concetto sia

SI

se gi quello che io dico si si


Ma
secondo le niense di Sardanapalo
famiglia ordinare.

vostra
12 E' si antipone alle

313
fece,

molto maggiormente , non


, ma ad esempio di Xenocrate, la

(Cin)

ec.
Mi Vi,alMi
Mi Si,Dentro
Ti,
raggio
suoGli
mi si
nascose
letizia si Mi
Dant. Par.5.36. Per piparticelle,
la figura santa.
13
- i prepone ancora a renomi Il, Lo, Gli, [o Li, o Gliene o Gliele,1
La, Le.

oceno542. Con un suo falcone avendo un di presso a Pere

tola una gru ammazzata ec, quella mand ad un suo buon cuoco ec., e s
gli mand dicendo che a cena l'arrostisse , e governassela bene. E
o. 3. 1 . E perciocch tu ci bisognavi , per dir certe orazioni,
non ti seppe trovar la fante , si le fece dire al compagno suo, ec.
t. Per quel modo, che miglior ti parr , il mio amore
E o
gli piaccia di
signiticherai, e il preradar

me a me, quando tu per lui andrai. E'


che io far domattina, i andr per esso , e si

7. La prima cosa
il ti recher. G. V.

1. 2. Carlo re di Francia pass in Lombardia gli anni di Cristo


e dopo molte battaglie e vittorie avute contra a Desiderio, si
o assedi nella citt di Pavia. E 6 3f. no. I Ghibellini , facendo
tagliare dappie la detta torre , si la fecero puntellare. E no. 22 f.
*

*. Auta il Re d'Inghilterra la detta vittori , pochi di appresso si


lNov. ant. 73. 1.
si arrendo la terra di verniche illem
Quando furo maturi (i fichi), si gliene port una soma.

introdotta la negazione.] Bocc. nov. 1. 6. Dandosi a que'i mpi in 14 - 7'ulora si pospone alle particelle Mi , Ti, Ci, Vi , t renden
o per lo pi il verbo di forma impersonale. ] Bocc. nov. t. 36.
Francia a'saramenti grandissima fede. Stor. Semif 3. Molti SOIO
gli mezzi per gli quali , lasciandosi lo tristo cammino , si appiglia E voi, maladetti da Dio, per ogni fuscello di paglia che vi si volge
trapiedi , bestemmiate idio e la Madre , e tutta la corte di Pa
alla strada della virt. (V) Macchiav. Novell. Belfg. E non si tro
radiso. E nov. 6. 3o. Egli non mi si lascia credere che i dolori
vando alcuno , che volontariamente prendesse questa impresa, deli de'
suoi sventurati accidenti l abbian tanto lasciata viva. E nov.35.
berarono, che la sorte fosse quella che lo dichiarasse. Castigl. Corteg.

lib. 2. Correggendo in se stesso quelli (difetti) che amorevolmente

gli saranno ricordati , non si anteponendo mai agli altri con cercar
i primi e pi onorati luoghi. Borghin. Ip. lib. . Ne eziandio sa
ranno conosciute le figure , fatte agli Uffici nuovi da Vincenzio
Danti Perugino, per l Equit e per lo Rigore, non si vedendo loro
contrassegno , ci dimostrante. (Cin)
-

passivi V. il $. 7. Bocc. g.
5 Ed accompagnato coporucipii
3. n. 9. Allora la contessa , cominciatasi dal suo primo innamora
mento, chi ell'era ec. le racconto. Vit. SS. Pad. . 76. Gli para
avere vendicatosi della puntura ricevuta. (V
6 - * Talora si trova distaccata dalla voce del verbo per parola in
terposta. Bocc. g. 7. n. 3. Io son morta, che ecco il marito mio,
-

ove si pure avvedr egli , qual sia la cagione della nostra dimesti
chezza. (Cin)

-- -

* Talvolta si replic senza necessit, giugnendosi tanto alla voce


del verbo , quanto al participio dependente da quello. arch.Stor.
lib. 4. Eransi queste genti di qua dal Tevere un una villa chiamata
Pila presso a Pontenuovo, non pi lungi da Perugia che quattro
pi comola
per quindi, secondoch dicevano,
miglia , ritiratesi,
il bisogno ricercas
mente a Perugia e Firenze e Urbino, e
se , soccorrere. (Cin) Passav. 33. Concede a ragione che si pos
sano eleggersi confessore. Att.Apost.59 Volendosi congiungersi cc.(V)
8 - * Talora si tacque allorche si avrebbe dovuto replicarla. Morg.

2. 4. Diceva Diliante e mi dispiace, ma d'ogni cosa alfin si vuol

9. Se tu ne domanderai pi, noi ti faremo quella risposta che ti si


conviene. Fiamm. 4. 172. O per piacere a iddio o agli uomini si
vicine a questi tempi. Se per piacere a Iddio ci si viene , l'anima
nata di virt basta, n forza fa, se'l corpo di cilicio fosse vestito.
E 13. Dunque se minor male il mio aumante tenere , siccome io

sa cnni, che insieme col corpo uccider l'anima trista , siccome

io

crcdo , torni e rendamisi. Petr. canz. 7. 5. Ma me , che cos a


dentro non discerno, Abbaglia il bel che mi si mostra intorno. E
3o.3. Or ti solleva a pi beata spene, Mirando 'l cicl che ti si volve
torno. E4 i 2. Vi si vedea nel mezzo un seggio altero, Ove sola
sedca la bella donna. Dant, Purg. 29. 35. Dinanzi a noi tal, quale
un fuoco acceso , Ci si fe' l' aer sotto i verdi rami.
t5 - E' cos ai
Pronomi Il , Le , Li , Gli , La, Lo. Bocc. nov. 16.
&. Quelli teneramente prese, e al petto gli si pose. E nov. 27. 1.
Vide la sua donna sedere in terra cc. , tutta piena di lagrime
di amaritudine, e quasi per compassione ne lagrim , e avvicina
8. 3. p. 7. Se Paradiso si potesse in terra fa
tolesi , disse : ec.
conoscere che altra forma, che quella di quel
re , non

giardino, gli si potesse dare. E nov. 8. o.. io debi, credere che


essi il corpo di Scannadio non vogliono , per doverlosi tenere in
braccio. E nov. oo. o.

In presenza di tutti la spos, e fattala so


montare,
si
a casa lari
ec. come si debbiano
(alle figliuole)accompagnata
men. Lab. 45. Insegnanoonorevolmente
cevere le lettere degli amanti, come ad ese rispondere, in che guisa

pra un

metterglisi in casa ec., e molti altri mali. filoc, 6 Acostui si do


leva, quasi come davanti il si vedesse. E 7. 428. Ilario ascolt con
tace per propriet di linguaggio Petr. son. 169. D'un bel chiaro, 16maraviglia
di Flocolo , e pi volte reiterar le si fece.
* Talo le parole
polito e vivo ghiaccio Muove la fiamma che m incende e strugge.
quando unita al verbo, pu nel verso
uesta particella
ha luogo cos nel numero del meno come
in
il
che
(Cio si muove.) E canz. 42. 4. Al bel seggio riposto, ombroso e cambiarsi Se;
fosco N pastori appressavan n bifolci. (Cioe, s'appressavano.) Cr. in quello del pi. Petr. p. . canz. 4. E per farne vendetta e per
. 4 5. Cotale acqua quasi sempre dolce, ed leggieri a pesarla. celarse. E p. . son, 83. De qua' duo tal romor nel mondo fasse.
dar pace. (Cin)
- Talora senza essere espressa in certi verbi si sottintende , (o si
-

e tosto raffredda e tosto riscalda. (Cio, si raffredla e si riscalda.)


nel numero del meno, renduta
passiva da essa particella, tennero dietro i casi espressi nel numero

o -* Talora alla terza voce de' verbi

P. 2. canz. 5. Che nostra vista in lui non pu fermarse.Ar. Fur.

, Che mai per


34 82. Poi giunse a quel che par si averlo a nui
eccellenzia ch'an
csso a Dio voti non ferse. E , . 67. Fur di tanta

del pi. Cr. lib. 2. E massimamente nasce la palma, quanto pi tepore. A quante n'avea il mondo potcan forse. E 8. 6. d)ttan
semi si giugne insicme, onde per un sol mese , rade volte s' appi ta mila corpi numerorse Che fur quel di messi per fil di spada.(Cin)
Capricc. Rag. 5. Sappi finalmente questo, che quante 17 - ' (Mus) Settima sillaba del solfeggio moderno, introdotta per
glia.
pi cose si ha , a tante pi s' ha a aver cura. E Ragion. 6. Non evitare l'antica mutazione. (L)
t'ho io detto , che di mano in mano, quando le lingue vanno a la Si. Avverbio che afferma; contrario di No. Latinamente Ita, V.1 Lat.
tique , sane, ita. Gr. vz. (Dal lat. sic cosi. In isp. si, in ungh.
perfezione, che e' si fa , e pigliasi de' vocabuli nuovi sccondo i bi
in illir. jes. in ingl..res vagliono il medesimo. In ted. so cosi,
sogni? Bern. Orl. 67.54 Quivi ore, n campane non s'udiva.(Cin) hiszen, volte
ha senso di affermazione) Bocc. nov. 288. Adunque,
Segr. Fior. -As. cap. 6. Ed anche in quella parte si raguna iere e molte
che son di maggior conoscenza. Salvin. Annot F. B. 4. Intr. Quan 2 disse la donna, debbo io rimane vedova si , rispose l'abate.
- "In questo sign. spesso si trova con altre particelle che lo fanno
do si nostra le cose , come per barbagrazia. (N)
maggior efficacia ; onde diciamo : Certo si , Rispose
1 [Ne' significati s di pronome, e s di) particella riempitiva, si
si , Forse che si, Mai si, Si bene , Signor si e simili. E cos
prepone alle particelle Mi, Ti, Si, v io Ve, Ci,l Me, Te, Se, Ne.
cora. Penso di si, Posto che si, Ben sai che s, Or s ec. Cecch.
[S ebbene da osservare che quivi la Si non mai perfettamente so
prabbondante od oziosa , ma piuttosto assume la forza di Si o Cosi
es. 44. Porterete Cotesta scritta a Benuccio, e se ella star
suo modo, (che penso di si) Dite che la soscriva. Bemb. Asol.
in senso di Pure , Almeno, A questo modo, Per certo, Allora, o
questi medesimi sollazzi, se avviene alcuna volta che sieno
;
simile, secondo che si richucale dalla qualit del concetto; e per
dovrebbesi scrivere Si anzi che Si : osservazione riguardante ancora da ogni lor parte di duolo e di maninconia voti , il che non pu
eglino pi
taluni es. de'S3. 2, 2, 3 e 4] Bocc. nov. 1. 2j. Se tu fossi stato
ma posto che s, allora per avventura ci sono
Bot. Rag. 5. G. Che le ca
uu di quegli che il posero in croce, avendo la contrizione ch'io dannosi e pi gravi. Geli Capricc.
Luc. 5. 7. Or si
ti veggio avere , si ti perdonerebbe cgli. E nov. 2o. 7. Voi colla varono da altre nazioni? A. Ben sai che si.
buona ventura si ve ne audate il pi tosto che voi potete. Lab.6o. Io so; che mi par che tu favelli fuor di proposito. (Cin) Pass. 77. Disse
l'abate: Or credi tu che sia iddio che tutte le cose veggia ? Rispuose
e se d'altra parte non sapessi, si mcl fecero poc avanti chiaro le tue
parole. G. V. 4- 24. 1. E qualunche castello o fortezza non ubbi la peccatrice che si. Segner. Pred. 5. 6. So che si (doveau dire
usse a loro comandamenti, si vi poncano assedio. E 1 2. 2. Ma Probabilmente) che queste trombette fan bel sentire (V)
er dirne il vero, e non errare nel nostro trattato, si ci metteremo - E con la corrispondenza espressa di No. V. S. 5.j Pass. 4. La
-

CO

copia della lettera che di l ne manlaro certi nostri fiorentini

mercatanti, e degni di fede. Pass. 28o. Certe persone udendo lo


dare cd approvare dalle genti le buone opre ch'e' fanno, si ne me
gliorano, come disse quello savio, che la virt lodata ci csce. Per
son

7o Ella non par che ''i creda , c si sc 'l vcuc. Boce. Le

scia lo 'ncerto della penitenza indugiata infino alla morte, la quale


incerta, se sia valevole o si o uo.

-, . Con la corrispondenza di No
del dire. Soldan.Sa. i Penocch si o fece luogo a diverse maniere
altri risponda, Ad ogni
gran problema non fallisce, ieri Orl.noci'
3. . O si o no che Carlo
tratto
gli cicdesse, Non so, un
gli fe' buona ccra. E o4. 8. Due

SI

SI

31 4

miglia urtolla, or si or no sommersa Ad ogni puno sta per affon

non cbbi poi che doglia e pianto. Petr. canz. 2 . 6. Si io esca vi

darc. Nuf Fes. 9-. Ma pure avea alquanto di speranza , Or si

vo de'dubbiosi scogli, Ed arrivi il mio esilio ad un belfine, Chi

or no , e stava in dubitanza. (Cin)

rei vago di voltar la vela , E l'ncore gittar in qualche porto


Bemb. Pros. 3. 2 6. Ella (la particella Si ) da poeti si pone in

* Si e no accompagnati co' nomi di tempo si usarono ancora per


esprimere vicenda
operazioni con certo ordine alternate. Soder.

Vit. Pestare (i grappoli) con istanghe o con mazzapicchi rotondi che

vece di Cosi; a cui si rende la particella Che in vece di Come, in


questa maniera: S'io esca vivo de' dubbiosi scogli, El arrive il mio

esilio ad un bel fine, Ch'io sarei vago di voltar la vela: cio, ci


esca io vivo degli scogli, come io sarei vago di voltar la vela. (V)
- [Talora gli corrispose altra negazione diversa dal NonBocc. . 7. 2o - Ne' significati di Cos , Nondimeno, Almeno cc. , tllette
la corrispondenza delle particelle Che, Come ec. t V si che
tit. Si ragiona delle beffi , le quali cc. lc donne hanno gi fatte
a' suoi mariti senza essersene avveduti , o si.
Si come. l Lat. ita ut. ore. Bocc. nov. g5. 2. Quivi tenendo il Re
la
sua affezion nascosa ec. , si nell'amorose panie s'invesc , che
- Dicesi Dir di si o Dare il si, per esprimere il consentimento
abbiano la caperozzola piana, almeno un d s e un di no. E ap

presso : Facendo e rifacendo ci un d si e l' altro no. (Cin)

di chi si sposa, o di chi si arrende agli altrui voleri. V. Dire di


si , 5. . % Dav. ann. . Veggo che parr favola . . . . . . che

quasi ad altro pensar non poteva. Cas. leu.'68. dunque nece


sario di farsi con diligenza, che l'uomo abbia a memoria le di.

l' eletto consolo si trovasse il di accordato a sposar colei ch'era

zioni e le figure che si leggono negli autori. Vit. s. Gio. Gualb.


57. Si gli uomini , come le femmine di Firenze, andarono.

moglie del principe ; . . . . lla udisse le parole degli Auspici, dicesse

di si, sagrificasse agl'Iddi. Fir. Luc. 4. 5. Dio 'l volesse che i'non

Agost. C. D. 5. 2. Se l'uomo nasce si sotto l'uno che l' altro

ti avessi mai pi visto, e che mi fussi prima cascata la lingua, ch' i'

punto del ciclo, che duri ancora quella medesima parte dell'oro

avessi detto di si. Macchiav. Comin. in vers. . . Ma quanto pi

scopo cc. (V)

da me stessa ripenso, Tanto pi questa impresa mi par dura, Talch,

- Ed in questo significato alcuna volta si dice si e tanto, si

se ancor gli avessi a dare il si, Nn entrerei in questo laberinto.(Cin)


Cron. A mar. Mann. p. o9. Rispuose loro: e non mi pare conve

ed intanto, Si ed in tal modo e simili. Bocc. nov. 23 9. Le promise

nevole che persona che venga per grazia alla faccia

Il2

debba andare iscontento, e per dico sempre di si. Fa- Esop. 3.


Disse la cornacchia all'aquila cc. se voi mi volete ch' io lo v'inse
gni , io lo v'insegne . L'aquila disse di si. (P)
8 - Dicesi in scherzo Dir di s di chi s'uniclina e comincia ad

d'operarsi e per tal modo, che pi da quel cotale non le sarebbe


dato noja. E nov. 95. 19. Tanto si macr il suo fiero appetito
che ec. libero rimase da tal passione. Lab. 5. Mugnemi si e co
tanta forza ogni umor da dosso , che a niuno carbone e a niuna

pietra divenuta calcina mai nelle vostre fornaci non fu cosi dal
sto fuoco munto. Pass. 97. Che le cose s'amino si ed intanto, in
quanto elle ajutino e inducano ad amare Iddio. Vit. S.S. pm 2.
09. E fa si e tanta tenpestate per tre giorni, che non si pot sot

addormentarsi. V. D re di si , S. 2. (Cim)
Preceduto e seguito la Cie fu usata per minacciare. Fir nov.
2. Se tu non intendi ad altro, tu mi farai pensare a di quelle cose
che io non ho nmai pensato sino a qui, e che si e che si che tu riderai

terrare. (V)

un di. E nov. 3. Levatevi di colti nella vostra mal otta , sgraziato

32. Anzi nel suo Decamerone lo credo io si perfetto, dico quanto allo

io - Talora si replic, e non pure una volta, ma pi, per maggior

cogli avverbii eziandio. Bocc. nov. . n 2. Egli stato si malvagio

enfasi. Guarin. Past. Fid. 2. 2. S. N altro vuoi che l'amor mio?

tonno, che egli non si vorr confessare. E nov.3. 3. Ma si era avaro


che di sua volont non l'avrebbe mai fatto. E nov. , 2. ,3. Inco

* - E colla corrispondenza di Quanto. Salv. eoruz. 3. pag.


che voi sete , e che si che io vi do di questa mezzina nel capo. E
stile che a quella materia richiesto, quanto nelle loro orazioni
-As. l. f. Seguita pure di piangere ; che si ch'io trover modo che
si siano per avventura Cicerone e Demostene. (Cin)
coteste lagrime ti gioveranno poco? (Cin)
2 - E si adatta benissimo non che co''verbi, ma pur co' nomi, e
Deh non altro. S. Si, si, tutto tel dono. Malm. 8. 65. Si , s; ma
basta , poi non aver fretta. Fr. Luc. 5. 7. Ah si, si, voi avete ra
gion voi , voi siate voi e non lui , s, si. Franc. Sacch.. no. 92.
Vuogli una cappa di cielo ? Si, si, si (Cin)
- [[ Talon a posta) per veemenza di sdegno. Lat. ita ne. Gr.cxx

come egli aspettava, l'avevan liberato. E' g. 6. p. 4. Ed ben si be


sta costui, che egli si crede troppo bene che le giovani sieno si scioc
cine, che clle sticno a perdere il tempo loro. E nov. 4fo. 4 Do

2rp 5s. Bocc. nov. 26. 8. Si tu mi ci cdi ora con tue carezze

gliendogli il lato , in sl quale cra, in sull'altro volger vogliendosi,

intinte lusingare , can fastidioso che tu se'.


2 - Talora per figura d'ironia, maniera frequente e proprissima.

si destramente il fece, che dato delle reni nell'un de lati dell' arca
cc , la fe' piegare , e appresso cadere. Petr. canz. 8. . Si del, le
il filo a cui s'attene La gravosa mia vita, Che, s'alt i non l' aita
Ella fia tosto di suo corso a riva. E son. 48. Le note non fur mai,

Bocc. nov. 5o. 6. Piet o ec. domandava pur se da cena cosa al

cuna vi fosse ; a cui la donna rispondeva : s, da cena ci ha ; noi


siamo molto usate di far da ccna , quando tu non ci se'.
3 Talora per forza di maraviglia. Lat. scilicet. Grnzn. Bocc.

minci a ringraziare Iddio e san Giuliano, che di si malvagia

notte,

dal di ch'Adamo Aperse gli occhi , si soavi e quete. E canz. 3


- Si dolcemente i pensier dentro all'alma Muover mi sento cc., Che

nov. 72. 2. O sie, disse la Belcolore, se Dio m'ajuti, o non l'a

ritornar conviemmi alle mie note. Dant. Par. 2. 23. Volta verne

vrei mai creduto. ( Qui giuntavi l' E alla maniera de'contadini. )

si lieta , come bella. Bocc. introd. 28. In abito lugubre, quale a si


fatta stagione si richiedea. Cas. lett. 27. Perch io sono assente , e

4 - Talora pres dopo di se la Eh, il che gli diede una certa


forza di pi. Malm. 2. 59. Si eh ! scggiunse l'Orco : fate motto !
Voler ch' io entri dove son due cani. Min. Annot. ivi: Si eh, modo
del dire che si usa per dimostrare che abbiamo conosciuto l'inganno

non si copioso di parenti nella citt. Vit. S. Franc.22o. Avea un


aggomitolato per modo che ''l capo co' picdi si
raggiugneano insieme. (V)
o cattivo trattamento che alcuno ci abbia fatto o ablia in animo 22 - Ed anche co nomi superlativi..] Filoc. 5. 2 2. Ma ci fu niente,
di farci ; quasi dica: Cos eh vorresti ch'io facessi ? ovvero Cosi mi
erciocch nel cuor mi s'accese un' ira si ferocissima, che quasi con
tratti h ? (Cin)
ei mi fcco allora crucciare. Dant. Conv. 6o. Alla pigente il sole
- Talora uscito con l' articolo o espresso o sottinteso in forza di
pare di larghezza nel diametro di uno piede : e si ci falsissimo,
ome. Petr. son. 35. Non so s' il creda, e vivomi intra due , N
che ec. il diametro del corpo delSole cinque volte quanto quello
-

fanciullo che era si

si n no nel cuor mi suona intero. Dant. Purg. 3. f. Mi pinsero


un tal si fuor della bocca, Al quale intender fir mestieri le viste. But.
i : Un tal si, cio una tale allirmazione, cio si debilemente pro
ferta ec., al quale cc. fur mestier le viste, cio fu bisogno ch' io

della Terra. Segn. Stor. l. 2. Voglio per lor parte pregarvi a


non tenergli presuntuosi per queste dimande da farsi appreso di su

f.

ottimi e si saggi cittadini nostri signori. Chiab. Rim. P 3. Ove di


si vaghissimo vermiglio Rosa risplende? (Cin) Vit. S. Gio. Gualb.
3 . Se tu hai dett cos, perch hai tu fatto s crudelissimo nale

E questo ti fia sempre piombo a piedi, Per farti muover lento co


m' uom lasso, E al si e al no che tu non vedi. Urb. E con questi

(Come anche gli antichi diceano molto grandissimo , ec.) For. 5.


Fruc.29 Imperocche ella tesoro si degnissimo e si divino; che ec.(V)

chinassi lo capo, che segno d affirmazione. Dant. Par

3.

pensieri pi volte d'andarvi, il si e 'l no nella lor mente vacillando, 23 - Ed alcuna volta si colloc anche dinanzi all'iinfinito de' ver
non sapevano che farsi.Sen. Ben. Varch. 2. . Della qual cosa mi
bi. Dav. Colt. Tu ci puoi rimediare col si fare, ch' egli non possa

Pare di poter mostra e una via speditissima, e pi agevole di niuna

metter barbe se non gi basso. (Cin)


altra ; e questa , che noi diamo i benefizi in quel modo che gli 24 - Preceduta da Ma , sta in forza

vorremmo ricevere, soprattutto volentieri, prestamente, e senza sta


e punto sospesi tra 'l si e 'l no. Ar. tu. 24. 34. Pigliar di tam
ta ingiuria alta vendita Tra il si Zerbino e il no resta confuso. (Ciu)
6 E col segno del secondo caso unito all'articolo) Bocc. uo. o7.
2. Tu puoi ec. aspettare se egli vi verr, che son certa del si.
italiana,
17 Dicesi Lingua, Volgare cc. del si o di si,

Perch questo Si fa preso per distintivo di essa, nella guisa appunto


che dalle particelle affermative fi distinto al volgare delle altre

di Bens o del semplice Ma.

Cavalc. Specch. Cr. 22. Gli Saducei non credevano la resurre


zione , ma si li Farisei. it. SS. Pud. . 29. N revelano le cose
al tutto occulte ec. , nua si quelle delle quali veggiono alcuno prin

cipio. (V) Loc. Teseid. 7. 4io. Che cotal morte troppo pi m'ag
grida , Che non farebbe senza lei la vita, Veggendola non mia, una
si d' Arcita. Col.

b. Isac. p. 9. Ed costume dell' anima d' in

contamente mutare uno favellamento in un altro ; ma si se noi ci


affaticheremo d'avervi alcuna diligenza. (Cin)

4enuti. Dunt. Vit. Nuov. p, o 2. (MIlano 827.) Se volemo gia dare 25 Replicato in corrispondenza, in vece di Cosi come , Tanto e
in lingua d'Oco e in lingua di S , noi noti troviamo cose dette
quanto , nella stessa guisa del Lat. cum tum. Gr. x, x, ai ,
. G. V. 2. g. 3. Questo re Rubc to fu il pi savio Re che fosse
rima ) anzi il presente tempo centocinquanta anni. E Conv.
tra' Cristani ec. , si di senno naturale, si di scienza. Bocc. nov. .
ralt. .. cap. 1o. Per questo commento la gran bont del velga e di
Si si vedr. (P)
3. Si per lo mestier nostro ec. , e si per la volont che hanno di
***ta-.Toscana,
E Pa avuto
e del ritardo
Si o simili
dicesi
l'Italia,
o
pi
particolarmente
rubarci. E nov. 4. 7. Era Cimone, si per la sua forma , e si per
a quel certo sibilo o ronzio con cui pro
la sua roazczza, e si per la nobilt e ricchezza del padre, quasi no
feriscono tal voce Toscani , per la pronunzia loro propria della
to a ciascun del paese. E' nata n. 22. Efigenia da molte nobiii donne
ettera S che tante otte sentir cofi resi cela Z. Dat. I33.
di Rodi tu ricevuta , e riconfortata si dl dolore avuto della sua
Ahi Fisa, vtupero delle getti Del bel paese l dove l si suona. presura , e si della fatica sostenuta dei turbato mare. Famm. 4.
(Cioe, della Toscana, che, poteva intender l' Italia.) (P)
37. Oh quanto nn' era ci caro ad udire, si per coli che l diceva,
19 - [Ancora
in
in qualit
di avv. corrisponde
ma non prpriamente
si per que' che ci ascoltavano intenti , si per li nei cittadini, dei
ha ari cort
significati.
D ordinario
a Cosi e al sic latino,
quali era detto. . . c. o5. Esso Abate era uomo molle, e peco
anti usati per pressione di Lesurderio. Lat. utinam. Gr,
s.
pratico, e speto, e s nell'arne. e si nelle baratte che richieggiono
tim. ant. M. Cin.
- Si foss'io noto quando la mia, Ch' alto

li stati e le signorie temporali.

Vt. 3 S. Pal. 2. 2. Essendo lo

SI

predetto Troilo, e si per le parole del patriarca, e si per l'aspetto


di tanti poveri e infermi, un poco compunto cc. (V)
- E' variamente. Bocc. pr. 5. Si perch pi utilit vi far,
e si ancora perch pi vi fia caro avuto. Car Lett. .. lett. 25.
pag. 43. E non vi essendo voi, non sono per visitarla : si perch
non mi conosce, si perch, stando in monasterio, non mi par che
sia in loco da visite. E Let. 47. pag. 78. Io non mi voglio scusare
con V.S. di non averla accompagnata nel partire, si perch con un
suo pari saria cosa debole, s perch la colpa stata d'altri pi che
mia. Car. Letu. T. . Lett. 89. pag. 5f. Dolgomi con voi della
disgraziata morte del vostro nipote ; si prch m'era celebrato per
giovinetto di molto spirito, come perch in lui avevate collocata
tutta l'affezione e tutta la speranza vostra. (N)

3i5

SIAV PAN

Snaco Acra. * (Med.) Sia-go-n-gra. Sf P'. G. Lat. siagonagra. Da


siagon mascella , e agra presa.) Dolore delle articotazioni delle nu
scelle, o Gotta delle mascelle. (Aq)
SAconia. * (Zool.) Si-a-gni-a. Sf. G. Lat. siagonia. (V. Sia
goua.) Nome proposto da Rafineschi per la sua decimanona t
miglia de' pesci caratterizzati da mascelle allungate e dentate. (Aq)

Sacono. * Zool.) Si-a-g-nio. Sm. P. G. Lai, siagonium. (V. i


agona.) Genere d'insetti dell'ordine de' coleotteri, della sezione

de' pentameri, e della famiglia del rachelitri, stabilito da Kirbyr,


e cosi denominati per le loro mascelle assai prominenti o sporgenti.(Aq)

Siaooorooos. (Chir.) Si-a-gono-fl-gosi. Sf. V. G. Lat. siagono


phlogosis. (Da siagon mascella, e phlego io ardo.) Infiammazione
delle mascelle. (Aq)
* (Zool. Si-a-go-n-ti. Sm., pl. V. G. Lat. siagonoti. (V.
Siacosori.
lasciata
fuorl
la
S
fu
26 - * Talvolta replicandosi la congiunzione,
Siagona.) Divisione dell'ordine quarto della classe de' pesci ,se
nella seconda sede. Cellin. Vit. pag. 25. E non le sfoderammo
condo il metodo di Linneo, ossia degli addominali, proposta da
affatto (le spade), che subito si mosse una quantit di uomini dab
Dumeril, la quale comprende quelli che hanno il corpo compresso,
bene, si e del nostri Fiorentini, e altri cortigiani; e la maggior
i raggi delle alette pettorali riuniti, gli opercoli lisci, e le mascelle
parte gridarono lui, dicandogli ch'egli aveva il torto. (Cin)
molto sviluppate. (Aq)
a7 - Talvolta alla seconda Si si aggiunse l'avverbio Ancora, Bemb.
Asol. 1. Si per la chiarezza del sangue loro, e si ancora molto pi Siaca. * (Bot) Si--gi. Sm. pl. V. G. (Da ragros cinghiale, che
vien da srs porco, ed agrios selvaggio. ) Specie di datteri selvati
per la viva fama de' loro studi e del loro valore. (Cin)
chi, duri ed aspri, mentovati da Plinio. Lat. syagrus. (O)
8 - Dicesi Si e s, ovvero E si e si, e ta''ora valgono E' questo e
questo, accennado le cose dette prime per non ripeterle , o per Saoanoe. (Bot.) si--gri-de. Sf V.G. Lat. syagrus. (V. Siagri.) Ge
nere di piante della famiglia delle palme, proposto da Martius, as
richiamare l'idea di cosa gi nota a chi ascolta ; altrimenti dicesi
anche] E cos e cosi. Lat. sic et sic. Gr. ciro, xa riro. Franc.
sai analogo al genere Coccus, il quale comprende la sola specie sy
grus coccoides, che cresce spontanea ne' luoghi selvatichi del Bru
Sacch. [nov.7. Ed hanno cotante galee in mare, colle quali v'han
sile, ed i cui frutti servono di pascolo ai maiali selvatici.(Aq) (N)
no fatto e s e si, ec. E nov. 6. Egli picciol tempo, che mio pa
dre mori, e lasciommi tre comandamenti Il primo si e si ; e per Saorio, * Si -gri-o, Siagro. N. pr. m. Lat. Syagrius. (Dal gr. sra
tolsi cc. (L'autore avea gi detto qual fosse quel primo comanda gros cinghiale.) Afranio. Poeta latino del quarto secolo, amico
di Ausonio. - Vescovo di Autun nel sesto secolo, posto nel nu
mento.) Cavalc. Pungil. 24o. L'uomo minaccia di Dio, dicendo :
mero de'santi. (B) (O)
Dio ti giudicher ; o, Dio ti far si e si. (V)
29 - I Per Almeno, ] Per lo meno, Nondimeno, Tuttavia. Lat. Sacro, Si gro. N. pr. m. Lo stesso che Siagrio, V. - Antico
poeta greco. (B) (Mit)
tamen, nihilo tamen minus , at certe. Gr. 3as, uroy. Bocc.
nov. g. 3. Se io credo che la mia donna alcuna sua ventura pro Sar. - (Geog) Fiume , Citt e Stato dell'isola di Sumatra. (G)
cacci, ella il fa ; e se io nol credo, si il fa. E nov. 38. 1o. Po Sara. (Geog.) Si--ka. Citt del Giappone. (G)
gnamo che altro male non ne seguisse; si ne seguirebbe che mai in Saxo. - (Mit. Giap.) siko. Nome che dussi nel Giappone al Som

pace, n in riposo con lui viver potrei.

mo Pontefice di quella religione. (G)

Si-a-la g-go.dd.e sm.V. G. Latsialagogum. (Da


3o - * Per Ma. Boez. 63. Ma in questo modo per certo il bisogno Salacoco. Terap.)agoge
via , del condurre ) Ri
consolare si puote , torre si al postutto non si puote. (V)

3 - Per Cosi, In cotal guisa, ln guisa , In maniera, Tanto [o Tal

mente. Lat. ita , sic, tam. Gr. ora. Dat. Purg 26. 66. Che si

l'atto del menar


sialon saliva , e
medio per mezzo della masticazione od in altro modo applicato den
tro o fuori della bocca agli organi salivali, per promuovere una ma

gior secrezione di saliva. (Aq)


ne va diretto a' vostri terghi. E Par. 4. 4. Si si starebbe un agno
intra duo brame Di fieri lupi igualmente temendo , Si si starebbe Sia atocosa. * (Med.) Si-a-lallo-o-si. Sf
dare, si aveva la gola stretta. Petr. p. 2. canz. 49. ll di s'appressa

. G. Lat. sialallocosis.
(Da sia ora saliva, e allisis alterazione. ) -1lterazione o Corruzione
della saliva. (Aq)

viene meno. (V)

a scapito del genere hemerobius di Linneo. Sono

un cane intra duo dame Bocc. g. 9. n. 7. Essa non poteva gri

Salineo. (Zool) Siali-do. Sm. .G. Lat. sialis (Da sialis, sialidos
e non puote esser lunge , Si corre il tempo e vola. (Cin)
sputo, o saliva) Genere d'insetti dell'ordine di neurotter, della sezione
32 - Per Altresi. it. S. Onofr. 1 2. Qiando egli sostiene fame o
defilicorni, e della famiglia de planpenni, stabilito da Latreille
sete, non vi si truova pane o vino per confortarsi, e si quando
forse cos deno
minati dall'uova che in gran copia depongono sopra le foglie; ov
3 - *Per Inoltre, Oltre a ci. Jac. Cess. Volg. Sc. . 4. 46. Le
vero perch pel loro complesso lasciano una macchia simile ad uno
anche
per
,
si
al
popolo
dure
troppo
quali (leggi) perch pareano
ch l'erano giuste, disse che n'era stato facitore quello Dio che si s sputo. (Aq) (Med.) Si-a-li-sche-si. Sf V. G. Lat. sialischesis. (Da
chiamava Apollino Delfico. (N)
sialon saliva , e scheo inus. per echeo io tengo.) Ritenzione o Sop
34 - Per Infino a tanto che, Tantoch, Infinch , Che, Sino. Lat.
pressione della saliva. - , Sialoschesi , sin. (Aq)
quoad, doncc. Gr. s. Bocc. nov. 2. 7. Non si ritenne di cor
Si-a-li-smo. Sm. V. G. Lat. sialismus. (Da siali
rere, si fa a castel Guiglielmo. E nov6. 7. Oim, Gianni mio cc., Salismo. * (Med.) afflusso
di saliva in alcune malattie della testa,
saliva) Copioso
egli la fantasima, della quale io ho avuta a queste notti la mag
che aumenta l'azione delle glandule situate alla radice della lingua
gior paura che mai s'avesse, tale che, come io sentita l'ho , ho
e delle parotidi ; o Rigurgito acquoso dell'esofago nella bocca, in
messo il capo sotto, n mai ho avuto ardir di trarlo fuori, si
conseguenza di morbose condizioni del ventricolo (Ag)
stato di chiaro. Dant. Inf ag. 3o. Che non guardasti in l, si fu Saocoo.
(Med.) Si-a-lo-co. Sm. V. G. Lat. sialochoos. (Da sia
artito. E Purg. 2 . 2.Ci apparve un'ombra, e dietro a noi venia,
lon saliva, e cheo io diffondo.) Voce la quale, secondo Ippocrate,
giace, N ci addemmo di lei , s
pi guardando la turba
Erodiano ed Esichio significa Colui che in una chinanzia tra
arl pria. G. . 8. 78, 6. Sicch non ebbero quasi contasto, si
copia di saliva, o la cui bocca abbonda di saliva a
manda
al padiglione del Re. Tac. Dav. ann. . 4. Non fa vero, che mara ; gran
o semplicemente Quegli che nel parlare spande saliva : di
si
fu
muovere
ventunesima
alcuno
si
volesse
della quinta n della
fetto proveniente da lingua eccessivamente larga (Agi)
la moneta contata. E 23. Ma ristette , si vide il bagaglio nel SiaLococo.
* (Terap.) Si-a-lo-g-go. Add. e sm. '. G. Lo stesso che
ango e ne fossi impaniato. E 3. 63. Pien di ferite, perduto un
Scialagogo , V. (O)
occhio, a viso innanzi s'avventa tra le punte, e da' suoi abbando Saloonari. * (Med.) Sialo-gra-fi-a. Sf. V. G. Lat. sialograplia.
-

nato sempre combatte, si cadde.

(Da sialon saliva, e grapho io descrivo) Descrizione della saliva.(Aq)

- * Talora semplice riempitivo, come nel sign. di Si, S. 9. Siaoooia. * (Med.) Si-a-lo-lo-gi-a. Sf
Gr.S. Gir. 2. Chi creder e sar battezzato, si sar salvo. E 6.

V. G. Lat. sialologia. ( Da
logos
sulla saliva. (A)
Trattato
discorso)
e
saliva,
sialon
lo
soc
soccorrere
e
non
che
perisce,
quello
che
potrebbe
Quello
Satorana. * (Med.) Sia-lo-pla-ni-a. f. V. G. Latsialoplania(Da
corre, si l'uccide. E appresso e Chi ha due gonnelle, si dia l'una
sialon saliva , e planao io vado vagando. ) Divagazione o Spargi
a colui che non ne ha, e chi ha della vivanda, si faccia altrettale.
-.
mento della saliva. (Aq)
Salv, Avvert. . 3, 2.24. E nel libro de'Sagramenti si serve della S Salonea.
(Med.) Sia-lor-r-a. Sf , G. Lat. sialorrhea. (Da sialon
per interponimento l'autore di quell'opera, scrivendo come s' case saliva, e rheo io scorro.) Scolo di saliva o Salivazione morbosa.( Aq)
e poderi, per non dir come case, che s'usa spesso eziandio nel par s
(Med.)sia-ischesi. Sf V. G. Lo stesso che Sialischesi

lare; e leggesi parimente nella predetta storia di san Giovambatista:

. (Aq)

---

vengono, e domandano chi s' questo Gies; modo che oggi pro s. (Chir) si-a-lo-si-ringa. Sf.
G. Latsialosyrinx.
prio del parlar viniziano : ma fannolo colla S dolce, la qual sem
(Da sialon saliva, e syrinx fistola) Fistola salivare. (Aq)
appellata
in
i
: qual si pronunzia in rosa,
plice Z stata da noi
Sozema. * (Chir) sia-lo-zenia. Sf. G. Lat. sialozomia.(Da
sposa, e s fatte. (V) Cecch. Incant. 2. 5. ll dirvi giuntatori e cose
sialon saliva, e zenta danno.) Specie di atrofia rovinosa per la sa
simili, Era come s' dirfratel carissimo. (N)
liva. (Aq)
Si. * (Geog) Distretto della China. (G)
Sa. Gog) Regno del Indochina che occupa il mezzo della pe
Saa, Si--a. N. pr. m. Lat. Siaa. (In ebr. sighuat, da saghua su
nisola orientale dell'India. La capitale del detto RegnoGolfo
-

scitare.) (B)

di Sian. Golfo formato dal mar della China sulla costa meridio

Sace. * (Geog) Si--gne, Fiume di Francia nel dip. del varo. (G)
nate delu indostan, tra il Regno di Siam e l'impero di Annam
Siacona. * (Zool) Si go-na. Sf. V. G. Lat..siagona. (Da siagon
Arcipelago di siam. Gruppo di isole del golfo di Siam sulla costa
mascella.) Genere d'insetti dell'ordine de' coleotteri, della sezione
del Regno di Siam. (G)
, della famiglia de' carnivori, e della trib de'carabici, siamese.
de'
(Ar. Mes) Si-a-me-se. Sm. Sorta di drappo di cotone a
foggia di quelli che si fabbricano a S iam nella china. (A)
stgbilito da Latreille, i quali desumono un tal nome dalle loro ro
buste e sporgenti mascelle. Hanno le elitre intere col labbro infe Sias, (Marin.) Si-ampn. Sm. Piccolo bastimento chinese, ehe ha
riore articolato alla sua se , le due prime gambe dentate al lato
una vela con pochi reni, di 25 in 3o uomini d'equipaggio. (A)
esterno, onde sembrano digitate. (Aq) (N)
-

31 (6

SBIRU

SIAN

oesi meglio Sibillare, V] Lat. lacessere, instigare, urgere. Gr.

San. (Geog) Citt della China. (G).

---

rporzx& , rapovver. (V. Insipilare. In ar. sebebler cagioni.


Nella stessa lingua sebeb e sebebjet cagione, occasione, motivo ;

Siascas. (Geog) Si-an-cs, Siencas. Fiume della Repubblica di Bue


nos Ayres. (G)

sciabba eccit.)

Siano. * (Geog) Sm. Circondario della China. (G)


Sianconi. (Geog) Si-an-g-ri. Citt dell' isola di Madagascar (G) SinilAto , Si-bi-l-to. Add. m. da Sibilare. Gio. Cell. Volg. Cic.34.
Lo giocolatore ec. sibilato e pigliato in derisione. (N)
Sao. (Geog) Si--o. Isola del Grande Oceano equinoziale. (G)
SiBLAToae, Si-bi-la-t-re. [Verb. m. di Sibilare. Che sibila. Lat. qui

Sias. * (Geog) Fiume della Russia europea. (G)


Sasaka. * (Gog) S-a-s-ka. Citt del Giappone. (G)

exsibilat. Gr. orvpixrs.


-

Siasia. * (Bot.) Si-si-a. Sf: Nome col quale nel Per vengono desi 2 Fig. Beffatore , Derisore. Buon. Fier. 2. 5. 3. Alzau la sferza
gnate due palme che nella Flora peruana sono descritte sotto i nomi Del vilipendio lor sibilatori.
Morenia e Maltinezia , ambedue fornite di foglie pennate. (N)
SinArace, Sibi-la-tri-ce. Verb. f di Sibilare. V. di reg. (o)
SienL1o, Si-bi-li-o. Sm. IRumore di molte cose che sibilano ad un tempo.
Sassi. * (Gcog.) Si-s-si. Isola dell'Arcipelago Sal (G)

(Gcog) Si a-ti-sta. Ciut della Turchia europea. (G)

Corsin. Torracch. 9. 72. Un sibilio s'udiva , un ticche tocche. Si


fiero, e spesso si , che mai il maggiore. (A) (B)
SieA. * N. pr. m. Lat. Siba. (Dall'ebr. tsaba esercito o milizia) (B) Sibilis'ri. * (St. Eccl.) Si-bi-li-sti. Cos appellaronsi alcuni dotti Cr
SA(Mit.Slav.) Dea degli Slavi Varegni, detta anche Siva o Seva.(Mit) stiani vissuti sul principiare del secondo secolo; iquali spacciaoano
SIATisTA. *

SB. (Gcog.) Citt dell'Arabia. (G)

- - -

i loro presentimenti sull'avvenire , siccome altrettanti oracoli della

Se v. (Geog) Si-ba-c. Citt del Giappone. (G) . .


Smas. - (ron) Sm. Nono mese dell'anno civile degli Ebrei, ed il

Sibille. (Aq)

terzo del loro anno sacro; corrisponde alla luna di Muggio.-, Si Sini A. (Mit) Si-bil-la. [Add. e sf. Cos chiamaronsi presso gli an
tichi certe Vergini che si supposero divinamente ispirate e quasi con
van , sin. (Mit)
siate da Giove o partecipi della sua unente per predire il futuro.
Saa. (Chin.) Sm. Uno de' nomi del mercurio. (A. O)
Siane. Cir) Siba-re. Sf. Infiammazione cancrenosa del cervello, Del loro numero, del tempo de la loro esistenza, e de' luoghi in
secondo Aicenna. Lat. sibare. ( Hanno gli Ebrei tsaba per gom cui vissero nulla si sa di preciso. Alcuni ne ammettono tre altri
fiarsi , e hitsbah per render gonfio. Indi Sibare.) (A. O.)
quattro, il maggior numero dieci, cio : la Persica, la Libica ,
Delfica , la Cumca , l'Eritrea , la Samia , la Cumana , deuti
SiBARI, * Si-ba-ri.
r. m. (Dall' cbr. sibler sperare : Speranza della
nazione. In celt.
sabhair segatore. In ar... sahba tronc , seg , Amaltea , Dermofila o Erofila; l'Elcspontica, la Frigia e la Tibur
-

tiual Lat. sibylla. Gr. vivAAz. (Dal dor. sios per theos Iddio, e

feri.)Uno
compagni
di Enea,
Turno.
(Mit)
i
* (Mit) de'
Mostro
spaventevole
che ucciso
abitava da
in una
caverna
del Par

bule consiglio : Consiglio di Dio.) Virg. Eneid.

E per la spilun

ca pauroso, dove sono le segrete della Sibilla. Salvin. Disc. 2. 3o6.

naso , e divorava tutti gli abitanti. (Mit)

Rapporta Sencca il vecchio un motto d' un antico declamatore, che


3 (Geog) Lat. Sybaris, Civitas Mendonia , Thurium , Copi
Antica citt della Magna Grecia, alla foce d'un fiumicello dello quando udiva alcuna composizione eccellente ec., soleva dire ci che
cella Sibilla dice Virgilio : plena Deo.
stesso nome, sul golfo di Taranto. (G) .
2 - Indovina , [Sibillessa, in generale.]
SisaarrA, * Si-ba-rita. Add. pr. com. Di Sibari. (B)
2 In forza di add. e sost.com. Uomo dato alla mollezza ed al lus SeiLLA , Sibillina. N. pr. f. Lat. Sibylla. (B)
SiritLAne, Si-bil-l re. [N. ass. Lo stesso che Sibilare, V. Fr. Giord.
Pred. S. Ragghiasse come asino, e sibillasse come serpente, e stri
desse come i porci e come i sorci.
bari, famosi per la loro mollezza. (G)
Si arrico , Si-ba-ri-tico. Add. pr. m. De'Sibariti, ovvero Fatto al 2 - (Att.] Insipillare, UInstigare. Dar cagione ec. V. Sibilare, S.2.1(V.
l' uso de' Sibariti. (B) Mascard. Berg. (O)
Inspillare.) Buon. Tutc. . 2. Oh! se Cecco sapesse ciarlar tanto, Ch' e'
se arrripe. (Lett.) Siba-ri-ti-de. Sf. V. G. Opera di Eniteone in mi potesse costei sibillare, cc. Stor. Senuf 12. Cominciarono per
cui trattavasi d'ogni sorta di piaceri e di oscene deline (O) - menamenti di Sangimignanesi, ed altri, a sibillare gli Semifontesi,
so, come gli abitanti di Sibari. (A) Algar. Berg. (O)

. . .

Sanr. - ((cog) Si-ba-riti. Antichi popoli d'Italia, abitanti di Si


- -

- - -

Sinnato A. (Bot.) Sb-bl-di a.Sf Lat. sibbaldia. Genere di piante dedi


cao ad un medico Scozzese di tal nome : appartengono alla pen

instigandogli a levarsi dall'obbedienza dello conte Alberto. E S. Sa


pca non essere esso Scoto stato mai autore di veruna miscredenza,

tandria pentoginia di Linneo , ed alla funiilia delle rosacee di


Jussieu. Si distinguono pel calice di un sol pezzo con cinque o dieci

e nullo male avere mai egli sibiliato. (V) Salvin. Annot. T. B. .


2. Sibillare, cio sibilare, inspirare , crve , incantare, ciurmare.
O pure quasi dalla Sibilla, profetessa, quasi ella fosse anche incan

denti profondi, tre alternanti pi piccoli; per la corolla di cinque


petali ovati attaccati al calice; e per cinque o dieci ovarii superiori tatrice , e maga. (N
ovali costati laterali, ed altrettanti semi rinchiusi nel calice che SeillessA , Si-bil-ls-sa. Add. e sf. V. Bassa. Lo stesso che Sibilla,

nel sign. d' Indovina. Onde Far la sibillessa= Far la saputa, la

persiste dopo la fruttificazione. (N)

saccente , la salmistra, quasi una Salamona , una savia sibilla.


Si.
* (Gcog)
Sm.cheDistretto
di Barberia.
(G)
Si peNE.
Lo stesso
la S affermativa
o confermativa;
e la voce Bene
Baldov. Dr. (A)
accresce e d forza all'espressione, o vi sta solo per ornamento. SILINA, Sibil-lina. N. pr. f. dim. di Sibilla, V. (B)
V. Bene avv. S. 7.] Lat. utique, sane, etiam. Gr. zi, i 3ircv. S. LL. No. Si-il-li-no. All.pr.n. Di Sibilla, Appartenente a Sibilla.A)
Bocc. nov. 1 2 5. E istamane dicestel voi ? A cui linaldo rispose:
Lall. En. Trav. 6. 3. Che l sibillin parla da l'ampie foci Sudia

si bene. E nov. 62. 2 . Mio marito il metter tutto. E il marito


disse
: si b ne. E nov. 73. 5. Dunque dee egli essere pi l che A
bruzzi ? Si bene, rispuose Maso. Gal. Sist. 5. E di questo, signor

per cento porte e cento voci. (N)


2 - Onale V crsi Sibillini furon deuti gli Oracoli delle Sibille; e Libri
Sibillini Quella raccolta di versi attribuiti alle Sibille che conteneva

Simplicio , non vi darebbe l'animo di sapere la ragione senza altrui i destini di Roma, cra custodita gelosamente nel tempio di Giove
insegnamento ? Sump. Si bcne , s bene ; ma lasciamo le beffe.
Capitolino , e consultata nelle grandi calamit per decreto del Se
2 -------E con la corrispondenza di Cone per Cos, Egualmente nato. Seguter. Incr. 2. 7. 4. Non poteano ad alcuno darsi a vc
chc. Benv. Cell. Vit. n. 425. Io so bene ch' e' non hanno piacere dere i versi sibillini ; tanto, per testimonianza di Tullio, rimanevan
d'aff garvi s bene come noi. (G. V.)
da quelli discreditate le follie, ec. (A) (B)
2 Per Bensi. Segn. Mann. Giugn. . 5. Il cibo corporale cc. ap Sibillone , Si-bil-l-ine. Add. e sm. parlando di persona. Susurrone,
paga si bene, ma non satolla. E Lugl. 25. 3. Da tali desideri, che Bietta , Comunettimale. (A) Pascol. Risp. Novell. Fior. Berg. (Mim)
sorgono involontari, non a tutti dato essere privo; ma si bene

SibiLLoNE. * (Filol.) Sun. Dicesi cos una Sorta d'esercizio o diverti

da volontari. E Out. . . Ignoranza ec., la quale propria di chi


sa il vero s bene, ma solo in parte. (V)
SEA. (Geog) Si-b-ri-a , Sibiria. Sf. Lat. Sibiria. Vasta regione
che forma la Russia asiatica orientale , e dividesi in Orientale ed
Occidentale. Nuova Siberia. Gruppo d' isole dell' Oceano glaciale
artico. Nome della pi orientale di dette isole. (G) ,

mento letterario, in cui colui che si finge essere un ragazzo risponde


alcuna cosa strana alla proposta che gli vien fatta, e si dee poi da
uno o due che si dicono gl' Interpreti sciogliere il quesito, e procu

Sierre. (Min.) Si-be-ri-te. Sf. Fossile cristallizzato in prisini che

nel sibillone esperto cd arcibravissimo. N)

- -

rar di dimostrare che la Sibilli col suo misterioso detto ha colto

nel segno. (A) Caten. Cical. A combinar le quali (cose strambalate


e disparate) non sarebbe bastato il sapere del nostro Lami, bench

una variet di tornalina, e cos detta perch trovata la prima volta 2 - - * Oagi dassi pure questo nome al Sonetto con rine obbligate. (N)
in Siberia. Altri
chiamano Rubellite , V. (Boss) (N)
SneiLo, Si-bi-lo. Sm. V. L. Suono chiaro ed acuo che l'aria pro
Siri. " (Gcog) Antichi popoli indiani. (G)
StuLu.
Citt della Nigrizia. (G)
SeilAnte , Si-bi-ln-tc. [Part. di Sibilare. Che subia. Lat. sibilans.

duce quando spinta con forza, n pu sfuggire che passando per


certa piccola apertura della bocca ristretta dalla contrazione delle

Gr. cvpirrov. Gal. Dial. mot. loc. 5f2. Nelle strisciate sibilanti sen

labbra, ovvero quando il diametro delle vie aeree irovasi ristretto


dal gofiamento della loro membrana mucosa ; altr menui) Fischio.

tiva tremarmi il ferro in pugno.

Lat. sibilum. Gr. cvpad. Buon. Pier. 3. 2. 9. E con gli urli e

co' sibili e co'beli A impedire il lettor.


fa udire certo rumore particolare detto Sibilo; altrimenti Fischiante. 2 - Fischiata. Bemb. Stor. 4. 55. Con parole contumeliose e con si
V. Rautolo,
2, 3. (A. O.) (N)
bili del popolo cacciatone , a Ferrara si ritorn. (V)

2 (Fisiol.) Aggiunto dato al Rantolo, o alla Respirazione quando


-

SiniLARE , Si-bi-l re. (N. ass. V. L.1 Fischiare , Sib llare, sim. Lat. 3 - [Per simil. detto anche del Rumore de'venuti, de' tuoni e simili

Red. Ditr. 4 . Che de' tuoni fra gli orridi sibili Sbuffa nembi di
sibilare. Cr. cv, irrev. ( In pers. scipl sibilus, scivlilen sibilare. )
grandine asprissima. Buon. Fer. 2. 5. 3. E la ragione amica Fa non
Cavalc. Frutt. ling. Come uno leggier sibilare mitga i cavalli e
tenner de'
e de'tuoni.
dilettagli , e i cami provoca e chiama. Tratt. gov. fm. Se odi si bi
lar la lingua de' maldicenti , fuggi, o serra, o tu contraddici. Tass. Steloso, Si-bi-l-so. Add. m. Di sibilo, Che ha sibilo. Lat. sibilo plenus.
Ger. 3. o. O quale infra gli scogli o presso a i lidi Sibila il mar 2 Che si pronunzia con sibilo , [e dicesi particolarmente de la let
percosso in rauchi stridi.
tera S.] Vurch. Ercol. 299. Senzach ella, come ha pi elementi,
2 - E' detto de' Serpenti. Tass. Ger. 4. 5. E fischiar Idre e si
cosi ha ancora pi lettere da esprimergli, e conseguentemente pi
bilar Pitoni. Lall. En. Trav. 2. 97. Serpe parea, che cc. Vibra tre suoi , come appare nell'S sibiloso , come in rosa , ec.
lingue sibilando e stride. (N
SiriNA. (Filol.) Si-bi-na. Sf Spiedo da cacciatore. (Dall' cbr. sceb
3 Att. nel primo sign. V. Sibilato. (N)
bet verga , bastone , e nel plurale lance , d ardi.) (O)
4 - I Dar cagione, Instigare ,l Insipillare ; [ma in questo senso di Sinnui. * (Gcog) Si-bi-r. Lo stesso che Sebeir, V. (G)
-

SlBNIBASCI
SirniaAsci. * (Geog.) Si-bni-ba-sci. Citt dell'Indostan inglese. (G)
Siroc. * (Gcog) Si-bo-c. Fiume dell' isola di Borneo. (G)
sieruopa. * (Bot) Sb-thrpi-a. Sf. Lat. sibthorpia. Genere di piante
della didinamia angiospernia,

delle rinantee, il cui calice

317

SICILA

ch ogni umidit vien meno. Tes. Br. n. 3. Ci sono li dodici segni,


e come si muove il tempo al caldo e al freddo, o a piova, o a sic
cit, o a vento, per ragione che istabilita nelle stelle. Fr. Jac.
Tod. 5. 25. 6. Non teme freddo , e nulla siccitate.

di un sol pezzo porta cinque divisioni, la corolla con corto tubo e a (E deuto del corpo umano. Cirurg.MI. Gugliel. Le fessure si sono
lembo con cinque lobi eguali aperti, l' ovario superiore rotondato, superfluitadi generate nella cotenna del capo, e fannosi per la signo

e l frutto una casella orbicolare schiacciata" che si apre nella

ria della siccit. Real. nel Diz, di A1. Pasta. La siccit ne'corpi ne

sommita, divisa in due cellette che contengono molti semi. Tal gene lanconci lima del calore, ed il calore padre delle colliquazioni.(N)
re da Linneo fu dedicato al celebre Sibthorp suo corrispondente e 3 E fig. Fastidiosaggine , Stucchevolaggine , Seccaggine. Lat. lae
professore in Oxford. (N)
dium , morositas. Pros Fior. 4. 2. 233. Per finirla, un libraccio;
Si. * (Geog) Lo stesso che Zeb, V. (G)
e per gli errori, che non son pochi , che piglia ; e per la siccita
Sic. * V. L. che significa Cosi. Costumasi talora di porre tal voca
colla quale tratta la materia; per la gran confusione e pel poco
bolo fra parentesi, cosi negli scritti come nelle stampe, per dinotare
ordine col quale . scritto. (N. S)
che qualche voce o frase, che pu dubitarsi scritta o stampata diver 4 (Bot.)
Seccume delle piante. Cr. . 28. E vegnente la vec
samente dall'originale, in questo anzi realmente cos (sic.) (A)
chiczza (delle piante), ogni siccit sia tagliata.
Sica. * N. pr. m. ( Dal celt. seich avventuriere o combattimento. In Siccome, Sic-cme. Avv. comp. Come. Lo stesso che) Si come, V. (V.
gr. syce fico.) Amico di Cicerone. (Mit)
Quale.) Fiamm. 4. 88. Dunque se il minor male il mio amante
2 * N. pr. f. (Dal gr. srce fico. ) Ninfa amata da Bacco , e
tenere, siccome io gi tenni, che insieme col corpo uccider l'aui
da lui convertita , secondo i mitologi , in albero di fico. - Altra
ma tu ista , siccome io credo, torni e rendamisi. (N)
Ninfa che diede il suo nome ad una citt di Cilicia. (Mit)
a Per Subito che, Tosto che. But. Purg. 7. . Siccome lo splen

Sica. * (Arche.) Sf Nome d'una spada ricurva usata da Traci. Lat. dore dell'Angelo ec. mi percosse nel volto , cadde dalla mia fanta
sica. (Sica dall' illir. vucsac spada. In ebr. sacin coltello.) (Mit)
sia lo imaginare. Bocc. Teseid. . 79. Siccome Teseo le vide fug
Sicacola. * (Geog) Si-c-co-la. Lo stesso che Cocala , V. (G)
gire , In un raccolse tutta la sua gente. (N)
SicAcollAM. * (Gcog) Si-ca-col-lm. Citt dell' Indostan inglese. (G) 3 Dicesi Siccome se per Come se. Filoc. 3. 28. In essa udiva una
-

Sicali. * (Zool) Si-cali. Sf. V. G. Lat. sycali. (Da sycas ficaja no.

rovina tempestosa , siccome se i vicini monti, urtandosi insieme ec.

vella, e questo da yce ficaja.) Nome da Belon imposto alla Mota

diroccati cadessero giuso al piano.


E anche senza il Se. Vit. S. Franc. 66. Il detto drago,

cilla Schaenobenus , perch frequenta le ficaje. (A)


SicAMeri. *

Si-cambi. lat. Sicambri. Autchi popoli germa

nici divisi in Usipcti , Teuteri e Brutteri , che poi entrarono nella

vedendo la chiarezza di santa Croce, si fuggia siccome fosse cac


ciato. (V

lega de' Franchi: il loro paese fu quello di Cleves e Berg. (G) 4 *


Di modo che, Sicch, come pare. Mor. S. Greg. .23 Sica meana. * (Ccog) Si-cm bri-a. Sf. Lat. Sicambria. Antico paese de' Non legar (la lingua) siccome mai non si sciolga. (V)
5 Per Cio. Bocc. g. o. n. . Gli parve che esso (re) ora ad
Sicambri ; ora la Gheldria. (Mit)
uno ed ora ad un altro donasse castella e citt e baronie assai poco
Sicani. * (Geog) Si-ca-ni. Lat. Sicani. Antichi popoli d' Italia che
abitavano nel Lazio , e che credonsi passati in Sicilia ; ond' che discretamente, siccome dandole a chi nol valca. (V)
-

son confusi coi Siculi. (G)

Sicania. * (Geog) Sic-ni-a. Sf. Lat. Sicania. Antico nome della Si


cilia. (Mit)

Sicano, *Si-c-no. N. pr. m. (Dall'ebr. sciachan abitare, onde his'cin

colla corrispondenza di In cotal maniera, invece di Cosi-Gr.


S. Gir. 9. Siccome molti rami escono dalla radice dell'arbo e , in
cotal maniera sono ingenerate l'altre virtudi dalla radice della ca
rit. (V

''

fare abitare , collocare : e par veramente nome di un condottiero , 7 *


la corrispondenza di E, anche per Cosi. Guitt. Lett.
che abbia collocato e fatto abitare un popolo in una terra straniera.
3. 6. Siccome sano giudica dolce cc., e infermo giudica per con:
trario; e uomo per diverso animo similmente non amaro, amaro.(V)
Nella stessa lingua sachan esser utile, sochen tesoriere. In celt. gall.

saich abbondanza; seachran viaggiatore.) Principe Spagnuolo , 8 vota usi. Vit. S.Zanob. 3 2. E 'ncontamente come egli l bbe
condottiere del popolo che da lui prese il nome, secondo alcuni.(Mlt) segnato, lo fanciullo si lev snso sano e salvo siccome fu mai E 3 i.
o * Add. pr. m. Della Sicania , cio, Della Sicilia. Lo stesso che
Lo fanciullo si lev sano e salvo siccome egli fu mai. hoc 8 Siciliano ,
(B) Bocc. Tes. 8. g. Ne' regni sicani. (N)
n. 7. Trovandosi egli una volta a Parigi in povero stato, siccome
ScanA , * Si-cr-ba. N. pr. m. Lo stesso che Sicheo , V. (Mit)
egli il pi del tempo dimorava. (Coe, dove ec. riferendosi a P
Scarpo , * Si cr-do. N. pr. m ( Dal tcd. sieg art usanza della vit
rigi , o pure nel quale stato.) (V)
toria.)Principe di Benevento , figlio di icone, che regn nella Siceto. (Filol.) sc-li-di. Epiieto dato alle Muse , come ispiratrici
del Siciliano Teocrito. Lat. Sicelides. (Mit)
met del secolo nono. Cronichista del secolo duodecimo. (Mit)
Sicario, Si-c-ri-o. [Add. e sm.] V. L. Chi per commissione altrui uc Sicco. (Mit.) Si-c-o. Uno de'Titani che fu trasformato in fico. (V.
cide uomini ingiustamente (ed a tradimento.) (V. Assassino) Lau si
Sichea.) (Mit)
carius. ( Sicarius , da sica stilo , daga , spada , coltello. V. Sica.) Sicure. (Mit.) Si-c-ute. Lo stesso che Sicite, v. (Mi)
Buon. l'ier. 4. 5. 2. Sar stinuato poi Qualche tagliacanton , qualche Si che. [Avv. Onde, Per la qual cosa.- , Sicch , su. Lat. quamo
-

SlCal'1O.

2 Per simil. (Sicario delle borse, Truffatore, Ladro.) Buon. Fier5.


45. Epalese a ciascuno Per mercante nefario, Delle borse sicario ec.
Scasica. * (Geog) Sc-si-ca. Citt dell' Alto Per. (G)
SuccA. * (Geog.) Antica citt dell' Africa. (Mit)

SiccasiA. * (Mcd.) Sic-ca-si-a. Sf V. G. Lat. sicchasia. ( Da sincheno


io ho nausea.) Nausea o Ribrezzo. (Aq)
SiccerA. (Filol.) Sic-cera. (Sf] V. L. e A. In generale par che deb
ba intendersi per Qualunque ] sorta di bevanda fermentata che possa
inebbriare e che non sia vino ; una pi specialmente Quella fatta col
succo cavato dal frumento o da' pomi ; altrimenti ) Sidro. Lat. siccra.
Gr. crimspx. (In ar. sukker sicera. In pcrs. sukerge sicera Abyssinorum.)
Legg. S. Gio. Bat. S. IB. Lo quale non ber vino n siccera, e an
dr dinanzi al Signore. ( Il lat. sicera corrisponde all' ebr. sichar,

ch' la nostra Cervogia , come traduce il Diodati, il nostro Sidro,

brem , ex qnto. Gr. 8 ravx , a. Bocc. nov. 44,3 lo in credo


ben far si che fatto mi verr di dormirvi. I no4. Si ch gli
si troverr aver messo l'usignuolo nella gabbia sua. E nov.7 2. 3. De
sinava la mattina con lui Binguccio dal Poggio e Nuto Biglietti, si
che cgli voleva far della salsa.

maniera che, In guisa che... Lat. ita ut.1 Dant. Par. 2. 126. si
che poi sappi sol tener lo guado. Bocc.nov. S7.7. Dopo lungo studio
da medici fu guarita ; ma non si che tutta la gola e una parte del
viso non avesse ec. guasta.Petr. cap. . E fu ben ver; ma gli amorosi

2 -

affanni Mi spaventar si ch'io lasciai l'impresa E Son. ( Dopo le


notti) Piacciati omai, col tuo lume ch' io torni Ad altra vita ed a
pi belle imprese , Si ch'avendo le reti indarno tese Il mio duro
avversario se ne scorni. Bocc. nov. . Egli qua un malvagio uomo
che m'ha tagliata la borsa; io vi priego che voi il pigliate , s che
io riabbia il mio. E 45. E gli disse che presso della casa dimorasse,

come vuole il Redi. E per pi correttamente andrebbe scritto Sicera

s che quando vedesse un segno ch'ella farebbe , egli venisse ed en

anzi che Siccera.) (N)

trassesenc. (N)

Siccn, Sicch. [Avv. comp. Onde, Per la qual cosa. Lo stesso che] S
che, V. Cas. lett.23. Sicch io ho posto in lei tutte le speranze mie.
G. V. 8. 78. 6. Sicch non ebbero quasi contasto si furo al pa
diglione del re. (N)

untivo. V. il
2 Ed in questo sign.prese dopo di se anche il soggiunto
-

$. precedente. Fr. Rim. Canz. Qual oscura ombra, over qual folta "

iia Mascondon oggi il sole, Sch'io nol veggia? (Ci) Dant. Inf1.

non si che paura non mi desse La vista che m'apparve d timi


)
2 - * Per Poich. Ott. Comm. Damt. Inf. 1. 12. E dice di condurlo 3 Per Adunque , Or dunque interrogativo:
chiav. Nove
Al quale Roderigo disse, Deh! villano traditore, s che tu hai ar
per le due prime condizioni, per che alla terza non si va per na
iurale ragione ma per fede cattolica e cognizione di Dio, la quale dire di venirmi innanzi ? (Cin)
non fu in Virgilio, sicch Dio non vuole se non della sua man sicnea. * (Chir) Sich-a. Sf. V. G. Lat. sichea. (Da 9 ce fico. )

Tumoreo Escrescenza di carne a forma di fico (Aq)


dria. (N)
al ted, sieg vit
3 - Per Finch, Sino a che. Vit.S S. Pad. n. 163. Cos vi stette SiciuelMo, * Si-chl-mo.
pr. m. Lat.
(
toria . ed helm elno : Elmo vittorioso
quattro mesi, sicch quell'infermo fu guarito. (V)
(Geog)
della Giudea. Citt del
4 - Per In guisa che, Tal che. Cavalc. MedCuor. 1 a 4. Il cuore sic
-

dunque acerbo e crudele e duro a questo fuoco spesse volte s' am


molla , sicch come il metallo stemprato si conforma e unisce ine
glio. (V) (N)
5 * Per Laonde , Il perch. Cavalc. Pungil. 97. Perch tante bugie
si dicono, non crede oggi l'uno all'altro eziandio la verit; sicch
per bisogno che per ogni piccola cosa l'uomo giuri ec. (V)
Sicciolo, Sic-cio-lo. [Snu.] Lo stesso che Cicciolo, V. Lat. frustulum

suillum. Gr. orveov rsucxlov. Cr. alla v. Cicciolo.


SicciTA, Sic-ci-t. [Sf] Contrario di Umidit; altrimenti Aridit, Sec

elgio. tel Brabante meridionale.


s riere,
s
N. pr. m. Lat. Sichaeus. (Dl br. seen teso
prefetto) Ricco feutico, sacerdote arco zio e poi tra

rito di Elisa, sorella di Pigmalione re di 1ro, dal quae


uc
ciso per impadronirsi delle sue ricchezze altrimenti chiamato Si
carba e Acrbante , V. (B) (Mi)

scintura, Si-chi-mi-ta. Add. pr. com. Di sichem. (B)


Scmtso, si-chi-no. N. pr. m. Lo stesso che Sicino pr

( A1iit)

Sceno

obliqua o

- (chir) sici don. Sm. Gr. czvdr. rit

chezza, [Seccamento, Seccore, Disseccamento, Disseccazione ec.] ,


sia di traverso. (A. C.) (N)
Siccitade, Siccitate , sin. Lat. siccitas. Gr. pd rs. Libr. Am. 25. Sicilia. * (Arche.) S-ci-la. Sf strumento presso i L
Vocab. VI.

devansi i rotoli formati dalle

mini col quale

di papiro incollate (V.Sa) (Mi)


-

La terza parte, cio quella di fuora, si chiama siccit , e ci per

- - -

SICILIA
3 18
sciA. (Geog) Sici-lia. Sf Lat. Sicilia, Sicania, Trinacria, Trique
tra. Grande isola del Mediterraneo che appartiene
forma all'Italia da cui

triangolare;
e divisa per lo stretto di Messina, ed di
Regno
sin.comprende
(G)

,
Cicilia,
delle
Due
Sicilie.
del
fa
parte
la
a Regno delle Due Sicilie. Nome di un Regno che
met meridionale della penisola italica e l'isola di Sicilia; una volta
detto Regno di Puglia; pi comunemente di Napoli, dalla sua capita
O"

le e distinto in Domini al di qua e Domini al di l del Faro. (G) (N)


Siciliana. * (Mus.) Si-ci-li- na.Sf Danza di carattere semplice cam
pestre e tenero assai , che anticamente cra in uso in Sicilia , e la

SICONO
l' antico Egitto e dell'Asia. Presso gli Ebrei il Siclo moneta era di
due sorte , sacro e profano; il primo valeva 25 sesterzii, ossia mez
z'oncia d'argento ; il secondo valeva 2 sesterzi e mezzo, ossia la
met del primo. Del Siclo peso incerto il valore. Lat. siclus. G.
cizxos. (In ebr. sceqel.) Segner. Pred. 2. 2. Perch tu non gli hai
tosto vibrato un pugnale in petto, ch' io t'avrei data per lo meno
una mancia di dieci sicli d'argento? Diod. Lev. 5. 5. Adduca
al Signore per sacrificio per la sua colpa, un montone senza difetto
del prezzo di tanti sicli d'argento, a siclo di santuario, che tu l' a
vrai tassato per la colpa. (N)

cui melodia con un movimento lento si distingueva quasi del tutto Sico. * N. pr.n. Lat. Sycus. (In gr. srce fico. In celt. gall. seich av
da una certa figura che si chiama Salterello. Le Siciliane s'intro venturiere o battaglia.) (B)
ducono anche nelle sinfonie, ne' concerti, quartetti ec. (L)
Sicoraoo. * (Zool.) Si-c-fa-go. Sm. V. G. Lat. sycophagus. (Da syrce
Siciliano, * Sici-li--no. Add. pr. m. Della Sicilia.-, Ciciliano, Si
fico , e phago io mangio.) Genere d'uccelli dell' ordine delle piche
cano , Sicolo , Siculo , sin. (B)
di Linneo, cos denominati dalla preferenza che, fra gli altri cibi,
-

- -

dd. m. Nome dato in Toscana al grano d'india o

danno ai fichi (e per il loro nome si pu applicare di molte specie

grano turco , e che distinguono con un secondo aggiunto a seconda


delle diverse variet. Lat. zea mays. Targ. Diz. Quasi grano sici

d' uccelli noti sotto il nome di Bcccafichi,) onde divengono grassissi


mi e somministrano uno squisito cibo. (Aq)

2 - . (Agr.)

Scoramra. (Filol.) Si-co-fn-ta. Add. e sm. V. e di''Sicofante. Uden.

liano. (N)

3 * (Bot.) Erba siciliana: Nome col quale in Toscana e' indica

Nis. Quivi nota come un Sicofanta si sdimentica d'un nome a pmnto

l' Iperico androsemo. Targ. Diz. Quasi erba siciliana. (N)


sul buono. Salvin. Disc. Un antico grazioso comico , che si mara
Sicilico. * (Metrol.) Si-ci-li-co. Sm. Peso di due dramme , secondo
viglia perch il nome di Sicofanta , che vale un calunniatore, sia
Festo , o quarantottesima parte d'un asse, o quarta parte d'un'on posto a significare malvagia cosa e scellerata. (A)
cia e quarta parte di un pollice , secondo Plinio. (O) .
Scoranrr. (Filol.) Si-co-fan-te. Add. e sm. V. G. Sicofanti chiama
Sicinoe. (Filol.) Si-cini-d. Add. e sf Lo stesso che Sicinnide, P.
vansi da principio in Atene coloro che denunziavano i ccntrabban
Savin. Cicl. 6. Ma che ci ? forse il rumore Delle danze sici
di su' fichi, ossia la fraude di chi li asportava senza pagare il da
nidi? (N)
zio. Di poi cos in generale furon detti i delatori, e da ultimo i
Sicinio. * (Bot) Si-ci-ni-o. Sm. V. G. Lat. sicinium. (Da srcinos di delotori mendaci, ossia i calunniatori., Sicofanta, Alofanta, sin. (Da
fico , e questo da syce ficaja.) Genere di piante della famiglia delle sree fico, e pheno io scuopro, manifesto.) Pros. Fior. par. 3. voi. 2.
urtichee, e della monoecia tetrandria di Linneo , proposto da Des
Cic. 15. pag. 88. Onde le spie, calunniatori, e uomini di tal raz
vaux per una pianta singolarissima (il Sycinium furcatum) analoga za,furono chiamati da loro (dagli Ateniesi) con un nomaccio scomu
alla lorstenia , e provveduta d'un ricettacolo bircuto, portante nicato Sicofanti , cio delatori e scopritori de fichi. (N. S.) (O)
i fiori ricoperti d'un involucro membranoso simile a quello di molte SicorAnno. * (Zool.) Si-co-fn-to. Sm. V. G. Lat. sycophantos. (Da
felci : nel rimanente si assomiglia al fico. ()
sycon fico , e pheno io mostro.) Specie d'insetto coleottero-penta
Sicunto , * Sicinnio. N. pr. m. Lat. Sicynius. (V. Sicheo) Lucio mero , del genere calomosus , il quale frequenta i fichi. (Aq)
Dentato. Guerriero romano comnendevole pel suo valore, non che SicoLo , * Si-colo. Add. pr. m. Lo stesso che Siculo, Siciliano, V.(B)
per eloquenza e buoni costumi, fatto uccidere da' Decemviri; fu so SicovA. (Chir.) Si-co-ma. Sm. V. G. Lat. sycoma. (V. Sicosi.) Escre
prannonato l'Achille Romano. Nome di alcuni tribuni e di un scenza verrucosa rassomigliante il fico. Lo stesso che Sicosi, V. (Aq)
console della stessa famiglia. (B) (Mit)
ScomAziA. * (Filol.) Si-co-man-zi-a. Sf V. G. Lat. sycomantia.(Da
Sicunne.(Filol.) Si-cinne. Add. sf. Lo stesso che Sicinnide, V(Mit
syrce fico , e mantia divinazione. ) Sorta di divinazione col mezzo
SiciNni. * (Filol.) Si-cin-ni. Add. e sf Lo stesso che Sicinnide , V. delle foglie del fico. (Aq)
(Mit) Salvin. Cas. 7 . Sonvi alcuni che dicono la Sicinni poetica S come. Avv.1 che vale Come; e si trova usato alcuna volta col quar
mente essere nomata dalla Cinesi o agitazione colla quale i Satiri sal to caso dopo , a maniera di preposizione. -, Siccome, sin. Lat.
tano, ch' velocissima; poich non ha affetto questa saltazione n ut, sicut. Gr. s, xx9&rep. Bocc. nov. 4. 2. Perch dalla sua col
patetica ec. (N)
pa stessa rimorso , si vergogn di fare al monaco quello chc egli ,
SicunnuDe. (Filol.) Si-cin-ni-de. Add. e sf. Specie di danza accompagna s come lui, aveva meritato. E nov. 42. 7. Si come egli ha volu
ta col canto che praticavasi da' Frigii nelle feste di Bacco Sabasio, to , io medesima tel sono venuta a significare. E' g. 6. p. 4. Ma la
e fu in uso anche presso i Romani. , Sicinne, Sicinni, Sicinide ,
cagione cgli non sapea, s come colui che pure allora giugnea. Fiamm.
Cicinnide, sin.(A)Salvin. Cas. 7o. Ma quella saltazione che fu propia n. 47. Perciocch credo che voi, s come me innamorate, conoscia
delle satiriche favole, dicevasi la Sicinnide; in greco Sicinnis, o quasi te ec. E 3. 62. Non credi tu che l'altre donne abbiano gli occhi in
C'inesis, cio movimento , agitazione, trasposte e mutate alcune let
capo , s come te ? Daunt. Par. r. 33. E s come veder si pu ca
tere, come scrive Ateneo; o da Sicino inventore, siccome il mede
dere Fuoco di nube. Petr. canz. 4. 3. Fammi sentir di quell'au
simo nel primo e nel quattordicesimo libro e altri. (N)
ra gentile Di fuor , s come dentro ancor si sente.
pr. m. Lo stesso che Sicinio, V. (Mit)
Sucino, * Si-cin-ni-o.
Per Tosto che, Subito che. [W. Siccome, 5.2.] Lat cum primum.
SicunnisTA. * (Filol.) Add. e sost. com. Mimo che eseguiva la danza 2
Gr. re 2 rd rpror. G. P. ro. 6o. tit. Come Castruccio si part
chiamata Sicinni. (O) Salvin. Cas. 7o. Quindi i Satiri stessi furon da
Roma dal Bavero si cone seppe la perdita di Pistoja. Bocc.nov.
-

detti sicinnisti. (N)

69. 5. Si come l'aurora suole apparire, cosi Nicostrato s' levato.


Sncino, Si-ci-no, Sichino. Npr. m. (V. Sicheo.) - Figlio di Toante, 3
Dicesi Siccome se per Come se. [V. Siccome, S. 3.1 Lat. perinde
re di Lenno, salvato da Issipile. Precettore di Temistocle, inven ac si.
Gr. arrsp dv si.
tore della sicinnide, secondo Ateneo. (Mit)
4 Per gli altri significati, V. Siccome , 5. 4. a 8. (N)
2 * (Geog.) Isola dell'Egeo. (G)
(Bot.) Si-c-mo-ro. [o m. V. G. Albero altissimo dell'Egitto,
Scio. (Bot.) Si-ci-o. Sm. V. G. Lat. sicyos. (Da sicros cocomero.) Sicomono.
specie del genere ficus , il cui legno creduto gi incorruttibile a
Genere di piante esotiche a fiori monopetali , della monoecia mo doperavasi
pei feretri de're e de' grandi. Diviene molto grosso e
nadelfia, e della fumiglia delle cucurbitacee, caratterizzato dalla co
foglie , ma raramente diritto, e per lo pi s'incurva e
maschi , col lembo tagliato in cinque torce.diI suoi
rolla campaniforme,
caratteri sono : tronco molto elevato, grosso , con i
divisioni, ed il calice aderente alla medesima spartito in cinque denti
rami assai estesi; le foglie alterne, picciolate , ovato-cuoriformi,
lneari acuti ; nel fiore femminino il calice e la corolla come nel un
poco angolate, liscie, vellutate al di sotto; i ricettacoli umbilicati
maschio, l' ovario sottoposto al calice, lo stimma trifido, ed il frutto piccoli,
con una polpa solida e bianchiccia. , Seccomoro, sin. Lat.
una bacca ovale coperta di peli che rinchiude un sol seme : pel
sycomorus Lin.1 (Dall'ebr. sciqmim che vale il medesimo. Co
fogliame e pel frutto , sebbene piccolo, si assomigliano al cocome ficus
nunemente dal gr. srce fico, e moria fatuit; quasi voglia dirsi Fico
ro. (Aq) (N
Si-ci--i-de. Sf. V. G. Lat. sicyoides. ( Da sicyos fatuo. Altri da syce fico, e da moron gelso nero.)Volg. Diosc. Lo si
Sicioinr.
cocomero, e idos somiglianza) Genere di piante della famiglia delle comoro un albore grande simile al fico. Mattiol. l. . c. 45.
cucurbitacee, proposto da Tournefort e da Plumieri sono cos de Laonde non fallarebbe chi li mettesse in mezzo (i sicomori) fra 'l
nominate dall'avere il frutto somigliante al cocomero, ed il sicyos moro e il fico , d' onde a me pare ch' egli abbia tirato il nome di

()

di Linneo. (Aq) (N)

Scone, * Si-ci-one. Npr. m. Lat. Sicyon. (V. Sicheo.) Nipote di


Eretteo, che di il suo nome ad una citt del Peloponneso.(B)(Mit)

sicomoro. (N)

2 Nome del frutto di detta pianta, di sapore dolcigno e che


di rado giugne a maturit. Mor. S. Greg. 2. 25. Io souo uono che

2 - (Geog) Lat. Sicyon. Antica citt della Grecia nell'Acaja, detta guardo gli armenti e graffio de' sicomori. Diod. Amos 7. 4. Era
mandriale ed andava cogliendo de'sicomori. (N)
anche Egialea , Telchinia e Demetriade. (G)
Siciona. * (Mit.) Si-ci--ni-a. Soprannome od Epiteto di Pallade , 2 Presso i moderni e una Specie di acero che presto cresce, e
sotto il quale Epopeo le edific un tempio a Sicione dopo aver serve col suo fogliame di abbellimento ai giardini. Il suo legno e
(Mit)
elasticissimo e molto idoneo per le casse degli strumenti musicali
vinto i %
2 (Geog) Sf Antica regione del Peloponneso, la cui capitale Tasse la denominazione dalla somiglianza delle sue foglie con quelle
del fico comune. Lat. acer pseudoplatanus Lin. (O)
era Sicione, (G)
3 Dicesi Sicomoro falso, e volgarmente Pazienza, (Una sorta d'al
Sicionio , Si-ci--ni-o. Add. pr. m. Di Sicione. (B)
nella Siria, ma al presente coltivato in tutte le parti del
Scire. (St. Nat.) Si-ci-te. Sf V. G. Lat. sycites. (V. Sichea.) bero indigeno
Nome dato da alcuni orittonografi alle punte de' ricini fossili, a mondo. Detto anche Albero della pazienza, V. Azedarac.]
cazione della loro somiglianza colle piccole prominenze di cui Sicone, Si-c-nc. N. pr. m. Lat. Sicon. (Dal celt. gall. siochainnt
tranquillit, pace. In ted, siegen trionfare.) Nome di un principe
sparso l' interno del frutto del fico. (Aq)
Scire. (Mit.) Add. e sm. Soprannome od Epiteto di Bacco a mo di Benevento e di due principi di Salerno nel secolo nono. (O)
tivo della ninfa Sica da lui amata e convertita in pianta di fico, Sicono. (Bot.) Si-c-no. Sm. V. G. Lat. syconus. (V. Sicosi) Nome
o perch fu il primo a coltivare detta pianta. , Siceute,sin. (Mit) dato da Murbel, nella sua classificazione de' frutti, ad un ricetta
Sco. (Mctiol.) Sml onta di peso e di moneta ebraica, ed anche del colo carnoso , piano o performe che si apre alla sua sommit, e

porta sulla superficie interna piccole drupe provenisytti da fiorifan

SICONOLFO

319

SCURO

minei. Questa fruttificazione osservasi specialmente ne' generi Dor- Sucunazza,Sicu-r2-za. tSf) Sicurt, Franchezza. -, Securamento,
sin. (V. Certezza.) Lat. securitas Gr. &sz. Galat. 4. Giovano non
meno a' possessori di esse, che la grandezza dell'animo e la sicurezza

stenia e Ficus. (Aq)

Siconolro, Si-co-nl-fo. NV. pr. m. Lat. Syconulphus. (Dal ted. sie-

gen trionfare, e da helfen ajutare, onde hilfe ajuto: Ajutatore vit-

altres a' loropossessori non fanno.

torioso.) - Principe di Salerno, figlio di Sicone I. e fratello di Si- 2 [Riparo.) Tac. Dav. Germ. 376. Fanno lor villaggi, non al mo

cardo , principe di Benevento. (B) (O)


Sicosi. * (Chir.) Si-cosi. Sf. V. G. Lat. sycosis-( Da sycon fico.)

do nostro colle case congiunte, ma ciascuna ha sua piazzuola iu


torno per sicurezza del fuoco. (Il testo lat. ha : adversus casus ignium

Specie di tigna o Morbo che alligna nell'Affrica, il quale consiste

remedium.)

ini tubercoli alle parti capellute, or duri or rotondi, ormolli umidi 3 - Fiducia. Confidenza. Onde Dar sicurezza= Dar sicurt, fiducia.
e disuguali, gli uni e gli altri per coperti di granelli simili ai
V. Dare sicurezza. Segn. Pred. 2 . 8. Pi volentieri si corre co
semi de'fichi : stullano i duri una glutinosa materia, ed i molli una
munemente ad udire quei predicatori i quali dieno sicurezza, che non
specie di pus di cattivo odore. , Scoma , sin. (Aq)
quegli altri i quali arrechino timore
SncoTA. (Arche.) Si-c-ta. Sf. V. G. Specie di vivanda che i Greci 4 * Dicesi Prender sicurezza e vale Assicurarsi, Aver fidanza.
facevano di fichi secchi. (Mit)
V. Prendere sicurezza. (N)
Sicore. (Mit.) Si-c-te. Soprannome od Epiteto di Bacco, per essere 5 (Icon.) Donna che colla destra si appoggia ad una lancia, e
stato il primo a piantare fichi, per avar amato la Ninfu Sica che poi
con la sinistra ad una colonna. (Mit)
mut infco, e per esser sovente coronato di foglie di fico. (O)
Sicurezza diff. da Sicurt. La Sicurezza nelle cose, nell'animo
SicuaNIA * (St. Nat.) Sicu--ni-a. Sf. V. G. Lat. sicyana. (Da sicya
e nelle parole. Sicurezza de'luoghi, Sicurezza dell' uomo nel peri
zucca.) Nome dato da Hill ad alcuni frammenti di tenia da lui crecoli, Proposizione affermata con gran sicurezza. Sicurezza diremo
duti altrettanti animali distinti, i quali si presentano sotto forma
inoltre delle maniere, degli atti , de' movimenti. Sicurezza di ma
di una zucchetta. (Aq)
no , di pennello , di stile. Sicurt la Sicurezza che vien data da
Siculi. (Geog.) Si-cu-li. Antichi popoli d' Italia, che, siccome creun altro o con parole o con cauzione. Una societ corrotta cerca
desi, discacciati dagli Opici passarono nell' isola Sicania dove si
la sicurezza nelle sicurt che presta e riceve sicurt tutta di mate
stabilirono , soggiogando i Sicani, e le dettero il loro nome. (Mit) riali interessi. Ma non v'ha guarentigia legale che valga a inspirare
SicuLIANA. * (Geog.) Si-cu-li--na. Citt di Sicilia nel distretto di Gire a mantenere la civil sicurezza.
-

--- ---

Sicunussi avesr, Si-cu-ris-si-mamn-te. Avv.1 superl. di Sicuramen


SicuLo , * Si-cu-lo. N. pr. m. Lat. Siculus.(Dall'ebr. sechel pruden- te.,Securissimamente, sin. Lat. tutissime, securissime. Gr. drpx
genti. (G)

za, intelligenza, ingegno.) Figlio di Nettuno, che credesi aver re-

xrrara. Guicc.Stor. 4. 76. Scese sicurissimamente nel piano di Li


brafatta. E o. 477. I cardinali potevano ec. sicurissimamente dimo

gnato in Sicilia e datole il nome. (B) (Mit)

2 - * Add. pr. m. Di Sicilia; pi comunemente Siciliano, V. (B)


SicumenA, Si-cum-ra. (Sf) V. Bassa. Pompa, Cerimonia. (Dall'ar.

rarvi. Vit. Benv. Cell. 26 . Io penso sicurissimamente che ancora


questo troverete.

scevket mekrun magnificentiae conjunctus, magnificus ; ovvero da Sicinissimo, Si-cu-ris-si-mo [Add.m.) superl. di Sicuro. Lat.securissimus.
scevket mekrunijet magnificentiae conjunctio , magnificentia. V. qui
sotto la fantasia del Salvini.) Pataff 3. Deh ! non ne far cos gran
sicumera. Matt. Franz. rin. burl. 3. 96. Io credo pur ch'abbiate po
sto mente Con quanta sicumera e quanto onore In tavola si porta il
steccadente. Varch. rim. burl. . 39. E ti terr con maggior sicumera , Che i primi versi un novellini poeta. Tac. Dav. Stor. 4. 353.
Non lasciando vedersi, per essere con questa sicumera pi venerata.
Ambr. Furt. 2. 5. Ella ha certi suoi brevi ch'ella tiene con pi sicu
mera, che non si tengono le reliquie. Buon. Tanc. 5. 7. Non tante
sicumere. E Salvin. Annot. ivi: Scumere, cirimonie , stoggi , cio
distoglimenti, secondo la mia tal quale ctimologia, tergiversazioni,

Gr. corzXorrxros.

2 Certissimo. Bocc. nov. n. 3o. Ne' nostri bisogni gli ci racco


mandiamo, sicurissimi d'esser uditi. Cas. lett. 2 1. Con le quali due
considerazioni pu star sicurissima.
3 Senza alcun timore , Franchissimo. Fir. As. 94 Fralle sqnadre
de' cavalli e fralle spade ignude divenuta sicurissima, senza mai at
-

tendere ad altro che alla salute del suo marito, con virile animo
infiniti disagi sopportava.
-

Liberissimo da ogni pericolo. Fir nov. 93. Io ho trovato modo,


che sopra una sua nave noi andremo sicurissimi.

5 sperimentatissimo. Red. esp. nat. 4. Servivano d'antidoto sicu


rissimo, poste sul morso delle vipere, degli aspidi, delle ceraste ,
e di tutti gli altri animali che o co' morsi o colle punture avvelenano.
nel farsi pregare, e non si finisce mai. La plebe piglia pi cose dalla
Scrittura e storpiale. (N)
si carr, sicuri-t. tSf) Sicurezza.-, Sicuritade Sicuritate, Sicurt,
Securt, Securit, sin Lat. securitas. Gr. dediz. Albert. cap. 7.
Sncuna , * Si-c-ra. Sf. V. A. e L. Lo stesso che Sccure. V. e di
Ma non hae unque sicuritade, n baldanza. Fr.Jac. T'. 2. 32. 1o. E
Scure. Volg. Tit. Liv. l. 1. c. 37. L'altro alz la sicura e ferillo
dal peccare guardati , Se vuoi sicuritate.
s duramente nella testa che ello il gitt a terra. (Pe)
SicuRAMENTE, Si-cu-ra-mn-te. Avv. Con sicurt, [Senza pericolo, Fuor Sicuno , Si-c-ro. Sm. Sicurt. Cron. Vell. 65. Avendo io avanzati
certi danari, me ne richiese, e io nel servii, e demmene sicuro sopra
di rischio ; altrimenti Francamente, Fidatamente, Animosamente.,
forse (chi sa?) dal sicut erat in principio, quando si torna da capo

Securamente, Siguramente, sin..] Lat. secure, tuto. Gr. drxxs. Dant.


certa parte della casa.
Inf 2 . 9o. Sicuramente omai a me ti riedi. E' Par. 5. 123. Cosi 2 * Sicurezza, Sicuranza. Senec. 7o. Niuno ha sicuro della sua
da un di quelli spirti pii Detto mi fu ; c da Beatrice : di', di' Si
morte. (V)

curamente. Bocc. nov. 43. 17. Tu dimorerai qui meco infino a tanto 3 Dicsi Andar sul sicuro, I in sul sicuro, al sicuro e 1 vale An
che fatto mi verr di potertene sicuramente mandare a Roma. E nov.
dur senza paura; e fig. Mettersi a far qualche cosa con sicurezza
ch'ella riesca felicemente. [V. Andare sicurol Lat. ren agere tuto,
52. 3. Avendole il vil luogo pi sicuramente servate.
fidenter, Gr. Saizes rprretv. Malm. 2- 53. Per volendo anda
Fermamente, Con certezza , Senza fallo , [Senza dubbio , Per
certo, Infallibilmente. Lat. certe, firmiter. Gr. 88xis. Bocc. nov.

re in sul sicuro, Non a perdita pi che manifesta , ec.

77. 22. Da lui sapesse se fare il volesse, e sicuramente gli promet 4 Dicesi Porre o Mettere in sicuro o al sicuro [ o nel sicuro e ]
tesse, che per merito di ci ella farebbe ci che a lui piacesse. E vagliono Porre in istato di sicurezza Assicurare. Pass. . Tu non
num. 35. Rinieri , sicuramente , se io ti diedi la mala notte , tu ti
hai male di rischio ec. I medici ti pongono nel sicuro di questa in
sc' ben di me vendicato. E nov. 61. 5. Sicuramente e senza alcun
fermit. Segn. Pred. 1. 7. Che non vogliate mettervi sempre al si
curo in altri interessi umani , io me ne contento. Sagg. nat. esp.
fallo la sera di notte se ne venisse a lei. E nov. 78. 1. Sicura
mente io il far.
52.Messa questa notizia in sicuro, cominciammo a cercar di quella
SicuranzA , Si-cu-rn-za. [Sf] L'assicurare; [aferesi di Assicuranza;] 5
del Dicesi
tempo preciso
Stare aldell'agghiacciare.
sicuro o nel sicuro o sul sicuro el vale Non cor
altrimenti Assicuramento, Scurt. , Securanza, sin. Lat. fidentia ,

rer risico. Lat. tutiorem viam tenere. Gr. .xv i zvr a9


fiducia. Gr. 3 pos.Mor.S. Greg. Egli lever da te ogni avversit
cra. Pass. 2oa. Per istare nel sicuro, miglior consiglio , che al
della vita presente , e daratti ferma sicuranza di vero riposo. Sal
tri
confessi tutti i suo'peccati, mortali o veniali o dubbi che sieno.
lust. Catell. R. Si mi d sicuranza ne' grandi miei pericoli del rac
comandamento ch'io ti faccio. Pallav. Ist. Conc. 2. 24 r. Chiedeva 6 Dicesi Tener per sicuro e vale Tener per certo. Tenere ec. (A)
a * Dicesi Tenere in sicuro e vale Avere assicurato. V. Te
il Duca per essenzial condizione, che mentre s'attendevan le bolle e
ne e in sicuro. (A)
le altre sue sicuranze, l'esercito pontificio si tenesse a Castelfranco (Pe)
Al sicuro, posto avverb. vale Sicuramente; ovvero, Al certo.
- Baldanza , Ardire. Lat. securitas , audacia. Gr. 3 picos , r&Auz.
Bocc. nov. 97. 1 . Poich 'n piacere non ti fu, Amore , Ch' a me 8
V. Al
sicuro
SS. posto
1 e 2. avverb.
(A) vale Sicuramente , Certo. V'. Del
Del
sicuro,
donassi tanta sicuranza. Tesorett. Br. Ch troppa sicuramza Fa con
-

tro buona usanza.

SicuRAae, Si-cu-r-re. [Att. Rendere sicuro. Lo stesso che Assicurare, V.


Lat. securum vel tutum reddere. Gr. sis dstav a9urrva. Bocc.nov.

8o. 31. Ma del rimanente come il sicurerai tu ? ec. Disse che egli il
sicurerebbe della mercatanzia che aveva in dogana. Maestruzz.2.39.
Che sar di quei signori che si patteggiano co' marinai, e tolgono

sicuro.
(N) posto avverb, vale A sicurt, Sicuramente.
9
Di siuro,

Di sicuro.

Franc.sacchnov. 32. Andando una femmina per lo vino ec., an


dando di sicuro, trov la casa piena d'acqua; e prima che di ci
accorg
s' accorgesse
, eentr

nell'acqua
fino alle cosce. (V)sicura. V. S 3.(A)
q

1o Sul sicuro, posto avverb. Sicuramente, A

loro alcuna cosa , perch gli sicurano , che se pericoleranno , non Sicuro. Add. m. Senza sospetto, Fuori di pericolo. -, Secuto, Sig
torranno nulla ?
ro, sin. Lat. sccurus, tutus. Gr.
ziis. (Dal lat. sine cura, sea
zacura, senza sollecitudine. In ted. dicesi sicher, in oland. zeker, in
2 Dicesi Sicurar di litigio alcuno e vale Francarlo di ogni que
isvcd. siker, in isp. seguro, in franc. silr, in ingl. sure ; voci tutte
rela. V. Litigio , $. 4. (N)
ch, sembran sorte dal latino. Il Bullet ha il basco segura che po
3 [E n. pass.) G. V. 7.69. 2. Aveano tanto misfatto al re Carlo,
trebbe esser venuto dallo spagn. cd il gall. siccur che non trovasi
che di loro si poteva ben sicurare. Ovid. Pist. Ora mi sicuro per
in altri dizirnari.) Bocc. nov. 4. 16. Quivi parendogli esser sicu
la desiata speranza, ora impaurisco per la dubbiosa paura.
SicurAto, Si-cu--to. Add. m. da Sicurare.[Lo stesso che Assicurato, V.)
Lattutatus. Gr. rxXavos. Bocc. nov. 27.42. Essi libcramente della

sua f sicurati , tennero lo 'nvito M. V. 1. 72. Sicurati da' cittadini,


che danno non si farebbe, dierono al Comune di Firenze liberamente
la guardia di Prato.

ro, egli sciolse il suo sacchetto. E nov. 9. 25, Acciocch i mrca


tanti e le mercatanzie sicure stessero. E nov. 43. o. Noi ti accom
pagneremo infino ad un castello che presso di qui cinque miglia,
e sarai in luogo sicuro. E canz. 6. . E ciascuna mia arme posi in

terra, Come sicuro chi si

fi da fuce.

32 o

SIDERNO

SICURO

2 Ed abbreviato ; il che appena permesso in poesia. Ar.


Fur. 24. no. Fece morir (Orlando pazzo) dieci persone e diece. . . . -;
E questo chiaro esperimento fece, Ch' era assai pi sicur starne lon
tano. (Qui per Cosa sicura.) (Pe)
2 Ardito. Lat. audens, confidens. Gr. 9zzos, rounpd. Dant.
Inf. 2 n. 66. Mestier gli fu d'aver sicura fronte. E Par. 3. 3o.Non

4. Preso un poco di spirito e di sicurt, cominci a dire all' oste


ec. Fr. Giord. 2. 3io. Vedi come sono dipinti: santi che ti sono
posti innanzi acciocch vedendo una donzella cosi nobile e cosi bella

sien le genti ancor troppo sicure A giudicar. Bocc. no. 77. 25. A

Car. Lett. ined 2 8o. Piglier sicurtdi questa negligenza con lui N5
3 - Piglia e sicurt d' una cosa da chicchessia = Esiger cat

con tante ricchezze, prendi allegrezza e fortezza e sicurtade. (Pe)


2 - E col secondo caso. Ieo Belc. Vit. Colomb.6, Piglian
do Piero sicurt di lui, ne faceva come di cosa morta al mondo. (V)

far ci convici che chi ''l fa sia di sicuro animo. Guid. C. Nullo

de' Greci fu tanto ardito , n tanto sicuro, che ardisse di porgli la


zione da chicchessia. V. Pigliare sicurt cc. (N)
mano addosso. Cr. g. 6. 6. E utile molto di cavalcarlo spesso per io - Col v. Stare : Stare sicurt = Assiurare. V. Stare sicurt.(A)
la cittade, e spezialmente ne' luoghi dove si fabbrica, e dove si fa 1 - A sicurt, posto avverb. Per sicurezza. . A sicurt, 5 (A)
ronnore o strepito, perocch per questo diventa sicuro e ardito.
2 - Onde Fare a sicurt = Usar dell'altrui volont con comf.
denza e sicurezza , Fure a fidanza. V. Fare a sicurt ; V. Fare
3 - Colui che pu assicurarsi di suo sapere e di suo potere. Lat.so
lers, fortis,peritus.Gr. 2xov, ixpd, ripav. G. V. Questi fue sicurt, . 2; e V. Farsi a sicurt. Lat. fidenter, amice cum aliquo
uomo savio, giusto egrazioso,prode e sicuro in arme, onesto, cattolico. agere. Gr. 9azxos cv riv rozrrato.
* - Vivere a sicurt = Vivere sicuro. V. A sicurt, S. 3. (N)
4 Certo. Lat. certus. Gr. 22xos. Dant. Pug. 3.85. Ed, O gente
sicura , Incominciai , di veder l'alto lume. Bocc. nov. 5. 28. Vivi 12 - Difesa. Ci iff Calv. 6. co. E parve al re Luigi , ed a Gu
glielmo Che non portassi sicurt n elmo. (N)
sicuro, che come prima addormentato ti fossi, saresti stato ammaz
zato. Cas. lett.

- Onde Mettere alla sicurt = Meuere sotto

f. Cos spero, e son sicuro che cc.

la guardia,
la difesa. V. Mettere alla sicurt. (N)
13 - Parlando di Arte, vale quella Sicurezza che viene dalla pratica.

5 Col v. Andare : Andar sicuro=Andar con sicurezza. V. An

dare sicuro. (N)


Col v. Essere : Esser sicuro = Aver certezza. V. S. 4. (N)

fieno. Cell. Oref. 65. Alcuni vi sono che congran pratica e sicurt
dell'arte sisono messi a intagliare i suggellisenza gettarli prima.(V)(MI)

a [Esser sicuro o simile da alcuna cosa = Esserne senza pena

o sospetto , Andarne franco, ovvero Non temerla. Dant. Par. 7. SinA. (Geog) Antica citt della Pamfilia. (G)
29. (Per che, se ci c'ho detto stato vero, Esser dovrian da cor

Sio. " (Bot) Sf. V. G. Lat. sida. (Da side pomo granato.) Genere

ruzion sicure. E Purg. 19. Se voi venite dal giacer sicuri , . . .


di piante della famiglia delle malacee, e della monadelfia polian
Le vostre destre sien sempre di furi. E 32. gg. Le sette ninfe con dria di Linneo, ma ben diverse da quelle conosciute con questo no
ne dagli Antichi, poich, secondo dison, la Sida d'Ippocrate
que' lumi in nano Che son sicuri d' Aquilone e d'Austro. (N)
e il nostro Pono granato, e quella di Teofrasto la Ninfea bianca.
3 * Esser sicuro della persona o simile = Non temere offesa,
danno ec. alla persona ec. Fav. Esop. Volg. San. 3. Dolce fratello, Il genere Sida de'moderni e molto nuneroso di specie, le quali
acciocch tu sia pi sicuro della tua persona,cigniti cotesta corda (P)
hanno i pi grandi rapporti colle vere mave. Tal genere carat
4 Esse sicuro vale anche Aver sicurt , Aver buona cau terizzato dal calice persistente , semplice con cinque stratagli, da
zine. Cron. Morell. 2o5. Non t' obbligare mai se prima non sc''si cinque petali, dall'ovario superiore di forma orbicolare, e da molte
curo , e guarda che la sicurt sia sufficiente. (N)
capsole poste in giro, ciascuna con uno o pi semi. (Aq) (N)
7 Col v. Fare : Far sicuro = Assicurare ; Farsi sicuro = Assi Sino (Geog) Si-d-jo. Citt dell' isola di Giava. (G)
curarsi , Star di buon animo. V. Fare sicuro e Farsi sicuro.(A) SoApua. (Geog) S-da-pr. Citt dell' Indostan inglese, (G)
8 I Col v. Rendere:] Render sicuro = Accertare. Lat. alicui reci SoAsia. (Geog) Si-da-sir. Citt dell' Indostan inglese. (G)
pre.Cr. 882ci. Bocc. nov. 29. o. Ma di questo vi rendo sicuro, Se N. prf (In gall sid disposizione dell'aria,tempo: sidheadh sof
fio.)- Moglie d'Orione.Figlia di Belo.Figlia di Danao.(Mit)
che mai io non sar di tal maritaggio contento.
2 Assicurare , Metter fuori d'ansiet o di pericolo.Salv. Lez. SipenALE. (Astr. e Cron.) Side-r le. Ald. com. V. L. chiamasi
. N la nave con un'ncora sola, n la vita con una sola speranza Anno o Rivoluzione siderale, Il tempo che la Terra impiega a per
bisogna render sicura. (P)
correre tutta la sua orbita, e giugnere allo stesso punto da cui
3 E Rendersi sicuro di alcuno vale Fidarsene. V.Rendere,$99(N) partita. E Mese siderale dicesi L'intervallo di tempo nel quale la
9 Col v. Rifare: Rifar sicuro=Rassicurare. V. Rifare, S. 2o. (A) luna ritorna alla medesima stella fissa. (Dal lat. sidus stella) (o)
io - Col v. Stare: Star sicuro= Esser certo, Non dubitare o Esser

fuor di pericolo. V. Stare sicuro. (A)


* Esser tranquillo. Dant. Par. 5. 5. Quale per li seren
tranquilli e puri Discorre ad ora ad or subito fuoco Movendo gl'oc

SinerAsro. (Bot.) Si-dern-to. Sm. V. G. Lat. sideranthms. (Da si


deros ferro , e anthos fiore.) Genere di piante della famiglia delle
sinauteree, e della singenesia poligamia superflua di Linneo, men

zionate da Fraser, e da Pursh riportate al genere Amellus, le quali

chi che stavan sicuri. (N)


trassero tal nome dal color di ferro che hanno i loro fiori. Com
Sicuro. Avv. Certamente, Sicuramente. Magal. Lett.Sicuro che la prende due sole specie. (Aq)
Sineazione. (Chir.) Si-de-ra-zi-ne. Sf Nome dato anticamente alla
perdita del Filicaja perdita grande. (A)
2 * In questo senso dicesi anche Sicuro sicurissimo e vale lo stesso, paralisi istantanea, all'apoplessia ec. secondo l'opinione supersti
ma ha alquanto pi di forza. Magal. Lett. Fate pure ec. perch io ziosa che attribuiva all' influsso degli astri le malattie pi repentine
e funeste. Lat. sideratio. (Dal lat. sidus astro.) (A) (O)
vi riuscir magnus Apollo sicuro sicurissimo. (A)
Stcuao. N. pr.. m. Lat. Sccurus. (B)

Sione,Sid-re. [Nass.V. difettivo.1 V.L. e A. V e di scdere. Lat.

Sicurt , Si-cur-t. Sf. sinc. di Sicurit;1 ast. di Sicuro. Sicuranza, sidere, considere. Dant. Par. 33. 24. O luce eterna, che sola in
Sicurezza. Lo stesso che Sicurit, V.],Sicurtade, Sicurtate, Sigur te sidi, Sola t'intendi. But. ivi : Sola in te sidi, cio la quale sola
t, sin. (V.Sicurezza.) Lat. securitas. Gr. dsuz. Albert. cap. 57. La stai in te medesima.
sicurt non dubitare delle cose che sopravvengono, che son quasi SioEREo , Si-d-re-o. Add. m. V. L. Delle stelle , Celeste. Menz. rim.
come forzate. G. V. 12. 89. 2. Roma e intorno fu in tanta sicurt, che
1. a 13. Non sterilit, se questo Sole. Qual per siderei segni Fia che
di d e di notte vi si potea andare salvamente. Dant. Inf. 8. 98. O a virtute l'alimento appresti. (N. S) Bartol. Uom. lett. pag. 23. E
caro Duca mio, che pi di sette Volte m'hai sicurt renduta. Bocc.
bramiate che qualche nunzio sidereo v' ajuti la vista. N
nov. 44. 4. Acciocch con sicurt e lungo tempo potessono insieme 2 - (Astr.) Uno de sette cieli, secondo la falsa opinione di Tolomeo.
di cosi fatte notti avere.
Legg. Ascens.344. Io
(cielo) materiale; e questo sono molti,
a Assicurazione o Pronessa di mantenere sicuro. Lat. fides. Gr.
cio aerco , etereo , olimpo, igneo , sidereo, acqueo e empireo.(V)
riars, G. V. 1. 1 17. 1o. Gli condusse la notte sotto sua sicurt 3 - (Lett.) Nunzio sidereo. Titolo di un' opera di Galileo Galilei.
e guardia a partirsi della citt.
V. Nunzio , $. 4. (N)
3 Fidanza , UFiducia. Lat. fiducia, fidentia. Gr. Spiros , ruz. 4 (Mit) Dea siderea, Marito sidereo : con queste espressioni i
Tes. Br. 7. 36. Sicurt non cogitare li danni che vengono nella poeti Latini indicarono la Luna e Lucifero, marito di Acione (Mit)
fine delle cose cominciate; ed sicurtade di due maniere : l'una ch' Siberismo. * (Med) Si-de-rismo. Sm. V. G. Lat. siderismos. (Da si
per follia , siccome combattere sanza tue armi appresso di serpenti; deros ferro.) Intendesi con questo vocabolo l'azione reciprocade'me
l'altra per senno e per virt , e suo uticio di dare conforto contro talli, o d'altri corpi inorganici sull'uomo particolarmente malato.(Aq)
alla speranza , cc.
SiDeaute. (Min.) Si-de-ri-te. Sf. V. G. Lat. siderites. (V. Siderismo.)
4 Cauzione. Lat. cautio , cautela. Gr. exgeux. Bocc. nov. 34. 8. Pietra, posta da Plinio tra le gemme, ed era di colore somigliante
Poich la sicurt ricevuta ebbe , fece una grandissima e bella nave al ferro. Alcuni credono che sia probabilmente la Pirite arsenicale.(Aq)
nel porto di Cartagine apprestare. E nov. 8o. 32. La donna disse
a - Fossile frequentemente confuso colla lazulite, e della quale si
che questo era ben detto, ed era assai buona sicurt. Cron. Morell.

265 Non t'obbligare mai, se prima non se'sicuro, e guarda che la

conoscono finora due variet, cio la Siderite concoide e la fibro


sa. (Aq) (G.P.)

sicurt sia sufficiente.

3 Sostanza unita ad alcuni minerali diferro, e specialmente


a quello che dicesi Miniera fangosa, Limonneuse de Francesi, e
sicurt.] Bocc. nov. 47. 4. E per dargli pi sicurt, contentissima, rende il metallo fragile ed acre , come dicesi dai lavoratori. (Boss)
siccome era, se ne mostrava. Fr. Jac.T. 1. g. 18. Questo fa la pover 2 - (Bot.) Sorta di pianta, di cui ve n'ha quattro specie presso il
tade , Che d tanta sicurtade.
Mattioli. Dioscoride stendesi sulle virt vulnerarie di questa pianta,

5 [Col v. Dare : Dare sicurt o la sicurt = Assicurare. V. Dare

6 Col v. Entrare: Entrar sicurt ad uno = Entrar mallevadore ,


Assicurare. V, Entrare sicurt. (A)
7 - Col . Fare : Fare sicurt, la sicurt,le sicurt= Entrar mal

e su quella singolarmente di sanar qualunque ferita fatta dal ferro;

chezza, oppure senza rischio. V. A sicurt, 5.2; e V. Parlare, 5. io.(N)

denti, dalla corolla ringente col labbro superiore bifido , e l'ine

ed in questo senso le d i nomi di Achillea e di Eraclio, Pasta Diz.Side


rite, achillea, specie d'erba vulneraria e buona alla rottura. (A)(Aq)(N)
levadore. V. Fare sicurt. 1 Cron. Morell. 165. Fammi sicurt; io Sozarroe. (Bot) Si-de-ri-ti-de. SfVG. Lat. sideritis. (V.Siderismo)
far dire la mercatanzia in te.
Genere di piante della didinamia ginnospermia, famiglia delle la
8 - Col v. Parlare. Parlare a sicurt, con sicurt= Parlare con fian biate, a fiori di color ferrigno contradistinti dal calice a cinque

9 - Col v. Pigliare o Prendere : Pigliare o Prendere sicurt = Dive riore tripartito, dagli stami rinchiusi nel tubo della stessa, e da
nire ardito, baldanzoso, franco , Acquistar fidanza. V. Prendere gli stimmi inguainati. (A) (Aq)
sicurtal Petr. son. 274. Gi incominciava a prender sicurtade La Sibenno. (Geg) Si-drno. Piccola citt della Prima Calabria Ul
ma cara nemica a poco a poco De'suoi sospetti. Frano Sacchnov. teriore, nel distretto di Gerace, (G)

SIDERO
SIEMO

Speno. * (Min.) Side-ro. Sm. Nome dato da Bergmann al fosfuro

32 1

di ferro, ch'egli esamin il primo, e che consider come un nuovo

segfreddo.) Burch, 5, La stella tramontana snta folle Apor

metallo. Lat. siderum. (A. O.)

si in luogo da morir di sido. Ciriffe calo. 3. 88. Bagnata di su

Smo eno. * N. prf Suocera di Tiro, tratta a morte da Pelia. (Dal


l'ebr. seder ordine, serie) (Mit)

SinenocAcire. (Min.) Side-ro-cal-ci-te. f comp. Lat. sidero-calcites.

(Dal gr. siders ferro, e dal lat, cala calcina)Nome dato da qualche
mineralogista alla dolomia, risultante dal miscuglio del ferro carbo
nato e della calce pur carlonata. (Aq)
Sperocapsa. (Geog) Si-de-ro-c-psa. Piccola citt della Turchia

dore, e come un sido Ghiacciata. Div. colu. 6g Se amnesti d'O


tobre o di verno , togli invece di terra molle, cera, e di terra
cotta

rena, le quali non ritengono a gran freddi tanto sido.

Salvin. Odiss. o. Da sido E da fatica dono men in casa. (Pe)


alin. Annot. T. B. 57. sideratus , . . diccasi propriamente da i
tocche da stella pestilenziale, come dalla canicola.
Latini delle
Noi lo prendiamo per uno ghiacciato, intirizzito dal freddo, tocco

dalla stella della tramontana nelli stridori del verno, la quale stella
europea in Romelia, anticamente Crisite (G)
da nostri fu detta sido, antonomasticamente dal latino sidus, eris;
Stoeroclerra. (Min.) Side-rocle-pta. Sf VG. Lat. sideroclepte.
e venuta a significar freddo eccessivo. (N)
(Da sideros ferro, e clepto io nascondo.) Sostanza vulcanica, co
Nome dato da Bordier-Marcett di
perta da Saussure nelle lave porfiriche della Brisgovia. Essa e dia Sino-vate. * (Mecc.ade Marin)
un finale di sua invenzione, che arde per
Parigi nel cao,
fana, di un color verde gialliccio , ed tanto tenera, che non
mezzo di una corrente d aria, e che pu applicarsi agli usi della
resiste all'impressione dell'unghia. Il nome le deriva dal nascon
marina, e servire a segnali notturni del telegrafo nautico. (O)
dire essa il ferro che in se contiene.-, Sideroclette, sin.(Boss) (Aq)
, " Si-done, Sidonio. N. pr. m. Lat. Sidon. ( Dall'ebr. tsajd
Sinenocuerre. * (Min.) Si-de-ro-clt-te. Sf Lo stesso che Sideroclepta, Snos
cacciagione.) (B)
V- (Aq)
so

(Bot.) Si-de-ro-dn-dro, Sm. P. G. Lat, siderodendrum. 2 - Geog) Antica citt della Fenicia. (G)
(Da sideros ferro, e dendron albero.) Genere di piante della tetran Siposupe. (Geog) Si-d-mi-de, Sf Provincia di Siria, la cui ca
pitale era Sidone. (G)
dria monoginia, famiglia delle rubiacee, che si distingue pel calice
Si-d-ni-o. Add. pr. m. Di Sidone. Onde Sidonia fu detta
a quattro denti, per la corolla di un pezzo in forma di sottocoppa, Sinoso,
Didone, perch nata in Sidone ; Sidonia . Cartagine, perch fab
dail' ovario sottoposto al calice, e da un frutto baccato composto di
due coccole biloculari, ciascuna celletta con un seme. Allero dell'A

ricata da' Sidnii; Sidonio Ospite, Cadmo, perch di Fenicia ,

della quale fu per gran tempo capitale Sidone. (B) (Mit)


merica, il quale forma un genere stabilito da Jacquin col nome di
Siderossitoide. Deriva tal nome dalla durezza del suo legno, il qua Sinonuo. N. pr m. Lat. Sidonius. (Dall'ebr. tsediahh insidia.) Lo
stesso che Sidone, V. Apollinare. Scrittore latino e poeta cri
le particolarmente quando secco, e atto a spezzar le pi qffilate
stiano del quinto secolo, nato in Lione. (B) (Mit)
scuro. (Aq) (N)
Spenornone.* (Filol.) Si-de-r-fro-ne. Add. e sm. P. G. Lat. sidero SonA. " (Geog) Golfo di Sidra. Gol formato dal Mediterraneo sulla
costa settentrionale della Barberia, nel Regno di Tripoli. (G)
phron. (Dasideros ferro, e phren indole). Uomo di carattere crudele
Sinnac. N. pr. m. Lat. Sidrach. (B)
e ferreo. (Aq)
Si-de-ro-gra-fi-a. Sf. V. G. Lat. siderographia. Sinno. (Ar. Mes) Sm. Liquore fermentato che si prepara col succo
Suoenooaaria"
(Dasideros ferro, e grapho io descrivo). La descrizione del ferro delle poma anticamente Siccera. Lat. sicera, mustum pomaceum.Gr.
ripz. (Dal celt. gall. seideir che vale il medesimo. In brett. sistr,
o dell'acciaio. Cos chiamasi anche l'arte trovata da Senfelder, di
in ingl. cider) M1. Aldobr. R. Il sidro, che vino di mele, se fatto
stampare col mezzo di lastre d'acciaio incise all'acqua forte. (Aq)
quando le mele sono mature , si caldo e umido temperatamente,
Suoenoltro (St. Nat.) Si-de-ro-li-to. Sm. Lat. siderolithes. (Dal lat.
(ma elli non sano a usare. 1 Red. Ditir. 2. Beva il sidro d'Inghil
sidus stella, e dal gr. lithos pietra. ) Nome che si dava al genere
terra. Chi vuol gir presto sotterra. E Annot. 4. Nel Ditirambo si
Siderolina, quando non se ne conoscevano che alcune specie fossili.
nomina spezialmente il sidro d'Inghilterra, perch a nostri giorni
Questi molluschi si presentano sotto la forma di stella, e se ne co
in credito pi d'ogni altro sidro, ed stimato il migliore che si faccia.
noscono tre specie: la Siderolina calcitrapoides , la Siderolina levi
E 45. Dalla voce normanna nata l'italiana sidro ; la normanna
gata, e la Siderolina Defranci ; le prime due appartengono allo
nacque da Sicera degli Ebrei e de' Latini, che vale ogni bevanda
stato fossile. (Aq)
diversa dal vino, abile ad imbriacare. Pasta Diz. Sidro, bevanda
Speaomanzia. * (Filol.) Si-de-ro-man-zi-a. Sf V G. Lat. sideroman
fatta col sugo spremuto delle mele macinate. (N)
tia. (Da sideros ferro, e mantia divinazione. ) Divinazione per
mezzo di ferro rovente, su cui gettando defili di paglia, ed os Sinnosio, Si-dr-ni-o. N.pr. m. Lat.Sidronius.(Dal celt. gall. seadhar
attento.) (B)
fili,
servando le figure curve e le scintille formate dagli
Sout. * (Geog) Citt dell'Indostan inglese. (G)
presumevasi trar la predizione del futuro. (Aq)
Sinenopecuto. *(Min.) Si-de-ro-p-ci-lo. Sm. V. G. Lat. sideropoecilus. Ste. * Avv. di affermazione. V. Contadinesca. V. e di''Si. (N)
variato. ) Pietra da Plinio annoverata 2 - E per forza di maraviglia. V. Si, S. 3. (N)
(Da sideros ferro , e
fra le gemme, la quale nasce nell'Etiopia, ed di colore ferreo 3 - Ed in luogo di Cos , detto per la rima. Dant. Purg. 23. Io
volsi
e'l passo non men tosto Appresso ai savi che parlavan
sparso di varianti gocce. (Aq) .
In
Sle.
Suoenopiare. *(Min.) Si-de-ro-pi-ri-te. Sf. P. G. Lat. sideropyrites.
(Dasideros ferro, e prritispirite.) Cos venne da taluni denomi See. * (Mit.Ind.) Si-b. Coadjutore di Birmah, principe della schiera
angelica e vicegerente dell'Eterno. (Mit)
nato il Ferro solforato, o la Pirite marziale. L'unione o la combi
nazione del ferro e del solf costituisce la miniera del ferro solforoso, Serenena. * (Geog) Sie-ben-l-na. Citt del Regno di Sassonia. (G)
o la pirite marziale, che per la sua decomposizione, d origine al Siena, Si-da. Sf Idiotismo fiorentino, V. e d'i Sedia. Vit.SS.Pad.
2. 69. E poich furono tutti dentro, lo predetto principe si puose
solfato di ferro. (Aq)
a sedere in su una sieda altissima, e incominci a disaminare. E
Suoenonicnia. (Min.) Si-de-ro-ri-chi-a. Sf V. G. Lat. siderorychia. (Da
2. 27. Lo luogo e la sieda ha meritato per la continua sua bonit;
sideros ferro, ed orche scavamento.) Cava o Miniera di ferro. (Aq)
ma queste sette corone ec. Bern.rim. . 8o. Doverebbe squartar chi
(Min.) Si-de-ro-schi-so-li-to. Sm. P. G. Lat. si
Suoenosciausoluro.
l'ha condotto Alla sieda papal, ch'al mondo una. (V) Benv.Celi.
deroschisolithes. (Da sideros ferro, schizo io divido, e lithos pietra.)
Sostanza minerale, descritta da Wernekinck come un siliciato di
it. 2.62. Venne il bargello con buona parte della sua famiglia,
(G. V.)
ferro ed allumine idrato, che si cristallizza in rombi divisibili il quale mi rimesse in su quella sieda.
SienLec. * (Geog) Sd-lec. Citt e Voivodia di Polonia. (G)
perpendicolarmente all' asse (Aq)
Sperosso. * (Bot) Si-de-rs-si-lo. Sm. V. G. Lat. sideroxylum. (Da Sierro. (Mcd.) Sief-fo. Sm. V. Araba Medicamento, che presso
sideros ferro, e aylon legno) Genere di piante esotiche delle An gli Arabi corrisponde ai trocisci e collirii dai Greci usati nelle in
disposizioni degli occhi, differendo soltanto nella figura.1 ( Dall'ar.
tille, a fiori monopetali della pentandria monoginia, e della fa
sciaf che appunto vale trocisco.) Ricett. Fior. 23. I sieffi degli
miglia delle sapotee, il cui essenzial carattere nel calice assai
Arabi non sono altro che i trocisci e i colliri de i Greci , che si
corto persistente cinquepartito nella corolla rotata tagliata in cin
detto usarsi nelle indisposizioni degli occhi, differenti solo nella
que pezzi profondamente che alternano con cinque squame, nell'ova
rio superiore, e nel frutto baccato drupaceo con cinque semi. Il le figura. Red. Cons. .46. Ne' libri degli Arabi molti sieffi si trovano

gno n' s duro che riesce impossibile di schiantarne o romperne i

opportunissimi.

Sneo. * (Geog) Si-g. Fiume degli Stati Prussiani. (G)


pi piccoli rami. (Aq) (N)
Spenossonoro (Bot) Si-de-ros-si-lo-i-de-o- Sm. P. G. Lat. sidero Sicari. * (Mit. Giap.) Sie-g-ki. Sm. Cerimonia religiosa che si
xyloideus. (Da sideros ferro, xrlon legno, e idos somiglianza.)Nome pratica nel Giappone pel riposo delle anime de' trapassati. (Mit)
aplicato da Jacquin al genere Siderossillo, il quale presenta il legno Snouaco. (Geog) Sieg-brgo, Siegberga. Citt degli Stati Prussiani
nella provincia di Cleves e Berg. (G)
somigliante, per la durezza, al ferro ; chiamato da alcuni Sidero
Seocn.*(Geog)Si-gen. Citt degli Stati Prussiani nella Vestfalia. (G)
dendro, V. (Aq)
sozaorecia.(Ar.Mes.) Si-de-ro-te-cni-a,Sf V. G. Lat. siderotechnia. Siecesaria. * (Bot) Sie-ge-sb-ki-a. Sf. Lat. siegesbekia. Genere di
(Da sideros ferro , e techne arte) Arte di lavorare il ferro. (Aq) piante della singenesia superflua, famiglia delle raggiate, che ha
per carattere l'antodio ovato moltipartito cinto da un involucro di
2 - (Lett.) Titolo della celebre opera di Hassenfratz, venuta in
poche brattee; il ricettacolo paleaceo ; i fiorellini del raggio scarsi
luce nel 8a, sul cavamento delle miniere di ferro e su l' arte di
tubolosi tridentati, e tre antere distinte, ed i semi privi di pappo.
lavorare questo metallo. (O)
Cosi denominato in memoria di Giovanni Giorgio Siegesbek bota
G. Lat. siderothetes. (Da
Sun enorero (Chim.) Si-de-r-te-to Sm.
nico tedesco. -, Sigesbekia, sin. (N)
sideros ferro, e tithemi io pongo.) Solfato di ferro. (Aq)
Sioenunona (Ar.Mes) Si-de-rur-gi-a. f . G. Lat. siderurgia. (Da Sieta. * (Zool) Si-la. Sf P. G. Lat. xyela. (Da xro io rado.) Ge
nere d'insetti imenotteri o uropristi che corrisponde al pinicola di
sideros ferro, ed ergon lavoro.) Arte del ferrajo. (Aq
----------

(Geog) Si-d-ti.
s filia, (Mit

Antichi popoli dell'Asia Minore nella Pam

Latreille: sono cos denominati da Dalmann a cagione delle loro

mascelle a foggia di radimadia o di piccola falce. (Aq)


eccessivo, Ghiado. Dagli antichi fu detta antono Siete , * Si-me. Avv. aferesi d'Insieme. P. A. V. e d'Insieme. G.
masticamente Sido la stella della Tramontana negli stridori del
V8.37. Corruppe tutti li fiorentini, e partilli di sicme. (Cio d'in
sieme, gli uni dall'amicizia degli altri.) (V
verno. Lat. algor, Gr.dos. (Vedi qui sotto l'opinion del Sal
vini in ar saerd, in illir, studen, in ungh. hideg, ovvero hideg Siro, * Si--mo. N. pr. m. Lat Syaemus. (Dal celt. gall. saimh pia

ra,

cevole, soave.) (B)

3on

SIFIDIA

SIENA

ora capitale
della
provincia
delGranducato
suo nome. (G)
sea. (Geog) Siena.
Lat. Sena
Julia
Citt del
di To

Sencas. * (Geog.) Si-n-cas. Lo stesso che Siancas , . (G)


sep. - (eog) Si-en-d. Citt della Senegambia. (G)
Siese. - (eog5Si-ne.Antica citt dell'Alto Egitto nella Tebaide.(G)
senese, - Sie-n-se. Addpr. com. V. da evitasi. V. e di' Sanese.(B)
stesiava. * (Geog) Sie-ni--va. Citt della Gallicia. (G)
SienicA. * (Geog) Si--ni-ca. Citt della Polonia. (G)
Senire. (Min.) Si-e-ni-te.Sf. Roccia primitiva , composta di feldspato
ed orniblenda, il primo ordinariamente bianco, la seconda nera, o
mericcia. Talvolta composta di feldspato laminare , d' anfibola

ventre, e ne mena fuori la collera. Pallad. cap. 8. Il cacio e


siero, e porro riciso, nuoce a' polli.
- " (Farm). Chiamasi Siero di latte il Siero che scola da latte
quagliato e che comunemente chiamasi Latte rappreso ed anche as

solutamente Siero; Siero depurato officinale, Quello che si fa con latte

recente e caglio stemperato in pochissima quantit di

acqua;Siero

di latte d'Hoffmann, Un liquido ottenuto trattando col acqua bol


lente il latte svaporato quasi fino a siccit; siero di latte di Weiss
il Siero di latte in cui si fecero infondere varie piante sudorifere
diuretiche e purgative; Siero solutivo di Lewis, l'Infusione di ro

nel siero di latte. (A) (o) Red. nel Diz. da par si'
depurato ma semplicemente e senza medicinale artifizio solo

di quarzo: spesso il primo vi predomina. Fu cos detta perch sulle

dal

latte. E appresso: Siero di latte depurato, non raddolcito con Cosa


veruna , ma puro e semplice , senza servirsi nel depurarlo di altra
cosa,
che della semplice chiara d'uovo. E appresso : Quando sar
In fiore il siero, bisogner ricorrere all'uso di esso siero, con l'al

prime si rasse da'monti vicini a Sene. (Boss) (O)


SinizzA. (Geog) Si-e-niz-za.Cit. dellaTurchia europea nella Bosnia.(G)
-

SiennesioE, * Si-en-n-si-de. N. pr. m. Lat.Siennesides. (Dal celt, gall.


siansadh armonia , piacevolezza.) (B)
Senno. * (Geog) Sienno. Citt di Polonia. (G)
SEPA, * Si-pa. S/ V. A. V. e di Siepe. Omel. S. Greg. 2. 48.
Esci nelle vie e nelle siepe, e sforza ad entrare acciocch s'empia la
-

ternativa di qualche solutivo. E appresso : Crederei opportunissimo


l'uso del siero scolato dal latte, non depurato, non raddolcito con

cosa eruna , ma che fosse tale quale scola naturalmente dal latte e
semplicemente fosse colato per un panno lino a doppio. (N)
casa mia. E appresso : Comanda che i suoi invitati sicno raccolti
Senoc. * (Geog) Si-roc. Citt di Polonia. (G)
dalle vie e dalle siepe. (Pr)
SEPAGLIA, Sic-p-glia [Sfl Siepe folta e malfitta. Latsepes.Gr.gza. SinosTA, Sie-ro-si-t. Sf1 ast. di sieroso. Qualit di ci ch' sieroso
Materia sierosa , Umor sieroso ed anche Siero. , Serosit si
Stor. Rin. Mont. Scra recato in una via stretta, che avea da ogni
rositade ,
, sin. Red. nel Diz. di A. Pasta. sieroa
arte grande siepaglia , e ringhiava.
s
Far siepe, Cinger di siepe. -. Assiepare , forte.
acri e(N)
mordaci e piene
di sali lissiviali e anologhi
dell'a...
P
ghi a quellii dell'acqua
sin. Lat. sepire , sepe circumdare. Gr. irre. But. Par. 2. 2.
Si mise a circuire, cio a fortificare c siepare intorno la vigna, cio Sinoso , Sie-r-so. Add. m. Che ha in s del siero. , Seroso, sin.
-

Lat. serosus. Gr. dis Red. Lett. Acciocch le di lui particelle


sierose sieno con esso (sangue) meglio unite e collegate. (B)
Sepe, Si-pe. Sf) Chiudenda e Riparo di pruni, e altri sterpi, ch Sienpese. * (Geog) Sier-p-se. Citt di Polonia. (G)
si piantano in su i ciglioni del campi, per chiudergli. La Siepe Senna. (Geog) Sierra. Sf . Spagn. Nome che danno gli Spa
la santa Chiesa.

----

Sipato, Sie-pto. Add. m. da siepare.Cinto di siepe. V.di reg(O)

nuoli ad una catena di

folta, pungente, spinosa, alta, verde, fiorita, forte,spessa, larga, viva

ec.,Siepa, Sciepe, Sepale,sin.) (V. Fratta) Lat.sepes. Gr. cpzya.


(Sepes, secondo alcuni, vin dal gr.scepe copertura,frascato, riparo,

montagne. (G)

Sierra Leona. * (Geog) Chiamasi Costa di Sierra Lcona, o Sierra

Leone, la pi occidentale delle grandi divisioni della Guinea supe


ore, che confina colla Senegambia e con la Costa de'Gran (G)
Seve. * (Geog.) Si-ve. Fiume % Toscana. (G)
23. Dove non siepe, la possessione rapita e imbolata. Cr.228. 8. SievensIA.
(Bot.) Sie-vr-si-a. Sf Lat. sieversia. Genere di piante
Ed in questo cotal modo sempre saranno i luoghi chiusi, e la siepe
della icosandria poliginia di Linneo,famiglia delle rosacee, che ha il
diventer
spessa.
Dant.
If
25.
8o.
Come
il
ramarro
sotto
la
gran
frsa De'di canicular, cangiando siepe, Folgore par, se la V1a at calice di un pezzo spartito in dieci stratagli e questi alternamente
disuguali, la corolla di cinque petali, e le cariossidi terminate da
traversa. Franc. Sacch. nov. 9. Questa era molto bene affossata,
e con buona siepe.Soder. Colt. 6. Far argine a' pi della siepe che
stili dritti non ripiegati nell'apice. (N)
vi s'ha porre. Bart. Ben. rim. pag. 3. (Livorno 799) Dietro le Sir. * (Mit. Scand) Sibilla del Nord, dalla quale discendeva olio
vo come a lepre segugio, Ch tener non
siepe ne fosso. (B)
nella ventunesima generazione. (Mit)
a * Dicesi Siepe viva, Quella ch' fatta d' arboscelli vuvu; Sra. (Geog.) Antica citt della Bozia. (G)
Siepe morta o secca, Un intrecciatura di rami morti. Nelle prime SieAce,* Si-f-ce.N.pr. m. Lat. Syphax. (In ebr. sefq esplosione, fla
gello, sufficienza)Re della Numidia occidentale alleato de'Romani
si possono adoperare ogni specie di alberi ed arbusti ; ma si pref
riscono quelli che sono spinosi o folti di rami e che conservano l'al e poi loro nemico per avere sposato Sofonisba figlia di Asdrubate
tezza ,conveniente
il biancospino,
il roveto
ar cartaginese; ma fu vinto e serv d' ornamento ai trionfo di Scipio
dente
il nespolo,, l'come
agrifoglio,
il pero edil ilcorbezzolo,
melo selvatichi,
il ran
ne. (B) (Mit)

presidio.Altri dall'ebr. sabab, sibleb o sobel circondare).Allertcap.

"

no , il berbero , il rosajo ed il ribes spinosi, gli spunti , gli aceri,

gli olmi e i carpini, il cotogno, il pruno spinoso, il castagno ,

Sm. Regione orientale dell'Impero Cinese presso ai


ibet. (G)

il cornolo , il ligustro, l' alaterno, la lentaggine , il nocciuolo, la StrArenA (Bot.) Si-fan-t-ra. Sf. V. G. Lat. siphanthera, ( Da s
phon tubo , e anthera antera.) Genere di piante della faniglia delle
fusaggine,
il sambuco, il vitalbino cc.(D.T.
2 - Per simil.Tutto ci che serve di riparo chiudendo, e dicesi anche
melastomee, e della tetrandria monoginia di Linneo, recentemente
stabilito da Poll, le quali si distinguono per le loro antere termi
nel fig.1 Esp. Salm. N ne'muri de'lor pensieri, n nelle siepi di lo
-

ro pungenti immaginazioni, non ha rottura nessuna.

nate da un lungo becco a foggia di tubo. (Aq)

a [Onde Far siepc= Chiudere, Circondare.1 VFare siepe, S. 1. SANro. (Geog) Si-fn-to, sifno. Lut. Siphnos. Isola dell'Arcipe
lago nelle Cicladi centrali. (G)
3 Dicesi Tenere alcuno a siepe, e fig.) vale Tenerlo a segno. Lat.
in officio continere. Gr. v x2%.cvri xrxiv. Franc. Sacch. nov. Siraro. (Bot) Sm. V. G. Lat. xiphanthus.(Da xiphos spada, e an

thos fiore) Genere di piante della famiglia delle leguminose, e dell


diadelfia decandria di Linneo , distinte dal petalo costituente uo
4 Proverb. Ogni prun fa siepe o simili= S i dee tenerconto d'ogni stendardo del loro fiore fatto a figgia di spada. Questo genere
fondato da Rafinesque, da Sprengel stato considerato come spe
minimo che. [ . Fare siepe, S. 2.1
5 - Le siepi hanno orecchie odono, ovvero , Le siepi non hanno
cie di Erythryna coll' aggiunto di hederaefolia. (Aq) (N)
occhi ma orecchi si : deuo proverb. che ammonisce che quando al SFAnci. '(Zool.) Si-frgi. Sm. pl. V. G. Lat. syphargis. (Da syphar
, stabilito a
cuno appresso le siepi deve guardar come parla, perch putro cute, pelle.) Genere di rettili dell'ordine delle
a24Convenne che mangiasse a ragione; la qual cosa in tutta la vita

sua non avea fatto, n avea trovato chi a tavola il tenesse a siepe.
-

varsi dietro ad esse taluno che oda e non sia veduto.Serd. Prov.(A)

scapito delle testuggini da Merren, che vi colloc la testudo co

Siepe diff. da Macchia. La Macchia pu esser pi forte d'una riacea di Linneo. (Aq) (N)
Siepe, e pi larga e pi fonda. La Siepe sifa per difendere il cam Si FATTA. Avv. V.A. S fattamente. V. Fatta avv. (v)
po , la
si fa o si lascia crescere o per riparo o per ame Si Arro. Add... m. comp. Tale, Tale per l'appunto. ,Siffatto, sin.
V. Fatto add. $ 8.Salv. Avvert. . . 4. Quanto poi all' ortografia di
mit o per coltura o per altro checch sia.Si fa una Siepe e con pian
te vive e con pruni : la Macchia ha sempre radici vive nel suolo. quella copia, ell' s fatta,quale accennammo al lettore ec.(Aj(B) .
Giord.
62. Perch voi . . . amate tanto le cose del mondo e aveteci
Sirvone, Sie-po-ne. Sm. accr. di Siepe. Gran siepe. Stor. Ajolf Le
ripe grandi , e i sieponi di spine, e grandi dirupinamenti.
si fatto il cuore , che di Dio non sentite neente.(V) V. si, 5. .
SieRaD. (Geog) Sic-rad. Citt di Polonia. (G)
Dant. Purg. 33. E Beatrice sospirosa e pia Quelle ascoltava si fatta
Seae , Si-re. [Sm. V. e di Siero. Cr. g. 72. 2. Del quale (cacio)
chepoco Pi alla Croce si cambi Maria (N)
si dee tutto il siere scolare, acciocch colla soppressa si costringa. SierArro, Sif-fat-to. Add. m. comp. Lo stesso che Si fatto, V. Giamb.
Sieno, Si-ro. Ism. Parte acquosa del sangue , merc di cui le sue
Gell. (Bibl. Enc. It. 1. 39) Male era quel luogo comodo a sif
rimanenti parti integranti possono facilmente scorrere. Altrimenti fatto ragionamento. E 5o. Per benefizio siffatto. (N)
Seraepa
, Siffr-da. N. pr.f (B)
Sierosit, Serosit, Umore sieroso, Linfa ec. Il Siero salso, mor
dace , mordacetto , pungente , acre, salsuginoso, lissivioso, corrosi SFFRepo, Siffr-do, Sigefredo,Sifredo,Siffrido.Npr. m. Lat.Sefridus.

vo, sottile, viscoso, erosivo , sedizioso, cc. Dicesi Temperare la (Dal ted. sieg vittoria, e fiede pace: Pace dopo la vittoria.)(B)(N)
mordacit del sieri, Rintuzzare l'acrimonia del siero . Sgravare il Sirenupo, * Sif-fri-do. N. pr. m. Lo stesso che Siffredo, v. (v. Si
sangue de'sieri ec. , Siere, sin. Lat. scrum. Gr. d. (Serun fredo.) Storico del secolo decimoquarto, nato nella Misnia. (O)
dall'illir. surutva, surutka o sirvauka siero. In boemo srrovatka, in Sirna. * (Mit. Scand.) Si-fi-a. Nome
moglie di Thor, detua la

turco scervatka. Altri dal lat. serus tardo, ovvero dall' ebr. scear Dca delle belle chiome. (Mit)
residuo poich il siero ci che resta, tolta la miglior parte) Red SirA. (Fis) Sf. V. G. Ldt. xiphias. (Da xiphos spada. ) Meteora
Cons. ... 279. Il quinto umore il siero del sangue, ec E Lett. ignea a foggia di spada. (Aq)
.435. Il quale intestino retto suol gemere alcuni icori o sieri acri, 2 - *(Zool.) Genere di pesci della divisione degli apodi, la cui ma

mordaci, pungenti e salsuginosi. (N)


o

- Parte acquosa del latte, quella che rimane liquida quando il

scella superiore si prolunga in forma di lama di spada.

Questo

genere volgarmente detto Pesce spada. (Aq)

latte si rapprende dopo ch' munto, ed carica di cacio disciolto Siriona. * (Zool.) Si-fi-di-a. f . G. Lat. xiphidia.(Dim. di aiphos
e d'un acido sovrabbondante. Lat. serun lactis 1 Cr. 2. 75. . La
spada.) Genere d'insetti dell'ordine degl'imenotteri, e della fami
sua acquosit ( del latte delle pecore), la quale il siero, solve il

glia degli uroprtsti, stabilito da Latreille, e cos denominati dal

---

Sll'1DiO
323
Sll'ONOSI OMIATI
rungolo di cui terminato il loro addome, avente la forma d'uno Sirorono. * (Filol.) Si-fo-foro. Add. e sm. P. G. Titolo dato da Me
spadino. (Aq)
nandro a ciascun uffiziale Bizantio armato di pada. Detto anche
Macheroforo. (Aq)
Strono. * (Bot) Si-fi-di-o, Sm. V. G. Lat. xiphidiom. (V. Sfidia.)
Nome, secondo il Ruellius, applicato dagli antichi allo Sparganium, Sirono. (Anat.) Si-f-i-de. Add. f. V. G. Lat. xiphoides. (Da xi
desunto dalla firma di spada che hanno le sue foglie. (Aq)
phos spada , c idos somiglianza.) Cartilagine situata a basso dello
2

Genere di piante a fiori polipetali della triandria monginia ,

sterno, e per l'ordinario terminata in punta. -, Xifoide, sin. (Aq)

famiglia delle iridee, da Swartz stabilito coll'Irix xiphium, e l'Irix Sironanro. * (Bot) Si-fa-nn-to. Sm. V. G. Lat. siphonanthms. (Da
xiphioides , le quali hanno per carattere una corolla di sei petali,
siphon tubo, e anthos fiore.) Genere di piante a fiori monopetali
gli esterni maggiori, gl'interni corollini minori, gli stami attaccati della famiglia delle verbenacee, e della tetrandria monoginia, che
capsolare supe
alla base de' petali; lo stimma trifido; il
si distinguono per il fiore provveduto d'una corolla monopetala in
riore baccato contenente tre logge con molti semi. Le foglie son ner fundibuliforme a lunghissimo tubo. Da Roberto Brown portato sotto
vose, accavalcate, ed in forma di lama di spada. (Aq) (N)
il genere Clerodendrum col nome specifico di Siphonanthus.(Aq) (N)
Siriona. * (Zool.) Si-fdria. Sf . G. Lat. xiphydria. (Da xiphos Stromania. * (Zool.) Si-fo-n-ria. Sf. V. G. Lat. siphonaria. (Dasi
spada , e hydria urna.) Genere d'insetti dell'ordine degl'imenotteri,
phon, sifone.) Genere di molluschi, stabilito da Soverby, e cos ale
e della famiglia delle teutredini di Latreille , distinti da un suc
nominati dalla specie di tubo onde distinto il loro lato destro. Il
chiello spadiforme posto in una specie d'urna formata da due la
suo tipo la Patella leucoplerra di Linneo. (Aq)
melle. Hanno le antenne attaccate presso la bocca e pi sottili in Stronarone. (Marin.) Sifo-na-t-re. Add. e sm. V. G. Lat. sipho
gi. (Aq) (N) .
nator. (Da siphon tubo) Dicevasi cos Colui che, stando sulla prora,
Sirio (Med.) Sif-li-de. Sf . G. Nome generico con cui indi presiedeva ai tubi che scagliavano il fuoco greco, ossia Chi contr
cossi una quantit di mali attribuiti a torto od a ragione al coito, e
i nemici scaricava lo stesso fuoco. (Aq)
Si-fo-nt-te-ra. Sf. V. G. Lat. siphonaptera.
contro i quali si prescrive il mercurio come mezzo di diagnosi e di Sironarrena. *
(Da siphon sifone, e apteros senz'ale; che viene da a privativa, e
cura. Questo nome corrisponde propriamente a quel morbo che pi
comunemente detto Lue venerea, Morbo celtico , Morbo campa
da pteron ala.) Latreille indica con tal nome l'ultimo ordine degl'in
no, Morbo gallico o venereo,l Malfranzese. Questa parola fu in setti atteri, muniti alla bocca d'un sifone o succhiatojo. (A)
trodotta per la prima volta in latino nel linguaggio medico dal Fra so (Ar. Mes) Si-fon-ci-no. Sm.1 dim. di Sifone. Lat. siphun
Cillis,
castoro che ne intitol un suo poema latino nel quale ragiona di
dopo Sirone. (Ar. Mes.) Si-f-ne. Sm. V. G.1 Cannello voto dentro, to
tutti i morbi venerei. Lat. syphilis, lues venerea. Gr. xc
derivata dal gr. srn insieme, e phyleo io
iros. (Credesi questa vocemutuata
Tubo per condur l'acqua o altro liquido. Lat. siphon, tubus. Gr.
dall'ar. es-siflan che indica i due
fu
anno. Ma
ciov, Sagg. nat.esp. 2oo. Si vada per un pezzo strofinando esterior
pianeti Venere e Mercurio.) Red. Cons. . 2. Facciano riflessione,
mente con pezzuoli di ghiaccio tutto il sifone. Red. Oss. an. go.
Spinto il fiato artificiosamente con un sifone nello stomaco, non so
dico, se possa esser cagionata da quel malore detto sifilide, di cui
lamente gonfia lo stomaco , ma gonfia ancora l'intestino principale
fece quel gentilissimo poema il Fracastoro.
Smrnton (Mcd.) Si-f-li-di. Sf pl. Cos denomina Alibert le varie
Gal. Sist. 5. Mostrami l' istesso l'acqua , che scendendo per un
sifone, rimonta altrettanto, quanto fu la sua scesa. Salvin. Cas
malattie della pelle attribuite alla sifilide. (O)
zog. not. Non so se di sifone per pevera si trovi esempio. . . . .
Sarno, Si-fi-li-no.N.pr. m. Lat. Xiphilinus.(Dall'ebr. safl umile.)
Patriarca di Costantinopoli e scrittore ecclesiastico del secolo unde
sifone propriamente canale e tubo per condur l'acqua. (N)
cimo.- Storico greco, nipote del precedente. (O)
a Strumento idraulico per lo pi di vetro, talora di metallo, e
Sirurrica. (Bot.) Si-fi-li-ti-ca. Add. e f. G. Lat. syphilitica. Nome
fatto d'un tubo doppiamente piegato in modo da aver due braccia
specifico di alcune piante, le quali si dovrebbero dire Antisifiliti
parallele ed ineguali riunite con una stessa curva. Immergendo l'una
che per l'uso cui vengono impiegate nella cura delle malattie vene
di esse, cio la pi corta, in un serbatoio che contenga un liquido,
questo, per la pressione dell'aria s'innalzer nel braccio che v' im
ree. (Aq) (N) .
2 - (Med.) Specie di febbre terzana o quartana, realmente alimen
merso, ne seguir la curvatura, scender nell' altro braccio pi lun
tata o cagionata dal veleno venereo. (Aq)
go, che chiamasi di scarico e scorrer fuori. (Aq) (D. T.) Salvin.
Cas. og. not. Sifone . . . . . par bene piuttosto cannello da mutare
Siririco. * (Med.) Si-fi-li-ti-co, Add, m. Relativo alla sifilide. Lat.
e chiarire il vino. (N)
syphiliticus. (A. O.)
3 * Dicesi Sifone conico Un piccolo strumento di vetro che
Srioconio. * (Filol.) Si-fi-loc-mi-o. Sm. Lat. syphilocomium. (Da
serve ne' laboratori chimici a levare un liquido da un vaso e tra
srphilis sifilide , e comeo io curo.) Ospitale de sifilitici. (Aq)
Smromana. (Med.) Si-filo-ma-ni-a. Sf Lat. syphillomania (Dasyphi
sportarlo in un altro senza versarne. Esso simile a quello stru
mento che usasi in molte arti col nome di Ladro, se non che di
lis sifilide, e mania pazzia.) Smania di far delle cure antiveneree,
minori dimensioni. (D. T)
onde espellere alcuni avanzi del virus di cui taluni s'immaginano
4 - * Bicchiere lungo, e largo tanto in fondo che in cima, usato
d'essere sempre infetti. (Aq)
particolarmente dagli antichi. Salvin. Cas. og. Ancora sifone per
Sirinn. * (Geog) Si-fi-ni-i, Sifni. Antichi abitanti dell'isola di Sifno,
bicchiere, quando dicono i Satiri : Come il caro sifone il tempo
o fanto. (G)
lungo Noi dispogliammo e vedovo rendiamo. Male lo intendono del
Sirio.* (Bot.) Si-fi-o. Sm. V. G. Lat. xiphium. (V. Sfidia) Specie
cannello. I cantari o bicchieri grandi, quali comunemente a Satiri e
di piante del genere Iris di Linneo , della triandria monoginia e
Sileni si davano , egli intende. E not. vi: E sifone propriamente
della famiglia delle iridee, distinte da foglie terminate in una pun
canale e tubo per condur l'acqua ; alla cui foggia dovea essere quel
ta. (Aq) (N)
bicchiere ; lungo, e largo tanto in fondo che in cima. E Cicl. 8.
a * antico nome di alcune specie d'Iride , desunto dalla forma
Che del caro sifon da lungo tempo Manchiamo, e da costui non ab
acuta delle loro foglie. Lat. xiphion. (Dim- di xiphos spada)(Aq)
biam scampo. (N)
Sirisma (Arche) Si-fi-sma. Sm. P. G. Lat. xiphisma. (V. Sfidia.)
Danza militare in cui gli attori tenevano in mano una spada sgua 2 (Fis) Procella nella quale l'acqua marina a guisa di colonna
inata. (Aq)
pu innalzarsi fino all'altezza di circa cento braccia e gira spiral
Nat.)Si-fi-sto. Sm. P. G. Lat. siphistus. ( Da siphon
Sirisro.
mente per la larghezza di quindici o venti piedi di diametro. (G)
sifone) genere di corpi marini d'incerta sede, proposto da Rfi Sironia. * (Bot.) Sifni-a. Sf V. G. Lat. siphonia. (Da siphon tubo.)
Genere di piante della monadelfia decandria, famiglia delle tricoc
nesque, e caratterizzati da un corpo solitario, tuboloso e coriaceo,
con estremit libera aperta. (Aq)
che, distinto pe fiori monoeci col calice cinque fido, dalla mancanza
della corolla, dalle antere poste in giro della colonnetta centrale
Sirnasi. * (Filol.) Si-fni-a-si. Sf. G. L'usare versi troppo affetta
cui sono aderenti, e dal frutto tricocco. Albero della Guiana, chia
tamente studiati, come li usava Flosseno di Sifno; ovvero abitu
mato da Aublet col nome di Hevea. Schreber e Lamarck poscia
dine scurrile e procace , come usavano i Sifni. (Mit)
cos lo denominarono, perch la gomma elastica che se n'estrae
Sirmio. (Filol. e Min.) Si-fni-o. Add. m. Aggiunto che davano gli
serve a fabbricar tubi e condotti d'ogni maniera. (Aq) (N)
antichi ad una pietra che trovavasi nell'isola di Sifno, della quale
si formavano vasi e pentole eccellenti che venivano spedite per tut 2 -* Genere di piante crittogame della famiglia delicheni, pro
posto da Fries attesa la forma delle loro espansioni; e che dappoi,
ta la Grecia. Era essa di natura argillosa e tenerissima, sicch si
a scanso di confusione cangi in Sifula. Corrisponde al Deuforea
lavorava facilmente e nondimeno resisteva molto al fuoco. (O)
Sino. * (Geog) Lo stesso che Sifanto, V. (G)
di Acharius, (Ar)
Seo. (Filol) Sm. V. G. Lat. siphon. (Daxiphos spada.) Pena Sironio. (Zool.) Si-f-ni-di. Sm.pl. Nome di una classe di zoofiti,
del taglio della testa. (Aq)
i quali, oonsiderato il loro sistema nervoso, appartengono alla di
visione dei nevrilati, Si distinguono per un tessuto celluloso , sti
- (Zool.) Genere di molluschi a conchiglie univalvi proposto da
Klein, nel quale vengono confuse dall'autore varie specie degeneri
pato in fermo integumento esterno con epidermide, ed in tonache
Fusus, Mitra e Buccinum, che presentano la figura d'un sifo
polpose, fibbrilate, laciniate nell'interno, e da formar degli abboz
ne. (Aq) (N)
zati nervi isolati. Renier. (Min)
r

-----------

3 (Bot) Nome specifico d'una specie di aristolochia. (Aq)

Sironmrena.(Zool.) Si-fo-ni-fera. Sf VG, L. Lat. siphonifera, (Dal gr.


Sironone. * (Zool.) Si-fo-d-ne. Sm. P. G. Lat. xyphodon. ( Da xi
siphon sifone, e dal lat. fero io porto) Nome d'una divisione od
phos spada, e odus dente.) Sottogenere de mammiferi fossili del
genere Palaeotherium di Cuvier, i quali presentano i denti tagliati

ordine di molluschi, proposto da D'Orbignr, che comprende i ce

falopodi provveduti di conchiglia guarnita di un vero sifone. (Aq)


Sonoenascana. (Zool.) Si-fo-no-bran-chi-a. Sf. G. Lat. siphono
a modo di spada. (Aq)
Sirorio. - (bot.) Si-fo-fil-lo. Sm. P. G. Lat. xiphophillum (Da
branchia. (Da siphon sifone, e branchiabranchie.) Brainville nel
suo sistema di Malacologia, cos denomina il primo ordine della
aphos spada, e phrllon foglia) Specie di piante del genere Sera
di
Ri
che
spada,
pia, caratterizzate da foglie a foggia di lama
sottoclasse del paracefalofori, molluschi provveduti d'un tubo che
chard ha riportato sotto il suo genere Cephalanthera coll'aggiunto
prolungasi nella cavit branchiale. (Aq)
di Ensifolia (Aq) (N)
Stososromar. - (Zool.) Si-fo-no-st-ma-ti. Sm.pl. V. G. Lat. sipho
Epiteto
rap
di
Cerere,
Soprannome
od
Sirorora. (Mit) Si-f-fo-ra.
stomata. (Da siphon sifone, e stoma bocca) Famiglia di molluschi,
presentata talora con una spada in mano,( Dal gr. ziphos spada,
proposta da Blainville, che comprende il genere Murex di Linneo,
e phero io porto) (O)
desumendo tal nome dalla loro bocca a foggia di sfone. (A)
-

SIGILLO

32

SFORRINI

perocch l'utilit sigilla la menoria della immagine del dono. Gl.

Sinoaatsi. * (zool.) Si-for-rini. Sm. pl. V. G. Lat. siphorrhini. (Da

Sist. 64. L'istesso corso della carrozza quello che aggiusta le


partite, e l'esperienza poi quella che le sigilla a coloro che non

siphon sifone , e rhin naso.) Nome della quinta fumiglia degli uc


celli nuotatori, e della trib degli ateleopodi, secondo Vieillot, i

volessero o non potessero esser capaci della ragione. Dant. Par.4.


Della profonda condizion divina Ch'io tocco mo, la mente mi sigilla
Pi volte l'evangelica dottrina.(Cio, il Vangelo m'informa e stampa
la mente in pi luogo di questo modo profondo dell'esser divino,

uali si distinguono per le loro narici a tubo, come la Procellaria,


a Diomedea ec. (Aq) .

surost. - (st. Nat.) Si-fo-si. Sf: V. G. Lat. siphosis. (V. Sifonaria)


Genere di polipi fossili, stabilito da Rafinesque, i quali hanno la
forma
sifoneSi-fo-so-ma.
o tubo. (Aq)
Sirosoma.di* un
(Zool)
Sm.VG. Lat. xiphosoma. (Da xiphos
spada, e sma corpo.) Sottogenere di rettili ofidiani del genere boa,
proposto da Fitzinger per quelle specie che presentano il loro corpo
fatto a modo di spada. (Aq)
Sirosroma. * (Zool.) Si f-sto-ma. Sm. V. G. Lat. siplhostoma. (V.
Sfonostomati. ) Genere di anellidi, stabilito da Otto con una spe
cie rinvenuta sopra il littorale di Napoli ; i quali fra gli altri ca
ratteri presentano due cerri tentacolari terminati da un orificio, che
lor serve di bocca: il primo pi piccolo canaliculato alla base ed in
firma di tromba o sifone; e l'altro pi largo e pi arrotondato nel
-

che io toccai test.) (N)

3 - Combaciare, Turar bene. Lat. congruere, obturare. Gr.ipazi,

Sagg. nat. esp. 17o. Vogliono dire che quella prima crosta , che si

fa della superficie dell'acqua,sigillando pi di qualsivoglia coperchio


co' dintorni del vaso, ec.

4 - N. pass. Dant Par 9. 7. Or sappi che l entro si tranquilla


Raab, ed a nostr'ordine congiunta, Di lei nel sommo grado si siglla.

5 - * Finire, Terminare, Conchiudere, Compiere. Dant.Par. s3. Cosi


la circolata melodia Si sigillava. (N

SioILLAnie. (Arche)Sigill-ri-e. Add. sf pl. Feste che celebravano gli


antichi Romani, cos dette dai piccoli doni che facevansi a vicenda,

come sigilli, anelli, incisioni e sculture. Essa durava quattro giorni


la parte posteriore. (Aq
e ricorreva immediatamente dopo le saturnali. (Mit)
2 Genere di pesci, stabilito da Rafinesque e Schmaltz a scapito SioILLATAMENTE
, Si-gil-la-ta-mn-te. Avv. Con sigillo.]
de'singanati uli f, i quali hanno il muso prolungato a canale 2
e terminato dalla bocca. Il suo tipo il Singanthus pelagimus di - E latinamente.Puntualmente, Distintamente. Lat. singillatim.Mor.
S. Gr. Nelle quali parole non dobbiamo considerare quanto sigill
Linneo. (Aq)
tamente egli narra tutte le cosc sue.
Sirosroni. (Zool.) Si-f-sto-mi. Sm. pl. V. G. Famiglia di pesci
Sigil-lto. Add. m. da Sigillare. Chiuso con sigillo. Lo
ossei olobranchi addominali, proposta da Dumeril, la quale com Sicaro,
stesso che Suggellato, V.] Buon. Fier. 4. 5. 3. Un foglio trattosi
prende i generi che presentano la testa assai prolungata in muso
di seno Sigillato e legato.
fatto a canale, e che all'estremit termina colla bocca. (Aq)
Sirosuni. * (Zool.) Si-fo-s-ri. Sm. pl. V. G. Lat. xiphosura. ( Da 2 Otturato..] Lat. obturatus. Gr. cpayr3si. Tes. Pov. P. S.cap.
-

- -

- -

7. Anco la cenere della talpa arsa in una pignatta rozza sigillata,

aphos spada, e ura coda) Famiglia della classe dei crostacei, da datone a bere, guarisce. Sagg.na.esp. 1 . Si potranno chiudere in un
Latreille stabilita, e caratterizzata da un corpo diviso in due parti
bocciuolo di cristallo, con acqua arzente dentro, ermeticamente sigillato.
ineguali, e da una sutura trasversale che termina in una coda 3 (Min.) Terra sigillata: Cosi chiamasi un certo composto nata acuta a guisa di spada. (A
rale di silice, di allumina, di magnesia, di calce e di ossido di
Si vLA. (Bot.) Si-fula. Sf
-

V. G. Lat. siphula. (Dim. di siphon si


fone.) Genere di piante crittogame della famiglia delicheni, stabilito

ferro, il quale sembra procedere dalla decomposizione delle lave, e

s' invia nel commercio sotto forma di piccoli pomi semiorbicolari,


sulle cui superficie appongonsi varie impronte recanti certi caratueri
arabi. Questa argilla ferruginosa, considerata un tempo come potente
assorbente, entrava in infinite preparazioni compostissime. Oggid
non pi usata. Altri la chiamano Terra di Lenno. (O)

da Fries, che corrisponde alla Dufourea di Acharius, e che dallo


stesso Fries era stato denominato Sifonia , V. (Aq)

Suruncolo. * (Zool.) Si-fn-co-lo. Sm. V. G. Lat. siphunculus. (V.


Sfila) Nome da Luid imposto ad una Serpula o Verme fissile,
che presentasi sotto forma d'un piccolo sfone o tubo. Appartiene a SicilArone, Si-gil-la-t-re. Verb. m. di Sigillare. Ch sigilla. Lo
gli echinodermi senza piedi; hanno il corpo cilindrico allungato con stesso che Suggellatore ,
(A
pelle
spessa , bocca ad una sola estremit
in forma di tromba che 2 - Ufiziale soprastante alV.
sigillo della Sacra Penitenzieria in Roma.
pu "neutrale e catte per
di grandi muscoli interni, l'
De
Luc.
Dott.
6.
volg.
5.
8., Battagl. Ann. 62o. . Berg (Miu)
pi o meno vicino alla base di questa tromba. Si trovano detti an
(Mit. Egiz.) Sigillatori chiamavasi Que' Sacerdoti di giuo
mali nella sabbia, sotto l'acqua del mare. Ne esistono molte specie 3 depututi ad esaminare e marchiare le vittime pe' sacrifici. (Mit)
non ben distinte. (Aq) (N)
Sigil-la tri-ce. Verb. f di Sigiliare. Che sigilla. Lo
Sirurti. (Marin) sifuiti. Sm. pl. Sono legni attaccati ai vasi delle Sciaraice,
stesso che Sugellatrice , V. (O)
galee, quando si varano , i quali tengono il corpo della galea di Sicillo,
Si-gil-lo.[Sm.Surumento per improntare. Lo stesso che]Suggello,
O

---

ruto, sicch non trabocchi da una banda o dall'altra. (Dal lat. si


mul ficti insieme attaccati, confitti. Fictus per fixus, da figo tro
vasi in Varrone. Gli Ebrei hanno sfa
congiugnere, aggregare,

Lut. sigillum , signum. Gr. cpays. (Sigillum, ccdesi da pi un


dim. di Signum. I Gallesi hanno sigle e seughal nel medesimo sen
so , i Tedeschi siegel , gli antichi Sassoni siegel , gli Svedesi sigil,

e sufa per esser congiunto, aggregato) (S)


Snc A.

Nome

gli Olandesi zegel , gl' Inglesi seal, gli Spagn.selio, i Franc. sceau.)

di Minerva. ( Dall'ebr. hisghiahh consi

derare, provvedere, presagire; i quali atti spettano alla sapienza.)(Mit)


a (Gog.) Ant. cit. d'Africa nella Numidia.-nella Mauritania(G)
SicAlro. (Zool.) Si-gl-fo. Sm. V. G. Lat. sigalphus. ( Da sige si 2
lenzio, e alphos bianco) Genere d'insetti dell' ordine degl'imenot
teri , della sezione de'terebrani , della famiglia de' pupivori, e dell

trib degl' icneumonidi, stabilito da Latreille, e cos denominati

sa ne' sigilli pontificii. ) (N)

- [Per estens. Diploma o Privilegio cui si appone il sigillo. Dant.


Par. 1 n. 93. E da lui ebbe Primo sigillo a sua religione But.ivi :
Primo sigillo , cio primo privilegio bollato della confermazione del
la regola.

dalla larva del sigalphus irroratus, che il tipo di questo genere,


la quale vive silenziosa nel corpo di molti bruchi lepidotteri notturni,
dai quali esce e fila dappoi un bozzolo bianco. Distinguonsi per
l'addomine allungato e rotondato alla sua estremit posteriore incet
vato inferiormente; osservato dal di sopra non sembra composto che

di tre anelli.
(Aq) (N)
SicALione.*
(Mit.)

Dant. Par. 27. 52. N ch' io fossi figura di sigillo A' privilegi ven

duti e mendaci. (E S. Pietro che parla della sua immagine impres

- Per metaf [Colmo di perfezione o simile. Dant. Par. . o7.


Nel crudo sasso intra Tevere ed Arno Da Cristo prese l'ultimo si
gillo, Che le sue membra du'anni portarno. But. ivu : L'ultimo si
gillo , cio cc. le stimate della sua passione.
- [Dicesi Porre il sigillo a checchessia e fig. vale Porvi il compi
mento ] Lat. completamentm. Alam. Gir. 8.5o. Ove il destin mio pose
D ogni gloria il sigillo.
5 - Dicesi Sigillo verginale, L'integrit verginale. S. Agost. C. D.
Muzzi. (O)
6 - * (Eccl.) Sigillo sacramentale o della confessione : L'obbligo che
ha il confessore di tenere in secreto i peccati conosciuti nella con
fessione, obbligo da non violarsi per qualunque anche gravissina

Dio del silenzio presso gli Egizi, che

rappresentavasi col dito alla bocca, come se imponesse silenzio al


popolo. (Dal gr. sigao io taccio, e laos popolo.) (Mit)
SicAioeine * (Mit.) Si-ga-lo--i-de. Epiteto di Apollo. ( Da sigao io
taccio, laos popolo, e idos forma : Che rende il popolo silenzioso
per l'ammirazione della sua bellezza.) (Mit)
Siceam. * (Mit. Ind) Si-ge--mi, Spirito che presso i Birmani del
causa. (G. F.)
Regno d'Ava , presiede all'ordine degli elementi e lancia il fulmi 7 (Filol.) Segno , Carattere magico. Morg. 2 . 75. Malgigi gli
ne e il lampo. (Mit)
sigilli addosso. E 22. o2. Pentacol, candaric, siglli lumi
Sicercato, Si-ge-br-to. N. pr.m. Lat. Sigebertus. (Dal ted. sieg trion facea
ec. E 24. 9. Allor Malgigi venia disegnando Caratteri e sigilli. Real.
fo, e beherzi coraggioso: Coraggioso e Trionfante.) - Nome di due
Ins. 55. Un certo bullettino ec. in cui sono scritti certi nomi ara
re di Austrasia. (B) (Mit)
bici ed impressi alcuni sigilli e pentacoli. (N)
Sceerasoo , Si-ge-brn do. N. prm. Lat. Sigebrandus. (Dal ted. sieg 8 (Ar.Mes.) [Dicesi Sigillare o Serrare col sigillo d' Ermete e vale
trionfo, e brennend ardente: Ardente per desiderio del trionfo.) (B)
Chiudere i vasi o cannelli di vetro col vetro medesimo liquefatto al
Sicerarno, S-ge-fr-do. N. pr... m. Lo stesso che Siffredo, V. Lat. fuoco.
Ricett.For. 2. Si conservi in vasi di vetro col collo lungo e
Sigefridus. (Dal ted. sieg trionfo, e fiede pace: Pace che succede al
sottile, sigillando la bocca col sigillo di Ermete. Sagg. nat. esp. .
trionfo.) (B)
Sicco. - (Geog) Si-g-o. Lat. Sigaeum. Antica citt e promontorio Si serra la bocca del cannello col sigillo detto volgarmente d'Er
-

---

mete , cio colla fiamma.

dell'Asia minore nella Troade. (G)


Sicenico, * Si-ge-ri-co. N. pr. m. Lat. Sicericus. ( Dal ted. sieg vit 9 - "(Chir) Livido che rimane sul volto per qualche percossa; altr
menti Pesca. Min. Annot. Malm. Dar le pesche i latini dicono Sug
toria , trionfo, e reich ricco : Ricco di trionfi.) (B)
illare aliquem , che noi pure diciamo anche Sigilli tali lividi , e
SiorsaekA. * (Bot) Si-ge-sb-ki-a. Sf Lo stesso che Siegesbekia, V. (N)
diciamo anche Sigillare un occhio a uno. (A)
Sceza , * Si-g-za. N. pr. f. Lat. Sigcza. (B)
- (Bot.) Sigillo di Salamone e Sigillo Santanaria. Specie di pianta
sncezo , * Si-g-zo. N. pr. m. Lat. Sigezus. (Dal tcd. sieg vittoria, e 1odel
genere convall'aria che ha la radice alquanto bianca , lunga ,
hetze caccia co''bracchi : Vincitore nella caccia co' bracchi.) (B)
carnosa, nodosa, della grossezza di un dito, che si estende ori
Snoullare, Si-gil-l-re. [Att. e n. ass. Lo stesso che Suggellare , V.
zontalmente a fior di terra ; lo stelo semplice , angolato , curvo ,
Lot.
, obsignare. Gr. orpoyi3v, rapaonazivetv. Dunt. Par.
alto un braccio e mezzo , frondoso , in tutta la sua met superio
7. 69. Perch non si muove La sna imprenta , quando ella sigilla.
re, le foglie alterne, amplessicauli, a met rivolte per un lato, ovali,
2 Per metaf (Confermare, Assodar bene.] Dant. Conv. 66. Accioc
ch il dono faccia,lo ricevitore amico, conviene a lui essere utile , lisce ; i fiori bianchi, opposti alle foglie , ascellari, peduncoluri,
-

-----

SHGlLLONE

325

SIGNIFICATO

Che ha senso efficace. Segner.Mann. Novg.4 Gonsidera qua


solitari, o accoppiati, le bacche nero, della grossezza di un pisel a to sieno significanti quei termini che tu odi in si breve detto. (V)
lo; i semi bianchi, duri. Fiorisce nel Giugno, ed originaria dei
boschi. Ha due variet, una a fior doppio, e l'altra con lo stelo Soruricanremere, Signi-ficante-mn-te. Avv. In modo significante
Oliv. Pal. Ap. Pred. 98., Pinam. pag. 86. Berg (Min) ...
porporino, e con le foglie simili a quelle del veratro. I botanici la
Si-gni-fi-can-tis-si-mo. Add. ml superl. di sign
chiamano Poligonato , V. Lat.comvallaria polygonatum Linl Gr. Sionaricantissimo,
ficante. Salvin. Disc. a. 86. Primieramente la parola sozzo e bel
rouyovarov.

lissima e significantissima.
Sicmone, Sigil-lo-ne. Sm. accr. di Sigillo. Oliv. Pal. Ap. Pred.
Sicneicanza, significanza. Sf1 Il significare, Significato a si
4o. Berg. (Mlin)
Siciano, Si-gi-mro. V. pr. m. Lat. Sigimarus. (Dal ted.sieg vit
gnificatio, indicium. Gr. uurs, sia. Nov. antoo. 6. Se
vete loro, cio al lor Re e Signore, che a suoi vecchi domandi la
toria , e mehren accrescere. Che accresce le vittorie.) (B)
Stonsmonoa, * Si-gi-smn-da. IN pr.f. Lat. Sigismunda. (B)
significanza del sogno, Liv. M. La qual cosa fu significanza di Pat
ra. Pallad. Marz. 25. Ne' polli del cavalli si voglion guardare i sc
Sosuonoo, * Si-gi-smn-do, Gismondo, Sismondo. N. pr.. m. Lat.
gni che mostrino buona significanza. Tes. Br. 5. 8. Elle sono di
Sigismundus. (Dal ted. sieg vittoria, e mundbocca: Bocca della vit
cotal natura (le calandre), che se un uomo infermo la va a vede
toria)-Re di Borgogna, succeduto al padre Gondebaldo nel 56 e
re,
sellanongliglipone
diritto
viso, egli
certo
di guarire
i
posto nel numero de santi-Imperatore di Germania nel secolo xr.
e s'ella
ponemente
mente,
si nel
significanza
che dee
morire
di cer
- Nome di tre re di Polonia. (B) (O)
to, Franc. Barb. 36o. 25. E poi per onestura , Non per significanza,
Sucius. * (Geog) Si-gi ni. Lat. Sigyunae. Antichi popoli che abi
il cuovre alquanto Lo dipintor di ghirlanda, e non manto le
tavano sulle sponde dell' Eusino, di l dall' Istro. (G
-

Sovano , * Si-gi-vldo, M. pr. nn. Lo stesso che Sebaldo, V. Lat.

2. 359. Alcun segnale che gl'Iddii avessero mandato in significa

Sigivaldus. (Dal ted. sieg vittoria, e ballig presto: Che prestamente


riporta vittoria.) (B)
Snc, (Filol.) Sfpl. V. G. Lettere uniche, o Abbreviature di sillabe

della salute di Biancofiore.

Sicnuricane, significare. Au Dimostrare, Esprimere, Palesare life

o di parole usate dagli antichi nelle loro scritture. Lat. siglae. (Dal
gr. sigle che vale il medesimo: e sigle, secondo i Grecisti, vien da
sigaleos tacito; poich non esprimono a distesa , ma solamente ac
cennano l'idea.) (Ne) (Mit)
Stoorilace. * (Filol.) Si-glo-fi-la-ce. Add. e sm. Lo stesso che Siglo

foro , P. (Dal gr. sigle monili, vezzi, e phylax custode) (Aq)


Sonorono.* (Filol.) Sigl-fo-ro.Add. e sm. G. Lat. siglophorus. (Da
sigle monili, vezzi, collane, ciondoli, e da phero io porto.) Cos chia
mavasi il Ministro a cui si consegnavano tali ornamenti peresser cu

rire. (V. Notificare) Lai significare, denotare Gr. mai. (Dal lat
signum facere far segno) Pass.prot.Ci signific egli quando, essendo i
discepoli suoi nella nave nel mare di Galilea ec., egli venne a loro,
andando leggermente sovra l'onde del turbato mare. E 9. Come
ta
il santo Vangelio, significando come altri dee esser sollecito della
propria salute, e stare apparecchiato, bene vivendo. Dant- Purg- 24.
54 Io mi son un che, quando Amore spira, noto, e a quel modo,
-

Che detta dentro, vo significando. E Par. . 7o. Trasumanar , si


gnificar per verba Non si poria. G. . . 67. 2. Queste pure si
gnificarono grandi cose. n
ant. oo. 5. Io credo che questo ca
rico, che io hoe sostenuto, significa che gente, che m'odiano, mi vo

stoditi; meglio Siglofilace. (Aq)


gliono uccidere.
Suonanno. * (Geog.) Sig-ma-rin-gem. Citt capitale di un piccolo
principato di Germania che appartiene ad un ramo della casa di 2 - Fare intendere , Mandare a dire , Avvisare. Lat. significare,
Hohenzollern. (G)
certiorem facere. Gr. mvsv. Boce. nov. 42. 7. Piacque alla gen
tildonna di volere esser colei che a Martuccio significasse, quiva
Sion. - (Arche.) Sm. pl. V. G. Lat. sigmata. ( Da sigma decimo
lui esser venuta la sua Gostanza. E nov. 69. 6. Per quel modo, che
tava lettera del greco alfabeto) Letticciuoli o sedie di forma se
micircolare, da avvicinarsi alle mense nel tempo del convito ; co
miglior ti parr , il mio amore gli significherai. G. V. a n. 34. 5.
E cos ci preg significassimo al nostro Comnne.
munemente chiamati Stibadi. (Aq)
Siomooone. * (Zool.) Si-gmo-d-ne. Sun. V. G. Lat. sigmodon (Da 3 Risolvere, Spiegare o simile. Nov. ant. 6. Compiuti gli otto giorni,
e l'Imperadore rimand per loro, che gli significassero la domanda
sigma lettera greca che corrisponde alla S de' Latini, e odus den
che avea fatta loro. (Mini)
te) Genere di mammali dell'ordine de' rosicanti stabilito da Say, i
quali tra gli altri caratteri presentano mascelle guarnite ciascuna di 4 Valere, Importare. Borgh. Orig. Fir. 72. Trebbio, che a
noi significa raumata, brigata cc. da feste e da balli e passatemi.(V)
sei denti molari eguali colla corona segnata da solchi alterni profondi
5 N. ass. Importare , Essere d'interesse. Espos. Patern. 89. uno
disposti in forma d'un sigma. Comprende una sola specie. (Aq)
Snomoioeo.* (Amat.) Sigmo-i-do.

Che la forma di un sigma,

de' sacramenti di Santa Chiesa , che (il che) pi significa al mat,i

monio. (P)
leuera greca, che corrisponde al nostro S. D consi Valvole sigmoidee
se
alcune piegature valvolari nel numero di tre, che ornano l'origine 6 In forza di sm. per Significato. Salv. Avvert. . 3. 4.
sopra quelle voci l'accento si contrassegna per rimuovere il dubbio
dell'arteria polmonare e dell'aorta; altrimenti Semilunari. Diconsi
sopra tutte le altre il doppio significare il medesimo fia di mestieri.(V)
Fosse o Cavit sigmoidee, quelle dell'ulna, e sono due, grande e picco
la : la prima formata dalla faccia anteriore dell'olecrano, e dalla 7 - (Rett.) In forza di nome, per la figura rettorica da' Latini detta
significatio. Reu. Tull. no6.
un'altra sentenzia, che s'appella
faccia superiore dell'apofisi coracoidea, scorre sopra la caruncola
dell'omero; l'altra collocata all' esterno, si articola coll'estremit

Significare, la quale ha luogo quando il dicitore favella in tal modo,

superiore del radio, (O)

che pi lascia intendimento all'udite , che non dice a parole (v5

Sica.(Geog) Antica cit. del LazioPiccola citt della Dalmazia (G) Sonirica ramenre, Si-gni-fi-ca-ta-mnte.Avv. In modo significativo;aiur
menti Significativamente. Borgh. Vesc.For.57 . Che non possano in
fettar la nettezza della citt, che significatamente chiam ortodossa. (V)
V. Lat. signaculum. Dial. S.Greg. 4. 45. Nullo fu trovato degno,
n in cielo, n in terra, n sotto terra, d' aprire lo libro , e scio 2 * Distintamente, Specificatamente. Com. Dant. Inf. 33.5oo. Qui
gliere gli predetti sette signacoli. E Vit. 352. Gli ha segnati nel Si
l'autore significatamente pone questi termini, (N)
gnore del signacolo degli Apostoli. (V) (L'es. de' Dial. S. Gr. cos Sioniricativamente, Si-gni-ficativa-mn-te. Av. In modo significa
leggesi in una variante ; il testo ha suggelli.) (B)
tivo ; altrimenti Significatamente. Dep. Decum. 28. Come male il
Stonatura, Si-gna-t-ra, Sf. Segno ; meglio Segnatura. (A)
supplire di fantasia dove l'uom vede che l'autore, per aver signi
ficativamente e con brevit parlato, sia stato manchevole; cosi
2 - (St.Mod.) Nome di un Tribunale di Roma. V. Segnatura, S. .
vizio tor via le parole che egli, a maggiore e pi squisita dichia
Car. Lett. Con tutto che la causa sia stata dalla Signatura prima
commessa all'Ordinario. (A)
razione del suo concetto, si compiacque di aggiugnere, quantunque
senza esse si potesse reggere la sentenza.
(B)
Stonera, Sign-ra. Sf) P.A. Emissione di sangue. Lat. sanguinis
missio, phlebotomia. Gr, scroui. M.. Aldobr. Se per cagion di Sicnuricarvi. * (St. Eccl.) Si-gni-fi-ca-i-vi. Nome dato da alcuni at
tori ai Sacramentari, siccome quelli che insegnano essere l'Euca
sangue avviene, sia fatta la signera della vena cefalica, e poi scarifi
cata la gengia. Lib, cur. malatt. Sia fatta signera dalla vena basilica
ristia un semplice segno del Corpo di Ges Cristo. (Ber)
del braccio. E' altrove: Sia fatta signera della vena epatica, cio Scurca rivo, Si-gni-fi-ca-ti-vo. All. m. Che ha significazione, Che
significa. Lat. significativus. Gr. maords. Com. Inf. 26. Potemo
quella del fegato, dal diritto braccio. E altrove : Sella iposarca,
ora dire che l'autore voglia recare tutta questa opera a una sua vi
e l'infermo sia forte, sia fatta signera della vena epatica, cio di
quella del fegato.
sione fatta presso alla mattina, allora quando, se mai li sogni sono
Storia. *(Mit. Celt.) Si-gni-a. Sposa di Lok. (Mit)
significativi di veritade, hanno a essere veritieri. Circ. Gelto. 256.
Sorirero, Si-gni-fe-ro, Add. e sm. parlando di persona. P. L. Colui
Noi non intendiamo la voce solamente come suono, o come signi
che porta l'insegna ; e cos chiamavano i Romani Colui che portava
ficativa di qualche passione comune ; ma intendiamo ancora la
una delle insegne della legione; da non confondersi per altro col
significazione di quelle, mediante le parole determinate da noi a si
portator dell'aquila; ossia coll'Alfiere propriamente detto.1 Lat. si
gnificare i concetti nostri secondo il modo che ci pi piaciuto.
gnifier. Gr. a muopo s. (Signum.ferens che porta l'insegna) Ve scricaro, Si-gnifi-c-toSm. Il significare. Concetto racchiuso nelle
parole o cose significanti. Lat. significatus. Gr. riormariz. oce.
gez. pg. 48. (Fr.
5) Sigmiferi sono quegli che portano le inse
gne, cio i gonfaloni, che s'appellano oggi i Dragonari. (B)
nov. 2. 9. Quasi 1ddio, lasciamo stare il significato del vocaboli, ma

Storacolo, Si-gn-co-lo. Sm. V. L. Sugello. Lo stesso che Segnacolo,

2 - Aggiunto di Cerchio, o di zodiaco vale Che ha, Che contie


ne in s i segni celesti. Guid. G. Per la tortezza del sopraddetto
signifero cerchio del zodiaco.

la 'ntenzione de'pessimi animi non conoscesse. Calat. 53. Le parole,


si nel favellare disteso, come negli altri ragionamenti, vogliono cs
sere chiare si, che ciascuno della brigata le possa agevolmente inton -

Storicamento, Si-gnifi-ca-mn-to- Sm. Lo stesso che Significazione,

re, e, oltre a ci, belle in quanto al suono e in quanto al signitical.


Storirncaro. Add. m. da Significare. Espresso, Dimostrato. Lat.si
Suoniricane, Si-gni-fi-can-te. Part. di Significare. Che significa, Che
gnificatus. Gr cazoi. Bocc. nov 8. 7. Ciascun de' due amanti,
ha 1 significato. Lat. significans. Cr-razzivv. Bocc nov. 3g. . I
significato alla donna ci che fatto aveva ec., il suo anore a liman
due corpi ec. in una medesima sepoltura furposti, e sopress scritti
dava. Segner Mann. Ott. n. . Per insinuarci che dai libri della
legge, significatici per Mos, e dai libri de profeti , significatici
versi significanti, cie fosser quelli. Varch. Erco. 7 i Dir che
questo affisso la , o art colo, o pronome cc. , mai non si truova se
per Elia, ogni rivelazione dee ricevere uniforme testimonianza.(V)
non nel genere femminino, sitificante o lei, o quelli, ec (B)Bocc. 2 - Inicato, Accennato. Segner. Mann. Ou. 22 , La prima di
T'esed. 2.a . E corona d'allor significante , Che ieri vittoria venia
queste due volont qui accennate quella volont c' detta lis
trionfante. (N)
gno , o vero significata (V)
.) Med.Ar.Cr. Per significamento di queste cose, che dette sono

Vocab, VI.

42

SlGNOREGGIARE

326

SIGNIFICATORE
Sunrica oar, Si-gnifi-ca-t-re. I Verb. m. di Significare.] Che signifca.

signiticato di un verbo solo , quando dee servir di sostegno e

Gr. 3rzs. Bocc. nov. 52, 6. Signori, egli buono che no as


saggiamo del vino di questo valente uomo,
noooo.
Sigi
e donne, voi dovete sapere che ec. E nov. 7938. Egli fa freddo,
e voi , siguori medici, ve ne guardate molto. E no, 84 a Ea'
villani rivolto disse : Vedete, signori, come egli mi aveva lasciato
nell'albergo in arnese. Guid. G. O signore Achille, se io mi studio

significatore di pi concetti. (B)

nella tua morte, eo. Ovid. Pist. Cotal femmina e cosi pericolosa

Lat. significator. Gr. cmuivrap.Pros. Fior.part. 4. vol. 1. pag. 265.


Questo (esempio) lo trascelgo ec., perch pi chiaro si comprenda
l'autorit della zeugma, quanto ella sia grande, e quanto ella arrivi

a permettere, a chi compone, di sottintendere e traslatar il proprio

donna hai tu messa, bel mio signore, nella tua camera? Lett. Tula
Quint. 77. Perdonate a costui, signori giudici, perch egli ha errato.
eccellenza s' intende d'ladio , e piu
segno d' Ariete , significatore di Firenze, e in termine di Marti , c 4 - Detto assolutamente e
Marti nostro significatore era nel detto segno. Libr. Astrol. Se il si particolarmente di Ges Cristo. Lat. Deus optimus maximus, Do

2 (Atr.) (Sm. T. astrologico. G. V. 2. 8.22. Fu preso l'ascenden


te, che fu gradi 22 del segno della Libra, segno mobile, e opposito del

gnificatore , che fue levato , avesse la latezza del Zodiaco tra li

minus, Coll. Ab. Isac, cap. 17. ll nostro Signore, quando comin

salimenti del grado , col qual passa lo cerchio simigliante.


SoniFicAtonio , Si-gni-fi-ca-t-ri-o. Add. m. Appartenente a signif

cie a pugnare col Diavolo , si lo sconfisse in luogo diserto secchis

cazione. Panig. Demetr. Fal., Mazz. Dif Dant. 1. 18. Berg. (Min)

rono il Signore buon Gies. (Nota questa collocazione) (V)


2 - In questo sign. spesso dicesi Nostro Signore, senza l'arti
colo. V. Nostro , $ 1, 2.1 Dant. Par. 2435. A cui Nostro Si
gnor lasci le chiavi. Nov. ant5. 7. E si dee essere lo cavaliere
astinente, e digiunare il venerdi, in rimembranza di Nostro Signore.
Le Cronicheue cominciano cos: Nostro Signore Iddio ec (V)
3 * Dicesi Signor de'Signori per Dio. Diod. Ap, xr. 6.Ed

simo.

SoniFicATRice, Si-gni-fi-ca-tri-ce. Verb. f [di Significare.) Che significa.


Lat. significatrix. Gr. ormuvrpuz. Com. Purg. 9. Introduce una vi
sione significatrice di ci che li seguie immantancnte. Guicc. Stor.
16. 78o. Nelle quali parole e dimostrazioni , significatrici di somma
sapienza e bont , ec.

SicNuricAzione, Si-gni-fi-ca-zi-ne. [Sf. Il significare., Significamento,


sin.] Lat. significatio. Gr. riormuxrix. Lab. 2. Lui ec. giovane,
iguudo , con ali , e con occhi velati, e arciere , non sanza grandis
sima cagione , e significazione de' suoi effetti, tutto 'l di vi dimo
strano. Mor. S. Greg. Questo tanto brevemente abbiamo trascorso
nella significazione del nostro capo ; oramai ad edificazione dal corpo
suo replichiamo questo. E altrove: Per la significazione delle cose
figui almente dette rizzeremo l' edificio della fede. Scal. S. Ag.S'egli
cosi , novella contrariet questa, e significazione non usata.

Passav.38 . Quello che dicono della significazione di tutti i sogni.(N)


2 - (Lg.) Notificazione di un atto ec. fatto alla parte contraria (A)
Stonini. * (Gcog.) Si-gni-ni. Nome degli abitanti di Signa. (Mit)
SoNonA, * Si-gn-ra. Add. e sf. Padona. Anticamente Signoressa.
Cr. alla v. Signorcssa. (A)
2 Titolo di maggioranza e riverenza, come Signore agli uomini.(A)
Red. Cons. 2. 93. Se fosse pcr cssere utile a questa signora l'uso
del seguente vino medicato.

3 (Zol.) Pesce signora : Pesce di mare di niun pregio, ch'


una specie d'anguillina sottile come un nastro. (A)
Si o Non Accio , Signo-rc-cio. Add. e sm. accr. di Signore. Lo stesso ohe
Signorazzo, V. Grill. Lett. Berg. (Min)

SioNonanzA,Si-gno-rn-za. Sf V.A. V. e di''Signoria. V. Segnoranza.(B)


Si cronaooo, Si-gno-g-gio. [Sm] V. A. V. e di Signoria. Lat. domi
miumn. Gr. arorsia. G. V. 8.5o. 3. E quclli signoraggi tra loro par
tiro e disabitaro e distrussero gli antichi fii de' Franceschi, che que'
signoraggi teneano. E . 42. . Questi cra per lo suo signoraggio
il maggior barone di Francia. Dicer. div. Lo servaggio signoria ,
e lo signoraggio servitude.

S. Gio. Batt. 4. Andarono, e pensonni che trova

egli avea in su la vesta, e sopra la coscia, questo nome scritto e

Il re delli re, e 'l signor de'signori. (N)


4 E per lo Sagramento del santissimo Corpo e Sangue di
Cristo. P. Levare S. 37. Vit. S. Franc 5. E, levandosi il si
gnore (alla messa), ella aperse gli occhi e chiaramente il vide. Frane.
acch. nov. 192. La donna ogni mattina, sonando a Signore (annes
sa) a una chiesa sua vicina cc. andava a vedere il Signore. (V)
- Dicesi Non essere signore di poter fare alcuna cosa e vale o
aver libert o possanza di farla. Cron. Morell. 3f6. Queste cose

intraversandomi pel capo, mi fece dare mille volte per lo letto, e


da quelli pensieri , como da vani e cattivi , volendouni partire, non
era signore di potere.

Dicesi Far signore e vale Dare la signoria ; V. Fare signo


re , . . (A)

a Fare il signore = Spacciarsi per gran personaggio,


Trattarsi alla grande. . Fare signore, S. a. (A)
3 Fare del signore = Non accudire alle proprie faccende,
Godere e trionfare, Von darsi una briga del mondo.
Fare dei
signore. (N)

7 - Dicesi Filare del signore e vale Fare il grande. V. Flare ver


bo $. 5. (N)
- Dicesi Riconoscere alcuno per signore e vale Accettarlo, Sot
toporglisi. . Riconoscere , . o. (A)
- Dicesi Sder de'signori e vale Essere uno della Signoria nel
sign del -3. Machiav. Ist. 'ior. 8. Si ragunarono nella chiesa di
S. Stefano pi di xx cittadini con licenza di Messer Lorenzo Rid lfi,

e di Francesco Gianfiliazzi, i quali allora sedevano designori. (Pe)

S1oraro, Si-gno-r-to. Sm. V. A. Ufficio o Dignit di signore. V. io - Dicesi Signor si come av. affermativo. . Signors. (N)
e di' Signoria. Stor. Semif. 2o. Prevenuto allo signorato uno degli 1 - Proverb. A ta1 signore tal servo. V. Servo add m. S. a. (A)
loro uomini, ec. E 4. Poich a Dio e a te piaciuto di promuo 12 - Attro proverb.] rano. Sacch. nov. 65. Signore e vino di fia
vermi nello tuo signorato, e giudicatomi atto in cos travagliato seg sco la mattina buono e la sera guasto.
gio a tanto peso portare, ec. E 46. Quegli ancora , sotto lo cui 13 - Adperato in forza di add. f pl. di Signora. Borgh. Arm.
signorato la seconda sollevazione ec. aveva avuto cominciancnto. E
Fam. 44 Nobili ed antiche famiglie, e gi delle maggiori, e le due
79. Quello ci iarono signore, perch appunto poco avanti dovea lo ultime di pi signore alcun tempo delle patrie loro. (V)
nuovo signorato ricominciare, (A)'(V)
Scozooevole, Si-gno-regg-vo-le. Add. com. Come derivato da Si
SiosoaAzzAccio, Si-gno-raz-zc-cio. Add. e sm. accr. e pegg. di Si gnoreggiare , sinificar dovrebbe Atto o idoneo a signoreggiare, o
gnovazzo. Bellin. Bucch. 24. Quel ch'egli spende ec., quella la meglio, ad essere signoreggiato; ma dagli antichi fu adoperato per
stura , Lo sciupinio, lo scialo , lo sfarzaccio Da qualsivoglia gran
Tranno , Imperoso , Prepotente, Soverchevole e 1 Lat impelio
signorazzaccio. (A) (B)

sus. Gr. rupzr. Sen. Pist. Iddio non signoreggevole, n oper

Sono razzo , Si-gno-rz-zo. Add. e sm. Signor grande, Signore d'alto clievole, ne schifo, n invidioso. Petr. Uom. ill. Quanto ella fosse
ffre. , Signoraccio, sin. Bellin. Lez. Gran signorazzo , vestito signoreggevole contra i cittadini e i compagni, non solamente il mo
cti un abito tutto ricamo. Ner. Samun. 1 n. 2o. E gi gli abitatori anco strava quella crudelt, ec. Vit. SS. Pad. 2. 55. Quando il pre
vedieno Di quel recinto, tanto desiato Da molti signorazzi al tempo
lato troppo signoreggevole e con aldacia e autorit comanda a suoi
sudditi ec. (V)
d' oggi , Che volentier qui fcrincrien gli alloggi. (A) (B)
SonoRe, Si-gn-re. [Add. e sun.) Che ha signora, dominio e podest SiconEcolamento, Si-gno-reg-gia-mn-to. Sm. Il signoreggiare. Lat.
sopra gli altri. [ll Signore amato, temuto, severo, cortese, giusto,
dominatio , imperium. Gr. px. Cr. 6. . g. ll calore si sottiglia
nobile, generoso, mansueto, magnifico, strano, imperioso ec.],Segno
per signoreggiamento del secco. Com. Par. 2 . Temperanza signo
re, Domine, Domino, sin. Lat. dominus. Gr. rdrms. (Comunemente reggiamento di ragione contra libidine e gli altri importuni movi
menti.
dal lat. senior pi vecchio ; poich i pi vecchi crano una volta
primati e direttori del popolo. Gli Arabi hanno sinner capo di fa SioNoREGGIANTE , Si-gno-reg-gin-te. I Part. di Signoreggiare. Che si
uniglia, signore , vertebra del collo , radice. In isp. senior, in franc. gnoreggia. [Anticamente Principiante. Lat. dominans. Gr. xvpusvov.
seigneur signore.) Tratt. Consol.Quegli legittimo signore, che pre
Piloc. 7. 424. Sono di Spagna, e figliuolo unico del re Felice, si
gato si parte, invitato si fugge, e solo gli riman di poter dire: non
gnoreggiante quella. Lab. 12o. Argomentando, che se quello a lei
potetti far altro. Bocc. nov.7.3 Messer Cane della Scala ec. fu uno sofferto , che non sarebbe sofferto alla serva, chiaramente pu co
de' pi notabili e de' pi magnifici signori che ec. si sapesse in Ita
noscere se donna signoreggiante. Maestruzz. . 57. Ma per tutte
lia. Petr. son. 227, Carit di signore,amor di donna Son le catene,
l'altre parti assolutamente pi pecca l'uomo per la signoreggiante
ove con molti affanni Legato son. Borgh. Vesc. Fior. 434. Lo
ragione. E 2. 4. Non per vano credere , essere per alcuna di
chiama segnalatamente seniorem suum , voce mescolata di riconosci
spensazione permesso, che non signoreggiante l'arte magica, ma
mento d'una certa superiorit e di riverenza e d'affezione insieme,
per occulta dispensazione, la quale era occulta a Saulle e alla fitto
che s'usava in que'tempi, e mutata alquanto, come porta il costume
nessa , si mostrasse loro lo spirito del giusto uomo agli occhi del
nostro, ci restato ancora, ed quella che oggi diciamo Signore.(V)
lte. Franc. Sacch. rim. 5. Il tuo poder, che fu gi in acqua sal
2 * Ed antienmente Signore fu unito ai pronomi Mio, Suo,
sa, Perdesti per voler signoreggiante Essere al soprastante.
Tuo, e si disse Signormo , Signorso , Signorto. V. a'lor luoghi.(N) SicNoREGGIA RE , Si-gno-reggi-re. [Att. e n. ass. Aver signoria, Domi
2 - Padrone. Lat. dominus, herus. Gr. sardrms, xvpios. Bocc. nov.
nare. Anticamente Principare. , Signorizzare, Segnoreggiare, sin
43. 3. Adunque ec. sar egli buon per noi, poich altro signor
Lat. domimari. Gr.xupisvsuv. Lab. 163. Tu se' uomo ec. nato a signoreg
non ha. Dant. Par. 24. 48. Come 'l signor, ch'ascolta quel che giate, e non ad esser signoraggiato. Fr. Jac. Cess. Chi vuole essere
piace, Da indi abbraccia il servo gratulando. Bocc. g. 5. n. 2.
annato , signoreggi colla mano inferma. Tratt. gov. fam. Molti sono
Trov per venturra alquanto separata dall' altre navi una navicella
reputati spirituali , ne' quali signoreggia la gola, e l'anima serve e
di pescatori, la quale, perciocch pure allora smontati n' erano i
stenta. Dant. Par. 9. 5o. Tal signoreggia e va colla testa alta, Che
signori di quella, d'albero e di vela e di remi la trov fornita.(V)
gi per lui carpir si fa la ragna. Franc. Sacch. Op. d. 133. E "l

Car Let ined. 2.268. L'uno e l'altro dei quali sono molto miei

suo nome fu Maria , c 'l soprannome Maddalena , per uno castello,

signori. (Pe)

chi clia signoreggiava, chiamato Magdalo. Petr. sn. 237. Iadi mi


sigao eggia , itaui mi sorza.

3 - Usato per Titolo di maggioranza e di riverenza, Lat, dominus,

SIGNRINO
327
- E col terzo casol Albert.cap.56. Meglio l'uomo sofferente, a - Governo. Lat regimca, imperium. Gr, gr, irrrari.
ch l'uomo forte ; e che signoreggia all'animo suo , dei vincitor di
Franc. Sacoh. Op. div. 69.
per li
e vanno in si
cittade Sen. Pist.3o. La temperanza signoreggia a diletti.(V) G. V.
gnoria. Franc. Barb. 298. 8. Vai tu in signoria ? Mona tal compa
9.348. Essendo Messer Malatesta con sua gente al detto Murro, Messer
gnia Di savi e di compagni, Che tu poi non ten lagni.
Lamberto ec. per signoreggiare a Rimino si ordin un laido tradimen 3 - Supremo magistrato d'alcuna Repubblica. Bocc. nov.5o. 6. io,
to. Albert.cap.2. Lo servo saggio signoregger a' figliuoli matti. (N)
temendo per me medesimo la signoria, levatomi, non lo lasciai ac
- Per metaf. Tes. Br. a.32. L'una verde o rossa, l'altra bianca
cidere. E nov. 8. 2. Venire alle mani della signoria, ed esser ,
o nera, secondo il colore degli elementi o degli umori che signo
come malioso, condennato, Cas. lett. g. Avendo lodato ec. il nobii
SIGNOREGGIATO

reggiano nella cosa. G, V. 1- 7. 3. Per le stelle che signoreggiano

modo che V. Sig. Illustriss. e Reverendiss. aveva tenuto nesuoira

sopra quello luogo.

gionamenti con l'1llustriss. Signoria di Venezia. E 39. Nella causa

- Soprastare, Essere a cavaliere ; e dicesi per lo pi di luogo dal di monsig. Justiniano noi non possiamo fare che l'Illustriss. Signo
quale si possa scoprire indentro di un altro, ed all' occasione batterlo
ria scriva allo ambasciatore , senza divulgare ec.
con vantaggio; Stargli a sopraccapo, Dominarlo.1 Bocc. g. 3 p. 7. 4 - Titolo di maggioranza , e si usa parlando o scrivendo a uomo
Sopra una loggia, che la corte tutta signoreggiava. Tass. Ger. 5.
di grande affare. Guitt. lett. 26. Vostra Signoria bona in sua fi

54. Siede sul lago, e signoreggia intorno I monti e i mari il bel pa


lagio adorno. (B) Bartol. E in questa medesima (fortezza) una mi
nore divelta e piantata alto in su un maschio, che tutto il rimanente
-

d' essa signoreggia e batte. Bentiv. Risolv d'alzar tanto il ri

vellino occupato che signoreggiasse e impedisse i lavori di dentro.(Gr)


4 - Vincere, Superare. Lat. vincere , praestare. Gr. pari. Tav.
Rit. Brunoro era di maggiore statura di Tristano, e a cavallo lo

delit permagna sempre. Urb. Gli addomand quello che la sua alta
ed eccelsa Signoria da lei ricercasse. Cts. lett. 5. Come V. M. Cri

stianiss. potr vedere per lettere di Lor Signorie. Bocc. nov. 466.
La giovane efigliuola di Marin Bolgaro la cui potenza fa oggi che
la tua signoria non sia cacciata d' Ischia. E g.5. n. 6. Costoro cc.

da amor costretti e non da volere alla Tua Signoria far dispetto,


questo peccato cc. hanno fatto. ( Parla a Federgo re di ciita.)
Fav. Esop. 7. Non si aff ad alcuno di noi (la capra, la pecora

signoreggiava assai dell'altezza.


--Trattar da signore, a modo de'signori ; ed in questo senso
e la giovenca) in vostra presenza di partire tanta e si fatta preda,
solo n. ass. Aret. Rag, Pargli, dando senza richiesta, non ispendere
ma solo alla Vostra Signoria. (Parla al leone.) (V)
puttaneggiando, ma guadagnare signoreggiando. (A)
5 - Maest. it. S. Gio. Batt. 224. Vidono san Giovanni d'inno
Srnonecciaro, Si-gno-reg-gi-to. Add. m da Signoreggiare. Gr. S.
aspetto vertudioso, e di tanta signoria e divozione, che s'abbass
Gir. 1 . Se una citt signoreggiata da' suoi cittadini fosse tolta per un poco la loro riputanza. (V)
6
malaguardia, per questa sola potrebbono perdere tutte l'altre.
- Soggezione in che si dell'altrui potest.1 Petr. son.6. E poi
Sonoardoiarone , Si-gno-reggia-t-re.
e bm. di Signoreggiare. Che
ch 'l fren per forza a s raccoglie, I'mi rimango in signoria di lui.
signoregia, Dominatore. Lat. dominator, dominus. Grxpsia,
Liv. Dec. l. 2, c. 8. Il popolo di Roma non ha signoria : anzi
io. Oid. Pist47. Macario va letto Macareo ) , figliuolo del
re Eolo, signoreggiatore de venti , am per amore Canace. Pegez.
Al Principe signoreggiator dell' umana generazione, e di tutte le
entidebanbai, Amm. Ant. 4o. 3. 4. Veramente signoreggiatore
della terra chi la carne sua regge con leggi di disciplina. Mor.S.

libero : ed hassi posto in cuore di aprire le porte pi tosto a li ni


mici che a li regi : e questa la volunt di tutti che la fine della

libert sia fine de la citt medesima. (N)

7 * Col v. Dare : Dar signoria o la signoria = Concedere il co

mando. V. Dare signoria. (A)


Greg. Ma tu signoreggiator di virt, giudichi con tranquillit.
8 * Col v. Essere: Essere di sua signoria = Esser libero, inde
Sugnonecomarance, Si-gno-reg-gia-tri-ce. Perb. f. di Signoreggiare. Che
pendente. V. Essere di sua signoria. (N)
- * Col v. Fare : Fare signoria= Governare, Esercitare, Usare
signoreggia. V. di reg, (O)
signoria. V. Fare signoria. (N)
Sicnonetto, Si-gno-rl-lo. [Add e sm. dim. di Signore. Signore di
piccolo Stato, Signoretto, sin. Lat. regulus. Gr. 2xarzos.Franc. 1o - Col v. Perdere : Perdere la signoria sopra una cosa = Non
Sacch.rim.36. Cosi con grande affanno Tu hai domato signorelli
averne pi potere. V. Perdere, S. 3g. (N)
e conti , Ch'a guastar tuo terren sempr'eran pronti. E nov. 82. 11 Col v. Pigliare: Pigliar o Prendere la signoria = Farsi signore,
Fu adunque uno signorello della Marca ec. , il quale non possendo
Prendere il dominio di uno stato. V. Pigliare signoria. Cronichett.
resistere agli assalti di Messer Ridolfo, ec.
d' Amar. 8o. Mario prese la signoria di Roma, e tutti gli amici di
Sicnonetto.* Signoretto. N. pr. m. Lat. Dommolus. (B)
Silla uccidea. Sig. Viagg. Mont. Sin. 32. Racconteremo ec. del Sol
Sicnonesco, si
Ci ch' simile allo stato, alle ma
dano ec. e perch modo prese la signoria ec. (G. V)
2 - [ E per simil. ] Tes. Br. 5. 17. Niuno csce di sua maio
niere, alle qualit ec. de'signori ; ma fu usato anche per Signo
rile.Lat. splendidus, illustris.Gr. ppd. Franc. Sacch. rin.53.
ne , infino a tanto che il signore (delle api) non fuori, e piglia
la signoria del volare dove gli piace.
E Niccola Acciajoli, e si Lorenzo Militi, degni in stato signoresco.
Siconessa, Si-gno-rs-sa. Add. e sf1 P. A. V. e di' Signora. Lat, 1a - * Col v. Recare: Recare in signoria sua ec. alcuna cosa = Inn
domina. Grupla. Esp. Salm. Il lor bisogno aspettano dal lor si padronirsene. P. Recare, S. 79. (N)
gnore, dalle loro signiresse, e da simili. Petr. Uom. ill. Onde la 13 * Col v. Tenere : Tenere signoria = Esser signore. V. Tenere
-

Chiesa Romana fu pronunziata signoressa e madre di tutte le Chiese.


Sicnonenro, Si-gno-ri-to. Ada.esm.1 dim. di Signore. Lo stesso che
Signorello, V.1 But. Purg. 6. 2. Diventarono servisi de'vizi e si
detiranni e designoretti, che tanti ne sono ora, ed erano al tempo
dello attore in Italia.it. Benv, Cell. 56. Sono certi signoretti
tirannelli, che fanno a lor popoli il peggio che possono.
Sicnonerro. *N. pr. m. Lo stesso che Signorello, V. (B)
Sicnoneville, Si-gno-r-vi-le. Add. com. . A. . e d'l Signorevole.
G. V. 2. 57. 2. Per l'ardire e prosunzione di fare contro la loro

a -* E Tener la signoria = Reggerla, Amministrarla. V. Te


nere. (A) Liv. Dec. 1. lib. 5. cap. 47. Questo fu il prezzo del popolo
che indi a poco tempo doveva tenere la signoria del mondo.(P)

3 - * Tenere checchessia in signoria di s = Esserna padrone ,


Signoreggiarlo. Pist. Cic. Quint. 26. Rattemperar l'animo e le pa
role, essendo tu adirato, o eziandio tacere e tenere in signoria di s,
o in sua balia il movimento dell'animo ed il dolore, avvegnach non
sia perfetta sapienza, nondimeno cosa di non mezzano ingegno.(Pr)

14 - Proverb. Amor n signoria Non voglion compagnia = Nel co

signorevile franchigia.

Sicnonevone, Signor-vo-le. Add.com. Imperioso, Signoreggiante,


Dominante;

signoria. (A)

anche Signoreggiatore, Dominatore; altrimenti] Si

mando o nell'amore difficilmente si soffre l'aver compagni. Lat. a


mor et potestas impatiens est consortis.

gnoreggevole.-, Signorevile , sin. Lat. imperiosus Gr. uarriv 15 N di tempo n di signoria Non ti dar malinconia= Delle mu
rixd. Arrigh. 47. La

morte da ogni parte , acciocchio

non fugga, serra tutte le vie. Mil. M. Pol. Quando Cinghi Cane
udio la gran villania che ''l Presto Giovanni gli aveva mandato a
dire, enfi s forte, che per poco che non gli crep il cuore in corpo,

perciocch egli era uomo molto signorevole.

Gentile, Signorile. Lat. generosus, nobilis. Gr. yevzios, siraos.


Filoc. 4. 82. Se la vecchiezza fosse tanta , che 'l baston per terzo
piede mi bisognasse, mai dalla tua signorevole compagnia ne da'tuoi

piaceri mi partirei. Dant. rim9 Quella che in me col suo piacer


ne aspira, D' essa ritragge signorevol arte.

sicsonevolmere, Si-gno-re-vol-mn-te. Avv. Lo stesso che Signoril


mente, V. Rim. ant. M. Pier. Vign. pag. 325. (Zane 73)Per
la virtude della calamita, Come lo ferro a tragger non si vede, Ma

si lo tira signorevolmente. (B)

---

Signoria, signo-ri-a. Sfast. di Signore. Dominio, Podest, Giu


rilizione; altrimenti Morganato. -, Segnoria, Signorio. Signorag
gio, Signoranza, Segnoranza, Segnoraggio, Signorato, sin..] Lat. domi
natio, imperium, dominium. Gr. gxi Bocc. g. .f 3. La
salutaroni come Reina, e alla sua signoria piacevolmente soffersero.
e

S. Agost. C.D. Ivi quelli che dovevano essere soggiogati a

signo

ria dei nemici, erano oppressati Dant. Par. 8. 73. Se mala signoria,
che sempre accuora Li popoli soggetti, non avesse Mosso Palermo a
gridar: inora, mora. Erim. 44. Che dentro siede Amore, Lo quale
in signoria della mia vita. Petr. canz. 4.2. Ora al tuo richiamar venir

non degno, Ch signoria non hai fuor del tuo regno.

Cavale,

rutt.

ling. Massimo e diabolico peccato amore di signoria G. V7. 44


2. Aveavi 17 signorie di sangue, la quale era una grande confusio

tazioni delle stagioni e degli emergenti di Stato non si dee prender


passtone.

Sionoaule, Si-gno-ri-le. Add. com. Da signore, Che ha del signore,


del grande. Altrimenti Morganato. Lat. generosus, illustris, im
periosus. Gr. yevzios, aurpds , 8vvzorrevrxds. Petr. cap. . Quel
che 'n s signorile e si superba Vista vien prima, Cesar. G. V.
6. 77. 3. Da queste due pompe del carroccio e della campana si reg
gea la signorile superbia del popolo vecchio de' nostri antichi nel
l'osti. E 7, 9 n. 2. Con
l e signorile risposta fecero loro scat
sa. Segm. Stor. (Bibl. Ene. It. 36. 5) Respirando alcuna citt
dalla servit signorile. (Cio de'signori..)(N)
I Detto di Persona, Generoso, Liberale, Magnifico e simili) G.
V. 8,6. 3. Molto fu magnanimo e signorile, e volle molto onore.
di ci ch'
Sonorilir, Si-gno-ri-li-t. Sf ast. di Signorile.
signorile. Bellin. Bucch. 8g. Poffare il mondo! Apolline a pennel
lo! Che signorilit, che leggiadria! E azo. La pronunzia con una
gravit Di signorilit, E con un sopracciglio ec. (A) (B)
Sicsoarmente, Si-gno-ril-mn-te. Avv. In guisa signorile. -, Signore
volmente, sin. Lat. splendide. Grxaarp, gas. Lib. Viagg.
I quali signorilmente rilucono la notte. Bern. Orl. . g. 9. La
qual signorilmente gli ha onorati, Che ben gli conosceva tutti quanti.
Sconuna, Si-gnorina, Ada. e sf dim. di Signora, detto per vezzo
o per poca et. l Red. Cons. . 98. Nel medicare questa signorina
mi servirei ec, di tutti tutti medicamenli piacevoli, tanto evacua
tivi quanto
E aoo. Mi asterrei dasali di accajo ec., perch
ec. , mescolati con gli acidi del corpo di questa signorina, potreb
bero fare grandi bollori e sconcerti.

ne.coli, ss. Pad. Ma egli in signoria del mugnajo quello ch'e Sicnonimo, Si-gno-rino. Add. e sm, dim. di Signore; e si dice per
vuole che si macini,

vezzo , o per poca et,

V. Signerima. ]

3,8

SILEN ()

SGNORO

Sonoato , Signo-ro. [Add. e sm.1 V. A. V. dh'Sgmorta. Fr,Jac. 8tano. * (Gcog) S-la-i-ro. Flume dell' Indostan. (G)

T. . 6. 3o. Oh mirabil odio mio! D'ogni pena hai signorio. Rim. Silana, Si-l na. N. pr. f Lat. Silana. (V. Silano.)Giulia. Dama
romana amata da Nerone. (Mit)
ant. F. R. Allor ch' io posso aver il signorio.
Storonizza ne , Si-gno-riz-z-rc. Aut. e n. ass. V. A. V. e di''Signoreg SimAnione , Si-la-mi 6ne. N. pr. m. Lat. Silanion. (V. Silano. ) Scultore ateniese del tempo di Alessandro. (B) (Mit)
giare. Cavalc. Esp. Simb. n. 89. Volendo signorizzare lo mondo,
e giudicar le genti. (V)
Silano , Si-l-no. IN. pr. m. Lat. Silanus. (V. Sila. In celt. sollain
godimcnto , allegrezza. In ebr. sallonm increduli. In illir. silan po
Siononvio, Si-gnr-mo. V. A. [ e comp. che vale 1 Signor mio. Lat.
tente, violento. In lat. silanus condotto di acqua.)Nome di molti
IDominus meus. Gr. xpds pov. Pataff 5. Cugiuomo , signormo, e
l' oca Gianni. Fav. Esop. 32. (Fir. 8 18.) Se tu volessi fare quello
illustri romani della famiglia Giunia. (Mit)
SuLANTEMA. * (Bot.) Si-lan-tc-ma. Sm. V. G. Lat. xylanthema. ( Da
che fo io, signormo ti farebbe come fa a me. (Pr)
Siosonorro, Signort-to. [Add. e sm. dim. di Signore. Signore di
xyton legno , e anthos fiore.) Genere di iante della famiglia delle
piccol douninio. Lat. regulus. Gr. 8xrxirxos. Tac. Dav. Vit. Agr.
snanteree , proposto da Necker, le quali presentano le foglie del
39 f. Agricola, racccttato un di que' signorotti scacciato di casa sua,
l'involucro de' loro fiori formato di scaglie quasi legnose. -, Xilan
tema , sin. (Aq)
lo tratteneva sotto ombra d'amicizia, aspettando qualche occasione.
Borgh. Fir. lib. 323. In Toscana trovarsi in quella lega Pisa e A SiLao. * (Geog.) Si-l-o. Citt del Messico. (G)
-

rezzo, e alcuni altri signorotti e baroncelli d'attorno. Ner. Samin. SiLAo. * (Bot.) Sm. Boerhave con tal nome indicava il Pcucedanum

nodosum di Linneo : al presente il nome specifico di un Pcuce


2. 38. Ora in sua compagnia si ritrovava, Allor che addosso il nero
danum, secondo Linneo, e che Sprengel riferisce sotto il genere Cni
brodo spande ll Buon Ripari a quei due signorotti , Che cascaron
dal muro come cotti. (B)
dium. Lat. cnidium silaus. (N)
SilAnMonico.
* (Mus.)Si-lar-m-ni-co. Sm. V. G. Lat. xylharmonicum.
Siononsi , Si-gnor-s. Avv. affermativo comp. che scrivesi anche Si
gnor si. Salvin. Annot. T. B. 4. Sers o Ser si : Cos i contadini , (Da xylon legno, e harmonia armonia.) Strumento recentemente in
ventato da Uthe, nel quale invece di bastoncini di cristallo , tro
all'antica, in cambio di Signors ; sendo avvezzi a parlare col prete
vansi bastoncini di legno. Il suonatore , invece di strisciare su di

e col notajo. (N)

essi colle dita inumidite nell' acqua, si serve di una resina polve
rizzata, e suona coguanti. Questo strumento ha un suono forte assai

2 -* E perch affermando si china il capo, Fare il signor s dicesi


nello stesso modo che Dir di s. V. Dire di s, $. 2. Lall.En. Trav. 4.
ao. Ma quando il sonno gli uomini costringe A far col capo chino

e pieno , e nelle ottave medie somiglia a quello dell'armonica. - ,


Silosistro , sin. (Aq)

il signor s , E che ec. (N)

Siononso, Si-gnr-so. [V. A. e comp. che vale 1 Suo signore. Lat. suus Silano. * (Geog.)Sii-ro, Silari, Silero. Fiume d'Italia che sepa
rava la Lucania dal Piceno; ora il Sele. (G)
donimus. Gr. xpos avrov. Dant. Inf. 29. 77. E non vidi giammai
menare stregghia A ragazzo aspettato da signorso. Bemb.pros. 2.97. Siro. - (Filol) silato. Sm. . L. Cos i Romani chiamavano la
loro prima collezione, perch beveano il vino preparato col sil, onde
In questa guisa signorso , signorto in luogo di signor suo e signor
dissero Vinum silatum , ed anche assolutamente Silatum, che poi
tuo. Dav. Mon. 7. Lo mal monticre dice a signorso : da che la
chiamarono Jentaculum. (Mit)
non ta tua corre leggiera un grano, neglio guadagnarloti tu, anzi

ch' altri la tosi.

* (Geog) Sil-berbr-ga. Citt degli Stati Prussiani nella

Slesia. (G)
SicroRTo , Sigur-to. I V. A. e comp. che vale 1 Tuo signore. Lat.
tuus dominus. Gr. xps cov. Bocc. nov. 45. 7. Ma tu perch non SiLour. * (Gcog.) Fiume della Svizzera. (G)
vai per signorto Bemb- pros. 2. 97. In questa guisa signorso, si Sile. (Geog) Fiume del Regno Lombardo-Veneto. (G)
gnorto in luogo di signor suo e signor tuo.
Silea , * Si-la. N. pr.f. (V. Sila.) Figlia di Corinto, da Pol
Sonozzane, Si-gnoz-z-re. N. ass. V. e di Singhiozzare.Min.Malm. pemene resa madre di Sinide. (Mit)
pag- 3o. Signozzare , o singozzare , o singhiozzare , un moto del Siene. * (Bot.) Si-lne. Sf V. G. Lat. silene. (Da sialon saliva.)
Genere di piante a fiori polipetali, della decandria triginia e della
setto transverso , o mediastino, cagionato da soverchia votezza o
-

famiglia delle cariofilee, contraddistinte dal calice di un pezzo striato

ripicnezza. (A) (B)

Soon. (Geog) Citt dell'Indostan inglese. (G)

tuboloso con cinque denuti nell' apice, dalla corolla di cinque petali

Sicoveso, Si-go-v-so. N. pr. m. Lat. Sigovesus. (In ted. sieg trion


fo, vittoria , e weise saggio: Saggio trionfante. In celt. gall. sigh

con strette e lunghe unghie con lembo intero o bifido che nella base
porta due denti riuniti a guisa di corona intorno la gola della co

spirituale , ed uais nobile : Nobile e pieno di spirito.) Principe


e' Celti, capo d'una colonia che si stabili nella Boemia e nella
Baviera. (B) (Mit)

rolla, dalla capsola ovale bislunga che si apre nell' apice in cinque
o sei denti, con tre cellette ciascuna e con molti semi. In tal genere
se ne comprendono alcune distillanti un viscoso umore, come la Si

Storuna. * (Geog) Sigt-na. Citt della Svezia.(G)


SiouA. (Geog) Si-g-a. Fiume della Russia asiatica. (G)

Sicuzza. (Geog). Si-gun-za. Lat. Segontia. Citt della Spagna,


nella provincia di Guadalaxara. (G)
SiouaAmente , * Si-gu-ra-mn-te. Avv. V. A. V. e di Sicuramente.

(Aq) (N)
fruticosa una Specie di detto genere: Pianta che
ha lo stelo suffruticoso, alto due o tre braccia i le foglie larghe,
spatolato-lanceolate, acuite cigliose; i fiori porporini, che si aprono
nella
sera, con i petali bifidi, a pannocchia tricotoma co'calici vi
scosi, ed i petali bilobi. Fiorisce nel Giugno, ed indigena della
lene muscipula , viscosa ec.

2 - Dicesi

Cavalc. Stoltiz. 288. N mai star possiamo siguramente. Guitt.Leu.


Sicilia. c
(N)
22. 6o. Siguramente vi metterete a domandare savere a lui. (V)
Silenee. * (Bot) Sile-n-e. Add. e sf pl. V. G. Lan. silenaee. (Da
Siounpo,
Si-grdo.
N. pr.
e wirdig
gno :
di
9-m. (Daldited.
tre sieg
re divittoria,
Norvegia.
(O) de
sialon bava..) Trib di piante della famiglia delle cariofillee, la quale
Sicure, Si-g-re. Sf. V. A. V. e di' Scure. Gr. S Gir 3ia. Fate ha per carattere nelle piante fusti quasi sempre erbacei con foglie
-

degni frutti di penitenza, che la sigure posta alla radice dell'al

intere opposte, fiori terminali o ascellari, sparsi, riuniti in racemo,

bero. (Altri testi leggono anche Sigura.) (V)


o spicati, pannocchiuti, corimbosi o finalmente solitari; cos dette
Sicuno, *Si-g-ro. Add. m. V. A. V. e d'Sicuro. But. Inf: a. . perch la
muscipula abbondante di umor viscoso da ritener
Misticri li fu d'avere sigura fronte. Rim. Ant. F. R. Meo Abbracc. gl' insetti serv di tipo al genere. (Aq) (N)
canz. 3o. Si mi trovereste in cor siguro, Leal com'oro puro. Fr. Semico, * Si-l-ni-co. Add. pr. m. Di Sileno. Salvin. Cas 3. (N)
Giord. 2o. Ma noi siamo siguri, che andiamo pur gi alla terra.(V) Sutenti. * (Gcog) Sil-ni-i. Antichi popoli che abitavano sulle rive SicurA Si-gur-t. Sf. V. A. V. e di''Sicurt. , Sigurtade, Si dell' Indo. (Mit)
curtate, sin. Cavalc. Stoltiz. 28. Spera vincendo aver poi sigurtade. Sileno, * Si-l-no. N.pr. m. Lat. Silenns. (Dal celt. sollain allegrez
E 288. Non mi par da
sigurtade. (V)
za, contento.) Autore cartaginese che scrisse in greco la storia
della sua patria. Storico greco della Sicilia. (B) (Mit)
SuA. N. pr.. m. Lat. Siha. (Dall'ebr. tsohar splendore.) (B)
2 - (Mit) Nome del pedagogo e balio di Bacco, credito figlio
Sun. (Geog) Fiume della Svizzera. (G)
Surrebo, Si-i-fr-do.
pr. m. Lo stesso che Siffredo, V. ( Pas di Mercurio o di Pane e di una Nufa. Se gli d d'ordinario la
sinc., di Sigifiedo. Potrebbe anche significare pace delle donne, da coda, testa calva e cornuta , naso grosso o voltato in su, statura
sie donna, e friede pace.) (B)
piccola e corpulenta ; ed ora a cavallo di un asino su cui si regge
Sini (Mit. Maom)Sii-ti. Nome di una delle grandi sette musulmane, a fatica, ora in atto di camminare appoggiato ad un turso, spesso
coronato di edera, e tiene in mano una tazza, con aria di viso
professata da'Persiani, in opposizione aquella de' Suni, seguita da
Turchi : essa consiste principalmente nel riconoscere Ali per solo gioconda o piuttosto
(V. Sileno n. pr. m. In gr. sillos lo
legittimo successore di Maometto e vero interprete del Corano.(Mit) quacit, derisione, maldicenza: in lat. silo di naso largo e schiac
ciato. In ebr. silled aestuare , roborari.) (Mit)
Sir. (Geog) Citt della Turchia asiatica. (G)
Sino. (Geog) Si-ki no. Lat. Sikinos. Isola dell'Arcipelago, una
Sileni, dal nome del loro capo, chiamavansi ancora i Satiri
delle Cicladi. (G)
quando erano invecchiati, e figuravinsi quasi sempre ubbriachi (Mit)
Salvin. Cas. 3. Quelli che noi Satiri chiamiamo , gli antichi Si
Srm. * (Geog) Citt e Principato dell' Indostan. (G)
Soro, (Geog) Si-k-ko. La minore delle quattro principale isole leni dicevano. E appreso : Che Sileni sieno i Satiri vecchi; i Sa
-

dlel Giappone. (G)

Si. (Min.) Sm. Nome dato dagli Antichi ad una specie di terra mi
nerale, pi comunemente chiamata Ocra. (In ar. slal terre secche.
In pers. srlaie pietra, con cui si tritauo i colori.) (Mit)

tiri, giovani Sileni. E' appresso: I Sileni diconsi i vecchi fra Satiri(N)
a --- - E cos Silene , le Satire. Salvin. Cas. 144f. Silena
quella e satira, c'ha sime Le nari. (N) .
4 Cosi chiamavansi pure certi Genii familiari, come p. e.
---

---

uello di Socrate ec. (Mit)


Sil. (Geog) Fiume di Spagna. (G)
In ebr. sela esal steso. - (Filol.) Sm. sleni chiamaronsi certe Immaginette divisibili
SLA. * N.pr. m Lat. Silas. (in gr. ylao io
usate
dai Greci, che stando chiuse rappresntavano un trombettiere
tazione. In celt. sil rovescio di pioggia) (B
SLA.(Geog) Sf Immensa foresta delle Calairie, alle falde dell'Ap defrme , ed aperte un nume venerando. T'ass. Ger. 18. 3o. Gi
pennino, una delle maggiori d'Italia; anticamente detta Itaria. (G) nell'aprir d'un rustico sileno Meraviglie vedea l' antica ctade.
--

SLAunino. * (Arche.) Si-l-chi-ro.

... G. Lat. xylachyron. (Da

Salvin. Annot. F. B, 2. 2.

o. Cosi crano quci sileni di legno

aron legno, e achrron paglia) Tributo imposto sotto il regno d'An


oco intore, per l'importazione delle legna e della paglia nella

che aveano riposte dentro di s statue d'oro degl' Iddei , ai quali


Alcibiade nel Convito paragona Socrate suo maestro, che brutto ncl

citt di Costantinopoli, -, Xilachiro, sin (Aq)

mostaccio, ra un brutto buono, perciocc conteneva in s cose di

329

SLIANO

SILENOGRAIA

5 - * Col v, Stare. Stare in silenzio=Tacere. V Stare in silenzio.(A)


6 - * Col. TeneeTener silenzio=Tucere. V. Tenere silenzio.(A)
simulatori, non avendo bene inteso il sentimento di Platone (Aq)(N) 17 -* Dicesi talora Silenzio, cos assolutamente, facendo motto ad al
cuno, per dire : Tacete, Non
(A)
Danza laconica in cui gli attori eran coperti di vestivullose,
A.) Silenzio nelle belle arti esprime una Composizione sa
tessute d'ogni sorta di fori; non diversa da quella chiamata Sa 18 - *
via , che produce nello spettatore calma, a causa della moderazione
tiro, se non perch in questa invece di un Satiro rappresentava
de' movimenti e della dolcezza degli effetti. Questo bel silenzio
un Sileno, (Mit)
3 (Zool.) Specie di scimia dell'isola di
fa i mammiferi qua opposto al Fracasso del colorito e de' movimenti. (Mil)
druniani colla faccia, le mani e le guance di color violetto purpureo, e 19 - " (Mit) Divinit allegorica che equivaleva in Grecia all'Ar
con barba bianca; il che la fa rassomigliare ad un Sileno (Aq)(N) pocrate degli Egizi, e che da Greci chiamavasi ancora Sigalione(Mit)
Salesocaata. (Ott.) Sileno-grafia. f.G. Latsilnografia (Da 2o - (con) Giovane che tiene il dito alla bocca, oppure che l'ha
sitleno io illudo, e graphoio descrivo) Areistrutta dall'ottica, che d chiusa con una fascia, e con l'altra mano fa segno di tacere; il
le regole di contrarre o di enormemente ampliare le specie degli oggetti suo attributo un ramo di pesca, perch le foglie di questo albero
trasmessi alla potenza visiva, in modo che dette potenze diversamente si hanno forma di lingua umana. (Mit)
rappresentino da quel che effettivamente in s stesse sono oc. Dis.(A) Silenzioso, Si-len-zi-o-so. Add. m. Che parla poco , Taciturno. V.
Silesia, Si-lnesi-a. Sf V.A.P e di Silenzio. Gr. S. Gir. 56. Tal dell'uso, (A)
u tenere silensia dalla mattina infin al vespro cc e tale pu par Senzo, Si-ln-zo. Sm. V, A. V, e di Silenzio. Fr. Giord. presso
il Salv, Avvert. n. 3, 3. . In cielo fu silenzo una mezz'ora e non
di Dio, dal mattino insino a vespro, che tieni ben silensia. E

divinit. Matamente e poco a proposito comma, Danilo Frenna


a questi sileni i cortigiani nel libro de Vita aulica, quasi finti e

appresso: dannato chi tiene folle silensia. (V)

pi. Pass. 33. Similmente si dice del ec. silenzo ec. come si dice ec.

del silenzo dei dieci mila Martiri. (V)


Sare, Si-ln-te.Part. di Silere. Che sile. Lat. silens.Gr. rior.
F.Jac. T. 6.23, 27, Lo "ntelletto sta silente, E silendo vien lu Stteo, Si-l-o. Npr. m. (Dal gr. srlevo io predo)- Re dell'Au
cente per lo gran meravigliare. Bocc. Am, Pis. Parlando in atto lide, ucciso da Ercole. (Mit)
assai discretoCom silenti parole e grazie ornate. (A)
Steos. (Bot) Si-le-os. Sm. Spezie di pianta appartenente al genere
a -- Detto di Luna, s'intende quando non si vede nel cielo, cio
Laserpizio, V. , il cui seme s'adopera nelle medicine, ed ha virt
Il tempo dell'interlunio. Salvin Pros. Tosc.
5a. Luna silente diuretica, dissolutiva, consumativa e attrattiva. Detta anche Se
clissero i Latini l'interlunio,(A) (N)
seli. 1 -, Silermontano, Sermontano, sin. Lat. Laserpitium siler.

seziani. (St.Eccl.) Si-len-zi--ri-i. Sm.pl. Lo stesso che Anabat


isti, P. (Ber)

Gr. cirl Cr. 6.ao8.

Il silermontano, ol sileos, caldo e secco

in secondo grado, e 'l suo seme si pu per tre anni scrbare, emet

serzianto Silenzi--rio, Add. e sm, Colui che impone silenzio ;

tesi quello nelle medicine, ed ha virt diuretica, dissolutiva, con

ch apparteneva agli schiavi presso i Romani, ma che nella sumativa e attrattiva,


rte degtimperatori d'Oriente era una delle dignit della Casa in Sene, Si-lre N. ass. V-difttivo. P.L. Tacere, Star cheto. La.
periale, e nel basso impero fu appellazione data al segretario del silere-Gr rov. (V. Silenzio) Dant.Par. 32. 4g Or dubbi tu, e
imperatore. Lat,Silentiarius-Fag.im. Deh! qualcun restituisca dubitandosili;Ma io ti solver forte legame, Fr. Jac, T. 6.37.
La nobil dignit di silenziario cc. i chiacchieroni Ovunque ne ve Lo "ntelletto sta silente, E silendo vien lucente. Per lo gran maravi
gliare, Boez, Varch. Rim, 3. a. Cerber, che par che 'ngombre L' en
dea, Chetava e correggea com'arbitrario. (A) (Mit) (O)
Silenzio, Si-ln-zi-om.] Lo star cheto, Il non parlare; altrimenti
trata con tre gole ,l Preso dal nuovo canto, stupe e sile.
Mutolezza, Tacimento, Taciturnit. Il Silenzio profondo, alto, Sienmontano. (Bot.) Si-ler-mon-t-no. Sm. Lo stesso che Sermonta
no, Sileos, V. Cr. 6. no8. 1. Il silermontano, o 'l sileos, caldo
lungo, ostinato, muto, mesto, religioso, opportuno, giovevole,
cheto notturno ec- Silenzo, Silensia, sin] Lat. silentium. Gr
e secco in
grado, e 'l suo seme si pu per tre anni serbare,
4. (Silentium, da sileo che vien dall' ebr.scialah esser queto, e mettesi quello nelle medicine, ed ha virt diuretica, dissolutiva,
Ufficio

tranquillo.) Petr canz.a2,5. In silenzio parole accorte e sagge. Vit.


SSiPad..o. Puosesi ivi presso, e con silenzio orava. Salvin An

consumativa e attrattiva. M. Aldobr. PN.zo7. Prendete seme di fi

nocchio libbre due, silermontano libbre una.

noi.F. B.5.5.3.Arpocrate, nume egiziano, col dito indice alla boc Seno. * (Geog) Si-l-ro. Lo stesso che Sillaro, V. (G)
Serino* (Zool) Si-l-ti-no. Sm. V. G. Lat. xyletinus. (Da xrlon
ca, ci ammaestra dell'utile e necessario silenzio. (N)
2 - Il parlar sottovoce. Cavalc. Espos. Simb... 2, Lo primo (sim legno) Vome generico d'insetti coleotteri imposto ad alcune specie
bolo)cc. si dice in silenzio dalli religiosi, e non in voce, a Prima del genere Anobium, i quali presentano le loro antenne a foggia di
sega da tagliare legname. (Aq)
cd a Compieta. (v)
3 - Intermissione, Posa. Lat. ies, intermissio. Gr, varavrs, Bud Smr. * (Zool) Sf V. G. Latsilpha. (Dasilphe tignuola.) Genere
aeus. G.P. 7,

34.

ond'erano aggravati

. Per

are alquanto silenzio alla guerra,

4 - Quiete, o Luogo tacito o solitario. Petr son

d'insetti dell'ordine de' coleotteri, stabilito da Linneo, e da' mo

derni diviso in altri generi, e cos denominati dal loro bruco simile

--------

43. Raro un si

ad una tignuola. Comprende gli insetti con mandibole allungate, com

lenzio, un solitario orrore D'ombrosa selva mai tanto mi piacque. poste e piegate ad arco nella loro estremit; sono distinti e sud
- Parlando di Carteggio, vale Intermissione di scriver lettere. 1 divisi in pi generi. (Aq) (N)
Cas. lett.44.Veggo per esperienza quello di che io era in ogni mo Sirior. (Mit)Sil-fi-de. Fem. di Silfo, P. (Mit)
do sicuro, cio che il mio lungo silenzio con VS. Illustriss. e Rc Strinee (Zool) Sil-fi de-e. Sfpl PG. Lat. silphidea. (VSilfa)
verendiss, non ha avuto forza di sminuire la sua affezione verso di me.
Famiglia d'insetti coleotteri, proposta da Leach, la quale ha per
-* Col v. Dare Dar silenzio-Fare star cheto o Stare con atten tipo il genere silfa di Linneo. (Aq)
Sirirena* (Geog) Sil-f-fera, Epiteto dato alla Cirenaica, come
zione senza divertirsi in parlando. V. Dare silenzio. )
produttrice del silfio. (O)
- Ed anche Sospendere Intermettere: V. 53. (N)
- tCol v. Fare Far silenzio-Chetarsi, Tacere o Comandare che Sirio. (Bot.) Sil-fi-o, tSm, VG. Pianta o Radice di Libia che ere
altri taccia.
Fare silenzio. Lat, silentiun facere, indicere , im sceva ne' dintorni di Cirene ed il cui sugo era celebre presso gli
antichi tanto per le sue virt medicinali quanto per gli usi che se
perare, silere. Gr.xxrzo.

8 - *Col v. Guardare: Guardare il silenzio = Serbarlo, Tacersi

ne facevano nelle vivande. I Romani trassero poi il sugo o la gom

Pallav. Ist. Conc. 2. 676. Premisero un'ammonizione....... che quando


convenissero nelle Chiese, guardassero il silenzio. (Pe)
9 Col v, Imporre: Imporre o Porre silenzio= Far s ch'altri non
parli. Lat. silentium imponere, silentium indicere. Gr. zararcigev.

ma del silfio dall'Armenia, dalla Media e dalla Persia. Qualche


botanico crede riconoscere in esso la nostra assa fetida. Il Cav. i
viani professore di botanica in Genova ha dimostrato appartenere

Bocc. g. 6. p. 6. La Reina l'aveva ben sei volte imposto silenzio.

(Dal gr. silphion, che viene dall'africano silphi o sirphi o semphi


che valgono il medesimo.) Ricett. Fior. 8. L' assa fetida si pensa
che sia una lagrima o sugo di una pianta forestiera; e, secondo al
cuni, il sugo del silfio, che nasce in Media o in Soria. Salvin

no -*Col v. Mettere: Mettere in silenzio una cosa=Non farne


menzione. V. Mettere in silenzio ec. (N)

al genere Thapsia, e che perci ha chiamata thapsia siphium-l

nCol v. Passare Passare sotto silenzio alcuna cosa=Non farne


alcuna menzione.
Passare, S. 541 Lat. silentio involvere-Gr. Nic,Aless. O con grattugiator coltello raschia Un obolo di silfio(N)
orgroppx9a. M.V. o, 75. Gli altri, per meno male, passati 2 - *Presso i botanici moderni un Genere di piante a fiori composti
furono sotto silenzio.
della singenesia poligamia necessaria, e della famiglia delle corim
a- Passare con alto silenzio un fatto=Non ne parlar punto. bifere, che racchiud da circa quindici specie indigene tutte delle
Pallav. Ist. Conc. a. no5. E dall'altra parte i veri trattati dello parti meridionali dell'America Settentrionale, ad eccezione del Sil
Sfrondato . . . son passati dall'istoria di lui con un alto silenzio.(Pe) phium perforatum di Linneo, alle quali per qualche analogia viene
ne- Col v. Porre :Porre silenzio; lo stesso che Imporre silen applicato un nome antico, e specialmente perch da esse fluisce un
zio... g. Amet. 26. Quando le donne quasi ad una boce gli succo bianco e resinoso in parte analogo al Silfio de' Latini. Il ca
posero silenzio. Dant.Par.5.89. Poser silenzio al mio cupido in rattare generico il calice formato d larghe squame embriciate ,
gegno. (Qui per metaf) Petr. son.24a. Posto hai silenzio a pi soavi dai fiori raggiati, dai fiorellini del disco maschili con cinque stami
singenesici e senza ovaia, dai semifiorellini del raggio
accenti Che mai s'udiro.
- Porre silenzio alle parole=Chetarsi. VPorre silenzio, 2.(N) fertili, dai semi larghi schiacciati, ovali bicorni, e dal ricettagplo
3 - * Porre in silenzio = Tacere. P. Porre in silenzio. (N)
coverto di pagliuzze. (Aq)(N)
4 - * Porsi silenzio = Imporre , Comandare silenzio a s stes Sisina. (Filol) Sil-fi ri-a. Sf Pacse o Regno de' Silf
-

parola
creata dal francese Gresset. (Mit)
so, v. Porsi silenzio. (N)
13 - Col v. Ricevere fu detto Ricevere con una donna i segreti si Sueo. * (Mit) Sm. Nome che danno i Cabalisti ai pretesi genii ele
lenzi per Giacere la notte con lei o Consumare il matrimonio, it.
mentari dell'aria, de' quali le Silfidi sono le femmine. (In ar. silfet
SS.Pad.4.26. Venne la notte, nella quale ricevette con la sposa cognata) (Mit)
Star. (Geog) Citt dell' Indostan inglese. (G)
i segreti silenzi. (V)
14 Colv. Rompere: Rompere il silenzio = Cominciare a par Stia (Arche) Si-lia. Add. e sfFamiglia romana della quale si hanno

lare.. Rompere, S. 4. (A) Tass. Gero. 5g. Alfin del re Bri medaglie. (V. Silio) (Mit)
tanno il chiar figlio Ruppe il silenzio e disse alzando il ciglio.(P) Sintaso (Arche,) Si-li-no, Soprannome degl'individui della fami
- e' detto detto rivere. p. Rompere, . 42, R
glia romana Licinia. (Mit)

33o

SlLLABA

SILIBO

Gr. zapdrio. (Siliqua, secondo alcuni , vien dal gr. arlicos le


Mirali cosa di questo frutto (della palma)
vedemo in ci , che in una siliqua, ovver guscio,produce i suofrutti

Silino. * (Bot)Si-libo. Sm. V.G. Lat. silybum.(Dall'ebr. sillon spina,

ed hibra alimentum praebere: Spina alimentatrice. Altri dal gr. sy

gnoso.) Cr. 5. 23. 7.

lambano io comprendo.) Specie di Spina grassa o Cardone da man


giarsi. Genere di piante della singenesia poligamia uguale, e della
famiglia delle cinarocefale, distinto dal calice panciuto nella base

e ramicelli , ne'quali i suo'' frutti sono.

con squame aderenti fra loro ed embriciate, le corolle flosculose er

inella eSiliqua dolce nelle officine ;.. fa il frutto simile a' baccelli

mafrodite, il ricettacolo guernito di paglie, ed i semi terminati da


un pappo paleaceo lineare caduco ; da Vaillant stabilito con una
specie di cardo non avendo esso trovati i giusti caratteri del carta

delle fave.

mo o zafferano saracinesco. (Aq) (N)

sorbo , silique, e piante d' agresto ciriegio da poi innestare. (V) Ri


cett- Fior. La scorza della minore siliqua. E'24. Il seme di questa

2 - Ed anche Sorta d' arbore detto altrimenti Carrubo o Gua

piante di melocotogno, e di melograno, e di cedro, nespolo, fico,

SiLicanio. (Filol.) Si-li-c-ri-o, Add. e sm. V. L. Cos chiamavansi


li Operai occupati a mantenere gli acquedotti presso gli antichi

crediamo che si possa usare pel vero cardamomo dci


l'eC1.

Romani. Lat. silicarius. (Mit)


SileAro. * (Chim.) Si-li-cto. Sm. Sale formato dalla combinazione

tre dure indicate coi nomi di Quarzo, Selce , Sabbia, Ciottoli e


simili. In istato puro bianca , insipida, inodora , insolubile nel
acqua ec.

riputata

dagli

uni come ossido di silicio , dagli al

quale acido silicico. Non serve nella medicina, ma s nelle arti.


(V Focaja) (Boss) (O)
a - Per Selice o Selce, ch' pi in uso. Cr. (A)

Sorta di moneta [antica, ed anche Peso antico d'Asia e

d'Egitto. Anche i Romani ne avevano uno dello stesso nome, ch'era


la terza parte dell'obolo e la sesta dello scrupolo : diciouo silique
formavano la dramna. Vit.SS.Pad.2.2 2. Ogni giorno faceva dare
al maschio una certa moneta che si chiamava siliqua, e alla fen
mina due.

dell'acido silicico con una base salificabile. Lat. silicas. (A. O)


Siic
(Min.) Si-li-ce. Sf Terra molto diffusa nella natura, ove per
altro non la si trova mai pura ed isolata; essa fa la base delle pie
l

Febbr. 33. Le silique, cio carrube, si semina

no in seme e in piante del mese di Febbrajo. E nov. 7. Pognamo

SLIQuAsrno. * (Bot) Si-li-qu-stro. Sm. Albero leggiadrissino, della


famiglia delle leguminose, coltivato per l'ornamento del giardini e
bosohetti, grazie all'ombra che danno le sue foglie rotonde e d'u
bel verde; i suoi belli fiori rossi a mazzolini, che nascono prima

Stico. (St. Nat.) Si-lice o. Addm. Della natura della selice. Onde

delle foglie, hanno un aspetto molto piacevole, e sono ancobuoni


nelle insalate e si confettano alla stessa guisa de'capperi. Detto co

dicesi Quarzo siliceo, Terra silicea ec. (A)


(Arche) Si-li-cr-no. Sm. V. E. Banchetto funebre, col
munemente Albero di Giuda , e da' botanici Cercide, V. Lat. cercis
quale terminavasi presso i Romani la cerimonia del funerale, e con
siliquastrum Lin. (D. T.) (N)
**teva ordinariamente in una cena che davasi ai parenti ed amici SitiQuaTico. * (Arche.) Si-li-qua-ti-co. Sm. V. L. Imposta d'una sili
del defunto. Lat. silicernium. (secondo alcuni, vien dal lat. sileo qua , istituita sopra tutte le merci che esponevansi nelle fiere e ne'
mercati, e che pagavasi dal compratore e dal venditore. Fu deere
coena io taccio nella cena : poich nelle cene funebri solea re
tata dagl'imperatori Teodosio e alentiniano. Lat. siliquaticum.(Mit)
gnare il silenzio. Altri da silentes cerno io vedo silenziosi.)(Mit

SiLicenno,

Sticco. (St. Nat) Si-licico.Add. m.Di silice. Onde Acido silicfco SieveTTA. * (Bot.) Si-liqut-ta. Sf: dim. di Siliqua. Siliqua meno
chiamarono alcuni la silice per la sua solubilit negli alcali fissi.
lunga e spesso incavata alla sua sommit. Lo stesso che Silicula, V.
Bertoloni (O)
Lat. silicicus. (A. o
Silicio. (Min.) Si-li-ci-o. Sm. Metallo produttore della silice, me Siiquoso. * (Bot) Si-li-qu-so. Add. m. Che porta o produce silique.
-

diante la sua combinazione coll' ossigeno. Nello stato puro si mostra


Lat. siliqusms. (Ga) (A. O.)
fornito di grande lucentezca metallica e di colore pi bianco di Sisrata. (Gcog) Si-li-stri-a, Drista. Citt e Sangiaccato della Tur
quello dell' argento, (O)
chia europea in Bulgaria. (G)

Snico A. (Chim.) Silic6na. Sf: Nome dato alla base della silice SLITA. * (Zool.) Si-li-ta. Sf V. G. Lat. xylita. ( Da aylon legno.)
da quelli che la reputano pi o meno simile al bono od al carbonico, Genere d'insetti da Paykull stabilito nella seconda sezione dell'or
dine de' coleotteri, i quali forniti di mascelle cornee , arcuate , u
e non come metallica. (A. O.)
SILICULA. (Bot.) Sili-cu-la.Sf. Pericarpio secco ed a due valvole, di
nidentate ed aguzze s'insinuano nel legno morto, dove si trovano
viso in due da un tramezzo che resta dopo la caduta di quelle ;
nel Nord dell'Europa. (Aq)
la sua larghezza eguaglia quasi la lunghezza; non contiene che SiLirrAn. (St. Ott.) Si-lit-tr. Add. e sm. Uffiziale che porta la spada
al Gransignore. (Ne)
uno o al pi due grani. -, Siliquetta, sin. (Da siliqua, di cui si
SiLivni. * (Geog.) Si-li-vri , Selivri , Selimbria. Lat. Selimbria. Citt
licula dim.)(Ga) (o) (N)
SiLictLoso. * (Boi.
i-cu-l-so. Add. m. Che porta o produce si
della Turchia europea nella Romelia. (G)
licule. Ordine
tetradinamia di Linneo. Lat. siliculo SAN. * (Geog.) Lago della Svezia. (G)
sus.(A. O.)
Sikore. * (Geog) Sil-k-te. Citt dell'Indostan. (G)
SiLmbaa. * (StMod) Si-li-dr. Add. e sm. Lo stesso che Selidar, V. (O) SLA. N. pr. m. Lat. Sylla, Sulla. (Dal celt. gall. suil speranza, a
Cornelio. Cavaliere romano, poi questore,vincitore
Siaeusanio (Filof) Si-li-gin-ri-o.Add. e sm. V. L. Siliginari chi
mavano i Romani Coloro che facevano il pane colla silgine o che lo
i Giugurta, pretore urbano, capitano nella guerra sociale, console,
-

vendevano o distiluivono. Lat. siliginarius. (Mit) (N)

rivale e vincitore di Mario, vincitore di Mitridate, dittatore ed aur

SiLicine. (Bot.) Si-li-gi-ne. Sf. V. L. Cos chiamavano gli antichi


Quella sorta di grano gentile [ che noi diciamo Segala; sebbene
altri credono che la Siligine non fosse gi segala , ma bens una

bitro di Roma, che mor privato cittadino, col soprannome di Fc

lice e di Epafrodito. Nome di altri illustri romani della stessa fa


miglia. (B) (Mit)

particolare e scelta qualit di frumento superiore al comune; ed al 2 - (Geog.) Citt della Nigrizia. (G)
tri estendono tal nome al maiz. Lat. siligo , ] triticum siligineun. Sillaba , Sil-la-ba. [Sf V. G. Vocale o ] Aggregato di pi lettere,
Gr. crulaxus. (Secondo alcuni, vien da seligo io scelgo.V. Segala.)
[con una o pi vocali, che si pu pronunziare in un solo suono e

Tes. Pov. P.Scap. 8. Fa polvere di farina di siligine, ed inghiottila


con aceto di cocitura di ruta. E cap. 3o. Fa poltiglia di farina di
siligine, ed impiastrala in sulla verga.
Smimato, Si-limto. Sm. Lo stesso che Solimato , V. Nome cor
rotto di quello che comunemente dicono Sublimato corrosivo; se
condo i chimici, Deucloruro di mercurio. Benv. Cell. Oef o6.
Prendasi mezz'oncia di silimato, un'oncia di vetrinolo cc.(V) E Vit,
2.564. Mi risolsi ch' eglino m'avessino dato in tino scodellino di
salsa cc, una presa di silimato. E appresso: Eglino mi avevan dato
quel poco del'silimato. (G. V.

SimD. (Geog) Si-lim-di. Fiume della China. (G)


Smo, Sili-o. N. pr. m. Lat. Silius. (In ebr. sela elevazione. In gr.
le preda. In celt. gall. sail guardia, custodia.)Cajo. Poeta epico
latino, console sotto Nerone e Vitellio, soprannomato Italico. Altro
console amato da Messalina. Generale romano dannato a morte
da

(i

Smio. (Bot) [Sm. Pianta che ha lo stelo con la scorza liscia, ed al


quanto verde ; i rami quadrangolatri; le foglie quasi sessili, opposte,
lanceolate, dentate; i fiori piccoli, di un verde bianco, omibellaui,

di cui sono composte le parole i Lat. syllaba. Gr. cvAAz8%. (Sytlabe


dal gr. syllambano io comprendo : c questo da syn insieme, e tamba
no io prendo : poich la sillaba comprensiva
lettere.) Com.In
28. Tanta era la diversit delle piaghe e li modi delli impiagati, che
non in versi , dove il dicitore costretto a dire in certo numero di

sillabe , e a venire a certa rima, per consonare nella sua opera, ma


chi le volesse trattare in parole sciolte cc. , non potrebbe ritrarre
a pieno. Tes. Br. &. no. Chi vuol bene rimare, dee ordinare le sil
labe in tal modo, che'versi sieno accordevoli in numero , e cbe

l'uno non abbia pi che l'altro. Red. Annot. Ditir. 4. I nostri scrit
tori antichi aggiugnevano la lettera N alla prima sillaba di cosi fatti
nomi Varch. Ercol. T. 2. p. 223. In ciascuna sillaba si truovano
necessariamente, come in tutti gli altri corpi, tutte e tre le dimen
sioni ovvero misure , cio lunghezza , e altezza ovvero profondit e
larghezza. La lunghezza fanno gli spazi, ovvero i tempi delle sillabe,
chiamati da alcuno grammatico Intervalli; perch ogni sillaba per
sua natura o breve o lunga, non ostante che possa essere e pi breve

e pi lunga e brevissima e lunghissima, secondo il tempo che si pone

vAAcv.

in pronunziarla, rispetto cos al numero come alla qualit delle con


sonanti di cui sar composta. L'altezza ovvero profondit fanno gli
accenti; perch qualunche sillaba ha il suo accento, il quale, se ti
nalza si chiama acuto , se l'abbassa , grave, e se l'innalza e abbassa,
circumflesso . . . . La larghezza cagionano gli spiriti, cio il finto ,
perch ciascuna sillaba si proferisce o aspirata , cio con maggior
fiato , la qual cosa gli antichi segnavano nello scrivere con questa
nota h, o con minore, il che i Latini non notavano con segn nes
suno , e i Greci con una mezza h. (N)

M. Aldobr. P. N. 49. Si faccia euocere in acqua gomma arabica,

2 - * Dir le sillabe volgarmente vale Parlar chiaro, rimostrando fran

divisi in quattro parti. Fiorisce nell'Aprile, ed comune nei boschi


e fa le siepi. Detto anche Fusaggine, perch del suo legno si fan
le fusa ed altri lavori al tornio. Lat. evonymus teuropaeus Lin.jGr.
virvuo. Pallud. cap.37. Se vuogli scacciare iserpenti ec., togli ec.,
barbe di silio.
2 - Sorta d' erba medicinale, del seme della quale si fa la mueil
laggine ; ed anche detto Psillo , Psilio e Pulicaria ; e si prende
anche per lo seme della medesima erba. Lat. psyllium. Gr.
e gomma adragante , e silio.

camente checchessia. Fug. Com. E sapete, dianzi le ho detto le sil

Smiva. (Bot.) Si-li-qua. Sf. V. L. Quella capsula composta di due labe; ma gli stato come predicare a' porri. (A)
valvole con due suture longitudinali opposte, la quale ha i grani 3 - * (Mus.) Consonanza della quarta nella musica antica; comu
alternativamente attaccati, ed nell'interno divisa da un diaframma.
testO%
ossia pericarpio, appartiene alle piante crocifere, e
rma l'altro ordine della classe tetradinamia; dette perci siliquose.
P comunemente l Baccello, Guscio. , Scliqta, sin..] Lat, si iqua.

nemente detta Diatessaron. (O)

a * Chiamansi Sillabc aretine le Sei sillabe Ut Re Mi Pasol


Guido d'Arezzo segnava i primi s i suoni della

La , colle guali

scala, (L)

SiLLA BAR
SILO E
331
Saean. * (Gcog) Sil-la-br, Cellabar, Citt dell'isola di Sumatra.(G)
(Da ossillo , nota di poesia comica, o pocma schermitore, e da
Saranz , Sil-la-b-reAtt, e n. Proferir parole, Pronunziare ; e pi
gho io scrivo) Scrittore di sairici componimenti in versi, deui
propriamente Fare compitando quella posa e quello staccamento delle
da' Greci Silli. (Aq)
sillabe, che si conviene ; altrimenti Compitare-, Sillabicare, sin. Silo. * (Geog) Antica oitt dell'Acrabatana. (G)
Chiabrern. part. 2, pag. 48 (Geremia 73o) Pnossi egli perdo Smo. (Agr) Sm, Fossa cavata nella roccia profondamente, dove in
mar? perdere il tempo in sillabar parole, in tesser versi? E cosi dun
alcuni luoghi si conserva il grano meglio che ne' magazzini. (In
que vil l'umana vita, Ch'ella si debba consumare in ciance (A)(B)
celt gall, sloo fossa.) (D. T)
Saetta, Sl-la-b-ta. Sf dim. di Sillaba. Priscian. Ling-Lat. lib. Soato. '' (Bot) Silo-lore. 8m.
G. Lat. aloexylon (Daarlon
7 . Berg, (Min)
legno, e aloe alo) Genere di piante stabilite da Loureiro nella de
Silanucane, Sil-la-bi-c-re. Att. e n, V e di''Sillabare, S. Cat. Pist.(A)
candria nonoginia, famiglia delle leguminose, e da Sprengel ri
Saeco , Sil-l-bi-co. Add. m. Appartenente asillaba. Uden. Nis,
portato come specie sotto al genere Cynometra, coll'aggiunto di Agallo
g. Qui si noti di sopra pi la sistole in steterunt , e lo scapez
cha. Allero della Cochinchina, con foglie semplici lanciolate, co
peduncoli a molti fiori terminali ed i
alquanto legnosi, il
zamento sillabico in sermonem , e tutto per servire ec (A) (B)
quale somministra il legno d'aquila, detto anche legno alo ee.
2 - * (Filol) Aggiunto di uno de' due incrementi de'verbi grect,
quando, cio da una voce de'tempi del passato, ne' verbi conin
tanto celebre per l'odore che spande quando si brucia. Si adopera
cianti da consonante, si fa precedere la vocale e. (Aq)
utilmente contro la podagra e contro i reumatismi -, Xiloaloe,
3 - (Mus) Canto sillabico dicesi Quello in cui ogni sillaba del
Silo, sin (Aq) (N)
testo ha la sua propria nota. (L)
SutonAsamo. (Bot) Sil-lo-bl-sa-no. Sm. V. G. Il sugo che si ricava
Saeuraro , Sil-la-bi-t-to. Add m, P. A. Che ha sillabe.Com, Inf
dalla punta del balsamo, l'amyris opobalsamum di Linneo, ed a
che il
di essa pianta. Detto anche Opobalsamo, ed in con
o. Amendue parlarono in rime, canzoni, e altre spezie di dire,
con misura di piedi e di tempi sillabitati,
mercio Balsamo di Giudea, della Mecca, d'Egitto e di Siria1-, Si
lobalsimo, Zilobalsamo, Xilobalsamo, sin. Lau xylobalsamnm. Gr.
Siano, Sil-lno. N. pr. m. Lat. Syllanus. (V. Silla) (B)
a - Add pr.. m. Di Silla; Aderente al partito di Silla (B)
vozzuor. (Da ayrlon legno, e balsamon balsano) Ricetu. Fior.
Suerst (Gram.) Sil-le-psi. tf. G. Sorta di figura, per cui si
8. Balsamo legno, che il silobalsamo (Alcune edizioni hanno

fa concepire tutt'altro che quel che suonano le parole, o per cui le

zilobalsamo.)

parole insieme prese danno indizi di un senso che materialmente Siasmo. (Bot)Si-loblsi-motSm, VA. Ve di Silobalsamo.Cr. 4.
non esprimono. -, Sillessi, sin. Lat. syllepsis. Gr. rins. (la
4o-3. Altri in verit cosi i vini condiscono: togli cardamomo, ghiag
srn insieme, e lepsis comprensione, presa.) Pros. Fior 6.26 Vo giuolo, illirica, cassia, spiganardi, meliloto, silobalsimo, ec.
levano questi inferire quelle tramutazioni o troncamenti ec. di cor Snocarro. * (Bot) Si-lo-crpo, Sm. V.G. Lat. xylocarpus. (Daxr
rispondenze stravolte , prolepsi , sillepsi, sintesi , ec
lon legno , e carpos frutto. ) Albero dell'Indie che firma un go
S.
(Filol.) Sm., pl. G. Lau, silli. (Da sillos loquacit mordace, nere nell'ottandria monoginia, famiglia delle meliee, il calice del
sarcasmo.) Specie di poema satirico in uso presso i Greci (Mit)
tuale coriaceo diviso in quattro lobi, i filamenti quasi riuniti, ed
Satin. Cas. 5. La satirica ei Silli da i servitori di Bacco Sileni e
il frutto una drupa a quattro valve con noccioli contenenti un seme :
Satiri l'appellazione buscarono. E 46. Adunque la satira latina non
il mezzo della scorza del frutto legnoso contiene una sostanza fari
fu
da mettersi insieme con quella poesia de' Greci, ma coSilli de' nacea alimentare che mangiasi per ristabilire le forze degli stoma
medesimi, il quale genere di poema tra tutta la poesia de Greci molte
chi rovinati. La decozione delle sue radici giova nelle malattie bi
cose avere con questa Romana satira comuni, affermiamo noi. L'u
liose. - , Xilocarpo, sin. (Aq) (N)
Silocassia.
* (Bot) Si-lo-cs-si-a.
V. G. Lat. xylocassia. (Da xy
no e l'altro poema spositivo, o narrativo; o almeno misto. L'uno
e l'altro vemente nel riprendere; uccellante finalmente l'uno e l'al
lon legno, e cassia cannella) Lobelio indica con questo nome di

tro, e pieno di scrosci di risa, il che il nome stesso di Silli accen

verse cortecce legnose , che sembrano doversi riportare ad alcune

na; poich i Silli detti sono dal verbo silluenien che vale irridere,

variet di cannella. - , Xilocassia, sin (Aq)

Silocco, Si-lc-co, Sm.1 V.A. Lo stesso che Scilocco. tV. e di' Sci
rocco.1 G. V. 9.258. . E la detta torre si volge il muro verso il
Sil-li-de. N. prf (In celt, gall. seallad veduta sopranna

beffare. (N)

Snoe,

turale, visione) Ninfa amata da Apollo che la rese madre di

segno di silocco assai bistorto, e male ordinato, e con pi gomiti.


Zeusppo re di Sicione. (Mit)
Suoceaari. (Bot) Si-lo-c-ra-ti. Sm., pl. V.G. Lat. xylocerata. (Da
xrlon legno, e ceras corno. ) Nome dato dagli antichi alle silique
Sumare. (Min.) Sil-li-ma-ni-te. Sf Nuovo minerale scoperto nel
87 dal professore Silliman, da cui trasse il nome, nel Connecti
della cerotonia fatte a corno e legnose. (Aq)
cut. Pe' suoi caratteri esterni si accosta all'antofillite; ed for Snocenco. * (Arche) Si-locr-co. Nome di una porta di Costatino
mato di silice, di allumina, di ossido di ferro e di acqua; infu
poli, cos detta perch gli artefici nel costruirla, avendo trovata
sibile al cannello, anche col borace. (O)
gran copia d'acqua nel fondo, vi gettarono sassi con moltissimi
Smo. (Bot) Sm. Lat. boletus bovinus. (Da suillus quasi Fungo por
travi e legni conficcati nell'acqua, e cos fecero salde le fondamenta
cino) Specie di fungo buono a mangiare, appartenente al genere
dell'edifizio. (Dal gr. arlon legno, e cerco coda.) (Ag)
xylocin
Boletus, che si distingue dalle congeneri pel cappello viscidetto co Stocinnamomo. * (Bot) Si-lo-cin-na-m-no, Sm VG.
lor leonato nella parte superiore, nella inferiore cotuletti verdegial namomum. (Da arlon legno, e cinamomon cannella. ) Nome dato
tastri, indiferruginosi, e collo stipite centrale liscio. (N)
da Adanson al Laurus cinnamomum Lin, ossia all'Albero della can
Stocismo. (Milit)Sil-lo-chi-smo.Sm. V.G.I.at, syllochismos. (Da srn
nella -, Xilociunamomo, sin. (Aq)
insieme, e lochos fila) Congiugnimento delle file spalla a spalla , 2 -* Nome dato da Dioscoride ad una specie di pianta chei chiama
dal quale formavasi la riga, Da' soldati in tal guisa disposti risul
ancora Cinnamomo legnoso , a cagione desuoi lunghi e robusti sar
tavano de' corpi ordinati; la cui latitudine, altezza o fondo, ve
menti, e del suo odore inferior d'assai a quello del cinuanomo,(Aq)
niva rappresentata dalla fila, e la lunghezza o fronte
SitocoLA. (Ar. Mes) Si-lo-cl-la. Sf .
Lat. xylocolla. (Daxy
Siloosmo (Filos.) Sil-lo-gi-smo, tim. V. G. Argomentazione, ne
lon legno, e colla glutine) Denominazione antica della colla forte,
quale da due proposizioni, di cui l'una dicesi la maggiore, e l'altra la fatta con cuoi e nervi di bue; perci anche detta Taurocolla. Di essa
minore, s'inferisce una terza che dicesi conseguenza o conclusione. La
servonsi i falegnami e gl'intagliatori per incollare i legni - , Xi
maggiore e la minore si dicon anche premesse. Altrimenti. Argomen locolla, sin. (Aq)
to.-, Silogismo, sin. Lat. syllogismus, ratiocinatio. Gravo Silocora. * (Zool.) Si-l-co-pa. Sf P.G. Lat. xylocopa. (Da xrlon
oads. (Da srn insieme, e logismos raziocinio, pensiero, che vien
legno, e cope taglio.) Genere d'insetti degl'imenotteri, e della fu
da logos discorso, ragione) Petr. cap. no. Porfirio, che d'acuti sillo
miglia degli apiari o mellite di Latreille, che sogliono aprirsi nelle
gismi Empi la dialettica faretra. Dant.Par. n.2. Quanto son di gno secco (quando incomincia ad imputridirsi) un buco, per de
fettivi sillogismi Quci che ti fanno in basso batterl' ali E 24 g4
porvi le loro uova, dette comunemente Api trafora-legno, legnajuole.
E sillogismo, che la mi ha conchiusa Acutamente. But. Par. .
Hanno il labbro durissimo, corneo o scoglioso trasversale ciglioso
. Sillogismo argomento che fa fede della cosa dubbiosa Galat. 68.
davanti. -, Xilocopa, sin. (Aq) (N)
Meglio apprendiamo le cose singolari e gli esempi, che le singolari Smocoro, * (Zool) Si-l-co-po. Sim, V. G. Lat. xylocopos. (V. Silo
copa.) Genere d' uccelli dell'ordine delle piche, ch' il Picchio
i sillogismi ; la qual parola dee volcr dire in pi aperto volgare
e ragioni
comune, che ha l'abitudine di forare la scorza e la pi dura fibra
2 -* Dicesi Ritorcere un sillogismo e vale Convincere il contradittore
degli alberi; avendo dalla natura ricevuto piedi cortissimi e ben
co'suoi stessi argomenti. V. Ritorcere,. . (A)
muscolati, con dita grosse,forti, armate di robuste unghie e curve
Socisrca. * (Filos.) Sil-logisti-ca. Sf P. G. Maniera di ragionare per rampicare su i tronchi e becco dritto, quadrato alla sua base,
per mezzo di sillogismi, od Arte di formare i sillogismi (Aq)
ed in punta fatto come una forbice, per aprir la scorza e forare il
silocistico. (Filos.) Sil-lo-gi-sti-co. Add. m. Di sillogismo , Appar legno che racchiude i vermi od insetti di cui principalmente ali
tenente a sillogismo.-, Silogistico, sin. Lat. syllogisticus. Gr. cv
mentasi-, Xilocopo, sin. (Aq)
Aoyurruxds. Salvin, Disc. a.498. La forma dialettica antica era nelle Stocarrrrre. * (Min.) Si-locrit-i-te. Sf. V. G. sylocryptites. ( Da
domande e risposte, che forma molto pi coperta, e pi stretta
aylon legno, cripto io nascondo)Nome dato ad un minerale sco
e pi forte della sillogistica peripatetica.
perto da Becquerel nelle vicinanze di Parigi, il quale trovasi cri
stallizzato e nascosto nella lignite. -, Xilocrittite, sin. (Aq)
Socizzaaz. (Filos.) Sil-lo-giz-zre. Att. e n. Ridurre a sillogismo,
Far sillogismi. - , Silogizzare, sin. (V. Argomentare.) Lat. syllo Sitonone. * (Bot.) Si-lod-ne. Sm. V. G. Lat. xylodom. (Da rrlon
gismos conficere , ratiocinari. Gr. ooylersa. Dant. Par. no. 38.
legno, e odus dente.) Nome della prima divisione defunghi del
genere Sistotrema di Persoon, in cui si comprendono le specie che
Che leggendo nel vico degli strami , Sillogizz invidiosi veri. E 4
escono dai tronchi degli alberi, e si presentano sotto la forma di
77. E
questa credenza ci conviene Sillogizzar, senza avere altra
denti. (Aq)
vista. Bocc nov. 7o. 2. Le quali cose ec. avesse sapute , non gli
Sito, * g
N. prf (Dal gr. syleo io spoglio)- Una delle fi
sarebbe stato bisogno d'andare sillogizzando.
Socizzaro. (Filos) Sil-logizza-to. Add. m. da Sillogizzare. Ridotto glie di Niobe, uccisa con le altre da Diana. (Mit)
a sitiogismo. Sper. Oraz. c. Fede una conclusione sillogizzata 2 -* (Geog) Sm. Ruscello che scorre intorno Gerusalemme e nella ci
formava il Fonte Siloe o Siloam. Detto anche Silo. Diod. ls. 8. 6.
evidentemente nelle accademie del Salvatore ; ma ec. (B)
Tass. Ger. 3. 59, (N)
Socaro, *(Filol) Sil-l-gra-fo. Add e sm. VG. Lat. sillographus.
-

-----

SILO

33

Sho. (Bot) Si-lo-. Sm. Lo stesso che siloaloe, V.

no, e melon melo

Lat. ylaloes,

SiLUETTA
Genee di piante della tetrandhra monogna,

agallochum officinarum. M. Aldobr. PN. on. Cose calde per usare

eia famiglia delle proteacee, da Smith stabilito sul carattere da

a coloro che hanno il cuor freddo, si zettovario moscado, am


bra, seta, zafferano, garofani, silo, cardamone.

fiori spicati poligami senza involucro, dal calice regolare con glam
dole poginee, il cui frutto un follicolo legnoso unicolare contenente
due semi alati in sito eccentrico. - , Xilomelo, sin. (Aq) (N)

Storaci. (Zool) Sil-fa-gi. Sm., pl... G. Lau. xylophagi. (Da

arlon legno, e phago io mangio, ) Famiglia d'inseti dell'ordine Snoerno. * (Bot) Si-l-me-tro. Sm. G. Lat. xylomtrum. ( Da
aylon legno, e metron misura.) Mome col quale da Paulet vengono
de'coleotteri, e della sezione detetrameri, che traforando la corteccia
degli alberi si nutriscono della loro sostanza. Hanno la testa termi indicati i fiunghi legnosi, i quali per ordinario nascono sopra i
tronchi legnosi delle piante, e ne indicano e ne misurano l'et-,
nata ordinariamente senza muso ne tromba, tarsi con articoli inte
Xilometro, sin. (Aq)
ri, de'quali il penultimo soltanto qualche volta in forma di cuo
G. Lat. xylomici. (Da aylon
e, antenne pi grosse verso l'estremit o perfoliate dalla loro ba Somc. - (Bot) Si-lmici.sm.pl.
legno, e mrce fungo) Nome dato da Wildenov ad una certa specie
se. Vivono nelegni, che sono dalle larve attraversati in vari semi
di funghi legnosi.-, Xilomici, sin.(Aq)
si sono abbondantissimi nelle foreste ec. , xilofagi, sin.(Aq)(N) Snozo.-(Bot
.) Si-lo-mi-zo. Sm... G. Lo stesso che Silonizo
G. Lat. xyloplgus. (v. Sito
Soraco. (Bot) Si-l-fa-go. Sm
ne, V. (Aq)
fagi) Genere di funghi proposto da Link a scapito del genere Me
G. Lat. xylomyzon. (Da
sopra i legni e sembrano divorarli. Corri Sonzone. (Bot) Silomizne. Sm.
rulius, i quali
xplon legno, e myxo io succhio) Genero di piante crittogame,
sponde al gene Silomizo di Peroon., Xilofago, sin. (Aq)
scapito demeruli
a -* (Zool) Genere d'insetti dell'ordine dediuer, e della famiglia della famiglia defunghi, stabilito da Persoon, a succhiandone
gli
nascenti sopra i tronchi legnosi, dequali vivono
de' notacanti, stabilito da Latreille, e tipo della trib dello stesso
umori. --, Xilomizone, Silomino, Xilomizo, sin (Aq)
nome, nella quale si comprendono quei generi che hanno la stessa
abitudine di pascersi del legno. Hanno antenne composte e quasi Siloni, Si-lo-ni,N, prm. Lat. Siloni. (Dall'ebr. scialem pacifico.) (B)
Smorale. (st. Nat) sil-pale. Sme. L. Lat. xylopalis. (ai
cilindriche e portate all'estremit. (Aq) (N)
opalus opale.) Denominazione data da
Suorni. (Zool.) Si-l-fi-li. Sm. pl . . Lat. xylophili. (Daay gr. aylon legno, e dal lat. pietrificato
e convertito in opalo (sorta
De Lamthrie ad un legno
coleotteri, della
lon legno , e philos amico.) Nome d'una sezione
silice resinite. In Alvergna di
famiglia de'lamellicorni, proposto da Latreille, nella quale compren di pietra preziosa) di natura dellainondati
s'incontrano degli al
Francia ea in Ungheria ne' terreni
doni i generi che amano rodere i legni., Xiloni, sin. (Aq)
-

beri interi che, divenuti pietra , hanno conservato la struttura ve

Storma. * (Bot) Si-lofi-la. f V. G. Lat. xylophyila.


legno, e phyllon foglia.) Genere di piante a

xyloa
incompleti, della

famiglia delle euforbiacee, e della monoecia monadelfia di Linneo,


stabilito da Villdenow, e da Linneo chiamato Fillano, le cui foglie
sono dure e quasi coriacee; e le quali, secondo Jussieu, sono rami
appianati che prendono la forma delle figlie, e ne sostengono i fiori.
Questo genere costituisce una sezione del Filanto di Person(Aq (N)
Siloruto. " (Zool.) S-l-filo. Sm. V. G. Genere d'insetti dell'ordine
de' coleotteri, della sezione de tetrameri, e della famiglia de' rin
cofori, stabilito da Bonelli sono cosi denominati dal perch amano

getabile-, Xilopale , sin. (Aq)


Smoreraio. * (Bot) Si-lo-p-ta-lo. Sm. . G. Lat. xylopetalon (Da
arlon legno, e petalon petalo.) Antico nome della Potentilla
quifolium, citato da Rutellius e da Mentzel, desunto forse dall'ari
dezza delle sue foglie o dal colore che talvolta queste hanno. (Aq)
Sitorna.(Bot) Si-lpia. Sf. G. Lat. xylopia, (Da silopicro e que
sto da orlon legno, e picros amaro.) Genere di piante esotiche a
fiori polipetali, della poliandria poliginia, e della famiglia delle a
nonacee, stabilito da Linneo sul carattere desunto dal calice a tre lo

bi, dalla corolla di sei petali, e dal frutto che contiene uno o due
semi con corto stipite : il legno amarissimo. Questo genere il Xylo
(N)
picron di Browne-, Xilopia , Silopicro ,ilopico , sin.

di rodere i legni. , Xilofilo , sin. (A

Sorona" (St.Eccl) Si-lo-ria. Add. e f.G. Lat. xylophoria. (Da


rlon legno, e phero io porto) Festa presso gli Ebrei, nella quale

affinch non mancasse esca al fuoco che sempre conservavasi acceso, Storicao. (Bot.) Si-l-pi-cro

m... G. Lo stesso che Silopia,

(AD

Si-l-po. Sm. . poet. Lo stesso che Sciloppo o Sci


tutti costumavano portar legne all'altare. -, Xiloforia, sin. (Aq) Suoro. (Farm.)
. Ar. Fur. 2 n. 59. Un medico trov d'inganni pieno,
,
Sorrono. (Zool) Sil-foro. Sm. V. G. Lat. xylophthoros. Da
ed atto a simil uopo, Chesapea meglio uccider diveneno,
xrlon legno, e phthiro io distruggo, corrompo.) Con questo nome Sulliciente
veramente filosofico Aristotale indica le larve degl'insetti distruggi Che risanargl'infermi di silopo. (Pe)
xylorganon (Da

tori de'legni, e specialmente quelle del genere Phryganca. , Xi


loftoro, sin. (Aq)

Sonoano. * (Mms) Si-lr-ga-no. Sm. V. G. Lat.


aylon legno, e organon organo) Specie di salterio con una tastie

ra, - , Xilorgano ,sin. (Aq)


Silocismo (Filos.) Silo-g-smo. Sm. Ve di Sillogismo.Arrigh6. La Sulossrao.
(Mus) Si-lo-si-stro. Sm.
prima alimenta i fanciulli, la seconda cosillogismi cc. edifica.org.ac.

. G. Lat. xylosistrum. ( Da
stesso che Silarmonico, . (A
46. Vostri argumenti e vostri sillogismi, Tanti maestri, tanti baccalari alon legno, e sistron sistro.) Lo. G.
Lat. xylosma. ( Da solo l
Non faranno con loica o sofismi Ch'al fin sien dolci i miei lupini amari. Silosa. * (Bot) Si-l-sma. Sf
, cosme odore) Genere di piante stabilite da Forster nella
it.SS.Pad. 4374. Abbiamo passato con iscuro studio i sillogismi gno
dioecia poliandria, famiglia delle gutifere, caratterizzato dal calice
de'filosofi, ordinati con vana faticagli argomenti d'Aristotile, ec (v
cinquepartito, dalla mancanza della corolla, dagli stami cinti da
Socistico, Si-lo-gi-stico. Add. Vtm. e di Sillogistico.Gal.Sist.ao.
un anello crencttato, e dal frutto baccato a due semi: il legno n'
stato il primo, unico ed ammirabile esplicator della forma sillogistica.
odorifero. (Aq) (N)
Smoozzane. (Filos.) Si-lo-giz-z-re. Att. e n. p. e di silogare
* Si-lo-sone. N p. m. (Dal pers. sel nave, e sene valido,
Dant. Conv. 78. Sono molti di si lieve fantasia, che in tutte le Stosose,
robusto : Robusto navigatore) - Persiano colmato di benefizi da
loro ragioni trasvanno ; e , anzich silogizzino, hanno chiuso.

Snoozzarone, Si-lo-giz-za-to-re. Verb. m. di Silogizzare che sitogizza.


Dant. Lett. (Biogr. 7.) La faccia del suo silogizzatore, figliolo
di Dio, siccome per opera di Dio dimostra. (B)
, yloglossum. Da
G.
SiLocosso. (Bot) Si-o-gls-so. Sm.

Dario. (Mit)
Sitosseno. (Bot) Si-ls-sero. Sm.

. G. Lat. xyloxerus.(Da rlora

legno, e areros arido o vuoto. ) Genere di piante, cos denominate


perch il loro fusto uno stelo legnoso, arido ed internamente vuoto-,
Xilossero, sn. (Aq)

arlon legno, e glossa lingua) Genere di piante crittogame della


(Bot) Si-lo-sto. Am, P. G. Lat. xylosteum. (Da aorlon
famiglia defughi, stabilito da Persoon, che ha derapporti col Sosreo,
legno, e osteoni osso) Specie di pianta del genere Lonicera, di na
genere

clavaria ,

e che

comprende la Clavaria herbarum, e la Cla

tura fruticosa con fiori color di rosa geminati, e figlie ovate acute
palescenti; cos denominata dalla durezza e dalla bianchezza del suo
legno. Detua anche Madreselva pelosa, , Xiloteo, sin. (A)(N)
loglosso, sin. (Aq)
G. Lat. xylographia. Sosroro. - (Aichi.) Si-lstro-to. Sm. V. G. Lo stesso che Jalo
Smoonaria. * (Ar. Mes) Si-lo-gra-fi-a. Sf.
rlon legno, e grapho io scrivo) Cos fa sulle prime chiamata stroto,. (Aq Si-lstromo. Sm. P. G. Lat. xylostroma. (Da
(Bi.)
a stampa in legno, che precedette quella in caratteri mobili. Ora si Smosroo.
legno, e stronnyo io stendo) Genere di funghi, stabilito
d questo nome all'Arte di trasportare sul legno (ed anche sul cristallo aylon
,
o sul marmo) qualunque impressione fatta sulla carta collinchiostro Tood, i quali, per distintivo presentano una fugosit estesa
e coriacea. Link lo riporta come specie del genere Rhacodaa
da stampa trasporto che si fa mediante una specie di mordente , formeXilostromo,
sin. (Aq) (N)
-,
umettata pria la carta, la quale si distrugge, dopo l'adesione, collo Suora.
G. Lat. xylota. (Da xylon legno, e
* (Zool) Si-lta. Sn.
strfinio, e coprendo la superficie d'una lucida vernice. , xilo us, otos
orecchio) Genere d'insetti dell'ordine de ditteri, e dellaf
gratia , sin (O) (N)
niglia degli auemiceri, stabilito da Meigen sono cos denominati
Smoarau. * (Filol.) Siloltri. Add. e sm. pl. P. G. Lat. ,lolatri. dai tubercolo quasi legnoso sopra cui sono inserite le antenne, e che
(Da rlon legno, e latrevo io adoro.) Cosi chiamavansi gli Aldo
corrisponde alle orecchie.- , Xilota, sin. (Aq)
ratori delle statue o degli Dei di legno., Xilolatri, sin.(Aq)
Soarna. * (Filol.) Si-lo-la-tri-a. Sf. P. G. Cultood Aaorazione Sioroner. * (Zool.) Si-lo-to-me-ef pl.PG. Lat. xylotomcae. (Da

varia sclerotioides di Decandolle. Si distinguono per piccole pro


duzioni fugose di tessuto quasi legnoso informa di lingua., xi

che si limita alle statue di legno.-, Xilolatria, sin (A)


sorto. (St. Nat) Siloli-toSm. . G. Lau. xylolith (oa ylon
ai legni
legno, e lithos pietra.) Nome applicato da De
xylologia. (Da aylon

gno, e logo discorso) Trattato o Descrizione de 'legni , xlo


logia , sin. (A)

che hanno l'abitudine di tagliare il legno-,

lotonce ,

pietrificati o fossili- , Xilolito , sin. (Aq)


Snoca. * (Fis) Si-lolo-gi-a. Sf. G.

aylon legno, e tome taglio. ) Nome di una famiglia di insetti del


l'ordine dediueri, proposta da Meigen, nella quale si comprendono
(Zool.) Sil-tro-gi. Sn. pl . G. Lat. xylotrogi, (l)a
lo legno, e trogo io rolio) Nome d'una trib di insetti del or
line de coleotteri, della sezione del pentaneri, e della fati

stabilita da Laurelle, la quale comprende iene i


loma. (Da lon legno) deserricorni,
G. La
(Bot) Silo-ma. Sf
famiglia e detta di
l'abitudine al rolere i leni
hanno
che
psile
le
e
defung,
famiglia
della
ee e di piante crittogame
Cue in Linl gmi.- , xilotrogi si(A)
di Decandole, caraterizzate da un pericolo e qui gnoso.A)
. Franc. Chiamasi Silnetta Ri
af
(Pu) si
lona (oa ato -serra
G. La
so(t) S-lo-m-e. I pl.
atto alla siluetta, Qaeloce non motraffico che il sep ice pio
e posile,
gno) Nome di una tali di piante, aeu angia
del voto preso inedine l'ombra di un candela. Questi riti si
enee lona il po, ilone, in (Aq
di
onni (Da lon fanno comuence nera in campo d'oro, e portano tale leoua
G. La
) sillo, Sin,
Sono

sn

SILURELIA

SIMBOLEGGAMIENTO

zione perch i primi che si videro rappresentavano Stefano de Si

nominanza per que" paesi, chiamato Democrate, doveva fare una


caccia di molti e pi silvestri animali.
2 - Ed in forza di sm, Silvestro per Luogo silvestre. Lor. Med. Poes.
E tanto cavalcammo per silvestro, Che finalmente fummo giunti al
loco. (Min)
3 - (Bot.) Diconsi Piante silvestri, Quelle che crescono ed allignano
nelle selve o ne' luoghi sterili ed ariali senza alcuna cultura. Dant.
Inf. 3. oo. Surge in vermena ed in pianta silvestra.
Silvestrno, Silvano, Selvaggio , Vaggio , Silverio , Verio. N.pr. m.
Lat. Silvester.-Nome di due Papi, il primo de' quali santo.(B)(O)
Silva , Sil-vi-a. N. pr. f Lat. Silvia. (V. Silverio.) - Figlia di
Numitore, madre di Romolo e Remo. - Figlia di Tirreno, il cui
cervo fu ferito a morte da Ascanio. (B) (Mit)
Silvio, Sil-vi-no. N. pr. m. dim di Silvio, V. (B)
Silvio, Sil-vi-o , Silvino. N. pr. m. Lat. Silvius, Sylius. (In lat.
sylva selva : in illir. silstje violenza ec.) - Figlio di Enea e di

lhouette controllore generale delle Finanze di Francia verso la fine


del secolo scorso. (O)

Snuaeta. * (Zool.) Si-lu-rl-la. Sf V. G. Lat, silurella. (Dim. di


sullo io agito , e ura coda.) Specie di crustaceo microscopico, col
quale si era costituito un genere, desumendo tal nome dalla sua pic
colezza e dal moto continuo della sua coda; ma si dappoi co
nosciuto essere una specie del genere Cyclopus. (Aq)
Suai. * (Geog) Si-l-ri Antichi popoli della Gran Brettagna. (G)
Suro. * (Zool.) Si-l-o. Sm. P.G. Lat. silurus. Gr. expos. (Da
sevo io muovo, scuoto, e una coda.) Genere di pesci della divisione

de malacotterigi addominali, cos denominati dal dimenar frequente


della loro coda. (Aq)

SiLunoto. * (Zool) Siluri-de. Sf. G. Lat. siluroides.(Da siluros


siluro, e idos forma.) Nome della quinta famiglia le pesci mala

333

cottergi addominali, stabilito da Cuvier, che ha per tipo il genere


siluro, e gli altri che hanno con esso analoga la forma del loro
Lavinia. (B) (Mit)
corpo, (Aq)
* (Zool.) 5m. V. G. Lat. sylvius. (V. Silvano.) Genere d'in
s
Silvg-gio. Add. m. V. A. V. e di Selvaggio. Guiu. Silvno.
setti dell'ordine de'ditteri, stabilito da Meigen a scapito del genere
Lett. 25. 65. Talento e uso avemo a vizio messo ; come dunque pu
noi vert piacere; talento e uso sempre di lei silvaggio ? Luc Volg.
25. Mont a fierezza, come leone silvaggio. ( Qui e proprio ; nel
l'altro es. sta per Nuovo , Strano.) (V)
Silvani. * (Mit.) Sil-v-ni. Denominazione generica degli Dei e Se
midei boscherecci e campestri, come Fauni, Satiri, Sileni, Pani ,
Egipani , Titiri ec. - , Selvani.sin. (Mit)
Suvarre. (Min.) Silva-ni-te. Sf. Nome che Verner, ed in gene
rale i mineralogisti tedeschi danno al tellurio. (O)
Smivano. (Mit) Sil-v-no. Dio campestre che i mitologi dicono fi

Tabanus, e cos denominati dal loro abitare nelle selve. Comprende


le due sole specie dette Tabamus vituli e Tabanus italicus. (Aq)
2 (Ar. Mes) Sorta di carattere da stampa minore del Testo. (A)
Svoso , Sil-v6 so. Add. m. Lo stesso che Selvoso, V. Gal. Sist.9.
Ne i dorsi delle montagne le parti silvose appariscono assai pi fo
sche delle nude e sterili.
Si. *
) Fiume della Russia europea. (G)
Sna* N. prf (Dal celt, gall. seinh tranquillo, pacifico.) -Ninfa
-

resa da Nettuno madre di Ctonio. (Mit)

2 * (Geog) Antica isola situata al Settentrione di quella di Rodi.

lio del pastore Crati e di una capra. Altri altra origine gli danno,

- Antica citt d'Asia sul mar Carpazio. (Mit)


ma tutti lo fanno un Dio particolare all'Italia , ed confuso con Sma. * (Archi.) Sf Nome greco della sola ne membri degli orna
uno, talora con Pane. Secondo i filosofi, era il Dio della ma
menti architettonici. Lo stesso che Scima, P. Baldin. Poc. Dis. La
teria. Aveva in toma parecchi templi, ed i suoi sacerdoti formava gola da alcuni detta intavolato ed onda, ed anche sima e scinna, quasi
no uno de' principali collegi. (Mit)
cima e sommit, un membro cc. (N)
-

2 - * Soprannome od Epiteto di Marte. (Mit)

Siaea. (Bot) sim-ba. Sf Genere di piante dicotiledoni con fiori

Sivano. (Zool.) Sm. P. G. L. Lat. sylvanus. ( In gr. hrle, in lat. complet polpetali della decandria monoginia famiglia delle sina
sylva selva.) Genere d'insetti dell'ordine de'coleotteri, della sezio
rubee, stabilito sul carattere del calice cupuliforme cinquedentato,
e de tetrameri, della famiglia de' silfigi, e della trib dei trogos
cinque petali, destami co' filamenti slargati a squama e vil
con
sitarii, stabilito da Latreille, i quali trassero tal nome dl trovarsi
losi nella base, e dal frutto capsulare di cinque coccole saldate
frequentemente nelle selve. Hanno piccole mandibole e palpi con ti ;
ciascuna con una celletta ed un sol seme. Lat. simaba. (N)
le cui antenne hanno il secondo articolo ed i seguenti fino alla mu Smarana. * (Geog) Si-ma-b-ra. Citt del Giappone. (G)
scella quasi eguali ed in forma di cono colla lunghezza del corpo Snaisci. * (eog) Si-ma-i-s i. Citt del Giappone. (G)
eguali. (Aq) (N)
Snaio. * (Mit) Si-m-li-de. Soprannome di Cerere, preso da una
Silvano, add. m. Di selva. Altrimenti Silvestre, Salvatico, Rustico.
voce siracusana che significava Pane. (In ted. semmel pan biauro,
-, Selvano, sin. Lat. silvaticus , silvester. Gr. Ans. Dittaun.5.
in ungh. zsembre, in boemo zemlicka, in pers. in ar, ed in turco
27, Qui vo', lettor, s'avvien che 'l pennel tinghi , Per disegnar
semid.) (O)
questo luogo silvano, Che sopra il Nilo un'isola dipinghi, eclMor. stasono. (Filol.) Si-mndro. Sm. V. G. Lat. symandrum. ( Da
9. 4. Subitamente quelleon silvano Da lor fu dispartito. E 72.
syn insieme, e mandra ovile.) Strumento di legno usato un tempo du'
Ogni fera dimestica e silvana.
Greci e tra noi da claustrali, cui agita il campanaro innanzi alle
2 - Per metf Peregrino, Forestiero. Lat. peregrinus, advena, ho
porte del tempio la mauina e la sera, invitando col suo rauco e ru
spes. Gr, gos. Dant. Purg. 3a.oo. Qui sarai tu poco tempo sil
moroso suono (che serve di campana) il popolo alle funzioni religio
vano, E sarai meco sanza fine cive. But. ivi: Silvano, cio abita
se, particolarmente nella Settimana Santa (Aq)
tore di questa selva.

Sima. (Gcog) Si-mne. Citt del Giappone. (G)


Sancati. (Geog) Si-mang-li. Popoli della
(G)
Sao. (Geog)Si-ma-o, Semao. Isola dell'Arcipelago ella Sonda.(G)
Saaouisa. * (Geog) Si-ma-quina. Citt del Giappone. (G)
Smanua(Bo) smarbaf Nome specifico di un grandi albero
della Cajenna di cui si adopera in medicina la corteccia delle ra
dici, chi giallastra all'esterno i bianchiccia nell'interno Trovasi
questa corteccia in commercio sotto forma di liste lunghe un piede
pi, larghe un pollice o due, ravoltate o piane, rugose all'esterno
efilamentose nell'interno manca di odore sensibile, ha sapore amaro,
senza verun misto di acritudine o di astrizione. Fu antata enfati
camente contro la dissenteria, la diarrea, le felbri dette putride,
stanzo, (B) (Mit)
le emorragie , le neurosi, le idropisie, le clorosi, le scrofole, i mali
Suveauo, * Silv-ri-o. N. pr.. m. Lat. Silverius, Lo stesso che Silve
verminosi, anzi fa ritenuta per qualche tempo quale panacea uni
3

- (Mit) Silvani o Dei silvani. IV Selvano, 5 2; e V. Silva


ni. Lat. sylvanus. Gr vivos
Silvano diff da Rustico, Rusticano. Silvano ci che appartiene
a selva o che proviene da selva. Rustico s'adopera per lo pi colla
significazione qualitativa di Rozzo; perch le cose di villa sono d'or
dinario rozze. Sicch ustico aggettivo di qualit, e Silvano d'ap
partenenza Rusticano ancora aggettivo d'appartenenza, significando
ci che appartiene alla villa o ghe proviene dalla villa. Ma talvolta
si scambiano Rusticano per Rustico, e Rustico per Rusticano,
Silvano. - N. pr.. m. Lat. Silvanus. (Dal lat. srlva o silva selva.) Lo
stesso che Silvestro, . - Flavio. Tranno sotto l'imperatore Co

versale. La sua azione sopra la economia animale evidentemente


tonica al pari di quella
aniconi, alla cui classe appartiene.

stro. (Dal lat. srlva selva)- Papa del sesto secolo, posto nel nu
mero de'santi. (B) (O)

Silves. * (Geog) Citta di Portogallo. (G)


Sivesrna, Sil-v-stra. N. prf Lat. Silvestra. (B)

-, Legno amaro, sin. Dz. Sc.Med (0) (N)


a chiamasi smaruba falsa la Corteccia della Malpighiamourella
di Aublet, Malpighia crassifolia uli Linno. Arboscello della de
animale, di persona, di luogo ec. alla stessa guisa che Salvaggio,
candria urginia, e della famiglia delle mulpishiacee, che cresce alla
-, Silvestro, sin. Lat. silvester. Gr. vs. Tass. Ger. 8. 4a. Silve
Cajenna. Possiede virt toniche, e fu posta tra i febbrifughi e gli

Sivestre, Sil-v-stre. Add. com. Di selva, Salvatico

stre cibo e duro letto porse Quivi alle membra mie posa e ristoro,
2 - (Zool.) Nel lessico diesi Silvestre una specie di Cocciniglia
poco diversa dalla fina , e che vive sopra un fico d'india o cactus
con fiore giallo. Tale insetto detto anche Grana silvestre somministra
un color porporino bello e vivace quanto quello della Grana fina,
Forma uno dei principali prodotti del Messico. (N)
Silvestre diti da Salvatico. Queste due voci vengono adoperate
a significar tutto ci che non domaestico, non ingentilito, non di
rozzato. Ma Silvestre sembra meglio adatto alla poesia, e Salvatico
alla prosa.
Silvestrini. (St. Eccl.) Sil-ve-stri-ni, Religiosi istituiti da S. Silvestro
Gozzolini nella Marca all'incona sotto la stretta osservanza di
ordine fu approvato da Papa Innocenzio l . nel
24. (Ber

e dicesi di

, Sil-v-stro. Add. tm. Lo stesso che Silvestre, P. Dant. Inf


284. Nel ciclo voluto Ch'i'mostri altrui questo cammi silvestro. E
Pug. 3o, no. Ma tanto pi maligno e pi silvestro. Si fa il terren
col mal seme e non colto, Quant'egli ha pi di buon vigor terre

acca

hi. l'ome
Vi
(Mit) Sim-bac-clni,
C he

ortavano due sacerdoti di


-

delle Targelie (Mit)


di purificare la citt nella
Smanasi. * (Leg) Simbi-ba-si. Sf
. G. Lat symbibasis (Da ora
Atene,

insieme, e tiazo io vado) Cos nella novella 7 di Giustiniano


chiamasi un contratto o Convenzione amichevole. (A)
Suenoa. * (Geog) Sim-binga. Citt della Senegambia. (G)

Smensi.(Geog)Sim-bir-ski. Citt e coverno della Russia europea.(G)

Serrano (Chir) Sim-ble-faro. m.


G. L symblepbarosis.
(Dan con, e bepharon palpebra) Malattia dell'occhio, la quale
onsiste nella coalescenza od unione totale o parziale della palpebra
superiore col globo dell' ocho onde gli viene impedito li veder
gli oggeui, massimamente lontani -, Simblefarosi, sn (Aq).

scos'- chir) sim-blefa-ro-si. Sf. G. Lo stesso che Sim


blefaro, . (Aq)
sueone.
* (Ecc)'sim-bol Sfpl. P. G. (Da srmballo, io metto
insieme e questo da syrne.insieme, e ballo io getto,
onde bole l'atto
Conviti

stro. Petr. son. 26o Fere silvestre, vaghi angelli e pesci , Che l'una

pubblici
del gettare.)
cui ciascun comitato mette la sua
quota
con quella degli altri; per
corrispondono
a quelli che nell'antica

e l'altra verde riva allirena. E at5, Ond'io son fatto un animal sil

chiesa chiamaruni Agape. (Aq)

vetro. Fir. As.o3, Quivi intendemmo che un gentiluomo di gran Simeo.coouarro , Sina
cal,

r-

I.

ig gia-mn-to.

Il simloleggiare. Belli.

334

SIMBOLEGGIANTE

SIMIGLANTE

Bucch. 53. Giudica, se per simboleggiamento Prende queste due


razze di sonagli , D'aver clla dell'Indic il reggimento. (A) (B)
Simonecci Anrc, Sim-bo-leg-gin-tc. [ Part. di Simboleggiare. Che simbo
leggia. Salvin Pros. Tosc. .28. Descrivendo egli gli sformati gigan
ti, tracotata schiatta simboleggiante gli atei cd empi ec., prorompe cc.

a due delle pi grandi divinit. Tali divinit corrispondono agli Di


consentes de' Romani. Deuti anche Omobomi , V. ( Da syn insieme,

Simrocccane, Sim-bo-leg-gi-re. [Att. e n. ass..] Significare con sum

e bomos ara , t mnpio ) (Aq) (O)

fosse loro effettivamente consacrato l'altare medesimo in comunione,


o perch i due loro sparati altari si trovassero l'uno assai presso att'al
tro. In Olimpia ermvi sci altri, ciascuno de' quali era consacrato

boli. , Simbolizzare , sin. Lat. designare , symbolis xprimcre. SIMRAncino. (Zool.) Sim brn-chi-o. Sm. V. G. Lat. symbranchius
(Da syn insicmc , e branchia branchie.) Sottogenere o Divisione di
Satin. Disc. . 4. Come ben simboleggiarono ne' lor riti nuziali
i Romani. E 39. Il color celeste color regio, c come chi e' tira
pesci del genere Muracina , il quale comprende le specie provvedute
dal cielo ,
la fedelt e la giustizia. Magal. Lett. Dal
cli branchie fra loro congiunte e comunicanti all'esterno per una
l'abbattersi una filosofia ad aver qualche assioma che si adatti a sim
sola apertura ; onde da Lacpde vengono chiamati Unibranchia
perturate. (Aq)
loleggiar pi chiaramente di quel di un'altra qualche articolo di
fcle , non ne resulta cc. (A)
SienAnco. (Zool.) Sim-brn-co. Sm. V. G. Lat. symbranchms.(Da
SimBolEGGIATo , Sim-bo-leg-gi-to. Add. m. da Simboleggiare. Lat. sym syn con, c branchia branchie.) Genere di pesci, stabilito da Bloch
nella divisione degli apodi, caratterizzati da un'apertura brunchiale
bolis designatus. Segner. Mann. Ag. 5. 3. Tanta fu la fragranza
ch' esal al cielo , non il suo balsamo, non il ccdro, non il cipresso,
sotto la gola. (Aq)
non il cinnamomo, non altra di quelle numerose piantc odorifere, SunuLA. * (Med.) Sim-buli-a. Sf. V. G. Lat. symbulia. ( Da syn
insicnc , e bule consiglio.) Consulto. (Aq)
nelle quali ella venne simboleggiata , ma il puro nardo, o voglian
dire lo spigo.
Simcoe. * (Geog.) Sin-c-c. Lago dell'Alto Canad. (G)
SwinoLerTA', Sim-bo-le-i-t. Sf. Pari modo di convenire una cosa con SMELE, * Si-nc-le. Add. com. usato anche in forza l'avv. per Si

l'altra ; Convenienza di una con altra cosa.(V. Simbole.) Magal

milmente. V. A. V. e ali''Simile. Rum. Ant. Fr. R. Girolamo Ter

part. 1. Lett. 28. Ma in Portogallo, dove per simboleit di clima con


nello dov' ebbero la prima origine (gli aranci) son moltiplicati , ec.
' altrove : Per ragione di una certa simbolcit che ci par di raffigu
rare tra le doti del nostro spirito e quello che cc. (A) (B)

ramagnino , son. 29. Che la ver si mostra in del parlare , Simmel

via di simboli. Lat. symbolice. Gr. cv Atzs. Salvin. Disc. 2. 3.


Altri pi misteriosamente dissero cc. voler dire simbolicamente Pene

scovo di Gerusalemme. Stilita. Santo anacoreta del quiuto scco


lo , che visse la pi parte della sua vita sulla cima di una colon

lope , esser pi credibili delle cose che si dicono, le cose che si

ra. (B) (O)

vizio v'apparc. Guitt. Lett.f. 2o. Ogni non buono religioso da' mal

vagi c da' bnoni onta perta cc , e onore c anor simcl buono. (V.

la not. 4 f2 ivi.) (V)


SMno.CA. (Filol.) Sim-b-li-ca. Sf. Parte della tecnologia, che compren Si veone, Si-me--me. N. pr. m. Lat. Simcom. (In cbr. sciamiehuon,
de i blasoni, gli emblemi, le divise, i geroglifici ec, e tutte le figure da sctamagh ascoltare : Che ascolta.) Secondo figlio di Giacob
be e di I.ia. Autore del cantico Nunc dimittis ec. Figlio della
ed allusioni dagli uomini immaginate per esprimere i loro concetti.(Aq)
SimeoLicamente , Sim-bo-li-ca-mn-te. Avv. In maniera simbolica, Per
Sorella di Maria Vergine , detto Fratello del Signore, secondo ve

SMena. (Geog) Si-m-ra. Citt della Guinea superiore. (G)


Swaotico , Sim-b lico. Add. m. Attenente a simboli, Allegorico. Lat. Swzione , Simc-r-ne. Npr. m. Lat. Simcrom. (Dall' cbr. sciam nr
symbolicus. Gr. cvpoxxds. Salvin. Disc. 2. 32o. Autore , come lo
cnstodire.) (B)
mio tra il titolo , vanissimo c superstiziosissimo, ma di misteriosa e SMETA, Si-m-ta. N. pr. f (V. Simeto.) Ninfa che fu madre di
Aci. Meretrice di Megara , amata da Alcibiade. (Mit)
simbolica erudizione ripieno.
Annot. F. B. 3. 4. 4. Jeroglif
co ec. : linguaggio sacro e arcano degli Egizi , che in queste scul Simerio, * Si-m-ti-o. Add. pr. m. Di Simeta : Denominazione poe
tica di Aci. (Mit)
ture simboliche spiegarono i loro concetti. (B)
Simbolico diff'da Allegorico. Se la base dell'allegoria son le pa Simero, * Si-m to. N. pr. m. (In cclt. gall. seimhidh, lo stesso che
role, alle quali, pcr figura rettorica, si accorda un senso dissimile seimh quieto, tranquillo , pacifico , gentile. ln ebr. sciamat lascia
re, congedare.) Autico re di una parte della Sicilia. (Mit)
dal letterale, e la base del simbolo consiste in segni materiali, che,
per convenzione, sono destinati a rappresentar delle determinate no 2 (Geog) Lat. Simoethis. Fune di Sicilia, che divideva anti
camente i Leontini da' Catanesi , ed ora scorre presso Catania.zioni; convicn dire che Allegorico sia dissimile da Simbolico, cs
veggiono in effetto.

Antica citt di Sicilia sul fiume dello stesso nome. (G)


Sverni A , Si-mc-tri-a. [Sf] Lo stesso che Simmetria , V. Red. Cons.
. 7 r. Ma lo mantengono nel suo tuono, e nella sua natural sinctria
vin. Pros. Tosc. n. 367. Ecco come non so come s'accordano a dare
sendo ne'derivati le stesse nozioni che ne' loro generatori.

SumnoLrt , Sim-bo-li-t. Sfl Similitudine, Conformit allegorica. Sal

e ordine di parti. Pros. Fior. 6. 239. Sono indizi infallibili della


simetria della vita. Salvin. Pros. Tosc. . 439. Non posso io gi
crearne un tutto, le cui parti con quello e tra s con avvenenza di
simetria si rispondano. Red. nel Diz. di A. Pasta. Restituire al
sangue il suo tuono e la sua natural simetria; restituirla alle fibre

lo stesso titolo quegli alla farfalla, questi all'anima , per la loro ,


per cosi dire , simbolit.

--------

SimeoLizzane, Sim-bo-liz-z-re. Att. e n. ass1 Significara con inboli.


Lo stesso che Simboleggiare, Vip Magal. Lett. 1l mio (disegno) per

riuscito di quegli che non ricscono,e che simbolizzano co'sogni.(A)

nervose , ai solidi cc. (N)

Simbolo , Sim-bo-lo. (Sm. Cosa, per mezzo della quale se ne signi

fica un'alura. Simboli chiamansi i Tpi, Emblemi e Rappresenta Sineraiaro , Si-me-tri--to. Add. m. Lo stesso cheSimmetriato, V. Ulen.
Nis. 5. 8. Ne' primi tempi , in gente indisciplinata, come pu esscr
zioni di oggetti morali o spirituali col mezzo di immagini o di pro
prvet di cose naturali. Tali sono quelli espressi sulle medaglie ; tali
ssibile questa impossibilit di pronunziar versi metodici o simmc
i geroglifici presso gli Egizi; tali per la maggior parte, le lettera triati ? (A) (B)
Suurtnico
Si-m-tri-co. Add. m. Lo stesso che Simmetrico, V. Mar.
de Chinesi. (V. Emblema.) (Dal gr. srn insieme, e ballo io getto,
Equie. Nat. Amor. lib. 2., De Luc. Dott. Volg. 2.3. 1 . fierg.(Min)

onde bole l'atto del gettare. Par dunque, che, secondo la radice, il

Simbolo sia o collezione di cose che dinotano un' idea non espressa Samrenopoli.(Geog)Sim-fe-r-po-li. Citt della Russia nella Crimea.(G)

direttamente , o collezione di vari articoli, o cosa che debba esser SumFionema.* (Bot.) Sim-fi-o-n-ma. Sf. Genere di piante della tetran
dria monoginia, famiglia delle proteacee, che hanno il calice re
congiunta ad un'altra per indicare un certo senso.)
2 (Eccl.) [Questo vocabolo che in genere esprime un segno di Cose golare fornito di stami nel mezzo, i filamenti delle antere riuniti
morali mediante l'immagine e propriet di cose naturali, in senso nell'apice, ed un ovario con due semi. - , Sinfionema, sin. Lat.
cattolico significa gli articoli che, prima di separarsi, a promulgar symphyoncma. (Dal gr. srn insieme, phro io nasco, c nema filo.)(N)
nell'universo l'Evangelio , composero gli Apostoli, in cui si con Smrrro.* (Bot.) Sim-fito. Sm. Genere di piante della pentandria mono
tengono le cose principali che si debbono credere. I simboli di Ni ginia di Linneo. Lo stesso che Sinfio, V. (Dal gr. srnphrteon verb.
-

di synphro io consolido, io fo riunirc; poich in questa pianta si


suppone la virt di consolidate le piaghe. Morin) (N)

ce, d' Efeso, di Calcedonia ec., non altro sono che una dichia
rzione di quello degli Apostoli fatta ne' Concilii ecumenici tenuti

in esse citt. Onde Simbolo degli Apostoli, di fede , e Simbolo as


solutamente vale Quello che dicesi 1 volgarmente il Credo. Lat. sym

bolum. Gr. cp23o. Maestruzz. 2. 4. Se alcuno colga erba medici


nale
col simbolo, ovvero col paternostro ec, non questo riserba
to , purcch non si mescoli alcuna superstiziosa osservanzia. Ca
valc. Espos. Simb. . 2. Prendo dunque ad esporre il Simbolo della

orto.) (N)

Fede , cio il Credo in Dio. (N)


-

Siuronia. * (Bot.) Sim-f ri-a, Sf Genere di piante dicotiledoni con


fiori perfetti della pentandria monoginia , famiglia delle caprifolia
cee, caratterizzate dal calice diviso in quattro o cinque parti, dal
la corolla imbutiforme col lembo eguale cinquefido, dal frutto bac
cato con quattro logge , due vuote per aborto, e due con un se
me per
Lat. symphoria. ( Dal gr. syrn insieme, e phero io

- -

(Arche.) Contrassegno di legno o d'altra materia frangibile,

si

Lat. Sima. Isola del Mediterraneo nell'Anatolia all'in

gresso del golfo del suo nome. (G)


che dimezzavasi, e le cui due porzioni conservavansi ne'tempi eroici
gelosamente, dalle famiglie, e si tramandavano ai posteri per segno SimuA. (Zool.) Si-mi-a. [Sf. V. L. V. e di'1 Scimia. Lat. simia. Gr.
ros. (Simia dall'cbr. semamth che vale il medesimo. Il Bullet
e memoria d' ospitalit praticata e ricevuta o di riconoscenza per
ha il gall. sim che in questo senso non trovasi in altri dizionari. In
qualunque siasi altro motivo. (Mit)
* Anello che i Greci e i Romani solevan dare ne' contratti
illir. mojemucsu e mojmucsa.) Petr.lrott. Che bel guadagno quello
d'una sinia.
di vendita per servir di caparra. (Mit)
SwiA. N. pr. f. Lo stesso cha Simma, V. (B)
3 Contrassegno di quale siasi dignit. (Mit)
Sivi Ano.(Agr.) Si-mi--no. [-dl e sm.) Sorta di susino. Dav. Colt. 8.
4 * Ritratto impresso sulla cera. (Mit)
l susini simiani nelle corti lungo i muri a bacio fanno bene. E 85.
5 - * Simboli talvolta i Greci chiamarono ci che noi diciamo
Il susino generalmente ama luogo grasso, basso, fresco, umido , ug
Presagi. (Mit)
gioso, particolarmente e fuor di modo il simiano e il porcino. (B)
Simolo. Add. m. Simbolico, ed anche Analogo. Magal. Lett. Ei l'ha
concepita in un modo cos simbolo alla natura divina, che ec. (A) Swico. (Mus.) Si-ci-co. Sm. Strumento musico degli antichi Greci che
dico aver avuto trentacinque corde ed essere stato inventato da
SoloIA. * (Filol.) Sim-bo-lo-gi-a. Sf V. G. Lat. symbologia. (Da
Simo , onde trasse il nome ; dicesi anche Simicone. (B) (L) ,
symbolon seguo , sintomo , e logos discorso.) Trattato de'segni delle
-

malattie. (Aq)

Sistca. * (Geog) Si-mig-i. Nazione indiana della Columbia. (G)

Sitsos. * (Fiiol.) Sim-bo-mi. Add. e sm. pl. V. G. Soprannome od SciAnr, Smi glin-te. Sm. Della medesima sorta. Lat. idem.Gr.
piteto di quli Dei, che avevano uno stesso altare, o perch 8 r. Bocc. no, o. o. Che so io , Madonna , se nello cleggere

SIMIGLIANTE
degli amanti voi vi faceste il sinigliante? Dant. Purg, a 78. I'vidi
una di lor trarresi avante. Per abbracciarmi con s grande affetto ,
. S.Margh. 55. E Marghe
Che mosse me a farlo simigliante
rita fue sentenziata , Ch'a lei fosse fatto il simigliante. (B)
In simigliante. (N)
o - In simigliante, posto avverb. Similmente.
Sicare. Part. di Simigliare, usato per lo pi come add. com.
Che simiglia , Simile-, Assimigliante, Assomigliante, Somigliante,
oos.
Sembiabole , Sembiabile , sin. (P. Simile) Lat similis Gr.
Dant. Inf. 3o. 7. Se pi avvien che Fortuna t'accoglia. Dove sien

335
SIMILEMIENTE
Gr. zaco. Bocc. nov. 96. o. N sapeva egli stesso qua di lr due
si fosse quella che pi gli piacesse, si era di tutte cose l'una si
miglievole all'altra. Sagg. nat, esp. 24. Poich i corpi solidi, come
verbigrazia la ghiaja sarebbe, la rena e simiglievoli cc , nel far
forza per muovergli, anzi s'incastrano e stivans insieme Red. Ins.
. In quella guisa stessa, che dalle punture di altri animaletti si
miglievoli veggiamo crescere de' tumori ne' corpi degli animali
super di
sincevossare, simi-glie-volissima-mn-te
simiglievolmente. Faust. Or Cic 3. 3. Berg (Min)
Sinovoussuo, simiglievolissimo. Add m super di Simiglie

genti in simigliante piato. E Purg. n. 35. Lunga la barba, e di pel


bianco mista Portava, a' suoi capegli simigliante. E Par. 7. 75. Che
vole. Doni La Zucc. Berg (Min)
l'ardor santo, ch'ogni cosa raggia, Nella pi simigliante pi vera Sincevomere, - si miglivo-mn-te. Av. In modo simiglievole.
simiglianti
a
loro.
cose
delle
vaghi
ce. Bocc. nov. 448. I giovani son
V. di reg. (o)
Sm. V. A. V e di Simielianza Ieo Belc,
E nov. 6o. 2. Le quali son si simiglianti l'una all'altra, che spesse Sunco, sniglio.
o5. (Fir. 45) servendo a lui con la mente, col curer con
volte mi vien presa l'una per l'altra o Difend. Pac. Come maggio
templavi Dio senza simiglio. (V) E Rapp. Annunz st 4 (Fr.
o frutto, o simigliante. (Cio, simiglianti cose.) (V)
Suonare. Avv. VA.. e di'l Sinigliantemente. G. 7. a. a. E
833) Ges il qual sar senza simiglio (N)
simigliante vi venne gente di tutte terre di Toscana. E g. 7. . E Sinan. (Filos) similare. Add.com. Aggiunto dato a quelle cose
che sono semplici, e non composte da altre, e che divise, son divise
simigliante vi mandarono i Sanesi e' Lucchesi, e dimorrvi pi mesi.
in particole simili. Lat. similaris. Magal Lett. Dar tutti i centri
Sen. Declum. Pi tempo stesti, che non fosti con lui ; cosi simi
gliante tu puo' stare ora.
de'solidi similari. (A)
Soarere, Si-mi-glian-temnte Avv.Similmente, Parimente -,
(Bot) Organi similari delle piante , altrimenti
Simigliante, Somigliantemente, Sonegliantemente, sim. Lat. similiter,
plici, diconsi quelli che vengon formati da parti semplici o che tali
pariter. Gr. tuoi. Pass. 29. Simigliantemente tutti i Santi del appariscono, come la fibra , i tessuti cellulare vascolare , i vasi
vecchio e nuovo Testamento ci ammaestrarono col fatti e colle pa

proprii e linfatici, le trachee e gli otricoli

Bertoloni. (O)

role della penitenza, come di cosa ch' necessaria alla salute umana. Sim, Si-mi-lc. Sm. Che ha simiglianza, Che ha similitudine. Iat.
Bocc. introd. 55. Le quali (camere ) co' letti ben fatti , e cosi di
similis.Gr. oos. (simile, cosa simile, dall'ehr semel che vale il me
fiori piene come la sala trovarono , e simigliantemente le donne le desimo. In celt. gal. samhail e amhuil simili samhailt, samhuil,
loro. G. a. 6. . E con quelli di Legge simigliantemente avea e samhud similido) Lab.aa5. Perciocch ogni simile suo mi p
i Disc.
debaroni del paese. Tes. Br. a. 5o. Ed un'altra figura mnta simi petisce. Dant. If 9. 3o. Simile qui con simile sepolto
gliantemente. Cr5. 26. 3. La sua superficie (della ghianda) molto
an. 7o. sio avessi considerato quei proverbio che dice: Simili con
lazza, e simigliantemente le galle de'detti arbori,
simili, e gir co' suoi, io non aveva a restare al servigio di signor
2 A similitudine. Pallad. Apr. 7. Quando sar nato simigliante straniere. cecch. Esalt. Cr. 3. . Ogni simile ama il simile. - Dicesi Il simile per La stessa cosa Maestruzz .36. Il simile
mente al dito grosso di grandezza.
Solarusso , Si-mi-glian-tis-si-mo. Add.m.1 superl. di Simigliante. si pu dire di coloro che sono in Purgatorio ,
rare il simile a uno = Rendergli la pariglia oero
- o
-, Somigliantissimo , sin. Latsimillimus. Grondraros. Bocc.nov.
925, Partori due figliuoli maschi, sinnigliantissimi al padre loro il contraccambio. . Fare il simile a uno. (N)
- * Dicesi Far simile per alcuno e vale Fare la medesima cora ,
al. Avvert..aa. Si vide parimente della latina lingua nella vita di
Cicerone memorie simigliantissime, se noi non siamo errati, ec. (B)
og. Leu. s. Gig. Fa memoria di me
e zano
rare
Simonanza, Si-mi-glian-za. Sfast. di Simile. Qualit che dichiara nelle tue orazioni , e io simile fo per te (Pe)
una cosa simile ad un'altra, Relazione d'uguaglianza fra le parti * A simile, Per simile, Per lo simile, posti aver
esterne di una cosa con quelle d'un'altra; altrimenti Uguaglianza, simiglianza, Similmente. . a' lor luoghi. (A) Cr. 9 53. E
Assimiglianza, .-, Semilianza, Simiglio, Somiglianza, sin1 Lat. rano (i muli) mesi dodici, tutto a simile de cavalli, nel ventre del
similitudo.Gr. orms. Amm. Ant.33,9. Questa natura delle cose, la madre. (V
simile , In simile per Similmente. V. Da simile e
che sempre la simiglianza meno che la cosa vera. Bocc. g. 4 p. 6. - * E
Pure esse hanno nel primo aspetto simiglianza di quelle. G. 8. o.
In simile. (N
2. Ordinarono in Arno sopra barche e navicelle certi palchi , e fe S L.
conforme, che ha sembianza di quello di che si dice
cionvi la simiglianza e figura del Ninferno. Dant. In 8. 7a. E cui esser simile, Che lo rappresenta. -, Simele, sin. ( Eguale.)
gi vidi su in terra latina, Se troppa simiglianza non m'inganna similis. Gr. zoos. (V. Simile sost.) Dan Par 3. 4. Che vuol sa
Borgh. Orig. Fir8o. Pi s'appressa alla distinzione deTribi quella mile a s tutta sua corte. E 3o. 4o. Simili fatti ha al fantolino,
Che muor di fame, e caccia via la balia Dep. Decum. 72. Queste
de' nostri gonfaloni, e molto maggiore simiglianza le rende, che non
fa questa dell arti a quell'altra. E Arm.Fam. 6. Cota' veli son lun due parole cc. sono verso di s tanto simili di suono e Segner Mann.
ghi e larghetti da capo, e sempre si vanno verso la punta assottiglian
Vo32. Un fiume che, sempre simile a se, corre letto piano(v)
, quando io
- E col secondo caso i noce. canz, 9
do, e dati al vento, e serpeggiando per l'aria o vogliam dire ondeg
giando, rendono una molta propria simiglianza di fiamma viva. (V) ne truovo alcun che sia, Al mio parer, ben simile di lui , Il colgo
2 - Comparazione , Similitudine. Lat. comparatio Gr.ryprus. Dan. e bacio via.s.Franc. 94. Volle Iddio che con bcato Francesco
Pur. 5. 7. Che tutte simiglianze sono scarse. Pass. prol. Parla il
P la mudtiplica
tasse dalla pietra acqua, fosse simile di Mois
-

santo Dottore della penitenzia, per simiglianza di coloro che rom


- pono in mare.

3 - Indizio

ma in questo senso antiquato e da schivarsi.

Lat.

indicium. Gr. ripo. Tes. r. 5. . . E selli (losparviere) hae


li piedi rostigiosi, si simiglianza che sieno buoni.
4 - A simiglianza, posto avverb. Similmente. A simiglianza.(A)
Ed usato a modo di prep. P. A simiglianza, 5. a. (N)

zione decibi fosse simile di Elisco. Cr no. L, orma di questo


(V) Fiori 3. Ciascuna per
ingegno simile di molti altri.sempre
in amare quello che
si pruova

sona del mondo naturalmente

simile di lui ec (Pr

- Cotale , Si

talis, hujsmodi. Grroco

o6 Chison entrato in simili frenesia. Bocc. nov 4

Petr. son.

o Accoc

ch pi simil caso non avvenisse

. Per simi

usi.it. S. Dorot. 32. Dicendo Teofilo questo e l'altre


'
parole simile. Cavale. Att. Apost- zo. Per queste e per molte altre

Simiglianza diff. da Similitudine. Entrambi son nomi astratti de


rivati dall'aggettivo Simile, e come sinonimi soglionsi adoperare nel
comune discorso; ma nel linguaggio dottrinale vogliono essere di
stinti, al pari che i vocaboli latini similitas e similitudo a quali
rispondono. L'una in fatti esprime la relazione per la quale si ri
conosce che un oggetto simile all'altro; l'altra una figura ret

parole simile, San Pietro rendette testimonianza, Cristo. Pecorg.


25. n. . Per la consuetudine di governar simil bestie. (Qui tronco,

5 - Per simiglianza, posto avverb. A similitudine.


glianza. (N)

torica per la quale si confrontano due oggetti diversi che per altro
fra loro convengono in qualche comune qualit o propriet Qualche

abbench femminile e pl) Boccg. 3 n. 7 N cosa potrebbe avve


nire che simile letizia''mi fosse, che sarebbe il vedere il mio ma
rito libero.
simile. Questa parola, posta dopo un apeggi od alno
(Mus)(V)

gruppo o disegno musicale, significa La continuazione di tale ar

i",

p eggio, gruppo ec. (I

Quantunque comunemente questi due


-

antico ha sostituito in quest'ultimo senso Simiglianza a Similitudi


ne, ma non da imitarsi

Smoliane, Si-mi-gli-re. Attl Aver simiglianza.-, Somigliare, sin.


(. Assimigliare.) Lat. assimilari, referre, similemn esse. Gr.
ora. Bocc. nov. 27. 7. Maravigliossi forte Tedaldo, che alcuno in

tanto il simigliasse, che fosse creduto lui. Petr, son.27. Che sol s

le e Cotale.

Sine. Avv. Lo stesso che Similmente , VGP6

stessa, e null'altra sinigla.

2 - Paragonare. Lat. confere, comparare, assimilare. Gr, tuonci,

rapia, ovvpio.

vocaboli si adoperino come sinonimi, pure si posso grammatical


mente distinguere tra loro, destinando Simile necasi di espresso
paragone e Simigliante in quelli di semplice relazione. Simile
figura per semplice relativo quando impiegato colle nozioni di Ta

. . 3. 5. Ella puote esser simigliati

ad adornato arbore fronzuto e fiorito,

- 1

Di Firenze

vi
fu molta buona gente, e simile di Pisa.E 7. . Non ne cam
p niuno, che non fusse morto o preso e simile di que di Grana
ta, con Morell, ag. Sono situati di piaggette e colti a al mon

3 - Parere, Sembrare. Lat. videri. Gr. 3o. Guitt. lett. 2, Nullo tare simile via dei grandi, alti, e nondimeno dilettevoli Pass,
simigliani pi misero, che quello a cui nulla viene di avversita.
l'occ.
(V) l
di quello
la Scrittura
5. Simile conta
Gli alberi
macchiosi.superbo
del
son Antioco
guarda come
Vis, 3o, simile
am.
E 7. E come necessario simiglia esserloco altro, necessario sia
in esso loco nllo male, e ben tutto. (V)
sangue che ec. (B)
(Mit)
4 - A passarsi o Rendersi simile. Lat. se similem reddere. Gr. Sun, N. pr.. m - Cortigiano del tempo di
avr ooo, Dan. Para. no. Cos veloci seguono i suoi vimi, Simeuere, simile-mnte.Avv. Lo stesso che Similmente, Dant,

Per simigliarsi al parto quanto ponno.

Pur. 3.

. Ma la natura la d sempre scema, Sinilemente ope

ald. m. da Simigliare -, somigliato, sin.

raudo all'artista. Petr son66. Similmente il colpo de' vostri oc

Suoevoe, Si-ni-gli-vole. Add. com. Che simiglia, Smile. - ,


Somiglievole, Semnbievole, Smblabile,Sembrabile, situ, Lat, siulis,

chi, Donna, sentiste alle mie parti interna Dritto passare- occo
prendere maraviglio
g5 il medico similemente cominci di

Soaro, Si-mi-gli-to,

336

SIMILIANO

SIMIONE

sol''Sull'a.
piacer. Dittam. . 6. Similemente a costi parve amara La sua

presso i Greci, eon cui le parti obbligavani a prestarsi vicendevole


soccorso contro i rispettivi nemici; risponde a quella che oggi di
rebbesi Alleanza offensiva e difensiva. (Aq)

, * Si-mi-li--no. N. pr. m. Lat. Similians. (B)


Sivilissimo, Si-mi-lis-si-mo. Add. m. super. di Simile., Simillimo, Simmaco, Simma-co. M. pr. m. Lat. Symmachus. (Dal gr.
-

sym

sin. Lat. simillimus. Gr. buondraros. Red. Oss. an. 47. Aperto il

muchos commilitone. V. Simunachta. ) - Quinto Aurelio Ariano

ventre del lunnacoue , trovasi, tra le altre viscere in quello conte


nute , un corpo bianco variamente intagliato, di sustanza tenerissima,
e similissima a' testicoli di molti pesci. E 52. Il lumacone marino,

Questore, Pretore , Pontefice, Proconsole

quanto all' esterna figura, similissimo al lumacone terrestre Tass.

Celio. Papa nel principio del sesto secolo. Lucio Aurelio, co


sole romano del quarto secolo.-Quinto Aurelio. Nome di due co
soli romani figli di Boezio. (B) (Mit)

Ger. 9. 34. Rimanean vivi ancor Pico e Laurente ec., Similissima

coppia, e che sovente Esser solea cagion di dolce errore. (V) .

Prefetto e console

Roma, scrittore latino del quarto secolo.Quinto Aurelio Memmio


enatore romano, suocero di Boezio, posto nel numero desunti

SuiLiruosAnnAmenTe, Si mi-li-tu-di-na-ria-mn-te. Avv.Con similitudine, Smean. * (Gcog.) Citt degli Stati Prussiani. (G)

Comparativamente. ] Lat. comparative. Gr. ovyprus. But. Inf Smerata , Sim-ne-tri-a. [f V. G. Ordine e Proporzione delle parti
2o. 2. Parla qui similitudinariamente. E' pi sotto : Ecco ch'e'parla
fra loro il suo contrario Assimmetria.-, Simetria, sin. Lut syn
similitudinariamente; cio, che come lo volto aperto manifesta l'uomo,
metria- Gr: vuureia. (Srmmetria, da srn insieme, e neuronm

e lo cclato lo cela, cosi la volont aperta manifesta lo pensiero, e


la celata lo cela.

sura. ) Red. Ins. 4. Anch'esso in quel tempo scra ridotto alla


conveniente e naturale simmetria delle parti. Varch. Lez. . La ma

SixuiLuTuonAaio, Si-mi-li-tu-di-n-ri-o. Add. m, Termine a cui tende

tura risulta dalla simmetria, cio dalla moderata e commisurata


scolanza degli quattro elementi. Gal. Sist. 39o. Renunziando a quella
la similitudine, Appartenente a similitudine , Che fondato sulle
similitudini. Uden.
2. 56. Oltre al pochissimo artifizio che v',
simmetria che si vede tra le velocit e le grandezze de mobili
per essere una lamentazione dir similitudinaria, cio fondata tutta 2 - (Fisiol) Ordine, Regola, Convenienza, Proporzione Ag
sulle similitudini , ec. (A) (B)
giustatezza e dicesi de'movimenti de'fluidi, delle operazioni dei
SMiLirupina, Si-mi-lit-di-ne. (Sf V. L. Simiglianza, Conformit.
visceri ec. Red. nel Diz. di A. Pasta. La bile entrando nei vasi
(V. Simiglianza.) Lat. similitudo. Gr. uodr. Dant. Par. 4. 7. sanguigni guasta e sconcerta l'ordine, la simmetria ed i tuono demi
Per la similitudine che nacque Del suo parlare. Lab. 16a. Dovevanti
mimi componenti del sangue, e di qui nasce l'alterazioni febbrile (N)
ancora gli studi tuoi cc. ricordarti e dichiararti che tu se' un uomo 3 - * (Archi) Regolarit della forna d'una parte di un edifizio, la
fatto alla immagine e similitudine d'Iddio.
quale pu dividersi in due parti eguali e simili; o Reazione che te
parti destre aver debbono colle sinistre, le atte colte bisse , ed in

Immagine,
Figura.
Petr.
Uom.
ill.
87.
Erano,
fra'suoi
tesori,
tre mense d'argento, ec. Una , nella quale era la similitudine di
somma tutte le parti fu loro e coll'intero edifizio; altrimenti Eu
ritmia. (Aq) (Mil)
Constantinopoli, mand a Roma a S. Pietro. La seconda , dov'era
a - Dicesi Simmetria uniforme quella il cui ordine regna nel
scolta Ronna, alla Chiesa di Ravenna don. (V)
Comparazione. Lat. comparatio. Pass. 55. E ci mostra per pi l'istessa maniera dappertutto; Simmetria rispettiva quella i cui lati
opposti sono simili fra loro. (A)
parabole e similitudini. E 8. Avvegnach la Scrittura p
-

inente non ne parli, se non se in certe similitudini e figure. Varch. 4 - (Bot) Genere di piante della famiglia delle litrarie
Lez. 549. Sebbene io, seguitando i gramatici Latini e l'uso comune,

, stabilito
da Blume, e cosi denominate dalla disposizione simmetrica delle

piglio talvolta nel medesimo significato essempio, comperazione e si parti costituenti il loro fiore. (Aq)
militudine, non per che non sieno differenti tra loro. E appres 5 - (con) Donna di singolare bellezza e ben proporzionata, cinta
so: La similitudine come un genere alla comperazione ed all'esempio. d'una ciampa seminuta di stelle, ed unnanzi ad una statua di ve
4 - A similitudine, posto avverb. A somiglianza. V. A similitudi
nere ignuda , della quale essa prende le proporzioni col compasso
ne, S. . (N)
e col regolo. (Mit)
2 - [E col secondo caso in forza di prep.) V. A similitudine,$. 2. SimmeTaiAro, Sim-me-tri--to. Add. m. Fatto con simmetria , Appar
tenente a simmetria. V. di reg. -, Sinetriato, si. (B)
5 - * Dicesi Recare a similitudine e vale Assomigliare. V. Recare,
-

S 4), Rendere similitudine

- - --

- -

Simmetrico, Simmetri-co. Add. m. Fatto con simmetria, Aggiunto


a checchessia , e vale Farne ri

di tutto ci ch' disposto e costrutto con simmetria. -, Simmetrico,

tratto , Rassomigliargli. V. Rendere, S. 66. (N)

sn. Lat. apte compositus. Gr. cvausrpos. (Dal

* Dicesi Con questa similitudine e vale Nello stesso modo.Saga.


nat. esp. Con questa similitudine si serri all' intorno dove inca
stra ec. (A)

tron, misura) (Aq) Facc. (O)

gr. srn con , e me

Smurrico. (Zool) Sm. Specia di Colubro tra' rettili ofiliani, cosi


denominato dalla regolare disposizione de' suoi colori. (Aq) (N)

(Rett.) tigura rettorica. Guidott. Rett. g4. Ed un'altra sen Simuna, * Sim-mi-a. N. pr.. m. (V. Simma.) Poeta greco tavo di
tenzia, che si appella similitudine, la quale ha luogo quando il di Rodi inventore de'versi figurati. Granimatico greco. storico,

citore mostra alcuna cosa che vuol dire, per un'altra che a quella
sia simigliante. (B)

---

greco originario di Samo.-Flosofo Tebano.-Mucedone ami o di


Filota. (Mit)

Similitudine diff da Comparazione. Le Comparazioni poetiche 2 N. pr. f Lo stesso che Simma, V. (B)
diconsi anche Similitudini, nelle scuole pi comunemente loro si SixnAN. * (Geog.) Lo stesso che Sennan, V. (G)
d questo nome. Anche le metafore, le allegorie e le parabole sono Summo. * (Gcog.) Zimno. Citt della Polonia. (G)
una specie di tacite comparazioni, Similitudini veramente non sono. Sinuo. Add. m. V. G. Che ha il naso indeutro, o schiacciato. Lat. simus.
Una comparazione scientifica non similitudine al certo. La Simi
Grud. Murchett. Lucr. 4. 679. paffuta, popputa, naticuta sen
bra Cerere stessa, amica a Bacco. Sime ha le nari? Satira o Silena,
litudine, dice il Varchi, come un genere alla Comparazione.
SiLtmo, Si-mil-li-mo. Add. m. superi di Simile. V. L. e A. V. e
di''Similissimo. Lat. simillimus. S. Agost. C. D. 1. 26. Delle quali
cose sensibili ci voltiamo nella cogitazione le immagini simillime a

ec. Alr. Fur. 17.65. Pien di letizia va con l'altra schiera Del simo

gregge, e viene ai verdi paschi. (M) Salvin. Cas.37. Sileno allo 'n
contro vecchio, grinzoso, magro, calvo, vestito, e cone pare con
petaso o cappelletto in capo, con barba folta e lunga; e finalmente

loro, non gi corporee, ec. (A)(N. S)


Similmente,Simil-mn-te. Avv. sinc. di Similemente. Parimente, In
simil modo, Nella stessa guisa, Conf rme. , Similemente , Si
mnile,
sin. (V. Medesimamente.) Lat. similiter, pariter, itidem.Gr.
uoios. Dant. Par. 26. oo. E similmente l'amima primaja Mli facea

SimoDi. * (Lett.) Sim-di. Add. e sm pl. Cantori che ne teatri uni

trasparer per la coverta. Petrson. 8. Aggiate cura Che similmente

vano lo scherzo colla gravit; cos detti da un certo Simo, poeta

cou naso simo e schiacciato. E 4fo. Luciano nel parlamento degli Dei,
Sileno a questi tre s li segni descrive: Vecchio, calvo e simo nel naso.
E 44. Silena quella Satira c'ha sime Le mari. (A) (N)

che in questo genere ebbe nome. Lo stesso che Ilarodi, V. (Aq)


non avvegna a voi. Bocc. nov. 43. no. Quivi trov un uomo attem
pato molto con una sua moglie, che similmente era vecchia. E nov. Suuorra*(Geog) Si-mo-n-ta.Sm. Lat.Simois. Antico fiume e torrente
6.7. Andatisi ella e Gianni al letto, e similmente la fante, non istette
dell'Asia Minore, che irrigava la pianura di Troja, e che oggi
chiamasi Mendercsu. (G)
guari che Federigo venne.
Stilono.* (Ar.
) Si-mi-l-ro. Sm. Lega di zinco e di rame, SimooA- " (Geog) Si-m-ga , Scimogga. Citt dell'Indostan. (G)
detta anche Crisocolla. Trasse la denominazione dall'essere il suo Simoisto , Si-mo-i-si-o. Add. pr. m. Del Simoenta; Nato sulle sponde
del Simoenta. (Mit)
colore, simile a quello dell' oro. (A. O.) (D. T.)
-

Smaa. *(Bot.) Si-mi-ra. Sf Genere di piante della pentandria mono Suoisio.


ginia, famiglia delle rubiacee, stabilito da Aublet, ma pe' carat

ieri poco diversi dal genere Psycothria, le tre specie di quello so


no state riunite a quest' ultimo genere. La Simira tinctoria o Psy
scothria parvflora di Willdenowpu essere utilmente impiegata nella

N, pr. m. - Giovane trojano ucciso da Ajace Talamo

nio. (Mit

''

Sm. V, e d' Simulacro. Car. En. 2. 53.


Ecco d' avanti Mi si fa l'infelice simolacro Di lei, maggior del solito.

SimoLAcro

. o3. Cui le sacre carrette ivano appresso Co santi sinola

cri e con gli arredi, Che traan per le vie le madri in pompa. (B)
tinta delle stoffe pel rosso vivo che somministra. Lat. simira. (In ar.
SimonA, Si-m-na, Mona. N. pr. f Lat, Simona. (B)
aehmer rosso. In ebr. hhamar arrossire.) (N)
Smrta, Si-mi-t. Sfast, di Simo. Schiacciatura del naso.Segn. Anim.(A)
* Si-mon-cel-lo , Cello. N.pr. m. dim. di Simone, V. (B
SiMiTrio , * Si-mi-tri-o. N. pr. m. Lat. Simitrius. ( In gr. symmetros
moscetto, Si-non-ct-to, Cetto. N.pr. m. dim. di Simone, V. (B
Simonciso, * Simon-cino, Cino. N. pr. m. dim. di Simone, V. (B
acconcio, ben composto. In ar. semheder giovane obeso.) (B)
-

Smma , Simmia, Simia. N. pr.f Lat. Simma. (In celt. gall. seimh Simone, Sim-ne, Mone, Simoncinio, Cino, Simoncello, Cello, si
monetto , Simoncetto, Cetto. N. pr. m. Lat. Simon. (Dall'ebr. sum
tranquillo, pacifico. In ar.symm leone, srmmet uom valoroso ,
disporre, comporre : Dispositore, Compositore. Altri da scemen un
srmmit taciturno, symah agir blandamente.) (B) .
SimMAa, Sim-ma-a. N. pr. m. Lat. Simmaa. (Dall'ebr. sciamagh
guento)- Maccabeo. Il secondo de' cinque figli di Matauia, gran
-

--- ---

capitano e pontefice degli Ebrei. - Uno de'dodici primi apostoli

Smacia. (Mit.) Sim-m-chi-a. Epiteto dato a Venere dagli abitanti


di Mantinea, perch pretendevasi aver quella Lea combattuto in

del Salvatore-Mago. Samaritano che affermava di essere il Messia,


praticava vani prestigi, ed offerse danaro agli Apostoli perche gli im

sieme con Augusto nella battaglia d'Azzio. (Dal gr. srn insieme ,
e mache combattimento.) (Aq)

parassero a fare miracoli. - Pittore napolitano del secolo decimo


quarto. Cuojajo ateniese, discepolo di Socrate. (B) (Mit)

SmaAcna. * (Filol.) Sim-ma-chi-a, Sf V. G. Alleanza o Convenzione

2 - (Geog) San Sinou. lola dell'aulantico nella Giorgia. (G)

ascoltare :Che ascolta.) (B

S]MIPLIFICAZIONE

SIMIONEGGIARE

337

ti immaginarie virt, a cui il volgo, sedotto da empirici o ciar


zare, sin. Lat. simoniam committere, Dant. If tg. 74. Di sotto
latani non cessa di prestare ancor fede. (Aq)
4
(Anat.) Dicesi Nervo gran simpatico Trisplacnico ; Nervo
al capo mio son gli altri tratti, Che precedetter me simoneggiando.
piccolo simpatico il Pneumogastrico. Alcuni chiamano Piccolo sim
sorro, Si-mont-to N. pr. m. dim di Simone, P. (B)
So
(Zool.) Si-m-ni. Add. e sm. pl. . L. Nime con cui chiam
patico il Facciale, e Medio simpatico il Pneumogastrico.(AO)(O)
Plinio i delfini perch hanno il naso schiacciato. (Dal lat. simus Searizzane , Sim-pa-tiz-z-re. N. ass. Aver simpatia, Latentemente
consentire
un corpo rispetto ad altro; ed anche Senture inclinazione
camuso.) (O) Bald. Egl. (i pesci) Viene al fischio ed alla voce Di
verso qualche persona. All. Conti Pros. e Poes, 2. 286. Berg-(Min)
chi simon nel suo chiamar l'appella. (M)
Suona, Si-mo-ni-a. Sfl Mercatanzia delle cose sacre e spirituali; Streesi* (Fisiol) Simp-psi. Sf .G. Lat sympepsis. (Da srupe
ptoio digerisco) Lo stesso che Digestione,
cosidetta da Simon Mago P. Simone Lat. simonia. Dunt. Inf
(Aq)
.59. tonde nel cerchio secondo s'annida ec1 Falsit, ladroneccio SureTalco (Bot) Sim-pe-t-li-co. Add. m. VG. Lat. sympetalicus
srn con , e petalos petalo.) Agginto degli stami, che hanno la
e sintonia. But. Simonia , che mercatanta le cose sacre. E altrove:
ae prolungata e identificata coi petali di modo che si riuniscono
simonia comperamento e vendimento delle cose sacre e spirituali
gli uni agli altri, per cui la corolla propriamente detta polpetala,
con danari, o con cose equivalenti a danari. Tatt. pecc. mort. Si
monia si dare ovvero ricevere alcuna cosa temporale, che si pu
prende l'apparenza di monopetala. (A) (O)
stimare, in prezzo delle cose spirituali. Quist.
C'. . Simonia Sters. (chir.) Sim-pi--si. Sf V G. Lat. sympiesis. (Da srnin
sieme , e piezo io primo.) L'azione del comprimere. (Aq)
illecito guadagno dato o ricevuto per alcuna cosa spirituale, con
oreccana, Si-mo neg-gi-re. N. ass. Fa simonia. - , Simoni

certa scienza da parte del dante e del ricevente. Boc. nov. a 9. Spesomero. * (Fs.) Sim-pi-e-s-me-tro. Sm. V. G. Lat. sympicso
Avendo alla manifesta simonia proccureria posto nome. G. P
metron. ( Da sympiezo io comprimo, e metron misura) Barometro
.
zo. a. Dicendo, il facea per levare le simonie.

2 -* (Icon.) Donna vestita di oscuro

e la cui testa

coperta di un nero velo. Presso di lei evvi un piccolo tempio.

inventato dall'ottico Alessandro Adir, che cambiando il volume in


un
ambiente,
indica barometro
il grado della
pressione
La parte
colonna
movibile
di questo
contiene
olio atmosferica.
misto con una
di
acido nitrico. (Aq)

Con una mano ella tiene al disopra del tempio una torsa, e col
8enno. * (Filol.) Sim-pini-o. Sm. V. G. Lat. sympinium. (ba srn
l'oltra la seguente iscrizione : Intuitu preti. (Mit)
sonnacaer, Si-mo-ni-a-ca-mn-te. Avv. In modo simoniaco, Con
insieme, e pno io bevo.) Vaso usato da Greci, capace di conte
nere tanta quantit di liquido, quanta bastasse per servirsene a simonia. (A) Roseo. Berg. (O)
cenda ne' loro conviti, bevendo ciascuno nel medesimo, in segno
stosaco, Simo-ni-a-co, Adl. m. Pl. Simoniachi e Simoniaci; usato
anche in forza di sm. parlando di persona. Che fa simonia. d'amicizia. (Aq)
Simoniale, sin. Lat. simoniacus. Gr roads. G. P. 9,58. . Questi Saato. (Nilii.) Simpl-ri-o. Add. m. p. L. Nome del soldato
romano che avea la semplice paga; a differenza del Duplicario che
fu uomo molto cupido di moneta, e simoniaco. Cavale.Med. cuor
Vendevano e comperavano le bestie e gli uccelli, e prestavano la l'aveva doppia. Lat. simplaris. (Mit)
moneta, e i quali signiticano li simoniaci. Pass. 34. Non sia eb Spasa. * (Mus) Simpl-sma. Sm. V. G. Nome che davasi ai
briaco ec. , non falsario, non simoniaco,o it. S. Gio. Gualb.ag.
concerti quando al suono della lira aggiungevasi quello del flauto

o della zampogna ; altrimenti Citaredo, V. (Da syn insieme, e pla

Acciocch schifare potesse i simoniaci eretici. (v)

sma finzione.) (Aq) (O)


a - Che implica simonia , e dicesi di cose. (A)
suoniale, Si-mo-ni--le. Add. te sm. 1 . A. P. e di Simoniaco. Sturlea. (Leg5 Sim-pl-a. Sf VG. Lat. simplaea. (Da srn insieme,
Traut. pecc. mort. Sono appellati simoniali tutti quelli che vogliono e ption nave) Questo nome e quello di Omoplea davasi da' Greo
ad una sorta di contratto di societ, in cui parecchi particolari
vendere o comperare le cose spirituali.
smonau. - (St.Eccl.) Si-mo-ni--ni. Eretici del primo secolo, i quali si obbligavano ad unire i loro vascelli per difendersi reciprocamente
tennero che il mondo non fosse creato da Dio, ma da una virt
s , ogni volta che venissero da pirati o da altri as
suprema,
saliti. (Aq)
cui
eglino
per
non
determinavano.
(A)
sonoe, * Si-m-ni-de. Npr. m. Lat. Simonides. ( Dal gr. simos di s
(Geog) Simpl-ga-di. Nome di due isolette del Ponto
naso schiacciato, ed idos forma.) - Filosofo e poeta greco al tempo

Eusino allo sbocco del Bosforo Tracio. (G)

Supeca. * (Filol.) Sim-pl-gma. Sm. V. G. Lat. symplegma. (Da


di Pisistrato.-Nome di tre altri poeti greci. (B) (Mit)
Suonizzane, Si-mo-niz-zre. N. ass.
syhpleco io riunisco, che viene da srn insieme, e pleco, io congiun
A. , e di Simoneggiare.
Cona. Par.

go.) Cosi chiamansi grecamente nella scultura i gruppi di due o pi

8. Vendono simonizzando le cose d'Iddio.

uosizzarone, Si-mo-niz-za-t-re. Verb. m. di Simonizzare.1 Che si


figure ; altrimenti Simplemma. (O)
monizza, Simoniaco. Lat. simoniacus. Gr. rad. Com. Purg. Supeta. * (Filol) Simplem-ma. Sm. V. G. Lat. ymplegna. (Da
srn insieme, e pleco io unisco.) Dicesi cos d'un
Sinu
33, Uno mandato da Dio verre in quelli anni di quella revoluzione,
lacro in cui si uniscono due o pi persone che si abbracciano o che
che uccidere ogni resia, ed ogni simonia, e simonizzatore,
lottano insieme ; o d'una favola che contiene vari ed inopinati e
Smonose
* (Gog) Si mono-s-ki. Citt del Giappone. (G)
Suonseeaca. *(Geog) Si-mon-sbr-ga. Distretto della Danimarca (G) venti ; ossia delle innovazioni de'Mimi o degli Istrioni; altrimenti
Suonae. - (Geog) Simr-re. Citt di Francia nel dip. del Gers.(G) Simplemma, e volarmente Gruppo , Intreccio. (Aq)
searia, Sim-pa-ti-a tf
G. Accordo d'affezione, Convenienza Suerro. * (Poes.) Sim-plt-to. Sm. V. G. Lat. symplectos. (Da
e relazione di genio e di costumi tra due o pi persone Mutua insieme, e ptectos complicato, congiunto.) Piede formato di due sil
labe lunghe e di tre brevi. (Aq)
inclinazione; Amicizia, Inclinazione verso taluno. Il suo contrario
Antipatia. La Simpatia naturale, forte, occulta, maravigliosa, Spunce, Sim-plice.Add. e sost.com. VA. V. e di Semplice. ''Guit
scambievole ec. 1 Lat. consensus, sympatia. Gr. rurdaz. (Dal

gr. syn con , e paulos affezione.) Maln.543. Ch'essi non han con
voi gran simpatia. E Minucc. ivi: La voce simpathia greca, fatta

Leu. (A) Fav. Esop, 58. Per lo corbo intendi lo simplice, il quale
lusingamenti e fregiamenti di parole cc. dona per millanti a mil
antatori. E 74. Acciocch in tal maniera possano ingannare i sim

toscana, significa inclinazione scambievole o similitudine di genio,

plici e pure persone, promettendo bene, e attenendo male. E 99

di voleri e d'affetti. (B)

Gabbano i simplici e

buona fede. (V)

(ris) Conformit di qualit naturali rispetto a cose inanimate Siricio, Sim-pli-ci-o, N. pr.. m. (Dal at simplex, simplicis semplice.)
Filosofo greco commentatore d'Aristotele d'Epitteto. - Abate di
il che pi propriamente chiamasi Omogeneit. Gal.Sist.4o3. Noi cc.
riduchiamo la causa di questi e simili altri effetti naturali alla sim Montecasino, poeta latino del v. secolo. - Santo vescovo di Autun
tia , che certa convenienza e scambievole appetito che nasce tra nel nr. secoloSanto papa che sucesse a S. Ilario nel secolo. (9)
Secone, Simpli-cin. Add. e sm. accr di Simplice.
che sono tra di loro simiglianti di qualit.
A
3 - (Fisiol.) Relazione ch' tra l'azione di due o pi organi lon e di Semplicione. Fr. Jac. T. 5. 23. 9. E se ne sta com'uomo
tani l'uno dall'altro ; Disposizione per la quale avviene che, can simplicione , E ora freddo e grossolanamente
giandosi lo stato di un organo , si cangi ancor quello di un or Siriusamente, Simpli-cis-si-ma-mnte. Avv. V. e di Semplici
simamente. Corti. Castigl. . 4. Mostravan (gli oratori) le loro
gano lontano. (A. O) (N)
- (Med.) Indisposizione d'una parte del corpo per difetto o di orazioni esser fatte simplicissimamente, e pi tosto secondo che lo
ro porgea la natura e la variet, che lo studio e l'arte. (NS)
sordine d'un'altra; il che dicesi unche Per consenso. (Aq)
- (Leg) Cos nell'Alessiade si chiamavano la grazie per cui Spcm , sim-pli-ci-t. Sf V.A. V. e di Semplicit. Mor 3
Greg. g. Per lo nome dell'asino s'intenda la simplicit de'Pagani.
imperatore di pieno potere condonava la pena imposta dai

tri

unati al reo convinto. Talvolta nella stessa opera viene indicata

assoluzione delle contribuzioni e de'debiti. (Aq)

. - (Mus) Simpatia de'suoni. Cos chiamansi i Suoni concomitanti,


e particolarmente quelli della triade. (L)

E appresso. E che vuol dire oc, se non che Iddio perduca la sin
plicit de' Pagani alla vision della pace? Franc. Sacchnov 8.
Questo giovane acquist puramente e con grande simplicit le lire
cinquanta,

(Pitt) simpatia decolori. Piacevole accordo decolari, donde ri Spirueane, Sim-pli-fi c-re. Att. Far semplice, opposto a Com

su un effetto soddisfacente di tutto il complesso d'una pittura.(Ne) porre. Lat simplicare. Romani. (N)
sarco, Sim-p-ti-co. Add. m. Di simpatia,
alla ca 2 - E n. pass. Farsi semplice, Ridursi a simplicit. Salvin. Pros.
7
Il detto e 'l fatto viene per sovrana guisa a cumularsi,
gione o agli effetti della simpatia ed anche Che desta simpatia o
inclinazione. Filic. Rim. pag. 4og (on. Pieno, e in lui ec) E se e, come tutte le cose ec., a simplificarsi, e, per cosi dire, ad unia
nuovesi l'anima non sorda, Moto d'amor, che al suo divin Fat zarsi. E53a. Tanto migliore il sapere, quanto pi si unifica, e si
simplifica e si universalizza. E Disc. . 93. Essendo (Dio) per
tore con simpatica forza ogn' or l'accorda. (N. 8)
- - - (Fisiol e Med.) Aggiunto de fenomeni, de sintomi, delle ma fettissimamente uno, in eminente grado tutte le cose, le quali in
lattie che si appalesano o si svolgono in un organo continuo, con esso simplificansi.
di reg(0)
tiguo o
discosto da altro organo punitivamente eccitato Sprucaro, Sim-plifi-c-to. Add. m. da Simplificare
Spencaziose, Sim-plifica-zio-ne. 5 Riducimento di alcuna cosa
o leso. (O)
alla
sua
simplicit.
Magalpart...
lett.
3.
Quasi
alchimisti
dell'o
3 (terap.) Simpatici chiamaronsi Certi rimedi, ai quali furono razione,
han ripieno i loro scritti di tutti quei gerghi o siano nomi
attribuite particolari ed occulte virt di guarire i mali, toccando
di pura fede,
, tenebre mistiche, astrazioni,
appena il corpo; od anche posti in distanza, sotto il letto, portati enigmatici
zioso, cc, 1 pressi della fisica hanno dimostrato il ridicolo di sospensione, simplificazione, e tanti altri tenuiui balbani, che non

SIMULAZIONE
sana Teologia.(A)(B) Siracho, Si-mn-lcro. Sm. V. L. Propriamena, coach, ma imhn
un'altra, comel Statua ec. - , Simolacro, Simulagro, sin. (V Eli
salvin. Disc. Accad. T.3. f: 249. Ma ci forse non fu visione, ma gie.)
Lat. simulacrum. Gr.ixov. (Dal lat. simulare che in italiano

338

SIMPLO

si trovano nel Vocabolario de'Padri e della

un altro modo di vedere: estasi e simplificazione, o spandimento o

avanzamento di s stesso, e desiderio verso il contatto (P)


Sipo. (Leg) Sm. Refezione del danno e dell'interesse. De Luc.
Istit. all'Offeso
Univ. lib.ingiuriato
4. Camminando
secondocon
li termini
ci
vile,
o danneggiato
delitto,della
oltrelegge
la refc
zione del danno e dell'interesse, che da' giuristi si dice il simplo,
si dava l' altra pena borsale a benefizio del medesimo Offeso, o del

, Rassomigliare. In ebr. semel simulacro.) n.3


irenze feciono onorare, come santuaria, quello simula
tempo. Vit.SS.Pad. Conciossiacosach
siete
o
Inte sacrificate a' simulacri muti ed insensibili? Morg. 4. g. Vo liam
-

per sempiterna tua memoria, Un simulacro farti d'orosaido.


2 - Spettro, Ombra di morto, e simili, come nel latino. Fir. As. 228

Tu
non goderai le sue nozze, n sarai della quiete della morte ricriat
n goderai i sollazzi della vita; ma dubbio simulacro andraiva abondo

l'Ingiuriato, per ricompensa dell'ingiuria, nel duplo o nel triplo o


nel quadruplo. (P)
Sirocanpo. (Bot.) Sim-plo cr-po. Sm.V. G. Lat. symplocarpus. ( Da

fa il sole e fra le tenebre. Tas. Ger. 3. 36.Ma pur, se


V
re fiamme o larve, Mal pote giudicar s tosto il senso, Perch
pente, appena tocco, sparve Quel simulacro. E' st. 44. Sebben so

syn insieme pleo nuot, e carpos frutto.) Genere di piante della


famiglia delle aroidee, e della tetrandria monoginia di Lino, sta
bilito da Salisbury, a cui serv di tipo il Pothos foetida di Michaux,
che ha per futui de' semi solitari, connessi ed immersi in un ri
cettacolo
Dasufficienti
Sims ual pianta
fu riunita
al genere,
Pothos, ed
perch
i carauterispugnoso.
non erano
a fondare
un nuovo
ora
va sotto il nome di Pothos foetidus. (Aq) (N)

in Parte anco s'accorge, Che 'l simulacro sia non forma

- (Fis) Simulacri chiamavano gli antichi filoso


o pellicelle ch'essi credevano
si
dalla superficie de'corpi, ed entrando negli occhi, vi

Simploce. (Rett.) Sim-plo ce. Sf. V. G. Lat. symploce. (Da sympleco l'immagine delle cose poste al di fuori performar la visione
io abbraccio, che viene da syn con, e pleco unisco, onde ploce unio s
Simulgro. Sm. VA. V. e di Simulacro.tel
. Op.
me, complicazione) Figura, da'Latini chiamata Complexio, la qua
SiulAmEnro,
Si-mu-la-mn-to.
Sm. Lo stesso che Simulazione, P.
le riunisce le figure di Ripetizione e di Conversione, cominciando e
di prudenza.
uerminando la frase colla parola o colle parole medesime. (Aq). S But. E astuzia

(o

Simploco. * (Bot.) Sim-plo-co. Sm. V. G. Lat. symplocos. (V. Sim Su Are, Si-mu-ln-te. Part. di Siumulare. Che simula.

ploce) Genere di piante esotiche a fiori monopetali, della famiglia


delle stiracinee, e della poliandria monoginia, stabilito da Jacquin,

(o)

SuuLARDo , Si-mu-lr-do. Add. e sm. Simulatore

cone, Gattone. Contil. Lett. fo. Berg. (Min)

da Lamarck figurato, e da altri collocato nella poliadefia, o nella SulAae, Si-mu-l-re. Att.Mostrare il contrario di quello che l'uomo
monadelfia poliandria. Sono cos denominate dalla corolla di dieci ha nell'animo e nel pensiero; Ingere, Far finta. (WCelare.) Lat. si
petali in doppia serie o tagliata in dieci lacinie disposti in tre o mulare, fingere.Gr. vroxpirsc9a, rArr. (Simular da simili simi quattro linee ; il futto una drupa con tre a cinque cellette, le Poich Simulare fare un atto simile a quello ch esprime un
Pensiero,bugia
mentre
un diverso)
Maestruzz,
quali riunite formano un tubo alla base , che abbraccia gli organi sempre
ci ne
cheabbiamo
noi simuliamo
e infignamo.
7. 11, Noi l
genitali. (Aq) (N)
Spluomani.* (Filol) Sim-plu-di--ri-i. Add. e sm. pl. V.L. Giuochi 2 - N.ass. e pass. Declam. Quintil. C. Ma perch''e' non era colpevole
simule se non colla matrigna. Mor.S.Greg. Non
c
funebri che tributavansi agl' illustri defunti, senza desultori. Lat. non
IlOIl Sla detto a loro
essi dispregiano d'ammendarsi Fi,
simpludiaria. ( Da simplex solo, e ludus giuoco) (Mit) (N)
Asz6. Poich le midolle dello esecrabil fuoco accese la sforarono
Siwposiaco. (Filol.) Sim-po-si-a-co. Add. (m. V. G. Attenente a sim
posio, (e dicesi di tutto ci che appartiene od ha relazione a'Con cedere all'amore , simulandosi inferma del corpo , copriva la ferita
dell'animo.
Gir.
6. 45 M tale.
no avr pena a ta
eter
viti. Lo stesso che Convivale, Vi , Simposico , s n. Lat. I con
Ch'io non hoAlam.
avuto
a simulaimi
no,
vivialis ,1 simposiacus. Gr. orvurocrucxd. ( Da syn insieme , e posis
bibita.) Salvini. Disc. 2. 69. Del quale effetto del vino Ipocrate negli SimuLATAM este, Si-mu-la-ta-nn-te. Avv. Con si
mente. Lat. simulate, fictc. Gr. sipovxs. G.
aforismi cc., e dottamente Plutarco nelle Quistioni simposiache o con
-

vivali, la fisica ragione ne assegna. E Pros. Tosc. . 2oo. In pubblici

solennissimi luoghi si sono ragunati a frequenti convivai consulte ,


a simposiaci dibattimenti.

latamente, e per favore de' Lucchesi, e a loro richiesta don al re


Filippo di Francia tutte le ragioni ch' egli avea in Lccace Pist
Quint. Non sieno tali, che in essi fittiziamente c simulatamente er

cagion di guadagnare si possa susurrare e pispigliare. Dant. vt.


* Ed in forza di sf pl. Le simposiache , Le simposiche : T
2 - Io poggiai
la mia
persona simulatamente ad una pintura,, la
tolo di un opuscolo di I'lutarco. Salvin. Cas. 56. Plutarco nelle circondava
questa
magione.
la q uale
Simposiache o Quistioni convivali cc. (N)
SimposiAnca.* (Filol.) Sim-po-si-r-ca. Add. e sm. V. G. Lat. sympo Suarivo, Si-mulativo. Add. m. Che simula, Simulato, fato
siarcha. (Da symposion convito, ed archos capo) Preside del con
Lat. simulans.
tropruros.
Buon.
Fier.4 simulativo.
4. 2. i di l
grizia
il nome , Gr.
e quel
susurpa Della
tranquillit
vito , Colui che dava il banchetto, o che era destinato a preseder

vi ; talvolta veniva scelto dalla sorte o da' voti de' commensali. Tutti Smulato, Si mu-lto. Add. m. da Simulare. Finito I'ittizio..] Lat
cie e
doveano ubbidire agli ordini di questo legislatore della tavola. , simulatus, fictus. G. V. 9. 286. . Ma per li pi i di
opera simulata per lo signore di Pistoja. Pass. 22,. Il nono grado
Dietarca, sin - (Aq) (Mit)
Simposico. (Filol.) Sim-p-si-co. Add. m. V. L. [Lo stesso che Convivale, della superbia e simulata confessione de' peccati. I
La
Simposiaco, V.] Dav. Oraz. Gen. delib. 47. Quantunque egli a suo lettera era d'alto dettato, simulata da parte del Principe delle ten
bre.
Alam.
Colt.
2.
38.
Che
l'
incerta
vittoria
or
quinci
or
quindi
proposito gi l'allegasse nella sua orazione simposica.
2 * E nel sign. di Simposiaco, S. 2. Salvin. Cas. 8. Il passo Con simulato amor pi volte ha corso.
2 - (Med.) Malattia simulata: Quella che uno finge di avere per
nel libro delle Simposiche , ovvero Quistioni da tavola. (N)
SMPosio. (Filol.) Sim-p-si-o. [Sm.] V. G. Convito, Banchetto; [ e sottrarsi a qualche impostogli dovere. (A. O)
prendesi ordinariamente per quello de'letterati che banchettando di 3 - * Ed in forza di sm. per Favola, invenzione o simile. S.Agost
scutono dotte quistioni..] (V.Convito.) Lat. convivium, symposium. CD. 5. 3. Indarno dunque riferiscono quel nobile simulato detto
Gr. cvardrov. (V. Simposiarca) Varch. Ercol. 242. Non vi par della ruota del vasajo. ( In lat. nobile illud commentatum de figuli
egli, come a Cicerone, che fusse meglio posto, e pi segnalatamente rota.) (V)
da' Latini che da' Greci, simposio ?
Simula roaE , Simu-la-t-re. ferti. m. di Simulare. Che simula, che
a - * Luogo del convito. (O)
di fiuor mostra altro che non ha nell'animo. Lat. simulator Gr
SiprnceMENTE, * Sim-pri-cie-mn-te. Avv. V. A. V. e di' Sempli tropiris. Dittam. . 5. Simulatore, e d'altri vizi pegno cavate
led. cuor. Li simulatori e callidi provocano l' ira d' idoioS.
cemente. Guitt. Lett. 3. 9. Dir simpriciemente l'autorit. ( In un Greg.
5. 6. Simulatore quegli che di fuor mostra altro che non
testo antico leggesi Simpricemente. V.la nota 425. Guitt. Lett.) (V)
SimrsALA. (Mus) Sim-pslma. Sm. V. G. Lat. sympsalma. ( Da dentro da s conceputo. E appresso : Quando elli disse simulatori
syn insieme, e psallo io canto , onde psalmos salmo, canto.) Con bene soggiunse, e astuti; imperocch se essi non fossero dotti, e
stuti d'ingegno, non potrebbon ben simulare. Bina. Bonich.

certo od Unione di voci nel canto o nel suono. (Aq)

Simpson. * (Geog) Contea degli Stati Uniti. - Isola del Grande 3. st. . Dell'uomo tal direm noi dunque amico ? Non gi; ma dra
mist simulato e , Che sotto vel d'amore Tradisce altrui pr fornir
Oceano equinoziale. (G)
Siwirrosi. * (Mcd) Sim-pto-si. Sf V. G. Lat. symptosis. ( Da syn suo pensato. (B)
insieme, e ptosis caduta.) Cosi chiamasi l'Abbattimento delle mem SunAronuo , Simu-la-t-rio. Add. m. Fatto con simulazione. Cavale.
bra , degli occhi ec. Lo stesso che l)ialisi , V. (Aq)
Specch. Pecc. cap. 1. Tre sono le spezie della penitenza e con
Siwputarrici.(Filol.) Sim-pu-la-tri-ci. Sfpl. Vecchie che avevano cura fessione. Una crudele e disperata, come fa quella di Cain e Giuda,
di purificare le persone che recavansi a consultarle, quando il loro i quali loro colpa confessarono, ma con disperazione. L'altra si
sonno era turbato da sogni e visioni spaventevoli. Esse ordinaria

mulatoria e infruttuosa, come quella di Faraone. (A)

(V)

mente prescrivevano l' acqua del mare per la purificazione. Lat. sim StuLArauce, Si-mu-la-tri-ce. Verb.f di Simulare. Chesnila. Piccol.
pulatrices. (V. Simpulio.) (Mt)
Poet. Arist. 9., Tesaur. Ful. mor. 7. 5. Berg. (Mim)

Saolio. (Filol.) Sim-p-li-o. Sm. V. L. Vase con cui si libava ne SimuAziose , Si-nu-la-zio-ne. Sf. Maliziosa dimostrazione in parole
o in atti del contrario a ci che altri sente nell' animo; Il finger ci
sacrifizi. Lat. simpulum. (Mit) (N)
che non . Altrimenti Finzione -, Simlamento, sin.1 (V. imu
2 (Metrol.) Soria di antica misura d'Asia e d'Egitto. (Mit)
Sispuvio. (Filol.) Sim-p vi o. Sm. V. G. Strumento che serviva zione) Lat. simulatio,fictio. Gr. sipovia. But. Inf ga. Simulazione
ne sacrifici, e col quale estruevasi il vino dal vaso chiamato Prefe finger vero quello che non vero; dissimulazione negar quello che
riculo, sia per assaggiarlo, sia per far libazioni. Ve n'erano di legno vero. Maestruzz. 2.7. . La simulazione propriamente bugia, com
pulum, dall'ebrsefel che vale il medesimo. In pers. sflipignatte

posta con segni degli atti di fuori, e non fa forza per qualunque
modo altri menta o con parole o con fatti. M. V. 3, 6, Acciocch
avendo alcuno letto la venuta del santo braccio, non fosse ingan

di bronzo di larga bocca.) (Mt)

mato dalla simulazione di quello. Mor. S.

e di terracotta, ma quelli che trovansi ne' gabinetti sono comune


simpulum , simpluvium, Sinpuvium. (Sim

mente di bronzo. Lat.

Si

Simsar. (Gcog) lo stesso che Arsamosata , Vi (G) , ,

Greg

Con falsa simila

zion di bene pervertono coloro che apertamente non

cog) Sim-i-a Citt dell' indostani (G)


, ,

cere al male.

possono indu

SlMULTA

339

SINCAPUR

2 -* (Leg) Quait di un contratto, in cui si finga di convenire Sisa sci A. (Mcd) Si-nan-ci-a. Sf V. G. Lat. symanche. (Da son in
tutt'altro di quel che le parti hanno realmente voluto: il contratto
sieme, cd ancho io solfogo.) Lo stesso che Squinanzia,Angina, V.(Aq)
cosi simulato pu essere annullato dal giudice ad istanza del terzo, Sina nona. (Bot) Si-nndra. Sf. P. G. Lat. synandra. (Dasn insie
cui si ebbe intenzione di nuocere ; pu esserlo anche ad istanza di
me , e aner , andros uomo, e per estens. stanc.) Genere di piante
uno de' contraenti, se indusse l'altro a simulare nel fine segreto di
della faunglia delle labiate, e della didinamia ginnospermia di Lin
neo, stabilito da Nuttall, e cosi denominate per la congiunzione de'
far su di lui un indebito profitto. (Az) (N)
3 * (lcon.) Donna con maschera sul viso in modo che mostri due
due stani pi lunghi col mezzo delle cellette superiori delle antere
facce, vestita di stoffa di color cangiante, con una pica nella mano
dopo essersi rotte. (Aq) (N)
destra, un melagrano nella sinistra ed una scimia ai piedi. (Mit)
Siamo arren
(Mcd.) Si-man-drat-t-ne. Add. f V. G. Lat. syuan
Suir, Si-imul-i. Sf Concorso d'un a, enne ed altro nella stessa
drachthenae. (Da rn insieme, aner, andros uomo, ed achthros do
azione. Muss. Pred. . 8. Berg. (Min)

lore grave, molestia , peso.) Cos dicevansi quelle malattie che per

Simultaneo, Si-mul-t-ne-o. Add. n. Qualit di cosa che azisca o


lo pi non cessano che all'epoca della pubert e della virilit.(Aq)
patisca insieme con altra. E contrapposto al Successivo. (Dal lat. Sisao. (Geog) Si-n-no. Sm. Provincia del Giappone nell' isola
simul insieme.) Magal. part. 2. lett. 5. Il vostro credere sar ante
Nfon. (G)
SimAntenati. * (Bot.) Si-nan-te-r-ti. Add. m. V. G. Lo stesso che Si
riore al vostro discorrere, e simultaneo col vostro volere. (A) (B)
manterici , V. (Aq)
Sis. (Gran.) Preposizione greca equivalente in composizione agli
avverbi latini Una, pariter, simul, codem tempore. Talvolta per Sanrearz. (Bot) Si-nante-r-e. Add. e sf. V. G. Lat. synanthereae.
e ridondante. Lat. syn. (Aq)
(Da srn insieme , e anthera antera.) Nome della pi copiosa in ge
Sun. * (Geog) Sm. Regno
Senegambia. (G)
neri fra le famiglie naturali di piante a fiori visibili, che comprende
SmarA (Zool.) S-na-fa. 5f V. G. Lat. synapha. (Da srnaphe coe
quasi l'intiera classe da Linneo detta Singenesia. Nome desunto dalle
renza, connessione e questo da srn insieme, e da haphe contatto.)
antere riunite e saldate in forma di tubo nell'apice defitamenti.
Cenere d'insetti dell' ordine de'ditteri, della famiglia de' nenoceri,
andiamo debitori d'un'eccellente monografia di questa famiglia ad
e della trib delle tipula ie, salilito da Meigen, e distinti da un
Enrico Cassini. Diconsi anche Corimbifere , V. (Aq) (N)
addome molto compresso, onde le sue pareti sono quasi congiunte. Sanreaua. (Bot)Si nan-t-ria.Add. e f. V. G. Lat.synaiutheria. (V.
e ne conosce una sola specie, che ta Synapha fasciata. (Aq)
inanteree.) Nome dal professore Richard applicato alla classe deci
Snare. (Mus) Si-na-fe. f. P.G. Lat. synaphe. (V. Sinafa.) Unione
umanona del sistema sessuale di Linneo, da lui modificato, la quale
di due tetracordi; o Consonanza di quarta tra le corde omologhe
in gran parte corrisponde alla singenesia dello stesso Linneo. (Aq)
de' due tetracordi congiunti. (Aq)
Sanrenici. * (Bot) Si-nan-t-ri-ci. Add. m.pl. V. G. Lat. symanthe
Sna rea* (Bot) Si-ma-f-a. Sf . G. Lat. synnphca. (Da synaphe con
rica. (V. Sinanteree) Aggiunto degli stami con antere riunite in un
giuzione. V. Sinaf.) Genere di piante della tetrundlria monoginia,
sol corpo. -, Sinanterati , sin. (Aq)
funila delle protea ee , stabilito da Browne, e cos denominate Simaonio. * (Filol.) Si-na--ri-de. 5f V. G. Lat. symaoris. (Da syn
per avere uno stame sterile unito allo stimma. (Aq) (N)
insieme, e hairo, o sia hero io trasporto, alzo.) Carro tirato da due
cavalli. (Aq)
SaoElsrico.* (Zool.) Si-na-ge-lsti-co. Add. m. P. G. Lat. synage
lasticus. ( Da srn insieme , e aelazo io congrego , onde ngelazome Sinapisto (Farm.) Si-na-pi-smo. Sm. V.A. V. e di Senapismo. Lib.
cur. malatt. Conviene ricorrere prontamente a'sinapismi.
io vivo in frotta.) Aggiunto de' pesci che nuotano a torme , quasi
branco di pecore. (Aq)
Sisesto."(Bot) Sin-psi-om. V. G. Lat. synapsium.(Da synapsis con
Snaoooa, Si-na-g-ga. Sf. V. G. Cos chiamavasi l'Assemblea de'
giunzione, che viene da sorn insieme, ed hapsis congiunzione.) Genere
dottori nel Museo d'Alessandria. Presso gli Ebrei cos chiamavasi
di piante della famiglia de'muschi, stabilito da Bridel, le quali presen
tano il loro peristomio interno congiunto per met coll'estremo.(Aq)
la loro] Adunazione. (V. Assemblea.) Lat. synagoga. Gr. avvxy.
(Dal gr. srn insieme, e agoge l'atto del condurre)
Sisa arro. * (Bot.) Si-nr-tro. Sm. V. G. Lat. syuatthrum. ( Da si
insieme , e aruhron articolazione. Genere di piante della famiglia
- Tempio o altro Logo ove gli Ebrei convengono per fare gli inf
delle sinanteree, proposto da Cassini, e distinte dalle foglioline del
fici della loro religione. Serm. S. Ag. D. Guastator della sinagoga
loro , e edificator delle chiese cattoliche.
loro involucro intimamente congiunte ed articolate colla base del
l'anticlinanto. (Aq)
3 - La Religione o Nazione giudea. Cavale. Frutt. ling. Questi fu
principio della Sinagoga, e combattette col Demonio. Onel. S. Greg. Sinaaraoona. * (Anat.) Si-nar-tro-d-a. Sf. V. G. Lo stesso che Sinar
trosi , V. (O)
Del tempo del loro nascimento fino alla fine la Gentilit corse colla
Si narraoonale. * (Amat.) Si-nar-tro-di--lc. Add. com. V'. G. Lat. sy
Sinagoga con pari e comune via.
narthrodialis. (Da syn insieme , e artroo io articolo. ) Dicesi cos
4 g. Confusione. Ondelare una sinagoga dicesi quando molti insie
Tutto ci che appartiene alla sinartrosi. (Aq)
me vogliono dire il fatto loro, per cui ne nasce una confusione, come
sembra quella degli Ebrei quando cantano ne' loro tempt. I'ag.(A) SinArnosi. (Anat.) Si-nr-tro-si. Sf. V. G. Lat. synarthrosis. (V. Si
Siracuupe. * (Zool.) Sin-gri-de. f. P.G. Lat. symagris. (Da srnin narrodiale.) Cos chiamasi quell'Articolazione o Congiunzione di
ossa , nella quale non hanno queste alcun moto , almeno sensibile ;
sieme, e hagra presa.) Genere d'insetti dell'ordine degl'imenotteri,
a differenza della Diartrosi, nella quale le ossa hanno un' evidente
della sezione degli aculeati, della famiglia de' diplotteri, e della
mobilit, e sono vestite d'una cartilagine leggiera e tenacemente
trib delle vesparie, cos denominati perch fucilmente si pigliano
aderente, senza alcun corpo intermedio , onde liberamente si unuo
nell'atto dell'accoppiamento. Hanno la linguetta divisa in quattro
vono le une sulle altre. Va distinta in Gonfsi e Sutura.- , Sinar
filetti lunghi e piumosi privi di punti glundulosi all'estremit. Po
trodia , sin. (A) (Aq)
che specie ve ne sono e proprie dell'Africa. (Aq) (N)
Ssan. * (Geog) Si-na-i. Sim. Monte d'Arabia. (G)
Susanuco. * (Geog) Si-na-r-co. Fiume della Columbia. (G)
Ssalera. (Gram.) Si-na-lfa. Sf Lo stesso che Simaleffe, V. Algar. Sassano. (Eccl.) Si-nas-s-ri-o. Sm. V. G. Lat. synaxarion. (Da son
Saeg. Rim. (hibl. Enc. It. 3. 379) La metatesi, la sinalefa, la insieme, axios degno.) Libro presso i Greci cristiani in cui sono
compendiosamente descritte le vite de'santi; presso noi Leggendario
paragogc. ec. (N)
Nicol. Pros. Tosc. Sinassario armeno. (A) (O)
Salerre. (Gram.) Si-na-lf-fe. Sf. P. G. (Da sinalipho io confondo,
che viene da syrn insieme, e da alipho io confondo.) Collisione o Sinassi. (Eccl.) Si-ns-si. Sf. V. G. Lat. synaxis. (Da orn insieme, e
Riunione della vocale nel fine di una parola seguita da un' altra
da ax fut. di ago io conduco.) Cos presso i Greci si dicono le
che pur comincia in vocale; come Tale uno per sinaleffe dicesi Ta pie conferenze de'santi e de' padri antichi; cos ancora l'Eucaristia
luno; Tale ora, Talora , ec. -, Sinalefa, Sinalife, sin. (A)
o Communione; cos infine la messa conventuale. (Aq) Lam. Lez.
aut. Se i Cristiani si trovavano in chiesa, se celebravano le sinassi,
Snsare. (Gram.) Si-n-li-fe. Sf. Lo stesso che Sinaleffe, V. (A)
se
intervenivano a' sacri canti, ec. (A
Salissa.* (Bot) Si-na-lissa. Sf. V.G. Lat. synhalissa. (Da srn in
sieme, e halis abbondantemente...) Genere di piante crittogame, pro Susaresmo. * (Chir.) Si-na-tr-smo. Sm. V. G. Lat, synathroesmos
(Da syn insieme, e athroismos o sia athrismos collezione.) Conge
posto da Fries, che ha molta analogia collerizomorf, le quali si
stione di umori o d' altro in una data parte. (Aq)
presentano sotto forma di ramificazioni numerose, e fra loro intral
2 - * (Rett.) Figura con cui ad un soggetto si appongono molti epi
ciate. (Aq)
teti, o con cui si congiungono molte parole. (Aq)
Smallaca* (Leg) Si-nal-l-gma. Sf. V. G. (Da syn insieme , ed
allagma mutamento, cambio.) Cos chiamavano i Greci quello che SinArrico. * (Terap.) Si-nt-ti-co. Add. e sm, V. G. Lat. synacticum.
( Da srn insieme, e da acteon verb. di ago io conduco) Rimedio
i Giureconsulti romani chiamavano Convenzione, (Aq)
snaaomarico. (Leg) Si-nal-lagm-ti-co. Add. m. V. G. Lat. sy acconcio a centrarre i tessuti. p)
nallagmaticus. Cosi dicesi un Foglio privato che le parti abbian so SinAula. " (Mus.) Si-nuli-a. Sf V G. Lat. synaulia. (Da svn in
scritto, e che contenga la loro oligazioni reciproche. (A) (N)
sieme, e avlos flauto.) Concerto di flauti e d'altri stronenti senza
SnaLlassi. * (Zool.) Si-nal-ls-si. Sf. V.G. Lat. synallaxis. (Da sn
canto nelle panatenee fu istituito da Pericle e vi si gareggiava pel
insieme, e allasso io cambio.) Genere d' uccelli dell'ordine degl'in premio d'una corona d'ulivo, (Aq)
settivori, proposto da Viellot, che fu gli altri caratteri ha due Siscacunoa. * (Leg) Sin-ca-cur-g-a. Sf V G. lgt.syncacugia. (Da
diti esteriori eguali ed uniti alla loro base col dito medio che della syn insieme, cacos cattivo, ed ergon opera) Concerto per far male;
pi comunemente Collisione. (O)
lunghezza medesima del pollice; onde oltre una parziale congiun
zione, od una insieme delle parti costituenti il piede, avvi anche un Sicarico. (Filol) Sin-ca-ltico. Add e sm, V. G. Latsynca
leticus. (Darn insieme, e caleo io chiamo). Cos chiam Eliano
cambiamento nel loro ordine, e nella loro disposizione. (Aq)
il suono della tromba che indic alle truppe di terra e di mare, alli
Snalossoe, Si-nal-ls-si-de-N. prf ( Da srn insieme, e da allo
cavalieri ed altri il momento di trovarsi a tavola nel giorno della
altro : Che va o dimora con altri)- Una delle Ninfe Jonidi. (Mit)
Sisato, *Si-na-lo, M. pr. m. Lat, Symalus. (Dal gr. srn insieme, ed solenne celebrazione delle nozze di Alessandro Magno, non che di
novanta suoi amici colle donne persiane. (Aq)
alrs ansiet di mente.) (B)
Siscape. *(Anat.) Sin-cm pe. Sf - G. Lat. syncampe. (Da ora
Sinan. * (Geog) Citt della China. (G)
Stancne. * (Med.) Si-nn-che. Sf. G. Lo stesso che Sinancia, Am insieme, e camptorio piego) Giuntura della parte superiore del brae
cio coll'inferiore. (Aq)
gina, Squiuanzia,
(V. Sinancia) (A)
stacco (Mcd.) Si-nn-chi-co, Adden,Chi affetto da si Scarun. * (Geog) Sincapr. Citt ed isola degli Inglesi presso la
costa di Malacca (C)
anche, da sinancia. (Aq)
-

34o

SINCOPATO

SINCARFA

suscanra. * (Bo) Sin-cr-fa. Sf. P. G. Lat. symcarpha. (Da rn in amenti, il suo tranquillo contegno ed il candore del volto ispirano
sieme, e carphos pglia.) Genere di piante della singenesia poli fiducia ed amore. (Mit)
gamia eguale, famiglia delle cinaree, stabilito da Decandole le Sinceao, Sin-c-ro. Add. m. Puro, Schietto, tChe senza
quali si distinguono pel calice comune od involucro de' loro fiorellini,
senza artificio; e dicesi delle persone e delle cose. (r chietto)
colle squame inermi scariose nella cima e ripiegate , e pel ricetta

colo composto dell'insieme di molte foglioline pagliacee ed aride sal


date per la base e che quindi formano i loculi che contengono le
semenze. (Aq) (N)

sincanpo. * (Bot.) Sin-cr-po. Sm. V. G. Lat. syncarpus. ( Da srn


insieme , e
frutto) Cosi Richard chiama un frutto risultante
da molti pistilli aggregati, provvenienti da un solo fiore. (Aq)

scarecoara. * (Filol.) Sin-ca-te-go-r-ma. Sm. V. G. Lat. syncate


gorema. (Da syn insieme, e categorevo io predico insieme, che vien
da cata sopra, presso, ed agorevo io aringo) Il significato di que
sta parola si determina dalla sua unione con un'altra; p. e. Tutto,
Nessuno ec. (Aq)

scarcconemarico (Filol.) Sin-ca-te-go-re-m-ti-co. Add.m. V. G. E


piteto di ci che appartiene al sincategorema (Aq)
Scarreoao. * (Leg) Sin-ct-te-dro. Add. e sm. - G. Da sn in

sieme, cata gi, ed hedra sedia.) Chi siede insieme col giudice
pi comunemente Assessore. (O)
siscerateosi. * (Filol.) Sin-ce-fa-l-o-si. Sf. V. G. Lat. syncephaleo

sis. (Da syncephaleoo io riduco in capitoli: e questo da ora insie


me, e cephaleoo io riassumo in capi che vien da cephale capo)

Lat. sincerus , purus, integer. Gr. lupus, a 9apds , raro


( Dal gr. orn con, e da cear cuore. Altri da sine cera, cio senza mi
stura di cosa esterna , senza liscio, senza apparecchio.) Dant. Par.
7. 36. Questa natura al suo Fattore unita, Qual fu creata, fu sin

cera e buona. E v. 3o. Gli Angeli, frate, e 'l paese sincero, Nel
qual tu se', dir si posson creati. E 4, 3g. Ch''i piacer santo non
qui dischiuso, Perch si fa, montando, pi sincero. E 33.52. Che
la mia vista, venendo sincera, E pi e pi entrava per lo raggio.
G. V. 1 . 2. 26. Sia manifesta la clemenza e sincero amore che il

detto Re portava al nostro Comune. Pallad. Di questo mese facciano


il cacio di sincero e puro latte. Amet. 25. Il tuo parlare falso, e
non sincero. Cavalc. Frutt. ling. All'occhio superbo Iddio non si
mostra, ma s al sincero e puro e umile.

- Gagliardo, In buona salute. Feo Belc. Vit. Colomb. 62. Subito

si lev (che era malato) sano e sincero come era prima. (v)
3 - * Purgato, Genuino, Non contraffatto, detto di cosa. GellColore

Principalmente quegli (occhi) che hanno l'umor pi sincero, come


sono i glauci. Cocch Bagn. La massa dell'umor della bile ec. segni
tando suo viaggio si versa sincera nel medesimo condotto intestina

Collezione di sentenze fatta colla mente. (Aq)


Siscelemeno. * (Med.) Sin-celem-me-no. Add. e sm. P.G. Lat. syn

le. (A) Gor. Long. Disc. prelim. In Atene gran tempo dimor (Lon
gino), ove, riconosciuto per uomo di profondo ed'eccellente sapere
e giudizio, gli fu commessa la cura di esaminare quali fossero le ope

celemmenos. (Da sorn insieme, e cilia ventre, alvo) Colui che ha

re genuine e sincere de'buoni scrittori, e quali no. (B)


- Sicuro, Esente , Scevro, accompagnato dalla prep. Da. Pallav.

l' alvo costipato. (Aq)

Scerra. * (Eccl.) Sin cel-lita. Add. e sm. Lat. syncellita. (Dal gr.
yn insieme, e dal lat. cella cella. ) Chi abita in una stessa cella
con un altro , e dicesi propriamente de' monaci. Per estens. pen
desi anche per Cenobita (Aq)

suscetto. (Eccl.) Sincello. dd. e sm. G.L. Lat. syncellus. (Dal


gr. syn insieme, e dal lat. cella cella) Uffiziale nella chiesa greca,
compagno e coadiutore del Patriarca, con futura successione. (A)

Ist. Conc. 2. 379. Si come niun bene in terra sincero da qualche


danno, cosi niun male privo di qualche pro. (Pe)

l di Escrementi, omiti e simili, quando


l'umore che si rende e puro, schietto e non mescolato ; come sa
rebbe la bile non accompagnata da sierosit, o la sierosit scom
pagnata da bile. Lat. sincerus. Red. nel Diz. di A. Pasta. Gli e

5 -- * Detto nel senso

scrementi del corpo sono sempre stati biliosissimi, talvolta sinceri,

Sncrio. * N. pr.m. Lat. Syncellus. (V. Sincellita.) (B)


talvolta mescolati con qualche materia pituitosa. (N)
sinceraico. (Mat.) Sin-cntrico. Add. m. V. G. Lat. syncentri Scrio. (Filol) Since-to. m. VG. (ba orn insieme, e cite letto
cus. (Da orn insieme, e centron centro)Epiteto de'circoli che hanno
Mercede alla meretrice per ottenuto concubito. (O)
uno stesso centro, lo stesso che Concentrico , . (Aq) (O)
Sncms. (Med.) Sin-chi-si. Sf. V. G. Lat. synclysis. (Da ,nchro io
Surcenauerre, Sin-ce-ramn-te. Av. Con sincerit. Lat. sincere. Gr.
confondo, e questo da rn con, e cheso fut. di cloro o fondo.) Quet
apais. Cavalc. Specch. Cr. Debbe essere uomo tratto ad amarlo
la malattia d' occhi, che proviene da confusione d'umori; il ce
i sinceramente, come detto. Pass. 22. Il nono grado sim
accade con infiammazione della tunica uvea.
f confessione de' peccati,
per la quale avvengach altri confissi 2 - (Gram.) Specie d' Iperbato in cui viene (A)
sconvolto l'ordine na
turnle del discorso. (Aq)
colla propria bocca d'esser peccatore, nol fa sinceramente, n con
buon cuore. Cas. lett. 22. Sicch io ho posto in lei tutte le speranze Siscerale. (Anat) Sin-ci-pi-t-le. Add. com. Che relativo al n
mie e di casa mia, e me le son donato sinceramente in perpetuo.

suscenamento , Sin-ce-ramn-to. Sm. Il sincerare, e Il sincerarsi; ed

cpite. Onde Regione sincipitale, Osso sincipitale o parietale. Lat.


sincipitalis. (A. O)

anche Chiarimento. -, Sincerazione , sin. Sansev. Pred. 7., Davil. Scurre. (Anat.) Sin-ci-pi-te. Sm. L'anterior parte del capo sopra
Guerr. Ci. Berg. (Min)
la fonte - , Sinciput, sin. Lat. sinciput.Gr. paz. Baldin. Voc.
scenante, Sin-cerante. Part. di Sincerare. Che sincera. P.di reg. (O)
Dis. alla V. Scheletro. (A) (N)
suscenane , Sin-ce-r-re, t Att. Persuadere con evidenza di ragioni , Sinceur. (Amat.) Sin-ci-pt. Sm. ''. L. V e di Sincipite. (Sinciput
Levar di dubbio; altrimenti) Capacitare; e vale anche Giustificare.
quasi semi-caput mezzo capo, dice il Vossio) Baldini. Voc. Dis(A)

Lat. approbare alicui, purgare. Gr. drocia ripi ros. Cr alla Susclesi. (Chir.) Sinclesi. Sf. V. G. Lat. synclesis. (Da orn insieme,
v. Giustificare, . .

e da cliso fut. di clio io chiudo) L'otturamento di qualche vena.(A)

a -. * N. pass. Venire in chiaro , Accertarsi; e talora anche Giu Snctetica , Sin-cl-ti-ca. N. prf Lat. Sincletica. (Dal gr, clet
stificarsi. (A)

chiamato, ovvero da cros inclito. (B)

Suncea.asro , * Sin-ce-r-sto. N. pr. m. Lat. Syncerastus. (B)


Scotlesia. (Bot.) Sin-coil-si-a.Sf VG. Lat. symcollesia.Gr. reda
Sincenarissimo , Sin-ce-ra-tis-simo. Add. n. super. di Sincerato. Gal.
cs. (Da srn insieme, e collesis conglutinazione...) Genere di piante
lett. Era stato reso certo , che tutti i superiori crano restati since
crittoeame, della famiglia delle alghe, proposto da Agardh, e da
ratissimi esser senza un minimo no (la persona mia). (Min)

Irgre riportata alla Conferva melaena. Si compone di fili ori

Scenaro, * Sin-cera-to. Add. m. da Sincerare. V. di reg. (O


ditti eretti corti ed aggruppati, le ramificazioni slagate oglir
Sincerazione, Sin-ce-ra-zi--ne. Sf. Lo stesso che Sinceramento , V.
ticoli a forma di collana il doppio pi lunghi del diametro nasce
Magal. Lett. Accetto di buon cuore la rispettosa sincerazione che mi
nella Danimarca sopra il legno putrido. (Aq) (N)
fate su l'equivoco preso a conto d'ovato e non ovato. (A)
Siscoviro. * (Filol) Sinco-misto. Sm. VG. Lat. synconistos. (Da
Stscenezza , * Sin-ce-rz-za. Sf P. e di Sincerit. Facc. (O)
onconisteon verb. di orconizo io porto insieme ; che viene da
Sincerissimamente, Sin-ce-ris-si-ma-mn-te. Al superl. di Sinceramen
insieme, e da comzo io alimento, io porto, ) Sorta di pane
te.Lat. sincerissime. Gr, dxprara. Red. lett. . 38. Io le rispon
secondario fitto di frna con crusca o cruschello. (Aq)
der con la mia solita libert sincerissimamente , dicendole che c. Simcospans. (Anat) Sin-ond-si. f. V.G. Lat. synchondrosis. (Da
E 56. Questo quanto e c. posso dire a V. Rev. ec., e lo sottopongo
srn insieme, e chondros cartilagine.) Connessione di due ossa per
sincerissimamente alla prudenza di quei dottissimi uomini, ec. E 2.
mezzo d'una cartilagine. Cos le coste sono congiunte allo sterno,
268. Io l'ho letta con somma sodisfazione, e le parlo col cuore
i corpi delle vertebre l'uno all'altro, e le varie porzioni fra loro
sincerissimamente.
dell'osso del pube. (A) (Aq)
Sincenissimo , Sin-ce-ris-si-mo. Add. m.1 superl. di Sincero. Lat. siu Siscosonoroma. (Chir) Sin-con-dro to-mi-a. Sf V, G. Lat. syn
cerissimus. Vit. S. Gio. Bat. Al Signor dilettissimo da osservare
chondrotomia. (Darn con , condros cartilagine, e tome taglio)
e abbracciare per cultivamento di sincerissima caritade Can. lett. 2.
Operazione con cui si dividono le ossa del pube nel sito della sin
a 8. Di questa vi prego io che mi tegniate in grazia, la quale lo
condrosi, cio della loro reciproca unione, ne' casi di somma di
ficolt di parto per istrettezza della pelvi.-, Sinfiseotomia, Sinfisio
per sincerissima,
Sincearr , Sin-ce-ri-t. [Sf1 ast. di Sincero. Qualit di ci ch' sin
tomia , sin. (Aq)
cero ; opposto di Finzione; altrimenti Punit , Schiettezza, Inte Sincora. (Med.) Sim-co-pa. [S stesso che Sincope , P.
grit. - , Sinceritade, Sinceritate, Sincerezza, sin. (V. Candore e a - (Gram.) P. Sincope, , 2.1 arch, Ercol, zo6. All'affisso non
Ingenuit.) Latsinceritas, integritas. Gr. diparms.G.V. . 3.3.
vunmi levata una sillaba del mezzo, per quella figura che i La
Acciocch la sincerit dell'amore, il quale tra genitori nostri e voi
tini chiamano grecamente sincopa , cio incisione , o vero taglia
gi lungo tempo fu ed indissolubile, insieme con noi perseveri..
mento; e questa la vocale i, perch la parola intera si dee scri
Gio Grisost. Beata giudico la sincerit della tua mente e la paura del
vere vuoini , o voglini.
tuo animo. Fr. Juc. T. 5. g. . Chi vuol trovare amore, ''Tenga sin Sincopae. * (Mcd.) Sim-co-p-le. Add. com. Ci che relativo alla
ceritade. o buon. Fier, . . 8. Sincerit s'intende , Che 'l mondo
sincope, Caratterizzato o Cagionato da sincope. Oderebbre sin
ogno pi grida essere spenta. (N)
copale chiamasi una 'ebbre perniciosa che ha per carattere sinco.
- Qnalit di ci ch' schietto, purgato, puro; opposto d'imperfezio
Febbre, . , 56. Lat. syncopalis. (Da oncope sincope) (Aq) (o)
ne-Gell. Color. La sincerit e chiarezza dell'umore acqueo. E apres Sncorare, Sin-co-pn-te, Part.di Sincopare. Che sincopa, Chefor
so: Il martello la riprova della sdezza e sincerit del nuetallo.(A)
ma sincopatura. Liburn. Tre Pont. 3, Berg. (Min)
3 - Genuinit ; opposto a Falsit. Nicol. Pr. Sar. Tuttavia cede Sncorae, Sin-cop-re. Att. Fornar sincopa, ar sincopatura. -,
il ruinare esser contrario alla sincerit degli atti. (A)
Assincopare, sin. Fortum, Rag. ram, Berg. (Min)
4- " (con) Donna vestita di stoffa d'oro che parta un cuore nella Scoparauer, Sin-co-pa-ta-men-te Avv. Per sincope, Con sincope.
mano, e coll'altra stringe al seno una colonna. I suoi nobili line Scorano, Sincopato, Add m. da Sincopare. Che ha sincope, -,

34 i

SINDACO

SINCOPATURA
Assincopato, sin. Lat. syncopa subtractus. But. Purg. 7.2. sen
tiero sincopato da semitiero, diminutivo della semita, che piccola

-* (Filos.) Comparazione di varie cos per poterne giudicare, Gr.


rirpirs (Darn insieme, e da crisis giudizio) (Aq)

via posta allato alle fini de'campi, cio secus metas , vel segregans

Sincarico. * (Terap.) Sin-cri-ti-co. Add. m. P. G. Epiteto che dassi


da medici ai rimedi astringenti. (Da sxncriteon verb. di ,ncrino

metas, Varch. Lez. 483. Tanto significa frale sincopato, quanto fra
gile intero.

concrescere facio. V. Sincretismo) (Aq)

2 -------

(Mus) Nota sincopata: cos chiamasi Quella nota che trovasi Sncaomisma.*(Filol.Sin-cro-ni-smi-a.f PG. V. e di Sincronismo.(O)
fra due o pi note di valor eguale alla medesima. (L)
Simcnomismo. (Filol.) Sin-cro-ni-smo. Sm. P. G. Lat. synchronismus.
SincoparuaA. (Gram.) Sin-copa-t-ra. Sf Formazione di sincopa. Salvin.
(Dayrn insieme, e chronos tempo.) Coesistenza, Comunione di e
Annot. T'. B. 2.3. Dr e fr, dar, far, sincopature contadine
poca, Contemporaneit, Epoca comune a due o pi avvenimenti,
sche. (A) (B)
a due o pi persone -, Sincronismia, sin (A) (Aq)
Sincrono.
(Filol.) Sin-cro-no, Add. m. V. G. Aggiunto de' movimenti
2 - (Mus) Sincope, o Seconda legatura. (A)
Sincope. (Gram.) Sin-co-pe. Sf1 Figura di parole, per la quale entro
che fannosi , degli avvenimenti che succedono, delle persone che
di esse si toglie una lettera o una sillaba detta perci da'Toscani scrivono ec. a un tempo stesso. (A) (N)
Leva 'n mezzo, come Sgombro per Sgombero ec. -, Sincopa, sin. Sno. * (Geog) Grun fiume d'Asia, detto anche Indo-Fiume e Con
trada dell'Indostan (G)
Lat. syncope. Gr. cvyxori. (Da srn insieme, e cope taglio) arch.
Lez.483. Levata del mezzo la sillabagi per la figura chiamata sin SunAcanestro, Sin-da-ca-mn-to. Sm. Lo stesso che Sindacatura, Pl
cope da Greci, cio mozzamento. E 54. Donna ec. significa nella no
Tratt. segr. cos. donn. Non vogliono essere sottoposte al malizioso
sindacamento delle altre femmine.
stra lingua quello che nella latina, onde derivato, per la figura
sincope.
SimoAcante, Sindacn-te. Part. di Sindacare. Che sindaca. V. di reg.
- (Med.) Subita diminuzione delle azioni vitali, Sfinimento e Smar
- , Sindicante, sin. (O)
rimento di spiriti, Svenimento. Lat. deliquium. Gr.us. Lib. Sinoacane, Sin-da-c-re. Att. Tenere a sindacato, Rivedere altrui
cur. malatt. Non di rado sono afflitti da sincope di cuore. Tratt.
il conto sottilmente e per la minuta.-, Sindicare, Assindacare, sin.
segr. cos. donn. Viene la sincope del cuore cagionata dall'utero. E
( P. Biasimare) Lat. minima quaeque rationum expendere. Franc.
appresso : Per sanare la frequenza delle sincopi. Tes. Pov. P. S.
Sacch. rim. 6g. E come sindacati sono al fine Dinanzi al Re con
cap. 8. Contra la malattia detta sincope cuoci la gallina, ec. E
potenze divine.
appresso Togli limatura dell' oro dramme una, margarite cc. mi 2 - Censurare, Biasimare. Lat. criminari.Gr. aric3za. (V. Sindaco)
Cavalc.Medcuor. Che molto dispiaccia a Dio, quando l'uomo lo vuol
rabilmente conforta ogni specie di sincope. Pasta Diz. Sincope e
Sincopa : Deliquio gravissimo , cagionato o da irritamento di sughi
sindacare, anche si mostra per la risposta che Cristo fece a san Piero,
viziosi, o da strabocchevole versamento di sangue, o di altra ma
quando gli domandava di Giovanni. Bellinc. son 88. Ognun ti morde,
niera di umori. (N)

e vuolti sindacare. Eson, a 25. Purch voi stiate a sindacarichi passa.

3 - (Mus) Figura per cui il valor di una nota si divide per met Sinnacaro, Sin-da-c-to. Sml Rendimento di conto, e anche Quella
tra la precedente e la seguente. (A) (Aq)
Suncopizzanre, Sin-co-piz-zn-te, Part. di Sincopizzare.

liberazione che dopo il rendimento del conto e la dimostrazione della


Che sinco

buona amministrazione ottengono da' superiori coloro che hanno m

pizza, Che patisce di sincope.1 Cr. 6.5. 2. Vale (la borrana) a

neggiate le faccende pubbliche; altrimenti Sindacamento, Sindaca


tura - , Sindicato , Assindacato , sin.1 Lat. rationum redditio, l'ex
repetundarum. Gr. 9uv duos. Bocc. nov. 75 8. Io fo boto a Dio
d'ajutarmene al sindacato. G. V. 3. 95. . Temendosi al suo sinda

quelli che si lievano di nuovo da infermit , e a'sincopizzanti, e a'


cordiaci, e a malinconici, mangiata con carni.
Sincopizzane, Sin-co-piz-zre. Nass-1 Patire di sincope, Svenirsi,

Smarrire gli spiriti. Lat. defectione animi laborare, deficere. Gr.


AmroSvpa.

cato essere condannato.

2 Mandato di poter obbligare comunit, repubblica o principe, ec.

scoaesi. * (Rett.) Sin-c-re-si. Sf. G. Lat. synchoresis. (Da srn


con , e da choreo io cedo, do luogo) Figura detta da Latini Con
cessio, con cui l'oratore, onde aggiugnere energia maggiore all'ar
gomento ed ottenere lo scopo, conviene da principio coll' avversa
rio in certi punti di minore importanza, su i quali per non dis
simula che avrebbe di che ridire. (Aq)

G. V. n. 5g. 2. V'andarono a prenderla dodici del maggiori cittadini


di Firenze ec. con sindacato e pieno mandato. E 2.573. Mandaro
grande ambasceria ec. con sindacato per lo Comune con pieno nan
dato M. V. 3. 64. Per lo quale accordo i due comuni per lo loro
sindacato furono mallevadori. E 4. 6. E venuto il nuovo sindacato

a detti ambasciadori, . . . ragunato il parlamento, i detti ambasci -

Siscaannaca. (Anat.) Sin-cra-ni-a-ca. Add.f Lo stesso che Sincra

dori con pieno sindacato del loro comune , feciono al detto eletto

niana,. (O
imperadore ec. ricevere libera suggezione del misto e mero domino
sicnamasa.* (Amat) Sin-cra-ni--na. Add. f. V. G. Lat. syncrania di quella citt (N)
na. (Da syn insieme, e cranion cranio.) Epiteto che dassi alla ma 3 - *Dicesi Andare a sindacato e vale Sottoporsi al sindacato, E
scella superiore, perch unita intimamente al cranio, e faccente un
sere sindaco. V. Andare a sindacato. (A)
tutto con l'osso. - , Sincraniaca , Sincranica, sin. (Aq) (O)

4 - Dicesi Chiamare a sindacato e vale Farsi rendere conto

delle al

ScaAniaso. * (Amat) Sin-cra-ni-a-no. Sm. P. G. Lat. synchranianus.


trui operazioni. Tac. Dav. ann. 3, 77. Chiamato da quei collegati
(V, Sincraniana) Nome imposto da Chaussier alla mascella supe a sindacato. (Il testo lat. ha: repetundarum postulatum)
riore, in luogo di chiamarla Mascella sincraniana. (Aq) (O)
5 - Dicesi Tenere, Stare, Essere o simili a sindacato e vale Farsi ren
Simcaamica. - (Amat.) Sin-crni-ca. Add f Lo stesso che Sincrania dere o Rendere altrui ragione delle proprie operazioni. [ . Stare a sin
dacato. Lat. repetundaram rationem agere.Gr. suv do mrsiv, G.
na, V. (O)
Smscnaza. * (Filol.) Sincrazi-a. Sf V.G. Lat. syncratia. (Da orn
V. ,3g. 4. Essendo a sindacato uno messer Niccola della Serra ec. ,
insieme, e cratos governo) Forma di governo nel quale il popolo,
gente minata si commosse. Bellinc. son.55. E ci venuto un gufo
di Cuccagna, Che tiene a sindacato i quarteruoli. Capr hou. 6. 6.
per mezzo di rappresentanti da esso scelti partecipa all'esercizio
della sovranit. Indi Sincratico significa Rappresentativo. (Aq)
O questo mi par bene un voler proprio tenere iddio a sindacato.ir.
Sincaesi. * (Chim.) Sin-cre-si. Sf Lo stesso che Sincrisi,
(Aq)
Disc. an4a. Avendo dal suo signore la commissione generale, e non
Sincaerismo.* (Filol.)Sincre-ti-smo. Sm. G. Lat. syncretismus. (Dayrn
limitata, non aveva paura di stare a sindacato. Buon. Fer, , 2.a.
insieme, e Crete l'isola di Creta. Altri da syncriteon verb. di syn
Io medico non voglio il sindacato. Da un dottor di legge
crino io paragono , discerno, congiungo, fo che insieme si ammas Sinoacaro. Add. m. da Sindacare, V-, Sindicato, Assindacato, sin(A)
sino : e questo da syn insieme , e crino io giudico, discerno. Altri Sinoacarona , Sin-da-ca-t-ra. Sf1 Rendimento di conto; altrimenti
da syncroseo io raccolgo, compongo) Cos chiamossi dagli antichi Sindacato. - , Sindacamento, Assindacatura, sin. Lat.repetunda
L'unione e La concordia di coloro che erano prima nemici acerrimi, e
rum ratio, judicium. Gr. 9vvv Advos, pirs Guitt. lett. R. Si
che tutto obbliavano quando loro sovrastava qualche male comune ;
aggiunga la sindacatura del popolo.
G.Pi. Sindachi e sindaci.
e ci ad esempio de' Cretesi, primi a cos praticare. (Aq) Caran. Sco (Filol) sindaco. Add e sm.
Prov.f 7. Solevano gli antichi usare questo proverbio ogni volta che
Cos chiamarono i Greci l'Avvocato o Revisore de'conti dopo l'espul
coloro i quali pajono nemici capitali, subitamente s'accordavano im
sione de'trenta tiranni. Di poi Sindaci si dissero quei cinque nominati
sieme, il che avvenire suole singolarmente quando qualche sciagura
dal popolo per difendere le leggi che si proponevano. I Romani da
comune ad ambedue intravicne. Per Plutarco nel Commentario della

fraterna amorevolezza, facendo menzione di questo proverbio lo di

vano ai sindaci de' Greci il nome di Defensores - , Sindico, sin


(I Greci da syn insieme , e dice giustizia, formarono syndiceo io

chiara di tal guisa : cio, far di mistiero quando i fratelli sono a

difendo in giustizia, e grndicos avvocato- Indirndicos fu detto

dirati e discordi fra loro, osservare che in quei tempi tu mantenga


anche
il deputato che s'inviava per sostenere i diritti di una citt
La parola dice valea pure l'atto el giudicare, la pena la vendetta la pratica e famigliarit degli amici loro similmente osservare di
fuggire i nemici suoi, n tenere pratica con quelli, seguendo l'esem
onde dicazo io giudico. Quindi sindico si disse ancora il giudice de'
pio de' Candiani, i quali sendo divisi fra loro e facendo asprissime
conti e noi abbiam ritenuto Sindacare per Biasimare) (Aq)
guerre fra se stessi, se per sorte erano assaltati dai mimici loro, la a - Proccurator di comunit, republica o principe che abbia mandato

sciando da parte le contese, s'accordavano insieme; e questo dagli

di potere obbligarli. Lat. reipublicae etc procurator Gr rrxar

antichi era chiamato sincretismo. (PV)

raris. G.. g. 8. Se infra quaranta di non gli mandas


sero dodici buoni uomini con sindaco e pieno mandato a ubbidire

2 - (Eccl.) Unione o Conciliazione di varie Sette di diversa comu


nione. (A)
3 - (Filos.) Cos chiamossi ancora la Dottrina
da' Platonici juniori, (O)

filosofica

adottata

Sicaerusri. * (Filol.) Sin-creti-sti. Add. e sm.pl. Lat. syncretistae.

suo comandamento.E n. 32. 4. E fermo il secondo patto, incon


tanente tornaro da Ferrara i nostri ambasciadorico sindachi di nes
ser Mastino. E 2. 8g. 3. Fecesi il detto Tribuno fare cavaliere al
sindaco del popolo di Roma,
3 - Oggi generalmente cosi chiamasil Chi rivede i conti. Lat. syndi
cus Gr.
3os. G. . .3g. 5. Non lasciando a sindachi in ci
fare loro uficio. Franc.Sacch. nov. 96. Gli sindaci udendo gli indi
ci dati per lui ec., dissono tutti, che ec-lial. S. Greg. . 2. La
notte seguente dopo matutino, perciocch egli era sindaco e proc
-

Nome di tutti i filosofi che si affaticano di conciliare le diverse


scuole e i diversi sistemi di filosofia, non che de'teologi intesi ad
unire le credenze delle differenti comunioni cristiane. (Ber) (Aq)
Suncaisi. * (Chim.) Sin cri-si. Sf. P. G. Lat. syncrisis. Gr. ripre.
(Da orncrino io congiungo, ammasso) Concrezione o Coagulazione
curator del monisterio , venne all'abate.
prodotta dalla riduzione spontanea o violenta d'una sostanza liquida
in una solida per la perdita dell'umido, - , Siacresi , sin (Aq)
4 - Ed usato nel fem. per Colei che rivede i conti; ed oggidi fi
Vogab.

I.

342

SINDAT"T1LI

SINERESI

zio di alcuni monasteri di monache.Faw, EsopChiama a s la colomba,


la quale era stata sindaca , a portarle la lezione della sua signoria.
Sino aTru. - (Zool.) Sindt-ti-l. Sm. pl. P. G. Latsyndactyli. (Da
rn insieme, e dactylos dito.) Trib d'uccelli, proposta da Cuvier,
la quale comprende il Vespajo, il Martin pescatore ed il Calao, le
cui dita esterne sono fra loro unite fin verso la parte media. (Aq)
Snoe, (Geog) Sf pl. Antiche isole del Mare delle Indie. (Mit)
Snoe. * . A. comp. in luogo di Si ne o Se ne. Gr. S. Gir. 43.
L'ammunisce , ch'egli si levi de' suoi peccati; e se non ne 'l pu
levare , sinde de' suoi de' essere adirato.(Si ne come legge altro testo)

Stoico, * Sin-di-co. Add. e sn. V. e di' Sindaco. (A)


Stoio, Sin-di-mio N. pr. m. Lat. Syndimius. (Dal gryn com,
e dimostimore. Che opera timidamente) (B)
Sinno. * (Mit Giap) Nome di uno de' libri di Confucio, da cui
deriv la denominazione de'Sintoisti, setta del Giappone (La voce

E' simile 63. Rim. Ant. I

B. Mess, Gio, d'Arezzo

on. 6o. Fate

chinese vale, Via filosofica.) (Mit)

Snooro, * Sindlfo. M. pr.. m. Lat. Sindulphus (Dal ted, siinde col


pa, ed hulf ajuto : Ajutatore de'colpevoli.) (B)
Snoor. * (Filol.) Sim-do-ne. Sf. V. G. Lat. sindo. Gr. rlo. (Sin
don tela, velo; dall'ebr. sadin, in ar. sidn che vagliono il medesimo.)
In origine cos chiamavasi una veste di lino finissimo che i mer

mi come fa lo pellicano, Che fare lo figlio e fa morire, E poi sin canti fenici portavano a vendere in Grecia. (Mit)
a - (Eccl.) Pannolino, e propriamente quello nel quale fu involo
de ripente che l'ha morto. (Qui per Se ne...) )
Ssneurinoa (Geog) Sindelfinga.Citt del Regno di Virtemberga (G) il Corpo di G.C. Petr. Uomi. ill. 78. Il Corpo del nostro Signore
Sineresi, Sin-dre-si. Sf. V. G. Interno conflitto della ragione e Jesu Cristo in sindone di lino fu nel sepulcro rivolto. (A) (V)
della virt contro il vizio; effetto della rimembranza del delitti e pu 3 - * (Chir.) Pezzetto rotondo di tela, portante un filo nel mezzo, e
nizione di essi. Pi comunemente timorso o Rimordimento della co
che s'introduce nell'apertura fatta col trapano nel cranio. (Aq)

scienza. Lat. synteresis. Gr. auriprs. ( Dal gr. orn insieme , e da

Snoon. * (Geog) Citt dell'Indostan inglese. (G)

teresis osservazione) Salvin. Disc. a 6 . Tutti abbiamo dentro di noi Sisonnoa. * (Geog.) Sin-dringa. Citt del Regno di Virtemberga (G)
la sinderesi, che non vale altro che conserva e guardia di quelle pri Snorome. (Med.) Sindro-me.Sm. G. Lo stesso che Sindromo, (A)
me nozioni, cio di que'lumi ragionevoli e naturali che come suo pa Simonono. * (Med.) Sin-dro-mo. Sm. P. G. Lat. syndromus. (Da on
insieme, e dromos corso.) Concorso di vari sintomi in una malat
trimonio possiede l'anima, la quale sinderesi regola dell'operare.
a-

Ed ant. anche come sm.

Zibald. Andr. 96. L'anima ec.

tia.-, Sindrome, sin. (Aq)

quella che opera, e ha il sindcresi e la tignuola, che discerne e Sinoua. * (Geog.) Sin-d-a. Citt dell'Indostan. (G)
conosce il bea dal male.
Snouniana. * (Geog.) Sin-dur-j-na. Citt dell'Indostan. (G)
a - Sinderesi, giusta S. Gregorio Nazianzeno, val pure il Vincolo Sine. * Avv. affermativo. V.
V. e di''Si. Malm, 7, 7.
dell'animo col corpo. (Dal gr. rn insieme, e teresi conservazione.) (N) Messer sine, rispose il contadino. (V)
Sinesi. (Cbir) Sin-de-si. f . G. Lu. syndesis. (Da srndeo io Secrones. * (Gram.) Si-ncc-fne-si. Sf. P. G. Lat.synecphonesis.
una vocale
lgo insieme , che viene da on insieme , e da deo io lego) Liga (Da sn insiemo , ec fuori, e phone voce.) Elisione

mento meccanico operato per mezzo di bende o nastri e simili.(Aq)

nel mezzo d'una parola. -,

Sineresi, sin. (Aq)

on in
(Bot) Sindsmia. Sf Lat. syndesmis. Genere di piante Sircana. * (Med.) Si-nchia. f
. G. Lat. syncchia.
della pentandria monogina e di famiglia indeterminata, stabilito sieme, ed echo io tengo) Malattia degli occhi, la quale consiste
nella non naturale aderenza dell'iride o dell'uvea colla cornea lu
da Vallich sul carattare del calice spataceo colorato, fesso per un
lato , de petali al numero di quattro o cinque che nella base sono cida o colla capsula del cristallino. (Aq)
riuniti agli stami colle antere saettformi , e del germe globoso con Simcce. * (Arche) Si-n-ci-e. Add. e sfpl. Feste che celebravansi in
Atene ad onore di Minerva nel mese di Ecatombeone, istituite al
un senne. Alberetto della penisola di Malacca con foglie coriacee
lanceolate, e fiori in corimbo terminale co' calici di colore scarlatto lorch gli Ateniesi si riunirono in una sola citt, il che si teneva
ed i petali bianchi. (N)
ispirato loro dalla Dea della Sapienza. (Dal gr. ora insieme, ed
Speso. (Anat.) Sin-dsmo. Sm. V. G. Lat. syndesmus. (Da syn icos casa) (Aq)(Mit)
con , e desmos legame.) Voce talvolta usata per Ligamento, parte Sciosa."(Rett.) Si-ne-ci-osi Sf. G. Lat. syncciosis. (V. Sinecie,
Figura rettorica colla quale due idee tra loro diverse si uniscono
del corpo bianca, fibrosa e solida, che unisce insieme le altre, e
nel discorso. (Aq)
particolarmente le ossa. (Aq)
;
parti
discorso
del
le
altre
collega
Parte
che insieme
2 - * (Gram.)
. G. Lat. synecdoche ( Da
Simeonocne. (Rett.) Si-nd-do-che. Sf
pi comunemente Congiunzione. (Aq)
sn insieme, e decome piglio.) Sorta di figura rettorica, ed quan
V.G.
m.
comp.
Add.
Sin-de-smo-fa-rin-g-o.
*(Anat.)
Sosuoraanoo.
do si prende una parte per lo tutto, o il tutto per una parte, o la
Lat. syndesmopharyngeus. (Da orndesmos legame, e pharynx faringe.) specie per il genere, ovvero il genere per la specie. Bracciol.Scher.
2. 8. La perifrasi osserva , e i casi oblichi, Gl'idiotismi e gli
Aggiunto d'un paio di muscoli che appartengono alla faringe ed
, Metaplasmi , sineddochi ed eclissi, E gli accenti
entimemi
alla lingua.-, Sidesmofaringico , sin. (Aq)
Sinnesoranoico. * (Amat) Sin-de-smo-fa-rin-gi-co. Add. m. comp. e gli articoli e gli affissi (A) (B)
V. G. Lo stesso che Sindesmofaringeo, V. (Aq)
Sinebneta. * (Bot.) Si-ne-drl-la. f V G. Lat. synedrella. (Dim.
Susoesooosso. * (Anat.) Sin-de-smo-glsso. Add. m. V. G. Lat.syn di synedrion sinedrio, consesso.) Genere di piante della famiglia
desmoglossus. (Da prndesmos legame , e glossa lingua. ) Epiteto di delle sinanteree, e della singenesia poligamia superflua di Linneo,
due muscoli della lingua. (Aq)
stabilito da Gaertner sul carattere dell'antodio di due figlioline, con
Simoesnoonaria. * (Anat.) Sin-de-smogra-fi-a. Sf V G. Lat. synde corolle flosculose, il ricettacolo paleaceo a glume ovate, ma le achene
smographia. (Da rndesmos legame , e grapho io descrivo.) Descri di forma diversa; cio quelle del raggio dentate e stratagliate, e
zione del legamenti. (Aq)
quelle del disco terminate da due reste persistenti aperte e con peli
Sosmonoa. * (Anat.) Sin-de-smo-logi-a. Sf. V. G. Lat. syndesmo rivolti sul davanti. (Aq) (N)
Add. e sf pl. P. G. Lat. synedri. (Da
rndesmos legame , e logos discorso.) Trattato de' liga Siena. * (Filol.) s
logia.
menti. (Aq)
sorn insieme, ed hedra sede.) Cos chiamaronsi da poeti gli Dei che,
SinnesopAria. (Med-) Sin-de-smo-pa-tia. Sf V. G. Lat. syndesmo secondo i loro attributi, occupavano lo stesso seggio ne' loro conviti
pathia. (Da orndesmos ligamento, e pathos passione.) Patimento ne' ed adunanze, ennero pure designati coi nomi di Sintoci, Simbomi
ligamenti. (Aq)
V. queste voci. (Aq)
Omobomi, Sintroni e
Simoesmosi. * (Anat.) Sin-d-smo-si. Sf V G. Lat. syndesmosis. (Da 2 - * (Eccl.) Titolo di confessori e direttori di costumi. (Aq)
rudesmos legame) Connessione di due ossa per mezzo di ligamenti.(Aq) Simeonuo (Filol.) Si-n-dri-o. Sm. P. G. Lat. synedriun- (V. Sinedri)
Snoesorona. * (Chir.) Sin-de-smo-to-mi-a. Sf. V. G. Lat. onde Principal Tribunale degli Ebrei, composto di settanta o settandue
saggio seniori. Esso non potea radunarsi che in Gerusalemme r
smos legame , e tome taglio.) Dissezione de' ligamenti. (Aq)
Snoi. (Geog) Ant. popoli del Caucaso ne' dintorni di napa. (Mit) un luogo annesso al tempio; giudicava le cause di gran rilievo e
Sinoacrisi. * (Chim.)Sin-di-a-cri-si. Sf V. G. Lat. syndiacrisis. (Da quanto importava alla religione. - , Sanedrin , sin. (Aq) Magal.
Lett. La mandai con ordine di consultare co' mei savii, ec.: ancora
srn insieme, e diacrisis discernimento, che vien da dia tra , e cri
si giudizio) Nome d'una operazione usata dall Hartman nella pre non so quello che il Sinedrio avr decretato. (Qui per simil) (A)
parazione del mercurio ravvivato dal cinabro, ed una nuova compo a -- Ed in forza di add. m. Mena, sat. 5. E pur Curculion vuol da
sizione. (Aq)
Coreggio. Esser dipinto con un libro in mano, Com'un Rabbino del si

Sesma.

Snocae, Sin-di-c-le. Add. com. Del sindaco o Del sindacato, p.

dell'uso. (A)

nedrio seggio. (A) (B)

Snea. * (Geog) Si-n-ja. Fiume della Russia europea. (G) .

Simoncanoo, * Sin-di-cn-do. Add. m. Che da sindicarsi. Sadolet. Sisea. * (Bot.) Si-n-ma. Sm. V. G. Lat. synema. (Darn insieme,

Berg. (O)
Sincante , * Sin-di-cn-te. Part. di Sindicare. Che sindica. V. edi'

Sindacante. Sadolet. Berg. (O)


Simoncane, Sin-di-c-re. Att. P. e di Sindacare, Tratt. Intend. Sa

ia che gran peccato spendere il tempo in male usanze ; che Dio


o

, e

ragione. Stor. Pist, 7o, Lo Duca

e nema filo.) Denominazione che nella famiglia delle orchidee dato


alla parte del ginostomo , la quale presenta i filamenti degli stani
fra loro congiunti. (Aq)

Semmeno. * (Filol.) Si-nm-me-no. Add. m. Aggiunto di ci che ri


sulta dall'unione di vari corpi, come, un edificio, una nave ec (V.
Sinemmenon.) (Aq)

mand a Pistoia uno giudice per sindicare lui e tutta la sua fami Snemmenon. (Mus.) Sinm-me-non. Addm. P.G. Lat.synemmenon.
glia Bellinc. son. 83. Ognun ti guarda con turbato ciglio, ognun ti (Da orn insieme , ed emmeno io rimango) Aggiunto del terzo tetra
morde, e vuolti sindicare (P. in Sindacare, 5. a. lo stesso esempio.)(B) cordo unito al secondo e diviso dal quarto.-, Sinnemenon, sin. (Aq)
Soncaro, Sindi-c-to, Sm. V. e di Sindacato, Lat, trutina, exannen. Siencanosi. * (Gram.) Si-nen-chi-o-si
fPG. Lat. synenchyosi.
Segn. Pred. 57. Bisogna inoltre, che genu (Da orn insieme, ed encheo io infondo) Figura, da Latini detta
Gr.rpvra,
flessi dinanzi lor si presentino a sindicato, che da loro si odano e Commixtio. (Aq)
saminare, ec. (V)

a - Stare a sindicato=Rendere altrui ragione delle operazioni. tv.


Stare a sindicato. Car. lett. 2, 53. Quanto alle lodi che ella mi d,

Siemencia. * (Fis) Si-ne-nergia. Sf. P. G. Lat. synenergia. ( Da


syn insieme, ed energia azione.) Azione simultanca di due organi
uniti fra loro per simpatia.

l'avvertisco a guardare di non mettervi troppo in grosso del suo, per Sineo, * Si-n-o, M.pr. m. Lat. Sinaeus. (In ebr. sench rovo. In cel
gall. seinn cantare. In pers. ren santo, sin petto) (B)
Sinico Add m, da Sindicare, V. di reg. Lo stesso che sindaca Smensa. (Gram ) Sin-re-si. Sf. G. Lat. synaeresis (Da srni
ch ne potrebbe stare a sindicato del Castelvetro.

ta, V. (0)

sieme, ed hereo io piglio) Lo stesso che sinecfonosi,

(A) (A

343

SlNGENESIA

SINIEIRGI

) Sinr-gi.

Sisnon. *
stizia e

Epiteto dato agli Dei amici, come la Giu Sironi. (Mus) Sinfon a S.G.Nella musica antica significa

a Pace, perch si prestano vicendevolmente mano in ci


che operano. (Dal gr.syn insieme, ed ergon opera) (Aq) (Mit)
Snecma. * (Fisiol.) Si-ner-gi-a. Sf. G. Lat. synergia. (V. Siner
gi) Concorso di azione organica nello stato normale. (Aq)
Sinenoico. * (Fisiol.) Sinr-gico. Add. m. Che dipende dalla sinergia.
Lat, synergicus. (AO)
Sinaaoisri. * (St. Eccl.) Si-ner-gi-sti. Sm.pl. V. G. Lat. synergistae
(V. Sinergi) Eretici seguaci di Melantone, i quali contro i prin
cipii di Lutero, sostenevano poter l'uomo colle opere sue contribuire
ini qualche cosa alla propria salvazione. (Aq)
Sinesio, Si-n-si-o. Npr. m. Lat. Synesius. (Accinto, dall'ebr, scin
nes accingere. In celt all. sean-nos antica usanza) - Vescovo di
Tolemaide e scrittore del quinto secolo-Medico antico autore di
un trattato delle febbri (B) (Mit)

una Unione di voci e di suoni che formi concerto, la quale, o era al'unisono, e la sinfonia appellavasi particolarmente Onofonia ; o a

met delle parti era all'ottava o alla doppia ouava dell'altra, e chia
navasi Antifonia. Presentemente vale 1 Armonia e concerto dista
menti musicali. Lat. symphonia, concentus.Gr. roupvi. (Da rn

insieme, e phone voce, consonanza) Dant. Parz.59 E di, perch


si tace in questa ruota La dolce sinfonia di Paradiso, che gi per
l'altre suona si devota? Sen. Pist. 23. Siccome quelli che hanno
udita una sinfonia, ne portano negli orecchi una melodia. Dav,Scism.
9o Andossi in cappella, e ringraziossi Iddio con giubbili e canti e
sinfonie, e lagrime d'allegrezza.
- "Oggi cos chiamasi pi particolarmente. Quel pezzo di mu
sica istrumentale che serve di cominciamento a' melodrammi, balli,
concerti ec. e si compone di quattro parti. (L)

Add m]. A. V. e di''Sinistro. Morg, 3. no.

- * Dicesi Sinfonia caratteristica, Quella che si propone qualche

Rinaldo, per un colpo che si sente, S'inginocchiava dal lato sinestro.

pittura musicale sia d'un carattere morale, come il distratto ec ,


sia d'un fenomeno fisico, come la tempesta, l'incendio ec. sia d'un
avvenimento, come la caccia, la battaglia ec. In quest'ultimo caso
se l'avvenimento istorico o favoloso la sinfonia dicesi anche ist
rica, pittorica, a programma. Dicesi infine Sinfonia concertata, Quella
in cui vari strumenti sono particolarmente obbligati. (L)
2 - " (Bot.) Genere di piante esotiche della poliadelfia poliandria ,

Sinestrno, Si-m-stro

2 - Ed in forza di sfLa sinestra per La mano sinestra.

it. Barl.

5. Metter i buoni dalla sua destra, e' rei dalla sinestra Tes.Br.
az. a. Or mi volsi da canto, E vidi un bianco manto Cos dalla si

mestra. Dopo una gran ginestra. (N)


Sisera. * (Fis) Si-ne-ti-a. Sf. G. Lat. synaetia. (Dayn insieme,
cd etia causa.) Concausa. Cos il moto di proiezione e la gravit de'
corpi celesti sono concause della linea circolare che essi descrivo
no. (Aq)

(Arche) Sin-ti-e. Sf pl. P. G. Lat. synethiae. (Da syn

Sineti

con, e etos costume, consuetudine. ) Sorta di dazio, che in Co

stantinopoli si pagava dai passaggieri in faccia alla citt. (Aq)


Simeunosi. (Amat.) Si-neu-rsi. Sf. V.G. Lat. syneurosis. (Da on
con, e nevron tendine.) Lo stesso che Sinneurosi, . (A) (Aq)
Sinezzi. * (Chir) Si-ne-zi-zi. Sf. G. Lat.synezizis. (Da syn im
della pupilla,
sieme , e da zevaco fut. di zegoio unisco)
risultamento d'un vizio di conformazione o di un'infiammazione so
praggiunta spontaneamente o in seguito all'operazione della caterat
ta; altrimenti Simizesi. (AO) (Aq)

2 - Dicesi Sinezizi falsa, L'Ostruzione della pupilla per un rima


suglio di cateratta, di pus ec. (Aq)
Sunriarraa. * (Bot) Sin-fi-an-t-ra. Sf. G. Lat. symphyanthera.
Da ora insieme, ploro io nasco, e anthera antera.)Classe di piante
distinte da fiori con istaminati dallo stesso punto, e uniti mediante le
loro antere in tubo o cilindro. Lo stesso che Singenesia, V.(Aq)(N)

il quale comprende un amaranto di vuoto stelo, ed auto afar cauune


d'onde si traggono vari suoni. (Aq)
a - * Genere di piante della poliadelfia pentandria di Linneo,
famiglia delle guttifere, fornite di un calice di cinque foglioline ,
di cinque petali globosi e conniventi, di filamenti che ravvolgonsi a
spira intorno al germe , di un frutto baccato con cinque cellette o
snuna con un seme. Albero della Guiana cos chiamato perch i
sym
fanciulli, essendo vuoto, se ne servono per farne pifferi
phonia. (Aq) (N)
Sironiaci. * (Filol.) Sin-foni-a-ci. Add. e sm. pl. V. G. (V. Sinfo
nia) Cos chiamossi un Coro di fanciulli puramente cantanti. (Aq)
Sinronica. * (Mus.) Sinfnica. Sf V. G. Parte della tecnologia,
che comprende il canto, il suono e la declamazione. (Aq)
Sinronue. * (Bot.) Sinfoni-e. Sfpl. V, G. Nome di una trib di
piante della famiglia delle guuifere, che ha per tipo il genere sin

s fonia.

(Aq)

* (Med.) Sin-fo-ra-m-u-ro, Sm. P. G. Lat. sympho

raneuros. (Damphora accidente, e nevron vocabolo)

ocabolo

con cui il Foresti indic il Tremito violento che coglie il paziente


nelle febbri acute, ed e accompagnato da debolezza de'sensi. (Aq)
nema, V. (V. Simfionema.) (Aq) (N)
Srnopooi. (Bot) Sin-fi--po-di. Sm.pl. P.G. Lat. symphyopoda. Smroneva. * (Bot.) Sin-fo-r ma Sm, P. G. Lat. symphorema ( Da
(Daymphro io cresco insieme, e pus, podos picde) Nome appli
smphero io porto insieme, che viene da orm con, e phero io porto)
SunrioneA. * (Bot) Sin-fi-o-nma. Sm. V., G, Lo stesso che Sinfio

cato ad una sezione di piante del genere Bauhinia di Decandolle,

il quale comprende le specie provvedute d'un ovario stipitato, ossia


munito d'una specie di piede unito al calice. (Aq)
Sinrusamona. * (Bot) Sim-fisn-dra. Sf. P. G. Lat, symphysandra.(Da
pmphosis coerenza, e aner, andros uomo, e per estens.stame) Cos
detta la ventesima classe del sistema sessuale modificato da Richard,

Genere di piante ( il quale fin ora non e riportato a veruna fami


glia) dell'ottandria monoginia di Linneo , stabilito da Roxburgh

con una sola specie Simphorenna involucratum ; cos detto perch


porta un fiore costituito da un involucro composto di sei ad otto
foglie, contenente sei od otto fiori col calice a sei od otto denui
corolla monopetala a sei od otto divisioni col lembo ripiegato, otto
stami; e pistillo unico pi lungo degli stami, e per frutto una ca
riosside rinchiusa nel calice. (Aq) (N)

la quale comprende le piante a fiori distinti o riuniti, con gli sta


mi congiunti o dai loro filamenti o dalle antere piante che Linneo
aveva collocate nell'ordine sesto della singenesia. (Aq)
Simronesi. * (Med) Sin-foresi. VG. Lat. symphoresis (Darn in
Sinriseoroua. * (Chir) Sin-fi-seo-to-mi-a. Sf. G. Lat. symphy
sieme, e phero io porto) Cumulo o Congestione di sangue. (Aq)
seotomia (Dasomplosissinfisi , etone taglio) Lo stesso che Sinfi Sironetico. * (Med.) Sin for-ti-co. Add. m. P. G. Lat. symphore
siotomia , e Sincondrotomia, V. (Aq)

ticus. (V. Sinforesi.) Aggettivo molto usitato per indicare le ma

, G. Lat., symphysis. (Da syn con , e


Sunrisi. (Anat.) Sin-f-si. Sf
lattie dipendenti da semplice congestione, onde distinguerle dalle
ploro io nasco.) Union di due ossa cos ferma e cos, stabile, che
vere infiammazioni. (Aq)
detta
anche
Stronuano, Sin-fo-ri--no. N.pr. m. Lat Symphorianus. (Da Srn
non consente loro di potersi separatamente muovere,
phorus e questo da sormphoros compagno, utile, conveniente.run
Semplice coalescenza. (A)
3 -"Cos dicesi anche L'unione delle palpebre al bianco dell'occhio(Aq)
phoros, vicini poi da syn con, e phero io porto)- Santo martire di
3 - *Dicesi Sinfisi del mento, Quella linea che domina lungo la par
Autun, sotto Marco Aurelio. (B) (O)
te media della superficie anteriore della mascella inferiore e che se Smronicampo. * (Bot) Sin-fo-ri-cr-poSm. V.G. Latsymphoricarpus.
gna il sito di unione dei due pezzi ond' composto quest'osso nel
(Damphoreo io porto insieme, e carpos frutto) Genere di piante
della famiglia delle caprifogliacee, e della pentandria monoginia di
l'infanzia. (O)
Linneo, stabilito da Dillenio, riunito gi da Linneo al Lonicera,
Sunriserano (Chir) Sin-fisi-bl-fa-ro. Sm. P. G. Lat.symphysi
blepharum. (Darmplosissinfisi e blepharon palpebra) Malattia
e recentemente separatone da Jussieu.Sono cos denominate dal pre
che consiste nell'unione della palpebra al bianco dell'occhio. (A
loro uniti in forma di capolino. (Aq)
sentare i frutti
Sunrisuo(Chir.) Sin-fi-sio. Add. n.PG. Aggiunto del coltello ci
Sinenosa,* Sinfo-rsa, Sinfrosa N. prf Lat Symphorosa. (Dal
serve all'operazione della sinfiseotomia (Aq)
gr.rmphoros utile. V Sinforiano)- Santa martire di Tivoli sotto
Sunrismoroma. * (Chir.)Sin-fi-si-o-to-mi-a. Sf. P. G. Lo stesso che
driano. (Aq)
Sinfiseotomia, Sincondrotomia, . (Aq)
Siraosio, Sin-fr-ni-o. N. pr. m. Lat. Symphronius. (Dal gr. syn,
insie
orn
(Da
symphytum.
G, Lat
Sirrrro. * (Bot.) Sin-f-to. Sm,
con , e phroneo io intendo, onde phronesisprudenza) (B)
ne, e plorteon verb.di poro io nasco) Ganere di piante a fiori mo Sirnosa. *Sinfr-sa. N. prf. Lo stesso che Sinforosa,
(B)
-

nopetali, della pentandria monoginia, e della famiglia delle borragi Sino.* (Mit.) Nome sotto il quale era adorata Pallade presso i Fenici.
nee, che han per carattere il calice cinquepartito, la corolla ci
(Vuol dire Gran principessa, dall'ebr. seghen gran principe) (Mit)
lindrico-campanforme colla gola chiusa da produzioni acute riu Snoa. * (Geog) S Distretto del Giappone nell'isola di Nifon (G)
mite in cono, e nel fndo del calice le noci perforate nella base

Suscata. *(Geog) Sin-ga-la. Lo stesso che Ceilan

(G)

G. (Dasrin insieme,
la radice viene raccomandata nella etisia, nelle flussioni di petto e Suscatarro, (Fis) Singa-lt-to Addesm
nello sputo di sangue. E specialmente utile per consolidare o unire
egala latte, onde galacteo abbondo di latte.) Allattato insieme,
insieme le ferite, e fa rinascere le carni- , Simfito, sin. (Aq)(N)
Nutrito dalla stessa balia (O)
Cos chiamasi ancora la Consolida maggiore. (A. O.

Stoaisena. * (Geog)Sin-gam-ne-ra Citt dell'Indosta inglese (G)


G. Lat symphytogyni. Soanan (Geog)Sin-gann Citt dell'Indostan (G)
(Darn insieme, pro io nasco, e orie femmina, pistillo)ori, Sicana. * (Geog.)Sin-g-ra. Antica citt della Mesopotamia (G)
il cui ovario e totalmente o in parte aderente al calce.(Aq)
Scooor.(GeogSinga-rom-ct-ta Cit.deltadista uglese (G)
Citt dell'Indostan inglese. ()
Surono, (Zool.) Sin-fo-do. Sm, P. G. Lat.symphodus. Da om Sorrrra. (Geog
a-

Surrocu

(Bot) Sin-fit-gini. Snpl.

pro io cresco, insieme, e odludente) Genere di pesci ossei toracic, Soro, (Geog) Citt dell'indostan inglese. (G)
proposto da Rafineschi, analogo al genere Labro, da cui differi Suso
(Geog) Sin-gei Antichi popoli che abitavano sui confini
sce soltanto per le due natatorie pettorali congiunte da membrana,
della Macedonia e della Tracia (Mit)
e pei denti insieme uniti. Comprende la sola specie letta Pesce ros Sncessa (ot) Sim-ge-n-sia. Addes
G. Latsyngenesia
solida, od il Trombetta de Siciliani (Aq)
(Da ora insieme, e genesinascita.) Diciannovesima classe nella
-

Sos
aesi

(Gram) sinfre-si, Sf. G. Lo stesso che sinecf


(Aq)

divisione sistematica lineana delle piante, la quale racchiude quelle


cui fiori han gli stani colle antere riunite in tubo, e di rado coii

344

SINGENESIACO
SINGRAIEO
lamenti. Essa divisa in sei ordini. Poligamia eguale, quando
( Particolare) Lat. singularis, peculiaris, singulus, privatus, Gr. tutti i fioretti componenti il fiore composto sono ermafroditi, os
r. Cavalc. Fruttling. Conciossiacosach sapienza sia
d, inos,
sta hanno stami e pistilli ; 2. Poligamia superflua, quando i fioretti
singolardono di Dio, meglio s'acquista per umilt d'orazioni, che per
del centro del fiore composto sono ermafroditi, e quelli del raggio
istudio di lezioni.
dello stesso fiore sono femminei e fertili; 3. Poligamia frustranea ,
- *Enel num. del pi in forza di sm. fu detto I singolari per
quando i fioretti del disco o centro del fiore composto sono erma
Gl'individui.Boez. 3g. La spezie medesima, la quale ne'singolari.(v)
foditi e fecondi, mentre quelli del raggio sono eunuchi, infecon
di e quindi inutili; 4. Poligamia necessaria, allor quando i fiori 2 - Eccellente, Raro, Unico. Latsingularis, egregius, excellens.Gr. 3xo
del disco del fiore composto sono mascolini e quelli del raggio so 3 - A parte, Separato. Cavalc.Med. cuor 5o. Della qual materia
ch in comune ne' soprascritti capitoli alcuna cosa ne sia det
no femminei, perch essendo fecondati dai primi divengono gli uni avvegna
to; nientedimeno mi pare di farne questo capitolo singolare (V)
necessari agli altri; 5. Poligamia segregata, quando ciascheduno
Aggiunto di soldato scelto della romana cavalleria,
dei fioretti ermafrodito, ed provveduto d'un calice particolare, 4 (Milit.)torneo
ordinato in
compagnie, chiamate anch'esse Singolari, sia
quantunque riuniti e difesi da un calice comune; e 6. Monogamia,
perch militavano separate dagli altri soldati, sia per eccelleza d'abiti
cioe Nozze solitarie, la quale comprende le piante provvedute di fiori
e d'armi. Sembra che i Singolari occupassero un luogo distinto
solitari, con gli stani riuniti per le loro antere.-,Simfiantera, sin(Aq)
negli eserciti romani fra i Pretoriani e i Legionarii.Lau, singularis,
Sincenesiaco. (Bot) Sim-gene-siaco. Ada. m . G. Epiteto di
singularius.Tac. Dav. Entrarono in Gallia insieme, con cavalli siu
tutto ci che appartiene od ha relazione alla singenesma (Aq)
golari da Vitellio gi chiamati, (Gr)
Simoessico. *(Bot.) Sim-ge-n-si-co. Ada. m. Fiori singnesici di
a - Certame, Giostra ec, singolare, vale Duello. . Certame,
consi quelli che, oltre all'avere cinque stami, hanno umorale an
. . Lat. singulare certamen. Cavale. Pungil. 226. Si gloriava di
tere riunite in un cilindro, per mezzo del quale passa il pistillo; Stami
sua fortezza, e richiedeva giostra singolare al popolo di Dio, non
singenesici, se colle loro antere sono riuniti in un solo corpo; Piante sin
credendo trovare pari. (V) (N)
genesiche, quelle che appartengono alla classe singenesia e che hanno
5 (Gram.) Usato anche in forza di sm1 Singolare si dice di quel
fiori singenesici. -, Singenesio, sin. Lat. syngenesicus. (O)
Numero che importa un cosa sola, a distinzione del plurale; e
Sceso. (Bot) Sin-ge n-si-o. Add. m. Lo stesso che Singenesico, per
quello dicesi anche Numero del meno o dell'uno, e questo Nu
V. (A) (O)
mero del pi.1 Lat. singularis. But. Purg. 23. . Pone lo singolare
Sincea. * (Filol.) Sin-ge-ni-a. Sf . G. Lat. syngenia. (Da n
per lo plurale Sal.Avvert. n. 3.2.37. Voci di nome, quantunque
insieme, con , e genea generazione) Consaguineit, Propinquit,
Stretta parentela. (O)

se ne truovino che nel singolar numero abbian l'uscita in ri, ec. E

sinoetnam. (Geog) Singe-pu-ran. Citt dell'Indostan inglese. (G)


Sisone. (Geog) Sin-ghi-l-i. Citt della Russia europea. (G)
Scinti. (Mit. A fr.) Sin-ghilli. Sacerdoti della setta de' Giagas,
nel regno di Angola. (Mit)

Sinchiorre, Sin-ghiot-ti-re. N. ass. p. A.V e d'Singhiozzare. Lat.


e. (Singultire dal pers. segliden che vale il me
singultire. G.
desino. Altri forse dal lat. simul glutire inghiottire insieme, cio

fare ad un dipresso quel moto che fa la trachea, quando contempo


raneamente all'inspirazione dell'aria singhiottisce un alimento. V.
altre etimologie presso il Littleton.) Vit. SS. Pad. . 56. Volendo

2.
5. Dico nel medesimo numero; perciocch da quel dell'uno,
che singolare chiamato, a quel de' pi, che si suol dire il plurale,
ha pur varianza di caduta nenostri nomi e pronomi. (V)
Singolare diff, da Straordinario. Singolare si riferisce per lo pi
alle cose che sono uniche , o quasi uniche nel loro genere e nella
loro specie. Straordinario ci ch' fuori dell' ordinario, o ch
al di l dell'ordine consueto. Siccome poi le cose che avvengono
fuori dell'ordinario sono rare, maravigliose, e quasi nel loro geno
re singolari, cos avvenne che in luogo dell'attributo Straordinario,
s'impiegasse quello di Singolare,

necoian, Sin-go-la-reg-gi re. Att, e n. pass. Lo stesso che Sin


Antonio rispondere loro, non poteva , perocch piangevasi a dirotto, Snooma
golarizzare , V. (A)

e singhiottendo, non poteva avere boce. (A) (V)


Sscntozzare, Sin-ghioz-zante. Part. di Singhiozzare. Che singhioz Sincolanussunamere, Sin-go-la-ris-si-ma-mn-te. Avv. superl. di Sin
olarmente -, Singularissimamente, sin. Lat. etiam atque etiam ,
za. - , Singozzante, sin. Caraf Quar. Pred. 4. Berg, (Min)
incredibiliter, magnopere. Gr ripvs. Cavalc. Pugil. 3. In
Scaiozzare, Singhioz-z-re. N asl Avere il singhiozzo. I Dicesi
ci, che nella lingua singolarmente si pone la pena, conchiudei
Singhiozzare affannosamente, lungamente, dolorosamente, frequen
che con la lingua singolarissimamente si viene a peccare, (V)
temente, con pena ec.; altrimenti Singultare.1 , Singhiottire, Sin
are.
ghiozzire, Singozzare, Signozzare, Assinghiozzare, Disghiottire, sin. Sincon ansso, Sin-go-la-ris-si-mo. Add. m. superl di Singol
Singularissimo, si. Lat praestantissimus, praeclarissimus, egregius
Lat. singultire, singultato. Gr. gev. Sen. Pist. se per avventura
zros. F. . o. Li fanti che egli avea, stribui per
alcuno di loro tosse o starnuta o singhiozza, non si camper egli leGroxr
Mi
case di certi suoi fidati e singolarissimi amici. Rel. letta.
d'esser battuto.
faccia questo singolarissimo favore, che le ne rester obbligatissimo.
- Piangere dirottamente, e singhiozzando. Lat. singultibusingemi
Singo
scere. Gr. 2. Petr. Uom. ill. Finalmente singhiozzando il pre Sinooaar, Singolarit. Sf) Particolarit, Propriet. -,
laritade, Singolaritate, Singularit, sin. Salv. Avvert. n. 2. 3. Ora a
gava che egli gli donasse il fratello. Cavale. Fruttling. Ponendoglisi signific
are appunto ci vuol la singolarit del vocaboli, e de modi del
alli piedi, tanta contrizione gli venne, che incominciando a piangere
favellare. (B)
e a singhiozzare e sospirare, per niun modo gli potette dire alcun 2 Eccellenza, Rarit. Lat. praerogativa, praestantia, Gr. goxi. Fr.
peccato. it. S. Ant. Teneramente piagnevano, e dolcemente sin
Giord. Pred. S. lo vedeva Satan come una folgore cader da cielo,
ghiozzavano. Bern.Ol... a. 44 Sopra i letto si getta e si disten
poich egli, insuperbendo della singolarit, disse ec.
de, Piagnendo e singhiozzando amaramente,
Sscnuozzaro, Sin-ghioz-z-to. Add. m. da Singhiozzare.-, Assinghioz 3 ularitas, di superbia, volendo apparire migliore degli altri..] Latsin
zato, sin.

2 - Mescolato con singhiozzi. Meglio Singhiozzoso. Lat. singultibus

sa,

Sin-go-la-riz-z-re, Att. Ridurre in singolare. 1-, Sin

are , Singolareggiare , Singulareggiare, sin Cire. Gell. o,


resonans. Fr. Giord. Pred. R. Con rauca e singhiozzata voce chie gularizzmateria
deva mercede.
primo principio di dividere e di singolarizzarle cose.
24o. La
2 - N. pass. Uscir della comune, Farsi singolare. Lat, praestare.
Simoniozzine, Singhioz-zi-re. N. ass. p. A., V. e di Singhiozzare, Snooa
nere , Sin-go-lar-mn-te. Avv. Particolarmente, Con singola
Ml. Aldobr. La menta ristrigne il vomire, e tolle il singhiozzire.
Lat. praecipu
rit., Singularmente, Singularemente, sin.
e, peculiariter,
praesertim, maxime, singulariter. Gr. uaura. Tratt. Gov.fam. La
quale singolarmente sconfitto aveva in s il serpente antico. Mor.S.
Greg. n. 4. Ma io attendo in questo convito singolarmente una cosa.
rmente, S. 2. Lat. singulatim Gr. 9.
lat. singulio che si pronunzia singulzio io singhiozzo) Vit.Crist. a - A uno a uno. I Singula
vedessi la Maddalena, come ebbra del Maestr sno, pianger forte 3 - Diversamente. P, Singularmente , . 3. (V)
mente e con grandi singhiozzi. Cr. 6. 6. 2. Hae ancora l'aneto) pro Sancolo , Sin-golo. Adt. nn. P. L. Ciascuno di perse.-, Singulo,
sin. Lat. singulus. Gr. arros. (Dal celt gall. singilte che vale il
priet di spegnere il
fatto per ripieno. Floc. n. 97. Con

Sonuozzo, Sin-ghioz-zoSm.Moto espulsivo del ventricolo, congiunto


con subita e interrotta convulsione del diafragna, prodotta per con
senso dell'orificio superiore dell'istesso ventricolo irritato; taltrimenti
Singulto -, Singozzo, sin. Lat. singultus, gemitus, Gr. Ayds.

sospirevole voce, rotta da dolenti singhiozzi, rispose. E 2. 332. Con

medesimo.)

debol voce, rotta da molti singhiozzi di pianto, disse. Filostr. Gli a - Per singolo, posto avverb. Singolarmente, Di per se, I.Sin
gulo, S. 2. Lat. singillatim. Gr. 3,
alti singhiozzi del pianto e le vane Parole. Dittam. .zo. Pianto non
Snooso. * (Filol.) Sin-gono. Add. m. V. G. (Da syrn insieme, e go
quasi sanza singhiozzo.
nos figlio) Figlio dello stesso padre ; fiatello o sorella.(O)
2 - Dare singhiozzi = Singhiozzare. V. Date singhiozzi, (N)
Simoniozzoso, Singhioz-z-so. Add. m. Mescolato con singhiozzi; tant, Singozzarre, *Sin-goz-zn-te. Part. di Singozzare. Che singozza. Lo
stesso che Singhiozzante , . Facc. (O)
Singhiozzato. Lat. singultibus immixtus, gemebundus.Gr. creds.
Lo stesso che Singhiozzare, Guid G. Poi con parole singhiozzose si volse allo'mbasciadore. E Sincozzane, Singoz-z-re. N. ass.lagrima
e singozza, Gridando quanto
Malm. 3. 6. E, giunto a basso,
altrove Piangeva con singhiozzose voci.
mai n'ha nella strozza. Car, Leti ined., 4. Il quale dice avervi
Susen. (Geog) Citt dell'Impero birmano. (G)
veduto cavalcare singozzando. (N)
Storico (Geog) Sin-gi-ti-co. Golfo Singitico chiamavasi un Golfo
del Mare Egeo che bagnava la citt di Singos, ed ora detto Golfo Snoozzo, Sin-gz-zo.tSm.P., e di Singhiozzo. Buon. Fier, 43. 3.
Ch' ogni mio intoppo T"arebbe fatto dar'n un mal singozzo.oCecch.
di Montesanto, (G)
Com. Oh voi dovete Avere il gorgozzule, a quel ch'i'veggo, Stretto,
Scri(Zool.)Sin-gn-ti. Smpl. V.G.Latsyngnatha.(Daon insieme,
egnathos mascella) Ordine d'insetti della sottoclasse del millepiedi che ogni minuzzolo vi fa Nodo e singozzo, (N)
di Latreille, distinti da due mascelle unite alla loro base. (Aq)

Sincacosoa. * (Geog) Singracn-da. Citt dell'Indostan inglese.(G)

G. Lat. syngrapha. (Da rin


Siro (Zool) Singnato. Sm. G. (v. singnati) Genere di pesci Sinonara (Leg) Sin-grafa Sf.
sieme, e grapho io scrivo) Obbligazione , Scrittura obbligatoria,
della divisione de branchiostegi, stabito da artei, e caratteria
Chirografo sottoscritto da ambe le parti e per duplicato. (Aq)
a una piccola bocca posta all'estremit di un muso lunghis Sinorar
eo. * (Filol.) Sin-gra-f-o. Add... m. P. G. Lat.
o quasi cilindrico e senza denti. (Aq)
(v. o ingrafa) Aggiunto d'armonioso e gentile scrittore degli elogi
(Cog) Singe. Ioletta della Svezia, (G) Singula
degli eroi, o di Sofista che in questo genere fa mostra di facondia
son, Singolare, ada, con particolare,

re , sin,

e d'ingegno. (Aq)

SINGRAFO

345

SINISCALCO

Simonaro.* (Filol.) Sin-grafo.Sm. V. G. Nome che davano i Romani alle Ma or , velata di membri , perduto. La conoscenza sua non ha del
tutto , Chi tien la somma, singulo caduto. (V)
promesse ed obbligazioni che facevano quando prendeano danaro a
restito; esse suggellavansi coll'anello del debitore. (Mit)
2 - Per singulo, posto avverb. Singularmente, Di per s. IV, Per
Singaana. * (Filol.) Sin-grm-ma. Sm. . G. Lat. syngramma. (Da
singulo Vit. S. Gio. Batt. 239. Di tutte per singulo veniva lau
syn insieme, e gramma lettera.) Nesso od Unione di segni o schemi dando e ringraziando Iddio.
o cifre che formano la scrittura geroglifica. (O)
3 - In questo senso dicesi anche Per singula, V. Per singola. Ca
Sicurarua. * (Mit. Tart.) Sim-gua-fa-tr. Sm. Tempio famoso presso
alc, Espos, Simb. . 9. Come cose piegate ed involte in un panno,
i Tartari. (Mit)

che sanno per certo, ma non si veggono per singula, e al tutto.(v)(N)

Susculane, Sin-gu-l-rc. Add. com. Particolare. Lo stesso che Singo 4 - Ed anche Pro singulo, V. (N)
lare, V. G. V. 2. 6. o. ll seguente di vennero in grandissima SnouTare, Sin-gul-tnte. Part. di Singultare. Che singulta, Sin
quantit al Comune e al singulari cittadini. . . 6.55, Sanza la ghiozzante. Liburn. Selvett. 6. Berg. (Mlin) Rucel. Rosmund. att. 5.
vettuaglia che le singulari persone del suo contado vi portavano.
E fatto questo, un gran fiume di sangue, Con maggior copia di
2 Eccellente, Raro, Unico. Dant. Purg. 8. 67. Poi volto a me :
vino e di schiuma Dal singultante tronco gi versare Vide. (P)

per quel singular grado, Che tu dei a colui ec. Bocc. nov. 48. 3. Sicurane , Sin-gul t-re. N. ass. Singhiottire, Singhiozzare.Liburn.
iForse per la sua singular bellezza, e per la sua nobilt, si altiera
Selvett. 4. Berg. (Min)
e disdegnosa divenuta. E nov. 67. g. O singular dolcezza del sangue Sircuito , Sin-gl-to. Sm.1 V. L. Singhiozzo, dal quale per altro
bolognese. Vit. SS. Pad. n. 53. Vedemmo un altro ec. mirabile differisce presso i fisiologi, in quanto che i movimenti del singhiozzo
e singulare monaco.
sono meno solleciti, men convulsivi, men dolorosi e pi prossimi di
3 - Diverso Petr son 25. Che m'avean s da me stesso diviso, E

quelli del singulto. Oltre a ci, Singhiozzo pi della prosa e Sin

fatto singolar dall'altra gente. ( Pare che nel suddetto verso del gulto pi del verso.1 Lat. singultus. Gr. vu. (In pers. segile. v.
Petrarca, E fatto singular dall'altra gente , egli volesse dire qual
inghiottire.) Dant. Vit.Nuova6. Dicendo io queste parole con do
che cosa pi che diverso; come, per esempio, Separato, Distinto, loroso singulto di pianto, ec. E appresso : La mia voce era si rotta
Elevato per eccellenza al mondo rara che quello d'Orazio: se dal singulto del piangere, che queste donne non mi poterono inten
cernunt populo. Simile a questo del Petrarca l'altro passo di Fr. dere. Caut. Carn. 73. Le preci, i pianti, i singulti, i sospiri Furon
Giord. 6. Ma di certo , vi pur ha cose diverse e singolari dal buttati a venti. Buon. rim. 2. Quei pianti, quei singulti e quei so
l'altro mondo; cio rare, e tutte proprie di quel luogo, senza a spiri , Cl' a voi 'l mio cor dolente accompagnaro, ec.
vercene altrove) (V) Fr. Giord. Gen. 57. Perocch nulla creatura Sinou'ruoso. (Med.) Sin-gul-tu-6so. Add. m. Diconsi Malattie singul
si pu assimigliare a lui, cio, a Dio, in aluna virt e gloria, pe tuose, Quelle in cui il singulto il sintoma pi apparente e costante(O)
rocch Iddio singulare da tutte le creature. (Pe)
Sincuna.Geog)Sin-gra. aut. citt dell'Asia nella Mesopotamia.(Miit)
susculanecoiane, Sin-gu-la-reggi-re. Att. Ridurre in singulare. Lo SinA. (Mit. Celt.) Si-ni-a Undecima Dea, portinaja del palazzo degli
stesso che 1 Singolanizzare, .
Dei, che chiude la porta a coloro che non hanno diritto di e
a E n. pass. Uscir dalla comune , Farsi singolare. Buon. Fier. 3. trarvi. (Dal celt. gall. sean o seun ricusare, negare, impedire.) (Mit)
5. 7. Sdegnovvi alcun tal funzioni comune. Per alterigia, e singulareg Suminano , Si-ni-bl-do. N. pr. m. Lat. Sinibaldus. (Dal ted.sinni
giando Non vi comparve.
senno , e baldig pronto : Pronto e sennato.) (B)
stulanemenre, Singula-re-mn-te. Avv.VA. V. e di Singolarmente. Sinicacia. (Geog) Si-ni-g-glia, Sinigallia. Lat. Sena Gallica. Citt
La singillatim. Pass. 325. Avendo chiaro conoscimento, non sola degli Stati della Chiesa nella Delegazione di Urbino e Pesaro (G)
mente in genere, ma
e singularemente di tutte le cose. Sunicaroo , Si-nigr-do. N. pr.. m. Lat. Sinigardus. (Dal ted. sini
(La ediz. del Vangelisti alle citate pag. legge : . . . ma specifica senno , e garde guardia: Guardia del senno.) (B)
mente e singolarmente di tutte le cose naturali, spirituali e corpo Simonella. (Ar. Mes.) Si-ni-ghl-la Sf Specie di seta d'infima qga
rali. E cosi legge il Vocaloario alla voce Specificamente) (V) (E lit , che per lo pi si trae dai baccacci. , Sirighella, sin.
con qualche variet di citazione e di voci leggesi pure dalla Cru sirighella : e questo da sericum seta.) (A)
Sinensi. (Anat) Si-ni-mn-si. Sf. V. G. ( Da syn insieme , e hyronen
sca questo esempio alla v. Genere, 5- 4) (N)
a In ispezielt, Da se. Lat. seorsum. it. S.M. Mad. 1 o2. Non membrana , pellicola. ) Nome dato da Caldani alla congiunzione
era Marta si piccola ec. , che ella non ci fusse ricordata singulare di due osse, quando sta in mezzo una pellicola o membrana. (Aq)
mente, o ch'ella fusse messa tra la moltitudine. (V)
Sinisarre. * (Eccl.) Si-mi-st-te. Add. e sf pl. . G. Lat. synisactae.
Sinotianissunamente , Sin-gu-la-ris-si-ma-mnte. Avvl superl. di Singu (Da srn insieme, ed exacteon verb. di exago io traggo) Femmine
celebri , sotto nome di Sorelle , ammesse da' cherici ad abitare con
larmente. Lo stesso che Singolarissimamente , . it. S. Gio.Bat.
P. N. Anzi in questo si dilettavano singularissimamente
loro, come compagne del celibato ; altramente chiamate Agape. (Aq)
Sinculanissimo , Sin-gula-ris-si-mo. Add. m.1 superl di Singulare. Lo Siniscalcaro Si-ni-scal-c-to.Sm..]L'Ufficio del siniscalco. Lat.praefectura.
stesso che Singolarissimo , V. But. Li quali furono valentissimi uo 2 - La Provincia che ha governatore con titolo di siniscalco ; altri
nini, e fecero molte grandi e belle opere nel mondo, siccome singu menti Siniscalchia..] Lat. semeschallia. G. V. 8. o . 4. E que' del
larissimi uomini.CiriffCalv3. noz. Amandolo d'amor singularissimo. siniscalcato di Proenza fossero apparecchiati. E g. o&. 2. Quella che
Varch. Lez. go. Rarissimo mostro, anzi singularissimo della natura. gli mandava il Re di Francia , e messer Carlo di Valos suo padre
Sicula arr, Sin-gu-la-ri-t. Sf1 Particolarit, Propriet. Lo stesso di Viennese, e del siniscalcato di Belcaro.
che Singolarit, V. - , Singularitade, Singularitate, sin. G. . . Siniscalcnia , Si-ni-scal-chi-a. (Sf) Lo stesso che Siniscalcato nel sign.
ag. 3. Quando intesono alle loro singularit, e lasciarono il ben del S. 2. Lat. seneschallia. M1. V. n. 26, Elessono in Papa messer
comune. E a. 57. 5. I pi di loro intesono a loro singularit, che Guglielmo Grimomardi, nato della siniscalchia di Belcari.
-

a bene di comune. Mor. S. Greg. Gli riprese, acciocch essi non Siniscalco, Siniscl-co. [Add. e sm.

Maggiordomo, o Maestro di casa;

avessero letizia in singularit di quelli miracoli. Fr. Giord. Pred.


S. Che l' am dagli altri in alcuna singularitade.
a - Eccellenza, Rarit. Petr. Uom. ill. Fu chiaro segno , ch'egli sen

e anche talora Quegli che ha cura della mensa, e che la 'mbandi

tisse alcuna singularit in quel capitano. Fr. Giord. Pred. S. Nel


cospetto degli stolti si danno gloria di singularit di scienza.

xuvos. (Secondo il Iohnson , Siniscalco era quegli che nelle grandi

3 Spezie di superbia. Pass. 22. Il quinto grado singularit, quando


la persona fa alcuna cosa di vista e d' apparenza singularmente oltre
agli altri atti. E 263. E contrario al quinto grado della superbia,
che si chiama singularit , per la quale altri vuole parere migliore
che gli altri.o Vit.SS.Pad 2. 87. E non fece pi singularit come
prima. (Cio, non si rendette singulare.) (V)
4- In singularit, posto avverb. Singolarmente , Particolarmente.
-. In singularit. Bocc. Com. Dant. Il quale era uomo intendente,

sce. Detto anche Architriclinio , V-, Sescalco, Seniscalco, sia.

Lat. seneschallus , architriclinus. V. il Du-Fresne. Gr.

pxrpi

case avea cura delle feste e delle cerimonie. La voce celtica. Poi

ch in gall. sean vale prosperit e cena: e sgal uomo , persona di


stinta, campione. Nella stessa lingua seun buona ventura , e saime
piacere, diletto , lusso. ) Boc. Intr. 53. Costituisco Parmeno fami
gliar di Dionco mio siniscalco , e a lui la cura e la sollecitudine di
tutta la mostra famiglia commetto, e ci che al servigio della sala

appartiene. Eg. 5. f . Dato col siniscalco primieramente ordine a


ci che bisogno facea. Fior. Virt. A. M. Al siniscalco della magione
si conosce il signore. Nov. ant. 83, 1. Gli siniscalchi suoi furo tra

ed in singularit suo amico. (A)


loro con le gonnelle e con la vivanda. Borgh. esc.Fior.453. Aveva
Sinouarizzane, Sim-g-larizz-re. Att. Ridurre in singulare. Lo fuor del Visdomino il Vescovo per suoi propri ministri al visconte,
il castaldo , ovvero castaldione e siniscalco, e forse alcuno altro, i
stesso che Singolarizzare , P
Sinoulaamente , Sin-gu-lar-mn-te. Avv. Lo stesso che Singolarmente,
quali, per mio avviso, pi erano anch'essi nella cura del temporale
V. G. P. 8. 47. 1. Ma singularmente si disse che la detta cometa impiegati, che nella parte dello spirito.
signific l'avvento di messer Carlo. Sen. Declam. Pi tempo stesti, 2 - Governatore del siniscalcato, Lat, seneschallus. G. Po. 57.
che non fosti con lui ; cosi simigliante tu puoi stare ora , e singu Papa Giovanni ec. mand per lo Siniscalco di Provenza. E 2. 46.
larmente perch' io te l'ho comandato. it. SS. Pad. . 52. In tutte 7. Presi furono messer Luigi di Piero ec. , il siniscalco di Tolosa,
l'altre virtudi si singularmente abbondava , che in ciascuna pareva
e pi altri signori.
che eccedesse. Cavalc. Frutt. ling. Conciossiacosach a Dio singu 3 - Tesoriere. (Dal celt, gall sean gioja, pietra preziosa, e sgal
larmente piaccia l'umilt dopo il peccato Pas.22 . Il quinto grado uomo, campione)Novant. 8. 2, Il siniscalco ovvero tesoriere prese
singularit, quando la persona fa alcuna cosa di vista e d'apparenza quelli marchi, e mise uno tappeto in una sala, e versollivi suso.
Vit. Cr. Non da credere che per piccola offerta fosse stato biso
singularmente oltre agli altri atti. (N)
2 - A uno a uno. Com. Dant. Uccise ventimila abitatori della detta
gno d' aprire i loro tesori, imperciocch agevolmente l'averebbono
avuta i loro siniscalchi in borsa
citt in un palagio ec. ,fattigli singularmente richiedere.
3 Diversamente. Vit. SS. Pad. 3. 3o4. Voi avete ben udito dal 4- (Milit.) Titolo di suprema dignit militare negli antichi eserciti
suo nascimento, che questo fanciullo non fatto come gli altri; e, francesi, istituito fin dal tempo de' Carolingi, ed introdotto poscia
se bene vi ricorda, in tutte le cose egli hae operato singularmente nel Regno di Napoli dagli Angioini. Era il Siniscalco il Principe
degli altri fanciulli.

Souto, Sin-gu-lo. Add m.1 V.L. Lo stesso che Singolo, V Boez..


Conciossiach questa nostra momentanea e transitoria vita non basti
a perfettamente invenire e contemplare le particulari cagioni delle

ingle cose, e poi ad esse elette esercitare dato modo ee. E 136.

della milizia francese, e veniva chiamato pi particolarmente Sini

scalco di Francia. Vi aveva altres il Gran siniscalco, che era uno


di questi investito di maggior dignit, e nelle due Sicilie formava
uno de'setti principali uffizii del regno.1 M. V, 2. 38. E grande
siniscalco messer

Niccola Acciajuoli di Firenze

ue condusse e men

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346

SINO

SINISTATI

4oo al soldo del Re. Machiav. Al presente in Francia non che


un gran siniscal; ma guaudo vi sono pi siniscal (non dico grandi,
che non che uno), l'ufficio loro sopra le genti d'arme ordina
ie'e strasordinarie, le quali per dignit dell'ufficio suosono obbligate

Amet.54. Quindi alla destra mano lasciataci la sepoltura del Miseno


Eolio, e dalla sinistra l'isole Pittacuse, vedemmo il furioso Volturno

mescolante le sue acqne piene di arena colle marine. Vit.S.Margh,

135. Compiuta la sua orazione, guat e vide nella sinistra parte della

ad ubbidirlo. (Ognun sente che il Machiavelli avendo scritto queste carcere un demonio.
cose in Francia, non si fece carico della desinenza italiana.) (Gr) 2 - Cattivo, Dannoso. Lat. sinister.Grapurrpds, craud. Segr.Fior.
Stor. . 29. Disegnando Maffeo servirsi dello Imperator per cacciar
CAnzi la testina a pag. 7. Ritratti di Francia legge Seniscial.)(N)
SinisTATI. (Zool.) Si-ni-sta-ti. Sm. pl. V. G. Lat. synistata. ( Da srn
Guido ec., prese occasione dai ] rammarichi che 'l popolo faceva
insieme, e stateon verb. di histemi io sto.) Classe d'insetti in Fa
per i sinistri portamenti de'Tedeschi.
bricio, oaratterizzati da un elmo connesso alle mascelle. (Aq)
3 - * Ingiurioso. Varch. Stor. lib. 3. Tantoch dopo mille sinistre
Gran
sacerdote
parole dell'uno e dell'altro, Francesco ec. gli fece un manichetto
Sisro. * (Filol.) Sini-sto. Add. e sm. Titolo del
gall. san santo, cd eist o eisd ba dicendogli ec. (Br)
presso i Borgognoni. ( Dal celt.cose
sante.) (Mit)
dare, attendere : Che bada alle
Siniuca. * (Geog) Si-ni--ca. Fiume della Russia europea. (G)
-

Sinistra, Sini-stra. Sf: Mano o Parte opposta alla destra. Lat. lac Simizesi. (Chir) Si-nize-si. SfVG. Lat. synizesis. Gr. ovvignoris. (Da
va , sinistra. Gr. craut , di porrepc.
srnizo io sedo insieme: e questo da syrn con , ed hizo io fo sedere.)
2 - [A sinistra, Da sinistra, posti avverb. valgono Dalla banda sini
tra-V- a' or luoghi..] Daunt.Par. 3a. 2. Colui che da sinistra le

s'aggiusta, "I Padre


Strauss, Si-ni-stra-mnte.Avv.con sinistro tmodo, Mulamente,
Di mala maniera. Lat. male, pessime.Gr. xaxis, xxorra. Fr. Rag.
48. Mi stava e di lui e di me sinistramente contenta. Bern. Orl.
4 38. Tanto sinistramente gli batteva, Che spesso a terra chinar
gli faceva. Car. lett. s. 3. Ho proccurato farle quel bencficio che
da

pretato.

dissenza della pupilla per difetto di conformazione o per infiamma


zione venuta naturalmente o per conseguenza della cateratta : deua
anche Sinezizi. (Aq) (N)
2 -*(Gran.) Figura, per cui due vocali formano e quasi insieme si con

giungono in una sillaba. Lo stesso che Sineresi, V. Lat. synisesis.(Aq)

SAa* (Gcog) Catena di montagne e citt della Turchia asiatica (G)


SinkE. * (Geog.) Fiume e citt dell'isola di Sumatra. (G)
* (Geog) Senn. Citt della Turchia asiatica. (G)
conosciuto, ma da pochi malivoli sinistramente inter Sinn.
SinnA. * (Geog) Sinnada. Antica citt della Frigia. (Miit)
Sismacca. * (Geog) Sin-nc-ca. Antica citt della Mesopotamia. (M)

israan,Sini-str-re. IN. ass. Intraversare, Imperversare. Lat. SismaDico, Sin-n-di-co.Addpr m. DiSinnada. Dicevasi particolarmente
una
biauuco che trovasi nelle vicinanze di quella

furere. Gr. maiso9au.Borgh.Mon. 7. Per commuovere con l'csehpio

alcuni della plebe, che sinistravano, di conferire la lor partita.


2 - Andare in fallo. Morg. 23.9. E'l caval di Rinaldo Non resse ;
i pi dinanzi sinistrorno.

- N. pass. (nel primo sign..] Franc.Sacch.nov. 2. Come l giunse,


il ronzino si cominci a tirare addietro cc.Alberto accennandogli cotale

alla trista, non lo poteo mai fare andare; ma cominciandosi a sinistrare,


e Alberto avendone grandissima paura, per migliore lo discese in terra.

4 - Scomodarsi. Lat. incommod subjici. Gr voxpmeric9au. Bemb.


lett. n. 4

Vostra signoria ha pur voluto fare a suo modo in si

nistrarsi e disagiarsi ella, per adagiare e commodar me, ec.


5

- * -Att. Interpretare sinistramente. Tasson. Secch. Rap. 5. 46. Ma

di
citt. (Mit
SinnAi.

di marmo

Sin-na-i. Add... m. pl. Epiteto di quegli Dei, che con


giuntamente nel tempio medesimo venivano adorati. Cos erano dagli
Egizi adorati insieme Iside e Serapide ec. (Dal gr. syn insieme.)(Aq)
SmsAmaa1. * (Geog) Sin-na-m-ri. Fiume della Gujanafrancese. (G)
Sunn. (Geog) Citt della Persia. (G)
Simeuenon. * (Mus) Sin-n-me-non. Sm. Lo stesso che Sinemmenon,
V. (Mit)
Sinnesube, *Sin-n-si-de. N. pr. m. (Dal pers- sen santo , e sciuale

fatto)-Satrapo di Cilicia che volendo tenere per Ciro e per a


dell'aluro.(Mit)
serse mand i suoi due figli negli eserciti dell'uno esynneurosis.
( Da

lasso, che vo'io torcendo in questi Vani pensier l'innamorata mente, Sinneunosi. * (Anat.) Sin-neu-r-si. St V. G. Lat.
E sinistrando il caro pegno amato, Ch da s nobil petto in don srn insieme , e nevron nervo.) Specie di articolazione delle ossa
m' dato ? (Br)
SinistnAto, Si-mi-str-to. Add. m. da Sinistrare. (A
2 - Detto auncora di alcun membro del corpo, che abbia patito lus
sazione, fattura, o altro sinistro accidente. Galil. Lett. Si trova in

mediante il riscontro de'ligamenti. La voce Sindesmo sembrerebbe


pi propria, ma si ritenuta quella degli antichi, i quali confo
devano i nervi co' ligamenti e co' tendini. - , Sineurosi , situ. (Aq)

Sinnis. * (Geog) Sin-mi-a. Lo stesso che Ancobra, P. (G)

letto con una mano un poco sinistrata per una caduta. (A)
Sinioe , * Sin-ni-de. N. pr. m. (Dal gr. sinis, sinidos nocevole, la.
SinisTassino , Si-mi-stris-si-mo. Add. m. superl. di Sinistro. Oppostis
dro, che vien da sino io noccio, devasto.) - Nome del masnadiere
simo, Contrarissimo. Ar. Supp. (A)
rubava e squartava i viandanti nell'Istmo di Corinto. (Mit)
che
SinisTao, Sinistro. Sm. Disgrazia, Accidente infausto.-, Senestro, sin. Sinio, Sin-nio. N. pr.. m. Lat. Symnius. (Dal gr. synis intelligen
Lat. calamitas, damnum. (Sinister, secondo i pi, vien dal lat. sine a te : e questo da syn con , e noeo io conosco.) (B)
stris, cio sine astris bonis senza stelle propizie. V. Disastro. Altri forse 2 - * (Geog) Fiume della Guinea superiore. (G)
dal gr. srn superfluo , e da hysteroo non conseguisco lo scopo, son Sisniauone, Sin-ni ri--ne. N. pr. m. (Dal gr. sinaros che nuoce, o
privo.) StorEur. 7. Quando fu vicino a colpirlo, volse le redini al che riceve nocumento) - Poeta tragico ateniese. (Mit)
suo cavallo, non per paura gi che egli avesse, n per altro sinistro Surno. * (Geog.) Siri. Fiume della Basilicata. (G)
sopravvenutoli, ma perch ec. Varch.Stor. Cosi credevano quei della Sinnond. * (Geog.) Sin-no-b. Sm. Distretto del Giappone nell'isola
parte di Niccol, guidati da Lorenzo Segni, da Jacopo Morelli, e di Nfon. (G)
altri suoi amici e parenti, di tener quieta la fazione degli Arrabbiati, Smnoa. * (Gcog) Sin-n-re. Citt dell' Indostan. (G)
e fuggire ogni sinistro. Buon. Fier. 3. 4 3. D'un accidente SisnozA. * (Bot) Sin-n-zia. Sf V. G. Lat. synnotia. (Da syn in
d'un sinistro tale ec. E Salvin. Annot. ivi: Sinistro, cio disgrazia, sieme, e nota umidit) Genere di piante della fumiglia delle iridi,
detto sustantivamente ; ci s' intende caso, caso sinistro. (N)
stabilito da Sweet con alcuni gladioli ed issie , le quali vivono in
- Scounodo , Sconcio. Lat. incommodum. Gr. 8Acign. An. Pand. sieme e gregarie ne' luoghi umidi. (Aq)
25. Vorrei avere in casa quel che bisogna , e quello che ) si pu Sino. Preposizione terminativa di luogo , di tempo o di operazione
sanza pericolo serbare, sanza noja o fatica , o sanza sinistro, o lo stesso che Fino , Infino e Insino. E pur come quelle si usa co
troppo ingombro della casa. Stor. Eur. 2.46. Ma standovi con suo munemente col terzo caso, bench talora anche ad altri casi, od
-

sinistro, e , oltre a ci, con poco profitto, per uscire di questa


molestia ricerc un giorno lo arcivescovo Attone di Magonzia, come
fusse da governarla. E 3.73. Dcbbiamo sempre per amor suo, czian
dio con sinistro nostro, procacciare giovament al prossimo in ci
che si pu. DavScism. 6. Li Guantesi tumultuanti gastig, e mise

a varie particelle o preposizioni s' accompagni ; come delle medesi

me voci a lor luoghi si detto. Lat. usque. Gr. s. (Da Fino, V.)

o parere ingrato, o far sinistro a chi a me ha fatto comodit. (Pe)

Dant. Par. 32.36. E gli altri sin quaggi di giro in giro. Guid. G.
Partendo la testa sino al bellico. Bocc. Pit. Dant. 233. Colui, nel
quale poco avanti parea ogni pubblica speranza essere posta ec., san
za peccato di quel romore , il quale per addietro s' era molte volte
udito le sue laudi portare sino alle stelle, fu furiosamente mandato in
irrevocabile esilio. (Alcune edizioni hanno infino.) Rim. ant. Guiu.
. Ratto son corso gi sino alle porte Dell'aspra morte per cercar
diletto. G... 2. 63. 4. La sua gente scorse sino presso a Parigi a

- In sinistro, posto avverb. col v. Andare o simile vale A male.

due leghe. Bemb. lett. . . 23. Dunque ne bacio sin di qua il san,

Bemb. Leta. Mandare un mio ec. a voi con queste lettere, le quali
io non volea che potessero andare in sinistro. Magal. Lett. Quando
per un caso o per un altro si trovino andate in sinistro, ringraziate
Dio che non sieno state altro che stuoie. Salvin. Annot. F. B. 3.

tissimo pi vostro con l'antica e cauta servit e devozion mia. E .

4.3. Diciamo : questo negozio andato in sinistro : ha rotto il

bene, come nel male. V. Insino. Ar. Fur. 3. 28. Io mi difesi con

il Duca di Cleves in gran sinistro e terrore.


a - * Onde Far sinistro =Recar incomodo. Bemb. Lett. ined. t. n.
2. c. 257. (Ne' monumenti di varia letteratura tratti da'MS. di

dons. Beccadelli) Ma per l'animo mio che tale, che non vorria

2. 22. Averete con questa , messer Trifone mio caro, quanto sin qui
componimento di che che si parli,cos nel

ho scritto sopra la volgar lingua.


- Talora dinota Intero

collo: Al contrario il destro, la opportunit. (A) (N) E 4. 4. 2 .

piedi e con mano Ed addopraivi sin a l'ugne e il morso. (Cin)


D'un tal sinistro; ci s'intende, accidente, caso, avvenimento. 3- Talora assolutamente posto, si trova usato per Sin che. Dant.
del corpo destre , sono , come vuole Aristotile per Inf 9. 28. N si stanc d'avermi a s ristretto Sin men port
natura pi forti, cosi le sinistre pi deboli ; onde la man unanca , sovr' al colmo dell'arco.a (I Dep. Decam. 23. pretendono che vada
detta Stanca in alcun luogo d'ftalia. (N)
letto Si , non Sin, come nel Vocab., e ci coll'autorit del Bembo,
4 -"(Leg) Sinistro marittimo: Qualunque danno grave accaduto alla e de' testi luoni e pi antichi; e non solo in questo luogo di Dante,
nave o alle merci assicurate tosto che sieno esposte ai rischi del mare.(Az) ma in altri ancora, Si vale Finch.) (V) Daut. Inf 1944. E i buon
Sinistno. Add. m. Che dalla parte sinistra; altrimenti Mlanco, Mancino.
maestro ancor dalla sua anca Non mi dipose sin mi giunse al rotto
- Senestro, Sinestro, sin Lat. sinister, laevus. Greca, perps. Di quel che si piangeva con la zanca. (Ciu)
(Sinister dal gr. syn che qualche volta superfluo, e da ysteros inferio 4 - Dicesi Sino a che , e vale lo stesso che Sin che, Fin che. Lat.
Siccome le

re, che viene appresso,che vien pi tardi poich la manosinistra e in

donc , usquequo , usque dum , quond. G.

s , s 3.

feriore alla dritta, ed agisce con minor prestezza. Altri da sinister in sem 5 Dicesi Sin che e vale lo stesso che Fin che. Lat. domec, usque
so di saziato poich la sinistra agisce sgraziatamente.V. Littleton) quo, usque dum, quoad. Gr.s , s 8.
Dant. Inf2 . 36. Per l' argine sinistro volta diemmo. Petr. son. 5.
er Sino da quando. La ex quo, Fir.As. 28, Innamorato

Del mar Tirreno alla sinistra riva ec. Subito vidi quell'altra froude,

di Cai il sin ch'li' era piccola.

SINO
6

347

SINOPIA

- Deesi Sin tanto che o Sino a tanto che e vale lo stesso che Sin 3 ---

chc. Lat. donec, usquedm , quoad. Gro, i .


- * (Mus) Scrivesi nelle carti di musica sino al fine, sino al se
gno, per dinotare che non dee essere replicata una tal parte della
composizione se non fino al tal segno qualunque sia, o sino al fine
del pezzo. (L)

stro. Sm. sinc. di Seino. Punto d'dadi, ed quando due dadi s'ac
rms
cordano amenduni a mostrare il punto Sei. Lat. senio. Gr
a - (Gcom,) T. della trigonometria; i pi comunementel Seno.Gal.
Sist.2g. come il sino dell' angolo opposto BCD al sino dell'an

(Filol.) Velo di lino, con cui le matrone romane cuoprusi


gli oneri detto anche Anabolario. (Cosi detto, secondo i pi, per
ch le donne se ne abbigliavano, allorch uscivan di casa. ''v'eti.
mol. del 5 ... In ar. sundus sorta di sottilissimo tessuto di seta O
tela ricamata in oro , e sidiu velo, copertura. V. Sindone) (Aq)
4 - (Zool.) Specie di pesci del genere Esoce , della divisione

degli addominali, forniti di mascelle

ineguali, armate di denti

spessi, lunghi ed acuti. (Dal gr. sinodus dentibus nocens , che vie
ne da sino io noccio e da odus dente) (A

- Genere di crostacei dell'ordine degl isopodi, e aula golo opposto B o C. E ag7. Pelsino della parallasse ne viene ven
zione decimotoadi di Lutreille, da esso stabilito, i quali vivono in
totto semidiametri e mezzo.
societ. Comprende una sola specie, cio il Synodus vora. (Aq)
3 - (Amat.) Quella parte del corpo umano, che tra la fontanella 5 - (Arche) Sinodo d'Apollo : Specie di confraternita o soie
della gola e il bellico; ma in questo senso PA. e convien dire dedicata ad Apollo , ove si ammetteano delle persone di teatro,
-

seno.Rim. ant. Vot. Giac. da Lentino. Allor m'arde una doglia,


come uom che teme il foco, Allo su' sino ascosa. (Pedi la nota 466.
Gurtu. lett.) (V)

chiamate Sceniche, dei poeti, dei cantori e dei suonatori distro


nenti. (Mit)

Sisonore

4 (Geog) dolfo, Mar chiuso. V. L. s meglio Seno. Lat.Sinus.


Gal Sist. 43. Non solo il Sino Mediterraneo, ma tutta l'Affrica, e
l'Asia ancora. (N. S)

Siroca. (Med.) si-no-ca. Add. e sf VG. Lat. synoche. Gravex.

(Zool) Sinodn-te. Sm. V. G. Lat. synodontes. (Da

syn con , e odus dente.) Genere di pesci dell'ordine de malacopte


rigi addominali; ha il muso dritto, con denti appiattiti nelati,ter.
minati ad uncini, forniti alle volte di barbe laterali. Si trovano nel
Nilo, nel Senegal. (Aq) (N)

( Da synecho io continuo: e questo da syn con , e da echo io ho.) Sisononrtre. * (St. Nat.) Sinodon-ti-teSf. V. G. Lat. synodontites.
Febbre continua infiammatoria con successivo aumento sino al terzo, ( Da srnodon sinodo) Gemma che, secondo Plinio, estraevasi dat
cerebro del pesce sinodonte. (Aq)
quarto o quinto giorno; cos detta perch di tutte le continue quel
la che appresenta corso pi uniforme. La sua causa prossima consi Simoe, * Si-no-e. M. prf (Dal gr.syrnis intelligente, che viene da
ste in una irritazione del sistema vascolare sanguigno, onde detta
srn con , e noeo io intendo.) - Ninfa d'Arcadia che ebbe cura del
pure Febbre angiotcnica, vasale. (AO) (Aq) (N)
l'infanzia di Pane. (Mit)
sn insieme, ed
Socnrte.(Filol.) Si-no-chi-teSf. G. Lo stesso che Sinochitide, V(O) Sivorno. (Fisiol) Si-n-fri-o. Add. e sm. .G.

Snocnrune. * (Filol.) Si-no-chiti-de. Sf. P. G. Lat. synochitis. (Da

ophyr sopracciglio) Soprannome od Epiteto di chi ha le soprac

son insieme, ed echo io tengo) Pietra preziosa, di cui al dire di


cilia congiunte o molto avvicinate. (O)
Plinio, valevansi i negromanti per trattenere le ombre evocate. -, Snoo. (Geog) Si-n-gi. Citt del Giappone. (G)
Sinochite, sin. (A)
Lat. synoicum. (Dasyn
Simonco. * (Zool.) Si-n-i-co. Sm. .

Siroco. (Med.) Si-no-co. Sm. V G. Lat. synochus. (VSinoca) Feb


bre continua astenica o putrida, diversa dalla Simoca pe' brividi, o
pel freddo pi intenso, e pi lungo, terminando in quindici giorni
od in tre settimane. (A) (Aq)

insieme, ed icos casa.) Genere di molluschi brachidermi stabilito da

Phipps, distinti dal corpo a guisa di disco simile ad un fiore o ad


un attimia, o allungati in branche cilindriche sostenuti da minuti

pedicelli. Comprende sinora una sola specie. (Aq) (N)

Sooane, Si-no-d-le. Add. com. Di sinodo, t aggiunto di tutto ci Sisonne. * (Mit.) Sin-i-de. Soprannome od Epiteto di Pane, perch
che ha relazione a sinodol Lat. symodalis, synodicus, S. Gir. Gr.
allevato dalla Ninfa Sinoe. (Mit)
avvod. Pass. naz. Questi casi riservati ec., e gli altri, che Ve Snoooo. (Filol.) Si-n-lo-go. Add. e sm. V. L. G. (Dal lat. Sinae
covi si riservano per loro arbitrio, o costituzioni provinciali o si
Cina, e logos discorso.) Detto di chi molto versato nella eogi
nodali, debbono i confessori ec. bene sapere, acciocch non se ne
zione della storia, della letteratura, della lingua cc. cinese. (di
iscomunicati
Simigliantemente
sono
intromettano. Maestruzz. 2. 43.
Strosz. * (Filol.) Si-nneSm. V. G. Lo stesso che Simoneto, V(Aq)
i religiosi, i quali assolvessono gli scomunicati ne' casi non concessi, Snone. * N. pr. m. Lat. Synon. (Dal gr. sino io offendo : Che offen
ovvero assolvessono dalle date sentenzie per provinciali istatuti, ov
de.) - Figlio di Sisifo, che segu i principi greci all'assedio di Tro
fa, e coope colle sue astuzie alla presa di quella citt. (B) (Mit)
vero sinodali.,
(A)
P.
dell'uso.
In
sinodo,
Stsonatenre, Si-no-dal-mn-te. Avv.
Stonero. *(Filol.) Si-no-nto. Sm. P. G. Lat. symonetum. (Da syn
insieme , e da oneteon verb. di oneme io compro) La compera de'
Sinonarica. (Eccl.) Si-no-d-ti-ca. Add. usato anche in forza di sf
o ai Pa
Lettera del sinodo, scritta dai vescovi al Sommo
generi che si faceva in comune sotto l'impero greco , obbligandosi
triarchi e metropolitani, in cui si espongono i motivi degli statuti da
le provincie a vendere al fisco il frumento da riporsi ne' pubblici
mai al prezzo stessa che si vendeva in provincia, e vietandosi ai
essi sottoscritti nel sinodo e la loro professione di fede. (Aq)
Sonarico. (Eccl.) Si-no-d-tico. Sm. VG. Lat. synodaticum. ba, o
privati di venderlo, acci il prezzo de' commestibili non incarisse.,
Tributo a cui vanno soggetti i parrochi per la tenuta del sinodo(Aq)
Sinone, sin. (Aq)
Snoozsono. * (Zool.) Si-no-dn-dro. Sm. VG, Lat, sinodendron. (Da Sinoniaenre, Sino-ni-ma-mn-te. Avv. Con sinonimia. PiccolPoct.
sinos danno, e dendron albero) Genere d'insetti della sezione prima
A ist. 34., Stigl. Occh. Berg. (Min)
dell'ordine del coleotteri, e della famiglia degli scarabei, stabilito Sinonimia. * (Filol.) Si-no-ni-mia. f
. G. Lat. synonymia. ( D
srm insieme, e onrmanome.) Concordanza di nomi differenti im
da Fabricio. Quest'insetti nel Nord dell'Europa s'insinuano negli
posti per considerazioni diverse alle piante medesime , od ai mede
alberi mezzo putridi di cui si nutrono. Hanno il corpo cilindrico e
non differiscono gran fatto dagli oriuti che per le antenne. Il maschi
simi oggetti di storia naturale o di chimica ec. (Aq)
hanno ancora un corno sulla testa ed il corsaletto spianato in avan 2 - (Rett.) Sorta di figura rettorica, ed quando si fa uso desi.
nonimi, mettendo sempre i pi significanti l'uno dopo l'altro. (A)
ti. (Aq) (N) _ . .
Snonico (Eccl.) Si-n-di-co, Add. m. Aggiunto di quelle lettere che a Smorsica. * (Filol.) Si-no-ni-mi-ca. Sf. G. (Da syn insieme , cd
-----

nome dle Conciliisi scrivono ai Vescovi assenti. (A)

onrma nome) Dizionario de' sinonimi. (O)

. (Astr.)Aggiunto del tempo in cui la Luna congiunta col Sole.(A) Snonimsra. (Filol.) Si-no-ni-mi-sta. Add. e sm. Chi tratta di sino
nimi, Chi compone la sinonimia d'una lingua o d'una scienza.(O)
Stroni. * (Filol.) Si-n-di. Add. e sm. pl. Lat. synodi. (Da srnin
sieme , e hode canto. ) Sinodi si dissero que' Cantori destinati ad 2 -* (Bot) nonne che d Linnco a quegli autori i quali si sono oc
onorare qualche divinit. (Aq)
nel dare qualche sinonimia, se non compiuta, almeno impor
5 Si-n-di-o. Sm. Concento a due; pi comunemente cupati
Snonno.
tante. Bertoloni (O)
Dutto. (A)
Snoorta.

o Si-no di-ta. Add. e sm.

Sinoruzzane, Si-noni-miz-z-rc. N. ass. Usar sinonimi, Abbondar


V. G. Lo stesso che Ce

nobita, V. (O)

Snooo. (Eccl.) si-no-do, tSm. V. G1 Congregazione di ecclesiastici,

di sinonimi. Uden. Nis. 3. 6o. Quanto appresso e freddo e insipido


e penosissimo sia questo poeta eziandio nel sinonimizzare, non si
pu dire a bastanza. (A) (B)

G-1 Che ha la stessa signi


Concilio ; se non che pi propriamente chiamasi Concilio la Radu Sinonimo , Si-n-ni-mo. Add e sm
nanza dei vescovi di una provincia, di un Regno o della Chiesa
ficazione; e dicesi di vocaboli quando possono adoperarsi e so
secondo
ecclesiastici
del
la
degli
f
universale, e Sinodo
stituirsi l'uno per l'altro, Lat. synonimus. Gr. rvos. arch.
Ercol. 28. Io ho detto parlare, ovvero favellare, perch questi due
ordine sotto la presidenza del vescovo, o di quelli di un distretto
verbi sono (come dicono i Latini con greca voce) sinonimi, cioel
particolare alla presenza di un arcidiacono o altro incaricato, a
significano una cosa medesima, come ire e andare. E 3o. Egli vero
principalmente di riformare e prevenire le colpe contro la disciplina,
che nelle diffinizioni cc. non si deono mettere n nomi sinonimi,
sia tra gli ecclesiastici, sia tra' semplici fedeli. Lat. synodus. Gr.
n metafore, ovvero traslazioni. E Lez. 7. Credono alcuni che
coos. (Synodos, che viene da syn insieme, e hodos via, fu detto
queste due parole principio e cagione sieno sinonimi.
in sulle prime di una compagnia di viaggiatori, e poi di qualunque
compagnia, assemblea o comizio finalmente ebbe altre determina Sinope, * Si-no-pe.
prf (Dal gr. sino io noccio, ed ope voce,
e poeticamente occhio: Occhio o Voce nocevole ) - Mifu amuta
zioni dalla chiesa. Synodos, onde srnodus, non ha nulla a fare
da Apollo, e madre di Siro. - Una delle Amazzoni (Mit)
col celt. gall. sean vecchio, e seanadh senato, onde i Latini tras
sero senis e senatus) Cavalc. Frutt. ling. Un motorio e infame for 2 - * (Geog) Antica citt greca sul Ponto Eusino oggi citt della
nicatore essendo richiesto a un sinodo e concilio, temendo ec. But.

Turchia asiatica nell'Anatolia. (G)

Purg. ao. . Niente potette riferire del re Carlo al sinodo e al conci Snopese, * Sinopsc. Add. pr. com. Di Sinope; altrimenti Sinopide.
lio, n al santo Padre.

Salvin. Disc, Acc. 3. ao. (Pe)

- - - Chiammsi Sinodo diocesano, Quello che ciascun vescovo suol Smona. (Min.) Sin-pia. tSf1 Spezie di terra di color rosso, tal
trimenti Bolo armeno -, Senopia, sin. Lat. sinopis. Gr, rvoris.
convocare nella sua diocesi, e Sinodo provinciale quello in cui si
Dittam 6. 3. Cosi andando, edei dandomi copia Di molte novit,
uniscono col loro metropolitano tutti i vescovi della provincia (GF)
giugnemmo al mare , Lo quale rosso si che par sinopia-Cr. g.
- E nel genere fem. al modo latino. it. SS.Pad a 25o.
75. Torrai sinopia liquida, ovvero altro colore simile, che tinga.
Celchrandosi la santa sinodo in Nicea (V)
Fior. 65. La sinopia, chiamata da Dioscoride rubrica sino
a - (Astr.) Unione di due o pi stelle o pianeti nello stesso luogo
pide, perch si vendeva in Sinope citt di Ponto, una terra rossa;
ottico del cielo. (A)

348

SINOPIDE

SINTETTICOPIRA

oggi ne abbiamo di molti altri luoghi, e si chiama bolo armeno. E


appresso. Quella sinopia che adoperano i legnajuoli, un'altra sorta

parlano. Cortic. Gram. lib. 2. cap.. La costruzione , on greco


vocabolo chiamata sintassi, quella conveniente disposizione, la
di rubrica, che si suol fare di ocra cotta,
quale debbono avere fra se le parti dell'orazione. (A) (B)
a - Dicesi proverbialmente Andare, Rigare pel filo della sino a - (Anat.) Congiunzione, Ordine, Composizione e Costruzione
delle ossa. (Aq)
pia o simili e vagliono Seguitar la dirittura, Andar per la buona
strada, Non torcere n di qua n di l ; tolta la metafora dal segno 3 - (Chir.) Operazione chirurgica colla quale si ripongono a luogo
le ossa lussate. (Aq)
che fanno li segatori su i legnami col filo intinto nella sinopia, per
andar diritto collasega.
Andare per filo, 5 2 ; e V. Fil, S. 41 4 - * (Milit.) Sintassi imperiale : cos dicevasi la Guardia imperiale

di Costantinopoli, il cui capitano era il Gran Primicerio. (Aq)

F.Giord. Pred. R. Non basta che il giusto vada nell'opere sue pel
fil della sinopia.

Sntarici. * (Terap) Sin-t-ti-ci. Add. e sm.pl. Cos diconsi i rimedi

3 - * Dicesi Parlar pel fil della sinopia e vale lo stesso che


tonici. (Dal gr. syn con , e tateon verb. di tino io tendo) (Aq)
Parlare a punto , Parlare per punta di forchetta. Serd. Prov. (A) Sinrecoruna. * (Med.) Sin-te-c-pi-ra. Add. e sfP. G. Lat. synte
cophyra. (Da synteco io fo liquido, consumo, e porr fuoco, Srnteco
2 - Dicesi Sinopia, o Zinopel, in Ungheria una miniera d'oro,
vien poi da syn con , e teco iofo liquido, io macero.) Febbre col
mescolata d' ordinario con galena e blenda, che ha per ganga un
diaspro rosso ferruginoso. (Boss)
liquefattiva. Sintetticopira , sin. (Aq)
Sinopoe, Sin-pi-de. Add. pr. com. Di Sinope; altrimenti Sinopese. Sintecna. * (Med.) Sin-t-gma. Sm. P. G. Lat. syntegma. (Da on
Ricett. Fior65. La sinopia, chiamata da Dioscoride rubrica sinopide, con, e da tegma, che vien da teco io rendo liquido) Cosi chiamasi
perch si vendeva in Sinope citt di Ponto, una terra rossa ; oggi
la Dimagrazione del corpo per eccessivo scioglimento, o per troppe
ne abbiamo di molti altri luoghi e si chiama bolo armeno. (N)

escrezioni del sudore, dell'orina ec. (Aq)

Simoes" (Filol) Sinpsi. Sf VG. Lat. synopsis. (Da syn insieme, e Sinrema. * (Filol.) Sin-t-ma. Sm. V. G. Lat. synthema. (Dayn in
opsis vista.) Propriamente Inventario, Disegno, Modello di fabbrica;
sieme, e thema posizione, che vien da tithemi io pongo) Segno o
Tessera notturna nella milizia greca, parola convenuta d'ordine, ru
e nel senso ora comunemente ricevuto, Opera compiuta, ma ristretta,
o Compendio di un' opera estesa:
per di cui non trovasi
nione, o intelligenza (la quale d'ordinario era il nome di qualche
esempio in veruo de'buoni scrittori latini. -, Sinossi, sin. (Aq)
Divinit) dal Capo comunicata agli uffiziali inferiori, e da questi
ai soldati, onde riconoscersi o durante la mischia o in qualsisia in
SimonuoE. (Filol.) Si-n-ri-de. Sf Lat. bigo. Gr. avvarris (Synoris, syno

ridos dal gr. srn con, e hero io porto, ovvero da syn con, e da hereo

contro di servizio. Presso i Romani era o Vocale, cio parola che

io lego.)Biga,o Piccolo cocchio a due ruote e tirato da due cavalli.(O)


dalle pattuglie chiedevasi a tutti i centurioni, o Muta, cio il Para
sintenna de' Greci o Tessera. (Aq)
Snoaaze. (Bot) Si-nor-ri-ze. Sf. pl. Lat. symorrhizae. (Da syrn in
sieme , e rhiza radice.) Vome proposto da Richard per una divi Snremesi. (Filos.) Sin-t-re-si. Sf. P. G. Avvertenza degli atti del pro
sione primaria del regno vegetabile, desunto dall'unione della ra
prio spirito; Risultamento della riflessione su di se stesso; Comb
dicetta coll'endosperma. (Aq)
nazione d'idee. (Da syn insieme, e teresis osservazione o conseva
Simonazo. (Bot.) Si-nor-ri-zo. Sm. V. G. Lat. synorhizus. (V. Si
zione.) (A) (N)
norrize) Nome dato all'embrione, quando la radicetta unita al 2 (Med.) Conservazione della salute. (V. il 5. 1) (Aq)
perisperma. (Aq)
Sintensa. * (Bot.) Sin-te-ri-sma. Sm. V. G. Lat synteisma. (Da orn
SinosiAsri.* (St. Eccl.) Si-no-si--sti. Lo stesso che Apollinaristi, P. (Ber)
con , e therizo io mieto.) Genere di piante, da Walter stabilito con
-

Sinossi. (Filol.) Si-ns-si. Sm. Lo stesso che Sinopsi, V. Magal. Lett.

una specie del genere panico di Linneo , nella triandria dignia e

Ti ringrazio della sinossi della teorica del Cassini. (A)


nella famiglia
graminee, da Haller chiamato Digitaria. Sono
cos denominate dal somministrare eccellente pascolo. (Aq)
SinosreocnArna. (Anat.) Sino-ste-o-gra-fa. f . G. Lat. synoste
ographia. (Da syn insieme, osteon osso, e grapho io descrivo.) De Sintesi. (Filos.) sintesi. Sf . G. E il procedere nell' investiga
scrizione delle articolazioni. (Aq)
zione
delle cose dal semplice al composto, da' principi generali alle
loro deduzioni. Perci dicesi anche Metodo di composizione con
SinosreoLooia. * (Anat.) Si-no-ste-o-lo-gi-a. Sf V. G. Lat. synosteo
logia. (Da srn insieme, osteon osso , e logos discorso. ) Trattato
trapposto all'Analisi che va dal composto o sia da particolari ai ge
delle articolazioni. (Aq)

nerali, e che perci dicesi Metodo di risoluzione. Lat. synthesis.Gr.

SinosteoromA. * (Anat.) Si-no-ste-o-to-mi-a, S V. G. Lat. synosteo

cr3scis. (Dayn con , e da thesis posizione.)


tomia. (Da orn con , osteon osso, e tome taglio. ) Dissezione delle 2 - * (Gram.) Figura, per cui un nome collettivo singolare si asso
articolazioni delle ossa. (A
cia al verbo plurale. (N)
Sinostosi. (Anat.) Si-no-st-si, Sf. V. G. Lat. synostosis, (Da orm con, 3 - (Rett.) Figura retorica, per la quale da alcuna cosa conceduta
e osteon osso.) La connessione delle ossa, mediante l' intermedia so
si deduce raziocinando, la propria tesi.1 Pros.For. 6. 26. Voleano
stanza ossea. (Aq)
questi inferire quelle tramutazioni o troncamenti ec. di corrispondenze

Sori

(Geog) Si-n-ti-o. Lat. Sinotium. Antica citt dell'Illiria,

nella Dalmazia. (Mit)

Sinottico, Si-ntti-co. Add. m. V'. G. Appartenente a sinossi, Com


pendioso. Magal. Lett. Voi non vi ricordate di quella tavola sinot

stravolte , prolepsi , sillepsi , sintesi, ec.

--

4 * (Mat.) Procedere per sintesi quando si dimostra il risulta


mento d'un problema in modo da non lasciar vedere la serie delle

proposizioni che ad esse menarono; opposto al Procedere per analisi,


tica posta in fine dell'ultima lettera, dove ridico in dieci righe tutto
che quando si svolge la serie o la catena delle proposizioni che
quello che ho detto, riducendolo in spuma ,in un grosso tono. (A)
han portato allo scioglimento del problema. (N)
Sinovia. (Anat.) Si-n-vi-a. Sf. V. G. Lat. synovia. (Da rn con , e 5 (Chir.) Operazione con cui le parti divise vengono riunite come
oon uovo.) Fluido trasparente, glutinoso , che si trova nelle cavita
nelle ferite, fratture, ec. (A)
a - Parte della chirurgia che tratta dei modi di riunire le parti
articolari degli animali e serve a lubricare tutte le articolazioni mobili
del corpo. Cocch. Lez. ec. Sinovia, che irrora le giunture . . . Man
divise e di mantenerle unite, non che di ravvicinare quelle che si
canze dell'umido oleoso, o sinovia, che serve a lubricare i legamenti
disgiunsero.
6
(Chim.) (O)
Riunione degli elementi di un corpo misto che vennero
e membrane dell'ossa. (A)
Sinoviale. (Anat.) Si-no-vi--le. Add. com. Che relativo alla sinovia.
separati dall'analisi. Ed anche Operazione con la quale si riuni
Onde Capsule , Ghiandole, Membrane sinoviali ; Umor sinoviale,
scono insieme molti corpi onde produrne un nuovo pi complesso.(AO)
7 * (Filol) Veste da cena e da casa , in uso presso i Romuni, la
dicesi la Sinovia. Lat. synovialis. (A. O.)

Sansenia. " (Geog.) Sin-s-ni-a. Citt del Granducato di Baden. (G)


Sntaoma. (Milit.) Sin-t-gma. Sm. V. G. Lat. syntagmas. ( Da syn
insieme , e tagma ci ch' ordinato, che viene da tasso io ordino.)

quale ne saturnali portavasi anche fuori da ogni persona. ( Vuolsi


cosi detta dal gr. on thesis composizione : poich talveste metteasi
al di sopra delle vesti ordinarie. V, Sinodo in senso di vestc.) (Mit)

Vaso del contenuto di sette misure Saguntine , u


Corpo della falange, composto di due tassiarchie, e per di dugen 8 - *
tocinquantasei uomini; meglio Sintagmarchia. (Aq) (Gr)
sato presso i Romani. (Mit)
a - (Filol.) Opera studiosamente composta, elaborata e ben ordinata, Sirresisto. * (Chir.) Sin-te-si-smo. Sm. V.G. Lat. synthesismus. (V.
con elocuzione adatta alla materia e colla divisione delle sue parti
Sintesi.) Riunione delle operazioni chirurgiche atte a produrre la ri
ben digerita ; Trattato exprofesso. Dicesi anche Sintamma. Mann,
duzione e il rattenimento delle fratture; altrimentiSintetismo.(Aq)(AO)
Tass. (A) (O)

surressi. (Med.) Sin-ls-si. Sm. V. G. Lat. colliquatio. Gr. irrs.

Sintagmanca. * (Milit) Sin-ta-gmr-ca. Add. e sm. V. G. Capo d'una


(Da syn con , e da texiscolliquazione.) Lo stesso che Colliquazio
sintagmarchia. Lo stesso che Senago, V. Caran. Trad. El. Il ca
ne, V. (Aq) (A. O.)
po della quale ( sintagmarchia) si domanda sintagmarca. (Gr)
surrerico. (Filos.) Sin-te-ti-co. Add. m. Appartenente a sintesi, Com
Sintaomarcata. * (Milit.) Sin-ta-gmar-chi-a. Sf. V. G. Lo stesso che
positivo ; contrario a Resolutivo o Analitico. (A) (N)
a Metodo sintetico dicesi il Metodo di composizione, la Sin
Sintagma, nel primo sign. e Senagia, . (Dal gr. son con, tagma
cosa ordinata, ed arche impero, principato) Caran. Trad. El. L'or
tesi. cocch. Pref: Bellin, Disc. pag. 33. La troppa facilit prodotta
dine contiene sedici schiere, che vengono a essere dugento cinquan
in questi discorsi (anatomici) ec. compensata da una certa miste
ta sei uomini; e perci fanno la sintagmarchia. (Gr)
riosa oscurit che nasce dal metodo sintetico, del quale pare che ab
Sntamma. (Filol.)
Sm. P. G. Lo stesso che Sintagma,
bia voluto servirsi per tener pi attenti i suoi uditori, ec. (A) (B)
nel secondo sign. (A) (N
2 - (Chim.) Chimica sintetica ed anche assolutamente Sintetica cha
Siramo." (Geog) Sm. Stato dell' isola di Borneo , soggiogato dagli
masi Quella parte della chimica che insegna a formare nuove pro
Olandesi. (G)
duzioni co' principii o elementi dei corpi dalla chimica analitica dis
Sirasi. " (Fisiol.) Sinta-si. Sf V. G. Lat. syntaxis. ( Da syn in
giunti e separati. (Aq) (N)
sieme, e da taxis tensione) L'unione delle parti tra esse, e la loro Sisterismo. * (Filos.) Sin-te-ti-smo.Sm. Il sistematismo preso in nona
conservazione nello stato normale, (A
parte e fondato sopra parecchi fatti ridotti a principio. (O)
Sintassi (Gram.) Sin-ts-si. Sf V. G. Lat. syntaxis. (Da syn insieme, a * (Chir.) Lo stesso che Sintesismo , . (Aq)
e taris ordinamento, che vien da tasso io ordino. ) Parte della Sirero. - (Mied.) Sin-te-to. Add. m. . G. Lat. synthetos. (Da ora
insieme, e theteon verb. di tilhemi io pongo) Aggiunto, presso ip
grammatica che insegna la collegazione, disposizione ed ordine delle
paroleenz Op, vol. 3, pag. 23 Sebbene ogni irregolar costruzione pocrate, del compatto e duro escremento alvino. (Aq)
un tal poco aliena dalla sintassi, nulladimeno ella una composi Sirerrucopina. (Med.) Sintet-tic-pi-ra, Sf , G. Lo stesso che
zione di parti, che conviene e si accomoda all'uso di quci che ben
Sintecopira, V. (Aq)
-

---

SINTICHIE
SIONE
349
Sarncna, * Sin-ti-che. N. prf Lat. Syntyche. (Dal gr. eynychia con
parteci
chiamav
d'Egitt
Cos
pavano
Dei
gli
ano
Sintoci,
che
al
V.
o
sorzio, societ , che vien da wrn
trono medesimo; e per cos Adriano denomin Antinoo, quando lo
Sinricaia. * (Eccl.) Sin-ti-chi-a. Sf V- G. Lat. syntichia. Gr. orvwrv
pose nel numero degli Dei. ( Da syrn insieme, e thronos trono,
xia. (Dayrn insieme, e rche fortuna , onde synyrchia societ,
sede. ) (Aq) (Mit)
consorzio.) Nello stile degli scrittori ecclesiastici vale Societ, e si
applica alla messa, all'officio ecclesiastico, ed alla Chiesa, beni Snu. * (Geog) Zinu. Fiume della Columbia. (G)
Sinuaro, Sinu -to. Add. m. Che presenta molte caselle od inca
conuni a tutti i Fedeli. (Aq)
vature rotonde. Lat. sinuatus. (Dal lat. sinus seno.)(Aq)
Sintii. * (Geog.) Sin-ti-i. Antichi abitanti dell'Isola di Lenno, ori
2 - (Bot) Foglia sinuata: Quella che ha ne suoi lembi delle parti spor
ginari della Tracia. (G)
genti e rotondate, separate da seni anche rotondati. (A) (N)
Sintilla , Sin-til-la. [Sf] V. A. V. e di'Scintilla.
2 Per simil. (Piccolissima particella di checchessia.1 Franc. Sacch. Sinuessa. * (Geog) Si-nu-s-sa. Lat. Sinuessa. Antica citt d'Italia,
tra il Lazio e la Campania, sul mare. (G)
Op. div. 4o. Cos gran parte, quanto la quarta parte del ciclo, SinuLori
co. * (Terap.) Si-nu-l-ti-co. Add. m. VG. Lat. synuloticus. (Da
entri in s piccola cosa come una sintilla d'un occhio.
syn insieme, ed ule cicatrice.) Lo stesso che Epulotico, V. (Aq)
Siriulante , Sin-til-ln-te. Part. di Sintillare.] V. A. V. e di' Scin
Sinuosa
uerre, Si-nu-o-sa-mn-te. Avv. Con sinuosit, In modo sinuo
tillante. Lat. renidens. Gr. droorri. Bocc. g. 2. f 2. Cogli occhi
so. Tesaur. Cann. 5. Berg. (Min)
vaghi, e sintillanti non altramenti che mattutina stella. Dep.Decam.
57. Qui scritto sintillanti, come s' detto, e cos dovetter trova Sinuosrr, Sinuo-si-t. Sfj ast. di Sinuoso.- , Sinuositade, Sinuo
sitate, sin. Lat. flexus. Gr. xduus. Fir. Dial. bell. donn. 375.
re que' valentuomini del 27 , poich cos scrissero.
Hanno gli orecchi iu quel pertugio, che manda dentro la voce ;
Smrittaae , * Sin-til-l-re. Att. n. ass. e pass. V. di reg. V. e di''Scin
quella certa rivoltura, sinuosit e via fatta a vite, come s' detto.
tillare. (O)
Sinuoso, Si-nu-6so. Add. m. Che ha seno, Che fa seno, Curvo. Lat.
G. (Da syn insi
Siroci.
* (Filol.) Sin-to-c
i. Add. e sm. pl. V.Aq)
Lo stesso che Sinedri
yn unameme
e thocos
(
sinuosus. Gr. xoxrns. Segr. Fior. Art Guerr. 7. 149. Essendo
le mura sinuose e concave.
Sintoisti. * (Mit. Giap.) Sin-to-i-sti. Setta del Giappone; eglino ricono
scono la divinit di un Ente supremo e degli Dei subalterni o Genii, a (Bot) Foglia sinuosa: Quella che ne' lati divisa da vari eni

da essi chiamati Sin , ma senza tributar loro verun omaggio. (Mit)


Smroma. * (Med.) Sin-to-ma. Sm. Lo stesso che Sintomo, V. (A)
Red. Cons. . 93. Questo un sintoma in genere delle azioni lese,
e questa azione lesa la respirazione. Cocch. Disc. 2. 2. Le o
stinate reliquie di quel cuocente sintoma della sifilide. E Anat.33.
uell'atroce sintoma che chiamano volvolo, e l'ammortimento della

parte costretta ec. Bartol. Uom lett. introd. Quell'improvviso sintoma


di subita oscurit. (N)

Smromarico. (Med.) Sin-to-m-ti-co. Add. m. Appartenente a sinto

mo, Relativo a'sintomi. Lat. symptomaticus. (A) (Aq)


a - Dicesi Medicina sintomatica , Quella nella quale si curano
specialmente i sintomi pi notabili, invece di prender di mira la
malattia in s stessa. V. Medicina , S. , 3. (Aq)

od incavature rotonde ed aperte, pi o meno profonde ed irregolari


Bertoloni. (O)

- Fgfia sinuosa dicesi pure quella che altri chiamano Cor


rosa , V. Corroso, S. 2. (O)

3 - - Foglia sinosa a serpe o serpeggiante, dicesi quella che


in faccia ai reni poco profondi ed ottusi del margine ha i corrispon
denti tagli del circolo formanti prominenze alternativamente arcate,
di modo che imita una serpe che striscia; e dicesi anche defusti,
rami, peduncoli, stami ec. Lat. flexuosus. Bertolotti (O) (N)
Smusiasri. * (St. Eccl.) Si-nu-si--sti. Eretici, i quali riconobbero in
Gesti crit una sola natura e sostanza, negarono l'Incarnazione, e
fecero il Figlio consustanziale al Padre, non solo nella divinit, ma

anche nell'umanit, sognando che una porzione del Divin erbo


si fosse convertita in carne. (Da srn insieme, e usia sostanza) (Aq)
Siszic. (Geog) Ciu degli Stati prussiani nella prov. del Basso Reno.(G)
Quella che accade per l'influenza di un organo diverso da quello Smauca
seaa (Bot.) Sin-zi-gan-t-ra. SfVG. Lat. synzyganthera
in cui essa risiede. (Aq)
* Dicesi Fenomemo sintomatico, Quello che caratterizza lo ( Da yn insieme, rgoo io unisco, e anthera antera) Genere di
piante della poligamia monoecia di Linneo, che sembra appartenere
stato morboso di un organo. (Aq)
alla famiglia delle euforbiacee, stabilito da Ruiz e Pavon, e corrispon
a -. * (Terap) Metodo terapeutico sintomatico. Quello che consiste
dente al genere Dydimandra di Villdenow.Sono cos denominate dal
nel combattere unicamente ogni sintomo sensibile di una malattia
3 - * Dicesi impropriamente Affezione o Malattia sintomatica ,

senza ascendere n alla sede n alla natura del male. (O)


3 - * (Chir.) Angina sintomatica : Quella in cui non vi ha che un
sintomo accidentale di febbre. (Aq)

SmrouArnsmo. * (Med.) Sin-to-ma-ti-smo. Sm. Metodo di medicina in


cui non si cerca che far cessare il sintomo pi notabile della ma
lattia, anzi che attaccarne l'origine. (O)

stromarocraria. (Med.) Sin-to-ma-to-gra-fia. Sf. V. G. Lat. sym


ptomatographia. ( Da rimptoma sintomo , e grapho io descrivo. )
Descrizione de'sintomi delle malattie. (Aq)

SinromaroLocia. * (Mcd.) Sin-to-ma-to-lo-gi-a. Sf V. G. Lat. sym

ptomatologia. (Da rmptoma sintomo, e logos discorso.) Trattato

l' avere i filamenti che sostengono due antere, o meglio un aute a

doppia, o didima ha per tipo un grande albero del Peri (Aq)(N)


Sinzica (Bot) sinziga. SfVG. Lat. symzygia. (Da 9n insieme, e
zygos giogo.) Nome con cui s'indica il Punto di congiunzione de
cotiledoni colla radicetta, che rappresenta una specie di giogo. (Aq)

sinzooncurrri. * (zool.) Sin-zo-o-e-ci-fi-ti. Add. e sm. pl

V. G. Lat.

zynzooeciphiti (Da syn insieme, zoon animale, icos casa e phyton


pianta.)

che Lamourour, nella introduzione alla sua storia

de polipi flessibili, propone di sostituire a quello dei polipi, i


significano Animali collocati in una abitazione o cata simile ad una
pianta. Esso per non venne adottato da'naturalisti.,Zooeci, sin.(Aq)
sio. (Bot.) sm p.G. Lat. sion. Gr. ciov. (Dal gr. sino io noccio Altri
fore dalla natura acquatica di questa pianta; poich sion in celt
gall. val piova, sir in ar. acqua ritemnta, zei in pers. luogo piemo
di acqua, e su nel dialetto del Turkistan acqua) Voce usata da Greci
per significare una Pianta acquatica simile al nasturzio, e da' mo
derni applicato ad un genere di piante della pentandria diginia, fa
miglia delle ombrellifere, che trovansi in gran copia ne' fossi pieni
d'acqua e sulle rive degli stagni. Passano per aperitive ed antiscor
butiche, ma taluni, ed a ragione, riguardano le sue radici e le
sue foglie come velenose. Quella specie che coltivasi ne'giardini, origi
naria della China e del Giappone , denominata da Thumberg Sio

de'sintomi delle malattie, parte della nosologia o patologia. Detto


anche Fenomenologia , V. (Aq)
Sintomio. * (Zool.) Sin-t-mi-de. Sf. V. G. Lat. syntomis. ( Da syn
insieme, e tome taglio.) Genere d'insetti dell' ordine de' lepidotteri,
e della famiglia de'crepuscolari, da Illiger stabilito a scapito del
genere sphinx di Linneo; comprende le specie fornite d'articolazioni
fra loro congiunte e poco visibili. Questo genere stabilito da Illiger,
da Cuvier riportato come sottogenere alle rigene. (Aq)(N)
Smromo. (Med.) Sin-to-mo. [Sm. V. G.] Indizio, [Segno, Apparenza
od Unione di apparenze di malattia, dalle quali viene indicata la
sua natura e qualit, e da cui pu giudicarsi dell'esito. Prendesi
Ninsi , e da Linneo Sio Sisaro, venne da Boerhaave riputata il ri
anche per Effetto di malattia. -, Sintoma, sin. (V. Segno) [Lat.
medio migliore che si possa adoperare contro lo sputare e l'orinar
mptoma. Gr. vurra. (Da rn con, e ptoma ci che cade, che
(Aq) (N)
pipto io cado)
eriva da dentro
Segn. Mann. Genn. 3o4. Raccogliti quan sangue.Dioni
to
Sio vero tre Specie comuni ne'ruscelli e ne' fossi.
a te stesso, come fa chi scorge i sintomi della sua ,
Le foglie che tramandano odore aromatico e pungente si credettero
felbre domestica gi imminenti.
antiscorbutiche, emenagoghe ec. Altrimenti Gorgolestro , Erba can
a - Oggi i Sintomi non sono che i caratteri delle malattie degli or
nella, Sedanina d'acqua. Lat. sium nodiflorum, augustifolium, lati
gani, valutabili durante la vita. Chiamansi Sintomi idiopatici, quan
folium Lin. (o) (N) inattiol. Il vero sio propriamente chiamiamo noi
do accadono nell'organo primitivamente leso, e simpatici, quando si
osservano in un organo pi o meno distante da quello. Alcuni di Sanesi gorgolestro. (N)
dicosisio a foglie larghe e Sio a foglie strette due Piante
stinguono i Sintomi in subbiettivi o sensibili pel malato, ed obbiet 3 acquatiche , considerate per alcun tempo come eccellenti aperitive,
tivi o sensibili pel medico. (O)
rient
i ed antiscorbutiche; ma da molto tempo non pi adope
3 - (Filol.) Per simul..] si prende anche per Accidente o Circostanza
rate. Lau. sium latifolium ; sium angustifolium (9)
che accompagni qualsivoglia altra cosa. Gal. Sist. 157. Trovano le
v e di suo. Fr. Jac T. 2. 13. 15. Ri
definizioni e i pi comuni sintomi, lasciando poi certe sottigliezze e spoonmp
prendo il fatto sio. (V)
tritumi, che son poi piuttosto curiosit a i mattematici.
-

(Geog) si-on sionne. Monte della Palestina, sul quale fa


Smtosaan. - (Mus) Sin-to-n-ri-i. Add. e sm, pl. V. G. Lat. syn st
tonari. (Da syrn con, e tomos tono.) Corifei che a due tempi uni fabbricata la cittadella di Gerusalemme - Monte della Savoja. formemente battevano il ritmo. (Aq)

Stronco.

(Mus.) Sin-tni-co. Sm. V. G. Lat. syntonicus. ( V.

Sintonarii.) Specie del genere diatonico ordinario, il cui tetracordo


dividesi in un semituono e due suoni eeuvili. (Aq)

Simrraucnia. *(Bot.) Sin-tri-chi-a. Sf VG. Lau.yntrichia. (Da srn


insieme, e ihrir, thricho capello.) Genere di piante crittogame
della famiglia de' muschi frondosi, le quali presentano i cigli del pe
%
a guisa di capelli fra ro uniti alla base, e la cuf
fia dimezzata.(Aq) (N)

sraoui. * (Mit) sin-troni, Epiteto degli Dei che occupavano i ri


conviti e adunanze. Dicevansi pure Sinedri e
O

Lat. sedunum. Ciu della Svizzera-Citt dell'Indostan inglese.(G)

siosa. (Mit scand..) si-o-na. Settima Dea degli antichi popoli del
Nord, il cui ufficio consisteva nel disporre i cuori all'amore,e nel
avvicinare i tue sessi coll'aurattiva del piacere. Gl'innamorati
portavan quindi il suo nome. (Dal celt gall. sion legame , catena,
vincolo.) (Mit)
stop
(cog3 si-on-di. Citt dell' Indostan inglese. (G)
soe (Fi) sne. ts m. Contrasto per aria di due opposti venti che
aggirano le nuvole.-, Scione, sin.) ( Dal celt gall. sin soffio , tem
esta, procella, burrasca. ll Menagio da sfone; il Ferrari dal gr.
yphon'turbine, procella) Franc Barb. 274 E se un sion repente
-

Vien, che subitamente Rompe, spezza e rivolge, Ben


45

fa s'a huo si

35o

SIONNE

SIRIA

volge Ogni anima , ch solo El ti pu torre duolo. Red. Ditir. 4.


Scendon sioni dall'aerea chiostra, Per rinforzar coll' onde un nuovo
assalto. E Annot. Ditir. 2o. Credono i marinari che il sione non

sia altro che una guerra di due o di pi venti di uguale o poco dif

ferente possanza tra di loro, i quali urtandosi , e raggirandosi in

in gr. cyrios signore. In pers.ser, capo, principale , supremo, sar


una volta titolo di principi Giorgiani. In ebr. sar principe, patri
zio, sur dominare, esser principe. In celt, gall. sair genit di sar

uomo cccellente, non degno , eroe) Dant. Par, ag. 28. Cosi il tri
forme effetto dal suo sire Nell'esser suo raggi insieme tutto. Pet.
cap. o. Contra 'l buon sire, che l'umama speme Alz ponendo l'a

alto, aggirano ancora le nuvole ; quindi con esse nuvole calando in


mare , e raggirando l'acqua , e assorbendone molta, stimano che il
sione vada crescendo e rigonfiando, e che sia possente in quel rav
volgimento a far perire il vascello. E appresso. Delle ridicolose e
vane superstizioni costumate da' marinari, per tagliare , come essi

dovetter fare i nostri vecchi della parola Sire, la quale ne testa

dicono, il sione , sar bello il tacere.

lotto si trae avanti dicendo : sire Tristano, voi avete mandato a dire

nima immortale , S'arm Epicuro. Dep, Decan. 56. Il che per poco
tichi il pi delle volte si troverr esser Siri.

a - Ed aggiunto ai nomi propri o di dignit Tav.Rit. Lancil

Sonne. * (Geog.) Si-n-ne. Lo stesso che Sion , V. (G)


che volete con meco battaglia. E appresso e Le damigelle si dissono
sire cavaliere, non siate tanto disconoscente.
Sion. * (Geog) Citt dell' Indostan. (G)
Soa. * (Geog.) Si--ri. Citt dell' Indostan. (G)
Oggi e Titolo di maest, proprio dei re. Cas. lett. 5. Sire, io
Spa. V. Bolognese e val Si, Io piuttosto Sia. Dant. Inf8.61. Che 2 mando a V. M. il signor Annibale Rucellai mio gentiluomo, Erg.
tante lingue non son ora apprese A dicer sipa tra Savena e 'l Reno.
Sire, venendo a V. M. Cristianiss, Monsig di Manna, spedito da
Monsig. d'Avanzone , cc,
ut. ivi : Gli Bolognesi , quando vogliono dire si, dicono sipa.
Com. Dant. Sipa un vocabolo bolognese ch' a dire sia Tasson. Sin. * (Geog) Citt dell'Abissinia. (G)

Secch. Rap. . 26. Quante ne fe' tra l'una e l'altra ripa Gherardo Sinesa. (Mit) Si--na. Sf Mostro favoloso, il quale, secondo al
allor sul popolo del Sipa. (P) E 2. 5o. Fina che l' uno Spa vittorios,
e l'altro mora. (Qui parla un bolognese.) (M) E . 5. Quindi tra
quei del Sipa antica lite, E quei del Potta ardea. (N)
Spaano. (Filol.) Si p-ri-o. Sm. P.L. Lat. siparium. Gr. rrrara.
(Siparium , da Separare.) Cortina o Tela per nasconder la scena,
usata ne teatri greci e romani, e cos ne moderni; se non che presso
gli antichi stava esso calato a terra quand'era aperta la scena, ed
alzatasi quando volevas chiuderla ; laddove i nostri sipari sono ado
-

perati nella forma contraria.(A)(O) Calin. Lez. sopra il 1. lib. de'e,


tom.3 lez.2 Tolse a questa (atla divinit il sipario, e fece che di
cola cominciassero a veder Dio faccia a faccia. (Qui per simil) (N)
Siparia. (Bot) Si-parti-ta. Add. f comp. . L. Aggiunto di Spata ,
Calice, Corolla, Foglia, ed quella profondamente divisa in sei parti.
Bertoloni. (O) (N)

Speau. - (eog) Si-pe-ri. Citt dell' Indostan. (G)


8enna. * (Mt.) Si-pi-l na. Soprannome od Epiteto di Cibele, preso
datta citt di Spilio nella Meonia , ove questa Dea avea tempio e
culto particolare. (Mit)

Siemeo, Si-pi-le-o. Add. pr. m. Di Sipilo. Onde Sipilea genitrice,


Niobe, perch madre di

(Mit)

cuni poeti, aveva sembianza di femmina dal capo

alle cosce,

e dal mezzo in ei era come un pesce, con una o due code rivolte

in su; e , secondo altri, aveva ale e unghie, e colla dolcezza del suo

canto addormentava i marinari, per fargli pericolare fra gli scogli


del mar di Sicilia, dove abitava. Secondo la favola tre furono le
Sirene figlie di Acheloo, cio Leucosia, Ligea e Partenopei , Se
rena, sin. Lat. siren. Gr. repv. (In celt gall. suire sirena, ninfa

del mare : e par certo che sia il canto personificato. Poich in celit.
gall. seirm val musica, ed in pers seria val canto, modulazione
cantante, seraj modular col canto, e si iden canticchia
re. In cbr scir canto, scirim canti, sciur cantare. l Greci avean srro

per traggo ; e quindi la virt che attribuivasi alle Sirene di trarre


a se gli uomini.) Franc. Sacch. Op. div. go Sirena e uno anima
le , ovvero pesce, che dal mezzo in su ha forma di donzella, e dal
mezzo in gi come uno pesce, con due code rivolte in su, e sta sen
pre in luoghi pericolosi di mare, e canta si dolcemente, che fa ad
dormentare li marinai e chi l'ode ; e quando sono addormentati, gli
fa pericolare. Dant. Pug, 3. 45. Perch altra volta, Udendo le si
rene, sii pi forte. E Par. 2. 8. Canto che tanto vince nostre mu

se, Nostre sirene in quelle dolci tube, Quanto primo splendor quel

Spito, * Si-pi-lo. N. pr. m. Lat. Sypilus. (Dal gr. apolos impuro.)

che rifuse. Petr. canz35. 7. Che dovea torcer gli occhi. Dal troppo

il primo de' sette figli di Niobe, che per per mano d'Apollo.(Mit)
lume , e di sirene al suono Chiuder gli orecchi. Pass. prol. Perio
2 * (Geog) Antica citt della rigia , capitale della Meonia. (G)
dolce canto delle sirene vaghe.
Supoco, S-plco. Sm- V.A. ed Idiotismo fiorentino. V. e di' Sepol
- E per simil. Donna allettatrice. Petr-son. 34. Questa sola
fra noi del Ciel sirena.
cro. Vend. Crust. Fu posto nel sipolco. (V) (N)
Seocno, * Sipolcro. Sm. V. A. V. e di''Sepolcro. Vit. SS. Pad. 2 * (Filol.) Con questo vocabolo fu espressa figuratamente la Ma
2. 266. Vide orribilemente lo Patriarca con quelli due Vescovi tor
gia o forza dell'eloquenza ; cos Isocrate si chiam Sirema attica
nare nel sipolcro. Vit. S. M. Madd. 48. A quello tempo si faceva e Sofocle fu detto Nuova sirena. (O)
i sipolcri fuori della terra. (V)
3 -* (Zool.) Sirene diconsi da naturalisti quegli Animali intermedia
Sipoliuna , si-pol-tura. Sf Idiotismo fiorentino. V. e di''Sepoltura.
i rettili ed i pesci, che costituiscono un genere osservabile nel regno
Baldov. Lam. Cecc. Quando tu m'arai fitto in sipoltura. (N)
animale per la combinazione d'un duplice sistema di respirazione,
Si oncolo. * (Zool.) Si pn-co-lo. Sm. V. G. Lat. sipunculus. (Da Si
cio aereo ed acquatico , i quali esistono simultaneamente e perma
pus Siponto.) Genere di vermi echinoderni privi di piede, stabilito
nentemente ; cos dette per una esterna somiglianza colle sognate S
da Linneo: sono cos denominati dal ritrovarsi vicino al litorale che

rene della mitologia. (Aq)

bagna l'antica citt di questo nome. Il loro corpo cilindrico al


lungato, con pelle spessa, rugosa ne' due sensi ; la bocca ha una
estremit in forma di tromba che rientra ed esce merce grandi mu
scoli interni, presso la base della quale trovasi l'ano. L'intestino
dalla bocca giugne fino all'estremit opposta, e ritorna rotolandosi
a spira attorno alla sua prima porzione ; vi si trova della sabbia
o frammenti di guscio ec. Si trovano questi animali nella sabbia delle

4 * (Mecc) Macchinetta immaginata da Cagniard la Tour per


contare le vibrazioni prodotte da un corpo sonoro, in un tempo dato,
per ciascun de' tuoni che il nostro orecchio pu percepire. (D.T.)
Sinena. * N. pr. f. Lat. Sirena. (B)
Sinesetta, * (Mit.) Si-re-nt-ta. Sf dim. di Sirena. Cas. Lett.Gualt.
(Op. 5. 247.) Quella sirenetta creper di doglia e d'invidia. (N)
Sirena. * (Zool) Si-r-mi-a. Sf. V. G. Lat. sirenia. ( Da sirensirena)
acque del mare. (Aq) (N)
Nome d'una famiglia di mammiferi proposta da Illiger nel suo pro
Sirono (Geog.) Si-pn-to. Lat. Sipontum, Sipus. Antica citt del
dromo, e nell'ordine decimoquarto, intitolato Nanantia , che com
prende i generi Manutus, Halicorus e Rytina , che nelle abitudini e
l' Italia nell'Apulia. (G)
Sneo1uea. * (Geog.) Si-po-t-ba. Lo stesso che Sepetiva , V. (G)
nella struttura hanno qualche somiglianza colle Sirene della mito
logia. (Aq)
Sirpata. * (Geog) Sip-pa-ra. Lat. Sippara, Hippa enum. Antica citt
della Mesopotamia sull'Eufrate. (G)
Siaeno, * Si-rno. N. pr. m. Lat. Sirenus. (V. Sirena mit.) (B)
Sprua. * (Gcog.) Citt dell' Indostan. (G)
Siaemuse. * (Geog.) Si-re-n-se. Lat. Sirenusae, Sirenum Scopuli. Iso
Smera. (Geog) Fiume dell'Indostan. (G)
lette deserte della Campania, o piuttosto cogli che veggonsi an
Sa. * (Mit. Ind.) Uno degli Dei subalterni de' Tatehovaschi. (Mit)
cora poco lungi da Capri, e dequali i poeti fecero la dimora delle
Saa. * N. pr. f. Lat. Syra. (Dal celt. gall. sair , gen. di sar eccel
Sirene. (G)
lante, degno.) (B)
Siarie.* (Zool.) Sir-fi-e. Sfpl. V. G. Lat. syrphiae. (Da syrphos stra
2 (Gcog) Lat. Syros. Citt ed isola dell'Arcipelago.
scico, coda) Trib d'insetti dell'ordine de'ditteri, della famiglia
Sirace, S-ra-ce. N. pr. m. (Dal pers. serkar prefetto de'lavorieri,
delle atericere , che terminano con una specie di coda. (Aq)
consiglio, macchinazione.) Guerriero che ingann Daro. (Mit) Siaro. * (Zool.) Sm. V. G. Genere d'insetti, stabilito da Scopoli
Saca. (Geog) Siraci. Antichi popoli che abitavano verso il Set col nome di Conops, ma da Fabricio cambiato in quello di Sfie.(Aq)
tenurione del Caucaso. (Mit)
Sirou A. * (Geog.) Sir-gu-j. Citt dell'Indostana inglese. (G)
Quasi stato fosse
Siacose. * (Arche) Si-rac-si-e. Add. e sfpl. Feste che celebravano Sia Sm. p. A. V. e di1 Sire. Bocc. nov. 6o.
i Siracusani sulle sponde di un lago, per dove, secondo la loro
il siri di Castiglione. G. V. . . 4a. 1. Rimase di lui una figliuola,
credenza, era disceso Plutone all'inferno colla rapita Proserpina.(Mit)
la quale era moglie del siri di Valghere. E. 92. Tra quali vi
rimasono morti ec. il siri della Valle e messer Rosede
Saacusa. * (Geog) Si-ra-c-sa. Lat. Syracusae. La pi illustre, ricca
e possente citt dell'antica Sicilia, composta di cinque parti o al 2 Ed innanzi a nome.] Tav. Rit. Palamides pensa allora un poco,
dicendo : ahi siri Iddio , or che far ?
trettante citt, dette Ortigia, Acradina, Tiche , Napoli ed Epiploo.
Ora la nuova citt non occupa che l'isola di Ortigia. (G)
Sia1. (Filol.) Sm. pl. Fosse profonde nelle quali i Traci, e quelli di
Saacusano, Si-ra-cu-s-no. Add. pr. m. Di Siracusa.-Siracusio, sin,(B)
Cappadocia racchiudevano le loro biade; oggi pi comunemente Sili
Siracusmo, Si-ra-c-si-o. Add. pr. m. Lo stesso che
Lat sirus. Gr. opds. (In ar. sirr sepolcro, serrae concava, sirren
Seara. * (Geog.) Si-rffa. Citt dell'Afganistan proprio. (G)
occultamente, e siret frumento. In gr. orrinx caverna) (Mit) (N)
Snoa, (Geog.) Si-ran-gn. Lo stesso che Seringani, P. (G)
Sini. N. pr. f (V. Sire) Figlia di Morgete, re di Sicilia (Mit)

Saoana.(Geog)Sirdna. Cit.e Piccolo principato d'Asia nelMgol.(0) 2 (Geog) Antica citt d'Italia nella Lucania presso al fiume del
Sroaa. -

5 Sir-d-ri-a.

Lat. Jaxartes. Fiume della Tarturia

indipendente. ()
Surpnaa (Geog) Citt dell'Indostan. (G)

Sosa

(Geog) Sir-d6-na. Citt dell'indostan inglese. (G)

Giae. Sm. . per lo pi poetica. Signore. Anticamente Sere e Siri.


Lat. dominus. Gr, po, zo, p (In ing sir, in fanc. sire

suo nome , detto anche Siro, ed oggi Sinno. (G) (N)

Siaia (Geog) Siri-a, Soria, SfLat. Syria.

asta contrada dell'Asia

occidentale che comprendeva la Fenicia, la Palestina ec. Form un


regno dopo la morte di Alessandro, sotto la dinastia de' Seleucidi.
Ora parte della Turchia asiatica, divisa ne' pascialati di Acri -

Aleppo, Damasco e Tripoli - Suria Salutare. Quella parte della

SIRIA
SIROCCO
35 i
Siria ch'ebbe per metropoli Apamea , e fa cos detta a motivo de'
podella, dove si frigge. Ner. Samin 9. 5a. Le soglie rimir fatte
suoi bagni caldi, situati ne'monti tra l'Oriente e il mare.- Antica
di torte, Di paste siringate i muricciuoli. (N)
isola sulla costa dell' Asia minore. (G)
Sinuscmeccaae, si-rin-gheggi-re. N. ass. Sonar la siringa i e fig.
Srna. * (Mit) Dea Siria. Dea venerata sotto questo nome in Jerapoli,
Risonare, Fschiare. egn. P. Muzz (O)
ed da molti confusa con Cibele. (V. Sire) (Mit)
Sinuscrre. - (Min) si-rin-gi-te. Sf V. G. Lat. syringites. (Da rrin,
---

Sniaco ,* Si-ri-a-co. Add. pr. m. Della Siria o Della Soria.-,Siria


no, Soriano, Sirio , Siro, sin. (B)

ringos canna) Pietra annoverata da Plinio tra le gemme, simile


all'intermodio di una stoppia ; vuota come una canna, in tutta la

Sana. * (Geog) Si-ri-m. Citt dell' impero Birmano nel Peg. (G)
sua lunghezza. (Aq)
Saman.(Geog) Si-ri--ni, Ziriani. Popolo Finnese della Russia. (G) Sinnomo. (Med.) siringmo. Sm. V. G. Lat. syringmos. Lo stesso
Sinuano, * Si-ri--no.M. pr. m. Lat. Syrianus. (Della Siria. V. Sire.)
che Sirigmo, V. (Aq)
Filosofo e grammatico greco, maestro di Proclo. (B) (Mit)
sinusco. zool.) stringo. Sm. V. G. Genere di zoofiti echinodermi,
Siamano. * Add. pr. m. Lo stesso che Siriaco, V. (B)
descritti da Bohadscha scapito del genere Siponclus, che comprende
Sia Arca. * (Filol.) Si-ri-r-ca. Add. e sm. .G. Lat. syriarcha. (Da
zoofiti che hanno la forma d' una zampogna o di una canna. (Aq)
-

-----

Syria, Siria , e archos capo.) Sacerdote della Siria o Principe per


le cose di religione; il quale entrando nell'esercizio delle sue funzioni,

Siancoroe. (Min.) Si-rin-g-ide. Sf . G. Lat. syringoides. ( Da


orina, origos canna, e idos forma. ) Pietra somigliante ad un
distribuiva dedonativi al popolo, a cui, al riferir di Tertulliano, dava fascio di canne pietrificate. (Aq)
lo spettacolo de Gladiatori combattenti nell'anfiteatro collefere.(Aq) Sincorona. (chir.)S-ringo-to-mia. Sf. Lat. syringotomia. (Da
Saas. (Med.) Si-ria-si. Sf V. G. Lat. siriasis. ( Da sir sole) In srin, gringos canna, e iome taglio.) Operazione del taglio della
solazione, o Infiammazione del cervello e delle sue membrane per

fistola. , Sciringotomia , sin. (Aq)

un colpo di sole. (Aq)

Sinuscoronto. (Chir.) Si-rin-g-to-mo. Sm. V. G. Lat. syringotomus.


(V. Sarigotomia) Specie di bistorino circolare da' moderni perfezio
Siaicuo, Si-ri-ci-o. N. pr. m. Lat. Syricius. (In celt. gall, saorach
che libera, che riscatta ; sireach che cerca, che indaga. V. Sara
nato, con cui tagliasi la pelle, la cellulare, le durezze, e tutto ci che
ceno) - Santo Papa del nr. secolo. (B)
ricuopre un canale fistoloso all'ano, od in altra parte situato - ,
Saucnica. * (Geog.) Si-ri-cni-chi. Citt della Turchia europea nella
Sciringone, Sciringotomo, sin. (A) (A)
Romelia. (G)
Sanoe. * (Bot) Si-ri-de. Sm. V. G. Latxyris. (Da arros acuto. )
Genere di piante esotiche, della triandria monoginia, famiglia delle
restiacee; i fiori sono disposti a capolino col calice di tre vale ,
la corolla tripetala unguicolata, gli stimmi fertili sono aderenti alle
lacinie della corolla, gli sterili sfrangiati nell'apice ed alternanti co'
petali, la capsula si apre in tre valve con una sola celletta ; cosi
denominate dalla loro figlia terminata in punta. La pianta da Plinio
con questo nome indicata, una specie dell'iride salvatica.(Aq)(N)

sino (Atry srio.sm. V. G. Lat. sirius. Gr. cipo. (Da siro io


dissecco, secondo i pi e dalla stessa origine si cava sir sole. Si noti
per che in ar. scird indica la stella sirio, e sirag il sole In ebr. hhe
res, in pers. scir vagliono pur sole) Nome di una costellaaione nella
uale

sole entra nel mese di Luglio. Gli antichi ne temevano le in

ad essa attribuivano, non solo l'aridit, ma tutti i mali della


terra. Volgarmente la Canicola o il Cane celeste o il sirio cane.

Fiticrim. pag. 2g. (Canz. o grande ec) o dall'Orse all adusto Si


rio, e da Battro ai termini di Alcide Riverito e temuto (Aq)(A)(N)

Sanee

(Bot) Siri-de-e. Sfpl. P. G. Trib di piante della fa 2 * (Chim.) Nome dato da Deust ad un preteso nuovo metallo,
miglia delle restiacee, il cui tipo e il genere Siride. (Aq)
il quale non che un solfuro di niccolo. (AO)
Sirmione, * Si-ri-di-one. N. pr. m. Lat. Syridion.(In celtgall. sior 3 ' (Mit) Epiteto di Giove, perch aveva una statua d'oro nel
ruid eterno; sireadh che cerca, che indaga, e soiridh piacevole.)(B)

tempio della Dea Siria. (Mit)

Saucnera. (Ar.Mes) Si-ri-ghl-la.Sf Lo stesso che Sinighella, p.(A) Sinuo. - (Geog) Isola del Grande Oceano equinoziale (G)
Sintomo. * (Med.) Si-ri-gmo. Sm. V. G. Lat. syrigmus. Gr. rupyd. Sinno. * Add. pr. m. Lo stesso che Siriaco, V (B)
(Da srrizo per sorrisso io sibilo.) Susurro o Fischio delle orecchie. , siam (Arche) sm. v. G. Lat. sirma. Gr. e
Iunga veste scen
Siringmo, sin. (Aq)

dente fino ai calcagni, che gli attori e le attrici solevan portare ne'

Sinuomoronia* (Med.) Si-ri-gmo-fo-ni-a. SfVG. Lat. syrigmophonia.


teatri greci e romani quando rappresentavano parti dire o di regina.
(Propriamente orma diceasi in gr. lo strascico della
veste , da O1
(Da sorrigmos fischio, e phone voce.) Voce fischiante. (Aq)
Sinouone.* (Mus) Siri-gm6-ne. Sm. V. G. Lat. syrigmon. ( v.
detto coda - e ci da oro io traggo. In pers. sirman drappo di seta
Siriamo.) Strumento di sole voci acute (Aq)
ricamato) (Mit)
suan. * (Geog) Si-ri-i. Popoli d'Asia che
avano quasi tutta la Smaso.
* Med.) sir-ma-i-smo. Sm. . G. Lat. yrmaismos. ( Da
regione che si estende fa l'Eufrate ed il Mediterraneo. (G)
sorrmezo io mi purgo col succo del rafano: e questo da wrrmea ra
Staracoa. * (Geog) Si-ri-na-gr, Sirrenagor, Serinagor. Citt dell'In
fano. ) Dicesi costit omto ed i moderati escrementi, quali si
dostan. Citt dell'Indestan inglese. (G)
ottengono coi lassativi. (Aq)
aa e sm, p. v. G. Lat. syrmoei. (Da
Sianca, * Si-rin-ga. N. prf (Dal gr, sorrinx fistula, zampogna) s* (Arche.)
Ninfa d'Arcadia, casta compagna di Diana, invano amata da
sorrmaia sirmaja.) sorta di cibo particolare preparato con grano e
Pane... Siringa sf (Mit)
con miele, che davasi in premio al vincitore ne' certami di questo
Sianca. (Mus) SV. G. Strumento di forma simile ad un piccolo
nome che celebravansi in Isparta (Aq)
organo, o ala d'un uccello, composto di sette o pi canne di di Sinmuo. * (Geog.) Sir-mi-o, Sermione. Sm Comitato d'Ungheria nella
vese lunghezze e grossezze, conteste insieme con cera e lino, che
Schiavonia civile. (G)
si suol dipingere in mano del dio Pane in memoria della sua amata Simun. - (Gcog) Principato dell' Indostan. (G)
Siringa, cangiata da Giove in canna; altrimenti Fistola, Fistola di siana. - N. prf: (in br. seranim principi, regoli. In pers. serin
scelto, sublimato , e scirin dolce , soave) - Fglia di Dameta , re
Pane, Ciufolo. Lat. syrinx. Gr. rpg. (V. Sirena.)Salvin. Pros. Tosc.
.357.Ancor qui la siringa rammenta la favolare istoria degli amori
di caria, risanata da Podalirio, del quale divenne moglie (Mi)
della sua ninfa, di cui questo strumento conserva col nome la ricordanza. Sino. * Npr, m. Lat. Syrus. (Da sir sole) Figlio di Apollo e di
2 ) Sorta di cannella, o sifoncino, che serve al corso dei Sinope. (B) (Mit)
-

uidi. (A)

(Mitj Nome di uno de' Cani di Atteone. (Si sa che la stella si

Strumento chirurgico che serve per le injezioni o cli


rio fu denominata Cane celeste. In pers. scirseg cants leporarius)(Mit)
steri; detta anche Sciringa e Scilinga. Del Pap. Cons. Se le pre 3 -(Gcog)Antico nome di una delle Cicladi-Ancit. della Ceria.(G)
dette operazioni chirurgiche sono state fatte per mano d'un perito li Suno. * Add. pr. m. Lo stesso che Siriaco , P. (B)
totomo, il quale abbia introdotto la siringa nella vescica, ec. (A)(O) snoccata, sicchia. Add. e sf . e di Sorella. - , Serocchia,
Sorocchia, sin. (Dal lat. sororcula dim. di soror sorella, come
4 - (Ar.Mes) Paletto o Mozzo che mettesi nel buco della ruota
d'un carro ; ovvero Canaletto o cavit tagliata in lungo; o Buco
macchia da macula) Dant. Purg. 4 r . Colui che mostra s pi
-

della ruota in cui s'introduce l'asse (O)

negligente, Che se pigrizia fosse sua sirocchia.

-- (Bot) Genere di piante della diandria monoginia , famiglia


delle giasminee, che ha per caratteri: calice tubolato, quatridentato,
persistente; corolla monopetala, imbutiforme, col tulo pi lungo del
calice, e coll'orlo diviso in quattro segmenti: capsula ovale, com
pressa colla punta acuta, a due cellette che apronsi in due valve
opposte alla tramezza; due semi cinti di corta membrana. (O) (N)

Riconoscesi la fanciulla esser sirocchia di Giannole. E nov. 68. 22.


Avete voi udito come il buono vostro cognato tratta la sirocchia vo

Bocc. nov. 45. tit.

stra. E nov.72.. Come che nelle madri, nelle sirocchie, nell'ami


ce e nelle figliuole con non meno ardore, che essi le lor mogli as
saliscano, vendichino l'ire loro

2 - cugina. v. S. Gio. Bat. 87. Le disse (alla l. Vergine),

Dicesi Siringa comune, volgarmente Lilla o Lill turco un


2come Elisabetta sua sirocchia era gravida di sei mesi. (V) .
Bell'arbusto originario del Levante, ornamento de nostri giardini 3 Efig1 Dant.Purga. 28. L'anima sua ch tua e mia siroc
chia, Venendo su, non potea venir sola (Cio, della stessa mia
per l'eleganza e la fragranza de' suoi fiori. Le sue foglie amarissime si
reputano toniche ed astringenti, del pari che i suoi semi: ai suoi fiori
natura poetica) (N)
si attribuiscono eziandio certe virt calmanti ed antispasmodiche(O) Snocciniana, sircchia-ma. V.A. e comp. che vale Sirocchia ma.
-

a Dicesi ancora Siringa una Pianta che ha i rami un poco an


golati; le foglie opposte, picciolate, ovate , appuntate, seghettate,
un poco
i fiori bianchi, odorosi, a ciocche terminanti. Fio
risce dallaggio al Luglio, ed indigena in alcuni paesi dell'Eu
ropa meridionale. Lat. philadelphus coronaris Lin. (Gal)
Siancane, Si-rin-g-re. Att. e n.ass. Introdurre la siringa nella ve
scica o in altra apertura del corpo.- Sciringae, sin (A)
2 - Per simil. Maga. Lett. a. 5. Siccome l'aria mutola, presa dai
mantici di un organo, e siringata per le canne, divien sonora, e
subito fuora di quelle ritornamutola ; cosi cc. (A) (B)
Siniscato, Si-rin-g-to-Add. m. da Siringare , P. -, Sciringato, sin.
Berg (Min)
a - (Ar. Mes) Agg d'una Specie di pasta lavorata , dolce e leg

Lat. soror mea. Gr.

Aacv. Annotang- Signore, tu non hai

cura di dire a sirocchiama che majuti. Patff. 5. E sirocchiama


pare sbalordita.

-,

sinorcinevone , si-roc-chi-vo-le. Add. com. Disirocchia Lat. sororius.


G. 8g. Fr.s. 3g. Consentile il frutto desirocchievoli ab
bracciamenti, e ricria l'animo della tua divota ed obbligata Psiche.
snoccnuvoere, Sirocchie-vol-mn-te. Avv. Da sirocchia. Lat.
sororieras, Bemb, Asol. a. no. La destra di Lisa , che

presso le scdea, sirocchievolmente prendendo e strignendo.


soccna.si-roc-china. Add. esf dim. di Sirocchia. P. e di''So
rellina. Priscian. Ling. Lat. lib. 5. Berg. (Min)
Snocco, Sirc-co. Sn. Lo stesso che Scilocco, Scirocco, P. Gal.
Sist. 42. La sua lunghezza non si distende da Oriente inverso Oc
cidente, anzi traversa da Sirocco verso Maestro,
giera, cos detta perche si fa spingendola fuori d'una siringa nella
-

-----------------

352

SISIMBRIO
SIR (OE
naah sperimentare: Sperimentator di cavalli) - Generale cananeo,
Sino. Si-ro-e. N. pr.. m. ( Dal pers. sira o seraj cantante) - Re
di Persia della dinastia de' Sassanidi, figlio e successore di Cos
vinto dagli Ebrei sotto la condotta di Barac e di Debora. (B) (N)
Sisancos. (Anat e Chir.) Si-sr-co-si. Sf. V. G. Lo stesso che sia
roe 11. (Mit)
cosi, P. (A) (O)
Sinoioeo, * (Bot.) Si-ro-i-d-o. Sm. V. G. Lat. xyroideus. (Da gros
acuto, e idos somiglianza) Genere di piante proposto da Du-Petit Sisanca. * (Geog) Si-srga. Gruppo d'isole dell'Atlantico presso la
Thouars, che poco diversifica dal siride, anzi vi ha tutta la somi
costa della Corogna. (G)
glianza; non fu per ammesso. (Aq)
Sisano. (Bot.) Si-sa-ro. Sm. Nome specifico di una pianta del genere
Siromaceoone. (Cron.) Si-ro-ma-c-do-ne. Add. com, comp. Aggiunto
io che ha la radice in fasci tuberosi, bianchi, aromatici; lo stelo
d'un'Epoca celebre presso i cronologisti, cio quella de' Seleucidi;
striato, un poco ramoso ; le foglie pennate dispari, ma in vicinanza
cos detta perch Siromacedoni chiamaronsi que' Macedoni che si
al fiore per lo pi ternate le figlioline seghettate finamente, la
stabilirono in Siria sotto i Seleucidi. (Mit)
reolate, appuntate; i fiori bianchi, piccoli, in ombelle terminanti. E

Snomase. (Arche) Si-ro-m-ste. Sm. V. G. Lat. siromastes. Gr.

originaria probabilmente della China. V Sio, 5. .

cecasms. Strumento a foggia di lungo e sottile spiedo, con cui i


gabellieri in Costantinopoli esploravano i sacchi ed i rotoli delle
merci, onde verificare se vi fosse stata qualche fode. Tale strumento
e pure in uso al d d'oggi, e chiamasi Ferro da stradieri. (Aq) (N)
SRoma. (Mit) Si-r-na. Nome di una Dea venerata da' Romani e di

lat. sisarum.

Gr rirpo- Polg. Diosc. Il sisaro pianta nota, e la sua radice si


mangia lessa. Pasta Diz. Sisaro, Raperonzo e Raperonzolo. Erba

che si mangia in insalata, ed confortativa dello stomaco,

provo

cativa dell'appetito e urinativa. (N)

Sisaroni- - (Geog) Si-sa-t-ni. Popolo indiano degli Stati Uniti. (G)

cui s'ignorano gli attributi. (Mit)


Sisarrer. " (Arche.) Si-sat-tee. Add. e sf pt. Lat. sysachtheia. (Da
Saone. (Filol.) Si-r-ne. Sm. Nome di un vento dell'Attica ; detto
orsis scossa, ed achthos peso. ) Pubbliche feste e sacrifizi che ce
anche Scirone, V. (Cos detto, perch spirava dalla parte degli sco
lebravansi in Atene, in commemorazione della legge di Solone che
gli Scironii posti non lungi da Megara. Sgeir o sceir in celt.
assolve i poteri dai debiti che avevano contrauio, come gli altri
val roccia, rupe , sasso entro il mare. In ebr. tsurim sassi. Credeva
pi verisimilmente credono, che ne diminu assai grinteressi, e viet
il volgo che que' sassi fosser le ossa del famoso ladro Scirone col
ai creditori di far carcerare o ridurre in ischiavit i debitori ino
ucciso da Teseo : il che rammenta l'ar. saryq ladro) (Mit)
venti, come prima praticavasi. -, Sisactinee, Sisattinie, sin. (Aq)
Siaopeetro. (Farm.) Si-rop-pt-to. Sm. dim. di Siroppo. Red. lett. 2. Siarra. (Filol) Sisattia. Add. f VG. Lat. sysachthia. (vs
93. E poi qualche siroppetto mollitivo, e alternativamente qualche
sattee) Epiteto della legge di Solone con cui fa sgravato il popolo
siroppetto solutivo chiarito. E Cons. . g. Il principio del suo me
dal peso de'debiti. (Aq)
Ssarrine.
Si-sat-ti-ni-e. Add. e sfpl. V. G. Lo stesso che
dicamento fosse un siroppetto chiarificato solutivo, il qual siroppet
to ec per molte volte fosse

ec. E 2. 3o. Continui poscia per

Sisattee , V.

quattro giorni a prendere qualche gentile e grato siroppetto, con Sismar. * (Geog.) Citt della Nigrizia. (G)
tortativo della testa. E 73. Per poter poi fare immediatamente pas Siscia. * (Geog) Si-scia. Lo stesso che Sisseg, V. (G)
saggio all' uso di un siroppetto acciajato , ec.
Sisciano. * (Geog) Golfo e citt del Regno di Siam. (G)
Snoo. (Farm.) Si-rp-po. iSm. Lo stesso che 1 Sciloppo, Sciroppo, Siseno." (Geog) Sis-bo-li. Lo stesso che Sizeboli, V(G)
V. (Dall'ar. scerabat sciroppi, che vien da scerab, qualsiasi bevan Sismuto , Si-s-bu-to. N. pr.. m. (Da srsis scossa, e da buteon verb.
da. ln pers. scerabtar coppiere) RedOss.an. 3. Mescolai due once di beno io vo: Chi nell'andare si scuote, si agita.) Monaco del
-

di siroppo violato solutivo con due once d'acqua comune. E 14.

sesto secolo, che credesi autore del Te Deum. - Flavio. Re dei

Ilanno molta ragione i medici, per esterminare i vermi de' fanciulli ,


sigoti di Spagna nel secolo rrr. (O)
a costumar frequentemente il siroppo di cicoria composto. Car. Matt. Sisenno. * (Bot.) Sism-bro. Sm. Lo stesso che Sisimbrio, P. (N)
son. . Di che vetro si fanno i caraffoni Da tener i siroppi e l'acqua Sisena, Si-sn-na. N. pr.. m. Lat. Sisenna. (Dal celt. gall seis scien
cotta? Zibald. Andr.46. Togli barbe di sparagi, barbe di finocchio,
za , ed an vero, puro.)- Lucio Cornelio. Oratore e storico roma
di scabbiosa, e fanne siroppo. (B) VolgMes. Siroppo di mar
no, pretore e governatore dell'Acaja come luogotenente di Pom
robbio. (N

peo. (B) (Mit)

Sm. V.L. Lat. sirpus. Nome che corrisponde a ci che i Sisenanno, Si-sen-nn-do. N. pr. m. Lat. Sisennandus. (Dal celt.
Greci intendevano per Enigmia. Il Latini diedero, secondo alcuni,
gall. sei diletto, piacere, ed andul avidit Avidit, Bramosia del

questo nome agli enigmi per alludere all'imbarazzo che cagionano, co


piacere.) (B)
me facevano i vimini e giunch (Sirpi e Scirpi) di cui lavoravansi Sismarata. * (Veter) Si-si-a-tri-a. Sf. V. G. Lat. sysiathria. (Da
le nasse per pescare, che perci iniluppavano il pesce. (In ar. sirr
porco, e iatria medicina) Arte di guarir le malattie depori. (Aqo
arcano, segreto e bu padre: Padre del segreto.) (Mit)
Sisicrone. * (Mit) Si-si-cto-ne. Lo stesso che Sisitone, V. (Mit)
SA. * (Geog) Distretto del Giappone nell'isola di Nifon. (G)
Sisuro , Si-si-fo N. pr. m. Lat. Sisyphus. ( Dall'ar. sefaf cattivo,
Sinaea. (Med.) Sir-rea. SfV.G.Lau syrrhoea. (Da syrrheo, syrrhyo
il peggio di qual si sia cosa. Sisifo credeasi essere stato uno de' fa
e rrrlyeo io confluisco, che viene da syn con, e rheo io scorro) mosi ladroni uccisi da Teseo. Altri dal gr. dor. Sios Iddio, e da
Cs denomina Ippocrate l'intima congiunzione di tutte le organi
sophos sggio.) - Re di Corinto,
di Salmoneo , padre di
che attivit. (Aq)
Glauco. - Discendente di Eolo, che regn a Corinto dopo che Me
Sirenacoa. * (Geog.) Sir-re-na-gr. Lo stesso che Sirinagor, V. (G)
dea se ne allontan , e che i mitologi collocano nell' inferno, dan
SinRorono. * (Bot) Sir-r po-do. Sm. V. G. Lat. syrrhopodon. (Da orn
nato a dover eternamente innalzare un macigno alla vetta di un mon
insieme, e rhops, rhopos virgulto) Genere di piante crittogame della
le ,
appena giunto ricade pel proprio peso nella valle sottopo
famiglia de' muschi , stabilito da Schwaegrichen , col quale Bridel
sta. (B) (Mit)
stabil il suo eleitostomo. Sono cos dal primo denominate pel nascere Sismro. (Zool) Sm. P. G. Lat. sisyphus. (Da Sisphos Sisifo.) Ge
che fanno insieme con molti rami o virgulti. (Aq)
nere d'insetti dell'ordine de'coleotteri, della sezione de' pentameri,
Sisan. * (Geog) Citt dell' Indostan. (G)
e della famiglia de' lamellicorni, stabilito da Latreille a scapito de
Snse. (Med.) Sm. Nome arabo dell'infiammazione del cervello e
scarabei di Linneo con questo nome mitologico. (Aq)
delle sue membrane. (In ar. dicesi propriamente sersam, lo stesso Sisicamee , * Si-si-gm-be , Sisigambi. N. pr.f (In pers. siz ghunte
che Frenitide.) (A. O.)

Sire.

forte clamore) - Madre di Dario , ultimo re di

(Mit)

. G. Rivoltura d'arena, Luogo arenoso o Sabbie che si Sisioamno, Si-sigm-bo. N. pr.. m. Lat. Sisygambus. (B)

muovono agitate dal mare, sempre pericolosissime ai navigli; altri Sismisone. " (Geog) Si-si-li-s-ne. Antica citt dell'Asia nel paese
de' Tzaniesi. (Mit)
ment1 Seccagna. Lat. syrtis. Gr. cipri. (rris dal gr. rrtes che
trae : e questo da orro io traggo : perch le sirti attraggono, assor Sisumane. * (Bot.) Si-sim-bre. Add. e sfpl. V. G. Lat, sisymbreae.
(Da sisrmbrion sisimbrio.) Nome della settima trib delle piante della
biscon le navi) Salvin. Disc. 73, Non minore ec. il vantaggio
che dagli amici si trae, quando prosperevole vento a vele gonfie famiglia delle crocifere, stabilita da Decandolle, di cui il genere
sisimbrio il tipo. -, Sisimbrie, sin. (Aq)
porta la nave di nostra vita, che quando con vento contrario tralle
siti e tra gli scogli degl'infortuni va manifestamente pericolando. Sismaruo. (Bot) Si-sim-bri-o Sm. G. Lat. sisymbrium. Gr. cucigpo.
Siari. * (Geog) Nome che davano gli antichi a due gran banchi di
(Da is particella che in composizione vale ad, ed ombros piova

sabbia sulle coste settentrionali dell' Africa ; ora Grande e Piccola


Sirte nel golfo di Barberia. (G) (Mit)
Snaio. * (Min.) Sir-ti-de. Sf. P. G. Lat. syrtides. Sorta di gemma,

poich prospera ne' luoghi umidi e sotto il tempo piovoso. Altri da


sion sio , e ombros umore.) Genere di piante della tetradinamia si
liquosa, famiglia delle crucifere, i cui principali caratteri sono: ca
lice a quattro fogliette semiaperte, corolla a quattro petali opposti
in croce i sei stami, due de'quali pi corti pistillo brevissimo o

che, secondo Plinio, trovasi nel lido delle Sirti. (Aq)

Sineluco. * (Filol.) Si-r-lu-go. Sm. Sorta d'animale mentovato da


Plinio , ma che s'ignora qual sia. (Mit)

quasi nullo terminato da uno stimma ottuso; siliqua alquanto ro

Ss. * (Geog.) Citt della Turchia asiatica. (G)

iondata che si apre in due valve parallele co'semi posti in una se


rie in ciascuna delle cellette; I Sisimbri sono delle erbe a foglie sem.

Sisacrime. * (Arche) Si-sa-cti-n-e. Add. e fpl. Lo stesso che Si


sattee, V.

plici o pennatifide, ed a fiori disposti in grappoli od a pannocchia.

Sisai, si-sai. N. pr.. m. Lat. Sisai. (Dall'ebr. scesci sesto) (B)


Susanne, * Si-s-mne, Sisamnete. N. pr. m. (Dal
seza compen
so, retribuzione, e mend che dinota possesso. Val dunque Chi ha
compenso, Chi ottiene retribuzione) - Giudice prevaricatore, fatto
scoricare vivo da Cambise, che fece anche inchiodar la sua pelle
sul sedile
degudici.
Sisano.
(Bot)
Si-sa-mo, (Mit)
Sm. Lo stesso che Sesamo, v Pallad. Set

temb. 4. Aguale si semina il sisamo in luogoputrido, cio terragrassa.

Ssano, siam iN. pr. m. Lat. sisamoi. (Dall'ebr. susim cavalli) (B)
Sismano. (Gcog) Si-san-rno, Lat. Sisanranum. Antica citt della
Persia. (Mi)

so (Geog) Si-sapo, Sisapone.Ant. citt di Spagna nella Betica.(G)


Sisaa, * Sisa-ra. N. pr, ni, Lat. Sisara. (Dall'ebr, sus cavallo, e

Se ne annoverano circa sessanta specie. --, Sisimbro, Sisembro,


sin. (Aq) (O)

- Dicesi Sisimbrio policerato, una Specie di sisimbrio, cosidetta


da suoi numerosi ed uniti baccelli che sembrano un fascio di pic
cole corna. (Aq)
3

* Dicesi Sisimbrio officinale , l'Erisamo. (O)

4 - Dicesi Sisimbrio nasturzio ed anche semplicemente Sisimbrio il

Nasturzio acquatico o Crescione. . a' lor luoghi. Lat. sisymbrinma


nasturtium Lin. Gr. rurpov, Cr. 6. 5. . Il sisimbrio caldo
e secco nel terzo grado, ed di due maniere, cio dimestico e sal
vatico, il quale si chiama calamento. E 8. 8. 5. Se di quel seme,
cio del bassilico, si semina, spesso si muta quando inserpillo e
quando in sisimbrio, Tes. Pov,
S. cap. 4. A sanare il ltagico

SISIMIBRO

353

SIS''EAA"l'IZZATO

aggiunto di Moto, quello cio de' moti alterni osservati nel corpo
togli ruta e sisimbrio, ec. Pasta Diz. Sisimbrio, erba astersiva,
animale, che ha la la facolt di ristringere e di riserrare. VS
utile all' asma, e agl'intasamenti de' polmoni. (N)
stole.
(A)
sismao. (Bol.) Si-sim-bro. Sm. Lo stesso che Sisimbrio, P. (A)
sserno
(Geog) Si-si-me-tro. Antica citt dell'Asia nella Bat 2 - (Mus.) Aggiunto di un genere di melopea acconcio ad eccitare
tristezza ed a stringere il cuore, (Aq)
trana. (Mit)
sisisio, * Si-sin-mi-o. N. pr. m. (V. Sisenna) - Papa, Sirio di na SisTAaca. (Filol) Si-str-ca. Ada. e sm. V. G. Lat. xystarches. (Da
rstos sisto, e archos carpo.) Preside, sotto gli ordini del ginna
scita, che succedette a Giovanni VII nel 7o (O)
ssuna. (Filol.) Sisi-ra. Sf .G. Lat. sisyra.Gr. arpa. Manto gros siurco, agli esercizi, che si facevano ne'sisti. (Aq)

solano fatto di pelle di capra guernito di peli (Detto anche isrrma, Sisras. (Mcd.) Si-sta-si. Sf V. G. Lau. systasis. (Da on insieme, e
si,rno e sirrnon. Siys anche una veste di poco conto) (Mi) stasis stazione, lo stare.) Specie di contrazione dolorosa di tutto il
ylvin. Cas. 83. Potrai dire ancora sisira, cio, pelliccia, dicendo
corpo. (Aq)
a - (Milit) Unione di quattro file di veliti, ossia di trentadue
Eschilo negli Araldi Satirici: E della irsuta leonina sisira (N)
uomini, nella milizia greca. (Aq) Caran. Trad. El. Quattro fila
sismaoroao. * (Bot.) Si-si-r-fo-ro. Sm. V. G. Lat. sisyrophorus. (Da

dall'avere il cluuanto coverto di fibrette alquanto numerose, lunghe,


fine e lanose. (Aq) (N)
sianuscato (Bot.) Si-sir-rin-chi-o. Sm. V. G. Lat. sysirrhynchion.
(Da sirrinchion, e questo da ss porco , e rhornehos grugno)
genere di piante esotiche della
triandria, e della fa

adunque develiti fanno la sistasi. (Gr)


- (Eccl) Fermo proponimento e risoluzione di conservare la gra
zia ricevuta: uno de'
gradi o stazioni pe'penitenti stabilite
dagli antichi padri della Chiesa. (Aq) (O)
Sisre. * (Geog) Citt della Caria. (G)
Sistema. (Filol.) Si-st-ma. Sm. G. Complesso di proposizioni coor
dinate ad alcuni principii, od anche ad un solo ; o Dottrina, le cui
varie parti sono insieme legate e seguonsi l'una l'altra in mutua di
pendenza. Cos chiamasi anche un Edifizio di supposizioni gratuite

in sei

con cui si voglia spiegare i fenomeni naturali ec. Dicesi Vero si

sirra veste di pelle di capra , e phero io porto) Genere di piante

della famiglia delle sinanteree e della trib delle vermoniee, formato


con alcune specie americane del genere Conyza , ed il quale corri

ponde al cilaenobolus di Enrico Cassini

sono cos denominate

miglia delle iridee, il cui carattere e nella corolla tagliata

parti quasi eguali, cofilamenti delle autere riuniti

stema, se riposa sopra verit fondamentali e sulle conseguenze natu


stimni acuti; sono cos denominate a cagione delle loro radici bul rali che ne risultano ; Falso sistema, se stabilito sopra basi che
poi fa conoscere erronee o che il ragionamento respin
se. Plino dopo i Greci avea dato lo stesso nome ad una pianta l'esperienza
gel Lat. systema. Gr. rrrra. (Da srn insieme, e isthemi io sto)
bulbosa avidamente ricercata dai porci. (Aq) (N
Ssrrone. * (Mt.) Si-si-to-ne. Add.m. Aeeiunto di Nettuno o del Mare
Red. Cons5o. Non esser cosi conforme alla verit l'antico sistema
deficato, riputato causa de'terremoti. Dicesi anche Sisittone,Sisitono, degli umori del corpo umano, quanto ec.
sisttono, Sisictone, Seisittono. (Dal gr. orsis scuotimento, e chthon a - (St. Nat.) Distribuzione generale degli esseri, fondata sopra un
dato principio. (Aq)
terra)(Aq)
sa. Sost. com. VA.V. e di Scisma. Dep, Decam. 57. Ne' buoni 3 - (Astr.) La Positura e l'Ordine delle principali parti del mondo,
tsti del villani si truova quasi sempre sisma e sismatici, dove hanno secondo le diverse opinioni de'filosofi e degli astronomi. In questo
senso dicesi Sistema del mondo, Sistema planetario o solare; e an
gli stampati scisma e scismatici.
nella base , ed

soano (Bot) Si-sma-l-bi-o. Sm. V. G. Lat. xysmalobium. (Da

che dal nome dell'autore di esso Sistema tolemaico, Sistema coper

ma ci che si toglie radendo, voce che viene da oro io rado, e


da tobos baccello.) Genere di piante della famiglia delle asclepiadee,
e della pentandria diginia di Linneo, stabilito da Browne desumendo

nicano cc. Lat. systema. Gr. rrruz. Gal. Sagg. 285. De' quali
due (Tolomeo e Copernico) abbiamo i sistemi del mondo interi, e

a nome dal frutto che ha la forma d'un baccello paleaceo ruvido

conclusione e l'appuntamento di jeri, che noi dovessimo in questo

raschiante; la corolla campaniforme panciuta nella base, la co


ma che circonda il ginostegio e alquanto rilevata e composta di cm

con sommo artificio costrutti e condotti al fine. E Sist. . Fu la

giorno discorrere ec. intorno alle ragioni naturali, e loro efficacia,

che per l'una parte e per l'altra sin qui sono state prodotte da i
que laminette ottuse carnose alternanti con altrettanti denti. (Aq)(N) fautori della posizione Aristotelica e Tolemaica, e dai seguaci del
sarnco, Si-sm-ti-co. Add. e sml . A. V. e di''Scismatico. GV. sistema Copernicano.
g. o8. . Per abbattere la signoria de' detti sismatici, e rubelli di 4(Mus.)Sistema armonico: Ordine delle note e degl'intervalli musicali
a Sistema massimo : Quello che contiene due ottave
santa Chiesa. E g. 4a. . Sentenzia diede la Chiesa contro a loro,
Dicesi Sistema de'suoni, l'Esposizione di tutti i suoni usuali
siccome eretici e sismatici. Franc. Sacch. rim. 47. Subito corse alla
nella musica in un ordine connesso. Il sistema degli antichi era di

terra sismatica.

soocio. - (Fis) Si-smo-l-gi-o. Sm. - G. Lat. seismologion. (Da


eismos o sia sismos agitazione, tremuoto ; che vien da sio io scuo

viso in tetracordi o in esacordi; quello del moderni in ottave, detto


anche Sistema temperato. (L)

to , e da logos discorso). Opera che contiene le osservazioni e inda 5 (Fisiol.) Unione di quelle parti similmente organizzate, che si
estendono per tutto o quasi per tutto il corpo animale. Onde dices
gini
sull'origine
gli effetti del terremoto.
(A)
storno.
(Fis.)eSi-sm-me-tro.
Sm. V. G.
Lat. sismometron, Lo Sistema f
, nervoso, circolatorio, linfatico, mucoso, cutaneo,
respiratorio , glandulare ec. Ma pi precisamente si chiamano Si
stesso che Seismometro , . (Aq)
ssono , Si-smn-do. N. pr.. m. Lo stesso che Sigismondo, V. (Dal
stemi i Tessuti. (A) (O)
ted. sieg vittoria, e mund bocca Bocca vittoriosa o Bocca della 6 -- (Bot) Generale distribuzione delle piante, fondata sopra un solo
principio, ed in cui non si fa uso che di una sola parte od almeno
vittoria) (B)
sison. * (Bot) Sm. Genere di piante della pentandria diginia di Linneo
di un piccol numero di parti che abbiano fra loro la pi grande a
e delle ombrellifere di Jussieu, che ha per caratteri collarino uni nalogia. Il Metodo artificiale differisce dal Sistema in quanto fon
versale composto di tre figliette ineguali, collarino parziale di quat dato sopra principii meno stabili e determinati, dai quali l'autore pu
tro, foglioline, calice intiero piccolissimo , corolla di cinque petali allontanarsi a piacere ogni qualvolta lo crede necessario e antag
lanceolati ed avvolti dalla parte interna, frutto ovale e striato, piano gioso pel compimento elfine che si propone. (O)
- - Indi la denominazione di Sistema sessuale e di altri, P.
nella faccia interna convesso nell' esterna. (O) (N)
Sessuale,
a, a. (N)
soncine (Zool.) Si-so-pi-gi-de. Sf. V. G. Lat. sisopygis. (Da srsi 7
(Milit.55.sistema
di fortificazione: Metodo ragionato, che si tiene
scuotimento, e pyrge natica) Nome greco imposto ad un Genere di uc
nel
fortificare
un poligono. Dicesi Sistema bastionato, da mezzo lato, a
celli dell' ordine delle piche, a cagione del moto alterno da alto in
tanaglia, a forbice, a stella, perpendicolare, poligono, circolare a
basso della loro coda. -, Sisura, sin. (Aq)
ssacos. (Chir.) Sis-sr-co-si. S. G. Lat. syssarcosis. (Da srn rovescio, in corrispondenza delle qualit della fortificazione. (Gr)
insieme, e sarx, sarco carne) Modo di trattarle ferite, massime della 8 - * (Geog) Sistema di montagne Unione di molte catene di e
testa, quando cio il cranio scoperto, e l'intervallo tra le labbra se; come sistema delle Alpi ch' formato dalla Catena delle Al
pi propriamente dette e da quelle degli Appennini, del Giura, de'

della ferita tanto da non potersi raccostare, e che convien promuovere la riproduzione delle carni: il che dagli antichi dicevasi Vosgi ec. (G)
Sisrzanz, Si-ste-m-re. Att. Dar sistema, Ordinare, Assestare ,
Granulatio -, Sisarcosi , sin. (Aq)
- (Anat.)Unione di varie ossa per mezzo di muscoli carnosi.(Aq) Mettere in regola. V dell'uso. (A)

sistemarcamere, si-ste-ma-ti-ca-mn-te. Avv. In modo sistematico


susseo.- (Geog) Sis-sg, Siscia. Antica ciu della Croazia. (G)
V. dell'uso.Siste-m-ti-co.
(A)
susseai. Geog) Sis-se-ri. Citt dell'Indostan. (G)
Sisremarco,
Add. m. Da sistema, tChe appartiene ad
sisszue.
(Filol.)
Sissi-zie.
Add.
e
fpl.
V.G.
Lat.
syssitia.
Gr.
vero.
Da sn insieme, e siton pan di grano, ed in generale cibo.) Pub un sistema o che fa sistemi. Lat. systamaticus. Gr. arrnard
(Mcd) Medici sistematici: Quelliche nellaloro pratica non hanno
tici banchetti di soli uomini, stabiliti da Minosse in Creta, ed 2 per iscopo di esaminare
adottati da Licurgo in Lacedemone sotto il nome di Fidizie, -,
Sissizio, sin. (Aq)
.

go. -(Filol) Sis-si-zi-o. Sm. Lo stesso che Sissizie, V (O)

la natura per correggerne i disordini a se


conda della variet declimi, detempi, detemperamenti e delle et, ma

seguono ostinatamente un sistema che riesce soventi volte funesto(Aq)

- Polso sistematico: Sorta di polso ineguale ed irregolare


per simut. Compagnia di soli maschi, che pr ricreazione man
antichi autori chiamano
iano insieme, siccome costumavano i Candiotti. Lat. sodalitas. Gr. 3 - * (Mus) Intervallo sistematico: cos
l'Intervallo composto.
Composto add5. (L)
varro. (Da on insieme, e sito cibo i quasi commensale) Salvin. sisrearismo
(Filol) sistema-ti-smo. Sm. Metodo secondo il quale
pro. Tosc. n.o3. E un sissizio, un fidizio, o vogliam dire in lin

gua povera una

cenata generale,

tunque di non molto

una ricreazione amichevole,

quan

della nostra letteraria repubblica.

si accumulano tutti i fatti di una scienza intorno ad una opinione


vera o falsa, pi comunemente Metodo sistematico. (Aq) (A.O.)

(zool.) Sf. P. G. Lat. xysta. (Da arsteon verb. di oro io Sisrearizzane, siste-ma-tiz-z-re. N. ass. Formare sistema. Con
scolpisco o piuttosto io rado, onde orster raditore e scultore) Genere Pros. e poes. (A)
tetti dell' ordine de'ditteri, e della famiglia delle muscidee, sta Sisrearzaro, Sistema-tiz-zto. Add. m. da Sistematizzare. Con
bilito da Meigen sono cos denominati dal pungolo fatto a modo Pros. e poes, pref. Il secondo periodo della greca poesia lo cerco

sisma.

di scalpello di scultore -, Xiata , sin. (Aq)


stan. - (Fisiol.) si-stalsi. f . G. Lo stesso che sistole, V(Aq)

nelle opere
delirici
e dei tragici
che ci restano,
e nel terzola
mostro
purgata
da Platone,
sistematizzata
da Aristotele,
ridotta al-

startco. (Fisiol.) Sistl-ti-co. Add. m. D sistole ed e per lo pi l'uso civile da Menandro, (A) (B)

354

SISTEMIATO
Sistemaro , * Si-ste-m-to. Add. m. da Sistemare V. di reg. (O)

sisrearonoca (Med.) si-ste-ma-to-lo-gi-a. Sf V.G. Lat. ystema


tologia. (Das, tema sistema, e logos discorso). Trattato, otoia,
Descrizione di vari sistemi di medicina. (Aq) (O)
Sisreazione, sistema-zi6-ne. Sf: Riordinazione, Sesto, Ordine ee
(O
V. dell'
* uso. S
ea sfV.G. Lat.xystera. (Da osteon verb. di
SisTERA.
ayo io rado) Genere di pesci ginnopomi, stabilito da Commerson
con un pesce da lui rinvenuto nell'Oceano equinoziale, chefa gli
-

altri caratteri presentano il ventre

, converso e simile ad

una lima raschiante. , Xistera , sin. (Aq).


Sisreaon. (Geog) siste-rn. Citt di F. nel dip. delle Alte Alpi(G)
SisTese, * Si-st-se. Add. pr. com. Di Siste. (B)
-

SITIBONDO
no. Questo scotitojo veniva sovente abbellito di fegi, che in alcu
mi erano d' una forma; in altri d' un'altra. Salvin.Centur. 3.Disc
36. I sistri, che, secondo la greca forza, varrebbono in nostra in
gua scotitoi, strumenti di religione presso gli Egizi, di strepito pi
tosto che di suono, inventati non furono ec (A) (B) (N) Con. Dant,
Purg. o. 157. Il re David e tutto Isdrael sollazzavano dinanzi in
tutti strumenti lavorati in cetere, chitarre tamburi, cembali e si

stri. Anguill. Met. g. 376. Tremar del tempio le gran porte e i pal
chi, E' suon dier fuora i sistri e gli oricalchicr. Elisa
qual Isi la regina in mezzo Col patrio sistro. Bentiv. tr.it
gli adori tranquillo il vasto Egitto,E di pi sistri il risonante Nilo.(Br)
9trumento che si usa oggid nella musica militare e
d'acciojo, ed in forma di triangolo. (A)

3 -Specie di chitarra a quattro corde di metallo, inventata da


gli Alemanni e poi abbandonata a motivo della sua complicazione, (L)
4 - * Il sistro de' Nigri e un ferro 8uernito di campanelli che
si agita per indicare il ritmo. (L)
cadere il sudore, che per renderla pi liscia, sdrucciolevole e meno 2 - * (Bot.) Pianta siliquosa che, secondo gli antichi, trovavasi
nello Scamandro, ed aveva la propriet di guarentire quelli che la
atta a dar presa all'avversario. (Aq)
tenevano in mano dal timore degli spettri. (Mit)
sorta di tonaca talare da donna, da alcuni creduta e 3 (Zool) Genere di conchiglie proposto da Monfort, e cos
ste da attore tragico. (A
denominate dalla loro forma di sistro. (Aq)
da tela raschiata, onde coprir le lievi
Sisti. (Chir) Sf
. (Zool.) Si-strofa. SfV. G. systropia. (Da systrepho io con
escoriazioni, ed arrestar il sangue di ferita artificiale. (Da aysteon Sisrnora
torco: e questo da yn com, e strophe volgimento.) Genere d'insetti
de'melliferi, e della trib
dell'ordine degl'imenotteri, della
verb. di zyo io rado.) (Aq)
-

Sisti. (Filol.) Sm. pl. V.G. Lat. xysti. (V. Sistera) Passaggi coperti
in Aiene e poi in Roma, sotto i cui portici, che erano coperti, esor
citavansi nell'inverno gli atleti, detti perci Sistici, ed il loro pre
side Sistarca. Ivi gli Auleti facevansi raschiare la pelle, s per farne
-

---

Sistoio. - (Bot) si-sti-dio. Sm. V. G. Lat. xystidium. (V. Sistera)


Genere di piante crittogame della famiglia delle graminee, stabilito

delle apiarie, stabilito da Latreille, pigliando

per tipo l'Andrena

spiralis di Olivier, adorna di antenne elegantemente torte a spira.


da Trinius colla perotis rara di Browne, desumendo tal nome dulle
Il genere Sistrofa d'Illiger riportato da Cuvier ai panugi (Aq)(N)
SisTaore." (Med.) Si-stro-fe. Sf. V. G. Lat. systrophe. (V. Sistrofaj
loro figlie scabre e raschianti. (Aq)
Sistmli. (Bot.) si-stino. Sm. V. G. Lat. systylium. (Da rsylos
Secondo Ippocrate, un Tumore od Ascesso cagionato dalla con
che viene da syn con , e sylos colonna.) Genere di piante critto trazione di una parte; ma pi convenevolmente vale Contorsione.(Aq)
game della famiglia de' muschi frondosi veri, stabilito da Hornschuch, Sistrror
ico. * (Med.) Si-str-fi-co. Add. m. V. G. Aggiunto di tu
e cos denominate a cagione del loro opercolo unito alla colonnetta.
(Aq)
ascesso cagionato da sistrof.
more
Da Sprengel tal genere stato riportato come specie dello Splachnum Sisrnotod
tamico.
(Chir.) Si-strot-tl-mi-co. Sm. V. G. Lat. xystro
di Linneo, chiamandolo Splachnum Hornschuchianum. (Aq) (N)
(Da rateon verb. di xro io rado, ed ophthalmo oc
Sistilo.* (Archi.) Si-sti-lo. Afdd. e sm. V. G. Lat. systylus. (Da syn
chio) 9trumento inventato da Woolhouse, oculista famoso , e de
-

insieme, e storlos colonna) Nome od Epiteto di edifizio in cui le

scritto anche col nome di Blefarossistro, fatto collegiume della

colonne sono le une dalle altre pi lontane che nel pecnostilo ;


gala disposte in modo onde scarificare le parti umide ed infiam
ossia Intercolonnio che porta due diametri della colonna. (Aq)
mate dell'occhio, ed estrarne il sangue e l'acqua di cui sono intrise
Sisto. * N. pr. m. Lat. Sistus, Xistus. (In gr. xyrstos portico, dove
operazione che dicesi anche Ottalmossisi. (Aq)
esercitavainsi gli Atleti. In illir. csist netto, sincero, mondo.) No Sisua.
(Zool.) Si-s-ra. Sf. V. G. Lat. sisura (Da siso verb. disio
ci,
i
me di cinque sommi Pontefi
(B) (O)
il primo de'qual vano
santo.
io scuoto, ed ura coda.) Lo stesso che Sisopigide , V. (Aq)
Luogo ove gli
si esercita
alla lotta, al
Sisto.

o) Sm.

Atleti

Sir. (Geog) Fiume della Russia europea. (G)


corso ec. V. Sisti , 5 t. Lai.xystus. (V. Sisto n. pr.) Galil. Sto StrA. * (Mit) Soprannome di Cerere, dea delle biade, (Dal gr. sitos
,
a
presso i Greci signific un luogo coperto presso i Latini un luogo

frumento.) (Mit) (N)


2 - (Mit Ind.) Moglie di Visn, dio indiano, incarnato sotto, il
scoperto
ne..*(A)
(Mit.) Si-st-fo-re. Add. e sfpl. V. G. Lo stesso che Ca
Sistoro
nome di Ram. (Mit)
SirAce (Geog)Si-t-ce. Ant. cit. dell'Asia fra il Tigri e l'Eufrate.(Mit)
nefore , V. (A)
SisroroRi. * (Milit.) Si-st-fo-ri. Add. e sm. pl. V. G. Cos chia SirAcaAziA.* (Med.) Si-ta-cra-zi-a. SfVG. Lat. sitacratia. (Da sitos cibo,
mavansi i soldati di cavalleria armati di giavellotto, che ora si di
e da acratia, che viene da a privativa, e da cratos potenza.) L'im
rebbero saettatori. , Xistofori , sin. ( Il gr. xistophori, vien da
potenza di ritenere i cibi e digerirli. (Aq)
-

StraconDA. * (Geog) Si-ta-cn-da. Citt dell'Indostan inglese, (G)


orston giavellotto, e phero io porto.) (Aq) (O).
Sistocastini. * (Zool.) Si-sto-g-stri. Sm. pl. V. G. Lat. xystogastri. Siraca, (Mit)Si-tl-ca. Soprannome d'Apollo sotto ilquale aveva
(Da xorsteon verb. di arro io rado , e gdster ventre.) Famiglia d'in
a Delfo una statua di trentacinque cubiti d'altezza, proveniente
setti dell'ordine degl' imenotteri, stabilita da Dumeril, che compren
da un'ammenda cui dagli Anfitrioni erano stati condannati i Foce
-

de i generi Criside, Omalon e Parnopa, distinti per le varie tinte di

Per aver lavorato un campo consacrato a quel Dio. (Mit)

Srrace, Si-tl-ce. N. pr.. m. (In gr. Sitalce val forza del grano;
Sistola.(Farm.) Si-sto la..Sf Cos chiamasi dagli speziali fiorentini un da sitos grano , e halce forza. In illir. sjedalac chi siede. )- Re
certo Vaso di ottone o di argento in figura di una piccola secchia, tut
della Tracia Odrisia, alleato di Atene, per la quale mosse guerra
. to pieno di buchi, col quale colano le unedicine piu grosse e che hanno a Perdicca. - Uno de' generali d'Alessandro.
mente
Sitola. Lat. situla. Red. (A)(N) STANA. * (Geog.) Si-t-na. Antica citt di Sicili. ()
pi corpo. Forse pi corretta
cui ornato il loro ventre.- , Xistogastri, sin. (Aq)

SisTole. (Fisiol.) Si-sto-le. Sf V. G. Contrazione del cuore e delle Stasio. (Agr.) Si t-ni-o. Sm. Nome greco dato da Dioscoride al gra
arterie, Moto naturale ed alterno del cuore allora che si ristrieue 1
mo trimestrale, al dir di Ruello suo commentatore. Lat. sitanium (N)
contrario di Diastole. -, Sistalsi , sin. Lut. systole. Gr. cvrrox 4. Sranca. * (Filol.) Si-tr-ca. Add. e sm. V. G. Lat. sitarca. (Da
( rstole da sprn insieme , e da stello io contraggo, stringo.) I.ib.
silos cibo, ed archos capo.) Prefetto dell'annona, Provveditore
cur. febbr. Siccome nella sistole il cuore si risti igne , cosi nella dia
stole, s'allarga. Buon. Fer. 3. . 5. La sistole mal dirsi alla diasto

Ispettore delle vettovaglie e delle munizioni da bocca. (O)

StanchiA* (Filol.)Si-tar-chi-a.Sf. V. G. Uffizio,Dignit del sitarca. (O)


le , un mal segno. E Salvin. Annot. ivi: Sistole, contrazione, SirancA- (Filol.) Si-tar-ci-a. f. V. G. Lat. sitarcia. (Da sitos vetto
strignimento ; distole , dilatazione , allargamento. (N)
vaglia, viveri , e arceo io basto. ) Somministrazione militare di
2 - (Grain.) Figura con cui si fa breve una sillaba lunga. (Aq)
pane e di companatico, la quale , invece di stipendio davasi da'
Sisroico. (Fisiol) Si-st li-co. Add. m. Aggiunto di uno dei moti del Romani ai soldati, e bastava per un mese. (Aq)

Sirae, Si-t-re. N. ass. Aver sito, Rendere mal odore (V. Puzzare)

sangue. Vallisn. 3. 32o. Berg. (Min)

Sistono. (Zool.) Si-sto-no. Sm. V, G. Lat. systomus. (Da

syn con,

(V. Sito.) Baldin. Voc. Dis. (A)


e stoma bocca)Specie di rospo caratterizzato da una bocca stretta.(Aq) STAREonara. * (Gcog.) Si-ta-re-ghi-rn. Fiume della Persia. (G)
Sisrova.* (Geog.) Si-st-va. Cit. della Turchia eur. nella Bulgaria.(G) SrreLLA. (Arche) Si-tel-la. Sf Lut. sitella. Vaso od Urna in cui po
SisTREMA." (Milit) Si-str-ma. Sm. V. G. Lat. systremma. (Da syrn in
nuevansi in Roma i biglietti o schede nelle elezioni del magistrati
sieme, e stremuna tutto ci ch' contorto, rivolto. Stremma, vien da
essa era larga all' estremit superiore, ed al basso stretta. (Sitella
strepio io volgo) Corpo di milizia leggiera greca, formato da due
c dim. di situla. In ar. sejtal sorta di catino.) (Iit)
li

... senagie. Caran. Trad. El. Laonde due colonnel

minori fanno la

. (Gr)
sistrema
(Chir)
Sm. V.G. Lat. systra. (Da xryster rastiatojo, che vien
Sista.

da ro io rado.) Strumento per raschiare un osso cariato. (Aq)


SisTaur. * (Bot.) Si stri-de. fV. G. Lat. systris. (V. Sisuri.) Gene

Sirenno. * (Mit. Giap)Si-tn-no. Uno degli Eroi o semidei del Sin


to, (Mit

dim. di Sito, in sign. di Odore. Odoruzzo.


Mlagal. Lett. scient. pag. 252. L'odore , un certo sterello d'aro
matico, il quale spira cos in confidenza, che nell'alidore dell'aria

re di piante , stabilito da Schreber nella pentandria monoginia di


si smarrisce di maniera, ec. (A) (B)
Linneo: sono cosi denominate dall'essere molto ruvide ed atte a ra Srreaest
o. (Milit.) Si-te-r-si-o. Sm. V. G. Lat. siteresion, (Dasitos
tal genere non stato riconosciuto da tutt'i botani
frumento , cibo , e hero io tolgo , piglio ) Stipendio militare, che

resso gli antichi consisteva massimamente ne' viveri. (Aq)


Sisrao. (Mus) Sm. V.G. Lat. sistrum. Gr. cepov. (Sistron da sisteon Stesi.
* (Fisiol.) Si-te-si. Sf. V. G. Lat. sitesis. ( Dasitos cibo.)
verb. di sio io scuoto.) Strumento da suono adoperato dagli Egizii.
Atto
porgere altrui il cibo; L'alimentare. (Aq).
Consisteva in una lamina di bronzo ripiegata in figura ovale : a SirA. * di
(Geog) Si-ti-a. Lat. Cythaeum. Amt. citt dell'isola di Can
arso di essa faceansi passare alcune picciole verghe dello stesso
dia. (G)
ma inserite per foreliini fattivi dentro a tal uopo. Alle due e Srtunon
oAmente, Si-ti-bon-da-mn-te. Avv. Con sete.Liburn.Occorra6,
stremit della tanina era appiccato un manubrio, per lo quale agi
Berg.
tandosi lo strumento, sicche i capi delle verghette, adunchi a gui Strombo(Min)
, Si-ti-bn-do.Add. m. Che ha sete , [Che muore, Che spa
C

a d'uncini, urtassero in essa lamina, ne uciva un onoro tinn

355

S (''T'A

SITICINI
sima di sete; Arso, Arsiccio e Arsicciato di sete; altrimenti Assetato,
Assetito, Siziente. Lat, sitibundus.Gr. 3xoso Lor.Med. Beon. 3.

chiamato alto, basso, dominante, dominato , eminente, inferiore,


superiore, a cavaliere, a vantaggio, vantaggioso, disavvantaggioso,

5. E quando non sar pi sitibondo, Daretemi d'un mazzo in sulla

forte, debole , geloso, difendevole, accessibile, inaccessibile ec. ;


rispetto poi alla natuta sua, il Sito prende tutte le denominazioni

testa, Se manca quel per ch'io son visso al mondo. E 6o. Se fusse
ognun di lor si sitibondo D'acqua, com'e' ne son crude' nemici ,
Credo che resterebbe in secco il mondo. (B)

che si danno al terreno. Davil. Il maresciallo, o per lentezza di


matura, o per segretezza di consiglio, lasciando guadagnare a'nemici
l'avvantaggio de' siti , andava prolungando l'esito delle cose, Bentiv.
Intesa che fu da Don Giovanni la mossa loro, fece egli armar su

2 - Fig. Avido, Desideroso. Lat. avidus, cupidus. Gr. roSuu.


Bern. Orl. 2. 6. 49. Chi d'onore o d'infamia sitibondo , Far

parlar di s per tutto il mondo. Buon. Fier. . 2. 2. Ogni cosa

bito di fanteria alcuni siti pi vantaggiosi che s'interponevano fra la

aggrada al disio sitibondo,

gente nemica e la sua. (Gr)

- Ed in forza di sm. l Menz. sata. Se non che a certi avari e 7 - (Archi.) Una delle sei parti necessarie all'edificio; ed Quello
spazio che elegge l'architettore per farvi sopra la sua fabbrica: e
sitibondi Suol far talvolta il popol senza legge Venir senza popone
il mal de'pondi.
sotto questo nome si comprende non solo quella quantit di luogo
Situcini. * (Filol.) Si-ti-ci-ni. Add. e sm. V'. L., Lat, siticines. Cos
che verr circondata di muraglie per uso di abitare ; ma ancora

chiamavansi presso i Romani. Coloro che ne funerali suonavano


una specie di trombe pi lunghe e pi larghe delle altre. (Secondo
Varrone , siticines eran quelli che apud sitos canebant : e persi
tus egli intende chi situato nel feretro o nel sepolcro, In ebr.
sciathaq quiescere, cessare , tacere.) (Mit)

Strucoma. * (Leg.) Si-ti-co-mi-a. Sf V.G. Lat. sitocomia. (Da sitos


frumento, e comeo io curo.) Cura del frumento vocabolo usato da
gli antichi giureconsulti. (O)

Sinuo. (Mit. Giap.) Si-tio. Divinit o Semideo del Sintoismo. (Mit)


Sirioonaria. * (Med.) Si-tio-gra-fi-a. Sf P. G. Lat. sitiographia. (Da
sition cibo, e grapho io descrivo) Descrizione de' cibi. (Aq)
Stooona. (Med.) Si-tio-logi-a. Sf. V. G. Lat. sitiologia. ( Da
sition cibo, e logos discorso. ) Trattato degli alimenti. -, Broma
tologia, sin. (Aq)

Srrure, Si-ti-re. N. ass., verbo difettivo. V, L.Aver sete. Lat. sitire.


Gr. . Rim ant. F. R. E nella croce ancor volle sitire.
2 - E fig. Ardentemente desiderare. Fr. Jac. T. 6, 3. g. Farmi
al fonte salire, Ove sitire suol l'anima mia.
3 - Att. e fig.] Dant. Purg, n. 57. Mostrava la ruina e 'l crudo
scempio Che fe' Tomiri, quando disse a Ciro Sangue sitisti, ed io

di sangue t' empio. Fr. Jac. T. 6. 3. g. Sitisco il fonte, d' onde


a noi si versa La caritade Ar. Far 43. oo. S'avessi pi tesor
che mai sitire Potesse

femminile ec. (Pe)

ogni spazio di esso edificio, il quale si premer, passeggiando, con


- (Pitt) Positura delle cose. Baldin. Voc. Dis. il sito una

le piante de' piedi. Baldin. Voc. Dis. (N)


8

delle cose necessarie da osservarsi dal buon pittore nella rappresen


tazione delle cose animate ; cio stando ritte, a sedere, a giacere ,
supine, bocconi, per lato, inginocchioni, comode, scomode e simili at
titudini; e delle inanimate, o naturali o artificiali, molte delle quali
hanno proprio sito o positura immobile, come la terra che sta a
giacere, i monti sollevati, colonne d'edifici ritte, architravi e cornici

a giacere , tetti pendenti e simili; e molte altre che sono mobili le


possono mutare ad ogni ora, come sono arnesi, stromenti ec. In

oltre deve il pittore considerar questo sito, come sede delle parti

e particelle di qualunque corpo, fuori del qual sito o sede propria,


non posson essere collocate senza errore; siccome per contrario quan
do ogni cosa per l'appunto nella sua sede, ne risulta il beninsieme
che una delle principali parti di buona pittura, anzi una delle
due origini del disegno; per questo al pittore sta bene il farsi pra
tico della notomia, per saper collocare ossa, nervi, muscoli, vene,

e ogni altra parte e particella del corpo umano, dove va; imperocch
essendo l'uomo la pi bella fabbrica del mondo da lui piglia norma
ogni altra cosa. Questo sito o sede propria delle parti, ha molta
convenienza con la forma o fattezza delle cose, nel concorrere alla

creazione del disegno. (N)

(Geog.) Isoletta dell'Arcipelago di Giorgio III nella Russia Siro. Add. m. V. . e riprovevole. V. e di' Situato. Cavalc, Discipl.
spir. 42. La mente virtuosa sita in alto ec., onde sempre sere
Sirmion. * (Mit) Si-tni-di. Nif della Megaride, una delle quali ebbe
na. (V) Bocc. Cacc. Dian. cap. . Una fontana chiara, bella, grande,
una figlia che partor a Giove Megaro. (Mit)
Abbondevole d'acque , v'era sita. (P)
Srro. Sm]Positura di luogo; e prendesi talvolta anche assolutamente SiTocomo.* (Filol.) Si-t-co-mo. Add. e sm. VG. Lat. sitocomus. (Da
per Luogo. In questo senso il Sito comodo, vantaggioso, setten
sitos frumento, e comeo io ho cura.) Magistrato presso i Greci che
trionale, orientale , ec. Lat. situs, loci positio, positnra. Gr. Sirus.
aveva ispezione sui grani , ed equivaleva presso a poco all' Edile
(Situs in senso di Situato, e di Sito, vien dall'ebr, sciut porre, si
cereale presso i Romani. (Aq)(Mit)
tuare.) Dant. Purg. 1. 26. O settentrional vedovo sito, But. ivi : Sito, Stocarro. * (Filol.) Si-t-crito Sm. V. G. Lat. sitocrithon. (Da sitos
tanto a dire quanto luogo. Dant.Par... 24. Ed ora li, come a sito
frumento , e crithe orzo.) Specie di tributo imposto da Andronico
decreto, Cen porta la virt di quella corda. But, ivi: Sito, luogo
Paleologo seniore, onde gli agricoltori erano tenuti a contribuire
dovuto alla cosa per natura. Dant. Par 7. 6. Che pria per me avea
ciascuno moggi sei di frumento e quattro di orzo. (Aq)
mutato sito. E 7. 85. E pi mi fora discoverto il sito Di questa Sironio. * (Bot) Si-t-di-o. Sm. V. G. Lat. sitodium (Da sitos cibo,
ajuola. Petr. son. 33. Quando dal proprio sito si rimuove L'arbor
e idos somiglianza) Genere di piante della monoecia monandria, e
che am gi Febo in corpo umano, Bocc. nov. g. 15. Per la qual
della famiglia delle urticee, che ha per tipo l'Artocarpus integri
folia di Linneo, stabilito da Gaertner, e da Loureuro chiamato
cosa il sito della camera , le dipinture, ed ogni altra cosa notabile,
che in quella era, cominci a ragguardare. G. V. 4. 25. . In qual gi Polfema, i cui grani arrostiti come le castagne hanno un sa
tempo Prato era di piccolo sito. Com.If 4. Descrivegli in ar
pore eccellente ; ma tal genere non stato da' botanici posteriori
dentissimo e secco sito, sopra 'l quale sempre fiammelle di fuoco
riconosciuto. (Aq) (N)
piovono, a dimostrare la strutta caldezza dell'animo loro. Soder. Sirooosna. * (Filol.) Si-to-do-si-a Sf V. G. Lat. sitodosia. (Da sitos
olt. 5. A tutte le vigne nojosissima la tramontana, e a tutti i
frumento, e dosis il dare.) Largizione di frumento che faceasi sovente
dagl'imperadori romani. (O)
siti che a questa sono esposti. o Menz. Parad. terr. 2. 49. Quando
al primo apparir di primavera Lasciano l'austral fervido sito (N) Srroritace. (Filol.) Si-to-fi-la-ce. Add. e sm. P. G. Lat. sitophilax.
2 - Abitazione, Albergo. Lat. domus, habitatio. Gr. olios, oizzz.
(Da sitos frumento, e phylax, phrlacos custode.) Titolo de' quindici
Franc. Sacch. rim. Povera capannetta 'l nostro sito. (Picciola ca
magistrati ateniesi, dieci per la citt e cinque pel Pireo, sopra
intendenti alla provvigione del grano, vegliando che nessuno ne ac
pannella il nostro sito : trovasi questo verso in una canzone del
Poliziano che comincia Vaghe le montanine e pastorelle e sta a
quistasse una quantit maggiore di quella che gli era necessaria, (Aq)
pag. no dell' ediz. di Pisa, Nistri 8o, a pag. 268 del primo vol. Sirolonio. * (Bot) Si-to-l-bi-o. Sm. V. G. Lat. sitolobium, (Dasitos
frumento, e lobos baccello) Genere di piante crittogame della fa
della Bibl. encicl. del Bettoni. Nel $ 4. della v. Montanino si pu
vedere che il Salviati cita come di Poliziano quella canzone. N
miglia delle felci, stabilito da Desvaux : sono cos denominate dal
presentare la fruttificazione inserita sopra la fonda ricoperta da un te
la Crusca poi dice che sia di Franco Sacchetti, poich la citazione:
Franc. Sacch. Rim. comprende rime di diversi autori.) (N)
gumento a modo di baccello, della forma di un grano di frumento.(Aq)
3 Odore, ma per lo pi non bu no. Anticamente Setol (V. Puzzo.) SinoLociA. (Agr.) Si-to-lo-gi-a. Sf V. G. (Dal sitos frumento, e logos
Lat. situs. Grvroia. (V. qui sotto l'opinion del Salvini. In ar
discorso.) Discorso o Trattato sopra la natura, qualit ed uso delle
scjat puzza di baumbagia bruciata. In illir. isctettitise corrompersi,
diverse specie di grano. (A)
guastarsi.) Cr. Il vasello che hae preso un mal sito, nol pu agevol Sirone, Si-t-ne. N. pr.. m. (In illir. sit satollo, sittan esile, sjet
tan disgraziato. In gr, siton campo da seminare) - Re di Traia,
mente lasciare. Sagg. nat. esp. 263. Sigillata una starna in un sottil
vaso di vetro, e rimpiattata in un angolo d'una stanza, da un bracco
padre di Pallene, ucciso da Bacco. (Mit)
fatto rigirare un pezzo in
vicinanza, non vien dato segno di 2 - * (Geog) Antica isola dell'Egeo. (Mit) .
sentirne il sito,o Vit. SS. Pad. a. 158. Acqua poco vi si trova e di Sironi, (Geog) Si-t6-ni. Lat. Sithones. Antichi popoli della Scan
dinavia. (G)
fortissimo sito, come di bitume. (V) Salvin. Annot F. B. 4. intr.
Onde sito, puzzo, dallo star sempre una cosa piantata e chiusa nello Stonua. * (Geog) Si-tni-a.Sf Lat. Sithonia, Ant. regione della Tra
stesso luogo, latino sita. Ne' sepolcri: H. S. E cio Hic Sius Est,
cia settentrionale,Ant. cantone della Calcidica in Macedonia (G)
e Tanfo, sito cattivo di luogo stato pi tempo chiuso, dove l'aria Sironia. * (Filol.) Si-to-ni-a. Sf V. G. Lat. sitonia. ( Da sitos fru
Srna

americana. (G)

non giuoca. Ros. Sat. 3. 53. Avere un sito che da lungi ammorba(N)
4 - (Mat.) Posizione, Analisi, Calcolo. (A)
5 - (Filos.) Cos dicono i logici Uno de' predicamenti, che deter
mina la collocazione propria di un soggetto,
6 - (Milit) Postura di luogo nel quale o dev'essere fabbricata
una fortezza. Galil. Della diversit de siti, e della propriet. . . .
La distinzione de siti e della natura loro necessarissima, anzi quello
che pi d'ogni altra cosa dee stimarsi in materia di fortificazione(Gr)
2 - Presso i tattici vale Luogo atto a disporre ed ordinare gli
eserciti, acconcio ai bisogni dell'offesa o della difesa. Gl'ingegneri
ed i topografi distinguono partitamente i Siti con vari aggiunti che
ne indicano le varie qualit, le quali si riferiscono od alla giaci

mento) Ufficio di un magistrato incaricato della compra del fu


mento. (Aq)

---

Stonuo, * St-t-ai-o, Add. pr. m. Della Sitonia. (B)


Si rosro cons. Modo avverb. Immantinente che, Subto che V. Come,
S.no,Fior, S. Franc. 83, Delber . . . di uscire dell'Ordine si tosto
come frate Giovanni fosse tornato di fuori. (V) Dunt. Par. - Si to

sto come l'ultima parola La benedetta fiamma, per dir, tolse , A


rotar cominci la santa mola (P)

Sireun. - (Geog) Citt dell'Afganistan. (G)


--- --Srrra. *(Zool.) Sf, G. Latsitta.Gr. cirra, cirrm. (In ebr. hesith
incitare. In gr.rto concitatus fuit.) Genere d'uccelli dell'ordine degli
anisodattili, stabilito da Linneo, il cui tipo la Sitta europea, la quale
nella voce che manda richiama il (sitta) del pastori greci (Aq)
tura od alla natura loro quindi toccando della prima, un Sito ven

SKIMMIA
poteva, volontieri col santo abate si ritrovava. E g, no, n. 5. Libe

356

SITTANG
Srrano. * (Geog) Zittang. Finme dell'Impero birmano. (G)
Srraaoa. * (Geog) Sit-trda. Citt del Belgio nel Limburgo-Citt
degli Stati Prussiani nella Gheldria. 9)
Sirrasono. * (Zool.) Sit-t-so-mo. Sm. V. G. Lat. sittasomus. ( Da
sitta sitta, Sorta di uccelli, e soma corpo) Genere d'uccelli dell'or
dine degli anisodattili, proposto da Swainson, i quali presentano
la struttura del loro corpo sinile a quella delle sitte di Linneo. (Aq)
Strravaxa. * (Geog.) Sit-ta-v-ka. Citt dell'isola di Ceilan. (G)
Sitrusetana. * (Geog.) Sit-tin-br-na. Citt d' Inghilterra. (G)

ramente vi potrete partire, s veramente che voi al vostro marito di


tanta cortesia, quanta la sua stata, quelle grazie renderete che con
venevoli crederrete. (V)

- Ed innanzi alle particelle Dove e Se. Bocc. nov. 7. 39. Si ve


ramente, dove in guisa si facesse, che il Duca mai non risapesse che
essa a questo avesse consentito. E nov. 27.33. Voi udirete novelle che
vi piaceranno , si veramente se io l'ho buone ec. della sua salute,
3

- E anche a

di sola affermazione. Pecor. g. 4, n. 2. E sog

giungendoli il Prato: se io ci trovassi buon mezzo, saresti tu com


Siruacione, Si-tua-gi-ne. Sf V. e di' Situazione. Cr. alla V Di
tento? Si veramente, soggiunse il Gajetani. (v)
sposizione, 5. 3.
Srrale, Si-tu--le. Add. com. Appartenente a sito , Locale. Pic Svennamiati. (Mit Ind.) Si-ve-brammi--li. seconda suddivisione

della trib de' Bramini, e sono quelli destinati alle cerimonie nel

colom. Berg. (O)

Siruamento , Si-tua-mn-to. [Sn.

tempo di Siva. (Mit)

Il situare, Sito. I V. e di' Situa

zione.] But. Si muta secondo lo mutamento de'cieli, e lo situamento

delle sue parti.


Struante , * Si-tu-n-te. Part. di Situare. Che situa. V. di reg. (O)
Sirune, Si-tu--re. [Att.] Porre in sito , t Porre al suo luogo; al
trimenti Collocare. Lat. collocare, statuere. Gr. r9xa. Pallad. Vo

Svenaro, Siverto. Add. m. V. A. Sceverato. Esp. P. N. no.


Quella fontana si chiara e si siverata, che ec... In una bella fon
tana ben chiara e si siverata. (Cos legge il Rigoli spiegandosive
rato per Sceverato: il C. Redi legge Smerato, come anche la cr.
alla v, Smerato.) (N)

gliono esser situate al meriggio. Cr. 2. 18. . I campi, i quali son Sventaae. (Marin.) Si-ver-t-re, Aut. Voltare. Si dice quando si a
nelle pendici de' monti situati , spesse fiate sostengono secchezza e
girare il bastimento, sicch muti la sua prima direzione. (Dal lat.
se vertere voltarsi.) (S)
magrezza. Stor.Eur. . 18. Questa citt , posta in monte, situata
tra le montagne. Vit. Pitt. 54. Non si considerano ec. le spese nel Sviando, " Sivir-do. N. pr. m. Lo stesso che Sivardo, V. Lat.
far gli sterri ec., nel situar le salite.

Siviardus. (B)

Srruaro, Si-tu--to. Add. m. da Situare. Posto, Collocato; ant. Assituato. Siviene. * (Geog) Si-vi-re, Saviere. Fiume di Francia. (G

Svicano, Sivi-gal-do. N. pr. m. Lo stesso che Sebald, V. (B)


Sivica. " (Geog) Siviglia. Lat. Hispalis. Citt di Spagna, capi
tale della provincia del suo nome, ch' l'antica Betica. (G)
Svucia. (Ar.Mes) Sfoorta di tabacco sottilissimo da naso, che pren
Situagione , Situamento, sin. Lat. situs, positus, positura. Gr9irs. de il nome dalla citt presso cuinasce la pianta, Baruffald. Berg (o)

-, Sito, sin..] Lat. positus, collocatus. Gr. 9rus. G. V. 5.7. 3. Nota


che il detto poggio e de' meglio situati che sia in Italia. M1. V. 1.47.
ll castello di famiglie assai forte , e per luogo ben situato a difesa.
Sinuazione, Si-tua-zi--ne. (f] Positura di luogo; altrimenti Sito.-,

Red. Oss. an. 9. I testicoli al solito bianchi e lunghetti, con le Svveno , Siv-v-ro. Avv. comp. V. e di''Si veramente. Mann. De
cam. introd. IX. (N)
solite appartenenze , e situati nella consueta situazione.
Srulo. * (Filol.) Si-tu-lo. Sm. V. L. Lat. situlus Corinthiacus. (V. Si Siza. (Fis) Sf. Fiato impetuoso del vento, e dicesi per lo pi della
Tramontanafreddissima. -, Suza, sin. (In ungh. srel vento. In
tella.) Davano gli antichi questo nome a certi vasi, larghi nel mez
zo, adorni di fregi a foggia di chiodi e con manichi che uscivano persiz impetuoso. In ted. schuss che si pronunzia sciuss colpo.) (A)
al disotto della met dall'altezza. Tal era quello di Nestore descrit Szano, Si-zno. N. pr.. m. Lat. Sizan.(Dall'ebr. ze questo, e scia
to da Ateneo. (Mit)

dono: Questo dono.) (B)

sizeno. " (Geog) Si-z-bo-li , Siseboli. Lat. Sisipolis. Citt della


Sirzo. * (Geog) Provincia del Giappone. (G)
SuA. * (Gcog) Si--a. Oasi del deserto di Barca in Barberia. Turchia europea nella Romelia, anticamente Apollonia. (G)
Citt di detta Oasi. (G)
Sizenre , Si-zi-n-te. Add. com. . L. Che ha sete, Sitibondo, 4
Siuan. * (Geog) Si-u-n. Citt dell'Indostan inglese. (G)
setato. Lat. sitiens. Lasc. Or. Cr. Sizienti venite all'acque del sa
gratissimo costato di Cristo. (A)
Siuano. * (Geog) Si-u-n-lo. Lo stesso che Siam , V. (G)
Siuanoa. * (Geog.) Si-u-a-n-a. Citt della China. (G)
Sziona. (Gram. e Poes.) Si-zi-gi-a. Sf V G. Lat. syzygia, (Da on
insieme, e zorgos giogo) l'igura poetica , la quale consiste nell'u
Siuanpua. * (Geog) Si-u-am-pr. Citt dell'Indostan inglese. (G)
Suoa. * (Geog) Si--da. Citt dell'Indostan. (G)
nione di varii piedi in un solo puede. (Aq)
Sun. * (Geog) Si-u-i.Citt dell'Afganistan proprio, capitale del Siui 2 - (Milit.) Due paia di carri da guerra ordinati insieme per com
stan, (G

battere, secondo l'ordinanza di Eliano. Caran. Trad. El. Due delle

(Geog)Si-u-i-stn.Sm. Provincia dell'Afganistan proprio(G) quali zigarchie si domandano sizigia. (Gr)


Siur. * (Geog) Lat. Lycopolis. Citt dell'Alto Egitto, capitale della Sizione. (Astr) Si-zigi-e. Sf pl. V. G. Lat. syzygia. (Da syn con ,
e zrgos giogo) Cos chiamansi i punti dell'orbita della luna, ne
provincia del suo nome. (G)
Stro. * (Mit. Giap.) si--to. Voce giopponese che significa Metodo quali trovasi questa in congiunzione od in opposizione col sole. La
di filosofare, e che d il nome ad una setta del Giappone , i cui congiunzione chiamasi Luna nuova o Neoselenio, e l'opposizione
Luna piena o Plenilunio o Panselenio. (Aq) (O)
seguaci non ammettono alcuna divinit, proscrivono ogni religione,
non conoscono altri doveri nell'uomo che quello d'esser virtuoso, Szioio.* (Bot) Sizi-gi-o. Sm. V. G. Lat syzygium. (V. Sizigie.) Ge
nere di piante della famiglia delle mirtacee, stabilito da Gaertner,
e fanno consistere tutta la felicit in una buona coscienza. (Mit)
ed adottato da Decandolle, le quali presentano i cotiledoni fra loro
siva. (Mit.Ind.) Una delle tre divinit degl'Indiani, che formano una
congiunti in giogo. Comprende una specie ragguardevole fra gli
sola potenza, cio Brama, Siva e Visn, rappresentanti tre attributi
aromi, cio la Cannella garofanata. (Aq
divini, il Creare, il Conservare e il Distruggere. , Sciva, sin. (Mit)
a -. * Siva-Ratri. l'esta religiosamente osservata da' settarii di Sziorte. * (Bot) Sizi-gi-te. Sf V. G. Lat. syzygites. (V. Sizigie.)
Genere di piante crittogame della famiglia dei funghi, e della trib
Siva, il decimoterzo giorno dopo il plenilunio. Significa Notte di
delle mucoree, stabilito da Ehrenberg, che contiene una sola specie,
Siva. (Mit)
2 --- *
Slav.) Dea degli Eruli o Slavi Varegni; probabilmente la quale cresce su i legni morti, e presenta i filamenti dicotomi o ra
la loro Venere o la loro Pomona; altrimenti Siba o Seva. (In celt.
mosi riuniti da altri filamenti traversi cogli sporidi globosi e gra
di nel punto di attacco de'filamenti. (Aq)
brett. sivi il nome della fragola : sev l'umore che si spande per
tutta la pianta: seven civile, decente, pulito. In ebr. sciava esser SiziooPo. * (Zool.) Si-zi-g-po. Sm. . G. Lat. syzygopus. (Da syn
civile, conveniente.) (Mit

Siva. * N. pr. m. Lat. Siva. (Dall'ebr. sciave falsit , mendacio, va


nit, ovvero da sciavve equo, retto.)(B)

2 - * (Geog.) Citt e Distretto del Giappone dell'isola di Nifon.


Fiume della Russia europea. (G)

con , zygos giogo, e ops aspetto.) Genere di insetti dell'ordine deco


leotteri, e della famiglia de'rincofri, stabilito da Schoenherr, e
gi proposto da Dejean sotto il nome di Cyclopus, i quali
gli

altri caratteri presentano gli occhi talmente fra loro uniti che sem
brano un solo. (Aq)

Svac. * (Geog) Golfo del mare d'Azof' sulla costa della Tauride, Sizio , * Si-zi-o. N. pr. m. (Dal pers. siz forte.) - Publio. Capitano
detto anche Mar putrido. (G)

romano, nativo di Nocera, partigiano di Cesare, e che ebbe da


parte della Numidia che avea tolta a Manasse ausiliario
di Giuba. (Mit)

lui

Siva. * (Geog) Lo stesso che Sebanga, Sevanga, P. (G)


Svan. * (Cron.) Sm. Lo stesso che Siban , V. (Mit)
Sivasoa. * (Geog) Si-va-nr. Citt dell' Indostan. (G)

Saba. * (Geog) Ska-d-li. Indiani degli Stati Uniti. (G)

Sivas-Savona. * (Geog) Isola dell' Indostan. (G)

Saoen. * (Geog) Citt della Danimarca. (G)

si vaapo, * Si-vr-do, Siviardo. N. pr. m. Lat. Sigvardus. (Dal ted. SaGeas. (Geog.) Lago di Svezia. (G)
Saranoa. * (Geog) Skal-fnda. Fiume d'Islanda. (G)
sieg vittoria, e wante vedetta Vedetta della vittoria.) (B)
Sivas. * (Geog) Lat. Cabira , Sebastes. Citt della Turchia asiatica, Sarz. * (Geog) Citt d'Ungheria. (G)
Salunza. * (Geog.) Skal-mir-za. Citt di Polonia. (G)
capitale del Pascialato del suo nome (G)
Si venamenre.Avv. Con patto, In tal modo, Per modo che, Con questo Skanoeauaco. * (Geog) Skan-der-br-go. Citt di Danimarca. (G)
per ec. e si unisce cos col soggiuntivo come col dimostrativo. Alcuni Sxanoea. * (Geog) Ska-n er. Citt della Svezia. (G)
dicono, ma non bene, Sivvero..] Lat. hac conditione. Gr. ir ror, SARA. * (Ceog) Citt della Svezia. (G)
di Svezia nella Gozia.(G)
ir raras puo'oias. Bocc. nov. 2.5. Io sono disposto a farlo, si ve Sanasoaco." (Geog)Ska-ra-brgo.
ramente ch'io voglio in prima andare a Roma. E nov, ao. 4. Paganin Savina. * (Geog) Ska-vi-na. Citt della Gallizia. (G)

disse che gli piacea, si veramente che egli non la dovesse contro suo Serievo. * (Med.) Sker-li-vo, Sn. Nuovo morbo comparso in Eu
baciare. E nov.78 . Io son contenta, si veramente che tu mi
ropa ultimamente e considerato come una variet o degenerazione
acci di questo, che far dobbiamo, rimanere in pace colla tua donna.
della lue venerea. Prese il nome da quello del paese di Skerlievo o
Skrilievo o Sorilievo , villaggio del litorale ungherese, dove per la
Albert, cap,4 Meglio anzi venire, che di po'fatto vendicare, si
veramente che per vendetta non si faccia, siccome detto di sopra.
prima volta si manifest. E perch comparve anche sulle prime in
Cap.Comp. Discipla. Si veramente, che se alcuno fosse tratto ,
Falcade, comune del distretto di Agordo, Judetto anche Falcadina(0)
il quale fosse assente dalla detta citt di Firenze ec, sia rimesso nel Sana. * (Bot) Skim mi-a. Sf Genere di piante dicotiledoni con
detto sacco. Bocc. g. 3, n. 8. La donna contenta onestamente, co
fiori completi polpetali della classe tetrandria monoginia del Lin

me soleva, con lui si disse s veramente che, quando acconciamente

neofumglia delle ramne, fornite di corto calice persistente con

quattro o cinque tagli ovali ed una bacca ovale quai oon quattro
valve che rinchiude quattro semi biancastri in una polpa
Lat. skimmia. (N)

SRINFAxe. (Mit. Scand.) Skin-f-xe. Nome del cavallo di Alfidiro


Dagur, il qualo scuotendo la criniera sparge luminosi raggi nel
l'immensit dello spazio. (Dal celt. brett. skin raggio, e fnezer o
feazer vincitore, che vien da faeza vincere, sormontare.) (Mit)
SkunosA. * (Geog) Ski-n-sa Lo stesso che Schinusa e Scinosa, V. (G)
SkuPTon. * (Geog) Citt d' Inghilterra. (G)
ShivA. * (Geog) Citt di Danimarca. (G)

SkoLen. * (Geog.) Citt degli Stati Prussiani in Sassonia. (G)


SkoPIN. * (Geog) Citt della Russia europea. (G)
so,
e Med.) Skri-li-vo. Lo stesso che Sorilievo, Sker
lievo, V. (
Sx E. *

357

SLAZZERARE

SK INFAXE

(? Una delle isole Ebridi. (G)


-

SLAERARE , Slab-br-re. Att. V. burlesca. Tagliar le labbra. Bellin.

trimenti) Allargare. Lat. dilatare, ampliare. Gr. raarivev. Gal. Sisi.


282. Se si seguitasse di slargarle pi, gli angoli a i punti EA diver
rebbero maggiori di due retti. Tasson. Secch. 5. 62. E posti in
fronte i pi feroci e arditi, Slargaro i fianchi all'ordinanza stretta,
Per non esser rinchiusi e circondati Dal numero maggior di tanti
armati. Segner. Conf ins. cap. . Se gli pu agevolare di modo la
legge, ch'egli si innamori di soggettarsele ; e pu slargarsegli tanto,
ch' egli gi quasi libero scuota il giogo. (N)
2 - * Dicesi da' giuocatori Slargar la bazza e vale Render il giuoco
pi retto. V. Bazza, S. 2, 4. (A)
3 IV. pass. [Allargarsi , Dilatarsi , Farsi pi largo, ed anche Di
scostarsi, Allontanarsi da una nave, da una spiaggia o simile.) (Lar
go in ispagnuolo vuol dir lungo.) Buon. Fier. 4. 4. 8. Imbareare,
sbarcare, urtarsi insieme, Investirsi, slargarsi. Accad. Cr. Mess.
Disordinati tornarono all'imbarco nel miglior modo che poterono ec.
e si slargarono in mare per diverso cammino. (A)
4 - * (Marin.) Prender caccia ; e dicesi d'una nave, la quale im
battutasi in altra nave superiore, spiega tutte le vele e fugge come
pu per sottrarsi dalla pugna. (A)
5 (Ar. Mes.) N. ass. Slargare pi o meno , dicono gli stumpatori
di un carattere , per far intendere Che tiene pi o meno di luogo,
che consuma pi o meno carta. (A)
-

Bucch. (A)

SiaeraAto , * Slab-br-to. Add. m. da Slabbrare. V. di reg. (O)


Slanni. * (Marin.) S m. pl. Navicelletti che vanno alla pesca nel Le
vante. ( In gr. libyrrnon, in lat. liburnum, in celt. gall. libhearn
navicella.) S av. (O)

SLAcciANTE, * Slac-cin-te. Part. di Slacciare. Che slaccia. V. di reg.(O)


SLAcciaRe , Slac-ci-re. Att. Sciogliere [da' lacci, Sciogliere ci ch' SLARGAro, Slar-gto. Add. m. da Slargare. Lat. dilatatus. Gr. ra
-

allacciato; 1 contrario di Allacciare. -, Sdilacciare, Dislacciare ,

rvvSels. Cr. alla V. Palettone.

-----

Dilacciare, sin. Lat. dissolvere, laqueis solvere. Gr. avaAvstv. Ner. 2 * Nel num. del pi, trattandosi di Stuolo, Compagnia e simili,
Samin. 3. 34. All'armato guerrier slaccia il cimiero. (N)

2 - Per metaf [Liberare da chccchessia che dia noja o impcdimento.]


Guid. G. La cui possanza di potere slacciare tutte cose naturali.
3 N. pass. Liberarsi da' lacci..] Dant. Inf 12. 22. Quale quel toro
che si slaccia in quella C' ha ricevuto gi 'l colpo mortale , ec.

4 E per metaf nel sign. del 5.2.1 Com. Pur. 5. O che voi ve

Slargati si disse per Allontanati, Scostati, Spartiti; contrario di


Stretti , Serrati, Raccolti. G. V. 7. 27. Quando li vide bene slar

gati (parla d'una schiera tedesca la quale si sbandava per abbot


iinare), disse al re Carlo: fa muovere le bandiere, ch ora tempo
(Altri testi per hanno Sbarbagliati, e le posteriori edizioni Spar
pagliati. Il
avea detto Sparti.) (P)

ne tegniate infra i termini , o presi ve ne vogliate slacciare.


Stancaroae, * Slar-ga-t-re. Verb. m. di Slargare. Che slargaV di
reg, (O
Slacciare diff. da Sciogliere. Si slaccia quel ch' allacciato, in
rs (o) Mes.) In forza di sm. Strumento che serve ad allargare
filato ; si scioglie quel ch' legato, annodato. Si scioglie un nodo,
una balla di merci; si slaccia l'elmo, un vestito. Slacciarsi signi
un foro ; pi comunemente Allargatojo. (A) (O)
SLAncaraice, * Slar-ga-tri-ce. Verb. f di Slargare. V. di reg- (O)
fica inoltre Liberarsi da un laccio , o fompersi l'allacciatura.
-

SLAccIATo, Slac-ci-to.Add. m. da Slacciare. ,Sdilacciato, Dislacciato,

Dilacciato, sin. Segn. Paneg. S. Filipp. $ 4. Di mezzo verno era


costretto per la gran vampa a portare slacciato il seno. (A) (B)

SlancnecciAae, * Slar-gheg-gi-re. Att. Far pi largo, Allagare. De


Luc. Berg. (O)

- -

SLAscio, Sl-scio. [Sm.] V. A. V. e di' Rilascio.

SLAoARE , Sla-g-re. N. ass. Dislagare , Traboccare, Inondare sover 2 A slascio, posto avverb. Con rilascio, Senaa ritegno, Con im

chiando le rive del lago, Cant. Carn. pag. 522. (Cosmopoli 75o)
Cos d' entrarvi dentro (i pesci) son s vaghi , Che, se non slaga,
vi staranno queti A mirar ec. (A) (R)
SLAGATo , * Sla-g-to. Add. m. da Slagare. V. di reg. (O)
SLAGelsA. * (Geog.) Sla-gl-sa. Citt della Danimarca.

peto , Furiosamente. Lat. impetuose, furenter, in praeceps , effuse


Gr. aavis, iuguars, rporers. Liv. M. I Romani veniano a sla
scio in gi correndo , e percoteano a Galli. E altrove : Li mani
poli , incontamente che ebbono tornati i dossi, si fuggirono a slascio
E appresso: E sanza comandamento, corso a slascio a'nimici, cc.

SLArenA. (Bot) Slat-ri-a. Sf. Lau. slateria. Sotto questo n me Ds


vaux indica la convallaria japonia di Linneo, la fuggea di Ri
tare, V. Baldin. Vit. Bernin. pag. 28. Nel fare il campanile ec. era
succeduto un disordine nel cavarsene i fondamenti ; che fu, che an
chard, l'ophiopogon del Botanical magazine. Pianta piccola di tre a
dandosi pi sotto di quello della facciata , si slam , o , come noi
cinque pollici di altezza, della esandria monoginia di Linneo, fo
diremmo, smott. (A) (B)
miglia delle asparagee il cui fiore manca di calice, e la corolla
SLAMATURA, * Sla-ma-t-ra. Sf. V. e d'Smottamento. (A)
profondamente divisa in sei lacinie , ed il frutto una bacca gl

SLAMAaE , Sla-m-re. N. ass. e pass. Lo stesso che Dilamare , Smot

bosa a tre cellette ciascuna con molti semi. (N)


SLANCIAMEnto. * (Eccl.) Slan-cia-mn-to. Sm. T. ascetico. Pronta e viva
intenzione dell'anima a Dio ; pi comunemente Slancio. Lanz. Div. SLatina. (Geog) Sla-ti-na. Citt della Turchia europea. (G)
SS. Sacr. cap. 2. S. 3. Facendo cos ec. divote aspirazioni e slan SLarisaae, Sla-tin-re. Au. Propriamente Far barbarismi, Sconcor
dare ; il che dicesi anche Slatinizzare; ma fu usato impropriamente
ciamenti , com' egli scrive , di amore verso Ges Cristo. (P)
SLAncANTE, * Slan-cin-te. Part. di Slanciare. Che slancia. Vdi reg.
per Parlar latino, nel modo stesso di Sgramullare. Cr. alla v. Sgra
muffare.

V. e di Lanciante.(O)

SLANCIARE, Slan-cire. [Att. Tirar con forza; altrimenti Lanciare. Lat. Sarumzzane, * Sla-ti-niz-z-re. N. ass. Propriamente Far barbarismi,
jaculari. Gr. dzovrisuv.
Sconcordare; altrimenti Slatinare. Min. Malm. Amati. (O)
2 N. pass. [Scagliarsi, Avventarsi.] Segn. Crist. instr. a. 2o. 2. a - Ed anche Parlar latino o Trar parole dal latino in volgare. Bisc.
N anche l'aquila, finch dorme, sente pena di star legata allo scu
Annot. Malm. 7. 8. La plebe nelle sue conversazioni d'allegria, per
ro; ma fate un poco ch'ella vegga il di chiaro e la preda prossima,
un certo genio di slatinizzare, trasporta alcune parole latine senza
oh come si slancia allora per arrivarla!
riguardo se sieno sacre o profane. (A) (N)
Slanciare diff. da Lanciare. Lanciare ama meglio l'attivo; Slan Siatamento, * Slat-ta-mn-to. Sm. Lo sluttare. V. di reg. Meglio
ciare il neutro passivo. Lanciar l'asta, Slanciarsi verso il nemico.
Spoppamento. (O)
Diciamo anco Lanciarsi e Slanciare; ma par che Slanciare espri Slatrans, Slat-tre tAut. T'orre il latte, ] Spoppare. Lut ablactare.
-

ma un impulso, o un movimento pi forte. Oltre a ci , Lanciare

Gr. droyxAxxrisv.

ha parecchi significati metaforici che non appartengono a Slanciare. 2 [Npass. e] per metaf (Disavezzarsi da checchessia1 Salvin. Disc.
E per non si direbbe Il duolo che slancia, n Egli slancia ( dice
2. 56 uno slattarci, per dir cos, dalle cose che ci lusingano,
farfalloni ) n Slanciar campanili ec. ne' quali modi bene usato
per prendere cibo pi sodo.
Lanciare.

Sarraro, Slatt-to. Add. m. daSlattare. Spoppato1 Lat. ablactatus.

SLANCIATo , * Slam-ci-to. Add. m. da Slanciare. V. di reg. Altrimenti 2 E per metaf (Disavczzato. Salvin. Pros. Tosc. .46. Accioc
Lanciato. (O)
ch slattati da quella lettura, a i loro teneri ingegni per avventura
SLAncio, * Sln-cio. Sm. Lancio, Sbalzo. Fortig. Ricc. n. 82. E fa
non disdicente , a pi sodo cibo s' avvezzassero.
un gran slancio, e sotto se gli caccia , E lo ferisce presso all'an 3 - E detto di Colore, cio, Simile a quello del latte. Garz. Berg-(O)
guinaglia. (N)
Slaup. * (Geog) Citt della Moravia. (G)
2 * (Eccl.) Slanciamento, detto dell' anima. Lanz. Div.SS. Sacr. stav. - (cog) Antichi popoli della Sarmazia che emigrarono nel
paese tra l'Elba e la Vistola; si stabiliscono poi nell'Illirio e uella
cap. 2. S. 3. Quando non potete altro, almeno con certi slanci por
tatevi a quei
del migliore amico che abbiate al mondo. (P)
Pannonia, e si sono sparsi in tutta la vasta regione compresi tra
3 - (Marin.) anciamento, detto delle navi. V. Lanciamento, $. 2. il Mar Bianco e l'Adriatico, il Baltico e il Mar Nero; dando
(A) (S)

origine ai Russi, ai Polacchi, ai Boemi, agl'Illirici, ai Serviani

SLANoaA. Add. e sf Baldracca, Sgualdrina, Meretrice. (V. Landra.


ec. d oggid. (Mit) (N)
In ted. land hure puttana del paese. In ingl. land whore vale il me saviasscn
(Geog) Sla-vi-n-schi. Citt della Russia europea. (G)
Sla-vo-nia. Sf. V. e di Schiavonia. (G)
desimo: e slenler che nel senso proprio val piccolo, sottile, si tra SLAvonIA. *
Slazzeaane,
Slaz-ze-r-re.
[Att.] V. Bassa, tratta, si dice, da quella
sporta anche al significato di misero. ) Capor. Com. la Nin. 4. 5.
eng. (Min) Aret. Tal. 4. 6. Quella porca , quella slandra. (N)
del Vangelo Lazare veni foras; quasi Comandare al danaro a venir
SLAppolare, * Slap-po-l-re. Att. Levar le lappole. Corsin. Torracch. fuori della borsa, Cavarlo
senza ritegno; il che dicesi anche
Sgattigliare. Lat. exolvere.Gr. axiv. (V. qui sotto la spiegazione del
. 3. E voi, nobili miei Barberinesi , Lasciate un po' di slappolar
Biscioni. A me sembra che questa voce sia nata dalla corruzione del ted.
le lane. (N)
auszahlen pagare. In ungh. dicesi szamlalni) Malm. 7, 8. E fatto un
SLARGAMENto, Slar-ga-mn-to. Sm. Lo slangare, e lo stato della cosa
slargata. Baldin. Dec. Seguitando la figura dell' ovato, che fa il detto
guazzabuglio nella sporta, Le quattro lire slazzera, e si spaccia. E
bisc. Annot. ivi : Slazzera , cava, mette fuora. parola furlesca,
slargamento. (A)
sebbene assai usata. Slazzerare propriamente vuol dire Spendere ge
SARGATE, * Slargn-te. Part. di Slargare. Che slarga. Vdi reg. (O)
nerosaments,
prodigauneute, scnza
e quasi con una
SLARGARe, Slar-g-re. Aut. [Accrescere per larghezza, Dilatare; al
-

Vocab. VI,

---

--- _

358

SLOP

SILEA

maniera di comando al danaro, il quale ubbidisca a lasciarsi spen


dere. La plebe , nelle sue conversazioni d'allegria, per un certo ge
mio di slatinizzare, trasporta alcune parole latine, senza riguardo se
siano o sacre o profane (costume in verit biasimevole) per dar mag
giore espressione a' suoi sentimenti ; e cos suppongliamo che siano
quattro o sei di questi battilani , che , dopo aver mangiato e bevuto
alquanto, vogliono tuttavia comprarc v. g. un altro fiasco di vino: c

le slitte, si tirer sopra la batteria con l'argano, ed ivi di nuovo


incavalcata, si leveranno con csse le difese. Bentiv. Le carrette sono

picciole ordinariamente, e per lo pi sono condotte da un cavallo

solo. Sostentansi non su le ruote, ma su travicelli in foggia di quelle


slitte che in Italia s'usano in Lombardia, e che pi comunemente
son chiamate con questo nome. Montecucc. Slitte per le artiglierie
in tempo di nevi grosse. (Gr)
non essendo tutti pronti a metter fuori il danaro , a riguardo d'a Sirra. * (Geog.) Lo stesso che Slegde, V. (G)
vere gi speso quanto volevano o potevano , il brio allora fa loro Sirrrane, slittare. N. ass. Andar colla slitta, Arramacciare. Alf
Voc. e Mod. Tosc. (N)
dire , rivolti con una certa naturale prosopopeja alle lor borse, que
ste parole del Vangelo: Lazare , veni foras ; cd in tal guisa spen Sloanea. * (Bt.) Sloana. Sf. Lat. sloanea. Genere di piante eso
tiche, intitolato ad Hans Sloane medico inglese presidente della o
dono liberamente quel di pi, e slazzerano, com' essi dicono, la lor
ciet reale di Londra. Il carattere generico nel calice di quattro
moncta. (N)
o sette figlioline , niuna corolla, le antere lunghissime attaccate
SLEA. * (Marin.) Sl-a. Sf Lo stesso che Slee, V. (O)
agli stani sotto l'apice; il frutto un pericarpio capsolare coverto
SLEALE, Slc--le. Add. com. Che manca di lealt. [ Lo stesso che Mi
di
lunghe punte che si apre in tre o cinque valve, e contiene tre o
sleale , ] Disleale, V. Lat. iniquus , infidis. Gr. &vouos, dricros.
cinque celleue ciascuna con due semi cinti da un arillo carnoso
( V. Lcale. In brei. disleal : in franc. d'oral : in isp. desleal. )
Appartiene alla poliandria monoginia di Linneo, ed alla famiglia
Pass. 3f4. Egli bugiardo, isleale e ingannatore. E 364f. S' ella
delle tigliacee. (N)
sar avoltera e islcale, non potr sofferire la virt della pietra.
SLEALTA' , Sle-al-t. Sf. Io stesso che Dislealt, V. Lat. infidelitas. Sioioso. (Geog) Slo-bo-sl-i. Citt della Russia europea. (G)
Gr. druorix. Segn. Pred. 2. r . Come, dico, possibile che si truovi Slocamento , Slogamnto. Sm. Propriamente L'uscir di luogo o
stesso che Dislogamento, V. Salvin. Annot. F. B. 5. 4. 3. Questa
chi ec. sia leale a quell'amico , il quale usa ogni slealt, ed a quello
che usa ogni lealt, sia sleale ?

la lussuria, o propriamente lusso, che vale uno slogamento, un

uscire dal luogo della ragione. (A) (B)


SLEooe. * (Gcog.) Sled-ge , Slitta. Isola del mare di Bering. (G)
Slee. (Marin.) Sl-e. Sf. Specie di slitta , o macchina di cui si ser a (Chir.) Il dislogarsi delle oss; altrimenti Lussazione,Slogatura.(A)
Murat. Fil.Mor.cap. 3. Bellin. Disc. 1. Che sentimento di tormentoso
vono gli Olandesi per tirare dall' acqua in terra un bastimento.,
scomodo, di tiramento e di passione , anzi che pericolo, anzi effet
Slea , sin (In celi. gall. cd in in land. seol navicella: in dan. dicesi
tivo ed attuale slogamento d'ossa , e stracciamento di carne. (Min)
sejl, in ingl. sail, in sass. segl. In gr. salos barcollamento di chi
Sooane, Slo-gre. Att. Muover di luogo. Lo stesso che Dislogare,
naviga.) (S)
l Bellin. Disc. 1 . p. 93. Vi si calchi con tanta forza, che lo
SLEGAmento, Slc-ga-mn-to. [Sm.] Lo slegare; (altrimenti Scioglimento.1
strumento calcato scommetta e sluoghi con essa, e penetri e s'insinui
Lat. dissolutio. Gr. di vas. Sagg. nat. esp. 2 E chi sa che da
fra le parti ec. (Min)
questo suo slegamento di pai ti non addivenga ch'ella di rado o non
2 (Chir.) Il rimuoversi delle ossa per alcuno accidente dalla lor
mai si fermi anche ne' suoi pi appropriati ricetti ?
naturale positura ; I altrimenti Lussare. Lat. luxare. Gr.
fSLEGARE, Sle-g-re. Au. Sciogliere i legami ; ] contrario di Legare.
[Aferesi di Dislegare.1 ( V. A sciogliere.) Lat. solvere, absolvere , Socaro, Sloga-to. Add. m. da Slogare. Uscito di luogo, rimosso,
Mosso o mosso di luogo, e dicci pi comunemente delle ossa. Lo stesso
exolvcre. Gr. ccsv. Fuloc. 5. 2o. Oh quanto dubbioso nella pa
che Dislogato, V] Lat.
nppoas, Bern. Orl. . 2.44.
lestra d amore entrare, nella quale il sottomesso arbitrio impossi
E finalmente quel piede slogato. Da un chirurgo gentil fu medicato.
bile da tal nodo slegare, se non se quando a lui piace! Ar. Fur.
Ver Samin. o. 29. Con un fianco di pi slogato e rotto. (N)
23. 58. Slegate il cavalier, grid , canaglia, Il conte a' masnadieri ,
o ch' io v'uccido.
Sooaruaa , Sloga-tra. Sf Lo stesso che Slogamento, nel sign. del
5. 2. (A) Oliv. Berg. (O)
2 - Per metaf Lat. solvere , cripere. Gr. Aviv, zpsic9x.
3 - N. pass. Liberarsi. Dant. Purg. n 9. Go. Vedesti come l'uom da Socciamento, Slog-gia-mn-to.Sm. Lo stesso che Disloggiamento, V(O)
Soccante, Slog-gin te.Pa., di Sloggiare. Che sloggia. . di reg(O)
lei si slega ?
4 - lig. Dicesi Slegarsi dal sonno e vale Destarsi, Dant. Purg. 15. Sloccane, Sloggiare. Attu. e n. ass. Lo stesso che Disloggiare, Di
loggiare, .La. abire, divertere, proficisci.Gr. riva.(V. Alloggio)
9. Lo Duca mio , che mi potea vedere Far s com' uom che dal
a Dicesi Sloggiare dal mondo, o Andarsene sloggiando da questo
sonno si slega, Disse ec.
mondo, per Morire. Lat. mori. 1 Segn. Mann. Agost. 2. 5. Non
SLeoAro, Sle-ga-to. Adl.m. da Slegare. TSciolto..] Lat. solutus.Gr.Asvuvos.
2 - Fig. Separato , Non coerente , (Sconnesso.] Sagg. nat. esp. 253.
vedi che quanto prima ti converr da questo mondo sloggiare anche
a tuo dispetto ? Red. nel Diz. di A. Pasta. E dico questo, non per
Or questi avendo fatta una massa d'esperienze slegate, e che per io
termine di complimento , ma con verita sincera e schietta, e con
pi hanno poca o niuna connessione tra loro, s' iscelta tra esse an
la voce di un uomo, il quale conosce molto bene che appoco appoco,
- cora qualche notizia. Magal. Lett. Quanto pi sparse, pi slegate e
adagio
adagio se ne va
da questo mondo, ma con una
pi minute noi contassimo le pretese verit delle particolari conclu
pace la maggior dl mondo medesimo. N)
sioni ec. (A)
3 - Detto di Libro, Non cucito , Sciolto. Rim. burl. 2. 98. Simile 3 (Milit) Aut.Cacciar via il nimico dal luogo che occupa, Forzarlo
a ritirarsi. Accd. Cr. Conq. Mess. Gli sloggi e gli ruppe intie
a quella questo mio stanzino , Pieno di libri legati e slegati, Quali
-

mi fan star spesso a capo chino. (B)


SLENTATUA , Slen-ta-t-ra. Sf Allentamento di una cosa contratta, o

ramente. Nan. Deliberarono di farla (la sortita) alla Sabionara, da

dove se riuscisse di sloggiar il nemico, grandi onore all' armi e gran


d'utile speravano per la difesa. (Gr)
2 * E n. ass. Partire , Abbandonare il luogo occupato. V
Dilloggiare, Disalloggiare e Disloggiare. (Gr)

troppo tirata. Cocch. Lez. L' ossa prive di quell'umido lubricante


si contraono senza dolore ec., procurare la slentatura. (A)
Slesia. " (Geog) Sl-si-a, Silesia. Lat. Silesia. SfProvincia degli Stati
Prussiani in Alemagna. Slesia austriaca. Quella piccola parte del Socciaro, Sloggi-io. Add. m. da Sloggiare. P. di reg. Lo stes
territorio slesiano ch' rimasta all'Austria. (G)
so che Diloggiato , Disloggiato , V. (O)
SlesIANo , " Sle-si--no. Add. pr. m. Della Slesia. (O)
Slomane, Siom-ba-re. Au. e n. pass. Guastare i lombi. Lo stesso che
Sles noo." (Geog.) Sle-svi-go. Citt e Provincia della Danimarca, con
Dilombare , V. (A)
titolo di Ducato. (G)
Slezin. * (Geog.) Citt di Polonia. (G)

2 Fig. Indebolire. Pallav. Tratt. stil. cap. 5. In secondo luogo


l'affettazion de minuti incisi, che trincino e quasi slombino il sen

Sitco. (Geog) Baja, Citt e Contea dell'Irlanda. (G)


timento, e per ec. (A) (B)
SLITTA. (Ar. Mes.) Sf. Specie di traino; ed proprio un carretto 3 Dicesi in modo basso e proverb. Madonna tenerina che si slom
senza ruote, che traesi da cavalli o rangiferi sul terren nevoso e ag
bava a tirare un peto, parlando di una persona tenera troppo e di
ghiacciato, con gran diletto di chi vi siede, non meno per non essere
licata. Serd. Prov. (A)
soggetto a scosse , che per la celerit onde corre e sdrucciola. Le Slomearo, Slomba-toAdd. m. da Slombare. E fig. Snervato, Ifac
cato, Debole sommamente. Lo stesso che Dilombato, P. (O) Palla,
slitte si riducono pure a uso di treggia , e servono come i carri a
Isl. Conc. n. 562. Secondariamente sappiasi che il Soave facendo un
condurre qualsivoglia peso ; ed in questo ultimo senso dicesi anche
-

Ranaccia o Ramazza, V. (Dal teut. schlitten che vale il medesimo.)

ristretto della mentovata Omelia... il forma con tal artificio di stor

Sacch.rim. n. 2o5. Piglia la via pi corta e la pi dritta, Nulla curando


pi, ch'ogni pi maestosa e pi robusta orazione di San Gregorio...
o sterpi o sassi o spine, E sul diaccio va via come una slitta. Baldin.
rappresentata in quel modo, sembrerebbe sparuta e slombata. (Pe)
Dec. Una slitta con tutti i suoi arnesi pcl cavallo , quella appunto Ston. * (Geog) Sl-nim. Citt della Russia europea. (G)
Slontanamnro, Slon-ta-namn-to. Sm, Lo slontanare. V. e di'Al
colla quale soleva S. M. andare sopra il diaccio. (B)
lontanamento. Lat. amofio. Gr. croirris. Salvin. Pros. Tosc. 2.
2 - Dicesi Giuoco della slitta, Quella Corsa che si fa sdruccio
lando sul diaccio mediante ferri adattati alle scarpe. (A)
24. Questo segno ec. chiamato fu apostrofo, che in latino suona
2 - (Milit.) Telaro composto di due grossi ceppi o cosce di legno
aersio, quasi un rimovimento e slontanamento di quella povera vo
cale , cui tocca essere elisa , ec.
forte legate insieme da traverse o calastrelli parimente di legno,
guarnito di ferramenta e lungo quanto il pezzo d'artiglieria che StonTasane , Slon-ta-n-re. Att. e n. pass. P e d'Allontanare. Lat.
viene assettato nel mezzo di esso , per essere trainato sulle nevi o
arcere. Gr. rotzu. Buon.Fier. 5. 2. 8, lo slontanar non sommi E
per le vie aspre e scoscese. Questa specie di carro sdrucciolevole
dalle mie sostanze, cc. Gal. Sist.354. Poi con l'appressarmi e slonta
per lo pi senza ruote, e quando ne ha, esse sono assai piccole e
narmi da essa corda, traposta tra me e la stella, ho trovato il posto ec.
piene ; il fondo della slitta tondeggia per modo che dai due capi Stonranaro, * Slon-tan-to. Add. m. da Slontanare. V. di reg. P.
essa rimanga alquanto sollevata , per evitare con maggiore facilit

e d' Allontanato. (O)

gli ostacoli del terreno ; l' artiglieria, che vi legata sopra , posa Storrasa roae, Slon-ta-na-t6-re. Verb. m. di Slontanare. Che slontana.
sui calastrelli, cogli orecchioni negl' incastri delle cosce. S'usa al
Bellin. Disc. o. Se io l'allontano o l'avvicino a una cosa , chiama
te que' muscoli slontanatori o vicinatori. (Min)
tres di guernire la slitta di curri, i quali s'incastrano nel corpo
di essa , e si smuovono con leve di ferro. Questa spezie serve per So. (Marin.) Sm. . Ingl. Sorta di bastimento chiamato anche Bat
tello bermudiano. E' un bastimento molto usato dagl' Inglesi ed A
trasportare i pezzi su per le salite ripide , tanto nelle fortificazioni,
che altrove. Teusini. Scavalcando l'artiglieria, e mettendola sopra mericani, e nelle Colonie delle Antille, ec. (In ingl, sloop.) (S)

359
SLOTEN
SMAGLIARE
Storr. * (Geog) Sl ten, Citt di Olanda nella Frisia. (G)
Tutti
tanto
i
smacco
Ner. Samin. 5. 24. Che con tanta rovina e
Suso aae, Slun-g-re. Att. Accrescere in lunghezza; contrario di Scor
paesi suoi misero a sacco. E no. 73. Gli avventa un manrovescio,
tare ; altrimenti Allungare. -, Dislungare, Dilungare, Dilongare, Di
e per ismacco Gli dice cc. Lall. En. ''rav. Ed io deggio restar con
lungiare, sin. Lat.protrahere, proferre , protelare, producere. Gr.
questo smacco? (N)
rapares. Boez. Parch.2.rim. 8. Che la terra i confini non slunghi e 2 - Dicesi Fare altrui uno smacco e vale Svergognario. Lat. ludibrio
scorte, E solo opera intera D'Amor, che quaggi regge, e lass impera.
habere, traducere. Gr. rapzscr. Car. leu. 2. n ... Facen
2 - Prolungare, Mandare in lungo, Prorogare. Tav. Dicer. Questa
domi fuor di proposito uno smacco tale.
la cagione, perch' io abbo slungata la battaglia.
Sacio, Sncio. Sa. Lo stesso che Smagio, Sniacio, Smanceria, V.
3 - N, ass. Allontanare , Discostare. Lat. elongare. Bern. Orl, .
(In ted. schmeicheler in turco ochsciamaqlq) Magal. Let. Per que
az, 56. E come fu da noi tanto slungato, Ch'agli occhi pi d' alcun
sto vi ho fatte e vi torno a fare questi tanti scongiuri o smaci o
non apparia, Il vecchio traditor s' presentato Con forse venti armati sicumere che vogliate chiamarle. E altrove: Chi ripigne il fratello
nn compagna
ec. . . . tutti i medesimi smaci, i medesimi piagnistei, le medesime
4 - E n. pass. Farsi pi lungo, 1 Salvin. Disc. n. 4. Non trov scempiataggini. (A)
migliore similitudine, colla quale spiegasse il muoversi del tendini Sacrame , Sma-cr-re. tlV ass1 detto per la rima in luogo di Smagrare,
e 'l pronto slungarsi e raccorciarsi de'muscoli ec
Franc. Sacch. rim. 68. E chi s umilia in vita bassa e scempia,
5 - * Allontanarsi. Pallav. st.Conc. a. 276. Anzi pure senza slungarsi
Esalta s, che pu dir - io non smacro.
un passo dall'et sua. . . l'avr udito ricordar assai volte. (Pe)
Sacrano, Sma-cr-to. Add. m. da Smacrare. Lo stesso che Smagrato,
Suncao, * Slun-g-to, Add. m. da Slungare. . di reg. (O)
V. Ar. Fur. 1. 17. Come impasto leone in stalla piena Che lun
Slunoanoae, Slunga-t-re. Verbn. di Slungare. Che slunga. Bellin. Disc.
ga fame abbia smacrato e asciutto. (Cos nell'ediz. del 53a) (P)
8. N come i cannoni slungatori e scorciatori dei cannocchiali.(Min) Saenra. * (Mit. Ind.) Sma-r-ta. Setta di Bramini, i quali procu
Suria. * (Gcog) Slu-pi-a. Citt di Polonia. (G)
rano di coniare le diverse opinioni de' Bramini che sono divisi

Slurane (Ar, Mcs.) Slutre. Aut. e n. pass. Tor via il luto; contrario

fa Visn e cora, e sostengono che queste due divinit sono per


fettamente uruali, o piuto o una sola soio diversi nomi. (Mit)

di Lutare-, Dislotaresin, Mer,Art. Vetr. 4. 74. Com' fredda ogni

A. P. e di Svagamento..] Lat.
cosa, e che li corregiuoli ancora loro sono freddi, si piglino e si slm Saoaniero, o ma-g-mn-to, Sn.1
aberratio, distractio. Gr, dromos, Mlor. S. Greg. Sanza sma
tino. E 7. 33. In capo di ventiquattr'ore si sluti le giunture. (Pr)
Sturz. * (Geog) Fiume e citt della Russia europea. (G)
gamento di suo pensiero servare in ogni cosa la vera dirittura.
Suzevo. * (Geog.) Slu-z-vo, Citt della Polonia. (G)
Sacane, Sma-g-re. Aut. Smarrire e anche are smarrire.-, Disma
Suaccamento, Smac-ca-mn-to. Sm. V. e di Smacco. Contil. Lett.
gare, sin. Lat. in errorem inducere, a rectavia dimovere.Gr. rav.
(In turco azmaq errare, a recta via deflectere. In armughaloetoet
Berg. (Min)
Saccane, Smac-cre. N. ass. Divenir macco.
in errorem conjicere: e maggia profectus fuit per regionem, pera
2 - Aut. Dicesi Smaccare altrui e vale svergognarlo, per lo pi collo
gravit) Bocc. g. 6. f 5. La quale (onest) non che ragionamenti

scoprire i suoi difetti. Lat. traducere. Gr. 3za. (V. Smacco.)

sollazzevoli, ma il terrore della morte non credo che potesse sma

Salv. Spin3. 4. Non avev'io a credere, o almeno almeno a temere


che questa fosse una ragna tesa da loro per ismaccarmi, e farmi qual
che vergogna? Car, lett. a. 4. Mi fu detto che l'aveva fatto studio
samente per ismaccarmi.

gare. Dant. Par. 3. 36. Quasi com'uom , cui troppa voglia smaga,

3 - Dicesi Smaccare

-- * Trarre di sentimento. Bemb. Pros. (A)


-* N. ass. Eccelere. Buon Flier, 2, 1, 2.La dosa aggiusta e la mi

sura e 'l pondo, E guarda a non smagar. E Salvin. Annot. ivi:

alcuna cosa e 1 vale Avvilirla, Svilirla; I il

che dicesi anche Biasimare , Vituperare, Sfatare ec. Lat. villem


reddere, deprimere. Gr. erg.Gal.Sist. 6. Lo stimoli un poco
a tentare di supprimerla, o smaccarla almanco appresso ai semplici
Buon. Fier. 4. Intr. So con vari argomenti Smaccar la mercanzia
quantunque eletta Jac.Sold.Sat.4. Ma vuol tener in prezzo quelle
gioje, Che essendo false, gli fa gran dispetto. Chi arreca delle vere,
e le sue smacca , Mostrando al paragone il lor difetto. (B)
Smaccarissimo , Smac-ca-is-si-mo. Add. m.1 superl. di Smaccato.

2 -- (Marin.) Mare smarcatissimo: il dicono i marinari quando egli


insomma tranquillit. Lat. mare pacatissimum.Gr. 9 zarzan
varra. Red. esp. nat. o3. Un cert'oste d'Inghilterra ec. suol vam
tarsi che in tempo di maccheria, ovvero calma di mare spianato e

smaccatissimo,gli darebbe il cuore d' andarsene passo passo da Dovre


infino a Cales.

Saccaro, Smac-cto, Add. m. da Smaccare. Divenuto macco , vizzol


(V. Sdolcinato)
2 - Dolcissimo sicch nasci; te dicesi di vino od altro per rispetto
-

9. Soder. Colt. 7 . Per


al gusto Lnt, decoctus, Cio, Gr.
la troppo maturezza resta il vino torbidiccio, e naturalmente non
rischiara affatto, e lo fa troppo sdolcinato, e per la sua troppa smac
cata dolcezza ristucchevole.

97, Piglia uve di vigna vecchia , e

di buon paese montuoso, che sieno mature a modo , e non ismac


cate. Dav. Col. 6. Il bianco (vino) par che voglia esser dolce,
non colato, n smaccato, ma frizzante. Red. Ditir. 5. Quel cotanto
sdolcinato , Si smaccato , Scolorito, snervatello Pisciarello, di Brac
ciano Non sano. Buon, 1''ier. 2. 2, 6. Che 'l dolce assai smaccato

al popol piace
3 - Dicesi Rimanere smaccato, e vale Rimanere con danno o ver
arch. Ercol. 5. Quando chicchessia ha vinto la pruova,
gogna

Smagare, eccedere. (A) (N)

N. ass. e pass. tSmarrirsi, detto di cosa. Pass. 22. Curando


di mantenere e conservar sua puritade e sua onestade, la quale tra
le genti si smaga o perde.
Smarrirsi , Perdersi di animo. Lat. animo cadere, consternari,
stupere. Gr. arrrrcoz, ovu, 3zai. (In turco sciasmaq
confundi, consternari. In celt, gall.uamasachd terrore, smagamento.
In illir. smucha alterazioni di animo, confusione; snag venir meno
er fame. In ted, schmachten indebolirsi, venir meno , mancare.

n isp.desma,ar mancar di forza e di coraggio; desmoro abbatti


mento, scoraggiamento. In ingl. dismor perdita di coraggio, subito
terrore, abbandono della mente) G. 7. 3o. 7. La schiera grossa
rincul buon pezzo del campo, ma per non si smagarono, ne rup
pono. (Cos ha il testo Davanz. e tutti i migliori testi a penna,

quantunque negli stampati si legga smagliarono) M. - 4 52. Ma


gli con grande animo per questo non si smag, ma prese cuore d'ab
battergli.Liv. M. I giovani e maggiormente i compagni di Ceso, non
si smagarono fiore, anzi furono pi adirati contro alla plebe; ma di
ci navanzaro pi, ch' egli attemperaro la loro ira in alcuna ma
niera. v. Bari. Non ti ismagare di niuna cosa ; rimembriti

della parola di santo Paulo che disse , che non fa

forza che noi mo

riamo, che noi riviveremo,

Rimuoversi, separarsi, Allontanarsi. La discedere, avelli. (V.


l' etim, di Smagari nel primo significato) Dunt. Pago io. Non
vo' per, lettor, che tu ti smaghi Di buon proponimento. But. ivi
Smgare minorare e mancare. Dant. Pur a7.o. Ma mia suora
Rachel mai non si smaga Dal suo ammiraglio Pataf 9. Che l'un
dall'altro niente si smaga.

smgare di da perdere. Smagare un particolare disperdere,


un disperdere la roba, uno sperderla in modo da non poterla pi

mettere insieme facilmente. Ma Smagare in antico aveva pur scuso


il pensiero, quindi Sbigottire, Costernare
di Smarrire
Smag-to. Add. m. da Smagare-, Dismagato, sin Lat. com
Sacaro,
4 - In forza di sm. e fig. per significazione di stile vizioso, come
a dire Basso, Triviale, Stemperato. Menz. Poet. lib. . Purch al stermatis. Garzzi. G. p. 1 n. 65, 3. Il valentre capitano per
cio sgarato un altro, e fattolo rimanere o con danno o con ver
gogna, dicono a Firenze: il tale rimaso ec. o smaccato, o scaciato.
l'oscurit mentre t'involi ,

dia nello smaccato , che dimostra

Cervel che non si scaldi , e che non voli (P)

5 - *Ed anche per Troppo molle, Sdolcinato, Lezioso, parlandosi


di pronunzia. Bartol. Orogr. cap. 5. 5. . Or poniam qui alcuni

non ismagato , si trasse il troncone del fianco. Din. Comp. 3.64.


Rimasono i cittadini in Firenze smagati per lo pericoloso fuoco, e
Quando
il sergente udi questo, si fa molto
sbigottiti. Vit. Bar. no.46.
E avvegnach gli occhi miei confusi Fos

ismagato. Dant. Inf 25.


piccoli esempi dell'aspro e dello smaccato, che proviene dal troppo sero alquanto, e l'animo smagato , cc.
Sacio, Sm-go. Sm. p. e di Smanceria. Firrim. 53. Non le diede
e dal poco accorciare. (P)
Saccute, Smac-chi-re. Att. Sgombrar la macchia, Disboscare.Oliv. belt natura, admnque Fella scortese in quello scambio e sozza, Piena
-

d'attucci, di lezii e di smagi.


Pal. Ap. Pred. 37, , Casin. Pred. 2. co. no. Berg. (Mim)
2 - N, ass. Uscir della macchia, e fig. Abbandonarla propria casa Sacare, Sma-glinte. Part. di Smagliare Che smaglia od anche
e partire. Fag. Rim. Chi per farsi immortal dal bosco smacchia. E Brillante, Risplendente. Magal. Lett. scient pas f. Se poi ., appresso: Amor non si apparecchia A uscir dalla nativa catapecchia, se gli para d' avanti in un povero ornamento una levata di sole,
finta in qualche paese, che tutto rida di colori vivi e smaglianti,
E in guerra per gir seco ancor non smacchia. (A)
3 - E n. pass. Uscir della macchia o Uscire semplicemente. Anguill. subitamente si volge , ec. (A) (B)
Saciaae, Sma-gli-re. Att. Propriamente Romper maglie, Sfondare
Metam. a. 27. Dall'arbor dove sta, tosto si smacchia. (Br)
Sacco. Sm. Ingiuria, Torto, Svergogna, Disprezzo-, Smacca la maglia delle armi difensive; ed era vocabolo usato militarmente nel

mento, sin Lai, contumelia, irrisio, injuria. Grp. (Dal ted.

tempo in cui una parte delle armadure era fatta di maglia di fil di

schmach che vale il medesimo. In gall. smachd rabbuffo, Il Ballet

giuoco patire le cose giu


Dav. ann. 2. 43. E perch a Re non
ste, non che gli smacchi, forni per volont o matura la vita sua.Car.

o d'altro metallo. s'adopera per altro talora semplicemente per


ferro
Rompere o Fracassare altrimenti Dismagliare Lat. loricamn perum
Per capo.
pere, disrumpere, effingere. Gr. Spazz ai
contra colui ch'ogni lorica smaglia. E cap3. E Papirio Cisor,
che tutto smaglia. Bern. Orl. 2. 4. 27. Scudi ferrati, usberghi, e
piastra, e maglia sferra, spezza, scavezza, squarta e smaglia

lett. a. 28. (orio aspetto l'opera che vi promettete di fare e per


supplimento di quanto desidero, e per ismacco di questi tristarelli

visiera, Arriva al teschio, e tutto l'osso

la pure smach per cattiva azione

voce che non ho rinvenuta

in

altri dizionari. In ar. samaa contumelia affecit samgia defrmem,

foedumque censuit: sciamaa ludibrio exposuit: sciamaqalusit)Ttc.

- E per simi.nam. dir.

g. Fende l'ino, la scuffia e la

36o

SMALTISTA

SMAGLIATO

3 - (Diaesi Smagliare i cuori o simili e vale] Pungere, Destare, Ec


citare Lat. excitare. Gr. ysiptiv. Sen. Pist. noo. Veramente cia
scuna parola non sar esaminata n ricolta in s, e ciascuna non

per ismaltare. E'3. In Fiorenza l'arte dello smaltare grandemente

fiorita. E 32.Venendo noi a parlare del vero modo di smaltare, di


ciamo ec,

smaglie n pugner i cuori di coloro che l' udiranno.


2 Per simil. Coprire di smalto a guisa di lastrico; e dicesi di pal
chi, pareti e pavimenti. ] Lat. malthare , maltham vel encaustum
- E Snagliare il cuore ad alcuno = Togliergli il coraggio
Intimorirlo. Lat. terrere. Gr. uosi, pcoo prousi1 ( Viene li
inducere. Gr. pix9 xond&suv. G. V. . 38. 2. Albino prese a smal
provenz. srmayrar che vale il medesimo.) Ar. Fur. 35. 8o. N l'a
tutta la cittade, che fu uno nobile lavoro. Borgh. Ong. Fir. zo7.
Ve
o alle gravi percosse , Che gli altri sian caduti , il cor gli tare
Mi fa stare sospeso , ch' egli dice smalto e smaltare, non lastricare.
smaglia.

Diod Ezech 3. , Di a quelli che smaltano di smalto mai teguen

- Scioglier le balle ammagliate ; contrario di Ammagliare.

te, che la parete cader. (N)

- E dicesi da' pescatori del Levar le acciughe dalle maglie della 3 - Per metaf. Coprire , Ricoprire [a guisa di smalto. Petr cap. 3.
Dico Appio audace e Catulo, che smalta Il pelago di sangue. E
rete , in cui sono rimaste attaccate per il collo nel loro passo. (A)
Frott. E 'l ghiaccio i fiumi smalta.
6 - [V. ass. Percuotere gli occhi e quasi Levar loro il lume, detto
di vino generoso. Malm. 7. 7. Poich dal cibo, e da quel vin cho SMALTATo, Smal-t-to. Add. m. da Smaltare.[Coperto di smalto nel pri
smaglia, Si sente tutto quanto ingazzullito.
mo sign. di Smaltare. -, Smalto, sin..] Lat. encausto pictus. Cron.
Morell. agr. Fu tratto gonfaloniere di giustizia Bardo Mancini, e
- E' detto di Gemme, Scintillare. Buon. Fier. 5. 5. 6. Con un
dopo il suo uficio gli fu donata una confettiera orata e ismaltata.
giojel che smaglia , Non credete che creda , ov'ella va, Di far ar
der ciascun che la vedr.
2 (Rappresentato con ismalto..] Filoc. 4.72. Gli donarono una bel
8 - Dicesi Color che smaglia, cio Vivace, Che risplende, brilla lissima coppa d'oro, nel gambo c nel pi della quale con sottilissimo
a quasi scintilla.
artificio tutta la Trojana rovina era smaltata.
9 - Dicesi fig. Egli un seren che smaglia, quando di notte il cielo 3 - [ Coperto di smalto, nel 2. sign. di Smaltare] Pallad. cap. g.
chiarissimo.
Dal Settentrione i palchi ismaltati. Bern. Orl. 2. n. 57. Al Re s'ap
SmAoAto, Sma-glito. Add. m. da Smagliare. Rotto, Fracassato, presentarno una mattina In una sala, ch' d'oro e d'argento Smal
Scommesso ; [ altrimenti Dismagliato. Lat. effractus. Gr. spyu
tata tutta, e par opra divina.
os. Tav. Rit. In poca di ora i loro usberghi erano tutti ismagliati. 4 - Per metaf Bocc. nov. 6o. 1o. Senza riguardare ec. ad un suo
Petr. cap. &. E membra rotte , e smagliate arme e fesse.
farsetto rotto e ripezzato, e intorno al collo e sotto le ditella smal
SM Aco. [Sm.] V. A. Lo smagare. Spavento, Smarrimento. Lat. pa
tato di sucidume. Pallav. Ist. Conc.3. 3o8. Si vide quanto gradisse
vor, trepidatio. Gr. etz, iuz. (V. Smagare.) Dittam. 5. 29. E il cardinale quella dimostrazione del Papa smaltata con le pi ono
come per paura e per ismago Lo consiglio s' intana e si nasconde. revoli forme nella lettera del Cardinal Borromeo. (Pe)
(Qui va letto coniglio.) (B)
5 - Ed in forza di sm. Rim. Burl. 2. 196. Ia fronte e gli occhi fan
SonAMENTo , Smagra-mn-to. (Sm. Lo stesso che 1 Smagrimento.
vario smaltato D'agate e grinze, e 'l naso in prospettiva Ne mostra

SacaAne, Sma-gr-re. [Au. e n. ass. V. e di'Immagrire ; altrimenti) nn barbacane sforacchiato.(B)


Smagrire, Dimagrare, V. , Smacrare , sin. (V. Smagrire.)
SmaltatuaA. (Ar. Mes.) Smal-ta-t-ra. Sf] Lo smaltare; altrimenti
Senato, Sma-gr-to. Add. m. da Smagrare. --, Smacrato, sin. (A) Smaltamento. Lat. encaustum. Gr. in avorror. Benv. Cell. Oref33.
AVer Samin. 9. 4. La tise ancor con ismagrata guancia. (N)
Perch gli smalti o non s'appiccano, o fanno brutta la smaltatura.
SAcAruna, Smagra-tra. Sf. V.A. V. e di Smagramento, fSma Diod. Eccl. 22. 2o. Il cuor fondato sopra un prudente discorso,
grimento. Dimagrazione. Lat. macies. Gr. xrrrs. Lib.cur. ma
come la smaltatura in una parete intonicata. (N)
latt. Se la smagratura ti si mostrer ostinata. E appresso: Con questo Smaltimento, Smal-ti-mn-to. [Sm.] Lo smaltire; (e dicesi propriamente
rincdio appropriatissimo la smagratura non ti faccia timore alcuno. de'cibi; altrimenti Digestione, Concozione.] Lat.digestio.Gr.arcirss.
SchiEro, Smagri-mn-to. Sm Il dimagrare, Lo smagrare; tal 2 - E' detto anche delle mercanzie , Lo smaltire, nel sign. del -3.
trimenti Magrezza. Lo stesso che Dimagrazione. -, Smagramcnto,

Smagratura, sin. Lat. tabes, macies. dir. cirris, Arrrs. Lib.

Magal. Lett. Negoziano gli abitanti con questo frutto in diverse parti;
ma lo smaltimento maggiore ne' paesi cc. (A)

cur. malatt. Comincia subito a venire lo smagrimento di tutto il corpo. SMALTuRE , Smal-ti-re. Att.1 Concuocere il cibo nello stomaco; altri
E Ppresso : Per cagione dello smagrimento userai lungamente il latte menti Digerire, Concuocere. Dicesi Cibo duro da smaltire, Smaltire

d'asina (Nella Cri di Napoli, senza fondamento, si legge in que


sti due es... Smagramento.) Red. nel Di... di A. Pasta. Non mi pare
detto che lo smagrimento possa guarire di quella sua rot
SmAcnur, Sma-gri-re. N. ass. e pass. Divenir magro ; opposto d'In

agevolmente , bene, fortemente ec.] (V. Esitare.) Lat. concoquere,


digerire.Gr. marxrrrsu. (Dal celt. gall. meilte consumare, gettar via,
macinare, masticare. In ebr. millet togliere, liberare. In lat. molitus

L.

macinato.) Lib. Am. 48. Lo qual riempiendo lo corpo con nutrica


mento, poich' smaltito, fa di mangiar tornare appetito. Coll. SS.
Pad. Ma eziandio molto attevole alla solennit del vespro, essendo grassare; altrimenti) Smagrare, Dimagrare, [Dimacrare, Dimaghera
re , Disinagrare, Immagrire, Ammagrare, Ammagrire. La ma gi smaltito il cibo. Boez. Varch. 3. . Ma trattiamo della inten
zione naturale, come , verbigrazia, quando noi smaltiamo i cibi
cescere, emacescere. Gr. Arrivec 9a. Buon. Fier. 2. 2.4. Che sel
Bottaccio mio non segnato Col marco d' uom da ben, or s' egli presi senza pensare a ci.
grasso, Potr smagrire. Red. Cons. . 62. Di giorno in giorno va 2 - [Sopportare vessazioni, ingiurie
(V. l'etim. del $. 1. In celt.
vessazione, tristezza, ab
sempre pi smagrendo, e di pi ha dato in una stitichezza di ventre, gall. smal, smalan, smalanachd e mu
ec. (B) nel Dia. di A. Pasta. Si smagr motabilmente, siccome sem battimento di animo.) Tratt. gov.fam. Obbligati meno che puoi, e.
Pre si smagrisce quando attaccato da simili mali. E appresso: Co
si ben povero , smaltendo il pane del dolore colla vita pura, assi
---

minci la signora a perdere del natural suo solito e buon colore,im


Pallidi, smagri, si fece pi melancolica che per avanti non era stata.(N)

Smagrire diff. da b
, Dimagrare , Dimagrire , Amma
ire, Smagrare. Digrassare, quando ha uso di neutro , significa

erdere la grassezza, e val meno degli altri affini in questo senso.


Pu una persona grassissima digrassa e senza dimagrare Dimagrare
neutro
differisce da Dimagrire, perch suol dirsi d'un terreno o
d altro oggetto non animato. Dimagrare ha eziandio senso attivo,
bench
di rado- Dimagrire e Smagrire son propri de' soli animali:
il secondo assai pi comune. Se tra questi si volesse porre una
alche differenza, si potrebbe notare che chi dice Smagrito

dua orazione e penitenza. S.Gio. Crisost. Rade volte lo cuor ben si


nutrica di questa ferita, e male smaltir possiamo la 'ingiuria ricevu
ta. M. V9. 7. Quello che non si potea smaltire era , che'l Comune

avea offerta tutta sua possa al Legato.Guid.G.Acciocch la potenza


vostra smaltisca tutti li nostri danni.
3 - Parlando di mercanzia e simili, Darle

via, Riuscirsene, Esitarle.


Lat. distrahere. Gr. xrtrpctaxsuv. (V. l' etim. del 3- 1. In celt. gall.
malairt cambio, baratto ; malairtich cambiare, barattare i malair
mercante.) Segr. Fior. Legaz. Le quali merci e mercanzie loro
smaltiscono in sille fiere di Francia , cio di Iione ed a Parigi;

par

rch dalla bont della marina non vi dove smaltire , e diverso

che intenda
talvolt di'dire un po' pi. Smagrito da un lungo ma
Un po' dimagrato da un mal asseggero. Smagrare dell'uso,

Magna il medesimo. (B) Car. Lett. l'arn. 275. Desidera di po


ter portare e smaltire il suo grano dove e quando gli piace. (Min)

ma Pi raro assai di Smagrire. Dimagrare suona una stenuazio

Ros. Sat. 3. Smaltir pcr di Tizian cento impiastricci. (N)

le ,

e una debolezza maggiore di Dimagrire. Ammagrire par che in 4 * Parlandosi di acque vale Dar loro l'uscita, lo scolo, Soder.
dichi il principio dello Smagrimento.
SMAGRITo , Smagrito. Add. m. da Smagrire. Estenuato, I Divenuto

Colt. 22. Con fare ne' luoghi da smaltirle buoni acquidocci, con i
suoi scolatoi ben fognati. (ND
magro; altrimenti Smagrato, Dismagrato, Dimagrato, Immagrito, ec.1 5 - * Dicesi Smaltire gli umori e vale Liberarsene, Mandarli in
atmacer.Gr. zirex. Red.Cons. 6. Anzi si trov notabilmente bando, tanto in senso fisico, quanto in senso morale. Car. Lett.
smagrito Ner. Samin. 74. Quando miran traverso alla campagna ined. 3. 55. E spero anche di quietarmi e di sanarmi del tutto,
Su due smagriti corridori lassi Un par di dame, che a non far avendo smaltiti alcuni umori che mi tenevano mal disposto e della
discorso Abbraccerian pi tosto un uom che un orso. (B)
mente e del corpo. (Pe)
SAzaro, Sma li-zi--to.Add. m. Malizioso, Accorto. V dell'uso. A) 6 - Dicesi Smaltire alcuno o checch si sia e vale Disfarsene, Levarselo
SALARE, Smal-l-re. [Att. e n.) Levare il mallo, Tor via il mallo. Lat.
dinanzi. Tac. Dav. ann. 2. 31. Per diveller Germanico dalle legioni
putamen detrhaere. Gr. Aroux dzpsiv. Cant. Carn. 63. Queste, troppo sue , e mandarlo , con la scusa di nuovi governi, forse a
assai pi lunghe e grosse , Da smallar son pesche noce. Bellinc.son. smaltire per froda o fortuna.(Il testo lat. ha: dolo et casibus objectaret.)
243. Io son come la noce, che si smalla.
7 [N. ass. nel primo sign.l Cr. 1. 5. 2. Ne' luoghi freddi abitabili
-

Smallaro,

Smal-l-to. Add. m. da Smallare. Senza mallo.

* - Dicesi in modo basso Far dello smallato, e fig. vale Far il di


noccolato. Pataff. 3. Dello smallato fanno i ciabattieri.
Siramento. (Ar Mes) Smaltamn-to. Sm. L'atto di smaltare , e

sono i corpi di maggiore ardire, e che meglio smaltiscono E3. 4. I


lupini fatti dolci nutrimento grosso generano e duro a smaltire. (N)

E n. pass. e fig. nel sign, dela. Car. Ficheid. 3. Smal


er ora questa collcra ec (P. V.)
quivi a far quel vivo 9 - * roverb. Altri hanno mangiato la candela, e tu smaltisci lo

Il lavoro di smalto. Bellin. Bucch. 44. vien


mltamento ec., Non gi con ghiaje con cotenne drento, Ma d'ogni
sorta gioje ingiojellato. (A) (B)

Saran. (Ar.Mes) smae [Att. e n. ass. ] Coprir di smalto


Dare lo smalto; e dicesi di lavori d'oreficeria. Benv. Cell. Oref

* Bisogna avere in ordine un fornelletto, come quelli che servono

----

titeci

stoppino. V. Candela,

9. (A)

SMAristA. (Ar. Mes) Smal-ti-sta-

dd. e sm. Artefice che lavora di

smalto.-, Smaltitore, sin.Magal. Lett. Con la veduta d'un paesino,


opera d'uno
ista dell'Elettore, il maggior maestro che sia di
professione (A)

SMIALTITISSIMO

SMIAN lATURA

Satrursio, Smn-ti-is-si-mo. Add m. superl di Smaltito, in sign.


di 1acile, Chiaro, Spianato. ''r. Giord. Pred.R. Questi affari in qne
sto nostro basso mondo sono per lo pi cose smaltitissime a chi ha

361

3 - ** Cosi chiamasi ancora un Intonaco vhreo o di alcuna materna

vetrificabile, col quale si sono ricoperti talvolta i vasi ed altre opere


di terracotta, e le lamine e altri lavori di metallo (Mil)
Vetro eolorato da una sostanza metallica che a quello ha tolta
Sarro, Snal-ti-to Add. m. da Smaltire, Digerito, Concotto Lat. 4 la sua trasparenza. Di questi sono formati quel piccoli euti che ser
digestus, concoctus. arch. Lez. 45. Il latte sangue non cor
virono alla fabbricazione degli antichi musaici. (Mil
rotto, ma pi digesto, e meglio smaltito
5 - (Anat.) Sostanza che riveste la superficie del denti, che assai
2 - Per metaf Finito , Cessato. Soder. Colt. Vit. 28. Ma nella pri
pi fitta e bianca di quella delle altre ossa e li difende dalla carie;
mavera, smaltito il rigido verno, e l'umide piogge cc., accetter per
cosi detta per la sua durezza e bianchezza splendente. (B) (O)
la benignit della stagione convenientemente non pur le barbate, ma Smauro. * Add. m. sinc. di Smaltato. V. A. . edi'Smaltato Pallad.
i magliuoli.
. 8. Facciasi un altro luogo in mezzo tra i canali e la cella,
3 - ig. Facile, Chiaro, Certo, Spianato, Dichiarato. Lat. enucleatus,
smalto a modo de'bassi canali. (V)
musellemat
cer Samane, * Smam-m-re- M. pass. Il troppo ridere. Fag. Rim. Cia
facilis, expeditus, Gr. z9e, iropas. (In ar
tae reset indubiae, V. il Meninski nell'Onomasticon alla V. Certus.)
schedun brilla, gongola, si smamma. (A)
Borgh. Fir. disfaga. Perch molti amano le cose chiare e smaltite, 2 -* Andar perduto per tenerezza e per trasporto. Celid, introd.
e io desidero di sodisfare a tutti, replichiamo ec. Gal. Sist. o.
Cantiamo adunque e contentiamo alcuni Che si smammano al canto
Questa disputa dell'origine de'nervi non mica cos smaltita e decisa,
de'somari. (A)
come forse alcuno si persuade
Smanceana, Smain-ce-ri-a. Sf Atto rincrescevole e noioso, to piuttosto
4 - Terminato, Condotto a finimento, Pallav Ist. Conc. 23f
lezioso; altrimenti1 Lezio, Leziosaggine. --, Smagio, Smacio, Sniacio,
Essendosi gi esaminate e smaltite in modo le cose per le quali s'era
siu. (PSmorfia.)Lat. deliciae. Gr. rpv. Bocc. nov. 58. 4. Avvenne
congregato ( il Concilio), che non pareva mancarvi altro se non
un giorno, che essendosi ella in casa tornata, l dove Fresco era, e
di promulgare in sessione i decreti solennemente. (Pe)
tutta piena di smancerie postaglisi presso a sedere, altro non faceva che
5 (Agr) Letame smaltito cos dicesi il Letame ben maturo. (Ga) soffiare. Pass. 63.Conciossiacosach a dire le colpe, le follie, le vani
Smauriroo (Arci) Smal-ti-t-jo. Sm. Luogo per dare esito alle su
tadi, le brutture, gli difetti, le sciocchezze, le magagne, le smancerie,
perfluit e all'immondizie, non che per dare scolo alle acque.
e lor soperchi, dovrebbono venire col capo coperto, col viso tu
Cr, alla v. Fognare. (N)
discernimento.

rato, ec. Lab. 26. A niuna pare esser bella, se non tanto quanto
e - Ed anche in forza di add... m Soder Colt.a. Con far buone elle
ne modi, nelle smancerie e ne' portamenti somigliano le piviche
fosse scoperte, o fogne aperte in pozzi smaltitoi.
meretrici. Gell. Sport. 4, 5, Io non ho bisogno di tante smancerie.
smarrrone (Ar.Mes) Smal-ti-t-re.Add. e sm. Lo stesso che Smaltista, Sancenoso,
Sman-ce-rso. Add. m. Pieno di smancerie, Lezioso,
V. Cellin, Oref (A)
lormieroso erroneamente Smanieroso. Lo stesso che Smanzeroso,
Saro. (Ar.Mes) Composto di ghiaja e calcina mescolate con acqua,
Salvin. Annot. F. B. 2- 3. . Mormierosa, smorfisa, cascante
e poi rassodate insieme, e serve di gettare nelle fondamenta, a far di vezzi
di smancerie, in vece di smancerosa. (A) (B) (N)
pavimenti, coperture, volte ec.; puossi fare di mattone pesto e di Smancanz,e *Sman-gi-re
Att. Consumare, Distruggere a poco a
carboni puri; altrimenti Malta. Lat. maltha. Gr. un. (In ebr
poco. V. dell'uso. (A)

melet argilla, caementum. In ar. melato milat. ) G. P. 38. 2.


*Sman-gi-toAdd m. da Smangiare. Corroso, Consumato.
Albino prese a smaltare tutta la cittade ec., e ancora oggi del det Smanoiaro,
Targ. Sassi smangiati.
to smalto si truova cavando. Pallad cap.g. Puossi fare di mat Smania
, Sm-ni-a. Sf1 ccessiva agitazione o d'animo o di corpo per
tone pesto e di carboni pesti e sabbione, insieme con calcina mi
sciati, buono smalto. Borgh. Orig. Fir, 2o7. Smalto in vero era

quel che a'nostri tempi s' veduto di ghiaja e calcina, come in molte
cose usiamo per la molta comodit del fiume, che ha ottima materia

per questo effetto. Baldin. Voc. Dis. Smalto per gli edifici. Un
composto di calcina con diverse materie; serve per gettare nelle fon

soverchio di passione; altrimenti Smaniamento, Snaniatura, Frenesia,


Furia, Furore ec.](V. Rabbia.) Lat. insania, furor. Gravia. (Se
vien dal gr. mania furore. In celt, gall. nti-shuaimhneas
condo i
inquietudine, agitazione, mancanza di tranquillit, di calma, di ri
poso. In isp. meno movimento del corpo: meneause agitarsi, dime
narsi. V. Menare e Dimenare.) Cr. 6.
Genera lebbra e apoples

damenta, per far pavimenti, e talora per volte e coperture. (B)


sia, smania e molte altre cose.
- E per simil. Coll. Ab. Isac. 3o. Il secondo ordine delle co 2 * Col v. Dare : Dare in ismanie, nelle smanie=Infriars, Sma
gitazioni quasi come ismalto e fondamento.
s - * Diesi Menar lo smalto e vale Impastarlo. Franc. Sacchi

nov. a 5. Sali su un palco dove menavano lo smalto ec. e lui men


verso il menatojo dello smalto ec. e gli fece menare lo smalto poi
da dovero quasi tutto di. (A) (N)

2 - Quella materia di pi colori che si mette in su le orerie ec. per


adornarle, ed un vetro azzurro che si ottiene fondendo la miniera
di cobalto in un colla potassa e colla sabbia pura. Pi generalmente

questi smalti sono vetri composta di ossidi metallici, cui si aggiun


gono sali fissi o fusibili, come i borati, i fluati, i fosfati. I colori
dello smalto sono verde, incarnato, rosso, pagonazzo, tan, az

zurro, bigio, cappa di frate, cavezza di moro, acquamarina.


Non si connumerano fra questi colori quelli dello Smalto bianco e
turchino, perch non si pongono fra gli smaltitrasparenti. Lat.
encaustum.Gr. yavoro. (Secondo il Menagio, vien da Smalto nel
primo significato. In ted. schmelz, in isved.emali, in franc. email,

in isp, esmalte, in ingl. enamel, in turco savat vagliono anche smalto.

miare. V. Dare nelle smanie. (A) Bart. As. part... l. 5. f 9. Se

dalla fortezza udiva alcun suono d'artiglieria ec. dava in ismanie ter
ribili, come lui solo prendesser di mira. (P)
3 - Col v. Entrare. Entrare in snania = Entrare in grandissima
collera. Malm. . 56. Si scandolezza , ed entra in grande smania.
4 - Col v. Menare:1 Menare smanie =Smaniare, Far parzzie, Im
pazzare, tV Menare, 3.741 Lat. furere. Grazie3a, Buon
Fier. 3. . 2. Se voi sapeste, compagni, il tempone ec. Voi ne
merresti smanie per la'nvidia. (N)
5 - Dicesi Smania di ridere o simili per Pogliaeccessiva di riale
re ec. Coll. Ab, lsac. Faracci venire alcuna smania di ridere mat
talmente.

Sanamenro , Sma-nia-mn-to. Sm.

Lo smaniare altrimentiSmania.

-, Smaniatura, sin. Lat. insania, furor.Gr. ziz. Tratu, segr. cos.


donn. Infuriate per gli occulti smaniamenti dello amore.it. SS.
Pad, , no. E mosso quegli ad alcuna pietade, incominciolla a di
mandare della cagione del suo ismaniamento.

But. Purg. 8. 2. Lo smalto, di che si smalta l'ariento, si fa di Smaniante, Sma-ni-an-te. Part. di Smaniare. Che smania. Lat. fu.
vetro, ed molto rilucente. G. V. 1o. 154 . Niuna donna non rens. Gr. zavduaos. G. P... 5. La detta reina Dido, per lo
potesse portare nulla fregiatura n d'oro, n d'ariento, n di seta, smaniante amore, colla spada del detto Enea ella medesima s uc
n niuna pietra preziosa , n eziandio smalto. M. V. no. 96. A ca cise. Buon. Fiera. 4. ao, Ifollsmanianti innamorati. E' Salvin.
tuno di loro per derisione mand dono di vasellamento d'argento , Annot. ivi : Smanianti, da ziz, pazzia furiosa, detta cosi da
de' quali nello smalto di quelli da Verona era una scala appesa a
azioni, baccari; a similitudine degl'invasati da Bacco. Virgilio fa
un paio di forche.Bern.Orl. 13.33. Di smalto era adornata quella baccante per amor Didone. L'Ariosto il suo Orlando, cui da titolo
perle
smeraldi.
di
e
porta, Di
di furioso, cio smaniante; nella stessa guisa che Hercules furens

- Dicesi Smalto roggio uno Smalto rosso, il quale, a differenza

presso i tragici latini, e presso i Greci pauxsavduavo

(N)

s.
degli altri smalti di tal colore, trasparente, e non si pu ado Smaniane , Sma-ni--re, N. ass. Dar nelle furie , Gridar pazzamente
perar su l'argento. Questo non
dall'oro, e con esso vo
o come un furioso, Uscir dello "ntelletto; altrimenti Infuriare, Paz
lentieri si accorda, ed tenuto dagli orefici il pi bello di tutti.
Lat. insanire , ardere, bacchari, furere. Gravs3a.
Cellin. Oref (A)
urg. Eneid. Levata una smisurata letizia con mescolato grido, e
-* Qualunque lavoro fatto coll'opera dello smaltitore.Cellin.(O) tutti smaniano, qual sia quella terra. E altrove: Tutta accesa sma
4 - Per metaf si dice di Qualunque cosa dura. Lat. res lapidea. nia per la citt. Sen. Ben. Varch. 7. 26. Uno smania per l'amore,
Dant. Inf g. 52. Venga Medusa, si'l farem di smalto. Petr son.
uno attende alla gola.Ar.l'ur. 24. E sebben , com'Orlando, ognuna
8. E quebegli occhi, che i corfanno smalti. E canz. 4. 2. Ed
non smania, Suo furor mostra a qualch'altro segnale.
intorno al mio cor pensieri gelati Fatto avean quasi adamantino 2 - Per simil. detto di passione cos dell'animo come del corpo quando
smalto. Sagg.nat. esp.7o. Secondo l'inclinazione de' piani, ne'quali
eccede e trasmoda. Arrigh. 5o. La mia parola , oim! e la mia
si fende quel primo smalto nello scoppiare.
favola , oim dolente! E mentre che contalbocedolendomi con
s - Onde Cuor di smalto dicono i poeti per dire Cuore duro,
meco favello, l'ira smania, e con innumaerabili saette mi lancia il
ostinato. Petr. Canz. 26. 3. Chi verr mai, che squadre. Questo
cuore. Red. Lett... 75. In tutti quei mesi nei quali la fierega
mio cordi smalto?
della gotta non ismania, non imperversa, e per dirlo con frase fran
6- Poeticamente Sommo smalto per Supremo cielo, detto per
zese, non fa il diavolo a quattro. (
similitudine eccessiva. Dant. Purg. 8. 4. Se la lucerna, che ti
smaniare diff, da Arrabbiare. Chi arrabbia di un desiderio qua
mena in alto, Truovi nel tuo arbitrio tanta cera, Quant' mestiero
lunque, certo ne smania; ma la smania pu essere pi negli atti
insino al sommo smalto. But. ivi: Cio infine al supremo cielo, lo
esteriori che nell'ardore interno. Poi si smania e di dolore e d'altro,
quale chiama smalto per similitudine eccessiva, imperocch riluce

affetto
men vivo d'una brama ardentissima. Si smania anche di gen
tilissimo amore.
E verde smalto per Prato smaltato di fiori, di fresca ver Samaraa, Sma-mia-t-ra. SfVA. V. edi' 1 Smaniamento.Tra.
zura. Dant, If 4. n 8, Col diritto sopra il verde smalto Mi fur
cos. donn. Ma dalle sopravvegnenti smaniature si truovano molto
mostrati gli spiriti magai
IllILIC
pi che ogni smalto.

36a

SMANICATURA

SMIA IRRIRE

SAmicaturA. (Mus.) Sma-ni-ca-t-ra. Sf Questa consiste nel levare


la mano simstra dalla sua natural posizione negli strumenti di arco,
e portarla pi avanti per qualche altra pi alta, ad effetto di ottenere

(metallo recentemente scoperto di un bianco cenericcio, molto duro,


molto frangibile e pochissimo fusibte) come lo smeraldo del Per
Ha la tessitura lamellosa e lo splendore dellamadreperla. Questa pietra
diversi suoni pi acuti nelle medesime corde,equesuoni principalmente conosciuta in Roma sotto il nome di Verde di Corsica. (Aq)(G.P.)
che non riescono possibili colla posizione naturale della mano. Gian.(B) SmARAcpopaAsA. * (Geog) Sma-ra-gd-pra-sa. Antica montagna d'Egitto,
SMAmirnoso , Sma-nie-r-so. Add. m. Cascante di vezzi, Lezioso. Sal
sulla costa del Golfo arabico, ov'erano miniere di smeraldo.(Mit)
vin. Annot. F. B. (A) (L'Alberti non riporta il passo. I Bolognesi SmARAcpopRaso.* (Min.)Sma-ragd-pra-so. Sm. V. G. Lat. smaragdo
vi suppliscono; ma quello stesso allegato dall' Alberti alla V.
prasus, (Da smaragdos smeraldo, e prasios verde.) Nome dato da
Smanceroso. E' vero che la stampa ha smanierosa, ma debb'essere
alcuni antichi naturalisti a varie pietre di color verde, e singolar
errore, che da smanceria non potea farsi altro che smanceroso.) (N)
mente ad una variet dello Spato fluore, il cui colore approssima
SAmicLIA. (Ar. Mes) Sma-ni-gliaf Allacciatura preziosa che dalle
vasi pi d'ogni altro a quello dello smeraldo.
donne si tiene alle braccia ; altrimenti 1 Armilla. , Smaniglio, SmAnciAssAne, Smargias-s-re. N. ass. Fare lo smargiasso. Salvin, Cal.
Maniglia , Maniglio, sin. Lut. armilla. Gr. Axuov. Serd. Stor. 5.
lim. Smargiassando su d' alto ei fe'fracasso, ec. (A)
179. Come gli fu levata dal braccio la smaniglia d'oro , subito ec. SmAnoAssATA, Smargias-s-ta. Sf Lo stesso che Smargiasseria, V. Ac
cad. Cr. Mess. lib. 4. pag. 432. Cos si licenzi , mettendogli in
sci insieme con l'anima tutto il sangue. E appresso : Nella sma
niglia era legato nn osso d'un animale cc., la cui virt efficacis
questa po'di smargiassata, parutagli necessaria per annacquare
quella gran presunzione. (A) (B)
sima a stagnare il sangue. Buon. Fie. 4 2. 7. Baciarli in bocca ,
SMARGIAsseni A , Smar-gias-se-ri-a. [Sf] Millanteria, Bravata, Rodo
Servir lor di collane e di smaniglie.
SmanicLio. (Ar. Mes) Sma-ni-glio. Sm. V. e d' Sinaniglia. Salvin.
montata. -, Smargiassata, sin. ] Lat. superba jactatio. Gr. daz
Iliad. 18.56o. Presso lor per nove anni fabbricai Di moltebelle ed govez. Buon. Fier. 3. 4. 2. Delle smargiasserie solite vostre ec. E
sc.3. Ecco Spacca e Cardone, Delle smargiasserie solite vostre. Atc
ingegnose cose: Fibbie,smanigli rigirevol,vezzi, Fermagli, ec. Bellin.
ucch. 28. E se ne fa smanigli e palandrane, Borzacchi, vezzi, ed cad. Cr. Conq. Mess. Cominciano a confondere la smargiasseria col

valore. (Gr) Corsin. Torracch. 9.32. A cantar poi L'alte smargias


serie di tanti eroi. (N)
Smasioso , Sma-ni--so. Add. m. Pieno di smanie. Lat. furens, fu SMAngiAsso , Smar-gis-so. tAdd. e sm. Che dice o si vanta di fare
altri abbigliamenti, ec.(A)(B) Foug. Ric. 4. 3. N smanigli, n

vezzi o molte anella Che tu le doni, il cor le fanno lieto.(N)

riosus. Omel. S. Gio. Grisost. Spaventati dalli smaniosi e tempe

o sapere cose straordinarie ; o piuttosto Bravaccio millantatore che

stosi sogni , diventano molto peggiori.

he smantel

cerca di far paura colle minacce; altrimenti Millantatore, Cospet


tone,Spaccone, ec. Lat.thraso, miles gloriosus. Gr. 3 prov.(In pro
venz. dicesi marjasso. Secondo alcuni, vien dal gr. margos insanus, o
piuttosto da smarageo o smargizo perstrepo: poich Smargiasso colui
che fa molto strepito e pochi fatti. In pers. mergian, in ar. migem
e merij robusto, fermo, valido, forte. Anche in ar. mureggah e
murhiiah praestans, praevalens. ) Buon. Fier. 3. 4. g. Un cagnolin
vezzoso A uno smargiasso basetton comparte. E 5. . 3. Passi quello
smargiasso violento, Cui negata credenza dal mercante , ec. Malm.
1. 3. Oh corna! disse il re degli smargiassi. Salvin. Annot. F. B.
5.1.3. Smargiasso, bravazzo, sbravazzone; quasi Martasso da Marte
dio della guerra. Bisc. Annot. Malm. . 3. La voce smargiasso

SmarrLLARE , Sman-tel-l-re. Au. Levare le mura, Disfare le forti

vazzone, smillantatore, che moltissimo minacci colle parole ed altret

2 - Lezioso, Affettato, Smanceroso. Pass. 315. Co' vocaboli isquar


ciati e smaniosi, e col loro parlare fiorentino istendendola (la Scrit
tura) e faccendola rincrescevole, la intorbidano e rimescolano ec.

Smsa, Smann-ta. Sf. Frotta,Brigata.(Da mano, manata in questo


signif)Varch.Stor. 13.485. Fatto pigliare una notte in gran furia con
una smannata di birri e di famigli di Otto, e' menrne preso dalla
sua pieve di Cercina messerGiovambattista da Castiglione. Amati.(B)
A NELLAMENTo, Sman-tel-la-mn-to. Sm. Lo smantellare e La cosa

smantellata. Lam Lez. ant. Quell'assalto cc. non porta seco ec.che
qualche smantellamento delle mura e della fortezza. (A
SMANTelAnTe, * Sman-tel-ln-te. Part. di Smantellare
la. P. di reg. (o)

piuttosto napoletana che nostrale; e significa propriamente un bra

ficazioni d'una fortezza o d'altro luogo forte; Rovinare fabbriche tanto poi sia renitente e pauroso di venire a'fatti. (N)
in senerale; altrimenti] Diroccare, Sfasciare. , Dismantellare, 2 * Ed usato anche nel fem. Ner. Samin. 4 7 1. Che ridurran
quella smargiassa a morte. (N)
sin. Lat.demoliri, diruere, muros detrahere. Gr. rrexxarzarp
979. (Da mantello, nome di macchina militare.) Varch. Stor7. 1. SMancassone , Smar-gias-s-me. Add. e sm. accr. di Smargiasso.Bisc.
Ma non molto dipoi smantellarono,come si dice oggi, cio sfasciarono Malm. Sopra uno smargiassone , che si vanta d'aver lanciato verso
la citt di muro. Tac. Dav, ann.5. zo8. Corbulone altres smantell
il cielo un uomo ec. (A)
quanto oltre Eufrate avea fortificato. E Stor. 4.353. Ora , affine che sancisaro. * (Bot.) Smar-gi-n-to. Add. m.
di qualunque

parte di una pianta che alla sua sommit abbia un taglio formate
un seno pi o meno profondo rappresentante in qualche modo la fi
gura della parte superiore di un cuore. (Aq)

l'amicizia e leganza nostra sieno eterne, vi preghiamo a smantllare


questa colonia di mura. o Salvin. Annot. 1. B. n. 1. 8. No-di

ciamo smantellare le mura delle citt, cio rompere,lacerare; quasi

elle sieno mantello, cio vestimento che cuopre intorno e difende(N) 2 * Onde dicesi Stimma smarginato, Quello che ha un seno pro
fndo; Foglia smarginata, quando la sua estremit superiore abbia
un incavo o seno che divide la punta in due ; e cos Petalo smar

2 - ''E n. pass. Galil. I siti di monte, quando avessero altri luoghi


pi eminenti da'quali fossero scoperti e signoreggiati, non solo non
devono fortificarsi per essere inutili, anzi si devono sfasciare esman

ginato , Sliquetta smarginata ec. Bertolone.

SiArpe.* (Zool.) Sm-ri-de. Sm. V. G. Lat. smaride.(Da smarasso o


tellare, (Gr)
mero io splendo.) Genere di aracnidee tracheannee, e della famiglia
Smantellaro, Sman-tel-l-to. Add. m. da Smantellare. , Disman
tellato, sin. Segner. Incr. 2. 5. 2. Gli Ebrei ancora , quando le detichi, da Latrelle stabilito, la cui unica specie distinta da un
lor maraviglie furono vere, le fecero tosto credere, tuttoch tanto color rosso splendente seminato di piccoli peli. (Aq)
giugnessero inaudite,di Sole fermo, di mari aperti ec., di piazze sman a Pesciolino di mare, bianco e lucente, ch' una specie del ge
nere Sparo della divisione del toracici , dagli antichi chiamato Ga
tellate a forza di suono. (A) (B)
SANzenoso, Sman-ze-r-so. Add. m. Pieno di smancerie, Lezioso,
rum, tenuto in massimo pregio. Gr.
pos. (Aq)
Rincrescevole , [Smorfioso, Smanieroso ec. , Smanceroso , sin..] Stannu (Geog) Sm. pl. Popolo dell'Afganistan proprio, nella pro
( Sinanzieroso.) Franc. Sacch. nov. 86.Avea per moglie una don vincia di Sini, verso i monti Solimani. (G)
-

ma assai spiacevole e smanzerosa , chiamata monna Zoanna. Pataff SAnnuciose, Smar-ri-gi-ne. Sf. Lo stesso chel Smarrimento , [nol
sign. del 5. 2. Lat. consternatio, confusio, moeror. Gr. zzrr
. Digrigna un micolino smaneroso.
Smanziere, Sman-zi-re. [Add. esm. V. fuor d'uso.] Vago di fare
gi, carez, xr. Car. lett. n. 68.Dacch la disgrazia e la cat
tiva elezion mia mi trasecol nella smarrigione diquest'altro (mondo)

all'amore, Drudo. Lat. amans. Gr, puz%. (Forse da amanza si

disse amanziere e quindi smanziere.) Lor. Med.canz. 56. 1. Se vo Sannumero. Smar-ri-mn-to. [Sm.] Lo smarrire. Altrimenti Dismar
lete aver piacere, Deh venite alle smanziere. E 56.3. Non prendete
rimento. Lat. amissio. Gr.2ragon. Vit. Crist. E tutta s'affliggea
alcuno sdegno D' esser chiamati smanzieri. (Nel . es. pa che sia per lo smarrimento del suo Figliuolo. Sagg. nat. esp. 23o. Perloch
da alcuni stato creduto che tale smarrimento di forze non proce

fem. pl. di Smanziero.) (N)


2 - Alla smanziera, maniera avverb. A modo di smanziere. V. Alla
-

da solo dall'accrescimento del freddo , ec.

smanziera. (N)

sbigottimento, Tremore, Confusione; anticamente Marrimento;

SmanzieRoso, Sman-zie-r-so. Add. m. Di smanziere, Vago di fare

attrinetti Smarrigione. Lat. consternatio, tremor, perturbatio, con

all'amore, Damerino, nel primo sign. (A) Ottonelli alla v. Snam


zieroso. Ora ecco qual vaglieggiatrice e dannerina era costei. Ella non
era smanzierosa, ma smanzerosa, cio piena di smancerie, lezi , e
spiacevole e nojosa. (Parla della Madonna Giovanna della nov, 86
i Franco Sacchetti) (N)
Smanzieroso diff.da Smanzeroso. Il primo, come derivante da Sman

fiso, moeror. Dant.rim.6. Io presi tanto smarrimento allora, Ch'io


chiusi gli occhi vilmente gravati. Con. If 25. Gli occhi a tanta
novitade ricevean confusione, e l'animosmarrimento. Dant. Vit.Nuov.
25. Mi giunse un s forte smarrimento, che io chiusi gli occhi
3

Errore, Fallo. Lat. error. Gr. cm. Fiamm. 2.53. Con pena
mi ritenni, che un'altra volta in simile smarrimento non cadessi.

ziere, val Damerino, Vagheggino, ed perci ben diverso dall'al 4 * Offuscamento di colore,Scoloramento. Bartol Uom. Lett, 68,
tro che, traendo l'origine da Smanceria, vale Lezioso, Smorfioso.

Tutti i dolori del mondo cc. non hanno mai a vederci smarrimento

E tale era quella Madonna Giovanna della quale parla Franco Sac

di pallidezza nel volto o fiacchezza di coraggio nel petto. (N).

chetti nella novella 86. Del che l'Ottonelli avendo fatto accorti gli SMAnimae, Smar-ri-re.tAtt.1 Perdere, ma non senza speranza di ri
Accademici, tolsero essi quell'es. dal primo significato di Vago di trovare altrimenti Dismarrire. Lat.amittere.Gr. rosi.(Smar
fare all'amore, che dato avevano a Snanzeroso. Ma non rima
rire in questo senso, esprime un modo di essere di colui la cui cosa si
smarrisce.V. il S. 12.) Bocc.nov43.o. Aveva la sua compagnia nella
nendo altro appoggio a tale interpretazione di quell'antico vocabolo,
ben da dire coll'Ottonelli ch' esso diversifica perci da Smanzie selva smarrita. V.S.M.Madd. 4. La madre credeva ch'egli fusse con

roso: distinzione da noi adottata contro il parer della Crusca. V.

Giuseppe,e Giuseppe credeva ch'egli fusse colla madre a casa,innanzi

anche Smanceroso e Smaoieroso.

ch'egli sen'avvedessono ch'egli fisse smarrito. Fr.Giord. o7. Cristo.

SmAnaaorre (Min.) Smara-gdite. Sf V.G. Lat. smaragdites. (Da


smaragdos meraldo) Pietra da Huy chiamata Diallage, il cui co

fu materia di dolore e dipena alla madre mia, quando losmarri. (V)


Per metaf Confondere. Lat. confundere. Gr. rvyxv.(In questo

lore per lo pi un bel verde di smeraldo da alcuni autori perci

senso Smarrire far che la mente di taluno si smarrisca, ossia esca

chiamata Emeraudite. Viene essa colorata dall' ossido dicrome

dal sentiero del retto pensare. V. il S. 12) M. V.no. 59. Bench

SMlARRITAMENTE
363
SMIEMBRARE
subito caso gli smarrisse, presono ardire Bern, Orl. . 3.9, Di Smascetta, "Sma-scel-lreAtt. Gustar le mascelle. (O) Ne. a
smarrito
anima si

ogni
corpo sconcio, e diviso si fiero, Ch'aria
mi ro7o Silvera con un pugno lo smascella, E lo distende in mcz.
cura : Mla non si smarri gi quel cavaliero, ec. (V)
zo della via. (N)
3 Offuscare, Far clhe la luce di un corpo si smarrisca, cio passi, 2 - V. ass Guastarsi le mascelle. Lat. maxillas disrumpere. Gr.
si svii. (V. il 5. 12.) Bellin. 3.5. Il saper del Dio grande, dice la
cus pnota. Bocc. nov. 6o. 23. Avevan tanto riso che eran
creduti smascellare.
Luna, invent quell'argento, con che io smarrisco le stelle. (Min)
4 - Disperdere qualche pensiero, Dimenticare, Far che un pen 3 - Dicesi Smascellar delle risaevale Smoderatamente ridere; lo
siero si smarrisca. (V. il 3-2) Benv. Cell.it. T. 2. f 267. Al
ol Lat. im
che si dice ancora Sganasciar delle risa. tv. Riso,
l' ultimo alquanto mi rallegravo scco, sforzandomi di smarrire, quel
moderate ridere, risu emori. Gr, arxvv. Pataff 6. Per befania
smascellai di risa.
pi ch'io potevo, quattro di quei mia disperati pensieri (N)
5 - *Far traviare. Mlaur.rim. burl. Cose che del suo corso hanno 4 - E n. pass. nello stesso sign.1 Menz sat.o. Si smascella di risa
e fa una cera D'un satiraccio.
smarrita. La povera natura (Br)
Perdere di vista. Tass. Am. 3. 1. Pien di mal talento corsi Smascettatamente, Sma-scel-la-ta-mn-te. Avv. Sgangheratamente
6Per arrivarla e ritenerla e 'nvano; Ch'io la smarri; e poi tornando
5
Squaccheratamente. Panig. Demetr. Fal. Berg.
dove Lasciai Aminta al fonte, mol trovai. (Br)
Smascellaro, Sma-scel-l-to. Add. m. da Smascellare... di reg.(O)
7 - *Dicesi Smarrir l'ora e vale Scambiarla , Venir pi presto o Smascenane, Sma-scherre. Att.l Cavar la maschera. Lat, lram
pi tardi dell'ora prefissa. Vit. SS. Pad. 2. 8. Di costui si dice ec.
auferre, Gr, rporarsio daps,
che quando cenava veniva una lupa e stava con lui, n leggiermente 2 - E n. pass. Buon. Fier. 4 17. Smascherati tu prima,Tratti dal
questa bestia smarriva l'ora, ma sempre a quell'ora veniva.(A) (V)
volto quel teschio zannuto.
8 - * Dicesi Smarrire alcuno d'alcuna impresa e vale Ritrarlo da SmascnenArarente, Sma-sche-ra-ta-mn-te. Avv. Senza maschera, Tolta
essa. Benb Lett. Alcune cose ec. dettemi, come io stimo per ismar
dal viso la maschera. Ef. Apertamente, A chiare noteam
rirmi dall'impresa; ma egli s'inganna. (A)
nozz. Avvert. Pol. 85. , Oli, Pal. Ap. Pred. 25, Berg, (Min)
17. (N) Smascherato, Smasche-r-to- Add m. da Smascherare.
9 - Dicesi Smarrire la caccia o una caccia. V
Senza na
io - Dicesi Smarrire il sangue e vale Gelarsi. Salvin. Cicl. 7. E
scheral Lat. larva carens, destitutus.
gli altri, quai pulcini per le buche Della rupe si stavan sbigottiti, 2 - Efg Scopertollaln. 446. Cos disse Cupido smascherato,
E nelle vene avean smarrito il sangue. (N)
Dopo, cio, ch'ei mi si fu scoperto,

1 - N. pass. nel primo sign.1 Borgh. Vesc. Fior. 474 Potr que Sascaro, Sma-schiato. Add un
come agevolmente si smarriscano

scherz. Quasi disfatto di ma

sto essere assai buono argomento,


schio, Castrato. (A) Martell. P. J. Berg. (O)
le memorie di persone private e minute.
Smasco , Sm-scio. Sm. Iorse lo stesso che Taumasmo, o Squasilio,
2 - Ed assolutamente Smarrirsi per Errar la strada Lat. dcerrare.
uofia ,uperfluit di espressioni e di parole. (V. Smaco, in

Gr, aroracoa, (In isp. antiq, marrar, dal celt, gall. mearaich

ispagn.deunasia superfluit, eccesso, damas pi.) Magal. Let.

sviarsi, andare smarrito. In ebr, nerd vagatio demigratio. In ar.

am. Venga la rabbia, fui per dire, alla modestia, Questi smasci
non me li fate pi, perch io non li voglio. (A) (N)
smarrirsi,
non
e
sua
Per
guida,
6. , Siccome cieco va dietro a
Smarramane , Smat-ta-nre. V, pass. Prender qualche ricreazione per
per non dar di cozzo In cosa che il molesti, o forse ancida.
cavarsi la mattana, Celid. (A)
13 - Per metaf Confondersi. Ser Gio. Forf 286. E cos quel Sarrosane, Smat-to-n-re. Att. Levare i mattoni al pavimento; servo compagno della forca fu condotto senza smarrirsi punto al co trario d'Ammattonare. Lat. lateresauferre, lateribus spoliare. Gr.
spetto de' giudici. Bern, Orl. n. 13, 9. Ma non si smarri gi quel
ricusazp. Matt. Franz. rim. burla.o4. E se bene e di
cavaliero. (N)
sembricia e smattona Li tetti e muri, ec. Benv. Cell. Ore ,
o
in
sole
si affissa nel
Smattonai una stanza, e di quei mattoni andai tessendo un fornello.
r4 - Offuscarsi , detto dell' occhio
m. da Smattonare; ed per lo pi
altro corpo luminoso Dant. Par. 3o. g. La vista mia nell'am Smarronaro, Smat-to-n-to.
pio e nell'altezza. Non si smarriva. E 33,77. Io credo per l'acu aggiunto di soljo che abbia guasti e rotti, o in tutto levati i mat
me ch'io soffersi Del vivo raggio, ch'io sarei smarrito. Se gli oc
toni Lat. laterculis spoliatus. Cas, rim. Burl. r. 7. Dove che l'altre
chi miei cci E Purg, 8. Bn discerneva in lor la testa bionda, l'han sempre muffato, Affumicato, arsiccio e smattonato. Allegr.

maroa profectus fuit per regionem, marra transivit.) Dant. Purg.

- Ma nelle facce l'occhio si smarria (Br)

pag. 237. (Amsterdamo754) S'imparan gli scambietti per le dan

15 Fu detto Smarrirsi da alcuno per Dilungarsi a bello studio da

ze Da farsi a veglia poi sul pavimento, L dove smattonate son le

esso. Nov. ant. 62. Ordin una caccia, e partissi da cavalieri, e

stanze, (B)

smarrissi da loro. (Il che il re Marco fece in pruova) (V)


Smroma. (Terap) Sm-gma. Sm. V. G. Lat. smegma. Gr. uua.
16 - N. ass. nel sign del $ 2.1 Frauc.Barb. 294. 2. N in sua (Dasmecho io astergo.) Dicesi cos Ogni medicamento astersivo e

presenza dire Di che possa smarrire. Tesorett Br

E io sol

particolarmente. Una composizione untuosa usata dagli antichi per


fgare la pelle, togliere il prurito, ed aprire i pori, non che per
(Aq)
alleggerire i dolori della gotta e
colore, Che non pallidezza ma candore (B)
(Fisiol.) Nome della materia bianca che s'addensa sul ghiande
sanarramente , Smarri-ta-mnte. Av. Con smarrimento. Lat. con 2 -
del pene. (A O.)
fise, pavide.Gr. corras. Com.Purg.9. Ma poich smarrita
Smcoabenno. * (Bot) Sme-gma-dr-mo.Sm. V. G. Lat. smegmader
brac
per mirare Lo suo nobil affare Quasi tutto smarrio (N)

1 * scolorire. Tass. Ger. 2. 26. E smarrisce il bel volto in un

mente fue tornata, stracciati li

mus. ( Da smegma sapone, e derma pelle.) Albero del Per, che

cia con battere, levando in alto le mani. Liv.- Smarritamente

forma un genere nella poligamia dioecia, di famiglia indetermina

si misono alla fuga,

sanarro, smar-ri-io. Add. m. da Smarrire. Perduto; altrimenti Di

ta, stabilito da Ruiz e Pavon, la cui corteccia fa le veci di sa


ildenov cangi il nome di questo genere in quello di Sme
pone

smarrito. -, Smarruto, sin. Lat. amissus. Grarons Dant.


, Com'uom che
Purg. . 1 g. Noi andavam per lo solingo

gmaria, i caratteri del quale sono il calice cinquepartito, la corona


di cinque o sei petali ed il disco in forma di stella e neuarifero

---

torna alla smarrita strada. E Par. 2. 6. Perdendo me, rimarreste

nel quale sono attaccati cinque stami, ed altri cinque lo sono nel
smarriti. E 26. g. Fa ragion che sia La vista in te smarrita, non ricettacolo ; il frutto un pericarpio capsolare in
di stella,
defunta. Bocc. nov. 4. 3. In lui ritorn lo smarrito calore.
ciascuna capsola bivalve uniloculare con molti semi. (Aq) (N)
e
- Tinooso, Sbigottito, Confuso. Anticamente Marritol Lat exa Smeontana. (Bot) Sme-gm-ri-a.S/ Lo stesso che Smegmadermo, (Aq)
nimatus. Gr. zararys, (Uomo, cui si smarrita la mente per Smzomarico.* (Terap.) Sme-gma-ti-co. Add. m. Aggiunto di rimedio
timore) Vit. SS. Pad. n. 26o. La mattina si trov nell' ecclesia di qualsiasi sostanza che ha virt astergente.-, Smettico, sin.(O)(Aq)
a consolare e confortare lo suo popolo, lo quale era molto smarrito, SmeAaE, Smc-l-re. Att. e n. pass. p per lo pi poet.1 Cavare il
nov. 4. 8. Tutta smarrita, e mele delle casse, o arnie, o alveari. Lat. alvearium castrare, mel ex
credendo che egli fosse morto.

tenendo di vergogna, cominci a piagnere. E nov. 4. 23. Que


Orl . . 38. Stava ciascuno attonito e smarrito. Tass. Ger. 3.26.

alvearis educere. Gr. gapavr xmpia. Ruc. Ap. 239. Nel desiato
tempo, che si smela Il dolce frutto, e i lor tesori occulti, sparger

poste alcuna volta dagli antichi a questa guisa ec., siccome Smar

delle dieci trib. (N)

ste parole tutto feciono lo smarrito animo ritornare in Cimone Bern.

convienti una rorante pioggia.


Ella accett l'invito ; E com'esser senz'elmo a lei non caglia, Gia Svelato, Sme-l-to, Add. m, da Smelare.
baldanzosa, ed ei seguia smarrito. (B).
Smeatura, Sme-la-t-ra. SfLo smelare, ed Il tempo dello smelare(Ga)
3 - - Infermo. (Dall'ar. marra che vale il medesimo) Diod Salm. Smea, Sm-li-a. Add. e sf: Salumistra, Donna sofistica. (Dal lat, me
63. Sanami, Signore, perciocch le mie ossa son tutte smarrite (N)
lior migliore e qui dicesi per ironia. Altri forse dall'ebr. scialem
scolorito, Smontato di colore. Dant.Purg. 19. Lo smarrito volto
erfetto, ovvero dall'illir. smjeljiv ridicolo, risibile.) Gell. Error.3.3.
(della femmina venuta in sogno al poeta, che era di colore scialba),
o non vorrei, se io facessi queste cose in casa, che la mia momma smelia
ome amor vuol, cos le colorava. Tass.Ger 6.76. Che per te fatto lo risapesse di poi in qualche modo: e sebbene io gli ho ordinato ec.(v)
il tuo signor poi samo, Colorirebbe il suo smarrito aspetto E18, Seminamento,
Smem-bra-mn-to.Sm. Separazione di un membro dal
6Tal rabbellisce le smarrite foglie Ai mattutini gli arido fiore(Br) l'altro, -, Dismembramento, Dismembrazione , sin. Oliv. Pal. p.
Saanero, smar-r-to. Add. m. V. A. V. e di Smarrito. (V. del Pred. 58., Vallisn.a. 2o8. Berg. (Min)
dialetto napolitano) Bemb.pros. 3 154. Alquante altre poche voci, 2 - Efig. Diod. Is. not. cap. - Era avvenuto lo smembramento
ruto in vcce di Smarrito, che disse Bonagiunta e messer Cino nelle Semaanane, Smem-bra-n-re. Att. Rompere in brani, Squarciare;
-meglio Sbranare. Salvin. Nic. Ter. Tutte Per terra le disperge e le
Disloga

loro canzoni.

Sascellanero, Smascel-la-mnto. Sm. Sganasciamento,


mento delle mascelle.

. dell'uso. (A)

2 Pi comunemente Lo sganasciare, o Il ridere si forte che quasi

la guancia si sforzi. (A) Panig. Berg (O)


che ganascia. Lat. cachinnans. Gr. zxi

smascella,
ed Annot Ditr

Sascellare, Sma-scel-lu-te. Part, di Smascellare.

Che

28. vermigli in viso, e cos smascellantisi per le risa, che tutti i


denti si potrebbon lor trarre

smembrana Lacerando. (A)

Sennasaro, Smem-bra-nto. Add. m. da Smembranare. Vdi reg(0)


Senaate, Smem-br-re. Att. Tagliare i membri. -, Dimembrare,
Dismembrare, Disvembrare, sin. Lat. obtruncare. Gr, zrarrau.

G. - 2.16, 17. Il tagliarono e smembrarono a minuti pezzi. Stor.


Eur 2. 45. Non contenti di levare altrui la roba e la vita, succiano
il sangue, e mangiano le carni di quegli stessi che hanno smembrati.

E 6.25, Non perdon la vita a persona, anzi uccise, smembro,

364

SMEMIBRAO

SMIERALDO

disfece tutto ci che gli venne avanti. , car. En. 2. 357. In cotal
gusa

ed Ubert9 dal Lione. Si stanno con quegli altri smemorati. La

ifiamme.
patti, Le
e l'ostie
in mezzo addotte, Tra i pi famosi
svenr, le smembrr, le svisceraro. (B)

En. Trav. 6. 188. E smemorate restano in un punto, Come tavole


l'aSe il
a punto. (Parla delle anime che bevono in Lete.) (N)
- Trinciare, e dicesi degli scalchi. Ar. Sat. 2.poich non vagliol 2 - * Nota costrutto. Bocc. g. 7. n. 8. Arriguccio vedendola la gua
Smembrar sulla forcina in aria starne
tava come per smemorato, (V)
3 - Per metaf Dividere, Distribuire, Separare. Lat. dividere, tri
Smenomane , Sme-no-m-re. Att. Diminuire, Scemare. Lo stesso che
buere, distribuere. Gr. upg. Borgh. Orig. Fir. 274. Se gi uno Menomare , V. Lat. imminuere. Gr. zrrov, Lab. 195. Non so io
non volesse dare orecchi a quella favola, come io credo, che ne fosse
se ella, per li molti digiuni fatti per la salute mia, se l'ha sme
smembrata una Pieve cc.
nomate dopo la mia morte.
4 - [E' n. passl Ar. Fur. 6. 47. Pareami aver qui tutto'l ben rac 2 N. pass. Menomarsi. Petr. Uom. ill. Come per questa via sac
colto, Che fra i mortali in pi parti si smembra.
cresceva l'oste di Cesare, cosi per un'altra via ello si smenomava.
Saro, Smem-br-to. Add. m. da Smembrare, [ Tagliato a pez Smenomato, * Sme-no-m-to. Add. m..da Smenomare. Lo stesso ehe
z -, Dimembrato, Dismembrato , sin..] Lat. obtruncatus. Gr. xa
Menomato, V. (O)
raxcaris. it. S. Umil. Anche un'altra volta un die le apparve visi Smenoviae , *Sme-no-vi-re. Att. Ridurre a meno.V.A. e di reg,
bilmente lo 'ngannatore, recandole innanzi corpi morti nuovamente e di''Sminuire, Diminuire. (O)
ccisi ed uomini e di femmine, smembrati crudelmente e tutti in Smenovrro, Smeno-vi-to. Add. I m. da Smemovire.V.A. IV ed
sanguinati. Tac.Dav. ann. 2. 44. Per i costui consigli s' fatto ogni Sminuito il Diminuito, Lat. imminutus. Gr arroSsis
ill

al

accese

bene, e non di quell'animale d'Arminio, che se ne fa bello per aver 2 - Figi Impoverito, o Che ha perduto la reputazione Libroia.
olto si dee guardare di non impacciar colui che ismenovito per
Sonani, Smemo-r-bi-le. Add. com. Non memorabile, Lat. ma cosa notevole, che in suo fallire ogni uomo v'ha l'occhio.
moria indignus. Gr. cavadvsvros.
Suessolane. (Archi.) Smen-so-lre. Att. Lavorare un pezzo sottile in
* - E' detto per ischerzo. Franc. Sacch. nov.73. Avendo narrato le cima e grosso nella base, a foggia di mensola. (A)
due precedenti novelle di quelli due smemorabili frati, ec.
Smentane (Ar. Mec.) Smen-t-re. Att. T. de'legnajuoli, carradori, ec.
Smonacone, Sn-mo-rggine. tf1 ast. di smemorato Difetto di Dicesi del Tagliar un legno a ugnatura. (In ar. mundir faciema
memoria; altrimenti Dimenticanza, obblivione , Dimenticamento, aliquid excidere aut decidere.) (A)
Smenticanza., Smemorataggine, sin. Lat. oblivio. Gr. x49.Pass. Smenticanza, Smen-ti-cn-za. Sf. V. A. V. e di1Dimenticanza. La
a46 S egli vede che la persona, o per ignoranza o per vergogna, oblivio. Gr. x49m. Petr. Uom. ill. La smenticanza, comune rizio
o per temenza, o per ismemoraggine, non dica i peccati ec',si la della mente umana.
dee rassicurare, e ricordarle depeccati. But. Inf2. Mentesi chiama, Smenticane, Smen-ti-c-re. [Aut. n. ass. e pass, ', edi' Dismentica
Perch si ricorda ; e quando era in ricordarsi, non si pu degna re, 1 Dimenticare. Lat. oblivisci. Gr. ira9diversa. Petr, Uom, il
mente chiamar mente, ma smemoraggine, ovvero dimenticagione. s'indeboli per li diletti,e smenticossi le sue arti. Cron.Morell.266.ra
tradito le tre legioni smembrate.

Maestruzzzo. 5. Se per astinenza e vigilia pervenne alla sme che non sia teco, non lo smenticare, non ti lasciar gonfiare, sta sodo.
Smenticaro, Smen-ti-ca-to. Add. m. da Smenticare.
A P. ed
2 - Scimunitaggine, Balordaggine. Lat. stupor, insipientia.Gr. Saugos, Dismenticato, Dimenticato..]
dvaic9maus, Fr. Jac. Cess.Som smemoraggine avere speranza nella 2 - Smemorato, Insensato. Lat. amens, obliviosus. Petr Uom. il
e fde
di Ist.
coloro,
della cui per za tu sii tante volte ingannato. Non sono si smenticato, n s semplice, ch'io creda che ''l popolo
Pallav.
Conc. a.38. Ma questo autore . . . . dimostra un gran
lif
di Roma si possa vincere con si picciolo sforzo
netto in uomo della sua professione, la qual di bugiardo dico Sentimento, Smen-ti-mn-to. Sm. Lo smentire, ll dare una men
la smemoraggine. (Pe)
moraggine.

tita. Pascol. Risp. Novell. Fior. Berg. (Min)


SemonAmento, Smemo-ra-mn-to. Sm. Lo smemorare; meglioSba Sentine , Smen-ti-re. Aut. Dare una mentita; altrimenti Dismentire,
lodimento..] Lat. stupiditas, amentia. Gr. zona. Pass. prol. Non
Dimentire. Lat. objicere alicui quod mentiatur, mendaci accusare,
-----------

ostante la paura, lo sbigottimento, il dibattito, l'ansietale, l'af.


fanno , lo spaventamento, lo smemoramento, il conturbamento del

capofortuna
e gli scontra.
altri gravi accidenti che hanno a sostenere coloro ai quali
tal
Smemorante, Sme-mo rn-te. Part. di Smemorare. Che smemora, Che
toglie la memoria, Che rende smemorato. Jac. Mart. Furs. pag.353.
(nell'ocabol. Caterin. a Manilla.) Il buon Cadmo ne chianni, E il
guidi a me davante A rivcder quest'acqua Tacita e smemorante.(A)(B)

redarguere.
Gr. aragsa riva evoxoias. Din. Comp.3.57. Il po
polo grasso cominci a temere gli amici di messer Corso, che uonta
rono, ma non tanto, che ne' consigli e nelle raunate smentivano mes

ser Corso. Molto il perseguitavano i Bordoni, che erano popolania


diti e arroganti, e pi volte lo smentirono.Morg
7. Se t'ha smen
tito, impiccal per la gola. Alam. Gir. 4. 97. Ben di gran punizion
saresti degno, ch te medesmo smenti, e schermi altrui.
Smentrro, Smen-ti-to. Add. m. da Smentire.

Sonne,
Smemo-r-re. N. ass. e pass. Propriamente. Perdere la Serrons, smen-ti-t6-re. Verb. m. di Smentire. Colui che smentisce.
me morta ;
e talora anche vale Divenire stupido o insensato, sta
Magal. Lett. Smentitori ec. contro i quali poteva suffragare la ri
-

lordire...-, Dismemorare, sin. Lat. stupidum fieri, memoria vacil


mentita. (B)
lare, ostupescere , exanimari. Gr. xzrrx/rrer 9ai. Bocc. nov. 4o. suerrrance, Smen-ti-tri-ee. Verb. f di Smentire. P.
14. In quest'arca trovandosi, cominci a smemorare, e a dir seco: Saenaloa, * Sme-rl-da. N. pr.f. Lat. Smaragda. (B)
-

di reg- (O)

che questo? dove sono io? dormo io, o son desto passo, per Senapisa. * (Min.) sme-ral-di-na. Sf Sostanza fossile che finora
donsi e vengonsi meno, ch smemorano, e dimenticano i peccati che fu rinvenuta sotto forma cristallina, e che ha il color verde dello
smeraldo, per cui venne da Launethrie detta Emeraudine. La chiant
imprima aveano pensato di dire. Sen. Pist. Perch si maraviglia uom
di queste cose, ed ismemora? Franc. Sacch.. no. 64. Entr dentro
correndo e inabissando, che fece smemorare i gabellieri. Bern. Orl.

o.
o

Non si curi per ora smemorare, Ed aspetti cosi la sua tor

nata , Ch senza dubbio lo verr a ajutare.


- Farsi gran maraviglia,Strabiliare Franc.Sacch. nov. 147.Quan
to pi vi penso, tanto pi mi smemoro.

SemonATAccio,Sme-mo-ra-tccio. Add. m.

pegg. diSmemorato, Lat.

valde obliviosus. Gr rimucos. Rea lei.. a 5. Abbia pa

invece Haiy col nome di Dioptaso o Diottaso, perch le giunture delle


sue lamine si vedono attraverso ai cristalli. Non fu finora trovata
erfettamente translucida.(O

Specie
sezione prima dell'ordine de'cole
teri e dei genere da Olivier chiamato Cetonie, i quali si distu
guono per un verde dorato al disopra, e per un verde cupo al

otto. E di color verde aurato con elitri glabre, con linee bianchic
ce trasversali, con petto

scarabacus auratus Lin., scara

bacus smaragdus Deg


(Aq) ( o smeraldo, o Del colore dello
zienza se sono importuno, e non si rida di me, se ora sono sne
Sme-ral-di-no. Add m.
morataccio, e poi smemorataccio per la seconda volta e per la terza. Senapnso,
smeraldo. Lat. smaragdinus.Gr. capayvo. Ovid. Metam. Strud.
SmentonAracoune, Sm-mo-ra-tggi-ne. Sf) Lo stesso che Smemorag
Risplendente di chiare pietre smeraldine.Ar. Vetr Ner. 3z. E cosi
gine, V. car lett. a. 5o. Per farmi risentire della mia negligenza,
o smemorataggine che sia, gli sproni che m'avete mandati a donare
si vera verde bellissimo smeraldino , altrimenti detto verde porno
sono stati di soverchio.
senatbo. (Min.) Sme-rl-do. Sm. Fossile trovato sinora quasi e
2 - ottusit di mente, Stupidit. Lat. mentis hehetndo, stupiditas, pre cristallizzato dagli antichi nelle montagne dell'Africa tra l'E
tiopia e l'Egitto,
anche nella Battriana, nella Scizia ec danno
amentia. Gr
gs, 3cs, rap. Borgh. org. Fir 192.Sarebbe
derni nel Per. E una pietra preziosa d'un bel verde, che clia
troppo sciocca sem plicit e smemorataggine insieme il pensarlo, non
che il dirlo.
masi appunto Verde di smeraldo , ed la quarta tra le gemme
s

---

Smrntonarello , " Sme-mo-ra-tl-lo. Add. m. dim. di Smemorato. Lo


stesso che Smemoratino, V. Barbier. Suppl. Pad 84. (O)
Smemorino, Sme-no-rati-no.[Add. m.) dim. di Sinemorato.)Scherz.
- , Smemoratello, sin. Franc. Sacch. nov. 99. Nutino smemora
timo stralunava.

dopo il diamante, il rubino orientale, ed il zaffiro, moderni in


tualisti danno questo nome ad una sottospecie di Berillo, ed a
riferiscono gli smeraldi del Per , che sono i pi belli, e forse i
li veri smeraldi che si conoscano tanto da naturalisti, quanto

nei commercio. Lo smeraldo ha per carattere il color verde pi

SmeMoRATissimo, Sme-mo-ra-tis-si-mo. Add. n. superl. di Smemorato.

vace, e spesso purissimo, dovuto all'ossido di crono- Smiraldo,


sin..] Lat. smaragdus. Gr. capzos. (Smaragdos,in pers. ed in turco
zumrud, in ar. zumurrud, in celt.
smarag, inted. schmaragd,

Tass. Lett.5.4. Per raccomando a V. S. la lettera, e la prego che


ricordia. Sua Eccellenza il negozio dello smemoratissimo"che sono

in ungh. smaragd, in illir. izumrud e smerald, in ingl. emerald, in


francemeraude, in isp. esmeralda cc) Francacch. Op. di 93

io. (V) E o5. Berg. (Pe)

Smeraldo di colore verde, e truovasi tra Grifoni, ed tenera pic

SmemonAtissimamente,Sme-mo-ra-tissi-ma-mnte. Avv, superl. di Sme

moratamente Ruscell. Disc. 3. Berg. (Min)

Suonaro , Sme-mo-r-to. Add. m. da Smemorare; tusato anche in

scutato, smemorato e scostumato.Noo, ant, 9f5. Le genti vi trassero

tra con olio si lava il suo verde, e ha virt in crescere le ricchezze,


e fa l'uomo allegro. Bocc.nov.737. Ma cci di questi macigni s gran
quantit, che appo noi poco prezzata, come appo loro gli smeral
di Dant, Purg, 7.75. Oro e argento fino, e cocco e biacca, Indico
legno lucido e sereno, Fresco smeraldo ec. E 29. a5. L'altra era
come se le carni e l'ossa Fossero state di smeraldo fatteo Beriori.
333 pi smalto era adornata quella porta, Di perle e di sm

smemorate, credendo che fosse altro, Bero, 9, 77. Adriano

raldi, in un lavoro Ch ogni persona, ancor che poco accorta

forza di sm. parlando di persona. ] Che ha perduta la memoria ; e

ora anche Stupido, Insensato,, Smimorato, Dismemorato


fiocc

(V. immemore) Lat. stupidus, amens, Gr. Szugos,

in
lO

9. Cominciarono a dire ch'egli era uno smemorat ec.; alli quali


messer Betto rivolto disse: gli smemorati siete voi. Enov, 6o,7. Tra

L'aria

SMERALDO
stimata infinito tesoro.(B) Baldin. Voc. Dis. Smeraldo. Gemma luci

dissima e trasparente, di color verde. Si trova in Soria, in Egitto e


in Etiopia, e in questo luogo durissima. Trovasene ancora in altre
parti. L'Egiziane e quelle di Cipro, sono le migliori; quelle d'E

tiopia hanno un verde pi profondo, ma ben spesso ineguale, e non


traspareuti. Nella Media ne cavano con diverse macchie, talvolta a

sono del tutto nette. Ne sono anche in Armenia e in Persia; ma non


foggia d'onde in mare , e talvolta ancora d'animali , d' erbe e si
mili. Altre ancora se ne trovano in altre regioni con altre diverse
qualit; e sono bene spesso falsificate. questa gioja assai sdegnosa,
o d'altri metalli. Ha
patisce per ogni ingiuria di fuoco o di

virt di ricreare mirabilmente la vista, che sia stanca per lungo fis
sarsi . e dicono anche, che non mai si muti,n al sole o altro iume,
n all'ombra, ma sempre tenga vivi i medesimi raggi, senza ac
crescergli o diminuirgli. Serve a' nostri artefici per varii e ricchi or

SMETTERE
365
smiride
Lat.
pulire
pi
metallo.
a
per
smeriglio,
lo
Dare
riglio, I
polire. Gr. rupi a 9api3ev.
SmentoLuo. (Min.) Sme-ri-glio. [Sm.) Sorta di minerale simile alla vena
del ferro, che ridotto in polvere serve a segare e pulire le pietre
dure, e a brunire l'acciajo. Questa pietra, che si prenderebbe a
prima vista per una roccia di grana, presenta una frattura ineguale
e scabra; varia nel colore dal grigio al grigio azzurro, e nella du
opaca , ed appena semidiafana sui
rezza uguaglia il corindone.
iattiva spesso sull'ago calamitato.
margini, infusibile al
Haiy la chiam Ferro ossidato quarzifero. E' abbondantissima nel
l'isola di Nasso; se ne trova pure in Persia, in Polonia, in Sas
sonia, in Isvezia, in Inghilterra ec. 1 Lat. smiris. Gr. cups... ( In

ted. schmergel, in franc. neri ec.) Red. Annot. Ditir.2o4. Di qui


forse venne smeriglio, pietra colla quale si brunisce l'acciajo e si
puliscono i marmi. Benv. Cell. Oref. 138. Avranno la grana grossa
mescolata con assai smerigli. Baldin. Voc. Dis. Smeriglio. Una pic
tra , che ridotta in polvere, usata con acqua, serve a spianare , se
gare e pulire ogni sorta di pietra; a noi vien portata da Smirne :

mamenti. (N)

2 - Lo Smeraldo verde da'lapidari detto del Per, il Verde


pallido o Acquamarina, il Verde azzurrognolo o Berillo, il Giallo
di miele o Smeraldo melato de' lapidarii e lo Smeraldo bianco sono
le principali variet di questa bellissima pietra. (O)
3 - * Dicesi Smeraldo bastardo dagiojellieri una Pietra preziosa
di color verdognolo che d un poco nel giallo; alcuni han creduto
che fosse il Prasio degli antichi, ed altri, con maggiore probabi
lit, che fosse il Crisopazio. (Mit)

trovasi ancora chiamata Pietra smiri. Serve lo smeriglio anche a pu

lire i metalli. Ner. Samin. 12. no8. Presso la porta poi, la santa lama
Sfoderan , che non mai vide smeriglio. (N)
2

pa, ch' il Falco aesalon di Linneo, il quale bruno di sopra, bian


chiccio di sotto, con macchie brune longitudinali, anche nelle co

del
4 - Fu detto Smeraldo orientale il Zaffiro verde;ilSmeraldo
la Tormalina verde ; Matrice di smeraldo, Quarzo a
gata prasio; Smeraldo di forma primitiva, il Rame di optasso; Falso
Brasile,

smeraldo , la

sce ; l'altra d' America ch' il Falco Malfini; cos denom nati
alludendo alla durezza del loro rostro..] Lat. nisus, aesalon. Grair

Calce fluata verde ; e Smeraldo di Cartagena, la stessa

Av. (V.Smerlo.) Filoc. 5. 66. Tutti incominciaro a dare grandissimi

Calce in ottaedri regolari. (D. T.

assalti alla fagiana, e alcuni altri allo smeriglio. E 67. Ma lo smeri


glio gridando, senza schernirla punto (la figiana) , quanto poteva,

5 - Per metaf detto degli Occhi, per la loro vivacit simile a


lla dello smeraldo.] Dant. Purg. 3.

- (Zool.) Sorta d'uccello di rapina, del genere de'falconi. Pro


priamente si d questo nome a due specie di falchi , una di Euro

6. Posto t'avem dinanzi

da tutti la difendeva. Morg.14.49. E lo smeriglio si vede squillare Di

agli smeraldi, Onde Amor gi ti trasse le sue armi. But. ivi : Alli
smeraldi, cio agli occhi di Beatrice luccnti come smeraldi.

cielo in terra, e la rondine ha innanzi.Cant. Carn. 165. Smerli, mo

6 - Detto delle Spighe, che dal verde colore passano al biondo.


Alam. Colt. 2. 37. Or s'apparecchie ogni uomo al miglior punto,

scardi, smerigli e sparvieri Fanno onore ad ognun, quando son, sori


a Sorta di pesce simile al Pescecane , ma che ha la bocca

Che lo smeraldo fin sia volto in oro.

pi

A)

- -

di un pezzo di artiglieria minuta ado


2 - (Arald.) Nel divisare le armi de' Duchi, de' Conti ec. lo Sme (Milit) tNome particolare
perato fin da quel tempo nel quale ogni bocca di fuoco prendeva
raldo indica il color verde. (O)
il nome da un'uccello di rapina. Portava da una a quattro libbre
SmeaalDo.N. prm. Lat. Smaragdus. (Dal lat. smaragdus smeraldo.)(B) di
palla al pi. Fu ancora in uso nel secolo decimottavo. Prese il
Smeaaae, Sme-r-re. [Att.e n. pass. Pulire; Lustrare, secondo il Redi; nome
dall'uccello di rapina chiamato dai Settentrionali schnirling
ma secondo l'origine spagnuola, Specchidirsi..] Lat. nitidare. Gr. xx9a
falcone, smeriglio. 1 Sagg. nat. esp. 2 f. Questo riscontro
pieuv. ( voce affatto spagnuola; e smerarse in quella lingua vuol dire piccolo
fu fatto da noi cc. con una spingarda, con uno smeriglio, e coti un
specchiarsi, azzimarsi, ripulirsi diligentemente, e metaforicamente
E appresso 'o fosse il tiro della spingala o dello
Sforzarsi di riuscire in checchessia. Anche l'italiano ha Spera per mezzo cannone.
o del mezzo cannone. Varch. Stor. 2. 22. Volle, chi po
Specchio.) Fr. Jac. T. 6. 42. 3. Infra le gente lo mio cor si smera smeriglio,
che il primo pezzo che a caso cd in arcata traendosi spar,
Dicll'amor mio, dove post' ho la spera Red. Annot. Ditir. 2o4. Il teva,
moschetto o smeriglio che fosse, cogliesse ec il signor Giovanni.
verbo smerare, che si truova negli autori pi antichi, vale depura o
D'Antonj. Smerigli e altri cannoncini di tal fatta del peso di rubi
re , nettare, pulire.
sette in nove per essere trasportati dai muli. (Gr)
a - N. ass. Divenir cieco; altrimenti] Smirare. Com. Dant. Inf9. Smenictuose. (zool) Smc-ri-gli-ne. Sm. accr. di Smeriglio, ma pren
155. Li capelli ec. erano di si verrucosa specie , ec. che chi li guar
desi an he per lo stesso che Smeriglio (nel sign. del S. 2. Quest' uc
dava si convertiva in pietra, cio moriva , o vero smerava.(N)
cello lo Sparviere comune, ossia falco nisus Lin.l Floc.56 .Vidi
Smenarezza, Sme-ra-tz-za. Sfast. di Smerato. V.A. Com. Dant. Purg.
quel cerreto, ove noi la misera fontana trovammo, uno smeriglione
da
38. La divina giustizia si chiara che neuno mortale ha tanto per
levarsi e cercare il ciclo.
spicace intelletto che possa comprendere n ragguardare la sua sme Susanero. (zooly Sme-rinto. Sm. V. G. Lat. smerinths ( Da sme
-

ratczza. (G. V.)

Senatissimo, * Sme-ra-tis-si-mo. Add. m. superl. di Smerato. Com.


Dant. Par. 5. 54. Si come nostra figura si specchia in tali vetri o
in acque smeratissime ec., cos quelle anime di tale aspetto a lui si
dimostrarono. (N)
Senaro , Sme-r-to. Add. m. da Smerare. V. A. Lat. nitidatus. Gr.

ca9apicsis. Esp. Patr.o7.1 Quella fontana si chiara e si smerata,


cuore conosce e vede s e suo Crcatore , siccome l'uomo si
che
vede in una bella fontana ben chiara e ismerata. Red. Annot. Ditir.

zo4 L'addiettivo smerato significa netto, limpido, trasparente.

primo es. si legge nel Codice Redi com' addotto

rinthos, cordicella, filo.) Genere d'insetti dell'ordine del lepidotteri,


e della fumiglia delle sfingidi di Latreille, i quali hanno desunto
tal nome dalle strisce in forma di cordicella di vari colori che cingono
alcune delle sue specie Son caratterizzati dalle antenne dentate a
guisa di sega e dalla mancanza di lingua distinta. (A) (N) .
SmentaRe, Sme-ri-t-re. Att. e n. ass. Perdere il merito.-, Demeritare,
Dimeritare, Dismeritare, sin. Guitt. lett. 29, 74 Tua benivoglien
za ec. non ha smeritato (lasciato , omesso di meritare ), s'io punto
operai in lei. Cavalc.Med. cuor. 189. L'uomo che patisce per timore,

quanto pi tristo, pi smerita; anzi, che pggio , pi scapita e

a Cr,
(Cos legge una variante : il testo legge merita.) (B)
perde.
stampa del Rigoli legge replicatamente Siverata.) (N)
Seurato, Sme-ri-t-toAddm. da Smeritare, V Reso immeritevole-,
SmerciaRe , * Smer-cia-re. Att. Esitare, Spacciare, Vendere. V. del Demeritato, Dimeritato, sin. Bott. Not. Guitt (A)
l'uso. (V. Esitare.) (O)
Senlo. (Zool) Smr-lo. [Sm. Sorta d' uccello di rapina, della razza
Suencio , * Smer-cio. Sm. Esito, Spaccio, Vendita. (Da ex, e da de falconi, che addestrasi per uccellare. (In ingl. merlin, dal cclt.
merxr, mercis.) Algar. Sagg. sopra il comm. p. 333. (O)
gali. meirneal che vale il medesimo: e questo d meirle furto. Trat
SernAxesto, Smcr-da-mnto. Sm. V'. Bassa. Imbratto , Impiastric tasi di un uccello di rapina. ) Tes. Br. 5. 5, Smerli sono di tre
ciamento di merda, e per isvilimento dicesi anche di qualsivoglia maniere ; l'uno , che ha la schiena nera e l altro che l' ha gri
altro sudiciume. Aret. Rag. Fattomi lavare il viso ec. , senza altro gia , e son piccoli e sottili uccelletti ; l'altro grande, e somiglia
- smerdaumento di bclletto. (A)
al falcone laniere bianco, ed migliore di tutti gli altri smerli , e
Sweabaae, Smer-d-re. [Att.] V. Bassa. Macchiar checchessia colla pi tosto si concia. Cr. o. 13. . Gli smerli sono di natura e ge
dimostra
merda
-

nerazion de'falconi, e son quasi falconcelli piccoli, come


la forma e il color delle penne , e uccellasi con essi, piuttosto le
fessione colla propria imperizia o ignoranza.) Menz sat. 7. E che no diletto che per utilit. Burch. 2. 8. Che l mio farsett5 da chia
smerdi un'epica operetta. E n. E come il Troncio Smerda Parnaso mare smerli.'Bern. 69rl. 1. 4. 73. Come ad un'oca o qualche uccel
in versi, e lo scompiglia.
marino, salta addosso uno snerlo alla foresta, Che quanto fra gli
Smeabi, * Smr-di. N.pr. m. (Dal pers. sciumariden contare, onde uccelli piccolino,Tanto ha pi core, e fa maggior tempesta.
sciumaride numerato , e sciumarende che numera.) - Fratello di Suesso, sms-so. Add. m. da Smettere; altrimenti Disucsso Magal.
Cambise, fatto da lui trucidare. - lago persiano che usurp il Lett. 1 r. Berg. (Min
regno, grazie alla sua rassomiglianza col vero Smerdi, e ne fu ro SMETTERE , s
e n. pass. anom. Porre da parte o in di.
esciato colla ucccisione di tutti i magi. (Mit)
altrimenti Dismettere. Sacc. rim. Donnc mie , quest usa
e
suso,
SuzannDe. * (Zool.) Smr-di-de. Sm. V. G. Lat. smerdis. (Da Smer sempre stata... Pensate voi s'ella s ha a smetter oa. (A)
dis Snerdi) Con questo nome istorico Leach stabil un genere di ,
occi smettere il ballo e vale Interromperlo, Tralasciarlo Sacc
merda. Lat.

conspurcare.

2 Fig. e in modo asso, Sfigurare, Guastare un'arte, una pro

- -

crustacei dell' ordine degli stomapodi, il cui tipo e lo Smerdis vul


garis , ossia la Squilla vitrea di Fabricio (Aq)
Suzaon. (Marin.) Snrghi. Sm. pl. V. Fisolera nel Supplemento.(S)
Seaco. (Zool.) Smr-go. Sm. Lo stesso che Mergo, V.] Lat. mer
gus. Gr. a Sva. (V. Mergo.) Bern. Ol. 3. 4. 9. Pi d'un'aa cata

sott'acqua la caccia, Qual oca o smergo va, quand la la caccia.


Smaucliane. (Ar.Mes) Sme-rigli re. (Att, e n. ussl Brunir collo sme
Vocab. VI.

rim si smette il ballo, e viene a far lo scheruo Nel tempo che il


rinfresco si prepara. (A)

---

Smettere didal)ismettere. Molti usi nel Dismettere la lingua


viva ha urasportati allo smettere. Roba smessa, Usanza smessa

pubblica
smessa.Ma direbbesi: Legge dismessa e snessa, Consuet
e smssa e dismessa. Smettere s'usa anco assolutamente e dice ad
ano . Smetute, per dire: Cessal, Restata, cct. Lo Smetici e diti
7

366

SMINUITRICE

SMETTICO

que
rignarda iladoperarsi
solo restar
di fare; il abbandono
Dismettere pi
no. Dismettere par
che potrebbe
a significare
intero. I
O

sca (Bot) Smi-la-cina. Sf. V. G. Lat. smilacina. (v. sm


lacee) Genere di piante dell'esandria monoginia, famiglia delle

smctiono per qualche tempo, ma non dismettono, perch ci tornano

asparaginee , che ha per tipo la convallaria racemosa, molto simile

da li a poco. Si smettono, del resto, molte cose nelle quali il Di

allo smilace per la divisione della corolla in sei stratagli , rotuti o

smettere non ha luogo. Un che abbia aperto bottega , se gli affari

stellati, cofilamenti perigini ed il frutto baccato triloculare, e per


lo portamento delle piante che vi sono riunite. (Aq) (N)
SML.AcuNTE. * (Bot.) Smi-la-cn-te. Add. e sf pl. Lo stesso che Smi

piegano male, Smette. Chiunque s'accinga a una impresa,se poi ne


desiste, ci Smette.

serrico (Terap.) Smt-ti-co. Add. e sm. V. G. Lat. smecticus. (Da lacce , V. (Aq)
SMiL, * Smilide. Npr. m. Lat. Smylis. (In gr. smilevo io incido con
smeco io astergo) Lo stesso che Smcgmatico, V. (Aq) (O)
lo scalpello. In celt. gall. mill distruggere, millse dolcezza.) An

SueTrre. (Min.) Smet-ti-te. Sf V. G. Lat. smectites. ( Da smecteon


verb. di smecho io netto. ) Terra argillosa , che si scioglie nell' a

tico statuario di Egina, contemporaneo di Dedato. (B) (Mi)

cqua, e spumeggia come il sapone. E' questa una specie di marna, SMiLiDe, Smi-li-de. N. pr. m. Lo stesso che Smili, V. (B)
SmulATA , Smil-lnta. [Add. e sm. V.e di Millantatore. Lat. uhraso,
che serve al digrassamento de' panni. (Boss)
Suazzamenro, Smez-za-mn-to. Sm. Divisione per mezzo; altrimenti
actator. Gr. 9pirow, words. Malm. . 49. L'armi Papirio ad un
-

Fiandron guadagna , Che fa il tagliacantoni e lo smillanta.

Dinnezzamento. Becell. Esam. Ret. lib. 2. Berg. (Min)

SMiLLATARE , Smil-lan-t-re. Aut. e n. V. e di' Millantare. Min.Malma.


pag. 56. Quel millantarsi o smillantare , dichiara un nostro pro
Bellin. Bucc. 3. Perch' ei vuol cicisbei, feste e corteggi, E vuole
verbio in questo proposito , che dice : cc.(A) (B) Vannoz. Berg. (O)
smorfie e smiaci, ec. (B)

Snacio, Sni-cio. Sm. Lo stesso che Smagio. [V. e di''Smanceria.

Sucro. * N. pr.. m. (Consumatore , incenditore , dal gr. smrcteon SuitAraro, Smil-lau-t-to. Add. m. da Smillantare. V. di reg.
verb. di smycho io consumo , incendio) - Uno de' pi ricchi uo
e d'Millantato. (A)
mini della Magna Grecia, stato intendente di Anassila tiranno di SMiLLATAToRE , Smil-lan-ta-t-re. Verb. m. di Smillantare , usato i
forza di sm- per Vantatore di gran cose. V. e di' Millantatore.
Reggio, sua patria. (Min)
Min. Malm. 57. Lo smillanta , cio smillantatore, si esprime dal
Suipol.Ane, Smi-dol-l-re. [Att.] Tor via la midolla.-, Dismidollare, sin.
2 Per simil. [Smidollare un libro vale Cavarne il migliore studian
greco thrason , cio audace, baldanzoso ec. ; e la parola fatta da
millanta, scherzosamente usato dal Boccaccio in vece di mille, dan
dolo. 1 Salvin. Pros. Tosc. . 42. Alla meditazione continua s'ae
giungeva la lettura e la pratica de' sacri espositori e de'padri della dogli la desinenza di quaranta, cinquanta, ec. (A) (B) Bisc. An
not. Malm. . 13. Bravazzone, smillantatore ec. (N)
cristiana dottrina ed eloquenza, i quali, per cos dire, smidoll tutti.
3 Per metaf: Dichiarare, Manifestare, Spianare. Lat. enucleare. Suulzo, Smil-zo. Add. m. Poco men che voto ; e pi comunemente si
-

Gr.

x8mxovv.

dice di Chi ha la pancia vota; contrario di Ripieno. (V. Gracile.)

4 vedere distintamente nell'interno. Sold. Sat. 3. Mal s'oppone al


suo sguardo una cocolla, Un sacco rattoppato, se l'invoglie De'cuor,
partendo l'anime, smidolla. (V)

Lat. inanis, Oraz. Gr. xsvs. (Dall'ar. mehzuz ventre gracile e te


nue. Nella stessa lingua mizlag mulier extenuatis nasibus, femoribus
que, mehlus estenuato, mehzul giumento emaciato, muhezzem fian

5 N. pass. Perdere la midolla. Dav. Colt. 53. La vite desidera

co tenue e contratto. In ted. schmall tenue e stretto: in sass. ant. ed

andare alta, e cos andando sta lieta, e attende a generare, e smi

in ingl. small piccolo, sottile, gretto; in illir. malahat piccolo ec.

dollasi , c 'nfiacchisce. "


SminoLLAro , Smi-dol-l-to. Add. m. da Smidollare. -, Dismidollato,

vcdete voi i visi delicati Ch'ei fa , come che i membri rozzi in

In ingl. slim vale anche smilzo) M. Bin. rim. burl. . 86. Noa

sin. Tasson. Secch. Rap. 2. 58. Smidollata si sentian la schiena.(N)


2 E per simili nel sign. di Smidollare, S. z. S.Agost.C. D. Altra
cosa quella che la ragion della mente smidollata dimostra e convince.
SMcLIAcciARE, Smi-gliac-ci-re. [N. ass. Mangiare migliacci in quan

grossa, Empie gli smilzi, e doma gli sforzati? Fir. Dial. bell. donn.
423. Simili al terzo son certe spigolistre smilze, senza rilievo e sen
za garbo.

- Per metaf detto di Verso, vale Languido, o simile. Salvin. Pros.

Tosc. . 283. Bench (i nostri antichi) conoscessero e adoperassero

tit. Lo stesso che Migliacciare, V.

SmilAcE, Smi-la-ce. N. pr. f. Lat. Smilax. (Dal gr. smilax, smila


cos ch' appunto l'albero , in cui si fiuge trasformata.) - Ninfa

il verso pi calcato e numeroso, pure non isdegnarono di farlo, ove


il
smilzo ancora , per dir cos, e smunto e scarni

sprezzata da Croco, e secondo i mitologi, cangiata nell'arbusto che


porta il suo nome. (Mit)

, CC.

Sulmoraro, Smi-mo-r-to. Add. e sm. Idiotismo fiorentino. V. e di

Smemorato. Bocc. nov. 2o. 5. Ben sapete ch'io non sono si smimo
rata , ch'io non conosca che voi siete messer Ricciardo di Chinzica.
scalpello, in somma istrumento acuminato ; e ci a motivo delle
spine di questa pianta.) Genere di piante della dioecia esandria, e SunciionAne, Smin-chio-n-re. Att. Propriamente e nell'uso Toglier
da minchione, Rendere accorto ; ma trovasi usato per lo stesso che
. della famiglia delle smilacee, i fusti delle cui specie sono per lo pi
Minchionare , cio Burlare. Lat. jocari , illudere. Gr. urxist, ri
spinosi, onde loro si applicato il nome generico di Smilax. Sono
xAsv
(sto. Salvin. Pros. Tosc. 1. 97. Io voleva ec. che elia ( la
caratterizzate dai fiori dioci colla corolla divisa in sei parti e per
sistente, da un corto stile terminato da tre stimmi, e da una bac
) , cos sminchionando fusse venuta da s naturalmente, senza

Smace. (Bot) SfV G. Lat. smilax. (Da smile coltello da colzolajo,

artifizio.

ca con due o tre semi. (Aq) (N)

2 I Tra le specie di questo genere alcune sono molto decantate SunTEo. * (Mit.) Smin-t-o. Epiteto d'Apollo, sotto il quale era ado
er le loro radici, cio la Smilace di Mauritania, la Smilace aspra
rato in Crisa, per aver liberato i coloni Cretesi ivi stabiliti da' topi
o Salsapariglia di Europa, la Smilace salsapariglia o sifilitica di che ne infestavano i dintorni. ,Smintottono, sin. (Dal gr. smin
Humboldt, e la Smilace chinachina , comunemente nota sotto il no
thos che nel dialetto Cretese val Topo.) (Mit)
me di China dolce. La Smilace di Mauritania una Pianta che ha SmintoTrono. * (Mit.) Smin-tt-to-no. Lo stesso che Sminteo, V. (Da
la radice articolata, farinosa, alquanto bianca; gli steli sottili, an
Sminthos topo, e chtino io uccido.) (O)
golati, rampicanti, con pungiglioni alquanto rossi ; le foglie bislun SMINtuno. * (Zool.) Smin-t-ro. Sm. V. G. Lat. sminthurus. ( Da
ghe,
, acute, dentate, pungiglionate, a nove nervi; i sminthos topo, e ura coda.) Genere d'insetti dell'ordine de'tisanuri,
fiori piccoli, alquanto bianchi, a grappoli ascellari. Fiorisce nell'Au e della famiglia de' podurelli, stabilito da Latreille, a scapito del
tunno, ed comune nelle siepi in molti luoghi dell'Italia e della genere podura di Linneo, e distinti singolarmente da un corpo ro
Spagna,ec. Sempre verde. La Smilace aspra ha le radici e gli steli tondo , peloso , del color del topo , e da una coda forcuta che lor
cme la precedente, ma le foglie sono cordato-astate lanceolate con serve
il che fanno a lor talento con forza e cele
sette a nove nervi, coriacee dentato-oculeate. E comune nelle siepi..]
rit. (Aq
Le radici di queste piante sermentose sono adoperate in luogo di quelle SminUIMEntro , Smi-nu-i-mn-to. [Sm. Lo sminuire; altrimenti Scema
della salsapariglia. Lat. smilax. Gr. cruiz. Volg. Diosc. La smilace mento. Lo stesso che Diminuzione,] Diminuimento, V. Lat. immi
nutio , deminutio, decrementum. Gr. Arroris. Fir. As. 6s. Ora
che per altro nome detta ellera spinosa, ha le foglie come la ma
dreselva. E' appresso: La smilace, che non spinosa , fa le foglie
si sta qui il poverello annoverando il pregio della sua non industria,
ma del suo sminuimento.
come l' ellera. Ricett. Fior. 6o. La salsapariglia una radice di una
pianta portata dall'Indie occidentali, lunga due o tre braccia in circa, SminuiRE , Smi-nu--re. [Att. Ridurre a meno, Scemare. Lo stesso che
uguale e grossa come la gramigna, o la smilace aspra. Red. nel Diminuire, V. , Indiminuire , Smenovire , sin. Lat. imminuere,
Diz. di A. Pasta. Il primo de'quali medicamenti si il brodo fatto deminuere. Gr. Aarrovv. Com. If Non cercano guerra a loro cit
con vitella ec., cd il fluido, nel quale abbiano da bollire le suddette tade , per non isminuir loro avere. Cas. lett. 44. Il mio lungo silen

carni ec., sia cinque once di un'acqua stillata,fatta con tralcifreschi

zio con V. Sig. lllustriss. e Reverendiss. non ha avuto forza di smi

di smilace aspra, con tralci teneri di vite ec. (N)


3 - * Smilace degli orti : cos chiamasi in Toscana il Fagiuolo co

nuire la sua affezione verso di me. Buon. Far. 4. 4. 24. Sminuen


do il cammino, Tempo abbrevier.

a - E n. ass. nello stesso sign. Lat. imminui , deminui. Gr. Azr


mune. (N)
Smilace delicata e Smilace liscia: cosi chiamasi tanto il Vilucchio
robaSai. Stor. Eur. 3. 62. E appresso apertissimamente gi logoran

delle siepi e delle selve, che il Tamo o Vite nera. Tang. Diz. (N)
Smulacee. * (Bot) Smi-l-ce-e. Add. e sf pl. pl. Famiglia naturale di
piante monocotiledonie, con fiori dioeci, o ermafroditi, che hanno
un calice petaloideo con sei divisioni od anche di sei pezzi eguali;
sei stami con filamenti quasi sempre liberi aderenti alla base di
tali divisioni, rade volte uniti, nel qual caso imitano un tubo; ova

rio semplice supero o infero, a tre stili o stimmi, ovvero a un solo

doci e sminuendo , ci risolviamo poi finalmente in polvere e vento.


(Mus) Sminuire uno strumento [dicesi nello stesso senso di] Dimi
nu1re , ).

4 Smi-nu-i-t-vo. Add. m.

Atto a sminuire. Lo stesso che

Diminutivo, V. Cittadin. Berg. (O)


Sminurro, Smi-nu-i-to. Add. m. da Sminuire. [Lo stesso che Diminuito,
V. , Smenovito, sin.) Lat. deminutus, imminutus. Gr. AarraSsis.
Red. Esp. nat. 74. Quattro palline di cristallo massicce si vedeano
sgraffiate, e sminuite di mole. Nella stessa maniera sgraffiate, e smi

stilo o stimma 'urfido ; per pericarpio una bacca o casella triloculare


a tre logge contenenti una o pi sementi che hanno perisperma car
noso o cartilaginoso, embrione spesso lontano dall'ombilico: radici fi nuite notabilmente di mole, ne trovai quattr'altre pure in un cappone.
brose o tuberose : fusto spesso legnoso, qualche volta ramoso, diritto o SMinutoRe, Smi-nu-i-t-re. Verb. m. di Sminuire. Che
volubile; foglie di rado opposte; per lo pi intiere, qualche volta guai Pascol. Lett. Berg. (Min)
manti: fiori sovente monoici per aborto , quasi sempre a corimbo, Sminuitaice, Smi-nu-i-tri-ce. Verb. fdi Siminuire.] Che sminuisce. Lat,
in grappoli o in ispighe ascellari. -, Smilacunte, sin. (Aq) (O) (N) deminucns. Gr. i cunpvvovra, Salvin. Bisc, 2. 47a, Vuole che i
-

SMINUZZAMIENTO
componimenti poetici, prima di fargli andare per le mani degli nomini, e sottoporgli alla pubblica luce, ch' una luce maligna, in

367

SMOCCOLARE

granditrice de' difetti, sminuitrice delle virt, si debbano tenere sotto

questi, o gli altri de'quali di sopra facemmo menzione, considerando


fa smisuranza de' lor scelerati peccati , si fossono disperati della
conversione e della penitenzia, avrebber perduto ogni bene Tesorett.

fino in nove anni.

Br. E un altro a bruttezza Far s gran larghezza , Che fia ismisu

Sminuzzamento , Smi-nuz-za-mn-to. Sm.

Lo sminuzzare. Lat. contri

ranza Spendere ec.

tio , contritus. Gr. aurpin. Sagg. nat, esp. 2o. Essendoch ec. altre Suisuaaae, * Smi-su-r-re. N. ass. Eccedere la misura. -, Dismisu
vogliano uno sminuzzamento cosi sottile, ec.
rare, sin. Bart. Ricr. . . . Chi insegna loro a condurre una linea
2 - ig. Chiara e distinta spiegazione. Gal. Sist. 22. Da questo, che
in ispira s perfettamente
che in nulla non ismisuri ? (Br)
SmusuarAmenre,
Smi-su-ra-ta-mn-te.Avv.Senza misura, Senza termine.
ora intendo merc del vostro lungo sminuzzamento, mi par dipoter
-

far restar pago il mio intelletto con assai breve discorso,


Sminuzzante , Smi-nuz-zn-te. Part. di Sminuzzare. Che sminuzza.
V. di reg. (O)

Sminuzzane, Sminuz-z-re. Att.1 Ridurre in minuzzoli, o in piccoli


pezzetti ; altrimenti Minuzzare. Lat. deterere, in micas redigere. Gr.

arorpi, arrive. Cavalc. Pungil. Certo, compar mio, ben l'hai


si sminuzzato. Bern. Orl. - 8. 46. Le tenerelle membra sminuzzai.

E rim. . 5f. E le squarta, e sminuzza , e trita , e pesta.


Sunuzzaro , Smi-muz-z-to. Add. m. da Sminuzzare. Ridotto in pic

,Dismisuratamente,sin. Lat.immodice, immoderate, effuse, vehemen


terGr.repurps. Bocc.nov. 48. 3. Perseverando adunque il giovane e
nell'amare e nello spendere smisuratamente. E nov. 98. 6. Ogni parte
di lei smisuratamente piacendogli cc di lei s'accese.Fr. Giord. Pred.
S. animale fierissimo smisuratamente. Petr. cap.5. Come chi smi
suratamente vole, C' ha scritto innanzi ch' a parlar cominci. But.
Purg. 7. . La talpa ec. dicesi in questo simile all'avaro, che per
avarizia non tocca le ricchezze , avendone smisuratamente. Introd.
Virt. o. Manuchi e bea e vesta e calzi smisuratamente, cio oltre

coli pezzi; altrimenti Mimuzzato,l Latt. detritus , minutim desectus.


quello che dovrebbe far di ragione. (P) . . . . .
Gr. drorerpaos, errv9si. Volg. Mes. Disse Democrito, che lo Smisuratezza, Smi-su-ra-tz-za. Sf Qualit di ci ch' smisurato, In
'mpiastro del fermento medicina eccellentissima a trarre le spine e mensit.1, Smisuranza,Dismisuranza, sin. Lat.immensitas. Graprei
Com Inf3.Per voler mostrar la smisuratezza del detto ghiaccio, reca
le festuche, e l'osso del cranio rotto e sminuzzato. Sagg. nai. esp. ec.
il ghiaccio di due fiumi settentrionali. Salvin. Disc. n. 1o8. La smisl
72.
In
esso
pareva
che
fossero
state
messe
in
gran
copia
scagliuole
ratezza dell'amore cc. fu cagione della sua violenta e volontaria morte.
di talco sottilissimamente sminuzzato.
Sunuzzarone, Smi-nuzza-t-re. I Verb. m. di Sminuzzare. Che smi SusuRATIssumAmenre, Smi-su-ra-tis-si-ma-mn-te. Avv) superl. di Smi
suratamente. Lat. supra omnen modum.Gr. vrpefXmuvos. Cr. alla
nuzza. Lat. desector, detritor. Gr. drorousis, arrov. Sagg.
V Stranissimamente.
nat. esp. 6. Forza adunque ricorrere a uno strumento, il quaie
sia pi sottile sminuzzatore del tempo, che non il suono de' quarti Smisuaatissimo, Smi-su-ra-tis-si-mo. Add.ml superl. di Smisurato, Lat.
battuti dall'oriuolo. Magal. Lett. Alessandro, sottilissimo sminuz
effusissimus.
Alleg. o6. Io non potrei veramente fuggir l'indegno
soprannome e d'ignorante e di malcreato, s io non vi dessi particolare
zatore di questo interesse, pens ec. (A
--

Sminuzzatrice, Smi-nuz-za-tri-ce. Verb. f di Sminuzzare. Che sminuz


za. V. di reg. (O)

Sminuzzolane, Smi-nuz-zo-l-re. [Att. Ridurre in minuzzoli, Pi che 1


sminuzzare. - , Minuzzolare, sin. Lat. comminuere. Gr. arrivstv.

a - Per metaf [Esaminare minutamente una cosa, Dichiararla, Spia


narla. Gal. Sist. 47. Mentre voi stavi con tanta flemma sminuzzo

lando al sig. Simplicio questa esperienza della nave.


Sminuzzolaramente, Sni-nuz-zo-la-ta-mn-te. Avv. Minutamente. Beltin.

Disc. . Considerando anche pi sminuzzolatamente la forza morta


e la forza viva. (Min)
Sminuzzolaro, Smi-nuz-zo-l-to. Add. m. da Sminuzzolare. -, Mi
nuzzolato, sin Corsin. Torracch. g. 5. Voi restaste di l sminuz
zolati, Angelo di Roman , Matteo Nardini, cc. (A) (B)
Smacchiare, Smi-rac-chi-re. Aut. e n. ass.i

. .

. e di Sbirciare.

Patuff . A gran gajaldo al barlume smiracchia.


Smunalno. (Min.) Smi-rl-do. Sm. V. A. V. e di Smeraldo. Rim.
Ant.Fr. R. Notar. Giac. Son. go. Diamante, n smiraldo, nzafiro,

N verun'altra gemma preziosa. Vit. S. Eufos. 4o2. Lo abate gli


avea posto nome Ismiraldo, imperocch lo viso suo era come ismi

---

avviso e chiarissima contezza delle smisuratissime cortesie che m' ha


fatte ecSmi-su-r-to.
Segner. Crist.Add.
instr.[m.
2.3.3.
Vantaggio
(N)
SuisuaAto,
da Smisura
e smisuratissimo.
Senza musura; al
trimenti Sterminato , Eccessivo, [Immenso, Eccedente Esorbitante,
Trasmodato, Smoderato, Sopragrande ec. -, Dismisurato, sun.1 (V.
Enorme.) Lat. immensus, immanis, immodicus. Grurpos, prpo.
Dant. Inf. 3. 98. Ed io a lui : s'esser puote , i vorrei Che dello
smisurato Briareo Esperienza avesser gli occhi miei. G. V. 1 n. 3. 8.
La smisurata citt di Ninive si dovea disfare. Bocc. nov. 79. 15. Co
minci ec. ad averlo da sera e da mattina a mangia seco, ea mo
strargli smisurato amore. E nov. 93. 4. Cominci a fare le pi smi
surate cortesie che mai facesse alcuno altro. Cavale. Med. cuor. O
dunque smisurata bont d' Iddio, che ordina che l mondo ci perse
guiti, acciocch pi correndo torniamo a lui. E Frutt. ling. L'ot
tava cosa che ci commenda l'orazione, si lo smisurato guadagno
che per essa si fa.
2 - Intemperante , Non misurato , Senza misura. Lat. immoderatus.
Gr. duerpos. Sen. Pist. 98. L'uomo folle e smisurato crede che la
-

sua beatitudine gli debba essere perpetuale.

3 - * Ed anche detto di persona, Rigido, Severo

raldo. (V)

---

oltremisura. Sen.

Pist. 2 . Ammonirotti aile virtudi, e biasimerotti i vizi, con

tutto
Smimmane, Smi- r-re. Att. e n. ass. V. A. Mirare, guardare. Guil.
Guic. vol. . pag. 7 . Ma avete ben saccenza, Che chi voi serve
che
alcuno
mi
tenga
troppo
aspro
e
smisurato.
(P)
4 - * Innumerabile. Fr. Giord. 95. I monasteri delle monache C
e smira Non pu fallir. (B)
delle vergini , e de'religiosi che sono smisuratissime Qante SOIO
2 - Fig. [Allumare, Lustrare, Pulire ; altrimenti Smerare. Lat. smi
queste cose per tutto il mondo? Non si potrebbe dire. (V)
ride polire, nitidare. Gr. cip puzsuv. (V. Smerare.) Guitt. lett.
5. 5. Ordunque, gentile mia donna , quanto il signor nostro v' ha 5 - In forza d'avv. per 1smisuratamente Lat. immoderate , imma
niter. F. V. n. 8o. "Sanza avere o da lunga o da presso alcuno se
maggiormente allumata e smirata a compimento di tutta preziosa ver
tute pi che altra donna terrena , cosi pi ch'altra donna terrena
gno di nuvole, ton smisurato pi volte, e caddono in Firenze pi
-

dovete intendere a lui servire.

saette.

Smirne.* (Min.) Smi-ride. Sm. V.G. Lat. smyris. (Da smyris smiride SmiTnIA* (Bot.) Smi-thi-a. Sf Genere di piante dicotiledoni con fiori
o smeriglio.) Sorta di minerale simile alla vena di ferro , che , ri
imperfetti papiglionacei, della diadelfia decandria, funglia delle le
dotto in polvere, serve a segare e pulire le pietre dure, ed a bru guminose,
fornite di calice bifido persistente tra due brattee, di
ovario superiore, e di un legume con molte articolazioni rinchiuso
nire l'acciajo. (Aq)
Sunna. * Npr. f. Lat. Smyrna. (Iu celt. gall. smeoirn punta della nel calice, in ciascuna orticolazione un seme Questo genere e %
lancia o del dardo. In gr. smyrna mirra.) Amazzone che diede fondato in onore di Smith, presidente della societ linneutna di Lon
(N)
il suo nome alla citt di Smirne. Altro nome di Mirra. (B) (Mit) dra. Lat. smithia.
-c-re. Att.
di Smoccolare.
V. e Un
di
Att. e n. ass . sinc. ch'
alla fin mi tocchi
Sune. * (Geog) Lat. Smyrna.Antica citt greca nell'Asia Minore, SMoccARE , Smoc-c-re.
Smoccolare. Menz.sat.9. Vuo' tu, fortuna, ch'
ora citt della Turchia asiatica nell'Anatolia, detta da' Turchi
po'di cimitero? oh dammi almeno Tanto che dopo me qualcuno
Ismir o Zimir. (G)
-

Stirneo , * Smir-no. Add. pr. m. Di Smirne. (B)

smocchi. (V

2 -* Soprannome del poeta epico greco Quinto, detto anche Quinto SMoccATo ,
Calabro. (Mit)
Smoccolato. (O)

ato.

Ada. m. da Smoccare. V. di reg. V. e di'


icare e L

Smocci-camnto. Sm. Lo smoccicare e la cosa smoc


Suunio. * (Bot) Smirni-o. Sm. V. G. Lat. smyrnium. (Da Smyrna suoccica,ero
cicata. Salvin. Malm.
si crede che sia mucillaggine della

Mirra.) Genere di piante a fiori polipetali, della pentandria digi


terra , e smoccicamento. (A
mia, famiglia delle ombrellifere, il cui sugo sa di mirra , d' onde
Moc
trasse il nome, ed ha per principali caratteri: ombrelle ed ombrel suocca , Smoc-ci-c-re. Att. n. ass. e pass Lo
intasata
lette nude , calice appena visibile frutto ovale, gibboso, della forma cicare, p. Lat. mucos missitare. Buon. Fier,
smoccicando, Stranutire e soffiare. Malm. 7. 98. [Ma non per que
di luna crescente con corteccia bruna e tre costole rilevate, petali sto
il lagrimar finisce; Ch'ognora in casa fuora, e
quasi ovali, lanceolati, carenati. (Aq) (A. O) (N)
Perch sempre si smoccica e si cola, tHanno a tene
occm
2 - Nome della principale sua specie, tutte le cui parti hanno un
ta
forte odore aromatico ; detto anche Macerone , V. Lat. smyrnium pezzuola. Minucc. ivi: Si smoccica e si cola: si
dal
naso,
e
lagrime
dagli
occhi
per
causa
del
pianto
;
che
snocci
Iolusatrum Lin. ] Gr. cappio. Volg. Diosc. Lo smirnio, che per
care vuol dire ec. (B)
altro nome detto macerone, nasce nel monte Amano. E appresso :
La radice dello smirnio bevuta giova alla morsura delle serpio Pasta SmogcoLARE, Smoc-co-l-re. tAu. e n. ass. Levar via la smoccolatura,
del lucignolo che rimane sulla can
Diz. Smirnio, specie d'erba alessfarmaca, o sia contro a veleni, che
Tor via quella parte carbonataSnoccare,
sin.) Lat.
Viv.
dela o sulta lucerna accesa.-,
provoca la traspirazione ed anche vulneraria. (N)
v. Moccolo. In gall. diosmuig smoccolare)
l
vi Ma
orni per
a
.) Morg.
19.'a77.
SmisuRanute, Smi-su-r-bi-le. Add, com. Senza misura, Immenso. Lat.
io non v'' aggiungo con la scala,
e tu V" aggttigni selu
imamensus. Gr. darpas. Dant. Conv. 5. Volendo la smisurabile
bont divina l'umana creatura a s riconformare.
oli . E' converr che stasera tu smoccoli
a
e
detto del Sole. Bracciol. Schern. 5. 54. E
SisurazA, Smi-su-rn-za. Sf1 ast. di Smisurato. P. A. IP. e di' 2 con
le dita sua molli di sputo Smoccola al sole Ullla
fura
Smisuratezza. Dial. S. Greg. M. Non potendo elle sostenere la sni
Tacitamente la smoccolatura.
9.
al sole
-

--------

suranza di tanta chiarit, Pass. 13. I quali egli trae in diversi modi ,

tempi e luoghi, a dimostrare la 'nfinita smisuranza e copiosa abbon


danza della grazia sua, S. Gio, Grisost, Or dico dunque , che se

i candelieri , E fa pi sfavillar gli ardenti ceri


Spegnere.
Rin, Allora s'empier

3 - * Anche

SMIORFIA

368

SMOCCOLATO
(di moccoli) palchi, e trabiccoli, Purch tardi gli accenda e presto

stro. Di poste il smonta, il serve e gli sta intorno. (Br) Bocc. Te


seid. 2. g. Poich Teseo le donne ebbe smontato Dal carro suo ec.(N)

smoccoli. (A)

* E riferito al cavallo anzich alla persona. Tratt. Cav. a. E

4 Fig. [ in ischerzo, Smoccolare il capo= Mozzarlo.) Malm. 1.52.


Gustavo Falbi con un soprammano Di netto il capo smoccola a Santella.
SmoccolAro, Smoc-co-l-to. Add. m. da Smoccolare. , Smoccato ,
sin. Buon. Fier. 4. . . . Chc 'l poco lume, che due lor candele ec.
Rcmdcan fungose e male smoccolate, [Nol lasciavan discernere.] E
Salvin. Annot. ivi : Nelle lucerne, disse Virgilio nella Georgica....
putres concrescere fungos, quando fanno quella moccolaja. Smocco

poi fallo montare e smontare una volta e pi di terra, perocch


molti cavalli per vizio non si lasciano rimontare. (N)
3 - [IE nel senso militare : Fare scendere di cavallo, Porre la

cavalleria a piede Guicc. Stor. 9. 76. Bench San Paolo, spe


rando in duemila cinquecento Tedeschi che aveva smontato a piedi,
combattesse valorosamente.
N. ass. Scendere ; contrario di Montare. Altrimenti Disnonta

late , latino emunctae. (N)

Snoccolatoio. (Ar. Mes.) Smoc-co-la-t-jo. [Sm.1 usato pi comune


mente nel pl. fem. Smoccolatoje. Strumento col quale si smoccola,
fitta a guisa di cesoje con due manichetti impernati insieme, e con
una cassettina da capo, nella quale si chiude la smoccolatura. Lat.
emunctorium. (In franc. mouchette, in provenz. mouqueto.) Diod.
Es. 25. 38. E sieno gli smoccolatoi, ed i catinelli d' esso, d' oro

rel Lat.dcscendere. Gr. rarafaivur. Bocc. introd. 2. Il quale (pia


uo ) tanto pi viene lor piacevole, quanto maggiore stata del sa
lire e dello smontare la gravezza. E nov. 6o. 6. All'albergo, dove
il frate era smontato, se n'andarono. E nov. 77.33. Cominci a
volere smontare della torre. Tes. Br. 5. 9. La loro natura cota
le, che se gli uomini, che gli tegnono, fanno una bella figura di co

lomboquivi, dove egli hanno a stare, quando egli smontano, se egli


l pongono mente, li figliuoli, ch'e' fanno, somigliano quella figu

puro. (N)

SuoccolAronz, Smoc-co-la-t-re. Verb.m. di Smoccolare. Che smoccola.


2 Efig. Pros. Fior. 6. 4f7. Sol mi ricordo di Morgante , smoc
colator di quei pini e di quell'onde.
SmoccoLATric, Smoc-co-latri-ce. Verb. f di Smoccolare. Che smocco

ra. Ar. Fur. 19. 4f. Videro il mar scoprir sotto a Girona Nello
smontar gi dei montani dorsi. (P)

- [E' pi comunemente dicesi dello Scendere di cavallo, nel


qual senso dicesi anche Smontare a piede, Smontar da cavallo. Boec.
nov. 43. 5. Fu da loro sopraggiunto , e preso, e fatto del ronzino
smontare. Bern.Orl. . 5. 7. Prese partito di smontare a piede, Per
ch colui non guastasse Bajardo Petr. Uom. ill. Smontando da ca
vallo, furiosissimo and nella prima schiera. (N)

la. V. di reg. (O)

Smoccolatura, Smoc-co-la-t-ra. Sf) Quella parte del lucignolo della


lucerna, e dello stoppino della candela, che per la fiamma del
lume resta arsiccia, e conviene torla via , perch non impedisca il

lume; [ altrimenti Fungo o Moccolaja. ] Lai. fungus , Virg. Buon.


Fier. 4. 2. 5. Si , vo' mandarti le smoccolature Per tua merenda.
2 * Ed in ischerzo detto del Sole. Rracciol. Scheru. 5. 54. E con

3 - Per metaf. Cadere di suo stato, Venire in basso stato,

Scapi
tare dopo aver guadagnato. Fav. Esop. 88. Or comincia il villano
impoverire , e smontare come era montato. (A) (V)

le dita sua molli di sputo Smoccola al sole una candela, e furaTa


citamcnte la smoccolatura. (N)
SmoccoLieno, * Smoc-co-li-ro. Add. e sm. Chi smoccola. Bracciol.

- * E detto del titolo de' metalli preziosi. Borgh. Mon. saz.


O che egli (l'oro) smontasse un poco dal fine fine di ventiquattro
carati N che aggiugnesse interamente al peso di quattro daua

Scherm. 3. 43. Quanto facevi il meglio ec. Spegnere i lumi, o goffo


smoccoliero. (Qui in senso fig. e giocoso detto di Apollo. ) (Br)

r1, ec.

SmodAMENTo , Smo-da-mn-to. [m.last. di Smodato. Sconvenevolez- 4 - Dicesi Smontare di colore o assolutamente Sinontare, parlando

delle cinture, che non mantengono il fiore e la vivezza del lor co


lore; altrimenti Scolorire , [Sbiancare.] Salvin. Disc. 2. 293. Mai in

za, Smoderanza. Lat. immoderatio. Gr. csrpia. But. Inf. 5. 2.

Parla qui l'autore non propriamente, imperocch lo smodamento


propriamente non si pu chiamar modo.

uno stesso grado di colore accesa non dura, e sovente per qualunque

SMoDARE , Smo-d-re. N. pass. Divenire smoderato o intemperato. Lat.


intemperatum fieri, efferri. Gr. draxrev , uya povsi. Amm. Ant.
37. . 9. Ismodansi gli animi spesse volte in nelle cose prosper.
SMoDATAMENTE, Smo-da-ta-mn-te. Avv. Senza modo. Lat. immoderate.

cagione o accidente smonta e impallidisce. Red. Lett. ined. (presso


il can. Macr.) Quando stato morto di uno o di due giorni , ( il
germano turco ) quel colore smonta assai e quasi si perde. (N)
- (Ar. Mes.) Contrario di Montare nel sign. del S. 35, V. (A)

Gr. repurpios. Amm. Ant. 37. 2. 5. Siccome sostenere ismodata


nente le cose avverse, cos eziandio le prospere , lievit.

- Dicesi Smontare un oriuolo e vale Levare tutte le sue parti

mine, Smoderato. -, Dismodato, sin. Lat. immoderatus.Gr. dut


rpos. lmm. Ant. 37. 1. 5. Bene da mettere innanzi e bene grande

vengono scavalcate ed atterrate dalla furia del cannone nemico che


ne fracassa le casse, le ruote, i letti ec. Montecucc. Batt i bastioni,
smont il cannone de' difensori , uccisine gli artiglieri. Algar. Ve

dal proprio luogo; contrario di Metterlo assieme , Montarlo. (A)


SMoDATo , Smo-d-to. Add. m. da Smodare. Senza modo, Senza ter 6 (Milit) Detto delle artiglierie, de'cannoni, delle batterie, quando
colui, al quale nella prosperit almeno risa sconvenevole , o parola
algarosa, o ismodata cura di vestimento o del corpo non gli avvetune.
But. Il modo di questo amore, che fu disordinato e smodato.

nivano da essi drizzate batterie di baliste da gittar pietre, con cui


smontavano le batterie de' nemici. (A) (Gr)

2 - Chi non ha modo nel trattare, Chi sgarbato; ed in questo 7 (Marin.) [Il discendere dal bastimento alla riva..]Stor. Eur5. io7.
senso oggi pi comunemente si usa. (A)
SmoDERAMENTo , Smo-dc-ra-mn-to. Sm. Lo stesso che Smoderatezza,

V. Tass. Lett. 3. Ma Pindaro, grcco poeta, disse che l'uomo era

Costumarono andar corseggiando per la marina, e smontando talora


in terra, predare e ardere tutti i luoghi ec. Lall. En. Trav. 6. .
Di Cuma intanto al desiato porto Giuuser le navi ; e l'ancore get
tate , Smontar le genti. (N)

sogno dell'ombra : puossi dir meno, o si pu con maggior smode


a Dicesi da' marini Smontare un cannone e vale Metterlo fuori
ramento pi diminuire la nostra dignit?
(V) Ceb. Teofr. o.
di servizio ; Simontare il timone e vale Levare il timone dal suo
Oltre che nel verbo Cianciare sta certo smoderamento di parlare as
posto. (S)
sai proprio di s fatta gente. (P. V)
SuoDERAnzA , Smo-de-rn-za. (Sf) V. A. Contrario di Moderazione. SnionTaro, Smon-t-to. Add. m. da Smontare. Sceso, Calato; altri
menti Dismontato. Franc. Sacch.nov. 13tit. Ed egli smontato gli sta
[ . e di' Smoderatezza. , Immoderanza , sin. 1 Lib. Pred. Con
grande e peccaminosa smoderanza ne' loro desideri.
fSMoDERATAMENTE , Smo-dc-ra-ta-mn-te. Avv. Senza modo, Senza mo

di dietro a piede. Introd. Virt. pag. 24 (Fir8o) Riposanci a

derazione. -, Immoderatamente, sin. Lat. immoderate. Gr. i repu


rpos. Bocc. nov. 49. 2. La quale (fortuna) non discretamente, ma,
come s'avviene, smoderatamente il pi delle volte dona.
SmoDERATEzzA, Smo-de-ra-tz-za. Sf) Eccesso ( nel modo; contrario
di Moderazione.] - , Smoderamento, Smoderanza , Smoderazione,

a sedere, disse : ec. (B)

questa fonte una pezza , che ti vo' favellare. E ismontati, e assettati


-

Parlandosi di cavalleria,chiamansi pi particolarmenteSoldati


smontati quelli che non hanno cavallo Guicc. Stor. g. 54. Re
starono morti ec. parecchi gentiluomini francesi, smontati dell'armata
3 - * Ed in forza di sm. Montecucc. A cagione delle strade

immoderanza , Immoderatezza, sin. Lat. immoderantia, immodera

rotte, de' passaggi stretti , delle paludi , della stanchezza de pedoni,

tio. Gr. urpiz. Salvin. Disc. . . 6. In questo malamente si tro


vano gli uomini servare termini o limiti ragionevoli; anzi trapassar

degl'infermi, degli smontati. (Gr)


- Scolorito o Che ha perduta la vivezza del colore. Lat. dilutus.Gr.
xspa vos. Red. Ins. 31. Molte di queste farfalle ec. fccero le lor
uova ec. di color mavi smontato, con una sottil punta nera nel mez

gli coll'eccesso e colla smoderatezza.


SmoDeaAtissimo , Smo-dc-ra-tis-si-mo. Add. m.1 superl. di Smoderato.
Lat. immoderatissimus. Gr. dxparerxros. Lib. Pred. Si contengono
ne'loro smoderatissimi desideri.

zo. Buon. Fier. 2. . . A quelle che, smontate di colore, Venisser


difettate.

Soanane, Smor-b-re. Au. Levare il morbo -, Dismorbare, sin


chio; altrimenti Smodato.] , Immoderato, sin. (V. Enorme.) Lat.
Lat. morbum, pestem depellere. Gr. Aod gr.
o Liberare checchessia da alcuna rea cosa. Libr
immoderatus. Gr. duerpos. Segn. Mann. Febbr. 5. . Smoderato a a -. Per metaf
cur.
malatt. Come addiviene nell' erbe e nelli fiori,
SOnO
more alla roba, smoderato amore a piaceri, smoderato amore alla
riputazione.
impidocchite, che e difficile smorbarle da' pidocchi, Segn. Pred.

5MoDERATo , Smo-de-r-to. Add. [m. Senza modo o termine, Sover

SmooerAzione , Smo-de-ra-zi-ne. Sf V. e di''Smoderatezza. Battagl.


Ann. 6. 3, Berg. (Min)

. 3. Non pi si tardi a smorbar tante oscenit, non pi si tardi


a sradicare tanti odi. (V)

2 * E n. pass. Lasciare, Abbandonar la moglie. V. di reg. (O)


SmooLiato, Smo-gli-to. Add. [m. da Smogliare. Cui stata tolta la
moglie ; ed anche) Che non ha moglie; altrimenti Celibe, Scapo
lo..] (V. Pubero.) Lat. caelebs. Gr. dyxos. Tac. Dav. ann. 3. 68.
Hanno molte mogli guasti i mariti ; adunque tutti gli smogliati son
santi ? E Scism. 68. Visse anni cinquanzei, smogliato diciotto, vin
zei senza altra moglie che Caterina. Cecch. Esali Cr. 2. 5. Vogliam
di pi Menar per guardia di nostra persona Quelli trecento giovani
smogliati , Ch gi dicemmo.
* (Geog) Smo-ln-sko. Citt e governo della Russia eur(G
Montane, Smon-t-re. Att.Fare scendere; opposto di Montare.1 Guid.
G. Quando ella fue giunta, egli prontamente ande a smontarla da

3 E n. pass. Vasar Vit. Smorhatosi, e levatosi da dosso quella


maniera. (A)
Suoaearo, Smorbto. Add. m. da Smorbare. I Liberato da morbo o
da sordidezza.]
Sonria, Smr-fi-atSf) Atto lezioso; altrimenti Lezio. Lat. illecebrae.
Gr. 9Arpa. Buon.Fier. 2. 2. 6.Sempre con nuove smorfie e nuove
scede Insipida ognor pi lasci scapparsi. E 4 - 7. L cavalieri
maneggiar cavalli, Sfumare, far le smorfie Salvin. Annot. F. B
s. 2.5 Smorfie; franzese grimaces, da opi, onde il latino forma.
Smorfie, trasformazioni, disfigurazioni di viso e di faccia. (N)
2 (Bot) Genere di piante della diadelfia decandria, famiglia delle
leguminose, la cui corolla collo stendardo rotondato manca di ali e
di carena, ed il legume falcato e contiene due semi. (N)

cavallo Matt. Franz. rim, burl. Ogni porta se gli apre, ogni mae

Smorfia diff, da Lezio, Leziosaggine, Sceda, Smanceria, Moine,

SMooLIARe, * Smo-gli-re. Att. Tor la moglie ad altrui. (O)

SMIO IRFIOSETTO

369

SAIO VITURA

Attuccio, Visaccio, Caccabaldole. Smorfia un'Affettata dimo


strazione di scontento delle cose che non sono di propria soddisfa

zione, la quale suolsi manifestare con contrazioni della faccia. Le

tiva, e dal pers. merze candelabro , ovvero da merzeghaen fuoco. In


ar. maerz tenebre, danno, debolezza, languore. In celt, gall.
smorzarc. In brett. morza intormentire , stupefare.).

sro Costume o Modo pieno di mollezza e d'affettazione, usato dalle 2 Per metaf. Cessare, Terminare, Finire, Estinguere. Lor. Med.
donne per parer graziose , o dai fanciulli usi ad csser troppo vez
39. 3. La ragion mia voglia smoza, Bcnch'al cuor sia gra
zeggiati. Sceda, tra gli altri suoi significati , ha quello di modo
Smorzar la fama e vale Estinguere, Far tacere , Di
3

Dicesi
, il Lezio,
spiacevole ed artificioso,e per analoga a
per eccessivo abuso, riesce stucchevole e spiacevole, diventa Lezio struggere le voci corse intorno ad una cosa. Pallav. Ist. Conc. 2
Spagnuoli chiamati in camera da' Presidenti , noa
aggine. Smanceria dinota sempre atti disgustosi , stucchevoli e ri 678. Furono gli
addolcirli con quest'onore, ma di smorzar la dannosa
Cilli.

solo a fine d'


buttanti, per cui ha costantemente una nozione peggiorativa Moine
, non per
sono Carezze che sogliono fare le femmine cd i
fama
che gli divolgava per menbra gi disunite dal corpo. (Pe)
affettazione o per seduzione, ma per un naturale impulso della po 4 - V. pass. nel primo sign.1 Bern. Orl. 2. 22. 9. Coperta la sua
tenza sensitiva ; e quindi differiscono dai Lezii, ne' quali si conice turba d' una scorza Nera com'il carbon quando si smorza.
pisce sempre qualche cosa di studiato e di artificioso. Gli Attucci,
- [Efig. nel sien. del $. 2.1 Sagg. nat. esp. 25o. Si va di coutiuto
smorzando in essa quell'impeto e forza soprannaturale impressale
che nel proprio significato sono piccoli e spregevoli atti, nel figu
rato son affini ai Lezii; se non che gli Attucci si riferiscono soltan dalla violenza del fuoco. Salvin. Odiss. N mai il buono Veuto
to ai gesti, ai movimenti, ec. cd i Lezii si riferiscono anche alle smorzossi, da che in prima Iddio A spirar lo spedi. E appresso
-

parole. Visaccio ha sola la peggiorativa significazione di Viso con

Diero ec. in cosi fatte Risa che non poteansi smorzare. (A)

iraffatto, o di Brutta apparenza. Caccabaldole in fine vale Carezze, 6 - * (Milit.) Smorzare il vivo al pezzo. V. Pezzo, S. 9, o(Gr)

Vezzi , Atti e parole lusinghevoli ; ma vocabolo sucido e da ta 7 - (Mus.) Smorzare la voce = cemare la sua forza. (L)

SmorzAto, Smor-z-to. Add. m. da Smorzare. Spento, Estinto-l Lat


extinctus. Gr. cgiris. Borgh. Rip. 7. La quale (caleina) vuol
avere smorzata la sua bianchezza colla rena.
l'uso. (A)
2

Per metaf: Segner. Crist. instr. . 3. . La durevolezza della


altrimenti
Le
di
vezzi;
Add.
e
sm.Cascante
Smorfi-so.
soarioso,
zioso, Attoso , Smanceroso ec. Salvin. Annot. F. B. 2. 3. 1. Colei medesima Fcie , che non solo non s' smorzata col turbine di tan
te persecuzioni, di tante stragi, di tante scisme ; ma s' fortifi
si mormierosa, smorfiosa, cascante di vezzi e di smancerie, in vece
di smancerosa. (A)(B)
cata
qual fiamma tra fieri mantici,tanto pi viva, quanto pi com
della faccia col
venne,

soarnoserro, Smor-fio-st-to. Add. e sm. dim. di Smorfioso. V. del

suonrine, Smor-f-re. N. ass. Scomporre le forme


battuta. (P)
Smonzarone , Smor-za-to-re. Verb. n. di Smorzare. Che smorza, E
mangiare. Salvin. Malm. (A)
- In furbesco dicesi Non v' da smorfire , Non v' da empiere il stinguitore, Spegnitore. Leon. Pascol. Lett. Berg. (Min)
fusto, e significano Non v' roba da mangiare; dicesi anche Mor 2 * (Mus) Tale nome si d nel cembalo e nel pianoforte ad un

fire, V. (V. Morfire, ed aggiungi lo spagn. muflur che in lingua

piccolo pezzo di legno guernito di panno che il meccanismo dello

furbesca val mangiare.) Min. Malm.

strumento fa cadere sulla corda vibrante per ismorzare il suono 5


talvolta vi ha ne' pianoforti un' altra specie di smorzatore, che con

storcora.* (Geog) Smor-go-ni. Citt della Russia europea nel governo

siste in un pezzo di frangia il quale cangia del tutto il suono dello

di Vilna. (G)

stoniae, Smo-ri-re. [N.ass.) Divenire smorto. [IVA. V. e di'Smortire.] struirento , rendendolo pi debole. (L)
Lat. expallescere. Gr. drxpv. Dant. Rum 5. Sicch , bassando
Negli strumenti da corda lo Smorzatore chiamasi Sordino
ti viso , tutto smuore. E 8. Allor sente la frale anima mia Tanta o Sordina , V. (L)
dolcezza, che 'l viso ne smuore. E 7. Non v'accorgete voi d'un Smorzarace . Smor-za-tri-ce. Verb. f di Smorzare. Che smorza, Spe
che si smuore , E va piangendo , s si disconforta, ec. Bemb. pros. gnitrice. Salvin. Annot. F. B. 3. 5. 6. Usci (Bacco) dalla porta
-

naturale di scmele abbrustolito dal fulmine, e per bisognoso delle

3. ag. Molto diverso sentimento hanno e pende e spende, morto e


smorto, la qual voce da smorire si forma, che impallidire , an
ticamente detto.

soasaae, Smor-s-re. Att.) Trarre il morso. Lat. lupos vel lupata


detrahere. Gr. xxAvv d'apev. Petr. son. 19. Se 'n breve non

Ninfe , ovvero acque smorzatrici. (A) (B)

SuossA , Smssa. Sf: Il muovere, Muovimento f a forza o con vio


tenza; altrimenti sommossa. Lat. commotio, profectio. Gr. ropei
ap28o. G. V. 9. 82.3. E si conobbono che quella smossa di gente
non fu con volont dcl Comune di Firenze.

maccoglie, o non mi smorsa. Varch. Lez. 48. Alcuna volta si


trova la S sola, come smorsare, sbrancare ec., formati da questi
nomi : morso, branca , ec. (B)

a Sciogliere , Levare il Trarre di bocca, [Abbandonar la cosa cui


si dato di morso.) Petr.son. 162. N per smorso i dolci inescati ami.

- N. pass. e fig. Allontanarsi, Dipartirsi da altrui. Bocc. Amor.

p. 5o. Tutto averai, se da me non ti smorse. (Br) (N)

sonsaro, Smor-s-to. Add. m. da Smorsare

--------

(Med.) Smossa di corpo : Lo smuoversi il corpo i

altrimenti An

data
di corpo, tMossa di corpo, Muovimento, Scioglimento di corpo
Scorrcnza, Flusso , Diarrea.j Lat. resolutio ventris, C'els. Gr. xo
xoxvoria. Red. Cons. . 258. Di quando in quando ha certe smosse
di corpo stemperate , il color delle quali pende molto nel giallo.
Sossiccio, Smos-sic-cio. Add. m. Facile a smuoversi, Inconsistente
Contil. Lett. Berg. (Min)

sorta, smor-ti-re. N. ass. Divenire smorto, squallido, pallido; Im Smosso, Smsso. Add. m. da Smuovere. Commosso. Lat. commotus
allidire , Scolorarsi.- , Smorire, sin. Cocch. Bagn. Macchie cc.

giallognole che all'aria presto smortivano o si dileguavano. (A)


soarrro, Smor-ti-to. Add. (m. da Smortire. Smorto , Pallido. Lat.
pallidus. Gr. xop. Cr alla v. Morto add. 5. 3.

cvy 9sis. Bocc. nov. 28. 23. Ismossolo; perciocch poca isnuovi
tura avea, lo 'ncominciava a mandar via, Tes. Br. 2. 37. Quando
la nuvola alquanto smossa e leggiere, ella monta in alto tanto che
'l calor del Sole la confonde, e guastala in tal maniera, che l'uome

soro, Smr-t. Add. m. da Smorire. Di colori di morto, Pallido,

vede l'aria chiara e pura, e di bel colore. Dittam. 2. 9. Le quali

Squallido; taltrimenti Smortito.) (V. Pallido.) Lat. pallidus, squali

contra me erano smosse. Sen. Ben. Varch. 6. 6. Quanto colui, il

Gr. 3xpd, xpospds. Petr. canz. 47. . Tutto di pieta e di pau

quale con incredibile arte ferma un palagio , che sinovosi da' fon
damenti s'era aperto? Salvin. Annot. F. B. 3. 3. 2. Frana , ter
ra scoscesa, smossa e andata gi. (N)
Rimutato, Rimosso. Lat. immutatus, dimotus, commotus Gr.

di

ra smorto bico: cc.Dant. Inf4 14. Incominci il poeta tutto smor

do

I sar primo, e tu sarai secondo. E 3o. 25. Vidi du' ombre

morte e nude, Che mordendo correvan di quel modo, Che'l porco

uando del porcil si schiude. E Purg. 2. 69. L'anime, che si fur

uragan9tis. Bocc. nov. 3. 25. Ghismonda non ismossa dal suo fiero

ne accorte, Per lo spirar, ch' i' era ancora vivo, Meravigliando


diventaro smorte. Bemb.pros. 3. 2 19. Molto diverso sentimento hanno
ec. morto e smorto, la qual voce da smorire si forma. Fir. Luc.

proponimento, fattesi venire erbe e radici velenose ec., quelle still,


e in acqua redusse. G. V. . 6. . Il valentre messer Piero, per
l'accidente occorso poco ismosso dagli agguati della fortuna ec, ca

4. .ve' com'egli diventato smorto.


-. Bianchiccio, Cenerognolo, (detto di Colore. E soglion dirlo anche

valc subitamente infino alle porte di Trevigi.

gli orefici al Colore del metallo lavorato, per opposto al lustro o bru

Slogato, tdeuo di osso, di smembro ec1 Bemb. Stor. 3, 43. Per


ciocch il Zancani, per cagion d'un pi smossoglisi , a Creuna ri

tito.Pallad. N terra creta sola, n arena smorta, n ghiaja digiu

InnaSO ora,

na. (Il testo lat. ha squalens) Red. Ins. 6. Avendo lasciato quello SuoTTA,* Smt-ta. Sf. Terreno smottato o scosceso, Luogo dove av
molto colore di cenere, si era vestito d'un verde vivissimo, e ma
venuto lo scoscendimento. V. dell'uso; volgarmente si dice anche
Motta ; meglio Frana. (A)
ravigliosamente brillante...
3 - Appassito, detto di Fiore. Alam. Colt. 5. o9. Onde l'erbette Smorrazsro - Smot-ta-mn-to. Sm. Lo smottare. V. dell'uo. Altri
e i fior pallenti e smorti Non si pon sostencr. Malm. 2. 65. Tro menti e meglio Scoscendimento, Slamatura ec. (A)
SmoTrane, Smot-t-re. (N. ass. Il distaecarsi di una parte di terreno
vato il cesto spelacchiato e smorto.
Sonroa , Smor-t-re.Sm-1 ast di Smorto.[Discoloramento del volto, da un monte, da un campo ec.; altrimenti Ammottare, Scoscende
pallore ec.1 Lat. pallor. Gr. dxpiars. But Inf 4. 1. Qui Dante re, Franare. --, Dilamare, Slamare, sin. (V. Ammottare) Lat.
muove dubbio a Vergilio, dicendo, poich s' avvide dello smortor di ruere. Gr. psiraiv. (V. Ammottare e Motta. In brett- mouden ln
Vergilio: come verr io, se tu hai paura, che suoli csser conforto
franc. motte, in provenz. moutas vagliono pur molta) Baldin.Vit.
al mio dubitare? E pi sotto: L'angoscia delle genti, che son quaggi, Bernin. pag. 8. Andandosi pi sotto di quella facciata, si slam, o,
nel viso mi dipigne quella piet, eio quello smortore che vien da come noi diremmo, smott, e si stritol gran quantit di terreno sotto.
piet, che tu per tema senti. E Purg- 2. Lo smortore procede da il fondamento di essa.(B) Galil. Fortif 57. Talch il terreno che per
paura, perch'l sangue corre al cuore per confortarlo, che non l'indentro va allargandosi, non possa smottare e uscir per la bocca
adducono paura; per pi stretta. (Pe)
venga meno per la paura, e le cose
Smorraro, Smot-ta-to. Add. m. da Smottare. Lat. pracruptus. Gr.
dice, che maravigliamdosi divennero quell'anime smorte.
Suonzauerto, Smor-za-mn-to. Si Lo smorzare ; Ammortamento, dripmuvos. Tac. Dav. Stor. 2. 28. La strada, per le fosse di qua
Spegnimento, Estinguimento, Estinzione. Gaet. Avvert. Pass. lib. e di l smottate , rimasa stretta ancora a quieto marciare.
Smoviruna, Smo-vi-t-ra. Sf1Lo smuovere. Lat. commotio. Gr. rvynivmris.
(Min)
2.
Suonzar, * Smor-zn-te. Part. di smorzare. Che smorza V. direg.(O) 2 I Dicesi Aver poca smovitura e vale Poter facilmente essere
Suonzaac , Smor-z-re. Att. Spegnere (V. Estinguere) Iat. eatingue
smosso. Bocc. nov. a8. 23. Ismossolo; perciocch poca ismovitura
,
e Gr. roogiu.(Dal lat, moro morte. Altri forse dalla S priva avca , lo 'uominciava a mandar via.
-

SNAMORARE

SMOZZATURA
3
o
3 7 (chir) Cambiamento di relazione provato dalle estremit delle Suustissimo, Simun-tis-si-mo. Add. m. superl. di Smunto. Red. Lett.

Per cavare di sella quel grand'uomo, e collocarmivi sopra con le


ossa in conseguenza di fratture (A. O.) L' abbassamento del cri
mie vizze e smuntissime chiappe. (A)
Diesi snovitura della cateratta Suunro. Add. m. da Smugnere. Magro, Asciutto, Secco ; altrimenti
. (A. C).
Dimunto.] (V. Sparuto.) Lat. macer, gracilis, arens, aridus, emun
Sf
Stroncatura. Panis. De
ctus. Gr. Arrds. Morg. 2 n. 13. Chi quest'uccellaccio cos smun
to? Bart. Uom. lett. 39. Una faccia smunta dallo studio e impalli
me , Fal. Berg. (Min
di
Past. l. 4. Gui
-

dita sui libri.

dandoli per traetti e smozzature di strade


ss
Att. Tagliare alcun
cecenessia -, Dimozzicare, sin.; mutilare , or

ezze d

coAogov. (V. Mozzare. In ar- muzil tollens, separans


i
mezzi divisor. I Provenzali hanno moucigar e

ssigar

2 Per metaf: Indebolito, Esausto. ] Tac. Dav. Stor. a. 289. E


l'
per tanti p
smunto potesse reggersi , tronc
e legioni e gli ajuti.(Il testo lat. ha affectae imperi opes largitionibus.)
3 - * E detto di Verso. Salvin. Pros. Tosc. n. 283. Non isdegna
rono di farlo (il verso) ove uopo il chiedea , smilzo ancora , pen

nel senso che nel Regno di Napoli si d a mozzare cioe


ol
der cos, e smunto e scarnito. (N)
mordere) M. V. 3. 3g. De' quali venticinque ne
SmuoveRe, Smu-ve-re. [Att. anom.] Muovere; ma s'intende per lo pi
notajo,
e
gli
altri
smozzicati
Din.
Comp.
3. 69
Pataff
con fatica e difficult; [ altrimenti Dimuovere. 1 Lat. movere. Gr.
cittadini Pistolesi, che da' ninnici erano smozzicati e caccia

xuvi. Sagg. nai. esp. 24. Onde pi duramente resistono alla forza
Tu l'hai di bazza ; non gli smozzicare

che tenta smuovergli. Alam. Colt. 1. a. E cavando il terren dentre

scale parole e vale Non profferirle


q, p modo da farne appenale
la , S. 85. (A) (N
r
S. nov. - 4. Cantava il b

2 --

e dintorno , Lo smuova , l'apra , e sottosopra il volga.


2 Per metaf Commuovere. Lat. commovere. Gr. avyxuv. G. V.
9. 2. 1. Tutta la citt ne fu smossa a romore.
canta un cantare, e tramestava i versi suoi smozzicando e appiccando 3 - Indurre, Persuadere, Svolgere.M. V. no. 4. Mand di Novembre di
detto anno a smuovere il Legato a lasciare trovare modo alla concordia.
4 - (Agr) Tagliare ad un albero quella parte che sia stata offesa
3

Sl

da qualche male, o

da morso di qualche

da qualche meteora , o

4 Rimuovere. Lat. dimovere. Gr. drorpru, G. V. 7. 59. 2. E


quasi per la detta cagione era smosso tutto di non fare la 'mpresa

bestia. (Ga)

sozzcaro, Smoz-zi-c-to. Addmda sm,


-, Dimozzicato, sin Lat. truncatus, mutilatus. Cr- coi ismo
Gioat.55.Vennono,
e trovarono
colo
- zicato.
E appresso: Portando
in unoquesto
vile mantelluccio,
C

ch'avea promessa.

5 N. pass. (nel sign. del $. 2.] Petr. son. 226. Non s duro cor,
che lagrimando, Pregando , amando , talor non si smova.
6 (E nel sign. del S. 3.] G. V. . . 89. 6. Seguendo il loro perti
nace proponimento , non si vollono smuovere. Cron. Morell. 265

levato da dosso, quel beatissimo corpo cosi

la
Fa
orecchie di mercatante, e non ti lasciare ismuovere n a danari,
n: a DITOInCSSdl,
E a57. vedi che ripognamo questo corpo
tarom
Dant.
Inf:
ag.
6.
Perch
la
vista
tua
pu
soffolge
L
7

(Med.)
Smuovere [o Smuoversi il corpo, si dice del Cominciare
bre triste smozzicate? Declam. Quinti. P. E le smozzicate ombre
a sciogliere il ventre per iscaricarne le
i V. Corpo , S. 4. ]
colle sue parti. Sen. Pist. E si ara egli nel corpo suo
e

Lat. alvum cieri. Gr. xouxlav Avso 9x. Ambr. Furt. 5. 4Tanto rimesco

cataltesi lieto, com'egli era nel corpo intero *************

lamento ne ho preso , che , come tu hai veduto , mi si smosso il


corpo di sorte, che mi bisognato, o per amore o per forza, starmi
rifiutati a promozione. Borgh. Orgo Questi (cr. ti )
pi di due ore in casa, e continuamente, siccome hai veduto, sul destro.
sono oggi pochi, e que pochi , laici e sbranati , e smozzicati
2 [Efig. Inquietare, Annojare, Disgustare.] V. Corpo, S.4, 2.
ter,
imil. trattandosi di vocabolo, Accorciato. Bartol. Ortogr. SMURARE, Smu-r-re. (Att.] Guastare e Disfar le mura; (opposto di Mu
rare ; altrimenti Demolire.] Lat. diruere. Gr. xxra 3AAsuv. G. V. 9.
cap.3. 5. . Il consentirle una non piccola libert di troncar le p
233. 1. E per alcuno di que' d' entro di piccolo essere fu smurata
role, per modo che assai delle volte riescani pi belle smozzicate una
piccola postierla. Gell. Sport. 5. 6. Io trovai questi danari smu
che intere. (P
rand un mio casolaraccio. Stor. Pist. 55. Uguiccione giunse alla po
- (Bot.)
Smozzicata
la
foglia
o
la
radice
che
nella
stierla delle mura di san Fridiano , che era murata a secco, e smu
sono troncate quasi come da un morso con
* di denti : ( tl.
raronla. (Il Vocabolario alla voce Sccco, S. 4, legge : Uguccione
pracmorsum ; ) o quando foglia nel contorno del margine come
, 8. Gli smozzicati spontaneamente sia giusta

ec., e smurolla.) (B)

s* erosum.) (N a. Sf.
--- -

Lo smozzicare.

-----

Trattandosi di

parole , Troncamento , accorciamento. Bartol. Ortogr-cap

-S

2 * E n. ass. Machiav. E voglio mi basti l'autorit de'Romani ,


i quali nelle terre che volevamo tenere con violenza , smuravano e
non muravano. (Gr)

Io non vorre' dirvi: Di que''tempi


e somiglianti smozzicature (P)
SmuRATo , * Smu-r-to. Add. m. da Smurare , V. (O)
n. (Agr)
Scoscenditura.
Quella
lacerazione che il malaccorto po SmuRAToRe
, * Smu-ra-t-re. Verb.m. di Smurare. Chi smura ; opposto
ateiaca al tronco o al ramo quando pot che una bestia

di Muratore. Vasar. Vit. Sammichel. Dopo aver speso di molte


migliaja di scudi in farlo, bisogn dare trecento scudi a' smuratori,
Che smozzica nel parlare. Scilinguato,
che lo gettassero a terra. (P)
Toglio, Tartaglione. Ruscell. De 3. Berg- (Min) Sfuggi SMusicARE,
Smu-si-c-re. N. ass. Scapricciarsi colla musica, ma senza
SuccoAae , Smuc-ci-re. [N. ass Sdrucciolare , Scorrere, fuggire.
grazia.
Doni
la Zucc. Berg. (Mlin)
La labi. Gr. Ac9zivi. ( In celt gall sleamhnuich snucciare s e SmusicATA, Smu-si-c-ta.
Sf Musica sgraziata , Disarmonia. Doni la
mugh cadere. In ar. mevqae o me
caduta o luogo in cui si
Zucc.
Berg.
(Miu)
cade) Bocc. nov. 77. 6ti. Scendendo mio avvedutamente , smuc SMussAvento, Smus-sa-mn-to. Sm. Lo smussare e La cosa smussata.
ciandole il pi, cadde della scala in terra. Morg. 2 - 7. Rinaldo tasse,
Bellin. Disc. 1 . L'una di queste punte qualche poco smussata ,
e la spada gli smuccia Al collo, tal che gli cava la stizza. Cliff
e tale smussamento chianuano picchierello. (Mn)
Calv.'. 9. Che se la spada di man non gli smuccia ec., Che ne SMussARE, Smus-s-re. [Att.] Tagliare l'angolo o'l canton di checchessia.
C-

ndo. (Ga

------

far vendetta grande, e presto. Fr. Giord. o9. Come l'anguilla


Lat. angulum praecidere. Gr. yavia vro riavv. (Comunemente da mu
che quanto pi la strigni
sntlCCl
ed esce tra
li
so. In ar. masahha secuit, amputavit gladio)
SmucchiARE , Smug-ghi-re. Mass V... e di Mugghiare. Salvin, Iliad.
lib. no. v. 562.
ei Vi sbuffava l'anima, e simugghiava, Qual smug 2 (Milit) Tagliare nelle fortificazioni all'indentro un angolo che
per esser troppo acuto potrebbe riuscir nocivo. Montecucc. Gli angoli
ghia toroSm-gne-re.
strascinato intorno
All' Eliconio
e (A)
dd
l'
troppo acuti si convertono in angolo di bastione , o in mezzi ba
Smocneae,
(Att. anom.)
Trarre altrui
d' addosso l'umore;
loardi, o in mezzelune , o si allungano e si smussano con una linea
altrimenti Mugnere, Dimugnere, Emugne Emulgere. Lat. emun
retta e rientrante per farne tanaglia. (G)
gere. Gr. rorru. Buon. Tanc,
, si grau seccore e tanto
2 * Per simil. dicevasi Smussare gli angoli d' un quadrato di
barbe pe'
1 e pe piani.
fanti , quando sui quattro angoli di esso si ponevano altrettante
2 u
. 2.Io ti vo''tutto imbalsimar
-

macchine di moschettieri. (Gr)

di mele,
che nelle
non si
smungaSegner.
mai viso
si bello
(Qui6.figuratam)
3Estenuarsi
sostanze.
Crist
si 3.3o.
Nondimeno SMussaro, Smus-s-to.Add. m. da Smussare ; altrimenti Smusso. Sagg.
nau.esp.23. Vedendosi che quando i diamanti hanno fondo, avvegnach
sono costretti a spremersi , a smugnersi e a trovare il danaro per
snmussati e spianati in sulla ruota, attraggono molto bravamente.
ogni via, se non vogliono che cc. (A) (B)
2 (Bot.) Foglia smussata, cio Ottusa. V. Ottuso, S. 8. (N)
Smoonumento , Smu-gni-mn-to. Sm- Lo smugne e, Sprimimento, Spres Smusso. Sm. Il Tagliamento del canto. Lat. anguli sectio , anguli
sione. Oliv. Pal. Ap. Pred. &9. Bers- (Mlin)
'h
abscissio. Gr. yavias droori.
SMUGntoae, Sm
i-t-re. I Verb. m. di Smugnere. l Che smugne. Smosso.Add, tm.sinc, di Smussato. Che ha tagliato il canto fo Iangolo1
atmunctor
Giord. Pred. R. Que' maestrati poppatori af
2 Che non va per diritto. Lat. obliquus. Gr xois. G. V. 8.26.
a. Acciocch'l detto palagio non fosse in sul terreno degli Uberti ,
coloro che l'ebbono a fare, il puosono smusso, che fu gran difflta.
Suum. * (Mit.) Dio
detto anche Esmuno ed Iscmeno, (Mit) 3
Per simil. Rotto, Tronco. Lat.fractus, scissus. GrAzcaos,
Suuniae Smuni-re Au. e n. ass.Propriamente sarebbe l'opposto di
Infar. Sec. 93. Molti versi quasi cascanti, molti smussi,
Munire, efig. Sfornire ; ma trovasi usato nella repubblica fioren
molti languidi , e molti con altri vizi,
tina per contrario di Ammonire, nel senso ora disusato d] Rendere
SsAciato, * Snagia-to.Add. m. Senza agi. VA. V. e di Disagiato.
di nuovo abile agli ufizii. (Dal lat. munus uficio.) Cronichett.
Tes. Br. 3. 8. Ch ben trecento miglia Girava d'ogni lato Quel
242. Che al partito dello smunire si scemassono le fave, e la
famati, e ingordi smugnitori delle Provincie
sec,
Verb.f di Smugnere.

V, di

(O)

bisognava sessanta fave nere , ne bastasse quaranta

almeno. Deliz.

paese snagiato. (N)

Snamor-re. Ati. Fare abbandonar l'amore. -, Disna


Erud. Tosc. 5. 45.Provvisioni sopra lo smunire come segue (Pe) Ssamonaae
morare, Disinnamorare , Disamorare , sin. Lat. amorem excutere ,
Smtrito , Smu-ni-to. Add. m. da Smunire. Croichett. d'Amar. 242.
Ancora che Giorgio scali ed i suoi consorti fusono su
che
amorem pellere. Gripra droAtr. Bern.rim. a. 19 Or s'a queste
speranze Sta tutto il resto de'to'servidori, Per nostra donna,Amor,
Baruccio e Andrea di Feo lastrajuoli, e Maso funajuolo ec. fusono
tu mi snamori,
smuniti.

37 i.

SNIDIARE

SNAMORATO

2 - N. pass. Lasciare , Abbandonar l'amore. Lasc. Pinz. 3. 4. Mi Sensaro , Sner-b-to. Add. m. da Snerbare. Lo stesso che Snervato, V.
vien voglia di non so che fare, e mi snamorerei almanco dclle due. SneavAmerro, Sner-va-mn-to. [Sm.] Indebolimento; altrimenti Disner
SsAmoaaTo, Sna-mo-r-to. Add. m. da Snamorare. Senza amore, Privo
vazione. Lo stesso che Snervatezza , V.] Red. lett. n. 93. Ci non

di amore.-, Disnamorato, Disinnamorato, sin. Red.Cons. 2.g. 6. Dot


toressa indiscreta, e spigolistra, Via via dal mio servizio, Vattene

tanto pcr l'autorit di Galeno, quanto per quello snervamento e relas


sazione che suol introdure l'antimenio nello stomaco.

snamorata in precipizio. (Sta nell'Arianna Inferma.) (N)


Snervante, * Sner-vn-te. Part. di Snervare. Che snerva. V. di reg.(O)
SARes. * (Geog.) Gruppo d' isole nel grande Oceano australe. (G) SnervARE , Sner-v-re. Att. Tagliare e Guastare i nervl; (ed in gene
rale Debilitare , Spossare, Ifiaccare , Infievolire , Fiaccare; al
SnAsARE, Sna-s-re. Att. V. Burt. Tagliare il naso. Bellin. Bucch.(A)
trimenti Dinervare, Disnervare.]-, Snerbare, Enervare, sin. (VEffe-,
SNAsATo, Sna-s-to. Add. [m. da Snasare. Cui stato tagliato il naso,]
Senza naso. Lat. naso destitutus, mutilatus. Gr. dpv. Car. lett, 1.
minare.) Lat. nervos detrahere, cnervare. Gr. ixvvpistv. Rednel Dig
7. Se tornate in qua snasato , vi soneremo le tabelle dietro.
di A. Pasta. I purgativi grandi e potenti snervano le fibre. (N)
SNATURARE, Sna-tu r-re. (Aut. Far cangiar natura; altrimenti] Disna 2 - Per metaf Debilitare , Spossar, Privare. Lat. enervare, debi
turare. Franc. Barb. 373. 7. Non che snaturi alcuno, Ma s'l con litare. Gr. zo9svovv. Bemb. Asol. . 33. Questo pianto avrebbe per
forta in un saver che brami.
s solo in maniera isnervati e infieboliti i legamenti della mia vita ee.,
che io mi sarei morto. Dep. Decam. oo. Come si dice Snervare e
2 E n. pass. Bellin. 2.38o. L'anatomia adunque, che arriva a con
Spolpare ec. per torla via , e privar di forza. Car. lett. a. 83. Al
templare ed intendere , e arriva a sapere l' essenza e la natura di
tri dicono ch'io la guasto, e che la snervo, levandone la veemenza
quella ch'ella taglia, di mano in mano quasi trasforma s medesima,
delle
riprensioni, e l'arguzia delle burle. Segner. Mann.Ag. 6. .
e si snatura, e fa passaggio dall'essere operatrice di mano all'essere
operatrice d'intendimento. (Min)
Ti snervano quelle forze, che sono le pi stimabili. E num. 3. Quelli
SNATURATo, Sna-tu-r-to. Add. m. da Snaturare. Fuor di natura, Non
ti snervavano affatto a bene operare. (V)
naturale; [altrimenti Disnaturato.) M. Aldobr. P. N. 136. Ancora 3 N. ass. e pass. [ntel primo sign.] Petr. son. 6. Non spero del

vale contra allo snaturato appetito delle femmine incinte, che mangia
no carboni , e altre cose.
2 Inumano, Crudele. Fr. Guitt. Rim. nella Tav. Barb. Scusandomi

ch'Amore isnaturato Ogn' ora in tal guisa m'afferra. (V)


Snaturato diff. da Disnaturato. Uno Snaturato desiderio, una Sna

mio affanno aver mia posa, Infin ch'i' mi disosso e snervo spolpo.
- * Indebolirsi, Infiacchirsi, Infralire, Illanguidire. Lat. enervari,
debilitari. Sannazz. (A) Segner. Mann. Settemb. 1o. 2. Avrebbe e
sortato l'Apostolo ec. a non si snervare il vigore , e a non si scor
ciare la vita. (V)

turata barbarie, son cose fuor di natura , contrarie a natura. Ma 5 (Ar. Mes.) Snervare il ferro = Ripiegarlo in varie guise sopra s
quando Snaturato s'adopra come participio di Snaturare, allora si stesso nel fabbricarlo, e con ci renderlo pi soggetto a rompersi. (A)
a Snervarsi dicesi da' cerajuoli della cera
ricotta, che
gnifica, Condotto ad essere diverso da quel che porta la natura.Sna
turato talvolta dicesi di persona, e allora vale, Fuor di natura, Cru perde una gran parte della sua miglior sostanza. (A)
dele. Disnaturato, non della lingua che si parla : ma forse, come Sneavarello , Smer-va-tl-lo. Add. m. dim. di Snervato. -, Snerba
participio di Disnaturare, pu trovar luogo in quella che si scrive. tello , sin. Red. Ditir. 5. Quel cotanto sdolcinato , Si smaccato ,
SsenBIARE, Sneb-bi-re. Aut. Sgombrar la nebbia. Lo stesso che Di Scolorito , snervatello Pisciarello di Bracciano , Non sano.
snebbiare, V. Magal. Capit. in lett. Vol. 2. pag. 55. (Fir. 769) SneavATEzzA, Sner-va-tz-za. [Sf] ast. di Snervato. Debolezza, (Fiac
Oh , dissi, allora Che l'occhio mi snebbi la sua favella, Or se' tu chezza , Disnervazione, Indebolimento, Relassazione, Rallentamento
Infralimento, Languidezza. -, Snervamento , sin..] Lat. delbilitas
quivi, ec. (A) (B)
debilitatio. Gr... croix, do9tvsux. Seguer. Crist. instr. 3. 7. 6. Il
SnennIATo , *Sneb-bi-to. Add. m. da Snebbiare. V. di reg. V. e di
Disnebbiato. (O)
dolore del petto, dicono i medici, ove sia congiunto con la snerva
con la snervatezza e stupidit delle membra. cattivo segno.
SrELLAMENTE, Snel-la-mn-te. Avv. Con gran destrezza, Leggiermente.
Lat. agiliter. Gr. svxrres. Liv.M. Egli scese snellamente al Tevero. SnervArissimo, Sner-va-tis-si-mo. Add. m. superl di Snervato. -, E
Tes. Br. 5.41. Ovunque vanno (i leoni), cuoprono le orme deloro nervatissimo, sin. Uden. Nis. 3. 48. Raccoglitor di minuzie e di
piedi con la loro coda; e quando cacciano, si saltano e corrono molto sciocchezze; testura snervatissima 5 breve in raccontare azioni glo
isnellamente; e quando son cacciati, non hanno podere di saltare. riose , ec. (A) (B)
Salvin. Inn. Om. 597. Snellamente, Per la tutt'aurea Smirna il Snervaro, Sner-v-to. Add. m. da Snervare; altrimenti Dinervato,
Disnervato..] -, Snerbato, Enervato, sin. Lat. enervatus , enervis.
cocchio tira. (Pe)

SneLLErro, Snei-lt-to. Add. m) dim. di Snello. Dant. Purg. .

Gr. ua A9xxds.

Quei sen venne a riva Con un vasello snellctto e leggiero. Tes. Br. 2 - Per metaf. Indebolito, Infiacchito. Lat. enervis. M. V. 3.33.Si
7. 7. Non sia in te nullo portamento biasimevole, e isnelletto e stette nel paese, avendo abbandonata la snervata repubblica. Infar.
Sec. 95. Versi bassi, o languidi, o fiacchi , o snervati senza rite
tardetto di parlare.
SneLLEzzA, Snel-lz-za.[Sf ast. di Snello. Agilit di corpo, Leggerezza di gno. Car. lett. n. 98. Tornando di cost impastato, effeminato e sner
membra.1 , Snellit, sin. Lat. agilitas, levitas.Gr. iAappdrns. Dant. vato dalle delizie e dalle lascivie , nnn potrete pi ridurvi alla fru
Conv. 99. Dimostra bellezza e snellezza di corpo.Salvin. Disc. .386. galit e alla continenza nostra.
Le arti e l'esercitazioni, che si facevano, di snellezza e di forza, ve 3 - (Ar. Mes.) Panno snervato dicesi da' pannajuoli Quello che nel
mivano ad essere da i loro antichi saviamente ordinate. Tes. Br. 5.
garzo e nella cimatura ha perduta la sua forza, e quella qualit
58. La quale (bestia) dimora nelle parti d' India , che d'isnellezza che lo rende amabile. (A)
passa tutti gli altri animali , ec. (B)
4 -* (Bot.) Snervata dicesi la foglia quando manca di costole, o di
Srellissimo, Snel-lis-si-mo. (Add. m.l superl. di Snello. Lat. agillimus. nervi- longitudinali. Lat. enerve. (N)
Snervato diff. da Dilombato, Slombato. Snervato meno. Ci ha
Gr. svxivnros, iAzpraros.
2 Fig. Detto delle lettere dell'alfabeto , vale] Che si pronunziano uomini snervati da' vizi che non son dilombati. Si pn inoltre essere
agevolissimamente. Bemb. pros. 2. 69. Puri, snelli e ispediti poi sono
dilombato per malattia locale senza che perci si sia snervato. Nel
il B e il D; snellissimi e purissimi il Pe il T, e insieme speditissimi. traslato, lo stile dilombato pi fiacco dello stile snervato. Si dice
SELLITA, Snel-li-t. [Sf]
ast. di Snello. [V. e di'Snellezza.-, ingegno , vino, stato snervato, non dilombato. Slombato pare che
Snellitade, Snellitate, siu.Sen. Pist. Per significare la loro snellitade esprima col suono pi che dilombato; e trattandosi d'uomo, a modo
di sostantivo , meglio lo si chiamer uno slombato.
e rattezza. (Il Vocab. alla voce Rattezza
snellit.) (B)
-

SnzLlo, Snl-lo. Add. m. Sciolto di membra, [Facile al salto ed al

Sneavarone, Smer-va-t-re. Verb. m. di Snervare. Che snerva, Bellin.

corso altrimenti Lesto, l Agile, Destro, Leggieri, ec. Lat. agilis,


dexter. Gr. Azppds, 8 gds. (Dal ted. schnell che vale il medesimo.

Disc. 2. Snervatore della vostra saldezza, o falsificatore del vostro


vero. (Miu)
-

In vecchio franc. ismel, in oland. snel.) Tes. Br. 8. 4. D'un uomo SnervatuRA. (Ar. Mes.) Sner-va-t-ra. Sf Imperfezione , per la quale
igro io dir: questo una testuggine; e d'uno isnello io dir: questo il ferro diviene scaglioso per troppo fuoco. (A)
uu vento. Petr. son. 27. N
compagne cavalieri armati , N 2 -* Quella esilissima pellicella che i oonciatori in alluda, i pellai,
per bei boschi allggre fere e snelle. Dant.Inf 2.76. Noi ci appres i guaiutai levano dalle pelli di capretto, di montone, di agnello in
-

sammo a quelle fiere snelle. E 7. 3o. Discende lasso, onde si muo

fine del cuojo ; che dicesi meglio Buccio. (D. T.)

ve snello, Per cento ruote. Malm. 2. 64. Snello, lesto e leggier co Snapovo. * (Geog) Sni-a-d-vo. Citt di Polonia. (G)
Sniatino. * (Geog) Sni-a-ti-no. Citt della Gallicia. (G)

me una penna.

a E detto non di persona , anche in signif di Lesto, Leggiero. Siccnaaz, Snic-chi-re. N. pass. Cavarsi di nicchio e fg. Stae
Tes. Br. 2. 3. Perciocch l'estremitade leggiere ed isnella abbonda carsi dal suo posto. Ab. Conti Pros. e poes. 2. 84. Berg. (Min)
pi in lui, perci vola pi alto l'uno uccello che l'altro. Dant. Snicchiaro, * Snic-chi-to. Add. m. da Snicchiare. V- di reg. (O)
Inf &. 4. Corda non pinse mai da s saetta , Che s corresse via SriDARE, Sni-d-re. (Aut. Cavar del nido. - , Snidiare, Disnidare,
r l'aer snella.

sin. Lat. e nido cducere.

3 Fig. Detto di Calzari, cio Galanti, e che vestono bene la gam 2 E per metaf Cacciare il nemico di luogo dove sta fermo e si
curo. Nan. Il Senato non voleva rallentare l'assedio che grande
ba. Dav. Acc. 42. Calzari snelli ed attillati, e gran berrettone pien mente
incomodava gli Austriaci, se gli Uscocchi non fossero da Se
di spennacchi.
4 - Detto delle Lettere dell'alfabeto , cio Che si pronunziano age gua e da quel tratto di mare snidati. (Gr).
volmente. Bemb. pros. 2. 69. Puri, snelli e ispediti poi sono il B 3 - N. ass e pass. Uscir del nido. Lat. exire e nido. Gr dir ris
-

vsorrus dro8aivuv.
e il D. (A) (B)
5 - (Milit)[Anticamente Snelli fu usato per Celeril Lat.celeres.Liv.M. 4 - Per metaf: Uscir del proprio luogo. Dittam. 4. 4. Ma come il
Trecento armati per lo suo corpo guardare, i quali egli chiam snelli.
sol sopra il cerchio si snida, Che si chiama Orizzonte, il cammin
-

SNERBAae , Sner-b-re. (Att. Lo stesso che] Snervare, V.

2 - Per metaf Debilitare, Spossare, Privare. Dittam. . 8. Gittaron

resi Con la mia compagnia onesta e fida. Ar., Fur. 32. 97. L'una
a da star, l'altra convien che snide; Stia la pi bella, e la men

tal morbo, Che di sei li tre di vita snerba. Dant. rim. pag. 99. fuor si mande.
(Zane 73.) E d' indi si dipigne La fantasia, la qual mi spolpa e Snnoaro , Sni-d-to. Add. m. da Snidare. - , Snidiato, sin. Zibald.
----

snerba , Fingendo cosa onesta esser acerba. (B)

Audr. Tendono insidie alli snidati uccelletti.

BneRBATELto, Sner-ba-tl-lo. [Add, m] dim, di Snerbato. Lo stesso che Ssionaaz, Sni-di--re. Att. e n. ass. V. e di'1Snidare Baldop. Lam,

Snervatello, V.

Cecc. Fallo a dispette suo di li snidiare.(P)

92
2

- Per

SOAVE

SNIDIATO
Cacciare il nemico di luogo dove sta fermo e sicuro.

Per dar sempre di colta le sassate. SerdStor. n.49. Imparano a tor

Machiav. Gli restava (al Duca Valentino) un'ultima fatica ad as


cere e piegare le snodate membra in ogni parte a lor modo.
sicurare se e le SS. VV., e questo era Pandolfo Petrucci , il quale SnooATURA, Sno-da-t-ra. (Sf) Piegatura delle giunture. Lat.compages,
Gr. pud. Varch. Ercol. oo. Serrate ambe le pugna, e messo il
intendeva snidiare di Siena. E' appresso : Quanto all'utile che ne ri
sulta alla Maest del Re , e che snidiato Pandolfo, Sua Eccellenza

verr ad essere disobbligata e sicura per possere correre con le sue


genti a soccorrere il Re in Lombardia e nel reame. (Gr

braccio sinistro in sulla snodatura del destro, alza il gomito verso


il cielo, e gli fa un manichetto. Sagg. nat. esp. 84f Leghisi poi

Snidiato , * Sni-di--to. Add. m. da Snidiare. V. e di Snidato. (O)

la vescica ec. alquanto sopra la snodatura del


Gal.
Fatto semidiametro la corda e 'l braccio, e centro la snodatura della

Smrro. Add. m. Forse Lezioso. , Snifo, sin. (Ed in effetto si risolve

spalla, facciasi andare intorno velocemente il vaso.

in S privativa, cd in naf che in franc. val semplice, schietto, natura 2 - (Ar. Mes) Per simil. appellasi con tal nome Ogni unione di
le, senz'arte.) Pass, 35. Non simoniaco, non isniffo, non leggiadro,
due pezzi fatta in modo da potersi piegare; tali sono le cerniere, no
non feminacciolo. ( Invece di Isniffo nelle stampe antiche citate dal celle ec. E dicesi Snodatura universale. Quella che pu piegarsi da
Vocabol. leggesi istruffo ; il qual passo si pu riscontrare nel Vo qualunque parte si voglia. (D. T.)
cabol. alla voce Femminacciolo.) (V) (Noi siam d'avviso che si deb SonoAn, Snodo-l-re. N pass. Fiaccarsi il collo; pi comunemente
ba piuttosto leggere Sninfio, che il Salvini nelle note alla Tuncia
spiega per zerbino affettatamente attillato.) (B)
Siro. Add. m. Lo stesso che Sniffo , V. (V)
SicartTuae, Sni-ghit-ti-re. N. pass. Contrario di Annighittire. Lat.
pigritiam excutere, inertiam depellere. Gr. dvmov drocsiv.
SniorrTnTo , Sni-ghit-ti-to. Add. m. da Snighittire. V. di reg. (O)
SunFia , * Snin-fi-a. Add. e sf V. scherz. storpiata da Ninfa ; ma
come fem. di Sninfio potrebbe anche valere Donna affettatamente
attillata. Buon. Tanc. a. 4. Eh i' non son la sninfia, I'son figliuola
-

di Mona Lisa. E' Salvin. Annot. ivi : Non accetta ella il titolo di

Ninfa, ma se ne burla , trasfigurandolo in sninfia. (A) (N)

Dinoccolarsi. (V. Nuca.) Rusp.Son. Gi tombolando della scala in

cima Vi snodoliate il collo in terza rina. (A


SnopoAro , Snodo-l-to. Add. m. da Snodolare. V. di reg. (O)
Snouiane, Snomi-n-re. (Aut.1 V. A. Torre il nome. Lai. nomen

adimere. Gr. 3oga d'api. Lett. Feder. Imp. G. S. Perciocch


non fue detta la cagione, n snominate alcune altre persone.

Sominaro, Sno-min-to. Add. m. da Snominare,


(O)
SoraA. * (Mit.,Scand.) Sn-tra. Dea saggia e sapiente, il cui nome
era portato da tutti
uomini che professavano la virt e la pru
denza (Par sincope del celt. gall. seis scienza, e nadur che in altri
dialetti celtici dicesi natur, natura : Scienza della natura.) (Mit)

Sninrio , * Smn-fio. Add. e sm. V. scherz. Cacazibetto , Zerbino SnoviziAne, Sno-vi-zi--re. Att. Trar dallo stato di novizio ; e fig. Ren
affettato. Salvin. Annot. T. B. . 4. Cos per ischerzo diciamo dere accorto, Spolaccare. Vannozz.Avvert.Pol. 675. Berg.(Min)
sninfio a uno zerbino affettatamente attillato. (A) (N)

Ssov. (Marin.) Sm. Specie di nave mercantile, che ha la maestra (

gall. snamh fluttuante.) (A)


Snocciolamento* (Chir.) Snoc-cio-la-mn-to. Sm. Specie di estirpazione voce inglese. ln
o estrazione che si fa da' chirurgi quando a traverso di una inci Ssow. (Geog) Isola dell'Aulantico australe. - Fiume della Russia
sione praticata sulla pelle , si fa uscire qualche corpo estraneo in

europea. (G)

trodotto nella parte , o altra cosa , premendo come quando si vuole Snowpo. (Geog) Montagna del Paese di Galles, oonsiderata come
sacra dagli antichi Brettoni. (G)
fare uscire una mandorla dall'involucro che la contiene. (O) .

SuDARE, Snu-d-re.Att.Render nudo, Denudare; e fig. parlando d'armi


bianche e da mano, Sguainarle , Sfoderarle. --, Disnudare, Di
[Per simil..] Pagare in contanti. Lat. pecuniam numerare, solve
nudare, sin. (V. Spogliare.) Nan. Stor. Ven. lib. 2. Dunque ii pri

SnoccioLARE , Snoc-cio-l-re. [Att.] Cavare i noccioli. , Dinocciola


re, Disnocciolare , sin. Lat. enucleare. Gr. dvmaus xrorsisur.
2

re. Gr. xxrx 3axAsu dyvpcv. Tac. Dav. ann. 1. 8. Il ben servito
ci si snoccioli di contanti in sul bel del campo. (ll testo lat. ha sol
verctur.) Buon. Fier . 5. 4. Snocciolami il mio resto, e le carru

cole Metteromm'io a' piedi, a scappar via Da questa stitichezza. E


4. 2. 7. E sfromboli zecchini , e doppie snoccioli. Leop. Rin. 8o.

mo di dicembre molti Nobili essendo andati a Palazzo, al battere


delle nove ore della mattina, ch'era il segno accordato, a un col
di pistola snudarono l'armi, e cacciarono le guardie della Vice-Rei

na, le quali inermi , e sbandate, ogn'altra cosa attendendo, cedet


tero facilmente. (Berg) (Gr)

S'io volli maritar la Caterina, Ne snocciolai ben settemila d'oro. (N)

2 - E n. pass. Spogliarsi del tutto. Scop. Comb. Spiro. Berg.(Min)


Per metaf. Dichiarare , Spianare , Esplicare. Lat. enucleare. Gr. Suoro, Snudato. Add. m. da Snudare. Ed anche Sguainato, Sfo
derato. Battagl. Aun. 648. 3. Berg. (Min)
crxprvi&sur. Carl. Fior. 45. Le cose , che si sanno fin dagli scempi,
solamente alle 'nsensate persone si convengono snocciolare. Varch. So. * Ponome m. V. A. V. e di' Suo. Franc. Sacch. Oper div.
a.
Ercol. 5. (Dunque non terreste conto della vergogna? V. Di qual
vergogna? C.] Di non sapere; e se volete che ve la snoccioli pi

chiaramente , d'esser tenuto un ignorante. E' 183. A me non parr

En altro spenda omai Il tempo so. E 26. Chi 'l ben soffrir non
pu, Se trova il mal, ragione che 'l sia so. Rim. Ant. Fr. Guitt.
91. Che a mi celasse mostrar so valore. (V)

fatica l'aprirvela, c quasi snocciolarlavi.


4 Metter fuori , Produrre con facilit , spezhlmente con la lingua.
Red. Quartin. (Da che tramonta ec.) Mentre a far due versacci stanno

2 - E nel pl. Soi per Suoi. Guitt. Lett. 4. 2 . Maggiormente esscr

un secolo, Ed io di botto gli spippolo e snocciolo. Rusp. Son. 6. Que


sti che non isputano in sagrato, Che stanno il giorno a spasseggiar

menare stregghia A ragazzo aspettato da signorso. (Cio, dal si

deano soi operi amorosi. (V. Not. 2 ivi.) (V)

3 - Ed affisso ad altre voci. Dant. Inf 2g.77. E non vidi giammai


gnor suo. ) (N)

pe' chiostri, Snocciolando orazioni e paternostri. Pi che ec.(A) (B) 4 - E per Sua. Fr. Barb. 64f. 6. Ten so vita, non com'ita. E
Fortig. Ricc. q. 78. Ma segue a snocciolar delle corone. (N)

67. 5. Chi so petra petre impetra. (V)

SnoccuoLATAMENTE , Snoc-cio-la-ta-mn-te. Avv. Apertamente , Liscia


mente, Diligentemente. Lat. enucleate , accurate, clare. Gr. xSa

SoA. N. pr.. m. Lat. Soha. (Dall'ebr. tsaion luogo arido, secco. Al

to ampiamente.
Snoccio. ATo , Snoc-cio-l-to. Add. m. da Snocciolare.

SoALzAro, So-al-zto. Adi. m. da Soalzare , V. (O)

tri da tsahhar candido.) (B)


ps , dpfs, paveps. Salvin. Disc. 2. 49. Aristotile , come pi SoAnk. * (Geog.) So-a-ik. Citt dell'Arabia. (G)
snocciolatamcnte metodico ec., fu dagli eruditi Arabi a gara comune SoAlzARE , So-alzre. (Att.] V. A. V. di' Sollalzare. Lat. attollere,
mente abbracciato nel tempo del loro regno, e tradotto e comenta elevare. Gr. raptv. (Da so per su, e da alzare.) Vit.Barl.37. Di
cea che per colti era sostenuto il suo regno, e soalzato.

2 Pagato in contanti. Lasc. Spir. 5.5. Vedi che pur ne verranno SoAmo," S-a-mo. N. pr. m. Lat. Soam. (Dall'ebr. scioham onice.)(B)
i tremila snocciolati e sonanti.

SoamusA. (Bot.) Soa-mna. Sf. Nella raccolta de'viaggi si parla

Snon amaEnTo, Sno-da-mn-to.[Sm.] Lo snodare. Lat.enodatio,solutio. Gal.

di un vegetabile dell' India con tronco fusiforme, legno bianco, in

Sist. 252. Adunque la terra, corpo uno e continuo, e privo di fles


sure e di snodamenti, non pu di sua natura muoversi di pi moti.

teramente grigio, al di fuori midolloso e tenero, coverto di spine

SnoDante, * Sno-dn-te. Part. di Snodare. Che snoda. V. di reg.(O)

che recise quando son verdi lasciano grondare un succo che si ado
pra come falmico. Le foglie sono digitate a cinque fglioline e so

SnoDARE , Sno-d-re. Att. Sciogliere [dai nodi]; contrario di Amnodare. stenute da un lungo picciuolo, ed il frutto e un guscio bislungo
- , Disnodare , Dinodare, sin. (V. Asciogliere.) Lat. solvere, eno contenente dei seni a guisa di piselli rossi. Con ci che se ne t
dare. Gr. Av.Sen. Ben. Varch. 5. 2. Colui che le ha avviluppate, va detto, tale aliero rimarr tuttavia ignoto nella scienza , senza
le sviluppa senza fatica nessuna , perch sa il bandolo, e onde bi-o sapersi dove collocarlo ed a qual classe e famiglia si appartenga,
maucando i caratteri essenziali di esso. (N)
gna farsi a snodarle.
2 - [Ed in senso allegorico] Petr. son. 63. E strinse 'l cor d'un SoANA. (Geog) So-na, Sovana, Suana. Lat. Suana. Citt del Gran
laccio si possente , Che morte sola fia ch'indi lo snodi.
ducato di Toscana.- Fiume della Sarnazia asiatica. (G) (Mit)
2 - Persimil. Snodare il passo=Cammina e,Andare. Alam.Colt. 2.54. SoAN1. (Geog.) So-mi. Antichi popoli della Colchide. (Mit)
Levi alte le gambe, e 'l passo snodi Vago, sncllo e leggier.(V) (N) SoAR, Soar. N.prn. Lat. Sohar.(Dall'ebr. tsahhar lucido, candido.)(B)
2 * (Geog.) Fiume d'Inghilterra. (G)
3 - Per metaf. Lat. solvere, disjungere , explicare. Gr. xAvv.
4 - Dicesi Snodar la lingua e vale Cominciare a profferirle parole.] SeATro , So-at-to. [Sm.] Il gastigo della frusta, [ o piuttosto La fru
Petr. canz. 26.4. Come fanciul, ch'appena Volge la lingua e snoda, sta medesima..] -,Sovatto, Sovattolo , Sugatto, sin. (Dallar, savi,
pl. sijat ovvero esvat frusta. In ebr. sciot e sciotet.)
Che dur non sa, ma 'l pi tacer gli noja.
5 - N. pass. [Liberarsi da' nodi.]
2 - (Ar. Mes.) Spezie di cuojo, del quale si fanno le cavezze a giu
6 - E per metaf Dant. rim. 3o. Sicch 'l duol, che si snoda , Porti menti, i guinzagli a' cani, ed altro. Lat. lorum. Gr. udis. (V. So
le mie parole , com' io 'l sento. Franc. Sacch. rim. 3. Ed in ci atto nel primo senso. In ar. sibt coria bovina concinnata : e sibtijet
aver tal pena non poria, Che 'n tal pensier da me poi non si snodi.
calceus ex coris.) But. If 3. 1. La coreggia del soatto piena ,
7 - Disunirsi, Disordinarsi. M. V. 7. 8. Che la gente del Duca come si fa a' muli.
non si snodava , e la schiera del Re al continuo mancava.
SoAvE, So--ve. Add. com. Grato a'sensi, Dilettoso. , Suave, sin.1
8 - * Manifestare, Palesare. Lasc. Nan. n. 25. Quivi 'l bisogno di Lat. suavis. Gr. is. (Suavis dal celt. gall. suahh che vale il me
desimo. Nella stessa lingua suabhas suavitas.) Dant. Conv. 88. Dico
Giove si snoda Pubblicamente e 'l parer lor si chiedc. (Br)
9 - Distendersi, detto della coda. Tass. Ger. 4. 4. dietro lor adunque, che vita del mio cuore, cio del mio dentro, suole essere
un pensiero soave. Soave tanto quanto suaso , cio abbellito, dol
s'aggira immensa coda, Che quasi sferza si ripiega e snoda (N)
Sonaro, Sno-d-to. Add. m. da Snodare. Propriamente Iiberato da' ce, e piacente, e dilettoso. E lf 2. 56. E cominciommi a dir soave
nodi, e per estens. Sciolto, Spedito.] Lat. solutus, expeditus. Gr. e piana , Con angelica voce in sua favella : ec. (Qui pu forse avere
v9ti. Cant. Carn. 439. Abbia buon occhio, e le braccia snodate, anche forza d'avverbio) E 4. 1 4. Parlavan rado con voci soavi. E

SOAVE

373

SOBBORGO

Par. 6. 32. Cos con voce pi dolce e soave, Ma non con questa uno 3 - Benignit. Lat. clementia , mansuetudo, suavitas. Gr. rpedirns
derna favella, Dissemi: ec. Bocc. introd. 56. Quivi sentendo un soave

Cavale. Med. Cuor. Gusti per esperienza la sua soavit e clemenza.

venticello venire ec., tutti sopra la verde erba si puosero in cerchio 4 (Eccl.) (Soavit chiamasi da' Mistici Quella dolcezza che Iddio
a sedere. E g. 3.f5. La Lauretta allora con voce assai soave cc. co fa provare all' anima da lui specialmente favorita. Fr. Jac. T. 66.
n. Non ci ho soavitate, Ch amor raffreddato.
minci cosi : ec. Petr. canz. 38. 2. Temprar potess' io 'n s soavi
note I miei sospiri, ch'addolcisson Laura.
SoAvzo, * So-a-vi-zo. N. pr. m. Lat. Soavizus. (Dal pers. saviz di
2 Leggieri, Piacevole. Dant. Inf 9. 3. Quivi soavemente spose
buona indole.) (B)
il carco Soave per lo scoglio sconcio ed erto. E 13. fo son colui che SoAvizzamento, So-a-viz-za-mn-to. Sm. Condimento. Mann. Annot
tenni ambo le chiavi Del cuor di Federico, e che le volsi Serrando
Lett. Magal. (A)
e disserrando si soavi, Che dal segreto suo quasi ogni uom tolsi (N) SoAvizzante, * So-a-viz-zn-te. Part. di Soavizzare. Che soavizza. V.
3 - Benigno , Quieto, Posato, [Tranquillo. Lat. quietus , placidus.
di reg. (O)
-

Gr. iuspos, havxos. Tes. Br. 5. 46. Quando l'uomo

gli vuole in

SoAvizzane, So-a-vizz-re. Att. Render soave. Magal. Lett. (A)

caricare (i cammelli) , egli si coricano in terra, e stanno cheti e soavi Soavizzaro, So-a-viz-zto. Add. m. da Soavizzare. Magal. Lett. fm
Gentilezza di pensieri ec. , animata sempre da vivacit e da nobilt
infino a tanto che son caricati.

4 - Moderato , Piano, detto di Passo o simile. Lat. moderatus. Gr.

d'idee, ma d'una nobilt e d'una vivacit allungate e soavizzate nella

crijuurpos. Bocc.g3. f 3. Con soave passo ec. in cammino si misero.


gentilezza. (A
Soave. Avv. Soavemente, [Dolcemente. Lat. suaviter, suave. Gr8os. SoA. * (Filol.) S-ba. Sf V. G. Specie di flagello o sferza usata

Petr. son. 27o. Quel rosignuol, che s soave piagne ec., Di dolcezza

da'saltatori greci. Salvin. Cas. 7. Anzi loro (ai Satiri ) fur date

empie il cielo Guitt. Lett. n. 4. Pi soave dorme in vile e picciul

ancor per lo pi le sobc o ferze in mano, il quale fu un certo ge

letto, non face segnore 'n grande e caro suo. (v)


2 Adagio, Piano piano. 1 Lat. lente, sensim, placide. Gr. Aymv,

nere di flagello, e cos per lo pi sono soliti di dipignersi. . . . Per

questo i satiri stessi gli dipingono colle sobe. Sembra che Ulpiano so
be chiami ci che abbiam detto. (N)
irwxFanc. harb.52. 9. Cavalca tosto in piano, Soave nel montano.
* (St.
e sm. Capo
militareun
chetributo
governa
ter
3 - Pazientemente , Volentieri. Lat. jucunde.Gr. xovps. Franc. Barb. Sona.
ritorio
nel Mod.)
CongoAdd.
indipendente,
pagando
al un
re. dato
E dicesi
344. . E se poco hai, soave Porta tuo stato, e credi esser non degno.
Sobetta Quello che governa un territorio meno esteso. (O)
4 Chetamente, Pianamente. Fr. Giord. 3. ( Firenze 1739.) Se "l
pesce, quando l'ha preso la rete , stesse pur soave, sarebbe meno Sonan, * S-bab. N. pr. m. Lat. Sobab. (Dall' ebr. sobab ribelle) ()
legato. E appresso. E per stan pur soave; e cosi non si strigne SonAc, * S-bac. N. pr. m. Lat. Sobach. (Dall'ebr. sobech perplessit
altrimcnti , e non gli fa cos male il lacciuolo. Siccome addiviene
o reticella.) (B)

altresi di quelli cattivi che s'impiccano ; che se stessero soave quanto SonApe. (Fio) sba-de. Sf: V. G. Specie di saltazione in usof
Greci. (Dal gr. sobeo agito, muovo, espello) Salvin. Cas. 7o.
potessero, non s'ucciderebbono cos malamente. (V)
la sobad ancora una spezie di saltazione, com'io penso, satirica (N)
Soave. (Gcog) Citt del Regno Lomb. Ven. nella prov. di Verona.(G)
2 - E detto per Soavia, cio Svevia. Lat. Suevia. Dant. Par 3, SonA1, * S-ba-i. N. pr m. Lat. Sobai. (Dall' ebr. scioba ritorno
G. V. l. 7. c. 29 e 86. (N)
quiete.) (B)
Soavemente, So-a-ve-mn-te.Avv. Con soavit., Suavementc, sin. Lat. So.A., * S-bal. N.pr. m. Lat. Sobal. (Dall' ebr. scibbolet spica, ov
-

suaviter, jucumde.Gr. ns.Petr..son. 6. Chi gli occhi di costei giam

vero da sciobel via, sentiero.) (B)

mai non vide, Come soavemente ella gli gira. Bocc. introd. 55. Dio Sonnazane, Sob-bal-z-re. N. ass. Saltellare in su.(Si balzare) Salvin
neo preso un liuto, e la Fiammetta una vivola, cominciarono soavemen
Iliad. Quai da gran rupe rotolante sasso , Che dell' orlo gi spenga
te una danza a sonare.
alpestre
fiumesotto
ec.,leInruote
altoBoccon
vola sobbalzando.
appresso.
E gli Vo
uo
mini cadgn
da' cocchi,E
e le
volanti sedie
2 - Quietamente , Rposatamente. Lat. quiete, placide. Gr. zvx.

Lab. 23. Vincendo la naturale opportunit il mio piacere , soave


mcnte m'addormentai.

3 Pianamente, Acconciamente. Lat. placide, sedate. Gr.irvx. Bocc.


nov. 52. no. Fattolo soavemente portare a casa di messer Geri, and
appresso. E nov. 6o. 5. Soavemente sviluppando il zendado ec., fuo
ri la cassetta ne trasse. E nov. 68. 7. Giunto all'uscio, e non apren

te rendevan sobbalzando suono. (A)

SonnAncAne, Sob-bar-c-re. Att. e) n. pass. V. A. V. e di''Soltoporre

Lat. subjiccre. Gr. rorirri (V. Abbarcare.) Dant. Purs-9


35. Ma 'l popol tuo sollecito risponde , Senza chiamare e grida
i'mi sobbarco. But. ivi : I'mi
cio: io faccio di me barca,
o io mi piego a sopportarlo e sofferirlo.
SoBBissAne,
Att. e n.ass. V. e dil Sabbissare. M. V.3. 4&.

dolo soavemente, come soleva far la donna, ec. E nov.77.49. Il soa


La
rocca d' Elci
su confini
Arezzo
e'l Borgo
sobbiss
vemente andare, ancorach alquanto pi tardi altrui mcni all' albergo,
rim.burl.3.57.
Mainperch
dopo fra
il bene
il mal
si trova,
Ritorna iliro
mon
egli il vi conduce almen riposato. b
In
9. 3. Quivi soave
mente spose il carco Soave. E Purg. n. 25. Ambo le mani in sul- do a sobbissar di nuovo, Passato questo d, ec. (B)
l'erbetta sparte Soavemente il mio maestro pose. Petr. son. 29. L'au Sossissaro, sob-biss-to Add. m. da Sobbissare tV. e di Subbissato
Sen. Pist. 9. Spesso abbiamo udito, come le cittadi, tutte intere
ra, che l' verde lauro e l'aureo crine Soavemente sospirando nuove.
sono sobbissate.
Cr. 4. . . 5. Colla terra coperto di sopra, co' piedi soavemente si SoeBollimento.
Sob-bol-li-mn-to. Sm. Il sobbollire, Leggier bollinner
calchi. Petr. caz. 9. Drizzasi in piedi, e con i' usata verga , Las
to., Subbollimento, sin. Lat. levis ebullitio Gramp s.Segn. Pred.
sando l'erbe e le fontane e i poggi, Muove la sciera sua soav mente.(P)
2o. 8. A perseguitare qualcuno basta un leggiero error d' intelletto,
4 Amorevolmente , Modestamente. Lat. modeste, human.ter. Gr.
parpis, Az9pros. Nov. ant. 9. 2. L'amico rispose soavemente : un sobbollinuenio di sangue, un moto d'invidia, un empito di furore
-

io non ti fo torto.

5 Pazientemente. Lat. acquo animo. Cavalc. Specch. Cr. Portate


soavemente ogni avversitade.

SossoLiae, Sob-bol-li-re. i N. ass. Copertamente bollire; altrime


Sboglientare. -, Subbollire, sin Lat. lateuter bullire, fervescere
ebullire. Gr. divx8pcsiv , dvx3av.

6 * Senza strepito , Con dolcezza, Colle buone, Di cheto per can

Sobbollire diff da Ribollire, Bollire. Chiamasi in alcuni luoghi

sare pubblicit. V. Procedere , $. 3. Patlaw. Ist. Conc. . 635.


Egli (il Papa) non aveva tralasciata industria per mandarlo (il Ver

Sobbollire il Bollire del brodo dopo che gi sia stato bollito ed in

erio inchino all'eresia) soavemente al suo vescovado . . . astenersi

tintovi il pane. Il calore sobbolle a bambini e d fuori alla pelle


sobbolle sotto la gola dal sudore, e quel calore che viene chians

in ci dalla forza per non precipitare il Vergerio dalla vania all'a


postasia , con disonore del carattere episcopale. (Pe)

Sobbollito. Non sar forse mal detto nel traslato , Sobbollimento del
l'ira, che celatamente si concnoce e si sfoga dal fondo del cuore. R

SoAvEoLENTE , So-a-ve-o-ln-te. Add. com. comp. V. ditirambica. Che


trimenti] Soavit.,Suavezza, sin. Lat. suavitas. Gr. urns. Fr.Jac.

bolle il Ribolle
sangue eil manda
il che
non Sob
boltire.
vino o fuori
altrogocciole
liquore ealla
perpelle;
il caldo
si guasta
Ri
bolle
il
cacio
quando
per
calore
va
a
male.
Ribollire
vale
poi
Bol
lire di nuovo. Nel traslato Ribolle il sangue nelle vene, per isde

3. 27. 1. Cotanto hai gustata Della sua dolcezza , Che ti era


soavezza infermitade. E 5. 23. 2 . La contemplazion sente dolcezza,

gno, per ira, per concupiscenza, per altri affetti, purch non tran
quilli.
Talvolta Ribollire par cbe abbia il senso del semplice Bollire;
ma d'una pentola al fuoco, del caff o simile, non si dir che ti

rende soave odore ; opposto di Gravcolente. Red. (A)


SoAvezzA, So-a-vz-za. Sf ast, di Soave. Qualit d'esser soave : al

Gusta sapore di gran soavezza.

SoavutoquenzA , So-a-vi-lo-qun-za. Sf comp. Lo stesso che Snavilo


quenza , V. Grill. Berg. (O)
SoAvissiMAMENTE , So-a-vis-si-ma-mn-te. Avv. superl. di Soavemente.
Pros. Fior. part. 4 vol. 2. pag. 254. I gelsomini odorano soavis
simamente. (N. S.)
SoAvissiMo, So-a-vis si-mo. [Add. m.] superl. di Soave. , Suavissimo,

bolle, ma che Botle. Ribolle anche cosa in cui sia sviluppo di calore
senza il materiale avvicinamento del fuoco. Ribollire non ha uso at

tivo come Boltire. N del vino che fermenta direbbesi che ribolle,

ma piuttosto che bolle. Si bolle , non si ribolle, dal caldo. Il sangue


bolle nella giovent naturalmente; ribolle o per disposizione movbo

sa o per cagione straordinaria che l'alteri. Bollire da ultimo ha al

sin. Lat. suavissimus. Gr.

cros. Coll. SS, Pad Allora finalmen


cuni usi che sono suoi particolari, non comuni a Ribollire e Sobboutire.
te comprender che sieno non solamente possevoli , ma soavissime SoeeoL.iro , Sobbol-li-to. Add. m. da Sobbollire. -, Subbollito, sin.
quelle cose, le quali ec. Cr. n. 4o. . Il giardino dee avere intorno di 2 Per metaf: Segreto, Coperto. Tac. Dav. ann. 4 o4 Sapendo
verse generazioni d' erbe odorifere, che dieno diletto e confo. to ,
con che tuoni e folgori di parole e fatti da quel nugoloso petto scop
imperocch ogni odore all'anima soavissimo cibo.Stor. Barl. Avea
pierebbe la sobbollita ira. (Il lat. ha: latenter bulliens)
vi acquicelle che passavano per mezzo di questo prato, le quali era SounotLirurA , * Sobbolli-tra. Sf. L'atto di sobbollire , e La cosa

no molto soavissime. Bartol. Uom. lett. 57. Le anime de'filosofi ,

sobbollita. Diod. Lev,

3. 28. Ma se la tacca s' arrestata nel suo

luogo, e non s' allargata nella pelle, anzi s' ristretta, una sob
bollitura d'arsura. (N)
SoAvt A, So-a-vi-t. (Sf) ast. di Soave. I Propriet di esser soave; al
trimenti Dolcezza, Soavezza.] , Soavitade , Soavitate , Suavit , Someonco , Sob-br-go. (Sm.) Borgo contiguo o vicino alla citt. Ltt.
suburbium. Gr. r porrsucv. (V. Borgo.) G. V. . 93. 3. Le chiese
sin. Lat. suavitas. Gr. rns. Bocc. g. 4. p. 4. Laccrrannomi c diceva un soavissimo antico, hanno ec. (N)

storo , se io cc., sentendo la virt della lice degli occhi vostri, la

ch'erano allora in Firenze e ne' sobborghi ec., contannno i 1o. C'om.

soavit delle parole melliflue ec. , di piacervi un'ingegno. Vt. S.


Margh. 35. El corpo mio sento tutto pieno di soavit e d'odo e.
2 (Fragranza. Dani. Purg. 7. 8o. Ma di soavit di mille odori Vi

Par. 2. Forte gragnuola in Costantinopoli e ne' sobborghi discese.

facea uno incognito indistinto,


Vocab, VI,

Guid. G. Li navicatori vitero li liti trojani da presso , e li suoi

sobborghi. Stor. Eur. 6. 1 24. Lo mandava a stanziare ne' soubor


ghi di Messaburia,
48

374

SOBBORNARE
SOCCIO
Soomaar, Sobbor-n-re. Au. V. A. V. e di Subornare. Stor.Se Sonto, S-bri-o. Add. m. Parco nel mangiare e nel bere, Astinente,
f 2. Non mancarono ec. di sobbornare alcuni degli maggiorenti Moderato , Che ha sobriet. Lat. sobrius. Gr. vmdAuos. (Secondo i
di quella terra. E 9. Oltre lo essere stati per gli Sanesi con larghe pi , sobrius vien da se per seorsim separatamente, e da ebrusbria

olerte sobbornati, ec. E 33. E cos sobbornato di nuovo gli Semi


fontesi con la ghe promesse, cc. (V)
Sonoro, Sob-bor-n-to. Add. m. da Sobbonare, V. V. A. V.
e di' Subornato. (N)

co. Altri forse da ex ebrius non briaco. V. Sobriet) Bocc. introd.

47. Cose pi atte a curiosi bevitori, che a sobrie e oneste donne.


Dant. Par. 5. 99. Si stava in pace sobria e pudica. Maestruzz.z.
2.4. Il sacerdotale senso dee esser vigile e sobrio e sottile. Galat.8o.

Sonnevit , Sob-bre-vi-t. Avv. comp. V. A. Sotto brevit , [Breve

mente. Lat. sub brevitate, breviter. Gr. epaxos. Vit. S. Gir. Co

Io ho pi volte udito che si sono trovate delle nazioni cosi sobrie,


che non isputavan giammai.

incia la vita, e fine di san Girolamo ridotta sobbrevit. Lubr. Vtagg.

2 - Lubrico del corpo. Cron. Morell. 282. Fa di stare sobrio del

Ma dirovvi sobbrevit delli principali paesi e cittadi.


Soerc, S-bec. N. pr. m. Lat. Sobcc. (v. Solac.) (B)

corpo, che tu esca il di due volte il meno.

So, Sobe-le. N. pr. m. Lo stesso che Sabale, V Lat. Sobel.


(V. Sobilia.) (B)

Sorucio, So-b-glio. Sm.1 V. A. V. e di Subuglio. G. P. 8. 3g.


2. Non si facea lezione de' Priori per le capitudini dell'arti, che
quasi la citt non si commovesse a sobuglio.

Soneua. * (Geog) Sober n-mi-a. Ciu degli Stati Prussiani nella s


* (Geog) So-can-d go, Sagendago. Fiume degli Stati U
Provincia del Basso Reno. (G)
niti. (G)
Son (Filol.) S-bi. Add. e m.pl. V. G. Nome che i Greci da Socanine. * (Mit. Egiz.) So-c-ri de. Divinit egizia poco nota, e se
no
a Satiri. Salvin. Cas.7o. Da questo i Satiri da' Greci fur detti
condo alcuni, soprannome d' Iside. (Mit)
allCorn Sobi , cio scaccianti, perciocch saltando sempre caminava
Soccavaro, Soc-ca-v-to. Add.m. Cavato o Lavorato a fondo, e dicesi
o anzi loro fur date ancora per lo pi le sobe o ferze in mano.. .

di Terreno. Pallad. Nov.6. Si semina l'aglio e l'ulpico, specialmente

nonde anche Sobi , cio scacciatori e agitatori chiamarono i satiri, in terra bianca, e soccavata senza letame. ( Il lat. ha : fossa et
da sobin agitarsi. (N)
subacta) (V)
So.A. pr.. m. a sobi. (Dall'ebr. scebi cattivit) (B)
Socce.orne, Soc-c-de-re. N. ass. anom. V. e di''Succedere. Bemb.(A)
a - (Geog) Citt della Senegambia. (G)
onesAvna. * (Geog) So-bi-eslvi-a. Cit di Boemia. (G)

Cavalc. Att. Apost. 4. E soccedendo dopo molto tempo un altro

So-bi-li-a, Bilia. N. pr. f. Lat. Sobilia. (Dall'ebr. sciobel

re ec. studiossi d'oppriemere e d'affiligere i nostri antichi. E 46. Gli


nostri antichi padri, li quali dopo lui soccedettono. (V)

Soniamento, So-billa-mn-to. [Sm. Lo stesso che] Subillamento, V.

Soccecaocto, Soc-cc-ne-ric-cio. [[ Adl. m. V. L. V. e di' Succeneric


cio. Amm. Ant. 6. . 4. E poi dice, che a capo suo era uno pane
soccenericcio e uno vaso d'acqua.

'll,

Soniane, So-bi-l-re. Au. Lo stesso che subillare , V.


Sorissane So-bis-s-re. [Att. V. A. Lo stesso che 1 Sobbissare. V. Soccunawane , Socchia-m-re. t Au. e n. ass. comp. 1 Chiamare sotto
e di''Subbissare.1 Vit. S. Gio. Bat. 257. Temevano che non sbis voce. Lat. demissa voce vocare Gr. tropov. (Da sub clanare sotto
sasse tutta quella provincia.
chiamare.) Com. Inf3o. Comunque io socchiamava, e udissi la voce
Sossaro, Sobisto. Add. m. da Sobissare. Lo stesso che sobbis mia , lasci il mantello ch' ci tenca , e usc fuori.
sato. [V. e d'Subbissato.

Soccuuneae, Soc-chi-de-re. [Aut. e n.. anom. comp.1 Non interamente

*one, So-bli-m-re. Att. V. A. V. e di sublimare. serm. s. chiudere. Lat. pene claudere. Gr. rz do zelur. ( Dal lat. sub
gost. 35. Con questa perseveranza furono incoronati i Martiri, le claudere sotto chiudere.)
Vergini ne furono gloriose, i Sacerdoti ne sono soblimati. (V)
2 Anticamente usato per Chiudere assolutamente. Lat. claudere.

Sosa, S-bna. Npr. m. Lat. Sobna, Sobnas. (Dalrehr siaath


quiescere, e na nunc.) (B)

SooA, Sbo-ba. N. prm. Lat. Soboba. (Dall'ebr.tsalba esercito) (B)


Soroca, " So-b-ca-i. N. pr. m. Lat. Sobochai. (Dall'ebr. sebachden
sit di rami , o propagini.) (B)

Sonole,
S bo-ic. fvf . L. Prole. Lat. soboles. Gr. yevec. (In ebr.
scelbet progenie In ar. sabba effusus fuit, dimore percitus fuit: scia
bala crevit, adolevit, bene educatus fuit.)
a - E per simul. Fir. Dial. bell. donn. 397. Che bella cosa vedere

Gr. xxeier. Gr.S. Gir. 5. Quelli che vanno per dirittura, e dicono
verit , cessano avarizia di sopra s , e socchiudono le sue mani di
tutti i doni.

5'occhiudere diff. da Accostare. L'uscio che non si ferma n col

saliscendo n con altro mezzo, ma che si adagia pi o meno com


baciato all'imposta tanto che paja chiuso od almeno non sia spalan
cato , si dice in Toscana Accostato; e certamente Socchiuso non .
Similmente a dire della finestra. Si socchiudono gli occhi. Si soc
chiude un armadio.

una leggiadra donna, quando con frequente sobole gli spessi capegli Soccinuso, Soc-chi-so. Add. m. da Socchiudere. Non chiuso affatto,
cumulano il bel capo.
uasi chiuso. Lat. fere clausus, semiadapertus.Graziaros. Guid.
3 - * (Bot) Sobole dicesi il Rudimento di una nuova pianta o ramo
. Noi simigliantemente di ci ci dobbiamo infingere con occhi
che spunta sopra la pianta madre, e Sobole diconsi ancora i bul socchiusi. Matt. Franz. rim. burl. 2. 67. Non si vedrebbon mai
bitti che nascono nella circonferenza del bulbo , nelle ascelle delle belle figliuole, perch le madri le terrien rinchiuse cc.Se non altro
foglie di alcune gigliacee , ed i corpi carnosi che si sviluppano nel le lassan pur vedere A quelle gelosie cos socchiuse. Lasc. Gelos.2. percampio di talune amarillidi, agli ec. (In ebr. scebet verga, sci
Per fia buono ritirarmi dentro, si si, e tener pi tosto l'uscio socchiuso.
oleth spiga : scibbalim bacche.) (N)
Soccio a , Sbc-cida. Sf p. e di Soccita , Soccio. (O) Tratt. M.T.
Sonora. * (Geog) So-b-ta. Citt d Polonia. (G)
Cic. f3. Gi quelli agricoltori appellano l'orto un'altra soccida. (N)
Sonora. * (Geog) So-b-tka. Citt di Boemia. (G)
SoccioEne. (Agr.) Soc-ci-de-re. Att. P. e d'] Succidere. Pallad. Marz.
Sorral. (Geog)S-bral. Citt del Brasile.(G)
3. Se rinascono le felci, succidile colla falce.
SonnALIA. * (Bot.) So-br-li-a- Sf. Lat. sobralia. Genere di piante sta Soccino, * Soc-ci-no. N. pr. m. Lo stesso che Soncino, V. (B)
bitato nella Flora del Per in onore di un chiaro botanico di tal Soccio. (Leg.) Sc-cio. Sm. Accomandita di bestiame che si d altrui,
nome. Comprende piante monocotiledoni della ginandria diandria,
famiglia delle orchidee , e si distinguono per la corolla rovesciata
con cinque petali allungati, uguali ed assai aperti quasi piegando in
dietro, due interni pi stretti, un sesto inferiore quasi lineare nella
parte superiore, sfrangiato nella base che cordata a rovescio ed

di labro, trifido, scannellato, e le radici de' bulbi fasci


colanti. (N

che il custodisca e governi a mezzo guadagno e mezza perdita, o


sotto altre condizioni che si stimi di pattuire. -, Soccida, Soccita,
sin. Lat. societas. Gr xooviz. Pass. 26. Molti altri dicono che

sono allogagioni, compagnie e socci, venture, comperare a novello,


e pi altri modi Min. Malm. pag. 48. Noi per soccio intendiamo
una societ o compagnia particolare, ovvero un'accomandita di bestia
me che si d altrui perch lo custodisca e governi, a mezzo guadagno

So-bran-z-re. [N. ass. V.A. V. e di' Sopravanzare.1 Dant.


Par. 23. 35. Ella mi disse: quel che ti sobranza ,

virt ec.

e perdita. Sozio poi, pure dal latino Socius, intendiamo quel che i
Latini dissero Sodalis jure, Sodalitiis junctus; e Buon sozio dichiamo

Sosruamente, Sobria-mn-te. Avv. Con sobriet. Lat.sobrie.Gr. vmpa


is. Bocc. nov. 63. 5. Credonsi che altri non conosca e sappia che

a colui che non guasta mai, e che accomoda la conversazione. (A) (B)

i digiuni assai , le vivande grosse e poche, cd il viver sobriamente


faccia gli uomini magri e sottili, ed il pi sani. Lab. 2a. Poich
l'usitato cibo assai sobriamente ebbi preso. Coll. Ab. Isnc. cap. 5o.

mezzo guadagno e a mezza perdita. V. A soccio, e V. Dare a soc


cio. Petr. Frott. Ma dar le capre a soccio pure il meglio,
3 [E per simil. e in ischerzo. Burch. 1.78. I poveri lombrichi dati
a soccio S'andavan per paura sotterrando. Malm. o. 37. Acciocch
nimo un tratto lo combatta, Quand'egli ha dato a socci la sconfitta
4 E Dar a soccio a capo salvo= Dare bestie a soccio col patto
che morendone alcuna, colui che le tiene dee in quello scambio
metterne un'altra egualmente buona. Tratt. pecc. mort. Danno lor
bestie a soccio a capo salvo, siccome sieno di ferro, cio s'elli ne

Sobriamente dormi, acciocchnon si cessi date la virt cheti guarda.


SosRiet, So-brie-t. SfV.L1 Parcit e Moderazione propriamente nel
mangiare e nel bere ; e si dice ancora della Parcit d'altre cose ap
petibili; altrimenti Temperanza, Ritenutezza, Riserva..], Sobrietade,
Sobrietate, sin. Lat. sobrietas.Gr. vm0audirns. (In celt. gall. sobhraide.
V. Sobrio.) Albert.cap.55. La sobrietade costrignere lo soperchio nel
bere. Declam. Quintil. La temperata sobrietade per ispese del viag
gio gliele diede. Maestruzz. 2. 2. 4. Perch si richiede in colui che
si dee ordinare, o nel cherico, la sobriet del cibo? E appresso
Perch si richiede in colui che si dee ordinare, e nel cheric, la so
briet del bere ?

2 A sobriet, posto avverb. Con sobriet, e fig. N poco n trop


po. Tes. Br. 3. 4. Non sapere pi che non ti fa di mestiere di sa
pere ; brigati di sapere a sobrietade, cio n poco n troppo.
3 * (Icon.) Donna che si chiude con una mano la bocca, mostrando
coll'altra una mensa squisitamente imbandita, dalla quale fa vista
di allontanarsi. (Mit)
Soerissimo , So-bri-is-si-mo. Add. m. superl. di Sobrio. Segn. Stor.

2. 32o. Quella Corte era divenuta pi simile alla Corte

Sar

- danapalo, che di un Re che tenesse guerra e nimicizia contra un

potentissimo e sobrissimo imperadore. (N. S.)

2 Onde Dare a soccio = Dare altrui bestiame da custodirsi a

muore neuna, quelli che le tiene s ne metter una in quello scambio


altres buona,

5 Dicesi Soccio semplice, il Contratto col quale si d ad altri


il bestiame per custodirlo, nutrirlo , ed averne cura, a condizione
che l'affittuale guadagni la met dell'accrescimento e soggiaccia
alla met della perdita, secondo la stima data al bestiame; Soccio

a met, La societ nella quale ciascuno de' contraenti conferisce


la met del bestiame, che resta comune per la perdita e per alcuni
guadagni; Soccio di ferro, o a capo salvo, quando il proprietario di un
podere lo concede in affitto col bestiame di cui fornito, e che dee rima
nere sempre lo stesso, attaccato, a guisa di un ferro, al podere; e Soccio
improprio , quando si d una o pi vacche perch sieno custodite
ed alimentate dall'affittuale , colla condizione di convertirne a suo
vantaggio tutti i prodotti, eccetto i vitelli, che restano al locatore,
il quale conserva altres la propriet delle vacche. (D. T) (N)

SUCClTA

375

SOCIABILE

2 - Il bestiame medesimo. M n. Malm. pag.48. Soccio s'intende


quel bestiame, il quale si d a un contadino per far a mezzo del

ml Lat. auxiliarius. Gr. fon3rds.Liv.M. Fece passar nella prima


le coorti soccorrevoli. E appresso s Non erano rimasi e non
schiera
li soccorrevoli tanto solamente.
Soccoannuero , Soccor-ri-mn-to. fml Il soccorrere ; altrimenti A
Soccra, Sc-ci-ta. Sf Lo stesso che Soccio, V. Monos. F. It. (A)
uto. Sovvenimento, Soccorso. Lat. auxilium. Gr go49ua. Rim,
Lall. En. Trav. 4. . Farem come una soccita di vacca. (N)
ant. P. N. Mess. Rugg. d'Amici. Dunque chi gravato , In cotal
a - Dicesi Disfare la soccita e vale Por fine a un negozio fitto in
guadagno , quasi dica a soccio, cio a compagnia. (A) (B)
3 - Chi piglia il soccio.

guisa abbia soccorrimento.

compagnia con molti. Onde il proverbio : Morta la vacca, disfatta

la soccita, e dicesi di Qualunque cosa che cessi per cessare di un'


altra.(A)

Socco, Sc-co. [Sm. V. L] Calzare usato dagli strioni antichi nella


commedia. Lut. soccus. Gr. iufirms. (Soccus dall'ebr. sochech coper
tura. In ted. socke scarpino, schuh scarpa. In oland. schoen, in isved.
sko; in sass. ant. scoe sceo; in ingl. shoe vagliono anche scarpa.)
Buon. Fer. 4.2.7. E vago di cantar pensai allora, Tratta via la chitarra
e'l socco umile, Ricever sul Pimpleo pi degni arredi. E 5. intr. 3.
E tu sul flauto gl'imi Fatti civili di"co'pi nel socco. Saloin. An
not. F. B. 4. 2.7. Socco, latino soccus. Questo una sorta di calzar

piano, conveniente a personaggi comici, opposto al coturno. (N)

connurone, Soccorrit-re.Verb. m. di Soccorrere che soccorre,

Lat auxiliator. Gr. Bon9d. Salvin. Disc. a. 49. Consolatore nera


vagli, soccorritore nei mali, guida e scorta nostra, e lume e spe
rauza. E Odiss. 23. 58. Poich un uomo nel polo uno avendo
Ucciso , cui non sien molti di dietro Soccorritori , fugge abbando
nando I parenti ed il patrio terreno. (B)
Socconaraice, Soccorritrice. Verb.f di Soccorrere. Che soccorresa.

forte, qual pria,


5. . . o. MaEquegli avendo ildicuor
in liuddelib.
leggier: tale io. Era
Cadmei
ccorruurnce ; or no tr assisto , ec.

elle poscia a ca

32o.

Del gran Giove tornr, Giunone Argiva,

alta

nerva. (A)(B)

2 -nonEfg. La commedia stessa..] Petr. cap. 4. Materia da cturni, Soccorso , Soc-crso. [Sm. Il soccorrere , [ Assistenza nel bisogno
da socchi.
e
ne Sovvenimento Ajuto, Sussidio.(
3 - * (Bot) Socco o Soccum il Nome col quale nella Flora mula
-) Lut. auxilium, subsidium. Gr. goina. Boce. proem. 8. In
barica viene indicato l'albero a pane ; autocarpus de'botanici si
rifugio
te, amano ec. intendo di raccontare con
di
e
soccorso
stematici. (N)
arler nel
to novelle. Peirson.8o. El mio nav
er ne
SoccoDAomoLo. (Ar. Mes.) Soc-co-d-gno-lo.[Sm. Arnese che, attaccato
foco, e non m'aita. E canz. 39. 2. Che pure
alla sella, fascia i fiaunchi alla bestia; altrimenti 1 Straccale. Lat.
2. 65. E temo che non sia gi s smarrito,
so attenda ? Dant.
postilena. (Da su e coda.) Franc. Sacch. nov. 6o. Postosi su uno Ch'io mi sia tardi al soccorso levata. E Pug. 8. 3o. E quei, che
soccodagnolo de' detti muli cc., cominci a chinare la testa verso il
m' era ad ogni uopo soccorso, Disse : ec. E Par. 22.96. Pi fu il
rotto del detto mulo. Burch. 1. 43. E Virgilio rub un soccodagnolo
fuggir, quando Dio volse , Mirabile a veder, che qui il soc
mar
Per insegnare a balestrare a' trilli.
corso. Red. lett. 2.26. Ho scritto all'eccellentiss, sig. dottor Coraz
SoccounETE, Soc-com-bn-te. Part. di Scoccombere. Che soccombe ,
zi, che un anno fa fece un viaggio con le galere, se anco quest'an
Soggiacente. Nauni Stor. Ven. lib. 9., De Luc. Dott. vog. o.no.
no ne vuol fare un altro sopra quel vascello che il sig. N. N. man
22. Berg. (Mim)
da in soccorso de' Veneziani.
SoccomaenzA , Soc-com-bn-za. Sf Soggezione, Assoggettamento. De 2 - Dicesi Dare o Fare soccorso e vale Soccorrere, Porgere aiuto.
Luc. Dott. volg. 2. 4. 9. Berg. (Min)
V. Dare soccorso, e V. Fare soccorso..] Cavalc. Med. cuor. Ogni
SoccoMnere, Soc-cm-bc-re. N. ass. anom. V. L. Soggiacere. -, Suc
di ajuta e d soccorso del suo lume e del suo conforto.
giace
cumbere
e
da
sotto,
sob
lat.
(Dal
sin.
Succumbere,
combere,
oi Gridar soccorso e vde Chiedere ajuto. V. Gridare,
3 re.) Faust. Orat. Cic. 3. 3o., Piccol. Poet. Arist. 196., Nani Stor.
. 4. (N)
Simb.
Espos.
Berg.(Min)
Cavalc.
2.
Ven. lib.6., Battagl. Ann. 6o5.
. Il soccorso di Pisa : dicesi Quando giugne tardo e
4
56. Tutti impugnando, ed a tutti soccombendo. (N)
inopportuno; detto cos perch non venne a tempo. Lat. Prometheus
(G).
superiore.
Guinea
della
Socconoia. * (Geog) Soc-cn-di-a. Citt
post rem. Buon. Fier3. 5.3. E' sare' bene Ch' or tu facessi il secon
Soccorrente , * Soc-cor-rn-te. Part. di Soccorrere. Che soccorre. V.
domarrone , E'l tuo sarebbe il soccorso di Pisa. E 4. 3. 2. Il no
di reg. (O)
stro fu il soccorso, Che si suol dir , di Pisa. Bern. Orl. 1, 2, 68,
senza
ma
Sf1
corpo,
di
Flusso
Soc-cor-rn-za.
(Med.)
SocconaenzA.
Diceva: e' viene il soccorso di Pisa,
Lat.
sin.
Scorrenza,
Cacajuola
,
,
o
Uscita.
diciamo
che
sangue;
5- (Milit.) Ajuto d'armi, di munizione o di gente che si reca ad
diarrhoea. Gr. pouz. Cr. 5. 7. 7. Vagliono (le cotogne) al flusso una fortezza assediata o minacciata. Guicc. Stor. Si accost a Ve
del sangue, e alla soccorrenza , e al vomito. Lib. son. 38. Lingua
rona per porvi il campo; avendo in questo mezzo con l'ajuto degli
da farsi incontro a soccorenza. Fir. As. 93. Se non che il ventre ,
uomini per il paese occupata la Chiusa per fare pi difficile il pas
pien di bietole e di altri erbaggi, assaltat ec. da una sdrucciolevole sare al soccorso che venisse di Germania. Bemb. Stor. In un for
soccorrenza, schizzando come un nibbio, di loro una parte ne rico
tissimo castello . . . il quale Gradisca detto , stette molti giorni,
-

perse, e un'altra ne ammorb con quello odore.

mentre a lui dall' oste di Lombardia il soccorso giugnesse. Bentiv.

Socconaene, Soc-cr-re-re. (Aut. anom. Porgere ajuto, sussidio. Lat.


succurere, subvenire, suppctias ferre. Gr. 3om9. (Succurrere, da
sub currere, sotto correre) Cavalc. Frutt. ling. Chi pu soccorrere
a chi in pericolo di morte, e non lo soccorre, si pu dire che
l'abbia morio. Dant. Par. 6. 96. Carlo Magno vincendo la soccorse.
-

le

E col terzo caso.1 Petr. son. 313. Soccorri all'alma disviata

e 1rale,

a - Far riparo, anche col terzo caso..] Dant. Inf 7.47. Di qua, di l
soccorren colle mani, Quando a vapori , e quando al caldo suolo.
3 - Giovare , Valere. Ar Fur. 5. n. 15. Di tormentarla non cess,

Sin ch'ella Non gli fe'l giuramento, il qual non s'usa Fra noi mai
violar; n ci soccorre Il dir, che forza altrui ce 'l faccia torre. (B)
- N. ass. Occorrere , Venire in mente , Sovvenire. Lat.succurrere,
subire , in mcntem venire. Gr. vrpxo 9a. Albert. cap. 2 n. Quando

Principiossi l'assedio felicemente ; rotto e disfatto il soccorso degli


Ugonotti francesi dall'una parte , si termin poi con pari felicit,
ribattuto e ridotto in angustie l'altro soccorso, che dalla parte di
Germania con forze grandi avea condotto l'Orange. E altrove : Es
sere una delle massime pi ricevute nella professione militare, che
non dovessero tentarsi gli assedi , se prima non si avesse ferma cre
denza d'impedire i soccorsi. Montecucc. Ultimo rimedio degli as
sediati il soccorso. (Gr)

a -* Pi generalmente s'intende d'Ogni apiuto d'uomini e d'armi


dato ad un alleato che ne abbisogni per far guerra o per difendersi.
V. Dare soccorso. (Gr)
3 -* Porta da soccorso o del soccorso: Quella porta piccola che

nelle citt fortificate serve a uso d' introdurvi soccorso. Porta,


. 2 , 3. (N
Donna armata che brandisce una spada nuda porta
6 S
che tu abbi fatte dalla gioventudine tua. Ar. Fur. 23. 23. In tanto pure una borsa ed un paniere pieno di vittuarie, e cammina celere
aspro travaglio gli soccorre, Che nel medesmo letto, in che giaceva,
mente, (Mit)
L'ingrata donna venutasi a porre Col suo drudo pi volte esser Soccorso. Add. m. da Soccorrere. Sovvenuto, Ajutato..] Lat. adjutus.
- doveva.
Gr. Bigon 9 nuvos. G. V. 9. 69. 2. Albingano molto stretta di vit
5 - [E n. pass. nel primo sign..] Ar. Fur. 22. 2o. Se non si soccorrca tuaglia , e non soccorsa, s'arrendeo poi agli usciti di Genova e al
perdono.
- col grave suono, Morto era il Paladin senza
Marchese del Finale a patti.
6 (Milit.) [Parlandosi di Fortezza assediata o minacciata d'asse Soccotnino. (Bot) Socco tri-notAddm.1 Aggiunto di una specie del
dio, vale Venire in suo ajuto con forza d'uomini, d'armi e di genere l alo [ , e della resina che se n'estrae. ] Lat. soccotrinus.
munizioni, cos per accrescerne il presidio, come per salvarla dal (Cos detto perch si raccoglie nell'isola di Socotra o Socotora; e per
ericolo della presa. Din. Comp. 2. 53. Guastarono Laterina, che meglio andrebbe detto Socotrino.) Red. Oss. an. o6. Stemperai nel
la teneano i Neri, i quali non la poterono soccorrere. G. V. . . 8.
comune una giusta quantit di alo soccotrino polverizzato in
- . Se per lo re Giovanni, a cui s' erano dati , non fossono soccorsi l'acqua
modo che ec.
Ben
con oste campale infino a mezzo Luglio, darebbono la terra.
Soccarscene, Soc-crscere. Att. anom. Alquanto, o Lentamente cre
tiv. Ist. Fiaid. Ed inaspritosi il freddo, tentarono col favore del scere o germogliare. Pallad. Febbr. 3. Ogni anno lasciamo alcuna
pi
volte ne fu cosa soccrescere quindi per li rami, serbando sempre una materia ,
gelo pi volte i nemici di soccorrere quella terra, e
rono ributtati. (Gr)
cio un tralce madornale, il quale si drizzi in su alla vetta dell'arbore.
ajuta al (Il testo lat. ha aliquid per ramos crescere subinde patiamur)(V)(O)
Sovvenire.
Si
Soccorrere diff. da Ajutare , Assistere ,
cuno, quando, secondo richiede l'occorrenza ed il bisogno, si por Socene. (Bot.) S6-ce-re. Sfpl. Nella Flora pisana cos vien tudoto
gono altrui quelle forze e que mezzi che possiamo, per fargli ot l'Eryngium campestre; ed in altri paesi della Toscana sotto lo stesso
tener qualche bene, o per allontanarne qualche male. Si sovviene nome intendono la Scabiosa arvensis detta anche Vedovina. (N)
alcuno, quando s'ajuta nel caso in cui il nostro ajuto gli oppor Socnette, Soci--bi-le. Add. com. Che ama compagnia, Compa
tumo, ma non di grandissima necessit. Si soccorre quando convien gnevole ; altrimenti Sociale, Associabile. ] Lut. sociabilis.Gr.
provvedere subitamente al bisogno. Si assiste alcuno, quando non
ovands. arch. Ercol. 3. L'uomo animale pi di tutti gli al
- tu vecchio reciterai antichi detti e fatti , fa che ti soccorrano cose

si va lontano dalla persona e gli si sta innanzi, per porgergli ajuto

tri sociabile, ovvero compagnevole. E appresso: Molti altri animali,

e soccorso nell' ocorrenza.

i quali se non sono civili ec. , sono almeno sociabili, Gell. lett. a.
lez, 8.19. L'uomo, per essere animale sociabile, e che ama vive

Socconaevole, Soc-cor-rvole. Add. com. Che soccorre, Atto a soc


correre,

2 - (Milit.)Ausiliario; ed in questo senso fu usato anche in forza di

re con quei della sua specie medesima, si rallegra delle felicit de


gli altri,

36

SODARE
SOCIABILMENTE
sociatamente,So-cia-bil-mn-te. Avv. In modo sociabile. Gozz. Rep. Socrascon. * (Geog) So-ct-sgor. Citt dell' Indostan inglese. (G)
Sooa. (Min.) S-da. Sf Sostanza salina abbondantissima nella natu
giorn. . Berg.(Mn)
ra, che forma la base del sal marino, entrando in esso pertre quar
sociate,
Soci--le Add.com.Che ama compagnia; meglio Sociabile.
n. sociabilis, socialis.Gr. xovovuxds.Mor.S. Greg. Colui che schifa
ti incirca del suo peso. Ma la pi gran parte della soda ch' in
commercio proviene dalla combustione delle
che crescono sul
di conservar la pacienza, di chiaro e tosto rompe la vita s
la sponda del mare, e particolarmente dal Riscolo,sotto il qual no
impazienza. Buon. Fier. Intr. . Ch'io son persona assai pi so
comprese diverse specie del genere salsola. La soda, detta
, "Dicesi pi comunemente di Ci che appartiene a soci, a societ. (A) me vunAlcali
minerale, di grande uso nelle arti,sopratutto per fa
sociarr , So-ciali-t. Sf ast. di Sociale. Qualit di ci che so anche
re il vetro e il sapone , e serve anche alla medicina. V. Cali, Ri
ciale, compagnia. Segner Cristinstr.3o. 5. Tutto ci che si oppo scolo
e Salsola..] Lat. kali. (In ted. sodle nome della pianta da cui
ne grandemente al bene della socialit umana dee dirsi che grande
-

mente oppongasi alla ragione , propria dell'uomo. Ma se cosi ,


mirate un'poco qual cosa possa essere pi contraria della menzogna
ad una tale socialit! (A) (B)

si trae la soda. In isp. soda, in franc. soude.) Ricett.

ior. 6o. Il sale alcali, il quale si fa dell'erba cali , che quella


di che si fa la soda.

_ -

sociativo, So-cia-ti-vo. Add. m. Atto afar societ.Le Luc. Berg.(O)


Societ, So-cie-t. Mf Compagnia di pi persone nel medesimo luogo;

2 -* I chimici cos chiamano ancora il Deutossido di sodio, da


altri detto Ossido idrato , o Alcali minerale caustico delle officine,

che non rinviensi in natura se non nello stato di sale, e puro non
di alcun uso, almeno nelle arti. (O)
(Comm. e Farm) Dicesi Soda aerea o effervescente o purifica
varch. 7 8. Tutto quello ec. ha la societ della ragione umana 2 tolto via da lui e spezzato. Salvin. Cas. 134. Varrone Menip ta o preparata, il Sottocarbonato di soda ; di Alicante o Ceneri di
o non fu cos nominato dal maestro, la cui et era stata molto soda, il Carbonato di soda impuro ; caustica, la Soda pura ; creto
sa, il Carbonato di soda; areata, il Carbonato di soda. Dicesi anche
innanzi, ma dalla societ e confederazione d'ingegno, poich ancor
Solfato di soda, il Sale di Glaubero; Tartrito di soda, il Sale di tar
egli con versi d'ogni genere avea le sue satire lavorate. (N)
a
rare societ= Far cpmung, unione. V. Fare societ.(N) taro; Acetito di soda, la Terra sfoliata cristallizzata ec.(A)(A.O.)(N)
a -- rA., **** 384 Si vede ec. essere stato offer 3 - (Med.) Calore all' epigastrio, con eruttazioni caldissime ed acri,
Tuo ec.
amicizia , e ad altri la societ del popolo romano.
e con cefalalgia ; ma prendesi anche per Cefalalgia assolutamente.
Lat. soda. (In ar. questa parola significa appunto dolore di testa...)
3 - * Genere umano incivilito. V. dell' uso. (A) ( I buoni scrittori
dissero Comunanza civile.) (N)
(A. O.) (N)
4 (Leg.)Convenzione tra due o pi persone onde porre in comune tra 4 (Marin.) Sode: Cosi diconsi Certi compartimenti fatti con paratia
loro tutti o parte de'beni o qualche commercio, opera o impresa per e tramezzi che formano degli alloggi o stanze, le quali si chiudono
a chiave, sopra il ponte , o nell'intervallo tra i ponti, o nella stiva,
dividerne indi il lucro o sopportarne la perdita in comune. (Az)
a Dicesi Societ universale , Quella di tutti i beni presenti o per rinchiudervi diversi oggetti o munizioni. Questi luoghi per lo pi
- tra cumt. . Deposito, 5. 12. (S)
de' guadagni delle parti durante il corso di essa ; Societ partico
lare, Quella la quale non ha per oggetto se non certe determinate SooApA. (Bot) Sodda. Sf. Genere di piante dicotiledoni con fiori
cose o il loro uso , ovvero i frutti che se ne possono ritrarre ; So completi polipetali della ottandria monoginia di Linneo,famiglia del
ciet in nome collettivo, Quella che vien formata da due o pi per le capparidee, descritto da Forskal sul carattere del calice di quat
sone e che ha per oggetto di fare il commercio sotto una ragione tro sepuli, il superiore fatto a volta ; della corolla di quaturo petali
sociale; Societ in commandita, Quella che si forma tra una persona disuguali ; dell'ovario superiore stipitato contenente otto semi. Que
responsabile in solido o pi socii solidali da una parte, ed uno o sta pianta, che cresce nel Femen ed il cui frutto di color rosso, e
pi socii commanditarii, i quali non rispondono che della loropor che si mangia cotto dagli Arabi,da Roberto Browne stata ripor
zione; Societ anonima, Quella che non esiste sotto un nome sociale, tata al genere capparis coll'aggiunto Sodada. (Dall'ar. soddd) (N)
n viene indicata sotto il nome di alcuno de'socii, ma coll'oggetto Sopale, So-d-le. [Add. e sm, V.L.Compagno. Lat. sodalis. (In ceit.
della sua impresa, ed i soci non vanno soggetti che alla perdita di gall. 'sa nel , e dal trib, congrega , assemblea, Chi nella nostra
quanto importa il loro interesse nell' associazione ; Societ in par trib, nella nostra assemblea. In ar. saediq amico fedele : in turco
tecipazione, Quella ch' relativa ad una o pi operazioni di com joldus' sodalis.) Buon. Fier. 3. a. 7. Che, largo in noi di suo
, Ne fe' sodali a quella onesta mensa. Menz. sat. 9
mercio, ed ha luogo per le cose, nelle forme e colle proporzioni reale
e condizioni convenute tra' partecipanti. (N)
Tanta feccia non han gli scolatoi D' ogni pi immonda e fetida cloa
5-* (Icon.) Donna che ha in mano un melagrano e s' appoggia ca, Quanta, o buon Giove , esti sodali tuoi. (B)
coll'altra alle tavole della legge; tiene a'suoi piedi un fanciullo
Sodale diff da Sozio, Compagno , Collega, Confratello, Con
che si sforza invano di spezzare un fascio di verghe. (Mit)
sorto, Consorte. Sozii si dicono coloro che propongonsi nn connu
6 - * (Geog) Isole della Societ. -drcipelago dell'Oceano equinozia ne oggetto d'interesse, fondato sopra l' equita. Compagno colui
le, composto di moltissime isole, di cui la principale Otaiti. (G)
che si unisce ad un altro per non lasciarlo solo; e talvolta fu ado
SocioenA. (Mit.) So-ci-ge-na. Epiteto di Giunone, madre ed autrice
perato nel senso di Sozio. Collega Compagno in una medesima
della Societ, siccome quella che presiede , all'unione conjugale.
operazione , tanto spontanea , che ordinata da un superiore,per so
(Dal lat. socius campagno , e gennao io genero.) (Mli)
stener la quale abbisogna una comune intelligenza. Confratelli si di
SociNianismo. (St.
So-ci-nia-ni-smo. Sm. La setta , e L'eresia cono Quelli che appartengono ad uno stesso corpo religioso, la cui
de' Sociniani, cos detti da Lelio Socino sanese, eresiarca del xr.
unione fondata sopra la stima reciproca di quelli che la compon
gono. Soduli in antico si dicevano Quelli che mangiavano ad una
secolo, e dal suo nipote Fausto Socino, che non ammettevano alcun
dogma religioso il quale fosse o contrario o superiore la ragione. stessa mensa. Consorto viene a dire Compartecipe , o di sangue, o
Magal. Lett.scient.pag.2o2. Di esso (luogo del Concilio Niceno) se
di pericolo , o di fatica, o di gaudio, o di prosperit, o di pro
ne vale un moderno sospetto di socinianismo, per far credere che la fessione, o d'altra cosa che sia con la voce Consorte s'indica par
natura delle divine persone non sia altrimenti una sola, ec.(A)(B)(N) ticolarmente il marito e la moglie.
Sociniano. (St. Eccl.) Soci-ni--no.Add. e sm. Eretico seguace di So SonAL., (Filol.) So-da-li. Cos chiamavansi i Sacerdoti degl'Impera
dori romani divinizzati. V'erano anche i Sodali Titisiensi, istituiti
cino, Che professa il socinianismo. Magal. Lett. (A)
Socio, S-ci-o. Add. e sm. Ch' in societ; altrimenti Associato, Com
da T'ito Tazio per conservare i sacrifici de' Sabini. (Mit)
pagno., Sozio, sin. (A)Sannaz. Arcad. eel. 2. Deh! socio mio, SoDALrro. (Mlin) So-da-li-to. Sm. Lat. sodalithes. (Dall'ital, soda, e
se giammai non fulmine Ove tu pasca, e mai per vento o grandine dal gr. lithos pictra.) Sostanza pietrosa rinvenuta in Isvezia, compo
sta di soda , e che sembra una variet di nefelino. (Aq)
La capannuola tua non si disculmine, ec. (B)
SocLeo . * So-cl-o. N. pr.. m. ( In celt. gall. soicheal ovvero soichle SonAlizio, So-da-li-zi-o. (Sm..] V. L. Compagnia. Lat. sodalitium, so
alla gran cena Del be
gioja, piacere. In gr. soo io conservo, e cleos gloria.)Uno defi dalitas. Dant. Par. 24. . O sodalizio
nedetto Agnello, il qual vi ciba. Morg. 25. 46. O sodalizio, o ina
gli di Licaone. (Mit)
Soco, * S-co. N. pr. m. (Dal celt. gall. soc silenzio, ovvero coltro,
ladetto loco , love fu perpetrato tanto male.
Solo a menre, So-da-mnte. Avv. Con sodezza, Sicuramente, Cauta
vomero.) Giovane trojano ucciso da Ulisse.(Mit)
mente. Lat.tuto. Gr. rzs. Cron. Morell. 26o. E questo per traf
2 (Mit.) Soprannome di Mercurio. (Mit)
3 * (Geog) Fiume dell' isola Haiti. (G)
ficare il suo sodamente. E 26. Va sodamente nel fidarti, e noia
t'abborracciare.
Socorona (Mit.) So-cr-di-a. Dea della Pigrizia, figlia dell'Etere e
della Terra.(ll lat. socordia,vale appunto Pigrizia, Svogliatezza Socor 2 - Gagliardamente , Con forte animo. Lat. fortiter, firmiter. Gr.
cxvps. Mlor.S. Greg.Tanto pi sodamente s'apparecchiano a quelle
dia dal lat. ex particella privativa, ovvero da se per sine senza, e
da cor, cordis cuore, che qui si prende in senso di mente. V. Scioc cose stabili, quanto meno apprezzano queste cose transitorie. Car.
lett. . 158. Questa mia
stende ancora all'amicizia, e
co nelle mie risposte al cl. sig. Monti.) (Mit)

ma prendesiSocietate,
anche pisin.
generalmente
per Unione
Compagnia
societade,
Lat. societas.
Gr. zorria.
Sen. Ben.

Soconno. * (Geog) So-cr-ro. Citt della Columbia. (G)

v'amo sodamente.

Socotai. * (Geog) So-co-t-i. Citt del Regno di Siam. (G)


SoDAMENro , So-da-mn-to, fSm..] Stabilimento per maggior fermezza,
Confermazione. Lat. confirmatio. Gr. 38xiors. Petr. Uom. ill. Or
Socorona. (Geog)So-co-t-ra, Socotra. Isola dell'Oceano indiano, (G)
din dodici littori, e compuose nuove leggi, solo a fermezza del
socorna. *(Geog) So-c-tra. Lo stesso che Socotora, V. (G)
popolo, e sodamento di pace e di concordia,
Socovato. (Geog) So-cov-lo. Citt della Guinea inferiore, (G)
6ocaar, S-cra-te, N. pr. m. Lat. Socrates. (Dal gr. soos sano, e - Mallevadoria , Qbbligo. Lat. cautio , satisdatio, Grizavoris, za
cratos forza, secondo i pi. In celt. gall. sochrad tranquillit, so voori. Cron. Morell.32. E di poi gli lasci con sodamento, e non
chridheac di buon naturale) - Ateniese, figlio di Sofronisco, det si partirebbono. G. V. 1 . g. 4 La gabella del sodamento, fiorini
13oo (ciodi portare arme di difensione)a soldi 2o di piccioli per uno.
to il pi savio de' Greci, ed il pi virtuoso degli uomini, maestro
a - [Onde Far sodamento, il sodamento= Dar sicurt, V. Fare
di Senofonte, Eschine, Cebete, Platone ec - Storico greco del
mr. secolo, detto Lo Scolastico. - Figlio di Nicomede, re di Bi sodamento..] M. V. 3. 52. Per lui fece il sodamento, e l'obbrigagio
nia, alleato di Mitridate. (B) (Mit)
ne predetta a'signori.
Socratico , So-cr-ti-co. Adapr. m. Di Socrate, Conforme alla Sopane , So-da-re. Att.en. Far sodo, altrimenti Assodare, Consoli
maniera di Socrate, (B)
dare. Lat. solidare, consolidare, solidescere. Gr. crepso, rrspor9a.
SocrAriba, So-cra-tide. N.pr. m. Lat. Socratides. (VSocrate.) (B) (Comunemente dal lat.solidare. V. odo) Pallad. Agost , Vo

SOD ARGEN

SODDOMIITO

glionsi s sodare, che l'acqua non possa trapelare. Omel. S. Greg

377

soddisfatti. E Novemb, a 6, Furono poco in vita loro solleciti di

Si secca come testo la mia virt, perch il testo si soda, e ferma


per lo fuoco.
a -- Promettere, Dar sicurt. Lat. satisdare. Gr. vrrhasarda.

soddisfare i peccati da lor commessi. Passav. 77. Per paura di qua


lunque pena che gli convenga sostenere per soddisfare li peccati.(V)
- *In questo senso fu usato anche il secondo e 'l terzo caso
citt
nella
Sodarono
tenere
(v. sodo, 5. i.) G. V. 8.oo. .
di
il
P.Sodisfare, 5. 3. (N)
ssaggio dell'Alpi sicuro. E n. 95. 2. Intra i quali aveva 15o6 no Soooisearrissimo, Sod-di-sfat-tis-si-mo. Add. m. superl di Soddisfat
ili e potenti, che sodavano per grandi al Comune. Nov. ant. 83. 5. to.-, Sodisfattissimo, Satisfattissimo, sin
s' ingaggiaro chi avesse pi bella spada, e sod il gaggio. Cron Soppissarro, Sod-di-sfat-to. Add m, da Soddisfare- , Sodisfatto, Sa
Morelli. Comparisca ec. a rispondere alla detta petizione, e sodare
disfatto, Satisfatto, sin. Car. lett. a. 45. Comprendo che questo gio

sopra essa secondo la forma dello statuto. E altrove: Vogliendo so


dare secondo la forma degli statuti.

3-

vine sia mal soddisfatto di voi,

Soddisfatto diff. da Contento. soddisfatto chi giunge al fine desuoi

Dicesi Sodar la partita nello stesso senso di Saldar la partita,

la ragione, i conti, cos nel proprio come nel fg.

desiderii; contento chi o nel soddisfacimento d'un desiderio od

Saldare , 5

in altro ritrova un sentimento di pace. Chi soddisfatto pu non


5, a Car Lett. ined. 2. 56. Tornon dice, che spera non partir
esser contento, perch pu aver ottenuto senza goder del bene che
di qua che non lasci sodata questa partita. (Cio, se prima non ha
ha ottenuto. Chi contento aggiugne alla soddisfazione del desiderio
condotto a fine questo affare) (N)
un'altra soddisfazione pi piena venente dalla coscienza e dalla co
sopane. * (Geog) So-dr-gen. Citt della Polonia. (G)
noscenza del bene. Contento riguarda pi propriamente il cuore;
sonaro, So-d-to. Add. m. da Sodare, P. (A)
Soddisfatto la passione, l'affetto. Il piacere soddisfa e non contenta.
sonniacosaro. (Eccl) Sod-dia-co-nto. Sm. V. A. P. e dil Suddiaco Soposrarrone, Sod-di-sfat-t-re. Verb. m. di Soddisfare. Che soddi
nato. Maestruzz. . o. E' vero, che se prese i minori quattro (or
sfa. Silos Serm. Berg. (Min)

din) secondo l'usanza del paese, e in quello medesimo di il sod


o, Soddisfat-trio. Add. m. Atto a soddisfare, -, Sa
diacono pigli il soddiaconato, puote essere permesso per misericor: Sonntsrarront
tisfattorio, sin. Segn. Conf istr. co. 3. Queste azioni poi, cd al

dia. E . 3. Che pena si dee dare a colui che d i minori ordini


tre simili a queste , o siano soddisfattorie, o sian salutari, devono
col soddiaconato ? E n. 4 Se sanza coscienzia del Vescovo in un essere ingiunte con qualche certa corrispondenza di numero, (V)
di riceve tutte le minori, ovvero alquante minori e' soddiaconato. Sonntsrarrauce Sod-di-sfat-tri- Verb.f di Soddisfare. Che soddisfa,
sonnacono, (Eccl.) Sod-di--cono. Add. e sm. P. A. P. e dl Sud Silos eran. ,Berg. (Min) ce
diacono. Maestruzz. . o. Tre sono i sagri (ordini), cio soddia Sonoisr arruaA, Sod-disfatt-ra. Sf P. e di' Soddisfazione. Buon.
cono, diacono e prete. E . . Al soddiacono impresso nel por
Fier. 4. a. 7. Come de'capi l'accomodatura , Difficile de' nondi
gimento del calice voto. E . 25. Al soddiacono s' appartiene por E malagevoli la soddisfattura. (La stampa legge sodisfattura) (B)
ser
loro
diaconi
iare all'altare il calice e la patena, e darlo a
ea
Soonisraziose , Sod-di-sfazine. f) Il soddisfare.- , Sodisfazione,
vire. G. V. 4. . . A un altro Giovanni soddiacono, ch'avca scritte
Soddisfattura, Sodisfattura, Sadisfazione, Satisfazione, sin. (V. Con
le lettere, fece mozzare la mano
tentezza) Lai. satisfactio. Gr.rompodpmrs.
sonoiseacere, Sod-di-sfacn-te. Part. di Soddisfare. Che soddisfa. 2 Contento, Consolazione, Piacere, Sollievo. Bocc. nov. 23. 4.
a. satisfaciens. Gr, rompcap. But Conveniente vendetta, e sod
Propose ec. di vo ere a soddisfazione di s medesima trovare alcuno,
disfacente all'ira.
il quale pi di ci, che il lanajuolo, le paresse che fosse degno. Se
sopsecremenre, soddisfa-cen-te-mnte. Avv. Con soddisfacimento, gner. Man.
Febbr. 7. 4. A fine di mantener questa pace avresti di
istanza. Lat. satis. Tratt. segr. cos donn. Se il medicamento
ragione a privarti di molte tue bench giuste soddisfazioni. (v)
opera soddisfacentemente, non accade fare alti opera
Dicesi Dare soddisfazione e vale soddisfare, Adempire ogni sor
sonoiseacevole , Soddisfa-c-vo-le. Add. com. Atto a soddisfare ; al 3 ta di convenienza o di debito che alcuno abbia con un altro, e pi
trimenti. Soddisfattorio. Contil. Lett. Berg. (Min)
strettamente Pagar quel danaro del quale uno debitore. . Dare
soooisraciero, Sod-di-sfa-ci-mnto. Sml. Il soddisfare, ed anche
dione (3)
atto di soddisfare altrui riparando l'offesa fatta, Ildar soddi 4 - - Dicesi Prendere soddisfazione, e vale Rimaner soddisfatto, V.
azione, altrimenti soddisfazione.1, Sodisfacimento, Soddisfamento, Prendere soddisfazione. (N)
satisfacimento, sn. Lat. satisfactio. Gr rompoopia. Bocc nov. 9. 5 - * Dicesi Stare a soddisfazione, e vale Soddisfare. Stare a sod

3. Ma in soddisfacimento di quella ti priego che tu m'insegni come disfazione. (A)


tu soffari qnelle (ingiurie) le quali io intendo che ti son fatte. -. 6 - (Eccl.) Una delle tre parti della penitenza; ted La riparazio
ir ped. D'Non sono se non soddisfacimento a Dio. But Inf ne volontaria che il peccatore fa a Dio colle opere penose della
35. . L'autor non disidera questo per ingiustizia, ma per soddisfaci penitenza per l'ingiuria
fattagli co'suoi peccati. Lat.satisfactio. Gr.
mento di giustizia.

rampoodpmrs. Pass. 73. Della quale (penitenza) dice il Maestro delle

- (Eccl)tpicesi specialmente di Ci che l'uomo tenuto di fare sentenzie, che ha tre parti ec. La terza la soddisfazione dell'opere.
riguardo a Dio in riparazione del peccati commessi Maestruzz. . Lab. 335. Buona contrizione e ottima soddisfazione fu in loro.
35. soddisfacimento si pu intendere in due modi: l'uno, il quale 7 - * (Teol.) Soddisfazione di Ges Cristo.
la vera soddisfazione
idee fare alruomo di quello chi altri gli tenuto, ec. ; l'altro si fua alla Maest Divina pei peccati del genere
umano, mediante
quello che si dice fare a Dio per li peccati commessi.
la passione e morte di Ges Cristo. (G.F.)
Sonosravesro , soddisfa-mn-to 5 m. sinc. di Soddisfacimento,
edi' Sodomia. 1Cavale. Med,
Sonoda, Sd-do-ma. Sf. A.
aroia. Vecchiett. a5. E quale (verso) vi darebbe soddisfa cuor. Soddoma un micidio che impedisce la generazione. Com.If
mento? (P.V)
5. In costui si punisce incesto, fornicazione, e rapimento, e sod
Appagare, Contentare, doma. Lab.iagg. Questo si fue per lo brutto peccato contra na
sontseane, Sd-di-sf-re. Att- e massano
Pagare il debito-, Sadisfare, Sati tura , lo quale si chiama soddoma.
Dur soddisfazione,
p
sfare, Sodisfare, sin (P. Aggradire) Lat. persolvere, satisfacere,ali Sonooma. (Geog.) Lo stesso che Sodoma, V. Boce.Com. Dant, Com.
cuis voluntatem explre. Gr rie, apzi. Da Ino. 7. Quin Purg. a6.
centro soddisfatto sarai tosto. Bocc. nov. 3. 6. Pens, avendolo a Soooowa, Sod-do-mi-atSf
A. V. e di Sodomia.F. Giord. Pred.
ciascun promesso, di volergli tutti e tre soddisfare. E appresso Il
S. 39. Or non vedi che si sostengono le meretrici nelle cittadi? qne

Giudeo liberamente d'ogni quantit, che il Saladino il richiese il


ervi, e il saladino poi interamente il soddisfece.E nov. a. d. Ma
donna, io ho inteso che un gallo basta assai bene a dieci galline
ma che dieci uomini possono male, o con fatica, una femmina soddi
farc. E nov. 7. 8. Avanti che 'l marito tornasse da Genova , della

sto un grande male e se si sottraesse, si sottrarrebbe un grande


bene; ch si farebbono pi avolteri, pi soddomie, che sarebbe
molto peggio. Ricord. Malesp. cap. 6. Ettore ecuccise il re Pa
troculus, il quale commise con Achille il peccato di soddomia. Bocc.
Com. Dant. Questo (vizio) chiamato soddomia da una citt antica

sua persona gli soddisfece. G.V. . 4. 2. E soddisfacesse il dannag chiamata Soddoma.


gio ricevuto perla
gente delsoddisfare
Re di Francia Cas. lett. 8. Il che io ho fat Sonpounco, Sod-d-mi-co.Add. m. PA. IP. e di Sodomitico.Com.
volentieri
per
e servire v. M. in ogni occasione.
- E con varie accompagnature, sostituito per lo pi il terzo

to tanto pi

Inf. 5. La quinta in peccato soddomico. E 6. lntroduce l'autore


intra questa perduta gente tre anime di tre eccellenti uomini, li
quali furono lerci di questo soddomico peccato.
E pur n. 5. Per soddisfare al mondo, che gli chiama. Bocc. in Sonooraccio , * Sod-do-ni-tac-cio. Add. e sm. pegg. di Soddomito.
tro. Il soddisfare d'ogni cosa all'appetito, che si potesse ec.
Benv. Cell. Vit. T. 2.f37. Voltonisi con quel suo bruttissimo
essere medicina certissima a tanto male. Bocc.nov. 3. . Al quale
visaccio, a un tratto mi disse: Oh sta cheto, soddomitaccio. (N)
Alessandro ogni suo stato liberamente aperse, e soddisfece alla sua do Soooowrranenre, Sod-do-mi-ta-mn-te. Avv. Alla soddomita, Con
manda. E nov. 57, 6. Essa (legge) solamente le donne tapinelle co
soddomia.Com.Purg. 26. Li primai usandola bestialmente, li sc
strigne, le quali molto meglio, che
uomini, potrebbero a molti condi soddomitamente.
isfare. E canz. 7. 4. E della dolce bocca Convien ch'io sod Soonourrane, Sod-do-mi-t-re.N. ass. Usar soddomia. Latpaedicare.
disaccia al mio disire.Lab. 335. Disideroso se di soddisfare, in
Gr. rv.Com. Inf 5. Coloro che spregiaron natura e sua bon
quello che per te si potr, dell'offesa commessa. Boez arch. 4. tade, soddomitando,
pros. 4. In questo non ho io, risposi, dubbio nessuno, che io non Sooooiraro, Sod-do-mi-tto.Add m. da Soddomitare. tChe ha usato
volessi soddisfare allo ingiuriato col dolore dello ingiuriante.
soddomia.
- Piacere. Cecch. Stiav. a. 2. Fil. Ella una bella giovane. Alf Soonoarruco, Soddo-mi-ti-co.Adel tm. Pl. Soddomitici e Soddomitichi.
soddisfavvi2 Fil. Si, in quanto a lei ma cc. (V)
p. A. p. e di Sodomitico.Com.Inf6. Quivi si palesano questi
3-Giustificarsi, Scusarsi. Fior. S. Franc. 85. Cognoscendo frate
spiriti soddomitichi. E Purg. 26. Soddoma e Gomorra perirono per
,

al quarto caso. Dant Parp 79

Perch non soddisface a'miei disi?

Pacifico la sinistra immaginazione (il sospetto) defrati, soddisfece

fuoco celestiale per lo peccato soddomitico. Bocc. nov. . g. Trov


dal maggiore infino al minore generalmente tutti disonestissimamente
7. E qui convien ch'i' questo peso peccare in lussuria, e non solo nella naturale, ma ancora nella
4 - En. pass. Dant. Purg
soddomitica.
porti. Per lei tanto ch'a Dio si soddisfaccia.
(Ecc) soddisfare il peccato= Far penitenza del peccato com Sonnorro, Sod-do-mito. tAdd. e sm.. A. e di Sodomaito, rile.
5
messo Segrer. Mann. Ag 4 2. Se hanno commessi de' peccati , 7.382. In quella notte similmente si trov, che quanti soddomiti
gli han pianti, e per quel poco, che hanno ancora potuto, gli han erano, tanti ne furono estinti. Stor, Pist. 7o. Qualunche era, che
loro umilmente, e disse: ec. (V)

378

SODO

SODDOTI A

potesse aver messo dubbio. No. ant. 67. . Io ti sodisfar quando io


sar tornato. Ed ella disse : se tu non redissi ? Ed elli rispose so

volesse grazia in Corte, portasse moneta, o menasse seco uno bello


fanciullo, e avea quello che domandava, perocch la maggior parte
Sonnorta, Sod-dotta. Sf Lo stesso che sodducimento.tp.A. V. e di
Seduzione G. P. 9.33. . Ci fu per la soddotta de'Fiorentini. E
di loro erano soddomiti.

disfaratti lo mio successore. Cocch. Disc, 6. v. a. f: 26. Alle quali

condizioni parimente sodisf il corpo nostro co' suoi organi e colle


sue potenze. (N)

o. 7. Il quale con lei non volea stare ec., alla soddotta d'uno mes 2 - Piacere. Fr. Giord. 24g. Allo 'nfermo non sodisfanno eziando
le preziose cose. (V)
ser Ugo il Dispensiere suo barone, e guidatore del reame.
Sopnorro, Sod-dt-to. Add. m. da Sodducere. p. e di Sedotto. Lat. 3 - Pagar la pena di un fallo, Far penitenza di un peccato com
fraude impulsus. Gr. rora as. Tac, Dav. Stor... 244. Le le messo. Cavalc. Specch. Cr. no8. E per sodisfare della nostra ira e
gioni quarta e diciottesima, soddotte da pochi, non esser passate ol della nostra impazienza ec. E'og. E per sodisfare del peccato della

tre alle parole e le grida, e tosto sarieno''tornate a segno.


Sonoucene, Sod-d-cere. tttt. anon... e di sedurre.
Soppucnenro, Sod-duci-mn-to. tSmi il sodducere. tv. A. V. e di

invidia ec. Per sodisfare del peccato dell'accidia, ec. (V)


* Ed anche col terzo caso. Cavalc. Specch. cros. Pr

opucirone, Sod-du-ci-t-re. I Verb. m. di Sodducere. Che sodduce.

sodisfare al vizio della gola ec. Per sodisfare al peccato della lis
suria ec. E og. Per sodisfare al peccato della vanagloria ec. (v)
4 - * Fu detto anche Sodisfar le chiese, i chiostri ec. per Frequie
tare le chiese, i chiostri, facendo opere di piet. Segner. Pred.

[.. A. V. e diSeduttore. Lat. deceptor, seductor. Gr. drarns.

55. Non avremo n pur voluto in nome suo ricettare mna volta un

Seduzione. G. pr.. 92. 1. Per sodducimento di suoi uficiali, e

per covidigia di guadagnare.

a Esop. Per lo lupo (dobbiamo intendere) 1 ciascuno sodducito povero, non sodisfar le sue chiese, non sodisfare i suoi chiostri (N)
re de giovani a mal fare. Com. Inf: 8. da sapere che il ruffia - E n. pass. Magal. Lett. Cosi anche verisimile che avessero
no il proposto delle meretrici, ovvero sodducitore.
preso
, per meglio sodisfarsi su l'identit della per
Soppucurnice, Soddu-ci-trice..peb. f di Soddurre. Che sodduce. sona. (
e di''Seduttrice. Salvin. Disc . 228. Quando S. Paolo bia SopIsrArrissimo, So-di-sfat-tis-si-mo. Add. m. superl. di sodisfatto. Lo
sima a' Colossensi la filosofia, intende della sodducitrice e bugiarda, stesso chel Soddisfattissimo. Ambr. Cof. 2. . Tal ch' io restai so
che favorisce la tradizione degli uomini.
disfattissimo Di lui. Lasc. Gelos. n. 2. Gli feci intender la dote, che
Sonnvane, Sod-drre. I Aiu. sinc. di 1 sodducere. V. e di sedurre. ne rimase sodisfattissimo.
Fav. Esop. Co'quali il diavolo fa diverse reti e lacciuoli, a menarci Sonisparro, So-di-sfatto. Add. m. da Sodisfare. V. di rg. Lo stesso
ea soddurci alle pene infernali. Com. Inf9. La quale il fa avaro, che Soddisfatto, V. (O)
e l'avarizia il sodduce in molti peccati. G. V. 6. 34. 2. Il detto SopisPATronA, So-di-sfat-t-ra. Sf Lo stesso che Soddisfattura. p. e
Imperadore mand sodducendo per suoi ambasciadori e lettere quelli di''Soddisfazione. (B)
della casa degli Uberti. Lucan. Molti n'avca raunati e soddotti a Sootsrazione, So-di-sfa-zine. Sf V. e di' Soddisfazione.
mal fare Salvin. Odiss. 323. Questa adunque i molto tristi Sod 2 - Onde Dare sodisfazione = Sodisfare. V. Soddisfazione , 3.3,
dussero Fenici : a lei, mentr'ella Lavava, un pria mischiossi pres e V. Dare sodisfazione. 1 Malm. 1. 6. E se non se le d solista
so cava Nave, in letto e in amanza; che son cose Che alle tenere zione, La ci far marcir 'n una prigione.
femmine la mente Sodducon. (Pe) E Opp. Pesc. 3. 29. L'orribile 3 - (Eccl.) Una delle parti della penitenza. Maestruzz. n. 35. Non
vale la sodisfazione che non fatta in grazia e caritade.
Tifone Soddusse ad uscir fuor dell'ampio baratro. (N)
Soppurro , Sod-dt-to. Add. m. da Soddurre. Ed usato anche an Sobissimo, So-dis-si-mo. [Add. m.1 superl. di Sodo. Lat. solidissimus,
Gr. arpiraros. Bemb. Stor. 4. 57. Il castello di grande artificio,
ticamente parlandosi di terreno, nel senso di Divelto, Rimescolato,

Pallad. 3. 25. Vuole (il porro) l'aja piana, addentro cavata, sod
dutta, la terra letaminata ec. (Il lat.
subacta) (Pr)

e di mura sodissime e grossissime. Segner. Mann. Genn. 27.5. E


per questa una sapienza sublime , spirituale, sodissima. (V)

Sonourrone, Sod-dut-t-re.terb. m. di Soddurre. Lo stesso che Sod Sooo , S-do, Sm. Sicurt. Lat. cautio. Gr. dryxia. (Dalla. so
ducitore. (V. e d'Scduttore.] Lib. Pred. Godono d'essere soddut

tori della via del buono Dio. Cavalc. Med. cuor. E quanto alle pa
role, dicevano ch'egli era sodduttore della legge.
Sooburrace, sod-duttri-ce. Verbf: tdi soddurre. p. A. p. ea

Seduttricel Lib. Pred. Vi penetrano astutamente con loquela sod


duttrice.

Sonbuzione, Sod-du-zi-ne.tSf. A. P. e di''Seduzione.

lidus fermo, sicuro : onde in solilo esse essere in sicuro, ed in co


lido ponere, in solido locare porre in sicuro.) Cecch. Dot. 3. 3.Un
certo sensale Gli facea dar cinquecento dacati; Ma e' rest pel sodo,
Morg. 8.47. Che promettesti e rimanesti in soldo Renderci'a lui.(N)
2 - A sodo, Di sodo, posti avverb. Sodamente, Fortemente.

sodo. (A) Franc. Sacch. nov.


Filoc.

o. D con essa (scure) al porco nel

capo; e non gli di di sodo, ch la scure schianci. (V)

7.37 . Vinta la sua sposa dalle false sodduzioni dell'eterno mimico,

piacendo a lei, il trapass. G. V. g. r . 3. Per le dette sodduzioni

V. Bollire, S. 3. (A)

- Onde Bollire a sodo=Bollire lungamente, gagliardamente.

si ribell all'Imperadore la citt di Chermona addi 2o di Febbrajo. 3 - (Archi.) Ogni sorta d'imbasamento o fondamento, dove posino
edifici, o membra d' ornamenti, o simili. (Dal lat. solidum cosa so
(Cos nel testo Dav.)
lida, ferma.) Benv. Cell. Oref 44. In mezzo a detta forma vi era
Sobenan. * (Geog) So-de-rb. Citt della Nubia (G)
Sonzinello. (Bot) So-de-rllo. Sm. Nome col quale in Toscana si posto pur della medesima forma quadra un sodo.
2 -* Dicesi Sodo del terreno Quel luogo dove posano gli archi
dinota una specie di fungo del genere agarico, buona da mangia
tetti le fondamenta degli edifici. Baldin. Voc. Dis. Sodo del ter
re: dicesi anche Soderello degli uccellari. (N)
SonEnuno. (Bot) So-dc-ri-no.Sm. Ne mercati di Fiorenza vi si porta reno. Luogo dove posano gli architetti le fondamenta degli edifici.
Per intelligenza di che da sapersi , che la terra tiene sotto alcuni
a vendere una specie di fungo del genere agarico sotto il nome di
Soderino, e che in altri luoghi d'Italia si chiama Piazzajolo. (N) filoni doppi, de'quali altri son sabbiosi , altri renosi, altri sassosi,
SopErro , Sodt-to. Add. m.1 dim. di Sodo. Alquanto sodo. Pallad.

cap. 14. Per la calcina buona ec. farai lungo tempo macerare, e poi
sodetta abbi l'ascia, e radila, (Secondo la lezione di questo luo
so adottata sotto il verbo Avere, 5. 19, questa voce riman priva di
esempio.) (N)
SoprzzA , So-dz-za. [Sf1 ast. di Sodo, tQualit di ci ch' sodo ;

altrimenti Durezza. Lat. soliditas, durities. Gr. cripsdrzs. Cr. 2.


8. 9. Per la sodezza sua ritiene pi il natural calore. E num. o.
L'umore pi lungamente dimora in cotal modo, si per la tortezza,
e si ancora per la sodezza. Vegez. I quali per la sodezza sono pi
gravi, e acconci a gittare.

2 - Per metf Stabilit, Fermezza; e si prende cosi in buona, come


in cattiva parte. Lat. firmitas, constantia. Gr. vrr9enz.Cro. Pell.

sotto i quali con ordine vario trovasi un terreno, detto pancone,


molto denso, che quello ch' bastante a reggere ogni edificio; e
chiamano sodo del terreno, quantunque non sempre si trovi
ella medesima sodezza, anzi in alcuni luoghi padulosi trovasi cosi
debole, che necessario usare pali di cerro , di castagno o d'altro
legname , fitti per rovescio nel terreno, in altezza almeno dell'ot

tava parte dell'altezza, che deve avere il muro, e tanto fra di loro
vicini che non resti luogo ove piantarne altri. (N)
3 - Onde Posare sul sodo, contrario di Posare in falso, cio so
pra cosa che non sia retta sotto.
4 - Efig. Andare in sul sodo, detto di persona, vale Divenir robu
sto. Bellinc. Son. no8. Dico che e' va in sul sodo e sta sul grasso.N)
5 - * Aver del sodo = Aver senno, sodezza d'ingegno. Saimi.
-

6. Se gli avesse prestato Iddio vita, avrebbe avuto in comune assai

Odiss. 4fo3. L'onorava Sovra gli altri compagni suoi Ulisse , Perch

stato , considerata la sodezza e nettezza sua. Car. lett. 1. 158. Que

sapeva, e in mente avea del sodo. (Pe)


5 - Dire , Favellare o simili in sul sodo , sul sodo, di sodo =
Dir da senno, da dovero. V. Favellare di sodo. Lat. serio dicere.
Cas. rim. burl. 2. g. Io dico dunque, e dicolo in sul sodo, Che la

sta mia sodezza si stende ancora all'amicizia, e v'amo sodamente.

3 Anticamente Sodezza di dentro per Ostinazione. Mor.S. Greg.

Siglori tacitamente d'avere spregiato il Re per comandamento di


Dio, e perci di subito fu levato dalla sua sodezza di dentro.

4 - (BA) Sodezza dicesi anche propriamente dell'invenzione e com


ponimento maestoso, e fondato nelle buone regole. Il suo opposto
Tritume. Voc. Dis. (A)

natura si still il cervello Per far un tratto una donna a suo modo.
Cecch. Stiav. 5, 2. O e' ne va favellando sul sodo. Car. lett. n. 6o.

Ma, lasciando il burlare , vegnamo in sul sodo.


7 - Mettere in sodo = Diliberare, Stabilire, Fernare, Mettere

Son, * Sdi. N. pr. m. Lat. sodi. (B)


Sopio. * (Min.) S-di-o. Sm, Metallo bianco di colore intermedio fa
quello del piombo e quello dell'argento, solido e malleabile alla

ad effetto. Lat. stabilire, firmare. Gr. arpo Franc. Sacch.nov.

temperatura ordinaria, molle quanto la cera, pi leggiero dell'a

8 - Porre in sodo, propriamente vale Assodare, ed anche Com

g1. Questo fu messo in sodo, che pi notti vi dormi il prete, che


non si mostrarono. Morg. 2. 85, Cosi la pace si metteva

gi

ll

SO,

cqua, volatilizzabile al fuoco. Si rinviene in copia nella natura, ma

certare ,] Diliberare, le Fermamente risolvere, Stabilire, V. Porre

non trovasi mai nello stato puro, bens unito a certa quantit di

in sodo..] Pecor. g. 7. nov. 2. Ormanno, e ti convien morire; e

ossigeno e costituendo quell'alcali detto Soda, d' onde trasse il no questo posto in sodo. Varch, Ercol.75. Avea diliberato, o co
me dicono i villani, posto in sodo di voler fare alcuna cosa ec. (V)
meLat. sodium, (O)
9 - Star sul sodo = Non s'ingerire in cose
ovane, ma
Sonsrciero, sodisfacimento. tsn. Lo stesso che soddisfaci
nelle importanti e opportune; Fuggire gli scherzi. V. Stare.
metto
Maestruzz. 2. 3. 2.Fallo istrano dalla congregazione
de'fedeli infino a condegno sodisfacimento. (Qui nel sign. di sod sul sodo. (A)
4
lo pi nel pl.1 Sodi si dicono i Terreni tin
disfacimento .2.)(N5
SonoisrAne, Sodisfare
Att. e n. ass. anom. Lo stesso che Soddisfare, fruttiferi e non lavorati, Lat.terrenum incita ager incultus, Gr.
Lab248 Io mi credo assai bene doverti avere sodisfatto a ci che ti

SODO

ps

379

SOFFEREVOLE

. Buon. Fier. 2. 2. 4 Che se la cultura (de'giardini) Che Sopuzione, Sod-zi-ne. Sf P. A. Lo stesso che Sodduzione

se ne spera industre, non v'intende, Non staran molto a convertirsi

e di Seduzione.1 G. V.

444 Si disse con soduzione del signore

di Melano.

in sodi. E Salvin. Annot. ivi: Sodo il terreno trasandato, la


sciato stare senza lavorarlo o coltivarlo. (N)
Soema, So--mi-a , Semia. N. pr..f Lat. Soaemia. (Dal celt, gall.
Sono. Add. m. Duro, Che non cede al tatto, che non arrendevole.
soimh queto, pacifico, di buon naturale)-Giulia. ''glia di Avito e
Saldo.) Lat. solidus.Gr. arpeds. (Secondo i pi, vien dal lat. solidus
di Mesa, madre di Eliogabalo. (Mit)
i egnal senso. In ar. sadda stabilivit, firmaavit, sciadda corrobora
vit, durus, firmus fuit, validus et durus evasit ; scidad vehemen
tes, duri , validi ; sciallet durum, vehementem esse, vehementia,

Soente, So-m-te. Avv. V.A.P. e di Sovente. Guitt. Let.


73. M'ha soente e forte offeso mio tracoitato core. (v)
Sonoe. * (Geog) So-e-re. Isoletta della Norvegia. (lg)
-

durities, robur.) Bocc. nov.go. g. Poi toccandole il petto, e tro Soste. * (Geog) So--ste. Fiume e citt degli Stati Prussiani nella
vandolo sodo e tondo ec., disse : ec Bemb. As. 2. La forma di due
Pestfalia. (G)
tonde, sode e crudette dimostrava per la consenziente ve Sora (Mit) S fa. Epiteto di Minerva. (Dal gr.sophe sapiente. v.
ste. (
Sofai) (Mit)
2 - Detto di Nodo, Da non potersi sciogliere. Dunt. Par. 28. 6o, SorA. (Ar. Mes) Sm. Quella specie di predella, o di basso letto, su
Tanto , per non tentare, fatto sodo.
di cui i Turchi stanno accosciati. (Dal pers.e turco sofi scamnum
3 - Detto di Oro, Massiccio. . Oro, S. , 8. (N)
, sedile. In ar. suffet vale il medesimo.) Leoniet
er. Min
4 - Stabile, Fermo, Costante. Lat. firmus, constans. Gr33zuos. Dant.
Purg. ag. 35, Vidi duo vecchi in abito dispari, Ma pari in atto
----dicesi ancora altrove che in Turchia una sorta di lett
ed onestato e sodo.
ciuolo basso ad uso di adagiarvisi ; altrimenti Canap. (A)
5 - Forte, Gagliardo. Lat. strenuus, fortis, intrepidus. Gr. ixupds. Soracr, S-fa-ce. N. pr.. m. (In ar. safaqa, in ebr. af, applaudi:
scefch in ebr. val profusione, sufficienza, escia ha virilit)-Fonda
Franc. Sacch. nov. 48. Avendo sentito Lapacci la soda caduta di
costui cc., comincia a dire in s :ec. Ar. Fur. 38.55. Io dico il

valoroso Brandimarte, Non men d'Orlando ad ogni prova sodo.


6 - Assicurato, Durevole. Lat. stabilis. Cron. Morell, a6, Viverai
libero, sentendoti fermo e sodo nel valsente timo,

ore e re di Tungi nella Mauritania, figlio di Ercole di Tigani)


Sora, Sof-i. N.pr. m. Lat. Sophai. (Dall'ebr. isaf speculare,
onde tsofia speculatrice, sfija etsafa speculazione.v. ofa.)(B)
Sorata. (Geog) S-fa-la Fiume, citt e governo del capitanato ge

nerale di Mozambico,(G)
7 Ben fondato, Ben provato. Segner. Pred. 37. 7. Or posta
una dottrina si soda, s sossistente, venite qua, cristiani miei, dite Sorane, S-fa-ne. N.pr. m. Lat. Sophanes. (Dall'ebr. tsafan nascon
un poco ec. (N)

8 - Col v. Stare: Star sodo = Star fermo, Non si muovere. Lat.


quiescere, stare. Gr. rateo9a , irriza. Lor. Med. canz. 68. 6.

Se qualcuno il pi ti pesta, Non dar briga; sta pur soda.

dere. Giuseppe fa insignito da Faraone del titolo di tofhath, quan


do gli ebbe rivelato il senso de' suoi sogni. Poich tsofath paghua
neahh vale occultorum revelator.) (B)

Soran, SfarN.pr. m. Lat. Sophar. (Dall'ebr. tsfira mattutino.)(B)

a - I Dicesi Star sodo in un proposito o simile e vale Esservi Sorari. * (Mit. Maom.) So-f-ti. Settarii Maomettani che danno
fermo , tenace. Ciriff Calv.a. 2. Ma stette nel proposito suo sodo
Dio attributi carnali, e sostengano doversi intendere nel senso na
Ducciderlo, o morire in ogni modo.
turale e letterale tutto ci che si dice di lui. Chiamati anche so
- *Dicesi Star sodo, parlando di terreno, ed anche allegori fatiti o Sofasti. (Mit)
camente di donne, e vale Stare senza che vi si lavori. V. 5.9 (N) Soreno, *So-f-jo. Npr. m.(Dall'ebr. safjahh sponte nascens et crescens,
4-Dicesi Star sodo, o Star sodo alla macchia o al macchione

VSfai)Trogo. Favorito di Messalina, punito da Claudio. (Mi)

e vagliono Non si lasciar persuadere n svolgere a checchessia, o Soren , S fer. N. pr.. m. Lat. Sopher (ball' cbr.sofer scrivano
a dir quel ch'altri vorrebbe. P. Macchione, 3.3.1 Lat. impigrum,
ragioniere, che vien da safar numerare.) (B)
inexorabilem esse, de gradu non dejici. Gr. arrperro diva.Cron. Sorener, S-fe-ret. N. pr. m. Lat. Sophereth. (Dall'ebr, seforoth nu
Morell. 266. Fa che non sia teco, non lo smenticare, non ti la meri.) (B
Soff-ne. Sf: Provincia dell'Armenia. (B)
sciar gonfiare, ist sodo. Malm. 2. 7. Avendo avuto innanzi la le Sorrene. (
zione , Si stette sempremai sodo al macchione. Car. lett. n. 2 . Egli Sorrenura, Sof-fe-ni-ta. Add. pr. com. Di Soffene. (B)

stette sempre sodo al macchione, e non si vide mai che levasse n Sorrenare, Sof-fe-r-re. Att. V. A. V. e di Sofferire. Dant. par.

le mani, n gli occhi del piatto


9 - Col v. Tenere: Tener sodo=Tener duro. V. Tenere sodo. (A)
io- (Agr.) [Aggiunto di Terreno, Podere e simili, vale Incolto, Non

24. 4. E credo in tre Persone eterne, e queste Credo una essen


zia si una e s trina, Che solfera congiunto sono ed este, Bocc. nov.
62. 6. Credi tu che io sofferi che tu m'impegni la gonnelluccia

lavorato, Pallad. Chiarando lascia la terra soda intra i solchi, s di unen

Albert. cap. 5o. Gli stolti temono la ventura, i savii la sofferauno,

frutti danneggia. Cant.Carn. 6. Troverrem qualch'altro modo, Che i

Agn. Pand. . Chi vive povero in questo mondo, patisce molta ne

poder non resti sodo. Lor. Med. canz. 7. 4. ll terren non star so

cessit, e soffera molti stremi bisogni. Gr.S.Gir, 13. Benavven

do, Ch 'l far ben lavorare. E no. 5. Costor seppon si ben fare,

turati son coloro che sofferranno persecuzione per dirittura. E 8.Tutte

Che il podcr non stette sodo. Franc. Sacch. nov.53. A colui di


cui ell'era, purch'ella non rimanesse soda, ma fusse lavorata, pa

cose soffera. Franc. Barb. 29.zo. E tu allegra serva La faccia, e


l'ovra e soffiera ciascuno. E43.8. Quel che tu sofferrai percor

rea guadagnare la detta vigna. Serd. Stor. Ind. 445. Andasse

cercando terreni sodi e incolti, tanto lontani, tanto difficili, e di

tesia. Bocc.Lab. E nel mondo l dove io sono, assai minore tor.


mento sofferrai che quello ch'io sostengo. (Sono uscite antiche ap

tanto incerta rendita.

partenenti cos a Solferare come a Sofferire) (v)

1 - (Veter.) Rimaner sode, si dice anche delle femmine del bestia 2 - Dicesi Sofferare l'animo o il cuore.t. Solferire, 5, 6, ei pr.
mi, che vanno alla monta, e non restan pregne.
12 -*(Ar.Mes.) Lana soda : cos dicesi La lana greggia. (A)
Sono... Avv. Sodamente, ortenente. Lat. vehementer,

Cuore, S. 52.

Sorrrnente. Sofferente.

Part. di Sofferire. 1 Che ha sofferenza.

Gr.

Che soffre.-, Soffrente, sin.1 Lat.tolerans, ferens, patiens. Gr,

cr33px, xxxy. Buon.ier..3.. Se gl'ipocondri Non vo' che


i fianchi m'afferrin pi sodo. Bern, rum. . 87. Un debitor ch'

riaxov, trovo.Lib. Mott. Era tanto benigno e sofferente, che


udendo esser mal parlato di lui, disse :ec. Albert.cap,56. Chi
sofferente, si governa di molto savere; e colui che non sofferente,
ingrandir la stoltezza sua. Cavalc.Med. cuor. Questo disse per lui,
che gli parea troppo sofferente de'difetti di corte. Amet.57. Egli cc.
mai tali fiamme non avea sentite, e si nelle nuove era acceso, che

savio, dorme sodo.

2 - E cos Turar sodo, Pigner sodo, Picchiar sodo ec.


Sonoma. * (Geog.) S-do-na, Soddoma, Lat. Sodoma. Una delle citt
della pi nella Palestina, consumata dal fuoco celeste, secondo
lui male sofferente oltramodo stimolavano.
la Bibbia, in pena del delitto che da lei prese il nome. (G)
Sobomia, So-do-mi-a. Sf1 Auto venereo tra persone del medesimo SorreRentissimo, Sof-fe-ren-tis-si-mo.Add. m.1 superl di Sofferente. Sal
sesso; cos detto perch praticato dagli abitanti di Sodoma, perci
vin. Disc. 2. 533. Capitani valorosissimi , come uuo Annibale, un
puniti da Dio; grecamente Pederastia , Soddoma, Soddomia, sin. Alessandro , delle grandi fatiche di guerra sofferentissimi, pur non
Lt. paedicatio, sodomia. Gr, rvycads. Maestruzz. 2.3. 2. tit. Della poterono sostenersi, quegli nelle delizie di Capua, questi me'conviti
sodomia.
e nelle delicatezze dell'Asia. Segner
anni. Apr 3o. 2. Questa
Sonomrrico , So-do-mi-ti-co. Add. m. Di sodomia. -, Soddomitico ,
rabbia medesima de'demoni rabbia sofferentissima d'ogni oltraggio.
Soddomico, Sodomito, sin. Lat. sodomiticus. Maestruzz. 2. 13. . SorrerenzA, So-fe-rn-za.Sf] Il soffrire; tirt che
sopportare
Ancora tra" peccati contro alla natura gravissimo il peccato che si
tutte le miserie, i dolori, le infermit, le ingiurie, i disagi eccon
commette colle bestie, e dopo questo il vizio sodomitico, dove
moderazione e costanza; altrimenti Tolleranza, Sofferimento, Soppor
non si osserva il debito sesso.
tazione. -, Soffrenza, sin..] Lat, patientia, tollerantia, constantia. Gr.
Sonorro, So-do-mi-to. Add. e sm. Chi fa sodomia; latinamente Pe
tropav. Albert.cap.56. La sofferenza porto di tutte le miserie, ed
ha la sofferenza nascose ricchezze, perciocch 'l sofferente e 'l forte fa
dicone , grecamente Pederaste in quanto all'agente, e in quanto
al paziente Batillo, Pivo ec.1 -, Soddomito, sin. Lat. paedico. Gr.
s medesimo benavventurato, e a ciascun dolore rimedio la sofferen
rumorris.Agn. Pand. 3. Ghiotti, bugiardi, sodomiti, buffoni ec., con
za. E pi sotto: La sofferenza virtude che porta igualmente gl'im
frastagli, livree e frange addobbati, tutti corrono a far cerchio al
peti delle 'ngiurie ed ogni avversitade. E appresso : La sofferenza
l'uscio di chi prodigo. Zibald. Andr, 66. Chi nasce in nel segno iguale sofferimento di quello che t' fatto. Bocc nov.aoo.n8, Pa
di Gemini fia di buona forma, ma piccolo di persona; ar capelli rendo tempo a Gualtieri di fare l'ultima pruova della sofferenza di
costei. Petr, son, no8. Ma sofferenza nel dolor conforto, Tac.Da.
sottili, e fia sodomito, linguardo, ec.
Sopomuro. Add. m. V. A. V. e di Sodomitico, Fior. Virt. cap. 2o. ann.493. I Ciziceni ec. ne perdero la libert guadagnata nell'as
pag. 7. L'Angiolo fu mandato da Dio a una citt che fu chiamata sedio di Mitridate, cacciato non meno per loro sofferenza, che per
Sodoma, per lo peccato sodomito che vi si facea. (N.S)
soccorso di ucullo. Red. nel Diz. di A. Pasta. Ho rappresentato
Sopvcumento, So-du-ci-mn-to, tSm. V. A. Lo stesso che i Sodduci
lo stato compassionevole, e la cristiana e veramente esemplare sof
-

mento. [P. e di''Seduzione. G. V. 11.52. 2. Per soducimento e con


ferenza delSignor N. N., ne' suoi malori cotanto fieri ec (N)
forto, di certi grandi. E 2,59. . A sommossa del Papa, e per so Sorreaeae, Sof-f-re-re. Att. en.. anom.V.A.P. e di Sofferite.
ducimento del Re di Francia. ( Cos ne' testi a penna. Guiit. lett. Sorrzavole, Sof-fe-rvole. AddtV.,e diSoffribile,1Lut, tolarabilis,
3. Chi non si apparecchia a tanto asemplo, a tanto appellamento e
Gravards Sen. Pist78. La natura, che teneramente ci ama, ci
soducimento.

ha cos disposti, che 'l dolore o sofferevole, o

bricve,

38o

SOFFERIBILE

SOFIFIARE

Sorreania, Soffe-ri-bile. Add. com. Lo stesso che Soffribile, V.


, Bart. Uom. lett. 44. Ed eccovi come . . . . rende sofferibile ma ol
tre modo soave la lontananza della patria. (N)

flamen..Gr.rvoi. Filoc. 2. 233. Parvegli primieramente veder l'aer

SorrentooRe, Sof-fe-ri-d-re. [Verb. m. di Sofferire. p. A. V. e di


Sofferitore. Franc. Barb. 26. 5. E sia sofferidore.

spiacevoli soffiamenti. Maestruzz... 48. Il soffiamento che fa il prete,

pieno di turbamento, e i popoli d'Eolo usciti dal cavato sasso,senza


niuno ordine, furiosi recare d'ogni parte nuvoli , e fare sconci , e
significa il cacciamento del demonio, e l'entramento del buono An

Sorreamento , Soffe-ri-mn-to. (Sm. La sofferenza ridotta in atto,


L'auto del sofferire Lat. tolerantia. Gr. rouori. Albert. cap.56.

Sen. Ben. Varch. 4. 28. I soffiamenti determinati del venti


urono dagli Di trovati per benifizio di tutti gli uomini.
La sofferenza iguale sofferimento di quello che t' fatto. E 57. 2 - Per metaf Maledicenza. Lat. maledictio, convicium, susurratio,
La fortezza . . - lungo sofferimento di fatiche. (N)
susurrus. Gr. xotopiz. Bocc. g. 4. p. 4. Da cosi fatti soffiamenti ,
SorreRune, Sof-fe-ri-re. Att. e n. ass. anom. Comportare, Patire ; da cos atroci denti ec. sono sospinto, molestato, e infino nel vivo

supplendosi talora e usandosi in alcune sue parti con quelle del

trafitto.

l'antico verbo Sofferere.-, Sofferare,Sofferere, Soffrire, sin. Lat. Sorriante, Soffin-te. Part. di Soffiare. Che soffia. Lat.flans, spi
tollerare, pati, sufferre. Gr. trouveuv, raiex, dvxv. (Dal lat, rans. Gr. rror.Cr.5.199.Si dee spesso zappettare, e ingrassare con

sub sotto, e ferre portare: Sopportare.) Dan. Par.3. ag.Ma quel


la folgor nello mio sguardo
che da prima il viso nol sofferse.

abbondanza di letame, e da'venti dolcemente soffianti esser dime

nato. Amet.17. Egli vede cc. i capelli con maestero non usato avere
alla testa ravvolti, e con sottile oro, a quelli non disuguale, essere
vista non sollerse. Bocc.nov. 23.24. Or vi dico io bene, che io non tenuti con piacevole nodo alle soffianti aure.
posso pi sofferire. E nov. 44, 6. I tempi si convengon pur sofferir Sorriaae, Sof-fi-re. Sm. Soffiamento, Soffio. Lat. flatus,flamen.Gr.
fatti come le stagioni gli danno. E nov. 87. 2. Il che, quantunque roh. Sen. Pist. 56. Quando questi giovani forti e rubesti s'eserci
gravissimo fosse a comportare a Talano,non potendo altro fare, sel tano in gittare la pietra e 'n fare alle braccia ec., io odo guai e
sofferiva. Bartol. Uom. lett. 3o. Se tace per vergogna sofferisce rammarichi con acerbissimi soffiari e alitari. (Il testo lat. ha acer
mille necessit. (N)
bissimas respirationes.)
a - Nota uscita antica. V. Sofferare. Vit. S. M. Madd. 74. Sorriane. (N. ass. Spigner l'aria violentemente col fiato, aguzzando
Angeli santi oh sofferrete (sofferirete e meglio soffrirete) voi , clie le labbra. Lat. flare. Gr. rviv. (Dal lat. sub sotto, e da flare sof
questa ingiuria sia fatta al vostro Maestro e Signore? (V)
fiare. In turco dflemek per ifirmek, in ted. blasen,in oland. blazen,
2 - Comportare, Tollerare ci che si pu impedire. V. Sofferere,
in isved. blusa, in ingl. blow, in sass. blavan, in isp, soplar, in
5. 1. Dant. Par 3o. 145. Ma poco poi sar da Dio sofferto Nel franc. souffler ec. In generale le lettere affini B, P, F combinate
santo uficio.
con la L sono attissime ad indicare lo scorer dell'aria.) Dant. If
3 - Aspettare. Bocc.g. 9. n. 9. Convenne lor sofferir di passar tanto, 23. 3. Tutto si distorse, Soffiando nella barba co'sospiri. Sagguat.
che quelle (bestie) passate fossero. Dant. Purg. 3. Di', di', se questo esp. 258. per necessario, a voler che questo effetto segua,oltre al
vero: a tanta accusa Tua confession conviene esser congiunta ec.
fuoco gagliardo, il soffiar continuamente ne' carboni che stanno intor
Poco sofferse; poi disse: Che pense? (E Beatrice che parla a Dante.)(V)
no al bicchiere; e ci si avverta a farlo per un foro di un'asse che
4 - Permettere. Vit. S. Madd. 4. Non sia niuno che creda, che serva di parapetto a chi soffia. Galat. 28. I bugiardi ec. sono ascol
essa desse il suo corpo a tanta vergogna, che quello non le sarebbe
tati ec. n pi n meno come se egli non favellassono, ma soffiassono,
stato sofferto; che il fratello cogli altri suoi parenti e amici l'avreb Malm. g. 2o. Miagola e soffia il gatto, e s'arronciglia. Mor.S. Greg.
bono incarcerato. Borgh. Arm Fam. 7. Non sofferse che fussero
5. 14. Nel soffiare, noi prima tiriamo l'aere di fuori dentro da noi;
armati alla guisa degli altri cittadini. (V)
e appresso di fuori lo rimandiamo.
2 - E detto di cosa che manda vento. Benv. Cell. Oref 4. Pomeva
5- * Sottentrare, ma antiquato. Mor. S. Greg. t. . 236. Gli
sia sofferto ec..(Cio, gli venga sotto, gli sottentri di furto , par
l'opera nel fuoco, acconciando li detti carboni colle lor teste per
lasi di vizio. Lat. obbrepat.)(v)
ordine, quelle volgendo verso dov'egli voleva saldare, perch dette
6 - Dicesi Sofferire l'animo o 'l cuore e vale Aver coraggio , Aver
teste soffiano e respirano alquanto. E' 29. Veddi entrare dentro il
animo. [V. Cuore, 5. 5a. Lat. audere. Gr. roAugo, Bocc. nov.5o.
metallo senza soffiare pacificamente , ec. (V)
zo. Come ti sofferiva l'animo di dir di lei, sentendoti quel mede 3 Lo spirare de'venti. Lat. spirare, flare. Gr. rviv. Dant. Purg.
Petr. on. a95. Perch non furo all'intelletto eguali, La mia debole

simo aver fatto, che ella fatto avea?

7 -* DicesiSofferire odio da alcuno e vale Essere odiato da lui.Dant.


Purg.2873. Ma Ellesponto l've pass Xerse,Ancorafreno a tutti or
gogli umani, Pi odio da Leandro non sofferse ec. Che quel da me.(Br)
3 - E n. pass. Contenere, Astenere. Lat. temperare, abstinere.Gr.

drixc9zi. Sen. Pist. I malagurosi s'attuffano ne' diletti, de' quali


e' non si possono sofferire. G. V. 7. 27. 3. Dicendo che per Dio si
sofferisse alquanto, se volesse la vittoria.

9 - Reggere, Sostenere. Lat. sustinere. Gr. dvxiv. Dant. Purg. 3.


5g. Di vil ciliccio mi parean coperti , E l'un sofferia l'altro colla
spalla , E tutti dalla ripa eran sofferti. Sen. Ben. Varch. 6. 3o.
Uno diceva che non potrebbero sofferire la disfida.

5. 15. Sta come torre ferma , che non crolla Giammai la cima per

soffiar de' venti. E Par. 28. 8o. Quando soffia Borea da quella guan
cia , ond' pi leno. Bocc. g. 4. p. 19. Proceder avanti, dando
le spalle a questo vento, e lasciandol soffiare.
4 - Sbuffare per superbia, collora o altra passion d'animo. Lat. frc
mere. Gr. gpus9xa. Bocc. nov. 58. 4. Postaglisi presso a sedere,
altro non faceva che soffiare. E nov. 65. 15. Il geloso colla sua
malaventura soffiando, s'and a spogliare i panni del prete. E
nov. 73. 6. Calandrino, sentendo 'l duolo , lev alto il pi, eco

SorreRito, * Sof-fe-ri-to. Add. m, da Sofferire. V, A. V. e di' Sof.

ferto. Bemb. Stor. 6. 8o. Dagli altri tutte le gravezze sono portate
e sofferite. (V)

minci a soffiare. E nov. 85. 6. Calandrino , tornato a lavorare,


altro che soffiar non facea. E' appresso : Che diavolo ha'tu , sozio
Calandrino ? tu non fai altro che soffiare. Franc. Sacch. nov. 9.

Comincia a soffiare , che parea un porco fedito. Varch. Ercol. 55


Se v'aggiugne parole o atti che mostrino lui ec. essere adirato, e a
vere ci per male, si dice: e'marina , egli sbuffa, o soffia.

Sorrearrone, Sof-fe-ri-t-re. [Verb. m. di Sofferire. Che sofferisce., 5 - Anelare , Ansare. Lat. anhelare. Gr. dc9xiveuv. Malm. 3-5
Sofferidore,Soffritore, sin. Lat. tolerans, patiens.Gr. rc Avrxas. Nov.
E con un fuor di lingue e orrenda vista Soffiavan , ch'i' ho stop
pato un alchimista.
ant. 26. - E lo sofferitore rispose a colui che gli dicea che rispon
desse: io non rispondo, perch'io non odo cosa che mi piaccia.Amm. 6 Incitare, Instigare. Lat. suscitare. Gr. ysipsr. Vit.S. Gio.
Bat. 235. E soffiava e accendeva l' ira nel cuor d'Erode. Cron. Pell
-Ant. 9. . . Sofferitore vince. Lib. Mou. Non s'udi inai che soffe
4. Di che gli convenne entrare in franchigia , e fu a grande peri
ritori fosse biasimato. Liv. M. Li Galli sono troppo mali sofferitori
di affanno, e lo loro primo assalto pi fiero che di uomini,e l'ul colo della persona , soffiando al Re i Franzesi sopra ci.
-

timo meno che di femmina Salvin. Iliad. 4. Qual uon soiferi 7 Far la spia, deuo in modo basso. Lat. deferre. Gr.i

rc

tore di battaglia.(N)

acc.

Sorrenurnice, Soffe-ri-tri-ce. Verb. f di Sofferire. Che sofferisce.,

i9za.

ialm. . 37. Soffiano , son di calca e borsajuoli.

Rim. . 79. A quei che l'ingannar chiaman prudenza, Politico trat

Soffritrice, sin. V. di reg. (O)


tar la furberia , Zelo il soffiar palese. (N)
SorreRmane, Soffer-mre. Ati. n. ass. e pass. Fermare per breve tem 8 * Far da soffietto, Suggerir, Rammentarc. V. dell'uso. (A)

po. Lat. subsistere. Gr. vivracSza. Red. Oss. an. 66. Osservando 9 Dicesi Aprir la bocca e soffiare o Soffiare e favellare, e valiono
ec. quali razze e quante di animali volanti si aggirino, ronzino ed
impuntino, si soffermino e si nutrichino in quell'erbe.

Sorreamata, Soffer-m-ta. Sf) Il soffermarsi, Brieve fermata. Lat.


brevis pausa. Gr. fpaxx rabris.

Favellar. senza considerazione e riguardo. Lat. verba effuti-Gr.

Avapsi. Varch. Ercol. 94. Favellare a caso ec. dirla come cla
viene, e non pensare a quello che si favella, e (come si dice) sof
fiare e favellare.

2 - (Med.) Soffermata del cuore o del polso : Sospensione della bat 1o Aut. Spingere checchessia colla forza del fiato. Lat. sufflare, iu
uta del cuore o sia del polso ; Intermittenza, Intermissione, Pausa. sufflare. Gr. avr. Cr. 9. 26. 2. Spessamente con un cannello si
sofi negli occhi sale sottilmente pesto. E appresso Si sofi cotal
Lat. intermittentia pulsus, intermissio motus cordis.) Red.Cons.1.225.
Questo finalmente un male che va direttamente ad attaccare il cuo

re, fonte della vita, e nelle soffermate del cuore si pu col tempo
appoco appoco ed insensibilmente radunare e deporre ec. qualche co
sa esterna.

Sorrersiaro , * Soffer-m-to. Add. m. da Soffermare. V. di reg. (O)

Sorrento, Sof-fer-to. Add... m. da Soffrire , V, Sofferito,


Sofferuto, sin. Buoni Fier. Intr. 5. . A ricercar compenso
tanti danni in questi d sofferti. (Cio, patiti, comportati)
Liberato , Prosciolto, ma in questo senso anc]G. V. 7. 1o. 6.
Volentieri vorrebbe essere sofferto di suo saramento.
Sorrentto, Sof-fe-r-to. Add. m. V. e di Sofferto. Benb. (A)
a -

Sorri. (St. Mod.) Add. e sm. Lo stesso che Sofi, v. Buo. Fier.5.
4 6. Dalla legge Rimossi , inopportuno hanno il ricorso Al soffi ,
fan venire ec. E Salvin. ivil Soff, cio al Re di Persia, detto
cosi quasi Giudice , ch tale il regnante. (A) (B)

Sorsaresto, soffia nn-to, t3m. Il soffiare. La filatus, sumatus,

polvere negli occhi al cavallo due volte per giorno. Dmt. In

38. Chi fusti, che per tante punte Soffi col sangue doloroso smo?
Dicesi Soffiare o Soffiarsi il naso e vale Trarne fuori nocci.

Lat. nares emungere. Gr. ivas rautirrev. Galat. 9. Non si vuole


anco, soffiato che tu ti sarai il naso, aprire il moccichino, e gua
tarvi entro. Alleg, Soffiarsi il naso un tratto nelle mani.
a -- Fig. e in modo basso: Soffiare il naso alle galline si dice di
Chi comanda o fa tutte le faccende. (P. Gallina, 39 Malm. 52
Anzi il bando si manda da sua parte, Perch'ella soffia il naso aile
-

alline.

- Soffiare nel bossolo, dicesi di donna che si liscia. P-Bos


solo , S. g. (N)
-* Metter male , Incitare alcuno contro chicchessia, Irritare ;

V. Bossolo , S.g, 2. (N)

3 Dicesi soffiar parole negli orecchi altrui, e anche assolutamente


soffiar negli occhi ad alcuno e vagliono Darli alcuna notiato -

sorFATA
tamente, e talora anche Andar continuamente

erimento segre

soFFONE
in

Orecchio, zol Latinaurem insusurrare, Gr.


V93. Varch Ercol8o. Dicesi ancora zufolare o soffiar negli
orecchi ad alcuno, cio parlargli di segreto, e quasi imbecherario,
4 - Proverb. Chi scottato una volta, l'altravi soffia s.p.
are, im.)
5. 6.Solia
(A)re presso gli alchimisti valeAdoperarsicofuoco
- (Alch
5Scott

381

mere che, faticato di questioni non molto necessarie, a termina


rela diritta via sofficer non possi(V)
Sorricienre, Soffi-cinte.tAdd.com. Lo stesso che Sonicente
ed''Sufficiente. Cronichett, d'Amar 7.Vedeano che lo re Filippo
non era sofficiente ad atargli.it. S.M.Mada.ar, che vendetta
potr io mai fare di me medesima, sofficiente a tante e tali offese
2-Abile, Capace. Cronichett. d'Amar. 46. Usanza degliRee
de'Signori delle terre, ch'egli non vogliono i cittadini molto soffi

intorno alla purificazione o trasmutazione de metalli; e preoa


solutamente, vale Tentare di far loro, Carlett... Qui si soffia
a pi potere, e l'Allegretto e io siamo sopra i mantici-E.oo,

cienti, nmolto buoni, n g isperti.


- *E col secondo caso. Pit. SS Padao4. Pure che egli
sia santo e sofficiente dell'altre cose. (N)
re,
re
)
La quale (citt altre volte ch'io vi fui per soffia alle minie mi 3- Consapevole, anticamente usato col seconda caso. Comm.Dant.
Inf3o, f5a5. E per, siccome sofficiente di questo inganno, lascia
da zingari
parve una bicocca
Soriara, Soffi-ta. SfPropriamente Soffiamento ma parlando
o Sinon
to(N)Avv.tp.A. e di sufficien
eci quest
lega
liGrmere
rono
lupi
n..ce
ca.Be
enre
n-te
di
Scari
luogo
in
rict
usato
armi
di
da
venne
fuoco
o
-cien-te-m
-Sor
ta
ni
a
Dat
Soffi
amma
sola
fuoco ai mia soffio ec in quell soffia
.75
temente. Pass. 74 Comprende questa diffinizione sofficientemente che
zai pi di trenta uomini. (GV)
da Soliare. Spinto col
Sorraro Soffia-to-Add
vento. Lat. flatus, sufflatus, insufflatus.Cr.g.a6.a.

cosa contrizione.
sogno o da Sorri
cierezza, Sof-fi-cien-tz-za. Sf) V.A.
e di' Sufficienza. ooia.
questa me
Pist. Non mi dovresti schifare, pensando alla mia sofficientezza.
i-mo.tAdd. m. superl. di Sofficiente.
o. orenctemrissimo, Soffi-cientis-s
a.3
ia sit.P
la, Sof-S
so d'Ital
. Dan
to negli
conge
lodosocchi
le to
vive
neveiltra
Sicco
salni
cc.travi
soffiaPer
desimamevale
issimo.

IPA..edi''Sufficient

Petr.Uom, ill. Perch ello a si

fiata e stretta dalli venti Schiavi, Varch. Ercol..Al tempo nuo

simo, imus.
e era sofficientisantiss
semprimo.
cose entiss
fatte Eccell
vodeono, soffiati da dolcissime aure, porgerne gratissime ombre. 2 Groxraros, But. Dato
Lat praest
Sorriarone, Soffia-t6-re.terb.mdi Soffiare.de soffia. Lat-per
alle lettere, in breve tempo divent sofficientissimo,
lator.Gr. 5 arretras. Tratt..segr. cos. donn. Nel tempo che sono
cienza, Soffi-cin-za. Sf Lo stesso che Sofficenza tVA.V e di
Sufficienza (Inebrsefq) Bocc. nov. 7. 3. Secondo che alla soffi
sopra terra i venti soffiatori per tramontana,
- (Ar.Mes) Soffiatore in vetro cos chiamasi quelrArtece che cienza di Primasso si conveniva OvidPist. E avvegnadioch tu mai
col soffio lavora il vetro, senza far uso della lampana (D. T)
non fossi stata giurata, non mi doveresti sdegnare, pensando alla mia

Sorrirce, Soffiatrice. Perbf di Soffiare, che soffia


sofficienza (L'ediz.di Fir. 89 a pagao3, legge: E avvegna Id
a -Atto a soffiare Salvin. Opp Pesc. 4. Come quando uomo, un
dio che tu non mi fossi mai stata giurata, non mi dovresti ischifare,
pienvaso assaggiando, Soffiatrice cannella a bocca mette, Ecolfiato pensando alla mia soficientezza. Questo stesso esempio si legge alla
traedelvin la beva. (A)(N)
zza.)(B)
centeza,
Soffiicien
voceAsoff
Soraruna, Soffiat-ra. Sf Soffiamento, soffo, Sbigffo, Rusceu. a posto avverbtP- sofficenza, 31Bocc. introd.
3. A sofficienza, secondo gli appetiti, le cose usavano Salv.Av
verr...g. E delNome, e delle sue parti, e di ci che a esso
appartiene, sia detto a sofficienza. (V)
nascondiglio (Il testo lathasese abstrudunt.) EStor. 4.356. Sorricuenzia, Sof-fi-ci-n-zi-atf Lo stesso che Sofficenza, t. A.
Sofficcavansine padiglioni, fuggivan la luce, pi stupidi per la ver
ienza.

Min)
rg.(
Disc.
re.tAtt. e1n. pass.Nascondere. Tac.Dav. ann.
e, Soffi
c-cccan3.Be
Soru
4.o3.Sofficansi i tre senatori con laido non meno che traditore

Suffic
e di io,
Sof-fi-ciccio, tSmaccr. di Soffice. Lat. mollior. Gr.
gogna che per la paura. Cirf Cal, 3-63. Quesivan sofficcando Sorriciocc
come piattole Al buio. Bartol.Ghiacca8Spargersi gli atomi
avarpov. Bern. Catr. sc. 4) Perch la gli troppo bianca fa
della tintura, e sofficcarsi fra quegli dell'acqua,
rina Paffuta, tonda, grassa e sofficioccia.
Sorricr. (Ar, Mes) Soffice, Sferro quadro di lunghezza d'un sesto Sori
cua, Soffi-ci-re. Att, e n.pass.Far divenire o Divenir soffice.
di braccio, e sfondato nel mezzo, sopral quale i fabbri mettono il ferro Pallad Ott. , Sarchisi spesso il solcel de porri, sicch la terra

ificato, quando lo voglion bucare taltrimenti Cannone oDado


si soffic
Sorrice. Add.com.Morbido, Trattabile, e che toccato acconsente orer
o.isca.
Mes)soffitto, tsm. Strumento col quale, spignen
(Ar(V)
ed avvalla e propriamente si dice di coltrici, guanciali, e simili. S dosi l'aria, si genera vento, per accender fuoco o simili altrimenti
Altrimenti Boffice. Lat. mollis, tractabilis, Gr. aaad, Aard. Mantaco, ManticelLat follis Grpora,
(Dalsass, sof, in ingl soft che vale il medesimo, in ted, dicesi
- Efig, Pallav, Ist. Conc. 4o. Ora bench il Pontefice.
sanf. Gli Arabi hanno sefh per panno tenue, sceff per veste sotti avesse procurata dall'autorit di Cesare la pace matrimoniale, e la
le, velo tenue di lana rossa, scefff per cosa sottile e diafana.) Ovia, rimozione di Lopez ,ch'ei riputava il soffietto della discordia ne
Pist. Io riguardo spesse volte se le tue pedate appariscono nella sof
avea sol riportate fin a quell'ora fredde e sterili risposte. (Pe)
-- Far da soffietto = Soffiare, cio Rammentare quello che si
fice arena. Coll. SS.Pad. Perocch non solamente sono alquanto
br.
d.Feb
Palla
soffici, ma hanno piccola fatica a fare, e costan poco,
dee dire, come si pratica nelle commedie ed in altri pubblici recita
5. Desiderano le cipolle grasso terreno, soffice erigo d'acqua, e menti. Fag, Rim. Vorrei ,dico, veder questo suggetto Recitar una

letaminato. Cr. 5. 6. Amano terren dolce e soffice, non perci

parte anche imparata, E con un dietro a fargli da soffietto. (A)

arcnoso. Dav, Colt. 67- Il di pianamente in fossa aperta e conci a -T dealigiai, carrozzieri ee specie di tettuccio demantici,fer
mato con due perni, onde buttarlo gi ed alzarlo, secondo il bisogno.(A)
mata, quasi in soffice letto, posare e coprire
a-Comodo, Agiato, Pallad a. Nelle stalle decavalli si pongano Sorricone, Soffigge-re. Atten, pass. Cacciarsi sotto, Nascondersi
di sotto alla paglia assi o piante fermerelle, sicchgiacendostienio
E alcuni, per fuggir questi contrasti, s'eran
CiriffCalv4
per le busseican sotto le banche
soffici, e stando ritti, l'unghie si sodino nel durov
i
a
poter
giust
lor
soffitt
e
o
legr.
7g. E dove quell pel soffic della Ravviluppati in l tovage,lieQuai
3 - Ed in forza di sm.Al
he. (B)
bianc
renosa pianura dolcissima era senza proprio danno arrecato l'ordal Sorrino,Soff-no, Sm. Specie di giuoco fanciullesco; lo stesso che
n,
3.Egiunti nel cortil,veggiono sparte. Le
Sussi, NerSamii
le ec en-te
a delle
(V) , Avv. In modo soffice, Morbidamente. il
l'ugn
ste, caval
cene
genti del servizio a far bordello; Altri fanno alla mora, altri alle
Soffi-ce-m
Sori
Gor. Long. sez. 32. Ella (la carne) contra tutte le cascate, a guisa
carte , Altri al soffino, ed altri a mattoncello (A)(B)
delle robe feltrate, cede morbidamente e sofficemente ai corpi.(A) (B Sorrio, soffio, tSm1 Il soffiare-, soffito, sin (Alito) Lat. flatus,
Sorrroenre, Sof-fi-cn-te. Add.com.Bastevole. t... e di Su
roBut Par 7. a, Losoffio non se non aire agitato.
ficiente. Bocc. novg. 43. Or non ti bastavaio 1 frate, io sarei
vid. Pist. O Borea, vento tempestoso, tu incrudelisci contrame,
sofficente a un popolo, non che a te Ovid. Pist, 4. Appena era econtra 'l mare, ec. ; adunque ti prego io che tu perdoniame,
8, 3. a.
ella sofficente di portare la grave rocca della lana. G.
che tu muovi pi temperatamente tuosoffio. Sagg.nat. esp.44
Non sentendosi sofficente al governamento della Chiesa ec. , cercava Che finalmente non tirato con altra regola, che col soffio dell'artefice
a -In un soffio, posto avverbialm.Subitamente, In un attimo. Lat
ogni via, come potesse rinunziare il Papato,
re Buon.Fier5.8
- Abile, Capace, Bocc. nov6. Non meno sofficente lavaceci, che statim, momento temporis.Gr. 3,
fosse Gianni Lotteringhi. E no7g. Ci lasci due sofficenti discepoli, Ch'io mi tolga giammai Al tavolel, dov'io fui cambiatore, E tanto
3 - Eccellente. G..653. Egli era il pi sofficente capitano accumulai, ch'ora in un soffio Veggo andato in un soffio, Non posso ec.
e savio di guerra ec., che nullo altro ch'a suo tempo fosse.
Sorriota. (Bot) SoffiatSf. Quella specie di pianta che chiamai
Sorricentrzenre, Sof-fi-cen-te-mn-te. Avv.t.A.Vedi Sufficien
Meliloto, anche Tribolo, Meliloto, Erba vetturina. Cr, alla
tenente. Sen.Pist. Gli scritti de' quali non so set' ordinano soffi Sorrione, (Ar, Mes) Soffi6ne, tSmi Canna traforata da soffiar nel
centmente.Com, Purg 5. Di questa corruzione scritto nella fuoco. Bocc nov 3, 5, Farane questa sera un soffione alla tua ser
chiosa di sopra al quinto capitolo dello Inferno sofficentemente.
vente, col quale ella raccenda il fuoco. Cant.Carn. 97. Ancor
Sorricenrezza, Soffi-cen-tz-za.tSf1V A., e di Sufficienza.
vabbiam portato de'soffioni , Che "ntendiamo nusate: I nostri son
Sorricentrissimo, Soffi-cen-tis-si-mo Add. m. superl. di Sofficente, Lo de'buoni, Bench da voi gran dovizia n'abbiate. Questi son da bri
stesso che Sofficientissimo. P. A. Vedi' Sufficientissimo.
te Che non hanno che fare, e gente sciocca; E se non han soffion,
Sorriceza, Soffi-cn-za. Sfl Eccellenza, Abilit, Capacit.tv
anno con bocca. E 445.1nteso abbiam che voi la maggior parte
Certi cotali usate Di canna fatti senza industria o arte, Che soffion
e di Sufficienza,
A
a - Abbondanza. Lat. vis, copia, GrroplaLiv, M.Grande soffi
gli chiamate. Malm..55. Costoro empiondirena un lor soffione,
- Picciolo mantice t col quale spigmendosi l'aria si genera
cenza di biadaav'avea
3-Asofficenz , posto avverb. Abastanza, Bastantemente. Lat.
vento pi comunemente Soffietto. La follis.Gr.ora. Buon Tanc.
per ispegnerd'amore il gran fuoco, Col soffiondella morte
as.
ienter
Gr.
suffic
n-zi-atSeLo stesso che Sofficenza. t. A. P.
a, ,Soff
i-ce
cenzi
Sorri
. (Qui per metaf) (N)
vento
armi
e di Sufficienza.it. S. Gir.o. Per certo confesso ch'io non so
- Fige in modo basso, Spia.La delator, explorator. Gr.
ilrns, ord. Segr.Fior. Cliz, a.3. Sofronia, chi ti poseque
no parlatore, n ho in me sofficenzia da ci displicare
Sorricene, Soffi-ce-re, Nass. anom.A. e L. , edi'Bastare.(uf
sto nome non sognava use una soffiona, se piena di vento, o

ficere dall'ebr.safaq che vale il medesimo. Altri dal lat. subface


re, etimologia molto aliena dal senso della voce) Boezr, Date
Pocab,

I.

(v, il

seguente) Nj

38a4-tAnche parlando
soFFONERIA
di persona e metaforicamente

son
presuntuoso, sorrrrror, soff-nemar

Alteroso, Gonfio, Superbo, Lat.arrogans, elatus, inflatus. Gr.


ixaro, di s stesso,
Segr.sopravanza
Etic.4 8. ma
Il soffione,
alla z,
considerazione
non gi in
in quanto
quanto
alla considerazione del magnanino. E oz soffini son bene stolti,
e tali non si conoscono, egr.lior Clz e 3, of Entra in che
entrare tuvnoi. Questa fanciulla non si ha agittaria, o io man

di sorona

In no

spazio che doveva servir per ottenerli cavalletti, acono


darvi alcuni lunghi e spaziosi andari. (A)
Sorrocarro, Soffo-c-mn-to.mo steso cSomeno, so
gazione, i segn. Pred. 3. Sono innumerabile cena
letto in peccato mortale senza pormente a tanti orrendi perice

der sottosopra, non che la casa , Firenze. Mic. Sofronia, Sofronia,


chi ti pose questo nome, non sognava se tu se'una soffiora, e sepe
o nelmaprecedente
di vento.
ma
(1ocabolari
di questo
servesfioia
esempio
insignificato
di spia,
sembra che lasi voce
qui

del continuo loro possono sovrastare da una corrente impetuosa di san

gue, da un solocamento di catarro, c


ann Gn.3. Non
pu consistere in un letargo, che lo insidisca , in un solo
camento di catarro, in una soppressione di ore
Sorrocar sofnte.Pr.di socn.Cen. p.

aleregn .Che per altro non sarebbe lungo, e non termini,


piuttosto valga alterosa, ovvero Che suffia, nel significato del
quasi come norme il ragionare. ()
Soffiare
di
a -- (Mit) strumento col quale si accende lo stoppino delle orchesocn, Soforetti. Lo stesso che Sardo,
ll vaporoso odore del vino pu in un momento imbararle e soiare
ed propriamente
Cannello
da fuoco,
pieno d'unani
carta
artifiziata
il quale vienun
posto
entrodiuno
strumento
di ferro 2 - Affondare, Sommerre. anillo
Pallade,
tagliato a un decpn due parti come un matitanojo, e traute- e poteo Ardere e
ocargia degli Argivi antinavi (Br)
nuto come questo da un anello. Benti legare certe cnnedicata 3rere
nel
diso
..inone
Proprioufiio sommo studio
micosocare il seme della
sopra una forma di legno, fatte a modo di razzi, ovvero sollioni
pieni di polvereco. MontecuccAl maneggio delle artiglierie si ri
clieggono...funi, miccia o sollione(Gr)
a-Fig. Ogni arma che caccifuoco, ed in particolare il can
none. Ben oeil, io che pensai un poco meglio a codesto caso,

liina inspirazione, se

non proca perft

re

tto.

6 Quelli ispirasocala nanee.or. Colgo se i gran


pampani e spessi le slocassero, e insieme con l'altre viti troppo
se ne aduggiasro, fondisi, e cominmnte
quasi tutta cinque i pezzi d'artiglieria drizzi alle dette botti, e Sorocaro,Sofc-toddm da solcare lo stesso ce sorga,
ar.-sat... Dal vapor che dal somaro elevato la catarro alla
spettai le ventidue ore in sul bel del rimettere delle guardie e per
testa, e cala al petto, mi rimarre una notte soffocato
ch'essi pensando esser sicuri, venivano pi adagno e pi flti che il
solito assai, perci dato fuoco all'immia soffioni, non tanto giai 2 - E forghrir. 4. alla quale rimase solcata e rico
perta ogni maniera di belle e leggiadrelettere. gror o 5
quelle botti per terra, che m'impedivano, ma in questa soffiata sola
7. Gli uomini per le battiture diventati savii, ritornano ec.allor
ammazzai pi di trenta uomini. (Gr)

3 (Bot.)''None usato in Toscana per dotare il Tarassaco, (N) dine, se gi da una forza straordinaria non rimangono soffocati
Soffione, nel sign. del , Soroczio, soffoca-zio-netso stesso che sottogazione,
Sorenonnia,Soffio-ne-ria. Sfast.
Cr. 6-4. Colui che prender il latovario, non dice dormire
Presunzione, alterigia, Gonfiezza. Latarrogantia, animelatio
sopresso ec., imperocch suole inducer soffocazione Segn.tan.
Gr. xavia, ozvria, dos. Segn.tic 4 o3. E pi opposta
-

Geuno. Quanti accidentite la possono togliere (la vita) e.


alla magnanimit la pusillanimit, che la soffioneria.
una soffocazione di catarro, una soppressione di cuore, cc. (i)
Sorrionetro.(Ar.Mes) Soffio-ntto. Smi dim. di Soffione. Franc.
Sorroomerro, Soffo-ga-men-to. Smilsogare. Io stesso ce
Sach.nov.g2. Aveaun soffionetto di canna assai sottile
Soffogazione,
Sorrismo,
Sof-fi-smo,
Sm-A.,
Sofisma.
Pass.4.
edil
Questa
penam' data dalla divina giustizia per la vanagloria chi ebbiec. Soroone,
Sofo-g-retAt.
pari respiro. strare sr

focare, sin (opprimere.) Latsutocare Grrori

(u
care, da sub sotto, e da fuce fanci) Declan. Qui, chio
sarebbe stato che questo mio spirito fosse o nel vite della mare
solleato, o ec.
2- PermetafNon lasciar surgere, Opprimere, astrare
tigliezza (V) soffi-sti-che-ri-a. ts:e di sofisticheria, sali, 3 - (Mit) Soffogare i cannoni o le batterie nemici.
sornicem
miliare per esprimere l'eteo de'copi delle olive,
lo
Disc, , 8 Molte volte pu procedere o da intelletto non molto
chiaro cc., o da una sofisticheria o superstizione che faccia essere per l'ottima loro direzione scaricato od imboccano le artiglierie
opposte, e l'elevano dalle difese (Gr)
le difficolt dove non sono
di saper fare sottili sofismi, cio argomenti di saper vincere altrui
disputando
somme sofisticare. In asse di sofisticare, inorgh.Am.
Fam. 6. Volere qui sofisticare in su le parole, sarebbe troppa sot

Sorrisrico, soff-stico. Ada e sm

e di Sofistico Coll.Ab, sac. Sorocaro,Soffo-gto. Adam da sorogare,

-, soffocato, sfocato,

sin. Lat, suffocatus, Gr. romrydos.


5. Riprendi coloro che ti contastano ec. ,non con parole soffistiche.
2-Enel sign. del
2. di Sofistico. Buon. Fiera. 4.ao.Non Sorrocazione, Sof-fega-zi6-netfiltsoffogare-, Soffcazione, sono
vosuoi scherzi: egli troppo soffistico. Ef 47, Ioccdo, io gamento, Sollocamento, Suffocamento, Saficazione, sin. Lat. sa
focalio.Gr. arris
son fantastico, soffistico, Fanatico, ipocondrico, eteroclito al
vin. Annot, FB. 2.4 ao. Soffistico, dal greco rouard, quasi che 2 - (Med.) Cos chiamasi ancora la morte per cessazione del re
abbia l'arte e la sottilit del sofista e si piglia per duri difici spiro, qualunque ne sia la causa pi comunemente. Asfissia. (O)

iis, morosus,xxrd,

roos (N)

udeuto da'vecchi medici Soffogazione uterina o dellana

trice , lalsteria. (O)


Dart.
po Sorossa,
Soffog-gi-tatSf Fardello, o cosa simile, che al
sotto
'l
braccio
coperta dal mantello, e quasi nascosamente si porti
Inf4, p.63. La musica si divide in tre parti ec, l'organica quella via (Comunemente
da sotto e da figgiata per formata, disposti

Sorrro,
Sffito.
A. Vedi'
Soffio, Fr (V)
Gior,78.
scia la vita
tua un Sm,
soffito, non
te ne puravvedi.
Con.
che si fa con soffito, siccome in trombe, (N)

Sorrrra, Sof-fit-ta, Sml Sorta di paleo-, Soffitto, sin (V.Pavi


mento.) Lat. laquear, lacunar. Grizzracrauz,(Comunemente

da s fitta, o sia attaccata, fissata al di sopralnar safhoetspran

celt gallfgaid fagotto) SalSpina3.o gli risponder da


ver trovato uno poco in l, che correva con una soffoggiata sotto..

Luc 4.

Bella cosa vedere un gentiluomo con la soggiata andare

a casa le femmine
ga, tavola, travicello ; sacqf soffitta. In ebr. dicesi spunda safa co
fare un tetto, una soffitta.) o Baldin. Voc. Dis. Soffitto o Sof-Sorrocne, Soff-core. Atten. pass
difetto Lampogare
Sostentare Sostenere, Appunture. --, Sottolgere, Sifolere sin
itta. Palco che si fa sotto l'ultima copertura o tetto degli edifici,
a sul sotto, e dal
ffuleio,d
La sufilcire Grep..(o
o sotto altro palco c. (N)
cio-io appoggio: cfulcio dall'erfelech bastone, come nello,
o - Stanza a letto,
arch. Stor, 55g4. Si ristrinsero insieme in
cui l'uomo si appoggia. Altri dal gr.prace custodia)lan.Par.
una soffitta del Cardinale. Lasc, Parent 5,7. Per disperato subito
me ne andai nella soffitta Bart. Ben rimpagaz (Livorno 7gg) 23, 3o. Oh quanta l'ubert che si soffolce in quell'arhericchissime
E di chiunque con sua madre a lato, Osola pur per camere e sof-Sorrocene, Soffol-gere. Aut, en pass. Lo stesso che sonocere,
Dant.lfg5. Ma Virgilio mi disse che pur guate perch
fitte, Parte de' suoi verd'anni ha consumato. (B)
3 --(Archi) Soffitta della cornice, o Soffitta assolutamente, chiamasi La la vista tua pur si soffolge Laggi tra l'ombre triste smozzicate
ioia vista trapursioolge, cio si ficca, (altri commentatori
parte di sotto della cornice tra l'uno e l'altro modiglione, nella quale
spiegano, s'appoggia altri, s'affissa Lat. figere.Gr.pi.)
soglionsi intagliare rosoni , e simili altre cose. Baldin.oc. Dis (A)
Marchett. Lucr. lib. 2, v.4. Se non rifulge ampio palagio, e splen-Sorroiro, Soffolio.dal.mda Silolcere e la Soilgere.
Sosten
to, ostentato-, Soulto, Sufolto, sin. Lat, suffaltus.Gr.po
de D'argento e d'or, se di soffitte aurate Tempio non s'orna, e(B)
r. Fur. 45o. La qual, soffolta dall'antico piede Dunino
Sorrrrrn, Soffitt-re. Att. Disporre con soffitta, Far soffitte, o
piuttosto Intonacare di gesso o malta i correnti del cielo d'una s silvestre, si dolca. (Le pi corrette edizioni leggono sol) (M)
stanza per nasconderli, coprendoli prima con panconcelli e cannicci. orrorazione , Sof-fo-men-tazione. Sf Specie di fomentazione
---

-----

Garz. Piazza5oerg, (Min)


Salvin,Odiss23,57Io divisai La camera, finch la terminai Con
serrate pietruzze, e per di sopra Bensoffitta. E Iliad. 6338Dal Sorrone, Sofr-reu, Fornr per di sotto. Benv. Cell.
da quei che erano vivi, a poco
a po
cosoffioravano
gengie,morti
(G.V.)
P
po
l'altra Banda a rimpetto, dentro della sala,Dodici camere eran sof 27o Sospintileidenti
fittate Dipietra,
(A)
ec,
(B)
(D,
T.)
offit--to. Addim, da Soffittare, Disposto con soffitta; Sorronaro, Sffor-n-toAdd. m.Incavernato, Incavato. Int. com
s
Groos.(Da forno, quasi sotto il forno; a somiglianza di
altrimenti e poeticamente alla latinal Laqueato Latlaqueatus.Gr. cavus
aggrottato, incavernato, e simili.) Buon.Fier,5 a
.Non vedi
cravos Cr. alla
Iaqueato
Sorrro, Soffitto. Sm. Lo stesso che Soffitta,
naan. tu quel ceffo rubicondo, hepardi rame, e quegli occhi di fuoco
escob.
SottoSoffitta. Paloc si fa sotto l'ultima copertura o tetto Soffornati in quegli archi delle ciglia Iside e setolose
agg. 59. Questi era pallido e magrissimo, e gli occhi solonati
degli edificio sotto altro, per abbellimento e talvolta per
nella testa,
la morte. (Pr)
comodo
di abitare.
(A)Diode
adunque di
edific
casa Sorrnacato,
e la compi
e la coperse
di soffitti69Egli
e di riquadrature
cedrola (N)
soffragneotalam
A.
ed strano
..
Maestruzz.
arcivescovo pu visitare la sua provincia,av
Sorro Addtm. da Soffiggere,
acDav, Stor... iba
bitando dell'ira di Claudio, stette soffitto in Asia (Cio, nascoso, vegnach suoi soffraganei non sien negligenti ec
Sorraarra, soffra-tata. ioni, crea
Il testo lat. ha in secretum Asiae repositus)

SOFFREDDO

383

SOFISTICARE

Lat. caritas, penuria. Gr. orzvirms, dropla, (Dal lat. ex , e dal Sor. * (St. Mod) Titolo che davasi al Sovrano della Persia. -, Soffi,
. chiaro ,
l'ar. fert copia , eccesso. Nella stessa lingua fert amittere rem, co sin. ( In pers. safa chiarezza , purit. In ar. safj
pianve ejus.) G. V. 9.4f7. 4. Gli fallio molto la vittuaglia , e sof. scelto, sofj sapiente. In cbr. tsifija speculazione.) (Mit) (N)
fese gran soffratta egli e tutta sua corte. (Co ne' testi a penna; lo 2 * Aniti a Setta persiana fondata verso il secolo 1x, ed affitto
stampato per errore ha soffranta.) E' n. 39. 3. Con gran disagio, mistica. Questi settarii intendono spiritualmente tutto il Corano, e
e di soffratta di vittuaglie e di tutte cose ec. stettono in quella isola.
rifiutano tutt' i precetti che riguardano l'esterno della religione,
M. V. 9. 3. Soprastando quivi ec., temeano di soffratta di vittuaglia.
tranne i digiuni, che osservano con la massimn austerit. (Mit)
Novant. 62. 5. E forse, avanti che io muoja, li malvagi cavalieri di Sora, So-fia, Fia. N. prf Lat. Sophia. (Dal gr. sophia sapienza.
Cornovaglia avranno soffratta di me.
In ar. safjet scelta, pura, c fu nome di una delle mogli di Mao
SoFFREDno, Sof-frd-do.Add. (m.comp..] Alquanto freddo, (Quasi freddo.
metto : sofij sapiente , in pl. sofjan. In ebr. tsfija speculazione.)
Lat. subfrigidus.] Ricett. Fior. 232. Di poi aggiugni gli olii fermi con
Imperatrice d'Oriente , moglie di Giustino. Imperatrice di Rus
la cera , trementina ec. , uniti insieme secondo l'arte , e soffreddi.
siai, sorella di Pietro il Grande. (B) (O
Red. Op. 3. 77.
1778) Ho immerso nel piombo strutto e sof. 2 * (Geog.) Citt e Sangiacato della urchia europea nella Bul
freddo alcune gocciole di vetro ec. (N)
garia. (G)
Sorrneoacione , Sof-fre-ga-gi-ne. Sf. Lo stesso che Soffregamento, V. Sora. * (Filos.) Sf. V. G. Lat. sophia. (V. Sofa n. pr.) Cogni
Del Pap. Nat. cald. fed. Berg. (Min)
zione universale delle divine ed umane cose , delle loro proprie
Sorrrzo AmenTo , Sof-fre-ga-mn-to. [Sm.] Il soffregare , [Leggier fre
t, cause ed effetti, indiritta a procacciare all'uomo la vera feli
gamento. , Soffregagione, sin. Lat. levis frictus. Gr. xopov ri
cit.,(Aq)
rpax. Med. Arb. Cr. Con istridor pauroso di soffregamento di a (Bot.) Specie di pianta del genere sisimbrio , cos denominataz
denti.
per le viru vulnerarie e detersive di cui si reputava fornita, ed era
s i reg. (O , * Soffre-gn-te. Part. di Soffregare. Che soffrega. V, perci raccomandata nello sputo sanguigno, nella emorragia ec. ;
ma in fatti antiscorbutica come tutte le crocifere. (Aq) (N)
Att. e n. ass.] Leggiermente fregare. Lat. le 3 * (Zool.) Nome specifico d'una specie d'insetti del genere A
viter fricare. Matt. Franz. 3. 96. E ch' egli (lo steccadenti) entri tra i
grion. (Aq)
denti e la gingia , Cio che nella punta non si pieghi Nel metter e Sorino , * Sfi-lo. N. pr. m. ( Dal gr. sophos sapiente. In ar. seful
ignobilitas. In ebr. sciafel umile , abbietto) - Padre di Sofocle;
cavar tra dente e dente, E d'altra banda stropicci e soffreghi, ec.(B)
da altri detto Difilo o Teofilo. (O)
a Offerire con reiterato ossequio e con instanza , quasi con inde
gnit dell' offerente. Tac. Dav. ann. 1. 26. Tiberio rifiut il nome SoFisMA, So-f-sma. Sm. V. G.] Propriamente Argomento fallace,
di Padre della patria, pi volte dal popolo soffregatoli. (Il testo lat,
Argomento vizioso. [Il Sofisma acuto, vano, ingannevole, sottile,
frivolo ec.1 , Sofismo, Soffismo, sin. (V. Cavillo.) Lat. sophisma,
ha : saepius ingestum.)
3 I N. pass. nel 1. sign. 1 Soder. Colt. 25. Avvertiscasi che non si
cavillatio, fallax conclusiuncula, Cic. Gr. ordpurux. (Sophisma indic
strofini l' un occhio coll' altro, o si soffreghi.
sul principio una ragione sapientemente dedotta, da sophos sapiente.
4 [E fig.) Accostarsi , quasi pregando o raccomandandosi o offeren
Pass quindi ad indicare una ragion troppo sottile, cavillosa, inganne
dosi. Dav. Acc. 42. Il nostro Reggente ec. si diede a frugare e
vole) Petr. cap. o. Porfirio, che d' acuti sillogismi Empi la dia
lettica faretra , Faccendo, contra 'l vero, arme i sofismi. Sen. Pist
soffregarsi intorno a molti. Buon. l'ier. 3. . 5. Gelido e freddo,
senza scior parola, Le mi soffregai "ntorno ripentito.
Perciocch io non so per altro nome i sofismi nominare. Dant. Par.
SorriaEGATo, Sof-fre-gto. Add. m. da Soffregare, V.
. 6. E chi regnar per forza e per sofismi.
SorriaENTE , Soffrn-te. [ Part.- di Soffrire. Lo stesso che Sofferente, 2 Nel pl. anticamente fu detto in fem. Sofisme per Sofismi..] G. V.
V. Fr. Jac. T. 5. 22. 5. Ma non pu esser soffrente, Che non fac
. 73. 2. Cercavano gavillazioni cc. per abbattere la nostra fran
cia clamore. Franc. Barb. 2oo. 19. Cominciare Qui vediam fare Que
chigia per indirette sofisme. (L'ediz. de' Giurti ha soffisme.) (N)
sta donna soffrente. Rim. ant. Dant. Majan. Serviraggio anco del mal SoFisMAR, So-fi-smre. N. ass. Far sofismi, Cavillare ; altrimenti So
fisticare. Uden. Nis. 3. 64. N si pu presumere Isabella di gi bat
pi soffrente.
tezzata, siccome va sofismando il Mazoni. (A) (B)
SoiraEnzA, Sof-frn-za. Sf V. A. V. e di' Sofferenza. Franc. Barb. ogn
4. Soffrenza Par che venza , E parte di Costanza. Rim. ant. Guid. SoFism Azio. * (Filos.) So-fi-sm-zi-o. Sm. dim. di Sofisma. Piccolo so
Cavalc. E la soffrenza lo servente ajuta. E Rin. d'Aq. Dice come
fisma. (O)
dolente : Non pu tanto durare , Che vinca per soffrenza. E' M.Cin. Sorismo, So-fi-smo [Sm. V. A. V. e di"] Sofisma. But. Par. n. .
Sofismo argomento apparente e non esistente.
Che soffrenza mi ripeta, Ma non posso veder quella pianeta. (V)
SoFanile, Sof-fri-bi-le. Ald. [com. Che si pu soffrire,] Atto a esser SoFisTA, So-fi-sta. [Add. e sm. V. G. Propriamente Sapientissimo, ma
dopo l'ateo Diagora prese il significato di Falso savio. Presso i
sofferto. , Sofferevole, Sofferibile, sin. Lat. tolerabilis. Gr. dvexros.
moderni vale quanto Cavillatore che, abusando del dono della parola
Segn. Mann. Apr. 22. 2. Quando Iddio ti manda qualche travaglio,
hai da procurare di renderlo a te pi soffribile con diminuirne la
e dell' ingegno, oscura con sottigliezza la verit, e trae in errore
le menti de' rozzi e degl' incauti..] Lat. sophista. Gr. oroguorrfis. Dant.
stima. E Giugn. 3. . Questa, rispetto a quella, di peso soffribile

ancora a' deboli.

Par. 24. 8. Non v'avria luogo ingegno di sofista. But. ivi: Sofista

Sornipilissixo, Sof-fri-bi-lis-si-mo. Add. m. superl. di Soffribile. Pros.

vocabolo greco, che s'interpetra savio, ovvero ingannatore. Vit.


Plut. E della interrogazione del sofista , e della risposta d'Alessan
For. part. 4. vol. 3. pag. 167. Nel resto la temperie del cielo
soffribilissima. (N. S.)
dro. Varch. Ercol. 45. Brevemente, fatemi ogni altra cosa che
SorrenLMENTE , Sof-fri-bil-m'n-te. Avv. In modo soffribile, Soppor
sofista, perch io ho pi in odio questo nome che il male del capo
tevolmente. Pascol. Risp. Novell. Fior. Berg. (Min)
2 [Ed' usato anche nel fem.] Fir. Dial. bell. donn. 4o. A uso
SoFFR iocene, Sof-frig-ge-re. [Att. anom..] Leggiermente friggere.
di sofiste fecero (le donne) questo argomento fra loro.
,
Sorrnine, Sof-fri-re. Att. e n. ass. sinc. di) Sofferire , V. Dant. Par. SorisTeaIA , So-fi-ste-ri-a. Sf Cavillazione; pi comunemente Sofisti
cheria. Lat. cavillatio. Gr. orpuoux. Car. lett. a. 42. Non sono man
4. 78. O vero sfavillar del santo spiro, Come si fece subito e can
cati degli amici che ec. hanno dato le soluzioni alle sue sofisterie.
dente Agli occhi miei, che vinti nol soffriro ! Petr. canz. 39. 7.
Quando novellamente io venni in terra A soffrir l'aspra guerra. Boez.
Salvin. Disc. . 276. Quante vane quistioni si sarebbero risecate,
Varch. 3. rim. 2. Soffrir da quci dure percosse usati Vit. S. M.
viluppi troncati d' inutili sofisterie !
Mudd. 5o. O come potrei io soffrire di vedere ec. (V) Tass. Ger. SorisridA, So-fi-sti-ca. [Sf. Quella parte della logica, tche insegna a
distinguere i sofismi dagli argomenti che sono secondo verit. Lat.
. . Molto soffri nel doloroso acquisto. Ner. Samin. 4. 32. E que
sto ancor soffrisce Perch l' altra nol mira e nol gradisce. (N)
sophistica. Gr. oro orrixh. Com. Par. 24f. Per la qual sofistica si mo
stra il vero dal falso, ed e converso. Tes. Br. . 5. La terza so
2 [E nel sign. di Sofferire, S. 6. V. Cuore , S. 52.] Car. Lett. s.
35. Non mi soffrirebbe mai l'animo, che la bellezza del vostro li
fistica , la quale c'insegna a provare che le parole che l'uomo dice
bro fosse macchiata da un s picciol neo.
son vere; ma ci pruova egli per mal ingegno e per false ragioni, e
per argomenti c' hanno simiglianza e covertura di vero nelle medc
SoFFini ne. S m. Sofferenza, [[ Tolleranza..] Lat. tolerantia. Gr. trououh.
sime cose , se fu vero , o no.
Dant. Purg. 19. 76. O eletti di Dio , gli cui soffriri E giustizia e
2 - * Falsit , Fallacia , ma in questo senso fuor d'uso. Lat. fal
speranza fan men duri.
Sorrairo, Sof-fri-to. [Add. m. da Soffrire. V. A. V. e di' Sofferto.)
lacia. Gr. copiouz. Com. Dant. Inf. 29. p. 494. Li quali metalli
Fr.Jac. T. 6. 2. io. Or perch l'hai soffrito ,Per volermi salvare?
e non prodotti a perfetta forma, si sono appellati so
-

SoFFnrrore, Sof-fri-t-re. Verb. m. di Soffrire. V. e diSofferitore.

Salvin. Teocr. Idil. 3. Lo seguiro (Giasone) I pi prodi e i mi


glior da tutte quante Le cittadi riscelti ; ancora venne Il soffritor
delle fatiche a quella Ricca Iaolco , ec. (A) (B)

stiche.

, So-fisti-ca-mn-te. Avv. Con sofisticheria, t Cavillo


samente.] Lat. sophistice. Gr. oro orruxs. Fr. Giord. Pred. R. Con
vane ragioni sofisticamente si vogliono opporre.

Sorrnit Rice, Sof-fri-tri-ce. Verb. f di Soffrire. V. e di''Sofferitrice. 2 * Dolosamente, Falsamente, Con sofistica, secondo il sign. del $. 2.
Leon. Pascol. Lett. Berg. (Mlin)
Com. Dant. Inf. 29. p. 4f95. L'autore intende trattare di quelli che
sono stati frodolenti nella comune moneta, e che hanno operato so
Sorretto, Sof-frit-to. Sm. Il soffriggere; ed anche la Vivanda soffitta.
fisticamente l'arte d'archimia circa le predette monete. (N)
Lib.Son. 78. E fa sopra Mercurio un buon soffritto. (Qui fig.) (N)
SorFRITTo. Add. m. da Soffriggere. Lib.cur. malatt. Mcttavisi un pezzo SoFisTicARE, So-fi-sti-c-re. [N. ass.] Far sofismi, Sottilizzare, Cavil
di rete soffritta in olio. (B)
lare. - , Soffisticare, sin. Lat. cavillari. Gr. copiso9x. Lab. 243.
SoFruLTo , * Sof-fl-to. Add. m. da Soffolcere o da Soffolgere. Lo stes
Alla quale opposizione, non volendo andare sofisticando, non che
so che Soffolto , V. (N)
una risposta. Borgh. Orig. Fir. 274. E'fu un'opinione in certi tem
SoFFumicAmenro , * Sof-fu-mi-ca-mn-to. Sm. V. e di''Suffumicamento,
pi di sofisticare sopra i nomi, e cavarne l'etimologie. (V)
Suffumicazione. Com. Dant. Inf. 23. p. 396. L' ipocrito si dipigme 2 (Att.1 Per metaf Falsificare , Adulterare. Lau. adulterare. Gr.
Maestruzz. 2. 8. Se i beccari giurino di non vendere carne inferma
con soffumicamento, per parer smorto e giallo. (Cos la stampa. La
Cr. legge Suffumicamento.) (G. V.)

SorFumicare, Sof-fu-mi-c-re. Att. e n. V. e di' Suffumicare. Tes. Pov.


P. S. cap. 5. Anco lo soffumicar col vino, nel quale sia cotto il ro
smarino, toglie la doglia del capo. (Qui in forza di nome.) (A) (B) (N)

c corrotta per sana, ovvero che non sofisticheranno la loro mercanzia.

Sofisticare diff. da Cavillare , Sottilizzare, Falsificare. Sofisti


care Ragionar con sofismi , ossia Argomentar con fallacia. Falsi

Jficare Dire o Fare una cosa per un'altra. E per, solo quando
49

384

8OFISTICATO

SOCGHIlGNARE

s'applica al ragionamento, ossia ad oggetti intellettuali , 'usa tal SorRonerico. * (Filol). So-fro-n-ti-co. Add. m. P. G. Lat. o,
volia Falsificare per Sofisticare. Cavillare alquanto diverso da sanae mentis. (V. Sofrone.) Aggiunto d' uomo prudente. (Aq)
Sofisticare, perch Cavillare un ragionar con argomenti cos sten SoFaoniA, * So-fr-nia. Npr. f(VSofone)-Moglie di Massenzio (Mit)
tati e cos artificiosamente ricercati , che, se non sono apertamente SoFaona. (Filol.) Sf . G. Temperanza. Lai. temperantiac
pocur. Salvin. Annot. F. B. 5. 2.5. Laonde Andrio sta ben
falsi , peccano non pertanto d'astruso , d'imbrogliato , di storto.
Soutilizzare esprime la cura di coloro che, per ottenere qualche
tato colla Temperanza, cio colla Sofronia, poich anch il valore,
come non
temperato , d inpr.
furore,
nelSophronicus.
fiero e nel salvati
loro scopo , aguzzano l'ingegno con minute e sottili inquisizioni; e Soraorico
, So-fr-ni-co.A.
m. Lat.
(lb) atico. (N)
per s'
agli atti interni dell'intelletto, senza applicazione
alle parole, come Sofisticare e Cavillare.
Sorronio, * So-f-nio. M. pr. m. Lo stesso che Sofrone, pr -,
ScrisTicAr, So-fi-sti-c-to. Add. m. da Sofisticare. Sottilizzato.] Pass.

Sophronius.

IN

So-fro-ni-sco.
lN. pr. m. (Dal gr. sophronie
26. Cessino le parole e gli atti sofisticati, dove spesse volte la su SoFRoNisco,
V. Soffione)
- Scultore ateniese,
nasconde. Fr. Jac. T. 4. 3. 7. Sofisticato vero Sua semin
Ztl.Zalla,

metaf Falsificato. Lat. adulteratus. Gr. xf88mav9l. Fr.


Giord. Pred. S. Tutte a nodo di alchimia, tutte sofisticate, che

2 --------

pajono, e non sono. Ricett. Fior. 43, Il migliore (ladano), e non


sfisticato, deve essere odorato , verdeggiante, cc.
Soristicazione. (Farm.) So-fi-sti-ca-zi-me. Sf. V. G. Lat. sophistica

- . -derato.

SorronisTeno. (Mit) So-froni-st-roSm. V. G. Lat. sopronistorium


(Da sophron prudente, e histemi io sto.) Titolo di uno stati
to di pubblica istruzione, alla quale appurtenevano dieci prefetti
incaricati d'invigilare sulla condotta della giovent atene

, sin. (Aq) f
FaonisteRuo. * (Filol.) So-fro-ni-st-ri-o.
Sm. V. G. Lo stesso cha
Addl
-

tio. Azione di alterare una sostanza medicamentosa,


So-fro-ni-sti.
e sm. V. G. Nome de'
altre straniere e di minor prezzo, onde aumentarne il peso, ll so
oFaonisTi.
Ispettori* (Filol.)
del sofonisterio.
(Mit)
e'Prefetti
fisticare , nel significato del S. . (Aq) (N)
Soraosina,
*
So-fr-sina.
N.
pr.
f.
(Dal
gr.
sophrosyne
temperanza.)
Sristichenua, So-fi-sti-che-ri-a. (Sf Ragionamento fatto con sofismi,
Figlia di Dionigi, tiranno di Siracusa.-Sorella di Dione(Mit)
Ragione troppo sottile e mal fondata. , Soffisticheria, sin. Lat.
cavillus. Gr. orpucua. Varch. Ercol. 17, Perciocch, oltra l'altre SoFnosino, * So-fr-si-no. N. pr. m. Lat. Sophrosynes.(VSofrosina)(B)
confusioni e sofisticherie, delle quali tutto piemo il suo libro, egli ec. Sora. * (Geog) Sofr. Lo stesso che Soforo, V. (G)
lo riprende pi volte d'una cosa medesima. E Lez. 74. Lasciate le Soca, S-ga. Sf] V. A. V. e di Coreggia. Lat.lorum. Gr. us.
(Dal celt. gall. suag fune , corda. Nella stessa lingua sugan fune di
troppe sottigliezze e sofisticherie de' Latini. Sen. Ben. Varch. 2. 7.
Simili sofisticherie sono bruttissime.
In brett. sug sorta di fune. In basco soca ed in isp. soga fune.
Sorisricnetro, So-fi-sti-cht-to. Add. e sm. dim. di Sofistico; altri
n ar. zig corda, con cui si dirigono le costruzioni, livella. in turco
menui Stiticuzzo , Fantasticuzzo. - , Sofistuzzo , sin. Grill. Lett.
igim funicello) Dant. If3.73. Cercati al collo, e troverrai la soga
Che 'l tien legato. But. ivi: La soga, cio la coreggia del soatto piena
Berg. (Min)
Soristico. Add. m. Di sofista, Che ha del sofista, Che contiene so
come si fa ai muli che portano le some. E Purg 5. . Come insoli
fisticheria, [Che apparente e non vero..], Soffistico, sin.(V. Fisi
la soga del balestro, quando pi dilungi la posta che non suole
coso.)Lat. cavillatorius. Gr. oroporruxds. Com. Par. 24. Se quantunque Soodi. * (Geog) Sgdi. Antico popolo detl'India. (G)
in terra si ripara per dottrina fosse cos inteso, non avrebbe luogo in Socpiana. * (Geog) Sog-di--na. Sf. Lat. Sogdiana. Antica regione det
l'Asia, ora la Grande Buccaria. (G)
gegno d'uomo sofistico. G. V. 1 n.44.6. Avveggendosi ec. della non vera
e sofistica domanda di Bologna. Lasc. Streg. prol. Le loro compo SooD1Ano, Sog-di--no. N. pr. m. (V. Sogdiana. In pers. saghdjane
bicchiere che pien di vino si bee alla salute d'altrui. Nella stessa lin
sizioni riescono sempre grette , secche , stitiche e sofistiche, di sorte
gua sughd pronto, apparecchiato: ed anche nome di famosa citta
ch'elle non piacciono quasi a persona. Dep. Decam. 24. Confu
nella Samarcandia. ) - Figlio di Artaserse Longimano che s' impa
terebbono i sofistici argumenti, e come li soglion chiamar li nostri,
dron del trono di Persia, e ne fu rovesciato
Dario Noto.(Mit)
castelli in aria , di questi biasimatori. (V)
2 Inquieto , Fantastico, Stravagante. Lat. difficilis , querulus.Gr. SocorrTABILE, Sog-get-t-bi-le. Add. com. Che pu soggettarsi, Do
mabile. Segner. (A)
vaxps, xaArds.
3 - * Detto di cose materiali, talora vale Che sembra vero e non . SoooerTamEnr, Sog-get-ta-mn-te. [Avv. Lo stesso che Suggettamente, V.
Varch. Lez. Soggiungono che la pittura come noi diremmo sofi Socotramento, Sogget-ta-mn-to. Sm. Lo stesso che Assoggettamento,
S Suggettamento, V.
t
p
stica, cio apparente e non vera. (A)
, Sog-get-tn-te.
Part. di Soggettare.
Che soggetta.
stesso che s
, V. (O)
E3
o
Lo
4 [Usato in forza di ] sm. I parlando di persona i pi comune ooosTTATE
mente Sofista..] Lat. sophista , sophisticus. Gr. oroporri. Sen. Pist.
N questo diresti, come uno sofistico. Fiamm. 3. 18. Ohim quanto SoooETTARE, Sogget-t-re. [ Att. Lo stesso che Assoggettare, Sugget

tare , V.
falsamente argomentava, fatta sofistica contro il vero ! Red. Oss. an.
64. Son certissimo che non vorr mai farsi sofistico contra il vero. SooorTATo, Sog-gettto. [Add. m. da Soggettare. Lo stesso che Assog

Sorisruzzo , So-fi-stz-zo. Add. e sm. dim. di Sofista. Alquanto sofi


sta. Lo stesso che Sofistichetto, V. Car. Apol. 84. Con chiarire il

gettato,l Suggettato, V Bellin. Disc. 2. 372. Ma viva Iddio che


non volle la primogenita della sua mente soggettata all'ignominia n

pur del
, cc. (B)
mondo, che voi siete un sofistuzzo , un fantasticuzzo , un arrabbia
tello. (V)
Soocattaroa, Sogget-ta-tre. ferb. m. di Soggettare. Che soggeua.
Lo stesso che Suggettatore , V.
Soroce , * S-fo-cle. N. pr. m. Lat. Sophocles. (Dal gr. sophos sag
gio, e cleos gloria : Gloria de' saggi. ) Poeta tragico greco, di Soccertitudina, Sogget-ti-t-di-ne. Sf V. e di' Suggezione. Lasc.
C'en. . nov. 2. Volendo a Lione tornarsene ec., e liberare i frategli
cui non ci rimangono che sette tragedie. (B) (O)
Soroczo, * So-fo-cl-o. Add. pr. m. Di Sofocle. (B)
da cosi fatta soggettitudine e gagliofferia, ma prima qualche beffa

SoroonArna. * (Filol.) So-fo-gra-fi-a. Sf. V. G. Lat. sophographia. (Da


rilevata fargli, onde per sempre si avesse a ricordar di lui, ec (A) (B)
sophia sapienza, e graph io descrivo.) Quella scienza per cui si SocoErrivamente , Sog-get-ti-va-men-te. Avv. Lo stesso che Suggetti
viene al pieno conoscimento dell'universale sistema di tutte le scienze
vamente, V. De Luc. Dott. Volg. 2. 3. . Berg. (Min)
e le arti, e dell'essenza, dello scopo, de' mezzi e delle produzioni Soooarrivo , Sogget-ti-vo. Add. m. Lo stesso che Suggettivo, V.De
di ciascuna ; e ci col solo scopo di sapere sistematicamente che
Luc. Dott. Volg. n. 3. . , Frangip. Parl. Sen. Berg. (Min)
cosa sieno veramente le scienze e le arti , che cosa per esse si sap Socontro, Sog-gt-to. (Sm. Lo stesso che] Suggetto, V.
pia, e come sieno naturalmente e razionalmente concatenate. (O)
2 - Materia di cui si parli o scriva. (V. Materia) Petr. canz. 46.
Alto soggetto alle mie basse rime. Salvin. Cas. o t. Ma cosi
Sorotouo. * (Filol.) So-fo-l-gi-o. Sm. V. G. Lat. sophologium.(Da
sophia sapienza, e lego io scelgo) Titolo di un' opera di Giacomo
urono soliti i comici poeti di quella et a tragici personaggi e sog
Le Grand , letterato del secolo xvr, la quale contiene una buona
getti adattare talora i loro calzari e socchi. (N)
scelta
ordinata di sentenze degli antichi filosofi, oratori e Soooerto. [Add. m. Sottoposto, Suddito. Lo stesso che Suggetto, V.
eti. (
s?
* (Filol.) So-fom-pa-n-a. Sf.

Titolo di una tragedia la

Guid.G.Voi sapete, o carissimo mio padre, che al d d'oggi tutta


l'Affrica e l'Europa quasi soggetta agli Greci. Dant.Par. 874. Se

tina di Ugo Grozio, il cui argomento l'elevazione di Giuseppe

mala signoria, che sempre accuora Li popoli soggetti , non avesse

in Egitto ( voce egiziana che vale Salvatore del mondo) (O)

Mosso Palermo a gridar: mora, mora. Pass. 8. La carne stea sog

SoroIA, * So-fo-ni-a , Sofonio. N. pr. m. Lat. Sophonias. (Dall'ebr.


getta allo spirito , e la sensualit alla ragione.
saphan coprire, o piuttosto da tsafan occultare.) - Il nono de'pro 2 - Far soggetto = Soggettare. V. Fare soggetto. (N)
3 - * (Milit) Aggiunto di Luogo che sia dominato da un altro e
feti minori. (B) (O)
ne possa essere battuto. Domen. Trad. Giov. Erano questi alloggia
SoronIA, * So-f-ni-a. N. pr. f. Lat. Sophonia. (B)
menti tanto soggetti alle colline. (Gr)
Soronio, * So-f-ni-o. N. pr. m. Lat. Sophonius. Lo stesso che Sofo
nia, V. (B)

4 - * (Bot.) Si chiama Soggetto la pianta che riceve l'innesto. (N)

SoroniseA , * So-fo-ni-sba. N. pr.f. Lat. Sofonisba. (Dall'ebr. o fen. SoooETTudine, * Sog-get-t-di-ne. Sf sinc. di Soggettitudine. Lo stesso
tsafun conservare, e nitzab imperadore, principe: Conservatrice de'
che Suggettudine. V. e di' Suggezione. Bargagli. Sc. Berg. (O)
principi.) - Figlia di Asdrubale, amante di Massinissa, moglie di Soccezioni, Sog-ge-zio-ne. [Sfast. di Soggetto. Lo stesso chej Sugge
Sface. (B) (Mit)
zione , V. Com. Purg. 2. Imprima convicne essere umile, sotto
Sorono. * (Geog) S-fo-ro , Sofr. Citt dell'Impero di Marocco.(G) mettersi ad ogni soggezione. Pass.279. Abbracciava i parvoli, e po
nevagli in esemplo d'umilt e di soggezione.
Soroazia, * (Bot) So-fr-zi-a. Sf Spezie particolare di vite, mento
vata da Columella. (O)
2 - * Dicesi Essere in soggezione di alcun principe o simile e vale
Sorazoon. * (Geog) So-fre-d-ne. Citt dell'Indostan. (G)
Essergli suddito. Pallav Ist. Conc. 2. 37. A che aggiungersi,
Soro, "So-fr-ne, Sofronio. N. pr. m. Lat. Sophron. (Dal gr. so
che i confinanti di Bologna erano tutti in fede e in soggezione di
phron moderato, temperante, di mente sana : e questo da soos sal Cesare. (Pe)
vo, e phren mente.)--Poeta tragico greco, nato in Siracusa,(B)(Mit) SocoBioNARe, Sog-ghi-gn-re. N. ass..] Far segno di ridere; altrimenti
Soraorici.* (Fisiol.) So-fro-n-ti-ci. Add. m. pl. V. G. Lat. sophro
Ghiguare, Sorridere. (V. Ghignare) Lat. subridere. Gr. reu.
netici. (V. Sofrone) Aggiunto de'denti che vengono in et adulta;
(Da so per sub sotto, e da ghignare. V. Ghignare, ed osserva che in
comunemente detti della sapienza, del senno, del giudizio. (Aq)
celt, gall.gean val sorriso, e geoin derisione. Quest'ultima radice par

SOGGHIIGNO
mi omai la vera.) Bocc. nov. 58. . Appena del ridere potendosi

385

SOGGIUGNERE

gioga. Lat. subjugatrix. But. Purg. 6. 2. Per non esser corretta da


sproni, cio dalla tua signoria punitrice de' mali, e soggiogatric
astenere, sogghignando , quella ascoltarond. But. Purg-2. L'ombra,
la quale io voleva abbracciare, sorrise, cio sogghign, vedendo ch'io
e' superbi. Chiabr. Rim. Ammirando la man soggiogatrice (Br)
era befato. E altrove : Sorrise un poco, cio sogghign , che con SocciocAzione, Sog-gio-ga-zi-ne. Sf) Il soggiogare, Il ridurre in
servit; altrimenti Sommissione.- , Soggiogamento, sin. Lat. sub
fusamente e non apertamente ridere. Morg. 2g. 87. E si poteva pur
fare altrimenti, Che sogghignare, e stuzzicarsi i denti.
jugatio. Gr. rup&rmaz. Com. Par. 6. Continuando tempo atempo
2 - E n. pass. Farsi vicendevolmente un sogghignol Tac. Davann.
dopo la caduta di Catellina, e soggiogazione di Fiesole. But. Par.
3. 66. Tanto (diceva egli) fu conceduto a lui e al fratello, a' preghi
6. . Onde passavano ad uno ad uno in segno di soggiogazione e di
Servilu,
d'Agusto, che se ne dovettono (i Padri) sogghignare ancora allora.

Soccuoco, Sog-gi-go. Sm, Lo stesso che] Soggiogaja, Giogaja, V.

(Il testo lat. ha : occulti inluderent.)

Socoauono, Sog-ghi-gno. Sm. L'atto di sogghignare o di ridere som

Lat. palear. Gr. ripiov.

messamente quasi per disprezzo o per poca stima; altrimenti Ghigno. 2 - Per simil. detto anche delle persone.1Fir. Dial. bell donn.366.
Lat. subrisus. Gr. trousizrs. Franc. Barb. 254. 26. E vie pi di Cosi si mostra che il mento vuole avere un poco di soggiogo.
coloro Che talora tra loro. Fanno cenni o sogghigni.
Socolonnamento, Soggior-na-mn-to. Sm. Soggiorno, Abitazione,
Domicilio. Frachet. Spos. Cavulc. Berg. (Min)
Soccacente , Sog-gia-cn-te. Part. di Soggiacere. Che soggiace. Lat.
subjacens. Gr. romaiusvos. G. V. 1. 3. 5. Or non questa terra Soccionnante , Soggior-nn-te. Part. di Soggiornare. Che soggiorna,
Abitante. Salvin. Op. Cacc. Tori ec. neri, forti, Magnanimi, di
quasi una gran nave portante uomini tempestanti, pericolanti , sog
giacenti a tanti marosi ? But. Inf. 7. Avarizia immoderato amore
testa ampia, ne'campi Soggiornanti la notte, poderosi. E Odiss.lib,
l'aver le cose di fuori soggiacenti alla fortuna.
o. v. 492. Come allorch le vitellette al campo Soggiornanti, dim
torno
Vacche ec. E 12. 3o5. Ud 'l muggito De'bovi
SocotAceae, Soggia-c-re. N. ass. anom..] Esser soggetto, sottoposto.
soggiornanti nelle stalle, E 'l belar delle pecore. (A) (B)
Lat. subjacere , alicui subjectum vel obnoxium esse. GrroriSec3a,
trorrraszt. Dant. Par. 6. 84. Per lo regno mortal , ch'a lui SoccionnAne, Sog-gior-n-re. Nass. Far dimora in un luogo, Dimo
rare, Intertenersi, Rimanere ; e dicesi anche di cosa. Altrimenti
soggiace. E 7. 7. Perch non soggiace Alla virtute delle cose nuo
Commorare. Lat. commorari , manere. Gr. arpie. (Soggiorna
ve. Bocc. nov. . 2. Manifesta cosa ec. , le cose temporali ec. es
re, dice il Bembo , Giorno sopra giorno menare. Altri crede non
sere piene di noja e d'angoscia e di fatica, e ad infiniti pericoli sog
senza fondamento, che venga dal lat. sub sotto, e da diurnare viver
giacere. E nov. 7o. 2. Con intenzione ec., soggiacendo con voi a
quella (legge) , di quello ragionare, che voi tutti ragonato avete. E
lungo tempo. In cbr. gur commorari, manere) G. V. 2. 88. 3. Sog
-

giorn alquanto in Forli. Dant. Par. 3. a. E quindi risaliva L


dove il suo amor sempre soggiorna. Bern. Orl. 23. 3. Non so se dico
sonnotta o soggiorna, Addormentato sotto un arbuscello. Bemb
Pros. 3. a7. Soggiornare ; quasi giorno sopra giorno menare CV)

nov. 89. 3. Agli uomini dobbiamo , sommamente onorandogli,sog


al'.

E per metaf1 Mor. S.Greg. N in verit cos maladicendo sog


giacette ad alcuno vizio di perturbazione.
Sociacimenro. Sog-gia-ci-mn-to. Sm. Il soggiacere; altrimenti Som
missione. Lat. subjccto. Fr. Jac. T'. 4. 5. 7. E far , in quanto
uomo , A Dio soggiacimento.
Soccocaa, Soggio-gja. Sf Lo stesso che Giogaja, V. Lat. palear.
Gr.

- Indugiare, Penare. Pecor. g. 25 n. 2. Si parti, e senza sog

giornare se ne venne a Marsiglia. (V) Ar Fur32

o. A chi aspetta

di carcere o di bando Uscir, non par che 'l tempo pi soggiorni a


Dargli libertade. (Pe)

- E n. pass. nello stesso sign.1 Petr cap.

x dzrov.

. Or perch umana

gloria ha tante corna , Non gran meraviglia, s' a ficcarle Alquan


2 - Per simil. detto anche delle persone.1 Fir. Dial. bell. donn.46.
to , oltra l'usanza si soggiorma.
Se il mento gi detto vien poi declinando verso la gola, e percuote
in una piccola soggiogaja, acquista alla natural bellezza pure assai. 4 - Mantenersi in sanit e in riposo. Salvin. Annot. F. B. - 2
Soccrocamenro , Sog-gio-ga-mnto. Sm. Il soggiogare. Lo stesso che
2. Soggiorno qui vale Mantenimento onde Soggiornarsi, mante
Soggiogazione , Vl Com. Par. 24. Per lo soggiogamento del mon - nersi in sanit e in riposo. (A) (N).
lo, fatto per pochi semplici. Segner. Mann. Marz. . . Scipione
- Aut. spender tempo in ben custodire o governare o ristorare chec
chessia. Lat. omni cura ac studio tueri, servare, custodire. Gr
fu chiamato Africano dal suo solenne soggiogamento dell'Africa. (B
ruxs carre. Buon. Fier. . 2. 2. Soggiornali, ristorali, con
Socciooante , * Sog-gio-gn-te. Part. di Soggiogare. Che soggioga. V.
-

fortali. E n. 2. 4.. Che tratto a sorte, siccome richiede L'uso dello

di reg. (O)

Socciooane, Sog-gio-g-re. Att. Mettere sotto il giogo, e per estens.1 Met spedal, gli giuocoforza Di soggiornar tai pazzi
tere sotto la sua podest, Vincere, Superare, Ridurre in potest per socctonnaro, soggior-nto. Add m. da Soggiornare. La commo
ratus. Gr.irr. G. V. 7. 25. . Soggiornato Curradino alquanto
forza d'armi: parola propria e solenne della milizia, derivata dal
in Siena, si n'and a Roma. E 8. 43 3. E lui soggiornato e ri
l'antichissimo uso di far passare i vinti sotto il giogo. -, Soggiu
gare, Suggiugare, Subjugare, sin.) (P. Sottomettere.) Lat. subjugare,
posato
di,M.
si richiese
il Comune
di volere
e
guardiaalquanti
della citt.
V. 5. 56.
Soggiornati
alquantiladi signoria
nelle con
vincere, superare. Gr.trorras. G. V. 8. 86.. Faceano guerra,
trade
di
Serni
e
Matalona
d'Argenza,
feciono
gran
preda.
e soggiogavano tutto il Mugello. Petr. cap. 6. Che vale a soggiogar Soccionno, Soggir-no. I Sm. Dimora di non lunga durata
il
tanti paesi? Vit. SS. Pad. 6. Era bisogno di soggiogare il cor

luogo; attriti
Lat. mora.
Gr745.
arpfi.
QVog
giornare.
In franc.soggiornamento.
dicesi sejour. ) Dant.
Purg.
Per
ben
pensar di bel soggiorno. But. ivi Di bel soggiorno, cio d'una bella

po, ed imponergli fatiche e asprezze. Cronichett. d'Amar. 2 . Sog


iog gran parte di tutto il mondo.
Soprastare. Lat. eminere. Gr. vrpxev. Dant. Purg. 2. no.
ove siede la chiesa , che soggioga La ben guidata sopra Rubaconte.
* Sottomettere, Far dipendere, usato anche col terzo caso. S.
Agost. C. D. . 24. La divina disposizione o per esaminare, o ad
emendare, a tempo gli
agli mimici. E 5. 6. Non si pos
sono cosi soggiogare alle costellazioni delle stelle le volont dell'a

dimora, dove noi possiamo aspettare lo di. (Il Buti qui intende
- tonde
soggiorno
= Soggiornare,
Far
soggiorno,
5. Far
Dant
Par. 2.3g.
Altre rivolgonDimorare.
s onde son mos
Soggiorno nel sign. del 5. 3) (N)

se, E altre roteando fan soggiorno,

E n.ass. Sovrastare, Star sopra. V. il S. 2. Dant. Par. 2.54. Siede


la fortunata Callaroga 1 Sotto la protezioni del grande scudo In che
soggiace il leone e soggioga (Qui Dante allude all'arme del Re di
Castiglia, ov'erano dall'un de' lati un castello sopra un leone, dal
l' altro un leone sopra un castello ; e per uno di essi leoni soggia
ceva , cio stava sotto all'un de castelli, laddove l'altro soggiogava,
cio stava sopra all'altro castello.) (Br) .
Soctocaro , Sog-gio-g-to. Add. m. da Soggiogare. Lat. domitus, de
victus. Gr. zacsis, vuzmis. Bocc. Lett. Pin. Ross. 273. Sog

5o . Castor canta e Polluce , o dolce Musa . . . . Questi . . . . Ne

partori la venerabil Leda Di furto soggiogata dal figliuolo Di Sa


turino. (Pe)

- Sottoposto, detto rispetto al luogo. Bocc. Teseid. 6. 59. E

quelle (geniti) a Citerone soggiogate. (N)


- Sottoposto, detto rispetto a persona, anche col terzo caso.Teseid.
7. 83. Tu vedi che ad altrui son
E quel che mi dispiace
convien fare; Dunque mi ajuta ec. (B) Fr. Guitt. Fatt. En.

Indugio. Lat. mora. G. P. 3. 52, a Samza soggiorno andarono


popolo
e cavalieri
Firenze inAlbergo,
Mugello.
Stanza,
Riposo,diAlloggio,
Ricetto, Casa, Tetto, Nido,
Ritiro, Abitazione, Ospizio, ostello, Domicilio, Magione, sede ec.
In questo senso il Soggiorno antico , domestico, agiato, nobile,
povero, vile, angusto, nuovo, fermo, caro, natio, usato ec. Lat.

domicilium, mansio.Gr. ao. Petr. cap. . La fanciulla di Titone


Correa gelata al suo antico soggiorno. E son 23, Se per salire al
l'eterno soggiorno Uscita pur del bello albergo fuor (Cio, il
Cielo , il Paradiso.) (N)

che erano rimase in loro manifestamente. M. P. . 68. I Bolognesi, 4

grandi e piccoli, si tenneno soggiogati di giogo d'incomportabile ser

V. Fare soggior

no, 5. 2. (N)

giogata Affrica, catenato ne men a Roma Giugurta. Mor. S. Greg.


. 7. Ritorneranno alle colpe gi soggiogate per la forza di quelle
vaggio Teseid. n. 6. Perch adunate, con sentenzia altera Deliberar,
non esser soggiogate, Ma di voler per lor la signoria. (B)
E detto di donna premuta carnalmente da un uomo.Salvin. Inn.

i - Far soggiorno vale anche Fare indugio

mimo. (V)

- Buon governo, Ristoro, ed anche Mantenimento Lattuitio


Gr. gvaz. Buon.Fer. . a. 2. Si debbe ogni sostegno, ogni sog
giorno, ogni ajuto, ogni schermo, ogni soccorso. E Salvin An
not. ivi : Soggiorno, qui vale mantenimento (N)
Soggiorno diff, da bitazione, Domicilio, Dimora L'Abitazione
luogo in genere da abitare, ma che talvolta, non si abita. Il Sog
giorno lo stare in un'abitazione e non di lunghissima durata. Il
omicilio stabile in un luogo. La Dimora dovunque si rimanga un
--------

certo tempo.
SocciuoARE

soggiu-ga-re. Att. P. A.

e di Soggiogare. Guitt

Letta. ''33. Ahi che miracol magno e che doglioso Da feminave


der sia soggiugato Barone forte e onrato ? (V)

o. soccrccseasog-gi-gnere, tAtt. e n. anomlAggiugner nuove parole


alle dette.-, Soggiungere, in Lat. subdere, addere, subjicere,
subiungere. Gr.rorsz. Dant. If 2g. 8, Lo Duca, gi faccen

Questa terra, che tu vuoi fare, sarebbe sempre ad altrui soggiogata(N)


sociocarone, Soggioga-tre. Verb. m. tdi Soggiogare. Che soggio

- Lat. debellator, domitor. Gr. zzrzomors,


urp. Segner.
Mann. Marz. n. 4. Non perch punto tu n'abbi in morte a sperare

do
la risposta
, E lasoggiugendo:
Lo soiassai
senva,
soggiunse,
e vien
sera. E Par.ecEPug.
2483. Indi27.6.
soggiunse
bene

di umanit, ma perch stato soggiogatore dell'uomo.Salvin Pros.

trascorsa Desta moneta gi la lega el peso. Bocc. g. 6 f 3,


soggiunse, che ben sapeva quante e quali beffe, le maritate ancora

osc. a. 25. Nodrito in una felicissima libert, venne a farsi sog

giogatore e sovrano dell'universo.


sociocatace, Sog-gio-gatrice, Verbf [ di Soggiogare, l Che sos

facessero a mariti. Rel. lett. a. 15. Soggiugnendo, che nel presente

discorso io parlo dello stato presente, e non del tempo avvenire

386

SOGNARE

SOGGIUGNIMENTO

s - * Per simil. parlando di Alberi, Suolo o Palco. Lat. tabua

- E col terzo caso. Salv. Avvert. . 2. 7. Ripigliando il no


tum. Dant. Par. 8. E cominci : in questa quinta soglia Dell'al
stro discorso , soggiunghiam questo alle cose dette fin qui: ec. ()
2 Aggiugner cosa a cosa. Lat. addere. Gr. rpoor9x. G. V. . . bere che vive della cima, E frutta sempre , e mai non perde foglia.
3. 3. La verit di Dio, antimesse le sconfitte date da' nemici, sog (Oui allegoricamente parla di Marte, come quinto pianeta del cielo
Tolemaico.) (N)
- giunse i diluvii e le tempeste.
Dicesi proverbial.
tristo passo quello della soglia ,
3 Sopraggiugnere. Maim. 2. 43. Comparso il terzo, in testa della
lizza S' affronta scco, E passalo fuor fuora; Soggiugne il quarto, ed e si usa per diotare che la difficolt sta nel cominciare. Lat. porta
gli tel' infizza. (A) (B)
itiner i longissima. Salvin. Disc.2.285. Il pi tristo passo, come si dice,
quel della soglia ; il tempo poi addolcisce le cose, e mitiga i dolori.
4 Sottomettere. Mor. S. Greg. 6. 23. In questa vita cominciamo
8 * Dicesi La soglia scotta o simili , parlando di coloro che
noi a sentire il principio di questa pace , quando noi soggiugnamo
la mente nostra a Dio e la carne alla mente. (V) (Forse deve leg stanno ritirati per debiti o per delitti. V. Scottare, S. 4. (A)
gersi soggighiamo.) (N)
2 - Dicesi Soglia liscia, Quella che torna a piano del mattonato. Bal
Soccunonimento , Soggiu gni-mn-to. Sm. Il soggiugnere; altrimenti din. Voc. Dis. (A)
Soggiunzione. Lat. additio. Gr. rpc9ors. Com. Par. a 1. Del quale 3 Dicesi Soglia intaccata, Quella che ha intaccature alle sue estre
soggiguimento nasce la dichiarazione del primo dubbio.
mit. Mozz. S. Cresc. Porta con soglie antichissime intaccate. (A)
SoccunoERE, * Sog-giun-ge-re. Att. e n. ass. anom. Lo stesso che Sog 4 Dicesi Soglia intavolata, Quella che ha nella pi alta parte
giugnere , V. (O)
un bastonc che sporta in fuori, che alcuna volta ritira con parte
Soccontivo. (Gram.) Soggiun-ti-vo. [Add. e sm. Uno de' modi del della modanatura dello stipito. Baldin. Voc. Dis. (N)
verbo. Lat. subjunctivus modus. Vareh. Ercol.2 8. Perch differente 5 Parlando di pietrama da fabbriche, s'intende dagli architetti e
il verbo peccare nel presente dello indicativo dal futuro dell'ottativo,
scarpellini Tutto il contorno d'una porta. (A)
o vero dal presente del soggiuntivo? E Lez. 4 no. Essendo la seconda 6 (Ar. Mcs) Soglia dicono i magnani a una Spranga di ferro che
si mette appi de' portoni. (A)
persona del presente del soggiuntivo.
2 - Soggiuntiva chiamano i grammatici, specialmente i Greci, ne'dit 7 (Marin.) Soglia chiama si da' marinari il Luogo su cui si po
sato il vascello allorch il mare basso, e che ha toccato la melma.(A)
tonghi la seconda vocale, appellando Prepositiva la prima. Salvin.
Annpt. F. B. 3. 4.4. Dal verbo giuocare, per seguitare questa rc

2 Altezza delle soglie : La distanza perpendicolare dal tavolato

gola , bisogna che del dittongo uo una lettera, o la prepositiva o

del ponte sino alla soglia del portello. Quest' altezza dev'essere pro
porzionata al calibro de' cannoni, ed la medesima per tutti i pon

la soggiuntiva , si tolga via. (A) (B) (N)

Sociunto , Sog-gin-to. Add. m. da Soggiugnere e da Soggiungere.


Aggiunto a ci che si detto.1
Socgiunzione, Sog-giun-zi-ne. Sf Soggingnimento ; ed anche f

telli di una stessa batteria. (S)

3 Diconsi Soglie i Pezzi di legno del fondo d'un' orditura di


bordo. (A)

4 E Soglie dello spcrone, Que' pezzi di legno curvi che for


mano l'ornamento dello sperone della nave da ciascuna parte tra
le grue e la figura o polena. (S)
SocGoLa ae , Sog-go-l-re. [Att.] Porre il soggolo. Franc. Sacch. nov. 8 (Zool.) Sorta di pesce di mare, [molto stracciato, ed assai dili
cato; detto comunemente). Sogliola, [e volgarmente Sfoglia; altrimenti
28. Si vest come una forese ; e soggolato che s'abbe, si mise paglia
e panni in seno, faccendo vista d'esser pregna.
Lingnattola, Ligola.1 Lat. solea , lingulaca. Gr. govyA rros. Morg
SoccolAro, Sog-go-l-to. Add. m. da Soggolare , V. (A)
4f. 66. Lo scorpio colle punte aspre e villane , Ligusta e soglia ,
orata e storione.
SoccoLo, Sog-g-lo. [Sm.1 Velo o Panno che usavasi a coprire il collo
sotto la gola; oggid si dice di quello che per lo pi le monache Sociare.(Archi.)So-gli-re. Sm. V.A.V. e di'Soglia nel primo sign.1
portano sotto la gola, o intorno ad essa. (Da So per sotto, e gola.)Lor.
Dant. Inf. 4. 87. Posciach noi entrammo per la porta , Lo cui
Med.canz. 2.5 Le si veggono in quei panni Con soggoli e sciugatoi.
sogliare a nessuno serrato. Dial. S. Greg. M. Non furono arditi
2 Una delle parti della briglia, ed Quel cuoio che s'attacca me
di metter li piedi fuor del sogliare dell'uscio. Cr. 9. 77. o. Nel
diante lo scudieciuolo , colla testiera, e passa per l'estremit del
porcile dce esser l'uscio col sogliare di sotto alto un pi e un palmo,
frontale sotto la gola del cavallo, e s' affibbia insieme dalla banda . acciocch i porci non ne possano uscir fuori quando la troja. Vit
gura rettorica. Uden. Nis. 3. 92. Questo sentimento viene espresso

dallo stesso poeta in questa soggiunzione : Pergana , ec. (A) (B)


Socco, Sg-go. Sm. Lo stesso che Solgo. V. e di Solco Cralla V. Solgo.

sinistra. Bracciol. Schern. 2o. 43. Stringe il soggolo, e senza di

SS.Pad. 1.8. Puosonsi a sedere insieme in sul sogliare della fonte.

scrizione , Ch non vuol ch'ella scappi a nessun patto. (Qui per SocLto, S-glio. Sm. Seggio reale , Trono; altrimenti Solio. Lat.
ischerzo, ch parlasi di un'aquila.) )
solium. [Gr. pdvos.] (Solium, dall'ebr. sela elevazione. Altri da se
3giogaja o Soggiogo , detto di persona..] Fir. Dial. bell. donn.
dia, da solum ec.) Salvin. Annot. F. B. 4. 2. 7. Solio, oggi si
47, Mestri (la gola) al confino del petto un poco di fontanella tutta dice soglio , dal latino solium ; ma nell' antico Vocabolario, Soglio
piena di neve, ma sopra, e quasi appi del soggolo del mento, un in significato di Soglia. Il Lippi ncl Malmantile per ischerzo . . . .
poco di rilevo.

SoGroTTARE. (Agr) Sog-grot-t-re. Att. e n. ass. Lavorar le

e in alto scdct solio Senza mettervi su n sal n olio. (N)

2 [Anticamente detto anche per Soglia. Lau. limen.Gr. cis. Dant.


Inf 18. 4. E come tai fortezze da' lor sogli Alla ripa di fuor son

per piantarvi le viti, aggrottando la terra, lasciandovela a ciglione.


Soder. Colt. 7. La
(fossa) si pu sotto col marrone soggrot

ponticelli. E Pug. o. . Poi fummo dentro al soglio della porta,

tare , per ispcdire il lavoro con pi prestezza. E a. Perci bene

Che 'l mal amor dall'anime disusa. Vit. SS. Pad. n. 75. Puosela

ancora questo, in piantando soggrottarli.

sotto il soglio della casa. E appresso: Io sono legato sotto il soglio


SocoRoTTATo. (Agr.) Sog-grot-t-to. Add. m. da Soggrottare. Soder.
dell'uscio. E 76. Se'legato in una piastra con una corda sotto il soglio.
Colt. 18. Siano aperte benc (le fosse), di larghezza in bocca di due SocioLA. (Zool.) S-glio-la. Sf Lo stesso che Soglia [uel sign. del
braccia e mezzo , cd in fondo ugualmente, tirate gi e soggrottate
S. 8. ) Landin. Berg. (O) Ner. Samin. o. 56. Trote , sogliole,
poi , quando vi si piantano i magliuoli.

squadri e ragni v'era. (N)

SocoRoTTATURA. * (Idraul.) Sog-grot-ta-t-ra. Sf Ripa a picco, Frol Soon Anile, So-gn-bi-le. Add. com. Che pu sognarsi. Bellin. Disc.8.
do. Alberti alla v. Froldo,
(N)
Un'iperbole si strana, che voi non ve l'immaginereste giammai pcr
SoGGUARDARE, Sog-guar-d-re. Att. comp. Guardar sottecchi, cio con
sognabile dai cervelli pi fantasticatori. (Min)
la faccia inclinata e guardando in alto, quasi Guardar dal di sot
M So-gnc-cio. m. pegg. di Sogno. Gigli , Don Pilon.
erg. (Min)
ro. , Sogguatare , sin. Fortig. rim. Cos, mentr'io sto seco cc. ,
ei mi sogguarda , e ghigna. (A) (N)
SocnANTE , So-gnn-te. [Part. di Sognare. Che sogna Lat. somnians.
SoccuATARE, Sog-gua-t-re. Att. comp. Lo stesso che Sogguardare, V.
Gr. vrri.Lab. 4. Ma siccome sovente avviene a chi sogna ec.,
Salvin. Callim. Sogguatandola pi crudelemente, Che non sogguata
cos a me sognante parve avvenisse. Tratt. pecc. mort. I sognanti ,
uom cacciator ne' poggi ec. Lionessa appresso a' crudi parti, ec. (A)
c' hanno paura di lor sogni. Lall. En. Trav. 6. 176. O come un so
Soc.A. * (Geog.) S-gla. Sm. Sangiacato della Turchia asiatica. (G)
gno suol, che nel pi bello Fa restare il sognante un ravanello.(N)
Soci A. (Archi.) S-glia. [Sf] La parte inferiore dell'uscio, dove po
cNAne, So-gn-re. Att. n. ass. el pass. Far sogui., Insognare, simi.
sano gli stipiti; [e pi propriamente Quella pietra che sta per piano
Lat.somniare. Gr. vrviziev. Dant. Inf3o. 36. E quale quei che suo
in fondo a porte e sulla quale posano gli stipiti e i cardini delle
dannaggio sogna, Che sognando desidera sognare. E Par.33.58. Quale
imposte; altrimenti Limitare , Sogliare. Lat. limen. Gr. ovs. (Se
colui che sognando vede , E dopo 'l sogno la passione impressa Ri
condo alcuni , vien dal lat. soliar che trovasi presso Festo in sen
mane. Petr. son. 2 19. Ma la vista privata del suo obietto, Quasi
so di strato del trono, e che vuolsi per mctafora trasferito allo stra
sognando, si facea far via. Nov. ant. oo. 4.Si sogn un grave e
to , su cui posano gli stipiti. Altri mcn probabilmente da sole a pian
maraviglioso sogno. Bocc. nov. 68. 23. Non sappiendo se quello, che
fatto avea, cra stato vero , o s' egli aveva sognato.
erso ti
ta del piede, quasi pi della porta. In cbr selagh pietra, e tselagh
substructio. In ted. schvelle, in franc. seuil soglia.) Com. Inf. 3o.
Dant. Par. 33. che manca nella misura, i migliori codici leggono,
Stette fermo in sulla soglia dell'uscio. Malm. 3.3. Cacciata fu dal
Somniando o Sonniando.) (P)
l' empia concubina Tre dita anch'ella fuor di questa soglia. E' 9.16. 2 - Credere falsamente, Immaginarsi. Lat. somniare. Boez. Varch.
Gli stipiti, le soglie e gli architravi A questo effetto essendo gi smurati.
3. pros. 3. Voi ancora , o animali terreni, avvengach con sottile e
I Sede, Sedia, Grado, Scaglione. ] Lat. gradus. Gr. 3rs.
debile immagine, sognate nondimeno il principio vostro. Dant. Par.
29. &2. Sicch laggi non dormcndo si sogna. Fr. As. 3. Fior,
Dant. Par. 3o. 3. Vidi specchiarsi in pi di mille soglie. But.
ivi : In pi di mille soglie, cio in pi di mille sedic circulari.
me attonito e balordo, vegghiando sognava. E Trin. prol. E' sogne
3 - Onde Di soglia in soglia, posto avverb. vale] Di grado in
rebbono il di ogni dondolo per farvelo poi la notte. (G. V.)
grado. Dant. Par. 3. 82. Sicch , come noi sem di soglia in soglia, 3 * Dicesi Sognar gatti e fig. vale Far castelli in aria, Far conjet
Per questo regno a tutto 'l regno piacc.
ture senza fondamento. Car. Lett. ined. 2. 177. Questa nuova che il
4 - Dicesi Cavar pi fuor di soglia e vale Uscir di casa. V. Ca
Signor Pietro Strozzi viene, fa sognar gatti a qualcuno, e di gi s'in
vare, $. 62. (V)
tende che per la parte del Duca di Fiorenza s' rappiccata nuova

5 -Dicesi fig. Essere in su la soglia di una et osimile e vale Es

pratica d'accordo (Pe)

sere per entrarvi. Dant. Purg. 3o. Mcco l menava in dritta parte 4 Proverb. I Chi inal ti vuole , mal ti sogna = Chi vuol muocerti,
volto. Si tosto come in su la soglia fui Di mia seconda etade, e mu
non ti perde mai di vista, sempre medita il tuo danno..] Bocc. nov,
tai vita. (N)

&7. 4f Chi mal ti vuole, malti sogna.

OGNATO

carezzevole soin avvenenza. In pers, scive blanditiae. In ingl. to

sooth adulare, accarezzare. Alcuni traggon questa voce da soia che


si usa ancora in qualche luogo d'Italia nel senso di untume, e che
vien forse dal franc, suifsego. V, pure nel S, o l'es del Salvini.)

zrrovncrepavos,

n - Vednto o Creduto di vedere vegghiando Tac. Da, ann. 37,


Cantavano i tornati pi di lontano miracoloni di bufere, novissimi uc

Morg. 25. 6.Ma Ganellon sapea la soja appunto. E27.268. E


Bianciardin, ch' padre d'ogni soja. Ciriff. Calv, 33 La cosa

ceili, mostri marini, uomini mezzi bestie, e altri stupori di vedu


ta, o sognati in quelle paure. (Il testo lat. ha e netta credita.)
Socnarone, Sogna-t6-reteri. nn. di Sognare. Che sogna Latsomnia

tor. Gr. dprrov. Annot,

387

SOLAMENTE

5 - Lorso sogna pere.


Orso, S. , . (A)
socno , Sogn-to. ddm da sognare. La.. in sonnis visus. Gr.

se n'andr di soja in soja. E altrove. Era con Sinefido notte e giorno


Con tante soje e tante fregagioni. Fir. Luc, 4 . Non accade adesso
tante soje, no. E Dial. bell donn. 396.Venere cc., dipinta dalle soje,
ornata con mille dolci e lusinghevoli inganni cc, ne riport il pomo

ang. Ecco il sognato di qna; andia

mo, e uccidiamlo. Pass, 355. Si si potrebbe dire che quel sogno


della bellezza.
fosse cagione al sognatore di bagnarsi. Mor, S. Greg. Ecco che
ei viene il sognatore ; venite, e uccidiamlo, ec. Ecco che pongono 2 - Dicesi Dar sojato la soja e vale Adulare, Piaggiare, Lodare
il sognatore nel pozzo,
smoderatamente, o per adulazione, o per beffa Sojure; altrimenti
Socnrnice, Sogna-tri-ce. Ven.f di Sognare. P. di reg. (O)
Dare l'unguento, Dar la quadra, l'allodola, caccabaldole ec. Secon
Sosno, S-gno Indee che, durante il sonno, vengono all'animo, do il Tassoni, Darla soja, per beffa, parlarveneziano.
Dare
e il pi delle volte in modo strano collegate. Il Sogno fallace, ter
la soja. Lat. palpari. Gr. xdxcexas, Sorev, Lor. Med. canz. 68.
ribile, piacevole, vano, torbido, vero, lusinghiero, notturno, bugiardo,
8. Ad ognun date la soja, Ad ognun fate piacere. Lib. Son. 25. Non
confuso, spaventevole, pauroso, tristo, lieto, grazioso, stolto, stra
dir poi, Ceteron, chiodo la sojaso Salvin. Annot.T.B. 4. 4. La
mo, morboso eclat. somnium, insomnium.Gr. ironov. (Sogno dal
soji ti d: Ti fa le carezze, Soje in franzese la seta, cosa mor
la somnium.V.Sonno) But.Purg, g. a. Sogno , come dice Macrobio,
bida e liscia. Dar la soja, si dice ancora per piaggiare, adulare, li
ndo si vede confusamente quello che poi chiaramente si conosce, ma
sciare una persona. (Veramente il Buon. disse la sua ti d, cio

o innanzi che avvegna. Bocc. nov.367. Se io fossi voluto andardie

la sua mano, com' chiaro nel testo.) (N)

rossogni, io non ci sarei venuto. Dant. Par. 33. 5g. E dopo 'l Soa. (Geog) Fume della Russia europea. (G)
sogno la passione impressa Rimane. Petr..son. 77. Beato in sogno, Soane, Soj-re, tAtt. Dar la soja, Adulare beffando. Lat. palpari.
e di languir contento. Eson. a. Or tristi auguri, e sogni, e
Gr. xoxacatur.Cas. lett. 76. La vanit fa ridere, come tu vedi che
pensieri negri Mi danno assalto. E cap. 4. Ben il vivermortal,
interviene ora a te, che fino a madonna Lionati soja, che tu faccia
che s n' aggrada, Sogno d'infermi e fola di romanzi. Bern. Orl.
anche tu il Margutte vestito da barone. E78. Scrivimi minutamente
. es. 6. Sogni d'infermi e fole di romanzi. Guar. Past.fida, 4
ci che tu senti di me, de'negozi e degli umori, ch'i' ti prometto
Son veramente i sogni ec. Immagini del di guaste e corrotte Dal
di non ti sojare, Cecch. Mogl. 2. 5, Chezio?che nozze che Pan
l'ombre della notteo Cr.4 4. Il vino recente mali umori genera e
dolfo ? vi Credete di sojarmi, e di menarmi. Per lo naso
arch.
non pensati sogni e ventosit dello stomaco e degl'intestini.E 3. o. Ercol.,56. Usansi ancora in vece d'adulare, sojare, o darla soja.
I fagiuoli bianchi sogni pessimi e spaventevoli fanno e corrotti. (N) Sor. * (Geog) Fiume della Russia europea. (G)
- I Nel pl. detto anticamente nel fem. Sognora e Sogna per Sora. * (Geog) Citt della Gallicia. (G)
Sogni. Tratt. Consol. Leggesi di Nabucodonosorre, che vide so Soranoen. (Mit. Ind.) So-ka-n-den. Divinit adorata nel Regno di
gnora che molto lo spaventaro Passav.366. Chieggiono ispessamente Madura. (Mit)
ch' egli ( i demonii) appariscano loro o ad altrui, a cui nome fac Sorman, Sk-man, N.pr.m.-Fondatore della dinastia de're d'Armenia
-

ciano l'arte per sogna. (V)

nel secolo xrr. (Mit)

a -Dicesi Come per un sogno, e vale. Come di passaggio, Come Sosa. * (Geog) S-kna. Citt della Barberia. (G)
cosa da non isperarsene la riuscita. Boez. arch. 3.pros... La Soro. (Geog) S-ko. Citt e Regno della Guiana superiore. (G)
quale (vera felicit) ben conosciuta ancora e desiderata dall'animo Sooovia. * (Geog) So-ko-l-via. Citt della Polonia. (G)
tuo, ma come per un sogno,
Sorora. (Geog) Sol-ta. Citt dell'Abissinia, (G)
3 Dicesi Aver sogni, Sognare o Sognarsi un sogno ec. e valgo Sorua. * (Geog) So-k-a. Citt della Nigrizia. (G)
no Sognare. . Sognare, S., Cavalc. Aut. Apost. 3. E' vostri an Sour. * (Geog) S-kut. Sm. Marca d'Ungheria. (G)
tichi senioriaverebbono molti sogni. Diod. Daniel. Cap. 2. Som So. (Mus) Sm. Nota musicale che forma il quinto grado della scala
mario, Sogna un sogno che gli cade della mente. (N)
diatonica e degli esacordi-, Solle, sin. V.Fa. (L) (B).
- Dicesi Levarsi in sogno e vale Levarsi pi presto dell'ora soli Son. (Mit, Scand.) Nome di una delle Dee Scandinave. (Solin celt
gall. sole.) (Mit)
ta, quasi dicaS' levato di notte, sognando esser ora di levarsi.

Soa. (Marin.) Sla. SfLancia, Schifo. (Dal celt. gall, seolnave.)(A)

Min. Malm, (A)

a - E Levarsi in sogno Quel difetto o vizio naturale che 2 - Dicesi Sola degli alberi, la Minchia. (Dal lat. solum suolo) (S)
hanno alcuni di sognare di doversi levare, ed infatti si levano; e 3-Dicesi Sola di derivao Ali di deriva, un'Unione di tavole di
cos addormentati fanno loro faccende, e talvolta escono fuori di sposte per largo una contro l'altra, di forma ovale rigonfiata da
casa, e bene spesso incorrono in grandissimi pericoli della vita. Bisc.
una parte, della quale fanno uso alcuni bastimenti olandesi per
andare alla bolina. (S)
Matm. (A)

5 - Dicesi Vivere di sogni, Mangiare de'sogni e vagliono Non rar So.A. (Geog) Isola dell'Arcipelago delle Antille-del Grande Ocea
da mangiare. Matt. Franz rimburl. 3. 9. Che sfacciata talor non no equinoziale. (G)
si vergogni, E che spesso permetta e faccia male ,Si scusa, che Sonaccio, Solccio. Sm, V.A. V. e di Sollazzo, Guitt. Lett. 3
8. Non si acerba cosa, ove solaccio non trovi animo retto. CV)
non pu viverdi sogni. Malm, 2.7. Per va in pace tu co''tuoi bi
Solano, (Archi) So-l-jo. Sm.1 Quel piano che serve di palco alla
sogni, Perch per me tu mangerai de' sogni.
G - Per simil. iinzione, Racconto romanzesco.Petr. cap. 3. Ecco
stanza inferiore, e di
alla superiore,-, Solare, Solaro,
quei che le carte empioni di sogni, Lancilotto, Tristano e gli altri
sin. (Pavimento) Lattabulata. Grazara.it.Cr. Si il
erranti (P) Tass. Ger. n. 52. iraccia Argo i Mini e taccia Art que'
misero in una prigione sotto il solaio della casa, e legarlovi entro
Dant. Purg. o. 3o. Come, per sostentar solajo o tetto, Per men
suoi Erranti che di sogni empion le carte. (N)
- E in generale, La vanit delle cose mondane. Petr. son... Che sola talvolta una figura. Si vede giugner le ginocchia al petto. Filoc.
6, 47. In quella maniera, che detto vi ho, dimorano libere da poter
quanto piace al mondo breve sogno. (P)
8 - Proverb. I sogni non son veri, e i disegni o i pensieri non riesco cercare tutta la torre infino al primo solajo.Cr.843. Si potranno
no. Lat. vana somnia, spes fallaces, Ambr, Cofa. 2. Or vo''ben
cc piegargli verso lor medesimi con l'ajuto delle pertiche, e farne
dir, che mai non fanno gli uomini Un lor disegno, che un altro in
a modo di palchi, ovvero solai. Buon. Fier. 3, 5,2. Percotevanne
contrario. Non ne faccia fortuna ; ond' il proverbio: I sogni non
il fondo, il quale all'otta Servia lordi solajo,
son veri, e non riescono i disegni. Fir. Luc. 4. I sogni non son 2 - *Stanza a tetto, Soffitta. (A)
-

3 - Aja, Battuto ove si trebbia. Onde il proverbio: Polveredi Gen

veri, e pensieri non riescono,

g (Mit e Icon.) Sogni. Figliuoli del sonno, infiniti di numero, cre


najo carica il solaio. V, Gennajo, S. 5 (N)
duti gli uni falsi, gli altri veri i primi escono dall'inferno per una 4 - Proverb. Chi fugge fatica non fa la casa a tre solai=Gl'infingar
porta d'avorio, i secondo per una porta di corno. Vengono rappre
di poco approdano. Serd.Prov. (A)
Sonaere, solamente. Avverbio limitativo, derivante da Solo. Nul
sentati con grandi ali nere di pipistrello. (Mit)
la di pi, Nient'altro, Unicamente. La solum, tantummodo.Gr.
Socoa. * (Geog) So-g-ja. Fiume di Russia. (G)
ado.Ta.Rit. G.S. In tutto lo castello non era se non sola
Sora
(Geog) Citt d'Inghilterra. (G)
mente una donzella, la qual servia noi di tutto nostro bisogno. Dant
Sonan. *(Geog) Citt dell'Arabia. (G)
Soa. (Geog) Sm. Comitato dell'Ungheria. (G)
Par.3.o. E se al Surse drizzi gli occhi chiari,Vedrai aver sola
-

Someon

mente rispetto Aregio Boccg. n.3. Non bastando alle comin


ciate spese solamente le loro rendite, cominciarono a vendere le pos

(Geog) Citt dellndostan inglese (G)

sorcia. (eog) soi-gnia. citt del Belgio. ()

Soissonnese (Geog) So-is-son-nse. Sm, Paese di Francia nella Pi


sessioni. (Cin)
a -.
Per N anche. it. S. Domitil. agg. Venne Santo Cesarioec
cardia, del quale Soissons era la citt capitale (G)
a ricogliere i corpi, e trovaronle stare in orazione, come se fus
Soissons. (Geog) Sois-sns. Lat. Noviodunum, Augusta Suessionum
sono state vive, e solamente un pelo deloro vestimenti non era arso(V
Citt di Francia, capitale del Dipartimento dell'Aisne. (G)
-

Sora, Sja. Sf1 Seta, ma in questo sign,

A, Lat. sericum. 3

Gr.cmd. ( Dal franc.soie che vien dal celt, gall. ioddi egual

si congiunge con varie particelletColla particella Fuora: Di


cesi Fuor solamente,Fuori solamente e Fuorsolamente per Fuor

ch..Fuorsolamente, e p. Fuora, avv. 61Floc. 225oNiuma


senso. in ungh. seren seta. Inillir. svion di seta.) MAldobr. B
Cose calde, per usare a quelli c'hanno il cuor freddo, si lat
cosa vera fallata, fuor solamente che la sua presenzia.
tovario moscado amb, soie, zafferano, garofani, siloe, cardamone. 4 - Colla particella. Che, e vale Purch, Sol perchLat. dummodo.
(Qui forse per una sorta di droga)
Bocc, introd. a. Molto pi ci per l'altrui case faccendo,sola
Sotfi Spezie di adulazione mescolata alquanto di beffa. (Celia) mente che cose vi sentissero, che loro venissero a grado. E nov4
La palpu, palpum. Graag, 9rapa. (Dal celtgall.soileas
E perci (solamente che contro a questo non si faccia) estimo a
adulazione. Nella stessa lingua odal ha lo stesso senso soaom vale ciascuno dovere esser licito ec. quella novella dire che pi crede
gentilmente disporre, piacevolmente persuadere: so-aimin dolcemente
che possa dilettare, Lab, 37. Niuno vecchio bavoso ec. sar, cui

3ss

SOLCARE
SOLANATO
cue rifiutino per marito, solamente che ricco il sentano. Filoc 2. Soto. * (Mit) Genio del vento di Levante,(Mi)

3)

So-ln-to. Lat. Soloentus, Solus. Antica cirri di


25. Niun tuo mimico ti sar si lontane, che con questa (saetta) non Somarro. *
Sicilia, ora Piccol castello nella provincia di Palermo. (G)
l'aggiunga , solamente che tu lo vegga.
- * E talvolta il Che rimase sottinteso. S. Agost. C.D, 3.9. Solaar. (Archi.) So-lre. Sm. V. e di Solajo. Ner. Samin,
,42. Scaglian nella citt bombe pesanti. Che atterrantetti e sfon
E certo a quell'uomo (Numa Pompilio) fu da fare festa per tanta
dano solari. (N)
ce e riposo: solamente avesse ci sapnto esercitare nelle cose sa
utevoli, e lasciata la mortale curiositade, avesse saputo cercare con 2 - E per simil. Bocc. Lett. Pr.SAp. 2gr. Tenendo sopra il solare
di sasso un letticciuolo pieno di capecchio.
vera pietade il vero Iddio. (Il lat. ha: si modo.) (Cin)
5 Colla particella Non , dicesi Non solamente, ed avv. relativo Sonare. Add. com. Di sole, t Del sole.1 Lat, solaris. Gr.Auxxde.
di Ma , di Ma anche e simili. Bocc. nov. 46. 7, Il Re udendo que
Bocc. g. o. p. 1. Per li solari raggi , che, molto loro avvicinan
sto ec., non solamente che egli a
gio dovere
procedesse,
dosi, li ferieno. Pnliz. st. 1. no, Il volto difendea dal solar raggio
maa di ci che fatto avea gl'increbbe. E 6o. 3. Che chi conosciuto
E a.38. Surgea dal Gange il bel solar pianeta, Raggiando intorno
non l'avesse, non solamente un gran rettorico l'avrebbe stimato, ma
con l'aurate ciglia. Fir. As. 3a3. Secondoch ella o si congiugne,
avrebbe detto essere Tullio medesimo. Vit.SS.Pad. . g3. Non sola
o si separa, o pi o meno s'accosta o si discosta dalla spera solare.
mente le cose presenti, ma eziandio le future e occulte per divina re a - (Bot) Piante solari: Quelle che spiegano i loro fiori nelle gior
velazione conosceva. E o4. Non solamente era potuto uscire della
mate in cui fu sole, e si richiudono pi o meno per la mancanza
di esso. Bertoloni. (O)
consuetudine de'peccati e diventarevirtuoso, ma per divina grazia era
venuto a tanta perfezione, che Iddio per lui faceva molte maraviglie.
- * Fiori solari. Quelli che si aprono ad un'ora determinata
a -- *E con altri costrutti. Vit. S. Gir. I quali (beni tempo
del giorno; dividonsi in Meteorici, Tropici ed Equinoziali. (O)
3
-* Solare anche si disse dagli antichi botanici l'eliotropio,
rali) solamente non saziano della sete i loro possessori, mafannogli
Helianthus annuus, pel rivolgersi de'suoi fiori verso il sole,
i affamati. Cavalc. Specch. Cr. 238. Per questa non solamente
uomo si d pace, anzi si rallegra, e sente nuova letizia. Bocc. 3 - * (Fisiol.) Plesso solare: Riunione od Intreccio di gangli efla
menti nervosi ch' nel basso ventre sopra la colonna vertebrale,
Introd. Non solamente pochi ne guarivano, anzi quasi tutti infra 'l
l'aorta ed i pilastri del diaframma, ed formato dai gangli semi
terzo giorno ec, no morivano. Guitt. Lett. 8. 49. Non solamente
cssa moneta pi vi dimando (qui andrebbe ripetuto il non), ma l'altra
lunari del gran simpatico, (0)
4
* (Anat.) Il solare, il muscolo solare cos chiamasi, dal latino
che mi rimasta, e m' appresso, prometto al piacer vestro. (V)
Sen. Pist. Non tanto solamente portano i gran fardelli di robe, anzi
solea suola, quel muscolo pari, largo, schiacciato ed ovale, che
si estende dalla parte superiore del margine posteriore della tibia,
gli vanno tramando per la via.

6 - * Colla particella Se,fu detto Se solamente , per Parch. V.


Se solamente. (N)

della linea obbliqua della faccia posteriore, e del margine interno


di essa tibia al calcagno, ove il suo tendine si confonde con quello

de'gemelli; serve ad estendere i piedi. (O)


7 * Nota costrutti. Guitt. Lett. e. Non quando desia l'uomo
desia solamente che (purch) pro, onore e gaudio attenda d'esso? E Solani. * (Geog)So-l-ri, Antichi popoli della Mesopotamia.(Mit)
finalmente onore e prode non chiere l'uomo, che solamente , ( se Solanuo. * (Filol.) So-l-ri-o. Sm, V. L. Orologio solare. Lat. sola
non che solamente) volendone gaudio avere? (V)
rium. Gr poAyo Auzxd (Mit)
Solanaro, So-la-n-to. Add. m. comp. usato avverb. VA. Forse Solo 2 -*(Arche) Cos chiamavasi ancora una Piattaforma alla sommit delle
nato, cio Tutto solo. Vit. Crist. P. N. appresso il Salviati. Co
case degli antichi, ove si recavano a riscaldarsi, a passeggiare, e di
mincioe ad andare da Nazaret verso Jerusalem che vae da settanta
cui facevan anche talvolta una sala dapranzo. Gr. uoxivo,(Mit)
a -* Nome di una Contribuzione imposta sui pubblici terreni,
quattro miglia e vae solanato lo Signor del mondo. (V)
Soiannza. * (Geog) Soln-der. Isola del Grande Oceano australe.(G)
quando taluno volea su di essi fabbricare, (Da solum snolo.) (Mit)
Soanora. (Veter.) So-ln-dra. Sf Sorta di malattia del cavallo, con Soianner, So-larmn-te. Avv. Per ragionsolare, Per rispetto at
sistente in crepacci longitudinali alla piegatura del garretto. (A)
sole. Piccol. Teor. 2. 6. Berg. (Min)
2 * (Bot.) Lat. solandra.Genere di piante dicotiledoni con fiori com Soiano (Archi.) Sol-ro. Sm, VA, V e d'Solajo. Cron. Strin,
pleti polipetali della classe monadelfia poliandria del Linneo, fumi
5. E questo pezzo del solaro, o palco ec., fecero alla loro spen
seria, e di loro moneta. (V
glia naturale delle malvacee, il cui carattere generico si fonda sul
calice semplice a
profonde divisioni, sopra la corolla di cin SolATA , So-l-taSfColpo di sole, V e di Solinata. V. dell'uso, (A)
o Sito che risguarda il Mezzogiorno,
que
saldati nella base ed attaccati al tubo degli stami, e sulla Soario, So-la-ti-o, Sm.
e
del lume del sole. Lat. solarium, locus apricus , apri
casella a cinque cellette con cinque valve, ciascuna con molti semi e
questi attaccati al ricettacolo centrale, cosiduo in onore dei toni
cum. Gr. r rporAuo Segn. Pred. 34. A volere il buon vino bi
sogna la costa e il solatio. (V)
Solander che segui il Capitano Cook nel viaggio alle terre australi.(N)
solanee.-(Bot.) So-l-ne-e. Add. e sf pl.
naturale di piante 2 - Onde A solatio, posto avverbial., Dalla parte del solato, Dalla
dicoliledonie monopetale, che hanno il calice ordinariamente diviso in
banda volta a Mezzogiorno; contrario di A bacio. [V. A solatio.
Lat. ad meridiem adverso sole. Gr. t
mai. Cant. Carn. 46. Il
cinque parti, e quasi sempre persistenti, corolla per lo pi rego
lare ipogina e cinquelobata, alla cui base vengono per l'ordinario bosco , quand'egli dritto a bacio , Io rimondiam col fuoco; Ma
s' egli posto innanzi a solatio , Favvisi un altro giuoco.
inseriti cinque stami; ovario supero munito di un solo stilo o stim
ma semplice, ovvero qualche volta formato da due lamine o incavato SoLatio. Add. m. Che nel solato, Posto a solatio, Lat.apricus.
da due solchi; per
portano ora caselle biloculari, bivalvi, coi
Gr. rpofiAos, Dav. Colt. g. Ne'luoghi solati fanno il fiocco, ne'
baci non se ne genera.
tramezzi paralelli alle valvole, ora bacche a due cavit, talvolta si
mulandone di pi per lo sporgere nell'interno dei setti; semi nume 2 - Efig.1 Lord. canz. 75. 3. Posso potar la vigna solatia.
rosi , sessili sopra i placentarii con perisperma carnoso, embrione SoAto, So-l-to, ... [m. Che ha le suole ; altrimenti Risolato. Lat.
curvato a mezzo cerchio o anulare o piegato ad uncino; rare volte
soleis consutus. But. Par. 5. Contigie si chiamano calze solate col
diritto, o diretto verso l'ombilico del seme; cotiledoni semi-cilindrici;
cuojo, stampate intorno al pi. Pramm. Riform. del 1356, Calzata
fusto erbaceo o fruticoso, qualche volta rampicante, guernito di al
con contigie, o con calze solate , o senza suola. Cecchi. Esalt. Cr.
cune specie di spine ascellari o terminali: le foglie intere o penna
5. 3. Ricorditi, Carin, che i cortigiani Hanno solate le scarpe di
buccia
Di cocomero,
te sbuceiano da bottoni conici sprovveduti di scaglie, e sono sempre
alterne; i fiori prendono diverse disposizioni, ma ordinariamente so SolAtao, (Bot)So-l-tro, tSm. Lo stesso che Solano, nel sign, del S.
no ascellari, cio escono dalle ascelle, o estra-ascellari cio che
21 Lat. solanum. Gr. rrpxos. Cr. 5. 4. La lor polvere, con
escono lateralmente alle ascelle. Bertoloni. (O) (N)
fetta col sugo del solatro, anche vale contro al riscaldamento del fe
SolancA, So-ln-ga. N. prf Lat. Solanga. (Dal celt, gall, sol sole,
gato sopr'esso posta. Tes. Pov. P. S. Sugo di solatro, che ha le
ed aingeal luce : Luce del sole.) (B)
granella rosse, Ricett, Fior. Recipe sugo di solatro. (N)
-

(Chim.) So-la-nina. SfAleali vegetabile particolare sco

2 - * Dicesi Solatro Halicacabo presso i commentatori di Diosco

perto da Dumal nelle bacche del solanum nigrum, pari a quello che

ride e gli antichi compilatori della storia delle piante, la Fisalide


Alkekengi. (N)

Sosanna

si trova nelle foglie di duleamara, e probabilmente cagione degli

effetti medicamentosi del solano, (0)


3 - * Dicesi Solatro maggiore, l'Atropa Belladonna. (N)
SoAno. * (Bot) So-l-no. Sm. Genere di piante della pentandria mo Sotcarme,Sol-c-bi-le. Add. com. Che si pu solcare, Bellin. Disc.
noginia e tipo della famiglia delle solanee di Jussieu, che ha per ca.
. Egli come un moltiplicare esso unico aratolo, e farlo quasi
ratteri calice persistente a cinque divisioni dritte ed appuntate; co
diventare tanti , quante sono le parti solcabili nella lunghezza del
campo. (B)
rolla monopetala a ruota col lembo piano aperto e frastagliato in

cinque segmenti; bacca succosa,liscia, con due o pi cellette poli Sotcamaestrno. (Agr) Sol-ca-ma-stro. Sm, comp. Il solco che divide
una porca dall'altra. (Ga)
sperme semi glabri. (Dal lat. solari consolare,per le salutevoli qua
lit medicinali di alcune specie di questo genere.) (O) (N)
Socamenro, *Sol-ca-mn-to. Sm. La traccia del corso del naviglio;
2 -Dicesi Solano nero o Solatro, e volgarmente Erba puzza, una
Il suo stesso corso; La sua velocit. (A)
specie del dettogenere:Pianta che ha lo stelo angoloso, iscio, molto 2 - *Onde Misurare il solcamento di una nave lo stesso che M
surarne la velocit, ossia il cammino che fa. Cos pure Raddoppiare il
ramoso ; le figlie ovate, appuntate alla base, dentato-angolate, soli
solcamento di una nave significa Andare con velocit doppia di
tarie e accoppiate, alquantopelosette; i fiori bianchi, piccoli, penden
ti, in poco numero su ciascun corimbo;le bgcche nere, rotonde, luci quella di un altro bastimento, o Fare il doppio del cammino che
quello fa. Sav. (0)
de. Fiorisce nel Luglio, ed comune negli orti, ne' campi, e ne'
Socar, Sol-cnte. Part. di Solcare. Che solca.Tomit, Rag. lib.
luoghi incolti. Lat. solanum nigrum Iin. (Gall) (N)
. Berg. (Min)
3-*Dicesi Solano falsa china delle officine un Albero del Brasile,
la cui scorza adoperata col qual succedaneo della chinachina. Lat. SocARe, Sol-c-re. Att. Far solchi nella terra; altrimenti Arare...]
solanum pseudochina. Si distingue per le foglie lanceolate acute gla
Lat. sulcare, sulcos facere. Cr. 3.5.. La cicerchia nota ec.,
bre, e solo nelle ascelle delle vene nella parte inferiore di esse barbate
e puossi seminare in terra soda, come la fava, e poi ararla e sol
i racemi sono estraascellari con pochi fiori, i calici glabri.(0)(N)
carla di Gennajoe di Febbrajo. E . g. 4. Questi cotali campi
4 - *Altre specie utili di questo genere sono la Duleamara, la Pe
si deono solcar per traverso, acciocch ne' campi stia la
ritenuta,
trongiana, il Pomidoro e la Patata (0)
-

SOLCATA
-Persimil si dice del Camminar delle navi sopra l'acqua. La.
sulcare-Grazzi. Petr..son.8g. Dodici donne onestamente

lasse ec.Vidi in una barchetta allegre e sole, Qual non so altra


mai onda solcasse,oTass, Disc. Poei. Non potr gi ritrovarsi l'ope
razione della nave, ch' di solcare il mare (Br)

389
SOLDARE
do per l'aria, come sono le stelle cadenni, i razzi delle allegrezza,
iflgori e simili. . Solcare, 5.6, 2. Lau.sulcus Car, Eneid. l.
2. Noi la vedemmo (la stella) chiaramente sopra De' nostri tetti ire
acclarsi in Ida, Si che lasci, quanto il suo corso tenne, Dichiara
luce un solco,El. 5. Che la saetta in sale nobi ascesa ,Quanto

Passare a nuoto. Bentiv.Tebaid. l. 8. Caniano questi di Si

vol, tanto di fiamme un solco Sitrasse dietro. Bald. Naut, la.

done i flutti , E la fanciulla che al divino amante Palpa le corna,


e "I bue che solca il mare. (Br)

Cadere altra (stella) di lor vedassi, seco Lungotraendo e sfavil


lante solco. Bentio. Tebaid. l. 6. Lasciando l'aria e il cielcol lungo

- Far solco in checchessia. Lat.sulcare, arare. Gr. cav. Omel.

solco, Dove pass, di suo splendore impressi. (Br) -

3-

S. Gio. Grisost. I tormentatori non solcherebbono cosi i suoi fian 6 Rotaja, Bentiv, Tebaid l.o. Le due ruote e l'asta Forman
chi copettini di ferro, come clli li solceco vermini.(Qui vale triplice solco insul terreno. E' l. Seguitando l'orme Del nero
Dilacerare.) (N)
rapitore e per la polveMirando i solchi del tartareo carro. (Br)
5 E detto dello strisciar delle palle dell'artiglieria sul terreno.
Messe, Biade, deuto persineddoche nel numero del pi Chiabr.
-

Botta. Un campo trincerato, esposto ad essere solcato dalle artiglie


rie del nemico. (Gr)

6 Dices Solcarl'aria e vale Volare. Bentiv.Tebaid. l. 8.Non


vedrem gli uccelli. L'aria solcar con misteriosi voli.(Br)

Rim. Il villanello intanto Furar vedrassi i seminati solchi

(Br)

- *La natura delle femmine degli animali, al modo latino-lam.


col. 2.646. D'amoroso desio - le vacche punte Orle affanni nel

baidl7. Scendon.cosidue folgori dal cielo, solcando l'aria. (Br)

corso (il buon guardiano) or sopra l'aja . . . . e tuttofasse Ch


per soverchio peso non siempigre. Alle presenti nozze, e vegna
solco Al seme genital pi largo e pronto. March. Lucr4 finPoi

Nass. nel sign. del 3,2Chiabr. (Bibl.Enc.It.3o. 4)

ch il vomere allor dal cammin dritto Del solco genitalcaccia, e ri

E per Lo scorrere decorpi luminosi per l'aria. Benti. Te

Ma per lungo sentiero. Chiede nave a solcar pi d'una vela, (N)


moveDalluoghi a lui proporzionati il seme (Br) (N)
9 Colv.Andare. Andare pel solco, fig=Camminare per la di
8-EfigChiabr. Rim. Che perlomar della vilt solcaro.(Br)
Socara, Sol-c-ta. SfCorso di un solco-, Solcatura, simi. Ba
rittavia, cio per quella del bene; il suo contrario Uscir del solco
rulal. Canap.1.2. Con la vicina ed ultima solcata Chefarai, co
Lat. recita incedere Gr.ria ropa.Morg.g, 5. Tan
pri la gi fatta fossa. (P. V)
t, ch'i' voglio andar pel solco ritto
Socaro, Sol-cto. Add. m. da Solcare altrimenti Arato. Lnt.sul
- EAndar diritto il solco, si dice del Riuscir bene checchessia.
catus, aratus. Graziosi, pavos. Petr canz..g5. Veggio
La prosperari. segr. Fior. Cliz. 2, n. Quello che peggio, mo
la sera i buoi tornare scioltiDalle campagne e da'solcati colli.Amet.
gliama se n' accorta, ed indovinasi perch io voglio dare questa
fanciulla a Pirro. In fine e non mi va solco diritto tPre io ho a
5o. Sopra le zolledelsolcato orto bassai le ginocchia, e dissi: ec.
ranc. Sacch.rim. 9. E' buoi che torna da solcati colli, Rismo
cercare di vincerla mia. Morg, 3.59. Con un sol bue io non son
mano i lor mugghi. Alan. Colt... 5. Lagrimando mira L'altrui
buon bifolco; Masio nho due, andr diritto il solco, o alim.
campo vicinsolcato e licto ,Il suo vedovo e sol.
annot. F... 5, 6, Che sia uomo fatto, e badi che le solcava
2 - Coverto di solchi, Lau.sulcatus.(A.O.)
diandte. (N)
3-(Bot) Eusto solcato o scannellato: Quello che trovasi longitudi o-tc vuscire Uscir del solco, figl=Traviar dal bene. La
nalmente segnato da solchi alquanto profondi ed estesi. (A) (O)
delirare.Gr.rapaxmpo,
-Seme solcato Quello ioui solchi sono alquanto pro in (Amat.) Nome dato a certe infossature lunghe e poco profonde
fondi 9
che scorgonsi sulla superficie di alcuni ossi, e che sono destinate
- Foglia solcata. Quella che ha linee o per meglio dire aff
le une a facilitare lo scorrimento del tendini, le altre ad allogare
sature a solchi longitudinali e paralelli.(O) alcuni vasi sanguigni, molte per ultimo a servire di punto dap

Socaruta, Sol-ca-t-ra. SfLo stesso che Solcata ,.Baruffald.

io a diversi organi che stanno sopra di esse. Dz.Sc.Med.O)


cal z. Esigui cosi sempre a rindossare. Per otto o dieci sol a--(Milit.)
specie di riparo con parapetto, che s'innalznel mezzo
del fosso per correggerne talvolta l'eccessiva larghezza. E anche un

cature eguali, (PV)


Soceno, Sol-cel-lo. Sm.

dim. di Solco.tp. e di Solchetto.

Pal

uso nella fortificazione irregolare (Gr)


lad. Out. . Sarchisi spesso il solcello deporri. E altrove: Fa Socorno. (Marin.) Sol-cmetro. Sm. Strumento nautico che serve
due filari di solcelli dilungi l'uno all'altro tre piedi,
a misurare il solco della nave; fu inventato nel 178 da Degaule.
Socierro, Sol-ch-to. Sndim. di Solco Picciolo solco,n-, Sol
(Dall'ital. solco, e dal gr.metron misura.)(O)
cello sin. Lat.sulculus.Gr.axtovett.Colt. 7. Sul comin Sooano. (Gcog) Sol-ddo. Isoletta dell'Arcipelago delle Piccole
ciare delle piove eglino lavoravano alpidell'ulivo, e vi facevano
Antille (G)
intorno una pozzanghera, e quivivoltavamo uno o pi solchetti.
sSanaanuerange, la favorita, la madre dei soli

Socio, Slcio.Sm.

Al Sorta di condimento o conserva; ma, se

dano.-, Sultana, sin. Buon.

Ch'elle saran soldane Di Persia

condo dice il Reli, questa una voce toscana antica, probabilmente


o Babbilonia. E Salvin. Annot, ivi Soldanie, cio sultane. (A) (N)
venuta di Provenza, leggendosi nel Rinario Provenzale Solz, idest Soosa. (Bo) S/ Lo stesso che Soldanella,
e di Soldanato.IVo.
A
carnesinaceto. Sembra dunque che per Solcio si debba intendere Soomarico, Sol-da-n-tico.sml
propriamente Carne sminuzzataotritata in modo di salsiccia, e te
ant.23 Questo Saladino al tempo del suo soldamatico ordin una
nuta in aceto con diversi ingredienti; e persineddoche, il Condi-treguata lui e Cristiani
mento stesso. M.. Aldobr. Si deusare, appresso che l'ha bevuto, Sono anato, Sol-da-nto. Sm. Dignit e Dominio di soldano, Tem
di mangiare mele cotognee mele dolci, od'ulive insolcio,o mi
po durante il quale imparaun Soldano, com' per le voci Regno e
dolla di pane nell'acqua fredda, e tutte cose che le fummeeavval
-, Soldanatico, sin) Lib. Viagg. E ancora hae un altro
lamo.ranc. Barb. 5g2o. Potrai ,per me passare,Pi vivande
paese ch' detto Calipe, che uno soldanato, che tanto a dire
Uova esolci e mortia, Lodretti, e ci che invia ec
portare.
quanto regno
Petrrotti. Qui il mar,qui l' acque dolci, Le gelatine, i solci Sooanna (Bot) Solda-nlla. Sf
di Pianta del genere con
Morg.984. Pensi chi faccia gelatina osolci, Che il capo drento
volvolo, comunissima nelle piaghe del mare Mediterraneo, volgar
medicina
le sue radici so
in
Si
usano
detta
Cavolomarino.
mente
o le zampe esser vuolci? Cirff.Cal.z.58. E senza melarance, o
solcio, o sale, Ferono scotto da buon vetturale.
tili e biancastre, non che le sue foglie, siccome puganti -, Solda
a -E per simil. Ciriff Calv. 3. noz. Ognuno taglia e affetta il re
na, Soldinella, sin. Lat. convolvulus soldanella Lin. (A) (O) (N)
-----------

Luigi, E fanno un socio di tutto Parigi.Morg, 2o.

4. E hannovi

2-

Genere dipinte con

completi monopetali della pentan

dria monoginia, famiglia delle primulacee caratterizzato dal calice


in un solcio i Paladini, Poi fuggon tutti come spelazzini.
lascia dietro di un pezzo cinquedentato, dalla corolla monopetala campaniforme
Propriamente
che
si
quella
fossetta
Sol-cotSni
Soco,
fendendo o lavorando la terra.-, Soligo, Soggo, sin. Lat. sul atentati nel margine, e da un frutto capsolare che apresi nell'apice
l'aratro
dal gr.holcostratto, meato, alveo od anche sol
cus, Gr
in molte valve e contiene molti picciolissimi semi Latsoldanella.(N)
P.Le cose semi Sonoasia, Solda-ni-atSf Lo Stato e il Paese del Soldano, Lat.
co. In pers, silkek canaliculus aquae.)Declam. 3
Sultani imperium. G...3... Partendosi dalla parte di Setten
nate perirono sottoli solchi fuori del sarchiare.Guid. G. Certo se li lavo
ratori pensassero sempre quanti semi debbono loro torrei rubatori uc
trione, dal fiume di Tamai in Soldania (Cio, in Turchia) (N)
nov.
celli,forse mai non cederebbero lisemiasolchi.ranc.Sacchi,
Sopamine, Sol-da-nire. AddesmlAssoldato ,tipendiato e
zo. Quando sarava la sua (terra) pigliava, quando con un solco e
dicevasi, a tempi della milizia feudale della gente pagata, a dife
un altro per anno, un braccio o pi di quella del vicino.it. SS. ferenza devassalli, de cavalieri e deliberi uomini -, Soldoniere,
Pad. a.37. Fece un segno per la renacol dito, come un solco
sin. Lat. stipendiatus. Gr trorais. Vegez. Non solamente da ca
5 g,2.
detto nel fem.Solca per Solchi,
- E nel pl,
valieri, ma da soldanieri a cavallo distrettamente in sul cavallo sa
lire
sempre da usare Gr. S. Gir. 5 Come uomo loda-lore
Salvin. Om. 57E quei fendevan per le solca, al termineGigner
bramando del maggese al fondo. EOdiss. 76. Non da gregge te quando elli paga bene li suoi soldanieri, cosi lo dce l'uomo lodare,
nuta n da solca. (Pe)
e molto pi ancora, quando fa giustizia delli peccatori e della la

2 - Per simil. Qdella traccia che fa la nave camminando sopral'a


cqualDant.Par. 2.4.Metter potete ben per l'alto salevosirona

droni. Tratt. Piet. Suoi cavalieri e suoi soldainieri, che tutti atten
diamo uno medesimo soldo.

-.

vigio, servando mio solco Dinanzi all'acqia che ritorna guale.But. Sono, soldno tAdd.esn.1 Titolo di principato supremo presso
gli Arali e gli Ottomani. Parlando dell Imperatore e'Turchia
i :Solco lo vestigio che fa la nave quando va per mare, sicch
e come segno a chi vuole seguitare la nave, ma dura poco, impe
cesi pi propriamente Gran Soldano-Sultano, in la. Smttanu,
rocch l'acqua subito scorre e pareggiasi.
(v. Sultano)Dant.Par... io. Nella presenza del Soldans perba

3- Strada. Amet.8 Eloro il solco mostrato, da quello innanzi coca


valliviet l'andata.

4-Fig. Grinza, Ruga. Lat. sulcus, rugae. Graaag, ris, Lab.


5. Alle gote dalle bianche bende tirate risponde la ventraja, la

Predic Cristo. But.ivi Soldano nome di dignit appo, quellipo

poli, Bocc. nov. 3. 3. Non solamente di piccolo uomo, il fedi


illonia Soldano, ma ancora molte vittorie ec gli fece avere. Burch.
ll Despoto di Quinto al gran Soldano, ea Ditir, 35, Lodi

n.

quale di larghi e spessi solchi vegata, come sono le toricce, pare pur lacque del Nilo Il Soldan de Mammalucchi
un sacco voto,
Sonare, Sl-da-relAtt. Incaparare e tagli soldati, dando loro
- stiscia diuce che i corpi luminosi lasciano dietro se, scorren
autoare. Gara
ie
Lat
olao -, Assoldare,
Pocab,PI.

3go

SOLDARELLO
rurasaray, carapps. G. P. 8.5, One sohdaro i detti

SOLIDO

6. I soldati a cavallo, tutti essi ei cavallo armati, si dice


mille cavalieri. E cap. 35a. S'ordin di rifare maggiore oste cc, con vano arparo, cataphreti, cio chiusi nell'armi, come dentro
soldando gente d'armie a cavallo e a pi. Cron. Moreu. 35. Noi una siepe o luogo chiuso. (N)
soldammo il conte Alberigo , e demmoli cinquantamila fiorini in due 3 - Dicesi Soldato di campagna, Quello che chiamato a stare
mesi sanza scriverlo. (Lo stampato ha assoldammo) Guicc.Stor. Il
Pontefice, i Veneziani e il Dnca di Milano mandavano in soccorso

di Ferdinando alcune altre genti d'arme soldate in comune. (Gr)


Car. Lett. ined. 2. zoo, Non si fidando de le genti del suo paese,
forzato a soldare dell' esterne e spender grossamente. (Pe) G. .

ne campi e sulle guerre ,a militare in campagna per farvi gior


nata, a differenza del soldato di munizione che stava perpetuo ne
presidi, ed alla guardia delle citt e castella. Giambull. Tosto si
conobbe certo allo effetto che i soldati di munizione non pareggiano
que di campagna. (Gr)

o. 6. Soldogli in Lombardia trecento cavalieri. ( Cio, sold per 4 - o auzione: Soldato posto ne'presidii, lasciato a euardia per
petua delle citt o dei forti
a Beno. Cell.it. Mgittai

lui, per parte sua)(Pr)


Sooano, Sol-da-rllo. Sm. dim. di Soldo. Lo stesso che Soldino,
. Aret. Rag. N il giocar d'altrettanti soldarelli non rompe i voti.

vigorosamente all'artiglieria , che i bombardieri e soldati di muni


zione avevano abbandonato (Gr)

(A)Sacc. rim..

4. Se vedrai di per di due soldarelli, Sar piut- 5 - onorano - Lo stesso che Soldato semplice.
7. Bentiv.
Con le persone proprie animando gli altri, non lasciarono di fare
Sonoata, Sold-ta.Add. e f. di Soldato. P. e di Soldatessa.Spe- officio di soldati ordinari ancora pi che di pi supremi. (Gr)
tosto un lucro ragionevole, ec. (B)

ron. Berg (O) (N)

6-privato.

Lo stesso che Soldato semplice... 7. Guicc. Suor

Sonataccio, Sol-da-tc-cio. Add e sm1 pegg. di soldato. Buon Fer.


f La rabbia sia tra'can : vedrem ehi vinca, Soldatacci del tinca.
Menz. sat.7. Un soldataccio, ch'alla patria riede Lacero i panni,

Pass allora in Italia Antonio da Leva, che salito poi di privato


soldato per tutti i gradi militari al capitanato generale, acquist in
Italia molte vittorie. Davil. Combattendosi per l'una parte e per

ecolla gamba scalza.


Sonaraonia, Sol-da-t-glia,

l'altra, e non meno i capitani che gli uomini d'arme ed i soldati


privati con molta contenzione. (Gr)

di vili soldati ed ine-

sperti. Lat. militia gregaria, Gr, crparra yazio. M 7.aoz. 7 - semruce


Soldato che non ha erun grado con questo ag
Accogliea rubatori e soldataglia, e correa in Puglia per pazzia, non giunto o con quello di ordinario, privato, comune ec si distingue

meno che per ruberia.


da quello che ne ha, e che chiamasi graduato. Altri alla maniera
Sonoaretto, Sol-da-tl-lo, Add e sm.1 dim.te per lo pi disprezzi di
latina dicono quello Gregario. Montecucc. La compagnia compo
Soldato. Semplice soldato, Soldato comune -,
Soldatucsta di ufficiali 6, soldati semplici 88, picche 48, rondacce 8, i5o
cio, Soldatuzzo , sin. Lat. miles gregarius, mauipnlarius.Gr.
combattenti. (Gr)
riscrip, Tac. Dav. ann... 7, Eravi un Percennio, stato capo 8 - Dicesi Levata di soldati.
Levata nel Supplemento. (Gr)
di commedianti, poi soldatello linguacciuto. E5, o7. Se d'un solo 9 - Col v Levare:Levar soldati, che fu detto anche anticamente
-

soldatello, d'un solo cittadino salvato riceverebbe per mano dell'Im-Togliersoldati =Assoldarli. Cronichett. d'Amar 67. Ribandirono
peradore la sua corona, quanta gloria vi fia veder pari numero d'in-isbanditi, e francarono ischiavi, tolsono soldati e raguinarono danari.
coronati e salvati? Buon, ieri, 4 ao. Duosoldaielli ci Sban-1o - Colo. Rassegnare Rassegnar soldati-Riscontrarne il numero,
diti in preda al popol, ec,
SoloArena , Sol-da-te-ri-a. Sfl Soldatesca

Esaminarne l'istruzione e l'attitudine nelle mosse e negli esercizi

ma vien per lo pi a-militari

doperata di disprezzo. La militia.Gr.arpariz, Tac. Dav, la sol- ni - Col v Scrivere scriver soldati= Arruolarli, Descrivergli ne
dateria entr.
ruoli della milizia. Scrivere, ,a e Banca nel Supplemento.(Gr)
Sonaresca ,Sol-da-t-sca, tSf1 Milizia, Adunanza di soldati,tVomena - tCol v Tenere Tener soldati= Aver milizia , Staro armato
collettivo di soldati; altrimenti Milizia, Soldateria. La Soldatesca
. Tenere soldati. Dittam. 6. Assaide cos fatti nomar puoi, Che
fiorita , disciplinata, inesperta, numerosa , tumultuaria, agguerri- per tener soldati, e non pagare, Somiti male, e proprio nei di tuoi
taec. Lat. militia, turba militaris, Grrrpard, pirava Salvin--(Arche)
i romani anavano soldati ascrittizi, quelli che

Disc... 386. La tanto fiorita e disciplinata soldatesca a pi ecco-

senza impiego seguivano l'esercito per essere sostituiti ai soldati

minci a calare ea dismettersi, o Davil. Sprezzando il grosso nu-morti causari, quelli cui davasi il congedo per motivo di malat
mero di gente collettizia e disordinata, si prometteva ogni cosa dalla mia consumati, quelli che aveano terminato il loro tempo e meri
sua soldatesca provetta e veterana.Bentiv, Fu determinato che pertato il riposo e gli stipendii mercenarii quelli che la Repubblica
alleggerir tante spese restasse in piedi un nervo solo di soldatesca , poneva in campo a sue spese e come truppe ausiliarie provinciali,
che in ogni caso bastasse per sostenere i primi pericoli. (Gr)
gielli delle legioni stazionari, que corpi di truppe collocati i
Sonarescamere, Sol-da-te-scamnte.Avv.Alla soldatesca,Ama-certi luoghi per impedire i ladronecci, le turbolenze, le sedizioni;
niera militare. Lat.morecastrensi, militari. Gr.arpariors, Pit.
subitari, quelli ch'erano levati in fretta e senza scelta, specialmente
Benv. Cell. 96, Datogli una buona quantit di scudi in mano, i quando trattavasi di sostenere una pericolosa guerra; urbani, quelli
quali soldatescamente io m'aveva guadagnati,
della citt, che in tempo della Repubblica, in un'improvvisa guerra
Sooresco, Sol-da-t-sco. Add. m. Di soldato, tChe si appartiene, lasciavansi per la custodia della citt, ma che sotto gl'Imperatori
Che si conviene a soldato. Lat. militaris. Gr.arpariords. Tac.
formavano un corpo distinto, incaricato di custodir la citt ove a

Da

ann... 5. Con vocabolo soldatesco detto Caligola, Etor.

vea sempre il suo campo, o riceveano la met del soldo depreto

a52. Si davano a rubare, assassinare ad ogni gran fatica ec. per


riani, (Mit)
poter comperare il soldatesco riposo.
Sotoaro. Add m, da Soldare. Condotto al soldo altrimenti Assoldato,
2 - Alla soldatesca , posto avverb. Soldatescamente.
Alla solda-Lat.mercede conductus. Gr, ruras, G.
8. 63. 3. Con genti a
tesca. (A)

Soaressa, * Sol-da-tssa. Sf Femmina soldata. , Soldata, sia


Ner. Samin. 2. . Or mentre questa brava soldatessa Preparava l

cavallo nel numero di 3oo, e appiede assai di sua amisti, e soldata


del danari del Re di Francia. E'36. . Non avea da soddisfare
i suoi cavalieri soldati di loro paghe passate
- Pagato, Rimunerato, tr. Giord, 3o. Quelli che ricevono grandi

dentro alte difese ec. (N)


Solo a riso , Sol-da-ti-no. Add. e sm. dim. di Soldato. Lo stesso cha Sol-soldi, sono valorosi, e vanno volentieri alle battaglie, e fanno grandi

datello, . Accad. Cr. Mess.i capitani s'ajutavano a far deglia- fatti per amore del soldo che hanno, che sono cosi bene soldati(V)
mici ec. , e infino il soldatino s'ingegnava di farsi ben volerela- Sonoarone, Sol-da-t6ne.Addesm. accr di Soldato, all. n.Tra.
gal. Lett. Qual il caporaluccio, il soldatino, che non faccia tanta 3.no3. Una targa, un cimiero, un morione, CheNeottolemo us, quel
di bocca in udire ec. (A)
soldatone.(Berg) (Gr)
Sooaro, Sold-to. Add. e sm1 Quegli che esercita l'arte della mi-Sonoaruccio, Sol-da-tuc-cio.Addesm. din e avvili, di Soldato. Lo
lizia, propriamente prendendo soldo; altrimenti Uomo d'arme,
stesso che Soldatello,
Segner Preda4. 3.Divent sivile, che
-

Guerriero, Milite cc. Il soldato forte, valoroso, coraggioso, ar- pavent fin d'un povero soldaticcio, qual era Uria. (A) (P
dito, avaro, crudele, affaticato, misero, fedele, fuggitivo, gene-sonaruzzo, soldatizzo. Adal. e m.dim. e avvilit.
di Soldato. Lo stes
roso, superbo , feroce, fiero, semplice, venturiere, gregario, agguerrito, veterano, prod ec. Latiniles.Gr.
(Comunemente da soldo, e questo dal lat. solidum. V, Soldo. Secondo altri

so che Soldatello,. Ulen.Nis. 4 a 4. Quale incostanza poetica que


sta ? E nell'estremo della sua vita esso Turno quanto contamina la
virt cavalleresca, chiedendo la vita per l'amor di Dio al minico

che seguono il Bullet, vien dal celt, sold guerra.Si ha pure in Ce- E che farebbe peggio un soldatuzzo plebeo (A) (B)
sare lib. 3. de bello gall. la V, celt, solduri in senso di uomini d'ar- Sooavna. (Geog) Sol-d-via Fiume citt degli Stati Prussiani(G)
me , che addiceansia taluno con giuramento di seguirne in ogni Sonorvia. (Bot) Sol-de-vil-la Sf Lat.soldevilla. Genere di piante
cosa la sorte ; e pur ora in gall, saighdear ovvero soighdearvadicotiledoni della singenesia eguale, famiglia delle cicoriacee; carat
le arciere, soldato, e vien da saighead dardo. In vecchio franc.terizzato dallo antodio di una foglia coverto di squame embriciate e
souldorer, in ing. soldier, in ted.soldat vaglion pure soldato. Di che nella fruttificazione diventa conico, e dal ricettacolo paleaceo

pi selduz agnome di alcune milizie di Tamerlan.V. questa voce

con paglia cortissime multifido-setacee. Comprende una sola specie

nel Meninski) Bocc. nov. 452. Uomini omai attempati, estati nella
originaria della Spagna. (N)
lov gioventudine quasi sempre in fatti d'arme e soldati. Pass, 36o. Il Sonoreta (Bot) Sol-di-nel-la. SfLo stesso che Soldanella,

soldato (sogna) arme, cavalli, guerra, battaglie, paghe doppie, e Sotono,Sol-di-notSml dim. di Soldo. - , Soldarello

(N)

sin Lor

buono soldo. C'as. lett. 53. Ed anche non volli rimescolarmi a Bo-Med. Nenc,35. E non mi fo far zazzera di ferro,Perch al barbier

logna, fra tanti soldati. Borgh. Col. Milit. 4ag.Ch'elle fussero veramente di soldati (io uso spesso questa voce nelle cose romane di
vero poco convenevolmente, perch mal risponde alla parola loro mi-

nondo pi d'un soldino. Borgh. Mon.7. Di queste sorte piccioli


ancora se ne veggiono alcuni, che molti, veggendovi tanto ariento,
e si piccoli, chiamano soldini, e singannano
-----

liti, ma risponderebbe bene a mercennarie pagati ec., n i nostri Soon

(Geog) Citt degli Stati Prussiani nella provincia di Bran

vecchi, che
e correttamente parlarono, altramente che
deburgo. (G)
per condotti di fuore a prezzo l'usarono, e del cittadini non mai), Sotoo, Sl-do, Sm. Moneta che parte aliquota della lira, ed ha di
ec CalcTratt. Stoltz, son23. Questi mi parsian da chiamar verso valore, secondo appunto il calor
lira che cangia in ra
soldati Ligittini non son combattitori. Parla di alcunifalsi spiritua-gione de tempi e de agli In Toscana e la ventesima parte della
9. Che i soldati spesso Sontenuti arroganti.(N) tira. Lat. solidus. (Molti credono che solidus derivi dal lat. solidum

iciamo soldati a cavallo, La cavalleria, salvin, Anno

l'atero e ci per

alle prime abbia dinetata la totalit di una

39

SOLIDO

soLE

moneta principale, e non gi una parte di essa. V, il Littleton ed il


Vossio. In arsehl valpecunia praesens et nunerata: e sajdunaes,

a -* Col v. Dare Dar soldo=Pagar soldati, Tenergli al ser


vizio colle paghe. Dare soldo. (A) (Gr)

aurum) Bocc, nov. 68a. Come egli hanno tre soldi, vogliono le

- Efg come pure Cavallo. Discipl. spir. Come sandasse

figliuole del gentiluomini e delle buone donne per moglie. G. P. n.


a 3.2.Valse lo stajo del grano pi di soldi 3o, e pi sarebbe assai
valuto. it. SS. Pada, ada. La fece menare al malluogo, e coman
d a un reo uomo, che tenea le male femmine, che ogni digli por

a migliorarsignore, il qual desse miglior soldo.


4-Colv. Essere : Essere al soldo=Aver lo stipendio, il sa
lario, Stare sul far soldi, e col soldo trafficare e negoziare Bocc.
nov. 7-3. Fu adunque gi in Melano un Tedesco al soldo (Qui
parla del mercante Gulfardo, pro della persona ed assai leale a
coloro ne cui servigi si mette.) (V)
5-*El Essere senza soldo di persona=Non essere al servigio

tasse tre soldi del guadagno disonesto di quella vergine. Eppres


so: Questo reo uomo invitava le genti a lei, temendo che non gli
convenisse pagare di suoli predetti soldi
a - Moncta generalmente. Malm. a. 2. Vedendosi gi grandi impic
catoi,Ed a soldi tenuti bassi bassi.o Bemb. Stor. 4. 5. Aveano
mandato ducento fanti ed un Commissario con denari. I quali fanti

erano stati dall'Alviano nel cammino assaliti e rotti, e molti di loro


presi, e di poco manc che 'l Commissario anco, esso con tutto il sol
do preso non fosse (V)
3-Salario, Stipendio semplicemente. ( Onorario) Lat. stipendium,
salarium. Gr.cds, 9 op. Maestruzz.. 3o8. Quando alcuno
ufficiale toglie per forza alcuna cosa, pi che non il suo soldo o salario.
-

Dicesi Alira e soldo e vale per rata. Ode iAndate a lira e

soldo vale Concorrere per rata al pagamento, alla riscossione, o si


Andare per lira e soldo; e. Lira, S., 5 Lat.prora
mili.
suv.
ta accipere, pro rata solvere. Grpo
5-Dicesi in modo basso: A diciotto soldi per lira, e valeA un di
presso, Con molta verisimilitudine, Lat. circiter.Gr.s. Lasc.
Strega. 2. Si pensa per ognuno a diciotto soldi per lira che egli
sia annegato e morto,

di alcun principe o popolo con soldatesche proprieCronicheit.Ant.


f26o. L'altro dubbio era ,ch'essendo Messer Otto Buonterzo a
Parma e Reggio samza soldo di persona, che egli non lo pigliasse
da''Pisani. (Pe)

6 -

col v. Mettere. Mettersi al soldo=Entrare, Mettersi in

una milizia mediante stipendio o paga, Bartol. As. 52.E fargli


conoscere qual sia il ben servito con che il mondo paga le fatiche
di chi si mette al suo soldo. (Qui fig) (Gr) (P)
7 - *Col v. Prendere. Prendere a soldo, al soldo = Condurre

alcuno al proprio servizio militare mediante la paga o soldo che gli

Prendere a soldo. G... no. 731

si d per questo servizio.

Fiorentini presono al loro soldo messer Beltramone del Balzo,... e

fecerlo capitano di guerra. (P)(Gr)


s-EPrendere soldo da uno-Arruolarsi sotto le insegne di

quello, Militare sotto i suoi comandi.

Prendere soldo dauno.(N)

9 - - Colv. Seguire : Seguire il soldo d'un principe ec=Con


tinuare d'esser suo soldato. Ugo Caciotti (Gr)
o col v. state stare al soldo dralcuno=Militare per lui. V

6-Proverb. Pagar cinque soldi si dice di Chi nel favellare esce


di tema. tr.sata. Ma perch cinque soldi da pagarte Tu, che noti,
Stare al soldo (Gr)
non ho, ritornarvoglio. La mia favola alloco onde si parte
12-(Metrol) la ventesima parte del braccio di misura fiorentina
- Lasciar correre due soldi per ventiquattro danari = lasciar
Red Oss. a. 27.Vitrovai raggruppato uno sterminatissimo lom
andar le cose com'elle vanno , Lasciar andar l' acqua alla china,
brico morto, lungo un braccio e tre soldi di misura fiorentina

Bocc. nov. 24 Mi vivo all'antica, e lascio correr due soldi per 13- (Idraul.) Quella quantit d'acqua che esce da un foro circo
lare di un solo di diametro con una data velocit. I Lombaidi
8 - Aver venticinque o pi di venticinque soldi per lira=Aver par dicono Oncia. (A)
tito vantaggioso. Lira, S., 3(V) (N)
Soldo diffda Paga, Salario. Salario il prezzo, la mercede
o - Spender la sua lira per venti soldi =Avere il suo conto - dovuta a un servizio; Paga, a un servizio, a un lavoro, a cosa
Lira, 3.1, 2. (N)
data Soldo la paga di servizio reso da persona asldata. Anche
o-Tristo a quel soldo che peggiora la lira = Esser pessima in il salario una paga. La Paga pu essere l'atto di dare il salario,
eil
Salario, la quantit del valore. Il Soldo none de' soldati sol
Lira
5,
4(N)
assai
poco
perdere
cetta per guadagnar
ni- (Milit) Mercedeo Paga del soldato; altrimenti stipendio Lat.
tanto ma di tutti gli assoldati sgherri, scrittori venali, ec
ventiquattro danari.

dal lat.soliduspezie di moneta. Se


stipendium. Gr, ard. (Ipi
al celt.brett. solaio sould soldo: non lo
condo il Bullet, proviene

lario

indica insieme il giornaliero bisogno di chi lavora per

averlo

e il dover di chi lo deve pagare.

e sna. V. 4. Lo stesso che Soldanie


trovo in altri dizionari. Trovo bens in gall.solaah profitto, gua Sotoonmee Sol-do-mire,
GrS. Gir. 4. Cosi come l'uom loda lo Re quando egli
re,
dagno. In franc.solde, inted.sold, in isp.sueld soldolin lat

barb.solidata, solitun, solduneesi le quali vociV, il Ducan

paga bene gli suoi soldonieri,cosi il del'uomo lodare ec (V) (La

ge) r. Giord,s. Preda. Soldo quello che si dava a cavalieri


Crlegge Soldaniere , ) (N)
di Roma anzich andassono alla battaglia, acciocch vivessono, e poi Sopor.* (Geog) Sldor. Citt della Russia europea (G)
altrove: Frate, egli usanza, che a grandi Sole. (Astr) Sie. Sm. Astro splendente di luce propria intorno al
era dato loro il premio
333.Vivenne molta quale girano i pianeti del nostro sistema, comprese le comete e la terra
soldi traggano volentieri i cavalieri, G.
buona gente a cavallo ea piede al soldo della Chiesa Cavalled
da noi abitata, che ne riceve luce e calore. Il sole ha un movimento di

cio. Questa dunque gran pazzia, eret, lasciar la battaglia d'Id


dio, la quale onorevole e leggeri, e hassene per soldo vita eter
na.7o. Si misero ad aspettare se i danari delor soldi
e delle altre promesse venissono. (V)
Condotta, Milizia, Servizio militare. (Dice il letchesavd

rotazione che esegue in venticinque giorni e mezzo la sua grandezza


circa un milione di volte maggiore di quella della terra il suo
diametro di 8oo milamiglia. Il Sole chiaro, ardente sereno,
fervido,minoso, risplendente, nascente, cadente, alto, te ido, tem
perato, rapido, velocissimo, torbido per grandi macchie, abbacinato

in gall. pronunziavasi anticamente sold, e valca guerra. Quindi egli


cava il franc.soldat, lo spagnsoldado ec: ma all'antico solduri

ec.ehiamasi anche il Pianeta maggiore, il Re de'pianeti ecluso.

d altra origine. Vl'etim di Soldato. I pi cavano soldo in senso


di milizia da soldo in senso di paga) Boc nov.643. E viva amo

ln cornovagl. sol, inbrett. ed in irland, sul vagliono pur sole. Altri

e , e muoia soldo, e tutta la brigata Tac. Davanna-Chie


devano riposo per merc, e di non morire in quelle fatiche, ma fi
nire con un poco da vivere si duro soldo BenbStor33Paolo
vitello ec. avendo il suo soldo coPisani finito, a Firenze se ne and(V)

u risolversi in
dice che Sol voce Sabina ed a Sabini possono averla data i Celti)
Comm. Paro.Sole detto quasi solo lucente, perocch fonte di
tutto'l lume, perlocui raggiamento le parti di sotto e quelle di

3-Onde in proverb. A tempo di guerra ogni

cavallo ha soldo=]

Sal
cosa... Cavallo,
Al bisogno ognuno buono a qualche del
Capo el'Eser
soldo
4-Dicesi Capo soldo, Esercizio
cizio nel Supplemento, (Gr)

5-Dicesi Mezzo soldo, La met del soldo ordinario, la quale


si paga per lo pi soldati licenziati. (Gr)
6-

Dicei Uffiziale del soldo..Uffiziale, (Gr)

Gros (sol dal celt. gall.sol, soil, o sul che vagliono il medesimo.
ma questo setas non che il gall solla luce, che
dal grselas luce:solls
luce del sole. Altri da solus solo. Varrone

sopra s'alluminano ecut. Pag. 2o2. Lo sole e la luna sono due


instrumenti, per i quali tutti gli occhi degli animali vedono, im
perocch sono la luce del mondo, e ninno vede se non per mezzo
della luce. E altrove: Lo sole temperamento degli elementi e della
natura, e della composizion degl'individui elementati per la parti

cipazioni degli altri pianeti. Il sole vivifica tutte le cose, e a tutte


dae bellezza e forma, perocch per la sua sottilitade tutte le cose

7-tDicesi Uomo di soldo e vale Uomo di milizia, che sta a


soldo di alcuno.rancacch.. nav. 3. Facendo pace fra voi, cre
do che sia il meglio, innanzich tutti voglia mettere a partito con
un uomo di soldoo 11.45. I Tedeschi di soldo che in que
tempi erano in ltalia... follemente pensarono di farsene signori,
sintesono insieme i Tedeschi c'erano al servigio de Sanesi, e quelli
ch'erano al servigio del Perugini (Pe)

Br2. 3. Per lo suo grandissimo splendore non poterno noidi li


vedere le stelle, perch loro lume non ha nulla potenza dinanzi alla
tutti i lumi, e di tutto chiaro
chiarezza del sole , che fontana
ree di tutto calore. Dant. Par. 2.33. Pareva a me che nubeme co
Lucida, spessa solida e pulita, Quasi adamente che lo sol

s-Col. Andare Andare a solo. Lo stesso che Mettersi al


3. ,
GuiccStor obbligandosi (allesi) di dare
soldo,
passo alle sue genti (del Re di Francia), negarlo agl'inimici suoi, e

trigl Giorno Dav. Colt. 9o. Perch (i bruchi) al primo sole


di Marzonascono, erodono le prime germoglie Danif33.

passa

che son poste a ricevere, vivifica penetrandole

esse

la notte ap
Per non lagrimai, n risposio , Tutto quel giorno
ur 3,4o.
resso. In fin che l'altro sol nel mondo uscio di
oi disse : Andiamo, e nel seguente sole Giunsero al fiume Tass.
- Col v. Avere Aversoldo =Tirarla paga, e dicesi parti
Gerg. 5o vuole Rinnovar poi l'assalto al nuovsole (V)
colarmente desoldati che militano al soldo di questo o di quello 3-Anno Latamnus, but Purg
2. Sole si pu intendere una rer
stato. Avere soldo. it, S.Madd. 89. benedictive voluzione che il sole fa per i segni, e questo sarebbe uno anno Dant
ro, centurione, ec.(avea detto che Cristo era Dio)Buono sollona
Infgo5Ma, sellavia sotto molti soli, Ditemi chi voi siete
vesti, e bene empieti la borsa dell'animatua della verit (Qui per Amet a Confuoco e con sangue ingannevolmente dopo pi soli

andare al soldo suo con quel numero di fanti, che comportavano le

forze loro. (Gr)

metaf) (V) (Gr)


85. Lasciato nella Isola del foco, quivi nutricato
furono finite
-tdavere a soldo = Stipendiarel Cronello. E an -derbeec vidi pi soli in molta umiseria o Dant Pugno
che trattavano d'avere a soldo, la compagnia bianca degl'Inghilesi
essere vivato di la, quando visse Virgilio, assentirei un sole
Dec.
al soldo=Assoldare.
Condurre
Col. Condurre.
i chi
non deggio
mio cc)
uscir
al soldo di quelleLivgenti,
sia lecito
condurre
4 lib8 cap4.Net
un alanno
( di bando (Cio, Patirei un auno,
Torrei
di aspettare

le quali sotto la giurisdizione del popolo romano sono (P)

4-*Luce

splendore ,si nel proprio che nel metaf Petr canz

--

392

SOLINARIO

SOLE

il vento e vale Ch' passo di l dal vento, guardato sulla rosa


Il sole caccia il vento, quando il vento corre da Ponente a Levante
dinanzi al sole. Il sole caccia col vento, quando il vento sia dal
luogo ove si trova il sole il sole ancora monta, e vale Che non
uncora arrivato al meridiano quando il piloto prende l'altezza, il
sole niente fa, e s'intende che il sole si trova nel meridianomoto)

g : vergine bella che di sol vestita, coronata di stelle ee Amor


mi spinge a dirdite parole. (Br)
- Quello spazio di tempo che il sole sta sopra l'orizzonte. Dant.

Conv. pag.at (Ediz.en. del Zatta 75.) Ore di di tempo

rali, che sono in ciascuno di dodici, o grandi o piccoli, secondo la


quantit del sole. (V)
5 - *Lastate. Dant. Purg. 4. 8. Ch 'l mezzo cerchio del moto 38 - (Mit) lDivinit adorata da Calale, sotto il nome di Bel,
Baal o Belo , la' Cananei sotto quello di Moloch, da Moabiti sotto
superno, Che si chiama equator in alcun'arte, E che sempre riman
quello di Belfegor, da' lenici e dagli arabi sotto quello di Ado
tra 'l sole e 'l verno. (N)
7 - Paese, Regione. T'ass. Gcr. 9 66. Non passa il mar d'augei ne, dagli Egiziani sotto quello di Osiride, da Praiani sotto quello
si grande stuolo, Quando ai soli pi tiepidi s'accoglie.(Br)(Ma qui di Mitra, dagli Indiani sotto quello di Dionisio, da Cartaginesi sotto
quello di Saturno; da Greci e da Romani sotto quello di Apollo o
par che valga semplicemente, s'accoglie dove il sole pi tepido)(N)
8 - Per metaf. Nel linguaggio degl'innamorati, La donna amata
Febo. Fu adorato da essi anche sotto il suo proprio nome. Gli antichi
poeta
distinsero ordinariamente Apollo dal Sole, che aveva pur esso i
Dant. Par 3o75. Cosi mi disse il sol degli occhi miei. (Cio,
suoi templi e sacrifizi, e si diceva, figlio d' perone, mentre pollo
Beatrice)
9-

E' detto allegoricamente di alcun santo, Dant, Par

si facea/figlio di Giove. Secondo Luciano, il Sole era uno de'Titani.

.5o. Di

A lui iodi consacrarono il loro colosso; lui adorarono iMessa

quella costa l, dov'ella frange Pi sua rattezza, nacque al mondo un


sole, Come fa questo talvolta di Gange. (Parla di
rancesco)(N)
o - Coll'agg. di Sommo, Eterno o simile, lallio, Petr canz. 4g.
. Coronata di stelle al sommo Sole Piacesti si, che ''n te sua luce

getig antichi Germani, i Peruviani ec..(Mit)


- (Icon.) Giovane col capo raggiante; talvolta col cornucopia
in mano sovente sopra il suo carro, tirato da quattro cavalli, dati
secondo alcuni, Eritreo, Atteone, Lampa e illogeo, e secondo

SCOS

altri, Eto ,Piroo ,Eoo e Flegonte. (Mi)


Dicesi Sole levante, quando sorge in Oriente,
Levante,
SotA. (Bot.) Sd-lc-a. Sf Lut, solea. Genere di piante stabilito da
part. 3.2. (N)
Sprengel a scapito degeneri viola e Jonidium,nella pentandria no
a - Dicesi Oriuolo a sole, l'Oriuolo solare... Oriuolo,
; e

nn -

noginia, famiglia delle violarice sul carattere del calice di cinque

.A sole. (N)

epali troncato nella base, della corolla irregolare col quinto petalo
pi grande informa di labro, delle antere distanti, legandole pe
rigine nettarifre, e la capsola truvalve con le valve placentifere.(
verso la sera, quand'ei si va a riporre. (N)
Soc. (Gcog) Slec, Citt di Polonia. (G)
4 Dicesi poeticamente Soleposto o sepolto per Tramontato.
Salvin An
Posto add. 3- 8. Buon.Fier. 43, 5, Dall'alba ancora in fasce al Socccato, S-lc-chiom, Lo stesso chen Solicchio,
not.
B 4.3.6. E fommi delle mani agli occhi ombrello; quasi
sol sepolto Laceri l'ossa ec., (N)
farsi il solecchio, come si fa nel giuoco della civetta, simile a una
5 - Dicesi Occhio del sole la fra del sole. . Occhio,.23.(N)

3 - *Dicesi poeticamente Sole stanco, quando vicino a tramon


tare. Salvin. Annot.

B. 3.3.Aureo sol che stanco sei, cio

saltazione antica, dove i Satiri calvi per ripararsi dalla ferza del

- Occhio del sole diesi anche per dinotare. Una gran bellez

a3, 3. (N)
sole, accanto alla testa se lo paravano colle mani. (N)
G. Lat. solkiasis (Da
6 - Diconsi Luoghi esposti all'occhio del sole, i Luoghi posti a Somcasa. (Med.) So-le-ci-a-si-a. Sf.
solex verme) tuo morboso cagionato da verni. (Aq)
solatio.
Occhio, - a3, a. (N)
17 - Col-Andare. Andare al sole, fig=Cgdere, Riutari in Socisuo. (Gram.) So-le-ci-smotm., G. vizio del fivellare, r
feriore. Lt.imparense aestimare. Grxroiauroig. rore contro la purit della lingua, il quale si commette ne' numeri
ne generi, nelle coniugazioni e nella sintassi,-, Solcco, sin.1 Lt.
Bern. rim..g. Cos, moderni voi scarpellatori, E anche antichi,
soloecisumus ,
stribiligo. Cr roos (Solicismo,
andate tutti al sole,
za di checchessia.

Occhio,

da solicos abitante di Solis, citt fondata da Solone nella Cilicia e

8 - Col v. Apporre: Apporre al sole=Biasimare ogni cosa per


ottima che sia.. Apporre,

4, e

popolata da Ateniesi che a lungo andare obbliarono la purit attica


e caddero in modi viziosi di dire) Tes. Br.
La prima si gram
matica, ch' fondamento dell'altre scienze, e questa c'insegna parlare,
leggere e scrivere sanza vizio di barbarismo o di solecismo. Retor.

Sale,

8. (A)
9 - Col v. Avere1 Avere al sole, Avere to edersi del suo al so
le o simili=Possedere beni stabili.t. Avere al sole. Cron. Morell.

a6o. Fa le tue faccende con persone fidate, e che abbiano buona fa


ma , e sieno creduti, e che del loro si veggia al sole
2o - Col v. Battere : Battere il sole in alcuni luogo =Percuotervi,

Arrivarvi co''raggi.

Tull Dividesi nelle dette due parti, che s'appellano solecismo e bar
barismo. Allenz. sat. 3.Ditemi un poco: i primi tre aforismi DI

pocrate non bastan per dieci anni. Per dar materia a'vostri solecismi?
riposare a Sorcizzare, So-le-ciz-z-re. N. ass. ar solecismi, Dir solecismi.

Battere , 3.3. (A) sigiaggMontsin

q6, Per tutto il detto diserto mai non truovi da

Ulden. Nis,
4A continui pericoli di sollecizzare e barbarizzare
una ombra; sempre ti batte il sole addosso dalla mattina alla sera. (N)
sta suggetto colui che parla in linguaggio straniero. (A) (B)
ai-tCol v. Comprare: Comprare il sole, 1 Avere a comprare infino
al sole = Aver carestia d'ogni cosa. Lib. Son, 4, E comperar Socco.* (Gram.) So-l-co. Lo stesso che Solecismo, V. (Aq)
conviengli infino al sole,
Soccurro (Zool.) So-le-cr-to. Sm. P.G. Lat. solecyrtus (Daso
22 - Col v,Dividere: Dividere il sole, Partire il sole, Vincere o
len solene, e cyrtenassa, rete.) Genere di molluschi conchigli
Perdere il sole, o simili, si dice del Dividere o Giursi lo svan
feri, stabilito da Lamarck, a cui servi di tipo il Solcn legumen
taggio del sole nel combattere davvero o pergiuoco, perch giova di Linneo, il quale presenta la criniera fatta a rete. (Aq)
averlo allora alle spalle, e tenerla vista libera. Disc.Calca6. Solenao.--(Geog) So-le-dd.lsola dell'Atlantico meridionale, nel
Ciascuno alfiere si parte con la sua schiera alla volta del suo padi
l'Arcipelago delle Mlalune (G)
glione, secondoch egli aver vinto o perduto il sole.
Soleggiamn-t Sm, Esposizione al sole e quando
23 Col v. Levare: Levar le pecore dal sole,fig.=Mettere checches Sorocausto,
parlasi di vesti, o simili, sciorinamento, Vallisn.33; 2. Berg(Min
sia in sicuro, levando l'occasione di poterlo perdere. V. Pecora, S6. Soecoar, Solg-gin-te. Part. di Soleggiare. Che soleggi. Che
24 - Col v. Partire sl Partire il sole. V, S. 22.1
biondeggiando risplende, Che risplende a guisa del sole. Lut. ruti
25 - Col v. Patire : Patire il sole= Sostenerne la forza guardando
lans. Griuv. Savin. Disc. 2.293. Fa la chioma delicata, Pro
in esso. Dant Parzo. La pante in rue che vede epate il sole Nel fumata, Al di sotto nereggiante , Edin cima soleggiante,
l'aguglie mortali, incominciommi, Orfisamente riguardarsi vuole,(N) Sorcone, So-legg-retata e n. Risplendere biondeggiando. Anco
26 - Col vPerdere. Perdere il sole. ..., e
Perdere, 368,5
raldicesi del Porre il grano, o qualsisia altra cosa al sole a og
27 -* Col v. Porre: Porre al sole =Rovinare, Mandare in preci
getto di asciugarla. La insolare. Gr.sv.
pizio. V. Porre al sole. (A)
Sorocaro, So-leggi to Add m, da Soleggiare. Esposto al sole, o
28- Col v.Potere: Potere il sole in alcun luogo=Arrivarvi, Bat
Battuto dal sole. Lat.insolatus, Grzos, Rel. Ditir. 32Su,
terlo. . Potere verbo . . (A)
trinchiamrincappellato. Con granella e soleggiato. E annot, 75. Il
modo di fare
soleggiato trovasi appresso lidino nel libro
- *Col v. Stare. Stare al sole=Essere in luogo illuminato dal
sole per sentirne il calore.
Stare al sole. (A)
sesto degli autori Geoponici descritto cosi,
3o - Col v. Tenere : Tenere al sole=Collocare in parte dove batta Soemia.(Zool) So-le-mi-i-a.Sf, G. Latsolemyia.(Da solen solene, e
il sole. P. Tenere al sole. (A)
myramosca.) Genere di molluschi conchigliferi stabilito da Lamarck,
31 -- tColv, Tignere 1 Tignersi a un altro sole,fg, si dice di Chi il quale comprende due specie, cio la Solemiya australis, e la So
viaggia. Salvin. Disc..og. L'uomo ec., godendo di respirare lennyia mediterranea, le quali partecipano de' caratteri del genere
aura straniera, e di tignersi, per cosi dire, a un altro sole, viene
Solen, e di quelli del Myia.(Aq)
a farsi talvolta e strano e salvatico.
Solena. *(Bot) Sol-na. Sf. G. Lat.solena. (Da solen tubo ca
3a-Col v. Vedere vedere il sole a scacchi=Essere in prigione,
nale)Nome di due generi di piante l'uno proposto da Loureiro
V. Scacco, S. a, a. (A)
nella famiglia delle cucurbitacee, e nella monoecia monadelfia di
a -Dicesi Non vedesimili amanti ec. il sole, ed Maniera
Linneo, con un arbusto cos denominato dall'avere gli stani riuniti
corrispondente al lat. Meliorem neque tu reperies, neque solvidet,
in un tubo; l'altro nella famiglia delle rubiacee e nella pentandria
Plaut.Petr..son.ao7. Non vede un similpar d'anuanti il sole.
monoginia proposto da Villdenov, che la Posoquera di Auble,
- Vedersi del suo al sole, detto di possessioni. V, 1g. (N)
e cos denominato per la corolla con lungo tulo ricurvo. (Aq) (N)
33- Col v. Vincere: Vincere il sole.
... 22.1
Soteracee.(Zool) Sole-n-ce-e. Add. espl. G. Lat.solenaceao
34-Asole, Asole lucente, modi avverb..alor luoghi. (N)
(Da solen solene) Famiglia naturale di testacei, istituita da La
35-(Bot) Fior del sole: il Girasole, o Elitropio, Red. Oss.
marck, e cos denominata dal suo tipo, che il genere Solen di
an.37, Girasole, ovvero fior del sole. (N)
Linneo. (Aq)
36-(Alchim.) Sole presso gli alchimisti vale lo stesso che Oro, sic Soenarona (Bo) so-lenandria. Sf
G. Lat.solenandria. (Da
come per Luna intendono l'Argento, (A) Salvin. Annot.
B3
solen tubo, e aner,andro uomo, e per estensione stame) Gene
4.
Presso i chimici sole lo stesso che oro, luna vuol dire ar
redi piante, stabilito da enteria nella famiglia delle eriche, a
gento ec., (N)
nella nonadelfia pentandria di Linneo, avente cinque stami riuniti
3-(Marin) Dicesi il sole abbassato e vale che ha passato il me
-

ridiano, ossia che ha cominciato a declinare il sole ha passato

i tubo. DaSprengel riportato sotto il genere Galax di Linneo(Aq)(N)


(Bot) so-le-n-ri-o, Sm,VG. Lat solenarium (No

393

--

SOLENE

SOLERE

lene) Genere di piante crittogame della famiglia de'fanghi positi, a -- Grandissimo, Fiamm, 6,
cos denominate da Sprengel, perch si presentano col peritecio di solennissimo

piccoli rami prostrate disposti a stella e gli ascidi tubolosi, e gli

OsapenGiove, de Cicli rettore

te detto di cosaLat. palmaris.ted.p... 6. Si credono

sporidii
contenuti in teche dritte claviformi.(Aq) (N)
dal troppo credulo ed inesperto volgode' letterati bugie solennissi
Sore.(Zool) So-l-ne, Sm... G. Lat.solen. (Da solen tubo.) Ge
me, ed a chi ha fior d'ingegno stomachevoli.
iere di testicei della famiglia debivalvi, cos denominati dalla 3 - Eccellentissimo , Dottissimo, Bocci. Dant.258.Conciofosse
loro forma, che a prima vista richiama l'idea d'un manico di
cosach Dante flusso iniscienza solennissimo uomo.Da.cism,6.
coltello; onde sulle coste di Francia si conoscono col nome di Milan
Risolverono di mandare al Papa Stefano Gardinero, solennissimo
ches de couteau. In Venezia chiamasi Cappa lunga, e in MapolCan
all'
nolicchio. Salvin. Op. Pesc. n. 2oo. Il solone, c'ha nel nome La 4
o di tutti
Mann.Magg. 6. 4. Idolo tuo solen
-

vera sua natura (a canaletto.) (A)(N)

nissimo la superbia. (V)

soena (Bot.) Sol-ni-a. Sf. G. Lat. solenia. (V. Solene)Ge Sorrrr, Se-len-ni-t. Sfast. di Solennet Qualit di ci ch'
nere dipinte crittogame della famiglia defunghi, stabilito da
solenne o straordinario.-, Solennitade, Solennitate, sin
Hoffmann ed adottato da Persoon, ed altri micologi. E analogo al a - Giorno di gran festa, solito di celebrarsi dalla Chiesa ogni anno,
le pezze, dalle quali si distingue per la firma tubolosa defunghi
Giorno festivo, Festivit. In questo senso la Solennit celebre ,
membranosi, terminati in piccolo disco, col lembo intero abbreviato
sacra, divota, annua ec. Lat.solemnitas, dies festus, Gropri. Pass.
privo
e
d'imnio: caratteri di poco conto, per cui stato riunito al
8. certo argomento ch'ella nascessesanta, da che della sua
genere pezza. (A) (N)
nativit si fae solennit e festa. Maestruzz.a. 27.Ildi della Donne
- Genere di piante cri ttogame stabilito da Agardh nella fani
mica si mette tra le somme e precipue solennitadi.Lab. 15o. Della
glia delle alghe sono fondi tubolose membranacee areolate, che cui virt
spezial menzione e solennit fa la Chiesa di Dio.
orano sparsi nelle areole della membrana de piccolissimi granelli 3- Apparato, Pompa e Gran cerimonia anche religiosa. In questo
LUlva intestinalis ha servito di tipo al genere. (N)
senso la Solennit bella, magnifica, ricca, reale, pubblica, nota
sosuoce. (Zool.) so-le-ni-d-eSfpl. VG, Lat. solenideae.(Da solen
bile,maravigliosa ec.1 Lat. apparatus, pompa, solemnitas, cele
solene, eidos somiglianza.) Famiglia naturale di molluschi conchi britas.
Grraparazz, roi, opri, prze, Bocc. nov.6o.
stabilita
da
quale
corrisponde
glieri,
Laureille, la
a quella delle
5. Fatta prima con gran solennit la confessione ec., e soavemente
solenacce di Lamarck. (Aq)
sviluppando il zenddo ec., fuori la cassetta ne trasse. Lab.88.
sorre. (St. Nat.) So-le-nite. Sf V. G. Lat. solenites (VSolene)
Comincio a mostrare ea mettere in opera l'alte virt, che il tuo
Solenecrustaceo pietrificati. (Aq)
amico, tante di lei e con tanta solennitati raccont. Guid. G. Or
soese, So-ln-ne. Add. com. Di solennit ,Che appartiene a so
dinasti che Jasone fosse partecipe della tua figliuola nella solennit
tennit, contrario a Feriale. Lat.solemnis.Gr.raos. (Scoondo
del convito. G. V, n.5g,2.
colla solennit si convenne

i pi, solemnis, vien da solunin anno, e val festa che si celebra

una sola volta nel corso dell'anno. In gall. Solamuin solennit ,so
lainate e solamanta solemnis.)Bocc. introdzo. Senza faticarsi in
troppo lungo ofizio, o solenne. E nov. . 34. Sopresso fecero una

grande e solenne vigilia.

it, So.Pad... Per reverenza del

al Comune di Firenze. Galat. 28. Essendo essi dimezzana condi


nione ,o di vile , usano tanta solennit ne'modi loro ec., che egli
una pena mortale pure a vedergli. E 3Quelle solennit che i
cherici usano dintorno agli altari e negli uffici divini e verso Dio
e verso le cose sacre, si chiamano propriamente cirimonie

uo padre Paolo quella tonica portava pure le


e'di molto solenni
a
Per simil. Splendido, Magnifico, Grande, Eccellente, Singula 4 - (Leg) Formalit stabilita dalla legge per la celebrazione ai
testamenti, giudizi ec. Band. Ant. Senza osservarsi qualsi
re. Lat. egregius, splendidus, ingens, celebratus. Gr. 3oxos, contratti,
voglia altra solennit purch ec. con li rogiti e segni delli notari ec.(A)
pd, az, rapigros.Bocc. nov... 8. Giucatore emettitor Solerizzanten
ro, So-len-nizza-mn-to.tom. ll solennizzare, sole
di malvagi dadi era solenne. 8 nov, 6. 3. Bevitore, e vago devi-nit. Lat. solemnitas.Gr.iapri.Lib. Pred. Possono fare con animo
nri solenni. Enov. 65. g. Ma pi avanti,
solenne
guardia quieto il solennizzamento della santa Pasqua.
la

del geloso non si poteva. E nov. 73. 3. Delle quali Maso cosi effi
cacencnte parlava, come se stato fosse un solenne e gran lapidario,

Sozsnizzanre, *So-len-niz-znte, Part. di Solennizzare. Che solen

nizza, V. di reg. (O)

E nov.949.Io intendo di voi ec. fare un caro e uno solenne dono Sosrzzane, So-len-niz-z-re-Attl Celebrar con solennit,-Farso

al vostro marito. E nov.gg. 6. Di pi


convito quella sera
non gli poteva onorare
o f. E da solenni uomini senno

grandissimo reputato. Ei. Dant. 258. Per questo e le divine


opere di vergifio e degli altri solenni poeti non solamente essere in
pregio divenute,
ma quasi da pi disprezzate
97.
dovebbono

iunti in Pisa,
solenni medici, in pochi giorni gran
numerone peri. Ciriff Calo. 6o. Preparata fue la ricca mensa
Di fornimenti assai maravigliosi ec., E molti vin solenni e preziosi.

alam. Gira4. Vanne il gran Re nel pi solenne tempio, Di


pia, religion porgendo esempio
- Grave, porte, detto di Colpo o simile. Corsin Torracch. 4.
-

lenne, Far festa, Onorare con pompa; altrimenti Festeggiare.-,


Solenneggiare, sin. Lat.solemniter colere, celebrare Gr.iopre
it. Crist. Perciocch non fu mai nullo di cos solennizzato. Mue
struzz. 2. 24 Imperocch la professione che fece non solennizz il
boto , per lo''mpedimento che v'era della moglie. E 2,43. Il se
condo si de'religiosi, i quali sanza speziale licenzia del proprio
sacerdoto solennizzassono i matrimoni. Tac. Da..anu. 2.5o. Re

scupori, per solennizzare (dicev'egli) l'accordo, fece un bel convi


to. (Qui il testo lat. ha sanciendo.) E 4 oa. Doversi quel luogo,

ove glddii tanto onorarono il Principe, solennizzare.(ll testo lat.

ha agenda in cerimoniam loco.)


a3. Efa il colpo si grave e si solenne, Che l'osso dischiod, rc 2-En. pass. Tac. Dav. ann.5. 26 La qual semenza ec. rinverziva
cise i nervi.
non pure in Giudea , ove nacque il malore, ma in Roma, ove tutte
- Dicesi comandamento solenne e vale strettissimo Bocc.. no. le cose atroci e brutte concorrono e solennizzansi. (Il testo lat, ha

6o.. senza troppo solenne comandamento aspettare ec. incominci


(Cio, senza farsi troppo pregare)

celebrantur.)
-

Solennizzaro, So-len-nizz-to. Addm. da Solennizzare,

tCelebrato

si - diconsi voti solrini ipoti fatti con riti e firmalit prescritti con pompa; altrimenti Festeggiato. Lat. celebratus. Salvin. Disc.
da sagri canoni, per contrapposto a voti semplicil Maestruzzi
g. I Romani ec. usarono di celebrare l nel Dicembre le feste di
74. Di due maniere sono boti: l'uno si solenne ec; un altro Saturno, solennizzate ancora da altre nazioni
boto non solenne, ma semplice.
Soeso. (Chir) So-leno. Sm.PG. Lat.solenus ( Da solen tubo)
6 - Detto di cura o simile per Somma, Grande: Bocc.Teseid.
Strumento chirurgico che ha qualche somiglianza con un tubo, nella
cui concavit si collocano le membra rotte,
8. 67.Asuoi gridava con solenne cura, Che atasser lui (N)
- - Da solenne, posto avverb. Solennemente. Buon. Fier. 3. a. 3. Solenosromi.* (Zool) So-le-n-sto-mi, Snpl.
G. Lat.solenostoma.
-

Quand'ei va da solenne in covertina, Volsi dir toga di velluto ec(N)


Sotereoouane, So-len-neg-gi-re. Att.e n.pass.
A.
e di Solen
mizzare. Con, Purg. 6. Calendi viene da colocoli, che sta per

solenneggiare; appoli antichi li principi demesi si guardavano e


solenneggiavano.

solennemente, So-len-ne-mn-te. Avv. Con solennit, Con grande


apparato e solenne. Lat. solemniter. Gr 9 iopris, G.Va.
... Udita la messa solennemente, e comunicatosi cosuoi baroni,

Bocc. nov. 3.2o. Quivi da capo fece solennemente le sponsalizie

(Da solen tubo, e stomabocca) Latreille sotto questo nome aveva


stabilito un ordine della classe delle aracnidee, che comprende in
grande Acarus di Linneo, le quali sono provvelute di bocca pro
lungata in tubo in forma di succhiatoio. (Aq)
Solenosroo (Zool.) So-le-n-sto-moon.
G. (V-solenostomi.)
Genere di pesci della divisione degli addominali, da Gronovio sta
bilito colle specie de'fistulari di Linneo, il cui carattere principale
'estremit
una testa assai lunga e strettissima, colle mascelle

terminate in una boccafut a guisa di tubo. (Aq)

celebrare. Guid. G. Cosi essendo solennemente ordinate le schiere Soro. (Anat.) Sleo. Sm.Muscolo del tarso, pi comunemente detto
da ogni parte , ec. Pass. 18. Per certi miracoli e rivelazioni s'or
Solcare o Solare,. Baldin.oc. Dis alla P-Muscolo, (B)(O)
din di farne festa solennemente, e per tutta l'ottava. Car.En. Soeae, Solre. N. ass.
difettivo. Esser solito, Aver per co
lib..v, 7 2. Questa mia vita a voi, Latini, EdaLatin mio
stume , Aver per usanza; altrimenti Costumare, Praticare. Lat.
suocero consacro Solennemente. Guar. Past.fid...Chedi tu,
solere.Gr.9noviza, Bocc. nov. 437. Delle fiere, che nelle selve
Linco ancor non mia sposa. L. Da lei dunque la fede. Non ri sogliono abitare, aveva ad una ora di s stesso paura, e della sua
cevesti tu solennemente?
giovane. E nov.6o, 4. E, oltra ci, solete pagare, e spezialmente
- Grandemente, Spiattellatamente Bocc. Vit. Dant. 43. Perva
quegli che alla nostra compagnia scritti sono quel poco debito che

ghezza di pi solennemente dimostrare le sue passioni.

3 ----- Gagliardamente. Vit. S. Franc.96. El frate conoscendo il

gran bisogno che il Beato Francesco navea (del mantello) solenne


mente gli contraddicea, perch non glieldesse (V)
Sotto-Soln-ni-oN. pr.m. Lat. Solemnius.(B)
Solennissraenre, So-len-mis-sima-mn-te, Avv. superl di Solenne
mente. Lib. Preal. Celebravano la festivit solennissimamente e con

grandissima onorevolezza.
Soensso, So-len-mis-si-mo. Add. misuperl. di SolenneLa,ce
leberrimu.Gr.rmarxro,

ogni anno si paga una volta. E nov. 7. 6. Li quali io voglio che


Dan.Par. 2. 96 Esperienza ec., Ch'essersuol fonte a rivi di

timi presti con quello utile, che tu mi suogli prestare degli altri.

vostre arti.Petrson.5. Lasso, benveggio in che stato son que


steVane speranze, ond'io viversoliaE27. La sera desiare, odiar
l'aurora Soglion questi tranquilli e lieti amanti, E3
Morte ha

spento quel solce abbagliarsuolmi.Cas. lett. g.lo dubito gran


demente che VSig. Illustrisse Reverendiss, non abbia occupato il
primo luogo nella grazia di Sua Beatitudine, il quale soleva essere
il mio per la sua somma benignit.

394

SOLFO

SOLERE

hmacchinazioni degl'Imperiali, i quali pare che si risolvano di con


tinuar l'assedio della Mirandola (Pe)
che dopo la morte di Dante ebber principio, per quel che si com 3 - Proverb, Tornare una bottega a orciuoli e solfanelli = Ridursi
E a 3.a 36. Suo per suoi, cosi verbo, come nome cc.
a nulla. Fav. Esopo 4. Le loro pompose botteghe tornano a or
ciuoli e solfanelli. (V)
erciocch potrebbe scriversi ec. i suo ardori, I suo dolori a Tu
suoire, Tu suo' stare. Cavalc. Stoltz. 278. Suolino pugnarcon Soranea, Sol-fa-ne-ri-a. Sf Lo stesso che Solfanarla, . (A)

arie uscite. Salv.Avvert... 3.2. g. Sole per suole, ole


Peruole leve per lieve, e mille altri si leggono di questa fatta,

radio. (Suolno per sogliono. ) Frunc. arb. 275. 2o. Ma convien

Sorana, *Sol-fa-mi-a. Sf, e di Sinfonia. Pulc. Driad. Poi tutti

levar mano, Non mica com'soliano (sogliamo), Ma per contraro(v)

i suoi scudier fece danzare. Ed altre solfanie dolce somare. (A)


consuettio croos. Dant. Sorane, Sol-fa-re, Aut. Mondar consolf, ar suffumigi di solfo-,
Par8 57. Vinceva gli altri, e l'ultimo solere. But. ivi: El'ul Zolfare, sin. Salvin. Oliss. Ei la leggiadra casa solfa, Gran fuoco
timo solere, cio vinceva le altre usanze, e l'ultima che m'avea
acceso. (A)
A. P. e di Solfo. Cavale. Espos. Simb.
mostrato di sopra Dant. Pug. a. Ma per quel poco vedev io le Sorano, Sol-fa-ro. Sm.
stelle. Di lor solere e pi chiare maggiori.(Br)
.za. La parte degl' incredlifie in stagno di fuoco ardente e di
SonTra. (Milit.) Solert-a. Sfi silodrro per difesa delle solfaro. (V) (Probabilmente da leggere solforo.) (N)
piante depiedi de'cavalieri degli uomini d'armi ne'secoli di mezzo. Soratana. (Geog) Sol-fa--ra. Lat. Lacus Albulus. Picciolo lago in
Alam. Avarch. 6-4. Le solerette pria, del pi sicuro Acciar che
vicinanza di Tivoli-Collina vulcanica presso Pozzuoli, donale si
porti il norico terreno, Gli arma di sotto i piedi. E 7, 8, La cava il solfo, dal che ha preso il nome. (G) (N)
Sorraro. (Chim.) Sol-fa-to. Sm. Sale formato dalla combinazione del
soleretta omai di sangue piena.
Sotere, Soler-te.ai e so eom. parlando di persona.
Di
l'acido solforico con una base terrea, alcalina, o metallica (B)
gente Accurato, impigro , solerto, sin, Lt, solers. Gr. gd, a - Dicesi Solfato d'ammoniaca, il Sale ammoniacale segreto, sale di
pras (In celt gall, surdair industrioso, attivo, suileach di
ammoniaca vetriolata, sulfasammoni, sale cristallizzabile in prismi
Soeae. Sm, i V.A. 1 Usanza. La

cuta vista, saoil pensare, e saoil-ear testa pensante. In teutseele,

esaedri, terminati da piramidi a sei facce di sapore amarissimo e

got sarala, in island.saal in dan. siel, in oland.ziel, in sass.


pungente, solubilissimo nell'acqua ed inalterabile all'aria, che
rinviensi in piccola quantit in natura combinato col solfato d'al
e, in igli soul
cd
quali anima.)
ec. (V) Boez, a. Tra quei pochi gloriosi solerti
lumina. (AO)
detto di cosa. BoccCom.Dant. Ma con solerte vigilanza quegli 3-oreairre-Sale insolubile nell'acqua, insipido, inalterabile al
avere studiati e intesi. (V) A. Fur. 3, 4 Levando intanto queste l'aria, che si trova ineopia in natura, cos amorfo, come crista
lizzato in prismi
a base romboidale. (A. O)
prime rudi Scaglie n'andr con lo scarpello inetto. Forse che ancor
con pi solerti studi Poi ridurr questo lavor perfetto. (B)
4 - oi canto a Sale cristallizzabile in grossi prismi rettangolari,
Sonrissimo, Solertissi-mo. Add. n. superl..di Solerte Diligentissimo, trasparenti, efflorescenti e solubilissimi nell'acqua. (A.O)
Pignor Leu. Beig. (Min)
5 - oi cance: - Sale assai comune in natura sotto varie forme,

Soero, So-lr-to. iadino stesso che

Solerte, V. Boez. 5. So
poco solubile nell'acqua, la quale da esso resa pesante, indige
lerta arte varia di demoni. E no. se con la mente puratuso
sta ed irante. (A.O)
lerto Delle cagioni dell'altitonante, Con le qua' regge, vuogli essere 6 - oca: Sale cristallizzabile in aghi od in lamine strette,
esperto, Guarda l'altezza del ciel roteante, ec. (V)
allungate, perlacee flessibili, di sapore amarissimo e solubilissimo
Soazia, So-lr-zia. fl
L. Auenzione, Diligenza, Lat. solertia.
nell'acqua.(A., O.)
o
Greg 4.2. Pertanto con ogni solerzia debbe sempre 7 oi circonna - Sale cristallizzabile in prismi a quattro facce
di sapore amarissimo, solubile nell'alcool, insolubile nell'etere e
stare intenta e vigilante la mente ad emendare e correggere sua vita.
Socra. (Ar. Mes ) So-la Sf Quella parte decalzari che si fusibile come la cera. (AO)
pone sotto al piede.
8-bi neurossroooi encunuo: Sale solido, bianco e deliquescente
che si usava anticamente come
sifilitico. (A. O)
Solura. Lat. Solodurum. Citt e Cantone della Sviz
9 - naosesia - Sale cristallizzabile in prismi a quattro facce,
Soraete, Solet-a-mente. Avv.
A. senza compagnia. Lat. terminate da piramidi pure a quattro facce, di sapore amaro disg
solitarie. Gr.xxrada,i. it,Crisi. E cos tutta quella sera so stoso e nauseante, efflorescente e solubilissimo nell'acqua. (A.Ol.)
lettamente, alto potea, onestemente e convenevolmente and cer o - o Porassa : * Sale cristallizzabile in prismi a quattro o sei facce
cando di lui (N i testi, nelle stampe hanno questa voce Soletta
sostenenti piramidi pure a quattro o sei facce, bianco, di sapore
mente, n la richiede il testo latino che
eeet quam decenturpo
lievemente amaro, solubile nell'acqua. (AO)
i-ninorossoo o renno: *ale cristallizzabile in rombitrasparen
tuitillosero circuibatquaerens de ipso) (PZ)
Soerrane. (Ar.Mes) Solet-t-re. Aiu.Metterla soletta ai calzari.(A) ti, verde, di sapore stitico, efflorescente e solubile nell'acqua. (AO)
Sortaruaa.(Ar.Mles.) So-let-ta-t-ra. Sf: Tutto ci che serve di suolo 2- oinae: Sale cristallizzabile in prismi irregolari, a quattro o
e soletta alla scarpa.(A)
ottofacce, di colore azzurro carico, trasparente, di saporacido e si
Sorro, Soltto. Addin. dim. di Solo, ma che d'ordinario ha lo tico, efflorescente, e solubilissimo nell'acqua; ha propriet astrin
stesso sign. di Solo. Lat.solus, incomitatus. Gr. 4a, Petr. canz. genti; cateretico e velenosissimo; altrimenti Cupro di rame e di
ammoniaca.(A. O.)
9 - E poi cos soletta Al fin di sua giornata Talora consolata.
Pat If 2, 85. Rispose : bene vivo, e si solettoMostrarli mi 13 - orame e o' ammoniaca: * Sale azzurro e vellutato, d'odor am
convien la valle buia e s. 94 Lasciolla quivi gravida e soletta moniacale, che non rinviensi in natura. (A. O.)
Tass. Ger7 59. Signor, teso, gli disse, io qui soletto in cotale 14 - oi sooa:* Sale cristallizzabile in prismi a seifacce scanalate,
ora desiando aspetto.
efinienti in un vertice diedro, bianchi, trasparenti, di saporamaro,
-

2 - I Dicesi Tutto soletto

per maggiore espressione, e vale solo solo

fresco e salato, efflorescenti, solubilissimi nell'acqua. (AO) -

Bocc. nov.3. o. Tutto soletto si mise in cammino. E nov. 46. 3. 15 - o zinco: Sale cristallizzabile in prismi a quattro facce scolo
Avvenne, che essendo la giovane un giorno di state tutta soletta alla riti, finienti in piramide pure a quattro facce, di sapore acre e
stitico , efflorescente, e solubile nell'acqua. (AO)
marina ec, s'avvenne in un luogo fra gli scogli riposto.
A.
e di Solforato. Frac. T533. Sen
3 - Dicesi solo soletto, e vale Solissimo
as go solo soletto Sotraro. Add. tm.
in una piccola casetta mia, forte e ben guardata, si dimorava.
tina puzzolente Solfatofoco ardente
Soruon, So-le-t-di-ne Sf
A, .e di Solitudine, Vit. S. Gio. Sortocane, (Mus) Sol-feg-gi-re. Nass. Cantare la solfa, Cantare
Bat. 263. Qual fanciullo disidera la soletudine nel diserto, come que un pezzo di musica senza testo, composto pel solo esercizio degli
organi della voce umana, pronunziandosi le sillabe corrispondenti
sto beato fanciullo Giovanini (V)
Sora. (Mus) Sol-fa sf11 caratteri e le Figure o Note musicali, a' suoni della scala. - , Solmizzare, sin (A) (L) Mlus.Berg (O)
e La musica stessa.-, Zolfa, sin.Lat, notaemusicae. Ciriff Calv. Soureconaro. (Mus) Solfeggiato. Addm. da Solfeggiare di reg(0)
- 33. Perch la solfa non qui segnata o per bi molle, o per na Sotresoro. (Mus) Solfeggio. Sm. Il solfeggiare. E' una specie di aria
senza parole. Di queste si servono i maestri per far apprendere ai
tura grave Tansil.cap... Al mio buon signor Giulio della Tolfa

Bacio le man pi volte che non stanno Note e sospir nei libri della

giovani il canto, e perci fatta cantare la scala ed i salti, gli av

solfa. (P.V)

vezzano a cantare per mezzo di questi solfeggi, i quali vanno per


gl'intervalli pi fuciti, e procurano che sieno adattati alla loro et
ed intelligenza. Gianelli. (Da solfa nomi detuoni) (B)

2 -* Dicesi in modo basso, Batter la solfa per Ouelbauer che fa la


mano per misurare il tempo nell'atto che si solfeggia, e dicesi anche
fig. per Bastonare. (A)

Sorina

(Bot) Sol-fi-na. idal.fquasi Erba solfina; ed il nome che

Soraia, Sol-fja. Sf Cava di solfo. Facc. alla v. Solfo. V, Sol in alcuni paesi d'Italia si d al Tanaceto comune. (N)
fanaria. (N)
Soruno.* (Bot) Solfi-no. Sm,Vome del Giaphalium orientale, a causa
Samo, Solfa-njo. Add e sm. Venditore di sof o di soft del colore delle squame del suo antodio.(N)
2 Solfini salvatici con questo aggiunto si contro distingue la Stecade
nelli Romani. (N)
.
Sopranana, Sol-fanria. Sf1 Cava di solfo; tcomunemente Solfa citrina, Gnaphaliumshoecas. (N)
ara, meglio Solfaja o Solfaneria Lat. sulphuraria. G.
8.53
Sorro (Chin.) Sol-fi-to. Sm. Sale firmato dalla combinazione del
l'acido solforoso con qualche base salificabile. (AO)
L'isola d'Ischia egitt grandissimo fuoco per la sua solfanaria. (Il
Soro (Min.) Sl-fo, Sm. Corpo indecomposto, non metallico ,so
teso Dav. e altri Mss. hanno solfaneria.)
Sotrasetto. (Ar. Mes) Solfa-nello smi Fascello di gambo di ca lido, giallo, inodorifero, insipido, duro, fangibilissimo, rilu
cente nella spezzatura, l'elettricit resinosa per via del fregamento,
pa, o di ritra materia, intinto nel solo dalti due capi per uso
e combustibile, che si trova in natura in stato di purezza, o com
di accendere il fuoco. , Zolfanello, sin. Lat. sulphuratum
- Diconsi Solfanelli ossigenati que legnetti con sof in punta, binato con varie sostanze. --, Solfaro, Solforo, Zolfo, sin Lat.
sulphur Gr9cv.(Sulphur dal ners saragiallo. In tedschwefel,
Preparti per modo che tuffandone la cima in un fiaschetto in cui
in oland, sovvel, in isved
ec, solfo)Tes Br. 2,3o. In
acido solforico concentrato ed estraendoli subito, immediata
-

e saccedono e comunicano la fiamma allegneto, per cui ser


procurarsi prontamente lume (DT)
2 - Fg. Istigazione, Eccitamento o simili. Car Leu ined2, 7o
o

e 7. Non se ne dubita quanto con tutti solfanelli, e le continue

uno luogo son vene di solfo,

in un altro d'oro, o d'altro metallo

Dant.Par.87o. Non per Tifeo, ma per nascente solfo. Petr son


14z Solfo edesca son tutto, e 'l cuore un fuoco. Bocc, nov,5o, a

N'usci fuori il maggior puzzo di solfo del nuondo

SOLOCiANATO

SOLlDO

395

- Mettere solfo nell'animo di alcuno, fig=Accenerlo a sde- 3 - Baldacchino. Lat. n


Gr ado, Gro, .asi zz
gno, ad atti irosi, a calde determinazioni.
Mettere solfo cc., (N)
in sulla sedia, e 'l detto rate Piero fece sedere sotto i solicchio. (co
2 - (Chim. e Farm.) Dicesi Solfo dorato d'antimonio, l'Idrosolfato
nel testo Davanz.) (L'ediz, de' Giunti o 73
a Sollichio)(No
solforato d'antimonio ; Solfo idrogenato, l'Acido idrosolforico Solfo Soucuro, *So-li-cito Add... m. V. L. e A. r. di Sollecito.
Guittet
vegetale, la polvere di licopodio, la quale prontamente s'infiamma
36&a. Guarda, come soliciti e presti servendo e bidendo, sonservi
all' appressarsi di un lume, e si adopera
le fiaccole ne' teatri;
d'essi Signori. E appresso: Caldo , solicito e vigoroso.E3. So
Balsamo di solfo, il Solf stemperato negli olii fissi e ne' volatili,
liciti in terra operadori. (V)
costituendo cos un medicamento che s'adopera nell'esterno Solfo Soncrrunine, S-lici-t-di-me. Sf. L. e A. .ed sanita
--------

precipitato, il Latte o Magistero di solfo; Solfo sublimato, i Fiori di

Guiu. Lett. 36 82. Con solicitudine e amore grande.

(vo
solfo. (AO) O) (N)
Socrupo, So-li-ci-t-do. Sf V. L. e A. p. e
Sollecitudine. Guiu,
Sonrocianaro. (Chim.) Sol-fo-ci-a-n-to.Sm. Lat. sulphocyanatum (Dal
Letto 28. Ogni solicitudo stando a ci. E 36.84. Con continua
lat, sulphur solfo, e dal gr. cyranos azzurro. ) Sale proveniente dal
tutta solicitudo e cura. (V)
l'unione dell'acido solfocianico con una base salificabile. (Aq)
Soiioone. (Bot) So-li-dgine. Sf (Da solidari saldare.) nuo
Soroctanico (Chim) Sol-fo-ci--ni-co. Add. m. Lat. sulphocyanicus,
nome da alcuni botanici era stato imposto a diverse piante iuneo
(V. Sofocianato) Nome di un acido che sembra formato di solfo
lo adott per la Verga d'oro, V. (N),
e di cianogeno, (Aq)
Sonaere, So-li-da-mn-te. Avv. Sodamente, Fondatamente. La s
Soronaro, Sol-fo-n-jo. Addm. V. A. Ve di''Solforato. Lat, sul
lide, integre. Gr oxpos. Mor
Greg. Gli eccelsi cuori desanti
-----------

phureus, sulphurarius. Gr, siors. M. Aldobr.Sappiate che tutte

uomini, i quali gi si pascevano solidamente nella contemplazione

.
acque solfonaje e amare e di mare vagliono a malattie fredde.
Sounnerro, So-li-da-mn-to. Sm. Saldezza, Assodamento. Rim.a
Ubaldo
di Marco, autore del 3oo. Tanto vi prende buonsolidament
Sornurnoso. * (Chin) Sol-fo-ni-tr-so. Add. m. Nome di un acido
o.
formato dalla combinazione degli acidi solforico e nitrico. Precipita
(Qui per metaf) (M)
tutto ad un tratto in cristalli quando si versa il primo assai concen Solibarre, Soli-dnte. Par di Solidare. che solida
di rego)
trato in una dissoluzione acquosa delsecondo.Lat.sulfonitrosus.(AO) Sotinare , Solidre. Att. Far solido, Consolidare, Assodare.La
solidare, consolidare Grfezov, Mor. S.Greg 3.
Il testo
si rassoda per lo fuoco, e cos la carne del Nostro Signore fu soli
la sua passione.
Br. 236. Quando elli fede, nelle vene solforate, lo solfo iscalda, e data

Sotronaro, Sol-fo-r-to. Addm. Che ha del solfo, Che tien, di sol


fo. -, Solfato, Solfonajo, sin. Lat. sulphuratus, Gr 9enord. Tes

apprende di si gran calore, che l'acqua che corre per quelle vene
diventa calda come fuoco.

- E n. passi Bocc, Lett. Pr, S.Ap. 3oa. Certamente per la


clemenza nella fede e nel servigio si solidano gli animi degli amici,
ed aumiliansi quelli de mimici,
tinano, (Leg) So-li-d-rio Add. n. Obbligato in solido. (A)

Somronarono. (Ar Mcs.) Sol-fo-ra-tjoSm. Quel luogo dove si espon


gono le sete, i drappi ec. al vapore del sofo (A
S
Soromeccane, Sol-fo-reg-gi-reN. ass., Spandere Spargere odore di Sottoaro, So-li-d-to. Add. m. da Solidare. Assodato. Lat. firmatis.
sof. Chiabr rim. Vol. 3, pag. 43. ( Geremia 73o) ln quelle
Greza
CollAbsaccapa5. Dice che quello cibo degli
rti Alpe non che tuoni e che fiammeggi Solforeggiando non uomini solidati e perfetti. Frac.T.o: 3 Unito per arde
D'amore solidato. In somma paupertate.
Scilla. L'armate navi, ec (A) (B)
a -- E per simil-Vomitar fuoco e fumo sulfureo

chiar rooissons

pag53. (Geremia 73o). Ma se il chiusoapor tanto s'indura, Ched


venga pietra, egli quaggi s'avventa solforeggiando, e tra si fiero
ardore ec.Le rupi scosse se ne vanno in schegge. (A) (B)

aldezza, Durezza, Impenetrabili. La

soliditas Gr, ridrCom Purg3. Le anime separate dalli corpi non

possono fare ombra essendo nelli raggi del sole, peroech sono su
stanzie semplici, e non composte, non hanno alcuna solidezza. Cr.
Soronico. (Min. Chim, e Farm.) Solfrico. Add. mn Ch' della ma
4 43, 4, Cenere di sermati, alla quale la forza della fiamma abbia
tura del solf. Lat. sulfuricus. (A)
assottigliato il corpo ,e
solidezza levatole.
a - Dicesi Acido solforico, un Acido liquido, senza colore, dnodo-Soinisto, (Med.) So-li-di-smo.Sm, Dottrina medica, la quale riduce

rifero, di consistenza oleaginosa, di sapore acido fortissimo, che ri

tutte le infermit umane ad eccesso o mancanza di tensione delle

salta dalla combinazione del solf con una certa quantit di ossigeno,

parti del corpo, n attende che allo stato desolidi per le indicazio

comunissimo in natura e molto usato in medicina, come cateretico


ni curative. Il suo opposto Umorismo. (A. O.)(O)
all'esterno come astringente ed antiflogistico, all'interno. (A.O) Sotossinantzsr, So-li-dis-si-ma-mn-te (Av1'supert. di Soli lamente.
3 - Dicesi Acido solforico glaciale, un Acido che risulta dalla com
Salvin. Disc. a. 395. Avendo tanti altri buoni ingegni cc. per la
binazione del solforico e del solforoso: giallo d'odore fortissi commedia solidissimamente ragionato,
-

mo, fiumante all'aria, e solidificabile a mediocre abbassamento della Soiossimo, So-li-dis-si-motAdd. n.1
temperatura (A O.)
Sorono, Sl-fo-ro. Sm,

pra. v e di solfo, cavale. Esposinb.

superi di solido. La solidissi

mus. Gr. arredrxros. GuiccStor 6.3og. Essendo la citt di Pi


sa ec. circondata da solidissime muraglie. E2o, 6o. Trovandola so

lidissima dopo molte cantuouate.


a Poi il solforo e il fuoco, per lo eccato della sodomia.(V)
Sorronoso. (Min. e Chim.) Solfor-so. Add. m. Che partecipa della Sottosra. * (Med.) So-li-di-sta, Add. e sm. Chi professa il solidismo;
utura del
, che ne ha qualche virt. Lat.sulfurosus.(A. O)
contrario di Umorista.(AO)
2 - Dicesi Acido solforoso un Acido gazoso, senza colore, tra Soprr, Soli-di-t. Sfast. di Solido. Propriet e Stato decorpi
sparente, di sapore acre, forte e caustico, d'odor safficante; inetto solidi; altrimenti Solidezza,1 Saldezza, Impenetrabilit. --, Solid
dilla combustione ed alla respirazione, e solubile nell'acqua che ri
tade, Soliditate, sin, Lat. soliditas. Grrr8rms.
sulta dalla combinazione del solfo con tuna certa
d'ossi a - Efig. Consistenza, Fermezza1 Mor. S. Greg. n. 5. Levan
-

geno, Rinviensi in piccola quantit in natura. (AO)


Soroserapico. (Chim.) Solfo-se-n-pi-co. Addm, Epiteto di un
nuovo acido rinvenuto nell'olio fisso di senape bianco, (O)
Soeosrpina (Chim) Sol-fo-se-na-pl-na. Sf. Sostanza particolare
cristallizzabile, trovata nel seme di senape bianco si suoi elementi

dosi a contemplazione di quelle altissime cose, senza la solidit della

sapienza. E altrove: Nientedimeno non le veggiamo con solidit,


nna piuttosto in fretta, come per un subito passare. Cavalc. Discipl

spir. I nimici nostri, poich hanno distrutio l'edificio delle buone


opere, distruggono la solidit della Fede, sopra cui esse opere si

sono il solfocianogeno ed una materia organica atta a sviluppare fondano.


l'olio volatile di senape. (O)
S ouno, S-li-do. Sm. Sodo. Lat.solidum.Gr. r orpe,
Sorunco, Sol-f-re-o. Add m. Di solf, Ch' di materia di solf. 2 (Geom) Corpo matematico, che ha tutte e tre le di
Lo stesso che Sulfureo , V.Lat. sulphureus. BoccTeseid.95
Le solfuree fiamme che uscita Avevano di bocche puzzolenti, Pi
fiera la faceano. (P
Sonruno. (Chim.) Sol-f-roSm. Combinazione del solfo con una base
metallica ,salina o terrea. Lat, sulphuretum (B)
----*Dicesi Solfuro d'antimonio una sostanza cristallizzabile in

ioni.

Gal. Dialmot, 534. Non si pu nei solidi diminuir tanto la super


ficie, quanto il peso, mantenendo la similitudine delle figure. In

perocch essendo manifesto che nel diminuir un solido grave tanto


scema il suo peso, quanto la mole, ec.E appresso. Molto maggior

roporzione tra la mole ne i solidi simili, che tra le loro super

ficie. E535. Se noi andremo seguitando la suddivisione, sino che si


aghi e in lamine di color bigio azzurrognolo, splendente, inodorifero,
riduca il primo solido in una minuta polvere, troveremo ec,
insipido, molto comune in natura e che serve a varii usi; d'arsenico, 3 * (Fis) Corpo le cui molecole integranti aderiscono assai forte
una Composizione di solfo e di arsenico di cui ha due variet
mente in modo da opporre una sensibile resistenza alla loro sep
naturali, il Realgar e l'Orpimento; di mercurio, Composizione di
razione. (AO)

solfo e mercurio, chiamata Cinabro, di color rosso, che lo perde 4 (Amat) Sotto il nome di Solidi vanno compresi nel corpo uma

coll'aggiunta di mercurio metallico, firmando allora ci che dice


asi Solfuro nero di mercurio ; di piombo, Composizione di solfo
e piombo detta volgarmente Galena, di cui ve n'ha d'assai inna

no, dodici generi, distinti per forma, organizzazione o funzio


ne, e sono: Osso, Cartilagine, Muscolo, Legamento, Vaso, Nervo,

tura, di potassa, Composizione di potassa e solf, gi detua Fegato

scere. Molti di questi generi contengono pi specie: cos il Lega


mento si divide in Legamento propriamente detto, Capsula fibrosa,

di solfo; di soda, Composizione di soda e solfo, che ha le stesse


mediche propriet di quello di potassa ; di stagno , Composizione
di stagno e solfo detta volgarmente Oro mosaico, (A.O)
- (Farm.) Solfuro occidentale, Nome da Paracelso imposto agli
escrementi umani adoperati come rimedio. (AO)

Soco. (Agr) S6-go. Sm, Pl. Solgaf V edilSolco Dav. Colt.


5o. Bisogna adunque fare per la piovana acquai spessi attraverso a
campi, che dalle solga la piglino, e mandino alle latora in fosse scoperte.
So* (Geog) Sli. Lo stesso che Soloe,
(Mit)

Sottocn, Solic-chio. Sm,

. Vernacola e fuor d'usolStrumento da

parare il sole, detto ancora Parasole e Ombrello. -, Sollecchio, sin


Lat. umbella.Gr. crzio,
a - Per
Dant.Purg.

Ganglio, Follicolo , Glandula, Membrana, Tessuto cellulare e Vi


Tendine ed Aponeurosi ; il Vaso si distingue insanguigno, arte
rioso, venoso, linfatico, chiloso, secretore e simili; il Gangliosi
suddivide in nervoso e vascolare, e quest'ultimo insanguigno e
linfatico; la Membrana semplice o composta ; laminosa, musco
lare, od albuginea villosa semplice o sierosa, villosa composta o
follicolosa il Viscere, c' il solido pi couposto, si denomina
sensoriale, digerente, respiratorio, circolatorio, della depurazione
dell'orina e della generazione; il Viscere prende pure nomi parti
colari affitto, attesa la sua massima importanza: tali sono il cer
vello, il cuore, il polmone, lo stomaco, l'intestino, la vescica,
l'utero ec. (A) (O)

5. 4. Ond' io levai le mani in ve la 5-* (Fisiol) Solidi organici cos diconsi le varie parti
solide com
n
ponenti ogni essere vivente, le quali eseguono quelle differenti azioni

eina Delle mie ciglia, e fecimi il soliccio,

396

SOLIDO

pel cui ooncorso compiesi la vita

SOLITARISSIMO

lienti. Queste Parti solide son

e parl. E ov, 77.a. Luogo molto solingo, e fordinano

Gra,. Paventer l'ombre solinghe e scure, Che primo er


una delle due divisioni costituenti l'organismo umano, l'altra sono
cormi recheranno innante
solingo di da Ermo, Romito, Ermo si riferisce ai soli
6 - (Leg) in solido, posto avverbale Interamente, Compiutamen
te, e si dice iraci ciascuno degli obbligati resta tenuto per tutta e conviene alla poesia meglio che alla prosa. Solingo e Romito ap
Obbligare, 5... Lat. inso plicano a luoghi ed a persone. Romito poeticamente per traslazione
e
In solido,
la somma.
lidum. Gridarpov. (Solidum in questo senso vuolsi derivato
a dato a soggetti n locali n personali, e cos disse Dante lon
dal Sabino solluso solus tutto, intero.fnebr.scialem intero, per bra in s romita. V.Deserto,
fetto in ar salim; in celt gallslan.) Maestruzz. .7o. Se egli non Souso. (Ar. Mes) So-li-no. Sm. Quella parte della camicia che cinge
ha ascendentessa descendentes, allora gli licito di fare in solido
col poi detto meglio nel primo caso Collocollare. Col
i Fluidi organici od Umori.(O)

a -Per simil. Insieme, Unitamente. Car. lett. a.o. Per ri


spiarmo degli occhi scrivo questa in solido all'uno e all'altro di voi,
Sonino-Add. m.Sodd, Saldo contrario di Liquido o di Fluido. (.
Massiccio e Saldo) La, solidus. Gr. crped

Dan. Par. 2.3a. Pa

eva a me che nube ne coprisse Lucida, spessa solida e pulita.


o Eimpossibile che le parti del vapore sieno accostanti
Cra-25 di
insieme e solidaovversalda essenzia.
- (Ris) Corpi solidi Cosi diconsi i solidi nel significato de5.
a , e 3. CocchDisc2. g4 Con tutti gli altri corpi che sono in
natura

e solidi e liquidi e misti. (N)

Magal. Leu.intendete bene e io non dico n un

io, 3.6,

ereda i naturali.

solino

di manichetto, n un ec.(A)
Sonno. - V.

prm. Lat. Slinus. (Dal celt gall solai allegrea

za)-Cajo''Giulio. Geografo latino del terzo secolo (Mit)


Led ora riservata ai poetilegio reale,
Sono, Slio. tSm.
Trono; altrimenti Sogliol (Sede)La solinin.Gr.9po.(olium
Agilule
dalieri, sia esaltazione, elevazione) Bocc. novaaz.
de Longobardi, siccome i suoi predecessori in Pavia citt di Lon
bardia vean fatto, ferm il solio del suo regno. E Con

. o Nell'empireo, ciel , cio nel cielo della luce di

crede essere il solio della Divina Maest, G... 496Mn


tempo
tati per la fallace e ingannevole felicitade mondana in
in salto soio, a Buo. Fier, 4.2.7. Sovralgran soffio sublima

3 - (Chim.) Acido solido impuro Acido consistente che Faraday


solforico colla naftalina, merc di
ritrasse dall'unione dell'
particolare chimico procedimento. (A.O)
Dicesi Bulbo solido o tuberoso, Quello che manca di
--tonache e che internamente appare compatto e firmato da una so
stanza continuata ed intera. Bertoloni. (O)

(N)

destina.
sore. (zool) solipede Add.com.usato anche in forza dism. Ag
giunto dgli animali ammiferi che non hanno che un'unghia sola ad
ogni piede. (Dal lat. solu sole,epe, pedis piede,dito, unghia) (AN)
- Dicesi Tronco solido, Quel che esiste a piegarsi e rompersi, sosca (Min.) solis-gemma. Sfsorta di gemma del
sparge intorno raggi lumino (O)
bianchissimo
-

come nella maggior parte degli alberi, e massime in quelli che sono
giunti ad un certo accrescimento. Bertoloni (O)
3. (N)

5-(Arche.) Sella solida. V.Sella

e che
pino, di colore
Solis-si-mo. Add. muperl di Solo. La solusonnia
Gr. oraro, Red. anno. Ditir. 6. Aggiugne, che non trova
questo superlativo avrraro negli scrittori di prosa, ma bensi un si

S ossno,

Soreano. *(Milit) So-lifr-ro. Sm... L.Saetta che i Veliti ro


mani lanciavano con mano, cos chiamata perch era tutta di ferro, inile, cio acraro, il che , come se noi dicessimo solo solissimo
Lat. soliferreum. NardTrad. Liv. Poich fu compiuto il lanciare SoLusrino, (Arche) So-li-sti-mon p, L.Lat, solistimum , solli
desoliferri e delle falariche e ennesi alle spade, parve che la bat stimum. Dal latolun
irra
del cibo per
cadere tenevano
suolo, e da sto)
la
che iIlRomani
dal becco del pollo e dell'uccello,
taglia ricominciasse. (Gr)
Citt di Francia nel dipartime
Solnomac.
it
Sollistono
sin
-,
no
augurio.
dell'Alta
Vit. ss. Pad, no5. Per
Smrr, so-li-t, Sfast. di Solo
pensieri si spargevano
mente, lidegli
Sortoovio, So-lil-qui-o. Sm. Il parlar ds solo, Ragionamento da dando la solit della
dellamuni
l'edizioneperdere
Accad.;
il
testo
legge
(cos
cose.(v)
s a s, o palese o occulto. (A) Tassett.famil. a. Io non poco
sano, e tanto malinconico, che son riputato matto dagli altri e da me ha solidit)(B)
quando non potendo tenere celatitanti pensierinojosi, e tante sotmania(Geog)So-li-t-ri-a. isola del Grande Oceano equinoziale(G)
stesso,
inquietudini di animo infermo e perturbato ,io prorompo in lun sortannare Solitaria-mn-te. Avv. Con solitudine
A solo, a solo. Lat. remotis arbitris Petrom ill. Poitrasse
ghissimi soliloqui (V) og, Sol S.Ag2, Perci soliloquio, cio
-

--

in disparte Massinissa ed essendo solitariamente con lui parlo con


queste parole ec.
(Geog) Solimn, Citt di Barberia. - della Turchia a Soraaiera', solitariet. Sast. di solitario. Solitudine. Don

parlamento occulto di solo con solo, chiamato. (N)


(Geog) S-li-ma. Accorc. di Gerosolima,
Soira

Sotnam

siatica.(G)
riu. mor... Berg, (Min)
Sovani.*(Mit. Orient) So-li-mni. Monarchi preadamiti che gli Sorrano, Soli--rio. Add. m.1 Riferito ad uomo, Che sfige la
Che sta solo solo (p. Anacoreta.) Lat. solitas.
per
compagnia,
universale
Terra
della
Orientali dicono aver posseduto l'impero
d'aos it.SS.Pad... go. Fu molto dolente, pensando che
un gran numero di secoli, ed aver comandato a creature della
specie diverse da quelle della posterit di Adamo, ed aventi quali non potra essere occultato, n solitario, come egli desiderava
tEa in forza di sm. Dicesi specialmente de Romiti o Ama
a
parecchie teste, quali molte braccia, ed alcune pi corpi.(Mit)
che vivono nelle solitudini. Cavalc. Med. cuor Chemnivo
SoLunano, So-li-m-no, Sulimano. N. pr. m. Lat, Solimanus. (In coreti
lete dar, s' io faccio cader questo solitario ecMossesi, e andassene
arinpers ed in turco sulejman Salomone. ) - Nome di molti
principi ed imperatori de' Turchi. (B)(Mit)
al diserto, e di notte tardi giunse alla cella di questo solitario, e
vivo sublimato con in picchiando
all'uscio, molto lamentandosi e piangendo ad inganno,
Soiano. (Chim.) So-lim-to. SmlAriento
gredienti di sale e tartaro, t edi' Sublimato 1 Ar. sat. n. Il so come figliuola del diavolo, quel solitario, per lo picchiare e per lo
-

limato e gli altri unti ribaldi, Di che ad uso del viso empion gli

pianto commosso, aperse l'uscio


- Riferito a luogo, Non frequentato, tDeserto, Romito, Riposto ecl
(v.beserto) Ldt. desertus. Bocc. no. 62. 4 Essendo la contrada

arnari, Fan che si tosto il viso lors'affaldi. Buon. Fer. 4. 2. .


E canfora e salnitro, Tartaro e solimato, Succhi mordaci ed acri.

orio chiama, molto solitaria. E no77. 5.Perciocc di


ed erm.Tass.Ger3
fera le vestigie sparse. Cercai per poggi solitari
solitarie valli, alta foresta.

Lor. Medcanz. 43. E per far la faccia bella, Bianca pi ch'un

notte si convien fare, ed in luoghi solitari. Petr. son.263liaga

Ricett.
ermellino , Solimato e frassinella , Biacca ed ariento fino.
For.Solimato eletto e fortissimo. (N)
e di Sublimato, Lat, sublimatus, Lab,
Somato. Addm. V.A.

g5. Io non avea in Firenze speziale alcuno vicino ec. che infac

2. sorge non lunge alle cristiane tende,Tra

3 -

Acque solitarie, Quelle che sono separate una

dal

Cocch.Bagn.
l'altra.
cendato non fosse, quale a fare ariento solimato , a purgar verde Nome di alcune religiose, in particolare di
solitarie. (A)
- (Eccl)
rame, a far mille lavature.
4
2-Edusato anche anticamente nel en proprio di sublimato
quell destituto fondato dal Cardinal Barberino ed approvato da
lemente X. nel 676. Queste monache osservano la clausura, il
Lat. sublimatusS.Agost. C.D. 2. 5. Acci che quello animo cosi
lo richiedere di questa Dea ec non cercasse la
nobile solimato
rigidissimo ritiro.(Ber)
lenzio ed unPassere
e Passero solitario cosi chiamasi una specie di
5- (zool.)
vera fede ec.(
Passere, 5. z, e Passero, al
Sounese. (Geog) Soli-mse. Sm. Regione del Brasile, nella Pro passera che sempre si vede sola
vincia di Para (G)
Lai. passer solitarius Grapovo ordo. Person.go. Passer
itario in alcun tetto Non fa quant'io (Ma da poree
Sono , * S-li-mo. Npr. m. (In ebr. scialem, in ar. sulejm inte
che solitario non ist qui come aggiunto proprio di denominazione
ro, perfetto)- Figlio di Giove e di Caldena. (Mit)

Solinara, *So-li-n-ta. Sf Impressione violenta che fa il sole sopra


certe cose che sono esposte a'suoi raggi-, Solata, sin P. dell'uso.(A)
Avv. Senza compagnia, Solitaria
Soninoamere,

mente.it, Crist. 3. O ch'io fossi suto e visitatolo e ragionato


ivi con lui cos solingamente senza moltitudine. (P)
Sorusoen (Geog) Solingen. Citt degli Stati Prussiani nella Reg
genza di Dusseldorf (G)

ma aggiunto separabile secondo il dove, Ottonelli) (P)


-.
Verme (A),
verme solitario.
(Bot) Aggiunto di parte di piantac isolata o unica, a diffe
renza delle altre che stanno un t. onde Filamenti solitari, dicosi
quelli che sono liberi e staccati gli uni dagli altri; Fiori solitari, se
isolati e separati
sopra il punto della loro inserzione si tro
glie solitarie, se sul fusto, o dal bulbo o alice nasca una sola fi
Bertoloni
(O)(N)
sola
una
che
ve
ne
non
quando
Stipule solitarie,

Sounco, Solin-go.Add. fm, V. Poeta Solitario. Lat, solitarius, Gr.


uova Dant Inf23 no6. Come suol esser tolto un uom solingo 7 -(Idraul.) Fiume solitario. Quello che non riceve nel suo corso
sua pace. Com. Infa3. E dice uomo solingo, cio nessun influente. (A)
Per conservar
solitario e contemplativo. Petr, cap3. Suole Dalle insegne d'A-8 (Filol) Giuoco del solitario Giuoco da passare tempo, che
tavoletta traforata con diversi f
more andar solinga. Cech Corr. 2. 8. Ella si sta di sopra Con si giuoca da,s, mediante
conuncerti fuscelletti ai adottati
quella balia sua rinchiusa in camera;La mi par pi solinga d'una fata,
anche diversamente colle carte lagiuoco. Migl. Lett. Questo e
2 - Salvatico. Non fquentato. La desertis, solitarius.Gr. puoi
iaec.
soli
E proseguendo
Dant
via
ec., Lopie senza
non si spedia.
o la
la solinga
la
man Inf266.
-------

nedetto giuoco del

itario, io non lo so.(A)( N

. 8. Noi andavampe 5 solingo, 9 - (gg) isole del solitario Gruppetto disce Grande oceano
nomi che torna alla smarrita strada. Boce nov. 46.6.
australe.(G)
eggendo Gianni che il luogo era solingo, accostatosi come pote, sottrarsi, gi,,,o, ada, m, superdiso'tario o

------------------------

SOLITAURILIA

397

SOLLECIT'AMIENTE

solitarius omnium, maxime solitarius, desertus. Gr. mudraros.Suor.


Eur. 7. 56. Quando tempo gli parve ec. se ne torn alla volta del
l' Alpi, e non per la via ordinaria, ma per luoghi solitarissimi ed

- N. ass. e pass. Pigliarsi piacere e buon tempo, Lat. genio iu


dulgere. Gr. 29 8orv rous. Bocc. g. 1. f. 5. Quinci levatici, al
quanto n'andrem sollazzando. E' appresso : Domattina per lo fresco
levatici, similmente in alcuna parte n'andremo sollazzando. E nov.
69. 3. Disse che in presenza di lui con Pirro si sollazzerebbe. Vit.
Barl. 9. Egli avvenne un giorno , siccome Giusaff andava a sol
lazzare, ec. Arrigh. 7o. Quando ella piange , tu sollazza. Pallad.
Giugn. 7. Se questo s' andasse troppo sollazzando di fuori coll'api,
mozzagli l'ale. Bern. Orl. 2. 5. 46. A cui nel mezzo nudo um
giovanetto Cantando sollazzava e facea festa.

inaccessibili,

Souraurula (Arche.) So-li-tau-ri-lia. Sf . L. Sacrifizi che fa


cevano in Roma i Censori dopo aver chiuso il censo e vi si offeri
vano vittime intere. (Da solus solo, in sign. di tutto, intero, e da
taurus toro.) (Mit)

Sorrissimo, So-li-ts-si-mo. Add m. superl. di Solito. Uden. Nis. 3.


4o. Ermogene ec. con le solitissime sue stravaganze vacilla.(A)(B)
Soro,Sli-to, Add. m. da Solere. Consueto, Usitato. (V.Ordinario.) Sollazzaro, Sol-laz-z-to. Add. m. da Sollazzare. Bocc. nov. 77. a.
Lat.solitus.Gr. io9, Fir.As.58. Posto adunque fra tante e cos gravi
Infino vicino della mezza notte col suo amante sollazzatasi, gli disse: ec.
miserie, un solo sollevamento avea, e questo era quello che mi por Sollazzarone, Sol-laz-za-t-re. Verb. m. di Sollazzare.1 Che d sol
geva la mia solita curiosit. Red. lett. 2.96. Ne mando quattro fia lazzo. Lat. o
7. A tempo si sollazzatore, ma non
schia V. Sig. Illustriss., acciocch se gli goda con gli amici ne'soliti
mai beffatore amico. Guid.G. L' ammonio per certo segno, che tra'
cenini. E 7. Per lui vi sar per tutto il tempo di esso viaggio la
tumulto de' sollazzatori a lei si facesse pi presso.
solita provvisione ogni mese ben pagata.
So.Azzarance, - Sol laz-zatrice. Verb. f di Sollazzare. Che d sol
Dicesi Esser solito di alcuno e vale Esser suo famigliare.Baldin.
lazzo. V. di reg. (O)
Dec. La quale era solita di lui n pi n meno come se fosse stato Sollazzevole,
Sol-laz-z-vole. Add. com. Di sollazzo, Atto a sollaz
suo suddito o fratello. (A)
zare; ma prendesi anche per Sollazzatore, Sollazzante; altrimen
che
pare
prin
fienaje
tuniche
modo.Salvin.
Cas.
a
Le
Nota
68.

3
ti Piacevole. , Sollazzoso, sin. Lat. voluptarius , facetus, lepi
cipio fossero solite di tessersi di fieno. (
dus, comis. Gr. irpiros, roulos, Aouarris. Bocc. nov. 45.
Ar.Negr.
4 In forza di sm. Dicesi Il solito, e vale Il
5. Persona sollazzevole e amichevole assai. E g. 6. f. 5. La qua
. 2. L'assenza . . . possa del solito Suo aver mutata la benevolen
le ( onest), non che ragionamenti sollazzevoli, ma il terrore
zia Mia verso te. Gal. Dial. Mot. loc. 5. E tutte, conforme al suo
della morte non credo che potesse smagare, ec. E nov. 54 8. Colla
solito, geometricamente dimostrate. (N)
sua pronta sollazzevoli risposta Chichibio cess la mala ventura. E
- Al solito, posto avverbialm., Nella maniera solita, Al modo
nov.59. 5. A guisa d'uno assalto sollazzevole gli furono, quasi prima
consueto. Lat. more solito, ut mos est. Soder. Colt.53 Sotterrala,
ch'egli se n'avvedesse, sopra. Maestruzz. 2. 1. 6. tit. Del giuoco
e fa che ella venga nel fondo della fossa, e che ec. si tornino al so
sollevole la
gelo". 4. Oh! io mi penso che ell'abbia ad
lito delle propaggini lunghe. E 54. Non si sotterra la vite vecchia
sollazzevole festa ! Luig, Pulc, Bec. 4. Tu se' pi bianca
esser
la
in altra maniera, ma si lascia stare al suo solito. Ega. Empi tutta
che non il bucato, Pi colorita che non il colore , Pi sollaz
la botte di grappoli di buon'uva interi, infondi, quanto vi va, greco,
zevol che non il mercato, cc.
e lascia bollire col peverino al solito.
nte, Sollazze-vol-mnte. Avv. Con sollazzo. Lat. fa
avverbial., Al modo consueto, Consueta Sollazzevolme
6 - Per suo solito,
cete. Gr. rrus. Bocc. nov. 89. 5. Le quali parole chi volesse
mente. Stor. Semif77. Essendo lo conte Alberto a Certaldo, dove
sollazzevolmente interpretare, di leggieri si concederebbe da tutte ,
per suo solito abitava , e con ello ec. (V)
cosi esser vero. Amet. g. Rimirando la bella Ninfa coll'altre sopra
Sorunne, Soli-t-di-ne. [Sfl Luogo non frequentato, disertoSo
gli ornati prati sollazzevolmente giucante. Boez. arch. a. pros. 7.
letudine, sin. Lat. solitudo, locus desertus. Gr. pmula, Bocc. nov. 3o.3.
Sta a udir quanto sollazzevolmente e con garbo in cotale leggerezza
Nelle solitudini de'diserti di Tclbaida andati se n'erano. Tes. Br. 3.2.
arroganza burl un tratto uno. Am. Vis. 8. Costei col bello
Appresso sono le solitudini grandissime, e le terre disabitate verso Le di
Enca ed altri assai A caccia giva sollazzevolmente, Rinnovand'ella ec(B)
vanite. Cavalc. Frutt. ling. Non potendo sopportarla congregazione, Sollazzo, Sollzzo. Sm. Ricreazione piacevole; altrimentil Piacere,
fuggono alla solitudine. Coll. SS. Pad. L ove abitano in solitu Trastullo, Passatempo, Intertenimento.-, Sollazzamento, Sollaccio,
dine disertissima, sceverati dalla compagnia di tutti gli uomini.
Sollazio, sin. (V. Ricreazione) Lat. solatium, voluptas Gr. 9xyn
- Luogo devastato, ruinato. Car. En. lib. o. v. 74. Per l'incendio,
rpo, iov4. (Solatium, dal celt. gall. solas che vale il medesimo.)
Signor, per la ruina, E per la solitudine ti prego Della mia Troja,
Bocc. g. 6. J . Questa novella porse igualmente a tutta la brigata
che ritrarmi lasci Salvo da questa guerra Ascanio almeno. (A) (M)
grandissimo piacere e sollazzo. Dant. Pug. 23. 72. Io dico pena, e
3 -uso, Stato di chi vive appartato dal commercio del mon
dovrei dir sollazzo.

do. (A)
(

sollievo, Alleviamento. Lat. solatium. Volgarizz. S. GioGris

4 - Stato di chi rimase privo di figli. Lat. orbitas. Fir. As. 3.

Tratt. sopra la Compunzione. ( Romu 187, pag. 22. ) Se forse in

Alcuni rami di ulivo ec. misero intorno al cataletto; e ec. lamen

alcnno luogo o in alcuna cosa io trovassi sollazzo o rimedio di tanta


confusione. E' appresso : Oime ! credevani trovare sollazzo della

tevolmente gridavano ec. abbiate compassione di questi giovani ta


gliati a pezzi indegnamente, abbiate misericordia della nostra ve

mia confusione, e io trovo accrescimento. E pag. 33. Tutta la pena

dovanza, della nostra solitudine. (G.V.)

che pativa (S. Paolo), pi tosto riputava sollazzo d'amore che

- (Icon.) Donna seduta, vestita semplicemente ed appoggiata ad


un libro, in un luogo deserto; il passero e la lepre ne sono gli em
blemi. (Mit)

sottvaco, Soli-va-go. Add. m. Vago di esser solo. Salvin. Annot. F.


n. 4. 5. . Questo torsi dal mondo, e dal consorzio e commerzio
degli uomini, pare contrario a prima vista alla natural propriet
dell'uomo, che non solivago n feroce, ma domestico animale e
di branco. (Berg) (N)

Sola. * (Mus) Nell'antico solfeggio cos dinotavasi la mutazione di


ambe queste sillabe sul re. (L)
Soliaccio, Sol-lc-cio. Sm. V. A. P. e di''Sollazzo. Fr. Jac. T. 3.
2. 2. Stringendo ed abbracciando S n'averem sollaccio. (V)
Solanzane, Sol-lal-z-re. Att.1 Alquanto alzare , Leggermente al

sollazzo era il pane che una lupa avea mangiato a un povero rom
to. V. il contesto.) (V)
4 - Col v. Andare Andare a sollazzo = Andare a spasso,l V An
dare a sollazzo.
5

- colo. Entrare : Entrare in sollazzo di checchessia = Pren

derne piacere. V. Entrare in sollazzo. (N)


- Col v. Fare : Fare sollazzo= Darsi bel tempo, Ricreare, V.Fave
sollazzon Nov. ant, 8. 3. Molto si cominciarono a rallegrare, e
-

zare. , Soalzare, sin. Lat. aliquantulum attollere.

Sollazaro, Sol-lal-z-to. Add. m. da Sollalzare. Alquanto alzato. -,


Seis. Fir.As.
Soalzato, sin. Lat. aliquantum sublatus. Gr.daiyo
3o6. Levatosi per sino a quella fasciuola, colla quale teneva sollal
zate le mammelle.

Sollastnucaro, Sol-la-stri-c-to. Add. m. Coperto di lastre. Pallad.


Marz. a. Pi utili sono le stalle aperte e sollastricate. (Il lat. ha:
strata saxo.) (V)

dolore di corpo. E Fir. Asin. 6. Le lagrime sono ultimo sollazzo


delle miserie de' mortali. (Min)
- * sostentamento; ma in questo senso V. A. Lat. alimentum.
Vit. SS. Pad. . 9. Conobbe per certo, che gli avea tolto quel
pane, e dolsesi molto, chei avea perduto quel sollazzo. ( Questo

fare insieme grande sollazzo.


- coi , Menare : Menare sollazzo = Sollazzarsi. V. Menare,

. 75. (N

7,

c ), Prendere : Prendere a sollazzo alcuna cosa =Sollazzar

sene. V. Prendere a sollazzo una cosa. (N

E Prendersi sollazzo=Sollazzarsi. V. Prendere sollazzo (N)

tcoi v. stare stare a sollazzo= Sollazzarsi. Senten. arch.


4. 2. Nessuno, che voglia comperare un luogo a Tuscolo o a Tigoli
Solaazio, * Sol-l-zi-o. Sm. V. L. e A. V. e di''Sollazzo. Lat. sola per
amor dell'aria, e per istarvisi la state a-sollazzo, sta a stirac
tium. Guitt. Lett. 5.45. Ev sollazio e festa. (V)
chiare il pregio.
Sollazzamento, Sol-laz-za-mn-to. Sm. Lo stesso che Sollazzo, P. souazzoso,
soilaz-zso. Add m.
A V. e di Sollazzevole. Lat.
Lat. delectamemtnm, oblectamentum, Gr. ripus. Pros. Fior, 6. 6,
Esser dovea l'estremo de' nostri villeschi sollazzamenti.

Solazzante , Sol-laz-zn-te. Part. di Sollazzare. Che sollazza o si


sollazza. Ed in forza di add.com.1 Sollazzevole, Festevole. Lat.
oblectans, hilaris. Gr. riprd, hapd. -Alleg. 67. Fingon la Fama
sollazzante, vergine ec., e l'Avarizia una segrenna. Rim. ant.
Tommaso di Sasso da Messina. Amormi fece umile Ed umano,
cruccioso, sollazzante , E per mia voglia amante. (Vedi not. 4o8.
Guitt. lett.) (V) Diod. Ezech. 23.42. Ed in essa vi stato uno
strepito di moltitudine sollazzante. (N)
Solazzane, Sol-laz-z-re. (Att. Dar piacere, Piacevolmente inter
tenere. Lat. oblectare, delectare. Gr. reruv. Bocc. nov. 8. 4. Con
belli motti e leggiadri ricreare gli animi degli affaticati e sollazzar
2. pros... Quando con zimbelli e alletta
le corti. Boez.
menti di non vera felicit ti si girava dintorno sollazzandoti. Buon.

Fier. 3. . g. Per sollazzare e dar gusto agli amici Della nostra bri
gata, E far cosa che frizzi.
Vocab. PI.

jucundus gr. riprods. Fr. Jac. T. 6- ao. 9 es gaudioso, Amore


sollazzoso, Per te sto in riposo.

Solle (Mus.) Sl-le.

Sm.

stesso che Sol, V. Alleg. 265. Pur

uell genti stracche e non satolle, Secondo me, cercaron


un confuso Du re mi fa solle. (V)

di riposo

-----

socciola (Bot.) Sol-lec-ci-la. Sf ne volgare che si d in Tosca


ma all'Acetosella. Latrumex acetosella TargSecondo Mariti, scrit
tore Toscano, sarebbe il nome del Senecio vulgaris (N)
Sonneccuore. (Bot) Sol-lecci-ne 5m. Nome triviale adoperato nella

Toscana pelSenecione o Erba uccellina, Erba

Carderina. - , Sol

licione, sin. Lat. senecio vulgaris. Targ. Dz. (N).


A p. e di''Sollucherare.
Soulecheane, Sol-le-che-r-re. N. ass)
Med. Arb. Cr. Tegnendolti in braccio, tripudia e sollechera, e godi

con quel santissimo, antico e venerabile patriarca

Simeone.
Accurata

sottecamere, solleci-ta-mn-t avv. Con sollecitudine

mente, Diligentemente -, Sollicitamente, Sollicito, sin. Lat. diligen


Bocc. nov. n. 12.Veggendo
ter, anxie, mature, sollicite. Gr
---

398

SOLLECITAMIENTO

SOLLETICARE

la gente che noi l'avessimo ricevuto prima, e poi fatto servire e

Sollecito , Sol-l-ci-to. Add. m. Che opera senza indugio, Presto a


fare; altrimenti Pronto, Spedito, Veloce, Celere, Presto, Ratto ec. An
ticamente Avaccio, Avaccevole. , Sollicito , Solicito , sin. Lut,
promptus , celer. Gr. raxis. (Solicitus dall'osco sollus tutto, e da

medicare cos sollccitamente. E nov. 35. 5. Non tornando Lorenzo,

Lisabetta molto spesso e sollecitamente i fratei domandandone , cc.


Cavalc. Frutt. ling. Dobbiamo domandare principalmente e solleci

citus pronto, leggiero. Altri da soleo io soglio, e da citus, quasi vo

tamente la grazia e la gloria sua.

glia dirsi Chi per solito pronto, leggiero. V. il Littleton su questa

2 Con affanno, Con pena. Bemb.Asol. .48. Quante notti miseramente


passa vegghiando, quanti giorni sollecitamente perde in un solo pensiero!

voce, e su Ie

SollecTAMEnro , Sol-lc-ci-ta-mn-to. [Sm.1 Il sollecitare. [ Lo stesso

ciolli a entrare in cuore una pigrizia, ma si piccola, che quasi nn

ci sollum e solidum.) Vit. SS. Pad. . o5. Incomin

che Sollecitazione, V.] But. Coll' ajuto del re Carlo Magno, e per

se ne cure e non se ne avvide ec., n era cos sollecito all' orazione,

lo sollecitamento de' cittadini e contadini di Fiorenza.

come soleva. E 96. Avviene per inganno del nimico, che sotto ispezie

SoLLECrrante , * Sol-le-ci-tn-te. Part. di Sollecitare. Che sollecita. V.


di reg. , Sollicitante , sin. (O)
SollecitrARe , Sol-le-ci-t-re. Att. Stimolare, Fare instanzia, Impertu
nare, Affrettare. [Anticamente Avacciarc.]-,Sollicitare,sin. (V. Pres

di parentado occupa il cuore di amore disordinato ec., e diventa sol


lecito all'amore del mondo. Segner. Mann. Marz 2.4. Esamina
dunque un poco se sei sollecito in imitarlo, sollecito in obbedirgli,

sollecito in onorarlo, sollecito di piacergli, sollecito di non perderlo


per la via fra tanti insidiatori, che vogliono a te rubarlo, sollecito di
cercarlo, allor che per disgrazia tu l'hai perduto e di racquistarlo.(V)

sare.) Lat. stimulare , urgere, instigare, sollicitare. Gr. reiev. Bocc.


nov. 484. Ma pure essendo da loro sollecitato cc., disse di farlo. Vit.
SS.Pad. . 264. Da un cantatore fu tanto sollecitata e visitata, che
cadde con lui in peccato. Cas. lett. 2. Solo la prego che si degni

- Accurato , Diligente. Lat. diligens.

vcderlo cc. , e sollecitare la sua spedizione.

Bocc. nov. 27. 34. Poich tu della mia salute se' sollecito ec., amico

- Curante, Pensieroso. Lat. anxius, sollicitus. Gr. roAgpuros.

* Dar noja, Angustiare. M. Tull. Vecch. f 35. Resta la quarta


di essere, come tu di'. Segner. Mann. Ott. 28. 3. N si troppo
cagione, la quale maggiormente tormentare, e sollecitar pare la no
attento al presente, n si troppo sollecito del futuro. (V)
4 Commosso, Turbato. (V. Sollecito nel primo senso: ed osserva
stra vita, cio l'approssimazione della morte. (N)
3 * Dicesi Sollecitare il piato, e vale Affrettarne la decisione. V.
che citum part. di cio io muovo, agito.) Lucr. March. 6. Solle
cite l'orecchie e d'un cterno Rumore ingombre. ( lat. sollicitae.)(N)
Sollicitare , $ 1, 2. Lasc. Sibil. . 2. Sollecita il piato. (V) (N)
Sollecito diff. da Diligente, Accurato. Sollecito si suol dire princi
4 [N. ass. Operar con prestezza, Affrettarsi. Lat. properare, fe
stinare , studere. Gr. orrevsuv. Bocc. uov. 4 1. 22. A Cimone ed a suoi
palmente colui che opera senza indugio, cio con prestezza e coi pron
compagni ec. fu donata la vita , la qual Pasimunda a suo poter sol
tezza. Nell'aggettivo Diligente non sono essenziali le nozioni di pron
perch io non sar punto meno liberale a premiare l'opera tua, che

tezza e di prestezza,perch chiamasi Diligente Chi opera con


i
sita ed assidua cura, e che,senza affrettarsi, impiega tutto quel tem

a richiederti del servizio. Lasc. Spirit. n. 2. A ti ovar te, o Giulio,

po che gli occorre per rendere compiuta e perfetta l'opera sua. Ac

lecitava di far lor torre. Stor. Eur. 5. 1 17. Sollecita e sii fedele ,

per dirvi da parte della Balia che sollecitiate: quella poverina si con
suma. Franc. Sacch. nov. 54. Tutti i parenti cc. sollecitarono, e

curato Chi ha cura esatta nelle sue opere, ed d'un grado alquan
to minore di Diligente. Qui vuolsi osservare che,
Accurato
s'applica ad oggetti non animati, suol prendere il valore di
to.
massimamente il padre e i fratelli di lei ec. (V)
5 N. pass. Brigarsi, Darsi fretta e pena. Fior. S. Franc. 86Non SoLLeciroso, Sol-le-ci-t-so. Add. m. V. A. Meglio Sol
ti sollecitare molto di studiare per utilit d'altri, ma sempre ti stu
Sollicitoso, sin. Lat. sollicitus , anxius. Gr. roAugupuvos. Lib. M.
dia e sollecita e adopera quelle cose che sono utili a te medesimo.(V)
Fu grave, ed increscevol di pistolenza, e sollecitoso di prodigi.
Sollecitare diff. da Accelerare , Affrettare , Studiare. Affrettare Sollecitudine, Sol-le-ci-t-di-ne. Sf] ast. di Sollecito. Prestezza. C'e
indica la premura di cominciare , di continuare un' operazione od
lerit; ant. Avaccezza. , Sollicitudine, Solicitudine, Solicitudo ,
un movimento; Accelerare indica un accrescimento di moto. Si af
sin.] (V. Fretta e Prestezza.) Lat. celeritas. Bocc. nov.2... Con
fretta anche per cominciare ; non s'accelera che il moto gi comin
ogni sollecitudine e con ogni ingegno e con ogni arte mi pare che
ciato. Accelerare dicesi pi comunemente del moto che delle azio ec. si procaccino cc. di cacciare del mondo la cristiana religione.
mi ; Affrettare dicesi del' moto volontario piuttosto che del naturale.
Cas. lett. 5. Desidero ec. che sia posto in escuzione con diligenza
e con sollecitudine.
Accelerare vale non solo Affrettare, ma Affrettare in modo che con
duca alla meta. Sollecitare esprime un desiderio di finire e di fi 2 - Diligenza, [ Accuratezza , Attenzione, Esattezza , Squisitezza. 1

nir bene; il che non si vuol sempre dirc dell'Affrettare. Sollecita

Lat. diligentia , industria. Bocc. nov. 54. 3. Acconcia la gru, la

mise a fuoco , e con sollecitudine a cuocerla cominci.


re indltre dilerisce da Affrettare come il mcno dal pi. Si solle
cita ci ch' lento ; ma dal Sollecitare non vien sempre che si vo 3 Cura, Pensiero, Affanno, [Briga. l Lat. cura , sollicitudo , an
glia affrettare. Si sollecita il disbrigo d'una lite che non si potrcb
xietas. Gr. papuva. Bocc. nov. 5. 38. Dove gli suoi compagni e
l'albergatore trov tutta la notte stati in sollecitudine de'fatti suoi.
bc n anco volendo, affrettare. Si noti che Sollecitare proprio solo
delle azioni e de' movimenti. Studiare o Studiarsi dicesi del fare

E nov. 7. 2. Molti estimando, se essi ricchi divenissero, senza sol


poter vivere , cc. Lab. 26. Tutta la sollecitudine

una cosa con fretta insieme e con ansia di finire ; del camminare,

lecitudine e sicuri

del mangiare e d'altre operazioni per lo pi materiali: nel che dif


ferisce da Sollecitare. Questo s'applica ad operazioni meno corporee,

alle ruffiane e agli amanti si volge. Vit. SS. Pad. n. 13. Udii
leggere quello Evangelio , nel quale dice Cristo: Non abbiate solle
citudine per lo d di domane. Segner. Mann. Marz. 2. 4. La sol
intorno al procacciamento de'beni umani fu gi vietata da

e pu essere senza gran fretta.

SoLLECITATivo, Sol-le-ci-ta-ti-vo. Add. m. Atto a sollecitare.-, Solli

risto.

citativo, sin.

SollecTATo, Sol-le-ci-t-to. Add.m. da Sollecitare. [Stimolato o Affret 4 tato ; ant. Avacciato..] , Sollicitato, sin. M. V. 3. 25. E l'oste sol

Commessione. Petr. Uom. ill. Non avendo Cesare ab

bondanza
di fornimento, del quale egli avea dato sollecitudine a Do
llO'le,

lecitata del soccorso degli assediati di Bettona, se ne levarono. Vinc.


dia, Stimolo. Dav Scism. 12. Gli disse che il Re per Sla
Mart. lett. 58. E per sar buono , che se disiderate l'util suo , lo 5
tenghiate non solamente sollecitato, ma ripreso. Borh. Col. mil. 436.
infinita sollecitudine, e non altri, l'avea ingenerata.
Fulminava la legge della majest rimessa su, e sollecitata da Tiberio. 6 * Dicesi Portare sollecitudine di alcuma cosa o di alcuno e vale
SoLLEcrTAToRe, Sol-le-ci-ta-t-re. [Verb. m. di Sollecitare.] Che solle
Esserne premuroso, Adoperarsi pel suo bene. V. Portare solleci
cita , [Che stimola, inducendo a bene o a male.] - , Sollicitatore ,

tudine di alcuna cosa cc. (N)

sin. Lat.impulsor, instigator, sollicitator, hortator. Gr. rapovor. 7 * (Icen.) Giovanetta con ali agli omeri ed ai piedi; vestita leg
Bocc. nov. 74. 1. Quanto i preti e' frati cd ogni cherico sieno sol
gieri e sottile ; braccia e gambe ignude ; tiene un arco in pronto
lecitatori delle menti nostre, in pi novelle dette mi ricorda esser
per iscoccare la freccia: vicino ha un gallo ed un orologio come suoi
emblemi. (Mit)
mostrato. Pass. 29. Quando il proprio prete fosse ec. sollecitatore
o inducitore a male.
SoLLENAne, Sol-lc-n-re. [Att.] V. A. Alleggerirc , Allenire. Lat. le
vare , lenire. Gr. xovi(suv, rpaveur. Sen. Pist. Tu la dovresti a
2 * Chi ha fretta ; onde in forza di sn. Il sollecitatore chiamasi
nel foro Chi accudisce a' processi altrui. De Luc. Berg. (O)
ver per te medesimo impresa per la tua infermit sollenare. M. Al
SolleciTATRice, Sol-le-ci-ta-tri-ce. Verb. f [di Sollecitare. Che solleci
dobr. Egli sollena l'angoscia dell'amore, donde molte genti sono
ta] -, Sollicitatrice , sin. Lat. sollicitatrix, incitatrix. Fr. Giord.
Brun. Tesorett. 9. Ma fin Amor sollena Del gran disio
)Il.
Pred. R. Il demonio gli era sempre attorno con tacite fantasie, sol
so
Add. m. du Sollenare. [V.A. Mitigato, Al
lecitatrici al peccato.
SolleciTATURA , Sol-le-ci-ta-t-ra. [Sf] Il sollecitare , Sollecitudine.-,
leggerito.) Lat. levatus, lenitus. Gr. xx9sorrnxs, rpgb9eis. M. V
3. 48. Sollenati i tremoti alquanti di ec. , in sul matutino rinovel
Sollicitatura, sin. Lat. cura, sollicitudo. Gr. upavx.Sen. Pist. Ben
avvenuto alla vecchiezza, s'ella pervenuta al bene per lungo stu
larono (Cos ne' testi Ricci e Covoni; gli stampati per errore han
no sollevati.) E cap. 69. E sollenata la battaglia, in fretta fece scio
dio e per sollecitatura.
SollecITAzione , Sol-le-ci-ta-zi-ne. [Sf] Il sollecitare , [Incitamento ,
gliere 1 1 galee della sua armata.
Instigazione.], Sollicitazione, Sollecitamento, Sollicitamento , sin. SolLeone, Sol-le--ne. Sm. comp. Lo stesso che Sollione, V. Red.
Lett. 2. a 2g. I medici hanno de' medicamenti piacevoli, e proporzio
Lat. instigatio. Gr. rapovaad.
Sollecitissimamente, Sol-le-ci-tis-si-ma-mn-te. [Avv.) superl. di Sol
nati anco nel tempo del solleone.
lecitamente. , Sollicitissimamente , sin. Lat. diligentissime. Gr. SoLLER. * (Geog.) Provincia di Palma, nell'isola di Majorca. (G)
dxp 8rrxrx. Mor. S. Greg. Vegghia sollecitissimamente contra i cuori Solleticamento, Sol-le-ti-ca-mnto. (Sm..] L'atto del solleticare; [al
trimenti Solletico..] -, Dileticamento, Diliticamento, Deliticamento,
caldi di carit. Sen. Pist. 93. Piccolissima la cosa, della quale gli

uomini si combattono e contendono tanto sollecitissimamente.

Sollecitissimo, Sol-le-ci-tis-si-mo.[Add. m..] supert. di Sollecito.-, Sol


licitissimo, sin. Lat. diligentissimus, promptissimus, celerrimus. Gr.
cxpuforrxros, Bocc. Vit. Dant. 226. Per

qual cosa ogni altro

sin. Lat. titillatio. Gr. yapyxAucus. Serd. Stor. Ind. 4. 575. Fa


voleggiano della beatitudine celeste, la quale ripongono nel brutto
piacere e solleticamento de' sensi. Salvin. Annot. F. B. . 2. 3
Solleticamenti , latino titullationes. (N)

affare lasciandone, sollecitissimo andava l, dovunque potea credere Solleticante, *Sol-le-ti-cn-te. Part. di Solleticare. Che solletica. V.
vederla. Filoc. 3. 22o. O antica madre, sollecitissima fugatrice degli di reg. (O)
scelerati assalti di Cupido. Borgh. Vesc. Fior. 395. Egli, come sol SoneticAn, Sol-le-ti-c-re. [Att. e n.pass. Destar prurito, Eccitar blan
da e molle comozione in parte membranosa e nervosa del corpo animale
lceitissimo pastore e veramente padre, non mancava cc.
-

SOLLETICA 'TO

SOLLICITARE

399

il che dicesi anche Titillare, Grattare. 1-, Dileticare, Diliticare, sin. 1o - * Confiarsi, ma in questo senso V. dell'uso. (A)
Lat. titillare. Gr.xpziv. Pataff. 7. Solleticando sotto le ditelle. Sollevarezza, Solle-va-tz-za. f Qualit di ci che sollevato.Gor.
FrLuc... E sai che a'suo' pasti non si solletican le gengive colla
Long. sez. 5. Ci che porta alla bont ed alla perfezione de' compo
carne minuzzata a uso di lusignuoli. Bern. Orl. 2, 3. io. Ma beffe
nimenti, cio le bellezze del dire e la sollevatezza, oltre ec. (A) (B)
se ne fa quell'armadura, Ed era sol come solleticarla. Malm. n. 2. Sollevarissimo, Sol-le-va-tis-si-mo. [Add. m.1 superl. di Sollevato.
La solletica, e dice: or via, fuor bruchi.
2 Eccellentissimo. Salvin. Dise. 2. 8o. L'essersi impiegata, per
2- Percuotere, detto per ironia. Malm. 6. no3. Poich se un bacchio cosi dire, la natura a fortificare il sito d'Italia ec., e l'averla d'ogni
il capo a lui solletica, Sbrattar l'armata non sar in grammatica.
bene dotata, e di spiriti e d'ingegni sollevatissimi cc., la innalza
3- Dicesi Solleticare gli orecchi, e fig. = Dar diletto col dire o sopra tutte l'altre regioni maravigliosamente
narrare cose piacevoli,l Tac. Dav. Stor 2.284. La gravit di que 3 - Sublimnissimo. Salvin. Pros. Tosc.. 365. Sorpassa qualsisiaco
sta opera non comporta solleticar
orecchi a chi legge con favole.
mune nostro poetico sollevatissimo componimento,
4 - Dicesi proverbial. Solleticar dove pizzica altruite vale Trat 4 Alterissimo. Dat. Disf: Cac. p. 8. Questo grave parlare. ---

tare di quelle cose ove ha molta passione o gusto o premura colui

gli ridusse a pi sano consiglio, raffrenando l'animo di quel popolo

a cui si discorre. V. Pizzicare , S. 9.


sollevatissimo per se stesso. (N)
Solleticato, Sol-le-ti-cto. Add. m. da Solleticare., Dilcticato, Di Souevaro, Sol-lc-v-to. Add.m. da Sollevare. Alzato. Lat. subla
liticato, sin. Lat. titillatus. Gr. rapyauc9sis.
tus, levatus, elatus, sublevatus. Gr. xovires. Bocc. nov. 7. 9.
2 - Fig. Ricreato coll'udir checchessia di piacevole. Galat. 5o. Con
E sollevato alquanto il capo, disse : ec. l'ir. As. 2. I piedi di
ciossiacosach gli uditori, quasi solleticati dalle pronte o leggiadre o
nanzi in guisa di quei che corrono, e sollevati, e quei dentro po
sottili risposte o proposte, eziandio volendo, non possono tener le risa.
samdo. (G. V.)
Solerico, Soll-ti-co Sm. Azione di solleticare, Stimolo di qualche a suscitato , Mosso, 1 Commosso. Dant. Vit. Nuov. 45. Per questo
parte del corpo prodotto da toccamenti moderati e vezzeggiativi; Il
raccendimento di sospiri si raccese il sollevato lacrimare.
senso che nasce da tale azione; altrimenti Solleticamento, Titillamen 3 Alto, Eminente. Fir. As. 6o. Salito sopra d'un sasso, che era
to, Titillazione.1-, Diletico, sin. Lat. titillatio. Gr. yapyxxuauds. (V.
vicino alla bara assai ben sollevato, curiosamente stava riguardando
ci che scrissi alla voce Dileticare. Parmi ora pi probabile che solletico
che fine dovesse aver questa faccenda.
ediletico vengano dalle part. lat. de e sub premesse al gr. lactis 4 * Grande, Straordinario. Pallav. Ist. Conc. 3. 883. Esercitato
stimolo. Altri dal lat. sollicitare stimolare, ovvero, da sub vellicare: con la prelatura, ed in tutte queste prove approvato dal parer uni
ed altri da sub e da titillare che in molte parti d'Italia si cor versale e concorde degli uomini, quantunque giudici per lo pi ini
rotto in Tillicare.) Bellinc. son. no8. Al solletico appena avrebbon qui verso i personaggi di sollevata fortuna. (Pe) Salin.Pro. Tose.
riso. Burch... 17. Questo cagione, ch'io temo il solletico. Lor.
. 9. Un uomo d'ingegno eccelso a maraviglia, e sollevato, che
Med. canz3. 4. Quando un teme il solletico, Mlenan pi che Ar
gi s'allestiva pel Gioviale viaggio e con magnanimo sprezzo gia gi
rigo bello. Dep. Decam. 89. Noi oggi con un'altra assai vicina di i centomila scudi calpestati avea cc.
ciamo solletico e solleticare, ancorch in alcuna parte fino ad ora, 5 Turbato, Agitato Fir. Disc. an. 85. Che se il Re non vedeva
-

come intendiamo, si sia mantenuta l'antica,

Per metaf Detto di Cosa che faccia ridere, o dia gusto o pia
cere. Bellinc son. 268 Diciam ch'io son d' ognun proprio il solle

in lui segno d'animo sollevato, che egli ci rimarrebbe sotto e rovi


nato e vituperato.
Concitato. Pallav. Ist. Conc. 2. 57. Dalla complessione (ri
-

tico. Lib. son.og. Tu m'hai trovato un dolce e stran solletico,


3

tenne) certa maniera di usare sollevata, impetuosa, collerica. (Pe)


- *Far solletico, fig = Lusingare , Piaggiare. Magal. leut. n. 7 Innalzato. Galat. 5. Dimolti ec. sono stati, e tuttavia sono, ap

pag. 28. Iddio le perdoni ... quel poco di solletico ch'ella fece

prezzati assai per cagion della loro piacevole e graziosa maniera sola

l'altra sera alla mia vanit, mostrando di far tanto caso di quel
mente; dalla quale aiutati e sollevati, sono pervenuti ad altissimi gradi
che mi venne detto cos su due piedi ec. (N)
8 Ammutinato, Ribellato. Stor. Eur. . 6. Il che spavent di ma
Sollevamento, Sol-le-va-mn-to. (Sm.] Il sollevare, altrimenti Innal niera gli animi tutti di sollevati, che volentieri stettero in pace.
zamento, Elevazione Lat. elevatio, Gr. ''raprs.
(Qui in forza di sm.) (N)
- Per metaf Alleviamento, Refrigerio, Conforto, (Sollievo. Lat. 9 - Migliorato del male. Riconfortato, Ristorato. Bocc. g. o. n. 7.
levatio, levamen, mitigatio, solatium. Gr. rapzuSia, rpovas. Boc. s'accot al letto, dove la giovane, alquanto sollevata, con disio
nov. 77. 5g. Tanta acqua avrai da me a sollevamento del tuo caldo,
l'aspettava. (V)
quanto fuoco io ebbi da te ad alleggiamento del mio freddo. Fir.As. io (B. A) Ballo sollevato: Quello che solleva la vita eon isforzo,
58. Posto adunque fra tante e cosi gravi miserie, un solo solleva come il brando, la gagliarda, la corrente. (A)
-

mento aveva, Buon. *ier. 5. 2. 8. Nostro sollevamento e nostro a

juto. Fr. Jac, T 6.25. 36. Jes mio odoramento, Quando pas
sarti sento, Daimi sollevamento, E a te corro affamato. (B)
3

i 1 (Bot) Foglie soilevate o emerse: Quelle che s'innalzano sopra


l'acqua o fuori dell' acqua. Bertoloni, (O)

Somewrone, solleva-6-re. Verb. m. di Sollevare. Che solleva. Tac

Sedizione, Tumulto,] Sollevazione. Lat. seditio, tumultius. Gr.

Dav. ann. 2, 54. Senzio per lettere se ne dolse con Pisone, avver

rrans , 9 dpvgos. Tac. Dav. ann. 2. 5g. Ma Claudio di loro la


giuridizione intera, di che si combattuto tante volte con solleva
menti e armi. Buon. Fier. 4 5.2. Ne' gran sollevamenti atto loda
to Del principe esser suole Farsi palese al popolo. E intr. 5. 2. Che
per s gran sollevamento tolto Dalla baruffa della piazza, torni ec.

tendolo a non mettere sollevatori nel campo. (Il testo lat ha cor
ruptoribus.) Segn. Crist.instr. 221 8. se in essa vi ho aperto
quasi un abisso sollevatore di quell'immenso diluvio, non posso dire

d' avervi per aperto l'abisso grande.

Dicesi Sollevamento di animi per Quel bollore che tende alla

(Ant.) Nome di que'muscoli che servono a sollevare qualche


parte del corpo. Cocch. Disc. Tosc. 6.35. A modi di nominare i

sollevazione. Segn. Stor. (Bibl. Enc. It. 36. 5) Era appunto in quei
giorni sopra tanti sollevamenti d'animi aggiuntasi una falsa fama. (N)

muscoli, ci propone per ottimo quello di dare a ciascuno di essi il


nome che esprime la sua azione, come sollevatore abbassatore ,

5 - Dicesi Fare sollevamento e vale Tumultuare, Sollevarsi. V.


ruotatore e simili. (N)
Fare sollevamento. (N)
sollevarnicr, Sol-le-va-tri-ce. Verbf di Sollevare. Che solleva. Grill.

6 (Med.) Sollevamento di cuore : Nausea, Sconvolgimento, (A)


Sollevare,* Sol-le-vn-te. Part. di Sollevare. Che solleva. V. di reg(O)
SotLevane, Sol-le-v-re. Att. Levars, Innalzare.-, Sollicvare, Sullevare,
sin. (V. Sospendere.) Lat. elevare, extollere, sustollere. Gr. xxoviso,
gapiv. Dani. Inf33, 1. La bocca sollev dal fiero pasto
2 - Fig. Far sorgere e porre di basso in alto e miglior grado..] Gal.
Sist. 98. Mentre voi cercate d'atterrarlo (il vero), i vostri mede
simi assalti lo sollevano e l'avvalorano.

3 - Indurre a mal fare, a tumulto, a ribellione. Lat. concitare, sol


licitare. Gr. mriyev. Tac. Dav. ann... 26. Chi col tradire un eser

cito , sollevarla plebe , mal governar le cose pubbliche avesse me


nomato la maest del popolo romano, accusato era del fatto,
4 - * Favorire, Proteggere, Promuovere. Dant. Inf 1 g. o5. Che la
vostra avarizia il mondo attrista Calcando i buoni e sollevando i pra
vi. (Qui Dante inveisce contro i vescovi di Roma.) (Br)
5 - Turbare, Commuovere. Lat. turbare, agitare. Gr.rupp&sv. Cas.
6g. Non ti sollevi questo avviso, che io non partir fino a Set

eti, Sio Serm., Mascard. Disc. Mor 3. , Casin. Prea. .


Berg. (Min
tsf) Il sollevare Innalzamento, Sol

s 6.

levamento. Lat. elevatio. Gr. trapas. Mor. S. Greg. Per solleva

zion di contemplazione avea gi gustato de' misteri intrinsechi. E


onel. oggi n'and cielo
questa

in

per

sollevazione

------

Ammutinament
tumul
Lat.esposti
seditio,
o) El
tus. Gr. rris, 3 dpvgos. Buon.
Fer 3- 2a perigli
Ed a sollevazioni. Salvin. Pros. Tosc. Quando vi sollevazione
nell'anima e che le passioni l'urtano qual popolo in follia, non vi
ha chi le possa far stare addietro. (A)
Sonicione. * (Bot.) Sol-li-ci-ne- 9m. Lo stesso che sollecione, v. (N)
Soucramente, Solli-ci-tamn-te-Av. v. e di sollecitamente. Pul
2 Tumulto, Sedizione. (V.

lad. Marz. 23. Questo si vuole sollicitamente attendere. But.Purg.

5. a. La guardia de'guardare sollicitamente Nov. ant. 7. . Co


mand abaroni che ec sollicitamente avvisassero il suo portamento,

tembre,

ei modo chegli tenesse. it. ss. Pad.

- N. pass. [nel primo sign) Petr canz. 48. 2. Che, s'i' non m'in
ganno, era Disposto a sollevarmi alto da terra. E son. 9. Ch' or
mel par ritrovare, e or m'accorgo Ch' i' ne son lunge ; ormai sol

volte, e trovandolo

levo , or caggio.

ed esaltazione

della nostra carne.

163 visitandolo spesse

sollicitamente fare secondoch ei gli avca

imposto, rallegravasi molto,

l-li-ci-ta-mn-to. Sm. P

e di

lecitazione. Lat. sollicitatio. Gr reparti

Sollecitamento, [Sol
---

7 - incoraggiarsi, Prender animo. Tac. Dav. Stor. 3.34. I Bri a


Airtamento. But inf. 34. . Compie la descrizione del Luci
tanni per questa discordia e tanti romori di guerra civile si solleva fero, e lo sollicitamento di Virgilio di partirsi
-

rono. (Il testo lat. ha: sustulere animos.)

8 Ribellarsi. Segner. Mann. Giugn. 3, 2. Sollevatisi alla tur


9

sone, sollecitante. Part. di Sollicitare P. di reg. V. e


d' Sollecitante, (O)

ba, anzi sequestratisene, attendono in solitudine ad udir la voce di SotLicitAne,


ia tAtt. Stimolare, Affettare. t e di
Sollecitare Bocc. nov, 62. 4. E tanto in un modo e in un altro
Dio. (V
----, Prendere
, conforto o ristoro, Lat. re
la sollicit, che con esso lei si dimestic. E nov 63. 6. La comin
fici, recipere se, levari, sublevari. Gr. dzzoiosa. Boez. Varch. ci a sollicitare a quello che di lei disiderava La buona donna,
4.pros. 2. Questo , come sogliono sperare i medici, segno che la veggendosi molto sollicita e ec.Bu. Purg. 6. . Sollicita ora Vir
natura si sollevata, e contrasta al male. Cecch. Dot, 4, a. Si gilio del salire tosto, dicendo cc
sollev dal male, ma rimane mezzo spiritaticcio. (V)
2 - Onde Sollicitare una piato, una
= Adoperarsi, Insistere

al

------------

oo

SOLO

SOLLICITATIVO

per le proprie od altrui ragioni in giudizio. Din. Comp. . . I loro


piati non possono sollicitare- (P)
- .
a N. pas. Pigliarsi a cuore, Affannarsi. Lat. angi. Gr. v9ja
-

mollis ac aequalis terra ; sehil e schilet facilis; Sehil e sihl gossio


rem arenam contincms fluvius, e sehilet multam grossiorem arenanm

continens terra) But. If 6. Cio di questo lucgo arenoso, impc


xsuv. Amm. Ant. 5. 2. 8. Il furo delle cose molto scrrate si sol rocch quine, dove l'arena , lo terreno sollo.
lecita; vile pare ci che palese (L'ediz. del Marescotti legge pa a Soffice , Non assodato; contrario di Pigiato e di Calcato. Lat.
mollis. Gr. paxAxxds. (V. l' etim. precedente. In pers. sciul mollis,
rendogli.)
3. 5. Qual cosa pi maravigliosa o pi bella, che
laxus. Altri da suppulus dim. di suppus che
significa tutt'al
la verit? alla quale ogni ccrcatore confessa che desidera pervenire,
tro.) Sagg. nat. esp. 1 . Questa esperienza fu fatta in tempo di state,
onde forte si sollecita di non essere ingannato, ec. (B)
onde la neve non cra solla (cos diciamo a Firenze alla neve quando
Sicurativo, Sol-li-ci-ta-ti-vo. Add. [m. V. e d1 Sollecitativo. Com.
ella fiocca, e avanti dell'agghiacciare), ma era della calcata e pigiata
Inf 24. Bene s'intendono queste parole sollicitative di Virgilio.
nelle conserve. Boez. G. S. 4. Il lor peso Gittano a terra di lor seg
Sotticutaro, Sol-li-ci-t-to.Add. m. da Sollicitare. V. e di''Sollecitato.
gia solla. Buon. Fier. 4. 2. 5. Fatta spugna d'un pan leggieri e sollo
But. Purg. 9. a. Levato lo sole, sollicitato da Virgilio, seguita lui.
SollicarArone, Sol-li-ci-ta-t-re. Verb. [m. di Sollicitare. V. e di'l Sol
E Salvin. Annot. ivi : Sollo, dal latino supus diminutivo supulus,
lecitatore. M. V. 8. 57. Essendo mezzano e sollicitator della pace soffice, morbido, che per inzupparsi di vino come una spugna.(N)
- [E fig. 1 Dant. Purg. 27.4o. Cosi la mia durezza
solla,
messer Feltrino da Gonzago ec., la pace si forni.
SeLLmcTarauce, Sol-li-ci-ta-tri-ce. Verb. f di Sollicitare. V. e di' Sol Mi volsi al savio Duca. But. ivi: Fatta solla, cio molle diventata,
lecitatrice.
3 Basso, Profondo.1 (In ar. sall parte angusta della valle, per cui
Sollicrtaruna , Sol-li-ci-ta-t-ra. I Sf. Lo stesso che ] Sollecitatura, V.
scorre l'acqua. In lat. solum fondo.) Dant. Inf 6. 28. E se mi
seria d'esto loco sollo Rende in dispetto noi ec.
Sollicrrazione, Sol-li-ci-ta-zi-ne. Sf. V. e di Sollecitazione. Bocc.
nov.953. Essendo alla donna gravi le sollicitazioni del cavaliere ec., SoLocAae, Sol-lo-g-re. Att. V. e di''Sullogare. Lat. conductum lo
cum locare, relocare. Sold. Sat. 4. A certi geometruzzi ha sollogati
si pens di doverlosi torre daddosso.
-

SollicrTussimamente, Sol-li-ci-tis-si-ma-mn-te. [Avv.] superl. di Solli


citamente. V. e d' Sollecitissimamente.] Amm. Ant. 5. 3.5. Il tra

(Aristotile) Qualche moto lass, qualche girella, Ove si son con

lande esercitati. (Qui per simil.) (N.S) ( L'ediz. di Londra legge


Sullogare. (N)
vagliatore , perocch non promette se non d' ingannare, gli uomini
SoLLooAro, * Sol-lo-g-to. Add. m. da Sollogare, V. (O)
diligentemente mirano , e sollicitissimamente osservano.
Solicitissimo, Sol-li-ci-tis-si-mo. (Add. m..] superl. di Sollicito. V. a di' SolLucaeRAMento , Sol-lu-che-ra-mn-to. [Sm. V. Bassa.] Il solluche
Sollecitissimo.

rare. Lat. titillatio. Gr. yapyaAouds.

SoLicuro , Sol-li-ci-to. Add. m. Pronto, Celere, ed anche Accurato, 2 Per metaf Voglia, Desio nato da checchessia e che ne stimoli.1
Car. lett. 2. 7. Scusandomi dell'ardir che ho preso a stazzonarle,
Diligente. V. e di Sollecito. Lat. promptus , celer , diligens. Gr.
come ho fatto, dalla piacevolezza loro, dalla libert che voi me
rax.Bocc. nov. 85. 14. Acciocch solliciti fossero a' fatti suoi. Petr.
canz. 9. 5. Dispregiator di quanto il mondo brama Per sollicito
ne avete data, e dal sollucheramento che m' venuto del tempo e
studio posso farme. Vit. SS. Pad. . o . Della
cosa avveden
delle cose passate.
dosi il nimico, incontamente fue sollicito a tenderli il lacciuolo, e SoLLuchenAn, Sl-lu-che-r-re. Att. [Commuovere per effetto di tene
farlo cadere.

Curante, Pensieroso. Lat. anxius, sollicitus. Gr. roava puros.


Bocc. nov. 6. 7. Sperando, e non sappiendo che, di s mcdesima
divenne sollicita. Maestruzz. 2. 1 n. 4. Quando il Signore disse: non

siate solliciti di domane. Bocc. g. no. n. 3. Iddio pi al mio dover


sollicito che io stesso. (V)

citare, adescare, lusingare, indurre. Altri forse dagli Arabi, i quali


hanno lekk impellere, laecha istrumento, con cui si vellicano le na
rici per eccitarvi lo starnuto. In gr. lacheno io cavo. In pers. lae

chsciden moveri. In ebr. leqahh dulcedo sermonis)Buon. Tanc. 57.

3 * Importuno, Incontentabile o simile. Bocc. g. o. n. 3. Buona


femmina, tu se'assai sollicita a questo tuo dimandare. (V)
Soilicrro. Avv. V. A1. V. e di''Sollecitamente. Guitt. lett. o. 29. Sol
licato guardate, in tutte guardie dal corpo, tenendolo bene sotto ra
ione. (V

rezza, Intenerire.) , Sollecherare, Sollucrare, sin. Lat. titillare. Gr.


yapya Ai3suv. (Secondo alcuni, vien dal lat. sub sotto, ed illicere in

Sol-li-ci-t-so. Add. m. V. e di Sollecitoso.

Sue parole garbate mi sollucherano. Lusc. Pinz.3. 4. Oim, Giannin

caro, le tue parole m'hanno tutto sollucherato,


- E n. pass. Gioire , Commuoversi, Intenerirsi. Fir rim. burl.
24. Solo a sentir quel battaglio in buon anno. Non vi sentite voi
sollucherare ? Lib. son. og. Ben pu teco godersi Un certo tuo,
ch'i' so ch'e' si solluchera, E per balzare in pazzeria pur buchera.
Lor. Med. canz. 6g. 5. Per aver del vino un saggio, Quando tutto

SoLLucuruone, Sol-li-ci-t-di-ne. Sf1 ast. di Sollicito. C'elerit , ed


mi solluchero.
anche Diligenza. 1 . e di Sollecitudine. Lat. diligentia , celeritas.
Gr. orrov, reuz, dpua. Pass. 98. La negligenza non gli oc SoLucaenara, * Sol-lu-che-rta. Sf Dimostrazione esterna di com
mozione interiore per effetto di tenerezza. Leop. Rim. Io l'ho ritratta
cupi, ma studiosa sollicitudine gli sproni. But Purg. 18. 2. Diceano
esempli di sollicitudine a ben fare.
in casa scollacciata cc. E perch mi par dessa, Spesso fo seco una
2 Cura, Pensiero , Affanno. Bocc. nov. 77. 3. Da ogni altra sol
sollucherata. (A)
licitudine sviluppata cc., si dava buon tempo. E num. 5. Seco di Soucnenaro, * Sol-lu-che-r-to. Add. m. da Sollucherare, P. (A)
liber del tutto di porre ogni pena e ogni sollicitudine in piacere Soucinenone , Sol-lu-che-rd-ne. Add. e sm. da Sollucherare. Libi
a costei. G. V. 8. 75. 7. Assalivano l'oste de' Fiamminghi di di e dinoso. (V. l'etim. di Sollucherare. In pers. lukae libidinoso : e
di notte, dando loro molto affanno e sollicitudine. Maestruzz.2.7.3.
lekane il pene.) Cecch. Stiav. n. 5. Che? vorrest vagheggiarmela,
il terzo modo, quando ne ha troppa sollicitudine. E 2. . . 4. sollucherone? (V) E 3. a. Che te lo credo , sollucherone. (N)
licita la sollicitudine delle cose temporali ? Risponde san Tommaso: Soucnane, * Sol-lucr-re. N. pass. sinc. di Sollucherare, V-Luig.
La sollicitudine delle cose temporali in tre modi puote essere illicita.
Pulc. Bec. (Ediz. 759) Ch'i' mi sollucro, quando ella sgambetta,
Nov. ant. 7. 3. Quella ricchezza ch' io ho , non l'ho di mio patri
Di procurar pi su che la scarpetta. (N)
monio, ma tutta l' hoe guadagnata di mia sollicitudine.
Sorsane, *
Add. com. comp. Lo stesso che Sullunare,
SollievARE , Sol-lic-v-re. Att. e n. ass. V. e di Sollevare. Cavalc.
V. Carff. Berg. (O)
Frut. ling. El cuore colle mani lieva chi l'orazione colle buone Solmisazione. * (Ms) Sol-mi-sa-zi-ne.Sf Azione del solfeggiare pi
opere in alto sollieva. Coll. Ab. Isac. cap. 3o. Questa virt di
comunemente Solfeggio. (L) (N)
vina ammaestra gli uomini , siccome fa coli che insegna notare al Sovizzane. (Mus) Sol-miz-zre. N. ass. V. e di Solfeggiare. (Dalle
fanciullo, il quale quando si comincia ad attuffare , si lo sollieva.
note solmi che costituiscono due estremi del sistema degli esacordi.) (L)
2 Indurre a mal fare, a tumulto, a ribellione. Stor. Eur. 5. 7. Solmona. * (Geog) Sol-mna. Lo stesso che Sulmona , V. (G
E per questo delibero ec. , che ec. co'danari che io ti dar sollievi Solo , S6-lo tAdd. m. Che pu abbreviarsi anche in Sol.1 Unico, Non
e corrompa segretamente gli animi di quelli uomini dalla divozione
accompagnato, che non ha compagnia. (V. Unico) Lat. solus. Gr.
d'Anscario.
ados.(Solus, solius par fatto da sincope di sine-alio senz'altro. Comune
Sollievo , Sol-li-vo. Sm. Sollevamento, i Ricreamento, Conforto,
mente dal gr. holos o dal sabino sollus tutto. Il Bullit dal basco soilla
Utile, Giovamento, Profitto, antaggio, Alleggiamento, Alleg sterile, solo.) Bocc. Inur.35. E soli e accompagnati e di di e di notte quelle
gerimento, Ajuto ec.] Lat. levatio, levanen. Gr rapapavSia, mrp (cose) fare, che pi di diletto lor porgono. E num. 38. Sole in tanta af
tvors. Fr. Giord. Pred. R. Uno ajutante di sommo sollievo sarebbe flizione n'hanno lasciate. E nov 15, 14. Emmi tanto pi caro l'aver
stato. Lib. cur. malatt.S di grandissimo sollievo a' miseri infermi vi qui mia sorella trovata, quanto io ci sono pi solo, e meno que
languenti. Red. Esp. nat. 9. A i mortiferi morsi delle vipere non sto sperava. Dat. Par. a. 26. Sicch poi sappi sol tener lo gua
portano giovamento, n sollievo. Salvin. Disc. n. 8. Pi sollievo do. But. ivi: Sol, cio per s medesimo. Petr..son. 2o4. Torna tu
ne riceve il pubblico dalla spedizione de'negozi, che dall'indugio. in l , ch'io d'esser soli m'appago. Vit. S. Gio. Bat. 2o6. Tutti
Red. nel Diz. di A. Pasta. Gli parve di ricevere gran sollievo dalla s'ingegnavano di tenerlo celato, di chiudere l'uscio, per istarsi con
eglino soli sanza alcuna gente. Boez. Varch. . pros. 3. Sap
destrezza di un medico ec. E appresso: Lodo che V. S. in questa lui
state vada frequentando il bagno di acqua dolce ec. perch l pu pi che alla filosofia non era lecito n ragionevole lasciarti andar
essere di sollievo e di profitto. E' appresso : Presentemente da nium solo, e non t'acompagnare dovunche tu andassi.
-

rimedio ricava sollievo alcuno. (N)

2 Solitario, Solingo.Ar. Fur. 27.

SoLLione , Sol-li--ne. [Sm. comp.] Il tempo in cui il sole si truova


nel segno del Lione., Solleone , sin. Franc. Sacch. nov. 4.Gli

. Come, partendo, afflitto

tauro suole, Che la giuvenca al vincitor cesso abbia, Cercar le selve


e le rive pi sole, Lungi dai paschi, o qualche arida sabbia.Sannaz.

Proem. Arcad. Per li soli boschi i selvatichi uccelli sovra i verdi


ambasciadori, sentendo alle spalle il fuoco penace per lo sollione ,
domandarono ec. Bern. rim. .25. Ma 'l sollion s'ha messo la gior
rami cantando. (Pe)
nea , Che par che gli osti l'abbian salariato A sciugar bocche, per 3 Privo, usato col secondo caso.] Bocc. g. 4. p. 7. Veggendosi di
che 'l vin si bea. Lasc. Guerr. Mostr. st. 2. E nelle insegne porta
compagnia, la quale egli pi amava, rimaso solo, del tutto
e'n sul cimiere. Il sollion che si cava 'l brachiere. Allegri no5. Ma
ispose di non volere pi essere al mondo. o Morg. 9. 5o. Non
a chi e' non piace , poich l'avr letto, Perch n'andiam incontr'al
pot far che non piangessi allotta , E parvegli s sol di lui restare,
sollione, Fittol in un fuscel faccia una rosta. (N)
Ch'ogni sua impresa gli par guasta e rotta. (Cin)
SosTimo (Arche) Sol-listi-mo. Sm. Lo stesto che Solistimo, V.(o)
2 - * E nello stesso sign. senza essere seguito da caso. Daat.
Soto, Sl-lo. Add. m. Dicesi propriamente di Luogo arenoso, non
Purg. 32. 6o. Men che di rose , e pi che di viole, Colore apren
indurito. (Voce provenuta dagli Arabi. Poich essi hanno sehl o sihl
do, s' innov la pianta, Che prima avca le ramora s sole. (Cin)
-

---

---

---

4o l

SOLO

SOLREUTTE

4 - ITa'ora posto ad esprimere Eccellenza, come a dire, Che non


ha l'eguale.1 Petr.son. 28o. Sola eri in terra , or se' nel ciel fe
lice. Poliz. St... Sicch i gran nomi e i fatti egregi e soli For

bra sua sola fa'l mio core un ghiaccio, E di bianca paura il viso
tinge. (Onde viene imputato per barbarismo di questa lingua a chi
disse Una sol volont non si conforma. Perch seSol vi sta per so
la , non pu troncarsi, per non patire accorciamento la terminazio
ne femminile in A. E se per Solamente, non si pu porre tra un
pronome ed un nome, senza l'inciampo, dicono, d'un solecismo.) (Cin)
5 Nondimeno si trovano molti esempli in contrario. V. Solo,add.
$8,2. Dep. Decam. 34. Come se non si vedesse in tutte le lingue una
sol voce significare molte cose, una sol cosa esserper molte voci signi
ficata. Pass. 72. Io ho una sol figliuola ed unica, vergine la quale vi
voglio sposare, se v' in piacere. Fir. Asin. 226. Fischiando una sol
volta cos pian piano, aspetterai che questa mia balia, la qual, ve
gliando intorno alla porta, attender la tua venuta, ec. Bembson.
3. N per questi contrari una sol dramma Scema del pensier mio
tenace e saldo. (V) Rim. Ant. Montem. Son.37. Ma poi s'avvien
ch'un cenno, una sol vista, Di voi si scopra subito a tal forza. Che
a mal mio grado poi mi riconquista. Cas. Cap. Martell. In s strana

tuna o morte o tempo non involi. (P)


5 Nota modo. Stor. Barl 82. Ancora non si tengono soli a que

sto (non si contentano di ci solamente); anzi adorano l'uno unbue,


l' altro un porco, ec. (V)
6

- Accompagnandosi con se stesso, forma vari modi deldire; come


A solo a solo, o Da solo a solo, [Da solo a sol, A solo a sol ec.

che volgono Solo con solo. I V. A solo a solo, e V. Da solo a so


lo.1 Lat. remotis arbitris. Gradivos. Vit. S. Gio. Bat. 22g. Forsech
aveano portato del pane per mangiare un poco con lui cos a solo a
solo. Ar. E 232. Beato a me, se io potr venir teco per questa via a
solo a solo. Ar. Fur. 22.78. Giostrar da solo a sol volea ciascuno.
- E se uno dei due donna pu dirsi anche Sola con solo.
Guar. Past.Fid. 4. 5. Dimmi, non se'tu stata in loco chiuso Tro
vata con l'adultero, e con lui Sola con solo ? (Cin)
fortuna ambi n'accozza, Frate, ch'abbiam piagato ambi'l polmone
3 - *Ed anche A solo nello stesso sign. Pallav. Ist. Conc. a.
8o4. Se taluno avesse particolar vaghezza di sentir le predette ca
D'una sol man ; cosi foss'ella mozza. (Cin) Ninf Fies. E poscia
l'arco tese con grand'ira, Faccendo de'duo amanti una sol mira.
gioini, andasse in privato ed a solo, che i Legati gli soddisfarebbono.(Pe)
E Teseid. g. Sotto il qual cadde il gi contento Arcita, E l'arcion
7 * E cos ancora giungendosi con altri vocaboli. Dant. Inf 2.
3. Ed io sol uno M'apparecchiava a sostener la guerraS del cammi
forte gli premette il petto E s lo ruppe, ch'una sol ferita Tutto il
no e s della pietate. (Cin)
corpo parea del giovanetto. Car. Eneid. 6. 694. Una sol volta dis
8 Dicesi Tutto solo,Solo nato e valgono Da se solo, Solo qffatto.
degnosa e torva Lorimir. (N)
6 - * E variamente. Bocc. Teseid. 1o. Anzi la sol mia cura
V. Nato add. $, 41 Bocc. nov. 4.3. Andandosi tutto solo d'attor
Ne' boschi fia Diana seguitare. Amor. Vis. cant. ult. Per voi son
no alla sua chiesa ec. gli venne veduta una giovinetta assai bella.
Lor. Med. Canz. Nenc. E' vicini hanno paura Che'l tuo Beco sia
fatta E non per eccellenza Di gloria riportar, ma a sol voi, donna,
perduto, Perch' e' non s' pi veduto Colle bestie o solo nato. (Cin)
Per aggradir con chiara intelligenza. (N)
* Ed anche
col femminile quantunque abbreviato. 3 Talora si pospone alla negazione con la corrispondenza di Ma,
V. Solo avv. S. 2, 5. Fir. Rim. Canz. Se mai, canzon, tu vedi Ma Anzi e simili. Cr. 4. 48. 2. Il vino non solo conforta il naturalca
lore , ma ancora chiarifica il sangue torbido, ec. (A) (B) Ar. Fur.
donna, ai sacri piedi Gettati, e dille con parlar accorto Per voi sol
nata il mio signor morto. (Cin) Buon Fier. 3. 4. 4. E per una
43.ga. Con facultade, disse, che ne' tuoi Non sol bisogni te li goda
solvolta rimestarli.(Il modo di dire una sol volta difeso dal Sal
spenda, Ma che ne possi far ci che ne vuoi. (Qui nota singola
vini nelle note alla Perfetta Poesia del Muratori, quasi voglia signi
re costrutto.) (Cin)
ficare una volta solo, e non sola.) (N)
4 Talora si lega colla particella. Che, e vale Purch. Lat. dum
9 - Ed unito eziandio col proprio diminutivo. V. Soletto, $. 31 Dant.
modo. Gr. 3ra, i 3. Bocc. Intr. 35. Senza fare distinzione dalle
Purg. 6.59. Ma vedi l un'anima, ch'a postaSola soletta verso noi
cose oneste a quelle che oneste non sono, solo che l'appetito le chieg
riguarda Fir. Nov. 6. Pieno d'ira e di sdegno, solo soletto, di lei
gia. Fiamm. 4. 7. Solo che d'alcuna ombra di monte da' solari
e di se rammaricandosi, non sapeva che fare. (Cin)
raggi difeso fosse. Lab, 334. La divina bont s fatta e tale, che
io (Mus) Solo. Cos chiamasi un Pezzo o Tratto eseguito da una
ogni gravissimo peccato, quantunque da perfida iniquit di cuore pro
ceda, solo che buona e vera contrizione abbia il peccatore, tutto il
voce sola, con o senza accompagnamento. In un concerto strumen
tale questa parola relativa alla parte principale avverte l'esecutore
toglie via e leva della mente del commettitore.
che egli va ad esser posto in prima linea e diventa l'oggetto della
a - E cos parimente Sol che, scritto anche da alcuni Solch.1
generale attenzione; e nell'accompagnamento indica che dee farsi
Bocc. nov. g4. 7. Questo far io volentieri, sol che voi mi pro
sottovoce, Cos anche dicesi un Pezzo di musica per una voce sola,
mettiate, per cosa che io dica, niuno doversi muovere del luogo suo.
Petr. canz.6. 3. Vendetta fia , sol che contra umiltade Orgoglio ed
od uno strumento solo ; talvolta ammette anche un leggiero accom
pagnamento. (B) (L)
ira il bel passo , ond'io vegno , Non chiuda e non inchiave.
a -Dicesi Soli quando due o pi voci eseguono la melodia prin
3 Ed anche per Fuorch, (Eccettoch.1 M. V. 9. 42. In quc
cipale; o quando si vuole che soli due violini o altri strumenti ac

sto cammino sanza niuna offesa, solo che di male vivere , misono

compagnino. (L)
1 - *(Bot)Stipule sole , lo stesso che Stipule solitarie. V. Solita
rio, S. 6. Bertoloni (O) (N)

tempo assai. Bemb. Asol. a. no. La quale (via) assai spaziosa e lun

Soto. Avv. [che anche s'accorcia in Sol, e vale Solamente. (V.Tanto.)

ga, e tutta di viva selce soprastrata, si chiudeva dallaparte di ver


so il giardino, solo che dove facea porta nel pergolato da una sic
pe di spessissimi e verdissimi ginevri. E 2.8a. Una cosa sola, leggia
dre donne, e molto semplice oggi ho io a dimostrarvi, e non solamente
da me e dalla maggior parte
nostre fanciulle, che a questi ragio
namenti argomento hanno dato, ma da quanti ci vivono, che io mi
creda, almeno in qualche parte, solo che da Perottino, conosciuta.(B)
5 Talora si unisce alla particella Tanto , e vale Solamente. Lat.
tantummodo. Bocc. nov. 25. 4. Soltanto vi dico , che come im
posto m'avete, cos penser di far senza fallo.
6 - * Talora si unisce colla particella Fuor, e Fuor solo si usa nel
medesimo significato di Fuor solamente, cio, udirch. Dav. Colt.

Lat. solum, dumtaxat. Gr.dvov. Petr. son. 215. Darmi un piacer che
sol pena m'apporte. Bocc. nov. 59. 4. Si dicea tra la gente
che
queste sue speculazioni erano solo in cercare se trovar si potesse che
Iddio non fosse. Red. lett. 2. 4. Mi piglier solo ardimento di dirle
ec. Cas. lett. 1 . Solo la supplico, che si degni avermi in sua buo
na grazia. Guitt. Lett. 2. 5. E solo una vert della radice del
l'Altissimo radicata. (V)
a - Fra due voci di genere femminile non bene il porlo, dovendosi
piuttosto anteporre in tal caso. Petr. canz. 28. . Dico che,perch'io
miri Mille cose diverse intento e fiso , Solo una donna veggio, e'l
Tempo di potare ogni cosa tutto l'anno, fuor solo per sollione(Cin)
suo bel viso. Filoc.3.25. Certo non conosco che vantaggio qui eleg SoLocano , *So-loc-no. N. pr, m. Lat. Solochanus. (Dal celt, gall.
ger si possa, se solo una volta si muore.
sailleach corpulento.) (B)
- Altrimente, s'egli si pone in mezzo, dovr mutarsi in addiet Soloe. * (Gcog) S-lo-e, Soli. Antica citt dell'isola di Cipro.-del
tivo , ed accordarsi in genere e in numero colle voci predette. Bocc.
la Cilicia nell'Asia Minore. (Mit)
nov. 22.5. Con una sola parola d' ammonirlo , e di mostrargli che SoLorna. * (Geog) So-l-fra. Piccola citt del Regno di Napoli nel
avveduto se ne fosse, gli piacque. Dant. Par. 2. Una sola virt sa
Principato Ulteriore. (G)
-

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rebbe in tutti. (A) (Cin)

3 - Ma puossi addiettivare ancora inprincipio. Filoc.6. 72. Non


potendo . . . . mai, per quante volte andato era alla torre, Bian
cofiore avere sola una volta potuto vedere, dolente viveva. Petr..son.
4. Sola la vista mia del cor non tace.(A) (Cin) Dant.Purg. 7. E'l
buon Sordello in terra freg il dito, Dicendo : Vedi ; sola questa
riga Non varcheresti dopo il sol partito. (Leggendo gli autori tosca
ni, parmi aver veduto che amino meglio mettere il nomeSolo innanzi
al sust. che dopo: come per esempio nel passo qui di Dante non
disse questa sola riga, ma sola questa riga, e simili) Vit. SS.Pad.
. 172. Con sola l'orazione gli leg s che ec. Dant. Par. 7. Solo
il peccato quel che la disfranga. Bocc. g. 4. proem. Sola la miseria
senza invidia nelle cose presenti. E Lab. Sole le indovine, le li
sciatrici , le mediche ec. Amm. Ant. g. 42. Chi seguita sole le pa
role non avr niente del vero. Fr. Giord. 268, Soli i Cristiani spe
rano ne'beni eterni invisibili. Albert. 26. Solo lo savio amico, e
nel solo savio e la fede. E 47. O Carino, credi tu, che sole le ric
chezze ti possano far beato? Sappi che sola la virt ti pu far bea
to. Brun. Tes. 8. . Sola la parola per natura. E Pass. 18. So
li i preti sono ministri della chiesa. E' g. Solo il prete ministro
di questo sacramento. E' 2o. Il quale solo il prete intese. E 2 .
Delle quali solo il prete ministro. E 2 4. Sola la grazia il fa ec(V)
4 E parimente nel fine. Fiamm. lib. 3. in principio. Egli non
mi venne pure una volta sola nell'animo l'aver gi letto ec. che le
fatiche traevano a' giovani amor delle menti. Petr. son. 164, L'om

Sotocna. * (Geog) So-lgna. Sf Antico paese di Francia, del quale


Romorantino era la citt capitale.(G)

Solomeo. * (Geog) Solmbo. Lo stesso che Salombo, V. (G) . .


Solone, * So-lne. N, pr, m. Lat. Solon. (Dal celt. gall sollain gioia.
Altri dal gr. holos tutto.) - Uno de'sette savi della Grecia, le

gislatore di Atene. Glittograf greco che viveva in Roma sotto


il regno di Augusto. (B) (Mit)
2 - * (Geog) Antica citt degli Allobrogi (Mit)
Sotoone,* Solo-ne. N. pr.. m.
Solone)-Giovane ateniese, amante
disperato di Antiope. (Mit)
-

Sonore, So-ln-te. N.pr. m. Lat. Soloontes (V. Solone) (8)


Soon. * (Geog)
Isola dell'Arcipelago
della crittogame
Sonda. (G)della
SoloainA.
* (Bot)S-lor,
So-lo-ri-na.
Genere di piante
famiglia de licheni, stabilito da Acharius a scapito del enere Pel
tigera, al quale sonosi nuovamente riunite le specie che n'erano
state separate. (N)
-----

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sonoret. - (Geog) solo-tu-na. Citt della Galicia. (G)


sooveso

(geogy solove-sk-i. Isola della Russia europea nel go

verno d'Arcangelo. (G)

Sone.

(Mus)Nell'antico solfeggio denotava la mutazione d'am

be queste sillabe sul suono Sol o Re. (L)


Solazortz. (Mus) Sol-re-t-te. Sm. comp. Nome di tre note musicali
Sol Re Ut insieme unite. MenzSat.6. E non sa ancor che don Gril
-

lon, che striscia Sull'organo delluomo il solreutte , Luccica in


viso pi ch' al Sol la biscia, (V)

4o2

SOLVERE

SOLSIRORA

SosiaoRA. * (Bot.) Sol-si-r-ra. Sf Lo staso che Drosera, V. (N)

carnale di soluto con soluta. Quist. Filos. C. S. Semplice fornicazio

ne quando pecca soluto senza moglie con soluta cio che non ha
SolsonA (Geog.) Sol-s-na, Celsa. Lat. Celsa. Citt di Spagna nella
marito. (l'orse in questo esempio la i? intrusa nel testo) (N)
Catalogna. (G)
Solsticiale. (Astr.) Sol-sti-ci--le. Add. com. V. A. V. e di'Solsti 6 - Detto di Stile, Non legato, e dicesi propriamente della prosa,
in opposizione a Poetico. Bocc. Com. Inf Sforzandosi (Ovidio) di
ziale. Volg. Liv. Vol. .
27. (Palermo 18 9.) Il quale si gira
scrivere in soluto stile ec. gli venivano scritti versi. (A)
per lo cerchio solsticiale. (N)
-

Sosrziale. (Astr.) Sol-sti-zi--le. Add. com. Del solstizio. -, Solsti 7 - Detto di Capelli, cio Sparsi. Bocc. rin. pag. 19. (Livorno 8o2.)
ciale, Soltiziario, sin. Lat. solstitialis. Gr. rporxs. Gal. Sist. 45.
Lacci tendea da lei prima tessuti De'suoi biondi capei, crespi, e
Stante il centro della terra ne i punti solstiziali.
soluti Al vento lieve, ec. (B) E Com.If 6, Scrinarsi i capelli ec.
SolstiziARuo. (Astr) Sol-sti-zi--ri-o. Add. I m. V. A. V. e di' Solti e talora soluti su per gli omeri svolazzare. (N)
ziale. Lib. Astrol. Saprai l'allungamento del grado dell'uno delli SouTone, So-lu-tre. N. pr. m. Lat. Solutor. (Dal lat. solutor paga
due punti solstiziari.
tore, scioglitore.) (B)
Solstizio. (Astr.) Sol-sti-zi-o. [Sm.] Il tempo che il sole ne' Tropici, Soluzione, So-lu-zi--ne. Sf Lo sciogliere; altrimenti Solvimento, o
(cio la sua maggior distanza dall'Equatore, il che avviene due Scioglimento. Lat. solutio. Gr. Aics. G. V. . . 2. 7. Principal
mente la soluzione della nostra questione molto chiara. Mastruzz.
volte l'anno; onde vi sono due solstizi, l'uno d'estate e l'altro d'in
verno. ] Lat. solstitium. Gr. Auorporh. ( Solstitium, da solis statio
2. 36. E questa medesima quistione e soluzione si pu far di colui
stazione del sole.) Guid. G. Gi in quell'anno era entrato (il sole) che consigli che 'l cherico fosse battuto, se per suo consiglio si
faccia.
Fior. S. Franc. 55. S grandi cherici ricorrevano a lui per
nel segno del Cancro, nel quale, secondo la divina disposizione delle
stelle, si celebra il solstizio estivale. Allora sono li di maggiori nel soluzioni di fortissime quistioni. (N)
l'anno; imperciocch avvegnadioch 'l corso del Sole si distingua
- (Mat) Resoluzione. V. Resoluzione, 5. 6. (A)
nell'anno per due solstizi , cio estivale e vernale, detti sono, per
- (Med.) Presso alcuni questa voce indica il Termine qualun
delle malattie, accompagnato da certi fenomeni critici che li
ciocch il Sole stae ascendendo e discendendo in quelli per la tortezza
erano per intero il malato. Presso altri esprime una Specie di crisi
del sopraddetto signifero cerchio del zodiaco. Floc. 7. 46. Nella fine
nella quale si dissipa a poco a poco la materia mor
de' quali l'estivale solstizio comincia. Cr. 5. ro. 5. Scrive Varrone,
osa. (O)
che quelli alberi che nel tempo della primavera s'innestano, si pos
sono ancora innestare intorno al solstizio. Red. nel Diz. di A. Pa
2 - [ Dicesi Soluzione del ventre , Il ventre lubrico, obbediente.
sta. Lodo sommamente il pensiero di non dare il febbrifugo al Si Onde Ajutare la soluzione del ventrel=Muoverlo, Renderlo lubrico.
gnor Conte, per infino che non sia comparso il solstizio. (N)
Cr. 4. 2o. 4. In lodevole sangue si convertono (le uove), e ajutan
SoLTA. * (Geog.) Sl-ta, Solita. Isola dell'Adriatico sulla Costa della la soluzione del ventre , e 'l corpo purgano da' mali umori,
4
- (Chir.) Dicesi Soluzione del continuo o Soluzione di continuit,
Dalmazia. (G)
La Divisione o Separazione delle parti. V. Continuo, sm. 5. 2. Lat
SolTan.* (Geog) Sltan. Cit. di Barberia nella Reggenza di Tripoli.(G)
Sol. Tanto. [Avv. che anche scrivesi Soltanto. Solamente.] V. Solo, S.5.
continui solutio(A)(O)Pasta Diz. Soluzione del continuo,divisione,
scissura, sdrucio. (N)
SoLTAntoch, Sol-tan-to-ch. Avv. comp. Intantoch, Talmentech. Cr.
alla V. Intantoch. (Ma sembra piuttosto che debba valere Solamente 5 - (Chim. e Farm) Operazione che consiste nello sciogliere un corpo
solido in un mestruo; e cos chiamasi pure il
di questa
che [o Solo che.] )
SolTo, * Sl-to. Add. m. sinc. di Soluto. V.A. V. e di'Soluto. Guitt. Lett.
operazione ; grecamente Diacrisi. Bastiani, Acque di S. Cassiano.
3.38. Non ogni laccio vostro solvere spettate; che soltone voi uno, Pigliai la decozione di galla onfacite ec; mescolate l'acque ferrate colla
detta soluzione, subito si fanno nere. (A) (A.O.)
il diavolo n'aggroppa due. (N)
Solubile, So-l-bi-le. Add. com. Atto a sciorsi, Atto a disfarsi. Lat.
a -* Dicesi Soluzione acquosa di muschio, il Muschio muschifero
solubilis. Gr. Avrds.
stemperato in acqua comune ; Soluzione di arsenico o Soluzione mi
2 - Persimil., detto di Terra ec.] Cr.2.26. 2.Sia la zolla solubile, e qua nerale di Fowler, un Liquore preparato facendo bollire lentamente
a bagno di rena sessantaquattro grani d' acido arsenioso , altret
si nera, e sufficiente a coprirsi con lo 'ntrigamento della sua gramigna.

3 - * Che pu aver soluzione, detto di Dubbio, Opposizione o simili.

tanti di sottocarbonato di potassa, ed una mezza libbra d'acqua

Pallav. Isi. Conc. 3. 73. E per ammetta le ragioni di San Tom


maso per probabili s, ma solubili; e dia risposta a ciascuna. (Pe)
Solubilira'- (Fis. e Chim.) So-lu-bi-li-t. Sf. Propriet per la qnale un
corpo pu sciogliersi in un mestruo. Lat. solubilitas. (A. C.) (O)
SoluRA. * (Geog) So-l-ra. Lo stesso che Soletta, V. (G)
Sol ut. * (Mus) Ambe queste sillabe indicavano nell'antico sofggio

distillata, aggiugendovi, dopo la perfetta distillazione, una mez


z oncia di spirito di lavanda composto, e versandovi alur'acqua di
stillata , finch il tutto pesi una libbra. Altre soluzioni vi ha cha
prendono il nome da coloro i quali primi le fecero. (A. O.)
Soluzione diff. da Scioglimento. Nel senso proprio si fa una So
luzione di materia qualunque nell'acqua od in altro liquido. Gli Scio
glimenti di ventre non sono soluzioni. Nel traslato lo Scioglimento
d'un dubbio diremo, e la Soluzione d'una questione. Diremo che

la loro mutazione sul Do o Sol.(L)

SoLUTAMente, * So-lu-ta-mn-te, Avv. Scioltamente, Francamente; o


Solamente , Senza pi. Bocc. Lab. nella Tav. Barb. alla V. Pi
gliollo: O possieggonla pur solutamente le bestie. (V)

Solutivo, So-lu-ti-vo. Add. m. Che ha forza di sciogliere, o piuttosto

molti sudarono nello scioglimento di certe alte questioni metafisiche


la cui soluzione era gi data dal senso comune. Soluzione in somma

il risultamento dello scioglimento; quella verit, quel principio

che la sciolga.
Che atto a solvere;) ed per lo pi aggiunto di Medicamento che che scioglie la difficolt proposta, o
placidamente purghi il ventre; altrimenti Lassativo..] (V. Solvente) SovenTe, Solvu-te. Part. di Solverel Che solve. Lat. solvens, so
lutor.
Gr.
xriov
xrivas.
Lat. solutivus.Soder.Colt.65. Di questa medesima maniera infondendo
dell'elleboro, si creer una vite che generer uva solutiva. Red. Vip. 2 - Che paga, o Che pu pagare ci che dee.1 Buon. Fier. 3. intr.
Che 'l venditor, checch' ei traffichi o merchi, A cui, comprando non
1.78. Non rende n pi viva n pi infingarda la loro facult soluti
va. Elett. 2. 5. Vorrei che il sig. Auditore pigliasse ancora due altri solvente, il porgi, Non ti colga mal cauto a fare il patto.
Adoperuto iu forza di sm. per Solutivo. Salvin. Annot.
di quei siroppi solutivi. E appresso: Presi questi altri due siroppi solu 3 r
-

tivi,potr immediatamente cominciare il siero. Lib.cur.malatt. Avver

tiscono di non prendere il medicamento solutivo sul far della Luna.(N)

- Ed in foiza di sm. Red. nel Diz. di A. Pasta. Stimo necessa

s'. diff

da Solutivo. Solvente vale Atto a sciogliere, e non

i liquidi solo ma qualunque cosa nel corpo umano abbia di bisogno


d'esser pi o meno sciolta od alleggerita; nel qual senso i medici
dicono pi propriamente Solutivo.

rio, che un giorno di mezzo tra un solutivo e l'altro ella prenda


un serviziale piacevole. E appresso : Le bevute d'acqua sieno tal
Solvenza, Sol-vn-za. Sf. Lo stesso che Solvibilit, V. V. dell'uso.(o)
volta pure e semplici, talvolta col previo solutivo. (N)
a - E detto in ischerzo. Burch... no2. Ben sapev'io che il vento Sovene, Sl-vere. Att.anom. n. ass. e pass. [V. L. e per lopi poetica
Sciogliere,l Sciorre. Lat.solvere.Gr. Xier. (Solvo, da se oso particella
d'una palla solutivo a risaldar le gotte.
inseparabile che trovasi molte volte unita alle parole latin, come
SoLUTo, So-l-to. Add. m. da Solvere. Sciolto, Disciolto. -, Solto, sin.
in socora stolido, separo ec., e da luo che vien dal gr. lyo io sciol
Lat. solutus.Gr. Av9si. Maestruzz. .66. Se la dota in cose mobili,

go. V. il Littleton. ) Dant. If o... 95. Solvetemi quel nodo Che

deesi ristituire immantinente soluto il matrimonio; ma s'ella in cose


immobili , deesi ristituire infra l' anno.

qui ha inviluppata mia speranza. E Pug. 16. 24. E d'iracondia van

2 - Adempito. Teseid. 12. 14. E con onor magnifico onorato E stato

solvendo il nodo. E Par. 32. 5o. Ma io ti solven forte legame,

ancora il suo rogo pomposo, E ben soluto gli ogni dovere Che

In che ti stringon li pensier sottili. Bocc. nov. 95. 8. Per slverti


dal legame della promessa, quello ti conceder, che forse alcuno al
tro non farebbe. Guitt. Lett. 13. 38. Non ogni laccio vostro sol

morto corpo de' portare o avere. (B)

3 * Detto del Corpo, Lubrico, Obbediente. M. Aldobr. Tiene

vere spettate; ch soltone (solutone) voi uno, il Diaolo n'aggrop


il corpo soluto con acqua cotta di susine e di cassia fistola , e vi
pa due ; ma solvete e rompete e tagliate via. (V)
vuole o manna e tamarindi. (N)
2
a Onde cos dicesi anche Colui che ha il benefizio del corpo;
- Efig. Mostrarsi apertamentel Danu. Pug. 3.45. Quando nel
l'aere aperto ti solvesti. But. ivi : Ti solvesti, cio quando ti mo
contrario di Stitico. Zibald. Andr. 45. Alcuni sono soluti, ed alcuni
strasti aperta , non sotto velame di fede.
stitichi. (V)
4
Detto di Terrcno. Cr, . . 2. Se la terra si truova pi so 3 - Distemperare, Liquefare. Lat. solvere , resolvere, dissolvere.Gr.
-

luta, cio meno tegnente, si deono i fondamenti pi a dentro cavare.


E 5. 9. s. Il ginepro ec. desidera aere caldo o temperato, o terra

davav. Sagg- nat. esp. 1 1 1. Le perle e 'l corallo, com' ognun sa,

arenosa e soluta, e quasi sterile.

- I Detto di Persona, Chi libero tda ogni vincolo che l'impedisce

va solvendo, fuma cd alza furiosamente il bollore. Art. Vetr. Ner.


2.42. Come l'acqua forte comincia a scaldarsi, lavorer e solver l'ar

di contrarre matrimonio, Chi non maritato n religioso. In questo

gento ben presto. E appresso : Libbre una e mezzo di acqua forte,

usa in forza di sn. 1 Bocc. introd. 35. Non che le solute

nell'aceto stillato si solvono. E 261. Via via che il sale in esso si

ec. : in essa solvi ec. once sei di argento vivo.

P***one ma ancora le racchiuse ne' monisteri ec. son divenute la 4 - Separare, Disgiugnere, Dividere. Lat. separare, dividere. Gr.
ve, dissolute. Maestruzz. . 7o. Quattro sono le maniere de' ti uaxiv. Dant. Prg 5. 8o. E quando Lachesis non ha pi lino,
gliuoli: alcuni sono naturali e legittimi, cio coloro che nascono delle Solvesi dalla carne. Tass. Ger. 18. 82. Qual gran sasso talr che

mogli; alcuni sono solamente naturali , cio i figliuoli

delle concubi

o la vecchiezza Solve d'un monte o svelle ira de'venti ec. (P)

ne, cio di soluto e soluta, ec o But, Fornicazione congiunzione 5 - Snodare, Liberare. La liberare, solvere. Gr. roxvu, Dau Laf:

4o3

SOMl. L LA

SOLVIBILE

2.4o. Da questa tema acciocch tu ti solve , Dirotti perch'i' venni. 9 - Col v. Potere : Non poter la soma. . Potere verbo, 5. 2. (N)
E
7.22. Ma io ti solver tosto la mente , E tui ascolta. Nov. io - Col v. Scaricare : Scaricar le some, oltre il proprio ha un sen
timento figurato ed osceno. V. Scaricare, S. ,a,
ant. 59. 3. S se li solv il cuore di tras gran gioja, che in poca
d' ora cadde morta.
11 - A some , A soma, 1 posti avverb. valgono in gran quantit, tV.
a'
lor luoghi. Bern. Orl. 2. 4f75. Ma pure al fin di vincer si con
6 Dichiarare. Lat. solvere, declarare.Gr. Actv. Dant. Inf. 92.
forta , Se nascessono a balle, a some, a carra.
O Sol, che sani ogni vista turbata, Tu mi contenti si , quando tu
solvi, Che, non men che saver, dubbiar m'aggrataBocc. nov.g8. 2 - Proverb, Per le vie, Per vial s'acconcian le some-In operan
do si superano le difficult. Pataff 3. Per via s'acconcia soma a
47. I miei fati mi traggono a dover solvere la dura quistion di co
storo. Lab. 243. Ti voglio trard' un pensiero, il quale forse avuto fare a fato.
hai o aver potresti nell'animo, solvendoti una obbiezione che far Somao, So-m-jo. Add. m. Da soma. Pallad. Otuob. 4. Io nel co
gno del vino, ch' 12 orcia, cio quattro barili somai, metto due
potresti. Cavalc. Frutt.ling. Molto meglio si solvono i dubbi e le
once de' detti fiori.
quistioni per le sante orazioni, che per sottile disputazione. Boez.
Varch. 5, pros. 4. io ti dimando per qualcagione tu pensi che la 2 -* Anticamente usato in forza di sm. per Somaro, Rim. Ant.
ragione di coloro, i quali solvono questa quistione, non sia efficace?
Cecc.Angiul. Alle guagnele carich' il somajo, E porta a Siena
7 - Pagare.Fr.
2. 5, 22, N gli avresti a impor pi soma,
a vender cheste frutta. (V)
Somana. * (Geog) So-m-na. Citt dell' Indostan. (G)
N che solva pi tributo.
8 - Parlando di Digiuno, Solvere il digiuno=Romperlo, Mangiare Somana, So-m-ra. Sf Asina. Red. Cons. Latte di somara. (A)
dopo il digiuno. (V. Digiuno, SS, 4 e 5 Dant. Par, ag. 25 Sol Somanaccio, So-ma-rac-cio. Sm. accr. e pegg. di Somaro; deuto per
vetemi spirando il gran digiuno, Che lungamente mi ha tenuto in fa
lo pi altrui per ingiuria. Fortig. Ricc. 5.53. La mano sua ell'era
me. Petr son. 97. Send'io tornato a solvere il digiuno Di veder
man d'arpia, E di gran somaraccio avea la schiena. (A) (N)
SomAnetto, Somarl-lo. Sm. dim. di Somaro. - , Somarino, sin.
lei. (In questi esempi figuratam)
9 - Parlando di Vento, Solversi vale il Levarsi del vento. Bocc.
Giamp. Maff Vit. S. Pacom, cap. 7. E poco di poi disse all'ar
dito che l ne se andasse col somarello carico delle cose necessa
nov. 14 no. Solutosi subitamente nell'aere un groppo di vento ec.,
in questa cassa diede.
rie, (P, V.)
io - Dicesi Solvere il disio e vale Adempirlo , Saziarlo, Ottenere Somaard, Soma-ri-no. Sm. dim, di Somaro. V. di reg. Lo stesse
ci che si desiderava. Dant. Par. 2 n. 5. Mi disse : solvi il tuo
che Somarello, V. (O)
2 - * In forza di addiettivo. Astro somarino detto in ischerzo vate

caldo disio,

11-* Dicesi Solvere il dover proprio e vale Fare il debito suo. Dant.

Purgo, Orti conforta, che conviene Ch'io solva il mio dovere,


anzi ch'io muoja. (N)
12 - Dicesi Solvere il matrimonio e vale Scioglierlo, Separarsi l'un
consorte dall'altro. Lat. solvere matrimonium, Gr.yco Baxsuv.
Maestruzz. n. 66. E solvendosi il matrimonio, si risolve la dota.
i3 - Dicesi Solvere il ventre e vale Muoverlo. Lat. alvum solvere.

Grxotiziev. Cr. 43. L'acqua tiepida ec., quando sar pi


calda che questa, cio pi tiepida, e sar bevuta a digiuno, molte
fiate laver lo stomaco, e solver il ventre.

Astro che influisce ignoranza. Fag. Rim. A questi impera un astro


somarino. (A)
Sovano, Som-ro. tSm. Giumento che porta soma; altrimenti Bricco,
Soniere. Dicesi propriamente dell'Asinio, e fig. dicesi altrui per ingiu
ria. Lat. jumentum , sagmarius. Gr. xrivos, arcipuos, caro
dpos. (Incbr. hhemor, o come altri dice , chemor, in ar hormer
somaro) Bern. Orl. 2. 9.36. Volete caricarvi da somaro Ros. Sat.
. Magino e Tolomeo la causa annasino, Che in domicilio de'moder
ni Giovi Fa che tanti somari oggi s'
SonArone, Soma-r-ne. Sm. accr, di Somaro. Pascol. Risp, Novell.
Fior. Berg. (Min)
-

Sovime, Sol-vi-bi-le. Add. com. Che pu pagare. V, dell'uso ;


Somascerica. (Med.) So-ma-sc-ti-ca. Sf VG. Lat. somascetice. (Da
meglio Solvente. (O)
Soviurt, * Sol-vi-bi-li-t.SfFacolt di poter pagare, Vdell'uso.-, soma corpo, e asceo io esercito.) Lo stesso che Ginnastica, V.(Aq)
-

Somaschi. *(St. Eccl.) So-m-schi. Cherici regolari o Religiosi della


Solvenza, sin. (O)
Congregazione dell'ordine di S. Majuolo, che seguono la regola
Sovicecoossi (Geog) Sol-vi-ce-gd-ski. Citt della Russia europea.(G)
di S. Agostino ed ebbero a primo fondatore S .Girolamo Emiliano,
Sovimento, Sol-vi-mn-to. [Sm..] Il solvere; altrimenti Soluzione, 1
Scioglimento. Lat. solutio. Gr, wriors. But. Par. 1, n. Nella se
nobile veneziano nel secolo xr. La loro principale occupazione
conda mostra lo trasformamento suo e l'ammirazione sua, e lo sol
vimento che fece Beatrice de' suoi dubbi.

si distruire gl'ignoranti, e specialmente i funciulli, ne'precetti


della religione cristiana, e provvedere ai bisogni degli orfanelli.

Sovrrone, Sol-vi-t-re.Verb. m. di Solvere. Che solve. Lat. solutor.

Trassero il nome dal villaggio di Somasca nel Milanese, ch'


Gr. Avras. Amet. 87. Nelle dolorose ruine de' figliuoli del solvitore loro luogo principale. (Ber)
SomaTemponi.' (Filol) So-ma-tm-po-ri.Add. e sm. pl (Da soma corpo,
de' problemati di Sfinge disavveduti incapperemo.
Sovraice, Sol-vi-tri-ce. Verb,f di Solvere. Che solve. V. di reg(0) e emporos mercante.) Lo stesso che
V. (Aq)
SovizonA. * (Mit.) Sol-vi-z-na. Epiteto di Diana o di Giunone o di Somarico. * (Fis) So-m-ti-co. Add. m. V. G. Aggiunto di tutto ci
Venere, tolto dalla cintura che doveansi sciogliere le donne per ch' corporeo, che appartiene al corpo, per opposizione a Psichi
attendere ai piaceri dell' amore o del matrimonio. (Dal lat, solvo io co, che dicesi di ci che spetta all'anima. (Dal gr. soma corpo.)(O)
SomarormAct. (Milit.) So-ma-to-f-la-ci. Add. e sm.
sciolgo, e zona cintura, fascia.) (Mit)
G. Lat. so
Soma, S-ma. Sf Sorta di peso o di misura; e nel primo senso di matophylaces. (Da soma corpo, e phrlax custode, conservatore) Sol
dati dai Latini detti Scribones, negli eserciti degl' imperadori
ces propriamente del Carico che si pone a giumenti-, Somo, sin.
(V. Carico e Peso.) Lat. sarcina, onus, Gr.druz. (Secondo i pi, Costantinopolitani chiamati Dorifori; e nome comune anche ai ce
il gr. sagma fu dai Latini barbari cambiato in sauma; i nostri dis rusici militari, i quali venivano scelti fra i meno ricchi, ed erano
sero poi solma ed ora dicono soma. In celtbrett. samm vale soma, obbligati nelle battaglie a fasciare i feriti riporre a cavallo quei
samma metter la soma ad un giumento, sammer chi mette la soma, che ne cadevano, portar fuori della zuffa quei che eran
sammuz pesante, sammedein levar una cosa con la mano per veder cati e per ogni uomo in tal guisa conservato, riportavano una
quanto pesi, diamma toglier la soma. In ted, saum soma.) Nov. moneta.(Aq)
ant. 73. Quando furo maturi (i fichi), si gliene port una soma, Somarooom. (Filos. e Med.) So-ma-to-lo-gi-a. Sf. G. Lat.soma
tologia.
soma, somatos corpo, e logos discorso) Trattato, Dot
credendo venire in sua grazia, Bocc. nov. 89. 8. Una gran carovana
di some sopra muli e sopra cavalli passavano, Ros. Vit. F P. cap. trina del corpo, o di ci ch' corporeo, per opposizione a Psicolo
no. A volere scrivere gli esempi e' miracoli della Fede non baste gia, ch' la dottrina dell'anima. In medicina chiamasi cos il Trat
rebbe una soma di carte. Vit. SS. Pad. n. 2o. Vieni, e ajutami ri tato de' solidi del corpo umano. (Aq) (O)
levare l'asino, che caduto colla soma. E appresso: Gli porto una somaropnari. (Filol.) So-ma-t-pra-ii. Add. e sm.pl. P. e. Lat. soma
toprati. ( Da soma, somatos
, e prater venditore.) Cosi chia
soma di pane, la quale dee distribuire ai poveri.
2 - Dicesi che Una botte o simile di tre, quattro cc. some per mansi i venditori di Schiavi, da altri chiamati Antropodocapeli -,
-

dire ch' di tenuta di altrettante some di vino, Bocc. Testam, n. Un

Somatempori, sin. (Aq)

si

Popoli del Regno di Adel. (G)


3 - Carico e Peso semplicemente; e dicesi cos nel proprio come nel Soso, * (Geog) Smbol. Citt dell'Indostan inglese. (G)
botticello di tre some.

Somauli.

fig.] Lat. pondus. Gr. gepos. Petr, son. 225, Perle e rubini ed oro, Sonorun (Geog) Som-bolpr. Citt dell'Indostan inglese. (G)
Quasi vil soma, egualmente dispregi. Dant. f 17. gg. Pensa la Somson. - (Geog) Sm-bor, Zombor. Citt d'Ungheria (G)
nuova soma che tu hai. E Purg. n. 57. Cotesti, che ancor vive sosteneno. (Geog) Som-br-ro. Una delle Piccole Antille (G)

e non si noma, Guarderei io per veder s'io'l conosco, E per farlo sonanno. (Geog) som-bri-ro. Fiume della Guinea superiore(G)
pietoso a questa soma. Pass. aa. Quanto l'uomo pi indugia la pe Sorucio, Som-biglio. Sm.V.A. edi' Subuglio. G.
7. 3.
nitenza, pi pecca e pi peccando,fa maggior soma, sotto la quale
conviene che perisca, se ec.
4 -- Il corpo. Lat. corpus. Gr caz.] Petr canz,56. Volando al
ciel collaterrena soma.

a, sentendo nella citt il detto sombuglio e mormorio. E 869. 5.

Per
cagione
Firenze n'ebbe
o. lao8qual. Ma
per in
li sombugli
ch'aveagran
nellasombuglio
cittade ec.e gelosia.
si lev laE
citt aromore.

5 - Per metaf Suggezione, Aggravio. Lat. onus. Petr.canz, 29. 5. sousr. - (Geog) som-bu-nt. Citt dell'Indostan. (G)
Sonzooiane, So-meggi-retN. ass. Portor some Lat. onera portare.
Latin sangue gentile , Sgombra da te queste dannose some.
Gr. gepri privTratt. pecc. mort. Dee guardarsi la persona di non
6 Col v Levare : Levar le some=Far bagaglio, Partire.Ar.Fur,
lavorare ec.,n di someggiare, e tagliarlegne. Fir Azo3. Cer
8. 97. Astolfo con costui lev le some, Per ritrovarsi ove la fama
tamente
chiome n'andava tutto contento, estimando che, oltre a
canta ec., Che in Damasco la giostra s'apparecchia. (M)
7 - Col v, Pareggiare: Pareggiare o Ragguagliar le some, fig. =Pro ch'io sarei esente dal someggiare e da tutte l'altre fatiche ec., avrei
cedere con cautela o riguardo. I V. Pareggiare, S. 4, a Franc. al principio della primavera sopra delle pungenti siepi ritrovato del
Sacchnov.o. Ed ella si stette, perch le some furono ragguagliate, le fresche rose,
E Pareggiar la soma vale Far le cose del pari, Farla pari Somela, So-ml-la, tSm. dim. di Soma- Piccola sona. -- , Somct
ta, sin. Lat. saicinula. Gr. apoprio. Lor. Med. Nenc. ao.
da tutti e due i lati. V. Pareggiare , 5. 4.1
8 - Col v. Porre : Porre la soma = Dare il gastigo, Imporre la Nenciozza mia, ch'ivo sabato andare sino a Fiorenza a vender dae
somelle. Di schegge
mi posi jeri a tagliare.
pena. V,Porre la soma, (N)
-

4o4

SOMEGLIANTEMENTE

S()MM1 ACCO

- SomeoLanremerre, * So-me-glian-te-mn-te. Avv. V. A. V. e di''So

migliantemente e Simigliantemente. Stor. Baul. 54. E somegliante


mente abbo io fatto a te. (V)

- Soeina. * (Mit. Ind.) So-me--rah. Montagna favolosa che gli anti


chi Iudiani pensavano essere situata nel mezzo della Terra e dietro
la quale credevano che si nascondesse il sole quando tramonta.(Mit)
souetava. * (Geog.) So-mel-l-va. Sf. Parte della Lapponia. (G)
Somea,* S-mer. N.pr. m. Lat. Somer. (Dall'ebr. sciamir diamante.) (B)
Somsaia, So-me-ri-a. (Sf. V. A. V. e di' Salmeria. Libr. Mott. Mise
innanzi i tristi, e in mezzo le somerie e i carriaggi, da lato le com

Prol. Narra il santo Evangelio per somiglianza, che uno signore,


partendosi della sua citt, commise alli suoi servi certa pecunia.(P)
SomioLiane, So-mi-gli-re. [Att. e n ass. Aver relazione di somiglianza
Assi
con altra persona o cosa. Lo stesso che ] Simigliare, V.
migliare e Uguagliare.) Bocc. nov. 8. 2. La quale (novella) perch
l' effetto della passata somigli, non vi dovr perci essere men cara.
Lab. 54. L'altre poche, che a questa reverendissima e veramente don
ma s'ingegnarono con tutta lor forza] di somigliare, non solamen
te le mondane pompe non seguirono, ma le fuggirono COnsOnninost

pagnie. Stor. Aiolf Diedono licenzia a Polisarco e Ghittifer, che

dio G. V. . 6. g. Si dicea piuvicamente ch'egli era suo figliuolo,


e di molte cose ilsomigliava. Tes.Br.5.3. L'altro (smerlo) grande,

andassono in Frigia , e avuta licenzia, si mossono con molta some

e somiglia al falcone laniere bianco.

ria. E' altrove : Comand che togliessero le donne e ogni someria in 2 - [Parere , Sembrare.] Dant. Purg. 4. 38. Ed ecco l'altra con
mezzo di loro.
s gran fracasso, Che somigli tonar. Bern. Orl.. sq. 23. Ma vi bi
Somenser.* (Geog.) So-mer-st. Nome di parecchie contee dell'Inghil
sogna un cor senza paura, Com'aver debbe un Cavalier perfetto,
terra e degli Stati Uniti. (G)
Qual voi mi somigliate nell'aspetto. Stor. Barl. 7. Ma imperciocchi
Somearon. * (Geog) So-mer-tn. Citt d'Inghilterra nella Contea di
tu mi somigli savio uomo e conoscente, siti prego ec. (V)
Somerset. (G)
3 - Paragonare. Lat. comparare, conferre. Bocc. g. g. canz. 2. E tutti
SowerTA, So-mt-ta. ISf dim. di Soma. Lo stesso che l Somella , V.
quanti gli vo somigliando Al viso di colui che me amando Ha presa.
Bocc. Lett. Pr. S. Ap. 35. Ma dimmi, pu ragionevolmente essere Soniolato, * So-mi-gli-to. Add. m. da Somigliare. V. di reg. Lo

detto partirsi di subito ed arrappar la fuga colui che, domandata li

stesso che Simigliato, V. (O)

salutati gli amici , ancor dopo alquanti di ordinate le sue Somiolevole, So-mi-gli-vo-le. Add..[com. Lo stesso che Simiglievo
somette, e quell mandate innanzi, partire di subito?
le , V.] Borgh. Rip. 4. L' intelletto al sole, l'anima alla luna, ed
Somio , * S-mi-de. V. pr. m. Lat. Somides. (Dal celt. gall. soimh
il corpo alla terra somiglievole in ogni parte. E 23. In molte cose
di buona indole , queto , pacifico , onde soimeachd bont di natu
l'oro somiglievole al sole.
ra, piacevolezza.) (B)
SommA, Sm-ma. [Sf Quantit che risulta dall'addizione di pi qunn
somain, So-mi-re. Sm.1 Che porta la soma ; altrimenti Somaro ,l tit o numeri presi insieme, ed in generale ) Quantit semplice
Giumento. Lat. jumentum. Gr. xrvos. Bocc. nov. oo. 2 . Alla qual
niente. Lat. summa, vis, copia. Gr. ram9os. (Summa, dal celt. gall.
cosa fare n a voi pagatore n a me borsa bisogner n somiere.
suim che vale il medesimo. In ingl. sum , in ted. summe, in ungh.
cenzia ,

- -

tanta gente , e cavalli e somieri e carreg

summa, in franc. somme. Altri cava summa dal lat. summus som

gio, che la minore oste teneva una e mezza lega. Franc. Barb. 248.4
Ed aggia buon sommieri , E le some leggieri. Franc. Sacch. rim. 2o.
1'so ch'avete il capo nel fattojo Tra macine , tra gabbie e tra bra
ghieri, Tra villani, tra buoi e tra somieri, Tra l'olio, tra l' ulive

mo, ed altri dal lat. sumo io prendo, o dal gr. srmmeno io resto
congiunto.) G. V. n. 44. 3. Vollono spendere s disordinata son
ma di moneta. Dittam. 2. 7. Che a minor somma il censo lordivi

G. V. 1 n. 86. .

sa. Cas. lett. 68. Non far come chi paga un debito , che , conto
ch' egli ha i danari al creditore , non ha pi cura di quella somma

e lo 'nfrantojo.

2 - Anticumente detto anche infem. nel num. del pi.] Cavalc. Med.
cuor. Come se non fossero suc , gli ajut caricar le somiere di quel
2

le cose, e lasciollo andare.

o di quella moneta , siccome non sua. Cecch. Servig. n. 4. De'


buon guadagni avanz buona somma Di danari. (N)
- Estremit, Sommo. Lat. summitas. Gr. dpa. Pataff 6. E tutto
l'uomo
in somma della lingua l' haio. S. Gio. Grisost.
sia pervenuto a somma d'ogni male, pure se vuol partirsene, te tor
re alla via della virt , ricevclo (Dio) volentieri ed abbraccia

3 - * (Mus) Parte principale dell'organo , ed o a tiro o a mol


le. Quello a tiro composto di tre tavole di noce messe l'una sul
l'altra. La sua lunghezza dipende dalla grandezza delle canne, po
o , ec.]
ste in fila sul medesimo, e la sua larghezza dal numero di que
ste file. La tavola inferiore ha tanti canali quanti sono i tasti; sotto 3 - Conclusione, Sunto. Lat. summa. Gr. r spdiAauov. Franc. Sacch.
questi canali stanno i ventilabri, i quali colla compressione de' ta nov. 5.Rechianla a somma, che tempo fu or fa tre mesi? Bemb.Asol.
sui si aprono, e il vento, forzato dal peso de' mantici, scaccia quel 3 62. Brievemente raccogliendo la somma delle loro quistioni.Sal.
Granch. 5. 3. La somma si questa, che tu dica D'averlo tolto a
lo che trovasi ne' canali, e fa sonare quelle canne i cui registri so

no aperti. Il Somiere a molle o a vento fatto in modo

COP

prire un dato registro non si muovono righe di legno perforate, ma


con un registro si aprono ne'canali del somiere tante lingue, quan
te sono le canne dell' organo , e vengono incollate alla parte su
periore tanto che si possano aprire e chiudere. Tra il canale e tali
linguette ricoperte di pelle si pongono alcune mollette onde stiano
ben chiuse ; le punte connesse con quelle spuntano fuori e passano
per la pelle che cuopre il canale, dove s'incontrano con altre punte
poste a traverso su i registri distesi sopra i canali in lunghezza del
somiere. Col tirare i registri si aprono codeste lingue , ed il vento
fa sonare tutte quelle canne a cui da quelli aperto il varco. (
voce tecnica francese Sommier; i Veneziani dicono Bancone.) (L)
4 (Marin.) Somiere : La tavola che forma il lato superiore del por
tello, come la Soglia forma il lato inferiore. (S)
Somiciliare , So-mi-glin-te. Add. [com. Lo stesso che Simigliante,
V. Nov. aut. 83. 3. Li port una vecchia femmina un sacco di bel
lissime noci, alle quali non si trovaro somiglianti. Galat. 4. Il che
mondimeno o virt , o cosa molto a virt somigliante.

un Turco in Raugia. E' pi sotto : La somma e la sustanza Si


ch'io dica come 'l fatto sta.

4 Sommario. Salv. Avvert... 2. 6. Che adunque fia da dire ec.


de' proemi, delle raccontazioni, delle somme, e brevemente di tante
altre maniere del libro delle novelle? (V)

5 Dicesi Somma d'alcun affare, e vale Il pi considerabile e pi


importante d'un negozio. Lat. pondus negoci, summa rei. Gr. rd
xsdaxnov. Cas. lett. o. Nostro Signore ha infinita speranza nella
presenza ec. di V. Ecc. , e confida in lei tutta la somma di que
sti affari.

6 -* Dicesi La somma delle somme e vale Ultima, Finale conchiu


sione. Cecch. Mogl. . 1. La somma delle somma questa, che mio

padre cc. (N)


7 - Dicesi Dare in somma o simili e vale Dare ec. a fare un'opera
o un lavoro a tutte spese di chi prende a farla per certo prezzo 3
che anche si dice Dare in cottimo. [IV. In somma, S. 2.] Lat.opus
facimdum locare. M. V. 5. 73. All'uscita di Settembre del detto
anno si cominciarono a fondare le mura , e tutte s'allogarono in

somma a buoni maestri.


2 IEd in forza di sm.) G. V. 12. 16. 7. E ci fatto, pinsono fuo 8 - Dicesi Fare somma e vale Multiplicare. [V. Fare somma-l
ri il conservadore , e feciono il somigliante. Vit. S. M. Madd. o7.
Costoro, ch'erano venuti , facevano lo somigliante. E' 12o. Tutte 9 - * Dicesi Levare la somma e vale Sommare. Diod. Num. 4. 2.

Levate la somma de'figliuoli ec. (N)

l'altre anime sante facevano il somigliante.


- In sonma, [che scrivesi anche Insomma, ] posto avverb. Final
Somigliantemente, So-mi-glian-te-mn-te. Avv. Lo stesso che Simiglian iomente,
conclusione. tV. In somma, S5. , e 3.] Lat. ad summam,
temente , V. Soder. Colt. 1 3. Cos come delle pere e delle mele denique,Intandem.
a9Aov , riao, io rpov. Cron.Morell. 273
d'ogni sorte, strette al torchio, se ne fa vino ; somigliantemente Giovanni fu quelloGr.
in somma che pi abbranc, e Pagolo ne and
questo vino si pu fare inforzare per aceto, tenendo pieno fin a mez di peggio che tutti. Vit. S. M. Madd. 23. In somma si puose in
zo il vaso , dove egli dentro si pone. Libr. cur. malatt. Somiglian cuore di volere fare contrario a tutte quelle cose ch'ella si dilettava
temente vale la decozione del fiengreco. (N)
ella era vana.
Somigliantissimamente, So-mi-glian-tis-si-ma-mn-te. Avv. superl. di So nn quando
- * In somma delle somme , posto avverb. Per final conclusione.
migliantemente. Piccol. Poet. Arist 67. Berg. (Min)
V. In somma delle somme. (A)
SomiciliAntissimo , So-mi-glian-tis-si-mo. [Add. m.1 superl. di Somiglian
Somma diff. da Addizione. Addizione latinismo omai riserbato
te. Lo stesso che Simigliantissimo , V.] Varch. Ercol. 43. Le quali
ad esprimere la prima delle operazioni aritmetiche, che con voce
due lingue per sono tra loro somigliantissime. Tac. Dav. Stor. 2.
pi nota dicesi Somma. Se non che Somma esprime pi propria
a69. La immagine della Iddia non in forma umana , somigliantis
mente l'applicazione dell'operazione a una serie di numeri; Addi
sima a piramide tonda. Red. Ins. 4. Crederono , dico , che ec. co zione
esprime l'operazione in s stessa. L'Addizione il metodo che
minciasse a vestirsi da s medesima d'una certa verde lanugine so
insegna a far bene una somma. Se io vorr numerare le operazioni
, eC.
migliantissima a quella
comincer dal nominar l'Addizione , non la Somma; se
SomiclianzA, So-mi-glin-za. (Sf Lo stesso che Simiglianza, V. Franc. aritmetiche,
vorr commettere ad uno che mi levi il risultamento di una serie
-

Sacch. nov. 224. Avvis il Conte di mettere um di ec. armato uno

di numeri, gli dir che ne faccia non l'Addizione, ma la Somma.

in somiglianza di Guernieri. Nov. ant. 37. 2. Alli matti ogni matto Sova. * (Geog.) Lat. Summa. Citt del Regno e della Provincia di
pare savio per la sua somiglianza. Din. Comp. 2. 43. Un cavaliere
Napoli.-Nome del Monte che l' sovrapposto e che spesso si con
della somiglianza di Cateliua romano, ma pi crudele di lui.
fonde col Vesuvio. Fiume e dipartimento di Francia. (G) (N)
2 - [Onde A somiglianza posto avverb. Similmente, Come. V. A Sommacco. (Bot.) Som-mc-co. t Sm. Specie di pianta del genere rus,
somiglianza.) Soder. Colt. o3. Attaccate lame di piombo o di rame che ha il tronco legnoso , irregolarmente ramoso , con la corteccia
al fondo del cocchiume ec., se resteranno asciutte e pure, segno di pelosa , di un verde bruno; le
alterne, pennate, con sei ad otto
durare ; se bagnate, il contrario; e massimamente scaveranno le sca coppie di foglioline quasi rotonde, con punta allungata nell' apice,
glie fatte a somiglianza di biacca.

2 - Favellamento per similitudine,

ra

Cavalc, Specch. Cr.

seghetuate con denti ottusi, pelose al di sotto, sessili; la pannocchia

SOMIMACO
4 o5
SOMMERGITRICE
.
2,
8,
G.
molto serrata in forma di tirso, composta di molte spighe di fiori
La
sommaria
accorciamento.
e
per
della Sommaria,
sessili, di un bianco erbaceo. Fiorisce nel Luglio, ed indigena del
Tre giudici avea ordinati, che si chiamavano della sommaria.
l'Italia, della Spagna e della Francia. Detto anche Albero della Sontanissima vere , Som-ma-ris-si-mamn-te. Avon superl. di Som
vernice. 1 -, Sommaco, Summacco, sin, Lat, rhus coriaria Lin.,
mariamente. Lat. verbis quam pancissimis. Gripoxv saurra.
rhus sumach. ll Vettori nelle varie Lez, 38.ao, la dice in Lat.
Lib, Pred. Mi ha comandato che io ne favelli ora pi che somma
rissimamente,
summachs. (Nelle carte de'mezzi tempi detto sumach. V. il Du
Cange. In ted.sumach, in franc. sunnac, in isp, zumnque, in ingl. Sommariva (Geog) Som-ma-ri-va. Citt degli Stati Sardi nella divi
summck. Secondo il Gollio, voce derivata dall'ar. summaq ch'ei

sione di Cuneo (G)

traduce rhus obsoniorum) M. Aldobr. B. , Cavretti e vitella con Sonara, Som-mta. Sf Sorta di vivanda. Pros, Fior. Lor.Franc,
agresto verde, o in aceto , o in sugo di mele, o in sugo di sommac
Cical.(A) Lasc. rin. 333. Le sue dolcezze son quasi divine; Ere
co, in cetriuoli, o in lunnie, Ricett. Fior 18o, Puossi fare ancora
ca dopo, s' migliore il bere, Che la sommata e 'l cavial ben fine.(V)
con altre cose simili, come scorze di melagrana e sommacco, eco Pa Soniaramente, Som-ma-ta-mn-te Avv. PA. P. e di Sommariamen
sta Diz.Il seme e le foglie del sommacco sono costrettive (N)
te.La breviter, compendiario Gr. rurdus, run, Sen. Pist. Non
a - Dicesi Sommacco peloso, un'altra specie dello stesso genere
mi ricordo bene di tutto, in ci, ch'egli lungo tempo che io l'udi',
con foglie pennate a molte coppie di foglioline lanciolate serrate, a
e me ne ricorda sommatamente. Allert.cap.7. Ma basti averti scritto
denti acuti, pelose nella pagina inferiore; il picciuolo comune ro
questo brevemente e sommatamente.
tondo ed i fiori terminali son disposti a forma di tirso. Le figlie di Sommare, Som-m-te. Add. e 1 sm. PAV edi' Ottimate. Lat.
questa specie sono utili per la concia de cuoi quanto quelle della pre
procer, optimas. Gr. eurris. (Dal lat.summus sommo.) Amet.72.
cedente, e per la tinta egualmente che illegio il quiale merita qual
A celebrare si dispose una gran festa, alla quale i sommati del regno
che attenzione nelle opere d'impiallacciature per la sua bella ema
suo d'ogni parte chiamati vi vennero
tura di un giallo rossastro e nero. Lat. rhustlyphinum. (N)
Somaro, Som-m-to. Add. m. da Sommare. P. di reg. -, Assom
2 - (Ar.Mes.) Cuoio concio colle figlie di questa pianta. Buon.
mato, sin. (O)
Fiera. 4. .Tuscema il prezzo di quelle vacchette, Abbassa quei 2 - Ed in forza di sm. Cos dicesi La Somma raccolta da un conto
sommacchi, Cala quei cordovani. o Magal. Lett. Son tornate le boc

di pi partite.

Raccorre, 5. 4) Magal. part..lett. 2. Non so

chette di sommacco rosso alle scarpe. (N)

se di quel primo sommato cosi spaventoso vi rimarranno i rotti. (B)


e di Sommacco. M. Aldobr. B, Sommarone, Som-ma-to-re-erbm, di Sommare. Che somma o com
Somaco. (Bot.) Som-m-co. Sm.
Faccia cuocere una gallina vecchia o una tortore in acqua, dov'egli pila ; e propriamente Compilatore di materie teologiche pi comu
abbia gomma adraganti, e sommaco.
nemente Sonianista. Garz.Piazzo. Berg (Min)
2 - (Ar.Mes.) Nel sign. del 3.2. di Sommacco.Ar. Supp. a. Sonnen. * (Geog) Sn-men Lago di Svezia.(G)
Aveano Parecchi bei poliedri e muli carichi, E di selle ferrate, e soenoa. * (Geog) Som-mr-da. Citt degli Stati Prussiani nella
di bellissimi Guarnimenti, e appresso buona copia Di sommachi e pro provincia di Sassonia. (G)
--funni, e cose simili. (B)
Sonucareloa. * (Geog) Som-mer-felda. Citt degli Stati Prussiani
Lat.vche
grandemente.
che
Sorre, Som-ma-mn-te. Avv. Pi
nella provincia di Brandeburgo (G)
menter, magnopere, summe. Gr. rpz, Bocc. nov. 4. 5.Laonde Sonnendere, Som-mer-gn-te. Parti di Sommergere. Che sommerga.
sommamente Martuccio venne nella sua grazia. Coll. SS.Pad. Ci
V. di reg. (O)
sforzammo di sostenere la povert e la malagevolezza dell'eremo, e Soumenoen, Som-mrge-re. Att. anom -Affogare, Mettere in fondo, e
l'asprezza
con
della
con
studio
sommanente
grande
seguitare
e
di
s'intende propriamente in fondo dell' acque; altrimenti Ammerge
versazione di coloro, la quale appena sostenevano glino.it. S.
re , anticamente Sommersare (V. Affondare) Latsubmergere, mer
profezie,
e
delle
insieme
scritture,
delle
Favellavano
ago.
Bat.
Gio.
gere. Gr. ara, zzrzrori. Dant. Inf8, a5. Quaggi m'han
e
del
Figliuol
novello,
tempo
e
del
tempo
antichi,
del
Padri
e del
no sommerso le lusinghe, Ond' io non ebbi mai la lingua stucca. E
di Dio, che doveva venire, e sopra questo si dilettavano sommamente,
Purg. 3. o. Abbracciommi la testa, e mi sommerse Ove convenne
Cas, lett. 3. E cos ne la ringrazio sommamente. E a . Come quello
chio l'acqua inghiottissi, Butivi: E me sommerse poi nell' acqua,
la
mia
esaltazione
come
sua,
che sommamente desidero ogni onore ed
attuffandoni col capo in essa. Cra. 8. 5 Acciocch i torrenti, che
propria
vengono del monte, non cuoprano e sommergano i semi che son nella
2 - Sommariamente. Cavalc. Espos. Simb... Gli articoli della
valle gittati. Bocc. nov. 4. 4. Calate le vele, o voi aspettate d'esser
Fede, li quali si contengono sommamente in nel Credo. Borgh. Arn.
vinti, e sommersi in mare
fam, 7, Bastando aver tocco sommamente cc. quel che cc. per una a - E detto non solo dell'acqua, ma anche della terra, Sotterrare.
generale notizia debba bastare. (V)
Cresc. 5.2.3, E ci fatto nella detta aja , ovvero semenzajo, som
Souano, (Mit.) Son-m-no. Sotto questo nome i Romani adorarono
mergere le mandorle non pi addentro di quattro dita, ch ec. C.
Plutone. Lat. Summanus. (Quasi summus Manium, il maggiore de'
p. lib. 6. cap. 3o. Nell'anno detto di sopra avvenne in Borgogna
Mani. In celt, gall. samhnn fuoco d'allegrezza, fal. In pers.asu
Imperiale, nella contrada di Coltres, che per diversi tremuoti ccle
man cielo, asumani celeste.) S.Agost. C.D. 2. E non so qual Dio
montagne si dipartirono, e per ruina nelle valli soverchiarono: on
attribuivano
della
-----

Sommano i Romani adoravano, a cui


notte. (N)

le saette

de tutte le villate che erano nelle dettevalli furono ricoperte e som

merse, ove morirono pi di 5ooo persone (li testo Recanati invece

Soane Som-m-re. Attunnccorre i numeri, tRidurre pi numeri


ad uno solo.- , Assommare, sin

Lat. in summan redigere. Gr.

ao, igca Sen. Pist. Quando l'uomo ha ragunate le parti, s le som


ma per un conto. Menz sat... Allorch le partite Atropo somma
2 - N. ass. Far la somma. Lat.summam conficere. G. . . g. 5,
Somma da fiorini 3ooooo e pi. E cap.92.4. Somma l'opportune
ispese, sanza i soldati a cavallo e a piedi, da fiorini 4oooo d'oro
e pi l'anno,

ai soverchiarono lege sommersono) (V)


3 - Detto dell'azione dell'uomo o delle cose sopra i corpi galleg
gianti, vale Farli andare in fondo, Farli sommergere. Amm. Ant.
2,5. 3. Se troppa rena si mette nella nave, si la sommerge e pe

risce. (La Cr, stessa alla v. Perire, dando la significazione attiva


a questo Perisce, ne fa indurre una simile per Sommergo, Ma se
la fosse accorciativo di ella, come potrebbe stare, questi due vet
bi non sarebbero che n. ass.) (N)

Soianenre, Som-ma-ria-mnte, Avv. Insommario, Compendio


- per meta sopraffare Pist Cic.a Quint. Che tu non ti lasci
samente. -, Sommatamente, sin. Lat.compendiario. Gr. avrduo, soperchiare n sommergere dalla grandezza delle faccende
Fi. Vincere, Superare, Esser superiore Galil Consid.Tass.
cruxxg3. Bocc. intr. 53. Questi ordini sommariamente dati, li quali 5 da tutti commendati furono, lita drizzata in pi, disse : ec. EAit.
2, 6. Questi scherzi non si possono tollerare se non hanno due
Dant. 23. In lui sommariamente le divine cose el'umane parevano

essere fermate. Rett. Tull. Se dice il fatto sommariamente, non per parte.
2 - Con giudizio sommario, cio Spedito brevemente. M. V. 3o7.
Manteneva ragione tra loro, la quale faceva spedire sommariamente.

condizioni, l'una che siano con somma diligenza condotti a fine ,


sicch la grazia sommerga l'affettazione, l'altra ec (Br)
alcuno= Levar
a-tOnde Sommergere il dubbio, il dubitare

gli il dubbio, Farlo deliberarel Danu Infa897. Questi, scacciato,


3 - * Sommamente. (Quasi da Sommario add. per Sommo, come Pri il dubitar sommerse In Cesare.
og. c. 3.2. 7. Questi artefici 6 - M. ass. nel.sign. Fior. S. Franc, 88 Per lo difetto del go
mario per Primo) ac. ess,
sommariamente sono utili al mondo. (N)
vernatore perisce e sommerge questa nave, ed annegasi miserabilmen
Sommario, Soun-ma-ri-oSm Breve ristretto, Compendio. Lat.sum
te (v) Gal, Gall. 37. Sicch un grano di manco non bastasse per
marium, breviarium, Gr. rro4, cos. Seni. Pist. Il quale in
farla sommergere. (N)
altro tempo si soleva chiamar sommario.Borgh. Origir38. Se 7 - N. pass, nel primo signl Declam, Quintil C A colui porgerci
desse
si dee credere al sommario di Livio. E appresso. Non vorrei
la mano, il quale stanco per combattimento de' membri si son
gi noja ad alcuno quel che del medesimi sommarii di Livio parche mergesse. Gil.Galt. 237. Barche, le quali poi, piene d'acqua,
si cavi. Borgh.lip, afg. Scrivendo io in brieve sommario le vite si sommergano. (N)
degli antichi e dei moderni scultori e pittori,
8 - E per metafiLab, 57. Con le nostre malvage opere continua
Sonanno. Aaal.m. Fatto sommariamente, e senza solennit di giu
.
mente ci andiamo sommergendo
26.4. Tegnendo ragion sommaria -- (Marin.)Sommergersi sotto le vele espressione della quale si
dzio. Lat. summarius. G.
periscansar
le
mali
viene
vele,
cui,
di ruberia e forze. Buon. Fier. 4.5.3.A
servono i marini quando un vascello essendo sotto
maggiori, Sidce ragioni sommaria e spedizione o Borgh. Colli
rovesciato da fiero colpo di vento, che lo fa piombare al fondo e
o
de
La
come
de
Volci
sarebbe stata
lit.426. Finita una guerra,
perire. (A)
tini, si pigliava nel Senato sommaria deliberazione defatti loro. E souemani, sommergi-bi-le. Add.com. Che pu sommergersi, Ca
st foo. Giovava a un cotal sommario conto dei tempi il numero pace di sommersione. A) Pgnor Leu, Berg (Mn)
de lustri. (v) Band. Ant. Le cause delle povere persone ec. dover Soenaero, sommer-gi-mnto Sm. Lo stesso che Sommersione,
esser sommarie, e procedere in esse senza strepito e figura di giu
oghip.53o. Dipinse cc. quando il popolo passa il Mar Rosso,
-

dizio. (N)

col sommergimento di Faraone,

2 --(Lg.) In forza di sost, e nel genere fem. Nome di un supremo


tribunale in Firenze, a tempo del Duca d'Atene. Quello che in Ma
poli decideva innappellabilmente tutte le cause di raddizione di conti,
e di natura fiscale, feudale ec dicevasi propriamente Regia Camera

vocab.

1.

Somearone,

sommergreer.

m di Sommergere. Che som

merge... di reg. (A)

Sonaerranee, sommergi-tri-ce, Verbf

di Sommergere.

Che

sommerge, Lab, og, tVedere alunqe dove i, amo essere una pas
52

o6

sommitt

SOMMIGIURA

sommettono al talento. Petr son, 48or voige, signor mio, ran


decimanno , Chifui sommesso al dipietato giogo, rane, saech.
rim. Quando sommessa e vinta De Vegentani fa ardita possa
n. passi Declam, Quintil. C. Qnasi, siccome io steso la ri
Cevess, insonni,
- " (Agr) lunestare, Inserire Pallad Fibr. 7. Eindi ritratto

se accecatrice dell'animo ec., vizio delle menti non ait, e son

mmergitrice dell'umana libert

Sono una , Som-nergi-t-ra. tr


.A.
e di Sommersione
a -ndelare sommergitiranmmergere.
Fare sommergitura.
F.Ja. T7.a.,Messo ha il freno alla misura; Non faccia sommergitura.

Sonversane, Som-mer-sre.

Au.

. e di

Sommergere La

--------

fuor questo agnello, incontamente sommettere ivi in quel foro il


ramuscello. (N)

ob nere. Graarx. (Da submersi io sommersi) rac, T.


6. 3. no. Stisco il fonte, d'onde a noi si versa La caritade, che il

Souenes (Gcog)Som-mi-res. Cit. di Francia nel dip. del Gard(G)


comisommersa. Pirg. Eneid. A. . Puova contro a loro colli Sosraro
, Som-mini-stra-mn-to. Sm. Lo stesso che sommini
strazione , . Oliv. Pal. Ap. Pred.ga. Bag. (Mn)
somensione , Som-mer-si-6 netSfl
sommergere, L'affogare, L'an Sisraare,
Som-mi-nistrante Pari di Somministrare. Che son
dare o li mandare a fondo.-, Sommergimento, Sommergitura, si
sta-ed. lett... 4. Tre sono le parti della medicina soa
Lau, submersio Gr. orris. But. Inf. 27. . Poich Ulisse ebbe
voti la tua forza, e sommersa le loro navi.

ministrati i rimedi, cio la chirurgia e

narrato la sua sommersione, la fiamma

farmacia e la dieta.

si lev ritta.
, summi
a inondazione grandissima che allaga e copre interamente un paese. sosnaan, Sonni-ni-stra-re Att. Dare, Porgere.
ustrare, in at subministrare, suppeditare.Gr.ropizu. Fira.
Gro, 7. Vi morirono per la sommersione pi d'ottomila
7. Sicch gli uomini dotti, ai quali ha somministrato la natura una
persone,
bello stile, possano vergar le carte con questa storia. E as. Le
senso,
Som-mrso. Add. m. da Sommergere. Affogato, Ricoperto
ali il convenevole rancore ed il giusto sdegno le somministravano.
dall'acque. La subner sus. Grararori Segner laced .
l'ac, Dav. VitAgrifoo S'avvicinava la tratta deviceconsiliarAsia
2. 9. Tali sono i cigni, e pi simili cui miriamo ec. dati i piedi
e Affiica, e la feca morte di Civica somministrava ad Agricola con
spaziosi in guisa di reni, a vogare, immersi nell'onda, ma non
siglio, ed esempio a Domiziano,
sommersi. (P)
o,
a
Persimu. Ricoperto da checchessia. Dant. If 6.5 Con tre Sossrnariv Som-mini-strativo. Ald. n. Atuo a somministrare
- Sumministrativo, sin. Segn, Gov. (A)
gote caninamente latra Sovra la gente che quivi sommersa.
3- Per metaf dicesi Sommerso nel sonno e vale Profondamente Sostaro, Somministr todd. m. da Somministrare. Dato, Re
co- Sumministrato, siul Lat. suppeditatus.Gr. reroproga.
andaormentato ; Sommerso nella falsit e vale lmplicato in idee false
9.25 Tanto pi, quanto la risposta mi vien dal medesimo autore son
e oscure; e cos degli altri. Dant. Par. 2. 6, Edella certo
-

assai vedrai sommerso. Nel falso il creder tuo. Buon

Pier 5 a

ministrata.Salvin. Disc.

2. Le notizie dalla memoria somministrate

hanno bisogno d'una superior facolt, che le riordini e le disponga


- Eletto di persona Socccorso, Sovvenuto. Pros irpat... o.
4 oz 7, pag. 66. Tanti compassionevoli infermi, che, sommi
nstrati di cura e di medicina , nelle proprie case loro riebbero la

Che sommersa nel sonno Sa ravvisarla legge,

la forza di sm, parlando di persona, Sommersi, poeticamente fu


detto di Coloro che son caduti nell'inferno, I dannati Dunt la
o. 3.i nuova pena mi convien far versi ,E dar materia al ven
sanit. E pag. 67. Questi tra noi provvisti di convenevoli ricetto,
tesimo canto Della prima canzon, ch' de' sommersi.
enerati, carezzati,somministrati delor bisogni, hanno potuto anch'essi
5 - (Bot) Pianta sommersa. Quella che cresce interamente sto
testimoniar le glorie di tanta virt, (NS)
l' equa senza mai comparire alla sua superficie ; Foglie sommerse Somministraro
ne, Som-mi-ni-stra-to-re erbm. di Somministrare. oa
quelle che stanno nascoste sotto l'acqua. Bertoloni (O)
, Sumministratore, sim. (A) are, Impr. Berg. (Min)
soressa. (Arnes) Som-ms-saf. Quell'opera che serve di fondo somministrae, Som-mini-stra-trice, erb. f di Somministrare che
ad un lavoro che ha soprapposto; contrario di Soprapposta Dant. Soannusraarac
somministra.-, Sumministratrice, sin Uden, Nis. n. 3. Non parec
inf 7. 6. Con pi color
sommesse e soprapposte. Non fermai in

che tra loro convengano insieme il bandire le Muse e il comporversi


drappo Tartari n-Turchi.

de quali sono somministratrici esse stesse. (A) (B


Sommessamente, Som-messa-mn-te.Avv. Con voce sommessa o bassa. Sosra
azione, Sommi-ni-stra-zine Sfi L'atto del somministra
Lat.submissim.Gr. rig. Buon.ier. 3.4. 7. Parer prima into
nargli il suo concetto Sommessamente, e poi sembrar di forte

a-

Senza far romore, Piano, Adagio, Buon.ier. 4 - 4 M'

parso udire aprire una finestra Sommessamente e piano


Souessevoie, Sommes-s-vo-le. Atda.com. Inchinievole, Umile, Som
nesso, segner. Miser. versett., n. 2. Hai da chinare il capo sem

pre pi sommessevole a quella fede che qual battezzato professi(A) (B)


Sossione, Som-mes-si-6-ne. ty. Lo stesso che Sommissione,

re - , Somministramento, Sumninistramento, Sumministrazione, sin.


a suppeditatio.Gr. ropia. Segn. Mann. Ou, a7. . Con dire
fiualmente a Dio che ci liberi d'ogni male, dimandiamo d'esser li
berati da ci che si attraversa alla somministrazione del nostro quo
tidiano sostentamento,

- (Milit) Quantit determinata di vettovaglie o di masserizie neces


sarie ai soldati, somministrata o dagli appaltatori o da governo. Bott.

Stor. Amer. La provincia della Pensilvania era quella dalla quale


M. 4. 6. Lo imperadore in Pisa volea che gli ambasciadori
siccome frumentosa, si cavavano principalmente somministrazioni
sanesi facesnoia sommessione. E g. 5o. Cercarono stantemente
delle farine per uso degli eserciti. (Gr)
con sommessione e preghiere, che il nobile e gentile cavaliere ec. di
si vile e vituperoso servigio non fosse contaminato. Cronomell. Sunssuna estre, Som-missi-ma-mn-te. Av1 superl. di Sommamen.
te. Lat.maxime, summopere, mirum in modum. Gradurra.
Alla sommessione del maestro e alle molte
basse. Borgh, Tosc35.
Pgliando il tempo dalla sua sonmessione a Romani alla guerra ci

Fiamm. 4. 43. Quante donne, quale il marito, quali l'amante,

di Som

quale lo stretto parente veggendo tra questi, vidi io gi pi fiate


sommimissimamente rallegrare? Parch. Ercol, 4. Bench da tutti gli
uomini o dottisommissimamente, non per mai bastevolmente, lo

sessissimo, Sommes-sis-simo. Addm1 superl. di Sommesso,Salvin.

missimamente da molti, e da molti sommissimamente biasimato il

vile di Sila.

sessissima mentre, Son-mes-sis-si-ma-mnte. Avv. super


nessamente, Leon, Lett.Berg (Min)

Disc. a. o8.volendo esprimere un genere di servit umile e som


messissimo. E Pros.Tos., 53 Ove rende le ragioni con filosofica
sempre sommessissima ec., dubitazione.
sessivamenre , Som-messi-va-mn-te.Avv. Con sommissione, Con
unitazione. Petr. Uom. ill. 23o. Sommessivamente chieggendo

dato. E Storto. 288. In questa deliberazione fa ec.lodato on


Goufaloniere, E5, ooo. Che CosimodiMona Maria ec. atten

desse con que' dodicimila ducati a darsi un bel tempo, e s'occupasse


tutto ne' piaceri ora della caccia, ora dell'uccellare ec., delle quali
cose somminissimamente si dilettava.

Souissimo , Som-missino (-Add. m.1 superl. di Sommo. Lat. maxi


rigo imperadore) perdono al Papa, a gran fatica l'impetr (V)
mus. Gr, urros, l'iamm, 4, 6, Qiesti erano al corporal caldo
sommissimi rimedi a me offerti. Bocc.
it. Dunt. a 27. Se io noi
sione, Umile, Rispettoso, Sommessevole Lat. submissus, humilis
volessi gi affermare, l'ornato parlare essere somminissima parte d'o

Sessivo, Som-messi-vo. Adam. Che mostra , Che ha sommes

Gr, raracpv. Tic. Dav. Stor. 3. 3o3. Lette in pubblico queste


due lettere, quella di Cecina sommessiva, quasi tenesse di non offen

gni scienzia, che non vero alvin Disc, aa5o. Sonmissimo pre
gio delle lettere, che quantunque in alcuni scuri tempi non gui

dere Vespasiano, ec.

derdonatecc. ma piuttosto sgradite, (N)


Sovimesso , Som-ms so. Sm. La lunghezza del pugno col dito erosso Sommissione,
Som-mis-si-dne. Sf. Propriamente Il metter sotto; efig,
alzato.Bocc. now,79,3o. Ed era una tristanzuola, ch' peggio,
Il sottomettersi, Umiliazione, Obbedienza. --, Sommessione sin
che non era alta un sommesso. G. V.

a 83.5, Piovvono grandis

sima quantit di vermini grandi un sommesso con otto gambe. Cr.


b. 23.2, Sipiantino l'una dall'altra un sommesso, ovvero per una

spanna, di lungi. E cap, 87, 3, Adentro per una spanna e pi, e


l'uno dall'altro un sommesso spartito o Burcha, 5. Cresciuta m'
un palmo la foggiana ,Escemata un sommesso la pannocchia. (N)
Sonvesso. Add. m. da Sommettere. Messo l'un sotto l'altro; sinc. di
Sottomesso. Lat. submissus, Gr,

sposa

a -Dicesi Voce to simile sommessa e vale Piana, Umile. Lat. de


missavox. Gra9eum
4, Bocc. no, 77.
La donna con

Lau. denmissio, Grrarotporin. Buon. Fier3. 5. a. Ma la sommia

sion fu senza danno. Stor, Eur.4 g6. Mand con molta sommissione
a chiedere perdono.

Sommissione diff da Obbedienza. L'Obbedienza nel fatto, la


Sommissione pu essere nella volont. La commissione deve essere
volontaria obbedire si pu ad una forza che si spinga senza che

noi vi pensiamo, oppur nostro malgrado. L'Obbedienza si rinnova


ad ogni atto dell' esercitarla La Mommissione una disposizione albi

tuale ad adempiere l'altrui volere, ad approvare e seguirgli atti


altrui. L Obbedienza dirige le azioni e lascia libero il resto; la Son
missione tiene a freno anco, i pensieri a gli effetti
senza punto mostrarsi crucciato, disse.
Som-mi-sta. Add. e sm. Compilatore, e propriamente Com
a) Quivi sommessi accenti E interrotti sospiri Daran segno or Sonusra,
pilatore di materie teologiche, Casista, Moralista. Segner Pred.
8.
.
Subito
voi vi fareste forti con dirmi ec. ch'avete letti oma
or di
martiri.
3 di
-gioie,
In forza
d'avv.
per(B)
S
ente, Lat. submissim. Gr, r.
nisti, ch' avete consultati
ec. Uden. Mis. 3, 36. Ci manca
Buon. Fier, 4, 6 Sommesso aprirla porta, Dare un'occhiata, solamente il quaeritur utrumteologi,
del resto mi par di sentire un soma
erato scappar via.
mista pi che un poeta.(A) (B)
Boxerrene, Som-mtte-re. tAtt. anon, compl sinc, di Sottomettere Sora,
Sommit
ast di Sommo Cima, Estremit della
Metter sotto , Assoggettare. Lat. submitiere, Gr, irrorare, ri
tezza; altrimenti Vertice, Vetta, Colmo, Giogo, Punta ec, La
x. G.
95. Le predette tutte cose ecsommettiamo alla
voce sommessa ecil chiam, E num,

g. E con voce sommessa,


Tass, rim, pag 8. (Parma

diterminazione della Chiesa e denostri successori. Dant. In


A

Sommit e erta, inaccessibile, alpestre, scoscesa, rilevata ec.

5. 39.

oi fatto tormento Eran dannati i peccator carnali, Cine la ragion

soumitade, soumitate, sanit, in Lat, verte, fastigium Gr

OMIAIO
oput Booag. 6.
8. In sulla sommit di ciascuna si vedeva un
palagio quasi in forma fatto d'un bel castelletto. G... 7. 4. Peca
Atalante murare cc. una rocca in sulla sommit del monte, di gran

dissima bellezza. Cra. 2. 6. E quando la sommit delle dette piante


avranno scampata la "ngiuria della rosura delle bestie, si deoio tra
sporre con tutte le radici alle fosse.
a - Per metaf. Termine, Fine. Fr. Jac. T5, 3.

TFu breve il

tuo pensato , Lunga l'operazione; Ma perseverazione. Viene alla som


mitate.

SOMIMOVITORE
4o
I giudici nella Scrittura sono chiamati pi volta Elobim, cio
--

Iddii, perciocch sono nel mondo come luogotenenti di Dio giudi


cante ; ora siccome in Dio sommo cnte, e semplicissimo, che essen
do perfettissimamente uno , in eminente grado tutte le cose, le

quali in esso simplificansi, e perfino le contrariet medesime siden


tificano ec. (N)

no - *Dicesi Sommo Sole e vale laldio, V. Sole , 5. no. (N)


1 - *Dicesi poeticamente Sommo smalto per Supremo cielo. Smal
to sm. 52, 6. (N)

3 - Sublimit, Eccellenza. Lat. praestantia. Gr. gox.it. Pitt. a.


Se per creder vogliamo che alcuno de professori pi eccellentia
scendesse a quella sommit

2-tDicesi Sonimo pastore e vale il Pontefice. Dant. Par67.


Ma il benedetto Agabito, che fue Sommo pastore, alla fede sincera
Midirizz.

Anticamente fu detto Sommit della verga per Prepuzio.Omel.

Sommo diff. da Sovrano. Sommo importa Grandezza Sovrano,


S. Greg- 1.37, Riportare a numero le sommit delle verghe umane
Nobilt, Dignit.
proposte dal re, occisi gli Allofili. (Il lat. ha numerosa praeputia Sommola , Smemola. Sfusato comunemente nel numero del pi, e
eportare) (Pr)
dicevasi deprimi rudimenti della logica, -, Summola, sin (V Som
5 -- (Bot) Estremit dello stelo fiorito d' una pianta, i cui fiori
ma) Salvin Annot.T. B. 3,3. Tutti i verbi, siccome si vede nelle
sono troppo piccoli per cui non possono essere accolti e conservati
sommole, si risolvono al verbo sustantivo, (A) (B)
isolatamente. (O)
Sonoto, Sn-no-lo. Sm. Estremit, Punta; e si dice propriamente di
sono , Sm-mo. Sm. Sommit, Estremit. Lat. summum, fastigium.
quella dell'ala. (Dim. di Sommo in senso di estremit, tima)Franc,
Gr. ios. (Sumunum, dal pers.asuman cielo. In indost. ed in curdis

Sacchi, nov.

23. Tagli li sommoli dell'alie, e puoseli su uno ta

asman; in ebr.sciamajim, in sir. scimaio, in etiop. samai cielo.


gliere alle sue sirocchie. E Op. div, 2.Le due sue sorelle, che non
in ar. sema val cielo e tutto ci ch' al di sopra di noi, e ci co
aveano marito, disse che aveano a volare fuori della casa, e andare
pre. Comunemente si cava summum dal lat.summus sommo) Dant,
dove avranno marito; e 'l volare non si pu fare sanza alie, a cia
inf3 . Queste parole di colore oscuro Vid' io scritte al sommo
scuna diede uno de' sonnoli dell'alie.
d'una porta. E Pug. 3. . Noi eravamo al sommo della scala. E Par. Sonomo, Som-mmmo. Sm. Colpo sotto al mento, come Sorgoz
n32. E natura , Ch'al sommo pinge noi di collo in collo. Bocc,
zone sul gozzo, e Ceffone sul ceffo (Corrotto da sub, e da mentum)
introd. 24. Infino a tanto che della fossa al sommo si pervenia.
buon. Tunc... Beccati su, Ciapin, questo sommommo,
a - Ed usato anche colla particella Pi. Danu. Inf5. o. Sommooo ,Som-mm-no-lo. m. dinn, di Sommommo - Sum
N per tanto di men parlando vommi Con ser Brunetto, e dimando
mommolo , sin. Salvin, Annot.T B.
Sommommo. Noi per
chi sono Li suoi compagni pi noti e pi sommi. (N)
lo pi diminutivamente diciamo sommommolo, credo, colpo sotto al
- Per simil. Al maggior colmo, Petr..son, 68, Ch'al sommo del
mento, come ec (B)
mio ben quasi era aggiunto.
Sounonia, Som-meri-a. N. pr.m. Lat. Sommoria. (Dall'ebr, scia
3 - Punto vicinissimo M. V. 4. 26. Era gi quasi al sommo di scam
mar custodire, e jah signore : Custode del Signore.) (B)
pare la morte, quando uno, cui egli avea offeso ec. , il conobbe ec. Sounoantoaane, s
N, ass. comp, Mormorare sotto
4 Dicesi il sommo della luce per l'alba.
Luce, 3, 5,3 (N)
voce, -, Summormorare, sin. Lat. subnurmurare. CavalcDiscipl
5 - A sommo, posto avverb. Alla cima, cio Nella parte di sopra,
Spir5o. Non confondano le tue parole, la vita tua, acciocch al
e si usa anche in forza di prep.. A sommo, S5, 2. e 3. Dant.
tri non somnormori. E Fruttling zag Non confondano l'operetue
Purg. 3. 1. Emostromnii una piaga a sommo il petto, Chiabr.
lo sermone tuo, sicch predicando tu nella chiesa, non sia chita
Guerr. Got. A sommo l ventre il duro ferro immerse. (A
citamente sommormori. (V) (Nell'es del Cavalc, Discipl-Spir, una
a - E parlando di liquidi, Sulla superficie, A galla. t. A som
variante legge sommormori, ma il testo ha mormori) (B)
mo, 35. 1. e 21Ts. Br. 4 q. Cochilla uno pesce di mare, lo qua Sonoscapo. (Archi.) Som-mosc-po. Sm. La parte superiore della co
le
sta in fondo di mare, e la mattina viene a sommo, e tolle la
lonna; ultrimenti Ratta di sopra. Baldin. Poc. Dis, Sommoscapo
rugiada.

parte alta della colonna dove il collarino. E alla . Colonna il


sommoscapo o Ratta di sopra , ove il collarino (A) (N)
mit, Al pi altol Petr cap. 9. A lui fu destinato, onde da ino Sommosciane, Sommo-sci-re. Nassl Appassire alquanto, Ammor
Perdisse al sommo l'edificio santo.

6 - Al sommo , posto avverl. Sommamente ; ed anche Sulla som

bidire. Soder, Colt. 78. Tenutala quattro o cinque di aperta, spie


Da sommo a imo, posto avverb. Da capo a piedi. V. Da som
gata estesa a sommosciare al sole
mo a imo, 51
Sommosciaro, Som-moscito. Add. m, da Sommosciare
di g(0)
- "Dall'alto al basso, V. Da sommo a imo, S., (N)
Sommoscio , Som-m-scio. Add. [m.sinc. di Sonmosciato. Il Alquanto
8 In sommo , per In cottimo. Onde Pigliare in sommo, V, te
mosco; altrimenti Soppasso. Lat. subflaccidus Grirzzo Alles
. Somma, - 6.]
5o. Non marcisce (la fava), e per fresca piace, Sommoscia e secca
a -In sommo grado, Sommamente, ed anohe anticamente per Somossa , Sommssa. Sfl Il ommuovere. L'instigare altrimenti
in somma.. ln sommo, S. , 2 e 3. (N)
Instigazione, Persuasione. --, Sommosso, sim, Lat instigatio, suasio
3-Ed in forza di prep. In sommo della bocca = Sulla cima
Gr.rapovd, ricorn.
de labbri. But Purg. 6. a. ll popol tuo, cio di te, Firenze, l'ha
a -0mie A sommossa vale A persuasione, Per instigazione; ed
in sommo della bocca
modo avverb. che si usa in forza di preplG. 7
- A
Sono, Add. m, quasi superl di Grande e di Alto. Grandissimo, Su
sommossa del conte Ugolino ec. andarono ad oste sopra Pisa la
premo. - , Summo, sin. Lat.summus.Gr. arros, irros. (Sum
59. n.Asommossa del Papa, e per soducimento del Re di Francia
mus, da summum sommit. Vedine l'etimologia. Altri cavano al contra
3 E detto in buona parte.
A sommossa, 53 (V)
rio summum da summus, e questo da sinc. di supremus. In arazem 2- Sedizione, Sollevazione ed in questo senso pi usata Lat.
major.) Dant. Par. 2 a. Ma l'orbita, che fe' la parte somma Di sua
seditio. Grrrr. Tac. Dav. ann.
4. Il peccato e la paura
circonferenza, derelitta. E 9.47. E ci fa certo che 'l primo superbo,
lorfece pensare, i Padri avergli mandati a frastornare quanto sera
Che fu la somma d'ogni creatura, Per non aspettar lume, cadde acerbo.
tirato per la sommossa. (Il testo tat, ha quae per seditionen ex
Eao. 36. Quelli, onde l occhio in testa mi scintilla, E di tutti lor
presserant.)
gradi son li sommi. Petr, son. ao4. Ch'al dipartir del tuo sommo de Sommosso, sommsso. Sm. p. A.
e di Sommossa. RicordMa
sio Tu te n'andasli. E 34 Gentili parlar, in cui chiaro refulse Con
lep. 69. Il detto Papa (Urbano secondo), fatto il goncilio genera
somma cortesia somma onestate. Bocc. nov. 47.2o. Festa si fece gran
le ec. a sommosso di Piero eremita , ec.
dissima, con sommo piacere di tutti i cittadini. Bocc. g. n. n. 5. Sommosso. Add. m, da Sommuovere. lustigato, Persuasol Lat. sub
Rispose che questa l'era somma grazia sopra ogni altra, Guiu. Lett.
motus, Gr. irousis. Buon. Fier. 5. . 3. Sommosso aprieghi
3.35. Essa somma Reina di ogni Reina, (maggiore d'ogni Reina)
degli uomini buoni ec. Studia placarla.
a Cavalieri sa' convita voi. Segner. Mann. Novemb. 4. 2. Talor si a -Scrollato. Vit SS.Pad 2. 8. Lomonaco caduto in tenta
trovato chi dallo stato d'olatra medesimo repentinamente passato zione come la casa che sommossa a cadere. E appresso Ha in
a divenir Martire, che quanto dire a vincere fin la somma di quante
s la materia apparecchiata della casa sommossa a poterla ridifica
persecuzioni mai siano al mondo. (V)
re,ec. (V
2- Utilissimo. ''r. Giord.
E per somma cosa l'usare e con 3 t
, Provocato. Rim. ant. Dant. pagao (Zanea73)
tinuare le prediche ove la fede sammaestra. (Cio, s'insegna.) (V)
E tolsini dinanzi a voi, sentendo Che si movean le lagrime dal
3- Compiuto, lntero.Mor. S.Greg.T. 1.72. (V)
core, Cheran sommosse dalla vostra vista (V)
4 - Nobilissimo. Fir.As. 4Diceva la povera fanciulla dunque Souomero, Som-movi-mn-totSm Gabuglio, Sollevamento,
io, nata cos altamente cc. abbandonata da tanti serpenti, involata
dal
de' miei sommi genitori ec. potr io dar luogo al pian tollevazione -, Sommozione, sin Lutsdtio, commoto, con
--------

to? (G. V)

5- Dotto, Esperto, Eccellente. Cavalc. Specch.Cr.Niuno diventa

ubitamente sommo, ma comincia a poco a poco, e poi cresce,


6-tvalevole, Potente. Cas. lett.
Le piaccia di favorire con la
sua somma autorit appresso il Re Cristianissimo questi affari d'Italia.
Ultimo, Estremo, al molo latino. Alan. Col. a. 39. Con carri
alati e di rastrelli in guisa Man raccogliendo solle somme spighe,

fusio, Grazin, exers, arcias M1. V. 3. 58. E per questa


novit fu la ciuta in grande sommovimento, operandosi l'animosita
delle sette.

- Instigazione, Persuasione. Lat.instigatio. Gr raporto

M.
3. 66. Alquante terre ec., che si temieno per lo Re di Fran
cia, per ingegno e per malizioso sommovimento si recarono dalla
parte del Re di Inghilterra. (secondo l' Ottonelli qui dee leggersi
malizioso movimento) (N)

Spolver. Coltis3. La qual se nelle crete ore notturne Gi scen Sonovrrone, Sonn-mo-vi-tore, Verb. m di Sommuovere Che solle
desse a bagnar le somme spiche, Pi pregiata verria. (Br)(Nelles.
va, eccita , istiga, che sommuove ; altrimenti sollevatore. Lui
dell'Alemanni le somme spighe sono le pi alte.) (N)
auctor, concitor Grimmr G. a. 193 E fu poi con
8 - Dicesi Sommo bene, e vale Dio. . Benesm.
41 Dant Par.
dannato nell'avere e nella persona, siccome ribelli, e sommovitore
3 goetsila grazia Del sommo Ben d'un modo non vi piove.
di romore. Tac. Dav Stoi. 4. 349Mland per le Gallie somuno
9-Dicesi Sonno Ente, e vale ladio,

ulin, Disc, accad, 53,

vitori alla guea.

4o8

SOMIMOVITRICE

SONARE

SommovrTnce, * Som-mo-vi-tri-ce. Verb. f di Sommuovere. Che son grandemonte commossa e agitata, della spuma e de'sonagli diede
materia a formare il cielo. Ricett, Fior. 65. E fanno a modo d'un
muove. V. di reg. (O)
Sommozione , Som-mo-zi--ne. [Sf. V. A. V. e di' 1 Sommovimento.
sonaglio, come quegli che si fanno nella pioggia nel tempo della
G. V. 8. 26. 1. Spesso era la terra in gelosia e in sommozione.
primavera. Lib. Son. 1 n. Fallo nell'acqua , e ne nasce un sonaglio.
Sommuovere , Som-mn-ve-re. (Att. anomi. comp.1 Muovere li sotto. 4 * Dicesi pure di quei cerchiolini che fa l'olio, il grasso o altro li
quido scarso e rado sull'acqua o alt liquore. (In ispagn.chiamansi
a Fg. Persuadere , Instigare, Commuovere , Incitare. Lat. per
suadere, instigare , incitare , commoverc. Gr. rapogivetv, rasvrei.
ojos occhi.) Pros. Fior. p. 4 vol. 3. pag. 65. Il quale (liquore) si
G. V. 6. 85. . Si pensarono di mandare loro ambasciadori in A diffondeva sopra l'acqua, senza apparirvi macchia nessuna ; e rap
lamagna a sommuovere il picciolo Curradino contra Manfredi suo pigliato in latte, ma nuotandovi sopra , vi faceva sonagli , conne
zio. E 9. o5. 1. Sentendo che papa Giovanni insieme col re Ru sopra l'acqua fa l'olio. (N)
---

---

berto aveano sommosso di far venire di Francia in Lombardia mes 5 - Per simil. (detto anche della Bollicella che vedesi talvolta nel

scr Filippo di Valos, ec. E 12. 6. 4. Quasi tutti li cittadini c


rano sommossi a furore contro a lui. Com. Inf 5. Leggere e udire
cose d'amore , una cagione che sommuove amore.

vetro, ed simile alla Vescica. Benv. Cell.Oref9. Pigliasi un poco


di vetro cristallino mettissimo, cio che non abbia sonagli n vesciche.
(6

3 - Rimuovere , [Allontanare.] Lat. amovere. Gr. droxtv. Cr. 2.2o.

t Dicesi Appiccar sonagli ad alcuno e vale proverbial. Dirne mule.


[B
tl. 4.

4. La qual cosa fatta, spesse volte sommover i bifolchi da questa

$.26. Lat. alicui obtrectare. Gr.Aouopsiv ruvx.Capr.


6. Che tu non mi appiccassi di subito il sonaglio , ch' io

fussi Luterano.

nigligenza. E g. 94. . Il diligente guardiano in molti modi la pro

vi, imperocch questa cautela i maliziosi guardiani da questa negli 7 - Proverb. Ogni gatta vuole il sonaglio: dicesi di Chi vuole quello
che la sua condizione non comporta. [V. Gatta, S. 27.]
genza sommover. 4 E n. pass.1 Cr. g. 94. . Dall'avvenimento degli uomini e del SonAoLiuolo , * So-na-gliu-lo. Sm. dim. di Sonaglio. Lo stesso che
Sonaglino , V. Dolc. Berg. (O)
bestiame si sommuovano. (Parla delle api.)
SonacLiuzzo, So-nagliz-zo. [Sm.] dim. di Sonaglio. Lo stesso che
Sommv. * (Geog.) Som-my. Citt dell'Inidostan. (G)
SomnAto. * (Geog.) Som-n-to. Citt dell' Indostan. (G)
Souaglino, V. Bocc. nov. 72.16. Ie fece il prete rincartare il ccm
Somniali. * (Mit) Som-ni--li. Dei che presedevano al sonno e davano
bal suo, e appiccarvi un sonagliuzzo.
Sonamento
, So-na-mnto. Sm.) Il sonare. - , Sonazione , sin. Lat.
i loro oracoli per mezzo de'sogni. Ercole era del loro numero.(Mit)
-

SowniARE , * Som-ni--re. Att. e n. ass. V. A. e Poet. V. e di''So

sonitus, pulsatio. Gr. oros, xpovoux. But. Inf 9. 2. S'ell' in

conviti ec., o in sonamento di strumenti.


gnare. Dant. Par. 33. 58. Quale colui che sommiando vede , E
dopo 'l sogno la passione impressa Rimane, e l'altro alla mente non Son AnTe, So-nn-te. Part. di Suonare. Che suona,] Che risuona. Lat.
sonans, resonans. Gr. ixv. Dant.Purg. 9. 35. Gli spigoli di quella
ricde ec. (La Cr. legge Sognando , ma cos il verso fallato.) (N)
regge sacra , Che di metallo son sonanti e forti. Fianm. 6. 5. I gio
Sonno. * (Gcog) Sm-no. Fiume del Brasile. (G)
Sono , * S-mo. Sm. V. A. V. e di''Soma. Fr. Jac. T. 3. 6. a. Maria
vani quando sopra correnti cavalli con le fiere armi giostravano, e
quando circondati da sonanti sonagli armeggiavano. Amet. 8. Aveva
porta Dio uomo ec. Portando s gran somo. (V)
SouPANE. * (Mit. Scand.) Som-p-ne. Nome del superiore d'un con
gi Lia la sua orazione compiuta , quando a' loro orecchi da vicina
vento di Talapoini. (Mit)
parte una sonante sampogna con dolce voce pervenne. Remb. rim,
62. Riva frondosa e fosca, Sonanti e gelide acque , Verdi, vaghi ,
SoMoLno. * (Geog.) Som-pl-no. Piccola citt di Polonia. (G)
SomPRE. * (Geog) Sm-pre. Citt dell' Indostan. (G)

Somuoon. * (Gcog.) So-mn-gr. Citt dell' Indostan inglese. (G)

fioriti e lieti campi, ec.


e [Dicesi Non
sonante, e vale Non armonioso, Di cattivo nu

mero , e per metaf (Riprovevole.] Esp. Salm. Ma dove legga stilo

SonA. * (Geog.) S-na. Citt dell' Indostan inglese. (G)


SonABILE , So-n-bi-le. Add. com. Atto a esser sonato. , Sonevole,

grosso, o non ben sonante , ovver discrepante.

sin. Segn. Anim. 2. 86. Per dimostrare ch' e' non nel soggetto so SonAne, So-n-re. I Verbo che prende diverse uscite dal suo sin. Suona
nabile come natura consistente , ma ec. E 3. 24. L'atto dell'og
re che gli serve di supplemento..] Usato come att. [vale propriamente
Far che uno strumento renda suono, e] come m. ass. e pass. Render
getto sonabile si dice esser sonazione.
2 Che d suono. S. Agost. C. D. . 8. Disse col verbo intelli suono, Mandar fuori suono ; t e nel senso musicale, Eseguire una
musica sopra uno strumento, particolarmente quello pel quale fu
gibile e sempiterno, non sonabile e temporale. (N)
scritta..] Lat.sonare, resonare. Gr. ixiv. Dant. Inf. 3o. o3. Col pugno
SonAcLIAae, So-na-gli-rc. [N. ass.] Sonare i sonagli. Fr. Jac. T. .
16. 7. Porto geti di sparviere , Sonagliando nel mio gire. E Lor.
gli percosse l'epa croja; Quella son come fosse un tamburo. E' Par.
Med. Poes. Non lo veggendo, cheto usava stare, Per udir se lo
8. 29. E dietro a quei, che pi innanzi appariro , Sonava Osanna.
sente somagliare. (Min)
E io. 43. Tintin sonando con s dolce nota, Che 'l ben disposto
SonaciATA, So-na-glita. [Sf] Il sonare de'campanelli posti nella so
spirto d'amor turge. E 23. 55. Se mo souasser tutte quelle lingue
Che Polinnia colle suore fero Del latte lor dolcissimo pi pingue.
magliera, che si porta per lo pi nel collo dagli animali. Salvin.
Pros. Tosc. 2. 4g. Sono a guisa di quei muli di condotta , che a
Bocc. g. 5. f. 3. A cantare e a sonare tutti si diedero. E nov. Go.
ogni passso chc danno, fanno co i campanelli, de' quali va cinto il
5. Quando udirete sonar le campanelle, verrete qui.
lor collo, una sonagliata.

- * Parlando di strumenti o simile, invece del quarto si ado

SonAGLIERA, So-na-gli-ra. [Sf] Fascia di cuojo, o d'altro, piena di pera ancora il secondo caso. Benv. Cell. Vit. . 9. Mio padre ec.
mi facea sonare di flauto. E' 26. Non mancavano alcune volte di
sonagli , che si pone per lo pi al collo degli animali. Lat. lorum
crepitaculis instructum. Lor. Med. canz. 59. 5. Al culo ha la sona
compiacere al mio buon padre or di flauto , or di cornetto sonanglicra , Che fa sempre la stampita. Bellinc. son. 14f4. Ella sapea di
do. (G.V) Borgh. Rip.558. Ha il Tintoretto una figliuola chiamata
rutti di radice, Come de'scoccobrin la sonagliera. Lib. Son. 78.Poi
Marietta, la quale oltre cc. al saper sonare di graviceumbolo ec., di
spillacchera ben la sonagliera.
pigne benissimo. (N)
SoNAGLurssA , * So-na-glis-sa. Add. f. V. scherz. Che rende suono come 2 * Far romore.Fior. Virt. 77.(Comin. 175.) La lepre ec. udendo
il sonaglio. Bellin. Bucch. Mischia quelle castagne sonaglicsse. (A)
sonare foglie che si muovono per lo vento. . . . fugge. (V)
SonAcLIETTo, Sona-glit-to. Sm. dim. di Sonaglio. Lo stesso che So 3 Per metaf Risonare, Esser fama, o simili. Lat. somare, reso
nagl.no, V. Bellin. Bucch. 53. Pur fa gl'Indiani chiamasi l'Aovay
nare. Gr. xs. Dant. Inf. 4. 77. Ed egli a me: l' onrata nominanza , Che di lor suona su nella tua vita, Grazia acquista nelciel. Amet.
Certa castagna oc. , I di cui gusci, voti che gli avrai,Suonano come
tanti sonaglietti. (A) (B)
a 9. Parte nel verso ne far sonare. Nov. ant. 7. 4. Tutta la Corte
Son Aolino , So-na-gli-no. [Sm..] dim. di Somaglio. [Piccol sonaglio.-,
sonava della dispensagione di questo oro.
Sonaglietto , Sonagliuolo , Sonagliuzzo, sin. ] Lat. tintinnabulum , 4 Farsi udire, 'Farsi sentire. Petr. son. 23. Ma com', che s gran
romor non suone Per altri messi, ec. Stor. Eur. . 7. Suembaldo
crepitaculum aereum. Gr. xpdra Aov, xov. Cant. Carn. Ott. 54f.
-

Noi facciam sempre star la bestia in punto, E con due sonaglini,

sopraggiunto improvisamente dalla fama di questa furia,. che gi


sonava molto d'appresso, stette ambiguo fra s mucdesimo Amm.

Acci non manchi un punto, Ben abbiadata, e forti posolini. Burch.


n. 32. Vagliava sonaglini e maccatelle.
SonActio , Son-glio. Sm.] Piccolo strumento rotondo, di rame , o
bronzo, o materia simile, con due piccioli buchi , e con un pertu

gio in mezzo, che gli congiugne, entrovi una pallottolina di ferro,

Ant. 3. 7. 2. Nessuna cosa laida suoni nel tuo dire. (V)


Pubblicarc o Descrivere. Bellinc. son. 1 1 1. Sonetti ti far, che
soncranno Tua mala vita scellerata e trista.

Significare, Valere. Lat. sonare, significare. Gr ormaxivetv. Dant

che in movendosi cagiona suono. Lat- tintinnabulum , crepitaculum


aereun. Gr. xpdrxxov, xxAxoxprcov. Filoc. 6. 328. Co' cavalli

Par. 4. 56. E forse una sentenzia d'altra guisa, Che la voce non
suona. Bocc. nov. 31. 24. Non credette perci in tutto lei s forte

tutti risonanti di tintinnanti sonagli, armeggiando onorevolmente, la

mente disposta a quello che le parole sue sonavano. E nov. 4. 3.

festa csalt.Burch. n. 49. Mandami un nastro da orlar bicchieri ec.,


Duo sonagli, e duo geti da farfalla. Morg. 2. 1. Disse il gigante :

Era chiamato Cimone ; il che nella lor lingua sonava quanto nella
nostra bestione. E nov. 69. 15. Credendo non altramente esser fatta
la sua affezione a Nicostrato che sonasser le parole.

con questo battaglio, Che vedi com' grave e lungo e grosso, Non

creditu ch'io schiacciassi un sonaglio? Malm. 5. 53. E lagrime di 7 * Profferire , Manifestar con parole , Dichiarare. Dant. Par. 15.
69. Suoni la volont, suoni ''l desio A che la mia risposta gi
2 Giuoco, simile a quello ch' detto Moscacieca. Bern. Orl. 2. 2.
decreta.
E appresso: D ancor se tu scnti altre corde Tirarsi verso
lui,
s che tu suone. Con quanti denti questo amor ti morde. (A)(N)
26. Ma tutto nulla ; ogni sforzo perso, Come alla mosca giucasse,
8 - Dicesi Poterla ben sonare e valel Poter dir quel che si vuole.
o sonaglio, Tanto stima i suoi colpi quel perverso.
a - Efig.1 Morg. 28. 37. Si ch'io ho fatto con altro battaglio
Franc.
Sacch. nov. 34. aElla la pot ben sonare , ch Ferrantino
n'uscisse.

A moscacicca, e talvolta a sonaglio. Ar. Fur. 4o. 82. E quivi a


strano giuoco di sonaglio Sopra Dudon con tanta forza mena, Che 9 tDicesi La fama sonare di alcuno e vale Esserfamoso.StorEur.
spesso agli occhi gli pon tal barbaglio , Che si ritien di non cadere n. 8. Vi dir solamente , che la gente che ci vien contro, e di chi
suona tanto la fama, non gente disciplinata.
appena.
- Quella bolla che fa l'acqua quando e' piove o quando ella bolle. 1o Dicesi Sonarla a uno e vale Farlo stare a qualche partito, Ac
Latbulla. Gr. roadAvg.
As. 95. Veniva quest'acqua da una
coccargliela. Salvin. Pros. Tosc. . 9 f. Or questo iddio cornuto
fontana cc, sempre di sonagli ripiena.Serd. Stor6. 236. Dicono che
me l'ha sonata ; feccmi vantare , ed ora il vanto si csige cou
-

luvia sopra il viso, Grosse come sonagli da sparvieri.

il mondo nel suo cominciamento fu creato di acqua, la quale, sendo

promessa,

SONARE

SON, IRE

4o

1 Dicesi Soargliele per di dietro e vale Calunnfare alcuno 3o - A panamesro = Chiamare al suo o della campana mare
quando e non sente. Salvin. Annot. F. B. (A)
Parlamento
il popolo armato
, S. 4,sulla
6. d iazza per q
qualche mutamento
edO di
at stato.
5tato V.
12 Fu detto A che otta sona nona, che ale o gran cosa. O
)
maraviglia! V. Otta, S. 2. (N)
31 - A pneoica. V. S. 48. Segner. Pred. 4. 4.Stando ozioso l su
13 - Dicesi Sonare alcun [o ad alcuno] per Dargli busse, Percuoterlo.
la piazza, gi sente sonare a predica , quasi a convito rcale. (Br)
Lut. pulsare, percutere. G. rrrtv. Bocc. nov. 67. 15. Come se io fossi
dessa, dirai villania ad Egano, e soneramel bene col bastone. E
num. 6. E alzato il bastone, lo 'ncominci a sonare. Fir. As. a 2.

a - Sonare a predica, fig. = Percuotere. Buon. Fier. 2. 3

o.

S' io stava troppo l, certo io faceva Sulle spalle a qualcun sonare


Mi prese per un pezzo di fune che mi era restata, e con un buon 32 - A Paiwa. V. S. 48. Fior. S. Franc. 52. suonavano a prima.(V)
a predica.

bastone, che egli aveva in mano, sonandomi, mi mise per certe 33 - A RacceLTA, A nTaATTA* ec. V. S 23, $. 53, 4, e V. A raccolta.(N)

straduzze, cc. Bern. cap. della Piva. E s'io gl'incontro (i frati), 34 - A Sicnone ; lo stesso che Sonare a messa. V. 5. 45. frc
Soner lor, come si suona a un cane. (N)

a - Ed anche Sonare alcuno=Celebrarlo. Dant. Purg. 1 .Colui


che del cammin s poco piglia (fa i passi s corti) Dinanzi a me,
Toscana son tutta; Ed ora appena in Siena sen pispiglia. (V)
14 - A BALa * =: Convocare il magistrato detto in Firenze Balia.

Machiav. Stor. Fior. 2o. Dal quale luogo sentendo Cosimo far il
parlamento . . . ed il sonare spesso a balia, stava con sospetto della
sua vita. (Pe)

5 - A caprroLo = Chiamare col suono della campanafrati , o mo


nache , o simili , a radunarsi in capitolo. Bocc. nov. 1. 35. Fatto

sonare a capitolo, alli frati raunati in quello mostr, ser Ciappel


letto essere stato santo uomo. Salvin. Disc. . 326. Allora il gene
rale , ripresa la sua figura, fece sonare a capitolo.
uG - A caso. * V. Caso sm. S. 4. (N)
A cATAstA * = Bastonare. Modo basso. P. Catasta, $. 6. (N)
8 - A niunoo. * Lo stesso che Sonare a distesa. V. A dilungo,
. 6. (N)

acch. nov. 92. La donna ogni mattina, sonando a Signore a una


chiesa sua vicina, ec. andava a veder il Signore. (V)
5 - A sToRuo=Sonar le campane per adunar la gente. M. p. o.
1. Le campane della chiesa di san Romeo sonarono a stormo.

6- A rocci. Lo stesso che Sonare a martello. Cr. alla v. Sonare


$. 2. V. $$. no e 27. (N)
7 - ntsntolio , Auentazione ec.*= Essere o Farsi bisbiglio, lamento
di alcun che. Pallav. Ist. Conc.3. 435. Sonava di ci qualche bisbi
glio e qualche lamentazione. (Pe)
- couPETA AvANTI NonA *= Fare o Accadere alcuna cosa prima

del tempo o prima che uno se l'aspetti. V. Compieta, $ 4.

(N)

- con Le AscetLe *= Incioccare i denti per qualsivoglia cagione.


Dant. Inf. 32. Che hai tu, bocca? Non ti basta sonar con le
scclle, Se tu non latri ? (Br)

lll

4o- bavo Psr, fig = Sonare una musica difficilissima. v.


Diavolo, S. 4. (N)
- i cANTici = Cantarli al suono di musici strumenti. Diod. I.

A Dio LopIAMo=Chiamare col suono della campana il popolo a


38. 2o. E noi soneremo i mici cantici nella casa del Signore. (N)
ringraziare Iddio pubblicamente. G. V. 12. 3. 7. Poste le bandiere 42 - Il conso. V. Corno, S. 47. (N)
dcl Duca in sulla torre , sonando le campanc a Dio laudiamo, M.
a - E per simil. Sonare il corno =: Putire assai. V. Corno, $.
V.3. 84Sonando tutte le campane delle chiese e del Comune a Dio 32, z. (N)
lodiamo. E 4.7. Sonando le campane del Comune e delle chiese a 43 - A PivA, la cornamusa : * Oltre il senso proprio, fig. vale
Dio lodiamo, andarono incontro alla detta tavola.
Bere alfiasco. Buon. Fer. 4. . 2. E sonar pive, Postis a bocca
i fiaschi. E Salvin. Annot. ivi : Bere al fiasco si domanda per si
di Sonare a martello e a tocchi [V. A distesa, $.3, e V. Distesa, $. 7.1
militudine sonare la cornamusa ; latino vino se ingurgitare.
G. V.9. 57. . E poi mossa, un solo la sonava a distesa Triss.Ital. 4 - Le campane, per simil. si dice del Dondolare o Dimenare i
piedi; proprio de' piccoli cagnuoli, o di altri animali domestici.
Lib. n. O qual campana, che a disteso suoni, Poi ch' restata di so
mar, si sente. (N)
-Alleg. 77. Sono ancora oggi ec. degli uomini di cosi fatta razza, i
quali non s'avvedendo ch'ad una disadatta bestiaccia ec. non s'avviene
- * Efig. Percuotere. V. Martello , S. 1 , 3. (N)
lo stare su bello, far sant, o sonar le campane ec., ad ogui punto
e - A Doppio o un doppio=Sonare con pi campane a un tratto.
fanno mille cose fuor di squadra.
- Fig. Sonare a doppio o Sonar le campane a doppio = Per
cuotere alcuno duplicatamente o replicatamente. [ V. Doppio , sm. 45 - Le Acciere, per metaf = Dar delle busse, Percuotere. V.
Nacchcra , $. 1 , 4f. (N)
$.2, 2.1 Malm. . 3o. In quel ch'ella da ritto e da rovescio, Cosi
dicendo, va somando a doppio , D sul viso al Cornacchia un mar
- Le pneoELLE o LE TABELLE DIETRo AD ALcuNo, fig= Beffarlo, Dirne
nale. V. Predella, S. 8, e V. Tabella.
rovescio. Ar. Cass. 3. 8. Da pi di quindici Persone, che tutte a
ferro lucevano ec., Fui circondato, che a doppio sonandomi, M'han 47 - L'oRe , si dice delle campane o degli orivoli che accennano
tore per via di tocchi. Bern. Orl. 2. 24. 62. Cosi cadde una volta
tutto pesto.

no - A DistesA [, ALLA DIsTesA, o A Disteso, o A DuLUNGo, l'opposto

3 Anche fig. Sonare un doppio= Fare allegrezza o maraviglia.

il Mangio a Siena : Il Mangio quel cotal che suona l'ore, Che

sopra una campana a due man nena.


no7. Sonate un doppio , disse allor Mammone, Ch'ei
48 - nonA, A FaeoncA, A MessA, (A PRIMA1 e simili=Sonarla campana
p A FESTA.
24 e 2g.] Burch. . o8. Le campane roman sonaro
per avvisar il popolo chiamandolo a' detti ficii. Bocc. introd. 55.
a festa.Bern. Orl. . 5. 44. E 'l corno da sonare altro che a festa.
Non era di molto spazio sonata nona, che fa Reina lavatasi, tutte
8 A ruoco *= Dar segno colla campana che in qualche luogo
l'altre fece levare. E uov. 84. 5. Dissegli , che come nona sonasse
il chiamassc.
abbrucia. V. A fuoco, S. 2, e V. Fuoco, S. 35. (A) Fir. Rim. burl.
Suonano a fuoco, a raccolta, a martello. (Br)
a - E Sonar nona dicesi volendo beffure alcuno che ti conta
cose che gi tu sai, o che mostra diffidenza di te. Cecch Asiuol. r.
24 - A GloRA o A FesTA=Sonare per cagione d'allegrezza o di festa.
1. Gi i'tel dir; ma vedi, Giorgetto, i' non mi . . . Gio. O vedi a che
IV. Gloria , S. no..] Varch. Stor. n. 4oo. Agli quattordici sonarono
otta suona nona in questo paese! Diavolo ! non mi avete voi oramai
le campane a gloria tutto 'l giorno, quant' egli fu lungo. Burch. n.
3. Fuggi in ringhiera , e fa sonare a gloria.
tanto pratico, che voi sappiate chi io sono ? (V) (N)
5 a MAL Texpo = Sonar le campane, perch altri invochi il di 49 -una ruoA=Fuggire, Min. Malm. (A)
5o
un doppio. V. S. 2 . (A)
vino ajuto in occasione di cattivo temporale. Bellinc. son. 23. Poi
la nass.

51 - In maniera bassa e copertamente Sonare si dice anche per Pu

sonava a mal tempo le campane.

26 A mAnci Ane* = Sonar la campana per chiamar a mensa. V. A


mangiare. (V)

ay A MARtello, si dice quando si fa sonar la campana a tocchi


staccati o separati. [V. A martello, S. , e] V. Martello, S. 1 . G.

tire. Min. Malm. (A)


..
52 - Proverb. Suona ch'io ballo=Comincia, ch' i' seguir ; e dicesi
-

in atto di disfida, o di qualsisia competenza. Varch. Ercol. 98.

la campana a martello, e congregandosi il popolo a dare il gonfa

Talvolta mentre favellano, per mostrare di non le passare loro, si


dice : ammanna o affastella , che io lego ; o suona , che io hallo.
Morg. 23. 32. Disse il Pagan; proviamgli alla battaglia. Disse Ri
naldo : suona pur , ch'io ballo. Bern. rim. . 24 Risposi a lui :

lone della giustizia nella chiesa di san Piero Scheraggio.Franc.Sacch.

sonate pur , ch'i'ballo.

V. 7. 3o. 1. Addi due di Giugno , sonate le campane a martello,


si mosse la bene avventurosa oste de' Fiorentini. E 8. . 3. Sonando

2 - E variamente. Cecch. Assiuol. 2. G. Poich n'avete fatto


nov. 84. Uno piovano , giucando a scacchi ec. , suona a martello,
sonare, fate ch'io balli. Qui vale Poich n'avete fatto pagare, fate
per mostrare a chi trae come ha dato scacco matto.
che ne goda il frutto.) (V)
2 Fig. Percuotere. tV. Martello, S. , 2.] Bern. Orl. . 23.
2g. Addosso a quel d'Amon suona a martello , Menando ad ambe 53 - (Milit.) Dare i segni delle varie fazioni militari col vario suono
della tromba o del tamburo; Regolare col suono il passo de'soldati,
man con molta fretta, Per morir presto, o far presto vendetta.
e Chianargli ai vari loro doveri. V. Suono , e V. Toccare. (Gr)
3 * In modo basso, Sonar le chiappe a martello=Aver paura.
V. Martello , S.
, 4. (N)
2 - * Dicesi Tamburo sonante. V. Tamburo. (Gr)
28 - A messA.IV. $. 48. Fir. Discan. 28. Onde la volpe, preso animo
3 - Dicesi Suonare a battaglia V.Battaglia nel supplemento (Gr)
e fattosele una volta vicina , quand' ella sonava a messa , s'accorse
4 - Dicesi Sonare a raccolta, a ritratta, a ritirata, alla ritirata,
a ricolta, ed anche Sonar raccolta, la ritirata, la ritratta] e vagliono
ch'ell'era una cosa vota dentro. Nov. Ant. 68. Andando questi, ed
Dare il segno di ritirarsi all' insegna. [V. Raccolta, S. 8, 2, Ricol
essendo presso alla fornace, udi sonare a messa. (P)
29 A Moato=Sonare in maniera funebre , Sonare per avvisare al
ta, S. 9, 2, Ritirata , $. , 8. e Ritratta , S. , 2.] Lat. receptui ca
popolo il mortorio. t V. Morto sm. S. 1.1 Morg. 27.5o. Tutto il di nere. Gr. dvxxAmrix ormux irsuv. Cirff Calv. 3. 7. E fe'pel campo
sonare a raccolta. Bern. Orl. n. 4f. 54. Che quel da Montalbano ebbe
tempellaron le campane, Senza saper chi suoni a morto , o festa.
mestiero Ritrarsi alquanto e sonare a raccolta, Per tornar pi gagliar
Corsin. Torracch. g. 89. Michelon Passerini indi col brando Trafigge
do un'altra volta Bemb. Stor.445. I Turchi furono i primi a sonar
e con l'istesso apre la testa ec.: Dove giunge costui ec. Si pu
la ritirata, ed alzando la bandiera della pace, a restar dal combatterc.(V)
suonare a morto, e non a festa. (B)
5 - * E fig. Segner. Pred. 2. 4. Non prima dicaduto vi mirano
Ed anche Sonar le campane a morto, cio per cagion di
mortorio. Pallav. Ist. Conc. 2. 71. A tal fine parimente essersi proi
a vil fortuna , che tosto suonano a ritirata, a raccolta. (Br)
6 Fig. Sonare a raccolta vale anche Percuotere, Bastonare. V.
bito da chi soprastava che si sonassero pi le campane a morto. (Pe)
Raccolta , $ 8, 4 e 5. Buon. Tanc. 2. 8. Fa ch to non abbia a
Segn. Stor. l. 15. Le campane ancora comandate che sonassero a
sonar a raccolta. E Salvin. Annot. ivi : Sonar a raccolta; simili
festa, in cambio di festa sonarono a morto per dappocaggine ed
iguoranza di chi le tirava (Br) tudine tratta dalla milizia e vale battere solennemente. (N)
-

41 o

SONETTO

SONATA

7 - Dicesi Sonar l'accento dell' armi e vale Dare il segno della -

ing. sound, hn ted. seukbleyr da semkel stringa, e bler piombo i

in

uff. Omr. Eneid.7.793. Con un corno a bocca Son dell'armi il

vaglion pure sonda. In ar. sasutal lunghezza. In lat, barb. sondrium


lo, fondo.) (S
,
o (Geog)
della Sonda. Parte del grande Oceano equino

pastorale accento. (Erano pastori coloro che coll' armi si facevauo


addosso ai Trojani. Il lat. ha pastorale canit signum.) (Mi)
hezza determinata di

ziale. Stretto della Sonda. Stretto che separa l'isola di Sumatra

tempo si fe nel senso musicale propriamente significa Componimento


per uno strumento solo, o con accompagnamento, diviso in vari
pezzi consecutivi di carattere differente. -, Suonata , sin. 1 Bern.
Orl- . 24 6a. Senza indugiar si mette a bocca il corno, Per far

da quella di Giava e congiunge l' Oceano indiano col Mar della


China.- Arcipelago o Isole della Sonda. Arcipelago situato al set

la terza ed ultima sonata.

e delle Molucche. Le maggiori sue isole sono Sumatra e Giava (G)

SoNATA , So-n-ta. [Sf] Il sonare, ma con

tentrione dell'Oceano indiano, bagnato da esso, dallo stretto di

Malacca, dal Mar della China e da quelli di Giava, della Sonda

2 * Dicesi Sonata brillante, patetica, lugubre, marziale ec. se Sono, * Sn-de. V. A. e comp. e vale Ne sono, cio Sonne, coma
dee dirsi. Rim. ant. F. R. Mont. Andr. Canz. 36. E son ei ricchi?

condo il cavattere di esso componimento. Si usa ancora di darle un


titolo distinto, come L'addio, La partenza, ed allora simili pezzi

no, che non loro, Ma sottoposti son a ammassar oro, E sonds

sono tanti quadri musicali, (L)

serbatori e guardiani. (V)

di camera o di chiesa, secondo ch' profuna o

4 - Proverb. E'non ne vuol sonata o Non ne vuole intender sonata


dicesi di Chi non vuol fare una cosa, o non vuol saperne pi nulla,

3 - *

Sonder-br-go- Citt della Danimarca nel Du

C.

to di Slesvigo.

**)

Isola del Grande Ooeano e


quinoziale, nell'Arcipelago del Mar Cattivo. (G) .
Soneamata. * (Geog) Son-der-mla. Sm. Distretto di Slanda (G)

o applicarci da vantaggio. Gal. cap. tog. 3. 82. dh'i'non ne vo

glio intender pi sonata. Malm. 8. 57. Ma poi, non ne volendo pi Sonnensausen. * (Geog) Son-der-s-u-sen. Citt di Germania, capitello
sonata, Alla scuola studi di prete Pero.

5 - Tal sonata, tal ballata= Tal proposta, tal risposta.

del principato del suo nome. (G)


Sompia. * (Geog) Sn-di-la. Citt dell' Indostan. (G)

SosArisA. (Mus) So-na-ti-na. Sf dim. di Sonata. Piccola sonata, e di

Sonbipo. * (Geog) Son-di-po. Isola dell' Indostan inglese. (G)


Somnaio. * (Geog.) Sn-dri-o. Citt del Regno Lombardo Veneto, ea

cesi propriamente di quelle fatte pe' principianti. (L)


Somaro, Son-to. Add. m. da Sonare t Che ha dato il suono o il

segno colla campana. Lat. pulsatus. Gr. zepovaos. Bocc. nov.


99 4. Sonato gi il mattutino, il sagrestano nella chiesa entr.
Cron. Morell. 323. Sonate di poco le 6 ore.
a - Compito, Finito, detto in modo basso degli anni, dell'et di
alcuno. Magal. Leu. (A)
Sosaroo. (Ar. Mes)Sonat6-jo. Sm. Quella parte degli strumenti di
code che dicesi grecamente Echeo, V. Salvin. Annot. T. B. 2.
7,a rosa, echeum, nxio. Questo era una cassetta con un fesso
nel mezzo cc., nell'ufizio del quale echeo, o sonatojo, succeduta

pitale della Provincia di Valtellina. (G)


Soe. (Geog) S-ne. Fiume dell'Indostan inglese. (G)
Soneart (Geog) So-ne-j-ti. Popolazione araba della Barberia nei
-

Regno di Tri oli.

(5

so

Citt dell' Indostain inglese. (G)

Soneva. * (Geog) So-ne-pr. Citt dell'Indostan. (G) .


Someaaupua.
* (Geog.)
Se-ne-ram-pr.
Citt dell'Indostani
soeata. (Ar.Mes)
So-ne-ria.
Sf. Il complesso
di tutte quelleinglese.(G)
parti del

roriuolo, che servono alsuono dell'ore, delle mezz'ore e dequarti(A)


Soreana. * (Bot.) So-ne-ri-la. Sf Genere di piante dicotiledoni con
quell'apertura tonda, chiamata rosa , che si vede negli strumenti di
fiori
polipetali, fondato da
nella classe triandria
monoginia di Linneo, e nella famiglia delle burmannie, distinte pel
corde. (A) (B)
Somarone, So-na-tore. tVerb. m. di Sonare che suona; te si usa calice con tre denti, per la corolla di tre petali alternanti con gli sta
anche in forza di sm. per ] Maestro di sonare. Lat. fidicen, mo
mi, e per la casella con tre logge a molti semi. Lat. sonerilla.(N)
dulator, psaltes. Gr. x9apiars, Sapds, NdArms. Bocc. nov.97 . Soerraccio , So-net-tccio. Smi pegg. di Sonetto. Sonetto cattivo
3. Era in que'tempi Minuccio tenuto un finissimo cantore e sona
Fir. rim. 53. Altro ci vuol ch'un sonettaccio, a cui Tronche abbia
tore. E Vit. Daul. 242. Sommamente si dilett in suoni e in canti
l' ossa la cieca ignoranza.
oa. Ho con mio grandissimo stento
nella sua giovanezza, e a ciascuno che a que' tempi era ottimo can Soerrante,
abbozzato la
seguente cilecca
di di
sonettaccio.
So-net-n-te.
[Part.
Sonettare. Chi fa sonetti ; altri
tore o sonatore fu amico, cd ebbe sua usanza. Nov. ant. so. . A
menti Sonettatore. Salvin. Pros. Tosc. 2. 2o6. Egli va il soncitane
lui venieno trovatori , sonatori, e belli parlatori.
- (Milit-) Quegli che suona qualche strumento nella banda musi con piacevoli lodi, liberalmente esaltando.
cale del reggimenti. Bott. Stor. Poste l'armi in mano per fino ai SorrAns , So-net-t-re. IN, ass] Far sonetti- , Sonettizzare, sin
somatori, ai tamburini ed ai saccardi. (Gr)
Alleg. o 1. Dicami dove e quando, E come agevolmente egli ha tro
-

vato Che faccia il soncttar un lettcrato. Franc. Sacch. Riun. Nel

, So-na-tri-ce. Verb. f di Sonarei Che sona. Salvin. Dise.

5 Pindaro non si volge alla Musa sonatriee di lira o di cetera,

soncttar con voi Voler ec- (A)

come Orazio, ma va pi l.

Sonerratore,So-net-ta-t-re. Verb. m. di Sonettare. Che sonetta ,


2 - fg. Ug. Pans. eap. 6. Nelle meditazioni l'anima sona compositori di sonetti. Red. Annot. Ditir. o9. Tra''Fiamminghi il
trice ed ha il creatore e le creature pcr instrumento. E tratt. 4. Son
rimo soncttatore forse fu il celebre Daniel Einsio. E 21. Gli au
certo che, se voi volete la volont di Dio in vostra gloria adem tichi sonettatori solevano alcuna volta , con ischerzo (per cosi dir)
piere, e lui di voi dilettare, di croce innamorata vi eonviene es puerile, con la prima lettera de'versi del sonetto] accennare il loro
IlOI'll
.
. .
sere instrumento, sonatrici cd armonia. (N)
SoAruna , So-natra. Sf. Lo stesso che Sonazione, Sonamento, V. soserrarauce, * So-net-ta-tri-ce. Verb.f di Sonettare. V, di reg(O)
Magal. part. 1. lett. g. Ogni nazione trova i palazzi incantati tra Sosterremucciaocio, So-net-tel-luc-ciccio. m. avvilit. di Souettuc
le sproporzioni delle sue fabbriche, e prova le liquefazioni pi soavi, ciaccio. Alleg. pag. 88.(Amsterdamo 1754) lo non ho quasi cavatomi
tra le sonature delle sue musiche. (A)'(B)
dello
scrittojo, o letto a persona quel sonettcllucciaccio stracco,
storico verace tuttavia ec. (A) (B) (Altre edizioni per le ono So
Sozio, So-nazi-o ne. Sf Lo stesso che Sonamento, V. Segn. A nettolucciaccio,
e cos questo stesso esempio portato da Vero
mim 3 24. L'atto dell'oggetto sonabile si dice essersonazione. E

Ppresso : Com' verbigrazia nel suono, che lha il nome di soma


zione , quando egli in atto.
Soscue, Sn-che. N. pr. m. Lat. Sonches. (In gr. sonchos cicerbita,

grispignolo, sorta di erba. In ar. synch causa, origo rei.) (B)


SoNcnis, * Sn-chis. N. pr. m. (V. S onche.) Sacerdote egiziano ,
amico di Solone. (Mit)
Socmo, Sonci-no, Soccino. N. pr. m.Lat. Soncinns. (V.Sonche.(B)
2 - (Geog) Piccola citt del Regno Lombardo Veneto. (G)
Sosco. (Bot) Sn-co. Sm. Lat. sonchus. Gr. cyxos , roupd. ( Dal
gromehos vuoto,fungoso, molle.) Genere di piante della famiglia
delle sinanteree, della trib delle cicoree, e della singenesia poliga
mia eguale, caratterizzato dallo antodio con squame embriciate, ven

troso nella base, e colle lacinie scariose nel margine , dal ricetta
colo nudo, e dal pappo sessile: cos denominato per essere le spe
cie di esso fornite di fusto fragile e vuoto come nella Cicerbita vol

i.

--- -

s',
se V. Alleg.
si
sa
stesso che Soncttuccio,
o6. Perloch

l'addormentata musa

mia cc., al suono dello sveglion risentita, m'ha condotto a man


i questo somettercllo.

so net-ts-sa.f pegg. di Sonetto] Sonetto cattivo Carl.


or. Tutto di n'escano, e se ne veggan uori pistolesse dedicatorie,
ttesse d'incerto nome.

--

--

So-net ti-ra. Add. e sf Compositrice di sonetti. Bemb


Lett. (A

s Compositorso-net-tire.
Add. e sm. Chi fa sonetti frequentemente,
di sonetti., Sonetticri, sin.
so

, So-mct ti-ri. Add.V. e sm. e di Sonettiere. Crou. Vell.


4. Seguita di Giovanni, il quale fu figliuolo del detto messer Lam
ertuccio, il quale fu di comune statura, buono trovatore, e sonet

gare. (Aq) (N)

tieri , c di forti rime.

cuni considerano questa specie come variet del Sonco licio che ha

, So-netti-no. Sm. dim. di Sonetto1 Sonettuccio. Alleg4.


E chi esser bello spirito e poeta Al d d' oggi non val , non
punto Far sonettini. E 327. Rileggendo pertanto quel suo leggiadro
onettin del rusignolo, cc Pros For 4. 262. Oltre al non essere

le figlie, fornite di denti non pungenti. Lat. sonchus asper Lin.1Gr.

sonettone, non sarebbe poco se tra

- Dicesi Souco aspro, e Sonco assolutamente una Specie di questo

genere che ha le foglie runcinate abbracciafusto pennatfide, alle volte


intere e col margine acutamente dentato ed i denti pungenti. Al
xc. Red. Ossan. 78. Posti in vaso aperto fiori di somico aspro ec.,
vi nacquero molti moscioni. E lett. 1.438. Si pu sostituire nelle altre
stagioni dell'anno una sola delle seguenti erbe o pomi, cio cicoria,
irragine, buglossa,sonco, prugne fresche o sccce, niele appie. c.
Cons. . 53. Sisine annoscine num. iiij. Giuggiole num. x). Sonco
pugili: ec. E 16. Non mi servirei di altro, che del brodo senza sale
cc., o del

acutissimi fiorentini spiriti

iugnesse a potersi chiamare sonettino. (5) .

ss
Add. ,Soncttatorel
e sm.) Compositor
di sonetti; e dicesi
anche Sonettiere, Sonettante
Salvin. Pros.
f

38. E i sonettista per esempio rispondesse, un barbero.

oasi questo sia un di quesonetti familiari usatissimi da'nostri479


pi
antichi sonettisti.
sonco, o della biglossa ec. Pasta Diz. Sonco, erba buo sorrizzare, so-net-tiz-z-re. N. ass. V. e di Sonettare. Franc. Lett
-

ma a mangiare e rinfrescativa; latino sonchus, endivia silvestris.(N)


Sopa (Marin) Son-da. Sf: V' Franc: Desi sonda della trombato
candaglio della tomba ; e Sonda dell' anima di cannoni io Spil

s mente di quattordicis versispezie


di poesia lirica in rima, comune
d'undici sillabe, diviso in due quader

letto. ( Dal franc. sonde scandaglio , che vien da sonde tenta, spe
cillo : e questo dal ted. sonde che vale il mcdesimo. In isp, souda,

zarrirrxor. ( Dim. di Suono in senso di canto e p r antica

lib. 1. Berg. (Min

- -

-__-

nari e due terzine. ] Lat. ctruscum sive ilalicum p grammi Gr.

SONET"1'OLUCCACCIO

SONNIFERAMlNTO

4i

mente fu applicato ad ogni sorta di poesia breve. Altri crede pro

.o. Egli (il Sonno) Riposa sopra molii cari,


paveri. Bentt,
venuta questa voce dal provenz)Bocc.nov, 634. Cominci cc. a fare
Scarco di cura nel muscoso speco , Di sonnacchiosi fior tutto co
delle canzoni, o de'sonetti, e delle ballate. Pass. 3og. Ben lecito
perto. (Br)
favellare di lei, e per lo suo amore fare ballate e sonetti d'amore, 3 - t Persimil. Animo sonnacchioso ,Mente sonnacchiosa valgono
Benb.pros.27 . Taccio qui che Dante una sua canzone nella vita
Che difficilmente comprende, ] Ottuso. Galat. g.Diamo ancora al
nuova sonetto nominasse, perciocch egli pi volte poi, e in quell'o
cuno inizio cattivo di noi medesimi, cio l'avere addormentato
era e altrove, nom sonetti quelli che ora cosi si chiamano. Bel

animo e sonnacchioso. Bemb. Asol. n.25. Nelle lor sonnacchiose

menti non poteva ragione entrare, che lor si dicesse


inc.son, i Sonetti tifar, che soneranno Tua malavita scellerata
e trista. Guitu, lett. 26. Sovra d'este parole intendete il sonetto di sotto 4-* Per mietf Trascurato. Guar. Past.Fd. 24. Ed ha ragion di
posto. Cas. lett. 63. Dia loro il sonetto delle pettegole, e la stanza
favorir colei ,Che sonnacchiosa il suo favor non chiede. (Br)
dell'uom di cera armato.

sonnacchioso diffida Sonnolente, sonnifero, Addormentaticcio,

Sorroucciaccio, So-net-to-luc-cic-cio, Sm, avvilit. di Sonettuccio,


(V) (N)
Lo stesso che Sonettellucciaccio,
Sonerrone , So-net-t-ne. m. accr. di Sonetto. Bel sonetto. Pros. Fior.
purt. 4 vol... pag. 26a. Ma volete, mi dite, un sonettone. Come

Grullo, Mogio, Sonnacchioso Chi ha gli occhi aggravati dal sonno


e pare mezzo dormiente; e nel senso metaforico assume le nozioni
di Ottuso, Sonnolento indica Colui ch' intensamente aggravato dal
bisogno di dormire, e per supera d'intensione l'alline Sonnacchioso.
Il solo Firenzuola ha usato una volta impropriamente Sonnolento in
luogo di sonnifero; poich Sonnolento attributo di stato, laddove
Sonnifero attributo di potenza, e vale Ci che induce sonno. Ad
dormentaticcio vale pi che Sonnacchioso e Sonnolento, essendo che
in Addormentaticcio si concepisce un sonno, bench leggiero, e nie
gli altri due una sola maggiore o minore tendenza al sonno. Grullo
e Mogio sono parole appartenenti al gergo fiorentinesco, e Grullo
vale Addormentato e miglio Sopito, e Mogio contrario di Dosto o
Vivace , ed amendue s'adoperano per indicare uno spirito stanco ed

domune sonettone , se ha da servire per un piccolo fanciullo? E


appresso Sonettone per dopo le feste, in Accademia, dove saranno
due prelati ?E poco dopo Che, oltre al non essere sonettone, non

sarebbe poco se tra cotesti acutissimi fiorentini spiriti giugnesse a


potersi chiamare sonettino. (A) (N.S.)
Sonetruccaccio, So-net-tucciac-cio.Sm.1 pegg. di Sonettuccio. Lat.
epigramma italicum. Red.lett.
g6. La settimana passata
e trasmessi quattro altri demiei sonettucciacci, che gli avr trovati
di un altro stile differente da quello deprimi. E 93. Ella ha lo
-.
dato quei due miei sonettucciacci.

avvilito.

Sonerruccio, So-net-tc-cio, un alim. ed avviliti di Sonetto. Dicesi Sonam


ai sonetto che riesca debole e con poco spirito, - , Sonettuzzo, So

(Geog) Sn-nam Sm. Provincia dell'impero di Annam (G)


. (Med.) Son-nam-bolismo. Sm. Stato di chi esegue
metterello, sinu, Alleg. 89. Lascerete di farvi il pi sfoggiato mi Sonamionismo
dormendo una parte delle azioni cui comunemente non attende se
acolon del mondo, ch'io abbia sputato ec. il seguente sonettuccio
non essendo risvegliato condizione intermedia tra la veglia e il sonno,
graziatello, E66-Serva questa mia ecsi per salutarvi, com'
in cui il cervello conserva l'esercizio di alcune delle sue facolt
mio ordinario e debito, si eziandio per sicurt e coperta insieme
intellettuali, le quali non solo pare che agiscano razionalmente, ma
dell'accattato sonettuccio rinchiusovi dentro.

soerruzzo, So-net-tz-zo. Sn.1 dimted avviliti di Sonetto, tLo stesso

inoltre comandano regolarmente l' azione degli organi sensitivi e


motori a loro disposizione nello stato normale. Cosi chiamasi ancora

che Sonettuccio, il Salvin. Pros. Tosc. . 7g. Il povero poeta,


quel sonno in cui cade una persona assoggettata all'azione del ma
avendo spremuto dal suo misero cervello questo sonettuzzo ec. pur
gnetismo animale. -, Sonnambulismo, Nictobatasi, Nittobatasi, Nit
giugne al desiato termine. Lib.son. 45. Non t'adirar, ch tu fa
tobasi, Ipnobatasi, sim. Lat. sonnaambulatio. Gr ruoarris, (Da
esti peggio: Ch, tante cose per un sonettuzzo? Lasc. rim. burl 3.
Sonno, dal lat. ambulo io cammino) (A. O.)(O)
55. Or con un sonettuzzo, che fatt'hai ,Ti pare in tutto averni Sonnanaoto. (Med.) Sonnm-bo-lo. Addesm. Che va soggetto al
sonnambolismo. , Sonnambulo, Nictobato, Nittobnto, Ipnobate ,
soddisfatto, E'l mio buon Lasca lacerando vai. (B)
Sonevole, Son-vo-le. Add. com. Risonante-, Sonabile, sin. Lat. Nottambulo, sin. Lat. somnambulus, sonnambulo, noctambulo, Gr.
resonans. Gr. ix. Amet. 63. Con mormorii , ne miei orecchi so- trogrme. (A. O.)
nevoli male, mi porge lusinghe. But.Purg. 28. molto sonevole Sovramruismo. (Med.) Son-nambu-li-smo. Sm. Lo stesso che Son
nambolismo, V. (A. O.)
vento, e fa molto sonare la detta pineta.
Sons annuo. (Med.) Son-nm-bu-lo. Add. e snm. Lo stesso che Son
Sooacan. * (Geog) Songa-cin. Fiume della China. (G)
nambolo, P. (A)
Sonoaa. * (Geog) Song-ri , Sungari. Fiume della China. (G)
Soreccamane, Son-nec-chi-re. N, ass. Leggiermente dormire t al
sonoana. * (Geog) Soug-ri-a. Sf Contrada della China. (G)
trimenti Dormicchiare , Dormigliare.-, Sonnacchiare, Sonneferare,
sca, Sn-gia. f . L. e A. P e d' Sugna. Lat. axungia. Tes. Pov.
Sonneggiare, sin. Lat. dormitare, dormiscere, sopitumistare. Gr.
P. o.cap. 3. Lo nasturcio, trito con la songia dell'oca, sana tosto
vrra, trrr. Fr. Jac. T. Che non dorme e non sonnecchia.
la raschia dove si pone. E cap. 45. L'impiastro del succo della radice d'ebulo e d'ermodattilo, pesta con songia di porco, autain- Diod. Prov6 o. Dormendo un poco, sonnecchiando un poco.
contincute alla gotta fredda.
E vers. 4. Non lasciar dormire gli occhi tuoi, n sonnecchiarle tue
palpebre. (N)
soncas
(Geog) Son-gnm. Citt dell'Indostan. (G)
Sosreaane, Son-nc-fe-r-retNass. VA. P. e di Sonniferare,
Socoa. (Geog) Son-g-a Citt della Corea. (G)
Sonnecchiare. Fanc. Sacchnov. 3o. Ragionato ch'ebbono un pezzo,
socoa. (Geog.) Son-gr. Citt dell'Indostan, (G)
socarua (Geog) Sou-gram-pr. Citt dell'Indostan inglese.(G) e venendo in sul cominciare a sonneferare, ec. E nov. gg. Nutino

al suon della macina cominciava quasi a sonneferare,

suo. - (Geog) Snho. Citt e provincia della Guinea inferiore.(G)

sncaen.-(Mit. Afr.) So-ni-chi. Deisti africani, il cui nome suo- Sonnecciane, Son-neg-gi-re. (N. ass..A. P. e di Sonniferare te
ubblico uso
Sonnecchiare. Fr.Jac.T"In quella visione, Che l'anima sonncggia.
ma evitori. Negano la missione di Maometto,
deliquori proibiti dal Corano ; abitano in Medina.
Sorsenno, Sonnel-li-no. Sm.1 din. di Sonno - , Sonnerello, Son
pirvos, Lib. Son ao.Che
L. Lat. sonivia. Suoni o netto, sin. Lat. lcvis somnus. Gr. o
sonvu
(filol.) So-ni-vi-i. Sm.pl.

egli ha gi fatto pi che 'l sonnellino. CiriffCalo. 3. a. A Ciriffo


piace, e 'lvetrosuccia , Senza lasciar nel fondo il centellino;
Ed gi cotto, e presa ha la bertuccia , E dice che vuol fare un
sonnellino. E 3. 87 Che vuol compire il giuoco, e poi dormire Un

strepiti da' quali gli auguri traevano i loro presagi.(Sonivius da


onus suono.) (Mit)
son. - (Geog) Citt dell' Indostan inglese. (G)
sneau (Geog) Son-me--ni. Citt del Belutchistan, posta sul golfo
del suo nome. (G)
sna (Mit, Maoim.) Sn-na. Sf. La legge orale de' Maomeuani ,
che contiene le parole e le azioni di Maometto, le quali senza essere
tradizione.
inserite nel Corano, furono dal principio conservatef
e soltanto di poi messe in iscritto.-, Sunna, sin. (Mit)
Soaccanaa, Son-nac-chirc. N. ass., edi' Sonnecchiare. Bern.
Orl. n. 24. Ella rispose: il vostro sonnacchiare. Non m'ha lasciato stanotte dormire. (Cos legge il Vocabol, alla voce Pizzicare
5. a) (A) (B)

sonnellino. E 4.28. La qual, siccome tenera di parto, Faceva o


gni mattina il sonnellino, Lor. Med canz. 66.6. Tuttavia la lepre

traccio, Mentrella fa 'l sonnellino. (Le buone edizioni leggono


Mentre lei fa il sonnellino) (B)
a -- Dicesi Sonnellino dell'oro,

Quel

sonno che si dorme sull'aurora.

Buon, Fier. Intr... Forse ch'io t'interruppi. Il sonnellin che si


dice dell'oro, Sidolce in sull'aurora? E Salvin. Alunot. ivi. Cio
prezioso, saporito. Sonnellin dell'oro, cio d'oro, come us il Boc
caccio Moriajo della pietra, cio di pietra (N)

stonacioni, Sonnac-chi-ni. Avv. Fra'l sonno. Buon. Fiera. 4. Sonneusenoa. (Geog) Son-nem-br-ga. Citt della Boemia-del Du
7. S c'uon v'era una gobba servicciuola, Che guardava l i polli cato di SassoniaMeiningen. (G)
Soremaunco. (Gcog)Son-nem-br-go. Citt degli Stati Prussiani
appo la stalla, E intanto si spulciava sonnacchioni
nella provincia di Brandeburgo,(G)
saccnuosamenrs, Son-nac-chiosa-mn-te.Avv. In modo sonnacchioso.

Tolom. lett. a. 7a. Adirato mi sveglio a bel desiderio di gloria, ri- soszvaloa, (Geog) Sonnenvlda, Citt degli Stati Prussiani
nella provincia di Brandeburgo. (G)
duto, quanto, e io non fossi stato nimico di me stesso, avrei forse Soneaar. (Bot) Son-ne-r-ti-a Sf Genere di piante, da Linneofiglio

conoscendo per voi quanto tempo io ho gi aounacchiosamente per-

consacrato alla memoria del viaggiatore Sonnerat, rinomato nelle


dal volgo. (A) (B)
potuto
sonnacciauoso, Son-mac-chio-so. Add. e sm, parlando di persona, Ag-scienze naturali. Appartiene alla classe icosandria monoginia ed alla
son caratterizzate dal calice
gravato dal sonno; altrimenti Dormigliosol -, Sonnocchioso Son-funiglia delle esperidee.

moglioso , Sonniglioso, Sonniferoso, sin. Lat. semisomnus, semisom-

a sei nratagli, e sei petali e dal frutto ch' un pono a molte cel

nis Gr, avrvo. Fiamm.. gIo adunque eccitata alzai il son-

lette con semi numerosi nidolanti nelle stesse. Lat. sonneratia (N)

nacchioso capo. Cronichett. d'Amar. 64. Romani sonnacchiosi e Sosseneto, son-ne-r-lo.sm. dim. di Sonno. Lo stesso che Son
digiuni salirono a cavallo, e passarono il Tesino, Bern. Orla. 26. nellino, . Rim. burl. 2.a65. Ogni mattina a nov'ore, in su quello
4o. Cosi dicendo saltava la scala , All'uscio giugne, e con rumor

Che, stanco dall'ardore e dall'affanno,Mi goderei con pace un

apriva ec., Dov'io mi stava cheta come sposa, iE mi mostrava

sonnerello, ec. (A) (B) Matt.Franz. Rinbul. Fratello, Sapre

tutta sonnacchiosa. Buon. Fier. 4. 1. 7. Tutti se ne soniti i me-stimi insegnar per miei denariDov'io potessi fare un sonnerello(Br)
Sonnerro, Son-nt-to,Sm, dim. di Sonno, [Lo stesso che Sonnellino,
rendoni, Questi miei sozii sonnacchiosi e morbidi.
Car. lett. n. 98. Intanto che egli se ne va in vicinato a far
- Che produce sonno, Sonnifero. Alam. Colt. 5 g.E'il sonnacbisogna , voi vi dormite il vostro sonnetto
chioso e pigro Papavero in quei di non senta oblio. (V) Sannazz.
-

and pino. Quivi gigli cc. cd in gran copia i sonnacchiosi pa- Sonseeanzro, sou-uiferaudato. Sm. Il sonniferare, il sonne

ta

SONNIFERANTE

SONO

chiare. Uden. Nis. 3. 96. Tuttavia, per sonniferamento del poeta ,


in molti nostri proginnasmi, e in questo particolarmente, si vede il
contrario. (Qui per sinil)(A) (B) (N)
sirenante, Son-ni-fe-rn-te. Part, di Sonniferare. Che sonnifera,
Sonnacchioso. Salvin. Disc. Accad. 3.213. Non pensarono che
egli ec. si fosse addormentato, perciocch non era sonniferante, n
dormiglioso. (A) (N)
SornireRARE, Sn-ni-fe-r-re. (N. ass. Lo stesso che Sonnecchiare, P.
Varch. Stor. 2.447. Alla fine essendo egli, mentre sonniferava,
tracollato dalla seggiola, nella quale sedeva, batt della memoria
in terra, e mori. Capr. Bott. . . Questo star nel letto, e non
dormire, ma sonniferare solamente, non cred'io che sia molto sano,
2 - Efig. 1 Vareh. Ercol.26. Non disse egli ancora nella me
desima Poetica, che, non che altri , Omero alcuna volta sonnifera
va? Carl. Fior. 58. I Fiorentini l'hanno prodotta e illustrata, e ec.
lasciatala sonniferare, e risvegliatala, e raffinatala a voglia loro.

essendo stanco, e di sonno morendo, sopra il letto si gett a dor


mire Car. Lett, 8. Se provassero ec. di cader di sonno, das
siderarsi di freddo ec. parlerebbero forse d' un altro suono. (P)
14 - Col v. Pigliare: Pigliare o Prendere sonno, il sonno=Cominciare
il sonno, Addormentarsi. V.Pigliare sonno, e Prendere sonno, Ditta.

Sorreno, Son-ni-fe-ro. Add. m. Che cagiona il sonno.(V.Sonnac


chioso.) Lat. somnifer, somnificus, Gr. trvorods. (Somnun frens

che apporta sonno) Lib. segr. cos. donn. Per l'utevo alterato i puoi
valere delle erbe sonnifere.

3.22. Soave e riposato sonno presi. ( L'ediz. di Venezia gao


legge: S per lo suon dell'acqua, ch'io intesi , E s per le parole
belle ancora , Soave sonno e riposato presi.) (B) Red nel Diz.

A. Pasta. Ha difficolt di pigliare il sonno notturno. (N)


15 - * Col v. Ragguagliare Ragguagliare le partite del sonno, p.
Ragguagliare, S. 4, 4. (N)
16 - *Col v. Rappiccare Rappiccare o Rattaccare il sonno=Aa.
dormentarsi di nuovo. V. Rappiccare , S. 4. (A)
17 - Col v. Rompere : Rompere il sonno = Far destare, 1 V. Rom
pere , 3.43
18 - [Col v. Schiacciare:] Schiacciare un sonno, in modo basso-Fare

un sonno, Dormire un sonno. Pataffo. Tra quei che sanno, un


sonno ebbi schiacciato.

Slegarsi dal sonno ,fig.= Destarsi. V. Sle

19 - *
are ,---

te

se

Svegghiar dal sonno=Desture1.it.S.Margh.


a - In forza di sm. Medicamento per far dormire; altrimenti Nar
cotico. Malm. 6. 26. Or mentre fa il sonnifero il suo corso, cc.
136. Io gli svegghio dal sonno, e sollecitogli a far i furti.
Castigl. Cortig. lib. a. pag. 253.(Giolito 564) Il medesimo dico 21 - *Proverb. Chi dorme, gli cavato il sonno=Chi pecora si fa,
di alcuni altri che in amore usano incantesimi, malie, talor forza,
il lupo lo mangia. V. Dormire, $ 25. (N
talor sonniferi, e simili cose. (B)
22 -* (Bot) Sonno delle piante i Fenomeno che nelle figlie delle
SonniFenoso, Son-mi-fe-r-so. Add. fm. Aggravato dal sonno. Lo stesso
piante, particolarmente
composte, si osserva; ed quando al

chel Sonnacchioso, Sonmiglioso, Sonnoglioso.1 Buon. Fier. 3. 4. g.

l'avvicinarsi della notte prendono una posizione diversa da quella

Languidi , a guisa d'ebbri, a capo chino Reggersi, e traballarson

che tengono durante il giorno. Tal cangiamento si osserva anche

niferosi.

SonnioLioso, Son-ni-gli-so. Add. e sm, V. e di''Sonnacchioso. Guitt.leti.

3. Ad ogni negligente fatto sperone, ad ogni sonniglioso tuba.

Sonntoquo. *(Filol.)Son-ni-loquo.Addm. VL. Chi parla insonno(Ne)

ne' fiori di alcune piante. Linneo ridusse ad undici le attituatia

che prendono le piante nel sonno, secondo le quali lo nomin con

nivente, chiudente, circondante o attorniante, muniente o proteg


gente,involgente, divergente, pendente, embricante,retrovergeite.(O)

Sonno,Sn-no. [Sn. Riposo degli organi de'sensi esterni ed interni e


a- * Sonno raddoppiante. P. Raddoppiante, . 2. (N)
dell' Erebo e della Notte ; fratello ed
di quelli che eseguono i movimenti volontari. Sospendimento di a 23 - * (Mit. e Icon.)
zione che avviene perforza di tratto in tratto nelle funzioni animali immagine della Morte; solito a soggiornare nell'isola di Lenno o
e ci priva per allora della spontaneit ; esso rispetta in noi l'essere
nel paese de' Cimmeri che gli antichi credevano sepolto nelle pia
vivente, poich le sue operazioni durano sempre, ma uccide, per dense tenebre. Rappresentavasi come un fanciullo alato immerso nel
cos dire l'essere animale, e particolarmente il morale. Maniera di
sonno, col capo appoggiato sopra i papaveri; abbracciava la testa
esistere nella quale la forza di azione dell' organismo animale di
di un leone sdrajaito. (Mit) Cais. Soni. 5o. O Sonno, o della queta,
ferisce da quella della veglia, e durante la quale ripariamo le no umida, ombrosaNotte placido figlio. (N)
stre perdite e ricuperiamo la nostra attitudine ad agire; altrimenti Sonno, *(Geog) Citt del Giappone nell'isola di Nfon. (N)
Riposo , Quiete, Sopore ec. Il Sonno dolce, placido, tranquillo, Sonnoccioso,Son-noc-chi6-so. Add, m. VA. , e di''Sonnacchioso. Bocc.
soave, queto , grave, profondo, alto, lungo, grande, pigro, molle,
nov. 5. 22. In vista tutta somnocchiosa, fattasi alla finestra, pro
verbiosamente disse: ec. E nov. 86. 4. E mostrandosi ben sonnoc
breve, forte, leggiero, subito, interrotto, cheto, piacevole, ripo
sato, sveglievole, momentaneo, insensibile, inquieto, continuato,
chioso, al fine si lev dallato all'oste. Sen. Pist. E quando gli occhi
maturale, consueto, facile, difficile, stentato,
, turbato,
miei sono sonnocchiosi, ancora fo io loro forza di vegghiare.
, confuso, soporoso, lamentevole, querulo , pernicioso, Sonooloso, Son-no-gli-so. Add. e sm. V, A. V. e di''Sonnacchioso.
mesto ec. Dicesi Affacciarsi il sonno, Acquistare il sonno, Per
Com. Inf . Il sonnoglioso molte volte erra, la via.

dere il sonno, Riprenderlo, Ripigliarlo ec.1 Lat. somnus,sopor. Gr.


irvos. (Somnus, dal cclt.gall. suain sonno. Altri dal gr. hypnos,
onde credono cssersi fatto sypnos ovvero supnos, e quindi somnus)

Sonnollestre, Son-no-ln-te. Add. I com. Mezzo addormentato: altri

Gli occhi, mezzo tra'l sonno e l'esser desto. Dant.Purg. 7. Come

avuto dal servo per pagamento dellasonnolente bevanda. Pecorg3.

menti] Sonnacchioso-,Sonnolento, sin. (V. Sonnacchioso) Lat. se


misomnis, somniculosus.Gr. ivrvos, trvAds. Morg. 147g. Bevero,
Gello sopra Dante: Il sonno requie delle operazioni esterne per le
e 'l ghir sonnolente e perduto, e puzzola e faina, e lo
gamento del senso comune, dato dalla natura per ristorar gli ani 2 - Che induce a dormire , Sonnifero. Lat. soporifer, somnifer.Fi.
mali. Tass. Ger. 8. 26. Ma vedea come quei ch'or apre, or chiude
-As. 297. Al buon medico di comun consenso fu lasciato il pregio

si frange il sonno, ove di butto Nuova luce percuote ilviso chiuso, nov. 2. Al medico di comune consenso fu lasciato il prezzo avuto
Che fatto guizza, pria che muoja tutto. (N)
dal servo per pagamento della sonnolente pozione. (V)
2 -* Dicesi Invasione del sommo, Quel punto in cui lo stato di lan Sonnolenro, Son-no-ln-to. Add. [m.Lo stesso chel Sonnolente, VDunt.
guore di tutti gli organi destinati all'adempimento delle funzioni
Pug, 18. 87. Stava com'uom che sonnolento vaua. Amet. g. Gli
di relazione , annuncia il bisogno di dormire. (O)
occhi volgendo sonnolenti in giro, Quasi appena conosce dove si sia.
Cavalc.
ling. Il prelato rimesso
come nocchiere
3 Dicesi Primo sonno, L'ora in che ordinariamente tutti sono in sul
principio del dormire. [V. Primo, S. 6. Bocc. nov. 43. 7. Vide in
e rettori di nave sonnolento al tempo della tempestade, e come spe
sul primo sonno venir ben venti lupi E g. 9. n. . Ella ti priega culator cieco , e banditor muto.
in luogo di gran servigio, che ti debba piacere d'andare stasera in Sonnolenza, Son-no-ln-za. Sf Intenso aggravamento di sonno,simile
sul primo sonno ec.
Venuta adunque la notte, essendo
al letargo ; Struggimento di dormire ; o piuttosto Quello stato di
gi primo sonno, Alessandro ec. usc di casa,
mezzo tra il sonno e la veglia, pi prossimo a quello che a questa
- *Dicesi Sonno eterno, Ferreo sonno, La morte. Tass, Ger. lib.
-, Sonnolenzia, sin. Lat, veternus. Grx19apyos. Dant.Purg. 8.
3 45. Cade, e gli occhi che appena aprir si ponno , Dura quiete 88. Ma questa sonnolenza mi fu tolta Subitamente. Boez. Varch. n.
preme e ferreo sonno. (N)
pros. 2. Il mal suo letargo , cio grave e profondissima sonnolenza
5 - *Dicesi Sciolto nel sonno e vale Fortemente addormentato, pr.

e sdimenticanza.

Sciolto, $. . (N)
2 - Dicesi in senso medico Sonnolenza della testa per Gravezza.
6 - Dicesi a modo avverb. In sonno o Nel sonno e vale Mentre si
Red. nel Diz. di A. Pasta, Le viscere inferiori possono accrescere
dorme, e talora In sogno. Dant, Par. 2. 65. Vide nel sonno il
molto il male con la loro pienezza , e possono accrescere altres la
mirabile frutto. Petr. son. 22. Solca lontana in sonno consolarme.

pienezza e la sonnolenza della testa. (N)

3 - [E fig.] Esp. Vang.Per la lor troppa sicurt e prima sonnolenza


S. Agost. C. D. 4. 26. Era stato ammonito in sonno.(V)
g - * Col v. Cascare: Cascare o Cadere di sonno. V. . 3. (N) mentale si trovarono ingannati, Vit. S. Gio, Bat. 59. Costoro le
- * Col v. Dare: Dar sonno = Conciliarlo. V. Dare sonno. (A)
varono le grida , dicendo che non dee potere essere che non com
9 -* Col. Dormire: Dicesi Dormire un sonno, un buon sonno. .
mcttesse o nigrigenzia cc. o sonnolenza, o altre cose.
Dormire, $. g. Red, nel Diz. di A. Pasta. Questa bevanda io duro SosnoLenziA, Son-no-ln-zi-a. Sf. V.A. V, e di Sonnolenza, Franc.
talvolta due mesi abeverla ogni mattina, e vi dormo sopra un buon
Sacch. nov. 64, Essendo costui in questa sonnolenzia e addormen
tata gloria ec., il detto Riccio si svegli.
sonno, quando ho tempo di potervelo dormire, e mi fa ilbuon pro.(N)
2 -* Dormire nel sonno di un vizio. V. Dornire , S. 6. (N) Sonnolo. (Bot) Snnolo Sm. Nome che si d in Toscana al Len
3 -* E Dormire tutti i suoi sonni, fig=Pgliarsi tutte le sue
tisco alnifrio P. Giovanni Targioni nella seconda edizione deviag
gi per la Toscana. Lut. Pistacia lentiscus. (N)
comodit. V. Dormire, S. 2o. (N)
io -* Col v. Farc: Far sonno=lidurre sonno. V. Fare sonno, S. .(N) Sonnoioso, Son-mo-l-so, Add. m. V.A., V, edi''Sonnacchioso. Sa
-* Vale anche Venir sonno. V. Fare somno, S. 2, (N
lust. Jag. R.Alcuni di loro essendo sonnolosi, ec.
*-*Far sonno o un sonno=Dormire. V. Fare sonno, S. 5, (A) Sonnorraa,*Son-not-t-re. N. ass. Passar la notte, Pernottare. Bern.
- Colv, Guastare: Guastare il sonno ad alcuno = Interrompe
Orl. 23.3. E del sol sendo spento il lume bello, Non so se dison
glielouon Fiera. 2. 8. Era proprio un danno Guastargli il notta o soggiorna Addormentato sotto un arbuscello, (Parla di Bran
sonno.(N)
dimarte.) (0) (N)
Menare: Memar sonno, i sonni=Dormire. V. Memare, Sono,S-no. Sm. V poet. Lo stesso che Suono, V. Salv. Avvert..
7to.
3.2.2g. Sono per suono, sole per suole,vole per vuole, deve
13 - Col
Morirei Morir di sonno, Cascardi sonno=Aver voglia lieve, e mille altri si leggono di questa fatta, che dopo la morte di
grandissima di dormire, tV. Morire, 3. 8. Bocc, nov. 77, aoDove Dantecbber principio, per quel che si comprende. (V)

---------

SONO

soso. - (Geog) Fiume del Brasile. (G)


Sonoero. (Mus.) So-n-me-tro. Sm. Lat. sonometrum. (Dal lat. so

SOPERCHIATO
4i3
a76. Che dentro agli ogi (occhi) soi non riguardate. Guitt. Lett.

4fo. 93. Nettezza e veritate. Continuo in nei soi trovarsi dea.(V)(N)


nus suono, e dal gr.metron misura.) Strumento per misurare i
Soo. *(Geog) Citt del Giappone. (G)
suoni, inventato nel 18o8 da Mont ; ha la lunghezza di due metri SoomA.
* (Geog.) So-6-ma. Citt del Giappone. (G)
e mezzo ed guernito di otto corde metalliche
ad una delle
Soona. * (Geog) So-ra. Distretto del Giappone. (G)
estremit con caviglie munite di rocchetti e montate su d'una la Sooana
, * So--ri-a. N.pr. m. Lat. Sohoria. (Dall'ebr.sciahhar au
mina di rame particolarmente preparata con viti di richiamo che
rora, e jah signore : Aurora del Signore) (B)
servono ad accordarle. Mediante una numerazione annessavi, adat
tando tale strumento ad un pianoforte si possono esattamente deter SootA. * (Geog) So-ta. Citt del Giappone. (G)
minare tutti gl'intervalli delle scale degli antichi ec. Altrimenti Eco Sooro. * (Mit) So--to. Epiteto o Soprannome di Ercole presso i
Tasii. (Dal gr. soo io salvo: Salvatore) (Mit)
metro, (A) (O) (L)
SopAreao,* Sopa-tro. Npr. m. (Dal gr. soos salvo, e pater padre)-F
sonoaa. (Gcog) So-n-ra. Citt e Contrada del Messico. (G)
losofo greco, discepolo di Giamblico, e dopo lui capo de'Platonici(Mit)
Sonomamente, So-no-ra-mn-te. Avv. Con sonorit. Lat. sonore. Gr.
xs Varh. Ercol. 277. In somma un'orazione, la quale for Sopatra ,* S-pa-tra. N. prf Lat. Sopatra. (V. Sopatero. In gr, soo
io salvo, e patra patria) (B)
nisca alta e sonoramente
sononurA, So-no-ri-t. Sfl ast. di Sonoro. L'esser sonoro, e pi SopArno, S-pa-tro. N. pr. m. Lat. Sopater. (V. Sopatero) (B)
propriamente Graziosit e Bont di suono. -, Sonoritade, Sono Sopraea, Sopr-bia. tf1V. A. V. e di Superbia, Coli. Ab, Isac.
ritate , sin. Lat.harmonia , somus. Gr. puovi. Com. Dant. Per cap. 2. Siccome la grazia s'appressima all'umilt, cosi s'appressi
ammonie e sonoritadi de' cieli passando. But. Come viene all'orec mano alla soperbia li casi che contastano l'uomo. Fr. Giord. 236.
chio dolce sonorit dell'organo. Demetr. Segn. 35. Non fa altro , Prima s'incomincie l'avarizia in Caim ; poi vennero le carnalitadi;
poi venne l'idolatria e la soperbia, e tutti i mali. (V) ( Nel 1. es.
se non che lieva sconvenevolmente la sonorit e l'armonia al parlare.
la Cr. alla V. Appressimare legge superbia.) (N)
arch. Lez. 38. ln questi (versi) arrecano pienezza e sonorit le let Sopenci
anamente, So-per-chia-mn-te. Avv. Con soperchianza , Dis
tere consonanti.
Sorono, So-n ro. Add. m. Che rende o pu rendere immediatamente perchio, Di troppo, Eccedentemente , Soperchievolmente , Sit
un suono; e si usa per lo pi in sentimento di suono grato, o d'ar perchievolmente, Soverchiamente, sin. Lat. immodice. Gr. vrzpis.
Cr. alla V. Di soperchio.
monia; altrimenti Armonioso, Risonante. 1 Lat. sonorus. Grixns.
Amet. g4 Non vi spaventi lo mio dir sonoro. Sagg. nat. esp. 2o. Sopencmamento, So-per-chia-mn-to. Sml Il soperchiare, Soperchio,
4. Il suono, accidente nobilissimo dell'aria, osserva un tenore cos Soprabbondanza, Superfluit-, Superchiamento, sin. Lat.luxuries,
invariabile di velocit ne' suoi movimenti , che l'impeto maggiore o luxus, profusio, redundantia. Gr. criz. Albert. cap. 38. Duuque
minore con cui lo produce il corpo sonoro , non pu alterarlo. non di seppellirla pecunia , ma de'la usare non a soperchiamento
e a diletto, ma ad utilitade.
ass. Ger, n.2o.
il pio Goffredo incominci tra loro, Angu
Sopencntare, So-per-chin-te.Part.di Soperchiare. Che soperchia-,
sto in volto ed in sermon sonoro. (N)
a - Rumoroso , Strepitoso. Bocc. nov. 27. 46. Il convito, che tacito Superchiante, Soverchiante, sin.
2 che fa soperchierie. Lat. contumeliosus.Gr. rov.rns. Com.Inf
principio avuto avea , ebbe sonoro fine.
soperchi
ante
g.
vuole
Il
torre
quelli il ritiene,
ricco
la
sua
al
3 - - E fig. Negner. Incred. Senz. sc. part.. cap. 9. in princ. e incatena la virt, volendo il soperchiante sposa;
liberare, e regolare ec.
L'esservi Dio nel mondo una verit si sonora, che penetra nelle
Sopencanza, So-per-chin-za. Sf) Superfluit, Sopralbondanza, Ec
orecchie della medesima ostinazione.
sossaccca. * (Geog) Son-sbc-ca. Citt degli Stati Prussiani nella pro cesso, Eccedenza, Ridondanza, Copia, Raccolta, ec.- , Sover
chianza, Superchianza, Soverchiezza, sin. Lat. redundantia. Grre
incia di Cleves-Berg. (G)
purriz. M.Aldobr. PN. 2o4. Quando nelle predette quattro parti si
soson. - (Geog) Snson. Citt della Nuova Granata, (G)
sossonare (Geog) Sonso-n-te, Zonzonate. Citt del Guatemala. (G) raccoglie alcuna soperchianza, si 'l potr uomo sapere per gl'infascritti
segni. Coll. SS, Padr. Per soperchianza di cuore sar tratto a cose
sonrai. - (Geog) Son-ti. Provincia dell'impero di Annam. (G)
sorico, Snti-co. Add. m. V. L. Torpido; e propriamente Grave impossibili, e non considerate. Vit. Crist. Abbiendo da vivere e
e Tardo per malattia. Lat. sonticus. (i pi cavano sonticus da sons, vestire secondo la convenevole necessit, e non a soperchianza. Zi
bald. Andr. 2o. Quando vi si raguna alcuna soperchianza, si lo
sontis in senso di nocevole, onde si disse sonticus morbus il mal
potrai saper per gl' infrascritti segni. (Nell'es. della Vit. Crist.
caduco, e di poi sontieus chi torpido, come son gli epilettici
liassi in ar sintet inertia, esuntale incessus lenis) Sannaz.Arcadegl. modo avverb.) (N)
a.Mostransi l'erbe e i fior languidi e mucidi; i pesci peli fiumi in 2 - Soperchieria, Vantaggio oltraggioso. Lat. contumelia. Gr. ips.
Lib. M. Tu metti virt in superbia e in soperchianza, e in dispet
fermi e sontici; E gli animai nei boschi incolti,
) (B)
tare gl' Iddii e gli uomini. Tratt. Consol. In quelli di perir tutta
sorna. (Geog) Sn-tra. Citt dell'Assia Elettorale. ()
sorruosamere, Sontuosa-mn-te. Av. Con sontuosit, Magnifica l'umana generazione, e spegnerassi la superbia delle genti, e abbat
mente , Suntuosamente, sin. Lat. laute, opipare, magnifice, terassi la soperchianza del forti.
- Onde Far soperchianza= Soperchiare, Sopraffare V. Fare
sumptuose. Gr. as, arps. Omel. S. Gio. Grisost. La vici
soperchianza.
nita, e l'esser presso al ricco, che si pasceva molto sontuosamente.
i. Dia. bell donn. 398. Ancoich una bellissima donna molto sopencmtian, So-per-chire. N. ass.1 Sopravanzare.-, Soverchiare, Su
rchiare , sin. Lat. redundare, superare, superabundare , super
sontuosamente sabbigli d'oro e di perle, ec.
Gr. rxscrezrsi. ( Soperchiare , soperchio da sopra.) Dunt.
sonnuosissimamente, Son-tuo-sissimamn-te. Avv. ) superl. di Son
tuosamente, suntuosissimamente , sin. Lat. lantissime. Grupd If 9. 22. Fuor della bocca a ciascun soperchiava D'un peccator
li piedi. E 23. 138. Che giace in costa, e nel fondo soperchia Nov.
rara. Varch. Stor, no. 39. Nel qual luogo Alfonso Duca di Fer
ant.29 . Ma tanto non si soprappose, che dispendendo e scialacquando
rara avendolo sontuosissimamente fatto ricevere cc., l'and umilissi
il suo, gli anni sopravvenncro, e soperchiolli tempo, e rimase p vero,
mamente a vicitare.
soruosissimo, sontuosissimo. Add. m.l superl. di Sontuoso-Sun ch avea tutto dispeso. E num. 2, Cont tutto lo cavaliere, come gli
tuosissimo, sin. Lat. magnificentissimus, splendidissimus, sumptuosis era incontrato, e come il tempo gli era soperchiato, e avea tutto dispeso.
simus. Gr. xaparraros. Fir.As.o3.
a tutti gli altri son 2 Soprabbondare , Predominare. Pass. 358. Quando soperchia nel
tuosissimi apparecchi di quella festa ec., egli aveva ragunate un nu corpo''quello omore che si chiama flemma ec, i sogni sono corri
spondenti a quella qualit.
mero incredibile di orse,
a * Nota uso Cuvalc. Pungil. 3. Sono come potatori che se
sontuosrr, Son-tuo-si-t. Sf1 ast. di Sontuoso. Qualit di ci ch'
sontuoso, Magnificenza-, Sontuositade, Sontuositate, Suntuosit, gano li nostri rami che soperchiano a frondi. (Cio, che soprabbon
di frondi) (V)
siu. (. Lusso) Lat luxus Gr.xaarpirns. But. Superbia ec., se in 3 dano
tAtt. Farsoperchierie. Lat. contumelia afficere, afferre injuriam.
edifici, o ini moltitudine di case, o in grandezza o sontuosit. Capr.
gig.
Gr.
G. V. o. 2. 2. Gli ambasciadori di Firenze furono
Bott. 8. 7. Volendo riprenderlo di troppa sontuosit ec., gli fu ri
sposto da Leone, ci essere stato quando i re guardavano le pecore. alla prima soperchiati, e villaneggiati dalle persone ec. E num. 3.
Soruoso, Son tu-6so. Add. m. Di grande spesa, Da gran signore; Scrivendo eglino a Pisa, come erano stati soperchiati e vergognati
altrimenti Magnifico, Sfarzoso, Sfoggiato , Splendido, Ricco, ec-, da Fiorentini. Varch. Ercol. 69. Sopraffare, ovvero soperchiare di pa
suntuoso, sin Lat. sumptuosus. Gr. arpd (Sumptuosus, da sum role, o altri tali, non mi pare che abbiano quella forza ed energia
-

ptus spesa.) Ar. Fur.7.2o. Qualmensa trionfante e sontuosa Di ec., clebravare.


qualsivoglia successor di Nino ec Potria a questa esser par? Fir.As. 4 Vincere, Superare. Lat. vincere, superare. Gr v. G.

- 7.

32a. Mentrech il mio guardiamo era intento con ogni diligenza ad as- . 6. 4. Della qnale (zuff) i Saracini furono soperchiati. E 8. ti - i
i suoi piccati soperchieranno i miei, io torner in Melano.
settare il sontuoso letto ec. , io feci buona deliberazione cc.
occ nov. 8, 2. D'avarizia e di miseria ogni altro misero ed avaro,
sontuoso diff da Ricco , Dispendioso. Sontuose diconsi le cose
splendide e magnifiche, fatte od acquistate con grandi spese. Dipen che al mondo fosse, soperchiava. E nov84. 2. Come la malizia d'uno
dioso dicesi ci che reca molta spesa, senza che vi si richiedesse il senno soperchiasse d'un altro con grave danno e scorno del so

alcuna nozione di splendore o di magnificenza. Ricco essendo un


attributo che s'applica a coloro che abbondano di facolt, quando
applicato alle cose, pu inviata aslata, imprimer loro le nozioni

perchiato.

it. S. Margh. 153. Tu, Margherita, mi vincesti cc, E

la mia forza soperchiasti


-

E' detto moralmente in buon senso. Amm. Ant. 4o. 16, Sozza

cosa essere di virt soperchiato da coloro ai quali tu per dignit so


prastai. (P)
3 Dicesi Soperchiare alcuno di battaglia e vale Superarlo ne'
sooso. Ada. m.
A. P. e di Suo Trovasi per solo nel pl. l'arte
della guerra. P. Battaglia , 3.2. (N)
m so, e nel sing.fm. Soa; non gi nel maschile singolare, pel qua Sorenc
naro , So per-chi-to. Add. m. da Soperchiare. Sopravanzato ,
le par che siasi usato So anzi che Soo. Rim. Ant. Alberiino Ci
rologo 3. Lo core stretto in soa mane tenia. Rim. Ant. Cino da Pi Vito, superato.- Soverchiato, Superchiato, sin
75.Vededo
e soperchiati in quella guerra da'Genovesio. Agos.
toja 269 Che quando l'uom prende diletto e posa De soa novella i Viniziani rotti
sposa. Rim. Ant Guid. cavalc.
Perch Dio l'aggia allocata C. D.7. 3. Per lo suo Spirito sparta la dilezione nelli cuori nostri,
ate tutte le fatiche e battaglie, venissimo all'eterna requie,
oi vedi la not, 8. Guitt. Lett. Rim. Ant. Cino da Pistoia soperchi
e alla ineffabile dolcezza della sua contemplazione. (V)
pocab. VI.
lendore e di Magnificenza; e cos figuratamente s'avvicina al
significato di Sontuoso.
--

---

53

4l 4

sopERCHIATORE

SOPPASSARE

2 Ingiuriato. Lat. injuria affectus. Gr. ipoal. G. V. 8. 6.


. Quando volea l'uno, non volea l'altro, che si tenea soperchiato.

rito destramente , ma che soperscdeva di lasciarlo, fino a tanto che

rante che fosse liberato, c che D. Ferrante medesimo l'avea favo

3 Ed in forza di sm. nel sign- del S. 3 o 4) Bocc. nov. 84. 2.

si facesse venir lettera segnata di man dell'Imperatore sopra di que

Con grave danno e scorno del soperchiato.


sto. (N)
Sopencia none, So-per-chia-t-re.[Verb. m. di Soperchiare. Che soper- SoperaAno. * (Gcog) So-pc-tr-no. Citt della Columbia.
-

Sorinco. (Geog) So-pin-go. Principato dell'isola di Celebe. (G)

chia..], Soverchiatore , Superchiatore , sin.

Soencnuarnice, So-per-chia-tri-ce. Verb. f I di Soperchiare.] Che so- Sopine, So-pi-re. Att. Propriamente Indur sopore, Addormentare-,
perchia. , Soverchiatrice , Supcrchiatrice, sin.
Assopire , sin. Lat. sopire. Pasta Diz. Sopire, reprimere , attuti
SorenceRia, So-per-chie-r a.Sf) Ingiuria fatta altrui con vantaggio, re . . . addormentare. (N)
Vantaggio oltraggioso.Soverchieria, Superchieria, sin. Lat. contu- 2 Per metaf Reprimere , Attutare, Ammorzare, Spegnere, Rin
-

mclia. Gr. ips. Varch. Ervol. 12. E' si vede pure che'soldati,

tuzzare ; e dicesi cos di passioni del corpo come dell'animo. Lat.

che fanno tanta stima dell'onore , quando sono offesi o ingiuriati con

sopire. Gr. xxraxoui3tv. T'ass. Ger. 2. 96. Sotto il silenzio dese


creti orrori Sopian gli affanni, e raddolciano i cori. Red. nel Diz.
di A. Pasta. Sopire e vincere il male. (N)
3 N. ass. e pass. Esser preso dal sonno, Essere addormentato.
Romani. (N)

soperchieria, cercano con soperchieria di vendicarsi. E tor. 8 87.


O perch gli dispiacessero le soperchierie che faceva Giano a chi
poteva manco di lui. Car. lett. . 1o2. Ha bisogno che sorga costi
un uomo da bene, che per misericordia non gli lasci far soperchieria.

SoPercueveLE, So-per-chi-vo-le. Add. [com. Atto a soperchiare ed Sopro, So-pito. Add. m. da Sopire. I Propriamente Caduto in so
anche1 Soprabbondante, Eccessivo., Soverchievole, Superchievole, pore, Quasi addormentato., Assopito, sin..] Lat. sopitus. Gra
sin. Lat. supervacuus,supervacaneus. Gr. retrord. Pass. 99. Tante
raxour9sis. But. Purg. 8. . Come 'l fuoco, quando s'accende
volte si commette (il peccato veniale), quante l'anima, pi che non
della favilla ch' sopita nella cenere. Ar. Fur. 8. 72. Gli raccende
mestiere , con vaghezza e con soperchievole piacere dimora nelle
nel core, e fa pi ardente La fiamma, che nel di parea sopita.
creature , amandole. Dant. Conv. n t 1. Questo amore, nell'uomo 2 - Per metaf [Rintuzzato, Ammorzato, ed anche Calmato, Acquie
massimamente, ha mesticre di rettore, per la sua soperchievole ope- tato, Sedato. Stor..Eur. 6. 42. Assettate e sopite cosi le cose tra
razionc nel diletto.
questi due Re , si partirono subitamente.

2 - Soperchiante,Soprastante, Oltraggioso, (Che fa soperchierie] Lat. 3 - Privo di quella virt (che si possiede.] Sagg. nat. esp. 23o. Stro
injuriosus, contumeliosus. Gr.

pards. Liv. M. Acciocch

tu non

finata (l' ambra) su' corpi di superficie liscia e tersa cc., rimansi tut

traligni dal tuo legnaggio, il quale tanto soperchievole e superbio. tavia sopita, e non spira.
Filoc. 4. o2. Lascia omai le soperchievoli oilese, e perdona il di- Soprrone, So-pit-re. Verb. m. di Sopire. Che sopisce. Ares Impr.
savvcduto fallo alla innoccnte giovane. Pass. 236. Dicendoparole vil-

Berg. (Min)

lane, ingiuriose, oltraggiose, o soperchievoli Salvin. Disc. Accad. Soprace, S-pi-tri-cc. Verb. f di Sopire. Che sopisce. Silos Rag.
3. 3o. Per ammendare il difetto degli uomini troppo vantaggiosi e so-

3. Berg. (Min)

perchievoli che della natural facolt s'abusavano fuor di misura.(Pe) Sopore, Sop-r. Sm. V. L. Sonno grave, o piuttosto Stato inter
Soncinievolmente , So-per-chic-vol-mn-te. -Avv.- Con soperchianza,

medio tra il sonno e la veglia. Nello stato normale della vita il

Eccessivamente, [Soprabbondantemente. Lo stesso che Soperchiamente , V] Lat. vehementer. Gr. cdpz. But. Ognuno abbi in disprc-

Primo grado del sonno ; nello stato di malattia un Sintomo di


numerose affezioni che affliggono il cervello; esso allora il primo

gio tanto avanti, cio tanto soperchicvolmente. Pass. 263. Il quarto


grado ( dell'umilt) tacere insino che l'uomo sia domandato; ed
contrario al quarto grado della superbia, che si dice iattanzia, per

grado del sonno morboso, e chiamasi pi propriamente Sonnolenza.


Lat. sopor, somnus. Gr. irros. (In ar. sobat sopor, sabata sopore
correptus finit. In ebr. sciabat quiescere.) Poliz. st. 2. 18. E men
la quale altri favella soperchievolmente vantandosi
tre stanno involti nel sopore , Pare a' giovan far guerra per amore.
SoPeachuo , So-pr-chio. Sm. Che avanza, Che pi del bisogno, Sopor reno, So-po-ri-fe-ro. Add. m. V. L. Che induce sopore; altrimenti

Soprabbondanza, Eccesso , Avanzo., Soverchio, Superchio, sin.


Lat. redundantia, excessus. Gr. rpiovela. Dant. Inf. 1. 4. Per

Sonnifero, Narcotico. -, Soporifico, sin. Lat. soporifer. Car. En.


6. 62o. Allor la saggia maga, Tratta di mele e d' incantate biade

l'orribile soperchio Del puzzo che 'l profondo abisso gitta.Sen. Pist.

Una tal soporifera mistura, La gitt dentro a le bramose canne.(A)M)

go. Fu trovato per soperchio e per lussuria il segare del legname

Cocch. Disc. a.

a Glorificansi quando la gente parla delor soperchi. M. V. 7. 4. I quali tutti si mostrarono allegri stimando
che non gli dovessono attendere, conoscendo il soperchio. Buon.
rim. 66,
il men riempie e 'l mio soperchio lima Vostra piet,

propone me' deliquii , nelle paralisi , e stiramenti , ed in altri mali


de' nervi , come ognun sa ; e che ne' veleni soporiferi , come l' op
pio e lo stramonio, alcuni popoli dell' Indie comunemente se ne ser

diritto a linea.

8. Quindi ch' egli s spesse volte un tale uso

vono. (N)

qual penitenza aspetta Mlo cieco e van pensier se la disdegna? Rim. Soronmrico, * So-po-rifico. Add. m. V. L. Lo stesso che Soporifero,
ut. M. Cin. Chiamando per soperchio di dolore. La morte , come
V. Lat. soporifichus. (A. O)
mi fosse lontina (V) (Questo esempio aggiunto dal Lombardi; noi Soroaoso, Sopo-r6so. Add. n. Che ha sopore, Ch' prodotto da
abbiamo osservato che l'ediz. dello Zane a pag. 27 legge : Chiasopore. Lat. soporosus. Corsin. Torracch. 9. 9. Onde le soldate
mando per soverchio di dolore Morte, siccome mi fosse lontasche , in fra i boccali , Della rugiada al temperato gelo , E della
na, ec.) (B)
iena al rauco mormorio , Chiuser le luci in soporoso obblio.(A)(B)
-

- La

forza, ll maggior potere. Dant. If 7. 48. In cui 2 (Mcd) Malattia soporosa : Quella il cui sintomo principale o

usa avarizia il suo soperchio.

pi evidente il sonno morboso. (O)

3 - Soperchieria , Oltraggio. Lat. injuria, contumelia. Gr. ps. G.


. . . 6. 2. L'Avvogaro di Trevigi per soperchi ricevuti, si ru-

Febbre soporosa : Variet della febbre intermittente


i
ciosa nella quale havvi sopore pi o meno profondo; altrimenti Feb

bell da messer Mastin. Stor. Semif. 2. E per molti soperchi e


bre comatosa. (A. O.) (O)
incarichi che detto conte Alberto facea loro, e per molta sua gran- SopPalco. (Archi) Sop-pl-co. [Sm. comp] Palco fatto poco sotto "l
tetto, per difender le stanze da freddo e caldo , o per ornamento.

digia e male reggimento ec. male comportavano sua siguoria. (V)


4

- Fare soperchio, Lo stesso che Fare soperchianza. V. Fare so-

Lat. subfixum. Tac. Dav. ann. 4. no3. Sofficcansi i tre senatori,


con laido non meno che traditore nascondiglio, tra 'l tetto e 1sop
Proverb. Il soperchio rompe il coperchio = Ogni troppo trop- . palco, e porgon l'orecchie a'buchi, a' fessi. (Qui il lat. ha laquearia)

perchio. (N)
5

po, Ogni eccesso biasimevole. [V. Coperchio, S. 31 Lat. ne quid SoppannAne. (Ar. Mes) Sop-pan-n-re. Att-1 Metter soppanno I o la
nimis. I Gr. um dya , dpiorrow rpor. Varch. Lez. Cosi diciamo fodera ad una veste, Foderare con soppanno. Lat. subsuere. Gr.

ancora noi sostantivamente il soperchio, e significa propriamente quello che avanza, abbonda, ed di pi; onde usiamo volgarmente un
tal proverbio, tratto per ventura da questo verso: ll soperchio rompe

broarrer. Quad. Cont. Per pannolino giallo, per soppannare la


giubba rinvergata. Bellinc. son. 28o. Perch tu mi soppanni un po'
quel boto. Serd. Stor. Ind. 5. 64. La soppann di dentro di dom

il coperchio.
masco, e di fuori la copr di teletta d'oro.
Scencio. Add. m. Che a soprabbondanza, Troppo, Eccessivo. 2 Per simil.(Por checchessia sotto ad alcuna cosa per rinforzoBenv.
, Soverchio, Superchio, sin. Lat. supervacuus, supervacanens, Cell. Oref 45. Un uomo poteva entrare dentro nella manica, la
velicnens. Gr. rspiavds; cocp3. Bocc. nov. 8o. 1. Niuna ve n'era, quale era soppannata e vestita d' asse dirittissime.

a cui per soperchio riso non fossero dodici volte le lagrime venute SoppAssAro, Sp-pan-n-to. Add. m. da Soppannare. Foderato. Lat.
in sn gli occhi. G. V. n. 22. . Furono tante sopcrchie piove , e
gonfiamento del fiotto del mare, che tutte case e terre di quelle ma-

subsutus. Gr. vrpa puvos. Varch. Stor. g. 265. Il qual lucco i pi


nobili e i pi ricchi portano ancora il verno, ma o foderato di pelli,

rine si disertaro. Vit. S. Gir. 2o. La soperchia umilitade di non o soppannato di velluto , e talvolta di dommasco, e di sotto chi
punire i vizi non vera umilit. Dittam. 2. 1. Questo ch'io dico, porta un sajo , e chi una gabbanella, o altra vesticciuola di panno
e le soperchie spese, Invidia, cupidigia,.fur cagione Del mal che so- soppannata , che si chiamano casacche .
me per lui discese. (L'ediz. di Venezia 8o legge: Questo 2 E per simil. Sagg. nat. esp. 2. Egli un tronco di cono for
' io dico, e le soperchie spese, E invidia , e cupidigia, ec.) (B)
mato di sughero per di dentro voto e impeciato, e per di fuora sop
Sopencmo. Avv. Troppo. , Soverchio, Superchio, sin. Lat. nimis, pannato di latta. Magal. Lett. E lo stesso Dante, volendo dire d'un
reduntanter. Gr. mrpurors. Bocc. nov. 58. 3. E tanto, oltre a tutto gagliardo e vivo riflesso, piglia la similitudine dal cristallo, ma sop
-

questo, era altiera, che se stata fosse de'Reali di Francia, sarebbe stato

pannato di foglia. (A)

Soppano. (Ar.Mes) Sop-pn-no. Sm. Quella tela, drappo, o altra


2
A
soperchio,
Di
soperchio,
posti
avverb.
Soperchiamente.
V:
simil
che si mette dalla parte di dentro de'vestimenti
per
A
, e V. Di soperchio, $$. . e 2.
difesamateria,
o per ornamento.(VFodera)Fr.Dial.bell.donn.4f3.
Avvegna
soperchio.

Sorencinta', So-per-chi-t. S: V. A Soperchianza, Superfluit,

ch queste parti si possano ajutare colle bambage e co'soppanni,

Soperchtade, Soperchitate, sin. Boez. G. S. 43. E vero questo

dirlo ad un tratto, colla industria del sarto; nondimeno ec. Malm.

detto :) coloro avere bisogno di molte cose, [che molte cose posseg-

2. 36. Di certe toppe, scampoli e soppanni Torsi d' impaccio volle.


-

gono ;) e , per contrario, di piccolissime chi l'abbondanza sua con 2 IEfig. Bellinc.son. 56. Sentenze da soppanni, o ferravecchi,
necessit di natura, non con soperchit di larghezza misura.
SoppAnno 1v. Sotto i panni. Bocc. nov. 79. 4. Avendosi tutte le
SopenseDERE, So per-se-d rc. N. ass. V. e di Soprassedere. Car. Lett. _ carni dipinte soppanno di lividori.
ined n. 229. Mi' ha detto che da la co te vi ra ordine a D. Fcr- Soprassarr, Sop-pa-stc. I N. pass. 1 Divenir quasi passo, o mezzo
-

---

--- -

SOPPORTATRICE

sopPAssATO

415

altri soppiatton, peggio vestiti, Son quei c'hanno i danari oggi adu
asciutto. Lat. flaccescere. Cecch. Corred. 4g. Rinuri. Il muro, e
nati ; E tal, che non ha pan, veste broccati cc.
si soppassila calcina.
a -- (BA) Soppassare, dicono gli scultori, Quel cambiarsi che fa una Sopriomaso. (Ar.Mes) Sop-pidi -no. Sm. Lo stesso che Suppediano,
Cr. 5. 8. 6. Del suo legno (delnoce) si fanno ottimi scanni,
figura seccandosi e ritirandosi. (A)
Soprassaro, Sop-pas-si-to. Add. m. da Soppassare.
e belli soppidiani, e durabili. Bocc. nov. 72. 5. E andatasene ai
di reg. (O)
, ne trasse il tabarro. it. S. Margh. fr. Ricolse le
Sopasso, Sop-psso. Add. m. sinc. di Soppassato. 1 Quasi passo,
Tra passo e fresco, Mezzo asciutto. Cecch. Corred. 4. 6. E che 'l
reliquie di santa Margherita ec., e misele in un bellissimo soppidiano
di pietra ec., il quale soppidiano era pieno di grandissimo odore.
muro sar cosi soppasso. Benv, Celt. Orf 52. Cos soppasso e caldo
cavisi il lavoro del fuoco.
Guid. G. E trovando molte armi, e grande quantitade d' oro e
d'argento ne' loro soppidiani, ogni cosa tolsero. Mil. M. Pol. Poi
a - Alquanto ritirato o asciutto, detto di opere di scultura. Benr.
Cell. Oref
2. Come io la veddi soppassa e ritirata per la gros
tolgono l'ossa, ripongonle in soppidiano , o in casse.
sezza di un dito..
Soppiegane, Sop-pieg-re. Att.comp. Ripiegar per di sotto. Salvin,
Sorpeoiano.(Ar.Mes.) Sop-pe-di--no. Sm. Lo stesso che lSoppidiano
Illiad. 24.366 Ed insieme col giogo anco, ne trassero il giogallaccio
e Suppediano, 1 Pataff q.lo fui gi soppediano, e orson casso.
di ben nove cubiti ec., poi per ordine Gi legaro, e la punta sop
Soppeline, Sop-pelli-c. iAut. e n.1 V.A. P. e di Seppellire. Ri
piegaro. (A) (B)
cord. Malesp.43. Il corpo di Federigo fece portare a soppellire Sopoaro, Sop-pie-gto. Add. m. da Soppiegare,
di reg. (o)
onorevolmente. it. S.Gio. Bat. Ed ecco che se ne portarono il Soppure, *Sop-plire. Aut, e n. Ve diSupplire. Atam. Col. 4.
corpo per soppellirlo. it. SS. Paal. 1. 7. Se questo non mi con
E se mancasse ancor (l'acqua) di ampie citerme, Sopplisca al
cedi , inorronmi al tuo uscio, e almeno mi soppellirai poich'io sar ove per tutto accoglia Quanta pioggia ritien la corte di tetto e gp
moto. Cronichett. d mar.go. Poi soppellirono Giulio Cesare a
Denno Al bisogno sopplir dei campi suoi. (V)
grandissimo onore. o Cavalc. att. post. 5. Li predetti giovani en Soppoane, Sop pr-re. iAtt. comp.simc. di 1 Sottoporre. Mettere a
Porre sotto; altrimenti Supporre1 Lut. supponere, Gr. roro.
irando dentro, e trovando la morta, presonla, e soppellicola col
Pass69.San Domenico veniva dall'altra parte, e sopponendo l'omero,
marito (la soppeliiro.) (V)
Sopreturo, Soppel-li-to. Afdd. m. da Soppellire.P.A. LP e di Sep
la riteneva e rilevava,Pallad. Marz. 28. Se le mele criepano, sop
pellito. Dittain. 6, 4. Quivi, mi disse, ove fu soppellito Quel gran poni una pietra alle radici dell'arbore. Cr. 9, 83. n. Quindici uova
Roman, ec. ut. S. Gir. 5. Nel qual luogo, compiuti anni novanta di fagiano una nutrice cuopra , e l'altre fieno di generazion della
e mesi sei della sua vita, fu soppellito.
gallina. In sopporgli, la lina e' di si consideri,
dominio, Far suggetto. Lat. subjicere.Gr. tro
Soppello (Ar. Mes.) Sopplo. Sm T. de macellai. Taglio di carne, 2-Porre
8xxuv. ab. 63. La qual cosa (d'esser nato l'uomo a signoreggiare)
che quella punta che sta attaccata alla spalla. (A)
Soppeaune, Soppe-ri-re. N. ass. Sovvenire al difetto, alla mancanza;
nel nostro primo padre ottimamente dimostr colui il quale poco
pi comunemente supplire Lat. supplee, opitulari, satisfacere, Gr.
avanti l'avea creato, mettendogli tutti gli altri animali dinanzi ec.,
rpov, Bon, arxpo. Cron. Morell. 248.Non perch ei
el alla sua signoria sopponendogli.
si sentisse avere valsente da potere sopperire a ci. E altrove : Non 3 Dicesi Sopporre il parto o simili e vale Falsificato, facendo
dimeno con buono provvedimento cc. sopperi a tutto. Aumbr. urt.
credere o dando per suo l'altrui figliuolo. Lat. supponere.Maestruzz.
1. 1. Che s'ha a fare ? sopperiremo col tenerla bene ; e col frle
. 67. Che dee fare la donna che ha figliuoli di adulterio, ovvero si
vezzi. arch. Stor. 9.23o. E gli altri sotto la medesima pena do
soppone l'altrui figliuolo?
vessero sopperire a quanto mancasse. Lab.Son. 36, lo taglio a due, 4 N. pass. nel sign. del 3.2. Tass.Ger. . 53. E perch duro Fa
e sopperir non posso erd. Stor. 7.2to. Non potevano sopperire a il giudicar di sangue e di virtute, Gli altri sopporsi a lui concordi
farle guardie
furo, Che avea pi cose fatte e pi vedute. (B)
Soppestrane, Sop-pe-st-re. Att.com. Rompere in particelle senza ri Soprotrame, sopporta-bile. Add. com auto a sopportarsi., Sop
durre in polvere. Lat. leviter tundere.Gr. roov wo. Ricett. portevole, sin. Lat. tollerabilis. Gr.derd. Segr. Fior.tor. 3,
Fior. 88. Il soppestare rompere in parti grossette, e non ridurre
7. Venivano ad essere le offese ai nobili pi sopportabili. E. 3.
in polvere, come nel pestare.
Per la sua prudenza ridusse ogni cosa a termini sopportabili.
Sopresraro , Sop-pe-st-to. Ad. m. da Soppestare. Alquanto pesto, Soreonraniero, Soppor-ta-mn-to. Sm. Lo stesso che Sopportazione,
Infranto. -, Soppesto, sin. Lat. levitertusus.
1 Com. Inf 2 Chicdegli la scorta a due atti, a guida e a sop
Sorrero, Sop-p-slo.Atald. [m.siuc. at Soppestato. Lo stesso che Sop
portamento,
pstato,
Pallad. Genn. 2. Mettivi restaja di granella soppete Soronare, soppor-tn-te. Part di Sopportare. Che sopporta. Lat.
di mortine. (Il testo lat. ha expressis myrti granis.) Ited. Oss. un.oo,
aequo animo ferens.Gr. xas. arch. Stor. 4. 75. In ditto
balzello si comprendevano tutti i cittadini , le gavezze sopportaiti.
Si nutrichino in quell'erbe
in quei fiori soppesti.
Soppiano, Soppino. Dicesi Di soppiano, posto avverbialmente, e a (St. Mod.) Sopportante usato anche in forza di sm. , e termine
vale lo stesso che ottovoce. Poi so piano) Lat. submissa voce,
di Finanza fiorentina.
ch'era descritto ne libri delle decine,
Gr. a. Salvin. Annot.
B. .
Di soppiano, cio piano,
e ne pagava le gravezze
arch. Stor. 3. 68. Gli abitatori di Fi
sotto voce; lat.submissa voce. (N)
renze ec. sono di due maniere senza pi; perciocch alcuni sono a
Soepianraae, Sop-pian--re. Aut.Mlettere sotto le piante de' piedi;
gravezze in Firenze, cio1 pagano le decime deloro beni, te sono
altrimenti Supplantare. (B)
descritti ne libri del Comune di Firenze, e questi si chiamano Sop
2 - E per meif. Conculcarel Mor-S.Greg. . g.Soppianta, cio portanti. Alcuni altri non sono a gravezze, n descritti nel libro
a dire atterra, ovvero si mette sotto i piedi i reggenti Fr. Giord.
del Comune, perch non pagano le decime, n altre gravezze ordi
6. Il seme della parola di Dio sar soppiantato e conculcato, (V)
narie, e questi si chiamano Non sopportanti, i quali per icch
3 - Ingannare. Lat. supplantare. Gr. rov. Albert. cap. 3.
vivono per lo pi delle braccia, ed esercitano arti meccaniche e
Se tuli sarai mestiere, soppianteratti, e sorridendo ti dar spc
mestieri vilissimi, chiameremo Plebei. E' appesso: I sopportanti
-

ranza e narrandoti li suoi beni ti dicer : che t' mestiere? Meal.

sono di due ragioni, perciocch alcuni pagano bene le gravizze, ma

A b.Cr. Con tutto ci non si ritrasse il misero della malizia sua,


non godono gi il benefizio, ec. (A) (B)
ma brigosi di soppiantare il dolce maestro.
Sopronrarissimo, soppor-tantissimo. Addm super, di soppor
Sopeanraro, Soppiantato. Add. m. da Soppiantare, P. (A)
tante. Segr. Fior. Pr, cap. 9. Antonino ec. aveva in se pati Sorpianarone, Sop-pian-ta t-re. erbm di Soppiantare. Che soppian
cellentissime, che lo facevano ammirabile nel cospetto depopoli, e grato
ta; altrimenti Supplantatore. Casin. Pred. 2. 5. 2. Berg. (Min)
asoldati, perch era uomo militae sopportantissimo d'ogni fatica, cc.
Sorpararuce, Soppiantatrice, erbf di Soppiantare. Che sop Sopportaatsoppor-la-re, tatu.en. Tlleare, l offrire, comportare.
pianta attrment Sulplantatrice,
di reg.(O)
,supportare, sin. Lat. ferre, sufferre, pati, tollerare. Grp,
SopParra ne, Sop-piat-tre. Atul Nascondere. Int. occulere, occul
rax, iro, rou.Pass. 92. E come egli vuol essere sop
tare. Grzare, curarr. (V. Appiatture)
iato nesto difetti, cosi dee sopportare i difetti altrui. Pist. S.
2- E n.pass. Nascondersi, Star ritirato, rinchiuso. Buon. Fier.
Gir. Per la quale virt si sopportino le cose contrarie, e quelle cose
3.3.2.E sappiamo Pur soppiattarci, e quattro giorni in chiusa.
si prendano per comodit, che si chiamano avverse. Frs.3no. N
E Salon, Anuo. ivi Sppiattasi,latino latitare; star ritirato, rin poi ndo il bion fratello sopportare il grieve dolore che egli si aveva
chiuso in casa. (N)
preso della efferatissima morte della povera giovane sorella, ec.
Soprattato Soppiat-toAdd. m. da Soppiattare. t Celato, Oc 2 Regee, sostenere. Lau.sustiere. Grrr
Zibald. ndr.
culto - Soppiatto, sin, Lat. celatus, occultus. Grace,
47. Ercole, riposandosi Atlante, si dice che il detto cielo sopportasse.
pos.

Somarro, Soppitto, tAdd m. sinc. di soppiattato. Lo stesso che sop


piattato, P. (V. piattar) l. Mass. Con soppiatta cagione gli
tir l dove egli voleva. Te Dav. amm., 3. Non aver pnre in

3-Dicesi Sportarla spesa e vale Mettere il conto, divare a


spesa o l'incomodo.
'' sport.5.4. Io l'ho bstemmiato mille
volte, tanto mi son punto e guasto le mani a cavarmela. Oh pure
eso porta la spesa

quelli anni, che egli stette al confino di Rodi ec., altro mai che ire Sorontro, soppor-t-to, Adam.da Sopportare. Fac. T4
infinte e soppiatte libidini nulinato.
a o Pena presa e sopportata Netta vita del peccato, Leve cosa
2 - Di soppiatto, posto dove bVascosamente, Copertamente, Far reputata

vamentel
Di soppiatto. BuonTane. Dh cosi di sop Sopportano, sop-portatore. erm di sopportare. Che sopporta.(A)
piatto a tecomeco. E Salvin. Annoti i Disoppiatto, furtiva
na, Palmi, civili tib, pag.33.(tano a5) sopra ogni

mente, di nascoso.(N)
Soepartonaccio, Sop-piat-to nc-cio.

Add.usato anche in forza di

sml pegg, di Soppiattone. C'ecc. Esalt. Cr. 5.


sciut' affattor, soppiattonaccio,

Io

lo cono

eta si conviene ammonire i giovani, acciocch s'avvezzino ad essere


pazienti alle riprensioni, delle quali sono comunemente aspri sop

portatori.(B)Machiav.De. sopra l'temagna.T 2 p. 67. Sop


portatore di ogni fatica quanto alcun altro affaticante uomo.(Br)

Sorrrone, Sop-piattone. Add e sm.1 Dicesi di Persona simulata Soeonrance, Sop-portatrice erbf di Sopportare. Che sopporta.
o doppia, che non dice la cosa come ella sta. Lat. homotectus,
Lat.tolerans, GraxoSegnPolita 96. Siccome intervenne
occultus Graptusar Brcol, 72. Tali persone, che non in Sparta, dove il dator di legge volendo farvi la citt sopportatrice
si vogliono lasciare intendere si chiamano coperte, segrete, e tal
delle fatiche, e manifesto che negli uomini e vi consegui neto
velta cupe, e dalla plebe soppiattoni, cant.carn.to.ia. Questi fine; una cc,

i6

SOPRA

sopPoRTAZIONE

Sopportazior,Sop-porta-zi-ne. Sf1 Il sopportare; altrimenti Tol 2 - Per metaf Oppressare , Tormentare , Opprimare. Lat. oppri
mere. Gr. zarareiv. Arrigh. 48. Perch non dico io vero. Io
leranza, Sofferenza. , Sopportamento, sin. Lat. tolerantia, Gr.
sono soppressato con abbondanza di lamenti. Sen. Pist. g4, Ella ci
dvox%. Agn. Pand. 7. Se pure alcuno con superbia e alterigia vi
volesse sovrastare , cessatelo con pazienza e sopportazione. Cap. Impr.
ha dato a scalpitare e sopraffare tutte queste cose, per le quali noi
5. L'abito di mostra compagnia sia un'affettuosa e cordiale dilezione
siamo scalpitati e soppressati. Lib. Son. 14. Tanto da grande inopia
soppressato. Boez. 23. Perch fortuna tanti affetti vani Versa,
e laudabile sopportazione, secondo che dice l'Appostolo. D. Gio. Cell.
lett. 2. Seguitando la vostra dottrina, a sopportazione di tanti dolori.
soppressando gli innocenti. Con pena meritoria a' profani, (B)
2 Con sopportazione, si dice per Chiedere scusa o licenza avanti Soppressato, Sop-pres-s-to. Add.m, da Soppressare, V. Messo in top
di nominare alcuna cosa schifa o sozza Io comunque dispiacevole.]
pressa, Calcato, Manganato. 1 Lat. compressus. Gr. rrero.
Lat. pace alicujus. Matt. Franz.rim. burl. 2. o5. Impacciasi co' vec 2 - Per metaf Oppresso. P. Soppressare, S. 2. Boez, 87. Per la
gravezza della tristizia soppressato, la memoria perdei. (V)
chi volentieri (Questo dir con lor sopportazione) Assai pi che gli
occhiali e che i brachieri. Varch. Lez. 2 9. Non voglio mancare, 3 - (Ar. Mes) In forza di sm, Soppressato dicesi Una sorte disa

con buona pace e sopportaziono di amendue le parti, di dire libera

lame o mortadella. Fir. Rim. E conosciuti ho molti che le danno

mente la sentenza mia circa questa dubitazione. Bern, rim. - 18.


( le lingue) Innanzi a soppressati e salsicciotti. (A) (Probabilmente
Sia con sopportazione, Lo
l'Alberti s'ingann cambiando in mascolino Soppressata, come ge
neralmente in Toscana e in tutta Italia si dice) (N)
SopPontevole, Sop-por-t-vo-le. Add.com. Lo stesso che Sopportabile,
P1 Bemb. Asol... 69. Il suo cuore a mille morsi di non soppor Soppressione," Sop-pres-si--ne. Sf. Il sopprimere. Dicesi propriamente
tevoli affanni sempre rinnuova.
da' medici dello svanire o cessare l'evacuazione di qualche umore
escrementizio. Onde Soppressione de' mestrui, de' lochi, delle e
Sopporrevolmente, Sop-por-te-volmnte. Avv. In modo sopportevole,
Soffribilmente. Fausi. Ep. Cic. lib. 5. Berg. (Min)
morroidi , delle orine, ec. -,Suppressione, sin, Lat. suppressio,
(A. O.) (O)
Sopporro, Sop-pr-to. Sm. Tolleranza. Tac. Dav. Vit. Agr. 393.
-------o Soffogamento, Oppressione; t d' ordinario dicesi
Fece benedire per mille volte la pace, la quale, per tracuranza o
a circolazione momentaneamente sospesa; onde dicesi anche
sopporto di governatori passati, spaventava pi che la guerra. ( Il

lat. ha tolerantia.) (V)

Sorpositonto, Sop-po-si-i-ri-o. Sm.1 V e di''Suppositorio. Lat. sup


positorium, glans. Gr. Bavos.
SorposTA, Sop-p-sta. [Sf. V. e di 1 Supposta. Burch, n. 52. E fare al
culiseo una sopposta. Ricett. I'ior. Sono le infusioni ec., le cure,
i pessi , o sopposte.

Sopposto,Sop-p-sto. Add. [m. da Sopporre; altrimentil Supposto. Lat.


suppositus. Gr. iror9 ais. Franch. Sacch. rim. 8. Cos, anzi ch'io
mora , vedess' io Pur te sopposto alla tua crudeltate. Amet. 7. Di
misurata lunghezza e di altezza dicevole vede affilato surgere l'odo
rante naso , a cui , quanto conviensi , sopposta la bella bocca, di
spazio contenta, ec. Bemb. Asol. a. 25. N lascia di veder
a sopposta bocca, di picciolo spazio contenta.
a Dicesi Parto sopposto il Parto falsificato, con prendere occul
tamente fanciullo nato d'altra femmina. Lat. suppositus, hypoboli
maeus. Gr. troBoxuzios.Stor. Eur 4, 87. E cosi pensava il re Ugo
di poter far credere a' popoli che Guido e Lamberto non fussono suoi
fratelli, per non essere nati di donna Berta, ma soppostile solamente.
ppottieRA, * Sop-pottira. Add. e sf di Soppottiere. Sacc, Rim.
Se in casa vorrem far la soppottiera, Cifarem compatire in casa e
fuora, Fag. Rim. Che ? siete forse voi mia tutora, Che mi venite a
farla soppottiera? E Com, La vostra moglie in ballo a rimbeccare
e A far la soppottiera. (A)
SopporTene, Sop-pot-tire. I Add. e sm. Uomo 1 prosuntuoso di se
medesimo, Affannone , Petulante, e che pretende metter la bocca
in tutte le cose. V. poco usata e vernacolai Lat. molitor. Gr. czsua
cri. (Dal lat. suppetere essere in pronto : e vai di coloro che a
qualunque affare, richiesti o pur no , trovansi sempre mai pronti.
Suppetere val anche bastare: ed in questo senso Soppottiere corri
sponde al suffisant de' Francesi, prosontuoso, che si crede bastante

oppression di cuore. Lat. oppressio,suffocatio. Gr. zzrzrics.Segn.


Pred. . 3. Vanno a letto in peccato mortale, senza pormente a

tanti orrendi pericoli che del continuo lor possono sovrastare cc da


una soppression di cuore, da un solo animaletto pestifero che gli
morda. E Mann, Giugn. 7. 3. Non pu consistere in un letargo,
che tutto t'instupidisca, in un soffocamento di catarro, in una sop
pression di cuore?
3 - * (Leg) Soppressione del parto : L'azione di celare il neonato,
delitto punito dalle leggi, ma ch' diverso dall'Infanticidio. (O)
Soppresso, Sop-prs-so. Addm. da Sopprimere. I Conculcato , Op
presso-, Suppresso, sin..] Lat, oppressus, compressus. Gr.rereauvos.
1. V. 3. g. Abbandonato da vari regnicoli, e gi soppresso dallo
avvenimento del Re e del suo esercito , fu costretto di partirsi da
Capova. (Cos un buon testo a penna) Buon. Fier. 4.2. 3. Vuol dir

gola segata, Dirgola a randellata, Annodata, soppressa, ec. E 4.


2. 7. I Gemini disgiunti, E soppressa la Virgo, e fiacco il Toro.
Sopprimea, * Sop-pri-me-re. Att. amiom. V'. L. Reprimere, Costringere,
ovvero Occultare ed anche Abolire. V. Sppressione.-, Supprime
re, sin. (V. Nascondere.) Lat. supprimere. Romani. (N)
a Premere Calcare. Dant. If 4, 5. Che fu da' pi di Caton

gi soppressa.
3 - Opprimere, Conculcare , Reprimere...] Lat. opprimere, concul
care, reprimere. Gr.zzrzrisv, xarzrari, rxetv. Tac. Dav.
ann.5 a 6. La qual semenza pestifera fu per allora soppressa,
ma rinverziva non pure in Giudea , ec.
Soppnione, Sop-pri-ret Add. e sm. comp. sinc. di Sottopriore, V.
Com. Par. . Fu fatto nella sua chiesa cattedrale canonico rego
lare , e poi soppriore.
Soppunto. (Ar. Mes.) Sop-pn-to. Sm. comp. T. de' sartori. Il punto
andante. (A)

ad ogni uopo) Alleg. 3o4. Rado v'ha chi del pubblico s'impacci; Vi SopRA, Spra. Preposizione che denota sito di luogo superiore; con
vona libert circa il governo, N v' gran soppottier, che se l'allacci.
SoprozzaRe, Sop-poz-z-re. Atul Affogare, Sommergere. Lat, mergere.
2 - [E n. pass. Com. Inf 22. A quel modo l'anitra cacciata dal
falcone si soppozza.
SoppozzaTo, Sop-poz-z-to. Add. m. da Soppozzare. Affgato, Sommerso.
Lat.submersus, obrutus. Gr, Ev3ic9 ss (Da Pozzo.)Petr. Uom.ill.Perch

non cercarono i Boi di fuggire, morirono poco meno tuttisoppozzati


nel proprio sangue.

metaf. Immerso. Petr. Uom. ill. Dunque la citt di Roma


di quello tempestoso stato di malvagi, nel quale soppozzata stava
nel pericolo, sotto benignissimo principe arrivata a salutevole porto,
aveva levato in alto il capo lungamcute soppozzato nelle tempeste.
Sopprenoene, Sop-prn-de-reAtt. anom, VA. V: e di') Sorprendere.
Lat. invadere, opprimere. Grzarxriga, G. V, n. 12. , Gran

2 -

trario di Sotto. Le pi volte col quarto caso si costruisce, ma pur


sovente al terzo s'accoppia, e anche talora s'adopera col secondo.

, Sovra, Sor, Sopre, sin. Lat. super , supra. Gr. irp. (Super,
dal gr. hyper: poich spesso l'aspirazione dagl'ltaliani si voltain
S.)
nov. 13. 6. Postagli la mano sopra il petto, lo 'ncominci a
toccare. E' nov. 46. 4. Presela, sopra la barca la misero, e andarvia.
E nov. 77, 26. Converr che voi ec. n'andiate sopra ad un albero.
Petr. cap. . Sopra un carro di foco un garzon crudo. Dant.Par.
7. 6. Sopra la qual doppio lume s'addua. Pist S. Gir. Non hai tu
considerato il mio servo Iob, che non alcuno sopra la terra si

mile a lui, uomo sanza cirimonia, ec. Guitt. Lett. n. 6. Dio fece
la testa chinata inver la terra ec. mostrando che sopra d'essa non
ha che fare. (V)
* E colla corrispondenza di Sotto. Bern. Orl 47.23. Cosi
fortuna di mare gli sopprese, che gli p
a terra, e ruppono
il destriero e 'l padron Marigotto Restarno l'uno all'altro sopra e
24 galee.(Cos nel testo Riccardi)
2. 33. 3. Erano in gran
sotto. (Cin)
dubbio d'essere soppresi di rappresaglia d'infinita moneta che do 2 Talora prese con s l'affisso. Borghin. Rip. l. 3. In Santa Ma
mandava ec. (B)
ria del Fiore, per memoria di Giovanni Acuto Inglese, capitano de'
Sorpreso, Sop-prso. Add. m. da Sopprendere. IV A. V e di Sor Fiorentini, fece un cavallo di chiaro scuro, di color di verdeter
preso M. proem. Quasi da ignoranza soppresi, pi forte si ma ra, sopravi detto capitano in un quadro alto dieci braccia. (Parla di
ravigliano. Fiamm, n. 36. Soppresa adunque dalla passion nuova , Paolo Uccello pittore.) (Cin)
3 Per A. Segn.Stor, (Bibl.Enc. lt. 36.5) Era appunto in quei
quasi attonita e di me fuori, sedeva tra le donne.
SopPREssa. (Ar.Mes.) Sop-prs-sa.Sf1 Strumento da soppressare, com giorni sopra tanti sollevamenti d'animi aggiunitasi una falsa fama.(N)
posto da due assi, tralle quali si pone la cosa che si vuol soppres 4 - Per Addosso, Contro. P.S. 2o, 41 Lat adversus, contra. Gr
sare, caricandola o strignendola. Franc, Sacchi nov g2. Mandalo zzr. Bocc. nov.46, 1. Partito il Re, subitamente furon molti sopra
al cimatore, che l'asciughi nella soppressa, e che lo cimi. Cr. 9.7. i due amanti. Petr. son. 82. Per vendicar suoi danni sopra noi. E
2. Del quale si dee tutto'l siere scolare, acciocch colla soppressa si
2 4. Amor tutte sue lime Usa sopra'l mio core afflitto tanto
costringa ec.; e soppressato che fia, si lievi via la soppressa.
5 - Per Appresso, Vicino. Lat. prope, adversus Gr. vrs, vario
- Per simili. Essere in soppressa = Esser l'uno addosso all'altro,
Bocc. nov. 4. . Presso a Salerno una costa sopra il mare ri
Franc, Sacch. nov, no. Egli erano in soppressa; e perch avessono guardante. E nov. 33. 4. Marsilia ec. in Provenza sopra la marina
voluto, non ne poteano uscire. (V)
posta. Petr. son, 38. Questi fur fabbricati sopra l'acque D'abisso.
Soppressane, Soppressre. Att. e n. pass1 Mettere in soppressa; e si 6 - *Per Avverso, Contro.Gr. S. Gir. 65. Regno in s diviso si
desolato, e uomo sopra uomo si morto. (V)
prende anche generalmente per Pigiare o Calcare checchessia. -,
Sopressare, sin. Lat. supprimere, exprimere. Grzrzart, Cr6. 7 - Per Di l da, Oltre, Pi che La trans, am lius, magis, prae
g84. Solamente in sale si soppressino, e cos si lascin per otto giorni, ter, super, prae. Gr. ripav, in rov, vrp. Bocc. no, 13
E 972.a. Soppressato che fia, si lievi via la soppressa; e si dee Gran parte delle loro possessioni ricomperarono, e molte dell'altre
spruzzare con sal trito e arrostito; e fatto pi duro, si soppressi e comperar sopra quelle. E nov. 4a. 5. Ben cento miglia sopra Tu
sopra tutti due giovani assai leg
calchi pi fortemente. Buon.Fier. 45. g. Che i miei fior m'ha calpe nisi ec. ne la port. E'45.
sti, o le mie rose Gualcite e soppressateo Salvin.Annot. ivi: Soppres giadri e da bene igualmente le poser grandissimo amore. E noi
46
2,
La
quale
un
giovanetto
e,
amava
sopra la vita sua, ed ella
ate; dalle gualchiere, che premono e tengono in soppressa i panni,(N)
-

SOPRA.
4, Voleva essere e fante e famiglio ed ogni cosa, e
senza alcun salario sopra le spese. Cas. lett. 63. Sopra le podagre mi
son venute le renelle. Bemb. Stor. o. 4. E sopra ci fur da'
Camerlinghi dati denari da ristorar molte compagnie di cavalleria ,
che forte erano minuite. E o, 46. E Stanio sopra ci cavaliere fat
to, ed una veste di broccato donatagli. (V) Sen. Ben. arch. 4. .
Se poi te n'avverr per ventura alcun comodo, annoveralo fra le giun
lni. E nov.

te, e fa conto d'averlo avuto sopra il mercato. (N)

- Onde dicesi Sopra numero ed modo averb, che congiunto


a qualche quantit vale lo stesso che Soprannumerario. Pallav. lst.
Conc. 3, 674. Rispondeva. . . . che intorno al collegio de' Cardinali
gli sarebbe pauto buono limitarlo a ventiquattro ordinari e a due
sopra numero. (Pe)

8 Per Meglio, Pi. Fav. Esop, 78, Sopra ogni ricchezza me


nare secura vita. (V)

9 - * Per Dopo. Cr. 6. 4o. 2. E colui che prender il lattovario ,


(del cocomero selvatico) non deve dormire sopresso, ma si muova

incontamente che l'avr preso, si come que' che prende l'elleboro,


imperciocch suole inducer soffocazione. Cavalc. Att. Apost. 89. E
sopra questo , venendo d'Antioccia e da Iconio certi Giudei, con
citarono grande sedizione. (V)

4 17

SOPRA

sona, Portar ben la vita, Andar sostenuto o Andarcolla mente piena


di pensieri.V.Andare sopra se1 Lat.rectum incedere. Gr3 gav.
3 - Andare sopra una citt e simil=Assediarla, Assaltarla, ec.
P. g. 98. Essendo stati sopra Parigi ad assedio con niente pro
ttare,

4 - Andare sopra il nemico, sopra i nemici e simili=Assalirli.1


Bocc. nov. 8. 3. Ordinarono un grandissimo esercito per andare so
pra i nimici. G. V. 7. o4. 3. And sopra lo Re di Spagna, poi so
pra 'l Conte di Fasci, poi sopra lo Re d' Araona. E a
77. Il
duca di Brabante, con gli altri allegati e giurati contro al re di Fran

cia ec. andaro sopra il vescovo di Legge. (N)


5 - * Andare di sopra in gi=Andare dalla parte superiore alla
inferiore. V. Andare di sopra in gi. (A)
ai Col v. Dare : Dar sopra o di sopra = Percuotere dalla parte
o nella parte superiore. . Dare sopra,
)
a * Dar sopra checchessia = Investirlo. V. Dare sopra, 52.(A)
22 - Col , Dire : Dir sopra una cosa = Trattare di quella ma
teria; ed anche Offrirne il prezzo nelle vendite all'incanto. V. Dire
sopra una cosa. (N)
23 - Col v. Essere 1 Esser sopra qualche uficio, o Fare o Ordinare
uno sopra qualche uficio = Averne o Darne il governo ad alcuno,

no Per Innanzi , Avanti. Lat. anteo Bemb. Stor. 1o, 39. Si come
nel libro sopra questo s' mostrato. (V)
a - Onde, parlando di giorni, Sopra il sabato, Sopra la dome
nica, ec.= Venendo il sabato, la domenica ec. But, linf . Il nostro

autore finge che queste, ch'egli narra nella prima cantica, gli fu
rono mostrate nella notte del venerd santo sopra 'l sabato santo Pit.

S.Pad. 2. 332. Ed essendo egli stato in questo pianto tutta la notte


(del sabato) sopra la Domenica faccendosi gi giorno, s mi disse. (V)
a Ma parlando di parte del giorno, Sopra sera, i Sopra nona
e simili valgono Gi venuta la sera, Sonata l'ora di nona ec.] Urb.
Quivi sopra sera arriv furiosamente un bellissimo giovane con una testa
di cinghiale nella mano Fr. Giord.3o7. titolo della Pred. 49. Predic
frate Giordano questo di sopra a nona in Santa Maria Novella. (V)
4 - E parlando di Parto, dicesi Sopra parto o Sopra partorire
to Sopra a partorire, e valgono. Nell'atto o Poco dopo l'atto del par

torire tV. Partorire, 5.31 Lasc. Sibill. 2. 6. Mori sopra parto in co


testa casa. Trattsegr cos. donn. Di qui avviene che le femmine pos
sono morire sopra parto. E appresso. Di qui nota i mali che vengono
alle femmine sopra parto, e per essi mali muojono sopra parto Fior.
S.Franc. 22. Una loro donna, la quale sopra a partorire tre di era

stata, e non potendo partorire si moria ec., pensavano di riaverla


sana e libera, se santo Francesco le ponesse le sue sante mani addos
so, Vit.S.Franc.22. Aveva in uno luogo una femmina, ch'era stata
sopra partorire pi di. E 249. Avea una donna ec. la quale essendo
sopra partorire, per quattro di stette, e nullo argomento le valea.(V)
Sopra parto in forza di sm. V. Parto, 5. 17. (N)
5 1 -Per Intorno, Circa.Lat. de , circa. Gr. mrpi. Coll. SS.Pad. Comin
ciano i capitoli sopra le dieci collazioni de' santi Padri abitanti nel
l'eremo.Lab.35g. Maravigliatomi forte , sopra le vedute cose comin
ciai a pensare. Vit.S.Gio.Bat. 36. Sopra questa materia molte altre
belle parole, e delle profezie, e d'ogni cosa che sapeva ec., diceva.
Cas. lett. o. La prego umilmente che le piaccia di credere al detto
Monsignor di Lansac quanto gli esporr ec. sopra la prudenza ec. de'

prefati due ec. signori suoi cugini Car. Leit. ined333. Non im
pegnate la vostra parola a niuna
sopra di ci. (Pe)

Esserne o Farnelo sopracci. Lat. praeficere, praeesse.Gr. nrriva,


rarari. Bocc, introd. 4. Fu da molte immondizie purgata la citt

da uficiali sopra ci ordinati. E nov. 47. 3. Sopra i suoi fatti il fece


maggiore. E nov. &o. 3. E quivi dando a coloro, che sopra ci
soino, per iscritto tutta la mercatanzia ec. , dato per i detti al
mercatante un magazzino, o Bemb. Stor 2. 26. Che la Repubblica gli
mandasse due Proveditori del maggiori uomini della citt, i quali in

sieme con lui a tutte le cose in cos sospetto tempo fosser sopra. Vit.
SS. Pad. 2, 4, 6, Dimandavano limosina,

che erano sopra

ci (deputati a dar la limosina) diceano al Patriarca che non pare


va loro di fare limosina a quelli cotali. (V) (P)

a - *Esser sopra = Soprantendere, Avere incumbenza. Vit.SS.


Pad. . 26. La loro malizia partita divisamente che alcuni (Demo
nii ) sono sopra 'l tentare d'un vizio, ed alcuni d'un altro. E .
3g. Ci dobbiamo prima sforzare di signoreggiare noi medesimi, e
cacciare e vincere le passioni viziose de'nostri cuori , acciocch noi
possiamo poscia cacciare quelli Demoni , li quali sono sopra a ten

tare de' predetti vizi. E. 2ng. Gli apparve il nimico in ispezie

quelli carnefici, che sono sopra a giusti


ziare gli uomini. E 2. 4o4*L Diavolo incontanente mand quegli
spiriti ch'erano sopra la lussuria, e comand loro ec. (V)
3 - Esser sopra a far checchessia=Esser in sul farlo, Esser pros
simo a farlo, Stare per farlo. V. Essere sopra a far alcuna cosa.
Vit. SS. Pad. . 84. Vedendosi egli si tentato , che quasi era so
pra a cadere, cc. (V)
4 - Esser sopra alcuno =Sorprenderlo, Sopraggiugnerlo. Bocc.
g. 6. n. 9. Messer Betto con sua brigata ec. dissero : Andiamo a
dargli briga; e spronati i cavalli cc. gli furono, quasi prima che
egli se ne avvedesse, sopra. Segner. Mann. Magg. 8. . Iddio ec.
gli fu sopra con la sue santissime mani ec. e se 'l guadagn intera
mente. (Qui per metf) (V)
5 - *Esser sopra a qualcuno = Comandarlo, ovvero Assalirlo.
V. Essere sopra a qualcuno. (N)
6 * Essere sopra qualche cosa = Superarla. V. Essere sopra
qualche cosa. (N)
d un cavaliere a modo di

Fav.Esopo. Mai niuno di mio

7 Essere sopra se , parlando di arte, vale Esercitarla come

parentado fu pescatore, n and sopra mare con mercatanzia. (V)


t Onde Sopra la fede, 1 Sopra di noi e simili valgono Con
promessa della nostra fede. tV. Fede, 4. Bocc. nov. 7. Tante
quistioni malvagiamente vincea, a quante a giurare di dire il vero so
pra la sua fede era chiamato. E nov. 5. a. Ti
sopra la mia

padrone e maestro; il che dicesi anche Fare o Lavorare sopra di


se. Franc.Sacch, nov. g2, Gli convenia esercitare l'arte altramente
quando era sopra s, che quando era sotto altrui come discepolo(V)
s - * Essere sopra una cosa = Prenderla in disamina, Ragio
nare sopra di quella. V. Essere sopra una cosa. (N)
Esser sopra la grascia. V. Grascia
9
7. 99

2 - In vece di Per. Lat. per Gr.

f, e per lo buono amore il quale io ti porto, che infra pochi di tu ti


troverrai meco. E nov. 79. 23. Ma ove voi mi promettiate, sopra la
vostra grande e calterita fede, di tenerlomi credenza, io vi dar il

a tenere avrete. Filoc. . 5. E sopra noi gli promoti va


lorose forze Cecch. Mogl.2. 1. Ella , Ridolfo, una favola; sopra

modo

24 - * Col v. Fare : Fare uno sopra qualche ufficio. P. - 2a. (N)


- Fare o Lavorare sopra di s, si dice degli artefici che non
istanno con altri, ma esercitano la loro arte da perse a loro pro

e danno. I. Lavorare, 3. ; e V. S. 23, 7. Lat. sibi opus su

di me
fede. (V)
mere. Gr. zuri arovs.
13 - *Talora unito co nomi serv per elegantemente esprimere accre 25 Col v. Mangiare :1 Mangiare sopra checchessia = Mangiar sopra
scimento o cumulazione di checchessia. Bocc. Ninf Fies, 282. Ma
pegno, Bocc. nov. 7.5. Avendo seco portate tre belle e ricche robe ec.,
quel che ragioni Di rimanerti mcco, e dirti il vero, Mai non con
volendo il suo oste csser pagato, primieramente gli diede l'una, ed
sentirei, perch sarebbe Mal sopra mal, e saper si potrebbe. Guicc.
appresso ec. convenne , se pi volle col suo oste tornare, gli desse
tor. lib. 7. Sopravvenendo sempre nelle cose dei Collegati disor
la seconda, e cominci sopra la terza a mangiare. E appresso. Ora,
dine sopra disordine. (Cin)
mentrech egli sopra la terza roba mangiava, avvenne ec
14 - Talora prende innanzi a se il segno del secondo caso e si usa 26 - Col v. Passare : Passare sopra alcuna cosa= Superarla o Sor
in vari significati e come preposizione e come avv. V. Di sopra e
passarla, V. Passare, S. o2.
Al di sopra. (N)
- Ed anche Trascurarla, Non farne gran conto. P. Passa
15 - * In vece di Da sopra seguito dall'articolo, si us dire Sopra
re , 5 o 2, 2. (N)
da coll' articolo appresso. Salvin. Iliad. Giove godifulmine spedio 27 iCol v, Piangere Piangere sopra alcuno, dicesi propriamente

Sopra dai monti ldci una tempesta Di vento. (N)


16 - Dicesi Sopra capo e vale ln parte pi alta e superiore. Borgh.
Fies. 4. Potea col tempo esser molesta a questa nuova citt, es
sendole lasciata sopra capo , e tanto vicina, (V)

del Piangere che si fa innanzi ad un morto.1 Boccino776 Co


minci a piangere sopra di lei, non
altramente che se morta fosse.
Viss Pad. 7. Con grande tristizia piagnendo sopra lui come
fosse morto, e dicendo

e l'ufficio, come si fa sopra i morti.(V)

17 - * Dicesi Sopra luogo, Andar sopralluogo, Fare un sopralluogo 28 - - colo. Pigliare: Pigliare sopra di s= Entrare mallevadore
ed quando periti, giudici ec. vanno o fanno una visita locale sul

o simili, V. Pigliare sopra di s. (N)

sito in contestazione. (A)

29 - col v, Prestare Prestare o Pigliare in presto danari sopra al


8 - Dicesi Sopra mano, Sopra modo, ec. ed lo stesso che Sopram cuna cosa = Dare o Accattare col pegno. Bocc. nov. 3.3. Il quale
mano, Soprammodo. V. a tor luoghi. (A)
messo sera in prestare a Baroni sopra castella e altre loro entrate.
19 Dicesi Sopra se e vale A proprio carico. Pit. SS.Pad. a. 3o -tCol v. Recare Reearsi sopra se, sopra di s = 9ta sulla
243. Tornando in Alessandria i padroni e mercatanti, che aveano persona, ed anche Raccorre il pensiere, V. Recarsi sopra di s,
ricevuta la roba delle navi sopra s, ec. (V)

o Col v. Andare Andar sopra o di sopra =Andar verso la parte

V s, 5. 4, a., e V. 5. 35, 1 Galat. 6. Dee l'uomo recarsi

sopra di s, e non appoggiarsi n aggravarsi addosso altrui


superiore, e fig. Rimaner superiore, V. Andare sopra. (N)
3 - * Col v. Rifarc Rifare sopra alcuno = Tornare ad assalirlo,
- Andare sopra s, i sopra di se=Andar diritto in sulla per V Rifare, 533. (N)

4 18

SOPRAACROMIIALE

SOPRACCANTO

32 -* Col. Rimanere: Rimanere al di sopra= Ottener vittoria. P.


Rimanere, . 5. (N)

verchio, Bollire per troppo tempo. Lat immodice bullire, praebullire.

33-tCol v Ritornare :] Ritornare , Venire ecsopra 'l capo o so

il mosto. E cap. 33, tit. In che modo il mosto non soprabbolla,

Gr. iro3i. Cr-4.3o.

Non soprabbollendo, sar sempre dolce

pra di se e simili maniere = Ritornare, Venire ec. in suo danno. Sopranosoanre , So-prab-bon-dn-te. Part. di Soprabbondare. 1 Cle
Lat. in suum caput redire. Gr. i' iavr nuiz raviza. Bocc. soprabbonda; e per lo pi vale Superfluo. Abbondantissimo, altri
nov. 77. 2. Alla quale la sua beffa, presso che con morte, essendo
menti Avanzevole. - , Sovrabbondante, Soprabbondevole, Sovrab
beffata, ritorn sopra il capo,
bondoso, sin..] Lat. exuberans, redundans, superfluens, vehemens.
Gr. 9m, rasovd, copd. Pass. 26a. La terza umilt detta
34 * Col v. Scendere Scender sopra= Dare addosso, Assalire.
P. Scendere, - 4. (N)
soprabbondante, ch' pi che non di necessit, e che non pnote
35 - Col v Stare 1 Stare sopra se= Star pensoso, sospeso, in dub
esser maggiore. Bocc. nov 6. 3. N la soprabbondante piet e
bio. Lat, in dubio esse, haerere, haesitare. Gr. duonr, dropei.
allegrezza materna le permisero di potere alcuna parola dire. Lab.
7g. Soprabbondante nel parlare, e magnifica dimostrantesi. Ga
Bocc. nov. 4g. 7. La donna, udendo questo, alquanto sopra s stette.
a - Stare o Recarsi sopra se o sopra di se=Non s'appoggiare.
lat. o. Onorandoli in casa sua con magnificenza non soprabbondan
te, ma mezzana, quale conviene a cherico.
Lat. stare, consistere. Bocc. nov. gg. 5. Infino a tanto che per
messer Torello non le fu detto che alquanto sopra s stesse.
Soprannomo anremere , So-prab-bon-dante-mn-te.Avv. comp. Con so
3 - *Stare sopra d'alcuno, sopra pensiero, sopra l'ale, sopra
prabbondanza. Lat. immodice, redundanter. Gr.repror. But. In
7. Imperocch soprabbondantemente li chierici ec. sono avari. Gal.
la fede cc. . Stare, . Pensiero, 5.2, 3. e V. Fede, 5. 4. (A)
Sist. ao6. Tuttavia le cose che si son dette soprabbondantemente, mi
4 Star di sopra o al di sopra= Superare. V. Stare. (A)
son parse tanto curiose, che ec. E'432. Voglio con nuova obiezione e
36 - Col v. Tenere : Tener sopra, Tener sopra di se. Tenere. (A)
con nuova risposta ec. soprabbondantemente dar soddisfazione ad esso.
37 Col v. Venire: Venire sopra i capo, Sopra di se ec. V. 5331
Fiamm. 2.35. Venga sopra di me il giudicio, non sopra la non col SoenaBeomoAmrissimo , So-prab-bon-dam-tis-si-mo. Add. m. superl. di
pevole donna.

Soprabbondante. Pit. S. Girol. 53. Com' singulare e inaudita la

tua liberalitade! come soprabbondantissima e larga la tua cortesia


38 - Senza caso alcuno, in forza di avv. per Addosso. Bocc. nov.
cc. Bemb. lett. n. 2. 3, Basciovi nondimeno la mano della vostra
73. 9. In Mugnone si trova una pietra, la qual chi la porta sopra,
soprabbondantissima cortesia.
non veduto da niuna altra persona.
39 - Per Addietro. Lat. supra, superius. Gr. dr. Dant. Purgaz. Soprannomoanza, So-prab-bondn-za. Sfcompl overchia abbondanza,
79. E la parola tua sopra toccata Si consonava a nuovi predicanti.
Eccesso.-, Sovrabbondanza, sin. Lat. redundantia, superfluitas,
Petr. cap. 1 . E la Reina, di ch'io sopra dissi , Volea d'alcun de'
superfluentia. G.V. . 3. . Il quale per soprabbondanza di piene
suoi gi far divorzio,
d'acqua ec. venne nella vostra citt. Med. Arb. Cr. I doni perfetti
2 - Onde L'amno sopra per L'anno innanzi, L'anno preceden discendono in abbondanza e sprabbondanza dal padre delumi. Coll.
te. Bemb. 5. 7o. Ne' fini de' quali erano l'anno sopra corsi i ni
S. Pad. Quando noi con una cotale soprabbondanza di maraviglia
mici. (V)

ragguardiamo la sua incredibili pietade.

3 - * Ed in questo sign. si giunse altres con gli addiettivi for Sopmaneooane, So-prab-bon-d-re. I N. ass. compl Sommamente o
mati da'verbi, e si disse Sopraccennato, Sopraddetto, Soprannota
Soverchiamente abbondare; altrimenti Sopravanzare, Eccedere.- ,
lo ec. cio Accennato, Detto, Notato di sopra. V. a'lor luoghi. (Cin)
Sovrabbondare, Sorbondare, sin..] Lat. redundare, superabundare, ex
4o - * Talora si un con gli addiettivi di superlazione. . Soprag
berare. Gr. rovv, rporee, e9mve, Bocc.g. 6f . L'acqua, la
uale alla sua capacit soprabbondava, un altro canaletto riceveva.
grandissimo. Giambull. Lez. Influss. Celest. Pros. Fior. P. 2. vol.
nov.7.a. Senza volere , soprabbondando, oltre la convenevolezza
. pag. 2o. Tanto sono pi felici le parti e il tutto, quanto pi retta
ed interamente fanno quelli uffizi, ai quali le indirizza il vero maestro
della vendetta ingiuriare. Com. Pur. 1 . Povertade non vi si truova,
ma abbondava e soprabbondava in terra questa spezie.
per quel fine universalissimo, che nella sua divinissima e sopra sapien
Sopna nonoevole, So-prab-bon-d-vo-le. Add. (com. comp. Lo stesso
tissimamente sta proposto. (Cin)
che Soprabbondante. Lat. redundams, excedens, abundans , exu
41 - * Talora si unico verbi con non piccciola grazia, e si disse
berams. Gr. reovio, reprord. Introd. Virt. E questa detta so
Sopraffare, Sopraggiungere,Sopravvenire ec. V. a lor luoghi (Cin)
prabbondevole onest. Pallav. Ist. Conc. . gt. Neg che in que
42 - Talora si unisce co' nomi, come Soprattutto, Sopresso, Sopra
bellezza, Soprainsegna ec. e altre voci composte o derivate da So
sto tesoro avesse parte la soddisfazione soprabbondevole dei santi. (Pe)
pra, Pa' lor luoghi.
Soenaeonpevolezza - So-prab-bon-de-vo-lz-za. Si Qualit di ci che
soprabbondevole. Gori Long. sez. 2. Il sblime consiste nell' in
43 - *Dicesi in sopra ci, e vale Inoltre. V. In sopra ci. (N)
44 - Dicesi Per di sopra, e vale Al di sopra, V. Per di sopra.(N)
nalzare, l'amplificazione poi nel moltiplicare ; e per quello il pi
-

---

45 - * (Mus.) Dicesi Contrappunto sopra il soggetto,quando il Sog


getto nel Basso; Contrappunto sotto il soggetto,quando trovasi so

delle volte in un sol concetto consiste; questa colla quantit e so

prabbondevolezza va del tutto insieme. (A) (B)


SorRacBonnevoluenre, So-prabbon-de-vol-mn-te. Avv. [ Con soprab
pra il Basso. (L)
bonlanza; altrimenti] Soprabbondantemente. Lat. affluenter , super
a - Come sopra , cos scrivesi nelle partiture, per indicare che

gli accompagnamenti sono i medesimi del passo anteriore. (L)

fluenter , ubertim , affatim , satis

Gr. rpo. Carl.Fior.

1. A tutto questo risponde soprabbondevolmente lo 'nfarinato se


3 Dicesi Sopra tonica la seconda voce d' ogni tuono. (L)
condo, cc. Salv. Dial. Amic. 5. Soprabbondevolmente, o Girolamo,
Sopra diff. da Si. Sopra indica la superficie supera di un cor
quanto alla parte mia, credo parimente del mio compagno , avete
qualunque, ed una
preposizione opposta a otto, che indica
voi solisfatto al desiderio che ci stava nell'animo.
a superficie inferiore. Su si riferisce ai luoghi alti, ed l'opposto
di Git, che si riferisce ai luoghi bassi. Essendo per le parti super SopaAnnuono, So-prab-bu-no. Add. m. comp. Pi che buono. -,
Strabuono , Soprabuono , sin. Salvin. Disc. Accad. 3. 242. Ma
ne poste per lo pi in alto , avvenne che sovente fu impiegato Su
per Sopra , e viceversa.
soprabbuono, e non a s medesimo , ma agli altri buono. (A) (Pe)
G.S. Gio. Clim. Dal buono e soprabbuono e tutto buono Dio e re
SoPRAAcRomaLz. * (Amat.) So-pra-a-cro-mi--le. Add. com. comp. Ag
nostro facciamo il principio del nostro parlamento (P)
giunto di ci che trovasi collocato sopra l' acromio. (O)
2 - Nervi sopraacromiali : Nome dato a' varii filamenti sommini Soraneo, So-pra bello. Addm. comp. Pi che bello , Soprabbello,
sin. M. V. lib. . cap. 75. Ma il detto re Filippo di Francia,
strati dal plesso cervicale, i quali si dirigono lungo l' orlo superiore
avendo per troppa vaghezza tolta per moglie la nobile e soprabella
del muscolo trapezio a cui inviano alcuni rametti , e raggiungono
dama
(l'edizione del 562 legge donna) figliuola del Re di Navarra,
la parte superiore dell' acromio, ove si suddividono secondo che a
e levatola al figliuolo , tanto disordinatamente us il diletto della
vanzano sopra il deltoide di cui ricoprono il lato esterno. Diz. Sc.
led. (O)
sua bellezza , che cadendo malato, la natura infiebolita non pot
sostenere, e in pochi di diede fine con la sua morte e alla solleci
SoPRAanetLezza, So-pra-bellz-za. Sf comp. Abbellimento troppo ri
tudine delle guerre, e al pensieri del regno, e ai diletti della carne.(V)
cercato, Bellezza sopra bellezza. Uden. Nis. 3. n 5. Il pennelleg
giare la prosa di queste miniate soprabbellezze poetiche proprio e un SopaAncono , So-pra-bu-no. Add. m. comp. Lo stesso che Soprab
buono ,
. Sciup. Comb. Spir. cap. 5. Una il compiacimento
esser poeta in prosa. (A) (B)
ineffabile del soprabuono Iddio di starsi con noi. (P)
SopRABBELLissimo , So-prab-bcl-lis-si-mo. Add. m. comp. superl. di So
Soraacanna , So-pra-canna. Sf counp. Canna sopraggiunta ad altra
prabello. Pi che bellissimo. Silos Berg. (O)
canna ; e dicesi dalle canne dell'organo. Bring Pirot. Un paro
SorRAnello, * So-prab-bl-io. Add. m. comp. superl. di Bello. V. di
reg. P. e di''Soprabello. (O)

e due di mantici grandi, con le canne lunghe e con sopracanne(A)

Sonaereneone, Soprabbe-ne-di-re. Att. anom. comp.1 Ribenedire , Soenaccaozae, Soprae-cadre. V. ass. comp. Sopraggiugnere, So
Benedir di nuovo. Lat. super benedicere , denuo benedicere. Gr ri
pravvenire. V. di reg. (O)
uv svov. it. S. Gio. Bat. a 16. Quando furono in luogo, che Soraccapurro, So-prac-ca-d-toAddm. da Sopraccadere. Sopraggiunto,
Sopra venuto. Bemb. Asol. (A)
non lo potevano pi vedere, si rivolsono tutti e tre, e benedisserlo
e soprabbenedissonlo con gran divozione.
Soracaza. (Ar. Mes) Soprac-calza.Sf comp. Calza che si porta
sopra l'altre calze, Lat, caliga calligae superposita. Sal. In sec.
Sopraeae,So-prab-brc. Aut, anom.comp. sinc. di Soprabbevere, (A)
z. Fu dalla Crusca ec. dichiarato che sopra storia doveva leggersi
Sonaeeestuale, So-prab-be-sti-le. Add. com. comp. Pi che bestiale,
unito in una parola, come sopravvesta, sopransegna, sopraccalza,
Bestialissimo. Segn. Dem. Fal. 254. (N. S.)
e si fatte. (N. S) Cr. alla v, Uosa. (3. edi) Spezie di stivali o so
Spaarnevere, Sorabb-ve-re. Att e n.ass. dnom compiere
praccalze. (N)
immediatamente dpo aver preso checch sia per bocca-, Soprab
bere ,sin. Red Lett. Potrebbe valersi di due o tre dramnne di pu 2 - (Milit.) Calzadirascia o di panno, che si pone dai soldati di
fanteria, abbottonata per lungo l'infuori della gamba. Le soprac
rapolpa di cassia, soprabbevendovi inmediatamente un bolo. (A)
calze per lo pi sono nere, ed in certi paesi si usano talvolta bian
ed Op. 727. Vorrei che la signora cominciasse a pigliare
che, ma solo in parata, o in gran montura. (Gr)
due damne di pura e semplice polpa di cassia, e vi soprabbevesse
immediatamente sette o otto once di brodo. E235. Metto in consi SopRaccancia, So-prac-can-cia.fcoop. Camicia soprapposta al
derazione se fosse per essere utile il prendere
una dramma di un'altra. Saec, rin, aro. Poi la sopraccamicia un po' pi rada, Se
terebinto . . . . soprabbevendovi un'brodo lungo. (P)
non pi fina, e poi corvatta , ec. (A) (B)
Sornanoiae, So-prab bo-lire.N, ass, anom, cmp Bollire di so Soraano, Soprac-canto, Sm, comp, Specie d'incanto, ovvero

Canto fatto e recitato sopra alcuna cosa, cui si voglia giovare o

419

SOPRACCOM1PERARE

SOPRACCANZONE

per coltello, che si fa ad una pescaja, come il soprassoglio agli

nuocere. Salvin. Centur. 3, Disc. 36. Gli incanti dai Greci sono detti

argini. Viv. Disc.Arn. no. Osservai di pi, che nel doversi far

rai , quasi sopraccanti, cio canzoni fatte sopra alcuna cosa che

ridurre le sopracchiuse degli altri due mulini a'termini permessi ne'


mesi estivi, conveniva levare a quello de' Castelletti un braccio di

curar si voglia, o possedere, o governare, cc. (A)


tavola.
2 - Per Sopraccanzone, Epodo. Salvin, Pros. Tosc. . g. Con
Sopnacceto, So-prac-ci-lo. Sm. comp. Ea parte superiore del cor
cludendo coll'epodo, cio col sopraccanto. (N)
tinaggio da letto, e d'altri arnesi simili.
SoPRAccanzone, So-prac can-z-ne. Sf comp, Canzone sopraggiunta;
grecamente Epodo. Salvin. Annot. Op. Pesc. pag. 45. Cos le Strofe 2 - E per similVolta. Borgh. Rip.635. A Matteo Bottiec, ha dipinto
e l'Antistrofe in Pindaro sono termini di ballo, or dalla destra, or
uno scrittojo, dove negli ottangoli del sopraccielo ha fatto le sette
arti liberali a olio.
dalla sinistra, cio volte e rivolte; alle quali seguiva lo Epodo, cio
sopraccanzone, quando il coro ballatore si fermava in mezzo.(A)(N) Sopracciolo. (Anat.) So-prac-ci-glioSm, comp. Pl. Sopraccigli m., e
Sopnaccaro, Soprac-c-po. t Add. e sm. comp.1 Soprantendente, Sopracciglia fem. pi frequentemente usato. Nome che si d a due
Superiore. Lat. rector,
Gr. rpoordirs. Tac. Dav. ann. protuberanze semicircolari trasversalmente allungate ed arcuate dal
l'alto al basso, che terminano la fonte c sormontano gli occhi,
4. 96. Schifando Trebellio per compagno, l'ebbero per sopraccapo.
La loro estremit interna, detta Testa, pi grossa della esterna,
(Qui il testo lat. ha: supratulere.) Cecchi, Dot.5. . Perch l'aver
voi speso troppo un male Che si d a tutti, o alla maggior parte nomata Coda; un intervallo mancante di peli, chiamato Glabella,
li separa per solito l'uno dall'altro, ma talvolta pure si toccano e
De'giovan, che non hanno sopraccapo Che gli freni. Bellinc.'son.
si confondono insieme. I peli di che son provveduti appajono pi
277. Se nel mio sopraccapo il dir notate. Salvin. Disc. Accad. 3.
47Noi veggiamo che le stesse Repubbliche nelle loro urgenze mutano forti e pi ruvidi de'capelli e son d'ordinario dello stesso loro colore.
Nel linguaggio comune Sopracciglio lo stesso che] Ciglio, ( ma
governo, e mettonsi un solo per sopraccapo. (Pe)E 1. g8. Coll'ag
nel linguaggio scientifico chiamansi Ciglia propriamente quepeli che
giugnervi sopraccapi e inquisitori di stato. (N)
parte anteriore delle palpebre sugli orli e che ivi
2 -* Dieesi Nel sopraccapo e vale Nel pi arduo, Nel pi sottile, sporgono
come tanti stiletti si rivoltano verso la fronte. -, Supercilio, sin..]
Nel pi astruso. Segr.
Com. Non me ne accorgendo, con una
(V. Palpebra.) Lat. supercilium. Gr. dpvs. Vit. SS. Pad. Per la
fante cascava a poco a poco nel sopraccapo della filosofia. Lascinov.
Non avendo l' arte n di ritenere l'alito , n di notare ec. quanto molta vecchiezza gli occhi quasi non si parevano, perocch le so
pi si dimenava, tanto pi la corsia lo guidava nel sopraccapo, di pracciglia gli coprivano.Com. Purg. 23. Chi sapesse bene affigurare
-

modo che in breve lo sbalordi.

SoPRAccaro. Avv. comp. Pi alto, In luogo atto a dominare, a bat

tere. Si adopera co''verbi Essere, Stare, Porre, cc. Serivesi anche

ie lettere scorgerebbe che le due sopracciglia col tratto del naso fanno
ec.Sen. Pist.
cigli levati.

3. Queste son le cose, di che noi disputiamo co'soprac

Sopra capo. P. Sopra, S. 16. Sallust. Catel. 66. Il duca de'nemici 2 - * E per Cipiglio o Guardatura in generale. Bellin. Bucch. azo.
La pronunzia con una gravit Di signorilit, E con un spracciglio
coll'oste c' sopraccapo, e voi indugiate. (V)
Qnal chi col suo consiglio Parla di cose di sovranit, (B)
Soenaccaricare , Soprac-ca-ri-cn-te. Part. di Sopraccaricare. Che 3 Diconsi Sopracciglia o Labbri,
od orli che d'ordinario
sopraccarica. V. di reg.(O)
SornaccaRucane, So-pracca-ri-c-re. tAut.comp. Aggravare pi del circondano le cavit dette Seni e Acetaboli. (A)
dovere,l Far sopraccarico, Caricare troppo; altrimenti Sopraggrava Sopnacconene, So-prac-ci-gne-re. Att. anon. comp. Cignere di sopra
V. Sopraccinto. (A)
rel Lat, nimis onerare. Gr. rapa coprir3za.
2 - E n. pass. Red. lett. n. 275, Ma quando la soma si sopraccarica Sopraccitane. (Anat) Soprac-ci-li--re. Add. com. comp. Che ha re
lazione col sopracciglio. Lat. superciliaris. (A. O)
come oggi, mi cascan le braccia.
3 - E per mietf Magal. Lett. Era mal sicuro ec. che non accettata 2 * Diconsi'Archi sopracciliari, Quelle due eminenze poco por
anche la divinit del Figliuolo, si sopraccaricasse agl'intelletti genti, situate trasversalmente alle superficie anteriore dell'osso fron
tale, al di sopra delle orbite. Dicesi Arteria sopracciliare, quel ramo
o Spirito Santo. (A)
Sopnaccanico, So-prac-c-ri-co. tSm. comp..] Quello che si mette oltre della ottalmica, ch' detto anche Arteria sopraorbitale; Muscolo so
al carico solito.
pracciliare, quel muscolo pari collocato nella spessezza del soprac
ciglio, e che serve ad abbassarlo,
a renderlo pi
ed a
2 - *Fig. Aggravio, Aumento di male o simile. (A)
ravvicinarlo
a quello del lato opposto ; Nervo sopracciliare, il Nervo
3 - (Marin.) [Dicesi propriamente d'uomo che si mette nel bastimento
per custodia dei generi e mercanzie, o d'altra cosa, e per soprain altrimenti detto frontale. (A. O) (O)
--

tendervi..] Salv. Granch. 3. 3. Fu contra Gli avvisi suoi mandato

Sopraccitoconcnico. * (Anat.) So-prac-ci-lio-cn-chi-co. Add. e sm.

comp. Muscolo che dal margine superiore o posteriore dell'orbita,


in Cartagine Sopraccarico.
Sopa accampano. * (Anat) Soprac-car-pi-no. Add. m. Osso sopraccar si estende alla cartilagine scutiforme, e specialmente alla parte ante
riore e superiore della
piano chiama Chaussier l'Osso posto alla parte superiore dell'arti
(A. O.)
colazione del carpo ; ed Arteria
carp l'Arteria dorsale del Sopraccimonia. (Ar. Mes.)conca.
So-prac-cin-ghia. Sf comp.1 Cinghia che
sta
sopra
altra cinghia. Tav, Rit. Appresso rinfrena il buon destrie
carpo. Lat. supraccarpianus, (A. O)
re, e acconcialo bene di cinghie, e di sopraccinghie.
SopnaccAnta, So-prac-cr-ta. Sfcomp..] Coperta della lettera; altri
menti Sopraccoperta. Lat. litterarum involucrum. Cr. alla V. Co Sopnaccurro, So-prac-cin-to. Add. m. da Sopraccignere Cinto di so
-

pra. But.Purg. . Chi vuole nel mondo entrare nella penitenza,

erta,. 2.

(Ar. Mes) So-prac-cs-sa.Sf comp. Seconda cassa di un


conviene So-prac-ci.
essere sopraccinto
alcun
grado
umiltade.
Sopnacci,
Add.di
e sm.
comp.
chediscrivesi
anche Sopra ci.
oriuolo da tasca o di altro. (A)
V.
Sopra,
3.1
Soprantendente.
Lat.praefectus.
Gr. irrirmi. Salv.
Sopnacce estre, So-prac-ce-lste. Add.com. comp.1 Che sopra i cieli,
Granch. 3. g. Prese partito di ricorrere. Al sopracci in dogana.
Che sta sopra, o Che superiore alle cose celesti.-, Sopraceleste,
Carl. Svin. . Che fanno i sopracci dei nostri
Sovracceleste, Sopraccelestiale, Superceleste, sin. Latsupercoelestis.
Gr. trpovpcmos. Varch. Lez. 446. Delle sopraccelesti (intelligenze) SoprAccrrAne, * So-prac-ci-t-re. Aiut. comp. Citare avanti. Vdi reg--,
Sovraccitare,Sopracci-t-to.
sin. (A)
tratta il teologo; e perci noi lasciate le sopraccelesti, che sono pro Sornaccrrato,
Add. tm da Sopraccitare Citato a
prie della santissima teologia, tratteremo delle celesti.
vanti,
Citato
di sopra. -, Sovraccitato, sin. (V. Antidetto) Lat.
Sopnaccetestiame, Soprac-ce-le-sti-le. Add. Icom. comp. V. A. V.
superius laudatus.Gr. dorp ravos. Red. Ins. 78. Il padre Blan
e di Sopracceleste. Lat. supercoelestialis. Gr. rpovpnos. Teol.
cano nel libro sopraccitato afferma ec. che il filo del ragno non
Mist. La mente tanto pi divinamente e eccellentemente aggiugne
un semplice filo pulito, ma ramoso e sfilaccicato, cc. E Vip. 2.3a.
alle cose sopraccelestiali, quanto ad esse pi s'appressa. S. Agost.
Lo confermo, ancorch sia negato da' sopraccitati autori.
C.D. Ad acquistare le cose celestiali e sopraccelestiali con umile
-

Sopraccolto , * So-prac-cl-lo. Sm. comp usato nel modo avverh. Di


sopraccollo, e par che valga Per giunta, Soprappi, Di sopra
SorRaccennare, So-prac-cen-nn-te. Part, di Sopraccennare. Che
sello ; e si adopera questo modo nella milizia
per indicure Quelle
sopraccenna. Vdi reg.(O)
devozione mutasse l'affetto umano.

Sopraccennane, So-prac-cen-n-re.tAut. comp. Accennar sopra, o


precedentemente ;Dire avanti, Dire prima. -,Sovraccennare, sin.
Lat. praenarrare, praefari. Gr. rpoxyev,rporsiv. Lib. Pred. Il
fatto voi sapete molto bene, che ho voluto sopraccennarlo nel principio.
SoprAccennato, So-prac-cen-n-to. Add. m. da Sopraccennar. , So
vraccennato, sin. Lat. praenotatus, antedictus. Gr. rpopmuvos. Sal

genti, que' corpi, que'soldati di terra che si pongono sulle navi


per essere trasportati da un luogo all'altro, e sono come un soprap

pi del carico ordinario di esse navi quindi Uomini, Fanti, Ca


valli, Milizie, Soldatesche di sopraccoll vagliono Uomini , Fanti,
Cavalli, Milizie, Soldatesche
sbarcare. (Dall'avv. sopra, e dal

primitivo significato del v. Accollare, cio Porre in collo, e

problema in un certo modo venne ad esser

Caricare ; o da sopra, e da collo, che nelle cose di marineria vale

proposto secondo il sopraccennato costume degli antichi. Corsin. Tor


63. Il quale avea l'escita. Per la sopraccennata aspra fe

carico.) Guicc. Stor. 8. 72. E nel tempo medesimo Andrea Doria


con le galee e con mille fanti di sopraccollo, assalt i porti dei Se

vin. Disc. n. 248.

s4.

nesi. (Pe) (Gr)


rita. (N)
SorRacchiAMARE, So-prac-chia-mre. Att. comp. Chiamar di nuovo o Sopraccono. (Archi) Soprac-co-ln-ni-o. Sm.comp. Sodo che si
pone fra l'una e l'altra colonna; altrimenti Architrave. Baldin. Voc.
altri in aggiunta ai chiamati; e parlando di consulti, Chiamare a
Dis. (A)
consulta altri medici, altri avvocati ec. in aggiunta ai chiamati. Red.
Sopraccontro. (Marin.) So-prac-c-mi-to. Add. e sm. compl Principal
Lett. Furono sopracchiamati altri medici. (A) (N)
comito,
t Quegli che hai un comando superiore fa comiti, Nome
Sopraccatamaro, So-prac-chia-m-to. Addm. da Sopracchiamare, p.(A)
del principal Ufficiale nelle galee, subordinato al Generale oppure
SoprAccaiano , So-prac-chi-ro. Add tm. comp. Pi che chiaro,
al Comandante -, Sovracomito, sin.1 it. Plut. Sopraccomite fece
Chiarissimo. Lai. luce ipsa clarior. Borgh. Vesc. Fior. 437. A me
Inissicrito il filosofo. Serd. Stor"4. 43. Pelagio Sosa sopraccomito,
non punto nascosto come sia malagevole lo svegliere dagli animi
legatala alla poppa della sua galera, fece grandissima forza di remi
certe antiche opinioni profondamente radicate, e gi per la lunghezza
per rimorchiarla. Bemb. Stor 5. 66. Il Contarino, chiamati a s i
del tempo indurate, se la cosa non si mostra chiara e sopracchiara.
SopRaccupere, So-prac-chide-retAtt. anom. comp. Chiedere oltre il sopraccomiti delle cinque galee, ed esortatigli ec., alle loro galoe
gli rimand.
convenuto, Chiedere sopra il convenevole.
Sorraccianusa. (ldraul.) So-prac-chiusa. Sf comp, Giunta di tavoloni SorRaccompzaaRe, Soprac com-per-rc. ''tAtt. e n. comp1 Comperar la
-

--

42o

SOPRAFFACIMENTO

SOPRACCOMPOSTO

cosa molto pi ch'ella non vale. Lat. carius emere. Gr. moAvrius

yop&st. M. V. 9. 48. Il Comune si dispose a sopraccomperare, per


mostrare amore e giustizia. Cron. Morell. 6o. Non vendere la tua
mencanzia a chi la volesse sopraccomperare.

Sopaaccomposto. (Bot.)So-prac-com-p-sto. Add. m. comp. Aggiunto di


Foglia composta, il cui peziolo comune diviso in molti pezioli
secondari suddivisi pur essi. Lat. decompositum. (A. O.) (N)
Sopa acconsolo, So-prac-cn-so-lo. Add. e sm. comp. Che sopra i
consoli ; e propriamente Nome di un Magistrato di giudicatura in
Vinegia, ch'era in vigore al tempo della Repubblica. Bemb. Lett.(A)
SoPaAccopERTA , So-prac-co-pr-ta. Sf comp.) Coperta che si pone so
pra l' altre coperte. Lat. stragulum. Gr. vrpa. Cr. alla v. Fe
dera : Sopraccoperta di panno lino e di drappo, fatta a guisa di sac
chetto , nella quale si mettono i guanciali.

2 - Coperta della lettera ; meglio Sopraccarta. Red. Lett. Due lettere


con la loro sopraccoperta.(A) Dat. in Lett. d'alcuni Accad48. In
viai per via di Norimberga con sopraccoperta . . . la sua al Signor

Sopnabnora. (Leg)So-prad-d-ta.Sf. V.e di SopraddoteCron.Morel.


258. Non le lasciare sopraddota , o stia ella o no , perocch non

nel vero s trista madre, che non sia meglio pe' figliuoli, che attra
donna. Zibald. Andr. 4. L'oro che i parenti avien portato per
riscattarla, quegli diede alla giovane per sua sopradlota.

SoprappoTALe, So-prad-do-t-le. Add. com. comp. Aggiunto di beni


che vengono alla donna per sopraddote. , Parafernale, sin.)

SopaAoootante, So-prad-do-tn-te. Part. di Sopraddotare. Che so


praddota. V. di reg. (O)
Sopnaoooaae, So-prad-do-t-re. Au. comp. 1 Dar sopraddote, Far
sopraddote.

2 - Dotare assolutamente. Lasc. Sibill . 2. Oltre il torla senza dote,


la vuole sopraddotare egli in duemila ducati.
SopaADDore. (Leg) So-prad-d-te. (Sf) Quella quantit di effetti che

ha la donna sopra la dote, Giunta di dote.,Sopraddota, Paraferna,


sin. Lat. parapherna. Gr. rappra. Lasc. Sibill. . . Non avendo o morendo egli innanzi a lei, le fa sopraddote di due mila
IlCdl,

Einzio. (Pe)

3 - * Soprascritta. Red. Lett. V. Sig. non mi ha scritto a chi devo far 2 - (Quella dote che il marito d alla moglie povera. V. Sopraddo
tare, S- 2. Ar. Supp. a. . Che Damonio Avea di dar la figliuola
la sopraccoperta delle lettere che io le scrivo. (A)
pur animo Al dottor, poich offeria di duo milia Ducati sopradd te.
Sopracconaen, So-prac-cr-re-re. [N. ass. anom. comp..] Correr sopra.
Tac. Dav. ann. 1. no. Volevano i Cherusci ajutare i Catti ; ma

Cecina, qua e l sopraccorrendo ; gli sbigotti. (Il testo lat. ha: huc

Sonanoonrissimo, So-praddottissimo. Ald. m. superl. di sopraddoto.


Pi che dttissimo. Uden. Nis. 3. 5. Non si ricordano questi so
raddottissimi disputatori , che gli esempi in dialettica e in filoso

illuc arma ferens.)


-

Sopa acconso , So-prac-crso. Add. m. da Sopraccorrere. Bemb. Stor.


lub. 2. La Brenta parimente le ripe in pi luoghi sopraccorsa, la mag

ia ec. (A) (B)

SopnAnootro, * So-prad-dt-to. Add. m. comp. Pi che douto, Dot

tissimo. V. di reg. (A)


gior parte del Padovano d'alluvione e guasto disert. (Br)
Sopnaccostale. * (Anat.) So-prac-co-st-le. Addd. com. comp. usato an SoPaabooveae , * Soprad-do-v-re. Avv. comp. Oltre il debito So
verchiamente. Pallav. Ist. Conc. .387. Non per verum umano ri
che talora in forza di sm. Che giace sopra le coste. Diconsi Mu
spetto, ma solo per giusto riguardo di non aggravar i morti soprad
scoli sopraccostali qie' piccoli e sottili
carnosi appianati e
*

triangolari che si portano dalle apofisi trasverse delle vertebre dor

dovere , affermo ec. (Pe)

sali ai margini superiori delle coste situate al disotto. Se ne anno SoprAozonissimo, * So-pra-de-guis-si-mo. Add. m. superl. di Sopradeguo.
verano dodici per ciascun lato, servono ad innalzare le coste e deb

bonsi riporre fra i muscoli inspiratorii. (A. O) (O)


SopRacconTA, So-prac-ct-ta. Sf Foggia di guarnacca antica ; altri

Lo stesso che Sopraddegnissimo, V. Scup. Comb.Spir. cap.4; che


Iddio per le sue sopramirabili eccellenze. . . sopradegnissimo d'es
sere amato. (P)

SoPRADzono, So-pra-dgno. Add. m. comp. Lo stesso che Soprad


SoerAccuoco , So-prac-cuco. Add. e sm. Colui che soprantende ai degno , V. V. di reg. (P)
cuochi. Guarin. Idrop. 2. 5. Sar dunque venuta la tua ventura ec. SopaADzrto, * So-pra dt-to. Add. m. comp. V. e di Sopraddetto. Car.
Lett.T. 2. l. 72. p. 226. Non ve ne mando l'autorit, perch non
di satollarti a tuo modo. M1. A mio modo no, ma quanto pi si pomi trovo capo da cercarle e perch il giovine sopradett m'ha fat
tr , ec. Io maestro di casa, io scalco , io dispensiero , io soprac
menti Sorcotto. (A)

cnoco , io credenziero, ec. (A) (B)

to chiaro che sono di cost inconsiderazione ec. E Lett.

99. pag.

Sopraceleste, So-pra-ce-l-ste. Add. com. comp. Lo stesso che So

69. Questo medesimo Toro si potria fare ancora alato, e che un

pracceleste, V. Com. Dant. Par. 28. f 6o3. Si come dice beato

avesse altro intorno : ma che uscisse fuori della medesima caverna

con due trofei, l'uno delle cose sacre , l' altro delle profane sopra
iDionisio tre sono le gerarchie : sopraceleste , ccleste , subceleste, si
dette , e con uno de' medesimi motti. (N)
come la deit consiste in tre persone. La prima sopraceleste che si
SopaAcciTABILITA'. * (Fisiol.) So-prac-ci-ta-bi li-t. Sf como. Eccesso di
comprende in tre divine persone ec. (N)
attitudine ad entrare in azione sotto l'impero degli genti esterni
SonaclavicoLARE. * (Anat) So-pra-cla-vi-co-l-re. Add. com. comp.
o degli organi operanti gli uni sopra gli altri; Stato altrimenti de
Ch situato sopra la clavicola. Onde Nervi sopraclavicolari diconsi
quelli che procedono dal plesso cervicale, discendono sotto del mu Mobilit nervosa, Suscettivit, Eretismo del sistema nervoso, e quando
scolo pellicciajo lungo la parte laterale del collo, e si dividono in . spinto al massimo grado, Diatesi infiammatoria. (O)
infiniii filamenti, gli uni de'quali si gettano negl' integumenti del SoprAEccellenza, So-pra-cc-cel-ln-za. Sf comp. Pi che eccellenza.
Ruscell. Berg. (O)
peuo e nelle mammelle, mentre gli altri si ramificano nella pelle
del moncone della spalla, e della esterna e superiore del braccio. Sopaaeccitamento. (Fisiol.) Sopra-ec-ci-ta-mn-to. Sm. comp. Lo
stesso che Sopraeccitazione, V. (O)
Disc. Sc. Med. (O)
SopracaEsceae, So-pra-cr-sce-re. Att. e n. ass. anom. comp. Crescer Sopn ArccitAziose. (Fisiol.) Sopra-ec-ci-ta-zi-ne. Sf comp. Azione
-

di vantaggio. Bart. As. 6. 3. Egli si vedeva sopracrescere in forze

de' modificatori ch' eccitano l'azione nutritiva o funzionale degli o

gani oltre il grado bastevole al mantenimento della vita ; Modifica


un vicino e mimico, che gli stava a fianchi col regno. (P) Jac. Cess.
Volg. Sc. 4. . 2 . Non solamente esso mondo ragguaglia e sopra- . zione della struttura e dell'azione degli organi assoggettati alla loro
influenza , Aum nto d'azione vitale in un tessuto. -- , Sopraeccita
cresce, ma se la natura sostenesse pi mondi avanzerebbe. (N)
Sopnacuto, So-pra-c-to. Add. m. comp. Pi che acuto, Acutissimo. memto , sin. Lat. supraexcitatio. (A. O.) (O)
Magal. Lett. scient. pag. 8. Ci pu egli esser mai caso ec. che vi Sopra eminente, * So-pra-e-mi-nn-te. Add. un. comp. Pi che eminen
succeda di pigliare cissolfaut di natura sua grave, per un cissolfaut te, Eminentissimo.-, Supereminente, Sovreminente, Sopreminen
-

di natura sopracuta , un' ottava per una settima , ec. (A) (B)

te , sin. Parut. Berg. (O)

SopaAnDecsissimo, So-prad-de gnis-si-mo. Addm supel. di Sopraddegno. SoPaAepatico. * (Amat.) So-pra-e-p-ti-co. Add. m. comp. Vene sopra
epatiche chiama Chaussier le Vene della superficie convessa del fe
Pi che degnissimo - , Sopradegnissimo, sin. Pinamont. Berg. (O
SopRaooecNo, * Sp-praddgno. Add. m. comp. V. di reg. Pi che gato che terminano nella vena addominale. Lat. suprahepaticus.(AO.)
SoPRAEsALTATo ,
t-to. Add. [m. comp. Pi che esaltato,
degno , Degnissimo. - , Sopradegno, sin. (O)
Sopanperre. (Fisiol.) Soprad-dn-te. I Sm. comp. Dente di sopra, l Grandemente esaltato, ] Esaltato grandemeute, Esaltato sopra il pro
Dente nato fuori dell'ordine degli altri denti, te che non cade alla prio merito. - , Sopresaltato, sin. Seguer. Mann. Apr. 28. . Ma
seconda dentizione.] , Sopraddenti, sin. Del Pap. Cons. Che la inon gli dovuta (la gloria) altrimenti ; che per non si dice ch'egli
mentovata escrescenza di carne ec. non tragga la sua origine dall'ac esaltato, ma ch' egli sopraesaltato.
SopRAEsALTAzione, So-pra-e-sal-ta zi-ne. Sfcomp..] Gra de esaltazione,
cennato sopraddente posto nel detto luogo della mascella. (A)
Sopaanbenti. Fisiol.) So-prad-dn-ti.[Sm. comp. indecl. Lo stesso che] So e sopra il proprio merito. Segner. Mann. Apr. 28. 1. Non si pu
praddente, V. DavScism. 1. Ebbe gran persona, capelli neri, viso trovare veruma csaltazione dell'empio, che non sia sopraesaltazione.
lungo, color gialliccio, quasi di sparso fiele, un sopraddenti di sopra. SoPRAFFAcciA , So-praffc-cia. (Sf comp..] Superficie. Lat. superficies.
Soprabostro, Soprad-dt-to. Add. (m. comp.) da Sopraddire. Deuo a- Gr. rroxh, riva. Lib. Astr. Quando questo vorremo fare, pren
vanni; altrimenti Predetto , (Antedetto , Anzidetto, Antidetto, Sud deremo un quarto di cerchio, che sieno i suoi piani quadrati, il pi
detto., Sopradetto, Sovraddetto, sin.) (V. Antidetto.) Lat. praedi certo che possa essere, e porremo sua sopraffaccia di sotto igual
ctus. Gr. rpoupmacs. Bocc. nov.99. 42. Era gi nella chiesa di san mente sopra la sopraffaccia della sfera in modo che si torni ciascuno
Piero cc. stato posato messer Torello con tutti i sopraddetti giojelli. G. delli due quarti delli cerchi che terminano la sopraffaccia di sotto del
V. 8.39. . Per le sopraddette novitadi, e sette di parte Bianca e Nera, quarto dell'armilla. E' altrove : La inclinazione del zenit ec. coc
ec. Soder, Colt. 52. Ecci un modo dell'annestar le propaggini soprad guale alla inclinazione della sopraffaccia di quello orizzonte di tua
dette. E o5Volendo che abbia un po' di colore il vino sopraddetto, villa. Guid. G. Avea uno maraviglioso carro, tutto interamente o
lascialo stare un d in sulla vinaccia. E o7. Cosi si facciano i tini, dinato d'avorio , salvo che le sue ruote erano d'ebano , vestite li
sopra di puro oro, e la sopraffaccia di fuori era ornata di gemm.
e sieno de' legnami sopraddetti.

sonaooa, So-prad-di-re. Att. e n. ass. anom. comp. Dire oltre al


detto, Aggiugnere al detto. -, Sovraddire, sin..] Iat. dictis adji

- Fig. Pretesto, Scusa. Pallav. Ist. Conc. n. 57o. La quali pigri

zia va egli onestando appresso degli altri , ed ancora di s meds


cere. Gr ipnos rpocrisiva. Zibald. Andr. 5. Allora Sesto co mo, con la sopraffaccia , ch'ogni nuovo giorno un nuovo consi
minci con dolci
a dire l'amore che le vuole, sopraddicendo. gliere per meglio deliberare. (Pe)
con lusinghe l' animo suo, ec. Vit. S. Gir. 7 n. Non si creda ch'io SoprArrAcIMENT , So-praffa-ci-mnto. Sm. Il soperchiare, S'oper
sopraddica (ecceda, dica pi del bisogno, esageri) di lodarlo ec. (V) chiamento, Soprabbondanza. Uden. Nis. 3. 8. Dee parlar pi na
o - Dir di sopra , vanti. Maur. rum. n. 14f9. Il letto adunque ebbe turalmente e con manco artifizio; altrimenti la imitazione rimarrebbe
rincipio in quello Tempo ch' io sopraddico, allor che 'l mondo sotterrata e illanguidita per sopraffcimento tirannico delle graziose
incomodit si fe'rubello. (B) (N)
parole. (A) (B)
-

42 1

. SOPRAGGIUNTO

SOPRAFIFANTE

, * So-praf-fan-te. Part. di Sopraffare. Che sopraff, V. SoPaAgoioia, So-prag-gio-i-re. N. ass. comp. Sommamente gioire. Rim.
i reg. (O)
ant. Guid. Guin. canz. ( Avvegnach o m'aggio ec. ) Di che vi
Sopnarraar , So-praff-re. [Att. anom. comp. Con inganno] vantag
stringe il cor pianto ed angoscia, Che dovreste d'amor sopraggioire,
giare, Seperchiare. -, Sovrafare, Sovraffare , sin. Lat. superare, op Ch avete in ciel la mente e l'intelletto ? (M)
primere. Gr. ripari, ararsuv. Varch. Ercol.69. Sopraffare, SoPRAGoina ne, So-prag-gi-r-re. Att. e n, ass. comp. Girare di nuovo,
Girare superiormente. Bemb. (A)
ovvero soperchiare di parole, e altri tali, non mi pare che abbiano
V. di reg.(O)
quella forza. E oo. E nientedimeno vuol sopraffare l'avversario , e SoprAcciaro, So-prag-gi-r-to. Add. m..da
mostrare che non lo stimi. Sen. Ben. Varch. 5. 24. Uno de'soldati SopRAccinello. (Ar. Mes.) So-praggi-rl-lo.Sin. Mostra delle maniche
veterani di Cesare, il quale voleva sopraffare un poco troppo i suoi
in tempo di bruno, che i Francesi dicono Pleureuse. (A)
vicini , essendo accusato , diceva innanzi a lui le sue ragioni.
Sopracottane, So-prag-git-t-re. Att. e n. ass. comp. Gituar sopra o
a Fig. Premere , Calcare. Sen. Pist. 94. Ella ci ha messo sotto
Fare il sopraggitto.Salvin. Annot. TB4f. 5. Sopraggitto, ec. Credo
piedi l'oro e l'argento; ella ci ha dato a scalpitare e sopraffare tutte io che sia dal sopraggittare del filo sopra la cosa cucita, in maniera
che quello si veggia come si scorge ec. (A) (B)
queste cose.
3 - Superare , Vincere, Opprimere. Fir. As. 278. Con sassi , e ci SoprAccrtto. (Ar. Mes.) So-prag-git-to. Sm.1 Sorta di lavoro che si
che altro veniva loro alle mani, si sforzavano di sopraffarlo. Alam.
fa coll' ago o per congiugnere fortemente due panni insieme , o
Colt. 4. 92. Sicch il terreno Contrastando talor , non possa mai perch il panno sull'estremit non ispicci, e anche talora per or
namento. Fir. nov. 7. 264. E da quinci innanzi io ti voglio dare
Lui sopraffar, ma dal lavor sia vinto.
una camicia bella e nuova , col sopraggitto intorno alle maniche, e
* Sopraggiugnere.Segner Mann. Apr. 2. 4. Quanto prima saranno
raggiunti dalla morte coloro che gi ne son sopraffatti dall ombra.(V)
col punto a spina in sul collaretto
5 * Nota modo. Segner. Mann. Lugl. 22. 1. Tutta alfatto sopraf 2 A sopraggitto, posto avverb. col v. Cucire o simile, cio col
lavoro d'ago cos detto..] Buon. Tanc. 4. 5. E duo' lenzuol cuciti
fanno in lei l'ignominia del mal commesso , pi che un prezioso
ricamo non sopraff l' ignobilit di quel panno in cui riluce. (V)
a sopraggitto E Salvin. Annot. ivi: Credo io, che sia dal soprag
6 - N.pass. nel primo sign. Buon.
2. 4. 18. Che fantocci eran
gitare del filo sopra la cosa cucita, in maniera, che quello si veggia,
quei ch' io vidi insieme Furtivi or sopraffarsi, ora palesi Contrariare come si scorge ne' guanti, che si dicono cuciti a sopraggitto, a dit
ed urtarsi?
ferenza di quelli altri pi nobili , ove il refe nascoso. (N)
SoraArrasciA, So-praf-fa-scia. Sf comp. Fascia che sta sopra altra SopaacciuoioARE, So-prag-giu-di-c-re. [ltt. V. A.] Sopravanzar l'al
fascia. Band. aut. Per ornamento cc. una cuffictta, fascia, sopraf tezza, Essere a cavaliere. Lat.superiori loco esse , de superiori loco
fascia , ec. (A)
aestimare. Gr. ripxsuv. Stor. Ria. Montalb. Men per s grande
Sopnarratro, So-praf-ft-to. Add. m. da Sopraffare. Vinto, Superato,
forza, ch' egli avrebbe gittato Rinaldo in terra, perch lo soprag
oppresso. Lat. oppressus. Gr. xzrare risuos. Stor. Eur 3. 52. giudicava. Filoc. 2. 28o. Prendi la pi alta parte del campo , ac
ssendo io, come voi stessi tutti vedcte, gi disutile in tutto all'au ne,
ciocch, andando verso lui, prima il sopraggiudichi , che tu si da
e sopraffatto tanto dagli anni, che lo 'ingegno pi non mi serve, cc. lui sopraggiudicato. Com. Inf 4. Sia in luogo aperto e luminoso ,
E 3. n 13. Essendo egli oramai pur vecchio, e sopraffatto dalla fa
ch altrimenti l'occhio nell'oscuro e confuso non discerne, poich sia
tica , si morid affanno e di 1 abbia. Varch. Stor. 1 . 33. Ma quando
pi alto alquanto, acciocch sopraggiudichi l'obbietto. ,
l' onde turbate sono, e i venti soffiano contrari , allora perch clla sopraccioocaro, so-prag-giu-di-cto. Addm. da Sopraggiudicare, V(A)
o traportata dalla tempesta non rompa in iscoglio, o sop allatti da' Sopracciuonente, So-praggiu-gnn-te (Part. di Sopraggiugnere. Che
cavalloni non si sommerga , ha di spertissimo e darditissimo piloto
sopraggiugne. Lat. supervenieus. Gr. rspxdusro. Declam. Quintil.
mestiere. Fortig. Ricc. 2. 56. Ma quando un uom si trova sopraf
C. da credere che per li parenti del giovane e sopraggiugnenti
fatto Dal timore , riman tanto avvilito, Che non ha forza pur di
sarebbe mutato il testamento. S. Ag. C. D. Cos una medesima forza
alzare un dito. (B)
e gravezza sopraggiugnente purifica, cola, e affina li buoni, danna,
2 Aggiunto a F1 utte , Funghi e ad altre simili cose, Troppo
guasta e distermina li rei.
- maturo, Troppo fatto , Strafatto. Lat. decoctus, maturus. Gr re Sonacouocncne, So-praggi gne-re. N. Cass. anom. comp. Arrivare
-

----------

piccs rrapo. Cant. Carn. Out. 37. Donne, di questi belli


ghi) Si vuol riporre e nell' olio e nel sale, E non de'troppo fatti ,

improvvisamente, o inaspettato. -, Sopraggiungere, Sovraggiugnere,

Ch al fin de' sopraffatti si fa male.


SoprAFFAvoLA , So-praf-fa-vo-la. Sf comp. Ampliazione di favola: Fa
vola sopra favola , Favola aggiunta ad altra favola. Salv. lnf sec.

rpxc9 z. Bocc.nov. 1638. Sopraggiunse colui, il quale andato era in


Cicilia. E nv. 45. 9. N prima si parti la mischia, che i sergenti

2. Niuna diversit pu indurre l'esser pi storia, che soprastoria;

sin. Lat.de improviso advenire, advenire, supervenire. Grcrporxros


del capitan della terra vi sopraggiunsero. Buon. Fier. 4. . . . Soprag
giugneste voi, da cui difeso, Riconosco il mio scampo.

o favola , che sopraffavola. Uden. Nis. 3 54. Tali sono i poeti , 2 Venire o Arrivare semplicemente. Latsupervenire. Gr.roxcoa:
che sopra un medesimo argomento formano una sopraffavola.(A)(B) Franc. Sacch. nov. 19o. Sopraggiugnendo l'anno del Giubileo 135io,
Sopn arricunAae, * So-pra-fi-gu-r-re. Att. comp. 1'gurur sopra. V.
pens d'andare in porto Cesenatico.
-

di reg. (O
so,
* So-praffi-gu-r-to. Add. m. da Sopraffigurare. Fi

3 Au. Acchiappare o Corre allo'mprovviso.Lat. opprimere, impa


ratun offendere Gr. xxrxxapa8vsuv. Bocc. nov. 43. 5. Fu da loro

gurato sopra. Bagagl. ) c. Ber. (O)


sopraggiunto e preso, e fatto del ronzino smontare. E nov. co. 5
SoprarnAwenTo, So-praf-fi-na-mn-to- [S m. comp..] Gran raffinamento. . Ma pur, poich questa ora v' ha qui sopraggiunti ec., io v'alber
Salvin. Pros. Tosc. n. 46. Per tornare a nostra lingua, abuso
gher volentieri. Dant. Pug. 5. &o. Quand' i' fu' sopraggiunto ad
sembrami ec. gli altri componimenti per un certo sopraffinamento Oriaco.
4 Arrogcre, Aggiugner di pi. Lat. addere, adjicere, subdere.Gr.
di giudicio ripudiare.
sopra rine, So-praff-ne. Add. com. comp Pi che fine. Lo stesso
rpocr9z. Bocc. nov. 16.38. Volle Domeneddio, abbondantissimo
che Sopraffino , V.] Lat. optimus. Gr. fruaros.
donatore quando comincia , sopraggiugnere le liete novelle della vita
e del buono stato d'Arrighetto Capece. E nov. 84. 5. Con molti sa
SopRAFFiNissIMO , Sopraffi-nis-si-mo. Addm. comp. superl. di Sopraffine
e di sopraffino. Bellin. Disc. . Solo Iddio pu con l'incomprensi ramenti gliele afferm, tanti preghi sopraggiugnendo, che l'Angiulieri,
-

bilit del suo pi che sopraffinissimo magisterogiuguere a tanto. (Min)

siccome vinto, disse, che era contento. Dittam. .5. Poi sopraggiunsi:

SopnArrino , So-praf-f-no. -ddl, m. comp. Pi che fino, Finissimo.

questa mia mossa Non crediate si lieve. Stor. Rin. Montalb. Chi
se tu, che mi chiami figliuolo ? Ed e' sopraggiunse male a male, e

, sopralline, sin. Segner. Parr. istr. cap. 4. pag. 223. ( Fir.

disse : ec.
692.) Come farebbe chi non chiudesse la bocca al vaso dove gli fu
versato uno spirito sopraffino. Salvin. Annot. Op. Cacc. Lana so SopaAcciuoni menro, So-praggiu-gni-mn-to. Sm. comp. Arrivo improv
praffina. (A) (B) Fag. Rim. Di pannine Sopraffine. (N)
viso; altrimenti Sopravvenimento. Accad. Cr.Mess. lib. 4. pag.539
Non manca tra' nostri scrittori chi porti questa fazione per un so
, - - E a modo di sm. Bart. Ricr. n. 8. S e gi per montagne e
voragini andar come alla piana sicuro, e in tanto sconvolgimento e
praggiugnimento degl'istessi Missicani avanzatisi ; ma , comunque si
scompiglio, sola la mente del piloto n confondersi n turbare : non
sia , cento che non fu secondo il loro solito modo di combat
-

tere. (A) (B)


egli questo il sopraftino dell'ate ? (Br)
sornionne, So-piaffio-ri-re. N. ass. comp. Fiorire di nuovo. Sal SopRacousgae, So-prag-gin-ge-re. N. [ ass. anom. comp. V. e dil
im. Teocr. Idill. 27. Eranvi sopra alti , ragiosi pini , Platani, Sopraggitignere. Segr. Fior. As. cap. 6. Ma faccian si omai, ch'io
pioppi ec., Quanti mai sul restar di primavera Soglion soprafiorir non perdesse Cotanto tempo a riguardar costui, Che T ora del tor
nar sopraggiungesse. (N)
pe''verdi prati. (A) ()
Sonarioarro, Sopraffio-ri-to. Add. m. da Soprafiorire. V. di reg(O) SopaAcoiuNTA , So-prag-gin-ta. Sfcomp. Il sopraggiugnere ; altrimenti
-

- -

--

SoaarrLoanoo , So-praf-fl ri-do... Add m..comp. Pi che florido,

floridissimo Salvini. Senf p. 44. Ed era il giovane di quel paese,

Sopravvenuta, Sopravvenimento, Sopraggiugnimento. Borgh. Tosc.


324. Avendo ( Livio) detto nel quinto, essersi rinforzata la guerra

il suo nome Iperante, quasi soprafflorido. (G, V.)


Sopraruso, So-pra-f o Add. m. Fuso, Infuso, Versato sopra.

per la sopraggiunta de'Capenati e de'Falisci, subito aggiunse ec. E'

art. Tens. 35. I cilindri del liquor soprafuso, tutti son d'una me
desima altezza. (Br)

- -

Fir. distr. 264. Seguirono poco appresso, per la sopraggiunta dei


Longobardi, maggior ruine. (V) .

2 L'aggiugnere di pi,Soprpprendimento, Giunta ad altra giunta.

SopaaoAupi, So-pragu-di-o Sm. comp. Pi che gaudio, Gioja in


Lat. additamentum. Red..nel Diz. di A. Pasta. Supposto altres per
dicibile. Gesuat. Vit. Assiut a
del B. Colomb. cap. 29. (P.V.)
vero la sopraggiunta di alcune evaporazioni calde al capo. (N)
SopracoAlea. (Marin.) So-pragga-lea t Sf comp. l Galea capitana. 3 Per sopraggiunta, posto avverb. Lo stesso che Per giunta. Pros.
mais praetoria. Gr. xxs rov orprm cv. M. V. 2. 59. Le due
For. P. . V, 3. Or. 5. pag. 56. N soddisfacendo con questo al
grosse de Viniztani si misomo per proda , e una per banda a con suo buon volere, due gran volumi di chiarissimi lumi d'avvertimenti
battere la sopraggala dell'ammiraglio de' Genovesi.
ci ha dati per sopraggiunta. (A) (N. S.)
. sornaccise. * (Bo.) Soprg-gine. Specie di pianta del genere SopaAcconro, So-piaggin-to. dd. m.da Sopraggiugnere e da Soprag
piede e laica mos, pda confsue al braccio bisluge, giunge e. Arrivato all' improvviso. , Sovraggiunto , sin..]
e con autodio nell'apice
e coolle gialle. Lat, 2 Soprarrivato, ] Raggiunto. Amet.7. Sopraggiunto da quelli (caicris cchioides. Malamente crede
non che al voce si usi in ni) ; col bastone , c lle mani, colla fugga , e colle rozze parole da
alia per indicare la Lattuga - , Sphgine , Spraggine, siu. (N)
s quanto poteva cessava gli morsi loo.
Vocab, VI.

---

sopRAMMASCELLARE

sopRAGGIURARE

22

-------

3 Colto, tSorprcso.1 Petr canz.6.3. N mai nascose 1 ciel si folla Sopraecae, So-pral-le-g-rc. Aut. comp. Allegare precedentemente.

d sopraggiunta dal furor de'venti, Non fuggisse da poggi. V. di reg. (O) Aggiunto di pi. Vit. SS. Pad. 2. zqf. Tutte queste altre cose SpaalLecAro , So-pral-le-g-to. Add. Tm, da Soprallegare. Allegmto
precedentemente. Iat. praccitatus. Grrrpoeppnuvos. Borgh Fir. disf.
temporali , che vi ficno necessarie : vi saranno sopraggiunte. (V)
292. Per iscritture private d'intorno al millesimo anno della salute
5 Diconsi Ciglia sopraggiunte le Ciglia) che si congiungono insieme,
che anche diremmio Raggiunte. Guid. G. Ella aveva le gote rosae,
e innanzi, come la soprallegata carta.
c li capelli biondi , colle ciglia sopraggiunte.
SorRALLET'ro. (Ar. Mes.) So-pral-lt-to. Sun. comp. Quel coperto che si
Sopracciu Ane, So-praggiur-re. Att. e n. ass. comp Fur giuramento
mette sopra i tetti in alto ; altrimenti Sopracciclo. , Sopraletto,
sin. Franc. Sacch. nov. 223. And su pcr nna scaletta sopra un so
sopra giuramento. Salvin. Senof lib. . pag. 6. Queste cose Anzia
diceva , e sopraggiur anco Ambrocome. (A) (B)
pralletto, e l si nascose (V) (L'ediz. di Firenze 724 e quella di
SopAcclorioso, Sopragglo-ri--so. Add. m. comp. Colmo di gloria,
Londra 1795 leggono sopraletto.) (B)
Oltremodo glorioso , Sovragglorioso, sin. Lat. gloria praeinsignis. SopuALLEvAae, Sopral-le-v-rc. Att. comp. Elevare, Innalzare. Bon.
Salvin. Es. Gen. (A)
Grumb. Scal. Claustr. 46. ( Fir. 1836. ) Nel quarto grado , cio
SoPRA con ANDe , Soprag-grn-de. Add. [ com. comp. 1 Grande oltre al
nella Contemplazione , egli soprallevato a vedere le segrete cose del
convenevole , Grandissimo., Sovraggrande , sin. Lat. praegrandis. cielo. (N)
, So-pral-lo-dn-te. Part. di Soprallodare. Che so
G. irpazms. M. V. 6. (65. Il quale disse che le sopraggrandi cose s
pralloda. V. di reg. (O)
cggere non si possono. Salvin. Iliad. lib. 2. v. 69. Giove sovraffa
noso e sopraggrande. (A) (N)
SoprALLobAre. So-pral-lo-da-re. [Att.comp..] Lodare con grandi enconi
(edl anche Lodar sopra, Prelodare. , Sopralodare, Sovrallodare,
2 * In forza di sm. come superl. di Grande sost. nel primo sign.
sin.) Latlaudibus in coelum tollcre. Gr. traperziviv. Pros. For.
Deliz. Erud. Tosc. t. 5. f 6. Niccol di Sandr di Bardi , Bet
3. 46. Per mio avviso , con libera fronte potr ben dirsi ch'ei sia
tino di Mess. Bindaccio cc. sopraggrandi. E t. 6. f 91. Questa fu
pessima legge che molti erano stati fatti grandi e sopraggrandi per degno di essere pi che lodato , e pi che molto soprallodato.
gravi delitti di maleficio e di uccisioni.
Sopnallonaro, * So-pral-lo-d-to. Add.m. da Soprallodare, V. , So
pralodato, Sovrallodato , sin. (A)
. SoprAccRANossimo, So-praggran-dis-si-mo. [Add. m.1 superl. di Soprag
grande. Vit. S. M. Madd. 49. Ell'avevano un' altra sopraggran SoprALLope, So-prall-de. (Sf comp.) Lode insigne. Lat. eximia laus.
dissima allegrezza , cio di vedere la gloria di Dio.
Gr. zapros irzavos. Pros. Fior 3. 46. Nell'entrar della prima
sua fanciullezza ec. avrei io voluto tantosto delle sue lodi e delle sue
SoPnAccrAvANTE , So-prag-gra-vn-te. Part. di Sopraggravare. Che
sopraggrava. V. di reg. (O)
soprallodi cntrare a contarvi.
SopnaccRAvaae, So-praggra-v-rc. Att. comp. Aggravare di pi , So SoPRALLunare. So-pral-lu-n-re. [Add. com. comp..] Si dice di cosa che
sia dalla Luna in su. Salvin. Pros. Tosc. 2. 32. Dalle concte s
praccaricare. hemb. Asol. 1.77. Anzi egli (Anore) pur coloro che
sono a pi alta fortuna saliti ec. , con meno riverenza e pi scon
prallunari e celesti cc. ci viene abbastanza rifiutato.
ciamente sozzandogli , sovrasta miseramente e sopraggrava. (A) (B) SonAloco , So-pra lco. Avv. comp. Sopra il luogo. Pinor. Berg.(O)
Sopn AccnAvaro, So-praggra-vto. Add. m. da Sopraggravarc. V. SoprAlonaae, *So-pra-lo-d-re. Att. comp. V. e di''Soprallodare. (A)
nebbia,

---

di reg. (O)

--- ---

SopnAlparo , Sopra lo-d-to. Add. m. da Sopralo lare. V. e di''So

SornAGGRAve, So-prag-gr ve. Add. com. comp. Grave oltremodo, Gra

prallodato. (A)

SopRALzAae, So-pral-z-re. [Att. comp.) Sollevare. Lat. superextollere.


statori Fccc pigliar ec., Perch al Concilio il Pastor de' Pastori - Gr. trapapsur. Vit. Barl. 2. Per queste vittorie, che 'l nemico ebbe
Avie vietati tutti gli usurai , Siccome sopraggravi peccatori. (B)
sopra l'uomo, e' fu sopralzato sopra l'umana creatura.
SoP.AccuARDIA. (Milit.) So-prag-gur-di-a. Sf comp. Guardia posta a SoPALzaro, Sopral-za-to. Add. m. da Sopralzare, V. (A)
Sopramasile,
Sopra-m-bi-le. Add. tcom. compl Pi che amabile, A
vegliare sopra le altre guardie ; altrimenti Sopraronda. Stor.Aiolf
mabilissimo. Lat. amabilissimus. Gr. ipzauraros.
Alla fine , passati quaranta , venne la sopragguardia, e con gran
lumiere cc. chiamava le guardie. E appresso: Quando giunse l'altra 2 Ed in forza di sm.1 Salvin. Disc. 2. 268. Essendo Iddio ama
muda della sopragguardia ec., e noi, perch le guardie non ci ve
bilissimo sopra tutte le cose, anzi l'amabilit medesima, e tutto
dessono, ci accostavamo al muro.
l'amabile e 'l sopramabile, e l'amore stesso increato, pazzo sarebbe
2 * Guardia, Custodia, Scorta: Reul. di Franc. Mand Ughetto chi seriamente il meditasse e 'l contemplasse , che a una tanta luce
vissimo. Pucc. Centil. vol. 1. cant. 2o. Il Re di Francia tutti i pre

alla sopragguardia delle vettovaglie con dieci mila. (Gr)

rapito non si volgesse.

Sopra GR DARE, * Sopra-gri-d-re.N. ass. comp. Gridar sopra un altro, SopRA mano. * V. Soprammano. (N)
Gridar pi forte, con tutta lena. Dant. Purg.26.39.Tosto che partoni SoprAmanAvucioso, So-pra-ma-ra-vi-gli-so. Add. m. comp. Pi che
-

l'accoglienza amica, Prima che'l primo passo li trascorra,Sopragridar

maraviglioso, Oltramaraviglioso. Uden. Nis. 3. 37. Il Tasso cc.

ciascuna s'affatica. (N)

s'avanza in ogni espressione di qualunque affetto con grave e sopra


maravigliosa idea di favellare. (A) (B)

SoPRAIM possibile, So-pra-im-pos-s-bi-le. Add. com. comp. Pi che im


possibile , Impossibilissimo. Uden. N is. 3. 123.Sopraimpossibile, ol
trindecente , arcisciocchissima finzione. (A) (B)
SoRAINDorARE. (Ar. Mes.) Sopra-in-do-r-re. Att.comp. Raddoppiare

Sopannaule, Sopra-mi-r-bi-le. Add. com, comp. Pi che mira

ma perch gli uomini il soffocano con i vizi, di maniera che e per

e Latini, per idea di stile altissimo ec. , soprammagnificentissimo di


parlare. (A) (B)

bile. Scup. Comb. 3pir. cap. 4 f. Che Iddio per le sue sopramirabili
eccellenze . . . sopradeglissimo d'essere amato. (P)
l'indoratura. (A)
Sopraxisnaa , * Sopra-mi-s-ra. Avv. comp. Lo stesso che Soprammisu
ra , V. Buon.
4. 4. 2. Di quelle (pianelle) che sopramisura
Sopra Noorato. * (Ar. Mes) So-pra-in-do-r-to. Add. m. da Soprain
dore. V. di reg. (O)
Sogliono usar per segno Delle botteghe loro i calzolai (A) (N)
Sopa nooTTo , So-pra-in-dt-to. Add. m. da Sopraindurre. Cavalc. SopRAMMAGIFIcEnTussiMo, So-pram-ma-gni-ficentis-si-mo. Addn.comp.
Pi che magnificentissimo. Uden. Nis. 5. 8. Pindaro fra tanti Greci
Discpl. Spir. 132. L' uomo da natura ha quasi un seme di virt ;
l'infermit della natura, e poi per li peccati sopraindotti, cotal seme

non fa frutto senza la grazia divina, ec. (VP


SoaAmmano. (Milt.) So-pram-m-no. Sm. che anche si scrive Sopra
SopRAINeURRE , So-pra-in-dr-re. Att. anom. comp. V. A. Soprapporre,
mano. Colpo di mano, di spada, e di altro, dato colla mano alzata
Sopraggiugnere. Cavalc. Espos. Simb. n. 43. Disfecero la tua, e
pi su della spalla. Malm. 5. 4. E col darti sul viso un soprammano,
sopraindussero altre immagini. (V)

D'Ebreo far mutarti in Siciliano. E io.52. Ed egli, ch'all'incon

tro stava all'erta, In sulla testa un sopramman gli appicca, Che in


SoPRANsEGNA.* (Milit.) So-pra-in-s-gna. Sfcomp. Lo stesso che Sopran
segna, V. Ricord.Malesp. cap. 187. Misesi alla battaglia non con sopra
due parti divisela di netto, Come
testicciuola di capretto.
insegne reali, per non essere conosciuto, ma come un altro barone.(P) 2 - Per metaf Angheria, Sopruso , Aggravio.
,2
UI
''
ad
alcuno = Soverchiarlo ov
E cap. 138. Ancora l'usano oggi i cavalieri in loro soprainsegne ad
armeggiare. (N)
vero Ingannarlo con doppiezza e astuzia ; il che dicesi anche Fare
SoPaAntendiente , * So-pra-in-ten-dn-te. Part. di Sopraintendere. Che
una cavalletta. Car. lett. 2.229. Conoscer facilmente il possesso un
che sono, e il soprammano che i doganieri cercano di farmi ec.
sopraintende. V. di reg. , Soprantendente, Soprintendente, sin. (O)
SoPRAINTENDENZA , So-pra-in-ten-dn-za. Sf comp. Qualit del soprain SoPRAMMANo. Add. (com. eomp] che scrivesi anche Sopra mano. Straor
tendente, Il sopraintendere. , Soprantendenza , Soprintendenza ,
dinario,
Eccellente. Fr. 'Disc. an. o5. Gli antichi, quando evo
levano con un loro proverbio mostrare che tu fussi arrivato in luogo,
sin. Borgh. Vesc. Fior. 42o. Le sostanze ed entrate de' Capitoli cc.
da loro se le governano ed amministrano, senza che il Vescovo vi
dove si facessero cose soprammano
impossibili ec., usavano dire:
metta mano, o vi abbia altra propria jurisdizione (o, che sar forse
tu se' arrivato dove i fopi rodono il ferro. Dav. Colt. 16 . Farai un
me' dire, dominio), che la sopraintendenza e cura generale. ( Cos
vino soprammano con queste diligenze Cecch. Stiav. 5. 5. E' non
leggesi nel Borghini, e non soprantendenza, come legge la Crusca
ha questa volta guardato a spesa , purch le cose sieno fiorite e so
alla voce Soprantendenza, recando questo passo nedesimo.) (V)
pra mano. (Qui vale Perfette, Sontuose.) (V)
SoprainTempenE, So-pra-in-tn-de-re. N. ass. anom. comp. Esser supe SonAmmano. Avv. che scrivesi anche Sopra mano. Colla mano alzata
uore agli altri in sapere e intendere ; Stare al governo, Stare a
pi su della spalla. Bocc. nov. 39. 5. Con una lancia sopra mano
gli usc addosso gridando : tu se' morto. Ar Fur 9. 3. Feri con
guardia-, Soprantendere, Soprintendere, sin. Segner. Mann.Giugn.
9. 3. Su questo cocchio conviene che sopraintenda il Timor divino,
una lancia sopra mano Al supplicante il delicato petto Disc. Cale.
quasi cocchiere attentissimo. E appresso: Su quella nave conviene che
8. Cosi la palla nostra di sopra e di sotto mano percossa, ed altresi
all'aria mandata, l'effetto medesimo adopera.
sopraintenda il Timor divino, qual piloto assai vigilante. (V
SoPRAioibeo. * (Anat.) So-pra-i-o-i-d-. Add. m. comp. Che posto 2 Fuor di modo. Lat. valde, vehementer. Gr. fa, rpz.
al disopra dell' ioide. Lat. suprahioydeus. (A. O,)
3 Apertamente, Manifestamente; contrario di Sotto mano. Din.
Comp. 2.38. I cittadini di Parte Nera parlavano sopra mano dicendo
SopaAnnitAziose. * (Med.) So-pra-ir-ri-ta-zi-ne. Sf comp. Irritazione
morbosa. Lat. supiairritatio.(A. O.)
noi abbiamo un signore in casa. E 3. 57. La congiura di messer
Corso,
pur parlando sopra mano l'altra Parte, mand pe' Lucchesi.(N)
Soparro* (Ar.Mes.) Sopra-lt-to. Sm, comp. Lo stesso che Sopral
letto. V. (A) (N)
Sopraw
mascellane.
* (Anat.)Onde
So-pram-ma-scell-re.
Add.fu
com,
comp
Ch' sopra la mascella.
Osso sopranmascellare.
detto da
(Archi.) So-pra-li-mi-t-reSm.oomp. L'architrave delle

porte. (Ma

Chaussier t'osso mascellare superiore. Lat. supranuasillas (AO)

sopRamnascELoLABBIAL

sopRANNOMINATo

423

Sonomascenoartate. * (Amat) So-pram-ma-scel-lo-labbiale. Ad


24. (Atms 175 f.) Solamente vi fu, cred'io, di buono L' udir il
e sm. comp. Chaussier chiama Gran soprammascellolabbiale il Mu
sopranin della Cappella E il maestro cantar in semituono. (B)
scolo elevatore comune dell'ala del naso e del labbro superiore. Lat. Sopaamusso, So-pra-nissi-mo. Add. m... superl. di Soprano. V. e di
Sovranissimo. Com. Dant. Purg. n. 74. E' necessario di ricorrere
magnus supramaxillolabialis. Egli chiama Melio soprammascellolab
biale il Muscolo elevatore proprio del labbro superiore, Lau, medius
per la medicina ec al sopranissimo medico Iddio, (G.V)
supramaxillolabialis. Chiama in fine Piccolo soprammascellolabbiale, Sonasrr , Sopra-ni-t. Si ast. di Soprano. V. e di Sovranit. A
il Muscolo canino. Lat.minimus supramaxillolabialis. (A. O)
ret. Com. Voi fate da savia a non le crescere in pi sopranit (le vo
Sopraunascellonasale. * (Anat.) So-pram-ma-scel-lo-na-s-le. Add. e
stre bellezze), perch vi correria all'uscio fino al popolo d' Israele. (A)
sm. comp. Nome dato da Chaussier al muscolo trasversale del naso. Sorannaaaaae, Sopran-mar-r rc, 1tt.comp. Narrare avanti. P. di
lat. supramaxillonasalis. (A.O) reg.- , Sopranarrare , sin. (A)
SopaAmmarrone. (Ar.Mes.) So-pram-matt6-ne. Sm comp.1 usato anche Soprassannaro, Sopran-mar-r-to. Add. (m. da Soprannarrare. Narrato
avanti.-, Sopranarrato, sin. Lat. pracnarratus. Gr. rpmros. Rel.
in forza di add. com. Muro fatto di semplici mattoni.
. Muro,
- , 4.] Lat. murus coctilis, lateritius. Gr.rexos rx9vo. Franc.
Oss.an. 24. Io so molto bene ec. che sarebbe stato miglior pensiero
Sacch. nov. 9. Non essendovi altro in mezzo che ''il muro di mat
tentar tutte le soprannarrate esperienze.
Soraannasceae, So-pran-n-scere N. ass. anom. compl Nascere so
tone soprammattone.
Sopnamueonare, *So-pramme-mo-r-re. Att. comp. Memorare o Ri
pra alcuna cosa, Nascere dopo altre cose simili nate. Salvin, Pros.
cordare avanti o sopra. P. di reg. (O)
Tosc. n. 73. Tante sono le voci che fioriscono, e sopra le vecchie,
Soenammennonaro, So-pramme-mo-r-to. Add. m. da Soprammemo
come negli orti di Alcinoo fico sopra fico , soprannascono.
rare. l'icordato , Rammentato di sopra. Tesaur. Berg. (O)
Soprannaro, * So-pran-n-to. Add. m. da Sopraunascere. Salvin. Disc.
Sopramunrovare , So-pram-men-to-v-re. att. comp, Mentovare o
Accad. 3.232. Alle malnate voglie legano tutti gli Amori, che sono
Dire di sopra. V. di reg. , Sovranmmenzionare, sin. (A)
in loro, siccome anche il retto connatural discorso alle male soprau
Sormannenrovaro , So-pram-mento-vto. Add. [m. da Soprammento
nate opinioni. (A) (Pe)
vare.] lentovato sopra, Sopraddetto. -, Sovrammenzionato , sin. Soprannaturale, So-pran-na-tu-r-le. Add. I com,
Ch' sopra
Lat. supra memoratus. Gr.vavmovv9es. Sagg. nat. esp. 77. Pa
l'ordine della natura , Che sopra la natura di checchessia. ,
rendo adunque da soprammentovati effetti aver guadagnato qualche ra
Sovrannaturale, sin. Lat. spernaturalis. Gr. irpvs. Tratt. gov.
gionevole probabilit di si fatta pressione, fu giudicato che ec. Red.
fam. A noi non esser data la lingua per parlare cose naturali, ma
Ins. 45. Con tutti i soprammentovati moderni autori s' ingannarono
soprannaturali. Bemb. Asol. 1. 3. Non posson procedere da cosa
forse ancora Ovidio e
che soprannaturale non sia. Sagg. nat. esp. 25o. Si va di continuo
Soraamuencato , So-pram-mer-c-to Sm. comp. che peraltro si usa
smorzando in essa quell'impeto e forza soprannaturale impressale dalla
violenza del fuoco.
a verb. come Per soprammercato o simile, e vale Dispraccarico ,
Per soprappi. Benl. Let. Al quale e nessun vizio manca, e nessuna 2 Ed in forza di sm. Magal. Lett. Potrebbe venir voglia a taluno
vit fa comagnia; e che questo d di s ancora per sopranmer
di servirsene a ritrarre anche il soprannaturale. (A)
cato, che egli si gioca e le calze e le berrette, ec (A) (N)
Soprannarunamenre, Sopran-na-tu-ral-mn-te.Avv.comp. Con modo so
Soenammesso , So-pram-ms-so. Add. m. da Soprammttere. Messo so
prannaturale. Lat. supernaturaliter. Gr. irpvs. But. Purg. 2. Questo
pra , Soprapposto, Soder. Colt. 3. Tutti gli agricoltori convengono
secondo la volont di Dio, che fa che 'l fuoco soprannaturale, che
in un parere, che i sassi sieno amici alle viti, massimamente quando
nello 'nferno e nel Purgatorio, soprannaturalmente opera. Gal.
sopra di loro sia soprammesso assai terreno. (V)(L'ediz. di Giun
Sist. 44. Non credete voi che il globo terrestre potesse soprannatu
ti 6oo alla citata pag. legge sopramesso.) (B)
ralmente, cio per l'assoluta potenza di Dio, farsi mobile? Magal.
Lett. Solamente il Cristiano che muore per la sua religione, muore
SopaammeracaapolArea ALAnciano. (Amat.) So-pram-me-ta-car-po-la
te-ri-fa-lan-gi-no. Add. e sm, comp. Nome dato da Dumas ai nu
(s'egli lecito parlar cosi) soprannaturalmente. (A)
scoli interossei dorsali della mano. (V. l'etacarpo e Falange.) (A.O.) Sopnannesraae. (Agr) So-pran-ne-st-re. Att. e n. ass. comp.1 Annestare
Sopnammertansano.* (Anat.) So-pram-me-ta-tar-sia-no. Add n. comp.
sopra il gi annestato. Lat. superinserere. Gr. irporeipe. Dav. Col.
Che sopra il metatarso. Lat. supraunmetatarsianus. (A. O.)
17o. Onde annestando sopra l'annestato pi volte, quanto pi sopran
2 - *Arteria soprammetatarsiana: Nonne dato da Chaussier all'arteria
nesti, tanto pi dilicate e grosse e mobili frutte fai.
del metatarso. (A. O.)
Soprannestaro* (Agr) Sopran-ne-st-to. Add. m. da Soprannestare. V
SornamnetaTansolare malANGiAno. * (Anat.) So-pram-me-ta-tar-so-la-te
di reg. (O
-

ri-fa-lan-gi-no. Add. e sm. comp. Nome dato da Dumas a ciascuno

Sopaano, So-prnno. Add. m. comp. Che ha pi d'un anno, Che

demuscoli interossei dorsali del piede. (V.Metatarso e Falange.)(AO.)


sopra l'arino, e si dice comunemente de'bestiami. Lat. ammiculus.
Gr.
zvanos.
Sopaanxerrene, * So-pram-mt-te-re. Att. anom. comp. Metter sopra,
Soprapporre. V. di reg. (O)
SopaAnomane, So-pran-no-m-re. Att.comp.1 Cognominare; altrimenti
Sornamusna, So-prammi-s-ra. Avv. comp. Oltre misura , Smisu
Soprannominare G. . 2. 3. 3. Questo Totile ec. fu soprannomato
ratamente; e nelle arti, Pi del naturale o del consueto.-, Sopra
Flagellum Dei. E 12. 1 4, 7. Che si facea soprannomare Imperadrice
misura, sin. Lat. immodice. Gr. trpps, Fior. S. Franc. 73.
di Gostantinopoli sanza lo 'mperio.
Chi vuole essere da Dio amato, e avere da lui infinito merito so Soenanovaro, Sopra-no-mto. Aldm. da Soprannomare. Cognomi
prammodo e soprammisura, ec.
nato; altrimenti Soprannominato. M. . . 96. Si confidaro a uno
Soprammurrro. (Eccl.) So-pram-mit-to. Sm. comp. Specie di paramento da
ser Piero Gucci , soprannomato Mucini.
capo, in figura di una mezza stola, usato da' Domenicani e da' Car Soprannome, So-pran-n-me. (m.comp1 Cognome; ma in questo senso
melitani, (Dal lat. supra sopra, ed amictus vestito.) (A)
non pi in uso. Lat. cognomen. Cr, rovvic. Dant. Prg. 639.
Sopramono, Sopram-m-do (Avv. comp.1 che anche si scrive Sopra
Per altro soprannome io nol conosco, S'i' nol togliessi da sua figlia
modo. Fuor di moulo, Eccessivamente. Lat. mirum in modum, valide,
Gaja. E Par. 5. 38. Mia donna venne a me di Val di Pado, E
supra modum. Gr. 3 zip.zer rov, zzr'oxiv.M. V. no. 83. Unire
quindi il soprannome tuo si feo. G. V.no, 2. 3. In una piccola
cedola scritto il nome e il soprannome suo. Bocc. nov. 3.3. li era
il popolo consueto mimico de Fiorentini, e sopra modo parziale con
la guerra. Fir. Disc. an. 3. Stette soprammodo dolente, e divenne
de Grimaldi caduto il soprannome. Eit. Dant. 239. Ma l'hai da
fuor di sua natura pauroso. E nov. 2o5, Della qual cosa ella ne fu
te cacciato, sbandito, e privatolo, se tu avessi potuto, del tuo sopran
soprammodo contenta,
nome. (Cio, dell'esser soprannominato Fiorentino)
SoraAuonoano, Sopram-mon-dno. Add. m. comp. Aggiunto dato 2 - Terzo nome che si pone a chicchessia, per qualche singolarit
a cosa che sopra il mondo. Pros. Fior, part. 2. vol. 1. pag. 53.
notabile in lui, cos in bene, come in male. Lat.cognomen, agmomen.
Gr. rrvaiz. Bocc. Lett Pin Ross.28i. Non si dee alcuno uomo ec.
Nel mondo intellettuale e tra le intelligenze soprammondane sola
mente lo ottimino e grandissimo Dio, il quale con le santissime leggi
maravigliare , n impazientemente portare, se trova chi la sua fama
sue continovamcnte governa il tutto.(A) (B)
e le sue opere con ignominioso soprannome s'ingegna di violare e
Sopramorrare, sopran-non-tante. Part. di Soprammontare. Che
di macchiare. E Pr.S.Ap. 289. Tu scrivi innanzi all' altre cose, chio
soprammonta. .deg. (O)
son uomo di vetro, il quale a me non nuovo soprannome...
.79. Il suo soprannome in lingua inglese era
, che
Sopramontane, So-prammon-t re. (N. ass. comp.1 Crescere, Soprab
bontare. Lat. crescere, e crescere. Gr ripzira. G. V. n. 87,
in Latino dice falcone di bosco.irnov, 4.aa. Era moglie d'un
. Soprammontarono tanto le spese e bisogne del Re, ec. Lib.Sagram. di quei primi della villa, addomandato Giovanni, bench da tutti
Ira e fellonia soprammonta e signoreggia s il cuor del fellone,
egli era detto il Ciarpaglia per soprannome. Pucc. Cenitill vol. .
Sopnamoraro, So-pram-mon-ta-to. Add. m. da Soprammontare. V di cant. 6, Con pi consorti Tier da Volognano. Ne fu menato preso
ree. (O
-e'ncarcerato Dove il suo soprannome non fu vano; Ch sempre il Vo
s
Sf. ecie di sopravveste lunga. Band. amt. Vesti
loguan fa poi chiamato Quella pregion, ec. (B)
per soprane con una sola basta, strascico, balzane, o fornimenti.(A) Sormannonne, Sopran-no-mi-n-re. Att. comp. Cognominare; altri
Sonnanaenre, So-pra-na-mn-te, Avv. Lo stesso che Sovranamente,
menti. Soprannomare, Lat. cognominare. Grrrz, rovo.
. (A) Liburn. Berg. (O)
G. V, 8.54. 2. E per sua franchezza fu soprannominato Piero le
sopnaanane, So-pra-narr-re. Att. comp. V. di reg. V. e di So
Roy. rang. SacchOp. div. no. Che cosa questo nostro maestro,
prannarrare. (O)
cio Dio? E uno che nomina ogni cosa, e miuna cosa o niuno uomo

"sa

Soaanaanaro, Sopra-narrto. Add. m. da Sopranarrare. V, e di So


prannarrato, Beilin. Disc. . 47. Perch dunque ec. in qualunque

pu nominare o soprannominare lui. Red. Annot. Ditir. 53. Arche

strato poeta, il quale ec., perciocch ne suoi versi descrive cose


altra delle sopranarrate maniere via gli si tolgono successivamente
attenenti a cene e a desinari, soprannominato Dipnologo.
le parti sue, si rif ec. (B)
2- Nominar di sopra.
Soprannominato, 5. 2 (N)
sopnrosoeae, So-pran-fon-de-re Att. anom complfonder sopra. Sorransonnaro, So-pran-nomi-nato dal m. da Soprannominare. Co
gnominato; altrimenti Soprannomato. Latvocatus Gr. ravoareis.
Pasin. Beg, (O)

Sonanno,
So-pr-ni-mo. Modo avverb. I comp. che anche scrivesi
Sopranimo, 1A passione , Con animosit Vit. ss. Pad, Miolti
parlano sopranimo per odio, e non per zelo di giustizia.

sosuso. (Mus) sopranino, Ada e sm. dim. di soprano Aleg pag

Borghip, 4a. Niccol detto il Tribolo ec. fu figliuolo d'un

Rafaello legnajuolo, soprannominato il Riccio de' Pericoli.

2 - Nominato di sopra. Lat. superius dictus, nominatius Grron


os- Ameloa, Patrocinante le quist oi civili soprannominate

soPRANNoTANTE

424

sopRAPIGLIARE

Rag. 3. tempo che colle gi dette donne e co' soprannominati


giovani ascoltiate nadonna Gostanza di anore e di molte altre cese
bellissime ragionare. Red. Ins. 79. Parendomi avere a bastanza mo

strato che cc. tutti i soprannominati insetti dalla sostanza di quelle


11(on

nascont).

stesso che Sopraintendenza, V) Viv. Disc.Arn.56. Giudico meglio


il desistere , che il continuare in quella soprantendenza Borgh. Vesc.
'ior. 4fao. Sar forse me'dire dominio, che la sopraintendenza e
cura generale.
SorrANTennene,

sp

N. ass. anom. comp. Lo stesso che

2. 13. 4. Questo letame generalmente ha due umori , l' uno sopran

Sopraintendere, V] Lat. praesse , praefectum esse. Gr. razrari.


S. Agost. C. D. Scopos vuol dire intendere ; sicch Vescovo vuol
dire in latino soprantendere. ( Probabilmente nel MS. era scritto

notante e aereo, cC.

sopraintendente.) (N)

Sopnasnorante , So-pran-no-tn-le. I Part. di Soprannotarc. Che so


prannota,] Che nuota sopra. Lat. supernatans. Gr. rroder.Cr.

SorrANNorARE , So-pran-no-t-re. I N. ass. comp. Nuotare o ] Notar 2 - Aver la soprantendenza di checchessia.Lat. praeesse, Gr. ruerari.
sopra, [Stare a galla, Galleggiare; altrimenti Soprannnolarc.l Lat.
i. Disc. Arn. 55. Deputato a soprantendere a quella medesima
supernatare. Gr. rro3sv. Gal. Sist. 2 fo. Sassi staccati , credo ,
riparazione. Salvin. Disc. Accad. 3. 89. Ma questi stessi uffici,
che scenderebbero al centro , e non soprannoterebbero all' aria.
che alle donne appartengono... del sopraintendere a lavori domestici.
2 E' con vario costrutto. Pallad. Genn. 23. E poi dell'omore
non possono csse . . . apparare da i libri de' savi. (Pe)
che esce di sotto soprannoter l'olio lentiscino. (Quasi, noter sopra SonAmrenoirone, So-pran-ten-di-t-re. Verb. m. di Sopraintendere. Che
dell'umore.) (Pr)
soprantedel Lat. superintendens, S. Agost.Gr. irrirns.S.Agost.
C'. D. Il Vescovado ec. nome d' opera, e non d'onore, peroc
Notare; Inscrivere di sopra. V. Soprannotato, $. 2. (A
ch' vocabol greco, e derivato indi; sicch Vescovo vuol dire spe
SoprAnnoTATo , Sopran-no-t-to. Add. m. da Soprannotare. uotato
sopra. V. di reg. (O)

culatorc e soprantenditore.

2 Notato di sopra, (Scritto di sopra. Lat.praenotatus. Gr. rpopm SoprAntEmptaice, So-pran-ten-di-tri-ce. Verb. f di Soprantendere.
uv2s. Dant. Conv. 7o. Li ciechi soprannotati, che sono quasi infiniti,
Che sopraintende. V. dli reg. (O)
.
colla mano in sulla spalla a questi mentitori, sono caduti nella fossa Soraoniale. (Amat.) Sopra-or-bi-t-le. Add. com. comp. ch' po
della falsa opinione.
sto al disopra dell'orbite. Lat. supraorbitalis. (A. O.)
SoprannumeRAato, So-pran-nu-me-r-ri-o. Add. m. comp. Che nel nn 2 - Dicesi Arteria sopraorbitale,Quel ramo dell'oftalmica che ria
nero posto di soprappi , Che e numerato di sopruppi. Accad.
cende sopra il fronte ; Foro sopraorbitale, Quello ch' posto all'in
gresso del terzo interno ed ai
terzi esterni dell'arc orbitale ;
Cr. Mess. lib. 3. pag. 345. Gli altri cinque , che mi rimanevano ,
Nervo sopraorbitale, Quel rametto che attraversa il deutofro (AO)(o)
erano come giorni soprannunciari, che si consideravano a parte alla
fin dell'anno , per conguagliare il corso del Sole. (A) (B)
SorAoapina nuo, Sopra-or-di-n-ri-o. Add. m. compi. Pi che or
(Mlili.) In forza anche di sm. Soprannumerari diconsi Que'sol duuurio, Straordinario. , Soprordinario, sin. -Bemib.Stor. 9. 2 f.
Fu ordinato ec. che egli nel consiglio
della sua cittadinanza sopraor
dati che in tempo di guerra si aggiungono alle compagnie oltre il
o
numero , per sottentrare ad un bisogno ai morti od ai feriti , e te
dinario eletto fosse. (V) (N)
nerle sempre piene. Monte ucc. Sotto una bandiera di quattrocento SortAoRNAro. (Archi.) Sopra-or-n-to. Sun. comp. La parte superiore
fanti erano cento picche, cinquanta tra spadoni e alabarde, duecento
di ogni ordine architettonico, composta dell'architrave,
archibugieri, e cinquanta soprannumerari per riempiere i vuoti.(Gr)
cornice. (A)
Sorrannuo tARe, So-pi an-nuo-t-re. ( N. ass.comp.
stesso che] So SornAossioznesiA. (Med)Sopra-os-si-gene-si-a.Sf. Malattia prodotta
rannotare, [nel priuno sign.] Gal. Gall. 227. Potremo cominciare ad
da eccesso di ossigeno. (A. O.)
investigare
sono que' con po solidi che possono totalmente som SonAossiMunaro.' (Chim.) Sopra-os-si-mu-ri -to. Sm. comp. Nome
mergersi nel 'acqua ed andare al fondo , e quali per necessit so
dato da alcuni al clorato. (A. O.)
prannuotano. Pallad. Novemb. 24. Dopo xL di getta via tutta la SorAoTricosreniscLeRoTiciANo. (Amat.) S-pra-ot ti-co sfe-ni-scle-ro-ti
ci no. Add. e sm coup. Nome dato da Dunas al muscolo retto
inuria ; e due parti d'aceto fritto, e una parte di menta miautamente
superiore dell'occhio. (A. O)
tagliata metti nel vaso, e empi di ulive , sicch soprannuotino. (B)
-

SoprANo. (Mlus.) So-pr-no. Sm. [La voce pi acuta

delle

quattro

voci

SortAPPAoAn, Soprap-pa-g-re. Att. conp. Pagare pi del dovere;

pruncipali, secondo la generale divisione della voce umana. Fu detto

altrimenti Strapagare. egr. Fior. Rapporto della Magna , p 16o.


Non vogliono i c alla guerra , se tu non gli soprappaghi. (Min)
2 Colui che canta la parte di soprano; nelle opere in musica vien 2 - E n.ass. Fag.Com. Paga profumatissimamente, e soprappaga.(A)(B)
anche Sovrano..] Lat. cantus, vox acuta.

detto ancora Primo soprano , Primo uomo, ed o Un musico o

3 - Largheggiare. Salv. Avvert. . . introd. N sia chi ci condanni,

una donna che ne rappresenta la parte. Buon. Fer. 2. 4. 2 a. Pi

se pure avessimo in qualche parte punto soprappagato. (B)


SopaAPPAGAro , So-prap-pa-g-to. Add m. da Soprappagare. Pagato pi
del dovere. Pucc. son. in Centil. vol. 4. pag. 29o. Ml sol d'una cosa
i' si mi doglio, Ch'i' non trova' mai un si cortese, Che sol dicesse :
Te' 'l danar del foglio. Alcuna volta soglio Essere a bere un quartuc
cio mcnato, E pare ancora a lor soprappagato. (B) Segr. Fior. Ritratt.

e men cupi a far bassi e soprani. E Intr. a. 3. Ragghiare asini o


nuli, O sian bassi o soprani , Sia proibito.
3 Dicesi Mezzo soprano. V.,Mezzo add. S. 4. (L)
SopaAno. Add. [n. Superiore, Supremo;1 contrario di Sottano. Lo stesso
che Sovrano , V. Lat. supernus. Lib. Amor, 48. Nessuno pu con
ragione dubitare che 'l prenditore della parte soprana pi da lodare,
che quello della parte sottana. Petr cap. 5. Cos giugnemmo alla
citt soprana. Dant..Purg. 9. 8o. Vidil seder sopra 'l grado soprano
Tal nella faccia, ch' io non lo soffersi, Rim. ant. Guitt. 92. lDoglio
e sospiro di ci che m'avvene ; Ch servo voi , soprana di biltate,
Ed in redoppio mi tornan le pene. (B) Allegr. 328. Nella ghiottor
nia del goder le bellezze delle soprane giammengole e' non comanda
se non ad un solo de' cinque esterni sentimenti, (N)
Talora usato in forza di sm, per Re, Principe; ma non da
imitarsi. Pallav. Ist. Conc. 2. 286. Quanto poi a quella che 'l Soave
reputa singulare sconvenevolezza di potersi appellare immediatamente
al Soprano; avrei voluto ec. (Pe)
SopranoenLE, * Sopra-n-bi-le. Add. com. comp. Pi che nobile, No

-Alemug. Non vogliono ire alla guerra, se non soprappagati. (Mn)


2 - Largheggiato. P. Soprappagare , S. 3. (N)
Sm. L' atto del partorire , o Il poco
prima o dopo il partorire. Red. Lett. Venendo il bisogno della so
verchia lunghezza del soprapparto , esorto che si venga all'uso del
-

SoPRAPPARTo ,

serviziale, (A)

2 - E avverb. Nell'atto del partorire, o Poco prima o dopo il par


torire. Segn. Gov. (A)
Soprappeso, So-prap-p-so. Sm. comp.1 Peso oltre al convenevole e 'l
consueto. Lat. superpondium. Gr. riusrpo. Esp. Vang. Lo 'ntel

letto e la memoria per lo soprappeso posto nella bilancia spesse volte


la fa cadere. Bemb. lett. . a 2. Senza accrescer loro da questa parte
soprappesi ,e nnove gravezze.

SopaAPPerro. (Milit.) So-prap-pet-to. Sm. comp. Veste imbottita di lana


che si portava sopra il petto, d' onde trasse il nome, e sotto la
corazza per maggior difesa. Ar. ''ur. 9. 82. Gli pass la corazza
e 'l soprappetto. (N. S.) (Gr)
di un colore determinato, o divisando con svariati colori la sopra Sopn ApPiacente, So-prap-pia-cn-te. Add. com. comp, 1 Piacente as
saissimo. Lat. supra modum placeus. Gr. rdv dpr. Guie. lett.
sberga , onde distinguere i soldati di un principe o di uno stato
a. Soprappiacente donna di tutto compiuto savere.
dagli altri. Venivano altres usate da'cavalieri nei fatti d'arme; altri
menti Soprassegnale, Soprassegno. ,Sopramsegna, Soprassegna, SoruAPPAosae, Soprap-piagne-re. (M. ass.anon. comp. Lo stesso che
Soprappiangere,
V. Vit. S. M. Madd. 2. Si dovrei io piagnere e
sin,l Lat. symbolhum , tessera, insigne. Gr. cv a8oxov. ovvra. Bocc.
soprappiagnere di vedermi cos avvilita. (V)
nov. 97. 23. N mai in alcun fatto d'arme and, che egli altra so
pransegna portasse. Filoc. 3. 2 . Pregoti ec. che tu alcuna delle tue SopRAPPAGERE , So-prap-pin-ge-re. [N. ass. anom. comp.] Piagnere
dirottamente , Piagner di nuovo. - , Soprappiagnere , sin. Vit. S.
gioje mi doni, la quale portando io per sopransegna, quella mi por
ga tantop ardire, ch'io non ho , ch'io possa acquistare la vitto
M. Madd. 1 no. Costoro quando vidono , e udirono queste parole,
che Piero diceva cosi miserabilemente aver negato, anche soprappian
ria. G. V. 7. 9. 4. Si mise alla battaglia, non con sopransegne reali,
gevano, e maggiormente doloravano.
per non essere conosciuto, ma come un altro barone. E cap. 26. 3.
SopRAPpienezzA, So-prap-pic-nz-za. Sf comp. ast. di Soprappicno. So
Questi fu armato con le sopransegne reali.
SopranTennente, So-pran-ten-dn-te. [Part. di Soprantendere, usato per prabbondanza, Eccesso. Segner. Parr. instr. g. . E questa soprappic
nezza debbe apparire in qualunque genere ec, sicch distinguasi pru
to pi in forza di sm] Quegli che ha autorit primaria sopra qual
dentemente la colpa , il colpevole, ec. (V)
che ufizio od opera. [Lo stesso che Sopraintendente, V.] Lat. supe
rintendens, S. Ag. ; praefectus. Gr. rarcrms. Alleg. 15. Eletti Soprappeso, So-prappi-no. Add. (m. comp. Pi che pieno, Riboc
cante, Pienissimo. -, Sovrapieno, Sovrappieno, sin. Lat.
senza discernimento convenevole per soprantendenti ec. dal maneggiar
mus. Gr. irAsos. Segner. Crist. instr. 2. 4f 4. Oltre que la mer
delle lingue nostrali. Dav. Soism. 8. Divenuto poi soprantendente
cede soprabbondante e soprappiena che ci riserba in paradiso , pre
( cosi latinizzano il vocabolo greco Episcopo), si prese de'vescovadi
miandoci da vincitori, ce ne d un'altra in questo mondo , ec. E
ben due, Glocestre e Vigornia. Viv. Disc. Arn. 55. Il quale mor

bilissimo. Mil. Marc. Pol. cap. 29. (P. V.)

SopaansonA. (Milit) So-pran-s-gna. (Sf comp.Ornamento e Contras


segno d'abiti, o altre divise militari sopra l'armi. Le Sopransegne
si usavano ne'secoli cavallereschi ponendo sull'armadura una banda

soprantendente generale delle possessioni di V. A Salvin. Inn. Om.


556. Ed altri poi a voi uomini saranno Soprantendenti, de' quai voi di

Parr. instr. 9,2. Per correggere sanamente non basta esser pieno di

carit ; bisogna essere pieno ancor di prudenza, anzi soprappieno,

Crvalc. Espos. Simb. n. 326. E detta piena e soprappicna, accioc


sotto La nicist domi starete ogno a. (Pe) E Cas. 55. A cura auri
ch della sua plenitudine tutti ricevano. (V)
escari; cio soprantendenti alla piatteria d'oro, e credenza d'oro.(N)
5optArona A, Sopran-ten-den-za. (Sf) ast, di Soprantendente. Lo SopRAPPoARE, So-prap-pi-gli-rc. (Att. comp. Pigliare oltre al coa

soPRAPPI
venevole, Sorprendere, Occupare. Lat. occupare. Gr. xxrxxxu8
vs. Veez. Conciossiacosachla cupidit soprappigliasse i guiderdoni
delle virtudi.

2 (Rett) In forza di nome Sorta di figura retorica detta in Lat.


. occupatio. Rett. Tull. 83. un altro ornamento che s'appella so
prappigliare , il quale ha luogo quando diciamo di volere passare o
di non volere dire quello che maggiormente di dire la nostra in
tcnzione.

SopRAPpi, So-prap-pi. [Sm. comp. indecl.1 Il soverchio; altrimenti


Giunta, Vantaggio, Soprassoma, Soprassello, Arroto ec, Sovrappi,

425
SOPRARRECITATO
care
pietre ve
intermisti, e oltre a ci soprapposti di perle, c di
stiti, ed i cavalli coperti, appariscono. (Br)
SoPRAPPaENDERE , So-prap-prn-le-re. I Att. ahom. comp. Sopraggiu
gnere , Corre all'improvviso. Lat. improviso opprimere, 'circum
venire. Gr. xxr2xucivetv, rspxvxAcvv. Bocc. no, 55; 5. Avvenne,
come spesso di state veggiamo avvenire, che una subita piova gli

soprapprese Tac. Dav. ann. 5. a 4. Spesso nel guatarsi a dietro


erano dinanzi e da lato soprappresi. Bemb. Stor. 2. 8. Il re Carlo
fu da vaiuole soprappreso. Bocc. nov. 6. 8. La giovane insieme
con Giannotto ec. da Currado suprappresi furono. (N)

Sorpi, sint.1 Lat. pars supervacauea, superfluens, excedens, reliqua.

- Prendere pi del dovere. Bon. Giamb. Introd Virt. cap. 6a.


male uso, che molti ne stavano in grande mendichitade. (N)
sono iniquamente ritenute e non iniquamente accattate, come il so 3 - Deludere. DiodJob. 5. 3. Egli soprapprende i savii nella loro
prappi delle prebende. Pist.S. Gir Oimponci il soprappi, che
astuzia, (N)
passi la convenienza della nostra virt ?
So-prap-pren-di-mnto. Sm. comp. Il soprappren
SonapPnenoiero,
2 - In forza d'avv. In oltre, Da vantaggio. Lat. practerca. I Gr. r.
dere. Lat. aggressio, oppressio. Gr. revrs. Bocc. nov. 82. 6. Li
quan
Fir.As. 3. Soprappi le concesse ch'ella dcnasse loro quella
quali da cosi fatto soprapprendimento storditi, non sappiendo che
tit d' oro. cc. ch'ella volesse.
farsi, stettero fermi.
soprap
Soprapponente,* So-prap-po-nn-te. Part. di Soprapporre. Che
Soena preso , Soprap-prso. Add. m. da Soprapprendere. Colto all'im
- .
pone. V. di reg. (O)
provviso. -, Sovrappreso, sin.) Lat. oppressus Gr. xxross. Bocc.
soprapporre
,
Il
Sopnaeponimento, So-prap-po-ni-mn-to. Sm. comp.
nov. 43.6. Li quali soprappresi da questo, lasciato star Pietro, si vol
v.
alla
Cr.
superpositio.
ri9scis.
Gr.
Soprapposizione , sin. Lat.
sero alla lor difesa. SallustJug. R. Egli tostamente andaro alli luoghi
.
Incavalcatura.
Gr. r repnarci. Nov. ant. 242. Disse il tesoriere : Messere, io errava ; e volle dannare il soprappi. Albert. cap. 38. Alquante cose

Tanto avieno i detti Vizi soprappreso dell' altrui, e convertiando in

vernerecci de Romani; ma nella via da ladroni Getoli soprappresi e

2 (Arald.)Dicesi di que' pezzi che sono sovrapposti ad altri. (A)

spogliati, spaurosi sanza onore fuggiro a Silla. Bemb.Asol.co. Al


tri piangono in molte altre maniere tutto di, da subita occasione di
pianto sventuratamente soprappresi.

Soparronne, So-prap-pr-retAtt. anom. e n. pass. comp. Porre sopra.


, Sovrapporre ... Sorporre, sin. Lat. superponere. Gr. rriz.

Dau.Par. 5.42. Il suo concetto. Al segno de' mortai si soprappose. Sonorosno, Soprap-pro-for-do. Add. m.comp. Pi che profondo,
pi alto , che aggiunga l'u
Gr. 9aros.Salvin.Pro.To
Bui. ivi : Si soprappose , cio "
Profondissimo.
nano intelletto. Soder. Colt. 59. Levata via quella met , a ciasche
. 37o. Riveriamo adunque l'ingegno del poeta divino, che ec. alla
duno da occhio a occhio gli soprapporrai, commettendogli insieme.
leggiadria e gravit della poesia unisce dottrina soprapprofonda.
E 77. Coprirai subito con un coperchio che suggelli bene, fatto di SopraepurAno. (Anat.) So-prap pu-bi--no. Add. m. comp. Che posto
- -.
asse che si soprappongano.
al disopra del pube-Sovrappubico, sin. Lat. suspubianus. (A. b)

a Aggiugnere di pi. Nov. ant. 29. . Istimquanto potesse vivere,


e soprappuoscsi bene anni dieci; ma tanto non si soprappose , che,
dispendendo e scialacquando il suo, li anni sopravvennero , e so

2 - *

dicesi Anello soprappubiano, L'anello inguinale ;

Ar

teria soprappubiana, L'epigastrica ; Nervo soprappubiano, il

micello interno del ramo inguinale cutaneo del primo lombare, b.


perchiogli tempo , e rimase povero , che avea tutto disperso.
consi Cordoni soprappubiani , I legamenti rotondi dell'utero. (A.O)
3 Anteporre, Preporre. Lat. praeponere, praeficere. Gr. a9ercizi, SonAPPunioremonale. (Amat) So-prap-pu-bio-fe-mo-rle. Ada e si
parzi: Mor. S. Greg. Con pensieri e con sollecitudini conviene comp. Nome dato da Chaussier al muscolo pettineo. Lat. supra
che sia sottoposto a quei popoli, a'quali esso soprapposto per di pubiofemoralis. (A. O)
gnit. Franc. Sacch. Op. div. 4f2. Ancora fummo soprapposti a SoPnPaEzioso , So-pra-pre-zi-so. Add m. comp. che scrivesi anche so
iutti gli animali e cose di questo mondo. Pallad. cap. 6. Al campo pra prezioso. Pi che prezioso, Preziosissimo. Lat. quod cst pre
tuo non soprapporre mai coltivatore a te congiunto di parentado, o
tiosissimum. Boez. 54 Or lascia di lamentar le ricchezze perdute :
. .
di tenerezza di amistade.
tu hai quello che sopra prezioso , gli amici, trovato. (V) (O)
-

4 Mettersi al disopra , Estollersi. Segher. Crist. instr. . 3. 6. Sorarunoziose. (Med.) Sopra-purgazione. Sf comp. L tesso
Gran calunnia poi quella che vien recata alla nostra fede mcdesima,
che Ipercatarsi , V. (O)
nando si dica mai ch'ella oppongasi alla ragione: non si oppone, Soroporrae, Sopra raddoppia-re Att. e n. comp. Pi che ra.
si soprappone. (P) -

dppiare. Borgh. Mon. 224. Noi veggiamo tutto il giorno de'mezzi


fiorini, e de' mezzi scudi e de' doppi ; e possonsi cosi battere i terzi
e Iuarti , e scemar quanto uom vuole , come anche crescere e so
dimeno crano appiccati a loro con alquanta cupiditade cc. E n. 2. praraddoppiare. (V)
La sana ragione si dee soprapporre eziandio agli esempi. (V)
SopranaDoopparo, Sopra-rad-dop-pi-to. Add. m. da Sopraraddop
Sopiapponra, So-prap-pr-ta. Sf comp. V. e di Soprapporto.(Mil)(N)
piare. P. di reg. (O)
Sopnapportan, So-prap-por-t-re. Att. comp. Portar sopra in alto; Sopranco. (Archi.)Soprr-co. Sm. comp. Ghiera o Grossezza dell'arco,
e Portare semplicemente. - , Sovrapportare, sin. Gr. ritcpv. S.
Baldin. Voc. Dis. (A)
Agost. C. D. l. 8. c. . Lo spirito di Dio era soprapportato sopra SopaAae, So-pr-re. Att. P. A. (e Poet. sinc. di Superare. V. e di
l'acqua. (O) (N)
Superare. Dant. Par. 3o. 24. Pi che giammai da punto di suo tema
SopaArpoaTATo , * Soprapport-to. Add. m. da Soprapportare, V.
Soprato fosse comico o tragedo.
Del Pap. Berg. (O)
, Soprarmoniosissimo. Add, m. comp. supert.
Soprappoaro , So-prap-pr-to. Sm. comp. Ornamento che su colloca al Soranosuosissimo
di Soprarmonioso. Pi che armoniosissimo. Salvin. Disc. a. 58,
-

5 * Preferire , Stimar maggiormente. S. Agost. C. D. . o. Posto


chc (quantunque) le cose terrene non soprapponessero a Cristo, non

di sopra dell' archirave o del fregio di una porta nell'interno degli Tutto ci ch' concento, tutto ci ch' armonia ec, piace a Dio,
edifizii. Ransi in quadratura, in pittura, in bassorilievo. Importa
che unissimo insieme e soprarmoniosissimo.
per ussai che quell'ornamento corrisponda al carattere della porta SopaAamoroso , Soprar-mo-niso. Add. m. comp. Pi che armo
e della camera. , Soprapporta, sin. Salvin. Odiss. 34. Argentee
nioso. V. di reg. (O)
imposte stavan sulla soglia Di rame, argenteo il soprapporto, ed Sopranosoa. * (Milit) Soprarnda. Sf comp. Terza ronda che si fa
aurca Cornacchia. (A). (Pe)
maggiormente
per vegliare
regola di tempo determinato,
senza
come per sopravvedere
campo,
o d' uncos
a -- Pittura da collocarsi sopra le porte. Baldin. Dec. Quattro bci
alla sicurezza d'una
-

quadri per soprapporto. E appresso: Per case di privati fece fre

giature e soprapporti. (A).


SopaAPPosizione,

[Sfcomp. Lo stesso che Soprap

e disegnano
ponimento, V. Gal Dial. mot. loc. 52. Compongono
contenente in s

una linea eguale alla descritta dal minor cerchio,


infinite soprapposizioni, cc.

le ronde ordinarie e le contraronde. Cinuzzi. Si dice sopraronda,

ordinariamente va e ronda senza distinzion di tempo o di


uogo, dietro alle altre ronde, od alle controronde, . . . e vede se
queste fanno anch'esse l'uffizio loro.MS. Ugo Caciotti. Sopraronda,

quella che sopraintende alle altre ronde. (Gr)


Sorannacconto, So-prarrac-cn-to. Sm.comp. Lo stesso che Episodio,
a - (Fis) Dicesi Accrescimento per soprapposizione, Quello che si
V.Gor. Longsez.o. E' va rapportando gli avanzi delle iliache avvent
fa in forza di successiva applicazione di nuove molecole alla super re, come certi episodi o soprarracconti della guerra trojana.(a)B)
ficie di quelle del nucleo primitivo. (A. O) .
SopRanRacconro. Add. m. comp. Quasi sinc. di Soprarraccontato pre
Sf comp. Cosa che si soprappone adun'al narrato. Segn. Etic. Piuttosto nel numero de'fini si debbon met.
SopRAProsTA,
-

tra. Uden. Nis. La soprapposta di pitture di serpenti su l'armatu


re ec. (A

tere gli soprarracconti beni. (A)

Sormannaciosamenro, So-prar-ragio-na-mn-to. Sm. comp. Lo stesso


Epilogo, V. Gor Long. sez. g. Altro non l' Odissea , che
17. 6. Con pi color sommesse e soprap che
di Sommessa. Dant.
un epilogo o soprarragionamento dell'Iliade. (A) (B)
oste Non fer mai in drappo Tartari n Turchi.
SopRAaacuo ane, So-prar-ra-gio-n-re. Att. e n. ass. comp. Ragio
3 - (Veter) Sorta di malattia de'cavalli; taltrimenti Sopposta. Cr. nar di pi. Lat. sermoni adjicere. Gr. rays. Bemb. isol. a. Che
9.5. . Questa infermit, che soprapposta s'appella, si fa intra la io alcun'altra cosa ancora ne soprarragionassi alle raccontate.
carne viva e l'unghia , facendo quivi rottura di carne.
Soranaecane, So-prar-re-c-re. Att. comp. Recar sopra e di pi.
So-prap-psto. Add. m. da Soprapporre. Posto sopra.
V. di reg. (O)
soprapposto,
-, Sovrapposto , sin.1 Lat. suprapositus. Gr. reprssis.Bocc. ett. Soraaanecaro, Soprar-re-c-to. Addt m. da Soprarrecare. 1 Recato
soprapposta,
radici
e
s'
gravit
arbori,
degli
Pr. S. Ap. 3o7. Le
di pi , Recato sopra, Mentovato. Amm. Ant. a. 4. 6. Alcuni suoi
il venir meno la terra di sotto, ec: Benv: Cell. Oref.56.Tenendone nascosti vizi subitamente escono fuori , e mostrano il soprarrecato
soprapposta.
imper
Buon.
raccolta,
na (gamba) distesa , e l'altra
infignimento,
3. 2. 7. E tutte queste insegne ec. Frapposte, soprapposte e SporARRectaaz , So-prar-re-ci-t-re, Att. comp. Recitar sopra o a.
oste.
vanti. V. di reg. (O)
r uso singolare. Bocc. Fiamm. lib.4. Essi di porpora e di SorrARREcirAro,
So-prar-re-cit-to, Add. m. da Soprarrecitare. Rec
drappi dalle indiane mani tessuti con lavori di vari colori c d'oro tuto sopra. Silvest, Berg. (O)

re

le Quel risalto che ne'lavori rilieva dal fondo; contrario

4a6

soPRAssAGLIENTE

soPRARRENALE

poche a scrivere delle soprascritte novelle. Dant. Vit. Nuo. 35.a


SoaaaaesAL. * (Anat.) So-prar-re-n-le. Add. oom. oomp. Che po
compiuto n'avea questa soprascritta stanza.
sto al di sopra de' reui. Lat. suprarrenalis. Oude Arterie soprarre
nali , che distinguonsi in superiori, medie ed inferiori; Capsule, SoPaAscavene, So-pra-scri-ve-re. [ Att. e n. anom. comp. In generale
Scrivere sopra; pi particolarmente] Far la soprascritta alle lette
Nervi, Vene soprarrenali, Ganglio soprarrenale cc. (A. O.)
SopRaaaanoeRe, * So-prar-rn-de-re. Att. e n. comp. Pi che rendere. re. -, Sovrascrivere, sin. Cron. Vell. 4. Fece il detto Bonaccorso uno
avolo soprascrivere le lettere che mandavano i lor fattori.
Jac. Cess. Volg. Sc. 3. 4. &9. Coloro che sono obligati per alcuno
sarvigio , non solamente al postutto dovrebbono rendere igualmente, SoPRAscrizione, So-pra-scri-zi-ne. [I Sf comp. ] Inscrizione. Lat. in
-

ma soprarendere. (N)

scriptio , titulus. Gr. rypa, riros.Lib. Pred. Cui questa im

SopaaanestAnTe., * So-par-re-stnte. Add. com. comp. Che resta di magine e questa soprascrizione? S. Gio. Grisost. Il titolo e la so
prascrizioni del salmo.
soprappi. Liburn. Berg. (O)
Sopa a Riccio. * (Ar. Mes.) So-prar-ric-cio. Sm. comp. che anche di SopRAsemioneicolare. (Amat) So-pra-se-mi-or-bi-co-l-re. Add. e sn.
comp. Nome dato da Winslow alla parte superiore del muscolo or
cesi Riccio sopra riccio. Lavoro sopra lavoro, per lo pi fatto ne
bicolare delle labbra. Lat. suprasemiorbicularis. (A. O.)
drappi d'oro. Contil. Berg. (O)
- -

SoPRAaavane, So-prar-ri-v-re. N. ass. comp. Sopraggiugnere , So SopnAsrorzane, * So-pra-sfor-z-re. Att. comp. Maggiormente sforzare.
pravvenire. Uden. Nis. Dopo brevissima interposizione ec. soprarriva

V. di reg. (O)

una da Tebe che annunzia la vittoria di Teseo. (A) Tass. Ger. 3. - SoPaAsronzAto, So- ra-sfor-z-to.Add. m. da Soprasforzare. Maggit

mente sforzato, Veementissimo , 'iolentissimo. Guie. lett. a. 58.


Con soprasfrzato affanno traggo foco chiaro di fredda neve. (V)
SoPRARrvAro ,
So-prar-ri-v-to. Add. m. da Soprarrivare. P. di SoPRAsMALso. * (Ar. Mes.) So-pra-sml-to. Sm. comp. Ultimo tuso e
reg. (O
orellamento dato sopra lo smalto. furtol. Berg. (O)
,
s
(Chim.) So-pra-sl. Sm. oomp. Lo stesso che Soprassa SonAsmnsunato, So-prasmi-su-r-to. Add.(m. comp. Puehe smisurato,
misuratissimo. Lat. immensus. Gr. ue rpo. Med. Arb. Cr. Lota
le , V. (A. O
e grazia ti renda ogni lingua, santissimo Padre, del dono, che marvi
SopaAsAzio, * So-pra-szi-o. Add. m. comp. Pi che sazio. Seraf
da Fermo Tratt. Vit. Crist. cap. 2. Spesso (la gola) tanto fa di
non si pu. della soprasmisurata tua carit.
(Marin.) Sopra-s-glia. Sf comp. La soglia superiore lo
ventare bestiale l'uomo, che essendo soprasazio , si duole non po- . s
28. Ma calca l'impcdisce intempestiva De' Pagani e de' suoi , che

soprarriva.

(V)

portelli. (S)

tere ancor pi ingurgitarsi. (P)

SorrAssenoa. (Milit.)So-pra-sbr-ga. Sfcomp..]Sopravvesta [cortissina) SoPnAsocLio. (Idraul.) So-pra-s-glio. Sm.comp. Arginello che si pianta
in cresta di un argine della parte del fiume, perch non siatrus che si portava sopra l'usbergo. Lat. chlamys. Gr. xAxuvs. G. V.
nato dalle piene straordinarie. --, Sovrasoglio, sin. (A)
a . 49. c. V'andarono di Firenze mille pedoni, tutti soprassegnati
di soprasbenghe bianche. Vegez. L'usbergo minore avieno, e cap SornasolDo. (Milit.) So-pra-sl-do. Sm. comp. Quell'aumento di soldo
pello
con soprasberga di cuojo d'orso , a spaventare i cavalieri de' che si d per soprappi al soldato benemerito. (Gr)
llllllCl.
SopRAsolido. (Mat) So-pra-s-li-do. Adde sun. comp. Cos dicesi dagli
SoPRAsezRoAto. (Milit.) So-pra-sber-g-to. Add. m. Vestito di sopra
algebristi la quarta potenza d'una grandezza, cos chiamata, perch
Guitt. Letu. Messer Lancillotto vi comparve molto bene so fingesi che abbia una dimensione di p del solido. (A)
prasbergato.
SopaAsoMA, * So-pra-s-ma. Sf comp. V. e, di Soprassoma. (A)
SopaAscaPolane.* (Anat.) So-pra-sca-po-l-re. Add. e sm. com. com SoPRAsPALLE. (Milit.) So-pra-spl-le. Sm. comp. indecl. Larga fascia di
Lo stesso che Soprascapulare , V. (A. O.) (N)
cuojo, che passando sopra le spalle, attraversa il busto del soldato che
SoprascapolotnochurreRmano. * (Anat.) So-pra-sca-po-lo-tro-chi-te-ri-no.
la porta., e va a legarsi pe' capi guarniti di fibbie agli anelli de
cosciali e della coda de' pezzi di campagna, i quali ben sovente si
-Add. e sm. comp. Collagg. di Gran fu questo nome dato da Chaus
sier al muscolo sopraspinoso ; coll'aggiunto di Piccolo, al muscolo
cambiano di luogo con questo artifizio. Il serventi di questi pezzi
sono forniti di sopraspalle. (Gr)
sopraspinoso ; coll'aggiunto di Pi piccolo, al muscolo piccolo ro
tondo. (A. O)
Sopnaspanoene, So-pra-sp-ge- re Att. anom. comp. Spargere di sopra.
SopRAscApulAae. * (Anat.) So-pra-sca-pu-l-re. Att. com. comp. Ci
Lat. superfunder. Pip. Burch. (A)
che sta sopra della scopula-, Soprascapolare, sin. Lat. suprasca SopaAsPAnso, So-pra-sprso.Add. [m. da Sopraspargere..]Sparso di sopra.
pularis. (O)
Lat. inspersus , superfusus. Gr. rrrrovos. Salvui. Disc. 2. 23r.
a - Nome di due muscoli, che si distinguono in inferiore ed in su
Rimase , per la morte del suo buon padre e fondatore, l'Accademia
in
doloroso silenzio ravvolta , e dal subitano caso, come da sopra
periore. Il Soprascapulare inferiore nasce dalla base della scaputa,
sparsa caligine, intenebrata. .
e ricoprendo tutta la sua faccia esteriore, va con un tendine al
quanto lago , ma acuto , a fasciare esteriormente l'omero vicino SopAsrenpeRe, So-pra-spn-de-re. [Att. e n. ass. anom. comp..] Spendere
di soperchio. Lat. plus aequo impendere. Gr. reporsiv v 8xrzac.
alla sua articolazione superiore. Il Soprascapulare superiore proviene
dalla base della scapula, e riempiendo tutta la cavit compresa fra
Cap. Impr. 13. In modo che la moneta , la quale si dee spendere
la sua spina e il suo lato superiore, si stende con un tendine molto
utilmente, si sopraspende in vano. Palm. it. civil. lib. 3. Pt.
spazioso, valevole sull' articolazione superiore dell' onero, impian
zo2. (Iil. 825) Se si sforzassero in dimostrarsi in alcune ope
tandosi obblquanente nel capo. Baldini. V'oc. Dis. (A)
maglifici , sarebbe di cose piccole, nelle quali sopraspendere sarebbe
3 Dicesi Nervo soprascapillare, Quello che proviene dal plesso bra
matta sciocchezza. (B)
chiale, si reca vers la base dell'apofisi cecoide, passa sotto il SoprAspeRANre , So-pra-spe-rn-te. Part. di Soprasperare. Che sopra
legamento che compie la scanalatura ivi situata, attraversa obbliqua
spera. V. di reg. (O) .
mente la estremit della fissa sottospinata, ove si divide in fila enti SophAspeRANzA, Sopra-spe-rn-za. [Sf comp. Speranza sopra speranza, l
-

destinati ai muscoli sottospinati e motondo minore. (O)

Speranza quasi certi, Gran fiducia, Confidenza. Lat. fiducia,

SoPnascELLARE. * (B.) So-pra-scel-I-re. Add. com. comp. Aggiunto


confisio. Gr. sv9 prez. Segner. Crist. instr. 1.4f. 2. Basti dire cle
di que' fiori che nascono sopra l'angolo esterno che fa tun ramo o
il Profeta non la chiami speranza, ma soprasperanza.
SoprAspera ae , So-pra-spe-r-re. N. ass. comp..] Avere grande speranza
una foglia col tronco. Bertoloni. (O) .
SopaAscntenA. (Ar. Mes.) So-pra-schi-na. Sf comp. Quella striscia di
[o Passare i limiti dell'ordinaria speranza. Lat. confidere. Gr. ara
si. Salvin. Disc. n. 42. Dicendo tra l' altre in un luogo, ch'egli so
cuojo che passa sul dosso del cavallo di carrozza, e serve a so
stener le tirelle e la catena. (A)
prasperava , cio trapassava i limiti dell'ordinaria speranza.
SopnAscRITTA, So-pra-sciit-ta. [Sf comp. Inscrizione, Epigraf, Scrit SopRAspinato. * (Amat) So-pra-spi-nto. Add. m. comp. Lo stesso che
Sopraspinoso , V. (O)
tura posta sopra a checchessia , Soprascritto, sin. Lat, epitaphium,
epigraphe, inscriptio. Gr. erypa. Com. Inf . Dice che di questo SorRAspinoscApoLorRocnreRANo. * (Anat.) So-pra-spi-no-sca-po-lo-tro
chi-te-ri--no. Add. e sm. comp. Nome dato da Dunas al muscolo
avello dice la soprascritta d'esso, che vi era inchiuso Papa Anastasio.
2 Dicesi nelle lettere quello Scritto che si pone sopra al medesi
sopraspinoso. (A. O.)
- .
me, contenente il nome di quello a cui s'indirizzano. Lat. supcrscri SoprAspinoso. * (Anat.) So-pra-spi-n-so. Add. m. comp. Che po
ptio. Franc. Sacch. nov. 52. Cominciando a leggere la soprascritta, sto al di sopra della spina, , Sopraspinato, sin. Lat. supraspi
nosus. (A.O.
tutto venne meno. Ambr. Furt. 3. 4. Voleva ch'io leggessi una so
prascritta d'una lettera ch'ella portava , e non si ricordava a chi. 2 Dicesi Osso sopraspinoso, Quello posto al di sopra della spina
Varch. Ercol.288 Chiamava cgli cosi messer Pietro Aretino? o gli le
della scapula ed di forma triangolare ; Legamento sopraspinoso
scriveva nelle soprascritte delle lettere? Brun. Corn. Rett. Tull.
cervicale, Quello che si estende dalla settima vertebra cervicale alla
Ma titolo della Pistola la soprascritta di fuori, la qual dice a cui
protuberanza occipitale esterna; Legamento sopraspinoso dorsohon
sia data la lettera. (N)
bare, Quello che si estende dall' apofisi spinosa della settima ver
tebra del collo sino alla cresta
del sacro; Muscolo sopraspi
3 - Fig. e in modo basso: Aver bpuona soprascritta=.Aver buona cera.
Lat. bene valere, bona uti valetudine. Gr. vi arrsiv, Malm. 2. 7o.
noso, quel muscolo pari allungato , spesso e triangolare, che dalla
Domandar non occorre come state, Perch avete una buona sopra fossa sopraspinosa va a terminare nella parte anteriore della tubero
scritta.
sit maggiore dell'omero, e serve ad alzare il braccio. (A. O.) .
Soprascritto, So-pra-scrit-to. Sm. [comp. Lo stesso che Soprascritta, SorAspi RruALE , So-pra-spi-ri-tu--le. Add. com. comp. Pi che spi
V. Vit. Plut. Ed era sopra'l monimento di Ciro un soprascritto in
tuale. Magal. Lett. Al contrario l'uomo interiore , e dir sopra
spirituale, si rinvigorisce d'un altro spirito. (A).
lettere persiane ec., ed il soprascritto dicea cosi.
2 - Quello scritto che si pong sulla faccia esteriore delle lettere, vol SopaAsparrualizzARE , So-pra-spiri-tua-liz-z-re. Att. conp. Render
garmente Mansione, Pallav. Ist. Conc. 2. 25o. Present a' Presidenti
pi che spirituale, V. di reg. (O)
la lettera . . . . Il Legato leggendo privatamente il soprascritto, dis SorRAspiritualizzaro, So-pra-spi-ri-tua-liz-z-to. Add. m. da Sopra
se , ec. (Pe) Ner. Sanin. 3. 65. Lo piglia Erodio (un foglio) , e
spiritualizzare. Pi che spiritualizzato. Magal. part. 1. lett. 24. Quel
vede al soprascritto Che a lui solo la carta era diretta. (N)
costituisce l'essenzial- differenza tra l'uomo e l'animale cc.,vicne
SornAscarto. Add. (m. da Soprascrivere. Scritto o Nominato di so appunto a esser quella porzione sopraspiritualizzata. (A) (B)
pr - , Sovrascritto, sin. Lat. superscriptus, inscriptus, supra SopAssAcliente , So-pras-sa-glin-te. Add. e sm. comp. ] Che saglie
scriptus. Gr rivepagavos. But. If 3. 2. Come Lucano dice nel sopra; e propriamente s'intende di chi sale sopra i navigli per gui
seprascritto luogo, Bocc. concl, 14. Quaudo questo fu , egli erano
darli o difenderli. Lat. vector. Gr. ridirs. G. V. 7. 83. 4. Fe
-

"-

--------

SO lPRASSALARE
S(OPRASSUSTA NZIALE
47
ciono ordine ec. de' migliori e maggiori cittadini della tera , com 2 - I Distinto con soprnsgna. ] Lat. insignifus, crmatis. Gr te.
partire per soprassaglienti per galea, e di studiare alle balestra. Nov.
cos. G. h. 1. 4f9. 1o. V'audarono di Firenze mille pdoui, tutti
ant.81.2. Fu fatto di lei ci ch' clla avea detto della navicclla sanza
soprassegnati di soprasberghe bianche.
vela e stanza remi , e sanza niuno soprassagliente.
SeptAssEGNo ,
Sm. conp. Propriamente Segno al d
sopra , Gr.
ma fu
usato anche
per ] 6oprassegnale.
Lat. signm
SoptAssALAne, So-pras-sa-l-re. [Att. e n. ass. comp] Salare oltre al con
bolum.
cmusov,
ciafoov.
5
gnum , sym
venevole. Franc.Sacch. nov. 92. In quell' ora i saggi erano fatti, cd
egli poteva molto bene soprassalare.
2 - E per Sopransgna..] Morg. 2 t. 5. Disse : Baron, s'io ti co.
SoerAssALE. * (Chim.) So-pras-s-le. Sm. comp. Sale con eccesso di
nosco bene ; Che al soprassegno t'ho riconosciuto cc.
acido. , Soprasale , sin. (A. O.)
SoPRAsse LLo , So-pras-sl-lo. [S n.1 Quel che si mette di soprappi alla
SoPRAssALIRE , So-pras-sa-li-re. [Att. e n. ass. anom.comp.] Assaltare,
soma intera; altrimenti Soprassoma.1 Fir. As. 273. Preso un sacco,
Assalire all' improvviso. -, Sovrassaltare, sin. Lat. aggredi. Gr.
e due barili un poco giusti , e postomegli addosso, ed egli poi mes
elogixxsv. Mor. . Greg. 8. 38. Acciocch portandole noi incautamen
sosi a cavalcioni fra cssi per soprassello, ne mettemmo in via. Lib.
te per lo cammino di questa vita, noi non fussimo soprassaliti da'la
Son. 48. Bestia di soprassel di carriaggi. .
-

droni. Sallust. Giug43. Essendo cosi spartiti, vidergli soprassalire 2 - Per metaf Giunta semplicemente. Lat. corollarium, auctarium.
da' nimici. (Pr)
Gr rpop, rp2azardzux. Mor. S. Greg. Leu. I quali ancora,
2 * Salir sopra. Onde Soprassagliente, V. (A)
per soprassello della lor domanda , questo aggiunsero.
SoeRAssALTo , So-pras-sa-li-to. Add. m. da Soprassalire, V. (O)
SopaAsseza. (Agr)Soprassemn-za. Sf comp. Replicata semina
SopnAssALTo , So-pras-sl-to. [Sm. comp. Spicco di cosa relativamente zione. Salvin. Es. Lav. e Giorn. Non v'ha di lui pi abile a com
ad altre dello stesso genere; altrimenti] Risalto. Fir. Dial. bell. donn.
partire i semi , ed a sfuggire soprassemenza. (A)
.
412. Desidera con un segno di rivoltura mostrarla distinta con un SopaAsseMINANTE, So-pras-se-mi-nn-te. Part. di Soprasseminare. Che
--------

poco quasi di soprassalto colorito, ma non rosso.


soprassenina. V. di reg. (O)
e * (Milit.) Assalto improvviso , Attacco repentino. Nani. Ed am SopAssemusAn. (Agr) Soprasse-mi-nre. Att. e n. comp. Seminar
massandosi gente nella Morea, correva fama, che divisassero dare un
sopra l seminato. Lat. superseminare. Gr. riorripsto. Esp. Vang.
soprassalto al Zante, dove unirsi dovcano per Candia tutte le prov
Il regno del Ciclo simigliante all'uomo che semina il buon seme nei
visioni. (Gr)
suo campo, e mentre che dormono gli uomini, viene il suo nimico,
-

SoaAssant, So-pras-sn-to. Add. m. comp.1 Pi che santo,Santis

soprassemina le zenzanie. M. V9. 44. L'uomo nimico nel campo

simo. Lat. sanctissimus. Gr trpzivos.


del grano soprassemina la zizzania
a Soprassanta per lo pi Titolo di onore dato alla SS. Vergine, 2 - Efg-l Cup. Impr. 6. Quando per caso avvenisse che 'l nemico

per accennare il grado di preminenza ch'ella ha sopra tutti i santi

della necessaria pace soprasseminasse alcuno scandolo.

Salvin. Disc. 2. 68. Questa gran donna, avanza tutti i santi, onde SoAsseminato. (Agr) Sopras-semi-n-to. Add.m. da soprasseninare.
dalla Chiesa greca invocata col nome di hyperagia, cio soprassan
Esp. ang. Il seme che sar vituperato e disonorato, non le zenza
ta, cd la pi vicina all'Altissimo. E Centur. 3. Disc. 34. Onde
nie, cio le mal' erbe soprasseminate dal diavolo.
SoPRAssennatore,
So-pras-se-mi-na-t-re.t Verb. m. di Soprasseminare.
quella soprassanta , che n'era colma ( della grazia) , vien salutata
col nome di zsxapicum , cio ripiena di grazia. (B)
Che soprussemina. Lat. superseminator. Gr. srcraipor. ap. Impr.
SopRassAPERE, So-pras-sa-p-re. (Att. e n. ass. anom. comp. Sapere pi
6 Il tesoro della fraternale dilezione molto dirubato da ministri e
del bisogno ] -, Strasapere, sin. Lat. sapere plus quam oportet sa
seguitatori del soprassminatore delle zizzanie.
pere. Gr. trappovi rap'3 8si porsi. Fr. Dise. lett. 327. Possiamo SoprAsseminarace, So-prasse-mi-na-tri-ce. Verb. f di soprani
arditamente conchiudere che questo sia stato un soprassapere. o Se
nare. V. di reg. (O)
gner. Crist. instr. 28. . Conviene in un certo modo soprassapere. (N) SoPaassero, Sopras-snno. (Sm. comp. Molto senno. Lat. summa
SoprAsseoente, So-pras-se-dm-te. [Part. di Soprassedere..] Che sopras
apientia, prudentia. Gr. oropix , pdmais. M. V. o. 83. Onde il
siede, 'Che siede sopra. Lat. insidens. Gr. rxx9 nuvos. Mor. S.
soprassenno de'Pisani , accortosi. di suo errore, cerc per molte vie
Greg. 7. 4. Addiviene a questi cotali siccome al cavallo, furioso ,
oneste e piacevoli ec. di ritornarli a Pisa.
il quale pon.fine al correre, non per virt del soprassedente, na . SopRAsseavine, So-pras-ser-vi-re. Att. e n. ass. comp. Servire pi che
perch innanzi non si stende al campo del corso suo.
sopra l' obligo. Varch. Stor. Voleva avanti ec. che la sua banda,
-

Soprasseoenza,
So-pras-se-dn-za.
a risolvere. Leoni.
Berg. (O) Sf Sospensione dell'affare, Indugio

che gi cc. soprasservito avea, pagata fosse. (A)


SoPRAssenviro, *So-pras-ser-vi-to. Add. m. da Soprasservire, V. (A)
Sopa asseoERE, * So-pras-se-d-re.N. ass. e pass. anom. comp. Propria SoPRAssenvo, Soprassr-vo. Add. e sm. comp. Pi che servo. GP.
-

mente Sedere sopra, Esser sopra. V. Soprassedente.-, Soersedere,


o. 4. 5. Aveudoli comperati come servi e soprasservi i loro beni
sin. (O) Anguill. Metam. . 87. Fra gli Artici e gli Aonii un monte
alle loro spese.
siede, Che con due sommit s'erge alle stelle, La cui cinua alle nubi Sornassessoato, So-prasses-s-ri-o. Add. m. Spettante a soprasse
soprassiede. (Br)
deuza. Battagl. Berg. (O)
a - Tralasciare per qualche tempo, Differire. Lat. supersedere. Gr. SephAssere , So-pras-s-te. Sf comp.] Gran sete. Lat. immensa sitis.
ravo 9xi. M. p 7. 25. Della nostra ingiuria intendiamo di sopras
G. avn Rx. Com. Purg. ao. Neuna abbondanza gli puote torre
la fame; la soprassete gli arde la gola.
sedere , nna della bugia ec. non ci possiamo contenere. Buon. Fler.
e sf di Soprassindaco. (V.Sin
s. 5. 7. E soprasseggo alquanto L dove un vicol senza riuscita Mi SoPRAssirDaca, * $
-

ec. Varch. Ercol. 94f. Volendo che si chetino (si suol dire
-,

unto, far pausa, soprassedere, indugiare, ecm Bocc. Teseid.


Opera omai , e s' cgli di tal fretta, Qual dicon elle , non

soprassedere. (Br)
3 - E col terzo easo. Boez. 7. Avendo compassione alla morte

daco) Fag. Com. Che le manca alla mia figliuola ? Dite, soprassin
daca de' fatti mia. (A)

SoprAssisDaco, So-pras-sin-da-co. tAdd. e sm. comp. Pl. Soprassindaci


e Soprassindachi. Il maggior sindaco, o sia

Iagistrato che ha l'au

torit di rivedere i conti a tutti i magistrati e offiziali. Malm. 6.


zo. Quai con le brache son fino al ginocchio, Dovendo a' soprassin

de' cristiani, alle chiese degli Arriani soprassedctte. (V)


4 * E col sesto caso. Castigl. Lett. Fam. g. Qui Sua Signoria sen
daci di Dite Presentar de' lor libri le partite. Benv. Cell. Vit. 3.
tendosi indispostissimo. pcr quelle sue gotte , ed un poto di febbre
ei . Magnifici Signori soprassindachi, s'io volessi narrare ec. E
che gli dur nove di
ancora da un poco di flusso,
a 19. Or voi, Signori soprassindachi, pure che Vostre Signorie mi
voglino computare. (G.
soprassedette dal viaggio. (P.V.)
5 - E col quarto caso..Car. Volg. Long. Am. 3. Ma che la cosa si SoPRAssoclio, So-pras-s-glio.Sm. comp. Soglia di sopra, Architrave.
Cavale. Specchi. Cr. 46. Dovessero ciascuno in sua famiglia avere
soprassedeva per insino a vendemmia. (Mim) E Letr. ined. 2. 6.
La diversion per la via di Napoli si soprasseduta per gli disordini
un agnello immacolato, ed ucciderlo, e del sangue porre sopra li
degli usci della casa, e dal lato a di sopra, cio sopra i sug
che seguono nel campo.(Pe) Bemb. Stor. 9. Deliberarono, che l' an
dar coll' armata nel Ferrarese si soprassedesse.(V)
gelli e sopra i soprassogli. (Cio, sopra le imposte e gli architravi.)(V)
6 E' att. nel 2. signif Car. Volg. Long. Am. 3. Imper facciamo
(Corrisponde al Testolella Scrittura che dice : ponent super utrum
que postem et in superliminaribus domorum.) (P)
cosi : soprassediamo il maritaggio a questo autunno che viene. (Min)
Sopn
AssoMA , So-pras-s-ma. Sf comp.) Tutto quel che si mette di
E Lett. ined. 2. 177. Il vescovo per ogni rispetto si giudica che so
prassegga la sua partita, tanto che si vegga dove queste cose battono ; pi sopra la comunal soma. -, Soprasoma , sin. Burch. . io6.
Quando Apulejo di per sua malizia [Duo romajuoli e una sopras
e lo star suo non fuor di proposito. (Pe)
soma. Bern. Orl. 2. 23. 76. Rinaldo e 'l Conte , ch'or pajon di foco,
Soprasseca , So-prass-gna. Sf Lo stesso che Soprainsegna, Sopran
-

segna , V. Ricord. 1alesp. Berg. (O)


SoprAssEdnale, So-pras-se-gn-le. [Sm. comp..] Segnale, Segno; [e di
cesi pi propriamente di Sopransegna.] Lat. signum, symbolum, digma.
Gr. ormzaiov, cru8oov, yux. Filoc. 3. i 9. Ma ci , se alcuna
gioja di Biancofiore non avesse , la quale in quel luogo per sopras

Arau suo carco e soprassoma un poco. Bemb. Pros. Lett. 2. E


poi per soprassoma di tante molesti m' bisognato maritare una mia

nipote. (Min) (Nel primo esempio la Crusca legge Duo romagnuoli;

ma noi abbiam corretto siccome legge l'edizione colla data di Lon


dra 757 a pag. 67 e la Crusca stessa alla v. Romajuolo.) (N)
SoPRAssustanza, So-pras-su-stn-za.[Sf comp] Sustanza
o pi
segnale portasse, non volea fare.
nobile dell' altre. Lat. nobilior substantia. Segner. Mann. Ottobr.
SoPRAssecnaae , So-pras-se-gn-re. Att. comp. Propriamente segnare al
s3. 3. Gli hai da chiedere per far s che il tuo corpo, conservato
di sopra. Bartol. Ortogr. cap. 3. S. 8. Solo per accidente, e senza
da essi e consolidato, serva allo spirito, ch' 1a sustanza superiore ,
debito di soprassegnarle tutte. (P)
qui detta soprassustanza. 2 - Far sopransegna o soprassegno. Lat. insignire , signare.
3 - [E n. pass. Distinguersi colle sopransegne] G. V. 8.58. 4. Cia Soraassustanziale, So-pras-su-stan-zi-le. Add. (com. comp. Pi nobile e
di maggior virt del sustanziale e dicesi propriamente del Santissimo
scuna terra e villa per s si soprassegnassero di sberghe e arme, cia
Sagramento dell'altare.-, Supersustanziale, sin. Lat.supersubstantialis.
scuno mestiere per s.
Gr repovoru8ns. Esp. Vang. L'altro pane spirituale, il quale santo Luca
SoprasseGsaro, So-pras-se-gn-to. Add. m. da Soprassegnare. [Notato,
chiama soprassustanziale, s il santissimo Corpo di Cristo, nell'altar
Segnato sopra. Lat. inscriptus. Gr. rapiornuo. Cron. Morell. Un
consecrato. Tratt. Pat Nost.Questo pane ec. niuno il potrebbe meglio
libro soprassegnato G, di fogli rcali. Bocc. Test. pag. . Ancora
descrivere, n pi aofficientemente, che appellarlo soprassustanziale.
lascio che ciascuna persona, la quale si trova scritta nel libro delle mie
ragioni soprassegnato A, che da rue debba avere, sia iutcrameue pagato. SoraAstALLIA, (Marin), Se-pra-stal-l-a. Sf conmp, Dimoia di un basti
-

428

SOPRASTAMENTO

SOPRATTENUTO

mento , sin.

astanno al fare il mele. (Pr) Jac. Cess, Volg. Sc. 3. .6


Fue necessaria cosa che l'uomo soprastesse al coltivamento della terra
tanto

mento in un porto oltre il tempo assegnato per la sua partenza. (Dal


l' ingl. to stall dimorare. In ted. stelle posto, sito.) (A) (S)
SoPRastamento, So-pra-sta-mn-to. [Sm.] Il soprastare. -, Sovrasta

E' appresso : Soprastare alla fatica. E pag.74. Soprastanno al navi


gare. (N)
8 - Essere imminente , Essere prossimo a seguire; e dicesi cos di
Pericolo o Danno, come di qualsivoglia cosa quando imminente.]
Lat. imminere. Gr. ivirrac9 zi. Varch. Stor. Soprastando la guerra,
e travagliando la carestia. Cur. Long. Sof Rag. 2. pag. 26. (Fir.
8 r.) Erano gi i frutti maturi ; e soprastando la vendemmia , o
-

a - Indugio. Lat. cunctatio , mora- Gr. uAAnous. Bemb. lett. n. 2.


3oo. Estimando che questo avesse ad essere di poche settimane so
prastamento.

SorRastanie,So-pra-stn-te.Part. di Soprastare. Che sta sopra, Emi


nente. ,Sovrastante i sin. Lat. eminens, extans, imminens. Gr.

gxav, draparduavos, inorrasvos. Liv. Dec. 3. Il monte soprastante gnuno in ogni villa era occupato intorno alle bisogne della ricolta (M)
opportunamente coperse gli agguati. Guid. G. Da quello iato avea 9 - Cessare. Bemb. Asol. 2. 38. Soprastare di tormentare cc. (V)
le ripe alte. cavate e soprastanti. Alam. Colt. 5. 13. Sopr'esso in io - * Star colla mente sopra qualche cosa , Avervi l'animo, At
duca Del soprastante rio con torto passo Il liquido cristallo. Lall. tendervi, Arrestarvisi. Lat. immorari. Fr. Giord. 8. Questa (Eva)
En. Trav. 4. 3. Spesso sentia dal soprastante tetto D'un orribile si pens (Or vedete pericolosa cosa ch' a soprastare a' mali pen
gufo il suon dolente. (N)
sieri) e pens intrase; e pu esser vero quello che costui dice. E 8.
- Per metaf. Imperioso, Potente, Insolente, (Scperchievole. Lat. in Perocch non licito di soprastare a parlare se non a Dio. E g.
solens. Grdaz (v. Franc. Sacch. rim. 5. Il tio poder, che gi fa Non soprastare alla tentazione, cacciala via, e non la tenere. E 23.
in acqua salsa, Perdesti per voler signoreggiante Essere al soprastan Il Vangelo d'oggi bellissimo, Fra Giordano ci soprastette molto (V)
te. Amet. 9o. Levatosi l'aspro giogo de'Coi itani gi soprastanti per le I 1 - * Trattenersi. Benv. Cell. Vit. 2. 36o. Mi domandarono quali
indebolite virt, s riutuzzarono le loro forze, che appena il monte to io volevo soprastare in Venezia. (G. V.)
erano usati di scendere. Tas. Dav. ann. 2. 43. Misevi Gnco Pi 12 [Att. nel . sign..] G. V. . 36. 1. Cesare si pose a campo in
sone, uomo rotto, soprastante e feroce. (Il testo lat. ha : obsequi sul monte che soprastava la citt.
ignarum. ) Buon. Fier. 2.4. 4. Che noi siam licenziosi, Arditi, 13 [E nel sign. del S. 2.] Cron. Morell. 24fo. Buono parente con
soprastanti , violenti cc. E Salvin. Annot. ivi : Soprastanti, raso quelli che non lo volessono soprastare. G. V. 5. 3. . Soprastavano
la contrada, e non voleano ubbidire al Comune. E' no. 177. . Te
virzi, che voglion sempre il disopra , superchievoli. (N)
- Che indugia troppo , Che mette tempo in mezzo oltre al conve nevano la terra a modo di tiranni, soprastando disordinatamente il
nevole. Lat. cunctans. Gr.
or. Liv D. Pr. Lui indugiante e so popolo. (Cos hanno gli stampaui e il testo Riccardi; i testi Davanzati
prastante ferocemente minacciassero.
.
e Salvini hanno soppressando)
4 - Imminente. Lat. imminens , ingruens. Gr. nordusvo. Bocc. nov. 14 (Rett.) In forza di nome, Soprastare prendesi per la figura da'
-

68. 24. Colla sua sagacit fuggi il pericol soprastante. E g. g. p. 2.


Videro gli animali ec. quasi sicuri da'cacciatori per la soprastante
pistolenzia.

5 - In (orzo di1 sm. Che ha soprastanza in checchessia, Custode,

rettorici detta ini Lut. commoratio. Rett. Tull. 95. E un altro o

namento che s'appella soprastare, lo quale ha luogo quando il di


soprast in un fermissimo luogo, la ove pende tutta la forza
tl fatto.

Guardiano. Lat. cnstos, praefectus. Gr. Aag, rurrrr. G. V. SonnasrAro, So-pra-st-to. Add. m. da Soprastare. [Stato sopral
. 2. . Soprastante e provveditore della detta opera di santa Re 2 (Stato sopra s.] Bocc, Vit. Dant. 58. Alla quale richiesta Dante
parata fue fatto per lo comune maestro Giotto nostro cittadino. E soprastato disse : se io vo, chi rimane ? e s'io rimango, chi va ?
- cap. 92. 2. I soprastanti e guardie delle prigioni. E 12. 9. . Le
nuova edizione si legge: sopra s stato.)
varono , che non potesse portare arme da offendere niuno gabelliere 3 Provetto, Attempato. Ambr. Furt. . . Io non l'ho fatto per
e niuno soprastante. Amet. 63. A me non madre soprastante a tuoi altro, che per acquistare figliuoli; al che, secondo che insegnano
piaceri. Cecch. Esalt. Cr. 1. 2. E me fe' soprastante al governarlo. i nostri dottori , sono pi atte quelle di tenera et, che le soprastate
-

Bemb. Stor. 4. 45. M. Luigi Georgio, il quale era soprastante della 4 Fermato o Ritardato. Segr. Fior. Lett. al Giacomini, pag. 4o.
galea , credendo quella esscrc armata di corsali, non calando al Li grami ti paino troppo sprastati, cc. (Min)
5 Sopraffatto. Vit. S. Giro2. Pi volte soprastato da'suoi mise'
tramente le vele , continuava il suo viaggio.
SoPRAsTANTEMente , So-pra-stam-t-mn-tc. Avv. Con soprastanza.
pensieri si volle gittare nel fiume per affogarsi. (V)
2 - Massimamente, Particolarmente. Lat. praecipue, praesertim. Gr. SopnAsrevole, So-pra-stvo-le. Add.com. Che soprast, Che sopra
ud Aucra. Coll. SS. Pad. Traspongono ogni lavorio di dottrina, e sta; (ed anehe Ch indugia, Tardo , Lento.] Lat. cunctans. Gr.
soprastantemente di parolc salutevoli.
dragaxxavs. Cap. Impr. 6. Una soprastevole pazienzia con abbon
SopRAsTANzA, So-pra-stn-za. (Sfl Il soprastare. -, Sovrastanza, sin. devole perdonamento agl'ingiuriatori.
Fr. Giord. Pred.S. 9. Chi sta tra gente e al vento e al sole, con Sopn Asrizione, * So-pra-sti-zio-ne. Sf. V... storpiata di Superstizioso
-

- -

Mogal. Lett. (A)


trario alla soprastanza del nimico.
2 - Indugio , Trattenimento, Mancanza. Lat. cumctatio. Gr, uxx.mrs. SoPRAsroRIA , So-pra-st-ri-a. Sf comp. Racconto ed Esposizione in
-

Cap. Impr. prol. Avvenendo soprabbondante secchitudine nella terra


per soprastanza d' ordinata piova.

3 - Grande instanza. Vit. S. Franc. 7o. Non confidandosi nella


sua industria, n de' suoi frati, per grande soprastanza d'orazione
(per orationi instantiam , dice il Lat.) s.volle ricorrere a Dio.(v)
SoPRAsrAne, Sopra-st-rc. Att. e n. ass. anom. comp.j Star sopra, Esser
superiore , eninente.-, Sovrastare , Sovreggiare, sin. Lat. extare,
eminere, imminere. Gr. 3x, azcaic9zi, irrara. Dant. Par.

3o. 2. S soprastando al lume intorno intorno, Vidi specchiarsi in


pi di mille soglie. Pass. prol. Coloro che sono pi accorti, prendono
alcuna delle tavole della rotta nave , alla quale attenendosi forte
mente , soprastando all'acqua, non affondano.

torno ad alcuna cosa gi narrata. Salv. Inf. sec. 2. Fin dalla Cru
sca cc. dichiarato che soprastoria doveva leggersi unito in una parola,
siccome sopravvesta, sopransegna, sopraccilza, e si fatte. E ap

presso : Di due guise pu esser la soprastoria: la prima, quando alla


storia gi stata scritta si continova alcuna parte che pareva che le

mancasse ; quali sarebbono i cinque canti che alla Gerusalem diTor


quato Tasso si veggono aggiunti novellamente. La seconda, quando
si allarga la storia descritta con brevit, che parimente pu farsi da
noi in pi modi , cio o col discender pi alle cose particolari , o
con lo 'nnestarvi dicerie e discorsi e giudici , o col raccontar le
cose medesime con pi parole. Uden. Nis. 3. 39. Ovidio, per mou
fare una sprastoria di cose storicamente narrate , providamente fa

- l'ig.] Usar superiorit, insolenza, maggioranza; Sopraffare, So che Ciane ec. (A) (B) .
verchiare. Lat. excellere, opprimere. Gr. vrpzviv, aragxxv. SopaAsrraro, So-pra-str-to. Add. [m. Aggiunto di via coperta di viva
Pass. 227. Come Iddio sopra tutte le cose, e. a niuna cosa sog- selce , cio Selciato; e dicesi a differenza di Lastricata. Lat. con
getto, cosi l'uomo superbo vuole soprastare a tutti, e a niuno es stratus. Gr. rrpard. Bemb. Asol. . o. La quale (via) assai spa
-

ser sottomesso.

- Superare, Vincere. Lat. vincere, superare. Gr. vuxdv , rpgzivstv:


Bocc. nov. 96. 8. Come io so altrui vincere, cosi' similmente so

ziosa e lunga, e tutta di viva selce soprastrata, si chiudeva dalla


parte di verso il giardino. Borgh. Rip. Via , il cui piano so
prastrato di viva selce. (A)

a me medesimo soprastare. Dant. Vit. Nuov. pag. 6. (Mil. Po Sonaracco. (Ar. Mes.) Sopra-tac-co. Sm. comp. Cos dicesi da'cal
zolai Il suolo che vien sopra il tacco. (A)
gliuni 1827.) Soprastare alle passioni. (N)
4 - Star sopra di s, Arrestarsi , Contenersi, Fermarsi. Lat. sese Sopnaro, So-pr-to. Add. m. da Soprare , V. (A) (N)
continere. Gr. avrv xarxorAxev. Bocc. nov. 42. 18. Martuccio,

veggendo la giovane, alquanto maravigliandosi, soprastette. E nov.73.


2o. Perch soprastando, Buffalmacco ricominci: ec.: G. V. 4. 44.

sopnaronos.(Ar. Mes) So-pra-tb-dos.Sm. VSpagn. Abito che si porta


sopra tutti gli altri. ,Sovratodos, sin.(Il Sobre todo degli Spagnuo

ri, il surtout de' Francesi, significano egualmente Sopra tutto.) (A)


Ebbe guerra e battaglia col detto Arrigo, che l'avea disposto e so Sopn Aronrca. (Mus.) So-pra-t-ni-ca. Sf comp. E cos chiamata la se

prastatolo. E 2.26. 2. Avendo i Viniziani della detta zuffa sopra conda voce di ciascun tuono. Giannelli. (B) .
stati i Turchi. E cap.4o. 5. Ancora il pianeto di Giove fu sopra SopnarrAnsano. (Anat.) So-prat-tar-si--no. Add. m. comp. Nome
stato da Saturno.
dato da Chaussier all'arteria del tarso. Lat. supratarseus. (A. O-)
- * Mettersi , Adattarsi sopra ad alcuna cosa. Coll. Ab. Isac. SopRATTesene, So-prat-te-n-re. [ Att. anom. comp. ] Trattenere oltre
Prop. 38. Incontamente sopra 'l tormentato corpo l'uomo di Dio so al termine. (V. Arrestare.) Lat. remorari. Gr. duz8ziaAea9xi. Bocc.
-

prastette. (Lat. incubuit.) (V)

nov. 47. 3.Soprattenendola il padre a maritare, s'innamor per avven

Differire, Indugiare, Mettr tempo in mezzo. Lat. morari, mo

tura di Pietro. Cant. Carn. 1 c. Per , donne gentil , l' olio fa ete

ram interponere. Gr. axoxhv rosz. Bocc. g.6. p.5. Inelle sette

Quando l'ulive vostre in punto arete, Perch se punto le soprattar

volte le sei soprastanno tre o quattro anni pi che non debbono a

rete, Vi dorr poi non lo poter trar fuori. Cas. lett. 54. Ed ho ve

maritarle. Fr. Giord. Pred. S. Se noi soprastiamo fiore, e disten


diamoci a parlare, incontamente falliano. Pass. 99. Non si posa
la volontade perversamente annando le creature ec., avvegnach un

duto quanto mi debbe dolere che il caso e la fortuna abbia soprat


tenuto con si lungo indugio il desiderio che V., S. aveva ec
2 sostenere , fImprigionare.') Bemb. Stor. 3. 38. Per decreto dl
poco soprastea, dimorando in loro per amore pi che non bisogno. Senato fu soprattenuto messer Andrea , n pi v' and.
Franc. Sacch. nov. 84. Essendo per alcun caso andato di fuori ec., SorrArrencro, So-prat-te-n-to. Add. m. da Soprattenere. Trattenuto

notte di fuori.
7 ttendere.
bonda di
fiori, l'Lat. incumbere.
re Pallad.
d. 4.

oltre al dovere, indugiato. Cr. atla V. Sostenuto. (A) Bemb. pro.


8. Quell'anno che ab

ape nulla pensano di generare e di far figliuoli,

2. Egli M. Paolo Canale, da Roma ritornando , e per Ferrara pa


sando, scavalcati alle mie case, e da me per alcun di a ristorai e la

SOPRA"1"ITTO

SOP RAVVENTO

fatica del cammino soprattenutivi. (B) E . 22. Essendo egli alla


Molia da contrario tempo pi di soprattenuto, (Pe)
o - Imprigionato. P. Soprattenere, S. a. (N)
Sornarrerro , So-prat-tt-to. Avv. comp. Sopra 'l tetto,

429

il sopravvedutissimo capitano avea posto dinanzi a spaurire e tur


bare i nemici.

Sopravvenuro, So-prav-ve-d-to. Add. m. da Sopravvedere. Osser


vato con avvedutezza. V. di reg. (N)

2 - Finestra sopratttto, l dicesi quella sorta di finestra che comune a Pi che avveduto, Avvedutissimo. Lat.cautissimus. Greixarraro.
mente e chiamata Abbaino. Buona. Fier. 2. 3.

. E viste io ci ho

ch'io tengo assai malsane, Moltissime finestre soprattetto,

Sopnarren, So-prat-ti-ni. Sm. comp. indect. Dilazione che si ot


tiene al pagamento,

2 - Dilazione generalmente. Lat. dilatio, mora. Gr.


2, T'ac.
Davann. 4. no2. Il Senato volle che s'aspettasse lo 'mpe adore, unico
soprattieni agli urgenti mali. (ll testo lat. ha: sulfugium in tempus.)
3 Dicesi Far soprattieni, e vale soprattenere. V. Fare soprat
tieni. (A)

Bemb, Asol. 1, 6o. Molti particolari accidenti , che a ciascuna so

prastanno, vie pi , che noi non siamo, sopravvedute vi facciano


e riguardose.

Sopravveooniane, So-prav-veg-ghi-re. [AV. ass. anom.comp. Pegghiare


assai. Lat. pervigilare, evigilare. Gr. spezza. Coll. Ab. sac.cap. 7.
Se tu non sopravvegghierai all'uscio continuamente, non sarai esaudito.
Sopravveonente, So-prav-ve-gnn-te. Part. di Sopravvenire. Che so
pravviente; altrimenti Susseguente. -, Sopravvenente, Sopravveniem
te, Sopravegnente, Sorvegnente, Sovravvegnente, sin. Lat. proximus,

2 E Fare un soprattini ad alcuna cosa = Sospenderla, Pro


lungarne il termine. Maln. 9. 63. Fatto al morire un soprattini,

imminens. Gr. yyiraros,

intanto ec.

letizia sono terminate. E g. 2.f5. Sogliono ec. per onor della soprav

- Dicesi Stare a soprattieni e vale Prolungare il tempo con so


prottieni. . Stare a soprattieni. (A)
5 Dicesi Reggersi a soprattieni, cio co' puntelli, e dicesi di cosa
che vacilli, che sia presso a cadere, Ner. Samiu. 2. 86. Par che
sien giunti agli ultimi flagelli, E che il mondo si regga a sop attieni.(N)

rrasca, Bocc Introd. 2. Siccome la estre

mit dell'allegrezza il dolore occupa, cos le miserie da sopravvegnente


vegnente Domenica da ciascuna opera riposarsi. E g. 5. f 2. Molti
hanno gi saputo con debito morso rintuzzare gli altrui denti, o i
sopravvegnenti pericoli cacciar via. Guid. G. Per averle meglio ap

parecchiate negli sopravvegnenti bisogni. Sannaz.Arcad. pros. 9. Gi

ogni uccello si era per le sopravvegmenti tenebre raccolto nel suo al


bergo , fuora che i vespertili. (A) (B)
Sopravveonenza , So-prav-ve-gnn-za. Sf] Il sopravvenire.-, Soprav
venienza, sin. Lat. superaccessio. Gr. rposas. Salin. Disc. a.
469. Congiunzione di corpi e d'anime e di sostanze , che colla so
prattocco , sin. Fortun. Berg. (O)
Sonarrocco, So-prat-tc-co. Add. m, sinc. di Soprattoccato , P.
pravvegnenza poi de' cari figliuoli, come di tanti dolci pegni , ma
ravigliosamente s'accresce.
Toscanell. Berg. (O)
Sopaarrurro, So-prat-tt-to. Avv. comp. che scrivesi anche Sopra tutto. Sopravvenoeae, So-prav-vn-de-re. Att. anom. comp. 1 Pendere la
cosa pi che ella non vale. Lat. aequo carius vendere. Gr. rap
Principalmente, Totalmente , In tutto e per tutto, Massimamente,
Segnalatamente , Specialmente, Primamente, Innanzi ad ogni altra cauo rox. Cron. Vell. 6. Vend il podere, ovvero poderi suoi
cosa ec.] Lat. potissimum. Gr.
ara. Fiamm n. 56. Tutte quel da Cetinella ec., a Giovanni Perini, e puossi dire gli sopravven
l'altre cose che a donna mobile debbono esser care, e sopra tutto la
desse parecchie centinaja di fiorini.
grazia del tuo marito. Fir. Disc. un. 9. Soprattutto debbe avver SopnAvvenouro, * So-prav-ven-d-to. Add. m. da Sopravvendere. P
di reg. (A)
tire ognuno, che la servit de' Principi agguagliata a uno altis
simo monte, Cas. rum. lurl. . 6. E vuol che non le puta soprat Sopravvenente, So-prav-ve-nn-te. Part. di Sopravvenire. Lo stesso
tutto. Lib. Son. 128. E quando ei fa partita , Avvisa soprattutto , che Sopravveniente o Sopravvegnente, V.MorS. Greg. n. 2. Sempre
stette costante, avvisatamente sostenendo i sopravvenenti colpi.
e questo il sunto.
Sopnumano, So-pra-u-m-no. Aldd. m. comp, V. e di' Soprumano. Sopravvenienre , So-prav-ve-ni-n-te.Part. di Sopravvenire. Lo stesso
Borgh. Vesc. Fior. 43o. Delle passioni che vanno attorno di questi
che Sopravvegnente, V. Maestuzz. 2. 29. 5. Potente Iddio di
santi martiri, che sicuramente furono maravigliose e sopraumane.(V)
scampare l'uomo da qualunque sopravveniente tentazione
Pullav, Ist. Conc. n. 847. Comunit santissime. . . . ed ammirate Sopravvenienza, * Soprav-ve-nim-za. Sf V. e di Sopravvegnenza
Battagl. Berg. (O)
dagli uomini per la vita sopraumana ch'esse menavano. (Pe) Filic.
Oraz. S. G. B. A quanta altezza di sopraumana virt giugnesse Sopnavvenimento, So-prav-ve-ni-mn-to. Sm. comp. Il sopravvenire,
Arrivo improviso ; anticamente Aggiugnimento. l Lat. improvisus
colui ec. (N)
razos rxpdvox. Introd. ir.
sopravanzamento, So-pra-van-za-mn-to. Sm. comp. Progresso, Preemi adventus , superventus. Gr. i
nenza; altrimenti lSopravanzo. Lat. progressus. Gr. poas.Giord. Sentendo il sopravvenimento e grande stropiccio delle lepri , gitta
ronsi nell'acqua. S. Agost. C.
Per sopravvenimento
Pred. Si gloriano del loro sopravanzamento agl'inferiori nella virt.
sopravanzante, So-pra-van-zn-te. Part. di Sopravanzarel Che sopravan di queste passioni s'impedimentisce l'uficio della ragione. Dant. Con
44Perocch ciascuna cosa per s da amare, e nulla da odiare se
za.-, Sorvanzante, sin. Lat. eminens.Gr. oos. Cr. alla V. Eminente.
sopravanzane, So-pra-van-z-re. Att. compl Superare.-, Sobranzare, nomi per sopravvenimento di malizia, ragionevole e onesto , non
le cose, ma le malizie delle cose odiare, e proccurare da esse di
Sorvanzare, Sovravanzare , sin Lat. vincere, superare, exsuperare,
exub rare. Gr. vg, regaiev. Declam. Quintil. C. Perciocch partire. Stor. Eur. 5, o3. Trapassando per qualche spazio tutti
quanti
gli onori passati col sopravvenimento di
nuovo, tanto
elle non hanno forza, onde sopravanzino i vizii Salv--Avvert. n.
pi vi mostriate degni di gloria, quanto ec (Il primo esempio non
a. 2. Tutto giorno si vede intervenire, che qual nel verso sopra
tratto dall'IntrodVirt., ma dalla favola 2g. di Esopo. Vedi l'edi
vanza gli altri fior di misura, sia nella prosa, e cosi allo 'ncontro,

s
" So-prat-toc-c-re. Att. comp. Sopraccennare. , di'
reg. (O)
so, * So-prat-toc-c-to. Add. m. da Soprattoccare. -, So

dalla pi parte spesso sopravanzato, (V) tor- Eur . 3. Non po

zione di Pad. 8

a pag. 63) (B)

tendo comodamente farsi da persona che non ecceda e di gran lun Sopravvenne, * So-pravve-ni-re. N. ass. anom. comp. Propriamente
Venir sopra dall'alto. , Sorvenire, Sovravvenire, sin. Cavalc.Att.
ga non sopravanzi tutti gli altri grandi del regno Varch. Stor 5.
o7, Quanto l'amore e la carit nativa della patria tutti gli alti i
Apost. 5. Riceverete virt dello Spirito Santo, lo quale sopravverr
amori e tutte l'altre carit sorvolino e sopravanzino. (N)

in voi. (G.V.)

- N. ass. Avanzare, Sporgere o Sorgere in fuori. Lat. eminere. Gr. 2 venire, semplicemente, ma ha alquanto pi di forza. Lat. ad
3

tr. Gal. Dial. L'isole che sopravanzano sopra l'acque


- Soprastare.
En. lib.in9.mezzo
v. 45.Con
I giovani
di Tirro Tenean
l'ultime
squadreCar.
, e Turno
tutto il capo a tutta la
battaglia sopravanzando, armato cavalcava Per l' ordinanza. (B)

sopravanzato, So-pra-van-z-to. Add. m. da Sopravanzare, - Supera


uo. , Sovravanzato, sin Sal. Avvert 1 2 2. Si come nel pre

detto poema super quasi tutti gli altri nlla purit del parlare, cosi

venire, comprehendere. Gr. irpxesa. Boce. no, 44 no. ln coal


guisa dormendo, senza svegliarsi, sopravvenne il giorno. E no.
77. 2o. Se non fosse ch'egli era giovane, e sopravveniva il caldo
egli avrebbe avuto
da sostenere. E nov. co. 2o. Incominciaro

a sopravvenire delle cagioni, per le quali non gli veniva ec


tto il potervi entrare. Din. Comp. 3. 75. Intante sopravvenne un
giovane cognato del Maliscalco.
-

nella medesima, nell'altre sue scritture, in alcuna da alcuni, in al 3 - Improvvisamente arrivare; altrimenti Sopraggiugnerel Lat. de in
roviso advenire, supervenire. Grzinserix
Moro. Greg.
cuna da molti si vede sopravanzato. (V)
d ecco che sopravvennero li Sabei, e portaronli va tutti. Bocc. nov.
sopravanzo, So-pra-vn-zo. Sm. Ci che sopravanza ,l ll sopravan
zure, Eccesso (VAvanzo) Lat. excessus, exuberatio.Gr. rpgo, 67. 3. Sopravvignendo ad un ragionamento di giovani. Non 9
o Tolomleu. 2, 57. Se voi non mi donate questo sopravanzo, ve ne

resto per rigore e strettezza di legge obbligato; se me lo donate,vi


resto annodato per ragion di beneficio e cortesia ricevuta. (B)
soaaveonente, Sopra-ve-gnente. Add. com. comp
e di Sopravve

gnente. Sale. Avvert... 2... Ma per propriet del linguaggio; il so


pravegnente titolo gli guarda tutti con una regola. (N)
sovnavesra, So-pra-ve-sta.Sf coump. P. e di Sopravvesta. Ninf Fies.
56. Su si lev, faccendo sopravesta Al pensiero amoroso che 'l pungea.
(Qui per metaf. Cos leggono l' Ottonelli e l'ediz. di Parigi del

Dispendendo
e scialacquando
il suo,
gli anni sopravvennero
perchigli
tempo,
e rimase povero.
Soder.Colt.
7o. Scrivono chee

ec.

chi tarda a fa la vendemmia non solamente offende le viti, perche


portano il peso pi del dovere, ma perch sopravvenendo gragnuola

o tempesta faccia gran danno al vino Car. En. lib.. v. 355, d


ecco, intanto Che cos si tumultua e travaglia, Misti sopravvenr
gl'imbasciadori Che in Arpi a Diomede avean mandati. (B) Omel..

Greg. a. 349. Quando... la morte ci sopravverr come una tem


pesta. . . affioran'invocheranno, ed io non gli esaudiro. (P)

- E con altre parole fiammezzo, in forza di mesi. Ar.


8. La Cr la Sopravvesta) (N).
sorvvanacornoso, So-prav-va-na-lo-ri-&-so. Add. m.comp. Pi che Fur. 8. 73. Tu, perch sopra alcun non ci venisse, Gli occhi e gli
vanaglorioso, Vanagloriosissimo Uden. Nis, 4. 23. Con quante ar orecchi in ogni parte poni. (M)
uzie di concetti mantiene (Plauto) il costume sopravvanaglorioso di 4 Aut. sorprendere, cogliere all'improvviso. Car. Long Sof Rag.
a. pag. 4.''(tir. 8) Pane un giorno, mentre ch'ella pascendo,
Stratofane.
(B)
sopravvenene,(A)
So-prav-ve-d-re.
Attenassanom.compl Osservare con giocando e cantando si stava, sopravvegnendola , tent di trarla al
avvedutezza, Ldt. pervidere Grorrvs. BembStor. 5. 67. Avendo
suo desiderio, (M)
il Pesaro mandato a Napoli brigantini per spiar di lui, e soprav sopravvesro. (Marin.) Sopravvn-to. I Sm. comp. usato anche av
verbial. Vantaggio del vento, che si gode rispetto a chi sta sotto
vedere ec.
-

soavvenumsso, So-prav-ve-du-tis-si-mo. Add. m. super di So vento. Lat. superventus, Vegez.


pravveduto. Di singolarissima avvedutezza. Lat. prudentissimus, cau 2 - Onde Essere o Stare sopravvento, Avere il sopravvento= Essere
tissimus. Gr. gerarcs , sbarras. Petr Uom ill, i quali
procub, Vl.

da quella parte , onde spira vento.

43o

SOPRILLUSTRE

SOPRAVVENU'I'A

sopravvento di un
attro, qundo ondotta una perpendicolare dal primo bastimento alla

3 Dicesi Propriamente

che Un bastimento al

sero son io, Che vecchio e padre al mio diletto figlio sopravvivendo,
i miei fati e i miei giorni Prolungo a mio tormento! (b)
tezione del vento , l' atto si trova al di sotto del primo , relati Sopravvivono. (Bot.) So-prav-vi-volo. t Sm. V. A. Nonne dato prom
vamente al punto dal quale spira il vento. Il secondo e al sottovento
scuamente a diverse piante, delle quali le pi notevoli si riferiscono
ai generi Sempervivum e scdum, entrambi della famiglia delle Selee
dlel primo. (S)
-

4 i ci che sopravvicne o sopravvento. Salvin. Annot. F. B.


. 4. 6. sopravventi: cose che sopravvengono, o pure cosi detti dal
vento superiore, che ti guerreggia e rovina la nave. (N)

piante dicotiledoni con foglie carnose, fiori polpetali e fiuti no

ganti chi gode il sopravvento si reputa aver preminenza sopra gli


altri. V'arch. Ercol. 83. Fare una bravata, o tagliata, o uno spa

ticap solari. . e di' Sempreviva. Lat. sempervivum , sedum. Gr.


dio. M. Aldobr. B. . Recipe rose, lattughe, porcellana, e ca
volo, e sopravvivolo. M. Aldobr. P. N. Sempre viva e barbaiovia
si una medesima cosa, ed erba cosi detta, perciocch sempre
trovata verde, e volgarmente detta sopravvivolo.Cr. 6. a. 6. Con
tr'all'eruche i semi che da seminar sono, di sugo di sopravvivolo

vintacchio , o un sopravvento , non altro che minacci nre e bra

sempre s'imbagnino.

5 Fig. Affronto improvviso fatto con vantaggio e con so rchicria,


ed anche Minaccia o Bravata imperiosa; e ci perch
navi

vare. Buon. Firr. 1. f. 6. Gli uomin lesti fantini , Che con lor ca Sora avvolare, Sn-prav-vo-ln-te. Part. di Sopravvolare. Che soprav.
vola. . di reg. (O)
vallette e sopravventi Fan fare agli altri cc.
6 Dicesi Vcmir sopravvento, e vale Sopraggiugnere improvvisa Sornavvoane, Soprav-vo-l-re. N. ass.comp. Volar sopra o alto; Pi
-

mente; e per lo pi si intende con altrui danno o pregiudizio. Buon

che volare, ed anche semplicemente Volare. -, Sorvolare, Sovravo

lare, sin. Salin. Iliad.lib. 3. v. 69. Cos dicendo, a lui sopravvol


Fier. 45. 2. Quand'un, che in Fiandra o in Alcmagna stette Vcn
Un destro augello, Aguglia antivolante, Ed acclam il popol cc. E
ticinque anni , vien lor sopravvento.
SovnavvenorA, Soprav-ve-n-ta.Sf comp. Il sopravvenire, ed anche
Odiss. 5.7o. Mentrei cos dicea, sopravvol Da destra agello, uno
Arrivo improvviso o inaspettato; altrimenti. Sopraggiunta, Soprav
sparvier, d'Apollo Celere messaggiero. Disc.Calc. Conciosia che spinta
venimento Lat. accessio. Gr. rpo 9 xm. Lib. cur. malatt. Molto si (la palla) da'lor colpi ec. , al termine sopravvoli. (A) (B)
sgomentano per la sopravvenuta di nuovi mali. E appresso : Alla Spne, S-pre. Avverb. e prep. cos detto per la rima. Lo stesso che
Sopra, V. e P. Disopre. Tass. Ger. 2o. . Quando lo stuol ch'a la
sopravvenuta de'dolori colici necessario il serviziale.
sopmvvertiro, So-pravve-n-to.Add. m. da Sopravvenire. Bocc. nov. gran torre sopre, Un non so che da lunge ombroso scorse Quasi
43. 8. Vedendo la notte sopravvenuta cc. , trovata
grandissima nebbia ch'a sera il monte copre. (A) (Cin)
quercia, smontato del ronzino, a quella il leg. E nov. 47 9. Qui Sopaeccenere, So-precce dn-te. Add. com. comp. Pi che eccedente,
vi sopravvenuto il tempo del partorirc cc. E nov. 98. 5. N si di Eccedentissimo. Segner. Pal. Ap. Pred. 2. o. Quando tuttavia la
-

scerna ec. qual pi fossc , pr lo sopravvenuto caso , da raccon

Giustizia rimarr pi gloriosa ne' snoi trionfi, mentre far che la

solar di lor due. Amet. 12. Poich la spravvenuta polvere ebbe con
chiarissime acque dal suo viso cacciata cc., con essa venne dinanzi

soddisfazione prestata a Dio non solo sia perfetta non solo sia pic
na, ma sia fino sopreccedente? (A) (B)
alla Ninfa.
Sornecceoenza , So-prec-ce-den-za. Sf comp.1Grand'eccedenza, Gran
Spnavvesra, So-pravv-sta. ISf comp] Qualunque vesta che si porta dismisuranza. Lat. magna exsuperantia, nimia redundantia. Gr.
a
rpox, rpgo. Segner. Mann. Settembr. 7. . Pienezza
sopra le altre., Sopravveste, Sopravesta, sin. V. Sopravveste, S. 1
(Milit.) Vesta che portavano sopra l' armi [i cavalieri e la gente di sufficienza , pienezza di soprabbondanza, e pienezza di sprecce
darme.) Iat. chlamys. Gr. xxxvs. Ar. Fur. 32. 47. Era la soprav denza. E 7. 4. Eccola benedctta benedictionibus alorssi, ch' la
vcsta del colore In che riman la foglia, che s'imbianca, Quando pienezza di soprcccedenza.
dal ramo tolta. Bern. Orl. 2. 3. no. E stracciata l'avea la soprav Sopaeccellere , So-prec-cel-ln-te. Add. com. comp. Pi che eccel
vesta. Alan Gir. 9. 78. Ma pi vel mostrer la sopravvesta Verde, lente , Eccellentissimo, 1 - , Sovraeccellente, Sovreccellente, sin.
ove gli altri l'hanno nera e mesta. Guicc. Stor. Ciascuno de' suoi Lat. praestantissimus. Gr. prros. Salvin. Disc. . 5. Signori,
mettesse in sulla sopravvesta la croce rossa , segnale dell' esercito adunque il vino non tien forza e valore sopreccellente
imperiale, in cambi della croce bianca segnale dell' esercito fran Sopneocante, So-pre-di-fi-cn te. Part. di Sopredficare. Che so
predifica. P. di reg. - , Superedificante, sin. (O)
zese. (Gr)
a Per simil. e in ischerzo. Franc. Sacch. nov. 59. Salito a Sopnenricane, So-pre-di-fi-c-re. Att. comp. Edificar sopra , So
prapporre
e fig. Fondare. V. di reg. -, Superedifica
cavallo con una sopravvesta di ragnateli ec. , usc in sulla piazza
3 Per metaf Coperta. Ninf Fes. 56. Su si lev , faccendo rc , sin. (
Sopneoricaro, So-pre-di-fi-c-to. Add. [m. da Sopredificare. Soprup
sopravvesta Col viso infinto ad annor chc '1 pungea.
SoPaavvesne, So-prav-v-ste. [Sf comp. Lo stesso che Sopravvesta, posto, Fondato. -, Supercdificato, sin, Salvin. Disc. . a3. Lo
V. Car. lett. 2. 82. Cosi la veste, come la sopravveste, sieno jus , ovvero dritto, col quale le cittadi in bella concordia di pace
mantengonsi ec. , sopredificato sul dritto generale de' pop li.
scosse dal vento, e facciano pieghe e svolazzi.
2 IE nel sign. militare.] G. V. 12.
. 8. Con una sopravvcste in Spaerrro, So-pre-lt-to. Add. m. eomp. Sopra o innanzi eletto. Borgh.
dosso di sciamito porporino.
Orig. Fir. 6. In quello che si dice qui fatto, o pi per l'appunto
Sopravvestine, So-prav-ve-st re. Att. comp. Porre la sopravvesta. Uden. soprcletto Colono, mostra quell'usanza ec. (V)
Nis. 3. 62. Omero, che avrebbe con la sua loquacissima scienza Sopnennenre , So-pre-mi-nn te. Add. com. comp sinc. di Sopraemi
mente. Che sta sopra, Soprastante. Lo stesso che Sopraeminente, V.
potuto nelle matematiche trovar invenzione ec., seppe un semplicis
Lat. exstans, imminens Gal. Gall. 263.Ma solamente l'essere ora con
simo concetto amplificare, e sopravvestire di tanti goffissimi riempi
giunte (le figure) con l'aria sopreminente, e ora separate. E Sist.
menti, che ec. (Qui per simil.) (A) (B)
432. Le superficie di mari amplissimi, le quali sendo anco lontanissi
2 * Vestire da vantaggio. V. Spravvestito. (O)
ne dai gioghi dei monti ec., non par che possano aver facult di
SoPRAvvestito , * So-prav-ve-sti-to.Add. m. da Sopravvestire.S.Agost.
C. D. l. 4. c. 2. Vogliamo essere sopravvestiti, non ispogliati. (Qui condur scco l'aria sopreminente , e non la conducendo ec. (N. S.)
a - Pi che eminente , Sopreccellente. Lat. supereminens, excellen
nel sign. di Sopravvestire, 5. 2.) (O) (N)
SopaAvvincene, So-prav-vin-cere. [Aut. e n. ass anom. comp. Pi che tissimus. Gr. raripaxos, ripraros. Salvini. Disc. 2, 76. Conte
vincere. Segr. For. Stor. no. Chi contento d' una mezzana vit
nendo amori e disonest d'ogni sorta ec. , cose non solo poco di
toria, sempre ne far meglio; perch quegli che vogliono sopravvin cevoli, ma del tutto ripugnanti e contrarie a quella sovrana , cc
celsa e sopreminente natura Segner. Crist. instr. a.a. . Essendo
cere sempre perdono.

SoenAvvinto,So-prav-vin-to. Add. m. da Sopravvincere. Sannaz. Ar

Adamo dotato da Dio di sopreminente sapere, ec. (v)

cad. pros. 6. Poi che con l' abbondcvole diversit de' cibi avemmo Sopreminenza , So-pre-mi-nn-za. f comp. Luogo pi che eminente
e fig. Grande eccellenza, Autorit suprema. Segner. Cristinstr. .
sedata la fame, chi si dicde a cantare, chi a narrare favole, alcuni
7.
Cos ci figura a maraviglia quella sopreminenza e sovranit che
dee tenere l'amor di Dio sopra tutti gli altri affetti. E di souo :
Onde ci vien sempre un tal amore proposto con questi termini di
Pi che violentissimamente. Uden. Nis. Berg. (O)
sopreminenza c di sovranit. (V)
SoPaavvissuto, So-prav-vis-s-to. Add. m. da Sopravvivere. Lat. su Sopneo, * So-pr-mo. Add. m. V. A. V. e diSupremo, Pallad. Febbr.
perstes. Gr. ripris. Lib. Pred. Rimase afflittissima alla novella del 9. Non sieno di vite troppo infima e piccolo, n di troppo soprema

a giuocare , molti sopravvinti dal sonno si addormirono. (A) (B)

2 - * Affatto vinto , Sopraffatto. Bemb. N. Sp. (O


SopaAvviolentissi amenire, So-prav-vio-len-tis-si-ma-mn-te.Avv. comp.

non sopravvissuto marito.

ed alta, ma sieno di vite di mezza mano. (N)

SopaAvvivente, So-prav-vi-vn-te. [Part. di Sopravviverc. Che soprav SopresAraro, So-pre-sal--to. Add.m. sinc. di Sopraesaltato. Lo stesso
vive. Lat. superstes. Gr. rspiArs. Cron. Morell. Se tutti i tutori che Sopraesaltato, V. Uden. Nis. 3. 25. Rimprover con ischermo
predetti, che hanno preso la tutela , allora sopravviventi , non fos a uno scrittore l'ampollosa disorbitanza elocutoria, sopra ogni bur
banza tragica sopresaltata. (A) (B)
sono in concordia. Tac. Dav. ann. 6. 23o, Fanno a chi pi prega,
che il suo fiato esca tosto, per lasciare gli altri sopravviventi quel poco. Sopnessaae , So-pres-s-re. Att. P. A. V. e di''Soppressare. Boez. 3.
Sopravvivenza , So-prav-vi-vn-za. Sf comp. I sopravvivere. , So Perch fortuna tanti affetti vani versa, sopressando gl'innocenti Con
vravvivenza , sin. Magal, Lett. e Fag. (A)
pena meritoria ai profani. (V) (Questo stesso esempio si legge al .
della voce Soppressare , come ha la stampa del 735.) (B)
- Certezza di dover succedere in alcuna carica, quando ella vachi.
Sopravvivene, So-prav-vi-ve-re. [ N. ass. anom. comp. ] Vivere pi Sopnesso, So-prs-so, Avv. t.comp. di Sopra ed Esso aggiuntovi per
propriet
linguaggio, -, Sovresso, sin. Cr. alla V Sopra, . .
d'altri, o Viver di pi, o pi lungamente. , Sorvivere, sin. Lat.
uperstitem esse. Gr. ripApardvsa 9a. Fiamm, 5. 58. E se tu forse a Sopneteano, So-pre-trno. Add. tm. comp.1 Pi che eterno, Di l da
ne sopravvivi ec. , furioso ti far divenire. Vit. SS. Pad. n. 46. eterno;1 e si suol dire in maniera enfatica. Salvin. Pros. Tosc. .

64. Si potrebbe dire ec. che l' significa le cose eterne ; l'Era le
dopo le predette cose Pafunzio sopravvisse un giorno. Tac. Da.
i Agr. 37. Pochi sopravviviamo, non pure gli altri, ma a noi sopreterne, il Sar le temporali.
medesimi. Fr. -As. 279. Non gli bastando l'animo di sopravvivere Sopailtusrae, So-pril-l-stre. Add. t.com.comp. Pi che illustre. --,
-

ai suoi carissimi fratelli, poscach' egli ebbe fatto di loro cosi bella
ec, mand la sua pietosa anima a tener lor compagnia.
il 2 . 3. lo posso, io deggio sopravvivere a Troja

Sovraillustre, sin. Lat, perillustris, admodum illustris.Gr. roara,


Carl. Fior. 34. Temperate questa amarezza col ricordarvi del pro

e tia ch'io soffra Si vile esigli ? E', .33.

d' illustri e di soprillustri senz'alcuna provocazione,

Quanto infelice e nsi

ceder di voi medesimo contra un'Accademia di nobili persone, e

---------

SOPRIMMIATETRIALE

SOIRBA

431

Soareana, So-prim-ma-te-ri-le. Add. com. comp. Pi che im Sopntesaro, * Sopru-s-to. All. m. da Soprasare P. di reg. (O)
materiale, Immaterialissimo. (A)
Soenuso, Soprso. Sn.1 Ingiuria. Lat injuria, contumelia, Gr.
a - Ed in forza di sm. Magal. Lett. . ao. Sono segni troppo visi
ips. Fr. Disc. an. 78. Io, accecato dal dolore, e dal sopruso ch'io
bili e indubitati dell'invitta resistenza di un soprimmateriale, di un
mi veggio fare, non iscorgo verso che a buon fine mi conduca.Sal,
fior di spirito non sensibile a' sensi. (A)
Spin. 5. 6. S'io fossi provvisto come se ti , tu non saresti uomo
Sopatensissimo , So-prim-men-sis-si-mo. Add. m. superl. comp. Pi
per farmi questi soprusi.
che immenso. Espressione enfatica, e detta per esagerazione, Uden. Sooooanaaae, Soqquadr-re. Att.1 Rovinare, Mettere a soqquadro,
Nis. Il Castelvetro ec. nell'opporre audace, nell'allungare soprim Meuer sottosopra, Mettere a rovina. Lat. evertere. Gr. carpire.
mensissimo. (A)
(Siccome quadrare val essere proporzionato, convenire, cos soqqua
Soeninnalzare , So-prin-nal-z-re. Att. comp. Innalzar sopra, ed anche
drare, quasi ex quadrare val trarre fuori delle dovute proporzioni,
semplicemente Innalzare, Uden, Nis. 3. 63. Soprinnalzar gli uomini
guastare il convenevole, l'acconcio. V. Quadrure. Altri da soqqua
alla maest superna, per condurre in superbia o in disperazione i
dro nel senso del 5,3), Min.Malm. 354. Di tale strepito diciamo
mitativa gli uomini. (A) (B)
soqquadrare e mettere a soqquadro, in vece di stordire col rumore. (B)
Soeumazaro, So-prin-nal-z-to. Add.m. da Soprinnalzare, di reg.(O) Souaonaro, Soqqua-dr-to. Add. m. da Soqquadrare. Messo a soq
Sopaustellettuale, So-prin-tel-let-tu--le. Add. com, comp. Di l da
quadro. Lat. eversus. Gr. zaszpoi. r. Giord. Pred. R. Tro
intellettuale. Magat. Lett. .ao. Operazioni dell'intelletto umano ec.
varono la terra soqquadrata, e in essa i templi stessi soqquadrati.
dir soprintellettuali, le quali abbiano la lor sede in una parte pi Souanao, Soq-qu-dro. Sn.1 Rovina. Lat. ruina, eversio, tumults.
spirituale del medesimo spirito. (A) (B)
Grrra, caporn, 3dpoos. Tac. Dav. Stor. . 264. Si; ma quel
Sopnuarenosre, So-prin-ten-dn-te. Part. di Soprintendere. Che so
soqquadro e bujo e confusion d'ogni cosa poteva voltarsi contra me.
printende. Lo stesso che Sopraintendente, V. Bellin. Bucch. 7. a Dicesi Mettere , (Mandare le simili a soqquadro e vaglionodiMet
Apollo il vecchio egli era un Dio, badate, Soprintendente di tutte
tere sossopra , Mettere in rovina. I V. Mettere a soqquadro. iat.
le cose, Sole per le presenti e passate. (B) Ner. Sanin. 5- 39. Ed
quassare , perturbare, evertere. Gr. dari, 9 opvi, dar pra.
era il capitani che comandava, Soprintendente a tutto quel servizio,
Bern. Orl. a. 7. 7. Alla fin delle sue parole il ladro La mazza alz
Caccofer Seccaccci ec. (N)
con ambedue le mani, E tutto 'l scudo gli mand a soqquadro. Malin.
Soranremoenza, So-prin-ten-dn-za. Sf comp. Presidenza. Lo stesso
9. 57. Quale a soqquadro il vicinato mette.
che Soprantendenza e Sopraintendenza, V1Segner. Mann. Ottobr.
- *Turbare semplicemente. Fir. As. a. Giovani ee. i quali
7. 4. L'ambirla soprintendenza delle latrine, l'immergersi nella

hanno messo a soqquadro la pace di questa citt. (G. V.)

marcia delle carogne Blin. Bucch. 8. Se dunque un nuovo A 3 (Ar. Mes) Soqquadro: Voce usata da' muratori, legnajuoli e
pollin si trovasse, Che di quell'altre cose state poi Non la soprinten
simili, e vuol dire Sotto squadro, che quando per accidente d'in
denza s'usurpasse, Ma cc. (B) Pallav. Ist. Conc. .743. E bench
fumature male aggiustate , o d'altro mancamento, un peso tirato o
questa soprintendenza del Vicario di Cristo . . . . non tolga ma cre
strascinato non pu fare il suo corso. Alin. Malm. pag. 454. (A)
sca vigore cc. (Pe) Magal. Lett. Fan. . 185. Mi rimane adesso una Son. tPreposizione
A. Lo stesso che Sur. . e di Sopra. Guiu.lett.
fastidiosissima occupazione , che quella della soprintendenza del
o. Quanto sor tutti , sor tutti disdegnoso , Tesorett. 2. Incon
museo delle cose naturali. (N)
traino scolajo Sor un muletto bajo. Rim. ant.P. IV Jac. Most.
a - Soprastanza. Segn, Parroc. instr. 3. . Vegliare con alta soprin
da Pisa. Di voi, che siete fiore, Sor l'altre donne avete pi va
tendenza al pubblico bene. (V)
lore. Nov. ant. 5. 4. E non piaccia a Dio nostro sire, che si mal
Soprintenoeae, So-prin-tn-dere. N. ass. anom. comp. Lo stesso che
vagia cotta stea sor me. (Il passo qui sopra , dal Vocab. attri
Sopraintendere, P. Segn. Parroc, instr. 8. . Tenete ec., come av
buito a Jacopo Mostacci da
, nella Tav, Barb, alla voce Sor
visano i beni esperti, qualcuno da voi distinto, che soprintenda ad
attribuito a Fed. II. Imperadore. E infatti leggesi nella sua Can
ogni ufficio men grato. E Mann. Sett. 23. 2. Questo freno e l'im
zone stampata nel lib. g. delle Rim. ant. pag. 4 Poi che ti piace,
perio della ragione, la quale come soprintende a tutte l'altre membra
Amore , ec. ; e dice : Ed ho piacere che lo meo servire Haggia pia
del corpo cc. , cosi dce soprintendere parimente alla lingua.(V)Ac
cere a voi (e non di voi, come ha il Vocab.), che siete fiore Sor
cad. Cr. Mess. lib. 5. pag. 694. Prese sopra di s l'entrata ec. per
l'altre donne, ec.) (V)
soprintendere a tutto, e accorrere coi soccorsi dove la necessit lo Sona. * (Geog) S-ra. Lat. Saura, Sora, Citt del Regno di Napoli
chiamasse. (B) Magal. Lett. Iam. . 85. Mi dicono che non ho
in Terra di Lavoro, (G)
da far altro che soprintendere a gente subordinata e scrivere fuori Sonaco. (Arche.) So-r-co. Sm. V. L. Forziere in cui i congmedi
per le commissioni delle cose. (N)
anti romani portavano i loro vestimenti. Lat. soracum. Gr. apec.
Soprononaro, So-pro-no-r-to. Add. m. comp. Che in sommo onore, (Soracos, da soros acervus, cumulus e soros dal celt. gall. soruich
Che da per tutto riverito ed onorato. Salvin. Inn. Orf (A)
accumulare , ammontare, far cumulo, che vien da sorch cumulo.
Soprononraanamente, So-pror-di-na-ria-mn-te. Avv. comp. Pi che
In ar. suret strues lapidum.) (Mit)
ordinariamente, Straordinariamente. Udeu. Nis. (A)
Soaaoro. * (Mit. Ind.) So-ra-d-o. Uno degli Dei indiani, che pre
Soraoaonanno, So-pror-di-n-rio. Add. m. comp. Pi che ordinario.
siede alla fattura del vino. (Mit)
Lo stesso che Sopraordinario , . Udeu. Mis. 5. 53. Nelle apparte Sonaecoa. * (Geog) Sora-jegr. Citt dell'Indostan inglese. (G)
menue della Religione si dee per obbligo
congra Sonaueeca. * (Geog) Soraje-pr. Citt dell'indostan inglese.
(G)
vit e decoro e riguardo e circunspezione soprordinaria. (A) (B)
Sonano, Sorano. Npr. m. Lat. Soranus. (Sorunus, da Sora nome
Sopnosso, So-prs-so (m. compl Grossezza che apparisce ne' men
di citt. In celt. gall. soirionn piacevolezza, benignit, cortesia ;
bri per osso rotto o scommesso, e mal racconcio ; grecamente E
sorn, gen. soirn viso disaggradevole. In ebr.seranim principi , sa
sostosi. Ros. Sat. 3. Che, per model servendoti di me, l'utte
trapi.)- Padre di Attilia prima moglie di Catone. - Senatore ro
giunture
hanno soprosso. (N)
le mie
mano fatto perire da Nerone a cagione della sua virt. (Mi)
a - Per simil. La prominenza dell'osso del naso. Burch. 2.58. Sonano. Add. pr, m. Di Sora. Lat. Soranus. (N)
E tiene un pajo d'occhial s bene addosso, Che non si muovon mai 2 - * (Mit) Nome di Plutone presso i Sabini. (Dal pers. zirin in
d'in sul soprosso.
fernus, inferior, che viene da zir sotto. V. Soruno n. pr.) (Mit)
- (Veter.) Sorta di malore che viene a cavalli e simili animali; ted Sonamenre, So-ra-mn-te. Avv..A. Scioccamente, senza sperienza.
una durezza che si forma nello stinco sotto al ginocchio, alcuna
(v.soro) M. p. 5. 5. (ediz. del 56a.) Avendo gran promesse
volta nella parte di dentro e tal altra al di fuori i volgarmente Ci da Messer Gran Cane , ch'eglino avieno cotanto offeso, affidandosi
polla. Cr.g. 3g. . Nelle gambe del cavallo si fanno molti e di
soramente alla fede delle sue promesse , ec. Amati. (B)
versi soprossi o allora ch' morso, o percosso con calcio, o quando Sonanre , So-rn-te. Part. di Sorare. Che sora. P di reg- (O)
con la gamba percuote alcuna cosa dura, i quali soprossi non sono 2 (Aral.) Dicesi degli uccelli rappresentati con ali mezzo spiegate.
tanto nocivi, quanto rustichi al cavallo. E appresso: Conciossiaco
(V. Sorare,) (A)
sach tutti i soprossi si comincino a fare per una callosit di carne , Sonaro. * (Bot.) So-rn-to. Sm, . G. Lat. soranthus. (Da soroscu

per alcuna percossa, incontamente che parr che si voglia fare , si

mulo, e anthos fiore.) Genere di piante della famiglia delle prote

dee radere quella cotale callositade.

acee, e della tetradinamia di Linneo, stabilito da Browne che cor


a - E per metaf: Storpio, Aggravio , Noja, Fastidio. Franc,
risponde al sorocefalo. (Aq)
Sacch. rin. 26. Chiedenti fanno neri, e gli occhi rossi , E di questi a Cos chiamati il Mucchio di caselle di varia forma, costitu
enti l'infioritura, le quali si trovano sopra la superficie infriore
soprossi Niente si curan, ec. Fir. As. 33. La quale, perciocch
le leggi ovvero statuti di quei paesi le davano la successione di tutti
delle felci, e specialmente nella trib delle polipodicee ( Dal gr.
i beni paterniec. , malvolentieri sopportava questo soprosso.

soros mucchio) (Aq)

sopnossuto, So-pros-s-to. Add. m. compl Che ha sopirossi. Burch. Soaaae, So-r-re. Nass volare a giuoco; e dicesi defalconi, al
a. 58. Che all'atto della schiena par delfino, Con ampie nari, e
lora che si lascian volare senza avere avanti la preda. (V. Sorola
molto soprossuto,

ar, scer in altum efferre)

Sopatoanamente, * So-pru-na-na-mn-te. Avv.comp. In modo so soaroau. - (Mus.) so-ra-t-ri. Sm. pl. Lo stesso che Scaricatori.
prumano. Contil. Berg. (O)
Scaricatore, S. 3. (L)
Sopuano, So-pru-mno. Add. m. comp. Che sopra la condizione Sonarre. - (Geog) So-rt-te. Antico nome di un monte di Italia
umana, Straordinario. -, Sopraumano, Sovrumano, sin. Lat. im
Etruria, sacro ad Apollo; ora Monte di S. Silvestro (G)

in

mensus, immortalis. Gr. vrpero. Ar. Fur. 38. 62. Ancorch sonarne. (Mit.) soprannome di Apollo, provenutogli dal monte sul
'l valor suo sia soprumano, Egli per non sar pi ch'un solo, Ed
quale era particolarmente adorato. (Mi)
avr di par suoi contra uno stuolo. Tac. Dav. ann. 5.2 no. Nerone sov. - (Geog) so-ra-vi-a. Cu degli Stati Prussiani nel Bran
d'una figliuola natagli di Poppea cc. fece soprumana allegrezza. Allam,
deburghese, - nella Slesia. (G)
Gir, 24 no3. Ch soprumana Dio di lor virtute Per procacciare al Soaaa. (ot) sor-ba. SfFrutto del sorbo ; e piccolo, di sapore aspro
suo Giron salute,
ea inoffribile prima della perfetta maturit, ma che si ammollice
sopausane, So-pru-sre. Att. comp. Usar sopra il dovere, Albusare.
e diviene buono a mangiarsi purch si lasci alcun tempo fa la paglia
abuti,
Lat.
usurpare. Gr. zarxposa.Tac. Dav. ann. 4. 86. Av
o in mazzi per aria.'Lat. sorbum. Gr. cia. (Sorbium , da sorbeo
verando Cesare non avergli, cltre a' suoi schiavi e danari, autorif
data, se soprusata l'avesse, fcssono alla provincia ragione,

A
---------

ich si suole sorbirne il succo.) Cr. n. 46, L'acqua salsa si dee

con aceto e con isciroppo acetoso, nella quale ghiande e granella

432

S(ORCO

SCIR BA

di mortiane e sorbe si deono mettere. E 5. 27. . Le mature sorbc

liberalia studia.) E Lett. 5. Le cose chc da'sapienti uomini sono

in semenzajo si pongano. Pataff 6. Non va dal gozzo in gi la sorba

state trovate, non credemo abbastanza, n ci apriamo il petto per

lazza. Burch. . 22. L'asprezza delle sorbe mal mature. Alam.Colt.

sorbircele tutte. (Br)

Sonbire diffi. da Assorbire. L'uomo non assorbe, ma sorbe un li


3. 7o. Or, quantunque volgar, non dce schernirse La nespola real ,
quido ; il mare non sorbe, ma assorbe le navi.
n l'aspra sorba.
, 'Onde il proverb. Col tempo e colla paglia si maturano le Son trinco , Ser-bi-ti-co. Add. m. Della natura del sorbo. Buon. Fier.
sorbe = L' adoperare adagio fa meglio perfezionare le cose. V.
2.2. 6. E tutti i pomi sorbitici ed aspri, Radici insulse, spiacevoli
e forti , A 'ndolcire imparai.
Paglia , $. 9. Bisc. Malm. (A)
2 Ch' di sapore simile a quello della sorba , Sorbino. Sannaz.
a * Fig. Percossa , Pugno. V. Appostare , $. 4. (A)
Egl. Bench con cibi alpestri e vin sotbitico. (A)
Sora. * (Gcog.) Cantone della Corsica. (G)
Sonnaceo , * Sor-b-ce-o. Add. m. Del sapore della sorba. V. di reg. Soneiro. Sor-bi-to. Add. m. da Sorbire. [Iugojato ; altrimenti Assorbi
-

Romani. (N)
SoneAs. * (Geog.) Sr-bas. Citt di Spagna in Granata. (G)

to..] Duttam. . 2. Dal mar sorbito nella ti ista guerra.


SonerToRE , Sor-bi-t-re. Verb. m. di Sorbire. Che sorbe; altrimenti

SonRAstnell.A. (Bot.) Sor-ba-strl-la. Sf. Lo stesso che Menoncello, V(B) Assorbitore , V. Doni Fil. Mor. 95. Berg. (Min)
SoRsato. * (Chim.) Sor-b-to. Sm. Sale formato dalla combinazione SonETRuce , Sor-bi-tri-ce. Verh. f. di Sorbire. Che sorbe; altrimenti
dell' acido sorbico con una base salificabile. Lat. sorbas. (A. O.)
Assorbitrice , l. Leon. Pascol. Lett. Berg. (Min)
-

SoaBeccaiaRe , Sor-bec-chi-re. Att. Lo stesso che Sorseggiare , Sor SoReizione , Sor-bi-zi--ne. Sf. L'atto del sorbire. Landin. Ist. Plini.
lib. 22. cap. 25. Berg. (Min)
sare , V. Fortig. rim. cap. 7. E su le nome Farsi aprir le finestre,
e sorbecchiare Di cioccolata un pieno chicchegone , Poi sdrajarsi di Sorso.* (Bot.) Sr-bo. Sm. Genere di piante della icosandria pentagi
nuovo e sornacchiare , ec. (A) (B)
nia , famiglia delle rosacee, che ha per caratteri: calice di cinque
SoreecchiaTo , * Sor-bec-chi-to. Add. m. da Sorbecchiare. V. di reg.
divisioni, cinque petali inseriti sotto il calice , pomo contenente

Lo stesso che Sorseggiato , Sorsato , V. (O)


Soaseono, Sor-b-gno. Add. m. V. e di' Sorbigno, Iazzer. Cicceid.
Son. 1. Febo ec. Quei del suo sacro allor frutti sorbegni Li cangi
-

tosto in zuccheno formato. (N)

SonerTaaz. * (Ar. Mes.) Sorbet-t-re. Att. Acconciare a maniera di


son betuo. V. di reg. (O)
SoaeeTTaro. (Ar Mes) Sorbet-t-to.Add. [m.da Sorbettare. l Congelato,
o Acconci in maniera da far sorbetto. Red.lett. 2. 283. Beva dell'acqua
ccdrata, beva dell'acqua sorbettata, e di simili altre acque acconce.
SoaeerieRA. (Ar. Mes.) Sor-bet-ti-ra. [Sf] Vaso [cilindrico di stagno,
che circondasi di ghiaccio e nel quale si tiene a congelare il sor
betto. Red. Annot. Ditir. 9. Bella trinciera Alzane intorno Ia

sorbettiera. (Son parole del Magalotti recate dal Redi. Vedi il


Bacco in Tosc. Fir. 685 , a pag. 2o) (B)

Soasettiene. (Ar. Mes) Sorbct-ti-re. Add. e sm. Artefice che mani

pola sorbetti , Acquacedratajo. Battagl. Ann. 1683.

tre in cinque semi cartilaginosi ec (O)


2 [ La specie pi ovvia il Sorbo comune: Albero che ha il
fusto diritto, e che porta una cima regolare ; i rumi numerosi ; le

foglie pennate; le foglioline ovate , dentate, pelose al di sotto ; i


fiori bianchi, a corimbo terminante ; i frutti piriformi, alquanto
rossi, quindi scuri. Fiorisce nel Maggio o nel Giugno, cd inud
geno dei paesi meridionali dell'Europa. Il suo legno di ottima
qualita, durissimo, di granitura minuta, e per du' legnajuoli, tor

nitori , impiallacciatori avuto in gran pregio. Lat. sorbus domestica


Lin.) Gr. ox. (V. Sorba.) Daut. Iuf 5. 65. Ed ragion ; ch tra
gli lazzi sorbi Si disconvien fruttare il dolce fico. Amet.47. Il lazzo
sorlbo , ed il fronzuto corbezzolo, e l'alto faggio. Cr. 5. 27. . Il
sorlbo arbore noto , il cui frutto di due fatte.
Dicesi Sorbo degli uccellatori, Sorbo sclvatico, un'altra

Specie men vantaggiosa della precedente sotto l'aspetto alimentare :


e i suoi futti hanno sapore acido ed amaro , n vengono ricercati

che da certi uccelli, e massime dui tordi: tuttavia nel Settentrione


Sorbetto. (Ar. Mes.) Sor-bt-to. [Sm.] Sorta di bevanda congelata ,
composta di liquori, essenze, conserve, ec. che si preparano con
ne fanno ua specie di sidro e ne traggono un'acquavite : i semi
in istato fiesco sono emulsivi, e prosciugati, se ne pu ritrarre del
vari condimenti e si fanno poi agghiacciare. - , Diacciato, sin
l' olio. Lat. sorbus aucuparia. (O) (D. T.)
(1 pi da Sorbire. In ar. sherbet una spezie di condimento, che si
tre dal succo di certi pomi addolcito con zucchero , e che si bce 2 Proverli. Essere o Fare la formica o 'l formicon di sorbo, V.
diluito in acqua.) S agg. nat. esp. 3 . Preso per tanto un vaso ec.,
Formica, S. 1 , 2 , e Formicone , S. 2. Cirff. Calv. 3. 77. Era di
campanil questa cornacchia, o formica di sorbo, che non esce. Lasc.
di quei che s'adopran la state a congelare i sorbetti cd altre bevan
de. Red. Ditir. 37. l sorbetti, ancorch ambrati, E mill'altre acque
rim. Madrig. 33. Voi siete corbacchion da campanile, Prete, o
piuttosto formicon di sorbo.
odorose, Son bevande da svogliati. IE nel Diz. di A. Pasta. Lo
derei . . . si bevesse o acqua pura di fontana, o acqua cedrata o sor Sonno v A. (Filol ) Sor-boma. Sf Nome della facolt teologica della
betto o altra acqua acconcia. Salvin, Pros. Tosc. . 36 . L'inge
Universit di Parigi ; cos detta dal suo fondatore Roberto Sorbon,
gnoso lusso e sorbetti e gragnolate e candieri, e tante delicate ghiac
che l' istitu nel 1252. (O)
ciate bevande ha inventate e messe in uso. (N)
SoBond AIE , Sorbon-d re. N. ass.) V. A. V. e di' Soprabbondare.
SoReico. * (Chim.) Sr-bico. Add. e sm. Nome di un acido scoperto
Lat. cxuberare. Gr, sv9mwicz. Rim. ant. Guitt. R. Che la pena d'a
more in me sorbonda.
da Donavan in infinite piante crasse od erbacee, ed in molti frutti
-

succosi, particolarmente in quelli del soubo. Si presenta sotto forma SoReoNDATo , So-bon-d-to. Adl. m. da Sorbondare. V. A. Lat. cxu
di capezzoli dotati di acidit assai piacevole, molto solubile nel
berams. Gr. sv)mvoro. Ilenb. pros. 3. 2o7. Sot e sor in vece di

l' acqua e nell'alcool , anzi deliquescente : combinato con carta ma


sotto e di sopra; ma queste tuttavia congiunte con altre voci, sic
teria mucillaginosa e il gi detto Acido malico, V. (O)
come sono ec. sorviziato, sorbondato, che dissero gli antichi rimatori.
Soretono , Sor-bi-gno. Add. m. Di sorbo , Di qualit o Di sapore Soaeone , Sor-b-me. [Add. e sun.) Dicesi d'uomo cupo, e che, tutto
di sorbo. , Sorbegno, sin. Baruffald. Canap. l. 8. E sorbigna ma
inteuto a'proprii vantaggi, proccura segretamente e accortamente di
ciulla il pancon tocchi. (P. V.)

conseguirgli. Lat. bomo tectus. Gr. rounris.

Soena. * (Farm.) So-bi-na. Sf Bevanda alcoolica che si prepara Sorbonico. (Filol.) Sr-b-ni-co. Add m. Appartenente all' Universit
facendo macerare i frutti maturi e schia citu del sorbo in una quan
dlla Sorbona. Pallav. Conc. Trid. (A)
tit di acqua proporzionata alla forza che vuolsi impartire al tiqui So RoNista. (Filol.) Sor-bo-ni-sta. Add. e sm. Dottore o Professore
dell' Universit di Sorbona. Pallav. Conc. Trid. (A)
do: finita la fermentazione, si travasa il liquido in un tino; allora
ha colore bruniccio, sapore pungente, alquanto acerbo; riesce spumeg So unoTTARE, Sor-bot-t-re. Att. V. e di Forbottare. Ricc. Calligr. Sor
giante; poco abbondante di nucullagginie zuccherosa, una carica per
bottar colle pugua. Ner. Samin. 2. g7. Della china n'avea gi pre
l'opposto di principio alcoolico. La Sorbina si approssima molto al
sa tanta, Che il distruttor di quella era chiamato ; E pur la febbre
sidro quanto alla sua maniera di agire sopra l'economia animale, s

sempre lo sorbotta, Ed in quel tempo avea di pi la gotta. (A) (B)

che va generalmente considerata qual bibita salubre. Dz.Sc.Med. (O) Sonce. (Zool.) Sr-ce. [Sn. V. e di Sorcio] Car, lett. a. 97. Si dir
poi : Ha fatto assai, e fu poi un sorce; e simili cose.
srba , Aspro; [e pi propriam. Ci ch' e composto della materia SoncAA, Sor-ci-ja. SfNido di sorci. Capor.Vit.Mecen.7. Berg.(A)(N)
o del legno di sorbo. Buon. Tanc. n. 1. Ma s'oggi son bugiarde Soacolio, Sor-ci-glio. Sm. sinc. di Sopracciglio. 1 V A. V e di
e zuccherine , Saran doman cotognole e sorbine.
Sopracciglio. 1. Aldolr. Chi ha li sorcigli pendenti di verso il naso,
Soneire, Sor-bi-re. [Att. anom. Propriamente Prender i liquidi a sorsi
e alzamo di verso le tempie , si lento e senza vergogna.
a sorsi , stringendo le labbra e succiando. Per estens.] Ingojure; Soacino.* (Veter.) Sor-ci-no. Add. m. Sorta di mantello di cavalli che
altrumenti Assorbire. Lat. sorbere. Gr. 2 sv. (Secondo alcuni, Srbere
pertiene al leardo. (A. O.) Lo stesso che Soricigno, V. (N)
c voce fatta per imitazione del suono che accompagna il sorbire. Al Sorcio. (Zool.) Sr-cio. [Sm. Genere di mammali dell'ordine de'car
tri dall'ar. sciurb bere. In ted. schlurfen centellare.) Dittam. 2. no.
nivori. Sono distinti da due incisivi puntuti e dentati alla base; a
Seguita Caro, cd io di lui ti scrivo , Che pass in Partia, e qui vi fu dal
ciascun fianco sotto al pelo ordinario hanno uno strato setaceo ru
vido e stretto, ove si raccoglie un umore odoroso pur separato da
fiume Sorbito, onde da poi non parve viv. Tes. Pov. P. S. cop. 9.
A nco assafetida data a sorbire col vino, quando vai a dormire , gio
glandole ; vivono su' tronchi degli alberi, escono di sera e si ciba

So Rino, Sor-bi-no.Add. m. Di sorbu, Di sapor simile a quello della

va alla tossa. Bern.Ol. 3. 3. 1. Aria so bito in un boccone intero


L'uomo e 'l cavallo e l'arme e'vestimenti, Senza toccar n'l palato, n i
denti. Vit. SS. Pad. 3. 17. E ciascuno uomo e donna beato si temea

no di vermini e d'insetti ec., e massime di cose grasse; servono

di pascolo ai gatti, alle martore, agl' istrici, e ad alcuni falchi;


altrimenti ] Topo. , Sorco , Sorgo , Sorce , Sorico, sin. Lat.

pure chc vcdere o toccare alcuno de'detti monaci potesse, o che sorbi

sorex. Gr. dp2p zio us, ipag.1 (Sorex, dal gr.hrax che vale

re co'panni o ricoglicre per alcun modo potesse lo loro sangue.(V)

il medesimo.) S cn. Pist. Il sorcio una parola; il sorcio rode il ca

- Fig. Inspirare , Ricever l'aria. Ar.

cio: dunque la parola rode il cacio. E' appresso. Il sorcio una pa


rola ; la parola non rode il formaggio; dunque il sorcio non rode il
formaggio. Lall. En. Trav. 2.6. Con quell'ardir, con quel me
desimi atto , Che balla il sorcio ove non mira il gatto. (N)

1. Chi quindi vien ,


come sorbir si dee L'aria, che tien sempre in travaglio il fiato, lbelle
montagne prossime Rifee. (P)

M pass. Prendersi un sorso, Inghiottirsi, Ingojarsi. Car. En.

lib... v. g55. I nostri legni e i nostri amici avemo : Sol un


nca e questo a noi davanti il mar sorbissi. (A) (3)

ne

o * Sorcio moscaruolo. P. Moscaruolo. (N)


SoncioNE , Sor-ci-nc. Sm. accr di Sorcio. Gran sorcio, ed anche

Ener
metaf. gli
Car.
lett.liberali.(Cio
Sen. 2. Perseveri
pur ora
ad amar
la
fig. Gran bestione. Aret. Rug. (A)
virt ed
a sorbirsi
scudi
, perseveri
a dare
opera
Soaco. (Zool.)S6-co. Sm, V e di1 Soroio. Dant. If 22.58, Tra
agli studi. Il lat. ia pcrseveret modo colere virtutem, perhibere unale gatte cra venuto il sorco,
-

SOR COLETTO

SORDO

SoncoLerro. (Agr.) Sor-co-l-to. [Sm.) dim. di Sorcolo. -, Sorgon


cello , sin. Lnt. surculus. Gr. xxxirxgs. Segn. Mann. Ottobr 5 r.
Ella fu da principio festuca , cio a dire fu un piccolo sorcoletto,
che a poco a poco crescendo, divenne trave.

SorcoLo. (Agr) S-co-lo. [Sm. Ramicello che si taglia da un arbore per


innestarlo in un altro ; altrimenti] Marza Lat.surculus. Gr.xxxiros.

( Surcu us, dal pers. sciach che vale il medesimo. In ebr. socha
ramo. V. altre etimologic presso il Littleton.) Cr. 6. 4. 4. Avicenna
dice di questa ( bietola), che sopra la sua radice, siccome sopra il
cavolo, si pu piantare il sorcolo, cio innestare , il qual sorcolo
alla per fine, fortificata la radice , in arbore si trasmuta.
a 'Nonne da Scopoli imposto ai fusti perenni, sottili, figliosi ,
ed appena legnosi di tutte le piante della famiglia de'muschi. Ber

433

sordidezza e gagliofferia che miscria. Tac. Dav. Stor. . 257. Non


dubit l'esercito d' Inghilterra, governato da Trebellio Massimo, avuto

per avarizia e sordidezza in dispregio e odio. Si legge con qualche


variet il primo es. nel Vocabolario alla v.
(N)
SonDnissimo , Sor-di-dis-si-mo. Adl. m. l superl. di Sordido. Lat. sor
didissimus. Gr. vrxprxros. Guicc. Stor. 5. 748. Nato d'infima
condizionc e di sangue sordidissimo.
Sorpmbo, Sr-di-do. Add. m. Che ha sordidezza , Schifo. Lat. sor
didus. Gr. purxpds. Pallad. Novemb. 2 . Se l'olio sordido, friggi
il sale , cc. Tac. Dav. ann. 1 n.

5o. Il far la reina dell' arti sor

dida bottegaja, esserle troppo macchia. Fr. Disc. an. 23. Or non
veggiamo noi tutto il giorno per esperienza gli schifi topi cc., attesa
la loro vile e sordida natura, essere non fimeno tutto il di discacciati, ec.

2 Avaro, (Spilorcio.] (V. Avaro.) Lat. sordidus, avarus, illiberalis.


3 Nome dato gi al Carmo de'muschi, ora detto Caule. Bertoloni (O)
Gr. vroxdxvros , Apvpos, cuixpoAdyos. Tac. Dav. ann. 3. 7 .
Sincon oso , Sor-co-l-so.Add. m. Di sorcolo, Sarmentoso. Matt. Diosc.
Il popolo odiava Quirino ec., per essere vecchio, sordido e strapo
toloni. (O)

tente. Buon. Fier. . . 2. Sordido , senza f , ladro, anatema.


. 2. Berg. (Min)
SoacoroArzA , Sor-cor-dn-za. [Sf] V.A. Straccuranza, Codardia. Lat. 3 (Chir) ipiteto di piaga, ulcera, o simile, la cui superficie,
incuria, socordia. Gr. duAsx , 8Axxsia. (Dal lat. socordia, che vic
anzi che essere vermiglia e coperta di buona suppurazione, vedesi
me da sinc. di sine corde senza cuore.) Tesorett. Br. 1. 8. Che fue
grigiastra, gialliccia, verdognola e bagnata di sanie viscosa, varia
tutta abbattuta Sua folle sorcordanza In s gran malenanza. (L'ediz.
mente colorata. Lat. sordidus. (A. O.) (O)
di Firenze 1824 a pag. 52 legge concordanza.) (B)
SonninA. (Mus) Sor-di-na. [Sfl Sorta di strumento (a tasti, che dif

Soacorro. (Mlilit.) So-ct-to. (Sm. Nome di sopravvesta pi stretta e


pi corta delle ordinarie, che si portava sopra l' armi dai cavalieri
e dagli uomini d'arme.] quasi per Sopraccotta. (In franc. ant. sercot
e surcot.) G. V. 2. 4 3. I cavalieri vestivano uno sorcotto, ov

vero guarnacca stretta. Quad. Cont. Furono per un farsetto di bu

cherame, e per quattro fodere di sorcotto, e per una ghirlanda,


e per un carniere.

sonnacchione, Sor-dac-chid-ne [Adde sm.] accr. di Sordo. Lat. surdus,


sur laster. Gr. xopds, trxos. Franc.Sacch. nov. 4. Dice la ra

gone della sua ficaja , e quella del fratello , perocch cra uno sor
dacchione balordo. E pi sotto: La donna e i sordacchioni s'anda
rono a CaSi.

ferisce dalla spinetta per la qualit della sua voce sorda e soave,
le cui corde non vengono toccate da penne ma da saltarelli. ] , Sor
dino, sin.

Sonar la sordina, 1 fig. = Fare il sordo. Cecch. Dot. a. 5.


Eh , Fazio, suona la sordina.
3 Cos chiamasi ancora una Specie di smorzatore che si a

dopera in quasi tutti gli strumenti per renderne il suono diminuito


e pi dolce. Tale e negli strumenti da corda quel piccolo istru
mento di legno o d'avorio o di metallo, che si mette sul ponticello,
senza che tocchi le corde , per intercettarne le vibrazioni. Negli
oboe e clarinetti si usa di mettere al fine medesimo nell'aperturz
inferiore un po' di baunbagia o spugna inumidita ; nella tromba un
piccolo tubo di legno ; nel corno da caccia un tubo di cartone ri
vestito di pelle; nel tanburo un fazzoletto fra la doppia corda di
budello e la pelle inferiore ; ne 'timpani un velo di stoffu ec. V.

a Oggi cos diciamo a Colui che fa le viste di non udire.


Sonnaccio, - Sor-dc-cio. Actd e sm. pegg. di Sordo. Cecch. Dot.
3. 5. Moro , questo sordaccio. M. Chi mi chiama? (N)
Sonpaccine, Sor-dg-gi-ne. (Sfl tst. di Sordo. Lo stesso che Sordit,
Smorzatore. (B) (L)
r1 Lat.surditas. Gr. xas. Cr. 5. 2. 3. ll loro olio ( delle 2 * (Ar. Mes) Cos chiamano gli oriuolai un Bottone che risalta
mandorle) vale contro alla sordaggine e marcia, se dentro all'orec
sull'orlo della cassa d'una ripetizione il quale allorche lo si spinge
clio si mette. Nic. Costant. Alla sordaggine piglia la gomma del
presenta ai colpi del martello della soneria una molla e ne riceve i
colpi : allora non odesi pi la campana e per contar le ore oon
l'ellera, e stemperala coll'aceto. Red. nel Diz. di A. Pasta. Cosa
molto difficile sar ad ottenersi , che il Signor N. N. si liberi da
viene approssimar l' oriuolo all'orecchio. (D. T.)
quella piccola sordaggine , che riconosce in s mcdesimo da sette 3 * (Milit.) Suono falsificato de' tamburi e delle trombe quando i
soldati marciano per luoghi sospetti , o vogliono arrivare improvvisi
anni in qua, dopo di aver fatto una cascata. (N)
SonoAerre, Sor-da-mn-te. Avv. Alla sorda, Chetamente. Lat. surde.
o si debbono raccogliere senza runore; cos chiunato perch smor
zato il suono naturale di quegli strumenti con qualche artifizio par
Gr. 3. Dant. rim. 23. Ahi angosciosa e dispietata lima, Chc sor
ticolare, esso non pu essere udito dal nemico. Cinuzzi. Nel qual
damente la mia vita semi ! Com. Purg. 22. Clio, che una delle
Muse, con tcco in quello luogo tasta , cio tenta , o tastando sor
caso (del celar la partita) . . . . si fa senza che la fanteria sioni
taumburi, sonando solamente la cavalleria le trombette con le sord
damente suona. Franc. Sacch. nov. 14f. Terminerebbe quella qui
stione sordamente , come tra i sordi si dovea terminare.
me. Montecucc. Andar di notte per boschi , valli, vie copertc , e
scostarsi da' luoghi abitati, non toccare se non la sordina. (Gr)
Soatoantenro , Sor-da-mn-to. Sm. V. A. V. e d'l Sordaggine, [Sor
dit. Cr. 9 25. 1. La freddezza del capo muove dolore nel capo Sonomo. (Mus.) Sor-di-no. [Sn. Lo stesso che Sordina, V. Salvin.
de' cavalli , e sordamento , o fa lor venir lossa.
Pros. Tosc. Euripide affoll una nano di dizioni incomincianti tutte
da S, che facevano un nojoso fischio agli orecchi, come delle zan
SoaoAstao, Sor-da-stro. Add. e sm. pegg, di Sordo. 1 Quasi sordo ,
tlquanto sordo. Lat. surdaster. Gr. vardxoos. Varch. Ercol. 255.
zare, che ronzano e si servono come di sordino di quclla loro in
Sordastro e filosofastro sono cattivi.
piccolo elefantesca proboscide. (A)
soap avaL. * (Gog.) Sor-da-vl. Lo stesso che Scrdobol , V. (G)
Sordissimo , Sor-dis-simo. [ Add. m. ] superl. di Sordo. Lat. surdissi
SorpellinA. (Mus-) Sor-del-li-na. Sf. Specie di strumento musicale da
mus. Gr. xpdraros. Ambr. Cof4f 8. Io non son sordo. B. E bene;
fiato. Bald. Dec. Un altro strumento da fiato ec., ch' egli chiamava
anzi sordissino Tu se', o sc'un tristo.
Soabit
A , Sor-di-t. Sf Privazione pi o meno compiuta del senso
la sordellina , che faceva 54 voci, a cui si d il fiato con un mandell'udito ; anticamente Sordezza.] - , Sorditade , Sorditate , Sor

ticello che si accomoda sotto il destro braccio. (A). . .


smanetto, Sor d-lo. N. pr. m. (Iu celt. gall. surdail industrioso,

daggine, Sordamento , Assordaggine, sin. Lat. surditas. Gr. xpors.

attivo. in lat. surdus sordo.) Poeta italiano del secolo x11. che

M1. Aldobr. Sordit in due maniere : l'una naturale, l'altra acci

dentale. Ir. Jac. T. 4. 32. 1 . A me venga cechitate E mntezza e


s
l
sorditate. Red. Esp. nat. 5f. Un ossicino della sua coda, ridotto in
polvere impalpabile, e messone quanto un capo di
nell' orec
chie, vale contro alla sordit , e la guarisce infallibilmente.
2 E fig.] Mor. S. Greg. Venendo a noi per mezzo del figliuolo,
SoroEvALA.*
sor-de-v-la. Lo stesso che Scrdobol,
(G)
roppe la sordit della nostra insensibilit.
SonoezzA, Sor-dz-za. (S/ Stato di chi non ode; meglio] Sordaggine,
sordit. Lat. su ditas Gr. xas. Esp. Vug. Nulla maggior sor SoRnza , Sor-di-zia. ( Sf. Schifezza, Sordezza ,l Sordidezza. Lat.
sordes. Gr. rarax. Riceu. Fior. 246. Sciugale (le chiocciole) e
dezza , che la intubbidienna.
nettale dalle intestina , e da tutte le sordizic.
- - Sordizia , Sordidezza. Tolom. Ces. (A).
Soapina estre, Sor-di-da-mn-te. -Avv. Con sordidezza. Lat. sordide. Sorno, Sr-do. Add. usato anche in forza di sm. parlando di per
sona. Privo dell'udito. Lat. surdus. Gr. xwds. (In celt. gall. sior
o, r. pvraps. Fir. Disc. an. o. Avviene bene spesso come alle te
odhall ovvero sirodhall sempre sordo. ll Bullet ba il brett. sordi per
stuggini, le quali, per essere di vile aspetto e sordidamente nate cc.,
sordo: non lo truovo in altri dizionari.) Dant. In6.33. Che 'ntuona
so da molti disprezzate e abborrite.
L' anime si , ch' esser vorrebber sordc. Petr. canz. 38. 7. E 'n versi
soaioane, Sor-di-d-re. Att. Render sordido. Cam. Porz. Cong.
tento sorda e rigida alma. Bocc. nov. 7.45. Alla quale parecchi anni
Bar. Nap. l. 3. Avendo la lunga carcere sordidati e logon i li suoi
a guisa quasi di sorda e di netla era convenuta vivere. E nov. 2 8.
vestimenti , s i fe' venirne degli altri nuovi. (Br),
SogpinAro, Sor-di-d-to. Add. (m. da Sordidare, v1 Sordido. Lat.
Questi e un povero uomo muto e sordo. Varch. Ercol. n. 65.
ordidus. Gr. pvrapds. Buoni- Fier. 5. 1. 1. E imbrattar sordidati
E necessario che egli prima oda , e poi favelli; e per questa cagio
ne
tutti coloro che nascono sordi, sono necessariamente mutoli , on
st
ga divisa di zendado- .
o Add. m. dim. di Sordido. Tesaur. Cann. o. de hanno ben la voce, ma non gi la favella, e questo possono
ben gracchiare e cinguettare, ma parlare non gi (N)
Nota uso, Ambr. Cofaun.
8. Oh molto subito guarito
idea
tSf1
Bruttezza,
Deformit
,
Schifezza.
Lat.
turpitudo, deformitas, squallor. Gr... ai7XPdrms. Libr. cur. malatt.
costui del sordo ! io dubito Non ci sia inganno. (V)
"idea trascurata suole talvolta esulcerare la parte dolente. 2 - Fig. detto anche di cose inanimate.] Lat. surdus. Gr. xods. A
met. g. Non i freddi marmi di Persia, n le querce d' Ida , n i
7ld. Andr. In effetto vivea grettissimamente, e con sordidezza
scrisse in provenzale. (O)
SoRn entro ,
[m. comp. sinc. di Sopraddetto.) pA. r.
e di Sopraddetto.
lett. 3. A condizione nuova ha Dio tro
vata la religionc sorditta.

grande. (Il secondo es. potr appartenere al 5. 2. quando si voglia serpenti di Libia, n i sordi mari di Ellesponto.
3 - * E detto del Gusto. Varch. Rim. Burl. E non doveva aver man
supporre un pleonasmo nello scrittore) (N)
, "Eccedente avarizia o Miseria ( V. Avarizia) Lat. illiberalitas
giato arrosto iDi beccafichi, ch'avca il gusto sordo. (Br)
sordes. Gr. ivrapiz, curpoor Varch.stor.3. 487. Era quest'uomo 4 Ripugnante , Ritroso , Non disposto , Disadatto. Dant. Par. .
-

--- -

d'anino piuttosto gretto e meschino che avaro , e di tale piu tosto

--------------

Vcio , che come forma non s'accorda Molte fiute alla 'ntenzion

43 4

SORDOMIUTISMIO

SORGITORE
sorclla
mia
cc.,
non
ti
gloriare d'esser morta al mondo.
dell'arte, Perch a risponder la materia sorda ; Cos ec(M) Pal
lav. Ist. Cone. 2. 226. Onde fu non solo ritroso , una sordo a' con 4 - [Detto anche della Luna rispetto al Sole, della neve alla bri
forti del Camajano. (Pe)

na ecl Petr canz. 34. 3. S'il dissi, unqua non veggian gli occhi

5 Dicesi Orecchio sordo e vale Che ode male o con difficolt,

mici Sol chiaro, o sua sorella. Dunt. Infa4. 5. Quando la brina in

Quasi sordido, cio pieno di sordidezza; contrario di Purgato. V.

sulla terra assempra L'immagine di sua sorella bianca. (Ma nel primo
caso sembra piuttosto parlarnitologico che figurato.) (N)

Orecchio,
2.]
chia sorda

Petr. son. a53. Che piangon dentro, ove ogni orec

5 - (Geog) Le Sorelle , Le due Sorelle , Le tre Sorelle. Nomi


6 -- Dicesi Gloria sorda o simile e vale Eimitata, Che fa poco d'isolotti nel Grande Oceano australe. (G)
romore. Cocch. Ascl. Bench si sentisse idoneo ad aspirare ec., volle SoaELLzrTA , So-rel-lt-ta. Sf. dim. di Sorella. Lo stesso che Sorellina,

piuttosto contentarsi della sorda gloria di filosofo e medico. (A)


V. Paol. Verger. Lett., Capor.Comm. la Nin. 5. 4. Berg. (Minj
- Dicesi Ricco sordo , Colui che ricco , e non apparisce.
SoaELLEvoLuenti, So-rel-le-vol-mn-te. Avv. Da sorella ; siccome Fra
- Dicesi Mazzata , Ceffata , e simili sorda, quando fan pi male, tellevolmente, Da fratello. Liburni. Selvett. 7. Berg. (Min)
che non appare. Bern. rim. 97. E d co'
6. 6. Prima gli d certe picchiate sorde.

certe ceffate sorde.Malnu.

SoRELLuna, So-rel-li-na. Sf dim. e talora vezzeg. di Sorella.-, Sorel


letta, Sirocchina, sin. Tratt. segr. cos. donn. Era nato in una bina

9 Dicesi Fare il sordo, di Chi fa vista di non udire, o non vuole


intendere. V. Fare sordo , S. 2.] Malm. a. 75. Amadigi alla donna

scenza,(Geog)
nella quale
la sua
binata
morta
subito.
(A)(V)
So-rse.
Fr.sorellina
Sorze. Cit.
di era
'r. nel
dip. del
Turno
(Gj

Soaese. *

mai rispose, E fece il sordo ad ogni suo quesito.

Soaesina. * (Geog) So-re-si-na. Citt del Regno Lombardo Veneto


- Fare il sordo dicesi anche parlando di pi persone, in vece di nella provincia di Cremona. (G)
Fare i soldi. Segner. Mann. Lugl. 6. 3. Non si facile non sentire Sonoa. * (Geog) Sr-ga. F. Sorgues. Fiume di Francia che vienfor.
il rimorso della coscicnza, bench alla fine giungano alcuni a fare
mato dalla Fontana di Valchiusa e si gitta nel Rodano. (G)
il sordo anche a questo. (V)
Sono, Sr-ge. N. pr..f (Dal celt. gall. sorc diletto, piacere.) F
glia
di Oeneo, moglie di Andremone, e madre di d
(Mit)
3 Dicesi anche Far del sordo nello stesso primo sign, Volg.
Lett. S. Gir. a Sigismond. 8. 9. Poni adunque lo studio tuo nelle Soncenre, Sor-gn-te. Part. di Sorgere. Che sorge., Surgente, sin.
Segner. Mann. Novemb. 2. . N anche vicn rassomigliata SCI
cose di Dio. .. e non sia pigra a seguitare le primizie dello Spirito
plicemente all'aurora , ma all'aurora sorgente. E num. 2. Per la
Santo, e non fare dcl sordo al suo chiamare. (Pe)
4 - * Fare sordo = Indurre sordit. V. Fare sordo , S. . (A)
s - * Fare sordi orecchi o la sorda orecchia= Farle viste di tuon

dignit di Madre di Dio ec.viene oggi intitolata Aurora sorgente.(V)


Tass.Ger6. o3. Era la notte , e 'l suo stellato velo Chiaro spiegava,

udire. V. Fare sordi orecchi, e V. Orecchio, S. 34. (N)


e senza nube alcuna ; E gi spargea rai luminosi e gelo Di vive
1 o -* Dicesi Parlare a sordo, e vale Parlare invano a chi non vuole
perle la sorgente Luna. (B)
2 - * Fig. Crescente. Bocc. Lett. Pin. Ross. L'avere i beni paterni
intendere. V. Parlare, 5. . (N)
1 1 Proverb. Egli il mal sordo quel che non vuole udire: e si dice e gli acquistati perduti , de' quali e mantenere il cavalleresco onore,
-

di Chi fa vista di non udire,per non attendere o fare ci che gli

e allevar la sorgente famiglia si conveniva ; il vedersi cc. sono cose

detto. Fir. Trin. 2.3. Oh egli il mal sordo quel che non vuole
da non poter con pazienza portare. T'ass. Ger. 17. 9. Tanto e si
udire! Salv. Spin. 5. no. Io so ben che tu m'intendi. R. Non io,
fatto re l'armi raguna ec. Contra il sorgente imperio. (Br)
a non v'ingannare. B) Mal sordo quei che non vuole udire.
3 - In forza di f Fonte. (V. Fonte) (Fontes surgente,dice Quin
12 - Non dire a sordo= Dire alcuna cosa ad alcuno che facilmente
tiliano lib. viii.. cap. 3) Salvin. Disc. . 37. Dall'acqua tutte le
l'intenda, o prontamente l eseguisca. Franc. Sacch. nov. 4f. Da
cose, come volle quel grau savio di Talete Milesio, traggono la sua

altra parte pens di mettere il consiglio ad effetto, e nol disse a

sorgente, e nell'acqua finalmente si sciolgono ec. (B)

sordo. For S. Franc. 46. Non disse a sordo , ch di subito co 4 - Fg. Origine di checchessia. Redson.Al desio del sovrano eterno
bello, Che solo ed in s stesso ha la sorgente.
testo povero gli cav la tonica. Lor. Med. Beon. cap. 6. Quel che
l'invita, non lo dice a sordo. Malm. 4. 49. Ma quel che importa, 5 - Per metaf fu detto anche del cuore. Red. son. E vide secche
a sordo non fu detta.
e totalmente perse Le due sorgenti del vitale umore.
13 - (Ar. Mes) Lima sorda : Quella che in limando non fa ronore, SonceRe, Sr-ge-re. (N. ass. anom1 Uscir fuori, Levarsi ; altrimenti
V. Lina, $. , 5. Franc. Sacch. nov. 135. Io ti recher domat Assorgere, Vl - , Surgere , sin. (V. Nascere.) Lut. surgere. Gr.
tina una lima sorda, con che tu segherai cotesti ferri.
divivraSa. (Surgere, secondo i pi, viene da sur per super sopra,
a - Per metaf. Si dice del Lavorare o Aver pratica di soppiatto,
e da erigere ergere. In cclt. gall. so eirich sorgere pian piano. Il
Bullet ha il brett. sorcha per levarsi: non lo trovo in aliri dizionari.)
ed anche di persona taciturna e quieta , che campa con poco, ov
vero di Ladro che viene di ratto involando a poca u poco..] V. Li a - Sollevarsi. Lat. se attollere. Gr. rapso Saa. Tass. Ger. 3.
una , . 1 , to.
Sorge non lunge alle cristiane tende Tra solitarie valli alta foresta.
3 S
E Lima sorda dicesi proverbial. a Chi offende altrui di - Scaturire. Lat. scatere, scaturire, flucrc. Gr. 3Av&a.
nascosto ec. V. Lima, S. , i . (N)
- Salire. Lat. ascendere. Gr. raffairs. Petr. son. 3o. E tu pur
14 * (Mus) Strumento sordo : Quello che ha poca sonorit o voce.
via di poggio in poggio sorgi Di giorno in giorno. Sagg. nat. esp.
Cos dicesi anche d' una Sala, d'un Teatro ec. quando per qual
229. Accostandosi l'ambra gi strofinata e calda a quel fumo che
che difetto di costruzione o per qualche accidente il suono non pu sorge da una candela allora spenta , questo piega subito alla volta
dell'ambra.
ivi spandersi e non viene ripercosso a dovere. (L)
3

15 * (Marin.) Remi sordi : Remi messi sottacqua che non fanno

romore. Bart. As. Non mai a remi battenti, ma sordi e sempre sot

tiIO

[V. Surgerel (V. il 5. 1. In pers. sergiri inchoa

l'el.

6 - Nascere , Derivare. Lat. oriri, provenire. Gr. ipvc Sau. (V. il

tacqua movendogli come i pesci le code. (A)

16 (Pitt.) Colore sordo : Quello che non ha lustro, e fu un tono

5. 1. In ar. sciaerq oriri solem , sciaryq ol oriri.)


7 - Fermarsi, Pigliar porto, Approdare, [Gettar l'ancora, Dar fondo
ili. (Mat.)
Quantit sorde : cos dioehsi le Quantit incommensura per fermar la nave. V. Surgere..] Ar. Fur. o. 9. Sopra la Scozia
(A
ultimamente sorse. Car.Eneid. l. 3. E per se stesso A' venti inac
s? * (Fisiol.)Sor-do-mu-ti-smo. Sm. comp. La sordit con cessibile,
e capace Di molti legni il porto ove sorgemmo. (P)
giunta colla muuolezza, nella quale questa diventa la conseguenza
- * Sorgere al vento = Tenere il vento ed avanzarsi al pi
dolce e vago. (Mil)

necessaria di quella ; ed quando tal malattia incominciafin dulla


nascita od in et tenerissima. (O)

presso di esso. (A)

8 -* Avvenir d'improvviso. Bemb. Stor. lib. 4. Poteano i consigli del

Sonpomurro. (Fisiol.) Sor-do-m-to, Add. e sm. comp. Che scrivesi an Signor Lodovico dal tempo e dagli avvenimenti tanto mutati parere,
che Sordo muto. Pt. Sordimuti. Chi patisce di sordomutismo.(O)(N) perciocch allotta quale cosa di nuovo sorta era ? (Br)
Sonpone. * (Mus.) Sor-d-ne. Sm. Strumento da fiuto fuor d' uso, 9 - * Crescere in potenza , in dignit, Venire in istato. Varch.Stor.
con un doppio tubo , come
(L)
lib. 2. Cone quegli che nel segreto, se non l' odiava , non gli vo
SoaEDIA. (Bot.) So-r-di-a. Sf. V. G. Lat. sorcdia. (Da soros cumulo.) leva bene, tenendolo basso e povero sempre nollo lasci mai sor
Massa polverosa che ricopre il tallo di certi licheni e che desti
cre. (Br)
r * Dicesi Sorgere all'armi e vale Romper battaglia. Lat. pu
nata alla propagazione della specie ; onde dicesi anche Propagula;
gnam conserere. Car. Eneid. l. no. Non s' da me gi proibito e
altrimenti Conide , V. - , Soredio , sin. (Aq) (N)
Sonzoio. * (Bot.) So-r-di-o. Sm. Lo stesso che Soredia, V. (A. O.)
fermo Che non deggian gli Ausoni incontro a' Teucri Sorgere a
l'armi ? (Br)
Sorel. * (Geog) S-rel. Citt del Basso Canada. (G)
SoneLLA , So-r-la. Add. e sf1 Nome correlativo di femmina tra li r 1 - * Dicesi Sorgere in ira e vale Adirarsi. Chiabr. Rim. Non po
nati d' un medesimo padre e d'una medesima madre; e dicesi anche tendo espugnar l'alma costante Della vergine bella, in ira sorse. E
di quella nata solamente del medesimo padre , o solamente della altrove : In ira Sorse pi grande il fier tiranno , ed arse.
medesima madre. Anticamente Sorore , Sorocchia , Serocchia, Si 12 - * Dicesi Sorgere fuor dell'et fanciullesca e vale Uscir di fan
rocchia. , Suora , rin. Lat. soror. Gr. Aph. (Soror, dal celt. ciullo. Paltav. Ist. Conc. 2. 65. Ben consigli . . . che piuttosto s
andasse temporeggiando finch il re sorgesse fuor dell' et fanciul
gall. siuir che vale il mcdesimo, In pers. hemscire sorella. In ebr.
sceer affinis, propinquus, consanguineus.) Bocc. nov.45. 6. Mand lesca , e divenisse re di fatti. (Pe)
er la madre di fei e per altre sue parenti , e per le sorelle e per Sonozvole , Sor-g-vo-le. Add. com. Che sorge , Sorgente. Bemb...Asol.
i fratelli. Vit. s
24fo. Dopo quarant'anni una sua sorella 2. 35. Come sorgevole fontana, assai pi ancora clic questa no
-

stra non . (A)


ecco che se ne vanno con lui iuverso casa e le due sorelle. Cirff. Sorcimento, Sor-gi-mn-to. Sm. L'atto del sorgere , Levamento, Al

molto vecchia cc. prege lo Vescovo. Vit. S. M. Madd. 27. Ed


Calv. . Mor qui, poveretta ; e so ben quanto La piansi pi che
sorella carnale.

2 - Fig.(detto anche delle monache.) Dant. Par. 3. 46, Io fui nel

mondo vergine sorella. But. ivi : Vergine sorella , cio monaca di


santa Chiara.

zamento. Piccolom. Filos. , Porcacch. Vocabol. , Bargagl. Impr.


pag. 385. Berg. (Min)

Soacioceno, Sor-gi-nc-chio. Sm.comp. Quella parte che resta sopra


il ginocchio esteriormente. Gr. irovars. Salvin. Op.Cacc. 3. 26.
Son le gambe Alto tese, Simili ai tardi agiati Cammelli, quale com

3 - [ Detto in generale al modo cristiano a qualunque donna, come messe a folte squamme Fino al doppio suo duro sorginocchio. (A)(N)
Fratcllo a qualunque uomo. Vit. SS, Pad. 1, 236. Vedi dunque , Soacironz,* Sor-gi-t-re. Verb. n. di Sorgere, Che sorge. (O)

SORGl'I'RICE

di S. Gio. de Ula un vascellotto con tredici soldati spagnuoli,due


cavalli, ec. (A) (B)

Sononuca, Sor-gi-tri-ce.Verb.f di Sorgere. Che sorge. V. di reg.(O)


Sonouvosere, Sor-gi-gne-re. [N. ass. comp.) Sopraggiugnere.-, Sor
giungere, sin. Lat. supcrvenire. Gr. irpxoSza,
SonousoERE , Sor-gin-ge-re. I N. ass. anom.comp. Lo stesso che 1
Sorgiugnere , V. Franc. Bamb. no6. 7. Se dubbio ti sorgiunge,
Tra 'l si e'l no qual punge.Tass. Ger. . 44. Quando nuova saetta
ccco sorgiunge Sopra la mano, e la configge al volto.
Soncusto, Sor-gin-to. Add. m, da Sorgiugnere e da Sorgiungere.
Rim. ant. Guid.Cavulc. 7. N pu coperto star quand' sorgiunto.
(Cos nelle varie lezioni di questa canzone..) Tass.2.5. Egli quivi
son giunto alquanto pria.
Sonciva. (ldraul.) Sor-gi-va. Sf. Acqua sorgente di vena. Magal.Lett.
vol . pag. 6. (Fir. 769) Sia nna sorgiva di acqua nel piano del
terreno A B, la quale scorrendo liberamente faccia palude. E Viv.

Lett.ivi a pag. 29. Se la fabbrica del pozzo non rinchiudesse tutta


quella sorgiva, ec. (A) (B) (N)
Sononone, Sor-gn-ne. Add. e sm. Lo stesso che Sornione, Susor

nione, V. Monigl. Drum. (A) (N)


Sonco, (Zool.)Sr-go. Sm. Pl.Sorghi e Sorgi. V.A. V. e di1 Sorcio.
Lat.nus.Gr. s. (V. Sorcio.)Franc.Sacch.rim.22. Ma se non fosse il
gatto,I sorghi all'altrui roder sarian tanti, Chc forse il riso tornerebbe

in pianti. E nov.76. Ander sgambato per le pulci,ed uno sorgo l'as


salisce in forma, che esce di s. E nov. 87. tit. A messer Dolci

bene si d a mangiareuna gatta per ischerne; dopo certo tempo egli

435

SOIRNACCIIIA IRF

2 - In forza di um, Luogo dove si pu sorgere o approlare, Porto,


Foce. Accad. Cr. Mess. lib. 5.
Dicde
al sorgitore

dente soggetto della seguente, e l'ultima ha il soggetto della prima


ed il predicato della penultima. Per es.Il corpo composto: il com
posto hi delle parti: ci che ha parti risolubile : dunque il corpo
e risolubile. Tale sorta di argomentazione, che acervus dai latini ven
ne anche detta, fu inventata da Crisippo, come narra Diogene Laer
zio. Gal. A ist.33. Questo uno di quelli argomenti cornuti che si
chiamano Soriti. (Veramente non il Sorite, ma il Dilemna, fa sen
pre detto Argomento cornuto.) (A) (B)

Soniche. * (Geog) Sor-lin-ghe. Sfpl. Gruppo di isole dell'Atlan


tico, presso la contea di Cornovaglia da cui dipendono. Le princi
pali sono Santa Maria, S. Martino, S. Agnese ec. Sembra che sieno

state conosciute dagli antichi sotto il nome di Cassiterides. (G)


SonLino, * Sor-li-no. N. pr. m. (Dal ted. sehr launig molto faccto,
gioviale.) (N)
2 * (Geog) S. Sorlino. Citt di Francia net dip. dell'Ain. (G)
Sono. * (Min.) Sr-lo. Sm. Fossile di cui si distinguono due variet,
la nera e l'elettrica ovvero la tormalina. Il colore del sorlo nero

fosco o bigio. Lo si trova compatto , disseminato e cristallizzato. I


cristalli sono prismi a tre lati, cogli spigoli laterali ottusi, alcune
volte terminano in piramidi triedre. Lo splendore vario ; la spez
zaura concoide piccola; opaco ; produce tratti bigio-chiari;
duro, ma un poco meno del quarzo. (G. P.)
Sonmontante, Sor-mon-tn-te. (Part. diSormontare. Che sormonta. Lat.
crescens, surgens, ascendens. Gr. xvv, rpozyurcs, dazivv.
Alam. Colt.5.28. D'un picciol sasso Se le carchi la fronte, e tagli
alquanto Del sormontante tallo. Tes. Br. 7.5o. Ella (la religione )
pi degna a tutte cose di tutte virt che appartengono a divinit,
e che ci mena a fare opera che ci meni a vita eterna, sormontante

d a mangiare sorgi a chi gli di la gatta.


tutte l'altre cose. (B)
Sonconcello. * (Agr) Sor-gon-cl-lo. Sm. Piccolo sorcolo. V. e di Sor SonMostare, Sor-mon-t-rc. t N. ass. comp.1 Montar sopra, Sadire.
coletto. (A) Pulc. Bec. st. 3. Berg. (O) (N)
Lat. scandcre, ascendere, crescere, surgere. Gr. Bzivstv, dvazir,
Sorcononna. (Filol.) Sor-gon-ghi-na. Sf Canzone solita a cantarsi
zigvsu, rpoyec92. Petr. canz. 28. 2. Poich sormonta, riscal
in Firenze dalla plebe in occasione di bagordiper allegria.Monigl.
dando, il sole. Dant. Par. 3o. 57. lo compresi Me sormontar di
Dr. Cantar la sorgonghina. (Dal ted.schargesang che si pronunzia sopra a mia virtute. Giamb. Gell. (Bibl. Enc. It. 1 . fa.) Acqui
sciar ghesangh canto della truppa.) (A)
st questo nome per essere stato dottissimo del sormontare e ira
Sonoozzone, Sor-goz-z-ne. Sm. Colpo dato altrui verso il gozzo.
montare delle stelle. (N)
Lo stesso che Sergozzone, V. Morg. 8. 73. Ma scrra l'uscio ben
- * E variamente. Salv. Avvert. . . proem. Della qual cosa
dove tu dormi, Ch'io non ti dessi qualche sorgozzone.E 28.9. Chi
sar per avventura ripreso da chicch sia, quasi io sormonti d'una
gli d certi sorgozzoni strani. Salvin. Annot.F. B. introd. Ccffone,
dottrina in un'altra. (V)
percossa nel ceffo; musone nel muso; sorgozzone,sotto al gozzo. (N) 2 - Fig. Accrescersi megliorando, prosperando. Stor. Eur. 7. 54.
2 - (Archi.) Pezzo di legno in forma di travicello o piuna, che
Ugone il Magno, considerando maturamente quanto le cose di questo
posando dalla parte inferiore sopra mensola, o beccatello, o in
giovane andassono sormontando e innalzandosi, tuttavia ec. oper
buca fatta in muro, e con la superiore sportando in fuori, serve
tanto, ec.
a reggere travi che faccian ponte o sporto, terrazzo, bullatojo, o 3 Avanzare , Sopraffare. Lat. excellere,
Gr. ripxer,
altra qualsisiasimilcosa ch'esca col suo aggetto fuori del piombo della
rpgai sv. Din. Comp. 3. 8o. Allora cominci a sormontare messcr
muraglia;l Sostegno, Appoggio, Fortezza. Questo tal pezzo di legno
Maffeo Visconti, e quelli della Torre e i loro amici a abbassare.
quando si posasse per ritto a piombo si direbbe Puntello. Lat.fulci
Dant. Inf 6. 68. Pi appresso convien che questa caggia Infra tre
mcn, fulcrum. Gr. puoux, arpyax. Gal. Sist. 49. Cerchi con cte
soli , c che l'altra sormonti. But. ivi : Sormonti , cio monti suso
ne,puntelli, contrafforti, barbacani e sorgozzoni di ripararealla rovina.
e signoreggi. Dant. Purg. 7. 9. E chi podcre , grazia, onore e
Soa. (Min.) S-ri. [Sm. Sorta di minerale o di pieira vitriolica, che
fama Teme di perder, perch'altri sormonti.
si trova nelle cave del rame; ha un odore grave, lezzoso, nauseoso,
- E n. pass.
ed adoperusi in medicina. Lat. sory. Gr. cpv. Volg.Diosc. Il sori 5 - Att. Alzare, Estollcre, Franc.Sacch. rim. Colui che sempre fu
ha l'
grave e lezzoso e nauseoso.Ricett. Fior. 4 Il calciti ec,
e nuovo e veglio, Taglia ed atterra le superbc corna , E gli umili
-

un minerale che nasce nella cava del rame, di virt tra il misi

sormonta in alti scanni. (B)

e il sori, di sostanza pi sottile che il sori, e pi grossa che il


misi. E altrove: Cose forse o cavate dalle vene de'metalli, comc

- *Trasgredire, offendere. Alam. Antig. E confesso oramai ch'i


nostri sdegni Non devrian sormontar le antiche leggi. (P)
- E nel sign. del 5.3.Nov. ant.5. 5. Guarentire il povero contro
il ricco, e il fievole contro al forte , perch il forte non lo son

il misi, il calciti, il sori , l'allume, cc.

Soa. * N. pr. m. Lat. Sori. ( Dall'ebr. tzeror legame) (B)


Sonia. * (Geog) So-ri-a. Sf. Nome moderno della Siria, V. (G)
2 - Citt e Provincia della Spagna, (G)
Soaiano, So-ri--no. Add. pr. m. Di Soria. Lo stesso cheSiriaco, V(B)
2 - Aggiunto di color bigio e lionato, serpato di nero; e tal colore,
bench si dia in altri animali o in panni , non si dice se non de'
gatti,
perch i primi gatti di tal colore vennero a noi di So
ria. Min. Malm. (A)

3- * (Milit.) Arco soriano. P. Arco , 5. 3, 2, e Balestra, S. 3.


Bern. Rim. (Verona una terra ec.) Due archi soriani, un culi
seo. (Qui equivocamente.) (N)
4 -* (Bot.) Aggiunto di una specie di manna. V. Manna, 3. 4, g. (N)
Soruccavolo,* So-ric-ciu-lo. Sni. dim. di Sorice.Segr. Fior.As.cap.7.
Vidi uno soricciuol ch'avca per male D' essers piccoletto ec.(N)
onice. (Zool) S-ri-ce. Sm.Cos propriamente chiamasi il Topo cam
pagnuolo: animale che ha due lunghi denti nella mascella inferiore,
quattro o anche solo due nell'inferiore, da ciascuna parte pi denti
canini e molari gli ultimi de'quali sono daldegellati. In ciascunpiede
ha cinque dita. La testa di questo animale allungata, e riducesi
in un'acuta proboscide i suoi occhi sono piccolissimi; nella forma
del corpo simile ai topi, in quella del capo alle talpe. Abita sotto
terra, o vicino alle acque, e mangia per lo pi insetti e vermi. -,
Sorrice, sin. Lat. sorex, mus. Gr. us. Sen. Pist. 9o. Una gran
parte della gente di Scizia si cuopre e veste di pelle di volpe e di
orici, che son molli e morbide, e 'l vento non le pu passare. Vit.
Barl. 8. Vidde due sorici, che sanza riposo rodeano la radice dell'al.
bero, ov' egli s'attenea.
BoRicicno. (Veter.) So-ri-ci-gno. Addm. Di color del sorice; e dicesi
di sorta di mantello del cavallo-, Sorcino, Sorricinto,sin.(A) Garz.
Piazz. 637. Berg. (Min)

Sorico. (Zool.) S-ri-co. Sm. V.A. V. e di' Sorcio. Fav, Etop.


4 (Test. Ricc.) Dice lo conto che uno sorico avea trovato suo ri
fuggo in una casa che v'avea un molino. (P)
Sorievo (Geog, e Med.) So-ri-li-vo. Lo stesso che Skrilievo,Scker
lievo ,V. (N)

Sorute. (Log) So-riteSm VG. Lat. sorites. (Da soros cumolo) una

serie di proporzioni talmente concatenate che il predicato della prece.

monti. Tes. Br. . 5. Odorare sormonta il gustare e di luogo e di

virtude , ch'elli pi in alto, e opera sua virt pi dalla lunga.


Altresi udire sormonta l'odorare ; ch noi udiamo pi dalla lunga ,
che non odoriamo : ma lo vedere sormonta tutti gli altri di luogo
e di virtute. Ma tutte queste cose sormonta l'anima, la quale
assisa nella mastra fortezza del capo.
- tE col terzo caso in luogo del quarto G. V. 3. 5. 5. Fa
ccano guerreggiare la citt di Firenze, acciocch non potesse cre
scere, n sormontare a loro.

Sormontraro, Sor-mon-t-to. Add. m. da Sormontare. Salito sopra.1


Sagg. nat. esp. zoo. Ridotto alla estrema densit dalla forza de
l'acqua sormontata in G.

2 - Avanzato. Dant. Purg. g. 54. Pooo amendue dall'Angel sor


montati,

3 - Dicesi Sormontato in orgoglio e vale Inorgoglito M. V8. o5.


Per la vittoria di quello sormontati in orgoglio, combatterono il pog
gio de' Borghi.
Sonuoraron, So-mon-ta-tdre. Verb, m. di Sormontare, Che sormonta.
Bellin. Bucch. 38. Qual condottier di guerra, Che presa a forza
d'armi abbia una terra, cc.; Tal quel sormontator delle cervella
Passa, e n vorria pur, qual trionfante, ec. (B)
Sorntonrrauce, * Sormonta-tri-cc. Verb. f di Sormontare. Che sor
monta. V. di reg. (O)
Sonnacane, Sor-na-cre.A. ass.. e di Sornacchiare. Menag Oss.(A)
Soanacchuane,Sor-nac-chi-re. tN. ass. Far sornacchi, vale a dire
Sputar sornacchi con quel suono chi proprio di tale azione. Ma
-

sembra in tutti gli es. che seguono adoperato per Sonnacohiare o


Russare. -, Sornacare, sin. (Dall'illir. izhraknuti spurgarsi spu
lo

tando, che viene da iz da ,e dahraknuti dare un raschio.

Stulli alla voce Sputare. In Menagio da ercerniculum. V. cheitin


ge essersi tratta da exeernere cacciar fuori.) Bern. Orl... 42. Ella
rispose il vostro tornacchiare Non m'ha lasciato stanotte dormire.
(Il Vocab. alla voce Pizzicare S., l'ediz. di Pisa, e la Bibl.ncicl.
di Milano leggono sonnacchiare.) (B) Bandell. . nov. 35. E sen
tendo che quello che credeva essere il frate sornacchiava, disse alla
fante: senti come stornacchia. (Min) Fortg. Ricc. 3o. 76. Che subita

436

SORNACCHIO
SORPRISO
si sveglia e si riveste , E prende in odio lei ch' ancor sornacchia.
mato da molti futti uniti in un sol corpo, mediante inviluppi fio
E rim. cap. 7. E sa le mone Farsi aprirle finestre . . . Poi sdra
rali sugosi ed innestati fra loro, di miniera che il loro insenne rap
presenta una bacca papillosa.(Aq) (O)
iarsi di nuovo e sornacchiare. (N)
Sonnaccmuo, Sor-nc-chio. Sm.1 Catarro grosso, che tossendo si trae Sorpassare, Sor-passante. Part. di Sorpassare. Che sorpassa.
fuori dal petto- Sarnacchio, Scaracchio, sin. Lat. pituita, sputum 2 - In forza di add.com] Eccellente. Salvin. Pros. Tosc.2.24.
crassius.
. dpvga,
a LorMedcanz.59. 3. I sornacchi ch'ella Seguono lor viaggio, e a ogni passo in istrane a venture s'incon
trano, e in nuovi e stravaganti accidenti nati dalla loro maravigliosa
sputa Pajon tuorla colla biacca. Alleg. 78. Che fate allo starnuto
Altri commenti, favellando al bacchio, Da infardar voi e lor con un
e sorpassante bellezza.
sornacchio. Maln.
47. Le strade allagan tutte co' sornacchi.
Sorpassare , Sor-pas-s-re. Atten. ass. comp.1 Passar sopra , So
Sonnavica ne, Sor-naviga-re. N. ass. comp. Navigar sopracqua, a pravanzare, IEsser da pi , Trascendere, Eccedere, (Oltre

fior d'acqua; e per simil.


com. vers.

o5.

ibrare il corpo a galla. Salvin. Batra

, sornavigando, Meni il ranocchio a caval

luccio a casa, Sull'acqua bianca il verde corpo ergendo. (A) (B)

passare.) Lat. supergredi. Gr. irpzivs. Salvin. Disc. a. noz. Quan


tunque le maraviglie della grazia sorpassino di gran lunga ogni uma
ma manifattura. E 2, 3o6. La poesia sorpassa in eccellenza tutti i
lavori d'ingegno,

sonnso. * (Geog) Sor-nino. Fume di Francia. (G)


Sonnone , Sor-ni--ne. [Add. e sm. Lo stesso che Susornione, P.

Soneassaro, Sor-as-s-to. Add. m.da Sorpassare. V. di reg. (O)


Sonnuota ne, Sornuo-t-re. N. ass. Lo stesso che Soprannuotare, V. Soario, Sor-pi. Avv.comp. Da vantaggio,1. A. e di Soprappi,
Tass, Ger. o. 62. Questo lo stagno, in cui nulla di

Si

di cui e sinc..]

getta mai che giunga insino al basso; Ma in guisa pur d'abete, o 2 - In forza di sm. indecl. Avanzo, Sopravanzo. Lat. reliquum. Gr.
d'orno, leve L'uom vi sornuota e 'l duro ferro e 'l sasso. (M)

rpurro, G.

. 12.24. 2. Sono i Pisani franchi in Firenze l'anno

la valuta di fiorini 3oooo d'oro di loro mercatanzia che venisse da


Torell. idill. Teocr. xxr. Per lo sangue si fe' l'onda vermiglia ,
E sornuotava del garzon tal voce ec. (P.V)
Vinegia , e 'l sorpi pagare danari 11 per libbra.
Sono. * (Bot) S-ro. Sm. Ammasso di caselle collocate sulla fronda Sonponae, * Sor-porre. att. anom.comp..e di Soprapporre, di
delle felci. Possono i sori essere tondeggianti, lunati , lineari, so cui e sinc. Gio. Grald. Berg (O)
litari, quando si osservano solitari, fra le vene trasversali della Sonpontane, Sor-port-re. Aut, comp1 Portar sopra o seco. P. A.
fronda, seriali, quando stanno disposti sopra una linea trasversale
e di Soprapportare, di cui sinc.1 Lat. auferre, efferre, eripere.
Gr. dpap. Tratt. pecc. nort. Quando ira sormonta, e sorporta
fa le vene trasverse, biseriali se in due, moltiseriali se in molti,
l'uomo, elli si cruccia in anima e in corpo,
continui, interrotti, longitudinali, marginali, trasversi cc. (Dal gr.
soros cumolo) Bertoloni. (O)
Sononraro , Sor-port-to. Add. m. da Sorportare,

2 (Marin.)Nonne che si d sulle galere alla zavorra che vi si pone(A) sonrosro, Sor-psto. Add tm. da Sorporre. A.. e di Soprap
Sono, S-ro. Add. m. Aggiunto d'uccel di rapina, avanti ch'egli ab
posto di cui sinc.1 Lat. superpositus. Grrrausos. Cr. gag.
bia mudato. (Dal lat. barb. saurus sauro : perch di questo colore . . Aggiuntovi assenzio, paritaria e brancorsina, e peste bene in
sieme , e poi nella pentola cotte e sorposte
son le prime penne ch'ei mette- V. il Du Cange e V. Sauro. )
Cr. ro. 3. . nelli che fu preso quando usci del nidio, di secon- Sonraenoestre, Sor-pren-dn-te. Part, di Sorprendere. Che sorprende.
do merito, innanzi che le penne in fierit mutasse, e soro si chiama. 2 - Che cagiona ammirazione, Maraviglioso. Lat. in admirationem

rapiens, inducens. Gr. zrxrr, Salvin. Disc.. 32. Non vi ha in


questo fatto alcuna cosa di sorprendente e di maraviglioso,
Per metf Aggiunto a Uomo, Semplice, Inesperto (V. Recente.) Sonpaenoene, Sor-prendere. Att. anom. comp. sinc. di Soprappren
derc. Cogliere all' improvviso.- , Soppreudere, sin. Lat. ex im
Lat. incautus, rudis, tyro, simplex. Grazaros, repos, ves, rcs.
(Vuolsi tratta questa metafora dalla poca accortezza dell'uccel di
proviso invadere, opprimere. Gr zzzzze (Superprehendere
rapina, quando s giovane, che non abbia ancora mudato. Presso sopra prendere.) Dant. If 13, 1 a 1. Quando noi fummo d'un romor
Cant. Carn. 165. Smerli, moscardi, smerigli e sparvieri Fanno onore

ad ognun , quando son sori.

il Du Cange si ha in fatto sauratus in senso di stolto, come sau

sorpresi. E Pug, 2. 63 Che tutta libera al mutar convento L'alma

rus per uccel di rapina. In ar. per si ha seref nescire, haud recte
sorprende, e di voler le giova. Red. Cons. . 6o. Fu sorpreso in
facere, negligere ob socordiam ; serif negligens, incurius, nescius. In
prima da una fiera e dolentissima gonorrea. (N)
pers, sciuride stultus, serhal attonitus. In celt
searg persona a - Cagionare ammirazione, Recar maraviglia; ma in questo senso
insignificante, debole per et o malattia) Virg.Eneid.vide Tideo, schivato da' buoni scrittori. P. Sorprendente , 52.(A)(N)
e tre figliuoli d'Antenore i pi sori. Dittam, 2. g. Onde non creder 3 - (Milit.) Cogliere all'improvviso l'inimico, Assaltarlo inaspet
tatamente
e
cos delle persone come di fortezze ec.; altri
mai nessun si soro, Che del mal e del ben , cui tutto vede , Alla
fine non renda il suo ristoro. Cron. Morell. 238. Il detto Paolo gio
menti. Soprapprendere, Sopprendere G. . . 5o. 2. Per la qual
vane, soro, solo, senza alcuno ajuto o consiglio. Tac. Dav. ann.

cosa i nemici, temendo la stanza d'essere sorpresi ec. si partirono.

3.74. Chiedeva alle fatiche questo compagno non soro, ma otto anni
Liv. M. Poi appresso la paura sorprese tutta la schiera. Nov. ant,
esercitato a quietare sedizioni. Ar. Fur, 3o. 4. E or p
Ruggier,
6o. 2, Sorpresero questo lor signore a tradigione sconciamente. Da
vil. Il conte di Mongommery avea sorpresa la citt d'Etampes.(Gr)
giovane soro, Farmi da solo a solo o danno o scorno? Cecch. Mogl.
a... Voi dovete tener per fermo che Pandolfo sia cosi soro di questo Soapaesonero, Sorpren-dimn-to. Sn. Il sorprendere ,orpresa.
Motivo, come l quel muro.
Bellin. Disc. part. 3, pag. 4. In voci di maraviglia il chiani in
- * Semplice , Puro , Schietto, detto d'aniunale. (Dall'ar. saera
comprensibile e troppo grande, ma di troppo sorprendimento alla
vista degli uomini, se osa ella talvolta ispiarme suo essere da lon
haet purum, sincerum csse. In ebr. tsaraf purgare, purificare) Pulc.
tano , ec. (B
Giosi. Perch questo animal gentile e soro La sua natura , bench
voi il sappiate , Prima morir, patire ogni martoro, Che macular la Soapaesa , Sor-pr-sa. Sf Il sorprendere i Sopravvegnenza Libcur.
sua pura bellezza. (Parla dell'ermellino) (N)
malatt. Tanto pi s'affliggono per la sorpresa di nuovi e non aspet

- (Veter) Aggiunto di una sorta di mantello di cavallo, che pi

tati accidenti di stomaco,

comunemente diciamo Sauro. Amet. 84, Achimenide stante sopra un 2 - Nell'uso, Stupore, Maraviglia.
Sorprendere,
2. (A)
alto cavallo, e di pelo soro fortissimo. Teseid. 6. 6. E sopra un 3- (Milit.) L' assaltare il nemico o L' attaccare una piazza, un
luogo
forte
subitaneamente,
ed
in
quel
modo
o
con
quelle
insidie
cui
gran destrier di pelo soro , Era fra tutti i suoi pi eminente.
l'inimico non si aspetti o non pensi. La Sorpresa differisce dalla
Sonocana. * (Geog) So-ro-c-ba, Fiume del Brasile. (B)
Sonoccnta , So- c-chia. Add. e sf Lo stesso che Sirocchia. V. e
Battaglia di mano, perch questa si fa per impeto aperto ed a viva
di Sorella. (Questa voce discende dal lat. sororcula pi regolarmente forza, quella si conduce con istratagemmi e con grand' arte. Davul
delle sue sinonime Serocchia e Sirocchia,) Franc. Sacchi. nov. 5. Mancando il fondamento della sorpresa, che era la negligenza e la po
ca guardia de' cittadini, i capitani senza molto ostinarsi ricuperarono
And cercando il contrario d'una sua sorocchia. Ed appresso : A
le scale e ritornarono nel luogo ove il Re colla cavalleria gli attende
sua sorocchia da marito cc. la marit al giudice di Gal
ura. (P)
va. Cinuzzi. In ciascuna fazione, e azione di guerra, come di scara
Sonocerao (Bot) So-ro-c-fa-lo. Sm. P. G. Lat. sorocephalus. (Da nuccie, d'assalti, d'incamiciate, di sorprese, di battaglie , d'or
-

soros cumulo, e cephale capo) Genere di piante della famiglia delle

dinanze ec. Montecucc. Le sorprese, la cui qualit essenziale si

proteucee, e della triandria monoginia di Linneo, da Browne sta di giungere improvviso ed inaspettato sopra l'inimico , quando egli
bilito col nome di Soranto , le quali si distinguono per un cumolo
o dorme, o mangia, o celebra feste, o foraggia, o sta in punto d'al
di fiori disposti in capolino. (Aq)
loggiare o di disalloggiare, o non ha messo ancora le guardie, o le
Sonoromoni."(Filol.) Sorod-mo-ni. Sm.pl. G. Anime de morti, Anime ha levate, o ha disellati o disimbrigliati i cavalli. (Gr) Pallav, Ist.
sciolte dai corpi; lo stesso all'incirca che i Lemuri presso i Latini. (Da
Conc. a. 4g7. Il cardinale di S. Giacomo parlando al Duca suoni
soros urna funebre, cataletto, e demon demone, nune, genio.) (Mit)
pote intorno alla non attenta da lui sorpresa di Roma, gli disse ec.(Pe)
Sonoe. (Geog)S-ro-e. Citt di Danimarca nell'isola di Selandia(G) 4 - *(Ar.Mes.) Pezzo, fermato sulla lumaca dequarti d'un oriuolo
Sorone , So-rre. Add. esf) P.L. e A. P. e di Sorella. Lat. a ripetizione, per render certo l'effetto della soleria, mediante un
soror. Gr. d. Petr. son. 283. Come a noi 'l Sol, se sua soror leggero slontanamento che gli vien dato dalla stella del saltatoio che
l' adombra , Cos l'alta mia luce a me sparita.
gli preme contro: questa pressione fa avanzare alquanto la sorpresa
2 - Monaca. Vit. S. Umil. Questa santa pi volte fue veduta le
sulla lumaca quando non si deve udire a suonare un quarto.(D.T.)
vata da terra , orando levata in aria; onde il di della vincula di san Sonaeso, Sor-pr-so. Add.m. da Sorprendere. Colto all'improvviso,-,
Piero, abbiendo visitata la sorore Sobilia, nel sasso ec., orando ella,
Sorpriso, Soppreso, sin..](Attonito) Lat. oppressus, invasus. Gr. xa
la vide la detta sorore in aria levata.
raxm9els. Nov.ant. 3g. 2.Vedendo che egli era cos sorpreso, parl,
Sononia. * (Mit) So-r-ri-a.
od Epiteto di Giunone, sotto
c disse: ec. Dant. Par. 559. Ed ogni permutanza credi stolta, Se la
il quale Orazio vincitor de' Curiazi le eresse un'ara in espiazione cosa dimessa in la sorpresa, Comel quattro nel sei, non raccolta
del delitto da lui commesso, uccidendo la sorella. (Mit)
But. ivi: Nella sorpresa, cio nell'appresa in suo scambio. (Qui
Sonocoa, So-ro-ri-ci-da. Add. e sost. com. Che uccide la sorella.
pare in forza di sf; ma la sorpresa sembra valer qui la materia so
Faust. Or. Cic. 3. 33, Berg. (Min)
prappresa o surrogata nel permutare devoti) Corsin Torracchi
Somoso(Bot) So-rso. Add. e sm. G. Lat. sorosus. (Da soros muc
9. Da piet sorpresa. (N
chio) Specie di frutto costituente il quarto genere della decimaset a -- (Milit.) v Sorprendere, 3. (Gr)

tima classe dell'artificiale classificazione defiuti di tibet, for Soarauso, Sorpri-so,

ddm.

Al deto per la rima. P. e di

SORTA

SORQUIDANZA
Sorpreso. Dant. Purg. . o7. Ch non si converria l'occhio sorpriso

437

Bnl. Asol . 56. Mille fiate addiviene che una paroletta, un sor

D'alcuna nebbia andar d' avanti al primo Ministro.


riso, um muover d'occhio con maravigliosa forza ci pigliano gli animi,
Sorouin AnzA , Sor-qui-dn-za. [S f] V. A. (Arroganza, Presunzione.] Soaniso. Add. m. da Sorridere.
Iat. a rogantia. Gr. oz six. (V. Oltracotanza.) Tratt. pecc. mort. a - Parole sorrise, diconsi Le parole dette sorridendo Dant. Par.
Il terzo ramo di orgoglio si sorqundanza, che noi appelliamo pre
o5. Si fini del primo dibbio disvestito Per le sorrise parolette brevi,
sunzione. E appresso : Lo terzo ramo d'orgoglio arroganza, che
lento a un nuovo pi fini irretito. But ivi. Per le sorrise parolette
l uomo appella son quidanza o presunzione.
brevi , cio per le parole di Beatrice, le quali disse , lievemente
Soruna ne, Sorqmi d-re. N. ass. e pass. Aver sorquidanza, Montare
sorridendo della semplicit e grossezza del falso pensieri di Dante.
in superbia, Pigliare a oganza. V. di reg. Berg (Mlin)
Sonnoneae, Sor-r-de-re. Att.comp. Pianamente rodere, e fig. Con
Sorooiato , Sor-qui-d-to. ald. (m. da Squitiere.) V. A. Che ha
suonare a poco a poco. Esp. PN. 85 l fiotti de'malvagi pensieri che
sorqundanza. Lat. arrogans. Gr. &z v. Tratt. pecc. muort. L'or
sorrodono . . . il cuore. (e pur non si ha a leggere corrodono.)(N)
gogiioso si sorquidato , che gli crede pi val re, che niuno altro. Snooane , Sor-ro-g-re. tt
. di reg. V. e di Surrogare. (O)
E' appresso : Ell' usanza del sorqmilato , che non li basta niente Sonocro, Sorrogato, Add. m. da Sorregare. V. e di Surrogato.
a dispregiare li altri. E oppresso : La terza si il peccato di quelli
Borgh. l'ast. Rom. 463. Quegli altri Sulletti , che noi diremmo
son qui dati che dicon : io far questo e quello.
per avventura o sostituiti o sorrogati. (V)
SonnA. (Ar. Mcs.) Sr-ra. [Sm.) Salune fatto (dalla schiena) del pe Sonoma. * (Gcog) Sor-roma. Sm. La parte orientale del regno di
sce tonno; [quello della pancia dicesi pi propriamente l'anatello.]
Kasson nella Senegambia. (G)
(In turco so ru, in ar. za hr dorso) h cc. nov. 8. 5. Postisi dun Sonnu. * (Geog) Sr-rul. Citt dell'Indostan inglese. (G)
que a tavola , prinicram nte ebbe o del ccce e della sorra. Lurch. Sorsara ne, Sorsal-ta-re.Vass. comp. Salar sopra. Salvin. Iliad. lib.
n. 18. E troverai a un filar di sorra, Come le palle hanno il cervel 7. v. 34'. Di Priamo il figlio a mezzo sculo Di colla lancia, e non
di borra.
spezz l'acciajo , Ma s' inclin la punta ; e Ajace punse, Sorsal
SonnAnere , Sor-r-de-re. Att. anom. conmp. Radere lievemente. Lat.
tando, il brocchier. (A) (I)
subradere. Pallad. Apr. 7. Se questa arbore trista , sori adiia con Sonsane, Sor-s-re. M. ass. Bere a sorsi; altrimenti Centellare, V.
- , Sorseggiare, Sobecchiare, sin.1 Lat. sorbere , sorbillare. Gr.
pettine di ferro , e fia allegra. (V)
SonnA1A. * (Geog.) Sor--ja , Zalas. Fiume del Portogallo. (G)
, p. Bocc. Lett. Pr. S. p. 2g. Ne' conviti reali ec.
SonneccinAn , Sorrec-hia-re. N. ass. Dar d'orecchio , O ecchiare,
t'inframmettevi, ne'quali erano pi larghi bocconi messi ne'vasi
d'argento, e quivi ottimi vini sorsavi.
Origliare. Menz. Disc. Op. vol. 3. pag. 58. Per lo pi coloro della
vera sapienza privi riputercino , cle di s magnificamente e degli Somsara , Sor-sta. S/ lungo sorso. (A) Rim. lurl. 2. 84. Onde
assetato e stanco ognun s'accorda A bere ec. , Poi fino a sei si tra
altri perversamente parlando, e per parcr dotti , ai sotterfugi ed
alla doppiezza i correndo, sorrocchiano all'aura popolare. (A) (B) stullaro un pezzo, Pigliando a capo chin buone sorsate, E rivestiti se
Sonneocenr, Sor-reg-ge-re. [ 1tt. anon. comp..] Iggere sotto , Soste
n'andaro alrezzo. (B) Benv.Cell Pitt. f a 46. Che se ella me me
nere. Lat. fulcire. Gr. pv. Salvin. Pros. Tosc. . .ff8. Reg
lasciava bere una sorsata a mio modo io gli donerei una gammurra(N)
gere cc. non solamente governare, ma propriam intc en c e soste Sorsaro, Sor-s-to. Add. m. da Sorsare. V. di reg. -, Sorseggiato,
inere e sorreggere in nostra lingua vuol dire. E 49 Con aura di Sorbecchiato , sin. (O)
benigno favore sostenerlo, sorreggerlo ed ajutat lo l Idll. 3 . Una Sonseccane, Sorseggiare. N. ass. Lo stesso che Sorsare, V. Lan
in. Ist. Plin. lib. a. cap. 24. Berg (Min)
nuova cintura cgli ancor pr ese, Coll' altra mano sorreggendo il fo
Sosecciaro, Sor-seggi to Add. m. da Sorseggiare. . di reg. Lo
dero , ec. (B)
a N. pass. e per metaf Fermarsi , Contenersi. Lat. se continere. stesso che Sorsato , . (O)
Gr. arxiv. But. Pug. 25. 1. Sopraggiungono alcuni che guardano Sonserino, Sor-set-ti-uo. Sm.1 dim. di Sorsetto. Lt. sorbitiuncula.
altrui , e non si sorggono: cosi facciano quegli spit.
Gr. omarov. Alleg. 79. Assaporava gentilmente, quasi che a
SonnenArnro. (ldraul.) Sor-re-na-mn-to. m. Bunco d' arena , for saggio la pigliasse ed a spizzico, un maghero sosttino dell'acqua
sagra
del fonte prodotto dall'ugna del cavallo. E 192. Pensai'n un
mato dal mare alle foci defiumi. Perell. leluz. Tenere la sua foce
libera da' sorrenamenti che i venti e l'impeto del mare ben subito
sorsettino, o due al pi, sazio Farmi dell'acqua che i cervello intrica.
-

orsettino diff. da Centello. Non si beve a centelli , a centellini,

vi fecero. (A)

Sonaesane. (idraul.) Sor-re-n-re. Att. I'ormare banchi d'arena alla


foce d'un fiume ; e dicesi del mare. (A) .

SounesTino ,

Sor-ren-ti-mo. Add. pr. m. Di Sorrento. (lb)

Soaero. - (Gog) Sor-r-to, Surrento. Lat.Surrentum. Citt della


provincia di Napoli. (C)

tella bevendo da un bicchierino : si beve a sorsi , a sorsettini, in

qualunque maniera. Questa seconda voce si applica e agli uomini ed

---

Soaresso, Sorrs-o. Sn. indecl. Apocope di Risorresso. ] V.A. Lo


stesso che Riso russo , V. Lat. resurrectionis Dominicae dies. Stor.

Pist. 157. Quindi si parti lo di della Pasqua di Sorresso.

sonnucc. - (Zoi.) Sor- i-ce. Sm. V. .

che il vino od altro liquore bono. Si beve anche un sorso , un


sorseuino d'acqua, di veleno, di disgustoso liquore. Si centella per
lo pi sorseggiando le ultime gocciole del bicchiere, ovvero si cen

. e di Sorice. Fr. Giord.

agli altri animali. Il bevitore beve a centelli: il malato beve a sor


settini: nel primo pu essere un senso di volutt , gustata a bcll' a
gio e quasi ineditata, che non nel secondo. Si ffre, si dimanda
di bere un sorsettino di vino; non si offre n si domanda un cen
tetlio - questa voce non esprime la quantit direttamente e scompa

8. Come colui che colla trappola piglia i sorrici ingannandoli. (V)


Sonnici sro. (V ct r) So-ri-cit-to Aida. n. V. e di Soricigno. Luc. 72. gnata dall'atto.
Cesare sclea sopra un forte destricri cc. egli avca il pelo tra inco e Sosterro , Sorsto. Sm.1 dim. di Sorso. Piccoli sorso. - Sorsino,
s. Lat. sorbitiuncula. Gr. 2azro Lasc. Nov. vol. 3. pag. 5.
so ricinto. (V)
sonoenne , Sorri-lm-te. [Purt. di Sorridere. Che sorride. Lat. sub (lil. 85) Sopra tutto ec. li sa male degli amici di Febo, che si
ridens. Gr. rc. hut. Rivoltosi innanzi a Beatrice sorridente.
nneschinamente stentano , avendo anch'egli bcuto qualche sorsetto
-

Soati: ENTEMENTE , So-ri-dm-e-ma-te. Avv. Con sorriso. Lat. subri

dell'acqua incantata, che fa sognare spesso altrui senza dormire.(B)


dens. Gr. r2gas).v. Lib. Pred. 1'. R. Alla interrogazione la donna Sonsino , Sor-si-no. Sm. dim. di Sorso. Lo stesso che] Sorsetto, V.
Lib. cur. malatt. Ne prendono un solo solo sorsino.
sorridentemente ispose.
scanoene, Sor-ride-re. Nass anom] Pianamente ridere. [DcesiSor Sonso, Sr-so. Sm.) Quella quantit di liquore che si beve in un
ridere modestamente, dolcemente, graziosamente, leggermente, piace tratto senza raccorre il fiato. Lat. haustus , sorbitio. Gr. pdonaz.
-

volmente cc.) (V.Ghignare) Lat. subridire. Gr. irc. Dait. Inf


4 99. E'l mio maestro sorrise di tanto. E Par2.52.Ella sorrise alquan
to poi: s'egli crra L'opinion, mi disse de'mortali, ec. E 3.24. Dritti

(Dal lat. sorpsi io sorbi.) Lab. 52. Alla mia sete tutti i vostri fiu
nni insieme adminati, e gi per la mia gola volgendosi, sarebbono un
piccol sorso. Morg. 9. 63' Del liocorno mi rimase il torso ; Or di

nel lume della dolce guila , Che sorridendo ardea negli occhi santi. due otri te n' hai fatto un sorso.
But. Par. 3. . Usauza de' savi di soi ridere, cio temperatamente 2 Fg. (Picciol conforto e ristoro.) Boez. Varch. 4. pros. 6Piglia
ridere dell'error de' semplici uomini , che hanno la verit innanti , dunque questo sorso , dal quale ricriato , possi pi oltre nelle cose
e vannola cercando altrove. E' appresso. Sorridere temperatamente che seguitano pi gagliardo procedere e camminare.
ride e, imperciocch meno che ridere, e questo sappartiene asavii. 3 Dicesi Dare un sorso, e vale Bere un sorso. V. Dare un
E Purg. a. 2. Quando l'uomo savio vede altri leggermente er sorso. (N)
are, sorridc. Bocc. nov. 65. 9. La donna cominci a sorridere, t Desi Ad un sorso, A sorsi, A sorso a sorso, e son modi
-

e lise : ec. Boez. n 3. Ed ella , un pochetto sorridendo, disse: ec.

avverb. usati col v. Bere o simili per Sorsare.

/. A sorso a sorso.]

, Ed accompagnato col terzo caso Liv. M1. Gli altri grida - Red. Anot. Ditir. 4. Si bce a sorsi caldissimo in ogni tempo del
rono che la Rina gli avea sor iso.
giorno. E appresso : ia succiano bollente e a sorsi, come se fosse ci
UBere alcuno ad o in un sorso, fig.= Spacciarlo agevolmetel
o soggh gare per malizia danino, Ghignarel Bern. Orl. . 25. 5
9. o lauto sorridendo l'ascoltava , El a fatica la lasc finire. Stor. Eur. 7.155. Che mi potrcbbono mai fare i Sassoni , le forc e
Dat. l'ar. 22.35. Col viso ritoi mai per tutte quante Le sette spre ; l rni de' quali son cosi fatte, che io me ne berci parecchi ad un sorso,
purch'io volessi 2, Tasson. Secc.6. 63. Conti a 'l Potta scn va, come
e vidi questo glbo, Tal ch'io sorrisi del suo vil sembiante. (N)
43 Mourar g admento con bocca ridente. Bocc. nov. 52. 6. Volto sel ci e da Bere in un sorso. (N)
agli ambascid , sor idendo disse : ec.
Sonsuti. (Geog) sorsuti. Fiume e citt dell' Indoston (G)
- toompacsi. Petr. caz. 4o. 7. E di sue belle spoglie Seco sor Sora, Srta. Sf) Spezie, Qualit, (Condizione , Genere , Stato ;
altrimenti Sorte. Lat. species, genus, nota. Gr. elcs. ( Dal celt.
ride , e sol li le sospira.
5
ed usto attivamente. Tass. Ger. 9. 4. Sorrise il buon Tan gall. sort che vale il medesimo. Nella stessa lingua seorsda, seorta
credi un cotal riso Di sdgno, e in detti aitri ebbe risposto : ec. seorsa , in irland. cd in dan. sort hanno lo stesso scnso. ln ar
Sinisca un A. (Ar. Mes) Sor-ri-scia-tu-va- Sf. T. de nojatori. Cotta siret species , indoles , natura.) G. V. 2. 2 t., 2. no d'ogni sorta .
del sate dal punto in cui si dato il fo o alle calljeino a quello detta traendosi a vicenda. Borgh. Rip. 4o3. E cosa maravigliosa a
in cui il sale formato. (in illi. sk scintilla, si esati ignen si vedere dipinte nelle fregiature e ne' pilastri di quelle logge tutte le
lice cxcutere. In ar. yhraq b uciare.) (A)
sorte d' uccelli. (N)
-

somarso, Sor-ri-so. Sm. Il sorridere, lisetto, l'isito di compiacenza, 2 Modo, Forma , Guisa. (V. Fatta.) Lat. modus, ratio. Gr.
ros. Buon. Tanc. 3. 7. Di ''i ver, mi cominciavi a beu volere? T'.
ed anche Ghigno malizioso. Lat. subrisus G
aiz. Dant.
Par. 8. 19. Vincendo me col lume d'un sorriso, lilla umi disse: ec.
Vocab. VI.

e di che sorta. E' Salvin. Annot., ivi: Quando vuol due genere i

438

SORTIETRA

SORTACCIA

guisa, si dice Sorta ; come dota, loda e simili altri nomi. Quando si 8 - t Nel pl. per lo pi e al modo latino Scrti diconsi gli Strumenti
e Mezzi onde conoscere il futuro o altra cosa occulta, o innocente
gnifica Sorte , Fortuna, si dice: Sorte, quantunque queste regole non
mente o per sortilegio. Lat. sorles , sortilegium. Gr. xpmux.
sien fisse. (N)
Maestruzz. 2. f. Alcuna volta per protrazione de'punti, la qual cosa
, Onde Di sorta che per Di modo che, In guisa che, Cos
che. V. Di sorta che. (A)
si appartiene all'arte geomanzia; alcuna volta per considerazione delle
3 Capitale ; pi comunemente Sorta principale. Lat. sors, caput,
figure , le quali si fanno per lo piombo istrutto gittato nell' acqua ;
alcuna volta per certe ccdole iscrittc ovvero non iscritte, nell'occulto
summa. Gr. xs Azov , dpxzio. ( Sors dal pers. ser capit, princi
pium, principalis. In ar. serat mclior pars, opum; seraret optimum poste, e considerasi chi le toglie ; e simigliantemente ne' fuscelli non
uguali , cio buschette , chi la maggiore o la minor tolga ; ancora
in quavis re.) Franc. Sacch. nov. 32. Sicch avete, che l'usura sta
nel gittamento de' dadi a chi pi punti gitta , e ancora quando si
nel riscuotere pi che la vera sorta. Com. Inf 7. E da sapere che
l'usura quello che si riceve oltre la sorta prestata.
considera quello che occorra prima, aprendo il libro; le quali tutte
cose hanno none di sorti.
Ventnra, Fortuna, Destino ; [ ma in questo senso V. A. ; me
glio Sorte] (V. Sorte.) Lib. segr. cos. donn. Restano sanate non 9 Col v. Avere : Avcre,l Toccare e simili in sorte, e cos Dare,
(Concedere ec. in sorte) vagliono propriamente Ottenere o Concedere
per buona cura , ma per sorta. E' appresso : Ella si e una mera
sorta , avvenuta accidentalmcnte , e non aspettata. Rim. ant. I'. R.

alcuna cosa per distrubuzione dependente dalla ventura ; bench

Amor m'ha destinata una gran sorta. E' appresso : Ed mia sorta

s'estenda anche all' Ottenere o Concedere checchessia per qualun

il non morir per lei.

que altra cagione. I V. Dare in sorte cc.] Lat. sorte obtingere. Peur.

5 Per lo pi nel pl. Sorte si disse in luogo di Sorti, e nel sign.


di Sorte, S. 8, V. Onide Gittare le sorte o delle sorte. V. Sorte, $ 2.]

son. 259. Quanta invidia a quell' anime che in sorte IIamn' or sua
santa e dolce compagnia.

1o * Col v. Dare: Dare in sorte = Concedere. V. S. 9. (N)


non lecito, anzi vietato per lo Dicreto , come sarebbe chi vo 1 1 * Col v. Fare : Fare di sorte = I'are in modo, per guisa. V.
Fare di sorte. (N)
lesse sapere per sorte alcuna cosa occulta , o che dovesse venire,
referendo il prendere della sorte o alla disposizione delle stelle, o 1a [Col v. Gettare] Gettare le sorti, [Gittare di sorte, Gittare delle
sorti)= Rimettere checchessia all'arbitrio della sorte o della fortuna.
alla operazione de' demoni; e tale si chiama sorte divinatoria. Anche
chi volesse sapere per lo prendere della sorte quello che dovesse fare
[.. Gettare, S. 3. Lat. sorti tribuere, addicere. Gr. xxmpovaSza.
Pass. 353. Del gittare delle sorte dicono i Santi che 'n certi casi

o dire, dubitando qual fosse il meglio , come sarebbe d' eleggere al


cuno prelato ecclesiastico, o di ricevere alcuno beneficio spirituale,
non oggi lecito, benech nell'antica legge s'usasse, e chiamasi sorte

consultoria. M. V. 4. 28. Gittarono le sorte, per le quali a messer


Maffio, ch'era il maggiore , tocc Parma, ec.
6 Detto assolutamente Sorta vule Buon per me. Buomm. Cical.

Pass. 354. un altro gittare di sorte, che si chiama sorte diviso


ria ; come sarebbe se certe persone , che avessono a dividere certe
cose a comune, non s'accordassono in fare le parti , dando o to
gliendo, possonsi gittare le sorti, ispoguendo alla fortuna qual parte
venga a qualunque di loro.
2 Gittare una sorte vale anche Il valersi di certi caratteri,

Sorta, che questi proverbi m'hanno fatto ricordare ec. (A)


di certe droghe, parole ec. per produrre, secondo alcune credenze su
perstiziose , effetii straordinarii. (Mit)
7 Fu detto Dar le sorte e vale Estrarre a sorte. Cavalc. Att.Apost.
9. Fatta l'orazione, dicdono loro le sorte , e venne sopra Mat 13 [Col v. Mettere:) Mettere alla sorte, [Mettere i nomi alla sorte,
lo stesso che Gettare le sorti.Sen. Ben. Varch. 6. 4. Chc dun

tia. (G. V.)


8 Fu detto Mettere le sorte e vale Estrarre a sorte. V. Mettere le

sorti. Cavalc. Pungil. 2oo. Furono messe le sorte, e fu compreso che


sua colpa era quella tempesta. E Espos. Simb. .36. Dio mand

que (dir alcuno) se io avessi fatto mettere i vostri nomi alla sorte,
e il tuo fosse uscito tra quelli che si dovevano riscattare, debbimi
tu in cosa alcuna?

a tempesta, e li marinari misero le sorte per vedere, per cui colpa 14 * Col v. Tirare : Tirar le sorti= Far sortilegi. Buon. Fier. 2.
avvenisse quella tempesta; e la sorte venne sopra di lui. (V)
SorTAcciA, Sor-tc-cia. [I Sf. ] pegg. di Sorte. Cecch. Spir. 1. 1. La
sortaccia , Contro l'oppenion di tutti i medici, Lo fe' guarire , e

4. 4. Veggo con un bicchier tirar le sorti Sopra d'un libro , e far


le maraviglie. E Salvin. Annot. ivi : Tirar le sorti, sortilegi ,
geomanzie. (N)

rimettere un tallo In sul vecchio. Ed ivi : E la sortaccia volle

15 (Col v. Toccare] Toccare in sorte. [ V. S. 9.] Bocc. nov. 16. 13.


Divisa la preda, tocc per avventura tra l'altre cose in sorte ad un mes
Che quando io giunsi di Levante , Neri Era malato, e si pu dire
ser Guasparrin d' Oria la balia di madonna Beritola e i due fanciulli.

in transito. (B)

Sorre, Sr-te. 8f1 Condizione, Stato, Essere, Spezie, Qualit. Lat. 16 Col v. Trarre : Tcarre a sorte o per sorte= Eleggere alcuno o
sors, fortuna, conditio- Gr. xpos, Acx, xxrcarxrs. (V. Sorta, S. 1.)

Determinar checchessia per mezzo di polizze estratte. V. Trarre.(A)


17 [Col v. Venire : Venire in sorte lo stesso che Toccare in sor
della vostra sorte. Petr. son. 195. I'mi vivea di mia sorte contento.
te. V. S. g.] Petr. son. 315. E quel soave velo , Che per alto de
stin ti venne in sorte.
2 - Modo , Fonna, Guisa. (V. Sorta, S. 1.) G. V. 9. a 19. 4. I quali
tre cavalieri dinunziati per lo modo e sorte , come detto avemo ec. 18 [A sorte , Per sorte ec. posti avverb. A caso , Per accidente ,
Per ventura, Per fortuna.
a' lor luoghi..] Tes. Br. 5. 7. Eleg
comparirono e confessarono che sentirono il trattato.] Segner. Mann.
gono (le api) loro re , e non eleggono per sorte ; anzi chi pi
-Apr. 28. . Gli empi non producono frutto di sorte alcuna. E Lugl.
. 5. Cose su cui mai non ebbe ragione di alcuna sortc. (V)
nobile ne' costumi , e pi bello e maggiore e di miglior vita, quegli
a - CEd in questo senso Sorte accompagnato con altro nome nel eletto re e signor dell'altre.
genitivo lascia il Di che vorrebbe il nome seguente. V. Di , $.s3, 3.1 19 Di sorte che, avv. Di modo che, Di maniera che. V. Di
Dant. Par. 3 4 1. Grazioso mi fia , se ne contenti Del nome tuo

Soder Colt. 85. Volendo poi fare con comodezza questa sorte vini,

sorte che. (A

hai a conto di questo a far lavare i tini , ch non resti dentro brut. 2o * (Filol.) Sorti diconsi gli Strumenti usati per conoscer la de
tezza o sporcizia alcuna. Borgh. M1 n. 86. Non si trova agevolmente cisione o l'oracolo della Fortuna. Esse erano presso gli antichi una
in nzione di questa sorte moneta. E 1 98. Di questa sorte piccioli an specie di dadi su quali stavano incisi alcuni caratteri o parole, la
cora se ne veggono alcuni. E Vesc. Fior. 49o. A questo medesimo fi
cui spiegazione cercavasi in tavole espressamente compilate. In O
natinente tendevano le molte donazioni deterreni e possessioni e d'al riente le Soru eran frecce, ed anche oggid i Turchi, e gli Arabi ne
tre sorti entrate per dote delle chiese assegnate. E 494. Con singulare fanno uso. I versi di Omero, di Euripide , di Virgilio, le parole
satisfazione d'ogni sorte gente. Dep. Decam.5o. Di questa sorte crrori de' libri santi servirono ancora di sorti , poich ci che presenta
vasi all'aprire del libro si riguardava come decreto del cielo. Indi
si parlato e parler, per le molte occasioni, altrove a bastanza.(V)
3 - ll capitale , Il danaro che si d a merito. (V. Sorta , S. 3) le espressioni di Sorti omeriche, Sorti virgiliane, Sorti de'santi ec.(Mit)
Cr. alla V. Capitale. Com. Dant. Inf. 7. p. 3o. da sapere che 21 (Mit.) Figlia primogenita di Saturno ; e sembra che le fos
l'usura quello che si riceve oltre la sorte prestata. E 3 . E' il sero tributati omaggi come al Destino. (Mit)
licito a domandare, oltre la sorte, alcuna cosa.(Nel 1. es. del Com. 22 * (Icon.) I Romani la rappresentavano in figura di donzella
Dant. la Cr. legge Sorta. V. al S. 3) (N)
studiosamente abbigliata ; tlora tiene sul petto una piccola scatola

4 - Ventura, Fortuna, Destino ; altrimenti Sorta. (V. Destino)Lat.

quadrata, atta a contener l'occorrente per l'estrazione delle sorti.

sors , fors, fortuna. Gr.


, 4xn, rxn. (Sors, sortis dal celt.
Altri la rappresentano siccome Donna bizzarra, vestita di oscuro
gall. sorthan prosperit. Nella stessa lingua soraidh successo, feli colore , con una corona d'oro , ed una borsa di danaro nella destra
cit. In pers. sitare stella , fortuna, felicit, oroscopo. Il Bullet ha ed una corda nella sinistra. (Mit)
il brctt. sord che non trovo in altri dizionari.) Dant. Par. 3. oa. SoRTEcoIARE , Sorteg-gi-re. Att. Dare in sorte.
Lasciando il dolce loco ] Nel qual tu siedi per eterna sorte. But. 2 [E n. ass. nello stesso sign.) Dant. Par. 2. 72. Ma l'alta ca
Par. 2. Sorte, che viene a dire tanto quanto fato, cio ventura. rit , che ci fa serve Pronte al consiglio che 'l mondo governa, Sor
Buon. Tanc. 5. 3. Poich la sorte si t'ha detto reo. (N)
teggia qui , siccome tu osserve. But. vi: Sorteggia qui, cio in que
- * Onde Sorte avversa , Sorte contraria, Malasorte e simili sto luogo d , secondo lo suo beneplacito , l' offizio e l'esercizio a
chi elli vuole.
diconsi per Disgrazia, Disavventura. (A)
5 - Augurio. Dant.Inf 2o. Montava l'appellar senz'altra sorte.(N) 3 Pigliar la sorte, cio l'augurio. Lat. augurium capere. Gr oivioux
6 - * Quella polizza o simile ove scritto il nome di colui ch'
Aag8ivsv. Val. Mass. Coll'animale al sacrificio da sorteggiare nelle
tratto a sorte. Salvin. Iliad. 3. Guatando indietro allor rimescolava

interiora e budellame d' esso.

ll grande Ettor dal dipinto elmo ; quando Di Paride la sorte tosto SorteLA. * (Geog) Sor-t-la. Citt di Portogallo. (G)

- -

uscio. E Annot. F. B. 4. 3. 3. So tire... detto dal trar delle sorti, SontenIA, Sor-te-ri-a. Sf) V. A. V.e di Sortilegio. Lat. sortilegium.
e uscir s la sorte. E Annot. Buon. Tanc. 5. 3. Le sorti tra i

Gentili erano polizze scritte. (N)


7 - Parte o Porzione distribuita per sorte. (V. Sorte per Ventura,
-

Gr. xpmaa 8ia. Tratt. pecc. mort. Procacciano per incantamenti, o


per sorterie, o per malie, che ec. (Diversamente leggesi questo
esempio alla v. Fattia.)(N)

Fortuna ec. In ar. saedr porzione) Fior. Ital. D. Iddio comand a 2 (Ar. Mes) T di migona. Nome collettivo, che comprende le
Mois che i Levitici non avessero sorte nelle terre di promessione , diverse specie di fili di ferro, dette Piombi o Passaperla. (A)
in vivessono solamente de'sacrifici , e delle decime delle primi SoRTIEra , Sor-ti-ra. Add. sf Colei che fa sortilegii. Lucan. V74
zie che offerr il popolo all'altare. Cavalc. Att. Apost. &o. Cacci
Sestus il figliuolo di Pompejo, essendo desideroso di sapere il fine
sette populi delle contrade di Canaan , e divisele per sorte e dille
della battaglia, misesi con sua compagnia a cercare di questa sor
loro a possedere. (V)
tiera. (Vedi la nota f . Guitt. Lett.) (V)

49

SORTIERE

SO SCRITO

Soarene, Sor-ti-re. All. e sm. Colui che fu sortilagi. Lat. sor


tilegns. Gr. xpmds. Lucun. In Toscana riparava i migliorini
gromanti e sortieri del mondo. Tratt. pecc. mort. Come fanno gl'in
dovini e i sortieri e incantatori, e quelli che aoperano per arte diabolica.
Soarileoto, Sorti-l-gi-o. Sm.l Arte (vana ed illecita d'indovinare o di
deliberar checchessia per via di sorti si ant. Sorteria. Lat. sortile
gium. Gr. xpmraiz. (Da sors, sortis sorte, e da eligo io scelgo.)
Alaestruzz. 2. 4. L'arte dello indivinare diversa dalla profezia ,
imperocch la profezia presa in bene, e fassi di grazia, ma il sor
tilegio in male , e comunemente si fa per pecunia.
snrico, Sortile-go. (Add. e sm. detto di persona. P. Il Che fa

quali facilmente fanti, cavalli e pezzi ne' bisogni uscir possono,(Gr)

sortilegi ; altrimenti Sortiere. Lat. sortilegus. Gr. xpmrds. Mae


struzz. n. 3f. Ancora cinque sono i casi riserbati: cc., il quinto in

3 - Dicesi Sortita cieca, Una sortita repentina fatta o di notte o


da luogo nascosto. Segn. Nella spianata istessa apri alcune bocche

o porticciuole, e coprile, acciocch quindi

potessero i cittadini con

sortite cicche scagliarsi in mezzo a'niumici. (Gr)

4 - Dicesi Sortita generale, Quella che fu una guarnigione nu


merosa e forte contro le linee ossidonali o contro i quartieri del ne
mico assediante per rovinargli, inchiodarvi i cantoni, disfarvi le
batterie, abbruciarvi i gabbioni ec. Questa maniera di sortite si fa
sempre con molta gente e con gran fiducia nella debolezza delle
forze nemiche, e per le Sortie generali differiscono dalle partico
lari, perch queste non hanno pi per iscopo se non di molestare
il nemico in questo o quel particolare lavoro con gente eletta, ma

di vini e sortilegi. E 2. i. Che pena si d a' sortilegi ?


Sonrnmeco. * Add. m. Di sortilegio, o Che appartiene a sortilegio. L.

poca. D'Antonj. Se l'adiacente campagna dar motivo alla guarni

Adin. Sat. 3. pag. 75 (Londra 1788) N sortileghe menti um


qua il sapranno. (A) (N)
sorruenro, Sor-ti-mn-to. Sm. Lo stesso che Assortimento, nel sign.

sagri leggieri del calibro da libbre 4. (Gr)

gione di fare sortite generali contro la trincea e di costruire qualche

contrapproccio, si comprenderanno nella dote (della fortezza) alcuni


5-

Diconsi Sortite particolari, Quelle sortite che si fanno da

di Ouantit di cose diverse ordinate insieme. Buon. Fer. 3. a. 9.

una parte della guarnigione d'una fortezza gi stretta d'assedio,

iiavi tu altro di tal sortimento ?

che hanno per unico scopo di guastare o disfare qualche lavoro


dell' assediante , a differenza delle generali. D'Antoni. Un'altra

soaruso. - (Geog) Sor-ti-no. Citt di Sicilia nel Val di Noto. (G)


Sonrine , Sor-ta-re. At. e n. ass. anom. Eleggere in sorte , e talora
Eleggere semplicemnte. Lat. sortiri, eligere. Gr. zxive. Petr.

maniera non meno efficace si di fare una sortita particolare , af

fine di gettare fuochi artificiali molto fetenti ne sotterranei lavori

dell'assediante per appestarli. (Gr)


cap8. Perch a si alto grado il ciel sortillo. Dant. Inf 9. 95. N
Per, n gli altri chiesero a Mattia oro o argento, quando fu sortito 5 - (Agr.) Il germoglio che nasce dalla radice. (Ga)
ch'a tanto ben sortillo, Piacque di trarlo suso.

- * Ed anche Il getto o germoglio che nasce lungo il fusto.


Trinc. Agr. Tratt. 7. 2. Si sta poi attenti a tutte le nuove sortite

Scompartire a sorte o ventura fra pi persone una cosal Lat.

troppo grosse che vengono per il fusto. (P)

Nel luogo che perd l'anima ria. E Par.

. og. Quando a Colui,

sorte dividere, sortiri. Gr. npci. M


. . 13. Il quale (bestia Sontro, Sor-ti-to. dal m. da Sortire. Eletto in sorte , Avuto o O
tenuto in sorte, Cavato a sorte ec.]
ne) sortito tra i prelatori, solo messer Bonifazio per sua cortesia
a - Uscito. Lat. egressus. Gr. ges, Guitt. lett. R. Come agugliotto
fu senza parte di preda.
3 Avere o Ottenere in sorte , Toccare in sorte, Accadere o Ria
sortito dal nido Comm, Dan. InfT'. . f ag. Onde questa ultima
spezie . . fuori delli primi luoghi d'inferno sortita, si pone ec.(Pe)
scire a sorte, ed in questi significati pi in uso che ne precedenti
. L. L'atto di estrarre a
Lat sortiri, nancisi. Gr. rvyxvv. Fir. Disc. an. 69. Se de'con Sonizione. (Filol.) Sorti-zi-6-ne. Sf
sorte. Lat. sortitio. (Mit)
sigli, che io ho fedelmente datigli, qualcuno non ha cosi appieno
sortito il disiderato fine, non stato colpa della mia pura e retta Soaro, Sor-to. Add m, da Sorgere. - , Surto , sin (A)
intenzione, ma malignit di fortuna. Segr. l'ior. Disc. 1. 2. Se Roma 2 - * Sollevato , Ristorato. Ar. iur. Cinq. Cant. 4 75. Ruggier,
che come lui non era immerso, Si nel dolor, ma si sentia pi sor
non sorti la prima fortuna, sorti la seconda. E cap. 55. Ma lo iu
to , Gli studiava ec. (Br)
fortunio suo stato grande, che infino a questi tempi non ha sortito
alcun uomo, che l'abbia potuto o saputo fare. Dant. Par. 32. 34. E 3 Star sorto sopra una cosa, fig. = Reggersi imperturbabile fermo
sotto lui cos cerner sortiro Francesco, Benedetto e Agostino.
su di essa. Ar. Fur. 37. 54. Tosto si estingue in lui, non pur si
- * E' col terzo caso. Pallav. Ist. Conc. n. 4g. Il Papa ot
scema , Quella virt su che solea star sorto. (Pe)
tenne quel ch'era lecito di sperare . . . Non per gli sorti di con Soaroato. (Geog.) Sort-rio. Isola dell'Atlantico meridionale nel
Nuovo Setland. (G)
durre allora l'impresa ad eseguzione. (Pe) Ar. Fur. 4 7o. Che
quando lor d'uccider noi sortisca ec. I Pagani diram che nulla puoi, Soauea. * (Gcog) So-r-ba. Citt dell' Indostan. (G)
che perir lasci i partigiani tuoi. (P) Dant. Par. 4. Qui si mostra Soru. * (Ar, Mes.) Sor-t. Sm. V. Franc. simile alla spagnuola So
bretodo e Sopratodos, V. (In franc surtout.)(A) Baruffald Berg (O)
ron, non perch sortita Sia
spera lor; ma per far segno Della
Soavanzare, Sor-van-znte. Part. di Sorvanzare. V. e di Sopravan
celestial , c'ha men salita. (N)
zante. C'araf Pred. Berg. (Min)
4 Cavare a sorte, Rimettere alla decisione della sorte. Lat. sortes
ducere , in sorten conjicore. Ar. Fur. 3o. 2 . Chi de' di voi com Soavanzaae , Sor-vanz-re. A. V. e di Sopravanzare. Grattarol A
stiun. 5. Berg. (Min)
batter sortirete, Car. En. 6. go. Indi sortiti i luoghi, al suo cia
scuno Si pose in fila. (M Li Dec. l. 2 c. f Li consuli sortiro Sonveonenre, Sorve-gnn-te. Part. di Sorvenire. Che sorviene. Lo
-

stesso che Sopravvegnente, V. Salvin. Iliad lib. 3 7 Cone


quando Alcuni porco sui monti confidato Nella forza, che sta fermo
mi fa sortita.
attendendo La sorvegnente polve, e gran fracasso Duomini,ec (A)B)
6 Uscir fuori. V. Sortito, $ 2.1 (V. qui sotto l'etimologia del Soavenire , Sor-ve-ni-re. N. ass. anon. comp. Lo stesso che Spra
venire, V. Dant. Purg 3.8o. Se prima fu la possa in te finita Di
salvini. Io traggo questa voce dal lat. ecotus part. di erorio io esco
peccar pi, che sorvenisse l'ora Del buon dolor. Riman. Guitt
fuori.) Buon. Fie 3. a. 2. Vorrestici tu forse esser sortiti. I villan
F. R. Fuggio veloce, quando Amor sorvenne. Lall. En. Trav. 6.
coi forconi? Red. Lett. n. 54. Non sia poi cosi facile che il sangue
no tra loro chi lo tovesse edificare, e venne la sorte ad Orazio.(N)
5 - (Dare, Assegnare a sortel Dant. Par. 22. 12o, La vostra ragion
-

ne sortisca. Salvin. Annot. F. B. 4. 3. 3. Sortire, franzese sortir,

2 . Chi di qua, chi di l corre e sorviene. (N)

uscire, detto dal trar delle sorti, e uscir su la sorte. E Cas, 75. Sonviveae, Sor-vi-ve-re. N. ass. anon. comp. V e d''Sopravvivere.
Tass. Sett. Giorn. (A)
sempre dal bere insieme sortivano i Comissatori, e spesso ritorna
Sorvizaro, sor-vizi-to. Add. m. V. A. Pienissimo di viziat
vano a bere , e replicavanlo. (N)
perscelestus, scelestissimus. Gr. rownpdrzros. Bemb. pros 3.ao7.
Riuscire. Mann.lst.Decam.9. Comunque mi sortiva (l'impresa) (N)
Sot e sor in vece di sotto e di sopra, ma queste tuttavia congiunte
(Milit) Uscir de ripari o delle piazze assediate per assaltare il
con altre voci, siccome sono ec. sorviziato, sorbondato, che dis
nemico, Far sortita. Lat. erumpere , eruptionem facere.Gr.pu.
sero gli antichi
rimatori. Part. di Sorvolare. Che sorvola. Lo
Tac. Dav, Vit. Agric. 292. Spesso sortivano rinfrescati ogni anno Sorvolare,
sorvolan-te.
di gente, per reggere a lungo assedio. Galil. Fortiff 6. Giova
stesso che Sopravvolante , V1 Lat. supervolans. Gr. vrprero
l'acqua alle fortezze piccole, ove non possono stare assai gente, e 2
In forza di auld. Aggiunto a Piuma, vale Che si muove ad
per conseguenza non si sortisce ma solo si sta a guardia delle mura
gni
mentono
moto dell'aria o della persona che la porta. Blon.Fer.
(Nota uscita.) (Pe) Segn. I defensori, sotto la scorta del gover
2. n. 6. Orrevoli e galanti, Con queste piume al cappel sorvolanti.
natore di quel luogo, improvvisamente sortirono contro loro. (Gr)
, Sor-vo-l-re. N. ass. compl Polar sopra Volare alto.
Ner. Samin. n. 37. Ed a far prede il popolo sortisce Di notte. (N) Sonvolare
I Lo stesso
che Sopravvolare , Pl
supervolare, suprferri r
Sortire in campagna, dicesi dell' Uscire gli eserciti in cam
irpresa. Dis, calc. g. E quelle che dall'uno all'altro da
pagna. Lat. expeditioniem facere. Gr. rrari
oira.
sorvolando vanno. Boez. arch. 3. rim. 9. Onde non spieghi L al
Soarta , Sor-ti-ta. Sf. Scelta. Lat. delectus. Groxi.
fuoco pi puro, e al ciel sorvole. Tass. Ger 54 Come aquila
a Assortimento. Buon. Fier. 4. 3. 3. Non vedi tu la frasca, e le
suole fra gli altri augelli trapassar secura, E sorvolando ir tanto
sortite Varie, e di color vari ? E Salvin. Annot. ii : Sortite,
appresso il sole, Che nulla vista pi la raffigura Cosi ec. (8)
cio sorte , assortimenti. (N)
- Aut. e) per metaf: Sopravanzare.1 Varli. Stor 5 7
3 - Il sortire, nel sig. di Sortire, - 6. Salvin.Cas. 75. E Comos
ropio una Levata da cena, una sortita in pubblico dalla mensa. per l'addietro non avessi ec. dimostrato quanto l'amore e la calla
nativa della patria tutti gli altri amori e tutte l'altre carte sorvo
elegantemente tradusse : eruptiones lasciviarum , Sortite
di lascivie. (N
lino e sopravanzino.
4 - (Milit.)
, L' uscir fuori che fanno i soldati da lor ri SosanonA, * So-sn-dra, N. pr.f Lat. sosandra. (Dal gr soso fut.
pari per assaltare inimici. Lut. eruptio. Gr. panrs, Ttc. Dav.
di sozoio conservo, e aner, andros uomo : Sal atrice o Conservatrice
ann. n. 24. Quella sortita gli condurrebbe al Reno. Salvin. Disc.
degli uomin.)Nome di una eroina la cui statua era e llocata nella
-

-----

. 44o. Essendo all'attacco d'un ponte, costretto da una improv


visa sortita, scamp in uno schifo.

cittadella d'Atene. (Mit)

Sosasono, - so-and. N. pr.. m. Lat. ssander (Voad

Auleta di snirne che si lasci corrompere negi chi olimpici(Mit)


a Apertura munita di cancello o rastrello, che si fa neba
Lo stesso
luardi o in altre parti della fortificazione di una piazza per potere Soscarrro, So-scritto. Add. m. da Soscrivere. crtto o
che Sottoscritto ,. Lat. sabscriptus. Gr. roypadoum.
ad un bisogno sortire. Galil. E perch il tiro della terza connounera
4. 4. Permetto ec. di porre la mia immagine ornata, quanto po
e il tiro deila seconda lasciano fra loro spazio libero dietro al se
condo merlone, si pu ivi cavar la scala che va alla sortita Zan
trassi , ad onore di te ec. , e quella con versi soscritti, che din
chi se le fosse fossero asciutte, i baluardi abbiano le sortite dalle
no: questa Fiammetta

SOSPENSIONE
SO SCRITTORE
2 Firmato di propria mano..] M. V. 8. 72. Portarono i patti giu
Esp. P. N. 8o. Chi vuole castit guardare de' fuggire le compagnie
sospcccionose. (N)
rati, soscritti e suggellati per li caporali. Dav. Scism. 1. Fatto con
SoseecciosaMENTE, So-spec-cio-sa-mn-te. Avv. V. A. V. e di Sospet
siglio, mandarono
al Re soscritte
dimolteLo
suestesso
scelleratezze
Soscnrtroae,
So-scrit-t-re.
Verb. m.dadiloro
Soscrivere.
che Sot
tosamucute. Lib. Similit. Fuggi la sospeccione , se tu non vuogli vi

44o

Vco

toscrittore, V. Faust. Or. Cic. 3. 39. Berg. (Min)

sempre sospecciosamente.

2 In forza di sm. Colui che amministra anticipatamente danari SospEccioso , So-spc-ci-so. Add. (m. V. e di1 Sospettoso. Dant.Par.
2.39. Si movca tardo, sospcccioso e raro.Zibalt.Andr. 8. Iroso e
per qualche impresa sotto certe condizioni, o che si obbliga anti
sospeccioso , e non potente in buone opere. Franc. Barb. 26. 3.
Ancor greve durare. Con uom che d'ogni cosa sospcccioso. Pal
lav. st. Conc. n. 8to. Quando le parole del Concilio son chiare,
l' articolo pienamente di fede , c ci porta assoluto dcbito di non

cipatamente a cooperarvi, senza aunministrarla. (A) (N)


SoscarvenTe, Sos-cri-vn-te. Part. di Soscrivere. Che soscrive. V. di

reg. Lo stesso che Sottoscrivente , V. (O)

SoscrivERE , So-scri-ve-re. [Aut. anom. comp. sinc. di Sottoscrivere. Lo

sospccciosa credenza. (Pe)

stesso che i Sottoscrivere, V. Ambr. Cf 2. 1. Senza concedermi

pur tanto spazio, Ch'io dicessi, Dio ajutami , mel fecero Soscrivere SoprLo. (Geog) So-pel-lo. Lat. Sospitellum. Citt degli Stati
Surdi nella provincia di Nizza (G)

2 E n. pass. Cron. Morell. 35. Il primo che signific la morte

sua in Firenze, fu il signore di Lucca, e scrisse in duc piccoli versi Sospendere, So-p-dc-r. Att. anom] Appiccare o Sostenere la cosa
in maniera, che ella non tocchi terre; Sollevare. ( V. Appendere.)
a messer Rinaldo Gianfigliazzi , e non si soscisse.
Lat. suspendere, app nicre. Gr. avzprzo. Maestruzz. 2. 14. pcc
Soscrizione, So-scri-zi-ne. [ 5f. sinc. di Sottoscrizione , V. Segn.
Mann. Ott. 27. 3. Ci contentiamo di metterla solo in fine, come
cato a sospendere al collo le parole d'Iddio? put. S. Margh. Spo
gliato la e sostendetela , e si l' accendete con ferri ardenti.
una *soscrizione,
o come
sigillo.
Sose.
(Cron.) Sse.
Sost.un
com.
Spazio di tempo della durata di 2 - Alzare. Dunt. Inf. 28. G. Poich l'un pi pcr girsene sospc
se , Maometto mi disse esta patola : ec.
sessanta anni, usato nella cronologia caldea. (Mit)
-

Sosia, * S-si-a. N. pr. m. Lat. Sosia. Lo stess che Sosio, V.(Dal 3 - Impiccare. Lat. laquco suspendere. Gr. px divaprg. Guicc.
gr. soos salvo) (B)
Stor 5. 7,6. Molti ne fece sospendere Giovanni de' Medici per
2 - N. pr. f - Galla. Dama romana, da Tiberio condannata al
-

punizione d'essersi prima fuggiti da lui.

4 - Per meta. Astrarre da' sensi. Fior. S. Franc.

l'esilio. (Mit)

3. Senti tanta

SosiAno, * So-si--no. N. pr. m. Lat. Sosianus. (V. Sosia.) (B)

2 (Mit.) Soprannome od Epiteto di Apollo. (Dal gr. soso fut di


sozo io conservo ) (Mlit)

Sosisi. (Gcog.) So-si-bi. Ant. popoli della Sarmazia asiatica. (Mit).


Sosino, So-si-bi-o. N. pr. m. Lat. Sosibius. ( Dal gr. soso fut. di
sozo io salvo, e da bios vita: Che salva la vita.)Grammatico greco

favorito di Tolomeo Filopatore. Ajo di Tolomeo Epfune-Pre


cettore di Britannico. (B) (Mit)

suavitade di melodia , che indole l'anima di santo Francesco, e


sospesela da ogni sentimento corporale. (V)
5 - R leva e, Rialzare, come pare. Lau. recreare. D. Gio. Cell. lett. 2o.
L'ordine della consolazione questo: che quando vogliamo alcuno ri
bolato della (colla) consolazione sospendere, prima ci dobbiamo stu
diare , piangendo, col suo pianto conformarci. (V)
6 - Render dubbioso, Porre in ambiguit. Lat. dubium, ancipitem vel
suspensum reddere , reddere animo suspensum. Gr. sis crcpiz, 22

Sosicle, S sicle, Sosiclete. Npr. m. (Dal gr. soso fut. di sozo io


salvo, e cleos fama.)Guerriero greco che combatte valorosamente
contro i Persiani. (Mit)
SosicLETE,
* So-si-cl-te. N. pr. m. Lat. Sosicletcs. Lo stesso che

vz- Dant. Par. 32. 92. Che quantunque io avea visto davante
Di tanta ammirazion non mi sospese.
- IDferire , (Procrastinare ] Lat. differre, procrastinare, suspendere.
Gr.

Sosicle, V. (B)

e , arzos rozza. G.

. . 3. 23. Il mandare d'essa

SostRATs, * So-si-cra te. N. pr. m. Lat. Sosicrates. (Dal gr. snso ft.

sospendemmo. Seguer. Pred. 23. 5. Volea, con voltar lo sguardo


alle chiese , aver occasion di placarsi , d'intenerirsi e di sospendere

di sozo io salvo, e cratos foza. ) Senatore acheo condannato a


morte per aver consigliato la pace con Itoma. (l) (Mit)
SosioE, * S si-de. N. pr. m. Lo stesso che Sosis, V. (Mit)

s (Eccl.) Parlando di sacerdoti, Proibire per gastigo di celebra

meritati castighi. (Br)

re la messa , di confessare e simili. (Nc)


Sospendere dili da Sollevare, Differire , Impiccare , Dubitare.

Sosioene , So-si gene, Sosigno. V. pr. m. Lat. Sosgenes. (Dal gr.


soso
fut. di sozo ioAstronomo
salvo, e genos
generazione:adoperato
Che conserva
o salva
la generazione.)
d'Alessandra,
da Cesare

Sospendere significa letteralmente Pender di sotto ; e siccone snc

librai di Roma assoi celebri per la bllezza del loro manuscritti. (Dal

cce che per Sopndere qualche cosa convenga prima elevarla, cosi
fu giudicato Sospendere equivalente a sollevare. Ma se - Sollevare
significa l'inalare o Levare in su, non pu essere propriamente si
inonimo di Sospendere. Siccome poi le cose che sono sospese sono
tattciute dal cadere, cosi, in via metaforica , fu
p
appli

gr. soso fut. di sozo io conservo.) (Mit)

cato a quegli oggetti che si trattengono dal loro corso , e fu preso

alla riforma del calendario. Ammiraeto delle flotte di lunnie


Favorito di Demetrio Poliorcete. (Ml.it)

Sosi1. * (Filol.) S-si-i. Nome od Epitei che davano i Latini a certi


-

SosiLo, S-si-lo. N. pr. m. Lat. Soslins. (Dal celt. gall. sosil altero)

nella traslata significazione di Differre. Quelli poi che vengono im


Lacedemone che fu maestro e biografo di Aunulae. (B) (Mit)
piccali restano per lo piu sospesi ad una trave per mezzo del laccio,
Sosio, S sio, Sosia. N. pr. m. Lat. Sosius. (V. Sosia) Personaggio e per in via figurata fu sostituito sospendere ad Impiccare.
consolare a cui Plutarco dedic le sue vite. (3) (Mit)
SospeNoi LE , So-spen-di-bi-le. Add. com. Che pu sospendersi, Da

Sosiotes. (Mit. Giap.) So-si--ten. Uno dei quattro gran dei del tren

sospendersi. Bellin. Dse. 7. Coerenza di patti s grande e si

ga

tatreesimo cielo. (Mlit)


gliarda, che il peso del corpo sospendibile non possa superarla, e
SosmPatro, So-si-pa-tro, Sopatro. N.pr. m. Lat. Sosi ater (Dal gr. strapparne le parti. (Mlin)
soso fut. di sozo io conservo, e da pater padre : Consrvatore, Sal SosPENovenro , So-spen-di-mn-to. Sm. Il sospendere; altrimenti So
vatore del padre.) Generale di Filippo e di Macedonia-Gra spensione , V. Salv. Avvert. . . . . Di si fatti sospendimenti non
matico sotto il regno di Onorio. (B (Mit) ci fa luogo prender noja. E . 3.4. 24. Vuol due condizioni questo
-

---

Sosnoli. * (Mit) So-si-po-li. Sopranome od Epiteto di Giove, come

sospcidimento, se notar debbasi col detto ec. E 2. 1. 5. Mia del so

protettore e salvatore della citt. (Dal gr. soso fut. di soz io salo,

sp dmento non cagione il checch, n ii comech. (V) Uden. Nis.

e puolis citt.) (Aq) (Mit


S sis,
lV.

corre e si riconosce cc. (A)

. 2. i'

m. (In gr. soos salvo: in gall. sos'hab

lo sospendino della voce chin e del verbo dattilico

tazione.) Siracusano che promosse una sedizione contro Di


Mit) Sospesi io , So-spendi-o. Sm. Strumento per mezzo del quale si so
SosusTRATo , * So-si-strato , Sostrato. V. pr. m. Lat. Sessr
(il
spente alcuna cosa. Bellin. Disc. 7 L'altro strumento , che fa forza
gr. soso fut. di sozo io conservo , e da strato esecito Salvo e il corpo che ci derebbe dalle parti di sopra, pu chiamarsi sospendio.
dell'esercito. ) Tranno di Sirt usa , che chiam Pro 1 ) c L poco dopo : Per l'istessa cagione ne mn poteronsi l'ossa difen
la. - Attro tiranno di Sicilia. (B) (Mlit)
dei e dal lo cadere col sospendere con sospendio duro. (Mlin)
SosNA. (Geog) Ssna. Nome di due fiumi della Russia europea. (G) Sosee proE, So-spet-di-to-re. l'erb. m. di Sospendere. Che sospende,
C e ieri sospeso; e dicesi particolarmente del muscoli che tengono
Sossizza. * (Geog) Sosnizza. Cunta della Russia euric (G)
sospese le ossa , ec. Beliin. Disc. n. 77. Bisogner che gl' istri
SosnovicA. * (Gcog.) Sos no-vi-ca. Citt di Polonia. G)
Soo , S6-so. Avv. V. A. e detto per la rima in luogo di Saso , V. nuti sospenditori abbiano tutte le forze ec. necessarie non solamente
Dirt. Inf o. 45. Ond' ci lev le ciglia un poco in sos. V)
per tener lessa in tutte le posizioni possibili , ma ec. E a 94Sapete
Sospecciane, So-spec-cia-re. tu. e n.assi V.A. V. e di Ssptt c. It. ga ci moltissimi devono essere gl' istrumenti sospend tori, perch
suspicari. (In ispg. sospechar.) hocc. nov. 36. o. Acocche eli, cast
sso la molti noti , ed ogni noto almeno uno strumento
d'altro non sospecciasse, la seguente notte nel suo giardino il lic si senton e. (B)
vette. Nov. ant. 83. 3. Ed egli sospecci , e disse : perch dic si So PEN orice, So-spen-di-tri-ce. Veb. f di Sospendere. Che sospende.
eliu. iic. - 7 . Passano i ot e. io vi dico che queste funi
cosi ? Albert. cap. 3. Quando egli avranno ricevuto da te qual
che gran dono , egli arbitrano , e credono averlo dato, e sop sospendrici dell' ossa in stre si trovano v amente alle mie ne os
ciamo che sia loro domandato o da loro aspettato qualche cosa.

sa no-t e ce legate e alisse. ()

Sospeccio, * So-spc-cio. Sm. V. A. V. e di' Sospetto. ( In spagn. Sossion , So-spem-si--me. [f.] Il sospendere; altrimenti Sospendi
sospecha.) Anm. Ant. P. N. Ogni molto dimostramento non senza melito, l Attaccamento. - , Suspensione, sin. Gal. Sist. 2 no. Posto
che la balla pesasse per cento romani, e la distanza del romano dal

sospcccio di falso. (V)

Peccionane,So-spec-cio-n-re. Att. e n. ass. V. A. V. e di Sospettare.


Sen. Pist. Cose sono avvenute, che mai non furono sospcionate(V)
ospiccioNATo , * So-spec-cio-n-to. Add. m. da Sospeccionare , . V.
A. V. e di' Sospettato. (N)
Sosreccione, So-spec-ci-ne. Sf) VA. V. e di sospetto Lat. suspicio.
Dunt. Purg. 9. 55. Con tanta sospeccion fa nrmi Novella vision ,

ch' a s mi piega. G. V. o. 86. 7. Onde si prese alquanto sospec

centro ct lla stadcra fusse cento volte pi della distanza tra l mede
2

simo centro , e 'i punto della sospension della balla cc.


Ambiguit, Dubbio. Lat. anbiguitas. Gr. 282 ix. Guicc.Stor.

17. 7. Per tenere in pi sospensione i capitani imperiali. Car. lett. 2.


2 5. Per torla, pi presto che si pu, di sospensione, le fo per essa
intendere chg se ne vengono a gran giornate. Bemb. Stor.

n. 151.

Era in M. Luzio una incredibile sospension datino di tutte le cose.(V)

cione. Franc.Sacch.rim. 63. Li mercatanti per li mari oscui i Vanio 3 Dazione , Indigio. Lat. mora , dilatio. Gr uxt. Cas. lett.
rcr pace sauza sospeccone.
oo. u o altra volta non far coi le cotcie, che vogliono csser li
scioroso , " Sospec-cio n-so. Add. m. p. A. V. e di Sospetto.
beai , e sataza alcuna sospetto.
-

-----------

SOSPENSIVAMENTE

4- (Eccl.) Censura ecclesiastica

SOSPETTO

struzz. a. 5o, tit. Della sospensione, e

Gr. pyix. Mac


elle sue maniere. E ap

presso Puote essere sospesa la

per l'appellazione? Pass.

Lat.

c6. Sono malagevoli casi quelli del matrimonio ec., delle irrego
laritadi , degl interdetti, sospensioni, privazioni, ec.
5

d'armi
o dell'armi.
per lo
pi(Milit)
verbale,Sospensione
tra due eserciti
o corpi
nemici, Convenzione,
di non
e
ciprocamente per un tempo, quasi sempre assai corto. Dail. Ebbe
cavarne una tregua di qualche mese . . .
ma neppur questa ebbe effetto, perch non si concluse altro, che
una sospensione d' armi di cos pochi giorni , che il Re non cur
di ratificarla. Montecucc. Sopra di che vennero poi gli ordini ce
sarei di pubblicare, come si fce, la sospensione delle armi , la
quale poscia in una tregua di venti anni a terminare si venne. (Gr)
commissione di cercare

44 r

l. . Ne tale stato dispiaceva ai vassalli sospettanti dell'imperio, del


senato, del popolo. (Br)
Sosprrrane, So-spet-t-re, Att. e n. ass. 1 Aver
Prender so
spetto, dubbio , ombra ; Entrar in sospetto, Dubitare, Ombrare,
Temere; altrimenti Insospettire.- , Sospecciare, Sospcccionare, So
spicciare, Sospicare, Sospiciare, Suspicare, sin.1 Lat. suspicari. Gr.
rorru. Bocc. nov. 4. 5. Pur nondimeno tuttavia sospettava. E
nov. 45, 7. Ciascuno sospettando dell'altro, con certi compagni ar
mati a dovere entrare in tenuta and. Buon. Fier. 4 Inir.Birri,
grascini, spie, Non sospettin in te malizia alcuna. (N)
2 - Dubitat della fede di alcuno o del buon esito di alcuna cosa.

Franc.Sacch, son. (Amar la patria ec.) Amar la patria sua virt


degna , Sovr'ogni altra a farla alta e possente : Sospettare o guardar
d'alcuna gente. Mai non bisogna, dove questa regna. (B)
6 (Mus) Prolungamento di uno o pi suoni d'un accordo, so Sosperraro, So-spet-t-to. Add. m. da Sospettare. , Sospecciona
to, Sospicato, simi. Diod. Avv. lib. Apocr. Di malizia ancora meno
pra quello che segue immediatamente altrimenti Ritardo. (L)
non essendone giammai stata non pur sospettata. (N)
a * Dicesi anche quando si ferma il movimento di un pezzo
di musica, interrompendone la cantilena con una o pi pause,fer Sosperrevoe, Sospet-t-vo-le. Add. com. Da far sospettare. Salvin.
Annot. T' B. 4. 5. Il parlare un legame d'amicizia ec. ; Il non
mate, o con una cadenza che chiamasi Sospesa (L)
sospensivamente, sospen-si-va-mn-te. Avv. Con sospensione. -, Su parlare cosa sospettevole, separativa. (A) (B)
Sosperriccio , So-spetticcio. Sm. dm. di Sospetto. Piccolo sospetto.
spensivamente, sin
- Dubbiosamente. Lat. dubitanter.Gr. zroprrs. Mor.S. Greg.
Lat. suspicio. Lasc. Cen. 3. nov. o. Era allora in Firenze sospet
ticcio di peste, e se ne erano scoperte in quei giorni alcune case ;
il beato Job ha dette queste cose sospensivamente, e perch sotto
per la qual cosa ec. Amati. (B)

mette a sentenzia

Add m. Che sospende, o piuttosto Atto a Sospetrissimo, So spet-tis-si-mo. Add. m.1 superl. di Sospetto. Guicc.
Stor. 5.727. A quali la dilazione era sospettissima. E 743. Avendo
sospendere., Suspensivo, sin Buommat. Tratt. Ling. Le con
giunzioni si dividono principalmente in condizionali sospensive, dub di Francia. , per la memoria delle cose passate, la vittoria del Re

Sospensivo, So-spen-si-vo

bitati e ec. (A)

2 * Per sinc. di Sospettosissimo. Bocc. Com, Dant. Inf. Il lupo


animale sospettissimo e continuo si guarda d'intorno. (A)
tor. S. Franc,
4 Soave dilezione dell' anima, che sta sospensa Sosperro , So-spt-to. Sm. Opinione dubbia di male futuro to acca
e ratta con grande ammirazione di gloriose cose superne celestiali (V) duto; altrimenti Diffidenza, Dubbio, Tema ec. Il Sospetto vano,
Sospensoaio. (Amat) So-spen-s-ri-o. Add e sm. Nome di alcuni mu
leggiero, grave, alto, fisso, fermo, fondato, iniquo, irragionevole, in
giusto , novello, tristo , rio, geloso, timido, malinconico, falso ,
scoli o legamenti cos detti dal loro ufficio; altrimenti Sostenito
a Dubbio, Ambiguo.

Suspensivo,

al

sospeso, sospnso. Add. m. da Sospendere.

e di Sospeso.

re. (A) (N

inquieto, ec., Sospeccio, sospcccione, sospicamento, sospiccione,

Legamento sospensorio del fegato, . Legamento, 5. 5,


; Legamento sospensorio del pene, quel fascicolo filrocelluloso che
si estende dalla sifisi del pube ai corpi caverni; Legamento so
spensorio
del testicolo, . Legamento 5
Talora si d il no
me di Sospensorio del testicolo al muscolo cremastero. (A O.)

Sospezione, Sospizione, Suspizione, Suspezione, Sspetto, sin. Lat.


suspicio, suspectio. Gr. tria. (uspicio, dal lat. sul sotto, ed aspi

sopsonio. (Chir) Sm. Chiamasi da' chirurgi con tal nome quello
strumento che si pone allo scroto o ad altre parti, a cagione della

incominciava a prender securtade. La mia cara nemica a poco a po


co De' snoi sospetti. E 275. Onde sospetto. Non fora il ragionar del
mio mal seco.Bocc. g. 6. f 2. Vedendosi il pelaghetto davanti, e sen
za alcun sospetto d'esser vedute, diliberaron di volersi bagnare.
Dubbio, Quistione. Dant. Purg 6. Veramente a cos alto so
spetto Non ti fermarse quella non ti dice Che lume fia tra 'l vero e
lo 'intelletto. (Br) Sen. Pist. g. Vinse la vittoria del nemico suo di

loro tassatezza ; altrimenti Brachiere , V. (B) (N)

sospesa. - (Mus.) So-sp-sa. Sf Quella cadenza con cui si ferma il


movimento di un pezzo di musica, interrompendone la cantilena (N)
Sospeso, So-spsodd. m. da Sospendere. Pendente, -, sospenso
suspeso, sin. 1 Lat. suspensus , pendens. Gr. nprn
Soder.
co. 28. Trasceglievano gli antichi l'uve, per conservarle o sospe
se, o nelle piscine riposte. Sagg.nat. esp. 224. Il polo boreale, ri
voito a suntrione tra pi di lontano un ago sospeso in aria,
che verso Austro e verso Oriente

cio io riguardo) Dant. Inf 23. 54. Ei giunsero sul colle, Sovresso

noi, ma non gli era sospetto. Petr. son. 2o. Quante fiate sol pien

di sospetto, Per luoghi ombrosi e foschi mi son messo. E 274 Gia

cendo: che non avea niente perduto, e mise il suo nemico in sospetto

d'aver vinto (il lat. ha : dubitare illum coegit an vicisset) E 4,


Se tu mi trai di questo sospetto, tu m' insegnerai pi leggermente
sofferire quello a cui sono apparecchiato. ( Il lat. ha: has tenebras

E detto di Coperchio quando semiapertol Dant. Inf 9. discute.) (Pr)


3 Indizio, Vestigio, Segno. Fir. Dial. bell. donn. a 4. Oltre alla
sua latitudine (del petto), la quale suo
o ornamento, si
- Elevato dalla terra , per aria Gr.ra Dant Purg. g. g.
carnoso, che sospetto d'osso non apparisce. (V)
In sogno mi parea veder sospesa Un'aquila Fior. S. Franc. oo. Me
2. Tutti li lor coperchi eran sospesi

rito di veder ec. santo Francesco ratto in Dio, e sospeso da terra(V) 4 Paura. Dani. Inf22. 27. Ma poco valse, ch l'ale al sospetto
3 - Astratto. FiorS, Franc, 8 Istette tre di in questo essere ratto
Non potero avanzar (Parla del Navarrese il quale era certissimo

in estasi,
ogni sentimento
(V)con tutta la men di essere straziato, se nel corso non avvantaggiava Alichino.) (Br)
4
Rapito,sospeso
Assorto,da Fior.
Frane, 55.canale
E stando
5 Col v. Andare : Andare a sospetto = Sospettare. V. Andare
te sospeso iu Dio , divent si assorto , ec. (V) Amm. Ant.3. - 2o.
a sospetto. (A)
Tutto
quasi in tal modo sospeso, come l'anima fosse dal 6 v. Avere: Avere sospetto di checch sia=Sospettarne. V.
corpo levata

o Allontanato dalle pene. Dant. Inf2.52.


I era tra color che son sospesi. But ivi: Sospesi, cio rimoti dalle

5 -

pene ec.;e bench questo vulgare sospeso s'intenda a tempo comu


nemente , propriamente qui si dee intendere per sempre.

Avere sospetto di checch sia. (A)


aAver a sospetto = Aver diffidenza, Dubitare.
Avere a
sospetto. For. S. Franc. 69. Avendo a sospetto le nostre cogita
zioni. Machiav. Stor. Fior fog. Aveva i Grandi a sospetto,
ancora che da loro fusse stato beneficato. (Pe)

6 Dubbio, Ambiguo. (V. Dubbio) Lat. suspensus, dubius. Gr. d 7 Col v. Dare : Dar sospetto, un sospetto = Arrecar ragione
ro, aropri
occ nov96- 7- Si maravigli, e sospeso attese di sospetto, Far sospettare. V. Dare sospetto. (A)
8 * Cot v. Mettere. Metter sospetto o sospetti= Dare a sospettare.
quello
questo
volesse
dire ..
-cheOnde
Essere,
Restare,
Rimanere. Stare sospeso =Essere
V. Mettere in sospetto, S. 2. Din. Comp. t. 2. Molto fu stimolato,
e,

in dubbio, in pensiero, Dant. Pungo 3g, Noi ci restammo immo

bili e sospesi. Bern. Orl. . 4. 5. Sospeso alquanto sopra s rima

e molti sospetti gli furono messi nell'animo. (P) (N)


E Mettere in sospetto = Rendere alcuna cosa sospetta ad
alcuno. V, Mettere in sospetto, 5. . (N)

Bocc. no, 47. - Tutte, temendo, stavan sospese a udire. Dant.


Pa. 3. E volgeami con voglia riaccesa Per dimandar la mia donna 9 Col o, Muovere : Muovere sospetto ad alcuno = Fargli sorger
di cose Di che la mente mia era sospesa. (N)
sospetto, Pallao. Ist. Conc. . 36. Queste profferte affliggevano l'A
Tener sospeso vale sollevare da terra, e fg. Fare stare in leandro . . , movendogli sospetto che le deliberazioni ec. (Pe)
duo o in attenzione. Tenere sospesol Dant. Parzo7. Per non io - Coto. Pigliare Pigliar sospetto = Insospettire, Ombrare.
teneri in ammirar sospeso . . g. 44 I Fiorentini molto si V. Pigliare sospetto. (N)
colo, Prendere prender sospetto di alcuna cosa=Sospettarne,
rallegrarono della pace, per sospicciare che li tenea sospesi di rottura(N)
ne

- dicci) Incorso nella sospensione, nel sign del 5 4. La suspen Averne dubbio e timore, V. Prendere sospetto. Cronichett. d'Amar.
sms. Gr. 2, Pass. 66. O che non avesse commessione di potere i Lo consiglio del re Antioco ne presono sospetto, e dissono al
e
assolvere dei gravi peccati o che fosse scomunicato o sospeso, o
12 Col . Rendere - Render sospetto = Dar materia di sospetto.
privato.
Maestruzza.
5o.
Il
sospeso
alcuna
volta

detto
quanto
cn
a s, e quando quanto che agli altri, cio quando per sentenza del
Rendere , . 67. (A)

3- - col v. stare siare in sospetto= Sospettare. A. Fur. no.ag.


sosterrene, so-spet-ta-mn-te.A. Con sospetto. Lo stesso che So Io sto in sospetto, e gi di veder parmi. Di questiboschi orsi o leoni
canone, ovvero dell'uomo , e sospeso

spettosamente, V.
Jac Cess. Volg. Sc. 4.3.28. Le femmine . . . uscire. (P)
fiori e termini della contrada loro sospettamente debbono andare. i 4 - colo. Tenere : Tener sospetto di alcuno = Sospettarne. V
Te. Br... 4, chi parler sospettamente, e sar vinto da tutti gli Tenere sospetto. (A)

uomini, e sara fallante, e Dio ec (La Cr col lege alla, Fal 15 Proverb. Il sospetto non si pu armare= L'armi non incoraggia
no i timidi. Salo. Granch,.2. Ma tant'; il sospetto. Non si pu armar.
ante, e diversamente alla v. Sospettosamente, P) (N)
sosterra, sospet-tan-te. Part di sospettare Che sospetta -so 6 - - Chi in difetto in sospetto. V. Difetto m., S. o, (A)
spicante, sin Da

Scism.754

(Bassano 782) Occulto eretico, 17 * (Icon ) Uono attento, che coll'estremit del suo bastone co
pre una trama nascosta sotto delle foglie. Altri lo esprimono con

e sopettante non Cesare gli togliesse lo stato (V) (N) E Tac Ann

42

sosPINTA

SOSPETTO

una figura d'inquieto sguardo, che sta sulla difensiva ed rincie

non costui desso fosse. E nov. 6o. 5. Non sospic ehe ci Gccio
Balena gli avesse fatto, perciocch nol conosceva da tanto. Gala.
13. Procurino i familiari di non dar cagione a' padroni di sospicare.
Salv. Avvert. 1. 2. 2. Perocch alcuna conghiettura ci ha fatto
sospicare che 'l primo getto fosse di miglior tempo. (N)
- Aver opinione dubbia ; e si usa ancora in buona parte. Dant.
If no. Ma poi che il sospicar (il Testo degli Accad. legge sospic
ciar , ma i migliori sospicar o suspicar) fu tutto spento, Piangendo
disse: ec. (Si parla del Cavalcanti, il quale avendo guardato in
torno per vedere se il figliuol suo era in compagnia di Dante, si

rata dietro un grande antico scudo, sul quale rappresentata una


tigre furente. fsuo casco sormontato di un gallo, emblema della
vigilanza. (Mit)
-

Sospetto diff da Dubbio. Il Dubbio esprime una non ferma cre


denza; il Sospetto racchiude un' idea di male o di danno. Sicch
non ogni dubbio sospetto. Il Dubbio pu essere indifferente e
freddo; il Sospetto pi sollecito ed ansioso. Il Dubbio del ma
ligno; il Sospetto dell'amante.
Sospetro. Add. m. Che arreca sospezione ; [ant. Sospezionoso..] Lat.
suspectus. Gr. trrros. Bocc. nov. 52. 2. Per le loro opportunit
le foro pi care cose ne' pi vili luoghi delle lor case, siccome me
no sospetti , seppelliscono. Pass. 349. O sono false , o non hanno

accorse del vano suo desiderio.) (B)


3

- * Nota costrutto. Bocc. g. 8. n. 7. Per mostrargli che a torto


di ci di lei sospicasse. (N)
efficacia veruna a quello perch si fanno, o sospetto il modo , nel 4 - * E n. pass. Pallav. Ist. Conc. . 36. Non pu sospicarsi che
quale si fanno. Galat. 58. Per ischifare quella parola sospetta, dico
inditraessero questa dinominazione. Ef 47. Qual interesse pu so
mo piuttosto le castagne. Cron. Morell. 278. Concorri ancora tu a
spicarsi inventore di questa dottrina ? (Pe)
ogni cosa con gli altri insieme, che altrimenti saresti riputatosospetto. Sospicato, S-spi-c-to. Add. m. da Sspicare. V. e di''Sospettato.
Dant. Conv. (A)
2 - * Oscuro, Non intelligibile. Sen. Pist. 14. Alcuna volta pia
cquero alla gente le sentenzie ardite e maravigliose , alcuna volta le SosPicciane , So-spic-ci-re. I Att. e n. ] V. A. Lo stesso che Sospec
spezzate e sospette nelle quali si convcnia pi intendere che quello
ciare. (V. e di''Sospettare. Dant. Inf o. 57. Ma poich 'l sospic
che l'uomo udiva. (Pr)
ciar fu tutto spento, Piangendo disse : ec. E Purg. 12. 29. Se non
che
i cenni altrui sospicciar fanno.
3 * Parlando di persona , Che ha sospetto,Sospettoso. Lib. Cat.
n. 4. 43. A quelli che sono tcmorosi e sospetti la morte acconcia Sospiccione , So-spic-cio-ne. [ Sf. V. A. Lo stesso che ] Sospeccione.
cosa. (Br
e di''Sospetto. Sen. Pist. o4. Non solamente ti spaventeranno
- ra in forza di sm. Lib. Cat. 3. 4. 43. A' paurosi e so i[V.
pericoli, ma eziandio le sospiccioni. M. V. 9. 44. I Fiorentini
molto si rallegrarono della pace , per sospiccione che li tenea so
spetti una morte continua acconcia. (Br)
spsi di rottura.
4 - * Dicesi Aver sospetto chicch o checch sia , e vale Temerne
dubitando. V. Avere sospetto di chccch sia. Car. Lett. ined. 2. 37. Sospiccionoso, So-spic-cio-n6-so. Add. m. V. A. V. e di''Sospettoso.
Tratt. Cast. Essere privatamente in suo ostello, e non neente se
E perch questo non basta all'E. V, avendo sospetti tutti, da D. Se
vero in fuori, ha da sapcre ec.(Pe)

guire la compagnia sospiccionosa.

Sospetto diff. da Dubbio, Ambiguo, Equivoco. Persona dubbia Sospiccioso, So-spic-ci-s. t Add. m. V. A. Lo stesso che 1 Sospec
un po' meno d' ambigua. Ambiguo meno d' Equivoco; Equivoco cioso. [V. e di' Sospettoso.] Lib. Pred. Gente malinconica, avara ,
men di Sospetto. L'uomo dubbio non si sa indovinare che cosa sia; sospicciosa.
l'uomo ambiguo non si sa quali sentimenti abbia ; l' uomo equivoco Sospiciane, So-spi-ci-re. Att. e n. V. A. V. e di''Sospettare. Vit.SS. Pua.
n. 237. Per verit non sapea la cagione , ma sopiciava che un gen
si dubita che faccia qualche mestiere non molto onorevole ; l'uomo
sospetto si dubita che sia da fuggire come tutt'altro che buono.
tiluomo, avendo di lui gelosia per la moglie, l'avesse accusato. (V)
Sospettosamente , So-spet-to-sa-mn-te. Avv. Con sospetto, In guisa SospionEae, So-spi-gne-re. [Att. anom. comp. Spignere, Forzar,Pi
da dar sospetto, , Sospettamente, Sospecciosamente, sin. Lat. suspi gnere. , Sospingere , Suspingere, sin. Lat. impellere. Gr. riyev.
ciose. Gr. brrros. Frunic. Sacch. rim. 47. A che sta dunque nostro Dant. Purg.5. i 25. Lo corpo mio gelato in sulla foce Trov l'Archi in
animo servo A voler scender, credendo salire , E sempre viver so rubesto, e quel sospinse Nell' Arno. Bocc. nov. 79. 42. Messa la
mano all'un de' piedi del medico, e con essa sospintolsi daddosso, di
spettosamente ? Tes Br.7. 4. Chi parler sospettosamente, egli sar
netto col capo, innanzi il gitt in essa. Fr. Giord. Pand. Quella citt
vinto da tutti gli uomini, e sar fallante in tutte le cose , e Dio non
in costa , dallato v'ha certi dirupi; da uno di que'luoghi il vollero
gli dar sua grazia. (Alla v. Fallante la Cr. leggeSospettamente.)(N)
sospignere. Guid.G. Quando il forte sospigne il forte, ciascun cade.
Sospettosissimo , So-spct-to-sis-si-mo. ( Add. m.) superl di Sospettoso.
Mandare , Cacciar via. Pecor. g. 23. n. 2. Dando ad intendere
[Paurosissimo, Timidissimo..] Tratt. segr. cos. donn. Sono sospet
tosissime ad ogni minore mutazione.
al marito, che egli era bene che an lasse ad alcune sue possessioni cc.,
2 [Che arreca grande sospezione, Sospettissimo. Borgh. Tosc. 3 5.
ella il sospinse fuori per non so quanti di. ( E quel di Terenzio :

Que' pezzi, o , come si dicono, frammenti ec., sono a' begl'ingegni

abegit eum rus.) (V)

3 Affrettare. Dant. If 4. 22. Andiam, che la via lunga ne sospigne,


SospztToso, So-spet-t-so. Add. m. Pieno di sospetto, [ Che non si 4 Instigare. Petr. son. 196. L'ira Tideo a tal rabbia sospinse, Chc,
morend' ei , si rose Menalppo.
da , Pauroso, Ombroso, Timido. , Sospeccioso, 8ospiccioso,
Sospiccionoso, Sospicace, Sospezioso, Sospizioso , s
, sin. 5 I Dicesi Sospignere gli occhi o simile e vale 1 Affisarli. Bocc. nov.
16. 6. Gli occhi infra 'l mare sospinse , e vide la gala.
Lat. morosus, suspiciosus, suspicax. Gr. vroArrxcs. Bocc. introd.
f Noi siamo mobili , ritrose , sospettose , pusillanime e paurose. 6 [Dicesi Sospigner gli occhi ad alcuno e valel Indurlo a guarda
occ. nov. 8o. 33. Jancofiore, non trovandosi Salabaetto in Palermo, re. Dant. Inf 5. 32. Per pi fiate gli occhi ci sospinse Quella let
s'incominci a maravigliare , e divenne sospettosa. Fir. Trin. 5. tura, e scolorocci il viso.
7 [Dicesi Sospignere in luce checchessia di oscuro e valeFurlo chia
7. Chi ama sospettoso e geloso. (G. V.)
ro , Renderlo intelligibile.) V. Luce, S. 7.
2 Ed in forza di sm. parlando di persona. Lor. Medcanz.
8 [V. ass. e pass. Andar oltre,] Procedere innanzi..] Bocc.nov. 99.
. 4. Credon certi sospcttosi, Ch'ogni lucciola sia fuoco.
2 - * Dubbioso, lncerto. Sen. Pist. 82. Quanto alla certezza del fine
25. Conosccndo costume esser de' Greci, tanto innanzi sospigni si
s sospettosa. (Pr)
con romori e colle minacce , quanto penavano a trovare chi loro
rispondeva. Bocc. Com. Dant. Esso (mare Oceano) giugnendo alle
3 - [Aggiunto a Cosa che d cagion di sospetto..] Tes. Br.7.14. Guarda
che le tue parole non sieno sospettose , cio non abbiano sotto al marine a lui contermine, sospigne avanti infra terra in alcuni luoghi
sospettosissimi.

er molto spazio. (B)

euno male ingegno da diservire. M. V. 882. Con tale brieve e so

spettosa risposta gli ambasciadori impauriti si tornarono a Sibilia.P) 9 * (Milit.) Far forza er rimuovere da se o cacciar addietro il
4 - Diconsi Mercanzie sospettose, Quelle che posson col colore, col nemico. Benb. Stor. Egli, parte di loro uccise, gli altri sospinse e
brio , con la vaghezza , con la mostra parer di fuore buone e belle, fug. (Gr)
e dentro esser magagnate, o macchiate, o appestate.Buon.Fier. . SospiGNiMenro, So-spi-gni-mn-to. [Sm.] Il sospgnere; [Impeto, Impul
4. 4. Le mercanzie dannose Non s'ammettan; le incerte e sospet so. , Sospinta , Spinta, Sospinzione , sin. ] Lat. impulsus. G.
o9mrs. Mor. S. Greg. L'arbore che imprima non mette a fondo le
tose Si cimentin col saggio. (A)
Sospezione, So-spe-zi 6-ne. Sf. V. L. V. e di' 1 Sospetto. Tes. Br. sue radici, tanto cade piuttosto per lo sospignimento de'venti, quanto
d. 58. O tu di' che quel sia appartenente all' altra sospezione , che esso manda pi in alto la sua cima.
tuo avversario non dice. Coll. SS. Pad. Avvegnadioch, come io 2 Istigazione, Impulso, (Eccitamento..] Lat. impulsus, hortatus, incita
tus, incitatio, adhortatio. Grprmors, rxpogvouds, rapzivsors. G. V. c.
ho detto, non si possano raccogliere alcune sospezioni allo intendi
mento. Galat. 3. E cos noja i signori la sospezione, quanto la certezza. 89. 5. Con sospignimento di loro possenti vicini grandi e popolari,
Sospezionoso , * So-spe-zio-n-so. Add. m. V. A. od erronea. V. e di'

che loro non amavano , furon corsi a furore, e tutti rubati Lab.34.

Sospetto. G. V. . g. (Ediz. 823.) Acciocch non morisse con


quella sospezionosa fama (Altre ediz. hanno con quella sospezione

Niuno conforto pi , niuno sospignimento mi bisogner a far chiaro


l'animo mio di tanta offesa. Guid. G. Quello assalto che nelle vi

e fama.) (N)

cende non ricotto con molto esaminamento di consiglio, per so


Sospezioso, * So-spe-zi-so. Add. m. V. A. V. di''Sospettoso. F. V.
spignimento della superbia menato subitamente a fatti repentini.
Vit. Colucc. Pier. Piuttosto le laudi, il silenzio, che la sospeziosa SosPINGERE, So-spin-ge-re.[Att. e n. anom Lo stesso che) Sospignere, .
variet delle scritture. (N)
SosPINGTruce, * So-spin-gi-tri-ce. Verb. f. di Sospingere e Sospigmere.
SospicAcr, So-spi-c-ce. Add. com. V. L. V. e di Sospettoso. Rucell. Che sospigne. Salvin. Cas. 1 1 2. Primi abbozzi dell'autrice e sospi
Dial. filos. 83. Con lautezza vivendo , rese sospicace il figliuolo, che gnitrice natura si partivano. (N)
il padre non gli avesse suoi tesori rapiti. E noi. Si che ella non istia Sospin 1A , So-spin-ta. (Sf) Il sospignere, Pinta. Lo stesso che Sospi
a dubbiet , a sospetti , e per conseguenza esposta agli odii, a con gnimento, V.) Lat. impulsio. Gr. 9aus. Legg. S. G. S. E ni
menti di molti, o sospicaci, o idioti, o miscredenti della turba in sonsi con gran sospinte e con grande affanno. Vat. Plut. Mentre che
discreta. (Mlin)
elli si chinava a veder nel pozzo, elli gli dava sospinta di dietro,

Soricamento, Sospi-ca-mnto. Sm. V. e di sospetto. Toscanell.Arm.

e gittollo nel pozzo.

Per metf (Sospinta mortale fu detta La morte.] Franc. Sacch.


rim. 42. Balbo alla mortal sospinta Lasci due figli , e 'l nome non

Berg. (Min)

SosPicare, * So-spi-cn-tc. Part. di Sospicare. V. di reg. V. e di'


Sospettante. (O)
, So-spi-c-re. t Att. e m. ass. V, L. V. e di' 1 Sospettare.

si tacaue.

SospicAae

3
---

4a suspicare.Bocc. nov.47. 15. Cominci a sospicar per quel segno,

inione

Sen. Pist. Il savio n per sospinta, n per alcuna

cagione non si muove.

-,

SOSSOPRARE
443
Sospnrro, So-sphn-to. Add. m. da Sospigncre (e da Sespingere. Spin 2 - [ Dicesi Gcitare sospiretti , e vale Sospirare. V. Gettare, S. 47.
io, Cacciato innanzi..] Lat. inpulsus. Gr. 99eis. Iant. Inf24.32. Che SosPREvoLE , So-spi-r-vo-le. Add. com. Pieno di sospiri, Accompa
noi appcnna, ei lieve, cd io sospinto, Potavam su montar di chiappa gnato da sospiri. Lat. gemebundus. Gr. orrevdeus. Filoc. . 197.Con
in chiappa.
sospirevole voce, rotta da dolenti singhiozzi, rispose.
(Sbalzato, Lanciato , Gettato.] Bocc. nov. 4. 9. Veggendosi so Sospino, Sospi-ro. (Sm. Inspirazione lenta, rapida, profonda, alla
spinto dal mare e dal vento ora in qua e ora in l , si sostenne in q ale vien dietro una espirazione molto pronta. Spesso mero e
SOSPNTO

fino al chiaro giorno.

Jfetto dell'istinto, ma pu considerarsi come espressione della mole.

stia, del desiderio e del dolore fisico o morale. Il Sospiro ardente,


Cadente. Dicd. Salm. 62. 4. Sarete simili ad una parete chi
nata, ed a un muricciuol sospinto. (N)
dolce, amoroso , dolente, gentile , grande , soave , tenero, acceso
Per metaf: Incitato, Mosso , Indotto. Lat. impulsus, incitatus, caldo, vezzoso, languido, grave, onesto, interrotto, accompagnato
instigatus. Gr. rapoppamSsis. Dant. Par. 4. 8. Perch s'io mi tacea , da singulti, da lagrime, lento, tardo, lungo, profondo, pietoso
me non riprendo, Dalli miei dubbii d'un modo sospinto, Poich'era vivo , affannoso, doloroso , angoscioso, continuo, spesso , leggiero,
necessario, n commendo. E' 19. 96. La benedetta immagine , che amaro, grandissimo, replicato frequentemente cc. Lat. suspirium,
l'ali Movea sospinta da tanti consigli , Rotcando
genitus. Gr. crvaux. But. Inf3o. 2. Il sospiro csalazion del cuore
2. 7. Sospinto dalla freddura, trottando si drizz verso Castel Gui E appresso: Si chiama sospiro , perch spirito che viene da alto,
glielmo. E nov. 47. 5. Non meno da Amor sospinti , che da paura cio dal cuore. Bocc. nov. 44. 2. Uno amore non da altra noia
di tempo. G. V. 8. 48. 9. Sospinto e confortato dal diavolo, con che di sospiri, e di una brieve paura con vergogna mescolata, a
suoi compagni e masnadieri ec. l'assali combattendo.
lieto fin pervenuto ec., intendo di raccontarvi. Dant. If 23. 3.
A ogni pi sospinto, posto avverb. Spessissimo. I V. A ogni pi Quando mi vidc , tutto si distorse, Soffiando nella barba co' sospiri.
sospinto, S. , e] V. Piede, S. 51. Lat. persaepe, saepissime. Gr.
E 3o. 72. La rigida giustizia , che mi fruga , Tragge cagioni del
Sau. Pataff 6. Ad ogni pi sospinto con baggiane.
luogo, ov'io peccai, A metter pi gli miei sospiri in fuga Purg.
2 * Ad ogni pi sospinto, vale lo stesso. V. A ogni pi so 32. 14. Che pi tiene un sospir la bocca aperta. Petr. canz. 35
sinto, S. 2 , e Piede , S. 5 , 2. (N)
Temprar potess'io in s soavi note I miei sospiri, ch'addolcissen
Sopszione, So-spin-zi--ne [f. V. e di' Sospinta, Sospignimento. Lat. l'aura. Ar Fur. 3o. 79. Le lagrime vietar, che sui vi sparse, che
impulsus, incitatio. Gr. &9 mos, rapagvouds. Lib. Pred. Ci vengono con sospiri ardenti ella non l'arse.
per la sola sospinzione della collera.
2 - * Dar sospiri , Trarre sospiri=Sospirare. V. Dare e Trarre
SospinANTE , So-spi-rn-te. (Part. di Sospirare. Che sospira. Lat. su sospiri. (A)
spirans, genens. Gr. cravdiv. G. V. . . 3. 5. Or non questa
Gettar sospiri = Sospirare. V. Gettare, $. 47. (N)
terra quasi una gran nave, portante uomini tempestanti ec., tementi
4 Muovere i sospiri = Far sospirare. V. Muovere, .o. (N)
il pericolare, sospiranti in porto? Salvin. Odiss. lib. 5. v. 569.
5 E nel num. del pi Sospiri talora diconsi per Doglianze
Temo non me di nuovo la procella Involando , non porti al mar Lai. Onde Stare in sospiri= Essere in guai. V. Stare in sospiri. (A)
2
pescoso , Gravemente sbuffante e sospirante. (B)
(Med.) Difficult di respiro, Affanno. Sen. Pist. 54. Ma io sono
2 Nell'uso famigliare ed in forza di sm. Amante, Innamorato.(A) quasi tornato a una ( infermit) solamente, la quale i posso conve
Sospin ARe, So spi-r-re. N. ass.] Mandar fuori sospiri. Lat. suspirare, nevolmente chiamare sospiro , e gi la non mi conviene nominare in
gemitts emittere. Gr. orrevdsuv. (Suspirare, da sub spirare.) Bocc. Greccsco. E appresso: f
tutto questo il sospiro, che appoco in
nov. 43. 12. In tutta la notte di sospirare n di piagnere la sua sieme cominciava ad allenare , fece maggiore allenamento, e rimase.
3
sventura, e quella di Pietro ec., non rifin. Dant. Inf. 9. 65. Poi - (Mus.) Pausa d'un terzo o d'un quarto d' una misura; e dicesi
sospirando e con voce di pianto Mi disse: ec. Petr. canz. 42. 1. Vinse anche alla virgoletta che serve a mostrar il luogo dove si ha da
inolta bellezza acerba morte, E mi fe' sospirarsua dura sorte. Buon. fare una tal pausa. Magal. Lett. Senza perci variare la minima
Tunc. 2. 7. La m'ha gnatato con un occhio storto; L'ha sospirato; nota, il minimo diesis, il minimo sospiro. (A)
Sospinoso, So-spi-r-so. Add. m. Pieno di sospiri, Sospirante. Lat.
l'ha qualcosa drento. (N)
a Desiderare ardentemente , ed in questo senso si costruisce col gemebundus. Gr. arvus. Dant. Purg. 33. 4. E Beatrice sospirosa e
terzo e col quarto caso
V. S. 5. ] Lat. exoptare , desiderio fla pia Quelle ascoltava. Filostr. E tal , quale era, sospiroso e pi. Buon.
er. 4. . . Partc ritorna Quel sospiroso amante , Cui fu intimato
grare. Gr. rro9ti. Dant. Par. 22. 2 . A voi divotanmente ora so
il guiderdon notturno.
spira L'anima mia. Fr. Giord. 27. Lui (Dio) ama, lui appressa
cd a lui solo sospira. (V)
2 * Fig. Sibilante , Gemebondo , detto della Saetta , dal rumore
2 - * E col secondo caso. Petr. canz. (Che debb' io far) st. che fu uscendo dall' arco. V. Sospirare, S. 3. Salvin. Odiss. 436.
ult. E di sua belle spoglie Seco sorride e sol di te sospira. (Pe)
Ivi arco era riposto... e di saette Ricevitor turcasso; e v'avea molti
3 Per simil. detto di Qncl sibilare che fa la saetta uscendo dal Strai sospirosi. (Pe) (N)
l'arco o simili. Salvin. Annot. F. B. 4. . . orowdsus. Epiteto che 3 (Fisiol.) Respirazione sospirosa: Quella che fa udire certo romo
dona Omero alla saetta , che sospirando esce dall'arco. (N)
re analogo a quello d' un sospiro. (O)
4 [E n. pass. nel primo sign.1 Petr. son. 227. Dovunque io son, SospirA. (Mit.) S-spi-ta. Soprannome od Epiteto di Giunone e di
d e notte si sospira.
Diana, vale Conservatrice, Salvatrice. (ospes, sospitis, dal gr.
5 (Att. Desiderare ardentemente. Petr. son. 219. In quel bel viso, soos salvo, e da pieso fut. di pieo io fo. V. altre etimnologie presso il
ch'i' sospiro e bramo, Fermi eran gli occhi. Segner Mann. Apr. zo. 3. Littleton.) (Mit)
Quel ricco, che corteggiato, adorato, adulato sedeva continuamente a Sospizione , So-spi-zi 6-ne. [Sf V. L. Lo stesso che] Sospezione. t V.
real banchetto, sar da' demon strascinato gi nell' inferno a dover e di' Sospetto. Bocc. g. 6. f 6. Lasciate adunque questa sospizione,
pi atta a' cattivi animi , che a' nostri. Salv. Dial. Amic. 4. Ella
ivi sospirare arrabbiato una goccia d'acqua.

6 Rimpiangere cosa perduta, quasi nel senso del Regretter de'

gener commnente nell'animo d' ogni uomo sospizione , non forse

il Benivieni tollerasse la morte dell'amico poco costantemente. Ar.


dolci affetti, E sospirando il regno di Soria. Segn. Pred 1.5. All'im Fur. 5. 73. Venuto in sospizion , Ch' io non rivele, Al lungo
provviso morirono quegli infermi che sospirarono i carnaggi d' E andar , le fraudi sue volpine. (B) E 43.93. Che questa sua sospi
gitto Pallav. Ist. Conc. 2.44. Qui non lascia d'introdurre il Soa zion procede , Perch non ha ne la sua fede fede. (Pe)
ve un zelante discorso; sospirando que' primi felici tempi quando Sospizioso, So-spi-zi-6so. Add. m. V. A. V. e di' Sospettoso. Pist.S.
i beni della Chiesa. . . . . erano amministrati dalla raguinanza di Gir. 379. Dicono che noi siamo immaginativi e sospiziosi. (V)
Sossanna, Sos-san-n-re. (N. ass. V. L. e A. Fur bocchi, Schernire,
tutti i fedeli. (Pe)
7 * Piangere, Lamentare , Deplorare. Lat. queri , conqucri. Dant. Sghignare. Lat. subsannare.Gr. uvxrmpi3. (Subsannare, da sub sotto,
Son.Sicch bassando il viso tutto smuore, Ed ogni suo difetto allor e da sannio che in lat. val derisore.Vicn poi sannio dal pers. zihnar
sospira. Ar. Fur. . 53. Non mai con tanto gaudio o stupor tanto derisione.) Arrigh. 4f4. Tutta la piazza conosce il mio brobbio, e
Lev gli occhi al figliuolo alcuna madre, Ch'avea per morto sospirato egli mi mostrano a dito, e colli denti sossannano.
e pianto. (Br) Bern. Orl. 6. 2. L'altro la lor miseria sospirava.(N) Sossioe , Ss-si-de. N. pr. m. Lat. Sossis. (V. Sosis) (B)
8 * In forza di sm. e per metaf ll soffiar leggiero del vento. Chiabr. Sossisreste , * Sos-si-stn-te. Add. com. V. A. V. e di' Sussistente.
rim. O, come rosa in Gerico Al sospirar de' zefiri, L'uom giusto fio Segn. Quares. Prol. Ragioni , che a mirar bene, sono pi vivaci
rir. (Br)
che sod, e pi vaghe che sossistenti. (V)
Sospiratissimo,So-spi-ra-tis-si-mo. Add. m..] superl. di Sospirato. [De SossoPRA, Sos-s6pra. Avv. sinc. di Sottosopra , V. Lat. sus deque.
sideratissimo. Lat. exoptatissimus. Gr. rprdSmros. Segner. Pred. Gr. diva xa xr. Ciriff Calv. 3. 73. Che lo mand sossopra alla
a7. 7. Ci sar un giovine illustre, il quale avendo con gran vantag campagna. Tass. Ger. 8. 3. Movi l'ire e i tumulti , e fa tal opra,
gio conchiuso un sospiratissimo parentado, si conduce a casa la spo Che tutto vada il campo al fin sossopra. E 9. 48. E sossopra cader
Francesi. Petr. canz. 42. 2. Givansi per via Parlando insieme de'lor

fa d'ambo i lati Cavalieri e cavalli , armi ed armati.

sa , cio una fanciulla , ec.

* Dicesi Andare, Mandare, Mettere, Voltare ec. sossopra e val


gono fig. Mettere ec. in confusione, in iscompiglio. V. Mettere sos
ste Cinta gli appar la sospirata amica. Salvin. Disc. . 84. Corro sopra. Gell.Sport.Costui che m'ha mandato tutta la casa sossopra.(A)
no dietro a questi beni apparenti, credendo che in quegli si ritrovi 3 Dicesi Non volgere o Non voltare la man sossopra e vale s
la bella e da loro sospirata felicit. Lib. Pred. Dopo il desiderato sere pronto a far alcuna cosa , Mostrare di non ci avere difficott
e sospirato transricchimento, viene la morte. (V)
o ripugnanza. V. Mano, S. 36.
SospRarca, So-spi-ra-t-re. [ Venb.m. di Sospirare.] Che sospira. Rim. -"In forza di sm. dicesi della parte inferiore di checchessia volta
ant. F. R. Grave sospiratore ogni momento.
all'ins; e cos Il sossopra di un dado quel punto che il dado sco
Sospinato, So-spi-r-to. Add. m. da Sospirare.
a Desiderato. Tass. Ger. 12. 9. Ed ecco in sogno, di stellata ve

Sospinaraic, So-spi-ra-tri-ce. Verbf di Sospirare. Che sospira. Fr.


emiti delle anime sospiratrici del santo Purgatorio.
SospiRetto, So-spi-rt-to. (Sm.) dim. di Sospiro. Lat. leve suspirium.

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pre allorch si volge di sotto in su.Galil. Consid. Dad. Che il 9 e il

1o si formino (e quel che di questi si dice intendasi de'lor sossopri 12


e 11) si formino dicono con pari diversit di numeri, manifesto.(A)
Gr. o gap riavux. Bocc. nov. 25. 1. Non pot perci alcun SossoPaane, Sos-so-pr-re.N. ass. Andar sossopra. Lat. everti, dissolvi.
sospiretto nasconder quello che volentieri cc. avrebbe fatto manifesto. Pros. Fior. 4. 3. 79. La cassa dove egli (il cinnamomo) aveva da
Car. Lett. ined. 2. 7o. Questa lettera medesima stata letta da Sua venire , s'imbarc sopra una nave che sossopr, e quell'isola di Zeilam
Santit non senza qualche sospirctto. (Pe)
sta adesso in guerra. (Qui vale naufrag.) (N.S.)
Giord. Pred.R.

444

SOSTENERE

SOSTA

SosTA, S6-sta.[Sf1 Quiete, Posa. Lat.quies, requies, pausa. Grrrzas.


(V. Sostare.) Dp. Decam. 26. La voce sosta , che sciopero im

ritegno cra lungamente stato. E nov.43. 8. Pietro, al qual parcva


del ronzino averc una compagnia, cd un sostegno delle sue fatiche ,

porta, e quiete, e starsi, e non far nulla, o simil cosa, si vede pur

forte sbigotti. E Proem. &. Dove meno era di forza ec. , quivi pi

assai usata in que'tempi. Morg. 14. 5. Non so come il ciel facci

avara fu di sostegno.

4 (Ilraul.) Callone o fabbrica che, attraversando un fiume o un


tanta sosta Ch'a Belzeb gi in bocca non ti mandi. (N)
canale , serve a sostenere l' acqua ad una certa altezza, ed a pas
2 - [Dare sosta= Dare riposo. V.Dare sosta. Floc.3. 1o7. Dun

que sperando confortar ti dei, e dare alquanta sosta al presente di

sarla a proporzione per comodo della navigazione. V. Callone, 3.

sio. AMed. Arb. Cr. E poich ivi fu giunto tutto ansio e trangoscia

2. Guid. Gr. Camera , o vasca , porta, poi tone, cateratta di un so

to, non gli fu dato pure un poco di sosta.


3 (Porre sosta=Interrompere , Trautenere.] Fiamm. 2. 44. Ra

stegno . . . . . Sostegno a porte raddoppiate. (A)


E' nel senso piu generale di Chinsa. Ar. Fur. 18. 54.

sciugammo le lagrime , e in quelle ponemmo sosta per quella notte.


4 * Pigliar sosta= Riposare. Buon. Tanc. . 4. Oime ! ch' egli
qua quel cittadino, Che mai mai non mi lascia pigliar sosta. E Sain.
Annot. ivi : Pigliar sosta , quiete , riposo , sostenincnto, dal latino

Quai soglion l'acque per umano ingegno Stan e ingon gate alcuna voita

e chiuse , Che quando lor vien poi rotto il sostegno, Cascano, e van
con gran rumor diliusc. (P)

3 Sostegni di ripresa diconsi I sostegni posti a contatto gli uni


degli altri , come sono i sostegni binati. (A)
2 Fregola, Uzzolo, Api etito intenso. [Onde Entrare in sosta = 5 (Marin ) Sostegno a prua, o Sostegno alle mura: La larghezza di
substare , fermarsi, soffermarsi , e latino ancora resistere. (N)

Innamorarsi , Innuzzolirsi. V. Entrare in sosta. ] Lat. libio , cu

ido. Gr. dps , rsva ix. (Iu illir. sostav pensiero. V. Pensiero,
3. In ar. istiha apprtire; sciet volont. ) Bo c. nov. 85. 3. ln

rieve in tanta sosta entr dello spesso veder costci , che cgli non
lavorava nunto.

3 Cessazione [o piuttosto Sospensione d'armi o d'offese. Stor. Pist.


75. Domand sosta al popolo, e mand che volca parlamentare col
Vescovo e col Vicario di Pistoja.
4 * (Marin.) Anticamente sembra essere stato detto in luogo di Scotta;

o per Quegli che tien cura della sosta, cio della scot

onde
ta. (V

prua del vascello. (A)


2 * Diconsi Sostegni dell'ancora , Que' due travi o pezzi di

legno che senato un risalto sopra lo sperone nel davanti del naviglio
sei vono a posarvi l' ancora per tenei la pronta a gettarla al fondo,
ad agevolarne la calata , e ad impedine per mezzo del suo risalto,
che danneegi, cadendo, i membri del naviglio allorch la si getta in
nuare. Nell' intestatua di ciascuna di queste in avi vi ha una o due

notelle che ofutano a turar su l' ancora quando e arrivata a picco.


av. (O)

3 Diconsi Sostegni di compasso o di bussola , Que' cerchi


d' ottone che tengono la lussola in equilio. av (O)

So-stan-ti-va-mn-te. Avv. Lo stesso che Sustanti

4 Dicesi S stegno di lampana , Quel cerchio di ferro mo

vanaente , V. Varch. Lez. 247. Venghiamo omai a trattare del caldo

bile, che tiene in equuuuirio in una nave la lampana del camerino.

preso sostantivanmente.
Sav. (O)
Sostantivo , So-stan-ti-vo. Add. e sm. Lo stesso che Sustantivo, V. 6 - * (Bot.) Sostegni delle piante : Nome dato a tutti gli organi che
sentono ad attacca e il loro stelo ui corpi vicuni senza guarvi in
SosTanza , So-stn-za. [Sf. Lo stesso che] Sustanza , V. Tes. Br. 1.

4. L'anima non divina sostanza, n di vina natura, e non fatta


torno come fanno i tralci e senza nulla assorbum e coue fanno le na
dici. (O)
anzi che 'l suo corpo , ma a quella ora meiesina crcata , che clla
messa denti o dal suo corpo. Soder. Colt. 95. Si fa vino d'assenzio, SosTENE, * S-ste-ne. N pr. m. Lat. Sosthenes. (Dal gr. soos salvo ,
e then lungo tempo. ) Generale macedone che vinse l'esercito di
di rosma ino, e di salvia , e tutte queste cose si seccano nel forno,
Brenno e per nella lattalia. - Storico, nativo di Guido, autore
se non alti ove , e secche si spolverizzano, e si mettono disperse so
di una storia d iberia () (Mit)
pra la botte di vendemmia , avendo imbottato ve giue, pei ch bolla
Sosteneo, * So-st-ne-o. N. pr. m. Lat. Sostheneus. (V. Sostene.) (B)
con esso , e attragga a s quella sostanza o sapore.
SosTANzA , So-stn-zi-a. [I Sf. V. A. V. e di' Sostanza o Sustanza. SesIENENTE , So-ste-nen-te. (Part. di Sostenere. Che sosuine. Lat. sn

Nov. ant. 8. 3. ll fumo non si pu ritenere, che torna ad aulimento,


e non ha sostanzia n proprietade che sia utile.
SosTAnziale , So-stan-zi--le. [Add. com. Lo stesso che ] Sustanziale ,
V. arch. Lez. 154f. Se l'anima la forma sostanziale dell'uomo,

e gli d l' essere e l' operazioni, o no.


SosTANzi ALITA , So-stan-zia-li-t. (Sf ast. di Sostanziale. Lo stesso che]

stinens. Gr. avx. Amet. G. Ma tra gli altri ( templi ) eminentis


sino, sopra marmoree colonne sostenenti candida l'anima, se me lieva
uno tra
correnti onde di Arno e di Mignone. Ilianum. 7. 34. Mla
io con pi ferma e pi sostenete memoria , che non mi bisogna a
mio danno, continova rimango nel ti isto senno. Tac. Dav. ann. 2.35.

Sustanzialit , V. - , Sostanzialitade , Sostanzialitate , sun.


SosTANzALMENTE , So-stan-zial-mn-te. [Avv. Lo stesso che] Sustanzial

Arminio si facea vedere con mani , con voce, con ferite sostenute
battaglia. (Il testo lat. ha: sustentabat pugnam.) (L' ediz. del Guo
lito 55 a pag. 15 legge nell'es. dell'Aunet. it, in vece di lamina,

mente , V. Varch. Lez. 387. Se il bello e il buono sono sostanzial


mente una cosa medesima , ec. Salvin. Pros. Tosc. n. 27 1. So
stanzialmente e fontanalmente nel primo unico e sommo bene si ri

lanmma.) (B)
2 E cclla particella Si. Salv. Avvert.2. . . Dicono Sustantivo
a quel nome che o vera sustanzia cc., ovvci o che cosa signiicli, la

trova. (N)
quale si nounini a guisa di sustanzia, e come per se medesima soste
SosTANzia RE , So-stan-zi--re. N. pass. Lo stesso che 1 Sustanziare, V.
nentesi in picdc , avvegnach sustanzia veracemente non sia. (V)
SosTAnzAni. * (St. Eccl.) So-stan-zi--ri. Setta di Luterani, i quali pre 2 - Che conserva nello stato. Duod. Job. cap.q. Not. Ilanno biso
gno della grazia di Dio confermante e sostenente. (N)
tendono che Adamo, colla sua caduta , avesse perduto tutti i van
taggi della sua natura, e perci il peccato originale avesse corrot SosTenenza , So-ste-men-za. I Sf) Il sostenere, in sign. di Sofferire ,
to in esso la stessa sostanza della umanit, e che questo peccato
L'atto di sofferire ; meglio Solferenza.1 , Sostegnenza, sun. Lat.
fosse altres la sostanza dell'uomo. (Ber)
tollerantia. C. vroovn. G. V. 9. 182. 3. E cosi , per buona so
SosTANzievole , So-stan-zi-vo-le. [Add. com. Lo s - so che] Sustanzie
stenenza , i San si rimasero liberi. Coll. SS. Pad. Il temperamento
-

vole , V.
e la sostenenza delle tentazioni c' donata dal Signore.
SosTanztosAMENTe, So-stan-zio-sa-mn-te. Avv. In modo sostanzioso, 2 - Alimento , Sostentamento. Lat. alimentum. Gr. ro. Liv. M.

Sostanzialmente. Boccalun. Rag. Parn. 18. Berg. (Min)

Andavano cercando di loro sostenenza per cotale maniea a.

SosTANziosissimo, So-stan-zio-sis-si-mo. Add. m. superl. di Sostanzio SosTENERE , So-ste-n-re.Att. anom. Tenere sopra di se;[Portare o Ap
so. V. di reg. V. e di' Sustanziosissimo. (O)
Sostanzioso, So-stan-zi--so. [Add. m. Lo stesso che Sustanzioso, V.
SosTanE , So-st-re. Att. Fermare. ( V. Arrestare. ) Lat. sistere. Gr.

ravv. (Dal lat. sub sotto, e da stare.) Tesorett. Br. Pregai per cor
tesia Che sostasser la via. Dant. Purg. 9. 93. Sosta un poco per
me tua maggior cura. Bemb. Asol. n. 33. Cosi avendo detto Perotti

no, fermatosi , e poi a dir altro passar volendo, Gismondo con la


mano di lui aperta sostandolo, a madonna Berenice cosi disse : ec.
a - N. [ass. e] pass. Fermarsi..] Lat. quiescere. Gr. ravc.9x. Dant.
Inf 6. 8. Venien ver noi, e ciascuna gridava : Sostati tu. Franc.

Sacch.. nov. 156. E fatto questo, la fece sostare un'ora , acciocch


stesse ben morbida.

SosTaao.

) So-stro. Add. e sm. Colui che tien cura della sosta,

specie di fiume delle navi, Franc.Barb. 257. 8. Ed aggi buono orciero,


Palombaro e gabbiero, Sostaro, ed an' (cio anche) prodieri, Pe
dotte e temonnieri. (V)
SosTATo , So-st-to. Add. m. da Sostare.

poggiar che chessia] (V. Difendere.) Lat. sustinere. Gr. zarev.


Bocc. nov. 1 n.5. Come se io per me andare non potessi , mi verrete
sostenendo. E nov. 5. 36. Tiran on via il puntello che il copei chio
dell' arca sostenea. Fiamm. 7. 77. Con quelle spalle , colle quali le
maggiori cose abbiam sostenuto e sosteniamo, sosterremo le minoni.

Dant. Inf. 7. 96. Colle braccia m'avvinse, e mi sostenne.


2 - [Nota uscite ant..] Petr. canz., 39. 8. N mai pcso fu greve,
Quanto quel ch' i' sostegno in tale stato. Stor. Barl. Sostegni ndo per
essa molte pene. Cavalc. Mlep. cuor. 193. Noi patiamo tribolazione, ma
non ce ne angustiano, ma sostenghiamola. Vit.S. Gio. Guald.295. So

stennono allora tanta ncist di loro vita, che spesse fiate tre ti lo va
dividevano uno pane per di. E di sotto : La qual penuria per lunga
tempo sostennono sanza m 1 norio con grande allegrezza e lctiua.

Guitt. Lett. 1. q. Vago son non pogo alcuna fiata di grossi pesci
mangiare, e al costo considerando grande, sostegno (t attengo) la vo

SosroenzA, So-ste-gnn-za. [Sf. V. A. Lo stesso che) Sostenenza, V.

lonta. E ivi : Affamato ucc lo sostene di prendere esca, o'ci de lac


cio. Bocc. g. o. n. 7. Contagli le pene ch'io sostegno. E appresso :
La qual (pena) sostegno per lui.

Guid. G- Se forse la sostegnenza della vergogna non conchiuse al

2 - Sofferire , Comportare , Patire. Lat. ferre , tolcrare, pati. Gr.

cuna astinenzia.

pur, vrousv, ricxsv. Bocc. nov. . 13. Questi Lombardi cani e c.

SosteoNo, So-st-gno. [Sm.1 Cosa che sostiene , I che regge; altri


menti Puntello, Appeggio, Sostentamento ec. (V.Appoggio) Lat.
fulcimentum , sustentaculum , fulcrum. Gr. paz. Dani. Inf 2.
6. O per tremuoto , o per sostegno manco. . agg. nat. esp. 1. Pre
parato in questa forma lo strumento, e collocato sul su

sostegno ,

s'incomincia ad empiere per di sopra di neve o di ghiaccio.


a - Per metaf. Mantenimento , Reggimento. Petr son. 296. O usato
di
miaparte.
vita sostegno. Frnc. Sacch. rin. o . Perch di lei sostegno
fu in
g
-

5 - Auto, tProtezione.) Lat. levamen , requies , auxilium. Gr. 8c 9. Bocc. nov. 1. no. Lui ne vedeva andare , che suo sostegno e

non ci si vogliono pi sostenere. E nov. 5.3. Nelle cose opportune

alla sua propria persona cc. sosteneva egli , per non ispendere, di
fetti grandissimi. E nov. 65. 5. Ed essa tanto pi impazientemente
sosteneva questa noja , quanto meno si sentiva nocente. E nov. 77.
2o. Se non fosse ch'egli era giovane , e sopravveniva il caldo , e li

avrebbe avuto troppo da sostenere. E nov. 82. 3. Questo amore in


gran tempo senza frutto sostennero. Dant. Purg. 2. 39. P 1 che l'oc
chio dappresso nol sostenne. E a 1. 37. Egli , per trar l' amico sto
di pena. Che sostenea nella prigion di Cai lo , Si condusse a teuar
per ogni vena. E 3o. 27. Sicche per temperanza di vapori Locchio
l sostena lunga fiata. C'urale Specel. Cr. Ma tanto amano se, e

SOSTENERE

445

SOSTENTAAIENTO

non vogliono sostener niuna cosa. Legg. S. Gob, Fue martire, im

s il sostenne. E nov. 33. 7. Fatto adunque cc. sostenere una notte

perciocch per la giustizia sostenne morte. Sen. Ben. Varch. 6,3o.


Tante minacce di guerra , e l' empito quasi di tutta la generazione

Folco ed Ughetto, ad albergar se n'and segretamente con la Mad

dalena. Nov. ant. 3. 4. Fece tanto, che fecc sostener lo cavaliere.


umana, che sg me va a briglia sciolta, sosterranno pochissimi uomini. 26 (Milit.) Ricever l'assalto, l'urto del nimico senza scomporsi,
Chiabr. Rim. ( Bibl. Euc. It. 34. 14) Mla poco alfin sostenne ,
senza disordinansi n arretrarsi; Difendersi, Tener saldo, Far testa.
Bench si forte , la tessalic'asta. ( Parla di Peutesilea , la cui bi
Mlachiav. Conchiudo adunque , che una buona fanteria dce non sola

penne non a lungo potette resistere all' asta di Achille.) (N)


Comportare , Prmettere. Lau. sinere, ferre. Gr. iv, ipsuv. Bocc.
nov. 5. 5. Partir volendosi ec. , in ninna guisa il sostenne. E' 17.
54. Vollele fare la debita reverenza , ma ella mol sostenne. E nov.
45. 6. Sostenendo li suoi abbracciamenti , con lui teneramente co

mente poter sostenere i cavalli , ma non aver paura de'fanti. Davit.


Le infanterie vi dicdero l' assalto , il quale essendo stato da quci di
dentro costantemente sostenuto, si ritorn a rinnovare ec. (Gr)Don.
Ist. Giov. l. 22. Si sforzava , per mezzo di Bajardo , fortissimo capi
tano, difendere l'artiglierie e sostenere i nemici, i quali gagliarda
mente gli caricavano addosso. (P)

minci a piagne e.
- Tenere , Conservare. Lat. dcfendere , tutari. Gr. rporrao 9 ai

rivos. Cirff. Calv. 3. 78. l dice che sestcnga Tanto vivo il prigion,
ch' egli ne venga. Vut. SS. Pad. 2. 277. Sei tu Tcupisten, la quale

Onde Sostener la carica = Regger l'impeto degli avversari.


Lat. impetum sustinere, excipere. Gr. ropv dvxsa9xa. Disc.Calc.
24. E ritirarsi uniti insieme, e sostener la carica, quando la mede

fosti sostenuta da gente strana e rea e crudele? (Cio , presa e te

siuna si trova con disavvantaggio.

nuta a forza da chi l'avea tolta al marito e menata via.) (Pr)


Difendere. Lat. tueri, defendere. Gr. avi rsv , trsparisv.

3 * Sostenere in piedi un esercito o simili = Trattenere un


esercito, un corpo di soldati agli stipedii ec. V. Piede, S. 46. (N)
4 Ajutare, Soccorrere ad un corp di soldati che sia alle strette

- Protegge e, Ajulare Lat. regre. G. V. 9. 38. 2. Rimase in ban


do , e contumace del Comune di Firenze, con tutto che fosse soste

col nemico. Accad. Cr. C'onq. Mess. Gente armata, che l'una c
l' altra riva occupa, sostenuta da diverse truppe che si scoprivano ec.
E appresso : Coi i cavalli leggieri del Re in quattro truppe s'avan

muta sua parte in Firenze per suoi amici. Cron. Morell. E seppe si
fare, e si provvedutamente temporeggiare, che al tmpo del mag

zarono a scaramucciarc sino a fronte degl' inimici, sostenuti alla si


nistra dal conte di Brienna e dal signore di Marivau con dugento ce

gior bisogno cc. egli ebbe degli amici , e non parenti, che l'atarono
e sostennonlo pcr modo, che non gli fu fatto torto. Alam. Colt. 3.
56. E voi, sommo splendor de i Franchi regi, Sostenete il mio dire.

late. Davil. Il Signore di Amblisa gli sosteneva con un grosso di lanec

- Patrocinare. Fatic. Sacch.nov.77. ll tale maggior uomo dell'o

5 E'()
detto di Fortificazioni..] G. V. 9. 34f . Castruccio, a
vendo molto molestati i Pratesi, e sostenea un battifolle fatto in Val

ficio : io gli vorrei fare qualche bel dono, acciocch mi sostenesse


nelle mie ragioni. (V)

di Biscnzo , chiamato Seravallino.


Difendere quistionando. Bocc. Vit. Dant. 243. Essendo egli a Pa
6 Ed adoperato in senso neutro nel sign. del 5- 6. Monte
rigi, e quivi sostenendo in una disputazione cc. , che nelle scuole
della teologia si facca , quattordici quistioni ec. Dav. Scism 79. Mar cucc. Le corazze 'intiere sono squisite per rompere e sostenere. Ed
tire sosteneva la resia di Zuinglio.
altrove : Si fanno ti e corpi , uno dc quali combatte, l altro sostiene,
terzo guarda di fuori la campagna. (Gr)
Mantenere. Nov. ant. oo. 9. Celatamente gli portava quello, che 27il
(Marin.) Sostenersi , parlando di una nave alla tela, vile Ri
bisogno gli era per la vita sostenere.

manere nello stesso paraggio, e non derivare n perdere della sua

1 o Custodire , T nere a segno. Lat. custodire, in officio contincre,

regcre. Gr. xtrarre

rotta , non ostante le correnti, la marea , il vento contrario, senza

rv. Bocc. nov. &9. 5. A sostentar la virt

dell' altre , che trascorrere non si lascino , si conviene il bastone che


per avanzar nel cammino. (S)
Sostenibile, So-ste-ni-bi-le. Add. com. Che pu sostenersi. Magalpart
le sostenga e che le spaventi.

i 1 - Indugiare , Prorogare , Trattenere. Lat. morari. Gr. usv.Sen.


1. lett. 23. Si gett a qucl plausibile, ma non so poi quanto soste
mibil , ripiego
levar ogni'anima agli irrazionali, ec. E lett. 28
Declam. Il giudice che ha a sentenziare, sostiene la quistione a tempo.
Potreste rispondermi, esser anche sostenibile che elle fossero rinate
, Vit. S. Gir. 83. lmpetr da lui spazio di tempo , che sostenesse
allora , cc. (A) (B)
sospesa la nostra scntenzia. (V)
tOnde Sostener la porta 1 = Indugiare alquanto a serrarla. Sostenuantissimo Sosteni-bi-lis-si-mo. Add. m. superl. diSostenibile
- -

Fanc. Sacch. nov. 47. Vattene innanzi , e di'a'gabellieri , sosten

Magal. part.. leu. 25. Teorema sostenibilissimo in buona filoso


So-ste-ni-mn-to. Sm. Il sostenere; altrimenti Sosten
tamento,] Sostegno. Lat. sustentaculum. Gr. piuz. Mor. S. Greg.

ta. (A) (B

gano un poco la porta.


3 E nota uso singolare. Vit. S. Elisab. 369. Poich ebbe
- renduto lo spirito al suo creatore, lo suo santissimo corpo poco anzi
clue si seppellisse , fu per divozione sostenuto quattro di. (Tenuto so
pra terra. Se gi non fosse da legger cos: Fu sostenuto (indugiato,)
anzi che si seppellisse il suo corpo quattro di.) (V)

,, - Aver fiducia e paziente spettazione, detto nel senso della

Op div, 8.Ma l'albero e'rami non danno sostenimento e vita alla barba.
2 Sopportamento, Sofferenza.Med.Arb. Cr. Ripensando noi l'umil
t ch'egli ebbe nel sostenimento della battaglia. But. Fortezza sostenimento delle fatiche. Com.Par. 15. Fortitudine . . . sostenimct
to di fatica. E appresso: Fortitudine ... sostenimento difatiche (N)
3 Alleggiament, (Ristoro.) Fav. Esop. Acciocch sia prosperevole
in dure ajuto e sostenimento dalle fatiche. Salvin. Annot T B. 1.
4.
Sosta ; quiete,
riposo, Verb.
sostenimento.
(N)
Sostenrrone,
So-ste-ni-t-re.
m. di Sostenere-l
Colui che sostiene.

Scrittura. Vit. SS. Pad. 2. 1. Rendici dunque quello che promet

testi a quelli che ti sostengono ed aspettano. (P)

,3 - sospendere, in senso metaforico. Segner. Mann. Giugn. . . .


si degn (Cristo) di entrare mallevadore per s, a fine di sostenere
il tuo precipizio; finch ec. per te medesimo uscisse ancor pagatore. (V)
1

ass. e pass. [ nel prino sign..]

Permettersi. F. Giord. Pred. S. 39. Or non vedi che si so

Egli di sopra per potenza, di sotto per sostenimento, di fuori per


grandezza.
[Onde Dar sostenimento=Sostenere, Sostentare.]Franc. Sacch.
-

stengono le meretrici nella citt? questo e un grande male; e se si


Lat. sustinens, rector, defensor, tolerator. Gr. dvxvos ,
P
sottraesse , si sottrarrebbe un grande bene , ch si farebbono pi a
craris. Guid. G.Spesse volte tramortiva nelle braccia di sostenitori.
volteri, pi soddomie, che sarebbe molto peggio.
,6 . E nel sign. del 5. 1. M. V. 1. 2. Cominciavano a sputare a -- Mantenitore, Protettore. G. V. 2. 43. 4. Intra gli altri notabili
uomini, che fecero per lo popolo, si fu messer Farinata degli U
sangue , c morivano di subito, e chi in due o in tre di, e alquamti
berti ec., e Dante Alighieri, e altri cari cittadini e Guelfi, capo
sostencano pi al norire.
e sostenitori di
popolo.
. . con tranquillo mare se lieta
17 Reggere, Durare Lat. durare, perdurare. Bocc. nov. 4f. 9. 3 raliSoffritore.
Floc'. 25.
Ne' quali. poi
Veggendosi sospinto dal mare e dal vento, ora in qua e ora in l,
rivolta a' sostenitori primi dell'avverse cose.
si tenne infino al chiaro giorno. E nov. 7. 6. Essendo da infi
Farsene sostegno. V-En
mito mar combattnti, due di sostennero. Franc. Sacch. nov. 82. tit. 4 * Entrare sostenitore di una cosa
trare sostenitore. (N)
volendo vedere come sostiene al bere , il fa provare con un gran
pevitore suo famiglio. M. V.4.7.Avvenne che quella giornata, con 5 In forza di sm. Sostegno Alam. Colt. . . Ma lieta un giorno
-

tinuando la processione, il cielo empi di nuvoli, e il

sostenne il nuvolato- (N)

secondo di

Le pampinose corna, i tralci e l'uve Sovra il sostenitor sicura a


volga.

8 - Contenersi. Lat. se continere. Bocc. nov. 49. 15. Ma pur so sorrnice, So-ste-nitri-ce. Verb. f [di sostenere. Che sostiene. Lat.
tollerati'dr,
Amei.
49. Discorse
mondo eesser
la terra
stenntasi,
dopo il piante la risposta di Federigo. Dant. If sostenitrice
di tutticora.
gli affanni.
Filoc.
52. Miilcrederrei
vie
a6. 7. Ma fa che la tua lingua si sostegna,
pi
possente
sostenitrice
dell'armi
e
degli
affanni.

Trattarsi
mobilmente.
sortraue, so-steut-bi-le. Add. con Che pu sostentr** Soste
19
-

Non si dichiarare , Star sulle sue.


nibile. De Luc. Ist. . Berg. (Mlin)
Aver animo, Ardire. Dant. Inf. 3o. Come l'altro, che 'n l
2i Sostentacolo, So-sten-t-co-lo. Sm. V L. Sostegno Lat. sustenta
sen va , sostenne - . - Falsificare in Buoso Donati. (Br)
culum. Gr. sucaz. Suor. Eur. 6. 45. Spinse a la china il suo so
2a * Trattenersi, Indugiarsi. Vit. Tob. C. 5. Al quale Tobiuzzo
disse : io ti prego, che tu ti sostenghi uno poco, tanto che io rap Sostentamenro
stentacolo, o,vogliamo
dirlo carretto.
So-sten-ta-mn-to.
[Sml Il sostentare [ a ltri
porti queste cose al padre mio. (V)
Sostentazione,
Sostenimento
,l
Sostegno, sustentamento, sin. Lat
3'.- * Fu detto assolutamente Sostenere femminilmente contro natura
fuicimentum
ries
crip.
Cr, fo
,nel senso di Patir soddomia. Sallust. Catel. 6. Erano alcuni uomini lalein
rabbia e sbattimento de' venti, per li uali i novelli ncsti ec. age
e sosteneano contra natura femminilmente. (ll lat. ha: pati mulie
o -----

bria.) (V)

Vit. SS. Pad. . 26a. Non poteva sostener


24'di
credere
. Notache
costrutti.
un monaco avesse mal pensiero. (Cio, Non gli pa
-

-----

volmnente si disertano, si dee convenevole sostentamento a ciascuno


arbucello con ispessi legami legare
--ce E
Sigg. nat. esp.33. Ritorle l' effetto da

attribuitole del sostentamento de' fluidi


G
tra l' animo) Bemb.Asol. 6. Alla tua salvezza tal riparo, mentre 2 altri
- Conforto, Mantenimento. Lat. almentum curatio , tutela
ec.) (V)
25 (Leg) Sostenero, si dice quando il magistrato comanda che il
rpe
eola, irpori. Mor. S. Greg. Appareccano,
cose che erano di bisogno a sostentamento del corp Bocc.
reo, non si parta dalla corte, senza Peo incarcerarlo ; t ed anche
5. E quantunque il mio sostentancito, o conforto che vogliam dire,
pi estesamente per Tenere in prigione. VS 4, e V Sostenuto, 5. 61
possa ssere e sia a bisgnosi poco, nondimeno Parm E g. to.
Lat, detinere. Gr. arxiv. occ, nov, 6, 5. Pi giorni appresso di
o7
ella sostiene di riceverlo. (E in caso di

pvccab. VI.

446

SOTERIE
SOSTENTANTE
6
tTenuto
in
prigiohc.)
Varch.Stor. 8. 2oo. Tutto quel tempo che
f . Per dovere alcun diporto pigliare a sostentamento della nostra
sanit cc., uscimmo di Firenze. Buon. Fer. Intr. . Al guadagno
i toso il godimento Voglia star sempre allato, Caro sostentamento,

cgli stette sostenuto , che furono tre giorni , non s'attendeva ad al

3 - Per metaf: Appoggio , Bastone. Diod. Lev. 26. 26. Quando io

tro, cc. Tac. Dav. ann. 6. 8. Tra se Druso di palagio, dove era
sostenuto. (Qui il testo lat. ha: attinebatur.) Buqwn. Fer. 5. 3. .
Ma 'l precettai per pcr sostenuto N una di quelle curie magistrali Di

v'avr i otto il sostentamento del pane. . . voi mangerete e non vi


sazc cte. (La volg. ha baculum , e quel Rompere il sostentamento

tanto il Duca richiedere Antonio Adimari, il quale . . . subito com

ammentator fcdclc. (B)

piazza e 'l fo giardar. (A) (N) Machiav. Stor. Fior.

2. Fece per

parse. Fu sostenuto costui ec. (Pe)


fa intendere che qui la voce e in tal significato.) (N)
SosTentante , So-sten-tn-te. [Part. di Sostentare.] Che sostenta. , 7 -* Tardato. Chiabr. Guerr. Got. Ho per angoscia sostenuti e vinti
Anni canuti e lor gravi tormenti! (A)
Sustentante , sin. Lat. sustinens. Gr. crxousros. I'iamm. 4. 6. In
continente pi ampio luogo si dava agli amorosi pensieri, i quali non 8 - * Nobile , Elevato , fig. detto di Stile o simile. Red. Lett. Ho letta
solamente materia sostentante le fiamme di Venere sono, ma aumen
la sua nobile gentile nervuta parafrasi del salmo Magnificat ; vera
tante , se ben si mira. Bemb. Asol. n. 58. I quali rinchiusi, non so- mente nobile e sostenuta.(A) Tocc. Par. Andando pi sostenuto,
lamente materia sostentante le fiamme sono, ma aumcntante.
pi grave e pi grandeggiante il periodo comparisce. (N)
SostenTARE , So-sten-t-re. Att. Alimentare, Manutenere cogli alimenti. 9 - (Mus) Aggiunto al Largo od Adagio , indica una Soda e de
-, Sustentare, sin. Lat. alere, sustentare. Gr. rpov. ( Da susten cisa esecuzione. (L)
tum, part. di sustineo io sostengo: e sustineo, da sub teneo.) Bocc. Sostituire, So-sti-tu-i-re. Att. e n. pass. Mettere uno in luogo suo o
d'altrui.-, Sustituire , sin. Lat. substituere, in alterius locum stil
nov. &o. 22. Domandgli ajuto e consiglio di farc che esso quivi po
tesse sostentar la sua vita. E nov. go. 3. Per sostentar la vita sua,

con una cavalla cominci a portar mercatanzia in qua ed in l.


2 - Sostenere, Reggere. Lat. sustinere. Gr. 8xorra3tv. Dant. Purg.

rogare. Gr. cls dAov ragv xx9urrava riva. (Substituere, dal lat.
sub statuere sotto stabilire.) Tac. Dav. Stor. 3. 31 . Sostituisce Al
feno Varo.

o. 3o. Come ,
sostentar solajo o tetto, Per mensola talvolta 2 * Mettere una cosa in luogo di un'altra. Car. Lett. n. 53. Le
una figura Si
le ginocchia al petto.
quali a me non sono mai piaciute per non esser cose ecclesiastiche
3 - Mantenere, Conservare , Custodire.] Lat. servare, tueri, regere.
n morali; e in loco di queste se ne sostituirono quattro (statue) di
nuovo. (Br)
Gr. ore (ev. Bocc. nov. 89. 5. A sostentare la virt dell'altre , che
trascorrere non si lascino, si conviene il bastone che le sostenga. 3 (Leg) Instituire il secondo erede. Lat. substituere. Gr. trova9
oravazi,
Segner. Incred. 1. n . 5. Fu pur dunque possente quell' alta voce
che chiam dal nulla ad un tratto tante gran cose, e che tutt' or Sostrurro , So-sti-tu-i-to. Add. m. da Sostituire., Sustituito , sin.
le sostenta. (N)
Sostiturro , So-sti-t-to.[Add. e sm.] Che tiene la vece di un altro to lo
4 - Difendere coll'armi. Stor. Semif 44. Quando la onta, che si fa
ojuta nelle funzioni del suo ministero..]-, Sustituto, sin. Lat. subro
agli supremi, trapassa lo termine della perdonanza , deesi anche di
gatus, vicarius, substitutus. Gr. b dr''dov rerzyuvos. Borgh.Fust.
fenderla e sostentarla con l'armi, che fidarsi di loro, ec. (V)
Rom. 463. Quegli altri Suffetti, che noi diremo peravventura o So
5 Difendere quistionando con ragioni. Bemb. Asol. 3. 81. In di
stituti o Surrogati. (V)
verse maniere ciascuno e con pi amminicoli s' ingegnato di so 2 - (Leg.) Colui che succede ad una eredit dopo l'instituito. Cr.
alla V. Fedecommesso. (A)
stentare la sua sentenza ; dove gli altri per trarne il vero disputa
-

no, ec. (N. S)

SosTrTuToae, So-sti-tu-t-re. [I Verb. m. di Sostituire. Che sostituisce.

- , Sustitutore , sin.
6 - N. pass. Gal. Sist. 24o. Solo violentemente si sostenterebbe sopra
SosTitnraice, * So-sti-tu-tri-ce. Verb. f di Sostituire. Che sostituisce.
quell'aria. (Qui nel
del S. 2.) (N)
- , Sustitutrice, sin. V. di reg. (O)
7 - E nel sign. del S. 3. Cr. lib. 5. cap. no. Questo arbore ( il fico)
desidera aere caldo, ovver temperato, e nel mezzanamente freddo con Sosrrruzione, Su-sti-tu-zi-ne. Sf] Il sostituire.- . Sustituzione, sin.
l'umano ajutorio si sostenta.
Lat. sostitutio. Gr. vroxardiorars.Salvin. Pros. Tosc. .54. L'unico
8 - Difendersi. Lat. se tueri. Gr. duvstrizvrq, cio&sc3a, Tucid. G.
modo , e in tutti i governi praticato, siccome negli eserciti far re
clute, cosi qui sostituzioni.
V. 9. 37. 5. E cos, come gente smarrita e sconfitta, si sostentaro,
intendendo solamente alla guardia della citt. Guicc. Stor. 2. 616. 2 - (Leg.)
che prescrive all'erede instituito, al lega
tario od al donatario di conservare alcuna cosa e di restituirland
i quali si sostentarono, mentre ebbero speranza che settemila fanti
del contado del Tirolo ec. passassero pi innanzi. Segn.Stor. (Bibl.
una terza persona..] Lat. substitutio. Cron. V'ell. 3. Ove toccava
a Boccaccio, non essendo la detta sostituzione fidecommissaria, forse
Enc. It. 36. 2) Nella quale spedizione . . . e'non si sarebbe potuto
il valsente di fiorini 2oo, ne gli tocc pi di mille lire. Varch.Stor.
sostentare in quella stagione, se Alfonso duca di Ferrara ec. (N)
o. 36. In loro potest era annullare i fidecommissi, le sostituzioni
fiosTENTATIvo, So-sten-ta-ti-vo. Add.m. Auto a sostentare. -, Sustenta
tivo , sin. Salvin. Annot.F. B. . 3. 5. La speranza nutritiva ec.,
volgari o pupillari.
sostentativa. (A) (B)
Sostrato, S-stra-to. N. pr. m. Lat. Sostratus. Lo stesso che Sosi

SosTestaro, So-sten--to. Add. m. da Sosentare. Appoggiato., Su

strato, V.- Architetto che costru il Faro d'Alessandria. - Statua

stentato, sin..] Lat. suffultus. Gr. repcuevos. Fr. Guitt. Fatt. En.
941. La maggior parte di loro di sonno e di vino sostentata. (N)

Ercole. Auleta che riport moltissime volte il premio in tutti i giuo

2 - Ed infora di sm. Buon. Fier. 4. 2. 7. S'agguaglier il soste

chi della Grecia. Grammatico del secolo di Augusto, maestro di

gno e 'l sostentato.

rio greco contemporaneo di Lisippo. - Giovane greco amato da

Strabone. Storico greco. - Favorito di Vespasiano. (B) (Mit)

3 - (Bot) Tronco sostentato : Quello che piega i suoi rami verso SosTRETTo, So-strt-to. Add. m. V. L. Ristretto, Raccolto. Lat substri
la terra. Bertoloni. (O)
ctus. Pallad. Marz. 23. La faccia torta, le corna picciole, la collot
- Ramo sostentato: Quello che si piega sino a terra e getta tola piana e grossa, il ventre sostretto. E' c. 25. Le latora lunghissi
radici producendo altri rami. Bertoloni. (O)
me, cio il costato dallo su in gi, e sostretto. (Br)
SosTENTAToRe , So-sten-ta-t-re. Verb. m. di Sostentare.] Che sostenta SosTao. * (Filol.) S-stro. Sm. V. G. Lat. sostrum. Gr. orspo. (Da
o sostiene. - , Sustentatore , sin.

soteon verb. di sozo io salvo. ) Onorario del medico, considerato

2 - Mantenitore, Difensore. Lat. defensor, patronus ; fautor, anxi

come premio e ricompensa per la conservazione della vita. (Aq)


liator. Gr. fonSds G. V. 9. 263. . Siccome rubello di santa Chiesa, Sosva. * (Geog) S-sva. Nome di due fiumi della Russia asiatic(G)

e favoratore e sostentatore degli eretici di Melano. Mor. S. Geg. SoTADE, * S-ta-de. N. pr. m. Lat. Sotades. (Dal celt. gall. seathi
S'accostarono all'amor del loro sostentatore Iddio , per non cadere.
sesto; cio sesto nell'ordine de'figli.)-Poeta greco del tempo di T
Buon. Fier. 4. 4. 23. Sostentator, custode e difensore Delle sante
lomeo Filadelfo , autore di componimenti osceni e satirici.Atleta
pudiche ed alme leggi.
cretese che aveva una statua in Olimpia. (B) (Mit)
SosTENTATaice, Sosten-ta-tri-ce. Verb. f di Sostentare. Che sostenta, SoTADeo. * (Filol.) So-ta-d-o. Add pr.m. Di Sotade; altrimenti Sottadico.
- , Sustentatrice, sin. Bellin. Disc. 12. Mobili saranno le due co
Questo nome diedero gli antichi ai versi o componimenti osceni e

lonne di carne e d'ossa sostentatrici del torso. (Min)


Sosretazione, So-sten-ta-zi-ne. Sf Alimento, Nutrimento.

satirici, dal nome del poeta Sotade. Cos anche chiamavansi Que'
-, Su

versi che potevansi leggere in diverse maniere ed a rovescio; altri.

stentazione, sin. Mor. S. Greg. Renduto dagli uditori il debito soldo


menti Palindromi. (Mit)
r sostentazione della lor vita. Teol. Mist. Ne' bcnefici ricevuti da SorA1, * S-ta-i. N. pr. m. Lat. Sotai. (Dall'ebr. sot declinare, e jah
ui per sua sostentazione,
signore : Declinar dal signore.) (B)

BosremurezzA, So-ste-nu-tz-za. Sf1 ast. di Sostenuto. Contegno [ grave.] SoTALoni. * (Geog.) So-ta-l-ri. Citt dell'Indostan inglese. (G)
Salvin. Pros. Tosc. . 75. Ha qualche aria di sostenutezza, e non SorcANA. * (Gog.) Sot-c-na. Citt dell'Indostan. (G)

cattivissimo garbo. Fag.Com. State sulle vostre, o Isabella ; soste SoTERA. * () So-t-ra. Epiteto di Minerva, Diana e Giunone. (V.
nutezza, o Florindo. Magal. Lett. Ora di troppo severa austerit e Sotero. Dal gr. sotira conservatrice) (Mit)
sostenutezza, ora di troppo tenera condescendenza. (A) Accad. Cr. SoTeRe.* (Filol.) So-t-re.Add.m. V. G. Lo stesso ehe Sotero, V. (O)
Mess. 5. 553. Bench per allora s'interpretasse quel suo contegno per Sorene. * N. pr. f Lat. Soteres. (V. Sotero.) (B)
SotERI. * (Mit.) So-t-ri. Add. m.pl. V. G. Epiteto speciale di Ca
un po' di sostenutezza d'uomo di guerra, si pen poco ec. (B)
Sosreurissimo , So-ste-nn-tis-si-mo. Add. m. superl. di sostenuto. Su store e Polluce, sotto il quale venivano invocati dai naviganti nelle
peribissino, De Luc. Dott. Volg. 2. 3. 1. Berg. (Min)
tempeste. (V. Sotero.) (Aq)
Sostenuto , So-ste-n-to. Add. m. da Sostenere. Appoggiato.
Soteria. * (Filol.) So-t-ri-a. Add. e sf V. G. Festa solenne in S.
2 - Retto. Sagg. nat. esp. 34. La quale (aria) far precipitare nel cione per celebrare la nascita di Arato, e per detta anche Aratea,
l'inferior vaso F G il cilindro d'argento sostenuto.
V. (Dal gr. soteria conservazione) (Aq)
3 - Sopportato. Bocc. Vit. Dant. a 5. Quanti e quali fossono i pen 2 * (Eccl.) Nome dato da alcuni cattolici al Venerd Santo,giorno
-

sei i sospiri, le lagrime, e l'altre passioni gravissime poi in pi in cui il Redentore salv colla sua morte il genere umano. (Aq)
provetta et da lui sostenute per questo amore, egli medesimo in SoTeatco , * So-t-ri-co. N. pr. m. (V. Sotero)-Poeta e storico latino
Parte il dimostra nella sua Vita nuova.
sotto il regno di Diocleziano. (Mit)
4 - Durato. Amet. 96. Sicch le sostenute fatiche prenda.
Sorerie. * (Filol.) Sot-ri-e. Add. e sf pl. V. G. Lat, soteria. ( v.
* - Soprattenuto, indugiato a pagare. Gv o 33 Pagando le Soteria. ) Feste che celebravansi in rendimento di grazie agli Dei
masnade di loro gaggi ostentati
salvatori quando schivavasi qualche grave pericolo. Cos chiamavansi

SOTIRO

447

SOTTENTIRARE

anchedi
i componimenti
poetici,
agli Dei,
sione
tali feste,
(Mo) i voti e sacrifizi
fizi ag
e, in occa

Esop, Allora la ranocchia si spogli in sottano, e trassesi i calzari,


e ferm i piedi in terra, e puosesi le mani alle ginocchia, e strinse
identi.
2 Feste in onore di Giove.Sotero. (Aq)
3 Regali che dagli amici si mandavano ai convalescenti liberati Sottano. Add. e sm. parlando di persona.1 Basso, Inferiore, Infimo;
contrario di Sovrano to Soprano; altrimenti Disottano, V. Lat. in
da una mulattia o a chi si era salvato da qualche grave pericolo (O)
Sorenuo. * (Geog) So-t-ri-o. Fiume del Brasile. (G)
ferior, infinus , umilis. Gr. zzrraros , farxros, Amm. Ant., 3.
3. 6. La morte non cura alta gloria; involge il piccolo come il gran
Soreao. (Filol) So-t-ro. Add. m. Epiteto di vari re, e partico
de, e agguaglia i sottani a sovrani. E' 25, 6, 7, Quando le virt sot
larmente di Giove in onor del quale e di Minerva gli Ateniesi ares
sero con questo titolo un tempio nel Pireo. , Sotere, sin. (Dal gr. tane sono fortemente occupate, le sovrane se ne 'mpediscono e si di
sordinano,

soter conservatore.) (Aq)

Soreno." Npr. m. Lat. Soter. (Dal gr. soter salvatore, conservatore) 2 Aggiunto di cosa che stia sotto a checchessia. Quad Cont. Per

Santo papa del secolo secondo e successore di S. Aniceto. (B) (O)

sedici braccia di pannolino per la giubba sottana della moglie d'An

drea. Tes. Pov. P. S. cap. 7. Molte volte toglie il sonno la colla


ra, che nella sottana bocca dello stomaco.
3 Dicesi Dar la volta sottana e vale Rovesciare. V. Volta (V)
beatitudine. (Aq)
Sorenopo. * (Geog) So-te-r-po-li. Lat. Soteropolis. Antica citt del 4 Vile, Abbietto Paol. Oros. Per generazione molto sottano, ma
l'Asia Minore, nelle vicinanze di Nicomedia (Mit)
valente per prodezza e per senno. Introd. Virt... Domineddio
Sori." (Mit. Egiz.) S-ti. Nome egizio della costellazione Sirio, cui
fece noi''Apostoli vilissimi, ed al parere delle genti vie pi sottani
l'Egitto tributava onori divini, detta anche la Stella d' Iside, per che li altri uomini, quasi pur della morte e comune spazzatura del
ch a lei consacrata. (Mit)
mondo. (Pr)
Soriaco.* (Cron.) So-t-a-co. Add. m. Aggiunto di periodo ; altrimenti 5 (Ar. Me.) Sottana dicono i cerajuoli a Quella cera d'inferior
detto anche Canicolare, ed un periodo di 46o anni, che , se
qualit, di cui si cominciano a copriri lucignoli sino a certa gros
Sorenoooa. * (Teol.) So-te-ro-lo-gia. Sf. V. G. Lat. soterologia. (Da
soteria salvezza, e logos discorso.) Trattato dell'eterna salute, o della

sezza, prima di dar alla candela quel che dicesi il compimento ,


che si fa colla miglior cera. Onde Lavorar di sottano vale Far l
voro di cera d' inferior qualit, e per lo pi Far primo lavoro, che

condo gli antichi, riconduceva le stagioni al medesimo giorno del


l'anno civile degli Egizi ch'era di 365 giorni. (Mit)

Sorari. * (Geog.) So-ti--ti. Antichi popoli delle Gallie, soggiogati

da Cesare. (Mit)
venga poi coperto da altra cera. (A)
Soricena. (Mit.) So-ti-ge-na. Soprannome od epiteto di Giunone, Sorranco. (Archi) Sot-tr-co. Sm. comp. Il disotto di un arco, e pi
come quella che d soccorso. (Dal gr. soteon verb. di sozo io soc
strettamente Il punto di sotto del mezzo dell'arco. Baldin Dec
corro, e gennao io genero.) (Mit)
Colori il sottarco dell'ultima cappella. (A)
Sorreccui,
sottcchi. Avv. comp V. corrotta da Sott'occhi, del pari
Soro, S-ti-o. N. pr.. m. (Dal celt gall. soth prosperit.) Filo
sof che viveva sotto il regno di Tiberio. (Mit)
che sottecco, e le Di nascoso , Alla sfuggiasca. Tac. D. un.
2. 4. Sparse voce per idonei suoi, che Agrippa era vivo, prima di
Soriose, " So-ti--ne. V. pr. m. (V. Sotio. In gr. soteon verb. di sozo
io salvo.)-Grammatico nativo di Alessandria. (Mit)
sottecchi, come si fa delle cose di pericolo, poi ne riempi ogni
Sorina. * (Mit) S-ti-ra. Soprannome od Epiteto di Diana, datole
gente. (Qui il testo lat. ha occultis sermonibus) ,
da''Megaresi, quando si credettero da lei salvati e sottratti all'eser a - Dicesi Guardare , Vagheggiare o simili sottecchi o di sottecchi,
e vagliono Guardare, Vagheggiare ec. con occhio quasi socchiuso
cito di Marlono- Soprannome od Epiteto anche di Cerere. (V.
e cautamente. Lat. limis oculis aspicere. Gr. rois rarios e
Sotera.) (Mit)
Sorraerro, Sott-bi-to.Sm. comp. Nome che si d al corpetuo o giulba
Morg. eg.sottecchi
6. Dicea
Margutte:
giPulc.
di buone
Mangiate
porco,
vagheggia.
Luig.
Bec.pere
9. Io
mi son la
bana
che si porta sotto le altre vesti. (A)
addato d'un fancello Che ti gaveggia , Beca, di sottecchi.
SotracouA, Sot-t-cqua. Avv. comp. che scrivesi anche Sott'acqua, Sorrecco,
Sottcco. Avv. comp. Lo stesso chel Sotlecchi, V.Buon,
cio Sotto l'acqua. Salv. Avvert. 2. 2. g. E bene in uso, e dicesi
Fier. . 3. 3. E cento altr'armi strane, da ferire E di punta e di ta
star sott'acqua, ma questo veracemente, cio sott'acqua, in av
glio e di rovescio, Da imboccar, da tirare stramazzoni A man salva,
verbio s' rivoltato, come sotterra, e simili : e forse che meglio
sottecco, e a viso a viso. E Salvin. Annot. ivi : Sottecco, di furto,
cos tutto in una parola, sottacqua, si scriverebbe , senza alcuna
divisione. (V)
furtivamente. (N)
SoTracoueo , Sot-t-cque-o. Add. m. comp. Di sottacqua, Che sta 2 Guardare, Vagheggiare o simili sottecco o di sottecco , [I dicesi
nello stesso modo che Guardare, Vagheggiare ec. sottecchi V. Sotto
sott'acqua. Salvin. Op. Pesc, Quando scorgono il cercatore del ma
chi, S. 2, V. Di sottecco, e . Occhio, 5.5, 41 Buon. Fier. 2. 3. 9.
re, errante intorno al fondo con sottacquee pene, ec. (A)
Che par cos modesta, E poi si sottilmente Lavora di sottecco con gli
Sottaoico. (Filol.) Sot-t-di-co. Add. m. V. G. Lo stesso che Sota
deo, P. Mazz. Dif Dant. n. 32. Berg. (Mn)
sguardi. E3.a. 5.Non creder che costoro Non abbian paglia in becco
vist' ho ben io sottecco. Salvin. Annot. F. B. 2. 3. 9. Sottecco,
SorrarerTrane, Sol-taffit-t-re. Att. comp. Affittar tutta o parte d'una
Sottecchi, quasi sott'occhio, furtivamente, di furto (N)
cosa presa in affitto. P. dell'uso. (Ne)
Sotrarrrrro , Sot-taf-fit-to. Sm. comp. Affittamento altrui di cosa sorresper
sotten-dn-te.
Part. didalla
Soltendere.
in forza di sfGeom.)
e dicesi
dell'Arco terminato
corda,Usato
oppureanche
dal
presa da se in affitto. V. dell'uso. (Ne)
l'angolo in relazione al lato opposto. - , Suttendente , sin. (A)
SortAurAsctAnone , Sot-tam-ba-scia-d-re. Add. e sm. comp. Lo stesso
che Sottoambasciadore, V Segn. Stor. 4. o6. N per questo man sorreoeae. (Geom.) sottn-de-re. Aut. e n. ass. anom.comp. Tender
sotto ; e dcesi particolarmente dell'azione della corda condotta per
c di tentare con Ruberto Bonsi, che era sottambasciadore, s'e' po

le estremit dell'arco , la quale tien teso o sembra tener teso l'arco

teva condurre nulla. (N. S.)

stesso, conservandolo nella sua figura. - , Suttendere, si. Gil

sortana. (Ar. Mes.) Sot-t-natSf) Veste che portano le donne dalla


cintola infino a piedi, o sia sopra o sia sotto ad altre vesti. (In lat.
barb. sotana, sottana, soutana e subitaneum credesi cosidetta, per
ch copre le parti di sotto, o perch ha sotto altre vesti. Il Du
Cange sospetta che venga da Sultano, perch ha foggia turca. V.

Dif: capr. g. E questi, prudenti lettori, son quelli, li quali non


avendo prima che jeri l'altro imparato quanti gradi sottendono agli
angoli d'un triangolo, hanno ec (A) E Op. (Dozza) vol. 2. facc.
gag3.
per un foro
cosi diametro
angusto, sot
che
dal
luogoAncorch
dov'ella tal
vienriflessione
ricevuta passi
non apparisca
il suo
tendere ad angolo maggiore, che il visual diametro della Luna, nul

Sottano add. Il Bullet ha il basco sotana nel medesimo senso. E voce

che par venuta dallo spagnuolo.) Allegr. 34o. E dal vezzo a calzini
Scendete, e' par di bianca grossagrana, Trinata a ramucelli D'allo
ro, una sottana. (N)

ladimeno tal luce secondaria cos potente, che ripercossa e riman


data dalla prima in una seconda stanza, sar ancor tanta , che non

2 -* Ed anche per Veste da uomo. Allegr. 2g. Il qual per que


sta via Cresciuto in albagia , Il mantello strapazza e la sottana Di

nel senso pi generale di corrispondere.) (Pe)

punto ceder alla prima riflessione della Luna. (Qui

sembra usato
-

sorreranero, sot-ten-tra-mn-to. Sm. Lo stesso che Sottentrazione,

filaticcio e mezza grossagrana. (N)

pi

3 - T. di magona. Coperta e sottana. P. Coperta, S. 6, 2. (A)

loc. 5. 5. vedendo ec. il vento con sottili sottentramenti sti

molar quelle. - Sot-ten-trn-te, Part. di Sottentrare Che sottenra,


a (Eccl.) Veste lunga dal collofino a piedi,che per lo pi usano sorrernare,
di portare i cherici. ( In ebr. suth operimentum, pallium. ) Segn.
Delnin. Berg. (O)
Mann. Dicemb. 3.3. Senza pigliar altro seco, che una sottana, una
scrittura e un breviario, per essere cos pi spedito al volo, and sorreraane, Sot-ten-tr-re. N. ass- e pass. com- Entrar sotto ,
da Roma a Lisbona.
subentrare, subintrare, sin. Lat,subire. Gr irroa. Bocc. introd.

3 (Mus.) Nome di una delle corde del liuto, del violino, e simili.
- * (Bot) Nome adoprato in Toscana per indicare una specie di
fungo del genere Agarico. Lat. agaricus piperatus. (N)
Sottanello.* (Ar. Mes.) Sot-ta-nl-lo. Sm. Piccola sottana. Lo stesso

che Sottanino , V. (A)


Sorrancente. (Geom.) Sot-tan-gn-te. Sf comp. Quella porzione del
diametro , che resta intercetta fra l'ordinata e il concorso della
tangente. (A)
Sorranno. (Ar. Mes) Sot-ta-nino.Sm. dim. di Sottana, nel primo sign. 3
Sorta di veste che portano le femmine. -, Sottanello, sin. L Adm.

sat. 4, pag. 228. (Londra 1788.) Guardisi il sarto, che il destin mol
colga A far che il busto sia troppo accollato ec., Che il sottanin le

penda in qualche lato , ec. (A) (B)

zo. Una maniera di beccamorti ec., la quale questi servigi prezzo


lata faceva,sottentravano alla bara.Tass.Ger. 9. Girar Tancredi
inchino, e in s raccolto Pure avventarsi e sottentrarsi vede.oo Fir.
sg3. E delle molte colombe ec. quattro candidissime, con alle
gri passi girando il dipinto collo, sottentrarono al gemmato giogo.(N)
-------metaf Lat.
irrepere. Gr. robea3a, sia privo Bocc.
Com. Dant. cap. . E spezialmente sottentrando a peso molto mag
giore, che amici omeri si convegna (P)

venir dopo, succedere, anc. Sacch rim. 36. E tu col tuo sa


vere sottenti a lor, levando il mal acquisto Tasson. Seech. 56.
Rinforzossi tre volte il fiero assalto, Sttentrando a vicenda ordini

e schiere. (N)
4 Soggiungere. Fir.As.45. Perch io, sottentrando a questi ragio

namenti, dissi: ec.


Sorrano, (Ar. Mes.) Sot-t-no. Sm. V. A. Peste che si porta sotto ad
altra veste. Oggi dicesi meglio Sottana..] Lat. tunica. Grxrv. (V. 5 sopravvenire. Sen. Ben. Vareh. 6. 3. Di poi essendogli dopo
-

un certo tempo in luogo dell'ira sottemtrato la vergogna ec , grido


Sottana.) Nov. ant, 83. 3. Fecele mettere un bel sottano, il quale le
volte: cc. a poco a poco inima Galat. 85. Perciocch
dava a ginocchio, e fecelavi cigner se. Franc. Sacch. rin. 53. Con 6 pi
- Accostumarsi
vestimenti strani, Zazzere e cape piaui , Camicioni e sottani, Far,
----------

448

SOVITIGILIARE

SOTTENTRATO

esi non si scorgono agevolmente, ma sottentrano nell' usanza , che

no, Cui qui fallisca il suo disegno stolto, Far morir tosto, o 'n luo
go sotterrano Tener mai sempre in tenebre sepolto.
altri non se n' avvcde. Declam. Quintil. C'. N vollono che odii
Strennante
, Sot-ter-rn-te. Part. di Sotterrare. Che sotterra. Vallisn.
ereditari sottentrassono , acciocch le disamistadi pi lungamente
3. 8. 23. Berg. (Min)

non durino. (N)


7

* Cadere. Fav. Esop. 38. Colui ch' troppo sicuro, per ragione SoTTerR ARe, St-ter-r re [Att. comp. 1 Metter sotterra, Seppellire.
sottentra nelle reti. (V)

Lat. sepelire , humare , tunulare. Gr. 9 irrs. Bocc. nov. 79. 36.
Eravi il di stesso stata sotterrata una femmina. Vit. Crist. O fratelli

Sorrenraato, Sot-ten-tr-to. Add. m. da Sottentrare. , Subentrato ,

nici , non mi togliete lo figliuol mio , o voi mi sotterrate con esso


lui. Coll. SS. Pad. E poi seguentemente quello che dice , che fa
posto ec. c sotterrato in terra.

Subintrato , situ.
2

A poco a poco introdotto. Lat. irreptus. Borgh. Vesc. Fior.456.


Molti abusi si levarono , sottentrati nella Chiesa di Dio.

SorrenrRazuone , Sot-ten-tra-zi-ne. (Sf) Il sottentrare. , Sottentra


mento, Subintrazione, sin. Lat. ingressus, irreptio. Gr. xzrvas.

Lib. cur. malatt All'affanno succede la sottentrazione del dolore.

SotTen Fucciae, * Sot-ter-fug-gi-re. N. ass. Ce car sotterfugio. Faust.

Fig. (e per esagerazione, Immergere e quasi come Affogare in chcc


chessia.1 Fir. As. zoo. E gi li aveva per modo alloppiati c sotter
rati nelle molte vivande , ch' e' giacevano per terra stramazzati.

Berg. (O)

Sorrenrtcio, Sot-ter-f-gi-o. [Sm. Lo stesso che] Sutterfugio, V. Lat.


confugium, praetextus. Gr. rpzos. Car. lett. 2. 84. Sono cosi noti
a tutti, che non si pu dubitare che siano allegati per sotterfugi.
E' Eneid. 12. 447. Or qual pi, Turno, Farai tu mora, o sotter
fugio, o schermo? (B) Fr. Giord. Pred. Nella giustizia umana, se
lo processo sia fatto colle necessarie formalit, vi pu essere qual
che sotterfugio di tempo per lo reo. (N)
eaaa , Sot-tr-ra. Avv. [ comp. sinc. di ] Sotto terra , t e vale lo
stesso. 1 Lat. sub terra. Gr. vr v. Guid. G. Veramente v'erano
molte caverne nascoste sotterra. Pallad. Novemb. 7. Voglionsi far
laggi lungo fondo , e far sotterra venir l'acqua. Petr. Son. 236.
Immaginata guida la conduce , Che la vera sotterra. Vit.SS. Pad.
. 92. Avvegnach tanto fosse stato sotterra, cos si trov incorrotto,
e sana la tonica e gli altri panni , con i quali fu seppellito , come

- Per simil si dice d' Ogni altra cosa che si riponga sotto terra,
o che anche si cuopra con checchessia. Lat. deprimere. Gr. rxx
rza Axsur. Sen. Ben. Varch. 7. 1o. Ma per mia f la terra, la quale

tutto quello che ci doveva esser utile mand fuori, sotterr e na


scose l'oro e l'argento.
- Dicesi Sotterrare altrui, e per metaf vale Ridurlo in istato vile e
miserabile, Oprimerlo. Lat. opprimere, deprimere. Gr. xarxixsuv,
xarzr3suv. Cron. Morell. Le pi volte ti vien fatto contro a te, e
non tanto contro a te, ma tu sotterri chi stato o dee essere mai di

te. Lasc. Gelos. . 2. Pi tosto consente affogarla, sotterrarla in


tutto : povera figliuola !
- [ N. ass. nel primo sign.1 Vit.SS. Pad. 2.269. Venne si gran pio
v, e fu si tanta tempestade per tre giorni, che non si pot si tterrare.
[N. pass. nel sign. del S. 2.) Atam. Colt.5. 7. Lo spictato d'Ar
pin, Cesare c Silla , Venuti a 'nsanguinar le patrie leggi , E sotter
rarsi ai pi con mille piaghe E tra mille lacciuoi la bella madre.
- E nel sign. del S. 3.] Sagg. nat. esp. 35. Sotterrandosi tutta la
palla nel ghiaccio.
* Mandar s stesso in rovina , Mandarsi male. Buon. Tanc.4.6.
Oim , fratello, tu ti sotterri. E Salvin. Annot. ivi : Ti sotteri, cio

erano innanzi. Boez. V'arch. 2. rim. 1. Ch' un uomo stesso una me

desin'ora Batte sotterra, ed erge al ciclo ancora. Bur. h. 2. 76. Che


questo vizio sotterra ti colica. (L'ediz. di Londra 1757 legge co
rica.) (B

tu ti mandi male e in rovina. (A) (N


dell'altro emisfero. Onde A luna sotterra dicesi quando
la luna tramontata. Pallad Novemb. 7. Ponendo l'aglio quando la SoTrennaro , Sot-terr-to. Add. m. da otterrare. Lat. humatus. Gr.
luna sotterra , e anche a luna sotterra divellendogli , non ne viene
rasis. Pataff 6. Ed arbor sotterrato non ha grasce. G. V. no.87.
8. lo veggio Castruccio morto e sotterrato E 12. 95. 6. Tormenta
i puzzo. Cresc. q.35. 6. Conviensi tramutare il vino quando la
scema , e che fia sotterra. E lib. 6. 3. 2. Si dice che se si
rongli per farsi insegnare la pecunia nascosa e sotterrata. Franc.Sacch.
seminano quando la Luna sotterra , e , sotterra la Luna stante, si
nov. 157. Dicendo spesso , che alcuno corpo sotterrato alla chiesa
divelgano , saranno senza mal odore. (V)
loro aver fatto miracolo. Cresc. lib. 5. 2o. 7. Serbausi (le pere), se
(Dicesi Andare o simili sotterra e vale Andar sotto la superficie
diligentemente saranno scelte , salde , e quasi dure, e alquanto verdi,
della terra, e per estens. Morire. V. Andare sotterra. 1 Cas. canz.
e sotterrate nella paglia, purch sieno in luogo oscuro e sccco. (V)
2. 3. Oh fortunato chi sen gio sotterra.
(Agr.) Dicesi delle piante, che invece di porle ritte si piantauo
4 Dicesi Mettere sotterra, ed oltre il sign. di Dar sepoltura, vale a giacere , come si pouono i porri nel terreno agevole. (A)
anche semplicemente Occultare, Nascondere. V. Mettere sotterra (N) SorrEnnatone, St-ter-rat-re. [Verb. m di Stterrare. Che sotterra;
- * Fig. dicesi di alcuna cosa che altrui si confida, ch'clla sot
ed in forza di sn..] Becchino. Lat. polliuctor, humator. Gr.ragavs.
Cr. alla v. Bccchino.
terra, quasi detta sotto terra ove altri non pu sentirla, o quasi sia
seppellita nel petto della persona che l'ascolta, valendo questa espres SoTreta ATorno , Sot-ter-ra-t-ri-o.[Sm. Luogo dove si sotterrano i morti;
sione per parte sua come promessa di non rivelarla ad alcuno. Cecch.
nelio ] Sepoltura. (V. Sepolcro.) Lut. sepulcrum. Gr. ripos. Fir.
Dot. 3. 3. Io ti prometto sopra della fede mia , che ci che tu mi
A1s. 58 Eccoti arrivare il morto cc., il quale ec. era menato per li
dirai sar sotterra. IE 3. 6. Moro , qui fia sotterra ci che tu di
pi celebrati luoghi al sotterratorio con una grandissima pompa.
rai. (V) (N)

Sorreana auce, * Sotter-ra-tri-ce. Verb. f. di Stterrare. V. di reg(O)

* In forza di sm La parte di sotto della terra. Bellin. Bucch. Soreso, Sot-tso. Add. m. da Sottendere. Dicesi propriamente di
4o. V' il disopra e v' il sotter a. (A) (N)
Lato opposto ad angolo o di Corda opposta ad arco-, Sutteso,
- * Nota modo. Red. Cons. . 65. Pene somigliantissime a quelle
sin. (Ne) (N)
di colui che ec. ne' regni di sotterra si mira pendere sopra il capo Sorresso, Sol-ts-so. Avv. comp1 Lo stesso che Sotto, aggiuntavita
un sasso grossissimo cc. (Cioe , l' Inferno.) (N)
particella Esso per propriet di linguaggio, al pari di Lunghesso.
SoTTERRAmento, Sot-ter-ra-mn-to. ( Sm. 1 Il sotterrare. Lat. humatio.
Lu. sub , subter, subtus. Gr. ird. Teseid. . . O sorelle Castalie,
Gr. ran. Lib. Pred. Fanno volentieri la carit del sotterramento

che nel monte Elicona contenute dimorate cc. , Sottesso l'ombra delle
foglie amate.

de' norti.

11ennAneo , Sot-terr-ne-o. Add. [m. comp..] Che sotto terra., Sorrionamento, Sot-ti-glia-mn-to. Sm. ll sottigliare te Lo stato della
Sotterrano . sin. Lau. subterraneus. Gr. xarxx9duos. Cr. 2. 5. 8.
cosa sottigliata. Lo stesso che Assottigliamento, il Lat. attenua
Gli animali che dimorano in acqua, gli quali sotto la terra profon
tio. Gr. rrra. Cr. 2. 5. 6. Il campo forte e tenace e stretto,
damente si generano ne' laghi sotterranei, son venenosi. Coll. Sv.
e di malvage erbe ripieno , non si lavora ad ammendamento e sot
Pad. Tratto quasi da una tenebrosa e sotterranea spelonca alla luce.
tigliamento se non per quattro arature. E 6. 8. . La camamilla
Cnv. 86. Possono dire qucsti cotali, la cui anima privata di questo
calda e secca nel primo grado, ed prossimana alla virt della rosa
lunne, che essi sieno siccome valli volte ad Aquilone , ovvero spe
nel suo sottigliamento. Salvin. Disc. . a 4. La stessa ragione can

lonche sotterranee. Soder. Colt. 72. Avendo sotto questo luogo ac

mina nelle rarefazioni e ne' sottigliamenti, dove la medesima sostanza


corporea si stira, s'allunga e si stende.

comodato la cantina sotterranea in volta.

- Detto di cosa dell'altro emuspero. Cresc. lib. 4. cap. 2. Con Sorrianza, Sot-ti-glin-za. S1 V.A.

e di Sottigliezza.

viensi adunque vendemmiare , e massimamente la Luna essendo nel a - Fi. Acutezza d'ingegno..] Lat. argutia, sententia. Gr. crtura.

Cancro, o in Lcone, o in Libra , o in Iscorpione, o in Capricorno,


ranc. Burb. 288. 8. Cos per simiglianza Togli ogni sottiglianza.
ovvero in Acquario. Ma quella finendo ed essendo in segno sotterra
Tesorett. Br. E vidi un bello stageio scritto per sottiglianza Qi
nco, conviene affrettar la vendemmia , si come Borgondo dice. (V)
sta la temperanza Albert. cap. 6o Sottiglianza scernimento devizi
- Ed in forza di sm. Dicesi di Strada o Stanze fatte sotterra, e
e dlle virtudiNell'esempio del Tes. in vece di Staggio da leg
per lo pi si usa nel pl. (A) Bentiv. Teb. l. 7. Orribil voci Da sot
gere Spazzo , come ha l'ediz. di Firenze 824) (N)
terranei usciro , e i chiusi
Vol ntari si aprir. (Br)
SorroLiane, Sot-ti-gi-re. I Att. Far sottile. Lo stesso che Assotti
4 -(Milit.) Sotterranei diconsi dagl' ingegneri e dagli artiglieri, Que
gliare , . Lat. tenuare. Grrr
Cr, . 4. 6. L'acqua cotta
lavori fatti sotterra nel circuito esterno d'una fortezza, cosi per
fa minore inflazione, e pi tosto discende, imperocch la decozione
sottiglia la sa sustanzia
teervi soldati al sicuro, come per antivenire alle mine degli mise
diatori. D'Antonj. Lasciando poi la visita dei sotterranei e delle
Aguzzare. Esp. Salm. Sottigliarono le lor lingue siccome serpenti.
cout ramnine a chi ne ha la particolar inspezione. Ed un altro luogo
- "E' detto della vista. Cresc. 5. 5. La sua gomma (del cirie
Se mentre questi minatori si inoltrano nel terrapieno, incontrano
gio) col vino, e con l'acqua mischiata, cura l'antica tossa, e megliora
qualche ramo o galleria nemica, procureranno di appestarla cofao

cti puzzolenti , affine di scacciarne i difensori , e intanto faranno


uno o due fornelli con questi lavori, che cariche anno con molta

il color della faccia, e sottiglia il vedere, e provoca l'appetito. (N)


- Per metf Rendere acuto, perspicace l'ingegno, ec. all. Gig.
62. E di e notte sottigliava e affaticava suo animo in ci. (V)

polvere, affinch nello scoppio si rovinino questi sotterranei della 4 - N. pass. Divenir sottile, Dimagrare, Consumarsi. Lat. contabe
piazza (Gr)
scere. Gr. apziosa. Dant. Pua3 65 Cade virt nell'acqua,
5
- (Bot.) Sotterraneo, dicesi quella parte del vegetalile che vive
e nella pianta Rimasa addietro, ond'iosi mi sottiglio.
terra nel mentre che nelle altre piante si osserva allo scoverto. 5 - * luggnarsi ,Speculare acutamente. Bar. As. 5. . Si aveva ad
Tra i funghi il tartufo, tra i cotiledoni quelli della veccia del pi
ante di buon negoziante, sottigliarsi quanto ciascun meglio sapeva,
eo, tra le fiutta i legumi dell'arachide, del trifoglio sotterrane(N) per far sua della roba d'ognuno (P)
S orrrrrAno,
Sotterr-no. Add. I m. comp. Lo stesso che i Sotterra 6 - M. ass. Sottilizzare ,Ghiribizzare. Lat. argutari , cavillari. Gr.
co V. 4lam. Gir. no. &o. Ch'io ho giurato, ogni guerriero stra voira.Nov. ant. 83. I savii Saraceni cominciarono a sottigliare.

SOTTIGLIATIVO

4 49

SOTTILE

Sorricciarivo, Sot-ti-glia-ti-vo. Add. m. Che ha virt di sottigliare. Sorrile. Add.com. Che di poco corpo, Che ha poco corpo; contra
lo stesso che Assottigliativo, V] Lat. attenuandi vim habens. Cr.
rio di Grosso; e dicesi cos delle persone come delle cose.-, Sut
5. 2. 4. La corteccia (delle mandorle) e le foglie sono mondificative e
tile, sin..] (V. Fino , Gracile e Minuto.) Lat. snbtilis. Gr, arros.
e sanative. E 6. 33. .Avicenna dice che ( l'erba del
Bocc.nov.4. 4. A voi convien far fare corde molto pi sottili agli
capelvenere ) poco declina a caldezza , e per cotal cagione sotti archi devostri arcieri. Eg, 6. f 12. Non altrimenti lilor corpi can
gliativa e resolutiva e apritiva.
didi nascondeva, che farebbe una vermiglia rosa un sottil vetro. E nov.
Sorrioliaro, Sot-tigli-to. Add. m. da Sottigliare. Lo stesso che As
63.5. Credonsi che altri non conosca e sappia che ec. il viver sobria
mente faccia gli uomini magri e sottili,
nov. 8o. no. Recaron le
sottigliato, V1 Lat. tenuatus. Salvin. Disc. 2. 7. Elevato in luce,
schiave due lenzuoli bianchissimi e sottili. Soder.Colt. to7. Le buone
e sottigliato in ispirito, da luogo di salute amorosamente ci mira.
Sortiolazione. (Chim.) Sot-ti-glia-zio-netSf. Quella risoluzione in cui botti di castagno cc. , dov'elle si fanno sottili s'usa impeciale.
le parti pi crasse si separano dalle pi sottili. Lo stesso che Sotti
a -* Ant. nel pl. Sottigli per Sottili. Franc. Barb. 283. 2o. Tra
gliazione, Assottigliamento, P. Lat. attenuatio. Gr. Arruagads. Art.
sottigli poranno Usar quel che savranno. (V)
Vetr. Ner.. 6. Il croco di Marte non altro che una sottigliazione 2 - Di poca mole , Minuto. M. . 3. 67. Feciono ec. grave danno
e calcinazione di ferro, per mezzo della quale la sua tintura, che in
vetro rubicondissima, si apra di maniera, che ec.

di rubare molti legni che vi trovarono, traendone l'avere sottile, o


profondando i legni in mare.

Sotroliezza , Sot-ti-gliz-za. Sf1 ast. di Sottile. Qualit di ci ch' 3 Meschino, Parco. Lut. parcus, miser, tenuis, Oraz. Gr.sod,
sottile.-,Sottiglianza, Sottilezza , sin..] (V. Puntiglio.) Lut. subti
litas, exilitas, tenuitas. Gr. Arrdirns. Cr. 2. 23. g. E da notare
che cosi fatta operazione e atto si vari secondo la diversit della

grossezza e sottigliezza dello stipite che si dee innestare.


a - Scarsit, Pacit. Lat. tenuitas, mendicitas. Albert. cap. 3. Cos

Arxpos. Bocc. nov. 63. 5. Ccdonsi che altri non conosca , oltr'alla

sottil vita , le vigilie lunghe, l'orare e il disciplinarsi dover gli uo


mini pallidi e afflitti rendere. Amun, Ant. 6. 2. 4. Vennero a sottile
mensa e poveri cibi , e per questo guerirono.
- Dilicato, Gentile. Lat. delicatus, mollis. Gr. uzaxds.

- Scemo, Manchevole , Debole. Lat. cassus, vacuus. Gr. po8os,


contro natura, come con l'altrui danno crescere lo suo prode, e
xeds. G. V. 8. 96. 6. I cittadini, che erano al serraglio, si tomin
spezialmente della sottigliezza e povert del mendico.
ciarono a partire, onde rimase molto sottile di gente. G. V. lib., 7.
3 -- Qualit sottile di vento o di aria. M... 8.25. Dicesi per li
strolaghi, che fu per influenza di costellazione, altri per troppa sot
cap. 23. Il quale fiume d'Arno era molto sottile d'acqua. (V)
tigliezza d'aria Sagg. nat. esp. 16. Per la velocissima scesa del 6 - * Aggiunto di Contribuzione, cio Picciola, Tenue. Pallav, Ist.
Conc. n. 54. Da una innumerabile moltitudine di queste sottili con
l'argento vivo subito ridotta (l'aria) a quell'ultimo grado di rarit
tribuzioni raccoglie con soavit il Re Cattolico da' sudditi un gros
e sottigliezza, al quale ec. (B)
4 Cosa sottile. Sulvin.Anuot. F. B. 3. 2. 8. Ad un fil di paglia, sissimo ajuto. (Pe)
a una sottigliezza che si frange. (N)
7 - Aggiunto a Pasto, cio Leggieri e agevole a digerirsi. Tes. Br
5 Per metaf Acutezza d'ingegno, Industria, Finezza. Lat. acu
5, 36. Elli (li struzzoli) beccano lo ferro, e sonne molto vaghi, e
s il consumano, come un sottil pasto
men ingeni, industria , solertia. Gr. axivouz. G. V. o
3. A
null'altra cosa intendeano con sottigliezza, se non di far venire da 8 - Agg. a Terra, cio Magra. Cresc.2.26 4. Se la terra ca
nari in comune. Filoc. 1, 3o. Rallegrandosi d'avere per sottigliezza
vata della fossa, e rimessavi dentro, e ripiena, avanzer, sar gras

annullato il proponimento di Giove. Com. Inf . La sesta (et del sa; e se mancher, sar sottile e magra. (N)
mondo) sotto Mercurio, gente data a sottigliezze mondane. Tes. Br. 9 Aggiunto a Udito, cio Buono, Esquisito. PUdito. Bocc.

. 16. Memoria tesoriera di tutte cose, e guardatrice di tutto quello


nov. n. 4. Avendo l'udire sottile , siccome le pi volte veggiamo
che l'uomo truova novellamente per sottigliezza d'ingegno, o che
avere gl'infermi , udi ci che costoro dicevano
l'uomo imprenda d'altrui. Franc. Barb. 14. 6. Cinque son quelle 1o Aggiunto a Vino, vale Di poco corpo, Passante. But. Vuole
li vini sottili, e le vivande dilicate per lo fianco.
cose che poco Hanno nel mondo loco : ec., Del matto la ricchezza,
Del pover sottigliezza, E della disonesta la bellezza. Cavalc. Med. 11 - *Aggiunto a Vista, cio Acutissima. V. Vista. (O)
cuor. Non pu venir la mente a sottigliezza, se non la rade e pu 12 - Riferito a Fuoco o simile. Petr.son, 52. E 'l tacito focile D'a
rifica la lima dell'altrui pravit. Vit. Plut. Seppe che Aristotile avea
mor tragge indi un liquido sottile Foco, che m'arde alla pi algente
bruma. (Lat. tenuis flamma in simili proposito disse Catullo)
manifestata la sottigliezza dell'arte. Pucc. Centil. vol. . cant. o.
E fcc con virt maggior prodezze, Che comparite poi non sono a 13 Riferito al Vento o all'Aria, vale Netta , Purificata , Pene
loggia Con tutte quante nostre
(B)
trativa. Lat. tenue coclum , Cicer. Borgh Fies. 26. Della bont
Detto altres della vista acuta. Vit. SS. Pad. . 63. Non per
dell'aere non ha qui ora tempo di molto allargarsi; se non che non
dette per la sottigliezza del vedere. (V)
forse in tutto vera quella opinione, che quantunque le paludi e le
-

(ccl.) Una delle doti che avranno i Beati in cielo. But. Colle valli si provino per lo pi inferme, non ci ha perci tuttavia luogo
doti della sottigliezza, dell'agilit, della 'mpassibilit, e della chia la regola de' contrari; e i luoghi molto alti, e perci di soperchio
rezza. Segn. Mann, Marz. 28. 4. Per la sottigliezza che lo viene a ventosi, o sottili, non sono sempre sanissimi. Lasc.Gelos... 5. Egli
questa notte per disgrazia una certa brezzolina sottile, che mi pe
spiritualizzare, cio a fare che egli (il beato)operi, come spirito (V) netra
infino al cervello.
sottigliezza dif. da Sottilit. Si direbbe forse La sottilit del ea
pore , del taglio d'una spada ; non si direbbe del pari, in luogo 14 * Rferito a Pronunzia , vale Lene, ed contrario di Rozzo.
di sottigliezza, La sottilit d'un drappo, di un asse, di un fo Sal. Avvert. 3. , 3. Le pronunzie son queste ec. I vocale gros
----

glio di carta.

so, I vocale sottile cc. Uvocale, U consonante ec. Z semplice, Z

------

sorrucluse, Sot-ti-gli-me. Sm Unione di cose sottili; e si usa co aspra e sottile , Z rozza. (V)
munemente per dinotare cibi di poca sostanza. Buon. Fier. 3. . 5. 15 - Per metaf Acuto, Ingegnoso , Fine , Eccellente. Lat. acutus,
vo, che tu muti vita ; E vietandoti tutti i sottigliumi, Ti si convien
nutrimento pi grosso. Cr. alla . Frittura Sottigliumi di carnag
i, come Cervella , Granelli, o simili, soliti a friggersi. (N),

sagax, vafer, subtilis.Gr. ds , cxivovs, ravopos, ex

, - - (Ar. Mes) Sottigliume di ferro : Cos dicono i magnani ala

li pensier sottili. Bocc. nov. 59, 8, Tennero per innanzi messer Betto
sottile e intendente cavaliere. E nov. 8o. 23. Uomo di grande iutel

vori di piastra sottile di ferro. (A)


, - E Sottigliume di merci, diconsi i Ritagli o Telerie della
inferior qualit. (Ne
La parte sottile. Bart. As. n. 3, 22. Gli e
-

---

--- ---

lementi, con qualunque sia il loro sottile, perch in fine son corpi,
ci che compongono corpo. (P)

- La parte migliore di una cosa, il fiore.Marc. Poliagg.149.


Quando hanno fatto questo, dicono che lo spirito dell'idolo haeman
ato tutto il sottile delia vivanda. Bar.As. lib. . il sottile decibi (B)

Franc. Barb. 297. 8. Comprando, si sottile. In conoscer che togli.


Danu.Par. 32.5. Ma io tisolver forte legame , In che ti stringon
letto e di sottile ingegno. E nov. 84. o. Al quale il Fortarrigo, in
una sottil malizia entrato, cosi in camicia cominci a trottar dietro.
Petr. sou. 2og. E temo ch'ella Non abbia a schifo il mio dirtroppo

umile, Degna d'assai pi alto e pi sottile. Pit. SS- Pad. 29.


Come esperti e di sottile ingegno ec. , molte cose posso avvisare e
giudicare. Cavale. Frutu. ling. Molto meglio si solvono i dubbii
per le sante orazioni, che per sottili disputazioni. Tac. Dav. ann. 2.

38. Tiberio, dottor sottile, fece venderli al fattor pubblico. (Il te


3 - Necessit, Stremit. Lat. necessitas, inopia, egestas. Gr. didn.
sto lat. ha novi juris repertor)
G. V. g. 88. . Messer Cane con suo sforzo venne ad oste sopra i
- E detto ironicamente in senso equivoco. Dant.Purg. 6.Verso
di te, che fai tanto sottili Provvedimenti, ch'a mezzo novembre Non
Padovani ec., e recolli s al sottile, che ec. fecer pace
4
Dicesi Guardarla nel sottile e vale Esser fisicoso, o troppo per giugne quel che tu d'ottobre fili. (N)
l'appunto o considerato. Lat. morosum asse Gr. sua ioiori 16 - Furbo, Astuto. Fir. Trin.4 6. Guarda se questo diavol del
c. Salv. Spin. 4. 8. Domin, ch' ella la guardi si nel sottile ?
Golpe sottile. (G.V)
elinc. Son. 6. Nel sottil cogli amici mai non guardo. Borgh 17 - (Bot) Foglia sottile: Quella che manca di evidente polpa.
Bertoloni. (O)
Rip. o8. per
Darebbono
il guadagno
un altro pittore che non la guar
derebbe
lo bisogno
cosi nel ad
sottile, Vurch. Ercol. 75, Coloro
18 - (Marin) Nave sottile, vale Leggieri. Bocc. nov. 44 Com
-

che la guardano troppo nel sottile, e sempre, e in ogni luogo, e


con ognuno, e d' ogni cosa tenzonano e contendono.
vale Guardar nel sottile e per la mi

5 -Dicesi Filar nel


muta.. Filare ,
6 -

4.

car

il sottil del sottile, di Chi coll'industria

non istruzia niente, e fa comparire il poco i

Cavare, 55 al Cron.

Morell. 246. Traeva il sottile del sottile, ammunendo e dirizzando


la sua famiglia con tutti i buoni insegnamenti Red. Vip.

per un legnetto sottile da corseggiare. E nov4 9. Fece

due galee

sottili armare, e messivis di valenti nomini, con esse sopra la

Sardigna n'and Guicc. Stor. 7. 35. Era l'armata del reatto


galeoni e sedici galee sottili. E 8. 67. Obbligato ec. a mandare do
dici galee sottili. (N)

- Armata sottile, cosi chiamasi un'armata composta diga


lere e altri bastimenti a remi, e che pescano poco (S)

77. Per 19 - (Med) Mal sottile, significa itMate del tisico. Lib. Masc.
Questo nelle bestie, come il mal sottile nell'uomo

cavar, come si dice, il sottil del sottile, ha sempre messe da banda


e conservate tutte le loro carni e l'ossa

2o - (Geog) Costa o Spiaggia sottile, cio, Bassa e di poca profon

- Dicesi Recare al sottile, e vale Ridurre all'estremit. VS3(N)


dit per buonurauto, lungi da essa (S)
Avv. Sottilmente, Lat, subtiliter, acute.Gr. errsps.
3 - Dicesi Tornare al sottile, cioe, nello stato misero di prima. Ca Soru
vale. Specch. Cr. 68. Si dice dell'uoino che ha perduto ogni cosa, 2 - Profondamente. lant.rim. 2 Io non lo intendo, si parla sottile.
---

tornato al sottile. (V)

---

--- ---

3 -Acutamente, Pallad.Agost5agguarda dintorno sottile quanto puoi

45o

SOTTILMENTE

SOTTO

4 Ingegnosamente. Morg. z . 48. E come Nillo parlava sottile.

gine da quella stirpe. E 4. o2. Se l'Ariosto avesse descritto ec.,


senza studio alcuno di sillogismi, di conjetture, e di altri sottiliz

5 Dicesi Rendere sottile , quando la penna fa linee troppo sot


zamenti , ec. (A) (B)
tili. V. Rendere, $. 4. (A)
Sorrilemente , Sot-ti-le-mn-te. [Avv. V. e di'] Sottilmente.
Sottilizzare, Sot-ti-liz-zn-te. Part. di Sottilizzare. Che sottilizza(O)
a - Sagacemente, Maliziosamente. G. V. 8. 69. 4. Ordinaro sotti Aver. . I sottilizzanti filosofi cosi la pensano dell'origine del mon
do, (G. V.
lemente, per iscompigliare il trattato, di mandare una lettera con
s
Sot-ti-liz-z-re. [N. ass.1 Aguzzare lo 'ngegno; che anche
traffatta.
SorrmLerro, Sot-ti-lt-to. I Add. m. 1 dim. di Sottile. Lat. exiguus,
diciamo Ghiribizzare o Fantasticare. (V. Sofisticare.) Lat. subtiliter
agere, meditari. Gr. Asrroussrv.Com. Inf 6. Ma ancora sottilizzando
subtilis. Gr. Aerrds. Fiamm. 4. 33. I biondi crini pendenti sopra i
-

candidissimi omeri, da sottiletto cerchiello d'oro o da ghirlandetta

inchierono ed esaminano e speculano sotto che intenzione e sotto che

di fronde novelle sono sopra la testa ristretti. Tes. Br.5.

proponimento e movimento gli uomini procedono a fare veruna cosa.

. Sparvicri

vogliono essere di questa maniera, ch'egli abbiano ec. le gambe gran

Morg. no. 22. Pensa e ripensa, e va sottlizzando, Dove e' potesse

di e corte, e la coda lunga e sottiletta. Bocc. Amor. Vis. 9NVulcan


con froda avea Ordita di fil ferreo sottiletto Una ingegnosa Nete , e
gli avea presi ec. (B)
- Aggiunto di ria o simile, cio, Penetrativa..] Borgh. Fies.2 7.

pi metter la coda. Varch.Ercol. o7. Crederei che dovesse


a chi favella essere inteso, e a chi ascolta intendere, senza andarla

tanto sottilizzando.

2 - * E' variamente. Pallav. Ist. Conc. n. 2 1 r. Cominci a sottilizzar

Sebbene hanno voluto dire alcuni che e'sia (il nostro aere) verso il
su le parole della risposta, come se avesse potuto prescriverle a suo
piacere. (Pe)
verno sottiletto, ed alquanto freddo.
Sorrmlezza , Sot-ti-lz-za. Sf. V. A. V. e dil Sottigliezza. Lat. te Sottilizzato, * Sot-ti-liz-z-to. Add. m. da Sottilizzare. V. di reg.(O)
nuitas, exilitas. Gr. Arrdrms , ioxvorns. M. Aldobr. P. N. 1 96. SoTTILMenre , Sot-til-mn-te. Avv. Con sottigliezza. , Sottilemente ,
La cui voce di mezzano suono, dichinando pi a sottilczza , che
Lat. subtiliter. Gr. iaxvs. Ricett. Fior. go. I metalli pesti sottil
a grossezza.
mente si mettono nell'acqua pura ec., e si rimestano con pestello.(B)
2
Parcamente , Meschinamente. Lat. duriter, tenuiter.Sen. Pist. 17.
Sorriso, Sot-ti-li-no. Add. m. dim. di Sottile, e dicesi pi propria
Tutta la gente , che stava a sua posta ec., tenea molto sottilmente.
mente di persona. Mingherlino, Magrino. Lat. subtilior, gracilis.
Bocc. nov. 62. 3. Esso con l'arte sua , che era muratore, ed ella
Gr. Arrdrepos, ixvds. Cr. alla V. Mingherlino.
filando, guadagnando assai sottilmente, la lor vita reggevano. E Vit.
Sorrilissimamenre, Sot-ti-lis-si-ma-mn-te. [Avv.1 superl. di Sottilnen
Dant. 233. De' frutti della quale essa s e i piccioli figliuoli di lui
te. Red. lett. o2. Vi unisca allume sottilissimamente pestato. E
o3. Era (lo Scorpione) legato ad un ferruzzo sottilissimamente tra assai sottilmente reggeva. Franc. Sacch. nov. 49. Mangiava sottil
-

- -

filato. (G. (V.)

--- ---

mente , faccendo vita piuttosto arida, che delicata.

---

2 Acutissimamente , Eccellentissimamente. Lat. subtilissime, acu 3 - Sagacemente, Maliziosamente. Lat. dolose, callide. Gr.ravopyos.
tissime. Gr. Arrrara, dpfirrara. Com.Par. o. Questi santo M. V. 3. 6. Del nome e soprannome di costui erano rimase certe
lettere illese, e l'altre rase, sottilmente per simiglianti lettere ri
Ambrogio, il quale sottilissimamente parle della fede cristiana.
3 - Accuratissimamente. Omel. S. Gre. Signoreggiando s medesimi
messe. (Cos in alcuno buon testo a penna.)

4 - Minutamente , Diligentemente , Attentamente. Lat. solerter, dili


4 - Minutissimamente. Sagg, nat. esp. 72. In esso pareva che fos genter, accurate. Gr. dpfs. Dant. Par. 7. 89. N ricovrar poteasi,
con grande sollecitudine, ed esaminandosi sottilissimamente.

sero state messe in gran copia scagliuole ditalco sottilissimamente smi


nuzzalo,

--

SoTTnlissimo , Sot-ti-lis-si-mo. Add. m.) superl. di Sottile. [Tenuissi

se tu badi Ben sottilmente per alcuna via. Bocc. nov. 4. 3. E


pi sottilmente guardando e vedendo, conobbe ec. le braccia stese
sopra la cassa. Pallad. Febbr. 2 . Si debbono cavare e sarchiare

Arrraros. Bocc. nov. 8o.

sottilmente. Mor. S. Greg. 9. 9. Se io sar sottilmente esaminato,

8. Vi miser su un pajo di lenzuola sottilissime, listate di seta. E nov.


966. Erano vestite d'un vestimento di lino sottilissino. Boez. Varch.

io non apparir giusto. Borgh. Orig. Fir. 23. Molte cose in prima
vista appajono belle e verisimili affatto, che, disaminandole poi sot

mo..] Lat. subtilissimus , tenuissimus.Gr.

- Parchissimo. Lat. parcissimus, tenuissimus. Gr. rdv 0uAds,

tilmente, non riescono a mille miglia tali. Fir. As. 285. Senza indu
gio cercata pi sottilumcnte tutta la casa , trovarono quel misero or

yAucxpdraros. Bocc. nov. 3. 6. Faccendo sottilissime spese , agra


mente cominciarono a prestare a usura. . .

e'l fregio Sottilmente da lui mirati foro.

. . Fila sottilissime. (N)

tolano nella cesta. Tass.Ger. 2. 93. Poich la tempra e la ricchezza

- Ingegnosissimo. Lat. egregius, ingeniosissimus. Gr. 3oxos, sipu SorrLotto, Sotti-lt-to. Add. m. avvilit. di Sottile. Alquanto sottile.
irraros. G. V. . 47. . Furono anticamente fatti per sottilissimi

maestri vasi con diversi intagli. E appresso : L'aria d'Arezzo ge

Secch. l'Inter. 4. . Berg. (Min)


SotTinsu', Sot-tin-s. Avv. usato anche in forza di sm. Lo stesso che

mera sottilissimi uomini. Com. Inf. 7. Fue Aragne femmina sotti Sottons, V. Lat. altispex. Baldin. F. Campi. Amati. (B)
lissima e dottissima nell'arte del tessere.
SorrinTenoeRe, Sot-tin-tn-de-re. [Att. e n. pass. anom. comp. Intendere
alcuna cosa non espressa, o accennata alcun poco.-, Sottontendere,
- Nettissimo, Purificatissimo. Lat. excellens, purissimus. Griga
peros, 8Aruaros. M. V. 8.5. Essendo dal cominciamento del verno
Sottointendere, Subintendere, sin. Lat, subintelligere. Seguer. Manni.
Marz. . . Che ci che dei tu sottintendere a quelle parole? E Ot
continovato infino a Gennajo un'aria sottilissima, chiara e serena ec.,
-

tobr. 5. 2. Parea che bastasse di sottintenderla puramente qual patto


da questa aria venne una influenza. . .
- Leggerissimo, Facilissimo a digerirsi, detta di cibo o bevanda. tacito, bench non si esprimesse.
SorrinTeso,
Sot-tin-tso. Add. m. da Sottintendere. , Sottointeso,
V. Sottile odd. 57. Fav. Esop. o7. E quando bevo il sottilissimo,
sin. Lat. subauditus. Gr. braxovo9sis. Seguer. Mann. Marz. 3o. 2.
dolce e spendido vino. (V) (La edizione di Padova 18 a pag. 8
-

legge: E quando io beo, m' porto colla bella e dilicata coppa del
l'oro il sottilissimo, dolce ed eletto vino.) (B) Red. Cons. . 39.
Essendosi fatto il passaggio dal sottilissimo siero depurato al latte
gentilissimo di asina. (N)
-- -

- -

Non cade su la cupidit, ma su la pecunia, la quale nel testo latino


non viene espressa, ma sottintesa. Pallav. Tratt. Stil. cap. 23. L'ec

cezioni poi sono per lo pi tralasciamenti di parole sottintese, e per


taciute, come non necessarie ad esprimersi. (B)

Sottilrr, Sot-ti-li-t. (8fast. di Settile. Qualit di ci ch' sottile ; Sorro, St-to. Preposizione che denota inferiorit di sito , e talvolta
altrimenti 1 Sottigliezza , Sottilitade , Sottilitate, sin. (V. Sotti

di condizione e di grado, ed correlativo di Sopra. Si costruisce

gliezza.) Lat. subtilitas. Gr. dgrns. Bern. rim. . 5. La lor sottilit

regolarmente col quarto caso. Lat. sub , subter , subtus. Gr. vrd

de'lenzuoli) resta indecisa Fra loro, e la descritta gi carpita. Tes.


ov. P. S. cap. 3. Netta le interiora dalla sottilit delle medicine
scamoneate. (B)
- Accortezza, Sagacit. Lat. calliditas, dexteritas, solertia. Gr.

dro, irozdra. (Dal lat. subtus, che vien da sub sotto : e sub da
pers. scib sub , deorsum , inferior pars, declivitas. Altri cava sub
dal gr. orpo , o come altri legge, hupo sotto.) Cr. . no. 4. Pren
dasi un vasello grande di terra, e pongasi in luogo freddo sotto sab

raroupyiz, egrn, avrns. Nov. ant. oo. 4. Ia reina con sta

bione. Bocc. nov. 7. 57. Sotto 'l governo d' Antigono la rimand al

sottilitade e con sue belle parole si rappacific tosto con seco. Vine.
Mart. lett. 5o. Ma qual fu mai pi bella sottilit, che dopo aver
seminate le mie calunnie per tutte le parti d'Italia ec. , le avete

Soldano. E nov. 47. 6. Sotto un poco di tetto , che ancora rimaso

raccolte con tanto bell' ordine nella vostra ingegnosa lettera.

M.

v'era, si ristrinsono amenduni. Petr. son. 28o. Che sotto le sue ali

il mio cortenne. Dant. Inf 8. 7. Sotto 'l governo d'un sol galeoto.

9. no. Fece stimare tutte le rendite e beni de' prelati

e ch -

rici che erano sotto sua tirannia. Pass. 3 fa. Sotto i quali (carat
- Acutezza, (Arguzia. ] Lat. acumen. Gr. rns. Com. Inf o.
Abito di scienzia, e sottilitate d'ingegno. Sen. Pist. Avvegnadioch
teri) si contengono i patti fra' demoni, e coloro che usano questi
segni ad alcumo effetto, secondo la predetta arte. (V),
alcuno gli mostri e pruovi per sottilit d'argomento. Salvin. An
not. F.B.3.2. 8. Seneca l'arguzie e sottilitati desuoi stoici, le para 2 - Talvolta s'accompagna al terzo caso. Guid. G. Rimase a pie
de, e fugli morto il cavallo sotto. Fiamm. l. 2. E la citt, che

gona con le reste del frumento, che non penetrano cc. ma si rom
pono. (A) (N)

di lasciar t'apparecchi, so che conosci lieta, abbondevole , magni

4 - Eccellenza, Squisitezza. Lat. subtilitas, praestantia. Gr. gox.


Tes. Br. 8. 4. Chi ben vuole pensare la sottilit di quest'arte, si

senza capo o senz' ordine non migliore di quello che procede ordi

truova che la prima sentenza di maggior valore.


5 - Cosa o Scienza sottile. Fr. Giord. 2o7. Chi vuole una sottilit

natamente e sotto al suo capitano. (P)


3 - Talvolta s' accompagna al secondo caso. Am. Vis. 5. Una nuo

vedere, una verit sottile e di geometria cc., conviene che si mor


tifichi ai sensi. (V)

va corona in capo avea Co' capei biondi sparti sotto d'essa. (Cin)
- *Ed anche in composizione col pronome Gli. Cron. Ant.
265.
mentre che gli seguitava, fu morto sottogli il ca

6 - Dicesi Sottilit degli occhi e vale Acutezza della vista. ] Cr.


6. 87. 7. Ingrossa (il porro) la sottilit degli occhi, e grava lo sto
maco , e genera sete.

7 - Dicesi Sottilit di mano e vale Destrezza. Fr. Giord. 3o4. Ben


sono di quelli che fanno altri giuochi pur di sottilit di mano, che
non sono fatture di demonio. (V)
sottig i umento , Sottigliamento, Sotgliazione. Eden. Vis. 3. 6g.
Scuza troppi sottilizzauncuti, nauuifesto che Turno traeva sua ori
-

Sorrnizzamento, Sotti-lizza-mn-to.Sm. Aguzzamento d'ingegno. As

fica, e sotto ad un re solo, (Cin) Car. Oraz. t. S. Greg. Uno stato

vallo. (N)
4 -*

ra si accompagn al sesto caso. Dant. Purg. 28. 97. Per


ch 'l turbar, che sotto da s fanno L'esalazion dell'acqua e della
terra, Che quanto posso dietro al calor vanno, All'uomo non fa

cesse alcuna guerra. (Cin)

Con to Per Bocc. nov. 85. 3. Avrei ben saputo c


saprei sotto altri nomi comporla. Floc. 6. 38. Sotto grave giura
meno prometter si fece ch'egli pi avanti non faria che quello che

5 In vece

SO'TO

451

SOTTOCCHI

ella gli aveva consigliato. Fior. S. Franc. 73. Non porre mai 4 Col v. Fare : Farsi sotto = Approssimarsi inferiormente ad una
pentola vota al fuoco, sotto speranza d l tuo vicino. (V) S. Cat.
cosa. Nov. Ant. 94. Rispose il lupo: fatti pi presso ec. Il lupo si
Lett. 57. Poich egli non li pu far cadere con colore di vizio, li vole

fece sotto e guardava fiso. (P)

fare cadere sotto colore di virt. Nov. ant. 68. Il re mand per un 5 - Col v. Entrare: Entrare sotto=Sottoporsi. VEntrare sotto, S. .(N)
fornaciajo, e comandogli ec. , e se nol facesse ec. , sotto giuramento 6 * Col v. Lavorare : Lavorar sotto= Lavorar di nascosto, e fg.
gli promise di tagliare il capo. Lod. Mart. Rim. 3. Sotto fals'om
Nuocere occultamente. V. Lavorare , $. 2. (A)
bra, e sotto rio pretesto Persuadendo a te, che gentilezza, Che vien 7 Col N Mettere : Metter sotto = Sommergere. V. Mettere sot
to , . 1. (N)
dal cuore ha causato questo. (Cin) Pallav. Ist. Conc. 2. 64. Ma di
S Metter sotto, dicesi anche fig. dell' Approfittarsi segreta
poi avergli scritta una lunga lettera dove sott'ombra di scolparsi,
cercava ec. E'3.7o3. Con ordinar che sotto mostra di concorrenza i
mente e dello appropriarsi industriosamente checchessia. (A)
-

vescovi desser le cure a talento loro. (Pe)Jac.Cess. Volg.Sc. a.5. 5.


Sotto cagione di giuoco e di sollazzamento. (N)

6 In luogo di In. Fr. Giord. 236. Quando vuol (Dio) fare alcune
opere nel mondo, convien che le faccia sotto alcun tempo. (V)

7 - In luogo di Vicino, Altato, Appresso. S. Agost. C. D. 5. 2.


Se (l'uomo) nasce si sotto l'uno che l'altro, che duri ancora quella
medesima parte dello oroscopo, cio il segnare dell'ora ; io doman
do ec. (Qui parla de'binati. Il lat. dice : tam celeriter alter post

3 - * Metter sotto, parlando d'agnelli, capretti e simili=Porli a

poppare. V. Mettere sotto, $. 2. (N)


4 Mettersi sotto=Atierrare, Ricuoprire. V. Mettersi sotto.(A)
5 Mettere al di sotto par che vaglia Perdere. Franc. Sacch
nov. 69. Guadagn co' fatappi in pochi di ci ch'egli avea in Lon
bardia messo al di sotto. (V)

---

6 Mettere al di sotto vale anche Deprimere. V. Mettere al

di sotto. (N)
alterum.) (V)
8 - * Col v. Pisciare : Pisciarsi sotto dicesi di Chi ha grandissima
8 In vece di Circa o Intorno. Vit. S. Gio. Gualb. 335. Sotto a
paura. V. Pisciare,
5. (A)

quel tempo si legge , che avvenne per le merita del Santo Padre uno
- * Dicesi anche di Chi non riesce nelle sue operazioni. V.
miracolo simile al sopraddetto. (V)
Pisciare, S. 5 , 2. (N)
* Dicesi Sotto il nome e vale Per merito, In virt. Fior.S.Franc. 9 - C'ol v. Rimanere : Rimanere al di sotto= Riportar perdita. V,
37. Essendo pregato Cristo questa terza volta da S. Francesco sotto Rimanere, S. 15. (N)
1 o -* Col v. Stare : Star sotto, Non ci potere o volere star sotto ec.
il nome delle sue istimate , immantenente ferma il passo ec. (V)
no - [ Dicesi in modo avverb. Sotto brevit e vale E
p.
V. Stare. (A)
Brevit, $. 3.
11 - Col vTirare: Tirar sotto=Seguitare, Continuare. V. Tirare.(A)
1 1 - Dicesi Sotto pena e vale Costituita la pena. Lat. sub poena. 12 Dicesi Al di sotto, Di sotto, Per di sotto. V. a'lor luoghi(A)(Nj
Gr. ir ripaopias. G. V. 7. 44. 3. Il detto Ridolfo promise sotto SottoAccenna ne , Sot-to-ac-cen-n-re. Att. comp.Accenuare sotto co
-

pena di scomunicazione, d'essere in Melano infra certo tempo. M.

perta, Far motto indirettamente. Tesaur. Berg. (O)

V. 9. io9. Allora per comandamento de'detti due Re, sotto pena di SorroAccennato, * Sot-to-ac-cen-n-to. Add. m. da Sottoaccennare. V.
cuore e di avere ec. , s'uscirono del rcamc. di Francia.

di reg. (O)

12 - Dicesi Sotto fede o] la fede, la pace e simili e vagliono Data la SotToAcaomioclaviomerALE. * (Anat.) Sot-to-a-cro-mio-cla-vi-o-me-r le.
-Add. e sm. comp. Nome dato da Chaussier al muscolo deltoide.
fede, la pace, ec. Bocc.canz. 4. Quando si dolga con ragione il cuore
Lat. infraacromioclavihumeralis. (A. O.)
D'esser tradito sotto fede amore. Ar. Fur. 5. 37. E tcl dir sotto
la f in segreto. E 36.34 Che tante volte a morte m'ha ferita Sotto SorroacaomioomeaALE. * (Anat.) Sot-to-a-cro-mi-o-o-me-r-le. Add. e sm.
comp.
Nome dato da Chaussier al muscolo deltoide. Lat. infraacro
la pace in sicurt d'amore. Bemb. Stor. 3. 3. E cos presi sotto la
miohumeralis. (A. O.)
fede sua i Franzesi, procur che la rocca fosse restituita a Federigo.
13 - Dicesi Sotto li piedi e vale Sotto a piedi , Inferiore a piedi SorToaortane, * Sot-lo-a-gi-t-re. Att. comp. Sommuovere copertamen
te. Delmin. Berg. (O)
e simili. V. Piede , $ 65. (N)
14 -* Dicesi Sotto il potere dalla sua disgrazia o simili e fig. vale Sotto s
, * Sot-to-a-gi-t-to. Add. m. da Sotteagitare. Delmi,
Berg. (O
pena ec. V. Potere sm. $. 9. (N)
so
* (Marin.) Sot-to-a-guz-zi-no. Add. e sm. Ajutante
15 - * Col v. Andare : Andare sotto coperta = Andare nella parte
l'aguzzino. Sav. (O)
interiore della nave , e fig. Andar con finzione. V. Andare sotto
coperta. (N
SottoAMBAsciAnoRe , Sot-to-am-ba-scia-d-re. Add. e sm. che scrivesi
-

op

Avere: ] Avere, Tenere o simili sotto di s= Avere in

anche Sotto ambasciadore. Ajutante dell'ambasciadore, Che opera in

sua podest, in suo dominio. Lat. sub se habere. Gr.i' iavrdv xiv.

vece o in ajuto dell'ambasciadore. , Sottambasciadore, sin. Segn.


Stor. 2. 3g. Molti altri ordini virtuosi furono ancora ordinati, come
fu ec., che con ogni ambasciadore si eleggesse un sotto ambasciadore
giovane, perch egli imparasse. (N. S )

Bocc. nov. 39. 2. Ciascuno e castella e vassalli aveva sotto di s.

17 [Col v. Entrare:] Entrare o Cacciarsi sotto ad uno=Accostarsi al


nimuco in forma da potergli tirare sottomano. Lat. cominus rem ge

rere. Gr. vorrdv ucxsc9z. Lib. son. 8. S'io mi ti caccio sotto , SorToassorbeo. * (Anat.) Sot-to-as-so-i-do. Add. m. Nome dato da
Chaussier al terzo pajo di nervi cervicali. (A. O.)
Far della tua gola un degno cecco.
StroATLoiozo. (Anat) Sot-to-a-lo-i-d-o. Addm. Nome dato da Chaus
2 E Cacciare alcuno sotto a se. V. S. no.
18 - * Col v. Essere : Essere sotto alcuno = Dipendere da esso,
sier al secondo pajo di nervi cervicali. Lat. infraatloideus.(A.O.)
Obbedirgli. Cavalc. Att. Apost. 78. Prese due suoi sergenti, e uno SoTronansA. * (Marin.) Sot-to-br-ba. Sf. I pi corti pilastri che sosten
cavaliere, di quegli ch'erano sotto lui. (G. 2.
gono l'estremit dell'asta da prua, quando sopra il cantiere. Sav.(O)
Essere sotto il vento, cio sottovento. V. Sottovento, $.2 (A) SorTonAnca. * (Marin.) Sot-to-br-ca. Sf comp. L'ultimo ordine di ta
19 Col v. Mandare: Mandare sotto le banche, fig. = Dissipa vole o bordature d'un battellone, ch' immediatamente sotto il piatto
borlo. Sav. (O)
re. V. Mandare, $. 78. (N)
2o Col v. Mettere : Mettere o Cacciare alcuno sotto a s=Oppri SotToBEcco , * Sot-to-bc-co. Sm. comp. Colpo dato altrui all'ins
nella bocca, nel mento e nel naso. Tasson. Secch. Rap. 7. n .
merlo, Saltargli addosso, [e in generale Arrecargli danno come che
sia..] Lat. subigere , opprimere. Gr. xxra3AAsuv. Ar. Fur. 25. 68. E
Manfredi a Pasqualin di Pocointesa Tagli d'un sottobccco il mento
la nemica mia mi caccio sotto.
e 'l naso. (Br)
* Mettere sotto l'armi, parlando di schiere e simili=Ordi SoTroianco , Sot-to-binco. Add. m. comp. Alquanto bianco, Bian
narle , Prepararle alla fazione. V. Mettere sotto l'armi. (N)
chiccio. --, Subalbido, sin. Facc. alla V. Subalbido. V. (O)
3 - * Mettersi sotto a' piedi o i piedi alcuna cosa, fig=Disprez Sortoriellorecanio, * Sot-tobi-blio-te-c-ri-o.Add. e snu. comp. Chi fa
zarla, ec. V. Mettersi sotto i piedi. (N)
le veci del bibliotecario. (A) Battagl. Berg. (O)
21 Col v. Tenere: Tener sotto di s. (V. S. 161 Circ. Gell. 5. 35, SoTTonoce, Sot-to-b6-ce. Avv. comp..] che scrivesi anche Sotto boce. V e
di' Sottovoce Fir. Trin. . . Le favellavan sotto boce ; pur, secondo
Niente di manco ci tenete sempre sotto di voi.
2 Tener sotto [alcuno vale anche Deprimerlo, Abbassarlo, Tener che io potetti vedere, voi le andavate molto a pelo. Ambr. Bern.
5. 7. Io mi accosto all' uscio, e chiamolo Cos un po'sottoboce.
lo ubbidiente o soggetto. Cecch. Stiav. 4. 3. E' si par ben, ch' e' non
-

chiamaron noi , E ch'e' vollon tenerci sotto sotto. Salvin. Disc. .

425. Il quale (Burro) di concerto con Seneca cospirava a tener sotto,

SoTrosaicApuene. (Milit.) Sot-to-briga-di-re. Add. e sm. comp. Uf


ziale di cavalleria che fa le veci del brigadiere. Leon. Pascol. Berg.(O)
SorTocalza. (Ar. Mes.) Sot-to-cl-za. Sf comp. ] Calza che si porta

comc si dice, Nerone , e a governare la sua giovent.


3 * Tener sotto i piedi= Deprimere , Calcare; e fig. Domi sotto l'altre calze.
nare. V. Tenere. (A)
Sorrocalzoni. (Ar. Mes) Sot-to-cal-zni. Sf comp. indecl. Calzoni
22 - * Col v. Venire : Venir sotto , fig.= Venire in potere. Malat. per lo pi di panno lino, che si portano sotto gli altri calzoni. Lat.
Sf Piccino io son, ma s'un mi viene sotto ec. (A)
subligacula. Gr. rip13uxra.
Sorro. Avv. Nella parte inferiore , Abbasso , Al fondo.-, Sutto, sin. Sortocancellieae, Sot-to-can-cel-lire. Add. e sm. comp. Ajuto del
-

Lat. subter, deorsum. Gr. troxdra Sev. Bocc. nov. 6. 8. Come io

cancelliere, che opera in vece o in ajuto del cancelliere. Red.lett.

sentita l'ho, ho messo il capo sotto, n mai ho avuto ardir di trarlo

2. 6. Il signor Bastiano Dottori viv, ed oggi in Firenze sot

fuora , s stato di chiaro.

tocancelliere de' Consiglieri.

2 - Col v. Andare : Andar sotto , parlando del sole e simili=Tra SoTrocausa , * Sot-to-cu-sa. Sf comp. Causa che sostiene le veci di
montare. V. Andare sotto , S. .
altra causa. Delmin. Berg. (O)
-

- Andare sotto=Sommergersf, ed usasi anche fig.] V. Andare

SoTroccAae, Sot-toc-c-re. [Att. comp.1 Pianamente toccare, Punzec

sotto , SS. 2, 3 e 4.
3 - *Andar sotto, nel giuoco Seguitare a perdere; ed anche
Sottomettere una carta da essere ammazzata dall'avversario. (A)

chiare. Lat. fodicare. Grrrrtv. But.If 27. . Egli stava attento


e chinato per intendere, e Virgilio lo sottocc dicendo: parla tu, Dan
te. (Quest sottoccare quello che il Poeta disse: mi tocc di costa)
3 Col v. Dare: Dare sotto o di sotto=Colpire nella parte o sulla Sottocci , Sot-tc-chi. Avv. comp. che scrivesi anche Sott'occhi. Lo
parte inferiore. V. Dare sotto '8 . (A)
* Dare sotto vale anche Operare con veemenza. V. Dare sot
to $. . (N)
--

3 - Dar sotto dicesi anche del cane allorch corre per far le
vare la starna. V. Dare sotto, 5. 3. (A)

stesso che sottocchio, V., e V. Occhio, 5. 5, 4 Lasc. Cen. .


nov. 4. Dionigi, quasi in collera, veggiendo coloro turarse il naso,
e cosi sott'occhi guardar pure inverso lui, disse : ec. Fortig. Ricc.
.45. Tira avanti la donna, e non risponde ; Ma sott'occhi le astute

damigelle Co' labbri chiusi a riso fanno sponde. (V)

45o

SOTTOMIETA'T'ARSOLATERIFALANGIANO

SOTTOCCHIO

a Dicesi anche Per sottocchi nel medesimo senso. Fir. As. 2. E 3 - Ed in forza d' avv. Sotto la gola. Buon Fier 2.3, 2. E quelle
vecchie loro Col fazzoletto sul viso a saltero, E col cappelcolma
detto questo, mi guard un tratto cosi per sottocchi. (G., V)
Sorrocciaio, Sot-tc-chio. Avv. comp. che scrivesi anche Sott'occhio.
stro sottogola, Ve' come ec. (A) (B)
Di nascoso, alla sfuggita. - , Sottocchi, Sottccchi, Sottecco, sin. Sorroonosoale. (Archi.) Sot-to-gron-dale. Sm. comp. Quella parte del
gocciolatoio della cornice per la banda di sotto, che si forma in
V. Occhio , 5 g. (V)
Sorrocessre, Sot-to-ce-l-ste. Add.com. comp. Ch' sotto il cielo.-,
cavata, affinch l'acqua non sappicchi alle membra della cornice,
o altre, ma necessariamente si spicchi e cada. Baldin. oc, Dis.(A5
Subceleste , sin. Comm. Dant. Parol. 5. p. 6o4. La terza (gerarchia)
Sorroouarrano, * Sot-to-gnt-ta-ro. Add. e sm. comp. Aiuto del gun
e sottoceleste che si comprende nelli religiosi prelati. (N)
tero. Aret. Rag. Parendole grado troppo onorato (quello di sotto
Sorroccarnicoso, * Sot-to-ci-ca-tri-c-so. Add. m. comp. Che come
credenziere ), mi recar
5 al sottoguattaro (N)
pieno di cicatrici. Gor. Long. (A)
Sorrocaveale. * (Amat) Sot-to-cla-ve--le. Add. com. comp. Lo stes Sorroinresone , Sot-to-in-tn-de-re. Att. e n. pass. anom.comp..
so che Sottoclavio , V. (O)
di reg. p. e di Sottintendere. (O)
SorrocLavo. - (Amat.) Sot-to-cl-vi-o. Add m. comp. Ch' posto sotto Sorroinreso, Sotto-in-t-so. Add. m. da Sottointendere, V, e di Sot
tinteso. Pallav. Tratt. Stil. (A)
la clavicola. , Sottoclaveale , Subclavio , Succlavio, si. Lat. sub
-

Sorronomoeo. (Amat.) Sot-to-i-o-i-d-o. Add. m. comp, Ch' al disotto


clavius (A. O) (O)
2 * Dices Muscolo sottoclavio, Quel muscolo pari, allungato, schiac
dell' ioide, Lat, infrahyoideus. (A, O.)

ciato , che si estende dalla superficie superiore della cartilagine Sorroieva. (Mecc.) Sot-to-l-va, of comp. Legno, od altro, che si
pone sotto la leva, per agevolare il moto a ci che si vuol rendere
della prima costa alla faccia inferiore della clavicola, che abbassa
amovibile; altrimenti Ipomoclio. Baldin. oc. Dis. (A)
e porta anteriormente. (A. O.)
3 * Diconsi Arterie sottoclavie, Quelle due arterie di cui la de Sorrouac. (Anat.) Sot-to-lin-gu-le. Add. com, comp. Lo stesso
stra nasce dall' innominata, la sinistra dall'aorta, e terminano a
che Sublinguale , V. (A. O.)
mendue al di l dei muscoli scaleni. (A. O )

Sorrouane , Sot-to-lu-n-re. Addl com, comp. Lo stesso che Sub

4 Diconsi Vene sottoclavie, Quelle che terminano nella vena cava


lunare, V. Tesaur. Berg. (o) rilie. Le 35. Nel mondo scienti
fico , non meno che in questo nostro sottolunar, vi una gran
superiore e la formano colla loro riunione. (A. O.)
parte di terra incognita. (N)
Sotrocona. (ArMes.) Sot-to-c-da. Sf comp. Uno defornimenti del ca
vallo, che sostenta la coda. Meglio Soccodagnolo. Garz. Berg. (O) (N) Sorronasrao , Sot-to-na--to. Ald. e sm. comp. Maestro seconda
rio. Lat. lypodidascalus. Gr. ro.rzo. arch. Erol. oo. Ri
Sottocoperta , Sot-to-co-pr-ta. Sf comp. Coperta sottoposta alla so
praccoperta. Bino Lett. (A)
si chiamano proprio quei sottomaestri, (per dir cos,) i quali
ctta che hanno i maestri
lezione, la fanno ripetere e ridire aliscepoli
Sorrocoppa , Sot-to-cp-pa. Sf compl Tazza , sopra la quale si por
tano i bicchieri dando da bere. Menz. sat. . Non ciuffan sottocoppa Sorromanoaae, * Sot-to-man-da-re. Att. comp, Mandare nascostamente,
Delnin. Berg. (O)
o candelfieno, Dopo cha stette in su gli altari acceso.
Sottocoanente , * Sot-to-cor-rn-te. Add. com. comp. Che corre inf Sorrotanca , Sot-to-m-ni-ca. Sf comp. Manica della veste di sotto.
riormente. Vallisn. Berg. (O)

Descr. Appar. Con le maniche fino al gomito, e le sottomaniche e

Sottocostale.(Anat.) Sot-to-cost-le.Add. com. comp Nome dato a pic

rano d'altro bel drappo. (A)


coli fascicoli muscolari, assai varii quanto al numero, ed alla dispo Sorrovano, Sotto-m-no. m. comp. Dono straordinario, oltre gli ri
sizione, situati nella superficie interna del petto, e che discendono ob
pendii o paghe assegnate; che anche dicesi Ajuto li costa ed Op,
5. o. Prima di risolvere consideri che in oggi, fra provvisioni e
bliquamente da una costa alla susseguente. Lat. infracostalis.(A.O.)
sottomano, ella ha un onorevole stipendio in Pisa Bellin. Lett. Che
Sottocneoenzueae, Sot-to-cre-den-zi-re. Add. e sm. comp.Aiuto del cre
per sua carit si compiaccia farmi graziato del medesimo sottomano
denziere. Aret.Rag. Star a patto di essere suo sottocredenziere in vita,
in caso ancora che la notomia non si facesse. (A) (Pr)
e parendole grado troppo onorato, mi recar (sic) al
SoTrocuoco , Sot-to-cu-co. Add. e sm. comp.1 Aiuto del cuoco.Fav. - In forza d'avv. Dicesi di Colpo, e per lo pi in termine di
scherma; 1 contrario ali Soprammano. Ciri Calva. 45. E sotto
Esop. Lavascodelle , fancella e ragazzina del sottocuoco.
sorrourasco. (Amat.) Sot-to-cu-t-ne-o. Add. m. conp. Ch'
mano una punta crivella , Che l'elefante in un punto sbudella. E,
sotto la cute. , Subcutaneo, Succutaneo, sin. Lat. subcutaneus. (AO)

Sorroniacano. * (Eccl.) Sot-to-di--ca-no. Add. e sm. comp. P. A. Lo


stesso che Sotidiacono. V. e di''Suddiacono. Vit. S. Cresc. 33o.

Lo fece sottodiacano con consentimento di tutti li Calonachi, e fe

cegli quello ornamento che soleva essere fatto a Sottodiacano, cio


di mettergli anello in dito diamante. (V)

Sottopacono. (Eccl.) Sotto-di--co-no. Add. e sm. comp. V. A. V.


e di''Suddiacono. Dial, S. Greg. 3. 7. Era sottodiacono della Chiesa

Bussentina. it. S. Zanob. 33. Andonne a stare ec. con esso gli
suoi , cio Eugenio diacono , e Crescenzio sottodiacono. (V)
SottoniArnammarico. * (Anat.) Sot-to-di-a-fram-m-ti-co. Add.m.comp.
Che sta sotto il diaframma. Lat. infradiaphragmaticus. (A. O)

SotTonucniarazione, * Sot-to-di-chia-ra-zio-ne. Sf comp. Supplemento


alla dichiarazione. Becel. Berg. (O)

a, Ella

trasse cosi per motteggio Un certo manrovescio sottomano.

- Quasi di nascoso. Lat. clanculum. Matt. Franz. rin. burl., 2.6.


Imprima si comincia dalla serva, E con qualche presente sottonano
Se la fa amica e grata in un istante. Buon. Fiera. 3. no. Colui
fa le viste Di non avere inteso, e sottomano Quelle porge ad un suo
mangiaguadagno. E 4. Intr. E quand'io non potr pi sottomano,
Farmi la mia fortuna alla scoperta. arch. Stora465. Carlo
e Ferdinando non giuocavano di buono, ma favorivano sottomano
cc. i Luterani, per aver quel calcio in gola al Papa. (N)
Sorromane , Sot-tom-re. Sm. comp. Il fondo del mare, Bellin. Bucch.
4o. V' il disopra e v' il sotterra, V' il disopra e il sottomare,
Con tutto quel che ec. (A) (B)
SorronAnna. * (Geog) Sot-to-ma-ri-na. Isoletta dell'Adriatico, la pi

meridionale di quelle che separano da esso le Lagune venete. (G)

Sorropisoiuntivo. (Gram.) Sot-to-dis-giun-ti-vo. Add. m. comp. Dicesi SorromAscane. (Anat.) Sot-to-ma-scel-la-re, Add. com, comp. Che
di quelle proposizioni disgiuntive , i termini delle quali possono es sotto la mascella. Lat. inframaxillaris. (A. O)
sere ambo veri, o ambo falsi. Varch. Ercol. 84. Alcuna volta ne a - Dicesi Ganglio sottomascellare, quello che posto in mezzo alla
non avverbio che nieghi ma una di quelle congiunzioni che i La
ghiandola di tal nome, ed formato dal rumicello superiore del
tuni chiamavano disgiuntive , o piuttosto sottodisgiuntive, come ec.,
nervo vidiano; e Ghiandola sottomascellare, la grossa ghiandola sa
o , ovvero , ovveramente. (A) (B)
livale posta al lato interno del ramo e del corpo della mascella, e
SoTronivnoeae, Sot-to-di-vi-de-re. [Att. e n. pass. anom. comp, V. e

il cui condotto escretore s'apre sopra i lati del freno della lingua (Ao)

di'] Suddividere. arch. Lez. 272. La parte irrazionale ec. si sot SorromasceLocutaneo, (Amat) Sot-to-ma-scello-cu-t-nc-o ddl e sm.
todivide in due parti anch'essa, nella vegetativa ec. e nella sensitiva.
comp. Vome dato da Dumas al muscolo triangolare del mento, Lat.
SoTronivisione , * Sot-to-di-vi-sio-ne. Sf comp. V. e di''Suddivisione,
inframaxillocutaneus. (A. O)
Toscanell. Berg. (O)
SorromAsconarale. * (Amat) Sot-to-ma-scello-la-bile. Add. e sm,
Sorrooviso, * Sot-to-di-vi-so. Add. m. da Sottodividere. V di reg. V.
comp. Nome dato da Dumas al muscolo triangolare delle labbra. Lat.
e di''Suddiviso. (O)
inframaxillolabialis. (A. O)
Sottonominarre. (Mus.) Sot-to-do-mi-nn-te, Sf comp. E il nome della Sorroneale. * (Anai) Sotto-men-t-le. Add.com, comp. Lo stesso
sesta nota del tuono. Gianelli. (B)
che Submentale, V. (A. O)
SoTrocacente, Sot-to-gia-cn-te. Part. di Sottogiacere. Che sottogiace. Sorromessa. (Agr) Sot-to-ms-sa Sf Propaggine. Trinc. Agr. . o.
Lo stesso che Soggiacente, V. Tass. Dial. (A)
Il vero tempo di farle propaggini, o sieno sottomesse delle viti,
Sorrooiacere, Sot-to-gia-c-re. N. ass. anom. comp. Essere sottoposto. nelle terre leggieri ec. egli dalla met di novembre fino alla met
Lo stesso che Soggiacere, V. Lat. subjacere, succumbere. Gr. roxa, di decembre.
raxiaosa, irraz. Tass. Ger. 9. 8. Ma la man, ch' pi atta Sorromessione, Sot-to-mes-si-ne. Sf comp. 1 Il sottomettere ; taluri
alle percosse , Sottogiace impedita al guerrier Franco. Borgh. Orig.
menti Somnessione, Sommissione, Lat, subiectio. Gr. roray. Borgh.
Fir. 6. Alcune altre differenze, che non sottogiacciono a muta
Pesc. Fior. 35o. in antichissimi contratti di nuovi acquisti, e sot
zione di tempi, n di guerre,

tomessioni di terre e castella,

Sottocuonzae , * Sot-to-gi-gne-re. Att. anom, comp. V. e di' Sog Sorromesso, Sot-to-ms-so, Add. m. da Sottomettere. Sottoposto, ts
giugnere. Delmin. Berg. (O)
soggettato; altrimenti Sommesso. Lat.subjectus, subditus. Gr. tiro
Sorrocruro , * Sot-to-gin-te. Add. m. da Sottogiugnere. P. e di''Sog
reraos, roxipos. Bocc. Lett. Pr.S. p. 32'Tito Qinzio
Flaminio consolo ec., uno di con una sola voce di banditore alla da
giunto. Delmin. Berg. (O)
Sorrocoa (Ar.Mes) St-to-go-la. Sf comp. Quella parte del giogo s sottomessa Grecia concedette libert. PrGiord. Pred.R. Trattano
de' buoi che passa loro sotto la gola e serve a mantenerlo. Tasson.
crudelmente i popoli sottomessi. Lib. Pred. Tenevano sottomessa tutta
Secch. Rap. 5. 54. Dodici buoi d'insolita grandezza. Il tirano a tre
l'Italia. Buon rim. 24. S'amar l'un l'altro e nessun mai s stesso,
Sol desiando amor d'amor nercede. E se quel che vuol l'un l'altro
giochi, e di vermiglia Seta hanno la coperta e la cavezza, Lesot
togole e i fiocchi in su le ciglia. (O) (N)
precorre, A scambievole imperio sottomesso, Son segni cc,
- Uno de'fornimenti del cavallo, che dicesi anche Soggolo. V. Soroetacapoareauratanoso. Anat)Sot-to-meta-car-polate-ri

Soggolo, 5 a. Garz. Berg. (o) (N)


--- (Archi) Uno de' membri degli ornamenti in architettura, cosi
detto a differenza dell'altre gole rovesce della cornice, e perch
stanno sotto il dentello, o altri membri. Ballin, poc, dis, (A)

fa-lan-gi-no, Add. e sm. comp-Nome dato da Dumas ai muscoli


interossei palmari della mano, Lat.
nus, (AO)

sorrometaraisoarmranco

inframetacarpolateriphalangia

(Ana) Sotto-me-ta-tarsolateri- .

SOTTOPOSTO
453
fa-lan-gimo. Add. e sm. comp. Nome dato da Dumas ai muscoli in SorrooartTAL. * (Anat.) Sot-to-or-bi-l-le Add. com. comp.che posto
terossei palmari del piede. Lat. inframetatarsolateriphalangianus.(A.O.)
al disotto dell' orliua. Lat. infaorbitalis. (A. O.)
SorromeTrente, * Sot-to-met-ten-te. Part. de Sottomettere. Che sottomet 2 - Dicesi Arteria sottoorbitale, il Ramo della mascellare interna;
SOTTO AITTENTE

te. V. di reg. (O)

Canale o Condotto sottoorbitale , quello che percorre obbliquamente


lo spessore della parete inferiore dell'orbita; Nervo sottoorbitale ,
il Fano del mascellare superiore; Vena sottoorbitale, quella che

SotTosetTeRe, Sot-to-mt-te-re. [Att. anom. comp. Propriamente Met


ter sotto, e fig.] Far suggetto, [Assoggettare; ultrumenti Sommettere...]

Lat. subjicere , subdere, submittere. Gr. tirocsiv, rordirasv. Bocc.


accompagna l'arteria. (A. O.)
nov. 89. 2. Si conoscer , tutta l' universal noltitudine delle femmine SorTooTTicosFenoscLeRoTiAno. (Anat.) Sot-to-ot-ti-co-sfe-no-scle-ro-ti
dalla natura e da' costumi e dalle leggi essere agli uomini sottomessa.
-no. Add. e sm. comp. Nome dato da Dumas al muscolo retto in
Lab. 138. Non si vergognano tante ciance , tanta morbidezza sotto
feriore dell' occhio. (A. O.)
mettere , porgere e lasciar trattare alle mani parletiche , alla bocca SorropeaPenoicoLAae. (Gcom.) Sot-to-per-pen-di-co-l-re. Add. e sf comp,
sdentata e bavosa , ec. G. V. 9. 9. 3. Donaro c sottomisero all'im

Lo stesso che Sottonormale, V. A

perio di Roma tutte le nazioni del mondo. Dittam. 1. 3. Le vinse, SotropeoE. (Ar. Mcs.) Sot-to-pi de Sm. com. Cuscino o asse, su cui
e sottomise al bel paese.

posano i piedi i servitori e i cocchieri nelle carrozze. (A) (N)


2 E' m. pass. Lab. 37. Riguardisi a quanta vilt si sottomettono, Sorroponenre, * Sot-to-po-nn-te. Part. di Sottoporre. Che sottopone,
V. di reg. (O)
per ampliare un poco le dote loro. Tes. Br. 7. 4. Se tu vuoli vin
cere tutto 'l mondo, sottonuettiti alla ragione; ch chi se ne scevera, SoToponimento, Sot-to-po-ni-mn-to. Sm. comp.) Il sottoporre ; altri
cade in errore. Boez. G. S. 4. Quando voi giudicate esser vostri
menti Assoggettamento. , Sottoposizione, simi. Lat. subjugatio, subje
beni le cose vilissime, a loro per vostra estimazione vi sottomettete.
ctio. Gr. vrorzy. Paol. Oros. Per venticinque anni gl' incendii delle
Boez. Varch. 2. prs. 5. Quando voi giudicate che le pi vili cose
cittadi, li pericoli delle battaglie, i sottoponimenti delle provincie ec.
del mondo siano i vosti i
tomettete loro.

beni, voi

a vostro giudizio medesimo vi sot

fece la frode d' un feroce. Pallav. Ist. C'orc. 2. 3o . Aveano doman

dato instantissimamente agli stessi Papi il Concilio, ed offerto loro


3 Aggreggiare, Mettere in branco. Cr. Quando i capretti sono di il sottoponimento di tutta Alemagna. (Pe)
tempo di tre mesi si sottomettono e cominciano a esser nella gregge. (A) SoTroopi iTEo. (Anat.) Sot-to po-li-t-o. Add. e sm.comp. Nome dat
Sottonettere diff da Assoggettare , Soggiogare , Sottoporre.Sot
du Spiel al muscolo popliteo. Lat. infrapopliteus. (A O.)
tomettere significa Render altri sotto la pop ia dipendenza o auto SorroPoane , Sot-to pr-re. Att. [anom. comp..] Porre sotto ; [ altrimenti

rit o dominazione , a che vengono gli uomini o per forza o per


loro volont. Assogetta e induce una dipendenza pi legata e pi
obbligatoria di quella che indica Sottomettere. Imperocch Soggetti
sono coloro che si trovano sotto l'altrui padronato e dominazione ,
laddove nasce la Sottomissione dalla autorit , dalla convenienza ,
dalle leggi , dai propri doveri ed obbligazioni. Quantunque importi

Sobbarcare.] (V. Sottomettere.) Lat. supponere, subjicere. Gr. bro


isv, trorrrtv. Mor. S. Greg. . 2. Quando adunque queste oc
cupazioni noi sottoponiamo al conoscimento della santa Trinit, cc.

Pallad. cap. 3o. Alle galline sottoponi l'uova dell' oche ec. , ma a
quelle dell'oca sottoponi dell' ottica. Bocc. nov. 97. 7 Il volere io le
mie poche forze sottoporre a gravissimi pesi , m' di questa infer

Assoggettare una nozione di forza, questa non per tanto si estende

solo a costringere i sudditi all'obbedienza del potere sovrano, ed


all' obbligarli all' osservanza delle leggi e dei doveri del suddito ,
senza punto privarli della civile liberta ; ma 5 oggiogare all'opposto
procede da vera violenza , e da aperta tirannide , riducendo i po
poli sottomessi ad una invisa e intollerabile servit. Souoporre da
ultimo sarebbe allatto identico a Sottomettere , se l'uso non avesse

mit stata cagione.


2

- Soggiogare, Sottomettere. Lat. subjugare, imperio subjicere. Gr.


rora rrsuv. Bocc. canz. 5. 2. Mi senti' gir legando Ogni virt , e
sottoporla a lei. Franc. Sacch. Lett. (in Poggiali Test. Ling. . 2.)
Nissuna cosa tanto nimica della libert, quanto la guerra col suo
spendio. Questa quella che ha sottoposto i popoli e' comuni dell'u
niverso. (B)

stabilita tra loro la differenza che Sottomettere s'applica per lo pi al 3 Vincere , Costrignere a fare. Franc. Sacch. nov. 77. Spesse
morale, e Sottoporre principalmente al fisico.
volte gli animali inrazionali sottopongono quelli che sono razionali.
( Nella novella uno vince la lite con donare al giudice una vac
SottomoLTIPLIce. (Arit.) Sot-to-nol-ti-pli-ce. Add. com. comp. Lo stesso
ca.) (V)
che Sottomultiplice , Summultiplice , V. (A)
SotromoRDene,Sot-to-mr-de-re. [Att. anom. comp..] Morder sotto. Bemb. 4 N. pass. [nel primo sign.] Soder. Colt. io9. Lasciandolc infortire
Asol. 1. 46. Quanti seguaci pruni ci sottomordono i miseri piedi.
(le vinacce) avanti che elle si sottopongano al torchio. G. V. 2. .

SottomuLTIPLice. (Arit) Sot-to-mul-ti-pli-ce. Add. com. comp.

ro

Molte diverse nazioni di genti per sua forza e potenzia si sottopose. (Pr)

compreso esattamente in un maggiore un dato numero di volte. , 5 - Sottoporsi ad uomo, detto di donna, vale) Congiugnersu carnal

Sottomoltiplice , Sunmultiplice, sin. Vivian. Scienz. Prop. 2. Parte


mente. Bocc. nov. 3. 14. Ma non mi sarebbe potuto cader nell'ani
summultiplice, cio sottomultiplice, si dice la minore di due grandez
mo ec. che tu di sottoponti ad uomo, se tuo marito stato non fosse,
ze omogenee, terminate e disuguali, che multiplicata pi volte, mi avessi , non che fatto, ma pur pensato.
sura appunto la maggiore. (A) (B)
Sottoposto , Sottopsi-to. Add. (m. comp..] V.A. V. e di''Sottoposto.
SoTromuRATA. (Archi.) Sot-to-nu-r-ta. Sf comp. Fondamento di una 2 Sopposto , Falsificato. Maestruzz. 1. b7. Se a quello bastardo e
sottoposito non si puote rivela e senza pericolo ec.
fabbrica. Lat. substructio. Salvtat. Inf. sec. 13. Il fondamento detto
substructione, che altro uon , che la fabbrica che si fa sottoterra SottoPosizione , Sot-io-po-si-zi-ne. [Sf. Lo stesso che] Sottoponimento,
fin che si vede ec. E indi, quando al par del piano avrai levata la
V. Lib. Pred. Vengono in superbia per la sottoposizione al loro do
sottomurata e il fondamento , ec. (N. S.)
minio di qualche citt nimica.
SottomuTANzA. (Gram. Sol-to-nu-tn-za. Sf comp. Figura grammati SoTToPosto , So-to-p-sto. Add. m. da Sottoporre. [Posto sotto.-, Sot
cale. Lo stesso che Ipallage , V. Salvin. Cas. 94. Figura d'ipallage
toposito, sin.) Lat.suppositus, subjectus, subjacens. Gr.broas os
o sottomutanza , invece di dire ec. (A) (N)
Anet. 53. Pass per li piani sottoposti al copioso monte Gargano.
SorronaTo, * Sotto-n-to. Add. m. comp. Nato in appresso o per
Sagg. nat. esp. 23. La quale aria , aggravandosi sopra tutte le cose
a lei sottoposte , le costringa a uscire de' loro luoghi.
conseguenza. De min. Berg. (O)
SorronoA,* Sot-tn-da. Avv. comp. V. poet. Lo stesso che Sottacqua,
2 E dicesi Sottoposto ai mali, alle disgrazie, alle ingiurie e
simili, nella stessa guisa che Soggetto, Esposto ec. Paldolf Tratt.
V. Flic. N. Sp. (O)
Fam. p. 26. (MIlano 81 n.) Bench il corpo sia sottoposto a noiti
SottosoamAie. (Geom.) Sot-to-nor-m-le. Add. e sf comp. Quella parte
dell' asse d una curva, che compresa tra i due punti, dove l'ordi morbi, a molti avvenimenti fortuiti , a molti casi avversi. (P) b.
Cur. malatt. 1 boleti sono pi sottoposti ad esser velenosi cbe non
nata e la perpendicolare di essa , condotta dal punto del contatto,
vengono ad incontrare quest' asse. , Sottoperpendicolare, sin. (A)
sono i ghezzi. (N)
SottoNoTARE, * Sot-to-no-t-re. Att. comp, Notar sotto , Scrivere per 2 Soggiogato, Sottomesso , Soggetto. Lat. subjugatus, imperio sub
annotazione. V. di reg. (O)
jectus , sub litus. Gr. vrorsrzyavos, vrzoos, viroxsips. G. V. o.
SoTronoTATo , Sot-to no-t-to Add. m. da Sottonotare. Liburn. Berg (O)
7o. 6. Conciossiacosach non sia sottoposto ad alcuno, ma ogni uomo
SoTronsu', Sot-ton-s. S m. comp. usato anche in modo avverb. Dicesi
e tutto il mondo sottoposto a lui. Bocc. nov 98. 8. Io son gio
a pittura che figurata stare in alto e che sia veduta allo 'nsu , e
vane , e la giovanezza tutta sottoposta all'anorose leggi. arch.
non per linea orizzontale e piana. , Sottins , sin. Baldin. Voc.
Ercol.34. N voglio lasciare di dir che i Romani servendosi nelle
Dis.Sottons si dice a pittura che figurata stare in alto ec., e che
loro guerre de' Latini, gli chiamavano non sottoposti, ma compagni
2 - [Ed in forza di sm.) Franc. acch. Op. div. 33. Quando lo
vederla necessario alzar la testa, della quale scorgendosi prima
cuore ha tristizia , ancora il vanno a visitare tutti i sottoposti per
e piante de' piedi, le parti pi alte scontano e sfuggono allo 'ns.
Queste, quando sono ben fatte, hanno tanta forza che pare che sfon
lo modo detto di sopra.
dino i piani delle soffitte e i concavi delle volte. (A) (N)
3 [Fu detto anticamente] Parto sottoposto per Sopposto , nel sin
SoTrontEnorae , Sot-ton-tn-de-re. [Aut,anom. comp. Lo stesso che] Sot
del $. 2. Lau. suppositus. Gr. vro oXuzios. Maestruzz. 1. 67. La
donna il dee
in penitenza a uno savio prete, ovvero al Ve
tintendere , V. Lat. subaudire. Gr. vrxxovv. Salvin. Disc. 2. g6.
scovo , ovvero all'uno e all'altro, e allora i predetti cerchino di
Sotto questa figura sottontendendo, credo io, che la grazia del volto,
gentemente e cautemente delle condizioni del bastardo , ovvero del
unita alla grazia delle parole, fa un composto divino. Dep. Decam.
97. La potevan (la voce finita) almeno tenere per compagna di quelle
sottoposto parto altrui. Lab. 39. I parti sottoposti gli danno ii
che gli sono allato : avea cominciata, e mal seguita; e sottonten
gliuoli , (accioch ec. alle spese del pupillo possa ec. deliziosa vita
-

dendovi un' averla, lasciarvi stare finita , come fosse : senza averla

inenare.]

finita. E 13. Che sia usanza di tutte le lingue sottontendere nel 4 In forza di sm. [detto di persona) per Suddito. Lat.subditus.Gr.
ragionare alcune parole, che non si dicono ec., se ne pu dare in
finiti esempi. (V)

Sorrostenonmento, Sot-ton-ten-di-mn-to. Sm. comp. Il sottontendere.


Uden. Nis. 3. 98. Verbi con sottontendimento d' altri vei bi. (B)
SottooccupTALE. * (Anat.) Sot-to-oc-ci-pi-t-le. Add. com. comp. Ch'
posto sotto l' oss occipitale. Lat. infraoccipitalis. (A. O.)
2 - * Dicesi Prolungamento sottooccipitale, l'Apofisi basilare del
l'osso occipitale. (A. O.)
Vocub. VI.

roxipnos. Zibald. Andr. 9. Nessuno ha s gran bisogno di sapere

pi
e migliori cose, come il Principe , la cini dottrina dee essere
utile a tutti i suoi sottoposti. Franc. Sacch. nov. 6 . Questo messer
Guglielmo. ancora tolse ci avea un suo famiglio , o sottoposto.
E i 19. Messer Gentile da Camerino fece bandire una volta per lo
suo territorio, che cotanti per centinajo dovessimo con le loro arme
comparire ec. E per obbedire, ogni suo sottoposto s'apparecchi d'an
dare nella detta oste. (V)
58

454

SOTTOSTESO

soTToPREFETTURA

di , come noi ; ma , alle tante notti: cos sottoscrivono, cosi citano ,


parendo loro che la notte sia guida del di.
estensione di paese in Francia, o Porzione di un Dipartimento sotto
SoTToscrizione, Sot-to-scri-zi-ne. [Sf comp.] Il soscrivere ; e si dice
la secondaria amministrazione di un sottoprefetto. (G)
Sottoentone , Sot-to pri 6-re. [Add. e sm. comp. Colui che sostiene le
anche del Nonne scritto sotto alcuna scrittura , per autenticarla. -,
Soscrizione, sin. Lat. subscriptio. Gr. tropyz.
veci del priore. ], Soppriore, sin. Lat. vicarius. Cr. alla V. Soppriore.
SorropRovveoir

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