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· Rassegna Stampa

Mensile

Giugno 2010

www.adoc.org .

----------- Rassegna Stamp a 2010------------

1 Luglio 2010

STORIA DI (OPERTINAILI,DI STELLAR I

Ci sana spiagge dove passare una giornata costa quasi 1000 euro, altre, poco lantana, dove

can piccoli budget si gode di rena soffice e mare limpidissimo. Dieei ehe lido eerchi, { ( Panorama))

ti dira dove scegliere

il tuo posta al sale.

01 MASSIMO (ASTElLI

(ON PAOLA PIGNATELLI EO ELENA POR(ELLI

II sole, quello e 10 stesso per tutti. Anche il mare, a voler chiudere un occhio su chi la Bandiera blu non la vede neanche da lontano. bagna tutti nello stesso modo. Ma le spiagge so no mondi strani, a vohe estremi. La cartina di tomasole per rnisurarne Ie diversita e sicurarnente il prezzo: quanto si paga per passare una giornata in uno stabilimente balneare. «Salasso per Ie famiglie italiane» han no titolato i quotidiani all'uscita dell'ultimo rapporto Adoc. associazione di consurnatori, in cui si evidenzia un aurnento su base nazionale del 2.3 per cento (I'ombrellone e rincarato del 4,2 per cento, il leuino del 2,6 rnerure la sdraio dell'Lti per cemo). Insornma. lungo i circa 7 mila chilometri di coste italiane la batosta e un rischio reale,

E l'ltalia delle spiagge d'oro, letteralrnente. Alcuni, pochissimi luoghi che sono da considerare off-limits, se si vuole un po' di bene al budget familiare. Poche spiagge che del resto rappresentano l'eccellenza degli stabilirnenti balneari italiani e di cui. vedendola da un altro punto di vista, prendere nota se ci si volesse regal are una giomata al mare senza badare a spese. Panorama ha selezionato il tOP dell'offerta. fomendo anche alcune alternative low COSt per chi vuol gcdersi le vacanze: stesso mare, tuu'altra spiaggia.

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1 Giugno 2010

A maggio Pinflazione e scesa all~1~4O/o

DI LEONARDO Ro

Pa 0 indietro dell'infiazione che nono tante il rincaro della bolletta energetica, cende di lID decimale rispetto al me e precedente. Secondo la con ueta tima dell'Istat, infatti a maggie il co to della vita e pas ato all'1,4% annuo dall'1,5% registrato ad aprile, anche

e a livello mensile i prezzi ono saliti dello 0,1%. E intanto I inflazione acquisita per tutto il 2010, cioe il valore che si registrerebbe a fine an no in mancanza di nuovi aumenti, e pa sato all 1 2%. La spinta maggiore nel mese cite i e appena chiuso arriva dai carburanti bilanciati in maniera decisa da alcune

oci e in particolare dai servizi, ma anche dai prodotti alimentari cite per il secondo mese con ecutivo hanno mostrato una diminuzione. Resta il fatto commentano Rosario Trefiletti (Federcon umatori ) ed Elio Lannutti (Adu bef) che «anche se lievemente ridimen-

ionato, il ta so di infiazione annuo all'1,4% rimane 1m dato gravi irno» che portera alle famiglie «maggiori spe e per 420 euro in un anno». SuI rallentamento dell inflazione a maggio, re tando all indagine I tat pe a

oprattutto la fie ione dei ervizi in particolare quella relativa ai trasporti. Su base mensile, infatti i ervizi sono diminuiti dello 0,1% e i tra porti dello 0 5% grazie in particolare a quelli aerei (-10,7% mensile) mentre impartiscono una spinta alla ere cita dei prezzi i beni che hanno marcato un +0 2%, dovuto interamente agli energetici che registrano un +0 9% in un mese. II peso degli energetici appare poi evid nte dall indice al netto di tali prodotti che si e fissato all 1,1 %, tre decimali in meno ull'1,4% comple ivo.

Come accennato I andamento u ba e annua dei prodotti alimentari e pa ato da due me i in territorio negativo ad aprile erano a -0 2% mentre a maggio risultano a -0,4%, un evento abba tanza incon ueto che i deve evidentemente alIa stagnazione dei consumi. Ma ecco il dettaglio dei risultati me i a segno dai vari capitoli di spe a. Tre ono Ie variazioni annue negative: comunicazioni (-2%), servizi anitari e pese per la salute (-0 2%, con i soli farmaci a -3,3%) e appunto prodotti alimentari e be, ande analcoliche (-0 4%)- al contra rio gli incrementi piu ele ati ono stati registrati nei beni e servizi vari ( +3 1%), nell'i truzione ( +2,5%) e nei trasporti ( +5%) al cui interno la benzina segna un +0,9% men ile e +15 8% annuo mentre il ga olio per autotrazione fa rilevare un +2,8% 0 u me e e +17,1% u anno. Da ricordare che questi aumenti arrivano nonostante il calo evidenziato nelle ultime tre settimane e che econdo il monitoraggio effettuato da quotidianoenergia.it, benzina e diesel hanno gia ripreso a correre portando i ri pettivamente di nuovo sopra 1 40 euro e 1,25 per litro. In omma come rileva il presidente dell Adoc Carlo Pileri «continua I emergenza carburanti e un pieno co ta 5 euro in piu del 2009. L indice europeo del costo della vita, che si scosta leggermente da quello nazionale per la diver .a compo izione del paniere e ri uItato infine pari a +1 6% 10 tesso livello che Euro tat ha registrato in media nell Unione europea.

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STORIA 01 (OPERTINA I COME 511110 LE COSTE

1 Luglio 2010

UN TUFFO "

DOVE L'ACQUA E PIU BLU

Ogni anna escono svariate classifiche dei nostri litorali. (he pero premiano localita

assai differenti. (olpa dei criteri di analisi. Abbiamo provato a districarci fra tante pagelle.

01 OOHATELLA MARINO

(me sta il nostro mare? Sono 4.969 i chilometri di costa balneabile in ltalia, pari al 96 per cento del litorale monitorabile. In 27 province controllate, illOO per cento della costa a prova di tuffo: in altre 35 (due rneno dell 'an no scorso) la qualita e superiore alia media nazionale. Soltanto in cinque province si scende al 90 per cento della media. Questo significa che ci sono 106,7 chilometri di costa inquinata: di questi ben 28 si trovano in provincia di Caserta. Sono questi, in sintesi, i dati del nuovo Rapporto acque di balneazione del rninistero della Salute.

A stilare le pagel le del mare ce anche Legarnbiente, con la Guida blu da poco pubblicata con il Touring dub italiano, Che con un punteggio medio di 3.4 vele per localita, vede salda al venice la Sardegna, seguita da Puglia, Toscana, Campania e Sicilia. Altro riconoscimento ancora sono le Bandiere blu, assegnate dalla Federazione per J'educazione ambientale (Fee), organizzazione internazionale non-profit. che quest'anno ha attribuito I'ambitissimo vessillo a 117 comuni per un totale di 231 spiagge italiane.

Ma basta dare un'occhiata per vedere che in cima aIla lista per numero di bandiere c'e la Liguria, seguita dalle Marche, rnentre fanalino di coda sono Sicilia (quartro vessilli) e Sardegna (solo due). Come si spiega la differenza fra Ie due dassifiche? E possibile che la Sardegna, con Ie sue spiagge rinornate e il mare Distallino, abbia valutazioni cosi incongruenti? Non si tratta di dati falsi, ma come ha puntualizzato di recente it rninistro dell'Ambien-

te Stefania Prestigiacomo quel che serve e un'informazione turistica pill omogenea. Che, andando a verificare, scarseggia in particolare per la Bandiera blu.

lntanto perche Ie selezioni avvengono per autocandidatura: la Fee invia i questionari di partedpazione agli oltre 400 comuni costieri. Le norme per parted pare sono molto rigide: occorre Ja presenza di un depuratore, un esteso monitoraggio delle acque, sono vietate discariche in prossimita delle

spiagge e cosi via. In teoria quindi solo i pill virtuosi possono parted pare. II nodo e che, con le autocandidature, non viene passato in rassegna tutto iI territorio nazionale, rna sol tanto Ie localita che rispondono al questionario.

Non solo: «Per entrare nel novero. i comuni devono fare almeno due prelievi al mese di controllo delle acque di balneazione» spiega Sebastiano Venneri, vicepresidente e responsabile mare della rivale Legambiente, «La legge pen) permene aile localita pill pulite un solo prelievo, dato che sono anche costosi», Risultato? Niente Bandiera blu. Si tratta, secondo le stime dell'associazione ambientalista, di circa 2 mila chilometri di costa, paradossalmente, fra i rneno inquinati. Ci sono poi le differenze di metodo.

La Legambiente punta pill su salute, qualita arnbientale e bellezza del paesaggio. AI contrario la Fee, oltre allo state del mare valuta i servizi (come la raccolta differenziata e pure i corsi di educazione arnbientale), le piste cidabili, l'accessibilita per tutti, che non sempre significano paesaggi indimenticabili.

C'e perc un punto che, finora, ha accomunato in negativo tutte le rilevazioni sul mare. indusa quella ministeriale. I dati sulle acque di balneazione, che contribuiscono alle valutazioni, sono riferiti al monitoraggio della stagione balneare precedente: escono a ridosso delle vacanze 2010 rna e come fossero una foto della state del mare nel 2009. Non garantiscono da inquinamenti e sversamenti dell'ultimo minuto. Cosl come e accaduto a meta maggie nella toscana Mardana Marina, dopo che un calo di corrente ha in-

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terrotto il funzionamento dell'irnpianto di setacdarnento rifiuti, dopa l'assegnazione della Bandiera Blu come approdo turistico.

Ma grazie all'attuazione di una direttiva dell'Unione Europea, un primo salto di qualita si e compiuto giovecfi 24 giugno. con I'attivazione di un nuovo sito del ministero della Salute (www.partaleacque.it). «Abbiamo utilizzato Ie mappe di Coogle» racconta Liana Cramacdoni, referente per il settore acque di balneazione del ministero. «Bastera diccare per vedere nel dettaglio Ie spiagge, i risultati analitid dei campionamenti delle acque nel mese in corso e g1i eventuali divieti di balneazione. Inoltre il sito e interartivo, il dttadino potra inviare Ie proprie denunce». Un modo per evitare spiacevoli sorprese quando si sceg1ie una vacanza e per stimolare Ie amministrazioni a fare meg1io per essere prescelte.

lntanto, la Legarnbiente, come ogni anno, il 26 giugno e per tuna la stagione balneare, fa partire la Coletta verde, l'imbarcazione che con circa 450 prelievi in mare esegue un monitoraggio di alcuni trani di costa, cercando di puntare anche dove si segnalano preblemi. E la Fee? «i.e localita can Bandiera blu sono soggette a ispezioni, annunciate e non, da alcuni anni in collaborazione con Ie capitanerie di porto» predsa Claudio Mazza, presidente della Fee ltalia. «Se un posto insignito della nostra bandiera, nella stagione

1 Luglio 2010

balneare in corso, non riesce a rispenare i criteri previsti, deve ammainarla». Neg1i ultimi cinque anni, pero, non c'e stata alcuna revoca, solo pochi casi di sospensione, Come a Finale Ligure: «Per problemi recnid all'impianto di depurazione non e momentaneamente in grade di rispettare la normativa», E per questa risulta deferita alIa Corte di giustizia europea per violazione di una direttiva del 1991 suI tranamento delle acque reflue, Non e la sola. «Incrodando i 178 comuni deferiti dalla Ue con la dassifica Fee» sottol inea Primo Mastrantoni dell'associazione di tutela consumatori Aduc., «si scopre che altre Bandiere blu sono inadempienti: Massa Lubrense. Menfi, Pozzallo, Ragusa, Follonica e Piornbino».

Com'e possibile? Mastrantoni ipotizza l'ipotesi che il parametro sulle acque reflue abbia un peso minore rispetto ad altri per l'assegnazione del vessil- 10. I comuni invece insorgono e parlano di errata comunicazione con la Ue, E il caso di Piombino, la cui spiaggia prerniata, dicono, non e a ridosso della zona interessata dal completamento della rete fognaria. Cadono dalle nuvole anche altri sindad. fra cui quelIi di FolJonica, Bandiera blu da 11 anni, Pozzallo, da 9, e Menfi, addirittura da 14: «Qui e tutto in regola» dichiarano in coro. «Puntiamo suI turismo, abbiamo impedito la costruzione di un condotto per l'alta tensione in mare», afferma amareggiato il sindaco di

Le died localita piu belle per L.egambiente prerniate (on 5 vele

2 Cinque Terre

(Liguria)

1 Pollica Acciaroli e Pioppi (campania)

3 Ostuni

(Puglia)

!I Castiglion deLla Pescaia

(Toscana)

4 Capalbio

(Toscana)

e Nardo

(Puglia)

7 Isola dl (aprala

(Toscana)

(Sicilia)

8 Santa Marina Salina

(Sicilia)

(Sardegna)

o San Vito 10 capo

10 Bosa

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1 Giugno 2010

Da oggi stop aIle telline in tavola

Adoc contraria. Sloow Food applaude

ROMA «11 rischio estinzione dalle tavole degli italiani di seppie, calamaretti, tel line e frittura di paranza rappresentano un duro colpo al made in Italy, oltre che un danno economico per il settore e i ristoratori stimabile sui 5 milioni di euro l'anno». Parola dell'Adoc (Ass. difesa orientamento dei consumatori), E il pres idente Carlo Pileri non ha dubbi: «L'Ue, ancora una volta, fa prevalere la logica delle grandi multinazionali dei surgelati a discapito del diritto dei popoli mediterranei a difendere la propria cultura gastronomica col nuovo Regolamento Mediterraneo sara praticamente

im possibile vedere sulle nostre tavole alcuni piatti tipici della tradizione ittica mediterranea, dalle seppie aIle telline passando per la frittura di paranza».

Plaude al Regolamento Carlo Petrini, enogastronomo fonda tore di Slow Food: «Da anni con Slow Fish sosteniamo progetti di pesca responsabile e invitiamo il consumatore a dire no a pesci a rischio estinzione».

Ma la Coldiretti evidenzia come de nuove norme rischiano di aggravare la gia pesante dipendenza italiana dall'estero, da dove arriva ogni anna il60 per cento del pesce consumato nel Paese» .• METRO

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n Sole WJ (])rn.IE

2 Giugno 2010

Conto alla rovescia per il dopo- Mondello

ccordo lonrano - Iartedi riunione del Con iglio

Lia Romagno

_ Le diplornazie sono a lavoro per tentare un'intesa piu ampia po sibile. Ma al momenta la fumata ul nome del successorc di Andrea Mondello al vertice della Camera di Cornmercio pi ii pesante d'Italia e ancora nera. A meno di una

ettimana dalla riunione previ ta per rnartedi 8 giugno del Consiglio generale chiamato a norninare il nuovo presidente, i tre schieramenti in campo - Uir, Confcornmercio-Federlazio e Alleanza delle imprese - non hanno ancora trovato un accordo: appare lontana, quindi, la possibilita che gia martedlla Camera possa con tare sulla guida di un pre idente condiviso e 0- prattutto forte grazic al voto di una maggioranza qualificata, richiesta peraltro p r i primi due crutini.

Poi basterebbe la maggieranza semplice, che pero non insedierebbe una leader hip forte.

E u que to concordano tutti. Ne e consapevole Lorenzo Tagliavanti, direttore della Cna e candidato dell'Alleanza delle imprese, che detiene il pacchetto piu con i tente di voti, 14. Lo so-

tiene e are Pambianchi in corsa il raggruppamento capitanato dalla sua onfcommercio che controlla 7

prefer nze (r ta p nd nt la que tione legata al e to seggio destinato dalla Regione al ettore "Cornrnercio") . Lo ha ribadito Aurelio Regina aJla te ta del gruppo confindustriale titolare al momento di 6 seggi. Tra i nomi in corsa quello del presidente di A - a Giancarlo Crernone i, di Lorenzo Tagliavanti e anche quello di Innocenzo

ipolletta, tomato sui tavo- 10 delle trattative.

Per il momenta nessuno dei tre schicramcnti sembra disposto a fare un passo er-

o l'altro. Da conqui tare ci no poi i quattro voti di oldiretti, gil per i indacati, Adoc per i consumatori c Abi. Per loro Ie affinita elettive finora evocate potrcbbcro cadere di fronte aile "sirene" prome eo alla nece sita di sbloccare l'impasse.

Intanto, in nome del patto del Capranica tra artigiani e commercianti, che ha recentemente portato alla nascita di Rete imprese Italia, uno tra Pambianchi 0 Tagliavanti dovrebbe fare W1 passo indietro e portare i suoi voti all'altro.

La partecipazione del primo a una "straordinaria" riunione della Consulta delle impre e che aveva in Luigi Abete il suo p rtav c e la determinazione del econdo a fare pesare i propri voti

non sembrano andare in que ta direzione.

Telefonate, incontri, proposteeprome e.Anche mirati a strappare qualche giocatore alla squadra avver aria. S gni tentative di accord dove e rivelar i vano, la conta dci voti potrebbe farsi proprio sui nome, gradito al sindaco, di Giancarlo Cremonesi.

Ritenuto dai piu un candidato di mediazione, che potrebbe raggiungere la maggioranza qualificata. Di erto 1'8 giugno Ie quadre dovranno scoprire il proprio gioco: rna qualcuno potrebbe mancare all'appello, rendendo difficile il raggiungimento del numero legale per la votazione. Si potrebbe regolarmente procedere all'elezione, come prevede l'ordin d I giorno.

Oppure icon iglieri potrebbero decidere di prendere tempo e cercare ancora un accordo in extremis: in questo caso il consigliere piu anziano assumerebbe la pre idenza fin al voto. Ma

e tutti i tentativi d ve ero essere vani la palla passe rebbe al presidente della Regione, Renata Polverini, che potrebbe decretare il cornmissariamento della Camera. II temoo. rrince.

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Ia Repubblica

2 Giugno 2010

Larivoltadei pescatori "Sullastrico con i divieti U e"

Addio a telline e allievi, proteste daBari a Mola

FRANCESCA RUSSI

MOSCARDINI, allievi e telline addio. Banditi dalie tavole pugliesi anche cannolicchi, gamberetti e vongole.Daierie entrato invigore il nuovo regolamento europeo per la pesca nel Mediterraneo. Norme che vietano l'utilizzo delle reti astrascico a forma di imbuto con maglie strettissime: d'orainpoi,infatti,lemaglienon dovranno essere inferiori ai 5 centimetri da nodo a nodo. Le regale inoltre fissano a 1500 metri la distanza minima dalia costa. Tutte misure volte a tutelare la biodiversita ed evitare cosl la cattura di alcune specie marine, in particolare il novellame. Ma i pescatori non ci stanno e cosl monta la protesta.

Manifestazioni ieri nelle rnarinerie di Bari, Monopoli e Molfetta. Mercato del pesce chiuso e imbarcazioni ferme nel porto a Mola. In quaranta hanno restituito alia capitaneria la licenzadi pesca in segno di dissenso. «Con le reti cost Iarghe - protestano - non potremo prendere neanche tanti pesci adulti rna di piccola taglia». Secondo i sindacati del settore con Ie nuove maglie il pescato diminuira di quasi il 35 percento.

11 responsabile di Legapesca Puglia, Angelo Petruzzella, ha scritto una lettera al presidente della Regione Nichi Vendola. «Sulla necessita di unariconversione ecosostenibile della pesca siamo tutti d' accordo. II problema e di chi si deve fare carico dei costi di questa riconversione produttivailcuiobiettivo principale e la salvaguardia e valorizzazione di un bene pubblico: il mare e le sue risorse». Nel settore, gia in crisi per il prezzo del gasolio, in Puglia sono coinvolte 1700imbarcazionie2500imbarcati per un indotto di oltre l l mila addetti. Solo a Mola ci so no 5 cooperative di pescatori, per un totale di un migliaio di addetti e un centinaio di imbarcazioni fra piccola e grande pesca. Le restrizioni, secondo i calcoli dell'Adoc, penalizzeranno anche i ristoratori che perderanno quasi5 rnilioni di euro di fatturato.

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4 Giugno 2010

L'INIZIATIVA

Stop aLlo stalking Apre lo Sportello

-FOUGNO - DOPO il protocollo d'intesa con l'amministrazione provinci ale che ha permesso l'apertura del primo sportel- 10 anti stalking a Perugia, Adoc conferma l'attenzione nei confronti di queste tematiche istituendo un nuovo sportello anche a Foligno, presso cui chiunque potra ricevere una consulenza comportamentale e legale sul reato di persecuzione. 11 nuovo servizio sara presentato oggi a Foligno alle 11, presso la Sala Pio La Torre (in Piazza della Repubblica). Saranno presenti il presidente nazionale Adoc, Carlo Pileri, il sindaco di Foligno Nando Mismetti, il segretario generale della ViI dell'Umbria Claudio Bendini, il presidente regionale Adoc Umbria, Angelo Garofalo, il vice presidente della Provincia, A viano Rossi. Lo sportello anti stalking di Foligno sara affidato a Maria Cristina Zenobi.

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ITe

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4 Giugno 2010

Protesta n 25% degli esercizi e a rischio chiusura per i tagli ai margini dei grossisti decisi dalla finanziaria. Federfarma teme che saranno scaricati sulle farmacie e minaccia 10 sciopero

Farmacisti, e serrata

Giuliano Rosciarelli .

S i decidera solo il 7 giugno rna la "serrata" delle farmacie contro la manovra economica varata dal governo sembra ormai certa, A far" discutere sono i sacrifici chiesti da Tremonti, in particolare il taglio del margine del grossista (il 3,65%) che, secondo Federfarma, si tradurra in un costa scaricato totalmente sulle farmacie. Lunedl e prevista una assemblea nazionale aRoma, convocata ieri mattina in via straordinaria per decidere come agire.

Sempre ieri mattina Federfarma Lazio ha fatto il punto della situ azione in una conferenza stampa a Roma, durante la quale ha denunciato il rischio di chiusura per il 25% degli esercizi in tutta Italia, che comporterebbe 1a perdita di 18mila posh di lavoro nel settore e la riduzione del servizio offerto dalle farmacie per oltre 1 milione di utenti.

«Drammatica» ad esempio, viene definita -la situazione nella Provincia di Rieti, dove sono a rischio il 90% delle 75 farmacie presenti sul territorio. Ma problemi analoghi coinvolgono anche la Provincia ill Frosinone (illO% sono a rischio chiusura rna ben il 45% si

dichiarano "in sofferenza"), quella di Viterbo, in difficolta il10% delle 82 farmacie presenti. Ma anche la Provincia di Roma ha la sua dose di prob1emi. «I sacrifici devono essere distribuiti in maniera equa tra farmacisti, grossisti e industrie. Non capiamo perche -

ha avvertito Franco Caprino, presidente di Federfarma Lazio - non si sia inciso di piu sulla spesa farmaceutica ospedaliera, che oggi rappresenta un vero spreco avendo sup erato nell' ultimo anno del 72 per cento il tetto previsto».

La situazione certo non migliora ne1 resto d'Italia, In Umbria sono a rischio 50 farmacie private su 250 (20%), mentre-in Piemonte 300 su 1430 (20%). Spicca poi il dato del Molise, dove la possibilita di chiudere e alta per il 50% delle 164 farmacie regienali. Ma sono tante Ie realta a rischiare drastici ridimensionamenti, secondo i responsabili regionali della federazione nazionale dei tito1ari di farmacia italiani: 50 su 230 in Provincia di Leece, e 50 a rischio ciascuno per Veneto e Liguria. «Una nuova pesante penalizzazione - rincara il presidente di Federfarma Annarosa Racca - che si aggiunge a quelle gia in atto e ne riduce i margini effetti-

vi: l'erogazione dei farmaci a carico del Sistema sanitario naaionaIe per noi diventando una partita in perdita».

La manovra non e ancora partita rna gia le categorie muovono le loro contromosse e il braccio di ferro si preannuncia combattuto. Luigi Sauro, segretario del sindacato unitario delle farmaeie rurali (Sunifar) ha anche minacciato 10 sciopero della fame contro quel- 1a che lui definisce una vessazione; «Negli 8101 Comuni italiani ci sono 4700 farmacie - ha chiarito - assistendo 1'85,22% dei Cornuni da anni stiamo subendo vessazioni. Addirittura ci sono Comuni in cui non c'e nemmeno il medico, rna ceil farmacista»,

Dito puntato contro la spesa sanitaria anche da parte deill\doc che avverte sui rischi di un aggravio dei costi sui consumatori e invita Federfarma a ridurre i prezzi dei medicinali, e 10 Stato ad incentivare l'uso dei farmaci generici. _

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5 Giugno 2010

Stalking: uno sportello anti·persecuzione

Il pre idente dell'Adoe: «Forniamo aiuto p icologico e legale a chi ubi ee mole tie»

di PATRIZIA PEPPOLONI

- FOLIGNOCIDUNQUE venga fatto oggetto di reati persecutori potra avere, da martedi, un interlocutore da cui ricevere aiuto, anche legale, e orientamento. Lo Sportello antistalking avra sede in piazzetta del Reclusorio, ospitato negli uffici della Sportello del cittadino e sara aperto tutti i martedt dalle 16 alle 18. L'iniziativa nasce dal protocollo d'intesa tra Provincia di Perugia e Adoc, l'associazione per la difesa e l'orientamento dei consumatori, ed ha gia un precedente nel capoluogo, dove esiste dallo scorso anno uno Sportello analogo, che ha ricevuro una cinquantina di segnalazioni, otto-nove delle quali sono state passate alia cura dei legali che supportano l'associazione, in quanta rientranti nella fattispecie di reato. Ieri mattina, in Comune, la presentazione ufficiale del progetto, al cospetto del vicepresidente della Provincia, A viano Rossi, dell'assessore comunale Rita Zampolini, del presidente nazionale Adoc, Carlo Pileri, del presidente dell' Adoc Umbria, Angelo Garofalo e dei legali-consulenti Paolo Spacchetti, Saverio Pavone e Andrea Andreini. «Si tratta di uno Sportello per ora sperimentale - ha spiegato il donor Garofalo - e altri ne seguiranno, il prossimo nascera nella zona nord dell'Umbria, sempre

in collaborazione con hi Provincia. Stando ai dati emerge che Ie vittime della stalking sono per il 90% donne e che 1'86% dei casi ha a che fare con ex coppie. Ne12009 10 Sportello perugino ha raccolto 50 segnalazioni dali'Umbria e, tra il2009 e il2010, 9 casi hanno interessato la zona Foligno-Spoleto; tra questi 2 vittime di stalking erano uomini», Totale appoggio all'iniziati va dell' Adoc e state espresso dal vicepresidente della Provincia: «Coerenti col nostro impegno di decentramento dei servizi sul territorio - ha detto Rossi - , vogliamo dare un concreto supporto a quelle associazioni che operano nel campo della solidarieta e del sostegno socio-sanitario a persone e famiglie in difficotta, come fa l'Adoc nella battaglia contro 10 stalking che e - ha ggiunto - un problema sociale, non solo legale, e questo servizio potra consentire di salvare vite umane se ben organizzato con una cooperazione tra istituzionali e associazione. Noi metteremo a disposizione anche un numero verde di riferimento oltre ad attiYare, anche su questo versante, la Polizia Provinciale-.Il presidente nazionale Adoc, Pileri, ha ricordato come, oltre alle classiche persecuzioni da parte degli «ex», si stiano facendo largo altri tipi di molestie reiterate: dalio «stalking condomini ale» al bullismo.

LA CURIOSIT A' Carlo Pileri: «In aumento

i molestatori condominiali»

- FOI.IGNO<<LO SPORTELLO che aprira rnartedi a Foligno - ha spiegato il presidente dell'Adoc, Carlo Pileridovra essere utile non solo a chi e vittirna di stalking rna anche ai potenziali stalker, per renderli consapevoli delloro comportarnento, indicandogli come correggerlo. Il fenomeno della stalking non riguarda solo ,Persecuzioni di tipo sentimentale, rna e anche in crescita il fenomeno della stalking condominiale, accentuato dall'attuale crisi economica». Lo Sportello avra come referente la dottoressa Maria Cristina Zenobi, esperta nei conflitti sociali, di coppia e della famiglia, e potra contare sulla professionalita, rnessa a disposizione gratuitarnente, degli avvocati Paolo Spacchetti, Saverio Pavone e Andrea Andreini. Allo sportello Adoc e possibile rivolgersi sia inviando una e-mail a stalking adoc.org oppure, a F oligno, telefonando al numero 335.6975877 0 0742.353432-357868.

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7 Giugno 2010

Litorale II tempo concede una tregua e i romani ne approfittano: pienone da Torvajanica a Fregene

Sole e cal do, spiagge prese d'assalto

Soddisfatti i gestori degli stabilimenti: «Buona affluenza dopo tante giornate fredde. Rispetto a un anno fa pero e calo».

»

Valerio Albensi Roma

Tutti al mare, finalmente. Dopo quasi un mese e mezzo di sole a intermittenza e temperature piu basse rispetto alle medie stagionali, per i romani e arrivato il momento di passare una calda domenica in spiaggia. E non si sono lasciati sfuggire l'occasione. Ieri, fin dalle prime ore della mattina, le strade che portano aile 10- calita del litorale erano bloccate. II traffico intenso, le difficolta di parcheggio e la crisi economica non hanno tenuto a freno la voglia di quella che per molti e stata la prima tindi pienone che ha soddisfatto i gestori degli stabilimenti. «L'affluenza e stata buona durante tutto il weekend, siamo finalmente su livelli accettabili - dice Massimiliano Faccani, direttore dello stabilimento Tibidabo Beach di Ostia Lido -. Rispetto all'anno scorso pero c'e un calo di clienti: imaggioriresponsabilisono la crisi e i problemi legati alla viabilita e ai parcheggi». Sorride anche Massimo Di Salvo dello stabilimento La Spiaggia di Ostia Lido: «Era da un mese e mezzo che non si vedeva una

domenica cosi bella, l'affluenza e stata notevole nonostante i soliti disagi con traffico e parcheggi. Un calo rispetto a110 scorso anno? Sicuramente si per quanto riguarda gli abbonamenti, meno per i giornalieri. In ogni caso, 10 SCOl·SO giugno e stato molto piovoso quindi non e semplice fare paragoni».

Da Torvajanica a Fregene, i gestori degli stabilimenti assicurano che i prezzi di ingressi e lettini sono rimasti quelli di un anno fa: si va da un minimo di sei a un massimo di dieci euro a persona. Non e d'accordo IAdoc, l'Associazione per la Difesa e l'Orientamento dei Consumatori, che in un recente dossier parlava di rincari del due per cento e di 85euroafamigliaperunagiornata in spiaggia. Caro-prezzi 0 no, le tasche di tanti romani sono vuote e per loro l'unica possibilita resta la spiaggia libera. Ai cancelli di Castelfusano, do po giornate piuttosto fiacche, ieri e arrivato il tutto esaurito anche qui: spiaggia piena fin dalla mattina e il solitoinfinitoserpentonediauto parcheggiate lunge la strada li - toranea.

II rientro in macchina a Romaestatal'ultimagrandesfida della giornata, finale prevedibile di una delle prime "domeniche bestiali" dell'anno. Sulla via Pontina, intorno aile 18, si

registravano trenta chilo metri di coda. Bloccato anche il tratto della Roma-Civitavecchia da Cerveteri fino all'innesto della Roma- Fiumicino. Sulle altre strade che collegano la citta con le localita del litorale (via Laurentina, via Ardeatina, via Portuense, via Aurelia e via Cristoforo Colombo) traffico intenso rna scorrevole fino alla sera. Quella di ieri e stata una lunga domenica di prova in vista di un'estate che e ormai aile porte. La prima ondata di calore arrivera proprio nel corso di questa settimana, probabilmente da giovedi: interessera soprattutto il Sud (dove le temperature sfioreranno i 38 gradi), rna non risparrniera il Centro. «

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8 Giugno 2010

Consumi, battuta d'arresto per Ia ripresa: ad aprile -1,60/0

ROMA - Battuta d'arre to ad apriIe p r icon urni delle famigli . L'indicatoredei con urni della Confcornmercio(Icc) egnala una diminuzione dell' I 6% in termini tendenziali. II egno rneno interrompe un periodo, che durava dall'ultimo trirne tre del 2009, di graduale recupero dei livelli di consurno delle famiglie. II dato destagionalizzato mostra una riduzione dell' 1,7% u rnarzo, dopo un bime tre di graduale rniglioramente.

Sull'inversione di tend nza hanno pesato vari fattori, segnala l'lcc, dalla fine degli effetti degl i incentivi ulle autovetture ai nuovi tirnori

inne cati dalla cri i greca e negli ultimi giorni dalla manovra annunciata dal governo.

Riguardo alia percezione delle irnpre e, a maggio mentro si regi tra un ulteriore miglioramento del clima di fidu ia da parte degli opera tori del-

le aziend

rnanifatturiere gli irnprenditori del comrnercioedei ervizi egnalano invece un peggiorarnento.

In termini di volumi acquistati dalle farniglie, la riduzione e pari a

-2 2%(+4,4%a marzo) a frontedi un moderato aumento della domanda di er izi (+0,4%) e di una tendenza «lievemente meno e pansiva dei prezzi», +0,9% a fronte dell' 1 ,2% di marzo, nonostante la tendenza al-

l'aumento registrata dai carburanti.

Forte frenata per la mobilita (-14,8%) ri petto ad aprile 2009 a cau a della fine degli incentivi per l'auto e 10 top del traffico aereo per il vulcano i lande e. Giu anche ri toranti e alberghi (-1,3%) e alimentari e be an de che vedono ridursi (-2%) i volumi acquistati. Meglio invece (+2,7% tendenziale) beni e rvizi per Ie cornunicazioni I'ltc dome tico. Gill della 0,6% per abbigliarn nto e calzature: il dato egue un bimestre invece favore ole. Piu I, 1% infine Ie pe e per la ca a, in gran parte acqui ti per tivu ed elettrodome tici: come dire, effetto mondiali di calcio e alta definizione.

Lo stop sui con umi ad aprile, per Anton io Foccillo, segretario conf derale U ii, «e la prova che Ie politiche atte a favorire la dornanda non sana adeguate. Quello che servirebbe, in ece, e una politica fi cale redi tributiva po itiva ia nei confronti dei redd iti da lavoro dipendente sia di quelli da pensione che invece one empre pili penauzzati J'Ispetto a coloro che evadono 0 che beneficiano di condoni».

EaLl'attac 0 vanno anche i consumatori. Per il Codacons «Ia ripresa, in realta, non e mai com inciata», e a rilanciare l'econornia non one erviti nemmeno i recenti incentivi. Percio eilgovernovuolecheicon umi tornino a ere cere «dovrebbe fare l'opposto di quelle che ha deciso di fare in questi giorni, bloccando Ie retribuzioni dei dipendenti pubblici. Farebbe molto meglio, invece, a bloccar le tariffc ed i prezzi». Richiesta quest'ultima appoggiata anche dalle altr a ociazioni di tutela, con l'Adoccheau pica un tagliodei prezzi degli alimentari pari al 15%.

Fortemente critica nei confronti dlel'impianto della manvra e anche Federconsumatori, secondo la qual «per fare una manovra eria, bi 0- gna partire da un dato fonda mentaIe: l'equita, e cioe che tutti devono concorrere al ri anamento. Que ta manovra, invece, colpi ce oprattutto i lavoratori a reddito fi so ia perche ara bloccato il lora tipendio».

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9 Giugno 2010

Le tariffe. La denuncia dell'lsvap: Ie assicurazioni sono iI tall one d'Achille del sistema

Cara Rc auto, per gli italiani premidoppi rispetto al resto dell'Europa

c ~ia si difende: Ie imprese soportano costi abnormi. L.:Adoc:spendiamo8 miliardi in piu

Agata Biondini italia@epolis.sm

_ Un vero e proprio salasso per gli automobilisti. In Italia il premio medio per I'Rcauto (407 euro) e praticamente doppio rispetto a quello applicato in Germania, Francia e Spagna.

SECONDO IL PRESIDENTE dell'Isvap, Giancarlo Giannini, l'aumento delle tariffe «non e la risposta corretta» aIle difficolta del settore e I'Rc auto e «il tallone d'Achille del sistema». Assicurare un'auto di media cilindrata per giovani e neopatentati in alcune zone del Sud puo costare anche piu di 7000 euro, rileva l'Isvap, che ha aperto un'indagine. Nella relazione annuale, Giannini inoltre punta il dito contro un aumento del fenomeno dei non assicurati, dei contrassegni falsi e delle compagnie assicurative fantasma. «Si moltiplicano i segnali che inducono a ritenere in aumento il fenomeno dell'evasione assicurativa nel campo dell'Rc auto», rileva Giannini. In particolare, e in aumento il ricorso al fonda vittime della

strada da parte di cittadini che han no avuto sinistri con veicoli non assi curari 0 con terzi fuggiti dopo l'incidente. Inoltre, comin ciano a diventare di una certa significativita le cifre sui falsi contrassegni in circolazione. Cresce anche il fenomeno delle imprese che operano senza autorizzazione; compagnie fantasma dedite al raggiro deicittadini con l'offerta di premi esigui dietro i quali non ci sono ne strutture ne riserve ne, ovviamente, risarcimenti».

I prezzi RcAutoin Italiasono alti perche i costi sopportati dalle imprese di assicurazione sono abnormi, i piu alti d'Europa. COS! si difende l'Ania, l'associazione delle imprese assicurative, e chiede di adottare «interventi normativi per ridurre i costi e i prezzi». In particolare, ricorda l'Ania, la frequenza dei sinistri e del tutto fuori linea nel confronto europeo e assolutamente anomalo e il numero dei feriti risarciti dalle imprese di assicurazione. SuI sentiero di guerra i consumato-

ri. «Gli automobilisti italiani - dice l'Adoc- spendono com plessivamente 8 miliardi di euro in pin rispetto agli altri cittadini europei, considerando oltre 40 milioni di veicoli privati e un differenziale di prezzo di 200 eurotra polizze RcAuto italiane e europee. Otto miliardi di euro che avrebbero potuto essere investiti in altri settori, facilitando il rilancio dei consumi» .•

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nSole 00 [)J]lE

9 Giugno 2010

Per l'Irap stretta da 300 milioni

E il salasso sulle casse delle imprese se l'aliquota passasse da14,82 a1S,12%

Andrea Marini

lia Romagno

_ Perle imprese laziali si annuncia un' estate gelata. Da una parte si prospetta un aumento dell'Irap, l'imposta regionale sulle attivita produttive. Dali'altra su molte ditte individuali artigiane potrebbe pesare la crescita delle addizionali comunali e regionali dell'Irpef (l'imposta sui redditi delle persone fisiche). Queste aziende, inoltre, non avendo spes so dimestichezza con l'informatica, rischiano di trovarsi in difficolta sulle misure antievasione: la tracciabilita dei pagamenti (cioe non pili in contanti) oltre ymila euro e la fattura elettronica per Ie cessioni di almena 3mila euro. Tutte misure che risultana dal mix composto dali'ultima manovra governativa e la necessita del comune di Roma e della Regione di rimettere in ordine i propri conti.

Dopo la presentazione al governo dei decreti per il rientro dal deficit sanitario, il presidente della Regione Renata Polverini ha annunciato: «Abbiamo creato le condizioni per evitare l'aumento delle tasse». Ma la questione e ancora aperta. I tecnici dell'Economia non hanno ancora escluso la stretta. Un aumento dell'Irap di 0,15 punti percentuali, in base alia Finanziaria 2010, sarebbe gia dovuto scattare con la nomina del commissario alia sanita. Incremento che potrebbe salire di un altro O,IS se fosseverificato il mancato raggiungimento degli obiettivi del piano dirientro. Secondo i calcoli dell'Unione industriali di Roma, il gettito regionale Irap (la cui aliquota e gia al massimo: 4,82010) vale 4,8 miliardi l'anno nel Lazio. Se fosse imposto un ulteriore aumento di 0,3 punti, per Ie azien-

de ci sarebbe un esborso aggiuntivo di298 milioni. Per una piccolaimpresa di io dipendenti e 1,3 milioni di fatturato l'incremento annuo sarebbe di 1.6S0 euro. Che salirebbe a 5.700 per una con 34 dipendenti e 17,S milioni di fatturato. In base alle simulazioni di Confcommercio Roma, invece, una gioielleria con 2 soci e base imponibile di 20.817 euro pagherebbe 62 euro in pili. Una spesa aggiuntiva chelieviterebbe a 606 euro nel caso di un ristorante con 9 addetti e 202.119 di base imponibile. Stesso trend per le ditte artigiane: un'attivita di autoriparazione con 3 dipendenti (simulazione di Cna Roma) e un imponibile di 40mila euro pagherebbe 94 euro in pili. «Siamo pili che preoccupati - afferma Stefano Zapponini, presidente della Piccola industria di Roma - noi in passato ci siamo attivati per otten ere una riduzione dell'Irap. n fatto che sia una imposta non correlata al reddito la rende ancora piuinsopportabile». La base imponibile, infatti, non e costituita solo dall'utile, rna anche dal costa dellavoro e di quello del capitale. «II Lazio - aggiunge Edoardo Stagnitti, presidente della consulta dei professionisti, nonche membro di giunta, di Confcommercia Roma - e gia in difficolta, con un'aliquota ali'4,82% contro il3,9 della media nazionale». Rincara la dose Lorenzo Tagliavanti, direttore Cna Rorna (artigiani): «Aumentare ancora l'Irap sarebbe un gravissimo atto di ingratitudine da parte delle istituzioni nei confronti delle imprese che stanno lottando contro la crisi». «Nel 2009 Ie aziende hanno faticato

a chiudere i conti - dice Mauro Mannocchi, presidente Confartigianato Roma - sono aumentati i protesti, Ie sofferenze, la percentuale dei crediti rifiutati. Un ulteriore ritocco sareb be una sciagura».

Di fronte alla tracciabilita delle fatture e al redditometro, invece, gli artigiani si dicono sostanzialmente d'accordo. Tuttavia, per la tracciabilita, secondo Mannocchi «sarebbe stato meglio legarla al volume d'affari», mentre per Tagliavanti «si tratta di un adempimento particolarmente gravoso per quei piccolissimi imprenditori che non hanno dimestichezza con l'informatica e tecnicamente non sono in grado di assolverlo». E sul redditometro: «Soffriamo la concorrenza di chi evade e lavora in nero - afferma Mannocchi - quindi in mancanza di una riforma strutturale, e bene che il fisco ricorra a strumenti pili incisivi». «Siamo i prirni a essere interessati alia lotta ali'evasione - conclude Tagliavanti - rna e importante che ci sia un contraddittorio con le parti».

Se per Ie imprese si prospetta una gelata fiscale, non stanno meglio le famiglie, che rischiano un aumento della 0.4% dell'addizionale Irpef comunale e della 0,3% per quella regionale. «Per un pensionato a basso reddito - dichiara Carlo Pileri, presidente dell'associazione di consumatori Adoc -l'aumento dispesa sara di circa 60 euro l'anno, praticamente dovrarinunciare ad un pranzo al mese. L'impiegato con reddito lordo da 28mila euro l'anno dovra rinunciare a un mese di spesa alimentare».

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10 Giugno 2010

Taxi, ecco l'aumento della tariffa Ma sta crescendo il fronte del no

U de: «Incremento ingiustificato}}, Ribatte l'Ug[: <&no i pili economici del mead»

Si amplia il fronte di coloro che d icono no all'aumento delle tariffe dei taxi. Lo dicono alcuni esponenti del Pdl, a partire da Donato Robilotta. Ma si schierano contro la delibera che arriva oggi in consiglio comunale anche i rappresentanti dell'Udc. Dice il capogruppo Alessandro Onorato: «In un momenta in cui aumenteranno il biglietto per il trasporto pubblico locale, Ie tasse sui rifiuti e l'addizionale Irpef, e impossibile immaginare I'incremento ingiustificato deIJe tariffe dei ta-

xi, soprattut-

to se applica-

to alle corse

brevi e brevis-

sime che co-

stituiscono

un'alternati-

va ai mezzi

pubblici.

Mentre neLle

altre citta

d'Europa i ta-

xi riescono a

fare concor-

renza a bus e

metro, a Ro-

ma diventeranno un servizio d'elite, grazie alJe tariffe pill care d'Italia». Contro l'aurnento delle tariffe dei taxi anche l'assessore provinciale alla Mobilita, Amalia Colaceci: «La delibera suLl'adeguamento delle tariffe taxi e l'unificazione che I'assessore Marchi vuole portare in Consiglio comunale non va nella direzione degli interessi dei cittadini romani e di tutti coloro che all'interno della citta utilizzano questo

importante servizio». II gruppo consigliare del Pd ha gia annunciato che votera no: «Non si capisce il motivo per il quale I'amministrazione comunale non abbia proceduto aLl'istituzione di una commissione terza che discutesse la definizione delle tariffe, mettendo in campo invece una politicadegli aumenti, caratterizzata da una discrezionalita inaccettabileche fara di Roma la citta pill cara d'Italia, come sottolineato dall' Agenzia per il controllo e la qualita dei servizi pubblici». N umerose Ie prese di posizioni anche da associazioni e settori differenti delIa citta, Legambiente: «II Consiglio comunale deve bocciare Ia regalia che il sindaco Alemanna vuole dare ai tassisti, Ie auto bianche rischiano di fatto di trasformarsi in auto blu per i Vipche potranno permetterse- 10, salire su un taxi non puo diventare un privilegio, non va snaturato il ruolo di mezzo di trasporto pubblico. Se i tassisti si lamentano del traffico perche non si battono per avere pill chilometri di corsie preferenziali, perche non si aprono di pill a nuove fette di mercato come queLle del taxi collettivo, perche non chiedono pill incentivi su motorizzazioni ecologiche che li farebbero risparmiare mol to? Mentre queste innovazioni stentano, si ripropone la vecchia pratica di tartassare il cittadino-utente e i tassisti indossano ancora

una volta gli abiti di lobby m iope». Fra Ie associazion i dei consurnatori, tutte contrarie a

questi aumenti, l'Adoc sostiene che e «sbagliato un aumento delle tariffe dopo tre anni di rincari» mentre il Codici minaccia «un ricorso al Tam. C'e invece un sindacato che difende con entusiasmo gli aumenti, l'UgI, secondo il quale «a Roma Ie tariffe dei taxi sono fra Ie pill basse del mondo».

Dalla maggioranza pari a Maurizio Berruti, consigliere del Pdl e membro della commissione mobil ita, che ricorda: «Oggi in consiglio arrivera un'altra delibera, bipartisan, forse perfino pill importante di quella sull'adeguarnento delIa tariffa. E' un provvedimento che prevede, in applicazione di un decreto legislativo, regole pill severe e controLli pill efficaci, su tassisti e noleggiatori con conducente per quanto riguardal'uso di sostanze stupefacenti e abuso di alcol». Sulla vicenda deLl'adeguamento della tariffa: «Come al soli to, l'opposizione parla per luoghi comuni, dimentica che questa amministrazione ha trovato la tariffa taxi concertata dalla passata giunta Veltroni in scadenza al 31 dicembre scorso. Questa scadenza per un servrzio a prezzo amrrurustrato deve essere verificata e adeguata ai possibili aumenti dei costi di gestione, come il prezzo delle assicurazioni 0 il costo dei carburanti. Dati oggettivi che una amministrazione responsabile deve tenere nel giusto con to».

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11 Giugno2010

Una commissione deeidera gli aumenti delle tarifIe taxi

II Comune: sub ito il nuovo regolamento, rincari in autunno

Taxi, improvvisa frenata. Slittaalunedi la deliberacheprevede anche I'aumento della tariffa. Per stessa ammissione del Campidoglio (che in passato aveva negato che si trattasse di una stangata) I'incremento e in media del 28 per cento. Ma soprattutto ieri I'assessore alla Mobilita, Sergio Marchi, preoccupato per l'allargamento del fronte del no che stava coin volgendoanche il Pdl (molte assenze ieri in consiglio), ha anticipato: «La delibera sara approvata ma nella parte che riguarda I'aumento abbiamo concord ato con la categoria di rinviare la sua applicazione all'autunno». Ultimo giorno utile: il 30 ottobre. C'e un problema: non e vero che i tassisti siano d'accordo. Ci sono

sindacati che

concordano

sui rinvio del-

I'applicazio-

ne, come As-

sodemosco-

op, come Cii-

sa (Stefano

Summa: «sia-

m? stati i pri-

mi a propor-

10, anche se

purenoi tassi-

sti stiamo su-

bendo la crisi

economica»).

Oisponibile

al sacrificio

anche l'Ugl (il falco Marinelli spiegava ieri in consiglio:« oi chiediamo la delibera subito, ma siamo disponibili, visto il

difficile momento economico, ad attendere fino all' autun no per I'applicazione pratica»). Frena Unica Cgil, Nicola Oi Giacobbe.« oi vogliamo l'approvazione della delibera, con I'assessore discuteremo Ie modalita di attuazione». Ci sono altri sindacati che invece non vogliono attendere fino a settembre-ottobre e hanno proclamato 10 stato di agitazione. Ata Casartigiani, Uritaxi, Assartigiani, Claai Taxi, Uti, Confartigianato, Uil Trasporti, Cna, Fast Taxitalia e Uri hanno diffuso un comunicato in cui avvertono che potrebbero dichiarare una giornata di sciopero. Oa notare che per la prima volta Loreno Bittarelli di Uri taxi, che e stato anche candidato al Parlamento per il Pdl, si schieracontro I'amministrazionePdl (echiediamo di manteneregli impegni»), In questasituazione parecchio ingarbugliata, con molti tassisti che fino a ieri sera sono rimasti a presidiare in consiglio comunale, ieri mattina il sindaco Gianni Alemanno ha spiegato: <<A Roma ci sono Ie tariffe dei taxi bloccate da molti anni e siamo sotto la media delle tariffe delle altre citra italiane. Troveremo una soluzione che dia anche un segnale positivo nei confronti dei cittadini in questo momenta di

crisi. Ci sara una pro posta molto ll1110Vativa». Oi cosa si tratta? C'e un emenda-

mento, ipotizzato dal consigliere comunale del Pdl, Maurizio Berruti, che prevede l'istituzionedi un organo terzo, che fa capo all'Agenzia di mobilita, che in base al pa-

niere Istat ogni due anni andra ad aggiornare la tariffa. «In questo modo - spiega Marchi - si esce dall'incertezza. Ma c'e di pili: questoorgano andra a verificare lacongruita degli au menti che scatteranno in autunno». Dalla minoranza pero attaccano. Athos De Luca del Pd: «Ho presentato una pregiudiziale con la quale si sostiene che non si puo passare all'esame della delibera in quanto mancano i requisiti di legge». Umberto Marroni, capogruppo del Pd, ha chiesto il ritiro della delibera. Contrario anche I'U dc. L' Adoc, associazione dei consumatori, ha promesso: se viene approvato I'aumento della tariffa, per una settimana boicotteremo il servizio taxi.

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Ia Repubblica

11 Giugno 2010

r

La

I'Otesta

,

Le associazioni dei consumatori "Boicottiamo il servizio per una settimana"

L'ADOC, I'associazione nazionale per la difesa e I'orientamento dei consumatori e degli utenti, dice no ai ri ncari delle corse taxi e i nvita i romani a «boicottare per una settimana il servizio nel caso venga approvata la delibera comunale in cui e previsto I'aumento delle tariffe».

Aumenti quelli contenuti nella delibera che sara di nuovo in aula luned], che secondo Carlo Pileri, presidentedell' Adoc «andrebbe a danneggiare pesantemente i cittadini e il settore del turismo e andrebbe ad aggiungersi aile qia gravose misure previste dalla manovra finanziaria per la Capitale, dal pedaggio sulla Roma-Fiumicino all'addizionale aeroportuale, dalla tassa di soggiorno per i turisti al rincaro dell'addizionale lrpef». Ma I' Adoc non e I'unica a schierarsi contro gli aumenti delle tariffe. Anche II Codacons, il coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, interviene annunciando che «sulla delibera comunale che introduce

una stangata a danno degli utenti pende un ricorso presentato proprio da noi e notificato al Tar del Lazio, in cui si chiede la sospensione di qualsiasi incremento tariffario, ritenuto illeqittimo». Secondo il Codacons infatti «non risulta che si sia stata un'adeguata attivita istruttoria. II provvedimento - aggiunge - e illegittimo perche adottato senza consentire alcun contraddittorio e alcuna integrazione documentale, e appare illogico, ingiusto e affrettatoo Inoltre - conclude I'associazione - gli aumenti danneggiano fortemente gli utenti considerata la situazione economica, I'inflazione ferma, il Pil che non cresce».

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11 Giugno 2010

Mobilita L'annuncio dell'assessore ai Trasporti: slitlamento concordato con la categoria

Taxi aumenti rinviati all'autunno rna s~oppia la polemica coi sindacati

Ma i rappresentanti delle auto bianche replicano: nessuno accordo suI rinvio. Sub ito stato diagitazione.

»

Michela Giachetta Roma

Slitta l'aumento delle tariffe dei taxi, «conl'accordo delle categorie». Anzi no, l'accordo non solo non c'e, Ma alcune sigle sindacali delle auto bianche, unavolta appresa la notizia del rinvio dei ritocchi alle tariffe, ha deciso di indire da subito «10 stato di agitazione». Ieri doveva essere la giornata della ba~a~a in ~~a per la delibera Sul taxi (la Cul discussione e slittata a lunedi) che fra le altre cose, prevede un incremento dei costi per i tragitti di breve e medio raggio. Ma in mattinata l'assessore alla Mobilita, Marchi, annuncia: «Ho registrato durante queste ultime ore la disponibilita delle sigle sindacali maggiormente rappresentative della categoria dei tassisti a ragionare su un differimento in autunno dell'efficacia della delibera, relativamente

alla parte che riguarda Ie modifiche tariffarie». Ma qualche ora dopo alcuni sindacati si dissociano «fermamente da quanto dichiarato da Marchi». Negano di aver dato la loro disponibilita a un rinvio dell'adeguamento delle tariffe. Anzi, ritengono «giusto e sacrosanto» aggiornare il salario dei lavoratori. Per

questo h~o deciso di ~ic~iarare da «subito 10 stato di agrtazione» riservandosi la possibilita di ~roclamare nei prossimi giorni un primo sciopero generale. L'assessore replica: «Non comprendiamo 10 stato di agitazione. II differimento degli aumenti e contenuto in un emendamento che andra all'esame dell'Aula che decidera liberamente». L'Adoc, dapartesua, invita a «boicottare i taxi per una settimana in caso di approvazione della delibera con cui verranno aumentate le tariffe». «

11 Giugno 2010

Taxi rincari rinviati a ottobre: i tassisti minacciano 10 sciopero il Pd attacca i consumatori insorgono

Aumento tariffe

e scontro totale

di Franco Pasqualetti

«II ritocco delle tariffe taxi ci sara». II sindaco Alemanno, nonostante Ie proteste da parte dell'opposizione e delle associazioni dei consumatori, non fa marcia indietro e vuol mantenere gli impegni presi. Ma non ora: «e un momenta di crisi». Si pensa di posticipare a ottobre l'incremento sui tassametro. Un rinvio che pero non piace affatto ai tassinari: «Abbiarno proclamato 10 stato di agitazione - tuona Loreno BittareLli, presidente del 3570 - le tariffe sono fenne da troppo tempo, chiediamo gli aumenti immediati 0 sara scioperm).

Una minaccia che incombe suLla discussione dei prezzi taxi, prevista per lunedl (la data e slittata: si sarebbe dovuto votare oggi) , in Consiglio comunale. La riunione in aula si preannuncia quindi assolutamente movimentata: all'insegna del tutti contro tutti. «Chiediamo il ritiro della delibera con la quale si aumentano le taliffe dei taxi - affemra Umberto Marroni, capogruppo Pd in Comune - al suo posto vogliamo invece incentivi alla categoria che non colpiscano l'utenza». E il Sindaco? «A Roma ci sono Ie tariffe dei taxi bloccate da molti anni - spiega Alemanno - e siamo sotto la media delle tariffe delle altre citta italiane. AI di la delIa demagogia va fatto un ritocco sotto questo punto di vista. Credo che entro domani (oggi, ndr.) troveremo una soluzione».

Ma le parole del primo cittadino hanno scatenato l'ira dei consumatori: «Gli aumenti delle tariffe dei taxi su cui si decidera in Campidoglio - dicono dal Codacons - potrebbero non vedere mai la luce. Sulla delibera comunale che introduce una stangata a danno degli utenti pende infatti un nostro ricorso notificato al Tar del Lazio, in cui si chiede la sospensione di qualsiasi incremento tariffario, ritenuto illegittimo». Piu duri i commenti dell' Adoc: «Boicottaggio del servizio taxi per una settimana in caso di approvazione della delibera comunale con cui verranno aumentate Ie tariffe», l'appello rivolto ai cittadini romani.

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12 Giugno 2010

----II IL CASO 1-1 -Canzone a De Pedis: lacondanna

del Campidoglio

Una canzone dedicata al boss della banda della Magliana, Enrico De Pedis, e si scatenano Ie reazioni, «Bisognerebbe essere molto meno ind ulgenti rispetto a questi fenomeni perche la banda della Magliana rappresenta cia che la mafia ha rappresentato per la Sicilia e le altre regioni del sud», dice il sindaco Alemanno commentando la canzone che un gru ppo musicale milanese, gli "Amour Feu", ha dedicato a Renatino. II brano si intitola proprio De Pedis, come raccontato ieri su II Messaggero. Per Alemanno cia che hanno fatto e stato «dipingere in maniera romantica una vicenda criminale che e costata tantissimo a questa citta». La condanna arriva anche da Carlo Pileri, presidente dell' Adoc: «Un'iniziativa che va condannata. on si possono creare falsi miti per i giovani. Cosi si rischia di comunicare dei valori sbagliati e anche di alimentare il bullismo, Si tratta di una persona le cui responsabilita sono state

chiarite dalla

magistratura

- dice Pileri -

Nelcd in que-

stione non

c'e neanche

una presa di

distanza dal

personaggio.

Mi auguro

che la vendi-

ta si riveli un

flop. Almeno

il pubblico dirnostrera di essere abbastanza intelligente da riconoscere le trovate pubblicitarie».

Sulla stessa linea il presidente della commissione Sicurezza del Comune, Fa-

brizio Santori: «Mitizzare personaggi che hanno caratterizzato periodi bui della citta di Roma dedicando loro una canzone non solo e sbagliato, ma potrebbe anche diventare veicolo di diffusione di valori lontani anni lucedall'impegno che l'amministrazione capitol ina sta profondendo nelle scuole per sconfiggere fenomeni di prevaricazione e di bullismo» .

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311 31t1l5a!l!\trO

12 Giugno 2010

La vacanza in temlX) di crisi ci costern 105 euro in pili

Vele bh4 Sardegna al top. E nel Lazio sana 22

di TIZIANA GUERRISI

ROMA - Andare in vacanza, in tempi di crisi costera quest'anno ben 105 euro in piu agli italiani. Secondo un 'indagine Adoc saranno spostamenti e alloggi a pesare di pitt sulle tasche dei vacanzieri 2010 che, nella maggior parte dei casi, sceglieranno l'Italia, soprattutto if mare. Dove? Non resta che decidere fra Ie decine di localita premiate dalla Guida Blu di Legambiente e Touring Club Italiano. Nel Lazio 22 mete si sono aggiudicate Ie ambite vele, certificaiodi mare pulito e tutela ambientale, con nove localita marine.

Nessuna localita, nel Lazio, raggiunge Ie cinque stelle. Migliori, nella lista, Ventotene e Montalto di Castro, in salita rispetto al 2009. Uniche due ad aggiudicarsi quattro vele, anche se sull 'isola pontina preoccupano, sottolinea Legambiente, la gestione dei rifiuti e if dissesto idrogeologico che ha provocato la morte delle due studentesse ad aprile. Bene Sperlonga, con tre vele, Gaeta scende a quota due con Sabaudia, Ostia, Ponza, San Felice Circeo, Santa Marinella, Tarquinia e Nettuno in risalita. Potrebbe andare meglio, pero: «Riqualificazione, innovazione e sostenibilita sono Ie parole d'ordine - spiega Lorenzo Parlati, presidenie di Legambienie Laz io - incoraggiando Ie scelte degl i imprenditori interessati ai mezzi pubblici, alla ciclabilita, alla raccolta differenziata; alle energie rinnovabili, ai prodotti tipici e tradizion ali, ai servizi per i diversamenie abili».

Oltre ad alcune regioni virtuose come Sardegna e Puglia - con 3 tilocalita premiate, ecinque stelle per Ostuni, Nardo e quest 'anno Otranto - vanno bene anche Ie M 'arche con 15 localita nella lista blu grazie a Sirolo e Portonovo, ma anche Fano e Senigallia.

Le scelte non mancano, insomma. Eppure molti rinunceranno alle vacanze: secondo Federconsumatori partiranno meno del 40% degli italiani (it 43% nel 2009), secondo l'Adoc appena iI31%. Complici Ie spese in aumenio, soprattuito net trasporti. «Un biglietto aereo costa il 18% in pitt della scorsa estate - sottolinea Carlo Pileri, presidente Adoc - il treno il 13% in pitt, prendere l'auto comportera un esborso maggiore di oltre 20

I RINCARI

+4,3%

Secondo l'Adoc e I'aumento medio complessivo deli costi

euro per due pieni di carburante». Rincari anche nei pacchetti tutto compreso (+4,3%) e negli alberghi a mezza pensione dove, per i soggiorni di una settimana; si spendera 1'1,2% in pitt. Un elemento in controtendenza rispetto all' anna scorso quando molti albergatori avevano fatto del blocco dei prezzi il centro della politica anti-crisi.

Per chi parte, poi, la vacanza sara pitt breve, in media di 7 giorni. E soprattutto votata al risparmio. La spesa media a persona e intomo a 700 euro, solo i12% ne spendera piudi 1000. Ese crescono Ie soluzioni low cost preferite dal 37% dei vacanzieri, l'ultima frontiera del turismo in tempo di crisi sono le vacanze pagate a rate: Ie sceglieranno 1'8% degli italiani, if 2% in pitt rispetto all'anno scorso con interessi che possono arrivare anche al 24%. Molti, sostiene Federconsumatori, cercheranno ospitalita da parenti e amici: affittare una casa, del resto, costa in media il 5,6% in pitt con picchi maggiori nel Nord Italia, e in salita sono anche i listini degli alberghi (+3%).

E proprio gli alberghi, a maggio, hanno registrato un calo rispetto al 2009 in termini di presenze (-1,4%) e di occupazione rispetto (-3,9%). Certo il maltempo ha giocato un ruolo di prima piano, ma «Questa fa suonare forte un campanello d'allarme», sostiene il presidente di Federalberghi, Bernabo Bocca che e tornato a chiedere un investimento del govemo di 2 miliardi di euro per rilanciare if settore.

ROMA Solo U 31 % degli italiani andra in vacanza in questa estate 2010. A gravare sulla scelta so no i

rincari medi pari a circa 105 euro a famiglia per spostamenti e alloggio.E ancora. li 60% dei partenti stara fuori casa al massimo per una settimana, mentre il55% ha come budget per le vacanze 700 euroo In rialzo agrlturismi e terme, scelti dal 30% dei turisti mentre l'incubo nube vulcanica sui voli aerei blocca Ie mete estere, tanto che U 59% sceglie l'Italia.

A rilevarlo e l' Adoc che propene un decalogo per risparmiare sulle vacanze. «Sara un' estate segnata dal risparmio, solo un terzo degli italiani andra in vacanza e Ia maggior parte di questi optera per viaggi brevi ed economici» afferrna Carlo Pileri, presidente dell' Adoc. «Secondo i risultati deli' indagine, infatti -prosegue PUeri - sei italiani su dieci soggiorneranno al massimo per una settimana, mentre solo 1'1 % potra perm ettersi quasi un mese di relax. Anche

perche per spostarsi e alioggiare

quost'anno si spenderanno in me-

dia 105 euro in piu che ne12009».

L'Adoc dunque

rileva che «un

biglietto aereo

in media costa U lA RICERCA DEIL'ADcx:: lA MAGGIORANZA DEGll ITAIlANI IN FERIE SOLO PER UNA SEITIMANA 18% in piu delia

scorsa estate, un .

rfall~~l~t~~%~ Vacanze, in partenza solo il31 %

prendere I'auto

cornportera un

~~b~r~ft~~~g~~:«Estate all'insegna del risparmio»

ro per due pieni di carburante». Ma non e tutto. Secondo l'asso-

ciazione per la

Difesa e Orientamento Consumatori, in rialzo «del 4,3% sono anche per i pacchetti vacanza tutto compreso, mentre I'alloggio in un albergo a mezza pensione per una settimana costa 1'1,2% in piu». Secondo Ia rilevazione deli'Adoc U mese preferito per Ie partenze continua ad essere agosto, scelto da152% dei vacanzieri, mentre e in crescita del 2% Ia percentuale di turisti che organizza il suo viaggio per settembre. La spesa media di una singola persona, per viaggio e aUoggio, si aggira sui 700 euro, solo il2% ha preventivato un budget superiore a 1000 euro

12 Giugno 2010

LA PARTENZA PER LE VACANZE

31 % degli itclioni ondro in voconzo questa es::ta:;teii;;;;;;;;======= 105 euro a famiglia per spostamenti e 0110 gio i rincari medi

600/0 store fuori massimo

Gli aumenti rispetto al 2009 + 18°,{, il costa di un biglietto aereo

+ 130/0 10 sResa per un viaggio in treno 20 euro il maggiore esborso

in auto su due eni di carburante

una settimono

550/0 ho come budget per Ie vacanze 700 euro

300/0 dei turisti sceqllero agriturismi e terme

+ 1,200

I'alloggio in un albergo a mezzo pensione

per una settimana

590/0 scegliero I'ltolia

La 5 esa media --

\ 700 euro per vioggio e alloggio di una singola persona

\ 2% ho preventivoto un budget superiore a 1.000 euro

\37% 10 crescita dei viaggi low cost

\8% Ie voconze pogote a rate

Fonte; Adoc

P&G Infograph

per Ie propria vacanze. «Il carovita - dice Pileri - ha costretto a ridurre drasticamente i propri giorni di ferie per potersi permettere una vacanza dignitosa e a risparmiare sul suporfluo». «Tant'a - spiega - che so no in crescita i viaggi low cost, scelti dal37% dei partenti e quelli pagati a rate, circa 1'8%. L'indebitamento per Ie vacanze sta divenendo una pratica diffusa, in crescita di circa il 2 % rispetto allo scorso anno, per un importo medio tra i 1.500 e i 2.000 euro, sia i viaggi, che i gli alberghi e i ristoranti oggi vengono pagati a rate».

«Con U rischio, elevato - conclude PUeri - che U relax di una settimana si tramuti in un sacrifico economico troppo oneroso da sostenere durante U resto deli' anno, visto che gli interessi arrivano anche fino al 24 %. Anche i tour operator stessi offrono prodotti finanziari ad hoc, che vanno ad aggiungersi agli altri piani di indebitamento».

----------- Rassegna Stamp a 2010------------

14 Giugno 2010

Mobilita Mercoledl in Consiglio comunale inizia la discussione della delibera che sara votata gloved

Tariffe taxi, la settiInana della verita sugli aumenti

» Slitta a mercoledi la discussionesui taxi. Ladeliberaapprodata in aula Giulio Cesare giovedi scorso sara discussa a partire da mercoledi (consiglio convocato dalle 10 alle 20), per essere poi votata giovedi (la seduta sara a oltranza). Si preannuncia una settimana infuocatao G ia giovedi scorso, Ie polemiche non sono mancate. L'assessore capitolino alla Mobilita Sergio Marchi ha annunciato la sua disponibilita a far si che gli aumenti delle tariffe contenuti nel provvedimento scattino in autunno. Proposta contenuta in uno degli emendamenti alia delibera che dovra essere votato dalI'aula. Ma che ha gia scatenato l'ira di alcune sigle sindacali dei taxi, che hanno da sub ito proclamato uno stato di agitazione. Minacciando scioperi. A variare,frale altecose.sarail costo inizialedella corsa( + 20centesimi) sui diversi costi di fasce orarie. La tariffa progressivamista sostituira Ie due tariffe attualmente in vigore, (dentro e quella fuori il Gra), I parametri che determineranno la varia-

zione delle tariffe saranno la velocita e la distanza percorsa, se superiorea5,alOefinoa45chilometri. Contrari al provvedimento Pd e Udc che hanno gia annunciato una pioggia di emendamenti. No ancheda parte delle associazioni di consumatori. L'Adochainvitato aboicotlare il servizio taxi se gli aumenti saranno approvati. Tariffe a parte, se ci sara l'ok dell'aula verranno applicati da subito il bon ton del tassista, (vietati ciabatte e canottiera), e i controlli antiabusivi. «

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(JIOBNALE DI BRESCIA

13 Giugno 2010

Gelato, aile stelle iI prezzo al chilo

ROMA Prezzi alle stelle per il gelato. Secondo l' Adoc questa estate un cono costa circa il 4% in pili del 2009, e se si vorra gustare una coppa di gelato sed uti al tavolino di un bar si potranno spend ere anche 12 euro. «Gli aumenti di prezzo del gelato, acquistabile oggi a 15,30 euro al chilo contro i 15 dell'anno passato e del costo di coni e coppette renderanno restate amara - dichiara Carlo Pileri, presidente dell' Adoc - se poi confrontiamo il costo del gelato di oggi rispetto a quello del 2001, c'e da rimanere a bocca aperta: un chilo di gelato costa ben il 64% in pili, uno di panna addirittura il 93%. Panna che quest'anno ha subito un rincaro del 7,1%, passando da 14 a 15 euro al chilo».

Tra i prodotti particolari e di tendenza, l'Adoc segnala il rincaro del 9% per il frappe e del 3,4% per il frozen yogurt, in voga soprattutto tra i consumatori pili giovani.

«Anche i prodotti tipici locali hanno subito aumenti, un tartufo artigianale calabrese e aumentato del 3,8%, una granita al caffe con panna, prodotto tipico romano, ha subito rincari dell' 1,3%».

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16 Giugno 2010

liIniversita. La diretlrice Mariani vieta agli studenti di scoprirsi: «Noo e decoroso»

No at-shirt e calzoncini e polemica a Tor Vergata

o Malumoretra i laureandi: «Neanche aile scuole superiori ci dicevano come vestirci»

Fabrizio Tanzill i fabrizio.tanzill i@epolis.sm

_ Polemica caldo all'universita di Tor Vergata, dove pance e gambe scoperte diventano un caso. Colpa della direttrice didattica Anna Mariano che ha vietato agli studenti di indossare t-shirts e pantaloncini. E pazienza se la calura degli ultimi giorni attanagliera ragazze e ragazzi, il look adottato per combattere la temperatura troppo elevata e ritenuto non decoroso.

«NON E POSSIBILE che alcune ragazze abbiano il seno mezzo di fuori, 0 cbe i mascbi mostrino cosi tanto Ie gambe - ba detto la responsabile della sede distaccatadelcorso di laureadi scienze infermieristicbe dell'universita di TorVergata, in via Sillani, al Laurentino - Ovviamente non bo sospeso nessuno, rna certo voglio cbe in questa sede ci si vesta in maniera decorosa». Ma la direttrice Mariano non si limitaarimbrotti nei corridoi 0 imposizioni durante Ie lezioni.Il nuovo dictat verra applicato ancbe nella prossima sessione d 'esami aluglio. «E pare possibile che questi ragazzi si presentino davanti ai professo-

ri come se fossero al mare? - ha detto la responsabile - II mio compito e ancbe quello di insegnare lora un po' di educazione». Un'accortezza poco gradita dagli studenti, tra i quali ha iniziato a serpeggiare il malumore. Prima tra Ie aule della Facolta, poi con un repentino tam tam su Facebook, in un gruppo dedicato alla lora universita. «Neancbe aIle superiori ci dicevano come vestirci. Vogliamo sapere quali sono Ie direttive della presidenza in merito», tuonano gli universitari, pronti a opporsi con forza aIle decisioni della direttrice didattica. «La divisa e giustissima - dicono in gruppo - Ci mancberebbe altro che in ospedale ognuno andasse vestito a suo piacimento. Quello cbe contestiamo e cbe anche a lezione, in aule senza aria condizionata, ci si debba vestire secondo un codice». E sulla curiosa vicenda e intervenuto anche Carlo Pileri, presidente dell'Adoc, esprimendo una certa perplessita. «Vietare i pantaloncini corti all'universita? 10 pense rei piuttosto a far installare l'aria condizionata nelle aule - ha detto Pileri - Dubito che gli studenti e gli stessi professori si riescano a concentrare quando la temperatura raggiunge i 30 gradi. L'installazione dell'aria condizionata, peraltro diffusa negli studi di molti professori, non e affatto da considerarsi un lusso, rna piuttosto un utile strumento per non sentirsi male» .•

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16 Giugno 2010

Scienze infennieristiche, vietato agli studenti l'abbigliamento estivo: i ragazzi insorgono

Tor Vergata, la guerra della canotta

di Valeria Arnaldi

Proibite Ie rnagliette senza maniche. Vietati i bermuda. AI bando Ie scollature eccessive, secondo buon senso e buon gusto. Alla facolta di Scienze Infermieristiche nella sede distaccata dell'universita di Tor Vergata, al Laurentino, la bella stagione sembra costretta a rimanere fuori dalle aule, anche se, a giudicare dal caldo lamentato dagli studenti, pare si sia gia fatta ampiamente strada nei corridoi.

A stabilire un cod ice di abbigliamento, con tanto di lezione accademica, e stata la direttrice, che venerdi scorso e salita in cattedra per parlare di decoro. « on e possibile che alcune ragazze abbiano il seno mezzo di fuori 0 che i maschi mostrino cosi tanto le garnbe - ha spiegato - Ovviamente non ho sospeso nessuno rna voglio che in questa sede si vesta in maniera decorosa». Immediata e accalorata - in ogni senso - la reazione dei ragazzi, che hanno creato un gruppo su faceboo\k, per rivendicare il diritto a abiti piu freschi.« eanche alle superiori ci dicevano come vestirci - dicono - Ci rnancherebbe altro che in ospedale ognuno andasse vestito a suo piacimento. Contestiamo che pure a lezione in aule senza aria condizionata ci si debba vestire secondo un cod ice».

A dare ragione agli studenti sono seesi in campo anche i consumatori. «Vietare i pantaloncini all'universita? 10 penserei piuttosto a far installare l'aria condizionata nelle aule - tuona il presidente Adoc, Carlo Pileri - peraltro diffusa negli studi di rnolti professori. Non e un lusso ma uno strumento per non sentirsi male». A dirimere la contesa probabilmente sara l'estate stessa tra temperature piu 0 rneno miti e, soprattutto, vacanze imminenti.

----------- Rassegna Stamp a 2010------------

17 Giugno 2010

Icri esaltato il Con igliocomunale I NODI DELLA MOBILITA In~ilDunro.cmtilaruatli\'a:~areroolim:>aITam oW nuova votazione: 700 emendamenti AIb:((,mmlIlXi ~.lnl'ali1loCi3JlllliooeCnita\'tnbia

Taxi, mediazione sugli aumenti

Alemanno ai tass~ti: il costa a chilometro da 0,98 a 1 42 euro' a Fiw1UCinO W1 euro a bagaglio

Al mattino e saltato il consiglio comunale, segnale di una maggioranza in stato confusionale sugli aumenti della tariffa dei taxi. Sullo sfondo Ie sigle sindacali dei tassisti - anche quelle vicine alla maggioranza - correvano in ordine sparso, con toni molto duri. Alia fine e dovuto intervenire il sindaco Gianni Alemanno con una proposta di mediazione. Oggi sara illustrata ai sindacati, poi dovrebbe essere votata in consiglio (tenendo conto che ci sono almena 700 emendamenti e facile che la votazione della delibera slitti ancora).

Cosa prevede la mediazione di Aleman no? L'aumento della tariffa ci sara e non sara da poco: e un incremento leggermente piu basso sui famosi primi cinque chilornetri (per i quali, secondo la prima versione, si rischiava la stangata), ma va a colpire duro sui fronte della tariffa fissa fra Aeroporto di Fiumicino e centro, perche non solo ci sara un aumento da 40 a 45 euro, ma anche un euro in piu perogni bagaglio. Facile arrivare a 47-48 euro. I consumatori gia sono sui piede di guerra. Giuseppe Scaramuzza (Cittadinanzattiva) attacca: «Incredibile, si colpiscono ancora duramente gli utenti ad appena tre anni dagli ultimi aumenti, faremo ricorso al Tam. Ricorso al Tar minacciato anche dal Codacons. Carlo Pileri, Adoc, propone addirittura di boicottare il servizio taxi: «Aumentare del 20% i costi della tratta Ro-

ma-Fiumicino e vergognoso, 1l1Vltiamo tutti i romani a boicottare per una settimana il servizio taxi, sono state ignorate Ie richieste dei consumatori. Stiamo ricevendo centinaia di telefonate di protesta, 4 milioni di

romani so no stufi di essere in ostaggio dei tassisti. Con l'aumento a 48 euro, prendere il taxi all'aeroporto di Roma costera il doppio che a Barcellona e Madrid, i160% in piu della media europea, con la sola Londra piu cara. In citta i rincari del servizio taxi saranno fino al 36%. E assurdo che in tre anni una corsa di 5 km venga a costare i155% in piu, considerando I'aumento del 19% di tre anni fa e quello ipotizzato del 36% per quest'anno». Per Pileri «con questi prezzi prevediamo un calo della clientela pari al 15-20% per questa tratta».

Cosa prevede la pro posta di Alemanna che oggi sara illustrata ai tassisti? Spiega il sindaco: «Riassume le condizioni piu favorevoli che sono state fino ad ora avanzate dai diversi rappresentanti della categoria, ovvero fissare a 1,42 euro il costa chilometrico della tariffa progress iva per i primi cinque km», ella prima versione i primi cinque chilometri schizzavano addirittura a 1.52 rispetto allo 0.98 attuale. Aumenta anche 10 scatto iniziale: da 2,80 a 3 euro. Prosegue Alemanna: «La tariffa da Fiumicino va a 45 euro, piu I euro perogni bagagliodi grandi dimensioni. Rimangono i 35 euro della tariffa fissa per I'aeroporto di Ciampino e i 120 euro della tariffa fissa per Civitavecchia». Verranno introdotte a beneficio dell'utenza altre due tariffe fisse dall'aeroporto di Fiumicino: 25 euro per Fiera di Roma e 30 per Castello della Magliana. «Queste nuove tariffe - sottolinea Alemanno - dovranno entrare in vigore in autunno. E con le nuove tariffe entrera in vigore anche la nuova disciplina, che prevede un adeguato decoro nelI'abbigliamento, massima cortesi a da parte della categoria nei confronti delI'utenza e I'obbligo di pubblicita delle tariffe sulle autovetture».

M.Ev.

____________ Rassegna Stampa 2009 _

ILTEMPO

17 Giugno 2010

Amsterdam a prezzi pazzi. Care Londra e Parigi

L'Olanda e regina delle corse intoccabili

Damiana Verucci

• E Amsterdam la citta d'Europa dove prendere un taxi per spostarsi in citta ha un costo decisamente proibitivo. Seguita da Londra e Parigi che se la battono in tema di prezzi e che appaiono lontane anni luce rispetto alla pili 'econornica Spagna, con Madrid in testa per l' economicita di una corsa, 0 alia ancora pili concorrenziale Atene. In mezzo ci sono Bruxelles, BerJino, Varsavia ..

Attenzione ad Amsterdam. Se a Roma 10 scatto di partenza di una corsa in taxi in un giorno feriale e di 2,80 euro, la cap it ale Olandese detiene il record di 7,50 euro, mentre il costa al chilometro e di 2,20 contro 0,92 della Capitale e il costo orario di 33 euro rispetto ai 23,70 di un taxi bianco. Londra e Parigi non sono da meno. Nella capitale inglese, da un'analisi effettuata dall'Adoc, il costo iniziale di una corsa nelle famose vetture ne-

re (Black Cabs) e 3,28 euro, quello a chilometro e di 1,78. A Parigi si parte da 2,10 rna scende il costo al chilometro che supera solo di quattro centesimi quello di Rorna.

Ancora a Berlino. Circa sette mila i taxi disponibili, quasi tutti in attesa fuori dagli hotel e nei pressi dei monumenti pili importanti. Per muoversi in citta il costo base e 2,50 euro a cui bisogna aggiungere 1,53 per ogni chilometro. Andiarno alle note meno dolenti. La Spagna detiene il primato per l' economicita di una corsa privata. A Barcellona si parte da un fisso di 1,90 euro e poi un euro a chilometro; a Madrid 1,75 e 0,82 a chilometro. Pili costoso il taxi se preso di notte, rna questa e comune a tutte le citra europee.

Capitolo spostamento da e per l'aeroporto. Ancora Londra detiene il primato: 55 euro il costo medio di una corsa destinazione centro della citra, perche il prezzo varia a seconda dell'aeroporto da dove si parte 0 da raggiunge (ce ne so no quattro). A Parigi la tariffa e di 37,50 euro mentre a Bruxelles di 27,50 e a Madrid di 22,50. A Barcel-

lona il costo varia dal terminal di partenza dell' aeroporto (che si trovano distanti un paio di chilornetri l'uno dall'altro): da 25 a 30 euro pili un supplernento per ogni valigia trasportata.

----------- Rassegna Stamp a 2010------------

17 Giugno 2010

Trasporti La proposta del sindaco Alemanno

Taxi, oggi la delibera: 45 euro per Fiumicino e scatti da 1,42 euro

II testo arriva in aula dopo che la seduta di ieri era di nuovo saltata per assenza del numero legale. Resta 1'0 bbligo di abbigliamento adeguato per gli autisti.

»

Daniele Corelli Roma

E stato il sindaco Gianni Alemanna in persona a redigere una proposta «che eerchi di non seontentare ne gli utenti ne Ie eategorie» dei tassisti. Una proposta eon cui si intende fissare a 1,42 euro il costo chilometrieo della tariffa progressiva per i primi einque km e 45 euro, pin 1 euro per ogni bagaglio di grandi dimensioni, per Ia tariffa da e per l' aeroporto di Fiumicino. Rimangono i 35 euro della tariffa fissa per l' aeroporto di Ciampi no e i 120 euro della tariffa fissa per Civitavecchia. Verranno introdotte a beneficio dell'utenzaaltreduetariffefisseperCa-

stella della Magliana e Parco dei Principi (Fiera di Roma), rispettivamente a 25 e 30 euro. «Queste nuove tariffe - sottolinea Alemanno - dovranno entrare in vigore in autunno. Entrerainvigore anchelanuova disciplina, ehe prevede un adeguato decoro nell' abbigliamento, massima cortesia da parte della categoria nei confronti dell'utenza e I' obbligo di pubblicita delle tariffe sulle autovetture». Questa mattina ci sara I'incontro tra I'assessoreMarchieitassisti,poiinaula si votera il testo dopo che aneora ieri non c'e stato il nume- 1'0 legale per diseuterne. La pro posta di Alemanno perc non sembra riscuotere grandi eonsensi, non solo nella maggioranza aneora spaceata, rna anehe nei consumatori. «Inaseoltate Ie richieste di 4 milioni di romani», fa sapere l'Adoe ehe conferma l'iniziativa per il boieottaggio di una settimana del servizio taxi. «

Rassegna Stampa 2010 _

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il Giornale

17 Giugno 2010

Taxi, slitta

la delibera EAlemanno fa il mediatore

Stefania Scarpa

- Doveva essere il giorno caldo dei taxi in "constglio comunale, e invece e stato ungiorno caldo e basta. Il dibattito sulla delibera discordia che prevede I' aumento delle tariffe e infatti saltato a causa della mancanza del numero legale dovuta, assicura il capogruppo del Pdl Luca Gramazio a un «problema organizzativo» e non a una scelta della maggioranza. Una situazione distallo dovu-

'ta anche ad una spaccatura nella maggioranza: i rampelliani favorevoli ai rincari rna contenuti e da subito mentre il Laboratorio per Roma dichiaramente avversi «perche non si puo andare dietro ai tassis~ ed entrare nel merito delle tariffe». Fatto sta che per la terza volta I' aula Giulio Cesare non ha potuto dibattere sull'importante provvedimento. Tutto e stato spostato a oggi, quando non dovrebbero esserci sorprese, essendo in seconda convicazione sufficienti 20 consiglieri per aprire la sedu.ta. ..

II rinvio ha permesso al smdaco Gianni Alemanno di intervenire nel ruolo di mediatore. Alemanno vuole sl adeguare Ie tariffe

RINVIO Salta la seduta del consiglio per la mancanza del numero legale L'idea del sindaco: 1,42 € al km

e 45 € per la tratta Roma-Fiumicino

taxi rna «in modo da non penalizzazione l'utenza in un momenta di crisi economrca. e al tempo stesso «dando pero risposta aile giuste esigenze della categoria, che da oitre tre anni non gode di alcun adeguamento tanffario». Alemanno propone di fissare la tariffa chilometrica a 1,42 euro al chilometro per i primi cinque chilornetri progressivi, contro 1'1,52 previsto dalla delibera; e per la fatidica tratta Roma- Fiumicino (0 viceversa) la tariffa proposta e di 45 euro piu 1 euro per ogni bagaglio di grandi dimensioni. Rimangono i 35 euro della tariffa fissa per I' ae-

roporto di Ciam pino e i 120 euro d~lia tariffa fissa per Civitavecchia. Verranno m~od?tte a beneficio dell'utenza altre due tanffe fisse per Castello della Magliana e Parco dei Principi (Fiera di Roma), rispettivame?te.a 25 e 30 eure. II tutto dovrebbe entrare In Vigore in autunno assieme al bon ton del tassista.

E stamattina I' assessore capitoline Sergio Marchi inconrrera i sindacati di categoria perraggiungere I'intesa. I tassisti infatti, proprio per 10 slittamento dell' aumento delle tariffe, hanno promesso battaglia. In particolare il leader del 3570 Loreno Bittarelli, 10 stesso che blocco la citra durante l'amrninistrazione Veltroni, ha minacciato «Ie barricate», pur non incontrando un seguito compatto. Poi spettera al Consiglio comunale darel'okdefinitivo. «Ela prima voltachel'intera manovra tariffaria - sottolineaAlemanno - passera al voto del Consiglio comunale di Roma e anche questa e una dimostrazione di grande trasparenza e partecipazione di questaAmministrazione». Ma I' operazione non sembra cost facile. II consigliere della Destra Francesco Storace avverte: «Ovviamente occorrera tornare in commissione per valutare il testa Alemanno. In ~ula siamo convocati per altro ... ». Contrana naturalmente I' opposizione e l' Adoc invita i cittadini a boicottare il servizio taxi per una settimana in caso di aumenti.

____________ Rassegna Stampa 2010

n Sole 00 (IDrn.IE

21 Giugno 2010

C' e un tesoro sotto la sabbia

Le regioni studiano la valorizzazione di spiagge e zone balneabili

Enrico Netti

_ Un inverno "caldo" at tende Ie sabbie delle spiagge italiane. A scaldarle non sara il solleone fuori stagione, rna il federal ismo demaniale che spingera Ie regioni, a cui passera la titolarita, a valorizzare un "tesoretto" quasi dimenticato sparso lungo 4ffiila chilometri di coste balneabili. Illoro compito si preannuncia molto impegnativo. Dovranno fissare nuove regole e aliquote per migliorare la redditivita di risorse che l'anno scorso, in base all'audizione della Corte dei conti davanti alia commissione per I'attuazione del federalismo fisc ale, ha fat to incassare in media solo 24,2 euro per metro lineare di spiaggia balneabile. Complessivamente 98 milioni di euro.

La difficolta non sara tanto nel fissare i parametri che individuano i tratti di maggior pregio - il Lazio, per esempio, ha gia provveduto in tal senso -, ai quali si applichera un canone maggiorato rispetto alla costa ordinaria, rna gli aumenti dei canoni di concessione.

«N on siamo contrari a un aumento, rna si deve utilizzare un meccanisco oggettivo ed equilibrato per determinarlo - sottolinea Riccardo Borgo, presidente della Sib, l'associazione delle imprese balneari che fa capo a Fipe-Confcommercio - e il punto di partenza potrebbero essere i parametri della Finanziaria 2007».

«E uno degli argomenti pili urgenti e non posso esc1udere un aumento dei canoni di concessione» interviene Michele Pelillo, assessore al bilancio e programmazione della regione

Puglia, 700 chilometri di coste che nel2009 hanno reso solo 10 euro al metro. Work in progress anche in Veneto, dove pero il metro di arenile fa incassare dieci volte tanto. «Siarno ancora in alto mare e non e stato definito nulla - fanno sapere dall'assessorato al turismo - ed e un tema molto spinoso per la giunta». In Emilia-Romagna, dove l'incasso del Demanio e di 116 euro al metro, si attende la pubblicazione della parte attuativa.

«Vogliamo prima conoscere quali beni ci verranno trasferiti - dice Luciano Pasquini, direttore generale della direzione Risorse finanziarie e strwnentali -. Solo allora avremo gli elementi necessari per intervenire».

In Toscana, dove gli stabilimenti a 5 stelle sono solo una ventina sui 900 attivi e l'incasso al metro si ferma a 25,7 euro, la regione oggi applica un'addizionale del 15% sui canoni da cui ha incassato nel2009 circa 1,7 milioni e trasferito ai comuni 1,3 milioni.

Gia decisi invece gli elementi qualificanti che fisseranno la "classe" dellitorale nel Lazio. I parametri utilizzati, spiega Stefano Zappala, assessore al turismo, spaziano dalla presenza di opere per la difesa dell'arenile (segno di una forte attivita erosiva e quindi con una valenza negativa) al numero degli arrivi turistici per stagione, i posti letto e le presenze in hotel, le seconde case, la qual ita delle acque ai fini delle balneazioni, Ie «bandiere e approdi blu» individuati dalla Federazione per l'educazione ambientale, organizzazione internazionale non governativa e no profit con se-

de in Danimarca che punta alia diffusione dalla sostenibilita ambientale. Sotto la lente anche la viabilita e la presenza di piste cic1abili.

Se il punteggio e elevato illitorale rientra neUa fascia A, a maggiore pregio altrimenti e nella pili comune zona B. E per i canoni? AI momenta dalia regione non traspare nulla se non l'intenzione di "valorizzare" Ie nuove risorse.

Dalle Cinque terre a Samemo per gli stabilimenti di maggior pregio dovrebbe essere applicato il raddoppio del canone. 11 motivo, fanno sapere dalla regione, e nella difficolta di individuare oggi dei criteri di c1assificazione.

Un'altra via che potrebbe portare a un aumento del gettito verrebbe daUe pertinenze: quelle di "facile rimozione" sono Ie pili numerose e ora pagano un canone basso, mentre quelle in muratura seguono i canoni di mercato. Con una manovra di riequilibrio, spiegano, il canone verrebbe fissato secondo l'attivita e la redditivita della stessa.

Non manca un curiosa paradosso. In Italia, secondo le rilevazioni dell'Adoc, una giornata al mare per 4 persone costa in media quasi 100 euro. Le regioni dove il costa e sopra la media nazionale sono Sardegna, Toscana e Liguria, dove l'erario ha incassato nel 2009 per un metro di litorale balneabile rispettivamente 7,25,7 e 34>4 euro.

----------- Rassegna Stamp a 2010------------

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22 Giugno 2010

L'estate dei baresi Gli aumenti maggiori riguardano ombrelloni e lettini. L'Adoc: inconcepibile

In spiaggia, rna a caro prezzo: piiI 2%

Una famiglia di quattro persone in media spende 78 euro al giorno

BARI Una famiglia di quattro

persone spende in media per una giornata al mare 78 euro, il due per cento in pili rispetto alIo scorso anno. II Corriere del Mezzogiorno ha compiuto un'indagine tra gli stabilimenti balneari di Bari e provincia per verificare i prezzi di ingressi, ombrelloni e sdraio. Si parte per accedere alia spiaggia da un minimo di 4 euro e 50 ad un massimo di 7 euro nei giorni festivi a persona. Una famiglia composta da due adulti e due bambini spende quindi in media solo per entrare nellido 24 euro, ai quali bisogna aggiungere i 4 euro per il parcheggio dell'auto. Ma non solo. I prezzi pili inaccessibili riguardano gli ombrelloni e i lettini: nel primo caso si raggiungono gli otto euro: per i lettini il costa varia dai 4 euro agli 8 euro. Stesso discorso per sdraio e sedioline: sullistino il prezzo si aggira tra i 3 e i 5 euro. Ai quali poi bisognera aggiungere un minima di 20 euro per un pranzo (panini e bibite) e altri dieci euro tra giochi e attrezzature varie. Alcuni stabilimenti inoltre fanno pagare anche i gettoni per Ie docce calde e fredde, dai 25 centesimi ai 50 centesimi. «Un salasso - ha dichiarato l'Adoc - quest'estate una famiglia di quattro persone arriva a spendere fino a 100 euro per una sola giornata di mare. E questo e inconcepibile».

Gli aumenti si sono concentrati soprattutto su ombrelloni e sdraio. Respingono Ie accuse i gestori degli stabilimenti balneari che ribadiscono la situazione di crisi che coinvolge l'intero settore. «Pochissimi hanno praticato degli aumenti - spiega Edoardo Caizzi, rappresentante di Assobalneari a Bari e provincia - e comunque non si supera il 2 per cento. Noi

stiamo incontrando grosse difficolta e non ci conviene aumentare i prezzi perche capiamo la crisi che coinvolge Ie famiglie del territorio». I costi di gestione sono aumentati in maniera esorbitante. «Non ce la facciamo neanche a pagare il personale - conclude Caizzi - 0 l'energia elettrica. E non possiamo permetterci di aumentare i prezzi perche altrimenti perderemmo i clienti. II nostro e un settore in CriSD>. Gli stabilimenti cercano comunque di restare al passo con i tempi ed offrono nei pacchetti (il risparmio si ottiene soprattutto sugli abbonamenti e sulle cabine) servizi particolari come Ie docce con Iragranze profumate, i lounge bar 0 il fitness in piscina. La Puglia comunq_ue conserva un posto basso in classifica per quanto riguarda i prezzi degli stabilimenti: Ie regioni pili care sono la Sardegna, la Toscana e la Liguria. In base ai dati Adoc in Sardegna si spende il 24,3 per cento in pili della media nazionale, in Toscana il 23,1 per cento in pili mentre in Liguria il16,g per cento in pili, contro il 23,6 per cento di risparmio in Puglia.

Samantha Dell'Edera

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CDRRIERE DELLA SERA

22 Giugno 2010

Iniziativa della Provincia

Bidoni Un vademecum per evitare brutte vacanze.

Il Vademecum contro Ie truffe per fare vacanze senza problerni

Per mettere in guardia dalle truffe chi andra in vacanza, sabato 31uglio, in concomitanza con l'inizio dei saldi estivi, la Provincia di Roma e le associazioni dei consumatori incontreranno i cittadini nei centri commerciali di Roma Est, Porta di Roma, Le Palme e Parco Leonardo per distribuire il vademecum «Buoni consigli per buone vacanze». L'iniziatlva, avviata con Adiconsum, Adoc, Codici, Federconsumatori e Lega Consumatori, ha 10 scopo di scongiurare eventuali truffe e non solo. L'obiettivo e anche aiutare i turisti a fronteggiare al meglio tutti gli inconvenienti che possono capitare prima, durante e dopo la vacanza: da pacchetti «tutto compreso» che non esistono, a luoghi di soggiomo che non corrispondono a quanto indicato, a biglietti aerei inesistenti. A presentare il vademecum, disponibile anche online sui siti delle associazioni di consumatori, l'assessore provinciale alia Tutela dei Consumatori, Serena Visintin: <<Proseguiamo nella nostra opera al servizio dei cittadini con questa nuova campagna. In un momento in cui tutti hanno bisogno di riposarsi, vogliamo che nessuno incappi in situazioni spiacevoli. Con questo opuscolo i cittadini ad esempio sapranno che dovranno rivolgersi solo ad agenzie di viaggio conosciute 0 entro quanti giorni e possibile recedere dal contratto». <<E importante leggere tutto e informarsi prima di un viaggio- ha detto Visintin- e nelle clausole che spesso si trova la truffa. Bisogna assicurarsi e controllare che l'agenzia e i tour operator siano autorizzati. Inoltre e bene tenere tutti gli scontrini del viaggio e sapere che entro 10 giorni si possono fare i reclami». Per l'occasione Federconsumatori Lazio ha presentato un focus sui prezzi in alberghi e campeggi nelle Iocalita balneari della provincia. A Ferragosto 2010, la spesa media settimanale per due persone si aggirera sui 1200 euro in hotel e in campeggio 230 euro.

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23 Giugno 2010

11 bilancio della sportello Adoc per Ie vittime della stalking

((50 sms al giorno)).11 mittente? Sconosciuto

«C'e chi dimostra di ricevere dai venti ai cinquanta sms al giomo senza alcun testo e, ovviamente, senza conoscere il mittente. Cosi come un altro caso per il quaIe I'interessata si e vista 50mmergere I'auto da buste di rifiuti 0, ancora, quello di un tale che ha fissato la residenza a poche decine di metri dall'abitazione della perseguitata», A raccontare alcune delle storie di chi spesso vive asserragliato in casa per evitare il suo persecutore e Giulia Procino, legale

dell'Adoc Puglia. Sono pill di una decina Ie persone che si sono rivolti al Pass, punto di ascolto e sostegno allo stalking, attivato dall' Adoc a gennaio .

C'e chi ha avuto «visite a sorpresa», assillanti attenzioni sfociate in maltrattamenti, fino a trasformarsi in forme di persecuzione limitano la propria liberta. «Si tratta soprattutto di donne - spiega la Procino - che vengono ancora seguite dalle psicologhe. E' un bagaglio di esperienze notevoli che permettera alI'associazione per la difesa e I' orientamento dei consumatori, di aderire al progetto , elaborato dal ministero degli Interni». Per contattare il Pass telefonare allo

080.5025248 (dalle 18.30 aile 9 e in funzione il servizio di segreteria telefonica) 0 scrivere all'indirizzo email stalking@adocpuglia.it. (A. Lac. ass)

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nSole 00 millIE

24 Giugno 2010

Le associazioni dei consumatori. Giudizi nel complesso positivi

L'obiettivo Ue innalzagli standard

_ Leassociazionideiconsumatori promuovono la Psd: il giudizio e positivo, salvo alcune critiche specifiche su singoli aspetti della direttiva. «Quando l'Europa interviene sugli aspetti tecnici del sistema bancario, a noi sta sempre bene - osserva 11auro Novelli, segretario nazionale di Adusbef -. Anche perche, in genere, la qualita media dei servizi bancari europei e superiore alia nostra. Valutiarno positivamente soprattutto 10 stop al "volantinaggio" indiscrirninato di carte di credito revolving, che spesso i clienti inconsapevoli si ritrovano nella cassetta delle lettere. Ci auguriamo solo che gli istituti di credito italiani non scarichino sui consumatori i costi derivanti dall'adeguamento alia direttiva, sotto forma di nuove voci di spesa». Qualche criticasu due aspetti: «Il divieto di antergazione della valuta dei bonifici, in realta potrebbe dare luogo a complicazioni in qualche caso. Prendiamo l'esempio di un importo pagato due volte, errore scoperto dalle

parti dopo qualche mese: non potendo ricorrere, per la restituzione della cifra in eccesso, di un borrifico con una data valutaanteriore, bisognera calcolare anche gli interessi su quei mesi, cosa che prima non era necessaria. Irrisolto poi il problema dell'uso illegittimo delle carte di pagarnento elettroniche: ancora oggi, quando clonano un banco mat 0 una carta di credito, il truffato deve attendere settimane prima di riavere i soldi perche la banca effettui i controlli del caso. La direttiva avrebbe potuto essere pili incisiva e vietare che il rischio di impresa venga accollato al cliente».

Commento positivo anche da Roberto Tascini, segretario generale dell'Adoc: «La direttiva va nella direzione giusta, quella anticipata l'anno scorso dalle disposizioni di Banca d'Italia in materia di trasparenza bancaria». Qualche riserva sulla comunicazione ai clienti: «La direttiva costituira un banco di prova sui comportamento degli istituti di credito. La Psd afferma che Ie informazioni

fornite dovranno essere pili chiare e complete; oggi Ie banche forniscono gia prospetti informativi estremamente esaustivi, che tuttavia lasciano molto a desiderare sui fronte della chiarezza espositiva. Sarebbero preferibili cornunicazioni pili sintetiche, rna anche pili cornprensibili». Critico, infine, il giudizio del segretario Adoc su un ultimo punto: «Ci saremmo aspettati un'applicazione imrnediata dell'accredito dei bonifici in un solo giorno senza bisogno di una deroga che, di fatto, rimanda l'introduzione della rnisura in Italia».

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25 Giugno 2010

---II VENERDi NERO 1-1 - Sciopero generale, a rischio trasporti e servizi sanitari

di FABIO ROSSI

Corteo in centro, trasporti pubblici a rischio, servizi a scartamento ridotto. Si ann uncia un venerdi difficile per i romani, alIa vigilia dellungo ponte del 29 giugno, con 10 sci opero generale proclamato daUa Cgil contro la manovra economica del Govemo. E se la citta si prepara aIle prove generali per la stagione estiva (secondo I'Adoc il 31 per cento dei romani lascera la Capitale almeno per un giorno), oggi potrebbe essere difficile muoversi, soprattutto all'interno e nei pressi delle Mura Aureliane.

II corteo. La manifestazione della Cgil, in programma dalle 9 alle 13, partira con il concentramento dei partecipanti in piazza Bocca della verita, II corteo percorrera poi via Luigi Petroselli, via del Teatro Marcello, via delle Botteghe Oscure, largo di Torre Argentina e corso Vittorio, per poi concludersi a piazza Farnese. Saranno deviati olimitati i bus e i tram in servizio sulle linee H, 8, 30 e 40Express, 44, 46, 60Express, 62, 63, 64, 70,81,84 85,87,95,116,117,119,160, 170,175,186,271,492,571,590,628,630, 715,716,780,781,810,850 e 916.

I trasporti. Praticamente nelle stesse ore - dalle 8,30 aile 12,30 - i trasporti pubblici locali saranno a rischio. on saranno infatti garantite Ie corse di bus, mob us, tram, metropolitane e ferrovie concesse Roma-Lido, Roma-Giardinetti e Roma-Civitacastellana- Viterbo. A rischio di stop sono soprattutto Ie due linee della metro, mentre i mezzi di superficie dovrebbero viaggiarecon frequenze ridotte. Problemi potrebbero esserci anche sulle ferrovie regionali, gestite dal gruppo Ferrovie dello Stato. I collegamenti regionali di Trenitalia saranno intatti interessati dalla sciopero prociamato dalla Filt Cgil (dalle 14alle 18)edaCubTrasporti(dalle 10 aIle 18).

La viabilita. Per ridurre i disagi di chi deve arrivare in centro, il Campidoglio ha deciso di lasciare aperte le Ztl diurne, fino alle 14. I varchi elettronici del centro storico, quindi, saranno accesi soltanto dalle 14 alle 18. Invariate, invece, Ie Ztl nottume del fine settimana: dalle 21 aile 3 a San Lorenzo, dalle 23 alJe 3 Ie altre.

I servizi. In molti uffici pubblici potrebbero esserci problemi a causa dell'adesione dei lavoratori allo sciopero. el settore san i tario potranno saltare le attivita programmate (interventi, visite ed esami diagnostici) negli ospedali e nei presidi territoriali delle Asl, rna saranno garantite Ie urgenze.

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26 Giugno 2010

omine. Carbone potrebbe invece diventare il nuovo presidente dell'Antitrust

Ferrovie, via Iibera a Cardia Catrieala andra alIa Consob

Martedi ci sara la designazione da parte di Palazzo Chigi

di UMBERTO MANCINI ROMA - Lamberto Cardia e il nuovo presidente deUe Ferrovie. Salvo improbabili colpi di scena, Antonio Catricala verra invece designato al vert ice della Con sob nella riunione del consiglio dei ministri di martedi prossimo. Benche fuori Roma, Silvio Berlusconi proporra I'attuale «numero uno» delI' Antitrust come successore proprio di Cardia, chiudendo COS! il cerchio sulle principali authority del Paese. E' infatti sufficienteche il prem ier esprimi anche per delega il suo parere.

eUe ultirne ore, secondo quanto risulta al Messaggero, il consenso su Catricala si sarebbe infatti consolidato in rnaniera definitiva. E questo dopol'okdel ministrodell'Economia, Giulio Tremonti, equello del sottosegretario alia Presidenza del Consiglio, Gianni Letta. Per la verita quaiche chance I'avrebbe ancora Vincenzo Carbone, oggi primo presidente di Cassazione, molto stimato a Palazzo Chigi e con un curriculum di altissimo livello. Carbone potrebbe quindi essere dirottato all' Antitrust. Sfumata invece I'ipotesi legata a Giuseppe Vegas che, del resto, non sarebbe mai stato in partita. In crescita le quotazioni del segretario generale del m inistero degli Affari Esteri Gianpiero Massolo. Difficilmente pero il ministro Frattini 10 lascera andare.

Sostituire Cardia alia Consob, visto gli ottimi risultati conseguiti dal presidente

uscente in una fase di grande turbolenza dei mercati, non sara comunque facile per nessuno. Catricala ha comunque maturato unagrandeesperienza e si ado perera per tutelare i risparmiatori COS! come si e speso sui fronte della concorrenza e della trasparenza del mercato. Anche l'Adoc favorevole alla nomina di Antonio Catricala. Ad affermarlo in una nota e I'associazione dei consumatori che «accoglierebbe positivamente tale nomina, e la persona piu adatta per il ruolos.Come Adoc, conclude l'associazione dei consumatori, «non possiamo dimenticare quanto sia stato prezioso il lavoro svolto presso I' Antitrust, che sotto la sua gestione ha rappresentato, e rappresenta tuttora, un punto di forza nei controiio dei mercato, deLie sue anomalie e degli abusi e un punto di riferimento per i consurnatori».

L'assemblea degli azionisti delle Ferrovie della Stato non ha solo nominato Cardia al vertice, ma ha pure confermato Mauro Moretti come amministratore delegato. ominati come nuovi consiglieri Stefano Zaninelli e Alberto Brandani. L'assernblea ha rinnovato anche il collegio sindacale nominando quale presidente Alessandra Dal Verme.

Cardia, alla Consob fino al prossimo 30 giugno avra quindi il tempo per leggere la relazioni lunedi prossimo a Milano e tracciare un bilancio del lavoro svolto, Sara operativo alle Fs dal primo luglio. A lui spetterail compito istituziona-

Ie di "fare sistema" nel complesso e articolato mondo del trasporto. C'e infatti da superare il contrasto, a volte molto aspro, che ha caratterizzato fino ad oggi i rapporti tra Fs ed Alitalia.

Tempi pill lunghi invece per la sostituzione di Luigi Giampaolino alia presidenza dell'Autorita di vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture.

In alto mare anche la designazionedel successoredell'ex ministro Scajola. In pole position per 10 SviJuppo Economico resta l'attuale numero uno delle Poste, Massimo Sarmi. Priva di fondamento invecela candidatura di Paolo Scaroni, che guida I'Eni. Ma qui far quadrare il cerchio sara pill difficile, vistele tensioni all' intemo della maggioranza e il nuovo caso Brancher a scompaginare ulteriormente Ie carte.

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28 Giugno 2010

-I SAN PIETRO E PAOLO lN egozi aperti sullitorale, in centro storico

e vicino alle basiliche

di FABIO ROSSI

II concerto in Campidoglio e la "Girandola" di Castel Sant'Angelo, molti romani fuori citta gia dal fine settimana, tanti turisti in giro per Ie strade del centro e neUe zone archeologiche. Roma si prepara a vivere la sua festa patronale di San Pietro e Paolo, domani, con un centro storico in mana i turisti e spiagge affoUate: com pi ice anche l'unico vero "ponte" deUa stagione, in un'annata in cui il 25 aprile e caduto di domenica, it 1° maggio di sabato e il 2 giugno di mercoledl. E cos] non ci sara alcuna deroga aUa chiusura festiva dei negozi: «Potranno restare aperti sol tanto quelli del centro storico, delle aree intorno alle basil iche e del litorale», conferma I'assessore capitolino al commercio Davide Bordon!.

Se il 31 percentodei romanihadecisodi approfittare di questi giorni per andare fuori citra, come sostiene un'indagine delI' Adoc, chi resta stasera potra assistere al ritorno della storica Girandola a Castel Sant'Angelo, imrnortalata neUe stampe del Piranesi e dai grandi pittori del passato. AUo spettacolo di fuochi d'artificio si potra assistere dalle 21,30. Lungotevere Tor di

ona, lungotevere Altoviti, ponte Vittorio Emanuele II, ponte PrincipeAmedeoSavoia Aosta, ponte Umberto I e via Banco di Santo Spirito sono i punti di avvistamento, intorno a Castel Sant'Angelo, consigliati al pubblico pergodereal megliodello spettaco- 10. Sempre stasera, alla basilica di San Paolo fuori Ie Mura e in programma la celebrazione dei Vespri alla presenza di papa Benedetto XVI. Inoltre, nell'area attorno alla basilica, oggi e domani si terra la fiera annuale per i festeggiamenti di San Pietro e Paolo.

Domani, poi, tornera il tradizionaleconcerto in onoredel Papa in piazza del Campidoglio. Quest'anno, su iniziativa del sindaco Giann i Alemanno, il concerto-evento si chiarnera «II cuore di Roma per il papa» e, davanti Palazzo Senatorio, vedra esibirsi l'Orchestra sinfonica dell'Europa Unita direttadal maestro GurerAykal. «Unostraordinario evento - sottolinea Alemanno - che torna ad essere un momenta centrale della vita dellacomunitacittadina». In programma musiche di Beethoven Tchaikovskye Bell in i-Bacalov.

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runita

26 Giugno 2010

~ Ma I consumatorl contestano Ie stime: «Le vetture della casta sono almeno SOOmila»

~ Intanto la manovra si awia al voto di fiducia. Mercoledll'incontro con Ie Regioni in rivolta

Brunetta conta Ie auto blu Per ora sono circa 90tnila

II ministro Brunetta avvia il censimento delle auto blu in Italia: secondo dati parziali, sarebbero 90mila. Ma Ie associazioni dei consumatori stimano il parco vetture delle P.A. in almeno 500mila unita.

LUIGINA VENTURELLI

MILANO Iventurelli@unita.it

Ce ne sono di diverse sfumature di colore: quelle «blu blu» in dotazione ai vari politici italiani (circa 10mila), quelle «blu» in uso agli alti papaveri della Stato (20mila) e quelle «grigie» utilizzate per ragioni di servizio senza autista (60mila). Ma ce ne sono anche in diverse quantita, a seconda delle fonti che coraggiosamente hanno tentato di calcolare le dimensioni del parco auto delle pubbliche amministrazioni del Belpaese.

IL CENSIMENTO DEL MINISTRO Ultimo in ordine di tempo il responsabile della Funzione pubblica Renato Brunetta, secondo cui il conto si attesta a 90mila vetture. Almeno cosl dicono i primi risultati del questionario che il ministro ha inviato a 9.200 PA nazionali e locali: per ora ha risposto solo il 26%, quindi si tratta di risultati parziali, che ad oggi permettono di stimare in circa 3.300 euro il costo medio annuale per ogni singola automobile, per i soli consumi, esclusi cioe i costi del personale e quelli di noleggio, acquisto e manutenzione. Dunque, un quarto

della macchina burocratica statale ne12009 ha speso 88milioni di euro per benzina, autisti, bolla benzina e quant'altro.

L'obiertivo dichiarato di Brunetta e quello di fare chiarezza sulla questione delle auto blu per «contrastare leggende metropolitane spesso propagandate senza statistica rnetodologica» e per avviare in seguito un'opera di «razionalizzazione», a cominciare dal problema «piccolo rna sirnbolico» dell'abuso del lampeggiante che «disturba la popolazione».

Eppure la questione delle auto blu non sara di facile soluzione, soprattutto in fatto di numeri. Secondo l'associazione di consumatori Adoc, ad esempio, sono oltre 500mila le auto blu attualmente in uso in Italia, «il quintuplo di quelle in uso negli Stati Uniti, dove sono poco piu di 70 mila». Per il Codacons, inoltre, in Francia il numero si artesta sulle 65 mila unita, in Germania sulle 55mila, in Spagna 44mila e in Giappone appena 35 mila. Quantita che fanno comunque sfigurare la spendacciona casta italiana.

LA MANOVRA IN ARRIVO

Tanto piu in tempi di austerita, con il governo che si pre para ad approvare una manovra da 25 miliardi di e uro, quasi certamente con l'ennesimo voto di fiducia, vista la battaglia esplosa con una maggioranza che ha cercato di stravolgere il prowedimento a colpi di emendamenti. leri riunione al ministero dell'Econornia rra Tremonti e alcuni senatori del Pdl per fare il punto.

Soprattutto sul capitolo enti locali: mercoledi si svolgera l'incontro tra la conferenza delle Regioni, una delegazione di presidenti di Provincia, dei Comuni e delle Cornunita montane per cercare una comune piattaforma. Intanto Vasco Errani, presidente della conferenza regionale, ha scritto al ministro Raffaele Fitto per restituire Ie deleghe allo Stato su molti servizi, non potendo piu esercitarle.

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ibero

26 Giugno 2010

Numeri parziali

Brunetta conta Ie auto blu: sono solo 30 mila

::: ROMA

••• Il conto, per ora, si ferma a 90rnila automobili. Di queste, quelle classificate come "blu", owero destinate ad autorita, alte cariche della Stato, vertici politici e grand comrnis, sono circa 30rnila. n resto sono "auto grigie", nel senso che sono utilizzate dalle amministrazioni per compiti di servizio. E un bilancio giocoforza parziale, perc, quello cui giunge Renato Brunetta, ministro della Pubblica amministrazione, aI termine del censimento avviato a meta maggio sui parco autornobilistico a disposizione della Pa. A fronte di 9.221 enti interpellati, infatti, solo 2.404 hanno risposto aI questionario di Brunetta: il26% del totale. Cosl aI ministero non resta che arnrnettere che «non esiste ancora un quadro preciso delle auto a disposizione delle Pubbliche amministrazlo- 01>. Fatto sta che per Brunetta i prirni dati diffusi ieri consentono gia di «contrastare Ie leggende rnetropolitane» fatte circolare dalle associazioni dei consumatori, secondo cui considerando anche Regioni ed Enti locali il totale delle auto di servizio supera Ie 500rnila unita.

n ministro stima in circa 3.300 euro all'anno il costa medio annuo, per vettura, per Ie casse della Stato. el solo 2009, sulla base del parco auto delle arnministrazioni che hanno compilato il questionario, l'esborso per le casse pubbliche e

stato di poco rneno di 88 milioni di euro . Ma nella stima, precisano dalla Funzione pubblica, sono compresi solo i costi per bollo e carburante, mentre blsogna escludere quelli per personale, nolegglo, acquisto e manutenzlone. Proprio la spesa per il carburante finisce nel rnirino di Brunetta, che annuncia una prossima «opera di razionalizzazione».

Le novita, pero, non finiscono qui. Il ministro prepara anche un giro di vite sui lampeggianti «che tanto disturbano la popolazione. Penso ci sia stato un abuso. Vogliamo capire chi ha diritto ad averlo, l'opinlone pubblica e molto senslbile a questi elementi». Per non parlare, aggiunge, delle palette per farsllargo nel trafflco.

Immediata la reazione delle associazioni dei consumatori. L'Adoc contesta Ie cifre: IIIn Italia sono in usa oltre 500rnila auto blu». Il Codacons annuncia un ricorso alla Corte del Conti «per individuare le situazioni che configurano spreco di denaro pubblico». Eppure prima di ieri I'unico dato, diffuso da Tremonti nel 2006, quantificava in 43.481 Ie autoverture delle pubbliche amminlstrazlonl.

T.M.

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LASTAMPA

26 Giugno 2010

"Le auto blu sana 90 mila"

I numeri del ministro Brunetta ulle automobili di proprieta della Stato Ozni vettura costa 3300 euro l'anno, esclusi autisti, officine e meccanici

RAFFAELLO MASCI ROMA

P roviamo a tirare un respi- 1'0 di sollievo, se ci riusciamo: Ie auto blu, quelle «del privilegio» e «della casta», non sarebbero 620 mila - come aveva detto un'associazione di consumatori un mese fa, facendo fare un saito sulla sedia a mezzo paese: un auto blu ogril100 abitanti - ma «appena» 90 mila, comprese Ie 60 mila da considerarsi di servizio, cioe non nella disponima degli uffici e delle lora funzioni. Poi si potra obiettare che 90 mila sono comunque tante, ma questa e un'altra questione.

Intanto si e fatta chiarezza. 0 almeno questa crede iI ministro Renato Brunetta che ha commissionato ai suoi collaboratori un dettagliato censimento dell'intero parco mezzi della pubblica amministrazione: dal Quirinale fino all'ultimo comune di montagna. A questa scopo il Formez ha allestito un questionario che e stato inviato a 9.199 amministrazioni (quasi 8.500 sono solo i comuni) le quali, per il momento, hanno risposto in misura del 26%, pari a 2.421 enti. Un campione abbastanza rappresentativo, tanto che il ministro ha voluto tenere ieri mattina una conferenza stampa a Palazzo Vidoni per dare i primi risultati, a cui seguiranno aggiornamenti ogni due settimane da qui a fine luglio, quando il quadro dovrebbe essere completo.

E che cosa viene fuori? Che - proiettati i dati sui totale delle pubbliche amministrazioni -Ie auto pagate dai contribuenti sarebbero - appunto - 90 mila circa, divise pero in tre categorie. La prima e costituita dal-

Ie auto «blu-blu», cioe quelle a disposizione dei politici (il ministro Brunetta ha preferito dire «degli eletti»), dal Capo dello Stato in giu, Totale: 10 mila vetture.

Poi ci sono Ie auto «blu» e basta, quelle nella disponibilita esclusiva 0 condivisa degli «alti papaveri» (il ministro stesso Ii ha definiti cosi): direttori generali, altissimi ufficiali, burosauri di prima fascia, eccetera. Totale: altre 20 mila auto.

II resto - cioe 60 mila vetture - sono state definite «auto grigie», che sono sl a carico delle pubbliche amministrazioni, ma che servono per lavorare, Da questo conteggio - beninteso - sono escluse Ie auto della Polizia, Ie ambulanze, gli scuolabus e simili.

Quanto si spende? In media 3.300 euro I'anno a vettura, che vuol dire 297 milioni in totale, ovviamente senza contare gli autisti che ricadono sui costi del personale e che, soprattutto, sono assai diversamente distribuiti: Ie auto blu-blu ne avranno almeno tre, queUe solo blu uno, al massimo due, e quelle grigie nessuno. Dato di sintesi: 1,4 autisti a vettura. Su tutti questi numeri - ha ricordato Brunetta - incombe la variabile incontrollata del carburante, che e la voce di costo piu ingente, soprattutto per Ie blu-blu che spendono in media 8 mila euro I'anno.

Una volta acquisiti i dati complessivi il ministero decidera il da farsi, Per intanto si sta pensando ad una regolamentazione piu stringente suIl'uso delle sirene e delle palette che consentono alle auto blu-blu di crearsi un varco nel traffico urbano, ma che so no percepite dai cittadini come la quintessenza del privilegio.

I dati del censimento sono gia sui sito del ministero (www.funzionepubblica.it) declinati per amministrazione. E cost, per esempio, si scopre che il ministero di Brunetta ha due auto blu-blu, tre blu e due grigie. n comune di Torino, che ha risposto sollecitamente al questionario, ha 17 auto blu-blu, 8 blu e 375 grigie, ma in questa forse c'e un errore - ha detto Brunetta - in quanta tra Ie grigie avranno contato anche i mezzi di lavoro dei vigili urbani.

I dati del ministero sono stati, comunque, contestati dall'associazione dei consumatori Adoc, che continua a parlare di un parco-mezzi di almena «mezzo milione di vetture: il quintuplo di quelle degli Stati Uniti, dieci volte quelle della Germania e 15 volte queUe del Giappone».

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29 Giugno 2010

Un'intera giomata in spiaggia?

Una famiglia spende anche 68 euro

di GIULIO MANCINI

Mare, il conto e salato. Ad una famigliola di tre persone, moglie, rnarito e bambino al seguito, una giornata sulla spiaggia, concedendosi il minimo indispensabile, senza scialare, non costa rneno di 41 euro. Ma puo anche richiedere un "investirnento" di 68 euro, benzina e comfort esclusi.

Per le associazioni dei consumatori concedersi una giornata di relax al mare costa sernpre di pill. «Sta diventando sernpre un salasso per le famiglie - sottolinea Carlo Pileri, presidente dell'associazione nazionale per la difesa e l'orientamento dei consumatori Adoc - Rispetto allo scorso anna il costo cornplessivo e aumentato del 2,3%. Sono rincarate quasi tutte le voci, dall'ornbrellone (+4,2%) allettino (+ 2,6%) passan-

do per sdraio (+ I ,6%) e ingresso (+2,6%). Anche le voci extra come i gelati, panini e cafre sono in rincaro». In una graduatoria del "caro spiagge" nazionaIe, il Lazio non occupa le posizioni pill alte: nell'ord ine, i servizi di spiaggia pill onerosi si trovano in Sardegna, Toscana,

Liguria ed Emilia Romagna.

Sulla riviera pill affollata di rornani, quella di Ostia, il prezziario pretende scelte oculate e un'attenzione speciale. II rischio-stangata e dietro l'angolo. Anzi, subito dopo il cancello d'ingresso della stabilimento balneare. Inutile dire che i costi dipendonodallivellodi lussoedaLla quantitadi servizi offerti dalla spiaggia individuatao Pill l'impianto e elegante e maggiore e il rischio di trovarsi di fronte a sorprese non proprio gradevoli. I c1ienti dalla loro parte possono contare sull'obbligo da parte degli esercenti, sia degli arenili che dei servizi di ristorazione, di esibire Ie tabeLle dei prezzi. Dovere che nell'ultirno triennio di controLli la Guardia di Finanza ha sanzionato ben 59 volte per irregolarita e rnancata esposizione del tariffario.

In linea di massima il con to al bar e alIa tavola calda in riva al mare di Ostia e pressoche uguale sia tra stabil imenti balneari che ai chioschi delle spiagge libere. Per fare colazione una famigliola-tipo cornpo-

CARLO PILERI (Adoc)

«Sono rincarate quasi tulle Ie voci: dallettino all'ornbrellone rna anche caffi e gelati»

sta da mamma, papa e bambino piccolo, per due caffe e una bibita puo spendere da un minimo di 3, I 0 euro a un massirno di 4. «II divario non e cosl significative - sottolinea Simonetta Apreda, da decenni responsabile di bar-ristorante in lU10 stabilimento della zona centrale - perche dobbiamo confrontarci con i prezzi praticati dai bar che sono sul marciapiedi opposto del 1 un gomare».

Panino, pizzetta e insalata di riso consumati neLl'impianto balneare reggono bene il confronto con il resto della realta com merciale di Ostia. La nostra famigliola per tre panini e tre lattine di bibita gustati con i piedi immersi nella sabbia puo pagare tra i 12 e i 18 euro. «Nella nostra tavola calda un prirno costa tre euro e mezzo: qual ita e prezzi competitivi anche rispetto al fast food» sottolinea orgogliosa Doriana Elmi.

Le cose cambiano quando si parla di tariffe per 10 spogliatoio, per la cabina 0 per l'ombrellone ed illettino. In questo caso i diversi stabilimenti balneari si fanno concorrenza in termini di offerta di pacchetti alla inclusive. «Lo spogliatoio pill illettino 10 ofTriamo a 8 euro: in pratica poco pili della meta di quello che costerebbe noleggiarli separatarnente» specifica Fabrizio Quoiani dal suo sto-

rico stabilimento

centrale. Per chi ha

un bambinoal segui-

to l'appoggio presso

una cabina potrebbe

essere pili conforte-

vole, un benefit che

si paga da 16 sino a

25 euro al giorno.

«Nei giorni feriali i

nostri accessori bal-

neari costano pill del

20 per cento in me-

no» suggerisce Ton i-

no Migliore da 1 ungornare Amerigo Vespuc-

ci.

A ben guardare l'occasione per risparmiare, pur mantenendo uno standard di servizio elevato, esiste anche nei festivi: do po le ISla quasi total ita degli stabilimenti balneari abbattonodi quasi il30 percento le tariffe di cabina, ombrelloni, lettini e persino parcheggi. Dove pero, l'autornobilista difficilmente se la cava con una spesa inferiore ai tre euro. A meno che la richiesta non venga da un posteggiatore abusive.

____________ Rassegna Stampa 2010

n Sole m1 (Dill.]]

30 Giugno 2010

Svendite.Si parte il3luglia - L'Adac stima un budget in calc del4% sul2009

Con i saldi spesa di 200 euro

per ogni famiglia rornana

Polidori (Federabbigliamento): la crisi ha chiuso 1.500 negozi

PAGINE A CURA DI Ester Mieli

_ "Si saldi chi puo'' recita un cartello in una vetrina del centro storico. La reclame e un escamotage utile per far capire ai clienti che Ie svendite di fme stagione so no gia iniziate, anche se la data ufficiale e quella di sabato prossimo j luglio.

Le previsioni di vendita non sono ottirnistiche. A sentire Ie associazioni di categoria (Confcommercio e Confesercenti) la flessione rispetto allo scorso anna si aggira tra il15% e i120% in tutti i settori merceologici con punte del 25% nel settore dell'abbigliamento. Una situazione di "stallo" dicono moiti commercianti «senza via d'uscita», I meccanismi sono quelli di sempre: sms, inviti "personali" recapitati a cas a e telefonate aIle clienti. II tutto per cercare di far entrare soldi nelle casse e un po' di buon umore in un momento sfavorevole per il commercio capitolino.

Secondo i prirni sondaggi effettuati dall'Adoc il 46% dei consumatori non effettuera acquisti durante i prossimi saldi. «Una leggera ripresa rispetto allo scorso anno, quando a non acquistare fu il 47% dei cittadini - dichiara Carlo Pileri, presidente dell'Adoc - rna la spesa a famiglia sara sui 200 euro, circa il a % in me no del 2009. La contrazione della spesa e diretta conseguenza della crisi economica in corso, Ie famiglie tagliano i propri consumi soprattutto sui beni secondari, quali abbiglia-

mento e calzature. Va meglio l'abbigliamento online, nella fascia d'eta dai 18 ai 40 armi stiamo registrando un boom degli acquisti - rileva Pileri - uno su tre comprera sui web. In rete esistono negozi virtuali che offrono sconti anche fino al 50% su prodotti di qualita e non, con la possibilita di cambiare i prodotti senza spese aggiuntive. Un'opportunita di risparrnio e un nuovo modo di acquistare che si sta consolidando sempre di pili tra gli internauti italiani»,

Per Confesercenti in primis va rivisto il calendario delle svendite: «Non si puo pensare di iniziare i saldi cosi presto, e un vera foUia - attacca Valter Giarnmaria, presidente di Confesercenti Rorna e Lazio - i piccoli esercizi continuano a chiudere e con la crisi che avanza servono politiche attente e immediate. Prima di tutto bisogna rivedere la legge regionale. Per quanta riguarda Ie previsioni, i primi giorni sono sempre buoni rna poi, quando si chiudono i bilanci, le cose non quadrano. Rispetto al- 10 scorso anno abbiamo perso il 20% e non credo che i saldi riescano a far quadrare i conti. Magari innescheranno un po' di ottirnismo rna niente di piu».

La musica non e cambiata neanche per Roberto Polidori presidente di Federabbigliamento-Confcommercio Roma: «Ormai si gioca a carte scoperte - spiega - Forse abbiamo passato il momen-

to pili brutto, rna la crisi c'e. Diciamo che si lavora per coprire Ie spese, per sopravvivere. Non sono tempi per mettere i soldi da parte. Nel solo settore dell'abbigliamento quest'anno hanno chiuso 1500 negozi. Le famiglie spenderanno 250-300 euro in media. Non di pili. E comunque rneno di quello che e successo per i saldi invernali. I turisti che arriveranno nella capitale com preranno Ie griffe a saldi, per 10- ro le cose vanno molto meglio».

SullastessalunghezzaMina Giannandrea, neopresidente di Federstrade Roma e Provincia, l'associazione che conta circa 6500 commercianti: «Tutti i negozi offrono vendite promozionali sin dai prirni di giugno - spiega Giannandrea - un escamotage con il quale si anticipano Ie svendite. C'e bisogno di cambiare la legge regionale. L'abbigliamento ha perso il 30% rispetto allo scorso anno, mentre le calzature, la profumeria e gli accessori oscillano tra il ioss e ilI5%. Chiediamo di far iniziare i saldi invernali a partire dalla quarta settimana di gennaio e quelli estivi dalla seconda 0 la terza di luglio. Per quanta riguarda Ie svendite prevediamo una spesa media delle famizlie di 2')0 euro».

Intanto i negozi so no in allestimento. Sabato il via "ufficiaIe" aIle svendite anti crisi.

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30 Giugno 2010

Una giomata aI mare:

95 euro a famiglia

UNA GIORNATA al mare per una famiglia di quattro persone sulle spiagge italiane quest'anno, secondo l'Adoc, costera in media 95 euro, + 2,3% rispetto al 2009: dall'ombrellone (+4,2%) allettino (+2,6%), dalla sdraio (+ 1,6%) all'ingresso ( + 2,6%). Ma anche voci come gelati, panini e caffe sono rincarate. Sardegna, Toscana e Liguria, calcola l'Adoc, sono le pili care. Resta competitiva l'Emilia Romagna. Per il Sindacato italiano balneari (Sib-Confcommercio) gli allarmi sono ingiustificati: in media si spendera tra i 3 e i 6 euro per una sedia a sdraio, tra i 4 e i 12 euro per un lettino, tra i 3 e gli 8 per un ombrellone. Per uno spogliatoio si paghera tra i 2 e i 6 euro, per una cabina tra i 4,50 e i 35 euro qualora sia fornita di bagno e doccia calda Rer 10 persone.

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1

5 Giugno 2010

Polizze e pedaggi, automobilisti stangati

Rc auto in salita del 14%: costo medio 31illUO sopra i 500 euro

di FABIO NUCCI PERUGIA - Tra coloro che pagano iI prezzo piu alto dei rin ari ci 'one gli autorn bili-

ti.Oltre a ritrovar ico tiperil carburante ere 'ciuti in un anno del 15,8%, devono fare i conti con rincari di pedaggi auto Iradali(+7%)elo pettro di nuovi balz IIi he potr bbero gravare ulle trade umbre (vedi race rd Perugia-B 1101- Ie), Ma tra i co ti triscianti che ves ana famigli e p .se ' ri di quattro ruore, ci sono Ie polizze rc auto che in un anno, come da anali i I yap, sono ere ciute del 14% con il premio annuo che, per un 40enne titolare di un'auto di media cilindrata, fiora i 500 euro, Quello he con iderato uno dei profili "meno ris hio i" nella mappa degli as icuratori, in provincia di Perugia, a .econda della compagnia °i rirrovano a pagare dai 2 0 ai 660 euro; dai 260

ai 620 in pro-

vincia di Ter-

ni. delta de-

gli tes i

perti del etlore, <de ta ri ffe pagate dag1i autornobiIi 'Ii del capoluogo umbro re tano mediamente care». Secondo

un'anali 'i r alizzata dal ntro studi di Confartigianato, in generale i .ervizi as icurativi in ltalia sonocre ciuti in un anno d 17,I%ri'p ttoal+3,6%r gistrato in "area euro",

Una "di parita di tratramen to" che i ri contra anche tra Ie realta locali pa ando in esame altri servizi. A cominciapen are che, 'lando a1 rapporto di ittadinanzAlliva, una

tes 'a famiglia a Perugia paga 265 uro. ov ero 78 uro in pill di un omologo nucleo ter-

nano. La querelle sulla Tia parte proprio dal capoluogo umbro dove I' d 11a pres nlato al comune«formaleelegaIe richiesta di acces '0 agli atti per ottenere la documentazione neces aria a verificare come viene giustificato l'aumento dell 0% previ to da ettembr ».« spettiamo he sia 0- 10 un tentative di rna cherare la non applicabilita dell'Iva -

pi ga il pr sid nl r gional

ngelo Garofalo - per questo il nostro u ficio legale ta valutan do la documentazione acqui 'ita per capire 'e e i .te una motivazione dietro tale rincaroo C'e anche una valutazione polilica da avanzare ba ala

ull'inopportunita di rialzo di ogni tipo di tariffa in una fase del genere. r-on i po sono criticare i purdi cutibili prov-

dimenli nazionali 'e conte-

tualmente si aumentano tariffe idri he, dei par heggi e ui rifiuti, e si fanno anali i elvagge d i pas 'i arrabili. La To ap e stat a i tituita n una legge nazionale rna l'applicazione da part degl i enti local i e facoltat iva: capiamo la necessita di fare ca a rna occorre valutare anche i bi gni della genre».

II problema d i tariffe elevate(perluc egas ogni anno una famiglia sbor a circa 1.500 eur ») p rta al c lIa 0 I farniglie ma e un problema anche per Ie irnpre 'e, .pecte Ie piccoIe. Co ti che tornando allo tudio di Confartigianato si configurano come un on re b n piD eleva to in ltalia che nel re to d'Europa. Dal ettore trasporIi alia manutenzione di mezzi e automobili, passando per i

arburanti, a livell nazi nale c'e stato un aumento del 5,5% con grande variabilita da citra a cilia, «Occorre riflettere u tale a petto - aggiunge Garofa-

10 - perche Ie crisi di negozi e artigiani vanno a ripercuotersi inevitabilment ui piu d boli», corninciare da comme '-

e e apprendisti, ad e empi , cheri chianodiperdereilla oro a cau a dei cosiddetti 'costi in omprimibili", e non ridimen ionando 0 chiud ndo I'e ercizio, Edicasi imili ene registrano qua i quotidiansmente, pecie nelle maggiori citra umbr .

L'alternativa e ripercuotere i co t i ver .ari per ottenere cerli ervizi (dai Ira porti all'energia elettrica, dallo smaltimenlo dei rifiut i urbani al metano) u orezzi di orodotti e

ervizi offerti dalle imprese fruitrici. on tutte lecon eguenze che ne derivano per gli acquirenti finali. Per que 10 il Coda-

on chiede che «per evitare

una nueva ondata di poverta» 'i intervenga sui prezzi, «ridue ndoli di

alrneno il

20%», ulle

tariffe, «bloccandonei fincari per i pro -

imi 4 anni», Per gli urnbri poi l'onere di ert i coti e piu pesante 'esi con-

idera che la regione, dati I tat alla mano. vanta il tri I record di alari e tipendi pin bas i d'Italia. «C'e un aum nto di poverta Ira Ie famiglie cornpo 'te da lavoratori dipendenlienei nucleidi pen ionati - fa notare Angelo Garofalo - ma l'area critica si e ormai est sa ai collett i bianchi, per questo con ordiarno on il blocco d lle tariffe e chiediamo che il lema in Umbria ria affrontato congiuntamente in un apposit tavolo r gi nale contro la crisi».

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5 Giugno 2010

Spunta 10 stalking di condominio

PI entato 10 portello anti-as ilio dellAdoc Garofalo: «Un perimento»

di GIOVANNI CAMIRRI FOLlGNO - E' 10 stalking di condominio I'ultima faccia di unodei reati piu odio i. E' quanto ha annunciato il presidente nazionale di Adoc, Carlo Pileri, inaugurando il nuovo sportello anti talking nato a Foligno grazie alia collaborazione tra Adoc, Comune e Provincia. «Stiamo r gistrando - ha d tto Pileri - un incrementoe ponenziale di ca i di stalkingcondominialeche costituiscono un grosso problema. Crescono Ie persecuzion i tra condomini ri pettivarnente nel ruolo di stalker e vittima, per questioni ovente causate dalle fru tate della crisi. La cintilla e spesso il mancato pagamento di una quota delle spese condom iniali 0 emplicemente una divergenza di opinione uLla potatura degli alberi». Intanto in Umbria l'Adoc ha raccolto n I 2009 48 chiamate: 2 da pre unti stalker, 4 da vitti me donne molestate via web, 2 vittime uomini molestati dalle ex. e 40 vittime donne molestate dagli ex com pagni. Nel20 I 0 Ie vittime donne sono state 10 cui si aggiunge una vittima uomo. Tre delle vitti me hanno chiamato da Foligno. At-

cooperazione socia Ie Rita Zampolini, dal presidente nazionale Adoc Carlo Pileri, da quello regionale Adoc Angelo Garofaloecon lorodagli avvocati Saverio Pavon , Paolo Spacchetti e Andrea Andreini. «La Provincia e impegnata in un progetto di decentramento dei servizi - ha detto Rossi - che portera in ogni compren orio portelli unici in grado d i erogare tutte quelIe pre tazioni amrninistrative per Ie quali pes 0 i cittadini

one co tretti a recarsi nel capoluogo perugino e, grazie alJa tecnologia, molte di queste attivita saranno e pletabili in temporeale. Una finestraaperta ui territori che consentira di offrir spazio vi ibilita anch aile a ociazioni che operano nel campo deLIa solidarieta e del

o tegno 0 io anitario a persone e famiglie che ne avranno

tualmente sei delle persone che hanno chiamato I'antistalking 0- no in contatto con g1i esperti Adoc. L'ultimostalking egnalato ad Adoc, registrato nel Perugino nelle corse ore, ha come bersaglio una 84enne cui una mana ignota da tempo lascia minacce critte, insulti e video pomografici abbandonandoli di volta in volta nella ca etta delIa posta 0 davanti l'ingres-

o dell'abitazionedella vittima, Gli uomini vittima

di talking tre ca i in due anni sono suddivisi tra il Perugino, il Folignate e 10 Spoletino. L'area ch fa capo allo sportello anti-

talkingdi Foligno ha novechiamate per segnalazione di presunto stalking, Ie quali annoy - rano, oltre ai due uom in i altre 7 donne. 11 funzionamento della sportello e stato illu trato dal vicepre idente della Provincia Aviano Ro i dall'a e orecomunale all'associazionismo e

bi ogno, come p r I' doc e la battaglia contro 10 stalking.». «Si tratta di uno sportello sperimentale - ha ostenuto Garofalo-ealtri ancora ne eguiranno in colla borazione con la Provincia. Vitti me dello stalking sono per il 90 per cento donne e 1'86 per cento sono ex coppie». Alia presentazione del nuovo servizio e intervenuta anche Maria Cristina Zen obi e perta nei conflitti sociali di coppia e delIa famiglia che sara perl'Adoc il punto di riferimento cittadino

u questa tematica. Allo portel- 10 antistalking e possibile rivolgersi a sp rti legali e nei rapporti comportarnentali avvocati e p icologi, ia inviando una e-mail a stalking@adoc.orgoppure, a Foligno telefonando al numero 335.6975877 0 0742.353432-357868.

Spray seIva~o della "ex" tutte Ie notti

Allanne stalking, ora ad essere tonnentati sono anche gli uomini

Oa sinistra: il vicepresidente della Provincia Aviano Rossi, il presidente regionale di Adoc Angelo Garofalo e I'avvocato Save rio Pavone

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8 Giugno 2010

-------------i UTENTIINFURIATI

Contratti del gas fantasma, e rivolta

Denunce in arrivo, Federconsumatori e Adoc annunciano anche esposti al garante

Scoppia la "guerra" del gas. "Vittime" piu 0 menoconsapevoli sono alcune centinaia di ascolani che si sono ritrovati con un gestorediversodaquel- 10 tradizionale, ovvero la Piceno Gas posseduta dal Comune di Ascoli. Alla base ci sono contratti che gli utenti affermano di non avermai sottoscritto per la fomitura del metano, limitandosi in qualche caso, aU'offerta relativa alia sola energia elettrica. Ma ci sa rebbero anche casi piu gravi, gia aLl'attenzione degli avvocati delle associazioni dei consumatori, con contratti contenenti firme non proprio "conformi" alle originali degli intestatari delle utenze. Inoltre altri contratti sarebbero stati perfezionati solamente via telefono traendo in inganno soprattutto Ie persone anziane. Ieri la situazione e esplosa con tanti utenti che si sono recati alla sede della Piceno Gas dopo che la societa comunale, che ha intenzione di presentare una denuncia penale alia Procura e una segnalazione all'autorita di vigilanza sull'energia e il gas, Ii aveva avvertiti della disdetta comunicata dal nuovo gestore. La Piceno Gas, alla luce di quello che sta succedendo, dopo aver gia emesso un comunicato alla fine di maggio

per avvertire gli utenti, ha bloccato anche i trasterimenti verso la nuovacompagnia. Si tratta di una sessantina di contratti che sarebbero scattati dal 10 giugno ed altri oltre 200 dal 10 luglio. ella "rete" sarebbe finita anche un nota personaggio politico ascolano. SuI piede diguerraci sono le dueassociazioni dei consumatori cittadine, Adoc e Federconsumatori, che stan no raccogliendo decine e decine di segnalazioni. L'invito e quello di recarsi presso gli uffici dell'Adoc (via Dino Angelini presso it sindacato Uil) e della Federconsumatori (viale Rozzi presso la Cgil) dove sono presenti avvocati e consulenti in grado di assistere chi si e ritrovato con una nuova utenza senza aver firmato volontariamente il contratto. «Stiamo preparando un esposto -affenna I'avvocato Stefania Pelliccioni dell'Adoc coadiuvata da Gianfranco Antonucci- all' Autorita per I'energia elettrica e il gas per fare piena luce su quello che sta accadendo affinche prenda provvedimenti sanzionatori ed inibitori».

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10 Giugno 2010

L'ANALISI DEI CONSUMATORI

Trasporti, servizi sociali e stipendi, cosi Ia fmanziaria colpisce gli umbri

di FABIO NUCCI

I 30 euro al me e negati sui 20mila di reddito annuo pereepito da un in egnante pe eranno come un macigno. I dipendenti tatali al minimo eu i ara applicato il bloeeo delle retribuzioni, ono aleune delle ittime della manovra correttiva.11 Centro ervizi a ociazioni con umatori (Ce ae) dell'Umbria ( doe, Aeu CittadinanzAttiva, Confconsumatori, Lega e Mo imento consumatori) parte da qui per eviden-

ziare Ie iniquita delI mi ur c ntrali Ie conseguenze in ani 0 per Ie famiglie umbre. « on dif ndiamo cat gorie, non iarno partiti ne inda ati - preci a Anna Maria Co o,segretarioregionale di CittadinanzAttiva - la no-

tra non e una po izione pregiudiziaIe. La mano ra serviva ma e inadegua-

ta e in Umbria ri chia di aeere eere Ie ituazioni di di agio d lie famiglie, m rtificando Ie pro pettive dei giovani».

II prirno fronte sui quale gli umbri si troveranno a verifieare Ie eon eguenze e quello del

i tema regionale del tra porto pubblico locale (Tpl).« cont r mo un taglio di contributi del 50% - aggiunge Co so - che i tradurra in una diminuzione dei ervizi ed in un aurnento di co ti per i pri ati che aranno costretti ad utilizzare di piu il mezzo pri ato. Con tutte Ie con guenze in t rrnini di traffico inquinamente», "Bocciato" il mini condono (<<Odio 0 per chi e in regola ed ha gia pagato, inefficace

ul versante entrate»), leas ociazioni in i tono con la tassazione delle transazioni finanziarie (<<P rcolpir gli p culatori, tutelando i piccoli ri parmiatori») tigmatizzando il ri chio di aecre cere di uguaglianze ociali a detrimento dei piu deboli. «Occorre atti are da subito un confronto a Ii ello locale - aggiunge Salvatore Lombardi pr ident r gionale di Confcon umatori - p rche tale mano ra i cala u una

ituazione regionale gia fragile a cau a di una cri i lunga e forte. Ora, ad esempio, si vanno a colpire i redditi piu bassi della pubblica arnmini trazione enza proporre contromi ure contro la di occupazione giovanilech qui fiora il 30%». «II blocco degli stipendi della scuola e irrilevante - aggiunge Angelo Garofalo, pre idente regionale Adoc - in piu tali lavoratori

no doppiamente penalizzati vi to che on gli unici a non avere I'integrati 0». Le a ociazioni vedranno a breve Prefetti e parlamentari umbri. «Vedremo anche il nuo 0 a sessore regionale- dice Ma imo Camerieri del Movirnent c n umatori - per a icurarci che Ie re trizioni finanziarie ubite non iano tradotte in tagli ai servizi tout court».

II Cesac punta il dito suLl'assenza di riforme strutrural i e sulla nece ita di una «riconver ion indu tria Ie, eliminando rendite e privilegi

orporati i che i annidano nelle profe ioni, nelle universita, nella rieerca, negli ospedali, nelle impre e e nella struttura del mercato e che impediscono ai giovani di entrare nel mondo del lavoro». Secondo Paolo Baronti ( ittadinanz tnva), «bi ognerebb ridurre i costi per i cittadini, dalla rc auto (propo to il 3% di ta sazione ulle riserve tecniche delle compagnie) ai servizi pubblici, visto che Ie privatizzazioni hanno prodotto nuovi monopoli. L Ii te di att an Ila anita ono il frutto di po izioni corporative della profe ione medica ed ai pazienti, costretti a rivolgersi ai privati co tano in media 30 miliardi I'anno in Italia». In terna di con ulenze e univer ita, la propo ta e quella di dirottare i ricavi derivanti dalle con ulenz fornite all'ateneo non al singolo docente. «Ri or e che potrebbero alimentare un fondo

per la produttivita

e la ricer a».

Capitolo lotta all'eva ione. Condivisi i principi contenuti nella manovra anche in tema di abu ivi mo nelle pen ionidi invalidita, 'i cerca 10 catto d ci i O. «I comuni do erebbero e -

ere titolari di funzion i d i rette - 0 erva Baronti - e non

subalteme a Finanza e genzia delle Entrate: si riparta dalla eon ulta tributaria». «Si parta dalle anali i incrociate - aggiunge Garofalo - per v rif are che i dipend nti di un'azienda non dichiarino pill d Iloro titolar ch ci ia congruita tra tasse pagatee eon umi di energia elettrica», Servira mettere mano anehe al isterna f cale: «La capacita di prelievo italiana -

pi ga Giuliano Man inelli ( cuj-e.concentrata ulle cia si medio-povere mentre i redditi alti ono intoccabili»,

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LASTAMPA

23 Giugno 2010

Unavedova

"UEnel dice che ha firmato mio marito Ma lui era morto da cinque anni"

r RAPHAEL ZANOTTI

Un tempo scoppiava uno scandala ogni volta che si scopriva che, alle elezioni, avevano votato persino i defunti. Oggi, chi e passato a miglior vita, addirittura firma i contratti.

Lo ha scoperto, con grande afflizione personale, una signora di 81 anni delle Vallette che nell'aprile scorso si e vista arrivare a casa due bollette dell'Enel. «Strano - ha pensato la signora - io ho sempre pagatolride».

Per nulla convinta, la vecchina ha deciso di andare a controllare direttamente agli uffici di corso Regina Margherita. Arrivata qui, ha chiesto delucidazioni: E gli uffici Ie hanno presentato un contratto: «Ma come, guardi qui, e tutto regolare, c'e la firma di suo marito». II contratto era datato aprile 2009, peccato che il marito della signora, buonanirna, fosse defunto cinque anni prima.

Com'e stato possibile?

La signora ha deciso di accertarlo. Si e affidata all'avvocato Tiziano Lucchese, che e il legale che segue il settore Energia per l'associazione dei consumatori Adoc. Poco dopo e partita una denuncia penale ai carabinieri delle Vallette.

La procura della Repubblica ha aperto un'indagine. Perche e abbastanza lampante che qualcuno, pur di far passare la signora da lride a Enel, ha falsificato la firma del marito.

«Purtroppo di casi del genere se ne vedono sempre pili spesso - racconta l'avvocato Lucchese - 10 avro anche una visione patologica della situazione, nel senso che a me si rivolgono soprattutto persone che hanno problemi con le aziende erogatrici di servizi, rna una volta e la doppia fatturazione, un'altra la migrazione ad altro operatore senza autorizzazione, senza considerare che molti non rispettano il diritto al ripensamento previsto per legge».

Ora, il caso della vedova e del marito che firma contratti dall' Aldila, sara oggetto anche di una segnalazione all'Antitrust per pratica commerciale scorretta, oltre a un classico reclamo al venditore.

L'Adoc ha annunciato che, nel caso l'indagine penale sfoci in un processo, chiedera di potersi costituire parte civile.

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