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vertebrale lombare
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riconoscimento e un trattamento appropriato della lesione acuta, un’applicazione rapida del-
possono ridurne al minimo gli effetti. la compressione alle radici nervose causa alte-
razioni tissutali più pronunciate rispetto a un’ap-
plicazione lenta. L’applicazione di pressione a
Anatomia livelli spinali multipli e la combinazione della
compressione con l’ipotensione sistemica pos-
La conoscenza dell’anatomia specifica è essen- sono abbassare questi livelli soglia di lesione.
ziale per ridurre al minimo le lesioni neurali Il peduncolo è una caratteristica anatomica co-
dirette. Il midollo spinale termina come cono stante, che può essere usata per localizzare la
midollare, a livello del bordo inferiore di L1 e radice nervosa in uscita, riducendo così al mi-
di quello superiore di L2. Il tessuto del midollo nimo la probabilità di una lesione involonta-
spinale è molto meno tollerante allo stiramento ria. Se l’anatomia è aberrante, la costante è il
e alla compressione rispetto alle radici nervose. rapporto del peduncolo con la radice del ner-
Anche una manipolazione minima del midollo vo, che si trova lungo il margine inferomedia-
può causare gravi conseguenze neurologiche. le del peduncolo. Nei casi in cui la radice del
La lesione focale al cono midollare può causare nervo sia scarsamente visibile, la resezione
un danno alla funzione delle radici sacrali infe- dell’osso fino a individuare il peduncolo può
riori e causare disturbi della funzionalità inte- aiutare nell’identificazione della radice del nervo
stinale, vescicale o sessuale, con o senza altri in uscita.
evidenti deficit neurologici negli arti inferiori. Durante l’intervento a livello lombare per via
Le radici nervose della colonna, anche se tolle- anteriore, il plesso nervoso ipogastrico e la ca-
rano meglio la deformazione meccanica rispet- tena simpatica sono a rischio di lesione. L’aor-
to al midollo spinale, sopportano meno gli stress ta, la vena cava e i vasi collaterali sono in po-
rispetto ai nervi periferici. Le radici nervose sizione prevertebrale e molto vicini al plesso
intradurali sono coperte solo da una sottile guaina nervoso ipogastrico. Questo plesso nervoso, lungo
membranosa, permeabile dal liquor per il nutri- 6-8 cm circa lungo la superficie dell’aorta, si
mento.1 Al contrario, i nervi periferici sono pro- estende dalla faccia cefalica di L4 (come ples-
tetti da un epinevrio e da un perinevrio. Questo so ipogastrico superiore) alla prima vertebra
fatto, oltre alla presenza di uno strato più svi- sacrale. Quando il plesso entra nel bacino, si
luppato di tessuto connettivo, rende i nervi pe- divide in un ramo destro e un ramo sinistro, che
riferici molto meno suscettibili di lesione ri- procedono in senso distale e si congiungono al
spetto alle radici nervose intratecali. plesso ipogastrico inferiore. Queste fibre inner-
I risultati di studi sperimentali sui cani indica- vano nel maschio le vescicole seminali e i vasi
no che, quando il sacco durale è compresso in deferenti; una lesione a queste strutture può
modo acuto, in una percentuale prossima al 45% portare a eiaculazione retrograda. La lesione
della sua area normale (ovvero a circa 75 dei del plesso ipogastrico, in prossimità dello spa-
normali 170 mm2 ) si verifica una significativa zio discale L5-S1, è ridotta al minimo da una
compressione della radice nervosa, con altera- dissezione per via smussa, direttamente sulla
zioni misurabili nella funzione sia sensitiva sia superficie anteriore del disco. Spostare lateral-
motoria.2 Le radici nervose motorie recuperano mente i tessuti prevertebrali e il plesso nervoso
più rapidamente rispetto a quelle sensitive dopo ipogastrico, anziché sezionare direttamente queste
la rimozione della compressione; pertanto, è più strutture, riduce il rischio di lesione delle fibre
probabile che una compressione transitoria in- nervose. Anche l’uso della cauterizzazione bi-
teressi le radici sensitive. Il valore critico di 75 polare e l’esposizione limitata aiutano a ridurre
mm 2 può essere usato per la diagnosi radiologi- al minimo il rischio di lesione. L’esposizione
ca di stenosi spinale centrale. Ridurre l’area dei segmenti lombari superiori non è associata
trasversale del sacco durale a 65 mm2 circa genera a un rischio di eiaculazione retrograda altret-
un livello di pressione di 50 mmHg circa nella tanto alto come nell’esposizione di L5-S1, per-
cauda equina. Le alterazioni misurabili nella ché le fibre simpatiche interessate decorrono
conduzione delle radici nervose spinali si veri- nella parete anteriore dell’aorta. Una lesione
ficano in genere tra 50 e 75 mmHg.3 Gli effetti alla catena simpatica, che decorre lungo il mar-
della compressione sono correlati non solo alla gine anteriore del muscolo psoas, si può mani-
durata della stessa e alla pressione esercitata, festare con il paziente che lamenta una sensa-
ma anche alla velocità di esordio.4 Nell’ambito zione di freddo al piede controlaterale. In real-
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tà, la vasodilatazione secondaria alla lesione causa giche significative, tra cui la paralisi completa,
un maggior calore nel piede ipsilaterale. in conseguenza di anestesia spinale o epidura-
le, è dello 0,02% circa. 5 Le lesioni correlate a
questi tipi di anestesia sono in genere seconda-
Pianificazione preoperatoria rie a meccanismi diretti, che comprendono la
lacerazione per inserimento disattento dell’ago
Il mancato riconoscimento di variazioni nella e la compressione degli elementi neurali secon-
normale anatomia nel corso degli accertamenti daria all’ematoma postiniezione. La paralisi può
preoperatori può predisporre a lesioni (ad esem- verificarsi nei pazienti con midollo spinale si-
pio, spina bifida asintomatica). Questo reperto tuato in basso, sottoposti a iniezioni di agenti
può rendere necessaria una dissezione partico- anestetici epidurali di routine o intratecali. Può
larmente attenta o un approccio chirurgico anche verificarsi, anche se è rara, una lesione
modificato. Altrettanta cautela è necessaria dopo del nervo periferico secondaria all’inserimento
un precedente intervento di laminectomia o in di cateteri venosi e arteriosi.
presenza di spazi interlaminari allargati. È buo- Le lesioni al nervo periferico dopo un interven-
na norma riguardare tutte le radiografie pre- to alla colonna lombare si verificano più tipica-
operatorie subito prima dell’intervento, con par- mente in conseguenza di un posizionamento
ticolare attenzione alle varianti anatomiche in errato o di una protezione impropria del pa-
ciascun singolo caso. ziente. Nell’intervento lombare per via poste-
In altre situazioni, ad esempio in pazienti con riore, il paziente è di solito sistemato in posi-
stenosi lombare o cervicale di grado alto, la zione prona, su cuscini o su una struttura im-
considerazione preoperatoria della posizione del bottita con quattro montanti (ad esempio, una
paziente può aiutare a evitare lesioni imprevi- struttura di Relton), oppure su un tavolo opera-
ste. Ad esempio, i pazienti con stenosi cervica- torio Andrews. Dopo il posizionamento, è im-
le dovrebbero essere spostati con cautela in portante assicurarsi che l’addome sia libero, per
posizione prona, con la testa in posizione neu- ridurre al minimo la perdita di sangue intraope-
tra o leggermente flessa, oppure si dovrebbe ratoria. Indipendentemente dal tipo di struttura
posizionare il paziente da sveglio. Nei casi gra- usato, è necessario un sostegno ben imbottito,
vi, si dovrebbe considerare l’intubazione con facendo attenzione a evitare una pressione ec-
fibre ottiche. Nei pazienti con stenosi lombare cessiva sulla parete del torace e sul bacino.
di grado alto, si dovrebbe evitare l’uso delle Un’imbottitura in gommapiuma dei montanti
pinze di Kerrison, troppo grandi, a favore di contribuisce a distribuire la pressione in modo
una fresa a motore. In queste condizioni, biso- uniforme sulla pelle del paziente e aiuta a evi-
gnerebbe evitare di sistemare tamponi di garza tare vesciche e ustioni. Il paziente dovrebbe
in uno spazio epidurale ristretto. sempre essere posizionato e protetto dall’im-
Prima dell’intervento, si deve raccomandare ai bottitura come per un intervento di durata mol-
pazienti di sospendere l’uso dei farmaci antin- to più lunga rispetto a quella prevista. È possi-
fiammatori (per 2-3 giorni) e dell’aspirina (per bile che si verifichino lesioni dirette da com-
2-10 giorni) per ridurre al minimo la perdita di pressione o da trazione dei nervi degli arti
sangue intraoperatoria e postoperatoria. Si deve superiori o inferiori. In particolare, una pres-
inoltre chiedere ai pazienti se usano sostanze sione o uno stiramento eccessivi sul plesso bra-
complementari o alternative, come il gingko e chiale o sul nervo femorale possono portare,
il pepe di Caienna, che possono avere effetti rispettivamente, a paralisi nervosa degli arti
sulla coagulazione. superiori e inferiori. Nell’arto superiore, il ner-
vo ulnare e l’interosseo anteriore sono partico-
larmente suscettibili alla pressione esterna, così
Complicanze correlate all’induzione come i nervi peroneale e cutaneo femorale late-
dell’anestesia e alla posizione del rale nell’arto inferiore.
paziente Nei pazienti con coesistente stenosi cervicale e
lombare, un’attenta sistemazione della testa, in
Il rischio di lesioni neurologiche intraoperato- posizione neutra o leggermente flessa, è essen-
rie inizia con l’induzione dell’anestesia e con il ziale per evitare una mielopatia cervicale o una
posizionamento del paziente per l’intervento. È lesione al midollo spinale, quando si gira il
stato riferito che l’incidenza di lesioni neurolo- paziente in posizione prona o durante il posi-
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zionamento finale. Un supporto Mayfield a tre La maggior parte delle lesioni neurologiche da
punti per la testa offre un posizionamento alta- traumi diretti è correlata a traumi inflitti dagli
mente affidabile per le procedure chirurgiche strumenti chirurgici o alla sistemazione di viti
di lunga durata e per i pazienti ad alto rischio. peduncolari o uncini. Numerosi principi deb-
Questo evita la pressione sul volto e in partico- bono essere osservati per ridurre al minimo i
lare sugli occhi. Sono state descritte lesioni rischi. Dovrebbero essere disponibili pinze di
oftalmiche secondarie all’eccessiva pressione misura appropriata, fino a 1 solo mm, con una
sugli occhi, risultanti in casi rari in una cecità piccola base. Quando si rimuovono l’osso o i
permanente.6 tessuti molli, bisogna sempre controllare che la
dura sia stata perfettamente dissociata (soprat-
tutto nei pazienti con artrite reumatoide) e che
Lesioni chirurgiche dirette e indirette sia disponibile uno spazio adeguato per la base
della pinza di Kerrison. Se sono presenti tessu-
Le lesioni dirette e indirette correlate alla tecni- to cicatriziale o aderenze, è necessaria una dis-
ca chirurgica costituiscono la maggior parte delle sezione accurata con curette angolari o leve durali.
complicanze neurologiche intraoperatorie. Tre Se l’area è troppo stretta, è necessario rimuove-
fattori sembrano predisporre a lesioni iatroge- re una porzione ossea dalla parte superiore, con
ne: la relativa inesperienza del chirurgo, il man- frese motorizzate o con osteotomi, prima di poter
cato rispetto di una tecnica chirurgica metico- usare con sicurezza le pinze ossivore. In queste
losa e una storia di precedenti procedure chi- condizioni, dovrebbe essere evitata la protezio-
rurgiche sul paziente. Nei pazienti con integrità ne della dura per mezzo di tamponi di garza.
anatomica, la frequenza delle lesioni dovrebbe Usare l’ingrandimento, con lenti o con il mi-
essere molto rara. Se le lesioni si verificano in croscopio operatorio, può essere utile nelle si-
misura relativamente più frequente, è essenzia- tuazioni impegnative. In generale, le pinze di
le che il chirurgo riconsideri le tecniche chirur- Kerrison dovrebbero essere orientate in senso
giche impiegate (Tab. 1). parallelo alla radice nervosa in uscita, per evi-
Tabella 1
Tecnica di base dell’intervento alla colonna
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tare resezioni. Per evitare un danno durale, le sare lesioni ischemiche. Come notato prima, la
frese a motore vengono passate medialmente e compressione del sacco durale a meno del 45%
lateralmente. Le frese a punta di diamante con della sua area trasversale può causare alterazio-
copiosa irrigazione salina possono essere usate ni nella conduzione delle radici motorie e sen-
con sicurezza in prossimità della dura, con un sitive. Le radici nervose scarsamente visibili
minor rischio di lacerazione. sono spesso soggette a questa compressione non
Durante la discectomia, la radice nervosa in uscita riconosciuta. Bertrand ha descritto la sindrome
deve essere mobilizzata in senso mediale per della “radice sottoposta ad abuso”, in cui un
esporre l’ernia. Nelle ernie importanti, può non nuovo esordio di insensibilità, dopo una lami-
essere possibile mobilizzare completamente la nectomia o una laminotomia, è fortemente sug-
radice senza una trazione eccessiva. In tal caso, gestivo di una lesione intraoperatoria alla radi-
il disco dovrebbe essere rimosso prima della ce. 5 È stato riferito che anche un’eccessiva com-
mobilizzazione completa. Prima di incidere pressione dovuta a tamponi di garza, Gelfoam
l’anulus discale, ci si dovrebbe sempre assicu- o innesti adiposi sistemati in posizione errata,
rare che la radice in uscita sia stata mobilizzata può essere fonte di una compromissione neuro-
e protetta. L’emostasi meticolosa è importante logica intraoperatoria. 7
per evitare di confondere una radice nervosa È stato riportato che l’incidenza delle lesioni
con un frammento di disco. Per rimuovere il da avulsione delle radici nervose è dello 0,4%
disco, si dovrebbero usare le più piccole pinze circa.5 La retrazione energica di una radice ner-
ipofisarie, da aprire solo dopo il loro inseri- vosa, soprattutto all’interno di un forame ste-
mento nello spazio discale. notico, può essere una causa involontaria di
Occasionalmente, la cannula di aspirazione avulsione della radice stessa. Questo può av-
può essere danneggiata da un altro strumen- venire anche durante una rimozione di osso
to, ad esempio la fresa. Il margine tagliente aggressiva. È stato riportato che l’incidenza di
così creato può causare una lacerazione dura- radici nervose congiunte nella colonna lomba-
le o radicolare. Per questa ragione, la cannu- re è compresa tra il 2% e il 14% 5 e probabil-
la di aspirazione dovrebbe essere controllata mente è più comune di quanto generalmente
e sostituita, se danneggiata. riconosciuto. Il mancato riconoscimento di una
Altre lesioni da lacerazione possono verificarsi radice nervosa congiunta può portare a un’ec-
con l’uso degli osteotomi, durante le laminecto- cessiva compressione, a una lacerazione o al-
mie mediali e durante la rimozione energica di l’avulsione. Visualizzare in modo adeguato la
osso con la pinza ossivora. Si deve evitare la guaina della radice nervosa e lavorare lateral-
lacerazione o lo strappo del legamento giallo. mente rispetto alla radice aiuta a ridurre al
Una particolare attenzione è necessaria quando minimo l’incidenza di questa complicanza. In
si rimuovono i frammenti ossei dalla faccetta molti casi, quando la radice del nervo non può
mediale, perché la capsula della faccetta è spesso essere identificata o mobilizzata, è meglio ri-
aderente al legamento giallo o alla stessa dura. muovere una porzione maggiore di osso, fin-
Qualunque movimento della dura durante la ché il peduncolo non è esposto, piuttosto che
rimozione di osso, nel corso di una laminecto- sottoporre a trazione ingiustificata gli elemen-
mia o usando una pinza di Kerrison, dovrebbe ti neurali.
allertare il chirurgo della possibile presenza di La frequenza delle lacerazioni durali come com-
un simile aderenza. L’uso di una sonda da dis- plicanza di un intervento lombare può essere
sezione Penfield o Woodson può aiutare a ri- ridotta con una tecnica scrupolosa. Sebbene
muovere ogni aderenza con la dura. Rimuovere l’identificazione di una lacerazione durale av-
l’osso pur lasciando intatto il legamento giallo venga tipicamente dopo la fuoruscita improv-
può anche servire come un’ulteriore misura di visa di liquor, è importante anche l’identifica-
protezione per il sacco durale. zione delle lacerazioni durali che non hanno
La compressione o la contusione delle radici ancora interessato lo strato aracnoideo. La mag-
nervose o della cauda equina rappresenta un gior parte delle lacerazioni può essere riparata
altro possibile tipo di lesione neurologica cor- in via primaria, con suture 5-0 o 6-0 con sutura
relata alla tecnica chirurgica. L’eccessiva retra- continua. Bisogna fare attenzione a non incor-
zione del sacco durale, soprattutto prima di porare alcun elemento neurale nella chiusura.
un’adeguata decompressione del canale verte- Dopo la riparazione, una manovra di Valsalva
brale, in pazienti con stenosi lombare, può cau- aiuta a identificare una fuoruscita persistente o
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residua. In questi casi, è possibile un rinforzo e i potenziali evocati dovrebbero tornare ai va-
della riparazione, con innesti muscolari o adi- lori di base prima di tentare un’ulteriore ridu-
posi suturati sopra la riparazione della dura. L’uso zione. In alcuni casi, è indicata la rimozione
di colla a base di fibrina, derivata da proporzio- degli strumenti posteriori. Si stima che gli eventi
ni uguali di trombina e crioprecipitato, può ischemici, che interessano il midollo spinale e
contribuire a rinforzare le riparazioni tenui. I gli elementi neurali, si verifichino approssima-
difetti più ampi nella dura possono richiedere tivamente in 1 procedura chirurgica su 3000
innesti, con un segmento di fascia dai muscoli per la scoliosi.5
paravertebrali. Una volta eseguita la riparazio- Un’altra procedura con un alto rischio di defi-
ne, è necessaria una chiusura stagna senza strut- cit neurale è la riduzione della spondilolistesi.
ture drenanti della ferita per la sovrastante fa- La decompressione dei forami neurali (soprat-
scia, il tessuto sottocutaneo e la pelle. In sede tutto in L5) prima dell’intervento degli stru-
postoperatoria, i pazienti rimangono supini per menti e l’evitamento della compressione delle
molti giorni, per ridurre la pressione idrostatica radici nervose da parte di una pressione manua-
sulla riparazione durale. le verso il basso durante il processo di trapana-
Fuoruscite durali persistenti o residue al mo- zione, drenaggio e inserzione delle viti del pe-
mento della prima riparazione possono essere duncolo o il posizionamento dei chiodi riduco-
trattate con l’inserimento percutaneo di un dre- no il rischio di lesione neurologica. Tuttavia, la
naggio subaracnoideo subito dopo la procedu- lesione della radice è probabilmente secondaria
ra. L’inserimento di questo drenaggio al di so- all’effettivo allungamento della radice stessa,
pra della lacerazione durale consente una di- associato alla riduzione della deformità, al rila-
versione del liquor e una riduzione della pressione scio della riduzione o alla resezione della volta
idrostatica nella sede della riparazione. I pa- sacrale (accorciamento sacrale).
zienti, dopo l’intervento, dovrebbero essere
mantenuti supini per 5 giorni e si dovrebbe
mantenere una copertura antibiotica. Si racco- Lesioni dovute agli strumenti
manda un drenaggio continuo, a una velocità di
10-15 ml/ora. Inoltre, è importante un attento È stato riferito il rischio di lesione neurale se-
monitoraggio dei livelli delle proteine, del glu- condaria a un posizionamento aberrante delle
cosio e della conta cellulare nel liquor, fino al viti peduncolari. 5 Per ridurre al minimo questo
momento della rimozione del drenaggio. Si rischio, è opportuno seguire una serie di princi-
dovrebbero inoltre ottenere una colorazione di pi. Il punto di inizio appropriato dovrebbe esse-
Gram e colture giornaliere del liquor raccolto. re identificato usando punti di riferimento ossei
o, nei casi di deformità grave, palpando diretta-
mente il peduncolo per mezzo di una laminoto-
Complicanze dovute ad alterazioni mia. Una volta sondato, il peduncolo dovrebbe
nell’allineamento della colonna essere controllato per involontarie perforazio-
ni. Dopo la sintesi, il foro dovrebbe di nuovo
A volte si verificano complicanze neurologiche essere controllato per perforazioni. Si dovreb-
senza un’evidente causa intraoperatoria. Que- bero usare le radiografie o la fluoroscopia per
ste lesioni indirette sono di solito il risultato di valutare il posizionamento delle viti e l’allinea-
un’alterazione della perfusione vascolare del mento globale dopo l’inserzione dei dispositi-
midollo spinale o delle radici nervose. Più co- vi. La stimolazione intraoperatoria della vite
munemente associata all’intervento sulla sco- del peduncolo con elettromiografia è comune-
liosi, l’ischemia midollare può verificarsi se- mente usata per garantire un posizionamento
condariamente all’applicazione di eccessive forze corretto della vite stessa. 8 La stimolazione del-
di distrazione a una deformità spinale relativa- la vite del peduncolo, che risulta in una condut-
mente rigida. Può anche verificarsi secondaria- tività della radice nervosa al di sotto di una
mente a un’eccessiva ipotensione. Qualunque certa stimolazione soglia, può essere indicativa
modificazione nei segnali di controllo neurolo- di un collasso della vite o di una frattura del
gici durante queste manovre dovrebbe allertare peduncolo. È necessario un riorientamento o
il chirurgo di una possibile lesione neurologica. l’apertura di un nuovo foro per la vite. Le frat-
Il grado di correzione della deformità spinale ture del peduncolo secondarie a un posiziona-
dovrebbe essere attenuato o del tutto rilasciato mento errato della vite possono anche causare
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un conflitto diretto sulla radice nervosa da par- cidenza delle lesioni al plesso è stata riferita
te del frammento osseo. nell’ambito dell’1-5% con l’uso di questi di-
I pazienti con deficit neurologici postoperatori spositivi, soprattutto se ci si avvale di un ap-
o dolore alla gamba dopo il posizionamento dei proccio laparoscopico.10 È stato riferito che il
dispositivi dovrebbero essere valutati per mez- rischio di una lesione di questo tipo dopo un
zo di una tomografia computerizzata (TC), pre- intervento di fusione lombare per via anteriore
feribile alla risonanza magnetica (RM) poiché a cielo aperto è dello 0,42%.11 Inoltre, l’errato
mostra con precisione il posizionamento della posizionamento degli stessi dispositivi anterio-
vite. Un posizionamento opinabile della vite, ri intersomatici o l’espulsione di materiale del
con un esordio di dolore alla gamba o deficit disco posteriormente nel canale spinale può
neurologico, si affronta al meglio con un nuovo causare una compromissione neurologica, con
intervento per rimuovere o sostituire il disposi- un’incidenza del 2-4%.10
tivo e garantire un’adeguata decompressione del
forame neurale (Fig. 1).
Gli innesti intersomatici posteriori, o gabbie, Lesioni neurologiche correlate agli
usati durante le fusioni intersomatiche postero- innesti ossei
lombari possono distaccarsi ed entrare in con-
flitto con le radici del nervo o con la cauda La sede da cui l’innesto osseo viene raccolto è
equina, causando gravi sequele neurologiche. spesso l’origine di dolore postoperatorio. Kurz
L’incidenza di questa complicanza è nell’ambi- et al.12 hanno notato un’incidenza del 15% di
to dello 0,3-2,4%. 9 Un altro problema con que- dolore nei primi 3 mesi dopo l’intervento. Fry-
ste procedure è l’ampia esposizione richiesta moyer et al. 13 hanno osservato questo problema
per l’inserzione dell’innesto, con conseguenti in una percentuale di pazienti che arrivava al
lesioni da trazione o sviluppo di instabilità. 37%, sino a 14 anni dopo l’intervento. In molti
I dispositivi intersomatici anteriori comportano casi, il dolore postoperatorio era parte di una
rischi simili per quanto riguarda un posiziona- sindrome dolorosa generale. Un dolore persi-
mento scorretto e a un distacco. Con il posizio- stente era più comune nei pazienti nei quali gli
namento di dispositivi di fusione anteriore in- innesti erano stati prelevati dallo stesso lato
tersomatica, una lesione al plesso ipogastrico colpito dalla sciatica prima dell’intervento.
secondaria all’esposizione traumatica può por- Il dolore del sito donatore può anche essere
tare, nell’uomo, a eiaculazione retrograda. L’in- correlato in modo specifico a una lesione del
A B
Figura 1
Radiografie laterale (A) e anteroposteriore (AP) (B) di un uomo di 46 anni sottoposto 4 anni prima a discectomia anteriore
con innesto osseo e fusione posteriore con viti peduncolari. Il paziente si è svegliato dall’intervento con un forte dolore alla
gamba sinistra che si estendeva al dorso del piede ed è stato visto da numerosi medici. Le radiografie mostrano un posizio-
namento errato di tre delle quattro viti peduncolari.
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nervo periferico. Questa può essere secondaria sensibilità perineale e del tono dello sfintere è
a un interessamento del nervo cutaneo laterale essenziale, soprattutto dopo un intervento lom-
femorale (meralgia parestesica) durante la rac- bare alto, quando esiste la possibilità di una
colta dell’osso dalla cresta iliaca anteriore. I lesione midollare. Lo sviluppo di sintomi neu-
sintomi del nervo possono derivare da un in- rologici in un paziente che si è risvegliato –
trappolamento secondario alla formazione di una intatto dal punto di vista neurologico – da un
cicatrice, a un ematoma o a una lacerazione. intervento di chirurgia lombare dovrebbe aller-
L’anatomia variabile di questo nervo, dove at- tare il chirurgo della possibilità dello sviluppo
traversa l’ileo anteriore, impone un’accurata di una nuova compressione degli elementi neurali.
dissezione. L’incidenza di questa complicanza Non si sottolinea mai troppo l’importanza di un
viene riferita tra l’1% e il 14%. 14 Iniziare l’in- esame precoce accurato dei valori di base, poi-
cisione in un punto posteriore di 3 cm rispetto ché le immagini diagnostiche degli elementi
alla spina iliaca superiore anteriore riduce la neurali, con la RM o con la TC, possono essere
probabilità di questa complicanza. difficili da interpretare nel primo periodo post-
Quando si preleva un innesto osseo dalla cresta operatorio.
iliaca posteriore, si dovrebbe essere consape- I deficit neurologici che si sviluppano nel pri-
voli della localizzazione dei nervi glutei supe- mo periodo postoperatorio (da 1 a 14 giorni) si
riori e del nervo sciatico.12 I rischi associati alla verificano di solito secondariamente alla riten-
raccolta di innesti ossei da quest’area possono zione di frammenti di disco dopo una discecto-
essere significativi. L’incisione dovrebbe esse- mia, alla formazione di un ematoma postopera-
re parallela alla linea mediana, poiché l’inci- torio, a pseudomeningocele, a ernia di un inne-
denza delle lesioni ai nervi glutei superiori au- sto adiposo o (raramente) a un ascesso epidurale.
menta con l’estensione dell’incisione oltre gli 8 La spondilolistesi acuta secondaria a instabilità
cm lateralmente alla spina iliaca superiore po- iatrogena può anche manifestarsi con un nuovo
steriore. I nervi glutei superiori sono ramifica- deficit neurologico. Questo accade più proba-
zioni cutanee dei tre nervi lombari prossimali e bilmente nel tardo periodo postoperatorio; quando
forniscono la sensibilità a larga parte della na- avviene invece nel primo periodo, è più proba-
tica, dopo aver attraversato la fascia lombodor- bile che ciò accada dopo una decompressione
sale. Sebbene vi sia un alto grado di innerva- laterale aggressiva, con violazione della parte
zione crociata, dopo una lacerazione possono intertrasversaria o delle faccette articolari. Le
svilupparsi insensibilità o neuromi dolorosi. La radiografie standard e la TC possono essere utili
palpazione dell’incisura sciatica può aiutare il nella valutazione di questo problema.
chirurgo nello stabilire punti di riferimento per
prelevare l’innesto ed evitare una lesione al nervo
sciatico o all’arteria glutea superiore. La dire- Ernia ricorrente del disco
zione in cui usare l’osteotomo o la sgorbia do-
vrebbe sempre essere in senso cefalico e tan- Dopo una discectomia per ernia del disco, l’in-
genziale rispetto all’incisura. cidenza della compressione neurale da parte di
un frammento di disco ritenuto o sfuggito al-
l’attenzione è dello 0,2% circa.15 Il paziente ti-
Complicanze nel primo periodo picamente si sveglia dall’intervento e riferisce
postoperatorio il mancato sollievo dei sintomi di radicolopa-
tia. Poiché le prime immagini postoperatorie
Un’accurata valutazione neurologica, quando il sono difficili da interpretare, può essere indica-
paziente si risveglia dall’intervento, fornisce un ta una nuova esplorazione sulla base dei reperti
esame indicativo per distinguere un deficit che dell’esame clinico per garantire la rimozione di
si può essere verificato in fase intraoperatoria, qualunque rimanente frammento di disco. Na-
da quello che si verifica nel primo periodo post- turalmente, è possibile che più di un frammen-
operatorio. La correlazione anatomica del defi- to stia causando la compressione residua. Al
cit neurologico notato all’esame con gli eventi momento della procedura di valutazione, la pre-
intraoperatori facilita spesso una diagnosi pre- senza di materiale friabile del disco o di fram-
coce. Questo è spesso più utile dei tentativi di menti multipli dovrebbe suscitare il sospetto che
visualizzazione postoperatoria, tramite TC, RM un frammento di disco potrebbe essere sfuggito
o radiografie standard. Anche la valutazione della all’attenzione.
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Ematoma epidurale
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A B
Figura 3
Immagini di RM laterale (A) e assiale (B) di un uomo di 55 anni, 4-5 settimane circa dopo una laminectomia lombare. L’uomo ha riferito un dolore
improvviso e acuto quando tossiva e una massa fluttuante è stata notata nella parte bassa della schiena. Le immagini mostrano un esteso
pseudomeningocele.
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spine instrumentation: Initial clinical results. Spine D, Howe J: Failed lumbar disc surgery requiring
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