LA SICILIA SABATO 12 FEBBRAIO 2011
36. CATANIA
L’Università
che vorrei
«Promosso» il corpo docente
Gli studenti temono il futuro
Il rettore: «Si deve fare di più per aiutare i giovani a inserirsi nel mondo del lavoro»
Gli studenti dell’Ateneo di Catania pro-
muovono a pieni voti il corpo docente,
dichiarandosi soddisfatti della qualità
della didattica, ma avanzano, nel con-
tempo, specifiche richieste finalizzate a
rendere più funzionale e stimolante la
vita universitaria alle falde dell’Etna.
È molto positivo, nel complesso, il giu-
dizio che deriva dall’indagine «L’Univer-
sità che Vorrei» (diretta e coordinata da
Pietro Vento con la collaborazione di
Giusy Montalbano, Marco Tabacchi e
Maria Sabrina Titone), realizzata dall’I-
stituto Nazionale di Ricerche Demopolis
su un campione di 1.010, statisticamen-
te rappresentativo dell’universo degli
iscritti all’Ateneo di Catania. I dati, che
emergono dall’ascolto degli studenti
delle undici Facoltà attive nella Città et-
nea, permettono di misurare la qualità
percepita della didattica e della logistica,
ma anche di delineare un quadro com-
plessivo delle aspettative dei giovani
universitari, fornendo interessanti ed
inedite indicazioni per l’ottimizzazione
dell’offerta dell’Ateneo e il progressivo
miglioramento dei servizi erogati.
«L’indagine dell’Istituto Demopolis -
ha dichiarato in proposito il Rettore del-
l’Ateneo catanese, Antonino Recca - co-
stituisce una tappa di un più complessi-
vo processo di autovalutazione che, co-
me amministrazione dell’Ateneo, inten-
diamo avviare. Occorre ricordare che,
sempre più, nei prossimi anni, i finanzia-
menti alle Università saranno distribui-
ti in base alla qualità delle performance
nei vari settori della didattica, della ri-
cerca e dei servizi, perciò ci è sembrato
utile metterci innanzitutto in discussio-
ne e ascoltare il parere degli studenti,
che sono i primi fruitori della nostra of-
ferta didattica e formativa. Quindi, da
quest’indagine non ci aspettiamo occa-
sioni di autocelebrazione, ma - e sono
benvenuti - anche e soprattutto suggeri-
menti, critiche, proposte».
«Dall’indagine demoscopica - aggiun-
ge Recca - emerge un panorama artico-
lato, all’interno del quale la didattica e il
nostro corpo docente vengono sostan-
zialmente "promossi" dagli studenti, e
Presentati ieri i risultati
dell’indagine dell’Istituto
Demopolis per la valutazione
dei servizi didattici e logistici
LE CRITICITÀ
Infrastrutture e
dotazioni
logistiche i punti
di maggiore
insoddisfazione:
carenza di aree
di parcheggio e
insufficienza dei
trasporti pubblici
LE CERTEZZE
Ottimi i giudizi
su sito web
d’Ateneo e servizi
bibliotecari,
auspicando un
potenziamento
di segreteria on
line, delle mense
e dei laboratori
apprezzati in quanto ad impegno, entu-
siasmo e professionalità. E viene molto
gradita anche l’opera quotidiana di
informazione e comunicazione svolta
attraverso i diversi portali web d’Ate-
neo, che in questi anni abbiamo poten-
ziato anche per giungere gradualmente
all’eliminazione della "carta" dalle pro-
cedure amministrative. Ciò che rimane
carente, come del resto segnaliamo da
anni, è la disponibilità di risorse messe a
nostra disposizione dai canali di finan-
ziamento statali da impiegare nel mi-
glioramento delle strutture e dei servizi
agli studenti. Questo è un problema cer-
tamente di chi ci governa, che deve
orientare al meglio le proprie scelte; nel
nostro piccolo, ciò che possiamo fare è
ridimensionare l’offerta didattica, pun-
tando però sempre più sulla qualità. Per
quanto attiene agli altri punti "dolenti",
segnalati dagli studenti che sono stati
consultati, le mense e le case dello stu-
dente, dobbiamo ripristinare una colla-
borazione leale con la Regione siciliana,
per il tramite dell’Ersu. E al tempo stes-
so, per quanto concerne i parcheggi e la
mobilità, vissuti come veri e propri
"drammi" specie per gli studenti che
frequentano le sedi universitarie in cen-
tro storico, chiamare ad un tavolo opera-
tivo di discussione, il Comune, la Provin-
cia e tutti i soggetti del territorio che
possono contribuire a risolvere questi
annosi problemi.
Università, istituzioni locali, governi e
forze sociali, devono inoltre imparare a
litigare di meno e a fare di più per aiuta-
re i giovani laureati ad inserirsi nel mer-
cato del lavoro, rendendo concretamen-
te meno pessimistica la loro visione del
futuro».
Entrando nel merito del sondaggio
presentato ieri, si rileva una considere-
vole quota di criticità in tema di infra-
strutture e dotazioni logistiche. Sono
per lo più di natura esogena al contesto
didattico i punti di maggiore insoddisfa-
zione evidenziati dagli iscritti: carenza
di aree di parcheggio (61%), insufficien-
za del trasporto pubblico (83%), ma so-
prattutto la difficoltà percepita per il fu-
turo inserimento in un mondo del lavo-
ro che in Sicilia - come nel resto del Sud
- offre oggi poche opportunità di sbocco
ai neo-laureati.
I giovani, intervistati dall’Istituto De-
mopolis, promuovono in pieno il sito
web d’Ateneo e i servizi bibliotecari, au-
spicano un potenziamento dei servizi
di segreteria online, dei laboratori, delle
mense ed un serio intervento degli enti
locali preposti sul sistema di mobilità ur-
bana.
«La ricerca - afferma il direttore dell’I-
stituto Demopolis Pietro Vento - contie-
ne molti dati inediti ed interessanti sul
vissuto e la quotidianità di chi sceglie Ca-
tania come sede di studi e racconta del-
le fondate preoccupazioni dei giovani
per il futuro e le prospettive occupazio-
nali dopo la laurea. Gli studenti, eviden-
ziando la propria soddisfazione per la
formazione ricevuta (76%) e per la com-
petenza dei docenti dell’Università degli
Studi di Catania (80%), chiedono in mo-
do prioritario - conclude Pietro Vento -
di incrementare l’attività di orientamen-
to per agevolare il futuro inserimento
nel mondo del lavoro ed il raccordo con
il tessuto produttivo dell’Isola».
L’indagine fotografa il vissuto degli
studenti dell’Ateneo catanese in una
congiuntura economica nazionale di fra-
gilità estrema, ed in un tempo di incer-
tezze profonde - in termini di prospetti-
ve professionali e di occupazione - per le
nuove generazioni dell’Isola.