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imparo a
fotografare
Consigli dell'
a
Il EDIZIONE AGGIORNATA IN BASE AGLI ULTIMI PROGRESSI
REALIZZATI NELLA TECNICA DELLA FOTOGRAFIA
Negativo su pellicola Isopan Agfa
La fotografia
valorizza la vita !
... perchè chi fotografa fissa i ricordi delle più belle ore,
i momenti culminanti della vita e conserva il presente per il
futuro.
Ed ora all'opera !
2
Negativo su pellicola Isopan Agfa
3
Fotografare vuol dire:
«Scrivere con la luce»
U n a volta si arrivava a questo proiettando un profilo sopra
un piano bianco e segnando i contorni con la matita. A quel-
l'epoca non esisteva un materiale sensibile alla luce, il quale,
sostituito al piano bianco, potesse registrare le differenze fra
chiaro e scuro. Con una precisione relativa e con fatica
si disegnavano o
si ritagliavano le
siluette poiché la
pellicola Isochrom
e la macchina Billy
Agfa non erano
ancora inventate.
4
La «macchina fotografica».
consiste, nella sua forma primitiva, in una scatola che porta,
sulla sua parete frontale, una piccola apertura. Attraverso
questo foro i raggi luminosi penetrano nell interno della scatola
e formano, sulla parete opposta, un immagine rovesciata del-
l'oggetto che si trova all'esterno, davanti al foro.
5
Naturalmente è più comoda e maneggevole una ma
china che si possa piegare. Alle pareti rigide della scatola
sostituisce il soffietto e la parete anteriore si fa mobile in moc
da poterla spingere, dopo la posa, nel corpo della macchin
Nella serie delle macchine Billy Agfa vi sono due tipi n
quali questo movimento è diversamente risolto. Nella Bil
Clack Agfa quattro braccia snodate a cerniera permettor
di allungare il soffietto portando l'obiettivo in posizione di prese
e basta premere un bottone! Tutte le altre macchine Billy sor
del tipo pieghevole nel quale I obiettivo si porta nella posizior
giusta aprendo a cerniera una parete della macchina sulla qua
è imperniato ii porta obiettivo stesso. Questo movimento de^
funzionare con una estrema precisione altrimenti I immagine ne
risulta nitida. Ma a questo pensa la fabbrica di macchine Agf
L'esperienza di decenni, le maestranze praticissime ed i contro
opportunamente disposti garantiscono la perfetta continuità nec
apparecchi Agfa per quanto riguarda precisione, qualità
Billy Clack
Nella serie apparecchi Agfa
ognuno trova la macchina adatta!
NOME Formato Luminosità
Karat Agfa
7
L'obiettivo
è I occhio della macchina ed ha il compito di regolare il
cammino dei raggi, vale a dire di portare sullo strato sensibile
della pellicola o della lastra un'immagine assolutamente nitida.
È naturale che a questa parte tanto importante della mac-
china si deve dedicare la maggior cura della fabbricazione.
Ogni obiettivo dell'Agfa è costruito con qualità di vetro di
composizione dettata dalie più recenti ricerche ed in base all'e-
sperienza di molti anni e di calcoli continuamente rifatti. N o n
basta eseguire con la massima precisione le singole lenti; la ri-
uscita dipende dalla disposizione dell'insieme. Il montaggio dell'ob-
biettivo rappresenta quindi un
notevole lavoro di meccanica di
precisione.
Dal menisco della Box fino al-
I anastigmatico perfezionato, con
tre o quattro lenti, delle macchine
a rulli di gran valore, ogni presa
dà una negativa nitida, In ogni
caso la nitidezza basta per in-
grandimenti fino al formato car-
tolina, con gli anastigmatici fino
alla misura di un quadro da
parete, senza che si osservi una
perdita nei particolari.
IGESTAR AGFA
APOTAR AGFA
OPPAR AGFA
SOLINAR AGFA anastigmatici a quattro lenti
Che cosa significa f: 6,3 ?
Questa notazione, come le altre della tabella precedente,
indica con precisione la luminosità dell obiettivo. Tali numeri,
s'intende, non sono scelti a caso ma indicano il rapporto che
passa fra il diametro dell apertura o diaframma massimo del-
I obiettivo e la distanza che separa I obiettivo dal piano della
superficie sensibile quando la macchina è pronta per fotogra-
fare un oggetto molto lontano (all'infinito). Questa distanza in-
dicata con « f » si dice lunghezza focale dell obiettivo ed è
importante notare che quanto più la cifra del divisore è piccola
tanto maggiore è la luminosità dell obiettivo. Così il Solinar
Agfa f : 3 , 5 è I obiettivo più luminoso della lista precedente,
mentre il Bilinar f: 11 è il meno luminoso. Quanto più luminoso
è I obiettivo tanto meglio si sfrutta la luce della quale si dispone.
G l i anastigmatici luminosi rendono possibili delle istantanee in
condizioni sfavorevoli sia all'aperto con tempo brutto, sia in casa
con luce artificiale.
Con gli obiettivi luminosi non è sempre necessario usare
la massima apertura. D estate con tempo bello, per esempio,
giungerebbe troppa luce sulla pel-
licola sensibile, quindi in tal caso
si impicciolisce tale apertura « dia-
frammando ».
Questo compito è affidato ap-
punto al diaframma che riduce
l'apertura effettiva dell'obiettivo e
permette quindi, per mezzo di una
levetta, di regolare I entrata della
luce. I numeri dei diaframmi sono
scelti in modo che I apertura mag-
giore corrisponde alla luminosità
dell'obiettivo. Le aperture successive
e minori sono generalmente scelte in
modo che ognuna richiede un tempo
di posa doppio della precedente.
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L'otturatore
è importante come il diaframma e la messa a fuoco. Anche
per questo la Box Agfa presenta una soluzione molto semplice
con un unico tempo di esposizione per le istantanee ed una
sola posizione per le pose lunghe. L otturatore automatico Agfa
che ha, per regolare le velocità dello scatto, un freno a molla
d'orologio (il quale garantisce un funzionamento regolare a tutte
le temperature) ha invece la possibilità di fare delle istantanee
di 1 / 2 5 , 1 / 5 0 e 1 / 1 0 0 di secondo, oltre alle pose « Zeit » e
« B a l l » . L'otturatore Compur ha una vastissima scala di tempi
d'esposizione. È spesso opportuno poter esporre esattamente per
1 , 1 / 2 , 1 / 5 , 1 / 1 0 , 1 / 2 5 , 1 / 5 0 , 1 / 1 0 0 e 1 / 2 5 0 d i secondo.
Specialmente per soggetti in movimento è importante poter
esporre solo per brevissimo tempo, mentre d'altra parte, con
condizioni sfavorevoli di luce, sono spesso indispensabili le pose
più lunghe.
Le fotografie con la
macchina a mano libera
non si devono, possibilmente, posare più a lungo di 1 / 2 5 di
secondo altrimenti è facile avere una immagine « m o s s a » , sdop-
piata. Tale fotografia mostra i contorni doppi e appare poco
nitida. Consigliamo quindi, per le pose più lunghe di 1 / 2 5 ,
di appoggiare la macchina sopra un sostegno fisso oppure di
avvitarla sopra un treppiede. Se inoltre si adopera il comando
flessibile per lo scatto con molta dolcezza si esclude ogni
pericolo di muovere la macchina durante l'esposizione.
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Quanto è opportuno
sapere della pellicola
Che cosa cè in una pellicola? U n o strato sensibile ed uno
di celluloide. Questo è quanto appare se si osserva, non ingran-
dito, un pezzo di pellicola Agfa.
1. - U n o strato di protezione di
gelatina; la «corazza» che pro-
tegge lo strato sensibile da possibili
ferite. .
3. - Il supporto di celluloide.
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La sensibilità generale
di una emulsione o strato fotografico significa la sensibilità di
questa alla luce bianca e si misura con unità determinate.
Mentre una volta, ed in alcune nazioni ancor oggi, si adope-
rano i gradi « Scheiner », oggi la sensibilità si valuta coi
gradi « D I N ».
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La sensibilità ai colori
Il confronto col nostro occhio ci servirà ancora per chiarire
il concetto di sensibilità ai colori.
L'occhio possiede una determinata sensibilità per ogni colore
mentre lo strato di bromuro d argento per sua natura non è
sensibile che ali azzurro. Tale strato quindi riproduce i colori
— in confronto al nostro occhio — con toni errati. Si comprende
come ogni fotografo desideri poter avvicinare la curva di sen-
sibilità dello strato di bromuro d'argento a quella del nostro
occhio.
Le più recenti ricerche nei laboratori scientifici dell'Agfa
hanno portato a trovare dei coloranti sensibilizzatori brevettati
i quali soddisfano largamente questo desiderio.
Secondo la sensibilizzazione si distinguono oggi due tipi
di pellicole, le ortocromatiche e pancromatiche.
Al primo gruppo appartengono tutte le lastre e pellicole
Isochrom. Queste si distinguono, oltre che per una elevata
sensibilità generale, per un buon rapporto
fra la sensibilità ali azzurro e quella al
giallo ed al verde. In altri termini i
colori predominanti in natura, azzurro,
giallo e verde sono riprodotti coi loro
giusti valori di chiaroscuro.
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Quando Isochrom?
Quando Isopan?
Generalmente la pellicola ortocromatica Isochrom, partico-
larmente nelle mani del principiante, rende ottimi servigi. Tuttavia
chi si occupa dell arte fotografica con uno scopo definito tro-
verà, in molti casi, preziosa la pellicola pancromatica Isopan.
Si può particolarmente apprezzare l'utilità della pellicola
Isopan Agfa :
1. - Nella fotografia di ritratti
per visi bruni oppure arrossati,
per fotografie contro luce e ritratti sulla spiaggia,
per ritratti alla luce artificiale.
2- • Nella fotografia di paesaggi e di architetture
per fotografie col sole al tramonto,
per fotografie di piante e di fiori, specialmente
per staccare i fiori rossi dai contorni verdi,
per le fotografie di architettura coi tetti rossi, mat-
toni o intonachi rossi.
3. - Nella riproduzione di natura morta
se il tono locale tende verso il bruno oppure
predominano colori rossi.
A- - Nella fotografia in casa
per tutte ie pose con la luce artificiale poiché
data la sensi bilità
al rosso questa illu-
minazione è com-
pletamente sfruttata.
Malgrado il medesimo numero
di gradi di sensibilità, con la luce
artificiale la pellicola pancromatica,
sfruttando anche i raggi rossi, è spesse
volte superiore del doppio — in sensi-
bilità — alla pellicola ortocromatica,
quindi con la luce artificiale dare R a p p r e s e n t a z i o n e schematica della
soltanto la metà del tempo di pOSQ. sensibilità ai colori delle peli. Iso-
chrom a grana fine, Isopan a
grana fine ed Isopan I S S .
Perchè si filtra la luce?
Le pellicole Agfa danno direttamente, cioè senza alcun mezzo ausiliario,
una riproduzione abbastanza esatta dei colori. Però tutte le emulsioni fotogra-
fiche hanno una sensibilità prevalente per I raggi azzurri e quindi riproducono
questo colore con un tono grigio più chiaro di quello corrispondente all'im-
pressione visiva. In linea generale questo fatto non ha importanza, tuttavia in
certi casi nei quali interessa avere una resa più scura dei toni azzurri bisogna
diminuire la sensibilità a questo colore, cosa che si ottiene facilmente dispo-
nendo un filtro giallo davanti ali obiettivo.
I filtri gialli dell Agfa danno quindi in particolare dei risultati migliori
per le fotografie di :
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Latitudine di posa
19
A n t i a lon icità
Per le fotografie contro luce è particolarmente necessario
il materiale sensibile antialonico poiché le diffusioni di luce e
gli aloni possono rovinare le più belle fotografie.
Chi lavora con la pellicola Agfa non ha preoccupazioni
nemmeno a questo riguardo perchè tali pellicole hanno uno
strato « antialo » la cui colorazione assorbe la luce riflessa, cioè
tutti i raggi rimandati dal supporto. La scelta di queste colorazioni
deve essere fatta con la massima cura giacché devono avere
una composizione spettrale ben definita. Devono assorbire tutte le
radiazioni nocive e devono sparire con qualsiasi sviluppatore.
A questi requisiti rispondono pienamente i coloranti Agfa che si
adoperano anche per le lastre Agfa, sia in uno strato posteriore,
sia in uno strato intermedio fra emulsione e supporto.
N e l fotografare contro luce bisogna fare attenzione che i
raggi del sole non colpiscano direttamente I obiettivo poiché
potrebbero provocare dei riflessi sul diaframma o sulle lenti. In
questi casi si può proteggere I obiettivo con un « parasole • o,
meglio ancora, scegliere una posizione ombreggiata da foglie,
rami, colonne od altro.
Rulli e filmpack A g f a
e quello che se ne deve sapere
<
jensibilità
Nome Applicazioni
generale ai colori
DIN
a altamente ortocromatica di uso
Isochrom a grana fine 18 /10 ortocromatica universale
Lastre A g f a
e loro elevate proprietà
e>ensibilità
Nome Applicazioni
generale ai colori
DIN
forte uso generale
Chromo Isorapid 13°/10 ortocromatismo
forte p a e s a g g i con c o n t r a s t i ,
Chromo-lsolar 11°/10 ortocromatismo animali e piante
elevato universale
Isochrom 18°/10 ortocromatismo
Materiale speciale
Lastre e pellicole diapositive Agfa
per p r o i e z i o n i , stereoscopie, diafonie.
E per il ritrattista
Pellicola rigida Isochrom (18'/10 DIN)
Pellicola rigida Isopan (21 /10 DIN)
m a t e r i a l e con l e s t e s s e prerogative delle corrispondenti lastre sopra ricordate, però leqgero
ed infrangibile.
Dal piccolo al grande !
Ecco la formula magica che domina l'intero campo della fotografia di
piccolo formato. Ogni presa mostra il miracolo di un negativo delle dimensioni
di un francobollo che diviene il germe di una copia grande come un quadro.
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Per il dilettante del piccolo formato
DIN
Isochrom F massimo
17°/10 ortocromatismo
molto fine
a grana fine
Isopan F 17°/10
massimo ortopancro-
molto fine
matismo
a grana fine
Isopan FF 10/10
massimo ortopancro -
massima finezza
matismo
a grana finissima
Isopan I.S-S massimo ortopancro-
Super Special di 21°/10 matismo
fine
grande sensibilità
Isopan Ultra 23°/10
massimo ortopancro-
normale
matismo
di massima sensibilità
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Fotografia istantanea
N o n si dà forse troppa importanza alla fotografia istan-
tanea ? N o n si esagera forse? Se veramente il dilettante vuol
« sentire » e vedere la vita con la sua macchina, come gli si
presenta, deve nella maggior parte dei casi, limitarsi a fare le
fotografie a mano libera.
Vi sono anche certi dilettanti che sono contrari, per prin-
cipio, ad ogni dinamismo ; le istantanee non sono adatte per
costoro. Perà tutto dipende dai risu Itati e si può dire che I istan-
tanea è l'ideale quando il fotografo la conosce bene e non fa
dei buchi nell acqua.
Ci sono ancora delle opinioni errate sull'uso dei diaframmi
e sui tempi di posa, altrimenti la gran massa dei fotografi di-
namici dovrebbe conseguire gli stessi buoni risultati che sono
naturali per i flemmatici con la loro apparente superiorità dovuta
al « treppiede ».
Bisogna allenarsi per non muovere la macchina durante
la posa e chi non è sicuro farà bene in principio a non usare
tempi più lunghi di 1 / 1 0 0 di secondo. Con I abitudine verrà
poi. piano, piano, anche la sicurezza che è indispensabile per
avere buoni risultati.
L istantanea non deve l i -
mitarsi alle scene della strada
ma si può estendere a molti
rami della fotografia. Ci sem-
bra pertanto importante ri-
portare una tabella con le
profondità di campo corrispon-
denti alle diverse aperture.
Infatti la precisa messa a fuoco
rappresenta la maggior pre-
occupazione per chi fa delle
istantanee. La tabella ha lo
scopo di togliergli o alleviargli
questa preoccupazione.
Messa a fuoco per la massima profondità di
campo nelle istantanee
Messa a Profondità
di campo
Diaframma fuoco
da a
m. m.
2 1,7 - 2,5
f : 11
4 2 , 9 - 6,5
10 5 - oc
(12) (5,5 - oc)
Bambini
i n giuochi tranquilli . . . . . . 1/25
con movimenti vivaci (gruppi) . . . . . 1,50-1 100
Veicoli
carri con cavalli . . . . . . . 1 /50
automobili, tram . . . . . . . 1/100
Scene sportive
con movimenti lenti . . . . . . 1 /50-1 /100
con movimenti rapidi . . . . . 1/100-1,1000
È utile spostare la macchina nello stesso senso del movimento del sog-
getto che passa veloce (seguirlo), specialmente quando si tratta di automobili,
motocicli, biciclette, ecc. Per esempio, per fotografare un ciclista si può pro-
cedere nel modo seguente: si comincia a seguirlo da lontano girando con
la macchina in modo da averlo sempre nel centro del mirino. Nel momento
in cui il ciclista passa nella zona sulla quale si è, in precedenza, messa a
fuoco la macchina, si scatta. Il movimento della macchina deve però sempre
seguire — anche durante l'istantanea — quello del ciclista. Con 1 / 1 0 0 di
secondo si avranno nitidi il ciclista ed il telaio della bicicletta, mentre man-
cheranno di nitidezza i raggi delle ruote ed il fondo.
Ritratti
È un campo difficile ! Ma
ognuno deve tentarlo. Ecco alcune
osservazioni in proposito :
Gruppi . . . .
Gruppi a tavola . 3
Bimbi che giuocano
in camera chiara 3'/o
Natura morta . 3 "/
Camera con tap-
pezzeria scura 3
Ritratti . . . .
Gruppi a tavola
Gruppi
4
Bimbi che giuocano
4 <; 3
Gli attrezzi essenziali sono alcune bacinelle, una provetta di vetro graduata
per la misura dei volumi e alcune pinze per attaccare le pellicole per l'essic-
camento. Chi lavora con le lastre, invece delle pinze, deve avere un portalastre
di legno. Tutto questo costa poco. Lo sviluppo delle pellicole ó x ó e 6 x 9
oppure di quelle di piccolo formato (35 mm) è molto facile se si usano le
rispettive vaschette " Rondinax . per lo sviluppo alla luce diurna che rende
superflua persino la camera oscura.
Dei diversi sviluppatori per negativi — che in parte servono per scopi
specialissimi — ricordiamo qui soltanto i più importanti per il dilettante. Uno
sviluppatore universale è il " Rodinal „ che si fornisce in soluzione molto con-
centrata. Per usarlo si allunga con 20 a 30 parti di acqua. Una diluizione
più forte dà uno sviluppo dolce (per pose sottoesposte), una diluizione più
debole invece dà uno sviluppo più duro (per pose sovraesposte).
Piccole macchie chiare, ton- bollicine d aria aderenti si può. talvolta, smacchiare
de, di varia grandezza ali emulsione hanno impe- col ritocco. Evitare la for-
dito 1 azione dello sviluppo mazione delle bollicine
passando un batuffolo di
bambagia sull emulsione
subito dopo la immersione
nello sviluppo
Intensità irregolare del ne- azione irregolare dello svi- rimedio impossibile ; usare
gativo luppo, parti del negativo sempre bagni in quantità
non bagnate in principio sufficiente per coprire su-
bito tutto il negativo
La pellicola o la lastra finita mostra I immagine in nega-
tivo, vale a dire che tutti i punti chiari del soggetto sono an-
neriti e le ombre chiare e trasparenti. In altri termini tutto quello
che in natura è chiaro, sul negativo è scuro e viceversa.
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Le diverse qualità di carta
devono essere note al dilettante perchè possa scegliere bene. La diversità delle appltj
cazioni richiede alle carte fotografiche vari pregi, quindi il disporre di una vasta scelti
permette di soddisfare ogni desiderio per ogni scopo.
Il tipo di carta universale per la stampa, con una grande latitudine di posa e
di sviluppo, è la Lupex Agfa con le sue sette gradazioni.
Carta
bianco lucido LEW 1 LW 1 LS 1 LN 1 LH 1 LEH 1 LUH 1
LW 2
bianco
bianco
semimatt
matt . . . .
-
- LW 3
LS 2
LS 3
LN 2
LN 3
LH 2
LH 3
LEH 2
LEH 3 -_
charnois lucido LEW 21 L W 21 L S 21 L N 21 L H 21 L E H 21 L U H 21
chamois semimatt . LEW 22 L W 22 LS 22 L N 22 LH 22 LEH 22
c h a r n o i s v e l l u t o (velvet) . L E W 22a L W 22a L E H 22a
-
L S 22a L N 22a L H 22a -
Cartoncino
bianco
bianco
lucido
semimatt
L W 111
L W 112
L S 111
L S 112
L N 111
L N 112
L H 111
L H 112
L E H 111
L E H 112
-
charnois semimatt . L E W 122 L W 122 L S 122 L N 122 L H 122 L E H 122
Cartoncino
bianco semimatt . . . . . P R W 112 PRN 112 P R K 112
bianco matt . . . . . . PRW 113 PRN 113 P R K 113
bianco Filigran . . . . . . P R W 118 PRN 118 P R K 118
chamois semimatt . . . . . PRW 122 PRN 122 PRK 122
chamois matt . . . . . . P R W 123 PRN 123 PRK 123
chamois Filigran . . . . . P R W 128 PRN 128 PRK 128
studio bianco avorio . . . . . PRW 134 PRN 134 PRK 134
La varietà delle superfici delle carte
offre la possibilità di scegliere per ogni motivo il tipo di maggior effetto.
Il carattere della fotografia è molto influenzato dalla superficie, se questa è
lucida, semiopaca, velluto od opaca. La scelta della superficie dipende essenzialmente
dal motivo e dal formato della fotografia, ma, in fondo, è una quistione di gusto
personale. Per le fotografie piccole si deve preferire una superficie lucida perchè col
suo disegno nitido permette di scorgere anche i più minuti particolari. Le superfici
granose si adattano meglio per i grandi formati nei quali l'effetto dell'insieme è
spesso aumentato dai contorni non precisamente nitidi della parte meno importante
dell'immagine.
Per queste ragioni la carta Brovira Agfa si fornisce con ung grande quantità
di superfici. L'assortimento Brovira Agfa, con i suoi pregi di adattamento, offre al più
esigente compratore tali vaste possibilità che le hanno procurato una diffusione
enorme ed in continuo aumento.
È stata portata ultimamente sul mercato anche la Brovira chamois bruna.
Maggiori dettagli sono contenuti nell'opuscolo "Le carte fotografiche Agfa ed il loro
trattamento, che verrà inviato a richiesta.
Carla
bianco lucido Brillant BEW 1 BW ! BS 1 BN 1 BH 1 BEH 1
bianco semimatt Satino - BW2 BS 2 BN 2 BH 2 BEH 2
bianco velluto (velvet) Veluto - BtM 2 a - B N 2a BH 2a BEH 2a
bianco matt
bianco matt g r a n o s o .
Matt
Studio
. -
-
m 3
BW 4 -- BN 3
BN 4
BH
BH
3
4
BEH 3
-
chamois lucido . Brillant chamois . - BW 21 B S 21 BN21 B H 21 BEH 21
chamois semimatt Satino chamois - BW 22 BS22 B N 22 BH 22 BEH 22
chamois v e l l u t o ( v e l v e t ) Veluto chamois . - BS 22a BH 22a BEH 22a
m 22a
BN 22a
Cartoncino
bianco lucido Brillant BEW 111 BlrM 111 BS 111 BN 111 BH 111 BEH 111
bianco semimatt Satino BW 112 B S 112 B N 112 BH 112 BEH 112
bianco velluto (velvet) Veluto BW 112a - BN 112a BH 112a BEH 112a
bianco matt Matt .
- BW113
BVN114 - B N 113
B N 114
BH
BH114
113 BEH 113
bianco matt granoso . Studio
- BS 115 BH 115 BEH -
bianco
bianco
royal - v e l l u t o .
mille punti
Royal.
Siltex .
-- BW
BIA1117
115
-
B N 115
B N 117 BH 117
115
-
bianco filigrana Filigran - BW118 B S 118 B N 118 BH118 BEH 118
chamois semimatt Satino chamois . - BW122 B S 122 B N 122 B H 122 BEH 122
chamois velluto (velvet) Veluto chamois - BW 122a B S 122a B N 122a B H 122a BEH 122a
chamois matt Matt chamois - BW 123 - B N 123 BH123 BEH 123
chamois matt granoso Studio chamois . - BW 124 - B N 124 BH124
chamois royal velluto . Royal chamois - BW 125 - BN125 BH125 BEH 125
B S 128 BEH
chamois
bianco
filigrana
avorio posteli .
F i l i g r a n chamois .
Posteli
- B W 128
BVM 1 3 4 a -
B N 128
BN 134a
BH128
B H 134a
128
-
avorio royal - velluto
b i a n c o av. m i l l e punte
. Royal
Siltex .
avorio
-
-
BIA/135
BW137
B N 135
B N 137
BH
BH137
135 BEH 135
Dal negativo alla copia su Lupex
ed all'ingrandimento su Brovira
Stampa Ingrandimento
La stampa e l'ingrandimento
sono lavori che danno molta soddisfazione e che non sono
difficili da imparare specialmente quando si è scelta la grada-
zione di carta necessaria.
Il dilettante serio che desidera avere delle copie fotografi-
che belle e durature le eseguisce su carta Lupex.
La Lupex Agfa si può considerare come una carta foto-
grafica universale poiché permette di ottenere delle stampe uti-
lizzabili anche dal negativo più infelice.
Il modo di adoperare questa carta si trova nell'istruzione
unita ad ogni busta.
Per l'illuminazione della camera oscura si adopera luce
gialla ; usando la lampada Agfa si prenderà :
brillanti e per tutti i motivi che devono avere degli effetti dolci, soleggiati
ed intimi.
in un bagno di :
5 0 0 ce. di acqua e
Per l'intonazione indiretta invece i positivi, ben fissati e molto ben lavati
4 0 0 ce. di acquo
u
1 0 0 ce. di soluzione di bromuro di potassio al 1 0 , 0
1 0 0 0 ce. di acqua
54
Così siamo arrivati alla fotografia finita che ha lo scopo di darci una
gioia facendoci rivivere le belle ore passate. Naturalmente questo compito è
bene assolto soltanto quando la fotografia è eseguita con ogni cura.
Bisogna cercare il giusto taglio o inquadratura. Con due squadre di
cartoncino, disposte sulla copia o sull'ingrandimento si può facilmente trovare
|a migliore inquadratura.
La stampa deve, possibilmente, avere un piccolo bordo bianco e soltanto
quando è completa con tutti questi piccoli lavori passa nell'albo. Ma non si
deve attaccare con una colla qualsiasi. Le colle acide intaccano le fotografie.
L'Àgfacoll invece è assolutamente innocua e attacca rapidamente e sicuramente.
Gli ingrandimenti si possono fare con o senza bordo, secondo il proprio
gusto. Se la fotografia è destinata a figurare da sola è opportuno incollarla
su cartone. Per avere un passaggio dal tono dell'ingrandimento a quello del
cartone si può disporre, fra questo e quello un foglio di carta un po più
grande dell immagine.
Un metodo semplice e rapido di finire la fotografia con distinzione è
quello di disporla nelle inquadrature che si trovano in vendita nei vari formati.
56
Schema del processo Agfacolor
in bianco e nero. Per ora l'Agfa produce soltanto pellicole Àgfà-
color per il piccolo formato ( 3 5 mm.) che sono fornite in cari-
catori soliti per 36 pose 24 x 36 mm. ed in caricatori speciali
per la Karat, per 12 pose.
Pagina
Agfacolor . . 5 6 - 5 8
Agfafacoll 55
Antialonicità 20
8
Apotar
Architettura . . . . . . . . 2 9
Asciugamento . . . . . . . 4 4
Atomal (sviluppatore a grana fine) . . . 41
B
Bilinar 8
Blautol (sviluppatore per carte) . . . . 5 2
Brovira (carta) 49
c
Camera
Camera oscura . . . . . . . 4 0
Capsula luce lampo . . . . . . 3 6
Caricatori (per piccolo formato) . . . . 2 4 - 2 5
Carta d a stampa . . . . . . 4 7
Carta d a stampa alla luce diurna . . . 48
Carta per ingrandimenti . . . . . 4 8 - 4 9
Carta per ritratti . . . . . . . 4 8
Carte fotografiche 47-49
Colla per fotografie . . . . . . . 55
Coradon (intonatore) . . . . . . 5 3
D
Diaframma . . . . . . . . 9
Diapositivi (materiale per) . . . . . 2 1
E Pagina
F
Filtri 18-27
Filtri per camera oscura . . . . . 4 0
Final (sviluppatore a grana fine) . . . . 41
Fissaggio . ' . . . . . . 4 1 - 4 3
Fotografie a colori . 56-58
Fotografie controluce . . . . . . 2 0
Fotografie di bimbi 30
Fotografie d i persone . . . . . . 2 8
Fotografie d i siluette . . . . . . 3 7
Fotografie mosse . 34
Fotografie notturne . . . . . . 3 8
G
Gradazioni delle carte Agfa . . . . . 4 7
Grana fine . . . . . . . . 2 3
Grossezze della grana . . . . . . 2 3
H
Halox (polvere lampo) . . . . . 3 6
I
Igenar . . . . . . . . 8
Igestar . . . . . . . . 8
Igetol 52
Indebolitore . 44
Ingrandimenti . . . . . . 5 0 - 5 1 - 5 5
Inquadratura . . . . . . . 5 5
Intonazioni . . . . . . . . 5 3
60
Pagina
Isochrom 1'
Isosopan 1'
¥ Httantanee . 3 1 - 3 4
L
I Lastre 21
Latitudine di posa
Leica (pellicole per) . . . . . . 2 5
Luce artificiale . . . . • • . 3 6 - 3 8
Luce lampo 36
Luminosità degli obiettivi . . . . .
Lupex (carta) . . . . . . . 4 8
M
Macchine Billy . . . . . . . " 7
Macchine fotografiche . . . . • • 5 - 6
Macchine Isolette . . . . . .
Macchine Karat . . . . . . . ~~l
Materiale sensibile . . . • • . 1 3 - 2 1
Messa a fuoco . . . . •. • . 10 - 32
Metol-idrochinone (sviluppatore) . . , . 4 1 - 5 2
. N
i [^Negativo . . . . . . . . 4 6
Neutol (sviluppatore per carte) . . . . 5 2
o
8
tKObiettivi
Ortocromatismo . . . . . . 1 6
1 1
| É Otturatore
P
\ ^Paesaggio 27
Pancromatismo . . . . . . . 1 6
Pellicole 14-21-25
61
Pagina
Piccolo formato . . . . . . . 23
Portriga Rapid (carta) 48-49
Profondità di fuoco e di campo . 10 - 32
R
Rinforzatore . . . , . . . 44
Ritratti 35
Rodinal (sviluppatore) . . . . . . 4 1
Rulli . . . . . . . . . . 2 1
S
Scatto automatico . . . . . . 1 1
* Sensibilità . . . . . . . . 15.
Sensibilità ai colori 16
Sensibilità dell occhio umano ai colori . 16
Sensibilità generale . . - . . . 15
Sensibilizzazione . 16
Siluette 37
Sport . . . . . . . . . . 3 3
Superficie delle carte . : 44-48
Sviluppatori * . 41-43-52
Sviluppatori per carte . . . - . . 52
Sviluppo dei negativi . . . . . . 4 3
Sviluppo per negativi . . . . . . 4 1
T
Tecnica d i presa . . . . . . . . 26 - 38
Telaio per inquadrare . . . . . . 5 5
Tempi di posa . . . . . . . 11
Tempi di posa minimi . . . . . 34
V
Viradon (intonatore) . . . . . . 5 3