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Il lay out di fabbrica è una raffigurazione del sistema di gestione della fabbrica
poiché in esso sono racchiuse le conoscenze, il buonsenso e l’esperienza relativa
alle tecniche di produzione, di gestione dei flussi e di controllo avanzamento.
Agilità operativa
Flussi semplici e sequenziali
Alta applicabilità dei principi di gestione a vista
Bassa incidenza delle attività “NVA” (a non valore aggiunto)
Basso n. di incidenti
Più il lay-out è semplice, più sarà in grado di rispondere a incrementi del volume
produttivo (per esempio, all’aggiunta di una linea o di una macchina)
Alla base di un buon layout c’è l’avanzamento sequenziale ottenuto con la minima
movimentazione dei materiali.
Gli items sono raggruppati in funzione dell’uso finale (calzini) e divisi in funzione di
alcune loro differenze (calzini colorati piuttosto che bianchi, piuttosto che lunghi o corti,
ecc...).
Il G.T. è dunque
“L’applicazione delle conoscenze” sui gruppi !!!
Lo studio del Layout
Industrial
Engineering
Pagina 17
Cenni Storici
Il Percorso evolutivo
Anni ‘50 - Nascita con approccio di riduzione dei Tempi di Set-up utilizzando gli
“Elementi” e le “Sequenze” simili
Anni ‘70 - Enfasi sullo sviluppo di sistemi di classificazione a codici per gruppi
tecnologici
Anni ‘00 - Si sposano i concetti del JIT attraverso la filosofia della semplicità e
della flessibilità del processo a G.T. (Product Cell - Part Cell) e con l’integrazione
dei suoi concetti a partire dalla progettazione
I Vantaggi
L’applicazione del Group Technology può produrre benefici significativi, legati alla
riduzione di:
Classificazione
La Classificazione (Plan)
P
P D
Attenzione!!!
Prima della classificazione dei dati, devono essere determinate le “specifiche” in base alle
quali si individuano i diversi gradi di similitudine
L’uso dei dati all’interno di una azienda richiede la partecipazione attiva al processo di
classificazione di tutti i Settori interessati
A C
“Fam.
“Fam.C”
C”
La Semplificazione (Check)
La Standardizzazione (Action)
Passi da sviluppare:
Implementazione operativa
Progettazione
Preventivazione/Magazzino
Fabbricazione
La Pianificazione assistita da
Calcolatore (CAPP) con l’applicazione
Produzione/Planning del G.T. riduce i tempi del 30%
Processo :
Manodopera:
Sviluppo della polifunzionalità per tutti gli operatori che possono ruotare su
compiti e attività, sviluppando anche processi di formazione ed addestramento
interni
Modelli di Flusso:
Flow Line Cell è, per la sua semplicità, ideale nel caso di elevata intensità di lavoro
manuale (il lay out non è necessariamente lineare, la forma ad U anzi è più comune ed ha il
vantaggio di ridurre le distanze tra operatori e macchine/materiali)
R.M. F.P.
Job Shop Cell è la cella organizzata per reparti con maggiore flessibilità di produzione ma in
cui il flusso può apparire piuttosto complicato. Sicuramente quest’ultimo modello, in celle
“labor intensive”, crea problemi di visibilità dell’avanzamento e quindi di controllo
Riduzione WIP 23 41 8 80
Dati
Datidi
diOutput
Output
Dati di Montaggio
Moduli
4 4B-
Nodo2
Input
Saldatura Al.(Plasma)
15 a16 -A - 1
MPLM/PICA
VERTICAL
UP
NODO RADIALE
Matrice
Matricefrom-to
from-to Disegno
Disegnofinale
finale VERTICAL
Travel
UP
blocchi ee
specchiettatura
blocchi stesa multistrato
area
carrelli off line
cucitrice
LINE 1
stock
LINE 2
cucitrice
cucitrice
ingresso
off line off line
Strumenti principali:
Serve per individuare i flussi di entità maggiore e quindi i reparti che è opportuno siano
tra loro vicini, o tra i quali la distanza è influente.
E’ opportuno che tali quantità siano espresse in unità di misura facilmente associabili a
mezzi di trasporto (pallet/gg, coil/mese, ecc). In tal modo sarà facile utilizzare la stessa
tabella per confrontare soluzioni differenti, associandovi una analoga matrice delle
distanze e ricavando la matrice flusso per distanza, che si può ritenere proporzionale al
costo di trasporto.
La “Rel-Chart”
Scopo:
materiali
PROCEDURA
A C
B D
A. Studio di un layout che comporti il movimento di prodotti e C. Reparti ausiliari con notevole flusso di materiali
materiali, pesanti o voluminosi, o di una grande quantità di oppure cose destinate ad uffici con notevole
articoli, componenti o materiali. Es: acciaieria, produzione in flusso di documenti. Es.: officina manutenzione,
grande serie. laboratorio di prova, uffici con procedure
altamente ripetitive.
B. Layout reparti che non hanno dei flussi di materiali ben
definiti e costanti. Es: fabbriche utensili, costruzioni su D. Layout uffici.
commessa.
Scopo
Nella conduzione di uno studio delle attività che comportando lavori non ripetitivi e non
standardizzati, uno strumento grafico da utilizzare è il grafico dei percorsi.
Disegnando i percorsi seguiti dagli operatori durante la loro attività lavorativa su una
planimetria, è possibile ottenere una chiara rappresentazione dei punti in cui si
verificano incroci di flussi o disposizione non razionale dei macchinari e/o degli
strumenti.
La “tecnica a Spirale”
Ciascuno di essi si avvale della tecnica “a spirale”, utilizzando però priorità diverse.
Metodo A:
Matrice origine -
destinazione
C
Metodo B: A
Travel Chart D
E
B F
Metodo “a spirale”
Metodo c:
Rel-chart
(segue) Metodo A
2. Posizionare, passo dopo passo, le diverse caselle corrispondenti ai diversi reparti, partendo
da quelle che hanno il massimo volume di scambio, originando una sorta di “spirale”.
Vengono usati dei rettangoli non in scala; è importante cercare di mantenere il più possibile
a contatto i lati delle aree con maggiore scambio.
(segue) Metodo A
C
F
A B G
D E
(segue) Metodo B
(segue) Metodo B
3. Modificare il layout per ridurre il rapporto distanze - volumi espresso dalla travel
chart. Oltre la tecnica “a spirale”, si può usare un metodo geometrico - grafico che
consiste nel cercare di accorciare le distanze tracciate tra i baricentri delle figure
componenti il layout anche alterandone le dimensioni.
A
E B
O C,E
I D
U F,G
X
(segue) Metodo C
(segue)Metodo C
Contenuti
Introduzione
Esempio
KANBAN
CODICE
“CARTELLINO” CAPIENZA
CONTENITORE
LOTTO DI
PRODUZIONE
LAVORAZIONE
SUCCESSIVA
Cosa è il KANBAN
KANBAN
CAPIENZA
QUANTO PRODURRE CONTENITORE
LOTTO DI
QUANDO PRODURRE PRODUZIONE
LAVORAZIONE
SUCCESSIVA
E’ un sistema di riordino dei materiali in cui ogni reparto richiede, tramite un cartellino
precompilato (kanban), un certo numero di pezzi al reparto a monte.
E’ un sistema che consente di controllare le scorte e di semplificare la programmazione
delle macchine.
E’ un sistema che consente un controllo visivo del processo produttivo.
Le funzioni del kanban:
1. Identifica l’articolo (il tipo di contenitore, la quantità prevista per ognuno di questi)
2. Indica che l’articolo viene consumato e va reintegrato
3. Attiva la produzione dell’articolo
Si può affermare che il kanban è un tipico sistema di gestione pull, cioè tirato dalla
produzione a valle.
Produttore:
Fornitori:
Ritardi di fornitura
Fermi di linea
Pezzi difettosi
Strumenti
Codice e descrizione
Capacità del kanban (quanti pezzi o kg o altra unità di misura del codice
rappresenta ogni kanban)
Numero del kanban e numero totale di kanban per quel codice
Locazione in magazzino
Tipo di contenitore
Operazione a monte
Operazione a valle, cioè la linea o il processo su cui è utilizzato
Tabellone
Contenitori a monte
Contenitori a valle, cioè la linea o il processo su cui è utilizzato
TABELLONE
IDENTIFICATIVO
COD 1 COD 2 COD 3
ELEMENTO
K1 K2 K3 CODICE
XXX
K1
KANBAN
NOTA
CODICE Quando il sistema è a regime, sul tabellone è possibile trovare almeno un
altro elemento:
CAPIENZA
CONTENITORE
LOTTO DI indica che il codice sul quale è applicato si sta esaurendo e
PRODUZIONE STOP di conseguenza non deve continuare la sua produzione
LAVORAZIONE
SUCCESSIVA
Il tabellone KANBAN
AREA XXXXXXXXX
11 CODICE CODICE CODICE CODICE CODICE CODICE
Verde
Gialla
Rossa
Massimo circolante: è la quantità totale massima del codice ammessa nel sistema
contando giacenze, materiale da ordinare e materiale in ordine. Rappresenta
anche il massimo valore di giacenza nel caso di blocco di consumo
Max circ. = TaxCg + PxCg + SSgxCg = Cg (SSg + Ta + P)
= (PxCg) / Ck
Primo turno
Primo turno
Secondo turno
Secondo turno
Esempio di Kanban
Incoming
Incoming AIT
AIT ….….
….….