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Legge 626
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Definizioni
z Responsabile del servizio di prevenzione e protezione
(R.S.P.P.)
Persona designata dal datore di lavoro in possesso di
attitudine e capacità adeguate.
z Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (R.L.S.)
Persona/e elette o designate per rappresentare i lavoratori
per quanto concerne gli aspetti della salute e sicurezza
durante il lavoro.
Definizioni
z Medico competente
z Medico in possesso di
z Specializzazione i medicina del lavoro o in medicina
preventiva dei lavoratori e psicotecnica o in tossicologia
industriale o specializzazione equipollente.
z Docenza o libera docenza nelle materie di cui sopra o in
igiene industriale o fisiologia e igiene del lavoro.
z Autorizzazione regionale di cui all’articolo 55 del d.l.
N°277/91
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Prevenzione
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Come si articola la valutazione?
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Rischio
Quindi
z Rischio
Relativo al fenomeno pericoloso considerato
z Gravità
del danno possibile del fenomeno pericoloso
z Probabilità
di accadimento
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Pericolo
(da norma UNI EN 292 parte 1/1991)
z “Fonte di possibili lesioni o danni alla salute. Il
termine pericolo è generalmente usato insieme
ad altre parole che definiscono la sua origine o la
natura della lesione o del danno alla salute
previsti: pericolo di elettrocuzione, pericolo di
schiacciamento, pericolo di intossicazione etc.
etc.”
Situazione pericolosa
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Funzione pericolosa di una macchina
Zona pericolosa
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Il pericolo che genera il rischio può
essere
Combinazione di pericoli
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Decreto legislativo del 19.9.1994
N°626
z Campo di applicazione
z Tutti i settori di attività pubblici e privati
z Tali norme sono applicabili, nei casi
espressamente previsti anche a:
– lavoratori a domicilio
– lavoratori con contratto privato di portierato
Definizioni
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Definizioni
z Datore di lavoro
z Persona fisica o giuridica (o soggetto pubblico)
che sia titolare del rapporto di lavoro e abbia la
responsabilità dell’impresa e/o dello stabilimento.
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Documento di valutazione del rischio
(D. Lgs. 626/94 – D. Lgs. 242/96)
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Le conclusioni della valutazione
devono quindi contenere:
z Se il rischio è/non è controllato in modo adeguato
z Se non lo è, che cosa si fa per ridurre il rischio
z Priorità d’intervento
z Possibilità di prendere provvedimenti per migliorare
ulteriormente il livello di protezione dei lavoratori
z Identificazione di eventuali altre persone che possono
essere esposte (evitare i “vuoti”)
Il lavoro al VDT...
z Controllo processi industriali
z Sanità
z Progettazione industriale
z Gestione dei sistemi di trasporto
z Telefonia
z Sportelli per il pubblico (poste, anagrafi, banche ecc...)
z Uffici
z Videogiochi
z La diffusione di posti di lavoro attrezzati con VDT è in
rapida espansione in tutti i processi di lavoro.
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...e i suoi effetti sulla salute
I falsi allarmi
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La revisione di tutti gli studi qualificati
sull’argomento non ha confermato la
presenza di tali rischi.
z In particolare:
z Nei posti con VDT le radiazioni ionizzanti (raggi X) si
mantengono allo stesso livello dell’ambiente esterno.
z Nei posti di lavoro con VDT più recenti le radiazioni non
ionizzanti (campi elettromagnetici) si mantengono al di
sotto dei limiti raccomandati.
z Negli operatori a VDT non è stato registrato alcun
significativo aumento di danni per la salute e la funzione
riproduttiva dovuti alle radiazioni.
I disturbi oculo-visivi
Quali sono
z bruciore
z lacrimazione
z secchezza
z sensazione di corpo estraneo
z ammiccamento frequente
z fastidio alla luce
z pesantezza
z visione annebbiata
z visione sdoppiata
z stanchezza alla lettura
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I disturbi oculo-visivi
Quali sono
Le principali cause
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I disturbi muscolo-scheletrici
quali sono
z Senso di peso, senso di fastidio, dolore, intorpidimento, rigidità a:
z collo
z schiena
z spalle
z braccia
z mani
z Essi sono spesso la conseguenza della degenerazione dei dischi
della colonna vertebrale, dell’affaticamento muscolare o
dell’infiammazione delle strutture tendinee.
Principali cause
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I disturbi alla colonna vertebrale
compaiono soprattutto perché:
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I disturbi alla mano e all’avambraccio
compaiono soprattutto perché:
z I nervi e i tendini dell’avambraccio e della mano, nei
movimenti ripetitivi rapidi, sono sovraccaricati o
compressi e possono infiammarsi.
z Ciò può generare dolore intenso, impaccio ai movimenti,
formicolii alle dita.
z Questo tipo di disturbo è raro e può comparire in coloro
che digitano (o usano il mouse) velocemente per buona
parte del turno lavorativo.
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Un sedile è mal dimensionato… o
poco confortevole se…
z È troppo stretto
z È troppo lungo
z È piatto o mal sagomato o troppo morbido
z Impedisce la traspirazione perché rivestito in
plastica o in gomma.
In particolare…
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Il tavolo
z Il tavolo di supporto per il VDT deve:
z avere una superficie poco riflettente di colore
chiaro
z essere stabile e sicuro
z essere ben dimensionato rispetto alle esigenze di
lavoro
z consentire flessibilità nella disposizione dei
diversi oggetti
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IN PARTICOLARE…
PER ESSERE ADEGUATO AL LAVORO COL VDT, IL
TAVOLO DEVE AVERE QUESTE CARATTERISTICHE:
z SUPERFICIE: opaca, di colore chiaro ma non
bianco.
z ALTEZZA DEL PIANO: se fissa, di 72 cm.
circa; se regolabile, deve garantire
un’escursione sia al di sotto che al di sopra di
tale misura.
z SPAZIO SOTTO IL PIANO DI LAVORO:
z in profondità: deve consentire l’alloggiamento
delle gambe semidistese;
z in larghezza: deve consentire al sedile di
infilarsi; consigliato un basso spessore del
piano deI tavolo.
z profondità del piano: deve assicurare una
corretta distanza visiva e il supporto per gli
avambracci.
Inoltre…
– Distanza visiva ottimale dal monitor: CM 50-70
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Inoltre…
LO SCHERMO 1)
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LO SCHERMO 2)
LO SCHERMO 3)
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ALTRI STRUMENTI ED ACCESSORI
1)
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ALTRI STRUMENTI ED ACCESSORI
3)
z LAMPADA DA TAVOLO: utile per soddisfare esigenze
diversificate di illuminazione. Deve essere schermata e
non provocare riflessi.
z POGGIAPIEDI: va messo a disposizione per garantire
l’appoggio dei piedi alle persone di piccola taglia. Deve
essere mobile, inclinato, antisdrucciolo; meglio se
regolabile in altezza.
z In generale va garantita la massima flessibilità nella
disposizione e nell’uso dei diversi strumenti e accessori
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Si hanno condizioni sfavorevoli di
illuminazione con...
abbagliamenti diretti
riflessi
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Si hanno condizioni sfavorevoli di
illuminazione con...
contrasti eccessivi
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UN AMBIENTE È ADEGUATO PER IL
LAVORO AL VDT QUANDO:
z Gli schermi sono posti a 90° rispetto
alle finestre (finestra sul fianco).
z Le finestre sono schermate con
“veneziane”.
z Le postazioni VDT distano almeno 1
m dalle finestre.
z L’illuminazione generale è
sufficiente, ma contenuta.
z Le luci artificiali sono schermate,
in buono stato di manutenzione,
adeguatamente collocate,
modulabili.
z Le pareti sono tinteggiate in
colore chiaro non bianco e non
riflettente.
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…E QUANDO
z Le pareti sono tinteggiate in
colore chiaro non bianco e non
riflettente.
z Lo spazio di lavoro ai VDT
consente per lo meno
all’operatore...
z di alzarsi agevolmente dal sedile;
z di transitare lateralmente;
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ALTEZZA DEL SEDILE
– Sedersi sul sedile e
regolarlo a un’altezza
tale da consentire il
mantenimento delle
gambe a 90° e i piedi
ben appoggiati sul
pavimento.
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ALTEZZA DELLO SCHIENALE
– Va posizionato in modo
da sostenere l’intera
zona lombare. In
particolare il supporto
lombare va posto a
livello del giro-vita.
Evitare di tenere lo
schienale inclinato in avanti
e comunque di lavorare a
lungo col tronco flesso.
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INCLINAZIONE DELLO SCHIENALE
Inclinare a piacimento lo
schienale da 90° a 110°.
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INCLINAZIONE DELLO SCHIENALE
Se lo schienale è basso,
o durante la digitazione,
evitare di inclinare lo
schienale a più di 110°.
z Lasciare tra la tastiera e il bordo anteriore del tavolo uno spazio per
appoggiare gli avambracci.
z Durante la digitazione mantenere il più possibile gli avambracci
appoggiati.
z Sistemare davanti a sé, di volta in volta, gli oggetti (monitor, leggio,
documenti) che richiedono maggior attenzione visiva.
z Verificare che sui documenti vi sia sufficiente illuminazione
eventualmente ricorrendo alle lampade da tavolo.
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COME DISPORRE SUL TAVOLO GLI
OGGETTI E GLI ACCESSORI
RICORDARE INOLTRE...
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PROGETTAZIONE E CONTENUTO
DEL LAVORO
z Il lavoro al VDT deve essere progettato tenendo conto
delle esigenze degli operatori. promuovendone le abilità e
favorendo l’assunzione di adeguati livelli di
responsabilità.
z Il contenuto del lavoro deve essere, nei limiti del
possibile, sufficientemente variato.
z Il software utilizzato deve essere adeguato ai compiti
assegnati, di facile uso e controllo da parte dell’
operatore.
…inoltre
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PAUSE E CAMBIAMENTI DI ATTIVITÀ
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PREVENZIONE DEI DISTURBI
MUSCOLO-SCHELETRICI
z ESERCIZI DI RILASSAMENTO, STIRAMENTO
E RINFORZO MUSCOLARE
– Qui sono presentati alcuni semplici esercizi, che
richiedono pochi minuti e che possono essere fatti,
oltre che a casa, anche nelle pause di lavoro.
– Essi sono indicati per togliere il senso di peso quando
la fatica comincia a farsi sentire.
PER IL COLLO
z STIRAMENTO
z Mettersi in questa posizione, intrecciare le dita sulla testa e tirare
lentamente il capo in basso. Restare così per 10 secondi.
z Ripetere 10 volte.
z RINFORZO
z Fare come “Totò”: ritrarre il mento, poi tornare in posizione normale.
Spingere il mento, poi tornare in posizione normale.
z Ripetere 10 volte.
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PER GLI AVAMBRACCI
z STIRAMENTO
z Mettere le mani come in figura e mantenere la
posizione per 20-30 secondi.
z Ripetere 5 volte.
PER LE SPALLE
z STIRAMENTO
z In posizione seduta portare una mano tra le scapole
tenendo il gomito bene in alto. Per aumentare lo
Stiramento aumentare progressivamente l’estensione del
capo. Mantenere la posizione per 20 secondi.
z Ripetere alternando per 5 volte.
z RINFORZO
z Sollevare le spalle, contare fino a 10, poi rilassarle.
z Portare in basso, contare fino a 10, poi rilassarle.
Ripetere 5 volte.
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PER LA SCHIENA
z STIRAMENTO
z Seduti su di una sedia, la schiena ben diritta, i piedi
appoggiati a terra, le gambe leggermente allargate.
Abbandonare le braccia fra le gambe, lasciarsi cadere in
avanti lentamente a partire dalla testa fino a toccare terra
con il dorso delle mani.
z Restare in questa posizione qualche istante, poi tirarsi su
lentamente: prima la schiena, poi il dorso, le spalle e
infine la testa.
z Ripetere l’esercizio 5 volte.
PER LA MUSCOLATURA
ADDOMINALE
z RINFORZO
z Seduti su di uno sgabello, portare lievemente
indietro il tronco fino ad avvertire la contrazione
dei muscoli addominali: mantenere la posizione
per 30 secondi.
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NELLO STILE DI VITA, PIÙ IN
GENERALE
PREVENZIONE
DELL’AFFATICAMENTO Visivo
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LO STRESS
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I PRINCIPALI FATTORI DI STRESS
NEL LAVORO:
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Altre condizioni ambientali
sfavorevoli
z Buona parte dei disturbi oculari (bruciore, lacrimazione, secchezza)
può anche essere determinata da fattori ambientali quali:
z L’inquinamento dell’aria interna:
z impianto di condizionamento poco efficiente
z affollamento di fotocopiatrici in locali poco aerati
z fumo di tabacco
z rilascio di sostanze dai rivestimenti e dagli arredi
z L’eccessiva secchezza dell’aria.
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Controllo dell’apparato visivo
ALTRI CONTROLLI
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ALTRI CONTROLLI
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