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IL SETTORE PUBBLICO COME SISTEMA DI ALLOCAZIONE DELLE RISORSE.

Il settore pubblico identificato con lo stato nazionale, esso consiste in un meccanismo di allocazione delle risorse non di mercato, che si differenzia da altri meccanismi allocativi perch in grado di imporre con la coazione lapplicazione delle regole stabilite. opportuno considerare il settore pubblico come una componente del sistema economico allinterno della quale le decisioni di allocazione vengono prese e applicate in maniera collettiva. Le dimensioni del settore pubblico possono essere misurate in modi diversi, lindicatore pi usato il rapporto tra la spesa pubblica, e il prodotto interno lordo (PIL). Limportanza del settore pubblico correlata alla ricchezza dei paesi, nei paesi in via di sviluppo il peso del settore pubblico pi contenuto che nei paesi ricchi. Nei paesi poco democratici le spese per la difesa dichiarate ufficialmente sono una parte del totale. Vi una tendenza a nasconderle, in parte allinterno degli stessi bilanci pubblici, spostando in capitoli di spesa civile spese militari; per una parte ancora maggiore le spese militari sono finanziate con operazioni al di fuori del bilancio pubblico, alcune volte perfino illegali. Ma nella spesa per la salute che esplodono le differenze tra paesi ricchi e poveri. Organizzazione del settore pubblico Il settore pubblico articolato in diversi livelli di governo, in italia abbiamo: Governo, Regioni, Enti locali. Ogni livello di governo formato da diversi tipi di organizzazione. Il Governo centrale composto, in un sistema democratico, in diversi tipi di organizzazione. I tre rami fondamentali del sistema di governo sono: 1) il potere legislativo; 2) il potere giudiziario; 3) il potere esecutivo. Quest ultimo comprende 4 tipi di organizzazione: i ministeri, le agenzie pubbliche, le gestioni fiduciarie e le imprese pubbliche. I ministeri e le agenzie pubbliche sono enti di governo a carattere generale. Le imprese pubbliche, o private, assumono forme diverse da nazione a nazione, le imprese producono e/o distribuiscono beni e servizi che richiedono unorganizzazione complessa di tipo industriale, per la quale non adeguata lorganizzazione di tipo burocratico degli enti a carattere generale. Le gestioni fiduciarie trovano applicazione nel settore pubblico, una gestione fiduciaria identifica da un lato un gruppo di persone/contribuenti obbligati a pagare determinate somme in relazione a loro caratteristiche e un gruppo di beneficiari che

hanno diritto a determinate condizioni ad attingere alle risorse della gestione. Cos i sistemi pensionistici sono finanziati da contributi di datori di lavoro e lavoratori. Le funzioni fondamentali del settore pubblico Secondo una distinzione tradizionale proposta da R. Musgrave le funzioni del settore pubblico si possono distinguere in tre grandi categorie: a) Funzione di stabilizzazione, collegata allattenuazione delle fluttuazioni del reddito nazionale e pu essere attuata attraverso il bilancio pubblico, cio attraverso manovre delle entrate e/o delle uscite. b) Funzione di allocazione, riguarda lutilizzo delle risorse e consiste o nella produzione e messa a disposizione dei cittadini di beni e servizi, oppure nella regolamentazione dei mercati. Con la regolamentazione invece di intervenire direttamente in attivit produttive il settore pubblico detta le regole alle quali le imprese e le persone devono attenersi. c) Funzione di redistribuzione, volta a correggere la distribuzione del reddito e della ricchezza dei cittadini ed effettuata con una variet di strumenti. Strumenti del bilancio pubblico o intervenendo sui diritti di propriet.

Cosa produce il settore pubblico Lesistenza di uno stato o di unorganizzazione politica obbliga allo svolgimento di alcune funzioni, cosiddetti servizi pubblici di tipo istituzionale. Quando il settore pubblico si limita a fornire questi servizi abbiamo quello che si chiama Stato minimo. Lo stato di mezzo fornisce in aggiunta a quelli forniti dallo stato minimo anche servizi essenziali per il benessere dei cittadini. Esso inoltre interviene nella redistribuzione per garantire la protezione della famiglie pi povere. Lo stato interventista, in questo caso il settore pubblico si sostituisce al settore privato sia ai fini di sostegno dello sviluppo con incentivi ed aiuti, oppure con la creazione diretta di aziende pubbliche per la produzione di beni, solitamente prodotti dal settore privato. I motivi dellintervento pubblico I costi di transizione. Riguardano la possibilit o meno di disciplinare con un sistema di prezzi la fruizione dei beni o servizi a carattere collettivo da parte
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dei potenziali consumatori. Il monopolio. Lesistenza di condizioni che conducono alla sopravvivenza sul mercato di un solo produttore, rappresenta la spiegazione dellintervento del settore pubblico in numerosi e importanti settori di attivit (fognature, acqua, illuminazione). Le esternalit. Sono gli effetti vantaggiosi o svantaggiosi provocati sullattivit di produzione o consumo di una persona o impresa, dellattivit di produzione o consumo di unaltra persona o impresa, che non si riflettono nei prezzi pagati o ricevuti. Le esternalit possono essere corrette con diversi strumenti di intervento pubblico quali le imposte, sussidi etc. Informazione. Il funzionamento efficiente del mercato presuppone lesistenza di un adeguato livello di informazione.

I BENI PUBBLICI E I PROBLEMI DELLAZIONE COLLETTIVA. Possiamo classificare tutti i beni in base a due caratteristiche: rivalit/non rivalit che fa riferimento alla possibilit/impossibilit da parte di persone diverse di consumare contemporaneamente lo stesso bene;
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lescludibilit/non escludibilit che si sostanzia nella difficolt o impossibilit per il produttore di un bene di escludere gli altri dai benefici di tale produzione. I quattro gruppi fondamentali di beni sono: a) beni pubblici, sono non rivali e non escludibili. b) beni di clubs, sono perfettamente escludibili e caratterizzati da un certo grado di non rivalit. Data una certa capacit di produzione di questi beni il loro uso da parte di una persona non preclude luso da parte di unaltra. Ma vi la possibilit di escludere dalluso di questi beni le persone non associate. c) beni di propriet comune , sono rivali e non escludibili. d) beni privati, sono rivali ed escludibili. I beni pubblici caratterizzati da perfetta rivalit ed escludibilit completa sono piuttosto rari. La maggior parte dei beni prodotti dal settore pubblico sono in realt beni misti, che presentano caratteristiche pubbliche e private. Il dilemma dellazione collettiva. Consideriamo un villaggio rurale di 1.000 abitanti infestato dalle zanzare, che possono diffondere gravi malattie, come la malaria. Per combatterle esistono due soluzioni. La prima di tipo individuale e consiste nell'acquistare bombolette di disinfestante e irrorare con esso la propria casa, il giardino, lorto, la stalla. La soluzione probabilmente efficiente solo se adottata da tutti, poich solo in tal modo si elimina drasticamente il problema. Una seconda possibilit, di tipo collettivo, consiste nell'affittare un elicottero (o qualche mezzo meno sofisticato, se il villaggio si trova in un paese a basso reddito) che effettui le irrorazioni per tutto il villaggio. La seconda soluzione non praticabile da un solo individuo, per effetto della sproporzione di costo. Diventa possibile quando tutti gli abitanti scelgono la via della collaborazione per affittare l'elicottero e ripartirsi i costi. In tale caso la spesa totale divisa per i 1.000 abitanti d origine a un costo unitario di 0,2 Euro. Sotto un profilo economico la soluzione nettamente superiore. La soluzione collettiva si impone sotto un profilo di convenienza. possibile che un buon numero degli abitanti del villaggio, se non proprio tutti, si rifiutino di collaborare. E possibile cio che tengano un comportamento strategico. E il classico problema dellazione collettiva, cio della contraddizione insita in un comportamento che da un punto di vista individuale razionale, ma che se seguito
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da tutti conduce ad una sconfitta dal punto di vista collettivo, perch la soluzione migliore non viene adottata. LA TEORIA DEI GIOCHI. Se Primo coopera e anche Secondo coopera, entrambi hanno un vantaggio netto di 1. Se Primo non coopera e Secondo invece acquista il liquido e dunque coopera, Primo avr un beneficio netto di 1,5 (non spende nulla e ha il beneficio dellazione di Secondo). Secondo, per contro, ha un beneficio negativo di 0,5, perch spende, ma parte della disinfestazione va a vantaggio di Primo. Ovviamente, la situazione si ribalta se Primo coopera e Secondo no: -0,5 e 1,5. Mentre se tutti e due decidono di non cooperare avranno entrambi un beneficio netto di 0. I due individui hanno raggiunto un equilibro di Nash, detto anche equilibrio non cooperativo. La collaborazione possibile solo se il numero di occasioni future di collaborare non conosciuto. Un fattore importante nellassicurare la cooperazione fra due parti lazione svolta da un terzo, un giudice, la polizia, un arbitro. L imprenditore politico colui il quale vede nella societ un bisogno non soddisfatto e offre la sua azione per soddisfare questo bisogno. Serve a porre in essere lazione collettiva cio a convincere un numero sufficiente di persone a cooperare. Molti problemi del settore pubblico devono essere risolti su scala sopranazionale o internazionale, tout court. Ci rende necessaria la produzione di beni pubblici globali e regionali. Questi beni sono prodotti da un numero non molto elevato di soggetti, gli stati nazionali. La tecnologia dellaggregazione indica il modo in cui i contributi individuali alla sua produzione determinano la quantit totale del bene che sar messa a disposizione dei consumatori.

CONCETTI ESSENZIALI DELLECONOMIA PUBBLICA NORMATIVA: EFFICIENZA ED EQUIT. Lefficienza Paretiana. Secondo Pareto lefficienza va affrontata in termini di benessere degli individui. Lallocazione delle risorse di una data societ efficiente se non possibile, mediante una sua modificazione, aumentare il benessere di almeno un individuo senza diminuire il benessere di qualcun altro. Linefficienza dunque uno spreco: un sistema economico inefficiente non soddisfa come potrebbe le necessit degli individui. Per Pareto l'efficienza costruita sulla base di due postulati etici generali. 1) Il primo l'individualismo. In base ad esso l'individuo considerato essere il miglior giudice di s stesso e quindi la classificazione degli stati del mondo effettuata in base alla classificazione effettuata dagli individui. 2) Il secondo postulato per i giudizi di efficienza concerne l'aggregazione, cio la considerazione congiunta, delle preferenze individuali.
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Ma il principio Paretiano ha alcuni limiti, ovvero non consente di valutare alcuna politica redistributiva. Il principio non accetta di giudicare il risultato del togliere un Euro a un individuo ricchissimo per darlo a un povero, che muore di fame. Il principio di compensazione di Kaldor-Hicks Uno stato del mondo, o il risultato di una politica, A, pu essere giudicato preferibile a uno stato B, anche se il passaggio da A a B comporta il peggioramento della situazione di qualcuno, se coloro che sono avvantaggiati sono in grado di compensare integralmente quelli svantaggiati e rimanere ancora in situazione migliore rispetto a B. Tale principio non accetta che l'aggiunta di un'unit al consumo del povero possa aumentare il benessere complessivo in misura superiore alla diminuzione provocata dal prelievo di un'unit del ricco. La frontiera del benessere Consideriamo una situazione in cui ci sono due individui, Tizio e Caio, e un certo ammontare di risorse. Le risorse possono essere distribuite in combinazioni infinite fra i due, che a loro volta ne fanno luso che vogliono e ne traggono un certo livello di benessere, ovvero utilit. La curva che unisce le infinite combinazioni delle utilit dei due individui rappresenta la frontiera del benessere. Il passaggio da un punto ad un altro sulla frontiera comporta laumento del benessere di un individuo e la riduzione dellaltro. Le funzioni del benessere sociale Una funzione del benessere sociale fornisce una classificazione di stati del mondo alternativi caratterizzati dal fatto che i diversi individui godono di differenti livelli di utilit. La funzione esprime dunque le preferenze della collettivit circa la distribuzione del benessere. Secondo la scuola di pensiero degli utilitaristi non vi modo per distinguere fra un individuo e un altro: tutti devono avere la stessa considerazione sociale. Il benessere collettivo non allora altro che la somma semplice dei benessere individuali. La funzione del benessere di una societ che desidera la distribuzione del benessere fra gli individui assolutamente uguale nota come funzione del benessere rawlsiano.
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INTERDIPENDENZE E ESTERNALIT Le esternalit possono essere positive o negative, possono essere prodotte o subite da imprese o da individui. Esternalit da impresa a impresa. Sono generate dallattivit produttiva sulle possibilit di produzione di una o pi imprese. Esternalit sa impresa a consumatore. Questo tipo di esternalit rilevante per il benessere degli individui. Lesternalit pu essere connessa o direttamente alla produzione effettuata dallimpresa o alluso da parte di essa di un particolare fattore produttivo, o da entrambe. Esternalit da individuo a individuo. Concettualmente limpatto derivante dallattivit di un individuo su quella di un altro pu essere di due tipi o fisico o psichico. Origini delle esternalit Lorigine delle esternalit deriva dalla mancata definizione dei diritti di propriet. La correzione delle esternalit con: LE IMPOSTE Prendiamo il caso di un impresa che inquina un corso dacqua. Linefficienza deriva dalla possibilit dellimpresa di acquistare un fattore produttivo a un prezzo troppo basso, e quindi potere praticare sul prodotto un prezzo artificialmente basso. Una soluzione consiste in unimposta specifica sul prodotto dellimpresa inquinante, in modo da correggere il prezzo. Il gettito pu servire ad indennizzare coloro che sono danneggiati dallinquinamento rimanente. O finanziare un impianto di depurazione. IL PAGAMENTO DI UN SUSSIDIO rappresentato dalla concessione di un sussidio allimpresa inquinante, affinch riduca la sua produzione. Non vi gettito aggiuntivo ma occorre destinare a questo fine parte del gettito esistente. Occorre conoscere quale sarebbe stata la produzione dellimpresa senza sussidio , limpresa avr ogni interesse ad esagerare il livello di produzione prima del sussidio. ATTRIBUZIONE DEI DIRITTI DI PROPRIET

Secondo il teorema di Coase la soluzione efficiente pu essere ottenuta mediante lattribuzione a una delle parti del diritto di propriet sulla risorsa utilizzata. Il teorema risulta dimostrato ma difficilmente applicabile alla realt. LA REGOLAMENTAZIONE Si fissano i limiti massimi alla quantit di inquinamento che industrie e consumatori possono produrre, pena lapplicazione di sanzioni pecuniarie o legali. Industrie e privati possono attenersi ai limiti o riducendo la propria attivit o installando dispositivi che riducano linquinamento. LA VENDITA ALLASTA DEI DIRITTI DI INQUINARE Si tratta della soluzione pi popolare oggi. Lautorit pubblica annuncia che le imprese per emettere sostanze inquinanti devono utilizzare i cosiddetti diritti allinquinamento. Dovr quindi procedere allattribuzione di 6 diritti, lautorit pu distribuirne 3 a testa gratuitamente o venderli in unasta che stimoli la concorrenza fra le imprese. ISTITUZIONI E PROCESSI DI DECISIONE COLLETTIVA La teoria delle scelte collettive: gli individui partecipano ai processi politici con lo stesso atteggiamento e le stesse motivazioni con le quali effettuano le scelte economiche ovvero la ricerca razionale del proprio interesse, ci non preclude di prendere in considerazione linteresse degli altri. La teoria dellinteresse pubblico: le preferenze e i comportamenti espressi nelle scelte politiche derivano non solo dalla valutazione del proprio interesse ma sono espressione del fatto che i cittadini si sentono integrati in una comunit. I cittadini sentono il peso esercitato dalle convinzioni di natura etico-filosofica, personali etc. La political economy sostiene che i politici non sono necessariamente ispirati dallinteresse pubblico, ma agiscono razionalmente rispondendo agli incentivi a cui sono messi di fronte. Unanimit ed efficienza La totalit dei sistemi democratici attuali adotta per le decisioni ordinarie la regola della maggioranza assoluta: una decisione valida quando ha ottenuto un quorum pari al 50% dei voti +1. Buchanan e Tullock hanno proposto un modello per la determinazione ottimale del quorum. Essi introducono due nozioni:
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Il costo esterno alle decisioni: il costo che si sopporta in una decisione di voto, rispetto ad una situazione paretiana. Quando non si raggiunge lunanimit vi sono degli esclusi. Il costo esterno la somma dei costi sopportati da costoro. Il costo esterno si riduce allaumentare del quorum richiesto per validare una situazione. Il costo interno alla decisione: comprende il tempo e lo sforzo necessario per assicurarsi lappoggio degli elettori. Teoria dellelettore mediano Teoria secondo cui, in una comunit in cui le decisioni sono prese a maggioranza, il risultato della consultazione elettorale tender a collocarsi intorno alla posizione mediana nelle preferenze dei diversi individui. La teoria costituisce uno dei pi noti risultati della teoria delle votazioni che indaga le procedure di formazione delle scelte collettive. Essa presuppone che i votanti siano in numero dispari e che le preferenze abbiano un unico massimo (siano, cio, single-peaked); date queste ipotesi, possibile dimostrare che il risultato finale della votazione corrisponder alle preferenze dell'elettore per il quale l'alternativa migliore si colloca in una posizione mediana. Quest'ultimo elettore, infatti, quello che, trovandosi sulla mediana. Della distribuzione di frequenza delle preferenze della collettivit, esprime una posizione con cui concorda la maggioranza degli elettori. Intensit delle preferenze facile immaginare una situazione in cui il guadagno della maggioranza inferiore alla perdita della minoranza, cosicch questa sarebbe in grado di convincere la maggioranza a votare per lalternativa preferita. La vittoria della minoranza sarebbe efficiente secondo la teoria paretiana. Il problema risolvibile con lintroduzione di un voto a punteggio anzich a maggioranza. La regola del voto a punteggio fa prevalere lalternativa che ottiene il punteggio massimo. Ma questa offre la possibilit di un comportamento strategico, gli elettori potrebbero dichiarare in modo non sincero le proprie preferenze.

Il problema del commercio dei voti

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Con il commercio dei voti una parte che ha scarso interesse ad un problema promette il suo appoggio, il suo voto, ad unaltra parte molto interessata a patto che questultima voti a favore di un problema che sta molto a cuore alla prima. Il commercio dei voti stato additato come causa principale della crescita della spesa pubblica. Downs e Schumpeter Schumpeter sviluppa una concezione della politica con un parallelismo tra uomini politici ed imprenditori. Allo stesso modo in cui gli imprenditori mirano a massimizzare i profitti sforzandosi di capire i gusti dei consumatori ed offrendo loro prodotti che li soddisfano, cos i politici massimizzano i voti offrendo agli elettori piattaforme politiche in grado di soddisfare i loro interessi. Downs afferma che lipotesi fondamentale del nostro modello che i partiti elaborano politiche per vincere le elezioni e non vincono le elezioni per formulare politiche. Vincer il partito che in grado di formare una piattaforma capace di soddisfare le preferenze di una maggioranza di elettori.

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LAMMINISTRAZIONE E GLI APPARATI PUBBLICI La teoria economica della burocrazia (Weber) La burocrazia per Weber la forma pi efficiente di amministrazione perch applica allamministrazione la conoscenza scientifica e la razionalit. Loperare burocratico si basa su due principi: La scomposizione di ogni attivit svolta da unorganizzazione burocratica in un elenco minuzioso di tutti i compiti necessari per arrivare al risultato finale. La scelta per ogni compito della persona dotata delle capacit personali e professionali pi adatte allo svolgimento del compito stesso.

Asimmetria informativa Situazione nella quale il produttore conosce il proprio prodotto e lacquirente no; nei casi in cui le informazioni su un prodotto sono fondamentali per stabilirne il prezzo, si ha un fallimento del mercato ossia si ha una di quelle condizioni ove lincontro tra domanda e offerta non in grado di determinare un prezzo corretto. Ecco una condizione ricorrente nel mercato del software. Ma lasimmetria informativa se da un lato investe il consumatore (in quanto non accedendo al codice sorgente non conosce a pieno il prodotto) non esula neanche il produttore stesso che non e infatti in grado di controllare il comportamento degli acquirenti di conoscenza. In particolare la conoscenza un bene non solo facilmente trasferibile e copiabile, ma soprattutto un bene malleabile, che pu essere modellato, riadattato e da cui pu essere creata ulteriore conoscenza. E' facile immaginare una serie di comportamenti opportunistici che, non potendo essere tutti inseriti nei contratti, rendono la licenza un contratto rischioso (tramite la licenza si potrebbero fornire ai concorrenti le basi per lo sviluppo di un prodotto superiore, oppure i
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licenziatari potrebbero vendere - lievemente modificata o ampliata - la conoscenza data in licenza). IL BILANCIO: , per ogni livello di produzione, la somma globale che lacquirente valuta opportuno stanziare per lattivit svolta dal produttore. La differenza tra il bilancio totale e il costo totale da origine al bilancio discrezionale, questo quanto rimane da spendere per i manager una volta che dallo stanziamento di bilancio siano ottenuti i costi indispensabili o minimi per effettuare la produzione a cui il produttore si impegnato. La teoria dellagenzia La relazione di agenzia definita da Jensen e Meckling come "un contratto in base al quale una o pi persone (principale) obbliga un'altra persona (agente) a ricoprire per suo conto una data mansione, che implica una delega di potere all'agente". Tale definizione molto generale, e comprende qualsiasi relazione tra due individui, in cui uno dei due delega parte del proprio potere all'altro. Il contratto di agenzia, per, presenta alcuni rischi, dovuti al comportamento opportunistico delle parti, che tendono a massimizzare la propria utilit (tale comportamento opportunistico non eliminabile, pu essere tuttavia limitato). In particolare vi possono essere due tipi di opportunismo: Selezione avversa (opportunismo ex ante)L'agente fornir al principale informazioni erronee o incomplete sulle proprie capacit e competenze per farsi assumere. Azzardo morale (opportunismo ex post) costituito dal comportamento scorretto che l'agente mette in atto in presenza di asimmetrie informative e per via dell'incompletezza del contratto(specie nel caso in cui non sia verificabile se le parti hanno effettivamente adempiuto in modo corretto agli obblighi del contratto) Sono inoltre presenti delle asimmetrie informative a favore dell'agente, in quanto esso sicuramente a conoscenza di un maggior numero di informazioni rispetto al principale sul ruolo da svolgere, e pu sfruttare queste asimmetrie informative tenendo comportamenti opportunistici. La teoria dell'agenzia suppone che i comportamenti opportunistici dell'agente non siano eliminabili, e che praticamente impossibile che esso operi nell'interesse del principale; questo genera dei costi detti "costi di agenzia":
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costi di sorveglianza ed incentivazione necessari per orientare il comportamento dell'agente costi di obbligazione che l'agente deve sostenere per assicurare il principale che non adotter comportamenti opportunistici che lo possano danneggiare, ed eventualmente indennizzarlo parte residua che rappresentata dalla differenza tra l'utilit derivante dal comportamento effettivo dell'agente e l'utilit derivante dal comportamento che avrebbe dovuto tenere l'agente La teoria dell'agenzia riguarda dunque in generale qualsiasi relazione principaleagente in cui vi sia una delega di potere dall'uno all'altro; ha avuto tuttavia molta influenza sullo sviluppo di sistemi retributivi di manager(nel ruolo di agenti) basati non su una retribuzione fissa, ma su un tipo di retribuzione variabile in base ai risultati dell'impresa e su altri tipi di incentivi (partecipazione azionaria, stock option) volti a limitare i comportamenti opportunistici dei manager. I contratti fra enti pubblici ed imprese private Il settore pubblico acquista grandi quantit di beni dal settore privato. Lacquisto da privati avviene con un meccanismo di asta in grado di assicurare il prezzo pi basso per lacquirente pubblico. Vi sono due modi per determinare il prezzo della fornitura: CONTRATTO A PREZZO FISSO: consiste nel fissare nel contratto iniziale di aggiudicazione un prezzo immodificabile e far sopportare allimpresa contraente tutti gli aumenti successivi di costo. CONTRATTO DEL COSTO Pi UN MARGINE: consiste nel fissare un prezzo che riconosce allimpresa tutti i costi dimostrati pi un margine di profitto sugli stessi. Efficienza ed efficacia EFFICIENZA: unimpresa efficiente quando sceglie la combinazione di fattori produttivi che le permette di minimizzare i costi di produzione. EFFICACIA: un concetto che esprime la relazione esistente fra la produzione diretta di servizi e il raggiungimento degli obbiettivi posti dallazione pubblica.

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LA CORRUZIONE Il funzionamento del settore pubblico reso inefficacie dai comportamenti corrotti di coloro che hanno a che fare con esso. La corruzione una causa, provocata dallesterno, di cattivo funzionamento di unorganizzazione, pubblica e privata. La corruzione produce anche effetti negativi sotto il profilo redistributivo. Infatti i ricchi possono trarre vantaggi dalle operazioni di corruzione, i poveri invece sono costretti a pagare somme che incidono sulle risorse di cui dispongono per ottenere servizi che dovrebbero avere gratuitamente. Per questo la corruzione stata definita unimposta regressiva, pi basso il reddito di una persona pi elevata lincidenza delle somme da pagare ai corrotti. Vi sono alcune situazioni tipiche in cui si generano comportamenti corrotti: Quando un bene o un servizio viene ripartito con criteri diversi dalla disponibilit a pagare dei possibili utilizzatori: si dice che i pagamenti non legali fanno combaciare domanda ed offerta (import/export). Quando la produzione di un bene o un servizio avviene a livelli insufficienti: si ha quando per scarsezza di incentivi i funzionari hanno bassi ritmi di lavoro, in questo caso i pagamenti illegali funzionano come premi di incentivazione. Quando la regolamentazione o il peso dei prelievi obbligatori sono eccessivi: in questo caso i pagamenti illegali sono utilizzati per ridurre i costi. Quando alcune attivit sono svolte nellillegalit. Quando i corruttori non sono puniti dalle legislazioni cui fanno riferimento. Come ridurre la corruzione: Con la riduzione delle situazioni di monopolio: chi il solo a fornire un dato servizio pubblico dispone di un potere che facilita i pagamenti illeciti.

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Con leggi rigide che riducono la discrezionalit degli agenti: maggiori sono le facolt di decisione dellagente, maggiori sono le possibilit di comportamenti corrotti. Con laumento delle probabilit di scoprire i corrotti: per ridurre lincidenza dei comportamenti corrotti necessario ridurre lutilit. Con lintroduzione di Agenzie indipendenti contro la corruzione: lidea di avere unamministrazione separata dal resto del settore pubblico con un organico di funzionari preparati e ben pagati in grado di controllare con efficacia loperato delle altre amministrazioni e di segnalare alla giustizia i comportamenti che si presume siano di corruzione. Con laumento delle penalit per i corrotti. Migliorando le remunerazioni dei funzionari pubblici. Influenzando gli atteggiamenti pubblici sulla corruzione per cambiare i costi morali della corruzione sia per lagente che per il terzo.

LA REGOLAMENTAZIONE DELLE ATTIVITA ECONOMICHE La regolamentazione consiste nellimporre vincoli o obblighi al comportamento di individui ed imprese. La regolamentazione incide sui costi e sui benefici dello svolgimento delle attivit economiche e pu modificare i valori dei beni patrimoniali posseduti da individui ed imprese. I tipi di regolamentazione Vi sono diversi tipi di regolamentazione: La regolamentazione economica ha come oggetto le decisioni di prezzo, produzione e ingresso e uscita dai mercati delle imprese. Questa ha come obbiettivi laumento dellefficienza nella produzione e dei vantaggi ottenibili dai consumatori. Si concentra su alcune situazioni topiche in cui le imperfezioni del mercato sono particolarmente intense come quella del
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monopolio naturale in cui unimpresa sola occupa permanentemente il mercato. La regolamentazione sociale mira a correggere imperfezioni di mercato, a ridurre i costi sociali delle decisioni private ed mossa da considerazioni di equit. La regolamentazione ambientale un tipico esempio di politica volta a correggere un costo sociale, precisamente i danni allambiente provocati da imprese e individui. La regolamentazione del monopolio naturale Si ha monopolio naturale quando la funzione di costo sub additiva, quando cio ununica grande impresa in grado di produrre a costi inferiori rispetto ad un insieme di piccole imprese, vi quindi spazio sul mercato per ununica impresa. Unimpresa privata pu gestire un monopolio naturale. Lintervento pubblico deve quindi affrontare alcuni problemi se vuole essere efficiente, cio se vuole spingere la produzione fino al punto in cui il beneficio uguale al costo marginale. Prezzo uguale al costo medio: L a soluzione pi semplice consiste nel fissare il prezzo al livello del costo medio. Altrimenti si pu finanziare la perdita di gestione derivante dalla differenza fra costo medio e costo marginale, con listituzione di unimposta a somma fissa pari alla perdita e ripartita in parti uguali fra i cittadini. Ma questa soluzione risulta essere non equa. Tariffa composta di due parti Si puo inoltre utilizzare una tariffa composta in due parti. Una prima parte, fissa, viene fatta pagare a tutti gli utenti e serve per diventare utilizzatori del servizio. Una seconda parte variabile e viene commisurata a ogni unit del servizio consumato. La discriminazione delle tariffe Unaltra soluzione rappresentata dallapplicazione di una tariffa singola, ma differenziata in base alle quantit consumate o alle caratteristiche dei consumatori.

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Le tecniche di regolamentazione del prezzo: il tasso di profitto equo Negli stati uniti si sviluppata e si usa la tecnica del tasso di profitto equo, il contratto deve: a) Indurre limpresa affidataria a tenere un comportamento efficiente che il regolatore non in grado di osservare compiutamente. b) Attuare una ripartizione del rischio efficiente fra le due parti. Il regolatore determina nel contratto il ricavo complessivo che limpresa autorizzata ad incassare. Se il fattore di incentivazione del contratto =0 il ricavo determinato unicamente dal costo totale. Cos il tasso equo di profitto calcola i costi diversi sopportati dallimpresa e determina il prezzo aggiungendovi una remunerazione equa del capitale investito. Se il fattore di incentivazione del contratto =1 il ricavo totalmente scollegato dal costo. Questo il modello di riferimento della tecnica del price capping dove limpresa si assume il rischio connesso a variazioni imprevedibili di costo. Il price capping E il metodo pi diffuso nei paesi industrializzati e prevede lindividuazione di un prezzo massimo inferiore a quello praticato in monopolio non regolato. La regolazione cap permette di conseguire la piena efficienza produttiva, perch mantiene il rapporto ottimale di impiego dei fattori che minimizza i costi, e ogni guadagno in termini di minori costi di produzione incamerato dallimpresa. Nella pi semplice versione del price cap allimpresa regolata concessa ampia libert di stabilire le tariffe per i singoli servizi che fornisce. Essa pu aumentare i prezzi di alcuni e diminuire quelli di altri, purch il valor medio soddisfi il vincolo imposto. Leconomia politica della regolamentazione: gli attori della regolamentazione Si pensato di affidare la regolamentazione ad organismi, le Autorit indipendenti, dotate di adeguata strumentazione. Le autorit indipendenti si caratterizzano per: elevata competenza specialistica; responsabilit ben definite e mirate ai problemi da risolvere nel settore di operazione; indipendenza dalle pressioni politiche. Lindipendenza ricercata attraverso le procedure di nomina dei vertici delle autorit. Teorie dei gruppi di interesse e regolamentazione: i modelli di Stigler e Peltzman
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Nellattivit di regolamentazione vi sono molte situazioni in cui linteresse del regolamentatore rischia di collimare, pi con quello dellimpresa regolamentata, che con quello del pubblico dei consumatori che dovrebbe tutelare. Per Stigler il regolatore passivo ed orienta la sua politica in virt del pi forte, ed i produttori sono pi forti dei consumatori, le imprese sono dunque in grado di orientare il regolatore dalla loro parte. Per Peltzman il regolatore avvantaggia con le proprie decisioni alcuni individui che poi gli daranno il proprio consenso elettorale, sar orientato dunque a raccogliere una maggioranza di consensi o a massimizzarli. Regolamentazione e ricerca di rendite di posizione (rent seeking) Mentre per i consumatori la forma di mercato ideale la concorrenza, per i produttori il monopolio. Il potere di mercato massimo e il profitto ottenibile quello pi elevato. I produttori sono incentivati ad organizzarsi per creare il monopolio, alleandosi con politici e funzionari. Questa attivit dei gruppi di interesse nota come ricerca delle rendite. Essa crea una ripartizione di costi e benefici delle politiche pubbliche diversa da quella che vi sarebbe se fossero solo i numeri a contare. Limpresa che gode della situazione di monopolio ha tutto linteresse a mantenerla ed disposta a spendere fino al limite per pagare politi e funzionari che allontanino ogni rischio di eliminazione del monopolio. Le alternative alla regolamentazione In determinate situazioni la regolamentazione pu essere efficacemente sostituita da interventi che stimolino la concorrenza. Il primo meccanismo consiste nella stimolazione della concorrenza per il mercato, se non possibile eliminare il fatto che un mercato dominato dal monopolio possibile, scegliendo chi pu occupare quel mercato per un periodo limitato di tempo, indurre il monopolista ad un comportamento simile a quello che si avrebbe su un mercato concorrenziale. Il meccanismo consiste nel mettere allasta la concessione di operare nel settore. Il secondo meccanismo, teoria della contendibilit, si concentra sulle condizioni di concorrenza potenziale esistenti nei diversi settori. Un mercato contendibile se in grado di generare i risultati della libera concorrenza senza intervento dello stato. Il terzo meccanismo la competizione intermodale. Un monopolio naturale in un determinato settore pu essere sottoposto a concorrenza da imprese che producono beni e servizi che sono stretti sostituti di quelli prodotti dal primo.
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Il quarto meccanismo lintroduzione della concorrenza tramite un comune metro di misura. La privatizzazione Alla base del processo di privatizzazione delle imprese ci sono tre motivazioni non ideologiche: La scarsa qualit dei servizi prestati dalle imprese pubbliche in raffronto al costo di funzionamento delle stesse. Lincapacit di molte imprese pubbliche di far fronte allevoluzione della domanda. Le difficolt finanziarie del settore pubblico, che hanno spinto alla vendita delle imprese pubbliche per integrare le risorse di bilancio disponibili.

DISEGUAGLIANZA E POVERT Una situazione di diseguaglianza estrema nei redditi o nei livelli di consumo significa condizioni di povert per una frazione della popolazione. I due concetti sono collegati, la diseguaglianza fa riferimento alla posizione relativa dei singoli individui rispetto ad una variabile; la povert si concentra soltanto su quegli individui le cui condizioni si trovano al di sotto di uno standard definito come essenziale per godere di un minimo di benessere.
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La misurazione della diseguaglianza Un modo per avere unidea della diseguaglianza della popolazione rispetto una variabile, la terra posseduta, consiste in un primo luogo nellordinare la popolazione secondo la terra posseduta. Poi si divide la popolazione in gruppi di pari dimensione numerica esempio quintili, e calcolare nel terzo passo per ogni quintile la quantit di terra posseduta da coloro che lo compongono. (curva di Lorentz) La misurazione della povert La povert fa riferimento allincapacit di far fronte ai bisogni essenziali della persona a causa della mancanza di risorse. Per misurarla occorre individuare una variabile, o una dimensione, rispetto alla quale si definisce una soglia, detta linea di povert. Gli individui che non raggiungono questa soglia sono detti poveri. La variabile rispetto alla quale si misura questa soglia pu essere di tipo monetario ( reddito o consumo) o non monetario. Vi una grande preferenza verso il consumo perch: Si tratta di una variabile pi strettamente collegata rispetto al reddito al benessere delle persone. Il consumo pu essere pi facilmente misurato del reddito. Le pi importanti dimensioni non monetarie sono: Lo stato di salute delle persone singole e dei familiari, e dellaccesso ai centri di salute. Laccesso alle scuole e il grado di istruzione posseduto. Povert assoluta Si definisce uno standard, che si ritiene essenziale perch le persone possano soddisfare le loro necessit di base. Coloro che non raggiungono lo standard definito sono definiti poveri. La povert pu essere relativa, una persona non pu essere considerata povera solo perch il suo tenore di vita bassissimo, ma anche perch esso basso in relazione al tenore di vita delle persone con le quali deve confrontarsi. Le politiche di correzione

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Consideriamo la diseguaglianza dei redditi. Le distribuzione dei redditi determinata dalla combina<ione di due elementi: la disponibilit individuale dei fattori, soprattutto il capitale umano e quello materiale; il secondo elemento sono i prezzi unitari, che le persone spuntano nella vendita dei servizi del loro capitale. La distribuzione del capitale determinata dalle condizioni familiari e sociali. La capacit di lavoro di un individuo dipende sia dalle sue doti sia dalle capacit acquisite con listruzione e lattivit lavorativa, sia infine dalla scelta tra il lavoro e il tempo libero.

IL WELFARE STATE: LE SPESE PER LA PREVIDENZA ED ASSISTENZA I pi importanti settori di intervento e di spesa degli stati moderni formano il Welfare State. Le dimensioni raggiunte da questultimo lo portano ad affrontare una sfida proveniente dal processo della globalizzazione. Tale sfida deriva dal fatto che tutte le economie nazionali sono obbligate a competere su un mercato a scala mondiale e in una situazione di mobilit di beni e persone. La spesa sociale include la spesa per le pensioni e gli altri interventi monetari per la protezione e lassistenza sociale, la spesa per la salute. La dimensione della spesa sociale pi elevata nei paesi europei, specialmente quelli scandinavi noti come le democrazie del benessere, dove la spesa supera il 30% del PIL. LItalia si situa fra i paesi ad elevata spesa sociale quasi il 30%. Inoltre la crescita fra le pi elevate quasi del 50%. Il Welfare State in Italia In Italia si tende a distinguere fra spese previdenziali e spese assistenziali. pi corretto distinguere fra interventi finanziari tramite contributi ed interventi finanziari tramite i sistemi di tassazione generale. I primi fanno parte del sistema di sicurezza sociale mentre i secondi fanno parte del sistema di assistenza sociale. Lidea della sicurezza sociale che le prestazioni sono pagate dai beneficiari tramite prelievi specifici, normalmente calcolati sul reddito da lavoro, i cosiddetti contributi sociali, o dalle assicurazioni sociali. Il modello bismarkiano si fonda sul principio assicurativo e tutela innanzitutto i lavoratori e le loro famiglie e si finanzia con i contributi sui salari. Il modello beveridgiano assicura una copertura universale e si finanzia con imposte generali. Buona parte delle prestazioni dei sistemi di sicurezza e assistenza possono essere fornite dalle assicurazioni private.
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Per quanto riguarda le pensioni quelle private sono gestite dallINPS (Istituto nazionale per la previdenza sociale). LItalia ha la concentrazione maggiore di spesa per le pensioni 16,6 % del PIL. Il nostro paese spende molto per gli interventi in denaro e molto poco per gli interventi che consistono in servizi. Le ragioni dellintervento pubblico I sistemi di protezione ed assistenza sociale sono lo strumento pi importante, accanto alla tassazione, per effettuare una redistribuzione del reddito a favore delle persone e famiglie pi bisognose. La spesa per le pensioni: tipologia dei sistemi pensionistici Ci sono due principali sistemi di pensione: A capitalizzazione che basato sullaccumulazione del risparmio in un fondo pensionistico nel quale sono anche versati i rendimenti provenienti dalle attivit del fondo. A ripartizione, le pensioni vengono pagate dal reddito prodotto al momento prelevando imposte o contributi, alla generazione di persone che lavorano, e trasferendo il ricavato alla generazione di quelli che non lavorano pi, i pensionati. Questi sistemi sono gestiti dallo stato e si fondano su un patto intergenerazionale. Un terzo sistema basato su contributi definiti su base nazionale. Lo schema il seguente. Ogni lavoratore paga un contributo calcolato come percentuale del suo reddito. I contributi accumulati sono rivalutati annualmente secondo un tasso dinteresse definito dal governo. Al momento dellandata in pensione i fondi accumulati sono trasformati in annualit di pensione. Le annualit sono pagate a partire dai contributi versati dai lavoratori. Tipologie delle pensioni pagate in Italia La pensione di vecchiaia: il principale strumento pensionistico e spetta a coloro che hanno raggiunto let pensionabile e che sono iscritti ad un istituto previdenziale quale lINPS.
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La pensione di anzianit: si pu ottenere prima di aver compiuto let pensionabile dopo aver soddisfatto obblighi contributivi minimi. La pensione di reversibilit: viene pagata al coniuge sopravvivente con un importo pari al 60% massimo. La pensione sociale: vi accedono le persone oltre i 65 anni di et prive di reddito. Le pensioni di invalidit: si compongono di due strumenti diversi. Il primo sono le pensioni vere e proprioe che vengono versati a coloro che hanno una condizione di invalidit totale. Il secondo costituito dallassegno di invalidit, che spetta ai lavoratori affetti da infermit fisica o mentale. Lassegno ordinario dura per tre anni ed rinnovabile su richiesta del beneficiario che viene sottoposto a visita medicolegale.

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LE POLITICHE DI SPESA PER LA SALUTE E LISTRUZIONE Istruzione e sanit sono i settori di spesa pubblica pi importanti. Istruzione e salute non sono beni pubblici, ma sono beni misti con una forte componente privata. La salute La salute una componente importante del capitale umano. Le persone in salute possono lavorare e procacciarsi un reddito. Investire in salute produce benefici a lungo termine. Tuti noi desideriamo la salute, ma nessuno desidera le cure. Non vi dunque una domanda diretta di cure sanitarie, ma una domanda derivata: si chiedono cure perch si vuole essere in salute. La salute si ottiene per non solo dalle cure ma da vari elementi: Lo standard generale di vita, in particolare il reddito; Le scelte individuali, quali quelle relative al consumo di alcool e tabacco; Lambiente fisico in cui si vive; Lofferta sanitaria Le cure sanitarie non sono un bene pubblico. Sono rivali e quasi sempre escludibili. Ci rende possibile lofferta privata. Accanto al settore privato opera quello pubblico con proprie strutture. In alcuni Paesi le cure sanitarie pubbliche sono prestate dal governo centrale, in altri da governi regionali e locali. Non va dimenticato lintervento del settore non-profit, cio delle organizzazioni senza fini di lucro e caritative, presenti non solo nei paesi poveri ma anche nei paesi pi ricchi. Lassicurazione privata contro le malattie Il fabbisogno di cure sanitarie non prevedibile quindi la spesa relativa non programmabile. Le persone potrebbero trovarsi in una situazione di non essere in grado di curarsi per incapacit di pagare. Questo problema pu essere risolto dalle assicurazioni. Gli individui sottoscrivono un contratto con un assicuratore in base al quale in cambio di un pagamento allinizio di un periodo, lassicuratore si impegna a
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pagare le spese in cui lassicurato incorrer in quel periodo per curare la propria salute. Le ragioni a favore dellintervento pubblico MOTIVI DI EFFICIENZA: Asimmetria e carenza di informazione => lasimmetria di informazione una causa tipica di malfunzionamento dei mercati. La cura della salute un problema molto complesso per il quale la maggior parte delle persone non dispone delle conoscenze tecniche per: decidere se e quando ricorrere alle cure; conoscere le caratteristiche e le qualit di chi si offre a fornire le cure; scegliere le cure pi appropriate. Esternalit. Problemi di esternalit si manifestano soprattutto nel caso di malattie infettive. MOTIVI DI EQUIT: Non vi dubbio che la capacit di informarsi non egualmente distribuita fra le classi sociali. I poveri hanno pi difficolt dei ricchi. Una componente della povert lincapacit di accedere per motivi economici alle cure mediche.

Le modalit diverse dellintervento pubblico: La fornitura di informazione alla popolazione e agli operatori; La regolamentazione. La fissazione delle qualifiche minime che deve avere chi esercita le professioni mediche, le info che i farmaci devono fornire ai consumatori; Limposizione di obblighi. Imposizione dellobbligo di assicurazione contro le malattie. Obbligo generalmente imposto dai datori di lavoro; Il finanziamento delle cure mediche. Pu essere esteso a tutta la popolazione mediante il finanziamento con imposte delle spese per lassicurazione, o mediante il rimborso delle spese mediche sostenute; La produzione pubblica delle cure mediche. il caso dellItalia, dove tramite il servizio sanitario nazionale sono prodotti la maggior parte dei servizi medici usati dalla popolazione. Il finanziamento della spesa sanitaria:
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Vi sono 4 fonti principali di finanziamento: I pagamenti diretti da parte degli utenti. Sono contributi, in Italia tickets, richiesti al momento dellottenimento di prestazioni, quali lacquisto di medicine. Richiesti in somma fissa o percentuale del costo; I premi dassicurazione. Sono pagati anchessi dagli utenti direttamente o indirettamente (i datori di lavoro per conto dei dipendenti). Lammontare dei premi correlato alla dimensione del rischio; I contributi sociali. Sono prelievi obbligatori. Imposte con destinazione duso alla sanit, sono pagati o dai lavoratori o dai datori di lavoro. Le imposte. Le spese sanitare sono finanziate con strumenti fiscali;

Listruzione Listruzione un bene misto. Attribuisce a chi la consuma benefici individuali, contribuendo a determinare la formazione del capitale umano. Il beneficio principale dellistruzione ha caratteristiche dattivit dinvestimento, principalmente sul capitale umano. I benefici pubblici Listruzione fonte di importanti esternalit. Se uno o pi individui si istruiscono, aumentano la propria capacit lavorativa e lavorando insieme agli altri aumentano anche la capacit di questi ultimi. Laccesso allistruzione inoltre migliora lambiente sociale. I rendimenti dellistruzione Se dai benefici sottraiamo i costi, abbiamo i rendimenti dellistruzione. Bisogna distinguere fra rendimenti privati e rendimenti sociali per arrivare ai quali si sommano i benefici individuali e pubblici e vi si sottraggono i costi privati e pubblici. Per quanto riguarda il settore pubblico il rendimento sociale inferiore a quello privato.

Le giustificazioni dellintervento pubblico


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Inefficienza del mercato. La scelta da parte degli individui se proseguire o meno gli studi comporta la disponibilit: dinformazione perfetta circa i flussi di reddito futuri connessi ai diversi tipi di scolarizzazione; di informazione circa la scelta del curriculum scolastico pi adatto alle attitudini individuali. I singoli provenienti da famiglie meno abbienti possono non avere accesso a questa informazione, che deve dunque essere assicurata dal settore pubblico se si vuole che il mercato funzioni efficientemente. Le esternalit e i beni pubblici. Il mercato libero non in grado di tenere conto delle esternalit. Le persone prendono in considerazione solo i vantaggi personali e laccesso alla scuola risulta inferiore rispetto a quello che dovrebbe essere, per essere efficiente da un punto di vista sociale. Lintervento pubblico si impone a livello di finanziamento delle attivit scolastiche e non necessariamente di fornitura diretta. Modalit dellintervento pubblico La produzione diretta del servizio da parte del settore pubblico, a condizioni di quasi totale gratuit per tutti gli utenti. Le tasse rappresentano una parte solo del costo complessivo sostenuto dalle famiglie per ottenere il servizio; La sovvenzione delle scuole private una pratica molto diffusa. Essa si combina con un sistema di produzione diretta, sistema scolastico pubblico. Quando questo ha difficolt a coprire tutta la domanda esistente lerogazione di sovvenzioni una politica praticabile. Il sovvenzionamento delle spese per listruzione sostenute dalle famiglie. Milton Friedman ha proposto di sostituire lintervento pubblico diretto con un sistema di buoni distribuiti alle famiglie, le quali possono spenderli presso le scuole a loro pi gradite. (sostituire nel settore della scuola lo stato con il mercato). Intervento pubblico ed equit La politica delleguaglianza operata tramite lintervento pubblico nellistruzione ha due componenti: 1) Il confronto fra il valore, valutato al costo, del servizio ricevuto e il prezzo che fatto pagare sotto forma di tasse specifiche e imposte generali. 2) Il processo di eguagliazione delle condizioni di reddito e di ricchezza che listruzione in grado di operare tramite la formazione del capitale umano.
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Il processo di eguagliazione pu operare quando siano assicurate a tutti le stesse possibilit di accesso ai livelli superiori dellistruzione, perch in riferimento ad essi che si realizzano le maggiori diseguaglianze nella distribuzione dei redditi.

IL FINANZIAMENTO DEL SETTORE PUBBLICO Sistemi tributari ed imposte Le principali forme di entrata del settore pubblico La spesa pubblica, pu essere finanziata tramite 5 categorie di entrate principali. Le entrate tributarie, imposte e tasse, e le entrate non tributarie, tariffe, prezzi pubblici e contributi vari, sono fonte principale di finanziamento. La terminologia delle imposte Unimposta viene definita in base a 4 elementi: 1) Il contribuente colui, persona fisica o giuridica, che in base alla legge tributaria ha lobbligo di pagare limposta. Si distingue fra contribuente di diritto ( che individuato dalla legge) e contribuente di fatto. 2) La base imponibile, R, la grandezza economica, il reddito guadagnato, il patrimonio posseduto, sul quale si applica limposta. La base imponibile pu essere identificata in termini monetari (IMPOSTE AD VALOREM) o fisici (IMPOSTE SPECIFICHE). 3) Laliquota la parte di base imponibile che viene prelevata dallimposta. 4) Limposta da pagare. Classificazione delle imposte
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Le imposte dirette sono quelle sul patrimonio e sul reddito. Le imposte indirette sono tutte le altre. La componente principale delle imposte indirette rappresentata dalle imposte che tassano il consumo. Ci sono 3 argomentazioni a favore della tassazione sul consumo: Mentre il reddito rappresenta il contributo che danno gli individui alla formazione della ricchezza della societ, il consumo il prelievo che si fa alla ricchezza formata, pi corretto da un punto di vista sociale. Capacit di pagare delle persone durante la vita: il reddito fluttua molto, il consumo stabile. Il reddito si compone di consumo e risparmio. Le argomentazioni a favore del reddito>: il consumo pu mascherare la capacit effettiva di pagare le imposte mentre il reddito costituisce un indicatore pi adeguato. Imposte personali e imposte reali Le imposte personali sono riferite a singole persone, fisiche o giuridiche, e tengono conto delle loro condizioni personali. Le imposte reali sono riferite alla sola base imponibile e non alle persone che ne dispongono o lutilizzano. Una classica imposta reale quella sulla benzina.

Imposte progressive, proporzionali e regressive Imposta progressiva si ha quando laliquota e dunque la base imponibile prelevata aumenta allaumentare della base imponibile. Imposta proporzionale si ha quando laliquota non varia rispetto allaumentare della base imponibile. Imposta regressiva si ha quando laliquota diminuisce allaumentare della base imponibile. Imposte ad valorem ed imposte specifiche Nelle imposte ad valorem la base imponibile misurata in unit monetarie e limposta calcolata dallapplicazione dellaliquota a questa base. Nelle imposte specifiche la base imponibile misurata in unit fisiche, e laliquota
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calcolata in unit monetarie per ogni unit fisica. La maggior parte delle imposte odierne sono ad valorem ritenendosi che il valore sia un indicatore pi preciso dellimportanza di essi ai fini della tassazione. Lincidenza delle imposte Lincidenza delle imposte dipende dalle scelte di bilancio del governo, in particolare dalluso che il governo fa del gettito raccolto. Si possono distinguere 3 concetti di incidenza: Incidenza assoluta. Si esaminano gli effetti dellimposta assumendo che il governo non veri la spesa, ne le altre imposte. Incidenza differenziale. Si studiano gli effetti quando unimposta viene sostituita da unaltra con pari gettito Incidenza con bilancio in pareggio. Si analizza limposta congiuntamente alla spesa del suo gettito. La distinzione pi importante fra analisi dellincidenza di equilibrio parziale e analisi di equilibrio generale. Nel primo caso lanalisi circoscritta al solo mercato del bene scambiato. Nel secondo caso si tiene conto degli effetti dellimposta sul funzionamento completo delleconomia. Criteri per valutare le imposte: Efficienza/Neutralit un criterio molto importante per gli economisti. La neutralit asserisce che le imposte non devono interferire con le decisioni economiche. Le imposte hanno due effetti principali: EFFETTO REDDITO, dovuto al fatto che, quando pagate, le imposte sottraggono reddito ai contribuenti; EFFETTO BENESSERE che consiste nel fatto che le imposte modificano i prezzi dei beni sui quali sono applicate e quindi il loro rapporto con i prezzi degli altri beni. Equit. Le imposte devono essere ripartite in maniera equa. IL PRINCIPIO DELLEQUIT ORIZZONTALE afferma che le persone che si trovano in situazione uguale per quanto concerne le imposte devono pagare quantit uguali. A capacit uguali deve corrispondere tassazione uguale. IL PRINCIPIO DELLEQUIT VERTICALE afferma che le imposte devono trattare in maniera diversa coloro che sono in situazioni diverse, hanno capacit diverse.

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La tassazione del consumo Dazi doganali allimportazione ed esportazione. Si tratta di una delle forme pi importanti di entrate fiscali per i paesi poveri. Imposte di fabbricazione. Consiste nel tassare i beni al momento in cui escono dalla fabbrica che li ha prodotti. Imposte sul possesso o sulluso. Riservate ai beni di consumo durevole, capaci di sopportare svariati atti di consumo. (Tasse di circolazione, bollo auto) Imposte su attivit preliminari o accessorie al consumo. Ad esempio la tassa sulla pubblicit, la tassa sul credito al consumo. Imposte sulle vendite. Sono lo strumento pi efficiente per tassare il consumo, dato che la vendita effettuata ad un prezzo, che indica il valore dei beni consumati. Le principali imposte sulle vendite sono: IMPOSTA SUI SOLI BENI DI CONSUMO PRELEVATA AL MOMENTO DELLA PRODUZIONE, la sua base imponibile uguale al valore delle vendite, in questo caso vi sono pochi contribuenti da controllare; IMPOSTA SULLE VENDITE ALLA FASE DELLINGROSSO la base imponibile pi ampia; IMPOSTA SULLE VENDITE AL DETTAGLIO, da queste si pu trarre un grosso vantaggio, limposta si applica esattamente sul prezzo pagato dai consumatori. Queste imposte sono dette tutte e 3 monofase, si applicano dunque su una fase sola del processo produttivo/distributivo. Tra le imposte plurifase troviamo LIMPOSTA GENERALE SULLA CIFRA DAFFARI, che si applica su tutte le vendite effettuate nelleconomia. Imposta sul valore aggiunto. Il suo gettito molto importante, rappresenta circa il 27% delle entrate tributarie di svariati paesi, ovvero il 5% del PIL. LIVA unimposta applicata su tutte le fasi del processo produttivo distributivo, ma non sul valore pieno dei beni o servizi venduti, cio non sul prezzo ma sul loro valore aggiunto, ovvero sulla differenza fra il valore finale del bene venduto e il valore dei beni intermedi e delle materie prime che sono serviti per la sua produzione. La tassazione del solo valore aggiunto ottenuta richiedendo ad ogni venditore di applicare laliquota dellIVA sul prezzo di vendita, ma permettendogli di detrarre lIVA che ha pagato sui suoi acquisti, da quanto deve pagare al fisco. LIVA pu tassare tutti i beni prodotti sia di
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consumo che di investimento e la sua base imponibile rappresentata dal PIL. In quasi tutti i paesi del mondo viene utilizzata lIVA consumo. Non si applica lIVA sulle esportazioni ma vengono tassate le importazioni. La tassazione del reddito Vi sono due grandi categorie di contribuenti: le persone fisiche e le imprese. La tassazione delle persone fisiche con imposte reali Le imposte reali sul reddito delle persone fisiche si chiamano anche imposte cedolari. Consistono in imposte separate sulle diverse categorie di reddito. Per ogni imposta si fissano aliquote e/o scale di aliquote nel caso si voglia introdurre la progressivit. Le aliquote sono diverse fra le categorie di reddito. La tassazione delle persone fisiche con le imposte personali Sono pagate dalle persone fisiche, singoli contribuenti, o famiglie. Il problema centrale di ogni imposta la definizione della base imponibile; si tratta di definire cosa costituisca reddito ai fini fiscali. Il reddito a base esaustiva, il reddito consiste nellaccrescimento del potere economico delle persone, cio nel potere di disporre delle risorse. Questo pu essere valutato in due modi diversi: 1. Calcolando durante un dato periodo di quanto si sarebbe accresciuto il patrimonio di una persona. 2. Calcolando il valore del consumo che la persona avrebbe potuto effettuare nel periodo senza intaccare il patrimonio. Per accrescere il patrimonio o effettuare il consumo una persona dovrebbe ricevere flussi di risorse che costituiscono il suo reddito. Le imposte sulle persone giuridiche I profitti delle societ di capitale sono tassati da unimposta separata: limposta sui profitti della societ. Le societ sono detenute da individui, i quali incassano come reddito i profitti distribuiti dalle societ stesse, i dividendi. Poich questi sono tassati dalle imposte sulle persone fisiche, si ha come risultato che i profitti distribuiti di origine societaria sono tassati due volte. Questa doppia imposizione ha effettivamente luogo se le societ non sono in grado di trasferire lonere della loro imposta su qualcun altro.
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Prezzi pubblici e tariffe: il principio della controprestazione

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