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Introduzione
La Legge di conversione della Manovra Monti D.L. 6 dicembre 2011, n. 201 convertito con modifiche dalla L. 214/2011 ha sostanzialmente confermato le principali misure previste nel decreto. Nel presente fascicolo si analizzano le principali novit per le imprese con la seguente suddivisione: 1) agevolazioni per le imprese (incentivi alla capitalizzazione, deducibilit della quota Irap dal costo del lavoro, affrancamento maggiori valori delle partecipazioni corrispondenti ad avviamento, ecc.); 2) maggiori imposte (aumento aliquote Iva; commissione affidamenti bancari; tassa sui capitali scudati, nuova Imu, ecc.); 3) accertamento e riscossione (nuovi provvedimenti antievasione e limiti alluso del contante). Di seguito in estrema sintesi le principali novit previste per imprese che saranno sviluppate nel corso del volume.
Considerando laliquota Ires del 27,5%, si pu affermare che il risparmio fiscale effettivo dellAce (con il rendimento del 3%) , per ogni anno, pari allo 0,825% dellincremento patrimoniale.
I versamenti dei soci rilevano dalla data di effettuazione, quindi, per il primo anno, con ragguaglio al tempo (ad esempio, un versamento soci di 1 milione effettuato il 1 luglio 2011, si considera, in questo esercizio, limitatamente a sei dodicesimi, quindi a 500.000 euro, mentre dal 2012 varr per limporto integrale). Laccantonamento di utili a riserva (esclusa la riserva legale e le altre poste non disponibili) ha effetto invece gi dal 1 gennaio dellanno in cui deliberato. Lincremento si misura al netto di rimborsi di capitale o di distribuzioni di riserve. Le perdite, invece, pur riducendo il patrimonio contabile, non intaccano gli incrementi rilevanti per lAce. Lagevolazione in esame vale per le ditte individuali, le societ di persone e di capitali. La norma si applica dallesercizio 2011, avendo come base, per la quantificazione degli incrementi di patrimonio, il valore esistente al 31.12.2010. ESEMPI DI FUNZIONAMENTO DELLACE
Esempio n. 1 Il caso. Alfa S.r.l. ha chiuso il bilancio 2010 con una perdita di 550.000. Il patrimonio netto al 31.12.2010 riportava le seguenti poste. Capitale sociale: 300.000 Riserva legale: 20.000 Riserva straordinaria: 200.000 Perdita 2010: 550.000 Ricapitalizzazione. In data 30.4.2011, Alfa S.r.l. ha coperto la perdita mediante utilizzo della riserva straordinaria (200.000), nonch attraverso un versamento dei soci effettuato in pari data per 350.000. La ricapitalizzazione rileva per lAce 2011 per otto mesi (maggio-dicembre): (350.000 x 8/12) = 233.333. Unico 2012. Nel mod. Unico 2012 Alfa S.r.l. opera una deduzione dallimponibile pari a (233.333 x 3%) = 7.000. Il risparmio fiscale in sede di versamento Ires del 16/6/2012 pari a (7.000 x 27,5%) = 1.925. Esempio n. 2 Il caso. Proseguendo nellesempio di Alfa S.r.l., vediamo come lagevolazione si cumula negli anni. Il bilancio 2011 evidenzia un utile di 400.000 interamente destinato alla riserva straordinaria (la legale gi al limite di legge) in data 30.4.2012. Ricapitalizzazione. La ricapitalizzazione del 2011 anche se non figura pi in bilancio rileva nuovamente per lAce 2012, per lintero importo: 350.000. Si prende poi laccantonamento dellutile 2011 a riserva (vale per tutto il 2012): 400.000 Unico 2013. Nel mod. Unico 2013 Alfa S.r.l. opera una deduzione dallimponibile pari a [(350.000 + 400.000) x 3%] = 22.500. Il risparmio fiscale in sede di versamento Ires del 16/6/2013 pari a (22.500 x 27,5%) = 6.187,50.
versati nel 2012 a valere sul medesimo anno (al netto delleventuale credito della dichiarazione Irap presentata nel 2013). Sia dal saldo 2011 che dagli acconti 2012 dovranno essere estrapolati, con conteggi non semplici, gli importi che derivano dalla indeducibilit del costo del lavoro e assimilato (per il saldo 2011 si guarderanno le regole in vigore in questo esercizio, per gli acconti 2012 quelle aggiornate con la nuova maxi deduzione per donne e under 35). Lo sconto Irap da Ires riguarda anche le societ in perdita fiscale. Se il risultato reddituale negativo, la maggiore deduzione aumenta la perdita riportabile in avanti, perdita che, dal 2011, non subisce pi per i soggetti Ires - il limite quinquennale, ma sconta il tetto dell80% del reddito di ciascun esercizio successivo. Limpatto della nuova deduzione si avr per la prima volta nel versamento a saldo dellIres del giugno 2013. I contribuenti potranno peraltro tenerne conto gi in sede di calcolo degli acconti (Ires o Irpef) del 2012 (giugno e novembre) qualora adottino il metodo previsionale. La deduzione integrale dellIrap sul personale non cancella, ma si affianca, alla quota del 10% dellimposta complessiva che fu introdotta dallart. 6, D.L. 29 novembre 2008, n. 185 da ritenere, per evitare duplicazioni, che la base di applicazione di questultima percentuale sar ora ridotta di quanto il contribuente ha gi dedotto in via autonoma per effetto della manovra Monti (anche se letteralmente ipotizzabile una diversa interpretazione secondo cui il 10% si calcola ancora sullintero importo dellIrap pagata). La deduzione del 10% consentita come precisa il citato art. 6 a seguito della modifica apportata dalla legge di conversione del D.L. 201/2011, solo se alla determinazione dellimponibile regionale abbiano concorso oneri finanziari indeducibili, a prescindere dal relativo ammontare. A seguito della nuova deducibilit analitica dellIrap sul costo del lavoro, pertanto, la deduzione del 10% non spetter se non figurano in bilancio interessi passivi neppure per un euro. La nuova deduzione Ires da Irap genera per le societ di capitali una ulteriore riduzione del carico fiscale, rispetto a quello del 2011, pari al 90% del 3,9% (e dunque allo 0,96525%) del costo del lavoro indeducibile (contribuenti che pagano Irap al 3,9%). Il restante 10%, infatti, era gi ammesso in base alla precedente normativa (tenendo conto che, come si detto, il 10% si applicher al netto dellIrap gi dedotta in via autonoma). ESEMPI NUOVE DEDUZIONI IRAP
Donne e giovani con deduzione maggiorata Il caso. Alfa S.p.a., con sede e stabilimento a Trento, impiega 40 persone a tempo indeterminato, di cui 21 donne e 8 uomini di et inferiore a 35 anni. Irap 2012. La base imponibile Irap 2012, al lordo delle deduzioni, pari a euro 2.600.000 cos calcolata: (Differenza tra valore e costi della produzione 500.000 + Costo del personale indeducibile 1.700.000 + Oneri finanziari indeducibili 300.000 + lavoratori autonomi occasionali, perdite su crediti e altri oneri indeducibili 100.000). Deduzioni da cuneo fiscale. Alfa S.p.a. deduce per taglio al cuneo fiscale 808.000 calcolati come segue. Contributi previdenziali e Inail : 450.000 11 dipendenti non agevolati: 4.600 x 11 = 50.600 29 dipendenti donne e under 35: 10.600 x 29 = 307.400 Irap: [(2.600.000 808.000) x 3,9%] = 69.888 Risparmio rispetto al 2011. Il risparmio Irap rispetto al regime in vigore fino al 2011 il seguente. Maggior deduzione per donne e giovani: (10.600 - 4.600) = 6.000. (6.000 x 29) x 3,9% = 6.786. La formula. La manovra genera un risparmio Irap rispetto alla norma precedente pari a 234 (pari a 6.000 x 3,9%) per ogni dipendente donna o giovane under 35 (contribuenti con aliquota 3,9%). Deduzione Irap da Ires Il caso. Alfa S.p.a., dopo aver calcolato lIrap come da esempio precedente, deduce parzialmente limposta regionale dallimponibile Ires applicando le disposizioni dellart. 2, D.L. 201/2011 (deduzione intera dellIrap sul costo del personale) coordinate con quelle dellart. 6, D.L. 185/2008 (deduzione 10% Irap pagata al netto di quella gi dedotta come sopra, secondo la tesi prudenziale illustrata nel testo). Deduzione Irap da Ires. Irap totale pagata: 69.888 (v. esempio 1). Di cui riferita al costo del personale indeducibile: [(1.700.000 808.000) x 3,9%] = 34.788. Irap pagata deducibile dallimponibile Ires: 34.788 + [(69.888 34.788) x 10%] = 38.298. Risparmio Ires effettivo: (38.298 x 27,5%) = 10.532.
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Viene stabilito che le banche possono richiedere, quali unici oneri nei contratti di apertura di credito, una commissione onnicomprensiva sullaffidamento e un tasso di interesse debitore sulle somme effettivamente prelevate. Lammontare della commissione non pu superare lo 0,5%, per trimestre, della somma messa a disposizione del cliente. A fronte di sconfinamenti in assenza di fido, ovvero oltre il limite, i contratti possono prevedere solamente una commissione di istruttoria veloce in misura fissa, commisurata ai costi, e un tasso di interesse debitore sullo sconfinamento.
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A decorrere dal 1 gennaio 2012 limposta di bollo dovuta sugli estratti conto bancari/postali fissata in 34,20 per i clienti persone fisiche ed in 100 per gli altri. Limposta non dovuta, per il cliente persona fisica, qualora il valore medio di giacenza annua non sia superiore ad euro 5.000. Si segnala inoltre che limposta di bollo proporzionale sulle comunicazioni relative ai prodotti e agli strumenti finanziari sono assoggettate allimposta di bollo nella misura del 1 per mille per il 2012 e del 1,5 per mille a decorrere dal 2013. Per dette comunicazioni la percentuale delle somme da versare entro il 30 novembre 2012 (ex art. 15-bis, D.P.R. 642/1972) ridotta del 50%. Per le comunicazioni relative ai prodotti e agli strumenti finanziari, limposta dovuta nella misura minima di euro 34,20 e limitatamente al 2012 nella misura massima di euro 1.200.
mancanza del valore di mercato dello stesso. Dalla nuova imposta si deducono, fino eventualmente ad azzerarla, le eventuali imposte patrimoniali pagate allestero. Limposta si versa con le modalit e i termini dellIrpef (16 giugno 2012: saldo 2011 e primo acconto 2012)
Novit Ici
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Viene anticipata al 2012 la nuova imposta municipale sugli immobili (Imu), che sostituisce lIci con aliquota base dello 0,76%. Modificati dalla legge di conversione i coefficienti per il calcolo della base imponibile. Il valore si determina moltiplicando la rendita dellimmobile rivalutata del 5% per i seguenti coefficienti. COEFFICIENTI
Moltiplicatore 160 140 80 60 55 Gruppo/categoria catastale per le abitazioni del gruppo catastale A (escluso A/10) e per le categorie C/2, C/6 e C/7 per i fabbricati di gruppo B e le categorie C/3, C/4 e C/5 per i fabbricati della categoria catastale D/5 per gli immobili di gruppo catastale A/10 (uffici e studi privati) per i fabbricati di gruppo D (tranne D/5); il coefficiente cresce a 65 dal 2013 per i negozi e botteghe accatastati C/1
Per labitazione principale prevista una detrazione di 200 euro. Per il 2012 e il 2013 la detrazione aumentata di 50 euro per ciascun figlio di et non superiore a 26 anni che vive ed ha la residenza nella abitazione. La maggiorazione non pu comunque superare 400 euro. Per i terreni agricoli, il valore si ottiene moltiplicando il reddito dominicale, rivalutato del 25%, per 130. Per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli a titolo professionale iscritti nella previdenza agricola il moltiplicatore 110.
Per le unit da diporto ormeggiate nei porti nazionali, dal 1 maggio 2012 scatta un nuovo tributo annuale di stazionamento, commisurato alla lunghezza dello scafo e calcolato per ogni giorno (si va da 5 al giorno per scafi tra 10,01 e 12 metri a 703 per scafi oltre 64 metri). Per le imbarcazioni, la tassa ridotta del 15-30-45 per cento, decorsi rispettivamente 5-10-15 anni dalla costruzione. Infine, per gli aeromobili privati (aeroplani, idrovolanti, anfibi ed elicotteri) istituita unimposta erariale calcolata in misura proporzionale al loro peso massimo al decollo, mentre ad alianti, motoalianti, e aerostati si applica in misura annuale fissa ( 450).
Studi di settore
La norma prevede una stretta per chi risulta infedele agli studi di settore (sono previsti specifici controlli da parte dellAgenzia delle Entrate e della GdF) e un premio per chi si adegua agli studi. Per i soggetti che a partire dal 2011 dichiarano ricavi o compensi non inferiori a quelli determinati dagli studi di settore, avendo correttamente compilato i modelli, saranno previsti i seguenti benefici: preclusione degli accertamenti basati su presunzioni semplici (ex art. 39, co. 1, lett. d) e art. 54, co. 2 D.P.R. 633/1972); riduzione di un anno dei termini di accertamento (ex art. 43, co. 1 e art. 57, co. 1 D.P.R. 600/1973); gli accertamenti sintetici e da redditometro (art. 38, D.P.R. 600/1973) saranno ammessi solo qualora superino di almeno un terzo (invece che un quinto) il reddito dichiarato.
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La legge di conversione ha inoltre stabilito: che non saranno applicate sanzioni per le violazioni commesse fino al 31 gennaio 2012 (rispetto al nuovo limite di euro 999,99); che i libretti al portatore con saldo pari o superiore a 1.000 euro dovranno essere estinti o resi nominativi entro il 31 marzo 2012. che per le violazioni relative ai libretti al portatore con saldo inferiore ad euro 3.000, la sanzione fissata in misura pari al saldo del libretto stesso. Le operazioni di spesa delle pubbliche amministrazioni dovranno avvenire attraverso lutilizzo di strumenti telematici. Eventuali pagamenti per cassa delle pubbliche amministrazioni non possono comunque superare i 1.000 euro.
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RIFERIMENTI NORMATIVI
Art. 13 della Tariffa Parte I allegata al DPR 642/72 - Fatture, note, conti ed estratti conti Art. 19 del DL 201/2011 (conv. L. 214/2011) Disposizioni in materia di imposta di bollo su conti correnti, titoli, strumenti e prodotti finanziari nonch su valori scudati e su attivit finanziarie e immobili detenuti allestero
PRASSI MINISTERIALI
LAgenzia delle Entrate, nella circ. 4.8.2011 n. 40, ha precisato (tra le altre cose) che, in seguito alle novit introdotte, in materia di imposta di bollo, dallart. 23 co. 7 del DL 98/2011 risultava immutata la disciplina applicabile agli estratti di conto corrente (poi modificata, invece, dallart. 19 del DL. 201/2011). LAgenzia delle Entrate, con la risoluzione 11.11.2005 n. 160, ha chiarito che gli estratti conto delle carte di credito non sono soggetti allimposta di bollo solo se gli importi sono addebitati su un conto corrente intrattenuto dal cliente con la stessa banca che ha emesso la carta di credito; per contro, se la carta stata emessa da unaltra banca, ogni estratto conto soggetto allimposta di bollo, nella misura fissa di 1,81 euro prevista dallart. 13 co. 2 della Tariffa, allegata al DPR 642/72. Nel primo caso, infatti, limposta corrisposta per lestratto di conto corrente bancario sostituisce limposta di bollo dovuta sullestratto conto della carta di credito; nel secondo caso, per lestratto di conto corrente bancario comunque dovuta limposta sostitutiva di cui allart. 13 co. 2-bis della Tariffa, pari a 22,80 o 49,20 euro. LAgenzia delle Entrate, con la risoluzione 5.5.2005 n. 59, ha chiarito che i contratti di crediti di firma: se regolati per cassa sono riconducibili allart. 2 e relativa nota 2-bis della Tariffa, parte prima, allegata al DPR 642/72 che dispone lassoggettamento allimposta di bollo, fin dallorigine, nella misura di euro 11,00 (oggi 14,62 euro) per Contratti relativi alle operazioni e servizi bancari e finanziari e contratti di credito al consumo, previsti dal titolo VI del decreto legislativo 1 settembre 1993, n. 385, (...) per ogni contratto, indipendentemente dal numero degli esemplari o copie; se regolati in conto corrente, limposta di cui sopra sostituita da quella dovuta, a norma dellart. 13 co. 2-bis della Tariffa, parte I, allegata dl DPR642/72, nella misura di euro 34,20
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RIFERIMENTI NORMATIVI
Art. 13 DL 201/2011, conv. L. 124/2011 - Anticipazione sperimentale dellimposta municipale propria Art. 8 DLgs. 14.3.2011 n. 23 - Imposta municipale propria Art. 9 DLgs. 14.3.2011 n. 23 - Applicazione dellimposta municipale propria
CHECK LIST
Abitazione principale Pertinenze Si intende abitazione principale limmobile: iscritto nel Catasto edilizio urbano come unica unit immobiliare; nel quale il possessore dimora abitualmente e risiede anagraficamente. Si intendono pertinenze dellabitazione principale quelle classificate nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7 (quali magazzini e locali di deposito, stalle, scuderie, rimesse, autorimesse e tettoie) nella misura massima di ununit per ciascuna categoria, anche se risultano iscritte in Catasto unitamente allimmobile ad uso abitativo.
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RIFERIMENTI NORMATIVI
Artt. da 1 a 18 DLgs. 30.12.1992 n. 504 Riordino della finanza degli enti territoriali, a norma dellarticolo 4 della legge 23 ottobre 1992, n. 421 Artt. 52 e 59 DLgs. 15.12.97 n. 446 - Istituzione dellimposta regionale sulle attivit produttive, revisione degli scaglioni, delle aliquote e delle detrazioni dellIrpef e istituzione di una addizionale regionale a tale imposta, nonch riordino della disciplina dei tributi locali Art. 1 DL 27.5.2008 n. 93, conv. L. 24.7.2008 n. 126 - Disposizioni urgenti per salvaguardare il potere di acquisto delle famiglie Art. 11-quaterdecies DL 30.9.2005 n. 203, conv. L. 2.12.2005 n. 248 - Interventi infrastrutturali, per la ricerca e per loccupazione
PRASSI MINISTERIALI
Il Ministero dellEconomia e delle Finanze, con la circolare 26.1.2009 n. 2, interpretando la disposizione contenuta nellart. 7 co. 1 lett. i) del DLgs. 504/92, ha chiarito che gli enti non profit sono esenti dal pagamento ICI soltanto se le attivit che svolgono non hanno natura commerciale. A tal fine, stato ricordato che unattivit non commerciale se mancano gli elementi tipici delleconomia di mercato (il lucro soggettivo e la libera concorrenza) e sono invece presenti le finalit di solidariet sociale. Gli immobili che possono godere dellesenzione ICI sono quelli utilizzati da un ente non commerciale, cio da enti pubblici o privati diversi dalle societ, per lesclusivo svolgimento delle attivit elencate dallart. 7 del DLgs. 504/92, ovvero le attivit ricreative, culturali, didattiche, sportive, assistenziali e sanitarie, che devono essere svolte in forma non commerciale. La combinazione di questi requisiti, secondo il Dipartimento delle finanze, comporta che le attivit svolte negli immobili ai quali deve essere riconosciuta lesenzione ICI non siano di fatto disponibili sul mercato o siano svolte per rispondere a bisogni socialmente rilevanti che
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GIURISPRUDENZA
Con la sentenza 18.8.2004 n. 16130, la Corte di Cassazione ha stabilito che il futuro acquirente di una casa di abitazione occupata a titolo di assegnazione provvisoria deve corrispondere lICI sin dal momento dellutilizzazione del bene. Nella fattispecie, il caso analizzato ha riguardato una persona socia di una cooperativa edilizia, che ha iniziato ad abitare, prima dellassegnazione definitiva, un alloggio costruito dalla societ su un suolo concesso in diritto di superficie dal Comune. La Suprema Corte ha motivato la decisione, in contrasto con quelle assunte nei due gradi precedenti di giudizio, facendo leva sul contenuto dellart. 1 co. 2 del DLgs. 504/92, che individua nel possesso di immobili il presupposto oggettivo per la corresponsione dellimposta. Secondo la Corte, quindi, la mera detenzione di un fabbricato, anche in forza di un diritto diverso dai diritti reali, farebbe sorgere lobbligazione tributaria. In tema di ICI, con la sentenza 29.10.2010 n. 22129, la Corte di Cassazione ha ribadito che, con riguardo alle porzioni immobiliari asservite allimmobile principale, il relativo trattamento fiscale, di cui allart. 2 lett. a) del DLgs. 504/92 (il quale esclude lautonoma tassabilit delle aree pertinenziali), rende irrilevante il fatto che lo strumento urbanistico abbia attribuito loro il regime di edificabilit. La pertinenza di un fabbricato, nella fattispecie il giardino di un edificio, non pu essere assoggettata ad ICI soltanto perch rientra in unarea fabbricabile. Tale orientamento deve considerarsi valido anche dopo la norma interpretativa contenuta nellarticolo 11-quaterdecies co. 16 del DL 203/2005, introdotto in sede di conversione dalla L. 248/2005. In generale, il regime fiscale del fabbricato principale si estende alle relative pertinenze, anche se distintamente accatastate, cos come definite dallart. 817 c.c. Si ricorda che, ai sensi del citato articolo, sono considerate pertinenze i beni (mobili o immobili) destinati in modo durevole a servizio o ad ornamento di un altro bene (quello principale) (cfr. ris. Agenzia delle Entrate 26.6.2008 n. 265). Il regime in esame, tuttavia, trova applicazione soltanto se la natura pertinenziale resta convalidata mediante la verifica in concreto dei presupposti, oggettivo e soggettivo, posti dalla norma ordinaria. Pertanto, perch la pertinenza sia considerata tale ai fini dellimposta comunale, deve essere dimostrata linequivocabile relazione al fabbricato principale, vale a dire la sua effettiva e concreta destinazione a pertinenza. Con la sentenza 9.11.2011 n. 23316, la Corte di Cassazione ha precisato che, con riferimento alla base imponibile ICI di un fabbricato appartenente al gruppo catastale D, il passaggio dal valore contabile (art. 5 co. 3 del DLgs. 504/92) a quello catastale (in seguito allattribuzione di rendita) produce effetti retroattivi, con la conseguenza che il minor valore catastale rispetto a quello contabile d diritto al rimborso della maggiore imposta versata e non dovuta. Inoltre, la Corte ha precisato che il rimborso pu essere richiesto entro il termine di 5 anni, decorrente
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