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Coordinatore forum
Graziano Pattuzzi
Nel 1995 in Emilia- Romagna solo una persona su dieci pensava che la
criminalità nella propria zona fosse un problema abbastanza serio, nel 2007,
tredici anni dopo, le persone che la pensano così sono due e mezzo.
Nella nostra Regione e in particolar modo nella provincia di Modena, però, non
siamo rimasti a guardare e non abbiamo imbarazzi a misurarci con il centro -
destra sui temi della sicurezza.
- Qui Enti locali e Regione hanno dato vita ad una Fondazione, ed è l’unica
esistente in Italia, che interviene a favore delle vittime dei reati più gravi.
- Qui la polizia municipale è stata dotata di tutto ciò di cui necessita per
difendere se stessa e la cittadinanza.
Non solo non sono arrivati a Modena i 25 poliziotti promessi, ma nel 2010
l’organico di polizia, fermo al 1989 avrà una diminuzione di circa 50 agenti.
Sarebbe interessante che anche nelle riunioni del Comitato Provinciale per la
Sicurezza venissero poste con forza queste problematiche.
Se per una denuncia di un furto di una bicicletta alla questura di Modena una
persona deve rimanere all’ufficio competente una mezza giornata e a volte
sentirsi trattare anche malamente è evidente che questa persona si scoraggia
è non denuncia più; il risultato è che le statistiche fanno diminuire i furti ma la
realtà non cambia.
- una effettiva collaborazione tra sindaci e prefetti e questori, e tra polizie locali
e nazionali,
A loro i Sindaci chiedono tutti i giorni di fare cose nuove, ma con una
legislazione vecchia di venti anni.
− investire progetti ed idee per accrescere una positiva cultura alla sicurezza e
convivenza civile fra i cittadini e fra le comunità diverse di cittadini nel
medesimo territorio ; favorire ed incentivare tutte le sedi ed i momenti che
possono espandere la partecipazione ed il senso di appartenenza dei
cittadini (in alternativa alle ronde; alle iniziative spontanee; ecc.) : consulte
comunali e/o di quartiere ; punti di ascolto/sportelli per “filtrare”
suggerimenti, preoccupazioni, denunce,ecc.
Sicurezza, però, non significa solamente avere a che fare con l’immigrazione.
Recenti rilevazioni ed esplicite affermazioni dell'Autorità giudiziaria ed
investigativa,hanno confermato una presenza ancora fortemente radicata in
provincia, di una criminalità organizzata di matrice camorristica e mafiosa che
si annida, prevalentemente, nei settori dei grandi lavori e dei cantieri in edilizia
, ma anche infiltrando ingenti flussi di risorse in settori dei servizi.
Il problema era ed è più complicato con il settore privato. Il lavoro fatto dal
Comune di Modena ha dato l’esempio però non seguito, dagli altri Comuni. A
tale scopo,un forte elemento di spinta ed indirizzo potrebbe venire dal
Comitato Provinciale per la Sicurezza.
Il concetto da cui si è partiti è quello che di solito se una ditta non è seria la
prima cosa che non rispetta è la normativa sulla sicurezza.
I riflessi di una attività di questo tipo sono significativi sotto vari profili:
- chi vorrà utilizzare una impresa dovrà sapere che esiste un controllo sulla
regolarità della stessa che lo coinvolge, come datore di lavoro, direttamente;