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a storia di Porto Marghera alla ribalta nazionale. Finalmente la memoria novecentesca dellindustria veneziana diviene oggetto di ricerca sistematica. La vita in fabbrica, le testimonianze del mondo del lavoro e dellimpresa diventano le fonti primarie per lo studio di un mondo che andato scomparendo. Di fronte al rischio, che le tracce di una secolo di storia industriale vengano cancellate, sono nate nel tempo, qua e l varie iniziative meritevoli, ma su impulso della Fondazione Gianni Pellicani, che opera fin dallinizio, gomito a gomito con la Soprintendenza ai Beni Archivistici, il Comune di Venezia e in stretta collaborazione con la Regione e altri enti pubblici e privati (vedi scheda), il lavoro si trasformato in unattivit permanente. In altre occasioni la Fondazione Pellicani aveva presentato lo stato davanzamento dellattivit - che comprende unimportante sezione dedicata agli archivi della politica veneziana - ma ieri c stato un ulteriore passo in avanti con il seminario, organizzato in Villa Settembrini a Mestre, dove per la prima volta il caso Porto Marghera, stato presentato ad una platea di studiosi provenienti da varie parti dItalia. I relatori intervenuti rappresentano alcune delle pi importanti realt archivistiche italiane nel settore dellimpresa, come l'archivio Eni o il progetto del Mibac sul portale degli archivi d'impresa. Ha coordinato i lavori la Soprindente Erilde Terenzoni. Molte le relazioni tra cui Alessandra Schiavon, anchessa della Sopridendenza veneziana, Giovanni Luigi Fontana dellUniversit di Padova, Mattia Voltaggio dellarchivio nazionale dellEni - una realt che continua ad incidere profondamente a Porto Marghera - Antonella Mul del Ministero dei Beni Culturali, Laura Cerasi (Universit di Genova), Guido Guerzoni (Fondazione di Venezia) e molti altri che si sono confrontati sul materiale inedito, ora consultabile nel sito www.albumdivenezia.it/fgp (in due mesi oltre 10 mila pagine visitate)che raccoglie migliaia di documenti tra foto, lucidi, libri, materiale grigio, corrispondenze e altro materiale. Nel corso del seminario si avviata una discussione fattiva per futuri sviluppi e approfon-
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Squadra di vigili del fuoco della Montefibre in azione dentro la fabbrica negli anni Settanta
ERILDE TERENZONI
Un progetto di valore realizzato con la Soprintendenza, al fine di valorizzare le memorie di unarea industriale di straordinaria importanza
Set fotografico alla Montefibre
raccoglie documentazione tecnica prodotta tra il gli anni '20 e gli anni '90 nel settore della produzione di fertilizzanti e prodotti chimici per l'agricoltura realizzata inizialmente da Montecatini e Vetrocoke, imprese poi convogliate nel gruppo Montedison e nelle sue diverse divisioni specializzate.
ANTONELLA MUL
Uniniziativa preziosa, che potr essere un utile stimolo anche nella costruzione del portale degli archivi dimpresa del Ministero
Quindi migliaia di disegni tecnici originali (su lucido o eliocopia), fino al dettaglio in scala 1:1 che permettono non solo uno studio dettagliato dell' area ma l'approfondimento delle tecnologie spesso d'avanguardia utilizzate nella produzione a Porto Marghera durante tutto il Novecento. stato
dimenti, per creare una rete stabile di collaborazione tra i soggetti coinvolti. Erilde Terenzoni ha evidenziato come limportanza di promuovere sinergie tra i vari soggetti pubblici e privati per valorizzare le memorie di Porto Marghera. Liniziativa organizzata con la Fondazione Pellicani in questo
senso davvero preziosa. Antonella Mul da parte sua ha assicurato il sostegno del ministero dei Beni Culturali a partire da una collaborazione nella costruzione del portale degli archivi dimpresa del ministero.Ieri in particolare stato presentato il lavoro svolto sull'Archivio Fertimont che
inoltre presentato il lavoro in atto sull'Archivio Montefibre che prevede oltre lavoro prettamente archivistico la documentazione fotografica dei lavori di abbattimento del sito e diverse videointerviste a operai, tecnici, dirigenti della Montefibre per preservare la memoria di una fabbrica tra le pi importanti nella storia di Porto Marghera, una vera e propria "roccaforte" della produzione di fibra acrilica a livello mondiale capace di raggiungere la quota 70.000 tonnellate annue prodotte alla fine degli anni Settanta.[
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marino.gotti@alice.it
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23-MAG-2012 da pag. 14