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Scuola di FOTOGRAFIA

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A
ndiamo in vacanza o in
gita, vediamo sugge-
stivi paesaggi oppure
visitiamo belle citt darte e
naturalmente portiamo con
noi la fotocamera. Diciamo
subito che la fotograa di-
gitale ha parecchi pregi in
campo turistico. Il primo, so-
prattutto se si usano macchi-
ne compatte, la silenziosit.
Il reportage diviene cos pi
facile, se si discreti si posso-
no scattare notevoli istanta-
nee anche senza farsi notare
dai soggetti. Un altro vantag-
gio rappresentato dalla ca-
pacit di operare bene anche
LA FOTOGRAFIA
TURISTICA S
FOTO RICORDO, MA
ANCHE REPORTAGE
DOCUMENTARISTICO.
LA TECNICA DIGITALE
OFFRE MOLTE
POSSIBILIT
DI INTERVENTO
IN SEDE DI RIPRESA
E DI EDITING
Il reportage turistico
IL MONDO
DA RACCONTARE
in presenza di luce molto
scarsa, senza ricorrere al
ash. Questo si rivela un aiuto
importante quando scattiamo
nei musei dove, risaputo,
il lampeggiatore proibito;
oppure se scattiamo foto in
strada, magari al crepuscolo
o di notte, quando le luci colo-
rate dei negozi o dellillumina-
zione stradale aggiungono un
particolare fascino. Queste
condizioni di ripresa, ritenute
no a ieri proibitive, sono oggi
decisamente accessibili per
almeno due motivi: il primo
la diffusione degli stabilizza-
tori, incorporati in parecchie
fotocamere e in alcuni obiet-
tivi, che sono meccanismi in
grado di neutralizzare le oscil-
lazioni della mano del fotogra-
fo, consentendo di scattare a
mano libera anche con tempi
molto lenti e di cogliere belle
immagini in occasioni in cui
normalmente si rinuncereb-
be a fotografare; il secondo
il considerevole migliora-
mento di resa dimmagine,
un vero perfezionamento
che avvenuto nel campo
delle alte sensibilit. Molte
macchine recenti, anche tra
le compatte, offrono sensi-
bilit di 400, 800 e 1600 ISO.
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La fotograa digitale ha un
punto di forza: consente di
modicare, in ripresa o in foto-
ritocco, il bilanciamento colore
dellimmagine. Nella fotograa
su pellicola il fotografo doveva
decidere a priori quale pelli-
cola adottare, con il digitale si
sceglie da men: si imposta
la macchina su luce diurna,
luce tungsteno, uorescente,
oppure su soggetto in ombra
scoperta o sotto un cielo nuvo-
loso, e cos via. Esiste anche
lopzione Auto WB, che corri-
sponde a bilanciamento auto-
matico lasciato alla macchina
e non deciso dal fotografo. A
volte snobbata dagli esperti
che, sbagliando, credono cos
di abdicare alla loro abilit di
fotogra: il sistema Auto WB
infatti il toccasana nelle situa-
zioni di riprese in luce mista,
quando alla luce solare si
aggiungono lampade elettriche
di vario tipo che il turista pu
incontrare facilmente in viag-
gio. Auto WB quindi la scelta
preferibile in caso di dubbio.
LIMPORTANZA
DELLA LUCE
Periferia di Londra - La casa antica, i colori sono davvero particolari, lauto parcheggiata
e il cartello stradale sono in tinta con ledifcio, il traffco in strada per un attimo
assente. Il fotografo deve scegliere lattimo per scattare.
Venezia - Per raccontare Venezia non c soltanto piazza S. Marco. Ci sono anche i colori, magari quelli di un
parcheggio di gondole, nei pressi della piazza. Scegliete lottica, ad esempio un teleobiettivo per comprimere
i piani; qui, lazzurrino di una giornata dal sole velato ha mantenuto luniformit del tono di colore, simile a
quello di alcuni dipinti classici.
Kyoto (Giappone) Tempio Heian Shrine - Con il
grandangolare si abbraccia tutta una piazza. Ma
spesso pi signifcativo usare il teleobiettivo,
anche potente, per isolare persone o piccoli
particolari. Con il vantaggio, per il fotografo, di
non farsi notare al momento dello scatto.
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Un parametro da valutare,
fondamentale in viaggio,
lautonomia delle imma-
gini. Si sa che lavvento del
digitale ha azzerato i costi:
dove prima si scattava una
foto, oggi se ne eseguono
anche dieci o pi. Il rove-
scio della medaglia che la
capacit di immagazzinare
immagini deve essere pi che
proporzionata. Le schede di
memoria che vengono fornite
a corredo con le fotocamere
sono normalmente poco
capienti e sicuramente insuf-
cienti quando si viaggia,
soprattutto se si vuole rea-
lizzare un ampio reportage.
Il consiglio quindi quello
di procurarsi una o pi card
supplementari, di capacit
pi abbondante. Qualche
fotografo professionista porta
con s un computer portatile;
altri scaricano le schede in
un piccolo Hard Disk supple-
mentare cos da svuotare le
card e poterle riutilizzare, ma,
con i costi contenuti raggiunti
dalle memorie, questo ha
senso solo se il viaggio ha un
durata lunghissima o come
backup per mettere al sicuro
le immagini. Pi attenzione
va posta alla batteria: averne
una di riserva permette di
avere maggiore autonomia
e di essere sempre pronti ad
uscire con una batteria carica,
mentre laltra si ricarica.
Quando si a casa comoda,
ma in giro per il mondo
quasi indispensabile per
non mordersi le dita davanti
a un panorama mozzaato
scorto quando si a corto di
energia.
Non c dubbio che, come
dicono molti esperti, al cre-
scere dei valori ISO aumen-
tano anche i disturbi sulle
immagini, ma in questo modo
comunque possibile scatta-
re fotograe in situazioni che
no a ieri spesso scoraggia-
vano qualsiasi tentativo.
Questioni
di afdabilit
In media, le buone macchine
fotograche digitali sono pro-
gettate per funzionare senza
inconvenienti a temperature
comprese tra 0 e +40C, con
unumidit ambientale che
non superi l85%. Sono valori
abbastanza impegnativi, so-
prattutto se si pensa che par-
liamo di strumentazioni forte-
mente basate sullelettronica
e possono quindi considerar-
si rassicuranti per noi utenti
normali. In molti casi questi
limiti sono stati ampiamente
superati senza inconvenienti.
Un gruppo di fotogra sotto
il sole africano ha risalito
in piroga il ume Zambesi;
lumidit ambientale, ai tro-
pici, arrivata al punto da
provocare gocce di conden-
sa sulle reex digitali usate
nella spedizione. La tempe-
ratura ambiente, allombra,
sempre stata superiore ai
45C, al sole, poi, divenu-
ta cos elevata da obbligare
spesso a tenere un panno
tra la mano e lattrezzatura
per non scottarsi. Ebbene,
in dieci giorni di lavoro nes-
suna macchina ha mostrato
cedimenti e le foto sono state
tutte perfettamente realizza-
I colori della sera sono sempre tendenti al blu, mentre quelli della luce
elettrica sono molto caldi, tra i gialli e i rossi. Per avere la mssima resa
dallo scatto di un monumento (in questo caso la Porta di Brandeburgo
a Berlino) un buon stratagemma quello di scegliere le primissime ore
della sera, con nel cielo ancora un bagliore di luce e lilluminazione
artifciale gi attiva. Il risultato offre il massimo contrasto cromatico tra
soggetto e cielo. Ovviamente la foto sar tanto pi bella quanto ben
realizzata lilluminazione del monumento. Ovviamente bisogna ricordarsi
di disattivare il fash, che a queste distanze non d contributi luminosi e
anzi pu essere dannoso, dando inutile rilievo a persone di passaggio e
altri oggetti in primo piano.
Lago di Carezza (Dolomiti) - Normalmente il lago di Carezza compare in
tutte le cartoline. Sar meglio fotografare solo lo specchio dacqua o
cercare di restituire il fascino dellambiente, con gli abeti in primo piano
e le pareti del Latemar che fanno da sfondo?
te. A questo punto, torniamo
alle esigenze del pi norma-
le foto-turista e richiamiamo
lattenzione sullimportanza
della pulizia dellattrezzatura,
soprattutto se si adoperano
macchine reex ad ottica in-
tercambiabile. Queste infat-
ti, proprio perch lobiettivo
pu essere staccato, hanno
i sensori pi vulnerabili dallo
sporco e da granelli di polve-
re indesiderati.
La pulizia
prima di tutto!
La supercie dei monitor
dietro alle fotocamere
spesso appositamente in-
durita, ma il rischio di graf
sempre in agguato e sono
pochi i fabbricanti che forni-
scono telaietti distanziatori
e protettivi. I fotoriparatori
dispongono, soprattutto per
i display LCD, di appositi gel
protettivi che rimediano a
uno scratch imprevisto. At-
tenzione anche alle ottiche
perch anche un minimo di
umidit o di untuosit sulle
lenti porta a unimmediata
perdita di nitidezza dellimma-
gine. Per rimuovere lo sporco
meglio non ricorrere a un
eccesso di liquidi detergenti,
rischiando che ltrino lungo i
bordi delle lenti. Il mondo di-
gitale, anche per via dei suoi
sensori dalla supercie molto
specchiante, teme il rischio
dei riessi anomali e quindi
le precauzioni antiriesso, i
rivestimenti a strati multipli e
le alette frangiluce allinterno
delle macchine sono rafnate
realt.
QUALCHE PRECAUZIONE DA FOTO-TURISTA
AUTONOMIA DI IMMAGINI
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Per far fruttare al meglio
la nostra attivit di foto-
amatori utile prestare
attenzione a qualche
piccolo accorgimento.
Il primo, importante
soprattutto adoperando
macchine compatte,
quello di spegnere la
fotocamera dopo ogni
ripresa. Tenerla accesa
signica alimentare con-
tinuamente lo schermo
del visualizzatore, che
un forte consumatore
di pile e quindi incide
fortemente sullautono-
mia. A questo proposito
ci facile notare che le
reex digitali, anche e
proprio perch, salvo
rare eccezioni, usano il
visualizzatore solo per
controllare le foto e non
per inquadrare, godono
di maggiore autono-
mia. Qualcuno potrebbe
preoccuparsi del fatto che
accendere e spegnere la
fotocamera possa com-
promettere la rapidit
dazione: questo vero
solo per alcuni modelli.
Molte macchine si accen-
dono in un attimo e la
prontezza di lavoro non
sacricata; alcune reex
si accendono in soli 18
centesimi di secondo,
quanto basta per essere
sempre in grado di scat-
tare. Anche questo va
valutato selezionado la
fotocamera da acquistare.
PICCOLI ACCORGIMENTI PER FOTOAMATORI
COME FAR DURARE LA FOTOCAMERA
Weissenstein (BZ) Santuario di Pietralba - Bisogna fare attenzione in questo
genere di riprese: con il digitale leffetto sgradevole delle linee cadenti, dei
muri inclinati nei palazzi, non pi tollerato. Lo si evita scattando da lontano,
con il teleobiettivo, oppure lo si corregge facilmente in sede di fotoritocco.
Il panorama da solo
pu non bastare.
Questo scatto, senza il
rottame di scuolabus
alla base, non sarebbe
stato accettabile:
uniforme, privo di
colori, senza un
soggetto. Insomma,
in una parola, un
deserto. E qui si pone
il grande quesito
per il foto-turista:
come fotografare il
deserto? Bisogna
ricordare che serve
sempre un soggetto
forte, basta anche una
maglietta buttata per
terra, una borraccia,
oppure un rottame
come in questo caso.
E lo scatto, invece
di essere una pura
descrizione di un
panorama, si trasforma
in una storia, lasciata
in gran parte alla
fantasia dello
spettatore. E, in fondo,
la fotografa questo.
Il fotografo-turista deve far capire dove si trova e raccontare una
storia; non necessariamente un lavoro da grandangolo: in questo
scatto, il tele viene usato per focheggiare su un dettaglio di un
ponte della ferrovia (che ci svela che siamo nel deserto del Mojave,
negli USA) per unimmagine dal sapore di Far West.
BATTERIE
LA SITUAZIONE SI EVOLUTA
Un particolare da non sottovalutare quanto sia impor-
tante la disponibilit di energia elettrica nella fotograa
digitale soprattutto se si parte per viaggi in paesi lontani.
Una pila di ricambio pu essere a volte laccessorio
chiave. Per, vogliamo essere ottimisti anche perch
la situazione sta davvero, e molto, migliorando. Basta
chiedere ai fotogra sportivi, a chi scatta dabitudine circa
duemila immagini per un Gran Premio di Formula 1: ci
confermano che ormai la carica di una pila permette di
coprire tutta una gara. Anche i fotonaturalisti, dal canto
loro, dicono che ormai le batterie ricaricabili lavorano
bene anche a basse temperature, mantenendo la carica
per molto tempo. Buone notizie, dunque. Ma che cosa
successo? La risposta ce lhanno data i progettisti quando
hanno comunicato che i nuovi microprocessori delle
fotocamere lavorano meglio e consumano meno cor-
rente. Inoltre un po tutti i fabbricanti hanno oggi deciso di
adoperare le pile agli ioni di litio. una brillante soluzione
tecnologica che neutralizza il fastidioso effetto memoria,
signica che le nuove batterie possono essere usate con
maggiore essibilit. Un esempio: non richiedono tassa-
tivamente, come accadeva no a ieri, di essere scaricate
del tutto prima di ogni ricarica. La vita, per noi fotogra
digitali, sta davvero migliorando.
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