You are on page 1of 21

a Rischio di Incidente Rilevante

Stasera grande evento!

5 Impianti Industriali: Polimeri Europa, Basell Brindisi, Chemgas (ubicati allinterno del Polo Petrolchimico di produzione materie plastiche), Sanofi Aventis (Industria Chimica Farmaceutica nellex Punto Franco), Deposito Costiero Adriatico (limponente IPEM 1 e 2: il deposito GPL pi grande dItalia), esistenti nell Area Industriale di Brindisi, sono Soggetti a Rischio di Incidente Rilevante: (Decreto Legislativo 334/1999 e successivi Decreti attuativi delle Direttive Europee 82/501/1982, 82/501/1996, 105/2003 - Direttive Seveso I-II-III).
disposizioni finalizzate a prevenire incidenti rilevanti connessi a stabilimenti in cui sono presenti determinate sostanze pericolose ed a limitarne le conseguenze per luomo e per lambiente. Industrie che possono causare eventi di grande entit, (emissioni in atmosfera, incendi , esplosioni) dovuti a sviluppi incontrollati, che possono dar luogo a pericolo grave, immediato o differito nel tempo, per la salute umana e per lambiente, sia allinterno che allesterno dellindustria. Mi devo organizzare per mettere a letto bambini, altrimenti non si capir niente. presto i

Aggiungiamoci la coppia di Centrali Termoelettriche a carbone, capaci di alimentare Puglia e Basilicata, nuovamente rientranti nell Inventario Nazionale (tabella Ministeriale dellaprile 2012 - artt.67-8 del D.Lgs.334/99) quindi soggette ad obblighi maggiormente restrittivi per detenzione di sostanze pericolose: - Enel Produzione spa: Centrale Federico II Brindisi Sud Cerano, adiacente il Bosco omonimo ed il Parco Regionale Saline di Punta della Contessa; - Edipower spa: Centrale Termoelettrica Brindisi Nord Costa Morena, insistente nel porto medio e rientrante nella zona III di attenzione individuata nel Piano di Emergenza Esterno al Petrolchimico (intorno al molo di attracco e sosta delle navi gasiere e petroliere).

Mettiamoci una Centrale Termoelettrica a turbo-gas petrolchimico (capace di alimentare unaltra Regione) residente nel Polo ENI e company. Piazziamogli un TermoValorizzatore da combustione rifiuti industriali e sanitari in petto allArea Industriale. Collochiamo uno Zuccherificio con inceneritore di rifiuti dedicati affacciato s Fiume Piccolo. Inseriamoci lombra di un rigassificatore tra i pi prepotenti dEuropa, investito dalla zona II di danno evidenziata nel P.E.E. intorno al molo Polimeri. ...E la giostra montata.

I gestori di Stabilimenti Industriali ... in cui sono presenti sostanze pericolose in quantit inferiori a quelle indicate nellallegato... sono altres tenuti a provvedere allindividuazione dei rischi di incidenti rilevanti, alladozione delle appropriate misure di sicurezza... integrando il Documento di Valutazione dei Rischi.... I Gestori degli Stabilimenti... devono scambiarsi le informazioni necessarie. Menomale che ho rinnovato labbonamento, altrimenti sarei dovuto andare a casa di un amico, per gustare la partita.

Il Comune di Brindisi, in violazione a quanto prescritto dal Decreto del 9-5-2001, attuativo della Legge Seveso 334 (le amministrazioni comunali... devono adottare gli opportuni adeguamenti ai propri strumenti urbanistici in un processo di verifica interattiva e continua generato dalla variazione del rapporto tra attivit produttiva a rischio e le modifiche della struttura insediativa... gli strumenti urbanistici individuano e disciplinano le aree da sottoporre a specifica regolamentazione... A tal fine comprendono un elaborato tecnico R.I.R.), non ha mai definito il Piano R.I.R. - Rischio Incidente Rilevante- lasciando al Comitato Tecnico Interregionale dei Vigili del Fuoco (di Bari) il giudizio di merito per ogni nuova attivit da insediare, o per modifiche sostanziali di quelle esistenti. Un parere vincolante reso sulla base di quanto in possesso del Comitato, fornitogli dalle Industrie a rischio. Un Nulla-Osta di fattibilit - N.O.F.- espresso dai baresi, lontani dagli occhi e lontani dal cuore. Lunica bozza di piano R.I.R., quella redatta addirittura da un professionista dell A.S.L. (incomprensibile il nesso) su incarico del Comune, giace in qualche salone consiliare in attesa dessere perfezionata includendo gli aggiornati Piani di Emergenza Esterna o Rapporti di Sicurezza relativi ai vari Stabilimenti. Aggiornamento necessario ad un attento e completo esame nonch alla composizione di un quadro unitario e preciso per non incorrere in errori fatali. Vale a dire disegnare la giostra: ... la casa della paura, le seggioline, le macchine da scontro, il pugno, il ta-ga-t ed altre attrattive che ogni personale immaginazione inserisce distinto.

Speriamo indossino la maglia a strisce verticali col nero alternato, che mi porta fortuna.

Passo successivo concordato, allipotetica approvazione del benedetto Piano R.I.R. in travagliata gestazione, sarebbe:
le informazioni ... sono trasmesse agli altri Enti Locali Territoriali eventualmente interessati dagli scenari incidentali, perch possano, a loro volta, attivare le procedure di adeguamento degli strumenti di pianificazione... di loro competenza... al fine di prevenire gli incidenti rilevanti connessi... e limitarne le conseguenze per luomo e per lambiente in relazione alla necessit di mantenere opportune distanze di sicurezza tra gli Stabilimenti e le zone residenziali.

Ovvia connessione col Piano Territoriale dellA.S.I., in atto da cinquantanni circa e curato dal Consorzio del Porto/SISRI/ASI, e col Piano Regolatore Portuale la cui Autorit, autoritaria dal 1994, deve peraltro tenere conto degli elementi contenuti nel Piano di Emergenza Esterno che prevede misure atte a proteggere i cittadini e lambiente. Il P.E.E., redatto dalla Prefettura nel luglio 2006, delimitando le zone che potrebbero essere interessate dallevento incidentale presso gli Stabilimenti a Rischio di Incidente Rilevante, contiene le anzidette zone di attenzione, in cui non mettere lo zampino. Sono stati analizzati in maniera approfondita gli incidenti che possono interessare le aree esterne.
Certo che questo incontro proprio importante. Ci giochiamo la qualificazione alle fasi finali.

Decreto 9-maggio-2001:
Aree ad elevata concentrazione di Stabilimenti e Porti Industriali e Petroliferi. ...gli strumenti di Pianificazione Territoriale ed Urbanistica tengono conto delle risultanze, ove disponibili, della valutazione dello Studio di Sicurezza Integrato dellArea e del relativo Piano di Intervento. lAutorit Portuale deve fornire alle autorit competenti in materia di pianificazione... le informazioni relative agli scenari incidentali ed in particolare quelli che coinvolgono aree esterne a quella portuale.

Decreto Ministeriale 16-maggio-2001 :


Per ogni Porto Industriale e Petrolifero deve essere predisposto un Rapporto Integrato di Sicurezza Portuale... contenente le informazioni di... pericoli e rischi di incidenti rilevanti derivanti dalle attivit svolte nellArea Portuale... LAutorit competente, ai fini della predisposizione del Rapporto, richiede le informazioni... ai gestori degli Stabilimenti di cui al Decreto Legislativo n334/1999. ... gli atti conclusivi sono trasmessi al Comando VV.F. ... al Comitato Tecnico Interregionale dei VV.F. ed agli organi competenti perch ne tengano conto in sede di valutazione ed istruttoria tecnica dei Rapporti di Sicurezza relativi ai singoli Stabilimenti e nellambito di procedure previste dal Decreto Legislativo 334. LAutorit competente inserisce le risultanze del Rapporto di Sicurezza nel Piano Regolatore Portuale di cui alla legge n. 84 del 1994. Sino alladozione del Rapporto, lAutorit competente adotta, nellesercizio dei poteri di ordinanza e di regolamentazione, i provvedimenti anche interdettivi necessari ad assicurare il rispetto dei livelli di sicurezza in materia di rischi da incidenti connessi alle attivit svolte dai soggetti...

Decreto Legislativo 6-novembre-2007 :


LAutorit Portuale provvede ad elaborare una Valutazione di Sicurezza per ciascun Porto di giurisdizione... tenendo conto delle specificit delle diverse zone e delle aree adiacenti... individuazione delle caratteristiche specifiche di ciascuna zona; individuazione degli scenari di potenziale minaccia per il Porto; focalizzazione dellattenzione, ove appropriato, sul rapporto con altri Piani di Sicurezza; individuazione delle conseguenze specifiche di uno scenario di pericolo; Individuazione delle conseguenze dirette ed indirette prestando particolare attenzione al rischio di perdite umane; individuazione del possibile grappolo di effetti di un incidente... Il piano deve descrivere, dettagliatamente, linterazione ed il coordinamento con altri Piani di Risposta e dEmergenza . Sono tutto eccitato e concentrato per questo grande avvenimento. Chiss se la squadra far il suo dovere.

Composizione del Comitato Portuale:


- Presidente dell Autorit Portuale - Comandante del Porto - Presidente della Regione Puglia (o delegato) - Presidente della Provincia (o delegato) - Sindaco del Comune (o delegato) - Presidente della Camera di Commercio I.A.A. - Dirigente Agenzia delle Dogane (Ministero delle Finanze) - Provveditore Interregionale alle Opere pubbliche per la Puglia e la Basilicata (Ministero delle Infrastrutture) - rappresentanti di : categoria armatori, industriali, imprenditori , spedizionieri, agenti marittimi, imprese portuali, imprese ferroviarie operanti nei porti.

Ci vorrebbe un bel pareggio l! Cos al ritorno basta il risultato minimo per passare il turno.

I principi delle normative Europee, altres, (Direttive varie/UE/CE) consigliano e suggeriscono la correlazione del Piano R.I.R. con lanalogo ma differente Piano di Sicurezza Portuale previsto dal D.M. 293/2001 e dal Decreto Legislativo 203/2007, meglio definito Rapporto Integrato di Sicurezza Portuale per la determinazione dellaccettabilit del rischio e lindividuazione di pericoli di incidenti rilevanti derivanti dalle attivit svolte nellarea portuale. Un pacco da inviare, una volta incassato, agli organi competenti.
Giocheremo certamente bene e combatteremo fino alla fine.

Ragionevolmente, un Municipio che si rispetti dovrebbe gestire a dovere la biglietteria delle giostre, essere fulcro propositivo di ogni azione pianificatoria e, semplicemente, redigere un Piano Unico dei Rischi per tutta la Citt finalizzato a garantire la sicurezza degli abitanti. Impedendo, conseguentemente, altri impianti a rischio (Inceneritori di Rifiuti vari, Rigassificatore, ristrutturazioni di insediamenti vetusti e inquinanti) iniziando ad eseguire quanto sostanzialmente dettato in nuovi piani urbanistici: delocalizzazioni, ovvero demolizioni, di fabbriche troppo vicine alla zona abitata. ...E inaccettabile che certi adempimenti, di importanza vitale, siano disattesi per disattenzione, trascuratezza o intollerabile sbadatezza.

Lelaborazione del Piano Unico dei Rischi deve essere la completa rottura delle uova nel paniere di chi vuol soltanto continuare, e tuttoggi lo fa, ad impiantare giostre ad impatto ambientale adatte solo a bambini cresciuti det. Monelli che saltano in groppa a fabbriche chimiche complesse come Zuccherifici, Centrali a Biomasse che inceneriscono rifiuti, Depositi di scarti tossici/nocivi e via dicendo. La carenza del P.U.D.R., se consentito inventare lennesima sigla, una responsabilit gravissima che favorisce solo gli speculatori affezionati a puerili attrazioni, continuando a violentare il patrimonio territoriale collettivo.
Il problema che senza attaccante di ruolo le palle che arrivano non vengono trasformate in azioni incisive.

Per un esempio di civilt e buon senso spulciamo attentamente il Rapporto Integrato di Sicurezza del Porto di Livorno (ma potremmo farlo con quelli di tutti gli altri Porti Industriali dItalia con la P) scaricabile addirittura dal web. Partendo dal sommario :
Il Rapporto... previsto dal D.M. 293/01... rappresenta lanello di congiunzione tra la normativa in tema di riordino della legislazione portuale (legge 18 gennaio 1994 n.84) e quella sui rischi di incidenti rilevanti (Decreto Legislativo 334). Nel redigere il Rapporto si provveduto a riferirsi al Piano Regolatore Portuale ed ai Rapporti di Sicurezza delle aziende a rischio presenti... e la caratterizzazione delle aziende non rientranti nellambito di applicazione del D.Lgs.334;

premesso che:
Il Rapporto di Sicurezza previsto dal D.Lgs. 334/99 ha come ulteriore sviluppo ... la sicurezza delle persone... Il Porto Industriale rientra a pieno titolo anche nella definizione dellart.13- D.Lgs.334 Area ad Elevata Concentrazione di Stabilimenti. La necessit della valutazione della sicurezza del Porto stata inoltre indicata nella legge 18 gennaio 1994 n.84 Riordino della legislazione in materia portuale che recita: Al piano Regolatore Portuale ... allegato un Rapporto sulla Sicurezza dell Ambito Portuale ai fini degli adempimenti ... sui rischi di Incidente Rilevante connessi con determinate attivit industriali...

Il Rapporto Integrato di Sicurezza Portuale deve essere recepito e coordinato in seno alla pianificazione territoriale ed urbanistica e deve fornire gli elementi pianificatori...;

termina concludendo:
le finalit del D.M. 293/2001 sono state perseguite mediante la valutazione del rischio darea e della compatibilit del territorio. Lanalisi del rischio stata effettuata impiegando la metodologia del Rischio dArea (rischio locale e sociale). ...conoscere su tutta larea di interesse il rischio a cui sono sottoposte le persone presenti ed in qualche modo anche il numero di persone coinvolte in caso di un incidente. Entrambi i metodi mettono in evidenza la criticit della zona interessata appunto da unelevata concentrazione di attivit industriali. Certo che dedicare il giusto tempo alla lettura dei commenti prepartita decisivo.

Assicurazione: la citt di Brindisi, in tema di concentrazione attivit industriali, non ha niente da invidiare a Livorno. Anzi. Se catapultassimo tutto questo come una grossa bomba scagliata sul porto cornuto ci sarebbe laggravante della presenza, a volte simultanea, di navi carboniere, gasiere, petroliere, per ceneri e gessi di scarto. Enormi vasconi che stagnano giornalmente in una sorta di lago artificiale, come quasi diventato uno dei porti naturalistici per eccellenza pi belli del mondo. Una donna meravigliosa, con ampi seni dacqua, collo snello, ventre bombato che accoglie un centro storico invidia della Roma Imperiale, tanto affascinante quanto malamente sfruttata come la peggiore puttana, incolpevole, di uno stomachevole bordello in cui diverse tipologie di rettili strisciano. Ogni nave che penetra nel sangue di quella donna, stazionando, ricorda il contenuto scaduto delle bottigliette poggiate sulle mensole del camion dei fucili: amaro-carbone, vodka-petrolio, vovcloroformio, whisky-gas-liquido ed altre sostanze pericolosissime gestite dalle meraviglie in mostra con comode spaziose banchine che prolungano il rischio di incidente conducendolo ben oltre i perimetri aziendali.
Beh, prendo un bel paninone gigante ed una tre quarti, e poi mi godo lo spettacolo in mondovisione.

Gli unici adempimenti a cui si appunto adempiuto sono, paradossalmente, i seguenti elaborati: - Documento Provinciale di previsione e prevenzione della Protezione Civile del 2008; - Manuale Comunale di informazione ai cittadini Gestione del Rischio Industriale del 2007.

Il primo documento, dopo aver descritto le peculiarit straordinarie del variegato territorio (la penisola Salentina, laltopiano delle Murge, larea costiera brindisina, la vegetazione, la fauna, la struttura degli insediamenti, ecc.), procede con le analisi dei rischi, lo scenario del rischio industriale, classificazione degli eventi incidentali, rilascio di sostanze pericolose, effetto domino ed altre preoccupazioni varie come mitigare i danni di un incidente rilevante sulla base di scenari che individuano le zone a rischio ove presumibilmente ricadranno gli effetti nocivi dellevento stesso. Gli scenari incidentali considerati nel Piano di Emergenza Esterno sono quelli validati dal Comitato Tecnico Regionale della Puglia nellistruttoria del Rapporto di Sicurezza Unico di Sito. Il secondo manuale -incidenti possibili e loro effetti- porta a conoscenza della popolazione, che pu essere colpita da un incidente rilevante, le informazioni fornite dal gestore ed informa gli stessi delle misure di sicurezza da adottare e norme di comportamento da osservare... Sollecitare un maggior livello di consapevolezza del rischio nella comunit interessata. Due pozzi Internet a cui attingere preziosissime informazioni sul Piano di Emergenza Esterno vigente. Un elaborato grafico sintetico, contenuto quale planimetria in allegato, che non si pu non riportare.
Con quelle magliette cos fosforescenti non si pu non vederli.

Lampia e ben visibile Area Portuale a Rischio lintorno dei moli Portuali 1-2-3 in cui quotidianamente sostano Navi di Prodotti PetrolChimici. Proprio l, ribadiamo, nella zona III di attenzione, esiste da circa quarantanni una soffocante Centrale a Carbone. E proprio l, ricalchiamo, in piena area II di danno, qualche scienziato ha pensato bene di piazzare la mole del Rigassificatore gas metano, con tanto di metaniere a servizio in transito e sosta. Ed ancora l qualche discreto mezzo navale della Marina Militare a propulsione nucleare, da centinaia di MegaWatt, passa occasionalmente per una passeggiata.

Speriamo che gli arbitri non commettano ingiustizie altrimenti sar solo colpa loro se dovesse finire male.

Per ultimare il giro di giostra, trasformando la storia in umiliante storiella, dalla stampa, e dalla rivista specializzata Il Nautilus, frasi che lasciano esterrefatti:
ci sono stati intanto cambi nel Comitato Portuale... unondata di concessioni tra le quali... una riguarda le navi da crociera, laltra le gasiere del terminalista Coperoil, che lavora per il deposito di GPL della IPEM. LAutorit Portuale ha sempre ritenuto superfluo che il Porto di Brindisi si dotasse di un Rapporto Integrato di Sicurezza Portuale malgrado la presenza di un Petrolchimico, di una Centrale Termoelettrica, di un traffico di Navi Gasiere con sostanze altamente esplosive come etilene, propilene, gas propano liquido, benzina. Secondo il Presidente... non sussisterebbero, per il Porto brindisino, le condizioni di legge per lelaborazione del Rapporto Integrato di Sicurezza... Inoltre la movimentazione di sostanze pericolose avviene tramite condotte (non fissate stabilmente e quindi da considerarsi temporanee), espressamente escluse dallambito di applicazione della Seveso II. Per fortuna la faccenda venuta a galla il 13 ottobre 2010, quando Capitaneria di Porto e Vigili del fuoco hanno partecipato ad una riunione tecnica sullo Studio di Sicurezza presentato da Coperoil per potenziare la fornitura del GPL al Deposito Costiero Adriatico -ex IPEM(praticamente una grossa bomba a poche centinaia di metri dal Lungomare Regina Margherita e quindi dal centro abitato) ... hanno sollevato il problema. Notoriamente nel Porto di Brindisi ci sono insediamenti industriali la cui pericolosit comprovata... Solo recentemente il Ministero dellAmbiente, a seguito di sollecitazioni giunte dalla Capitaneria di Porto e dai Vigili del Fuoco di Brindisi, ha ritenuto applicabile la normativa di cui al D.M. n.293/2001 (attuativa della Direttiva Europea 96-82-CE) anche al Porto di Brindisi. Certo che bisogna cominciare ad allenarsi da bambini per finire due tempi a quel ritmo dissennato.

Che ventura. Che ricorrente sventura tocca sempre accollarsi. Che ironica sorte, in uno scenario di inadempienze, rischi, sovrapposizioni di competenze (la legge Regionale 6/08 individua altri aspetti procedurali), accettare passivamente che il Comitato Tecnico Regionale di Bari, in cui siede sempre un rappresentante scelto dal Comune di Brindisi, continui a narrare prescrizioni nei pareri favorevoli a ripetizione, che vuol dire addolcire caff molto amari serviti in sequenza per far innervosire. LAutorit Portuale di Brindisi, caso unico in Italia, si conseguentemente rimangiata ogni fantasiosa interpretazione normativa, del tutto infondata: ha provveduto ad esperire apposita procedura di evidenza pubblica a conclusione della quale, in data 10-01-2011, stato affidato incarico alla Societ EIDOS srl di Cavenago dAdda (comune italiano di 2.000 abitanti della provincia di Lodi Lombardia) che dovr consegnare il Rapporto Integrato di Sicurezza Portuale entro 120 giorni. La beffa, molto grave, rasente il confine tracciato dalle leggi, che in un parere Ministeriale del novembre 2002, reso su una variante al Piano Portuale proposta dAutorit, oltre un decennio fa un Ente insindacabile prescriveva: dovr essere elaborato un Rapporto Integrato di Sicurezza dellintera area portuale ed un Piano di Emergenza, come richiesto dal D.M. 293/2001.
Se fra quindici giorni potessimo festeggiare la grande vittoria per le vie del centro, mi farei un bel bagno nel Porto come si faceva una volta.

Lansiosa attesa, dopo un ritardo pesantissimo, in via di soddisfacimento. Anzi, stante lincarto bomba presentato in piena estate come le peggiori leggi che si rispettino (fine luglio nello specifico) ed ampiamente riscontrato e contestato da chi tiene veramente alla citt e fa osservazioni, di insoddisfazione. Ditemi, se qualcuno avesse dovuto incaricare un perito per stabilire cosa piantare ancora per profittare della terra assegnatagli in diritto di godimento, che interesse avrebbe avuto a sapere di dover piantare colture necessarie allavvicendamento? Per poi reimpiantare rapicauli e muluni sarginischi, che da quelle parti scoppiavano rigogliosi come siluri salutari per i banchi di tutte le Piazze Mercato?

A quali esperti si sarebbe affidato quel qualcuno, che poi non nessuno, per consentire spremiture finali prima di inaridire completamente il fondo in concessione? Di cosa fatto il succo al nero di seppia spruzzato per nascondere calamari giganti nel sugo artificiale ben condito? Il Rapporto Integrato di Sicurezza Portuale, almeno il primo ufficialmente presentato, altro non stato che un abito sconcio cucito su misura per il Rigassificatore. Per il golia che vuol calpestare la volont di piccoli guerrieri, musicisti e poeti, tentando di tappare la bocca con provocatorie intimidazioni. Quel rapporto, buttato l preliminarmente celando la mano, paragonabile ad un calzascarpe perfetto prodotto per tentare di infilare il piede di una creatura ciclopica in una scarpetta ad imbuto che avrebbe dovuto squarciarsi, per ospitarlo. Nelle intestazioni il nome della Societ, EIDOS, viene sovrapposto ad una specie di omonimo dorigine greca: EIO. Il futuro rigassificatore, pur non essendo un impianto esistente, quindi non comportante rischio attuale di incidente rilevante ( noto che un tale rapporto deve prendere in considerazione solo lesistente), veniva riportato in evidente rendering su ogni frontespizio delaborato ed in molte righe interne agli atti. Proprio come fosse convivente, diciamo cos, con tutti gli altri Impianti. Puro esercizio accademico, stato dichiarato sghighiazzando.
Mi ricordo il tuffo nella fontana di Piazza Cairoli quando lItalia era Campione del Mondo. Il caso del verbale della conferenza di servizi del 26 luglio sulla bozza del Rapporto Integrato di Sicurezza Portuale in cui non sono state inserite le osservazioni e le richieste avanzate dai rappresentanti del Comune... ... praticamente tutti gli attori della conferenza, a cominciare dall Autorit Marittima (la Capitaneria di Porto) per finire ai Vigili del Fuoco e allARPA, passando per il Comune di Brindisi, avevano chiesto ed ottenuto lo stralcio, dal RISP, della parte, a dire il vero predominante, dedicata al rigassificatore della British Gas. Trattandosi di un impianto assente dal contesto reale del Porto... non poteva essere preso in considerazione come entit gi presente ed operante. (da un articolo di Brindisi Report del 19-11-2011)

A voi la doccia ghiacciata con lImpianto L.N.G., mostrato tipo realt esistente, vicino le altre navi in rosso pericolosamente attraccate.

Dopo la faziosa descrizione della storia delle autorizzazioni rilasciate ed in corso (NOF-VIA-MAATM-CTR-pag.32), qualche frase di cucina tipica lombarda:
Il Terminale risulta soggetto allapplicazione del D.Lgs.334/99 e s.m.i. in quanto si realizzer lo stoccaggio di 320.000 metri cubi, pari a circa 155.840 tonnellate di GNL. Il Gas vaporizzato dal GNL (boil-off) sar trattato con un sistema di compressione e ricondensazione per evitare di bruciarne in fiaccola quantit eccessive. Laccesso in porto delle gasiere avverr secondo le apposite corsie di traffico. ... si suppone che i piloti destinati alla manovra delle navi gasiere accedano alla nave gasiera allo scopo di avere pi tempo per conoscere la nave... ... si suppone che venga emanata una apposita Ordinanza di interdizione allingresso in porto di altre navi durante i movimenti delle gasiere; in tal modo si ritiene trascurabile il rischio collisione. Larea in concessione alla societ Coperoil-Ipem si estende su 6000 metri quadri... A seguito della richiesta di ampliamento della concessione demaniale si prevede che la quantit approvvigionata sia al massimo pari a 40.000 tonnellate ... rifornimento GPL tramite navi gasiere nei serbatoi di stoccaggio del deposito... tramite il gasdotto di collegamento... Propano e Butano stoccati nei serbatoi vengono miscelati in un medesimo serbatoio per la formazione della miscela desiderata. Non sono previsti effetti indotti da altre realt industriali sullintera area data in concessione alla societ Coperoil. La realizzazione del Terminal LNG non altera la situazione attuale. Lipotesi di trasferire larea in concessione a Coperoil presso un nuovo pontile posto nel mezzo del pontile Polimeri e quello che Brindisi LNG intende realizzare attualmente in fase di attenti studi. Effetti indotti da Polimeri Europa sulle altre realt industriali nelle vicinanze: i soli effetti domino sono limitati alla distanza massima di 120 metri dallorigine del top-event...pool fire... Tale distanza tale da non coinvolgere alcuna realt industriale limitrofa. La realizzazione del Terminal LNG non altera quanto indicato in precedenza. Il progetto per la realizzazione del Terminal LNG prevede ladozione di adeguate distanze di sicurezza. Le distanze previste sono tali da non introdurre effetti indotti da altre realt industriali sullintera area data in concessione alla Societ Polimeri Europa.

Il limite della Zona II (di danno) interessa la parte pi a sud del Terminale e sostanzialmente larea che ospita gli edifici del Terminale.

Cosa volete che se ne freghi un minuscolo Comune lombardo, con appena duemila anime, di Brindisi. Cosa volete che sia se soltanto larea uffici, o meno, ad essere in pericolo. Cosa volete che importi se, per chiss quale benedizione apocrifa, tutto il rischio venga convogliato verso il mare, ove lacqua spegnerebbe qualsivoglia fiamma eccetto quella ridicola da fornellino da campeggio appiccata sul capitello della colonna romana ridicolizzata. Cosa volete che ne sappiano del vento dominante di maestrale e tramontana (nord-nordovest) i settentrionali. Da chi di ambiente se ne intende, le scomode osservazioni che, usando un brutto eufemismo, hanno fatto saltare tutto:
Il rischio massimo accettabile andr stabilito dalla comunit anche valutando il peggior scenario possibile. ... attivare i processi amministrativi di consultazione popolare. La procedura adottata e soprattutto la mancata consultazione popolare non rispondono minimamente a quanto disposto dalla Direttiva Europea 96/82/CEE (non contemplata nella bibliografia) ed al D.Lgs.334/1999 e gli elementi formativi del Rapporto Integrato di Sicurezza non risultano affatto aggiornati... I RIS interni ed esterni agli stabilimenti industriali sono stati acquisiti acriticamente e senza valutare rischi specifici ed interconnessi, effetti diretti e sinergici... ... doveroso segnalare come si siano fatte proprie le considerazioni e conclusioni della societ costruttrice Brindisi LNG, non tenendo in alcun conto la relazione tecnico-scientifica della Commissione VIA Regionale n la considerazione della mancanza dellaggiornamento del N.O.F. Nulla Osta di Fattibilit gi affidato a Commissione Pubblica ed in attesa di consegna.

... procedimento autorizzativo, evidentemente viziato. Superate le supposizioni e le supposte evidenti contenute nelle copertine e nelle presentazioni, siccome nel porto di Brindisi non si movimentano arance e granaglie, ma etilene, propilene, prodotti petroliferi liquidi, gas propano, a gennaio 2012 viene presentato il R.I.S.P. riveduto e corretto.

La bozza del RISP non contiene pi la previsione del Rigassificatore British Gas di Capo Bianco, ma non ha effettuato alcuna stima del livello del fattore di rischio per la popolazione, parte imprescindibile dello stesso Rapporto. Il rilievo dellassenza della previsione del fattore di risc hio stato avanzato dal Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco di Brindisi, uno degli Enti maggiormente interessati allo studio. A parte le fesserie, che per lEuropa devono essere necessariamente accettate dalla collettivit, il documento, ovviamente, conclude: si ritiene accettabile il rischio valutato in quanto paragonabile a quello generalmente associato a fenomeni non oggetto di particolari preoccupazioni. Laccettabilit del rischio delle installazioni Seveso demandato alle Autorit preposte dalla normativa Seveso. Nel garage si possono mettere tutte le bombole che si vogliono, tanto chi verr mai a controllare, in un quartiere periferico. In attesa dellapprovazione, si pu fare con calma, permangono altri dubbi circa la provenienza delle fonti citate in Bibliografia (Documento Aziendale, Rapporto di Sicurezza, N.O.F., valutazione di non aggravio del rischio, V.I.A., Rapporto Finale), leventualit di scoppio (la tav.9 richiama la zona II di danno del Piano di Emergenza Esterno vigente che interessa larea del Rigassificatore), la necessit di riportare, in un report di genere, il tombamento di S.Apollinare (evidenziato in viola nella tav.B2), o il completamento della cementificazione del mare a ridosso delle Isole Pedagne (tav.B4). Io, da brindisino, anche dal riporto di foto depoca in simili documenti, comprese quelle del porto interno completamente inutilizzato, mi sento preso per culo. Ed ho limpressione che qualche bimbo faccia ripetizioni di pianoforte a pagamento, in piccole stanze con tasti, recitando poi che lo strumento, probabilmente, non stonerebbe per la presenza di unaltra nota dissonante. Cambiando lo spartito, il suono delle prove sar rimasto nelle orecchie di chi proprio si affeziona a certe melodie che rapiscono i deboli di morale.

Pragmaticamente, comunque vada a finire, resteranno macchie, impronte indelebili sul foglio musicale. Tracce di accordi che si tenta disperatamente di trovare incantando i serpenti.
Sarebbe un sogno se un giorno, allo sguardo del giornale, mi accorgessi che abbiamo vinto la coppa.

Nota

La ricca poltronissima dellAutorithy, attraverso il pi temporaneo nababbo di rivestimento, espresse sbrigativamente uninclemente parere scientifico da sedile inerente l elefante nella cristalliera, animale carezzato come un possente mammut per farsi fare la pip addosso e sentirne il tepore. Ironicamente, gli elefanti possono respirare GPL o LNG smile usando il molo martello per colpire nelle parti basse. Il contraddittorio nuovo Piano Operativo Triennale dellAuthority di Brindisi - P.O.T. 2012/2014 - (non pu essere taciuto il progetto di realizzare un terminal di rigassificazione in grado di ospitare navi da 160.000 tonnellate di GNL- pagg.15 e 16) si spinge a suggerire lutilizzo delle frigorie derivanti ad una citt che ha manifestato chiaramente, a stragrande maggioranza, contro. Inoltre, siccome il tema della sicurezza portuale sar posto ai primi posti nellagenda dellAutorit Portuale, viene previsto lo spostamento del traffico gasiero da Costa Morena ovest a Capo Bianco (quello gestito dalla Coperoil che serve il gpl alla IPEM), proprio attaccato al Molo Polimeri (quello che di per s genera le aree di danno) verso la colmata in concessione alla Brindisi LNG. Ho letto che la scienza una conoscenza esatta che esclude possibilit derrore e, secondo alcuni filosofi, corrisponde alla logica. ...Ho appreso anche, studiando, che chi incapace di costruire ipotesi non sar mai uno scienziato.

You might also like