Gianluca Corona
Limite - olio su tavola - 2009
quotidiana
mondo, non certo al centro, preso a sber-
loni dai suoi problemi quotidiani e ri sol-
vibili se considerati uno alla volta, ma gi-
ganteschi e annichilenti nella loro modu-
ISA VARIABILI
30 settembre
11 ottobre 2009
DI BATTISTA
lare ripetitività, nell’ineluttabilità inutil-
Si sta sulla quarantina come su fronte mente prevista del loro puntuale accadi-
maschile i capelli. Diotallevi sottrae l’uomo mento: uno si guarda allo specchio e cosa
in carne ossa e acrilico all’astrazione lumi- monitora? La ma-turità? I segni d’espres-
nosa dell’ascesi, del bello in sé, del buono sione? Il chilometraggio dell’esperienza
in sé, della contiguità con il metafisico, con che dà patente alla saggezza? No. No no.
il divino e con l’avvenire invisibile e alluci- Vede tabula rasa.
nato di confortanti e rigogliose speranze. È lì, nello smascheramento, che si con-
All’attenzione per l’anima, l’artista sosti- densa l’essenza dell’ironia inventata da
tuisce quella per il suo contenitore, il corpo. Socrate -che il realismo ellenistico ci tra-
Il quale è “pescato” e raffigurato nel volto manda come patrono degli stempiati -. Un
con pochi, definitivi tratti nei cambiamenti pugno in un occhio (ben rappresentato
che lo inchiodano ai prolegomeni del decli- con quello stile fumettistico che da un po’
no. Il fondo è asciutto, senz’altre figure né di anni l’artista coltiva) che fa dell’omino
sfumature. Decollata, ad occhi chiusi, leg- un rinunciatario realista e ateista prati-
germente piegata di lato, la testa si rasse- cante del culto del corpo, della società
gna malvolentieri a confermare la titolazio- dell’immagine. A differenza de Il boscaio-
ne: Calvizie. La cornice tricologia carta da lo, Calvizie suscita tenerezza, simpatia e
zucchero si assottiglia, il fondo verde vicinanza con un retrogusto di amarezza per lo sguardo di questo pittore, se una calvizie
schiaccia e assedia la nuca. Sulla fronte due l’aria acciaccata e anagraficamente afflitta. incipiente e un boscaiolo raggiante di
ampie anse danno inizio a quella che sarà, Il boscaiolo armato fino ai denti - aguzzi menar l’ascia riescono a portare alla luce i
per l’uomo, una vera e propria deforesta- come quelli del barracuda - invece, chiama giacimenti di inquietudine, di disagio o di
zione. È con l’uso raffinato e ben oliato spietatezza, sadismo. Non si limita a fare il aggressività che si camuffano dentro una
della macchina ironica, che Diotallevi suo mestiere in tuta da lavoro: ne gode con testa che ha perso il suo corpo - in genere si
narra pittoricamente “quel che non siamo, una risata sguaiata per un’azione atroce allude al contrario - o in una divisa da ope-
quel che non vogliamo”, come scriveva quanto facile e impunita. Qualcuno deve ratore ecologico.
Montale. pur fare il lavoro sporco. Qualche altro non
Dell’animale sociale ci dice la sua solitudi- vede l’ora, però. Niente è disprezzabile per Cristina Muccioli
isadibattista@gorini.net
dalla grazia di un ritmo compositivo resiste nella sua lotta di demistificazione della
quasi manieristico, rivolto a suggerire una realtà, di rottura di un cristallo di incomuni-
altrettanto pietosa e originale deposizio- cabilità. L’estrema magrezza del corpo dell’ul-
ne, privata del classico simbolo della timo Bellandi, ormai consunto dalla malattia,
croce, concentrata sulla posa sofferta e ricalca il ciclo de “L’albero del fico”: la foto-
inconsueta dei protagonisti. Bellandi rea- grafia che lo ritrae accanto a una sua croci-
lizza poi negli anni Settanta una serie di fissione, il viso scavato a innestarsi sulla figu-
ritratti dedicati ai “Grandi” del mondo ra di Cristo, quasi in una preghiera di com-
dell’Arte, di tutti coloro che hanno miato, sembra prolungarne l’immagine in una
espresso un metodo di sopravvivenza e tragica contiguità di sembianze e riassumere
trovato il coraggio di esprimerlo, supe- l’intensità del suo sguardo nelle dolorose
rando anch’essi simboliche “crocifissioni parole di Pavese “La morte verrà e avrà i
e macerie di guerra”: il ritratto Omaggio tuoi occhi … o cara speranza, quel giorno
a Thomas Elio sembra un principe delle sapremo anche noi che sei la vita e sei il
tenebre: quel corpo in elegante comple- nulla”.
to nero e papillon riassume in poche raf-
finate pennellate il lucido disorientamen- Aldo Benedetti
SATELLITE
garza su telaio, colore acrilico, 40 x 50 cm
Senza titolo - olio su tela - 1964
Omaggio a T. Eliot - olio su tela - 1971
Allagoptera campestris
- acquerello su carta - 2009
meravigliosa Liguria. Un particolare interes- le gambe in New York in bici, una camminata
Francesco sante sono: i soggetti, i formati, i tagli e le
inquadrature scelti. I
per ritornare in ufficio in Verso l’Ufficio, una
vespa parcheggiata e
Tromba soggetti, non sempre,
sono le città, o solo le
persone, ad un attento
ammaccata in Vespa
Rossa…. Il ciclo delle
metropoli è un calvario
osservare comprendi di intrecci metropolita-
In Coda, Life is Now, Sabato Pomeriggio, sono che l’artista è più inte- ni che ogni giorno,
soggetti, situazioni, ambientazioni, momenti, ressato ai gesti e alle potremmo sperimen-
“fermo immagine” di un giovane artista abitudini. La sua pro- tare personalmente,
genovese, Francesco Tromba, narratore duzione, senza perde- con nostro divertimen-
della quotidianità. Ci siamo conosciuti un re di intensità, passa da to. A Francesco va il
giorno in Libreria, e dopo aver visto alcune piccoli a grandi forma- plauso di aver trovato
opere originali dipinte ad olio, prevalente- ti. I soggetti dipinti so- un pozzo dal quale
mente con i toni del grigio, non manca di no i più disparati, un attingere attraverso la
attrarre l’osservatore con colori accesi gesto, una situazione, New York in bici - olio su tela - 2008 sua fantastica creatività,
come il rosso, il blu o il giallo, che utilizza un movimento. infinite future opere
per evidenziare particolari. Illustratore del Le inquadrature molte volte sono di spalle, che potranno incuriosirci e stupirci, grazie
quotidiano cittadino, anche se nel suo taglia volutamente dall’opera le estremità, anche alle sue qualità artistiche.
repertorio, Francesco non disdegna i pae- quando gli interessa un movimento il suo
saggi, i tramonti e le passeggiate della sua soggetto si focalizza su un particolare, come Giorgio Lodetti
www.enciclopediadarte.com
visitato da oltre 140.000 utenti di Internet nei primi 4 mesi dell’anno, si pone come:
canale privilegiato per gli Artisti che desiderino far conoscere o mettere in maggior risalto
le proprie creazioni con una pagina dedicata alle proprie opere, alla biografia, alle quotazioni
e alle recensioni;
veicolo informativo per documentarsi in tempo reale sui maggiori protagonisti dell’arte
italiana e sui numerosi artisti di talento non ancora entrati nel circuito ufficiale dell’arte.
guido.cadini@alice.it
lio, fonte di ricchezza e nello stesso tempo
di degrado dei luoghi dove è nato, e lo ha
usato persino nei suoi dipinti assieme ai
suoi colori a olio. Nell’intervento estetico
sul campo lo ha dovuto eliminare ma ha
conservato le vecchie pompe dando loro
nuova vita come sculture, e lo sono vera-
mente, al di là della loro antica funzionali-
tà. Così Valle suggerisce un percorso dal-
l’antico all’oggi ancorato alla sua terra,
qui simbolo delle terribili tensioni geopoli-
tiche dell’oro nero e di un attento interesse
per il paesaggio, salvando l’opera passata
dell’uomo, depurata delle sue scorie.
Andrea Bondanini
FIORI DI DEVOZIONE
olio su cartone telato, 45 x 35 cm
Marinz - Progetto ambiantale
Ossip Zadkine - Rotterdam
www.claudiomagrassi.it
FIGURA II
olio su tavola cm 21 x 31 - 2009